13 minute read
WSK PROMOTION
from 2017 WSK Yearbook
Cunaphoto
Advertisement
12 ANNI DI KARTING FRA PASSATO, PRESENTE E FUTURO 12 YEARS OF KARTING: PAST, PRESENT AND FUTURE
Nel 2017 WSK Promotion ha raggiunto il traguardo dell’organizzazione e promozione di 130 gare karting negli ultimi 12 anni, dal 2006, oltre ai 28 eventi nell’Italian F.4 Championship powered by Abarth dal 2014. Un traguardo di grande rilievo internazionale che dal 2006 al 2017 nel karting ha contato 91 manifestazioni WSK e 39 eventi CIK-FIA.
“Fino ad oggi è stata senz’altro una bella esperienza – ha ammesso con soddisfazione Luca De Donno – considerando che 130 gare karting non sono davvero poche, alle quali vanno aggiunte le 28 gare promosse nella Formula 4. Diciamo subito che sono successe tante di cose, dopo il nostro inizio nel 2006 con le quattro gare del primo anno di WSK, di cui una all’estero, che per quegli anni era una novità, alle oltre 20 gare di ognuno di questi ultimi anni fra CIK-FIA, WSK e Formula 4. RIcordo la soddisfazione che avemmo nell’organizzare la World Series del 2010, che ha voluto dire dover coinvolgere almeno tre Continenti. Fu una sfida personale riuscire ad avere quella titolazione, e ci riuscimmo, con le tre gare in Portogallo, Egitto e Stati Uniti. E poi l’avventura con CIK-FIA dal 2013, con l’obiettivo di innalzare il livello dei Campionati Europei e dei Campionati del Mondo. Penso che in questi anni siamo riusciti a portare il karting ad un livello diverso rispetto a quello che era prima. Ma in generale penso che in questi 12 anni Il livello del karting abbia fatto grandi passi avanti a livello di visibilità e di professionalità grazie non solamente al lavoro di WSK Promotion ma anche al lavoro di tutto il paddock, in primis i Costruttori e i Team che hanno aiutato WSK Promotion in questo percorso evolutivo, costante, graduale e sempre in crescendo. E’ sotto gli occhi di tutti la realtà di oggi dei nostri paddock. Se riguardiamo le fotografie di 10-12 anni fa, a parte i maggiori Costruttori, i motorhome sono diventati ambienti di lavoro usuali per tutti i Team più importanti, con una immagine assolutamente diversa rispetto al passato, percepita anche dagli spettatori. Oggi abbiamo un karting di alto livello agonistico ma anche lavorativo, di sviluppo, di tecnologia e di professionalità a tutti i livelli operativi.” I n 2017 WSK Promotion has reached level 130 karting races organized in the past 12 years (i.e. since 2006), plus 28 events of the Italian F.4 Championship powered by Abarth since 2014. This is quite an important international achievement that involved the organization of 91 WSK and 39 CIK-FIA karting events from 2006 to 2017.
“So far, it has certainly been a great experience – admitted a satisfied Luca De Donno – considering that 130 karting races are not that few, and that 28 Formula 4 races add to that tally. A lot of things happened since 2006, when we started with the four races held in our first year of WSK, one of which abroad - a novelty back then. In the past few years we organized more than 20 races including CIKFIA, WSK and Formula 4. I recall the satisfaction we had when we organized the World Series in 2010 with races in three Continents. Getting that series up and running has been a personal challenge and we managed to organize three races in Portugal, Egypt and United States. We have been entrusted with the organization of CIK-FIA championships since 2013, with the objective of raising the level of the European and World Championships. In general, I think that karting has made big steps forward in terms of visibility and professionalism in the past 12 years and this does not only go down to the work done by WSK Promotion, but also by the whole paddock. Constructors and Teams helped WSK Promotion in this constant and step by step evolution. The reality of our paddock is there for all to see. If we take a look at old pictures taken 10-12 years ago, motor-homes that were common only among the main Constructors back then, are now usual working places for all the main Teams and this provides a completely different image that is also perceived by spectators. Now the sporting level in karting is high, but the same levels are reflected in the working environment, development, technology and professionalism.”
- In questi ultimi anni si è visto anche un karting molto più evoluto a livello agonistico.
“Fondamentalmente c’è stata una cosa su tutte. Il metodo di portare avanti gli eventi e le stagioni. Mentre una volta c’era l’alto livello legato a uno o due eventi, oggi l’alto livello è spalmato su tutta la stagione con circa 20 eventi internazionali tutti di alto spessore. E questo è un dato sotto gli occhi di tutti. Mentre prima avevamo i famosi “senatori” che la facevano da padrone in pista, perché avevano già una loro esperienza acquisita negli anni, adesso l’esperienza è acquisita in molto meno tempo, grazie appunto ai tanti eventi tutti di alto livello. Tanto è vero che in questi ultimi anni ci sono i ragazzini che vanno più forte dei “senatori”, e la formazione dei piloti di livello internazionale è diventata molto più veloce. Un esempio su tutti, Max Verstappen quando da ragazzino ha cominciato a cimentarsi nelle gare di alto livello, ce lo siamo ritrovati ben presto davanti.”
- Nel contempo però in questi ultimi anni l’abbassamento dell’età di ingresso nel karting e anche nelle categorie superiori, sta acuendo il fenomeno di veder migrare velocemente i giovani talenti verso l’automobilismo.
“Sì è vero. Il rischio è anche quello di veder bruciare talenti. Ma questa è una realtà comune a tutti gli sport, non solamente nel karting e nell’automobilismo. E’ la vita quotidiana che ci porta a queste conseguenze. Oggi rispetto al passato abbiamo minor tempo per fare una determinata attività. I ragazzi poi sono più preparati anche a livello atletico. Oggi un giovane nello sport deve essere subito all’altezza della situazione, e deve arrivare prima possibile al suo obiettivo. In qualunque tipo di sport l’età si è abbassata, d’altra parte l’attività sportiva di oggi a livello di qualità e quantità è superiore rispetto al passato. Una volta nel karting la gara di grande livello era solamente la prova del Campionato del Mondo, oggi la medesima gara la facciamo praticamente quasi tutte le settimane. L’esperienza che acquisisce oggi un ragazzino è di gran lunga superiore al passato. Una riprova l’abbiamo in Formula 4, dove i manager dei team ci confermano quotidianamente come i giovani piloti che arrivano da una carriera in karting di alto livello sviluppata nelle nostre gare, siano molto più preparati sulla gestione di una gara rispetto a chi ha una esperienza più modesta nel karting. E’ vero che oggi tanti talenti rischiamo di perderli per strada, anche se sappiamo benissimo che non tutti potranno arrivare ai vertici dell’automobilismo. Oltre al talento e la bravura, occorre anche un pizzico di fortuna, che alla fine fa la differenza”.
Max Verstappen, WSK World Series Ghibli Raceway Sharm El Sheikh, Egypt
Ph. Press.net Cunaphoto
- Lately, karting has evolved a lot on the sporting side.
“In my opinion, one thing has been fundamental on all. The method used for devising events and seasons. Once the level was high in one or two events, now such high levels are spread among the whole season that features some 20 high level international events. This is adamant and plain to all. While in the past we had some “senators” ruling the track with their experience gained over the years, now drivers build experience more quickly, thanks to the high number of high-profile events. Lately, we have seen some kids going faster than the “senators” and the training of international level drivers has gone at a faster pace than in the past. Max Verstappen is an example of this, when he started competing in highlevel races he got quickly on top.”
- Since drivers start earlier with karting and with higher categories, talents switch soon to motorsport though.
“This is absolutely right. The risk is also that talents go wasted in the process. This is common in all sports, not only in karting or motorsport. Everyday life brought these consequences. We now have less time to dedicate to every activity. Kids now are also more fit. Young sportsmen have to be on top of things since the beginning to get to their target as soon as possible. Age has decreased in all sports and the quality and quantity of the sporting activity is higher than in the past. Once, the World Championship was the only high level race, now virtually every week we have a race with such high-standards. A young driver acquires experience at a higher rate than in the past. This is evident in Formula 4, where team managers daily confirm that the young drivers coming from the high-quality karting developed in WSK races are more prepared on race management than those with less karting experience. It is true that we run the risk of losing a lot of talents along the way, but we perfectly know that not all drivers could get to the pinnacle of motorsport. Talent and skills are needed, but that little bit of good luck can make the difference in the end”.
Cunaphoto Cunaphoto
Cunaphoto
- Quali iniziative possono essere prese per incrementare la partecipazione dei piloti nel karting a tutti i livelli?
“Per quanto riguarda l’attività internazionale, se analizziamo i numeri, oggi abbiamo un numero complessivo maggiore di piloti rispetto al passato, basti pensare al numero di gare che si disputano. Nelle prove internazionali non abbiamo perso nulla, anzi a livello di numeri abbiamo avuto un guadagno. Diverso è l’aspetto dell’attività di base a livello locale e dell’attività di base a livello nazionale. La mia percezione è che si sia persa l’identità del pilota per queste due tipologie di competizioni. Di fatto abbiamo perso un’attività importante locale, a fronte di un’attività nazionale che è cresciuta ma ha azzerato le gare locali. Credo che sia necessario riportare l’attenzione all’attività di base locale, e nel contempo limitare le gare di importanza nazionale a pochi eventi, dopo metà stagione. Se riusciamo ad invertire la tendenza attuale, avremo più piloti nei campionati locali, che poi potranno esprimersi per gradi a livello nazionale e internazionale.”
- Oggi soprattutto in Italia assistiamo al grande successo dell’attività giovanile rappresentata dalla categoria della Mini, con piloti provenienti da tutto il mondo.
“La Mini è necessario dividerla in due realtà diverse, quella su base locale per una attività vicino casa, e quella di un’attività che io definisco internazionale e che praticamente abbiamo creato noi nelle gare WSK con un format di gare di alto livello, aperte anche alla categoria più giovanile. In questa maniera abbiamo attirato molti piloti provenienti anche dall’estero contribuendo a formare il successo della categoria. Oggi nella Mini nelle gare WSK il maggior numero di piloti è straniero, e ciò ci comporta il vantaggio di un vivaio internazionale con piloti pronti a seguirci anche nelle categorie superiori. Questo nostro esempio però è stato seguito anche nei Campionati nazionali, con la conseguenza di svuotare il parco piloti nelle gare prettamente locali, proprio come è avvenuto per le altre categorie. Auspico che tutta l’attività venga regolamentata e che possa esprimersi per gradi, prima l’attività di base locale e poi l’attività di base nazionale.”
- Per quanto riguarda il futuro delle gare CIK-FIA, quale sviluppo è praticabile, soprattutto per la KZ che ultimamente abbiamo visto in calo?
“La categoria KZ è in calo perché finora è stata frequentata quasi esclusivamente dai cosiddetti “senatori”, ovvero piloti ufficiali con il materiale migliore. Credo che per mantenere in vita questa categoria, sia necessario fare un accordo con i Costruttori che possano garantire una griglia di almeno 28 piloti, ovvero ogni squadra possa iscrivere almeno 3 o 4 piloti. Altrimenti credo sia necessario eliminarla dal Campionato Europeo e limitare questa categoria alla partecipazione al Campionato del Mondo, dove ha dimostrato di avere successo perché in questo tipo di gara partecipano in molti a prescindere dalla loro preparazione. Per quanto riguarda le categorie OK e OKJunior, l’abbassamento dell’età ha funzionato, abbiamo avuto un incremento importante. In particolare la categoria più professionale OK è piaciuta a tutti i livelli. L’incremento che nel 2017 c’è stato nella categoria OK con il travaso dalla Junior, a livello internazionale credo che nella prossima stagione questo incremento lo avremo anche nella Junior con il travaso atteso dalla Mini, portando tutte le categorie ad un buon bilanciamento.”
- What actions can be undertaken to increase the drivers presence at all levels?
“Looking at the figures it turns out that we have a higher number of drivers competing in international races compared to the past, which is also due to the number of races held. We did not lose out anything in international races, we rather gained presence there. The story is different for local or national base-level activity. My perception is that the identity of the drivers taking part in these races got somehow lost. We lost important local activities. National activities have grown but killed local races. I think it is crucial to bring some focus back to the local activity and to limit the national races to only a few events, possibly scheduling them after the middle part of the season. If we can manage to invert the current tendency, we will have more drivers competing in the local championships, before climbing up the national and international ladder.”
- Nowadays, especially in Italy, category Mini is very successful with drivers coming from all over the world.
“It is necessary to split Mini in two different realities: the local level of races on the door step, and what I call international activity, that we basically created with WSK races that deliver high-level races open to this category reserved to very young drivers. In this way we attracted drivers coming from abroad, contributing to the success of this grade. The majority of drivers present in WSK races in Mini come from abroad, and this gives us the advantage of building an international base of drivers ready to stay with us also in the higher grades. National championships followed our lead and this ended up in fewer drivers partaking in local races, as happened in the other categories. I hope that all this activity will be regulated soon, local activity first and national afterwards.”
- Regarding the future of CIK-FIA races, what actions can be taken especially in KZ that has been going through difficult times lately?
“KZ’s downturn goes down to the fact that so far it has been popular nearly exclusively among the “senators”, that is the works drivers having the best material out there. I believe an agreement with the Constructors is needed to keep this grade alive, in order to have at least 28 drivers on the starting grid, which means 3 or 4 drivers per team. If this is not the case, KZ should be removed from the European Championship and its presence limited to the World Championship only, where it still is successful, as a lot of drivers take part in this race regardless of their preparation. The age decrease worked well in OK and OK-Junior and we had an important increment in the participation of these grades. Particularly, the most professional OK has been successful at all levels. The increment of OK figures seen in 2017 was a consequence of the drivers scaling up from Junior and I believe we will see the same effect in Junior from Mini next year, which will ultimately result in a good balance of all grades.”