N.12 – Dicembre 2016
dell’autocontrollo su abitudini deleterie. Gli psichiatri sono indispensabili sia per la scelta della tecnica da usare che per il momento più adatto allo scopo e permettono la realizzazione di un percorso personalizzato. Risulta evidente a chiunque l’elevato grado di coinvolgimento del paziente in questo processo terapeutico e quanto siano lunghi i tempi necessari a realizzare obiettivi ambiziosi come il raggiungimento della salute positiva che non è una semplice assenza di sintomi negativi ma piuttosto lo sviluppo di un elevato grado di autonomia e benessere psicofisico.
Psichiatria positiva: storie di traumi e spaventapasseri di Paolo Salvatore Polizzi Come si traduce concretamente l’approccio al benessere teorizzato dalla psicologia positiva e dalla psichiatria positiva? Da poco più di un decennio in diversi paesi del mondo una parte della ricerca nel campo della salute mentale è impegnata nello sviluppo di tecniche volte a potenziare le risorse che gli individui possiedono ma senza averne piena consapevolezza. Tra i massimi esperti americani, i neuropsichiatri Dilip V. Jeste e Barton V. Palmer insieme a numerosi altri collaboratori, espongono in maniera pratica e schematica quest’argomento nel manuale “Psichiatria positiva: guida clinica” editato da Edra. Il testo adotta il modello della psicologia positiva sintetizzato in inglese con l’acronimo PERMA che corrisponde ai 5 pilastri dell’attività terapeutica di questa scienza (emozioni positive, coinvolgimento, relazioni positive, significato e realizzazione). La psichiatria positiva porta questi costrutti nell’attività clinica della cura dei disturbi psichiatrici e fisici, rivolgendosi però anche alla biologia e nella definizione che ne danno gli autori è diretta a promuovere il benessere attraverso valutazioni e interventi mirati a potenziare i Fattori Psicosociali Positivi (FPP) come la resilienza, la saggezza, l’ottimismo, il coinvolgimento sociale nei pazienti con malattie mentali, fisiche o a rischio di svilupparne. Numerosi sono i possibili esempi di intervento psicosociale e comportamentale riportati nel testo come la redazione di un elenco scritto di fatti positivi vissuti e le motivazioni per cui vengono ritenuti tali, gli inviti a svolgere attività altruistiche come il volontariato ed attività fisiche e pratiche come lo yoga, il Tai Chi, la meditazione o ancora la pianificazione concordata di un progressivo recupero
La psichiatria positiva porta questi costrutti nell’attività clinica della cura dei disturbi psichiatrici e fisici, rivolgendosi però anche alla biologia e nella definizione che ne danno gli autori è diretta a promuovere il benessere attraverso valutazioni e interventi mirati a potenziare i Fattori Psicosociali Positivi (FPP) come la resilienza, la saggezza, l’ottimismo, il coinvolgimento sociale nei pazienti con malattie mentali, fisiche o a rischio di svilupparne. Numerosi sono i possibili esempi di intervento psicosociale e comportamentale riportati nel testo come la redazione di un elenco scritto di fatti positivi vissuti e le motivazioni per cui vengono ritenuti tali, gli inviti a svolgere attività altruistiche come il volontariato ed attività fisiche e pratiche come lo yoga, il Tai Chi, la meditazione o ancora la pianificazione concordata di un progressivo recupero dell’autocontrollo su abitudini deleterie. Gli psichiatri sono indispensabili sia per la scelta della tecnica da usare che per il momento più adatto allo scopo e permettono la realizzazione di un percorso personalizzato. Risulta evidente a chiunque l’elevato grado di coinvolgimento del paziente in questo processo terapeutico e quanto siano lunghi i tempi necessari a realizzare obiettivi ambiziosi come il raggiungimento della salute positiva che non è una semplice assenza di sintomi negativi ma piuttosto lo sviluppo di un elevato grado di autonomia e benessere psicofisico.