I.P. a cura di EDIZIONI MediacoM
TRUST Intervista all’esperto dottor Federico Cocchi LOTTA ALLA CRISI Come risollevare l’italia
LOGISTICA qui serve ordine
MADE IN ITALY Ripartiamo dalla qualità
Consulenza tributaria Parlano gli esperti di SCGT
PH. PAOLA COMINETTA ©
Paola, 5 anni, affetta da atrofia muscolare spinale.
NON SI PUÒ RESTARE IMMOBILI.
CON UN GESTO MOLTO SEMPLICE AIUTI CHI HA UNA VITA MOLTO DIFFICILE. Scegliendo di donare il tuo 5xmille a Telethon, scegli di sostenere la missione che la nostra Fondazione persegue ogni giorno da oltre vent’anni: far avanzare la ricerca scientifica verso la cura delle malattie genetiche. Con una semplice firma, aiuterai i malati e le loro famiglie a sperare in una cura sempre più vicina e sosterrai il lavoro di migliaia di ricercatori in Italia. Inserisci il codice fiscale della Fondazione nel riquadro della tua Dichiarazione dei Redditi “Finanziamento della ricerca scientifica e delle università” e prendi parte a una sfida che riguarda tutti. www.telethon.it
Sommario
4
MADE IN ITALY Ripartiamo dalla qualità
56
TRUST La proprietà va in affido
15
60
PARTNER AZIENDALI Professionisti in società?
27
IMPRESE CHE RINASCONO Più credito per tutti
NUOVE NORME Le tasse più alte d’Europa DIRITTO E DIRITTI Le aziende dicono che...
66 30 37 47
INTERNAZIONALIZZAZIONE Dall’Italia all’estero
LOGISTICA Qui serve ordine
Supplemento realizzato da Edizioni Mediacom S.r.l. Via Brescia, 28/D - 20063 Cernusco sul Naviglio t +39 02 92979810 - f +39 02 92979819 - redazione@edizionimediacom.com Direzione generale: Luca Pavia Testi realizzati da: Agata Melfi
LOTTA ALLA CRISI L’anagrafe delle imprese: uno specchio della recessione
Gestione clienti: Robero Pavia (r.pavia@edizionimediacom.com) Katia Piva (produzione@edizionimediacom.com) Progetto grafico e impaginazione: Francesca Marino (francesca@edizionimediacom.com) Illustrazioni e Foto di Copertina: Shutterstock Sedi esterne: Treviso, Bari. Stampa: Nuovo Istituto Italiano d’Arti Grafiche - Bergamo
52
TECNOLOGIE Più informatizzati
2
Hanno collaborato a questo numero: Alessandro Giacomazzi, Emilio Proserpio, Gilda D’Errico, Marco Samaritani, Margherita Cecilian, Maurizio Andreoni, Maurizio Zarlengo, Riccardo Gheller, Vilma Zucchi.
Tutti i diritti riservati. Testi, fotografie o disegni contenuti in questo numero non possono essere riprodotti neppure parzialmente senza l’autorizzazione di Edizioni Mediacom S.r.l.. Edizioni Mediacom S.r.l. si dichiara disponibile per chi dovesse rivendicare eventuali diritti fotografici non dichiarati.
Made in Italy
Ripartiamo dalla qualità E
Dall’arredo alla gastronomia, i prodotti italiani mietono successi in tutto il mondo. E, nonostante la crisi, fanno crescere le esportazioni e danno speranza al nostro comparto produttivo. Ponendo un unico obbligo: puntare all’eccellenza e non guardare alla politica dei prezzi
ra quasi Natale quando, in uno dei primi interventi al Senato, il Presidente Mario Monti invitò gli italiani, in occasione degli acquisti per i regali, a comprare solo italiano, il miglior modo per aiutare il Paese. Non c’è dubbio, infatti, che puntare sul Made in Italy sia un metodo, lento ma efficace, per risalire la china della crisi. Le ultime cronache lo confermano,
in ogni settore, dalla pelletteria al vino al design. Un esempio concreto? L’arredo. Il Salone del mobile di Milano ha diffuso dati incoraggianti: il mobile “italico” continua a piacere all’estero: in Francia, nel 2011, sono arrivate cucine, armadi e poltrone per oltre due miliardi di euro. E le esportazioni in tutto il mondo sono aumentate del 4,3%.
a cura di agata melfi
Il recupero industriale: un beneficio per tutti Uno studio professionale o una sede aziendale in una vecchia sede industriale Che gli architetti riportano in vita così Il recupero dei vecchi stabilimenti industriali, dismessi da decenni, è una risorsa non solo per le città e le periferie ma anche per aziende e professionisti. “Che possono vantare una sede originale, affascinante e alla moda” spiega Franco Santiano, fondatore di S.t.a. S.r.l., una società a metà tra studio professionale e azienda di servizi specializzata nel recupero edilizio e non solo. I mille metri quadrati della sede S.t.a. sono un eccellente esempio: morbide architetture in acciaio e vetro hanno ridato vita e fascino a una vecchia industria di tal-
4
co a Pinerolo, in provincia di Torino. “Ma gli esempi sono tanti, come la galleria commerciale nata da un vecchio cinema o il recupero di una fonderia di Carmagnola al quale stiamo lavorando”. I vantaggi? “Le normative facilitano il recupero delle aree in disuso mentre ostacolano l’occupazione di nuovi terreni” continua Santiano. “Senza contare che la posizione è spesso centrale visto che queste
industrie, prima in periferia, sono state inglobate dalle città che sono cresciute”. S.t.a., con uno staff qualificato di 30 tra dipendenti, collaboratori e soci, eccelle anche nell’architettura classica e nella progettazione di opere pubbliche, come viabilità, acquedotti, fognature e scuole. Per pubblico e privato si occupa anche delle procedure complete di espropriazioni e del rilievo del territorio per tracciamenti, frazionamenti e pratiche catastali. Infine, segue le pratiche di finanziamento per aziende agricole e agroindustriali e tutti i progetti relativi al settore.
S.t.a. S.r.l. Via Bignone, 83/B - Pinerolo (TO) Tel. 0121 373701 www.stapinerolo.it
La nuova architettura è sostenibile New habitat crede nel design amico dell’ambiente. E ogni suo progetto, oltre a essere green friendly, è totalmente italiano
La sede di New habitat la dice lunga sulla filosofia di questo saggio staff di architetti. È un vecchio laboratorio riqualificato di Cologno Monzese, nei dintorni di Milano, trasformato in un moderno studio - show room dove il cliente ha un’ampia scelta di prodotti tra le migliori aziende del design italiano. New habitat è qui dal 2008: un laboratorio di idee dove si fondono tradizione edile e innovazione tecnologica all’insegna del rispetto per l’ambiente e dell’alta professionalità dei suoi tecnici. Alle spalle, però, ci sono 25 anni di esperienza: l’azienda infatti è nata da un’idea di Cosimo Gallone e si è sempre distinta come una struttura in cui il cliente può trovare professionisti specializzati e prodotti made in Italy per la ristrutturazione o la costruzione della propria abitazione. “Gli anni sono passati e la struttura è cresciuta insieme al suo fondatore, ampliando i propri servizi e aprendosi a nuove sfide” spiega l’architetto Egle Giordano con riqualificazioni e ristrutturazioni volte al miglioramento dell’efficienza energetica, grazie anche ai corsi sostenuti presso l’agenzia Casa clima di Bolzano. Per esempio, un intero ufficio dedicato agli arredi si occupa della progettazione e della selezione delle ditte con cui collaborare. “Non c’è limite alla fantasia, ogni progetto viene seguito in tutte le sue fasi senza tralasciare nulla, anche i nostri arredi sono pensati per non pesare sull’ambiente. Perché crediamo fortemente in un’architettura sostenibile, il nostro benessere inizia dal luogo in cui viviamo” continua Giordano. “La gente spesso non è informata che con pochi accorgimenti può trasformare la resa energetica di un vecchio
progetto edificio in classe A, Milano
edificio o di un singolo appartamento senza spendere grandi cifre, migliorando così la salubrità degli ambienti e in breve tempo avere un riscontro economico sulle bollette”. Dello studio fanno parte anche l’architetto Gianluca Pizzigoni, che si occupa di progetti commerciali e residenziali, pratiche e permessi comunali, ed è anche il coordinatore alla sicurezza nei cantieri; l’architetto Massimiliano Bondesan, progettista delle strutture, specializzato in strutture in legno, e il geometra Loris Picci che si occupa di certificazioni energetiche.
New Habitat S.r.l. Via Vespucci, 9 Cologno Monzese (MI) Tel. 02 26707358 - Fax 02 25118840 newhabitat@alice.it www.newhabitat.eu
5
Made in Italy
Bello, funzionale e sicuro. È il tuo magazzino Realizza depositi, negozi, officine e uffici perché siano pratici e razionali. Ma anche belli: lavorare deve essere soprattutto un piacere e il progetto è a carico di bglog
Concepire gli spazi. È il pay-off di BgLog, azienda torinese specializzata in progettazione e realizzazione di soluzioni per magazzini, negozi, uffici e officine. L’azienda è stata fondata nel 2002 da Gianluca Blandino e Marco Rotondo esperti in logistica industriale, scaffalature per supermercati, arredo ufficio e carpenteria. BgLog si distingue per la capacità di mixare con professionalità i fattori chiave di questo settore: estetica, funzionalità e sicurezza. Ma anche per offrire un servizio eccezionale a costo zero: la progettazione. “Il cliente all’interno dello staff troverà lo specialista in logistica per lo studio del miglior layout personalizzato per il proprio magazzino e uno studio tecnico per quanto riguarda uffici e negozi. La progettazione è a carico nostro e viene fat-
6
ta, appunto, su misura delle singole necessità tenendo conto dei migliori prodotti sul mercato che si adattano a quelle specifiche esigenze” spiegano Blandino e Rotondo. “Conoscendo il mondo della logistica e del contract è più facile per i nostri esperti trovare la soluzione giusta per ogni spazio. Con un notevole risparmio per il cliente che può rivolgrsi solo a noi e non pensare a nulla”. Ma la progettazione è solo una delle tante fasi: tutto comincia con un sopralluogo tecnico specifico e finisce con il montaggio, la consegna chiavi in mano e l’assistenza post-vendita. “I nostri fornitori, tutti scelti tra le migliori marche per ogni settore, cioè uffici, magazzini, negozi e officine: lavorano in esclusiva con noi” specificano Blandino e Rotondo. “In più, abbiamo una carpenteria interna che ci permette di realizzare attrezzature a disegno e sviluppare dunque soluzioni speciali come soppalchi, contenitori specifici, invasi per trasporto interno dei mezzi natanti, etc.”.
BgLog mette quindi a disposizione del cliente ogni conoscenza tecnica per accompagnarlo passo passo nella realizzazione delle sue idee, con un esperto sempre a fianco che ascolta ogni specifica esigenza e richiesta, in ogni fase del lavoro, così da realizzare spazi davvero organizzati e strutturati secondo le reali necessità e i gusti di ogni imprenditore. I fiori all’occhiello? I magazzini statici e automatici industriali e per archiviazione compattabili oltre a una gamma infinita di pareti divisorie, attrezzate e monolitiche, arredo ufficio e casa, grazie alla nuova apertura di un punto vendita Febal ad Avigliana.
Viale Gandhi, 30 Avigliana (TO) Tel. 011 9368996 info@bglog.it www.bglog.it
L’argento che vale Vavassori a Milano produce oggettistica preziosa di grande qualità. il giusto mix tra qualità artigianale e design moderno Un nome storico dell’argenteria italiana? Vavassori a Milano. Un’azienda fondata nel 1966 da Giacomo Vavassori che oggi prosegue la sua attività con i figli Giovanni e Silvia. Quello che da sempre caratterizza la produzione di questa azienda virtuosa è l’originalità delle sue creazioni unita alla pregevole tecnica di esecuzione. La creazione di ogni oggetto, infatti, è rigorosamente artigianale ed è il frutto di un particolare processo creativo. Che parte dalla nascita di un’idea: l’oggetto è pensato, disegnato e studiato direttamente da Vavassori, quindi discusso con il maestro artigiano e infine progettato grazie alla stretta collaborazione tra l’ideatore e l’esecutore. L’oggetto, infine, prende forma nel laboratorio milanese ed è sempre
una perfetta fusione tra tradizione (l’oggetto è realizzato interamente a mano) e innovazione nel design (perché anche l’argenteria deve essere viva e al passo con i tempi). La produzione, vastissima, va dal pensiero curioso, come l’originale tappo per il barattolo della Nutella, all’oggetto di argenteria prestigioso, per esempio il classico centrotavola. Ma ci sono anche lampade di ispirazione Tiffany, oggetti per l’arredamento e la tavola come coltelli, cavatappi, piatti e posate. E poi, proposte divertenti e raffinate per il collezionismo, l’oggettistica promozionale, le bomboniere e le luci. Infine, c’è anche un reparto dedicato alla riparazione degli oggetti in argento e un altro riservato alla realizzazione dei progetti proposti dagli stessi clienti.
Vavassori Argenteria Via Alserio, 17 - Milano Tel. 02 66802138 - Fax 02 66800212 info@vavassoriargenteria.it www.vavassoriargenteria.it
7
Made in Italy
Quando l’arte diventa tradizione innovativa: la storia del successo di Zecchin Alta qualità artigianale, rispetto della tradizione e prezzi accessibili. È la formula vincente di zecchin, un’azienda che ha fatto di calici, decori e bijoux in vetro il suo futuro Venezia, la città sull’acqua unica al mondo è la cornice. Dentro c’è la raffigurazione di un sogno che in vent’anni è diventato realtà grazie alla passione di Andrea e Michele Zecchin, due cugini che hanno creduto all’unisono in un progetto innovativo e coraggioso. L’idea rivoluzionaria consiste nel creare un prodotto artigianale prezioso da mettere sul mercato ad un prezzo accessibile. “A questo scopo abbiamo riscoperto un’antica arte di decorazione in trasparenza, produzione a lume, una lavorazione esclusiva dell’isola di Murano che risale al Tredicesimo Secolo. E abbiamo creato così tantissimi oggetti decorati in vetro e cristallo.
8
Dai vasi ai soprammobili dalle forme più ricercate e fantasiose”: ricordano i due imprenditori quarantenni che hanno fondato la “Zecchin”, un’azienda nata nei pressi di Venezia nel 1993 e che di anno in anno continua a implementare in modo considerevole il suo fatturato. La triplice produzione di vetro decorato, vetro soffiato e bijoux in vetro offre un ampio ventaglio di offerta diversificata, che gode di un seducente appeal nei confronti dei consumatori più esigenti, che vogliono acquistare un prodotto elegante, ricercato e al contempo accessibile. Ed è proprio grazie a questa formula che alla Zecchin va ascritto il merito di aver saputo rein-
terpretare con ricercatezza e originalità la tradizione artigianale di storici maestri vetrai che hanno consacrato ad arte la lavorazione del vetro di Murano per molti secoli. Il successo arriva sin dai primi anni quando il prodotto fa il suo ingresso nel mercato, riscuotendo molto interesse dapprima tra i turisti e poi dagli esperti del settore. Da subito la linea della bigiotteria di alta qualità in vetro consegue il maggior successo grazie alla matrice rivoluzionaria che la contraddistingue: collane, bracciali, ciondoli che presentano una rivisitazione in chiave moderna dello stile veneziano. Inoltre è possibile un ampio margine di personalizzazione per mano di pro-
UNA RETE “DI VETRO” Sul modello dell’originale e unica triplice produzione in vetro (soffiato, decorato e bijoux), Zecchin ha creato un format di negozio al dettaglio che adesso propone a tutti gli operatori commerciali interessati al settore per creare una rete. Una sorta di franchising, ma senza vincoli, che garantisce il successo, anche in soli 20 metri quadrati, nei centri storici e balneari d’Italia. È garantito che questi prodotti raffinati, dal calice per la tavola elegante alla collana in vetro di Murano al semplice portagioie in vetro decorato, siano di sicuro successo.
fessionisti esperti che sono in grado di apportare modifiche ad hoc ad ogni gioiello per renderlo stiloso e unico. Sotto l’abile guida del Responsabile Marketing Gigi Barichello, l’azienda sta raggiungendo in modo mirato il proprio target, sfruttando anche le
potenzialità dell’e-commerce, che permettono al consumatore di comprare online nell’apposita sezione dedicata allo shopping. Ad oggi la nuova scommessa dei fondatori è di espandersi in Usa, Russia e Giappone; per tale ragione stanno formando una rete di vendita costituita da
agenti giovani e ambiziosi che si faranno portavoce della filosofia aziendale che unisce tradizione e innovazione in un binomio accattivante e perfettamente bilanciato. A questo punto viene da chiedersi quale sia il segreto del successo e i due cugini Zecchin rispondono con spontaneità: “Abbiamo iniziato questo percorso vent’anni fa con coraggio e passione, facendo tesoro delle nostre esperienze e guardando avanti con lungimiranza e vogliamo porci sempre nuovi traguardi”. Dopo questa intervista si rafforza l’impressione che Zecchin farà strada, conquistando nuovi mercati e viene da scommettere che continuerà a sorprenderci con nuovi colpi di scena.
Zecchin by 2Z DueZeta S.r.l. Via delle Industrie, 106 - Marcon (VE) Tel. 041 631779 www.duezeta.net
9
Made in Italy L’arredamento italiano la fa da padrone all’estero, nonostante le scarse performance sul mercato interno e la concorrenza dei Paesi scandinavi. Tanto che si lavora già per esportare la formula de “I saloni” in Cina, dove il Made in Italy sta vivendo un momento d’oro. Proprio a est, infatti, il valore delle esportazioni nel settore alimentare cresce del 36,3% a fronte di un aumento delle nostre esportazioni a livello mondiale del 12,7%. Lo dichiara un’analisi della Coldiretti sugli ultimi dati relativi al commercio estero diffusi dall’Istat. Un limite al volano però c’è e pesa, soprattutto di questi tempi. È il prezzo. Se è vero che l’Italia ha una grande tradizione di Paese esportatore, è anche vero che non ha mai fatto leva sui prezzi.
Del resto, non potrebbe mai competere con quelli fissati per le produzioni delle nuove economie emergenti. La forza del Made in Italy sta nella qualità, nella ricerca dei materiali, nell’innovazione, nel design. È questo il tratto distintivo del marchio. Un nome davvero forte se il Ministro degli Esteri, Giulio Terzi di Sant’Agata, citando una recente ricerca di Kpmg, ha sostenuto che il Made in Italy è il terzo marchio al mondo più famoso dopo la Coca-Cola e la Visa. Lo ha detto partecipando a un convegno sulle nuove imprese presso l’università Luiss di Roma. E ha aggiunto: “Se vogliamo crescere a ritmi intensi dobbiamo anche riscoprire le qualità che tutti ci riconoscono: l’inventiva, la creatività, lo spirito imprenditoriale’’.
Un’immagine efficace è, prima di tutto, pulita Un’impresa di pulizie che si occupa di allestimenti? Sì, perché l’aspetto aziendale sia curato in ogni dettaglio Una buona comunicazione e un’ottima pulizia. Sono due concetti strettamente collegati perché entrambi dicono quanta cura ci sia dietro servizi e prodotti. Phenix S.r.l., un’impresa di Reggio Emilia, ha deciso di unire i due contesti per offrire un servizio unico: curare l’immagine dell’azienda a 360 gradi, dalla pulizia degli uffici all’allestimento fieristico. Come ci spiega Elena Antoniou, responsabile dei settori certificazioni di qualità, fiere ed eventi, acquisti. Come operate nel settore fiere ed eventi? Curiamo la partecipazione in ogni det-
10
taglio. Dal progetto dello stand alla sua realizzazione fisica, compresi arredi e grafica. Consegniamo il “prodotto” chiavi in mano. E poi ci occupiamo anche di tutti gli aspetti organizzativi, dalla consulenza sulla comunicazione ai gadget, dal servizio hostess alla prenotazione di voli e pernottamento per gli imprenditori, fino all’organizzazione di incontri e convegni. Il vostro core business? Le pulizie. La nostra è un’impresa che offre soprattutto servizi di pulizia e sanificazione per aziende, uffici, strutture ospedaliere, enti pubblici e privati e tratta la vendita di prodotti e attrezzature per pulizie. Il tutto, con spirito e cura artigianali. Tanto da aver ottenuto la certificazione Iso9001. Ci dica qualcosa sulla vostra azienda Ci contraddistingue la continuità. I miei
genitori la fondarono dopo 30 anni di esperienza nel settore presso grandi imprese. Ci avvaliamo dell’operato qualificato e professionale di squadre esterne di allestimento, e di oltre 100 unità che lavorano presso le aziende di tutta Italia, da Bolzano a Palermo.
Phenix S.r.l. Via Filzi, 24 - Reggio Emilia Tel. 0522 382412 - Fax 0522 365974 info@phenixsrl.it www.phenixsrl.com
/03/12
Un vino di qualità (e di design) conosciuto in tutto il mondo 12:08
Un’eccellenza vitivinicola italiana che l’estero ci invidia? Ca’ Lunga, una realtà produttiva romagnola con 50 anni di storia alle spalle uscita indenne dal terzo cambio generazionale. Oggi la dirige Paolo Cassetta che non si è accontentato di mantenere inalterata l’alta qualità dei vini di famiglia. Alla guida dell’azienda dal 1996, quando aveva appena 21 anni, ha iniziato a far conoscere i suoi prodotti a livello internazionale e non più solo locale, aggiudicandosi, uno dopo l’altro, numerosi riconoscimenti sulla stampa nazionale ed internazionale, e la presenza assidua sulle migliori guide dei vini italiani. Un risultato che ha dato nuovo entusiasmo a Paolo e che nel 2011 ha permesso a Ca’ Lunga di
raggiungere un fatturato consolidato di 1.200.000,00 euro ed una produzione annua di 100 mila bottiglie, grazie ai 12 ettari di vigneti di proprietà. Nel frattempo, questa realtà è riuscita a farsi apprezzare in vari Paesi del mondo, dalla Danimarca al Giappone, da Malta alla Polonia. “Per i prossimi anni ho in progetto una ristrutturazione completa della sede aziendale, cantina, casa rurale e sala di degustazione, in modo da rispondere alla sempre crescente domanda di visite di estimatori provenienti da tutto il mondo” confessa Cassetta che punta molto anche sull’immagine. Le sue bottiglie, infatti, hanno un design attraente ed accattivante, così che il prodotto sia ambasciatore non solo dell’enologia ma anche del design italiano. I materiali usati e il packaging, tutto rigorosamente made in Italy, fanno sì che ogni presentazione dei vini Ca’ Lunga, per gli appassionati del settore, sia un vero e proprio evento.
p://qrcode.littleidiot.be
11
Made in Italy
La confezione in pelle fa di esperienza virtù Pellemoda sa bene come confezionare la pelle. E questo lo sanno anche le migliori firme della moda italiana e straniera, che hanno deciso di affidare le loro linee d’alta moda all’azienda di Vinci. Di certo Azzurra e Giampaolo Morelli, titolari di Pellemoda, devono al padre Bruno l’inventiva e l’intraprendenza che li ha portati a essere oggi uno dei punti di riferimento dei maggiori brand internazionali. “Grazie agli insegnamenti di nostro padre siamo riusciti a perfezionare una struttura aziendale già solida ed efficiente” dice Azzurra, responsabile del dipartimento di ricerca e sviluppo. I numeri? 75 dipendenti altamente qualificati di cui 20 modellisti, un indotto di 350 persone e un magazzino capace di movimentare 60 mila capi l’anno. “La colonna portante della nostra azienda è il grande impegno indirizzato alla continua ricerca e alla sperimentazione di nuovi materiali e trattamenti, unito all’estrema compe-
12
tenza del personale” continua Azzurra. La qualità dei prodotti Pellemoda è frutto di un ciclo produttivo collaudato, che parte da un ufficio specializzato nella ricerca e nello sviluppo di materiali e metodi di lavorazione e termina in un laboratorio con lavatrici e asciugatrici adibite alla sperimentazione di nuovi lavaggi e trattamenti. Passando per un ufficio tecnico modellistico che si avvale di sistemi Cad e di un’equipe di sarte altamente qualificate. “Il nostro obiettivo principale è quello di proporre ai clienti prodotti a prezzi fortemente competitivi, ma pur sempre di qualità made in Italy” sottolinea Azzurra. “Per questo abbiamo investito molto sul personale e con ottimi risultati. E a oggi riusciamo a soddisfare le esigenze di molti grandi marchi del settore”. Ma Pellemoda non è l’unica fortuna che Azzurra e il fratello Giampaolo hanno ereditato dal padre: altrettanto importante è la lungimiranza e l’at-
tenzione per ogni necessità del cliente che l’azienda di Vinci ha nel dna da sempre. E così i due non si sono accontentati del settore delle confezioni in pelle. Nel 2007 infatti, assieme a Martino Mazzoni, hanno fondato la Hostage S.r.l., una giovane azienda che produce capi outerwear, ma in tessuto, per gli stessi clienti Pellemoda. Entrambe le società, nel corso dell’anno, verranno trasferite nella nuova sede operativa di 6.000 mq, studiata appositamente per ottimizzare i processi produttivi e l’accoglienza per lo studio prodotto, mediante la creazione di ben sette show room distinti.
Pellemoda di Bruno Morelli Via I° Maggio, 12-14-16 Zona Industriale Terrafino Empoli (FI) Tel. 0571 500511 info@pellemoda.it
Il paradiso in una villa veneta Architetture settecentesche, atmosfere raffinate, vini prelibati: a Verona, nel cuore di vigneti e uliveti, Villa Cordevigo è un hotel cinque stelle, per momenti speciali ed esclusivi
Un romantico viale di cipressi conduce all’ingresso di Villa Cordevigo e della sua chiesetta, immersa in un ambiente unico che si apre ad offrire i suoi tesori nascosti all’ospite che saprà apprezzarli. Colline ammantate di cipressi con boschetti di vegetazione spontanea, il parco secolare con le sue sorgenti naturali, gli uliveti e i vigneti di Villabella. Una natura incontaminata ed un’atmosfera di rara quiete fanno da cornice ad uno dei più suggestivi hotel di charme nell’entroterra del lago di Garda, a pochi minuti da Verona. Cosa trovano qui i vostri ospiti? Un luogo dedicato all’accoglienza, all’arte del buon vivere, dove poter recuperare la propria armonia interiore e vivere un’esperienza unica alla riscoperta dei sapori della buona cucina e dei vini classici veronesi. Oltre alla conoscenza del patrimonio storico ed artistico del territorio.
si distinguono per la ricercata cura del dettaglio. Tessuti preziosi, toni caldi, marmi pregiati rivelano interni raffinati ed eleganti, per un soggiorno indimenticabile all’insegna del comfort moderno e del lusso internazionale.
Com’è organizzata la vostra ospitalità? Le nostre suite e junior suite si presentano tutte in stile classico ma diverse una dall’altra; nella loro unicità
E per quanto riguarda il palato? Al ristorante di Villa Cordevigo l’executive chef Giuseppe D’Aquino vi regalerà nuove emozioni con la sua passione, il suo istinto e talento, creando pietanze per una cucina suggestiva, mediterranea ed innovativa, coniugando i prodotti della sua terra partenopea a quelli del territorio veneto.
Villa Cordevigo Wine Relais Località Cordevigo 37010 - Cavaion Veronese (VR) www.villacordevigo.com
13
Camicie Gerlin Look Un classico che si fa prezioso
Gerlin Look S.r.l. Via Cal di Mezzo, 1 31049 Valdobbiadene (TV) - Italy Tel. +39 0423 972085 - 976088 - Fax +39 0423 975690 info@gerlinlook.com - www.gerlinlook.com
Partner aziendali
Professionisti in società? L’unione fiscale e patrimoniale tra commercialisti, avvocati e consulenti è una novità legislativa Che genera dubbi e perplessità Ma che garantisce determinati vantaggi. Ecco come funziona
L
a cura di agata melfi
a nuova legge di stabilità ha introdotto la possibilità, per professionisti come avvocati e commercialisti, di mettersi in società. Secondo quanto stabilito dalle norme, possono essere composte da soci professionisti iscritti ad Ordini, Albi o Collegi, e soci non professionisti che possono collaborare solo per quanto riguarda le prestazioni
Pianificazione fiscale: un’opportunità o un rischio? Un esperto ci spiega come programmare senza incorrere negli ostacoli fiscali e burocratici La pianificazione fiscale potrebbe essere un rischio? “Un’operazione che comporti un risparmio fiscale può essere contestata dall’Agenzia delle Entrate anche se non contrasta con alcuna norma” spiega il Dott. Amleto Villa, commercialista, titolare dello studio omonimo attivo a Bologna dal 1989. “È il cosiddetto abuso di diritto. È sufficiente l’assenza di valide ragioni economiche, diverse da quelle fiscali, per rendere contestabile qualsiasi operazione e anche la giurisprudenza è sfavorevole al contribuente”. C’è una soluzione? Noi continuiamo a pianificare ma con
cautela, evitando di effettuare operazioni che non si farebbero se non ci fosse il vantaggio fiscale. In ogni caso valutiamo bene le possibili alternative prima sotto gli aspetti economicoimprenditoriali e poi gli aspetti fiscali. Oppure si può ricorrere all’interpello preventivo, ma con tempi lunghi. Perché è importante la pianificazione fiscale? Un imprenditore pianifica gli investimenti, il lavoro, gli acquisti, ed è giusto farlo anche in campo fiscale. A volte questo aspetto è trascurato per superficialità o magari perché è visto come un costo. Ma l’imprenditore non può improvvisarsi fiscalista. Inoltre, la pianificazione non deve essere considerata
immutabile, il detto “l’altra volta avevamo fatto così” in campo fiscale non va bene, le norme cambiano anche dopo pochi mesi. Colpa dei governi? E del parlamento. Nel 2011 hanno fatto 5 manovre e sono state modificate norme introdotte pochi mesi prima. Tutto questo non agevola le imprese che si trovano a dover affrontare un quadro normativo mutevole e incerto. Considerando che già i mercati sono variabili, occorre che almeno le norme rimangano più stabili.
Studio Villa Via de Buttieri, 11 - Bologna Tel. 051 344142 studio@amletovilla.191.it
15
Partner aziendali
Selecta Consulting, un partner per lo sviluppo aziendale Anche uno studio professionale può trovare un posizionamento competitivo. Purché adegui l’offerta dei servizi alle mutevoli esigenze delle aziende e non perda di vista il rapporto con il cliente
Selecta Consulting nasce nei primi anni 2000, accorpando e consolidando le competenze decennali degli studi professionali dei commercialisti Paolo Merello, Carlo Poggi e Roberto Trovato. Conta circa 20 collaboratori e si estende in tutto il nord ovest, facendo base nel territorio della provincia di Monza e Brianza e operando ovunque lo richieda il raggio d’azione del business dei clienti, soprattutto piccole e medie imprese, enti locali e associazioni no profit assistite gratuitamente. “I repentini cambiamenti in atto nella realtà economica e il loro pesante impatto sullo sviluppo delle aziende ci impongono alcune riflessioni sui servizi che noi possiamo offrire” spiegano i titolari.
16
Il range di servizi di uno studio professionale riesce a soddisfare le esigenze odierne delle aziende? La risposta, anche se data a bassa voce, è “no”. Ed è da questa considerazione che noi abbiamo trovato lo spunto e l’entusiasmo per un nuovo approccio professionale o, per dirla con il linguaggio imprenditoriale, per un nuovo “posizionamento competitivo”. Abbiamo, cioè, sentito l’esigenza di adeguare e comunicare la nostra offerta professionale, affiancando “a tutto tondo” l’imprenditore nella sfida verso il successo. Con metodo, esperienza, qualità e soprattutto integrazione delle competenze professionali.
Come si presenta oggi il panorama degli studi professionali? Il rapporto cliente-commercialista è mutato nel tempo, parallelamente al contesto socio economico, sotto la spinta dei cambiamenti delle modalità di comunicazione, dell’utilizzo sempre più importante delle nuove tecnologie, della delocalizzazione del mondo del lavoro. L’indissolubilità di questo rapporto è messa periodicamente in discussione: il commercialista non vive più di rendita: il successo professionale, anche e soprattutto con il passaparola, è conquistato giornalmente. Il nostro obiettivo diventa quindi quello di superare il ruolo del professionista che, da garante dei corretti adempimenti imposti dalla normativa,
CRISI AZIENDALE? ROMPIAMO LE REGOLE Risultati economici insoddisfacenti, temporanea crisi di liquidità, contrazione del settore economico di riferimento, questi i sintomi di una crisi che sta creando situazioni di difficoltà per le imprese, in particolare le PMI, che si trovano a fronteggiare un irrigidimento del sistema finanziario. Selecta Consulting, anche alla luce di casi già affrontati, è in grado di supportare le aziende nel superamento dello stato di crisi, anche grazie all’uso efficace di innovativi strumenti legislativi posti in essere dalla riforma del diritto fallimentare: dal piano di risanamento agli accordi di ristrutturazione del debito.
diventa un partner proattivo nel percorso del successo imprenditoriale. Che tipo di offerta presentate alle aziende clienti? Accanto alle tradizionali consulenze in materia contabile e fiscale, oggi viene richiesta al commercialista una consulenza più vasta ed interdisciplinare, con interventi che richiedono competenze di tipo giuridico fiscali e aziendale, con una forte connotazione gestionale e di general management. Noi, attraverso investimenti sulle risorse, riconfigurazione organizzativa dello studio e ampliamento dei servizi, riusciamo a presidiare varie aree di business: la consulenza in materia societaria, sia in sede di pianificazione e costituzione, e nelle operazioni ordinarie e straordinarie; l’assistenza tributaria pre-contenziosa e in tutti i gradi di giudizio; la consulenza aziendale su finanza agevolata, investimenti per ampliamenti e ammodernamenti industriali, programmi di ricerca e sviluppo per la messa a punto di nuovi processi/ prodotti, la formazione su tematiche di interesse; la consulenza direzionale per il management system in vista del raggiungimento di specifici obiettivi; in relazione agli enti pubblici e locali possiamo vantare un’esperienza diretta che ci consente di offrire consulenza e assistenza in tutti i processi decisionali e operativi. Inoltre, proponiamo servizi professionali dedicati, per esempio un’analisi economicofinanziaria che si basa sul concetto di “conoscere meglio per decidere meglio”, piani di sviluppo e reperimento capitale di rischio, sistema direzionale di pianificazione e controllo, analisi di profittabilità e Balanced Scorecard per gli enti locali.
Che rapporto avete con il cliente? Non certo limitato alle scadenze fiscali! Abbiamo attivato un’area riservata del nostro sito nella quale
posizionare tutti i documenti contabili e fiscali, con grande risparmio di tempo e possibilità di sinergie operative. Puntiamo inoltre su seminari e workshop di breve durata su tematiche d’attualità ritenute di interesse comune con l’intervento di testimonial di grande spessore professionale. Infine, ci teniamo a sottolineare che il nostro operato è caratterizzato da tempismo, estrema riservatezza e grande attenzione alle peculiarità del singolo cliente. Un particolare, quest’ultimo, che ci impedisce di adottare soluzioni standard.
Selecta Consulting Via Torri Bianche, 1 - Vimercate (MB) Tel. 039 6082020 - Fax 039 6081573 info@selecons.it - www.selecons.it
17
Partner aziendali
A fianco dell’impresa. Nel bene e nel male Anche una realtà virtuosa può trovare sul suo percorso la classica buccia di banana. Uno staff specializzato aiuta a risolvere gli incidenti e i problemi di un’azienda che lavora e cresce Reati contro la pubblica amministrazione, questioni ambientali e infortunistica: sono questi gli argomenti che, per le aziende, richiedono sempre di più una tutela legale specialistica. “Sono i normali rischi di un’attività economica sui quali oggi le imprese pongono particolare attenzione” spiegano gli esperti dello Studio associato Giordanengo di Torino, sei avvocati che nel 2000 hanno deciso di unire le rispettive decennali esperienze. Cesare Giordanengo, Maurizio Anglesio, Roberto Calleri di Sala, Simona Carosso, Stefano Valentini e Guglielmo Giordanengo, tutti con esperienze chi di docenza, chi di interventi nei convegni nazionali, e di pubblicazioni, a testimoniare l’impegno e la competenza nei relativi settori. Di cosa vi occupate in dettaglio? Lo studio copre ogni problematica di rilevanza penale, ma vantiamo una particolare specializzazione, dovuta all’esperienza, nel settore impresa. Quindi, tutto ciò che concerne per esempio il diritto penale commerciale, fallimentare, fiscale, la responsabilità professionale e amministrativa, le violazioni urbanistiche, gli illeciti amministrativi e il diritto penale dell’ambiente e del lavoro.
18
Una materia molto specialistica Sì, ma altrettanto vasta. Per l’edilizia, per esempio, si va dai semplici permessi per costruire ai pericoli relativi alla pubblica incolumità come nel caso di crolli e incendi. Un’altra branca della quale spesso ci occupiamo, per esempio, è quello della tutela alimentare. In cosa consiste il vostro intervento in questo ambito? Seguiamo le questioni relative alla possibile contraffazione dei prodotti alimentari, l’adulterazione, la conformità alle normative, l’importazione, l’etichettatura. Anche gli operatori più virtuosi, alle prese con normative galoppanti e stringenti in un settore dai paletti così rigidi, possono incorrere in un incidente di percorso al quale bisogna rimediare.
Come operate? Le nostre diverse specializzazioni ci permettono di essere interscambiabili e di tenere un rapporto continuativo con le aziende che sanno di poter contare su di noi in ogni momento, dall’emergenza alla semplice consultazione. In genere seguiamo in coppia ogni cliente in modo che questi abbia un punto di riferimento stabile, affidabile e costante.
www.studiogiordanengo.com
Il legal network. Una nuova “formula” legale Un team affiatato. Dove ogni partner è specializzato in un settore ma trae forza dall’esperienza degli altri Affiatati, complementari e specializzati come i protagonisti di Criminal Minds che uniscono le loro competenze per risolvere anche i casi impossibili. Sono gli avvocati del legal network F&D, un gruppo di lavoro coeso con tanta voglia di innovare la professione forense ma nel rispetto della tradizione. Lo studio è nato nel 2008 a Monza e Milano (con collaborazioni a Roma e Lugano) dalle esperienze di quattro avvocati cresciuti in importanti studi legali milanesi e con background accademico. Come Francesco Ferrari, specializzato in diritto amministrativo, e Barbara Antonioli in diritto pubblico dell’economia. Entrambi si occupano di public utilities. “Un settore oggetto di continue riforme” spiegano. “Nel quale è essenziale
affrontare, oltre agli aspetti giuridici, le tematiche economico-finanziarie che caratterizzano i servizi e i relativi impatti sulle amministrazioni e sulla collettività, per esempio gli aspetti tariffari”. Anna Dassi, invece, è esperta di diritto internazionale societario. “Ho iniziato con la contrattualistica della grande distribuzione, per concentrarmi poi sul diritto farmaceutico e degli alimenti” ci racconta. “Nel mondo delle imprese le novità normative sono da monitorare costantemente e noi affianchiamo il cliente alla ricerca di strategie societarie competitive”. Cristiano Novazio, infine, al di là della sua competenza civilistica, si è specializzato in diritto sportivo. “È assodato che lo sport abbia acquisito negli anni una crescente valenza
economico-giuridica. L’affermazione del diritto sportivo come materia multidisciplinare, rende sempre più avvertita l’esigenza di specializzazione in tale ambito. Da qui la necessità di una costante opera di aggiornamento professionale attraverso una collaborazione con l’Università di Milano e con il Centro Studi Diritto Sport del prof. Lucio Colantuoni”.
www.fdavvocati.it
19
Partner aziendali
tecniche (che non richiedono obblighi professionali) o che possono essere presenti nella società solo per finalità di investimento. I soci professionisti e il loro capitale, però, devono costituire almeno i due terzi della società, pena lo scioglimento. L’attività professionale deve essere svolta in via esclusiva dai soci e l’atto costitutivo della società
deve indicare i criteri affinché l’esecuzione dell’incarico professionale sia eseguito solo dai soci in possesso dei requisiti per l’esercizio della prestazione richiesta. Il decreto Liberalizzazioni ha poi introdotto l’obbligo per le società tra professionisti di stipulare una polizza assicurativa. Lo scopo è coprire i rischi derivanti dalla responsabilità civile per i danni causati ai clienti dai singoli soci professionisti nell’esercizio dell’attività professionale. I soci sono naturalmente tenuti all’osservanza del codice deontologico del proprio Ordine e il socio professionista può opporre agli altri soci il segreto sulle attività professionali a lui affidate. Nonostante questi paletti, i dubbi sull’efficacia
20
delle società tra professionisti, dette Stp, sono parecchi. A pesare di più è la presenza di soci di capitale. Per la categoria degli avvocati, per esempio, è difficile immaginare un Consiglio d’Amministrazione, pur con gli avvocati in maggioranza, che possa decidere di promuovere o rinunciare a un appello o a una class action. Inoltre, la presente disciplina non pone delle garanzie che l’incarico professionale sia svolto dal socio abilitato e non dall’altro non professionista. Inoltre, si hanno molti dubbi sul fatto che la forma societaria possa costituire un modo vantaggioso o meno per l’esercizio
della libera professione, perché non è ancora chiaro il regime fiscale, senza il quale non c’è modo di valutare la reale convenienza. Se per quanto riguarda l’Iva cambierebbe poco, per i redditi, invece, la tassazione tra autonomo e impresa è differente.
Alle telecomunicazioni ci pensa Business Service È un servizio unico nel suo genere: aiutare l’azienda a districarsi nel girone dei servizi informatici e telefonici. Dallo studio delle tariffe all’analisi infrastrutturale alla gestione dei contenziosi Business Service è una società di servizi alle imprese giovane e tutta al femminile, specializzata nel campo delle telecomunicazioni. Il suo obiettivo è aiutare gli imprenditori a risolvere i problemi non connessi strettamente all’attività aziendale, come la gestione del reclamo, il servizio post vendita e la scelta di un operatore di telecomunicazioni. “Ogni imprenditore ha linee telefoniche, connessione internet, cellulari, rete interna, sito internet, centralino. Ma ha difficoltà a ottimizzare i servizi e i costi” spiega Cristina Bonera, direttore responsabile del servizio Tutela utenti azienda di Business Service. Il mercato mette a disposizione innumerevoli offerte e l’imprenditore è confuso. Affidarsi a un professionista che lavora per l’azienda e non per il fornitore è l’unica soluzione. Qual è il servizio più richiesto? L’analisi dell’infrastruttura, per capire quanto rende e quanto costa. Verifichiamo anche la tipologia dei contratti esistenti, la durata, le tariffe, eventuali incongruenze ed errori di fatturazione. L’altro servizio più richiesto è la gestione delle controversie con gli operatori. Purtroppo quando il cliente non si affida da subito a un professionista capita che ci siano delle incomprensioni. A volte, quando sfociano in problemi contabili, economici e di servizio, si possono adottare i procedimenti stragiudiziali che oggi la normativa mette a disposizione, così da definire i contenziosi in tempi brevi e a costi contenuti.
Perché un’azienda dovrebbe dare in outsourcing questo servizio? Come conseguenza della forte concorrenza e dell’offerta di servizi sempre più specializzati, le aziende sono obbligate a concentrarsi sul proprio sviluppo. Dare alcuni servizi in outsourcing ad aziende qualificate significa avere maggior tempo ed energia da destinare alla propria mission aziendale.
In quali aree geografiche operate? Non abbiamo limiti sul territorio nazionale. Anzi, il nostro obiettivo è creare una filiale in ogni regione per aiutare tutte le aziende a utilizzare al meglio, sia dal punto di vista tecnologico sia dal punto di vista gestionale e normativo, tutti gli strumenti che oggi il mondo delle comunicazioni elettroniche mette a disposizione per incrementare il business aziendale.
Business Service Via della Volta, 183 - Brescia info@businessservice.it www.businessservice.it
21
Partner aziendali
La direzione amministrativa e finanziaria in outsourcing
Uno staff femminile per facilitare la gestione amministrativa e finanziaria di medie e piccole aziende. Ecco come Nelson rivoluziona il settore commercialista
Non è un normale Studio commercialista. Nelson è una S.r.l. che da vent’anni gestisce in outsourcing tutte le problematiche amministrative, contabili, fiscali, finanziarie e contrattualistiche delle aziende che, così, possono dedicarsi esclusivamente alla gestione produttiva e commerciale, esternalizzando tutte le problematiche rimanenti senza avere la necessità di mantenere una struttura amministrativa interna. Nelson ha un’anima femminile perché i collaboratori sono quasi tutte donne e socie che affiancano ogni imprenditore-cliente non solo con alta qualità professio-
22
nale ma anche con la determinazione, la caparbietà, la sensibilità, l’attenzione, l’ordine, la passione e la capacità organizzativa tipici della personalità femminile. I “clienti tipo” sono soprattutto società di capitali a medio fatturato per le quali Nelson si fa carico di tutte le problematiche di natura amministrativa, finanziaria, civilistica, gestionale e fiscale. Le deleghe possono avere uno spettro molto ampio fino a consentire a Nelson di agire direttamente sui conti correnti per un sistematico controllo, in tempo reale, dell’andamento delle movimentazioni bancarie. Il controllo, naturalmente, è esteso all’andamento complessivo della gestione economico finanziaria dell’azienda, reso possibile dall’attività contabile rapida e conti-
nua svolta in outsorcing dalla stessa Nelson. Tra i clienti non mancano società di persone con fatturati più modesti, aziende individuali operanti in vari settori, importanti negozi di vendita al dettaglio e anche grandi studi professionali. Gli aspetti fiscali della gestione aziendale vengono naturalmente affrontati e gestiti nel pieno rispetto delle normative vigenti, così come quelli amministrativi (dalla semplice contabilità ai rapporti con istituti bancari, i bilanci di verifica periodici, la pianificazione finanziaria degli investimenti, etc...). Ma l’attività più importante di Nelson è sicuramente quella di controllo totale della “gestione aziendale”. Infine, Nelson è anche Organismo di mediazione iscritto presso l’apposito registro istituito dal ministero della Giustizia e offre quindi ad aziende e persone un’opportunità per dirimere le loro controversie evitando lunghe e costose cause civili.
Nelson S.r.l. Via della Stella, 64 25062, Concesio (BS) Tel. 030 2186133 | Fax 030 2180413 www.studionelson.it
CONSULENZE
La protezione industriale in outsourcing Registrare e gestire marchi e brevetti fa la differenza in un mercato oggi così competitivo. Ma serve un consulente Se c’è un bene prezioso per chi fa innovazione questo è il portafoglio brevetti. Per tutelarlo e incrementarlo, però, non tutti oggi possono permettersi un Intellettual property manager interno. “Noi proponiamo una formula nuova, in outsourcing” spiega Giovanni Bruni, mandatario brevetti italiano ed europeo con esperienze in General Motors e fondatore con Domenico Laforgia, rettore dell’Università del Salento, dell’omonimo studio di consulenza. Cosa vuol dire? Siamo figure “quasi interne” che affiancano i settori Ricerca & Sviluppo, Marketing, Ufficio legale e Acquisti per monitorare lo stato della tecnica a dei competitors, facilitare la creazione di nuovi brevetti e stimolare le strategie di licensing. Lo scopo è proteggere l’azienda da contraffazione, imitazione servile e concorrenza sleale.
È così importante oggi avere IP manager? L’utilizzo strategico di un prodotto mediante la protezione offerta dai diritti di proprietà industriale può trasformarsi in una risorsa commerciale ed economica preziosa. La registrazione e la difesa di un marchio, per esempio, permettono di qualificare il prodotto, accrescere l’interesse dei consumatori, espandere le quote di mercato, generare introiti attraverso la concessione a terzi di una licenza e accrescere il valore dell’impresa nei confronti degli investitori. Chi sono i vostri clienti e dove operate? Sono aziende non necessariamente grandi ma con un discreto portfolio brevetti. Le seguiamo in tutta Italia, con sedi stabili in Piemonte, Lombardia, Puglia, Basilicata e Veneto. www.laforgiabruni.it
CONSULENZE
Arriva anche in Italia il divorzio breve Gli avvocati camana e tripaldi spiegano cosa cambierà quando il progetto che riduce i tempi del divorzio diventerà legge Ottomila coppie negli ultimi cinque anni sono ricorse al cosiddetto turismo divorzile per ottenere all’estero un divorzio lampo in 6 mesi. “L’Italia, infatti, è l’unica in Europa a imporre snervanti e inutili attese tra separazione e divorzio, ben tre anni durante i quali è dimostrato come i coniugi non solo non si riconciliano ma intensificano il conflitto” spiegano i legali Barbara Camana e Valentina Tripaldi. “Lo scorso 23 febbraio, finalmente, la Commissione Giustizia alla Camera ha elaborato un testo unificato sul divorzio breve, modificando l’articolo 3 della legge 898/70 sulla durata della separazione. Il progetto riduce a un anno la durata della separazione necessaria per il deposito della domanda di divorzio, e a due se ci sono figli minori”. Viene modificato anche un comma all’articolo 191 del Codice civile sulla decorrenza dello scioglimento della comunione dei beni tra i coniugi. “Oggi, con la separazione giudiziale, la comunione cessa con il passaggio in giudicato della sentenza di separazione personale. Considerata la durata media dei procedimenti contenziosi, 909 giorni, può arrivare dopo anni di feroci
scontri tra moglie e marito” spiegano gli esperti. “L’articolo due del progetto di legge anticipa invece lo scioglimento della comunione dei beni al momento in cui i coniugi vengono autorizzati a vivere separati, all’udienza presidenziale fissata, in media, in 150 giorni dal deposito del ricorso. Il diritto di famiglia richiede oggi altre incisive riforme, ma il divorzio breve rappresenta un primo passo importante”.
Studio Legale Camana - Tripaldi Via Gaetana Agnesi 3, Milano Tel. 02 89072827 - Fax 0289072689 www.studiocamanatripaldi.com
23
M
Partner aziendali
eglio un trust o un fondo patrimoniale? I due istituti sono considerati simili perché riguardano entrambi la protezione patrimoniale ma sono diversi sia nello scopo sia nella loro regolamentazione. Ecco alcune differenze, le principali. Il fondo patrimoniale crea un vincolo di destinazione sul patrimonio, il trust, invece, crea un patrimonio autonomo segregato. Il presupposto del fondo patrimoniale è l’esistenza di una famiglia legittima. Nel caso di scioglimento della famiglia è possibile mantenere il fondo patrimoniale se si hanno figli minori
sino a quando l’ultimo avrà compiuto 18 anni. Invece il trust prescinde dal vincolo familiare: tutti lo possono costituire e se anche lo si vincola ai bisogni di familiari non ha scadenze dipendenti dall’esistenza o meno del vincolo di parentela oppure dal raggiungimento della maggiore età dei figli. Possono formare oggetto di fondo patrimoniale solo i beni immobili, mobili registrati e i titoli di credito vincolati rendendoli nominativi. Invece, qualsiasi oggetto può essere posto in trust, persino quadri, mobili non registrati, titoli di credito, denaro, quote sociali, conti correnti e tanto altro.
Come tutelare il patrimonio immobiliare e mobiliare? Con il contratto di trust. Un esperto illustra tutti i vantaggi
La tutela del proprio patrimonio è diventata una necessità. Perché sono aumentati i rischi gestionali di professionisti, amministratori e comunque di ogni forma imprenditoriale. “Il trust, il cui significato tradotto dall’inglese è fiducia, è lo strumento che viene utilizzato ormai normalmente per garantire sicurezza e facilitare la gestione dei propri patrimoni” assicura Raffaele Ricco, commercialista a Roma. “Si tratta infatti di un istituto giuridico con il quale un soggetto ordinante trasferisce uno o più beni a un soggetto fiduciario, il quale in questo modo dispone e amministra i diritti acquisiti o seguendo una linea gestionale dettata dal soggetto disponente o facendo gli interessi di un beneficiario, il quale raccoglierà i frutti della gestione alla fine del trust. In questo modo gli obblighi giuridici del patrimonio conferito sono alienati”. Ma quali sono gli effetti? “Il patrimonio viene protetto da vicende negative di carattere imprenditoriale o fa-
24
miliare o durante eventuali operazioni di successione” continua l’esperto. “In più, sono facilitati gli investimenti in piani finanziari o fondi comuni, la vendita di impresa o beni a terzi e la tutela dei minori in casi di diatribe giuridiche scaturenti da separazioni coniugali o da limitazioni testamentarie. Senza contare la schermatura del patrimonio professionale e personale da aggressione di eventuali creditori”. Lo studio Ricco, che ha alle spalle 40 anni di esperienza in materia di contabilità, consulenza del lavoro e difesa, contenziosi tributari e fiscali, è specializzato proprio in analisi patrimoniale, ottimizzazione fiscale, assistenza e consulenza esterna e interna di amministrazione e gestione immobiliare ed elaborazione di budget finanziari.
Studio commerciale tributario Raffaele Ricco Via Tibullo 10, 00193 Roma Tel. 06 39737242/44 studioraffaelericco@tiscali.it
Il passaggio generazionale in azienda Meno di un terzo delle imprese familiari sopravvive e solo il 12% riesce a superare la seconda generazione. Un esperto ci spiega come si passa “il testimone”
Il passaggio del “testimone”, per un imprenditore, è sempre un momento delicato. Non solo dal punto di vista della propria vicenda professionale ma anche in riferimento alla futura conduzione aziendale. “La successione aziendale, infatti, è una strada irta di ostacoli” afferma Gianfilippo Tigano, commercialista e revisore legale a Seveso dove gestisce uno studio specializzato nella consulenza fiscale e societaria soprattutto alle piccole e medie imprese familiari. Quali sono i problemi principali connessi al passaggio? L’attaccamento dell’imprenditore all’impresa, la gestione verticale dell’imprenditore senza supporto di un vero management e la mancanza di pianificazione del passaggio generazionale. Qual è il momento più giusto per intraprendere questo processo? Non esiste un vero “momento giusto” per iniziare a pensare al passaggio del “testimone”. Esiste piuttosto la possibilità di valutare quando esistono i pre-
supposti per porre in essere un’operazione efficace, con il minor sforzo per le persone coinvolte e a costi minori. Quali sono gli strumenti per pianificare il passaggio generazionale? A titolo esemplificativo ma non esaustivo possiamo citare il patto di famiglia che consente di lasciare l’azienda a uno o più eredi, derogando al divieto di patti successori. L’intestazione fiduciaria. Il trust, che consente di regolare rapporti tra famigliari e proteggere patrimoni soggetti a succes-
Studio commercialista Gianfilippo Tigano Seveso (MB) Tel. 0362 552288 gianfilippo.tigano@odcec.mb.legalmail.it
sioni. Il family by out, ossia l’accordo tra soci e membri della famiglia di uscire dall’impresa senza modificare assetti e strutture societarie. E l’affitto o usufrutto di azienda che è un contratto tra familiari. Il suo Studio offre consulenza in questo settore? Sì, perché abbiamo maturato una notevole esperienza nella consulenza fiscale e societaria rivolta soprattutto alle piccole e medie imprese familiari. Con il tempo e grazie all’apprezzamento dei clienti siamo cresciuti. La fiducia concessaci è il frutto del costante e continuo aggiornamento di tutte le risorse sia umane che tecnologiche, oltre che di un incessante impegno all’“educazione lavorativa” rivolta con particolare attenzione a tutte le esigenze del cliente.
25
Casa Lemmi Bed & Breakfast è una millenaria dimora di charme nel ites, all’avvolgente atmosfera di tutta la struttura e specialmente alle centro storico di San Quirico d’Orcia, di fronte alla splendida Collegiata virtù di “Priscilla”, la sua multisensoriale Vasca Magica (estate/inverdell’XI Secolo. Il borgo, da cui si raggiungono in pochi minuti le antiche no) situata nell’antica cantina della dimora aperta sul giardino. Volendo Terme di Bagno Vignoni, è incastonato lungo la Via Cassia, in passato an- rimanere in Val d’Orcia, il che di per sé è un emozionante viaggio nella che Via Francigena, nella incantata Val d’Orcia da qualche anno dichiara- sua commovente bellezza, scoprendola a piedi, a cavallo, in bicicletta, ta patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, dominata sullo sfondo dal Mon- ci si può muovere con facilità da Montalcino, patria del Brunello, fino a te Amiata. Casa Lemmi, recentemente ristrutturata come opera d’arte Montepulciano, luogo d’origine del Vino Nobile e a Pienza prima città dedicata all’ospitalità e al relax dotata di ogni moderno comfort, è ideale “moderna”, per spingersi fino a Siena, Firenze, Arezzo, a tanti altri luoghi per una rilassante pausa grazie alle sue nove spaziose e accoglienti su- umbri e toscani ricchi di cultura, arte e bellezze ambientali.
Via Dante Alighieri, 29 | 53027 San Quirico d’Orcia (SI) | Tel.
+39
0577 899016 | Fax
+39
0577 899838 | info@casalemmi.com
Nuove norme
Le tasse più alte d’Europa L’Italia si avvia a detenere il primato dell’Eurozona per l’entità di contributi versati allo Stato. La pressione fiscale tocca il 45%. E chi paga le tasse è il 60% dei contribuenti
Gianluca Accardi e Cristiano Savi
a cura di agata melfi
LA DIFESA CONTRO LE DISCRIMINAZIONI Una delle prime pronunce giudiziarie contro la discriminazione indiretta nei confronti di un disabile è stata ottenuta da un avvocato di Reggio Emilia, Fabrizio Corradi, difensore di un portatore di handicap discriminato da un cinema multisala: collocato in prima fila, non aveva potuto fruire dello spettacolo. Ma questo genere di difesa è solo una delle specializzazioni di Corradi. Si occupa anche di contenzioso bancario, recupero crediti ed esecuzioni immobiliari. E ha maturato
LOCAZIONE: IL CONTRATTO NON REGISTRATO SI PUÒ SANARE Con il decreto legislativo 23/11 si è finalmente posto fine all’annosa querelle giudiziaria sulle problematiche connesse ai contratti di locazione non registrati e la conseguente nullità comminata dalla Finanziaria 2005. “La giurisprudenza sul punto non era unanime, essendoci orientamenti che propendevano per una nullità assoluta del contratto e altri per l’inefficacia sanabile retroattivamente con la tardiva registrazione” spiegano gli avvocati romani Gianluca Accardi e Cristiano Savi. “Con questo decreto il legislatore ha escluso la nullità assoluta, statuendo il principio di sanabilità del contratto di locazione non registrato. Il contratto, avente durata superiore a 30 giorni, deve essere registrato. In difetto, l’articolo 3 del decreto ha previsto le seguenti conseguenze: la durata della locazione è stabilita in 4 anni a decorrere dalla data di registrazione, volontaria o di ufficio; c’è il rinnovo automatico per ulteriori 4 anni; il canone verrà determinato in misura pari al triplo della rendita catastale. La norma è entrata in vigore dal 6 giugno 2011. Un contratto registrato in applicazione di questa normativa è un contratto che, oltre a garantire una stabilità nel rapporto tra le parti, sorge come nuovo, mentre quello precedente deve ritenersi come mai esistito”.
esperienza nel contenzioso esattoriale, curando soprattutto la predisposizione delle difese avverso opposizioni ad attività dell’agente della riscossione. Da diversi anni, inoltre, assiste il Custode giudiziario locale nelle pratiche di liberazione degli immobili colpiti da pignoramento. Studio legale Fabrizio Corradi Via Fontanelli, 7 - Reggio Emilia Tel. 0522 453917 - Fax 0522 453128
27
Nuove norme
Ecco le novità dell’imposizione sulle rendite finanziarie LE recenti regole HANNO MODIFICATO IL SISTEMA DI TASSAZIONE DEL RISPARMIO. AVVOLGENDOLO IN UNA NUBE DI DUBBI E INCERTEZZE. GLI ESPERTI, IN QUESTE PAGINE, FANNO CHIAREZZA Le recenti manovre adottate per fronteggiare l’attuale crisi economica e realizzare gli obiettivi di pareggio della finanza pubblica hanno introdotto significative modifiche al sistema di tassazione dei redditi di capitale e dei redditi diversi di natura finanziaria. Queste modifiche non si sono tradotte solo in aumenti della tassazione del risparmio, ma hanno comportato anche la revisione di interi sistemi impositivi (basti pensare alla riforma dei fondi mobiliari) e, a volte, addirittura la riduzione del prelievo fiscale. “Infatti, se è vero che l’adozione dell’aliquota unica del 20% ha determinato un incremento generalizzato della tassazione delle rendite finanziarie, prima soggette all’aliquota del 12,5%, è altrettanto innegabile che l’unificazione delle aliquote ha, d’altra parte, comportato una riduzione del carico fiscale per specifici prodotti finanziari. Il riferimento è, per esempio, ai rendimenti derivanti dai depositi e conti correnti bancari e postali, nonché dai titoli obbligazionari con scadenza inferiore ai 18 mesi, tutti passati dal 27% al 20%” spiega Claudio Cascone, partner dello Studio Dattilo - Commercialisti e Avvocati di Milano, che ha approfondito le novità introdotte dal legislatore nella sua Guida “Tassazione Rendite Finanziarie”, edita da Il Sole 24 ore, che offre a professionisti e imprese i necessari strumenti tecnici per fare chiarezza e orientarsi in maniera consapevole in un panorama finanziario profondamente mutato.
28
Quali sono quindi le novità più significative? Le recenti manovre, oltre ad unificare l’aliquota fiscale sulle rendite finanziarie, hanno radicalmente modificato il regime impositivo dei fondi mobiliari italiani e dei loro partecipanti. La rifor-
ma prevede, in sostanza, il passaggio dalla tassazione del “maturato” in capo al fondo alla tassazione del “realizzato” in capo ai suoi partecipanti, equiparando così il regime fiscale nazionale, ai fini delle imposte dirette, a quello degli altri Paesi dell’Unione europea.
Le modifiche hanno riguardato anche le imposte indirette? Gran parte del gettito è previsto proprio dall’imposizione indiretta, con il sensibile incremento dell’imposta di bollo sui prodotti finanziari, inclusi i cosiddetti conti-deposito bancari e postali. È stata inoltre introdotta per il 2011 un’imposta
UN PROFESSIONISTA PER OGNI ESIGENZA Lo Studio Dattilo, con sede in Milano, è diretto dal Socio fondatore Maurizio Dattilo e dal Managing Partner Luigi Merola coadiuvati, tra gli altri, da Partner storicamente legati allo Studio come Marco Guerrieri. In oltre quaranta anni di vita lo Studio, advisor storico di consolidate realtà bancarie e finanziarie, nonché di primarie società industriali e commerciali, ha maturato una conoscenza profonda del diritto tributario e societario, sviluppando una particolare creatività nel fornire risposte alle più diverse esigenze delle imprese. Lo Studio offre un’expertise a 360 gradi sulla fiscalità rendendosi un interlocutore particolarmente apprezzato in operazioni straordinarie, in riassetti e sistemazioni di patrimoni familiari e in procedimenti di contenzioso, nonché un solido e ascoltato punto di riferimento nei rapporti con le istituzioni. Dal 2012, lo Studio Dattilo - Commercialisti e Avvocati presta attività legale di consulenza e assistenza, anche giudiziale, per effetto dell’incorporazione di uno studio specializzato in materia di diritto bancario e finanziario.
straordinaria sui patrimoni scudati, oggetto cioè delle operazioni di emersione mediante la procedura del rimpatrio (fisico o giuridico). Dal 2012, il prelievo diventa strutturale: è applicato ogni anno, ma solo sulle attività finanziarie per le quali permane il regime di riservatezza. Oltre a ciò, il legislatore ha previsto anche un’imposta sulle attività finanziarie comunque detenute all’estero, dunque indipendentemente dallo scudo, che è attuata già con riferimento all’anno 2011. Il mondo dei fondi italiani ha ottenuto solo benefici dalle manovre di riequilibrio della finanza pubblica? Non v’è dubbio che i fondi mobiliari nazionali incassano un ottimo risultato, con l’eliminazione delle distorsioni originate dal differente trattamento fiscale in precedenza applicato ai fondi italiani rispetto a quello, più favorevole, riservato ai corrispondenti Oicr comunitari. I benefici, tuttavia, non sono a costo zero per gli operatori del settore, i quali sono comunque chiamati ad assolvere gli obblighi informativi e
di trasparenza previsti dalla normativa regolamentare, dei quali si occupa, per i nostri clienti, l’avv. Giovanni Campidoglio, esperto in materia di diritto bancario e dei mercati finanziari. Avvocato Campidoglio gli investitori sono stati adeguatamente informati delle suddette novità fiscali? I nostri assistiti hanno diligentemente adempiuto gli obblighi informativi nei confronti della clientela, fornendo alla stessa notizie “corrette, chiare e non fuorvianti” in ordine alle modifiche della tassazione del risparmio, anche mediante l’aggiornamento dei prospetti e delle note informative. Nella realtà operativa, tuttavia, si riscontra una minore sensibilità da parte di alcuni operatori del settore, che sottovalutano le conseguenze di una non adeguata informativa anche per le tematiche fiscali, esponendosi così al rischio connesso alla mancata osservanza della normativa comunitaria sulla trasparenza nell’ambito del settore bancario e finanziario.
Studio Dattilo Galleria del Corso, 2 - Milano - Tel. 02 7636981 Via Fratelli Cervi, 1 - Segrate (MI) - Tel. 340 4935246
29
Internazionalizzazione
Dall’Italia all’estero Le imprese più innovative e coraggiose guardano al mondo intero come al proprio mercato di riferimento. Un vantaggio in termini di crescita economica e creazione di valore
D
a cura di agata melfi con la collaborazione dei dottori luciana pomara e giuseppe scibetta
i globalizzazione si parla dagli anni ‘90. Il fenomeno, strettamente collegato allo sviluppo tecnologico, ha offerto alle imprese l’opportunità di avviare graduali processi di internazionalizzazione realizzando importanti vantaggi
30
competitivi in termini di crescita economica e creazione di valore. In quest’ottica, la delocalizzazione produttiva o commerciale, ossia il trasferimento di parte o dell’intera attività di produzione al di fuori del territorio nazionale, rappresenta
solo uno degli aspetti del processo che, in Italia come nel resto dei Paesi più industrializzati, spinge le imprese più innovative e coraggiose a guardare il mondo intero come il proprio mercato di riferimento. Oltre ai Paesi dell’est europeo, anche quelli
Soluzioni operative per delocalizzare la produzione o espandersi fuori confine serve una forma giuridica adatta. gli esperti ci spiegano rischi e vantaggi delle più comuni alternative Con quale struttura giuridica un’impresa dovrebbe affrontare il mercato estero? Non è una sola la risposta alla domanda che oggi si pongono molte aziende alle prese con la delocalizzazione. “I fattori che influenzano la scelta sono diversi, dalle caratteristiche del Paese target alla finalità” spiegano Luciana Pomara e Giuseppe Scibetta, soci dell’omonimo studio di commercialisti e revisori contabili a Milano, attivo da oltre 60 anni nell’assistenza alle imprese italiane ed estere anche in stretta correlazione con gli studi internazionali associati a Integra International. Come si sceglie un Paese target? Principalmente per ragioni correlate alla presenza di eccellenze nel campo del lavoro e di adeguate infrastrutture, trasporti, comunicazioni, tecnologie, materie prime, senza tralasciare gli aspetti fiscali. In generale, quali sono le forme giuridiche migliori per avviare un progetto di internazionalizzazione? Se la presenza estera è diretta e significativa, la scelta si pone solitamente tra due alternative: la Permanent establishment o Branch e la Società controllata o Subsidiary. La prima è una sede distaccata senza autonomia giuridica. La seconda è normalmente una società di capitali che l’impresa costituisce nel Paese target. Perché scegliere l’una o l’altra? Per motivi di carattere organizzativo e fiscale. La subsidiary infatti gode di piena autonomia amministrativa e fiscale. Limitando l’analisi ai paesi non black list il reddito è soggetto a tassazione con le aliquote del Paese in cui è stabilita e gli utili possono essere distribuiti alla casa madre applicando i trattati contro le doppie imposizioni. La tassazione del reddito della branch deve invece prendere in considerazione sia la normativa fiscale del paese in cui
è stabilita che quella del Paese di residenza della casa madre, effettuando gli eventuali conguagli dovuti alle differenze di aliquota dei due Paesi. Quindi conviene la subsidiary? Dipende dalle aliquote di tassazione dei vari paesi e dai trattati sulle doppie imposizioni. Tuttavia diversi fattori possono far optare per la scelta della branch come nel caso di un progetto industriale che preveda per i primi anni delle perdite di impresa deducibili dal reddito della casa madre. Cos’altro è opportuno prendere in considerazione? È importante realizzare un adeguato sistema di gestione dei prezzi di trasferimento tra la casa madre e la branch/ subsidiary adottando il manuale del “transfer pricing” che, a parti-
re dal 2010, ha assunto una grande rilevanza normativa anche in Italia al fine di prevenire le presunzioni di elusione e per evitare eventuali sanzioni fiscali.
Pomara Scibetta & Partners Via Fratelli Gabba, 1/A - Milano Tel. 02 784241 - Fax 02 782464 Corso Italia, 25/A Campione d’Italia (CO) Tel. 0041 916496076 www.pomarascibetta.it www.integra-international.net
31
Internazionalizzazione emergenti del sud est asiatico, come la Cina, hanno offerto interessanti opportunità in termini di apertura verso i mercati locali e prospettive di generosi profitti, legati anche in questo caso al basso costo del lavoro e dei fattori produttivi in genere. Allo stesso tempo, questi Paesi rappresentano oggi nuovi mercati da esplorare, caratterizzati da una crescita sostenuta e duratura. Una crescita che oggi rende indispensabile effettuare un’attenta valutazione delle opportunità e dei rischi. I vantaggi competitivi sono maggiori per le imprese che sanno realizzare efficaci sinergie attraverso l’individuazione delle potenzialità e delle eccellenze presenti nelle altre realtà, quindi attraverso la presenza di mano d’opera specializzata, di conoscenze e capacità tecnologiche, di materie
prime, di mercati più aperti e ricettivi, di maggiori flussi di capitali. E questo al di là della riduzione dei costi di produzione, destinati in un futuro non così lontano a una progressiva normalizzazione rispetto alle realtà occidentali. A tale scopo risulta di primaria importanza, per ogni azienda intenzionata ad allargare i confini del proprio scenario competitivo, la capacità di comprendere a fondo l’ambiente economico in cui intende operare. Fondamentale è di conseguenza l’approfondimento degli aspetti normativi, legali e fiscali connessi alla realtà operativa e specifici del Paese ospitante. Ciò consente una più completa e consapevole valutazione sia del costo complessivo del potenziale investimento sia delle opportunità
L’ingiunzione europea È un valido sistema alternativo per recuperare un credito monetario. Un esperto ci spiega come funziona L’ingiunzione europea, pietra miliare nel processo di integrazione e armonizzazione europea, entra in vigore in Italia il 12 dicembre 2008, attraverso il regolamento n. 1896 del 2006 che istituisce un nuovo sistema ingiuntivo nello spazio giudiziario dell’Ue, esclusa la Danimarca. “L’obiettivo è fronteggiare i ritardi di pagamento, oggi tra le principali minacce alla sopravvivenza di piccole e medie imprese, con riguardo alle controversie transfrontaliere, caratterizzate dalla presenza di un residente in
32
uno Stato membro diverso da quello del giudice adito” spiega l’avvocato Rosa Capriotti, contitolare dello studio legale Marzari Capriotti a Milano (C.so di Porta Vittoria, 58) e a Brescia. I vantaggi? “Un recupero più snello di crediti non contestati, procedure facilmente accessibili, utilizzo di moduli standard, senza necessità di assistenza legale né comparizioni in tribunale, depositi attraverso supporti cartacei o telematici, emissione entro 30 giorni e, in caso di mancata opposizione, effica-
cia immediata in tutti i Paesi dell’Unione” continua l’esperto. “Il meccanismo è facoltativo e alternativo a quello nazionale, si applica solo a crediti pecuniari civili e commerciali senza limiti di importo, purché non contestati, escluse materie fiscali, doganali, amministrative, rapporti patrimoniali tra coniugi, testamenti, successioni, fallimenti, concordati e procedure affini, sicurezza sociale, obblighi extracontrattuali o risarcitori, tranne se frutto di accordo tra le parti o riconosciuti”. Maggiori approfondimenti sul tema trattato in articolo sul sito: www.marzari-capriotti.it
Fuori e dentro confine: ecco una guida per le imprese Ricerche di mercato, analisi degli scenari esteri, consulenza per l’espansione all’estero. Questi sono solo alcuni dei servizi offerti dallo studio Pasquali di Parma za ci permette di prevedere gli effetti di un decentramento produttivo sugli equilibri economico-finanziari dell’azienda e di consigliare la migliore struttura affinché la delocalizzazione avvenga con la prospettiva di una reale e duratura capacità di creare valore. La nostra professionalità è garantita dalla presenza attiva nelle aree geografiche a più alto indice di sviluppo economico e dalla conoscenza approfondita delle normative locali e degli accordi internazionali.
A fianco delle imprese nel consolidamento sul mercato interno e nell’internazionalizzazione: è la missione di Marco Pasquali, commercialista a Parma, che dal 1996 sostiene le realtà aziendali fornendo gli strumenti necessari per ottenere vantaggi competitivi forti e duraturi. Quali servizi offrite agli imprenditori? Per prima cosa analizziamo lo scenario nel quale operano, le dinamiche competitive e i competitors, poi li aiutiamo a redigere un business plan efficace e un piano di sviluppo industriale a medio lungo termine selezionando le opzioni strategiche e definendo
la struttura economico-finanziaria. Segnaliamo anche nuove opportunità di investimento. E per chi vuole espandersi oltre confine? Siamo in grado di creare, ristrutturare e ampliare la rete commerciale all’estero anche con accordi di partnership o joint-venture, assicurando una vicinanza ai mercati emergenti e di frontiera, quelli che possono assicurare il più alto tasso di sviluppo e di crescita. La nostra esperien-
Quali sono le altre aree di intervento? Seguiamo acquisizioni, fusioni e ristrutturazioni aziendali. I clienti sono assistiti nel corso dell’intero processo, dalle fasi negoziali all’espletamento delle attività di due diligence, alla redazione della documentazione contrattuale, inclusi i patti parasociali. In più, seguiamo tutto ciò che riguarda la proprietà intellettuale: consulenza e assistenza nell’acquisto trasferimento e mantenimento dei diritti, concessione di licenze, riorganizzazione dei diritti di proprietà intellettuale. Naturalmente, non manca l’area fallimentare e, fiore all’occhiello, le ricerche di mercato. I nostri professionisti si occupano dello studio e dell’analisi dei comportamenti e dei processi decisionali dei consumatori in un’economia di mercato che abbraccia tutta l’Europa, i Paesi della Confederazione Russa e gli Emirati Arabi.
Via Faustino Tanara, 13 Parma Tel. 0039 0522 488800 Fax 0039 0522 468091 pasquali.marcomp@gmail.com
33
Internazionalizzazione
easyRu™: per le imprese la Russia è più easy Con i mercati europei e nordamericani falciati dalla crisi, l’area che continua a rappresentare un potenziale mercato di espansione per le aziende italiane è la Federazione russa sulenti a seconda delle specifiche aree di competenza” spiegano le titolari, gli avvocati Barbara Ferrari e Deborah Santolini. “Così possiamo rispondere a ogni esigenza, dalla contrattualistica all’assistenza in giudizio e litigation, dalla proprietà intellettuale alla tutela del credito, dal diritto bancario di internet, al diritto ambientale alla legislazione vitivinicola”.
EasyRu è la nuova joint venture in grado di offrire i servizi necessari all’internazionalizzazione verso il mercato russo. “Ci occupiamo di analisi di mercato, traduzione della documentazione, certificazione dei prodotti, ricerca dei potenziali clienti e delle informazioni su di loro, analisi degli obblighi di legge, incontri commerciali, partecipazione a fiere, consulenza legale e contrattualistica” spiegano i responsabili. “Con un triplice obiettivo: ottimizzare i tempi, evitare problemi con le autorità locali e tagliare i costi”. …CON LE TUTELE LEGALI E COMMERCIALI Uno dei partner di EasyRu è lo Studio BFDS di Monza (con sedi di-
34
staccate a Como e Milano), che si occupa di diritto civile e commerciale con un taglio internazionale. “Ci avvaliamo di collaboratori e con-
…CON LE CERTIFICAZIONI AD HOC East Certification è il secondo partner. Si occupa di certificazioni e consulenza per le industrie che intendono esportare i propri prodotti in Russia. Con anni di esperienza soprattutto nel settore Oil&gas, tanto da essere nella vendor list di Saipem France. “Sappiamo risolvere procedure problematiche come i permessi all’utilizzo RTN ed emettere certificazione di tipo Atex, Fire, metrologico, igienico, oltre ai comuni certificati di conformità Gost” spiega il responsabile, Marco Ponzalino. “E siamo l’unico rappresentate e organo di ispezione del Registro marittimo navale russo per l’Italia e la Francia”.
easyRu™ easyru@easy-start.it www.easy-start.it/easyru BFDS Studio legale e commerciale Monza | Tel. 0039 039 2262521 studio@bfds.it | www.bfds.it East Certification Monaco | Tel. 00377 97773697 info@eastcertification.com www.eastcertification.com
e dei vantaggi in termini di convenienza economica offerti dalle norme spesso agevolative dirette agli investitori internazionali. Non bisogna infine tralasciare l’interesse che le multinazionali estere hanno per l’Italia, che era e resta un mercato estremamente attrattivo, con circa 60 milioni di cittadini, il settimo Prodotto Interno Lordo nel mondo, uno dei tassi di risparmio più elevati del pianeta e la presenza di forza lavoro efficiente localizzata in poli di eccellenza in molti campi di ricerca e di creatività innovativa.
L’imprenditorialità al femminile nel settore legale Cura dei clienti, budget ridotti ed esperienze all’estero. Ecco una formula vincente tutta rosa
Chi sono i vostri maggiori clienti e cosa offrite? Aziende di medie e grandi dimensioni che hanno necessità di consulenti legali con competenze di diritto internazionale. Così che li affianchino nel-
A cosa dovete il vostro successo? Alla nostra esperienza all’estero: abbiamo capito che un avvocato al passo coi tempi deve unire alla solida
Alessandra Vignone
In un momento di recessione economica come quello attuale? Abbiamo proposto sul mercato un modello di business che è stato subito apprezzato dalle imprese: alta qualità del servizio, rapidità, semplificazione delle procedure e contenimento dei costi.
le attività di impresa anche all’estero. E con una seniority che i grandi studi non sono in grado di garantire se non a prezzi molto alti. Offriamo assistenza totale nei settori del diritto commerciale e societario con specializzazione nella contrattualistica internazionale, trasporto e logistica e arbitrati.
Grazia Torrente
Raramente si pensa agli avvocati come a degli imprenditori. Hanno invece dimostrato di esserlo Grazia Torrente e Alessandra Vignone, lasciando un affermato studio legale internazionale di Milano per costituire il proprio.
preparazione tecnico-giuridica propria degli studi italiani tradizionali, la conoscenza del mercato in cui operano i clienti. Essere imprenditrici noi stesse, inoltre, ci è servito per comprendere le vere esigenze dei clienti. Lontano dalla figura dell’avvocato di una volta che non si “sporcava le mani” con il lavoro del cliente. E poi, abbiamo sperimentato che l’assistenza personalizzata unita al budget ridotto può essere garantita solo da strutture leggere e semplici come la nostra. Torrente Vignone Studio legale internazionale Via Larga, 8 - Milano Tel. 02 89013180 milano@torrentevignone.com www.torrentevignone.com
35
Logistica
Qui serve ordine Nel momento il cui la domanda scarseggia occorre razionalizzare risorse e strumenti. Una buona organizzazione del magazzino, delle automazioni e del flusso di merci, per esempio, può fare la differenza. Anche nelle piccole e medie aziende a cura di agata melfi
O
gni imprenditore, indipendentemente dalle dimensioni della propria azienda, si trova da sempre a dover ridurre i costi di gestione. A maggior ragione adesso, con la contrazione dei consumi e la crisi. Ma certo le riduzioni non possono essere ottenute da semplici ribassi o sconti derivanti da feroci trattative d’acquisto. In un mercato contratto, con fame di ordini ed esubero di offerta, i prezzi molto spesso sono già ai minimi termini. Servono piuttosto nuove idee e metodologie che riducano radicalmente il costo di un servizio o di un bene necessario alla propria attività. Un interessante campo di applicazione è senz’altro la logistica. Per capire il motivo basta andare indietro nel tempo.
ANCHE IL MAGAZZINAGGIO È PROFESSIONAL SISTEMASERVIZI s.c.a.r.l. opera da decenni a fianco delle grandi imprese per fornire tutti i servizi relativi a magazzinaggio e logistica industriale in Emilia Romagna. I suoi addetti sono specializzati in tutte le operazioni relative a facchinaggio generico, manutenzioni, confezionamento, lavorazione in linea, pulizie e gestione del magazzino. Ogni servizio relativo a queste aree è personalizzato a seconda delle esigenze dei committenti, di qualunque settore commerciale industriale. SISTEMASERVIZI s.c.a.r.l. si distingue per la puntualità e l’efficienza, ma anche per la professionalità dei suoi collaboratori: tutti adeguatamente preparati e responsabili, ciascuno per la propria specifica mansione e perfettamente a conoscenza di tutte le norme che regolamentano il settore di rispettiva competenza. Tutti sono regolarmente dotati del necessario equipaggiamento e di attrezzature antinfortunistiche appropriate. Il badge identificativo è sempre chiaramente esposto a tutela della sicurezza di tutti e il trattamento economico è appropriato. Il tutto, però, senza andare a discapito del prezzo dei servizi proposti alle aziende clienti. SISTEMASERVIZI s.c.a.r.l. è inserita in un Consorzio di Cooperative operanti in Emilia Romagna a maggior riprova di solidarietà, correttezza ed efficienza operativa. SISTEMASERVIZI s.c.a.r.l. - Via Per Sassuolo, 1229 Vignola (MO) - Tel. 059 769585 - Cel. 342 6100684
37
Logistica
Il primo utilizzo della logistica fu per scopi militari. Giulio Cesare per primo istituì nei suoi ranghi la figura del logista. L’impiego, principalmente militare, si è protratto fino al nostro ultimo dopoguerra, momento in cui questo servizio è passato alle attività produttive ed economiche. L’essenza della logistica consiste nel mettere in ordine elementi tra loro correlati che però si presentano in modo casuale, disordinato. Come a dire che per vincere le nostre quotidiane guerre economiche non servono solo ordini ma anche ordine. Gli effetti fortemente concreti che l’impiego della logistica ha generato ne ha decretato il forte e rapido sviluppo tanto da generare al suo interno vari settori di specializzazione. Esiste la logistica industriale che si occupa della gestione dei flussi di merci all’interno di unità produttive, la logistica di trasporti che provvede a coordinare gli scambi di grandi volumi di merci, la logistica di progetto che si preoccupa di assicurare la piattaforma organizzativa per la realizzazione di progetti di costruzione. Ci sono poi ulteriori
38
tipi di logistiche atte a gestire temi di ecologia, trasporti di persone, coordinamento del traffico aereo e così via. Il denominatore comune è la capacità da parte del logista moderno di saper raccogliere tutti i dati che si presentano in un processo, saperli selezionare in base alla priorità rispetto all’efficienza finale e infine saperli ordinare, anzi coordinare, secondo un criterio logico che restituisca come risultato operativo il massimo del valore. Se da un lato è vero che la logistica in generale ha avuto un forte sviluppo,
è altrettanto vero che ci sono settori dove moltissimo è ancora da fare. L’attenzione, per esempio, va al settore produttivo industriale che ha visto crescere il reparto di logistica solo nelle grandi aziende. Nella maggior parte di quelle medie e piccole la logistica spesso è presente solo in modo approssimativo. Entrando in queste aziende si vede come si sia investito molto nell’automazione della produzione tipica per poi riscontrare un calo vertiginoso di funzionalità a partire dalle operazioni di imballaggio, etichettatura e gestione delle spedizioni. Elementi che, volendo entrare più in dettaglio, costituiscono gli strumenti materiali su cui poggia
I macchinari “anticrisi” di Ravizza Packaging Cosa fa un’azienda che costruisce macchinari industriali in un momento in cui molte aziende rallentano la produzione? Semplice, crea macchinari “anti crisi”! La risposta è di Ravizza Packaging, azienda torinese, famosa perchè dagli anni Ottanta introduce in Italia, imballaggi d’avanguardia, come i Politainer, un tipo di bag in box particolarmente robusto per il trasporto di liquidi farmaceutici o alimentari. “Oggi in molti sono costretti a fermare le loro macchine veloci di confezionamento e tornare a imbustare manualmente. Noi abbiamo trovato la soluzione: macchine più piccole, multiformato che consumano poco. Si possono mettere in funzione in un istante e permettono di ottimizzare materiali e tempo” spiega Roberto Ravizza, terza generazione della famiglia che regge le redini dell’azienda dal 1938, anno della fondazione voluta dal nonno Giuseppe e dall’attivissima nonna Adelina. La specializzazione e la ragione sociale di questa virtuosa realtà è duplice: da una parte la Ravizza & Co., ancora guidata dall’ultraottuagenario papà Franco, che costruisce imballaggi speciali in legno per trasportare grandi impianti in tutto il mondo, dalla progettazione al fissaggio su camion e container. Dall’altra, Ravizza Packaging, che si occupa di macchinari per imballaggio fornendo un servizio di logistica ai clienti. Spesso si tratta di primarie realtà dell’industria: dalla maggiore casa automobilistica italiana al leader italiano di distribuzione della più diffusa marca di apparecchi fotografici. “Dall’esperienza logistica siamo passati presto alla costruzione delle macchine per insacchettare. Fin dall’inizio abbiamo cercato soluzioni diverse dai progetti classici che rispondevano alle esigenze di un mercato di 30 anni fa. Così è nata la serie Simplicita. Macchine molto compatte, facili che costruiscono il sacchetto su misura a partire da una bobina di film tubolare, imbu-
stano automaticamente il contenuto e chiudono il tutto” continua Ravizza che ha esteso la commercializzione in tutta Europa e adesso fa rotta verso il Sud America. “L’ultima che abbiamo brevettato, la Baggy, sta su un tavolo e, partendo dalla stessa bobina, produce sacchetti su misura direttamente sul
punto di utilizzo. È pensata per chi ora fa scorta di sacchetti preformati ad un prezzo necessariamente gonfiato dai costi di trasformazione e di distribuzione. Baggy fa risparmiare il 50% di materia prima, senza contare il vantaggio ecologico. Circa il 30% di plastica in meno nell’ambiente”.
Ravizza Packaging Via Collegno, 108 - Alpigiano (TO) Tel. 011 9664746 infopack@ravizzapack.com www.ravizzapackaging.com
39
Logistica
Meccanica e non solo I due settori chiave di Lg Logistic s.r.l. sono la logistica distributiva e la vendita dei ricambi di ingranaggi per autoveicoli e trucks Logistica: è questa la parola chiave su cui ruota la filosofia aziendale del quarantottenne imprenditore padovano Massimo Toffanin. Formatosi professionalmente prima come responsabile di produzione, poi come direttore logistico-distributivo in un’importante azienda veneta di ingranaggi per autoveicoli, nel 2006 decide di fare il salto di qualità e mettere a frutto il più che ventennale bagaglio di esperienze acquisito nel settore della logistica e della meccanica. Così viene istituita una società, la Lg Logistic S.r.l., impegnata in due distinti settori. Il
l’organizzazione logistica industriale. Utilizzare in modo non corretto questi dispositivi è un pericoloso spreco di risorse e fa la differenza tra avere una reale linea di automazione logistica e l’illusione di possederla. Un altro settore che presenta dei margini di sviluppo interessanti
40
è quella legata ai servizi di trasporto merci e ai nodi collocati sulle grandi linee di trasporto. Basta pensare a cosa potrebbe essere l’area torinese quando sarà realizzata la tanto controversa TAV e allo sviluppo che la nascita di attività logistiche potrebbe portare in posti di lavoro ed economia locale.
primo è fornire un supporto logistico alle aziende che hanno bisogno di ottimizzare e snellire i tempi di gestione e produzione che incidono negativamente sul bilancio di un’azienda. “Questi aspetti continuano a essere parte di un obbiettivo generale delle aziende per poter abbassare i costi di magazzino e i costi certi nella logistica distributiva, come acquisti, stock, confezionamento e gestione delle spedizioni” spiega Toffanin. “Noi gestiamo con i clienti un servizio sul modello Kanban o Just in time”. Il secondo settore, invece, si occupa della vendita e commercializzazione dei ricambi di ingranaggi per autoveicoli e trucks nei nuovi Paesi emergenti del Middle East e del Far East. “Nel futuro prossimo, proprio in base alla specializzazione di questo secondo settore, l’obiettivo dell’azienda è aprirsi al mercato estero dell’ingranaggio e delle parti meccaniche con una rete di filiali in loco create su un modello preciso, quello testato sul mercato italiano” continua Toffanin. “In modo da fornire un supporto più diretto e un’assistenza tecnica immediata alla clientela internazionale”. www.lglogisticsrl.com
La tecnologia Rfid a servizio del flusso di merci Norbert Dentressangle, leader europeo, spiega perché il sistema di identificazione a radio frequenza migliora i servizi logistici
Razionalizzare le attività operative, minimizzare gli errori e soddisfare al massimo le esigenze dei clienti. È lo scopo dell’impiego, nei settori Trasporto e Logistica, della rivoluzionaria tecnologia Rfid, ossia l’identificazione a radio frequenza. Norbert Dentressangle, il gruppo leader europeo dei service provider logistici, ha implementato questa tecnologia già dal 2005, dimostrando lungimiranza e facendo da apripista. “In Italia siamo ora in una fase di test che interessa 10 punti vendita nel settore dell’abbigliamento in tutto il Paese e che amplieremo già quest’anno” spiega Ube Gaspari, amministratore delegato di Norbert Dentressangle in Italia. “La tecnologia Rfid segnerà un passo in avanti fondamentale per la gestione della crescente complessità dei flussi
in uscita dai depositi. La qualità delle soluzioni, l’alto grado di innovazione e l’attenzione al cliente sono da sempre gli asset che ci contraddistinguono”. La tecnologia Rfid è finalizzata al miglioramento della qualità nei processi di movimentazione e spedizione e alla minimizzazione delle discrepanze inventariali attraverso un sistema di tracciabilità completamente automatizzato. La tecnologia si basa sulla capacità di memorizzare e aggiornare i dati da parte di particolari dispositivi elettronici, detti “tag”, e sulla loro capacità di rispondere all’interrogazione a distanza da parte di appositi apparati. Il tag viene integrato in un’etichetta applicata sulle unità di trasporto che, a loro volta, passano attraverso un cancello, il cosiddetto gate, che le registra e le identifica una a una: in
questo modo viene assicurato un controllo continuo e accurato delle singole unità evitando eventuali errori. Considerati i benefici ottenuti dalla casa madre nell’utilizzo di questa tecnologia per importanti multinazionali del tessile, dell’healthcare e dell’automotive, anche Norbert Dentressangle Italia si è adeguata. A partire dallo stabilimento di Settala, nei pressi di Milano, dedicato al settore dell’abbigliamento retail caratterizzato da spedizioni con un altissimo numero di referenze.
41
Logistica
Il Rfid evoluto amico dell’ambiente La tecnologia di Smart Res garantisce la tracciabilità per ogni tipo di merce e su ogni supporto. Con una logica tutta green È la tecnologia del futuro, “l’internet delle cose”. I campi di applicazione del RFID sono sconfinati. Così come le sue possibilità di innovazione. “Noi abbiamo messo a punto la tecnologia a filo di rame, per lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di tag RFID” spiega Luigi Radaelli, AD di Smart Res spa (www.smartres.eu),
42
un’azienda italiana a capitale privato, centro di eccellenza tecnologico, nel settore da un decennio. “Le caratteristiche peculiari di questa tecnologia hanno già permesso di portare i molteplici benefici dell’utilizzo di questi tag in settori per i quali la tecnologia standard, a metallo inciso, non può dare delle risposte adeguate”. Le
applicazioni che hanno già utilizzano i prodotti di Smart Res vanno dalla classica gestione della supply chain (dal produttore al punto vendita) per la quale il tag RFID viene realizzato direttamente sull’etichetta finale, alla protezione del marchio per combattere la contraffazione, dove il tag realizzato su uno speciale supporto viene trasferito termicamente sul supporto finale voluto dal cliente. “Bisogna poi aggiungere la tracciabilità della filiera alimentare, per la quale sono stati realizzati tag speciali, incapsulabili nei dispositivi che vengono apposti alle orecchie degli animali. La tracciabilità dei beni di lusso per i quali abbiamo reso disponibili tag di diverse forme e materiali” afferma Stefano Baroni, commerciale di Smart Res spa. Anche nel settore del controllo accessi in generale, dal trasporto alla sanità alla gestione di eventi, la Smart Res ha sviluppato e messo a disposizione del mercato soluzioni dedicate. “La versatilità della nostra tecnologia permette di produrre sia tag standard per forma, materiale e prestazioni, sia tag personalizzati, sviluppati e prodotti in base ai requisiti del cliente. Il tempo di sviluppo e della realizzazione dei primi campioni avviene in poche ore e, per rispetto dell’ambiente, non usiamo reagenti chimici, a differenza dei procedimenti di fabbricazione standard. Così prodotti finiti su supporto cartaceo sono biodegradabili al 98%”.
Diritto doganale comunitario e mediazione Sono le due eccellenze dello studio Bellante & La Lumia, fondatore del network LegalAssociati e realtà di riferimento per grandi aziende
Diritto doganale comunitario, una specializzazione rara che fa capo allo studio Bellante & La Lumia, nato a Verona nel gennaio del 2000. In questo settore l’avvocato Piero Bellante ha maturato una solida esperienza fin dal 1980, non solo per l’applicazione del diritto doganale agli scambi internazionali di merci, ma anche per il difficile contenzioso doganale. In questa materia interviene su riviste del settore, partecipa a incontri di formazione curati dalle associazioni imprenditoriali di categoria e collabora con la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Verona. Nel 2010 ha pubblicato per Ipsoa “Il sistema doganale, strutture, regole e adempimenti”, in Manuale di Commercio Internazionale, edizione IV. “Si tratta di una materia vasta, affascinante e complessa” confessa l’avvocato. “Ma ogni operatore commerciale che intenda affacciarsi seriamente sullo scenario internazionale deve farci i conti. Le conseguenze di un’errata
pianificazione doganale, infatti, possono costare molto care”. Maria Rita La Lumia, invece, è esperta soprattutto in diritto di famiglia, con attenzione al nuovo istituto della mediazione familiare. Gli altri settori di intervento riguardano le normative speciali, per esempio sicurezza dei prodotti, etichettatura, legge privacy, procedure Legge 231/2001 sulla responsabilità amministrativa delle società e degli enti, e l’assistenza nella redazione dei principali contratti commerciali. “L’attività contenziosa non viene mai spinta all’eccesso, poiché lo studio crede nella cultura della mediazione come strumento rapido ed efficace per il raggiungimento del proprio obiettivo” spiega La Lumia. “Vogliamo conseguire la migliore soddisfazione degli interessi del cliente con il minor sforzo economico”. Lo studio si avvale anche di collaboratori interni, accuratamente selezionati e formati ed è partner e fondatore del network LegalAssociati
che unisce altri sei studi legali nelle principali città italiane e oltre 50 professionisti. Pur essendo una realtà veneta la particolarità dei servizi fa sì che questo studio sia ricercato anche da clienti di altre regioni. Persino multinazionali. “Il codice deontologico dell’avvocatura vieta di fare nomi” precisano i due legali. “Ma sono nomi di primo piano”.
43
Logistica
Spedizioni oltre dogana? Ci pensa Cad EuroPool Consulenza su ogni aspetto del passaggio di merci in dogana. Dal disbrigo delle formalità all’assistenza legale nelle controversie. Ecco come si costruisce un successo Cad EuroPool è un’agenzia di spedizionieri doganali, tra le poche in Italia autorizzate dal Ministero delle Finanze a svolgere tutte le operazioni previste dal Codice doganale comunitario e la prima divenuta operativa sul territorio nazionale. “Quando devo raccontare chi siamo e come lavoriamo mi piace ricordare l’aneddoto di un caro cliente, responsabile di un’azienda internazionale” ci dice il suo presidente, Edoardo Malpeli. “Si trovò di fronte a una problematica doganale mai affrontata prima e chiamò Giorgio Longhi, uno dei fondatori del Cad EuroPool al quale va sempre il nostro pensiero perché ci ha lasciati prematuramente. Longhi gli disse: la aspetto nei nostri uffici e vedrà che troveremo la soluzione appropriata. Sono passati vent’anni e la collaborazione va avanti da quel giorno”. Questa dedizione è lo spirito di Cad EuroPool? Sì, dal lontano 1993, quando a Parma tre spedizionieri doganali manifestarono la volontà di associare le competenze doganali maturate in diversi settori per offrire un servizio unico e specializzato. In che cosa consiste la vostra attività? Offriamo prestazioni integrate e flessibili che vanno dalla consulenza alla progettazione, dalla produzione di documenti al disbrigo delle formalità doganali secondo i criteri di personalizzazione dei servizi. Svolgiamo un’attività di consulenza a 360 gradi in materia doganale, fiscale e tributaria.
44
Operiamo in totale autonomia oppure in affiancamento a professionisti interni all’impresa cliente, sia presso le strutture delle aziende, sia presso i nostri magazzini. In sintesi, analizziamo le esigenze del cliente e prestiamo particolare attenzione alla realizzazione del processo gestionale e all’ottimizzazione del rapporto costi/ benefici.
QUALITÀ CERTIFICATA Cad EuroPool è passato in questi anni dalla semplice attenzione per le bolle doganali all’attività di consulenza, sempre più richiesta dai clienti. Per questo ha anche allargato il raggio d’azione e oggi è presente a Verona, Piacenza, Lucca e Genova, fornendo un servizio completo con uno staff di 13 doganalisti. A garanzia dei clienti, ha ottenuto dall’amministrazione doganale la certificazione Aeo, lo status europeo di Operatore economico autorizzato, un riconoscimento importante come plus per la semplificazione doganale e per la fiducia concessa dall’amministrazione.
Quali sono i servizi che offrite? Proponiamo una vasta gamma di servizi: eseguiamo operazioni doganali e compiliamo gli elenchi intrastat in modalità diretta; offriamo consulenza documentale specifica sulle normative vigenti; gestiamo le
procedure domiciliate; progettiamo e gestiamo depositi doganali e fiscali IVA; forniamo consulenza in materia di IVA comunitaria; ci occupiamo della richiesta di autorizzazioni, licenze e documentazione sanitaria, della gestione dei rimborsi e della rappresentanza fiscale per IVA e Accise. Non solo. Mettiamo a disposizione dei nostri clienti l’assistenza legale nelle controversie e nel contenzioso doganale, assistenza all’estero nelle procedure doganali per la risoluzione in loco di eventuali problematiche e infine progettiamo e coordiniamo le operazioni di perfezionamento attivo e passivo. Negli ultimi anni abbiamo specializzato il nostro servizio sulla gestione dei depositi doganali e fiscali e per questo ci affidiamo, nella fornitura di questi servizi, a un alleato tecnologicamente evoluto, Arkymede. Cos’è di preciso Arkymede? È un sistema informatico avanzato per la gestione dei depositi doganali privati e fiscali che semplifica e ottimizza le prestazioni autorizzando i processi e informatizzando il corredo documentale. Il software, da noi ideato, è stato sviluppato in collaborazione con un gruppo di esperti informatici, frutto di un lavoro di squadra in cui EuroPool ha messo a disposizione il proprio Know how, consolidato in anni di esperienza nel settore. Il progetto Arkymede rappresenta un valore aggiunto e un supporto di alto livello operativo in cui hanno creduto anche alcune delle maggiori multinazionali del settore produttivo. Insomma, il nostro è servizio completo ma con un’attenzione ancora artigianale verso le richieste e le esigenze dei nostri clienti. Lamio erik, lusardi stefano, mapeli edoardo
In che senso “artigianale”? Ci piace essere considerati come degli artigiani, perché crediamo sia davvero questo il nostro plus ed è per questo che negli ultimi anni abbiamo individuato nell’immagine di una re-
alizzazione sartoriale il simbolo della nostra identità aziendale. Vogliamo creare su misura un servizio personalizzato per i nostri clienti. Progetti per il futuro? Negli ultimi anni non ci siamo mai fermati, crediamo che investire su noi stessi e sui collaboratori attraverso la formazione sia l’unico modo per rendere dei servizi sempre migliori e aggiornati e rimanere quindi competitivi. www.cadeuropool.it
45
Una tipica villa veneta del XVIII secolo, rifugio ideale per chi è alla ricerca di un soggiorno esclusivo in un ambiente accogliente e di pregio. Villa Contarini Nenzi, premiata come “Villa Veneta dell’anno 2009” dalla Regione Veneto, dispone di 43 camere finemente arredate con mobili d’epoca ma, allo stesso tempo, dotate dei più moderni comfort. Fiore all’occhiello, il centro benessere SPA & Wellness Center dove l’ospite potrà rigenerarsi e rilassarsi tra saune, bagno turco, piscine con acqua calda, di cui una salata, vasche idromassaggio, idroterapia, trattamenti speciali e bagni personalizzati.
Villa Contarini Nenzi Hotel & SPA Via Guizzetti 78/82 | 31030 | Dosson di Casier | Treviso | Tel. +39 0422 493249 | Fax +39 0422 492098 www.hotelvillacontarininenzi.com | info@hotelvillacontarininenzi.com
Lotta alla crisi
L’anagrafe delle imprese: uno specchio della recessione Il calcolo di nascite e decessi delle aziende italiane è uno specchio fedele dell’economia reale del Paese. Le difficoltà a entrare nel mercato, ad accedere al credito e a districarsi tra le normative, insieme alla difficile congiuntura economica, hanno segnato la morte di oltre 146 mila imprese nei soli primi tre mesi del 2012. “Ma le Camere di commercio intensificheranno l’impegno a sostegno del tessuto economico” promette Unioncamere a cura di agata melfi
N
el primo trimestre del 2012 l’indicatore che segna la salute delle imprese italiane si è abbassato. E la forbice tra nascite e decessi si è allargata spaventosamente. Secondo i dati di Movimprese, diffusi da Unioncamere, infatti, ad aprire una nuova attività sono stati in 120.278 ma a uscire dal mercato sono stati 146.368. In più, rispetto al 2011, le iscrizioni sono diminuite di cinque mila unità a fronte di un aumento di 12 mila cessazioni. I conti sono presto fatti: il saldo è negativo e segna 26.090
imprese in meno, circa il triplo rispetto allo stesso periodo del 2011 quando il saldo segnava quota meno 9.638. “La macchina del tempo dell’anagrafe delle imprese riporta le lancette al primo trimestre del 2009, quando si registrò un saldo negativo pari a meno 30.706 unità e un tasso di crescita del meno 0,5%” ha dichiarato Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere, intervenendo a un convegno sullo sviluppo del Mezzogiorno, organizzato dalla Camera di Commercio di Lecce. “Ma allora si trattava dell’effetto della fortissima crisi
47
Lotta alla crisi
Migliorare la qualità per accrescere il profitto È la filosofia di Colombo consulting, società che considera la qualità una leva per il business Una lunga carriera come manager in aziende del calibro di Ferrari, Maserati e Fiat. Poi, nel 2008, Dario Colombo ha fondato Colombo Consulting, una società di “consulenza operativa”.
Cosa intende per “consulenza operativa”? È operativa perché non offriamo un metodo ma risolviamo i problemi, quelli derivanti dalla mancanza di efficacia, e mi riferisco ai clienti insoddisfatti, o da mancanza di efficienza, e mi riferisco ai costi eccessivi.
Ci può dare esempi dei risultati che avete ottenuto? I nostri risultati più significativi sono: garanzie ridotte del 61%, qualità cliente migliorata del 53%, scarti presso il cliente ridotti del 68%, qualità interna migliorata del 52%.
Il suo motto è “la qualità accresce il profitto”. Ma la crisi lascia spazio alla qualità? Una cattiva qualità moltiplica gli effetti della crisi. Recuperare un cliente insoddisfatto costa molto e processi inefficienti consumano risorse preziose: ci sono aziende che spendono in costi della qualità anche il 15% del fatturato, spesso senza saperlo. Si può andare a 100 Km/h in 4° velocità oppure in 6°, la differenza è nei giri motore quindi nei consumi, le aziende che per inefficacia devono tenere un numero di giri elevato a parità di prestazione finiscono prima la “benzina”.
Che investimento occorre per ottenere questi risultati? Intervenire sui processi non richiede grandi investimenti, spesso i problemi qualitativi dipendono da carenze di organizzazione più che di struttura, di metodo più che tecniche, di gestione più che d’impianti; occorre ricercare l’efficacia e l’efficienza lavorando sui processi che già esistono.
Come incrementare il profitto attraverso la qualità? Orientando i processi verso la soddisfazione del cliente ottenuta “al primo colpo”, abbattendo i costi della qualità e sviluppando poi un Problem Solving strutturato per non ripetere gli insuccessi.
Colombo Consulting Modena Tel. 059 790556 info@colomboconsulting.it www.colomboconsulting.it
48
Se questa è la vostra logica, in cosa consiste il vostro intervento? Noi proponiamo una Chek-up Analysis per individuare la soluzione più efficace ed efficiente in funzione delle esigenze e degli obiettivi. E la modalità di intervento può essere di due tipi: un supporto consulenziale: per individuare le aree di miglioramento, impostare e condurre un piano di intervento. Oppure un supporto manageriale per un intervento diretto nei processi: Interim Quality Manager, Quality Supervisor, Coaching dei Responsabili Qualità. Sempre avendo chiaro l’obiettivo: migliorare la qualità per fare aumentare il profitto del nostro Cliente.
Come difendersi dai soprusi delle banche? La posizione delle banche non è solo contrattualmente dominante rispetto ai correntisti, “ma anche favorita dalle normative emanate con il consenso dell’ABI, così come dimostrato dal recente decreto mille proroghe” sottolinea l’Avv. Luca Campanella, titolare dello Studio Ltc di Milano. Cosa dovrebbero sapere i correntisti? Che si scontrano con un cartello: o accettano le condizioni unilateralmente imposte dal sistema bancario o non intrattengono alcun conto corrente, il che è impossibile per le imprese, le quali dovendo spesso ricorrere ad aperture di credito, si trovano in una situazione ancora più grave, dovendosi confrontare con condizioni e interessi sfavorevoli. Quando i correntisti si accorgono di essere inca-
strati, chiudere il rapporto costerebbe troppo. Le irregolarità, soprattutto nei contratti stipulati negli anni Novanta, sono tante: commissioni di vario genere come quelle di massimo scoperto, versamenti che riportano sempre una valuta postergata... Come ci si deve difendere? Conoscendo i propri diritti è più facile pretendere, in sede di stipulazione del contratto, un comportamento più equo e trasparente. È quindi indispensabile ottenere dalla Banca le copie sottoscritte dei contratti e delle eventuali variazioni successivamente intervenute. Altrimenti, proprio a causa della disparità di potere contrattuale, è necessario ricorrere
al legale che, innanzitutto, interrompe i termini di decadenza e prescrizione. E poi, con la collaborazione contabile di altri professionisti, ridetermina con esattezza i rapporti di dare/avere tra le parti, dando al cliente l’opportunità di agire, prima in sede di mediazione e, quindi, giudizialmente, per la tutela dei suoi diritti. Accade così che società sull’orlo delle procedure concorsuali scoprano improvvisamente, grazie al legale, di essere in una situazione più florida del previsto e non certo destinate a essere emarginate dal sistema bancario a causa dell’avvenuta segnalazioni di posizioni a sofferenza che, in realtà, non erano tali. www.studioltc.it
49
Lotta alla crisi economico-finanziaria esplosa l’anno precedente. Oggi, la brusca frenata della vitalità imprenditoriale è l’evidente risultato della fase di recessione e della maggiore difficoltà a entrare nel mercato”. L’anagrafe delle imprese è uno specchio fedele dell’immagine dell’economia reale: difficoltà e incertezza sul futuro. Ci vuole coraggio, certo, ma anche una politica di sostegno alle piccole imprese, quella diffusa nel nostro Paese
e quella da cui dipende il destino di milioni di famiglie. Maggiore facilità di accesso al credito, semplificazione delle normative e azioni straordinarie sul fronte occupazionale e fiscale sono gli interventi più richiesti da ogni fronte politico e sociale. “Le Camere di commercio intensificheranno l’impegno a sostegno del tessuto economico” ha promesso Dardanello. “Soprattutto di quello meridionale, più in difficoltà in questo momento”.
Le opere pubbliche in tempi difficili La sfiducia nel giudizio arbitrale non aiuta le imprese che operano nel settore. L’avvocato spiega perché La realizzazione di opere pubbliche riveste un ruolo indispensabile nel quadro nell’economia nazionale e le risorse impegnate sono consistenti. “Eppure, negli ultimi anni, si è assistito a una costante diminuzione del numero di bandi” spiega l’avvocato Vittorio Biagetti, titolare dell’omonimo studio legale a Roma. “Non solo, sono diminuite anche le procedure indette dalle amministrazioni, sia sotto il profilo quantitativo relativo agli importi a base di gara, sia qualitativo circa la tipologia delle opere appaltate. E sono stati limitati gli impegni di spesa degli Enti locali imposti a livello centrale dal Patto di Stabilità. È evidente che occorre un incremento dei finanziamenti così come è necessario sollecitare e favorire il coinvolgimento di capitali privati”. Le grandi imprese riescono a conservare una soglia di “liquidità” che le garantisce. E gli altri? La crisi di liquidità di cui ormai soffre tutto il setto-
50
re dell’edilizia è aggravata dai ritardi nei pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione: i lavori non sono saldati nei tempi previsti e in alcuni casi si attendono anni. A ciò si aggiungono i tempi necessari per il recupero di crediti anche di natura risarcitoria. Al riguardo, il continuo disfavore espresso nei confronti del giudizio arbitrale non aiuta. Gli interventi del Governo fanno ben sperare? Il Governo è intervenuto con l’articolo 2 del decreto “Liberalizzazioni” istituendo le “Sezioni specializzate in materia di impresa” presso alcuni Tribunali. Stabilendo che la competenza di tali Sezioni riguarda anche le controversie relative a contratti pubblici di appalto di lavori, servizi o forniture di rilevanza comunitaria. È previsto un rito particolare che dovrebbe assicurare maggiore celerità che non potrà comunque eguagliare quella propria dei giudizi arbitrali
La ricetta per risvegliare l’Italia Trovare le risorse giuste per rilanciare l’economia e risollevare le aziende di un Paese in ginocchio. La proposta di Ettore Colella
Qual è il primo punto da affrontare? La semplificazione delle norme. Un articolo di legge del Testo unico delle imposte, non si deve leggere come è scritto ma secondo una serie di combinati disposti e di rimandi interpretativi e giurisprudenziali, peraltro non uniformi. E poi l’abbassamento della pressione fiscale: aliquota unica di tutte le imposte al 23%. Dobbiamo fare ritornare i grandi imprenditori italiani e gli investitori stranieri in Italia.
L’innalzamento della pressione fiscale e dell’aliquota IVA, una grave crisi di liquidità, l’allungamento dei tempi di incasso dai clienti sono tutti elementi che rendono la crisi tutt’altro che risolta per le imprese italiane. Ma per quanto tempo ancora? “Il futuro si gioca sulla dinamica finanziaria e riguarda la necessità di reperire risorse per finanziare gli investimenti. Quindi, in un momento di restrizione del credito, gli imprenditori dovranno meglio patrimonializzare le proprie aziende e il Governo deve fare la propria parte per sbloccare risorse a favore del
credito e rilanciare l’economia spiega Ettore Colella, titolare dell’omonimo studio di consulenza societaria e fiscale a Milano e Buccinasco (Mi). Cosa serve in particolare alle imprese per rilanciare la loro economia? Riforme, ammodernamento delle infrastrutture di trasporto e di comunicazione, un taglio ai costi della burocrazia, abbassamento della pressione fiscale e degli oneri sociali a carico delle aziende. In buona sostanza dobbiamo rilanciare il Paese Italia riportandoci a casa il lavoro che è finito all’estero.
Ma le risorse dove si reperiscono? Innanzitutto dal contrasto all’evasione fiscale. I risultati ottenuti nel 2011 hanno portato all’emersione di ingenti redditi nascosti. Poi, con l’inserimento nel bilancio statale di risorse finanziarie sotto forma di fondo “taglia-tasse”. Con un’aliquota fiscale giusta non credo che ci sarà ancora qualcuno che rischierebbe di accollarsi ingenti sanzioni. Infine, servirebbe un abbassamento drastico degli oneri sociali a carico delle aziende per agevolare le assunzioni. Quello che le aziende risparmierebbero si potrebbe “girare” a favore dei lavoratori dipendenti con lo scopo non secondario di rilanciare i consumi.
www.ettorecolella.it
51
Tecnologie
Più informatizzati
I
a cura di agata melfi
nfoCamere, la società di informatica delle 105 camere di commercio italiane, e Assosoftware, l’associazione dei produttori di software gestionali e fiscali, hanno di recente firmato
un accordo per aiutare le imprese ad accelerare i processi di informatizzazione richiesti dai nuovi sistemi camerali, con una serie di iniziative che consentano di svolgere, in modo semplice e veloce,
L’automazione dei processi aziendali è la chiave del successo
“Ogni dato aziendale è un’informazione utile a raggiungere il successo”. È il motto di Dm consulting, società con sede a Vicenza e Legnago, che fornisce servizi, tecnologia e consulenza per l’automazione dei processi aziendali. “Analizziamo i dati delle imprese e li trasformiamo in elementi utili per comprendere le dinamiche interne e sempre disponibili al momento del bisogno” spiega Mattia Andrighetti, cofondatore e amministratore delegato di Dm consulting. La società, nata nel
52
2009, adesso è in piena espansione, come dimostra la costante acquisizione di nuovi clienti e un tasso di fidelizzazione superiore al 95%. Qual è il vostro obiettivo? Fornire strumenti a supporto della crescita, tali da progettare il futuro e governarlo. E trasformare il nostro cliente in un attore proattivo del mondo economico in cui opera, in modo che non subisca gli eventi, ma li pianifichi e li sappia gestire.
gli adempimenti richiesti. Un’intesa che ha anche l’obiettivo di favorire il libero mercato tra le aziende dell’Information Technology che producono software gestionali e fiscali. L’accordo, firmato
Cosa offrite in più rispetto ai competitors? Pianifichiamo progetti di Business Intelligence e Corporate Perfomance Management come percorsi di miglioramento. Non siamo vincolati all’adozione di un particolare software, ma abbiamo le competenze per supportare il cliente nella scelta della migliore soluzione sul mercato, anche open source, e nella sua implementazione. E poi offriamo non un prodotto ma un servizio, basato su metodologie, conoscenze ed esperienze di successo grazie alle competenze di un team qualificato, e in crescita, di ingegneri, programmatori, grafici e consulenti. Come operate? Trasferiamo il modello funzionale che il nostro cliente ha in testa in un sistema governabile e comprensibile. Qualunque problema egli voglia risolvere, dal tempo perso a raccogliere, controllare e preparare le informazioni da presentare alla direzione aziendale alla gestione dei processi di pianificazione aziendale.
www.diemmegroup.net
Come spremere al meglio le proprie tecnologie Oggi le nuove tecnologie sono diventate mature. Il mobile computing rende possibile rilocare intere applicazioni sulla “nuvola”. Strumenti come iPhone e iPad riducono le barriere di accesso alle applicazioni grazie ai potenti mezzi di connessione e il touch screen che, eliminando la tastiera tradizionale, permette di scorrere le immagini con un gesto naturale, come sfogliare le pagine di un libro o selezionare, toccandole, le icone delle funzioni di un’applicazione ottenendo livelli di agilità ed efficienza prima irraggiungibili. Eppure, non tutti sono a conoscenza delle potenzialità dei propri mezzi tecnologici. Spesso, una parte della sofisticata tecnologia giace inutilizzata e le potenzialità del sistema non sono sfruttate appieno, è quindi indispensabile conoscerlo per utilizzarlo meglio. Una soluzione offerta da Disiware: partire dall’analisi dello stato dell’arte e definire le linee guida da seguire per ottenere da ogni sistema i migliori risultati possibili, magari rilocando sulla “nuvola” quel che non serve avere in casa. Disiware mette a disposizione dei clienti le conoscenze e la competenza dei suoi professionisti di provata esperienza
per trovare le soluzioni più semplici, su misura e, soprattutto, sulla base di quello che si ha già e di quello che serve davvero. Evitando sprechi e inutili sofisticazioni. Perché quello che non c’è non si rompe.
Disiware Tel. 02 66595602 info@disiware.it www.disiware.it
53
Tecnologie
Dal web al cloud computing, dalle app per smartphone e tablet ai servizi di server farm Da oltre 15 anni sul mercato dei servizi internet Soteha è il partner ideale per le aziende che affrontano il nuovo mercato
Silvio Menchise, Sergio Marchese e Francesco Manduca
Nel 1995 Soteha è stata tra le prime a proporre servizi di connettività e di posta elettronica alle aziende. Oggi che Internet è lo strumento indispensabile per il business, Soteha è sempre più presente sul mercato con le tecnologie necessarie a soddisfare le esigenze dei clienti. “Essere stati tra i pionieri ci ha permes-
54
so di incrementare personale e fatturato costantemente negli anni” spiega il presidente, Sergio Marchese, con lo stesso entusiasmo degli albori. “La ricerca e lo sviluppo portano continuamente ad allargare il portafoglio delle soluzioni offerte” aggiunge Francesco Manduca, web account manager di Soteha. “Sviluppiamo soluzioni web e integriamo ad esse il mondo delle applicazioni per tablet e smartphone. Valorizziamo i nostri progetti con campagne di marketing virale sui social network; Soteha è sempre di più il partner ideale per le agenzie di comunicazione che puntano a offrire un servizio completo ad elevato contenuto tecnologico”. La forza di Soteha da sempre è stata la passione nella ricerca e lo sviluppo delle nuove tecnologie. Hosting, housing, system integration, networking, sicurezza informatica, cloud computing e virtualizzazione sono sole
HI TECH CHE AIUTA La progressiva affermazione del Cloud ha sganciato l’uso del computer dalle complicazioni delle piattaforme IT sottostanti. E ha reso ancora più necessario l’affidarsi a società specializzate in consulenza tecnologica e organizzativa. Come Geos Consult che aiuta ogni cliente a raggiungere i propri obiettivi di business per mezzo della tecnologia, intesa come un insieme di architetture sicure e di soluzioni applicative. “Il nostro scopo è che chiunque possa fruire in modo semplice dei dati per lui più importanti” spiegano i responsabili. “L’intervento inizia ascoltando i bisogni del cliente e identificando i suoi obiettivi in termini di business; da qui nascono le proposte, soluzioni tecnologiche di mercato o sviluppo di soluzioni personalizzate”. La consulenza di Geos Consult è apprezzata soprattutto negli ambiti Retail, soluzioni B2B, Business Intelligence e Controllo di Gestione. “Lo sviluppo di soluzioni web o disponibili su tablet e smartphone aiutano spesso a raggiungere lo scopo”.
Geos Consult Seregno (MB) - Tel. 0362 220091 www.geosconsult.it
alcune delle competenze dello staff tecnico Soteha. “Il nostro obbiettivo è sempre stato avere le massime competenze nel mondo IT, ed essere in grado di intervenire in modo efficace e veloce su ogni problema” spiega Silvio Menchise, IT Manager. Soteha oggi conta oltre 20 professionisti che condividono lo stesso obiettivo: realizzare soluzioni che soddisfino sia le aspettative del cliente sia le esigenze del mercato nel quale opera. www.soteha.it
da Valerio Zappalà, direttore generale di InfoCamere, e Bonfiglio Mariotti, presidente di Assosoftware, si inserisce all’interno di un ampio processo di informatizzazione. Sì, perché Internet sta cambiando
radicalmente l’economia digitale italiana. Basta ricordare che il nostro e-business vale ormai il 4% del prodotto interno lordo ed è probabile che dall’anno prossimo generi altri 4-5 punti percentuali di PIL, facendo
leva sul mercato dei servizi innovativi, su una rinnovata Pubblica Amministrazione, sulla sanità elettronica, sull’e-commerce, sulla didattica digitale, la formazione di skills ICT e l’avvio di start up.
Il commercialista dalle idee nuove Un software semplice per redigere i bilanci lo ha ideato una commercialista Bolognese, che qui ci parla del suo lavoro Consulenza fiscale e societaria a piccole e medie imprese organizzate in forma di società di capitali. È l’area di azione di Maria Vittoria Pegoli, commercialista a Bologna. “Mi occupo sia della gestione ordinaria sia di quella straordinaria, in particolar modo di valutazioni d’azienda e operazioni di finanza straordinaria”. Il suo studio è inserito nel network Commercialista Telematico. Qual è il vantaggio? È una realtà unica in Italia che affianca alla presentazione sul sito dell’attività di redazione una rete di professionisti radicati su tutto il territorio nazionale. L’attività di integrazione delle competenze economiche e giuridiche consente di ottenere notevoli sinergie, proponendo alle imprese di ogni settore soluzioni mirate. In questo periodo di crisi cosa ritiene essere più importante per crescere? Bisogna rendersi conto che le modalità di svolgimento della professione sono cambiate, per affermarsi è fondamentale capire qual è la propria identità, avere una visione strategica, sapersi relazionare con il cliente, co-
municare in modo integrato e soprattutto avere “idee nuove”. Per esempio? Io ho ideato un software per la redazione del Bilancio delle società di capitali e dei documenti collegati. Sviluppato inizialmente per rispondere alle esigenze dello Studio, oggi risulta tecnicamente avanzato grazie alla collaborazione della D.G. Software, ed è venduto con successo già da molti anni sul sito di Commercialista Telematico. Il prodotto è intuitivo, semplice e allo stesso tempo completo, proprio perché ideato da chi fa i bilanci e conosce le problematiche di fondo.
Studio Maria Vittoria Pegoli Via Altabella, 11 - Bologna Tel. 051 0390457 Fax 051 0390459 www.studiopegoli.it
55
Trust
La proprietà va in affido Uno strumento avanzato per la tutela e la pianificazione dei patrimoni
S
a cura di agata melfi con la collaborazione del dott. federico cocchi
erve a proteggere i patrimoni ed è uno strumento molto duttile, per questo il contratto di Trust, un sistema mutuato dagli ordinamenti anglosassoni, è oggi molto consigliato dai consulenti alle imprese. Anche perché, di recente, il legislatore nazionale ha completato l’inquadramento normativo di questo istituto regolamentandolo anche dal punto di vista fiscale ed eliminando tutte le perplessità derivanti
56
dall’adozione in Italia di un istituto straniero. Il Trust colma una lacuna tutta italiana. Nel nostro Paese, infatti, è sempre mancato uno strumento giuridico che permettesse alle imprese, ma anche ai privati, di pianificare gli impianti economici e finanziari delle loro ricchezze mobili e immobili. L’impostazione del diritto italiano, di derivazione romanistica, la cosiddetta Civil law, limita infatti la possibilità di avere il pieno
controllo su tutti gli elementi ritenuti fondamentali per il raggiungimento di un’efficace pianificazione di lungo periodo. Per questo motivo è stato necessario ricorrere all’anglosassone Trust, che garantisca maggior libertà di espressione e tutela delle scelte di pianificazione del patrimonio famigliare o imprenditoriale. Il Trust garantisce il pieno rispetto della volontà del suo fondatore e la possibilità degli interessati
I patrimoni di privati e aziende si tutelano così
Il trust protegge beni e capitali dagli aggressori esterni e dai dissidi interni. tutela aziende e persone in difficoltà Per anni in Italia è mancato uno strumento giuridico duttile ed efficace che permettesse a famiglie e imprese di pianificare gli assetti economici e finanziari dei loro patrimoni nel tempo. “Per questo motivo è necessario ricorrere a un istituto straniero, il Trust, mutuato dagli ordinamenti anglosassoni, che garantisca maggior libertà di espressione e tutela delle scelte di pianificazione strategica del patrimonio famigliare o imprenditoriale” afferma Federico Cocchi, dottore commercialista a Milano. È quindi uno strumento relativamente nuovo: in quali casi può essere utile rispetto al altri istituti del nostro ordinamento? Per esempio quando bisogna realizzare soluzioni personalizzate per la pianificazione del passaggio generazionale, come nel caso delle famiglie di imprenditori, integrandosi appieno con gli istituti esistenti e le normative che regolano Patti di famiglia e Patti successori. In ambito di Asset Protec-
tion, poi, il Trust garantisce una efficace tutela giuridica. Offre possibilità di difendere i beni della famiglia da aggressioni esterne, per esempio da creditori, ex coniugi, figli illegittimi, o da dissidi interni, impedendo una frammentazione del patrimonio e scoraggiando azioni ostili. Un istituto a solo tutela privati con grandi patrimoni, dunque? Al contrario. Anche in campo aziendale il Trust permette di garantire il successo di piani di ristrutturazione del debito per imprese in crisi, di fornire garanzie per gli investitori nell’ambito di piani di sviluppo, di organizzare sindacati di voto o di scopo efficienti e di garantire il rispetto dei
Patti parasociali e di governance. In ambito privato è una risorsa fondamentale per famiglie con figli portatori di handicap o bisognosi di cure specialistiche di lungo periodo, il Trust garantisce loro l’assistenza e le risorse necessarie anche dopo la morte dei genitori senza necessità di ricorrere al Giudice Tutelare o all’Amministratore di Sostegno. In Italia come viene tutelato chi ricorre al Trust? Solo professionisti affidabili e con esperienza sono in grado di assistere al meglio il cliente nell’analisi delle opportunità e nella personalizzazione di tutti gli aspetti connessi all’istituzione di un Trust. Il professionista potrà, inoltre, assumere il ruolo attivo di Protector vigilando sulla corretta amministrazione del patrimonio e garantendo il rispetto della volontà del Disponente.
Via Montenapoleone 10, Milano Tel. 02 796193 studiococchi.it
57
Trust di far valere in ogni momento i propri diritti grazie a una precisa regolamentazione, italiana e internazionale, e a strumenti giuridici incisivi e collaudati. Giuridicamente, si presenta come un “vincolo di destinazione” applicato a un patrimonio finalizzato al perseguimento di uno scopo predeterminato. Il proprietario
dei beni, detto Disponente, trasferisce al gestore, detto Trustee, la proprietà di determinati beni affinché li gestisca nel rispetto dei vincoli e degli obiettivi per cui è stato costituito il Trust. Lo schema del Trust, benché relativamente semplice, è particolarmente apprezzato grazie a due elementi essenziali: al Trustee viene trasferita l’effettiva proprietà
dei beni, non solo il mero possesso, e tutte le scelte del Trustee sono vincolate esclusivamente al raggiungimento dello scopo fissato dal Disponente. È per questo che il sistema trova crescente applicazione in molteplici campi. In ambito famigliare, per esempio, è utilizzato per la pianificazione di successioni complesse quando è necessario
L’avvocato: un consulente per le imprese A Paderno Dugnano, lo staff specializzato di Raffaella Salamon segue gli imprenditori sulla strada del successo. Con un occhio attento alla tutela del loro patrimonio Un team specializzato che segue passo passo il cliente. È quello di Raffaella Salamon, avvocato titolare dell’omonimo studio a Paderno Dugnano, un Comune strategicamente a metà strada tra il centro di Milano e quello di Monza. “Il nostro assistito viene considerato un partner e affiancato a seconda delle sue specifiche esigenze” spiega l’avvocato. “Chi si rivolge al nostro studio sa già di non incorrere nell’incombenza di dover trovare eventuali altre figure di riferimento perché noi pensiamo a tutto. Dalle piccole società alle holding, qui tutte le imprese trovano un confidente pronto a seguirle in ogni tipo
58
di operazione commerciale. Soprattutto adesso che la situazione economica spinge all’apertura verso i mercati esteri, volta non solo al recupero del credito ma anche e soprattutto al consolidamento aziendale”. L’assistenza targata Salamon è completa: dall’approccio verso il primo business alla letter of intent fino alla vera e propria fase di start up e poi, via via, dalla redazione di contratti a livello internazionale e alle joint venture. “Il nostro quid pluris è l’occhio di riguardo che abbiamo per la tutela del patrimonio dell’imprenditore. Gli inter-
venti a questo proposito sono tanti. Solo per citarne alcuni, per esempio, il trust o la holding di famiglia” continua Salamon. “In sintesi, noi preveniamo ogni tipo di problema e, nell’ipotesi che si presenti, lo analizziamo e lo risolviamo nel migliore dei modi. Il tutto all’insegna del minimo sforzo per il cliente e del massimo risultato”.
Studio legale Salamon Via G. Pogliani 26 Paderno Dugnano (Mi) Tel. 02 91084332
poter stabilire oggi criteri e tempi di assegnazione dei beni. L’uso del Trust è frequente nel caso in cui gli eredi designati siano troppo giovani o ritenuti non idonei a entrare direttamente in possesso dei beni, nel caso di scelte successorie da compiersi alla morte del titolare in funzione di elementi non ancora noti, per esempio le capacità specifiche degli eredi di assumere incarichi strategici all’interno dell’azienda. In questi casi il Trustee assumerà le decisioni necessarie, siano esse la scelta dell’erede più meritevole o la tutela del più debole o anche la difesa di un pacchetto di controllo da pericolosi frazionamenti, basandosi sulle linee guida fornitegli dal Disponente al momento dell’istituzione del Trust. In campo commerciale, invece, è spesso
utilizzato per vincolare i beni da offrire in garanzia per operazioni di ristrutturazione aziendale o per supportare l’emissione di prestiti obbligazionari. Uno dei principali vantaggi di questo trasferimento di proprietà è un’ampia tutela del patrimonio del Trust che è protetto da qualsiasi evento negativo possa coinvolgere il Disponente, i beneficiari o lo stesso Trustee. A tale scopo le legislazioni anglosassoni offrono strumenti giuridici molto efficienti per assicurare la massima tutela al patrimonio del Trust affinché non possa essere distolto dallo scopo a cui è destinato non solo ad opera di terzi ma anche in caso di infedeltà dello stesso Trustee. È, inoltre, possibile affiancare al Trustee figure professionali come il Protector, il cui compito è quello di
vigilare sulla gestione garantendo un maggior controllo nell’interesse del Disponente e dei Beneficiari. Al termine del periodo prefissato di durata del Trust, che potrà essere di pochi mesi o di molti anni, il Trustee assegnerà i beni ai Beneficiari seguendo le istruzioni contenute nell’atto costitutivo del Trust redatto dal Disponente. I beneficiari possono essere già stati identificati nell’atto (Trust trasparente) oppure può essere lasciato al Trustee l’incarico di sceglierli in base a specifiche regole di selezione (Trust opaco). Il vantaggio di quest’ultima soluzione è la possibilità di scegliere il criterio di attribuzione dei beni senza dover indicare subito i soggetti beneficiari, lasciando al Trustee l’onere di valutare la situazione in un secondo momento.
59
Imprese che rinascono
Più credito Mentre il dialogo infruttuoso con le banche continua ad affossare gli imprenditori italiani, il governo studia nuove strategie di riordino degli incentivi. E Confindustria si impegna a far ridurre i tempi di pagamento dello Stato che sono passati da 120 a 180 giorni, mentre quelli francesi e tedeschi continuano a diminuire a cura di agata melfi
La riforma del diritto concorsuale e le aziende in crisi Un esperto illustra i nuovi strumenti per agevolare la ripresa e la ristrutturazione aziendale La riforma del diritto concorsuale ha introdotto nuovi istituti che agevolano la ripresa e la ristrutturazione aziendale. “I piani attestati ex articolo 67, gli accordi di ristrutturazione ex articolo 182 bis, il nuovo concordato preventivo e fallimentare e il neonato concordato per le imprese non fallibili e le famiglie sfortunate di cui alla legge 3/12: ecco gli strumenti che permettono di agevolare la ripresa e la ristrutturazione aziendale e di salvare con interventi tempestivi un’impresa a rischio di fallimento” spiega Cristiano Poponcini, dottore commercialista a Monza. Quali sono le sue competenze in questo settore? Da tempo svolgo attività nell’ambito delle procedure concorsuali. Sono curatore fallimentare e commissario giudiziale, consulente del Tribunale in campo contabile/fiscale,
Studio Poponcini Piazza Carducci, 3 Monza Tel. 039 2260862
60
del diritto civile, di espropriazione immobiliare e di bancarotta. Sono stato il primo custode giudiziario nominato dal Tribunale di Monza nel 1999, preludio a quelle “prassi virtuose”, sinonimo di efficienza, che sono sfociate nella riforma del Codice di procedura civile con la Legge 80/2005. Di cosa si occupa il suo Studio? Da tempo lo Studio Poponcini ha creato, con altri professionisti, un gruppo sinergico integrato che, nella materia del diritto concorsuale, offre agli imprenditori in pre crisi e in crisi, come alle banche o agli enti di garanzia, un servizio ad alta specializzazione per garantire la massima efficacia e rapidità d’intervento nell’affrontare l’insolvenza. Inoltre prestiamo assistenza nelle acquisizioni di aziende, beni o crediti nel contesto delle liquidazioni nonché assistenza nei rapporti con gli organi delle procedure.
per tutti L
e misure per la crescita, designate dal Ministro per lo Sviluppo economico Corrado Passera, propongono il riordino degli incentivi alle imprese. Si vogliono
tagliare quelli discrezionali e puntare tutte le risorse su quelli automatici che, secondo il Ministro, andrebbero indirizzati soprattutto ai settori della ricerca e a favore dell’internazionalizzazione.
Ma per capire come e quanto queste misure possano essere efficaci occorre fare un passo indietro e analizzare brevemente cosa è stato fatto fino a questo momento.
Fondersi per crescere Le operazioni societarie straordinarie garantiscono tanti vantaggi. Aggirano la crisi e accrescono le quote di mercato. Come spiega l’esperto Complice la crisi, anche il piccolo imprenditore ha ormai capito che, per difendere le proprie quote di mercato e conquistarne di nuove in un mondo sempre più globalizzato, deve accrescere le proprie dimensioni. “Non solo in termini economici ma anche di ricerca e di sviluppo: fusioni, aggregazioni, reti sono oggi necessarie anche per conseguire economie di scala” spiega Mario Sacchi, 25 anni di esperienza nelle operazioni straordinarie d’impresa e fondatore dell’omonimo studio associato a Vignola, che opera prevalentemente nel cuore del distretto ceramico di Sassuolo e anche in tutta Italia. Che vantaggi portano le operazioni straordinarie? I prodotti italiani non potranno mai fare concorrenza di prezzo a quelli indiani o cinesi, ma di qualità sì. E possono farlo se alle spalle hanno grosse strutture manageriali, maggioranze ed equilibri societari che permettono di lanciarsi senza timori an-
che sui mercati esteri. Lo stesso vale su scala minore: per esempio, erano nostri clienti quattro piccole aziende di trasporti che faticavano a sopravvivere. Le abbiamo unite ed è nata la più grande azienda di autotrasporti privata dell’Emilia Romagna. Gli imprenditori sono pronti? In generale sì, anche se devono affrontare due limiti. Uno è psicologico: temono di vedere limitato il proprio potere decisionale. L’altro è oggettivo e si chiama “fisco”. Purtroppo, in Italia, queste operazioni di riorganizzazione, sono spesso qualificate come elusive, mentre in un contesto economico come quello attuale, si tratta di pura “sopravvivenza”. In ogni caso, davanti a una chiara prospettiva dei vantaggi, gli imprenditori non possono che prendere atto della necessità di unirsi.
sacchieassociati.it
61
Imprese che rinascono
Le operazioni straordinarie per costruire il futuro Un esperto spiega come rilanciare l’azienda senza rinunciare alla sua identità. Valutando i fattori di rischio e puntando su fusioni & co. per “adattarsi” al nuovo ambiente Gli scenari aperti dalla crisi seppur prevedibili nella teoria macroeconomica sono risultati inattesi nella realtà, almeno nella loro così ampia portata. “Occorre intervenire con mezzi efficaci per consentire al nostro patrimonio societario di rimanere protagonista in ambito nazionale, comunitario e mondiale” afferma Matteo Trezzi dottore commercialista di TM Consulting Milano, uno studio specializzato in consulenza aziendale e societaria nella capitale economica del Paese. “Il cambiamento impone una gestione evolutiva e dinamica dell’adeguamento: diviene necessario snellire, fluidificare, la struttura societaria per adeguarla al domani. Sosteneva W. Churchill: le previsioni sono estremamente difficili. Specialmente per il futuro. Tuttavia risulta indispensabile per l’azienda mantenersi vigile e pronta ad accrescere ciò che la natura stessa ci insegna per sopravvivere: l’adattamento all’ambiente esterno”. Forte dell’esperienza presso società della Federazione Russa, il Dott. Trezzi conferma la fiducia in cambiamenti quali aggregazioni, conferimenti e fusioni. “A livello nazionale l’imprenditore, inteso sia come singolo sia come famiglia, a mio avviso ha la possibilità di cavalcare l’onda che questo cambiamento ha scatenato e, per farlo, deve necessariamente intervenire sulla costruzione delle propria azienda, rivisitandola dall’interno, modificandone struttura e forma giuridica” spiega. “Quando parlo di operazioni straordinarie mi riferisco a un eterogeneo complesso di scelte strategicamente volte a mutare l’assetto societario, mediante una gestione che esula da quella prettamente ordinaria. È possibile operare
62
mediante interventi sia sulla finanza aziendale sia sul capitale. Ma sarebbe controproducente dimenticare che ogni azienda è una realtà a sè stante. È quindi necessario intervenire incrociando la convenienza strategica legata all’operazione con la scelta della corretta opzione giuridico-fiscale. Trattasi di creare un vestito calzante e performante per l’impresa: un abito sartoriale realizzato su misura. Partendo da una due diligence conoscitiva, che copra oltre agli aspetti legali e fiscali anche quelli ambientali ed ecologici per contestualizzare la Società, analizzando gli elementi endogeni ed esogeni all’azienda, individuando successivamente rischi e debolezze.
È proprio agli imprenditori che mi rivolgo ricordando che il rischio è alla base dell’impresa, ma nulla è più rischioso del rimanere inattivi”.
TM Consulting Milano Cel. 349 2837936 info@tmconsultingmilano.it www.tmconsultingmilano.it
Nei sei anni dal 2005 al 2010 sono stati distribuiti 45,7 miliardi per 545 mila domande, per il 68% coperti dallo Stato. A questi bisogna aggiungere i fondi di garanzia per favorire l’accesso al credito, una leva finanziaria che ha permesso
di aumentare i prestiti concessi dalle banche, passando da un miliardo nel 2007 a 5,2 nel 2010. Anche nelle prossime manovre Passera punta sui fondi di garanzia, che generano nuovi flussi di investimenti, allargati ad altri settori come artigianato,
cooperative e autotrasporto. La carenza e i costi del credito, infatti, restano il principale freno per le imprese. “Stanno letteralmente stritolando il tessuto produttivo” ha dichiarato Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria.
La migliore consulenza si fa in gruppo La consulenza economico fiscale integrata è il segno distintivo di Team service s.r.l. e Sicom servizi tributari Rispondere alle ormai mutate esigenze del mercato e fornire un servizio di consulenza innovativo e personalizzato. È la filosofia degli studi padovani Team Service srl di Montagnana e Sicom Servizi Tributari srl di Este. “Sono strutture attive e organizzate, in cui ogni professionista e ogni collaboratore può lavorare usufruendo delle capacità tecniche e dell’esperienza di tutti gli altri” spiega Alessandro Uguccioni, commercialista e fondatore delle due società.
Come adattate i vostri servizi alle richieste mutevoli del mercato? Forniamo soluzioni “su misura”, che integrano gli aspetti normativi ed economici. Gli aspetti legali, normativi e fiscali sono strettamente correlati e oggi sono sempre più integrati. E i regolamenti sono in continua evoluzione tanto che il cliente ha come primaria necessità quella di adeguare la sua struttura legale e fiscale all’evoluzione del mercato e del settore al quale l’impresa appartiene.
Un lavoro di squadra dunque? Sì, che ha permesso gradualmente di creare una struttura di consulenza integrata e multidisciplinare capace di assistere i clienti nei principali campi economico-giuridici. Ma senza trascurare il tradizionale rapporto di fiducia cliente-professionista. Quali servizi offrite? Consulenza fiscale, societaria, contabile-amministrativa, operazioni straordinarie di società, due diligence fiscale, perizie e valutazioni d’azienda, incarichi sociali, come amministratore, sindaco e revisore. Ogni consulenza mira a fornire una soluzione pragmatica ai problemi fiscali e societari e nasce dal costante approfondimento e aggiornamento di tutto lo staff.
Sicom Servizi Tributari S.r.l. Via A. Corradini, 1/Q - Este (PD) Tel. 0429 602023 - Fax 0429 600877 Team Service S.r.l. Via Carrarese, 36 - Montagnana (PD) - Tel. 0429 82607
63
Imprese che rinascono
L’unione fa la forza (delle aziende)
l’associazione è la nuova strategia vincente per la competitività. Perché aggregarsi non vuol dire perdere identità In un periodo di stasi nei mercati, mol- zione tecnologica, maggior capacità ti imprenditori per poter sviluppare le di internazionalizzazione e miglioraproprie imprese, o anche solo per rima- mento del rating assegnato dalle bannere sul mercato, devono trovare nuove che. Questo modello di aggregazione soluzioni organizzative, spesso fondate consente a diverse realtà aziendali di sulla cooperazione. “Nel nostro Paese unirsi per realizzare congiuntamente non esiste una vera e propria cultura produzione, investimenti in R&S, fordell’aggregazione” spiegano gli esperti mazione e marketing, mantenendo la di B. & C. Associati, studio di consulen- propria autonomia giuridica. Il contratza tributaria, societaria e amministra- to di rete, introdotto nel nostro ordinativa a Milano. “L’individualismo domina mento con il decreto legislativo n. 5 del il nostro panorama imprenditoriale, ma 10/02/2009, ha il grande pregio di laoggi l’imprenditore lungimirante deve sciare un’elevata flessibilità di utilizzare saper investire insieme ad altri per po- ogni programma di rete, infatti, si può ter crescere anche individualmente”. costruire il programma di rete in base L’attivazione di nuove modalità di in- alle proprie esigenze ed obiettivi”. Naturalmente, questo tegrazione, come nuovo modello di le reti di impresa, sviluppo, che perpuò rappresentare mette di far parte una leva efficace di un’economia orper sviluppare una mai globalizzata, crescita sosteninecessita sostegno bile delle piccole anche da parte di e medie imprese. istituzioni, banche e Fare rete significa: www.bcassociati.eu professionisti. maggior innova-
64
Che ha aggiunto come il mondo delle banche nell’economia italiana sia insostituibile, pur essendo fondamentale, nello stesso tempo, rafforzare la struttura patrimoniale delle imprese. L’obiettivo di Confindustria sarà proprio dedicarsi al tema della capitalizzazione e della crescita dimensionale delle imprese, impegnandosi perché siano accorciati i tempi di pagamento delle Pubbliche Amministrazioni, “Fatto, questo, che darebbe giovamento, direttamente o indirettamente, a tutte le imprese” ha detto Squinzi. “A tale proposito ricordiamo che durante la crisi lo Stato italiano ha allungato i tempi medi dei pagamenti da 128 giorni a 180, mentre quello tedesco li ha ridotti da 40 a 35 e quello francese da 70 a 64”.
Tutti i vantaggi del contratto di rete Più efficace di una fusione, più snello di un’acquisizione. Gli esperti spiegano quando e perché agli imprenditori conviene aggregarsi Un’efficace alternativa a fusioni, acquisizioni o incorporazioni è la rete d’impresa, una libera aggregazione di imprenditori finalizzata all’accrescimento reciproco della competitività e delle capacità innovative, senza rinuncia all’individualità o all’autonomia del singolo. “Le reti sono destinate a operare per una serie indeterminata di attività economiche a differenza di altre forme più note di aggregazione quali le joint-venture, le A.T.I. e le associazioni in partecipazioni che hanno natura temporanea” spiega l’avvocato Francesca Donati dello Studio legale DFGS di Bergamo. Come sono nate le reti? Sono state considerate la prima volta con la manovra economica del 2008
che lasciava al MiSE, di concerto con il MEF, l’individuazione della forma giuridica di tali aggregazioni ed estendeva alle reti le agevolazioni amministrative e finanziarie previste a favore dei distretti industriali. Il contratto di rete è stato introdotto con l’articolo 3 comma 4-ter e 4-quater del D.L. 5/2009, emendato con la cosiddetta Legge sviluppo del luglio dello stesso anno. La sistemazione definitiva è giunta con il D.L. 78/2010. Come funziona nel dettaglio? Più imprenditori, sulla base di un programma comune, si scambiano informazioni o prestazioni ed esercitano in comune una o più attività. Il contratto deve indicare gli obiettivi strategici di innovazione e di aumento della competitività e le
modalità concordate per il loro raggiungimento; la durata, le modalità di adesione di altre imprese e le relative ipotesi di recesso nonché l’individuazione di un programma di rete che contenga l’enunciazione dei diritti e degli obblighi di ognuno. Sono previsti anche organi comuni? Sì, con poteri di rappresentanza, incaricati di eseguire il contratto di rete. È possibile anche l’istituzione di un fondo patrimoniale comune al quale sono imputati i conferimenti iniziali e gli eventuali contributi successivi, che possono avvenire anche mediante apporto di un patrimonio destinato all’affare ai sensi del 2447bis del Codice civile; al fondo patrimoniale si applicano le disposizioni dettate per i fondi consortili con conseguente separazione patrimoniale tra le obbligazioni assunte dalla rete e le obbligazioni del singolo. Quali sono i vantaggi? Amministrativi e finanziari, in particolare la possibilità di stipulare convenzioni con l’A.B.I. nei termini definiti con decreto del MEF. Rilevanti le agevolazioni fiscali: ancora per il 2012 sarà riconosciuto un regime di sospensione di imposta degli utili accantonati ad apposita riserva e destinati alla realizzazione di investimenti previsti dal programma comune, preventivamente asseverato da organi a ciò deputati, a condizione che le somme accantonate siano destinate al fondo patrimoniale comune o al patrimonio destinato all’affare per la realizzazione, entro l’esercizio successivo, degli investimenti previsti dal programma di rete..
www.dfgs.it
65
Diritto e diritti
Le aziende dicono che... Sulla grande riforma che coinvolge i lavoratori, qual è il pensiero comune delle imprese? Ecco i punti principali contestati da Confindustria e da altre organizzazioni
I
a cura di agata melfi
n tema di diritti, l’argomento caldo in questi mesi è il mercato del lavoro. E per rendere chiaro il punto di vista delle imprese, cinque grandi organizzazioni, Confindustria, Ania, Alleanza delle Cooperative, Abi e Rete Imprese Italia, hanno inviato un documento al Presidente del Consiglio Mario Monti e al Ministro del Lavoro, Elsa Fornero. Trenta pagine per spiegare le modifiche richieste alla riforma del mercato del lavoro. Si parte dalla flessibilità in entrata, soprattutto per quanto riguarda i contratti a termine e le Partite Iva e si arriva ai licenziamenti, vera nota dolente, sulla quale i cinque enti imprenditoriali si dicono d’accordo con la mediazione politica raggiunta da Monti sui cosiddetti licenziamenti economici, che ha posto
una possibilità di reintegro nel caso in cui il licenziamento si dimostri palesemente illegittimo. Il documento propone invece una forte modifica dei disciplinari e l’idea di sopprimere il Capo VII sull’apprendimento permanente che introduce un sistema pubblico che certifichi le competenze. Ma la partita si gioca tutta sulla flessibilità in entrata che secondo le imprese non è bilanciata da una adeguata minore rigidità in uscita. Si chiede, quindi, per i contratti a tempo determinato, di sopprimere il limite di sei mesi per la durata del primo contratto senza causale, si chiede poi di ridurre l’intervallo tra un contratto e l’altro a 20 giorni per i contratti di durata inferiore a sei mesi e a 40 giorni per quelli di durata superiore.
INVESTIRE SULLA SICUREZZA VUOL DIRE RISPARMIARE Gli infortuni sul lavoro, soprattutto nel settore edile, si mantengono a livelli preoccupanti. Per questo è sempre più pressante l’esigenza di rendere la tutela del lavoratore momento centrale dell’organizzazione di un’impresa. “In realtà produttive moderne, caratterizzate dalla frammentazione e dall’interazione di più soggetti, un concreto adempimento all’obbligazione di sicurezza, e quindi una fattiva garanzia della persona, richiede un costante aggiornamento e un supporto tecnico qualificato” spiega Silvia Tognolina, avvocato a Milano. “Un approccio responsabile, preventivo e organico, ha effetti positivi anche per il datore di lavoro nel caso in cui l’infortunio si verifichi: si pensi agli obblighi risarcitori che, in assenza di formule assicurative personalizzate, gravano sull’impresa, oltre alle conseguenze penali a carico sia del singolo, titolare della posizione di garanzia, sia, per effetto della legge 231/01, delle stesse società”. La sicurezza sul lavoro deve pertanto essere affrontata in modo sistematico e integrato. “Perché quelli che, troppo spesso, sono visti come oneri inutili, sono in realtà un irrinunciabile presidio alla vita umana e si traducono anche in un rilevante risparmio di costi futuri per le imprese e la collettività”. Avvocato Silvia Tognolina - Milano
66
La nuova frontiera della consulenza tributaria L’iperspecializzazione di SCGT garantisce la giusta flessibilità per seguire le mutevoli esigenze del mercato
Entrando nell’elegante sede romana di SCGT, lo Studio di Consulenza Giuridico-Tributaria (www.scgt.it), gestito da Alberto Trabucchi, Pierpaolo Maspes e Francesco delli Falconi, a pochi passi dalla Corte di Cassazione, ci si rende subito conto di come sia cambiata la consulenza nell’ambito del diritto tributario. Ridotte dimensioni, forte specializzazione, grande flessibilità e alte professionalità: ecco come oggi viene prestata la consulenza tributaria alle grandi aziende. Cos’è esattamente SCGT? È un’associazione professionale nata alla fine del 2005 con lo scopo di offrire servizi di consulenza altamente specializzati e difficilmente reperibili sul mercato. Quando parlate di specializzazioni a cosa vi riferite esattamente? In una materia sempre più complessa, crocevia di vicende economiche, finanziarie e politiche, la figura del consulente generalista è destinata
a sparire: servono gli specialisti. Noi, per esempio, ci siamo strutturati in tre macro-aree di specializzazione: fiscalità diretta, fiscalità indiretta e gestione delle risorse umane. All’interno di tali aree per i professionisti di cui si compone lo studio (una ventina di unità) operano ulteriori specializzazioni, per esempio la fiscalità bancaria e dei principi contabili internazionali, l’IVA nel settore finanziario e nel settore delle telecomunicazioni, il diritto del lavoro e della sicurezza sociale. Al contrario del sentire comune, poi, l’elevata specializzazione consente una maggiore flessibilità nel seguire le mutevoli esigenze del mercato.
sulenti che, nel mondo della grande impresa, assumono sempre più il ruolo di “interfaccia tecnica” con l’Amministrazione finanziaria. E la credibilità non si guadagna certo con la vendita di schemi “elusivi” e nemmeno con la crescita a tutti i costi della dimensione dello studio, ma con l’onestà, la professionalità e la dedizione al lavoro. Perché le grandi aziende si rivolgono al vostro studio? Perché garantiamo elevata competenza tecnica, indipendenza, cura del dettaglio e attenzione a ogni esigenza dei clienti.
Quindi l’evoluzione del mercato influenza anche il modo di prestare la consulenza in ambito tributario? Sì. Oggi c’è la chiara necessità di separare i “buoni” dai “cattivi”, gli accertamenti basati su questioni interpretative da quelli relativi a vere e proprie evasioni. C’è bisogno, dunque, di “credibilità”, anche e soprattutto dei con-
67
Diritto e diritti
La lotta all’elusione l’avv. Andrea Amatucci, professore emerito di diritto tributario, spiega le ultime sentenze in materia pronunciate dalla Corte di Cassazione Tra le iniziative nazionali assunte dal Governo Monti per ricondurre il bilancio in equilibrio, si colloca la lotta all’evasione e all’elusione. Una situazione tanto estesa quanto intollerabile perché l’evasore e l’elusore riducono o eliminano la pressione fiscale legale che inciderebbe su di loro trasferendola sul contribuente onesto. “È però necessario evitare interpretazioni giurisprudenziali non ponderate, che rischiano, attraverso l’abuso del diritto, di rendere più grave la pressione sui contribuenti onesti” avverte Andrea Amatucci, professore emerito di Diritto tributario dell’Università Federico II di Napoli e titolare dell’omonimo studio legale, che si occupa, oltrechè di diritto tributario, anche di diritto commerciale. Questa situazione si verifica se il contribuente non dispone di mezzi di difesa sufficienti per tutelarsi nei confronti di atti illegittimi, anche parzialmente, dell’Agenzia delle Entrate. “La giurisprudenza della Corte di Cassazione ha considerato parziali le leggi che contengono clausole antielusive particolari, le quali prevedono i casi specifici in cui l’Agenzia delle Entrate deve disconoscere il rapporto giuridico che è costruito da taluni contribuenti, ma che non costituisce per legge un presupposto di imposta” spiega l’esperto. “Pertanto la Cassazione, con la sentenza del 23.12.2008, ha affermato che tale legge va integrata in sede interpretativa in forza del principio di capacità contributiva, e del divieto di abuso del diritto, per cui la giurisprudenza produce una clausola antielusiva generale in sostituzione delle particolari previste dall’art. 37 bis del d.p.r. 600 del 1973”. Sussiste l’abuso
68
del diritto tributario, secondo la Corte di Cassazione, allorchè, oltre al vantaggio fiscale, si individuino ragioni economiche marginali o teoriche, insufficienti a giustificare il negozio giuridico. La Corte di cassazione si ispira alle decisioni della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, la quale sostiene che il concetto di abuso va riferito alle operazioni del contribuente, pur volute e valide, ma che perseguono essenzialmente lo scopo del vantaggio fiscale, la cui concessione sarebbe in contrasto con gli obiettivi delle disposizioni formalmente applicate. Non solo. “La Cassazione, con la sentenza 2193 del 16.2.2012, riconosce la retroattività delle leggi che contengono clausole antielusive particolari, per cui tali clausole divengono rilevanti anche sul pia-
no penale e le pratiche elusive previste costituiscono reati. La discrezionalità dell’Agenzia delle Entrate, in tal modo, si accentua e la difesa del contribuente si complica” conclude Amatucci.
Studio legale tributario e commerciale Amatucci via Toledo, 156 - Napoli Tel. 081 5511110 studioamatucci@tin.it
A proposito della riforma sul lavoro L’ultimatum della Commissione europea. E le principali direttrici del disegno di legge che cambia le norme di disciplina del mercato dei lavoratori Il 4 aprile è stato varato il testo definitivo del nuovo disegno di legge sul mercato del lavoro in Italia. La riforma, che era già una priorità, è stata accelerata dal fatto che, lo scorso 28 marzo, la portavoce del Commissario all’Occupazione UE ha richiamato il Parlamento italiano alla “responsabilità della rapida approvazione di una riforma efficace” che permetta “un equilibrio
migliore fra flessibilità nelle entrate e uscite nel mercato del lavoro”. La proposta in discussione (al momento della stesura del presente articolo, ndr) tocca molti profili della materia giuslavoristica. “Dimostrando innanzitutto il pregio, quantomeno sotto il profilo metodologico, di affrontare la modifica del mer-
cato del lavoro in maniera organica e non frammentaria” commenta Giacinto Favalli dello Studio legale Trifirò & partners di Milano, Roma, Genova, Torino e Trento. “Il metodo adottato, del resto, è diretta conseguenza di quello che è l’obiettivo dichiarato della proposta: favorire una distribuzione ritenuta più equa delle tutele dell’impiego e rendere più dinamico il mercato del lavoro”. Quanto agli istituti contrattuali, il Governo propone interventi per contrastare l’utilizzo abusivo di molte delle esistenti tipologie di contratti di lavoro cosiddetti atipici. “Che però è favorito dal ricorso al contratto di apprendistato, nella convinzione che esso possa divenire il canale privilegiato di accesso al mondo del lavoro da parte dei giovani” continua Favalli. Il punto della proposta sul quale, come era prevedibile, si è accesso il maggior dibattito è quello della modifica della normativa sui licenziamenti. “In estrema sintesi, la proposta contiene una gradazione di tutele che, a differenza del regime previsto attualmente, non sanziona qualunque licenziamento illegittimo con la reintegrazione ma prevede la stessa solo in taluni casi e sostituisce, negli altri casi, tale tutela con un ristoro economico: condivido con il Presidente Monti che questa misura aumenti la prevedibilità dei casi di illegittimo licenziamento e riduca l’incertezza per le imprese. Per quanto riguarda gli ammortizzatori, le principali novità in materia si rinvengono nell’istituzione dell’Assicurazione Sociale Per l’Impiego (ASPI), destinata a sostituire, con carattere universale, le vigenti indennità di disoccupazione e di mobilità. È, inoltre, prevista l’istituzione di “fondi di solidarietà”.
69
Diritto e diritti
Lasciamo da parte le ideologie Un avvocato giuslavorista e l’argomento più caldo del momento: il lavoro tra politica, economia e dualismo delle tutele Articolo 18, licenziamenti, cassa integrazione. In questi tempi di crisi si parla tanto di diritto del lavoro. Mai come oggi questo tema sembra essere nell’occhio del ciclone. “Anche se in realtà lo è sempre stato” afferma Antonio Carbonelli, avvocato con esperienze sia dalla parte della difesa delle banche sia nella consulta giuridica nazionale della Fiom. “Il contenzioso di lavoro disturba tutti gli interessati, perché li tocca nei loro rapporti quotidiani”.
Il vero tabù è l’articolo 18? Non è un comandamento e se ne dovrebbe parlare senza pregiudizi ideologici. Penso che anche brillanti avvocati sindacali condividano l’opportunità di superare il dualismo delle tutele del nostro diritto del lavoro. Non è possibile che l’impiegata di una piccola realtà licenziata dopo 30 anni e senza motivo sia liquidata con pochi euro, e che un operaio che ha dato una martellata in testa al datore di lavoro sia reintegrato per un vizio di forma del procedi-
mento disciplinare. Occorre esaminare le criticità delle soluzioni attuali, per cercarne di più equilibrate. Dunque è un problema politico? Non direi. Ormai si è scoperto che è contraddittorio ipotizzare che i prodotti di massa siano realizzati da capitalisti sempre più ricchi che diminuiscono di numero e affamano le masse: chi glieli compra, poi, i prodotti? L’importante invece è non impoverire i ceti medi e bassi. Allora è un problema economico? Neanche. È un problema di riflessione critica. La mancanza di tutele pone sotto stress chi lavora: in Argentina 20 anni fa sono stati liberalizzati i licenziamenti, e la gente non comprava più neanche un televisore. Ma l’eccesso di tutele pone sotto stress le imprese: assumono poco perché un licenziamento può costare caro. Questi stress vanno ridotti, così si lavora meglio e si rende di più. Cosa ne pensa delle liberalizzazioni? Non credo nella pubblicità, perché il rapporto professionale si basa sulla fiducia personale. Più complesso il problema delle tariffe: da un lato il ruolo dell’avvocato è essenziale in una società civile, e la concorrenza presenta degli inconvenienti. Dall’altro c’è chi osserva che con un patto preventivo ci si potrebbe rivolgere all’avvocato con più fiducia. Bisogna offrire un prodotto che gli altri non hanno, e fare l’interesse del cliente.
Antonio Carbonelli, professionista con studio a Brescia, è socio AGI - Avvocati Giuslavoristi Italiani. www.giuslav.com/perl/2009people.pl?mode1=detail &pid_people=540
70
Crede importante puntare sulla consulenza preventiva? Mi pare essenziale, e ancor più in un periodo di crisi: se fino al 2007 era tutto più facile, oggi occorre un aggiornamento quasi quotidiano, e molti problemi richiedono la consulenza tecnica preventiva di un professionista; è un errore cercarla quando è troppo tardi.
nale di Milano e abbiamo chiesto la rimozione immediata dei siti, la cancellazione dai motori di ricerca delle copie cache e delle indicizzazioni. Con lo scopo di ottenere non solo la cancellazione dei siti esistenti ma anche l’inibizione ad aprirne di nuovi.Urgeva una tutela immediata essendo stato offeso non solo l’onore e la reputazione dei soci ma anche la reputazione commerciale della società che per l’attività svolta recepisce la clientela esclusivamente tramite internet”. Il Tribunale di Milano ha accolto la richiesta con ordinanza riconoscendo sia il diritto alla tutela dell’onore e della reputazione dei soci sia la “reputazione commerciale” sia il periculum in mora, dato che aspettando il giudizio ordinario si perdeva clientela.
Diffamazione via web? C’è il risarcimento Due legali spiegano come sono riusciti a ottenere un compenso per il danno subito da una società offesa e danneggiata online Il web è terreno fertile per la diffamazione. Può accadere per esempio che frasi ingiuriose siano sovrascritte a pagine già esistenti a danno di una società presente online, come quella difesa dagli avvocati Paola Anna Cambiaghi e Marco Somaschini. “Digitando nei motori di ricerca le parole relative alla società apparivano i titoli diffamatori con i siti web e le relative copie cache. La permanenza continua della indicizzazione, costituita dall’inserimento di un sito web nel database di un motore di ricerca, mediante l’uso di apposite parole-chiave, permetteva il riconoscimento del sito da parte dei motori di ricerca e la sua comparsa nelle pagine di risposta alle ricerche degli utenti web” spie-
gano i legali. “Abbiamo presentato un ricorso per provvedimento d’urgenza ex art. 700 c.p.c al Tribu-
STUDIO LEGALE Avv. Paola Anna Cambiaghi e Avv. Marco Somaschini V.le Berengario, 11 - 20149 Milano MM 1 Amendola Fiera Milanocity - Monterosa Tel. 02 87366606 - Fax 02 36558718 Tel. 02 40326688 - Fax 02 36558718 paola.anna.cambiaghi@gmail.com marco.somaschini@gmail.com
LA BOUTIQUE DEL DIRITTO Nel cuore verde di Roma, l’avvocato Alessandra Valletti, autrice di diversi saggi giuridici, gestisce nella sua “boutique del diritto” le problematiche inerenti il diritto del lavoro, della previdenza, di famiglia e tutti gli aspetti del diritto civile. Valletti è anche esperta di e-commerce. “Le tecnologie hanno ampliato notevolmente la possibilità, per le medie e le piccole imprese, di espandersi economicamente. Tutto ciò, però, ha comportato un’attenta disamina dei vari aspetti giuridici di tale fenomeno, che è sottoposto a rigidi vincoli normativi, la cui conoscenza e il continuo aggiornamento sono ormai indispensabili” spiega l’avvocato. “Per questo, i miei assistiti si rivolgono, con fiducia, al mio studio, per la redazione e la conclusione dei contratti online, nonché per la risoluzione di tutti i vari aspetti giuridici che coinvolgono lo svolgimento del commercio elettronico. Non solo. Le piccole e medie imprese, ma anche privati, nella mia boutique del diritto, trovano sempre una risposta pronta e aggiornata alle loro problematiche in ogni settore. E ogni soluzione proposta è finalizzata al raggiungimento del risultato, in tempi rapidi”. Studio legale Alessandra Valletti - Via di Monteverde, 25 - Roma Tel. 06 58200746 - Fax 06 58200746 - studio_valletti@libero.it
71
Vincere lo stress Lo stress: la vera malattia professionale dei tempi moderni, che crea inevitabilmente tensioni, ansia e nervosismo, ma allo stesso tempo un male che può essere sconfitto con successo, prima che possa sconfiggere noi. E allora come giocare d’anticipo? La risposta è Villa Eden, un luogo dove salute e bellezza hanno il dono del sorriso ed il linguaggio della gioia, dove la sostenibile leggerezza del benessere è la filosofia di vita. FateVi avvolgere da un’atmosfera di puro relax e ritrovate il Vostro equilibrio naturale, immersi in un’oasi idilliaca dove sembra che il tempo si sia fermato. VILLA EDEN - OASI DI SALUTE & BELLEZZA - MERANO (BZ) - TEL. 0473 23 65 83 - www.villa-eden.com