Per un lavoro più giusto, efficiente e produttivo - Programma per l'Italia - Sintesi

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PER UN LAVORO PIÙ GIUSTO, EFFICIENTE E PRODUTTIVO UN PROGRAMMA PER L’ITALIA

Idee per un futuro di opportunità


Nel nostro paese, il mondo del lavoro è condizionato da importanti criticità strutturali, conseguenze di politiche non organiche e di corto respiro, tali da influire negativamente sulle potenzialità di crescita ü Livelli di produttività stagnanti e insufficienti ü Quota occupati e tasso di partecipazione al mercato molto bassi ü Rigidità nell’impiego del lavoro pur a fronte di veloce trasformazione dei processi produttivi ü Scarsa valorizzazione dei talenti ü Pari opportunità di genere, età e territoriali conseguite molto parzialmente


Le proposte di Programma per l’Italia, in un quadro coordinato che possa essere di beneficio sia per le imprese che per i lavoratori, intendono promuovere un contesto lavorativo più dinamico ed adatto ai tempi che cambiano ü Creando condizioni di entrata ed uscita più incentivanti ed al contempo tutelanti, in grado di favorire la propensione all’aumento dell’occupazione ü Ridisegnando «in toto» l’impianto delle Politiche Attive ü Impostando un nuovo sistema di ammortizzatori più estesi e tali da indurre un approccio proattivo alle fasi di transizione ü Favorendo un maggior allineamento di interessi tra lavoratori ed imprese ü Semplificando ed efficientando processi e normative per una maggior certezza del diritto ü Ponendo le prime basi per un rientro dei talenti


1. UN MONDO DEL LAVORO PIU’ DINAMICO q Agevolare le condizioni di assunzione tramite contratti a Tempo Determinato per sfruttare a pieno le opportunità legate alla ripresa, incentivando al contempo le trasformazioni in rapporti a Tempo Indeterminato, per aumentare nel tempo il consolidamento dell’occupazione q Incentivare le nuovi assunzioni a Tempo Indeterminato per personale in ricerca attiva, con particolare riguardo alle categorie disagiate q Introdurre contratti di solidarietà generazionale basati su logiche di part-time tra risorse junior e senior, in grado di disegnare percorsi non traumatici di ricambio e trasmissione competenze


1. UN MONDO DEL LAVORO PIU’ DINAMICO cont. q Prevedere periodi di prova più estesi per figure chiave, bilanciati da premi di ingresso, per incentivare le assunzioni q Definire in modo più oggettivo, chiaro e trasparente la normativa in materia di licenziamento individuale in materia di licenziamenti discriminatori e reintegrazione, per ridurre i livelli di discrezionalità sia sul fronte delle imprese che dei lavoratori q Ridisegnare la disciplina dello smart working, per evolvere verso un modello ibrido efficiente che ottimizzi e metta a frutto le recenti esperienze q Introdurre il Buono Lavoro quale strumento di disciplina e regolazione dei lavori estemporanei, per assicurare le opportune garanzie senza vanificare opzioni di reale occupabilità


2. IL RIDISEGNO DELLE POLITICHE ATTIVE q Potenziare ed agevolare i contratti di apprendistato attraverso standardizzazione delle procedure e rafforzamento dei controlli, quale strumento prioritario per incentivare l’occupazione giovanile q Promuovere un utilizzo più ampio ed incisivo degli Stage attraverso il ridisegno dell’impianto normativo, quale forma prioritaria di collegamento tra mondo dell’istruzione e mondo del lavoro q Ridefinire le competenze tra Stato e Regioni e promuovere la parificazione tra pubblico e privato attraverso una revisione del Titolo V, quale contesto necessario ed ottimale per un completo ridisegno delle Politiche Attive


2. IL RIDISEGNO DELLE POLITICHE ATTIVE cont. q Ridisegnare struttura e competenze di ANPAL, quale ente principale di governo e coordinamento delle nuove Politiche Attive q Potenziare l’offerta di servizi di collocamento e formazione attraverso il rafforzamento degli enti preposti, il disegno di percorsi più personalizzati, l’introduzione di meccanismi di premialità q Attribuire ad ogni lavoratore un supporto finanziario sotto forma di voucher formazione-lavoro da utilizzarsi nelle fasi di transizione e spendibile a totale discrezione del soggetto interessato, per incentivare le attività di riqualificazione


2. IL RIDISEGNO DELLE POLITICHE ATTIVE cont. q Introdurre un sistema di certificazione formale delle competenze che rappresenti non solo titoli scolastici e ruoli lavorativi, ma anche skills personali e competenze reali sviluppate, per qualificare meglio i candidati e agevolare le assunzioni q Promuovere volumi più elevati di formazione in azienda attraverso agevolazioni fiscali per livelli di attività superiori a benchmark


3. UN AMMORTIZZATORE SOCIALE UNIVERSALE q Introdurre un nuovo sistema di ammortizzatore (AUPI) di natura universale e impostato su caratteristiche innovative in grado di superare gli attuali disallineamenti nel sistema dei sussidi ü ü ü ü

Legato a fruizione proattiva di programmi di politiche attive Generale allineamento di aliquote, causali, durate Estensione a categorie oggi non coperte Maggior selettività nella definizione delle fattispecie ammesse al sussidio


4. NUOVE FORME DI COINVOLGIMENTO DEI LAVORATORI q Incentivare la diffusione di contratti a remunerazione variabile legati agli andamenti aziendali in termini di risultati e produttività e promuovere forme organizzative di coinvolgimento dei lavoratori, per promuovere un maggior allineamento di interessi q Introdurre e armonizzare le logiche di salario minimo (sulla base di parametri tutelanti ma non penalizzanti per il sistema delle imprese) e di attuazione dell’art.39 in materia di rappresentatività, per coniugare l’impianto delle garanzie con l’affermazione della centralità della contrattazione collettiva


5. SEMPLIFICAZIONE ED EFFICIENTAMENTO DEL PROCESSO DEL LAVORO q Intervenire in ottica di semplificazione e cogenza di indirizzo su diverse procedure in materia di qualificazione rapporti di lavoro, licenziamenti discriminatori, riti di conciliazione e mediazione, in ottica di rafforzamento della certezza del diritto e riduzione tempi delle controversie q Creare un Testo Unico del Lavoro che riunisca al proprio interno tutta la normativa in materia di lavoro inerente a tutte le categorie e integri in modo coerente gli ordinamenti tra loro oggi non organici


6. NUOVE FORME CONTRATTUALI PER IL LAVORO ESTERO

q Sviluppare un contratto integrativo applicabile agli italiani all’estero che consenta per il lavoratore l’applicazione della normativa fiscale e contributiva italiana e l’effettuazione della prestazione lavorativa da remoto, per consentire una più agevole partecipazione al mercato del lavoro comunitario e porre le basi per un parziale rientro fisico dei talenti


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