il
Settimanale
Piccolo
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Anno III • n. 45 • SABATO 3 DICEMBRE 2016
Edizione chiusa alle ore 21
Periodico • € 0,02 copia omaggio
Non riceve alcun finanziamento pubblico
meno soldi ma migliora la qualita’ della vita in provincia christmas run
A Cremona la corsa dei Babbi Natale
a pagine 23
Vanoli alla prova del nove domani contro Pesaro
Ma erano solo discorsi da bar?
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o sempre vissuto in un piccolo paese; quando ero piccolo c’erano 4 bar, ne è rimasto uno solo. Per capire come è cambiata l’informazione, perché è montata la rabbia, perché la società va in direzioni che spesso ci spiazzano, basterebbe pensare a come è cambiata la vita in quel bar. Fino a 20 anni fa al bar ci si andava la mattina presto prima del lavoro, all’ora dell’aperitivo, a bere il caffé dopo pranzo e la sera. Il mattino compravi i quotidiani, poi entravi al bar e ti fermavi a leggere altri giornali aperti sui tavolini, e commentavi le notizie, fossero di sport, politica, costume, cultura, a seconda di chi fosse l’interlocutore, che mica sceglievi tu. Nel paese minuscolo si è tutti conoscenti stretti, quindi si dialogava indifferentemente col primo che ti trovavi di fianco. E così potevi parlare di sport da tifoso nemico, di politica con chi aveva idee opposte alle tue,
volley
150 posti di lavoro sotto l’albero di Vanni
a pagina 24
Modena-Pomì è anche la sfida tra le Bosetti
Studio Aperto, sorta di tg di Italia Uno, ha aperto lunedì a mezzogiorno e mezza con la notizia sconvolgente: “I danni del maltempo sono terrificanti. Queste immagini arrivano in diretta da Casalmaggiore, dove il Po ha straripato, superando ampiamente i livelli di sicurezza”. E tutti i casalesi con un tuffo al cuore ad aprire la finestra per vedere una catastrofe che per fortuna non c’era. Andate voi ora a dire al popolo dei social che là girano troppe bufale.
a pagina 7
storia
di Vanni Raineri
imparare su vari temi da chi era più ferrato di te oppure insegnare ad altri. Oggi il bar è sempre lì, ma il giornale lo compri e poi vai a casa, dove il caffé costa meno, o lo scarichi online. Oppure il giornale per te è cosa vecchia, le notizie le leggi sul telefonino, ma selezionate a seconda del tuo profilo, così è più difficile imbattersi in noiosi personaggi che magari osano contraddirti. E poi vai sui social a commentare le news più curiose, ovviamente all’interno dei gruppi di “amici” che ti sei scelto, e che ti mettono anche qui al riparo da frequentazioni sgradite. E così eri indeciso tra sì e no, poi ti sei schierato, e nel corso dei giorni la tua “convinzione” si è radicata, come avviene quando non c’è contraddittorio, e ora sei un ultra, del sì o del no. Fino alla prossima contesa. Per forza, ti mancano i discorsi del bar.
calcio
a pagine 25
Cremo, vietato rinunciare già al primo posto
ciclismo
a pagina 8
La voglia di guerra di Mussolini musica
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basket
a pagina 9
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a pagina 18
pagine 4-5
occupazione
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Differenziata Le prime ammonizioni
a pagina 6
pezzoni: referendum, questi i due scenari a pagina 3
50 bollini gialli
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si o no? gli ultimi appelli al voto Luciano Pizzetti spiega perché bisogna approvare la riforma, Franco Monaco invece perché è importante affossarla
a pagina 13
a pagina 26
Tanti giovani sono emersi in questo 2016
X Factor Gaia vicina alla finale
cronaca L’8 dicembre in piazza
A Isola Villaggio di Babbo Natale
La Pro Loco di Isola Dovarese organizza per l’8 dicembre la manifestazione “Villaggio di Babbo Natale” in piazza Matteotti e via Garibaldi. Il programma prende il via alle ore 14,30 con l’apertura dei merca-
tini al suono degli zampognari, alle 15 i folletti apriranno il magico villaggio, poi giochi in piazza per tutti, l’arrivo di Santa Lucia con l’asinello carico di dolci e la sera danze per illuminare il grande albero.
I politici passati dall’apertura alle due ipotesi alle prese di posizione intransigenti hanno spiazzato tanti elettori indecisi
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di Vanni Raineri
n occasione del 25 aprile intervistammo Gian Carlo Corada, presidente Anpi. Gli chiedemmo a fine intervista come mai il referendum sulla riforma costituzionale previsto sei mesi più tardi fosse argomento mai toccato nel dibattito politico. Ancora un mese dopo, egli ci disse che ancora non aveva scelto per il sì o per il no, essendo combattuto in quanto esistevano buone ragioni in entrambe le posizioni. Di lì a poco la stessa Anpi è stata travolta dalle polemiche sull’indicazione di voto e sulla posizione dei “veri partigiani”, ed è stato un crescendo di toni aspri e anche violenti. Come Corada, tanti esponenti politici sono passati da una situazione di incertezza a una presa di posizione talmente decisa e intransigente (da una parte e dall’altra) da disorientare i cittadini. Come si può (e non parliamo di Corada ma un po’ di tutta la politica) passare da una scelta combattuta a una certezza assoluta, per di più a ruota del proprio partito? Sta di fatto che finalmente questa rincorsa al voto di domani si sta concludendo. Ci siamo occupati più volte del tema, cercando a turno di dare spazio a entrambe le posizioni. La scorsa settimana abbiamo pubblicato il punto di vista di due “dissidenti“ rispetto alle prese di posizione ufficiali del partito di riferimento, il Pd per Pierluigi Bersani, la Lega Nord per Flavio Tosi, che è stato espulso dal Carroccio ma ha detto di sentirsi ancora leghista. Oggi chiudiamo con due appelli finali. Quello del sì è a firma Luciano Pizzetti, sottosegretario cremonese alle Riforme e che ha dato un grande contributo a
Domani al voto, cittadini disorientati
questa riforma. Per il no riportiamo il parere del politico dell’Ulivo poi Pd e giornalista Franco Monaco, già nominato dal Cardinal Martini Presidente dell’Azione Cattolica Ambrosiana e stretto collaboratore di Romano Prodi, che probabilmente ha spiazzato anche lui con la sua dichiarazione a favore del sì.
Oltre ai due interventi, che pubblichiamo alle pagine seguenti, riportiamo qui sotto il punto di vista dell’onorevole Marco Pezzoni, anche lui Pd, che spiega cosa accadrà secondo lui l’indomani, sia se vincerà il sì sia se vincerà il no. Un parere non super partes, va detto per corretezza, in quanto Pezzoni si è speso per il no.
In provincia negli scorsi giorni si sono ripetuti dibattiti e incontri per convincere i cittadini. Non pubblichiamo articoli e prese di posizione che sono piovute sulla nostra scrivania, per non intasare gli spazi e non sbilanciare la posizione. Va detto che in grande maggioranza erano per il no, anche perché tutti i partiti
politici (a parte il Pd, e neanche tutto) si sono espressi contro la riforma. Avremmo potuto tranquillamente riempire il giornale, ma pensiamo che anche voi non avreste gradito l’eccessivo spazio. Ancora poche ore dunque e tutto è finito, e sinceramente i questa campagna referendaria
non ci mancherà troppo. Ciò non toglie che il voto sia importante per il nostro futuro. Sarà possibile recarsi alle urne nella sola giornata di domani, 4 dicembre, dalle ore 7 sino alle 23. Subito dopo inizierà lo scrutinio. Gli italiani all’estero invece hanno già votato. E già si sono preannunciati ricorsi.
Elezioni politiche nel 2017, comunque vada il referendum?
Il risultato del referendum costituzionale è molto importante non solo per le eventuali modifiche che apporterà o non apporterà all’organizzazione dello Stato e al Parlamento, ma anche per gli effetti che avrà sulla politica italiana. Un primo luogo comune va sfatato subito e cioé che con la vittoria del No non cambierebbe nulla e invece che con la vittoria del Sì cambierebbe tutto. Basti pensare che Matteo Renzi ha dichiarato che nel caso in cui vincesse il No sarebbe pronto a dimettersi e non sarebbe disponibile a guidare un eventuale Governo tecnico. Dunque in questo caso la continuità del Governo e dello stesso quadro politico sarebbe più garantita dal successo del Sì, mentre è la vittoria del No ad aprire nuovi scenari e a modificare la situazione. La fine dell’ascesa di Matteo Renzi non sarebbe una novità da poco se si pensa che il Partito Democratico dovrebbe affrontare urgentemente e un Congresso vero e una fase di transizione verso nuove elezioni. Sarebbe l’occasione per definire finalmente la natura e la collocazione politica del Pd con un Renzi che potrebbe anche restare ma con un ruolo di maggiore collegialità. Al contrario la vittoria del Sì consoliderebbe la leadership di Renzi sia sul Governo che sul partito e gli consentirebbe di completare due operazioni pronte da tem-
po: lo stabile inserimento nella maggioranza di Governo di alleati come Verdini, poco graditi alla Sinistra interna, e la ricollocazione del Pd su posizioni moderate al centro dello schieramento politico italiano, abbandonando definitivamente l’ancoraggio a sinistra e andando a rubare elettori e interessi a Forza Italia. Le novità sul futuro del Governo verrebbero sicuramente dalla vittoria del No. In questo caso il presidente Mattarella non precipiterebbe comunque il Paese ad elezioni anticipate senza aver prima convinto il Parlamento a votare la fiducia ad un Governo di scopo o di transizione e ad approvare una nuova legge elettorale per Camera e Senato. Berlusconi si è già dichiarato disponibile a evitare una brusca interruzione della legislatura e ha bisogno di tempo per ricucire i pezzi della sua forza politica . Ma anche una forte vittoria del Sì potrebbe convincere Matteo Renzi a non restare per un anno e mezzo a Palazzo Chigi a dissipare il tesoro di consenso acquisito e a subire le critiche per una revisone costituzionale che non sarebbe in grado di realizzare e rendere visibili i risultati promessi. In tal caso il Presidente del Consiglio potrebbe guidare il Paese verso elezioni anticipate attorno al giugno 2017 accettando la sfida lanciata da alcune opposizioni, in particolare dal Movimento 5 Stelle e dalla
Lega. Prima del giugno 2017 il Premier gestirebbe in prima persona sia l’anniversario dei Trattati di Roma che si terrà il 25 marzo nella Capitale sia il G7 di maggio in programma a Taormina. Ma quello che convincerebbe il Premier Renzi ad utilizzare il momento, in caso di vittoria del Sì, per vincere tutto con le elezioni nel 2017 è la macchina propagandistica e le alleanze che è riuscito a mettere in piedi con la paura o con lo scambio di favori: dalla Confindustria a metà del Sindacato, dai vertici della Cei ai vertici della finanza nazionale e internazionale, dall’occupazione sistematica delle tre reti Rai al favore che gli riservano le reti di Mediaset e di Sky. In questo quadro non meravigliano le notizie, costruite o gonfiate, che prevedono conseguenze disastrose per l’economia italiana nel caso vincesse il No. Malgrado gli analisti finanziari più seri abbiano confermato che i mercati non temono il No, ma l’incertezza del risultato; malgrado i mercati finanziari abbiano assorbito prima Brexit e poi Trump, il Financial Times è arrivato a prefigurare il fallimento di 8 banche. L’allarme di Financial Times si è aggiunto a quello di Goldman Sachs che aveva già in precedenza sottolineato i rischi per il sistema bancario italiano. Per fortuna a guardia della stabilità eco-
nomica e finanziaria dell’eurozona sta la Bce guidata da Draghi e il rendimento dei Titoli di Stato italiani non dovrebbero avere un’impennata di rendimento troppo elevata, facendo così aumetare gli interessi sul Debito pubblico che lo Stato italiano è chiamato a pagare. Il problema vero che rimarrà sotto ogni Governo è che l’Italia ha un rapporto Debito Pubblico/Pil del 132% e che nella pancia delle banche italiane ci sono 360 miliardi di euro di crediti deteriorati. Il Fondo Atlante utile per calmare il mercato nel breve termine, non è la soluzione. Quello che servirebbe non è tanto un Governo stabile, ma un Governo forte in grado di caricare sulle spalle e sulle tasche degli italiani il peso di un risanamento micidiale. Ma questo non avverrà adesso o in primavera. Questo toccherà ad un Governo che abbia preso alle elezioni tanti voti, tanti da poterli perdere successivamente con misure peMarco Pezzoni santissime.
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Cronaca
Sabato 3 Dicembre 2016
Il sottosegretario cremonese alle Riforme: «Non ci siamo inventati nulla»
L’appello al sì di Pizzetti: «Ora possiamo raggiungere la meta»
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omani decideremo del nostro futuro. Se le italiane e gli italiani propenderanno per il SI potrà proseguire con maggior impulso il cammino di riforme e di cambiamento. Per far sì che il Paese sia meglio attrezzato ad affrontare i venti della crisi economica e della disgregazione sociale, rendendo più forte ed efficiente il nostro sistema democratico. Se vincerà il NO tutto rimarrà com’è per lungo tempo ancora. Non si vota su Renzi, non si vota sul jobs act, non si vota sulla buona scuola. Si vota sul funzionamento del sistema istituzionale e politico. Si vota su un buon testo di riforma che attua quei pochi ma essenziali cambiamenti richiesti da molti a gran voce a partire dal 1983. Trentatré anni trascorsi in un eterno gioco dell’oca politico che riportava sempre alla casella di partenza. Ora è possibile raggiungere la meta. Se i cittadini lo vorranno. Diverse forze politiche e sociali hanno purtroppo perso l’ancoraggio al bene prezioso della coerenza. Forza Italia che questa riforma ha concorso a scrivere votandola in Parlamento. La Cgil che nel programma approvato quasi all’unanimità nel suo ultimo congresso proponeva esattamente i contenuti della riforma. Parte del Pd che invece tutto insieme ha sostenuto e approvato la riforma. Solo una cattiva politica può con nonchalance cercare di cancellare nei cittadini la memoria. Con la riforma non ci siamo inventati nulla, tutto era già stato detto e scritto in questa lunga e sin qui inconcludente marcia. Co-
sa propone la riforma? Tre sono i pilastri su cui si basa. Trasformazione del bicameralismo, miglioramento dei rapporti tra lo Stato e le Regioni, rafforzamento della democrazia partecipata.
Trasformare il bicameralismo per rendere il Governo non più forte ma più stabile, sulla base del mandato elettorale Per rendere il Parlamento maggiormente capace d’indirizzare e controllare, più libero dalle pressioni delle lobby. Per consentire di fare leggi più chiare e in un tempo ragionevole giacché nella moderna società il fattore tempo è un centro di costo. Per ridurre i costi della politica come tutti chiedono a gran voce. Per portare le istanze di Regioni e Comuni nel cuore della decisione politica. Per eliminare quell’autentica anomalia italica imperniata su due Camere che svolgono la medesima funzione in modo sovrapposto, un vero unicum europeo. Sono Parlamenti e Governi deboli, come la storia dimostra, che mettono a rischio la tenuta dei sistemi democratici. Miglioramento del rapporto tra lo Stato e le Regioni per superare i tanti conflitti istituzionali che si sono generati in questi quindici anni Non il conflitto bensì la collaborazione tra le istituzioni repubblicane è la premessa per la coesione nazionale e il buon governo dell’economia. Non si centralizza ma si responsabilizza, trasferendo nella Carta Fondamentale le pronunce giurisprudenziali adot-
tate in questi anni dalla Corte Costituzionale in risoluzione delle numerosissime diatribe tra corpi della Repubblica. Rafforzamento della democrazia partecipata Perché nel tempo delle relazioni difficili e tese tra istituzione e popolo occorre utilizzare meglio l’antidoto rappresentato dal più ampio coinvolgimento dei cittadini. Così avverrà con le leggi d’iniziativa popolare che la riforma imporrà al Parlamento di trattare, togliendole dall’odierno sonno perenne in cui precipitano quando lì giungono. Impedendo cosi al Parlamento di fare marameo agli italiani che vogliono proporre e che a tale scopo s’impegnano. Così accadrà col referendum abrogativo, affiancando all’attuale percorso uno assai maggiormente incidente, dove il quorum di validità viene notevolmente abbattuto perché
rapportato non alla metà più uno degli elettori aventi diritto ma a quella dei partecipanti alle ultime elezioni politiche. Così si passerà, considerando le elezioni del 2013, dal 50% al 37% di validità. Impedendo le distorcenti campagne astensionistiche e obbligando al confronto nel merito, investendo sulla conoscenza e la consapevolezza delle persone. In più s’introduce stabilmente il referendum d’indirizzo per orientare le decisioni del Parlamento sulle grandi scelte strategiche nazionali.
mier ma quelli delle istituzioni liberamente elette. Gli alti quorum e il voto segreto previsti per gli organi di garanzia impediranno tassativamente alla maggioranza protempore d’impadronirsi delle istituzioni repubblicane. Il Presidente della Repubblica, i giudici della Corte Costituzionale, i membri del Consiglio Superiore della Magistratura non potranno mai più essere eletti senza il concorso delle opposizioni. Neppure in modelli elettorali di tipo maggioritario. In tal modo si rafforzerà il sistema dei pesi e dei contrappesi. A ulteriore rafforzamento, su richiesta delle minoranze parlamentari, le leggi elettorali dovranno passare obbligatoriamente il vaglio di legittimità della Corte Costituzionale
«Non si rafforzano i poteri del Premier, ma delle libere istituzioni»
Ecco, questa è la riforma. Non un attentato alla democrazia ma il suo potenziamento Non si rafforzano i poteri del Pre-
e prima di quella pronuncia non potranno essere emanate. Con la riforma non si tocca in alcun modo la prima parte della Costituzione, forse davvero la più bella del mondo Quella dei diritti, dei doveri, dei valori, vere fondamenta della nostra democrazia postfascista. Quella su cui saremo chiamati a pronunciarci domani è una efficace riorganizzazione della Repubblica. Necessaria perché con la nascita dell’Europa e delle Regioni il nostro sistema si è rivelato sempre più sbilenco e inadeguato, fonte perciò d’indebolimento democratico e di pesanti diseconomie. Il SI non è un salto nel buio ma una scelta consapevole che aiuterà la stabilità dell’Italia in un tempo di gravi turbolenze. Il no è l’eterno immobilismo di cui poi dovremo cessare di lamentarci avendolo liberamente scelto.
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Il politico e giornalista: «Non avremmo un bicameralismo paritario, ma un bicameralismo zoppo»
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Chi è Fanco Monaco?
Dall’Azione Cattolica all’Ulivo poi al Pd Franco Monaco, deputato del Partito Democratico, è tra i 10 parlamentari del Pd che già 4 mesi fa si sono pronunciati pubblicamente contro il Disegno di Legge costituzionale Renzi-Boschi. E’ stato presidente dell’Azione Cattolica ambrosiana dal 1986 al 1992 con il cardinal Martini. Poi collaboratore di Giuseppe Lazzati all’associazione “La Città dell’uomo”. Ha fatto parte delle redazioni di “ Vita e Pensiero”, della Rivista del Clero Italiano, di Aggiornamenti Sociali. Con Romano Prodi ha fondato i Democratici e avviato l’esperienza de L’Ulivo. Ha curato la raccolta di scritti di Giuseppe Dossetti “I valori della Costituzione”.
Italia è a un bivio. La democrazia italiana è a un bivio. Scegliere di votare No al referendum di domenica 4 dicembre significa salvare la nostra comunità nazionale dal commettere un grave errore: quello di imboccare una strada sbagliata che divide invece di unire, toglie potere e rappresentanza ai cittadini, non affronta né risolve nessuno dei gravi problemi sociali del Paese. Scegliere di votare No è saggio e lungimirante non solo perchè permette di evitare di essere imprigionati in una direzione sbagliata da cui sarebbe molto difficile ritornare, ma perchè lascia aperta la possibilità di ritrovare soluzioni di rinnovamento istituzionale davvero condivise e non imposte da una sola parte. Non tra vent’anni, ma già alle prossime elezioni politiche tutte le forze in campo si possono presentare all’elettorato chiedendo un mandato agli elettori se e su quali proposte di revisione costituzionali procedere. Un mandato come avvenne nel 1946 per una Costituzione che è stata e che sia di tutti, anche in futuro. Potrebbe anche accadere che gli elettori preferiscano altre priorità come la creazione di posti di lavoro, servizi sociali e sanità per tutti, lotta all’evasione fiscale e alla corruzione, messa in sicurezza del territorio. Che chiedano ai partiti di mettersi in discussione e di rinnovarsi invece di scaricare sulle Istituzioni le loro incapacità. Il Bicameralismo non è superato e si ritornerebbe al vecchio centralismo. Nel nuovo Senato la Lombardia avrebbe un solo sindaco, come Bolzano Votare Sì all’attuale proposta di revisione costituzionale avviata su iniziativa del Governo e non del Parlamento, significa al contrario centralizzare molti poteri trasferendoli dai territori e dalle Regioni allo Stato centrale, penalizzare pesantemente le Regioni a Statuto ordinario come la Lombardia, il Piemonte e l’Emilia
L’appello al no di Monaco per «una Costituzione di tutti»
Romagna riducendone la capacità di programmazione, lasciare intatti i poteri e le maggiori risorse delle 5 Regioni a Statuto Speciale (Trentino Alto Adige, Val D’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Sicilia), alle quali la proposta di revisione costituzionale riconosce “potere di veto” tramite lo strumento dell’Intesa per opporsi alla loro eventuale trasformazione in Regioni più simili alle altre. Le regioni complessivamente ridimensionate vengono compensate con la creazione di un nuovo Senato, non più eletto direttamente dai cittadini, nel quale i Consigli regionali potranno nominare 74 consiglieri regionali e 21 sindaci. Con sperequazioni vistose come l’attribuzione di un solo Sindaco alla Lombardia e a ciascuna delle altre Regioni, grandi o piccole che siano, e invece di due sindaci alle Province di Trento e Bolzano, un sindaco ciascuna. La cosa più grave è che il Senato cessa di essere organo di garanzia e allo stesso tempo gli vengono attribuite competenze legislative confuse che poco hanno a che fare con un
autentico Senato delle Autonomie. Ci sarebbero poi tra Camera e nuovo Senato procedure farraginose che complicherebbero l'iter delle leggi, alla faccia dello slogan della semplificazione e della velocità. Dunque non avremmo più un bicameralismo paritario, ma avremmo ancora un bicameralismo zoppo con un Senato ridotto a “protesi artificiale” di un rapporto ad alta manipolazione partitica tra Stato e territori. Il nostro appello a votare No è un appello alla ragione, un appello al cuore, un appello alla coscienza costituzionale della società italiana. Lo scontro è sull’idea di Costituzione La nostra divergenza con i promotori di questa cattiva modifica dell’organizzazione dello Stato è innanzitutto sull’idea di Costituzione. Noi consideriamo e apprezziamo la Costituzione come Legge fondamentale nella quale sono scolpiti i principi e le regole che presiedono alla vita dentro la casa comune. Credo che molti cittadini italiani
siano convinti che la Costituzione sia e debba essere ancora il patto di convivenza che tiene insieme una comunità. Ma allora perchè il Governo si è intestardito a forzare la situazione fino a legare la propria sorte a quella dell’esito referendario? Se, come nel nostro caso, si ha a che fare con una cattiva e vasta riforma della nostra Costituzione, non la si baratta con la sorte di un governo, fosse anche il migliore dei governi. Saggezza e sensibilità costituzionale consigliano di rifiutare l’idea che 47 articoli possano essere riscritti da una esigua, raccogliticcia maggioranza scontando il dissenso di mezzo parlamento. Anche facendo memoria del 90% del consenso con cui fu varata la nostra Carta Costituzionale pur nel vivo della guerra fredda. Se quella che Dossetti chiamava “coscienza costituzionale” e cioè il senso/ valore della Legge fondamentale fosse vivo e diffuso non si sarebbe dato corso a una riforma costituzionale di parte e non saremmo alle prese con un referendum così lacerante. Giustamente ci si preoccupa dell’aria che tira in Italia, in Europa, nel mondo. Della forza travolgente del vento populista e antipolitico. Ma è proprio nelle stagioni critiche, nelle quali la comunità politica è turbata e smarrita, che si fa prezioso un saldo ancoraggio allo strumento di garanzia più alto e comune, la Costituzione appunto. Come si è scritto, essa è la Regola
sicura che si scrive quando si è sobri e che si rivela tanto più utile se e quando, per avventura, una comunità dovesse essere inebriata e confusa. Mi chiedo se non sia all'ingrosso la condizione di questo nostro tempo.
Solo l’affermazione del No garantisce la cancellazione dell’Italicum Non arrendiamoci per sfinimento a una proposta di revisione costituzionale che impoverisce la nostra democrazia con il pretesto di modernizzarla. Nel nostro cuore sappiamo che anche in tempi difficile è sbagliato cedere all’illusione delle scorciatoie, dell’uomo solo al comando legittimato come Capo da una pessima legge elettorale come l’Italicum. Capo, proprio così viene definito dall’Italicum. Per questo votare no al Referendum è la garanzia più sicura che l’Italicum sarà obbligatoriamente cancellato. Il nostro appello agli indecisi vuole sottolineare l’aspetto della titolarità della decisione: se il cittadino delega al Governo il compito di cambiare l’Italicum, vuol dire che ha deciso di rimanere sul terreno delle promesse e di fidarsi. Se come cittadino vuole avere la certezza di cancellare l’Italicum, allora solo il No mette nelle sue mani questa decisione. Infatti votando No rimane in piedi la nostra Costituzione e Camera dei Deputati e Senato avranno bisogno entrambi di una nuova legge elettorale.
«Votare no è garanzia certa che l’Italicum sarà cancellato»
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Cronaca
Sabato 3 Dicembre 2016
ail, tornano le stelle di natale questi i comuni
Torna l’appuntamento di solidarietà promosso da Ail con la 27ª edizione delle Stelle di Natale: la manifestazione è realizzata grazie all’impegno di migliaia di volontari che offriranno una piantina natalizia a chi verserà un contributo minimo di 12 euro. Le Stelle di Natale sono tutte caratterizzate dal logo Ail. L’iniziativa ha permesso negli anni di raccogliere significativi fondi destinati al finanziamento di progetti di ricerca scientifica e di assistenza sanitaria ed ha contribuito a far conoscere i progressi nel trattamento dei tumori del sangue. È necessario però continuare su questa strada per raggiungere nuovi obiettivi e rendere leucemie, linfomi e mielomi sempre più guaribili. Ecco le località del Cremonese e Casalasco a cui rivolgersi: Calvatone, Cappella de’ Picenardi, Casalbuttano, Casalmaggiore, Casalmorano, Castelponzone, Castelverde, Castelvisconti, Cingia de’ Botti, Cremona, Derovere, Formigara, Grumello Cremonese, Gussola, Isola Dovarese, Malagnino, Martignana di Po, Motta Baluffi, Ostiano, Persico Dosimo, Pessina Cremonese, Piadena, Pieve d’Olmi, Pozzaglio, Robecco d’Oglio, San Daniele Po, San Giovanni in Croce, San Martino del Lago, San Martino in Beliseto, Scandolara Ravara, Scandolara Ripa d’Oglio, Sesto Cremonese, Solarolo Rainerio, Soresina, Sospiro, Spinadesco, Stagno Lombardo, Stilo de’ Mariani, Torre de’ Picenardi, Torricella del Pizzo. Queste le località del Cremasco: Agnadello, Annicco, Azzanello, Bagnolo Cremasco, Camisano, Campagnola Cremasca, Capergnanica, Capralba, Casale Cremasco Vidolasco, Casaletto Ceredano, Casaletto di Sopra, Casaletto Vaprio, Castel Gabbiano, Castelleone, Chieve, Credera Rubbiano, Crema, Cremosano, Cumignano sul Naviglio, Dovera, Fiesco, Genivolta, Izano, Madignano, Monte Cremasco, Montodine, Offanengo, Palazzo Pignano, Pianengo, Pieranica, Pizzighettone, Quintano, Ricengo, Ripalta Arpina, Ripalta Cremasca, Ripalta Guerina, Romanengo, Salvirola, San Bassano, Sergnano, Soncino, Spino d’Adda, Ticengo, Torlino Vimercati, Trescore Cremasco, Trigolo, Vaiano Cremasco, Vailate
Incarichi esterni, la giunta vara un giro di vite per il 2017 Da 669mila euro a poco meno di 606mila euro. L’Amministrazione comunale punta a ridurre la spesa pubblica e taglia gli incarichi individuali in vista del 2017. Si tratta non tanto delle famigerate “consulenze esterne”, tiene a precisare il Comune, quanto degli incarichi previsti dall’Amministrazione per la realizzazione di determinati progetti delineati dalla Giunta. La decisione di diminuire gli affidamenti di incarichi individuali non è ancora nero su bianco: sul tavolo della giunta c’è una proposta di delibera con relativo programma degli incarichi per l’anno 2017 pronta a passare al vaglio del Consiglio per l’approvazione. Salvo colpi di scena, dunque, si arriverà a una di-
minuzione della spesa dell’ente pubblico. In particolare, fa sapere l’amministrazione, si passerà dai 669mila euro del 2016 a 605.940 euro per il 2017. La proposta di delibera prevede inoltre la diminuzione della quota parte di incarichi su spesa corrente (da 164mila euro del 2016 a 150.626 euro del 2017). La quota parte di incarichi su spese vincolate, ossia all’interno di progetti che hanno ottenuto uno specifico finanziamento attraverso bandi, rimane sostanzialmente allo stesso livello: da 505mila euro del 2016 a 455.314,00 del 2017. «Dati indicativi – commenta l'amministrazione in una nota stampa – che dicono dell’aumento della capacità di programmazione da parte del Comune di Cremona».
Le proposte relative all’affidamento di incarichi esterni di collaborazione autonoma che saranno conferiti a persone fisiche nel 2017, fa sapere sempre il Comune, sono state fatte dalle direzioni dell’Ente. «A seguito di confronti intervenuti con i dirigenti interessati, necessari alla definizione del Bilancio di Previsione 2017 e finalizzati, nella fattispecie, al contenimento della spesa, è stato successivamente predisposto l’apposito programma esaminato dalla Giunta». Resta ora da attendere il passaggio in Consiglio, che tradurrà concretamente il giro di vite sugli incarichi esterni voluto dalla giunta. (fc)
Porta a porta, le prime “ammonizioni” Campagna di controlli nelle vie del centro e nei quartieri: 50 bollini gialli. A un anno dall'estensione del servizio il Comune tira le prime somme
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di Federico Centenari
un anno dall’avvio dell’estensione della raccolta differenziata, ecco le prime “ammonizioni”. Sono infatti in corso i controlli voluti dall’Amministrazione comunale per verificare la risposta dei cittadini a seguito del nuovo servizio. Avviati nelle scorse settimane in accordo con gli amministratori di condominio, i controlli sono effettuati a cura degli Agenti ambientali di Linea Gestioni e del Comune di Cremona. Le vie coinvolte in questa prima tornata di verifiche, fa sapere il Comune, sono state quelle del centro città e dei quartieri, in particolare le zone Po, Maristella, Giuseppina, Boschetto e Zaist. A seguito dei controlli gli Agenti ambientali hanno apposto i primi 50 bollini gialli per avvisare i cittadini dell’errato conferimento. In una seconda fase, se persisteranno gli errori, si passerà ai bollini rossi e, infine, le sanzioni. «Nessuna volontà di far cassa – commenta in merito l’assessore all’Ambiente, Alessia Manfredini –, ma dopo questo anno di informazione ed educazione, come preannunciato, si inizia con l’apposizione dei bollini gialli, che hanno lo scopo di far capire al cittadino che
non ha operato correttamente la separazione dei rifiuti». «In questo modo - incalza Manfredini - intendiamo continuare nell’accompagnare il cambiamento, seppur in modo più incisivo, informare su come fare la separazione corretta, in quanto solamente così è possibile riutilizzare il materiale. Proprio su questo tema abbiamo realizzato un tour di visita degli impianti di riciclo, dal quale è stato realizzato un volantino informativo per conoscere dove vanno una volta riciclati i nostri rifiuti».
Il punto su questo primo anno dall’avvio del nuovo porta a porta verrà fatto lunedì, in occasione della riunione dell’Osservatorio rifiuti. Nel corso della seduta l'assessore Manfredini, con il direttore di Linea Gestioni, Primo Podestà, presenterà i dati relativi al servizio e illustrerà le attività in itinere e le iniziative attuate nei mesi scorsi per contenere il fenomeno dell’utilizzo scorretto dei cestini stradali, dei conferimenti errati, dell’utilizzo dei sacchi neri, del mancato rispetto degli orari e delle regole di esposizione dei rifiuti.
Sul fronte del decoro urbano, fa sapere l’amministrazione, «per mantenere pulita la città sono in atto alcune azioni concrete, in particolare utilizzando un mezzo speciale per raccogliere i mozziconi di sigarette in modo da pulire più efficacemente le vie cittadine». «La lotta ai mozziconi – ricorda il Comune – era già stata oggetto di una giornata a settembre in occasione di “Puliamo il mondo” con le scuole e la campagna informativa contro l’abbandono dei mozziconi verrà intensificata nel 2017».
Cronaca affari & lavoro
ambiente
popolazione
criminalità
tenore di vita
Sabato 3 Dicembre 2016
tempo libero
sistema salute
disagio sociale
7
serv. finanziari
Italia Oggi ha pubblicato la 18ª edizione della classifica della qualità della vita nelle 110 province italiane. Il tutto in 9 gruppi e ulteriori 101 parametri
Meno soldi, ma anche meno problemi Cremona sale al 29º posto, migliorando nettamente in salute, criminalità e disagio sociale, ma perdendo parecchie posizioni nel tenore di vita
Provincia
pos.2015
pos.
Provincia
pos.2015
45
CREMONA
32
69
CREMONA
67
46
Qualità della vita negativa
77
43
Qualità della vita positiva
42
Qualità della vita POSITIVA
13
tasso di occupazione
66
DENSITA’ DEMOGRAFICA
60
importo medio dei protesti
79
EMIGRATI
25
clienti corporate banking
13
tasso di disoccupazione
100
imprese registrate
101
imprese cessate
pos. 41
I
due principali quotidiani economici, Il Sole 24 Ore e Italia Oggi, si sfidano a fine anno con le analisi riferite alla qualità della vita nelle 110 province italiane. Ad anticipare il quotidiano di Confindustria (per cui la pubblicazione della ricerca è attesa poco prima del Natale), è stato in settimana Italia Oggi, che si vanta di produrre l’indagine “di gran lunga più completa e approfondita tra quelle che vengono realizzate in Italia”. Mentre l’edizione del Sole taglia il traguardo del 26° anno, per Italia Oggi si tratta della 18ª edizione della ricerca, condotta in collaborazione con il Dipartimento di scienze sociali ed economiche dell’Università La Sapienza di Roma. Mentre l’ultima classifica del Sole 24 Ore divideva la graduatoria complessiva in 6 settori base, divisi a loro volta da ulteriori 6 segmenti, Italia Oggi effettivamente presenta un quadro più approfondito, con 9 settori base che a loro volta contengono ben 101 sottogruppi. In pagina elenchiamo la graduatoria di Cremona sia nei 9 segmenti principali (con la variazione rispetto al 2015) sia nelle singole 101 classifiche. Complessivamente la nostra provincia si piazza in 24ª posizione, in crescita di 5 posti rispetto allo scorso anno. Un trend di crescita che si conferma a partire dal 2012, quando Cremona occupava la 42ª posizione. Per la prima volta al comando si trova Mantova, che toglie lo scettro, detenuto da ben 5 anni, da Trento, che è superata da un’incollatura dai virgiliani. Complessivamente, si assiste al consueto quadro disuniforme che vede il nord Italia occupare i primi posti e il sud gli ultimi. Alle spalle di Mantova e Trento, seguono nella top ten Belluno, Pordenone, Siena, Parma, Udine, Bolzano, Vicenza e Lecco. Siena a parte, la prima provincia del centro Italia è Perugia, al 29° posto, mentre per trovare la prima meridionale dobbiamo scendere al 49° posto (Campobasso). In coda, in 110ª posizione, Cro-
QUALITA' DELLA VITA, LA PAGELLA pos.
1 2 3 4 5 6 15 23 24 25 28 56 110
Provincia
Mantova Trento Belluno Pordenone Siena Parma Piacenza Lodi CREMONA Bergamo Brescia Milano Crotone
posizione anni precedenti 2015
2014
2013
2012
2011
4 1 8 3 11 13 23 31 29 15 19 49 86
3 1 12 5 10 8 28 22 30 17 15 36 106
17 1 5 8 6 7 41 29 32 18 21 37 110
13 1 3 10 25 8 34 33 42 11 23 39 101
4 1 6 3 14 7 38 16 32 17 29 46 92
tone, alle spalle di Siracusa e Napoli. Spicca il 103° posto di Imperia, mentre la seconda provincia del nord peggio piazzata è Genova (80ª). Complessivamente emerge anche il peggioramento delle metropoli: detto di Napoli, Roma è 88ª, Milano 56ª, Torino 70ª. Ma vediamo l’analisi dei 9 principali parametri di valutazione, e dei relativi sottogruppi. AFFARI E LAVORO Qui perdiamo 13 posizioni rispetto al 2015. Bene il tasso di occupazione e di disoccupazione (6,91%), nella media la dimensione associata sia positivamente che negativamente con la qualità della vita, il numero di protesti per abitante, e anche il numero di clienti corporate banking per 100 imprese registrate. Pessima la situazione relativamente al numero di imprese registrate, solo 8,2 ogni 100 abitanti, ancor peggio la situazione di imprese cessate ogni 100 imprese attive, ben 7. AMBIENTE Cremona rimandata in ambiente, dato il 41° posto, che la colloca in posizione medio-alta. Nella media la concentrazione di biossido di azoto, conforta vedere che i giorni di superamento della media mobile su 8 ore di PM10 non è da record: 54 giorni l'anno quando al vertice, con 110 giorni, troviamo un gruppo di province davvero insospettabili, da
centri siciliani quali Enna, Ragusa e Trapani, a province montane quali Verbano-Cusio-Ossola, Cuneo e L'Aquila. Abbastanza bene quanto a dispersioni nella rete idrica e numero di autovetture circolanti (sono 58,63 ogni 100 abitanti, a fronte dei 114,56 di Aosta). Siamo vicino alla top ten per piste ciclabili (il che la dice lunga sulla situazione italica), zone a traffico limitato e frazione di territorio destinate ad aree verdi nel comune capoluogo. Consumiamo troppa acqua e troppa energia elettrica, e dobbiamo imparare ad utilizzare i mezzi pubblici: in Lombardia solo Sondrio (ma si può capire perché) ci sta alle spalle. Peggio del previsto quanto a raccolta differenziata, dopo che le pagelle di Legambiente inseriscono spesso comuni cremonesi tra i migliori: siamo solo al 45° posto in Italia, e la vicina Mantova è seconda. CRIMINALITA’ Anche in questo indicatore ci sono 18 sottogruppi. Complessivamente la situazione migliora, portandoci dal 54° al 43° posto, meglio delle province limitrofe a parte Lodi e Mantova. La peggiore in assoluto è Rimini, seguita da Bologna e Milano. Guadagniamo molte posizioni nei reati contro la persona, mentre ne perdiamo nei reati contro il patrimonio. L’unico primo posto lo strappiamo per gli omicidi volontari, che
vedono staccatissimi sul fondo Nuoro e l'Ogliastra. Pochi anche i tentati omicidi, mentre la situazione peggiora di molto per gli omicidi colposi e preterintenzionali. Per il resto siamo stabili a centro classifica, con situazioni critiche relative a furti in appartamento, ad estorsioni e a rapine in banca e negli uffici postali: nella nostra provincia si segnalano 2,76 rapine ogni 100mila abitanti, un record poco invidiabile. DISAGIO SOCIALE Dove la stuazione da critica si fa molto positiva è nel disagio sociale, dove dal 90° posto saliamo al 14° in un solo anno, anche se nei singoli gruppi non superiamo mai il 15° posto. Possiamo respirare quanto a reati a sfondo sessuale contro minori (15° posto, si pensi che l’anno scorso eravamo terzultimi) e a tasso di disoccupazione giovanile tra i 15 e i 24 anni (saliamo dal 35° al 17° posto). Per il resto siamo nella media, mentre c’è ampio spazio per migliorare nelle voci relative agli infortuni sul lavoro (35,37 casi ogni mille occupati) e alle morti per tumore, che vengono calcolate in percentuale sul numero complessivo di decessi. POPOLAZIONE Cambia pochissimo rispetto al 2015, e d’altra parte sono dati che non sorprendono. Curioso che la provincia con più nati sia Bolzano, davanti a Catania, Caserta, Napoli e Palermo, mentre è confermato che la presenza di immigrati è molto più forte nel nord, ma a Cremona ce ne sono meno rispetto a tutte le province vicine (31,81 ogni mille residenti). SERVIZI FINANZIARI E’ la classifica che ci vede in più elevata posizione, 11ª in Italia. In realtà la graduatoria unisce i servizi finanziari e quelli scolastici. Siamo tra i primi 20 per numero di sportelli bancari e di Atm (bancomat). A livello scolastico, ci sono poche classi ogni 100 studenti nelle scuole medie superiori. SISTEMA SALUTE Ecco un altro parametro che ci mette in luce. Complessivamente emerge come la situazione sia migliorabile quanto a numero di personale, sia medico che inferi-
Qualità della vita negativa
66
MORTI
37
IMMIGRATI
62
NATI VIVI
58
N° COMPONENTI FAMIGLIA
SERVIZI FINANZIARI
AMBIENTE
di Vanni Raineri
POPOLAZIONE
AFFARI E LAVORO pos.
Provincia
pos.2015
CREMONA
-
71
Qualità della vita negativa
21
Qualità della vita positiva
66
concentr. biossido d’azoto
73
giorni superamento pm10
28
dispersioni rete idrica
91
consumi idrici pro capite
65
produzione rifiuti urbani
24
autovetture circolanti
38
motocicli circolanti
85
consumo energia elettrica
44
pannelli solari comunali
13
piste ciclabili
14
zone a traffico limitato
38
verde pubblico
19
aree verdi nel capoluogo
23
depurazione acque reflue
83
uso del trasporto pubblico
45
raccolta differenziata rsu
CRIMINALITA’ pos.
Provincia
pos.2015
43
CREMONA
54
pos. 11
Provincia
pos.2015
CREMONA
13
13
SOTTODIMENSIONE S. FINANZ.
66
S. S. DI ISTRUZIONE MEDIA SUP.
18
NUMERO ATM
27
N° CLIENTI DI PHONE BANKING
13
N° SPORTELLI BANCARI
91
N° CLASSI SCUOLA MEDIA SUP.
65
N° SCUOLE SUPERIORI
47
N° STUDENTI MEDIE SUPERIORI
SISTEMA SALUTE pos.
Provincia
pos.2015
12
CREMONA
21
64
MEDICI E PERSON. INFERMIER.
11
P. LETTO IN REP. SPECIALISTICI
23
APPARECCHIAT. DIAGNOSTICHE
87
MEDICI OSPEDALIERI
72
PERSONALE INFERMIERISTICO
49
PERSON. TECNICO-SANITARIO
22
ALTRO PERSONALE
26
P.L. OSTETRICIA E GINECOLOGIA
13
P.L. CARDIOLOGIA E UN. CORON.
72
P.L. RIANIMAZ. E TER. INTENSIVA
3
P.L. ONCOLOGIA
23
REATI CONTRO LA PERSONA
20
NUMERO TAC E RMN
76
REATI CONTRO IL PATRIMONIO
62
N° APPARECCHIAT. EMODIALISI
1
OMICIDI VOLONTARI
17
NUMERO GRUPPI RADIOLOGICI
91
OMICIDI COLPOSI E PRETERINT.
34
N° VENTILATORI POLMONARI
3
TENTATI OMICIDI
62
LESIONI DOLOSE E PERCOSSE
49
VIOLENZE SESSUALI
35
SEQUESTRI DI PERSONA
36
TRAFFICO DI STUPEFACENTI
27
SFRUTTAM. PROSTITUZIONE
47
SCIPPI E BORSEGGI
28
FURTI D’AUTO
78
FURTI IN APPARTAMENTO
61
ALTRI FURTI
83
ESTORSIONI
89
RAPINE IN BANCA E IN POSTA
57
ALTRE RAPINE
78
TRUFFE E FRODI INFORMATICHE
TEMPO LIBERO pos.
Provincia
pos.2015
56
CREMONA
57
51
STRUTTURE PER IL TURISMO
61
STRUTT. PER IL TEMPO LIBERO
68
AGRITURISMO
105
ALBERGHI
81
RISTORANTI
26
BAR E CAFFETTERIE
81
SALE CINEMATOGRAFICHE
46
PALESTRE
58
ASS. RICREATIVE ART. E CULTUR.
57
LIBRERIE
DISAGIO SOCIALE
TENORE DI VITA
pos.
Provincia
pos.2015
pos.
Provincia
pos.2015
14
CREMONA
90
35
CREMONA
4
90
INFORTUNI SUL LAVORO
25
92
MORTI PER TUMORE
63
Qualità della vita POSITIVA
63
MORTI IN INCIDENTI STRADALI
14
SPESA MEDIA PER CONSUMI
64
SUICIDI
18
IMPORTO MEDIO PENSIONE
17
DISOCCUPAZIONE GIOVANILE
38
VALORE AGGIUNTO PRO CAPITE
15
REATI SESSUALI SU MINORI
44
DEPOSITI BANCARI PRO CAPITE
66
DISTURBI PSICHICI
52
PREZZO APPARTAMENTO
29
NUMERO DISABILI
76
VARIAZ. PREZZI AL CONSUMO
mieristico, mentre la presenza di apparecchiature tecnologiche, almeno sulla media nazionale, è più che positivo. Complessivamente soddisfacente la situazione dei posti letto, nonostante l’ampia differenza tra i reparti. TEMPO LIBERO Situazione invariata, confermata a centro classifica. Tra le varie voci, spiccano in positivo il numero di bar e di palestre, in negativo il numero di ristoranti e di alberghi, che ci vede al 105° posto. E pensare che ancora doveva
Qualità della vita negativa
chiudere l’hotel più capiente della città... TENORE DI VITA Qui assistiamo invece a un crollo inatteso e difficile da spiegare. Eravamo al 4° posto in Italia, siamo scesi al 35°. La spesa media mensile pro capite per consumi ci eleva al 14° posto con 1.288 euro (i record a Milano con 1.444 euro e Vibo Valentia con 672 euro). Bene anche l’importo medio mensile della pensione, che è di 926 euro (il top sempre Milano con 1.154 euro, sul fondo Catanzaro con 494 euro).
8
Rubrica
Sabato 3 Dicembre 2016
“La Squilla”, giornale interventista La guerra divampa, per ora l’Italia se ne è tenuta fuori. Il Duce è per la Francia, patria dei principi giacobini. Inoltre, la Francia è alleata dei serbi, il cui nazionalismo tribale si era intrecciato con quello italiano durante tutto il secolo precedente. Benito Mussolini, Leonida Bissolati e altri socialisti di estrazione giacobina vogliono trascinare l’Italia in guerra.
Ora servono soldi per fondare giornali interventisti: ne nasceranno soprattutto due: “Il Popolo d’Italia” a Milano e “La Squilla” a Cremona. Dunque il fascismo sorge nel dicembre 1914. Con capitali dei massoni; dei francesi; degli industriali (speranzosi di fare affari con la guerra); e di sindacati e giornali interventisti di sinistra, il Duce fonda a Milano il suo nuovo giornale: “Il Popolo d’Italia”. Questo nome è
qualcosa di più di un espediente retorico: “L’Ami du Peuple” fu il giornale radicale, violentemente demagogico, di Marat, il noto giacobino della rivoluzione francese. E negli anni 1930 sarà il titolo di un settimanale fascista francese (così scrive John Lukacs in “The Hitler of History”, New York, Alfred A. Knopf, 1997). (continua sotto)
Dalla guerra le premesse per la rivoluzione La Somme e la prima guerra mondiale . 4ª puntata
di Paolo A. Dossena
A
l fondo della scelta di Mussolini è la convinzione che la guerra porrà le premesse per la rivoluzione: il bagno di sangue determinerà condizioni di disordine, esasperazione e violenza rivoluzionaria tra le masse. Ma praticamente fin dall’inizio, il rivoluzionarismo interventista del Duce comincia a presentare il primato del concetto di nazione su quello di classe. Questo rivoluzionarismo tende a essere o a diventare sempre di più quello patriottico di Blanqui, ben più di quello internazionalista di Marx. Mussolini è sempre stato vicino al socialismo francese (come poi il fascismo francese sarà vicino a quello italiano) intriso delle suggestioni della rivoluzione del 1789 e della comune parigina di Blanqui del 1871. Non a caso alla sua scelta interventista contribuisce l’opera mediatrice (e i soldi), del socialista francese Marcel Cachin, amico personale di un Mussolini da sempre risoluto avversario del pangermanesimo. Non è innaturale che ora il Duce si schieri con chi urla a squarciagola (questo è il tono che più apprezza) che è ora di abbattere gli “imperi germanici”. E con chi ricomincia a parlare di barbarie e minaccia pangermanista. Non può quindi stupire che “Il Popolo d’Italia” avesse il sottotitolo “Quotidiano socialista”, e che recasse due motti di testata: quello di Blanqui “Chi ha del ferro ha del pane”, e quello di Napoleone “La rivoluzione è un’idea che ha trovato le sue baionette”. Gli ex compagni di partito accusano Mussolini di essersi venduto all’“oro francese”, sull’“Avanti!” escono articoli dal titolo “Chi paga?”. In questa accusa si sente la rabbia dei seguaci traditi dalla guida Mussolini. Più realisticamente, “Sbaglierebbe chi credesse che la sua ‘anima di sinistra’ fosse stata davvero alterata da questa mutazione... Sappiamo che non vennero lesinate né pressioni né denari, e sappiamo che Mussolini fu sensibile alle une e agli altri: anche se è giusto osservare che il suo atteggiamento di fondo fu determinato, almeno al principio, più dal suo fiuto politico, che da un puro interesse materiale contingente. Egli si rese conto alla svelta che il vento stava girando, e che non era il caso di sdraiarsi sulle rotaie ferroviarie per ‘sabotare la guerra’, come aveva fatto nel 1911: imboccò la strada esattamente opposta, sulla quale - ovvia-
E’ il motivo dell’interventismo di Mussolini, che spera che il bagno di sangue conduca all’esasperazione
Come direttore dell’Avanti (organo di partito del Psi) e capo dell’ala rivoluzionaria del partito, Mussolini era l’uomo più in vista di tutto il movimento progressista in Italia Da sinistra la prima pagina dell’Avanti, del giornale interventista di Mussolini “Il Popolo d’Italia” e un giovane Roberto Farinacci
mente - il denaro abbondava” (Franco Bandini, “Vita e morte segreta di Mussolini”, Mondadori, Milano, 1978, pp. 36-39). Il “Popolo d’Italia” (che comincia a uscire dal 15 novembre) è l’organo più importante dell’interventismo di sinistra. Dalle sue colonne Mussolini lancia velenosi attacchi ai neutralisti, con toni da rissa e aggressioni personali. E’ convinto che la ghigliottina stia per cadere: si dimette da consigliere comunale e da consigliere d’amministrazione della Cassa di risparmio delle province lombarde. Ha visto giusto: centinaia di giovani socialisti milanesi escono dal partito in solidarietà al “traditore” Mussolini, espulso dal Psi anche per “indegnità morale” (21 novembre). “Indegnità morale”: un’accusa gravissima. Dietro la quale è anche Angelica Balabanoff, che si era sollevata contro chi avrebbe voluto espellere Mussolini semplicemente per “indisciplina”. Nelle sue “Memorie di una rivoluzionaria” e nel suo “Il traditore Mussolini”, Angelica Balabanoff continuerà la sua
sordida vendetta. Ma le defezioni dal partito socialista continuano: espulso Mussolini, altre migliaia di militanti lasciano il partito e aderiscono ai fasci interventisti, molti altri pur restando nel Psi sono ugualmente iscritti ai fasci. Anche Cesare Battisti saluta con gioia la fondazione del “Popolo d’Italia”. Nel 1930 Mussolini rievocherà la morte di Battisti, ricordando come fosse stato proprio lui a trasformarlo in un interventista di sinistra. Mussolini è profondamente impressionato dalla figura di Battisti “e dalla notizia della sua espulsione dall’Austria, in particolare perché intesa a colpire non solo il socialista, ma anche e soprattutto il patriota. Cesare Battisti raccoglie anche un altro filone dell’interventismo: quello laico e antipapale, antiasburgico, filone ampiamente rappresentato dalla ‘Squilla’”. (Claudia Baldoli, “Bissolati immaginario”, Cremonabooks, Cremona, 2002, p. 34). “La Squilla” è il nome di un altro giornale socialista che nasce a Cremona (esce dal 18 novembre), per difendere le
ragioni dell’interventismo, e per dar voce alle proposte di Leonida Bissolati. Cioè un uomo cresciuto (scrivono i suoi biografi Alfassio Grimaldi e Bozzetti) nel clima di un “appassionato patriottismo deluso: le speranze perdute del Risorgimento liberale e rivoluzionario”. Bissolati è tra i fondatori del partito socialista, ed è stato direttore dell’organo di partito, l’“Avanti!”, fin dalla sua fondazione (Natale 1896), ma è stato espulso dal Psi nel 1912. E’ il più importante uomo politico di Cremona, dove fiorisce una potente loggia massonica di spirito risorgimentale e anticlericale: qui la lotta è tra cattolici e borghesi nazionalisti risorgimentali anticlericali. Bissolati nei suoi discorsi pubblici difende l’aborto, le guerre del risorgimento, Garibaldi e l’aggressione coloniale alla Libia, temi delicatissimi, buoni per la rissa di piazza. L’allievo di Bissolati è Roberto Farinacci, che si fa strada nell’ambiente politico e sindacale. (Fine della quarta puntata, la quinta sarà pubblicata sabato 10 dicembre)
Davanti al problema della guerra, il Psi si sfasciò; sopra si vedono Filippo Turati (capo moderato e gradualista), primo a sinistra della seconda riga dal basso, e Leonida Bissolati (interventista sia in Libia sia nella prima guerra), quarto da sinistra, seconda riga dal basso
Cronaca
9 La tendenza è sempre più marcata e interessa soprattutto le imprese del settore dolciario. Cremona ha aumentato le esportazioni nel settore del 70% Sabato 3 Dicembre 2016
Babbo Natale porta 150 posti di lavoro stagionali S di Simona Raboni
ono 150 i nuovi posti di lavoro – stagionali – che le festività natalizie regalano alla provincia di Cremona: lo dice una stima ed elaborazione della Camera di Commercio di Milano sui dati Excelsior - sistema informativo permanente sull’occupazione e la formazione realizzato dalle Camere di Commercio, con il coordinamento di Unioncamere nazionale e il sostegno del Ministero del Lavoro e dell’Unione Europea. Secondo lo studio, infatti, su 3.610 assunzioni di tutto il 2016, 150 si riferiscono agli stagionali assunti nel 4° trimestre dell’anno. Un momento atteso soprattutto
da molti giovani – e non solo – che privi di un lavoro stabile, si affidano ai lavori stagionali per tirare avanti. Una tendenza sempre più spiccata, soprattutto nel settore del dolciario, dove vi sono numerose imprese che lavorano soprattutto con gli stagionali, in periodo pre-natalizio e pre-pasquale. Guardando al dato regionale, in Lombardia sono circa 6mila i lavori stagionali offerti dalle imprese negli ultimi tre mesi dell’anno per far fronte alle esigenze del periodo che prepara al Natale. Milano è prima con circa 1.700 stagionali stimati, seguita da Brescia con 1.300. Viene poi Sondrio con 900. Sondrio è anche il territorio che, insieme a Varese, impiega in proporzione più stagionali nel perio-
do delle feste (oltre il 39% di tutte le assunzioni di stagionali previste nell’anno). Bergamo è quarta con 800 opportunità di lavoro. Sono il commercio, l’alloggio e la ristorazione a richiedere il maggior numero di forza lavoro extra, circa 3 posti di lavoro su 4, con punte di quasi il 90% a Sondrio e Lecco. Sono soprattutto i servizi di alloggio e ristorazione, tra cuochi, camerieri e addetti all’accoglienza e il commercio, soprattutto commessi, a richiedere personale extra in questo periodo. I due settori coprono oltre il 60% di tutte le richieste pari a circa mille posti di lavoro. Vengono quindi i servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio (tra il 15 e il 20%). Circa un lavoro su dieci è poi nei servizi alla
persona. In circa due casi su tre si cerca personale con esperienza precedente mentre per quasi la metà dei posti il lavoro è offerto a un giovane sotto i 29 anni di età. Interessante anche il dato sulle imprese attive nel settore dolciario, che a Cremona sono ben 186, di cui 138 nel settore produttivo
(specialmente quello della panetteria e prodotti da forno), mentre il restante è nel commercio. Un settore che dà lavoro a 786 persone. A livello regionale sono 5.100 le imprese attive nel settore dolciario, che danno lavoro a oltre 23mila addetti su 159mila in Italia. In Lombardia sono oltre 23.000 gli
addetti coinvolti nel settore e 159 mila in Italia. Milano è prima con 8.571 addetti, seguita da Roma (6.860) e Napoli (5.925). In Lombardia seguono Brescia (2.938), Bergamo (2.446) e Varese (2.102). I dolci lombardi all’estero valgono 600 milioni all’anno, primi Europa e Usa. L’import-export lombardo di prodotti da forno e dolci è di 458 milioni di euro nei primi sei mesi del 2016 su 2,1 miliardi di interscambio nazionale, il 21,5%, +1,9% in un anno. Solo l’export vale 600 milioni all’anno. Cremona, a questo proposito, ha accresciuto le esportazioni nel settore di ben il 70%, passando da 10 a 17 milioni di euro, mentre l'import è cresciuto del 10% (da 7,7 a 8,5 milioni).
Convegno sulle nuove frontiere della risorsa idrica La risorsa idrica e le nuove frontiere della ricerca, della tecnologia e dello sviluppo sostenibile: è certamente stata l’acqua, dunque, la protagonista del convegno di ieri dal titolo: “L’acqua come risorsa in Italia e in Europa”. Il convegno si è svolto presso Palazzo Cittanova ed è stato organizzato da Padania Acque e dal Comune di Cremona. «Padania Acque è una società che appartiene ai cittadini, che è in continuo cambiamento per affrontare le sfide di sempre – la morfologia e la storia del nostro territorio - e quelle del futuro, legate necessariamente in Europa: perciò quella di oggi è una fotografia delle eccellenze italiane ed europee nell’ambito dell’idrico». In seguito, il sindaco Gianluca Galimberti è intervenuto ponendo l’accento sulla centralità dell’acqua da ogni punto vista: dal punto di vista industriale – la nascita, con Padania Acque di un’importante multi-utility – e geografico-politico, la recentissima nascita del Contratto di fiume. Il sottotitolo del convegno porta il nome di un (a suo tempo) notissimo ingegnere idrualico: Janello Torrinani. Ingegnere tout court potremmo dire, nonché figura universalmente eclettica del tardo
Rinascimento. Una specie di Leonardo da Vinci, solo un po’ più artigiano e meno artista. Lo stesso artigiano che sperimentò un enorme e complesso sistema di gru, ruote, pale e ingranaggi per consentire alla città di Toledo un costante approvvigionamento d’acqua. Il convegno è stato moderato dal professor Carlo Collivignarelli (Università Cattolica di Brescia) e Roberto Mazzini (gruppo Veolia). Gli interventi si sono compendiati in case history di rilevo, nonché in una puntata nei settori di cui ciascun esperto. Ecco un assaggio, relatore per relatore. Mauro D’Ascenzi, vicepresidente di Utilitalia, una realtà che rappresenta oltre 500 aziende del mondo delle multiutilities legate ai servizi pubblici dell’Acqua, dell’Ambiente, dell’Energia Elettrica e del Gas. Bruno Tisserand, presidente di EurEau, che dal 1975 è la voce dei servizi idrici a Bruxelles e rappresentante di operatori pubblici, privati ed essa stessa società di acqua potabile e di depurazione. Brian Lumb, rappresentate di Anglia Waters – società dell’idrico che opera nel sud Est della penisola britannica – la quale ha introdotto il concetto di “smart water utility”, e cioè di un gestore dell’acqua la cui
efficienza è basata sull’analisi dei big data nei sistemi di controllo da remoto ed automatizzati. Bernd Gawlik, che ha portato la sua esperienza di direttore di progetto del Jcr, il centro di ricerca con sede a Ispra, qui in Italia, legato alla Commissione Europea. Una specie di costante riferimento in campo scientifico per l’intera Unione Europea. Miquel Salgot, dell’Università di Barcellona, che ha relazionato su un importantissimo progetto che coinvolgerà i diversi milioni di abitanti della zona metropolitana di Barcellona: il riutilizzo delle acque reflue, in armonia con un contesto dominato da una forte urbanizzazione e un intensivo sviluppo agricolo. Viviane Iacone, dirigente del settore Struttura Pianificazione, tutela e riqualificazione delle risorse idriche di Regione Lombardia. Iacone ha presentato il Piano di Tutela delle acque e gli investimenti necessari per il rispetto della qualità delle acque previsto dalla normativa. Sono seguiti gli interventi di Paolo Romano ad di Smat Torino, gestore del ciclo idrico di Torino e altri 291 comuni e l’intervento di Michele Falcone, Direttore Generale di Cap, gestore del ciclo idrico della provincia di Milano e tra i più importanti promotori di Water Alliance, un patto tra i gesto-
ri pubblici di tutta la Lombardia, Padania Acque compresa. Per finire, una panoramica sui piani di monitoraggio di Padania Acque – che ha fatto esporre al responsabile del laboratorio analisi, Paolo Vicentini – uno sguardo sulla risorsa idrica e la green economy con Enrico Rolle (Università La Sapienza di Roma), i risultati inquietanti delle analisi delle acque fluviali con Ettore Zuccato (Istituto Mario Negri di Miliano) e Pierangela Cristiani, sull’uso di energia pulita legata ai batteri e l’acqua. Ma torniamo per un momento all’ispiratore del convegno, Janello Torriani, nel cui nome saranno svolte oggi e domani due altri importanti convegni: questa mattina, in Sala Puerari, presso il Museo Civico il convegno Janello Torriani Clockmaker, in lingua inglese e dedicato alla figura di Torriani orologiaio e domenica – sempre
in sala Puerari – “Il restauro degli strumenti della scienza e della tecnica: casi di studio e prospettive” organizzato dal Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università di Pavia. Con una tripletta notevole che, forse, contribuirà ad aggiungere un’ulteriore “T” alle altre famose legate alla città di Cremona, Torriani torna al centro della scena. Certo, forse è vero che, con il suo carattere un po’ burbero, ma disponibile e laborioso, le sue mani da artigiano, il suo senso pratico e poco incline alle leziosità – basti guardare la celeberrima bambola: una perfezione meccanica, che fa venire i brividi per l’aspetto disadorno – Torriani rappresenta molto bene il carattere dei cremonesi, poco inclini alle pomposità, ma dominati da un ingegnoso spirito pratico.
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Enologia
Sabato 3 Dicembre 2016
Colombi, qualità e tradizione
La storica famiglia ha aperto uno store a Cremona in Corso Matteotti. Qui il meglio della produzione vitivinicola piacentina
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uanti sono i cremonesi buongustai e amanti del buon vino che si spostano in terra piacentina per poter goder delle delizie, e non solo enologiche, dei nostri vicini emiliani? La risposta è una sola: veramente tanti! Ebbene da circa un anno a questa parte la storica famiglia Colombi, produttori di vini piacentini di Diolo, comune di Lugagnano Val D’Arda, è venuta incontro alle esigenze di città e provincia, con un suggestivo punto vendita appunto a Cremona in Corso Matteotti 37. Qui, da febbraio dello scorso anno, i Colombi, impegnati da ben tre generazioni in attività agricola e vitivinicola, hanno aperto uno store per la rivendita di tutti i migliori vini piacentini, una produzione aziendale che riguarda appunto le D.O.C. storiche del territorio dei Colli Piacentini: gli stessi Colombi, in prima linea il padre Valter con il figlio Andrea, seguono da tradizione tutto il processo produttivo, dalla cura delle viti fino all’imbottigliamento e all’etichettatura. Ecco che il negozio rappresenta una vera e propria finestra di profumi e sensazioni affacciata sulla splendida Val d’Arda, elogiata anche da Hemingway (insieme alla Val Trebbia), un’opportunità per avvicinarsi a prodotti unici, frutto di una cultura agricola vera e spontanea, un modo per amare la terra per quello che di meglio può offrire e soprattutto il piacere di riscoprire una famiglia che, nonostante il passare del tempo e delle generazioni, ha mantenuto fede ai valori fondanti la loro vita e il loro lavoro. Cosa significa portare avanti al giorno d’oggi una realtà aziendale di questo tipo? «Serve sicuramente tanta passione – spiega il figlio Andrea – anche perché il lavoro è difficile, anche fisicamente, e non si ha mai tempo libero. Inoltre non è remunerativo come tanti possono pensare: noi siamo ripagati dalla natura e dalle persone che apprezzano il nostro prodotto». Quali sono i vostri vini? «Abbiamo una produzione che copre tutti i vini tipici piacentini, sicuramente come cavalli di battaglia abbiamo il Marsanne,
il Gutturnio, l’Ortrugo, lo Spumante, insomma tutto il meglio dei colli del piacentino». Come sta andando il nuovo negozio aperto qui a Cremona? «E’ quasi un anno che siamo in città – prosegue Andrea – e devo dire che non possiamo lamentarci. L’iniziativa è nata vedendo i tantissimi cremonesi che vengono nelle nostre vallate, dove possono trovare un prodotto che attira molto e spazia dal vino al salume. Inoltre la nostra vallata rispetto alle altre è ancora più bella in quanto è più completa sia in termini di paesaggio che riguardo flora e fauna». Avete in serbo qualche novità in vista delle feste natalizie per i vostri clienti? «Sicuramente ci sarà la possibilità di fare cesti regalo su ordinazione, nei quali mettiamo prodotti da noi selezionati che rappresentano il meglio dei produttori piacentini, dalla coppa, al salame, al grana, tante specialità tipiche con una qualità altissima. Inoltre, al di là delle festività, siamo disponibili a organizzare non solo visite e degustazioni presso la nostra azienda e le nostre viti, ma anche ad accompagnare gli interessati in un giro più ampio nella nostra vallata, che ci lega a Castell’Arquato, con la possibilità di appoggiarsi all’Agriturismo Al Cògn (in dialetto piacentino il punto più alto di Diolo o perché lì passava un tempo un torrente, ndr)”, che prepara esclusivamente specialità tipiche».
Come si produce un vino di qualità? «La qualità deriva da vari fattori che non sono esclusivamente legati alla vendemmia. Qui rientra anche il tema legato al concime: noi abbiamo scelto di avere più spese, ma di puntare sulla qualità, seminando nei filari la fava e il pisello e tenendo lontano l’utilizzo di concime sintetico».
Cosa dovrebbe fare lo Stato per agevole iniziative imprenditoriali come la vostra? «Devo dire che l’agricoltore è diventato un lavoro molto burocratico, che comporta molte spese e richiede tanto tempo: ciò comporta molte limitazioni. Inoltre penso che sia importante nel settore un maggior controllo sul prezzo e sulle produzioni».
E per aprire questa magica finestra sul suggestivo panorama di colori e profumi della Val d’Arda, si possono incontrare direttamente i produttori, Valter e Andrea, presso il negozio di Cremona in Corso Matteotti 37 il mercoledì e il sabato, dalle 8.30 alle 12.30 e al pomeriggio dalle 15 alle 19.
(fd’a)
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Sabato 3 Dicembre 2016
mercatino natalizio al borgo
casalmaggiore
casalmaggiore@ilpiccologiornale.it
Diocesi in lutto: si è spento don Rossoni Parroco a Viadana, Casalmaggiore, Cremona e Torre
CASTELPONZONE – Torna nel borgo castellino il mercatino natalizio. Domani, domenica 4 dicembre, dalle 10 alle 18 decine di hobbisti riempiranno i portici di via Mazzini. Un’occasione per apprezzare le strette vie del borgo anche nelle atmosfere tardo autunnali e acquistare i regali di Natali fra i tanti prodotti offerti nelle bancarelle. Ci sarà anche l’occasione per gustare vin brulé.
oggi pomeriggio bibliobijou
Tornano i Pomeriggi Bibliobijou. Anche quest’anno Biblioteca Civica e Museo del Bijou organizzano incontri dedicati a bambine e bambini della Scuola Primaria invitati prima in biblioteca per ascoltare le letture animate e poi al Museo del Bijou per la realizzazione di ornamenti e piccoli “gioielli”. C’è un filo rosso che lega le letture e i laboratori: il Giappone. L’evento infatti rientra nella rassegna Stupor Mundi. Il primo appuntamento di oggi, sabato 3 dicembre, sarà tenuto in biblioteca da Matteo Gubellini, illustratore e scrittore di libri per bambini, che per l’occasione leggerà alcune storie secondo la moda giapponese del kamishibai, piccolo teatro per immagini, dal titolo “Kamishiche?”. A seguire il laboratorio che si terrà al Museo del Bijou di ceramica raku, l’antica tecnica giapponese che risale al sedicesimo secolo d.C. ed è legata alla filosofia zen, che esalta l’armonia presente nelle piccole cose e la bellezza nella semplicità e naturalezza delle forme, tenuto da Paola Cisterni e Franca Brunelli. Durante il primo laboratorio i bambini lavoreranno l’argilla, creando personalissimi bijoux. I prossimi appuntamenti saranno sabato 10 e 17 dicembre.
giornata di salute courchinoux
“Corpo e Coscienza Metodo Georges Courchinoux” organizza per giovedì 8 dicembre, mattina e pomeriggio, una giornata di salute guidata dall’autore del metodo, che si terrà presso il Centro di Medicina dello Sport a Casalmaggiore. E’ una giornata aperta a tutti. Per informazione contattare Monette Taillefer (347/3249476) o Chiara Lusetti (347/5620709), per iscrizioni inviare una mail a cecgc@digicolorfree.net.
“fuori registro” prolunga
COMMESSAGGIO – Visto il grande apprezzamento e successo di presenze, prolunga di un’altra settimana la mostra “Fuori registro” che si tiene presso il Torrazzo Gonzghesco di Commessaggio e che avrebbe dovuto chiudere i battenti domani. La mostra di pittura rimarrà aperta anche nella festività di giovedì 8 dicembre in occasione della tradizionale castagnata con vin brulé e aprirà anche sabato 10 e domenica 11 dicembre. Ricordiamo che le opere esposte sono di tre autori dell’Oglio Po: Carlino Bozzetti di Gussola, Andrea Savazzi di Martignana Po e Luca Zanichelli di Pomponesco.
TORRE DE’ PICENARDI - La Diocesi di Cremona è in lutto: è morto don Giampaolo Rossoni. Il decesso è avvenuto ieri, venerdì 2 dicembre, all’ospedale di Bergamo, dove da alcuni giorni era ricoverato nel reparto di Terapie intensive a seguito dell’aggravarsi delle sue condizioni di salute, già rese precarie dalla grave disabilità motoria causata dall’incidente stradale avvenuto lo scorso aprile. Vasto il cordoglio in Diocesi, in particolare tra i tanti giovani che hanno avuto modo di conoscerlo negli anni in cui ha guidato la Federazione Oratori
Cremonesi, ma anche tra la gente di Viadana, Casalmaggiore, S. Ilario-S. Agata a Cremona e Torre de’ Picenardi, tutte comunità servite con generosità ed entusiasmo. Nemmeno due mesi fa, in sostituzione di don Giampaolo, aveva fatto il suo ingresso come parroco di Torre, Pozzo Baronzio, San Lorenzo e Ca’ d’ Andrea, don Claudio Rossi. In quell’occasione il vescovo Napolioni e tutta la comunità avevano manifestato vicinanza a don Rossoni, nella speranza che le sue condizioni potessero migliorare. Purtroppo non è accaduto.
Le cascine della marijuana
Allarme per una nuova forma di criminalità, dopo l’operazione che ha portato all’arresto di due cinesi
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di Vanni Raineri
na nuova forma di criminalità, che si adatta perfettamente alla conformità del nostro territorio, preoccupa le forze dell’ordine. La tendenza, da parte della criminalità di origine cinese, è quella di utilizzare cascine sperdute nella campagna lombarda ed emiliana per la produzione, utilizzando tecnologie avanzate, di droga. Un’attività che è stata messa in luce da una serie di operazioni dei Carabinieri reggiani, e che è sfociata con l’intervento più importante avvenuto questa settimana. Una vera e propria fabbrica di marijuana suddivisa in reparti produttivi (coltivazione, irradiazione ed essiccazione) è stata infatti localizzata in provincia di Reggio Emilia dai Carabinieri della Compagnia di Guastalla comandata dal Maggiore Luigi Regni: al suo interno i militari hanno sequestrato circa 2 quintali di marijuana, oltre 1.600 piante e un avveniristico impianto di areazione, irradiamento e irrigazione grazie al quale i due imprenditori, finiti in manette, erano riusciti a riprodurre la corretta adattabilità per l’habitat di produzione dello stupefacente. Oltre all’area di produzione all’interno del casolare, situato nella campagna tra Novellara e Guastalla, erano ricavate anche le camere dove vivano i 2 cinesi arrestati che, grazie a un sofisticato impianto di videosorveglianza, oltre a monitorare costantemente l’intero ciclo produttivo riprendevano l’esterno dell’azienda allo scopo di controllare il sopraggiungere eventuale di forze di polizia. Con l’accusa di produzione e detenzione di sostanze stupefacenti i carabinieri del Nucleo Operativo della compagnia di Guastalla, collaborati dai colleghi in forza alla stazione di Novellara, hanno arrestato i cittadini cinesi Wei Xue Lin, 21enne e Wen Zhi Lin, 20enne, entrambi senza fissa dimora, ristretti al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia titolare dell’inchiesta. L’intero stabile, dopo essere stato “svuotato” dell’ingente quantitativo di stupefacenti, è stato sottoposto a seque-
Alcune delle foto scattate dai Carbinieri che mostrano l’attività di produzione della droga nella cascina di Guastalla
stro. Si tratta del primo sequestro di una vera e propria fabbrica di marijuana operato nel reggiano dai carabinieri che alla luce di recenti rinvenimenti di piantagioni all’interno di casolari in disuso effettuati in zona nel recente passato (a Correggio e a Guastalla) hanno intensificato l’attività di controlli in tali obiettivi culminati con il maxi sequestro. In particolare nel contesto di tali attività i militari del nucleo operativo della compagnia di Guastalla individuavano, al civico 38 di strada Reatino del comune di Novellara, una casa colonica priva di recinzione, apparentemente disabitata i cui infissi erano stranamente coperti con teli in plastica neri. La presenza ulteriore di sistema di videosorveglianza, anomalo per un casolare solo all’apparenza abbandonato, faceva insospettire i militari che optavano per verificare l’identità degli eventuali occupanti. Giunti ad una distanza di due metri circa dalla porta di ingresso ed in prossimità di una finestra i carabinieri avvertivano un fortissimo e persistente odore inequivocabilmente riconducibile a quello diffuso dalla marijuana, che proveniva dall’interno. Per questo motivo i carabinieri optavano per recarsi all’interno. Una volta ottenuta l’apertura da parte di un cittadino cinese, identificato nel sunnominato 21enne, i carabinieri davano corso a una perquisizione dei locali conclusasi con esito positivo atteso il rinvenimento di
circa 2 quintali di marijuana e oltre 1.600 piante che al dettaglio avrebbero fruttato oltre 3 milioni di euro. La casa colonica all’atto della perquisizione è risultata essere stata adibita in buona parte a fabbrica di produzione di marijuana e in parte a unità abitativa occupata dai due cittadini cinesi poi arrestati. Nella camera da letto degli occupanti tre monitor due dei quali proiettavano le immagini delle telecamere esterne l’altro della zona di produzione della marijuana. Nei locali adibiti a coltivazione erano state installate centinaia di luci ad incandescenza (il cui valore di mercato è di circa 25 euro l’una) sistemate in maniera da simulare una serra al cui interno sono state trovate oltre 1.600 piante in fase di crescita, piantate nel terriccio. Nei corridoi erano presenti numerosissimi contenitori di concime, nonché materiale atto alla coltivazione di colture vegetali. In altre 2 stanze erano state installate numerosissime lampade ad incandescenza utilizzate per l’essicazione dell’ingente quantitativo di marijuana prodotta il cui peso si avvicina ai 2 quintali. Il tutto corollato da un avveniristico impianto elettrico e di areazione. Utilizzato anche un kit di confezionamento con apparecchi per l’aspirazione di aria e la produzione di buste sottovuoto. Nel sottotetto erano presenti numerosi sacchi dell’immondizia contenenti terriccio e materiale di scarto della lavorazione delle piante di marijuana. Nel complesso negli ambien-
ti la situazione igienico-sanitaria era pessima, con la presenza di topi morti. Alla luce di quanto accertato i due cittadini cinesi venivano tratti in arresto e ristretti a disposizione della Procura reggiana titolare dell’inchiesta. Le indagini ora proseguono per accertare gli esatti canali di destinazione della marijuana prodotta ricompresi tra le province lombarde di Mantova e Cremona e le province emiliane di Parma, Modena, Reggio Emilia e Piacenza. In particolare il Maggiore Regni ha informato dell’operazione le compagnie limitrofe di Gonzaga, Carpi e Viadana per sollecitare i militari a compiere controlli sulle cascine abbandonate, che possono nascondere questi tipo di attività illegale col vantaggio di spazi ampi a disposizione, costo ridotto e isolamento. Cascine abbandonate trasformate in tecnologici laboratori di droga, destinata a una vasta area del nord Italia: è fondato il timore che il cascinale teatro dell’operazione sia solo un campanello d’allarme di una nuova forma di criminalità, un fenomeno emergente, che ha preso piede nella Bassa. A complimentarsi coi Carabinieri di Guastalla per l’importante operazione è stato nientemeno che il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Tullio Del Sette, che ha telefonato personalmente al Maggiore Regni, già al comando della Compagnia di Casalmaggiore e socio onorario del Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po.
Casalmaggiore
Sabato 3 Dicembre 2016
Il sogno di Gaia a X Factor
La 19enne viadanese, neodiplomata al Romani di Casalmaggiore, è tra i 5 semifinalisti. Giovedì canterà l’inedito
A
di Vanni Raineri
ncora due passi per la gloria. Gaia Gozzi, la 19enne cantante di Viadana che partecipa alla 10ª edizione di X Factor, programma musicale di punta di Sky, è passata indenne anche al sesto Live Show di giovedì sera, sia pur con qualche brivido, ed è tra i 5 concorrenti ancora in lizza per lo scettro. Un traguardo importante, non solo perché giovedì prossimo si giocherà uno dei tre posti per la finale del 15 dicembre al Forum di Assago, ma anche perché potrà presentare il suo brano inedito, che nelle prossime ore verrà reso noto, e quindi lanciare sul mercato discografico il suo primo singolo. Gaia, nata a Guastalla il 29 settembre 1997, è neodiplomata al Liceo Linguistico del Polo Romani di Casalmaggiore, e ha origini in parte brasiliane grazie alla madre Luciana, che la accompagna sempre nell’avventura di X Factor, dove pure è sempre presente un folto gruppo di supporters da Viadana. Prima della puntata di giovedì sera, Gaia e i concorrenti superstiti hanno ricevuto la gradita visita di Skin degli Skunk Anansie, che ha sentito Gaia cantare poi le ha detto «Sei incredibile». Sul palco, elegantissima e molto femminile, più truccata del solito, Gaia ha cantato “Let it go” di James
Il conduttore Alessandro Cattelan con Loomy e Gaia al ballottaggio
Bay, raccogliendo le consuete lodi da parte di giudici anche se a dominare i giudizi è stato il siparietto polemico tra Arisa e Manuel Agnelli. Il meno votato in questa fase è stato Loomy, che quindi è andato al ballottaggio. I secondi brani prevedevano l’accompagnamento di un’orchestra di 30 elementi, e Gaia si è esibita con il pezzo “Come foglie” di Malika Ayane. Nonostante la difficoltà di misurarsi con una canzone così
identificata con l’interprete che l’ha portata al successo, Gaia è stata bravissima, emozionando con l’uso della voce alternando interpretazione sussurrata e potente. Giudizi ancora positivi ma non quanto avrebbe meritato. Ma purtroppo il pubblico non ha apprezzato abbastanza, infatti è stata lei la meno votata, andando così al ballottaggio. Qui Gaia è stata salvata da 3 giudici su 4 (Arisa ovviamente ha votato per il suo protetto Loomy).
La lunga rincorsa di Gaia era iniziata con le audizioni, poi è proseguita con i bootcamp e quindi con gli homevisit, quando la sua categoria, le Under 25 donne, era stata abbinata al giudice Fedez. Questi l’ha scelta tra le tre sue finaliste, quindi Gaia è stata iclusa tra i 12 partecipanti ai live show in diretta ogni giovedì. Nella prima puntata Gaia ha interpretato Fast car (Tracy Chapman), nella seconda Human (Rag’n’Bone Man), nella terza Piece of my heart (Janis Joplin), nella quarta Wild things (Alessia Cara), nella quinta prima Vedrai vedrai (Luigi Tenco) poi Leon on (Major Lazer & Dj Snake ft. Mø). Dunque giovedì 8 novembre si esibiranno i 5 concorrenti rimasti: Gaia e Rochelle del team di Fedez, i Soul System di Alvaro Soler, Andrea ed Eva di Manuel Agnelli, mentre Arisa, che ha perso Loomy, è rimasta senza cantanti. Tutti loro eseguiranno il loro inedito e poi una seconda canzone, ma ci saranno ben due eliminazioni. Solo i primi tre infatti saranno al Forum di Assago a giocarsi il titolo. Una curiosità: stando alle quote dei bookmakers prima della serata di giovedì, Gaia era data favorita, nell’ordine davanti a Eva, poi Rochelle, Andrea e i Soul System, che però sono gli unici a non essere mai stati tra i meno votati. Ma sappiamo che un anno fa la finale sovvertì clamorosamente i pronostici.
Pericolo cinghiali: e si chiude l’argine maestro
L’inedita soluzione per i 5 km tra Motta e Torricella, dopo due incidenti provocati dagli animali in fuga dalla piena
TORRICELLA DEL PIZZO – La grande presenza di cinghiali nell’ultimo periodo nel nostro territorio ha portato, per la prima volta, alla chiusura di una importante arteria stradale per l’elevata presenza di mammiferi. I 5 chilometri circa di argine maestro che collegano Torricella del Pizzo e Motta Baluffi, tratto aperto anche alla circolazione delle auto, sono stati chiusi da un’ordinanza sindacale a seguito dell’elevato numero di cinghiali in fuga dall’area del parco Lanca Gerole. E in particolare dopo un incidente capitato domenica ad un automobilista che, a seguito dello scontro dell’auto su cui viaggiava con un mammifero di grosse dimensioni, ha rischiato di precipitare dall’argine maestro. Non solo, un altro incidente è capitato sempre domenica a una donna, nei presso del bivio “Radar” che da Torricella conduce verso Gussola e Scandolara Ravara. In questo caso l’auto ha investito un gruppo di tre cinghiali, venendo seriamente danneggiata. Domenica quindi con urgenza le due amministrazioni comunali di Torricella del Pizzo e Motta Baluffi hanno deciso di chiudere la strada al traffico. In quell’area sono state avvistate decine di cinghiali. A Torricella la strada è stata chiusa all’altezza della cava di estrazione di sabbia, all’ingresso del paese, mentre a Motta al bivio con la “stradella” ghiaiata che poco oltre il centro abitato conduce sulla Provinciale Bassa per Casalmaggiore. Nella motivazioni dell’ordinanza si specifica l’esito della riunione tenutasi in Prefettura sabato 25 novembre, ma si richiama espressamente il pericolo provocato dalla presenza degli animali, recentemente segnalati in gran numero nel Casalasco. “Constatato – afferma il testo dell’ordinanza di Torricella del Pizzo – che la riserva è popolata da colonie di cinghiali che in considerazione dell’alluvione abbandonano il territorio della riserva e attraversando l’arginatura maestra si pongono al riparo dall’innalzamento del livello delle acque. Rilevato che la pista arginale è oggetto di transito di veicoli in quanto qualificata quale strada provinciale n. 8. Ritenu-
A sinistra l’argine chiuso lunedì mattina. A destra cinghiali si portano in salvo salendo sull’argine (foto Lorenzo Sala)
to che dal transito possa crearsi un serio rischio per le persone e le cose in conseguenza del possibile verificarsi di sinistri”, il sindaco ha disposto la chiusura immediata fino a revoca del traffico veicolare. Al proposito abbiamo sentito il sindaco di Motta Baluffi Giovanni Delmiglio: «Parte dell’argine è toccata dall’acqua. Anche due anni fa la strada fu chiusa». Ma allora l’acqua era più alta, solitamente l’argine non è mai stato chiuso a questo livello della piena. «In effetti la causa principale dell’ordinanza sta nella grande presenza di cinghiali che oltrepassano l’argine maestro per abbandonare l’area della piena, e in considerazione dell’incidente che si è verificato. Penso che già domani (martedì, ndr) l’ordinanza potrà essere ritirata e la strada riaperta, anche se il problema resterà, in quanto ci si attende che i cinghiali riattraversino l’argine per fare ritorno in area golenale, dove trovano condizioni maggiormente favorevoli. Il pericolo dunque rimarrà, e forse aumenterà» Effettivamente martedì la strada è stata poi regolarmente riaperta.
Facciamo comunque appello a chi transita in questi giorni su quel tratto dell’argine maestro a moderare la velocità e prestare attenzione a questi grossi animali che per le loro dimensioni possono provocare incidenti seri. Negli ultimi mesi molte segnalazioni sono giunte che riferiscono di incontri poco piacevoli di agricoltori che lavorano in golena con branchi di cinghiali. Questi animali non attaccano l’uomo, possono però essere pericolosi quando accompagnano i loro piccoli, che ovviamente tendono a difendere. Il problema è serio, riferito soprattutto ai danni che vengono provocati alle coltivazioni, con raccolti letteralmente devastati. Oggi non è possibile cacciare i cinghiali nella nostra zona, come invece avviene ormai per le nutrie. Non sono pochi coloro che lamentano di non poter intervenire, mentre da altre parti d’Italia è possibile farlo. La funzione è passata dalla Provincia alla Regione, e questo non facilita i contatti e gli incontri per favorire una soluzione al fenomeno.
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torre, concerto di s. ambrogio
TORRE DE’ PICENARDI – Il “Gruppo Culturale di Torre de’ Picenardi”, in collaborazione con le Parrocchie di Torre e Ca’ d’Andrea, organizza la 6ª edizione del Concerto di S. Ambrogio, che si terrà mercoledì 7 dicembre alle ore 21 nella Chiesa Parrocchiale S. Ambrogio V. di Torre. A proporlo sarà l’Ensemble “Salieri” della Società Musicale Estudiantina di Casalmaggiore, accompagnata da Zaccheo Bignami all’Organo e dal Soprano Michela Galafassi. L’Ensamble Salieri nasce in seno alla Società Musicale Estudiantina che promuove, con una tradizione ormai ultradecennale, la cultura musicale teorico-pratica nel territorio casalasco. Nel 2008, su impulso del Maestro Fabio Fava, docente di Clarinetto presso la scuola musicale casalese, viene costituita una formazione cameristica dedicata al grande maestro Antonio Salieri, vissuto gran parte della sua vita alla corte Imperiale di Vienna dove fu responsabile delle iniziative culturali della città. I componenti del gruppo sono: Serena Pettaccini, Francesco Storti, Andrea Bresciani, Davide Ingrosso, Gabriele Ruggini (Clarinetto), Fabio Fava (Clarinetto basso e maestro concertatore). Informazioni al 338/4349992.
fertonani narra la sua terra RIVAROLO MANTOVANO – Nella sede della Biblioteca, nell’ambito dei Venerdì d’Autore, Roberto Fertonani ha presentato il suo nuovo romanzo, “La villa del Roccolo”. Innamorato della sua Terra, il giovane scrittore di Rivarolo Mantovano in un crescendo di analisi psicologica e sociale tocca in quest’ultima opera il punto culminante della sua narrativa che spazia tra realismo e poesia sempre nello scenario territoriale a lui carissimo comprendendovi ogni particolare di vita, compresa la cucina! La vicenda della “Villa” è una tragedia sortita da impulsi distruttivi dei personaggi: Paolo Martinelli industriale del tessile fa una fortuna tale a Milano da permettersi la costruzione della “Villa” corredata da un’ampia estensione terriera in una zona tra Rivarolo e Bozzolo. Preso dalla nostalgia della “vita semplice”, lascia Milano e la moglie per accasarsi qui in zona. Muore senza lasciare un testamento; ma i due figli Sergio ed Adele attuano una spartizione pacifica: Sergio in “Villa”, Adele Milano proprietaria di immobili. Sergio ha un figlio da Teresa, Antonio, spastico; Adele sposata a Carlo due ragazzi “perfetti” che ogni tanto vengono in “Villa” ed amano Antonio. In Teresa e Adele ecco fermentare una complessa situazione psicologica che Fertonani descrive con perizia e chiarezza esemplari. Adele vuole la villa, Teresa vi resiste; immaginando di perderla, fa sposare Antonio ad Alice, inserviente, per preservare il figlio dal ricovero in un istituto quando lei fosse morta. Si va per vie legali: la “Villa” è destinata non al binomio Antoniomamma Teresa, ma ad Antonio e Alice! Disperata, Teresa incendia il “maniero” e vi muore dentro, mentre Alice spinge la carrozzella con Antonio verso il paese sereni e contenti di esser usciti dall’inferno. Giovanni Borsella
Natale 2016
Speciale Santa Lucia
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Sabato 3 Dicembre 2016
13 dicembre, notte sempre magica
La Festa di Santa Lucia è legata a una tradizione di origini contadine particolarmente sentita nel cremonese
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a magia legata a Santa Lucia, specialmente per i cremonesi, è incredibile: la mattina del 13 dicembre è per i più piccoli una tappa fondamentale per gioire a pieno titolo dei doni lasciati dal passaggio della Santa accompagnata dal suo inseparabile asinello. La festa di Santa Lucia, che anticipa il Natale, è legata a una tradizione di origine contadine che si tramanda nelle province di Cremona, Bergamo, Lodi, Mantova e Brescia. ORIGINE DELLA TRADIZIONE - Un tempo il solstizio d' inverno cadeva proprio nella giornata del 13 dicembre e in tale circostanza nelle campagne era uso praticare una specie di perequazione: chi aveva avuto raccolti più abbondanti ne donava una parte ai meno fortunati. Si riallaccia ad analoga forma di solidarietà la storia di un presunto miracolo che risale al sedicesimo secolo. Si narra infatti che il bresciano fosse stato colpito da una grave carestia e che alcune signore di Cremona avessero organizzato una distribuzione di sacchi di grano da lasciare anonimamente sulle porte di tutte le famiglie. Così una carovana di asinelli carichi raggiunse Brescia presa nella morse della fame: ma poiché la distribuzione avvenne di nascosto, la notte tra il 12 e il 13 dicembre, si pensò che fosse stata una grazia della martire. L'antica ospitalità, poi, voleva che si accogliessero nelle case i pellegrini che cercavano riparo dal freddo e quest’ultimi, a loro volta, prima di ripartire, dovevano lasciare un dono sulla porta della casa che li aveva accolti. Con il trascorrere del tempo si consolidò così l' usanza di fare regali in occasione del 13 dicembre. L’ATTESA - L'attesa della Santa è circondata da un atmosfera magica per i bambini e non solo. La festa è scandita da una serie di rituali che vengono ri-
spettati fedelmente e cominciano all’inizio di dicembre con i bambini che scrivono una simpatica letterina con la richiesta di giochi. Per le vie delle città e fuori dalle finestre suonano i campanelli per avvisare che la Santa sta girando sul suo asinello per controllare la buona condotta dei suoi piccoli amici; spesso il suono del campanello lascia anche una traccia di caramelle. La sera del 12 si prepara in ogni casa un piatto con dei biscotti e un bicchiere di vin santo per Lucia e una manciata
di paglia o una carota (anche altra frutta) per l’asino che deve trasportare le classiche gerle stracolme di pacchetti. L'andare a dormire presto è d'obbligo perché i bambini sanno bene che chi è sveglio e per caso riesce a vedere la Santa riceverà una manciata di cenere negli occhi che gli impedirà non solo di vedere, ma anche di ricordare la mattina dopo. E alla mattina tutti giù dal letto presto: i bambini troveranno i loro giochi. Carbone per chi non si è comportato bene.
LA STORIA - Siamo nel IV secolo, in Sicilia, esattamente a Siracusa. Lucia è una giovane donna di una buona famiglia, fidanzata a un concittadino e destinata ad un buon futuro di moglie e madre. La mamma si ammala e Lucia si reca in preghiera a Catania, sulla tomba di Sant'Agata, per invocarne la guarigione. Qui la Santa le appare e le chiede di dedicare la sua giovane vita all'aiuto dei più poveri e deboli, predicendole il martirio. Lucia torna a Siracusa e trova la mam-
ma guarita. Rompe il fidanzamento e decide di andare tra i poveretti che stanno nelle catacombe, con una lampada sulla testa e di donare loro tutta la sua dote. Il fidanzato non comprende, si arrabbia e decide di vendicarsi, denunciando pubblicamente quella che avrebbe dovuto essere la sua futura sposa, con l'accusa di essere cristiana. Sono anni di persecuzione dei cristiani, sotto l'imperatore Diocleziano. Lucia ammette e ribadisce la sua fede, irremovibile anche
sotto tortura, affermando che la sua forza viene non dal corpo, ma dallo spirito. Al momento di portarla via, l'esile corpo da ragazzina assume una forza miracolosa e né uomini, né buoi, né il fuoco, né la pece bollente riescono a smuoverla. Lucia viene così condannata a morte. Prima di morire riesce a ricevere l'Eucaristia e predice a Diocleziano la sua prossima morte e la cessazione delle persecuzioni entro breve. Entrambi i fatti si verificheranno nel giro di pochi anni.
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Speciale Santa Lucia
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Diatriba tra gli storici sulla collocazione delle reliquie. I siracusani aspettano da anni il corpo della loro protettrice
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anta Lucia (nata a Siracusa nel 283) è stata una martire cristiana, morta (13 dicembre 304) durante le persecuzioni di Diocleziano a Siracusa; è venerata come santa dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa. La sua festa liturgica ricorre il 13 dicembre; antecedentemente all'introduzione del calendario gregoriano (1582), la festa cadeva in prossimità del solstizio d'inverno (da cui il detto "santa Lucia il giorno più corto che ci sia"), ma non coincise più con l'adozione del nuovo calendario per una differenza di 10 giorni. La celebrazione della festa in un giorno vicino al solstizio d'inverno è probabilmente dovuta alla volontà di sostituire antiche feste popolari che celebrano la luce e si festeggiano nello stesso periodo nell'emisfero nord. Altre tradizioni religiose festeggiano la luce in periodi vicini al solstizio d'inverno come ad esempio la festa di Hanukkah ebraica, che dura otto giorni, o la festa di Diwali celebrata in India. Il culto di santa Lucia inoltre presenta diverse affinità con il culto di Artemide, l'antica divinità greca venerata nell'isola di Ortigia. Ad Artemide, come a santa Lucia, sono sacre la quaglia e l'isola di Ortigia, chiamata Delo in onore della dea della caccia; Artemide e Lucia sono entrambe vergini; Artemide è inoltre vista anche come dea della luce mentre stringe in mano due torce accese e fiammeggianti. Si racconta che il corpo della santa, prelevato a Siracusa nel 1040 dai Bizantini, giunse a Costantinopoli; da qui è stato successivamente trafugato dai Veneziani che conquistarono la capitale bizantina nel 1204 ed è quindi attualmente conservato e venerato nella chiesa di San Geremia a Venezia. Nonostante alcune propagande apologetiche, non ci sono tuttavia elementi certi
Santa Lucia riposa a Venezia o in Francia?
che attestino che il corpo trafugato dai Bizantini fosse veramente di Santa Lucia, non essendovi al tempo alcun indizio che indicasse dove fosse seppellita la santa all'interno del complesso catacombale siracusano. Oltretutto per quasi ben due secoli, dal 1040 al 1204 si persero le tracce di questo corpo. Le sacre spoglie della santa siracusana tornarono eccezionalmente a Siracusa per sette giorni nel dicembre 2004 in occasione del 17º centenario del suo martirio. L'arrivo e la partenza delle spoglie furono salutati da un’incredibile folla di siracusani. Tuttavia riscontrata l'eleva-
tissima partecipazione e devozione dei devoti, siracusani e non, da allora si è fatta strada la possibilità di un ritorno definitivo tramite alcune trattative tra l'Arcivescovo di Siracusa Giuseppe Costanzo e il Patriarca di Venezia Angelo Scola. Va però detto che non vi sono prove che il corpo di Santa Lucia a Venezia sia autentico. Una tradizione molto antica, che risale a Sigeberto di Gembloux (1030-1112), uomo di chiesa e cronista considerato tra i più importanti e attendibili storici medievali, il quale racconta che le spoglie della santa furono portate a Metz in Francia, dove tuttora
sono venerate dai francesi in un altare di una cappella della chiesa di Saint-Vincent. A suffragare la tesi per cui il corpo di Santa Lucia è a Metz, ci ha pensato il professor Pierre Edouard Wagner, docente associato della Facoltà di Teologia Cattolica di Strasburgo. Nel 2002 ha scritto un saggio, "Culte et reliques de sainte Lucie à Saint-Vincent de Metz", in cui discetta sulla presenza proprio del corpo della Santa in una cappella dell'abbazia di Saint-Vincent, che fa splendida mostra di sé su un'isoletta al centro della Mosella, fiume che attraversa la cittadina. Secondo lo studioso fran-
cese, il vescovo Teodorico avrebbe trafugato, insieme a molte altre reliquie di santi, il corpo di S. Lucia, che allora era in Abruzzo, a Péntima (Corfinium). Qui, conquistata la città, lo aveva portato nel secolo ottavo il duca di Spoleto dopo averlo sottratto a Siracusa. L'anno mille Metz fu meta di pellegrinaggi da tutto il mondo germanico per vedere il corpo della santa conservato in una ‘bellissima' cappella in fondo alla navata sinistra della abbazia di SaintVincent, fondata alla fine del X secolo dal vescovo Teodorico forse anche con la finalità di ricevere tali sante reliquie.
Regali di Natale
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Regali, la tecnologia fa sempre centro Offre gli spunti migliori per un pensiero sicuramente gradito. Dagli smartphone alla macchina da caffè per auto
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on dicembre è aperta la caccia, gradita o meno, ai regali di Natale, c’è poco da fare. E in quest’epoca cosiddetta tecnologica, non ce ne vogliano i cittadini del futuro, un regalo legato alla tecnologia è sicuramente apprezzato, insomma un’idea sicuramente in grado di fare centro. Qui di seguito abbiamo raccolto alcuni spunti tecnologici che, ovviamente pur non esaustivi, possono comunque dare una mano nella scelta dei regali da mettere sotto l’albero. SMARTPHONE - Ormai gli smartphone sono diventati un’estensione del nostro corpo, uno strumento indispensabile che usiamo sette giorni su sette, 365 giorni all’anno. Il prezzo è alto, è vero, ma non per tutti i modelli. In ogni caso le potenzialità sono davvero enormi, sostituiscono comodamente macchine fotografiche, lettori mp3, agende, videocamere e molto altro ancora, sono ottimi per organizzare eventi o ritrovi tra amici. Sicuramente sarà un regalo di Natale molto apprezzato. I più popolari sono l’iPhone e il Samsung Galaxy, ma anche l’Huawei sta prendendo piede, due anni fa premiato per la sua interattività. Se il budget non è elevato si può sempre pensare di regalare un accessorio legato allo smartphone, come una cover, una custodia in pelle, delle cuffieauricolari (magari anche bluetooth) o delle casse portatili. COMPUTER PORTATILE O TABLET – Portatili e tablet vanno a braccetto con gli smartphone, e tra i tablet spiccano l’iPad, il Galaxy Tab e il Fire. Si può anche puntare sui convertibili, che funzionano sia da
portatile che da tablet (si può staccare lo schermo touchscreen dalla tastiera). Nonostante il portatile o il tablet siano molto comodi e pratici, potrebbe anche servire un mega schermo da tenere a casa, in questo caso un buon monitor potrebbe essere molto apprezzato. E anche una stampante laser multifunzione a colori potrebbe tornare sempre utile. CONSOLLE - Cerchi una console per tutta la famiglia? Qualcosa di interattivo, dove per giocare bisogna fare del movimento? Scegliete pure tra la Wii e la PlayStation 4, due filosofie per accendere il divertimento più sfrenato.
TV - Led, LCD, plasma, 3D, smart TV, ce ne sono di tutti i tipi e di tutte le dimensioni. Sicuramente se qualcuno ha ancora un vecchio televisore (stile telefunken), è arrivato il momento giusto per regalargli un nuovo modello. MUSICA - Per chi ama la musica, si può pensare di regalare un lettore mp3 o l’iPod della Apple. Per qualcosa di più grande, un’ottima idea è la docking station con altoparlanti, oppure un buono stereo, quest’ultimi sempre in gran spolvero come regali natalizi. E perchè no, un cofanetto o dei cd audio del cantante preferito. PER L’AUTO - Per gli instancabili viaggiatori che preferiscono (o sono obbligati) a usare l’auto, non può mancare un buon navigatore. E per chi trascorre davvero molto tempo sulla quattro ruote perché non pensare a una macchina caffè portatile per auto. Per completare gli accessori da viaggio, un comodo cuscino gonfiabile per rilassare i muscoli del collo e un supporto per smartphone. Visti i tempi e i prezzi, anche un buono benzina sarà molto apprezzato. PER LA CASA – Per la casa che ne dici di puntare a una macchina da caffè per lasciar riposare un po’ la buona vecchia moka? Se qualcuno adora il cappuccino, consigliamo di dare un’occhiata alla De’ Longhi Lattissima. La macchina del caffè è troppo costosa? Prova allora con un bel set di tazzine. A chi non piace il caffè, potrebbe piacere un te, ecco allora che una teiera potrebbe risolvere tutti i problemi. In alternativa, anche un set di tazzine da te o un bel vassoio per i biscotti vanno sicuramente bene.
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Christmas Run
Christmas Run, corri Cremona
Domenica 11 dicembre la corsa di beneficenza dei Babbi Natale. Mario Pedroni: «Contenti per i 1000 partecipanti»
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remona e Provincia ancora ai nastri di partenza per una nuova strepitosa iniziativa dedicata al Natale e alla beneficenza: domenica 11 dicembre tutto il popolo sportivo cremonese è chiamato a gran raccolta per indossare le scarpette da corsa (e divisa tutta rossa) per l’attesa prima edizione della Christmas Run, la grande marcia dei Babbi Natale che si prepara a tingere di rosso le vie del centro di Cremona, teatro dell’evento. L’euforico arco della partenza sarà allestito in via Baldesio (Piazza Duomo) mentre l’arrivo è nella vicina Piazza Stradivari, con il colpo di pistola dello start che sarà dato alle ore 10. L’appuntamento, camminata podistica non competitiva con un giro da 5 o 10 Km, è organizzato dal Cremona Runners di patron Michel Solzi, con in prima linea l’instancabile vicepresidente Mario Pedroni (presidente provinciale della Fidal), in collaborazione con il Verona Marathon Eventi, gruppo che già da alcuni anni ha allestito con grandissimo successo la kermesse nel capoluogo scaligero, tanto da superare le 6mila presenze nella scorsa edizione per un colpo d’occhio da pelle d’oca. “Abbiamo visto la manifestazione l’anno scorso a Verona – spiega Mario Pedroni – e ci è piaciuta molto. Così, visti gli ottimi rapporti di amicizia con Verona per i legami con la Maratonina, abbiamo chiesto come primo anno una collaborazione per poter organizzare insieme l’appuntamento anche a Cremona. Penso che la Christmas Run sia sicuramente un’iniziativa simpatica, capace di coinvolgere la città e soprattutto i bambini”. Ha aggiunto Pedroni: “lo spirito dell’evento è quello della beneficenza, abbiamo pensato di coinvolgere le Scuole, Elementari, Medie e Superiori, con un premio di partecipazione alle tre realtà scolastiche più numerose, per le quali verranno calcolati anche genitori e parenti che si iscriveranno all’appuntamento segnalando l’istituto scolastico. Alla prima scuola classificata andrà un premio di 500 euro, alla seconda di 300 e 200 alla terza: la cifra rappresenta così un buono che potrà esser utilizzato per l’acquisto di materiale scolastico”. E’ possibile effettuare le iscrizioni alla kermesse presso i negozi DF Sport Specialist (Centro Commerciale CremonaPo), presso Panizza Sport (Corso
Campi 64) e Tutto di Corsa (Via Castelleone 36) oppure direttamente in Piazza Stradivari sabato 10 dicembre dalle ore 10 alle 18 e la domenica della corsa, sempre in Piazza Stradivari, dalle 7.30 alle 9, dove verranno consegnati i pettorali e le divise da Babbo Natale per chi avesse scelto tale opzione nell’iscrizione; i pacchi gara, invece, verranno consegnati al termine della manifestazione con la riconsegna del pettorale. Le quote d’iscrizione prevedono il tagliando da 6 euro per chi volesse solo il ricchissimo pacco gara (panettone, bottiglia e altri prodotti); 12 euro l’iscrizione con pacco e vestito da Babbo Natale; 18 euro pacco gara e vestito rispettivamente per un genitore e un giovane con meno di 14 anni; 24 euro pacco gara e vestito rispettivamente per due adulti e un giovane con meno di 14 anni; per i ragazzi fino a 10 anni iscrizione gratuita con un cappello di Babbo Natale in omaggio fino a esaurimento scorte. Il percorso, disegnato come accennato su una distanza di 5Km nel cuore della città del Torrazzo e ripetibile un’altra volta (o per gli inesauribili anche di più) vedrà la ma-
rea rossa partire festosa da via Baldesio, toccare Piazza Stradivari, per poi dipingere via Verdi, Corso Campi, Corso Garibaldi, via Bertesi, via Palestro, via Ugolani Dati, via Manzoni, Piazza Roma, Corso Mazzini, Corso Matteotti, via Pallavicino, via Speciano, Corso XX Settembre, via Platina, via Bell’Aspa, Piazza Marconi, via Bella Chioppella, via Bella Rocca, via Cadore, via Porta Po Vecchia, Corso Vittorio Emanuele II e di nuovo Piazza Stradivari per un grande applauso finale. Ha concluso Pedroni: “Lanciamo un messaggio alla Città per partecipare a una bella occasione, un’opportunità per fare una corsa o una passeggiata in compagnia con i bambini, non teniamoli davanti alla televisione. Per ora posso dire che stiamo andando bene e il tutto è un grande investimento per l’anno prossimo: sicuramente in questa prima edizione per esser contenti bisognerebbe arrivare a 1000 partecipanti. Inoltre ci teniamo tantissimo a ringraziare come sempre l’Amministrazione comunale e i Vigili Urbani che sono sempre al nostro fianco”.
Natale 2016
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Salute
Sabato 3 Dicembre 2016
GLI ORARI
PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. centro prelievi - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante. Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.
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di Giulia Sapelli
uccesso per la due giorni di convegno dal titolo 'Youngle Context Tra relazionale e virtuale', per parlare del rapporto dei giovani con il mondo del virtuale. «I servizi che si occupano di prevenzione e salute non possono più sottrarsi all’impiego delle modalità web e social quali strumenti di lavoro per entrare in contatto con le persone e a maggior ragione con le generazioni più giovani» evidenzia Camillo Rossi, direttore generale dell'Asst di Cremona. «Oggi per le strutture sanitarie praticare ascolto on line e web counseling significa stare nel proprio tempo; significa andare verso gli interlocutori, rintracciarli là dove si trovano, ossia interconnessi all’interno della rete. Significa aprirsi ad una relazione fiduciaria di autentico scambio in cui l’utente si riconosce come parte attiva e propositiva». «Sappiamo bene che la rete è il luogo virtuale attualmente più frequentato e proprio per questo non è meno reale di un qualsiasi luogo fisico (consultorio, ambulatorio, studio medico)» continua Rossi. «Anzi. La tecnologia ha trasformato radicalmente il modo di fare esperienza dei giovani, ha accorciato, sino ad annullarla, la distanza spazio–tempo per concentrare la loro attenzione in un presente assoluto in cui tutto accade. Ecco che in tale contesto gli operatori della salute non possono che entrare nel mondo esperienziale dei giovani con un approccio alla pari, dallo schermo di un Pc, di un tablet, di un Iphone. Utilizzare il web, i social, whatsapp per comunicare con gli adolescenti arricchisce la professionalità degli operatori, valorizza l’essere individuale e i bisogni di ragazze e ragazzi dando vita ad un incontro proficuo in termini di benessere e consapevolezza». “La rete virtuale è il luogo di relazione che i giovani usano con grande dimestichezza, ambiente di vita dal linguaggio, dinamiche e regole del tutto diverse dalla vita reale» aggiunge Aldo Bellini direttore generale dell'Ats della
Focus sul mondo “virtuale” durante il convegno Youngle Context
Il web: anche uno strumento di informazione per la salute
Val Padana. «Conoscere, usare, entrare in questa nuova dimensione, che seppur virtuale è comunque percepita come reale, è per tutti coloro che sono coinvolti nella crescita, nell’educazione e nel supporto dei nostri giovani, fondamentale. Nell'ambito del convegno si è parlato dunque delle relazioni in internet: secondo Matteo Lancini, psicologo e psicoterapeuta, presidente della Fondazione “Minotauro” di Milano e dell’AGIPPsA (Associazione Gruppi Italiani di Psicoterapia Psicoanalitica dell’Adolescenza), «la rete ha trasformato il modo di vivere le relazioni e la quotidianità degli adolescenti. Il mondo virtuale costituisce una terza dimensione della realtà, distinta da quella reale e da quella dell’immaginazione, ma profondamente interconnessa con esse. In ogni contesto relazionale,
dall’amore all’amicizia, così come in ogni ambito sociale, culturale, artistico, musicale, di divertimento e di apprendimento, l’utilizzo del web ha acquisito un’importanza e un valore imprescindibili. La rivoluzione digitale ha promosso spazi creativi, ambienti espressivi e relazionali, all’interno dei quali gli adolescenti non solo sperimentano nuove possibilità di realizzazione del Sé individuale e sociale, ma si rifugiano in occasione di gravi crisi evolutive, in una sorta di auto ricovero che, contemporaneamente, esprime il disagio e un primo tentativo di risolverlo. Sia nella fisiologia della crescita che durante la crisi evolutiva adolescenziale, la rete può svolgere una funzione creativa». Durante l'incontro si è parlato anche del progetto "Youngle, che prevede l’apertura sui social media (Facebook,
YouTube, Instagram) di pagine e profili finalizzati all’intercettazione del disagio adolescenziale in aree quali affettività, sessualità, consumi di sostanze, alimentazione, accettazione di sé, scuola, problemi familiari. Si tratta del primo servizio pubblico nazionale di ascolto e counseling su Facebook, rivolto ad adolescenti e gestito da adolescenti con il supporto di psicologi, educatori ed esperti di comunicazione. Online due giorni la settimana con due chat dedicate dalle 21 alle 23. Un aiuto semplice ed efficace. Basta diventare amici per avere a disposizione una chat line e un servizio email. Il servizio di ascolto, aiuto e counseling on line è gestito da peer educator supervisionati in ogni fase dai professionisti della prevenzione e della promozione della salute (psicologi, medici, educatori, sociologi, ecc.). L’efficacia della metodologia dell’educazione tra pari – nello specifico, il passaggio di conoscenze, informazioni, esperienze tra soggetti di pari status – si è dimostrata utile nel miglioramento delle life skills, dei processi di socializzazione e di apprendimento. La presenza di operatori adulti che condividono il lavoro dei peer educator – debitamente formati prima di iniziare l’esperienza – tanto nella gestione dei social network (ad esempio, creazione di un profilo su facebook), quanto nella conduzione delle chat (anche mediante canali comunicativi come Whatsapp), permette inoltre di intercettare eventuali disagi adolescenziali più complessi e che richiedono l’invio presso le strutture sanitarie presenti sul territorio.
L’allergia che fa paura... anche al medico: convegno sabato 3 in ospedale Si terrà sabato 3 dicembre 2016 presso l'aula magna dell’ospedale di Cremona il convegno "Anaphylaxis day - quando l’ allergia fa paura... anche al medico", organizzato da Asst di Cremona e Mantova e Ats della Val Padana. L'evento formativo, rivolto ai professionisti sanitari, richiama a Cremona specialisti affermati da diverse strutture ospedaliere, per fare il punto sulle ultime evidenze sulle gravi reazioni allergiche. Focus dell'evento infatti è l'anafilassi, reazione acuta e violenta dell'organismo potenzialmente letale, che si presenta con una varietà di scenari clinici spesso non prontamente riconosciuti nella pratica clinica. Nella maggior parte dei casi è il risultato di una reazione allergica ad alimenti, farmaci, lattice, punture di insetti, ma può essere anche indotta da agenti capaci di indurre una immediata e sistemica degranulazione di mastociti e basofili (Anafilassi idiopatica). Sebbene l'incidenza sia bassa (in Europa la stima è 1,5-7,9 ogni 100mila abitanti), la possibilità di morire per anafilassi è elevata in assenza di interventi terapeutici risolutivi (adrenalina). La chiave del management non è solo la rapidità della diagnosi, ma è anche l’adempimento di misure preventive primarie e
secondarie che nella maggior parte dei casi non vengono attuate con notevoli ripercussioni sia sulla qualità di vita del soggetto allergico e dei caregivers sia sul consumo di risorse per accessi in PS, ricoveri ospedalieri nei Dipartimenti di Emergenza-Urgenza e perdita di giornate lavorative. Tra le patologie a rischio anche l’asma bronchiale, che rappresenta una delle prime cinque malattie croniche al mondo colpendo circa 300 milioni di persone di cui solo 30 milioni in Europa; infatti è stato dimostrato che si verificano almeno 4 eventi mortali ogni 100.000 soggetti asmatici e che la maggior parte di questi eventi interessa le persone affette da asma grave alla cui prevalenza concorre anche la scarsa aderenza alla terapia: meno del 30% . Lo scopo di questa giornata è proprio quello di fornire strumenti utili nell’individuare i percorsi e le soluzioni più appropriate nell’ambito di una gestione integrata delle patologie allergiche complesse “lifethreatening” sia nella popolazione pediatrica che adulta. In un corso parallelo dedicato, viene messo in evidenza il ruolo del laboratorio e del personale infermieristico nella gestione di un paziente e di una patologia così complessa.
La dottoressa Annalisa Subacchi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@nutrizionistabiologo.it • oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it www.nutrizionistabiologo.it • Facebook: Lisa Nutrizionista
Gentile dottoressa Subacchi sono allergica al nichel. Potrebbe questa allergia causarmi oltre a macchie cutanee anche dolori articolari? Grazie Luisa Gentile Lucia, l’allergia da contatto al nichel, che si trasforma in intossicazione alimentare quando eccediamo di alimenti contenenti nichel, in certi casi potrebbe causare anche problemi articolari, artriti, artrosi. Si tratta infatti di un processo infiammatorio. Immagini il suo corpo, che reagisce già al contatto con un bracciale di nichel oppure un orecchino , quale reazione potrebbe avere internamente dopo l’assunzione di alimenti molto ricchi di nichel come pomodoro, avena, spinaci e frutta secca a guscio. L’infiammazione è una risposta di protezione del corpo, se non ascoltata e curata in tempo potrebbe sfociare in tutti questi dolori articolari che potrebbero diventare sempre più invalidanti. Nutrizionista Biologo Albo Sez. A n° 061604
Diete personalizzate per: • Intolleranze & Allergie Alimentari; Celiachia – Lattosio – Nickel • Diete per Sportivi, Bambini, Gravidanza • Master in Nutrizione&Sport, Dieta Vegetariana, Immunologia
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La Dottoressa Subacchi riceve a: • CREMONA: Poliambulatorio Medicenter, Via Giuseppina 21 • CREMA: Via Castello 12 • MANERBIO: Poliambulatorio Minervium, Via Verdi 64
presenta
“WHITE IN”
Una luce accesa sulla Società Format sociale ideato e condotto da Susanna Graziani
OGNI LUNEDì ORE 20.20
In replica il martedì ore 14.30 ed il sabato ore 19.00
canale 99 del digitale terrestre
cultura&spettacoli
Un successo la mostra su Torriani
Jannello Torriani fa il pieno: la mostra dedicata al genio del Rinascimento, ha superato in due mesi e mezzo 10mila e 300 visitatori. A 60 giorni dalla chiusura (prevista per il 29 gennaio), sono numeri ottimi e con un ampio margine ancora di miglio-
ramento. Stamattina, alle ore 9 in Sala Puerari presso il Museo Civico si potrà partecipare ad un convegno internazionale dal titolo Janello Torriani Clockmaker, in lingua inglese e dedicato alla figura di Torriani orologiaio (ingresso libero).
In “Vale un viaggio” di Beba Marsano sono segnalati “L’Ortolano” di Arcimboldo e il Parco Oglio Sud
In un nuovo libro tutte le bellezze d’Italia
C’
dalla redazione
è anche la provincia di Cremona nel libro “Vale un viaggio”. Si tratta di un’opera originale, scritta dalla giornalista e critica Beba Marsano che percorre in largo e in lungo il Bel Paese, visitando tutti i 101 luoghi che l’opera passa in rassegna. Il libro è anche una guida di resoconti di viaggio e un testo antologico di divulgazione critica, perché ha in sé il germe di un modello di divulgazione cultu-
rale, che mette in relazione argomenti, periodi, generi diversi legati da una comune valenza estetica e qualitativa. E infine “Vale un viaggio” (il primo titolo di una nuova collana) è una grande mostra che svela luoghi artisticamente preziosi, nella trasversalità di periodi storici diversi, attraverso tutte le regioni italiane. «Molti credono che l’Italia - racconta l’autrice Beba Marsano - si esaurisca entro i confini dei consueti percorsi turistici. Non è così. Esistono singole opere, d’arte e di natura, che giganteggiano, appartate e segrete, ai margini di
strade meno battute, in territori poco promossi dal movimento mediatico. Opere che da sole valgono un viaggio. Questo libro, dunque, non è una semplice collezione di luoghi, bensì un’antologia di emozioni che ho vissuto in prima persona quando in queste meraviglie mi sono imbattuta. A volte per caso, altre per scelta, altre ancora per una felice intuizione del cuore». L’editore Cinquesensi, descrivendo l’identità della collana, precisa: «L’Italia va riscoperta o per meglio dire va saputa comunicare con
Il Parco Oglio Sud a Calvatone (foto ©Pierangelo Lusvaldi)
Lorandi e Rossitto in mostra
“Il colore trasformato” è il titolo della mostra di Giuliano Lorandi e Giulia Rossitto, che viene inaugurata domani pomeriggio alle 17.30 presso Immagini-Italart (in via Beltrami 9b a Cremona) e che resterà aperta fino al 17 dicembre. Lorandi e Rossitto sono due artisti che usano il colore in modo molto diverso, Giuliano Lorandi è informale, usa il colore, il segno, la libertà della forma per comunicare i suoi sentimenti, le sue emozioni,
Il re degli ignoranti sbarca al Ponchielli
Maurizio Schweizer è noto per “Il re degli ignoranti”, che approderà al Teatro Ponchielli sabato 17 dicembre (alle ore 21). Per l’occasione verrà presentato un repertorio speciale, con i grandi successi del “Molleggiato” e canzoni tratte dal nuovissimo album di Mina ed Adriano Celentano. Un cast ricco che vede anche l’intervento del corpo di ballo a cura di Specchio Riflesso Danza. Da mezzo secolo Adriano Celentano è l’artista più amato e discusso dello spettacolo italiano. I suoi mille successi scandiscono la storia di tre generazioni. La naturale somiglianza fisica e vocale di Maurizio Schweizer, è la scintilla che accende lo spettacolo “Il re degli ignoranti”, in cui divertimento ed emozioni si rincorrono tra le belle canzoni del “Molleggiato”, amatissime da un pubblico di tutte le età. Cantante professionista già da molti anni, Maurizio si trova perfettamente a suo agio nella vocalità di Adriano, senza forzature e con lo stesso accento naturale. La voce certamente stupisce, ma i movimenti lasciano senza parole: il passo, la gestualità, i molleggi, il modo inconfondibile di ballare… e sempre con grande scioltezza. Per completare la magia, Maurizio indossa costumi identici a quelli utilizzati dal grande artista in diversi periodi della sua lunga carriera. Cinque diversi outfit sono stati realizzati nei minimi dettagli, includendo anche accessori vintage. La stessa cura maniacale è stata dedicata alla parte musicale: l’ampio organico ha permesso di ricreare arrangiamenti fedeli all’originale, eseguiti da ben dieci musicisti professionisti. Numerose sono le gag ed i momenti comici anche estratti da film e concerti del Molleggiato. Le tre splendide coriste sono inoltre impegnate in curatissime coreografie, in perfetta armonia con il protagonista. “Il re degli ignoranti Celentano tribute show” riscuote grande successo non solo in Italia, ma anche fuori dai confini nazionali. Maurizio Schweizer è conosciutissimo in Russia e spesso è ospite di trasmissioni televisive, al fianco di grandi artisti. Memorabile il concerto al Crocus City Hall di Mosca, un sold out da 7000 persone. Nel 2015 lo spettacolo ha debuttato con successo anche nei teatri degli Stati Uniti ma anche in Francia, Ucraina, Spagna, Svizzera, Lettonia, Kazakhstan, Germania, Cipro, Azerbajan, Moldova, Turchia…
cognizione, sapienza e con paziente impegno. Prerogative che richiedono tempo, conoscenza e qualità. Su questa traccia ideale è nato il progetto di collana “Vale un viaggio”, opera fresca, rapida nel suo scorrere ma altrettanto utile e seriamente interpretata dall’autrice. Il risultato va prima sfogliato, come in un caleidoscopio d’immagini ricche di suggestiva e persuasiva bellezza e poi letto in ogni dettaglio per scoprire così i grandi e piccoli capolavori che ci arrivano da ogni regione d’Italia: siti archeologici, preziosi musei d’arte e d’arti minori, cicli di affreschi, soprattutto riferiti alla pittura primitiva, basiliche romaniche, collezioni private, a volte di sorprendente originalità, piazze e scorci intesi come paradigmi di uno specifico periodo architettonico, infine anche angoli e prospettive naturalistiche, come testimonianze dell’arte della Creazione. A conclusione del racconto di ogni tema l’autrice, secondo la felice idea d’invitare il visitatore a una sosta meno affrettata, suggerisce un albergo e un ristorante siti nell’immediato contorno territoriale». Nel libro, come detto, sono segnalate due bellezze provinciali: il quadro “L’Ortolano” di Arcimboldo, esposto al Museo civico Ala Ponzone di Cremona e il Parco Oglio Sud, che tocca i Comuni dell’Oglio cremonesi e mantovani.
sia che riguardino la sua sfera intima, sia che riguardino eventi e fatti della quotidianità. Anche Giulia Rossitto guarda alla quotidianità, agli aspetti sociali della vita, ai sentimenti, e lo fa con la pittura figurativa di tipo espressionista, molto spesso deformando le figure per ottenere più incisività ed espressività nei suoi soggetti. Due artisti che con modalità molto diverse trasformano il colore in emozioni.
presenta
“WHITE IN”
Una luce accesa sulla Società Format sociale ideato e condotto da Susanna Graziani
OGNI LUNEDì ORE 20.20
In replica il martedì ore 14.30 ed il sabato ore 19.00
canale 99 del digitale terrestre
Fiorella Mannoia a maggio al Ponchelli
Fiorella Mannoia
Un’icona della musica leggera italia farà tappa al Teatro Ponchielli lunedì 8 maggio 2017 (alle ore 21). La protagonista è Fiorella Mannoia, in viaggio per l’Italia con “Combattente il tour”. Molte le “firme” che hanno collaborato alla realizzazione del nuovo album (“Combattente”), autori della nuova generazione, ma anche storici nomi della canzone d’autore come Ivano Fossati (in un brano in cui Fiorella è autrice del testo e Fossati delle musiche), Giuliano Sangiorgi, Federica Abbate, Cheope, Fabrizio Moro, Bungaro, Cesare Chiodo e anche la stessa Fiorella Mannoia. Nell’album troviamo anche “Perfetti sconosciuti”, il brano scritto dalla Mannoia con Cesare Chiodo e Bungaro e che le è valso (al suo debutto come autrice e interprete di una colonna sonora) il “Nastro d’argento 2016” per la “Migliore canzone originale” nell’omonimo film diretto da Paolo Genovese. Una ritrovata passione, quella per il cinema, per Fiorella che è anche sul grande schermo nel film di Michele Placido “7 minuti”, in cui recita il ruolo di una delle protagoniste. I biglietti saranno messi in vendita presso la biglietteria del Teatro a partire da giovedì 15 dicembre nei consueti orari di apertura della biglietteria (10.30-13.30 e 16.30-19.30). Sempre da giovedì 15 dicembre (a partire dalle ore 10.30) sarà possibile acquistare i biglietti online su www.vivaticket.it (mentre sono già in vendita su www.ticketone.it).
“Dipingere Soresina” nelle nuove sale del Podestà L’esposizione è curata da Roberto Dellanoce e verrà inaugurata il prossimo 8 dicembre
Nuovo look per le sale del Podestà di Soresina. Lo spazio espositivo di via Matteotti è stato oggetto di un restyling che lo rende ancora più fruibile per eventi di grande rilievo. Questa operazione è stata completata in tempo per ospitare una mostra di notevole importanza, unica nel suo genere ideata da “Dipingere Soresina” e curata con Roberto Dellanoce che sarà inaugurata giovedì 8 dicembre alle ore 16.30. «Nella proposta di dare vita a una rassegna d’arte intitolata “Dipingere Soresina” - spiega Dellanoce - ho colto l’opportunità di articolare un progetto che potesse concretizzarsi, come poi è stato, nella realizzazione di una mostraevento ritraendo la nostra città per l’esposizione di tutto il materiale sia storico (datato da fine Ottocento ad inizio Novecento) che contemporaneo in possesso di molte famiglie Soresinesi. Il poter ammirare opere di fine Ottocento mai esposte al pubblico insieme a tantissime altre, è stato per me un impegno importante finalizzato al poterle rendere visibili per un certo periodo, riproducendole in seguito sotto forma di macrografie per metterle a disposizione per sempre delle istituzioni». La ricerca, durata quasi un anno,
Armonia in blu di Aldo Antonini
ha permesso di scoprire veri e propri tesori artistici. «A volte le soffitte che mi è capitato di frequentare hanno
riservato alcune opere degli anni Trenta del Novecento, tutte costudite sotto un vetro impolverato nel loro
regno ovattato dal silenzio. La raccolta così ottenuta vanta poco più di un centinaio di opere di autori che nelle varie tecniche pittoriche hanno ritratto vari scorci della nostra città e addirittura alcune risultano prospettica-mente simili ma modificate dal tempo e dall’intervento dell’uomo». Fra i pezzi a disposizione, figurano opere tardo ottocentesche di grande qualità, fra cui tele di Luigi Ferrari, Francesco Cogrossi, Ernesto Piacentini e dei primi anni del Novecento, firmate dai maestri Ginestri, Azzini, Misani, Raglio, Biasini, Inzani e altri. Molto ricca anche la parte dedicata agli artisti contemporanei con opere di Giorgio Armelloni, Franco Bono, Gianni Breba, Franca De Ponti, Roberto Dellanoce, Pierangelo Somenzi, Marino Torta, Luciano Tosetti, Beppe Verani, Giuseppe Zumbolo, Aldo Antonini, Rita Bonizzoni, Fabio Cordova, Primo Paolo Mainardi, Mattia Bissolotti, Andrea Ghisoni, Geremia Cerri, Eliso Subacchi, Giovanni Conti, Franco Soresina, Ernesto Roversi, Agostino Capetti. In tutto sono stati esposti oltre cento pezzi. Il progetto, che ha perseguito scopi benefici e culturali, ha visto l’uscita di un volume d’arte, un dépliant illustrativo e un dvd che
Oggi pomeriggio torna “Il Filo dei burattini”
Oggi pomeriggio alle ore 16, secondo appuntamento dell’11ª edizione de “Il Filo dei burattini”. In scema al Teatro Filodrammatici, Walter Broggini e Massimo Cauzzi in “Di là dal mare” (nella foto). L’uomo sulla spiaggia raccoglie quello che il mare ha portato a riva, scruta l’orizzonte e immagina luoghi lontani, pervaso da quel desiderio di scoprire
l’ignoto, che esiste da quando esiste l’umanità e che ci rende nomadi, in un continuo andare e venire come incessante è l’onda del mare che va e viene sulla spiaggia. Poi l’uomo si addormenta e… Sabato 10 dicembre, sempre alle 16, sarà la volta dei burattini di Mattia in “Tre servi alla prova”. Il dottor Balanzone, grande avvoca-
to, ha organizzato una piccola festa nella sua villa. Dovendo trascorrere le giornate in rigoroso silenzio, nel suo studio, a svolgere studi, ricerche ed affari è deciso a concedere a se stesso, ai suoi inservienti e a pochi amici una serata di svago, ma… Poi la rassegna dei burattini tornerà lunedì 27 febbraio con “Mago Magrino e gli animali magici”.
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Taccuino
Sabato 3 Dicembre 2016
Uno show-cooking per tutti i golosi
Appuntamento domani sera a Casalmaggiore in via Galluzzi 53, all’inaugurazione del nuovo Store della Scavolini
U
evento dedicato a tutti i golosi e agli amanti del design è in programma domani sera alle 20, grazie a Scavolini che inaugura il nuovo Store monomarca a Casalmaggiore. In via Galluzzi 53, lo showroom propone una superficie di 300 mq interamente dedicata alle collezioni Cucine, Living e Bagni del Brand. Un’esposizione pensata per rappresentare al meglio l’offerta e i valori che hanno reso l’azienda leader di settore e brand di riferimento in tutto il mondo: qualità made in Italy, grande attenzione ai dettagli e al design e massima libertà compositiva. Per festeggiare l’apertura del nuovo Store, come detto, Scavolini e iFood organizzeranno uno show-cooking durante il quale i food blogger Lina D’Ambrosio e Marco De Padova, armati di grembiule e utensili, intratterranno il pubblico con ricette particolari e consigli ai fornelli. Dalle ore 18.30 alle 20 tutti i visitatori non potranno staccare gli occhi dalle creazioni dei cuochi amatoriali e troveranno diversi spunti per preparare piatti gustosi per stupire i propri ospiti. L’ingresso è libero e gratuito. La regina di questo show-cooking è la zucchina, versatile in tutte le sue preparazioni, una verdura che si adatta ad ogni piatto, dall’antipasto agli aperitivi, dai primi ai secondi. Dal Giappone arriva l’ispirazione per la prima ricetta: Lina D’Ambrosio preparerà dei maki, classico involtino d’alga giapponese, rivisitato utilizzando le zucchine che diventano la sfoglia per un ripieno di tonno e maionese allo zenzero o di ricotta e menta. La
Marco De Padova
Le zucchine saranno protagoniste delle ricette proposte dallo show-cooking
seconda ricetta punta sull’effetto sorpresa, tutto da gustare: si tratta degli spaghetti di zucchina, realizzati grazie ad un particolare “tempera-verdure”, con un condimento piccante arricchito da bacche di goji e mandorle. Lo Scavolini Store Casalmaggiore nasce dalla ventennale collaborazione tra Scavolini e Creativa srls. All’interno dello Store uno staff professionale e altamente qualificato accoglierà il cliente, affiancandolo nella progettazione del
Lina D’Ambrosio
proprio arredo sino all’assistenza postvendita, proponendo le migliori soluzioni per la casa firmate Scavolini Molti i plus offerti dal nuovo store: rilievo misure, progettazione computerizzata, trasporto e montaggio, tutti compresi nel prezzo e un comodo parcheggio. In esposizione alcune delle novità più importanti di Scavolini, tra cui i programmi cucina Diesel Social Kitchen, Foodshelf, Favilla, Liberamente e Motus, le proposte living Evolution e
Liberamente e le soluzioni per l’arredo bagno Rivo, Aquo, Magnifica e Lagu. Le schede Lina D’Ambrosio, bergamasca di nascita, milanese d’azione e con origine campane, per un melting pot di tradizioni culinarie, nella vita di tutti i giorni è una grafica, ma la sua passione per la cucina l’ha spinta ad aprire il blog Spadellatissima – More than food, dove propone ricette sfiziose, recensioni di ristoranti e dispensa consigli per preparare piatti senza gluti-
ne. Marco De Padova è un eventologo, un’istituzione sul web in fatto di buona cucina. Nel suo blog “In cucina con il direttore”, recensisce ristoranti e locali, incontra chef e personaggi di punta del panorama della cucina italiana e internazionale, e i suoi consigli su dove andare a mangiare e cosa ordinare sono apprezzatissimi.
Ricordiamo che al termine del live, gli intervenuti potranno degustare e assaggiare le ricette offerte da iFood.it
numeri utili Cremona
COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 -
Via Milano Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 23 Dicembre
PREFETTURA Centralino: 0372-4881 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307 GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968
Via Guido Grandi Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 23 Dicembre
POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427 POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511 QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881 VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511 PROCURA Centralino: 0372-548233 OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215
numeri utili Casalmaggiore COMUNE DI CASALMAGGIORE www.comune.casalmaggiore.cr.it Centralino: 0375 42668
• Via Guido Grandi (tratto compreso fra via Oscasali e via Milazzo) - Lavori di rifacimento della cabina elettrica. Durante il cantiere sarà previsto: il divieto di circolazione e il doppio senso di marcia in via Guido Grandi nel tratto tra via Milazzo e Oscasali (sarà consentito accedere alle proprietà laterali); l’inversione del senso unico di marcia in via Oscasali, nel tratto compreso fra via Guido Grandi e via Ruggero Manna. (Durata lavori: fino al 23 dicembre 2016). • Via Milano (tratto tra via Corazzi e via Picenengo) - Lavori stradali per realizzazione pista ciclabile via Milano. (Durata lavori: fino al 23 dicembre 2016). AMMiNISTRAZIONE PROVINCIALE Centralino: 0375-42233 Centro per l’Impiego Centralino: 0375-42213 CARABINIERI Pronto intervento: 112
Centralino: 0375-284500 POLIZIA MUNICIPALE Centralino: 0375-40540 POLIZIA STRADALE Centralino: 0375-42288
• Manutenzione ordinaria - Interventi per la sistemazione delle buche nlle strade. Le vie interessate da questi interventi con asfalto, per sistemare cordoli o banchine sono Picenengo (tra via Sesto e via Castelleone), Palestro (tra via Goito e viale Trento e Trieste), Al Porto, Rosario, Milano, Nasturzi, Boschetto, Dante, San Rocco. In programma inoltre interventi sulle piste ciclabili di via San Bernardo, Al Porto e Milano, oltre che la sistemazione dello scivolo disabili all'incrocio tra via Gerolamo da Cremona e via Speciano. Cantieri temporanei interesseranno l'attraversamento pedonale di via Postumia e via Casalmaggiore fra via Tacito e via Battaglione.
GIUDICE DI PACE Centralino: 0375-42273
OSPEDALE Centralino: 0375-2811 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118
MUSEO DIOTTI www.museodiotti.it Centralino: 0375-200416
TEATRO COMUNALE www.teatrocasalmaggiore.it Centralino: 0375-284434
Museo del bijou www.museodelbijou.it Centralino: 0375-284423
DISTRETTO SOCIO-SANITARIO Direzione: 0375-284020 Distretto Veterinario: 0375-284029
lettere@ilpiccologiornale.it
Baldesio e Bissolati in festa
sport
lo
riconoscimenti
Siamo agli sgoccioli di questo 2016 e naturalmente è tempo di bilanci anche per le canottieri, con relative premiazioni degli atleti che si sono maggiormente distinti. L’appuntamento, sia per la Baldesio che per la Bissolati, è per oggi pomeriggio alle ore 17, nei rispet-
Responsabile Fabio Varesi
tivi palazzetti. La Bissolati ha già scelto gli atleti insigniti dei riconoscimenti più ambiti: Efrem Morelli (bronzo nei 50 rana alle paralimpiadi di Rio) è l’atleta cremonese dell’anno, mentre Estaban Farias (pluricampione italiano di paracanoa) è il bissolatino dell’anno.
BASKET SERIE A Espugnando Sassari i biancoblu sono tornati a respirare. Ma serve ripetersi con Pesaro
di Giovanni Zagni
ono più di sessant'anni che tra basket giocato ,allenato e commentato dalla tribuna, seguo con passione il nostro sport e non mi era mai capitato di emozionarmi così tanto come sabato scorso, quando seguendo in tv la Vanoli a Sassari, l’ho vista superare con grandi meriti l'ostacolo (diciamolo, anche per demerito dei sardi che non hanno saputo controllare un finale che poteva dirci male ancora una volta). Ma grandissima è stata la Vanoli con un Hollaway stratosferico (con un impressionanti 42 di valutrazione, a testimoniare che il ragazzo non s’è limitato a segnare 31 punti, ma spiega bene che ha fatto dell’altro), ma tutti gli uomini di Pancotto ci son piaciuti, anche Turner che sapando di non essere in condizione fisica, s’è limitato nel tiro, fornendo però 5 assist ai compagni. Speriamo che questa vittoria dia maggior convinzione e sicurezza al gruppo, anche considerando che i nuovi arrivati (Harris e Carlino) hanno inciso poco nell’occasione, mentre s’è confermato Biligha in grande spolvero, così come bene hanno fatto Thomas, Gaspardo e Mian.La noti-
IL COMMENTO di Fabio Varesi
SERIE A 9ª giornata
Avellino-Brindisi
76-73
Brescia-Reggio Emilia
93-88
Cantù-Torino
77-89
Capo d’Orlando-Varese
76-71
Milano-Pistoia
104-70
Pesaro-Trento
73-78
Sassari-Cremona
82-83
Venezia-Caserta
98-92
classifica
La Vanoli ha riacceso le speranze di salvezza S Milano 18 Reggio Emilia 14 Avellino 14 Venezia 12 12 Caserta Capo d’Orlando 10 Brindisi 8 Sassari 8 Torino 8 Brescia 8 Trento 8 Pistoia 6 Varese 6 Cantù 4 Cremona 4 Pesaro 4
10ª giornata (04-12 h 18.15)
Avellino-Venezia (h 12), Brindisi-Sassari, CasertaBrescia, Cremona-Pesaro, Pistoia-Torino, Reggio Emilia-Capo d’Orlando (05-12 h 20.45), TrentoMilano (h 20.45), Varese-Cantù (03-12 h 20.30). zia è comunque quella che su un campo sempre ostico, i ragazzi di Pancotto stavolta hanno tenuto per 40’, sia mentalmente che fisicamente. Con Pesaro (domani alle 18.15 al PalaRadi) sarà battaglia dura, poiché visti in tv i marchigiani
Holloway è stato stratosferico a Sassari (foto Mario F. Rossi)
ci hanno dato l'impressione di essere complesso di grande agonismo ed emotivamente di buona solidità. Senza contare che Pesaro è abituata a giocare per salvarsi e quindi nel duello di bassa classifica, potrebbe esaltarsi. Comunque un
passo importante è stato compiuto, vediamo di dare continuità ai risultati, perché la classifica non ci aspetta. Intanto, è saltata la prima panchina in serie A. Cantù ha esonerato coach Kurtinaitis. Al suo posto Recalcati?
Biancoblu attesi al PalaRadi dalla prova del nove Nel tennis, viene comunemente definita la prova del nove, il match seguente a una vittoria di prestigio. Come dire, per evitare che sia un episodio isolato, il giocatore deve battere un avversario più modesto del campione superato a sorpresa, anche se con merito. Ebbene, la sfida di domani contro Pesaro è la classica prova del nove per la Vanoli, che ha interrotto la striscia di sette sconfitte consecutive, sbancando Sassari contro ogni pronostico. Una vittoria che dà seguito ai segnali positivi mostrati contro Milano e che conferma la solidità di un gruppo, che ha avuto poco o nulla dai nuovi arrivati Harris e Carlino (5 punti in due). Come dire, la squadra è viva e nel momento più delicato della sua storia recente, ha saputo tirare fuori quello che per vari motivi, non è emerso per parecchie giornate. Ma dopo la giustificata euforia, Pancotto si è subito proiettato alla prossima sfida, che vale molto di più perché di fronte i biancoblu hanno una diretta concorrente alla salvezza, che storicamente è un osso duro per la Vanoli, soprattutto al
Biancoblu a rapporto da Pancotto
PalaRadi. Vincere anche contro i marchigiani, vorrebbe dire che la Vanoli ha cambiato marcia e che la modesta posizione in classifica, è solo momentanea. Del resto,
classifica alla mano, tra la zona playoff e la coda, vi sono soli quattro punti, a conferma dell’equilibrio che regna e della difficoltà di fare punti contro ogni avversario. Milano, Reggio Emilia e Avellino giocheranno un campionato a parte, mentre tutte le altre sono su per giù sullo stesso livello e basta poco per invertire la rotta, nel bene e nel male. Ad esempio, in pochi avrebbero pronosticato Cantù sul fondo della classifica e alle prese con una crisi tecnica molto delicata. A farne le spese sono stati il coach Rimas Kurtinaitis (esonerato) e il centro Gani Lawal, che si è però subito accasato a Sassari. Rispetto ad altre piazze, Cantù non è abituata a lottare per la salvezza e questo potrebbe essere un ulteriore handicap, per una piazza che è lontana dai fasti del passato. Ma nessun verdetto è scritto e in ogni match si deve lottare con il coltello tra i denti, come ha fatto la Vanoli a Sassari. E con l’aiuto del caloroso pubblico cremonese, la squadra di Pancotto può tornare a sorridere al PalaRadi dopo più di due mesi. Sarebbe ora...
Ora alle azzurre serve continuità a2 femminile
Vittoria pesante per il Basket Team Crema sul parquet di Costa Masnaga. Al termine di un match combattutissimo, le azzurre si sono imposte 72-70, salendo così nel gruppone delle terze in classifico e raggiungendo proprio la squadra di Pirola, alla quale non sono bastati i 18 punti di Valentina Baldelli. Tra le cremasche, da segnalare le ottime prestazioni di Caccialanza (17) e Picotti (15), ma tutta la squadra è stata positiva. Ora serve però continuità e domani alle 17 nel match casalingo contro il Selargius sono vietati i cali di tensione. Classifica (8ª giornata) Sesto San Giovanni 16; Empoli 14; Orvieto, Costa Masnaga, Crema, Castelnuovo Scrivia 10; Milano*, Albino, Selargius 8; Virtus Cagliari*, Bolzano 4; Cus Cagliari 2; Carugate*, Alghero* 0. *Una partita in meno.
Serie C: “Sanse” in grande ascesa
E’ andato alla Sansebasket il derby provinciale di serie C Gold contro il Pizzighettone, che ha ceduto ai cremonesi per 68-59. Con questo successo, la “Sanse” è salita al terzo posto, a due punti dalla coppia di testa formata da Bernareggio e Olginate. Altro tonfo, invece, per Piadena che è stata superata in casa dal Romano Lombardo ed è ormai distante dalla vetta. Oggi alle 18.30 i piadenesi proveranno ad uscire dalla crisi ad Agrate, mentre la Sansebasket vorrà allungare la striscia positiva nel match casalingo con il Lierna (stasera alle 21). Sfida non facile anche per il Pizzighettone, che in serata ospita il Carpie Diem. In serie C Silver, la JuVi ha dominato la sfida al vertice contro il Basket Seriana (battuto 82-72) ed ora la squadra di coach Brotto è sola in vetta alla classifica. Primato che ieri sera i cremonesi hanno difeso sul parquet di Verolanuova.
Crema, esame di laurea domani a Bergamo serie B
Una fase del match di Reggio Emilia
Continua in modo inarrestabile il cammino della Pallacanestro Crema, vittoriosa anche sul parquet della neo promossa Basket 2000 Reggio Emilia (69-62 dopo un tempo supplementare). Con questi due punti i biancorossi restano saldamente in testa alla classifica insieme alle grandi favorite del campionato. Ora però arriva il difficile: la sfida di domani pomeriggio nella palestra Italcementi di Bergamo. Avversaria è la Co.Mark padrona di casa, che condivide con i leoni cremaschi (oltre a Cento, Piacenza ed Orzinuovi) il primato in graduatoria. Incontro ovviamente difficile per i cremaschi che si troveranno di fronte una delle formazioni più forti del torneo, espressamente costruita per tentare l’assalto alla Legadue. Guidata dall’esperto coach Ciocca, la Co.Mark annovera tra le proprie file atleti che rappre-
sentano il top della categoria nel proprio ruolo, a partire dal numero uno della classifica marcatori e miglior giocatore per valutazione, l’ala argentina Ghersetti, oltre 19 punti ad incontro con sette rimbalzi di media ed una dominanza sul parquet che ne ha fatto il leader della formazione del presidente Lentsch. A dettare i ritmi in regia una vecchia conoscenza dei parquet bergamaschi, l’ex Vanoli Cremona ed ex Treviglio (oltre che Montichiari) Nicolò Cazzolato, grande interprete del pick&roll e tiratore mortifero (chiedere a Sassari per informazioni), sicuramente uno dei giocatori di maggior classe del torneo. Probabile assente l’altro playmaker Panni, sarà con tutta probabilità Simone Berti, scuola Mens Sana Siena, a dare un po’ di ossigeno a Cazzolato, rientrante da un lungo infortunio. Dopo il citato
Ghersetti. la principale bocca da fuoco del roster di Ciocca è la guardia Tommaso Milani, protagonista due anni fa della promozione in Legadue di Legnano, altro eccellente tiratore. Altro ottimo realizzatore è Rei Pullazi, lo scorso anno convocato nella selezione dei migliori giovani del girone. Oltre a Pullazi, completano il reparto lunghi il centro Squeo, eccellente rimbalzista e Paolo Chiarello, eccellente difensore, ma anche buon realizzatore. Insomma, un match ad altissimo tasso adrenalinico, al termine del quale sapremo se i tifosi cremaschi potranno continuare a sognare in grande. CLASSIFICA (9ª giornata) Cento, Bergamo, Orzinuovi, Piacenza, Crema 14; Lecco, Faenza 12; Padova, Reggio Emilia 8; Desio, Milano, Vicenza, Alto Sebino 6; San Vendemiano, Sestu 4; Iseo 2.
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Sport
Sabato 3 Dicembre 2016
Sfida tra sorelle Bosetti a Modena La vittoria contro Firenze ha confermato l’ottimo stato di forma della croata Fabris, sempre più leader nella fase d’attacco
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di Vanni Raineri
a Pomì torna oggi in campo sul taraflex del PalaPanini di Modena per affrontare le emiliane sin qui deludenti, ma che hanno saputo rialzarsi vincendo 3-0 in settimana il recupero sul campo del Saugella Team Monza. Dopo aver raccolto 6 punti nelle prime 6 giornate, le modenesi sono andate a Monza con una nuova guida tecnica: a Lorenzo Micelli, esonerato a seguito del netto ko di Novara, è subentrato infatti Marco Gaspari. Con lui la Liu Jo Nordmeccanica ha ritrovato subito quei tre punti in campionato che mancavano dalla seconda giornata. Modena-Casalmaggiore è anche lo scontro (non certo il primo e nemmeno il più importante) tra le sorelle Bosetti: Lucia e Caterina, arrivate in estate in terra cremonese e modenese. La Pomì arriva al match di Modena (oggi alle 18) dopo la netta vittoria casalinga contro Il Bisonte Firenze, che consentito alle rosa di riscattare il primo scivolone di Busto Arsizio. Se è vero che il pronostico era tutto a favore delle casalasche, lo è altrettanto che Firenze in questo inizio stagione aveva già messo in difficoltà squadre di alto livello, come Conegliano, che ha vinto solo al tie break, e Novara, che contro Il Bisonte aveva perso sul campo amico. La gara del PalaRadi però è stata senza storia dall’inizio alla fine, come mostrano ampiamente i
SERIE A1 7ª giornata Bergamo-Monza
3-1
Bolzano-Montichiari
3-0
Casalmaggiore-Firenze
3-0
Conegliano-Club Italia
3-0
Novara-Modena
3-0
Scandicci-Busto Arsizio
2-3
classifica
VOLLEY A1 La rosa Lucia affronta oggi pomeriggio Caterina in un match molto insidioso per la Pomì
L’Abo vola in classifica: ora è seconda volley b2
Bergamo 18 Casalmaggiore 17 Busto Arsizio 16 Scandicci 15 Conegliano 14 Novara 11 9 Modena Firenze 8 Bolzano 7 Monza 6 Montichiari 3 Club Italia 2
8ª GIORNATA (04-12 h 17)
Bergamo-Club Italia, Busto Arsizio-Firenze, ModenaCasalmaggiore (03-12 h 18), Montichiari-Conegliano, Monza-Novara (03-12 h 20.30), Scandicci-Bolzano. parziali: 25-16, 25-22, 25-18. Ancora una volta da segnalare la prova in attacco di Samanta Fabris, che coi 22 punti messi a segno ha sfiorato il 50% dei punti di squadra, ma molto bene anche in regia Carli Lloyd. Per il resto la giornata non ha riservato scossoni. Spicca il big match equilibrato tra Scandicci e Busto Arsizio, che ha prevalso al tie break in Toscana. In classifica 5 squadre procedono in fila indiana, con la Pomì seconda ad inseguire Bergamo. Situazione che sulla carta non dovrebbe cambiare dopo le gare dell’8ª giornata. Mercoledì pomeriggio squadra e tecnici
Samanta Fabris (prima da destra) esulta dopo un punto
della Pomì hanno fatto visita alla sede del main sponsor presso la sede del Consorzio Casalasco del Pomodoro a Rivarolo del Re. A fare gli onori di casa il direttore generale Costantino Vaia che ha illustrato a capitan Tirozzi e compagne, allo staff e alla dirigenza, la storia del marchio Pomì, del C.c.d.p. stesso e soprattutto il mercato italiano ed estero dell’azienda, mostrando gli spot pubblicitari utilizzati sia per il mercato europeo che per quello americano. «Oltre ad aver visto la grandezza del marchio che portiamo orgogliosamente sulle maglie - ha spiegato il presidente della
Vbc, Massimo Boselli Botturi - dobbiamo essere consapevoli anche della responsabilità che abbiamo proprio nel portarlo, responsabilità nei confronti dei soci e di quanti ci lavorano. Ma credo anche che in questi anni abbiamo dato loro grandi soddisfazioni e ce lo dimostrano». Nel frattempo prosegue il recupero di capitan Valentina Tirozzi, operata il 17 novembre per la pulizia del menisco. Valentina sta recuperando al meglio sotto la supervisione del fisioterapista Cristian Carubelli e del suo staff con l’aiuto dello staff dell’Ambulatorio Sistema Salute di Casalmaggiore.
Pieve 010, un pareggio di prestigio che dà speranza In tre al raduno azzurro
HOCKEY PISTA A1
I rossoblu esultano dopo un gol
canottaggio
Un risultato di prestigio che dà morale. Contro ogni pronostico, la Pieve 010 ha pareggiato sulla posta di Forte dei Marmi per 2-2, grazie alle reti di Cacau e Silva. Anche se i campioni d’Italia hanno commesso tanti errori (come un rigore sprecato negli ultimi secondi del match), va applaudita la prestazione coraggiosa dei rossoblu, che hanno dimostrato di essere vivi e di poter puntare alla salvezza. Ma dopo l’impresa in
Versilia, serve un successo stasera a Valdagno, contro la squadra attualmente terz’ultima in classifica. Anche un pareggio potrebbe andar bene: l’importante è non incassare una sconfitta in un importante scontro diretto. CLASSIFICA Forte dei Marmi 20; Lodi, Viareggio 18; Breganze 17; Follonica, Monza 16; Trissino, 11; Bassano, Correggio 10; Giovinazzo, Sarzana 9; Valdagno 6; Pieve 010 5; Sandrigo 4.
In occasione della regata nazionale di fondo, in programma a Sabaudia per il prossimo 11 dicembre, alla quale sono sono state abbinate anche quattro gare valutative aperte a tutti, due maschili e due femminili, in singolo e due senza, il direttore tecnico azzurro Giuseppe La Mura ha indetto anche un raduno valutativo in vista di Tokyo 2020, riservato ad atlete e atleti Senior, Pesi Leggeri e Under 23. Il collegiale, che inizierà alle 15 dell’11 dicembre, terminerà domenica 18 dicembre dopo l’allenamento e la riunione tecnica. Tra i convocati, ci sono Valentina Rodini, Giacomo Gentili e Andrea cattaneo, tutti e tre cresciuti alla Bissolati.
Non si ferma più la corsa dell’Abo Offanengo, sempre più protagonista nel campionato di B2 femminile. Ancora una volta la squadra di Giorgio Nibbio ha fatto leva sull’effetto-PalaCoim, conquistando gli ennesimi tre punti casalinghi della stagione. Questa volta, a cadere in terra cremasca è stata la Foppapedretti Ber-gamo, con le giovani orobiche che hanno ceduto 3-1 a Sghedoni e compagne. Con questo risultato (sesta vittoria consecutiva), Offanengo ha mantenuto l’imbattibilità casalinga (solo un set perso fin qui davanti al pubblico amico) e ha consolidato il secondo posto, approfittando della sconfitta della Picco Lecco a Fiorenzuola. Così, l’Abo è saleita a quota 17 punti, a +1 sul Cosmel Gorla (terzo) e restando in scia alla capolista Conad Alsenese, in testa con due lunghezze in più delle cremasche. Una posizione in classifica di prestigio, che l’Abo difenderà stasera a Genova contro la Normac, distante solo 3 punti da Offanengo. Ormai non fa più notizia la sconfitta per 3-0 dell’Esperia a Brembo. Per le cremonesi si è trattato dal settimo ko di fila e con la classifica già compromessa, ci si attende ora una prova d’orgoglio contro la Sertego Genova.
Sport SERIE A
E’ il campionato delle sorprese
E’ il campionato delle sorprese. Partiamo dal Torino, che battendo 2-1 l’ostico Chievo, è salito nelle zone nobili della classifica. E che dire del Milan, che ha dilagato a Empoli (4-1), grazie a un super Lapadula. Stesso discorso per la Lazio, passata anche a Palermo (i rosanero hanno esonerato De Zerbi, sostituito da Corini) e sempre più in zona Champions. Ma stupisce anche il Genoa, che ha messo al tappeto la Juventus per 3-1 e di fatto ha riaperto il campionato. Ma la protagonista più inattesa è l’Atalanta, vera rivelazione della stagione e squadra più in forma dopo la sesta vittoria consecutiva contro il Bologna. Addirittura, stasera allo Juventus Stadium, punta
SERIE B
Verona-Perugia il clou
Due i big match: allo Stadium e domani a Roma per il derby
15ª GIORNATA (04-12 h 15) Chievo-Genoa (05-12 h 19), FiorentinaPalermo (h 20.45), Juventus-Atalanta (03-12 h 20.45), Lazio-Roma, MilanCrotone (h 12.30), Napoli-Inter (ieri sera), Pescara-Cagliari, Sampdoria-Torino, Sassuolo-Empoli, Udinese-Bologna (05-12 h 21). CLASSIFICA Juventus 33; Roma, Milan 29; Lazio, Atalanta 28; Torino, Napoli 25; Inter 21; Fiorentina* 20; Genoa*, Sampdoria, Cagliari 19; Chievo 18; Bologna 16; Udinese 15; Sassuolo 14; Empoli 10; Pescara 7; Crotone, Palermo 6.
ad avvicinarsi a due punti dalla capolista. Nel posticipo serale, la Roma ha incamerato i 3 punti contro il Pescara, rischiando però di buttare via tutto negli ultimi minuti del match, come spesso le capita. I giallorossi restano comunque secondi, mentre perde contatto con il vertice il Napoli, raggiunto da Defrel e ora lontano 5 punti dalla zona Champions. Respira, infine, l’Inter anche se la squadra continua a non convincere. I top: Iago Falqué (Torino), Lapadula (Milan), Simeone (Genoa), Dzeko (Roma). I flop: Cacciatore (Chievo), Costa (Empoli), Bonucci (Juventus), Zuparic (Pescara). Matteo Frittoli
25
Sabato 3 Dicembre 2016
16ª GIORNATA Brescia-Ascoli 1-0, Carpi-Cittadella 2-0, Cesena-Avellino 3-0, Frosinone-Ternana 1-1, Hellas Verona-Bari 1-0, Perugia-Novara 0-0, Pisa-Trapani 1-0, Salernitana-Pro Vercelli 1-1, Spal-Latina 0-0, Virtus Entella-Spezia 1-1, VicenzaBenevento 0-0. 16ª GIORNATA (03-12 h 15) Avellino-Ascoli, Bari-Salernitana, Benevento-Cesena (25-12 h 15), Cittadella-Spal, Hellas VeronaPerugia (04-12 h 15), Latina-Virtus Entella, Novara-Vicenza, Pro Vercelli-Pisa, Spezia-Frosinone, Ternana-Brescia, Trapani-Carpi (ieri sera). CLASSIFICA Verona 33; Frosinone 31; Benevento, Cittadella 28; Spal 26; Perugia 25; V. Entella*, Carpi 24; Spezia 22; Brescia 21; Bari 20; Salernitana, Novara, Latina, Pisa 18; Pro Vercelli 17; Cesena, Ternana, Avellino 16; Ascoli*, Vicenza 15; Trapani 11.
La Cremo non deve mollare la presa Oggi pomeriggio allo “Zini” arriva il Prato ultimo in classifica. I tre punti sono d’obbligo per i ragazzi di Tesser
U
di Matteo Volpi
no scivolone inatteso, dal quale rialzarsi subito. Dopo la brutta sconfitta di Tivoli, sul campo della Lupa Roma, in casa Cremonese è già tempo di rimettersi in pista per restare in scia all’Alessandria capolista. I grigi rimangono, infatti, distanti di sei lunghezze in virtù della vittoria di misura contro il Prato, avversario che sarà di scena proprio oggi pomeriggio (ore 16.30) allo “Zini”. I toscani sono squadra senza dubbio battibile e rappresentano pertanto la vittima adatta per consentire ai grigiorossi di ripartire con entusiasmo e slancio nella rincorsa alla vetta del girone. Ultimi in classifica in coabitazione con il Racing Roma, i lanieri guidati dal tecnico Monaco sono infatti anche a ranghi ridotti. Oltre al difensore Andrea Beduschi, infortunato mancherà all’appello anche il difensore Lorenzo Benucci, che dovrà scontare ancora un turno di squalifica in seguito al cartellino rosso ricevuto ad Olbia. Contro la peggior difesa e il peggior attacco del girone, anche mister Tesser sa di non poter concedere ai suoi uomini altri bonus, motivo per il quale servirà assolutamente la migliore prestazione possibile. Assente Belinghieri e Porcari per infortunio, la coppia offensiva sarà formata da capitan Brighenti e da Stanco, che prenderà il posto dell’acciaccata Scappini, che nella migliore delle ipotesi verrà recuperato solo per la panchina. Perrulli sulla trequarti rimane una valida alternativa
LEGA PRO 15ª giornata Giana Erminio-Arezzo
0-0
Livorno-Pontedera
1-1
Lucchese-Pistoiese
2-0
Lupa Roma-Cremonese
2-1
Olbia-Racing Roma
3-0
Prato-Alessandria
0-1
Pro Piacenza-Piacenza
0-1
Renate-Robur Siena
1-1
Tuttocuoio-Como
1-1
Viterbese-Carrarese
2-1
classifica Girone A
CALCIO LEGA PRO Dopo il ko di Tivoli, la vetta si è allontanata, ma è troppo presto per gettare la spugna Alessandria 39 Cremonese 33 26 Livorno Arezzo 26 Piacenza 25 23 Viterbese Renate 23 Giana Erminio 22 Lucchese (-1) 21 21 Olbia Como 21 Robur Siena 20 Carrarese 17 16 Pistoiese Pro Piacenza 16 Tuttocuoio 14 Pontedera 14 Lupa Roma 13 Racing Roma 8 Prato 8
16ª GIORNATA (03-12)
Alessandria-Viterbese, Arezzo-Lupa Roma, Carrarese-Olbia, Como-Pro Piacenza, Cremonese-Prato (h 16.30), Giana Erminio-Pontedera, Piacenza-Racing Roma, Pistoiese-Renate, Robur Siena-Lucchese, Tuttocuoio-Livorno.
Scappini è in forse per la partita di oggi (© foto Ivano Frittoli)
a Maiorino, mentre a centrocampo da verificare le condizioni di Moro, apparso non ancora al meglio nella gara di Tivoli. L’Alessandria, peraltro, è attesa da uno scon-
tro ostico contro la Viterbese che potrebbe anche regalare piacevoli sorprese. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-1-2): Ravaglia; Salviato, Lucchini, Marconi, Gemiti; Moro,
Pesce, Cavion; Perrulli; Stanco, Brighenti. La partita sarà arbitrata da Giuseppe Strippoli della sezione di Bari con gli assistenti Luca Cassarà di Cuneo e Andrea Fusco di Torino.
Bodini rivela: «Conoscevo molti giocatori della Chapecoense» Crema, un altro big match ECCELLENZA
SERIE D
Carlos Bodini
La Pergolettese prova a rialzarsi, dopo la scoppola subìta dalla Pro Patria (3-0). Domani al Voltini contro il Dro, servono i tre punti, per giocarsi poi il primato contro il Monza. Su una reazione della squadra, è convinto il brasiliano Carlos Bodini, miglior realizzatore dei gialloblu con 8 reti, colpito più degli altri della tragedia aerea che ha ucciso quasi tutti i giocatori della Chapecoense. «Conoscevo molti del
L’ 8 dicembre va in scena il 1° trofeo Franco Stabilini
(M.M.) Il calendario cremasco debutta in grande stile. Giovedì 8 dicembre va in scena il 1° trofeo Franco Stabilini, gara nazionale organizzata dalla bocciofila Nuova Bar Bocciodromo in collaborazione con Giusy Stabilini e la famiglia. Programmata a 64 sono ben 208 gli individualisti iscritti in rappresentanza di 79 società, 19 comitati provinciali e quattro regionali. Straordinario il lotto dei partecipanti a questa manifestazione che desidera ricordare un personaggio scomparso lo scorso anno: Franco ha legato gran parte della sua vita al mondo delle bocce cremasche con grandi qualità di perfetto dirigente coniugate perfettamente alle doti dell’uomo. Sono ben ventisei i gironi eliminatori che si svolgeranno negli impianti coperti del cremasco, cremonese, lodigiano, milanese e bergamasco. I sedici gironi di cat.A si disputeranno sulle corsie dei bocciodromi di Crema, Bagnolo, Scannabue, Capergnanica, Codogno, Paullo, Zeni e Convegno S. Giuseppe di Lodi, Amica, Palabosco, Signorini, Caravaggio e Melzo. Le batterie di categoria B al comunale di Crema, Casirate, Ciserano, Stradivari e due gironi ciascuno ai bocciodromi di Cremona, Soresina ed Urgnano. Le batterie eliminatorie inizieranno alle ore 9 mentre tutta la fase finale dalle ore 14 sulle corsie del bocciodromo cremasco di via Indipendenza. Direttore di gara Claudio Angeretti che sarà assistito da Francesco Lanzi e dagli arbitri di finale Barbieri, Erba e Testa.
giocatori della Chapecoense», ha rivelato palesemente scosso da questa tragedia. CLASSIFICA (13ª giornata) Monza 32; Pergolettese 30; Virtus Bergamo 27; Pro Patria 26; Ciliverghe Mazzano 25; Pontisola 24; Seregno 21; Caravaggio 19; Dro 18; Ciserano, Olginatese 15; Darfo Boario 14; Cavenago Fanfulla, Grumellese, Virtus Bolzano 12; Lecco 11; Scanzorosciate 10; Levico Terme 7.
Crema sempre più nel segno di Marrazzo. Entrato nel finale, a tempo scaduto ha deciso il big match con il Villa d’Almè. Tre punti che consentono alla squadra di Porrini di restare in vetta alla classifica. Primato da conservare domani sul campo del Caprino, distante solo due punti. Ancora amarezze, invece, per la Rivoltana malgrado un’ottima prestazione. In vantaggio di due gol (doppietta di Marchesetti), la formazione di Pavesi ha subìto la rimonta del Brugherio. Un ko che lascia la Rivoltana al penultimo posto. Contro il Casateserogoredo è vietato sbagliere.
Guerrini e M. Visconti esultano a Capergnanica BOCCE
di Massimo Malfatto
Un primo, un secondo ed un quarto posto. Spopola, ma dove sta la notizia, l’Achille Grandi nel 15° trofeo Fasoli Malachia e Cerioli Mario, gara regionale ben organizzata dalla bocciofila Capergnanica. Sul gradino più alto del podio sono saliti Stefano Guerrini e Mattia Visconti, un successo ampiamente meritato e meno problematico del previsto. Dopo aver eliminato i portacolori del “Flora” Sonzogni-Caccialanza (12-6), il duo Guerrini e Visconti si sbarazzavano con un eloquente doppio 12-3 degli offanenghesi Vanelli-Vassalli e dei pur bravi Tessadri e Franconi. Nella parte bassa del tabellone si mettevano in risalto Massimo Manclossi ed il giovane Nicolas Testa: nel recupero superavano gli “stradivariani” Foroni e Bergamaschi e successivamente estromettevano i sergnanesi Giana-Croce per 12-5 nei
quarti di finale ed i compagni di società Amore e Branchi (12-9) in semifinale. Finale tutta in famiglia, molto equilibrata e ben giocata punto a punto da entrambe le formazioni, in un bocciodromo quasi gremito: Manclossi-Testa si portavano avanti 8-7 ma all’improvviso ecco venire a galla la maggior tecnica di Guerrini e Visconti che avevano la meglio con il punteggio finale di 12-8. Precisa ed oculata la direzione di gara di Francesco Lanzi, arbitri di finale Eros Cazzaniga e Gianpietro Raimondi TROFEO ARCOBALENO Secondo posto, ma con parecchie recriminazioni per Roberto Visconti a Vizzolo Predabissi (Lodi) nella gara regionale organizzata dalla bocciofila Vizzolese. Dopo aver battuto il codognese Mario Groppi (12-7), il figlio Mattia (12-5) ed il milanese Carlo Uggeri per12-4, Visconti senior (avanti 7-0) veniva sconfitto in finale dal lodigiano Amilcare Fusarpoli (categoria C) per 12-10.
I vincitori Mattia Visconti e Stefano Guerrini
Ricco week end con finali di Coppa Italia e trofeo Torrazzo
(M.M.) Sono trentadue i comitati qualificatisi per la fase finale di Coppa Italia seniores che ha preso il via ieri sera per concludersi domenica sulle corsie del Centro Tecnico Federale Modena Est. In campo anche Crema dopo l’inopinata qualificazione. Sulle corsie i cremaschi erano stati sconfitti dal comitato dell’Alto Milanese che però aveva schierato un giocatore (Claudio Miceli) non in regola. Puntuale è arrivata la
squalifica per i brianzoli e ne ha giovato Crema. La formazione cremasca, guidata da Luigi Comolli, sarà formata da Stefano Guerrini, Paolo Guglieri, Mattia Visconti, Gianni Venturelli ed Andrea Zagheno. Assente Roberto Visconti per motivi di lavoro. TROFEO TORRAZZO Due settimane di batterie e questa sera l’epilogo della gara regionale. Nella categoria A in evidenza Bassotti, Boselli, Celardo, Crema-
schi, Domaneschi, Galelli, Nizzoli mentre in categoria B note positive per Cordani, Di Marco, Dolara, Fattebene, Ghisolfi e Politi. Infine in categoria C, tra gli altri, successi di Dilda, Fanfoni, Gargioni, Manfredi, Maranzoni e Rastelli. Si inizierà alle ore 17.30 sotto la direzione di gara di Vanni Capelli, semifinali al PalaBosco, Signorini e bocciodromo comunale di Cremona dove si concluderà la manifestazione.
26
Sport
Sabato 3 Dicembre 2016
rugby serie c2
Il Crema Rugby ha ribadito la propria supremazia nel panorama rugbistico provinciale e dopo avere fatto suo il derby con il Casalmaggiore, ha vinto anche quello più sentito con Cremona, con l’eloquente punteggio di 31-5. Partita senza storia quella disputata sul campo di via Toffetti, dove si è letteralmente assistito ad un monologo della squadra neroverde, che ha annichilito quella grigiorossa non tanto nel punteggio, che sarebbe potuto essere anche molto più largo, ma soprattutto
Dopo il derby vinto, Crema prova la risalita
nel gioco dimostratosi superiore sia in mischia che in campo aperto, lasciando agli ospiti solo l’opportunità di difendersi. Da parte sua il Cremona ha avuto il merito di non mollare mai, pur subendo per ottanta minuti la netta superiorità cremasca, uscendo dalla propria metà campo solo grazie a calci di liberazione e realizzando allo scadere della partita, la segnatura della bandiera a
risultato ormai acquisito. Giocando con questa convinzione e cattiveria il XV cremasco può certamente risalire la classifica, che è ancora deficitaria per le ambizioni di inizio stagione e può qiondi riportasi nelle posizioni consone al suo reale valore. I neroverdi dovranno però infilare un filotto di vittorie, partendo già da domani a Bergamo, prima nelle tre restanti partite che man-
cano per chiudere il girone di andata contro squadre che sulla carta sono inferiori a quella cremasca. Anche se faticando più del previsto, Casalmaggiore si è imposta 15-12 sul campo del fanalino di coda Cus Brescia, salendo cos' al quarto posto in clas-sifica e domani cercherà l’impresa contro la capolita Valle Camonica. CLASSIFICA (6ª giornata) Valle Ca-
monica 28; Orobic 22; Crema 18; Casalmaggiore 17; Chiese 16; Franciacorta, Codogno 15; Cremona 6; Bergamo 5; Cus Brescia 1.
Parata di giovani dal grande futuro
CICLISMO I Premi Spasèta sono stati consegnati ai tanti talenti che si sono messi in mostra in un 2016 ricco di soddisfazioni
F
di Fortunato Chiodo
esta speciale nel gremito salone del Centro Sportivo Stradivari di Cremona, con ospiti d’onore Paolo Bettini e Jacopo Guarnieri, per il “38º Oscar Arredamenti Premi Spasèta”. Da dove cominciamo? Da Bettini, naturalmente, olimpionico su strada ai Giochi di Atene (2004), campione del mondo a Salisburgo (2006) e Stoccarda (2007) e argento a Lisbona nel 2001. «Il mio trionfo più bello da corridore? Beh, quando tagli la linea del traguardo e vinci le sensazioni sono sempre le stesse», ha affermato l’ex ct azzurro. «Devo dire però che l’oro l’olimpico di Atene è stato qualcosa di unico, diverso, indimenticabile.Vinsi quella gara da favorito e capii la grandezza dell’impresa alla sera, al rientro nella mensa olimpica. Mi misero la medaglia d’oro al collo e nei miei colleghi sportivi di tutto il mondo vidi ammirazione, invidia, stupore. Restando sul tema olimpiadi, sulla prova di Rio de Janiero, Bettini ha detto: «Nibali ha fatto un grande errore, se la sarebbe meritata, è mancata la ciliegina sulla torta. Un consiglio per i giovani? Il ciclismo è uno sport duro, ma deve rimanere un gioco. Io ho giocato fino all’ultima gara. Quando finisce il divertimento, allora è davvero il caso di mollare la bici». Non poteva disertare i premi Spasèta il “principe” dei velocisti Jacopo Guarnieri, azzurro ai Mondiali su strada a Doha, in Qatar. Stuzzicato dallo scriba sulla corsa iridata, ha spiegato: «Contro una galleria di mostri sacri del settore, c’ era poco da fare. Nel gruppo di testa eravamo in quattro azzurri, ho tirato una volata perfetta e messo sul piatto lo sprint a Giacomo
Filippo Negri e il presidente Pegoiani
Corrado Lodi e Mattia Chiodo
Pierluigi Sforza e Stefano Baffi
L’assessore Mauro Platè e Diego Bosini
Achille Cotrufo e Jalel Duranti con la miss
Jacopo Guarnierie Gagliardi
Marta Cavalli
Elena Bissolati
Anna Pedroni
Nizzolo. Il quinto posto è un bel risultato per un giovane. Ed io, dopo aver protetto nel deserto le due punte Nizzolo e Viviani, me la sono giocata fino in fondo, di più non si poteva fare dell’11º posto finale. E’ stata una stagione importante e sono soddisfatto”. Volge al termine la stagione con il team russo della Katusha a pilotare il norvegese Alexander Kristoff (classe 1987) e ne comincia una nuova al team france-
se Fdj con Arnaud Demare (classe 1991): come te la cavi col francese? «Parlo mica male la lingua francese, mi sono già incontrato con Demare, sarò l’ultimo uomo del treno e dovrei correre il Tour de France». Tornando al ciclismo di casa nostr, hanno vinto l’oscar della stagione 2016 Jalel Duranti, Under 23 della Viris Maserati, con due trionfi, Stefano Baffi, nipote di nonno Pierino e zio Adriano,
miglior Junior dell’anno, che cercherà di migliorare la sua punta di velocità, tra i dilettanti Elite e Under 23 al Team Colpack con direttore sportivo Ivan Quaranta, ex professionista cremasco, entrato nello staff tecnico, che seguirà i velocisti e l’attività su pista. Poi Diego Bosini, premiato come miglior Allievo dell’anno. Giovane con le motivazioni giuste per conquistare traguardi prestigiosi nel 2017 con la formazione del CC
Cancellara non ci ripensa, mentre Sir Wiggins corre ancora
Qualcuno si è preso un po’ di tempo per sfogliare la margherita, perché non vuole prendere impegni in prospettiva futura. Fabian Cancellara, campione svizzero, è andato a godersi la passerella d’onore e il meritato tributo, il 12 novembre a Gand in Belgio ed ora fa il marito e il papà a Berna, mentre il Baronetto Bradley Wiggins, si sente ancora in grado di dire la sua su pista, magari per fare da chioccia attiva ai promettenti connazionali. Dopo l’oro nel quartetto olimpico di Rio, avrebbe dovuto salutare tutti e riporre la sua ultima Pinarello in garage. Invece, in coppia con l’amico Mark Cavendisch, ha vinto la Sei Giorni fiamminga. Ryder Hesiedal, canadese di 36 anni, che nel 2012 vinse a sorpresa il Giro d’ Italia, fa la spola tra Canada e Spagna. Anche l’altro ritirato illustre Frank Scleck, compagno di Cancellara nelle ultime dieci stagioni, per ora se la gode in famiglia e in riva ai fiumi del
Lussemburgo, va a pescare con il fratello Andy, che la bici al chiodo l’ha appesa due anni fa. NEOPROFESSIONISTI A SCUOLA Come ogni hanno (l’Accpi), l’Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani, Lega e Federazione Ciclistica Italiana, ha chiamato a scuola i neoprofessionisti. Quest’anno i vertici, all’Hotel Baistrocchi di Salsomaggiore Terme, hanno dato il loro benvenuto nella massima categoria ai ragazzi che nel 2017 faranno il “grande salto”, con un corso a loro dedicato, ormai diventato punto fermo del progetto di formazione guidato da Cristian Salvato. Quattordici i neoprofessionisti convocati: Vincenzo Albanese, Nicola Bagioli, Davide Ballerini, Raffaello Bonusi, Simone Consonni, Filippo Ganna, Riccardo Minali, Jacopo Mosca, Niccolò Pacinotti, Edward Ravasim Oliviero Troia e Andrea Vendrame. E’ stato illustrato l’operato dell’asso-
La famiglia Gagliardi con Paolo Bettini
ciazione di categoria con particolare riguardo alla gestione premi, alle assicurazioni e alle buste L’ASTANA CON FABIO ARU A CALPE Prima presa di contatto per la nuova l’Astana, orfana dello Squalo Vincenzo Nibali, in ritiro con l’organico a Montecatini Terme (Pistoia), con il sardo Fabio Aru, 26 anni, che ha vinto la Vuelta 2015 e un solo successo quest’anno, che punta a vincere il Giro d’Italia e il bis alla Vuelta, mentre salterà Tour de France. Aru e compagni si sono,ì poi trasferiti a Calpe, in Spagna. CALICE D’ORO Il 32º premio Calice d’Oro 2016 è stato assegnato a Elisa Balsamo,18enne campionessa del mondo Juniores su strada e nell’omnium su pista, oltre che campionessa europea assoluta nell’inseguimento a squadre. Il prestigioso premio, Istituito nel 1976, è ripristinato quest’anno dopo quattro stagioni di stop.
Cremonese-Arvedi. Mattia Chiodo, cremasco, esordiente del 2° anno, cresciuto tra le file del Gs Corbellini di Crespiatica, che ha lasciato il segno. Esordirà nel 2017 tra gli Allievi alla Ciclistica Trevigliese. Filippo Negri (Poispotiva Madignanese), esordiente del 1° anno, ha completato la passerella dei premiati del settore giovanile. Il premio alla memoria di Giampietro Tambani, riservato alla neo promessa dell’anno con tre vittorie e il titolo di campione provinciale, è andato al soresinese Andrea Rocco Morandi (Ms Bike), formazione che esordirà tra gli Allievi. mentre il riconoscimento speciale è andato al comandante della Polizia locale di Cremona, Pierluigi Sforza. Benemerenze alle reginette del ciclismo femminile cremonesi: Marta Cavalli, Elena Bissolati, Anna Pedroni e Miriam Vece, campionessa italiana 500 metri da fermo e azzurra di Coppa del Mondo, assente a causa dell’impegno con la Nazionale su pista: il premio è stato ritirato da Alessandro Rossi, consigliere provinciale della Fci. Riconoscimenti, infine, ai virgulti delle società provinciali: CC Cremonese-Arvedi, UC Cremasca, Imbalplast Soncino, Madignanese, Gioca in Bici Oglio Po Casalmaggiore, tutti smaniosi di un selfie con i campioni Bettini e Guarnieri.
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SOSPIRO in recente palazzina, appartamento con giardino, composto da ampio soggiorno con cucina, letto matrimoniale, bagno, porticato, cantina e garage. € 90.000. C.E. E 117,2 kwh/mq.a
PORTA PO VECCHIA appartamento completamente ristrutturato, composto da ampio soggiorno con angolo cottura, 2 camere da letto, doppi servizi, cantina e garage. € 145.000 C.E. F 123,45 kwh/mq.a
FRONTE PIAZZA ROMA appartamento inserito in signorile contesto condominiale con portineria. Al 2° piano con affaccio sulla piazza, per una metratura di circa mq.120 con doppi servizi. € 165.000 C.E. G 210 kwh/mq.a
ZONA PORTA MOSA appartamento al 3° piano con ascensore, composto da ampio soggiorno, cucina abit., 2 letto matr., bagno, balconata, cantina e garage. € 130.000 C.E C 84,68 kwh/mq.a
VIA MASSAROTTI/SABOTINO in recente contesto, al 3° piano con ascensore, appartamento composto da soggiorno, cucina, 2 letto, bagno, balconi, cantina e garage. Ottime finiture. € 170.000. C.E. E 134,13 kwh/mq.a
ZONA PO 4° piano con ascensore, appartamento di mq.95 composto da soggiorno, cucina abitabile, due letto, bagno, ripostiglio, balcone , cantina e garage. € 110.000 C.E. G 187,88 kwh/mq.a
CENTRALISSIMA casa unifamiliare, ampia metratura, ottime finiture, vari locali accessori. Subito disponibile. Informazioni ufficio. C.E. F 90,64 kwh/mq.a
FRONTE CLINICA PACE signorile e luminoso appartamento composto da ampio soggiorno con angolo cottura, camera da letto, bagno, balconi, cantina e garage. € 130.000.C.E. C 64,58 kwh/mq.a
VIA BERGAMO/MIGLIARO casa liberty con annesso capannone di 300 mq. , area cortilizia esclusiva. Ideale per birreria , ristorante ecc. € 245.000. esente da C.E.
VIA GIUSEPPINA in contesto signorile, corpo interno, appartamento al 1° piano composto da ingresso, soggiorno, cucina, due letto, bagno, 2 balconi, cantina e garage. € 115.000 C.E. G 220 kwh/mq.a
VIA NAVIGATORI PADANI al piano rialzato, appartamento di circa 140 mq. composto da ingresso, soggiorno, cucina, tre letto, doppi servizi, ripostiglio, 2 balconi, cantina e garage.Serramenti nuovi, tapparelle elettriche, allarme. € 150.000 C.E. G 184 kwh/mq.a
ZONA OSPEDALE
VILLA GLORI casa autonoma in stile liberty di circa mq.260 su quattro piani fuori terra più uno interrato. Terrazze e cortile interno. €250.000 C.E. G 459,40
recente/nuovo, villetta di testa, libera su tre lati, composta da ampia zona giorno con cucina abitabile con prospiciente area cortilizia attrezzata per pranzo all'aperto e barbecue, bagno di servizio /lavanderia e garage di mq. 26 . Al piano primo tre camere da letto, bagno e ampia terrazza. Accessoriata da impianto di allarme e con tutti i serramenti esterni in alluminio antintrusione. € 190.000. C.E. E 171,45kwh/mq.a
ZONA S.AMBROGIO appartamento
composto da soggiorno, cucina abitabile, tre camere da letto, doppi servizi, mansarda, due terrazze, cortile , giardino con annesso ampio magazzino, garage, cantina . € 260.000 C.E. G 185 Kwh/mq.a
VIA RUGGERO MANNA terzo piano con ascensore, appartamento composto da ingresso, soggiorno, cucina, letto matrimoniale, bagno, ripostiglio, cantina e garage.€ 90.000 C.E. G 192 kwh/mq.a
SPINADESCO villetta a schiera di testa, composta da soggiorno, cucina, doppi servizi, tre letto. Garage. Ampio giardino su tre lati. € 170.000 C.E. F 162 kwh/mq.a
SESTO ED UNITI ocasa bifamiliare completamente ristrutturata, composta da due appartamenti di rispettivi mq.150 circa cad., più locali accessori quali taverna, lavanderia, cantina e garage. C.E. G 395,70 kwh/mq.a . Informazioni ufficio.
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FRONTE PIAZZA MARCONI 4 occhi di vetrina, negozio di circa 100 mq. Subito disponibile. C.E. G 71,34
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