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Quando l'apparenza inganna
Il Percebe il “Re” dei crostacei galiziani, curiosità e caratteristiche
di Roberto Gorgone
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Fonte immagine: nutribees.com
I Percebes originari della Galizia introvabili nei nostri mari, detti anche “Piedi di Cornucopia”, sono frutti di mare considerati fra i più gustosi e saporiti, sono Crostacei Cirripedi Toracici appartenenti alla specie Pollicipes pollicipes, zoologicamente strettamente affini ai balani e alle lepadi di mare. La caratteristica principale di questi organismi è la necessità di un substrato sul quale aderire per tutta la vita; possono vivere sulle chiglie delle imbarcazioni, su rocce e scogli sommersi, su corpi galleggianti di ogni genere, infatti non è raro trovare anche piccoli oggetti galleggianti di legno o plastica fittamente colonizzati da questi crostacei.

Fonte immagine: Biologiamarina.org
I Crostacei Cirripedi, non parassiti, presentano un corpo composto da due parti principali: il peduncolo con cui si fissano al substrato, e il capitolo, che è di solito ricoperto di piastre calcaree e contiene gli organi. A seconda che i cirripedi si servano o meno di un peduncolo per ancorarsi ai diversi substrati, essi vengono denominati: lepadi, come i Percebes, con un peduncolo lungo e carnoso, appartenenti all'ordine Pedunculata; e i balani, se con peduncolo ridotto a una sorta di disco adesivo, appartenenti all'ordine Sessilia.
I cirripedi vivono nutrendosi di plancton che filtrano
dall’acqua ricca di nutrimento tramite appendici simili a delle piume che estroflettono dal “guscio” calcareo, la loro taglia è abbastanza grande, di solito compresa tra 0,5 e 5 cm.

Fonte immagine: Wikipedia
Il Percebe definito anche il “Re” dei Crostacei è caratteristico delle coste della Galizia, ma viene pescato anche in Portogallo e nel Marocco. In Spagna viene “raccolto” da pescatori chiamati Perceberos: armati di muta e coltello, tramite delle funi si calano sulle rocce per raccogliere questi pregiati frutti di mare dell’Atlantico. Vista la difficoltà di raccolta e il pericolo al quale si espongono i pescatori (tanti sono i perceberos che hanno perso la vita lavorando) il costo sia in pescheria che al ristorante è molto elevato, ma sicuramente il sapore di mare e il gusto intenso ripagano la spesa.

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La loro modalità di preparazione è molto semplice, puliti dalle alghe di cui sono avvolti, possono essere gettati in acqua bollente non salata visto che il sapore dei percebes è già molto carico e “marino” di suo senza altre aggiunte. Una volta cotti, i Percebes possono essere gustati semplicemente spezzandoli e ciucciando l’interno di queste simil-zampe fino a che non rimarrà solo la parte più solida che ovviamente non va mangiata.
A differenza da altri crostacei, i Percebes hanno un basso contenuto di colesterolo e scarso apporto energetico ma è rilevante il contenuto di calcio, ferro
e iodio.
Anche se sono diffusi in Portogallo e Marocco, è la Galizia la vera patria dei Percebes; fattori come temperatura, salinità, densità delle sue acque marine e la ricchezza di sostanze nutritive influiscono positivamente sulla crescita e sulla qualità di questi frutti di mare. Quelli spagnoli sono, infatti, i più pregiati e vivono attaccati agli scogli battuti dal mare aperto, a differenza di quelli marocchini che trovano, invece, appiglio lungo le coste sabbiose. Quelli definiti “di sole” sono i più apprezzati e si distinguono per le dimensioni proporzionate, che non superano mai pochi centimetri di lunghezza. Quelli “d'ombra” vivono, invece, sugli scogli al di sotto della superficie del mare, sono solitamente lievemente più lunghi e sono considerati meno prelibati.
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