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CAMBIO DI MARCIA

PRIMO PIANO - DI CHIARA BORZI'

LA METAMORFOSI DI VICENZA, DALL’ULTIMO POSTO DELLA PASSATA STAGIONE ALQUASI PRIMATO A UNA GARA DAL TERMINE DEL GIRONE DI ANDATA QUEST’ANNO, RACCONTATA DALLA CAPITANA FEDERICA MONACO, SIMBOLO DELLA CRESCITA DEL CLUB NEL CORSO DELLE VARIE ANNATE TRASCORSE IN VENETO

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Scrivi A.S Vincenza e pensi oggi alla seconda forza del campionato del Girone Nord di Serie A2. Scrivi A.S Vicenza e pensi, dovendo dare anche un occhio alla cronaca, allo splendido risultato raggiunto dalla società del presidente Mariano Feriani a tre mesi dall’addio dello storico main sponsor Velcofin. Dodici partite giocate, nove vinte e tre perse e una qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia molto vicina dopo la vittoria nel derby contro Alpo Basket fanno tutta la differenza del mondo se si pensa alla stagione 2019-2020. La formazione allenata da Claudio Rebellato, arrivato a gennaio 2020 (dalla maschile) per sostituire Aldo Corno, ha trovato equilibri sanciti da risultati evidenti. Le alchimie di un gruppo composto da senior e un buon numero di millennials funzionano e da qualche anno ruotano anche attorno alla leadership di una capitana innamorata dei colori bianco-rossi. Chi se non Federica Monaco potrebbe spiegare i cambiamenti di Vicenza negli ultimi anni?

Federica, sei a Vicenza dal 2016, giochi per una delle realtà femminili italiane che ha dimostrato con la sua storia di non avere paura di ripartire dal basso per tornare al vertice. Che cambiamenti avete vissuto insieme?

“Vicenza è diventata la mia seconda “casa”. In questi anni ho ricevuto molte offerte, ma quando ritrovi la serenità in una società, in una squadra, penso sia per una giocatrice la cosa più bella. Mi sento amata come se fossi parte di ogni singolo pezzo che compone la famiglia A.S Vicenza. In questi quattro-cinque anni sono cambiate molte cose, dalle compagne di squadra, gli allenatori, ai componenti della società, ma con tutti ho sempre avuto la possibilità di crescere in ogni splendido anno qui a Vicenza”.

UNA MAGLIA COME SECONDA PELLE - “L’obiettivo in questi anni è stato quello di creare un gruppo unito, dallo staff al gruppo squadra. A volte ci si riesce, altre volte come lo scorso anno, si fanno passi falsi. Ma la cosa più bella di questa società è il crederci sempre, proprio come abbiamo fatto quest’anno. Non era semplice ripartire dopo la stagione passata. Penso che ci voglia del tempo per costruire un feeling tra dirigenti e per trovare una squadra con delle giocatrici che tengano alla maglia come se fosse la loro seconda pelle.

Finalmente oggi ci sono delle persone all’interno della società che stanno facendo dei salti mortali, che lavorano ogni singolo giorno per trovare le giuste condizioni per far questo campionato. Faccio due nomi importanti, Gianfranco Dalla Chiara e Roberto Pellizzaro, due persone che dopo lo scorso anno cestistico si sono riunite con tutto lo staff cercando di riportare Vicenza a respirare un’aria pulita. Riuniti per creare un buon progetto, ma soprattutto ricreare un’atmosfera ed una squadra all’altezza della società e della sua storia!”.

CAPITANA FORTUNATA “Come due anni fa, il sogno rimane quello di volare in Serie A1. Sarebbe un traguardo ed un’emozione incredibile riportare lì Vicenza da capitana! Ovviamente so che è difficile, ci vorrebbero degli sponsor, degli imprenditori con la voglia di puntare su questa realtà molto di più di quanti ce ne siano ora. Il mio sogno comunque lo sto già vivendo ogni giorno ad occhi aperti. Giocare in una squadra importante come Vicenza, composta da ragazze straordinarie, umili e con un grande cuore. Sono Fortunata! Il mio compito fin dall’inizio è sempre stato quello di ricordare ad ognuna di noi che siamo delle “Ragazze Fortunate” perché stiamo continuando a far quello che amiamo. Per questo dobbiamo aver rispetto l’una dell’altra e soprattutto giocare anche per chi in questo periodo difficile sta soffrendo e non può far quello che ama”.

Il mio sogno comunque lo sto già vivendo ogni giorno ad occhi aperti. Giocare con una squadra importante come Vicenza, composta da ragazze straordinarie, umili e con un grande cuore.

VICENZA DALLE TANTE LEADER - “Ognuna di noi è rimasta nella propria abitazione anche quando c’era la possibilità di far altro o di ritornare ognuna nella propria città. Da quando è iniziata questa stagione, credo per tutte le società ci siano stati dei piccoli problemi per poter mettere in sicurezza ogni singolo componente, ma se devo essere sincera tutto lo staff ha sempre cercato di metterci al sicuro. Tra tamponi ed igienizzazioni degli strumenti utilizzati, prima e dopo l’allenamento ci siamo messe anche delle regole tra di noi, per il rispetto della società che sta lavorando per noi e in confronto delle compagne e delle nostre avversarie. È cambiato molto rispetto allo scorso anno, anche nella società! Lo staff è unito e quando si respira unione anche la squadra lo sente e vive tutto in maniera positiva. Sono cambiate le giocatrici, si è costruita una squadra con delle atlete con tanta personalità, voglia di crescere e di vincere. Il bello della mia squadra è che non c’è una singola leader, ma ce ne sono tante ed ognuna, al momento giusto, cerca di portare la squadra a pensare in modo positivo. La bellezza di questo gruppo è l’unione e come ben si sa, l’unione fa la forza. L’umiltà e la voglia di sacrificarsi per la compagna, questo è quello che cerco di trasmettere alle mie “sorelle in divisa”.

IN ATTESA DEL 2021 - “La seconda parte di stagione sarà bella tosta, ci saranno squadre che dovranno rimettersi in sesto per le settimane di stop dovute al Covid-19, partite da recuperare. Sarà sicuramente una seconda parte di campionato da vivere concentrate e con la mentalità vincente che ci ha contraddistinto in questa prima fase. L’obiettivo? Sono sicuramente i playoff! Vicenza è una città affezionata al basket, è una città che grazie al basket femminile è stata riconosciuta in tutta Italia e in Europa. L’A.S Vicenza per la città è un orgoglio. Oggi facciamo parte anche noi di questa realtà e spetta a noi far innamorare i nostri tifosi di questa squadra. Tocca a noi scrivere nuove pagine di questa bellissima storia”. La gloria del passato è indiscutibile. Su otto giocatrici donne inserite finora nella Hall Of Fame della pallacanestro italiana, ben sette hanno indossato la maglia dell’AS Vicenza: Pausich, Persi, Gorlin, Bozzolo, Sandon, Pollini, Fullin. Come rimarranno per sempre in bacheca dodici scudetti, cinque Coppe dei Campioni, una Coppa Ronchetti e una Coppa Italia di Serie A2.

MAMMA, INSEGNANTE E... CON LA CANOTTA DI VICENZA “Beh, tra quattro anni ne avrò 31! Vorrei poter diventare mamma, insegnare a scuola scienze motorie come sto già facendo e perché no? Continuare a giocare con la canotta del Vicenza, con degli obiettivi importanti a livello societario. Tutto questo sarà possibile se il mio fisico me lo permetterà, ma sono fiduciosa”, scherza la capitana bianco-rossa.

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