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propria attività
L’associazione nazionale dei costruttori di macchine e stampi per materie plastiche e gomma Amaplast ha attivato un nuovo servizio per il calcolo dell’impronta di carbonio (carbon footprint) delle aziende secondo i parametri identificati dall’Ipcc (Intergovernmental Panel on Climate Change), organismo che opera sotto l’egida delle Nazioni Unite, applicando i protocolli riconosciuti a livello internazionale (GHG Protocol e ISO 14064). Il calcolo dell’impronta di carbonio è attualmente il metodo più immediato e universalmente accettato a disposizione di aziende e organizzazioni per comunicare e rappresentare l’impatto ambientale delle proprie attività. Tradurre le proprie attività in emissioni di CO2 equivalente nell’atmosfera è indice di attenzione verso l’ambiente e l’impatto che su quest’ultimo hanno quelle stesse attività ed evidenzia la volontà di aderire a canoni etici di sostenibilità oggi considerati e spendibili come valore aggiunto. In quanto tale, l’impronta di carbonio è sempre più richiesta da fornitori e operatori che hanno intrapreso strategie di transizione ecologica e di realizzazione di un bilancio di sostenibilità.
L’attivazione di un servizio che consente l’avvio di un percorso verso la neutralità di carbonio a pochi mesi da Plast 2023 non è casuale ed è stata pensata per consentire alle aziende di arrivare in tempo a comunicare i primi risultati raggiunti appunto in occasione della fiera internazionale in programma a Milano dal 5 all’8 settembre prossimi. Gli esiti dell’analisi, infatti, potranno essere presentati dalle aziende espositrici nel proprio stand usufruendo di una apposita infografica elaborata dalla stessa associazione, diventando una importante leva comunicativa non soltanto per le aziende ma per l’intero settore industriale di materie plastiche e gomma.
di considerare: mi riferisco soprattutto alla direttiva CSRD sulla rendicontazione di sostenibilità. Comunicare l’ambiente in maniera trasparente è quindi importante anche per agevolare i rapporti di business. Il calcolo della Carbon Footprint per gli espositori a Plast 2023 utilizza un linguaggio universale, quello della traduzione della propria attività in termini di tonnellate di CO2 equivalente, ad oggi il metodo più diffuso al mondo per veicolare in maniera semplice e immediata il proprio impatto sull’ambiente. Gli espositori interessati potranno contattare Amaplast e richiedere un incontro dedicato, con la piena disponibilità da parte nostra di valutare anche un eventuale percorso di “carbon neutrality” per mitigare il proprio impatto in termini di emissioni di CO2”, ha spiegato Girolamo Dagostino, responsabile ambiente di Amaplast.
Capacità di sintesi
Con il valore di un unico indicatore è possibile analizzare e descrivere una raltà complessa
Chiarezza dellʼunità di misura
La Carbon Footprint risulta immediatamente comprensibile anche da chi non possiede un background tecnicoscentifico

“L’iniziativa lanciata da Amaplast per il calcolo dell’impronta di carbonio per gli espositori che parteciperanno a Plast 2023 è apprezzabile sotto diversi punti di vista. Sicuramente è un messaggio positivo diffuso in un evento pubblico e importante come Plast, che evidenzia la sensibilità della filiera lunga della plastica riguardo le tematiche ambientali e la cura degli aspetti legati alla sostenibilità. Le aziende che aderiranno all’iniziativa avranno la possibilità di comunicare al pubblico la volontà di abbracciare una tematica rispetto alla quale oggi c’è una sensibilità crescente. L’importanza di implementare in azienda la sostenibilità è ormai cosa nota e diventa importante anche in relazione ai rischi di carattere finanziario che la normativa vigente impone
Inclusività e oggettività del dato ottenuto
Lʼoggettività dellʼindicatore rafforza la capacità comunicativa, la divulgazione e la comprensione dei risultati che la società è in grado di conseguire nellʼambito della propria sostenibiltà ambientale