HUESERS Magazine September 2023

Page 1

€ 15 Jewelry Fashion Design Lifestyle HUESERS MAGAZINE July August Sept23 Stories from the luxury world

_editorial

La gioielleria di domani è custodita nelle mani e nella creatività, nella cultura e nelle esperienze dei giovani di oggi: saranno loro a tenere vivo il passato e al tempo stesso a reinventare il concetto stesso di gioiello con gli strumenti e le tecnologie di un futuro che oggi facciamo fatica perfino a immaginare. Da parte sua la gioielleria, come ogni forma d’arte, continua a interpretare creativamente la società e lo spirito del tempo: non è certo un caso che il nuovo vocabolario della generazione Z sia sempre più spesso condiviso tanto da giovani designer e nuovi talenti orafi quanto da grandi brand internazionali. Molte delle nuove collezioni e creazioni indipendenti sono la traduzione indiretta e preziosa delle parole che in quel vocabolario si sono guadagnate un posto d’onore: sostenibilità, resistenza, sperimentazione, comunità, fluidità, ambiente. Concetti che in tutto il mondo stanno investendo ogni ambito del nostro vivere, dalla moda all’ospitalità, dal cinema al furniture design ai prodotti editoriali e che sono destinati a influenzare positivamente il nostro prossimo futuro.

The jewellery of tomorrow is in the hands and in the creativity,culture and experiences of today’s young people: they will be the ones to keep the past alive,and at the same time to reinvent the very concept of jewellery with the instruments and technologies of a future that we can’t even imagine today.

For its part,jewellery,like any form of art,continues to creatively interpret society and the spirit of the times: it’s no coincidence that the new vocabulary of Gen Z is increasingly shared by both young designers and new goldsmith talents,as well as by big international brands.

Many of the new collections and independent creations are the indirect and precious translation of the words that have earned a place of honour in that vocabulary: sustainability,resistance,experimentation, community,fluidity,environment.

Concepts that are affecting every area of our lives all over the world,from fashion to hospitality,from cinema to furniture design to publishing products and which are destined to positively influence our near future.

July/August/September23

EDITOR-IN-CHIEF Vincenzo Carbone

EDITORIAL DIRECTOR

Domenico Festa

domenico.festa@huesersmagazine.com

EDITORIAL COORDINATOR

Antonella Garello

antonella.garello@huesersmagazine.com

ART DIRECTOR

Fabrizio Majerna

CONTRIBUTORS

Lea Allen, Silvia Badalotti, Cristina Calancea, Rosa Chiesa, Olympia de Molossi, Riccardo Ferrato, Ylenia Festa, Valentina Gilardoni, Ludovica Mereghetti, Samantha Primati, Asja Redolfi, Donatella Zappieri

EDITORIAL OFFICE

NAVA COMUNICAZIONE

Via Lattanzio, 15 - 20137 Milano - Italy

CONTACTS

editorialstaff@huesersmagazine.com

HUESERS IS PUBLISHED BY

PRODES ITALIA SRL

Via Sansovino, 6 - 20133 Milano - Italy +39 02.36580208 info@huesersmagazine.com

ADVERTISING adv@huesersmagazine.com Italy

Barbara Pedone barbara@prodesitalia.com - +39 3286345142

Other Countries

Cherine Zoia cherine@prodesitalia.com - +39 3519179356

PRINTED BY Denona doo

Getaldićeva 1 - 10 000 Zagreb - Croatia

All rights reserved. Total or partial reproduction of this work, in any form or by any means, electronic, mechanical or otherwise, is strictly prohibithed without prior permission of the author. Registration at the Ordinary Court of Milan no. 3170/2022 of 25/03/2022. Enrolment in the Public Press Register. € 15 Jewelry Fashion Design Lifestyle HUESERS MAGAZINE Luglio Agosto from the luxury
Brooch by B OZART MILANO. Model: NÚBIA MACEDO
HUESERS - 010 summary events 027 _Gucci fashion 021 _Timothée Chalamet heritage 013 _Piaget 111 interview 033 _Pianegonda 114 _AFF stories 041 _#11 Hidden 013 legends 030 _Carrera y Carrera 116 _GemGenève design spotlight 088 _In & Out 111 _Amlé education hospitality 068 _Golden Roadmap 072 _Damiani 074 _Marco Bicego bridal 056 _Arabian Charm 051 _Peter Langner preview 078 _MJW talents 076 _Alessandro Paone 097 _#13 Self Conversations 061 _#12 A.I. Tech

_heritage P IAGET

Nelle due manifatture completamente integrate, la Côte-aux-Fées per i movimenti di orologeria e Plan-les-Ouates (inaugurata nel 2021) per le parti esterne degli orologi e il più grande atelier di alta gioielleria, a Ginevra, la competenza tecnica è al servizio di uno stile estetico unico nel suo genere. La forte passione per l’arte orologiera, la dedizione, il talento e il “saper fare” hanno segnato fin dall’inizio l’origine della Maison e sono ancora oggi i pilastri portanti di ogni gesto all’interno delle Manifatture.

Piaget è tra i pochissimi produttori di orologi di lusso a progettare e produrre i segnatempo interamente al proprio interno, dal concept iniziale sino all’ultimo dettaglio di finitura grazie alla padronanza di tutti gli aspetti di produzione. Questa immensa creatività, supportata dall’artigianalità, permette la creazione di meravigliose collezioni di alta gioielleria e segnatempo iconici.

La storia della Maison, che oggi fa parte del gruppo Richemont, è al tempo stesso semplice e straordinaria e ha inizio nel 1874, quando il giovane Georges-Edouard Piaget fonda il suo laboratorio di orologeria nella fattoria di famiglia nel piccolo villaggio di La Côte-auxFées, nel Giura svizzero. A soli 19 anni, Georges-Edouard produce già movimenti di alta precisione per i più noti brand svizzeri di orologi. Nel corso del XX secolo, suo figlio, e a seguire i suoi nipoti, gli succedono e continuano questo percorso dedicato all’orologeria. Il 1943 segna un punto di svolta, è in questo anno, infatti, che la Maison registra il proprio marchio di fabbrica e produce i primi orologi che saranno venduti con il punzone Piaget. È un successo immediato, con ordini che arrivano da tutto il mondo. Gérald e Valentin Piaget, nipoti di Georges-Edouard e architetti dell’espansione della società, si trovano ben presto a corto di spazio nell’atelier a suo tempo creato all’interno della casa di famiglia

HUESERS - 016 heritage
“Fare sempre più del necessario”: la Maison Piaget è da sempre fedele a questo principio che la guida in ogni suo passo sin dal lontano 1874
piaget
heritage

e, nel 1945, decidono di costruire un nuovo impianto di produzione a poche centinaia di metri di distanza: il luogo che diventerà presto testimone di un periodo di crescita senza precedenti, entrato di diritto negli annali dell’orologeria svizzera. Nel 1957, con il lancio del calibro 9P a carica manuale dello spessore di soli 2 mm, Piaget segna il proprio futuro, un futuro che la vedrà indissolubilmente legata al concetto di orologio ultra-piatto. Il 1960 vede l’arrivo di un altro movimento tra i più piatti al mondo, il calibro 12P a carica automatica, con uno spessore di soli 2,3 mm. Grazie alla loro impressionante sottigliezza e al volume ridotto, questi due meccanismi aprono prospettive completamente nuove in termini di creatività. Da quel momento, le collezioni di orologi Piaget si distinguono per nuovi modelli, con casse di diverse forme e quadranti, arricchiti da pietre dure o preziose.

In quegli stessi anni, il coraggio creativo di Piaget firma ancora una volta un’innovazione nell’estetica della produzione orologiera, con la creazione e produzione a mano di cinturini in oro. Ancora oggi nella Manifattura di Plan-LesOuates si producono manualmente cinturini d’oro, una forma di artigianato tradizionale estremamente rara, che viene tramandata da operaio in operaio proprio perché non viene più insegnata in nessun istituto scolastico. Il lavoro dei maestri orafi Piaget assomiglia molto a quello dei couturier del mondo della moda. Lavorando con fili d’oro, piegano e tessono il metallo prezioso prima di procedere a saldare centinaia di maglie per creare un cinturino la cui qualità principale è la flessibilità. L’espressione più straordinaria di questa tradizione artigiana, così caratteristica della Maison, è rappresentata dagli orologi manchette con cinturini in oro intrecciato a mano. Nella propria incessante ricerca della perfezione, Piaget crea movimenti arricchiti da sublimi decorazioni e finiture tradizionali. Operazioni estremamente delicate come incisione, perlage, lucidatura, smussatura, satinatura o lucidatura a specchio delle superfici che richiedono eccezionale pazienza e destrezza - anche in questi casi, l’attenzione al dettaglio è di vitale importanza.

Anche se la prima vocazione della Maison è stata la produzione di orologi, a partire dagli anni ’60 i maestri artigiani Piaget iniziano a produrre gioielli esclusivi che traggono ispirazione dalle audaci creazioni orologiere e sono pensati per soddisfare le richieste di una clientela diventata nel tempo sempre più esigente. Piaget è ora a pieno titolo una Maison creatrice di gioielli, modelli prodotti come pezzi unici o in edizione limitata, che sono al tempo stesso all’avanguardia e rispettosi

della tradizione. Anche nel caso delle proprie creazioni di gioielleria, Piaget segue alla lettera una regola fondamentale stabilita nel 1957: l’uso esclusivo di oro o di platino.

Nel 1990 Piaget lancia Possession, un’iconica collezione di gioielli che intende rappresentare il potere dell’amore, raffigurandolo come il legame tra due elementi: due anelli d’oro legati per l’eternità che si muovono liberamente uno intorno all’altro come ad evocare il moto perpetuo. Questa collezione è ancora oggi declinata all’interno dell’assortimento Piaget in diverse varianti di colore e dimensione ed è diventata ormai un must have per la clientela della Maison.

Nel 2000, Piaget lancia le collezioni Limelight che si ispirano al glamour dell’Età d’Oro di Hollywood. Con dimensioni generose, purezza delle forme e diamanti, ricordano la tecnica di illuminazione di show e riprese cinematografiche da cui prendono il nome. La collezione Limelight Parigi-New York, per esempio, si ispira alla fantastica architettura

e alla tradizione dell’haute couture di queste due grandi metropoli. Anche la collezione Limelight Couture Precious trae ispirazione dal mondo della moda, in modo particolare dai pizzi, dai lacci dei corsetti e dai dettagli decorativi presenti su molti capi.

Ormai saldamente al top della moda e della cultura contemporanea, le creazioni di Alta Gioielleria di Piaget diventano protagoniste della scena internazionale e vengono indossate da stelle dello spettacolo e da personaggi famosi. Diventata ormai una rinomata Maison di Alta Gioielleria, la Manifattura Piaget ha i mezzi per produrre i modelli di gioielleria più stravaganti inimmaginabili, autentiche opere d’arte di un lusso straordinario. Tra esplosioni di colore, design audace e moderni capolavori creativi, nell’universo di Piaget l’impossibile diventa possibile.

Lo scorso giugno a Firenze nella cornice di Villa Salviatino, a celebrare il solstizio di estate, Piaget ha presentato la collezione “Metaphoria”,

019 - HUESERS piaget

ispirandosi agli elementi più emblematici della natura, l’energia degli oceani, delle montagne, delle foreste, per creare gioielli e orologi di forte impatto cromatico e dalla manifattura versatile e sofisticata.

Nel 1969, Yves Piaget aveva presentato la sua 21st Century Collection, già estremamente all’avanguardia per quell’epoca e secondo la Maison proprio quella collezione ha gettato le basi per lo stile inconfondibile di Piaget. Metaphoria 2023 è una rielaborazione di quella 21st Century Collection, divisa in 41 gioielli e 11 orologi, in due capitoli, Azureia e Beautanica. Nomi che evocano una natura altrettanto metaforica.

Una collezione che non riprende in modo classico le immagini figurative della natura ma al contrario le enfatizza nei dettagli per riportare ai nostri occhi, ed emozionarci, i fenomeni naturali, da lì il nome “Metaphoria”.

Stephanie Sivrière, direttrice artistica della Maison, racconta di essersi ispirata anche all’uso di materiali alternativi quali il legno prezioso e una scelta delle gemme più rare e d’impatto per disegnare una collezione contemporanea ma ben radicata nell’ascolto e osservazione della natura, enfatizzandone i suoi momenti più mozzafiato.

Splendida celebrazione dei “Métiers d’Art”, tesori della tradizione e expertise della Maison, la collezione Piaget Metaphoria rappresenta la quintessenza dei codici di stile di Piaget, dove il design figurativo e immaginario si sposa a un savoir faire senza precedenti verso una ricerca di perfezione e purezza.

Tra le meravigliose creazioni, un pezzo unico: Foliatura, orologio-gioiello con incastonato un magnifico smeraldo colombiano taglio cuscino del peso di 6,59 carati.

Il bracciale in oro bianco rivela un’incredibile maestria artigianale, fondendo foglie stilizzate di crisoprasio e diamanti intrecciati su uno sfondo di oro inciso Decor palace.

Come custode di antichi mestieri, Piaget ripara e restaura qualsiasi gioiello e orologio prodotto sin dal 1874. La Maison tiene molto a cuore questo aspetto di servizio alla clientela che permette di conservare e perpetuare nel tempo l’affidabilità dei propri segnatempo e la bellezza delle collezioni di gioielleria.

HUESERS - 020
heritage
021 - HUESERS piaget

In the two fully integrated facilities, La Côte-aux-Fées for watchmaking movements and Plan-les-Ouates (inaugurated in 2021) for the outer parts of watches and the largest haute jewellery atelier, in Geneva, technical expertise serves a unique aesthetic style. The burning passion for watchmaking art,dedication, talent and “know-how” were the foundations of the Maison right from the beginning and are still the cornerstones of everything within the company today. Piaget is one of the handful of luxury watch manufacturers to design and produce timepieces entirely in-house,from the initial concept to the final finishing detail thanks to mastery of all aspects of production. This immense creativity, underpinned by craftsmanship, allows the creation of wonderful collections of high jewellery and iconic timepieces. The Maison’s history, today part of the Richemont group,is both simple and extraordinary; it all began in 1874, when the young Georges-Edouard Piaget set up his watchmaking workshop on the family farm in the small village of La Côte-aux-Fées,in the Swiss Jura.By the age of 19,Georges-Edouard was already producing high-precision movements for the best-known Swiss watch brands. During the 20th century, his son, and later his grandchildren,took the helm and continued hiswatchmakingjourney.1943markedaturningpoint, as this was the year when the Maison registered its own trademark and produced the first watches that will be sold with the Piaget marking. It was an immediate success, with orders flooding in from all over the world. Gérald and Valentin Piaget, grandchildren of Georges-Edouard and architects behind the company’s expansion, soon found themselves short of space in the atelier created within the family home and, in 1945, they decided to build a new production facility a few hundred metres away: the place that would soon witness a period of unprecedented growth, which entered right into the annals of Swiss watchmaking.In 1957,with the launch of the hand-wound 9P caliber only 2 mm thick,Piaget wrote its future,a future that would see it inseparably linked to the concept of the ultra-thin watch.1960 saw thearrivalofanotheroftheworld’sthinnestmovements, the only 2.3 mm thick self-winding 12p caliber.Thanks to their impressive thinness and compact volume, these two mechanisms opened up completely new

horizons in terms of creativity. From that moment, the Piaget watch collections featured new models, with cases of different shapes and dials enriched by hard or precious stones. In those same years, Piaget’s creative courage once again showcased an innovation in the aesthetics of watchmaking, with the creation and handmade production of gold straps. Even today in Plan-Les-Ouates gold straps are produced by hand, an extremely rare form of traditional craftsmanship, which is handed down from artisan to artisan as it is no longer taught in any school. The work of Piaget goldsmith masters closely resembles that of couturiers in the fashion world.Working with gold threads,they fold and weave the precious metal before proceeding to solder hundreds of meshes to create a strap with flexibility the star quality. The most extraordinary expression of this artisan tradition,so characteristic of the Maison, is represented by the manchette watches with hand-woven gold straps. In its relentless pursuit of perfection, Piaget creates movements enriched by sublime decorations and traditional finishes. Extremely delicate operations such as engraving, perlage, polishing, chamfering, satin-finishing or mirror polishing of surfaces that require exceptional patience and dexterity - even in these cases,attention to detail is vitally important. Although the Maison’s first vocation was the production of watches, from the 1960s Piaget master craftsmen began to produce exclusive jewellery inspired by daring watchmaking creations and designed to meet the demands of an increasingly demanding clientele.Piaget is now a fullfledgedMaisonthatcreatesjewellery,modelsproduced as unique pieces or in limited edition,which are at the same time avant-garde and respect traditions. Even with its own jewellery creations, Piaget follows the fundamental rule established in 1957 to the letter: the exclusive use of gold or platinum. In 1990 Piaget launched Possession, an iconic collection of jewellery intended to represent the power of love, depicting it as the bond between two elements: two golden rings tied for eternity that move freely around each other as if to evoke perpetual motion.This collection is still available within the Piaget assortment in different colours and size and has now become a must-have for the Maison’s customers. In 2000, Piaget launched the Limelight collections inspired by the glamour of Hollywood’s Golden Age. With generous dimensions, purity of shapes and diamonds, they are reminiscent of the technique of lighting shows and filming from which they take their name.The Limelight Paris-New Yorkcollection,forexample,isinspiredbytheamazing architecture and haute couture tradition of these two great metropolises. The Limelight Couture Precious collection is also inspired by the world of fashion, in

particularbylace,corsetlacesanddecorativedetailson many garments. At the top of contemporary fashion and culture,Piaget’s Alta Gioielleria creations become stars on the international stage and are worn by celebrities and famous people.

Now a renowned High Jewellery Maison, Piaget has the means to produce the most extravagant jewellery models imaginable, extraordinarily luxurious authentic works of art.With explosions of colour,bold design and modern creative masterpieces, in Piaget’s universe the impossible becomes possible.

Last June in Florence in the setting of Villa Salviatino, to celebrate the summer solstice, Piaget presented the “Metaphoria” collection, inspired by the most iconic elements of nature, the energy of the oceans, mountains, forests, to create jewellery and watches with strong chromatic impact, and versatile and sophisticated manufacturing.

In 1969, Yves Piaget presented his 21st Century Collection,already extremely avant-garde for that time and,accordingtotheMaison,itwasthatcollectionthat laid the foundations for Piaget’s unmistakable style. Metaphoria 2023 is a reworking of that 21st Century Collection, formed of 41 pieces of jewellery and 11 watches, over two chapters, Azureia and Beautanica. Names that evoke an equally metaphorical nature. A collection that does not assume in a classic way the figurative images of nature but which actually emphasises them in detail to reveal to us,exciting us, natural phenomena,hence the name“Metaphoria”. Stephanie Sivrière, the Maison’s artistic director, says that she was also inspired by the use of alternative materials such as precious wood and a choice of the rarest and most impactful gems to design a contemporary collection yet well rooted in listening to and observing nature, highlighting its most breathtaking moments. Celebration of the “Métiers d’Art”,treasuresoftheMaison’straditionandexpertise, the Metaphoria collection represents the quintessence of Piaget’s style codes,where figurative and imaginary designiscombinedwithanunprecedentedsavoirfaire towards a search for perfection and purity.

Among the wonderful creations, a unique piece: Foliatura, a jewellery watch with a magnificent Colombian emerald cushion cut weighing 6.59 carats. The white gold bracelet reveals incredible craftsmanship, fusing stylised chrysoprase leaves and braided diamonds onto a gold background engraved Decor palace. As a custodian of ancient crafts, Piaget repairsandrestoresanyjewelleryandwatchproduced since 1874. The Maison takes this aspect of customer service very seriously, allowing it to preserve and continue the reliability of its timepieces and the beauty of its jewellery collections over time.

HUESERS - 022
heritage
“Always going above and beyond”: Maison Piaget has always been faithful to this principle that has guided it every step of its journey since 1874

_fashion C HALAMET

CHIAMATELO COL SUO NOME

Newyorkese di origine francese. Come dire una star col sangue blu. Indizi che la dicono lunga sul suo charme. Un mix magico di sensibilità romantica alla Sturm und Drang del Vecchio Continente e un’attitudine pop chic del Nuovo. Che si traduce in un esile giovane uomo dallo sguardo acuto e indagatore.

Timothée Chalamet

timothée_chalamet

Sensibile e ambizioso. Un empatico da manuale. Di quelli che cambiano la temperatura della stanza in cui entrano. Grazie al suo temperamento è diventato in un batter di ciglia l’attore talentuoso che è. Essere in grado di mettersi nei panni degli altri, e viverli in prima persona, è una dote insolita per Hollywood, e fa la differenza. Non stupisce allora che il serial killer Lee di Bones and All sia diventato tenero e quasi simpatico. Qualità che si poteva già intravvedere in una delle sue prime apparizioni quando in Homeland interpretò Finn Walden, il figlio del vicepresidente degli Stati Uniti. Anche se è stato Luca Guadagnino a scommettere su di lui affidandogli il ruolo di Elio Perlman nel film Chiamami col tuo nome, che gli è valso la candidatura all’Oscar nel 2018 come miglior attore protagonista. Non c’è scampo: Chalamet ha la capacità di attirare gli occhi su di sé e tenerli incollati come se fossero vittime di un incantesimo.

Autentico ed elegante. E quando si parla di eleganza non si parla solo di abiti. Perché uno come lui si può mettere di tutto, nel vero senso della parola. E trasformarlo in qualcosa di “diverso” e bello. Dal look total red con schiena nuda firmato Haider Ackermann sfoggiato alla Mostra del Cinema di Venezia al total white di Alexander McQueen alla prima londinese di Bones and All. Anche nella scelta degli accessori inusuali, come il choker di

CALL HIM BY HIS NAME

A New Yorker of French descent. Like a blueblooded star. These clues speak volumes about his charm. A magical mix of Old-Continent Sturm und Drang romanticism and the pop-chic attitude of the New World. This translates into a slender young man with an inquisitive, curious gaze.

perle e piccole ossa di Vivienne Westwood, il suo stile è personalissimo. Perché la sua eleganza emerge dal modo in cui osserva il momento in cui si trova. E ci si adatta. Si muove naturalmente in qualunque spazio, e in qualunque ruolo, come se gli appartenesse da sempre. A partire dal giovanissimo sovrano Enrico V d’Inghilterra di The King al tormentato Laurie di Piccole Donne, dallo spaventato skater punk di Don’t Look Up all’intrepido Paul Atreides di Dune Allo spaesato Elio di Chiamami col tuo nome Un gesto di mani, un’alzata di sguardo. Una sorsata di caffè, l’estetica dei suoi movimenti è come un’opera d’arte di cui si subisce la sindrome di Stendhal.

Ambiguo e non fluido. È un uomo che non ha paura di mostrare le proprie fragilità. Tutte quelle manifestazioni che per cultura (e noia) si identificano con l’universo femminile le racconta con spontaneità.

Non si vergogna a raccontare di aver pianto dopo aver capito quanto minima fosse la sua parte in Interstellar. Emotivo senza paura. In questi anni di frigidità digitale, si espone senza paura, manifestando le proprie emozioni. Una rarità. Timothée ha dato vita a una nuova forma di sensualità plasmando un nuovo genere di uomo.

Sensitive and ambitious.Quintessentially empathetic. Oneofthosepeoplewholightuptheroomwhenthey comein.Withhistemperament,hebecamethetalented actor he is today in the blink of an eye.Being able to put yourself in other people’s shoes, and experience them firsthand, is an unusual skill for Hollywood, and it makes all the difference. Unsurprisingly, Lee, the serial killer in“Bones and All”,has become sweet and almost likeable. This quality already emerged when he played one of his first roles, Finn Walden, the son of the vice president of the United States, in “Homeland”. However, Luca Guadagnino was the one who bet on him by entrusting him with the role of Elio Perlman in the film “Call me by your name”, which earned him an Oscar nomination for best actor in 2018.There is no escape: Chalamet can attract eyes and keep them glued to him as if they were under a spell.Authentic and elegant.And when we talk about elegance, we don’t just talk about clothes. Someone like him can literally wear anything. And transform it into something “different”and beautiful. From the total red bareback look by Haider Ackermann he flaunted at the Venice Film Festival to the total white look by Alexander McQueen at the London premiere of “Bones and All”. His style is very personal, even in the choice of unusual accessories, such as a pearl and bone choker by Vivienne Westwood. Because his elegance emerges from the way he observes the moment in which he is. And he fits in. He moves naturally in any space and role as if he had always belongedinit.FromaveryyoungHenryVofEngland in “The King” to the tormented Laurie in “Little Women”, from the frightened skater punk in “Don’t Look Up” to the intrepid Paul Atreides in “Dune”. Or a disoriented Elio in “Call me by your name”. A hand gesture, his eyes looking up. A sip of coffee. His movements look like a work of art triggering Stendhal syndrome. Ambiguous and not fluid. He is a man who is not afraid to show his weaknesses. He spontaneously expresses himself in ways that,by culture (and boredom), we tend to identify with the female universe. He is not ashamed to say he wept when he realised his part in “Interstellar” was so small. Fearlessly emotional. In these years of digital frigidity, he fearlessly exposes himself, expressing his emotions. A rarity. Timothée started a new form of sensuality,shaping a new kind of man.

HUESERS - 026
fashion
Timothée Chalamet
timothée_chalamet

_events

G UCCI

Una rappresentazione della vita e del tempo, raccontata attraverso lo scorrere delle stagioni. È proprio qui che nasce la storia del brand, quando Guccio Gucci inizia a produrre articoli in pelle artigianali nel 1921. Gucci, oggi parte del gruppo Kering, è uno dei marchi del lusso più prestigiosi al mondo. L’ingresso nel mondo dell’alta gioielleria è recente ma fin dal suo esordio la Maison ha saputo stupire e ammaliare il proprio pubblico grazie a un forte coraggio creativo e alla ricerca delle pietre più rare e straordinarie, spesso incassate in audaci silhouette e giochi cromatici. Per quest’ultima collezione, il viaggio immaginato da Gucci Allegoria inizia con la primavera e il risveglio della natura, accolto con una sorpresa e una meraviglia sempre nuove. Lo spirito spensierato di questo periodo ispira design unici, caratterizzati da colori freschi che ricordano i molteplici fiori che costituiscono l’iconico motivo Flora di Gucci. A evocare questo fermento di vita è, ad esempio, una splendida tormalina verde taglio coussin da 226 carati con incastonatura traforata, sapientemente lavorata e ornata da motivi a stella e diamanti taglio baguette, che illumina con la sua intensità la collana, la cui catena è impreziosita da diamanti e tormaline colorate. Se la primavera rappresenta il fermento della vita, l’estate ne coglie l’esplodere, trovando espressione in colori saturi, con smeraldi, spinelli e tormaline Paraiba, cosparsi di diamanti dalle molte sfaccettature. Abbinamenti inattesi e tagli audaci testimoniano la straordinaria creatività di Gucci e il suo savoir-faire. L’autunno porta con sé un cambiamento con tonalità più calde e quiete che trasmettono una delicata morbidezza, racchiusa in pietre setose e luminose, come lo zaffiro giallo, la tormalina rosa e il granato mandarino. Al centro di una delle varie collane, uno zaffiro giallo da 78 carati e una colorata serie di tormaline e diamanti.

Infine, è l’inverno a concludere il ciclo, quando il ritmo è scandito dal silenzio cristallizzato della neve e dalla quiete della natura, a cui si contrappongono la luce e la gioia delle festività natalizie. Le sensazioni dell’inverno sono esaltate dai diamanti, che esprimono la gioia e lo spirito delle festività: Gucci presenta infatti esclusivi diamanti antichi di taglio europeo che luccicano di tenui colori caleidoscopici – e accennano alla vivace primavera che verrà, quando ricomincerà il ciclo delle quattro stagioni. Quello a cui la Maison Gucci mira è offrire al cliente un’esperienza unica nel suo genere, dettata dalla passione, dalla creatività e dalle emozioni, oltre alla massima qualità artigianale. Una connessione emotiva con ogni singolo cliente come unico motore per soddisfare appieno i desideri di una clientela sempre più esigente.

events
Presentata lo scorso giugno a Firenze, nella splendida cornice di Palazzo Settimanni, sede dell’archivio storico del marchio, la nuova collezione di alta gioielleria Gucci, battezzata Allegoria, cattura le stupefacenti sfaccettature della natura e la sua raffinata bellezza lungo l’inesorabile mutare nelle stagioni

The new Gucci high jewelry collection, called Allegoria, was presented last June in Florence, in the splendid setting of Palazzo Settimanni, home to the brand’s historical archive. It captures the astonishing facets of nature and its refined beauty during the inexorable change in seasons

A representation of life and time, told through the passing of seasons.It’s precisely here that the history of the brand was born, when Guccio Gucci began producing handcrafted leather goods in 1921. Gucci,nowpartoftheKeringGroup,isoneofthemost prestigious luxury brands in the world. The entry into the world of high jewellery is recent, but since its debut, the fashion house has been able to amaze and captivate its audience thanks to a strong creative courage and the search for the rarest and most extraordinarystones,oftensetinboldsilhouettesand play of colours. For its latest collection, the journey imagined by Gucci Allegoria begins with spring and the awakening of nature, greeted with ever new surprises and marvels. The carefree spirit of this periodinspiresuniquedesigns,characterizedbyfresh colours that recall the multiple flowers that make up Gucci’s iconic Flora motif. There’s one example that evokes this excitement of life: a splendid green cushion cut tourmaline, 226 carats with pierced mounting, skilfully processed and decorated with star motifs and baguette cut diamonds, which illuminates the necklace with its intensity. The

chain is embellished with diamonds and coloured tourmalines.Ifspringrepresentstheexcitementoflife, summer captures its explosion,finding expression in saturated colours,with emeralds,spinels and Paraiba tourmalines, sprinkled with multi-faceted diamonds. Unexpected combinations and bold cuts testify to Gucci’s extraordinary creativity and expertise. Autumn brings a change with warmer and quieter tones that convey a delicate softness,enclosed in silky and luminous stones, such as yellow sapphire, pink tourmalineandmandaringarnet.Atthecentreofone of the various necklaces, a 78-carat yellow sapphire and a colourful series of tourmalines and diamonds. Finally,winter concludes the cycle,when the rhythm is marked by the crystallized silence of the snow and the stillness of nature, which are contrasted by the light and joy of the Christmas festivities. Winter sensations are enhanced by diamonds,which express the joy and spirit of the holidays: Gucci presents exclusive European-cut antique diamonds that sparkle with soft kaleidoscopic colours and hint at the lively spring to come, when the cycle of the four seasonswillstartagain.WhattheHouseofGucciaims at is to offer the customer a one-of-a-kind experience, dictated by passion, creativity and emotion, as well as the highest quality craftsmanship. An emotional connectionwitheachindividualcustomerastheonly means to fully satisfy the wishes of an increasingly demanding clientele.

031 - HUESERS
gucci

CARRERA yCARRERA

Riconosciuto ormai come uno dei trenta brand di gioielleria più prestigiosi al mondo, Carrera y Carrera affonda le proprie radici nel cuore della cultura e delle tradizioni spagnole. Il fondatore, un giovanissimo Saturio Esteban Carrera, si trasferisce nel 1885 dalla cittadina di Alcalá de Henares - oggi Patrimonio Unesco - a Madrid, dove apre un piccolo laboratorio orafo nel cuore del Barrio de Las Letras, già ritrovo dei migliori scrittori del “secolo d’oro” spagnolo. Il figlio José Esteban, perfezionatosi a Parigi, torna a Madrid e prosegue l’attività paterna, aprendo un nuovo atelier in Calle Santa Isabel e istruendo nell’arte orafa, non avendo lui stesso figli, i quattro nipoti José, Saturio, Pedro, Andrés. L’azienda guadagna rapidamente una solida reputazione grazie all’originalità dello stile, a tecniche di lavorazione innovative e alla maestria nel taglio

e nell’incisione delle gemme, tanto che nel 1960 conquista le cronache realizzando la tiara per il matrimonio dell’aristocratica Fabiola di Mora y Aragón col re cattolico Baldovino del Belgio. Sarà il pronipote del fondatore, Manuel Carrera, a trasformare l’impresa di famiglia in un brand globale riconosciuto internazionalmente, con collezioni ispirate in totale libertà all’arte e alla cultura spagnole, alla natura, agli animali: veri e propri capolavori, in un equilibrio sapiente di volumi dove la gioielleria sconfina nella scultura ed è fortissima la componente simbolica e figurativa. Creazioni di Carrera y Carrera sono esposte in gallerie, musei e collezioni private in tutto il mondo; i gioielli del brand - tutti lavorati a mano e caratterizzati dalla particolare finitura matte-gloss, che dona all’oro un effetto vellutato ed esalta i particolari delle micro sculture -

sono apprezzati e richiesti da famiglie reali, aristocratici, celebrità, così come attrici e top model che hanno spesso prestato i loro volti anche per le campagne di comunicazione del brand. Dopo la battuta d’arresto degli ultimissimi anni, Carrera y Carrera si ripresenta oggi ai mercati internazionali con una nuova dirigenza e un direttore creativo del calibro di Manuel Calvo, già anima creativa di Magerit, forte di una lunga esperienza nel settore e vincitore di diversi premi di design del gioiello. Appassionato conoscitore di Art Nouveau e letteratura fantasy, Calvo trae ispirazione dall’arte, dalla mitologia, dalle antiche civiltà e dalla natura, e le sue intenzioni sono riportare Carrera y Carrera alle proprie gloriose origini, arricchendole con la propria passione e sensibilità.

_legends
Dopo le difficoltà degli ultimi anni, per la manifattura spagnola si apre una nuova fase, con un nuovo team dirigenziale che intende tornare al cuore e al DNA dell’heritage aziendale
carrera y carrera

Now recognised as one of the world’s thirty most prestigious jewellery brands,Carrera y Carrera has its roots in Spanish culture and traditions. In 1885, the founder(averyyoungSaturioEstebanCarrera)moved from the town of Alcalá de Henares - now a UNESCO World Heritage Site - to Madrid, where he opened a small goldsmith’s workshop in the heart of the Barrio de Las Letras,already a meeting place for the best writers of the Spanish‘siglo de oro’.His son José Esteban,who completed his studies in Paris,returned toMadridandcontinuedhisfather’sbusiness,opening a new atelier on Calle Santa Isabel. As he had no children,he taught the art of goldsmithing to his four nephews José, Saturio, Pedro, Andrés. The company quickly gained a solid reputation thanks to its unique style, innovative manufacturing techniques and skill in cutting and engraving gems.In 1960 it was all over the news for creating the tiara for the wedding of the aristocrat Fabiola di Mora y Aragón with the Catholic King Baudouin of Belgium. The founder’s greatgrandson,Manuel Carrera,would later transform the family business into an internationally recognised brand,with collections freely inspired by Spanish art and culture, nature, and animals: real masterpieces

skillfully balancing volumes,where jewellery borders on sculpture and features a powerful symbolic and figurative component. Carrera y Carrera creations are exhibited in galleries, museums and private collections worldwide. The brand’s jewellery pieces are handmade and feature a matte-gloss finish, giving the gold a velvety effect and enhancing the micro sculptures’ details. They are appreciated and requested by royal families,aristocrats,celebrities,as well as actresses and supermodels who have often lent their faces to the brand’s campaigns. After the setbackofthelastfewyears,CarrerayCarrerareturns to international markets with a new management and Manuel Calvo as creative director, already the creative soul of Magerit,with a long experience in the industry and the winner of several jewellery design awards. A passionate Art Nouveau connoisseur and avid fantasy reader, Calvo draws inspiration from art, mythology, ancient civilizations and nature. He intends to bring Carrera y Carrera back to its former glory,enriching it with his passion and sensitivity.

HUESERS - 034
_legends
After the hardships of recent years, a new phase is starting for the Spanish manufacturer, with a new management team that plans to return to the heart and DNA of the company’s heritage

_interview

PIANEGONDA

Un’icona in the making

Betony Vernon racconta la sua prima collezione disegnata per Pianegonda. Una collezione dal nome evocativo, Assoluto. Vuole significare l’inizio, un nuovo inizio per il brand che ha scelto la designer come sua direttrice creativa. «La mia anima di designer si è espressa in questa collezione. Qui ho voluto dare qualcosa in più ai gioielli. Essendo la prima e quella di rottura con il passato. Un invito a considerare la meraviglia della vita». Assoluto rappresenta l’anima dell’Universo, demiurgo dal potere creativo. Simbolo di umiltà e verità. Il messaggio, olistico e molto potente, è raccontato da 23 gioielli che rappresentano la struttura molecolare, il concetto di atomo nella sua più stupefacente semplicità. Un’alternanza di sfere lucidissime e catene moderne in argento 925 protetto da due micron in argento 999, ovvero argento puro. Ogni pezzo è realizzato in microfusione e assemblato e ultimato interamente a mano. E ricoperto da una protezione antiossidante di nanoceramica che aumenta la resistenza agli agenti atmosferici e all’uso quotidiano, senza alterare la matericità e il colore dell’argento. Interpretati da una bellezza unica e imperfetta, Anna Cleaveland, che come una ninfa ne valorizza il significato archetipico. Quando si indossano hanno qualcosa di magico, sono come un talismano che protegge e ricorda che ognuno ha la responsabilità di essere parte di un tutto condiviso. «Siamo tutti uniti perché la materia di cui siamo fatti è comune. Noi siamo fatti di atomi che sono la vita del cosmo. Siamo uno. Il mio è un messaggio di esortazione a tornare allo spirito e prendere coscienza che la scienza racconta la verità della vita. È sotto gli occhi di tutti» racconta Betony Vernon. Indossare un atomo in forma di gioiello significa così prendere consapevolezza che si condivide il miracolo della vita.

Pianegonda è stato coraggioso in questo, ha compreso che serviva una rottura con il passato affrontando un lavoro molto serio di riposizionamento del brand e ha dato fiducia al talento e all’esperienza di Betony Vernon investendola dell’incarico di Direttore Creativo. Americana naturalizzata italiana, la designer ha una grande passione per il Belpaese e per le capacità artistiche, creative e artigianali che solo in Italia si possono trovare. «Ho da sempre visto Pianegonda come un brand di rottura che sapeva osare e quando mi hanno chiamata per l’incarico ho risposto di sì, senza esitare. Credo che sia molto vicino alla mia visione estetica del bold e contemporary» afferma. Una scelta che ha portato l’artista al trasferimento in Italia dopo 14 anni vissuti a Parigi per dedicarsi unicamente a Pianegonda.

HUESERS - 036 interview
«Voglio lanciare un messaggio che non sarà mai vecchio e dare vita a qualcosa di iconico e riconoscibile al primo sguardo»

Betony Vernon talks about her first collection designed for Pianegonda. A collection with an evocative name, Assoluto. It means the beginning, a new beginning for the brand that chose the designer as its creative director. “My soul as a designer has been expressed in this collection. I wanted to give something more to the jewelry.It’s the first collection and it represents a break with the past.An invitation to consider the wonder of life”. Assoluto represents the Universe’s soul,the demiurge with creative power. The symbol of humility and truth. The holistic and very powerful message is told by 23 jewels that represent the molecular structure,the concept of the atom in its most amazing simplicity. An alternation of very shiny spheres and modern chains in 925 silver,protected by two microns in 999 silver,or pure silver. Each piece is made by investment casting and assembled and finished entirely by hand.It’s covered with a nanoceramic antioxidant protection that increases the resistance to atmospheric agents and to daily use, without altering the materiality and colour of the silver. The jewels are interpreted by a unique and imperfect beauty,Anna Cleaveland,who enhances their archetypal meaning like a nymph. When they are worn they have something magic, like a talisman that protects and reminds us that everyone has the responsibility to be part of a shared

whole.“We are all united because the matter we are made of is common.We are made of atoms which are the life of the cosmos.We are one.Mine is a message of exhortation to return to the spirit and become aware that science tells the truth of life. It’s there for alltosee”saidBetonyVernon.Wearinganatominthe form of a jewel means becoming aware that you are sharing the miracle of life.

Pianegonda was courageous in this, it understood that a break with the past was needed by tackling a very serious job of repositioning of the brand, and it trusted Betony Vernon’s talent and experience by appointing her as Creative Director. Thedesigner,AmericannaturalizedItalian,hasagreat passion for the“Belpaese”and for the artistic,creative and artisan skills that can only be found in Italy. “I have always seen Pianegonda as a breakthrough brand that knows how to dare,and when they called me for the job I said yes, without hesitation. I think the brand is very close to my aesthetic vision of bold and contemporary” she said. A choice that led the artist to move to Italy,after 14 years living in Paris,to devote herself solely to Pianegonda.

pianegonda
An icon in the making
“I want to launch a message that will never grow old and give life to something iconic and recognizable at first glance”
Betony Vernon, Creative Director.

_exclusivity

M ISENO

Le creazioni di Miseno prendono vita da quell’indecifrabile intrico di arte, natura, tradizioni e senso del bello che sono l’essenza del Made in Italy. Il nome stesso richiama da un lato il mitico trombettiere Miseno così come lo ricorda Virgilio nell’Eneide, ucciso da Tritone invidioso della sua arte e seppellito da Enea proprio a Capo Miseno; dall’altro l’antica città di Misenum, in epoca romana strategico porto militare e prosperoso sito residenziale dell’area napoletana. Secondo la leggenda, chi entrava in città attraverso il suo arco avrebbe trovato amore e felicità: e proprio l’Arco Felice dell’antica Misenum è oggi l’emblema dell’azienda orafa fondata nel 2014 da Antonio Cardamuro. Base negli Stati Uniti, radici, memoria e produzione saldamente radicate in Italia, Miseno ha sviluppato uno stile proprio, con richiami evidenti alle atmosfere mediterranee rielaborate in chiave moderna e con un occhio attento alle aspettative dei mercati internazionali, in primis quello americano. Ma il savoir faire è tutto italiano. Antonio Cardamuro ha aperto la propria attività dopo lunghi anni di esperienza presso realtà importanti come Bulgari, Bedat e Buccellati: è lui che progetta e disegna le collezioni e ogni pezzo viene poi realizzato artigianalmente a Valenza. I gioielli - in oro ravvivato da un gioco sapiente di diamanti e zaffiri multicolor, turchese, corallo e altre pietre naturali come la malachite, l’onice, la madreperla, il lapislazzuli, la tsavorite - sono realizzati a mano da abili artigiani e curati in ogni dettaglio. Di volta in volta Antonio Cardamuro ha preso ispirazione per le sue collezioni da meraviglie artistiche o naturali della sua terra d’origine: dai mosaici policromi dell’antica città romana di Baia, la “Pompei sommersa”, splendido sito archeologico adagiato sui fondali della baia di Capo Miseno (Baia Sommersa); dai fasci di luce mobili e cangianti del Faro di Capo Miseno (Faro); dal movimento, i colori e la straordinaria limpidezza delle acque della costa campana (Foglia di Mare); dallo splendore unico al mondo di un’isola celebrata in tante opere letterarie e cinematografiche (Procida); dai riflessi del sole sulla superficie dell’acqua (Raggi), o dalla sabbia dorata della meravigliosa costa campana (Sabbia d’oro). Fiore all’occhiello è infine la collezione di pezzi unici: si tratta di capolavori d’arte orafa di grande personalità, in oro e pietre naturali, originalissimi per design e cromie e frutto di una totale libertà espressiva.

HUESERS - 040 exclusivity
Napoletano trapiantato negli Stati Uniti, Antonio Cardamuro rende omaggio con le sue collezioni alla propria terra d’origine: nei suoi gioielli rivive tutta l’inafferrabile magia del Mediterraneo

Miseno’s creations come to life from an unfathomable mix of art, nature, traditions and a sense of beauty, which are the essence of Made in Italy. The name echoes on one hand the mythical trumpeter Misenus, as described in Virgil’s Aeneid, killed by Triton, who was jealous of his art, and buried by Aeneas at Capo Miseno; on the other hand, the ancient city of Misenum, a strategic military port in Roman times, and a thriving residential site in the area of Naples. According to legend, those who entered the city through its arch would find love and happiness: and the Arco Felice of ancient Misenum is now the emblem of the jewellery company founded by Antonio Cardamuro in 2014. Based in the United States, but with Italian roots, memory and manufacturing, Miseno has developed its style with clear references to Mediterranean atmospheres reconsidered with a modern flair and an eye to the expectations of international markets, primarily the American one.But the brand’s know-how is all Italian. Antonio Cardamuro opened his own business after many years of experience at leading companies such as Bulgari, Bedat and Buccellati. He is the one who develops and designs the collections, and each piece is then handcrafted in Valenza. The jewellery - in gold with vibrant pops of multicolour diamonds and sapphires, turquoise, coral and other natural stones

such as malachite,onyx,mother-of-pearl,lapis lazuli, and tsavorite - are handmade by skilled craftsmen with meticulous attention to detail. For each collection, Antonio Cardamuro has been inspired by the artistic or natural wonders of his homeland: from the polychrome mosaics of the ancient Roman city of Baia - the “underwater Pompeii” - a stunning archaeologicalsitenestledontheseabedofthebayof CapoMiseno(BaiaSommersa);themoving,iridescent light beams of the lighthouse of Capo Miseno (Faro); the movement, colours and impressive transparency of the sea along the Campania coastline (Foglia di Mare);theuniquesplendourofanislandcelebratedin many literary and cinematographic works (Procida); the sun glints on the sea (Raggi), or the golden sand of the beautiful Campania beaches (Sabbia d’oro). Finally, the brand’s flagship is a collection of unique pieces: jewellery masterpieces featuring gold and natural gemstones, with a distinctive style and personality,unique colours,the result of full creative freedom.

miseno
A Neapolitan in the United States, Antonio Cardamuro pays tribute to his homeland with his collections, reviving the elusive magic of the Mediterranean in his jewellery

#11_storiesfrom the luxury world

Concept: ASJA REDOLFI / Photographer: RICCARDO FERRATO - Assistant: LAURA VIVALDI / Styling: OLYMPIA DE MOLOSSI A ssistant: GIULIA GIACHI / Mua: ASJA REDOLFI - A ssistant: Giorgia Grisi / Model: NÚBIA MACEDO / Model: IRIS DENISOV Earrings + brooch: Vintage Collection by DONATELLA PELLINI
Brooch + ring: CLAUDIO CANZIAN

Necklace: CLAUDIO CANZIAN

Rings: LA VUE MILANO
Glasses + brooch: BOZART MILANO

_bridal

PETER LANGNER

Designer tedesco in Italia da oltre trent’anni, Peter Langner oggi detta tendenza nel settore bridal

Visto il suo passato di collaborazioni con Christian Dior, Emanuel Ungaro, Guy Laroche e Christian Lacroix, è inevitabile nutrire grandi aspettative rispetto al lavoro di Peter Langner, designer tedesco trapiantato da oltre trent’anni in Italia - aspettative che immancabilmente non vengono tradite. Dopo la laurea a Parigi nella prestigiosa scuola di design Ecole de la Chambre Syndicale de la Couture Parisienne e le esperienze lavorative con alcuni dei migliori couturier, Langner trova nell’Italia degli anni Novanta la sua nuova casa. La prima tappa è Roma, in quegli anni centro dell’Alta Moda italiana: Langner vi fonda la sua maison di abiti da sposa che decide poi di trasferire a Milano, dove ancora oggi è operativa e detta tendenza nel settore bridal. Il suo atelier milanese, che vanta collaborazioni con designer del mondo del lusso e della moda come Sergio Rossi e Chopard, è un’officina di artigiani specializzati che creano meticolosamente a mano e su misura abiti architettonici e sofisticati realizzati con i migliori tessuti - dai pizzi italiani e francesi ai Mikado di seta - e con un occhio di riguardo al tema della sostenibilità. Il designer, infatti, ha sempre riutilizzato gli scarti di laboratorio trasformandoli in nuovi tessuti e ricami esclusivi: i ritagli di chiffon trovano nuova vita in intrecci composti da piccoli cubi soffici o petali leggeri e l’organza a striscioline ricrea la tridimensionalità grazie alla sovrapposizione di più strati di tessuto ondulato. Sempre nell’ottica del riutilizzo delle materie, Langner ha anche iniziato a impiegare nelle produzioni alcuni tessuti sostenibili come la seta biologica, il mikado e il poliestere

ottenuti da bottiglie di plastica. Per il packaging, invece, ha optato per l’utilizzo di carta riciclata, di sacche biodegradabili per contenere gli abiti e di tessuto riutilizzato per custodire i veli. Per il 2023 Peter Langner svela il volto primaverile dei tessuti che si reinventano in drappeggi e ricami studiati con cura. La collezione si chiama, non a caso, Awake per rappresentare il risveglio dell’antica arte artigianale che trasforma chiffon, pizzi, nastri intrecciati, tuniche e tulle in armoniche eleganze. Completano la linea Peter Langner anche gli abiti da sera, preziosi scrigni di bellezza che hanno conquistato il mondo intero calcando anche i red carpet più esclusivi. Le collezioni da sposa e da sera del designer sono presenti in più di 14 Paesi in tutto il mondo, con un focus in America e Asia che spiccano come i mercati più strategici per il brand. La creatività di Langner non si esaurisce, però, al solo mondo delle spose. Il designer le accompagna anche nel loro futuro di coppia: la casa. Infatti Peter Langner è anche home decor e, attraverso morbide lenzuola in fibre naturali, completi da bagno dai toni pastello e coloratissimi cuscini realizzati con raffinati tessuti italiani e francesi intende ricreare l’immaginario di una tipica casa di campagna e rendere omaggio all’Italia, alla sua cultura, eccellenza e unicità.

HUESERS - 054 bridal
peter_langner

Given his history of collaborations with Christian Dior, Emanuel Ungaro, Guy Laroche and Christian Lacroix, it is inevitable to have high expectations for Peter Langner’s work.A German designer in Italy for overthirtyyears,hehasnotfailedtomeetthem.After graduating from the prestigious Ecole de la Chambre Syndicale de la Couture Parisienne design school in Paris and working with some of the world’s best couturiers, Langner found his new home in Italy in the 1990s. He first landed in Rome, which was the heart of Italian high fashion in those years. Langner founded his bridal fashion house there and then decidedtorelocateittoMilan,whereitstillsetstrends in the bridal sector.His Milanese atelier,priding itself on collaborations with high-end fashion designers such as Sergio Rossi and Chopard, is a workshop of specialised artisans who meticulously create architectural and sophisticated dresses made of the finest fabrics - from Italian and French lace to Mikado silk - with an eye to sustainability. The designer has always reused laboratory waste, transforming it into new unique fabrics and embroideries. Chiffon scraps find new life interlaced into small soft cubes or light petals, and organza strips recreate a threedimensional effect by overlapping several layers of wavy fabric. Again intending to reuse and upcycle, Langner has also begun to use sustainable fabrics such as organic silk, mikado and polyester obtained from plastic bottles. For the packaging, however, he has opted for recycled paper, biodegradable bags for the dresses and reused fabric to store the veils.

For 2023, Peter Langner reveals the spring face of fabrics restyled through carefully designed draping and embroideries. It is no coincidence that the collection’s name is Awake, as it reawakens ancient

craft techniques to transform chiffon, lace, woven ribbons, tunics and tulle into harmonious elegance. The Peter Langner line is completed by delicate evening dresses that have caught global attention by appearing on the most exclusive red carpets. The designer’s bridal and evening collections are found in more than 14 countries worldwide, especially America and Asia, which stand out as the most strategic markets for the brand. However, Langner’s creativity is not confined to the bridal world alone. In addition,the designer accompanies the newlyweds in their future as a couple: their home.Through soft sheets in natural fibres, pastel-toned bathroom sets and colourful cushions covered in refined Italian and French fabrics, Peter Langner is also about home décor. With his designs, he intends to evoke a traditionalcountryhousestyleandpaytributetoItaly, its culture,excellence,and uniqueness.

HUESERS - 056
bridal
A German designer in Italy for over thirty years, Peter Langner founded his bridal fashion house in the 1990s and now sets trends in the sector

_hospitality

ARABIAN CHARM

A chi si trova a visitare Dubai, in vacanza o per lavoro, NH Collection Dubai The Palm offre il meglio quanto a comfort, servizio, ristorazione, relax

Turismo di lusso, opulenza, business, architetture avveniristiche: tutto questo e molto altro ancora hanno fatto di Dubai una delle mete più visitate e trendy al mondo e non è un caso che proprio qui sia stato inaugurato la scorsa primavera il primo hotel del brand NH Collection in Medio Oriente. NH Collection Dubai The Palm occupa una posizione strategica nella Palm Jumeirah, l’isola artificiale a forma di palma inscritta in una mezzaluna, uno dei simboli must-see di Dubai, e permette agli ospiti di raggiungere comodamente tutte le attrazioni di The Palm e quelle della città, dalla Palm Fountain at The Pointe - la fontana più grande del mondo - al Burj Khalifa, Dubai Mall e Aquaventure Water Park, senza contare l’accesso diretto alla Palm West Beach. Le 226 camere e suite e i 306 appartamenti, di 11 categorie, sono dotati di ogni comfort, tra cui gli esclusivi materassi NH Collection Sleep Better in ogni camera, e allestiti con originali arredamenti di design; le camere di categoria superiore garantiscono una vista memorabile sullo skyline di Dubai Marina e sul Golfo Arabico e consentono l’accesso esclusivo alla NH Collection Premium Lounge. Numerosi, e curatissimi, i punti di ristoro e relax tra ristoranti, bar, lounge. Mentre i piccoli giocano al Kids’ Club, i genitori possono rilassarsi sul rooftop al SEEN Restaurant & Bar, accanto alla piscina a sfioro di 45 metri, a temperatura controllata, con vista sullo skyline, mentre per gli appuntamenti di lavoro sono disponibili, con tutti i servizi tecnologici e un team dedicato, 4 meeting room e una conference room. L’hotel dispone di un proprio impianto idrico: l’acqua calda è generata tramite pannelli solari, mentre l’acqua di condensa dell’impianto di condizionamento viene convertita per l’irrigazione. Sempre in tema di ambiente, sono in programma anche un apiario, una fattoria idroponica all’interno dell’hotel e un mercato comunitario.

HUESERS - 060
hospitality

NH Collection Dubai

Luxury tourism, opulence, business, futuristic architecture: all this and much more have made Dubai one of the most visited and trendy destinations in the world. It’s no coincidence that the first hotel of the NH Collection brand in the Middle East has been inaugurated here last spring.

NH Collection Dubai The Palm is located in a strategic position in Palm Jumeirah,the artificial island shaped as a palm inside a half moon, one of the must-see symbols of Dubai. It allows its guests to easily reach

all the attractions of The Palm and those of the city, from the Palm Fountain at The Pointe, the biggest fountain in the world,to Burj Khalifa,Dubai Mall and Aquaventure Water Park, not to mention the direct access to Palm West Beach.

The 226 rooms and suites and the 306 apartments, of 11 categories, offer every comfort, including the exclusive NH Collection Sleep Better mattresses in every room, and are decorated with original design furnishings. The rooms of superior category have a memorable view on the skyline of the Dubai Marina and on the Persian gulf,and grant exclusive access to the NH Collection Premium Lounge. There are many refined refreshment points and relaxation areas such as restaurants, bars and lounge bars. While children play at the Kids’ Club, the parents can relax at the SEEN Restaurant & Bar,next to the rooftop 45 metres infinity pool with controlled temperature and view on the skyline.Instead,for work appointments,4 meeting rooms and a conference room are available, with all technological services and a dedicated team.

The hotel has its own water system, the hot water is generated via solar panels, while the condensed water from the air conditioning system is converted for irrigation. Instead, concerning the environmental topic,an apiary,a hydroponic farm in the hotel and a community market are also planned.

NH_collection
The Palm offers the best in terms of comfort, service, food & beverage and relax to those visiting Dubai, for work or on holiday

Digital A.I. Artworks

A.I.-TECH #12_stories

from
the luxury world
Book Tote bag and slide, black and multicolour
with Dior Petites Fleurs motif by
embroidered
DIOR .
Necklace in multicolour titanium, with diamonds, moro coral and coloured enamels. Anemoni collection by CHANTECLER CAPRI Ankle boot with strass and 12 cm high heel by CHRISTIAN LOUBOUTIN Sandale Du Désert sandals by CHRISTIAN LOUBOUTIN with oversize bows in pink crêpe satin - Bolerose, 10 cm high heels. Bracelet with magnet in gold, diamonds, resins and carbon fibers. Infinito collection by BUSATTI1947 Moda Frame pouch, with magnetic closure. Via its top handle, it can be carried as a clutch or a shoulder bag. By STUART WEITZMAN Outwest 100 boot. Cowboy-inspired look and decorative embroidered motif on the vamp. By STUART WEITZMAN

_education

Sembrano passati secoli da quando Gianni Rodari illustrava ai bambini l’importanza e la nobiltà del lavoro attraverso “gli odori” e “i colori” di quei mestieri - rigorosamente artigianali, con l’unica eccezione del medicoche evidentemente dovevano suonare del tutto familiari nonché desiderabili ai lettori degli anni Sessanta: imbianchino, fornaio, contadino, droghiere, operaio...

Sembrano, appunto, passati secoli, perché stando ai dati delle imprese e delle associazioni di categoria, agli occhi delle giovani generazioni e delle loro famiglie i mestieri artigianali hanno largamente perso fascino e attrattiva, tanto che praticamente tutti i settori manifatturieri del nostro Paese lamentano il problema della mancanza di manodopera.

Del resto il disallineamento tra domanda e offerta è una delle grandi incognite che pesano sul mercato del lavoro in Italia, anche alla luce delle tre grandi transizioni - digitale, ambientale e demografica - che sono già in atto e che nei prossimi anni influenzeranno sempre più il contesto socioeconomico, con la sparizione di alcuni lavori, la nascita di altri, e la necessità di un rilevante ricambio generazionale (l’Italia è un Paese “vecchio”, con la quota maggiore di ultrasessantacinquenni dell’Occidente). In questa situazione non facile (messa a fuoco dai dati del Sistema Informativo Excelsior, realizzati ed elaborati da Unioncamere e Anpal), anche per il settore dell’oreficeria-argenteria-gioielleria un fattore particolarmente rilevante riguarda appunto la mancanza di nuove leve.

Secondo i dati di Confindustria Moda per Federorafi presentati in conferenza stampa lo scorso Marzo, nel 2021 le 7100 imprese del comparto impiegavano circa 31 mila addetti, di cui solo il 13,2% sotto i trent’anni e quasi il 29% sopra i 50. Si stima che nel corso dei prossimi 5 anni il settore avrà necessità di 3000 nuove assunzioni, a fronte sia dei pensionamenti sia dei nuovi posti di lavoro che si verranno a creare, viste le prospettive positive per il settore. Superato lo shock della pandemia, infatti, il

La mancanza di giovani da formare e inserire nei team aziendali mette a rischio il futuro stesso del settore orafo.
GOLDEN
Associazioni, enti, scuole e imprese varano progetti e iniziative per avvicinare le nuove generazioni al mondo dei preziosi
ROADMAP THE
Marco Carniello Claudia Piaserico Daniele Grassucci

comparto mostra una rinnovata dinamicità e un buono stato di salute: sulla base delle prime indicazioni relative alla chiusura del 2022, il fatturato del settore O-A-G avrebbe toccato i 10,9 miliardi di euro, con un +20,8% sul 2021. Intervistati nel corso delle prime fiere di settore dell’anno, VicenzaOro e Inhorgenta, molti imprenditori hanno lamentato proprio la difficoltà - se non l’impossibilità! - di fare fronte all’aumento degli ordini a causa della mancanza di manodopera: i giovani del Duemila, a differenza dei loro coetanei degli anni Sessanta, non sono in sintonia con lavori pratici e manuali e inoltre poco o nulla sanno delle professioni legate al mondo della gioielleria, che appare loro lontano ed estraneo. «Il settore - ha sottolineato nel corso dell’incontro di Marzo la presidente di Confindustria Federorafi Claudia Piaserico - ha sempre puntato sulla propria concretezza, sul “saper fare”, ma ha evidentemente trascurato la comunicazione mirata alle nuove generazioni. Oggi orientamento e formazione sono cruciali per il futuro dell’intero comparto». Associazioni, imprese, scuole si stanno conseguentemente impegnando a “studiare” le nuovissime generazioni, la maniera migliore per avvicinarle e informarle, e mettere a punto i percorsi formativi più utili e attrattivi, mentre Academy dedicate creano “ponti” tra scuole e aziende. In questo contesto merita particolare attenzione per il suo approccio globale e innovativo il progetto formativo “Professioni d’Oro”, messo a punto da Confindustria Federorafi in collaborazione col portale skuola.net (che quotidianamente raggiunge oltre un milione di studenti, dialogando anche con le famiglie e il corpo docente). Puntando su comunicazione e informazione, “Professioni d’Oro” intende

fornire ai ragazzi della scuola secondaria una visione corretta del settore e un quadro realistico dei relativi mestieri. Una sezione dedicata nel portale skuola.net, di facilissimo accesso appena entrati nel sito,“parla” ai ragazzi col loro linguaggio, attraverso l’immediatezza di un video che il popolarissimo YouTuber Nikolais ha girato a VicenzaOro (un secondo video è in programmazione) e tabelle che evidenziano le professioni più richieste dal settore con tutte le relative informazioni: descrizione concreta del mestiere, titoli di studio richiesti, retribuzione media lorda, elenco aggiornato della quarantina di istituti di vario grado, pubblici e privati, censiti da Federorafi che offrono in Italia percorsi formativi dedicati al mondo orafo. Daniele Grassucci, founder e direttore Skuola.net, ha illustrato nell’incontro stampa di Marzo i risultati di una ricerca intesa a comprendere l’atteggiamento dei ragazzi rispetto alle professioni tecnico-pratiche e a quelle orafe in particolare. «I mestieri artigianali non godono della considerazione delle giovani generazioni per svariate ragioni. Ci sono ovviamente quelle che riguardano la sfera delle attitudini o degli interessi personali, ma è emerso anche una sorta di stigma sociale: una percentuale non trascurabile di ragazzi considera che i mestieri pratici non siano abbastanza riconosciuti a livello sociale, che siano svolti da persone di genere o livello sociale differente dal loro, e ritiene anche che una scelta professionale di questo tipo non sarebbe approvata dai genitori. È su queste motivazioni che si può intervenire, informando correttamente i giovani sullo stato reale del settore, sulle sue ottime prospettive occupazionali, sulle figure e professionalità richieste, sulla considerazione che il Made in

Italy gode in tutto il mondo».

«In realtà il settore richiede ormai anche professioni ben più articolate e complesse che in passato - ha confermato Claudia Piaserico - come ingegneri gestionali, tecnici meccanici, specialisti di marketing e produzione, oppure ingegneri metallurgici… I giovanissimi delle generazioni Z e Alpha hanno una visione spesso obsoleta del nostro comparto e la collaborazione con skuola.net è sicuramente una preziosa risorsa per correggerla».

Il progetto si avvale anche della partnership di IEG - Italian Exhibition Group, tra i principali operatori mondiali del settore fiere e congressi, organizzatore di manifestazioni orafe di primissimo piano come VicenzaOro, Oroarezzo, JGT Dubai, SIJE Singapore. Marco Carniello, Global Exhibition Director Jewellery & Fashion di IEG, ha ricordato l’impegno del Gruppo per promuovere la cultura di settore. «Avvicinare i giovani e i giovanissimi al mondo orafo è una assoluta priorità - ha sottolineatoe IEG ha messo a punto una serie di iniziative in questo senso. Per esempio sono moltissime le scuole coinvolte nelle manifestazioni di Vicenza e Arezzo: tra l’altro durante VicenzaOro gli studenti dello IED Torino vengono coinvolti come cool hunter, lanciando così preziosi segnali alle aziende. Voglio anche ricordare l’Open Day nazionale organizzato in collaborazione con la Fondazione Mani Intelligenti, le tante attività dedicate ai bambini durante il VIOFF (Vicenzaoro Fuori Fiera), i laboratori per famiglie e scuole del Museo del Gioiello di Vicenza che IEG supporta da anni, testimoniando concretamente la propria vicinanza al territorio, alle aziende e all’insieme di un comparto che rappresenta un’eccellenza tutta italiana».

071 - HUESERS
the_golden_roadmap

Centuries seem to have passed since when Gianni Rodaritaughtchildrentheimportanceandnobilityof work through“the scents”and“colours”of those jobs, which were rigorously crafts, except for the doctor, that must have sounded familiar and desirable to the readers of the sixties: painter, baker, farmer, grocer, construction worker...Indeed,centuries seem to have passed, because according to the data of companies and trade associations, in the eyes of the younger generations and their families, crafts have largely lost their charm and appeal,so much so that all the manufacturingsectorsofourcountrycomplainabout the problem of the lack of manpower. After all, the mismatch between supply and demand is one of the unknowns that weigh on the labour market in Italy.We must consider this in light of the three great transitions, digital, environmental and demographic,

that are already in place and that will increasingly influence the socio-economic context, with the disappearance of some jobs, the creation of others, and the need for a significant generational change (Italyisan“old”country,withthelargestshareofover65s in the West). In this difficult situation, brought into focus by data from the Sistema Informativo Excelsior (Excelsior Information System),created and processed by Unioncamere and Anpal,a particularly significant factor also concerns the lack of new recruits for the goldsmith-silverware-jewellery sector. According to data from Confindustria Moda for Federorafi presented at the press conference last March, in 2021 the 7,100 companies in the sector employed around 31,000 workers, of which only 13.2% were under thirty and almost 29% were over 50.It is estimated that over the next 5 years the sector will need 3,000 new hires, due to both retirements and the new jobs that will be created, given the positive prospects for the sector. After the shock of the pandemic, in fact, the sector shows renewed dynamism and a good state of health: based on the first indications relating to the closure of 2022, the turnover of the gold-silver-jewellery sector would have reached 10.9 billion euros, with a +20.8% on 2021. When interviewed during the first trade fairs of the year, VicenzaOro and Inhorgenta, many entrepreneurs complained about the difficulty,if not the impossibility,to cope with the increase in orders due to the lack of manpower: the young people of the 2000s, unlike their peers in the 1960s, are not in tune with practical and manual jobs and also know little or nothing about the professions linked to the world of jewellery, which appears distant and foreign to them. During the March meeting the president of Confindustria Federorafi Claudia Piaserico underlined that “the sector has always focused on its concreteness, on “know-how”, but has clearly neglected communication aimed at the new generations.Todayorientationandtrainingarecrucial for the future of the entire industry”. Organisations, companiesandschoolsareconsequentlyundertaking to “study” the very new generations, the best way to approach and inform them, and to develop the most useful and attractive training courses, while

dedicatedacademiescreate“bridges”betweenschools and companies. In this context, the “Professioni d’Oro” training project, developed by Confindustria Federorafi in collaboration with the skuola.net portal (which reaches over one million students every day, and also dialogues with the families and the teachers) deserves special attention for its global and innovative approach.

Focusing on communication and information, “Professioni d’Oro” intends to provide secondary school children with a correct vision of the sector and a realistic picture of the related professions. A dedicated section in the skuola.net portal, very easy to access as soon as you enter the site, “speaks” to young people with their own language. This was done through the immediacy of a video that the very popular YouTuber Nikolais shot at VicenzaOro (a second video is being planned). There are also tables highlighting the professions most in demand in the sector with all the related information: concrete description of the jobs, qualifications required, average gross salary, updated list of the forty institutions of various levels,public and private, surveyed by Federorafi which offer in Italy training coursesdedicatedtothejewelleryworld.IntheMarch pressmeetingDanieleGrassucci,founderanddirector of skuola.net, illustrated the results of a research aimed at understanding the attitude of young people withrespecttothetechnical-practicalprofessionsand jewellery-goldware in particular.“Crafts are not taken into account by the younger generations for various reasons. There are obviously those that concern aptitudes or personal interests, but a sort of social stigma has also emerged: a non-negligible percentage of young people think that practical jobs are not sufficiently recognized at a social level, that they are carried out by people of a different gender or social level different from theirs,and they also believe that a career choice of this type would not be approved by the parents. We can intervene on these motivations, correctly informing young people about the real state of the sector,its excellent employment prospects,the figures and professionalism required, and on the great consideration that Made in Italy enjoys all over the world”.Claudia Piaserico confirmed that“actually,

HUESERS - 072
education
The lack of young people to be trained and included in the company teams is putting at risk the future of the jewellwery sector. Organisations, bodies, schools and companies are launching projects and initiatives to bring the new generations closer to the world of jewellery

the sector now also requires far more articulated and complex professions than in the past, such as management engineers, mechanical technicians, marketing and production specialists, metallurgical engineers... The vision that young people of the generations Z and Alpha have of our sector is often obsolete and the collaboration with skuola.net is certainly a valuable resource to correct it”.

The project also counts on the partnership of IEGItalian Exhibition Group, one of the main world operators in the trade fair and congress sector, organizer of top-level goldsmith events such as

VicenzaOro, Oroarezzo, JGT Dubai, SIJE Singapore. Marco Carniello, IEG’s Jewellery & Fashion Global Exhibition Director,recalled the Group’s commitment to promoting the sector’s culture.

“Bringing young and very young people closer to the jewelleryworldisanabsolutepriority-heunderlined - and IEG has developed a series of initiatives in this direction. For example, many schools are involved in the events in Vicenza and Arezzo: among other things, during VicenzaOro the students of the IED Turinareinvolvedascoolhunters,sendingimportant informationtocompanies.Ialsowouldliketomention

thenationalOpenDayorganizedincollaborationwith the Mani Intelligenti Foundation,the many activities dedicated to children during VIOFF (Vicenzaoro Fuori Fiera), the workshops for families and schools of the Vicenza Jewellery Museum that IEG has been supportingforyears,concretelytestifyingitscloseness to the territory, to the companies and to the whole sector that represents an all-Italian excellence”.

the_golden_roadmap

DAMIANI ACADEMY

Damiani si appresta a tagliare il traguardo del secolo di attività: la storia di questa azienda ancora orgogliosamente familiare ha infatti inizio nel 1924, quando il maestro orafo Enrico Grassi Damiani apre a Valenza la sua attività, e prosegue poi di generazione in generazione, passando da Enrico al figlio Damiano e ai figli di quest’ultimo, Guido, Silvia e Giorgio, oggi alla guida dell’impresa. Nel corso di questi cento anni, Damiani si è imposta come uno dei brand più rappresentativi della migliore gioielleria italiana: è l’unica azienda orafa al mondo ad avere vinto 18 Diamonds International Awards; negli anni Novanta le sue campagne - protagonisti testimonial come Isabella Rossellini, Brad Pitt, Gwyneth Paltrow - sono entrate nella storia della comunicazione orafa; è presente, tra boutique monomarca, multimarca e department stores, nei principali centri dei cinque continenti; i suoi gioielli hanno calcato i red carpet più prestigiosi. Nel tempo, a Damiani si sono affiancati o sono stati acquisiti i brand Salvini, Bliss, Calderoni, Rocca, Venini e nel 2022/1° trimestre 2023 il Gruppo ha registrato una crescita significativa (+69% rispetto all’esercizio precedente), tanto da

assumere e inserire nei percorsi di formazione 250 nuove risorse. «L’Academy - spiega Giorgio Damiani - è nata nel 2018, quando ci siamo resi conto che la mancanza di manodopera avrebbe creato seri problemi alla manifattura. E abbiamo avuto ragione, perché oggi, a fronte della nostra crescita, l’investimento sulle nuove generazioni è fondamentale. A un certo punto, anni addietro, il settore si è come consolidato e non ha più pensato di avvicinare i giovani: abbiamo perso una generazione. In azienda contiamo su artigiani abilissimi di 45/50 anni… e poi sui giovanissimi: la generazione di mezzo manca quasi completamente».

La prima selezione per l’accesso all’Academy viene operata da un’agenzia esterna di recruitment: ogni volta si presentano aspiranti da tutta Italia, perfino dall’estero, e i candidati in possesso di un diploma e di un’esperienza anche minima sono ovviamente privilegiati.

La selezione finale viene invece gestita internamente. Damiani propone diversi corsi all’anno, mirati a differenti specializzazioni, a seconda delle necessità. «In generale abbiamo maggiormente bisogno di orafi e incastonatori, ma anche di disegnatori tecnici, selezionatori

di pietre… Posizioni che però richiedono già competenze più specifiche». L’impegno e l’investimento sono notevoli: i corsi sono gratuiti e tenuti dai maestri più esperti dell’azienda che sottraggono così tempo prezioso alla produzione. Inoltre non tutti i corsisti vengono poi accolti in azienda: «In generale - conferma Giorgio Damiani - a ogni singolo corso accedono al massimo una ventina di candidati, di questi a volte ne assumiamo la metà, a volte, nel migliore dei casi, il 70/80%. Ovviamente siamo più che consapevoli di formare anche giovani che magari un domani si rivolgeranno alla concorrenza, ma, ripeto, non ci sono alternative e neanche abbiamo rimpianti: non solo perché la concorrenza fa comunque bene al settore, ma soprattutto perché vogliamo tramandare lo straordinario lavoro che ha cominciato mio nonno 100 anni fa, fatto di “mestiere”, di piccoli segreti, di passione. Ci rincuora e ci emoziona vedere in questi ragazzi persone curiose, con l’entusiasmo di chi sa che può crescere: noi e i nostri artigiani siamo più che felici di passare il testimone».

HUESERS - 074 education
«Il settore ha assoluto bisogno delle nuove generazioni»: parola di Giorgio Damiani, Vice Presidente del Gruppo, che coi fratelli Guido e Silvia ha varato anni fa un’Academy «per non fare morire il nostro
mestiere straordinario e avvicinare i giovani al mondo meraviglioso che sta dietro a ogni gioiello»

Damiani is preparing to cross the finish line of one century of business: the history of this still proudly family-run company actually began in 1924,when the master goldsmith Enrico Grassi Damiani opened his businessinValenza.Thenitcontinuedfromgeneration togeneration,passingfromEnricotohissonDamiano and to the latter’s children,Guido,Silvia and Giorgio, at the helm of the company today. Over the course of these hundred years, Damiani has established itself as one of the most representative brands of the best Italian jewellery: it’s the only goldsmith company in the world to have won 18 Diamonds International Awards; in the 1990s its campaigns, with testimonials such as Isabella Rossellini,Brad Pitt, GwynethPaltrow,enteredintothehistoryofjewellery communication. Damiani is present in single-brand and multi-brand boutiques and department stores, in the main centres of the five continents; its jewels have been worn on the most prestigious red carpets. Over time, the Salvini, Bliss, Calderoni, Rocca, Venini brands have joined Damiani or have been acquired byitandin2022/1stquarter2023theGrouprecorded a significant growth (+69% compared to the previous fiscal year),so much so that it hired and included 250 new resources in training courses. “The Academy”, explained Giorgio Damiani,“was born in 2018,when we realized that the lack of manpower would create

serious problems for manufacturing. And we were right, because today, given our growth, investing in the new generations is essential. At a certain point, years ago, the sector became consolidated and no longer thought of approaching young people: we lost a generation. In the company we count on highly skilled craftsmen aged 45/50... and then on the very young people: the generation in the middle is almost completely missing”.

The first selection for access to the Academy is made by an external recruitment agency: every time candidates from all over Italy, even from abroad, show up, and candidates who have a diploma and even minimal experience are obviously privileged. The final selection, instead, is managed internally. Damiani offers several courses a year, aimed at different specializations, according to the needs.“In general, we need more goldsmiths and setters, but also technical designers, stone selectors... Positions which, however, require more specific skills”. The commitment and investment are considerable: the courses are free and held by the company’s most expertmasterswhotakeawayprecioustimefromthe production. Moreover not all trainees are welcomed into the company: Giorgio Damiani confirmed that “in general,a maximum of twenty candidates access each single course; sometimes we hire half of them, sometimes, in the best case, 70/80%. Obviously we are more than aware that we are also training young people who maybe one day will turn to the competition, but, as I said, there are no alternatives and we don’t even have any regrets.Not only because competition is good for the sector anyway,but above all because we want to pass on the extraordinary work which my grandfather started 100 years ago, a professionmadeupoflittlesecretsandofpassion.We are heartened and excited to see these young curious people,who have the enthusiasm of those who know they can grow: we and our craftsmen are more than happy to pass the baton”.

075 - HUESERS the_golden_roadmap
“The sector absolutely needs the new generations” said Giorgio Damiani, Vice President of the Group, who, with his siblings Guido and Silvia, launched an Academy years ago “in order not to let our extraordinary profession die and bring young people closer to the wonderful world behind every jewel”

MARCO BICEGO ACADEMY

Quando, un anno fa, ha presentato a Ginevra “Alta”, la sua prima collezione di alta gioielleria, Marco Bicego ha intrapreso un percorso di evoluzione e riposizionamento del brand e al tempo stesso di crescita personale e creativa. «Con Alta - conferma il designer - ho trovato il modo di esprimere in maniera ancora più compiuta il mio omaggio sia alla natura e alle forme organiche, da sempre le mie principali fonti di ispirazione, sia alla straordinaria tradizione orafa vicentina, che è parte del nostro DNA». Nel rispetto di una piena coerenza stilistica, “Alta” mantiene i tratti iconici che in vent’anni di attività hanno reso celebre il brand - l’oro giallo, le incisioni a bulino, le torsioni, le asimmetrie, le forme irregolari, gli inconfondibili effetti cromatici. «I gioielli sono realizzati a mano nella nostra fabbrica-atelier di Trissino, con pietre naturali di altissima qualità che non vengono sottoposte ad alcun trattamento e che seleziono personalmente: diamanti, zaffiri, ma anche e soprattutto gemme di colore come tormaline, citrini, topazi, tanzaniti, acquemarine… Sono gioielli raffinati

ma portabilissimi e senza tempo, le nostre lavorazioni sono frutto di un’artigianalità e una manualità che rappresentano il vero valore aggiunto, l’oro giallo appartiene alla storia della mia famiglia e del territorio di Vicenza».

“Territorio” per Marco Bicego ha un significato che va molto al di là del luogo geografico: è sinonimo di radici, storia, comunità, di competenze e tecniche tramandate di generazione in generazione, fino a qualche decennio fa diffuse e condivise, oggi disertate dai giovani: «La selezione durissima operata dal mercato dopo la crisi finanziaria del 2008 ha radicalmente cambiato la struttura produttiva del distretto - ricorda Marco Bicego - Ma non ci si può rassegnare all’idea che un simile patrimonio di artigianalità e tradizioni vada perduto! Per la prima volta nella nostra storia, l’anno scorso la domanda è stata superiore alla nostra capacità produttiva, proprio per la mancanza di maestranze specializzate. La nostra Academy è nata così: per risolvere un problema contingente, certo, ma soprattutto per tornare a valorizzare agli occhi dei giovani la bellezza del nostro lavoro, che è fatto di manualità, passione, dedizione». I candidati ammessi apprendono una serie di conoscenze teorico-pratiche presso la Scuola d’Arte e Mestieri di Vicenza per poi passare alla fase di training on-the-job, affiancati da maestri orafi di Marco Bicego che insegnano

loro il mestiere vero e proprio, in un ambiente stimolante e positivo. «Siamo un’azienda verticale dove il Made in Italy è una realtà, non una millanteria: in un’unica sede riuniamo disegno, prototipazione, sviluppo dei gioielli, produzione, marketing… Io stesso sono nato “al banchetto”, ho mosso i primi passi nell’azienda di mio padre e mi emoziona vedere i giovani appassionarsi a questo mondo, capirne le opportunità, perché conosco bene l’orgoglio dell’artigiano che sa di avere realizzato qualcosa di bello. Ecco perché ci tengo a coinvolgere e valorizzare tutti i miei collaboratori». L’azienda ripeterà l’esperienza dell’Academy, anche perché il trend di crescita della domanda si sta confermando: le creazioni Marco Bicego sono sempre più richieste dai mercati, che ne riconoscono stile e qualità. «Quello che non mi stanco di ripetere in azienda è che, anche se non tutti i nostri gioielli sono pezzi unici, ogni nostro gioiello va lavorato come un pezzo unico e deve risultare perfetto: per chi lo acquista, è a tutti gli effetti one-of-a-kind, ed è il biglietto da visita del nostro brand».

HUESERS - 076 education

Marco Bicego launched his first high jewellery collection “Alta” in Geneva a year ago, beginning a journey towards brand evolution and repositioning, personal growth and creative development. “With Alta - the designer confirmed - I have found the way to express in an even more complete way my tribute to nature and organic forms,which have always been my primary sources of inspiration, along with the extraordinary jewellery tradition of Vicenza, which is part of our DNA”. Consistent with the brand’s style, “Alta” maintains the iconic features that have made the brand famous over the past twenty years - yellow gold, burin engravings, twists, asymmetries, irregular shapes, and unique colour effects. “Our jewellery pieces are meticulously crafted by hand in our factory-atelier in Trissino,from untreated,natural stones of the highest quality which I select in person: diamonds,sapphires,but also and above all coloured gems such as tourmalines, citrines, topaz, tanzanites andaquamarines,amongothers.Theyareelegantbut highly wearable and timeless. Our workmanship is the result of craftsmanship and manual skill,adding significant value; yellow gold has a special place in myfamily’shistory,aswellasintheVicenzaterritory”. For Marco Bicego, “territory” is more than just a physical location.

It embodies roots, history, community, and the skills

and techniques passed down through generations. Regrettably, many young people have abandoned these traditions that were widely shared just until a few decades ago: “After the 2008 financial crisis, the market underwent a drastic selection process that resulted in a significant shift in the local production structure” Marco Bicego recalls.“However, we cannot accept the possibility of losing our rich heritage of craftsmanship and traditions! Last year, we faced a challenge as the demand for our products exceeded our production capacity for the first time in our history, the reason behind it being the shortage of specialised artisans. To address the issue, we established our Academy. Although it was created to solve a temporary problem,our primary goal is to inspire young people and showcase the beauty of our work, which demands skill, passion, and dedication”. Applicants who are accepted into the program undergo a combination of theoretical and practical training at the Vicenza School of Arts and Crafts. Afterwards, they move onto the on-the-job training stage,where Marco Bicego’s skilled master goldsmiths mentor them to hone their craft in a supportive and motivating environment.“Our company is verticallyintegrated;here,‘MadeinItaly’isnotjustalabel,aswe entirely make our products on the spot; everything is centralised, we handle design, prototyping, jewellery development,production,marketing...I took my first steps in my father’s business and grew up ‘behind a workbench’. It’s exciting to see young people develop a passion for this industry and recognise the opportunitiesitoffers.Iknowfirsthandthesatisfaction of creating something beautiful.This is why I want to engage and value all my collaborators”.The company plans to repeat the Academy experience,considering the growing demand for Marco Bicego creations: the markets recognise the style and quality of the brand’s products,which has led to an increase in demand.“At our company, I always emphasise the importance of perfecting each piece of jewellery as if it were unique, even if it’s not. This ensures that every customer receives a piece which is for all intents and purposes one-of-a-kind,that represents our brand’s excellence”.

077 - HUESERS the_golden_roadmap

_talents

ALESSANDRO PAONE

Dall’emozione al gioiello

La magia del processo creativo si manifesta e diventa realtà attraverso l’immaginazione e l’estro che trasformano un semplice pensiero in qualcosa di davvero speciale. La creatività di Alessandro Paone, giovane designer emergente del mondo della gioielleria, è in grado di fare questo e ben altro: bastano soltanto pochi spunti e un blocco da disegno pronto ad accogliere il flusso di idee. Nato in Ucraina e trapiantato in Italia, Alessandro Paone trova nel Sud del Paese il proprio posto del cuore. È lì che nasce la sua passione per la gioielleria, dai primi studi in Design del Gioiello e dei coralli al liceo artistico di Squillace in Calabria, per poi proseguire fino alla specializzazione in arte orafa al TADS, Tarì Design School di Marcianise, in Campania. «La Calabria è sempre stata un luogo speciale per me. Per quanto la vita mi porti a scoprire tante altre bellissime città, questa regione rimarrà per sempre la mia casa e la protagonista delle mie storie più belle, una perenne fonte d’ispirazione». Le prospettive da cui Alessandro Paone analizza e studia il gioiello sono quindi molteplici e assorbono le influenze di questi luoghi e delle culture che li caratterizzano. La tradizione delle origini incontra nel designer un gusto estetico contemporaneo che strizza l’occhio all’alta gioielleria con stili opulenti ma sempre raffinati che trasformano il gioiello in opera d’arte grazie alla bellezza di pietre preziose straordinarie. Ogni gioiello è diverso dall’altro perché ciascuno segue un proprio personale processo creativo e di ricerca che porta ogni volta il designer alla creazione di un moodboard in grado di raccontare il gioiello e l’idea che lo ha generato. «Più che dal prodotto finale sono affascinato dal processo artistico che si nasconde dietro alla realizzazione di un gioiello, da quello che l’immaginazione di un designer è in grado di creare mentre quell’oggetto prende vita nella sua mente. Purtroppo è un aspetto che viene spesso trascurato ma che, a mio parere, ogni azienda dovrebbe valorizzare e raccontare ai propri clienti». Spontaneità, istinto e unicità: sono le tre parole chiave che meglio descrivono l’arte di Alessandro Paone, i cui progetti sono in grado di raccontarne la persona, i cambiamenti e le emozioni. I suoi gioielli parlano delle sue origini, dei viaggi, dei numerosi traslochi, dei piccoli dettagli della vita che spesso vengono ignorati e, soprattutto, dei rapporti interpersonali che in questi anni il designer ha consolidato. In particolare quello con gli studenti che con lui hanno condiviso il percorso di studi all’Istituto Europeo di Design a Torino durante il quale ha potuto condividere idee nuove, fresche e istintive con designer giovani e di talento. Proprio durante gli studi allo IED Alessandro Paone si è messo alla prova con numerosi progetti in collaborazione con alcuni tra i più famosi nomi della gioielleria mondiale. «Ogni azienda è stata unica nel suo genere e mi ha insegnato qualcosa di diverso. Tra tutte le esperienze, sicuramente il concorso di Progol3D e Chaumet mi è rimasto particolarmente nel cuore perché ho avuto la possibilità di confrontarmi a livello internazionale con altri designer e di lavorare su prodotti iconici che ho reinterpretato a mio gusto». Il contest #Progol3DesignContest ha visto Paone competere con due anelli disegnati partendo dall’iconico design dei gioielli Alliance Triomphe de Chaumet. I due progetti, stampati poi su platino ed esposti da Progol3D in occasione della fiera di Vicenzaoro, hanno rivisitato in chiave fluida alcuni elementi iconici della linea di Chaumet come la goccia e la coda di rondine, oltre naturalmente all’utilizzo dei diamanti. Mentre si appresta a definire il proprio progetto di tesi come punto di partenza del suo nuovo percorso nel mondo della gioielleria, il designer non rinuncia ad allargare i propri orizzonti nell’universo degli accessori progettando anche borse, occhiali e scarpe. «Ho scoperto un mondo interessantissimo che per quanto si discosti dalla gioielleria mi ha regalato grandissimi stimoli. Questi nuovi progetti mi hanno permesso di capire che nel mio lavoro se c’è creatività è possibile affrontare anche le sfide più lontane dalla propria zona di comfort, l’importante è avere passione, curiosità e un pizzico di coraggio».

Alessandro Paone, turning feelings into jewellery

The magic of the creative process manifests itself and becomes a reality through imagination and flair, transforming a simple thought into something unique. A young emerging jewellery designer, Alessandro Paone does this and much more through his imagination: all he needs are a few ideas and a drawing pad to embrace the creative flow.Alessandro Paone, who was born in Ukraine and later moved to Italy, is especially fond of the south of the country. He discovered his passion for jewellery there, as he studied jewellery and coral design at the art school of Squillace in Calabria.He later specialised in jewellery makingatTADS,theTarìDesignSchoolinMarcianise, in the southern region of Campania. «Calabria has always been a special place for me. Although life leads me to discover many beautiful cities, this region will always be my home and the place of my best memories, an endless source of inspiration».

Alessandro Paone analyses and studies jewellery from multiple perspectives,absorbing the influences of these places and the cultures that characterise them.The tradition of the origins led the designer to a contemporary aesthetic that nods at high jewellery

with opulent yet refined styles, using extraordinary gemstones to transform his creations into works of art. Each piece differs from the next because each follows a personal creative and research process.Each time, the designer creates a mood board describing the jewel and the concept behind it.“More than the final product, I am fascinated by the artistic process behind the creation of a piece of jewellery, by what a designer’s imagination can create as that object comes to life in his mind. Sadly, this aspect is often underratedbut,inmyopinion,everycompanyshould enhanceitandtellaboutittocustomers”.Spontaneity, instinct and uniqueness are the three keywords that best describe the art of Alessandro Paone, whose projects speak of him, of his changes and emotions. His jewellery reflects his origins, travels, numerous moves,small details of life that are often ignored,and, above all,the relationships the designer has built and nurtured over the years.In particular,his relationship with the students who worked with him at the European Institute of Design in Turin (IED),where he shared new,fresh and spontaneous ideas with young talenteddesigners.DuringhisstudiesattheIEDdesign school, Alessandro Paone stepped up his game with numerous projects in collaboration with some of the world’smostfamousjewellerybrands.“Eachcompany

was unique and taught me something different.Of all my experiences, the Progol3D and Chaumet contest is particularly close to my heart because I had the opportunity to compete with international designers and to work on iconic products that I reinterpreted to my taste”. For the #Progol3DesignContest, Paone designed two rings inspired by the iconic Alliance Triomphe de Chaumet pieces. The two projects, printedonplatinumandexhibitedbyProgol3Datthe Vicenzaoro trade show, added a fluid twist to iconic elements of the Chaumet range,such as the drop and the dovetail, as well as the use of diamonds. As he prepares to define his dissertation to start a new path in the jewellery world,the designer keeps broadening hishorizonsinaccessoriesbydesigningbags,eyewear and shoes. “I have discovered a fascinating world; although different from jewellery,it has inspired me enormously. These new projects have allowed me to understand that, in my job, if you are creative, you can face any challenge,even when you’re out of your comfort zone. All it takes is passion, curiosity and a bit of courage”.

alessandro_paone

Milano si appresta a ospitare - dal 17 al 22 Ottobre - la terza edizione della Milano Jewelry Week - MJW, la settimana dedicata al gioiello, presentato in tutte le sue sfaccettature e complessità. L’anno scorso la manifestazione si è conclusa con la partecipazione di 750 espositori, provenienti da tutto il mondo, che hanno dato vita a 150 eventi esponendo oltre 8000 gioielli in un’ottantina di location disseminate nei diversi distretti del centro città, mentre i visitatori sono stati 60 mila tra professionisti e semplici appassionati: numeri che stanno a dimostrare quanto interesse la gioielleria possa suscitare quando riesce a comunicare quel complesso mix di tecnica,creatività e cultura cosmopolita che sta dietro a ogni creazione preziosa. Quest’anno la MJW riproporrà sostanzialmente la formula organizzativa già sperimentata con successo nelle precedenti edizioni, con un calendario fitto di appuntamenti: esposizioni di artisti internazionali e preview di collezioni, live performance, temporary shop, incontri con la stampa, talks, workshop e conferenze, cocktail party. Tutta la città parteciperà aprendo al pubblico palazzi, botteghe storiche, laboratori, boutique, oltre che siti meno noti e inaspettati, per un Experiential Journey che non mancherà di offrire sorprese e spunti di riflessione. Tra gli eventi cardine della settimana va sicuramente annoverato Artistar Jewels, giunto ormai alla nona edizione, che avrà luogo come di consueto all’interno dello splendido Palazzo Bovara di Corso Venezia, in pieno centro: il progetto è nato per presentare e promuovere i gioielli e gli ornamenti per il corpo realizzati da oltre 200 artisti provenienti da tutto il mondo, che offriranno una straordinaria panoramica della gioielleria contemporanea internazionale. Tutte le creazioni troveranno inoltre spazio nel volume “Artistar Jewels”, che verrà distribuito nelle librerie italiane e nelle principali città europee, mentre una giuria di esperti con differenti background selezionerà gli artisti da premiare nel corso di una suggestiva cerimonia. La Pelota, edificio storico tanto caro ai milanesi, situato nel quartiere di Brera, ospiterà invece

The Jewelry Hub, evento dedicato a brand italiani e stranieri di High, Fine & Vintage Jewelry, Orologi, Pietre preziose, che avranno l’opportunità di presentare a buyer, collezionisti e operatori del settore, oltre che al pubblico dei visitatori non specializzati, tanto le novità quanto i pezzi iconici. La MJW dedicherà grande attenzione anche ai giovani: tutte le scuole e le accademie che aderiranno al progetto, esponendo i gioielli creati dai propri studenti, saranno ospitate presso la Scuola Galdus di Milano, candidandosi automaticamente per il Talent Show Contest: la premiazione - al di là degli importanti riconoscimenti che verranno assegnati - sarà un’occasione per fare emergere nuovi talenti, di diversi paesi e regioni del mondo. Tutte le premiazioni si svolgeranno la sera del 18 ottobre in una location prestigiosa nel corso della Awarding Night, che l’anno scorso ha richiamato oltre 900 ospiti presso il Teatro Odeon. Completa il programma della Settimana una serie di talk presso La Pelota e la Scuola Galdus. Il calendario completo di tutti gli eventi sarà disponibile a partire da fine Settembre. Per contatti e informazioni sulle modalità di partecipazione è disponibile il sito ufficiale: milanojewelryweek.com.

HUESERS - 080

From17thto22ndOctober2023,Milanwillhostthethird edition of the Milano Jewelry Week - MJW,the Milanese week dedicated to jewelry, presented in all its facets and complexity. The last edition saw the participation of 750 exhibitors from all over the world: they gave life to 150 events, showcasing over 8000 pieces of jewelry in about 80 locations spread around the different districtsofthecitycenter,attracting60,000visitors,trade operators as well as passionate enthusiasts. Numbers which demonstrate how attractive and captivating jewelry can be when it communicates that complex mix of technical skills, creativity and cosmopolitan culture hidden behind any precious creation. In 2023, the MJW will substantially propose once again the same organizational model which has already proved successful in the previous editions, with a calendar full of appointments and activities: exhibitions of international artists, preview of new collections, live performances, temporary shops, press meetings, talks, workshops and conferences,cocktail parties.The whole citywillbeinvolvedandwillopentothepublichistoric mansionsandshops,laboratories,boutiques,inaddition to less famous,unexpected locations.Visitors will enjoy an Experiential Journey which will not fail to offer surprises and food for thought.One of the main events scheduled is surely Artistar Jewels, now in its ninth edition,which will be held as usual in the magnificent

Palazzo Bovara in Corso Venezia,in the very city center. This project was created to showcase and promote the pieces of jewelry and the body ornaments realized by over 200 selected artists from all over the world, who will offer an extraordinary overview of contemporary international jewelry. All the creations are published in the homonymous book Artistar Jewels, distributed in Italian bookstores and major European capitals, while a jury of experts in the industry, from different backgrounds, will select the most deserving artists to be awarded in the course of a suggestive ceremony.La Pelota,an historic building so dear to the Milanese,will host The Jewelry Hub, an event dedicated to Italian and foreign brands specializing in high,fine & vintage jewelry, watches, precious stones, who will have the opportunity to present their novelties as well as their iconic pieces to buyers, collectors, trade operators and to the general public.The MJW will pay great attention also to young people: all schools and academies which willjointheproject,exhibitingtheirstudents’jewels,will participateintheeventscheduledatGaldusSchooland will become automatically candidates for the Talent Show Contest,through which the winners will receive important awards; and, most important of all, it will be an important opportunity to discover new talents, from different countries and regions in the world. All theawardingceremonieswilltakeplaceontheevening of October 18th in a prestigious location during the Awarding Night,which last year was hosted inside the Odeon Theatre and was attended by over 900 guests. A series of talks, which will be given at la Pelota and at Galdus School, will complete and enrich the Week. The final calendar with all events and initiatives will be available starting from the end of September. For contacts,information and application forms,the official siteis:milanojewelryweek.com.

_preview 17 th /22 nd October 2023
mjw

LA PELOTA

Brand internazionali presenteranno le proprie creazioni, con tutto il loro patrimonio di storie, messaggi ed emozioni

Brands from all over the world will presenttheircreations,fullofmessages, stories and emotions

HUESERS - 082
YANA NESPER
preview
083 - HUESERS ANGRY mjw

The Experiential Journey

HUESERS - 084
preview IO SÌ VIA BORGONUOVO, 10

Experiential

In tutta Milano antichi palazzi, boutique, siti storici, laboratori ospiteranno le creazioni di gioiellieri e designer e una serie di eventi aperti al pubblico: mostre, performance live, cocktail party, workshop

ThroughoutMilanancientpalaces,stores,historicsites,laboratorieswillhost thecreationsofjewellersanddesignersandaseriesofeventsopentothepublic: exhibitions,liveperformances,cocktailparties,workshops

085 - HUESERS
mjw
BRONZALLURE VIA DEI GRACCHI, 35

ARTISTAR

HUESERS - 086
GIORDANA CASTELLAN
preview

TINA LATTARULO

PALAZZO BOVARA

Più di 200 artisti selezionati, provenienti da tutto il mondo, offriranno una straordinaria panoramica sulla gioielleria contemporanea

Over 200 international selected artists fromallovertheworldwillprovide anextraordinaryoverview ofcontemporaryjewellery

ARTISTAR jewels

087 - HUESERS
mjw

talent

SHOW

HUESERS - 088
Blanca Zanchetta IED MILANO
preview
Allan Salazar GALDUS

2 Tutte le scuole e accademie che presenteranno i gioielli realizzati dai propri studenti si candideranno automaticamente per il Talent Show Contest

GALDUSVIA POMPEO LEONI,

Allschoolsandacademiesexhibiting theirstudent’spiecesofjewellery willautomaticallybecomecandidates for the Talent Show Contest

089 - HUESERS
SHOW
Emanuelle Achour SCUOLA ORAFA AMBROSIANA
mjw

All’insegna della fluidità:

IN & OUT SPAZI IBRIDI

Lo spazio è da sempre al centro di svariate riflessioni in architettura, ma è soprattutto il rapporto tra esterno e interno a interessare nuove concezioni ibride dell’abitare

_design
Carl Hansen & Son

L’esperienza della pandemia, che ha obbligato i più a soggiorni forzati all’interno delle case, ha stimolato nuove sane abitudini di utilizzo degli spazi esterni anche minimi come balconi, verande, patii e terrazzi, non più vissuti come spazi accessori ma come prolungamento dello spazio domestico, estensione dello spazio abitabile. Come ci insegna l’organizzazione efficiente delle piante prima ancora dei Maestri dell’architettura, luce, aria, suoni diventano premessa per costruire spazi di qualità, così come l’innovazione tecnologica dei materiali offre nuove prestazioni funzionali. I confini tra indoor e outdoor si affinano anche grazie agli arredi e ai complementi che, concepiti oggi sempre più all’insegna della versatilità formale e funzionale, vengono pensati come un unicum che avvicina il relax alle nuove frontiere del lavoro agile. L’alternanza inedita tra momenti conviviali e di lavoro che caratterizza i nostri nuovi stili di vita richiede dunque un ripensamento anche degli ambienti interni che, organizzati più liberamente, ospitano arredi fluidi, in un continuum spaziale tra dentro e fuori. Mobili in legno essenziali e raffinati come quelli proposti da Carl Hansen & Son e progettati dall’architetto danese Alfred Homann con la serie AH Outdoor si inseriscono perfettamente nella tradizione scandinava del mobile artigianale dallo stile organico. Realizzati in legno di teak e finiti a olio, impilabili, rappresentano un elegante compromesso tra funzionalità, comfort e versatilità per costruire un living outdoor in continuità di stile con gli interni. Lo stesso

concetto di continuità caratterizza l’ampia collezione The secret Garden progettata da Roberto Lazzeroni per Poltrona Frau che unisce l’eleganza scandinava alla expertise del Made in Italy. Le forme sinuose delle sezioni in legno di tavoli e sedute si accompagnano a una estrema cura nel dettaglio degli incastri, mentre riferimenti contemporanei agli intrecci in giunco, tipici dei mobili da esterno tradizionali, vengono riattualizzati e riproposti negli schienali delle sedute utilizzando fettucce in cotone bicolore intrecciate. Diverso il materiale ma medesimo principio di adattabilità si esprime nella collezione Urban prodotta dal marchio RAN e caratterizzata da linee minimali e leggerezza grazie alla struttura realizzata in alluminio. Dal comodo e informale divano

con fianchi intrecciati in corda, all’eleganza della torsione del bracciolo che distingue le sedie, fino alla piegatura della struttura del tavolo, tutta la collezione parla di versatilità e durevolezza, eleganza e comfort per ogni tipo di contesto outdoor e indoor. Non solo il legno si presta a incastri perfetti: nella scultorea chaise longue Alodie disegnata da Walter de Silva e Mario Antonioli per Babel, protagonista è l’acciaio inox curvato in doghe metalliche. Pieghevole, grazie alla rotazione attorno a un cilindro orizzontale, Alodie rivisita in chiave contemporanea e funzionale la tipologia della classica chaise longue modernista. Tra i complementi per il living l’azienda Muuto propone il carrello Flow, un semplice ma funzionale contenitore su ruote, monocromatico, dotato di vassoi

091 - HUESERS in_&_out
RAN
Poltrona Frau
HUESERS - 092
Kave Home Babel design
Ceramica Fioranese

scanalati in metallo goffrato, evocazione di famose icone del design scandinavo ripensate per spazi ibridi attuali. È il caso del sistema modulare USM Haller, icona dell’interior design da almeno 60 anni e presente nella collezione permanente del MoMa di NYC che, grazie alla sua estetica rigorosa e alla sua estrema funzionalità, mitigata dal colore, si adatta anche agli spazi outdoor. Per interni ed esterni urbani si può scegliere anche l’essenziale serie di tavolini bassi Pola di Kave Home che abbina un piano in cemento, in tonalità tenui, al legno massello di eucalipto. All’esterno come all’interno i materiali di rivestimento sono fondamentali nella creazione estetica di spazi accoglienti ma le loro prestazioni ricoprono un ruolo altrettanto centrale. Ceramica Fioranese propone la collezione Coccisiciliani, in gres porcellanato che pur garantendo i requisiti prestazionali e di sostenibilità ambientale –grazie all’alto contenuto di materiale riciclato – non delude l’esigenza decorativa, fino ad ora appannaggio quasi esclusivo dell’indoor. Tra i rivestimenti “temporanei” i tappeti, grazie all’evoluzione delle tecnologie dei materiali, sono ora adatti anche all’uso esterno: i filati in fibra sintetica della collezione tessuta a mano Triptyque di Roda assicurano al contempo alte prestazioni e un aspetto naturale, mentre l’originale collezione del marchio Calma, firmata dal designer catalano Andreu Carulla, propone un tappeto annodato a mano realizzato al 100% con bottiglie di polipropilene riciclato. Cuina, ispirato alle tradizionali piastrelle da cucina dell’Empordà, crea texture geometriche grazie a due triangoli di colori diversi accostati con orientamenti e motivi differenti. La flessibilità anche tra i complementi illuminanti rappresenta un ulteriore vantaggio a garanzia di molteplici utilizzi: la lampada in vetroresina da terra e sospensione Lady D di Karman, disegnata da Matteo Ugolini, si adatta perfettamente all’uso informale esterno e assume un’allure più tradizionale (se dotata di pendagli) per gli interni. Una piccola lampada come la Ease di Muuto, ispirata a forme archetipe, assume

093 - HUESERS
in_&_out
Usm Haller Calma
design
Karman

dimensioni portatili e si alimenta a led garantendo un perfetto equilibrio, grazie al dimmer, tra luce d’ambiente regolabile e luce funzionale. Waterproof anche la versione outdoor di Mayday che pur mantenendo la stessa funzionalità di Mayday Indoor –lampada disegnata nel 1999 da Konstantin Grcic per Flos ispirata ai dipositivi da officina e premiata con il Compasso d’Oro ADI nel 2001 – abbraccia l’ambiente. La sorgente luminosa a led si accompagna all’utilizzo di nuovi materiali e pratiche sostenibili come accade con lo speciale polipropilene di riciclo usato per la maniglia e il diffusore e nella considerazione del disassembling (uno dei cardini della progettazione sostenibile che prevede la possibilità di disassemblare i componenti dell’oggetto per il riciclo) ottenuto evitando l’uso di colle in fase di assemblaggio. L’esterno a giardino, se disponibile, si presta a modifiche più o meno strutturate soprattutto per accogliere nuove funzioni che tradizionalmente erano collocate al riparo domestico: oltre agli eterei gazebi come Ombrina prodotto da Roda che assicurano zone ombratili e privacy, la cucina trova spazio all’esterno con workstation come le Frame Kitchens Outdoor disegnata da Salvatore Indriolo per Fantin. Composta con due o tre moduli, e appositamente studiata per prevenire la ruggine, è disponibile in 14 finiture di colore. La monomatericità dell’oggetto (altro cardine della progettazione consapevole) realizzato in metallo 100% riciclabile, l’assenza di finiture a polveri

tossiche e di metalli pesanti, rendono la proposta Frame ancora più sostenibile. E persino l’intimità del bagno sposta i suoi confini all’esterno grazie alla iconica serie Vieques di Agape, vasca freestanding e lavabo disegnati da Patricia Urquiola, e realizzati in acciaio inox verniciato in bianco, nuance di grigio o versione bicolore. Soluzioni per nuovi usi e costumi anche per quanto riguarda lo “stoccaggio urbano” di biciclette, oggetti sempre più tecnologicamente avanzati e sempre più preziosi. Bigfoot® è un sistema di arredo a scomparsa brevettato dalla italiana Protek che consente di trasformare il balcone

in un’area funzionale, per esempio, nella versione Sanremo, assicurando un comodo alloggiamento per riporre in sicurezza la propria bicicletta.

Come la biodiversità in natura, sinonimo di ricchezza e prospettiva verso il futuro, le nuove parole chiave per un vivere contemporaneo rispettoso e sostenibile sono ibridazione, flessibilità, integrazione e versatilità.

095 - HUESERS
in_&_out
Muuto Flos

The experience of the pandemic, that forced most people to stay inside the home, stimulated new healthy habits of use of outdoor spaces, even small ones like balconies, verandas, patios and terraces, no longer experienced as accessory spaces but as an extension of the domestic living space. As the efficient organization of plants teaches us even before the masters of architecture, light, air and sounds become the premise to build quality spaces, as well as the technological innovation of materials offers new functional performances.

The boundaries between indoors and outdoors are becoming less thanks to the furnishings and accessories which, conceived today more and more in the name of formal and functional versatility, are conceived as one space that brings relaxation closer to the new frontiers of remote working. The unprecedented alternation between convivial moments and work moments that characterizes our new lifestyles also requires a rethinking of the interior environments which, organized more freely,host fluid furnishings,in a spatial continuum between inside and outside.

Essential and refined wooden furniture such as that proposed by Carl Hansen & Son and designed by the Danish architect Alfred Homann for the AH Outdoor line blend perfectly in the Scandinavian tradition of handcrafted furniture with an organic style. The furniture, made in teak wood and finished with oil, stackable, represents an elegant compromise between functionality, comfort and versatility to build an outdoor decor in continuity of style with the interior.The same continuity concept characterizes the extensive collection The secret Garden designed by Roberto Lazzeroni for Poltrona Frau that combines the Scandinavian elegance with the expertise of Made in Italy. The sinuous shapes of the wooden sections of the tables and chairs are accompanied by the utmost attention to the detail of the joints, while contemporary references to the rattan weaves, typical of traditional outdoor furniture, are updated and re-proposed in the seat backs using two-tone intertwined cotton tapes. The Urban collection produced by RAN, characterized by minimal lines and great lightness thanks to its structure in aluminum, makes use of a different material but is based on the same principle of adaptability. From the comfortable and informal couch with its sides in braided cord to the elegance of the twisting of the chairs’armrest to the folding of the table’s structure, the whole collection speaks of versatility and durability, elegance and comfort for any outdoor and indoor space.

Wood isn’t the only material that lends itself to perfect joints: in the sculptural Alodie chaise longue designed by Walter de Silva and Mario Antonioli for Babel,the main character is stainless steel curved in metal slats. Alodie is foldable thanks to the rotation around a horizontal cylinder, and revisits the

HUESERS - 096
Space has always been at the centre of many reflections in architecture, but most of all, the relationship between outdoor and indoor interests the new hybrid concepts of living
Roda Agape
design
Fantin

typology of the classic modernist chaise longue in a contemporary and functional key.

Among the accessories for home decor, the Muuto company proposes the Flow trolley, a simple but functional container on wheels, monochromatic, equipped with grooved trays in embossed metal,an evocation of famous icons of Scandinavian design redesigned for current hybrid spaces. It’s the case of USM Haller, that has been an interior design icon for at least 60 years, and that is present in the permanent collection of MoMa in NYC. Thanks to its rigorous aesthetics and its extreme functionality, mitigated by the colour,it’s also suitable for outdoor spaces.

For urban interiors and exteriors you can also choose the essential line of Pola low tables by Kave Home which combines a concrete top,in soft shades, with solid eucalyptus wood. Outside as inside, the cladding materials are fundamental in the aesthetic creation of welcoming spaces but their performance plays an equally central role.

Ceramica Fioranese offers the Cocci Siciliani collection, in porcelain stoneware which, while guaranteeing the performance and environmental sustainability requirements, thanks to the high content of recycled material, does not disappoint the decorative requirement, until now an almost exclusive prerogative of the indoor. Among the “temporary” coverings, thanks to the evolution of material technologies,carpets are now also suitable for outdoor use: the synthetic fiber yarns of the hand-woven Triptyque collection by Roda ensure high performance and a natural appearance at the same time, while the original collection of the Calma brand, signed by the Catalan designer Andreu Carulla, offers a hand-knotted rug made

from 100% recycled polypropylene bottles. Cuina, inspired by the traditional Empordà kitchen tiles, creates geometric textures thanks to two triangles of different colours juxtaposed with different orientations and motifs. Flexibility also among the lighting accessories represents a further advantage guaranteeing multiple uses: the Lady D floor and suspension lamp by Karman, designed by Matteo Ugolini, in fibreglass is perfectly suited to informal outdoor use and takes on a more traditional allure (if equipped with pendants) for the interior.

Small lamps such as Ease by Muuto, inspired by archetypal shapes, take on portable dimensions and are powered by LEDs, guaranteeing a perfect balance, thanks to the dimmer, between adjustable ambient light and functional light.

The outdoor version of Mayday is also waterproof which, while maintaining the same functionality as Mayday Indoor - a lamp designed in 1999 by Konstantin Grcic for Flos inspired by workshop devices and awarded the ADI Compasso d’Oro in 2001, embraces the environment. The LED light source is accompanied by the use of new materials and sustainable practices such as the special recycled polypropylene used for the handle and the diffuser and in the consideration of disassembling (one of the cornerstones of sustainable design which provides for the possibility of disassembling the components of the object for recycling) obtained by avoiding the use of glues during the assembly phase. The outdoor garden, if available, lends itself to more or less structured modifications above all to accommodate new functions that were traditionally placed in the shelter of the home. In addition to the ethereal gazebos such as Ombrina produced by Roda, which ensure shady areas and privacy, the

kitchen finds outdoor space with workstations such astheFrameKitchensOutdoordesignedbySalvatore IndrioloforFantin.Madeupoftwoorthreemodules, and especially designed to prevent rust,it’s available in 14 colour finishes. The mono-material nature of the object (another cornerstone of conscious design) made of 100% recyclable metal,the absence of toxic powder finishes and heavy metals, make the Frame proposal even more sustainable.

Even the intimacy of the bathroom moves its boundaries outside thanks to the iconic Vieques series by Agape, a freestanding bathtub and washbasin designed by Patricia Urquiola,and made of stainless steel painted in white, shades of gray or a two-tone version.

There are solutions for new uses and customs also regardingthe“urbanstorage”ofbicycles,increasingly technologically advanced and increasingly precious objects. Bigfoot® is a retractable furniture system patented by the Italian company Protek which allowsyoutotransformthebalconyintoafunctional area, for example, in the Sanremo version, ensuring a comfortable compartment for safely storing your bicycle.Just like biodiversity in nature,synonymous with wealth and perspective towards the future, the new keywords for respectful and sustainable contemporary living are hybridization, flexibility, integration and versatility.

097 - HUESERS miseno
in_&_out
Protek
Self Conv ers atio ns #13_stories from the luxury world by Domenico Festa Photographer: VALENTINA GILARDONI / Assistant ph: LUCA ZITO & RICCARDO FERRATO / Styling: YLENIA FESTA / Mua: CRISTINA CALANCEA / Model : CHLOE BOEBAERT Special thanks to: BERNARDELLI STORES / Location: PALAZZO TIRELLI
Blazer: Genny
Earrings: JACQUEMUS / Dress: N°21 / Shoes: GIANVITO ROSSI
Earrings: JACQUEMUS / Dress: N°21 / Shoes: GIANVITO ROSSI
J ewels :
/ S kirt :
GENNY
GENNY
Earrings + ring: GENNY / Dress: ALBERTA FERRETTI
Bag: JACQUEMUS
Shirt: MAISON MARGIELA Coat: TAGLIATORE / Bag: AESTHER EKME

ARA LUMIERE _commitment

Nascono dalla sopraffazione e dalla violenza ma rappresentano rinascita, riscatto, inclusione: gli abiti e gli accessori di Ara Lumiere, brand indiano fondato dalla stilista Kulsum Shadab Wahab in seno alla filantropica Hothur Foundation, sono infatti disegnati e realizzati da donne sopravvissute agli attacchi con acido. Già vincitrice del Social Impact Award ai CNMI Awards durante la MFW 2022, Ara Lumiere ha lanciato la collezione F/W 23-24, Memoirs of Tomorrow, protagonisti tessuti naturali, materiali ecologici, bellissime stampe dai colori vivaci con frasi ricamate a mano che ripercorrono il viaggio di queste donne dalla loro tragedia alla rinascita e indipendenza. L’intero ricavato delle vendite di Ara Lumiere viene reinvestito per supportare le vittime di queste aggressioni particolarmente odiose perché segnano a vita le vittime con cicatrici che diventano un vero e proprio stigma sociale. Per info: ara.lumiere.com

They arise from oppression and violence but representrebirth,redemption,andinclusion:the clothing and accessories created by Ara Lumiere, the Indian brand founded by designer Kulsum Shadab Wahab as part of the philanthropic Hothur Foundation,are designed and created by acid attack survivors. Already the winner of the Social Impact Award at the CNMI Awards during MFW 2022, Ara Lumiere launched her F/W 2324 collection, Memoirs of Tomorrow, starring natural fabrics, ecological materials, beautiful prints in bright colours with hand-embroidered phrasesthatretracethesewomen’sjourneyfrom their tragedy to rebirth and independence. All proceeds from Ara Lumiere sales are reinvested to support the victims of these particularly hideous attacks as they mark the victims for life with scars that become a real social stigma. More info: ara.lumiere.com

HUESERS - 112

_spotlight

Suggestioni dalla Costiera Amalfitana

A MLÉ

Dal gusto prettamente mediterraneo, i gioielli Amlé raccontano l’arte e la tradizione artigianale italiana, e in particolare campana, attraverso uno stile scenografico e vivace che attinge dalla storia e dai culti del territorio. La storia di Amlé è fatta di ricordi, simboli e immagini che prendono forma grazie alla ricerca e alla creatività dando vita a un affascinante mondo colorato in cui ogni gioiello acquisisce un ruolo importante e diventa ambasciatore di messaggi profondi. Orecchini, collane, pendenti, bracciali e anelli sono lavorati, incisi, dipinti e assemblati a mano dai maestri orafi in modo che ogni creazione diventi, di fatto, unica nel suo genere: una piccola opera d’arte caratterizzata da materiali nobili e pietre naturali come corallo, corno, ambra ed ebano. Così, tamburelli in legno con pelle di capra dipinta a mano ed ex voto in argento ricavati da autentici stampi borbonici si trasformano in coloratissimi gioielli dal forte simbolismo.

La nuova collezione Costiera, ideata dalla fondatrice Marisa Angelucci insieme all’art director e co-designer Marco Ferra, diventa il manifesto di Amlé per la stagione estiva con spruzzi di turchese e bronzo dorato, conchiglie che diventano portafortuna e immagini che richiamano il mare e i colori della costiera amalfitana. La collezione ha una vivacità espressiva senza eguali e utilizza soggetti marini per raccontare le emozioni trasmesse dai tramonti, dalle giornate trascorse in barca, dalla bellezza delle maioliche e dei paesaggi da sogno di uno dei luoghi italiani più famosi al mondo. In linea con lo stile del brand, i volumi rimangono maxi e accolgono pietre naturali che rendono ogni gioiello unico nel suo genere; i tamburelli si vestono di macramè e sassolini ricavati a mano dalle conchiglie e riportano dipinto a mano il nome delle località più conosciute del luogo come Amalfi, Sorrento, Positano e Capri; gli ex voto arricchiscono barocche collane in argento insieme ad angeli e cammei decorati con profili greci. A questi si aggiungono cristalli di rocca, quadrifogli in corno, coralli e citrini che completano il viaggio immersivo di Amlé nei luoghi della costiera amalfitana.

HUESERS - 114
spotlight

With a purely Mediterranean taste, Amlé jewellery speaksofItalianartandtraditionalcraftsmanship,with a special focus on the region of Campania, through a dramatic, vibrant style that draws from the local history and cults. Amlé’s story is based on memories, symbolsandimagesthattakeshapethankstoresearch and creativity giving life to a fascinating colorful world inwhicheachpieceofjewellerytakesonanimportant role and becomes an ambassador of deep messages. Earrings, necklaces, pendants, bracelets and rings are worked,engraved,painted and assembled by hand by master goldsmiths so each creation actually becomes one-of-a-kind: a small work of art distinguished by precious materials and natural stones such as coral, horn,amber and ebony.

So, wooden tambourines with hand-painted goatskin and silver ex voto made from authentic Bourbon moulds are transformed into colourful, powerfully symbolic jewellery. The new Costiera collection, designed by the founder Marisa Angelucci with the art director and co-designer Marco Ferra,becomes Amlé’s manifesto for the summer season with turquoise and gilded bronze details, shell-shaped lucky charms and images that evoke the sea and colours of the Amalfi Coast.The collection has unrivalled expressive vivacity and uses marine images to tell the emotions given by sunsets,days spent at sea on a boat,the beauty of majolica and the dreamy landscapes of one of Italy’s most internationally recognised destinations. In line with the brand’s style, oversized volumes welcome natural stones that make each piece unique; the tambourines are dressed in macramé and beads made out of shells and are hand-painted with the names of the most famous places in the area like Amalfi,Sorrento,Positano and Capri; ex voto enhance baroquesilvernecklacesalongwithangelsandcameos decorated with Greek profiles. Rock crystals, horn clovers,corals and citrines complete Amlé’s immersive journey in the Amalfi Coast.

115 - HUESERS
amlé
Amlé - the atmosphere of the Amalfi Coast

_interview

ALESSIA FATTORI FRANCHINI

Creativa ed empatica. Alessia Fattori Franchini è al timone di AFF, il brand building studio che ha fondato a Milano nel 2010. Una realtà che sviluppa la comunicazione per aziende della moda, della gioielleria e del lifestyle attraverso la creazione di strategie, media buying, ufficio stampa, influencer marketing e creazione di contenuti per brand. Il team da lei creato si è strutturato nel tempo e ora comprende 14 professionisti con competenze e funzioni diverse e trasversali. E, giorno dopo giorno, con passione, capacità gestionale, cultura e una profonda capacità di analisi del sistema di riferimento, Alessia Fattori Franchini ne cura la crescita, ideando una comunicazione customizzata per ogni brand. Racconta a Huesers la sua profonda esperienza nel settore della comunicazione.

Come è iniziata la sua carriera?

Una laurea in giurisprudenza, un colloquio da Prada, una proposta di lavoro per diventare portavoce dell’Assessorato alla Moda e Design prima e all’Assessorato all’Innovazione del Comune di Milano dal 2007 al 2011, e poi l’esame da giornalista professionista… Sono stati tutti passaggi formativi e fondamentali. Cruciali sono state anche le donne di grande valore e competenza che mi hanno scelta, insegnandomi come sviluppare la comunicazione e trasformare le idee creative in progetti fondamentali per lo sviluppo di brand awareness.

Quale esperienza le ha fatto capire che si sarebbe dedicata a questo lavoro?

Quando ho fatto l’assistente all’Onu a New York per una rappresentante del Cedaw, il comitato dedicato al lavoro sulla Convenzione per l’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne. Ho compreso che attraverso la comunicazione si possono creare messaggi che contribuiscono allo sviluppo civile e culturale della società in cui viviamo.

Come definirebbe la comunicazione?

Tutto è comunicazione. Ogni scelta, ogni segnale, verbale o non verbale, comunica qualcosa.

Qual è la sfida più difficile nel far dialogare i grandi brand sia con gli addetti ai lavori sia con il pubblico?

Individuare la propria audience e il proprio target e mettere a punto messaggi coerenti che creino empatia con il consumatore reale o aspirazionale.

Come è nato il suo interesse per l’alta gioielleria e la collaborazione coi grandi brand del settore? La gioielleria è un settore dove puoi trovare tanti elementi di sostanza e una coerenza reale nel prodotto, insieme ovviamente alla magia e alla sofisticazione assoluta. Un gioiello comunica, si tramanda e ha un valore simbolico.

Come è evoluta la comunicazione da quando ha iniziato a lavorare in questo settore?

L’avvento del digitale ha segnato una svolta epocale. Il mondo dei media è stato in grado di creare un filo ancora più diretto tra le aziende e il proprio consumatore, i canali social lo hanno reso più democratico.

È stato un contributo positivo o negativo?

È stato essenziale perché le p.r. ora hanno modo di divulgare un progetto su tanti canali differenti. E positivo per chi ha saputo e voluto abbracciare i nuovi strumenti a disposizione.

Quale consiglio darebbe oggi a chi volesse calcare le sue orme come p.r.?

Di mandarmi la propria candidatura per iniziare da AFF!

Alessia Fattori Franchini

Creative and empathetic.Alessia Fattori Franchini is at thehelmofAFF,thebrandbuildingstudioshefoundedin Milanin2010.Abusinessthatdevelopscommunication for fashion, jewellery and lifestyle companies through the creation of strategies, media buying, press office, influencer marketing and content creation for brands. The team she created has been organized over time and now it includes 14 professionals with different and transversal skills and functions. Day after day, Alessia Fattori Franchini, with passion, management skills, culture and a strong ability to analyze the reference system, takes care of its growth, creating customized communication for each brand.She told Huesers about herexperienceinthecommunicationsector.

Howdidyourcareerstart?

A law degree, an interview at Prada, a job offer to become spokesperson for the Fashion and Design Department first and for the Innovation Department of the Municipality of Milan from 2007 to 2011, and then the exam as a professional journalist…They were all fundamental steps for my training. The valuable and skilled women who chose me were also crucial, teaching me how to develop communication and transform creative ideas into fundamental projects for thedevelopmentofbrandawareness.

What experience made you realize that you would dedicateyourselftothisjob?

When I was an assistant at the UN in New York for a representative of Cedaw, the committee dedicated to the work on the Convention for the elimination of all forms of discrimination against women. I understood that,through communication,messages can be created which contribute to the civil and cultural development ofthesocietyinwhichwelive.

Howwouldyoudefinecommunication?

Everythingiscommunication.Everychoice,everysignal, verbalornon-verbal,communicatessomething.

What’s the most difficult challenge in making big brands communicate with both professionals and thepublic?

Identifying your audience and your target and developingcoherentmessagesthatcreateempathywith therealoraspirationalconsumer.

How did your interest in high jewellery and the collaboration with the big brands in the sector come about?

Jewelleryisasectorwhereyoucanfindmanyelements ofsubstanceandrealcoherenceintheproduct,obviously

togetherwithabsolutemagicandsophistication. A piece of jewellery communicates something, it’s handeddownandhasasymbolicvalue.

How has communication evolved since you started workinginthissector?

The advent of digital has represented an epochal turning point. The world of media has been able to createanevenmoredirectlinebetweencompaniesand their consumers,and social media have made it more democratic.

Wasitapositiveornegativecontribution?

It was essential because now the p.r. have the opportunity to disseminate a project on many different channels.Andit’spositiveforthosewhoknewhowand wanted to embrace the new tools available.

What advice would you give today to anyone wishingtofollowinyourfootstepsasap.r.?

SendmeyourapplicationtostartinAFF!

117 - HUESERS aff_
Farnese Gioielli Villa Milano Pasquale Bruni

La

La “strana coppia” Ronny Totah - Thomas Faerber (effervescente, affabulatore, sempre pronto alla battuta il primo, studi di ingegneria civile alle spalle; misurato, sobrio, quasi schivo il secondo, discendente da una famiglia di dealer e gioiellieri) può dichiararsi più che soddisfatta: i due fondatori di GemGenève hanno chiuso a Maggio la migliore edizione di sempre, col più alto numero mai registrato di espositori (230) e di visitatori effettivi (4320). Le dimensioni volutamente contenute della fiera garantiscono un’atmosfera friendly e un’alta concentrazione di espositori e visitatori di primo piano: praticamente tutti i “nomi che contano” tra i dealer della gioielleria antica e delle gemme, retailer, responsabili acquisti dei brand internazionali, collezionisti, oltre che semplici appassionati, si danno appuntamento al Palexpo di Ginevra per vendere, acquistare, ammirare gioielli spesso di enorme valore storico, gemme di eccezionale qualità (sempre più difficili da reperire sul mercato) e le creazioni dei designer più innovativi. Il successo di questa manifestazione, in continua crescita dal suo lancio nel 2018, è largamente dovuto al fatto che è stata “creata per gli espositori da espositori” (Totah e Faerber sono entrambi titolari di rinomate aziende) ma, a rischio di sembrare retorici, quello che rende GemGenève diversa sono il clima di diffusa fiducia e collaborazione, la passione e l’energia che vi si respirano, e la concreta attenzione verso i giovani e la cultura. Come ha sottolineato Mathieu Dekeukelaire, direttore di GemGenève, cultura e supporto ai giovani sono parte fondante della manifestazione, che integra il “Villaggio dei designer” e il “Villaggio della conoscenza”, dedicati alle scuole, ai progetti culturali, ai designer. Vivienne Becker, giornalista e storica del gioiello, cura da sempre il Designer Vivarium, che a ogni edizione ospita sei designer indipendenti e ha contribuito a lanciare star del calibro di Emmanuel Tarpin e Ninotchka. «Grazie alla mia esperienza di storica e giornalista ho “antenne” sempre all’erta per individuare nuovi talenti - spiega Becker con semplicità - Mi concentro sugli artisti con una visione creativa forte, univoca, che non si limitano a mettere insieme un po’ di questo e quello, così come apprezzo l’utilizzo ingegnoso dei materiali, un’artigianalità sofisticata, la capacità di essere al tempo stesso nuovi e senza tempo. E la cultura. Per essere innovativi e progredire bisogna conoscere e rispettare il passato: non puoi rompere le regole, se non le conosci. Diversamente il rischio è creare qualcosa che nuovo non è affatto e che al massimo è spiazzante, ma fine a sé stesso». Discorso analogo per gli 11 talenti (6 Emerging Talents e 5 Young Designers) che Nadège Totah, figlia di Ronny, “scova” sfruttando anche

_events GEM GENÈVE
“strana coppia” Totah-Faerber, le “antenne” di Vivienne Becker, lo scouting “senza criteri” dei nuovi talenti, gli studenti “nel mondo reale”… Tra gemme e gioielli da favola, istantanee da una fiera sofisticata e friendly
New designers: Austy Lee Art JewelleryThe May Beauties Bangle
gemgenève
HEAD “People’s Choice” Award - Valentine Stegmann

i social media. «Quello che vogliamo fare qui a GemGenève è dare una possibilità a talentinon necessariamente giovani - che non hanno ancora una visibilità internazionale. Il mio criterio… è di non avere alcun criterio! - spiegaA volte vedo un gioiello che mi colpisce: non so neanche dire se mi piace o meno, ma “sento” che cela qualcosa di interessante e allora comincio a indagare, a contattare il designer…». È così che Nadège ha intercettato, tra gli altri, Wallis Hong, celebrato ormai tra gli astri nascenti della gioielleria contemporanea. Sono stati molto apprezzati anche lo stand dei designer ucraini, ospitati sotto l’egida della Strong & Precious Art Foundation, l’esposizione di 25 tra automi musicali e objets d’art ottocenteschi provenienti dal Museo d’Arte e Storia di Ginevra, la Villa of Lost Arts, con artigiani al lavoro per mostrare il “behind the scenes” di un gioiello, le due mostre in collaborazione col Singapore Gem Museum e col World Diamond Museum. L’attenzione di GemGenève alle arti si esprime anche attraverso la collaborazione con diverse istituzioni culturali cittadine. A Febbraio, per esempio, il Grand Theatre de Genève ha messo in scena Il Ritorno di Ulisse di Monteverdi: gli studenti del secondo anno del Dipartimento di Design del ProdottoGioiello e Accessori della Head - Haute École d’Art et de Design hanno assistito all’opera e coordinati da Valentina Brugnatelli e dopo una serie di approfondimenti sul Barocco con designer e storici dell’arte e della gioielleria, sono stati invitati a realizzare uno statement

piece ispirato a una delle tre allegorie di Amore, Fortuna e Tempo alla base dell’opera. Tutti i progetti sono poi stati esposti in fiera e votati dai visitatori (per la cronaca: il premio del pubblico è andato a Valentine Stegmann). La Head è l’unica università svizzera a offrire un corso in Design del Prodotto - Gioiello e Accessori: David Roux-Fouillet, da un anno direttore del Dipartimento, ne parla con entusiasmo: «Gli studenti di oggi sono i designer che reinventeranno la gioielleria di domani, quindi quello che cerchiamo di fare è insegnare a “pensare, comunicare, fare”, fornendo loro gli strumenti per sviluppare una propria identità creativa: tecniche di lavorazione, design, studio dei materiali, teoria e storia - fondamentali per capire cosa significa creare un gioiello in un determinato contesto sociale - lezioni di marketing, comunicazione e branding, come tenere uno speech, realizzare un comunicato stampa… Inoltre ogni studente è tenuto a fare un internship in azienda: lì per la prima volta sperimenta cosa vuol dire mettere la propria creatività al servizio di un cliente, nel mondo reale del lavoro, con tutta la sua varietà di ecosistemi». Anche una ventina di studenti della Galdus di Milano, coordinati da Laura Inghirami, hanno presentato i propri lavori, realizzati nell’ambito del progetto “No limits: time for creativity”, senza alcun vincolo riguardo a ispirazione, materiali o tecniche perché, come ha sottolineato la stessa Inghirami, «l’arte nasce sempre da un sogno e non ci sono limiti alla possibilità di esprimere

il proprio talento e la propria creatività se si seguono i propri sogni con impegno e passione» (il pubblico ha premiato il lavoro di Allan Paul Salazar, ndr). Un sostegno concreto ai giovani viene anche dalla Eric Horowitz Foundation, creata da Christine Horowitz per onorare la memoria del marito Eric, figura di spicco del settore, scomparso sei anni fa. «Per lui ogni pietra, ogni gioiello antico aveva una storia da raccontare e ogni acquisto era come una storia d’amore. E la grande passione che nutriva per il suo lavoro si traduceva nella generosità che dimostrava verso chiunque avesse bisogno di un aiuto, di un consiglio». La Fondazione - oltre a varare una serie di iniziative a favore dei giovani studenti nel campo del gioiello e del design - a ogni edizione di GemGenève premia un giovane talento svizzero, supportandolo nella carriera ben oltre il momento della premiazione. A maggio il riconoscimento è andato a Eloïse Marclay. Il team di GemGenève sta lavorando al programma della prossima edizione, dal 2 al 5 Novembre 2023. Verranno riproposti i fiori all’occhiello della manifestazione, lo Spazio designer e lo Spazio conoscenza, il programma di talks e conferenze, la collaborazione con istituzioni culturali e con le scuole - tra cui la prestigiosa Crea Genève, i cui studenti si occuperanno della copertura digitale della manifestazione. Per info: gemgeneve.com

HUESERS - 120
events
Laura Inghirami e Allan Salazar - Donna Jewel “People’s Choice” Award Designer Vivarium: NVWNatasha Wightmann, Catching The First Star

The“odd couple”Ronny Totah - Thomas Faerber (the first effervescent, story-teller, always ready to tell the first joke,civil engineer manqué; the latter measured, sober,almost shy,coming from a family of dealers and jewellers) can be more than satisfied: in May the two founders of GemGenève drew the curtain on the best editionever,withthehighestevernumberofexhibitors (230) and visitors (4320). The trade show’s deliberate small size ensures a friendly atmosphere and a high concentration of prominent exhibitors and visitors: practically all the “names that count”from dealers of antique jewellery and gems, retailers, top buyers of international brands, collectors, in addition to simple enthusiasts,all meet at the Palexpo in Geneva to sell, buy, admire jewellery often of enormous historical value, gems of exceptional quality (increasingly difficult to find on the market) and the creations from the most innovative designers. The event’s success, whichhascontinuedtogrowsinceitslaunchin2018,is largelyduetothefactthatitwas“createdforexhibitors by exhibitors” (Totah and Faerber are both owners of renowned companies) but, at the risk of seeming rhetorical, what makes GemGenève different is the overwhelming feeling of trust and collaboration, the passion and energy in the air,and the specific focus on young people and culture.

As Mathieu Dekeukelaire, director of GemGenève, underlined,culture and support for young people are akeypartoftheevent,whichintegratesthe“Designers’ Village” and the “Knowledge Village”, dedicated to schools, cultural projects, and designers. Vivienne Becker, journalist and jewellery historian, has always curated the Designer Vivarium, which during each editionhostssixindependentdesignersandhashelped launchstarssuchasEmmanuelTarpinandNinotchka.

“Thankstomyexperienceasahistorianandjournalist I have my ‘antennae’, I am always on the lookout for new talents - Becker explains simply- I focus on artists with a strong, unique creative vision, who don’t limit themselves to blending a little of this and that, I also appreciatetheingenioususeofmaterials,sophisticated

craftsmanship,the ability to be both new and timeless. And culture, of course. To be innovative and to move forward you have to know and respect the past: you cannot break the rules if you do not know them. Otherwise the risk is to create something that is not at all new and that at most is unsettling or outrageous, butanendinitself”.Thesamegoesforthe11talents(6 Emerging Talents and 5 Young Designers) who Nadège Totah, daughter of Ronny, “discovers” by also using social media.“What we want to do here at GemGenève isgiveanopportunitytotalents-notnecessarilyyoung people - who still haven’t had international visibility. My criterion is… not having criteria! - she explainsSometimes I see a piece of jewellery that strikes me: I can’t even tell if I like it or not,but“I feel”that it hides something interesting and then I start to investigate,to contact the designer...”.This is how Nadège discovered, among others, Wallis Hong, now celebrated among the rising stars of contemporary jewellery. The stand of Ukrainian designers, hosted under the auspices of the Strong & Precious Art Foundation, the exhibition of25musicalautomatonsand19th-centuryartobjects from the Museum of Art and History in Geneva, the Villa of Lost Arts, with artisans working to show the “behind the scenes” of a piece, the two exhibitions in collaboration with the Singapore Gem Museum and the World Diamond Museum were also highly appreciated. GemGenève’s focus on the arts is also expressed through the collaboration of different city cultural institutions. In February, for example, the GrandTheatredeGenèvestagedTheReturnofUlysses by Monteverdi: the students of the second year of the Product Design - Jewellery and Accessory Department of Head - Haute École d’Art et de Design attended the performanceandcoordinatedbyValentinaBrugnatelli and after a series of in-depth studies on the Baroque with designers and art and jewellery historians, they were invited to create a statement piece inspired by one of the three allegories of Love,Fortune and Time at the basis of the work. All the projects were then exhibited at the trade show and voted by the visitors (for the record: the audience prize went to Valentine Stegmann). Head is the only Swiss university to offer a bachelor’s course in Product Design - Jewellery and Accessory: David Roux-Fouillet, director of the Departmentforayear,speaksenthusiasticallyaboutit: “Today’s students are the designers who will reinvent thejewelleryoftomorrow,sowhatwetrytodoisteach

them to “think, communicate, make”, providing them with the tools to develop their own creative identity: processing techniques, design, study of materials, theory and history - all vital to understand what it means to create a piece of jewellery in a certain social context - marketing, communication and branding lessons,howtogiveaspeech,makeapressreleaseetc.In addition,every student is required to do an internship in a company: there for the first time they experience whatitmeanstousetheircreativitytosatisfyanactual customer, in the real world of work, with its diverse range of ecosystems”.Also about twenty students from Galdus in Milan, coordinated by Laura Inghirami, presented their works, created within the project “No limits: time for creativity”, with no restrictions regardinginspiration,materialsortechniquesbecause, as Inghirami herself pointed out, “art always comes from a dream and there are no limits to the possibility of expressing one’s talent and creativity if one follows one’s dreams with commitment and passion” (the public voted for the work by Allan Paul Salazar, ed.). Concrete support for young people also comes from the Eric Horowitz Foundation, created by Christine Horowitz to honour the memory of her husband Eric, a leading figure in the industry, who passed away six years ago.“For him every stone,every antique piece of jewelleyhadastorytotellandeverypurchasewaslike a love story. And the genuine passion he had for his worktranslatedintothegenerosityheshowedtowards anyone who needed help or advice».The Foundation - in addition to launching a series of initiatives aimed at young students in the field of jewellery and design - at each edition of GemGenève rewards a young Swiss talent, following and supporting them in their career long after the awards ceremony. This year the Foundation jury gave its Award to Eloïse Marclay.The GemGenève team is working on the programme for the next edition,from the 2nd to the 5th of November 2023. Surely the feathers in the cap of the event will return, the Designers’ Village and the Knowledge Village, the programme of talks and conferences, the collaboration with cultural institutions and schoolsincluding the prestigious Crea Genève,whose students will be responsible for digital coverage of the event.Go to gemgeneve.com for more information and updates.

121 - HUESERS
gemgenève
The “odd couple” Totah-Faerber, Vivienne Becker’s “antennae”, “criteria-free” scouting of emerging talents, students “in the real world”… Snapshots from a sophisticated and friendly trade show displaying beautiful gems and jewellery
GemGenève 2023

_talents

ALICE VILLA

Un’italiana a Ginevra

Nadège Totah l’ha selezionata tra i Talenti Emergenti della prossima GemGenève - dal 2 al 5 Novembre 2023 - per la “straordinaria allure”, la combinazione fantasiosa di metalli nobili, materiali innovativi, gemme eccezionali, un’artigianalità priva di compromessi e la capacità di innovare la produzione della storica azienda di famiglia, fondata nel 1876, senza tradirne spirito e filosofia. Famosa a livello internazionale per la collezione di gemelli da uomo, Villa Gioielli, sotto la guida di Alice e Francesca Villa, quinta generazione della famiglia, è sempre più concentrata sulla gioielleria. Alice è entrata in azienda nel 2018 ed è lei che disegna le nuove collezioni. «Abbiamo aggiunto un tocco di femminilità e abbiamo affiancato a gemelli e pezzi importanti anche linee più “easy”, portabili anche dalle ragazze giovani: ma in ogni nuova creazione c’è sempre un elemento di collegamento col nostro passato». Pietre preziose e non, con una predilezione tra queste ultime per tormaline e tanzaniti, impreziosiscono gioielli in oro e argento ma anche rame, carbonio, acciaio damasco, titanio, alluminio, senza limiti nelle scelte cromatiche. «Ma senza forzature - chiarisce Alice - Gli abbinamenti di colore sono studiatissimi e rendono portabili anche i pezzi più colorati: questa cura meticolosa ma mai ostentata è in fondo molto milanese». Ed è nella Milano più autentica, a Brera, che non a caso l’azienda ha trasferito la boutique e il laboratorio, dove esperti artigiani danno vita agli splendidi gioielli della maison: come le novità che Alice porterà a GemGenève.

Francesca e Alice Villa

An Italian in Geneva: Alice Villa

Nadège Totah selected her among the Emerging TalentsofthenextGemGenève-from2to5November 2023. This is due to her “extraordinary allure”, the imaginative combination of noble metals,innovative materials, exceptional gems, uncompromising craftsmanship and the ability to innovate the production of the historic family business, founded in 1876,without betraying its spirit and philosophy. Villa Gioielli, under the guidance of Alice and Francesca Villa, the fifth generation of the family, is internationally famous for its collection of men’s cufflinks.Now it’s focusing more and more on jewelry. Alice joined the company in 2018 and she’s the one who designs the new collections.“We added a touch of femininity as well as more ‘easy’lines to cufflinks and important pieces, which can also be worn by

young girls.But in every new creation there’s always a connecting element to our past”.Precious and nonpreciousstones,withapreferenceamongthelatterfor tourmalines and tanzanites,embellish jewels in gold and silver, but also copper, carbon, damascus steel, titanium,aluminium,with no limits in the chromatic choices. Alice clarified: “The colour combinations are not forced, in fact they are carefully studied and make even the most colourful pieces wearable. This meticulous but never ostentatious care is typically Milanese”. And it’s right in the most authentic part of Milan, in Brera, that the company has moved the boutique and the laboratory. Here expert craftsmen give life to the splendid jewels of the maison: just like the novelties that Alice will bring to GemGenève.

123 - HUESERS
gemgenève

TID BITS

Pasquale Bruni

Eugenia Bruni, direttore creativo di Pasquale Bruni, ha arricchito le collezioni della maison valenzana con veri e propri tesori di alta gioielleria, ispirati alla trasformazione, alla libertà, al movimento e alla perfezione della natura. Tra le novità 2023, di grande impatto sono i gioielli Flamenco, che introducono nella linea Giardini Segreti la sensualità e i movimenti del ballo spagnolo. L’anello rappresenta la congiunzione: separato sulle dita da un divisibile Ying e Yang, ricorda il suono delle nacchere quando le dita battono tra di loro; il choker si trasforma in spilla e in ciondolo, mentre l’indosso degli orecchini è studiato per il massimo comfort e i nuovi ciondoli ispirati alla croce, perfetti nella proporzione dei volumi, si trasformano in un fiore dai luminosi petali rivestiti di diamanti.

Venezianico

Colpisce per il suo design essenziale e il suo colore nero assoluto, frutto della vernice giapponese Musou Black™, la vernice più nera al mondo, che assorbe il 99,4% della luce, sviluppata nel 2020 dalla Koyo Orient Japan Co Ltd. Redentore Ultrablack di Venezianico ha un fascino magnetico che sta conquistando gli amanti di un lusso raffinato, originalissimo. Monta un movimento automatico Seiko NH35A, ha cassa in acciaio chirurgico 316L con vetro zaffiro antiriflesso; 40mm di diametro, Water resistant a 10ATM. Cinturino nero in pelle anilveau.

It is striking for its essential design and absolute black colour, created with the Japanese Musou Black™ paint - the world’s blackest paint; developed in 2020 by Koyo Orient Japan Co Ltd, it absorbs 99.4% of light.Redentore Ultrablack by Venezianico has a magnetic charm conquering lovers of refined,highly original luxury. It mounts a Seiko NH35A automatic movement and has a 316L surgical steel case with anti-reflective sapphire glass,40mm in diameter.Water resistant to 10ATM.Black anilveau leather strap.

Eugenia Bruni, creative director of Pasquale Bruni, has enriched the Valenza-based brand’s collections with high jewellery masterpieces inspired by transformation, freedom, movement and nature’s perfection. New products for 2023 include the high-impact Flamenco jewellery,which introduces the sensual movements of the Spanish dance into the Giardini Segreti range. The ring represents conjunction; with a separable Ying and Yang on the fingers,it evokes the sound of castanets when the fingers hit against each other. The choker transforms into a brooch or a pendant. The earrings are designed for maximum comfort, while the new perfectly proportioned cross-inspired pendants turn into a flower with bright diamond-studded petals.

HUESERS - 124

Be8

In dieci anni di attività Be8 ha continuato a crescere ed espandersi grazie a una produzione artigianale, curata in ogni dettaglio, e alla specifica filosofia del brand, basata sulla condivisione di differenti background, ispirazioni e passioni all’interno di un team eterogeneo e dinamico. A inaugurare la produzione è stato nel 2013 un anello chiamato “Primo Cuore”, disegnato sulla base di un’esperienza personale dal direttore creativo Beppe Callegari, che nel tempo ha dato vita a una collezione di successo. Oggi l’azienda, con sede a Padova, è guidata da Beppe Callegari e dal fratello Andrea - terza generazione di una famiglia di gioiellieri.

In ten years of business, Be8 has continued to grow and expand thanks to artisan production, attention to every detail, and the brand’s specific philosophy, based on sharing different backgrounds, inspirations and passions within a diverse and dynamic team. Inspired by the experience of creative director Beppe Callegari,production started in 2013 with a ring called“Primo Cuore”,the first piece of a successful collection.The company,based in Padua,is now led by Beppe Callegari and his brother Andrea - the third generation of a family of jewellers.

Freywille

La nuova collezione di Freywille rende omaggio alla Nascita di Venere di Sandro Botticelli. Il capolavoro rinascimentale del maestro fiorentino è mirabilmente reinterpretato dalla maison con una serie di gioielli realizzati interamente a mano nella sede di Vienna: anelli, orecchini, bracciali e collane in oro e smalti a fuoco - tecnica distintiva di Freywille - a volte impreziositi da dettagli in diamanti, riproducono particolari del celebre dipinto con una straordinaria attenzione ai dettagli e alle sfumature di colore. Gli elementi dorati sono restituiti in polvere d’oro 24 carati.

The new Freywille collection is a tribute to Sandro Botticelli’s Birth of Venus. The Maison admirably reinterprets the Florentine master’s Renaissance masterpiece with a series of jewellery pieces made entirely by hand in its Vienna factory: rings,earrings,bracelets and necklaces in gold and fire enamel - a distinctive Freywille technique - sometimes embellished with diamonds, reproduce details of the famous painting with painstaking attention to details and colour nuances.The golden elements are created with 24-carat gold powder.

Dario Scapitta

Nato a Valenza, dove ha studiato design del gioiello, Dario Scapitta si è trasferito a Milano per frequentare l’Accademia di Belle Arti di Brera, approdando infine nei Paesi Bassi dove, a Enschede, ha fondato il proprio brand, Dario Scapitta Design. La continua ricerca su forme, volumi, materiali e tecniche di lavorazione lo ha portato a coniugare tecnologia e artigianalità, e a realizzare gioielli in argento caratterizzati da una forte personalità, ornamenti per il corpo dal design minimalista o al contrario più deciso e audace. Lucido o lavorato, il metallo dà vita a collezioni di pezzi unici contemporanei e easy to wear

Born in Valenza,where he specialised in jewellery design,Dario Scapitta moved to Milan to join the Brera Academy of Fine Arts before getting to Enschede, the Netherlands, where he founded his brand,Dario Scapitta Design.

Continuous research into shapes, volumes, materials and manufacturing techniques has led him to combine technology and craftsmanship to make silver jewellery with a strong personality,creating accessories with a minimalist design or a more daring,bold look.Polished or worked,metal gives life to unique collections of contemporary,easy-to-wear pieces.

125 - HUESERS
PHOTO Nadja Pollack
tidbits

Gioielli a Firenze - Jewels in Florence Archivio Fratelli Peruzzi (1880-1970)

Con la consueta accuratezza e fresca leggibilità, Bianca Cappello, storica del gioiello, si è immersa per oltre due anni nelle meraviglie dell’Archivio Fratelli Peruzzi, prestigiosa gioielleria e argenteria fiorentina che ha diviso il suo secolo e mezzo di attività tra Italia e America. Il volume, edito da Sillabe e arricchito da 300 affascinanti immagini d’archivio, restituisce ai lettori quasi un secolo di produzione orafa nel contesto delle relative vicende politiche, sociali e di costume. L’autrice infatti attraverso la storia della famiglia Peruzzi rende anche omaggio e documenta il gioiello “all’italiana”, come veniva chiamato nel XIX secolo, con le sue specificità e peculiarità che lo distinguevano dal gioiello “alla moda di Parigi o Londra”

With her usual accuracy and brilliant writing, jewellery historian Bianca Cappello immersed herself for over two years in the marvellous Fratelli Peruzzi Archive,a prestigious Florentine jewellery and silverware company that has divided its century and a half of activity between Italy and America. Her book, published by Sillabe and enriched with 300 fascinating archival images,sums up almost a century of gold and silver production in the context of the related political, social and fashion events. Through the history of the Peruzzi family, the author documents and pays tribute to “Italianstyle”jewellery, as they called it in the 19th century, with the uniqueness and peculiarities that set it apart from “Paris or London style”jewellery.

Artlinea festeggia due volte

Doppi festeggiamenti per Artlinea: l’azienda aretina ha celebrato i 40 anni di attività rivisitando uno dei suoi prodotti di maggiore successo, la collezione Fireworks, che nel 2005, complice Nina Moric come testimonial della campagna di comunicazione, segnò l’ingresso dell’azienda tra i brand della gioielleria. L’anello Fireworks 40, un sofisticato pezzo unico, rivisita il gioiello originale con tecniche produttive aggiornate e la presenza di diamanti su ognuna delle quaranta lancette e sul numero celebrativo. Festa doppia, infine, perché il Fireworks 40 lo scorso Maggio ha anche vinto il concorso Premiere di OroArezzo nella sezione “Jewels of Light”.

Double celebrations for Artlinea: the company from Arezzo celebrated its first 40 years in business with a re-edition of one of its most successful products, the Fireworks collection, which in 2005,also thanks to Nina Moric as a testimonial of the communication campaign, marked the company becoming a jewellery brand. The Fireworks 40 ring, a sophisticated unique piece,is a new interpretation of the original piece with updated production techniques and the inclusion of diamonds on each of the forty hands and on the celebratory number. A double celebration,becauselastMayFireworks40alsowonthePremiere ofOroArezzocompetitioninthe“JewelsofLight”section.

Alcantara. La materia dell’arte

Japan loves Italy. Era il 1970 quando il giapponese Miyoshi Okamoto inventò Alcantara®, depositando il relativo brevetto, e dal 1972 questo materiale straordinario, versatile e seducente, è prodotto e commercializzato in tutto il mondo dall’italiana Alcantara S.p.A, headquarter a Milano, sito produttivo e CRS in provincia di Terni. Fashion, arredamento, automotive, hi-tech, accessori, allestimenti d’arte… Fin dagli inizi Alcantara ha trovato impiego negli ambiti più diversi, mettendo in luce potenzialità e versatilità di un materiale davvero unico: nel corso del tempo il rapporto col mondo dell’arte si è andato sempre più arricchendo, in un reciproco scambio di talento e ispirazioni con creativi, istituzioni museali (per citarne solo alcune, Palazzo Reale a Milano, il MAXXI di Roma, il Teatro Regio di Torino o il Victoria and Albert Museum di Londra), e artisti provenienti da tutto il mondo (da mostri sacri come Giulio Cappellini, Patricia Urquiola, Oki Sato Nendo a emergenti talentuosi), portavoce contemporanei di istanze e culture diverse. Il volume Alcantara. La materia dell’arte, curato da Luca Masia per i tipi di Skira, investiga e illustra questo rapporto privilegiato di Alcantara col mondo dell’arte, aperto a prospettive sempre nuove, contestualizzando e rendendo così viva ed emozionante ogni opera e collaborazione.

Japan loves Italy.It was 1970 when the Japanese Miyoshi Okamoto invented and patented Alcantara®.

Since 1972 this excellent,versatile and seductive material has been produced and sold worldwide by the Italian Alcantara S.p.A, headquartered in Milan, with its production site and CRS in the province of Terni. Fashion, furniture, automotive, hi-tech,accessories,and art installations; Alcantara immediately found use in diverse fields,highlighting the potential and versatility of a truly unique material.Its relationship with the world of art became stronger and richer over time through a mutual exchange of talent and inspiration with creatives, museum institutions (Palazzo Reale in Milan, the MAXXI in Rome, the Teatro Regio in Turin or the Victoria and Albert Museum in London,to name just a few),and artists from all over the world (from legends such as Giulio Cappellini,Patricia Urquiola,Oki Sato Nendo to emerging talents),contemporary spokespersons for different contexts and cultures. The book“Alcantara.La materia dell’arte”,curated by Luca Masia for Skira, investigates and illustrates the privileged relationship between Alcantara and the art world, always open to new perspectives, contextualising and making each project and collaboration dynamic and exciting.

HUESERS - 126

Morellato Group si espande in Germania

Morellato Group parla (anche) tedesco: lo scorso Gennaio ha acquisito il tedesco Christ Group - che con le insegne Christ seit 1863, Valmano e Brinckmann & Lange conta oggi più di 200 punti vendita tra Germania e Austria oltre a un’eccellente piattaforma e-commerce.

Una operazione complessa e di ampio respiro, volta a fare emergere il gruppo veneto come leader di mercato in Europa nel retail multibrand di orologi e gioielli, che ha portato il fatturato di Morellato Group a quasi 800 milioni di euro. Insieme, i due gruppi dispongono di una rete distributiva forte di oltre 620 negozi distribuiti in Italia, Francia, Germania e Austria e di una notevole presenza digitale.

Morellato Group expands to Germany

Morellato Group now speaks German (too). In January, it acquired the German Christ Group - which currently has more than 200 stores in Germany and Austria with its Christ seit 1863, Valmano and Brinckmann & Lange brands, as well as an excellent e-commerce platform.This complex,far-reaching transaction aims to bring out the Veneto group as a European multi-brand watches & jewellery retail market leader,bringing the Morellato Group’s turnover to almost 800 million euros. Together, the two groups have a strong distribution network of over 620 stores in Italy,France,Germany and Austria and a significant digital presence.

OPS!Smart

Coloratissimi, leggeri e pratici, i nuovi OPS!Smart nelle versioni Active e Call segnano il debutto di OPSOBJECTS nel mondo degli smartwatch. Il modello OPS!Smart Active della foto presenta cassa nera in ABS con dimensione 43 x 38 x10, display da 1,69” color full touch e cinturino in silicone disponibile in otto diversi colori. Oltre alle funzioni timer, cronometro, scatto, pedometro, consente di monitorare e misurare la frequenza cardiaca, la pressione del sangue, l’ossigenazione, le calorie, il sonno e offre tra l’altro gli alert sedentary reminder e avviso bere.

Colourful, lightweight and functional, the new OPS!Smart timepieces in the Active and Call versions mark the debut of OPSOBJECTS in the world of smartwatches. TheOPS!SmartActivemodelinthephotohasablackABScase measuring 43 x 38 x 10,a 1.69’’full-touch colour display and a silicone strap available in eight different colours.In addition to providing timer, stopwatch, sprint, and pedometer functions, it allows you to monitor and measure your heart rate, blood pressure,oxygenation,calories,and sleep.Other features include sedentary and water-drinking reminders.

Mario Luca Giusti ha conquistato i mercati internazionali con le sue coloratissime creazioni in cristallo sintetico, acrilico, melamina: pratiche, resistenti, raffinate, perfette per una tavola che non mancherà di suscitare curiosità e ammirazione. Con la nuova collezione Villa Fasola (dal nome della casa toscana di famiglia) il brand fiorentino ha presentato la sua prima collezione di tazze e tazzine, disponibili in sei diverse colorazioni, e ampliato la gamma dei bicchieri con Goldfinger, edizione speciale di tre linee di calici in acrilico decorati da dettagli in vero oro 18 carati.

Mario Luca Giusti has conquered international markets with his colourful creations in synthetic crystal, acrylic, and melamine: practical, resistant, refined, and perfect for a table that willarousecuriosityandadmiration.WiththenewVillaFasola collection (named after the Tuscan family home),the Florentine brand launched its first collection of cups and mugs in six different colours. Then it expanded the range of glasses with Goldfinger,a special edition with three lines of acrylic glasses decorated with 18k gold details.

127 - HUESERS
Mario Luca Giusti
tidbits

Amen

In vista di un’estate da vivere in piena libertà, all’insegna del colore, la collezione Oceania di Amen, giocata su tonalità in nuance o a contrasto, è perfetta per qualsiasi look e occasione, dalle feste in spiaggia alle giornate in città. Il brand aretino si è ispirato alle atmosfere e ai gioielli d’oltreoceano per creare vivaci bracciali e collane dove perle colorate si alternano alla giada: pietra amatissima tanto in Oriente quanto nei Paesi occidentali, simbolo di buona fortuna, riequilibrio e di guarigione fisica e spirituale.

For a totally carefree Summer season under the sign of colors, the Oceania collection by Amen, featuring in nuance or contrasting shades, is suitable for every look and every occasion, from beach parties to city tours.The Arezzo-based brand took inspiration from overseas jewellery and atmospheres to create lively bracelets and necklaces, where colored pearls alternate with jade: a stone beloved in the East as well as in Western countries, as a symbol of good luck, rebalancing as well as of physical and spiritual recovery.

Wally

Patchouli e Canapa: entrambi di origini orientali, hanno accompagnato i sogni, i viaggi, la musica della generazione che negli anni Settanta concepiva la vita come ricerca di libertà e felicità condivisa. Intenso il primo, considerato anche afrodisiaco, in Europa si diffonde con i tessuti provenienti dall’India, dove era anche usato come antitarme. Rilassante e riequilibrante la seconda, dotata di qualità terapeutiche e fin dalla preistoria utilizzata come erba officinale. Oggi Wally 1925 li riunisce in una profumazione esclusiva, che aiuta a rilassarsi e ridurre le tensioni.

Patchouli and Hemp.Originating in Asia,these two plants accompanied the dreams,travels and music of a generation that conceived life as a search for freedom and shared happiness in the 1970s.The first is intense and also considered an aphrodisiac. It spread to Europe with fabrics from India, where it was also used as a moth repellent.The second is relaxing and rebalancing, endowed with therapeutic properties and used as a medicinal herb since prehistoric times.Today Wally 1925 brings them together in an exclusive fragrance that helps to relax and reduce stress.

Theodora D.

Vincitrice nella categoria Designer of the Year 2023 all’ultima edizione degli Inhorgenta Awards, Theodora Daraklitsa è una giovane designer greca che ha fondato ad Atene il brand Theodora D. Per le sue creazioni trae ispirazione da tutto quanto la circonda, dall’arte e dalla scultura, dai suoi viaggi in Grecia, Italia e nel mondo e dalle proprie esperienze nel campo della moda. I suoi gioielli concettuali sono tutti pezzi unici lavorati a mano. Gli orecchini Flamenco Flower, in argento 950 placcato oro18 carati, con una finitura lucida abbinata a ceramica colorata, sono ispirati nelle loro forme irregolari alle falde del tessuto.

Winner in the Designer of the Year 2023 category at the latest edition of the Inhorgenta Awards, Theodora Daraklitsa is a young Greek designer who founded the Theodora D brand in Athens.

For her creations, she draws inspiration from everything around her,art and sculpture,her travels to Greece,Italy and around the world,as well as her experiences in fashion.Her conceptual jewellery consists of one-of-a-kind handmade pieces.In 18k gold-plated 950 silver with a polished finish combined with a ceramic color,the irregular lines of the Flamenco Flower earrings are inspired by the layers of fabrics.

HUESERS - 128

Coeur De Lion

Praticamente infinita nelle sue possibilità di combinare colori e pietre, originale per design e ispirazione, la collezione Geocube® del brand tedesco Coeur de Lion è tutta giocata sulla forma del cubo e declinata in parure che comprendono collier e bracciali semirigidi e orecchini. I gioielli vengono realizzati artigianalmente nella manifattura di Stoccarda in acciaio abbinato a perle di fiume, cristalli, strass, pietre sintetiche e naturali.

With virtually infinite combinations of colours and gemstones, unique inspirations and designs, the Geocube® collection by the German brand Coeur de Lion plays with the cube shape and turns it into sets of necklaces and semi-rigid bracelets and earrings. Handcrafted at the Stuttgart factory, the jewellery is made of steel combined with river pearls,crystals,rhinestones,and synthetic and natural gemstones.

Seiko

Seiko celebra i 110 anni dal suo primo orologio da polso - e primo orologio da polso del Giappone - con diversi segnatempo commemorativi tra cui questo nuovo King Seiko, realizzato in serie limitata a 1200 esemplari, che si ispira alla storia della manifattura e alla cultura giapponese. La lavorazione del quadrante richiama un motivo geometrico tradizionale del Paese del Sol Levante, ispirato alla forma esagonale del guscio della tartaruga, ma richiama anche la zona Kameido di Tokyo, nota come “Isola delle tartarughe” dove il classico King Seiko fu creato negli anni ’60. Calibro 6R31, Frequenza: 21,600 alternanze/ora, Riserva di carica 70 ore.

Belinda Chang

Cresciuta a Hong Kong, Belinda Chang ha studiato gioielleria a Birmingham e nel 2014 è tra i fondatori di Obellery, uno studio di gioielleria e piattaforma online per la presentazione e la vendita delle creazioni di designer indipendenti: gioielli fatti a mano e accuratamente selezionati, capaci di coniugare uno stile contemporaneo a solide capacità artigianali. Tra le creazioni di Belinda, l’anello Tarlati richiede una precisione assoluta, creatività e tecniche ingegneristiche per accostare perfettamente i ritagli di madreperla e unirli all’interno con oro 18 carati. La cangiante iridescenza delle superfici e la purezza delle geometrie dona all’anello un fascino senza tempo.

Growing up in Hong Kong, Belinda Chang trained in Birmingham.In2014,sheco-foundedObellery,ajewellerystudio and online platform to present and sell independent designers’ creations: handcrafted and carefully selected jewellery that combines a contemporary style with solid craftsmanship. Belinda’s creations include the Tarlati ring, requiring absolute precision, creativity, and engineering techniques to perfectly piecemother-of-pearlpanelstogetherandcombinetheminside with 18-carat gold.The iridescent surfaces and pure geometries give the ring a timeless charm.

Seiko celebrates the 110th anniversary of its first wristwatch - and Japan’s first wristwatch - with several commemorative timepieces, including this new King Seiko, in a limited series of 1200 pieces inspired by its own history and Japanese culture. The dial evokes a traditional geometric pattern from the Land of the Rising Sun, inspired by the hexagonal shape of a turtle shell,but also the Kameido area of Tokyo,known as “Turtle Island”,where the iconic King Seiko was created in the 1960s. Caliber 6R31,Frequency: 21,600 vibrations/hour,Power reserve: 70 hours.

129 - HUESERS
tidbits

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.