Henning Larsen Architects. L'architettura è arte nello spazio della città

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Marco Scarpinato

Henning Larsen Architects ı

HLT

L’ARCHITETTURA È ARTE NELLO SPAZIO DELLA CITTÀ plurima·palermo


Plurima•Palermo. Movescape è ideata da: Marco Scarpinato Concept: Marco Scarpinato Progetto grafico: AutonomeForme [Marco Scarpinato+Carmelo Vitrano Produzione: Plurima•Palermo e AutonomeForme info@plurimapalermo.it www.plurimapalermo.it

Tutte le immagini contenute nel presente volume sono state fornite dallo studio Henning Larsen Tegnestue A/S delle quali detiene i relativi diritti. Le immagini dei “Progetti in Italia con AutonomeForme ı Venezia | Bologna | Bergamo” sono stati forniti da Marco Scarpinato Architetto. All images included are been provided by Henning Larsen Tegnestue A/S. All rights reserved. Il testo critico City functional spatial web è di Marco Scarpinato. L’intervista L’architettura è arte nello spazio delle città è stata realizzata da Anne Luise Sommer ed è stata fornita dallo studio HLT A/S, la traduzione e la riduzione dall’inglese è di Marco Scarpinato. L’Intervista a Mette Kynne Frandsen è di Marco Scarpinato ed è stata precedentemente pubblicata nel 2007 su Il giornale dell’Architettura. © 2006 e 2009, Marco Scarpinato © 2009, AutonomeForme © 2009, Plurima•Palermo.Movescape 03 All rights reserved Plurima•Palermo Palazzo Greco | Kalsa, al Halisah | Mandamento Tribunali Via Alloro, 43 90133 Palermo Italia in corso di registrazione presso il Tribunale di Palermo


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L’ARCHITETTURA È ARTE NELLO SPAZIO DELLA CITTÀ


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Functional city. Spatial web L’architettura è arte nello spazio della città Opera ı COPENAGHEN Sala Concerti ı ORESTAD Sala Concerti ı NORTHERN JUTLAND Sala Concerti ı STAVANGER Centro per la Musica ı UPPSALA Opera ı DUBAI Centro Congressi e Concerti ı REYKJAVIK Centro Congressi e Concerti ı RIGA Centro Culturale di Cipro ı NICOSIA Centro Culturale ı LANZAROTE Gliptoteca NY Carlsberg ı COPENAGHEN Biblioteca ı MALMO Polo Giudiziario ı LEEUWARDEN Ospedale Radium ı OSLO Studio Henning Larsen Architects ı COPENAGHEN Copenaghen Business School ı COPENAGHEN Masterplan dell’area Carlsberg ı COPENAGHEN Alta Scuola Frederiksberg ı FREDERIKSBERG Biblioteca dell’Università ı ROSTOK Università IT ı COPENAGHEN Centro per l’Arte e i Media ı SALFORD Facoltà delle Arti ı PLYMOUTH Istituto degli Studi Diplomatici ı RIYADH Centro Coreografico Nazionale ı TBLISI Jatta: Scuola di Alta Formazione Professionale ı

STAVANGER


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Nuovo Polo Universitario ı REYKJAVIK Centro per le scoperte: Le Rose di Damasco ı DAMASCO Nuovo Campus ı KOLDING MOFA: Ministero degli Affari Esteri ı RIYADH Ufficio Brevetti Europeo ı L’AJA Centro Ricerche ı ODENSE Uffici Ericus ı AMBURGO Torre Ferring ı COPENAGHEN Occhi su Tirana: Nuovo Centro della Città ı TIRANA NYC 2012: La Città Olimpica ı NEW YORK Centro Direzionale ı ABU DHABI Murjan City ı BAHRAIN I cristalli di Riyadh ı RIYADH La baia di Vejle: Residenze ı VEJLE La Torre della Cultura ı COPENAGHEN JBC: Nuovo Quartiere e Torre Residenziale ı DUBLINO Masterplan Christiansbro: Centro Direzionale Nordea ı COPENAGHEN Quartiere Finanziario Re Abdullah ı RIYADH Villaggio Olimpico ı SHENZEN Zuidas ı AMSTERDAM Masterplan ı ABU DHABI Masterplan Jurmala ı ABU DHABI Progetti in Italia con AutonomeForme ı VENEZIA | BOLOGNA | BERGAMO Intervista a Mette Kynne Frandsen Regesto dei progetti Note biografiche Bibliografia di base



FUNCTIONAL CITY. SPATIAL WEB

Prologo. Creatività e continuità: il progetti dello studio HLT. Descrivere il lavoro di Henning Larsen è un esercizio complesso poiché si tratta del lavoro di un architetto che pur avendo attraversato un lungo arco temporale della cultura architettonica del secolo scorso, grazie ad uno studio che coinvolge giovani partner nei processi decisionali, è al tempo stesso proiettato verso il futuro. La figura di Henning Larsen, in modo particolare, è eccentrica nel suo ambiente e rende difficile qualsiasi categorizzazione del suo lavoro. L’interpretazione della critica architettonica che lo delimita entro gli ambiti ristretti della tradizione del moderno dell’architettura danese, una tradizione di cui costituisce l’ideale prosecutore, risulta limitata e non ne restituisce l’apporto critico. Figure centrali della tradizione del moderno che hanno creato l’identità danese, quali Jacobsen o Pulsen, costituiscono ancora oggi i parametri di riferimento per parlare d’architettura e più in generale di design. Larsen ha svolto un lungo apprendistato con Jacobsen e questa circostanza ha spinto a riconoscere in molte delle sue soluzioni progettuali un’ideale continuità tra i due, tuttavia, quest’accostamento non ha permesso di cogliere il valore di azione critica del suo lavoro. La tradizione del suo paese si lega alla capacità di trovare soluzioni nel design di efficacia e sintesi straordinaria. Le architetture danesi erano viste come intimamente legate con il paesaggio circostante tanto da costituirne un ideale di rispetto della natura. 7



L’ARCHITETTURA È ARTE NELLO SPAZIO DELLA CITTÀ

HL: La cosa migliore dell’Opera, per me, è che essa offre una nuova piattaforma, o, per così dire, una nuova prospettiva da cui è possibile vedere la città verso la direzione di Frederiksstad in modo interamente nuovo. La città ha assimilato questo sviluppo e, contemporaneamente, è stato possibile preservare l’ambiente originario che circonda Amalienborg, il Palazzo Reale. Stando in alto sulle terrazze dell’Opera si vede qualcosa che si può ritrovare solo nelle immagini delle vecchie cartoline postali, qualcosa che non si vedeva perché lo spazio di Holmen prima era un’area militare e poi è diventato un deposito. Potremmo essere criticati per aver posto l’Opera in posizione perpendicolare rispetto a questo importante asse urbano, ciononostante si potrebbe anche sostenere che abbiamo aggiunto qualcosa di nuovo alla città, qualcosa che prima non c’era: una nuova vista, una nuova visione unitaria della città. Non si può conservare inutilmente ciò che è vecchio e fragile, ma si può ottenere qualcos’altro con le stesse qualità. È quello che abbiamo fatto, per questo abbiamo osato costruire su questo asse. ALS: Il Piano per il distretto di Copenaghen è incentrato sulla necessità di prestare particolare attenzione alle costruzioni originali di Holmen ed alla sua identità; come descrivereste queste caratteristiche?

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COPENAGHEN

OPERA

L’Opera è situata nel porto centrale di Copenaghen, di fronte alla residenza reale di Amalienborg e ad un eccezionale complesso di edifici monumentali; si tratta di un sito unico e splendido e l’importanza dell’edificio è accentuata dalla sua giacitura, la costruzione è infatti posta su un’isola attorno alla quale sono stati realizzati nuovi canali d’acqua. Il foyer circonda la sagoma dell’auditorium che, ispirandosi ad una conchiglia, fluttua tra il suolo e la copertura. Dall’edificio si gode una spettacolare vista sul porto con lo skyline di Copenaghen che si staglia sul cielo della sera. L’auditorium è un grande ambiente circolare che un’eccellente visibilità e confort acustico. La sala può ospitare 1.400 spettatori dislocati tra la platea e le balconate, alle spalle del palcoscenico è possibile disporre di cinque scene mobili. Le attività dell’Opera, per l’intero anno, iniziano al mattino e si concludono a tarda notte e questo, insieme alla presenza di altre istituzioni culturali, contribuisce a rendere lo spazio urbano accogliente e molto vivace.

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Particolare interno della sala Vista verso la residenza reale di Amalienborg


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Fronte principale Planimetria generale


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Piante Foyer e le rampe di accesso alla sala Sezione sulla sala

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UPPSALA

CENTRO PER LA MUSICA

La sala da concerto è composta da un elemento sospeso, un edificio scolpito che, con con il suo rivestimento riflettente in titanio, è come un grande cristallo sfaccettato. Le fessure in facciata sono come raggi di luce che aprono il volume rivelandone lo spazio interno. L’edificio è alto 37 metri ed è tagliato verticalmente per dare accesso da due lati, rispettivamente verso la città storica e verso la vivace Vaksala Square, mentre il grande taglio orizzontale apre una vista panoramica dei principali edifici di Uppsala: la Cattedrale, l’Università, la Biblioteca e il Castello. In questo modo la nuova sala da concerto definisce l’identità della città nuova ed entra in relazione con le caratteristiche ed il contesto storico della città. La Sala da Concerto Uppsala contiene un’ampia e flessibile area per banchetti ed esibizioni, una sala per la musica sinfonica per 1250 spettatori e due piccole sale per concerti e riunioni da 350 e 100 posti.

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Modelli Planimetria generale Vista sulla piazza d’ingresso


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REYKJAVIK

CENTRO CONGRESSI E CONCERTI

Il progetto trasforma la particolare condizione di luce ed il drammatico paesaggio islandese in un dispositivo urbano. Posto sul bordo tra la terra e il mare, l’edificio si erge come una scultura luminosa che riflette il cielo, il porto e la vibrante vita della città di Reykjavik. Il rivestimento esterno dell’edificio è stato progettato dall’artista Olafur Eliasson in collaborazione con HLT e prevede l’utilizzo di un lattice cristallino di vetro ed acciaio. I prismi di vetro della facciata catturano e riflettono la luce, restituendo il trascorrere del giorno e delle stagioni come un calendario di luce che fa vibrare la superficie dell’edificio; la notte, la luce proveniente dall’interno brilla verso l’esterno e l’edificio, come una lanterna, diventa visibile dalla città. Le balconate del foyer principale offrono una spettacolare vista della città di Reykjavik, delle distanti montagne Esja e del ghiacciaio Snæfells Jökull. L’intervento prevede la realizzazione di un centro per concerti e congressi che ospita tre sale rispettivamente da 1800, 750 e 450 posti per un totale di 23.000 mq ed è inserito in un masterplan che comprende anche un cinema, uno spazio per mostre d’arte contemporanea, un centro benessere ed un albergo.

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Vista delle rampe di accesso Sezione longitudinale

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COPENAGHEN

GLIPTOTECA NY CARLSBERG

Il nuovo edificio della Ny Carlsberg Glyptotek è un’unità indipendente, quasi una “teca” posta all’interno della Corte del Conservatorio, che, attraverso l’efficacia degli speciali controlli del clima e della sicurezza, permette di ampliare lo spazio destinato alla Collezione del Museo Francese. Costruita come “un edificio dentro un edificio”, la nuova costruzione con il suo esterno liscio e splendente, contrasta con il muro di mattoni dell’edificio esistente. Lo spazio fra i due edifici è pensato come una passeggiata in salita, una strada gradinata riparata dal vetro, che conduce il visitatore attraverso i tre piani espositivi e, più in alto, alla luminosa terrazza posta in copertura. Il nuovo edificio accoglie anche una parte della collezione Egiziana, che comprende le sale dei sarcofagi poste al piano terra. La collezione è accessibile dal primo piano dell’edificio espositivo esistente, attraverso un passaggio posto sotto la strada gradinata da cui, percorrendo un tunnel, si giunge sino alla sala delle sepolture.

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Gliptoteca Ny Carlsberg Copenaghen

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COPENAGHEN

IT BUILDING

Il Masterplan dell’area si fonda su una struttura Nord-Sud con tre bande longitudinali che esprimono differenti temi urbani; quando le tre fasi del progetto saranno completate le connessioni perpendicolari tra gli edifici consentiranno l’apertura sul paesaggio. La Facoltà di Information Technology è un edificio che, con la sua apertura, dialoga con le aree circostanti e permette alle attività universitarie d’interagire con il quartiere. Il concept del progetto è un network spaziale in cui ogni funzione è organizzata in una posizione tridimensionale attorno allo spazio centrale. L’ingresso offre una vista completa della Facoltà, tutti i livelli, infatti, si affacciano sul piano terra che comprende i servizi comuni: sale lettura per studenti, caffetteria, mensa e biblioteca. Le aree per la didattica sono degli spazi aperti che s’affacciano sull’atrio centrale, mentre i dipartimenti di ricerca sono disposti nelle parti terminali dell’edificio, in una zona più isolata e tranquilla. L’intero volume ha una pelle in metallo che, con differenti gradi di trasparenza/opacità, si distende attorno agli edifici e allo spazio centrale; la pelle, in alcune parti, è incisa o serigrafata, in altre è aperta da tagli. Il rivestimento fa parte integrante della strategia climatica dell’edificio.

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L’AJA

UFFICIO BREVETTI EUROPEO

Il concorso per l’Ufficio Brevetti Europeo a l’Aja riguarda un’area dell’estensione di 90.000 m2 destinata ad uffici che, in futuro, ospiteranno più di 1.600 impiegati provenienti da 25 nazioni. Il progetto chiamato Flag of Innovation [Bandiera dell’innovazione], è stato pensato come un landmark dalla forma di simbolo o codice, per rappresentare gli scambi riservati di informazioni che hanno luogo nell’edificio. La natura del progetto ha indotto a strutturare l’edificio in differenti aree: zone per la concentrazione e l’assorbimento, zone per l’interazione e la comunicazione. Le vicine aree degli uffici sono rese più calme dalla presenza di larghi canyon verdi, degli atri che tagliano verticalmente l’intero edificio, permettendo differenti viste attorno e attraverso l’edificio. L’iconico e potente disegno connette il nuovo edificio da 17 piani con la torre da 26 piani e gli edifici esistenti, come anche gli spazi aperti dell’area del Patent Office in un insieme avvolgente.

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EPO PLAZA

NAP +16.450

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Above NAP +66.500 XVII floors NAP +5.450

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RS HO

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COPENAGHEN

TORRE FERRING

Ferring International Centre è il primo edificio realizzato all’interno di un nuovo e grande quartiere di Copenaghen: Orestad. Sia per la struttura del progetto e sia per la sua altezza, quest’edificio rappresenta l’elemento di rilievo all’interno dell’area ed è visibile anche dal ponte Øresund. Il Ferring International Centre è composto di due volumi principali; il primo è un volume di tre livelli che accoglie la reception, i laboratori e numerosi atri d’ingresso. Su questo basamento si leva un esile torre di 13 livelli che contiene gli uffici, la zona mensa e l’auditorium. L’edificio ospita uffici organizzati in open space che rendono molto flessibile l’adattamento di ciascun piano. Con le sue facciate aperte, l’edificio offre da ogni piano delle splendide viste dell’area.

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TIRANA

EYES OF TIRANA

Il progetto “Occhi su Tirana” riguarda tre edifici per appartamenti, uffici e negozi per un totale di 48.000 mq. La torre, alta più di ventisei piani, cui si sommano ulteriori quattro livelli scavati, fungerà da elemento di riconoscibilità urbana. Il progetto è posto nel centro della città, connotato da edifici rappresentativi progettati in buona parte da architetti italiani come Florestano di Fausto e disegnato dal piano regolatore dell’architetto Armando Brasini tra il 1924-25. L’edificio sarà il primo risultato del masterplan a larga scala elaborato per Tirana-capitale e contiene una seria di oasi verticali che connettono le differenti funzioni rendendo evidente la vita che si svolge all’interno. Negli atri verdi si trovano piscine disposte in modo da segnalare eventuali terremoti e che, in estate, contribuiscono al raffrescamento. Gli atri sono pensati come se fossero gli occhi della torre dai quali si potrà vedere tutta Tirana, le alte montagne ad Est e le brulle pianure a Sud. Il progetto si basa su soluzioni ambientali sostenibili con particolare attenzione alla ventilazione naturale, al recupero dell’energia solare ed al risparmio energetico.

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NEW YORK

NYC 2012. CITTÀ OLIMPICA

La candidatura di New York per i Giochi Olimpici del 2012 faceva parte delle 5 proposte internazionali selezionate per la fase finale del Concorso. I temi di connessione che dovevano rappresentare il nucleo centrale del Villaggio Olimpico erano cinque: l’identità, l’accessibilità, la diversità, la permeabilità e la sostenibilità. Il progetto si basa sul principio che il paesaggio futuro di una città nasce da un moderno ambiente umano basato su principi ecologici. Il paesaggio collinoso crea molteplici viste e connessioni con il suo intorno e permette un facile accesso da e per il quartiere Queens. Il Villaggio Olimpico è strutturato in quattro quartieri che rappresentano differenti identità individuali collegate in un network nel quale l’acqua è l’elemento predominante. I percorsi pubblici sull’acqua connettono ad un vibrante centro urbano definito da cinque torri luminose. Il Villaggio Olimpico definisce un’icona all’interno del quartiere, visibile da Manhattan e Brooklyn, ed è anche un elemento generatore per lo sviluppo dell’area ovest di Queens.

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Modello dell’intervento Planmetria generale



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COPENAGHEN

MASTERPLAN CHRISTIANSBRO CENTRO DIREZIONALE NORDEA La Sede centrale della Nordea Denmark è parte di un Masterplan elaborato dallo studio HLT per l’area di Christiansbro. L’interazione fra un’elegante chiesa barocca, il giardino della chiesa, la città ad est e l’ingresso del porto ad ovest fanno della Sede Centrale della Nordea un edificio veramente speciale. Il complesso è formato da quattro lunghi edifici che fronteggiano il porto e da un edificio a forma di U che costeggia Strandgade ad est. L’ingresso del complesso edilizio è localizzato sulla Strandgade passando da un’imponente strada in una corte interna. Questa dà accesso alla hall a tutta altezza in cui sono ospitati la reception e gli ambienti per riunioni ed eventi. Gli edifici sono collegati da spazi intermedi e passerelle. Alcune passerelle connettono anche il nuovo quartiere agli uffici esistenti. Il complesso contiene il 20% di uffici privati e l’80% di uffici collettivi. La mensa è articolata su tre livelli con un ambiente a tripla altezza che si affaccia sul porto.

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Plastico dell’intervento

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SHENZEN

VILLAGGIO OLIMPICO

La Nuova Città Olimpica comprende uno sviluppo dell’area urbana con tre impianti sportivi per gare internazionali: uno stadio di atletica, una piscina olimpica, un’arena per la ginnastica. L’obiettivo è quello di creare un quartiere cittadino dinamico nel quale elementi differenti come lo sport, le residenze, il commercio, la cultura, la formazione, il turismo ed il tempo libero siano integrati. La Nuova Città Olimpica diventerà il fondamento dello sviluppo dello sport nella regione e, soprattutto, aiuterà a promuovere un nuovo stile di vita come parte naturale della vita della popolazione di Shenzen. Il progetto enfatizza le relazioni e le connessioni con la città e l’ambiente naturale ed anche un’armoniosa relazione tra l’uomo e la natura.

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Torre Ferring

Torre Ferring

1998-2002

1998-2002

Committente Nieuw Friesland A/S

Committente Nieuw Friesland A/S

Superficie 17.000 m2

Superficie 17.000 m2

Copenaghen ı Danimarca

NYC 2012. CITY olympics

Centro Multifunzionale

2003-2004

2005-2006

Committente The Committee of NYC2012

Superficie 480.000 m2

New York ı USA

Copenaghen ı Danimarca

Abu Dhabi ı Emirati Arabi Uåniti

Superficie 570.000 m2, 4.500 alloggi Concorso Internazionale a procedura ristretta. Finalista

Masterplan Christiansbro

Parco Kennet Valley

1997-1999

Infrastrutture: dal 2008 Costruzione: 2010-2013

Copenaghen ı Danimarca

Committente ATP (Pension Fund) Superficie 35.000 m2 Concorso Internazionale ad Inviti. Miglior progetto 1995

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Reading ı Regno Unito

Committente PPIM Ltd. Superficie 342 ha. 7.500 alloggi Concorso Internazionale ad Inviti. Primo Premio


Shenzen Olympic Village

Masterplan Jurmala

2006

2005

2006

Committente Capital market Authoriry, Public pension agency

Committente Bureau of Planning of Shenzen Municipality Administration of Sport of Shenzen Municipality

Committente Alerts Plus Ltd

Superficie 13,4 km2

Concorso Internazionale ad Inviti. Primo Premio

King Abdullah Financial District Riyad 覺 Arabia Saudita

Superficie 1,6 km2 Concorso Internazionale di Progettazione. Primo premio

Shenzen 覺 Cina

Riga 覺 Lettonia

Superficie 232.000 m2

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