SE - n. 2/2013 Italiano

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Anno II° - Numero 2 del 26-01-2013 - Abbonamento gratuito

DIVENTA “SE” BUSINESS PARTNER

La Nuova Era: una microgrid per ogni casa IL CANDIDATO PREMIER DEL PD, PIERLUIGI BERSANI, RISPONDE A “SE”: QUALI RINNOVABILI NEL 2013?


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SE Quindicinale di Informazione e Sviluppo - Smart Energy e Risparmio Energetico a cura di Progema srl via De Amicis 2 21020 Varano Borghi VA DIRETTORE Lorenzo Lo Vecchio Telefoni: +39 0332 948.948 (uďŹƒcio operativo) - +39 02 9374175 (segreteria) - fax +39 02 700537124 mail: se@progemaenergia.it - web: www.progemaenergia.it edicola: www.progemaenergia.it/se Distribuzione telematica - 18.524 copie - Anno II° - Numero 2 - 26-01-2013 Aut. Trib. Milano - Reg. n. 475 del 18/12/2012

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in questo numero SE 6 7 8 10 13 14 16 20 21 23 25 30 32 35 37 39 40 41 42 44 47 50

DIVENTA BuSINESS PARTNER DI SE I SERVIzI DI SE FV 2013 - L’OROScOPO è cINESE uNA MIcROgRID PER OgNI cASA MINI EOLIcO - LA PAROLA AgLI ESPERTI SOLARE TERMIcO - 700 MILIONI AI PRIVATI PALERMO: uN gRANDE SOLE PER PIccOLE uTENzE I LISTINI DI SE PIccOLI ANNuNcI WWF: IL FOTOVOLTAIcO NON DETuRPA IL TERRITORIO V° cONTO ENERgIA - cOSì cAMBIA IL FIScO uNghERIA - PORTE APERTE ALLE PMI ITALIANE BuLgARIA - OPPORTuNITà PER L’ITALIA FIFA 2022 - uNA FIERA PER ENTRARE NEL TEAM LucI A LED - EccO IL BuSINESS PLAN L’EuROPA BATTEzzA BARI PRIMA cITTà SMART OLANDA - EccO L’AuTOSTRADA INTELLIgENTE ITALIA chIAMA cANADA BERSANI RISPONDE A SE SuLLE RINNOVABILI SVIzzERA - TROPPO SEMPLIcE SPEgNERE LE LucI PITTuRARE cASA cON IL FORMAggIO MINI NEWS

Altre fonti redazionali: Web - Mini Eolico News - La Repubblica - Silverback Greening e Communication - Casa&Clima - Nt24.it Istituto per il Commercio Estero - Bari Smart City.it - Il Ghirlandaio - ADN Kronos

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in Italia e nel mondo 18.524 copie distribuite telematicamente a impiantisti - elettricisti - studi di arichitettura - studi di ingegneria - uffici tecnici comunali - aziende del settore energetico ed indotto - enti ministeriali - università

... e portiamo le nostre news nei seguenti 45 Paesi AuSTRALIA AuSTRIA BELgIO BRASILE BuLgARIA cANADA cINA cROAzIA DANIMARcA EMIRATI ARABI FINLANDIA FRANcIA gERMANIA gIAPPONE gREcIA hONDuRAS INDIA IRLANDA ISRAELE ITALIA KOREA LIEchTENSTEIN LuSSEMBuRgO MAcEDONIA MESSIcO NORVEgIA NuOVA cALEDONIA OLANDA PERu POLONIA PORTOgALLO REgNO uNITO REPuBBLIcA cEKA RuSSIA SLOVAcchIA SLOVENIA SPAgNA SVEzIA SVIzzERA TAILANDIA TAIWAN TuRchIA uNghERIA uSA VENEzuELA

2.151 copie telematiche distribuite in lingua inglese richiedi la tua copia in lingua italiana o inglese o segnala la mail di un nuovo lettore: scrivi a se@progemaenergia.it L’ ABBONAMENTO A SE è GRATUITO 5


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diventa

business partner di SE

Nonostante la crisi in atto e le problematiche legate alla erogazione degli incentivi, in Italia e nel mondo cresce la richiesta di professionalità nel settore delle rinnovabili e del risparmio energetico. Si ricercano progettisti, installatori, produttori e competenze specifiche. Noi di SE stiamo creando lavoro per le aziende e per i liberi professionisti. Diventare Business Partner di SE non significa “pagare” per pubblicare una pagina di pubblicità, ma significa consentire al nostro giornale di partecipare allo sviluppo del business, aiutando professionisti ed aziende ad implementare i risultati del proprio lavoro, sia in Italia che all’estero. Scrivi per ulteriori informazioni a: se@progemaenergia.it se business partner se business partner se business partner se business partner se business partner 6


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I SERVIZI DI SE Ricerca materiali Accesso ai ďŹ nanziamenti Accesso ai mercati internazionali Delocalizzazione delle commesse Link al sito progemaenergia.it (1.100 accessi/giorno) Inserimento nella news letter bilingue (18.000 invii) Partecipazione a convegni internazionali Incontri b2b in Italia e all’estero RiqualiďŹ cazione dei prezzi Ricerca di installatori Ricerca partners SE non chiede provvigioni ai propri partners se business partner se business partner se business partner se business partner se business partner 7


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fotovoltaico 2013 l’oroscopo è cinese S

econdo le previsioni di IHS, per il fotovoltaico nel mondo c’è ancora un futuro roseo, fin da questo 2013. IHS è una società americana di livello mondiale, che valuta e distribuisce informazioni nei settori cardine del business internazionale, quali energia, economia, rischio geopolitico, sostenibilità. IHS si avvale della collaborazione di oltre 5.500 esperti in più di 30 paesi in tutto il mondo. Per IHS i prezzi dei moduli continueranno a diminuire e nonostante alcune aziende continueranno ad uscire dal mercato, colpite dalla crisi e dalla conseguente sovrapproduzione, nel 2013 la situazione del fotovoltaico comincerà ad assestarsi e le cose miglioreranno progressivamente, le installazioni cresceranno e l'equilibrio tra domanda e offerta si ristabilirà, anche grazie allo sviluppo di mercati emergenti, come quello cinese, che diverrà il più grande al mondo. Si intravede un po' di cielo azzurro dopo la tempesta del 2012? Secondo l’Innovation Cloud probabilmente sì,

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anche se la perturbazione non è ancora passata. Appare comunque evidente che queste valutazioni sono dirette all’industria e non al mercato, anche se i due settori dovrebbero essere inscindibili. A nostro avviso, nelle valutazioni sopra espresse esistono elementi fortemente contradditori con le reatà contro cui si scontrano gli operatori in trincea sul mercato. Valutazioni errate perchè non è affatto vero che i prezzi dei moduli siano in caduta libera e non è affatto vero che il mercato cinese, certamente in forte evoluzione, possa in qualche modo favorire i produttori italiani, tanto meno gli installatori. Se a fine 2012 delle 750 aziende del 2010 sono rimaste sul mercato solo 150 aziende della parte più a monte della filiera, molte altre imprese integrate verticalmente chiuderanno i battenti anche nel 2013. Una previsione coerente con quella fatta nei mesi scorsi da GTM Research, che spiega come nei prossimi 3 anni il


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60% dei produttori chiuderà o verrà acquisito. Inoltre, le varie dispute commerciali in corso tra Cina e Usa e Cina ed Europa, come fa notare IHS, non miglioreranno certo la situazione. Vi è inoltre un ulteriore elemento di valutazione che lascia oltremodo perplessi, perchè secondo IHS la sovrapproduzione e il conseguente calo dei prezzi ridimensioneranno ulteriormente il mercato mondiale del FV nel 2013 in termini di fatturato, anche se la diminuzione sarà meno pronunciata che nel 2012: dai 94 miliardi di dollari del 2011, si è passati ai 77 del 2012 , mentre la previsione per l'anno in corso è di 75 miliardi. E, allora, ci si domanda come gli operatori italiani possano usufruire della forte crescita, l’unica, che si prevede per il fotovoltaico, quella della Cina, che vede e spinge la necessità di passare ad una energia più pulita, meno dipendente dai paesi esteri. In Cina sono previsti 6 GW di nuovo installato, divenendo così il più grande paese fotovoltaico del mondo. Si prevede che anche negli States il fotovoltaico crescerà molto, superando l'eolico in quanto a nuova potenza installata. Anche in Europa vi sono nuovi mercati all’orizzonte del 2013, primo fra tutti La Romania, che ha un sistema di certificati verdi molto attraente. La risposta non è certo facile, perchè le aziende italiane presentano ancora costi di produzione troppo alti per competere con l’estero. A nostro avviso l’evoluzione dei succitati mercati può offrire opportunità di sviluppo principalmente agli studi di progettazione, che possono inserirsi in commesse di impianti molto grandi, partecipando ai bandi che coinvolgono, unitamente al nostro Paese, anche altre realtà mondiali. SE ne da continua informazione. Non è escluso che i progettisti, coinvolti in un team internazionale, possano poi promuovere componenti provenienti dall’industria italiana.

Per il mercato prettamente nostrano, invece, la previsione è che, dopo il declino di questi ultimi due anni, la situazione si stabilizzi. Chi parla della grid parity è nettamente fuori strada, ma un nuovo impulso al fotovoltaico può essere dato dalla defiscalizzazione degli impianti, soprattutto alla luce di un fisco eccessivamente oneroso. Condividiamo invece la previsione di IHS, secondo la quale il 2013 sarà l'anno dei sistemi d'accumulo, grazie a un notevole incremento del numero di impianti residenziali che verranno abbinati a batterie per massimizzare l'autoconsumo. Bisogna, però, che le batteria scendano di prezzo e siano più performanti. Ne parliamo in altra parte del nostro giornale. Riassume così la sua visione del 2013 del fotovoltaico Ash Sharma, direttore della ricerca sul solare a IHS: “L'industria del FV è nel mezzo di un periodo travagliato – colpita da tagli degli incentivi e prezzi in picchiata che stanno facendo male ai produttori di tutto il mondo. Il fotovoltaico è scosso da dispute commerciali tra gli attori principali e azzoppato dalle circostanze negative dell'economia mondiale. Tuttavia ci sono alcune prospettive luminose all'orizzonte: le installazioni in aumento, la tecnologia sempre più efficiente e il fatto che la debolezza del mercato europeo, sconvolto dalla crisi economica, sarà compensata dall'emergere di mercati come quelli cinese e statunitense.” Sì, ma noi siamo in Italia!

Vuoi proporre sul mercato internazionale iniziative o prodotti della tua azienda o della tua attività? SE ti può aiutare Scrivi a: se@progemaenergia.it 9


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Una Microgrid Per Ogni Casa

Nei prossimi 5 anni, il futuro del mondo è nelle mani di scienziati e governi perchè l’approvvigionamento energetico sia indipendente e a buon prezzo per famiglie e aziende.

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iamo tutti alla ricerca dei mercati di un prossimo futuro, che sembra sempre più improntato all’utilizzo intelligente dell’energia. Anche i recenti fatti di Algeria, durante la cui tragica evoluzione l’importazione di gas verso l’Italia è stata temporaneamente in-

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terrotta, solo per qualche ora, ci spingono a pensare di rendere il nostro Paese quanto prima indipendente dagli approvigionamenti esteri. Per raggiungere questo risultato è necessario che regioni, città, borghi, singoli condomini e villette a schiera si


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dotino di una propria rete di produzione e di distribuzione locale, che nelle linee generali possiamo definire smart-grid o, meglio, micro-grid. Una micro-grid non è ipotizzabile senza ricorrere ai sistemi di accumulo di energia, prodotta da sistemi da fonte rinnovabile. L’accumulo di energia, la generazione distribuita e le microgrid guideranno l'evoluzione dei mercati energetici per i prossimi cinque anni. Queste tecnologie promuoveranno l'adozione delle smart-grid, stimolando nuovi mercati anche nel mondo dei software che si integrano nei sistemi energetici moderni e futuri. E’ questa una tesi che viene condivisa anche dai massimi dirigenti europei, che puntano sullo sviluppo della tecnologia di stoccaggio dell’energia per lo sviluppo delle reti intelligenti, come già pubblicato sul numero scorso di SE. Anzi, a livello europeo si parla proprio di incentivare la formazione di micro-grid per raggiungere l’obiettivo di costituire diverse smart-grid locali, capaci di soddisfare il fabbisogno del 50% della popolazione. A questo proposito l’unione europea è in attesa di nuovi progetti e segnalazioni da parte dell’industria e degli istituti di ricerca, impegnati a implementare questo tipo di tecnologia. Una relazione tecnica è difatti finalizzata a mettere in evidenza i principali vantaggi che si possono ottenere dallo sviluppo dello stoccaggio di energia e dalla generazione delle micro-grid. Lo studio europeo è stato condotto attraverso la consultazione via internet di 460 esperti nel mondo delle smart grid, raccolta nel mese di settembre del 2012. Secondo quanto è risultato dalle opinoni espresse, nel corso dei prossimi cinque anni vi sarà un forte incremento nella richiesta di mercato per lo stoccaggio dell'energia, soprattutto in Nord America, Europa e Asia. Favorire questo mercato, dunque,

dovrà essere l’impegno dei governi, che dovranno varare programmi di utilità per i fornitori e gli investitori anche allo scopo di ridurre i costi di produzione di questo tipo di tecnologie. Laboratori di ricerca, scienziati, e il mondo accademico dovranno anch’essi fare la loro parte. Nel complesso, le prospettive del settore sembrano redditizie, ma non si deve trascurare il fatto che la battaglia sarà dura e lunga, anche perchè sembra scontrarsi vivacemente contro gli attuali interessi di produttori monopolisti e dei distributori, proprietari della grandi reti. Sembra essenziale, in virtù di queste considerazioni, costituire nuove partnership tra le aziende del settore, studi di ricerca e di ingegneria elettrotecnica, unitamente a chi ritiene di potere investire per favorire la sostenibilità finanziaria dei singoli progetti. In questo senso, la partita è aperta. L’ora è scoccata e l'ambiente è maturo per sviluppare progetti pilota di piccolo, grande stoccaggio. Il lato negativo è dato dal fatto che coloro che si affacciano per la prima volta su questo genere di soluzioni, devono sapere che per almeno cinque anni le previsioni europee non prevedono ritorni economici tali da convertire in attivo l’attuale business plan. E’ tuttavia questa la strada da percorrere, perchè è l’unica che possa garantire indipendenza e costi ridotti.

Per inviare proposte e segnalazioni sugli accumulatori di energia invia una mail a SE: se@progemaenergia.it

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mini eolico la parola agli esperti L

e pale sono grandi, spesso spaventano gli ambientalisti, ma producono molta energia in rapporto allo spazio occupato. Stiamo parlando della energia eolica, quella dalle grandi potenze, necessariamente collocata su terreno nudo. Però, c’è un altro tipo di eolico, quello mini, quello da potere installare nel cortile di uno stabilimento o sul terrazzo di casa. Si tratta di turbine con potenza paragonabile in un range tra i 6 e i 60 kwp. Le soluzioni tecniche adottate per il micro-eolico sono indirizzate soprattutto a contenerne i costi. La produzione è tendenzialmente scarsa in quanto le turbine di piccola potenza sono installate in prossimità dello strato turbolento, che per comodità si considera intorno ai dieci metri dal suolo. Per aumentare le produzioni si usano materiali molto leggeri o ampie superfici alari. Il mercato si è tendenzialmente orientato quindi verso l’introduzione di turbine ad asse verticale che, per le loro caratteristiche tecniche, meglio si adattano a lavorare negli strati turbolenti, oppure verso turbine comunque di grandi dimensioni nonostante la piccola potenza. Oggi taglie inferiori ai 10 kW possono rappresentare una buona soluzione tecnico-economica per il piccolo investitore che ha come obiettivo il bilanciamento della propria spesa energetica. Lo standard di fatto è oggi rappresentato da tre altezze medie, 18, 24 e 30 metri. Capire quando orientarsi per

l’una o l’altra non è facile e uno studio anemologico, seppur preliminare, permette di capire meglio i costi-benefici di una torre più o meno alta. Posto che non esiste una turbina a zero manutenzioni, le soluzioni tecniche adottate dai costruttori si sono orientate verso la preponderanza dell’elettronica di supporto o della meccanica. Anche qui la scelta dovrebbe dipendere dalle caratteristiche del sito. Una turbina con molta elettronica permette un controllo fine e accurato, ma anche competenze non banali. Una turbina meccanica richiede interventi classici e semplici, ma l’ottimizzazione rispetto al sito non è spinta. La soluzione migliore è farsi consigliare da un referente di fiducia con esperienza su più taglie e più modelli. SE è a disposizione di produttori e installatori che vogliano segnalarci soluzioni e installazioni che abbiano già fornito risultati positivi. Per quanto riguarda le tariffe incentivanti, oggi si possono definire molto interessanti, permettendo buoni rientri anche con venti relativamente deboli. Ricordiamo che tali incentivi vengono erogati per 20 anni e che risulta possibile anche lo scambio sul posto fino a 20 kW.

(fonte mini-eolico news)

SE può aiutarti a sviluppare i tuoi progetti in Italia e all’estero. comunicaci i tuoi interessi relativi all’eolico. Scrivi alla mail: se@progemaenergia.it 13


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Varato il nuovo Conto Energia. Entro il 2 marzo 2013 le nuove schede del GSE 14


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solare termico: 700 m ilioni a i pr iva t i S

ulla «Gazzetta ufficiale» n.1/2013 è stato pubblicato il decreto con le regole per accedere ai 900 milioni di contributi disponili per privati e pubbliche amministrazioni, relativamente alle installazione di impianti atti a trasformare energie rinnovabili in energia termica. Sul piatto ci sono 700 milioni per i privati e 200 per le pubbliche amministrazioni. Il monte incentivi è disponibile fino a esaurimento. Ora ci si attende che il GSE pubblichi, entro la prevista data del 2 marzo prossimo, la «scheda-domanda», seguendo le indicazioni che dovrà fornire l'Enea (Ente Nazionale Energia e Ambiente). Per i privati gli interventi incentivati riguardano soprattutto gli impianti domestici, come l’introduzione delle pompe di calore per il riscaldamento e il raffrescamento, la soluzione di impianti di geotermia o idrotermia, la conversione degli scaldabagni elettrici a quelli a pompa di calore e l'installazione dei pannelli solari termici per l'acqua calda sanitaria e il riscaldamento. Una particolare norma è stata introdotta per chi possiede le serre, ove è prevista la sostituzione dei vecchi impianti con nuovi impianti a biomassa. Nel caso delle pubbliche amministrazioni l'incentivo va a chi investe nell'isolamento di tetti, pareti e pavimenti. In entrambi i casi gli inter-

venti devono riguardare edifici esistenti e sono soggetti a risultati previsti da un corretto audit energetico, che varia a seconda della latitudine ove gli edifici sono collocati. Il decreto prevede che possa essere richiesto al massimo il rimborso del 40% delle spese in un periodo di tempo variabile dai due ai cinque anni, a seconda della potenza ottenuta. Per facilitare la comprensione dello spirito del decreto, il Ministero dello Sviluppo economico fornisce qualche esempio pratico: una famiglia che installa un pannello solare termico per la produzione di acqua calda spenderà 3.600 euro e potrà ricevere un rimborso di 1360 euro in due anni. Fino al 30 giugno 2013 il nuovo conto termico si contrappone alla detrazione fiscale del 55%, che prevede importi più consistenti, ma che viene scaglionata in dieci anni contro i duecinque anni del conto termico. (fonte La Repubblica)

Vuoi ricevere ulteriori news sul conto Energia Termico? Installi o produci impianti termici? Scrivi alla mail: se@progemaenergia.it 15


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PALERMO: al via

il progetto del “grande sole” per piccole utenze R

icerca e sviluppo di sistemi integrati a concentrazione solare di piccole dimensioni, per generare energia rinnovabile locale a basso costo per gli edifici pubblici e nello stesso tempo per creare nuove opportunità di trasferimento di knowhow e di occupazione per le Pmi. È questo l'obiettivo del progetto europeo “STS-MED Small scale thermal solar district units for Mediterranean communities”, finanziato dalla Commissione europea con 5 milioni di euro. Il progetto parte da Palermo. Capofila del progetto è il consorzio Arca, incubatore d’impresa e nodo di trasferimento tecnologico dell’Università di Palermo, con altri 12 partner istituzionali e scientifici in Italia (Enea, Regione Sicilia), Grecia, Francia, Giordania, Egitto e Cipro. I fondi europei serviranno a costruire, sperimentare e fare funzionare, anche dal punto di vista dell’impatto

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sociale ed economico, impianti solari a concentrazione cosiddetti ‘poligenerativi’, utili per offrire servizi energetici integrati a piccole utenze (edifici pubblici, condominii, residence e piccole/medie imprese). Il progetto, presentato nei giorni scorsi a Palermo in un convegno internazionale, prevede l’utilizzo dell’energia solare catturata con i sistemi a concentrazione in possibile integrazione con sistemi di conversione e distribuzione dell’energia raccolta. Oltre all'energia elettrica, si potranno così produrre acqua ad alta temperatura da utilizzare per il riscaldamento e il condizionamento – essenziale in area mediterranea ‐ e eventualmente per potabilizzare l’acqua. Altre applicazioni potranno riguardare campi specifici come la fornitura di energia per la gestione di cucine e mense o i processi di sterilizzazione da utilizzare, ad esempio, in ospedali e lavanderie.


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A destra il titolo dell’articolo apparso sul numero scorso di SE Quattro unità pilota saranno installate e rese efficienti per rappresentare un modello di riferimento per la realizzazione di impianti di piccole dimensioni, soprattutto su edifici pubblici. I risultati attesi per il progetto dovranno essere raggiunti entro i 36 mesi di durata della cooperazione internazionale prevista e saranno misurati grazie a indicatori condivisi dai 13 partner già evidenziati. Gli impianti pilota saranno dislocati in Italia, Cipro, Egitto e Giordania e coinvolgeranno 1.000 professionisti e tecnici, 20 comunità locali, per un totale di 20.000 utenti finali che potranno sperimentare i vantaggi dei sistemi a concentrazione solare di tipo integrato. Attorno agli impianti è previsto lo sviluppo di filiere innovative di piccole e medie imprese. Dal punto di vista tecnico, l’innovazione più interessante rimane quella dell’utilizzo del solare a concentra-

zione – una tecnologia finora utilizzata prevalentemente nei grandi impianti – per applicazioni integrate di piccole dimensioni. Mentre dal punto di vista sociale, il vero punto di forza del progetto è nel suo essere un living lab: gli impianti saranno sottoposti alla verifica di fattibilità non a livello accademico, ma sul campo, con un confronto serrato tra impiantisti, tecnici, professionisti e imprenditori. Una sorta di approccio open source in cui la sperimentazione sarà calibrata in base alle richieste e alle esperienze locali e non alle esigenze di grandi industrie multinazionali o ai presupposti della ricerca accademica.

(fonte Silverback – Greening the Communication)

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SE Quindicinale bi-lingue on line distribuito in 45 Paesi

a i l a t I n i e o d n o M nel

esci dal buio SE ti dà la “luce” e l’energia commerciale

rosso come azione arancio come pensiero giallo come fiducia verde come energia 18


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in ita l

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e in ing lese

SE Quindicinale bi-lingue on line distribuito in 45 Paesi

SE è impegnato ad allargare i confini dentro e fuori il Paese

rosso come azione arancio come pensiero giallo come fiducia verde come energia 19


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SE

Date di uscita per l’anno 2013 Release dates for the year 2013 10/01/13 11/03/13 11/05/13 11/09/13 11/11/13

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LIStINo PER PAGINA Listino 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20

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450,00 900,00 1.350,00 1.800,00 2.250,00 2.700,00 3.150,00 3.600,00 4.050,00 4.500,00

Sconto 15% 20% 25% 30% 35% 39% 42% 45% 48% 50%

Detrazione Imponibile 67,50 180,00 337,50 540,00 787,50 1.053,00 1.323,00 1.620,00 1.944,00 2.250,00

382,50 720,00 1.012,50 1.260,00 1.462,50 1.647,00 1.827,00 1.980,00 2.106,00 2.250,00

IVA 21% 21% 21% 21% 21% 21% 21% 21% 21% 21%

PRICE PER PAGES Prices 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20

editions editions editions editions editions editions editions editions editions editions

Dollars 587,70 1.175,40 1.763,10 2.350,80 2.938,50 3.526,20 4.113,90 4.701,60 5.289,30 5.877,00

Discount Abatement 15% 20% 25% 30% 35% 39% 42% 45% 48% 50%

88,16 235,08 440,78 705,24 1.028,48 1.375,22 1.727,84 2.115,72 2.538,86 2.938,50

PROGEMA S.R.L. Via De Amicis 2-21020 Varano Borghi VA (Italy) Cell. +39 331 8118840-Segreteria - Tel. +39 02 9374175 Uff. Operativo - Tel. +39 0332 948.948 Fax +39 02 700537124 - Skype Name: lorenzolovecchio www.progemaenergia.it - se@progemaenergia.it

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Invoice 499,55 940,32 1.322,33 1.645,56 1.910,03 2.150,98 2.386,06 2.585,88 2.750,44 2.938,50

FATTURA 462,83 871,20 1.225,13 1.524,60 1.769,63 1.992,87 2.210,67 2.395,80 2.548,26 2.722,50


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PER PuBBLIcARE I TuOI ANNuNcI Su SE, INVIA IA TuO MESSAggIO A SE@PROgEMAENERgIA.IT PuBBLIchIAMO SOLTANTO ANNuNcI RELATIVI AL SETTORE ENERgETIcO, INcLuSE RIchIESTE O OFFERTE DI LAVORO, PARTNERShIP, PROgETTI, INIzIATIVE. LA PuBBLIcAzIONE è gRATuITA. VENDO INVERTER DANFOSS TLX 10 CHILOWATT TRIFASE, COSTO EURO 2.100. L’INVERTER, DI CUI INSERISCO LA FOTOGRAFIA, È ANCORA CONTENUTO NEL SUO IMBALLO

ORIGINALE, SIGILLATO, COME L’HO RICEVUTO DALLA DAN-

FOSS. SONO UN INSTALLATORE

ED IL MIO CLIENTE HA RINUNCIATO AL CON-

TRATTO, DOPO CHE MI ERO GIà APPROVVIGIONATO.

SCRIVERE A: Se@PROGeMaeneRGia.it

Salve, mi chiamo Massimo ho 29 anni, sono residente in provincia di Enna e sono un dipendente statale, in accordo con alcuni amici, eravamo intenzionati a creare una Societá ed investire nel fotovoltaico mediante l'affitto. Abbiamo disponibilitá economica per la realizzazione di un impianto innovativo da 20kw/p con pagamento dell'affitto in un unica so-

luzione. Avete qualche proposta interessante? In Sicilia naturalmente. Scrivere a se@progemaenergia.it La nostra società sarebbe interessata a cedere un diritto di superficie su una superficie di circa 10.000 mq del coperto (lastrico solare). Da considerare che tutta la superficie oggetto della futura installazione di un’ impianto fotovoltaico è attualmente in amianto, quindi con incentivi piu’ alti. In piu’ avremmo anche un capannone di circa 1400 mq di superficie nella zona di Monsano (Ancona). Scrivere a se@progemaenergia.it Vendo progetto di impianto a terra, già autorizzato + Tica, 420 kwp in Puglia. Trattative private. Scrivere a se@progemaenergia.it Cerco tetti in centro Italia con eternit da smaltire, per la realizzazione di impianto fotovoltaico innovativo. Si richiede che siano superfici industriali, minimo 1.000 mq. cadauno e che all’interno si svolga attività con ampio consumo di energia elettrica. Scrivere a se@progemaenergia.it

SE non pubblica indirizzi e riferimenti privati. Tutti gli annunci sono gestiti direttamente tramite la mail di SE all’indirizzo: se@progemaenergia.it 21


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ambientalisti: il fotovoltaico non deturpa il territorio

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omunemente si è spinti a pensare che a una maggiore diffusione del fotovoltaico corrisponderebbe un conseguente deturpamento del paesaggio naturale, ma un report redatto dal WWF e presentato a margine del World Future Energy Summit, tenutosi il 16 gennaio ad Abu Dhabi, ci spiega che non è così. Lo studio, intitolato “Solar PV Atlas: solar power in harmony with nature” e redatto dall'associazione ambientalista in collaborazione con tre aziende del settore fv ( First Solar, 3TIER e Fresh Generation), ha mostrato, attraverso sette casi di studio, come sia possibile soddisfare il 100% della domanda di energia elettrica da prodursi entro il 2050, solo mediante installazioni fotovoltaiche, intaccando soltanto l'1% del territorio. I paesi coinvolti nell'indagine (Indonesia, Madagascar, Messico, Marocco, Sud Africa, Turchia, e lo stato indiano del Madhya Pradesh), sebbene carat-

terizzati da aree geografiche e demografiche e da sistemi economici e politici molto diversi, hanno rivelato un enorme potenziale per la diffusione della tecnologia solare. E non soltanto per i buoni livelli di irraggiamento ma anche per l'adeguatezza in termini di strutture, tali da accogliere le tecnologie più innovative disponibili in commercio. La ricerca dimostra che la tecnologia fotovoltaica, se ben pianificata, non contrasta con gli obiettivi di conservazione, ribadendo come nessun paese debba essere costretto a scegliere tra risparmio energetico e paesaggio. Le centrali elettriche fotovoltaiche possono consentire il raggiungimento di notevoli benefici, tra cui ritorni economici garantiti a breve termine. La sostituzione della rete elettrica esistente con pannelli fotovoltaici comporterebbe inoltre una riduzione significativa delle emissioni di gas a effetto serra e di metalli pesanti, così come del consumo idrico. Supportando la visione RE 2050, Samantha Smith, capo della Global Climate & Energy Initiative del WWF, riferisce come per il raggiungimento degli obiettivi prefissati sia necessario lavorare per una rapida adozione di impianti su larga scala ben collocati e gestiti responsabilmente. La tutela dell'ambiente e lo sviluppo delle fonti rinnovabili possono e devono svilupparsi in parallelo. A questo punto è d’uopo una nota di redazione: peccato che in Italia per costruire anche un piccolo impianto di pochi chilowatt sia necessario scivolare nelle maglie della Conferenza dei Servizi con tanto di paesagistica richiesta.

(fonte CasaClima)

Vuoi ricevere informazioni sulle procedure per un impianto fotvoltaico? Scrivi a: se@progemaenergia.it 23


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V° CONTO ENERGIA: COSI’ CAMBIA IL FISCO

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n risposta all’interpello presentato dal GSE, L’Agenzia delle Entrate ha fornito, con il documento allegato, indicazioni sul trattamento fiscale delle somme corrisposte in base al cosiddetto “Quinto Conto Energia” di cui al Decreto 5 luglio 2012. Le conclusioni cui giunge l’Agenzia sono, in linea di principio, allineate a quelle già presenti nella circolare 46/E del 2007 per quanto concerne la fiscalità indiretta e quella diretta. In particolare, tuttavia, sul tema del pagamento della differenza tra Tariffa Onnicomprensiva e Prezzo Zonale, prevista solo per gli impianti di potenza superiore ad 1 MW, l’Agenzia ha ritenuto applicabile la fattispecie fiscale della “integrazione di prezzo” rilevante ai fini IVA, per cui gli operatori dovranno procedere alla emissione di fattura con IVA nei confronti del GSE. Al riguardo sarà cura del GSE, con una

successiva news, rendere note agli operatori interessati le modalità operative con cui verranno comunicati i valori imponibili che dovranno fatturare e le modalità di inoltro al GSE delle fatture. Nella risposta inviata dalla Agenzia delle Entrate al GS, si legge testualmente che “la soluzione prospettata dal contribuente è condivisibile, in linea generale, con riferimento al trattamento fiscale della “tariffa premio autoconsumo” e della tariffa omnicomprensiva”. Con la presente risposta si forniscono, tuttavia, chiarimenti sugli aspetti fiscali riguardanti la società istante, senza entrare nel merito del trattamento tributario dei singoli incentivi in capo ai soggetti percipienti. Il decreto 5 luglio 2012, concernente “Attuazione dell’art. 25 del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28, recante

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incentivazione della produzione di energia elettrica da impianti solari fotovoltaici (c.d. Quinto Conto Energia)”, emanato dal Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, ha modificato il sistema di incentivazione della produzione di energia fotovoltaica. In particolare il V Conto Energia prevede che il GSE eroghi, per gli impianti di potenza: - inferiore a 1 MW, due incentivi cumulabili fra loro riferibili, uno, alla quota della produzione netta di energia elettrica consumata in loco dal soggetto titolare dell’impianto ed, uno, alla quota di energia prodotta e immessa in rete. Più precisamente, ognuna di queste due quote sarà retribuita, rispettivamente, con una “tariffa premio per autoconsumo” e una “tariffa orrinicomprensiva”; - superiore a 1 MW, un contributo, riferibile alla produzione netta di energia immessa in rete, pari alla differenza fra la tariffa omnicomprensiva ed il prezzo zonale orario; tale differenza non può essere superiore alle tariffe omnicomprensive stabilite nel decreto, Ciò premesso, prima di individuare il corretto trattamento fiscale delle suddette incentivazioni, si rendono necessarie alcune premesse. Il precedente meccanismo di incentivazione, previsto per la produzione di energia da fonte fotovoltaica era rappresentato dalla tariffa incentivante di cui all’art. 7, comma 2, del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387. Tale incentivo, erogato allo scopo di rimborsare il costo sostenuto dal soggetto che realizza l’investimento e di sostenere la produzione di energia

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elettrica, nella circolare n. 46/E del 19 luglio 2007 è stato qualificato fiscalmente come: a) contributo irrilevante ai fini dell’1VA per mancanza di un presupposto oggettivo; b) contributo in conto esercizio rilevante ai fini delle imposte dirette e dell’IRAP quando è percepito nell’ambito di un’attività d’impresa; c) contributo in conto esercizio soggetto alla ritenuta di cui all’art. 28, comma 2, del DPR 29 settembre 1973, n. 600, se ricevuto da imprese o da enti non Commerciali quando, per questi ultimi, gli impianti attengono all’attività commerciale esercitata. Nella medesima circolare è stato precisato, inoltre, che la produzione di energia elettrica da fonte fotovoltaica non configura lo svolgimento di un’attività commerciale, quando la stessa deriva da un impianto di potenza fino a 20 Kw, posto a servizio dell’abitazione o della sede dell’ente non commerciale. Tale interpretazione discende dalla considerazione che in tal caso l’impianto è destinato a soddisfare principalmente bisogni personali. Con la risoluzione n. 88/E del 25 agosto 2010, la scrivente Agenzia delle Entrate ha fornito indicazioni in ordine alla “tariffa fissa omnicornprensiva” corrisposta ai produttori di energia elettrica mediante fonti diverse dal fotovoltaico, che immettono in rete l’energia non autoconsumata. In tale occasione è stato precisato che tale tariffa, formata da due componenti (incentivo e prezzo), a differenza della tariffa incentivante, costituisce un corrispettivo, essendo erogata unicamente a fronte dell’immissione in rete dell’energia. Conseguentemente, tale incentivo è: a) imponibile ai fini dell’IVA; b) rilevante ai fini delle imposte sui redditi e dell’IRAP; c) non soggetto alla ritenuta di cui all’art. 28, comma 2, del DPR n. 600 del 19’73.


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Ciò detto, si ritiene che la tariffa premio per autoconsumo, in quanto viene erogata in assenza di un rapporto sinalligmatico tra GSE e produttore di energia, per rimborsare il titolare dell’impianto del costo sostenuto e favorire la produzione e l’autoconsumo dell’energia, abbia sostanzialmente le medesime caratteristiche della tariffa incentivante. Conseguentemente, alla tariffa premio per autoconsumo è applicabile in linea di principio il medesimo trattamento fiscale delineato nella circolare n. 46/E del 19 luglio’2007 con riferimento alla tariffa incentivante. Pertanto, in relazione a tale incentivo il GSE dovrà effettuare la ritenuta di cui al citato art. 28, comma 2, del DPR n. 600 del 1973, nel caso in cui lo stesso sia erogato al produttore di energia nell’ambito dell’attività d’impresa. Analogamente, si ritiene che la tariffa onnicomprensiva prevista dal citato decreto ministeriale 5 luglio 2012, rappresentando il prezzo dell’energia immessa in rete, presenti le stesse caratteristiche della tariffa fissa omnicomprensiva. Con conseguente assimilazione, in linea di principio, del trattamento fiscale delineato nella risoluzione n. 88/E dei 2010. Ne deriva, con riferimento a tale incentivo, che il GSE non dovrà effettuare alcuna ritenuta all’atto della corresponsione e dovrà ricevere fattura con IVA dal percettore nel caso in cui lo stesso svolga un’attività d’impresa. In ordine all’ulteriore incentivo previsto per gli impianti di potenza superiore a 1 MW, rappresentato dalla differenza, se positiva, fra la tariffa omnicornprensiva ed il prezzo zonale orario, si ritiene che la stessa, diversamente da quanto affermato dall’istante, costituisca un’ integrazione di prezzo. Tale conclusione è suffragata dal tenore letterale dell’articolo 5, comma 1, del citato decreto 5 luglio 2012 se-

condo cui l’incentivo viene erogato al fine di compensare il divario di valore esistente tra la tariffa omnicomprensiva che il produttore percepirebbe qualora vendesse l’energia al GSE e il prezzo zonale orario che Io stesso produttore riceve qualora venda l’energia a terzi. Pertanto, l’incentivo in esame: a) è rilevante, ai fini dell’IVA, ai sensi dell’art. 13, canina 1, ultima parte, del DPR 26 ottobre 1972, n. 633; b) è rilevante ai fini delle imposte sui redditi e del’IRAP; c) non è soggetto alla ritenuta di cui all’art. 28, cornma 2, derDPR n. 600 del 1973. Le precisazioni sopra rese, circa l’assimilazione del trattamento fiscale della tariffa premio autoconsumo alla tariffa incentivante trovano applicazione, in linea di principio, anche nei confronti dell’imprenditore agricolo. Pertanto, le indicazioni contenute nella circolare n. 32/E del 6 luglio 2009, riguardante la ritenuta applicabile sulla tariffa incentivante corrisposta all’imprenditore agricolo o società agricola assumono rilievo anche con riferimento alla tariffa premio autoconsumo. Quindi, il GSE è tenuto ad operare la ritenuta sulla tariffa premio per autoconsumo, quando la stessa è erogata nell’ambito dell’attività d’impresa. In relazione alla tariffa omnicomprensiva e alla differenza tra tariffa omnicomprensiva e prezzo zonale orario percepita, trattandosi di corrispettivi erogati a fronte dell’energia immessa in rete, il GSE non dovrà effettuare alcuna ritenuta all’atto della corresponsione e riceverà o meno fattura dal percettore, a seconda del regime di appartenenza dello stesso”.

(fonte nt24.it)

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Ungheria:

porte aperte alle PMI made in Italy Riciclaggio dei rifiuti: olio da plastica e gomma delle automobili usate. L'Alcufer S.r.l. é una società ungherese che ha brevettato una tecnologia innovativa e sensazionale, ovvero l'estrazione e il recupero d'olio dalle automobili danneggiate. L’investimento sul progetto da parte della società, la quale ha sede a Fehérvárcsurgó (Transdanubio Centrale dell’Ungheria), è stato pari a 880 milioni di fiorini (con un finanziamento di 250 milioni di HUF) e permette l'estrazione di materiali riutilizzabili dal 95% delle automobili danneggiate e dei rifiuti elettronici. Il primo passo significativo per Alcufer Kft. é stato fatto nel 2009, con il primo investimento che all'epoca permetteva il recupero e riutilizzo del 75% delle parti danneggiate. Adesso, invece, è il 95% delle parti inutilizzabili a poter essere riciclato. La grande novità introdotta da questa tecnologia é quella di poter estrarre olio dalla plastica e dalla gomma, approssimativamente 6 decilitri per ogni chilogrammo. La tecnologia brevettata dalla società di Fehérvárcsurgó è stata creata anche grazie all'aiuto

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degli scienziati dell'Università di Miskolc. L’unità industriale della Alcufer, progettata in 3 anni, ha la capacità di trattare 9.500 tonnellate di rifiuti ogni anno. Il prossimo passo del progetto é quello di dare inizio alla produzione di energia elettrica pulita, utilizzando l'olio riciclato. 337 milioni di euro ancora disponibili per l’utilizzo delle rinnovabili. Entro breve saranno pubblicati i bandi per lo sviluppo energetico. Le relative trattative tra le parti sociali sono state concluse, ha comunicato l’Agenzia di Sviluppo Nazionale. Per il sostegno ad un efficiente utilizzo energetico ed allo sviluppo dell’utilizzo delle energie rinnovabili nel periodo 2007-2013 sono stati stanziati 218,6 miliardi di fiorini (circa 775 milioni di euro), di cui sono rimasti circa 95 miliardi (circa 337 milioni di euro), in base alla seguente ripartizione: 45 miliardi per l’utilizzo delle energie rinnovabili e 50 miliardi per il sostegno ad un efficiente utilizzo energetico. Possono partecipare ai relativi bandi municipalità, aziende, enti religiosi e organizzazioni non-profit. I bandi


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sono pubblicati nell’ambito del Nuovo Piano Széchenyi.

al 31 dicembre 2013, oppure fino all’esaurimento dei fondi.

Renexpo. Fiera internazionale del settore energetico, organizzata sempre in primavera (maggio) a Budapest da Reeco Hungary Kft. L’evento è la manifestazione piú importante nel settore delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica, il cui obiettivo è informare i partecipanti sulle novità tecniche, cambiare le esperienze, inoltre dare occasione di trovare investitori, partners. I temi riguardano le energie rinnovabili, l’efficienza energetica, produzione di energia e approvvigionamento, innovazione e know-how internazionale.

Sostegno ad un uso più efficiente dell’energia negli edifici ed all’ammodernamento dell’illuminazione pubblica. Lo scopo è l’aumento dell'efficienza e del risparmio energetico nell'ambito della produzione, della ripartizione, della distribuzione e dell'uso finale dell'energia. Il bando ha vita dal 21 gennaio 2013 al 31 dicembre 2013, oppure fino all’esaurimento dei fondi.

Sostegno allo sviluppo energetico nel settore del teleriscaldamento con utilizzo di fonti rinnovabili. Lo scopo è quello di Incentivare la realizzazione degli investimenti per l’utilizzo del riscaldamento prodotto tramite energie rinnovabili, favorendo lo spostamento dalle fonti di energia tradizionali a fonti di energia alternativa per ridurre l'emissione di CO2. Il bando ha vita dal 25 gennaio 2013

Sostegno ad un uso più efficiente negli edifici combinato con l’utilizzo di fonti rinnovabili. Lo scopo è l’aumento dell'efficienza e del risparmio energetico negli edifici. Il bando ha vita dal 21 gennaio 2013 al 31 dicembre 2013, oppure fino all’esaurimento dei fondi.

(fonte iCe - Budapest)

Vuoi ricevere ulteriori informazioni sulle opportnità di business, partecipazioni a fiere, a incontri b2b e di partnership in Ungheria? Scrivi a: se@progemaenergia.it 31


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Bulgaria:

opportunità per l’Italia La situazione economica del Paese. Italia terzo partner commerciale. l Fondo Monetario Internazionale ha pubblicato l’ultimo rapporto sull'economia bulgara confermando, da un lato, la solidità dei fondamentali economici e delle politiche macroeconomiche e, dall'altro, il contesto soprattutto esterno - che pone qualche freno alla crescita dell'economia. Il PIL nel primo semestre 2012 è aumentato dello 0,9% ed è previsto un aumento complessivo dell'1% su base annua. Le partite correnti risentono del calo delle esportazioni e torneranno in deficit a fine anno, dopo il lieve avanzo (+0,3%) registrato a fine 2011. L'inflazione media annua è prevista al 2,5%, per effetto dell'aumento dei prezzi degli alimenti e dei carburanti; il tasso di disoccupazione resterà fermo all'11,5% riscontrato a settembre. Il Rapporto pone in evidenza il trend di riduzione del disavanzo - addirittura inferiore all'1,5% del PIL - posto come obiettivo dal Governo - nonché la bontà di una manovra fiscale, pari

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al 2% del PIL, effettuata prevalentemente sul lato della spesa. Infine, il settore bancario mostra crediti in sofferenza per il 16,9% del totale, a fronte, tuttavia, di un rapporto di adeguatezza del capitale pari al 16,7% (rilevazione a giugno), ben superiore al minimo del 12% imposto dalle normative. Con motivazioni analoghe alle valutazioni del Fondo Monetario, Standard & Poor's ha confermato il rating della Bulgaria in BBB, con outlook stabile. Secondo le previsioni economiche di S&P, il PIL crescerà dell'1,7% nel 2013, mentre il disavanzo pubblico è pari all'1,3% del PIL nel 2012 e resterà a questi livelli anche nel 2013; il debito pubblico nei prossimi tre anni non dovrebbe discostarsi dall'attuale 17% del PIL. L’Italia mantiene la posizione di terzo partner commerciale in termini di scambi complessivi, aumentati del 3,5% (da 2,49 a 2,58 miliardi) nel periodo considerato. Sul fronte degli acquisti (flussi in uscita dalla Bulgaria verso l’Italia), l’Italia ha fatto registrare 1,32 miliardi (+1,7%), dopo la Germania (sempre il primo mercato della


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fare business nel mondo fare business nel mondo fare business nel mondo fare business nel mondo Bulgaria, nonostante una flessione del 12,5%) e la Turchia (+8,5%). Quanto alle vendite dell’Italia verso la Bulgaria, con 1,26 miliardi (+5,5%), restiamo il terzo fornitore, dopo la Russia (3,9 miliardi, +28,4%) e la Germania (2,1 miliardi, +15,6%). L’Italia ha quasi dimezzato, sempre nel periodo gennaio-settembre, il disavanzo commerciale bilaterale, dai 101,3 milioni del 2011 ai 58,2 milioni del 2012. La locale Agenzia degli investimenti, Invest Bulgaria Agency, ha reso note le proprie previsioni sull’andamento degli investimenti esteri nell’anno appena concluso e per il 2013. Il consuntivo 2012 sarà di circa 2 miliardi di euro, a conferma di una tendenza di lieve ripresa, dopo il miliardo registrato nel 2010 e 1,7 miliardi nel 2011.

viene esteso a tutte le aziende bulgare l’obbligo, già applicato alle aziende industriali, di effettuare la raccolta differenziata della carta, della plastica, del vetro e dei metalli e di conferirli per lo smaltimento alle società specializzate e autorizzate. L’obbligo riguarda, più precisamente, tutti gli operatori che utilizzino immobili a destinazione commerciale, industriale o amministrativa. Competenti per la vigilanza sono i singoli Comuni. I Comuni con più di 5 mila abitanti, non dotati di un sistema di raccolta differenziata, disporranno di due anni per adeguarsi. L’obiettivo per la Bulgaria è di raggiungere un tasso di utilizzo dei rifiuti del 25% entro il 2016, del 40% entro il 2018 e del 50% entro il 2020. Le porte sono aperte agli imprenditori italiani.

Primi componenti di produzione bulgara per le auto Great Wall.

Fondo Kozloduy (KIDSF) finanzia l’efficienza energetica.

Le autovetture cinesi Great Wall, assemblate in Bulgaria nello stabilimento della Litex Motors di Lovech inaugurato nel febbraio 2012 ma operante già dal 2011, prima fabbrica di auto del Paese, saranno dotate di batterie e di lubrificanti di produzione locale. È il primo passo verso la realizzazione del progetto della società bulgara, in partnership con gli investitori cinesi, di passare dalla sola attività di assemblaggio alla graduale sostituzione di alcuni componenti con parti di produzione locale. Naturale e possibile sviluppo, in fase di ideazione, sarà la realizzazione nella zona di un parco industriale che raggruppi i produttori, anche italiani, di componenti necessari per il processo produttivo.

Lo scorso 11 dicembre è stato pubblicato l’invito a partecipare alla gara ”Efficienza pubblica degli edifici pubblici, fase quinta, in 4 lotti”, finanziata dal KIDSF, Committente il Ministero dell’Economia, dell’Energia e del Turismo. La gara mira all’introduzione di misure di efficienza energetica in 167 edifici pubblici nelle sei Regioni amministrative (Raioni) del Paese (NordOvest, Sud-Ovest, Centro-Nord, Centro-Sud, Nord-Est e Sud-Est). Il capitolato di gara è disponibile al costo di 150 euro. Il termine di presentazione delle offerte scade alle ore 11 dell’11 febbraio 2013.

In vigore dal 1° gennaio la raccolta differenziata per tutte le aziende. Con decorrenza 1° gennaio 2013

(fonte iCe - Sofia)

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mondiali di calcio: una fiera a maggio per entrare nel team D

al 6 al 9 maggio prossimi, si svolge a Doha il Salone dell’Energia e delle Opportunità di Business nel settore enenergetico. Questi i principali settori merceologici che saranno accolti in Fiera. • Centrali e Apparecchiature • Trasmissione ad alta tensione • Reti di distribuzione • Comandi elettrici • Trasformatori • Apparecchiature di diagnostica • Monitoraggio e controllo • Generatori & Motori • Ingegneria Elettrica • Materiali di consumo elettrici • Cavi e cablaggio • Power Protection • Materiali isolanti • Batterie • Gas Turbine • Energie Rinnovabili • Illuminazione a LED • Progettazione e Consulenza • Climatizzazione La Fiera risulta particolarmente importante perchè per la produzione di elettricità in Qatar si prevede un aumento del 140,2% durante i prossimi otto anni; il più alto tasso di incremento in Medio Oriente e in Africa (MEA). In parallelo alla richiesta di energia elettrica, crescono anche i progetti

per l’illuminazione privata, commerciale e pubblica, anche in previsione dei mondiali di calcio, Fifa 2022, ove sono ancora da costruire i campi di gioco e tutte le infrastrutture necessarie. A questo quadro si aggiunge l'adozione di norme rigorose, da parte del Qatar, per il risparmio energetico e l’uso efficiente dell’energia, in cui rientrano le soluzioni illuminotecniche e dello stoccaggio energetico. E’ fuori dubbio che i Mondiali di Calcio 2022 rappresentino una forte attrazione per le aziende che vogliano inserirsi in progetti energetici, presentando le diverse soluzioni possibili per un intelligente risparmio energetico. Per questo motivo in maggio, il Salone di Doha 2013 è principalmente dedicato alle industrie del settore, ove è possibile partecipare a convegni e incontri b2b al fine di concludere affari direttamente tra impreditori e con le autorità locali. Le aziende italiane sono invitate.

(fonte iCe - Dubai)

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Coperture tetti

Ancoraggi Linea vita

Smaltire l’eternit

Le coperture ed i tetti sono una delle parti più importanti dell’edificio dovendo garantire protezione isolamento e stabilità strutturale ad eventi atmosferici esterni.

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Rimuovere rifiuti contenenti amianto è di grande attualità nella normativa che prevedepiani di intervento e misure tecniche per la individuazione ed eliminazione del rischio.

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luci a led:

ecco il business plan I

l Led è un componente elettronico che, al passaggio di una minima corrente, emette una luce priva di infrarossi ed ultravioletti, accendendosi immediatamente. La tecnologia LED (Light-Emitting Diodes) rappresenta l’evoluzione dell’ illuminazione allo stato solido, in cui la generazione della luce è ottenuta mediante semiconduttori anziché utilizzando un filamento o un gas. L’illuminazione LED è più efficiente dal punto di vista energetico, ha una durata maggiore ed è più sostenibile. Inoltre consente innovative e creative soluzioni di utilizzo che integrano la luce nelle nostre case, nelle automobili, nei negozi e nelle città. I LED sono destinati, nel tempo, a sostituire le lampade tradizionali ad incandescenza e le lampade a fluorescenza. Grazie all’elevato illuminamento caratteristico delle lampade e lampa-

dine a led, è possibile sostituire con esse anche le lampade fluorescenti (compatte o al neon) con equivalenti a led che consumano molta meno energia, cioè di potenza (in watt) decisamente inferiore, conseguendo un rilevante risparmio economico. Ipotizziamo un business plan di un sito, per esempio un albergo, che deve sostituire l’illuminazione tradizionale per una potenza complessiva di 10.000 watt. L’introduzione dei led porterà l’impegno a 2.900 watt, con un risparmio energetico pari al 71% su 18 ore/giorno di utlizzo. La maggiore durata dei led consentirà un ulteriore risparmio sulla manutenzione delle lampadine. Anche un eventuale finanziamento in tre anni, come appare dalla tabella sotto riportata, è straordinariamente sostenibile.

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Nuova partnership SE - LEDrevolution sono davvero pochi i veri professionisti delle luci a led, molte aziende si fossilizzano su prodotti di design, molti progettisti inseguono le grandi opere, cosÏ se un privato, una azienda, un ente pubblico vogliono sostituire l’attuale illuminazione tradizionale non trovano riferimenti validi e proposte concrete. Dai prossimi numeri SE apre una rubrica in collaborazione con LEDrevolution per la soluzione dei problemi che i lettori vorranno proporci scrivendoci a se@progemaenergia.it 38


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L’Europa battezza Bari prima città smart “S

mart Cities” è un’iniziativa promossa dall’Unione Europea nell’ambito del SET-Plan, lo strumento con cui L’Unione definisce la propria politica nel settore delle tecnologie per l’energia. Il SET-Plan traccia il quadro logico entro cui sviluppare le azioni per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2020, ma il suo orizzonte temporale è esteso fino al 2050, data entro cui il piano si propone di ridurre le emissioni di gas serra fino ad un massimo del 90%, sviluppando nuove metodologie e nuove tecnologie per la produzione e l’uso di energia a basse emissioni di CO2, con una riduzione delle stesse intorno al 40%. Grazie a “Smart Cities” l’Unione Europea intende coinvolgere in progetti pilota circa 25 città/aree metropolitane, impegnando risorse per circa 12 miliardi di Euro per finanziare azioni ed interventi nei settori delle Costruzioni di edifici ad alta efficienza energetica, nelle Reti energetiche (riscaldamento/ raffrescamento, elettricità) e nella Mobilità sostenibile. La "vision" dell'iniziativa Smart Cities è di trasformare le aree urbane in un ambiente accogliente per i cittadini e per le imprese, rafforzando sia la dotazione infrastrutturale che il capitale culturale, ambientale e sociale. La città di Bari è stata scelta per prima perché ha già avviato un percorso in direzione della creazione della “smart

city” partendo dall’adesione della città al Patto dei Sindaci nel luglio del 2010 e dalla redazione e attuazione di un Piano di Azione per l’Energia Sostenibile, in cui si definiscono gli obiettivi di riduzione delle emissioni e le modalità per raggiungerli. Inoltre nel capoluogo è stata promossa l’Associazione “Bari Smart City”, un organismo senza fine di lucro che riunisce soggetti pubblici e privati allo scopo di progettare soluzioni ed idee per un modello sostenibile di sviluppo urbano. Il capoluogo pugliese presenta una serie di caratteristiche che la rendono una delle città più dinamiche del Mezzogiorno: anzitutto, la popolazione composta da oltre 320mila residenti (fonte Istat), in assoluto la più numerosa rispetto a ciascun altro comune della Puglia; il numero delle imprese attive: se ne contano 23.657 a novembre 2012; la presenza di Università e di rilevanti infrastrutture per i trasporti. Fondi europei per 1,6 miliardi di euro per trasformare Bari in una smart city: è quanto prevede l'accordo siglato dal presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, e dal sindaco di Bari Michele Emiliano.

(fonte barismartcity.it)

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Olanda: ecco l’autostrada intelligente Q

uello appena iniziato sarà l'anno della prima smart highway, l'autostrada intelligente. Il primo prototipo, lungo appena qualche centinaio di metri, sarò realizzato nei prossimi mesi in Olanda e prevede un manto stradale che si illumina da solo con una speciale fluorescenza e lampioni a led alimentati da rinnovabili che si accendono al passaggio delle auto. Il progetto, riportato dal sito livescience, è stato studiato a lungo da un team danese (che per l'idea ha vinto il design award di Danimarca). I tecnici hanno realizzato una particolare pittura che assorbe la luce durante il giorno e la riflette la notte illuminandosi. Inoltre è stato realizzato un materiale in grado di rivelare a seconda delle temperature delle immagini di allerta sull'asfalto. I guidatori potranno vedere così segnali che avvisano di possibile rischio di neve o ghiaccio in caso di temperature particolarmente basse. Priorità ovviamente avranno i veicoli

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elettrici per i quali saranno a disposizione speciali aree per la ricarica. Secondo il magazine Wired, alcune grandi aziende statunitensi sarebbero interessate a importare il prototipo all'interno dei propri campus privati. Google ad esempio ha nella sua sede un sistema stradale che potrebbe inglobare questi sistemi di risparmio energetico e battere sul tempo i rivali in tema di sostenibilità ambientale. Qualcosa del genere esiste già nella città del futuro, a Masdar, negli Emirati Arabi. Le aziende italiane sono chiamate a partecipare all’evoluzione di questo progetto.

(fonte il Ghirlandaio)

Vuoi ricevere ulteriori informazioni o inviare comunicazioni per partecipare al progetto “Autostrada intelligente”? Scrivi a: se@progemaenergia.it


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I TA L I A CHIAMA CANADA

ma l’invito è rivolto a tutti i Paesi del Mondo

L

’Italia, nota in tutto il mondo per le sue città d’arte e le sue bellezze naturali, ha un’esperienza importante nella conservazione dell’ambiente in cui viviamo, da trasmettersi alle generazioni future. Facendo ricorso ad un approccio intuitivo nel problem-solving e al suo innovativo design per affrontare i problemi ambientali del pianeta, l'Italia è diventata uno dei leader mondiali nelle tecnologie pulite, dando il suo contributo all’individuazione di soluzioni per un futuro sostenibile. Grazie ai vantaggi offerti dalla sua collocazione geografica e ai numerosi incentivi per il fotovoltaico erogati negli ultimi anni, sotto forma di tariffe incentivanti (note come “Conto Energia”), l'Italia è diventata il terzo mercato solare in Europa e uno dei più importanti al mondo. È leader anche nella produzione di altri tipi di energia rinnovabile, in particolare geotermica (grazie alla diffusione di adeguate formazioni geologiche in Toscana), energia idroelettrica, idrogeno e bioenergie. Negli ultimi anni, il governo italiano ha finanziato alcune grandi iniziative per l'efficienza energetica a livello sia nazionale sia locale. Oggi, gran parte

della ricerca si concentra sul campo della microgenerazione, della generazione distribuita e dei sistemi di efficienza energetica. L'Italia è in prima linea anche nella bioedilizia e nella cogenerazione, con l’applicazione di soluzioni energetiche quali pannelli solari integrati nella struttura delle case e con la progettazione di edifici all’avanguardia dal punto di vista del design e delle tecnologie. Il Consiglio Nazionale delle Ricerche e i parchi scientifici e tecnologici di tutta Italia sono molto attivi nella tutela ambientale. L'Italia è ai primi posti nel mondo nella lotta all’inquinamento del suolo, dell'acqua e dell’aria, con particolare attenzione alla riduzione delle emissioni generate dal traffico e di quelle di gas serra. E’ stato inoltre creato un nuovo distretto industriale interamente dedicato alle tecnologie e alla gestione ambientale, alla bonifica e alle industrie ecologiche. (fonte iCe - Canada)

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Bersani a Radio Anch’io risponde a “SE”

riprendere il cammino verso le rinnovabili N

el corso della trasmissione Rai, Radio Anch’io, che è in onda in diretta tutte le mattine dalle 9 alle 10, condotta da Ruggero Po, il Direttore di SE è stato invitato a porre la questione relativa allo sviluppo delle rinnovabili all’onorevole Bersani, candidato premier del PD e, ad avviso di molti, probabile vincitore delle prossime elezioni politiche. La domanda posta da Lorenzo Lo Vecchio era la seguente: Onorevole Bersani, quando nel 2007 lei fu Ministro dello Sviluppo economico, durante l’ultimo governo Prodi, varò il primo Conto energia, favorendo lo sviluppo delle energie rinnovabili in italia. Fu una stagione in cui il nostro Paese passò dagli ultimi posti in europa, in tema di energia verde, al primo posto,

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superando anche la Germania. in periodi economici bui (si ricorda la crisi della Lehman Brothers n.d.r.), nel nostro Paese fiorì un’attività che diede sviluppo ad aziende e creò conseguentemente numerosi posti di lavoro. i governi che sono saliti al potere successivamente hanno via via depresso questo settore, anche perchè in certe stagioni hanno finanche destinato risorse alla energia nucleare, poi bocciata col referendum del 2011. Le aziende sono cadute una dopo l’altra, depresse da una politica assolutamente insensibile alle loro urla di dolore. Se lei dovesse essere il prossimo premier, quale futuro prevede per le energie rinnovabili? Questa la risposta testuale dell’onorevole Pierluigi Bersani a SE, in diretta dai microfoni RAI di Radio Anch’io:


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“Lei ha toccato un argomento cui siamo molto sensibili, tant’è che nel nostro partito ci sono diverse new entry in questo settore. Capisco benissimo la sua domanda e le rispondo che noi al tempo ci siamo inventati un sistema di green economy e le cose hanno avuto un certo andamento molto positivo. Mi ricordo che appena arrivò il governo Berlusconi, io dissi pubblicamente che bisognava stare attenti alla manutenzione degli incentivi, che non dovevano essere abbandonati a se stessi: senza adeguarli al mercato che stava crescendo, si sarebbe arrivati a un punto in cui qualcuno si sarebbe accorto che non c’erano più soldi e che di conseguenza si sarebbe verificato un crollo del settore, come d’altronde era già successo in Spagna. ecco perchè queste politiche oggi hanno ricevuto un colpo micidiale. Bisogna riprendere il cammino con grande buon senso, andando a selezionari quei settori che consentano di incentivare una produzione italiana. a questo io tengo molto”. Nel programma del PD si legge che per sostenere la crescita dimensionale delle imprese, si devono introdurre forti sconti di imposta. L'obiettivo è di rendere permanente l'incentivo previsto dalla legge Finanziaria 2008 per l'installazione di pannelli solari termici, in tutte le case di abitazione, anche al fine di favorire la nascita di imprese di produzione, installazione e manutenzione dei pannelli solari. Le misure a favore delle energie rinnovabili e per l'efficienza energetica devono avere durata pluriennale certa e fondarsi sempre più sulla leva fiscale, al fine di mobilizzare al massimo le risorse private disponibili. Per l’Italia, produrre il

20% di energia con il sole e con il vento, significa risparmiare miliardi di euro sulle importazioni di petrolio. La proposta di Bersani è dunque quella di un piano per realizzare in dieci anni la trasformazione delle fonti principali di riscaldamento degli edifici, privati e pubblici, in modo da creare al tempo stesso un gigantesco risparmio energetico e un grande volano di crescita economica. L'Italia deve impegnarsi sulle tecnologie di punta: che si tratti della cattura del biossido di carbonio per il "carbone pulito", o si tratti del metano, delle biomasse o dell'idrogeno e anche del nucleare di quarta generazione, ovvero quello a sicurezza intrinseca, previa la risoluzione del problema delle scorie. È indispensabile essere presenti nelle partnerships internazionali in questi campi, per sviluppare un'industria energetica nazionale. Per valorizzare le fonti rinnovabili e la microgenerazione, deve essere ristrutturato - in cooperazione con le Regioni e gli Enti locali - il sistema complessivo della distribuzione. Quest'ultima non è più unidirezionale: da chi la produce alle case, alle aziende ed ai servizi. Ormai le famiglie e le imprese stesse possono produrre energia, ciò che pretende un conseguente mutamento della concezione stessa della rete di distribuzione (vedi articolo a pag. 10).

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risparmiare energia in Svizzera

troppo semplice spegnere le luci R

isparmiare circa sei milioni di kilowattora entro il 2050. Questo l'ambizioso obiettivo posto dalla Confederazione svizzera, la quale suggerirebbe come prima misura la riduzione del periodo d'illuminazione di vetrine e insegne luminose, ricordando l'azione recentemente intrapresa dai vicini francesi e che tanto sta facendo discutere i commercianti e i turisti. La notizia è stata diffusa da Marianne Zünd, portavoce dell'Ufficio federale dell'energia (UFE), a conferma di un articolo pubblicato dal giornale "NZZ am Sonntag". La Zünd avrebbe elencato una serie di misure “efficienti” indirizzate ai cantoni, allo scopo di tagliare i consumi energetici. Oltre alla disposizione per i negozianti, l'UFE ha dichiarato superflua anche l'illuminazione di facciata degli edifici, invitando i proprietari a spe-

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gnere le luci. Sempre a proposito di edifici, è stata ribadita la necessità di visite di controllo a cadenza decennale per verificare lo stato delle installazioni sanitarie, di aerazione, riscaldamento ed elettriche degli immobili e proporre miglioramenti, quando necessario. Per ora, tuttavia, si tratta semplicemente di misure in forma di suggerimento; perché esse possano diventare effettive, c'è infatti bisogno dell'approvazione da parte dei singoli cantoni, competenti per quanto riguarda gli edifici. Certo è che, se per risparmiare energia, il metodo è quello di non consumarla, la cosa non sembra del tutto geniale. C’è nessuno che dall’Italia sia in grado di proporre alla Svizzera forme di illuminazione intelligente? Magari usando le luci a led.

(fonte CasaClima)


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SE è il follow-up delle opportunità nel mondo SE cerca per te le possibilità di partnership SE ti propone sui mercati internazionali SE si rivolge a operatori e istituzioni SE è in versione italiana e inglese

un articolo di SE, anno 2012, in cui si segnala la richiesta di una significativa collaborazione tra aziende smart e una grande metropoli italiana

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contro lo sfruttamento dei minori nel terzo mondo

pitturare casa con il formaggio C

'è un aspetto della bioedilizia che non viene raccontato, riguarda le storie di alcuni materiali, quelli che quando arrivano in Europa come materie prime vengono trasformati nell'ingrediente 'green' dell'architettura 'eco', ma che nei Paesi in cui vengono prodotti con la sostenibilità hanno poco a che fare. E' il caso del kenaf, una pianta “che sta creando non pochi problemi in Africa perché coltivata sfruttando il lavoro sottopagato delle donne e senza generare ricchezza nel Paese, anzi

sottraendo spazio all'agricoltura. La pianta viene esportata in Europa dove si trasforma in materia prima per la cosiddetta bioedilizia. Stesso discorso per la calce che arriva dal Marocco”. Così Daniela Ducato, coordinatrice de La Casa Verde CO2.0, racconta a Adnkronos il volto inedito della bioarchitettura e quello che lei e altri imprenditori hanno scelto di fare per assicurare una filiera davvero sostenibile, per l'ambiente e per i lavoratori. La Casa Verde CO2.0, che la Ducato coordina, è il più grande polo produttivo italiano della bioedilizia. Ne fanno parte 72 aziende, 40 delle quali sarde, che hanno scelto di realizzare prodotti buoni, puliti e giusti, ispirandosi alla filosofia di Slow Food. Le eccedenze (non più scarti) delle aziende, che fanno parte del polo, invece di essere buttate via si trasformano in materia prima per altre aziende: gli scarti della lavorazione casearia vengono impiegati per la realizzazione di pitture, quelli della lavorazione del miele per farne collanti; le eccedenze di paglia dalla filiera dell'agricoltura finiscono nei prodotti per l'architettura, mentre i panifici utilizzano forni a crudo realizzati con materie naturali da una azienda locale. Tutto questo accade in Italia non perché crediamo nel km zero in sé, ma perché un aspetto poco raccontato della bioedilizia è lo sfruttamento del lavoro nei Paesi in via di sviluppo. Tra i prodotti green di questo polo, ci sono il 'pane solare' e la 'ricotta solare', cotti in forni realizzati in terra e lana crude, alimentati direttamente dai raggi del sole e prodotti da aziende del distretto.

(fonte adnkronos)

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Germania: 2.000 euro a famiglia per impianti con acumulo.

In tutto il mondo continua la corsa delle rinnovabili alla grid parity.

Nel mese di febbraio 2013, il Ministero federale tedesco dell'Ambiente (BMU) prevede di introdurre nuovi incentivi per i sistemi di accumulo per impianti fotovoltaici. Lo schema di incentivi è stato già incluso nella legge per le energie rinnovabili tedesca (EEG) la scorsa estate ed entrerà presto in vigore presumibilmente a partire da febbraio. Questo almeno è quanto dichiarato a Photon dalla responsabile per l’energia solare del ministero dell’ambiente, Karin Freier. La notizia è stata ovviamente accolta positivamente dall'associazione solare tedesca BSW, che, citando uno studio del Fraunhofer Institute for Solar Energy Systems ISE, sostiene che i sistemi di accumulo possano far aumentare del 66% la capacità delle reti. Sempre in questo contesto, pochi giorni fa è stata annunciata la creazione dell’associazione tedesca per lo stoccaggio dell’energia BVES, il cui obiettivo primario è quello di assicurare un mercato stabile per questo settore. Secondo quanto appreso dal Frankfurter Rundschau, con i fondi messi a disposizione dal Governo tedesco ci si dovrebbe aspettare un contributo di circa 2000 euro per ogni piccolo impianto fotovoltaico dotato di sistema di accumulo. A erogare i fondi sarà la KfW, la banca di Stato tedesca, che negli ultimi anni ha già finanziato il 54% delle turbine eoliche costruite in Germania e il 43% di tutti gli impianti installati; mentre nel 2010 ha erogato 8,8 miliardi di euro a favore della riqualificazione energetica di quasi 430.000 abitazioni tedesche.

Non solo il costo dell'energia fotovoltaica è inferiore a quello del diesel, ma anche quelli delle altre fonti rinnovabili hanno raggiunto livelli di forte competitività, dettati in gran parte dalla maggiore diffusione degli impianti. E' questa la tendenza tracciata dal rapporto “Renewable Power Generation Costs in 2012” stilato da IRENA (International Renewable Agency), presentato nel corso del World Future Energy Summit, in svolgimento ad Abu Dhabi. Attraverso il monitoraggio di 8.000 impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili, di medie e grandi dimensioni, l'Agenzia ha redatto un'analisi completa dei costi e delle prestazioni dei progetti, ipotizzando anche le probabile dinamiche di un futuro prossimo. Fra i principali dati diffusi dal documento l'aumento nel 2011 di: 41 GW di nuova potenza eolica, 30 GW di impianti solari fotovoltaici (PV), 25 GW di energia idroelettrica, 6 GW di biomassa, 0,5 GW di energia solare a concentrazione (CSP) e 0,1 GW di energia geotermica. Che si traducono in un conseguente generale calo di prezzi. L'eolico onshore, alcune biomasse, il piccolo idroelettrico e il geotermoelettrico, infatti, hanno oggi costi di produzione nella fascia 5-15 centesimi di dollaro al KWh tipica dei grandi impianti termoelettrici. Mentre l’idroelettrico di grandi dimensioni, riporta il documento, è addirittura più economico restando sotto la soglia dei 5 centesimi. Verso i 16-18 centesimi al KWh troviamo la fonte rinnovabile più vicina alla grid parity: l’eolico offshore. Che, stando al report, raggiungerà dei


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mini news mini news mini news mini news mini news mini news mini news mini news mini news mini news risultati ottimali sopratutto in America Latina e nel nord America. 2013: il gas costa meno dopo una serie di aumenti spropositati. “Negli ultimi due anni il prezzo del metano sui mercati internazionali è sceso del 20%, ma l’Autorità per il Gas e l’Energia, invece di deliberare tali diminuzioni sulle bollette di 26 milioni di famiglie e di quattro milioni di piccole e medie imprese, ha provveduto a continui salassi, con rincari pari al 23,7%, più di 4 volte l’inflazione, generando una perdita del potere di acquisto ad esclusivo vantaggio dei gestori”. È quanto denunciano Adusbef e Federconsumatori secondo cui “Le Autorità indipendenti, istituite per legge con la finalità di tutelare interessi di particolare rilevanza, quali i servizi diffusi di pubblica utilità, come il gas e l’energia, invece di salvaguardare anche i diritti e gli interessi dei consumatori e delle famiglie, si fanno influenzare da monopoli ed oligopoli, assecondando i loro esclusivi desiderata”. Le due associazioni dei consumatori, analizzando tutte le voci di spesa di una bolletta tipo, concludono che “la parte della fattura, legata davvero al prezzo della materia prima consumata, ammonta solo al 37,4% (il 39,6% volendo considerare nel calcolo anche la quota fissa dei servizi di vendita, legata al prezzo della materia prima, ma non alla quantità effettivamente consumata dall’ utente). Ciò implica che ben il 62,6% circa dell’importo della fattura in esame non è costituito da voci legate al prezzo della materia prima consumata, bensì a oneri di altro tipo (distribuzione, trasporto, assicurazioni, profitti ed oneri

fiscali addossati sulla pelle dei consumatori)”. La bolletta esaminata, osservano Adusbef e Federconsumatori, ha subito un rincaro nel biennio del 23,7% pari a 44 euro nel 2011 e a 32 euro nel 2012, per un aggravio di 76 euro per ognuna delle famiglie ed oneri complessivi di 2,4 miliardi di euro. Al contrario, “con un’Authority meno dipendente dagli interessi dei gestori, doveva diminuire di 23 euro nel 2011 e di 18 nel 2012, con un risparmio di 41 euro a famiglia”. Le due associazioni chiedono pertanto “l’impegno dei partiti a congelare per un biennio tutti i rincari di prezzi e tariffe, per contribuire ad uscire dalla recessione dando impulso alla ripresa economica con una maggiore capacità di spesa dei consumatori”. Secondo quanto annunciato dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas, comunque, da aprile 2013 le bollette del gas cominceranno a calare per effetto dell'introduzione di nuovi meccanismi di aggiornamento: “il decremento complessivo sarà del 6-7%, con un risparmio di circa 90 euro su base annua”, annuncia l'Autorità. I nuovi meccanismi dovrebbero consentire un’azione “molto incisiva a beneficio di famiglie e piccoli consumatori, proseguendo nel percorso già avviato dal 2011 per contenere le bollette e trasferire i benefici derivanti dalla maggiore concorrenza sui mercati all’ingrosso e dall’avvicinamento dei prezzi italiani a quelli Ue, reso possibile anche grazie all’istituzione da parte dell’Autorità del mercato di bilanciamento, in grado di fornire un prezzo ‘spot’ non più legato a contratti di lungo periodo”.

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Project management: pv plants led lights energy saving ________________________________________ PROgEMA Srl – Via De Amicis 2 – 21020 Varano Borghi VA (Italy) Tel.: +39 02 9374175 – +39 0332 948.948 – Fax: +39 02 700537124 – cell.: +39 331 8118840 internet site: www.progemaenergia.it email: info@progemaenergia.it ________________________________________

Progema Ltd., although recently established, has been on the market for over ten years in the project management. Back in the 90s dealt with the current team core of renewable energy and energy conservation in the project called Blue Line. on 2005, in collaboration with professional firms specializing in engineering, has developed the brand Ecoplanet for the construction of photovoltaic projects advanced public and private business. the technical expertise and financial capacity taken at that time have since given birth to Progema Ltd. the increasing business and complexity of the projects were invited to go on a road of new investment and capacity certified by ENEA (National Agency for Energy and the Environment). Progema, which maintains partnerships with academics and leading European companies in the production of solar panels, inverters and industrial systems, also with reference to the integrated energy-saving solutions, like led lights. Progema recently collaborated with the Italian Institute for Foreign trade in China, Japan and Arab Emirates missions.


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