V pocket_gennaio2017

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VISIONI

glaciale groenlandia a tu per tu

mario biondi

sigari e distillati

davidoff yamasĂ

MARTINA

PANAGIA


Levante. The Maserati of SUVs. Con il massimo del lusso, senza compromessi in termini di comfort e sicurezza a bordo, Levante offre prestazioni eccezionali sia su strada che fuori strada. Le motorizzazioni V6 Twin-Turbo a benzina e il propulsore Diesel V6 Turbo, offrono tutto ciò che si possa desiderare in termini di potenza, mentre il sistema di trazione integrale intelligente “Q4”, il cambio automatico a 8 velocità e le sofisticate sospensioni, confermano in Levante un SUV capace di garantire un’esperienza di guida indimenticabile.


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4 E D I T O R IA L E

Editoriale

V pocket: patinata abitudine mensile

Giriamo pagina

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i sono cose che arrivano, che tu sia pronto o no, arrivano. E forse è meglio così. Spesso si rimanda, si aspetta, si attende che sia il momento giusto. Invece alle volte sarebbe bene non aspettare che tutto sia sistemato per ricominciare qualcosa o iniziare qualcos’altro o semplicemente per concedersi di fare ciò che da tempo desideriamo. Così il capodanno arriva inesorabilmente e puntuale, che tu sia pronto o no, anzi spesso facendo le corse per arrivarci. Però ha un beneficio e cioè che rappresenta quel momento in cui ciò che è fatto è fatto e ci si può concedere il lusso di guardare avanti, qualunque cosa sia accaduta nell’anno precedente, come a dire che indipendentemente da tutto, il sole ogni giorno sorge inesorabilmente (e fortunatamente) ancora. Il passaggio tra l’ultimo mese del vecchio anno e il primo del nuovo è liberatorio come la prima pagina di un quaderno quando eravamo bambini. A prescindere dal discolo e disordinato che eri stato nei precedenti, dopo mille correzioni e cancellature, ora potevi nuovamente pensare di essere migliore di prima, perché il cambiamento è l’unica vera salvezza da tutto. Spesso lo rifuggiamo, ci fa paura, lo rimandiamo con la scusa di qualcosa ancora da finire, ma poi è salvifico, come una nuova linfa vitale. L’ignoto, il futuro, il domani sono pensieri non sicuri e per questo non sempre confortanti. Invece bisogna viverli con entusiasmo, con una piccola vena di sfida, di coraggio, di intraprendenza. Ogni giorno bisognerebbe cercare di “abbandonare” qualcosa di se stessi per vivere un altro qualcosa. Non a caso questa parola ha una doppia valenza, sia di lasciar andare, lasciar passare, procedere oltre, sia di lasciarsi coinvolgere senza remore al flusso della vita. E allora con l’augurio che il prossimo vostro nuovo quaderno contenga pagine più belle delle precedenti ma non di quelle future, vi esorto ad abbandonarvi al piacere di girare nuovamente pagina.  Pierpaolo Magagna


Massimo

Pierpaolo


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6 A N O D I S CI O LTI

La rubrica degli spiriti bollenti, dei viandanti intellettuali e dei liberi pensatori. Stefania Amodeo Autrice del libro "I sette nodi del destino"

A Nodi Sciolti Chi vive a nodi sciolti... vive di tanto in tanto una sana malinconia.

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uello struggimento di fronte ad un'alba, alla poesia di un tramonto, alla danza dell'erba di primavera punteggiata di primule, alla distesa di gelsomino che profuma di bella stagione, alla neve che trattiene i raggi nel sottobosco. E si sente inquieto, non irrequieto. Pronto a partire per un viaggio interiore dove la meta sono un sole o una luna che brillano nel cielo della propria anima. E c'è un sospiro, lungo e intenso, che incendia i polmoni del cuore rivolti all'interno. Riempiendoli di acciaio e spine, tatuaggi e zolle di terra. Vorresti piangere quando ti "sovvien l'eterno", vivere fino alla radice quella struggente nostalgia di "un non so cosa", in grado di aprire voragini sui perché. Ma non è il perché che ti rende malinconico, piuttosto la consapevolezza dell'immensità di questo interrogativo, del segreto di cui sei parte, dell'universo di cui sei respiro e assieme un'aggregazione di polvere di stelle. Godi di questo sentimento intenso, tra lo smarrito e il ritrovato, dove una strana sospensione riempie i tuoi occhi. Godi di essere vivo, eppure senti leggera una brezza di morte che però non ti sconvolge. Anzi, è la nota del pianoforte accennata, ma non la melodia principale. Quella rimane nel pentagramma della vita e tu, piccola meravigliosa nota, sai che dopo quel momento di meditazione, dovrai e tornare a suonare con energia, a volte un adagio, a no esser ia o s s o p i T volte un allegro. Perché sei uno strumento mille volte con TuT la malin più grande e importante di quanto credi, mille volte TrisTi; ma pannaggio p più piccolo e modesto di quanto vorresti. Mille volte resTa l’a e superiori. im n più consapevole della fortuna che hai di essere qui, a delle e Faillet èn ora, a crogiolarti nella malincogioia.  ug -E Georges


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8 S O T T O I RI F L E TTORI

Sotto i riflettori

Ogni mese pillole di curiosità dal mondo del cinema.

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Inizio d'anno col botto al box office

randi titoli di fantascienza, azione e commedie inaugurano il 2017 pronti a sbancare il botteghino. Milioni di fan in tutto il mondo stavano attendendo la conversione in film di uno dei videogiochi più popolari e finalmente il 4 gennaio esce “Assassin's Creed” di Justin Kurzel che prende il nome dalla saga pubblicata per la prima volta da Ubisoft nel 2007 su Playstation 3, Xbox 360 e Pc. Grazie ad una tecnologia rivoluzionaria in grado di sbloccare i ricordi genetici, Callum Lynch sperimenta le avventure di Aguilar, suo antenato della Spagna del XV secolo, scoprendo così di discendere dalla misteriosa società segreta degli Assassini. Accumulando conoscenze ed incredibili abilità, il protagonista impersonato da Michael Fassbender, sfiderà una potente e crudele organizzazione dei Templari dei giorni nostri. Arricchiscono il cast Marion Cotillard, Jeremy Irons, Brendan e Brian Gleeson, Ariane Labed e Micheal Kenneth Williams. Trattieni la lama dalla carne degli innocenti, nasconditi alla vista, sii un tutt'uno con la folla, non compromettere la Confraternita: ecco il Credo degli Assassini. Milioni di donne invece non aspettavano altro che rivedere all'opera Brad Pitt dopo il tanto chiacchierato divorzio con

la sua bella Angelina Jolie e lui le accontenta con un ritorno in grande stile diretto da Robert Zemeckis in “Allied” in sala il 12 gennaio. Il gossip hollywoodiano vuole che proprio sul set vicino all'attrice del momento Marion Cotillard sia nato il tradimento che sta alla base della fine del loro matrimonio, ma la stessa diva francese ha fatto sapere di essere totalmente estranea alla vicenda. Il thriller ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale parla di Max Vatan e Marianne Beausejour, una spia francocanadese e una combattente della Resistenza francese interpretati dalle due star. I due s'incontrano durante una pericolosa missione, s'innamorano e si ritrovano a Londra, ma la loro unione sarà messa a repentaglio dalla guerra. Con loro anche Lizzy Caplan, Matthew Goode, Raffey Cassidy, Charlotte Hope, Jared Harris, Marion Baile.


A cura di Paolo Braghetto in foto con i comici e attori Ficarra e Picone

Assassin's Creed dal 4 gennaio Allied dal 12 gennaio L'ora legale dal 19 gennaio

Risate assicurate dal 19 gennaio con la nuova pellicola di Ficarra e Picone “L'ora legale” di cui sono anche registi. Nella storia girata a Termini Imerese, vicino Palermo, i due big della comicità nazionale sono entrambi cognati del nuovo sindaco “onesto”, ma schierati su fronti opposti perché Salvo (Ficarra) gestiva la campagna per il sindaco uscente. Costretta alla convivenza nel comune chiosco in piazza, la divertente coppia vivrà delle situazioni alla Stanlio e Ollio insieme a compagni siculi Leo Gullotta, Antonio Catania, Tony Sperandeo, Vincenzo Amato. Aggiustate le lancette! 


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10 C A R TA V E T R ATA

A cura di Stefano Cannas, giornalista, scrittore... ottimista sognatore.

Carta Vetrata Pungente attualità.

Uomini & Uo-Mini

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na parola ubriacata per separare due tipologie di maschi simili tra loro solo per aspetti anatomici. Di pari passo con la scomparsa dei filmoni in bianco e nero, gli Uomini stanno ormai estinguendosi cedendo sempre più terreno agli Uo-Mini: un sottoprodotto di maschio industriale dalla consistenza equiparabile a quella taroccata in Cina e che va sempre più diffondendosi per il mondo, a livelli pandemici. Nella dibattuta storia dei rapporti sociali tra sessi opposti, il proliferare degli Uo-Mini, per una sorta d’indiretto effetto domino, ha già portato a modificarsi anche l’universo femminile, costringendolo a rinegoziare ancora una volta il proprio ruolo nella coppia tradizionale. Fu così che, dopo l’interminabile era della donna “schiava” e quella ben più recente della donna emancipata, affermata nei propri diritti, emerge oggi una nascente figura che ne delinea con precisione i contorni: la donna “Uoma”.

Benché totalmente priva di fattezze mascoline, la donna “Uoma”, prima ancora di concepire dei figli, è già costretta ad indossare, ad occasioni alterne, i panni della mamma e del papà nei confronti del proprio compagno. Un partner che nove volte su dieci la donna “Uoma”si deve pure procacciare di propria iniziativa, essendo ormai sempre più raro trovare maschi intraprendenti ed abili nell’andare a caccia di femmine, senza l’ausilio del “branco” di amici. Anche sul piano del dialogo, gli Uo-Mini furoreggiano nel grigiore conversativo. Infatti, abitualmente affrontano discorsi mirati solo a carpire l’attenzione del gentil sesso, utilizzando strategie comunicative che normalmente sono strutturate nelle campagne pubblicitarie per la vendita di pregiate marche di whisky o di profumi alla moda. Tecniche d’avanguardia e dall’indiscutibile effetto scenico ma di scarso ritorno nel gradimento di qualsiasi donna dotata di una profondità superiore a quella di una chiazza di pomodoro sulla tovaglia.


“... Ciao come stai? Oggi alle 5 e un quarto del mio Trolex la concessionaria mi consegna finalmente la porsche Allygator con l’interno bi-colore in pelle di cozza&vongola e con l’avvenieristico cambio empatico (!?!)... Io ed il mio amico calciatore, undicesima riserva del Milan, potremo così fiondarci a Cortina e raggiungere alla festa privata, ma soprattutto esclusiva, gli amici conosciuti in barca questa estate in Sardegna quando si villeggiava al Golf Club di Capo Costu Moltu, ecc...” In genere questi imbonitori impagliati riescono a prodigarsi in monologhi talmente ben strutturati che mancherebbe solo il famoso regalo per le prime 50 telefonate e poi la televendita sarebbe perfetta. Alla fine però a dimostrazione che anche gli Uo-Mini hanno una loro particolare profondità, iniziano a rivolgere alle loro interlocutrici (spesso ormai agonizzanti) varie domande dai contenuti di spessore, del tipo: “Di che segno sei? Anche tu d’inverno indossi solo cachemire? Hai mai cenato a Venezia al ristoCaro - L’aragosta di Platino - ? Ma il tuo cellulare riesce a fare il caffè come il mio Kostounbottophone tripla esse di undicesima generazione?... Giunse infine il 118 con flebo e defibrillatore in soccorso della malcapitata. 

Assioma di Sparta: Gli Uo-Mini veri non devono chiedere mai... ...tanto al massimo ci pensa mamma.


Direttore Responsabile

Matteo Tornielli

m.tornielli@10e20.it Direttore Editoriale

Pierpaolo Magagna p.magagna@10e20.it Direttore Operativo

Massimo Cavallini m.cavallini@10e20.it Direttore Commerciale

Alessandro Sordina a.sordina@10e20.it Art director

Marta DonĂ grafica@10e20.it

Redazione

Stefania Amodeo Paolo Braghetto Stefano Cannas Annalisa Fortin Monica Jacopetti Giusy Locati Alessandra Sartori redazione@10e20.it

Editore

10&20 PubblicitĂ Srl Via Lisbona, 7 35127 Padova T. +39 049 7991320 redazione@10e20.it www.10e20.it

Stampa

Chinchio Industria Grafica Srl Rubano (PD) - www.chinchio.it

Fotografie

Alberto Bacchin Riccardo Callegari Riccardo Piazza

Copyright editoriale

V pocket

Reg. Trib. Padova RVG 1752/2016



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14 S O M M AR IO

Sommario 18 visioni Glaciale Groenlandia di Paolo Braghetto

26 a tu per tu Biondi: il nome d'arte di un'intera famiglia di Annalisa Fortin

32 arte eLo contropArte spettacolo meraviglioso di una, o piÚ, mostre d’arte

di Annalisa Fortin

38 onde Che il viaggio abbia inizio di Pierpaolo Magagna

44 sigari e distillati Davidoff YamasĂ di Matteo Tornielli

rubriche 4 editoriale di Pierpaolo Magagna

6 a nodi sciolti

di Stefania Amodeo

8 sotto i riflettori

di Paolo Braghetto

10 carta vetrata di Stefano Cannas

16 esteticamente parlando di Alessandra Sartori

82 in arte Mediolanum a cura della Redazione

86 focus

a cura della Redazione

98 eVenti

di Monica Jacopetti

50 copertina Martina Panagia di Paolo Braghetto - foto di Federico Canzi

58 mondo Luminarie d'autore di Annalisa Fortin

66 lancette Dress code Navy di Pierpaolo Magagna

74 gourmet Quel che resta della cena... di Giusy Locati



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16 E S T E T I C AM E NTE PARLANDO

L'appuntamento informativo sui trattamenti e le tecnologie disponibili nel campo della medicina estetica, con la consulenza di chirurghi plastici e di medici specializzati in medicina estetica.

Esteticamente parlando Dermocosmesi e medicina estetica, una sinergia vincente!

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ggi la dermocosmesi si sta finalmente distaccando da quel concetto tradizionale che per anni ci ha fatto utilizzare creme intrise di acido ialuronico, collagene ed altre sostanze, facendoci dimenticare come la nostra pelle rappresenti una barriera che, se da una parte è fondamentale per proteggerla dalle aggressioni esterne, dall’altra limita notevolmente il passaggio di qualsiasi principio attivo attraverso i vari strati, riducendone drasticamente l’assorbimento. Giusto per fare un esempio, ci spiega il dott. Emilio Pignatelli, medico chirurgo specialista in medicina estetica e referente scientifico di Aeticaline, di una crema con un'alta concentrazione di acido ialuronico, nella migliore delle ipotesi, ne “passerà” soltanto il 2%; ecco perché noi medici spesso pratichiamo delle biorivitalizzazioni, in questo caso con un acido ialuronico libero, per renderlo immediatamente disponibile alla pelle; questo vale per molti altri principi attivi come i complessi vitaminici. Qualsiasi donna (ed anche molti uomini) compie un’azione importantissima almeno due volte al giorno, quella di applicare mattino e sera una crema o un siero su viso e collo, dunque è facilmente comprensibile

come l’utilizzo di un dermocosmetico errato possa creare dei danni anche importanti. Negli ultimi anni, seguendo il filone statunitense, si è capito che più che veicolare principi attivi, il dermocosmetico può effettuare un’azione rigenerante grazie alla presenza di alcuni acidi (glicolico, mandelico, salicilico, malico) che stimolano la nostra pelle ad autoprodurre le componenti di cui ha bisogno. Se utilizziamo una crema con una concentrazione di glicolico o di mandelico, continua il dott. Pignatelli, non così elevata da dare un’esfoliazione marcata ma sufficiente per svolgere quell’azione di stimolo sugli strati sottostanti dell’epidermide per stimolare i fibroblasti, otteniamo un prodotto cosmetico biostimolante che non solo va a potenziare il lavoro del medico estetico con un’azione costante quotidiana, ma aiuta le estetiste che utilizzano questi acidi ad effettuare trattamenti non più soltanto rigeneranti ma biostimolanti. Ci sono aziende, come Aeticaline che lavorano proprio per fornire a queste professioniste strumenti da utilizzare in cabina e linee per la cura domiciliare per continuare la biostimolazione a casa.


A cura di Alessandra Sartori

Consulente aziendale nei settori della comunicazione commerciale e delle produzioni televisive, dal 2007 si occupa principalmente di relazioni commerciali, formazione su linee di prodotto, gestione rapporti con i media, realizzazione e conduzione di eventi promozionali in campo medico-estetico.

redazione@10e20.it

In molti istituti estetici del Veneto si è iniziato a lavorare in sinergia con il medico estetico, ci conferma il dott. Pignatelli, per dare sostegno, svolgere un’azione biostimolante ed idratante in profondità, visto che i volti delle pazienti non si possono “bucare” troppo spesso; queste avranno bisogno di mantenere e potenziare i risultati con una dermocosmesi funzionale di alto livello, effettuata da un’estetista in grado di lavorare con gli acidi, tarandoli in rapporto al tipo di pelle. Fondamentali quindi delle azioni sinergiche da effettuarsi in studio medico, a casa e con la collaborazione di estetiste professioniste con una preparazione di base anatomofisiologica, che conoscano i principi attivi e seguano un percorso formativo specifico e costante che permetta loro di individuare il giusto prodotto; un rigenerante agli acidi non potrà essere lo stesso per tutti i tipi di pelle, su una particolarmente sensibile potrò usare una crema con acido mandelico ma farò a meno del glicolico, mentre per un’epidermide normale o spessa avrò bisogno del glicolico ma anche del salicilico, in presenza di eritrosi o couperose si andrà a proteggere e migliorare il microcircolo, con dermocosmetici a basso impatto allergenico che rispettino le normative, testati a livello universitario e gestiti unicamente in strutture appositamente preparate mediante formazione continua su linee di prodotto e protocolli. Mi capita spesso di vedere in prima visita delle pazienti che mi chiedono di correggere delle rughe, prosegue il dott. Pignatelli, e ciò che mi colpisce è la pelle assolutamente asfittica, la presenza di numerose macchioline, insomma non curata; è vero, la correzione immediata della ruga apporterà un miglioramento ma non cambierà l’aspetto stanco del volto, quindi è preferibile effettuare prima una detersione profonda o una pulizia chimica con degli acidi ben equilibrati che, oltre a permettere una reale valutazione dello stato della pelle, sin

Dott. Emilio Pignatelli

Albignasego (PD) - Largo degli Obizzi, 12/2 - T. 049 8625277 Treviso - Strada Comunale Delle Corti, 54 - T. 345 3947776 www.studiomedicopignatelli.com

dalla prima seduta conferiscano quell’aspetto sano e luminoso dando nuova luce al viso, per poi lavorare sulle rughe, sul sostegno, sui contorni. Per fermare l’orologio biologico e vedere i volti delle pazienti sempre freschi e luminosi dobbiamo perciò dare fondamentale importanza alla scelta dei prodotti ed il medico estetico dovrà operare sempre più in sinergia con gli istituti estetici di riferimento. 


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18 V I S I O N I


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VISIO N I 19

Il suo nome sIgnIfIca "terra verde" ma è rIcoperta per tre quartI daI ghIaccI. fredda, bIanca, selvaggIa, smIsurata, la groenlandIa è l'Isola pIù grande del mondo. Di Paolo Braghetto

GLACIALE GROENLANDIA


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Situato nell'estremo nord dell'Oceano Atlantico, il Paese confina con il Canada, l'Islanda, il Mare Glaciale Artico e l'Antartide: geograficamente fa parte del continente americano, ma amministrativamente fa capo alla Danimarca. Con circa 0,03 abitanti per km quadrato è lo Stato meno densamente popolato del mondo. Cosa c'è allora da vedere in questo posto così lontano, gelido e all'apparenza monotono? Innanzitutto l'aurora boreale: il fenomeno atmosferico tipico delle nazioni nordiche è visibile nel cielo terso libero da nubi dall'autunno ad aprile mentre in estate scompare a causa del sole di mezzanotte. Un altro must di queste latitudini è l'iceberg: le montagne di ghiaccio sono enormi pezzi naturali talmente belli da lasciare senza fiato e il nord della nazione ne offre splendidi esempi che escono dall'acqua limpida e azzurra.

ph© Daniel Kordan

Pochissime strade collegano le diverse comunità della Groenlandia, così gli abitanti si sono abituati a viaggiare in motoslitta, barca o addirittura in elicottero. Il giro aereo è tra i più gettonati dai turisti che possono ammirare le bellezze naturali dall'alto. La capitale Nuuk permette di immergersi sia nella storia che nella cultura contemporanea con musei d'arte per conoscere meglio il passato e lo stile di vita artico, ristoranti gourmet e numerose possibilità di fare shopping; a marzo ospita il suggestivo Festival internazionale delle sculture di ghiaccio. Tasiilaq è la più grande città della Groenlandia orientale: affacciata sul mare, con il suo porto e le tipiche case colorate accoglie visitatori tutto l'anno, curiosi di vedere, tra le altre cose, il Museo Polare; tra gennaio e febbraio si tengono i partecipati festeggiamenti che segnano la fine della notte polare. Il Fiume Blu



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22 V I S I O N I

Qaqortoq

Qaqortoq è il centro più grande del sud dell'isola e il più antico con i suoi 4.300 anni di storia in cui si sono succedute le popolazioni Saqqaq, Thule, norvegesi, danesi; tra i monumenti architettonici c'è la grande fontana nella piazza. Ilulissat è un villaggio sulla Baia di Disko e per chi non vuole abbandonare i comfort offre il moderno Hotel Icefiord, a 200 km a nord dal Circolo Polare Artico, con una suberba vista sul mare e la cucina che propone piatti internazionali a base di ingredienti locali e durante l'estate i piatti tradizionali della Groenlandia a base di selvaggina, in particolar modo la renna, il tricheco e la pernice, il pesce, la carne di balena e le bacche selvatiche. La specialità nazionale è il suaasat costituita da carne di foca bollita accompagnata da un contorno di riso e cipolle. Una delle principali attrazioni naturali è il Fiordo Kangia nella zona ovest del Paese, inserito nel Patrimonio Mondiale dell'Unesco. Per chi volesse soggiornarvi l'Hotel Arctic è l'albergo più a nord del pianeta con vista sugli iceberg e dispone di prestigiose suite in igloo di alluminio. Il Parco Nazionale con i suoi 972.000 metri quadrati è il più grande del mondo, ospita moltissime specie artiche e per migliaia di anni è stato popolato dagli Inuit. "L'umanità", così viene tradotto originalmente il loro nome dal siberiano, deriva dalla razza mongolica. Corporatura tozza

Hotel Arctic

con bassa statura e arti inferiori corti, ideali a contrastare le basse temperature, questi uomini dal colorito bruno-giallastro e la faccia appiattita con un grande cranio, sono anche comunemente chiamati eschimesi, da una parola indiana che vuol dire "mangiatori di carne cruda", considerata da loro un termine dispregiativo. Gli Inuit non hanno il concetto di possesso o proprietà privata con riferimento tanto a cose materiali, quanto a persone. Sono abituati ad autogestirsi, non hanno capi e faticano a concepire l'idea di una struttura politica che regoli la loro vita dall'alto. Per loro l'educazione dei bambini riveste una grande importanza e i piccoli crescono liberi da inibizioni, limiti imposti, punizioni e castighi. La loro abitazione invernale più nota è l'igloo, una capanna emisferica di blocchi di neve, ma nei mesi invernali vivono in strutture seminterrate di pietra, legno o costole di balena, ricoperte di pelli, torba e neve.



Nuuk

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Un altro fiordo imperdibile è quello di Uummannaq che ospita un evento unico al mondo: il campionato del mondo di golf su ghiaccio, particolarmente amato non solo dagli abitanti dell'isola. Un'altra attrazione locale è costituita dal ghiacciaio Russell, una reliquia dell'era glaciale, raggiungibile solo con mezzi speciali da Kangerlussuaq; sempre lì vicino si può partire per il safari del bue muschiato. Altri animali tipici che si possono facilmente osservare sono le balene: le lente e mastodontiche nuotatrici raggiungono anche 20 metri di lunghezza e oltre 150 tonnellate di peso offrendo uno spettacolo incredibile. Il Fiume Blu è un'altra delle meraviglie da vedere, con un'acqua cristallina che sembra quasi una vena che passa in mezzo al deserto ghiacciato. Ogni anno cambia forma a seconda di come viene alimentato dal ghiacciaio Petermann. Un'ultima curiosità: secondo una leggenda il significato del nome Groenlandia è legato a quello dell'Islanda ed entrambe le isole hanno nomi che contraddicono le loro caratteristiche fisiche. L'Islanda, la "terra di ghiaccio", è caratterizzata da numerose vallate verdi favorite dalla fertilità dei terreni lavici che hanno permesso la sopravvivenza delle colonie vichinghe, mentre la Groenlandia, la "terra verde", presenta ben poche aree verdi e la sua superficie è ricoperta da ghiacci o nuda roccia metamorfica. I vichinghi avrebbero volutamente dato le denominazioni errate alle due isole per confondere eventuali estranei intenzionati a colonizzare queste terre, i quali avrebbero così scelto come meta la terra verde finendo nella meno ospitale Groenlandia. l

Uummannaq


Ilulissat

Aurora Boreale phŠ Moyan Brenn - Flickr.com



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A TU PER T U 27

il nome d'arte di un'intera famiglia Si deve dedicare tempo alla musica perchÊ alla fine la musica ripaga sempre e quindi è come dedicare del tempo a se stessi. Questo sembra essere il vero mantra del successo di una delle voci italiane piÚ apprezzate da tutto il mondo. La voce calda, profonda e sicura di Mario Biondi. Di Annalisa Fortin


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28 A T U P E R T U

La sua non è stata una carriera convenzionale, anzi. Esattamente dieci anni fa la pubblicazione in Giappone del singolo “This is what you are” consente all’artista catanese di diventare famoso, solo quindi dopo anni, decenni per la verità, di dedizione alla sua grande passione. Il successo per Mario Biondi è arrivato in sostanza quando un famoso dj della BBC1, innamorato del suo pezzo, lo rilancia in tutta Europa. Mario Ranno (nome anagrafico) nella musica però vi è praticamente nato: il padre Giuseppe era cantante, in arte Stefano Biondi, così fin dalla tenera età lo introduceva ai primi ascolti musicali, e Mario a lui ha dedicato il nome d’arte. Anche la nonna, conosciuta come Tina Adolfi, era una cantante, sia in teatro che in tv. Insomma da una famiglia in cui ci si alimentava a pane e musica, quest’ultima non poteva che essere il nutrimento principale per Mario ma anche per suo fratello Stevie Biondi, con cui spesso si esibisce. Tante diversissime esperienze sono valse a formare i due artisti: dai cori in chiesa ai turni nelle sale di registrazione per etichette di nicchia, senza trascurare lo studio e il perfezionamento della lingua inglese. Appassionati di musica soul, aprono alcuni concerti di interpreti ed autori del panorama internazionale, e con grande soddisfazione a Mario spetta anche l’onere, e l’onore, di anticipare sul palco il grande Ray Charles.

Mario e Stevie Biondi - ph© Giulia Zocca

Stevie Biondi - ph© Giulia Zocca

I dieci anni di differenza d’età tra i due fratelli e la timbrica vocale molto diversa fanno sì che abbiano anche gusti musicali diversi. Stevie inizia il suo percorso con qualche esibizione in pubblico già in tenera età durante spettacoli di paese, poi in adolescenza si dedica all'hip-hop e all'R&B con la scrittura di testi e la composizione di basi strumentali; successivamente segue progetti pop rock con colleghi coetanei. Crescendo decide anch’egli di fare della sua sconfinata passione per la musica il suo mestiere e comincia a girare i locali con una formazione solitamente di duo o trio con Michele Bianchi e Andrea "Santomi" Bertorelli (musicisti poi anche di Mario) proponendo cover e reinterpretazioni di brani soul, R&B e jazz. Poi però i fratelli si riaffiancano musicalmente e così spesso Stevie partecipa come corista e solista ai concerti di Mario, ormai in vetta alle classifiche internazionali.



Per celebrare i 10 anni di carriera della voce più calda e intensa del panorama musicale italiano è appena uscito “Best Of Soul”, il nuovo album che raccoglie i più grandi successi di Mario e 7 nuovi brani. “Best of soul è un po’ il racconto degli ultimi 10 anni, dalla pubblicazione di “Handful of soul” ad oggi. Con l’uscita del disco avrà inizio per me un anno di festa, che non vedo l’ora di condividere col mio pubblico anche grazie al tour che mi porterà in giro per l’Italia e l’Europa”. Così Mario Biondi parla del suo ultimo disco che nasce quindi dall’idea di celebrare l’album che lo ha fatto conoscere al grande pubblico e vuole rendere omaggio, attraverso 22 brani, al genere musicale di cui l’artista catanese è unico rappresentante italiano nel mondo. Di alcuni dei sette nuovi brani Mario, come ogni professionista, non tralascia la descrizione di particolari importanti, che rendono ancora più prezioso il risultato. “Do You Feel Like I Feel” è un brano scritto da Nicola Conte che ci riporta agli anni Sessanta e all’epoca d’oro del soul o meglio Northern Soul, quella fatta di ritornelli indimenticabili e orchestrazioni suggestive. Era già precedentemente apparso nell’album “Love & Revolution” dello stesso Conte, interpretato da Gregory Porte. “Mystery Of Man” invece fu cantato per la prima volta nel 1984 da Sarah Vaughan, durante il concerto “One World One Peace” di Düsseldorf. Il brano è nato da una collaborazione tra Francy Boland, Gigi Campi e Gene Lees, ed è riproposto qui in una versione “groovy”. In “I Will Never Stop Loving You” l’arrangiamento brazilian jazz è il perfetto collegamento tra il repertorio di “Handful Of Soul” (il mio primo album) e quello attuale. “Stay With Me” è un pezzo pop leggero, che trae linfa dagli anni Settanta, con particolare riferimento al sound della gloriosa etichetta Philadelphia International (e non solo). Tra un assolo di vibrafono alla Vincent Montana Jr. e la tromba di Fabrizio Bosso diciamo che è anche un omaggio a Barry White. “Never Stop Dreaming” questo pezzo, disponibile esclusivamente in digitale, è un inno al pensiero positivo e alla forza dei propri sogni e ideali, costruito in modo da dare molto spazio alla musica e a un sontuoso arrangiamento d’archi.

Dopo il successo dell'ultimo album “Beyond” e i sei dischi di platino conquistati negli ultimi quattro anni, con questo nuovo album Mario Biondi si conferma artista unico nel panorama musicale italiano, godendo da anni di grande stima anche da parte di pubblico e critica internazionali. “Best of soul tour” lo vedrà protagonista sui palchi dei più prestigiosi teatri italiani da Marzo 2017 (a Padova il 30 Marzo presso il teatro Geox) al quale seguirà poi un tour anche in Europa e in Asia. l



A cura di Annalisa Fortin Insegnante di danza e coreografa, ogni mese vi aiuta a capire a quali spettacoli concedere il lusso della vostra presenza.

Lo spettacoLo meravigLioso di una, o più,

mostre d’arte Solitamente in questo spazio consiglio spettacoli, concerti, balletti; il mio intento questa volta è di richiamare l’attenzione su un teatro che consente numerose repliche, ognuna di durata e orario prescelto dal pubblico; si tratta dello scenario delle stupende mostre d’arte esposte al museo di Santa Caterina a Treviso. Invece di aspettare di essere in vacanza per concedersi un tuffo nell’arte e nella storia, come solitamente accade, con abbuffate a volte caotiche e dai ritmi serrati, si può fare una breve gita a Treviso, che regalerà piacevoli scoperte sia relative a quadri meravigliosi, sia relative a quanto il nostro animo trovi ristoro nel gusto per il bello. Con lo stesso biglietto, oltre a poter visitare la pinacoteca Civica e la Chiesa di Santa Caterina con gli affreschi di Tomaso da Modena, si possono ammirare tre mostre, organizzate da Linea d’Ombra.


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ARTE E CONTROPAR T E 33

Ritratto di un bambino della famiglia Lange Edouard Manet


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34 A R T E E C ON TROPARTE

1. Gli antenati di Tehamana - Paul Gauguin

Alberi e rocce nel parco di Château Noir -

2. Paul Cézanne 3. La scogliera a Etretat - Claude Monet 4. Mademoiselle Irène Cahen d'Anvers -

Pierre-Auguste Renoir

5. Ritratto della signora Lisle

e della signora Loubens - Edgar Degas

6. Salici potati al tramonto - Vincent van Gogh

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“Le Storie deLL’impreSSioniSmo” è il titolo della prima mostra che consta di 140 opere (soprattutto dipinti, ma talvolta anche fotografie e incisioni a colori su legno). Divisa in sezioni o capitoli, l’esposizione consente un viaggio didattico per capire la maturazione dell’era dell’impressionismo a partire dai presagi stupendi che si respiravano all’interno del Salon, un’esposizione di pittura che si svolgeva periodicamente al Louvre di Parigi. Inizialmente a questo evento potevano esporre solo i membri dell’Accademia Reale; con la Rivoluzione fu consentita la partecipazione a tutti, seppure istituendo una giuria di ammissione molto restrittiva. Dopo varie vicissitudini vi fu una progressiva apertura dell'esposizione alle nuove tendenze dell’arte impressionista e della grande forza vitale e innovativa che ha rappresentato. Una delle particolarità del progetto “Le storie dell’impressionismo” è mettere in luce

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come il linguaggio nuovo dei giovani artisti vivesse la sua massima espressione grazie al Salon, al quale ambivano partecipare, pur rifiutandone lo spirito conservativo, essendo il luogo che più poteva dare visibilità e fama. Facendo un salto all’indietro nel tempo, accanto alla vasta mostra sulla Storia dell’Impressionismo, vi è un breve percorso che sfrutta la memoria non come semplice enunciazione di cose, ma come strumento significativo di indagine e di poesia. La mostra “tiziano rubenS rembrant” raffigura l’immagine femminile nella pittura prima degli impressionisti, precisamente tra il Cinquecento e il Seicento, con pittori che per gli impressionisti stessi sono stati fondamentali riferimenti. La Venere che sorge dal mare, realizzata da Tiziano, il Banchetto di Erode di Rubens e Una donna nel letto di Rembrandt, sono tre celebri dipinti che rappresentano i moti di anticipazione del ritratto femminile degli impressionisti, da Manet a Renoir a Fantin-Latour.



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1. Banchetto di Erode - Pieter Paul Rubens 2. Venere che sorge dal mare - Tiziano Vecellio 3. Una donna nel letto - Rembrandt van Rijn 4

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4. La Madonna e io (La sera di Anversa) -

Carlo Guarienti

5. Distributore - Titina Maselli

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6. Occupazione delle terre - Renato Guttuso 7. Cow Boy - Afro 8. Ciclo 61/62 - Emilio Vedova

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Dopo una panoramica così internazionale l’obiettivo si sposta alla pittura italiana del Novecento, in particolar modo a quella della seconda parte del secolo, con la mostra “Da Guttuso a VeDoVa a schifano”. Quello che si propone l’esposizione è di individuare un percorso della pittura italiana dagli anni che seguono la chiusura della Seconda guerra mondiale per giungere alla conclusione del Novecento, attraverso la selezione di una cinquantina di importanti autori nati tra la fine del primo decennio del XX secolo e la fine degli anni trenta. Non è la categorizzazione della pittura né la suddivisione per generi il filo conduttore dell’esposizione, bensì una libertà di racconto che rende possibile la comprensione di una ricchezza straordinaria che la pittura

italiana ha avuto in quei decenni. Un’occasione utilissima perché la pittura sia un racconto che si faccia storia, una sorta di tavola sinottica dal 1946 all’anno 2000. Accanto a queste segnalo per i più appassionati le esposizioni “De Pictura”, fino al 17 aprile 2017 presso il Palazzo Giacomelli a Treviso, che raccoglie un approfondimento della precedente con altri dodici pittori italiani, e “ode alla Pittura” presso Palazzo Sarcinelli a Conegliano, che continua però solo fino all’8 gennaio. Per quanto però si dica e si legga su una mostra d’arte niente sarà esaustivo come percorrerla lentamente, viverla, perdendosi, soffermandosi sui dipinti che più ci attraggono, prima ancora di aver letto la didascalia e provare ad ascoltarli, nel silenzio della contemplazione. “L’arte scuote dall’anima la polvere accumulata nella vita di tutti i giorni” diceva Picasso e non c’è nulla di più vero. Provate. 



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cristallino, pungente, accogliente, pacato, burrascoso, impetuoso: il mare è sempre lo stesso. ciò che muta sono i suoi "ospiti" veloci e possenti: yacht sempre piÚ avanzati nello stile e nelle performance, in grado di farci vivere in modo totale l'esperienza di un viaggio tra le onde. il 2017 si preannuncia ricco di emozioni e grandi novità nell'ambiente nautico. che il viaggio abbia inizio. Di Pierpaolo Magagna

Otam SD35


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che il viaggio abbia inizio


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Sacs Christian Grande

Rebel 47 Rebel 47 è inizio. Rebel è fuga dalle convenzioni tecnologiche e formali che da troppo tempo vincolano il mondo RIB. Rebel si staglia con forme delicatamente scolpite, cesellate nella materia, che regalano un’estetica pulita e al contempo ricca di sinuosità serpentine, e convivono con tenui angoli e spigoli appena percettibili. Rebel 47 è equilibrio e purezza minimale che esprime, così nei dettagli come nella visione d’insieme, un’anima agguerrita e combattiva, degna del primogenito di una nuova gamma destinata a distinguersi e a primeggiare. Tutto esprime il suo "spirito ricreativo" e crea una nuova ed eccitante esperienza di navigazione grazie al distintivo tocco di Christian Grande, il designer che ha saputo esaltare le linee di Sacs Strider in termini di innovazione, look, selezione di materiali e disposizione degli spazi. Rebel non appartiene, in realtà, ad alcuna categoria: è il primo esemplare di una famiglia di imbarcazioni inedite, dall’identità unica e diversa. I solidi tubolari a sezione-D non sono gonfiati ad aria ma realizzati in un innovativo composto di schiume modellabili e materiali plastici hitech anti collisione, rivestiti in Neoprene Hypalon. In linea con il design scolpito e funzionale dell’imbarcazione, mantengono il loro ruolo attivo nel progetto idrodinamico conservando tutti gli attributi positivi dei convenzionali gommoni.

Il risultato è un’imbattibile durata nonché una guida “asciutta e protetta”, unica ed una maggiore stabilità sia in navigazione sia all’ancora. L’addizionale larghezza realizzata tramite i tubolari “D-Shaped”, crea ampie zone di passaggio che si estendono fino alla prua, in quest'area superato l’ampio prendisole si trova la splendida zona relax completa di due chaise-longues ergonomiche. Il ponte inferiore è caratterizzato da un’altezza senza precedenti nella categoria e da un’incredibile armonia cromatica tra la luce del legno di Rovere e il colore scuro del Wengè, realizzando un ambiente incredibilmente raffinato.

A poppa, un grande letto queen size accoglie gli ospiti nell’elegante e funzionale cabina armatoriale, estremamente confortevole grazie alle tonalità cromatiche e agli straordinari volumi. A prua, una seconda cabina doppia, dotata di un bagno moderno con doccia e WC separato, completa gli spazi interni.



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Otam

SD35 Otam Custom Range 35 offre volumi unici. La costruzione in alluminio permette di creare la propria versione unica riflettendo il proprio gusto personale sia in termini di disposizione interna che di design delle linee esterne, in questo caso entrambe affidate al rinomato studio internazionale di yacht design Tommaso Spadolini. A questo si aggiunge la stazza di 295 GRT – al limite dunque delle 300 GRT – che offre volumi decisamente superiori per la categoria. Il main deck è completamente dedicato all’attività giornaliera per gli ospiti, relax, svago o attività di rappresentanza. Qui si trovano – in spazi davvero considerevoli e confortevoli – un salone principale di circa 40 mq e una dining area full beam a prua nave. Sempre sul ponte principale è posizionata l’area destinata al servizio con una cucina professionale di oltre 25 mq . Gli accessi completamente separati per l’equipaggio garantiranno sempre il massimo della qualità di vita a bordo per l’armatore ed i suoi ospiti.

Lunghezza 35 m Larghezza 7,8 m Velocità massima 20 nodi


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Le quattro cabine VIP posizionate sul lower deck hanno letti matrimoniali e singoli, questo ambiente è collegato tramite corridoio all’area destinata all’equipaggio, anche qui, in modo da poter garantire il comodo accesso al personale di servizio senza interferire e ridurre la privacy degli ospiti; massimi standard di servizio a bordo quindi con la minima interazione con i membri di equipaggio. La zona equipaggio è molto generosa e dotata di 4 cabine con servizi dedicati. Zone di stivaggio e lavanderia realizzati ottimizzando ogni piccolo spazio a disposizione. L’Owner deck sul ponte superiore gode di privacy assoluta, riproponendo un concetto sempre più in uso e richiesto da armatori che ricercano il massimo della privacy e dell’esclusività. Sul Sun Deck di oltre 60 mq è posizionata la vasca idromassaggio ed un bagno giorno in modo che gli ospiti non siano obbligati ad accedere alle cabine private permettendo in oltre all’armatore di ospitare un numero elevato di persone senza intaccare l’esclusività delle aree dedicate alla Proprietà. Per quanto riguarda le prestazioni – sfruttando le capacità ingegneristiche del cantiere, ulteriormente affinate nella progettazione e costruzione della linea veloce Millennium – OTAM ha progettato, insieme al suo partner storico l’Architetto Navale Umberto Tagliavini, una carena semi-dislocante particolarmente efficiente, che permetterà all’Otam Custom Range 35 mt di raggiungere una velocità massima stimata di 20 nodi, ma anche con un’autonomia di 2.000 miglia nautiche a 11 nodi di velocità.


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44 S I G A R I E D I S TILLATI


Davidoff

Yamasá

La DaviDoff continua a stupire gLi appassionati e neLLe spLenDiDe cornici Di catania e taormina, ha presentato ufficiaLmente La nuova Linea che anDrà a sostituire La puro D’oro. Di Matteo Tornielli


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46 S I G A R I E D I S TILLATI

La linea si chiama Yamasá ed è stata fortemente voluta dal suo Master Blender Henky Kelner. All’evento “Davidoff Black Label” erano presenti i Brand Ambassador della Davidoff Italia e la stampa, tra cui il sottoscritto e Maurizio Odiardo, a rappresentare la rivista SIGARI! ed il Panel di degustazione. Sabato 24 Settembre, nell’elegante Hotel Romano Palace sul lungomare di Catania, Henky Kelner Master Blender Davidoff, Luis Ortiz Presidente Davidoff Sud Europa ed Enrico Della Pietà Brand Manager Davidoff Italia, coadiuvato dal suo favoloso team, hanno presentato la tanto attesa linea Yamasá. Henky Kelner, instancabile relatore e uomo dotato di grande personalità, ha illustrato la nuova linea dalla nascita di questo progetto, che aveva avuto inizialmente molte difficoltà nella coltivazione del tabacco in questa inesplorata regione dello Yamasá, fino ad illustrare tutte le caratteristiche organolettiche sprigionate da questi splendidi manufatti. Successivamente tutti i fortunati presenti al lancio ufficiale hanno potuto degustare un Petit Churchill Yamasá durante un coffee break, momento ideale per scambiarsi opinioni e pareri tra gli aficionados presenti.

Come sempre la Davidoff Italia ha in serbo una grande sorpresa e dopo esserci preparati per la cena di gala, via su due pullman alla volta dell’incantevole Taormina. Prima della cena di gala siamo stati accolti su una terrazza con una splendida vista, con le tipiche granite siciliane, ma le sorprese non finiscono qui infatti, saliti nuovamente sul pullman, dopo alcuni minuti siamo arrivati presso il Ristorante Villa Sant’Andrea e dopo esserci immersi in un’incantevole passeggiata nei giardini dell’hotel, siamo giunti sulla spiaggia dove ci attendevano prelibatezze di ogni genere, dai tipici arancini siciliani fino a piatti di pesce crudo preparati al momento da due abili chef e ovviamente non poteva mancare un sigaro per l’aperitivo. Per questa occasione abbiamo degustato un Robusto della linea Yamasá, in abbinamento ad un delicato champagne Steinbrück Cuvée Brut Tradition in Magnum. Dopo aver deliziato i nostri palati con i piatti preparati dall’abile chef del ristorante in abbinamento ai vini proposti per la serata, siamo tornati sulla spiaggia per degustare un altro sigaro della nuova linea Yamasá, il Toro. Come di consueto l’ambiente era rilassato e tutti gli ospiti erano ampiamente soddisfatti del programma ma soprattutto, appagati dai nuovi sigari degustati in anteprima.


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la nuova linea Yamasá

Davidoff Yama

Il processo di essicazione è importante quanto la coltivazione. La fase di ingiallimento, dove più le foglie sono gialle e migliore sarà la capa ottenuta, ha portato Henke e la sua squadra ad assicurarsi che la capa Yamasá realizzasse appieno il suo vero potenziale. Per questa ragione hanno costruito nuovi spazi adibiti all’essicazione. l

Il Master Blender Henke Kelner incarna oggi lo stesso spirito audace di Zino Davidoff. Il suo desiderio di offrire agli appassionati di sigari nuovi gusti, nuove esperienze e nuovi piaceri, ha portato Henke e la sua squadra nella regione dello Yamasá, nella Repubblica Dominicana. Una zona paludosa, dura e aspra in cui altri hanno provato, senza riuscirci, a coltivare il tabacco. Dopo vent'anni di lavoro ecco a voi il nuovo Davidoff Yamasá, un sigaro che trasmette una sensazione di euforia in chi lo fuma. Un sigaro che stuzzicherà i vostri sensi come mai prima. Le papille gustative verranno risvegliate dal carattere forte della regione dello Yamasá combinato con la dolcezza e la nota speziata dei tabacchi nicaraguensi di Estelí e Condega. Henke Kelner ha coltivato il tabacco all’ombra, proteggendolo dagli effetti dannosi dei raggi solari. Ha aggiunto nitrato e calcio al terreno che, prima del suo intervento visionario, era troppo ricco di sabbia e argilla. A mano, pianta di tabacco dopo pianta di tabacco, Henke non ha fatto affidamento sulla scienza ma solo sul suo intuito esperto.


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SIGARI E DISTILLAT I 49

DaviDoff Yamasá

Petit ChurChill

DaviDoff Yamasá

Piramides

Il sigaro si presenta con una capa maduro, luminosa e dai toni bruni. Al tatto risulta oleosa, con una buona costruzione ed un riempimento regolare. A crudo si percepiscono aromi di legno, cuoio e spezie. Una volta acceso, fin dai primi puff si nota un tiraggio ottimale e si avvertono note di spezie e cuoio. Nel secondo terzo, la forza inizia a farsi presente e gli aromi speziati sono ben percepibili. Nel finale il sigaro mostra una buona evoluzione, con aromi di cuoio, cacao, terra e spezie, una forza medio-forte e una nota sapida molto presente. In conclusione si riscontra un armonico equilibrio gusto-olfattivo, una fine qualità aromatica ed una lunghissima persistenza post-fumata. Il Petit Churchill si presta ad essere fumato dopo pasto, in abbinamento ad un caffè espresso.

Il Piramides della linea Yamasá, mostra una capa maduro, luminosa, dai toni bruni ed uniforme. Al tatto risulta vellutata, con un regolare riempimento lungo tutto il manufatto. A crudo si percepiscono aromi stallatici e di spezie. Una volta acceso, il tiraggio risulta regolare e fin da subito emergono aromi di spezie, frutta secca, terra ed noce. Il secondo terzo mostra una forza sostenuta, con aromi di spezie e terra in evidenza. Il lungo finale regala buoni aromi ben amalgamati di spezie, cuoio e frutta secca, sempre con una forza molto sostenuta. L’equilibrio gusto-olfattivo è armonico, con note fini ed un’ampia complessità aromatica. Il Piramides si presta ad un invecchiamento per un periodo di 1-3 anni, e si consiglia di fumarlo dopo un ricco pasto, in abbinamento ad un Cognac.

Paese: Repubblica Dominicana • Capa: Yamasá Capote: San Vicente dello Yamasá Tripa: Tabacchi nicaraguensi di Condega ed Estelí

Paese: Repubblica Dominicana • Capa: Yamasá Capote: San Vicente dello Yamasá Tripa: Tabacchi nicaraguensi di Condega ed Estelí

Vitola de galera: Petit Robusto Misure: 102 mm per 48 RG Medaglie: 4 • Punteggio: 87

Vitola de galera: Piramides Misure: 156 mm per 52 RG Medaglie: 4 • Punteggio: 89 + OK

e tabacchi domenicani Piloto e Mejorado.

DaviDoff Yamasá

robusto

e tabacchi domenicani Piloto e Mejorado.

DaviDoff Yamasá

toro

Il Robusto si presenta con una capa maduro, ben tesa e dai toni rossi. Al tatto la fascia risulta oleosa e si riscontra una buona costruzione. A crudo emergono aromi di cuoio, spezie e terra. Nel primo terzo, si percepiscono cuoio, spezie e frutta secca. La fumata prosegue con una forza ben bilanciata e gli aromi predominanti sono spezie e cuoio. Il finale mostra sempre spezie e cuoio, abbinati a frutta secca e terra, con una forza sostenuta. Nel complesso si è riscontrata una dinamica evoluzione, con aromi fini e la persistenza post-fumata risulta lunga. Si consiglia di fumarlo al pomeriggio, in abbinamento ad un long drink.

Il Toro mostra una capa maduro, ben tesa e dai toni bruni. Al tatto risulta oleosa, con un’ottima costruzione. Una volta tagliato si avvertono aromi di cuoio, spezie, con un sottofondo stallatico. Il primo terzo regala aromi vegetali, in abbinamento a frutta secca, terra e pepe nero. Nel secondo terzo, il sigaro mostra note di cuoio e spezie, ben bilanciate tra loro con una forza medio-forte. Nel finale si riscontra un’ottima evoluzione aromatica, con frutta secca, spezie, cacao e terra. Nel complesso si evidenzia un’ottima complessità aromatica ed una lunghissima persistenza post-fumata. Un sigaro adatto ad un dopo pasto in abbinamento ad un Single Malt.

Paese: Repubblica Dominicana • Capa: Yamasá Capote: San Vicente dello Yamasá Tripa: Tabacchi nicaraguensi di Condega ed Estelí

Paese: Repubblica Dominicana • Capa: Yamasá Capote: San Vicente dello Yamasá Tripa: Tabacchi nicaraguensi di Condega ed Estelí

Vitola de galera: Robusto Misure: 127 mm per 50 RG Medaglie: 4 • Punteggio: 89

Vitola de galera: Toro Misure: 152 mm per 52 RG Medaglie: 5 • Punteggio: 90

e tabacchi domenicani Piloto e Mejorado.

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Bevendo un caffè con GeorGe clooney in uno dei celeBri spot con il divo di Hollywood si è fatta notare per la sua affascinante Bellezza cHe Buca lo scHermo. Martina Panagia, sensuale modella e attrice di leGnano, entra oGGi in tutte le case Grazie ai proGrammi cHe conduce sulle più note reti nazionali. dopo aver Girato numerosi spot di successo e film come “ti stimo fratello” con dieGo aBatantuono, la trentenne presentatrice cHe Ha esordito in rai ne “l’almanacco del Gene Gnocco” con Gene GnoccHi e “cani Gatti & altri amici” ed è stata ancHe una vj di all music, è un affermato volto tv mediaset. Di Paolo Braghetto


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Il tuo ultimo progetto lavorativo? Sono in giro per il mondo proprio per il programma “Oltre il limiteâ€? in onda su Rete 4 mercoledĂŹ sera e sabato pomeriggio in replica. Parliamo di viaggi e soprattutto maratone dato che riprendiamo un personaggio conosciuto che si cimenta per la prima volta nei fatidici 42 chilometri. Io non corro, ma presento la parte relativa al viaggio e questo mi porta ad andare fisicamente in posti come Memphis, Pechino, Vancouver, Budapest, Goteborg. Posti che probabilmente non avrei mai visto se avessi dovevo scegliere da sola dove andare in vacanza.

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54 C O P E R T IN A

Quale programma ti ha dato di più? Una trasmissione di cucina in stile MasterChef la domenica mattina su Canale 5: il mio esordio davanti ai fornelli in Mediaset ne “Il primo dei primi” a fianco di chef come Sadler e Passalacqua è stato emozionante anche se sono tanti anni che lavoro davanti alle telecamere. Non essendo proprio una cuoca provetta ho imparato davvero tanto da questi maestri. Che aspetto ti piace maggiormente della moda? Grazie a X-Style che presento domenica sera su Canale 5 ho avuto modo di approcciare il fashion system da dentro. Mi piace la moda che non eccede, che diventa rappresentazione di se stessi senza dover stupire per forza. Sono per essere alla moda senza esagerare.

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56 C O P E R T IN A

Un sogno professionale? Condurre X Factor! Lascio ancora un po' di tempo al bravo Alessandro Cattelan che sta facendo un lavoro meraviglioso, ma spero di essere professionalmente pronta se ci fosse l'occasione di presentare questo show che è tra miei preferiti. Raccontaci qualcosa della tua infanzia e dei tuoi affetti. Ho avuto dei genitori davvero speciali. Forse l'adolescenza è stata più difficile e solitaria perché ho iniziato a lavorare nello spettacolo quando avevo 17 anni e andavo ancora a scuola. Nel piccolo paese dove sono cresciuta compagni e professori del liceo vedevano di cattivissimo occhio il mio ruolo di conduttrice televisiva. Per cui posso dire tranquillamente che ho pochi amici ma buoni mentre sono sempre stata legata alla mia famiglia. C'è un episodio che ti ha cambiato la vita? Miss Padania, dove sono arrivata seconda a 17 anni, è stata una vetrina importante a livello nazionale e credo che la mia carriera sarebbe stata diversa se non ci avessi partecipato. Un altro fatto determinante per la mia vita è stato andare a vivere sa sola: prendermi cura di me stessa e di una casa mi ha fatto crescere prima e così da ragazza sono diventata donna facendo i conti anche con la solitudine. Quando hai capito di aver trovato quello che cercavi? Io cerco un po' come tutti la serenità a livello sentimentale, familiare e professionale. Non posso dire di essere ancora arrivata ma sono sulla buona strada. Che rapporto hai con le tue colleghe? Non ho molte amiche nel mio settore. C'è solidarietà ma anche un po' di sana competizione tra colleghe, ma le mie vere amiche appartengono ad altri ambienti. Come reagisci alle critiche? Quelle costruttive sono bene accette e io chiedo alle persone con cui lavoro cosa pensano di me perché aiutano a migliorarmi. A livello personale, crescendo, ho imparato ad ascoltare chi mi sta vicino mentre le critiche che arrivano dall'esterno, dai social, dai giornali o riviste, per fortuna sono poche e non ci bado molto. Un pregio che ti riconosci? La pazienza, sia nel lavoro che nella mia vita privata. Una debolezza da confessare? A volte sono un po' insicura... Che rapporto hai con il tuo corpo? Buono, dovrei fare più attenzione alla postura. Faccio palestra e sport ma tendenzialmente sono pigra. Sei attiva nei social? Sì, per la mia attività sono un po' obbligata per informare sulle novità il mio pubblico e rimanere in contatto con i fan su Facebook o Instagram. Probabilmente se facessi altro non vorrei far sapere a tutti i costi dove sono e quello che combino. Però voglio fare una rivelazione: ai miei fidanzati non do l'amicizia perché l'esistenza virtuale può creare anche molti problemi e non vorrei mai ingelosirmi e litigare per un like o un tag di troppo. Hobby particolari? Ho due passioni forse curiose: il giardinaggio e il lavoro a maglia. Come ti vedi tra dieci anni? Spero di fare ancora questo lavoro e vorrei avere un marito e dei figli. Lasciamoci con una tua massima... Mio padre quando mi vedeva in difficoltà su alcune cose anche banali diceva sempre: "Non è questione di forza, ma di incastro". Io ho cercato di fare mio questo pensiero adattandolo alle varie situazioni della vita e forse un giorno me lo tatuerò. l


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Salerno - Luci d'Artista


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Luminarie d'Autore

enormi ricAmi di Luce Di Annalisa Fortin


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60 M O N D O

Scorrano, Lecce LecceNews24.it

Le Corbusier sosteneva che l'architettura fosse il gioco sapiente, rigoroso e magnifico dei volumi sotto la luce. Come a dire che è la luce stessa che determina l’esaltazione degli spazi abbellendoli. Alzando lo sguardo in questi giorni non si può non essere affascinati dalle infinità di luci che addobbano strade ed edifici. Certo non sono le luci a cui si riferiva l’illustre architetto, ma abbelliscono comunque i nostri luoghi, le nostre strade, le nostre piazze, che diventano così ancora un po’ più “nostre”. Come in ogni casa ci si appresta a fare l’albero di Natale e ad addolcire l’atmosfera con qualche addobbo, così le nostre città diventano le case dei cittadini e si vestono a festa. La storia delle luminarie, o “parazioni”, nasce da molto lontano, precisamente dalla convivenza di sacro e profano, di cristianesimo e paganesimo. Feste, sagre, patroni e celebrazioni religiose, tutto ha contribuito a stimolare il progredire di questo settore che trova la sua massima espressione durante le festività natalizie. Il termine deriva dal latino "lumen", che significa "oggetto che diffonde luce". I "paratori" (coloro che montano queste decorazioni) ripetono incessantemente gli stessi movimenti, salgono su scale altissime, avvalendosi dell’occhio per misurare, trasformando gli spazi con pali di legno, fili di ferro e lampade. E quando è sera, la testa dei passanti si alza all’aria e subito esce un’estasiata esclamazione di stupore.

Valencia Paolo Laku Photo

Mioveni, Romania


104 km di piste… dalla sciata agonistica allo slow ski, dagli snowparks al boarder cross, dai campi scuola attrezzati a una skiarea dove scoprire ogni giorno nuove piste. Tante attività oltre lo sci – fat bike, sleddog, trekking a cavallo – relax nei wellness hotel, gourmet trentino. Buona vacanza sull’Alpe Cimbra!

www.alpecimbra.it


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62 M O N D O Scorrano, Lecce

City of digital lights - Selangor, Malesia

Nizza, Francia

Agli inizi del 1900 le luminarie erano intese come un agglomerato di "lampade ad olio", ovvero arcate con bicchieri ad olio che, sapientemente combinate e disposte, illuminavano diversi momenti di aggregazione all’interno di piazze, palazzi e vie cittadine. Un decano di quest’arte ci ricorda i tempi in cui si era costretti ad illuminare utilizzando il carburo e l’acetilene: bastava un colpo di vento ed i bicchieri issati sull’apparato sgocciolavano sulla gente che passava imbrattandone i vestiti. Da allora sono trascorsi molti anni; i moderni sistemi elettrici, insieme a quelli di sicurezza, hanno conquistato oggi anche questo settore rimasto, nonostante tutto, autenticamente artigianale. Ma come nasce un addobbo? Si parte con l’abbozzare il disegno su un foglio di carta comune per poi subito dopo provare ad ingrandirlo. Spesso il pavimento o l’asfalto stradale sostituiscono il foglio in questa operazione. L’effetto del disegno iniziale viene provato in spiazzi d’asfalto con gessetti colorati e, guardando dall’alto, questi esperti riescono ad intuirne la prospettiva, a modificare i difetti, così da rendere l’idea del bozzetto iniziale più perfetta. Per risparmiare tempo e denaro questi artisti, non realizzando modellini come gli scenografi, devono avere un grande senso della prospettiva ed una spiccata capacità di prevedere il lavoro finito già dal disegno, con tutte le combinazioni che si potranno eseguire. L’intero disegno viene diviso in vari pezzi (elementi e telai) che si possono montare e che, tenendo conto delle dimensioni della piazza, si possono togliere o aggiungere modificando il progetto con più combinazioni. L’abilità e soprattutto l’esperienza portano i tecnici ad essere perfettamente a conoscenza della larghezza e lunghezza delle varie piazze della provincia e a saper progettare mentalmente come verrà disposta l’intera galleria.


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Salerno

Dopo aver costruito questi grandi telai di legno talmente ricchi di volute, ghirigori, cerchi, archetti, ringhiere, pendagli, pennacchi e roselline, si passa ad ulteriore prova mettendo insieme sul pavimento tutti gli elementi, verificando che sia rispettato il disegno iniziale e che tutto sia ben posizionato e proporzionato. Una terza fase di lavorazione è quella della pitturazione dei diversi telai con vernice di colore bianco, perché il bianco riflette la luce. Le lampadine vengono colorate dagli artigiani stessi che le infilano dalla parte della ghiera su un telaio bucherellato coperto da faesite e, utilizzando un compressore, le spruzzano con vernici idonee. Successivamente queste lampadine vengono inserite negli appositi portalampade, già fissati su telai di legno. Si adduce quindi che gli artisti della luminarie sono contemporaneamente disegnatori, falegnami ed elettricisti, poiché si occupano di tutto: dall’inventare le forme a costruire i telai di legno, a piazzare le lampadine, a montare e smontare una paratura. Noi poi ne ammiriamo l’opera, sorprendendoci con piacere, chi più chi meno, poichè inevitabilmente alcune cose si vedono solo per come è chi le guarda. l

Nabana No Soto, Nagashima

Luminarie d'Autore



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66 L A N C ET T E

PAROLA D'ORDINE "BLU"... MA NON QUALSIASI BLU, IL BLU PIù PROFONDO E PIENO, IL BLU NAvy. NELLA SIMBOLOgIA DEI cOLORI SI EvIDENzIA chE chI PREDILIgE QUEStA NUANcE SOLItAMENtE hA UN cARAttERE PAcAtO E UNA FORtE cAPAcItà DI tROvARE IL PROPRIO EQUILIBRIO INtERIORE, FA DEgLI IDEALI L'ARMA vINcENtE E tROvA StABILItà gRAzIE AL SUO AttAccAMENtO ALLE tRADIzIONI. E NOI, INStANcABILI SOgNAtORI cON OBIEttIvI BEN SALDI, NON POtEvAMO chE OBBEDIRE AD UN DRESS cODE cOSì ELEgANtE ED ENERgIcO. Di Pierpaolo Magagna

dress code navy PANTONE 648 C


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LANCET T E 67


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68 L A N C ET T E

Girard Perregaux C H R O N O H AW K La collezione Hawk si colloca nel mondo altamente competitivo degli orologi sportivi di alto livello. Il sapore elegante e allo stesso tempo energico e potente di questo cronografo emerge dalle linee solide e geometriche della cassa in acciaio con lancette e indici decisamente marcati. Il quadrante con texture blu e il cinturino importante coordinato ne esaltano lo stile. Movimento meccanico a carica automatica. Impermeabilità fino a 100 metri. Prezzo su richiesta.

Jaeger-LeCoultre MAsteR MeMOvOx s tA i N l e s s s t e e l Con il suo design un pò vintage e il movimento a carica automatica che dispone di una funzione di allarme, il Master Memovox, in acciaio inossidabile, si presenta in tutto il suo originale fascino. L'orologio si ispira ai modelli Memovox degli anni '70 e reintroduce alcuni dei loro codici estetici. Lancette e indici sfaccettati sono rivestiti di materiale luminescente e il datario appare discreto a ore 3. Il quadrante presenta al centro una sezione circolare che permette meravigliosi riflessi di luce, il tono blu profondo offre una maggiore enfasi al tutto e nella parte più esterna un cerchio grigio verniciato con indicazione dei minuti fa da contrasto con l'elegante combinazione. Molto adatta anche la scelta dell'originale cinturino con impuntura blu. Impermeabile fino a 50 metri. € 11.000

Hublot b i g b a n g • UNiCO CHRONOGRAPH RetROGRADe UeFA CHAMPiONs leAGUe Cassa e lunetta in ceramica nera satinata per questo sportivo modello della Collezione Big Bang. Originale sezione sotto la lunetta a contrasto in resina dark blue. A renderne lo stile ancor più possente è il quandrante coordinato dark blue con logo stampato nel secondo contatore e cristallo zaffiro con trattamento antiriflesso. Il cinturino si presenta in gomma e alligatore color blu con cuciture bianche a contrasto e fibbia di chiusura deployante in titanio nero placcato. Il movimento è a carica automatica con cronografo centrale e ruota a colonne con riserva di carica di 72 ore. Resistenza all'acqua 100 metri. Prezzo su richiesta.



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70 L A N C ET T E

Cartier Ballon Bleu de Cartier tourBillon Volante Vero e proprio esemplare d'Alta Orologeria, questo segnatempo associa l'eccellenza orologiera alla modernità. Dotata di un movimento con Punzone di Ginevra, questa creazione Cartier sfoggia caratteristiche tecniche eccezionali e un design d'eccezione. La cassa in oro bianco 18 carati, caratterizzata da raffinate linee armoniose, esprime l'eleganza moderna della Maison e offre al tempo una nuova prospettiva. La corona è scanalata in oro bianco 18 carati ornata di uno zaffiro cabochon blu, il quadrante guilloché è rivestito di smalto traslucido blu con ornamento in rilievo satiné, minuteria nera su base "a raggi di sole" e lancette a forma di gladio d'acciaio. Il cinturino d'alligatore blu scuro con fibbia pieghevole a doppia regolazione in oro bianco 18 carati completa l'opera in modo stiloso. Complicazione tourbillon volante con indicazione dei secondi mediante la gabbia a forma di C. Vetro e fondocassa in vetro zaffiro. Impermeabile fino a 30 metri. € 113.000

Breitling transoCean Chronograph Qp Questo prezioso cronografo con calendario perpetuo – proposto in una serie limitata d’oro rosso – possiede un sistema di calendario estremamente sofisticato che indica all’infinito la data, il giorno, la settimana, il mese, la stagione, il ciclo degli anni bisestili e le fasi lunari, tenendo conto anche del ritorno periodico del 29 febbraio. Il suo movimento conta circa 500 componenti ed è certificato come cronometro dal COSC. Un orologio eccezionale, di stile classico e contemporaneo, per chi ama la bella meccanica. La nuance blu navy del quadrante coordinata al cinturino con impunture bianche a contrasto, crea un accostamento cromatico davvero eccellente con la tonalità dell'oro rosso. Prezzo su richiesta.

Patek Philippe C a l at r a V a Creato nel 1932, il Calatrava è il risultato di una filosofia d'avanguardia che privilegia la purezza delle linee e l'eleganza discreta. Con la sua estetica sobria e senza tempo, si è imposto come la quintessenza dell'orologio rotondo da polso. La bellezza del suo design riflette la ricerca incessante di eccellenza che è stata sempre al centro della vocazione di Patek Philippe. Cassa in oro bianco, quadrante blu notte guilloché con indici spolverati in oro bianco, lunetta incastonata con 48 diamanti baguette e fondo cassa in cristallo di zaffiro. Cinturino in satin spazzolato blu notte con fibbia ad ardiglione incastonata con 6 diamanti baguette. Impermeabile fino a 30 metri. Prezzo su richiesta.



IWC

A q u At i m e r C h r o n o g r A p h e d i t i o n «expedition JACques-Yves CousteAu»

Jacques-Yves Cousteau, pioniere della subacquea, ricercatore e regista, fondò nel 1973 la Cousteau Society, un’organizzazione non-profit che persegue come obiettivo la salvaguardia della vita dei mari. Dal 2004, IWC è partner della Cousteau Society e la sostiene nella costituzione di aree marine protette che rappresentano uno dei metodi più efficaci per proteggere il fragile ecosistema marino da attività distruttive come la pesca selvaggia, la caccia di frodo e l’inquinamento. L’Aquatimer Chronograph Edition «Expedition Jaques-Yves Cousteau» con tradizionale quadrante blu è la sesta edizione speciale che porta il nome del celebre «captain» francese. Come l’Aquatimer Chronograph, dispone di tutte le qualità tipiche di un orologio subacqueo votato alle spedizioni e all’avventura. L’incisione sul fondello riproduce il ritratto del Comandante con il capo coperto dal suo caratteristico berretto di lana. Parte dei proventi della vendita di ogni orologio sarà devoluta alla Cousteau Society e contribuirà così, a realizzare il testamento spirituale dell’infaticabile attivista e ambientalista. Prezzo su richiesta.

Audemars Piguet r o YA l o A k o f f s h o r e C h r o n o g r A p h Questo pezzo della collezione Royal Oak è caratterizzato da una combinazione cromatica che conferisce freschezza e sportività. Cassa e lunetta in acciaio, vetro e fondello in zaffiro antiriflesso, corona e pulsanti a vite in ceramica nera. Quadrante blu impreziosito dalla texture "Mega Tapisserie" con contatori argentati, numeri arabi bianchi e lancette in oro bianco con rivestimento luminescente, lunetta interna blu e lancette cronografo in arancione a contrasto. Bracciale in gomma blu con fibbia in acciaio. Prezzo su richiesta.

Bulgari oCto veloCissimo Cronografo meccanico di manifattura ad alta frequenza con scappamento in silicio, carica automatica e datario. Calibro "Velocissimo" con finiture Côtes de Genève e perlage. Riserva di carica di 50 ore. Cronografo integrato con ruota a colonne. Esteticamente eccezionale, si presenta con cassa in acciaio con lunetta tachimetra e fondello semitrasparente, impreziosito dal logo Maserati e dall'iscrizione "1 OUT OF 1914". Corona con dettagli in ceramica. Quadrante blu navy laccato lucido con decorazioni realizzate mediante la prestigiosa tecnica di smaltatura champlevé e indici applicati a mano. Cinturino integrato in alligatore con fibbia déployante in acciaio. Impermeabile fino a 100 metri. Prodotto in edizione limitata. € 10.750


2 0 2 1 2 2 G E N N A I O 2 0 17 V ERON A - ITA LIA

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74 G O U R M E T

u l bmirtillo

la ve te vi s fina ate e f s n me e ra pag ti ni og toseccomssan egna s a s gu tte terell'in o. e n Ă a cib i c i a r d sit on rio bu cu del


Quel che resta della cena... Il perIodo dI festa è passato e con luI le corse dell’ultImo momento, I carrellI rIempItI all’esasperazIone e decIne dI prodottI che ora gIaccIono snobbatI nel frIgorIfero. troppa spesa? acquIstI enogastronomIcI compulsIvI, per natale e capodanno, all’Insegna del mangIare tanto e bene? e adesso che succede dI quello che resta? Il passaggIo da “gIuro che domanI lo cucIno” a “dove dIavolo è fInIto Il cotechIno che era In frIgo che sIamo a luglIo e forse è scaduto” è breve… Di Giusy Locati


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76 G O U R M E T

Quel che resta della cena... L’anno scorso Chef Oldani ha dichiarato che la cucina degli avanzi è sbagliata. E secondo noi ha perfettamente ragione. Perché significa che facciamo male la spesa, che non sappiamo esattamente il peso di quello che acquistiamo (andiamo a “suppergiù”) e che le motivazioni alla base dell’acquisto non sono ben ponderate. Ma come si fa, come diavolo si fa, a non riempire i carrelli della spesa? Impariamo dai Millenials: no agli eccessi, agli sprechi, agli acquisti estemporanei. E mille confronti tra brand, tanto che li chiamano la switching generation per il bassissimo livello di fidelizzazione al prodotto. Ma non è solo il prezzo a far cambiare idea. Come evidenzia Dario Di Vico nel suo “Iper salutisti e scettici a tavola. La generazione dei cibomaniaci” oltre un quinto dei millennial compra solo prodotti biologici e sono 7,7 milioni quelli che dichiarano di consumare abitualmente cibi etnici: quinoa, zenzero e curcuma sono i superfood al top nelle vendite dei supermercati versus olio d’oliva, pomodori, pasta. Ma torniamo alla questione spreco. L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura ha calcolato in quasi un terzo della produzione lo spreco di cibo: basterebbe a sfamare 795 milioni di persone denutrite nel mondo. Mentre in Italia uno studio del Politecnico di Milano evidenzia che sono 5,6 milioni di tonnellate annue il totale dell’eccedenza alimentare prodotta lungo la filiera agroalimentare: il 57% generato dagli attori economici e il 43% dal consumatore. Sì: avete letto bene. Il 43% dal consumatore. Oldani ha ragione. Ribadiamolo.

Surplus di acquisti per Natale? Il cotechino è un classico. E se lo utilizzassimo per il risotto aggiungendo un po’ di Brandy?

RISOTTO COTECHINO E BRANDY!

(Ingredienti per 4 persone) 320 gr di riso Carnaroli, 250 gr di cotechino cotto, sale, pepe, olio, 1 cucchiaio di burro, 1 bicchiere di Brandy, formaggio grattugiato, brodo vegetale. Per prima cosa preparate il cotechino che avrete precedentemente cotto mettendo da parte qualche cucchiaio del liquido rilasciato durante la cottura. Tagliatelo a cubetti e tenetelo al caldo. Per il risotto utilizzate una pentola bassa e larga. Trasferite 6 cucchiai del liquido di cottura del cotechino. Aggiungete il riso e tostatelo in questo saporitissimo sughetto. La tostatura durerà 40 secondi circa nel corso dei quali aggiusterete il riso di sale (poco: il cotechino è già molto salato!) e pepe, conferirete così al vostro futuro risotto un ottimo sapore! Poi sfumate con il Brandy facendo attenzione alla fiamma. Mettete il brodo vegetale fino a coprire il riso e aggiungetene ogni volta che si asciuga. Evitate di girarlo troppo. Una volta cotto aggiungete il cotechino a cubetti e lasciate riposare per trenta secondi fuori dal fuoco. Poi mantecate con il burro e il formaggio.



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78 G O U R M E T

L’identikit del compratore europeo sprecone l’hanno tratteggiato tre ricercatori italiani Luca Secondi e Tiziana Laureti dell'Università della Tuscia, insieme a Ludovica Principato dell'Università La Sapienza. L’analisi è il frutto di un’indagine effettuata nel 2013 nei Paesi membri dell’UE, e i risultati indicano che chi spreca più cibo è maschio, ha meno di 65 anni e dispone di un reddito medio-alto. Ad influenzare i suoi comportamenti non sono solo i fattori individuali, ma anche l'ambiente e il paese in cui vive. E, incredibile, in questa classifica dello spreco sembra che si collochino al primo posto paesi notoriamente #avanti come Danimarca, Svezia e Irlanda. Diligenti, risparmiose e re-cookers, molto più inclini al riuso, sono soprattutto le donne. Insomma: basterebbe saper fare bene la spesa. Uscite di casa con la consapevolezza di quello che volete, compilate sempre una lista della spesa e settimanalmente fate l’inventario di quello che avete in frigorifero, giusto per evitare di ricomprare per la terza volta la senape, ad esempio. Gli esperti suggeriscono di programmare un menù con cosa e quanto mangiare, e gli esperti tra gli esperti consigliano anche la stesura di una lista sequenziale che rispecchi il vostro tragitto all’interno del supermercato per farvi risparmiare tempo ed evitare inutili soste che provocherebbero acquisti “emotivi”. NO, NIET, NEIN alle offerte speciali tipo prendi 3 e paghi 2 a meno che non siate una famiglia numerosa: si rischia di acquistare più del dovuto e trovarsi poi a gettare ciò che non si è consumato. Forse dovremmo arrenderci e farci consigliare da uno staff di ingegneri gestionali, economisti e psicologi. Forse la tecnologia può venirci in aiuto! blumirtillo, tecno food blog di cucina (http://blog.cookaround.com/blumirtillo/) si è dato da fare per risolvere la questione. Perché tutto parte dalla spesa, che deve essere “smart”.

Zucca intera acquistata? Ne avanza un po’? Ecco la nostra proposta!

TORTA DI ZUCCA VELOCE

350 gr di zucca, 150 gr di farina, 50 gr di mandorle tritate, 100 gr di mix (semi di zucca, noci, nocciole), 50 gr di olio di semi, 50 gr di latte, 3 uova, 1 bustina di lievito per dolci, 1 cucchiaio di rhum, 1 pizzico di sale, la scorza di un'arancia. Cucinate a vapore la zucca finché non diventa bella morbida. Frullatela con il frullatore ad immersione e fatela raffreddare. Montate a neve gli albumi con un pizzico di sale. A parte unite i tuorli, lo zucchero, la scorza d’arancia. Aggiungere quindi il latte, il mix di semi di zucca, noci e nocciole, l’olio, il rhum, la zucca, le mandorle tritate, il lievito e la farina e mescolare bene. Unite infine gli albumi montati. Infornate a 180° per 35 minuti.



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80 G O U R M E T

Quel che resta della cena...

Contiamo almeno una decina di app dedicate alla spesa intelligente. Ci piace “Buy me a pie!”, che ha il vantaggio di essere un’applicazione semplice e, allo stesso tempo, estremamente utile e funzionale. Tra i pregi la possibilità di sincronizzare tutti i dispositivi mobile presenti in casa così da poter creare delle liste della spesa condivise tra i diversi membri della famiglia. Non vi dimenticherete più di acquistare qualcosa ed eviterete di acquistare più volte lo stesso prodotto. Interessante, se vivete in città, anche l'app “Last Minute Sotto Casa” che propone agli utilizzatori due opzioni: se ci si registra come clienti, mette a disposizione una lista dei negozi aderenti al servizio che propongono offerte last minute su cibo e alimenti; se ci si registra come negozianti offre la possibilità di inserire le proprie offerte e acquisire nuovi clienti. Siamo anche in attesa di vedere gli sviluppi dei nuovi smart fridge, i frigoriferi intelligenti. Riconoscimento vocale, videocamere e interazioni con smartphone, ecco come funzioneranno i frigoriferi entro il 2020. Saranno in grado di scansionare tutti gli alimenti contenuti al loro interno, di rilevare e registrare la data di scadenza segnalandoci con un sms quando un prodotto sta per andare a male. Inoltre ci consentiranno di controllare direttamente dal supermercato, attraverso le telecamere, quali sono i prodotti che mancano e quelli già presenti. Troppo tardi? Ormai il frigo è già pieno? Non ci resta che tuffarci nel re-cooking scatenando la fantasia! Accompagnati dalla massima che “tutto ha un futuro in cucina” non ci resta che osare.

Cubetti di salmone dell’antipasto della sera prima? Una lasagnetta veloce li valorizzerà!

LASAGNETTE FINOCCHIO E SALMONE

(Ingredienti per 4 persone) 400 gr di lasagnette, 200 gr di salmone affumicato, 1 finocchio medio, 200 gr di yogurt greco magro, sale, pepe, olio extravergine di oliva, erba cipollina o aneto. Tagliate a cubetti il salmone lasciandone da parte un po’ per guarnire (50 gr). Cucinate a vapore il finocchio. Tagliatelo a cubetti e frullatelo con il salmone con due cucchiai di olio. Aggiungete lo yogurt e mescolate bene. Aggiustate di sale e pepe. Scolate la pasta e saltatela in padella con il condimento aggiungendo se necessario un filo d’olio. Guarnite con l’erba cipollina e il salmone restante. Se di stagione sostituite l’erba cipollina con l’aneto!


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GOURM E T 81

Entriamo nel trend globale e facciamoci coinvolgere da una nuova vision: l’attenzione a non sprecare. Se siete neofiti potete lanciarvi in un “classicone”: le torte salate. Una semplice sfoglia e un mondo di ingredienti da abbinare, rigorosamente pescati dal frigorifero. Ottimi anche timballi e frittate con riso e pasta. Se siete a un livello intermedio potete approcciarvi ai dolci: mai fatto il tiramisù al pandoro, le torte con le uova di cioccolato o i muffin con la colomba Pasquale? Ma se state per conquistare la vostra prima stella non potete che farvi ispirare dagli chef più celebri che sempre più spesso utilizzano i prodotti di scarto, prendendo spunto dalla cucina di campagna quando non si buttava nulla. Uno stimolo costante a fantasia e creatività: perché cucinare senza materie prime scelte e prestabilite, ma con quello che hai trovato oggi in frigo e nella dispensa è davvero divertente ed eticamente corretto. Esiste persino una comunità di chef, produttori e distributori che si chiama “Wasted” che si è posta l’obiettivo di diminuire la produzione di scarti alimentari ad ogni livello, cioè sia nella lavorazione che nella gestione degli alimenti. Bravi! Ma più di tutti ci piace la chef catalana Ada Parellada, che nel cuore dell'Eixample di Barcellona gestisce La Semproniana. Ada ha voluto protestare con chi destina al macero prodotti seppur buoni ma visivamente imperfetti. è andata a fare la spesa al mercato di quartiere e ha chiesto ai commercianti, suoi abituali fornitori di fiducia, di dare a lei tutti quei prodotti che non avrebbero più potuto vendere. Il risultato? Cinque primi, cinque secondi e quattro dessert cucinati per alcuni sorpresi commensali. Il prezzo non ve lo scriviamo. Non ci credereste mai... l

Il rotolo è perfetto per unire più ingredienti che altrimenti rischierebbero di essere dimenticati nel frigorifero!

ROTOLI SOTTILI DI LASAGNA E RADICCHIO IN CREMA DI MARSALA E ZAFFERANO

(Ingredienti per 4 persone) 12 rettangoli di pasta all’uovo pronti da mettere in forno, 300 gr di ricotta vaccina, 1 scalogno, 500 gr di radicchio rosso di Treviso, 2 tuorli, 1 cucchiaio e 1/2 di farina di riso, 400 gr di brodo vegetale, 100 gr di burro, 100 gr di marsala, sale, pepe, zucchero, 1 bustina di zafferano e qualche pistillo di zafferano, olio extravergine di oliva. Per prima cosa preparate il ripieno di radicchio: soffriggete lo scalogno in un filo d’olio, aggiungete il radicchio tagliato a listarelle sottili, aggiustate di sale e pepe e cucinate finché non si appassisce. Lasciate raffreddare e unite la ricotta. Se gradite un gusto più deciso potete aggiungere dello speck. Mescolate bene. Sbattete i tuorli con lo zucchero. Aggiungete un cucchiaio e 1/2 di farina, il marsala e 500 gr di brodo vegetale. Unite infine lo zafferano e cucinate a fuoco lento finchè non si addensa. Aggiungete 50 gr di burro, mescolate bene e mettete da parte la cremina ottenuta. Imburrate una teglia. Stendete i fogli di pasta e ricopriteli con il composto di radicchio e ricotta. Arrotolateli e metteteli nella teglia. Ricoprite con 50 gr di burro fuso. Infornate per 20 minuti chiudendo la teglia con un foglio di alluminio. Poi 5 minuti senza foglio. Sfornate e servite con la crema di marsala e zafferano preparata aggiungendo qualche pistillo per guarnire.

m/b und.co r ti l l o : BluMi log.cookaro b http://

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82 I N A R T E ME D IOLANUM

uno spazio che ogni mese saprĂ trasmetterci nuove emozioni. una galleria d'arte? no, una banca... in arte "mediolanum".


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IN ARTE MEDIOLANU M 83

CULTURA, PITTURA, SCULTURA, SOLIDARIETÃ , ECONOMIA:

L'ARTE IN TUTTE LE SUE FORME IN CASA MEDIOLANUM


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84 I N A R T E ME D IOLANUM

è ormai dal luglio 2014 che Banca Mediolanum organizza eventi culturali inerenti l’arte in tutte le sue forme e manifestazioni. Il 2016, sulla scia del 2015, ha dato spazio a numerosi artisti d’eccezione che hanno esposto le proprie opere presso il “Palazzo d’Artista”. Pittori e scultori come Caliendo, Daniela Forcella, Cleofe Ferrari, Candiani e Petia sono stati i protagonisti del ciclo “Lunedì d’artista”. Periodicamente il Professor Grasso dedicava ad ogni artista emergente una serata, presentando le sue opere che rimanevano poi esposte una settimana presso gli uffici della Banca, consentendo la fruizione delle opere al pubblico previa prenotazione. Ancora una volta Banca Mediolanum ha lasciato il segno attraverso collaborazioni importanti con Vittorio Sgarbi, il Guggenheim, Stelle sul Liston e ovviamente con la Fondazione Mediolanum.

La Maison Vhernier di Milano ha ospitato selezionati clienti per una serata esclusiva all’insegna del lusso dei suoi pregiatissimi gioielli.

20 giugno

è stata inaugurata la nuova Galleria d’Arte Contemporanea con opere di pittura e scultura realizzate da artisti italiani e stranieri, in gran parte presenti all’inaugurazione. A fare gli onori di casa il dr. Giorgio Grasso, noto critico d’arte, che dirige la galleria e che ha ideato il progetto di collaborazione con Fondazione Mediolanum onlus. Come ha spiegato al numeroso pubblico di padovani, esperti e giornalisti intervenuti, l’idea è quella di creare una serie di Gallerie d’Arte, connesse alle filiali della Banca distribuite sul territorio nazionale, destinate ad accogliere un’ampia varietà di artisti e che riserveranno una parte del ricavato dalle vendite delle opere ai progetti umanitari della Fondazione. Un breve intervento di Sara Doris, presidente di Fondazione Mediolanum, ha descritto le finalità dei progetti principalmente indirizzati al sostegno dei bambini meno fortunati, operando nelle loro zone di origine e destinando fondi a tutto ciò che manca all’infanzia del terzo mondo: cure mediche, cibo, istruzione, e molto altro.

giugno

26 maggio

Questa volta ospite della serata è stato Alberto Biasi che ha presentato la sua collezione tramite il catalogo ragionato degli Ambienti di Alberto Biasi a cura di Guido Bartorelli.

16

L’evento è stato organizzato presso la splendida cornice della Terrazza Civita, il suggestivo palcoscenico affacciato sul Foro Romano. Il cuore era il vero protagonista di questa serata dedicata alla presentazione di un’artista milanese, Daniela Forcella, e delle sue opere da parte del critico Giorgio Grasso. Un’atmosfera particolarmente gioiosa e romantica, grazie ai coloratissimi cuori realizzati da Daniela Forcella, che riflettono fedelmente la sua verve e il suo carattere solare. La scelta del cuore, simbolo della vita, ma anche della nostra parte sensibile, declinato in mille colori e abbinato a forme e materiali sempre diversi, lucidi o trasparenti ne esalta il valore simbolico e rafforza la sua valenza universale.

9 maggio • roma

Anche in questa occasione gli ospiti invitati dal private banker Asti Maria Enrico, tra i quali spiccavano i nomi di alcuni soci della Guggenheim, la famiglia Fiore e la famiglia Patscheider, hanno potuto ammirare la ricca raccolta di opere contemporanee a cominciare da quelle che si trovano di fronte al palazzo, in Piazzetta Bussolin.

29 gennaio

Vediamo ora alcuni degli eVenti che hanno contraddistinto il 2016.


Landor Associates Via Tortona 37 Milan I-20144 Italy Tel. +39 02 764517.1

Mediolanum Mediolanum Private Banking Date - Data 22.09.15

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In occasione dell’inaugurazione della riqualificata Piazzetta Bussolin erano presenti il Presidente di Banca Mediolanum Ennio Doris e il vice sindaco di Padova Eleonora Mosco. L’evento si è spostato poi in Piazzetta Sartori dove Banca Mediolanum, per l’occasione, ha allestito una tendostruttura che ha ospitato 400 ospiti i quali hanno potuto partecipare ed assistere al talk tra il Presidente Ennio Doris, l’architetto Dante Oscar Benini e l’avvocato Paolo Sciumè moderati dal Direttore di Class CNBC dott. Andrea Cabrini. Gli ospiti sono stati accolti e intrattenuti durante l’aperitivo dal quintetto Big Blue coordinati dal M° Filippo Pastore e dal M° Giovanni Perin. La serata si è conclusa con una cena nella prestigiosa sala eventi della sede Padovana di Banca Mediolanum.

L’Arte si può raccontare e ascoltare, se il narratore è un grande storico e critico. Per questo a Casa Mediolanum erano in molti ad attendere l’arrivo di Vittorio Sgarbi. Il programma prevedeva un aperitivo e a seguire cena a buffet in attesa della presentazione, supportata da bellissime immagini dell’ultima opera del noto critico: Gli anni delle meraviglie. Da Piero della Francesca a Pontormo. Costretto dal consistente numero di ospiti a replicare il suo intervento, Sgarbi ha saputo trasformare le pagine dedicate alla grande arte rinascimentale in un appassionato racconto, fatto di intrecci e contaminazioni, di grandi mecenati e di rivoluzioni culturali, di amori cortigiani e di mistica spiritualità.

Non trascorre troppo tempo che Vittorio Sgarbi torni nella sede Padovana senza deludere le aspettative. Il noto critico d’arte ha presentato presso la sala riunioni di Casa Mediolanum il libro “Best in Show” Arte Mobile L’auto come opera d’arte, in presenza dell’autore l’Architetto milanese Corrado Lopresto. L’architetto può essere considerato senza dubbio il più famoso collezionista di auto d’epoca italiano nel mondo. Le sue vetture, tutte pezzi unici ed esemplari particolari carichi di storia e rigorosamente italiani, sono protagoniste di concorsi di eleganza di tutto il mondo. Lopresto è famoso inoltre per i suoi restauri eseguiti con minuziosa ed eccezionale attenzione ai dettagli. Le Auto d’Epoca sono infatti il cuore del programma Stelle sul Liston che lusinga i partecipanti, collezionisti di fama internazionale, e incuriosisce la folla con performance, mostre artistiche, eventi mondani e culturali impreziositi da ospiti esclusivi dei mondi dell’automotive, dell’arte e della cultura. Casa Mediolanum lo scorso 15 ottobre ha organizzato la cena a conclusione della lunga giornata all’insegna di gare, esposizioni, presentazioni e premiazioni delle 25 Auto storiche che hanno partecipato all’entusiasmante evento.

2 0 ot tobre

ottobre 18

9 settembre

Ancora una volta casa Mediolanum ospita il maestro Helidon Xhixha per la presentazione della sua nuova scultura The Shining Rock. L’artista come sempre ha saputo stupire il suo pubblico imprigionando lo sguardo nelle increspature metalliche della sua opera.

ottobre

3 0 giugno

Recommended colours - Colori raccomandati

Non solo di eventi, ma di attività concreta si parla invece per il progetto Accademia. Infatti, parallelamente all’apertura della nuova filiale di Padova, Banca Mediolanum sempre nel 2014 ha deciso di creare un percorso accademico dedicato a formare i Private Banker che decidono di ampliare le loro competenze in modo adeguato alla nuova operatività dell’Istituto. Si è trattato di un Master dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, della durata di 2 anni, dove i Professori hanno tenuto le lezioni nelle strutture della Corporate University della banca. Un percorso di venti esami che spaziano dalle materie economiche a quelle legali, dall’asset allocation ad aspetti di protezione dei portafogli, senza tralasciare approfondimenti di macro e micro economia, includendo naturalmente analisi di bilancio e tutto il mondo legato al credito.

Il presente documento è un esecutivo. La stampa laser fornisce un'indicazione del posizionamento dei colori, ma in nessun caso si deve fare riferimento per la verifica dei colori di stampa. I caratteri tipografici non vengono

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Focus

Diamo spazio all'imprenditoria: sinergie, sviluppo, innovazioni, soluzioni, territorio, intraprendenza, filosofie, progetti.

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88 Spazio il Tarlo

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93 GroTTa azzurra

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Un modo originale e raffinato di fare interior design

BeauTy TheaTre Uno splendido teatro della bellezza

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By Claire CaMpBell La massima espressione del casual chic contemporaneo

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ph© Alberto Bacchin

Spazio il Tarlo: un modo originale e raffinato di fare interior design

“LA CAsA è IL vOstRO CORPO PIù GRAnde. vIve neL sOLe e sI AddORmentA neLLA quIete deLLA nOtte; e nOn è senzA sOGnI.”

Q

ueste le parole del poeta Gibran che descrive in modo essenziale il luogo del nostro ristoro, delle nostre speranze, del tempo condiviso con le persone che più amiamo. Alessandra e Barbara Muzzi 20 anni fa hanno realizzato il sogno di lavorare nella filosofia di questo concetto, partendo da un settore che le ha da sempre appassionate, l’antiquariato francese, dando prova di gusto sopraffino, di creatività e affidabilità, fidelizzando i clienti con la carta più vincente che ci sia: la qualità del risultato. Spazio il Tarlo, lo showroom di interior design che gestiscono a Padova, dà un assaggio della raffinatezza e dell’originalità che le accomuna, essendo un luogo pregno di scelte belle, non casuali e del tutto fuori dal comune. Il servizio offerto da Alessandra e Barbara nel tempo si è esteso. Oltre ai mobili originali che disegnano e ai pezzi di antiquariato esclusivi che ricercano, propongono anche un’ampia scelta di pregiati tessuti, carta da parati, tappeti e tutto il necessario per la progettazione stilistica d’interni. Con l’arrivo del nuovo anno dedicheranno inoltre il mercoledì e il giovedì pomeriggio esclusivamente al servizio su appuntamento, in modo da poter seguire con l’accuratezza necessaria la fase di progettazione o di ristrutturazione, ovviamente comprensive di uno studio a domicilio, necessario per chi come loro lavora esclusivamente con la qualità del “fatto su misura.” Raccontano le due sorelle, infatti, che è fondamentale la visitazione in loco per riuscire a coordinare ogni aspetto estetico e funzionale con armonia, che si tratti di tendaggi o tappeti o divani o di qualsiasi altro elemento di design. In questo modo, in base all’arredamento, al tipo di utilizzo, ai giochi di luce, sapranno suggerire la soluzione più adeguata.


SPAZIO IL TARLO PADOVA Piazzale S. Croce 31-32 Tel. 049 65 86 40 info@spazioiltarlo.com www.spazioiltarlo.com Spazio Il Tarlo

Spazio il Tarlo è il riferimento anche per architetti, arredatori e professionisti del settore, ponendosi come una sorta di osservatorio permanente sulle tendenze in corso nel campo dell’homeliving. Qui niente è impossibile. A volte sfogliando le riviste si vedono abitazioni meravigliose per lo stile, la ricercatezza e la genialità delle idee, talmente belle da non sembrare possibili. Ora, grazie a Spazio il Tarlo, basterà esprimere un desiderio per la propria casa, o negozio, o angolo, o stanza e Alessandra e Barbara penseranno al look della location. Una nota di merito va data all’ampio raggio di azione, non ci sono infatti limiti geografici: Londra, Puglia, sono solo esempi delle ultime loro realizzazioni. Non resta che sognare e raccontare a queste due scrupolose creatrici i nostri desideri; loro penseranno a trovare soluzioni originali ed esclusive che si distinguano dall’omologazione che ormai impervia, assecondando le nostre idee e la nostra personalità, ben consapevoli che gran parte del carattere di ogni uomo può essere letto nella sua casa. l Annalisa Fortin


ph© Alberto Bacchin

Attoprimo

Beauty Theatre

C

ome i migliori scenari teatrali anche Attoprimo Beauty Theatre ha cambiato scenografia, ma come ogni miglior tradizione vincente non ha cambiato la professionalità e la qualità offerta a chi si ami davvero, a chi cioè voglia dedicarsi il meglio relativamente alla cura dei propri capelli e della propria persona. Il direttore creativo Angelico Alessandro, nonché ideatore di questo splendido teatro della bellezza, fa della sua preziosa esperienza come stilista Wella il fondamento dell’eccellente servizio offerto nel suo salone, coadiuvandosi da personale scrupolosamente selezionato. Cosa cerchi di assicurare ad un cliente che viene nel tuo salone? Per prima cosa cerco di capire la sua personalità e le sue esigenze, perché per quanto io ci tenga ad essere molto aggiornato sulle tendenze più attuali,

non tralascio mai di dare importanza soprattutto alle caratteristiche somatiche di chi ho davanti e al suo stile di vita. Oltre a questo scelgo sempre prodotti che siano davvero un toccasana per la cute e per il capello delle persone che si affidano a me. Lo stesso vale per i servizi di estetica, con personale qualificato, ottimi trattamenti ed estrema cortesia e attenzione, per garantire il benessere fisico ma anche psichico dei nostri clienti. La moda quindi non va seguita a prescindere… Assolutamente no. Ognuno ha un suo carisma, una sensibilità diversa e un vero hair stylist deve far esaltare le peculiarità caratteriali di un soggetto, non prevaricarle con una soluzione proposta alla massa che magari non gli si addice. Nel servizio della colorazione, per esempio, so che ho l’eccellenza con prodotti che illuminano, creando sfumature naturali e tralucenti (sono prodotti esclusivi Wella), ma nella fase di scelta


OgnunO ha un suO carisma, una sensibilità diversa e un verO hair stylist deve far esaltare le peculiarità caratteriali di Ogni persOna

della nuance per ogni donna viene studiata una soluzione personalizzata, che ne metta in risalto il colore degli occhi e stia bene con l’incarnato. a conferma dell’importanza che do alle esigenze specifiche di chi viene nel mio salone, ho fermamente voluto due ambienti distinti per i servizi offerti agli uomini e quelli offerti alle signore. credo che far risaltare la bellezza non consista nel seguire una moda, ma nel mettere in risalto le caratteristiche personali di una donna creando uno stile, il suo stile. e altrettanto per un uomo ovviamente. Perché una persona dovrebbe scegliere Attoprimo? perché è un vero teatro della bellezza, intesa come tutto ciò che riguarda la cura di una persona senza prescindere dalla sua personalità. Qui ci occupiamo di ogni dettaglio: dai capelli alle mani, al viso, al corpo, ai piedi. ho usato appositamente la parola dettaglio perché sono consapevole che si tratti di qualità che si riferiscono all’esteriorità e la bellezza non è solo esteriorità. però i dettagli fanno la perfezione e la perfezione non è un dettaglio. l Annalisa Fortin

ATTOPRIMO

trevisO via g. longhin, 1 - primo piano tel. 0422 56166 www.attoprimo.net


HIGH

I

by Claire Campbell

l confine tra il vestire casual e formale ormai è indistinto, non esistono più regole che impediscano di unire i due concetti. Partendo da questa filosofia Claire Campbell, stilista britannica riconosciuta come uno dei principali talenti della moda contemporanea, ha unito creatività, qualità e utilità nel disegnare le collezioni donna per HIGH. Ne derivano capi classici ma contemporanei che vanno oltre le tendenze passeggere, come una boccata d’aria fresca nello scenario della moda attuale; uno stile di abbigliamento per ogni giorno e non più per una singola occasione. Come spiega Claire Campbell “Le collezioni donna di abbigliamento e accessori disegnate per HIGH emanano una tranquilla eleganza ed una ricchezza di tradizioni che si trasmettono quando l’abito si indossa e diventa parte della vita di una persona”.

Il punto di partenza degli abiti creati da HIGH su disegno di Claire è il grande rispetto per l’arte sartoriale e per la bellezza che nasce dall’essenza e dall’utilità dei capi. HIGH quindi è un marchio dalla forte identità, che resisterà ai capricci delle mode passeggere, proponendo un’espressione nuova e originale del casual chic contemporaneo. A volte basta il nome a definire gli obbiettivi di un marchio, così HIGH mira a conquistare una clientela orientata a un prodotto di lusso e di ricerca, coniugando però le soluzioni stilistiche più originali con le esigenze di un vasto pubblico. Negli ultimi due anni, infatti, ha saputo sviluppare - oltre al canale multimarca che consta di centinai di punti vendita in tutta Europa anche il canale retail puntando ad una distribuzione strategica: ad oggi gli spazi monomarca HIGH sono 22 in Europa (UK, Francia, Germania, Austria, Svezia, Danimarca e Italia). HIGH punta molto sulle rifiniture artigianali e sull’innovazione applicata a volumi e forme. Una moda elegante e pratica, che si potrebbe definire un everyday couture, perché è stata concepita per vestire le varie occasioni della vita quotidiana con capi sofisticati ma accessibili a tutti, nell’ottica di un lusso saggio e democratico, poco incline a cedere a capricci ed eccessi. l Annalisa Fortin

HIGH

Store Cortina

STORE CORTINA Cortina D’Ampezzo (BL) Via XXIX Maggio, 8 T. +39 0436 866132 cortina@high-everydaycouture.com STORE TREVISO Treviso Via Martiri della Libertà, 52 T. +39 0422 412356 treviso@high-everydaycouture.com www.high-everydaycouture.com

Store Treviso


Tradizione e originalità

L’

da Maci

antica trattoria Grotta Azzurra nasce nel 1961 nel cuore del quartiere Forcellini di Padova, a soli dieci minuti dal centro storico. Per anni è stata covo di artisti e le diverse gestioni sono riuscite a riportare anche la “goliardia” dell’Università di Padova. Nel 2012 il ristorante è stato rilevato dal padovano Massimiliano Ferriani, per tutti Maci, che ha voluto mantenere le tradizioni del locale rinnovando l’estetica ed il menù, creando un ambiente accogliente dove gli ospiti possano sentirsi a casa propria. Una luce morbida e riposante crea infatti un’atmosfera suggestiva, calda e familiare. Una volta entrati non sarà più possibile sfuggire al fascino ed alla piacevolezza di un luogo che racconta con il suo stile la propria storia e quella della città in cui vive. La cucina propone piatti cosiddetti “poveri” della tradizione culinaria veneta, che in realtà sono “piatti di lusso” per la loro semplicità e storicità. Le ricette sono rivisitate con gusto e offrono inediti abbinamenti con ingredienti stagionali preparati con cura e passione dall’esperto chef Davide Zuin che aggiunge ai sapori del territorio un pizzico di originalità. Polenta con soppressa, baccalà mantecato, bigoli con salsiccia, pasta e fagioli con radicchio rosso e guanciale, sarde in saor, spaghetti al nero con calamari e profumo di aneto sono solo alcuni esempi di quello che si può trovare nel menù di carne e di pesce.

La cantina è ricca di aromi e l’accurata selezione è frutto di una lunga esperienza e passione costruita nel tempo. La carta vini è quindi molto ampia, con diverse etichette, e propone il meglio dei vini italiani per accompagnare ed esaltare ogni pietanza. La Trattoria Grotta Azzurra è anche il posto ideale per la pausa pranzo, per prendersi un momento di relax dalle ore lavorative durante i giorni feriali. Alla sera il locale è la scelta perfetta sia per una cena di coppia magari a lume di candela, che per le famiglie o gruppi di amici grandi o piccoli. Il menù è sempre aggiornato online e si può prenotare subito il proprio tavolo. Ogni stagione è quella giusta per assaporare le proposte di Grotta Azzurra: d’inverno il contesto si fa intimo e caldo, mentre il dehor estivo offre un’accogliente veranda coperta, dotata di nebulizzatori per garantire il fresco anche nelle giornate più calde e può essere riservata per cerimonie, cocktail, small party. Per festeggiare banchetti di laurea, compleanni ed altre occasioni vengono proposti menù ad hoc che rendono ogni evento speciale ed indimenticabile. l Paolo Braghetto

GROTTA AZZURRA PADOVA Via B. Colleoni, 49 T. +39 049 756380 • C. +39 347 8901136 info@ristorantegrottaazzurra.com www.ristorantegrottaazzurra.com Grotta Azzurra


Cepu: il punto di riferimento per raggiungere i tuoi obiettivi universitari

S

Centro Studi PADOVA Galleria Berchet 4 2° piano (angolo Via Scrovegni) Tel. 049 659293 www.cepu.it

pecialista nella preparazione universitaria da più di 40 anni, Cepu sa bene che il percorso verso la laurea richiede impegno, determinazione e motivazione, soprattutto nel caso di certi esami. Per rispondere alle esigenze specifiche di ogni studente, ha attivato servizi personalizzabili e flessibili per raggiungere con successo i propri obiettivi universitari fino al conseguimento della laurea. Alla base del servizio Cepu c’è un metodo innovativo, nato da ricerche su apprendimento e stili cognitivi, che garantisce allo studente un programma didattico personalizzato e permette di avere una significativa riduzione dei tempi necessari alla comprensione e memorizzazione dei contenuti, nel rispetto del rigore scientifico. In particolare, Cepu affianca lo studente nella preparazione universitaria attraverso servizi incentrati sulla figura del tutor, insegnante motivato e qualificato, esperto non solo nella sua materia ma anche nelle metodologie di apprendimento. Riconoscere e potenziare i punti di forza e disincentivare cattive abitudini di studio è il compito specifico di ogni tutor, oltre a quello di aiutare lo studente ad affrontare gli argomenti più complessi. Il tutor costruisce un percorso completo e individuale, chiarisce i dubbi

dello studente, pianifica insieme a lui le fasi di preparazione e interviene per aiutarlo ad acquisire il metodo di studio più adeguato alle sue caratteristiche. A dimostrazione della qualità del servizio offerto, Cepu ha voluto riservare a tutti gli iscritti una garanzia: se lo studente non supera l’esame per cui è stato preparato, Cepu lo riprepara gratuitamente. Grazie alla flessibilità dei servizi di preparazione, Cepu è ideale anche per gli studenti lavoratori che hanno bisogno di ottimizzare le attività di studio in base al tempo a disposizione e in funzione del risultato. Servizi didattici, ma anche consulenza, tutoring, assistenza burocratica per le pratiche di segreteria e orientamento per la scelta della facoltà universitaria: i Centri Studio Cepu sono un punto di riferimento completo. In oltre 40 anni di attività hanno permesso a 2 milioni di iscritti di raggiungere con successo importanti obiettivi di studio. Con Cepu è possibile anche iscriversi a corsi di laurea della sfera medico-sanitaria erogati da importanti università europee, fra cui quello in Fisioterapia. Il corso di laurea, ad ingresso immediato, è tenuto in lingua italiana a Chiasso e ha una modalità di frequenza adatta anche a chi lavora (solo una settimana al mese di presenza). È prevista assistenza burocratica per l’immatricolazione, eventuale riconoscimento della carriera pregressa e assistenza didattica per la preparazione degli esami. l


ePiPe STORE PADOVA CENTRO Via Manin, 25 (tra Piazza delle Erbe e il Duomo) T. 340 942 8400 epipe.manin@gmail.com STORE PADOVA GUIZZA Via Conselvana Guizza, 28 T. 347 760 0686 epipe.guizza@gmail.com

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smetti con gusto! preferito grazie ai nostri comodi dispenser e presto allestiremo una saletta al secondo piano per chi vuole svapare in total relax da solo o in compagnia. Offriamo una vasta scelta di sigarette elettroniche, box, tubi, pipe elettroniche e liquidi che riproducono il gusto del sigaro. Inoltre abbiamo prodotti CBD per il vaping terapeutico con sostanze cannabinoidi che possono facilitare un sonno tranquillo o rilassare un corpo malato nei muscoli o nelle ossa. Ricordiamo che con le nostre sigarette si può fumare quasi dappertutto anche in ambienti chiusi, a parte in aereo, treno, ospedale, a meno che non sia espressamente vietato nei locali per specifici motivi. I vantaggi sono evidenti soprattutto nella stagione fredda dato che si può stare a fumare al caldo e comunque l’ambiente interno e i vestiti non si impuzzolentiscono!” Prossimamente ePiPe aprirà il giardino estivo e organizzerà aperitivi ed eventi interessanti. l

ph© Alberto Bacchin

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rriva in centro a Padova ePiPe. Lo store specializzato in sigarette elettroniche e liquidi di qualità ha aperto da poco il suo secondo negozio della Città del Santo nella centrale via Manin dopo quello inaugurato in zona Guizza nel 2013. Con tre anni di esperienza nel settore Matteo, Andrea e i collaboratori Octavian, Carlo e Michel sono ben lieti di far provare il fumo digitale a persone di tutte le età che vogliono abbandonare le sigarette analogiche e quelli più esigenti che sono già passati all’elettronico e ne hanno visto i benefici. “Riusciamo a soddisfare le esigenze di qualunque cliente grazie ad una scelta di oltre 200 liquidi ed aromi italiani ed esteri – raccontano i titolari fratelli Schiavon - nel nostro punto vendita si possono provare tutti i liquidi disponibili e realizzare il proprio liquido



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e n t i a cura di Monica Jacopetti

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98 E V E N T I

Roncade (TV) • Una serata speciale, una serata dedicata agli amici del centro Italia in questo periodo più sfortunati di noi, dove la terra ancora si muove di continuo e dove ha lasciato un vuoto enorme di persone, di famiglie, di case e di cultura. iDonna, fondata e guidata dall’imprenditrice Silvia Gori, nel suo piccolo, ha voluto sostenere queste popolazioni con una Cena di Natale a doppio scopo benefico, dal cibo acquistato direttamente in Valnerina da aziende locali al ricavato che sarà donato all’associazione Hopeful Giving per mano del presidente Albertino Pastorini. Si ringraziano: Maria Emili e suo padre il Sindaco di Cascia per la ricerca delle aziende, il Laboratorio Artigianale Al Torresino da Fulvia, la padrona di casa Cristina Seraiotto di 47 Anno Domini.

Ph Max D’Agata

iDONNA aL 47 Anno domintiati per i terremo



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100 E V E N T I

FERRUCCIO G IN MOSTRA ARD PER DOWNTO WN Padova • Per la rassegna culturale di Downtown Exhibition “Kulturshop: la cultura come motore di sviluppo” sono state esposte quattro opere di Ferruccio Gard, uno dei massimi esponenti dell’arte neo costruttivista, programmatica e cinetica, nel negozio rivitalizzato di Downtown in Via dell’Arco. La mostra è stata accompagnata da una performance di danza urbana della Compagnia ViaDanza, in collaborazione con l’Ufficio Progetto Giovani - Settore Servizi Scolastici del Comune di Padova.

Monica Jacopetti


Padova • Un viaggio tra le distillerie abbandonate con Cosimo Attanasi, appassionato e collezionista di whisky dai primi anni ‘90 e di sigari dal 1999; Panelist nel Panel di CCA ed anche di un Panel internazionale coordinato dalla Cigar Sense Inc. con sede in California; relatore dei Corsi Catadores e di serate di degustazione. Ha guidato “Il Circolo Vizioso”, club itinerante alla ricerca della qualità della vita ospitato nell’artistica sede padovana di Banca Mediolanum, nella degustazione di 3 whisky introvabili: Rosebank Lowland Malt 1989, Mosstowie Speyside Malt 1979, Glenesk Eastern Highland 5 y.o.

La Redazione

WHISKY E BANCA MEDIOLANUM


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102 E V E N T I

Selvazzano Dentro (PD) • Si è concluso al Golf Club Montecchia con la tradizionale Winter Cup degli Auguri il campionato 2016 dell’Executive Women’s Golf Association, il più grande network internazionale di ladies golfiste dilettanti. Oltre alle vincitrici di giornata, sono state premiate le finaliste del torneo iniziato al Golf Club Villa Condulmer nel mese di maggio che ha toccato i più bei percorsi di golf tra Veneto, Emilia Romagna e Lombardia. Alla cerimonia di premiazione presenti, oltre alla presidente dell’EWGA Orsola Marchi, Silvia Gori presidente di iDonna e Simona Pastori, titolare di Artea Gioielli. Vincitrice assoluta dell’EWGA Championship 2016 è Tiziana Vignola, seconda classificata Anna Maria Quarti seguita da Margherita Bonazzi, oltre al premio ufficiale si aggiudicano un volo aereo per Monaco di Baviera offerto da Air Dolomiti. Una generosa raccolta fondi è stata devoluta all’associazione Hopefull Giving a favore della popolazione colpita dal terremoto. Il prossimo appuntamento EWGA è previsto a Los Angeles con la compagine americana nel mese di Febbraio.

La Redazione

EXECUTIVE WOMEN’S GOCLF ASSOCIATION “WINTER UP”


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EVENT I 103

galà di Croce Verde e Team for Children Selvazzano Dentro (PD) • Si è conclusa con una raccolta di 6.000 euro la cena di beneficenza di Team for Children e Croce Verde, organizzata al ristorante La Montecchia del pluristellato chef Alajmo. I 150 partecipanti hanno passato il tempo, tra una portata e l’altra, col naso all’insù per seguire le evoluzioni aeree dell’artista padovana Silvia Zotto, acrobata di fama internazionale. Gran finale con le dita incrociate per la lotteria che metteva in palio, come primo premio, una bicicletta del valore di oltre 500 euro. Importante l’intervento del Prof. Giuseppe Basso, direttore della Clinica di Oncoematologia Pediatrica di Padova, per spiegare l’importanza di ogni euro raccolto: “Noi facciamo un lavoro particolare: cerchiamo di far guarire i bambini che hanno un tumore. Questi bambini conquistano ogni giorno ciò che per i loro coetanei è un diritto: la vita. Team for Children cerca di fargli condurre una vita normale durante la terapia e la degenza, per aiutarli ad uscire da questo tunnel buio e pieno d’ostacoli”. La serata è stata resa possibile grazie all’impegno degli sponsor, tra cui Orafi Veneti Associati.

Monica Jacopetti | Ph Federico Sergi e Angela Lavacca


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104 E V E N T I

COMPLEANNO FASHION PER BOUTIQUE MYLA Villatora di Saonara (PD) • Affezzionate e numerose le clienti presenti all’evento di My per festeggiare il secondo compleanno della boutique. La proprietaria Cinzia Beltramin ha dato vita ad un negozio che risponde alle esigenze di ragazze e signore di ogni età, grazie ad una proposta ricercata, originale e femminile di abiti, senza dover spendere cifre esorbitanti. MY ha la verve di un atelier, dove le clienti possono trovare non solo l’abito giusto per ogni occasione, ma anche la borsa, la collana e la scarpa più adatta.

Monica Jacopetti Ph Max Massimo


Gym up Christmas Party Padova • Anche quest’anno le due palestre Gym Up City e Ipercity hanno deciso di far festa con i propri soci al Q-Bar. In vista del Natale Gym Up ha premiato gli iscritti più fortunati con un’estrazione di premi fitness e ha deliziato gli invitati con un’esibizione di rumba e chachacha di Arianna e Joshua, coppia di ballerini junior di classe internazionale arrivata semifinalista al Blackpool 2015. Al Christmas Party Gym Up erano presenti soci e collaboratori di entrambi i centri fitness. Grazie a tutti gli invitati e a tutti i soci Gym Up: Mauro, Adriana, Renzo, Irene, Matilde, Dimitri, Paolo e Alessio che hanno festeggiato l’arrivo del Natale e del nuovo anno.

Monica Jacopetti

Padova • Ultima tappa dell’esclusivo Tour JoyLife 2016 dell’agenzia di comunicazione NetMarket al Q-Bar con elezione delle finaliste del più importante concorso di bellezza mitteleuropeo. In giuria anche Alessandra Sartori per Aeticaline. Il contest “Vota La Modella” per il Qlendario 2017 è su facebook fino a Natale!

Ph Dino Juliani

016 Tour JoyLife 2 dria Finale Miss Alpe A


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106 E V E N T I

gran galà per telethon Montegrotto Terme (PD) • Si è conclusa con la consegna di un assegno di 16.000 euro il Gran Galà all’Hotel Apollo Terme, ideato dai vertici della Polisportiva Montegrotto per raccogliere fondi a favore di TeleThon. Una grande serata, ha dichiarato visibilmente soddisfatto il presidente della Polisportiva, Roberto Dalla Bona, consegnando nelle mani del Vice Presidente Nazionale, Roberto Toso, il fac simile dell’assegno compilato dalla madrina della serata Lorenza Mario, arrivata espressamente dai teatri di posa della Rai di Roma per partecipare alla “SerataperTeleThon” di Montegrotto. Va ricordato, ha puntualizzato Dalla Bona, che oltre alla famiglia Bernardi che ha messo a disposizione in modo del tutto gratuito la sala delle feste dell’hotel Apollo e le brigate di sala e di cucina che hanno prestato la loro opera gratuitamente, hanno contribuito alla riuscita del Gran Galà numerosissimi commercianti della zona, il Comune di Montegrotto Terme e, primi tra tutti, gli oltre 300 ospiti che hanno partecipato alla serata.

Mario Stramazzo



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108 E V E N T I

Padova • Tanti amici riuniti al Big Club per festeggiare i quarant’anni di Nicola Barollo, che insieme al fratello Marco gestisce l’azienda vinicola Barollo a Preganziol. Tutto, ma proprio tutto, dal dress code del festeggiato e di tutti gli invitati, all’allestimento scenografico, curato da Anna Trovò, alla selezione musicale del dj Fabio Parodo, erano in perfetto stile Studio54, celebre discoteca di New York degli anno 70, simbolo della nightlife di tutti i tempi.

Monica Jacoprtti Ph Riccardo Piazza

QUARANTESIM5O4” ALLO “STUDIO


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EVENT I 109


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110 E V E N T I

il VenerdĂŹ di Padova

Q-BAR

Padova Ph Riccardo Callegari



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112 E V E N T I

mioCALLING - dubai

MIOCLUB Dolo (VE) Ph Michael Faggiani


NUOVO MENÙ 2016 10th Anniversary Per festeggiare il decimo anno di Zushi abbiamo il piacere di annunciarvi che da oggi è disponibile il nuovo menù 2016 con tante novità strepitose curate da uno dei più creativi sushi chef al mondo.

Miso Special

Ceviche Roll

Panang Kai

Zushi Bignè

Usuzukuri

Shinjuku Rolls

South Beach

Aoki Bignè

Manga Bignè

Salmon Ninja

ZUSHI PADOVA - Via Niccolò Tommaseo, 76 - tel. 049663488 - www.zushi.eu


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114 E V E N T I

9.0 StereocittĂ Eiffel 65 Live Tour

STORY

Santa Giustina in Colle (PD)


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EVENT I 115


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116 E V E N T I

CANDY LOVE

HAVANA Treviso Ph Enrico Geromin


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EVENT I 117


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118 E V E N T I

PUNK BARBIE

EXTRA EXTRA Padova


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EVENT I 119

Serata di Gala Prima nuovo spettacolo Show Magic

AVANSPETTACOLO THEATRE RESTAURANT Venezia


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120 E V E N T I

MUEVELO

MAX MAX

Caerano di San Marco (TV) Ph Marco Girolimetto


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EVENT I 121


SeĂąorita

JAMY

Villorba (TV) Ph Nicole De Grandis



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124 E V E N T I

Outgirls & M5

MOLOCINQUE Marghera (VE)


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EVENT I 125

SUPERSONIK

STATION Maserà di Padova


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126 E V E N T I

IL MURETTO Anniversary tour Len Faki

SHOWROOM Padova Ph Marco Lessi


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EVENT I 127

Johnson Righeira AMICI MIEI

CASA DEI GELSI Rosà (VI)


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128 E V E N T I

WINTER SEASON 16-17

BLU CLUB CORTINA Cortina d’Ampezzo Ph Nicole De Grandis


Il nuovo volto del lusso






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