CLIZIA
INCORVAIA VISIONI
DANIMARCA ARTE E CONTROPARTE
STANDING OVATION PER BOLLE AL TEATRO ALLA SCALA A TU PER TU
ALBERTO FRANCESCHI
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EDITORIA LE 5
È primavera… e noi non siamo alberi.
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a cura di Pierpaolo Magagna
uardo fuori dalla finestra per trovare ispirazione e la domanda sorge spontanea: chissà cosa ci piace tanto della primavera? La risposta sembra scontata ma non lo è. Non possono essere solo i fiori, con tutti quelli che soffrono di allergia al polline, le rondini che migrano sulle nostre auto appena lavate, né le giornate più lunghe, mentre noi rimaniamo in ufficio ancora fino a tardi. Non possono essere questi i veri motivi che fanno della primavera la stagione che riporta i sorrisi sulle nostre facce o quanto meno ci fa affrontare le giornate un poco più di buon umore. La risposta credo stia nel cambiamento che questa stagione rappresenta in maniera più evidente delle altre, quella trasformazione che sa di rinnovamento. Noi, in realtà, siamo già in un’era che identifica un cambiamento radicale, siamo nell’epoca del dopo internet, proprio come quella del dopo Cristo. E di mutazioni ne sono avvenute eccome, spesso demonizzate. Ma la vita è fatta di cicli, essa stessa non è eterna. E così niente che la riguardi può durare per sempre, rimanere immobile. Il “per sempre” è un concetto che non so per quale masochismo l’uomo si sia creato. Probabilmente per il desiderio di aver tutto sotto controllo, ma questa è una morale che conduce ad una frase che ha fatto storia “Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi” (diceva Tancredi ne Il Gattopardo). È questo il cuore di ogni reale rivoluzione: non abbiamo bisogno di gesti eclatanti, di grandi sospiri e trionfalismi. Passata la sbornia dei proclami, il vero cambiamento è quello che avviene dentro noi stessi. Sento sempre lamenti e rimandi ad un passato in cui si stava meglio quando si stava peggio. Balle! La crisi economica ha spento un po’ di luci è vero, ma qualcosa è iniziato a muoversi di nuovo, perché non importa quanto freddo sia l'inverno, dopo c'è sempre la primavera. L’importante è non affidare agli altri (codardamente) la responsabilità di poter svoltare. Cambiare è un passo che si deve fare anche da soli. “Da grandi” ci si dimentica di giocare, si diventa seri, ci si irrigidisce in un ruolo e allora si inizia a morire. Se si smette di cambiare allora è finita. Così a tutti quelli che si lamentano, irrorando energia negativa intorno, demandando i cambiamenti sempre agli altri (a chi poi?), do il consiglio di un grande filosofo: se non ci piace dove stiamo possiamo spostarci, non siamo alberi. Chi era il mentore di tanta saggezza? Semplice, il più giusto per noi “grandi”: Snoopy.
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6 S O M M A R IO
Sommario 14 arte e contropArte
Mahler 10, Petite Mort, BolĂŠro e dieci minuti di standing ovation per Bolle al Teatro alla Scala.
22 visioni
La Danimarca: il salmone delle Isole Faroe o i Castelli e lo Jutland? Questo è il dilemma!
30 mondo
I piĂš preziosi nettari degli dei.
34 a tu per tu
Alberto Franceschi: "sono un sognatore, un sognatore coraggioso".
40 su strada Open your mind.
50 lancette Non solo polso.
rubriche 4 editoriale 8 a nodi sciolti 10 carta vetrata 12 sotto i riflettori 48 il buon politico 78 in arte Mediolanum 82 focus 97 eVenti
56 copertina
Clizia Incorvaia: un'esplosione di rosa molto cool... e molto siciliana.
64 gourmet A cena? Basta un touch!
72 cose di casa Voluttuosamente Velluto.
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8 A N O D I S C I O LTI
La rubrica degli spiriti bollenti, dei viandanti intellettuali e dei liberi pensatori. Stefania Amodeo Autrice del libro "I sette nodi del destino"
A Nodi Sciolti
Chi vive a nodi sciolti... stimola la propria creatività.
c
reare qualcosa di nuovo e di diverso è necessario per la sopravvivenza. L'essere umano, ma così la Natura, confermano la continuità della Vita attraverso il cambiamento. La mutazione comporta necessariamente un processo di creazione. E per deduzione quest'ultima ha bisogno di associazione di concetti e idee. Se si accetta la definizione di Poincaré "La creatività è la capacità di unire elementi preesistenti in combinazioni nuove, che siano utili", allora dobbiamo pensare a come "mettere insieme" per dare un nuovo senso alle azioni e alla vita stessa. L'accezione, non a caso enunciata da un sapiente fisico e filosofo, indica una via precisa: combinazioni utili. Per cui non idee campate in aria ma idee tradotte in realtà. C'è chi è portato ad essere creativo per dote innata e c'è chi deve allenarsi. Ma è possibile. In che modo? Giocare, esperire, viaggiare, collegare. Cercare stimoli, pungoli e sollecitazioni. Frequentare persone interessanti, originali, propositive e corsi che allargano le conoscenze. TE N CONSIS Come in matematica, più elementi immetti O N A IT V LA più combinazioni puoi fare. E allora via, spazio ARE NEL TROV all'immaginazione, alla "coltivazione della fantasia" . che diviene cultura dirompente. Per creare il nostro TE STESSO NSISTE O mondo con le nostre regole oppure senza. LA VITA C
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10 C A RTA V E T RATA
A cura di Stefano Cannas, giornalista, scrittore... ottimista sognatore.
Carta Vetrata Pungente attualità.
Il Decalogo per la traduzione del linguaggio Femminile.
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l problema della comunicazione tra uomo e donna nasce spesso dalla diversità interpretativa nell’uso di determinate parole o frasi. Mentre l’uomo (cervello più semplificato rispetto a quello femminile) si limita ad applicare nel linguaggio la sola analisi semantica, la donna, diversamente, si esprime molto più di frequente con un linguaggio che per comprenderlo al meglio bisognerebbe utilizzare soprattutto il dizionario dei sinonimi e contrari. Fornisco di seguito alcune indicazioni utili per la sopravvivenza della specie... maschile. Espressioni femminili più ricorrenti: 1) NON VOGLIO DISCUTERNE OLTRE! > Questa è la replica che usa la donna per concludere una discussione quando ha decretato di avere ragione lei e tu puoi solo stare zitto oppure scegliere di andare incontro a terribili rappresaglie. 2) SONO SUBITO PRONTA > Che significa tra un quarto d’ora almeno. “Sarò pronta in cinque minuti” invece significa circa mezz'ora. Cinque minuti valgono solo 5 minuti se sono quelli che ti ha concesso Lei per guardare la televisione o giocare alla playstation prima di uscire per andare all’Ikea o al Centro Commerciale insieme.
3) NIENTE > La quiete prima della tempesta. La parola che spalanca la finestra rivolta ai tuoi peggiori incubi. Scappa più lontano che puoi perché è in arrivo l’apocalisse. Niente significa molto, significa TUTTO! ll reattore nucleare si è pericolosamente surriscaldato ed è prossimo all’esplosione. Se sei impossibiliato a darti alla fuga, rimani in stato di massima allerta, chiuditi nel frigo oppure fingiti morto poiché l’esplosione è ormai imminente e sarà devastante. Le discussioni ad effetto uragano che cominciano con un “niente” generalmente, se per Divina opera ne esci sopravvissuto, si concludono da parte della tua amata con un minaccioso: “bene!” (e qui torniamo al punto 1). 4) FAI PURE > Attenzione, è una sfida, non una concessione. Non sognarti minimamente di farlo. È roba da agguato nel Gran Canyon, Inferno di Cristallo, Trappola negli abissi (in questo caso della tua ingenuità)... soccomberai!!! 5) SOSPIRONE > Un atteggiamento femminile ingannevole che significa tutto meno il senso liberatorio che ti viene insegnato quando vai a fare Yoga. Vale quanto e più del significato di una parola ostile. Un'affermazione non verbale che proprio per questo viene spesso fraintesa dal maschio. Quel sospirone in breve sintesi significa che lei pensa che tu sia un'idiota e si sta interrogando sul perché sta perdendo il suo tempo lì, davanti a te per discutere di NIENTE (torna al punto 3 per il significato di questa parola). 6) OK VA BENE! > Affermazione apparentemente positiva che in realtà rappresenta una tra le espressioni più insidiose che la donna possa rivolgere all’uomo. Significa che la sentenza di condanna è ormai irrevocabilmente emessa e lei temporeggia simulando approvazione soltanto perchè ha bisogno di riflettere bene sui termini e le modalità d’azione per fartela pagare cara.
7) GRAZIE > Se una donna ti ringrazia, non interrogarti sulle motivazioni e soprattutto non montarti la testa. Se lo fa intende solo e semplicemente ringraziarti, a meno che non si rivolga a te con un sorridente: “grazie mille sai” che il più delle volte è solamente quel sarcasmo di memoria nazista, anticamera di vendetta fredda ed impietosa. Non rappresenta certo mera gratitudine come immagini tu, povero maschio allocco. 8) D’ACCORDOOO (pronunciato proprio così con la coda...), FACCIAMO COME VUOI TU > Occhio!!! Qui entriamo nei grandi classici della letteratura espressiva femminile: l’evergreen per definizione. In sintesi, è quasi sempre un modo della donna per dirti di gusto: “ma vai a quel Paese idiota!!!” 9) LASCIA STARE FACCIO IO > Altra affermazione insidiosissima applicata nei casi in cui la donna ha già chiesto svariate volte al suo uomo di fare qualcosa ma stufa di attenderne l’esecuzione, sceglie di farselo da sola. Un dramma in Atto unico con l’epilogo finale dell’uomo che (stile piede sopra ad una mina ad alto potenziale), più tardi porrà incoscientemente a lei la domanda proibita, ovvero: “Tesoro cosa c'è che non va?” Per la riposta della donna fai nuovamente riferimento al punto 3. 10) CHI È QUELLA? > Ciò che per un uomo è solo una semplice domanda, per una donna in realtà significa: “Chi è quella faccia da maiala prostituta e soprattutto che ca*** vuole da te che adesso se non la smette di guardarti e ronzarti intorno vado lì e le spacco la faccia?!” Siete con le spalle al muro! Fingetevi ciechi! Simulate uno svenimento, una improvvisa perdita temporanea di memoria. Rispondetele in inglese che voi improvvisamente non capite più l’italiano, mostratevi posseduti da un demonio, inventatevi qualsiasi cosa, altrimenti... occhio a come risponderete! l
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12 S OT TO I RI F L ETTORI
Sotto i riflettori
Ogni mese pillole di curiosità dal mondo del cinema.
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Ladri, supereroi e camgirl.
zione e fantasy nei blockbuster di aprile con mezza Hollywood sul grande schermo. “Logan Lucky” di Steven Soderbergh è una commedia d’azione con Channing Tatum, Adam Driver, Daniel Craig, Katie Holmes e Hilary Swank in sala il 5 aprile. Provando a ribaltare una sfortunata tradizione familiare, i fratelli Logan (Jimmy,ex quarterback con una gamba offesa e Clyde, veterano dell'Iraq senza un braccio) organizzano una complessa rapina durante la leggendaria gara automobilistica Coca-Cola 600 della Nascar che si corre sul circuito Charlotte Motor Speedway. Fanno parte della squadra la sorella Mellie, impiegata in un negozio di parrucchiere, e Joe Bang, il miglior scassinatore del Paese detenuto nel carcere, nella sua ora d’aria. Del resto chi accuserebbe mai due storpi che non hanno niente da perdere? Torna uno dei più attesi cinecomic della saga Marvel: “Avengers - Infinity War” diretto da Anthony e Joe Russo porta al cinema il 25 aprile la fatale resa dei conti di tutti i tempi. Dopo “Captain America - Civil War” il gruppo dei Vendicatori si divide con Captain America alias Steve Rogers (Chris Evans) che lascia cadere a terra il suo scudo. Tony Stark ossia Iron Man (Robert Downey Jr.) senza il suo plotone di supereroi impiega tutti i mezzi a disposizione per difendere il pianeta dall'attacco alieno del nuovo potentissimo
nemico Thanos (Josh Brolin), tiranno intergalattico deciso a conquistare l'universo sfruttando il potere delle Gemme dell'Infinito nelle mani del Collezionista (Benicio del Toro), cacciatore di manufatti spaziali. La minaccia estrema ricompatta tutti gli Avengers: Captain America, lo scienziato Bruce Banner e il suo alter ego verde Hulk (Mark Ruffalo), il dio del tuono Thor (Chris Hemsworth), il primo supereroe afroamericano Falcon (Anthony Mackie), Spiderman (Tom Holland), la spia Vedova Nera (Scarlett Johansson), l'infallibile arciere Occhio di Falco (Jeremy Renner), l'androide Visione (Paul Bettany), Doctor Strange (Benedict Cumberbarch), Scarlet (Elisabeth Olsen), Black Panther (Chadwick Boseman) che ha sbancato di recente al botteghino nel primo film dedicato al suo personaggio. Il villain dello spazio sembra comunque invincibile e arriveranno in soccorso persino i Guardiani della Galassia capitanati da Star Lord (Chris Pratt) con Groot (Vin Diesel), Gamora (Zoe Saldana), Rocket Racoon (Bradley Cooper), Nebula (Karen Gillan). Riusciranno i nostri eroi a salvare la Terra e l’Universo? Tragicamente attuale è invece un film italiano, “Youtopia” di Berardo Carboni in sala il 25 aprile. Ernesto (Alessandro Haber) è un farmacista sessantenne sposato con un figlio, convinto che la felicità si misura solo con il possesso e cerca di soddisfare i propri desideri con incontri notturni extraconiugali. Laura (Donatella Finocchiaro) è una donna di 44 anni che aspira a una vita patinata, ma si ritrova senza lavoro, con un mutuo da pagare e la figlia diciottenne da mantenere, Matilde (Matilda De Angelis). La ragazza ottiene facili guadagni spogliandosi davanti alla webcam e quando scopre il rischio di perdere la casa decide, con il consenso sofferto della madre, di mettere all’asta online la propria verginità. Ernesto, sempre alla ricerca di forti emozioni, riesce ad aggiudicarsela... Come finirà il dramma famigliare?
A cura di Paolo Braghetto in foto con l'attore Anthony Mackie
Logan Lucky
dal 5 aprile
Avengers - Infinity War
dal 25 aprile Youtopia
dal 25 aprile
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14 A RT E E CON T ROPARTE
Mahler 10, Petite Mort, BolĂŠro
e dieci minuti di standing ovation per Bolle. Teatro alla Scala
A cura di Annalisa Fortin Insegnante di danza e coreografa, appassionata di tutte le forme d'arte, ogni mese vi aiuta a capire a quali mostre e spettacoli concedere il lusso della vostra presenza.
DAL 10 MARZO AL 7 APRILE IL CORPO DI BALLO DEL TEATRO ALLA SCALA, DIRETTO DA FRÉDERIC OLIVIERI, HA PORTATO IN SCENA UN TRITTICO CHE HA CELEBRATO DUE PIETRE MILIARI DELLA COREOGRAFIA (PETITE MORT DI JIŘÍ KYLIÁN E BOLÉRO DI MAURICE BÉJART) E HA OSPITATO UNA NUOVA CREAZIONE, MAHLER 10 DI ASZURE BARTON. INTERPRETI DEL BOLÉRO DI RAVEL, L’ÉTOILE ROBERTO BOLLE, MA ANCHE I GIOVANISSIMI SCALIGERI GIOACCHINO STARACE E LE DUE NEO PRIME BALLERINE MARTINA ARDUINO E VIRNA TOPPI, ASTRI IN ASCESA AL TEATRO ALLA SCALA, OLTRE AGLI OSPITI DAL BÉJART BALLET LAUSANNE, ELISABET ROS E JULIEN FAVREAU.
Petite Mort, Teatro alla Scala
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16 A RT E E CON T ROPARTE
Mahler 10
Mahler 10, Teatro alla Scala
Ad aprire la serata dedicata alla grande danza, proposta recentemente in più repliche al Teatro alla Scala, spettava a MAHLER 10, una prima assoluta, affidata a Aszure Barton. La coreografa, acclamata a livello internazionale, è stata indicata da Mikhail Baryshnikov “tra i più innovativi coreografi di questa generazione” e l’ha invitata a creare per lui. Estro, creatività, virtuosismo, musicalità ed energia coreografica sono i termini più ricorrenti associati ai suoi lavori. Sull’Adagio dalla Sinfonia n.10 (incompiuta) di Mahler, Aszure Barton ha firmato il suo primo lavoro per la compagnia scaligera, coinvolgendo in maniera ampia gli artisti. Aszure Barton (che ha già alle spalle creazioni per compagnie prestigiose
come English National Ballet, Alvin Ailey American Dance Theater, Martha Graham Dance Company), per Mahler 10 ha voluto un contatto diretto con i 26 ballerini scaligeri prima di creare, in modo da trarre ispirazione dalle loro esperienze di vita e dalla loro arte. La sua creazione ha parlato così della bellezza e della fragilità dell’essere, con una danza molto morbida, pacata, cadenzata. Il tutto era dominato da una sorta di color biancoghiaccio rasserenante ma mai troppo trascinante, inframezzato da corse giocose e dal frequente richiamo alla forma del cerchio. Gli artisti in scena hanno fatto mostra di sapersi misurare con lo stile sereno di Aszure Barton, primi fra tutti Virna Toppi e Antonino Sutera.
Virna Toppi e Antonino Sutera, Mahler 10, Teatro alla Scala
w w w. t a p p e z z e r i a b e r g o . c o m
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18 A RT E E CON T ROPARTE
Petite Mort, Teatro alla Scala - ph© Marco Brescia Petite Mort, Teatro alla Scala
Petite Mort
Con il secondo brano, PETITE MORT di Jiří Kylián, si approdava ad una coreografia cult del Novecento. Una di quelle coreografie facilmente riconoscibili, dal segno immediato e robusto. Creato nel 1991 per il Nederlands Dans Theater, Petite Mort è un balletto sincero e mai ruffiano. Petite mort, si sa, in francese è l’orgasmo: come viene trattato in questo balletto? Facendo danzare sulle note mozartiane sei uomini, sei donne e sei fioretti, che hanno la funzione di essere veri partners danzanti e talvolta di sembrare meno indisciplinati e ostinati di un partner in carne ed ossa, come recitano le note di sala. Kylián ama gli squarci lirici e repentini in modo che risultino vibranti e accesi: il velo portato velocemente in scena dai danzatori e le prese plastiche e sbalzate in una luce quasi caravaggesca ne sono un esempio. Il rapporto fra uomo e donna è raccontato in modo egualitario e schietto, puntellato da un’ironia leggera e mai ingombrante. Non a caso la coreografia si chiude con l’ingresso in scena degli abiti-corazza indossati dalle danzatrici quasi a farci venire la curiosità di sapere dove siano finiti tutti. Davvero una coreografia pungente e che non ha perso un briciolo di giovinezza, danzata da una delle compagnie più prestigiose del mondo. Petite Mort, Teatro alla Scala - ph© Marco Brescia
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20 A RT E E CON TROPARTE
Boléro di Béjart, creato nel 1961 per il Ballet du XXème siècle, una delle versioni coreografiche più riuscite e rappresentate nel mondo della musica di Ravel. La danza sensuale di Roberto Bolle però si è guadagnata oltre dieci minuti di ovazione; al termine dell’esibizione il pubblico si è alzato in piedi per applaudire il ballerino, tra apprezzamenti e grida di consenso. Il grande danzatore ha lasciato il pubblico in delirio con la sua interpretazione ed ha ricevuto i complimenti anche dal direttore David Coleman, dall’Orchestra e da tutto il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala. "Un sogno che si realizza. Ho sempre voluto interpretare questo ruolo, perché ha una forza e una carica fortissima e molto diversa da tutti gli altri ruoli del balletto classico e contemporaneo". Così ha commentato Bolle la sua prima volta sul celebre tavolo rosso-arancio.
movimento ondeggiante il coro, che poco alla volta viene chiamato a unirsi alla danza a gruppi di quattro, otto, dodici e sedici elementi, in corrispondenza delle varie famiglie di strumenti della compagine musicale. Lo stesso coro circonda poi da vicino il tavolo e, insieme all’orchestra, cresce d’intensità, finché tutti i partecipanti si protendono verso l’interprete solista e lo sommergono con le braccia. Questo balletto icona è tornato sul palcoscenico del Piermarini dopo oltre quindici anni di assenza e ha visto, per la prima volta, Roberto Bolle nel ruolo della Melodia. L’artista, con indosso solo un paio di pantaloni neri, sul famoso tavolo rosso rotondo, ha trasmesso tutta la carica erotica del ballo, ipnotico ed estatico. Dalla nostra Luciana Savignano all'argentino Jorge Donne, da Maya Plisetskaya a Sylvie Guillem, prima di Roberto Bolle sono stati molti i grandi ballerini che si sono cimentati nel
Altri sono gli artisti scaligeri che debuttano nel ruolo protagonista: Virna Toppi e Martina Arduino, recentemente nominate prime ballerine, Gioacchino Starace, giovane e più che promettente danzatore che si sta distinguendo ed Elisabet Ros e Julien Favreau del Béjart Ballet Lausanne. Se questo spettacolo meraviglioso ormai si è concluso, un altro è in arrivo e da poco sono iniziate le prevendite. Si tratta della Serata Nureyev, in scena dal 25 al 29 Maggio, che celebrerà l’80° anniversario della nascita e il 25° anniversario della scomparsa di Rudolf Nureyev. Le ètoile in scena saranno Svetlana Zakharova e Roberto Bolle e tra gli ospiti d’eccezione vi saranno Marianela Nuñez, Germain Louvet e Vadim Muntagirov. Tutto preannuncia quindi che si tratta di un altro evento da non perdere. l
Boléro - Roberto Bolle, Teatro alla Scala
Altro “cult” portato in scena è stato BOLÉRO, ideato da un altro mostro sacro della coreografia del Novecento, Maurice Béjart. Da sempre il successo di questa coreografia si deve alla perfetta rispondenza tra la partitura musicale e quella coreografica. Il ruolo di interprete era stato creato da Béjart per una donna, la ballerina Dufka Sifnios. La coreografia non narra una storia ma interpreta la struttura musicale, incentrata sulle metamorfosi timbriche del tema orientaleggiante esposto dal flauto all’inizio del brano, e sulle sue ipnotiche riproposizioni, in forma identica, da parte di diversi gruppi strumentali. Il protagonista danza su un grande tavolo rotondo, inondato di luce arancione, mentre un coro di ballerini all’inizio sta seduto su sedie disposte lungo le pareti del palco. Ciò che accade in soli sedici minuti si può riassumere in un crescendo musicale: l’interprete al centro del tavolo continua a danzare a piedi nudi e provoca con il suo
La danza sensuale di Roberto Bolle si è guadagnata oltre dieci minuti di ovazione; al termine dell’esibizione il pubblico si è alzato in piedi per applaudire il ballerino, tra apprezzamenti e grida di consenso.
Boléro
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22 V I S I O N I
LA DANIMARCA:
IL SALMONE DELLE ISOLE FAROE O I CASTELLI E LO JUTLAND? QUESTO È IL DILEMMA!
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VISIO N I 23
Appena si nomina la Danimarca, Regno di Danimarca, il pensiero corre subito alla Sirenetta, la statua di bronzo che dal 1913 da il benvenuto ai viaggiatori dal molo di Langelinje nel porto di Copenaghen, oppure al "To be or not to be" recitato da Amleto, principe di Danimarca e protagonista dell'omonima tragedia di William Shakespeare.
Ma la Danimarca è anche spiagge, foreste, fiordi, città , tradizione, cucina, musei... e la scoperta dei suggestivi allevamenti di salmone.
Isole Faroe, allevamenti di salmone
I Giardini e il Castello di Frederiksborg, Hillerod
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24 V I S I O N I
I Castelli e lo Jutland Il tour in Danimarca ci porta alla scoperta dei suoi suggestivi castelli, della natura, della cultura e delle città fino a raggiungere il punto più a nord del paese e dello Jutland. Classificata dal New York Times tra le città più verdi e forse più “cool” al mondo, la bella capitale Copenaghen è un insieme di tradizione e innovazione, con i famosi giardini di Tivoli, la residenza monarchica più antica del mondo e con palazzi antichi densi di storia e strutture ideate da architetti di fama internazionale. Inoltre è famosa per la Sirenetta, la statua che si ispira alla favola
di Hans Christian Andersen e realizzata dallo scultore Edvard Eriksen. A meno di 50 km a nord di Copenaghen si trova Helsingor, la città del castello di Kronborg (Patrimonio UNESCO), più conosciuto come il castello di Amleto, fatto costruire dal re Federico II nel XVI secolo nel punto in cui la Danimarca è più vicina alla Svezia. Proseguendo si può ammirare Roskilde con l'antica cattedrale del XII secolo, il sacrario della famiglia reale danese e il Museo delle navi vichinghe, qui si può attraversare il ponte più lungo d’Europa, il Storebælt, che collega l’isola di Sealand con l’isola di Funena, e si può raggiungere Odense, famosa non solo per essere la città di Hans Christian Andersen, scrittore e poeta danese famoso per le sue fiabe, ma anche per la birra artigianale!
Copenhagen
D E S P E R I E N Z E D I V I AG G I O E S C LU S I V E
DANIMARCA ---------------------------------
Tour Copenaghen e Isole Faroe: dove la natura tocca l’anima.
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VILLORBA (TV) T. 0422 910159 VICENZA T. 0444 560092
NOVENTA VICENTINA T. 0444 760580
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26 V I S I O N I
Amalienborg, Copenhagen
La statua della Sirenetta, Copenaghen
Il Castello di Kronborg (conosciuto come il Castello di Amleto), Helsingor
Verso ovest si può ammirare Billund, località minuscola ma famosissima per essere la sede di Legoland, il mondo in miniatura costruito interamente con le costruzioni Lego. In questa zona si può visitare anche Århus, una delle principali città dello Jutland, e recarsi al museo all’aperto Den Gamle By, dedicato agli usi e costumi delle popolazioni locali dal 1500 ai giorni nostri. Proseguendo verso nord si incontra Skagen, fra le dune bianche e la brughiera piena di fiori di erica dove la terra si assottiglia fino a divenire una lingua di sabbia, per arrivare a Grenen, la punta più estrema, battuta dalle onde di due diversi mari: il Mare del Nord e il Baltico.
L'Isola di Streymoy, Isole Faroe
L'Isola di Vagar, Isole Faroe
18 isole vulcaniche per gli amanti delle montagne, delle lande erbose e delle ripide scogliere...
Le Isole Faroe Un viaggio alla scoperta dell''arcipelago delle Faroe che, situato nell'Oceano Atlantico tra Islanda, Norvegia e Regno Unito, fa parte del Regno di Danimarca. Sono 18 isole vulcaniche collegate tra loro tramite traghetti, ponti e tunnel che ogni anno attirano gli amanti delle montagne, delle lande erbose e delle ripide scogliere lungo la costa che ospitano migliaia di uccelli marini, il luogo ideale per il birdwatching. Le isole sono anche famose per l'industria dell'acquacoltura e si sono specializzate nella lavorazione del salmone atlantico di alta qualità, impegnandosi a mantenere i più alti livelli di benessere e sostenibilità dei pesci, garantendo così l'alta qualità del salmone d'allevamento delle isole Faroe. Grazie alla loro posizione remota
le acque dell'arcipelago sono limpide e incontaminate, con fresche temperature marine costanti, forti correnti e fiordi accessibili che tagliano il profondo entroterra. Tórshavn, la capitale delle isole Faroe, si trova nella parte meridionale dell'isola di Streymoy. Fondata nel X secolo dai vichinghi, è considerata una delle capitali più vecchie del nord Europa. La permanenza sulle isole permette di scoprire: le meraviglie di Tórshavn e la sua parte più antica (“ùti á Reyn”); la Cattedrale incompiuta di Magnus, la chiesa di Maria e il museo Roykstovan a Kirkjubøur; il villaggio di Vestmanna per un tour in barca lungo le alte scogliere e nelle grotte. Da visitare sono anche il villaggio di Gásadalur sull'isola di Vagar, il posto più remoto d'Europa, con le sue cascate; l'isola di Mykines, nota anche come il "paradiso degli uccelli" per vedere le Sule Bassane e le Pulcinelle
di mare, arrivare fino al faro costruito nel 1909 che si trova nel punto più a ovest dell'arcipelago; il villaggio più settentrionale dell'isola di Eysturoy, Gjógv, passando per la montagna più alta delle Faroe, Slættaratindur (882 m). Tappa imperdibile è Bakkafrost, azienda fondata nel 1968 dai fratelli Jacobsen, il maggior esportatore di salmone delle Isole Faroe. Qui si può assistere ai vari processi di lavorazione del salmone appena pescato, con assaggio finale. Se le condizioni atmosferiche sono favorevoli è anche possibile fare una gita su uno dei pescherecci per arrivare agli allevamenti di salmone e assistere alla pesca in un paesaggio davvero emozionante. Il viaggio prosegue verso la parte meridionale dell'isola di Eysturoy dove si può visitare il parco dei mulini a vento e un allevamento di pecore per conoscere la lana tradizionale.
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VISIO N I 29
Isole Faroe, allevamenti di salmone
Per gustare le delizie culinarie di queste zone consigliamo alcuni ristoranti tipici di Tórshavn: Barbara Fish House sul porto, Áarstova per la cucina classica faroese in un edificio storico nella parte vecchia e KC (Katrina Christiansen). Cena casalinga con gli agricoltori Òli e Anna a Velbastaður (con agnello fermentato e affumicato oppure salsiccia, in gelatina e paté, così come tartare di salmone e insalata di aringhe e barbabietole) per arrivare allo stellato KOKS (una stella Michelin) di Leynavatn. l Fonte Evolution Travel
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MOND O 31
i più preziosi
nettari degli dei In vino veritas si dice. Ma anche in vino thesaurus. Per alcuni ricchi amanti del nettare degli dei non è importante poter bere una determinata bottiglia quanto possederla per impreziosire la propria collezione privata. Questi oggetti particolarissimi, datati anche di qualche secolo, possono diventare molto costosi soprattutto quando vanno all’asta.
Ecco i dieci vini più costosi al mondo dal decimo al primo in classifica.
10
Cabernet Sauvignon di Inglenook (1941)
9
Romanée-Conti di DRC (1990)
8
Grange Hermitage di Penfolds (1951)
Prodotta dalla casa vinicola Inglenook fondata nel 1879 nella Napa Valley in California, è stata acquistata nel 1975 da Francis Ford Coppola con i soldi guadagnati con il film “Il Padrino”. Nel 2004 è stata aggiudicata a un privato diventando una delle bottiglie di vino statunitense più care della storia.
Pinot Nero prodotto dalla tenuta francese Domaine de la Romanée-Conti, in Borgogna. Costa molto per via del basso rendimento delle vigne; nel 1996 la casa d'aste Sotheby's ne ha battuta una cassa da otto bottiglie per 132.880 sterline.
Punta di diamante della casa vinicola Penfolds, una delle più antiche australiane, fondata nel 1844. Il vino è realizzato con uva Syrah e piccole quantità di Cabernet Sauvignon. L'annata è particolarmente preziosa perché ne esistono solamente una ventina di bottiglie e sono tutte da collezione. Un estimatore del Nuovissimo Continente se ne è aggiudicato nel 2004 un esemplare a una cifra record.
Euro 18.125
Euro 18.904
Euro 28.222
7 Sherry di Massandra (1775)
6 Sauternes du Château d'Yquem (1787)
È il vino liquoroso più antico prodotto dalla casa vinicola di Massandra in Crimea. Il valore dovuto all'età è salito durante un'asta di Sotherby's del 2001 che ne ha fatto la bottiglia di Sherry più costosa del mondo.
L'annata 1787 di questo Premier Cru Supérieur prodotto a Sauternes, nella parte meridionale di Bordeaux, citato anche da John Malkovich in un film, lo rende uno dei bianchi più costosi del pianeta, aggiudicato nel 2006 ad un anonimo collezionista statunitense.
Euro 31.953
Euro 73.456
4 Mertol di Château Cheval Blanc (1947) Il Château Cheval Blanc si trova nella parte più occidentale del territorio del comune di Saint-Émilion, al confine con il Pomerol, all’interno della regione vitivinicola di Bordeaux. Anche in questo caso si tratta di un Jeroboam venduto nel 2006 a San Francisco.
Euro 99.257
5 Bordeaux di Chateau Mouton Rothschild (1945) Questo prezzo è stato raggiunto da un compratore durante un'asta di Christie's nel 1997. Si tratta di una delle migliori annate del secolo scorso di una bottiglia modello Jeroboam, ossia una magnum con capacità di tre litri; per la sua bontà il vino è stato citato anche da James Bond in un film di 007.
Euro 84.191
3 Château Lafite (1787) La casa vinicola di chiara fama produce Bordeaux sopraffini come questo rosso vecchio più di 200 anni. La bottiglia ha fatto parte della collezione privata del Presidente Americano Thomas Jefferson e appartiene ora all'editore Malcolm Forbes, quello della omonima rivista Forbes, che l'ha comprata nel 1985.
Euro 117.530
2 Château Margaux (1787) Questa etichetta nasce in vigneti situati nel cuore della AOC Margaux, zona di eccellenza dei vini del Médoc, nella regione vitivinicola di Bordeaux. La bottiglia ha una storia davvero curiosa: faceva parte anch’essa della collezione di Thomas Jefferson e apparteneva al mercante di vini William Sokolin, che nel 1989 la portò con sé ad una cena organizzata dal marchio Château Margaux presso il Four Season Hotel di New York. Un cameriere maldestro la fece cadere mandandola in pezzi e il proprietario chiese all'assicurazione un risarcimento di 500.000 dollari ottenendo una cifra di 225.000 in valuta americana.
Euro 181.934
1 Cabernet di Screaming Eagle (1992) Questo rosso, prodotto in California, occupa la vetta in virtù della cifra astronomica sborsata per accaparrarsi una magnum Imperial da sei litri nel corso di un'asta benefica del 2000: 500mila dollari.
Euro 404.298
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Ma se uno volesse anche stappare la bottiglia e brindare in compagnia magari per festeggiare un successo o un evento memorabile? La soluzione è l'emblema del lusso per eccellenza:
Champagne!
Il “vin du diable” che la leggenda vuole prodotto nei preziosi vigneti francesi dal 1693 è oggi indiscutibilmente il vino dei ricchi e tutti i brand, dai più ai meno noti, confezionano formati magnum che arrivano anche ai 30 litri (Melchizedec) a prezzi che possono toccare i 40.000 euro.
Vediamo però tra le bottiglie da 75 cl quali sono le 10 più preziose al mondo senza tenere conto di quelle vendute all’incanto. MOËT & CHANDON BI CENTENARY CUVÉE DRY IMPERIAL (1943)
10
KRUG BRUT DAVID SUGAR ENGRAVED ‘QUAIL DESIGN IN FLOWERING TREE’
9
MOËT & CHANDON DOM PERIGNON BY KARL LAGERFELD
8
Euro 1.042
I prezzi indicati sono stati ricavati incrociando i prezzi medi di vendita al dettaglio.
Euro 1.353
Euro 1.464
KRUG PRIVATE CUVÉE
Euro 1.490
BOËRL & KROFF BRUT ROSE
Euro 1.646
MOËT & CHANDON DOM PERIGNON WHITE GOLD
Euro 1.848
BOËRL & KROFF BRUT
Euro 1.864
KRUG CLOS D’AMBONNAY
Euro 2.025
MOËT & CHANDON DOM PERIGNON CHARLES & DIANA (1961)
Euro 3.228
7 6 5 4 3 2
1 GOÛT DE DIAMANTS, TASTE OF DIAMONDS Euro 1,5 milioni
È il diamante degli champagne, la bottiglia più pregiata e costosa che sia mai stata prodotta in edizione limitata disegnata da Alexander Amosunel nel 2013 dal Prodiguer Brands che ha sede a Knightsbridge. Realizzato al 100% con uva Grand Cru coltivata negli 8 ettari di vigneti francesi della cantina a conduzione familiare Champagne Chapuy di Oger. La bottiglia è adornata da un cristallo Swarovski al centro con un disegno a forma di diamante simile al logo di Superman.
E tra i vini italiani qual’è il più costoso? Non figurando nella hit parade dei “Most Expensive Wine” hanno una classifica tutta loro: al primo posto da anni c’è il Barolo Riserva Monfortino di Giacomo Conterno (Euro 736) seguito dalla star a livello internazionale dei cosiddetti Supertuscan: il Masseto (Euro 616) e rimanendo sempre in Toscana dal Brunello di Montalcino Riserva di Biondi Santi (Euro 497). Per i wine lovers una volta nella vita varrebbe la pena assaggiarli. Cin cin! l (P.B.)
SONO UN SOGNATORE, UN SOGNATORE CORAGGIOSO.
-ALBERTOFRANCESCHI-
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JEANS, MAGLIONE E SNEAKER. ALBERTO FRANCESCHI, RAMPANTE IMPRENDITORE DEL SETTORE MODA, SI PRESENTA COSÌ, SEMPLICE E SPORTIVO, COME UN TIPICO GIOVANE UOMO DI 25 ANNI. EPPURE GIÀ DOPO LE PRIME BATTUTE TI RENDI CONTO DI NON ESSERE DI FRONTE AD UNO QUALSIASI DEI SUOI COETANEI MA A CHI HA GIÀ DATO UN FORTE DISTACCO ALLA MOLTITUDINE. Lo stile casual non lascia scampo ad una raffinatezza impeccabile, nei modi e nella voce. Imponente nella sua irreprensibilità estetica, le sue parole delineano una personalità già matura per quanto fresca, uno spirito imprenditoriale già conscio della fatica e che non si fa prendere dalla spavalderia, errore che probabilmente molti altri commetterebbero al suo posto. 25 anni, figlio del fondatore di Grafica Veneta, azienda in cui egli stesso lavora, amante dello sport, delle auto ma soprattutto della moda... anzi no, del suo lavoro. Insieme al fratello Nicola ha fondato Hyde & Jack, un nuovo brand nel settore fashion, che in soli due anni ha già notorietà a livello mondiale. Di Annalisa Fortin
Partiamo da un tuo breve autoritratto. Dunque, oltre ad essere un ragazzo di 25 anni dal nome Alberto Franceschi, sono soprattutto un sognatore. Così è come mi definisco io, un po' poeticamente. Sono nato a Padova, in una famiglia di stampatori. Abbiamo una tipografia da vent'anni che può sembrare relativamente poco, ma effettivamente si è espansa velocemente dopo il 2000. Basti pensare che nel 2001 l'azienda constava di 18 dipendenti, ora siamo in 400. E far parte di questa azienda, che ti sei un po' trovato addosso, ti piace? Molto. È un bellissimo lavoro quello dei tipografi. La gente un po' lo snobba, convinta che il libro sia ormai in disuso. Secondo me invece non morirà mai, anzi sarà sempre un oggetto di arredamento delle nostre case, insostituibile. Ad un certo punto però ti sei un po' staccato dall'azienda di famiglia... Sì, io lavoro nell'azienda di mio padre ma sono sempre stato appassionato di moda e di tutto ciò che è fashion, così ho anche creato un mio brand che è Hyde & Jack e che produce scarpe. Che tipo di scarpe? Sneakers principalmente, abbiamo fatto anche qualche capo di abbigliamento ma a breve ci allargheremo ad altri tipi di scarpe e accessori. In questa avventura imprenditoriale si potrebbe dire che hai preso esempio da tuo padre? Sì, però io sono più un imprenditore freestyle, se mi si passa il termine. Mi sono laureato a 22 anni perché volevo abbandonare presto il mondo degli studi dal quale mi sentivo un po' vincolato. Avevo voglia di dimostrare a me stesso, prima che agli altri, quanto valevo. In cosa ti sei laureato? Economia internazionale. I miei fratelli erano molto più in gamba di me per quanto riguarda gli studi, però io ho accelerato il più possibile la laurea perché sentivo l'esigenza di passare subito all'azione e mettere in atto le mie idee. Non è da tutti a 22 anni essere già un imprenditore. Ovviamente non lo ero come sono adesso, che per quanto poca ho già fatto una certa esperienza. Allora proprio non sapevo niente, pensavo che i soldi mi piovessero dal cielo. Ho constatato che così non è, prendendo anche le mie cantonate. Certo, sono stato fortunato perché mio padre in questo mi ha supportato finanziariamente per il primo anno, anche se gli ho restituito tutto. Ora sono molto soddisfatto, consapevole ovviamente che i sacrifici non finiscono. Anzi, si moltiplicano. Quanto conta per te la fortuna? Conta molto, però senza l'impegno serve a poco. Sono convinto che più ti impegni e più avrai fortuna. Per quanto tu possa avere fortuna, se non ci metti del tuo, non la saprai mai far fruttare e quindi non sarà utile. Come mai hai scelto le scarpe come settore imprenditoriale in cui cimentarti? In realtà è solo un punto di partenza. Ho scelto le scarpe per iniziare perchè sono un particolare che un uomo cura molto nel suo look e quindi lo sentivo più affine a me, ma sicuramente poi ci allargheremo ad altro.
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SONO UN SOGNATORE, UN SOGNATORE CORAGGIOSO
I tuoi genitori hanno appoggiato questa tua deviazione dalla grafica? Sì, mio padre ha capito che io volevo fare la mia storia, quindi mi ha appoggiato. Come sta andando questo nuovo brand che hai creato? Ci siamo già imposti in numerosi mercati all'estero, in Russia per esempio siamo già presenti in 150 negozi e tutti di prestigio. Non avrei mai pensato di raggiungere in così poco tempo i traguardi che ho raggiunto. Siamo in circa 180 store in Italia, tra cui nomi importanti: Coin Excelsior a Roma, Eraldo a Ceggia, Tessabit a Como. Sono tutti negozi a cui generalmente interessano le prime linee non certo un brand nato da poco, eppure ci continuano a richiedere e a vendere, dando prova di credere in me e questa è una grande soddisfazione.
Era quello che sognavi quando eri bambino? Sì, anche se questo sogno un po’ me lo ero dimenticato. Poi, in prossimità della laurea, è tornato fortemente e ho cercato con tutte le forze di realizzarlo. Tu credi nel destino? Secondo te eri destinato a questo? Assolutamente sì. Gli eventi, per come sono accaduti, me lo hanno confermato. Credo proprio che questo fosse il mio destino. Non si può dire comunque tu sia partito dal garage... Questa è una cosa che dicono in molti, lo so. In un certo senso invece è proprio così. Nonostante io lavorassi già nell'azienda di mio padre non mi sono limitato a dedicarmi esclusivamente a questo ma ho voluto cimentarmi in un'esperienza audace e dal futuro incerto, volevo creare una cosa mia partendo da zero. È come se io, affamato di esperienze, invece di mangiare da un piatto pronto abbia voluto metterlo da parte per provare a cucinarmi qualcosa da solo. Altre tue passioni? Sono sempre stato appassionato di calcio, ho anche giocato a livello agonistico, ma in quel percorso non ero appoggiato dai miei genitori. Devo dire però che l'imprenditoria è una cosa che amo molto. Ho anche una grande passione per i motori, per le auto, ma spesso non ho neanche il tempo di usare quelle che ho. Paure ne hai? Quelle sempre, pressioni più che paure, ma fortunatamente questa esperienza la condivido con mio fratello più grande. Il marchio Hyde & Jack infatti, prendendo spunto dal romanzo scozzese Dr. Jekyll & Mr.Hyde, sta proprio a significare una duale personalità che c'è alla base, la mia e la sua. E questo si riversa anche sui nostri prodotti, le nostre scarpe hanno una duale fruibilità: possono essere usate sia con un abito elegante ma anche in tenuta più casual. È difficile lavorare tra fratelli? No, andiamo molto d’accordo e ci complementiamo. Lui segue più la parte amministrativa, io sono più creativo.
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-ALBERTOFRANCESCHI-
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Un tuo mito, un tuo riferimento d'ispirazione. Nello sport posso citare Alexandre Lacazette dell'Arsenal o Roberto Firmino del Liverpool. Lavorativamente invece Donald Trump, Federico Marchetti (fondatore di Yoox), Josè Neves (fondatore di Farfetch) e Gianni Versace ovviamente. Ho davvero tanti miti e li prendo un po' come degli esempi da seguire. La mia filosofia infatti è quella di leggermi le storie degli altri, per capire gli errori che hanno fatto ed evitare di farli, anche se questo non mi preserva dallo sbagliare comunque. Meglio pentirsi di aver fatto o di non aver fatto? Di aver fatto, assolutamente. Una vita così impegnata ti lascia anche spazio per una vita privata? Io vivo un po' da nomade perché sono sempre in giro tra Milano, Parigi e via dicendo, ma amo talmente tanto quello che faccio che è un lavoro ma al tempo stesso un piacere. Tante volte il sabato e la domenica, se non so cosa fare, vengo in ufficio per esempio. Ma una fidanzata ci sarà? Sì, certo e lavora con me. E anche lei, che è molto brava nel suo lavoro e molto appassionata, vive questa avventura come me al duecento per cento. Non pensi che lavorare insieme alla lunga possa nuocere ad un rapporto? No perché non siamo in costante contatto, abbiamo ruoli diversi e competenze diverse. Ti definisci un nomade, i tuoi amici dove sono? Di conoscenti ne ho tantissimi e in tutto il mondo ma gli amici veri, che sono molto pochi, sono qui in Veneto. Cosa ti piace e cosa invece non ti piace del tuo lavoro? Mi piace tutto, in particolare mi piace vedere come la gente si sente quando usa lo status che tu hai creato. Vedere che delle celebrità come Alessandra Ambrosio, Stella Maxwell, Beyoncé, Justin Bieber indossano le mie scarpe mi riempie di orgoglio. Abbiamo dato scarpe a persone che per me sono fantascientifiche. Non mi piace il fatto che alla fine il lavoro diventa la tua vita, nel senso che rinunci a tanto. Ma questo vale per tutti i lavori credo, se vuoi fare la differenza devi dare tutto, fino a che non arrivi come mio padre, che oramai ha 400 persone e il grosso l'ha fatto, e la vita se la può anche godere. Rimpianti ne hai, anche se sei molto giovane? Uno sì, quello di non aver vissuto per un periodo all'estero, per esempio a Los Angeles. Adesso non posso proprio ma avrei voluto farlo. La tua giornata tipo. Sveglia alle 7, alle 8 sono in ufficio fino alle 20. La mia pausa pranzo dura 20 minuti, quando dura mezz'ora è un problema perché poi rendo di meno. Alla sera un po' di palestra e un film. Chi vorresti che indossasse le tue scarpe? Leonardo di Caprio, anche se ce le ha già ma vorrei ricevere una foto. Qual è il tuo slogan? “Do not fear to be yourself. Always express what you feel because every change may be your last” - Non avere paura di essere te stesso. Esprimi sempre quello che senti perchè ogni tuo cambiamento potrebbe essere l’ultimo. Un film sulla tua vita che titolo avrebbe? Caspita che bella domanda! Un film sulla mia vita sarebbe davvero intenso e credo anche interessante. Il titolo? Il coraggio di cambiare le cose. l
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40 S U ST R A DA
GranCabrio
THE PUREST FORM OF EXCITEMENT. OPEN. La Maserati GranCabrio apre un nuovo importante capitolo nella storia del Tridente essendo la prima auto scoperta della Casa modenese con quattro posti veri. Da € 149.097
MASERATI
open your mind Di Pierpaolo Magagna
GranCabrio MC DINAMICITÀ ED ELEGANZA Ispirandosi al modello fornito dalla GranTurismo, esempio di perfetta sintesi tra modernità, sensualità e passione, la GranCabrio unisce dinamicità ed eleganza. I nuovi paraurti anteriore e posteriore della GranCabrio MY18 ne modificano con raffinatezza l'impatto visivo senza alterarne il carattere originale. Le versioni Sport e MC si basano sugli stessi componenti con inserti che variano per ciascuna di esse a sottolinearne la diversità del carattere. Il paraurti anteriore presenta una calandra esagonale più grande "a muso di squalo" circondata da un inserto cromato. Il nuovo frontale della vettura s'ispira al concept Alfieri e aggiunge un nuovo effetto tridimensionale alla vista frontale, migliorando al tempo stesso la distribuzione del flusso dell'aria e riducendo la resistenza aerodinamica.
UN INTRANSIGENTE PASSO IN AVANTI La console centrale è decisamente più ordinata e libera. La console inferiore è stata ridisegnata per poter alloggiare un doppio selettore rotante di facile utilizzo, ormai di serie su tutti i modelli Maserati. Questo componente altamente qualitativo realizzato in alluminio forgiato si trova vicino alla leva del cambio, mentre la pulsantiera delle modalità di guida è stata spostata di fronte alla leva. DETTAGLI SOFISTICATI Il temperamento atletico della GranCabrio MC è ancora più evidente grazie agli interni rivestiti in pelle Poltrona Frau® e Alcantara, alle palette del cambio al volante e alla pedaliera in alluminio forato. I sedili anteriori sportivi con schienali in fibra di carbonio sono disponibili come optional. AL TUO COMANDO Entrambe le versioni GranTurismo sfoggiano il leggendario motore V8 di 4,7 litri, che eroga una potenza di 460 CV a 7.000 giri/min e 520 Nm di coppia massima a 4.750 giri/min, offrendo una risposta dell'acceleratore senza eguali, una rapida impennata del contagiri e l'inebriante suono che rappresenta il marchio di fabbrica Maserati.
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SU STRA DA 41
PORSCHE
911 Carrera 4S Cabriolet RIFERIMENTO ASSOLUTO Una vettura che affascina da generazioni e cattura l'anima. Una sportiva di razza 2+2 posti sorprendentemente spaziosa e luminosa. Dotata di un motore posteriore compatto, offre una trazione ottimale garantendo l'originale piacere di guida. Il vano bagagli, ovviamente in posizione anteriore, offre un ottimo comfort di viaggio, una notevole idoneità all'uso quotidiano e la forte personalità di un'autentica sportiva. STRUTTURA LEGGERA Per vincere la lotta contro il tempo e per una performance efficiente è necessario eliminare il peso superfluo, ecco perchè gli ingegneri della Casa tedesca hanno impiegato nella scocca acciai a pareti molto sottili ma con valori di rigidità molto elevati. A ciò si aggiunge l'impiego massiccio di alluminio e magnesio nel tetto, nei componenti del pavimento, nella parte anteriore eposteriore della vettura, nelle porte, nei passaruota, nel cofano del vano motore e del vano bagagli. L'elevata efficienza dei materiali abbassa il peso complessivo, quindi anche i consumi, e rende la 911 la vettura sportiva più leggera del segmento di appartenenza.
Accelerazione 0-100 km/h: Manuale 4,4s - PDK 4,0s Potenza kW (CV) 309 (420) Velocità massima: Manuale 303 km/h - PDK 301 km/h Lunghezza 4499 mm Altezza 1293 mm Passo 2450 mm Da € 137.206,01
DESIGN L'innovativa capote in tessuto, oltre ad eguagliare l'eleganza della silhouette dei modelli 911 Coupé, grazie al basso valore di cx e ai materiali leggeri si avvicina sorprendentemente anche alla performance di una 911 chiusa. L'abitacolo è molto spazioso e il suo design è delineato da materiali funzionali e pregiati. Il volante sportivo parla il linguaggio del Motorsport, riprendendo lo stile di quello della 918 Spyder unendo aggressività e purismo ad un'elevata funzionalità. Per la prima volta di serie nei modelli 911 Carrera e 911 Targa il Porsche Communication Management (PCM) incluso modulo di navigazione on-line con informazioni sul traffico in tempo reale, comandi vocali, predisposizione telefono cellulare e il modulo Connect Plus.
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42 S U ST R A DA
MERCEDES
Classe S cabrio ELEGANZA SPORTIVA Le nuove luci posteriori con la moderna tecnologia OLED affascinano per l'omogeneità delle superfici di emissione. Risultano molto raffinati gli esclusivi doppi terminali di scarico cromati e la Stella che risalta sulle superfici lineari. La parte frontale anticipa la dinamica e l'eleganza dell'auto. In primo piano si trova la mascherina del radiatore Matrix tridimensionale, posta tra i fari a LED High Performance che vengono impreziositi da raffinati cristalli Swarovski (a richiesta). La fiancata ha un profilo molto dinamico. MAESTRIA ARTIGIANALE CON UN TOCCO DIGITALE A richiesta singoli elementi in legno possono essere riscaldati. Gli strumenti e i display sono integrati sotto un unico elemento di vetro. I nuovi pulsanti touch control reagiscono al tocco, mentre i display futuristici e i materiali ricercati rendono gli interni sorprendenti. Una particolarità è il grande display in qualità HD ad alta risoluzione. Nuovi sono anche i volanti sportivi a tre razze, cromati e piacevoli al tatto.
Cilindri V8 Cilindrata 3982 cm3 Potenza 345 kW (469 CV) Cambio automatico a 9 rapporti 9G-TRONIC Accelerazione 0-100 km/h in 4,6s Velocità massima 250 km/h Modello S560 Cabrio Premium da € 153.664
ASSETTO: UN CAPOLAVORO D'ARTE INGEGNERISTICA A bordo di Classe S Cabrio le sospensioni pneumatiche AIRMATIC offrono un comfort davvero straordinario. In qualsiasi momento è possibile passare alla modalità sportiva, selezionando il relativo programma di marcia, ed ottenere così una dinamica di marcia che non ha nulla da invidiare alle auto sportive. Il piacere è assicurato anche dal silenzio di bordo grazie alla capote insonorizzante e al massimo comfort a cielo aperto con il riscaldamento per la zona della testa AIRSCARF e il frangivento AIRCAP.
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44 S U ST R A DA
Serie 4 Cabrio AGILITÀ SORPRENDENTE I motori efficienti e straordinariamente potenti, la trazione posteriore tipica di BMW, la perfetta distribuzione del carico sugli assali e il cambio Steptronic a 8 rapporti (optional) trasmettono un brivido adrenalinico durante la guida. La perfetta tenuta di strada e il comfort di prima classe sono ovviamente inclusi. DESIGN AERODINAMICO ACCATTIVANTE Il frontale della Nuova BMW Serie 4 Cabrio esprime tutto lo charme sportivo e innovativo della vettura. I fari LED profilati affiancano la tipica calandra a doppio rene BMW e ne evidenziano il carattere atletico e potente. Il look dinamico è completato alla perfezione dalle ampie prese d’aria con fendinebbia a LED integrati. Le linee allungate e le fiancate dal profilo marcato sottolineano l’eleganza sportiva.
BMW
VERSIONE 430I CABRIO Cilindrata 1.998 cm3 Potenza 185 kw (252 CV) Velocità massima 250 km/h Accelerazione 0-100 km/h 6,4 s
La silhouette cuneiforme si fonde con il retro imponente creando un dinamismo ricco di sfaccettature, che coinvolge sia con la capote aperta che chiusa. Il retro ispira per l’aspetto solido e risoluto, con elementi di spicco come l’imponente paraurti e i terminali di scarico integrati. I fari posteriori a LED rivisitati mettono in risalto la larghezza della vettura e ne accentuano il design dinamico. INTERNI ESCLUSIVI Gli interni uniscono raffinatezza, sportività e funzionalità. L’abitacolo, pensato per rispondere alle esigenze del guidatore e realizzato con materiali di altissima qualità, è dotato di numerose tecnologie per l’informazione e le comunicazioni, offrendo standard altissimi in fatto di comfort. L’esperienza alla guida è resa unica anche dall’illuminazione ambientale.
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46 S U ST R A DA
F-TYPE SVR Convertibile PRESTAZIONI STRAORDINARIE E STILE SUPERBO Il Centro Tecnico Special Vehicle Operations (SVO) ha creato il modello F‑TYPE più potente di sempre: F‑TYPE SVR. Il compressore volumetrico "twin vortex" del motore 5.0 V8 eroga la potenza in modo più uniforme per prestazioni reattive a tutti i regimi. Più leggera e veloce, offre una nuova aerodinamica che migliora la tenuta di strada, mentre l'All Wheel Drive Jaguar garantisce sempre la massima trazione. Ogni dettaglio è ottimizzato per garantire prestazioni eccellenti, tipiche di una vera Jaguar. Sedili Performance con cuciture a rombi molto confortevoli e finiture ultra moderne creano una sensazione di superba eleganza.
Gli interni sono un mix ottimale di ergonomia e sportività, il design dell'abitacolo è progettato al millimetro. Grazie a due indicatori analogici di grandi dimensioni, la strumentazione è semplice, chiara e intuitiva, un aspetto essenziale per un'auto sportiva. Il design del volante a 3 razze include le funzioni principali per facilitare il controllo. Nei modelli con cambio automatico, le levette del cambio al volante permettono di selezionare le marce in sequenza senza allontanare le mani dallo sterzo.
JAGUAR
Motore 5.0 V8 Supercharged - Potenza 575 CV Accelerazione 0-100 km/h in 3,7 s - Velocità massima 314 km/h Lunghezza 4475 mm - Passo 2622 mm Larghezza 2042 mm - Altezza 1308 mm Da € 153.290
TECNOLOGIE LEGGERE Il peso è nemico delle prestazioni. Per questo i tecnici Jaguar hanno progettato una SVR il più leggera possibile. Il sistema di scarico leggero in titanio e Inconel® consente di risparmiare 16 kg di peso, mentre i cerchi in lega forgiati lo riducono complessivamente di 13,8 kg. Ogni articolazione delle sospensioni posteriori è stata ridisegnata per risparmiare 0,6 kg di peso rispetto ai giunti tradizionali, mentre i freni opzionali anteriori da 398 mm e posteriori da 380 mm in carboceramica riducono il peso di 21 kg rispetto a quelli standard. Ogni milligrammo risparmiato regala a F‑TYPE SVR maggiore accelerazione e maneggevolezza e frenate più sicure, per un'esperienza di guida indimenticabile.
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SU STRADA 47
Motore 1.4 Turbo MultiAir 4 cilindri in linea / 4 valvole per cilindro Potenza 170 CV (125 kW) a 5500 g/m Cambio: Manuale a 6 marce o Automatico a 6 rapporti con selettori al volante Accelerazione 0-100 km/h in 6,8 s Velocità massima 232 km/h
ABARTH
124 Spider LA PERFORMANCE NELLA SUA ESSENZA Il roadster Abarth unisce piacere di guida e performance entusiasmanti. Uno spider con i numeri giusti: best-in-class per il rapporto peso potenza di 6,2, ripartizione dei pesi 50:50 e baricentro a soli 38,5 cm da terra. Una vettura unica nel suo genere in grado di emozionare il guidatore con il più autentico piacere di guida e, al tempo stesso, di esaltarlo attraverso uno stile sportivo inconfondibile. SEDILI CON MODANATURE IN MICROFIBRA Il DNA sportivo si riflette negli interni, dove i sedili presentano un design accurato: la modanatura centrale in microfibra minimizza lo scivolamento laterale del guidatore, mentre la parte laterale in pelle aumenta la qualità all’interno della vettura.
LIVREA RACING Abarth 124 spider si distingue per il suo design esterno aggressivo. La carrozzeria in tinta unita, disponibile nelle colorazioni bianca oppure nera, ne sottolinea il carattere sobrio, ma allo stesso tempo deciso. Le calotte degli specchi laterali seguono il tono grigio del montante, mentre il tappo sulla griglia del frontale è uniformato al nero. DIFFERENZIALE AUTOBLOCCANTE MECCANICO Il D.A.M. Abarth migliora la qualità delle prestazioni e il livello di sicurezza della vettura. L'eccezionale ripartizione della coppia tra le due ruote dell’assale posteriore garantisce un maggior controllo e una maggiore efficacia in entrata e uscita dalla curva.
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48 I L BU O N P O L ITICO
Il buon politico A cura di Tommaso Lunardi
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Ripudiare la democrazia e il totalitarismo verso uno “Stato temporale”
hiunque abbia frequentato un liceo o abbia studiato un minimo di filosofia di sicuro si ricorderà che, tra i filosofi del ‘900, comparivano i nomi di Nietzsche (anche se morì nel 1900 influenzò tutta l’ideologia politica del XX secolo), Heidegger, Habermas, ecc. Insomma filosofi che, dello studio dell’essere umano come singolo o come comunità, ne hanno fatto una questione personale di ricerca. Ricerca prontamente rifilata ai poveri studenti in quanto il loro esempio e le loro opere sono emblema di perfezione e purezza (nel caso di Nietzsche meglio evitare di usare questo termine). Pochissimi libri, però, citano un filosofo “tutto nostro”, quanto mai importante per il delineamento di quella fede mistica che accompagnò l’Italia dal 1922 al 1945 e, sicuramente, anche durante gli anni di piombo. Mi riferisco, ovviamente, a Julius Evola. Per chi non lo conoscesse, il filosofo romano è, forse, la figura di intellettuale più sinistra dell’epoca fascista ma, nonostante questo, quanto mai affascinante ed interessante. Per trattare la sua interessante concezione di Stato mi concentrerò in particolare nell’analisi di una delle sue opere fortunatamente ristampata e rimessa in circolazione in tempi recenti: “L’imperialismo pagano”.
Innanzitutto c’è da precisare che Evola ripudiava sia la democrazia sia i totalitarismi (motivo per cui avrà dei buoni ma non degli ottimi rapporti con l’élite del littorio) in quanto le considerava espressione di un popolo “straviato”, distratto e arrabbiato dalle continue mancanze e privazioni dei governi liberali. Ma perché proprio i governi liberali? Secondo Evola, nel capitolo che - guarda caso - si intitola proprio “L’errore democratico”, sono proprio i seguaci di Adam Smith che avrebbero illuso l’uomo di essere libero con la concessione dei loro “immortali principi” ossia le libertà fondamentali (stampa, opinione, ecc.). “In realtà, non è niente. La libertà non sanno che cosa significhi. Se lo sapessero, saprebbero altresì che voler la libertà è un tutt’uno che volere l’Impero”. Grande esperto dell’Oriente, Evola cita la tradizione induista affermando che in una Società ben composta vi è solo un individuo che può essere definito “libero” in senso lato: il sovrano. Colui che scrive le leggi è l’unico davvero libero di agire come meglio crede in quanto, anche se una Costituzione (se così la si vuol chiamare) venisse redatta da un gruppo di persone, per quanto ben disposte a trovare un compromesso, si giungerebbe ad una legge che, in realtà, altro non è che un misero contentino e non la piena libertà.
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IL BUON POLITICO 49
Da qui ci si pone davanti a due vie: o diventare succubi del “democratismo liberale” o stabilire un “determinatore della legge” che, in quanto estraneo e super partes a tutti i codici giuridici, sa osservare il comportamento degli uomini e stabilire cos’è meglio per noi. Insomma, si verrebbe a creare una forma di governo coincidente con l’Impero o, come lo stesso Julius lo definisce in altre opere, uno “Stato temporale”. Il despota non deve essere, però, un mero rappresentate delle masse, ne tantomeno un crudele dittatore, meglio definirlo “tiranno” nel senso greco del termine: un sovrano che sia in grado di porsi a difesa della sua cittadinanza e che diventi “il primo dei servitori” della giustizia, fatta carne in lui e, tramite lui, espressa chiaramente al popolo. Quale modello migliore avrebbe potuto scegliere il nostro lugubre filosofo se non la Roma antica? Nel descrivere il ruolo che l’Urbe ebbe nella creazione della Società moderna, Evola si scaglia contro i Mazziniani che consideravano la Roma antica come simbolo di stabilità politica ma corrotta dal Paganesimo. Corrotta nel senso di "limitata al solo ambito materiale". La Roma cristiana, invece, ne innalzò la materia fondante a livello di “Civis Dei” nel senso agostiniano del termine. La Roma contemporanea deve essere una specie di sintesi tra le due, una Roma imperiale ma cristiana degna interprete del potere spirituale e temporale. Evola, molto pacatamente, afferma “intransigenti custodi dei valori della tradizione pagana, romana e mediterranea, noi respingiamo tutti questi sofismi storicistici”. Il filosofo definisce i ragionamenti mazziniani come “sofismi”, forse la peggior critica che si potesse attribuire ad un discorso in quanto lo si riduceva, in maniera grossolana, al semplice sinonimo di “adulazione” per abbindolare un pubblico ignorante.
Diventare succubi del “democratismo liberale” o stabilire un “determinatore della legge” che, in quanto estraneo e super partes a tutti i codici giuridici, sa osservare il comportamento degli uomini e stabilire cos’è meglio per noi?
Proseguendo nella lettura del suo saggio, Evola afferma che “Roma fu una realtà simultaneamente materiale e spirituale, un ideale completo e splendente, isolato, che si accetta o non si accetta, e che si ribella ad ogni tentativo di piegarlo nel giuoco di una arbitraria progressistica” e ancora, riguardo alla figura di Augusto, il filosofo afferma, citando l’Eneide virgiliana, che fu l’unico ad “avere l’imperio del mondo, ad imporre leggi di pace e dar perdono ai vinti e morte alle superbe genti”. Del resto, Evola la tessera del PNF ce l’aveva e non sorprende che questi scritti piacessero particolarmente al Duce. Giulio Cesare Andrea “Julius” Evola è il più intransigente, il più coraggioso, il più interessante dei filosofi italiani del XX secolo. Il suo esempio e la sua parola trascendono le epoche e i governi, le censure e i tagli di programma. Un carattere, il suo, spiccatamente volto a dimostrare e a valorizzare la parola, la “libertà”, paradossalmente, che, invece di aprire al dialogo, pone un macigno sopra ogni tipo di possibile intervento seguendo alla lettera il modus operandi del vir bonus antico.
Giulio Cesare Andrea “Julius” Evola
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brEguEt N° 5
LANCET TE
Non Solo PolSo L'OROLOGIO DA TASCHINO ESERCITA UN INNEGABILE FASCINO SENZA LIMITI. RIMPIAZZATO DALL'OROLOGIO DA POLSO PER MOTIVI DI PRATICITÀ, CONTINUA OGGI AD ATTIRARE PER IL SUO SAPORE ELEGANTE CHE RICHIAMA LA STORIA E IL ROMANTICISMO DEI TEMPI REMOTI.
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cartiEr DOPPIO TOURBILLON MISTERIOSO Un tripudio di diamanti sfavillanti per quest'orologio da tasca della Collezione Cartier, ospitati in una cassa e in un quadrante interamente in platino. La corona perlata è anch'essa ornata di un diamante. Le lancette a forma di gladio d'acciaio rodiato spiccano a contrasto nel quadrante lucente. La catena è in oro 18 carati e il piedistallo in cristallo di rocca, giada nera e argento massiccio. Il movimento è meccanico di Manifattura a carica manuale con doppio tourbillon. Prezzo su richiesta.
piaGEt ALTIPLANO POCKET WATCH Per celebrare la rivoluzione estetica della Collezione Altiplano che continua a dettare le regole del classicismo e dell'eleganza ben 60 anni dopo, Piaget mette in scena un classico inaspettato: il segnatempo ultra-sottile si allontana dal polso per diventare un orologio da tasca originale. Con una stringa di vitello blu abbinata al quadrante blu Piaget, questa edizione limitata di 26 pezzi in oro bianco è un compagno originale per il collezionista di orologi, lo stilista di stile o il classico dandy. Una volta inserito nel supporto intarsiato appositamente progettato, il leggendario Altiplano diventa un pezzo d'arte, un'espressione di raffinatezza senza tempo. € 49.549 ($ 61,000)
Nel 1884, IWC produce i primi orologi da tasca Pallweber. Questi orologi innovativi indicavano le ore e i minuti in formato digitale con grandi numeri su dischi rotanti. In occasione del Salon Internationale de la Haute Horlogerie (SIHH) di Ginevra nel gennaio scorso, IWC ha presentato un orologio da tasca con indicazione digitale «a saltarello» in omaggio ai 150 anni della Maison. Questo segnatempo, disponibile in un'edizione limitata di soli 50 esemplari, ha la cassa in oro rosso 18 TRIBUTE TO PALLWEBER carati, il quadrante bianco con finitura EDITION «150 YEARS» laccata e dischi bianchi. Come tributo al design degli storici orologi Pallweber, nonché al fondatore americano di IWC, F. A. Jones, le finestrelle dell’indicazione digitale sono contrassegnate con le diciture «Hours» e «Minutes». Prezzo su richiesta.
IWC
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patEk philippE STILE SAVONNETTE
jacoB&co BRILLIANT POCKET WATCH PENDANT
Dalla geniale brillantezza delle 269 pietre preziose che adornano la cassa, la corona e la fibbia, alla intrigante complessità del suo movimento a scheletro a lavorazione aperta, la Brilliant Skeleton Baguette è una fusione di tempo e luce, un capolavoro che combina l'arte classica dell'orologio scheletrato con l'abilità artigianale. Prezzo su richiesta.
Per molti decenni gli orologi da tasca sono stati la principale vetrina del savoir-faire di Patek Philippe. Nonostante abbiano ceduto il passo agli orologi da polso, questi segnatempo suscitano ancor oggi l'interesse appassionato di chi apprezza gli esemplari rari e la Manifattura continua a produrne diversi modelli in edizioni limitate. Questo modello in oro giallo, con movimento meccanico a carica manuale, presenta uno stile sobrio ed essenziale con quadrante laccato bianco. € 44.240
vachEron conStantin PATRIMONY
auDEmarS piGuEt CLASSIQUE
Elegante versione a carica manuale con cassa "savonette" in oro giallo e quadrante in smalto bianco della Collezione Classique firmata Audemars Piguet. Una Grande Complicazione da tasca con calendario perpetuo, ripetizione minuti, cronografo rattrapante, indicazione di ore, minuti e piccoli secondi. A contrasto i numeri romani e i contatori decalcati neri, e le lancette in acciaio azzurrate. Non in vendita.
Simboli di prestigio ma anche di indipendenza, gli orologi da tasca accompagnavano i loro proprietari in ogni dove. Ancor oggi Vacheron Constantin, attraverso le sue creazioni contemporanee, degne eredi del patrimonio e della tradizione di Alta Orologeria, continua a proporre agli appassionati di raffinati orologi da tasca esemplari dall'eleganza decisamente classica attraverso la collezione Patrimony, come nel caso di questo splendido modello in oro rosa 18 carati con cinturino in vitello marrone scuro. € 45.400
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56 CO P E RT I N A
IL CAMBIAMENTO, QUANDO ARRIVA, A VOLTE LO PORTA UNA PAROLA PICCOLA COME UN SÌ E UN EVENTO MERAVIGLIOSO COME QUELLO DI DIVENTARE MADRE. PER CLIZIA INCORVAIA, MOGLIE DI FRANCESCO SARCINA, CANTANTE DE LE VIBRAZIONI, L’ARRIVO DELLA FIGLIA NINA HA SEGNATO IL CAMBIAMENTO PIÙ IMPORTANTE DELLA SUA VITA. Al telefono la voce di Clizia è potente e dolce al tempo stesso, scandisce bene le parole, dall’inconfondibile musicalità sicula che ti immerge in una mediterraneità di oggi eppure antica, con i suoi riti, anche legati al cibo, i suoi segreti ancestrali seppur così attuali, dell’essere donna, moglie, madre, complice e amante.
Ph© Marco Leonardi Assistente alla fotografia Giacomo Di Caro Make Up Michela Clemeno Hairstyle Claudio Puma Stylist Soter Di Palma Dress Salvatore Vignola, Alberto Audenino, Daizy Shely, Atelier Eme Shoes Lamperti
Laureata in Scienze della Comunicazione alla Cattolica di Milano, Clizia Incorvaia già durante gli studi ha cominciato a lavorare come modella in alcuni spot televisivi per Puma, Fiat, Mikado, Kinder e Alpitur. Ben presto sono arrivate anche le partecipazioni ai video musicali, ma Clizia è famosa anche per essere stata la Principessa racconta fiabe del Chiambretti Night, in onda su Italia Uno; ha curato la rubrica di moda su Match Music e ha assunto il ruolo della stagista intellettuale in Markette, su La7. Ha condotto Glamour shots su Sky e ha preso parte come concorrente alla quinta edizione di Pechino Express, assieme al marito (erano la coppia di coniugi). Inoltre ha dato vita al brand Girls Speak, insieme a Lola Ponce, sua socia e amica intima.
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COPERTIN A 57
C LI Z I A
INCORVAIA
Nel tuo blog parli di un punto C, che cosa sarebbe? È il proprio punto Cool ovvero il proprio punto di forza. Quello che ti rende diversa dalle altre. Anche sui social mi piace porre l'accento sull'individualità, sull'unicità più che sul conformismo. Soprattutto oggi viviamo in una società omologata dove tutte si vestono nella stessa maniera, addirittura hanno gli stessi capelli, gli stessi zigomi. Io invece esorto a trovare il proprio punto C, il proprio segno di distinzione. Sembra essere più importante personalizzare il proprio stile piuttosto che seguire la moda? Assolutamente sì. Coco Chanel diceva che per essere alla moda bisogna non seguire la moda.
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60 CO P E RT I N A
Sono convinta che l'amore vero nella vita si verifichi una volta sola...
Ma questo punto C ce l'hanno anche gli uomini o è una prerogativa solo delle donne? Questa è una bella domanda. Credo proprio che anche gli uomini dovrebbero puntare molto di più sulla loro personalità, la loro individualità e scovare il loro punto C. È vero che l'universo maschile è completamente diverso da quello femminile ma anche gli uomini tendono ad essere molto omologati. Nel mio blog parlo soprattutto un linguaggio femminile perché mi rivolgo quasi esclusivamente ad un pubblico di donne, però quest'anno ho curato l'immagine de Le Vibrazioni a Sanremo. Ho radicalmente rivisto e rimodernato il loro look, rendendolo più consono all'età che hanno ora, tirando fuori il loro punto cool, perché nella vita è fondamentale cambiare. A proposito di cambiamenti, il tuo cambiamento più grande? Diventare madre, sicuramente. Ti cambia profondamente, cambia il tuo approccio alla vita, le tue priorità. Ho letto che tu e Francesco volete avere un altro figlio. Se devo essere sincera ancora non ci stiamo provando. Col tempo vedremo ma è un progetto ancora futuro.
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62 CO P E RT I N A
Sei nata a Pordenone ma ti ritieni siciliana. Mettiamo alla prova la tua sicilianità: che piatti sai cucinare? Spaghetti con le vongole e spaghetti con le cozze sono i miei piatti forti ma faccio anche le triglie gratinate o il pesce spada e molti altri piatti mediterranei. Invito tutta la redazione di V pocket a pranzo da me a Milano. Attenta che ti prendiamo in parola. Ma io non scherzo! Se venite a Milano cucino per tutti, ho preparato una cena anche per tutto lo staff di Pechino Express. Mi piace molto cucinare e avere ospiti. Ma si può mangiare ed essere belle come te? Beh, intanto grazie per il complimento, poi sicuramente mangiare bene rende più belli. Se ti nutri bene il tuo corpo ne acquisisce vantaggio anche visivamente. Io sono molto attenta all'alimentazione: se mangio il mio piatto di pasta, dopo non mangio altro, così come mangio pesce, carne bianca e verdure. Riservo molta attenzione a come cucino e a quello che preparo. Secondo gli stereotipi della moda oltre ad essere alti bisogna essere anche molto magri. A dire il vero adesso c'è un ritorno agli anni '80 in cui le modelle erano bellissime, alte ma con le loro forme. C'era una magrezza sana ed ora si sta tornando a quello stereotipo. Tornando a quest’anno e a Sanremo: quando dalla platea hai visto Francesco sul palco del Festival ti sei emozionata? Certo, però se devo dire la verità ero più emozionata 4 anni fa, quando l'ho accompagnato e lui partecipava da solista. Forse perché era la prima volta che lo accompagnavo e lui non era con la band, quindi si appoggiava completamente a me ed io ero la sua protettrice. Quest'anno ero più sicura ed ero contenta che fosse a Sanremo con la band nuovamente.
Quanti anni fa vi siete conosciuti? Ci siamo conosciuti 6 anni fa. Io stavo con un altro ragazzo che faceva l'avvocato. Ero nel locale di Francesco e lui ad un certo punto mi ha chiesto "Ma tu da che pianeta arrivi?" Io gli ho risposto "da Girasolandia", perché ho un girasole tatuato. Quello è stato il nostro primo contatto, infatti nella canzone "Femmina", che è dedicata a me, dice "l'unico scemo che ha fumato l'eliotropio", che è appunto il girasole. È stato amore a prima vista? No, anzi. Io me la tiravo, uscivo solo con gli avvocati e lui proprio non lo consideravo. È stato lui bravo a scrivermi di tanto per due anni, come una goccia che scava la pietra. Ad un certo punto rimasi single e allora lui mi chiese subito di uscire. Mi portò al bowling con suo figlio Tobia e mi divertii molto. Ti aspettavi che lui si presentasse con suo figlio? No, questo infatti mi colpì molto. Lui poi mi ha confessato che lo aveva fatto volutamente per vedere se c'era sintonia tra noi due, perché presupponeva già che io fossi la donna della sua vita. Ti ha proprio voluta a tutti costi. Sì, ha anche tutte le chat salvate. Ma tu quante volte ti sei innamorata nella vita? Allora, considerando che le storie precedenti erano più proiezioni di quello che io volevo e che sono convinta che l'amore vero nella vita si verifichi una volta sola, ti rispondo una, ovvero questa con Francesco, per quanto non sia sempre facile proseguire insieme. Ci sono delle astuzie che una donna può mettere in atto per tenere vivo un rapporto? Assolutamente sì, come per esempio quella di non trascurarsi, di ritagliare dei tempi per lei e il partner da soli. Io mi ero prefissata, ancora prima di diventare mamma, che il diventarlo non sarebbe stato per me motivo di rinuncia alla mia femminilità e alla passionalità di coppia, come mi hanno insegnato con il loro esempio i miei genitori. Una donna deve essere madre, sposa, amica, femmina, moglie ma anche amante.
Una donna deve essere madre, sposa, amica, femmina, moglie ma anche amante.
Cosa ti hanno insegnato di importante i tuoi genitori che tu vorrai insegnare ai tuoi figli? Sicuramente l'onestà. Hai sorelle o fratelli? Un fratello e una sorella. Dei tre chi è il più bello? Beh, Nicole è bellissima, ha solo 23 anni, occhi verdi, labbra carnose e Mattia assomiglia a Leonardo di Caprio. Siamo tutti belli. Per tua figlia Nina cosa sogni? Che sia felice. Che faccia il lavoro che desidera e che sia felice di farlo, qualsiasi esso sia. Le auguro l'amore, nel senso di amare ciò che desidera fare e che lo possa fare, e che trovi una persona che la ami. Tu da piccola cosa sognavi? Di fare la stilista. Il matrimonio era tra i tuoi sogni? Assolutamente sì! Per il prossimo compleanno cosa ti regalerai? Un viaggio per me e Francesco da soli. È bellissimo scappare ogni tanto lontano da tutto, noi due da soli. Tornerai in tv? Sì, credo proprio mi rivedrete presto, anche se la moda è la mia grande passione irrinunciabile. Da brava consigliera, cosa non potremmo non avere nel nostro guardaroba per le prossime stagioni? Qualcosa di rosa in tutte le sue declinazioni e poi tornano alla grande gli stivali texani, i famosi camperos! l (A.F.)
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64 G O U R M E T
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A CENA? BASTA UN FACCIAMO TUTTO IN RETE. CONDIVIDIAMO I NOSTRI STATI D’ANIMO, ALLARGHIAMO IL GIRO DI CONTATTI, ACQUISTIAMO QUALSIASI COSA, PIANIFICHIAMO LE SPESE E ORDINIAMO LA CENA. NON SOLO LA PIZZA MA PIATTI TRADIZIONALI, ETNICI, DIETETICI… BASTA UN TOUCH E SIAMO GIÀ SEDUTI A CENA! Di Giusy Locati
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GOURM E T 65
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66 G O U R M E T
Biancaneve, nella sua versione cinematografica, ha compiuto 81 anni. Noi la ricordiamo mentre prepara la torta per i 7 nani aiutata dai suoi fedelissimi uccellini. E intanto che completa l’opera, decorando il proprio capolavoro, sopravviene il primo caso – inatteso e peraltro nefasto - di food delivery della storia (o quasi). Il cielo si oscura ed entra la strega con la mela. E siccome Biancaneve è ingenua e non se la sente di dire di no alla nonnina, parte l’incantesimo e addio ai nanetti, alla torta e agli uccellini. Tutta un’altra cosa rispetto ad oggi. Probabilmente la Biancaneve contemporanea, astutamente, non avrebbe mai aperto la porta, avrebbe invece verificato all’istante l’origine del prodotto grazie ad un'app dedicata e segnalato la nonnina/ strega in tempo reale alle autorità. Così il primo approccio con la consegna a casa non è stato dei migliori. Ma non facciamoci condizionare: il click and eat è parte della nostra vita e per fortuna da Biancaneve ad oggi sono passati parecchi anni. Siamo entrati in un universo riassunto dai touch screen che ci consente di governare la più parte della nostra vita. E da lì spesso originano anche le nostre scelte alimentari. Blumirtillo (https://blog.cookaround.com/blumirtillo/), blog che le ricette, generalmente, se le cucina da se’, la prima volta che ha sentito parlare di food delivery ha pensato al fantastico cartoon Pixar “Wall-E”, più precisamente alla distopia che più
teme: un mondo futuro in cui le persone sono tutte obese, non camminano più, si nutrono solo di junk food. Un film intenso che, giocando al paradosso con i fotogrammi seppia che fanno tanto retrò, ci proietta in un futuro di apatia e pigrizia. Il passaggio da questa immagine angosciante al chiamare la pizzeria per farsi recapitare a casa una margherita è stato quasi immediato.
Che siano buone le tagliatelle take away? Qui le nostre
TAGLIATELLE CAROTE, PORRI, GUANCIALE, FAVE E CREMA DI PECORINO.
(Ingredienti per 4 persone) 400 gr di tagliatelle all’uovo, 200 gr di fave, 2 carote, 1 porro, 200 gr di guanciale tagliato a cubetti, 300 ml di latte intero, 50 gr di burro, 150 gr di pecorino fresco, sale, pepe, olio extravergine d’oliva e qualche foglia di basilico. Mettete le fave in acqua bollente salata per una decina di minuti. Sbucciatele. Tagliate il porro, la parte morbida, a fettine sottilissime. Tagliate a cubetti le carote dopo averle pelate. Cucinatele con poca acqua e un filo d’olio finché non diventano morbide. Aggiungete quindi i porri e proseguite la cottura. Aggiustate di sale e pepe, aggiungete le fave e mettete da parte. Mettete a bollire l’acqua e preparate le tagliatelle. Nel frattempo scaldate il latte e aggiungete il pecorino e il burro. Mescolate bene affinché non si creino grumi. Cucinate fino a ottenere una crema morbida. Rosolate il guanciale. Scolate le tagliatelle e saltatele nella crema di pecorino. Condite con il sugo di porri, carote e fave e aggiungete guanciale e basilico. Aggiustate di pepe e servite.
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68 G O U R M E T
Non c’è niente da fare, più una cosa sembra “proibita” più ci attira. E il food delivery all’inizio è stato esattamente così. I puristi del “fatto in casa” lo hanno snobbato fino all’ultimo. Un po’ come quelli che nel 2018 si rifiutano di crearsi un profilo social e poi si connettono con lo smartphone 150 volte al giorno (pare sia la media nazionale) per dare una sbirciatina. Alla fine cedi alla tentazione. Diciamo che l’inesperto è rimasto, appunto, alla consegna della pizza. Ma in questi ultimi anni c’è stata tanta e tale evoluzione del settore, dell’at-home-eating, sia per quanto concerne canali, strumenti e metodi, sia per quanto riguarda le opzioni di prodotto, che vale la pena fare un riassunto. Sono diventati la prima
scelta per chi non ha tempo/voglia di prepararsi da mangiare ma neanche, soprattutto in inverno, di uscire a cena o semplicemente di fare la spesa per cucinare: sono i servizi di food delivery e consentono di ordinare da smartphone. Alcuni consegnano il cibo direttamente dal locale/ristorante, si occupano della logistica e rispondono direttamente di eventuali ritardi. Altri funzionano da intermediari, limitandosi
a mettere privato e azienda in contatto. Al momento in Italia le opzioni sono numerose ma quasi sempre limitate a chi vive in città. Quindi se avete fatto la scelta salutare di respirare aria fresca e abbandonare gli spazi stretti, sappiate che dovete necessariamente farvi un orto in attesa di essere agganciati ad una piattaforma di delivery meno cittadina. La terminologia tecnica? Si va dal basico food ordering che caratterizza chi gestisce solamente l’ordine e il pagamento, al food delivery, piattaforme appunto che provvedono anche al servizio di consegna con una propria rete di corrieri; passando per l’online restaurant, ristoranti che hanno anche un proprio menu a catalogo on line e un servizio di consegna a domicilio.
Un risotto 2.0 si scuoce? Non lo sappiamo. Non ne abbiamo mai ordinato uno. Preferiamo la versione fatta a casa... ma mai dire mai!
RISOTTO AGLI ASPARAGI CON FIORI DI ZUCCA, CURCUMA E UOVA SBRICIOLATE (Ingredienti per 2 persone) 160 gr di riso Carnaroli,
700 gr di brodo vegetale, 6 fiori di zucca, 6 asparagi bianchi, 2 uova, 1 cm di radice di curcuma fresca, 1 bicchiere di vino bianco secco, 2 cucchiai di Grana Padano, 1 cucchiaio di burro, sale, pepe, olio extravergine di oliva. Pulite gli asparagi, pelateli e tagliateli a cubetti. Mettete le punte da parte. Tostate il riso in un filo d’olio. Aggiustate di sale e pepe. Sfumate con il bicchiere di vino bianco. Unite gli asparagi a cubetti. Aggiungete il brodo un poco alla volta durante la cottura. Mentre il risotto si cuoce preparate le uova. Dovranno essere sode (calcolate 8 minuti di cottura da quando iniziano a bollire). A parte bollite anche per qualche minuto le punte degli asparagi evitando che si cucinino troppo e di conseguenza si sfaldino. Pulite i fiori di zucca. Tagliateli a listarelle e saltateli in padella con un filo d’olio. Aggiustate di sale e pepe. Grattugiate anche la curcuma. Mantecate il risotto con Grana Padano e burro. Aggiungete i fiori di zucca. Sbriciolate le uova sui due piatti. Aggiungete il risotto agli asparagi e spolverate con la curcuma grattugiata. Un filo d’olio sulle briciole di uovo sodo e il piatto è pronto.
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NUOVO MERCATO Colazioni | Pranzi di lavoro | Eventi privati PADOVA Corso Stati Uniti, 50 - Tel. 049 8703054 www.nuovomercato.net
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70 G O U R M E T
Che cibo si ordina in rete? Just Eat ha fatto una bella istantanea alla nostra penisola. Il colosso del mercato europeo, intermediario tra ristoratori e clienti, in Italia dal 2011, ha raccontato abitudini e gusti riassumendo 16.000 ordinazioni in più di 4.000 ristoranti partner di 18 città. Con Just Eat Economic Index è stata effettuata un’indagine per capire come mutano nelle città italiane i prezzi di alcuni tra i cibi più conosciuti e diffusi e la spesa economica dei consumatori di food delivery. Il cibo a domicilio top è la pizza. Vabbè era ovvio. Siamo Italiani. Eppure amiamo anche la cucina giapponese, la cucina greca, indiana. Ordiniamo di tutto. Anche panini e hamburger. Nel periodo di osservazione, in totale gli italiani hanno ordinato ben 25.000 kg di uramaki e 2.000 di salmone sashimi. E gli aumenti di consumo di sushi più importanti si sono registrati in Veneto, a Verona. In Liguria si preferisce il cibo messicano, in Campania panini e dolci. In Sicilia il pollo. La puglia ama la pita e piatti greci. Si snobba la cucina Italiana? Assolutamente no. Lasagne e cotoletta alla milanese, amatriciana, pesto alla genovese sono quotatissimi. E i prezzi? La pizza è sempre la più accessibile, con una media nazionale di 5,00 € per una margherita a domicilio. La cucina giapponese e gli hamburger risultano un po’ più costosi, con una media di spesa per una porzione di uramaki california di 7,00 € e di 6,75 € per un cheeseburger da mangiare a casa. E all’estero? Possiamo dirci fortunati! La pizza resta sempre tra gli ordini più gettonati, ma i prezzi salgono in maniera significativa. Ad esempio in Norvegia per una pizza a domicilio, si pagano oltre 13 €. In Canada, invece, si spende il 98% e nei Paesi Bassi “appena” il 38%. Il food on demand avanza.
bmirltilulo
Forse di tutte le food delivery UNA BUDDHA BOWL è tra le più facili e sane! Vanno così di moda... (Ingredienti per 4 persone) 10 pomodorini, 250 gr di zucca tagliata a cubetti, 10 fragole, 1 avocado maturo, 5 rapanelli, 1 radicchio rosso di Treviso, aceto balsamico, 1 cucchiaio di radice di curcuma grattugiata, basilico, menta, semi di sesamo a piacere, sale e pepe e olio extravergine di oliva. Pulite con cura tutti gli ingredienti. L’unico ingrediente da cucinare è la zucca che metterete in forno, già tagliata a cubetti, per il tempo necessario affinchè si ammorbidisca. Tagliate in quarti i pomodorini. Tagliate in quarti i rapanelli. Tagliate a fettine l’avocado. Fate a fettine anche le fragole. Tagliate a listarelle il radicchio e disponete tutti gli ingredienti nella ciotola che desiderate. Spolverate con la curcuma e il sesamo. Aggiungete basilico e menta a piacere. Ultimate la preparazione con aceto balsamico, sale, pepe e olio.
Ai 7 nani piace di sicuro!
Oggi
E come si concilia la food delivery con l’esperienza, il supernatural, l’attenzione agli ingredienti? Con l’apertura da parte dei consumatori all’acquisto on demand non tanto di prodotti quanto di vere e proprie esperienze, facendosi recapitare tutto ciò che serve per cucinare. On demand cooking. No, non vi viene consegnato un cuoco ma l’intero kit. E la vera novità top? Metti caso che stai navigando su una delle piattaforme social più famose al mondo e ti appare un’icona a forma di hamburger... Questa novità si chiama "Order Food" e, quando arriverà anche in Italia, potrà essere accessibile con un clic. È arrivata con un post sul blog ufficiale di Facebook, firmato da Alex Himel “È possibile sfogliare i ristoranti nelle vicinanze visitando la sezione Order Food nel menu Esplora... e selezionare - Avvia ordine -”. Praticamente non muovi un passo fuori dal tuo social... wow! La disponibilità in Italia dipenderà dagli accordi che il social network sottoscriverà nei diversi mercati del mondo. La piattaforma è stata pensata con tool relativi alla localizzazione e spazi dedicati alle recensioni dei vari ristoranti. Per il momento funziona esclusivamente negli Stati Uniti ed è stata rilasciata con l'aggiornamento di Facebook disponibile per iOS e Android (oltre che sulla versione desktop). E noi ce la immaginiamo, Biancaneve, che mentre aggiorna il proprio stato e tagga il Principe, ordina 1 hamburger ben cotto per Brontolo, un’amatriciana per Mammolo, sushi per Dotto, la ribollita per Pisolo... l
CRUMBLE CON FRAGOLE E MELE
(Ingredienti per 8 persone) 100 gr farina 00, 50 gr di burro, 50 gr di zucchero di canna, ½ bacello di vaniglia, ½ cucchiaino di cannella in polvere, 250 gr di fragole, 3 mele, 2 cucchiai di zucchero, il succo di ½ limone. Tagliate le fragole in 4 quarti. Pulite bene le mele. Pelatele e togliete il torsolo. Tagliatele a cubetti. Passatele nel succo di limone. Caramellate lo zucchero e aggiungete mele e fragole cucinandole a fuoco lento. Unite anche i semi di vaniglia e la cannella. Cucinate finchè la frutta non si ammorbidisce bene e si asciuga leggermente. Mescolate farina, burro ammorbidito e zucchero di canna. Formate delle “briciole”. Mettete il composto di mele e fragole in una teglia da forno. Ricoprite il composto con le briciole di farina, burro e zucchero di canna. Infornate a 180°. Cucinate per 30 minuti.
BluMirtillo: http://blog.cookaround.com/blumirtillo/
Voluttuosamente
Velluto
Divano Cantori, collezione Iseo
LISCIO E SEDUCENTE, MORBIDO E AUDACE, IL VELLUTO È TORNATO PROTAGONISTA DEL DESIGN E DELLA MODA. IN NUANCE CHE SPAZIANO DAL BLU OLTREMARE AL VERDE SMERALDO, DAL BORDÒ AL CIPRIA, CON TONALITÀ FORTI O PACATE, SI ABBINA FACILMENTE A TESSUTI NATURALI E A STRUTTURE IN METALLI DALL’ANIMA CONTEMPORANEA. Se è vero che il design e la moda sono due settori distinti, vero è anche che non sono poi così distanti. Lo dimostra un ritorno trasversale in entrambi i settori: quello del velluto, tessuto sontuoso, caro agli anni ’90, che riappare oggi in grande stile, senza rinunciare al suo aspetto sofisticato ma declinato in maniera easy, affiancato a fibre naturali come il cotone, il lino e il mohair. Il velluto ha il grande pregio di unire due tendenze: l’amore per il vintage e il piacere del lusso. Nell’arredamento ha trovato largo spazio di utilizzo, sia in colori caldi come il caramello, il sabbia o il rosa antico, ma anche in tonalità vivaci come il verde smeraldo e l'acqua marina o in nuance più cupe come il blu notte e il nero o ancora nel colore must di quest’anno, il viola.
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COSE DI CASA 73
Cantori, sedia imbottita in velluto Mondrian
Per chi ancora non lo ama possono essere utili due cenni di storia che riportano alle antiche rotte della Via della Seta, e più precisamente al Kashmir, da cui arrivò in Europa e in Italia. Conobbe una grande fortuna soprattutto a Venezia. La città dei dogi divenne la capitale indiscussa del velluto liscio, grazie a una vasta serie di creazioni raffinatissime che ricalcavano fedelmente il modello orientale e che divennero presto il segno distintivo dell’aristocrazia veneziana. Il velluto, così pregiato e innovativo, venne apprezzato anche in Toscana e da molti artisti, come per esempio Tiziano. Re Riccardo II d'Inghilterra nel 1399 stabilì addirittura che nessun altro tessuto toccasse la sua pelle. Il passaggio dalla nobiltà al popolo avviene molto dopo. Sono gli anni della Vespa, dei frigoriferi dalle forme arrotondate, della moka Bialetti. Gli anni del grande risveglio post seconda guerra mondiale, quando i designer iniziavano proprio a incidere prepotentemente nel gusto degli italiani. Così da allora, ancora oggi, ogni anno colori, tessuti e forme rimbalzano dalle passerelle agli show-room di design e per questa stagione è nuovamente il velvet a dominare: si ritrova negli abiti di Saint Laurent e nei sandali Prada così come in molti, moltissimi, arredi.
fonte LA design
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74 COS E D I C ASA
fonte DesignMag
Brabbu Maree Sofà
Nel living domestico oggi imperano divani in velluto che mixano materiali preziosi e forme che invitano al comfort e alla seduta informale che, tra eleganza retrò e stile contemporaneo, creano un equilibrio armonico e inedito tra le pareti della stanza. Aspetto peculiare di questo materiale è la versatilità. È capace infatti di cambiare la propria identità a seconda delle diverse lavorazioni: dal velluto a coste al dévoré, su cui si ottengono effetti di trasparenza, dal damascato al velveton (per i profani, il fustagno), allo jacquard. Morbido e raffinato è da sempre una scelta elegante per gli imbottiti, caratterizzati da profili arrotondati, ma non mancano anche accostamenti contemporanei con il legno o il metallo. La scelta del velluto per il rivestimento esterno è indicata sia per il living che per la camera da letto, per un effetto di grande raffinatezza, mentre regala un nuovo appeal a divani, sedie, cuscini e persino sontuosi lavabi. Morbido e avvolgente come una carezza, raffinato e ricercato come pochi tessuti, il suo segreto? Adattarsi a qualsiasi stile regalando quel tocco in più ad ogni spazio della casa: vintage, nelle calde sfumature del giallo senape, capaci di rendere l’effetto ancora più avvolgente, contemporaneo nelle tonalità brillanti che illuminano con riflessi cangianti divani, sedute o tendaggi.
voluttuosamente velluto fonte arscity.com
fonte arscity.com
fonte arscity.com
Arketipo, collezione Windsor
fonte Grazia.it
fonte Grazia.it fonte Grazia.it
Piermarini design
fonte Grazia.it
A rendere così piacevole l’effetto del velluto è la sua particolare composizione, creata da una fitta serie di anelli di filo che può essere ottenuta con fibre diverse, tra cui spicca la seta nella versione più pregiata. Destinato per lungo tempo alle dimore più sontuose, oggi torna alla ribalta con una serie di grintose proposte capaci di reinterpretare in chiave contemporanea anche quel gusto tipicamente retrò che lo caratterizza. L’utilizzo di una fibra così nobile in una ricca e vibrante palette è il punto di forza di un design che attinge da una lunga tradizione puntando fortemente sull’innovazione. Vivere il velluto (specialmente il velluto di seta) è un’esperienza che parla a tutti i sensi, suscita emozioni e riflette tutti i plus del Made in Italy, che tutti ci invidiano... come insegnava già Napoleone Bonaparte affermando che “il trono è un pezzo di legno coperto di velluto.” l (A.F.)
Cantori, collezione Valentino
fonte DesignMag Tetesi
Cantori, sedia Liz
Giusti Portos, collezione Luis
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78 I N A RT E M E D IOLANUM
IL FASCINO DELL'ARTE CON BANCA MEDIOLANUM
UNO SPAZIO DOVE SI INCONTRANO ARTE, CULTURA, FASCINO. UNO SPAZIO CHE OGNI MESE SAPRÀ TRASMETTERCI NUOVE EMOZIONI. UNA GALLERIA D'ARTE? NO, UNA BANCA... IN ARTE "MEDIOLANUM".
ph© Alberto Bacchin
PUBBLIREDAZIONALE
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80 I N A RTE M E DIOLANUM
Padova
Palazzo Zabarella 10 marzo 22 luglio 2018
JOAN
MIRÒ Mirò a Padova, un grande evento a Palazzo Zabarella: ad inaugurare la grande mostra su Joan Mirò, venerdì 9 marzo, anche Luís Filipe Carrilho de Castro Mendes, Ministro alla Cultura della Repubblica del Portogallo in visita ufficiale a Padova, al fianco del Sindaco Sergio Giordani e del Presidente della Fondazione Bano, Federico Bano. Una presenza non casuale quella del Ministro alla Cultura portoghese.
La mostra di Mirò infatti, prima che a Palazzo Zabarella, è stata allestita al Palacio de la Ajuda in Lisbona, sede del Ministero alla Cultura per volontà del Ministro Carrilho de Castro Mendes. Con il ministro era presente anche Francisco Ribeiro Telles, Ambasciatore della Repubblica del Portogallo. Banca Mediolanum di Piazzetta Bussolin a Padova, sede di un’importante collezione privata di opere e sempre attenta all’arte della città è il primario sponsor dell’esposizione in prima mondiale al di fuori del territorio portoghese ed è anche presente a Palazzo Zabarella con un ufficio informazioni temporaneo fino al 22 luglio 2018, giorno di chiusura della Mostra. A tal proposito tutti i clienti di Banca Mediolanum che si presenteranno in biglietteria con un idenficativo quali bancomat o carta di credito, potranno acquistare il biglietto al prezzo ridotto.
ART PARMA FAIR
Parma è tornata ad essere il centro dell’arte con ART PARMA FAIR, dedicata all’arte moderna e contemporanea, nelle date 3-4 e 9-10-11 marzo 2018 presso il quartiere fieristico parmense, in concomitanza con Mercanteinfiera e Mercanteinauto. Un collezionismo colto e sofisticato che viene dall’imprenditoria e dall’industria percorre il padiglione cercando le opere di autori importanti come Damien Hirst, Christo, Mario Schifano, Mimmo Rotella, Piero Gilardi, Michelangelo Pistoletto, Arnulf Rainer, Alighiero Boetti, solo per citarne alcuni ma anche Andy Warhol e altri esponenti della pop-art.
BANCA MEDIOLANUM
PIAZZETTA BUSSOLIN 15 - PADOVA - T. 049 8240600
SEMPRE PRESENTE PER LE INIZIATIVE DELL’ARTE PROSSIMA ESPOSIZIONE A VICENZA DAL 6 AL 9 APRILE
ANTIQUARIA PADOVA
È tempo di antiquariato, è tempo di Antiquaria Padova. Dal 17 al 25 marzo 2018 è tornata Antiquaria Padova festeggiando la sua XXXIV Edizione, il salotto padovano colto e raffinato ha portato in città 80 tra i migliori antiquari d’Italia. Da oltre trent’anni è riferimento imprescindibile per il mondo dell’antiquariato, appuntamento imperdibile e attesissimo – capace di rinnovarsi ogni anno e di non deludere mai le aspettative della vigilia – dedicato ai collezionisti, agli appassionati, ma anche ai “curiosi” che si affacciano per la prima volta al mondo dell’antiquariato.
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82 FO C U S
Focus p u b b l i r e d a z i o n a l i
84-85 Union Lido
Il primo campeggio in Italia ad aver ottenuto la classificazione a 5 stelle
86-87 Ristorante Ai Navigli Il pesce nelle declinazioni piĂš originali e raffinate.
88-89 Carraro Ivano La pittura e la decorazione che la tua casa si merita.
90 H222
Il nuovo concetto di serata‌ cool!
Diamo spazio all'imprenditoria: sinergie, sviluppo, innovazioni, soluzioni, territorio, intraprendenza, filosofie, progetti.
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FOCU S 83
91 Falkensteiner
Come nelle Fiabe da 1001 Notte, un castello in Austria immerso nel mondo del gusto per una notte.
92 Primo a Tavola Primo anche all’aperitivo.
93 President Hotel Terme
L’esclusività di un soggiorno a 5 stelle.
94 Nuona Milano
La Carrozzeria sempre un passo avanti.
95 Le Camp Suite&SPA L’estate sta arrivando, affidati a Le Camp per la tua remise en forme.
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84 FO C U S
Union Lido:
il primo campeggio in Italia ad aver ottenuto la classificazione a 5 stelle
C
on 3.000 piazzole fino a 200 mq, alloggi, bungalow e una spiaggia privata e sorvegliata di 1 km e 200 m, Union Lido si pone come meta ideale per le tue vacanze, con servizi e soluzioni uniche che incontrano tutti i gusti. Le sue eccellenze sono visibili a prima vista: un parco acquatico con fondale di sabbia bianca, una zona dedicata agli scivoli alti 12 metri, un’altra area con piscina ad onde continue, il Vortex (l’esaltante attrazione inserita lo scorso anno) e ulteriori due spettacolari scivoli dall’estate 2018, il massimo per il divertimento acquatico di tutta la famiglia. Un secondo parco acquatico, il Marino, offre invece una piscina natatoria e un fiume che trascina grandi e piccoli a bordo di ciambelloni. E una rinnovata laguna, morbida e sicura, con un divertente scivolo è dedicato ai piccoli fino a 5 anni.
Per i giovanissimi, dalla prossima estate, si aggiungeranno, oltre all’offerta serale del Piñacolada, anche una sala polivalente con: biliardo, calcio balilla, pallacanestro. Un caleidoscopio di offerte che spaziano dal centro benessere con thalassoterapia, 9 campi da tennis allo sport center, equitazione, dog agility per gli amici a 4 zampe, una dinamica e attiva animazione che pensa al fitness, fino al divertimento dei più piccoli e serate di cabaret per gli adulti. Serate di intrattenimento certamente non mancheranno con una carrellata di eventi pensati per ogni fascia di età. Magia e Illusionismo, cover band, live music, musica classica, spettacoli comici e circensi, musical.
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FOCU S 85
Anche gli amici quadrupedi godranno di gare di bellezza, agility, corsi di nuoto nelle piscine dedicate al Dog Camp. I mercatini settimanali offrono il meglio dell’artigianato locale e i sapori della tradizione italiana. Gli 8 ristoranti dedicano anche un menu ai più piccoli e agli intolleranti al glutine. Perfette le terrazze sulla spiaggia dei chioschi e del ristorante Al Mare. Un aperitivo, uno snack, una cena romantica. Ogni occasione è un’emozione. E il gelato artigianale? Una delizia.
Il funny world invece regala pura adrenalina. Impossibile resistere alle attrazioni quali Gold mine e River Ride, fantastiche curve in acqua a bordo di tronchi e locomotive. Un innovativo jungle golf, invece, occupa le giornate alle famiglie che condividono le attività di svago insieme. Boutique e sfilate di moda, calzature, gioielleria e farmacia. A proposito di salute: oltre a test della vista gratuiti presso l’ottico, Union Lido offre un servizio di assistenza medica e pediatrica 24H, così come veterinaria al Dog Camp. Un valore aggiunto che assicura una vacanza serena, completa di qualsiasi servizio possa renderla unica e indimenticabile. l
Union Lido vi aspetta dal 20 aprile al 30 settembre 2018 e per i ponti del 25 aprile e 1° maggio non perdetevi le speciali offerte legate agli alloggi: da 51,00 Euro a notte, 4 persone comprese.
In piazzola, invece, è possibile rimanere fino alle ore 20.00, anziché le 13.00, godendo fino all’ultimo raggio di sole (offerta valida dal 20 aprile al 19 maggio e dall’8 al 29 settembre 2018)
UNION LIDO CAVALLINO TREPORTI (VE) Via Fausta 258, I Info +39 041 25 75 111 info@unionlido.com www.unionlido.com
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86 FO C U S
Ristorante “ai Navigli”:
il pesce nelle declinazioni più originali e raffinate.
N
ph© Robi Rossi
el cuore di Padova, precisamente in riviera Tiso, c’è un ristorantino di pesce colmo di colori e di sapori che si declina con successo in valide alternative per assecondare ogni esigenza di gusto e di appetito. Non si tratta del consueto atelier dove uno chef ambizioso si esibisce in virtuosismi che stimolano la penna dei commentatori, ma di una realtà funzionale e funzionante, brillantemente condotta da Elena Bernardi affiancata dalla figlia Laura Biale. “Largo ai giovani” è lo slogan della titolare che investe in volenterose risorse umane di giovane età, oltre che nelle attrezzature, nel design e nella qualità degli ingredienti, primo tra tutti il pesce che arriva quotidianamente dal mercato ittico di Chioggia. In sostanza la freschezza, il talento, la qualità e l’energia delle persone, sono il motore di un locale che persegue come scopo ultimo la bontà dei piatti e la cortesia nell’ospitalità.
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FOCU S 87
IL SALOTTO DI PADOVA, IL PRIVILEGIO DI SENTIRTI A CASA.
RISTORANTE AI NAVIGLI PADOVA Riviera Tiso, 11 T. 049 8364060 - C. 348 0807820 ristoranteainavigli@gmail.com www.ainavigli.com
In continua evoluzione il ristorante ora, dall’orario esclusivamente serale, prevede anche l’apertura per il pranzo, con piatto unico del giorno diversificato di volta in volta, mantenendo comunque la possibilità di scelta alla carta. La sera è possibile optare per un “menù percorso”, attraverso le cui sette portate si possono assaggiare prelibati piatti di pesce crudo. La sensazione che si ha entrando in questo elegante bistrot è immediatamente quella di benessere, di voglia di sperimentare, di un ambiente raffinato ma rilassante al tempo stesso. In cucina e in sala il personale, molto disponibile e cortese, collabora in simbiosi per soddisfare ogni desiderio degli ospiti. A breve, inoltre, Elena potrà contare sulla collaborazione di Andrea Righetto che vanta una notevole esperienza nel campo gourmet (ex conduzione del ristorante Ai Molini di Vigonza). Le serate al Ristorante “ai Navigli” sono accompagnate sempre da note eleganti, ben accostate alle profonde emozioni del palato. Riflessi, luci soffuse e ottimi sapori, questo è lo stile della cena che si può gustare nell’intimità di una coppia, tra amici oppure in una cena aziendale che lasci davvero un piacevole ricordo. Gli spazi interni, su due livelli, sono stati pensati per amplificare le emozioni dei commensali e la cucina è aperta fino a tardi, consentendo di cenare generalmente fino alle 23:00.
La carta dei vini permette un accostamento ai piatti da intenditori o suggerito con molta solerzia dai gestori. Spesso vengono organizzate serate musicali live, con pianisti o altri musicisti per dare un tocco di raffinatezza in più. Si tratta quindi di un ristorante che ben si presta anche a festeggiare eventi importanti, di quelli da non dimenticare. l
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88 FO C U S
La pittura e la decorazione che la tua casa si merita:
quelle di Ivano Carraro.
A
ttualmente il cartongesso è uno dei materiali più utilizzati da chi vuole avere una casa dall’aspetto moderno senza spendere eccessivamente. Consentendo delle divisioni parziali di un open space ben si presta anche in ambito industriale. In questo il cartongesso è imbattibile: è possibile dividere il soggiorno dalla cucina con semplicità pur facendo restare questi ambienti in diretta comunicazione o ricavare più uffici da una struttura di ampie metrature. Può adeguarsi a qualsiasi forma si desideri e per questo motivo si rivela uno dei materiali più versatili per molti problemi
funzionali ed estetici di una casa moderna, creando pareti decorative con nicchie o mensole integrate direttamente nella parete. Anche una struttura porta-tv può essere realizzata completamente in cartongesso, con nicchie per soprammobili, oppure un bancone per un negozio con delle finte colonne applicate. La ditta Ivano Carraro occupa una posizione di leader per quanto concerne la realizzazione di opere in cartongesso, l’esecuzione di pitture e decorazioni, la risoluzione di svariate problematiche inerenti tinteggiature, interne ed esterne, pavimentazioni e soffitti.
Grazie ad una pluriennale esperienza nel settore e ad una collaborazione con importanti aziende produttrici, l’azienda Ivano Carraro offre la soluzione ottimale alle esigenze più disparate con un ottimo rapporto qualitàprezzo, tempistiche molto strette e garanzia del risultato. Punto di forza oggi sono le pitture design che possono abbellire e arredare tutti i vani di una casa o di un ufficio, creando un effetto elegante, raffinato ed originale. L’impresa Ivano Carraro è specializzata anche in rivestimenti termici a cappotto, montaggi di soffitti, con cornici e controsoffitti. Le cornici in gesso, in particolar modo, sono ritornate in voga per la loro eleganza senza tempo e la presenza oggi sul mercato delle più svariate forme. Un controsoffitto, inoltre, rinnova l’ambiente mascherando impianti e valorizzando i punti luce. Anche sui pavimenti la ditta offre servizi innovativi e di qualità come per esempio una pittura a smalto e trattamento antipolvere per capannoni industriali.
IVANO CARRARO Campagnola di Brugine (PD) Via Breo, 54 C. 328.7080553 • 340.7300953 informazioni@ivanocarraro.it www.ivanocarraro.it
Tra le pitture interne più ricercate Ivano Carraro offre la realizzazione in marmorino, stucco veneziano, rasature a gesso, carta da parati. Il cliente arriva con un’idea e viene poi consigliato con disegni e bozze, comparando varie possibilità che meglio si adeguino alle sue esigenze, perché una casa non è una questione di mattoni, ma di stile, e con il giusto stile e le giuste soluzioni anche uno scantinato può diventare meraviglioso. l
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90 FO C U S
Progetto H222, il nuovo concetto di serata… cool!
I
l progetto H222 nasce dal significato stesso della parola Hashtag, che vuol dire social, comunity, aggregazione, proprio quanto i locali nati sotto questo brand riescono a fare, e bene. Il numero 2 è stato scelto dall’amministratore delegato, Mirko Sanna, per una sorta di dualità cosmica e positiva, che nella sequenza 222 assurge alla rappresentatività di una piena consapevolezza e attenzione su ciò che ci circonda. Si tratta quindi di un acronimo pregno di vibrazioni positive, le stesse che si respirano nei due locali al momento attivi sotto questa idea imprenditoriale: il Salotto38 di Este e l’Hashtag222 a Noventa Padovana. A breve però ci sarà una novità proprio nel cuore della città patavina, che porterà ancora la firma H222. Come spiega Sanna, è solo l’inizio di un percorso ben più ampio e lungimirante “vorremmo aprire qualcosa a Verona, ma non abbiamo intenzione di fermarci in Veneto. Una tappa d’obbligo sarà Milano, poi magari qualcosa all’estero. L’obiettivo è arrivare ad una decina di locali in tutto entro i prossimi sette anni”. Il format di H222 è quello tipico delle grandi metropoli, New York e Milano, con locali in contesti raffinati e chic, operativi dalle 7.30 alle 2 di notte, in cui il core business
avviene nell’orario tra l’aperitivo e il dopo cena, offrendo qualità sia come contenuti che come ricerca di servizi offerti. Ambienti molto glamour ma che mettono a proprio agio il cliente, di qualsiasi età, intrattenendolo a tutto campo, senza bisogno di spezzare la serata, creando un tessuto connettivo fashion e cool, dalla musica all’arredo, al cibo, al drink, alle persone stesse coinvolte in un’atmosfera di relax e festa, non sterilmente snob. H222 sarà quindi la firma di innumerevoli serate dal sapore mondano, intrigante e coinvolgente, dove niente è lasciato al caso e l’unica preoccupazione sarà godersi il momento. l
H222 HASHTAG222 Noventa Padovana Via Maestri Calzaturieri del Brenta, 34 - T 049 622 6575
SALOTTO38 Este (PD) Piazza Maggiore, 5 - T 0429 603206 www.h222.it
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FOC U S 91
EVENTO GOURMET DA NON PERDERE IN PRIMAVERA
Photos © Falkensteiner Hotels & Residences
Come nelle Fiabe da 1001 Notte,
un castello in Austria immerso nel mondo del gusto per una notte.
I
l 29 APRILE gli amanti del gusto e dei panorami mozzafiato potranno vivere un momento memorabile. Nel Falkensteiner Schlosshotel Velden, la rinomata proprietà a 5 stelle del gruppo Falkensteiner Hotels and Resorts che si affaccia sul Wörthersee (Lago di Wörth), si terrà la seconda edizione di “Giochi di cucina e storie culinarie da 1001 notte”: un’intera giornata di degustazioni itineranti all’interno e all’esterno della stupenda cornice del castello. Dal tradizionale all’esotico, assaggiando piatti afrodisiaci accompagnati da bevande particolari come il tè alla menta marocchino, assaporando la Shisha, distesi su morbidi cuscini che ricordano serate arabeggianti. Si giocherà con il gusto, tra suoni e ritmi orientali, coccolati da undici chef rinomati a livello internazionale, tra questi Andreas Block, l’Executive Chef dello Schlosshotel. L’itinerario prevede “live cooking stations” dove si potranno assaporare e ammirare innumerevoli prelibatezze e la preparazione di leccornie a’ la minute, conoscere i segreti di chef e pâtissières stellati di altissimo livello. La fiaba ha il suo inizio con l’arrivo degli ospiti alla location trasformata in veste orientale. Dopo il cocktail di benvenuto, ci si immerge subito nell’atmosfera da 1001 Notte con l’occasione di poter conoscere i molti chef stellati di persona. Il biglietto per l’evento è di Euro 179,00 a persona (incluso di vitto, bevande analcoliche, birra e vino durante l’intero evento).
Il pacchetto incluso di pernottamento, parcheggio gratuito, upgrade e late check-out su disponibilità è di Euro 721,00 a camera.
FALKENSTEINER SCHLOSSHOTEL VELDEN*****
Schlosspark 1 • AT-9220 Velden am Wörthersee Informazioni e prenotazioni: meet.schlossvelden@falkensteiner.com 0043 4274 520 00 - 0 www.schlossvelden.falkensteiner.com
Non solo tra note musicali e sapori autentici, per aumentare gli incantevoli momenti il Schlosshotel Velden possiede anche una delle più ampie SPA dell’Austria con i suoi 3.600m². Situato in un’idilliaca cittadina a meno di due ore da Venezia, due da Padova e a solo una da Udine, il Falkensteiner Schlosshotel Velden è la location di raffinatezza e design della Carinzia. Qui i sensi vengono stimolati, un posto unico del “savoir vivre” grazie anche ad eventi come quello culinario di fine aprile: un immancabile momento conviviale, perché niente è più gustoso di un giorno vissuto intensamente. l
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92 FO C U S
Primo a Tavola,
PRIMO A TAVOLA
LIMENA (PD) Via Vincenzo Stefano Breda 26 T. 049 2610844 C. 338 5670181
Dalle colazioni con fragranti brioches ai pranzi con piatti genuini e freschi, dagli aperitivi alle cene con menù che mettono in risalto la qualità degli ingredienti, per ogni ora della giornata Primo a Tavola compie scelte ricercate per soddisfare le esigenze di una clientela diversificata. La filosofia del ristorante è di proporre cose sfiziose che non dimentichino la bontà della cucina veneta. Tartare di manzo, cubettata di tonno con germogli di porro, strudel di verdure, spaghettone all’astice, entrecote di manzo, riso di venere con tartare di gambero rosso, vellutata di carote con acciughe, sono solo alcuni esempi dei piatti che possono soddisfare chi ama la carne, chi ama il pesce o chi preferisce optare per scelte più vegetariane. L’importante è il gusto, per le cose buone. l
ph© Alberto Bacchin
L’
ambiente è caldo e accogliente, senza troppi fronzoli, perchè quello su cui punta il ristorante Primo a Tavola è la sostanza, quella sostanza fatta di genuinità e bontà, di tradizione e di ricerca, di alternative e di consuetudini. Proprio ad una consuetudine veneta questo locale darà ampio spazio con l’arrivo della bella stagione, ovvero gli aperitivi. Grazie ad un plateatico ampio, Primo a Tavola mira a diventare la meta per chi vorrà bere un calice di qualità, accompagnato da cicchetti di altrettanto livello. La posizione è ottima, veloce da raggiungere all’uscita dalla tangenziale, vicino al multisala, garantendo di trovare subito il relax necessario per concludere una giornata lavorativa o per iniziare una splendida serata.
primo anche all’aperitivo.
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FOC U S 93
Hotel President, l’esclusività di un soggiorno a 5 stelle.
G
li ombrelloni si stanno per aprire, i costumi da bagno rifanno capolino nel guardaroba e per cavalcare l’onda e il piacere della bella stagione in arrivo non c’è niente di meglio di un giorno in totale relax a bordo piscina. Non un relax qualsiasi però, ma a 5 stelle all’Hotel President di Abano Terme. Dopo un cambio di proprietà avvenuto due anni fa, l’hotel si è ritagliato una posizione d’eccellenza nell’area del benessere e delle cure termali. L’obiettivo dichiarato non è solo quello di offrire agli ospiti il massimo comfort durante il soggiorno, ma di garantire un mix ben confezionato di cure e relax anche ad ospiti esterni che vogliano concedersi una giornata speciale per recuperare le energie. Le tre piscine comunicanti fra loro si estendono per tutto il primo piano della President Thermal Spa fino al giardino esterno, dove si affaccia il President Winter Garden, luogo ideale dove pranzare dopo un bagno rilassante o per le lezioni di AcquaFit, offerte gratuitamente ogni giorno. Lo Spa Day proposto prevede sempre una camera d’appoggio, libera dal mattino alla sera, il kit completo, il pranzo e la possibilità di un massaggio. Sono previsti anche programmi di più giorni, estremamente ricchi di terapie e trattamenti, effettuati sotto controllo medico e personalizzati.
HOTEL PRESIDENT TERME
ABANO TERME (PD) Via Montirone 31 T. 049 866 8288 - president@presidentterme.it www.presidentterme.com
L’esclusiva area relax, totalmente ridisegnata, è perfettamente inserita nella struttura, con l’impiego di materiali moderni sapientemente combinati, comprendendo grotta termale, sauna finlandese, sauna ad infrarossi, camera con parete di sale di Himalaya, percorso Kneipp e ovviamente cascate di ghiaccio e idromassaggio. Il benvenuto riservato ad ogni ospite è davvero speciale, offrendo l’accesso alla sala ristorante e la possibilità così di poter godere dell’ottima pasticceria artigianale o di piatti gourmet per deliziare la persona in tutti i sensi. l
CARROZZERIA NUOVA MILANO
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94 FO C U S
PADOVA Via A. Norbiato, 77 Tel. 049.8033092 PADOVA Viale dell’Industria, 38 Tel. 049.8089529 PADOVA Viale P. Bembo, 83/A Tel. 049.8806574 MONSELICE (PD) Via Emilia, 12 Tel. 0429.784368 New SELVAZZANO (PD) Via Monte Rua Tel. 049.8687501 www.nuovamilano.it
Carrozzeria Nuova Milano, sempre un passo avanti.
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uante volte vi è capitato di chiamare il carrozziere per sapere a che punto fosse il lavoro di sistemazione della vostra auto e aver voglia di constatare la situazione non solo con l’orecchio ma anche con gli occhi? L’automobile non è più solo un veicolo ma per molti è un ufficio, che consente di integrare spostamenti, comunicazione e comfort. È fondamentale quindi che ogni eventuale problema venga risolto in tempi brevi e con la massima affidabilità. Il gruppo Nuova Milano offre un servizio innovativo consentendo, con video fatti al momento e trasferiti tramite cellulare, di prendere visione dello stato di avanzamento dei lavori sulla propria autovettura. Con quarant’anni di esperienza nel settore della riparazione dei veicoli, Carrozzeria Nuova
Milano è uno dei principali punti di riferimento del settore in Veneto, anzi non uno ma ben cinque punti di riferimento. L’azienda infatti si è ampliata aggiungendo alle già note sedi di Padova e Monselice una nuova a Selvazzano che è anche centro di revisione certificato, dal nome Nuova Milano In Auto. Il prestigio del Gruppo Nuova Milano deriva dalla completezza dei servizi offerti: officina, elettrauto e sostituzione o riparazione di pneumatici, per auto e moto, il tutto in tempi di consegna ridotti al minimo, con auto o scooter sostitutivi gratuiti e totale affidabilità del lavoro eseguito. Adesso che il bel tempo si avvicina è l’ora di tirare fuori dal garage le moto e affidarne la messa a punto alla competenza di Nuova Milano, per essere pronti a sfrecciare al primo sole primaverile. l
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L’estate sta arrivando, affidati a Le Camp per la tua remise en forme.
U
n momento di relax inizia dalla location, un palazzo antico, elegantemente ristrutturato, situato nel cuore di Padova. Le Camp Suite & Spa è la nuova filosofia di oasi rilassante, non più relegata a chilometri di distanza, ma da vivere con facilità, tra le vie del centro cittadino, in un’atmosfera raffinata. Le modalità per organizzare un momento speciale per se stessi sono svariate: da un semplice aperitivo con accesso alla spa ad un percorso benessere completo di massaggio in una delle beauty room. Il tutto può essere combinato con specifici riti wellness per poi concludere con l’immersione profonda nel relax della zona dedicata, vera e propria oasi di pace dove si “celebra l’arte del benessere”, liberando la mente e ritrovando nuova energia.
LE CAMP SUITE & SPA
PADOVA Via Giovanni Anghinoni, 10 - T. +39 049 875 6656 info@lecampsuite.it - www.lecampsuite.it
ph© Andrea Ravanetti
FOC U S 95
La bella stagione è alle porte e quindi bisogna già pensare al mare e a mostrare il proprio corpo tonico e in forma. Le Camp Suite&Spa ha predisposto, per i tre mesi che anticipano l’estate, il programma Bodyanticell Ritual che, agendo su adipe, ritenzione idrica e inestetismi della cellulite, garantisce un netto miglioramento dell’aspetto fisico. Nello specifico il percorso prevede un bagno di vapore, trattamenti rimodellanti con fanghi specifici e un massaggio ottimizzato per drenare e sciogliere l’adipe. Oltre a questa esclusiva area benessere (con disponibilità di orario d’accesso anche dopo la mezzanotte) completa di sauna, bagno turco, docce emozionali, area relax con cromoterapia ed una jacuzzi con idromassaggio per un susseguirsi di sensazioni coinvolgenti e rilassanti, Le Camp si distingue anche come raffinato hotel 4 stelle, con 10 suites eleganti, un punto di riferimento per chi ama un soggiorno elegante e vuole concedersi una coccola, per se stesso o per qualcuno di altrettanto speciale. l
NUOVA
APERTURA
+ PROGETTAZIONE + RISTRUTTURAZIONE + SHOW ROOM Via
battaglia ,
119 | 35020 albignasego [pd] |
STUDIOLO 1844
t.
+39 049 98 66 720 | studiolo1844.com
RIVENDITORI DI:
... e molti altri
e enti a cura di
Monica Jacopetti
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EVEN T I 97
98
Salotto delle Eccellenze
100
Ceccato Motors presenta BMW X2
som ma rio 102 108
Glamour in the sky
P.party by Penelope
113
117
114
118
Yolo Supersonic
Stereocittà H222 al Salotto38
Moscow Company “Golden Ball” Avanspettacolo
Cristian Marchi Amís
120 Linfa Extra Extra
128
Party Time L’Autostazione
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98 E V E N T I
SALOTTO DELLE ECCELLENZE Padova • Una giornata dedicata alle eccellenze del territorio organizzata da LIVEIN e V POCKET nell’esclusiva ed originale location BUH12. Un’occasione importante per degustare prelibatezze, ammirare e scoprire in anteprima servizi prestigiosi ed intrecciare nuove collaborazioni. Hanno partecipato: Bentley, Ferrari Trento 1902, Perziano gioielli, MetaPoint Travel, Generali Italia Agenzia Padova Prato della Valle, Il Barbiere, Claudio Albieri, Lito Lite, Futuro freedom E-Scooter, Damisela Pastor Lugo, Zamparini, Acetaia Cà dal Lauv, Caffè Sempre, Pangaea, Punto Immobiliare, De Jaeger Chocolaterie, Morgana birra col fondo, R Art&Design, Segnana distillatori dal 1860, Liceo Modigliani Padova.
ph© Riccardo Callegari
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EVEN T I 99
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100 E V E N T I
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EVENT I 101
Noventa Padovana (PD) • BMW CECCATO MOTORS ha presentato la Nuova BMW X2, auto dal look ribelle e unico, con una veste “total gold”, in linea con il tema della serata particolarmente glamour organizzata presso il locale Hashtag222 a Noventa Padovana. Un mix perfetto di musica e divertimento accompagnato da buon cibo e tanti ospiti che si sono “ribellati” alla pioggia e hanno potuto ammirare la nuova nata in casa BMW.
ph© Alberto Bacchin
S CECCATO MOTORX PRESENTA BMW 2
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102 E V E N T I
GLAMOUR IN THE SKY Cortina d’Ampezzo • “Glamour in The Sky”, un evento straordinario a 2.475 mt di altezza presso il Rifugio Ra Valles in Tofana. Una location trasformata per l’occasione in una luxury dinner hall: un’esperienza dinner gourmet a lume di candela con l’executive chef Franco Favaretto e con la sublime performance musicale a cura del quartetto d’archi “ArTime” in abiti d’epoca del ‘700 veneziano. Un red carpet nei vialetti di accesso ed all’interno della cabinovia con sciabolata di Champagne per celebrare l’ascesa al rifugio! L’evento di lancio del nuovissimo entertainment brand di Roberto Stagnetti “TheWowFactor - live something different”.
ph© Michael Faggiani
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EVENT I 103
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104 E V E N T I
ARTURO CALC CAFFÈ PEDRO E AL CCHI Padova • “Madame” una serata speciale al Caffè Pedrocchi dove è stata presentata la nuova serie di opere dedicate alle donne, realizzata da Arturo Calce, artista eclettico, pittore e scultore veneziano. Presenti tanti appassionati d’arte e amici, che hanno potuto ammirare le sue opere dipinte al contrario direttamente su lastre di plexiglass, e le sue sensuali e poetiche sculture. L’organizzazione dell’evento è stata curata da Fenicepr.
ph© Fenicepr
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EVENT I 105
Piove di Sacco (PD) • Grande affluenza per l’attesissima cantante NOEMI al CENTRO COMMERCIALE PIAZZAGRANDE. Noemi ha incontrato tutti i fan e firmato le copie del suo ultimo cd “La Luna”.
Monica Jacopetti
NTRO NOEMI AL CEL E COMMERCIAND PIAZZAGRA E
LA TUA VACANZA, LA NOSTRA PASSIONE. MIRA (VE) Via Nazionale, 170 - T. +39 041 420044 - prenotazioni@clubamiciveri.com - www.clubamiciveri.com
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106 E V E N T I
Pa d ova • L a PAST I C C E R I A W I E N N ES E riconferma il successo della sua trasformazione in bistrot gourmet, offrendo ottime pietanze per pranzi e cene, una ricercata lista di vini, una spaziosa sala perfetta per feste di laurea, meeting e serate a tema. Novità primaverile un vero e proprio carretto dei gelati che rappresenterà il grande ritorno alla PASTICCERIA WIENNESE dei gelati di produzione propria.
Monica Jacopetti | ph© Robi Rossi
TORNANO I GELATI DELLA PASTICCERIA WIENNESE
DEGUSTAZIONI ESCLUSIVE Treviso • La CANTINA SERAFINI E VIDOTTO ha organizzato presso il nuovo salone del RISTORANTE da GIGETTO, la degustazione in anteprima di due nuovissime proposte: il Phigaia El Blanco ed il Phigaia (After The Red) 20 Anni. Un’occasione speciale dedicata ad amici, colleghi ed appassionati per ripercorrere i 32 anni di storia dell’azienda.
Monica Jacopetti ph© Timetolose
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108 E V E N T I
P.PARTY BY PENELOPE Mestre (VE) • Un altro strepitoso private P.party by PENELOPE è andato in scena nell’esclusiva location WAREHOUSE di Mestre. Il dress code Black Berlin, la musica elettronica del guest deejay Fabio Florido e dei resident deejays Clif Jack, Arsenales e Mamin, il premium Bar e il Void Soundsystem hanno confermato come unico nel suo genere il party firmato PENELOPE.
Monica Jacopetti ph© Roberto Moro
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EVENT I 109
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110 E V E N T I
MAMMAMIA
CASA DEI GELSI Rosà (VI)
ph© HYGOR - Ivan Sartoretto
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EVENT I 111
NOVENTA PADOVANA (PD) Via Carso, 19 - T. 049 980 1248 info@giocafepadova.it
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112 E V E N T I
AIDA LEGEND VS DIABOLIKA
AREA
Mestre (VE) ph© Luca Berti
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EVENT I 113
YOLO
SUPERSONIC Treviso ph© Simone Lovatti
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114 E V E N T I
STEREOCITTÀ
H222 SALOTTO 38 Este (PD) ph© Simone Sadocco
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EVENT I 115
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116 E V E N T I
SATURDAY NIGHT
CLUB CASA DI CACCIA Monastier (TV)
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EVENT I 117
MOSCOW COMPANY “GOLDEN BALL” SERATA EVENTO ANNIVERSARY
AVANSPETTACOLO Venezia
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118 E V E N T I
CRISTIAN MARCHI
AMÍS
Vicenza ph© Luca Mazzocco
IL NOLEGGIO AUTO DELLA TUA CITTÀ PADOVA Viale della Regione Veneto 28/1 - Tel. 049 6988372 - info@padovarent.it
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EVENT I 119
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120 E V E N T I
LINFA
EXTRA EXTRA
Padova ph© Andrea Salvato
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EVENT I 121
HIPPIE LOVERZ
HAVANA Treviso
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122 E V E N T I
FRIDAY TOGETHER
MUCHO MACHO Jesolo
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EVENT I 123
WALKING
Q-BAR
Padova ph© Andrea Salvato
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124 E V E N T I
THE MONKEY
STORY
Santa Giustina in Colle (PD) ph© Biagio Camiggio
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EVENT I 125
FREE CITY
LIV
Bassano del Grappa ph© Davide Pinaffo - PINA
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126 E V E N T I
5 YEARS CELEBRATION
NOLITA
Ponte di Piave (TV) ph© Davide Bianchet
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EVENT I 127
SATURDAY NIGHT
ODISSEA Spresiano (TV)
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128 E V E N T I
PARTY TIME
L’AUTOSTAZIONE Cittadella (PD)
By
Claire
Campbell
HIGH Store • Via Martiri della Libertà, 52 - Treviso T
0422 412356
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