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GUIDA BUYER
L'articolo
N.2 2021
Il progetto BAPSI e la tutela della biodiversità di Domenico Letizia
L’intento è quello di generare un meccanismo virtuoso di cooperazione per la tutela, valorizzazione e tracciabilità della biodiversità marina, diffondendo tutte le opportunità economiche e comunitarie provenienti dal Mediterraneo e dalla blue economy
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Importanti novità provengono dagli operatori del mondo ittico per la tutela della biodiversità marina. Il progetto europeo BAPSI (Blue Academy for Professionals of the Seafood Industry) sta lavorando intensamente allo sviluppo di sinergie tra il nostro Paese, il Portogallo e la Spagna ed è stato cofinanziato dal programma EASME dell’Unione Europea. Lo scopo è legato all’urgenza di affrontare le prossime sfide dell’industria ittica, tutte in ottica di sostenibilità ambientale, e per farlo i professionisti della filiera necessitano di apprendere, comprendere e assimilare tutte le competenze tecniche e scientifiche del settore. Per tale ragione nasce BAPSI, in modo da poter sopperire alla mancanza di comunicazione tra il mondo dell’industria e quello dell’istruzione, identificata come una delle cause principali della mancanza di conoscenze condivise sul mondo ittico. Tra le priorità di BAPSI, ritroviamo quella di mettere in contatto costante i rappresentanti delle industrie della pesca, gli enti accademici e quelli
di ricerca e tutti i progetti sviluppati all’interno del programma così da formare figure professionali dotate di tutte le competenze richieste sia dall’industria che dal mercato, con un occhio di riguardo alla tutela della biodiversità del mare e dell’ambiente. Nel corso di tutto il 2021 è possibile visionare le innumerevoli attività dell’Accademia di BAPSI in cui trovare più di dieci corsi brevi, seminari e conferenze, giornate di apprendimento pratico, una continua esperienza per i volontari selezionati che potranno scegliere di svolgere anche un apprendistato al fianco dei manager dei partner coinvolti. Per quanto riguarda l’Italia, fanno parte del consorzio Assoittica Italia, Federalimentare, l’Università La Sapienza di Roma, la Federico II di Napoli e Aeiforia, lo spin off dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Piacenza, che fornisce servizi alle imprese agrarie e alimentari. Le ultime stime effettuate sulla biodiversità marina del Mediterraneo