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IL VENETO IN TESTA
from PINK BASKET N.02
by Pink Basket
INSIDE A1 di Giuseppe Errico
IL VENETO IN TESTA
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EMOZIONE E SPETTACOLO GIÀ NELLE PRIME GIORNATE: SCHIO E VENEZIA COMANDANO, INSEGUE NAPOLI. LA SOLITA HAMBY GIÀ IN FORMATO MVP ALLA GUIDA DI UNA RAGUSA IN RITARDO. È PARTITO IL CAMPIONATO ITALIANO DI BASKET FEMMINILE CON LA NOVITÀ DELLA LBFTV OPPORTUNITÀ O SCELTA SBAGLIATA?
Un week end come pochi, due giorni di festa oltre che di sport, di forti emozioni, di incontri e di scontri in campo. In un Opening Day c’è un concentrato di persone che difficilmente incontrerai nello stesso posto durante la stagione ed alle quali fai una promessa, che ovviamente non riuscirai a mantenere, ci sentiamo dopo per scambiare due parole. Lo dici a tutti perché due giorni sembrano un’eternità ma poi si è travolti dalle partite, dai ritmi, dai risultati e dal lavoro. Non si riesce ovviamente a parlare con tutti ma respiri il meglio che un movimento può rappresentare con i suoi pregi, la sua carica ed i difetti sui quali lavorare insieme per migliorarlo.
È stato il diciassettesimo Opening Day della storia quello disputato a Torino nel più grande palazzetto di sempre, il Pala Ruffini (3971 posti); il prossimo a Chianciano Terme sarà quello della maggiore età. In diciassette anni ci sono state 15 città diverse, 12 regioni rappresentate, 228 squadre partecipanti di cui solo Schio presente a tutte le edizioni, oltre 2700 atlete, 3 sempre presenti: Chicca Macchi, Raffaella Masciadri ed Angela Gianolla, circa 1400 tra tecnici e dirigenti (dati e numeri di Lega Basket Femminile).
IL FILM DELL'OPENING DAY
In apertura la scena è rubata da Dearica Hamby: l’ala delle aquile biancoverdi ragusane gioca trenta minuti nella gara contro Geas mettendo a segno 21 punti, portando a casa 15 rimbalzi, 6 assist ed un fantasmagorico 42 di valutazione. C’è tantissimo nella vittoria di Ragusa (78-51) della statunitense in una Eirene solida e compatta con la solita Jillian Harmon (18 a referto) ed una tostissima Sabrina Cinili da dodici a referto. Per le lombarde il ritorno in serie A non poteva essere più duro anche se buone notizie arrivano da Brunner, Loyd e Costanza Verona. Un’autorevole Reyer Venezia ha la meglio su Broni nel classico incontro/ scontro Davide contro Golia (82-60) con le lagunari che mettono in scena la classe di Anete Steinberga: per la ventottenne lettone 23 punti ben supportata dal trio delle italiane De Pretto (12), Gorini (11), Bestagno (11). Una Reyer in formato Eurolega anche se le ragazze di coach Liberalotto hanno dovuto cedere il passo al TTT Riga (doppia sconfitta) nello spareggio per l’accesso alla prossima Euroleague Women: le orogranata parteciperanno all’EuroCup che le ha già viste finaliste la scorsa stagione. Per Broni da portare a casa l’ottima prestazione di Elena Castello, classe 1998 che esce dalla panchina con una faccia tosta: 13 punti 3/3 dalla lunga e la consistenza di Nikolina Milic che al suo nuovo esordio italiano piazza diciassette punti a referto. Nota a margine della gara per gli spettacolari Viking di Broni che hanno letteralmente invaso un settore del Pala Ruffini incitando come sempre senza sosta le proprie giocatrici e trascinando nel calore anche i pochi presenti sugli spalti e noi in tribuna stampa. Il sabato si è chiuso con i fuochi pirotecnici sparati dalle giocatrici di Napoli e San Martino di Lupari, che partita! Decisa dopo un over time a favore della Dike Napoli (72-70) in un match dal sapore di play off con le campane che ancora devono affinare gli ingranaggi di un roster che fa paura e che soffrono l’intraprendenza delle venete spesso al comando della gara con Caterina Dotto in cabina di regia che detta i ritmi e con Webb (23) e Marshall (13) ad accarezzare la vittoria. Napoli ha pochissimo dalla panchina ma tantissimo dalle sue americane Williams G. (17), Williams C. (18), ma a decidere la contesa è stata l’eterna Chicca Macchi perché se vuoi vincere queste partite solo da lei devi andare.
La domenica si apre con il derby toscano tra Lucca ed Empoli: 75-67 per le ragazze di coach Serventi che, finalmente, ha risposte positive dalle sue straniere Vaughn (25 punti e 12 rimbalzi), Treffers (18 punti, 15 rimbalzi e 7 assist) e mette in scena lo splendore di una professionista come Giulia Gatti, 16 a referto. Per Empoli l’impatto con la massima serie dà segnali più che positivi con le straniere Huland El, Mathias e Pochobradska tutte in doppia cifra. Quella che poteva sembrare una partita a senso unico e scontata si è rivelata invece di difficile soluzione per le campionesse in carica di Schio che hanno sudato fin troppo per sbarazzarsi di una Battipaglia coriacea e destinata ad essere una mina vagante (69-63) con i tredici punti di Lisec al rientro dopo l’infortunio al tendine d’Achille. Battipaglia resta in partita e può recriminare per un piccolo infortunio che ha tenuto Brown fuori dal match nei momenti caldi. Da sottolineare le ottime prove di Mataloni (11) e Trimboli (12) che si è tolta lo sfizio di piazzare una stoppata ad una regina del parquet come Sandrine Gruda. Nell’ultimo match in programma all’Opening le padrone di casa di Torino chiudono la rassegna con una vittoria contro Vigarano (77-69): gigantesche le prove di Reimer (23 punti) ed Ilaria Milazzo, 18 punti ed 8 assist per la piccola grande donna siciliana. Vigarano accende i riflettori sull’esplosività di Fitzgerald (19 punti) e mette in mostra le campionesse d’Europa classe 2002 Nativi, Gilli e Natali che tengono bene il campo e non soffrono l’impatto con la massima serie. Se il buongiorno si vede dal mattino vedremo crescere ancora queste tre piccole grandi campionesse.
IL FILM... DOPO 4 GIORNATE
Sono quattro le partite disputate fino ad oggi nel campionato poche ancora per riuscire a dare qualche giudizio in quanto le squadre sono in fase di rodaggio ma qualche considerazione possiamo farla. Due le squadre al comando della classifica a punteggio pieno (otto punti), la Reyer Venezia ed il Famila Schio: se per le lagunari è un risultato che ci si poteva aspettare, il filotto di vittorie delle scledensi per tutto il ringiovanimento che si è attuato in estate è una cattiva notizia per le pretendenti al trono.
Schio superata la normale fase di ambientamento delle nuove è tornata quella gioiosa macchina da guerra mai sazia di vittorie che si conosceva (e intanto si è già aggiudicata la Supercoppa battendo Lucca). Sandrine Gruda e Jantel Lavender sono diventate, come ovvio, i punti di riferimento di un gruppo che è già solido e dove ci sono tante giocatrici con punti nelle mani. E sono davvero tante quelle che segnano: si va dai 47 punti totali di Olbis Futo Andrè ai 44 di Gemelos, ai 39 di Gruda e le altre non sono tanto distanti. Se questa tendenza dovesse continuare sarà davvero dura batterle. Venezia è lì incollata: nelle quattro partite disputate non ha avuto grandi problemi a sbarazzarsi delle avversarie ed il colpaccio a Ragusa ha reso più evidente la sostanza di questa squadra che ha i minor punti subiti fino ad oggi (245). Nel roster di Liberalotto la distribuzione dei punti è più netta e circoscritta a meno giocatrici; Steinberga (con una partita non giocata) ne ha segnati 63, Gulich 52, Anderson 47 e Bestagno 46. Le altre viaggiano a cifre più basse ma se salgono di livello e le riserve impattano le gare in modo decisivo sarà con Schio uno scontro stellare. Scontro che sarà nel prossimo turno del 4 novembre alle ore 19:00 al Pala Romare di Schio. Con tre vinte ed una persa troviamo la Dike Napoli e San Martino di Lupari: due discorsi opposti per le due formazioni. Napoli ha i connotati di una grande e sta lavorando per esserlo: il roster è di tutto rispetto ma punto primo deve ancora trovare un’idea di gioco e secondo deve inserire mentalmente in un campionato europeo le sue americane. La sfida persa al Pala Taliercio contro Venezia è una di quelle partite da portare a casa per un roster come quello campano, sono quelle partite punti da vincere con il gruppo e non con le giocate delle singole. Napoli resta tra le favorite per il titolo, ma di strada da fare ancora ce n’è. San Martino stupisce sempre di più, supera sempre se stessa e le aspettative di tutti, anche nella sconfitta contro Napoli il cuore delle lupe è stato evidente cuore che adesso dovrà sopperire anche all’assenza di Caterina Dotto infortunatasi al ginocchio nell’ultima trasferta di Battipaglia. Nel sottobosco della classifica troviamo attardata Ragusa ma le siciliane hanno avuto un calendario nelle prime giornate durissimo: subito con Venezia e Schio in una fase di crescita non è il massimo. Broni, Lucca, Battipaglia, Vigarano, Torino, Geas ed Empoli ferma al palo ci hanno detto che su ogni campo di questo campionato ci sarà da sudare.
NOTE A MARGINE UN PO' AVVELENATE
LBFTV: La Lega Basket Femminile si è dotata a partire da questa stagione di una TV di proprietà sul canale YouTube dove manderà in diretta le partite del campionato. Qualcuno dirà: Beh, cosa cambia rispetto alle passate stagioni? Il prezzo, perché da quest’anno, la visione delle partite sarà a pagamento. Abbonamento annuo a 40€ con il primo mese gratis. Sui social e non solo si è scatenato il caos tra proteste più o meno opportune, qualcuna anche fuori luogo. Negli Stati Uniti quello che è gratis non ha valore: si potrebbe discutere sul prezzo certamente troppo alto, ma non sulla opportunità di dotarsi di un mezzo a pagamento. Se uno è appassionato contribuisce alla crescita del movimento. Alla Lega il compito di migliorare il servizio e di farlo crescere, alle società quello di supportare questa iniziativa e magari di investire sulla comunicazione, agli appassionati di dare dignità al lavoro delle ragazze.
Pallavolo?!?: Inizio seconda giornata di Opening Day a Torino, lo speaker del Pala Ruffini scandisce: “Benvenuti a questa seconda giornata che poi è la prima del campionato femminile di pallavolo”, bene ma non benissimo!
Grigi: Viviamo in un periodo in cui le pari opportunità la fanno da padrona. Si cerca di mandare in A1 Femminile quanti più arbitri donna possibili. Dopo la prima giornata mi viene da chiedere se non sia sempre meglio anteporre la meritocrazia (se sei bravo arbitri indipendentemente se sei donna o uomo, anche alle luce di nomi importanti «donne» che non sono state designate a discapito di….) alle quote rosa che sembrano sempre di più diventate una riserva protetta.