Guida libretto 2015 estratto

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GUIDA ALLA CORRETTA COMPILAZIONE DEL LIBRETTO DI IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE Conforme all’Allegato I (Art. 1) del DECRETO10 febbraio 2014 Modello di libretto di impianto per la climatizzazione [...] di cui al Decreto del Presidente della Repubblica n. 74/2013


Perchè questa guida

Questa guida nasce dalla richiesta di molti operatori del settore che, nonostante la molteplice informazione e corsi formativi proposti da varie figure competenti, molti sono ancora i dubbi rimasti sulla corretta compilazione del nuovo Libretto di Impianto, sulle posizioni esatte di quelle famose crocette (X) da posizionare nella giusta casella del libretto, senza doversi azzardare ad inserirla a caso. Con il Dpr 74/2013 sono cambiate le norme in materia di impianti di climatizzazione invernale ed estiva nel condominio. Anche i compiti del terzo responabile sono in parte mutati. Il Dpr, entrato in vigore il 12 luglio 2013, è funzionale alla piena attuazione della direttiva europea 2002/91/CE (ora sostituita dalla 2010/91/UE). Il nuovo libretto di impianto di climatizzazione che ha sostituito il superato libretto di “Impianto” (per impianti ≥ 35 kW) e il libretto di “Centrale” (per impianti ≤ 35 kW) ha portato non poche novità, che hanno costretto manutentori/installatori a partecipare a vari corsi formativi per capire esattamente la corretta compilazione di questo nuovo libretto e dei rapporti di efficienza energetica. Il nuovo Libretto di impianto è composto da 14 schede: 1. Scheda identificativa dell’impianto 2. Trattamento acqua 3. Nomina del terzo responsabile 4. Generatori 5. Sistemi di regolazione e contabilizzazione 6. Sistema di distribuzione 7. Sistema di emissione 8. Sistema di accumulo 9. Altri componenti dell’impianto 10. Impianto VMC (ventilazione meccanica controllata) 11. Risultati prima verifica e delle verifiche periodiche successive 12. Interventi di controllo dell’efficienza energetica 13. Risultati delle ispezioni periodiche a cura dell’ente competente 14. Registrazione dei consumi 3

Guida alla compilazione del Libretto di Impianto 2015


Queste schede rappresentano lo standard minimo nazionale. E’ infatti possibile per le Regioni o le Province autonome integrare il Libretto con nuove schede aggiuntive. Il D.P.R. n. 74/2013, infine, ha cambiato ulteriormente le regole le cui novità principali possono essere così riassunte: 1. nuovi limiti delle potenze degli impianti sottoposti ai controlli e modifica dei compiti dell’ispettore circa la valutazione degli interventi di risparmio energetico: “Le ispezioni si effettuano su impianti di climatizzazione invernale di potenza termica utile nominale non minore di 10 kW e di climatizzazione estiva di potenza termica utile nominale non minore di 12 kW. L’ispezione comprende una valutazione di efficienza energetica del generatore, una stima del suo corretto dimensionamento rispetto al fabbisogno energetico per la climatizzazione invernale ed estiva dell’edificio, in riferimento al progetto dell’impianto, se disponibile, e una consulenza sui possibili interventi atti a migliorare il rendimento energetico dell’impianto in modo economicamente conveniente”; 2. ulteriore limitazione del numero di ispezioni: “Per gli impianti di climatizzazione invernale di potenza termica utile nominale compresa tra 10 kW e 100 kW, alimentati a gas, metano o gpl e per gli impianti di climatizzazione estiva di potenza termica utile nominale compresa tra 12 e 100 kW, l’accertamento del rapporto di controllo di efficienza energetica inviato dal manutentore o terzo responsabile è ritenuto sostitutivo dell’ispezione”; 3. maggiore responsabilità dell’installatore e del manutentore che oltre a sottoscrivere i rapporti di controllo di efficienza energetica hanno l’onere di “definire e dichiarare esplicitamente al committente o all’utente, in forma scritta e facendo riferimento alla documentazione tecnica del progettista dell’impianto o del fabbricante degli apparecchi: a) quali siano le operazioni di controllo e manutenzione di cui necessita l’impianto da loro installato o manutenuto, per garantire la sicurezza delle persone e delle cose; b) con quale frequenza le operazioni di cui alla lettera a) vadano effettuate”: 4. nuove cadenze di trasmissione dei rapporti di controllo di efficienza energetica all’autorità competente, differenziandole per tipologia di impianto e per potenza; 5. requisiti professionali più stringenti per i nuovi ispettori limitandoli a quanto stabilito dalle lettere a) e b) del comma 1 dell’art.4 del D.M. n. 37/08 (laurea o diploma in discipline tecniche con due anni di esperienza). 6. conferma alle regioni e province autonome di Trento e Bolzano del compito, tra l’altro, di coordinare l’attività sul loro territorio, stabilire tariffe uniformi, instituire il catasto regionale degli impianti termici, individuare nuove autorità competenti e/o confermare quelle che erano previste dalla legge 10/91 e dal D.P.R. 412/93, promuovere programmi di qualificazione e aggiornamento professionale dei soggetti cui affidare le ispezioni sugli impianti, promuovere campagne di informazione per i cittadini. Sulla materia, in ultimo, è intervenuto il D.L. n. 63/2013 convertito con la legge n. 90/2013 che, tra l’altro, ha cambiato la definizione di impianto termico e ribadito con altre precisazioni il compito delle regioni e delle province autonome. Ma per quali tipi di impianto è necessario compilare il libretto? Ai sensi del D.P.R. 74/2013, art. 7, c. 5 – gli impianti termici per la climatizzazione o produzione di acqua calda sanitaria devono essere muniti di un “Libretto di impianto per la climatizzazione”. A questo punto diventa necessario comprendere esattamente la definizione di “impianto termico”: l’ultima definizione di impianto termico è stata introdotta dalla legge n. 90/2013 che ha modificato il D.lgs 192/05 (art. 2, comma 1, l-tricies), che recita: “impianto tecnologico destinato ai servizi di climatizzazione invernale o estiva degli ambienti, con o senza produzione di acqua calda sanitaria, indipendentemente dal vettore energetico utilizzato, comprendente eventuali sistemi di produzione, distribuzione e utilizzazione del calore nonché gli organi di regolarizzazione e controllo. Sono compresi negli impianti termici gli impianti individuali di riscaldamento. 4 Guida alla compilazione del Libretto di Impianto


Non sono considerati impianti termici apparecchi quali: stufe, caminetti, apparecchi di riscaldamento localizzato ad energia radiante; tali apparecchi, se fissi, sono tuttavia assimilati agli impianti termici quando la somma delle potenze nominali del focolare degli apparecchi al servizio della singola unità immobiliare e’ maggiore o uguale a 5 kW. Non sono considerati impianti termici i sistemi dedicati esclusivamente alla produzione di acqua calda sanitaria al servizio di singole unità immobiliari ad uso residenziale ed assimilate.” Tenuto conto delle finalità del D.lgs 192/05, si ritiene che l’impianto termico debba essere costituito da apparecchi, dispositivi e sottosistemi installati in modo fisso caratterizzanti il sistema edificio/impianto, senza limiti di potenza. Tra le singole unità immobiliari ad uso residenziale ed assimilate sono da intendersi comprese anche: • gli edifici residenziali monofamiliari. • le singole unità immobiliari utilizzate come sedi di attività professionali (ad esempio studio medico o legale) o commerciale (ad esempio agenzia di assicurazioni) o associativa (ad esempio sindacato, patronato) che prevedono un uso di acqua calda sanitaria comparabile a quello tipico di una destinazione puramente residenziale. Sono invece assimilati agli impianti termici quegli impianti ad uso promiscuo nei quali la potenza utile dedicata alla climatizzazione degli ambienti sia superiore a quella dedicata alle esigenze tecnologiche e/o a fini produttivi, comprendenti anche la climatizzazione dei locali destinati ad ospitare apparecchi o sostanze che necessitano di temperature controllate. Libretto di impianto Impianti di : climatizzazione invernale climatizzazione estiva

Senza limiti di potenza*

produzione di acqua calda sanitaria (diversi da quelli al servizio di singole unità immobiliari ad uso residenziale ed assimilate) * Ad esclusione della Regione Lombardia ai sensi della D.G.R. n. X/1118 del 20/12/2013, che ESCLUDE: “i soli gli impianti per la climatizzazione estiva composti da una o più macchine frigorifere la cui somma delle potenze termiche utili sia inferiore a 12 kW”

Nelle pagine seguenti andiamo ora ad esplicitare la compilazione del nuovo libretto di impianto di climatizzazione. Ricordiamo che la spiegazione di seguito riguarda la compilazione del Libretto a carattere nazionale, alcune Regioni hanno modificato parti del Libretto e quindi acune descrizioni potrebbero essere diverse da quelle richieste dal proprio ente regionale.

5 Guida alla compilazione del Libretto di Impianto


Scheda 1

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Guida alla compilazione del Libretto di Impianto


Scheda 1

C

on la Scheda n° 1, l’equivalente della scheda identificativa dell’impianto che era presente nei libretti preceddenti, si apre il nuovo Libretto di Impianto di climatizzazione. Essa rappresenta la scheda descrittiva dell’impianto nel suo complesso e deve essere firmata dal responsabile dell’impianto e NON dall’installatore o il manutentore che sicuramente ha compilato il libretto. Il responsabile dell’impianto è inteso come l’occupante, il proprietario, l’amministratore o il terzo responsabile dell’impianto medesimo. Codice catasto: indicare il codice del catasto impianto; nel caso la Regione di competenza non avesse ancora attivato il Catatsto Impianti scrivere ND (Non Disponibile) o eventualmente chiedere informazioni all’autorità locale sul modo di comportamento relativo al dato identificativo da inserire. Questo dato andrà riportato su tutte le schede del libretto compilato.

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1.1 Tipologia intervento: indicare la data in cui la scheda viene compilata. Ricordiamo che la compilazione iniziale della scheda deve essere effettuata: 1. all’atto della prima messa in servizio a cura della impresa installatrice 2. per gli impianti già esistenti alla data del 10 febbraio 2014 la compilazione iniziale deve essere effettuata dal responsabile dell’impianto o dall’eventuale terzo responsabile.

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Barrare: “Nuova installazione” se si tratta di nuovo impianto, “Ristrutturazione” se si interviene su un impianto esistente, “Sostituzione del generatore” se si sostituisce solo il generatore (ad. es. la caldaia), “Compilazione libretto impianto esistente” nel casi del solo aggiornamento del libretto.

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1.2 Ubicazione e destinazione dell’edificio: indicare n° civico, Palazzo, Scala, Interno, Comune e Provincia dell’unità immobiliare cui si riferisce il libretto. Se non si conoscono la scala e l’interno scrivere NO.

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Singola unità immobiliare: indicare con il segno X se trattasi di singola unità immobiliare

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Categoria: indicare la categoria cui appartiene l’edificio in cui è installato l’impianto: E.1 Edifici di tutte le tipologie adibiti a residenza e assimilabili E.2 Edifici adibiti a residenze collettive, a uffici e assimilabili E.3 Edifici adibiti a ospedali, cliniche o case di cura e assimilabili E.4 Edifici adibiti ad attività ricreative, associative o di culto e assimilabili 7 Guida alla compilazione del Libretto di Impianto


Scheda 1

ESEMPIO APPLICATIVO

24 kW per acqua calda sanitaria 21 kW in riscaldamento

9 kW in riscaldamento

2,5 kW in riscaldamento

2,5 kW in riscaldamento

2,1 kW in raffrescamento

2,1 kW in raffrescamento

L’esempio in oggetto considera un appartamento dotato di: • caldaia combinata da 24 kW di potenza utile per la produzione di acqua calda sanitaria e di 21 kW di potenza utile per il riscaldamento, • una stufa a pellet ad aria (cioè con immissione di aria calda in ambiente) di potenza utile di 9 kW • e due condizionatori del tipo a monosplit aria-aria a pompa di calore in due camere dell’appartamento, ciascuno di potenza utile di 2,5 kW in modalità riscaldamento e 2,1 kW in modalità raffrescamento. Iniziando dal punto 1.2 della scheda 1, oltre ai dati dell’ubicazione e alla categoria, si dovranno inserire i dati del volume lordo riscaldato e raffrescato: per quanto riguarda il volume riscaldato dovremo riportare i m3 di tutti gli ambienti riscaldati, si dovranno cioè conteggiare i volumi di tutti gli ambienti in cui è presente un terminale di riscaldamento, di qualsiasi tipo esso sia. Al punto 1.3 della scheda 1, si dovranno barrare tutte e tre le voci, avendo: • sia la produzione di acqua calda sanitaria (la caldaia), • sia climatizzazione invernale (la caldaia e la stufa a pellet), • sia la climatizzazione estiva (per i due condizionatori). In corrispondenza di ciascuna voce dovremo inserire la potenza utile: 1. per la prima (ACS) inseriremo 24 kW, per la seconda (climatizzazione invernale) dovremo sommare i kW di tutti i dispositivi che possono riscaldare contemporaneamente e quindi il dato da inserire sarà: 21 + 9 + 2,5 + 2,5 = 35 kW. per la terza (climatizzazione estiva) invece inseriremo la somma delle potenze di raffrescamento, dunque 2,1 + 2,1 = 4,2 kW. Al punto 1.4 per questa tipologia di impianto abbiamo due tipi di fluido termovettore: acqua per il generatore a combustione (la caldaia) e aria per quanto riguarda la stufa a pellet e i due condizionatori; quindi si dovranno barrare entrambe le caselle, aria e acqua. Al punto 1.5 (tipologia dei generatori) indicare con il segno X sia la casella “generatore a combustione” (la caldaia), sia “macchina frigorifera” (funzionamento in raffrescamento dei condizionatori), sia pompa di calore (funzionamento in riscaldamento dei condizionatori), mentre non barreremo alcuna casella nella parte relativa all’eventuale integrazione con panelli solari o altri sistemi.

10 Guida alla compilazione del Libretto di Impianto


Scheda 2

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Guida alla compilazione del Libretto di Impianto


Scheda 2

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a presente scheda 2 deve essere compilata dall’installatore in sede di consegna dell’impianto nuovo o modificato, al cliente, e in alternativa nel caso di impianto esistente dal Responsabile dell’Impianto (proprietario, occupante, Amministratore o Terzo Responsabile) o dal manutentore.La durezza è un valore indicato dall’acquedotto ed è di norma riportato anche nelle bollette o sul portale internet del gestore. Il DPR 74/2013 prescrive “La verifica della presenza e della funzionalità dei sistemi di trattamento dell’acqua dove previsti”, riproponendo in modo ancora più esplicito il rispetto della norma UNI 8065:1989.

Tabella 1 - ENEA

Tipo di impianto

Destinazione impianto

Trattamento previsto

Impianto destinato soltanto al riscaldamento Durezza temporanea inferiore ambienti con potenza termica al focolare nomi- a 25 °F nale complessiva fino a 100 kW Durezza temporaneaugualeo superiore a 25 °F

• Nessun trattamento

Impianto destinato soltanto al riscaldamento Durezza temporanea inferiore ambienti con potenza termica al focolare nomi- a 25 °F nale complessiva oltre i 100 kW ed inferiore a 350 kW Durezza temporaneaugualeo superiore a 25 °F

• Nessun trattamento

Impianto per riscaldamento ambienti e produzione di acqua calda sanitaria o per la sola produzione di acqua calda sanitaria centralizzata con potenza termica al focolare nominale complessiva fino a 100 kW

Durezza temporanea inferiore a 15 °F

• Nessun trattamento

Durezza temporaneaugualeo superiore a 15 °F

• Condizionamento chimico

Impianto per riscaldamento ambienti e produzione di acqua calda sanitaria o per la sola produzione di acqua calda sanitaria centralizzata con potenza termica al focolare nominale complessiva oltre i 100 kW ed inferiore a 350 kW

Durezza temporanea inferiore a 15 °F

• Nessun trattamento

Durezza temporaneaugualeo superiore a 15 °F

• Addolcimento

Impianto per riscaldamento ambienti con o senza produzione di acqua calda sanitaria o con la sola produzione di acqua calda sanitaria centralizzata con potenza termica al focolare nominale complessiva uguale o superiore a 350 kW

Durezza totale inferiore a 15 °F

• Filtrazione (suggerita) • Condizionamento chimico

Durezza totale superiore a 15 °F

• Filtrazione • Addolcimento • Condizionamento chimico

• Condizionamento chimico

• Addolcimento

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Scheda 3

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Guida alla compilazione del Libretto di Impianto


Scheda 3

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a scheda 3 deve essere compilata dal responsabile dell’Impianto termico in caso di delega delle responsabilità connesse all’esercizio dell’impianto ad un soggetto Terzo. La scheda andrà poi sottoscritta per accettazione dell’incarico anche da quest’ultimo soggetto. Ricordiamo come non vi sia mai un vero e proprio obbligo di affidamento dell’incarico di Terzo Responsabile essendo l’esercizio dell’impianto termico di climatizzazione invernale libera, in termini di requisiti professionali, sino ai 232 kW di portata termica al focolare e vincolata al possesso di un patentino di conduttore al di sopra di tale portata termica. In linea teorica un Amministratore di Condominio, potrebbe non nominare un Terzo Responsabile per un impianto termico da 500kW mantenendo la responsabilità del suo esercizio complessivo e delegando la mera conduzione ad un soggetto in possesso di patentino e la manutenzione ad una ditta in possesso dei requisiti di cui al D.M. 37/2008.

RESPONSABILE DELL’IMPIANTO TERMICO

Il D.P.R. 74/2013 ha reso più stringenti i vincoli relativi di tale incarico. Al fine di poter assumere l’incarico di Terzo responsabile risulta infatti necessario, ai sensi dell’art. 6 comma 2 del DPR 74/2013 qualora l’impianto non sia rispondente alla Regola dell’Arte (non sia a norma), che la specifica delega sia accompagnata, ad esempio nel caso di condomini, da apposita delibera dell’assemblea con cui si formalizzi quanto necessario all’adeguamento La delega a terzo responsabile, nel caso di singole unità imnormativo dell’impianto. La responsamobiliari residenziali, è consentita SOLO nei nel caso in cui bilità di esercizio dell’impianto resterà il generatore o i generatori siano installati in locale tecnico in carico al delegante (ovvero l’Ammiesclusivamente dedicato nistratore di Condominio in genere in questi casi), fino alla comunicazione dell’avvenuto completamento degli interventi necessari, comunicazione da inviarsi per iscritto da parte del delegato al delegante entro e non oltre cinque giorni lavorativi dal termine dei lavori. Il terzo responsabile informa la regione o provincia autonoma competente per territorio, o l’organismo da loro eventualmente delegato: a. della delega ricevuta, entro dieci giorni lavorativi; b. della eventuale revoca dell’incarico o rinuncia allo stesso, entro due giorni lavorativi; c. della decadenza di cui al comma 4, entro i due successivi giorni lavorativi, nonché le eventuali variazioni sia della consistenza che della titolarità dell’impianto. In generale si ricorda che l’art. 6 del D.P.R. 74/2013 impone che la delega al terzo responsabile non è consentita nel caso: di singole unità immobiliari residenziali in cui il generatore o i generatori non siano installati in locale tecnico esclusivamente dedicato. in tutti i casi in cui nello stesso locale tecnico siano presenti generatori di calore oppure macchine frigorifere al servizio di più impianti termici, può essere delegato un unico terzo responsabile che risponde delle predette attività degli impianti. in caso di impianti non conformi alle disposizioni di legge, la delega di cui al comma 1 non può essere rilasciata, salvo che nell’atto di delega sia espressamente conferito l’incarico di procedere alla loro messa a norma. 19 Guida alla compilazione del Libretto di Impianto


Scheda 4.1

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Guida alla compilazione del Libretto di Impianto


Scheda 4.1

L

a 4.1 del libretto si riferisce ai gruppi termici (bruciatore + camera di combustione) o alle caldaie (solo camera di combustione) a fiamm; è la scheda in cui vengono descritti i generatori di calore e deve essere compilata in funzione del o dei generatori presenti inseriti sul circuito del fluido termovettore; una caldaia singola comporta un’unica scheda denominata GT 1, un sistema modulare richiede sempre una scheda GT 1 ma con la necessità di compilare tante schede 11.1. Oltre alla data di installazione ed eventuale dismissione, è necessario riportare marca, modello e matricola dell’apparato, la tipologia di combustibile, il fluido termovettore (ad esempio per un impianto tradizionale a radiatori e caldaia a fiamma inseriremo l’acqua), la potenza utile (quindi resa) e il rendimento alla massima potenza. Per terminare la compilazione di questa prima sezione, bisogna, tramite una crocetta, indicare se si tratta di un gruppo termico singolo, modulare, un generatore d’aria calda oppure un nastro radiante. La compilazione della schede n. 4 in poi è fondamentale per la descrizione dell’impianto nel suo complesso, infatti le schede 4 sono ben 8, in particolare in sequenza: • la n. 4.1 dedicata alle caldaie, • la n. 4.2 dedicata agli eventuali bruciatori esterni alle caldaie, • la n. 4.3 dedicata ai recuperatori/condensatori di calore, • la n. 4.4 dedicata alle pompe di calore/macchine frigorifere, • la n. 4.5 dedicata agli scambiatori di calore, • la n. 4.6 dedicata ai cogeneratori, • la n. 4.7 dedicata ai campi solari termici • la n. 4.8 dedicata ad eventuali generatori destinati alla climatizzazione e di tipologia non presente nelle schede precedenti. Definizione tratta dal Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 192 Titolo I - Art. 2 “Definizioni” lett. g Generatore di calore o caldaia

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è il complesso bruciatore-caldaia che permette di trasferire al fluido termovettore il calore prodotto dalla combustione

Codice catasto: come scheda 1 punto 1.

2

GRUPPI TERMICI O CALDAIE: i termini gruppi termici o caldaie hanno lo scopo di indirizzare l’installatore alla scelta e compilazione della scheda, dedicata a tutti i generatori di tipo tradizionale dove un combustibile viene bruciato in una camera di combustione, i fumi attraverso un corpo scambiante trasferiscono il calore all’acqua dell’impianto. Gruppo Termico - GT ...: compilare una scheda 4.1 per ciascun generatore a fiamma, collegando le schede tramite la denominazione GT 1 di .... se i generatori sono collegati sullo stesso circuito di distribuzione. In caso di generatori su circuiti di distribuzione diversi compilare una scheda per ogni generatore, per es. GT 1, GT2, ecc. (vedi esempi a pag....)

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4

Data di installazione: indicare la data di installazione del generatore (si ricorda che il rendimento minimo di combustione è determinato dal tipo del generatore, dalla sua potenza termica nominale e dalla data di installazione)

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Data di dismissione: indicare la data di dismissione del generatore

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Guida alla compilazione del Libretto di Impianto 2015


Scheda 4.2

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Guida alla compilazione del Libretto di Impianto


Scheda 4.2

L

a 4.2 del libretto deve essere compilata solo se il bruciatore NON è preassemblato con il Gruppo Termico già dal costruttore del generatore, ma viene assemblato dall’installatore.

In presenza di bruciatori esterni al gruppo termico, occorre riportare sulla scheda 4.1 i soli dati relativi alla “caldaia” e compilare in aggiunta la scheda 4.2 con tutte le informazioni relative ai bruciatori. Un caso tipico è quello dei generatori installati nelle centrali termiche datate, in cui era presente un bruciatore esterno per ogni generatore con propria marca, modello e matricola.

1

Codice catasto: come scheda 1 punto 1.

2

Bruciatore: inserire il numero del bruciatore assegnando un numero identificativo progressivo, per es. il primo sarà il BR 1, il secondo sarà il BR 2 (per il quale verrà compilata una nuova scheda) e così via.

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Gruppo Termico - GT ...: indicare il gruppo termico a cui è collegato il bruciatore descritto.

4

Data di installazione: indicare la data di installazione del bruciatore

5

Data di dismissione: indicare la data di dismissione del bruciatore

6

Fabbricante: indicare il nominativo del Fabbricante del bruciatore

7

Modello: indicare il modello del bruciatore (quando disponibile)

8

Matricola: indicare il numero di matricola del bruciatore o il numero di serie fornito dal fabbricante (quando)

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Tipologia: indicare il tipo di bruciatore • atmosferico, • pressurizzato, • monostadio, • pluristadio, • modulare, • ecc.

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Combustibile: indicare il tipo di combustibile (vedi scheda 4.1 punto 9)

Portata termica max nominale: indicare la potenza termica massima nominale dichiarata dal fabbricante espressa in kW. Attenzione la potenza nominale massima non deve risultare maggiore di quella del generatore cui il bruciatore è collegato

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Portata termica min nominale: indicare la potenza termica minima nominale dichiarata dal fabbricante in kW

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SOSTITUZIONI DEL COMPONENTE: utilizzare le schede successive in caso di sostituzione del bruciatore

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Scheda 4.3

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Guida alla compilazione del Libretto di Impianto


Scheda 4.3

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a 4.3 del libretto è da compilare soltanto nei casi, non molto diffusi, di presenza di recuperatori/condensatori NON incorporati nel gruppo termico. I recuperatori/condensatori lato fumi sono scambiatori di calore fumi/acqua aggiunti ai gruppi termici che consentono di riscaldare l’acqua dell’impianto o l’aria di aspirazione del generatore recuperando parzialmente l’energia termica che è ancora presente nei fumi che fuoriescono dal generatore ed aumentando il rendimento del sistema. Sono in genere utilizzati in centrali termiche installati su caldaie esistenti. Sono classificati in base al campo di potenze del generatore a cui devono essere accoppiati. Occorre compilare una scheda per ogni recuperatore/condensatore presente.

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Codice catasto: come scheda 1 punto 1.

2

RC: indicare il numero progressivi del recuperatore collegato allo specifico gruppo termico, in caso di più recuperatori/condensatori, il primo sarà il RC 1, il secondo sarà il RC 2 (per il quale verrà compilata una nuova scheda) e così via.

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GT ...: indicare il gruppo termico a cui è collegato il recuperatore/condensatore descritto.

4

Data di installazione: indicare la data di installazione del recuperatore/condensatore

5

Data di dismissione: indicare la data di dismissione del recuperatore/condensatore

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Fabbricante: indicare il nominativo del Fabbricante del recuperatore/condensatore

7

Modello: indicare il modello del recuperatore/condensatore (quando disponibile)

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Matricola: indicare il numero di matricola del recuperatore/condensatore

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Potenza termica nominale totale: dato rilevabile dalla scheda tecnica dell’apparecchio.

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SOSTITUZIONI DEL COMPONENTE: in caso di sostituzione del recuperatore/condensatore, indicare la data di dismissione e compilare i campi della sezione “sostituzione del componente” con i nuovi dati di targa

30 Guida alla compilazione del Libretto di Impianto


Scheda 4.4

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Guida alla compilazione del Libretto di Impianto


Scheda 4.4

L

a 4.4 del libretto è una delle novità introdotte nel nuovo libretto. Tramite una o più di queste schede si descrivono le macchine frigorifere e/o le pompe di calore, nel caso in cui nell’impianto di climatizzazione siano presenti questi tipi di generatori. La difficoltà di questa scheda (come per la n. 4.1) consiste nel classificare la tipologia di macchine, individuare quindi quante schede compilare e come collegarle tra loro. Sarà necessario inserire la sorgente termica sia esterna che interna del circuito (ad esempio aria-aria se parliamo di split oppure aria-acqua se parliamo di chiller), la sigla del fluido frigorigeno contenuto all’interno dell’apparecchiatura (es. R410A), la tipologia di macchina (ad assorbimento oppure a ciclo di compressione), il numero di circuiti (che non sempre corrisponde al numero di compressori), i vari coefficienti di efficienza energetica ed infine le potenze (frigorifera, termica ed assorbita).

Attenzione: Gli apparecchi mobili per riscaldamento e/o condizionamento, quindi anche i soli condizionatori portatili, NON necessitano di Libretto

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Codice catasto: come scheda 1 punto 1.

Gruppo Frigo I Pompa di calore: compilare una scheda 4.4 per ogni gruppo frigo (es: se ci sono due Pompe di calore sull’impianto compilare due schede 4.4), la prima Pompa di calore/macchina frigo sarà il GF 1, la seconda sarà il GF 2 (per il quale verrà compilata una nuova scheda) e così via. • Nel caso di unità singola indicare GF 1. • Nel caso di più unità indipendenti compilare una scheda per ogni macchina e numerare ciascuna con GF 1, GF 2 ecc. (es. 4 monosplit). • Nel caso di unica unità esterna con più unità interne (ad esempio 4) compilare un’unica scheda GF 1 indicando 4 come numero di circuiti

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Data di installazione: indicare la data di installazione del GF

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Data di dismissione: indicare la data di dismissione del GF

32 Guida alla compilazione del Libretto di Impianto


Scheda 4.5

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Guida alla compilazione del Libretto di Impianto


Scheda 4.5

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ella scheda 4.5 del libretto si dovranno dare specifiche indicazioni relative i dati tecnici dell’apparecchiatura che sfruttando il calore o il freddo proveniente da una rete di teleriscaldamento/teleraffrescamento consente di climatizzare un edificio o unità immobiliare. La stessa sezione prevede singole sottosezioni utilizzabili ogni qualvolta venga sostituito il singolo scambiatore. Non vanno considerati scambiatori se NON inseriti appunto su una rete che alimenta più edifici o siti, come da definizione normativa.

1

Codice catasto: come scheda 1 punto 1.

SC: bisogna considerare esclusivamente lo scambiatore installato presso l’utenza e alimentato dal fluido termovettore che deriva da una rete di distribuzione di energia termica in forma di vapore, acqua calda o liquidi refrigerati. Nel caso di impianti con più scambiatori dovranno essere compilate tante schede 4.5 quanti sono i singoli scambiatori con numerazione progressiva.

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Data di installazione: indicare la data di installazione

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Data di dismissione: indicare la data di dismissione

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Fabbricante: indicare il Fabbricante

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Modello: indicare il modello

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Matricola: indicare il numero di matricola

8

Potenza termica nominale totale: Indicare la potenza termica nominale totale dichiarata dal fabbricante nelle condizioni standard di funzionamento.

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SOSTITUZIONI DEL COMPONENTE: utilizzare le schede successive in caso di sostituzione dello scambiatore

38 Guida alla compilazione del Libretto di Impianto


Rapporto Efficienza Energetica Tipo 2

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Guida alla compilazione del Libretto di Impianto


Rapporto Efficienza Energetica Tipo 2

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rapporto di controllo di tipo 2, è il modello da utilizzare per i gruppi frigo.

Anche in questo caso il numero e la classificazione sono collegati al numero riporatto nelle schede n. 4.4, le schede dedicate ai gruppi frigo/pompe di calore. Come già detto più volte i rapporti di efficienza di tipo 2 vanno compilati solo per macchine che raggiungono in climatizzazione estiva 12 kW (40.945 BTU/h). Individuato il numero di circuiti si compilano di conseguenza i rapporti di efficienza energetica, che andranno redatti uno per ogni circuito della macchina. Un gruppo frigo con più compressori sulla stessa distribuzione necessiterà di un rapporto di efficienza per ogni compressore, ed i rapporti andranno collegati con l’indicazione, in alto a destra di “pag. 1 di 3, pag. 2 di 3 e pag. 3 di 3” ad esempio, nel caso di 3 compressori, effettuando 3 misurazioni, una per ogni compressore in funzione. ESEMPIO: 1. un singolo gruppo frigo necessiterà di un unico rapporto di efficienza; 2. un gruppo frigo con più compressori sulla stessa distribuzione necessiterà di un rapporto di efficienza per ogni compressore, ed i rapporti andranno collegati con l’indicazione, in alto a destra di “pag. 1 di 3, pag. 2 di 3 e pag. 3 di 3” ad esempio, nel caso di 3 compressori, effettuando 3 misurazioni, una per ogni compressore in funzione.

APPROFONDIMENTO: Ma nel caso di un ufficio con n. 5 climatizzatori, ognuno da 3 kw, ma ognuno con una propria unità esterna e presenti in stanze diverse le potenze si sommano? Nel caso si dovessero sommare diventa obbligatorio il controllo di efficienza energetica? Il MISE Ministero dello Sviluppo Economico ha ribadito quanto segue: “Per quanto riguarda le macchine frigorifere e/o pompe di calore, in accordo con la tabella dell’allegato A del D.P.R. 74/2013, si procede al controllo di efficienza energetica solo quando la potenza utile, in una delle modalità di utilizzo (climatizzazione invernale/estiva), è maggiore o uguale a 12 kW. Per quanto riguarda i limiti degli intervalli di potenza di cui alla nota “1” dell’allegato A del D.P.R. 74/2013 che recita “I limiti degli intervalli sono riferiti alla potenza utile nominale complessiva dei generatori o delle macchine frigorifere che servono lo stesso impianto”, si precisa che per “stesso impianto” si intende che la somma delle potenze va effettuata solo quando le macchine siano al servizio dello stesso sottosistema di distribuzione. Per i singoli apparecchi con potenza inferiore ai valori limite riportati sul suddetto allegato A non si compilano, pertanto, i rapporti di controllo di efficienza energetica.” Dalla risposta fornita dal MISE pare che nel caso specifico, si indicheranno le 5 macchine sul libretto di impianto ma non sarà necessario compilare i relativi rapporti di efficienza energetica. Detto questo, i rapporti di efficienza energetica andranno però compilati per tutte le macchine, ma solo per attestare l’avvenuta manutenzione degli apparecchi, come ha affermato sempre il MISE dichiarando: “Pertanto i suddetti rapporti di efficienza energetica devono essere utilizzati come rapporto di controllo tecnico al termine delle operazioni di controllo ed eventuale manutenzione di cui all’art. 7 del DPR n. 74/2013.” Si tralascerà quindi la parte del rapporto che riguarda la rilevazione dei parametri dell’efficienza energetica (le temperature richieste nella sezione E del RCT di Tipo 2, p), i quali in base all’art.8 c.1 del DPR 74/2013 essi devono essere rilevati sulle macchine per la climatizzazione estiva a partire da 12 kW. 112 Guida alla compilazione del Libretto di Impianto


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