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ALTRI MONDI di Marco Taminelli

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LAURA MARCOLINI E CARLOTTA ZANARDI: PIVOT E PLAY,COMPAGNE DI SQUADRA NEL BRIXIA BRESCIA DI SERIE B,MA ANCHE MADRE E FIGLIA. UNA STORIA DI AMORE,PASSIONE PER LA PALLA A SPICCHI E DNA CESTISTICO

Mamma, giocatrice ed allenatrice per diletto, Laura Marcolini non si fa mancare nulla nel pianeta della palla a spicchi. Sin qui tutto, o quasi, nella norma, ma quale atleta può vantare il primato di giocare con la propria figlia all’esordio in Serie B? Entrambe allenate da Stefano Zanardi: marito dell’una e papà dell’altra

MAMMA NON TI MANDA SOLA

Piccola favola che per l’ala/ centro bresciano, classe 1976 con tante battaglie tra A2, B, C con una spruzzata di A1 a Vicenza, rischiava di non concretizzarsi. Nella stagione 2017/2018, costellata da una serie di infortuni, l’ipotesi ritiro era diventata più di un’ipotesi. Acciacchi che le fanno concludere prematuramente, a febbraio, il torneo ma, di chiudere la carriera, proprio non se ne parla. Complice una motivazione fortissima: “Da sempre rifiutavo l’idea di dovermi ritirare per problemi fisici. Per me contavano solo la motivazione e la voglia di continuare, anche se devo ammettere guai ed acciacchi assortiti cominciavano a diventare troppo frequenti. Quando poi sai che, per il campionato successivo, ti perderesti la possibilità di accompagnare tua figlia all’esordio in B, beh allora non ci ho pensato un attimo. Mi sono detta, Laura rimetti assieme i pezzi e ripartiamo con Carlotta”.

SEMAFORO VERDE

Preparazione e rincorsa per mettersi in pari con le compagne, ma l’attesa dell’esordio con la figlia viene rinviato. Non senza qualche patema: “Ho dovuto fare davvero gli straordinari durante la preparazione. Sono partita dopo le altre ragazze, accelerando il percorso per farmi trovare pronta. Fortunatamente alcuni problemi fisici si erano attenuati. Stavo sinceramente meglio ma la questione era diventata quando, e soprattutto se, Carlotta Zanardi avrebbe potuto esordire”. Per la stellina di Brixia, classe 2005, infatti c’è da attendere la deroga della Federazione. Che poi arriva per il sollievo di Mamma Laura e di tutta la società biancoblù: “C’era un po’ di apprensione, quando ci sono di mezzo questioni burocratiche ti assale sempre una sorta di ansia. Poi, per fortuna, tutto è andato bene, per la seconda giornata è arrivato l’atteso via libera”. Semaforo verde nella seconda uscita della squadra bresciana ospite di Usmate, campionato di serie B, girone lombardo.

Emozioni assortite, ma anche la tanta voglia di giocare, che sommerge qualunque altro fattore: “Non vedevo l’ora, nonostante ci fossimo già trovate sul campo, durante alcuni allenamenti lo scorso anno con il resto della squadra, una gara ufficiale di campionato ha tutt’altro sapore. L’emozione però è passata presto, entrambe eravamo concentratissime per la partita. Carlotta è già molto matura in questo senso, ha la testa sempre nelle sfide e non le manca mai la concentrazione”.

ESORDIO CON IL BOTTO

E la gara va anche per il verso giusto, Brixia sbanca il parquet brianzolo. Manco a dirlo il tandem mamma-figlia è subito protagonista. La veterana Laura piazza una super prestazione da 18 punti, gara tutta sostanza anche per la tredicenne in maglia biancoblù, chiusa con 13 punti a referto. Ovviamente gioia doppia, esordio supervisionato da papà Stefano Zanardi, con cui la giovane Carlotta ha un feeling speciale: “Come spesso capita la figlia femmina adora il proprio padre, si apre sicuramente di più con lui che con me. Un rapporto speciale che si conferma anche sul parquet. Di sicuro con Stefano non si corrono rischi di nepotismo e privilegi, è assai più esigente con le persone a lui vicine, da cui pretende più del massimo. Ed io ne so qualcosa – sorride Marcolini – visto che gioco da qualche stagione con lui”.

Orgoglio materno ma anche giudizio tecnico lucido di Marcolini nel descrivere le qualità della figlia: “Osservo ormai sin da piccola i progressi di Carlotta. Ha già un fisico importante nonostante i soli 13, anni, anche il ball handling, la visione in campo sono da giocatrice più “grande” rispetto alla sua età”.

DNA CESTISTICO

Stessa passione infinita per la pallacanestro, oltre ad una grande etica lavorativa, ma nessuna pressione da parte della famiglia verso la campionessa in erba: “Cerchiamo sempre di non esercitare nessun tipo di pressione su di lei. Anche se abbiamo nel DNA il basket come lei è stata Carlotta ad avvicinarsi al parquet naturalmente, senza forzature. Dopo le mie partite già da piccolissima entrava in campo e voleva prendere in mano il pallone. Iniziava a tirare già presto con una mano, è stata assai più precoce di me”.

Tredicenne ma già con qualche bella soddisfazione intascata per la giovanissima Zanardi. Doppio successo nella categoria U13, nel 2017, ed U14 nella scorsa stagione nelle finali nazionali del torneo 3vs3 al Join the Game di Jesolo: “Per Carlotta una bella soddisfazione e tanto divertimento, con le gemelle Tomasoni (Ramona ed Alessia), Laura Savoldi, a cui si è unita quest’anno Sara Pinardi. Tutte grandi amiche e che giocano insieme proprio a Brixia”.

MEMORIES

Vivere le nuove emozioni, attraverso l’avventura di Carlotta emana flashback di una lunga carriera, come conferma Laura: “Mi piace vedere tutti i suoi progressi, le nuove avventure che sta per iniziare. Ricordo le mie prime grandi emozioni, la medaglia d’oro con la nazionale agli Europei juniores del 1994, arrivata dopo il bronzo con le cadette. Oppure la fantastica galoppata, nelle giovanili, con la piccola squadra di Lonato. Coach Mariolina Puglia portò il nostro gruppo di ragazzine sconosciute sino alle finali nazionali. Qualcosa che ti resta dentro e che mi procura, tuttora, brividi di gioia. E che ti ripaga dei mille allenamenti, del lavoro duro in palestra, degli infortuni. Non solo i successi sia chiaro, proprio l’entusiasmo e la voglia di non smettere mai di giocare, e che mi fa restare ancora in campo insieme a mia figlia”.

Entusiasmo e grande partecipazione che trasmette anche nella sua nuova veste di allenatrice con le giovanili, maschili, ad Offanengo: “Ecco un’altra grande soddisfazione. Amo tantissimo provare a dare la stessa carica ed energia che ho sempre ricevuto io giocando a basket, attraverso anche i miei coach nelle varie esperienze che ho attraversato. Con la mia U14 ad Offanengo mi sto divertendo moltissimo, mi è arrivato di recente il patentino da allenatrice quindi – conferma orgogliosa Marcolini - sono prontissima anche per questa stagione. Lavoro anche nel minibasket e sto provando a coinvolgere qualche piccolo gruppo di bambine, ma siamo ancora alle prime esperienze, ci lavoreremo con altrettanto entusiasmo”.

BASKET FAMILY

Ma le sorprese in casa Marcolini-Zanardi non sono finite. Oltre a Carlotta c’è anche il fratello William ad essere vittima del “morbo” cestistico. Destini incrociati per i due fratelli che fanno il loro esordio nella stessa domenica: per William in Serie D con la maglia di Rezzato. E mentre mamma e figlia si godono la vittoria ad Usmate per la giovane ala bresciana, classe 2000, c’è la super prestazione con 31 punti messi a referto: “Domenica da ricordare – conferma Marcolini – mentre io e Carlotta vinciamo (giocando anche bene per fortuna) William fa un esordio con il botto in D con Rezzato. Tra l’altro – aggiunge la giocatrice bresciana – un amico di famiglia ci ha fatto notare che i punti (sommati) di me e Carlotta (13+18) sono gli stessi di William. Li ha giocati al lotto ma pare – sorride divertita Marcolini – non si sia vinto nulla”.

“William – prosegue – è sicuramente più “mammone”, nel senso più affettivo del termine. Parla di più con me ed è, sugli spalti, un nostro super tifoso, anche se non vuole mai farcelo notare. Nella partita con Giussano, dopo una mia stoppata, ho sentito tutto il suo entusiasmo e le urla di incoraggiamento”. Confronto, divertimento e piacevoli sfottò che non mancano, naturalmente, nel rapporto cestistico tra fratello e sorella: “Si adorano, anche se piace ad entrambi giocare ad interpretare la sfida tra cane e gatto. C’è un rapporto molto complice e so che si confidano tra loro, lasciando giustamente mamma al di fuori. E di sicuro si prendono in giro reciprocamente, nonostante la differenza di fisico sia indubbia Carlotta non si tira indietro quando improvvisano degli uno contro uno, e con il tiro da fuori - racconta divertita mamma Laura – ci prende gusto a metterlo in difficoltà”.

Marcolini che non perde di vista però anche il campionato della sua Brixia, squadra che torna ad essere ambiziosa dopo le difficoltà dello scorso anno: “Sento una bella atmosfera dentro ed attorno alla squadra. C’è un bel mix di veterane, come me e Roberta Colico, insieme a tante giovanissime che hanno grinta e faccia tosta. E’ ancora presto per dare un giudizio, il campionato è molto lungo, ma le premesse sembrano davvero buone”.

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