Il Piccolo Giornale

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Anno IX • n° 16 • VENERDI’ 18 APRILE 2008

Settimanale • € 0,02 Copia Omaggio

Coldiretti

Trasporti

Intervista al nuovo presidente

Il porto di Cremona come terminal logistico ▲

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I LUMBÀRD DETTANO LE CONDIZIONI Gli italiani hanno scelto.

... «Se il Pdl sceglierà un politico come candidato sindaco. Basta con i soliti Rossoni o Jacini. Un nome l’abbiamo» Alle pagine 5-6 Grilli di Cremona

Viabilità

Rapina

Il V-day 2 riscalda i motori

Sensi unici in via Dante e v.le T. Trieste

Due in scooter aggrediscono un 33enne

Gli italiani hanno votato e con il senno di poi appare tutto chiaro, banalmente comprensibile. Si capisce la campagna elettorale berlusconiana quasi in tono minore, seppure senza la rinuncia a qualche battutaccia. Una propaganda elettorale al risparmio, e non solo d’energie fisiche. Il Cavaliere, incredibilmente quieto, era certo di vincere, forse confortato dai risultati dei suoi aruspici sondaggisti o forse perché era l’unico ad avere in mano la vera fotografia del paese. Tutti ci rendiamo conto, con il senno di poi, quanto valga il tema della sicurezza e del federalismo fiscale, prerogativa della Lega. Adesso abbiamo compreso che gli italiani sono alla ricerca di rassicurazioni più che di cambiamento. Berlusconi ha chiesto ed ha ottenuto. Ha avuto la sfacciataggine di chiedere una maggioranza di almeno venti senatori, ne ha ottenuti molti di più. Ha stravinto, senza se e senza ma. Tutti gli altri hanno perso, astensionismo in testa. Pochi avevano immaginato un simile risultato. I sondaggi davano L’Arcobaleno vicino all’8 %.! E le piazze? Veltroni ovunque andava le riempiva di entusiasmo, Cremona compresa, fino all’apoteosi di Roma: 150 mila presenze contro le sparute 40 mila di Berlusconi, e lui, come fosse allo stadio, si concedeva finanche di irridere Er Pupone. “Piazze piene, urne vuote”. E’ una sentenza di Pietro Nenni, condivisa da mio nonno. Il fatto è che esiste ancora quella che una volta era chiamata la maggioranza silenziosa e Berlusconi lo sa bene. E’ composta da chi non si manifesta, non si dichiara apertamente, vota il Cavaliere ma non lo dice, lo vota anche se non condivide del tutto le sue idee. La maggioranza degli italiani non è di destra, eppure questa volta l’Uomo di Arcore ha ricevuto democraticamente un mandato a prova di ribaltoni, di sgambetti, di spine nel fianco, e non sarà certo la Lega a procurargli fastidi, Bossi è l’alleato più fedele. Lui, Berlusconi, può persino parlare di misure impopolari, e se avrà l’ambizione di governare nell’interesse generale sarà un bene per un Paese che non ha più tempo da perdere. A meno che non sia tutto così fin troppo facile, senza contesa, soggettivamente inappagante da fargli venire voglia di Quirinale. Aldemario Bentini

LEGA: ALLE COMUNALI DA SOLI, SE...

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Agrifidi Cremona: l’assemblea riconferma Franco Bassanetti alla presidenza - a pag. 11


Cronaca

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Binari, piazzali operativi per il carico/scarico, pensiline di stoccaggio e impianti di movimentazione

Porto di Cremona come terminal logistico Firmata la convenzione tra Provincia e Porto Polo Logistico Cremona

E’

stata firmata nei giorni scorsi una convenzione tra la Provincia di Cremona e Porto Polo Logistico di Cremona srl, per lo studio di un progetto preliminare che renda il nostro porto un vero e proprio terminal logistico. Un passo avanti nello sviluppo sostenibile della provincia. Una firma che ha dato concreto avvio all’iniziativa che fa parte del Patto per lo Sviluppo, nel quale sono individuate le infrastrutture che costituiscono strumenti strategici per uno sviluppo sostenibile della provincia. A porre le due firme sono stati il vicepresidente e assessore ai trasporti della Provincia, Agostino Alloni e l’amministratore delegato di Porto Polo Logistico di Cremona srl, Giorgio Albera. «Questa iniziativa» spiegano gli amministratori provinciali «pone il porto di Cremona al centro della strategia politica della Provincia, fortemente convinta delle opportunità di sviluppo della infrastruttura grazie alla compresenza delle tre modalità di trasporto acqua/ferro/gomma. Oltre alla attenzione sempre viva nei confronti del trasporto via acqua, la Provincia si sta adoperando con grande impegno affinchè parte dei

traffici, che causano l’attuale congestione stradale, vengano dirottati sulla ferrovia, raggiungendo già nel 2007 risultati significativi». Infatti, se complessivamente nel 2006 sono transitati sul raccordo ferroviario del porto 16.847 carri ferroviari, nel 2007 sono passati a 19.522, con una media carri mensile rispettivamente di 1.404 e di 1.627. Questi dati, che annualmente sono destinati a crescere, nel medio periodo subiranno un aumento esponenziale per effetto della realizzazione sulle aree portuali di un terminal ferroviario, del quale oggi si pongono le basi. La Porto polo logistico di Cremona, firmataria dell’accordo, è la società cui, nel 2006, hanno dato vita i soggetti (Sograf srl, Fagioli spa, Lameri spa, Katoen Natie srl e Cop. Dharma), che, a seguito di gara, si sono aggiudicati la concessione per la movimentazione delle merci nel porto. Convinti assertori della centralità del ruolo portuale, hanno consolidato il loro legame costituendo una società, che, dopo aver presentato lo schema progettuale in seno al Patto per lo Sviluppo, si è anche candidata alla realizzazione della progettazione preliminare del terminal, di cui questi sono i componenti fondamentali: fasci di binari, piazzali operativi per cari-

LA TRUFFA

Interscambio modale acqua-ferro-gomma La firma del protocollo d’impresa

co/scarico, pensiline di stoccaggio, impianti di sollevamento e movimentazione. L’impegno centrale della convenzione è la consegna alla Provincia, da parte della società, entro i prossimi sei mesi, della seguente documentazione tecnica: relazione illustrativa dell’opera, relazione tecnica, relazione preliminare geologica, idrogeologica e archeologica, planimetria generale, schemi grafici, prime indicazioni per la stesura dei piani di sicurezza, calcolo sommario della spesa. Quale contropartita rispetto alla progettazione, la Provincia si impegna per la durata di un anno a non dare in concessione a terzi l’area della estensione, di circa 80mila mq, su cui detta infrastruttura è destinata a sorgere e a riconoscere, in capo alla società, il diritto di opzione ad ottenere in concessione l’area ai fini della realizzazione dell’intervento e della successiva ge-

E’ necessario garantire maggior navigabilità Quando si parla di trasporto via acqua, inevitabilmente si parla del punto dolente della navigabilità del Po, in particolare nel tratto fra Cremona e foce Mincio. Il problema è stato sollevato anche dagli operatori presenti alla firma del protocollo. E’ indispensabile che la navigabilità possa essere garantita per un numero molto maggiore di giorni rispetto a quanto avviene ora. La soluzione definitiva del problema è certamente la regimazione del fiume. Finalmente l’idea sembra fare breccia e acquisire nuovi sostenitori. I tempi però saranno necessariamente lunghi. Tuttavia alcuni interventi per consentire una maggiore navigabilità sono possibili, anche subito. In primo luogo si potrebbero far operare le draghe presenti sul fiume, a partire dalla draga Moreni, pensata e realizzata per mantenere aperto il più possibile il canale di navigazione nel tratto fra Cremona e Mantova, ma

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anche da quelle in possesso dell’Arni. In secondo luogo, ha sostenuto Alloni, è necessario rendere operativo il progetto di sistemazione a corrente libera già esistente. In attesa della regimazione, si potrebbero aumentare in modo considerevole i giorni di navigabilità del fiume. Grande impegno anche per dirottare sulla ferrovia i trasporti che congestionano il traffico stradale. Un obiettivo che verrà perseguito grazie alla realizzazione nel porto di un terminal ferroviario del quale il protocollo pone le basi. Tale infrastruttura è finalizzata a dare una risposta pronta ed efficace ai fabbisogni oggettivi del sistema viabilistico locale, che dovrà sostenere l’impatto della quota attesa di incremento dei traffici del nodo Cavatigozzi-porto, che passeranno dall’attuale 1 milione di tonnellate/anno a 3 milioni di tonnellate nel 2009, generati dai nuovi insediamenti produttivi in costruzione.

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stione. Qualora la società non eserciti tale diritto, il progetto diventerà di piena ed esclusiva proprietà della Provincia, la quale ne potrà disporre liberamente, apportandovi, se del caso, le modifiche e integrazioni opportune. Tale infrastruttura è finalizzata a dare una pronta ed efficace risposta ai fabbisogni oggettivi del sistema viabilistico locale, che dovrà sostenere l’impatto della quota attesa di incremento dei traffici del nodo Cavatigozzi-porto, che passeranno dall’attuale un milione di tonnellate/anno ai 3 milioni di tonnellate nel 2009, generati dai siti produttivi in costruzione. «Così facendo» continuano gli amministratori «si ritiene di poter realisticamente trasferire su ferro e, in prospettiva, su acqua, gran parte dell’atteso aumento, evitando il temuto collasso del sistema della viabilità locale».

«Vogliamo che il porto di Cremona diventi un vero e proprio “hub” della logistica» afferma con orgoglio Giorgio Albera, amministratore delegato della «Porto polo logistico di Cremona Srl». «L’idea è di realizzare un terminal trimodale di interscambio acqua-ferrogomma nel porto di Cremona, con affaccio sulla darsena e quindi con la possibilità di scambio diretto dall’acqua alle altre modalità di trasporto grazie alla gru installata dalla Fagioli con una “gamba” in acqua, unica in Italia, che consente il passaggio dalle chiatte ai vagoni». Sarebbe il terminal logistico trimodale più interno d’Italia. Il progetto prevede la realizzazione di binari, piazzali operativi per carico e scarico, pensiline di stoccaggio, impianti di sollevamento e movimentazione. I binari saranno realizzati in modo che la movimentazione sia possibile all’interno dell’intera area portuale e collegati con lo scalo di Cavatigozzi e da qui con la rete ferroviaria. «Se oggi fosse disponibile» commenta infatti Albera, «sarebbe in grado di funzionare già al 70 per cento delle sue potenzialità. Si tratta di un intervento in grado di dare significato e di aumentare il valore di tutti i progetti che si stanno muovendo attorno al porto». Dai nuovi insediamenti produttivi al collegamento con la rete ferroviaria, dal prolungamento del sistema fino a Pizzighettone al collegamento con la rete stradale e autostradale attraverso il terzo ponte e alla possibilità di realizzare una piattaforma che permette lo scambio diretto tra ferro e gomma. «Un sistema» conclude Albera, «che si candida a ottenere finanziamenti europei e statali per le opportunità di sviluppo che offre e perché interviene sul tema dell’inquinamento e della riduzione del traffico su strada. Un sistema che incide anche sulla produttività e sulla sicurezza dell’intero sistema industriale, cremonese e non solo».


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Cronaca

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I Grilli: «La città è piena di problemi, ma la politica è immobile». L’appuntamento il 25 aprile

Il secondo V-Day scalda i motori A Domenica, blocco traffico

nche a Cremona si scaldano i motori per il secondo Vday che lo scorso anno aveva riscontrato un grande successo. Il gruppo dei Grilli di Cremona è al lavoro a tutto campo per mettere in campo una giornata che sia prima di tutto una protesta. L’appuntamento è sotto la Galleria XXV aprile, nella giornata del 25 aprile, con un banchetto informativo. «Il XXV aprile è la festa della liberazione. Noi l’intendiamo come liberazione dalla piattaforma politica, nonché della casta dei giornalisti» spiega Enrico, membro del gruppo. «Il nostro slogan è “Libera informazione in un libero stato”. Per questo chiediamo l’abolizione dell’ordine dei giornalisti, che Mussolini ha introdotto ereditandolo dai Borboni, e la fine del duopolio dei partiti per le reti televisive». Quali problemi riscontrate? «Tutti i direttori delle testate giornalistiche nazionali sono d’accordo su cosa scrivere e cosa no. Basta guardare come la stampa nazionale ha scritto del V-day dello scorso anno, considerandolo antipolitica». E di cosa si tratta invece? «E’ un diverso modo di fare politica. Noi partiamo dai bisogni del cittadino, a 360 gradi, come il benessere e l’ambiente. Sono argomenti che i politici non vogliono prendere in considerazione. Basti pensare agli inceneritori: sono un metodo ormai antiquato di produrre energia. Eppure gli italiani, nella bolletta, ancora pagano una quota come “contributi

L’INIZIATIVA

e pulizia delle aree verdi

Beppe Grillo

per energia pulita e assimilati”, senza sapere che questi “assimilati” sono proprio gli inceneritori, che producono ceneri ancora più difficili da smaltire». A Cremona quali sono i problemi maggiori? «Basti pensare alla Tamoil. Lo sapevamo ancora prima che scoppiasse lo scandalo, che si trattava di un’industria che avrebbe potuto avere problemi nei confronti dell’impatto ambientale. Chi abita nel quartiere Po sa che ogni tanto le auto vengono ricoperte da una specie di patina. Quello è l’inquinamento dell’aria che si deposita, e guarda caso accade proprio vicino alla Tamoil. Ma al di là della Tamoil, Cremona è al primo posto per i

tumori dell’apparato gastrointestinale. E i politici locali non fanno nulla. La nostra città è una delle meno verdi della Lombardia. La gente non esce più, la sera ha paura. Qui non ci sono telecamere, se non in pochi casi». Ma chi sono i Grilli di Cremona? «Siamo un gruppo di giovani, di cui una dozzina di attivisti, che prima di tutto si sentono cittadini, ed è dalla parte di questi che noi stiamo. Vogliamo fare valere i loro diritti, riportare la città al suo antico splendore. Rispondiamo alla cieca informazione, che non vede quello che accade, e alla politica, che vive in un perenne immobilismo». La sfida, insomma, continua.

Il 20 aprile si terrà la seconda domenica ecologica del 2008, con blocco del traffico dalle 8 alle 19 per i veicoli a motore, con esclusione di quelli elettrici, quelli alimentati a metano e GPL, gli «Euro 4» a benzina e gli «Euro 4» a gasolio dotati di filtro antiparticolato. Come per la precedente chiusura del 6 aprile, sarà obbligatorio sostare nei parcheggi corona ed alcuni posteggi del centro storico. Poiché le domeniche ecologiche vogliono essere un’occasione di informazione e sensibilizzazione della cittadinanza rispetto alle tematiche ambientali, il comune ha deciso di organizzare la «Giornata del Verde Pulito 2008» che si svolgerà in concomitanza con il blocco del traffico. Si tratta, infatti, di coinvolgere in prima persona i cittadini per ripulire le aree più fruibili della città. Sulla base di valutazioni effettuate dagli operatori coinvolti e soprattutto tenendo conto delle segnalazioni provenienti dai cittadini, quest’anno si è scelto di svolgere le operazioni di pulizia su due aree verdi: quelle del quartiere S. Felice, del Parco al Po e zone li-

I giardini di Piazza Roma

mitrofe. La manifestazione è organizzata dall’Ufficio Ecologia del Comune in collaborazione con l’Ufficio Periferie e con il circolo locale di Legambiente che, tramite i suoi volontari, coordinerà le operazioni di pulizia, sistemazione del verde e raccolta rifiuti abbandonati. Anche Aem darà il proprio contributo fornendo un supporto logistico e mettendo a disposizione di quanti parteciperanno il materiale utile per la pulizia (guanti, sacchi, pinze, ecc.). Le Guardie Ecologiche Volontarie della Provincia di Cremona, i soci dell’Alpa (Associazione lavoratori pensionati Arvedi), i componenti del comitato di quartiere di S. Felice e i Garanti del Verde hanno già aderito all’iniziativa dalle 10 alle 12.30 circa. Tutti i cittadini (adulti, bambini, anziani, famiglie) sono invitati a partecipare.


Cronaca

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Carpani: «Il sindaco non dovrà essere iscritto ai partiti. Altrimenti corriamo da soli»

Niente politici alle amministrative di Laura Bosio ra che ha la forza per farlo, la Lega si prepara a «battere i pugni sul tavolo»: niente politici come candidati alle prossime amministrative. Questo è il diktat che lanciano agli alleati cremonesi, sottolineando che vogliono una persona della società civile, non iscritta a partiti. Quando si assiste a un cambiamento, qualcosa di quasi epocale, è prassi cercarne la causa. Ed è questo che sta facendo la stampa nazionale, che racconta come il “ciclone Lega” abbia travolto tutto il Nord Italia. Cremona compresa. Ed è particolare il fenomeno leghista a Cremona, che si contraddistingue per l’elevatissimo target giovanile che la caratterizza.

O

Ed è dai giovani che è infatti ripartita la Lega di Cremona, con il direttivo recentemente eletto, e successivamente riconfermato nonostante un tentativo di ribaltone. La prova che i giovani, se ci si impegnano sul serio, possono fare molto. «Siamo molto soddisfatti. Non ci saremmo mai immaginati di ottenere addirittura un 8% a livello nazionale» dichiara il segretario provinciale Alessandro Carpani. «La gente ha capito che il nostro è un movimento concreto, molto vicino alla gente, e che lavora per i problemi di tutti i giorni. La gente ha apprezzato il lavoro che abbiamo svolto nei precedenti cinque anni del governo Berlusconi. Del resto i nostri ministri sono quelli che hanno lavorato maggiormente. E la gente sa che con noi non passeranno iniziative come quella del voto agli immigrati».

I Radicali

L’amaro sfogo di Sergio Ravelli «Vedremo. Vedranno. Hanno detto che i radicali si sono venduti per un piatto di lenticchie: sotto forma di un pugno di parlamentari nelle liste del Partito Democratico» così commenta Sergio Ravelli della vecchia scuola radicale «E chissà perché, visto che si sarebbe animati da un così becero spirito mercantile, si sarebbe atteso ora, per farlo, quando c’erano state, in precedenza, tante e più favorevoli occasioni “d’incasso”. Insomma: una doppia offesa: venduti, e venduti male. Hanno detto anche che si sono “traditi” valori e anni di onorate battaglie laiche, libertarie, liberali e socialiste. Vedremo, vedranno chi in futuro saprà concretamente farle queste battaglie. Con il voto del 13-14 aprile siamo stati chiamati a scegliere se il presidente del Consiglio deve essere Silvio Berlusconi o Walter Veltroni. Il resto è irrilevante, lo si può rigirare come si crede, la sostanza non cambia; i radicali hanno fatto con chiarezza e convinzione una scelta di campo. Questo paese ha necessità e urgenza di riforme liberali e federaliste; quelle riforme che per ben due volte - e pur disponendo di una maggioranza che lo metteva al riparo da ogni sorpresa - Berlusconi non ha saputo e voluto fare: riforma istituzionale ed elettorale, un nuovo welfare, le libertà di lavoro e di impresa, la giustizia. I radicali fanno e sanno fare. Però c’è sempre un grillo parlante originale che li descrive come irresponsabili e inaffidabili: anche se il bilancio del ministero governato da Emma

Bonino è lusinghiero e unanimemente riconosciuto. Anche se una delle poche cose di cui il governo Prodi può legittimamente essere orgoglioso - il voto all’assemblea generale delle Nazioni Unite sulla moratoria della pena di morte - porta il timbro dei radicali e di “Nessuno tocchi Caino”. Sono anni, decenni che i radicali sono accusati di tutto e del loro contrario. Il catalogo delle accuse è sterminato, e al tempo stesso monotono. Le critiche di oggi venivano mosse ieri; è facile profezia: sarà così anche domani; e ogni volta si rimpiangerà ipocritamente il radicale che si era e che non si sarebbe più. Il radicale “buono” è sempre quello del giorno prima, e pazienza se le critiche che si muovevano “ieri” sono le stesse che si muovono “oggi” e che si muoveranno domani. Meglio lasciar perdere: vedremo, vedranno. Conviene piuttosto prepararsi al nuovo, importante, impegnativo appuntamento: quello per un Partito Democratico che sia davvero tale; e per la Riforma istituzionale ed elettorale di stampo anglosassone, americana. Per il Satyagraha mondiale per la pace, la libertà e la democrazia; per le mille cose che urgono e incombono. Conviene organizzarsi per preparare il rilancio della Rosa nel Pugno. Il 2-3-4 maggio prossimi, a Chianciano, ci sarà una grande “Assemblea dei Mille”: una Fiuggi due che sarà aperta a tutti i laici, i liberalsocialisti, i federalisti europei: un appuntamento importante. Vedremo. Vedranno».

Alessandro Carpani, segretario provinciale Lega Nord

Ma la Lega va forte anche e soprattutto dal punto di vista locale… «Siamo la provincia della Bassa Lombardia in cui la Lega è cresciuta di più. E il merito è anche di questa nuova segreteria provinciale che è stata presente sempre sul territorio. Abbiamo fatto banchetti ogni fine settimana, stando vicino alle persone. Anche i nostri amministratori locali lavorano bene, e la gente se ne rende conto».

Intanto si avvicinano le amministrative… «Prima di tutto, come partito, dobbiamo assumerci la responsabilità di quello che abbiamo ottenuto. Se in questo anno che ci separa dalle amministrative il governo riuscità a far passare il federalismo in Lombardia, il risultato per quelle elezioni sarà ottimo». Come procederete? «Dobbiamo trovarci con le forze politiche alleate per cercare un candidato da portare avanti insieme. Ma metteremo dei paletti ben specifici: stavolta niente politici. Basta con i soliti Rossoni o Jacini. Stiamo già lavorando per pensare ad un nome che appartenga alla società civile. Qualche idea c’è, e la sottoporremo agli alleati. Se però pretenderanno di nuovo di mettere un politico, valuteremo la possibilità di correre da soli». E le regionali? «Speriamo di avere un presidente della regione leghista. Se non sarà di nuovo ministro, potrebbe essere proprio Castelli».

«Cremona resta città “rossa”» Euforici gli appartenenti al Pdl, come gli appartenenti alla Lega, soddisfatto anche Luciano Pizzetti, un pò meno Giuseppe Trespidi, dell'Udc. «I risultati nazionali erano attesi, i sondaggi dicevano della nostra vittoria» ha dichiarato Mino Iotta, coordinatore provinciale di Forza Italia. «I risultati su Cremona e provincia sono molto buoni e devo dire che anche il risultato di coalizione su Comune e Provincia ci lascia ben sperare per fare un buon lavoro per le prossime amministrative. Il Pdl resta sempre il primo partito in provincia, ma non in Comune. Cremona da sempre è considerata città “rossa”. La preferenza alla Lega? Non escluderei che quella sinistra delusa da Prodi abbia dato il voto alla Lega. Ora guardiamo alle amministrative e alle regionali». Giuseppe Trespidi, Udc: «Non possiamo dire che siamo andati bene, volevano annullarci. Ci posizioniamo alla Camera e al Senato, avremo comunque una base di partenza, in Sicilia abbiamo ottenuto l'8% al Senato. Non siamo riusciti a spiegare il nostro progetto politico. Vince Berlusconi, è vero, ma con una Lega che ha praticamente raddoppiato i voti. Il bilancio vero di una campagna elettorale è il suo esito, è la conta dei voti. Quanti sono andati a votare, il 3% circa in meno, è un dato statistico che vale solo per il momento in cui si rileva. Se la Lega può essere considerata la reale vincitrice di queste elezioni l’Udc, pur non cogliendo il risultato a cui ambiva ma mantenendo la sua presenza in Parlamento con 36 deputati e 3 senatori, esce dalla competizione elettorale con buone prospetti-

I risultati delle elettorali A CREMONA CAMERA Partito comunista dei lavoratori 421 Unione democratica consumatori 112 La Sinistra Arcobaleno 1.558 Partito Socialista 363 Per la moratoria “Aborto? No grazie” 356 La Destra 1.078 Pli 167 Lega Nord 7.398 Pdl 14.192 Sinistra Critica 196 Italia dei Valori 1.585 Pd 16.595 Per il bene comune 205 Forza Nuova 181 Unione di Centro 2.140

SENATO Fronte indipendentista lombardia Sinistra Critica Per il bene comune Lega Nord Pdl Unione democratica consumatori Grilli Parlanti Partito comunista dei lavoratori Pli La Sinistra Arcobaleno Lega Lombarda Partito Socialista La Destra Pd Italia dei Valori Forza Nuova Unione di Centro

36 211 168 6.481 13.944 85 225 305 128 1.514 240 302 765 15.703 1.423 155 2.083

IN PROVINCIA CAMERA

Mino Iotta, segretario provinciale di Forza Italia

ve per il futuro. Faremo la nostra parte affinché siano mantenute le promesse fatte in campagna elettorale per far uscire l’Italia dalla paralisi in cui si trova. Nella provincia di Cremona perdiamo circa l’1% mentre la Lega quasi raddoppia i propri voti. Il Partito delle Libertà arretra rispetto alle sue posizioni di partenza. Così è anche per il Partito Democratico anche se quest’ultimo in un primo momento si voleva presentare come uno dei vincitori di queste elezioni. Il voto del territorio cremonese indica chiaramente che serve una svolta nelle politiche amministrative. Come abbiamo sostenuto dall’inizio della campagna elettorale, per quanto ci riguarda la politica e le scelte nazionali che si fanno a Roma non influiscono sulle alleanze e sulle scelte che si fanno in provincia e nei comuni». conclude il segretario provinciale dell’Udc. «Dipende solo da noi se sapremo o meno conquistare Comune e Provincia di Cremona alle prossime amministrative. Per noi il metodo che ha portato i partiti del centrodestra a conquistare il comune di Crema non è cambiato». sg

Partito comunista dei lavoratori Unione democratica consumatori La Sinistra Arcobaleno Partito Socialista Per la moratoria “Aborto? No grazie” La Destra Pli Lega Nord Pdl Sinistra Critica Italia dei Valori Pd Per il bene comune Forza Nuova Unione di Centro

1.967 565 7.154 1.649 1.428 4.926 1.009 48.523 75.754 1.031 6.818 68.094 838 1.051 11.566

SENATO Fronte indipendentista lombardia Sinistra Critica Per il bene comune Lega Nord Pdl Unione democratica consumatori Grilli Parlanti Partito comunista dei lavoratori Pli La Sinistra Arcobaleno Lega Lombarda Partito Socialista La Destra Pd Italia dei Valori Forza Nuova Unione di Centro

209 1.042 652 41.513 72.782 468 1.066 1.489 738 6.818 1.974 1.362 3.447 64.342 6.085 776 10.940

Le tabelle sopra mostrano l’una i risultati dei vari partiti nella città di Cremona, mentre quella sottostante illustra la sommatoria dei voti conseguiti dai partiti in tutta la provincia.


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Cronaca

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Quelli che andranno in Parlamento Sono stati eletti due esponenti del Partito democratico e quattro della Lega Nord LUCIANO PIZZETTI Nato a Cremona nel 1960, è Segretario regionale dei Democratici di Sinistra dal 2001. E ora rappresenterà il Pd alla camera. Luciano Pizzetti, fa una riflessione lucida, chiara e coerente. «E’ evidente che il centro destra ha vinto, e voglio far i miei auguri di buon lavoro a chi governerà l’Italia nei prossimi cinque anni. E’ altresì evidente che tale vittoria è stata ottenuta grazie alla presenza della Lega». E il Pd? «Noi partivamo da una situazione difficile, da una parte a causa di un’esperienza di Governo molto lontana dai cittadi-

«Auguri a chi governerà»

ni, dall’altra una legge elettorale che premiava i grandi gruppi. D’altro canto il Pd è il punto di forza di un’azione riformista. In questi cinque anni dovremo impegnarci per consolidare il partito, e soprattutto ampliare le relazioni con le comunità territoriali. E’ da lì che il Pd è partito, e da lì non può tornare indietro. Ora bisogna pensare solo ad andare avanti». E’ stata impegnativa la scelta di correre da soli… «In questo modo non abbiamo vinto, però è servita a riformare il sistema. La nostra scelta ha fatto sì che si venisse a for-

mare un governo con la presenza di pochi partiti. Non sono certo tra quelli che piangono per la non rappresentanza in Parlamento della Sinistra Arcobaleno, partito fondato su un’alleanza appiccicaticcia». Parliamo del territorio cremonese… quale sarà la sua condotta? «Voglio fare un’opposizione riformista al Governo. A parte questo non avrò alcun problema ad allacciare relazioni e accordi con gli altri deputati territoriali, anche quelli della maggioranza, quando necessario, per portare avanti le battaglie che riguarda-

no Cremona e la sua provincia». Quali sono le sfide più attuali? «Sicuramente c’è quella del Po, in primis: c’è la necessità di un rilancio dell’economia locale, che può partire proprio da lì. Fondamentale anche concentrare l’attenzione sull’Expo 2015: una manifestazione in cui Cremona deve collocarsi al meglio, sia dal punto di vista delle risorse che vi può apportare che di quello che può ricevere, in termini di visibilità, sviluppo e rilancio economico. E qui sarà importante una collaborazione stretta tra noi parlamentari».

Lega Nord

ANDREA GIBELLI

«Noi parlamentari lavoreremo insieme»

Andrea Gibelli, nato a Codogno il 7 settembre 1967, architetto, è uno degli eletti nella circoscrizione Lombardia 3, nelle liste della Lega Nord. Con un passato di politico ormai di vecchia data, commenta con entusiasmo il risultato elettorale. «Un risultato legato al fatto che incontestabilmente abbiamo raddoppiato i voti, in provincia di Cremona. La gente inizia a conoscerci, a votarci. Hanno capito che la lega si rivolge alla gente, al popolo. Per questo la Lega ha scelto di

GIOVANNI FAVA Nato (l’8 maggio 1968) e residente a Viadana, ha ottimi contatti con il territorio Casalasco. Il leghista Giovanni Fava, imprenditore nel settore ambientale è stato eletto alla Camera nella circoscrizione Lombardia 3. “In queste elezioni si è delineato un forte segnale di volontà di cambiamento” dichiara. E’ l’ultima chance che viene data alla Lega per dimostrare al Paese che alla volontà degli elettori

candidare sul territorio persone che sono espressione del territorio stesso». Quali sono le cose su cui puntare? «Vi sono grandi questioni a cui dare attenzioni. La prima di queste è la sicurezza. I cittadini hanno una forte esigenza di sentirsi tranquilli e sicuri, e questo è uno dei cavalli di battaglia della Lega. Altro problema è legato al mondo delle imprese: a livello economico è forte l’incertezza rispetto al futuro. Altro punto focale per il territorio è la questione del ponte di

«Spingerò per la battaglia sulle infrastrutture»

corrisponde un vero cambiamento. Non sarà semplice, ma è necessario, e le affermazioni di Berlusconi in questi giorni vanno proprio in questa direzione. Cosa si dovrà fare? «Vi saranno tagli drasrici alla spesa pubblica, a cui seguirà un rilancio del potere di acquisto di salari e pensioni, nonché un rilancio dell’economia del paese. E’ necessaria una politica di decentramento, e l’avvio delle proce-

SILVANA COMAROLI

«Servono più fondi per le amministrazioni locali» Entusiasmo per la neoeletta leghista alla Camera, Silvana Comaroli, consigliere comunale di Soncino. «Anche se di un risultato simile avevamo già avuto sentore. Era infatti moltissima la gente che si fermava ai nostri banchetti a chiedere informazioni». Quali programmi per il territorio cremonese? «Vogliamo dare risposte alle problematiche che si incontrano sul territorio. Prima di tutto

Montodine, che sta assumendo dinamiche preoccupanti». C’è poi l’Expo… «Sicuramente questo evento porterà ad un’accelerata in tutte le opere da portare a termine. Deve quindi diventare un’opportunità per rilanciare l’intero territorio, oltre che una manifestazione a livello regionale. A questo proposito sarà importante costruire una squadra con gli altri parlamentari, di radicamento del territorio stesso».

quello dell’amministrare a livello locale. Purtroppo, infatti, i fondi per le amministrazioni locali sono sempre troppo pochi. Altro problema è quello delle infrastrutture, di cui il territorio cremonese è carente, rispetto alle province vicine. Mancano i presupposti per un vero rilancio dell’economia. Stessa cosa dicasi per le strutture pubbliche. Ad esempio a Soncino la casa di riposo rischia di chiudere perché non ha i soldi per ristrutturarla».

dure per il riconoscimento del federalismo fiscale nelle regioni in cui è già stato avviato un processo federativo. Sarà sostanziale traghettare il Nord del paese verso l’Europa». Quale sarà il suo impegno sul territorio? «Sicuramente la battaglia delle infrastrutture, e in particolare spingerò per il completamento del tratto della Tirreno-Brennero. Altro settore che ha bisogno di un intervento è quello ambientale,

specialmente per quanto riguarda i grandi complessi industriali di Mantova e Cremona, come ad esempio la Tamoil. Non si possono ipotizzare piani di investimento seri finché questa questione non vedrà una soluzione. C’è infine la questione agricola: il paese dovrà essere condotto fuori dall’annoso problema delle quote latte, con un meccanismo compensativo che porti al riequilibrio delle ingiustizie».

ALBERTO TORAZZI

«Il nostro programma è stato vincente» Alberto Torazzi, ingegnere e dirigente alla Bosch, è l’esponente della Lega Nord che dovrebbe essere eletto alla Camera sul territorio Cremasco. Le ragioni di questa vittoria? «Il nostro programma. A partire dal federalismo fiscale che riusciremo a ottenere entro un anno. La Lombardia si merita di più. L’hanno capito tutti, anche il Pd che in consiglio regionale ha votato la legge che assegna più risorse ai cittadini lombardi insieme alla maggioranza di Formigoni. Ma ci sta a cuore anche il piano delle infrastrutture. Il Nord ne ha un bisogno viscerale. C’è il problema della sicurezza. L’immigrazione. Serve una politica che abbandoni la retorica della sini-

stra. Da noi l’immigrazione è arrivata senza filtri e garanzie per i cittadini italiani se un immigrato viola la legge. Finiamola col dire che è un “poverino”. Deve essere punito». Il tema dell’immigrazione è stato cruciale per il risultato della Lega Nord? «Certo. Bisogna saper capire le inteperanze che seguono determinati fatti di cronaca, e il razzismo vero e proprio. Noi leghisti non siamo razzisti. Vogliamo solo che anche in Italia valga la regola che chi sbaglia paga. Zapatero, gli immigrati che viola la legge, li espelle. Da noi questo rigore non è stato applicato. E la sinistra ha pagato duramente questa retorica».

CINZIA FONTANA

«Il riformismo ha vinto» Il 29 aprile ci sarà la prima seduta del Senato e Cinzia Fontana, eletta con i voti del Pd sul territorio, ci sarà. «Questa volta spero di essere assegnata alla commissione Bilancio» avverte. «Ma vedremo. L’esperienza fatta nel governo precedente mi è stata molto utile. Certo, ora, le cose sono un po’ diverse. Prima ero alla maggioranza. Ora sono all'opposizione». Il risultato del Partito democratico. Un successo pieno oppure puntavate più in alto? «Non dobbiamo fare finta di niente. Il governo Prodi ha fallito. Il consenso era arrivato al minimo storico. Non è che non andasse bene Prodi che ha svolto bene il suo ruolo di capo del governo. E’ stata la coalizione a fallire. Si è sbriciolata. Il Pd ha pagato questa base di partenza. La crisi di governo è arrivata quando il Partito democratico stava nascendo. Insomma, è stata una bella batosta. Ma in poco tempo siamo riusciti a incamminarci verso un partito moderno, riformista, al passo con i tempi. Veltroni si è affermato come un leader credibile non solo agli iscritti, ma a tutta la società italiana. Ha fatto scelte coraggiose. E un terzo dei cittadini italiani hanno votato per noi». Cosa ne pensa della sconfitta della sinistra radicale e del “ciclone” Lega Nord? «I sondaggi prevedevano un scarso risultato della Sinistra Arcobaleno e una buona affermazione della Lega di Umberto Bossi. Ma non in questa dimensione. Nessuno, prima delle elezioni, avrebbe mai pensato a un parlamento senza esponenti della Sinistra radicale. E nessuno avrebbe pensato a un successo così rilevante della Lega Nord». La Sinistra Arcobaleno accusa il Pd di averla fagocitata con il continuo richiamo al voto utile. Cosa ne pensa? «Gli italiani hanno premiato le forze che in Parlamento possono dare stabilità e dare vita a governi in grado di affrontare tempi difficilissimi come sono questi. Chi hanno votato gli italiani? La sinistra radicale dovrebbe farsi questa domanda. La risposta è quella che è uscita dalle urne. Hanno votato i partiti maggiori, come il Pd e il Pdl, oppure i loro alleati, come la Lega Nord o L’Italia dei Valori. Ha vinto la polarizzazione. Come prima non si poteva andare avanti. L’ha dimostrato il governo Prodi. Se la frammentazione è alta, viene meno la capacità di decidere e fare una politica coerente e seria». Ha vinto il riformismo di Veltroni? «Direi proprio di sì. Il nostro cammino ci ha portato lontano dall’ideologia, verso un mondo di valori che si sposano con la vita concreta e reale dell persone e delle aziende. Il massimalismo di certa sinistra non è più attuale. La democrazia italiana ha cambiato volto. Ma da tempo ormai». Avere un senatore cremonese significa avere un’opportunità in più per nostro il territorio. Quali sono le priorità che intende sostenere? «Mi batterò per fare avere al Cremonese le infrastrutture di cui ha bisogno. E vigilerò perchè vengano fatte. Il mondo del lavoro ha bisogno di sostegno. Oggi, imprese e lavoratori devono camminare insieme. Gli obiettivi sono gli stessi. Vincere in un mercato che diventa sempre più duro e competitivo. Ci vuole qualità nelle aziende. Ma c’è anche l’Expo di Milano. Una grande occasione che ci vede in prima fila e dove Crema può diventare un bacino di ricezione turistica. L’Expo è dedicata all’Ambiente. A due passi da Milano ci sono i nostri fontanili. Perchè non sfruttare quella risorsa?».


Cronaca

Venerdì 18 Aprile 2008

Coldiretti, Roberto De Angeli è il presidente. L’intervista di Laura Bosio

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accogliendo l’eredità di Roberto Biloni, ha già iniziato a pieno ritmo a svolgere il suo incarico, Roberto De Angeli, imprenditore agricolo di Ripalta Guerina, nuovo presidente di Coldiretti Cremona. Un mandato che durerà 4 anni. E le sue prime parole, sono di stima per il presidente uscente. «Sono stato eletto dalla stessa maggioranza che aveva Biloni» spiega, «e continuerò in quello che lui aveva iniziato. Negli anni del suo mandato ha rafforzato l’associazione, dandole quella credibilità che prima non era così evidente». Quali saranno le prossime azioni da mettere in campo sul territorio? «Prima di tutto la questione del prezzo del latte. Proprio nei giorni scorsi, in Regione, ho preso parte a un incontro tra gli industriali e le parti sindacali. Si è trattato di pensare a un meccani-

smo che porti all’indicizzazione del prezzo, sulla base di variabili quali il mercato estero, quello italiano, oltre alle variazioni dei prezzi di materie prime, gasolio, eccetera. Naturalmente bisogna anche stabilire una soglia sotto la quale non sia possibile scendere». Quali sono le prospettive? «Mi è sembrato di capire che da ambo le parti vi fosse la volontà di concludere la faccenda al più presto. Forse entro fine mese sapremo qualcosa di più preciso, quando sarà stato nominato il ministro dell’Agricoltura». C’è poi la questione dei suini... «Anche da questo punto di vista le problematiche sono molte. A tal proposito c’è stato un bel passo in avanti da parte dei suinicultori che per la prima volta si ritrovano insieme per confrontarsi e vedere come procedere. Bisognerà concordare una linea per risolvere la situazione, in accordo con le altre associazioni agricole».

Memoria di Vignoli L’anno scorso in questi giorni, verso le 8, Nicola Vignoli chiudeva Bar Sporting di via Massarotti, piccolo, ben ristrutturato, accogliente. L’aveva messo così bene che noi amici auguravamo pensasse più in grande: due gemelline in

arrivo nella pancia di sua moglie, altri pargoli dalla prima. Giù la saracinesca e con prudenza verso casa. Un rondò, una macchina impazzita, lo scontro. Giù la saracinesca della vita. Ciao bambine, vi assisterò da lontano.

DALLA PARTE DEI CITTADINI di Damiano Talamazzini Responsabile Provinciale Patronato Epaca

Quando è riconosciuto l’infortunio “in itinere” Questa rubrica rappresenta un luogo d’incontro a disposizione dei nostri lettori, nato per rispondere a dubbi e quesiti in materia di diritti previdenziali e assistenziali. Le lettere rivolte al Patronato Epaca possono essere indirizzate alla nostra redazione, per posta o via email, oppure direttamente al Patronato (epaca.cr@coldiretti.it). Egregio Responsabile del Patronato Epaca, ho avuto un incidente con la mia moto di ritorno dal luogo di lavoro. Può il mio infortunio essere riconosciuto come “infortunio in itinere”? Lettera firmata

Roberto De Angeli, nuovo presidente Coldiretti

Per non parlare della grossa partita dell’agricoltura, quella del prodotto tipico di qualità... «La qualità è la scommessa per il futuro. Del resto il prodotto italiano, proprio per i suoi elevati standard qualitativi, è uno dei più copiati al mondo. Compito del prossimo governo sarà quindi quello di porre in essere controlli sempre più rigorosi». E a proposito dei recenti “scandali alimentari”? «Non credo che vi sia un calo di qualità del prodotto italiano, quanto, probabilmente, controlli più severi,

che portano alla luce ogni minimo problema. E’ giusto che chi non lavora bene venga tolto dal mercato». Quali saranno i prossimi passi? «Oltre alla partita sul prezzo del latte, il mese prossimo avremo le elezioni per il presidente dell’Apa. Stiamo allerta sul versante acqua: vedremo se si ripresenterà il problema la prossima estate. Speriamo che la denuncia fatta negli anni passati abbia sortito l’effetto dovuto. In caso contrario Coldiretti è pronta a scendere di nuovo in campo, come ha sempre fatto».

«Troppa burocrazia in Regione» «La Regione Lombardia nel nuovo Piano di Sviluppo Rurale ha inteso ampliare il proprio raggio d’azione nel sostegno alle attività produttive agricole, mantenendo però inalterate la quantità di risorse messe a disposizione. Questa scelta ha inevitabilmente ridotto la somma messa a disposizione sui vari capitoli, rendendo economicamente non conveniente il rapporto fra impegno/burocrazia/contributo, e fra rendita produttiva/premio». Questo quanto emerso nel corso dell’ultima giunta provinciale presieduta dal presidente Giuseppe Torchio, che ha analizzato il documento presentato dal consigliere Pierluigi Tamagni, presidente della Commissione attività produttive. Questa situazione ha di fatto disincentivato la richiesta di contributo, proprio a fronte della maggior burocrazia necessaria per l’accesso al contributo stesso. La Provincia di Cremona ritiene siano necessarie alcune modifiche ed integrazioni al Piano per migliorare il rapporto fra incentivo proposto e domande presentate. «Il Sud Lombardia non può essere dimenticato, né si possono sottacere le spinte all’innovazione, la voglia di far impresa nel settore primario che devono essere accompagnate da snelli-

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Il palazzo della Regione

mento delle procedure ed adeguate risorse a livello locale, in un’ottica realmente sussidiaria e decentrata» ha concluso Torchio. Per questo motivo si presenterà un documento, nel corso della prossima

seduta del Consiglio Provinciale, che invita i suoi componenti a far proprie le osservazioni al Psr presentate dal settore agricoltura e dall’ Upl, evidenziando come: ritiene non soddisfacente il contributo a sostegno dei prati stabili fortunatamente ancora ben presenti nel nostro territorio., ritiene inoltre che le Province collocate in zona “B” (come Cremona) siano particolarmente penalizzate per gli investimenti nel settore Agrituristico ed Agroenergetico., chiede che in sede di revisione dei bandi e alla luce della scarsa appetibilità dei contributi si possano rivedere (valori, meccanismi di accesso, priorita’; concentrando i finanziamenti su alcune specifiche misure, contenendo l’effetto diluizione o diversamente incrementandone il valore), da mandato al presidente della Provincia e all’assessore alla partita, Giorgio Toscani affinché queste proposte vengano portate ai tavoli Istituzionali competenti anche con un sereno e costruttivo confronto con le rappresentanze di categoria. Nel documento si chiede inoltre che il presente documento venga inviato a tutti i presidenti dei Consigli provinciali delle altre province lombarde, affinché venga esaminato ed eventualmente approvato dalle rispettive Assemblee.

Sì all’infortunio in itinere anche se l’incidente che ha coinvolto il lavoratore è avvenuto con il suo mezzo di trasporto, nonostante il percorso casa-lavoro fosse collegato con l’autobus. Così la Corte di Cassazione ha stabilito, in tema di infortuni in itinere: sebbene, secondo consolidata giurisprudenza, l’infortunio nel percorso tra l’abitazione ed il luogo di lavoro sia indennizzabile solo quando l’uso del mezzo proprio sia necessitato dall’inesistenza di un comodo e frequente servizio pubblico di trasporto, esso è parimenti indennizzabile, qualora sia stato il datore di lavoro a chiedere al dipendente di utilizzare il mezzo proprio per svolgere più rapidamente le proprie mansioni. L'infortunio in itinere, fino all'approvazione del Decreto Legislativo 38, che ha introdotto la copertura assicurativa Inail, era stato soltanto oggetto di una vasta casistica giurisprudenziale. I giudici del lavoro andavano delineando, con molte incertezze, questa figura. Ecco il primo punto fermo raggiunto: si tratta dei danni subiti dal lavoratore durante il tragitto casa-lavoro. Spostamento con la propria auto. Nessun ostacolo al riconoscimento dell'infortunio in itinere, se il dipendente va con i mezzi pubblici, mentre nel caso in cui prenda la propria auto le cose si complicano. Alla fine si è però trovato un accordo: l'infortunio in itinere è riconosciuto soltanto a colui che non ha preso l'autobus perché il tragitto da fare è praticabile solo con il proprio veicolo. Già nel 2004 la Cassazione aveva affermato che l'infortunio in itinere non può essere riconosciuto in caso di incidente stradale subito dal lavoratore che si sia spostato con il proprio automezzo al luogo di prestazione dell'attività lavorativa fuori sede, ove l'uso del veicolo privato non rappresenti una necessità, in assenza di soluzioni alternative, ma una libera scelta del lavoratore, tenuto conto che il mezzo di trasporto pubblico costituisce lo strumento normale per la mobilità delle persone e comporta il grado minimo di esposizione al rischio della strada. Non basta. La linea dura seguita dai giudici di legittimità si è spinta fino a negare il risarcimento quando la scelta della propria auto è stata fatta dal dipendente, perché con l'autobus avrebbe impiegato troppo tempo. Con la sentenza n. 995 del 17/1 2007, la sezione lavoro ha chiarito che «il lavoratore non dev'essere risarcito nel caso in cui, per raggiungere l'azienda, ha preso la sua auto, in quanto con i mezzi pubblici avrebbe impiegato quasi il doppio del tempo». Neppure le esigenze di carattere personale e familiare hanno allentato la presa dei giudici. Infatti, queste non possono influire sulla scelta fra l'uso dell'automobile, o comunque di un mezzo proprio, e l'autobus. Lavoratore automunito su richiesta del datore. Su questo sbarramento al riconoscimento dell'infortunio in itinere si è aperta una crepa soltanto di recente. Con una sentenza del 2007 i Giudici hanno cambiato rotta, riconoscendo l'infortunio in itinere anche se l'incidente che ha coinvolto il lavoratore è avvenuto a bordo della sua auto, nonostante il percorso casa-lavoro fosse comodamente collegato con l'autobus, ad una condizione: che sia stato il datore di lavoro a chiedere al dipendente di essere motorizzato, per svolgere più velocemente le sue mansioni. Sempre disponibili per tutti i Cittadini interessati, per fornire un’adeguata informazione, consulenza e chiarimenti, i nostri uffici Epaca in Cremona e Provincia, si trovano: CREMONA Via D. Ruffini, 28 (adiacente Hotel IBIS) Tel. 0372/435620 CREMA Via Macello, 34 Tel. 0373/256501 CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 Tel. 0375/42132 SORESINA Via Matteotti, 12 Tel. 0374/342329 CREMONA Via Ala Ponzone, 8 Tel. 0372/499811


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Cronaca

Venerdì 18 Aprile 2008

Viale Trento Trieste e via Dante: al via i lavori per i «sensi unici» l via i lavori per i sensi unici di viale Trento e Trieste e via Dante. In giunta è stato presentato il progetto definitivo del primo lotto. «Faremo i lavori su Piazza Libertà (Porta Venezia) e Piazza Risorgimento (Porta Milano) le due piazze che canalizzano la viabilità» ha spiegato l’assessore all’urbanistica Daniele Soregaroli. «Il senso unico va da Piazza Risorgimento a Porta Venezia su viale Trento e Trieste e da Porta Venezia a Piazza Risorgimento su via Dante. L’inizio dei lavori è previsto per giugno e l’intenzione è quella di realizzarli in 4 mesi. Quindi, entro il 31 ottobre tutto dovrebbe essere terminato e dovremmo essere in grado, con le due piazze pronte, di rivoluzionare la viabilità». L’obiettivo principale è quello di snellire il traffico sulle due importanti arterie della città. I lavori costeranno 1.644.805 euro. Sarà potenziata l’illuminazione pubblica: per piazza Risorgimento è prevista l’eliminazione delle due torri faro e la sostituzione con pali singoli e a doppio sbraccio per l’illuminazione della piazza, dei due parcheggi e dei marciapiedi.

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due viali sarà riproposta, nella zona ovest, la soluzione attuale degli apparecchi sospesi alle testate esistenti, apparecchi che saranno naturalmente sostituiti con nuovi dispositivi. In via Trento e Trieste il sistema sarà integrato con lampioncini a terra per l’illuminazione della pista ciclabile di progetto; in via Dante, nella zona della stazione, sono previsti pali a doppio sbraccio da posizionare nello spartitraffico. Nella zona est, su via Dante, saranno installati dei pali a doppio sbraccio per l’illuminazione della strada e dei parcheggi, nello spartitraffico; su via Trento e Trieste è previsto un doppio filare di pali in grado di illuminare anche i marciapiedi e la pista ciclabile tra gli alberi. Il sistema di gestione degli impianti semaforici dovrà essere necessariamente rivisto dal punto di vista della posizione e del numero delle paline semaforiche, ma anche in riferimento alla configurazione del programma di gestione delle fasi e dei cicli semaforici, proprio per le importanti novità introdotte sullo schema di circolazione. Per quanto riguarda i parcheggi, invece, il progetto complessivo dei viali (lotti I e II) comprende anche la sistemazione e la messa in sicu-

Viale Trento e Trieste

Per piazza Libertà sarà riproposta la tipologia delle torri faro, che si prevede nello stesso numero ma di nuova fattura e posizione, e l’installazione di pali di supporto a bordo piazza per l’illuminazione dei marciapiedi e della pista ciclabile. Per i tratti iniziali e terminali dei

rezza della sosta, che oggi avviene in modo disordinato, irregolare e in alcune situazioni anche pericoloso. Proprio in ragione di una maggiore sicurezza, è stata deciso di non prevedere la sosta a pettine, ma in linea. Nonostante questa riorganizzazione e per la previsio-

ne della pista ciclabile, la riduzione prevedibile dei posti auto è più contenuta del previsto. Rispetto ai 559 posti auto esistenti e ai 475 stalli risultanti nello studio di fattibilità, si passa nel progetto preliminare a 469 posti auto (con la possibilità di aggiungerne altri 37 a scapito di 24 alberi su via Trento e Trieste)

sede di Aem). Il progetto completo (lotti I e II) prevede la realizzazione di una pista ciclabile bidirezionale sul via Trento e Trieste, in collegamento tra piazza della Libertà e piazza Risorgimento, in grado di connettersi con il sistema delle piste esistenti e coprire una distanza di circa 4.400

In Breve EDUCAZIONE E SCUOLA L'Ufficio diocesano di Pastorale scolastica ed il Tavolo interassociativo promuovono per lunedì 21 aprile, alle 21, presso il Centro Pastorale Diocesano di via S.Antonio del Fuoco 9/A, una tavola rotonda sul tema «Educazione: emergenza inevitabile per scuola, famiglia e lavoro - La scuola interpella il mondo del lavoro». Intervengono all'importante occasione di confronto il dottor Gianpietro Seghizzi imprenditore, il dottor Giiuseppe Angelico, amministratore delegato, Sante Mussetola, sindacalista della Cisl di Mantova, e Gioacomo Spedini, imprenditore e presidente dell'Ucid - Unione cristiana imprenditori e dirigenti di Cremona.

ASSEMBLEA ORDINARIA PER I CARABINIERI Appuntamento per domenica 20 aprile (ore 7.30 prima convocazione, ore 10 seconda) con l’assemblea annuale ordinaria degli iscritti all’Associazione nazionale carabinieri - sezione di Cremona. Un incontro che è il preludio del centenario di fondazione, che cadrà nella primavera del 2009.

I LIONS IN FESTA

Uno scorcio di Via Dante

salvo la verifica più di dettaglio di alcuni passi carrai. La previsione di tutti gli stalli in linea comporta una riduzione dell’offerta di sosta, specialmente su via Dante, che è compensata dai parcheggi previsti su viale Trento e Trieste, viale peraltro più vicino alle zone centrali. Per quanto riguarda le opere di primo lotto, i lavori riguardanti la realizzazione di posti auto e aree a parcheggio interessano: piazza Libertà (nuovi posti auto nella sola zona sud, mentre le aree a parcheggio esistenti a nord non vengono interessate se non per l’adeguamento degli accessi), piazza Risorgimento (realizzazione di due aree a parcheggio, Nord e Sud), via Dante est (realizzazione dell’area dedicata a parcheggio fuori dalla carreggiata, lato Nord), via Dante ovest (realizzazione di posti auto in carreggiata lato nord e della zona di attestamento dei bus), via Trento e Trieste est (realizzazione posti auto in carreggiata lato sud e dell’area per la sosta operativa e per le attività sul fronte opposto), via Trento e Trieste ovest (realizzazione posti auto in carreggiata lato Sud e nella zona prospiciente la

In Breve / 2 COSTRUIRE PESCI

SWINGER AL FILO

Domenica 20 aprile alle 16, al Museo di Storia Naturale, si terrà l'ultimo appuntamento dell'iniziativa «Cremona dei Bambini anche d'inverno». Il Teatro Itinerante condurrà il laboratorio di costruzione «Pesciolini». Sarà presente un angolo lettura a cura della Piccola Biblioteca nel Parco. Ci sarà la possibilità di assaggiare snack pronti di verdura e frutta fresca, in continuità con gli obiettivi di educazione alimentare che il settore politiche educative si pone e che normalmente persegue attraverso il servizio di ristorazione scolastica. Dal 6 maggio torna invece il tradizionale «Cremona dei Bambini».

Il 6 maggio 2008 si svolgerà al Filo un concerto con la partecipazione della big band «The Swingers» ed avrà come ospite il trombettista di fama internazionale Emilio Soana. La serata è a scopo benefico ed il ricavato andrà agli amici di Medea che sostengono il reparto oncologico dell'Ospedale diretto dal Prof. Passalacqua. Sarà la replica della serata svolta a novembre presso il Teatro G.Verdi di Fiorenziola. Non si tratta del solito concerto della Big band con interventi solistici dell'ospite ma, dopo alcuni brani per sola orchestra entrerà Soana, che eseguirà vari standard per tromba solista accompagnato dalla band.

metri. Infine il capitolo che riguarda il trasporto pubblico evidenzia che le fermate confermano sostanzialmente la localizzazione e il numero attuale, e sono collegate per mezzo di passaggi pedonali semaforizzati, di cui alcuni a chiamata, agli itinerari pedonali verso il centro storico della città e verso le vie afferenti a nord di via Dante. La novità riguarda la previsione di tutte le fermate sg in carreggiata.

Il 19 aprile alle 20, presso il ristorante Cascina Isola della Tenuta del Boscone, il gruppo dei soci fondatori, 22 tra uomini e donne, celebreranno la serata della Charter del nuovo Lions Club «Pizzighettone Città Murata», alla presenza di numerose autorità lionistiche distrettuali, circoscrizionali e zonali e delle autorità civili e militari locali e provinciali. Nel corso della Cerimonia il governatore del distretto 108ib3, Giancarlo Tagliaferri, presenterà ai soci del nuovo club la Charter ufficiale. Un’investitura che segna l’inizio dell’attività del nuovo club, che fino a giugno 2009 sarà guidato dal presidente Pierantonio Ventura.

GITA: «PEDALANDO IN FRANCIACORTA» Appuntamento con la gita in bicicletta dell'associazione Fiab Biciclettando Cremona, che si svolgerà domenica 20 aprile: «Pedalando in Franciacorta». Ritrovo alle 7,10 in stazione, treno delle 7,27 per Brescia. Arrivo a Brescia alle ore 8,27. Pista ciclabile per Iseo con visita all‚Abbazia di Rodengo Saiano. Poi in battello per Montisola.


Cronaca

Venerdì 18 Aprile 2008

L’uomo avrebbe costretto la famiglia a subire i suoi maltrattamenti

A processo padre-padrone: per anni abusò della figlia di Sara Pizzorni

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ono accuse pesantissime quelle di cui dovrà rispondere in aula un 43enne catanese residente a Cremona, prima tra tutte quella di violenza sessuale nei confronti della figlia minore di 16 anni. I fatti si riferiscono all'aprile del 2006. Anche il fratello minore dell'imputato è stato rinviato a giudizio per lo stesso reato. Il primo è accusato di aver abusato, in diverse circostanze, della potestà genitoriale, costringendo la giovane a subire atti sessuali. Non solo: il 43enne deve anche rispondere di violazioni della legge sulle armi, perché, durante il trasferimento da Biancavilla a Cremona, aveva trasportato i fucili di sua proprietà senza dare avviso all'autorità ed inoltre aveva omesso di ripetere la denuncia delle armi in suo possesso. Il 43enne è stato rinviato a giudizio insieme al fratello 39en-

ne dal giudice per l'udienza preliminare Pierpaolo Beluzzi su richiesta del pubblico ministero Francesco Messina. «In più occasioni» recita il capo di imputazione nei confronti di quest'ultimo, «con abuso di autorità, essendo lo zio, abbracciava con forza la nipote minorenne, baciandola e toccandole il seno e le parti intime». Il processo nei confronti dei due fratelli comincerà il 3 novembre. Il fratello maggiore era già stato condannato nel marzo del 2007 in primo grado a 2 anni e 4 mesi di reclusione per aver maltrattato i componenti del proprio nucleo familiare, in particolare per averli per anni vessati, offesi e picchiati con schiaffi, calci e pugni, con particolare riferimento ad un episodio di violenza sulla figlia maggiore di vent'anni alla quale aveva procurato lesioni guaribili in 16 giorni e per aver percosso la nipote di soli tre anni. Quella sera la figlia dell'imputato voleva accompagnare la piccola all'ora-

Un’esposizione di CremonAntiquaria nel mirino

La ricettazione a giudizio Nel settembre del 2000, durante la rassegna CremonAntiquaria, ospitata a Cà de Somenzi, un 70enne di Alessandria riconobbe come sua una specchiera settecentesca che nel giugno dello stesso anno gli fu rubata dalla sua abitazione di Torino. Per quel fatto, oggi tre antiquari sono a processo per ricettazione: Otello B., 50 anni, Bruno C., 66 anni, entrambi della provincia di Padova, e Brunello C., 72 anni, di Passignano sul Trasimeno, in provincia di Perugia. Piero Ange-

lo Z., il proprietario dello stand dove il 70enne di Alessandria riconobbe la refurtiva, disse di averla acquistata in provincia di Pesaro da Otello B. per 9 milioni di lire. Fu Brunello C. ad averla venduta a Otello B. dopo che quest'ultimo era stato accompagnato nel suo laboratorio da Bruno C.. Al derubato, per la vendita della specchiera, Piero Angelo Z. aveva chiesto una somma di 25 milioni di vecchie lire. Il processo è stato aggiornato al 26 giugno.

Tre anni per il rapinatore Aveva sequestrato 15 clienti e 3 dipendenti Il tribunale di Cremona

torio, ma il padre si era opposto. Nell'Appello di ottobre la Corte gli aveva ridotto di 4 mesi la pena. L'uomo, difeso dall'avvocato Paolo Rossi, era stato arrestato nel luglio del 2006 dagli uomini della squadra Mobile di Cremona. In casa sua era un padre padrone, l'incubo di sua moglie e dei suoi tre figli, le due ragazze e il fratello di 14 anni. Anche lui aveva confermato i fatti, benché il padre gli avesse

risparmiato così tanta violenza proprio perché era l'unico figlio maschio, secondo una mentalità radicata ancora in certi paesi del Sud. Era stata proprio la famiglia del 43enne a ribellarsi, a dire basta ad anni di segregazione e di violenze, denunciando il capofamiglia, disoccupato, sempre a casa a passare il tempo davanti alla play station e a tirare di cocaina.

Violento scippo a bordo di uno scooter Aggressione contro un 33enne in bicicletta Scippo degenerato in rapina nel primo pomeriggio di giovedì, in una via del centro di Cremona. In azione sono entrati due giovani in sella ad uno scooter nero. I due, uno con il volto coperto da un casco rosso e l'altro con indosso una felpa con il cappuccio, si sono avvicinati ad un 33enne in bicicletta. Il malvivente alla guida dello scooter si è fermato ed è rimasto in sella, mentre il compagno è sceso ed ha spinto violentemente contro il muro il ciclista, rubandogli il portafoglio che teneva in una tasca dei pantaloni. La vittima, dopo essersi rialzata, senza perdersi d'animo è rimontata in sella alla bici ed ha cer-

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La polizia segue il caso

cato di inseguire i due rapinatori che però sono riusciti facilmente a seminarla. Le ferite riportate dal ragazzo non sono gravi. Lui stesso, dopo l'accaduto, ha raggiunto la Questura dove ha sporto denuncia fornendo una sommaria descri-

zione dei due ragazzi. Uno aveva la pelle olivastra. Non è escluso possano essere stranieri. Il bottino racimolato dai due scooteristi è di 50 euro. Il portafoglio della vittima è stato recuperato vuoto poco distante dal luogo della rapina.

E‚ stato condannato a tre anni di reclusione Angelo V., 45 anni, bolognese, uno dei responsabili della rapina messa a segno il 23 giugno del 2004 alla Cariparma di via Buoso da Bovara. L’uomo, irreperibile, è stato giudicato con il rito abbreviato. Nell’udienza era difeso dall’avvocato Roberto Balestreri. Insieme ad altri due uomini, quel giorno, l’imputato, a volto scoperto e armato di taglierino, aveva fatto irruzione in banca, dove aveva tenuto in scacco per

oltre un’ora 15 clienti e tre dipendenti e atteso che il temporizzatore sbloccasse le casse senza mai perdere il controllo. Il bottino era stato di 59 mila euro. Prima della fuga, i clienti e i dipendenti erano stati spinti nello sgabuzzino adiacente lo sportello, immobilizzati, faccia a terra, polsi e caviglie stretti col nastro isolante. Poi le indagini serrate, fino all‚individuazione di uno degli autori del colpo. Angelo V. era stato incastrato da un‚impronta digitale.

Il pm chiederà il rinvio a giudizio per una studentessa

In aula le calunnie a scuola E’ tornata in tribunale la vicenda che vede protagoniste due 18enni studentesse dell'Istituto Einaudi di Cremona, Maria e Paola (quelli che pubblichiamo sono nomi di fantasia), accusate, la prima di calunnia, la seconda di diffamazione. Mentre per quest'ultima il giudice ha deciso di archiviare l'accusa, per l'altra si attende la chiusura delle indagini ed è molto probabile che nei suoi confronti verrà chiesto il rinvio a giudizio per il reato di calunnia. Tutto nasce al cinema quando Maria chiede a Paola il permesso di tenere le sigarette nella sua borsetta. Approfitta dell'occasione per rubarle, in due occasioni diverse, la prima nella primavera, la seconda nell'estate scorsa, il bancomat. Maria preleva una prima volta 210 euro, la seconda 250. Dopo qualche tempo, però, Paola scopre gli ammanchi e, ricordandosi l'episodio delle sigarette, chiede spiegazioni all'amica. Lei ammette le sue colpe sia al telefono che per lettera,

dove scrive anche che ha cominciato a frequentare cattive compagnie. Tutto, però, sembra terminare nel migliore dei modi grazie all'intervento di una professoressa dell'Istituto alla quale le due ragazze raccontano l'accaduto. La donna cerca di mediare tra le due e ottiene che Maria restituisca i soldi a Paola, riuscendo a chiudere la vicenda senza coinvolgere altre persone. Un giorno, però, davanti a tutta la classe, composta da 14 studentesse, Maria si alza in piedi e dice che Paola è una ladra proprio quando questa è assente. Paola, venuta a conoscenza del fatto, punta a sua volta il dito contro Maria e le due si querelano a vicenda. In questi giorni il giudice ha archiviato l'accusa di diffamazione contro Maria, difesa dall'avvocato Guido Priori. Per il reato di calunnia, invece, le indagini stanno per essere chiuse. Per Maria, assistita dagli avvocati Liliana Lanzoni e Stefano Ferrari, il pm chiederà il rinvio a giudizio.

IL CASO

Alla luce l’ennesima casa di appuntamenti

Il capo della Mobile Sergio Lo Presti

Due poliziotti si sono finti clienti e hanno denunciato tre persone, tutti cinesi

Un'altra casa di appuntamenti è stata scoperta in città dagli uomini della squadra mobile della Questura di Cremona. Tre le persone denunciate, tutti cinesi, due donne e un uomo. Grazie al costante monitoraggio degli annunci “sospetti” sui quotidiani locali, che la Questura da tempo porta avanti, gli agenti hanno telefonato in un appartamento in zona Po fingendosi clienti. Quando si sono recati nell'abitazione, all'inter-

no hanno trovato solo una persona, Y.H.W., una 39enne cinese che parlava molto poco l'italiano. Dopo aver concordato con lei una prestazione di 100 euro, si sono qualificati. La cinese, clandestina sul territorio nazionale e priva di documenti di identità, è stata denunciata, così come le due persone, sempre cinesi, che si occupavano delle attività relative all'affitto e di rispondere al telefono per concordare gli incon-

tri. I due, identificati per X.L., una clandestina di 39 anni, e X.L., 46 anni, residente nel Bresciano, pregiudicato per reati specifici, sono accusati di favoreggiamento della prostituzione. Durante la perquisizione dell'appartamento, la polizia ha sequestrato due cellulari e una sessantina di profilattici che erano nascosti sul balcone. Si tratta dell’ennesimo postribolo scoperto nella nostra provincia.


Agricoltura

Venerdì 18 Aprile 2008

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«Credito e finanza d’impresa rappresentano gli strumenti fondamentali per le aziende»

Agrifidi: riconferma per Bassanetti

S

i è svolta lunedì sera a Cremona (presso la sala riunioni Coldiretti dell’Ufficio Zona di via Ruffini) l’assemblea dei soci della sezione cremonese di Agrifidi

Lombardia, chiamata a valutare l’attività del Consorzio, a votare il bilancio 2007 e ad eleggere il nuovo Comitato tecnico provinciale, che guiderà il consorzio per il prossimo triennio. Alla presenza del direttore re-

gionale di Agrifidi Lombardia, Emanuele Ghilardelli, e del segretario regionale Pierangelo Guerini, il presidente uscente Franco Bassanetti ha salutato l’assemblea degli imprenditori agricoli, dando avvio al suo intervento con un

MERCATI - SETTIMANA DAL 11/04/2007 AL 17/04/2007 UNITA’ DI MISURA

CREMONA

MILANO

MANTOVA

MODENA

Tonn.

226,00233,00

251,00255,00

249,00254,00

--

Tonn.

219,50220,50

227,00228,00

221,00223,50

227,0228,000

Tonn.

N.q.

N.q.

462,00465,00

--

Tonn.

N.q

N.q

Tonn.

148,00150,00

161,50163,00

173,00182,00

164,00165,00

Tonn.

N.q.

N.q. 104,0-114,0

--

--

Tonn.

N.q.

50,00-61,00 25,00-30,00

15 kg.

3,00

2,980

3,000

3,010

SUINI lattonzoli locali

25 kg.

2,04

2,010

2,030

2,080

SUINI lattonzoli locali

30 kg.

1,82

1,800

1,810

1,890

SUINI lattonzoli locali

40 kg.

1,58

1,580

1,590

1,690

Suini da macello

156 kg.

1,010

N.q.

1,005

1,047

Suini da macello

176 kg.

1,050

N.q.

1,005

1,085

Suini da macello

Oltre 176

1,050

N.q.

0,935

1,040

vacche fris. 1°qualità (p.v)

Kg.

1,95-2,30

Montichiari peso vivo 1,00-1,10

0,970-1,020

--

Vacche fris. 2°qualità (p.v)

Kg.

1,75-1,85

0,85-0,90

0,770-0,820

--

Manze scottone 24 mesi

Kg.

2,05-2,35

1,05-1,12

1,080-1,250

--

Kg.

N.q.

1,50-2,00

1,550-1850

--

(50-60Kg) pie blue belga

Kg.

3,00-4,50

3,00-5,00

4,80-5,20

--

BURRO pastoriz.

Kg.

1,95-2,00

1,95-2,00

--

--

PROVOLONE VALPADANA

Kg.

5,05-5,20

5,05-5,20

--

--

Kg.

5,30-5,50

5,30-5,50

--

--

Kg.

5,95-6,15

5,90-6,30

6,190-6,300

--

Kg.

6,05-6,20

6,40-6,85

6,680-6,830

--

Kg.

--

--

--

--

PRODOTTO FRUMENTO tenero buono mercantile

GRANOTURCO ibrido naz. 14% um.

SEMI DI SOIA nazionale

ORZO NAZ. peso spec. 55-60 peso spec. 66-68

CRUSCA alla rinfusa

FIENO maggengo agostano

PAGLIA press. rotoballe

SUINI lattonzoli locali

Vitelli Baliotti (50-60 kg) fris.

Vitelli Baliotti

228,0-233,0 252,0-257,0N.q. 250,0-255,0

--

fino a tre mesi

PROVOLONE VALPADANA oltre tre mesi

GRANA Scelto 01 stag. 9 mesi

GRANA Scelto stag. 12-15 mesi

Latte naz. Crudo (16-30 giugno)

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledi del mese. Questo dato, conseguentemente,va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Non è escluso che in futuro venga ripristinato il mercato settimanale. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il venerdi quello zootecnico che fa riferimento a quello di Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì, Modena il lunedì.

aggiornamento sull’attività svolta dal consorzio a vantaggio delle imprese agricole del territorio. Bassanetti ha evidenziato i grandi cambiamenti metodologici introdotti dalla nuova politica comunitaria in relazione al Piano di sviluppo rurale, sottolineando il valore della nuova consulenza finanziaria messa in campo da Agrifidi a livello provinciale e regionale. «Il messaggio che come Agrifidi Lombardia abbiamo lanciato è molto chiaro: nei grandi cambiamenti in atto nel settore primario il credito e la finanza d’impresa rappresenteranno sempre di più i due fondamentali strumenti per sostenere le innovazioni di prodotto e di processo che il mercato sta imponendo a molte imprese agricole» ha detto Bassanetti. «In pratica il piano avvantaggia l’approccio di tipo progettuale mediante una valutazione approfondita dei fabbisogni, favorendo strategie d’intervento complessive sia nell’ambito di una singola azienda che nella situazione più ampia e articolata di un settore, o di una filiera o di un’area territoriale. E’ in questa situazione che assumerà un ruolo strategico Agrifidi, in quanto i progetti più importanti richiedono obbligatoriamente la redazione del piano di sviluppo economico o business plan». «In pratica bisognerà dimostrare alla Regione che l’investimento è sostenibile dall’azienda e che sia oggettiva-

mente utile ad un miglioramento economico e strutturale della stessa» ha proseguito Bassanetti. «Tutto ciò prevede necessariamente un servizio di consulenza economica e finanziaria». Bassanetti ha quindi illustrato il “percorso operativo” messo in camFranco Bassanetti, presidente Agrifidi po dalla sezione Agrifidi di Cremopre più articolata, assistenza na di concerto con la Federatecnica e di bilancio, valutazione Coldiretti Cremona. Ha zione e stesura dei business relazionato in merito agli inplan. contri organizzati sul territoLa relazione dedicata al birio e alla campagna di inforlancio 2007 è stata divisa in mazione rivolta agli imprendidue parti: l’illustrazione del bitori agricoli. Il presidente ha lancio regionale di Agrifidi e, illustrato, soprattutto, il nuoin seconda battuta, l’analisi vo servizio di consulenza fidei dati operativi legati alla nanziaria e di redazione dei sezione di Cremona. Il bilanbusiness plan messo in atto a cio è stato approvato all’unalivello provinciale, coordinato nimità. dal Segretario Agrifidi Aldo All’unanimità sono stati desiBellandi e condotto grazie gnati anche i sette compoalla presenza, presso tutti gli nenti del Comitato tecnico uffici Coldiretti, di un tecnico provinciale che guiderà la seAgrifidi pronto ad affiancare zione cremonese di Agrifidi gli imprenditori agricoli nella per il triennio 2008-2011. Sostesura del business plan. no stati riconfermati Franco Il direttore regionale GhilarBassanetti, Agostino Cavadelli, nel suo intervento, ha gnoli, Gianluigi Fiamenghi e messo in evidenza il lavoro Vittorio Boldrini. Tre i nuovi fatto tra Agrifidi Lombardia e eletti: Antonio Giacomo Bela Regione Lombardia ai fini duschi, Alberto Bettinelli e di concretizzare la modulistiAlberto Carmagnani. ca del business plan. Anche Certa è anche la riconferma di Ghilardelli ha evidenziato coBassanetti alla guida del conme il ruolo di Agrifidi si stia disorzio: tutti i presenti hanno versificando: non solamente espresso una chiara richiesta sostegno alle garanzie, ma in tal senso. anche analisi finanziaria sem-


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Lettere

Venerdì 18 Aprile 2008

Per Cremona una rappresentanza davvero scarsa Egregio direttore, l’Italia ha votato, Berlusconi ha vinto (come prevedibile) e governerà. Ma… Cremona? Il PdL, partito di Berlusconi, è secondo in città e primo in provincia e, insieme alla Lega, ottiene un successo importante. Ma adesso chi mandiamo a Roma, nelle stanze dove si decidono le strategie e gli investimenti? Tre esponenti del Pd (minoranza), dei quali solo uno cremonese, e quattro leghisti: Gibelli (Lodi), Comaroli (Soncino), Fava (Viadana), Torazzi (Crema). Il cremonese, Pizzetti, nome importante del Pd, eletto a Milano. Questi saranno i nostri rappresentanti per i prossimi cinque (si spera) anni. Questo il risultato che gli strateghi delle forze politiche locali hanno conseguito. Per dirla francamente, mi sembra che la politica locale sia guidata più che da generali alla Rommel da caporali alla Somacal o da sergenti alla Garcia. Altri tempi quando Cremona mandava a Roma persone come Cappi, Zelioli Lanzini, Zanibelli. Altri tempi, ed altri risultati per il territorio! Anselmo Gusperti segr. prov. Pri Cremona

Finalmente tagliati via tutti i piccoli partiti Egregio direttore, Come davano le previsioni e i sondaggi fatti, la conclusione più probabile, si è avverata: «Il ritorno di Silvio Berlusconi al Governo del Paese è da oggi realtà». L’ex premier, infatti, ha contenuto il tentativo di rimonta del Pd di Walter Veltroni e, grazie anche al notevolissimo risultato ottenuto dalla Lega di Umberto Bossi, ha conquistato tanto alla Camera quanto al Senato una maggioranza che ora gli permette di riprendere le redini del Paese. Accade per la terza volta in quattordici anni. Questa vittoria, però, sembra assumere un valore tutto particolare per i grandi mutamenti politici che l’hanno preceduta e prodotta, per il clima in cui è maturata e per le difficili condizioni in cui versa il noistro Paese. Il “bipartitismo coatto” imposto da Walter Veltroni e da Silvio Berlusconi al sistema politico ed al Paese (a dispetto di una legge elettorale del tutto proporzionale) ha funzionato, producendo vittime illustri ed un vero e proprio terremoto (positivo) nella geografia parlamentare. A dispetto del passato, le aule di Camera e Senato ospiteranno nella legislatura che si apre quattro o al massimo cinque gruppi parlamentari: una semplificazione che ci avvicina agli spesso invidiati sistemi di altri Paesi europei e che potrebbe produrre

maggior rapidità nelle decisioni da assumere e nella stessa dialettica politica. Il prezzo più alto lo pagano le forze di ispirazione comunista e ambientalista, che restano fuori dal Parlamento: è la prima volta che accade, non è affatto detto che sia un bene, ma la drammatica sconfitta subita dalle liste capitanate da Fausto Bertinotti può forse essere il punto di partenza per la ricostruzione di una sinistra che stia al passo con l’evoluzione di un Paese in rapido cambiamento. La tanto temuta “astensione di massa” non si è infatti verificata (ha votato comunque oltre l’80% degli italiani, con un calo di tre punti percentuali rispetto a due anni fa). Questo è solo uno degli impegni e nemmeno il più gravoso, che attende Silvio Berlusconi una volta insediato a Palazzo Chigi. Gli altri sono noti e non non stò li ad elencarli essendo stati oggetto di campagna elettorale: la crescita è ferma, la recessione in agguato, l’insicurezza dei cittadini crescente e il sistema istituzionale del tutto inadeguato ad una moderna società occidentale. Un grazie anche ai molti voti dati alla Lega. Lo spirito assai diverso dal passato mostrato da Berlusconi in campagna elettorale: una certa consapevolezza che i tempi sono difficili, che sarà necessario qualche sacrificio da parte di tutti (Che poi verranno sicuramente ripagati) la disponibilità a forme di collaborazione su temi bipartizan ecc. I molti errori fatti

Chiediamo di valorizzare il lavoro nella scuola Egregio Direttore, è doveroso qui ricordare quali sono le eredità lasciateci dal governo Prodi al fine di indicare ai prossimi governanti le necessità che il mondo della Scuola ritiene prioritarie per realizzare la propria vocazione. La Scuola (e con questo si intende l’intero sistema pubblico statale e non) è infatti il luogo deputato a “formare” il nuovo per costruire il futuro della società. La nostra società, di fronte alle sfide della globalizzazione non può che puntare alla realizzazione di un nuovo umanesimo in grado di includere ogni cittadino nella consapevolezza che ognuno (bambino, adolescente, giovane, adulto, anziano) “vale” in quanto persona, per la costruzione del bene comune. Per questo motivo la Cisl Scuola chiede che si passi dallo scontro al dialogo: la Scuola è infatti il bene che appartiene all’intero Paese e non può continuare ad essere terreno di esasperato conflitto ideologico e politico; le alternanze di governo non devono necessariamente tradursi in alterne e contrapposte fisionomie di sistema. La Scuola deve essere qualificata, moderna e seria per assicurare l’esercizio dei diritti, la conoscenza dei doveri e lo sviluppo di una cittadinanza responsabile. La Scuola deve preparare alla vita e al lavoro, secondo le vocazioni e i progetti di ciascuno, garantendo l’istruzione a tutti, accogliendo anche chi proviene da culture e mondi diversi. Nell’ultimo decennio si sono avute e parzialmente attuate ben due riforme: la riforma “Berlinguer-De Mauro” del 2000 e “Moratti” del 2003. Questi progetti di riforma hanno disorientato e spesso sfiancato gli operatori scolastici chiamati ad adeguarsi a visioni di scuola calate dall’altro, progettate da personalità, sia pure eminenti e prestigiose, che poca dimestichezza avevano con la realtà scolastica italiana. Il ministro uscente Fioroni aveva scelto di intervenire con un simbolico “cacciavite” nei dispositivi già decisi, ma in gran parte non ancora attuati, per correggerne e sostituirne specifiche parti. Questa operazione (che per sua natura non poteva pretendere di avere un respiro strutturale) si è conclusa con la caduta prematura del governo lasciando inevitabilmente parecchi fronti aperti. Nel 2009 si sarebbe infatti dovuto concludere non solo il biennio di sperimentazione per tutte le scuole di base (dell’ infanzia, primarie e secondarie di primo grado) che dopo il morattiano “portfolio delle competenze individuali dell’alunno” sono state chiamate a studiare percorsi formativi ispirati alle nuove Indicazioni del 2007, ma anche attuare il nuovo modello di ciclo per la scuola superiore con la definizione del meccanismo relativo all’obbligo di istruzione, la realizzazione di poli tecnico-professionali e il superamento (?) dei nodi lasciati aperti dalla riforma del Titolo V della parte seconda della Costituzione. La scuola secondaria di secondo grado risulta essere così ancora una volta il segmento formativo destinatario di riforme virtuali e di continue rivisitazione del solo esame finale di Stato (Strana mania questa italiana di iniziare a riformare partendo dalla fine!). Incompiuto rimane inoltre il progetto relativo alla formazione iniziale ed al recluta-

mento dei docenti per il quale l’art. 2 della legge finanziaria 2008 rinviava all’approvazione di un regolamento che il Governo avrebbe dovuto adottare nei prossimi mesi. Per tutti questi motivi la Cisl Scuola chiede che si passi dall’incertezza alla stabilità: è doveroso assicurare le necessarie condizioni di stabilità al sistema formativo senza disperdere il prezioso lavoro di progettazione e di sperimentazione fin qui realizzato per le modifiche degli ordinamenti e l’innovazione dei curricoli; tale lavoro va portato a termine con un forte e attivo coinvolgimento del personale. Unico dato certo per il prossimo anno scolastico saranno gli 11mila docenti e Ata in meno nonostante l’aumento di oltre 10mila alunni; tra questi sempre più numerosi risultano i non italiani per i quali l’esperienza scolastica continua ad essere la principale, se non l’unica, forma di integrazione. Ancora una volta la Cisl Scuola chiede di valorizzare il lavoro nella scuola: la crescita di qualità del servizio parte dal riconoscimento del valore culturale e sociale delle professionalità ed esige che siano garantite stabilità e continuità del lavoro, sostenute da un’adeguata politica di investimenti. Per conseguire un livello ottimale di efficacia ed efficienza della scuola è necessaria inoltre una più consapevole e diffusa cultura della valutazione, attraverso il monitoraggio dei processi e il coinvolgimento decisivo del personale. Inoltre per una piena assunzione di responsabilità educativa da parte dell’intera comunità scolastica è indispensabile la riforma degli organi collegiali. L’intera società italiana sembra essere d’accordo sull’esistenza di una vera e propria emergenza educativa e sempre più spesso ci si lamenta perché “non ci sono più i valori”. Chi opera giorno per giorno nella Scuola sa che educare è difficile ed è difficile perché bisogna credere nelle cose che si fanno e si dicono, fornendo una continua testimonianza. L’educazione è inoltre azione che si basa sulla relazione personale con l’altro, una relazione in cui ci si mette in gioco con tutta la propria persona. Il personale della Scuola sa che questo è il compito proprio di ogni adulto. Sono molti purtroppo i genitori in difficoltà: oberati dal lavoro vivono la rinuncia educativa, il chiudere gli occhi di fronte ai problemi difendendo sempre i figli, l’illusione che la crescita spontanea dei ragazzi e delle ragazze porterà comunque ad un esito positivo, la delega in bianco (tocca sempre ad altri la Scuola, la Chiesa, lo Stato,…). Per questo motivo la Cisl Scuola chiede un patto per la Scuola: una Scuola da cui si pretende giustamente qualità e serietà esige dalle forze politiche, dall’intera classe dirigente, dalle famiglie, dalla comunità tutta, un altissimo grado di attenzione, disponibilità e impegno. E’ necessario, anche attraverso l’attuazione dell’«Intesa sulla conoscenza», perseguire il comune obiettivo di una scuola che sia motore di sviluppo, ma anche luogo di fiducia e di speranza per le giovani generazioni. Monica Manfredini segretario provinciale Cisl Scuola Cremona

dal precedente Governo Prodi, che ci ha impoverito sino a diventare in classifica all’ultimo posto della Comunità Europea, sicuramente non accadranno più! Ne sono più che convinto, se si lascia lavorare in pace il nuovo Governo Berlusconi, la nostra povera Italia: «Si rialzerà»! Andrea Delindati

Bisogna costituire un reale fronte di classe di tutti i lavoratori Egregio direttore, Una settimana dopo che erano stati avviati i contatti per capire se vi erano le condizioni per una iniziativa assembleare tra lavoratori di diverse appartenenze sindacali o non iscritti, finalizzata a promuovere un percorso di mobilitazione anticapitalista nei posti di lavoro, è uscito un comunicato dei sindacati di base Cub, SdL, e Confederazione Cobas, che apparentemente va nella stessa direzione. (comunicato dell'8/4/2008 "Verso lo sciopero generale" ). La crisi economica mondiale porterà ad un rafforzamento dell'offensiva padronale nei confronti dei lavoratori (dato l'aggravamento delle condizioni legato ai problemi del sistema italiano nel processo della crisi) si impone per i compagni più attivi, presenti nelle lotte dei lavoratori, un incontro per decidere percorsi di lotta in grado di contrapporsi alla politica borghese. Proprio per non restare ingabbiati in un percorso negativo, minoritario e autoreferenziale, come abbiamo già sperimentato nello sciopero generale indetto dal sindacalismo di base del 9 novembre 2007, pensiamo di confermare l'iniziativa, affinché uno sciopero e una mobilitazione contro il governo siano costruiti dal basso, attraverso assemblee fatte nei luoghi di lavoro, creando comitati di lavoratori, di immigrati, e coinvolgendo centri sociali e studenti. Questa iniziativa vuole cercare di superare una pratica di mobilitazione fondata principalmente nell'autoreferenzialità, nel piantare la propria bandierina, come il percorso che ha portato allo sciopero del 9 novembre 2007 indetto dal sindacalismo di base. Quello sciopero, non è un caso, fu proclamato 4 mesi dopo la firma del protocollo, contribuendo così a deviare sul referendum-consultazione indetto dalle confederazioni sindacali, la volontà di mobilitazione contro il protocollo espressa da settori di lavoratori. Come pure ha finito col favorire l'iniziativa opportunista della così detta “sinistra radicale” (oggi Arcobaleno), che ha incanalato le spinte che provenivano dai luoghi di lavoro per spostare a “sinistra” le posizioni del governo Prodi, ottenendo, alla prova dei fatti, nulla da questi: tanto fatto per il governo, che il proprio elettorato, è stato a sua volta “riconoscente” verso la lista Arcobaleno in queste ultime elezioni. La nostra proposta è maturata tra importanti settori di lavoratori che vogliono rompere con quel modo di fare che è appannaggio dei vari leaders del sindacalismo di base, che rappresentano in modo deformato e fuorviante la potenzialità di una reale opposizione dei lavoratori al sistema capitalista. Una partecipazione convinta alle manifestazioni, agli scioperi, ad un movimento organizzato permanentemente sul territorio, metterebbe in discussione le stesse direzioni "di sinistra" interne alla Cgil ed in particolar modo nella Fiom che per vari motivi hanno fino ad oggi “cammellato” la volontà di lotta di molti lavoratori appartenenti a queste organizzazioni. E' emblematico il fatto che Cremaschi abbia sentito la necessità di rispettare la disciplina sindacale e non partecipato a rafforzare la mobilitazione del 9 novembre e infranto il diktat di Epifani partecipando alla manifestazione del 20 ottobre indetta da RC e PdCI e sponsorizzata da «Il Manifesto», di pressione “da sinistra” sul governo Prodi. Per questo siamo contro l'indizione di scioperi nazionali rituali che hanno la

valenza di una rappresentazione "estetica" da utilizzare come elemento di contrattazione per l'agibilità politica di qualche dirigente del sindacalismo di base in combutta con Cremaschi. Noi vogliamo costruire un reale fronte di classe dei lavoratori, in totale opposizione alla politica dei capitalisti e del loro governo. Questa iniziativa deve servire per dar vita ad un coordinamento permanente in cui abbiano pari dignità tutti coloro che si battono per una reale unità dal basso dei proletari. Dobbiamo favorire la formazione di comitati di lotta in tutte le città e nei luoghi di lavoro, che unisca quanti piu' lavoratori possibile (organizzati o no nei vari sindacati), comitati di lavoratori immigrati, centri sociali, studenti, perché la guerra che il capitale scatena in tutti gli angoli della terra e nei posti di lavoro possa essere contrastata e combattuta con esiti positivi per noi. Chiaramente questa proposta non deve essere considerata concorrenziale a quella fatta dal sindacalismo di base, ma se avrà seguito, come noi pensiamo, potrà essere la premessa per contare sulle decisioni che si prenderanno in futuro nel movimento. Fulvio di Giorgio

Grande cordoglio per la scomparsa di don Agostino Cantoni Egregio direttore, la notizia della morte di don Agostino Cantoni ha rattristato davvero tanto me e molti amici. Con lui perdiamo un punto di riferimento importante, non solo sul piano intellettuale, ma soprattutto su quello umano ed esistenziale. E' stato insegnante della mia classe al liceo, ma per me - o, meglio, per noi, perché ebbe un rapporto speciale con tantissimi miei compagni di scuola - era molto più che un semplice insegnante di religione. Don Agostino Cantoni era un amico, un consigliere. Un interlocutore sempre attento e mai corrivo. Per molti di noi una persona speciale, determinante per la nostra maturazione, culturale, certo - ma anche umana e personale. E' stato un rapporto ricco, il nostro, sul piano intellettuale ed affettivo. Ancora dopo tanti anni mi chiamava per il mio compleanno (l'ultima volta, due mesi fa, mi ha fatto piangere, non mi vergogno a dirlo, per la sofferenza che sentivo nella sua voce e per le parole di conforto e speranza che seppe pronunciare, pur in quelle condizioni) ed avevamo modo di scambiarci punti di vista ed opinioni. Uomo di cultura vasta e libera, guardava al mondo da credente, curioso di individuare la strada di Cristo negli itinerari più impervi e disastrati della povertà, della diversità o della solitudine. Recentemente mi aveva fatto avere alcuni suoi saggi sulla filosofia africana, assai interessanti, testimonianza di una sua assidua ricerca. Maestro amorevole, lucido, disponibile. Ricordo, dopo l'estate della maturità, quando mi chiese di partecipare ad un corso a Gressoney. Un mese intenso trascorso, con diversi coetanei, a ragionar di Dio e degli uomini, dal quale trassi profonde ragioni di rispetto ed anche di scelta per i miei anni futuri. Si, ho voluto molto bene a don Agostino. Ed oggi mi sento un po' più solo. E' una grave perdita per me, per tanti di noi, ma anche per l'intera comunità cremasca e cremonese. Il mondo intellettuale, ecclesiale, della scuola, l'intera nostra provincia perdono una persona speciale, un intellettuale vero, un prete illuminato, un testimone autentico di speranza e di carità. Mi sento particolarmente vicino alla comunità di San Giacomo, agli amici cremaschi ed abbraccio con partecipazione e solidarietà i suoi congiunti, inviando le mie più sentite condoglianze. Gian Carlo Corada, sindaco di Cremona


Libere Opinioni

Venerdì 18 Aprile 2008

ROBIN HOOD di Maurizio Guerrini A livello locale c’è una tenuta della sinistra La sconfitta è stata secca ed inequivocabile. La sinistra non è stata in grado di far percepire la necessità di una sua presenza in parlamento quale soggetto in grado di rappresentare blocchi sociali popolari che, al momento del voto hanno guardato altrove. Ora è necessario ricominciare e per farlo serve esercitare la responsabilità dell’analisi, della riflessione e dell’autocritica. Per fare questo serve capire dove sono andati a finire gli oltre due terzi dei voti perduti dalla sinistra e perché. Chi ha fatto man bassa di quei voti non sono stati di certo Berlusconi o Veltroni; no, quei voti sono finiti alla Lega e Di Pietro. In queste elezioni la Lega ha superato i tre milioni di voti (un milione e 750000 nel 2006) e l’Italia dei Valori ha raddoppiato i suoi consensi. A questi vanno aggiunti coloro che si sono astenuti e, in misura minima quelli che sono caduti nel tranello del voto utile. Per altro nelle stesse elezioni amministrative, svoltesi in contemporanea alle politiche, si può notare un fatto importante ed interessante insieme: nelle elezioni locali c’è una sostanziale tenuta della sinistra, in totale controtendenza con il dato nazionale. Si deve ripartire da qui

www.aclicremona.it A pochi giorni dalle elezioni e dopo una campagna elettorale che ha distolto l’attenzione dalle priorità per il Paese, è prematuro leggere, al di là dei risultati numerici, le prospettive che il nuovo scenario politico può aprire. Oltre a generiche considerazioni sullo spostamento di parte dell’elettorato verso destra, si deve rilevare che l’auspicata semplificazione del quadro parlamentare, pur facilitando in teoria la governabilità, potrebbe portare ad un inasprimento della crisi di rappresentatività di tutte le forze sociali, determinata non solo dalla legge elettorale, ma anche dal prevalere di logiche legate a interessi privati, rispetto al bene comune e ai principi e ai valori sanciti dalla Carta Costituzionale. A tutta la classe politica, e non solo alla nuova maggioranza, chiediamo, quindi, di dare voce alle esigenze di convivenza civile e di giustizia sociale che individuiamo come prioritarie, di ascoltare il punto di vista delle persone in situazioni di esclusione tale da segnarne l’esistenza e la dignità, personale e sociale. Questo significherebbe darsi degli obiettivi a medio e lungo termine (e non solo per una legislatura), esplicitare i limiti e vincoli della politica e spiegare con attenzione e responsabilità le motivazioni delle scelte e degli strumenti adottati. Non vorremmo che evasori fiscali si aspettassero una certa tolleranza da parte dello stato, non

con la consapevolezza delle cause che hanno determinato questa storica sconfitta: la disillusione determinata dal governo Prodi, il non essere riusciti a rappresentare le istanze dei lavoratori e dei ceti più deboli, il mancato radicamento nei territori, la politica spettacolarizzata e ridotta a pubblicità televisiva ed altro ancora. Ma fatto questo ci si deve anche aprire alla società, alla gente che fatica ad arrivare alla fine del mese, a coloro che non vedono un futuro di sicurezza e a chi vuole ricostruire un percorso di unità di una sinistra in cui riconoscersi. Una sinistra che deve essere rifondata accettando anche la dura, durissima lezione uscita dalle urne elettorali. Ai tanti che hanno pensato di rivolgersi alla destra Berlusconi, come ringraziamento, ha già fatto sapere che ci saranno sacrifici da fare (chissà a chi toccherà farli). Noi invece diciamo, più modestamente, al Partito Democratico di non rallegrarsi della scomparsa dal parlamento della sinistra: non ne trarrà alcun giovamento, anzi. E per quanto riguarda le alleanze locali noi, come sinistra, diciamo che ci vuole chiarezza e lealtà fin da ora; in una maggioranza seria si deve fare cosi.

BREVI DAL SECOLO BREVE di Giuseppe Azzoni Le prossime “brevi” saranno dedicate ad una carrellata su vicende della città di Cremona nel ‘900 facendo riferimento all’attività municipale ed a coloro che ne sono stati Sindaci. Questa importante carica civica fu per un lungo periodo dopo l’unità d’Italia ricoperta da persone di nomina regia, fino alla riforma, avvenuta nel 1888, che passò ai Consigli comunali il potere di nominare il Sindaco (sistema che sarà destinato a durare fino alla elezione diretta del Sinda-

IL VENERANDA Votazioni. Chi si, chi quasi e chi no.Tutti i big sicuri e un po’ sopra le righe (ma solo per via della foto) mentre consegnano all’urna le loro schede con relative croci. Salta su subito l’Adalgisa: «Proibite le fotografie ma per loro no». La Signora Sandra Lonardo in Mastella, mentre si accinge alla bisogna, sente strillare il suo cellulare, e il presidente del seggio deve chiamare chi di dovere. Tutto a posto, decidono quelli della Digos di Ceppaloni, «… il cellulare della signora è privo di fotocamera,è un vecchio modello regalo dell’ex Ministro, quindi non vietato dalla legge». Niente sei mesi e niente multa da 700 a mille euro. All’uscita dal seggio un ragazzino vuol fotografare la Signora. Ma non si può fare: quelli della Digos lo fermano e gli sequestrano la digitale. L’Adalgisa mi porta il the e borbotta: «Io me spero che il suo papà del gnaro ha votato giusto…». (In qualche provincia lombarda si chiama “gnaro” un fanciullo, n.d.r.). Non so se quel papà abbia votato bene, spero abbia votato.

Appunti di inizio legislatura vorremmo che il conflitto di interessi nei mezzi di comunicazione rimanesse irrisolto, non vorremmo un cambio radicale rispetto alla politica estera. In una fase in cui la nostra società sta affrontando un momento di fatica e di difficoltà economica essere ‘anti-politici’ è facile; più impegnativo è invece responsabilizzarsi perché la politica sia strumento al servizio del bene comune. Purtroppo spinte e testimonianze in questa direzione non arrivano tanto dal mondo politico, ma più da quelle esperienze che sostengono la qualità della vita, che vivono il rapporto con l’immigrazione come possibilità per l’integrazione, che conducono una pratica religiosa attenta alla persona e ai vari livelli dello sviluppo e che, infine, sono promotrici della coesione sociale nei nostri quartieri. «Ciò di cui il nostro Paese ha bisogno, a Nord come a Sud, tra credenti e non credenti, tra giovani e anziani» afferma Andrea Olivero, presidente nazionale delle Acli, «è uno spiraglio di speranza che restituisca fiducia nella possibilità di scrivere una nuova pagina di storia che valorizzi il bene comune dell’Italia, piuttosto che di una parte contrapposta all’altra». La politica italiana da sola difficilmente può affrontare questa sfida, è auspicabile quindi che le forze sociali e le organizzazioni di categoria si pronuncino in modo coordinato sull’ordinamento dello stato, sul processo di regiona-

co da parte dei cittadini introdotta nel 1993). Nei decenni dall’Unità fino alla prima guerra mondiale l’autonomia comunale fu molto limitata e contrastata dal potere centrale monarchico mentre scarsissime erano le risorse su cui il Municipio poteva contare. Aveva diritto al voto e ad essere eletto solo una parte minima della popolazione, circa un quattro o cinque per cento della stessa, cioè i maschi con proprietà, reddito, istruzione di un certo livello.

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Giuseppe Scalisi

Un’amara sorpresa: la sinistra non ha più rappresentanza La sorpresa è forte, dura. Crea sgomento, incredulità. Il ragionamento politico, quello che affronta il nodo dell’analisi di una sconfitta elettorale netta, per un momento viene dopo. Prima di tutto c’è il sentimento comune di tante donne e uomini che si pongono una domanda: e ora cosa sarà? Non è una domanda qualunque e non c’è una risposta immediata. E’ la prima volta, nella storia politica repubblicana, che la sinistra non ha una rappresentanza parlamentare, né alla Camera né al Senato. C’è qualcosa di drammatico, di unico nel panorama europeo. Nessuno in questo modo l’aveva previsto, noi stessi non l’avevamo messo nel più negativo dei conti. La politica si intreccia con qualcosa che va oltre i suoi confini, qualcosa che riguarda ciò che comunemente chiamiamo vita. La vita di quelle persone che pensano la politica, sempre, come razionalità e passione insieme, costruzione di relazioni e di conflitti e compromessi, tempo speso per dare senso a un’idea, rendere concreto un progetto comune.

lizzazione e sull’innovazione e gli sprechi dell’amministrazione pubblica. Proprio per questo riteniamo che compito della società civile sia quello di scommettere le proprie energie in chiave propositiva e di creare le condizioni più idonee per dar spazio alla partecipazione. Questo significa mettersi al servizio del territorio perché cresca una maggiore consapevolezza socio-politica e contemporaneamente chiedere un forte rispetto ed un alto senso delle istituzioni. Il primo passo è formare le coscienze o, come dice il card. Tettamanzi, formare “l’uomo del cuore” ovvero, «chi fa politica non perché ama le luci e la ricchezza, ma perché ama il suo prossimo, e con lui prepara e compie un cammino». Come Acli ci stiamo impegnando a promuovere, attraverso progetti e momenti di formazione, una cultura popolare, alternativa al mito mediatico del “beati i ricchi, e i potenti”, per mettere a fuoco i valori della partecipazione e della solidarietà all’interno di comunità e di contesti civili spesso dominati dall’egoismo sociale di chi, abbandonate le sfide di un mondo divenuto complesso, si lascia catturare dalla paura e cerca solo di difendersi, creando ovunque nemici “fantasmi”. Chi fosse interessato a continuare il confronto può inviare una mail all’indirizzo cremona@acli.it. Mauro Platè

I SINDACI DI CREMONA DAL 1900 ALLA GRANDE GUERRA Questa percentuale si amplia fino a circa il dieci per cento con una riforma del 1882. Si perverrà al suffragio universale maschile, col diritto al voto pressochè per tutti i maschi solo nel 1912 (ancora con qualche limitazione eliminata nel 1918). Gli schieramenti politici in campo a Cremona in questo periodo si possono- con uno schema semplificato- raggruppare in quattro aree. Il filone dei repubblicani e radicali, con esponenti di rango co-

me Ettore Sacchi. E’ un’area ampia, con diverse gradazioni, hanno elementi che si rifanno alla figura di Garibaldi ovvero al pensiero mazziniano, o a quello di Cattaneo e così via. Sono fortemente laicisti – fino ad un netto anticlericalismo – sono anche proprietari o agricoltori propensi al progresso, ovvero avvocati, medici, insegnanti, borghesi e propugnano diverse riforme. E’ loro alleato il nascente socialismo, con figure emergenti

provenienti dalle campagne, dal ceto operaio, dalle professioni, da intellettuali. Il socialismo è a Cremona particolarmente significativo, con figure di livello nazionale, come Bissolati e Lazzari, con programmi di politiche municipali particolarmente innovativi in campi come l’istruzione, il mutualismo operaio, i dazi e le imposte, i diritti civili e sociali, la sanità (con il drammatico tema del ricovero gratuito in ospedale per i poveri). [continua...]


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Salute

Venerdì 18 Aprile 2008

GLI ORARI

PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle 18.00 in orario continuato, il sabato dalle ore 8.00 alle ore 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800 448 800, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati Dove: piano Rialzato, padiglione 5 Orario: da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 16.00 Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. • ANATOMIA PATOLOGICA: consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Dove: piano 1, corpo H (ala destra), monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Fax: 0372 405742. • RADIOLOGIA: Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Dove: piano 1, corpo H (ala destra), monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-70 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell’Asl 800 318 999. • SENOLOGIA: prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M, monoblocco ospedaliero (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l’Ufficio Informazioni nell’atrio di ingresso). Orario: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612.

Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche) Telefono: 0372 405715. Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona è comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. SERVIZIO DIETETICO valutazioni e controlli nutrizionali La prima visita si prenota al CUP. Dove: piano 4, ala sinistra monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 09.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 16.00. Telefono: le prenotazioni per il controllo nutrizionale può essere effettuata telefonicamente da lunedì a venerdì dalle 09.30 alle 15.30 ai numeri 0372 405732, 0372 405634, 0372 405631. LABORATORIO ANALISI È previsto per il prelievo l’accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all’ingresso dell’ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.00 alle 09.00. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio della terapia anticoagulante orale. È previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Centro Prelievi all’ingresso dell’ospedale. Orario: dalle ore 07.00 alle 14.00 da lunedì a venerdì (prelievi e visite specialistiche). CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Dove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10 Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante. Le prenotazioni vengono effettuate telefonando al 0372 408178 da lunedì a venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00; oppure personalmente presso la Medicina del Lavoro dalle 7.30 alle 13.00 da lunedì a sabato e il martedì pomeriggio dalle 14.00 alle 16.30. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: emotrasfusioni, autotrasfusioni, salassi,terapia marziale endovenosa Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì Rivolgersi alla segreteria del servizio negli orari sopra indicati, muniti della relativa impegnativa al fine di stabilire un appuntamento, in base alle necessità del paziente. GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle ore 13.00 alle ore 14.30.

FISIOTERAPIA Esclusa la visita specialistica che si prenota presso il CUP-Cassa, le prenotazioni vanno effettuate di persona. Dove: piano 1, corpo C (ala sinistra), monoblocco ospedaliero. Orario: lunedì dalle 08.00 alle 14.00; da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00. Tel: 0372 405346 per informazioni.

MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200.

RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l’Ufficio Informazioni nell’atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario:da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485.

PSICOLOGIA Dove: piano Rialzato, ala sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409.

MEDICINA DEL LAVORO Allergologia per sospetti professionali Dove: piano Terra, padiglione 10 Da lunedì a venerdì, da 9.30 alle 13.00. Negli stessi orari è possibile prenotare al numero 0372 408178.

MEDICINA GENERALE E ONCOLOGIA MEDICA Dove: piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248

• MEDICINA DEL LAVORO: visite specialistiche di medicina del lavoro Dove: piano Terra, padiglione 10 Da lunedì a venerdì, dalle 8.00 alle 17.00. Negli stessi orari è possibile prenotare al numero 0372 405777.

TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare l o stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.

CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero.

Una giornata interamente dedicata allo screening per individuare eventuali minacce di patologie

Fegato: cosa c’è da sapere di Laura Bosio anto insidiose quanto subdole, le malattie del fegato spesso si presentano senza sintomi, e quando vengono alla luce è troppo tardi per una terapia davvero efficace. A questo proposito nasce l’idea della Terza giornata cremonese di informazione e prevenzione delle malattie del fegato, dal titolo «Sapere per guarire», che si svolge il 19 aprile presso la Galleria XXV Aprile (9-30-19). «La parola d’ordine è prevenzione» spiega Achille Marelli, responsabile dell’unità semplice di epatologia. «E’ quindi importante fare uno screening che evidenzi eventuali patologie prima che possano arrecare danni. A questo proposito fondamentale è l’informazione su queste tematiche, che troppo spesso vengono trascurate. A questo proposito nasce questa giornata, in cui la popolazione verrà sottoposta al controllo delle transaminasi». Tra l’altro le precedenti giornate dedicate alle malattie del fegato hanno riscontrato un certo successo di partecipazione... «Hanno fatto registrare un’ampia partecipazione della popolazione che ha permesso di individuare un considerevole numero di patologie epatiche ignorate: 575 persone si sono rivolte alle nostre postazioni per il test istantaneo delle transaminasi ed abbiamo riscontrato alterazioni patologiche in 46 soggetti asintomatici (8%)».

T

Quali sono le possibili patologie del fegato? «L’alimentazione troppo ricca di grassi, che in questi anni sta prendendo piede anche in Italia, può portare alla steatosi epatica non etilica (fegato grasso). Un problema evidenziato da tutte le società scientifiche. C’è poi l’epatite cronica, B e C, che colpisce sempre più persone». Quali problemi possono portare? «Inizialmente sono pochi. A volte inizialmente non ci si accorge di essere malati. E la forma acuta spesso viene scambiata per una semplice influenza. Anche chi ha il fegato stressato da un’alimentazione troppo pesante, all’inizio non se ne rende conto. Quando poi si arriva alla cirrosi epatica, è ormai troppo tardi. Può essere stabilizzata, ma non si può eliminare. Quali problemi dà questa patologia? «Innanzitutto può dare il sanguinamento dell’esofago o dello stomaco. Possono esserci casi in cui si forma del liquido nella pancia. Può succedere che il fegato non riesca più a detossificare l’organismo, e questo può portare a dei malfunzionamenti del cervello. Infine c’è il rischio che la malattia porti ad un tumore». Secondo dati epidemiologici i soggetti in Italia con incremento asintomatico delle transaminasi rappresentano il 5% della popolazione generale. Tra i donatori di sangue della nostra provincia nel 2006 si sono riscontrate alterazioni delle

Il dottor Achille Marelli

transaminasi in una percentuale del 6.7%. Tra le cause, le infezioni da virus dell’epatite B e C rappresentano un terzo dei casi, il 40% è dovuto ad eccessivo consumo alcolico ed il 20-25% a steatosi epatica non etilica, il resto è da malattie rare (epatiti autoimmuni, emocromatosi, celiachia, ecc.). Non vanno dimenticate le epatiti tossiche da farmaci, visto il largo consumo e la loro frequente epatotossicità. L’Italia è al primo posto in Europa per il numero di persone affette da malattie di fegato (circa il 10% della popolazione) e si stima che muoiano almeno 30mila italiani ogni anno per le complicanze della cirrosi. Sempre nel nostro Paese le persone affette da epatite cronica da virus B sono circa un milione e da virus C un milione e mezzo.

L’INIZIATIVA

Una giornata per le vene varicose L’Unità operativa di Chirurgia vascolare del Presidio ospedaliero di Cremona organizza una giornata di prevenzione dedicata ai cittadini. Lo scopo è di promuovere una campagna informativa sulle patologie derivate dall’insufficienza venosa degli arti inferiori. Il 22 aprile presso l’ambulatorio angiologico, dalle 10 alle 18, gli operatori sanitari saranno a disposizione di chi lo desidera per l’effettuazione di consulenze, visite ed esami strumentali

gratuiti. Una visita specialistica effettuata al momento giusto può aiutare molte donne ad intervenire prima che i problemi circolatori diventino irrimediabili e ad adottare il corretto stile di vita, indispensabile per la prevenzione. Un’iniziativa di prevenzione tesa ad aumentare la sensibilità delle persone verso le insufficienze circolatorie degli arti inferiori, così diffuse nella popolazione, specialmente femminile.

Le varici sono dilatazioni delle vene superficiali degli arti inferiori dovute ad un indebolimento della loro parete e al malfunzionamento delle valvole che, presenti al loro interno, consentono la progressione del sangue verso il cuore. Per quanto non si possa parlare di vera e propria ereditarietà, una predisposizione familiare, soprattutto materna, ad ammalarsi è certamente dimostrata. La prevenzione è importante. Naturalmente questa ten-

denza al peggioramento può e deve essere contrastata con uno stile di vita adeguato. Attenzione al peso corporeo innanzitutto. Poi evitare la stazione eretta prolungata e immobile. Se il lavoro la richiede, utilizzare calze elastiche a compressione graduata durante il giorno. Cercare comunque di camminare e muoversi appena possibile, per favorire l’azione della pompa muscolare delle gambe nei confronti delle vene.


Ambiente

A cura del Circolo culturale “Ambientescienze”

Indicatori ambientali: va migliorato quello dei prodotti fitosanitari.

Venerdì 18 Aprile 2008

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Il rapporto di Legambiente

“AMBIENTE ITALIA 2008” di Ezio Casali

Fonte: Greenreport http://www.greenreport.it

A

rpat ritiene che questo strumento debba essere migliorato anche attraverso formazione ed informazione specifica agli operatori del settore. Inoltre è necessario reperire risorse per incrementare l’azione di contrasto a questa tipologia di inquinamento, di cui si parla poco FIRENZE. I prodotti fitosanitari sono spesso sostanze ad elevata tossicità che possono avere effetti indesiderati su organismi viventi (e quindi anche sull’uomo) che in origine non sono il diretto bersaglio della loro azione. La presenza di prodotti fitosanitari in forma di residui nelle acque superficiali e sotterranee è un dato ormai acclarato. Del resto sono note anche le difficoltà del monitoraggio ambientale data la specificità dell’inquinamento di origine agricola su vaste estensioni del territorio e la tipologia di sostanze estremamente differenziata. Inoltre, per questo tipo d’impatto è necessario considerare anche un fattore di casualità dovuto al maggior veicolo di diffusione nell’ambiente di

queste sostanze, costituto dalle precipitazioni atmosferiche. Quindi per avere dati con un certo grado di affidabilità si ricorre a stime ricavate dalle vendite. In Italia, informa l’Arpat, esistono due fonti per questo tipo di informazione: una è rappresentata dall’Istat, l’altra dal Sian (Sistema informativo agricolo nazionale) del Ministero delle politiche agricole e forestali. L’origine del dato fornito è diversa: l’Istat fornisce un dato basato sulle dichiarazioni delle ditte che producono e commercializzano i prodotti fitosanitari. Il dato, certo, ha però il limite di essere poco analitico in quanto non permette di risalire ai quantitativi delle sostanze attive, perché queste vengono raggruppate per categorie (ad esempio fungicidi) e per famiglie (ad esempio fungicidi triazoli). Il Sian invece fornisce un dato ricavato dalle dichiarazioni di vendita annuali dei rivenditori, raccolte dalle autorità regionali e dalle province autonome secondo quanto previsto dall’art. 42 del Dpr 290/2001 e presenta caratteristiche opposte: è un dato molto analitico perché si riferisce

ai quantitativi delle singole sostanze attive, ma poco accurato e non pienamente rappresentativo per quantità. Tutto ciò, come riferisce l’Agenzia per l’ambiente, si manifesta in differenze accentuate dei dati forniti dalle due fonti. Ad esempio sul dato nazionale relativo agli anni 2004 e 2005, i dati quantitativi forniti dal Sian rappresentano meno di un terzo dei quantitativi Istat. Le ragioni di queste differenze sono da ricercare principalmente nelle mancate dichiarazioni da parte di alcuni rivenditori, da errori di compilazione che non superano i controlli del sistema di rilevazione, dal mancato invio da parte delle autorità regionali o provinciali. Anche quando i dati sono disponibili (vedi Sian http://www.sian.it) la loro consultazione ed eventuale elaborazione è estremamente difficoltosa. Attualmente in Toscana, attraverso un progetto specifico di Arpat nell’ambito dell’attività di Tutela delle acque dai fitofarmaci (riferimento Macrobiettivo C3 del Piano regionale di azione ambientale 20072010), con capofila il Dipartimento di Firenze, so-

no stati estratti i dati disponibili sul sito web del Sian. Il lavoro effettuato ha permesso di avere disponibile il dato di vendita in ambito provinciale consultabile per sostanza attiva. Attualmente sono consultabili i dati di vendita organizzati su base regionale e su base provinciale per gli anni 2004 e 2005. Per gli anni 2002 e 2003, sono disponibili e consultabili i dati di vendita organizzati solo su base regionale. Nonostante i limiti detti, i dati di vendita Sian continuano a rappresentare un importante punto di riferimento per chi opera nel campo della prevenzione e nella pianificazione del monitoraggio delle pressioni e dello stato dell’ambiente. Arpat ritiene, opportunamente, che questo strumento debba essere migliorato anche attraverso formazione ed informazione specifica agli operatori del settore. Inoltre è necessario reperire risorse per incrementare l’azione di contrasto a questa tipologia di inquinamento, di cui si parla poco ma molto diffusa e talvolta pericolosa, dato la capacità di entrare nelle catene alimentari di alcune tipologie di prodotti fitosanitari.

Abbiamo cattive notizie: gli Ogm salveranno il mondo! fb (www.greenplanet.net) Ritorniamo su un tema di attualità che comunque si sta sedimentando nel suo carattere d'urgenza ma che ora esplode in tutta la sua drammaticità. L'esplosione sociale è l'ultima mossa verso lo scacco matto, da cui usciremo solo con gli ogm. La crisi alimentare, il consumo di carne, i biocarburanti. Ricapitoliamo. Il presidente del Consiglio Romano Prodi nel bell'intervento ospitato su “La Repubblica” scrive che: Miliardi di persone soprattutto in Africa, in Asia e in America centro-meridionale, sono colpiti da un progressivo e insostenibile rincaro di tutti i prodotti agricoli, dal grano alla soia, dal riso al mais, dal latte alla carne. Ogni giorno scoppiano rivolte e si ha notizie di repressioni. Spiega quindi come in un Suv alimentato con biodiesel siano necessari 240 chilogrammi di mais per 100 litri di etanolo, ovvero la quantità di cereali sufficienti a nutrire per un anno un cittadino dell'estremo oriente. Dove andiamo con 100 litri di carburante? L'apertura verso i temi "ecologici", come i cronisti più sclerotizzati amavano descrivere le mosse dell'anno scorso del quasi ex presidente Usa George W.Bush , quando improvvisamente ha iniziato a muoversi in lungo e in largo per il continente americano per promuovere i “biofuel”, in realtà nascondeva, forse, l'ennesima sofisticata mossa della lobby delle grosse industrie. Tra le caratteristiche principali dell'omologazione globalizzata

delle nuove classi medio alte (che avremmo potuto un tempo chiamare "borghesi") di quei paesi, come l'India, che stanno vivendo un importante sviluppo economico, vi è il consumo della carne. Una dieta ricca di legittime proteine animali al posto di una alimentazione prevalentemente vegetariana, come è nella tradizione di certi luoghi, è un blasone che si acquisisce di status. Queste due notizie, apparentemente slegate tra loro, nascondono l'insidia conosciuta. Per produrre biocarburanti e foraggio alimentare per gli allevamenti di bestiame chiaramente servono cereali. Secondo le previsioni della FAO la produzione cerealicola mondiale nel 2008 è destinata a crescere del 2.6 %, per attestarsi intorno alla quantità record di 2.164 milioni di tonnellate. Il grosso della crescita riguarderà il grano, per l'aumento delle aree seminate in molti paesi produttori. «Se l'aumento di produzione previsto per il 2008 si materializzerà, nella nuova stagione 2008/2009 potrebbe attenuarsi l'attuale situazione di scarsità dell'offerta cerealicola mondiale», afferma il rapporto. Ma ovviamente molto dipenderà dalle condizioni climatiche, avverte la FAO, ricordando che un anno fa, in questo stesso periodo, le prospettive per la produzione cerealicola 2007 erano molto più rosee di quanto non sia stato poi l'esito reale. Condizioni climatiche avverse hanno infatti distrutto le coltivazioni in Australia e ridotto i raccolti in molti altri paesi, specialmente in

Europa. «Nella nuova stagione, sarà ancora più importante avere condizioni climatiche favorevoli, perché le scorte mondiali sono ormai al minimo». Secondo le proiezioni FAO, le scorte mondiali di cereali dovrebbero raggiungere nel 2007/2008 405 milioni di tonnellate, il loro minimo in 25 anni, 21 milioni di tonnellate in meno rispetto al livello già assai ridotto dell'anno precedente. Domenica sera, 13 aprile, nel corso del fondo di Sergio Romano durante il telegiornale di La7, ha affrontato con la sua solita serafica calma il tema della crisi alimentare. L'analisi dell'ambasciatore conclude con un ammonimento: l'Europa deve abbandonare "prevenzione e pregiudizi" nei confronti degli ogm. Ma se la gente è nella maggior parte contraria all'utilizzo di ogm, come mai i mezzi di comunicazione sono concordi nel vedere come unica soluzione ad un problema di consumi il loro utilizzo e come avverrà? Quanto è accaduto questa settimana in Francia dove il governo di François Fillon, sotto l'ala vigile del presidente Sarkozy, ha avviato l'iter per il nuovo testo di legge che regolamenta gli organismi geneticamente modificati anticipa quello che potrebbe accadere anche in altre parti. Si cercherà di accordare una prevenzione formale al problema, per accontentare le esigenze di chi è contrario agli ogm, ma poi si aprirà la strada alle nuove coltivazioni per offrire una soluzione al problema dei consumi.

E' stato presentato nei giorni scorsi «Ambiente Italia 2008», il rapporto annuale di Legambiente dedicato quest'anno agli scenari che si prospettano in campo energetico e nella lotta al cambiamento climatico da qui al 2020, anno che l'Unione Europea si è posta come limite per la realizzazione degli obiettivi della strategia “20 – 20 – 20”, cioè 20% di riduzione della CO2, aumento del 20% dell'efficienza energetica e 20% della produzione di energia da fonti rinnovabili. I dati riportati dal rapporto non sono incoraggianti per il nostro Paese: aumento del 12,1% delle emissioni di gas climalteranti, che ci portano al terzo posto nella classifica europea mentre eravamo al quinto nel 1990, quando l'Unione Europea le ha complessivamente ridotte del 7,9%; aumento dei consumi energetici per il trasporto, per la produzione di energia elettrica e per il riscaldamento per usi civili; aumento del 2% delle emissioni di CO2 rispetto alla ricchezza prodotta (espressa in PIL). Ma alcuni timidi segnali lasciano spazio all'ottimismo: lieve inversione di tendenza nel breve periodo nell'emissione di gas serra; aumento del ricorso alle fonti energetiche rinnovabili grazie agli incentivi previsti dalla normati-

va (Certificari Verdi, Conto Energia, ecc.) che rendono economicamente sostenibili gli investimenti, anche delle famiglie per garantirsi almeno l'autoconsumo domestico; maggiore consapevolezza dei cittadini rispetto alle tematiche ambiente - clima - energia. Ed è proprio sul fronte culturale che molto si può e si deve fare: un'informazione corretta deve essere la base su cui affrontare in futuro da un lato le politiche di incentivazione, e dall'altro la corretta applicazione delle tecnologie oggi disponibili. A chi deve fare le scelte, ai politici ed agli amministratori ad ogni livello, deve risultare chiaro, in modo da poter trasmettere questo fondamentale ed importantissimo concetto ai loro cittadini, che la tutela ambientale ha certamente un costo, ma che questo costo è sicuramente inferiore rispetto a quello da sostenere quando il danno si è ormai palesato a livello ambientale, e che anche la tutela dell'ambiente crea posti di lavoro e ricchezza, ma soprattutto migliora la qualità della vita (riducendo, tra l'altro le spese sanitarie). E un impegno forte,difficile, ma è forse la scommessa più importante che ci attende nei prossimi anni per rispetto, almeno, dei nostri figli e dei nostri nipoti.

«Chilometri zero» va bene, ma «impronta ecologica» è meglio! In Gran Bretagna il problema dei costi ambientali è molto sentito ed è stato affrontato già da un pò di anni. Per gli alimenti è stato visto che circa il 30% del traffico stradale è dovuto al loro trasporto che, nel 2005, ha causato in termini di congestione stradale, incidenti ed inquinamento un costo al paese di circa più o meno 11 miliardi di Euro. Uno studio condotto negli Stati Uniti, invece, ha dimostrato che prodotti come spinaci, broccoli, piselli e simili percorrono in media 2400 km prima di raggiungere il mercato di Chicago e che, sempre negli Stati Uniti, dell’energia consumata dal settore agroalimentare, solo il 20% è attribuibile alla produzione in se per sé mentre il restante 80% è necessario per il processo di trasformazione delle materie prime, il trasporto, la refrigerazione e la preparazione del prodotto. Anche in Canada la situazione non è delle migliori. I 58 prodotti più comunemente utilizzati viaggiano in media 4500 km prima di arrivare a casa del consumatore, con una produzione di 51709 tonnellate di gas serra. Il trasporto aereo potrebbe apparire più vantaggioso ma, sempre in Gran Bretagna, è responsabile dell’11% delle emissioni di CO2 dovute al trasporto totale di alimenti. Gli aerei in-

fatti generano 177 volte più gas serra rispetto ad altri mezzi di trasporto. Alcuni studi dimostrano che può essere addirittura più conveniente, in termini energetici, trasportare pomodori con un camion dalla Spagna alla Gran Bretagna che produrre gli stessi pomodori in Gran Bretagna utilizzando una serra riscaldata. A conclusioni simili si è giunti quando i nostri amici inglesi hanno confrontato le emissioni in CO2 per unità di prodotto dovute a qualsiasi mezzo di trasporto rispetto alle più inquinanti produzione in serra (che da loro richiedono un riscaldamento maggiore che nelle calde aree mediterranee). I neozelandesi, che all’ambiente tengono in particolar modo, sostengono invece di dover considerare l’intero ciclo vitale di un prodotto dal campo alla tavola, incluse tutte le attività ad esso associate, e quindi l’ energia impiegata per produrre fertilizzanti e pesticidi, per muovere le macchine agricole, per riscaldare o raffreddare. Il riduttivo concetto di “food miles” dovrebbe pertanto essere sostituito con quello di “ecological foot-print” (impronta ecologica), un indice che dà una quantificazione più completa dell’intero impatto ambientale.


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Satira

A cura del Gruppo cremonese de "Il Frantoio"

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BATTUTE … DI CORSA LA LEGA È AL GOVERNO

FERALE NOTIZIA

RAGAZZI D’OGGI - 2

Una nube di gas ha colpito il Marocco, sono morti 20.000 marocchini. La Cina ha mandato medicinali, l´America aiuti umanitari, e l´Italia? Ieri Bossi, alla prima seduta del governo, ha proposto di inviarne 20.000 di ricambio.

“Papà è morto il nonno mentre giocava a carte!!!”. “Collasso?” “Che ne so io, non gli ho mica visto le carte!”.

Un ragazzaccio fa cadere la bidella e scappa via. Il professore esclama a Pierino: «Che villano! Oggi non c’è più religione!» Pierino: «Professore, allora vuol dire che usciamo da scuola un’ora prima?»

OTTIMISMO Due escursionisti nel deserto: “Toni, siamo nella merda! Ho due cose da dirti: una bella e l’altra brutta” “Ok Mario, vai prima con la brutta” “Oggi si mangia sabbia!” “E la bella?” “Guarda quanta!”

DIALOGO TRA DUE AMICI Primo amico: “Berlusconi ha promesso di combattere l’immigrazione clandestina, di salvare Alitalia, di eliminare l’ICI sulla prima casa ed anche i bolli di moto ed auto. Credi che manterrà le promesse?” Secondo amico: ”Non è il tipo. A lui basta il pensiero”.

RAGAZZI D’OGGI - 1 Pierino torna a casa e dice alla mamma che è stato sospeso, e la mamma gli chiede: “Perché?” Pierino: “Perché Umberto, il mio compagno di banco fumava.” “E tu che c´entri?” Pierino: “Quel cretino ha fatto la spia. Ha detto al Preside chi gli ha dato fuoco…” “Si, ma tu che c’entri?” Pierino: “Beh …ero stato io …”

NON TUTTO IL MALE VIEN PER NUOCERE «Antonio, che hai combinato? Adesso il capo te ne dirà di tutti i colori!» «E a me che mi frega. Io sono daltonico!»

I TALENT SCOUT DEL “GRANDE FRATELLO” Renato Brunetta, ordinario di economia, nel 2000 ha vinto il Premio Internazionale “Rodolfo Valentino”. Berlusconi l’ha cooptato nel 2001 nel suo governo. Pare che glielo avesse consigliato qualcuno delle fiction di Mediaset. Meno male che poi sono venuti a sapere che il premio era per l’economia, la finanza e la comunicazione.

Bush. Egli dispone facilmente di grandi risorse depositate in società off-shore. Controlla reti televisive e giornali assolutamente fedeli alla causa. Almeno un'intera nazione è controllata direttamente. Ha uno stuolo di fedeli che ne idolatrano l'immagine senza capire cosa dice. Ha dimostrato di saper sfuggire con abilità alla giustizia. A rivelarlo al Presidente Bush è stato il Capo della Cia in Italia, Jeff

STORIE AGGIORNATE PER SBARCARE IL LUNARIO Due napoletani, Ciro e Antonio, dopo aver speso tutti i soldi nella grande Milano si ritrovano con il problema di come tornare a casa. Decidono allora di separarsi per un momento e chiedere l'elemosina per racimolare la cifra necessaria per il ritorno nella loro calda Napoli. Si danno perciò appuntamento alla stazione di Milano nel giro di un'oretta. Dopo un'ora, i due si ritrovano e Ciro chiede ad Antonio come gli sia andata: «Ciro, è proprio vero... i settentrionali sono gente fredda... pensa un po', mi sono camuffato per bene da povero cieco e mi sono messo a Piazza Duomo con un cartello appeso al collo "POVERO CIECO HA FAME.” Ho racimolato solo 11 euro! Invece, a te com'è andata?» E Ciro imbarazzato: «Ho raccolto tremila euro...» Antonio allibito esclama: «E come hai fatto?» «Anto’ ... sono rimasto qui in stazione, ho preso un pezzo di carta e con una matita ho scritto: "POVERO MERIDIONALE VUOLE TORNARE A CASA!"»

IL BELLO E’ FARE FELICI GLI ALTRI Berlusconi, informato su una manifestazione di pensionati, decide di andare a controllare di persona il numero dei presenti al corteo. Sale suo elicottero di Roma con la figlia Marina ed il figlio Piersilvio. Giunto sopra la piazza constata che ci saranno almeno 500.000 persone. Ad un certo punto esclama: “Quasi quasi butto giù una banconota da 100 euro, così faccio felice una persona”. Marina allora gli dice: "Che pensiero carino, papà. Ma perchè non ne butti giù 2 da 50? Cosi ne fai felici 2 di persone!" E Piersilvio rilancia: “Ma, papino, perchè non ne butti giù 5 da 20?, così ne fai felice 5 di persone?” A quel punto si gira il pilota dell'elicottero, romanista sfegatato, e dice: “A Cavalié, ma perché nun se butta giù lei, così de persone contente ne fa 500.000?”

INCOMPRENSIONI DI … GENERE Un uomo sta guidando su una tortuosa e stretta strada di montagna. Una donna guida sulla stessa strada ma in senso opposto. Nel momento in cui si incrociano, la donna apre il finestrino dell’auto e gli grida: "Maialee!!". L’uomo, per un attimo interdetto, apre prontamente il proprio finestrino e risponde: "Puttanaaa!!". Appena l’uomo gira il tornante successivo va a sbattere contro un grosso maiale fermo al centro della strada… Morale femminile: se solo gli uomini sapessero ascoltare… Morale maschile: se solo le donne sapessero comunicare…

Castelli. Una fonte accreditata sostiene che il Presidente George Bush Jr., compreso di chi si trattava, si sia allontanato urlando: “Ma siete pazzi, non possiamo mica bombardare Arcore!!!” La riunione è stata bruscamente interrotta.

EMANCIPAZIONE FEMMINILE

ER CORE DE ROMA E IL “CUCCHIAIO” Francesco Totti, er pupone “core de Roma”, si è schierato apertamente per Rutelli sindaco, facendo il “cucchiaio” a Berlusconi. Ha avuto coraggio; ancor più di quando, ai mondiali di Germania, ha tirato il rigore al 95’ contro l’Australia.

USA 2008: SCANDALO PER FILE SECRETATI VIOLATI Sono stati illegalmente esaminati i file dei passaporti dei candidati presidenziali, è un ex agente operativo della Cia. A finanziare l’operazione pare sia stato un pazzo miliardario che ha deciso di scatenare una guerra contro gli avversari di

“RACCOLTE QUA E LÀ”

Documento conclusivo di un direttivo femminista. “E' ora di finirla con lo strapotere maschile, è necessario affermare la indiscussa superiorità femminile obbligando gli uomini a svolgere tutti quei compiti per anni affibbiati alle donne. Da domani tutti i vostri mariti dovranno: 1) fare le pulizie di casa; 2) fare la spesa; 3) andare a prendere i bambini a scuola.” Al successivo direttivo, verifica dei risultati del documento. Domanda della Segretaria «Allora compagne, come è andata?» Prima risposta: «Sono di origine inglese ed avendo sposato un italiano pensavo che avrei incontrato qualche difficoltà. Ho detto a mio marito: da domani tu dovrai: 1) fare le pulizie di casa; 2) fare la spesa; 3) andare a prendere i bambini a scuola. Il primo giorno non ho visto nulla, ma il secondo effettivamente ha fatto tutto quello che gli avevo ordinato. Seconda risposta: «Io sono di origine francese ed anche io ho sposato un italiano. Ho detto a mio marito: da domani tu dovrai: 1) fare le pulizie di casa; 2) fare la spesa; 3) andare a prendere i bambini a scuola. Il primo giorno non ho visto nulla, il secondo non ho visto nulla, il terzo giorno effettivamente ha fatto tutto quello che gli ho ordinato. Terza risposta: «Sugnu Carmela, sugnu siciliana e mi maritai un siciliano. Dissi a me maritu: da domani tu devi: 1) stuiare la casa; 2) fare la spisa; 3) iri a pigghiari li figgi a scola. Lu primu iornu un vitti nenti, lu seconnu iornu un vitti nenti, lu terzu iornu un vitti nenti, lu quartu iornu accuminciai a vidiri dall'occhiu destru...»


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Speciale Alimentazione

Venerdì 18 Aprile 2008

di Giulia Sapelli Uno dei punti di forza del comparto alimentare cremonese, così come quasi tutto quello italiano, è la rintracciabilità dei prodotti, grazie alla filiera alimentare, che ne assicura la qualità punto per punto. Per filiera alimentare s'intende tutto il percorso che determina la produzione di un prodotto alimentare, quello che succede “dalla terra alla tavola”. Si tratta di un processo

Sicurezza in prima linea con la filiera alimentare ti all'ingrosso e al dettaglio, fino al consumatore. Lo scopo è offrire al consumatore un prodotto di

Controllare il percorso che dal produttore porta il cibo in tavola

...al consumatore

che vede coinvolti tutti gli attori del sistema: agricoltori, produttori di mangimi e sementi, allevatori, industria di trasformazione, trasportatori e distributori, commercian-

qualità, sicuro per la salute, differenziato, a prezzo soddisfacente e distribuito in modo efficace e capillare. L'impegno di tutti i responsabili di ciascuna fase

della filiera alimentare a rispettare tutte le normative e a puntare sulla qualità, è condizione indispensabile per garantire il mantenimento della qualità di ogni alimento, sia in termini di sicurezza sia di gusto. La scelta di puntare sulle filiere alimentari si è fatta strada con l’esigenza di offrire al consumatore risposte certe sul rispetto delle norme igienico-sanitarie nella produzione dei cibi. Con l'acuirsi di queste problematiche, il consumatore vuole scegliere in modo consapevole gli alimenti da portare in tavola e richiede informazioni precise sia sulle caratteristiche del prodotto (metodo produttivo, materie prime, utilizzo di OGM, ecc.), sia sulle garanzie di salubrità dell'alimento. Non vi è dubbio che la rintracciabilità dei prodotti è considerata una vera e propria pre-condizione del nuovo modo di concepire le filiere alimentari. Questa ha la funzione di: individuare le eventuali responsabilità, ritirare dal mercato in modo mirato prodotto non conforme, garantire il consumatore sulla sicurezza alimentare. I presupposti base affinché sia possibile rintracciare un prodotto sono documentare i vari passaggi compiuti lungo la filiera e disporre di

elementi conoscitivi e metodici per gli accertamenti strumentali. La pubblicità sugli alimenti è un altro aspetto estremamente importante poiché i consumatori sono una parte attiva delle politiche alimentari. A questo proposito il Libro bianco della UE fa riferimento a tre linee di azione principali: accrescere la trasparenza sui controlli ed i pareri scientifici, migliorare l'etichettatura dei prodotti (comprendendo anche il difficile problema dell'indicazione delle caratteristiche nutrizionali), regolare meglio la pubblicità sugli alimenti. Secondo le indicazioni di una Direttiva europea, le etichette possono riportare una tabella nella quale è indicato (in kilocalorie) il valore energetico dell'alimento: informazione molto utile per conoscere esattamente quante calorie forniscono 100 grammi del prodotto. Nella stessa tabella è indicata anche la quantità dei principali nutrienti contenuti nel prodotto. Le esigenze generali da rispettare sono che l'etichettatura, la presentazione e la pubblicità dei prodotti alimentari non possono essere tali da: indurre l'acquirente in errore sulle caratteristiche o sugli effetti di tali prodotti ali-

Dal produttore...

mentari, attribuire ad un prodotto alimentare (ad eccezione delle acque minerali naturali e dei prodotti alimentari destinati ad un'alimentazione particolare per i quali esistono disposizioni comunitarie specifiche) delle proprietà di prevenzione, di trattamento e di cura di una malattia umana. Inoltre, l'etichettatura dei

prodotti alimentari deve riportare le seguenti menzioni obbligatorie: la denominazione di vendita (prevista per il prodotto dalle disposizioni comunitarie che a questo si applicano), l'elenco degli ingredienti (preceduti da un'indicazione “ingredienti”; questi devono essere elencati in ordine decrescente di importanza).


Speciale Alimentazione

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Anche il consumatore deve essere oculato La sicurezza degli alimenti è una responsabilità che coinvolge tutti i soggetti della “filiera alimentare”. I produttori di materie prime, le aziende che le trasformano in alimenti finiti, chi li trasporta, chi li vende e chi li prepara nei luoghi pubblici di ristorazione: tutti questi operatori devono seguire regole precise, stabilite dalle autorità competenti, per garantire che gli alimenti stessi siano ineccepibili dal punto di vista della sicurezza. L'industria di prima e seconda trasformazione seleziona le materie prime e si preoccupa di immagazzinarle correttamente fino al momento del loro utilizzo. In seguito le trasforma in prodotti finiti grazie da una parte all'abilità, alle conoscenze scientifiche e alla preparazione tecnica delle proprie maestranze specializzate, dall'altra parte ad impianti e processi tecnologici di grande affidabilità. I prodotti vengono quindi confezionati, etichettati, imballati, immagazzinati e preparati per il trasporto. Una fase, questa, molto importante e delicata che assicura al consumatore un prodotto in perfette condizioni di conservazione. In particolare, per tutti quegli alimenti che devono mantenere determinate condizioni, le modalità di tra-

Fondamentale conservare gli alimenti in modo adeguato

Attenzione alla spesa

sporto diventano fondamentali, ad esempio la «catena del freddo», per garantire stabilmente la consegna di un prodotto ai diversi punti vendita, i quali, a loro volta, sono responsabili della sua

corretta conservazione. L'ultimo anello di questa articolata catena è il consumatore, che sceglie ed è responsabile della fase finale del processo di conservazione, quella casalinga. Per gu-

stare le qualità originarie dei prodotti acquistati è, infatti, indispensabile rispettarne le temperature e le norme di conservazione sia durante il trasporto che a casa. Secondo le statistiche dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, però, ben il 12,9 per cento delle intossicazioni alimentari si verifica nell'ambiente domestico. Il consumatore è, infatti, l'ultimo anello della catena alimentare. Tutto l'impegno dell'industria e degli altri soggetti della filiera, in materia di sicurezza alimentare, è volto a offrirgli un prodotto buono, sano e soprattutto sicuro. E’ bene quindi evitare comportamenti sbagliati, che rischiano di vanificare tutte le misure precauzionali. La prima regola per il consumatore è quindi quella di tenersi aggiornati e informati attraverso la consultazione di fonti attendibili e competenti, ma anche seguire alcune abitudini che consentono di gustare in tutta tranquillità gli alimenti prodotti in Italia. Il momento dell'acquisto è quello in cui il consumatore entra direttamente a far parte della catena alimentare: il consiglio più utile è controllare attentamente l'etichetta. Carne, pesce, latte e derivati freschi, cibi preparati pronti per la cottura non de-

vono superare determinate temperature, e devono essere riposti subito nel frigorifero di casa, preferibilmente negli scomparti più idonei a seconda della temperatura indicata sull'etichetta. Una volta portata a casa la spesa, è molto importante conservarla correttamente seguendo le modalità di conservazione che si trovano sulle confezioni. Rispettarle significa garantire il mantenimento delle proprietà organolettiche come di quelle igieniche. Anche la raccomandazione di conservare alcuni prodotti confezionati in “luogo fresco e asciutto” è un suggerimento essenziale per mantenere inalterate qualità, sicurezza e bontà dell'alimento. Anche i cibi surgelati riportano indicazioni di durabilità e istruzioni per la conservazione: rispettarle consente di consumare gli alimenti in tutta sicurezza. Inol-

tre, sulle confezioni è sempre riportata l'avvertenza che il prodotto, una volta scongelato, non deve essere ricongelato. Anche in questo caso l'attenzione dedicata alla preparazione può fare la differenza. E’ indispensabile seguire le norme di preparazione indicate sulle confezioni assieme alle principali norme di igiene (lavarsi le mani, mantenere puliti gli strumenti da cucina, non lasciare i cibi freschi fuori dal frigorifero per molto tempo, ecc.). Questo consente non solo di garantire la sicurezza dei cibi ma anche di mantenere tutte le proprietà di ogni alimento. Nel caso si trovi un prodotto avariato, la cosa va segnalata direttamente all’azienda produttrice. In alternativa il consumatore può segnalare il problema al commerciante, oppure, in casi più gravi, rivolgersi alla Asl di zona.


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Speciale Edilizia

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Di Giulia Sapelli Il sogno di possedere una piscina nella propria abitazione è comune a molte persone. Sicuramente si tratta di una necessità sempre più presente per evadere dai problemi quotidiani e regalarsi un momento di relax. Ma come poter realizzare una piscina nel proprio giardino? Sicuramente non è un’impresa facile, a partire dalla scelta. Esistono infatti numerosi tipi di piscine e altrettanti modi di costruirle. La costruzione varia da ca-

Una piscina in giardino? Alcuni suggerimenti economica. In primo luogo è necessaria una progettazione precisa degli elementi plastici e degli spazi ad essi collegati,

Prima di tutto bisogna considerare gli spazi disponibili

Sempre più persone vogliono la piscina in giardino

so a caso e va adeguata allo spazio che si ha a disposizione, ai desideri della famiglia e alla disponibilità

sia nel caso di una piscina coperta che, viceversa, in un intervento all'aperto. Non si deve dimenticare che l'area

occupata dalla vasca e l'intorno specifico devono essere organizzati in maniera da offrire un ambiente tranquillo e sereno, come si addice a chi desidera tuffarsi in un bagno ristoratore. Dal punto di vista tecnico ci sono differenti materiali e soluzioni che vanno scelte in base alle aspettative del cliente ed in base alla zona in cui effettuare la costruzione. Uno dei problemi tecnici da risolvere quando si installa un impianto del genere è quello relativo alla temperatura dell'acqua. Secondo le zone climatiche e secondo la tipologia della vasca, coperta o all'aperto, comunque è legittimo pensare come affrontarlo e risolverlo. In definitiva il riscaldamento, in ogni frangente, si è sempre dimostrato oneroso, ma in questo caso vi è una soluzione che sembra essere stata studiata appositamente: i pannelli solari. Anche se il costo iniziale potrebbe sembrare sostanzioso (dipende dalle temperature di progetto e dalla quantità d'acqua da scaldare), alla fine e nel giro di pochi anni i collettori che funzionano semplicemente con il sole sono largamente da considerare economici.

Ottima idea la copertura in legno

Una piscina coperta, anche se destinata esclusivamente ad uso sportivo, non differisce molto da qualunque altro tipo di piscina: impianto di adduzione, di scarico, filtri, riscaldamento dell'acqua e, in questo caso, riscaldamento degli ambienti nella stagione fredda ed il problema della condensa. Bisognerebbe pensare ai pannelli solari almeno come integratori di fonti energetiche tradizionali, mentre la struttura portante, e soprat-

tutto la copertura, potrebbero essere realizzate in legno. Ci sono altri materiali che assolvono egregiamente lo scopo, ma forse mai come in questo caso il legno deve essere preso in considerazione. E' chiaro che non si possono indicare preventivi senza avere almeno alcuni elementi di calcolo su cui basarsi, ma una idea di massima la si può dare. Anche con poche migliaia di euro o, per un impianto che possa

veramente definirsi tale, con qualche decina di migliaia di euro, si può ottenere quello che appare a molti solo un desiderio. In fondo ciò che piace non ha prezzo. Ognuno vuole la propria casa funzionale, comoda e bella ed è disposto anche a grossi sacrifici prima di vederla realizzata: una piscina non differisce da questo, è un elemento della casa, un pezzo forte, ma che darà poi le dovute soddisfazioni e ne vale la pena.


Speciale Fai da te di Enisa Gordani Sempre più persone scelgono di risparmiare, e affidano quindi alle proprie abilità le piccoli riparazioni di casa. Evitare di chiamare un professionista, infatti, permette un notevole sospiro di sollievo per il portafogli. Ecco quindi alcuni semplici consigli per tenere la casa sempre efficiente utilizzando le proprie mani. Acquistare dei prodotti, parlare con un tecnico la “stessa lingua” significa vedere il proprio lavo-

«Fai da te»: risparmio e grande sodisfazione sul stato fisico, per esempio il giallo è un colore eccitante, vivace e stimolante. Rispecchia i colori del sole,

Un colore ottimale

ro svolto ad Hoc e risparmiare sia tempo che soldi. Una delle più classiche azioni è quella della tinteggiatura. Ogni colore ha il suo significato, è un fatto risaputo che proviene da attenti studi psico-fisici. Infatti i colori che ci circondano donano degli effetti al stato d’animo, influendo sul umore e

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della luce, della fiamma e dell’aria, certamente è un colore originale. L’aranncio è un colore antidepressivo, digestivo e stimolante. Rispecchia i colori della gioia, del calore e della magnificenza. Il rosa è un colore curativo, distensivo e antistress. Rispecchia i colori della purezza, dell’infanzia e

della fioritura. L’azzurro è un colore calmante psicofisico, dona fiducia. Rispecchia i colori dell’acqua, del mare, del cielo e dello spazio. Il viola è un colore rilassante e favorisce la meditazione. Rispecchia l’adolescenza, gravidanza, incantesimo, il sogno. Il marrone è un colore calmante e rassicurante. Rispecchia la maternità, la terra e la materia. Il grigio è un colore che viene utilizzato per dare rilievo ai colori sopra elencati. Solitamente è associato alla pietra Per una pittura a base naturale serve una miscela di componenti naturali come latte, caronato di calcio, grassello di calce, olio di lino, cellulosa, tuorlo, albume, oli essenziali ed estratti naturali, insomma tutti gli ingredienti che non danno cattivi odori presenti dopo una ristrutturazione. Questo tipo di tinte possono essere applicate su pareti appena costruite, cartongesso, gesso scagliola e su vecchie pitture sintentiche, tempera, lavabile per interni. Il trattamento è altamente coprente e traspirante, infatti previene anche muffe. Il consiglio offerto è quello di applicare il prodotto a pennellessa, dopo aver diluito il prodotto con acqua pa-

Ridare colore alla casa: i tipi di pittura e gli strumenti da usare

Tutti gli strumenti si trovano in Ferramenta

ri al 10 o 15%, si deve mescolare bene, evitare cosi dei possibili e fastidiosi grumi nella miscela. E’ bene ricordare che questo tipo di pittura, che essendo naturale non emette

odori fastidiosi, è innoqua al suo utilizzo e non crea screpolature o pellicolature come quelle sintetiche. Inoltre in commercio esistono tinte estratte da frutti, fiori, radici, minerali ed altre

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sorgenti naturli, utilissime per dare colore alla tinta di base bianca, basta miscelare progressivamente alla pittura fino ad arrivare alla tonalità desiderata. Si consiglia di controllare bene le dosi di utilizzo per poter avere nuovamente la stessa tonalità nel caso finisse la prima mescola. Ovviamente provare prima su un pezzo di parete il colore e ricordare di creare il colore preferito in un secchiello differente da quello bianco di base. Prima di iniziare il “nuovo trucco” nella casa bisogna necessariamente procurarsi tutto l’occorrente, per avere tutto quello che serve a portata di mano e sapere a cosa serve. Normalmente l’attrezzatura necessaria alla decorazione pittorica di casa si puo trovare in ferramenta o in negozi specifici per la pittura come pennellesse adatte a coprire ampie superfici, pennello piatto con un lungo manico per rifinire angoli, zone difficilmente raggiungibili e termosifoni, spatole di acciaio con manico in legno per stuccature, rulli di varie dimensioni per grandi superfici, spugne naturali e stracci in cotone, teli in plastica per coprire accuratamente i vostri mobili, scotch in carta da 2 e 4 cm, carta vetrata da "80" per togliere grossi residui di stucco, carta vetrata da "180" per togliere piccoli residui di stucco, guanti in gomma foderati per proteggere le mani. Pitturare la casa spesso può sembrare un gran lavoro fisico e mentale. Ma se associato a creatività e prodotti di un certo tipo può trasformarsi in un lavoro piacevole e gratificante.


C ultura&S pettacoli

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Il 19 aprile As.Li.Co presenta il dramma giocoso «Così fan tutte»

Storia d’amore e infedeltà sul palco del Ponchielli di Silvia Galli

A

Appuntamento sabato 19 aprile alle 17, al Ponchielli, quando As.Li.Co Opera Domani XII edizione 2008, presenterà «Così fan tutte ovvero le necessità del cuore», dramma giocoso in due atti KV 588 con musica di Wolfgang Amadeus Mozart per la regia di Deda Cristina Colonna. «Il nostro Così fan tutte» spiega la regista «è incentrato più sul tema della libertà di scelta che su quello tout court dell'infedeltà. Dietro lo scherzo attuato da Ferrando e Guglielmo ai danni delle loro fidanzate - quella specie di gioco dei quattro cantoni in cui in palio c'è il cuore - non c'è soltanto il parere cinico di Don Alfonso sulla presunta infedeltà connaturata nelle donne. Ci sembra piuttosto di vedervi un'occasione data ai quattro protagonisti di gustare il sapore della libertà. Così fan tutte è la storia della crescita di questi giovani attraverso l'itinerario dettato dalle “necessità” di quel cuore che, lasciato libero di scegliere, li porta

ad innamorarsi veramente e a scoprire la profondità delle passioni e dei sentimenti. Di fronte alla possibilità di essere liberi, i protagonisti dell'intreccio reagiscono in modo assai diverso: Ferrando e Guglielmo scoprono la parte migliore di sé e diventano seduttori affascinanti, spigliati, spiritosi, attenti ed appassionati, mentre di fronte al tradimento saranno rispettivamente addolorato ed infuriato. Dorabella prova un'ebbrezza quasi istantanea e reagisce con entusiasmo, travolgendo anche Fiordiligi, che invece ha paura della libertà e tenta in ogni modo di resistere» La trama: Fiordiligi e Dorabella sono due sorelle la cui vita scorre tranquilla, scandita dalle visite dei loro noiosi fidanzati, Guglielmo e Ferrandoi. Con loro vive Despina, la cameriera. I due fidanzati sono militari ed hanno per amico Don Alfonso, un filosofo da strada convinto di sapere tutto sulle donne, che ritiene tutte infedeli, per natura. Guglielmo e Ferrando invece sono sicuri

della fedeltà delle loro fidanzate e pur di smentire Don Alfonso, accettano per scommessa di mettersi ai suoi ordini per un giorno e di fare uno scherzo alle ragazze per met-

Un momento dello spettacolo terle alla prova. Don Alfonso fa travestire i due fidanzati, che hanno finto di partire in guerra, e li presenta alle ragazze come loro spasimanti. Le signorine non li riconoscono, ma ancora tristi per la partenza dei fidanzati ed indignate per la presenza dei corteggiatori in casa loro, li allontanano in malo modo. Despina incoraggia le ragazze ad accettare la corte dei due

gentiluomini. Dorabella è subito tentata dalla possibilità di scegliersi un nuovo fidanzato, mentre Fiordiligi resiste strenuamente. Le due sorelle finiscono per cedere ma…senza saperlo scelgono l’una il fidanzato dell’altra! Dorabella cede per prima alla corte di Gugliemo, e infine cede anche Fiordiligi. I due ragazzi si ritrovano sconsolati a dar ragione al cinico Don Alfonso. La situazione è complicata: le ragazze hanno addirittura deciso di sposare i due nuovi corteggiatori! Don Alfonso chiede ancora una volta l’aiuto di Despina. La furba si traveste da notaio e finge di redigere un contratto nuziale. Al momento delle firme però risuona il coro dei finti militari, di ritorno dalla battaglia. I fidanzati stanno tornando. Ferrando e Guglielmo si nascondono, mentre le due ragazze, terrorizzate, si rivolgono tremanti a Don Alfonso. Poco dopo i due ragazzi escono dal nascondiglio, svelando il loro travestimento. Fiordiligi e Dorabella, sbigottite, chiedono perdono. Don Alfonso spiega loro lo scherzo e chiude l’incidente con una bella risata: meglio imparare a prendere le cose per il verso buono!

Puddu e Orchestra di Mantova in concerto Ancora l’Orchestra da Camera di Mantova, per una serata che intende chiudere in bellezza la stagione concertistica al Ponchielli all’insegna del divertimento, mercoledi 23 aprile, alle 21. Tutto il programma del concerto, infatti, è imperniato su pagine strumentali del Novecento caratterizzate dall’ironia e dal sorriso. Accanto alla famosissima Simple Symphony di Britten, spiccano tre pagine di raro ascolto come il Divertissement di Ibert la Fantasia para un Gentilhombre per chitarra e orchestra (1954) di Joaquin Rodrigo, Cantus in memory of Benjamin Britten di Arvo Pärt, Pastorale d’été di Arthur Honegger. Il concertistica Giovanni Puddu, suonerà con la chitarra dell’avvocato Cesare Gualazzini del 1966. In seno al processo di rinnovamento che attraversa il mondo della chi-

tarra Puddu, quarantenne interprete cagliaritano, rappresenta oggi una delle figure dal profilo più alto. Viene indicato dalla critica specialistica più autorevole come «uno dei campioni riconosciuti del repertorio moderno e contemporaneo che operano al presente per tracciare nuove vie nel campo dell'interpretazione musicale sulla chitarra». Formatosi attraverso un percorso culturale centrato sul principio dell' interazione tra i differenti saperi musicali ed umanistici, ha frequentato scuole chitarristiche di estrazione eterogenea, prendendo le distanze da ogni forma di rigidità settaria: da Angelo Gilardino a John Williams, da Oscar Ghiglia a Manuèl Barrueco, da Alìrio Diaz a Leo Brouwer. Insignito dei più alti riconoscimenti nelle principali competizioni internazionali, ha intrapreso una

attività concertistica che lo ha condotto con successo in Europa, nelle Americhe, in Giappone, in India ed in Australia. Oltre che in veste solistica, si esibisce in duo con il fratello Luigi ed in formazioni cameristiche con partners di assoluto prestigio. Interessato a tutte le forme musicali, Puddu ha rielaborato concertisticamente numerosi brani inediti o infrequentati della letteratura originale del secolo XIX ed è assiduamente impegnato, con prime esecuzioni e pubblicazioni di brani a lui dedicati. Grande parte dell’energia di questo versatile musicista è stata orientata in direzione dell'elaborazione di una metodologia dell’interpretazione fondata su rigorose basi scientifiche ed applicata ad una vocazione didattica che ha assunto i caratteri connotativi di un'autentica Scuola esecutiva.

TEATRO PONCHIELLI

«Canto perché non so nuotare... » Ranieri in concerto il 22 aprile Massimo Ranieri sarà a Cremona con il suo tour il prossimo 22 aprile alle 21presso il teatro Ponchielli, con «Canto perché non so nuotare…. da 40 anni» Massimo Ranieri torna ad esibirsi con uno spettacolo che ha i colori e le emozioni di un grande show. Anche questa volta Ranieri canta i suoi brani più famosi e tanto amati dal pubblico ma oltre a questo esegue per la prima volta alcune fra le più belle canzoni d’autore degli ultimi decenni: brani di grandi cantanti come Battisti, Battiato, Mina ed altri. In scena con Ranieri un’orchestra di tutte donne ed un corpo di ballo sempre completamente al femminile. Coreografie di Franco Miseria arricchite dai costumi di Giovanni Ciacci che rendono ogni brano un

quadro a sè. Nello spettacolo scritto con Gualtiero Peirce, lo showman canta, balla e recita raccontando tappe emozionanti della sua vita. Suo compagno di viaggio è anche il piccolo Lele D’Angelo nei panni di un amico immaginario che sorprenderà gli spettatori con un numero degno di Brodway. «Il progetto è nato sette mesi fa» ha spiegato Ranieri in un’intervista «e da allora è una marcia trionfale. Cento repliche in nove mesi, ovunque il tutto esaurito, ma sono ansioso ed emozionato di tornare nella “casa” da cui sono passati tutti i grandi attori». Il cantante ha voluto puntare sul teatro, invece di ritirasri in silenzio e di puntare sul suo successo Perdere l’amore. «La mia fortuna? E’ stata incontrare Mauro Bolognini».

TEATRO COMUNALE

A Casalmaggiore un’opera di Vacis «Viaggiatori di pianura» in scena Ultimo appuntamento al teatro comunale di Calsamaggiore domenica 20 aprile alle 21, con «Viaggiatori di pianura» di Gabriele Vacis e Natalino Salasso, con Laura Curino, Natalino Balasso, Cristian Burruano. Nel vagone di un treno che attraversa la pianura si incontrano casualmente alcuni viaggiatori. Non lo sanno, ma hanno qualcosa in comune: sono in qualche modo dei reduci. Cominceranno a raccontarsi le proprie storie e scopriranno di essere tutti scampati all’acqua. L’acqua del Polesine, l’acqua di New Orleans, l’acqua dello Tsunami, l’acqua dei mille posti inondati, più o meno conosciuti:

vicende terribili, dalle quali chi è riuscito a sopravvivere ha ricavato una nuova consapevolezza della precarietà umana ed ha trovato la forza per continuare a vivere. Tutto sembra prendere il tono di una sfida a chi l’ha scampata meglio. Ma alla fine qualcuno non la conta giusta. Chi è? E perché sta vivendo la vita di un altro? Il testo è carico di suggestioni e di richiami sapientemente calibrati tra il patetico e l’ironico, e di una recitazione che non è mai piatta e didascalica, ma si sviluppa in un incalzare continuo, aggiunge ritmo al ritmo, si ferma un attimo per rifiatare e poi, ancora più gagliarda, riparte.


Cultura

Venerdì 18 Aprile 2008

SFOGLIANDO a cura di Edizione Nuovi Autori

«Tra gola e cuore» Un argomento forte quello del libro «Tra gola e cuore» di Fabio Aviano. Bulimia e anoressia possono considerarsi due facce della stessa medaglia. il controllo sul cibo, che accresce l’autostima. Il rapporto che quindi si viene a creare tra la persona e il cibo è una via per cercare di realizzare l’identità, minacciata da chi non permette all’individuo di essere quello che è: questo è ciò che è successo a Fabio, che ha tentato per ben dieci anni di mantenere sotto controllo la propria vita, le proprie sofferenze e il proprio mondo. In una società in cui è automatico associare l’idea della persona anoressica o bulimica a un soggetto di sesso femminile, per un uomo è ancora più difficile combattere: Fabio è riuscito a farlo, ha vinto questa malattia e ora desidera che la sua testimonianza sia la dimostrazione che riappropriarsi della propria identità è possibile.

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RACCONTI DI UN’INSEGNANTE VIVACE

«

Da: «Storia di Max»

Ciao, ti aspettavo!». Un’espressione di stupore incredulo si era dipinta sul suo viso di bambino adulto, e in un’istante dieci anni erano passati in quegli occhi rabbuiati. «Nessuno ti ha mai detto di attenderti vero?». Nessuno aveva mai fatto salti di gioia nel vederlo. Avevo letto la cartella che lo accompagnava nel passaggio da un posto all’altro. - Incendiario, con marcati atteggiamenti asociali , pericoloso per sé e per gli altri - Le parole che tanto mi avevano impensierito non avevano trovato riscontro nel suo sguardo.Il mio istinto di insegnate aveva avvertito quanti rifiuti e quanti orrori aveva subito e visto. Mi sono chie-

sta quante case aveva cambiato, spostato di qua e di là dai servizi sociali, zelanti per la carità, con psicologi forse preparati, ma sicuramente con gli occhi sull’orologio. Avevo visto in lui una piccola luce di speranza quando gli avevo detto che lo stavo aspettando. Quella luce non l’avevo accesa io ma i genitori affidatari che l’avevano preso in cura per un anno. Poi era stato riconsegnato alla famigla quando il padre finalmente era sparito al suo paese a picchiare altri che non sua madre e i suoi fratelli: sei vite che tutte insieme non ne facevano a decente. Nella

«Rassegna d’arte», al via un concorso aperto a tutti

L’atelier Zumbolo di via Zucchi Falcina (Soresina) organizza il concorso denominato «Rassegna d’arte 20 x 30». Si può partecipare all’iniziativa esponendo non più di due opere a tema libero. L' adesione è aperta a tutti, versando la

«So che imparerà a vivere da solo» classe era girata la voce del suo arrivo, e i maschietti erano su di giri: arriva un picchiatore, sa tutto sui fiammiferi, la segatura e la benzina degli accendini. Passavano i giorni e non succedeva niente, non aveva picchiato nessuno, di fiammiferi nemmeno l’ombra. Ogni mattina vestito di un sorriso appena accennato mi attendeva sulla porta della scuola. Certo aveva cambiamenti di umore, viveva silenzi chiusi nella malinconia, seguiti da improvvisi scoppi di rabbia. Ritardi e applicazioni continue, caparbie oltre ogni previsione. Voleva imparare a scrivere, i capelli

ricciuti a cascata sul foglio. Poi c’era il giorno spaventoso: lunedì. Doveva smaltirsi la lontananza dalla scuola. Io, la sua maestra, dovevo lasciarlo andare il sabato, sperando di aiutarlo a diventare un po’ più paziente, un po’ più forte, più determinato. Abbiamo passato insieme due anni e aveva “passato” la quinta lasciando con un palmo di naso chi aveva previsto solo incendi, scazzottate, gazzarre di ogni tipo. Durante la prima media l’ho visto tre volte, ma mi aveva regalato una biro con un biglietto «Sono stato bene con te». Ogni tanto mi aspettava davanti al cancello della scuola, aveva una bicicletta. Mi sorrideva e se ne andava salutandomi. Io pensavo “ Sta mettendo le ali , io so che saprà volare da solo “.

somma di 10 euro. Per la prima opera e 5 euro per la seconda. Vengono ammesse tutte le tecniche esecutive. I lavori verranno consegnati all' atelier entro domenica , tutti i giorni dalle 17 alle 19.

LO SPAZIO DELL’ARTE

«Dipingere sulla porcellana», Zavattoni a Soresina

D

ipingere sulla porcellana», cosi si intitola la mostra di Rose Maria Zavattoni che si apre sabato 19 aprile alle ore 17, presso la Sale del Podestà di Soresina e rimane aperta fino al 4 maggio secondo i seguenti orari feriali dalle ore 17 alle 19, festivi dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19, l’ingresso è libero per tutti. L’esposizione, che vanta il patrocinio dell’amministrazione locale, propone vasi, anche di grani dimensioni, tazze, piatti e altri contenitori di ceramica dipinti con la tecnica del cosiddetto “terzo fuoco”, dalla nota e apprezzata artista che vive e opera in paese. La presentazione delle opere e la mostra sono curate dallo studioso d’arte Simone Fappanni, mentre l’allestimento è condotto sotto la

L’arte della pittura su porcellana

supervisione di Roberto Dellanoce. Durante l’inaugurazione, accompagnata da immagini delle opere esposte, si terrà un recital di poesie. La lettura dei test, che fanno riferimento alla produzione della Zavattoni, è affidata agli amici del teatro Franco Arcari. Nella presentazione Fappanni scrive: «In questa interessante rassegna è possibile ammirare l’ampia e

articolata produzione di questa nota e apprezzata creativa che, come la stessa afferma, dipinge su porcellana come dipingere su tela. Sempre avvalendosi della complessa tecnica del “terzo fuoco” che conduce a risultati di intenso equilibro e armonia. Ciò risulta alquanto evidente scorrendo gli oggetti che la Zavattoni dipinge con notevole trasporto come tanti elementi d’uso quotidiano».

Ma pure per quelli che adorano gli ambienti, anche domestici, conferendo agli stessi un tocco veramente artistico, imprimendo sulla superficie, bianca in origine, i più diversi soggetti. «In tutti gli oggetti da lei dipinti ci sono le tracce di un gusto e un senso per il bello che certamente richiama notazioni romantiche e poetiche» continua Fappanni. «Ad un oggetto comune l’artista riesce a conferire, anche se questa espressione poco accademica ma assolutamente funzionale per chiarire il senso di questo iter compositivo, una artisticità conclamata e ed evidente». Questa mostra personale della Zavattoni invita tutti coloro che sono amanti del gusto e del senso per il bello, che adorano gli ambienti e oggetti, anche domestici, con un tocco artistico. Enisa Gordani

Iconografia sacra: come riconoscerla Circolo Atalante di Cremona e la delegazione cremonese del Fai, con il patrocinio di Provincia e Comune, organizzano la conferenza intitolata «Elementi di iconografia sacra - riconoscimento dei soggetti raffigurati nelle opere d’arte da catalogare in emergenza». La conferenza si terrà martedì 15 aprile alle ore 18.30 presso la sala Cisvol di via San Bernardo 2 e sarà introduttiva ad una serie di incontri dedicati alle tematiche della protezione civile e in particolare alla salvaguardia dei beni culturali nel corso delle emergenze. Di questo si occupa da anni il Circolo Atalante all’interno del sistema del volontario di protezione civile della Provincia di Cremona. Umberto Maggio sarà il relatore, restauratore ed esperto di iconografia sacra. Il Circolo unisce le attività operative a quelle di studio e approfondimento dei temi legati al vasto mondo dei bene culturali. La conferenza di martedì prossimo sarà la prima di un ciclo tenuto da Maggio, che da lungo tempo collabora con l’università di Napoli e con la Sovrintendenza campana, oltre ad aver svolto la sua opera di restauratore nelle emergenza in Umbria, Marche, Vicenza e MolIse. L’ingresso alla conferenza è libero per tutti.


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Cultura

Venerdì 18 Aprile 2008

La figura femminile nell’opera di Mori La mostra, di iniziativa dell’Apic, sarà aperta fino al 27 aprile, presso il Centro Culturale San Vitale di Silvia Galli

L

a mostra di Giorgio Mori, pittore del 900, inaugurata nell'ex chiesa di San Vitale resterà aperta fino al 27 aprile. Virtuoso del pennello, Mori dipinge figure femminili, madri, figure sacre e ballerine. Una mostra per celebrare 60 anni di pittura di uno tra i nostri pittori contemporanei più conosciuti ed apprezzati. Il nuovo progetto che Apic ha organizzato nella ex Chiesa di San Vitale ripercorre la lunga ed intensa parabola artistica di Mori, dagli anni 50 ad oggi. Sulle 70 opere in mostra, la maggior parte è dedicata alla “donna”. Sono donne tratteggiate negli affetti familiari, prese nelle relazioni quotidiane o al lavoro nell'arte. Donne del quotidiano o artiste. Così le vede

Mori. «E' un'antologica ad andamento cronologico» puntualizza la critica d’arte Tiziana Cordani «che rende conto dei cambiamenti di pittura dell'artista dagli anni 50 ad oggi, si passa da uno stile tardo novecentista, concreto, vicino a Sartori, con il quale intrattiene una lunga amicizia, passando per il chiarismo, per arrivare alle ultime forme caratterizzate da una bella libertà cromatica, con macchie molto luminose che dominano il tessuto della tela». Nell'allestimento una piccolissima selezione d'opere è dedicata agli acquerelli, prevalgono gli oli su tavola o su tela. «C’è qualcosa che può esprimere la delicatezza dell’animo? Qualcosa che sia altrettanto lieve, altrettanto puro, altrettanto soave? C’è qualcosa che può esprimere la comunione spirituale, l’intimità nascosta e pudica, la

L’inaugurazione della mostra

leggerezza dell’esistere, al di là ed al di sopra della fatica e della sofferenza? C’è, soprattutto, qualcosa che sappia dire l’essenza, l’eternità della quintessenzialità di un essere?» continua Cordani. «Ebbene, se c’è, altro non può essere che la pittura di

Giorgio Mori e, particolarmente, quella sua pittura che intessa ogni sua espressione attorno ad un tema dominante ed esclusivo: la femminilità. Se dipingere assurge, in qualche misura, a ricercare per empatia una qualche nascosta briciola di

verità, l’artista cremonese la rileva, come un rabdomante del pennello, nei più nascosti aspetti della forma e della sostanza dell’essere donna». La donna è, nella pittura di Mori, una sorta di poliedrico universo, le cui mille sfaccettature vanno a costituire una unità di rara perfezione e bellezza. «Non è, tuttavia, la gentilezza delle forme, la squisitezza delle ossature, la regolarità dei volti o l'eleganza delle posture che intrigano davvero l’animo di questo uomo gentile, di questo professore che ha fatto dell’arte molto più che una professione esercitata con competenza e dignità» spiega ancora la critica. «Ciò che affascina ed intriga è il mistero della femminilità, le sue molte facce, il modo sereno di essere donna che lavora, la affabilità dell’essere amica, la dolcezza dell’essere madre, la sensualità laten-

te e pudica che suggerisce l’amante… tutto elaborato restando in una misura di assoluta padronanza delle emozioni, fuori dal gioco selvaggio delle passioni, e pure senza sentimentalismi di sorta. La femminilità carpita, allora, alle tante donne che, modelle, amiche, moglie, madre, gli sono state ispiratrici, altro non diviene che riflesso intenso di uno status particolarissimo, segno di una superiore armonia e, come tale, assume tutte le connotazioni di una definizione atemporale ed universale, cosicché le tante facce delle donne raffigurate da Giorgio Mori perdono la propria individualità per divenire il parametro di una qualità femminile che in ognuna è contenuta, ma che in ognuna assume una sfumatura del tutto personale». La mostra è aperta tutti i giorni, ore 9-13; 15-19.

Appuntamenti a Cremona e dintorni... ARTE & CULTURA

Fino al 19 aprile 08 CREMONA FIERA FIERA DEL LIBRO i libri delle maggiori librerie di Cremona, a disposione del pubblico, per la consultazione e la vendita diretta. Galleria XXV Aprile. Orario: dalle ore 9. Fino al 27 aprile 08 CREMONA MOSTRA GLI SVASSI Fotografie di Antonio Barisani e Giacomo Piccolo - a cura del Sistema Museale della città di Cremona e International Inner Wheel Club di Cremona. Museo Civico di Storia Naturale Parco del Vecchio Passeggio. Orario: dal martedì alla domenica 9 - 13 (chiuso il lunedì). Fino al 28 aprile 08 CREMONA MOSTRA MATERIE OSCURE Andrea Caretto e Raffaela Spagna - a cura di Dino Ferruzzi e Gianna Paola Machiavelli - inaugurazione Sabato 29 marzo, ore 18. Crac c/o Liceo Artistico Statale Bruno Munari - via XI Febbraio, 80. Orario: dal lunedì al venerdì 1016; sabato 10-13 e per appuntamento; festivi chiuso. Fino al 10 maggio 08 CREMONA MOSTRA NUDI IN VOLO

Mostra personale d'arte di Ester Leli Associazione culturale Arte contenporanea - Via Palestro 58. Orario: su appuntamento. Il giorno dell'inaugurazione alle ore 18. 19 aprile 08 CREMONA CONFERENZA ALIMENTAZIONE TRA SCIENZA E CONOSCENZA Le abitudini alimentari a confronto con la scienza e le nuove tecnonologie. Camera di Commercio di Cremona - Via Lanaioli, 7. Orario: dalle 9 alle 13. 19 aprile 08 CREMONA CONVEGNO SCIENZE DELLA MOTRICITÀ UMANA Esiti di una ricerca in ambito educativo. Palazzo Cittanova - Corso Garibaldi 120. Orario: ore 14,30. 19 aprile 08 CREMONA CONVEGNO DIRITTI UMANI,UGUAGLIANZA E DIFFERENZE A PARTIRE DALLA COSTITUZIONE Piercamillo Davigo incontra gli studenti e la città. Palazzo Cittanova, Corso Garibaldi, 120. Orario: ore 10,45. 19 aprile 08 CREMONA GIORNATA INFORMATIVA E TEST IMMEDIATO DELLA TRANSAMINASI Terza giornata cremonese di informazione e prevenzione delle malattie del fegato. Galleria XXV Aprile. Orario: dalle 9,30 alle 19. 22 aprile 08 CREMONA VIDEOPROIEZIONI E COMUNICAZIONE

A cura di Alberto Mori - un progetto per avvicnare studenti ed esterni a confrontarsi con il testo poetico in rapporto alle più complesse dinamiche della comunicazione dei nostri tempi. Crac c/o Liceo Artistico Statale Bruno Munari - via XI Febbraio, 80. Orario: ore 16. 24 aprile 08 STAGNO LOMBARDO PROIEZIONE Filmato con testimonianze relative alla giornata 25 Aprile 1945 serata con proiezione. Sala Consiliare. Orario: ore 21.

MUSICA

19 aprile 2008 CREMONA CONCERTO PRELUDIO D'ORGANO IN CATTEDRALE Meditazioni musicali ante missam con gli organi Mascioni (1985) e Giani (1999). Cattedrale. Orario: ore 17,45. 19 aprile 2008 SORESINA CONCERTO Asilo Republic «Tributo a Vasco Rossi». Teatro Sociale - Via Verdi, 23. Orario: ore 21,15. 22 aprile 08 CREMONA CONCERTO CANTO PERCHÉ NON SO NUOTARE, DA 40 ANNI! Massimo Ranieri in concerto.

Teatro Ponchielli Orario: ore 21. Costo platea e palchi 51,50 euro; galleria numerata 40 euro; galleria non numerata 25 euro; loggione numerato 34 euro; loggione non numerato 20 euro. 23 aprile 08 CREMONA CONCERTO ORCHESTRA DA CAMERA DI MANTOVA Giovanni Puddu, chitarra - Carlo Fabiano, primo violino. Teatro Ponchielli. Orario: ore 21. Costo: platea e palchi 24 euro; galleria 13 euro; loggione 10, euro.

SPETTACOLO

19 aprile 08 ROMANENGO DANZA U PIPE Atsushi Takenouchi (Giappone), in collaborazione con SpazioNU. Teatro Auditorium G Galilei. Orario: ore 21,15. Costo: 10 euro. 20 aprile 08 ROMANENGO PROSA VIAGGIATORI DI PIANURA - ACQUE MOBILI Ata - Teatro Regionale Alessandrino - Laura Curino, Natalino Balasso, Cristian Burruano. Teatro Comunale - via Cairoli, 53. Orario: ore 21. Costo: platea e palchi 17 euro; loggione 11 euro; ridotti 14 euro.

ALTRO

20 aprile 08 CREMONA MERCATINO CURIOSITÀ IN PIAZZA Mobili, stampe, libri, curiosità, dipinti, collezionismo, cornici, oggettistica. Centro storico. Orario: ore 9. 20 aprile 08 CREMONA CREMONA DEI BAMBINI PESCIOLINI Laboratorio di costruzione di pesci. Museo di Storia Naturale - parco del Vecchio Passeggio - v.le Trento Trieste, Orario: ore 16. 24 aprile 08 SONCINO CENA ELFICA Secondo Grande Evento Fantasy dedicato al Medioevo Fantastico - cibi e bevande tratte da ricette originali dalla “Terra di Mezzo” su prenotazone, fino ad un max di 120 persone. Rocca di Soncino. Orario: ore 20. Costo: 90 euro - 35 per bambini fino a 7 anni.

SPORT 19 e 20 aprile 08 cremona 24H Mtb Seconda tappa, delle otto previste, del circuito nazionale delle 24 ore di mountain bike, organizzata dal team cremonese Kula Mula e dal team trentino Val Rendena. Parco al Po - Sabato, 10 (check in) - 14 (partenza) - Domenica 8 (check in ) - 10 (partenza).


Zibaldone

A cura del Circolo Culturale "Arcangelo Ghisleri"

Venerdì 18 Aprile 2008

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Strane scie chimiche - Soluzioni dall’alto (Operazione “Mankind survival”)

CHE COSA E’ MAI LA POESIA?

Vª puntata - LA RELAZIONE DEGLI ESPERTI

Giorgio Caproni

di Calliope & Urania

I

l Presidente della Commissione non dette tempo ai suoi interlocutori di riaversi dalla sorpresa per il discorso che aveva tenuto loro ed introdusse due personaggi che sedevano tra i banchi degli esperti. -Signori, vi presento il responsabile dell’Istituto Pasteur di Parigi, il dottor Jean Luc Dominici, che vi informerà sul genere dell’operazione che è nostra intenzione realizzare.Si alzò a quelle parole, avviandosi verso il podio, un signore corpulento sulla cinquantina che sembrava più un gourmet che uno scienziato, il quale esordì con una voce tonante, imponendosi sul rumore di fondo dei motori nucleari della nave ed agitando le mani grandi come palette da ping pong. -Signori ministri, la soluzione proposta è una soluzione chimica: si tratta di irrorare quei paesi con un virus letale, diffondendolo dal cielo con gli aerei in modo che possa camuffarsi da epidemia, come se fosse una recrudescenza dell’influenza aviaria o della Sars. Abbiamo pronto il virus ed anche il vaccino, che funziona da antidoto; abbiamo condotto degli esperimenti nell’Africa subsahariana, nella regione del lago Ciad. Gli aerei hanno irrorato dal cielo prima il vaccino e poi il virus. Nessun caso di contagio: l’unica area sulla quale non era stato diffuso il vaccino ha registrato cento morti in un sol giorno per insufficienza respiratoria fulminante da massiccio edema polmonare. Provvederemo, quindi, a proteggere con il vaccino l’Europa, le Americhe, l’Africa, l’Oceania mentre su Cina

ed India irroreremo solo il virus. Prima che gli scienziati cinesi ed indiani scoprano le cause dell’epidemia, ammesso che le scoprano e che non siano morti prima, ci vorranno sei, sette mesi: il tempo che i nostri ricercatori ufficializzino la scoperta del virus e del vaccino ed organizzino gli aiuti verso l’Asia. Intanto, come prevediamo, sarà morto circa un miliardo e mezzo di individui; a quel punto, la crescita incontrollata di Cina e India non costituirà più un problema.I diplomatici erano tutti pallidi come cenci ma Von Trips, riguadagnato il suo aplomb abituale, introdusse il secondo personaggio: -Signori, il comandante delle forze aeree della NAPARTO, il generale Giovanni Rapetti.Quest’ultimo, che vestiva abiti civili, stava fissando con un mezzo sorriso quella cangurona della Tomlinson, che ricambiava il suo sguardo passandosi la lingua sulle labbra; al richiamo del Presidente, Rapetti si alzò di scatto e con passo cadenzato, guadagnò il podio, guardando negli occhi il suo uditorio, come se volesse trafiggerlo con l’azzurro acciaio delle sue pupille. Il generale, che era tra gli autori del piano, lo espose in modo puntuale e freddo, come se si trattasse di ordinaria routine: -Il programma è molto semplice, signori: i vaccini saranno irrorati di notte da aerei militari per non destare sospetti con la colorazione delle scie chimiche; il virus sarà diffuso attraverso i prodotti di scarico di aerei di linea per mezzo di un sistema che li rende incolori e si poseranno così sul terreno: è stato brevettato un sistema per mescolare il virus ai carburanti necessari ai velivoli.

ARTE O SADISMO Premessa. Anno 2007, Guillermo Vargas, alias Habacuc, personaggio esibizionista, sedicente artista, c fece discutere alla Biennale Centroamericana di Arte il suo “materiale espositivo” rappresentato da un cane randagio, legato e lasciato lentamente deperire e morire di fame e di sete. L’autore e i visitatori della galleria per parecchi giorni sono stati spettatori impassibili dell’agonia causata al povero animale. Questo doloroso, barbaro e incomprensibile calvario era stato accolto dalla prestigiosa Biennale come opera d’arte, invitando incomprensibilmente la vera bestia, ossia l’autore, a riproporre l’opera. A commento di questa incredibile vicenda, pubblichiamo questo intervento. Arte e pseudo arte Purtroppo di crudeltà è pieno il mondo, ma nel caso specifico c’è una confusione tra arte e sadismo. Oggi spesso non si sa più cosa vuol dire “arte”. L’arte è la rappresentazione di un’emozione. L’arte non è il provocare un’emozione. Se l’arte fosse il semplice provocare un’emozione, qualunque emozione o sensazione che si provoca nell’altro può essere considerata arte (una scossa elettrica, una martellata su un dito, la distruzione di qualcosa…)

Nel giro di qualche mese l’operazione sarà completata.Nella sala conferenze non si sentiva volare una mosca mentre Rapetti scendeva con passo elastico dal podio. La riunione fu chiusa da un avviso apparentemente neutro di Von Trips, il cui sguardo brillò per un attimo dietro gli occhiali cerchiati d’oro:-Non c’è bisogno che vi ricordi, Meine Damen und Herren, di mantenere il più

assoluto segreto su quanto vi è stato rivelato oggi. Del piano siete a conoscenza voi e un ristretto numero di tecnici insieme alle più alte gerarchie militari; gli stessi piloti degli aerei non ne sapranno nulla. In ogni caso, vi comunico che, da ora in poi, la vita e le attività di ognuno di voi saranno controllate da agenti scelti del Mossad israeliano. Buona fortuna a tutti!-

L’ARTE COME LINGUAGGIO - 5

L'arte perché? di Rosalba Fogliazza D'Avossa Le mani sono organi di enorme importanza perché hanno sviluppato il pensiero trasferendolo al cervello. Tommaso d'Aquino definì le mani "organum organorum". Costruendo i primi utensili, l'Uomo è riuscito a dominare gradatamente la natura e a trasformarla dando vita a cose che in essa non esistono. Questo potere esercitato sulla natura ha dato origine all'arte e alla magia. Le prime forme artistiche nascono infatti non per decorare un ambiente o per un puro fatto estetico, bensì per dominare una realtà sconosciuta spesso avvertita come pericolosa dall'intera collettività. Le ritualità di queste forme ci confermano che, agli albori della civiltà, la scienza, l'arte, la magia e la religione, sono una sola cosa. Con l'andare del tempo, al di là del momento storico, l'arte ha mante-

Roosevelt potrebbe essere considerato un grande artista (fu lui a dare ordine di lanciare 2 bombe atomiche). Hitler ancora di più… La rappresentazione di un’emozione (l’arte) invece consente di elaborare l’emozione per poterla capire e dominarla. Le si dà così un significato utile all’animo umano e quindi un significato bello che, in quanto tale, crea una relazione tra due o più individui che sentono il bello nello stesso modo. Per questo si dice anche che l’arte ha una funzione catartica. Limitarsi a provocare nell’altro un’emozione o una sensazione rientra invece in un’altra categoria di azioni che può essere quella dell’utile o dell’altruismo, della bontà o della cattiveria, delle azioni morali o immorali e nel caso specifico si chiama sadismo. Se però torniamo alla definizione di arte come “rappresentazione di un’emozione” dobbiamo ammettere che esporre un cane che muore possa essere, nell’intenzione dell’autore, una rappresentazione che suscita un’emozione e quindi possa avere per certe persone una funzione “artistica”, ma essa sarà “bella” solo per i sadici per i quali c’è il compiacimento di quello che viene esposto, e sarà invece sadica per le persone che nella vita non hanno una idealità distruttiva: avere nella vita un’idealità distruttiva significa andare contro la definizione stessa di Vita ed è un controsenso che rivela una patologia mentale. Paoloroberto Imperiali

nuto ed esercitato un fascino che magicamente è riuscito a trasformare e a migliorare l'Uomo ed i suoi comportamenti. La società ha, pertanto, bisogno dell'artista e della sua magia. L'arte ci avvince e suscita in noi sentimenti positivi ed il "piacere della conoscenza" (Bertold Brecht). L'atteggiamento dello spettatore davanti ad un'opera, sia essa teatrale, pittorica, musicale o letteraria, non deve essere, però, di pura contemplazione ma di coinvolgimento. L'opera d'arte fornire gli strumenti per trasformare la realtà. Come si può non rimanere coinvolti dalle parole di Antigone (eroina della celeberrima tragedia di Sofocle) che, nel cercar di dare degna sepoltura al fratello, dice "io non posso condividere l'odio, ma soltanto l'amore"? L'epoca storica dell'Antigone sofoclea è lontana e ormai superata dai tempi, ma ciò che è universale resta nel cuore degli uomini.

La musa di Giorgio Caproni, nato a Livorno nel 1912 e morto a Roma nel 1990, ma legato in particolar modo a Genova, dove ha vissuto la adolescenza e la giovinezza, è quella di una poesia breve, di respiro epigrammatico, in cui il lirismo sognante delle prove giovanili si affina, a mano a mano, nei testi concisi e graffianti, direi quasi fulminanti della maturità e della vecchiaia. Tuttavia, i testi di Caproni sono profondamente musicali e, spesso, assumono l’andamento di ariette o di canzonette di sapore settecentesco, anche grazie alla sensibilità melodica che il poeta possedeva per aver seguito in gioventù lo studio del violino. In questo contesto, il poeta esordisce con le composizioni di Come un’allegoria (1935) e Ballo a Fontanigorda (1938), pervase di un’atmosfera pre-ermetica, sulla linea di una tradizione che risale al modello di Saba e di Carducci, per giungere, attraverso l’adesione all’ermetismo prima e poi ai toni di un realismo affettuoso con notevoli scorci paesaggistici (le sue descrizioni di Livorno e, soprattutto, di Genova sono indimenticabili), alla versificazione essenziale ed asciutta degli anni Settanta fino alla ricerca di Dio nel postumo Res amissa (1991), dove la poesia confina con il silenzio. Anche l’indagine sulla poesia è, in Caproni, decisamente essenziale. Leggiamo queste tre composizioni dedicate alla questione:

Le carte …Imbrogliare le carte, far perdere la partita. E’ il compito del poeta? Lo scopo della sua vita?

Concessione Buttate pure via ogni opera in versi o in prosa. Nessuno è mai riuscito a dire cos’è, nella sua essenza, una rosa.

Sospiro Ah poesia, poesia. Tristissima copia di parole, e fuga dell’anima mia. Nell’apparente leggerezza ritmica delle quartine, caratterizzate dalla presenza di rime alternate imperfette (primo e secondo testo “partita-vita”, “prosa-rosa”) e nella struttura a ritornello del terzo testo (“poesia-mia”), quindi, ricorrendo agli strumenti della tradizione retorica popolare, il poeta ci mette di fronte alla constatazione più amara per un poeta: quella di dover riconoscere che forse il suo compito ( Le carte) non è quello di rivelare una presunta verità ma di denunciare la confusione insita nella realtà, mettere l’umanità in scacco. Per Caproni, la poesia non può definire l’essenza , non può penetrare attraverso la parola il mistero della bellezza, se nessuno riesce a definire il simbolo più universale di essa, cioè “una rosa”. Non si può allora concludere che definendo la poesia (Sospiro) come un’abbondanza inutile di parole (“tristissima copia”) che rappresentano solo una fuga da sé stessi: strano destino, questo, per un poeta che avrebbe voluto definire il mondo. Vincenzo Montuori

ORGOGLIO DELLE RADICI «il PICCOLO zibaldone» con l’obiettivo di recuperare negli abitanti di queste terre l’ orgoglio delle proprie radici, senza scomodare ampolle e letture un po’

personalizzate della storia, inaugura una rubrica fissa dedicata ai grandi cremonesi che hanno segnato la Storia italiana nei vari campi del Sapere e della Cultura.

Galeazzo Campi

Un quadro di Galeazzo Campi dove ritrae il figlio Giulio.

Galeazzo Campi (Cremona, 1475 – Cremona, 1536) è stato un pittore italiano, attivo durante il periodo rinascimentale nel Cremonese e nelle province di Milano e Bergamo. Secondo il Vasari, egli cominciò i suoi studi in-

sieme al celebre pittore Boccaccio Boccaccino; anche se l'eminente archeologo Luigi Lanzi dubita di ciò, definendo gli stili dei due artisti troppo distanti l'uno dall'altro. A detta di molti, inoltre, Galeazzo non possedette un grande talento e la maggior parte dei suoi lavori, infatti, sembrano deboli imitazioni di opere del Perugino. OPERE La sua opera migliore è rappresentata da un autoritratto risalente al 1528 e conservato oggi all'interno della Galleria degli Uffizi di Firenze.

Il lavoro più conosciuto ed interessante di Campi è, comunque, la curiosa opera su tela "la resurrezione di Lazaro", dipinta nel 1515. Altra opera degna di menzione e la "Vergine e il Bambino" custodito a Cremona. I FIGLI Galeazzo fu padre di tre figli, tutti e tre pittori, che furono i veri iniziatori della scuola pittorica cremonese: Giulio Campi, il più famoso dei tre; Vincenzo Campi; e infine Antonio Campi, che fu anche architetto. (www.wikipedia.it)


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S port&S port

SE ...-immaginario personale-

I

n genere si dice “immaginario collettivo” per definire la percezione che la gente ha dei fenomeni della società e dei suoi protagonisti. Io sono un caso particolare, faccio uso anche di un “immaginario personale”. Ma non credo sia grave. Pur essendo contrario alle filosofie utopistiche che vagheggiano paradisi terrestri e invece producono inferni globali, quando si tratta di sport ed in particolare di calcio, mi lascio andare e non posso fare a meno di sognare come sarebbe bello SE. Un po’ mi vergogno ma sono sostenuto da Rudyard Kipling e dalla sua «Lettera al figlio», intitolata appunto IF, così prendo coraggio e vado avanti. Ah, come sarebbe bello • se: non ci fosse il doping ma al massimo qualche tazzina di caffè ristretto; • se: le telecronache fossero fatte da giornalisti competenti come Rino Tommasi con il contrappunto tecnico di poeti scrittori come Gianni Clerici, anzichè coppie formate da trombette ripetitive ed ex calciatori riciclati, faziosi e d’italiano oriundo; • se: nelle trasmissioni post partite fossero esclusi gli arbitri scoppiati e corporativi, le macchiette stantie, le voci stridule, i taroccatori di episodi e di moviole, tutti quelli con i capelli tinti... e migliorasse la tappezzeria; • se: gli allenatori non si credessero napoleoni ma si comportassero da veri team manager come lo scozzese Alexander Chapman Fergusson nominato Sir nel 1998 dalla Regina Elisabetta II, cioè Comandante dell’Ordine dell’Impero Britannico; • se: i quotidiani sportivi facessero solo cronaca e critica e non allettassero, vellicassero, istigassero gli istinti peggiori delle tifoserie con subliminali messaggi e incitamenti di

il calcio Giorgio Tomesani

Eugenio Grignani

Cremo vs Manfre 1 a 0

fuoco; • se: finalmente si mettessero sensori elettronici sulla linea di porta Questo è un pezzullo al risparmio, ma non è colpa per avere la certezza che il l signor Gigi maitre du buffet è impeccabile come di nessuno. L’ambaradam della Coppa Italia non ha pallone l’abbia varcata, sempre quando scendo a salutare quelli del caffè, riservato niente di preciso. L’Internazionale Football anche se ciò dovesse ma oggi è meno allegro del solito. Può succedere, Club sul campo di casa ha giocato al risparmio, penalizzare una squadra di ma io mi auguro di vedere ai piani superiori qualcome gli sparpagliati e rari spettatori. Si domanda: Torino; cosa di sereno per noi, nel senso della partita. Il chi vuoi vada allo stadio un mercoledì sera alle desiderio si realizzerà mentre pago dazio alla mia • se: per evitare estenu20,30 per vedere una partita inesistente tranne che postazione infelice se chi è a contatto di gomito con me non per quelli della pubblicità? Risposta: pochi e un po’ anti discussioni si così. A quell’ora l’umido che circonda i campi di è un collega ma un uiltras con le caratteristiche tipiche della chiarisse definitivamente calcio entra nelle ossa, l’avversario in campo è la categoria. Lui ignora che la terra dei suoi natali produce fra che la regola del fuorigioco Lazio di un presidente un po’ così: le elezioni hanno l’altro mandorle a tonnellate, molte delle quali su rotaia o su per la Juventus è diversa, dato il responso, e vuoi vedere che Berlusconi non ruota raggiungono i torroni di Vergani e Sperlari. Tanto per anzi non c’è; si impegna più al Milan come una volta e affida tutto dire, con tutti i politici, che Cremona aiuta il Pil della sua • se: per i ladri e i simua Galliani un vice un po’ così? terra e della nostra. Siamo pari. Saremo dispari in nostro latori si stabilisse l’obbliBrava persona con la sua crapa pelata, per cafavore già alla fine del primo tempo. Per cercare di essere gatorietà dell’azione rità, ma discepolo mancato e consenziente di equo una seconda volta su queste colonne assegno mezzo penale; Moggi, passato dai treni delle FFSS al supertreno gol a Chomakov e mezzo a Zauli. L’altra volta per la botta • se: si mettessero fuori del calcio telefonato via Web, “…caro designatore di Carotti e la testa di Graziani: il gesto perfetto a collo legge tutti gli ultras e chi ti mando un pacco di schede…tranquillo, sono pieno del mitteleuropeo ha trovato il piedino allegro del n° sfiora un poliziotto svizzere… no, no, no, non mi devi niente…per car10 e sono stati i tre punti per la rincorsa verso i playoff: andasse in galera e alle ità… hai presente Juve-Milan ?... ecco… l’arbitro forse (e solo forse) per il meglio. mamme fosse proibito sarebbe…vedi tu. Ciao, a presto.”. Imparo, quindi esisto. Non ho mai pensato né scritto di protestare; La partita di San Siro finisce in parità, i gol riserbravi giocatori se giocano da brocchi, (vedi Novara quattro • se: si disputasse il vati al prossimo incontro di dopodomani. Certo il su dieci nel primo temp); ma domenica la Cremo è stata campionato a due gironi Toro è un po’ così anche lui, ma se gli girano i umiliata di un gol valido oltre quello messo in dubbio da un nord e sud (nord compresa maroni? Un toro è sempre un toro. guardialinee di Schio (prov. di Vicenza, meno di 40 km da la Romagna con eventuale Cittadella prov di Padova). Il Gol di Temelin era valido come inclusione dei Cantoni quello di Zauli: questo recita lo Stein Optik triple tested, 7 x Ticino e Grigioni) e il sud tava Kipling. Potrei continMontanelli e purtroppo 50 Field 7.1, il binocolo marino mio amico inseparabile sia tutto il resto (isole comuare perchè non ho paura siamo già al tramonto. per seguire le azioni da rete che per assistere alle scene di prese); di perdermi. Ma «I sogni E al bar dicono «qui si va finte morti spesso seguite da immediate riprese vitali. • se: si potesse organizmuoiono all’alba», scriveva di Moggi in peggio». Chiunque è libero di scrivere fantasie se non gli riesce di zare, ad anni alterni, meglio: ma c’è un limite a tutto ed è valido anche un vero campionato per i quotidiani on line. Firmare che la vittoria di europeo per club, domenica scorsa «…viene dai campi concorrenvisto che siamo ti» non è una fantasia ma una stronzata, per dirla U.E., da giocare al chiara. sabato o alla Forse era più giusto scrivere che i concorrenti domenica con giohanno dato una mano alla nostra classifica: ma è catori sani e stata certamente una mano involontaria, riposati. comunque era una mano. you can ...If Gli ospiti sono giunti allo Zini pieni di timori, mal nascosti, e di speranze, assurde. I ragazzi di dream – and not Mondonico hanno eseguito a puntino i loro make dreams your impegni senza esagerare, forse alcuni un pò sù master, if you can con gli anni hanno giocato al risparmio proprio in think – and not make vista della trasferta di Foligno. Tuttavia hanno thought your aim... sempre cercato di andar oltre il golletto dell’uno a (se sai sognare zero che sul mio taccuino e sui libroni dei grandi senza abbandonarti capi della C vale sempre tre punti, cioè 58, uno ai sogni, se sai penmeno del Sassuolo uno più del Cittadella dove sare senza perderti forse ha la morosa il guardialinee di Schio. Zauli segna il gol dell 1a0 (forse contestato). Son sempre tre punti in classifica. nei pensieri...) can(foto Gaimarri) Sala Stampa. Il Presidente mi ha già fatto l’occhiolino e gli scongiuri ricambiati (corna e bicorna).Vien su per un attimo Emiliano Mondonico, ringrazia tutti (anche chi non se lo merita, ma questa è una mia civetteria…) e sparisce per congratularsi coi ragazzi (!). C’è in un angolo anche l’allenatore ospite: Pensabene ma no alla Juve han fatto dono di un gol, La Roma di Spalletti batte il Catania parla male, sul gol assegnato ha visto tre grigiorossi in fuodel redivivo Walter Zenga detto deltaper il Parma l’è istéss. rigioco. Mi allontano e spengo il registratore ma vorrei Tre o due a zero non cambiano la plano per 1a0. Nell’intervista alla tv il regalargli il biglietto da visita di mia nipote oculista. Walter era quasi elegante, forse per classifica e le speranze di tutti gli Preferisco ascoltare Giacomo Randazzo, commendatore e nascondere un po’ la delusione. amanti della zebra: e sono molti. A D.G. della Cremonese. Invia gentili omaggi al popolo ospite La Juventus in quel di Torino batte il Milano Costacurta ringrazia e saluta il gratuito e conclude ricordando una frase che proprio io ho Parma, ormai senza bicchieri di latte, Milan perchè ha avuto promesse reali tagliato con il consenso dell’autore da una prefazione del per 3a0. Il Bianco-crinuto Ranieri come allenatore. Firenze, le due libro «La Signora». Dice Boniperti figura astronomica del ormai può sperare nella Champions, e Milano, e anche la Roma cercano calcio mondiale: «Il football è lo sport più bello del mondo: che Dio gliela mandi buona. Moggi o portieri tipo Buffon. Auguri a tutte tre. purtroppo ci sono anche le partite». Io aggiungo: c’è anche chi le legge con diottrie strampalate.

INTERMEZZO

Il signor Franco dice bugie.

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Sugli altri campi


Sport

Vanoli: ai playoff la sentenza Il basket di Soresina medita una riscossa in Piemonte di Cesare Castellani

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on sappiamo se la Vanoli abbia assorbito i postumi della sconfitta del Palasomenzi. E’ sembrato un biglietto da visita autodatato di Fausto Tommei che Cremona conosce bene e che forse non ha adeguatamente apprezzato ai tempi in cui reggeva le sorti della

dra abbia subito un calo fisico temporaneo: ma a tre settimane dall’inizio dei playoff si potrebbe recuperare nei muscoli e nella mente. L’Ignis Novara, alla sua ultima apparizione in campionato davanti al suo pubblico, sarà incentivata a tentare un’impresa disperata quanto inutile, perchè è già condannata. Se i nostri ragazzi vivranno la stessa sorte di Cremona, avranno le loro belle gatte

PALLACANESTRO SERIE B/2

Juvi Rossini’s a caccia del miglior piazzamento Ultimo turno di campionato per la Serie B2 di basket con la Juvi Rossini’s già qualificata ai play off, ma alla caccia del miglior piazzamento possibile che potrebbe risultare determinante nella composizione della griglia dell'ultima parte del campionato. Si va a Monza forti del successo meritato su una diretta concorrente come Castro-

I due poli della gara con Montecatini. Rogers 24 punti. Morri 0 punti e tantissimi fischi

PALL ACANESTRO

Serie A/1

Rogers dominatore del campo in mezzo ai giganti

Rossini’s in C2. Non sappiamo come Cioppi e la sua truppa affronteranno i pochi giorni che li separano da un’altra sfida con il novara apparentemente facile, quelli sono ultimi in classifica, nma ciò non toglie il dubbio del fine partita. Di certo c’è che il basket di Soresina medita una riscossa a suon di canestri sul campo piemontese. Noi speriamo che la squa-

da pelare. Cioppi sta vagliando le cause all’origine del calo dei suoi. Il timore che si tratti di appannamento sul piano fisico deriva dal fatto che che gli unici che hanno giocato ai buoni livelli sono Valenti e Albano che per ragioni diverse, hanno condotto preparazioni diversie. A Stefano Cioppi possiamo suggerire un nostro punto di vista: poca consistenza in difesa, trop-

Carife Ferrara Pepsi Caserta Banco Sardegna SS Trenkwalder Reggiana Fastweb Casale M. Carmatic Pistoia Vanoli Soresina Fileni Jesi Coopsette Rimini Basket Livorno Edimes Pavia Veroli Basket Aget Imola Fabriano Basket Montecatini Terme Basket Novara

44 38 36 36 34 34 34 30 28 24 24 20 20 18 14 10

Carife Ferrara promossa in A/1

pe rotazioni durante la partita, eccessiva libertà lasciata ad un Morri che, essendo l’unico play in grado di reggere le redini della squadra, non dovrebbe diventare sempre l’ago della bilancia come troppo spesso avviene, anche quando lui non è in forma. Dalla direzione si preannunciano provvedimenti nei confronti del ragazzo per il suo comportamento verso il pubblico che l’ha più volte contestato. Vedremo quali effetti potranno sortire queste reprimende visto il carattere del giocatore. L’unico consiglio che possiamo permetterci di suggerrire è quello di giocare i playoff con serenità. Lì si comincia tutto da capo.

Degli Agosti,ultimo acquisto della JuVi Rossini’s

caro che tuttora precede i grigiorossi in classifica e con la speranza di poter agguantare proprio gli emiliani che avranno un compito particolarmente affrontando in casa quel Padova che è primo in classifica.

PALLAVOLO : Stagione conclusa

agic Pack ed Edilkamin: due realtà diverse, due campionati condotti con opposti obiettivi, ma conclusi insieme con grande sportività, assoluta e ben riconosciuta rivalità e soprattutto con un risultato positivo per entrambe le formazioni che la sorte ha voluto fossero protagoniste insieme dell'ultimo capitolo della regular season del campionato di Legadue di pallavolo femminile. Ha vinto di un soffio e dopo oltre due ore di gioco tecnicamente apprezzabile e agonisticamente esaltante, la squadra di casa, che ha così vendicato la sconfitta subita all'andata con lo stesso punteggio: un 3-2 che conferma la meritata salvezza già conquistata con una giornata di anticipo dalla squadra ostianese e che lancia la Magic Pack nei playoff col quinto posto assoluto che le

darà la possibilità di affrontare, domenica, la quarta classificata, Volta Mantovana nella prima delle gare che manderanno la vincente a battersi per il posto in A/1 con la vincente dell'altra sfida tra Milano e Pavia. Edilkamin, dunque, ha chiuso il suo campionato con una salvezza che sarà di sprone a continua-

PALL ACANESTRO

Serie B/2

Triveneta Net Padova Faenza Basket Bignami Anzola JuVi Rossini's Banca Popo Verona Coopsette Castelnovo ABC Utensili Varese Forti & Liberi Monza Ims Como Acmar Ravenna Blindo Office Valenza Marcora Castellanza Vertical V. Saronno MeCart Cavriago

36 32 32 30 28 28 26 24 22 22 20 20 16 14

Con Monza c’è anche un conto da regolare. Battuti regolarmente sul campo nel girone di andata a Cremona i brianzoli si videro assegnare la vittoria per 20-0 a tavolino perché la Rossini’s mandò in campo Conti nonostante un provvedimento disciplinare a suo carico che, tra l’altro, non era stato regolarmente notificato. Per la Rossini’s che in quel momento era in testa alla classifica, iniziò un periodo nero con una serie di sconfitte impensabili dal qual solo recentemente la formazione di Patron Bonetti è riuscita a districarsi. Ci si attende un successo probante, ma non sarà facile perché la Forti & Liberi è squadra che pratica un gioco maschio ed efficace e la rivalità che la divide da sempre con Cremona sarà uno stimolo in più a far bene.

PALL AV OLO

Serie A/2F

5 posto per Magic Pack, salvezza per Edilkamin

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Venerdì 18 Aprile 2008

Sopra: la Magic Pack in una fase di gioco; Nella foto sotto i festeggiamenti della Edilkamin per la salvezza

re su questo cammino di crescita che non può far che bene a tutto il movimento della nostra pallavolo nella speranza che il prossimo anno, in un modo o nell'altro, la squadra possa giocare, se non proprio a Ostiano, almeno in provincia le proprie partite casalinghe La Magic Pack è ancora sulla breccia e speriamo vi rimanga ancora per un quindicina di giorni. La sfida con le mantovane è apertissima: solo un mese fa, proprio in casa della squadra mantovana la Magic Pack ha

Zoppas Conegliano Florens Castellana G. Europea Milano All Fin Volta M. Magic Pack Esperia Riso Scotti Pavia 1ª Classe Roma Lupa Piacenza Brunelli Nocera Umbra Stamplast S.Vito De Mitri Urbino Edilkamin Ostiano Cariparma Marche M Castelfidardo Biancoforno S. Croce Aeronautica Militare

69 67 92 67 62 56 54 53 44 42 39 39 35 33 29 27 4

sfiorato una vittoria che avrebbe avuto del clamoroso perdendo solo al tiebreak. Sarà un match equilibratissimo che probabilmente si risolverà alla terza partita e che speriamo la squadra cremonese apparsa un po' raffazzonata domenica scorsa a causa dell'assenza di Vasileva e del non completo recupero della Fanzini, possa affrontare in piena condizione.


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Sport

Venerdì 18 Aprile 2008

24H MOUNTAIN BIKE: Cremona protagonista

Un’invasione di ciclisti lungo le rive del fiume Po di Cesare Castellani ncora una invasione di atleti e suiveurs per Cremona, come accadde tre settimane fa in occasione dei campionati italiani di duathlon Staffetta e come accadrà ancora tra breve per il trofeo di Duathlon Sprint del Torrazzo e, poco più avanti, per il Circuito del Porto. Lo ha sottolineato, nella conferenza stampa di presentazione della sesta edizione della 24h di Mountain Bike il vice sindaco Luigi Baldani facendo notare come lo sport stia diventando uno degli elementi trainanti del turismo cremonese con queste manifestazioni che hanno la potenzialità per portare a Cremona centinaia di visitatori che, come nel caso del duathlon gareggiano nel centro storico, nel salotto della città, o come accade per la gare ciclistiche, frequentano i parchi e le zone più propriamente naturalistiche. Tornando alla 24h che è stata presentata da Massimo Ansoldi, in rappresentanza della A.S.D. Kulamula che la organizza e che l’ha inserita nel Circuito della 24H Cup che comprende otto manifestazioni del genere che lo stesso gruppo organizza insieme a quello della Val Rendena, la stessa appare quest’anno con al-

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cune grosse e accattivanti novità rispetto al passato. Partenza, come sempre, alle 4 di sabato dalla Pista ciclabile del Parco al Po. Il percorso, che ha subito una leggera variante rispetto al 2007, si farà in senso inverso: 7 Km. di sterrato tutto nell’area golenale del Po, con alcuni tratti sabbiosi e che si preannunci già abbastanza pesante per le piogge di questi ultimi giorni. La percorrenza media dovrebbe aggirarsi tra i 15’ e 20’. Il tracciato si snoda in tratti boscosi con sinuosi singletrack, lunghe tracce erbose e parecchi saliscendi sugli argini, più d’uno non certamente facile. La manifestazione com-

Massimo Ansoldi, Gigi Baldani e Umberto Merletti alla conferenza stampa di presentazione

complessivo numero di circa 850 partecipanti:176 i singoli di cui 13 donne e 76 cremonesi; 81 le formazioni plurime di cui 6 femminili e 35 cremonesi.

Un passaggio della gara nel bosco (anno 2007)

prenderà anche due altre gare che si svolgeranno contemporaneamente alla 24h alla quale già risultato iscritti 257 team per un

Mentre cresce l’aspettativa per questa gara che in tutte le precedenti edizioni non ha mai deluso e che, anzi, ha sempre visto cre-

scere il numero degli iscritti e mentre cresce anche il Monte premi, una delle novità sta nel fatto che tutti i partecipanti troveranno nel pacco-gara un parafango (donato dalla ditta Francesconi) che naturalmente tutti sperano di non dover usare immediatamente... Nell’ambito della gara si svolgerà, nella giornata di sabato la 6h singlespeed, gara riservata alle bici monorapporto e, con partenza domenica mattina la Spider Cup, gara di regolarità alla quale possono partecipare tutti gli amanti della MTB, ma che dovranno usufruire di una Bike vintage (max 24 rapporti): in sostanza, una MTB storica, proprio come avviene per le gare automobilistiche, Perfetta, dunque, l’organizzazione con la sola incognita del tempo per il quale, però, non si può far altro che attendere e… sperare.

PUGILATO: Una vittoria e una sconfitta

Luci e ombre per la boxe cremonese

Yurji Nikolskji dell’ABC

Ancora una trasferta positiva per l’Accademia Boxe Cremona che ha portato due pugili alla riunione di sabato scorso a Vigevano ove ha ottenuto una vittoria ed una sconfitta. Ha vinto Yurji Nikolskji. Il diciassettenne di origini russe sta facendo passi da gigante sotto la guida di Luca Avosani e nel giro di poco più di un mese ha già disputato ben sei combattimenti perdendone uno solo, tra l’altro con un

verdetto assai contestato. A Vigevano ha avuto nettamente la meglio sui Ganzarolli (Boxe Garbagnate), un avversario che, almeno sulla carta, si riteneva dovesse impegnarlo seriamente visti i risultati positivi che aveva alle spalle. Yurji, invece, lo ha aggredito sin dalle prime battute costringendolo sulla difensiva e non lasciandogli mai lo spazio per reagire e chiudendo il match con un crescendo di azioni a due mani che hanno lasciato il segno e suscitato molti consensi nei tecnici presenti e nel pubblico. Inattesa, nella stessa categoria dei superwelter, è arrivata la sconfitta di Kevin Avosani di fronte al vigevanese Ferro, sconfitta di strettissima misura provocata molto probabilmente dalla lunga assenza dal ring del cremonese che un noioso mal di schiena ha costretto all’inattività sin dal luglio scorso. Claudio ferro, battuto recentemente a Cicognara dallo junior Dernini, e messo al tappeto da Avosani nel primo

round, non pareva in grado di opporsi alla classe e alla tecnica nettamente superiori di Avosani che invece, nel secondo e terzo round non è più riuscito a tenere a bada con i suoi colpi d’incontro l'avversario lasciandogli guadagnare un vantaggio sufficiente a recuperare il divario di punti subito nel primo round e a contenere poi, nel quarto, il tentativo di ritorno del cremonese che ha finito in crescendo ma non al punto tale da poter almeno raggiungere il pareggio. Molta carne al fuoco, comunque, per i pugili dell’ABC, a partire dal prossimo week end, quando Massimo Avosani sarà impegnato a Torino in un torneo riservato ai cadetti che servirà alla Federazione per formare il nucleo della squadra azzurra che dovrà affrontare i campionati europei di categoria. Poi lo stesso Avosani, o Fulvio Dernini, saranno chiamati alla sfida con il piacentino Martin Velcov nel match di apertura della riunione professionistica di Piacenza del 30 aprile e già si sta lavorando per una riunione da allestire alla palestra Spettacolo prima della chiusura della stessa per i lavori di restauro che dovrebbero iniziare in giugno, poi per le riunioni già programmate in estate a Cicognara, Viadana, Casalmaggiore, Alfianello e Cremona (28 luglio in Piazza Stradivari).

CICLISMO

Vittoria per l’allievo Roberto Vanelli Vittoria nettissima in volata per l'allievo del CCC Arvedi Robero Vanelli il quale si è imposto nettamente a Pavia sui un lotto di 133 corridori che hanno preso il via nel G.P. Vitali che assegnava il titolo pavese della categoria. La gara è stata sempre nelle mani della compagine biancorossa che ha spento sul nascere tutti i tentativi di fuga, poi Vanelli, da velocista di rango quale ha dimostrato di essere, è andato a cogliere la vittoria in volata conquistando la prima vittoria di stagione dopo alcuni piazzamenti importanti.

ORDINE DI ARRIVO: Corridori Iscritti :153 Partenti:133 - Arrivati: 86 •1° Vanelli Roberto (92) Cc Cremonese 1891 Gruppo Arvedi •2° Favara Sebastiano (92) Davoli Gfm Zide Bagnolese •3° Zanchi Erik (92) Vanotti Ardn Piazzalunga •4° Lanfredi Sofia Nicolas (92) Team Barba A.S.D. •5° Montini Marco (92) Cremasca •6° Maggi Glauco (92) U.S. Paladina S.C. Ivan Gotti •7° Milanesi Matteo (92) V. C. Pontenure 1957 F.Zeppi •8° Zambelli Germano (92) Asd. A.C. Biking Noceto •9° Ballabio Alessandro (92) Pedale Senaghese •10° Gallesi Federico (93) G.S. Levante Eurothermo

CANOTTAGGIO: Adaptive rowing

Daniele Signore argento all’ internazionale

L’equipaggio azzurro del quatto con adaptivealla partenza. Daniele Signore (Canottieri Flora) è in seconda voga

A Gavirate, sul Lago di Varese, un importante appuntamento sulla strada che porterà alle Paraolimpiadi in programma a Pechino dal 9 all'11 settembre prossimi. Alla manifestazione hanno preso parte atleti in rappresentanza di dieci nazioni: Italia, Israele, Gran Bretagna, Olanda, Spagna, Russia, Francia, Ungheria, Polonia e Australia. In grande evidenza gli equipaggi della Gran Bretagna, che hanno fatto la parte del leone conquistando 3 medaglie d'oro e 1 di bronzo e piazzandosi al 1° posto nella classifica per nazioni. C'era molta curiosità per vedere all'opera i ragazzi della nazionale azzurra che hanno conquistato il pass paralimpico in tutte e quattro le specialità del programma già lo scorso anno ai Mondiali di Monaco (l’Italia e USA sono state le uniche nazioni ad aver qualificato tutte le barche per le paraolimpiadi). I nostri atleti non hanno tradito le attese portando a casa un bottino di 3 medaglie d'argento ottenute nelle specialità del singolo

donne (Agnese Moro), del doppio (Daniele Stefanoni e Stefania Toscano) e del quattro con (Paola Protopapa, Daniele Signore, Luca Agoletto, Graziana Saccocci, timoniere Alessandro Franzetti). La Canottieri Flora era presente, oltre che con Daniele Signore (argento nel 4 con), anche con Michele Frosi, piazzatosi al quinto posto, sempre nel 4 con. Nessuno ha ancora un posto sicuro in barca per le paraolimpiadi di Pechino e dunque tutti gli atleti stanno facendo del loro meglio per ben figurare nel corso dei numerosi raduni preparatori e questa gara è senza dubbio un utile riferimento per i tecnici azzurri. A questo punto della stagione, e con alle spalle i carichi di lavoro della preparazione invernale, si può senz'altro parlare di riscontri positivi per il responsabile di settore Paola Grizzetti e per i tecnici Renzo Sambo e Giovanni Calabrese, che possono guardare con ottimismo agli impegni futuri della squadra.


Sport

Venerdì 18 Aprile 2008

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TROFEO U.S. ACLI: Show della “Bissolati” con tre formazioni nei primi quattro posti

Minerva si esalta sulle corsie dello Stradivari di Massimo Malfatto

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erata magica dei bocciofili della canottieri Bissolati con ben tre giocatori ai primi quattro posti. Agli onori della cronaca è salito il giovane Antonio Minerva, ormai non più una sorpresa, che ha giocato ad alti livelli per tutta la gara e che, con le sue invenzioni, ha strappato parecchi consensi ed applausi. Ben 349 sono stati i giocatori partecipanti al 7° trofeo U.S. Acli, gara regionale (separata al possibile) organizzata dall’U.S. Acli provinciale e regionale in collaborazione con il centro sportivo Stradivari, il comitato FIB e con il patrocinio del Comune e dell’Amministrazione Provinciale. Una marcia inarrestabile quella di Minerva che negli ottavi s’imponeva su Dimitri Cantarelli, nei quarti su Augusto Capelli (12-6) ed in semifinale su Giulio Cornacchia per 12-5. Nella parte bassa del tabellone in evidenza Giorgio Ferrari. Il bissolatino si “sbarazzava” nei quarti di Giancarlo Gerevini (12-2) ed in semifinale aveva la meglio sul compagno di squadra Rosolino Zanetti con il punteggio di 12-9. Match di finale senza storia con un Minerva impla-

cabile e nulla da fare per il pur bravo Ferrari: 12-4 il risultato finale e per il soresinese si tratta del quarto successo stagionale. Precisa la direzione di gara di Renato Bonetti coadiuvato dagli arbitri di corsia Barozzi, Mineri e Molardi, gradite le presenze del presidente del comitato FIB Giancarlo Soldi, dell’assessore provinciale Giovanni Biondi, del presidente dell’Acli provinciale Bortolo Zigliani, mentre gli onori di casa sono stati fatti dal presidente del centro sportivo Stradivari Antonio Ardu. L’attività boccistica prosegue con il G.P. città di Soresina, gara regionale individuale organizzata dal comune soresinese in collaborazione con la bocciofila Tranquillo. La manifestazione, con due finali se-

CL ASSIFICA FINALE 7 ° Tr ofeo U.S. ACLI 1° Minerva Antonio (Can. Bissolati) 2° Ferrari Giorgio (Can.Bissolati) 3° Cornacchia Giulio (Fadigati) 4° Zanetti Rosolino (Can.Bissolati) 5° Capelli Augusto (Viscontea) 6° Gerevini G.Carlo (ASD Puntoraffavolo) 7° Caccialanza Alberto (Can.Flora) 8° Cipelletti Luigi (Pizzighettonese) 9° Cantarelli Dimitri (CASC) 10° Buttarelli Giovanni (ASD Puntoraffavolo) 11° Minoia Giovanni (Can.Flora) 12° Ciappei Mauro (Le Querce) 13° Pedretti Maurizio (Can.Bissolati) 14° Passerini Renzo (Codognese) 15° Zafferoni Giuseppe (Arci Ombriano) 16° Azzali Franco (Azzurra 2000)

parate (AB e CD) vede iscritti ben 376 giocatori e si concluderà sabato 26 aprile sulle corsie del bocciodromo di Soresina. Frattanto cresce l’attesa tra gli appassionati cremonesi per il 63° trofeo “Martiri della Libertà”, gara nazionale individuale riservata alla cat.A, in programma, come da tradizione, il

CAMPIONATI REGIONALI

Saranno ben 17 le formazioni cremonesi partecipanti solatina formata da Dilda-Gennari-Ghisolfi. In categoria B gli individualisti impegnati saranno Gianfranco Ghirardi e Filippo Serena, la coppia MosconiSonzogni, mentre la terna, che esordirà al comunale di Crema, sarà formata da GregoriRossi-Querati. In categoria C qualche piccola speranza sull’individualista Renato Seniga, sulla copLa terna del Ferroviario campione provinciale Cat. C pia stradivariana Bonali-Fiameni e Saranno ben diciassette le formazioni sulla terna “ferrovieri” composta da Saccremonesi impegnate nei campionati rechini-Barbieri-Biazzi (quest’ultima giogionali seniores in programma sabato 19 cherà il girone eliminatorio al comunale di sotto l’organizzazione del comitato di LoSoresina). di. Infine nella categoria D si spera in qualDa tanti, troppi anni, non si vede un che acuto dagli individualisti Carlo Spabocciofilo grigiorosso vincere un titolo e, dafora, ma soprattutto da Francesco Ferper la verità, anche per quest’anno le prorari, dalla coppia piacentina Arisi-Mangiaspettive non sono molto incoraggianti. rotti (che giocherà a S.Zeno), dalle terne Comunque è vietato rassegnarsi, ma biDilda-Giudici-Mariani (esordio a Mirabelsogna crederci fino in fondo e chissà che lo) e Buttarelli-Gerevini-Morenghi. arrivi qualche buona notizia dalle corsie Tutti i gironi eliminatori inizieranno alle lodigiane (per la cronaca sono in proore 9, mentre a seguire le semifinali sono gramma gironi eliminatori anche sulle corin programma alle ore 14 e le finali dalle sie cremonesi). ore 16 sulle corsie del bocciodromo di Gli individualisti di categoria A saranno Codogno, dove si spera di poter vedere Odoardo Ghisleri e Luigi Rossetti, le copqualche maglia cremonese e di riuscire pie De Stefani-Massarini e Marzolini-Zicosì a porre termine alla lunga striscia di netti (quest’ultimo sostituisce il figlio di sconfitte e delusioni per i nostri bocciofiMarzolini), mentre la terna sarà quella bisli. MM

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Sopra: il vincitore Antonio Minerva premiato da Biondi, Ardu, Zigliani e Soldi

L’arbitro Graziella Mineri tra i due finalisti Minerva e Ferrari

aprile. Alla manifestazione, che non fa parte del circuito FIB, parteciperanno 152 giocatori in rappresentanza di 20 comitati provinciali ed

è certa la presenza di alcuni nomi illustri del boccismo nazionale guidati dal soresinese Pietro Zovadelli.


Speciale Viabilità La viabilità cremonese è in forte crescita. A regolare gli interventi che vengono via via portati avanti, è il Piano della Viabilità, il quale si propone di perseguire i seguenti obiettivi: valutare l’efficacia delle previsioni di intervento già consolidate nel risolvere le diverse problematiche nel settore della viabilità, individuare le priorità di intervento ed eventuali integrazioni alle opere già previste. Le diverse problematiche vengono quantificate attraverso una serie di indicatori, che evidenziano il livello di criticità per i diversi fattori analizzati. I fenomeni “classici” monitorati sono: congestione, sicurezza, inquinamento, ac-

Venerdì 18 Aprile 2008

Un piano per regolare la viabilità in provincia santi e dell’intermodalità, dei trasporti eccezionali, del trasporto pubblico ed a problematiche specifiche, quali quelle dei passaggi a livello. Le previsioni di sviluppo della rete viaria sovraprovinciale sono state assunte come invarianti nello sviluppo dei diversi scenari di Piano,

Il Piano della Viabilità si occupa primariamente della rete di interesse provinciale a partire da quelle infrastrutture, quale per esempio la Paullese, che interessano anche altre Province, ma comunque ricoprono un ruolo fondamentale nella mobilità della Provincia di Cremona.

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a massima criticità i centri abitati attraversati da flussi di traffico superiori a determinati livelli. Per quanto riguarda l’accessibilità sono state considerate la velocità e la linearità delle connessioni tra poli. Le priorità di intervento sono state individuate sulla base dei risultati dell’analisi de-

di incidentalità, inquinamento, congestione, carenza di accessibilità e prendendo atto delle indicazioni e delle attese delle Amministrazioni Comunali. Nella diagnosi delle problematiche della viabilità della Provincia di Cremona sono stati utilizzati una serie di in-

Tutti gli interventi vengono fatti partendo da qui La Provincia di Cremona

Imponenti lavori sulle strade locali

cessibilità. L’assetto della viabilità provinciale proposto dal Piano mira da una parte a far fronte alle diverse criticità emerse dall’analisi dello stato di fatto e dal quadro previsionale della Provincia di Cremona, dall’altro a rispondere ad esigenze settoriali dei trasporti pe-

valutando comunque per ognuna di esse gli effetti indotti sulla rete provinciale. Per quanto riguarda, infine, gli interventi di scala locale, il loro studio ed il loro sviluppo è stato rinviato ai Piani Territoriali d’Area (PTdA) di Aree di Coordinamento Intercomunale (ACI).

Le opere di livello sovraprovinciale, che non trovano nelle singole problematiche di mobilità interne alla Provincia particolari motivazioni per la loro realizzazione e che vanno inquadrate in un contesto di più ampia scala territoriale, sono recepite quali elementi di riferimento per il Piano della Viabilità e vengono valutate sia come carichi di traffico indotti dalla rete autostradale esistente sia come carichi di traffico trasferiti dalla viabilità provinciale esistente. Gli interventi di livello locale vengono analizzati valutando le singole problematiche

dicatori, che interessano, in particolare, la congestione, l’incidentalità, l’inquinamento e l’accessibilità. Gli indicatori della congestione, dell’incidentalità e dell’inquinamento sono stati considerati determinanti nell’individuazione delle situazioni a massima criticità. L’accessibilità è stata considerata, oltre che come indicatore autonomo, come elemento di diagnosi aggiuntiva nelle situazioni già risultanti critiche dall’analisi dei tre indicatori primari. Per l’incidentalità sono stati considerati due indicatori.

N. incidenti/Km: individua le situazioni in cui un intervento per la sicurezza stradale può dare i massimi benefici in termini di riduzione del numero di incidenti (indicatore di tipo economico). N. incidenti / veicolo – Km: individua le situazioni in cui è massima la probabilità di essere coinvolti in un incidente (indicatore di tipo sociale). Per l’inquinamento, in assenza di un quadro esaustivo dell’impatto del traffico sull’inquinamento atmosferico ed acustico, in via preliminare sono state individuate come situazioni potenzialmente

gli indicatori, senza assegnare a nessuno dei tre indicatori primari (congestione, incidentalità ed inquinamento) una valenza maggiore rispetto agli altri, rimanendo questa una decisione da parte dell’Amministrazione Provinciale. Definite le priorità di intervento sulla base dei tre indicatori primari si sono valutate le esigenze dei trasporti eccezionali, dei trasporti pesanti, dell’intermodalità e del trasporto pubblico, nonché le esigenze di eliminare le interferenze della viabilità con la rete ferroviaria.


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Speciale Viabilità

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di Andrea Pighi E’ un vero e proprio cantiere aperto, il territorio cremonese, che sta progressivamente mutando la propria morfologia viabilistica, nel corso di questi ultimi anni. Numerosi gli interventi che sono stati posti in essere, a livello territoriale, per rendere il Cremonese un territorio davvero collegato e in comunicazioni con tutte le grandi tratte viabilistiche. Paullese. Per la Paullese, sul Cremasco, è bandita la gara per il primo lotto di la-

Rivoluzione delle strade sul territorio cremonese partire dal 2010. Non appena vi sarà, da parte della Provincia, la disponibilità delle risorse, verrà messo a gara anche quello.

secondo le stime dovrebbe essere completato entro la metà del 2012. Cremonese. Nella zona di Cremona dovrebbe iniziare

Molti lavori sul territorio Cremonese

vori, tra Crema e Dovera, che partirà questa estate, a fine agosto. Il costo complessivo è di 86 milioni di euro. Verrà realizzata subito la circonvallazione di Pandino, e il traffico verrà dirottato sulla tangengiale di Pandino e sulla Melotta. C’è poi il secondo Lotto, da Dovera fino all’Adda, che verrà finanziato a

BreBeMi. Sempre sul Cremasco si sta realizzando la circonvallazione est di Crema. Per ora è stato portato a termine il tratto tra Offanengo e Ricengo, ma il secondo pezzo rientra all’interno del progetto relativo alla BreBeMi. Quest’ultimo progetto verrà messo in gara a metà del prossimo anno, 2009, e

presto la circonvallazione di Robecco d’Oglio, che fungerà da collegamento dell’alto cremonese con l’A21. Verrà inoltre realizzato un nuovo casello a Corte de’ Frati. Recentemente è anche stato inaugurato il peduncolo di Cremona, mentre il Terzo Ponte è entrato in conferenza di servizi la scorsa set-

timana, e ora attendiamo che il ministero dia il Via, per poi procedere al bando di gara. Per quanto riguarda la Cremona-Mantova, è stata affidata a Centro Padane, che entro il 4 aprile deve consegnare il progetto definitivo. La progettazione è già in stadio piuttosto avanzato, e dovrebbero partire con i lavori entro breve. Casalasco. Anche per la TiBre la progettazione dovrebbe essere terminata, e i lavori sono di imminente avvio. Così come imminente è l’apertura del primo tratto della circonvallazione nord di Casalmaggiore. Inoltre è già pronto a partire il secondo lotto, che arriva fino a Viadana. A Natale è stata portata a termine la circonvallazione di Piadena, che funziona a pieno ritmo, e a breve inizieremo quella di San Giovanni. Accanto a tutto questo, sia la TiBre che la Cr-Mn prevedono tutta una serie di opere viabilistiche collaterali. Tutto l’insieme di queste infrastrutture, porterà a compimento la trasformazione del nostro territorio, che si vedrà implementare una rete viabilistica degna di nota. I vantaggi, secondo l’assessore provinciale Fiorella Lazzari, saranno notevoli. Un territorio che ha sempre avu-

Tutti gli interventi per rendere la zona più collegata

La Paullese

to la pecca di essere “tagliato fuori” dalla viabilità nazionale, avrà in questo modo un ampia rete di collegamenti. Le ripercussioni saranno da una parte un maggiore movi-

mento nel nostro territorio, dall’altra che gli spostamenti avverranno via autostrade, con una conseguente riduzione del traffico pesante sulla viabilità ordinaria.


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