Valorizzare il capitale umano: scuola, università e ricerca - Sintesi

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VALORIZZARE IL CAPITALE UMANO: SCUOLA, UNIVERSITÀ, RICERCA UN PROGRAMMA PER L’ITALIA

Idee per un futuro di opportunità


Nel recente passato il nostro sistema formativo ha consumato l’ottima reputazione di cui tradizionalmente godeva e siamo arretrati in quasi tutti gli indicatori internazionali di e cienza ed e cacia. Questo de cit mette in serio pericolo il progetto di sviluppo a lungo termine

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della nostra società.


Tra i principali problemi alla base di tale deterioramento, una logica di funzionamento non ispirata ai principi del merito e dell’incentivazione, uno status della professione di insegnante di basso pro lo, una proposta formativa troppo standardizzata, una oggettiva divergenza tra o erta di competenze generata dal sistema scolastico e domanda di professionalità proveniente dal mondo del lavoro.

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Il nostro sforzo nel campo della ricerca è palesemente insu ciente.


Programma per l’Italia propone un ampio progetto declinato in oltre 20 interventi allo scopo di: ● Migliorare l’e cienza gestionale del sistema scolastico inserendo logiche di incentivazione e merito ● Incrementare la pluralità dell’o erta e una concorrenza virtuosa ● Aumentare lo status ed il prestigio degli operatori della scuola ● Supportare le famiglie in un’ottica di a rancamento dalle disparità di

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origine e di genere


●Ra orzare l’interazione tra mondo della scuola e mondo del lavoro ●Riconoscere il capitale umano come motore centrale dei nostri piani di sviluppo a lungo termine

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●Rilanciare la ricerca con investimenti allineati ai migliori standard


1. POTENZIARE SIGNIFICATIVAMENTE IL SISTEMA DEGLI ASILI NIDO I. Aumentare progressivamente la copertura dei bisogni no al 50% della popolazione di riferimento per sostenere le famiglie, dare impulso alla natalità, supportare la parità di genere A. 14000 nuove strutture B. 330k nuovi posti

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C. Partecipazione incentivata del settore privato


2. OTTIMIZZARE IL PROGRAMMA FORMATIVO E L’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA

I. Portare la scuola dell’obbligo a 18 anni per diminuire le disparità nelle conoscenze e ridurre il numero dei NEET II. A parità di giorni di frequenza, considerare di ridurre il ciclo scolastico da 13 a 12 anni per accompagnare la ripresa con un inserimento più precoce dei giovani nel mondo del lavoro ed allinearsi alle best practices internazionali III. Estendere l’opzione tempo pieno a tutte le scuole primarie per dare spazio ad una formazione più ampia e meno dogmatica e venire incontro alle

esigenza di vita delle famiglie


2. OTTIMIZZARE IL PROGRAMMA FORMATIVO E L’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA IV. Introdurre il diritto alla mensa per tutti con sussidio addizionale ai nuclei meno abbienti per aumentare la coesione tra i ragazzi ed aiutare le famiglie disagiate V. Sostituire le bocciature nelle scuole secondarie di primo grado con corsi di recupero e/o a ancamento considerando i de cit di apprendimento in quella

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fascia di età in larga misura recuperabili


3. RIFORMARE LE CARRIERE DEGLI INSEGNANTI DI SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA

I. Ridisegnare il percorso di formazione dell’insegnamento adottando il

modello concurrent caratterizzato da un triennio di natura disciplinare ed una magistrale orientata alla didattica per elevare professionalità e capacità di insegnamento del corpo docente II. Rifondare il percorso di abilitazione all’insegnamento prevedendo un anno di assunzione a tempo determinato seguito da abilitazione per dare

certezza ai tempi ed alle modalità del percorso e ridurre il precariato


3. RIFORMARE LE CARRIERE DEGLI INSEGNANTI DI SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA III. Rivedere le logiche retributive del parco insegnanti basandole sul merito e legandole a obiettivi di performance e aggiornamento professionale aumentando signi cativamente la quota variabile per incentivare i talenti ad

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intraprendere la carriera dell’insegnamento


4. RIDURRE IL DISALLINEAMENTO TRA DOMANDA E OFFERTA DI COMPETENZE DI SCUOLA, UNIVERSITÁ E MONDO DEL LAVORO I. Sviluppare nuove materie per i cittadini del domani tra cui competenze digitali, economia, educazione nanziaria, educazione civica, competenze relazionali per rendere i giovani pronti ad a rontare il mondo del lavoro

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secondo le nuove esigenze


4. RIDURRE IL DISALLINEAMENTO TRA DOMANDA E OFFERTA DI COMPETENZE DI SCUOLA, UNIVERSITÁ E MONDO DEL LAVORO

II. Ra orzare e quali care maggiormente i programmi di Alternanza Scuola/ Lavoro coinvolgendo nell’o erta anche le piccole-medie imprese e prevedendone un’incidenza formale sul voto del diploma per favorire un

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maggior avvicinamento tra mondo della scuola e mondo del lavoro


4. RIDURRE IL DISALLINEAMENTO TRA DOMANDA E OFFERTA DI COMPETENZE DI SCUOLA, UNIVERSITÁ E MONDO DEL LAVORO

III. Creare un canale unico Istruzione e Formazione Professionale (IeFP),

trasformando i corsi di istruzione professionale statale in corsi formazione professionale regionale per sempli care l’o erta formativa e rispondere meglio alle esigenze dei territori IV. Potenziare il sistema degli Istituti Tecnici Superiori aumentando signi cativamente l’obiettivo di diplomati per capitalizzare quanto più

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possibile un’esperienza di indubbio successo


5. AUMENTARE L’ATTRATTIVITÀ DEL PERCORSO UNIVERSITARIO I. Supportare gli studenti fuori sede attraverso, in particolare, il sostegno alla residenzialità per incentivare la crescita della popolazione universitaria verso standard internazionali

II. Innovare la didattica con una particolare attenzione all’ambito scienti co/ tecnologico intervenendo su infrastrutture e formazione docenti per adeguare l’o erta alla domanda di competenze ed aumentare la soddisfazione degli

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studenti


5. AUMENTARE L’ATTRATTIVITÀ DEL PERCORSO UNIVERSITARIO III. Ripensare la carriera dei docenti universitari attraverso, tra il resto, incentivi di merito e separazione delle carriere insegnamento/ricerca per rendere la carriera universitaria più attraente

IV. Aumentare l’attrattività degli Istituti a livello internazionale incrementando i corsi in lingua straniera, internazionalizzando i curricula, agevolando l’inserimento di docenti stranieri per migliorare i ranking e favorire

l’interscambio tra culture diverse


I. Promuovere un Codice di Autodisciplina per la valorizzazione del capitale umano quale posta da includere nel bilancio sociale in logica rating ESG in funzione di competenze, formazione e percorsi di carriera per incentivare le aziende ad investire in modo massiccio e strutturale sulla componente

«persone».

6. LA RIVOLUZIONE DELLE COMPETENZE: VALORIZZARE E SVILUPPARE IL CAPITALE UMANO IN LOGICA DI LONG LIFE LEARNING


II. Introdurre Corsi Monogra ci in università per formazione continua lavoratori con certi cazione formale delle competenze acquisite per allargare le opzioni di ra orzamento delle competenze a vantaggio di una più ampia fascia di

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popolazione

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6. LA RIVOLUZIONE DELLE COMPETENZE: VALORIZZARE E SVILUPPARE IL CAPITALE UMANO IN LOGICA DI LONG LIFE LEARNING


7. UNA RETE ORGANICA PER LA RICERCA, L’INNOVAZIONE E IL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO I. Forte aumento degli investimenti in ricerca di base e applicata no a raggiungere l’1% del PIL da ripartirsi su: A. Finanziamento a progetti e ricerca B. Finanziamento a strutture di ricerca C. Promozione dei dottorati di ricerca

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per massimizzare la produttività della ricerca e favorire il rientro dei cervelli


7. UNA RETE ORGANICA PER LA RICERCA, L’INNOVAZIONE E IL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO II. Razionalizzazione dell’o erta di innovazione attraverso la selezione e l’accorpamento dei centri per l’innovazione per evitare dispersione dei fondi III. Potenziamento della domanda di innovazione rendendo industria 4.0 una misura strutturale e di facile accesso per favorire innovazione di usa e dare

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certezza programmatica alle imprese


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