VISIONI
GIAMAICA A TU PER TU
FABIO LAMBORGHINI ONDE
GEOMETRIA D'ONDE LANCETTE
150 ANNI IWC
ESTEFANIA
BERNAL
POSITIVE PEOPLE ONLY A PA D OVA L A P R I M A C A S A D I OT TO
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EDITORIA LE 3
“Tutto e subito” vs “i duri iniziano a giocare”
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a cura di Pierpaolo Magagna
o avuto il piacere questo mese di chiacchierare con un imprenditore che ha fatto storia. Sfogliate le pagine e capirete a chi mi riferisco. Di tutte le cose che ha raccontato, e di tutte quelle che mi hanno affascinato, una mi ha fatto riflettere. Quando è stato inserito nell’azienda di famiglia, lo zio, il genio fondatore, lo ha introdotto come semplice operaio. Questa non era certo una sua aspettativa eppure lui silenziosamente ha accettato e con il tempo ha capito che è stata una furbizia. Gli ha insegnato molto, tutto. Mi chiedo se oggi una scelta del genere sarebbe fatta e in ugual misura sarebbe accettata. Temo di no. Ci sono le dovute eccezioni e di storie di gente che ha iniziato molto presto a darsi da fare, con successo, ne abbiamo raccontate anche qui. Ma la sensazione generale che ho è che il sacrificio, la fatica, la gavetta, siano termini in disuso e non mi riferisco al linguaggio parlato. Non voglio fare il moralista e dire che i giovani d’oggi la prima domanda che fanno ad un colloquio è: ma quali sono gli orari? Seguita da: ma si lavora anche la domenica? (sappiamo tutti che è così, già che ci siamo non facciamo nemmeno gli ipocriti). Quello che voglio dire è che ormai la teoria più diffusa è che il successo cada dal cielo da un momento all’altro. Il duro lavoro è roba di altri tempi. Il sacrificio non è contemplato nell’era della condivisione social. Tutti hanno tutto e subito. Eppure tutti sappiamo che dietro un successo c’è sempre tanto lavoro. Ci sono scelte fatte. Alcune giuste, alcune sbagliate. C’è il coraggio di mettersi in gioco per raggiungere un obiettivo. Ci sono la voglia e la forza. Ci sono i tanti passi messi uno davanti all’altro. C’è la costanza. A meno della classica botta di culo, che può anche starci, ma che da sola non basta. Senza cercare la giustificazione di queste “dimenticanze” in nuove generazioni, figlie di altre che le hanno accudite, coccolate e viziate a tal punto da privarle, a volte, della spina dorsale, credo che quello che spinga a volere tutto e subito sia in realtà la paura di non farcela. A volte, prima di pensare a nuovi progetti o soluzioni, bisognerebbe persistere e portare a termine i precedenti, perchè avere un piano B forse significa non credere veramente nel piano A. I segreti del successo, secondo me, sono due: Cominciare e Finire. E nel mentre, il bello: Non Mollare.
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4 S O M M A R IO
Sommario 12 visioni
Giamaica: fascino ipnotico.
20 onde
Geometria d'onde.
26 a tu per tu Piacere, Fabio Lamborghini.
34 lancette
IWC celebra i 150 anni della Manifattura.
40 arte e contropArte Jazz is the new Spring!
50 su strada
Harley-Davidson: 115 anni di storia e bellezza... senza rughe.
58 copertina
Estefania Bernal. Perseverate e trionferete.
rubriche
2 editoriale 6 a nodi sciolti 8 carta vetrata 10 sotto i riflettori 48 il buon politico 80 in arte Mediolanum 84 focus 97 eVenti
66 cose di casa Wallcovering d'autore.
72 gourmet
Spensierato come il cioccolato e brioso come un primaverile uovo in camicia.
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6 A N O D I S C I O LTI
La rubrica degli spiriti bollenti, dei viandanti intellettuali e dei liberi pensatori.
A Nodi Sciolti
Stefania Amodeo Autrice del libro "I sette nodi del destino"
Chi vive a nodi sciolti... acquista libri.
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erto, potrebbe sembrare un po' "peloso" che una scrittrice dichiari questo e sicuramente sarei poco sincera se dicessi che non mi fa piacere quando il mio libro viene acquistato. Ma quello che voglio davvero intendere è che vanno acquistati i libri di tutti e tanti autori o pensatori, scienziati letterari, filosofi e opinionisti. Possedere un libro è come ritagliare un pezzo di esperienza che rimane documentata. Sottolineare oppure versare lacrime sulle pagine, così come scrivere poesie sugli spazi vuoti o usare colori per evidenziare, porta ad essere co-autori. Perché un libro non è mai solo dello scrittore, è prima di tutto del fruitore. Ci sono libri che ci cambiano la vita come un maestro in carne ed ossa, che ci illuminano e che ci ispirano. Libri che ci fanno evadere e altri che ci fanno immergere. Libri che ci fanno stupire e altri arrabbiare. Ma qualcosa, le parole scritte, fanno sempre. I libri hanno un potere di trasformazione enorme e arrivano quando devono arrivare. Il prestito è certo un metodo per risparmiare denaro, ma la copia che rimane è sempre consultabile al bisogno. Perché lo stesso testo, riletto in periodi diversi, prende nel tempo significati diversi. E ci aiuta in mille incredibili modi. Vi è un'opera intellettuale dietro alle righe, vi sono speculazioni, LEGGERE, N LIBRO. U studi, misteriose ispirazioni, intuizioni. C'è fatica, LEGGERE UESTA passione e talento dietro ad un libro. C'è una magia Q PER ME È ZIONE che è pronta ad essere colta da chi si apre alla A R L’ESPLO lettura. Perché il miracolo è sempre in agguato per IVERSO. chi non smette di sognare. E di leggere. DELL’UNas ur Marguerite D
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8 C A RTA V E T RATA
A cura di Stefano Cannas, giornalista, scrittore... ottimista sognatore.
Carta Vetrata Riflessioni abrasive.
le VentiQuarantaCinquantenni
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Vivere nel frigo per mantenersi giovani.
tutti piacerebbe non invecchiare mai, tranne poi accettare la realtà con la serena consapevolezza di una vita in un continuo divenire di nuove stagioni che offrono comunque diverse opportunità per vivere bene e soprattutto per rimanere in equilibrio con se stessi. Esiste però nell’universo femminile chi tenta di sfuggire a questa ferrea legge biologica: sono una quota di donne tra i 40 ed i 50 anni che sarebbero pronte a gabbare persino satana in persona pur di non accettare la regola dell’invecchiamento. Questa sindrome colpisce particolarmente quei soggetti che nella vita hanno investito primariamente nella propria bellezza esteriore. La patologia viene definita psichiatricamente: “sindrome di Heidi”. Una volta contagiata, la poveretta si ritrova a vivere, pensare, agire, vestire, comportarsi nell’illusoria convinzione di essere ancora una vera ventenne. La scienza ufficiale definisce tali soggetti: donne W.C. (dall’inglese “Wellness = Benessere” e “Continued = Continuato”). Le donne W.C., dalla toilette sempre molto curata, praticano solo attività inutili ma funzionali a posizionarsi e mettersi in competizione con ragazze giovani veramente.
Il regime alimentare delle donne W.C. è praticamente uguale a quello di una capra himalayana, affiancato da frequenti infiltrazioni di botulino, fanghi, saune, massaggi, palestra e soprattutto dall’assunzione di tantissima acqua di Lourdes per favorire il drenaggio delle tossine d’invidia maturate verso quelle donne altrettanto belle ma più giovani di loro. Le donne W.C. non sono minimamente interessate ad apprezzare il calcio ma non disdegnano mai di essere invece apprezzate all’occasione dai giovani calciatori (sindrome di Vespucci... la nave scuola). L’abbigliamento ed i gusti musicali di queste donne sono dichiaratamente ispirati dalle tendenze moda proposte dal guardaroba di Barbie o di qualche cantante/modella ventenne, inventata ciclicamente dallo stars system. Nonostante conoscano alla perfezione le più raffinate tecniche del camouflage cosmetico/ estetico, le donne W.C. sono tradite in genere da alcuni particolari che ne denunciano impietosamente l’anagrafica ( pelle delle mani, vene sporgenti, calo della vista, pieghe del collo, ecc.). A livello intellettivo, invece, dimostrano una spiccata capacità adattogena nel riuscire ad assumere comportamenti e pensieri da vere e proprie ventenni, al punto di smentire quasi tutti i pilastri fondamentali della psichiatria moderna.
Le categorie maschili a rischio nei confronti di questo genere di donne sono due: quelli che soffrono d’insufficienza cardiaca e quelli che soffrono d’insufficienza economica, essendo queste femminucce particolarmente portate a frequentare molto i locali di maggior tendenza, le beauty farm, i chirurghi estetici, le concessionarie d’auto, i negozi di lusso, le località di villeggiatura più rinomate... ed i letti più convenienti. Una recente ricerca scientifica condotta presso il Dorian Gray Institute di Palo Alto CA – USA ha dimostrato che se un uomo frequenta contemporaneamente due ragazze di 22,5 anni (totale 45), i costi che andrà a sostenere nel periodo di accoppiamento risulteranno inferiori del 50% rispetto a quelli che andrà a sostenere frequentando una di queste cosiddette “VentiQuarantaCinquantenni W.C.”. Se vale pertanto il principio secondo cui l’antiquariato d’autore conserva da sempre il proprio fascino inalterato nel tempo e soprattutto assicura preziosità, bisogna sottolineare anche che nella scelta del moderno è necessario stare attenti a cosa si prende. Il moderno autentico possiede certamente freschezza, originalità preziosa e bellezza, il finto modernariato “tarocco” sarà invece quello che durerà poco, costerà parecchio e si scasserà abbastanza in fretta... l
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10 S OT TO I RI F L ETTORI
Sotto i riflettori
Ogni mese pillole di curiosità dal mondo del cinema.
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Sequel e spin-off: i grandi film si fanno sempre più seriali
film suddivisi in varie parti sono sempre più una tendenza nel cinema attuale e a maggio arrivano nuovi seguiti per le saghe di successo al botteghino. “Deadpool 2” di David Leitch riporta in sala dal 15 maggio Ryan Reynolds nei panni del mercenario chiacchierone Wade Wilson alias Deadpool nell’ultimo cinecomic della Marvel. Grazie al fattore rigenerante che lo rende praticamente immortale, l'irriverente sicario può esibirsi in battutine provocatorie ed eccessive senza pensare alle conseguenze, arrivando perfino a zittire Stan Lee, il papà dei fumetti degli X-men di cui fa parte anche questo personaggio decisamente fuori dalle righe. Oltre al ritorno di Colosso (Stefan Kapicic) e della ragazzina punk Testata Mutante Negasonica (Brianna Hildebrand), la pellicola offre perfidi supereroi nuovi di zecca tra i villain: Domino (Zazie Beetz) in grado di piegare le probabilità a proprio vantaggio, Cable (Josh Brolin) l'opposto di Deadpool e Black Tom Cassidy (Jack Kesy) capace di manipolare l'energia attraverso le piante. Esce il 23 maggio “Solo: A Star Wars Story” di Ron Howard, il secondo episodio di Guerre Stellari dedicato interamente alle avventure del giovane Han Solo impersonato da Alden Ehrenreich. Molti anni prima di incontrare Luke Skywalker e il Maestro Jedi ObiWan Kenobi sul pianeta Tatooine nella cantina di Mos Eisley, lo scaltro contrabbandiere spaziale bazzicava
già i locali più malfamati della galassia in compagnia del fedele Chewbecca e del suo mentore, l’incallito criminale Beckett interpretato da Woody Harrelson. Gli insegnamenti truffaldini del malvivente forniscono al nostro eroe gli strumenti per costruirsi da solo la propria fortuna: nel celebre torneo di carte di cui parla la trilogia originale, il futuro pilota dell'Alleanza Ribelle la spunta sul famigerato Lando Calrissian (Donald Glover) sottraendogli l’amata astronave Millennium Falcon. Nel cast anche le star holliwoodiane Emily Clarke (la celebre Daenerys Targaryen del Trono di Spade) e Paul Bettany (l’altrettanto noto Visione degli Avengers). Cambiando genere, accolto con tanto clamore all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, “Mektoub, My Love: Canto Uno” diretto dal tunisino naturalizzato francese Abdellatif Kechiche, Palma d’Oro per “La vita di Adele”, arriva sul grande schermo il 24 maggio. La prima tranche di questo dittico sentimentale e drammatico basato sul romanzo “La blessure, la vraie” coinvolge un gruppo di avvenenti e spregiudicati ragazzi e ragazze in vacanza al mare nell’estate del 1994. Amin, che ha abbandonato gli studi di medicina per scrivere un film, lascia Parigi per tornare nelle spiagge del Mediterraneo a casa e agli amici di sempre. Ritrova Ophélie (Ophélie Bau), compagna di infanzia, che non smette di guardare e fotografare: lei dice di voler sposare Clément ma continua ad andare a letto con Toni (Salim Kechiouche), un seducente tombeur de femmes. Amin passa il suo tempo tra il ristorante di specialità tunisine dei suoi genitori, i bar del quartiere e la spiaggia dove viene incantato dalle numerose sirene femminili che lo circondano come Charlotte, Céline, Camelia e Mel al secolo le giovani star transalpine Lou Luttiau, Alexia Chardard, Hafsia Herzi e Meleinda Elasfour. Lui flirta con queste fanciulle tra sensuali danze e giochi d’acqua, ma quando arriva il tempo dell’amore e delle scelte importanti solo il destino, il mektoub, potrà decidere.
A cura di Paolo Braghetto in foto con l'attrice Ophelie Bau, protagonista del film “Mektoub, My Love: Canto Uno�
Deadpool 2
dal 15 maggio Solo: A Star Wars Story
dal 23 maggio
Mektoub, My Love: Canto Uno
dal 24 maggio
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12 V I S I O N I
Acqua cristallina, sabbia bianca, musica reggae, colori accesi, profumi intensi: tutto questo è Giamaica.
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VISIO N I 13
GIAMAICA fascino ipnotico
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14 V I S I O N I
White River in St. Ann
The Rock House
L’isola caraibica che ha dato i natali a miti internazionali come Bob Marley, Usain Bolt, Shaggy e James Bond, è stata nominata non a caso negli annuali “Travelers’ Choice Destinations Awards 2018” di TripAdvisor che riconoscono i luoghi preferiti dai viaggiatori in tutto il mondo come “Best Destinations in the Caribbean”. Conosciuta come “la terra del legno e dell'acqua”, la Giamaica si propone al turista come meta ideale per una vacanza di sole, mare, cultura, gastronomia, natura e relax.
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16 V I S I O N I
GIAMAICA fascino ipnotico
Dunn's River Falls, Ocho Rios
Con quasi 3 milioni di abitanti l'isola delle Grandi Antille, lunga 240 km e larga 80, dista 630 km dal Centro America, 150 km da Cuba, 190 km da Haiti e dalla Repubblica Dominicana. La capitale Kingston, che conta un milione di abitanti, è la più grande città di lingua inglese dell’arcipelago caraibico. Da visitare sono King Street, la via dello shopping, Harbour Street, dove si tiene un mercato artigianale e Kings House, la residenza del governatore. Ci sono molti locali, pub e discoteche con bande soca (musica dance di tipo soul calypso), serate karaoke e balli di salsa cubana: tra i più in voga citiamo lo Studio 38, il Quad e il Privilege. Tra gli hotel a cinque stelle da provare The Jamaica Pegasus Hotel e Courtyard by Marriott. Gli amanti dell’arte possono trovare una grande mostra alla National Gallery fra Orange Street e King Street: al piano terra si trova una fantastica statua in bronzo di Bob Marley ma ci sono anche opere di Dunkey John, David Miller e Tina Matkovic. Marley Museum in Hope Road è invece la casa dove il mitico Bob è vissuto dal 1975 fino al 1981, anno della sua morte, ed è costante luogo di pellegrinaggio per i fan.
Dolphin Cove
Blue Mountains
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18 V I S I O N I
L’isola vanta splendide foreste in cui fare eccellenti escursioni e bird watching ma anche imponenti cascate che attirano migliaia di turisti che le percorrono tenendosi per mano. Alle Dunn's River Falls a Ocho Rios, nota per le sue terme, l'acqua che cade comincia ad un'altezza di 220 metri, con terrazze come scaloni giganti e lagune. Le cascate sono famose anche per un centro di sport acquatici e per aver ospitato concerti di Rihanna e Ziggy Marley. La loro fama è cresciuta nel 1962 quando Ursula Andress ci passò attraverso nel film “007 - Licenza di uccidere”. Curiosità per cinefili: Ian Fleming trascorse nella residenza giamaicana Goldeneye (titolo di un altro film dell'agente segreto di Sua Maestà) da gennaio a marzo negli anni tra il 1946 e il 1964 e nel corso delle otto settimane di permanenza scrisse tutti i 14 romanzi che hanno come protagonista il celebre James Bond.
GIAMAICA fascino ipnotico
Sandals Royal Caribbean, Montego Bay
Sole, mare e sabbia richiamano viaggiatori soprattutto da Europa e Stati Uniti. Dolphin Cove, ad esempio, è una località balneare dove si può nuotare con i delfini, squali e razze nel loro ambiente naturale, e la sua Jungle Trail consente di vedere iguane, rettili e numerose varietà di uccelli. Doctor's Cave Beach si caratterizza per la sua calma acqua turchese e la sabbia finissima vicino a Montego Bay. La città si distingue anche per i meravigliosi campi da golf e il fiume Martha Brae dove è possibile navigare in zattera. Chi desidera regalarsi un soggiorno a 5 stelle può recarsi al Hyatt Ziva Rose Hall o al Sandals Royal Caribbean, uno dei 7 lussuosi resort del Gruppo Sandals presenti in Giamaica. A Montego Bay, la quarta città più popolata del paese con 120.000 abitanti, perfetta per lo snorkeling e lo shopping, si trova Rose Hall Great: una villa su una collina con 365 finestre, una per ogni giorno dell'anno, 52 porte, per ogni settimana dell'anno, e 12 camere, una per ogni mese.
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VISIO N I 19 Hyatt Ziva Rose Hall, Montego Bay
Hyatt Ziva Rose Hall, Montego Bay
Sandals Royal Caribbean, Montego Bay
Sul litorale nord-est dell'isola Port Antonio, con il tradizionale mercato delle banane, si sviluppa come antico porto adibito al commercio della banane e conserva lo stile coloniale tipico del Commonwealth. La città offre inoltre ai visitatori l’incantevole spiaggia di Blue Lagoon, ideale per lo snorkeling e le immersioni, ed il vicino fiume Rio Grande dove poter praticare rafting. Gli appassionati di storia potranno inoltre visitare i siti storici di Trelawny. Salendo in quota le Blue Mountains in mezzo ai boschi costituiscono la più alta catena montuosa sull'isola e insieme alle John Crow sono patrimonio mondiale con il Blue Mountains Peak, il picco più alto di 2.256 metri. Si può praticare trekking tutto l’anno grazie al clima tropicale: in Giamaica fa caldo tutto l'anno e di fatto l'inverno non esiste, tanto che le temperature di gennaio assomigliano a quelle estive in Italia.
Vicino alla città di Savanna-La-Mar, nel sud dell’isola, è possibile visitare le piantagioni di canna da zucchero risalenti al XIX° secolo. Poco distante si trova Lover’s Leap, una suggestiva scogliera alta oltre 500 metri. l (P.B.)
Oltre a spiagge meravigliose, l’isola vanta splendide foreste e imponenti cascate.
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20 O N D E
GEOMETRIA d'onde
LA RIGIDITÀ DELLE FORME GEOMETRICHE, ESALTATA NELLO STILE DI LUSSUOSI SUPERYACHTS, SI IMPONE DECISA SU UN MARE INFINITO E SI LASCIA CULLARE DALLA SINUOSITÀ DELLE SUE ONDE. Di Pierpaolo Magagna
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ON D E 21
ARCADIA YACHTS A105
Le linee “mascoline”, sfaccettate e nette che rappresentato il tratto caratteristico del Cantiere sono state qui interpretate per sviluppare ulteriormente gli spazi di convivialità e quelli all’aperto che rappresentato la quintessenza di ogni yacht ARCADIA. Lo stretto rapporto con l’ambiente naturale viene esaltato e allo stesso tempo rispettato grazie alle ampie aperture che limitano l’uso dell’aria condizionata, ai pannelli solari integrati nella sovrastruttura e all’ampio utilizzo di soluzioni vetrate all’avanguardia ad altissimo isolamento termico. La convivialità e il relax a bordo mantengono un valore centrale: l’aft deck permette di ospitare fino a dodici persone comodamente sedute per una cena formale, mentre nella zona lounge troviamo spazio per altri dodici ospiti: un’area, quest’ultima, che può trasformarsi in ulteriore spazio cena, offrendo quindi all’armatore la possibilità di ospitare a tavola oltre venti persone. Questo stesso principio è stato seguito nella concezione dell’intero ponte superiore, dove spazi interni ed esterni si mescolano con sapienza, diventando un’ulteriore splendida area di relax. La convertible skylounge di quasi 30 metri quadri, sfruttabile per 365 giorni all’anno, si apre a poppa verso la sunlounge, che con i suoi 35 metri quadri di superficie non solo regala un ulteriore spazio conviviale a diretto contatto col mare, ma ripara al tempo stesso l’intero aft deck.
Lunghezza fuori tutto 31,57 m Motori V8-1000 MAN 1000 Cv Velocità massima 17 nodi
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22 O N D E
ROSETTI
Lunghezza fuori tutto 48,00 m Larghezza massima 9,25 m Velocità massima 16 nodi Motori: Coppia di MTU 12V2000M72 (1080 kW @ 2250 rpm) o Due CAT C32 970 (kw 2100rpm – B RATING)
SUPERYACHTS 48M SV
Caratterizzato dal sobrio design esterno e dalle lunghe finestrature che sono la firma del famoso designer italiano, il 48m Supply Vessel rimane sotto i 500GT (stazza lorda), risultato importante per un’imbarcazione di questo tipo. Il ponte poppiero lungo circa 18 metri assicura agli armatori più avventurosi lo spazio necessario per trasportare tender di grandi dimensioni o come piattaforma touch-and-go per l’elicottero (lo yacht può essere costruito anche con i parametri degli Ice Class). In alternativa, può essere sfruttato come beach club all’aperto con infinity pool – e una seconda area benessere sul sundeck – oltre a zone di condivisione e dispositivi per l’entertainment.
Per quanto riguarda il layout interno, gli armatori possono scegliere di avere la cabina armatoriale sul ponte superiore, affacciata sul ponte privato di poppa, oppure una suite a tutto baglio con studio sul ponte principale di prua, cabina armadio separata e bagni armatore e armatrice. In questa seconda versione, il ponte superiore viene sfruttato come skylounge e area pranzo all’esterno. Gli alloggi dedicati agli ospiti sul ponte inferiore comprendono quattro grandi cabine con bagno privato.
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24 O N D E
Lunghezza fuori tutto 40,00 m Larghezza 8,00 m Velocità massima 16 nodi
BENETTI
Oasis 135' Benetti fa ritorno al Singapore Yacht Show dal 12 al 15 aprile con grandi aspettative per il mercato asiatico. Il cantiere, cogliendo l’occasione per celebrare il suo 145esimo anniversario, dimostra l’importanza strategica della regione APAC, con la presentazione di Oasis 135’, un nuovo esclusivo modello appartenente alla linea di prodotto Class pensato per rispondere alle ultime tendenze del mercato. Oasis 135’ è l’evoluzione del DNA di Benetti, uno yacht dislocante pensato per un nuovo modo di usare e vivere gli spazi a bordo. Il progetto reinterpreta il concetto di ambienti esterni e interni in uno stile più moderno e contemporaneo, partendo dall’idea di riavvicinare l’armatore al mare attraverso un uso più informale dello yacht. Disegnato in collaborazione con lo studio di architettura inglese RWD, è il nuovo modello della linea di prodotto Class, che consentirà a Benetti di rispondere alle più recenti richieste del mercato. Il layout, caratterizzato da una nuova e rivoluzionaria concezione di vita a bordo, è stato concepito con un utilizzo degli spazi innovativo che mira a un elevato comfort e riserva un ruolo di primo piano alla luce. L'enorme terrace beach ne è un chiaro simbolo.
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PhotoŠ Riccardo Callegari
26 A T U P E R T U
Piacere, sono Fabio Lamborghini.
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A TU PE R T U 27
CI SI DEDICA SOVENTE ALLA GRANDEZZA DEI GRANDI MA ALTRETTANTO INSONDABILE E AFFASCINANTE È LA LORO MODESTIA. FABIO LAMBORGHINI, CHE AVREBBE FORSE PIÙ DI ALTRI IL DIRITTO ALL’ALTERIGIA, SIA PER L’IMPORTANTE COGNOME CHE PER UNA VITA DEDICATA ALL’OMONIMO BRAND, È TUTT’ALTRO CHE ALTEZZOSO. UOMO ELEGANTE, NEI VESTITI MA SOPRATTUTTO NEI MODI, IN UN RAFFINATO COMPLETO BLU, È UNO DI NOI: CI ACCOGLIE AL ROXI BAR (EMILIANO DOC, DIREBBE VASCO) DI RENAZZO, PAESE CHE HA DEDICATO A SUO ZIO FERRUCCIO UNA PIAZZA E UN MONUMENTO PER CELEBRARNE IL GENIO E LA CREATIVITÀ. Di Annalisa Fortin Per entrare nel suo mondo, dobbiamo per forza un po’ parlare di suo zio Ferruccio. Certamente, vi ho accolti qui infatti perché Renazzo, frazione di Cento, è il paese natale di Ferruccio Lamborghini. Mio zio, figlio di contadini, non voleva procedere in quella direzione, così si è improvvisato imprenditore. Avendo una grande passione per la meccanica, pensò di dare a chi viveva di agricoltura un mezzo per alleviarne le fatiche, così si è cimentato nell’ideazione di trattori. Il trattore già esisteva ma costava tantissimo. Solo pochi latifondisti potevano permetterselo. Lui ha inventato un trattore economico, trasformando Jeep militari americane o inglesi, stoccate in varie parti d'Italia e che costavano molto poco, in trattori. Così, nel 1947 in una piccola officina con tre collaboratori iniziali, produsse dei trattori che costavano circa la metà di quelli in commercio (i Fiat e i Landini) e nel 1949 fondò l'azienda Lamborghini Trattori. Fu un grande successo. I suoi trattori funzionavano benissimo ed erano più veloci degli altri poiché erano di origine automobilistica, inoltre li concedeva con delle agevolazioni economiche molto vantaggiose per i contadini e innovative per allora. Come si è arrivati poi alle automobili? Nell'arco di un ventennio Ferruccio fonda ben 5 aziende. Dopo i trattori arrivano i bruciatori, le caldaie, i condizionatori d'aria e nel ‘63 parte con le automobili sfidando Ferrari; nel ‘68 fonderà addirittura due aziende nello stesso anno: Lamborghini Oleodinamica e Lamborghini Vini. Davvero un uomo geniale. Assolutamente sì, tant’è che sette anni dopo la sua morte, avvenuta nel 1993, il Comune di Renazzo gli ha dedicato una piazza e nel 2006 anche un monumento bronzeo.
L'amministrazione comunale lo commissionò a Salvatore Amelio, che in questa opera bronzea ha cercato di rappresentare la creatività di Ferruccio in tutti i suoi aspetti. Prima di fare questo monumento lo scultore ha voluto parlare molto con me per conoscere la storia di mio zio e ne è scaturita quest’opera. La parte sottostante rappresenta la terra, l'agricoltura, da cui Ferruccio ha tratto ispirazione e da cui è partito, infatti ci sono una ruota e un parafango del trattore che simboleggiano la svolta. Al centro c'è il simbolo del toro che è il marchio dell'azienda ed era anche il suo segno zodiacale. Di fianco il cofano della Miura rappresenta il successo perché attraverso l'automobile il brand Lamborghini va in tutto il mondo. Sopra ci sono una serie di mezzelune che nell'arte simboleggiano la genialità, infatti questo monumento si intitola “concretezza e genialità” perché Lamborghini pensava, ma soprattutto realizzava quello che pensava. Questa è la storia di Ferruccio, ci racconti la sua. Giorgio Lamborghini, fratello di Ferruccio, era mio padre, sposato con Luciana Tassinari. Io sono il loro primogenito, nato nel 1954. All’epoca c'era già la prima azienda di mio zio, quella di trattori, ed aveva coinvolto tutta la famiglia o meglio i suoi fratelli maschi. C’era anche una sorella, che però non si è mai interessata delle aziende, tant’è che io scherzando, poiché è l’unica rimasta in vita, le dico che questo è il motivo per cui è ancora viva. Chiaramente l'indirizzo familiare era di tipo tecnico, quindi anch'io ho intrapreso questo tipo di studi per poi entrare nel mondo del lavoro nel 1974, non con Lamborghini Automobili come sarebbe stato più piacevole e premiante, per gli occhi quantomeno, ma con Lamborghini bruciatori e condizionatori d'aria. Come mai non ha iniziato con Lamborghini Automobili? Perché purtroppo nel 1973 mio zio ha dovuto fare un'operazione economica che è stata quella di vendere la Lamborghini Automobili, per sopravvivere con le altre aziende. Operazione economica non da poco, come mai è arrivato a tanto? Per un evento sfortunato. Il governo boliviano gli aveva ordinato 5000 trattori da consegnare in soluzione unica (avevamo invaso tutto il paese, una volta prodotti). L'elicottero del governatore boliviano cadde, scoppiò la rivoluzione e il nuovo governo non volle più quei trattori. I fornitori e i dipendenti andavano comunque pagati e per avere liquidità la cosa più veloce e immediata era vendere la Lamborghini Automobili che stava andando benissimo. Un decennio dopo tentò di ricomprarla ma si scontrò con il colosso americano Chrysler. E nel 1985 25 miliardi facevano la differenza. Era il prezzo offerto? No, aveva offerto molto di più. Era il gap tra la sua offerta e quella della Chrysler. Quindi l'ammontare dell'offerta di quant'era? Questo non posso rivelarvelo. Oggi la Lamborghini Automobili di chi è? Dal 1998 è dell'Audi, che è un brand del gruppo Volkswagen.
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28 A T U P E R T U
Con quale ruolo la fece entrare suo zio nell'azienda? Mio zio fece una scelta molto intelligente che accettai di buon grado; ho capito poi quanto importante fosse stata. Mi fece iniziare come semplice operaio, in vari reparti, in modo tale che io potessi conoscere tutti gli aspetti produttivi e l'ambiente operaio. Solo negli anni successivi sono gradualmente approdato a ruoli di grande responsabilità. Questa fu una grande scuola per me. Quando poi l’azienda nel 2002 è stata ceduta, ho accompagnato per 5 anni la nuova direzione, ma c'era bisogno di prendere in mano il museo storico di famiglia e di rivalorizzarlo, così mi sono dedicato esclusivamente a quello. Intende il museo Ferruccio Lamborghini? Esattamente. Si tratta di un museo bellissimo inaugurato nel 1995 in provincia di Ferrara, spostato nel 2014 in area bolognese, dedicato alla storia di tutte le tipologie di prodotti Lamborghini, voluto dalla famiglia dopo la morte di Ferruccio per celebrare la sua grandezza, vini compresi. Ha primeggiato addirittura nel vino? Assolutamente sì. L'Umbria nel 1968 era certamente una regione poco significativa sotto il punto di vista della vinificazione. Ferruccio trasformò un bosco umbro in vigneto e con un rosso corposo prodotto con un mix di 4 uvaggi, chiamato Sangue di Miura, dedicato alla famosa vettura, battè i più grandi rossi italiani e conquistò il prestigioso premio Douja d'Or ad Asti. Ma i vini Lamborghini non sono molto conosciuti in territorio nazionale. No, per il semplice fatto che sono talmente famosi all'estero che sono prenotati prima ancora che vengano prodotti. Il 99% va all'estero, non è semplice trovarlo sul mercato nazionale, eventualmente fatevi un bel giro in Umbria direttamente alla Cantina Lamborghini.
Piacere, sono Fabio Lamborghini.
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Ferruccio ha avuto moltissimi meriti; anche portare avanti il lavoro di una mente così geniale deve prevedere delle capacità. Sì, certamente. Come disse un giornalista di Ferruccio Lamborghini ne nasce uno ogni cento anni. Noi poi, seguendo i suoi dettami e le sue regole, abbiamo cercato di mantenere il successo del brand nel mondo. Mi piace pensare che ci siamo riusciti e che una parte delle sue capacità ci sia anche nel nostro DNA.
Ricorda qualche insegnamento particolare che le diede suo zio? Gli insegnamenti fondamentali che mi ha dato sono due. Il primo è quello dell'umiltà, che comporta il fatto di relazionarsi con tutti, di cercare di avere un buon feeling, buoni rapporti il più possibile, di non vantarsi e di non autocelebrarsi. L'altro è il senso del risparmio, dell'economia. Lui sosteneva che il primo segreto per diventare ricchi è risparmiare, ottimizzare le risorse. Nel suo lavoro è più importante calcolare o osare? Per mio zio era quasi totalmente un osare. Io invece, che non sono Ferruccio, ho dovuto mixare le due cose, dosandole. Lui davvero osava alla grande. Anzi, le dirò di più. Ho sempre cercato di capire come funzionasse la sua testa, tanto lo ammiravo. Lui era quasi un Leonardo da Vinci per la sua epoca, non solo perché era diventato famoso ma perché, pur partendo da una situazione disagiata, come si suol dire “con le pezze al sedere”, è riuscito anche a diventare ricco. E una volta ottenuta una posizione agiata ha messo in discussione tutto nuovamente, sfidando Ferrari, creando la Lamborghini Automobili. Si pensi che tutti, banche comprese, lo davano per spacciato, prima ancora che iniziasse. Non dimentichiamo che oltre a Ferrari andava molto bene anche Maserati. Allora ho capito che il suo punto di forza era il credere in se stesso e nelle sue potenzialità, lui dentro di sé non aveva il minimo dubbio di riuscire nell'impresa. Ma la sfida era contro Ferrari oppure contro se stesso? Principalmente contro se stesso. Aveva bisogno sempre di nuovi stimoli e nuovi orizzonti. Non era mosso da un orgoglio individuale contro il mito Ferrari ma era mosso da una voglia interiore di crescere e di confrontarsi. Altrimenti si annoiava.
Mio zio Ferruccio mi ha insegnato l'umiltà, il mettersi in relazione con tutti, senza vantarsi o autocelebrarsi.
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Ferruccio credeva nelle proprie potenzialità, lei invece Fabio in cosa crede? Io credo nel lavoro di squadra. Ferruccio è stato un genio ma ha avuto tre fratelli che sono stati molto bravi a supportarlo rimanendo nell'ombra e circondandosi di validissimi collaboratori, che hanno saputo sviluppare i suoi geniali imput. Il suo cognome è stato più una fortuna o più una responsabilità? Tutte e due. È stato una grande fortuna e sono molto orgoglioso di portare questo cognome, però ha avuto come rovescio della medaglia moltissime responsabilità. Frank Sinatra era molto amico di suo zio e onorò pubblicamente la Lamborghini, ci racconti questo episodio. Sì, ad un gala dinner a New York, davanti a 600 delle persone più importanti di quei tempi, Frank Sinatra disse “If you want are somebody buy a Ferrari, if you are somebody buy a Lamborghini” (se vuoi essere qualcuno compra una Ferrari, se sai già qualcuno compra una Lamborghini). Fu un grande omaggio che fece a mio zio, un messaggio pubblicitario senza pari ma non premeditato. Per cui grazie Frank, per tutta la vita.
E lei nella sua vita con chi si è divertito? Ho avuto la fortuna di conoscere moltissime persone. Io sono sempre stato attratto dai fuoriclasse sportivi, i campioni di calcio, ma anche Alberto Tomba per esempio. Tutti quelli che ho ammirato li ho potuti conoscere e frequentare. Per che squadra tifa? Negli anni in cui sono nato, non potevi che essere juventino. Poi mi sono infatuato sportivamente di Gigi Riva e quindi ho deviato. Ovviamente ho sempre simpatizzato per le squadre emiliane. Ripeto, ho conosciuto tutti i più grandi calciatori da Gigi Riva stesso a Del Piero, fino a Messi, al quale ho appuntato, quando ancora non era famoso, la spilla con il nostro marchio (il toro) sulla giacca, dicendogli che gli avrebbe portato fortuna. Ovviamente non è stato merito mio il suo successo ma mi piace pensare che un po’ di fortuna gliel’abbia portata davvero.
Messi la Lamborghini ce l'avrà di sicuro. Sì, ce l'ha. Così come ce l'ha Cristiano Ronaldo, anzi ne ha più di una. Ha parlato di una miriade di conoscenze ma per quanto riguarda gli amici? Gli amici veri sono quelli dell'infanzia, quelli dei luoghi dove sei nato. Questo cognome è una fortuna, ma da questo punto di vista fa sì che tu non sappia mai chi veramente si interfaccia con te in maniera del tutto disinteressata. In genere però riesco a sgamare chi si reputa mio amico per convenienza e chi no. Qualche rimpianto? Sicuramente sì, gli errori sono normali, sono umani e quindi anch'io ho commesso qualcosa di sbagliato nella mia vita, senza ombra di dubbio. Del resto gli errori sono quelli che ti formano, ti migliorano, sono indispensabili, quindi rimpianti ne ho ma sono più che soddisfatto. Cos'è il Fabio Lamborghini Day? In sostanza è una formula studiata per far vivere agli appassionati della Lamborghini, che vogliano conoscere la storia di Ferruccio Lamborghini, una giornata emozionante. Nonostante io non sia più direttore del museo, ricevo comunque richieste per raccontare quello che ho vissuto, quello che so e per vivere con me una giornata nel mondo Lamborghini. In questo giorno si passano un paio d'ore al museo, si pranza insieme, si visita l’azienda e poi si può anche provare l'ebrezza di guidare una Lamborghini. Sono tutti potenziali clienti? Assolutamente no, anche gente normalissima che vuole solo vivere questa emozione per un giorno. Suo figlio ha seguito le sue orme? Ancora no. Ha 24 anni e si è laureato con 110 e lode in scienze della comunicazione. Non vedo in lui un'assoluta passione per i motori, c’è ancora tempo per recuperare ed io lo spero, ma è giusto che lui segua la sua strada. Qualche sogno personale da realizzare ancora? Veramente i programmi personali li ho realizzati quasi tutti, adesso non mi resta che godere di quello che ho e spero nella salute per poter assistere mio figlio nella crescita. Ho dato molto e ho ricevuto molto. Mi ritengo soddisfatto. Di una vita straordinaria come la sua se ne potrebbe sicuramente fare un film. Che attore sceglierebbe per interpretare il suo ruolo? Domanda molto difficile, anche perché io non sono un esperto di cinema però potrei dirle le caratteristiche che dovrebbe avere questo attore: dovrebbe essere socievole, spontaneo e umile. In fine, un bel giro in Lamborghini, meglio da solo o con una bella donna seduta affianco? Questa sì che è una domanda difficile. Sono belle entrambe le situazioni. Deve scegliere... Meglio da solo per non mettere in difficoltà l'avvenente passeggero. l
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A TU PER T U 33
Piacere, sono Fabio Lamborghini.
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34 L A N C E T TE
IWC
CELEBRA I 150 ANNI DELLA MANIFATTURA CON UN'ECCEZIONALE COLLEZIONE COMMEMORATIVA IWC SCHAFFHAUSEN COMPIE 150 ANNI. PER CELEBRARE L’EVENTO, LA MANIFATTURA HA PRESENTATO AL SALON INTERNATIONAL DE LA HAUTE HORLOGERIE (SIHH) DI GINEVRA UNA SPECIALE COLLEZIONE DELL’ANNIVERSARIO, COMPOSTA DA 27 MODELLI IN EDIZIONE LIMITATA DELLE FAMIGLIE PORTUGIESER, PORTOFINO, PILOT’S WATCHES E DA VINCI. IN QUESTO CONTESTO, INOLTRE, IWC PROPONE PER LA PRIMA VOLTA UN OROLOGIO DA POLSO CON INDICAZIONE DIGITALE DELLE ORE E DEI MINUTI, ISPIRATA A QUELLA IMPIEGATA GIÀ NEL 1884 PER GLI OROLOGI DA TASCA PALLWEBER. Tutti i segnatempo sono accomunati da due particolari caratteristiche estetiche: i quadranti stampati bianchi o blu, realizzati con un complesso procedimento di laccatura a più strati e ispirati agli storici quadranti in smalto, e il logo dell’anniversario «150 Years» in forma di medaglione o di incisione.
LANCETTE
P O R TU G I E S E R
PER PE TUAL C ALEN DAR TO U R B I LLO N ED ITI O N «1 5 0 Y E ARS» Con questo modello IWC combina per la prima volta il leggendario calendario perpetuo di Kurt Klaus con un tourbillon sul quadrante. Questo capolavoro dell'orologeria è disponibile in un'edizione limitata di 50 esemplari. Ha una cassa in oro rosso 18 carati, un quadrante bianco con finitura laccata e lancette azzurrate. L'orologio è alimentato dal calibro di manifattura IWC 51950, un'estensione del calibro 51900 con l'aggiunta del calendario perpetuo. Per rendere visibile il tourbillon a «ore 12», i designer hanno aperto l'anello di cambio del calendario e integrato le fasi lunari nell'indicazione del mese a «ore 6». Con il suo rotore in oro massiccio, il sistema di ricarica automatica Pellaton garantisce un'autonomia di marcia di 7 giorni.
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P O R TO FI N O
HAN D -WO U N D M OO N PHA S E ED ITI O N «1 5 0 Y E ARS» Questo nuovo segnatempo combina un classico Portofino Carica Manuale Otto Giorni con l'indicazione delle fasi lunari a «ore 12». Prodotto in soli 150 esemplari, è ospitato in una cassa in oro rosso 18 carati da 45 millimetri e presenta un quadrante blu con finitura laccata. Le lancette in oro si abbinano al materiale della cassa; anche la luna e le stelle delle fasi lunari hanno una finitura dorata. Per il movimento di manifattura IWC calibro 59800, il calibro 59000 a carica manuale è arricchito da un modulo delle fasi lunari che deve essere corretto di un solo giorno ogni 122 anni. A «ore 9» si trova l'indicatore della riserva di carica.
IWC CELEBRA I 150 ANNI
P I LOT ’ S WATCH
B I G PI LOT ’ S WATC H AN N UAL C ALEN DAR ED ITI O N «1 5 0 Y E ARS» Disponibile in edizione limitata di 150 esemplari, presenta una cassa in acciaio inossidabile, un quadrante blu con finitura laccata e lancette rodiate. Il sistema di ricarica Pellaton del calibro di manifattura IWC 52850 è dotato di componenti in ceramica praticamente esenti da usura e utilizza due bariletti per assicurare un'autonomia di marcia di 7 giorni. Il movimento e il rotore con il medaglione dell'anniversario intarsiato si possono ammirare attraverso il fondello trasparente in vetro zaffiro. L'orologio è dotato di calendario annuale; questa comoda complicazione ha un display in formato americano per il mese, la data e il giorno in tre finestrelle separate sul quadrante e richiede una sola regolazione all'anno, alla fine di febbraio.
Padova Via C. Battisti 9 • Tel. 049 8752226 • www.ferrarilucagioielli.it
IWC acronimo di “International Watch & Co.” grazie alla passione per l’innovazione e la tecnologia, si è guadagnata fama internazionale. Situata nella città di Schaffhausen, dal 1868 la manifattura orologiera svizzera crea capolavori di alta orologeria che coniugano ingegneria di precisione e design esclusivo. Passione per l’innovazione, cura per i dettagli, attenzione per il cliente, sono valori che Ferrari gioielli condivide con IWC. FERRARI GIOIELLI È CONCESSIONARIO UFFICIALE E UNICO RIVENDITORE AUTORIZZATO DELLA PROVINCIA DI PADOVA.
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DA VI N CI
AUTOMATIC MOON PHASE 36 EDITION «150 YEARS»
Con il Da Vinci Automatic Moon Phase Edition «150 Years», IWC riprende la tradizione degli orologi-gioiello riccamente decorati. Si tratta di modelli prodotti dalla manifattura alla fine degli anni Ottanta e durante gli anni Novanta, come il celebre Lady Da Vinci in oro giallo con diamanti. Questo segnatempo ha una cassa in oro rosso 18 carati, un quadrante bianco con finitura laccata e lancette azzurrate. È disponibile in un'edizione limitata di 50 esemplari. L'orologio è dotato di un'affascinante indicazione delle fasi lunari a «ore 12». La cassa e le anse mobili sono tempestate di 206 diamanti bianchi puri pari a 2,26 carati.
IWC CELEBRA I 150 ANNI
IWC TR I B UTE TO PALLWE B E R
ED ITI O N «1 5 0 Y E ARS»
Nel 1884 IWC produce i primi orologi da tasca cosiddetti Pallweber. Questi orologi innovativi indicavano le ore e i minuti in formato digitale con grandi numeri su dischi rotanti. Nell'anno dell'anniversario, IWC rende omaggio a questa tecnologia pionieristica con l'IWC Tribute to Pallweber Edition «150 Years». Questo modello, disponibile in un'edizione limitata di 250 esemplari, ha la cassa in oro rosso 18 carati, il quadrante bianco con finitura laccata e dischi bianchi. Come tributo al design degli storici orologi Pallweber, nonché al fondatore americano di IWC, F. A. Jones, le finestrelle dell’indicazione digitale sono contrassegnate con le diciture «Hours» e «Minutes». I dischi girevoli dell'indicazione digitale Pallweber vengono azionati da un ruotismo separato con il suo bariletto. Questo assicura la massima precisione e un'autonomia di marcia di 60 ore.
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ARTE E CONTROPART E 41
RI HIE C C I BI D IO O NE AN INN ERMI I T C T IN I. TIN , IL NO IL SENT I COM PITO ASSO A E B O IT ID M IEP DISCDEI PR I OSP E RIE TRAB T N ALE SCA USIO O, GL VIEN CON R E N N E IO R À IA STE CH , IL B ASSA LENZ RTE, UONO R LIT A D O L’A OSA ENA ABB IL SI F . OD IA EN E P NA CUCI SI ZIO E PIANO HE R VOLE LA M ENES DI UI LE L ILEN I UN OTE C PIACEAZZ È LA FR PO ARE S OTE D IA. N A PIÙ TO J ARE ORE A F LLE N ATTER COR NCER MEZZ IL TEP DO DA NA B TA AN N COFRAM IERE IRAN I. E U SERA À DI U UI IN COGL , RESP LMON LA TIMIT ON C R AC IONE NI PO L’IN ALE CITE PE STAG A PIE IDE LLE V ELLA ONIA DE LLA B ARM DE TE ED AR
n orti sa F grafa, i l a n eo rte, i An cor a ra d danza e orme d' uali u c q f A e di a e l t tte capire il lusso gnan i tu Inse onata d aiuta a cedere esenza. ssi pr con e vi appa ni mes ettacoli a vostra g ll o e e sp e d tr mos
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42 A RT E E CON TROPARTE Enrico Rava
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Enrico Rava - ph© Umberto Germinale
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44 A RT E E CON TROPARTE Fabrizio Bosso
al sti s t i v he i musici di e F z c e v z a r lt a n a J s i. Og n i vo G i ov a nn i A t r ib u i s c e m es remo on
t iu il C e che c d i to r tis ti s ag gio che gli ar o nell ’au elementi ie suonat m 9 n 1 d i o n l l a o n a g r l a i t l e e d m v io fino blico ma heck en e u n o c i a l e. L e f o r m a d i inua t ica c t b s n d n u u e n o p e C a n t a p e r i l s o u e d è r e a l m v v e r o s p r u t t u r a a a to a l l a m c n i no che bitu i da a st sti, Sosa o, n te a s ent a osa d tus ia is sim s i p r e at t i e d en n a qual c es t a b e ll ag g i o r m e p o O m ar es e s c o r s g o u f e m m q s t u p e e l l a r a s s v o l a r e i n p u b b l i c o d i z i o n e. D i e s i b i t i i l d t e t, n ie a f a r e o l a s c i a t m a l i a r e u i e a d o g n d e g l i a r t i s a c e y Ke n n t i a p o m S n g m a , u n s o ad ve alc ic ves im ot i c o n o g i a c h e s i t a r e s o l o n d r e a M a r t e t t o. anno t a i s c e i i r d i a A e u c i cu ’ r uo azz t to d , p er ica. M suo q d s J regione, la nto: un po r to a c l a s s C o n c a to e i l q u i n te s o c o n i l o R e a l s o e s i h m o tut ta r e ap ros e m ov i e Fab ann o an c ab r i z io B è i l C e r a n te i n c o n t i n u o o è s e m p o l e s t r a d F er s e n s i o e r d t n u n g i r s s n t n n i a i i e u l u v l u a l a . g r i g ) S a a ost sti v lo s r us se t app Paolo ja z z d , i l f e o. U n a g i l j a z z m a tagne ll ’ultima o i tre n to n a m a g n a i n o a g a r u m n a a i p i g a m o’ m m ti Altr a i l i a R o fino al 1° li (predo he), un p dalla pr im sta: da te sono sta a i , a ic i t c m r u o i r n t s E n s a o i e ’ s r u t i t d o p in B e on om im l et g r up r iz io i chil li s til iden z eoe one c e d i z i m i c a s u g n i et n i c h m ig l i a i a d n o l e r e s a v a e F a b a s i o n i c o n R c e ra io so o. p a n o n t a m i n a z l p e r c o r r s s r o a d s u , E n r i c o i n p i ù o c r o a s c o l t n i l o Re a . a s o o a o r v e r d i Da c r i t C n F a i s d e a t l i e d l o a ( il f aol to r n p r o ge t t ti v i ianis P e n e i p , t n t l z r i a s i i z a , l emi at t i d t r o m b a j a e n d o n o p o r ig i n a l i e es i d e n c e r dei tr U n o iani della i val e v i pr o du z ioni ist i n t to a r t pr al s r t i e e a f s u g l i e q a r b ge u n t at i ’ d comp ‘adot e diver si, si ag giun o r semp quest ’ann o r o l A Fabrizio Bosso
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Paolo Fresu ph© Manuela Abis
no stre u z io ll onic o s c a P i s a , d a F o s c o l to , m o c o n l a p r o d a t l va ni all'a oa usic all ’ar te 3 0 an esti icchi g uide alla m
f d oltre , da V az z, op e to i l ica e oltr a i a Massa , wor ksh scana da r iz zati al j tro/mus el libro n i o e d i o a g iug n ib ons ione to a la T is tich i a l te te i n d fino a (da Pog g denze ar t iva in tut t cipalmen enti legat presantaz n concer a u n u i o t i i t v , n t s a r i l e n e a r e o t o r t e o p è i o l , C h r li a n ti ti ir e e l te r s eg n à anc in f at ncer usica ole e r icch che n er ie di co usic Pool eventi m ga at tivit le sul sito e tr a par r ativa”. er ar b or a p , e i n r n i s n d u a o la r i c c a c i a z i o n e M ge s t i o n e e l l a s u a l c o n s u l t a b o m m i s t i u s i c a l e n d i C o l t r a h e n e r i e t i c o c N o e a m d a , . s et a n n e a e r e s m r t u o n n p u m ’A n r o o t n L nde i n te ar ti zazi og r a v o l v e r à i del m a nar r a z i e r z p i o i p r “ p i n n o a d o l o a org , un i co d in e, l r icc che si e sti s rgica a vo c . Del lar e e ro ed , e. I te o. popo por anea oltrane” r ammatu re il respi o, con un d or iginal d C m n a g iug n e 6 l i t c o n te “i o, J o h n s c r i t t u r a i o d i e v o c a a m e r i c a e r s o n a l e n t i n i . u a r te D p a er da st c o n C p a g n a to d a l d e s i d a n d e a r t i e t a z i o n e C o c c o C n i l D e v i l Q r r o o m e p a c c o e t to n a s c s i c a d e l g u n ’ i n te r d i S te f a n l o F r e s u c u e g o dà I l p r o ia de lla m s i vo e n e s u mus ich on e di P a i s zi es la po r so espre la Moroz z te l ’esibi n e e e i v i i, n m n a a u D l’ lut p ens t tr ice as s o h e s i g l i o. c o l l dall ’a perdere lu ue n i di q er à in ar e, e Da no o r m a e s i s v o lg m a l i m i ss ie me ch iù pr o S e a r o f o n d o c o c h e a c c o g l e. i va, p y T h e t , n p s a o , e i b ndo es s r ane one s t ag i J a z z m o r e p r o f o c o n te m p o n d i d a e s p r d e g n a e Per la il F a n o r a a l del è sp è un eat i v o a Sa er is c o e il J a z z mus ic a cr n diale, n e an c ar e l ar à quell o e, s ug g m s n o o e i a ò m io z F iz n lia on pu cena . di ja z ’occh XI ed lo tr a t a It a Q u e l a l e s t i v o s t i d e l l a s a e s t i v a n n e r e s ot t l a s u a X X S a r d eg n a n tut omuna i t v l i i e i e a c t a t t i l l s l s s m a a e e o u d v e il f op acc C om g r amma 1 8 , fes ti del n or d d lior i m sica z z pr 0 i m ig ro r ti ja he la mu melo die tà p 2 i e l l i c a z n c o o o ,c cas Jaz i e lo dei c r re t ant i lt and u e s to i m e i n v a r i c e n t r d u n o m o n d i d i s i c o. A s c o r e d e l l e t e d i b i l i t à a e e in q T r n i e t o t ve a à e s p r r e i o t r r e s p il t i te gio re imp m o. r as che s P o te d u n v i a g n o m i n a to e , s i s e n te b l u e s e l ’ m a n t i c i s e n ia . ro el è p a r n u n i c o d d e p a r ig i e s t i z i a d a l n o s t r o o u m a n o ò u m m ra d ci i t o a n o e s t l t t a i ’ e o e o l s dir isc ron z ios t a: r ò p e a r t o u e c p n c p r r i o s i p e i n e , s i p e t r a to e i m a n o n s c h e n o n s t c fil m a r ge n z , i l t u t to u n i v o c a H u g o , c i ò i m e. l è z r pr a o e s j t l e n c e i o d ca lo na z i diceva V i i t s s u e m La d om e ac er e, la h é, c Per c n s i p uò t o che n
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Paolo Fresu ph© Andrea Rotili
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48 I L BU O N P O L ITICO
Il buon politico A cura di Tommaso Lunardi
Il Romanticismo
d’acciaio del politico "artista"
i
l nostro appuntamento mensile faccia a faccia con i politici più intransigenti della Storia, sarà un po’ diverso questa volta. Non ho, infatti, intenzione alcuna di presentarvi il personaggio ma vi renderò noto il suo nome solo alla fine di questo articolo per poterne apprezzare i contenuti senza lasciarci influenzare dal “politicamente corretto”. Esaminerò uno dei testi più importanti di questo personaggio, intitolato “Romanticismo d’acciaio”, altro non è che l'illustrazione e la spiegazione di cos’è stato il risorgere del nazionalismo
Joseph Goebbels
in Germania. Un fenomeno, quello poco fa citato, che ha permesso al popolo tedesco di sentirsi di nuovo “popolo”, di far sì che ritrovasse le sue origini, la sua cultura, la sua storia, il suo valore malgrado l’annientamento subito nel corso dei secoli, dalla pace di Westfalia al diktat di Versailles.
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IL BUON POLITICO 49
Il Risorgimento tedesco dell'‘800 si svolse in maniera pressoché analoga a quello italiano. All’inizio i moti rivoluzionari erano per lo più elitari, il popolo era minimamente, se non assolutamente, coinvolto in essi e ciò che si otteneva altro non era che un “colpo di stato” falso, celato sotto la maschera degli dei denaro e potere. La rivoluzione ottriata è una sommossa “di breve durata; dall’alto infatti è difficile, se non impossibile, costringere un popolo entro un nuovo ordinamento”. Ordinamento, si sottintende, imposto unilateralmente dalla classe dirigente senza il minimo consenso democratico. Le rivoluzioni “dal basso”, invece, sono “volute, sostenute e imposte dal popolo ed è il popolo a condurle a compimento.” Il popolo è protagonista in prima fila, combatte e alza la voce contro l’oppressore. Il “popolo stesso non è soltanto plasmatore” della rivoluzione ma è la sua stessa “intima essenza normativa”.
cittadini, il “duce” la deve riporre nelle mani sicure di un Parlamento che la amministri. L’autore di questo testo rivoluzionario parla, anche, di una momentanea sospensione delle libertà borghesi, in quanto la libertà di ogni singolo cittadino non sarà mai uguale completamente alla volontà dello Stato. Per questo la legge dello Stato diventa unica momentanea legge ammissibile e inconfutabile. Almeno per il tempo necessario a ricostruire un Governo ed un'economia in uno Stato martoriato. Fondamentale è il legame che il politico deve intrattenere con l’arte. Secondo molti storici ed esperti del settore, i fascismi europei sono mossi da una concezione dell’uomo che riprende in parte il sentimento romantico dei più grandi artisti ottocenteschi. La cultura è la suprema espressione delle forze creative di un popolo.
Secondo molti storici ed esperti del settore, i fascismi europei sono mossi da una concezione dell’uomo che riprende in parte il sentimento romantico dei più grandi artisti ottocenteschi. La cultura è la suprema espressione delle forze creative di un popolo... Era inutile pensare che si potesse garantire un governo stabile e duraturo retto da una democrazia nel momento in cui il Paese stava andando a rotoli sotto le percosse della crisi economica e sociale. Moltissimi Paesi anche del terzo mondo si sono affidati a leader “non allineati”, fuori dall’influenza degli USA e dell’ex Unione Sovietica. La figura carismatica del dittatore prende inevitabilmente piede. Il politico artista ricerca tale ideale dall’antichità rinascimentale italiana, Machiavelli prevedeva la necessità dell’avvento di un “duce” che unificasse l’Italia sotto la sua egida. Doveva essere severo, spietato con i nemici, dal pugno di ferro ma, al contempo, dal cuore di velluto, quindi, corretto verso i suoi sudditi, amato, rispettato ma temuto. Una volta creata la Nazione, ma soprattutto creati i suoi
L’artista ne è l’interprete, toccato dalla Grazia. L’arte ha perso la sua valenza di ispiratrice per l’uomo e per la comunità, non conosce più la forza che proviene dal carattere nazionale della stessa e, volta ad un concetto individuale di libertà, degenera nell’anarchia spirituale, nella mancanza pressoché totale di ideali, di idee e di pensieri forti. Un’arte che si stacca dal popolo non ha diritto di stupirsi se il popolo poi la abbandona. L’arte si fa, insomma, portatrice di grandi valori per il nuovo cittadino, deve essere l’unica valvola di sfogo contro la censura mediatica. Era il 15 novembre 1933 quando Joseph Goebbels pronunciava il suo famoso discorso di apertura della Camera della Cultura del Reich e l’opera trattata altro non è che la trascrizione del discorso del ministro della propaganda della Germania nazista.
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50 S U ST R A DA
HARLEY-DAVIDSON 115 ANNI DI STORIA E BELLEZZA… SENZA RUGHE
Esistono le moto e poi esistono i monumenti alla passione motoc i c listic a. Uno tr a i p iù imp orta n ti è s ic u ra m e n te r appr esentato da l ma rc h io H a rl e y- Davids on . Oltr e c ento ann i di s toria s u du e ru ote , di passione e di l ib e rtà on th e roa d. Di Stefano Cannas
Un mito americano diventato poi leggenda in tutto il pianeta. Possedere una Harley-Davidson significa ben di più che essere semplici proprietari di una moto. Chi si avvicina al mondo della storica factory americana, sceglie di abbracciarne quello stile particolare, quella filosofia di viaggio in gruppo oppure in solitaria, e soprattutto mostra di possedere un ottimo orecchio musicale per apprezzare pienamente la melodia degli scarichi aperti da cui fuoriesce tutta la rombante potenza del bicilindrico di Milwaukee. Oggi Harley-Davidson è in grado di presentare una vasta gamma di moto d’avanguardia non più solo nella motorizzazione e nello styling ma anche nella collaudata crescita di elettronica, meccanica e componentistica, che rende ora questi bisonti di ferro dei capolavori non più soltanto di fascino ma anche di sicurezza ed affidabilità su strada. Sistemi frenanti d’eccellenza grazie alla partnership con Brembo Italia, telai alleggeriti
per rendere alcuni modelli estremamente maneggevoli soprattutto nel traffico cittadino. Una grande novità su tutte: la nuova Harley-Davidson STREET 750. Un modello d’ingresso nella famiglia Harley, in vendita a meno di 7.500 euro (con forme di finanziamento davvero vantaggiose). Una City Motorcycle estremamente pratica e maneggevole nei percorsi urbani ma sicura e generosa quando è ora di affrontare quelli extra urbani. Altra grande novità è la fusione tra la famiglia Dyna e quella Softail che ha prodotto una completa gamma di nuovi modelli, tutti sempre ispirati alle linee più tradizionali della casa americana ma ancor più ricchi di accorgimenti innovativi e verniciature incantevoli dal fascino intramontabile. Tirate fuori il vostro vecchio giubbotto in cuoio nero, acquistatevi un casco e recatevi a realizzare il sogno più romantico della Custom Life. La vostra Harley-Davidson vi sta aspettando. Ride and have Fun.
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SU STRA DA 51
ST I L E TOU RI NG C UST OM Presenta una finitura personalizzata in edizione limitata e uno schema di colori lussuoso e di massima qualità.
CVO™ LIMITED 2018 115° anniversario
Motore
IL MAS SIMO C OMF OR T TOUR IN G DI L U N GA P E RC ORRE N ZA Questo è ciò che accade quando una Grand Touring americana raggiunge il massimo in termini di stile e comfort. Potenza, personalizzazione e impianto audio di alta qualità per i motociclisti che vogliono tutto.
M ILWA U K E E E IG H T ® 117 TWIN-COOLED t m
Coppia Motore
166 NM
Peso a secco
E SC L USI V E S E LL E R I SC A L DATE HA MMOC K
MO T O R E MILWA UK E E - E IG HT ® TWIN-COOLED 117
Una sella personalizzata con inserti in pelle e selle riscaldate per un'esperienza di guida di lusso per il guidatore e il passeggero.
Il motore V-Twin più potente mai offerto dalla fabbrica.
4 1 1 Kg
Altezza della sella, senza carico
760 MM
Prezzo a partire da
€ 43.700
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52 S U ST R A DA
softail HERITAGE CLASSIC 2018 I L DAR K C LAS S IC O DE L L ' E RA M ODE RN A La motocicletta Heritage Classic è un omaggio al fascino cromato degli anni '50.
i l l um i na z i one a n t e r iore a le d
Illuminazione impressionante per una maggiore visibilità durante la notte.
c ru i se c o n t r ol d i s e ri e
È possibile impostare la velocità di crociera per far riposare il polso senza però rinunciare a mordere l'asfalto.
pa ra b r e z z a r i mov i b i le
Il passaggio dalla guida Touring alla guida Cruising è immediato. Il parabrezza, utile per proteggersi dal vento durante lunghi viaggi, può essere rimosso in pochi secondi per ottenere un look più deciso.
N U OV I SS IMO T E L A IO
S O F TA IL ®
Un telaio più leggero e rigido (rispetto ai precedenti modelli Softail® e Dyna®), per un rapporto forma/funzione mai esistito prima. Grazie ad un look hard tail d'altri tempi, offre un'esperienza di guida del tutto moderna.
mo no -a mmo r t izzatore po s t e r io r e a d e l evate pr e s ta zio ni
Il nuovissimo mono-ammortizzatore posteriore, facilmente regolabile, offre un'aderenza dinamica in curva, pur mantenendo il suo look hardtail.
MO T O R E big t win MILWA UK E E - E IG HT ®
Un motore potente e fluido, con risposta rapida dell'acceleratore e un rombo puro e appagante. Disponibile nelle cilindrate 107 e 114. Motore
MILWAUKEE-EIGHT® 107 o 114 Coppia Motore
1 4 5 NM
Altezza della sella, senza carico
680 MM
Peso a secco
3 1 6 Kg
Prezzo a partire da
€ 23.000
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54 S U ST R A DA
softail FAT BOY 2018 ®
ricon fer mato un mito d i semp re : la fat b oy ® nel suo r i usc i tis s im o re s tyl in g L'icona originale Fat Custom che ha cambiato tutto, lo ha fatto di nuovo. Finiture in cromo satinato. Pneumatico posteriore dalle linee muscolose da 240 mm.
l i n ea da r u l l o c o m pr e ssore
Un look dalle linee muscolose grazie alle nuovissime ruote Lakester a disco pieno avvolte nel pneumatico anteriore più largo che la fabbrica abbia mai offerto: 160mm, combinato con un pneumatico posteriore da 240mm.
d i m inuis ce il pe s o d e l t e l a io
Anche il modello Fat Boy® gode del look e dei vantaggi del nuovissimo telaio Softail®, molto più leggero e allo stesso tempo solido rispetto ai precedenti modelli.
MO T O R E big t win MILWA UK E E - E IG HT ®
Dall'acceleratore scaturisce un ruggito forte e appagante. Un motore decisamente fluido, disponibile in due diverse cilindrate: 107 e 114.
Motore
M I LWA U K E E EI G HT ® 107 o 114 Coppia Motore
1 4 5 NM
Peso a secco
3 0 4 Kg
Altezza della sella, senza carico
675 MM
Prezzo a partire da
€ 22.200
f i n i tu r e i n c r omo s at inat o
Un'enorme porzione cromo satinata scolpita infonde a questo modello un look deciso che di certo non passa inosservato.
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56 S U ST R A DA
softail street bob 2018 ®
il des ig n più c lassic o d ella s toria h - d rip rog ettato c on un telaio più l e gge ro e p iù rigido. s p irit o r ibelle ma af f i dabil ità m a s s im a .
Profilo e stile di guida inconfondibili ed esaltanti sono gli ingredienti del nuovissimo Street Bob.
st i l e b o b be r g r ezz o e d e s s e n z i a le
Dotata di manubrio mini-ape, cerchi a raggi e finiture scure.
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Un motore decisamente potente che si fa sentire. La nuova tecnologia di sospensioni offre alte prestazioni favorendo una maggiore leggerezza di guida. Inoltre il nuovo mono-ammortizzatore posteriore, regolabile, garantisce la massima aderenza in curva.
Motore
M I LWAU K E E EI G H T ® 107
Coppia Motore
145 NM
Peso a secco
2 8 6 Kg
Altezza della sella, senza carico
680 MM
Prezzo a partire da
€ 15.000
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Strumentazione digitale, accensione senza chiave, porta di ricarica USB e caratteristica illuminazione a LED.
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Per attraversare i Canyon della giungla urbana una motocicletta Dark Custom® che cela al suo interno un motore V-Twin Revolution X™ da 750cc raffreddato a liquido.
HARLEY-DAVIDSON STREET 750 ®
l o o k t e ne b ros o, ag g r essi vo, pe r so n a l i z z ato
s e l l a r iba s s ata
Sfoggia un sistema di scarico 2-in-1 tutto nero, cerchi in alluminio pressofuso di colore nero, avantreno completamente nero e cupolino di ispirazione Café Racer.
L'altezza della sella è di appena 720mm. Il telaio e la sella sono stretti e consentono una presa ancora più semplice. Il baricentro basso fornisce la giusta sicurezza quando si è alle prese con il traffico o si cerca parcheggio.
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Il motore V-Twin, di colore nero, raffreddato a liquido è stato progettato per conquistare il traffico della giungla urbana. Chi desidera insinuarsi negli spazi ridotti delle strade cittadine può contare sulla risposta fluida e progressiva dell'acceleratore.
impia nt o f r e na nt e co n s is t e ma a bs Il sofisticato sistema antibloccaggio montato di serie offre la giusta affidabilità.
Motore
v-t w i n r evo l u t i o n x t m Coppia Motore
5 9 NM
Peso a secco
2 2 3 Kg
Altezza della sella, senza carico
720 MM
Prezzo a partire da
€ 7.450
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58 CO P E RT I N A
Estefania
BERNAL
PhŠ Cristian Beliera Styling Micaela Faiman Make Up Sol Oberti Hairstyle Rodrigo Mesina Abbronzatura naturale Lite Brush Location Atelier Marcelo Pendola
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COPERTIN A 59
Perseverate e trionferete!
una bellezz a che a dir poco incanta, un car at tere energico e tenace, estefania bernal, Miss Universe A r g e n t in a 2 016 , c i r e g a l a u n'in t e r v i s ta e s c l u s i va .
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60 CO P E RT I N A
Partiamo dalla tua infanzia, come l'hai vissuta e cosa ci puoi raccontare dei tuoi affetti? La mia infanzia è stata bellissima, la ricordo con molto affetto. Grazie a tutto l’amore ma anche ai valori che ho ricevuto sono diventata la persona che sono ora. I miei genitori e mia sorella maggiore sono sempre stati molto presenti, abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto e sono sempre stati il mio sostegno e la mia forza. Tutti i miei ricordi di allora sono positivi, i miei compleanni, le vacanze, la mia bella scuola e naturalmente i miei nonni e i miei amici di sempre! C'è un episodio che ti ha cambiato la vita? Sin da quando ero una bambina ho sognato di diventare una modella e di lavorare in TV. All'ultimo anno di liceo, nel 2013, ho partecipato ad un concorso di bellezza, l’ho vinto e ho ottenuto una copertina per il Magazine Caras (il più importante in Argentina). È stato un grande traguardo, oltre che l’inizio di questa carriera, avevo 17 anni.
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62 CO P E RT I N A
Tra le esperienze lavorative quale ti ha dato di più? Tutte le esperienze lavorative mi hanno lasciato qualcosa di positivo. Ho imparato tanto da tutti i lavori, ogni persona mi ha insegnato qualcosa. Sicuramente però il lavoro più gratificante è stato nel 2016 e 2017 per il programma televisivo più famoso in Argentina, "Bailando por un sueño": facevo parte dello staff di ballerini. Essere stata scelta tra migliaia di aspiranti è stata una felicità incredibile.
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64 CO P E RT I N A
La tua bellezza incanta, non a caso sei stata eletta Miss Universe Argentina 2016. Te l’aspettavi? Grazie mille per il complimento! Diciamo che ci speravo tanto, perchè infondo, quando ti presenti o fai domanda per una selezione, di qualsiasi genere, ti aspetti sempre di essere scelto! Ovviamente è fondamentale avere fiducia in se stessi, essere preparati e poi la tenacia è essenziale! Che tipo di esperienza è stata per te? Come l’hai vissuta? È stata un'esperienza davvero bella e indimenticabile in cui ho imparato molto e ho incontrato persone davvero molto brave. Avere rappresentato il mio paese nelle Filippine è stato un vero orgoglio, l'ho vissuto con molte responsabilità, aspettative e un po' di nervosismo, ma soprattutto con felicità. La preparazione per il concorso è stata molto intensa con lezioni di passerella, dialettica, lingue straniere e attività fisica. Per concorrere non basta essere solo bella: devi essere una donna emancipata, con dei valori, con un occhio di riguardo al sociale. Io ad esempio ho lavorato per la fondazione internazionale "Smile Train", ho visitato ospedali e giocato con i bambini. Abbiamo la sensazione che presto ti vedremo coivolta in qualche progetto in Italia, puoi svelarci qualche dettaglio? Lavorare per la TV italiana è il mio più grande sogno, assieme a quello di prender parte ad un film internazionale. Per il momento non posso dire molto sull'argomento, la mia manager Paola Benegas se ne sta occupando. Cosa ti piace dell’Italia? Mi piace l'Italia per la sua storia, la sua architettura, la sua tradizione e ricchezza. È un paese con grandi possibilità di crescita professionale, cosmopolita, adoro la vostra lingua e sto studiando italiano da diversi mesi. Amo particolarmente Milano, la capitale della moda, perché è il sogno di ogni modella poter lavorarci. Sei attiva nei social e hai hobby particolari? Sì, amo i social networks, ritengo che oggi siano fondamentali sia per comunicare con le persone ma anche, nel mio campo, a livello lavorativo.
Quale aspetto ti piace maggiormente del mondo della moda? Amo tutto ciò che è moda ma soprattutto adoro lavorare nella moda! In particolare posare per campagne pubblicitarie. Altri sogni professionali? Oltre a lavorare nella TV italiana e portare a termine importanti campagne per brand riconosciuti a livello internazionale, non disdegnerei sfilare per Victoria Secret. Un pregio che ti riconosci e una debolezza da confessare? Sono una persona con una grande forza di volontà, cerco sempre di portare a termine i miei obiettivi nonostante le avversità, questo lo reputo un mio pregio. Come debolezza devo ammettere che sono molto ansiosa, non so aspettare: voglio sempre tutto e subito! Che rapporto hai con il tuo corpo? Non sono mai stata a disagio con il mio corpo, accetto me stessa come sono. So di non essere perfetta... mi prendo cura del mio corpo, mangio bene e mi alleno molto per raggiungere un'armonia totale. Come reagisci alle critiche? Dipende da quali critiche ricevo e soprattutto da chi provengono. Se sono costruttive, le prendo e valuto se posso fare qualcosa per effettivamente cambiare e migliorarmi. Se invece sono solo commenti crudeli e privi di oggettività, non li prendo in considerazione e non mi feriscono. Svelaci qualche dettaglio della tua vita sentimentale... hai un partner? No, al momento non ho un compagno: per ora mi concentro sul mio lavoro e sui miei prossimi progetti! Come ti vedi tra dieci anni? Mi vedo lavorando in ciò che amo, magari dedicandomi al mio show televisivo: vorrei condurre un programma tutto mio. Dal punto di vista sentimentale invece vorrei essere sposata con tre figli e tanto tanto felice. Lasciamoci con una tua massima… Perseverate e trionferete! l
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COPERTIN A 65
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66 COS E D I C ASA
HA ORIGINI MOLTO ANTICHE MA POSSIAMO RICORDARE GLI ANNI SETTANTA COME IL PERIODO DI SUA MAGGIORE DIFFUSIONE. OGGI, LA CARTA DA PARATI TORNA IN AUGE CON UN'INFINITÀ DI SCELTE. NEL MONDO DELLA DECORAZIONE SI SONO APERTE LE PORTE ALL’ESPRESSIONE DEL DESIGN SUI MURI, ATTRAVERSO PROPOSTE DI WALLCOVERING D'AUTORE.
w a l l c o v e r i n g
d'autore
Sin dai tempi più antichi l'uomo ha sentito la necessità di ornare le pareti, soprattutto nelle classi più agiate delle varie civiltà, con tendaggi, affreschi, rivestimenti in legno, stucco o cuoio. Durante il Medioevo in Europa si diffuse la tradizione araba degli arazzi, che ornavano le più importanti corti europee. L'arazzo, pertanto, può essere considerato come il più vicino parente della carta da parati. Verso il XII secolo si iniziò ad importare la carta in Europa dalla Cina e nacque l'usanza di dipingerla per poi applicarla alle pareti. Fino alla diffusione delle macchine industriali, veniva ornata a mano o con complessi rulli artigianali, oggi si acquista in rotoli, generalmente di misure standard. Nel corso degli anni anche la carta da parati è stata oggetto di mode,
seguendo le correnti artistiche e culturali del periodo, proprio come l’abbigliamento. Ora è tornata di grande tendenza tant’è che la sartoria applicata alla progettualità ed alla produzione di grafiche decorative non ha limiti. Le stampe vengono effettuate con inchiostri ecologici su materiali innovativi, testati per resistere all’usura e ad essere vissuti quotidianamente, lavabili, resistenti agli urti ed ignifughi. Per quanto riguarda lo stile, il colore e la struttura della carta da parati la scelta è vastissima. Si può optare per uno stile classico, essenziale o più ricercato. Un abbinamento sempre amato è quello di carte da parati a motivi e a strisce combinate con altre a tinta unita. Di certo, una bella tappezzeria murale, scelta
Carte da parati GLAMORA, da sx le collezioni Bloom, Keiko, Ardakan, Kashmir, Mistral, Twilight.
con cura, è in grado di valorizzare tutto l'ambiente. La carta da parati è l'espressione del gusto estetico che si esprime sulle superfici ed è un prodotto che offre molti vantaggi. Il primo è di poter avere belle pareti per moltissimi anni. Se la carta da parati è di buona qualità ed è montata bene, non ci sarà la necessità di sostituirla per molto tempo. Di solito si cambia più per una voglia di rinnovamento che per reale necessità. Inoltre, l'esperienza diretta di chi vive in ambienti con carta da parati è di avere meno polvere in sospensione nell'aria. Un'idea da sfatare è che "non fa respirare le pareti". Le pareti tappezzate traspirano come quelle tinteggiate a tempera, lavabile o tirata a scagliola.
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COSE DI CASA 67
Gruppo Tomasella
Esistono moltissime varietà di carte da parati. Normalmente si preferisce quella vinilica perchè è un prodotto molto pratico da pulire e da smacchiare, anche nel caso di bambini che lasciano le impronte sulla superficie. Si possono però fare anche scelte di pregio come la carta in paglia giapponese, o un tessuto murale, oppure i sugheri e le sete che creano un ambiente esclusivo.
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68 COS E D I C ASA Carte da parati ROMO, collezioni Floris e Lomasi.
I tessuti, in passato usati in castelli e ville, sono infatti ancora oggi i rivestimenti più ricercati e preziosi e nel corso del tempo si sono molto evoluti. Oggi si parla infatti di TNT (tessuti non tessuti) con i quali la posa in opera è più veloce, i filati sono tecnologicamente avanzati, quindi facilmente lavabili, resistenti e pratici. Le carte da parati sono diventate di livello sartoriale, opere di autentica artigianalità, per un prodotto contemporaneo, di design, unico e funzionale. Una vera combinazione di moda, elementi grafici e architettura. Materiali, tessuti, estetica e decoro si sposano alla funzionalità e al bisogno di armonizzare gli spazi, per risultati d’impatto ed eleganti.
Spesso viene evidenziata una sola parete, non più tutta la stanza come accadeva in passato, o addirittura una porzione di essa o un elemento architettonico. Un altro espediente largamente diffuso è quello di usare la carta da parati dietro il letto, in modo da far emergere la testata, perché il rivestimento delle pareti ormai si adegua ad ogni stanza della casa, dalla zona giorno alla zona notte, compreso il bagno, grazie alle tipologie impermeabili adatte agli ambienti con alta umidità. Molto pregiate sono le carte da parati in tessuto non tessuto metalliche che rappresentano una decorazione raffinata, dallo stile aristocratico, poiché creano magnifici riflessi e giochi di luce sulle pareti. Illuminate dalla luce naturale creano un effetto splendente per un ambiente dove non tramonta mai il sole.
w a l l c o v e r i n g
d'autore
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70 COS E D I C ASA
WALL&DECÒ, coll. Exa, designer Giovanni Pesce
WALL&DECÒ, coll. Evanescense, designer Eva Germani
Le carte da parati in fliselina sono in grado di mascherare piccole imperfezioni e creano uno strato di isolamento termico e acustico. Esistono poi le carte da parati strutturate (o a sfondo strutturato) che hanno la particolarità di avere il motivo percepibile al tatto. Addirittura ci sono carte da parati strutturate verniciabili, perfette per chi vuole personalizzare i propri ambienti, cambiando colore quando lo si desidera, semplicemente riverniciando la carta. Anche dopo varie mani di pittura l'effetto 3D e la struttura rimangono invariati. La scelta del colore è fondamentale per armonizzare un ambiente. I toni dei verdi, degli azzurri, il pavone chiaro, il turchese e l'avorio sono particolarmente rilassanti, per cui adatti per camere da letto e salotti. Il decoro è una scelta personale e l'offerta è molto ampia, ma affidarsi ad un professionista può aiutare, così come per l’applicazione (chi ha una buona manualità può eseguire la posa in autonomia). Le righe verticali vanno molto bene in caso di soffitti bassi, ma non se la camera è stretta e piccola. Disegni grandi vanno bene per ambienti voluminosi o per mettere in evidenza nicchie, colonne o angoli particolari. I disegni piccoli vanno sempre bene, soprattutto sono adatti per ambienti piccoli ed irregolari.
WALL&DECÒ, coll. Tarake, designer Elisa Vendramin
WALL&DECÒ, coll. Mystical-Dream, designer María Gómez García
Altra opzione da considerare per trasformare l'atmosfera, rinnovando le pareti di casa, sono i fotomurali che offrono la possibilità di personalizzare e dare un tocco di originalità ad una stanza, reinterpretando le emozioni fotografiche. Che si tratti di una spiaggia caraibica o uno skyline di New York o un bosco naturale o i motivi dell’Estremo Oriente, chiunque troverà nel fotomurale l’esperienza visiva XXL desiderata. l (A.F.)
WALL&DECÒ, coll. 17110EWC, designer Christian Benini
WALL&DECÒ, coll. Shocking, designer Talva Design WALL&DECÒ, coll. Brocart, designer Giovanni Pesce
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72 G O U R M E T
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GOURM E T 73
SPENSIERATO COME IL CIOCCOLATO E BRIOSO COME UN PRIMAVERILE UOVO IN CAMICIA
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A EL E I SVINATATE V SE FF N ME RA AG I NI SE E OMP ANT GNA G O TO CC ESS SE A S GU TTE NTERALL'INIBO. E I C RIC DA SITÀUON RIOEL B U C D
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Senti il bisogno di coccolarti con qualche elegante cubetto di cioccolato fondente o, piuttosto, di galleggiare in una piscina di panna montata o, ancora, di lasciarti travolgere dal brio di un piatto gourmet primaverile? Ti capita di “sfogarti con il cibo” perché l’oroscopo ti è ostile o, semplicemente, perché è da stamattina che se non soddisfi subito questa voglia potresti subire un trauma? Ogni scusa è buona?
NON SENTIRTI IN COLPA. LE TENDENZE 2018 NON MENTONO: LA SPENSIERATEZZA CHE CI PROCURA IL CIBO CONSOLATORIO È IL TOP! Di Giusy Locati
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74 G O U R M E T
Il canale Food Network sta riproponendo quasi a ciclo continuo le puntate più esilaranti di "Man vs Food". Idea peraltro ripresa di recente da molti fast food per farsi nuova pubblicità. Il programma, nato nel 2008 su Travel Channel, prevede che in ogni puntata il conduttore vada in una città per degustare e illustrare le ricette tipiche e per affrontare la sfida lanciata dal ristorante locale. Una gara che di solito obbliga a mangiare piatti di dimensioni esagerate o proposte culinarie oltremodo piccanti. In palio, di solito, c’è la t-shirt del ristorante dedicata al vincitore. Non un viaggio di un mese in una luxury destination. Ma una t-shirt celebrativa dell’impresa. Punto. Così Blumirtillo, gaudente blog di cucina, (https://blog.cookaround.com/blumirtillo/) all’ennesima puntata e all’ennesima t-shirt vinta, rischiando l’indigestione dal conduttore, ha voluto approfondire la questione “il significato del cibo e il valore delle dosi” giungendo alla conclusione che il nutrimento, per la maggior parte degli esseri viventi, non è solo un bisogno primario ma una vera e propria fonte di benessere.
E vale l’antico detto melius abundare quam deficere. Che è poi anche un po’ quello che traspare di noi italiani dalla lettura di “Mangia, Prega, Ama” di Elisabeth Gilbert: lenti, allegri, soprattutto amanti del buon cibo. Attenzione: non sempre. Se fino a qualche anno fa sembravamo il popolo per eccellenza dedito al cibo, oggi anche Gilbert deve aggiornarsi: fonte ABA/La Sapienza e Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute - dati rielaborati da Andrea Pandolfi - qualche volta gli italiani hanno un pessimo rapporto col cibo. Il 15% soffre di varie forme di disturbo alimentare, il 31,7% è in sovrappeso, il 49,2% non ha un rapporto sereno con gli alimenti.
Chissà come il conduttore di "Man vs Food" affronterebbe una maxi porzione di questa
PASTA AL FORNO CON GAMBERI E CREMA DI PATATE!
(Ingredienti per 6 persone) 500 gr di penne rigate, 3 patate grandi, 400 gr di latte, 20 gamberi, 1 cucchiaio di aneto in polvere, 1 pizzico di noce moscata, sale, pepe, olio extravergine di oliva, basilico. Pelate le patate e tagliatele in piccoli pezzi. Fate bollire le patate così tagliate in acqua salata finché non diventano morbide. Scolate le patate e schiacciatele con lo schiacciapatate. Sgusciate i gamberi e togliete l’intestino aiutandovi con uno stuzzicadenti. Scottate i gamberi in padella con un filo d’olio. Aggiustate di sale. Tagliatene a cubetti 4, unite un filo d’olio e frullateli con il frullatore ad immersione. Togliete i gamberi rimasti dalla pentola di cottura. Unite le patate schiacciate. Unite alle patate il latte e i gamberi frullati. Aggiustate di sale e pepe. Cucinate finché non si forma una crema molto morbida. Cucinate la pasta. Scolatela e unitela alla crema. Aggiustate di sale e pepe. Unite un filo d’olio. Aggiungete l’aneto in polvere. Trasferite il tutto in una teglia. Infornate a 180° per 15 minuti. Guarnite con foglie di basilico e servite.
Il calore della sabbia, la melodia delle onde, il profumo di salsedine.
Confortevole Camping Oasi.
Chiosco, bar paninoteca e ristorante di pesce a pochi metri dal mare.
Sottomarina Via A. Barbarigo, 147 T. +39 041 5541145
il fascino dell’aperitivo al tramonto
eventi unici nella nuova area lounge
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76 G O U R M E T
Voi il cibo come lo vivete? Essenziale? Basico? Abbondante? Eccessivo? Se per Baloo e Mowgli, i simpatici protagonisti del Libro della Giungla, “ti bastan poche briciole, lo stretto indispensabile e i tuoi malanni puoi dimenticar” per moltissimi altri, tendenzialmente, l’essenziale non è né soddisfacente né divertente. Mangiare appaga e gratifica. Altro che poche briciole! Soprattutto allevia le sofferenze da stress. Siete turbati per la prova costume? Siete in ansia per l’imminente arrivo del bel tempo e l’inevitabile cambio degli armadi? Non siete realmente in agitazione ma volete una vera scusa per mangiare come se non ci fosse un domani? Qualsiasi sia la vostra motivazione per dedicarvi al cibo sappiate che... potreste anche non averne una. In uno studio condotto al Dipartimento di psicologia dell’Università della California di Los Angeles (USA), pubblicato online su Appetite, alcuni ricercatori hanno analizzato i dati relativi a 2.379 giovanissime donne coinvolte in uno studio osservazionale includente anche numerosi test psicologici finalizzati a comprendere sia il modo in cui le partecipanti reagivano alle difficoltà della vita sia la predisposizione a rivolgersi al comfort food in situazioni di stress, noia, rabbia, preoccupazione. Risultato? La percezione dello stress risulta minore nelle donne che hanno fatto ricorso al comfort food. Che bella notizia! Per il 2018 abbiamo sconfitto i sensi di colpa: adesso non ci resta che scegliere esattamente che cosa mangiare!
bmirltilulo Leggera, poco impegnativa e decisamente saporita. Un buon compromesso per questo facilissimo comfort food.
CREMA DI PISELLI AROMATIZZATA ALLA MENTA E LIMONE CON LE COZZE (Ingredienti per 4 persone)
20 cozze, 500 gr di pisellini precotti, 150 gr di brodo di pesce, foglie di menta, 1 limone, 1 bicchiere di vino bianco secco, olio extravergine d’oliva, pepe. Per prima cosa pulite bene le cozze. Mettetele in padella con un filo d’olio. Irroratele di vino bianco. Aggiustate di sale e pepe e cucinatele finchè non si aprono bene. Frullate i pisellini con il frullatore ad immersione. Aggiungete il brodo di pesce, il succo di limone, aggiustate di sale e pepe. Scaldate la crema per qualche minuto. Verso fine cottura aggiungete le cozze sgusciate, la scorza del limone e le foglie di menta. Condite con un filo d’olio e servite caldo.
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78 G O U R M E T
Il cibo che sentiamo il bisogno di mangiare stimola la produzione di serotonina, un neurotrasmettitore che si trova nel sistema nervoso e che ha un elevato effetto sul nostro cervello. È l’interruttore che regola la soglia del dolore, il ritmo del sonno e il senso di sazietà. È anche il pulsante della calma, dell’equilibrio, della tranquillità e della serenità. E se manca? Per stare bene e non essere giù di morale, mangiamo proprio quei cibi che stimolano la produzione di serotonina, anche se, qualche volta, possono far ingrassare. Non a caso si chiama anche ormone del buonumore. Dove si trova? Il top dei cibi allegri e spensierati è il cioccolato, ma anche latte e latticini, banane, datteri, arachidi, mandorle, avena, ciliegie, pomodori. Quando abbiamo una carenza di serotonina, come avviene per esempio nei cosiddetti cambi di stagione, il nostro umore è più vacillante, diventiamo più irritabili, spesso dormiamo poco e male. È proprio in questi momenti che scatta la voglia incontrollata di “qualcosa di dolce”. La serotonina viene infatti prodotta nel cervello quando mangiamo alimenti ricchi di carboidrati, come appunto i dolci, la pasta, il pane e tutti gli altri cereali. Però confortiamoci senza esagerare: Maria Grazia Strepparava, professore di psicologia clinica alla Scuola di Medicina di Milano-Bicocca, sottolinea che il conforto dato dal cibo può avere un ruolo positivo nell’ambito di uno stile di vita sano e attivo, a patto di non usare troppo questa forma di consolazione per non affrontare il vero problema che ci causa stress.
BRIOSO
COME UN PRIMAVERILE UOVO IN CAMICIA
bmirltilulo Primaverile, ricco di ingredienti, una vera e propria esplosione di messaggi positivi ai nostri “centri di controllo” interni!
UOVA IN CAMICIA CON FINOCCHI E SOPRESSA
(Ingredienti per 4 persone) 4 uova, 4 finocchi grandi, 4 fette di sopressa, aneto in polvere, 4 cucchiai di formaggio grattugiato, sale, pepe, olio extravergine d’oliva, noce moscata (in polvere), 1 pizzico di aceto bianco. Cucinate a vapore i finocchi dopo averli lavati e tagliati a fette. Una volta cotti, mentre sono ancora caldi, schiacciateli grossolanamente con una forchetta. Aggiustate di sale e pepe. Aggiungete la noce moscata e il formaggio grattugiato e mescolate bene. Unite infine la sopressa tagliata a cubetti. Distribuite il composto così ottenuto in 4 coppapasta. Nel frattempo cucinate le uova in camicia. Versate dell’acqua e 2 cucchiai di aceto in una pentola e portatela a leggera ebollizione. Sgusciate delicatamente un uovo alla volta facendo attenzione a non rompere il tuorlo. Noi li abbiamo messi in 4 ciotoline diverse. Con un cucchiaio create un vortice e fate scivolare al centro dello stesso un uovo. Cucinatelo per circa 3 minuti e fate lo stesso per gli altri. Togliete i coppapasta dai piatti, adagiate sopra il composto di finocchi l’uovo, spolverate di aneto e passate un filo di olio di oliva. Sale e pepe e le nostre uova sono pronte!
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GOURM E T 79
Dunque il cibo ci procura forti emozioni. Vediamo un alimento, lo annusiamo, lo assaggiamo e ci fornisce tutta una serie di sensazioni piacevoli perché ci parla di un ricordo felice, di un momento piacevole, di una sensazione appagante. Accade perché in base al livello di gratificazione dell’esperienza che stiamo vivendo, si attiva l’amigdala, parte profonda del cervello in cui si conservano le nostre memorie emotive più primitive legate alle nostre esperienze. Così, il cibo manda segnali a questo centro di comando sviluppando effetti che vanno ben oltre il sapore degli alimenti presentati in etichetta. Si tratta di comfort food, concetto definitivamente formalizzato già nel 1977 negli USA, e presto diventato un termine per indicare i piatti che danno sollievo, soprattutto quelli che hanno lasciato un segno nella storia personale di ognuno di noi: dal pane e zucchero alle lasagne, dal brodo di gallina al Profiterole. Secondo uno studio dell'Università di Buffalo, il comfort food non viene scelto tanto per il sapore quanto piuttosto per il ricordo di un legame affettivo con chi ha preparato quel piatto durante l'infanzia. "Gli alimenti che si prediligono in un momento 'no', spesso sono gli stessi che ci faceva mangiare una persona cara quando eravamo bambini", ha spiegato la psicologa Shira Gabriel, autrice dello studio. E "Comfort Food" è anche il primo ricettario di Jamie Oliver, cuoco, conduttore televisivo e scrittore di libri di cucina britannico che intende unire cucina e felicità. Questo bel libro raccoglie 100 delle ricette più famose di Jamie Oliver. I piatti più amati, che fanno ritrovare la gioia e che fanno sentire chi li mangia amato e protetto. Fonte di ispirazione i ricordi dell'infanzia. Jamie Oliver ha ideato queste ricette per nutrire cuore e anima. E a voi che cosa viene in mente se diciamo comfort food? Ognuno di noi, come Jamie Oliver, ha un piatto amato, quello che cerca quando è un po’ giù di morale o che desidera come una coccola speciale in alcuni momenti. Blumirtillo, per esempio, non rinuncia alle fragole e cioccolato (versione elegante e stilosa) ma nemmeno alla cotoletta alla milanese (versione casalinga) che fa tanto casa, profumo di fritto che te lo toglievi dopo 3 docce e la mamma che ti diceva “mangia che ti passa!”. l
BluMirtillo: http://blog.cookaround.com/blumirtillo/
Ecco come ci coccoleremo oggi!
CREPES FRAGOLE E CIOCCOLATO
SPENSIERATO COME IL CIOCCOLATO
(Ingredienti per 8 crepes) 500 ml di latte intero, 3 uova, 250 gr di farina, burro per ungere la pentola, 15 fragole grandi, 2 cucchiai di miele di acacia, gocce di cioccolato (a piacere), 150 gr di zucchero, 250 gr di ricotta, foglie di menta. Munitevi di ciotola e frusta. Sbattete le uova e aggiungete il latte. Mescolate bene. Aggiungete infine la farina setacciata. Mescolate bene aiutandovi con la frusta per evitare che si facciano grumi. Coprite la ciotola con pellicola e mettete in frigo per una mezz’ora. Al termine della mezz’ora ungete la crepiera e scaldatela. Versateci un mestolo del composto e distribuitelo bene. Cucinatelo da entrambi i lati. Togliete dal fuoco e impilate per lasciare ciascuna crepes calda. Lavate le fragole e tagliatele a cubetti. Unite la ricotta e lo zucchero e mescolate fino ad ottenere una crema dolce. Distribuite la crema nelle crepes e piegatele. Cospargete di fragole. Aggiungete il miele (e se vi piace qualche fogliolina di menta) e le gocce di cioccolato.
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80 I N A RTE M E DIOLANUM
UNO SPAZIO DOVE SI INCONTRANO ARTE, CULTURA, FASCINO. UNO SPAZIO CHE OGNI MESE SAPRÀ TRASMETTERCI NUOVE EMOZIONI. UNA GALLERIA D'ARTE? NO, UNA BANCA... IN ARTE "MEDIOLANUM".
MAG MEDIOLANUMARTGALLERY
ph© Alberto Bacchin
PUBBLIREDAZIONALE
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82 I N A RTE M E D IOLANUM
L'inaugurazione
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Lo scorso 20 aprile è stata inaugurata la nuova Galleria MAG - Mediolanum Art Gallery in Piazzetta Bussolin 21 a Padova, con la partecipazione del Presidente di Banca Mediolanum Ennio Doris. Si è trattato di un evento di particolare rilievo per molteplici ragioni che fanno capo sia al mondo dell’arte, sia al rapporto tra Mediolanum e la città di Padova alla quale il Presidente Ennio Doris è particolarmente legato. Mediolanum già da tempo ospita nei propri locali iniziative ed opere di arte contemporanea, ma con questa Galleria dà il via ad un progetto culturale molto più ampio e di respiro nazionale.
Landor Associates Via Tortona 37 Milan I-20144 Italy Tel. +39 02 764517.1
Mediolanum Mediolanum Private Banking Date - Data 22.09.15
Company - Cliente Mediolanum Artwork - Esecutivo 01_MED_PRIVATEBANKING_PANTONE_C.ai
Country - Paese ITALIA
Implementation - Esecutivista CDL
So ware Adobe Illustrator CS5
Recommended colours - Colori raccomandati P 10127 C
P 280 C
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Il presente documento è un esecutivo. La stampa laser fornisce un'indicazione del posizionamento dei colori, ma in nessun caso si deve fare riferimento per la verifica dei colori di stampa. I caratteri tipografici non vengono
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Note Text
forniti insieme al presente documento in base all'art. L. 22-4 del codice della proprietà intellettuale. Sul CD-Rom allegato troverete anche una versione del documento in outline.
Approval signature - Firma per approvazione
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IN ARTE MEDIOLANU M 83
Così il presidente di Banca Mediolanum
Ennio Doris
ha voluto dedicare alcune parole a questo evento svoltosi all’insegna della cultura nella splendida città di Padova.
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L’apertura del MAG rappresenta una tappa importante nella crescita di cui Banca Mediolanum è stata protagonista in questi ultimi anni a Padova. Al di là del rapporto speciale che mi lega a questa città e al suo territorio, Padova è da sempre la dimora di un patrimonio culturale universalmente riconosciuto. In ogni suo angolo vivono ancora oggi innumerevoli testimonianze della sua grandezza, della sua capacità di anticipare i tempi, di attrarre e accogliere artisti, scienziati e letterati, in ogni periodo della sua lunga storia. Un luogo dove le idee e le opere sono sempre state libere di confrontarsi e di esprimersi amplificando il potenziale innovativo di questa città. La nuova MAG oggi riapre i suoi spazi, accanto ad una sede Mediolanum caratterizzata da una vocazione artistica assolutamente unica ed essa stessa prezioso contenitore di una imponente collezione d’Arte Contemporanea in continua crescita. MAG è destinata quindi a diventare un polo fondamentale per l’Arte Contemporanea a Padova ma di respiro ben più ampio, dove incontrare le opere tanto di artisti di fama internazionale, quanto di giovani emergenti accuratamente selezionati.
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Un progetto ambizioso dedicato certamente agli appassionati dell’arte dei nostri giorni, a chi la considera sotto il profilo dell’investimento ma anche alla cittadinanza come nuovo tassello a quell’infinito mosaico che ogni città d’Arte costruisce, attraverso artisti e opere di periodi a volte lontanissimi tra loro, seguendo il filo invisibile della creatività.
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84 FO C U S
Focus p u b b l i r e d a z i o n a l i
86-87 Centro Studi Cepu La giusta preparazione per le facoltĂ medico-sanitarie e le opportunitĂ dei percorsi esteri
88 Marianna Miola Un’amica per la pelle.
89 Romea Yachting Club Il Porto turistico che offre i migliori servizi per la vostra piacevole permanenza e quella della vostra imbarcazione.
90 Metapoint Travel Specialisti in viaggi su misura.
Diamo spazio all'imprenditoria: sinergie, sviluppo, innovazioni, soluzioni, territorio, intraprendenza, filosofie, progetti.
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FOCU S 85
91 Le Camp Suite&SPA La tua oasi di relax rigenerativa.
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La prima boutique del noleggio auto a lungo termine.
95 Ristorante 19.94 Alta ristorazione a Padova.
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86 FO C U S
La giusta preparazione per le facoltà medico-sanitarie e le opportunità dei percorsi esteri OGGI INCONTRIAMO LA DOTTORESSA ALESSANDRA EVANGELISTA, RESPONSABILE DEL CENTRO STUDIO CEPU DI PADOVA, CHE SI OCCUPA DELLA PREPARAZIONE DIDATTICA PER L’ACCESSO ALLE FACOLTÀ MEDICO-SANITARIE, NONCHÉ DEI PERCORSI ESTERI. LE ABBIAMO VOLUTO PORRE ALCUNE DOMANDE. Buongiorno dottoressa, parliamo un po’ delle attività del Centro Studio. Può dirci esattamente di cosa vi occupate e in cosa consiste nello specifico il vostro lavoro? Dal 1969 ci occupiamo di formazione scolastica universitaria e professionale. Ad oggi CEPU, come emerso da una recente ricerca condotta dalla società “Statista” pubblicata sul settimanale “Panorama” (Anno LVI - N.06), risulta il primo ente formatore italiano con il miglior servizio ai clienti. Con il passare degli anni poi abbiamo riservato una crescente e particolare attenzione alla preparazione finalizzata all’accesso nelle facoltà medico- sanitarie. Ecco, le facoltà sanitarie. Superare il test d’ingresso non è semplice e ogni anno molti aspiranti medici vengono tagliati fuori... Non è semplice, è vero. Ma è anche vero che dipende molto da come ci si prepara. Troppo spesso mi arrivano studenti che pensano che sia sufficiente studiare per il test nei due mesi successivi all’esame di maturità. Ma purtroppo non basta, è necessario prepararsi con mesi di anticipo.
In effetti il programma è vasto e le materie scientifiche che il test tocca sono parecchie. Come fate a gestire una tale mole di informazioni? Spesso il problema non sta nella quantità di informazioni ma nel modo in cui vengono assimilate. Se si lavora correttamente sul metodo di studio, sulla forma mentis dello studente, e si evita un approccio troppo mnemonico, si ottengono risultati ottimali. Bisogna inoltre capire come trarre il massimo da ogni studente e per far questo noi utilizziamo l’MQS, un multiquestionario che serve proprio ad analizzare l’allievo e capire quali sono le sue peculiarità per lavorare al meglio su di lui. Perdoni la domanda “scomoda”, ma rispetto ai vostri numerosi competitor ritenete dunque di offrire un “di più”? Nessuna scomodità, anzi. Il fatto è che il tipo di servizio che offriamo affronta la questione da tutt’altra angolazione. Non ci occupiamo infatti solo di trasmettere nozioni ma insegnamo allo studente come rielaborare queste informazioni in modo utile. Spesso il giorno del test le cose vanno storte a causa della troppa emozione, per non parlare delle numerose domande “trabocchetto” pensate apposta per mettere alla prova le capacità
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FOCU S 87
CENTRO STUDI
logiche dell’esaminando. Imparare a gestire l’ansia o a leggere ed interpretare correttamente i quiz, sono punti molto importanti del nostro metodo. Non si tratta solo di mettere lo studente in condizioni di superare la prova di quel giorno ma di dargli gli strumenti per gestire il percorso universitario che verrà dopo. Chiaro. E in caso di fallimento, c’è sempre il piano B. Sappiamo infatti che fornite preparazione anche per le facoltà estere, giusto? Ecco, su questo punto mi sento di dover fare una precisazione. Riferirsi ai percorsi esteri come “piano B” ad oggi non ha senso. Si tratta infatti di atenei di eccellenza che per certi versi risultano addirittura maggiormente formativi per chi sceglie questa opzione. Collaboriamo da anni con diverse università europee che offrono esperienze di questo tipo e in tutti i casi abbiamo riscontrato un approccio illuminato verso la materia. Si tratta di uno stile didattico che unisce il sapere al saper fare e che mette lo studente nella condizione di toccare con mano quello che sarà il suo lavoro. Teoria e pratica si compenetrano in modo intelligente. Ma soprattutto non c’è il test... Il test in realtà c’è, ma non è ostativo. Non funziona come in Italia in cui il test fa da spartiacque tra chi può e chi non può. Si preferisce invece offrire allo studente una valutazione delle sue competenze, che possa poi essere utile nell’immediato, guidando i suoi primi passi. Chiaramente bisogna arrivarci preparati, motivo per cui nei mesi che precedono il test, offriamo una preparazione molto approfondita presso la sede della propria città. È un procedimento che funziona molto bene. Certo, sempre che allo studente piaccia l’idea di trasferirsi in un altro paese. Avete incontrato mai delle “resistenze”? All’inizio pensavamo che la distanza avrebbe rappresentato un problema ma dopo i primi mesi ci siamo resi conto che non era così. Paradossalmente, spostarsi presso i campus universitari europei non richiede tempistiche e costi eccessivi, di certo non più di quello che
richiederebbe una qualsiasi permanenza fuori sede in una città italiana. Anzi, spesso i tempi di trasferimento risultano essere meno impegnativi. Se poi consideriamo che all’estero il costo della vita è notevolmente inferiore rispetto al nostro paese, ecco che tutto si riequilibra e lo spostamento si rivela un falso problema. E invece costa tanto studiare all’estero? Spesso studiare in Italia sembra meno costoso ad un primo sguardo poco attento ma purtroppo solo una piccolissima percentuale dei nostri studenti si laurea entro i termini ed altrettanto di sovente non si riesce a superare il test d’ingresso al primo tentativo. La peculiarità dei percorsi esteri invece è che sono molto più pratici e spesso più organizzati facendo risparmiare anni e dando la possibilità di inserirsi prima nel mondo del lavoro con un’evidente ottimizzazione dei costi legati al periodo di studi. Quindi, se si è interessati alle facoltà medico-sanitarie, qual è il primo passo da fare? La prima cosa da fare è telefonare allo 049/659293 e prendere un appuntamento presso la nostra sede. Si verrà ricevuti da un consulente specializzato nell’argomento e insieme si potranno quindi “prendere le misure” del proprio futuro universitario. In più diamo allo studente la possibilità, gratuitamente e senza impegno, di mettersi alla prova con una simulazione che gli dia il polso della situazione. l Valerio Paccagnella
ph© Valentina Bernardi
PADOVA Galleria Berchet 4 2° piano (angolo Via Scrovegni) Tel. 049 659293 - www.cepu.it
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a bellezza è la migliore lettera di raccomandazione, sosteneva Aristotele, e questo nessuno può negarlo. Il problema è individuare e mettere in luce la propria bellezza, quella vera, quella da usare come splendido biglietto da visita quotidiano. Per riuscire in questo intento all’estero, e oggi anche in Italia, molte persone, non per forza vip, si affidano ai consigli di un professionista: il visagista. Frequente è l’errore di pensare che un’estetista abbia tutte le conoscenze in tale ambito. Il percorso accademico di una scuola di estetica può sicuramente prevedere l’insegnamento delle basi del trucco ma, nella stragrande maggioranza dei casi, tali basi non sono sufficienti per potersi definire un truccatore-visagista. Quest’ultimo conosce tutti gli aspetti legati al viso e alla pelle, partendo dal piano chimico-dermatologico fino a quello puramente estetico, ed è in grado di effettuare trattamenti per migliorare l’aspetto della pelle con massaggi e creme, e di renderla perfetta
MARIANNA MIOLA C. 349 79 17 973
mariannamiola@gmail.com
Marianna Miola
Marianna Miola, un’amica per la pelle. con lo studio della morfologia del volto e il trucco correttivo, unendo le conoscenze sui cosmetici alle competenze tecniche per esaltare un volto. Marianna Miola, dopo anni di studio e di esperienze compiute in Italia e a Londra, è una truccatrice e visagista professionista nel settore. Inoltre sta ampliando la sua preparazione frequentando l’Accademia Nazionale del Cinema a Bologna e quest’estate sarà a New York per un Master. Specializzata nello studio del viso, nella simmetria, nelle proporzioni, nella correzione dei più comuni difetti e nell’evidenza dei pregi di un volto, grazie alla sua conoscenza approfondita della materia, è in grado di correggere le imperfezioni, accentuare i punti forti, di enfatizzare uno sguardo attraverso lo studio e la delineazione, con tecniche innovative, di ciglia e sopracciglia. Sa individuare quei trattamenti specifici per i diversi problemi e le tipologie epidermiche. Opera con i trucchi più diversi a seconda dei caratteri del viso. Conosce le tecniche di realizzazione del trucco teatrale e degli effetti della luce sul volto. In sostanza, grazie alla sua consulenza, Marianna effettua la scelta dei colori, il camouflage e l’analisi dello stile che i clienti desiderano, rimettendo a nuovo l’immagine di ognuno, senza pratiche invasive. l
foto A
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ph© Alberto Bacchin
FOC U S 89
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Romea Yachting Club
l Romea Yachting Club è il porto ideale per chi ama godersi il mare nel senso completo del termine, ovvero con una barca. Con oltre 140 posti in acqua e altrettanti in rimessaggio a secco, per barche fino ai 14 mt, la darsena del Romea Yachting Club consente un soggiorno piacevole per ogni ospite, mettendo a disposizione servizi che garantiscono ogni comfort. Con un’area riservata a zona tecnica, a mezzo gru di sollevamento permette l’alaggio, il varo e la movimentazione delle imbarcazioni, la cui permanenza può essere annuale o stagionale ma anche di una sola giornata, previa prenotazione. All’interno del club un delizioso ristorante consente di gustare piatti della cucina locale in un ambiente distensivo e familiare, con ottimo vino e tantissimo verde intorno per i momenti di relax.
La collocazione sulla strada statale Romea rende il RYC un approdo valido sia per i servizi tecnici, per utenti interni ed esterni, ma soprattutto per l’esposizione di imbarcazioni in vendita, offrendo anche i contatti con brokers competenti in compravendite di natanti. I servizi offerti dal Romea Yachting Club sono diversificati e completi, comprendendo un negozio per l’acquisto di attrezzatura nautica e per la pesca, un servizio di falegnameria (foto A), per la ristrutturazione e la verniciatura delle imbarcazioni, tre meccanici in sede per dare supporto tecnico continuo agli ospiti e la possibilità di stallo per camper e roulotte, che possono usufruire di acqua ed energia elettrica. Di particolare utilità anche il servizio di tappezzeria, sempre interno alla darsena, specializzato in tendalini, cuscineria e biancheria con materiali di prima scelta. Ovviamente al RYC si possono fare sogni tranquilli perché tutta l’area è completamente videosorvegliata e tutelata anche da vigilanza. Non vi resta quindi che affidarvi alle competenze del Club e iniziare a scoprire le meraviglie del territorio circostante. l
ROMEA YACHTING CLUB
Coordinate: 45°13’62”N – 12°11’28”E SS. Romea, 578 Loc. Valli di Chioggia (VE) T. 041 558 5143 www.romeayachtingclub.it
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90 FO C U S Grecia
Maldive
Wietnam
Maldive
Metapoint Travel, specialisti in viaggi su misura.
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gnuno si porta dentro un viaggio che è un sogno e nulla è più personale di un sogno. La sua realizzazione richiede però investimento di tempo e di energie, oltre che di risorse economiche. Per questo è fondamentale affidarsi a mani sicure come quelle dello staff di Metapoint Travel, agenzia viaggi presente a Padova, Este, Vicenza, Noventa Vicentina, Villorba, Montebelluna e Mestre. In queste sedi personale competente e cortese lavora con passione per offrire viaggi autentici, con formule che si adattano alle esigenze del cliente, con itinerari personalizzati, cuciti su misura. Meta ideale da maggio a settembre è la Grecia e Metapoint Travel consiglia destinazioni fuori dai classici itinerari turistici, ricercando la miglior soluzione qualitàprezzo per rendere davvero unica una vacanza. Per esempio Karpathos, l’isola coperta di boschi e macchia mediterranea, che profuma di elicriso e di cisto, che ha baie segrete dove si rifugiano i pescatori e spiagge stupende dove si sente solo il rumore delle onde e del vento. Oppure l’isola di Andros, meta privilegiata per chi è alla ricerca di una vacanza all’insegna della tranquillità, del mare e del contatto con la natura.
METAPOINT TRAVEL PADOVA Via Zabarella 66/68 T. 049 8763624 padova@metapoint.it www.metapoint.it
Le sue spiagge sono fantastiche e raramente affollate o gremite. A chi invece volesse unire cultura e relax, l’agenzia propone Rodi o Creta. Le due isole infatti sono famose per le stupende località balneari, ma anche per il loro fascino storico e tra insenature romantiche da cui guardare il tramonto con una birra in mano e negozi di artigianato dove dare libero sfogo allo shopping, rimangono mete straordinarie. Tra le altre destinazioni particolarmente originali viene suggerito il fascino balcanico di Montenegro e Albania. Chi è alla ricerca di una vacanza indimenticabile, con itinerari su misura, anche per famiglie con bambini, da Metapoint Travel troverà la giusta proposta per un’esperienza unica, in cui cogliere le mille sfumature di una realtà diversa e lontana. E dopo, un solo pensiero... partire! l
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FOC U S 91
Le Camp suite & spa, la tua oasi di relax rigenerativa.
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e camp suite & spa è la nuova filosofia di oasi di relax, non più relegata a chilometri di distanza, ma da vivere con facilità, tra le vie del centro cittadino. Oltre ad essere uno degli hotel più eleganti della provincia, rappresenta un punto di riferimento per chi volesse concedersi una coccola per se stesso o per qualcuno di altrettanto speciale. Le modalità per organizzare un momento speciale sono svariate: da un semplice aperitivo con accesso alla spa ad un percorso benessere completo di massaggio in una delle beauty rooms.
Il tutto può essere combinato con specifici riti wellness come per esempio l’Amazonia Ritual, rituale multisensoriale, nutriente, antiossidante per il corpo, ricco di burri e olii vegetali derivanti dalla foresta amazzonica che, in sinergia con manualità di origine orientale, rilassanno il corpo. Ci sono anche proposte studiate come vere e proprie strategie di bellezza, quale ad esempio l’Energy Skin, rituale di bellezza viso ad alta concentrazione di vitamina C, energizzante, rivitalizzante e anti-age. Abbinato ad un piacevolissimo massaggio al viso e alle cervicali, è un vero e proprio elisir di bellezza per la primavera/estate, ideale per pelli delicate, asfittiche e grigie. A Le camp suite & spa non solo si potranno regalare momenti davvero unici ed impagabili ad un amico, ma anche organizzare un ritrovo di poche persone per festeggiare il proprio compleanno o un evento, con una bottiglia a bordo vasca nell’area wellness strettamente riservata per l’occasione. Le Camp dispone inoltre di un bar molto raffinato e confortevole, luogo dove potersi rilassare durante un circuito in SPA, per degustare un infuso o nel pomeriggio per un cocktail o sorseggiare del buon vino. l
ph© Andrea Ravanetti
LE CAMP SUITE & SPA PADOVA Via Giovanni Anghinoni, 10 T. +39 049 875 6656 info@lecampsuite.it www.lecampsuite.it
Denti dritti a tutte le età. LA PRIMA VISITA ORTODONTICA ANDREBBE FATTA DA BAMBINI ENTRO I SEI ANNI DI ETÀ. CHI È ORMAI ADULTO OGGI PUÒ RADDRIZZARE I DENTI ANCHE CON SOLUZIONI ESTETICHE TRASPARENTI O ADDIRITTURA NASCOSTE.
Dott.ssa PAOLA MURA Odontoiatra Specialista in Ortognatodonzia; Master alla Boston University; Perfezionamento alla C.Tweed Foundation di Tucson Arizona; Certificato di Eccellenza in Ortodonzia sia italiano che europeo; Certificata per la Tecnica INVISALIGN; Responsabile del Servizio di Ortodonzia presso Poliodontomedica Milano di Padova
L’ortodonzia è quella branca specialistica dell’odontoiatria che consente, attraverso l’applicazione di appositi apparecchi, di allineare i denti e di curare le disarmonie scheletriche tra mascellari in modo da ottenere una masticazione funzionalmente corretta. Inoltre, poiché lo spostamento dei denti e dei mascellari influenza la posizione dei tessuti molli come labbra, mento etc., è uno strumento non invasivo e quindi ideale per migliorare l’armonia del volto e del profilo. Molteplici studi psicologici hanno evidenziato che un bel sorriso ed un viso piacevole aumentano il senso di autostima di ciascuno di noi, consentendoci di relazionarci con maggior successo nei confronti del prossimo e, quindi, di migliorare la qualità della nostra vita quotidiana. Proprio per questo, a differenza di quanto avveniva in passato, il punto di riferimento per impostare una corretta diagnosi ed impostare il piano di trattamento ideale per qualsiasi individuo non è più semplicemente l’osservazione dei denti e delle radiografie, ma la valutazione del viso, del profilo e di come fare per
Dott. GIUSEPPE MOLINARI Medico Chirurgo, Specialista in Odontostomatologia e Protesi Dentaria, Implantologo. Docente Corsi, Direttore Sanitario di POLIODONTOMEDICA MILANO e IMPLANTOLOGIA PADOVA.
30 ANNI DI ESPERIENZA
conseguire certamente una masticazione perfetta ma anche per migliorare l’estetica complessiva di ogni paziente. Chiunque può comprendere a questo punto che un trattamento ortodontico, dal più semplice al più complesso, non può essere affidato ad un qualsiasi operatore ma debba essere competenza di chi ha approfondito al massimo le conoscenze in materia, dedicandosi esclusivamente all’ortodonzia e/o, meglio ancora, di chi ha conseguito la Specializzazione in Ortognatodonzia, affrontando l’apposito corso triennale post-laurea. A che età si consiglia la prima visita ortodontica? Sarebbe opportuno portare il bambino per un primo controllo intorno ai 5-6 anni, età in cui è già possibile valutare se sono presenti problematiche e se è necessario intervenire precocemente per correggerle. Esistono, infatti, alcune “malocclusioni” come ad esempio la mandibola troppo in avanti, gli incisivi superiori troppo sporgenti, il palato molto stretto e alcune forme di “abitudini viziate” (succhiamento protratto del dito o del ciuccio...) che devono essere trattate quando i pazienti sono ancora in età evolutiva, poiché solo in questa età è possibile, con apparecchiature semplici e affatto dolorose, agire ortopedicamente sui mascellari orientando la crescita in direzione corretta. Portare i vostri figli per un semplice controllo non costa nulla e può essere molto importante: talvolta, questa opportunità elimina il rischio di dover ricorrere alla chirurgia maxillo-facciale, qualora si pensi di accantonare il problema pensando di risolverlo in età adulta, quando oramai non è assolutamente più possibile correggere le gravi disarmonie solo con gli apparecchi. Ad ogni modo, è assolutamente fondamentale eseguire la prima visita “prima che i bambini abbiano completato la permuta dentaria”: solo così ci darete la possibilità di trattarli nel modo migliore per ciascuno di loro, evitando qualsiasi compromesso tipo la necessità di estrazioni dentali per risolvere un eventuale affollamento. Gli adulti possono affrontare un trattamento ortodontico? Certamente sì. Nell’adulto lo spostamento dentale avviene con le stesse modalità con cui si verifica nell’adolescente: le differenze sono eventualmente correlate alle diverse condizioni cliniche di salute complessiva dei tessuti di sostegno che impongono particolari accortezze da adottare nel corso del trattamento. Gli adulti ricorrono all’ortodonzia sempre con maggior frequenza, desiderosi più che mai di risolvere ed eliminare il disagio estetico derivante dall’avere denti disallineati, profilo sgradevole, masticazione scorretta, aspetto generale “trascurato”. Nella maggior parte dei casi, ricollocare i denti in maniera ottimale rende il sorriso più ampio e contribuisce in maniera decisiva a conferire nel complesso un aspetto più giovane.
Prima
Dopo
Quali sono i principali benefici per l’adulto? Le principali indicazioni all’ortodonzia dell’adulto sono: migliorare l’estetica del sorriso e del volto; migliorare lo stato di salute dei tessuti di sostegno (osso e gengiva), aumentando la stabilità dentale e riducendo la presenza di recessioni; ridistribuire correttamente gli spazi edentuli e riallineare correttamente i denti dentro l’osso in previsione di sostituzione dei denti mancanti con impianti e/o protesi tradizionali. Questo è un passaggio fondamentale quando vogliamo che le protesi siano ben eseguite e durature nel tempo; eliminare e/o attenuare problematiche delle articolazioni temporo-mandibolari, cui spesso si associano elementi quali dolore, contrazione muscolare, mal di testa etc.; correggere le gravi disarmonie dento-scheletriche, che comportano di solito notevoli problemi estetici e di masticazione, affrontando in questo caso un trattamento combinato ortodonticochirurgico; ridurre il rischio di carie e gengiviti frequenti in presenza di denti accavallati.
LA VALIDA ALTERNATIVA ALL’APPARECCHIO TRADIZIONALE PER ALLINEARE I DENTI È UNA MASCHERINA REMOVIBILE E TRASPARENTE
Fig. 1 - Attacchi estetici in ceramica, trasparenti.
Fig. 2 - Attacchi linguali, nascosti.
Fig. 3 - Mascherina trasparente rimovibile.
È vero che oggi esistono anche apparecchi invisibili? In campo ortodontico sono stati fatti enormi passi in questa direzione per cui oggi anche gli adulti estremamente impegnati in contesti sociali importanti e in lavori che comportano continua interrelazione col pubblico possono affrontare senza disagio un trattamento ortodontico. Gli apparecchi estetici possono essere: 1. Attacchi trasparenti. Costituiti di ceramica o zirconio, una volta applicati hanno lo stesso colore del dente e, pertanto, sono decisamente poco visibili (Fig. 1). 2. Attacchi linguali. Si applicano sul versante interno dei denti e, quindi, non sono assolutamente visibili. Questa è la metodica più estetica che ci sia e deve essere “personalizzata” per ogni paziente. Necessita di particolare preparazione da parte dello specialista che deve aver affrontato l’apposito corso di perfezionamento in tecnica linguale (Fig. 2). 3. Tecniche con mascherine trasparenti. Sono metodiche invisibili per allineare i denti attraverso l’impiego di sottili mascherine trasparenti rimovibili. Per l’esecuzione di queste mascherine ci si avvale di una complessa e precisa tecnologia informatica di grafica tridimensionale che progetta la costruzione di mascherine progressive personalizzate che consentiranno di ottenere gradualmente gli spostamenti dentali programmati dall’ortodontista. Il paziente deve indossare con costanza queste mascherine trasparenti, passando ogni tre settimane circa allo step successivo, fino ad ottenere l’allineamento programmato (Fig. 3). Ciascuna di queste metodiche ha precise indicazioni e controindicazioni e sarà l’operatore a valutare quale potrà essere la più idonea per ogni singola esigenza del paziente e problematica clinica.
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Il trattamento viene sviluppato dall’ortodonzista utilizzando un programma al computer che gli permette di effettuare una simulazione virtuale del movimento dei denti e quindi di pianificare il trattamento. Si ottiene la simulazione del movimento dei denti ancora prima di iniziare il trattamento per sapere esattamente quanto durerà e quale sarà il risultato estetico e funzionale. Gli innovativi trattamenti Invisalign sono in grado di risolvere un’ampia gamma di problemi di allineamento dei denti: da casi di affollamento, forte spaziatura, a casi di overbite e morsoincrociato. l
Dott.ssa CECILIA BONETTO Odontoiatra Specialista in Ortognatodonzia; Corso Tweed; Master Biennale “L’Eccellenza in Ortodonzia”; Certificata per la Tecnica INVISALIGN; Corso di Perfezionamento in Disordini Cranio-Mandibolari; Corso di Posturologia.
POLIODONTOMEDICA MILANO PADOVA Corso Milano, 32 Tel. 049 66.30.27 info@poliodontomedicamilano.it www.poliodontomedicamilano.it
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94 FO C U S
Mia Auto, la prima boutique del noleggio auto a lungo termine
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l sogno di ogni patentato, vecchio o nuovo che sia, è guidare e basta. Ed è quel “e basta” che fa la differenza. Essere al volante di un’automobile non significa infatti solo accendere il mezzo e spingere sull’acceleratore. Ci sono una serie di incombenze burocratiche e tecniche che si aggiungono imperturbabili a tutti gli altri oneri che ognuno ha nella vita. Il modo per avere un’auto a disposizione che piaccia e che risponda alle proprie esigenze, senza avere alcun grattacapo aggiuntivo, esiste: il noleggio a lungo termine. Nella rata concordata è compreso tutto ma davvero tutto! L’automobile stessa ma anche il suo mantenimento, la manutenzione ordinaria e straordinaria, l’assistenza pneumatici, l’assicurazione, il bollo, il soccorso stradale. Chi guida una macchina a noleggio non si deve preoccupare di nient’altro che guidare, senza spese aggiuntive, nemmeno in caso di eventi straordinari come furto o grandine. Muoversi nel mercato del noleggio, sempre in crescita, non è facile però.
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A Padova è nato il primo punto di riferimento per questo tipo di servizio ed è Mia Auto. Non si tratta però di una società che offre un solo tipo di prodotto. Il valore aggiunto di questa vera e propria boutique sta nell’offrire un servizio di brokeraggio tra le varie proposte sul mercato. La consulenza offerta da Mia Auto è duplice. In base alle esigenze del cliente, Marco Pinton e il team che lo segue, sapranno consigliare nella scelta della vettura, compresi gli optionals e le caratteristiche fiscali migliori, ma soprattutto proporranno una rosa di preventivi disponibili sul mercato, in modo da scegliere la soluzione più vantaggiosa. Mia Auto quindi non promuove un singolo noleggio, ma il miglior noleggio possibile. l
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FOC U S 95
19.94
alta ristorazione a Padova.
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rimo: avere l’idea giusta al momento giusto. Secondo: offrire un’esperienza culinaria unica. Terzo: l’intuizione non è nulla senza il team vincente. A Padova il ristorante 19.94, fresco di apertura, ha un obiettivo che un po’ si era perso in una moltitudine di wine bar e bar con cucina: proporre un’alta ristorazione nel senso tradizionale e vero del termine, ma accessibile a tutti. Ce lo spiegano il titolare, lo chef e il maitre. Alessandro Rotolo, tu che sei titolare di questo nuovo ristorante, come è nata l’idea del 19.94? Nasce dall’incontro mio con Stefano, chef che stimo molto, con un passato nell’alta ristorazione. Credo sia uno degli chef più bravi a cui Padova ha dato i natali. Io arrivo da un mondo diverso ma non estraneo, nel senso che sono un produttore di vino di alta qualità. Un giorno scherzando esprimiamo il desiderio di proporre un’alta ristorazione a Padova, grazie al connubio delle nostre competenze. E dallo scherzo io sono passato all’azione investendo quanto ho potuto in questo progetto in cui credo molto.
Stefano Agostini, raccontaci la tua cucina, per quanto possibile, perché provarla è sicuramente la cosa migliore. Quella che cerco di proporre è una sintesi del mio percorso professionale, una cucina semplice ma di altissima qualità, sfruttando ovviamente materie prime di eccellenza, che sia sì innovativa ma basata sulla tradizione del territorio e soprattutto sulla concretezza. Chi gusta i miei piatti deve avvertire pochi sapori ma definiti, consapevole del gusto che percepisce, con pochi ingredienti in ogni piatto che si esaltino e non si coprano a vicenda. Filippo Caporello, tu come maitre, cosa cerchi di offrire a chi entra nella sala del 19.94? Al di là del manierismo, per quanto importante, quello che è fondamentale secondo me è il benessere di quando si è seduti a tavola. Devi essere a tuo agio, non ti deve mancare niente, devi sentirti coccolato e assolutamente non ti devi sentire fuori luogo. Io sono convinto che la cosa più importante da offrire a chi entra in un ristorante sia il sorriso. l
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Harley-Davidson Dark Friday
e
enti
a cura di Monica Jacopetti
sommario 102
Face To Face Villa Bistrò
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Mucho Macho Winter Closing Party
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118
114
122
Cosmic Hashtag222
Samsara on Tour Amís
#puppies Story
Bob Sinclar King’s
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Mi sono innamorato di Marina Marina Club
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9.0 Stereocittà Casa dei Gelsi
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98 E V E N T I
SECRET PARTY ITALA PILSEN Padova • Un grande successo per l’edizione 2018 del SECRET PARTY ITALA PILSEN presso lo stabilimento di Birra Peroni S.p.a, per il secondo anno consecutivo a cura di Superfly Lab, agenzia di event planning, marketing e comunicazione di Padova.
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EVEN T I 99
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100 E V E N T I
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EVENT I 101
Padova • La concessionaria HARLEY-DAVIDSON PADOVA ha inaugurato la collezione uomo, donna e bambino primavera/ estate 2018, organizzando una “due giorni” di Dark Friday con speciali sconti e promozioni per gli appassionati del biker’s look. Grande attenzione di numerosi appassionati del brand di Milwaukee, che sono passati per i loro acquisti accolti da musica, bruschette e buona birra, ma soprattutto dalla cordiale disponibilità dello staff HARLEY-DAVIDSON.
Stefano Cannas ph© Riccardo Callegari
HARLEY-DAVIDSON DARK FRIDAY
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102 E V E N T I
Padova • È andato in scena presso Villa Bistrò il primo dei tre appuntamenti organizzati in terra ferma da Venice Art Space. FACE TO FACE il titolo della mostra evento per evidenziare due differenti approcci alla ritrattistica, unendo l’arte alla valorizzazione delle eccellenze territoriali. Gli Art Players di questo incontro sono stati Elisabetta Maistrello e Paolo Rigoni. Media partners dell’evento: V pocket, Radio Cafè, Grafiche EmmeElle. Partners: Infiniti, Federazione Italiana Sommelier Albergatori Ristoratori Padova, Perlage, Pop Corn Affairs, Aceto di ciliegia balsamico Bozzetto, Artisti di taglia e Il Barbiere.
Monica Jacopetti ph© Andrea Ravanetti
FACE TO FACE I SGUARDI UNA PARTITA D DI ANIME UNO SPECHHIO
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EVENT I 103
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104 E V E N T I
MUCHO MACH WINTER CLOS O ING PARTY Jesolo • MUSIC IS THE ANSWER il titolo del winter closing party del MUCHO MACHO, lo street bar più gettonato di Jesolo Beach. Il punto di ritrovo per persone di ogni età, un locale dal concept moderno, polivalente, caldo d’inverno e frizzante d’estate con ottimi snacks, cocktails e buona musica. In consolle: Frego, Angelo del Conte e Francesco Burato.
Monica Jacopetti
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EVENT I 105
DI LA CONSULENZA MARIANNA MIOLA Padova • MARIANNA MIOLA, dopo anni di studi come visagista e di esperienze compiute in Italia e a Londra, ha inaugurato il suo nuovo studio di consulenza d’immagine e di bellezza. Grazie alla sua professionalità come truccatrice e visagista, specializzata nello studio del viso, nella simmetria, nella correzione dei più comuni difetti, Marianna è in grado di mettere in luce la bellezza di ogni donna.
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106 E V E N T I
YOLO
LIV
Bassano del Grappa (VI) phŠ Gaz
Piove di Sacco (PD) • Lo scorso 22 aprile il CENTRO COMMERCIALE PIAZZAGRANDE ha accolto un ospite davvero originale e molto atteso: Amedeo Preziosi, affermatosi nel mondo di Youtube e Facebook grazie a molti video divertenti tratti dalla sua vita quotidiana e prevalentemente dal mondo scolastico. In questa occasione i suoi fan hanno potuto farsi autografare la copia del suo nuovo libro “Sopravvivere alla scquola”.
MAPPA
L’Arte del Ricevere
RISTORAZIONE | CATERING E RICEVIMENTI | SNACK BAR LUNCH
CASELLE DI SELVAZZANO (PD) Via Parini, 1 – Tel. 049/631666 – info@mappasrl.it - www.mappasrl.it
©DPhotoreportage
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108 E V E N T I
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Padova ph© Andrea Salvato
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114 E V E N T I
SAMSARA ON TOUR
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Vicenza ph© Luca Mazzocco
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