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Anno IX • n° 9 • VENERDI’ 29 FEBBRAIO 2008
Economia
Arena Giardino
Forza Italia, primarie per il programma
Lgh punta su Aspem Varese
Il Comune vorrebbe riacquisirla
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INQUINAMENTO A CREMONA: SITUAZIONE ALLARMANTE Per 33 giorni dall’inizio dell’anno, la soglia di attenzione delle Pm10 è stata superata. Corada: «Sono preoccupato».
Divulgati i risultati dei controlli effettuati alle Canottieri: c’è il rischio che debbano chiudere. La risposta tra un mese e mezzo A pagina 5 Regione e debiti
Da Sanremo
Frankie HI-NRG: cremonese d’adozione sul palco a pagina 6
A rischio il trasporto locale ▲
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Lo dico a chi ha avuto la bontà di leggere la settimana scorsa il pezzo sulla raffineria Tamoil e l’inquinamento, articolo premonitore alla luce delle ultime notizie. Mi spiego. Qualche giorno fa ho letto sul Corriere della Sera un articolo a firma Gabriele De Palma titolato “Come produrre benzina dall’aria sporca”. L’articolo riporta l’ipotesi di alcuni studiosi americani che teorizzano la possibilità di ricavare carburante dall’inquinamento provocato dall’anidride carbonica. Con un procedimento elettrochimico la CO2 emessa nell'atmosfera verrebbe ritrasformata in benzina. Siamo salvi, due piccioni con una fava: si pulisce l'aria e si produce benzina. La raffineria non rappresenterà più un problema per l’aria e la salute. Incuriosito ci tento: provo a contattare Los Alamos National Laboratory. Niente da fare, oltre ai problemi legati alla lingua, dopo aver parlato con un paio di persone, mi dicono che i responsabili non ci sono e categoricamente non rilasciano dichiarazioni, occorre una richiesta formale scritta, fissare un appuntamento ed eventualmente inviare prima le domande. Tento con un trucco: dico che sono di Modena, “precisamente di Maranello la città della Ferrari”. “Wow, Ferrari wonderful”. Ecco che ottengo un po’ d’attenzione… M’invento le ultime novità sulla macchina, sui piloti, compreso Schumacher. La Ferrari funziona sempre, è un ottimo passepartout. Ho provato qualche volta con: “Sono di Cremona, la Città della Musica, violin makers, Stradivari…”. Purtroppo non si ottengono gli stessi risultati. Il mio interlocutore, parla maledettamente veloce, spesso lo interrompo: “slowly, slowly please”, mi dice che il progetto esiste, che non è l’unico al quale lavorano, riguardo alla ricerca sulle energie alternative pulite, e che teoricamente è fattibile. Aggiunge che sempre teoricamente, oggi, un motore potrebbe andare anche ad acqua. Anzi l’acqua è l’elemento ideale in quanto contiene di per se il combustibile l’idrogeno, e il comburente: l’ossigeno. Arrivo alla domanda che più m’interessa, ossia secondo lui quanto tempo occorre per avere un combustibile pulito e a basso costo? “Quaranta, cinquanta anni” dice, ma per il basso costo non garantisce. “Mi saluti Shumy”. “Non mancherò”. Cinquant’anni. Ne avrò 110, finalmente potrò respirare un po’ d’aria pulita, mi comprerò una Ferrari, scorrazzerò per la Città senza paura di inquinare e senza spendere una fortuna in benzina (forse). Nel frattempo la Raffineria si sarà convertita. Produrrà una ricercata e prestigiosa acqua di colonia “L’Eau de desert parfum”
Politica
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Siamo salvi.
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Piano di Sviluppo rurale: nuovi strumenti d’azione e diversa cultura d’impresa - a pag. 11
Cronaca
Venerdì 29 Febbraio 2008
Per il Pd periodo di grandi manovre Abbate segretaria cittadina. Scelti i nomi per le politiche di Silvia Galli
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randi manovre all’interno del Pd. Dopo avere definito i nomi che fanno parte della lista dei candidati alle politiche, è stato eletto il nuovo segretario cittadino: Annamaria Abbate, fino a ieri coordinatore del partito. E’ stata eletta dall’assemblea cittadina composta dagli aderenti ai circoli eletti a fine gennaio, dai consiglieri comunali e dai membri permanenti riunitisi in sala Zanoni. Unica candidata, Annamaria Abbate non ha ottenuto l’unanimità. 44 i sì, 6 le schede bianche, un voto per Gigi Rotelli e uno per Giuseppe Ceraso, nonostante non si fossero presentati come candidati alternativi. Le 6 schede bianche rappresentano, una non condivisione da parte di alcuni membri del Pd di questa scelta della nuova coordinatrice. L’elezione si è aperta con il discorso di Annamaria Abbate a cui è seguito un dibattito. Poi ci sono state le elezioni e lo spoglio delle schede, che ha decretato
I CAMBIAMENTI Si torna a discutere di regolamento
Affari istituzionali, Burgazzi presidente E’ stato eletto, all’unanimità con 36 voti, Daniele Burgazzi a capo della Commissionedel Comune agli Affari Istituzionali e riforme organizzative. Burgazzi è stato proposto da Rotelli, del Pd, e sostituisce Luca Genesi, suo compagno di partito, dimessosi dopo la polemica scoppiata con lo stesso Pierluigi Rotelli. Al centro della polemica un articolo del regolamento sui requisiti per diventare difensore civico. Mentre Genesi sosteneva che il difensore civico dovesse essere necessariamente un avvocato, Rotelli insisteva sul fatto che invece potesse essere anche un dirigente o un funzionario della Regione,
dai Circoli ed ha presentative della società civile. Spetterà infine al Pd regiosentato le segnalazioni di candidatura nale la scelta finale delle candidature, d'intesa con il pervenute al Partito livello nazionale. Il coordientro i termini stabinatore ha così formulato liti dal regolamento. un'indicazione che prevede Abbate ha illustrato l'iter con il quale verla richiesta di riconferma dei parlamentari uscenti ranno formate le liste. I due coordinatoPaolo Bodini e Cinzia Fonri provinciali hanno tana, il forte sostegno alla fatto pervenire al Seproposta di candidatura nagretario regionale zionale di Luciano Pizzetti Martina una rosa di ed una rosa di candidati lonomi tenendo conto cali che risulta così compoappunto le indicasta: Serena Arcaini, GiovanAnnamaria Abbate, neo-coordinatrice zioni pervenute e i ni Biondi, Alessia Manfrecittadina del Pd criteri di composidini, Gerardo Paloschi, l’elezione della Abbate. Il zione fissati dal Pd lombarPaola Riva. A questi nomi si passo successivo, oggi al 29 do. Tali criteri fanno riferiaggiungeranno quelli in via febbraio, è l’elezione del semento alla necessità di dare di definizione da parte del gretario provinciale. Anche vita a liste aperte e rappreCoordinamento cremasco. in questo caso c’è un unico candidato: l’attuale presidente del consiglio comunale Mauro Fanti. L’assemblea provinciale L’appuntamento è alle 19,30 in sala L' Esecutivo provinciale dei Verdi secutivo ha indicato i candidati: al Zelioli Lanzini a Cremonadi Cremona riunitosi lunedì 25 febprimo posto al Senato il nome di Anfiere. braio 2008 al termine della discusdrea Ladina per il radicamento al Intanto lo scorso lunedì territorio provinciale. Ad integraziosione politica, all'unanimità, ha apsi è tenuto l'esecutivo del Pd ne i nomi di Giuseppe Termenini provato la scelta di presentarsi alle di Cremona per la valutazioelezioni con il simbolo e la coalizio(Cremona), Oscar Stefanini (Crene dell'esito delle consultane della «La Sinistra L'Arcobaleno», masco) e Laura Luzzana (Spino zioni in vista delle formaimpegnando tutto il partito a livello d'Adda). Nessun candidato di Crezione delle lista per le Politima, non essendo da loro stata prelocale per il raggiungimento del che 2008. In tale occasione quorum soprattutto al Senato. L'Esentata alcuna proposta. L'EsecutiAnnamaria Abbate si è soffermata sull'attività svolta
A favore e dalla parte dell’ex presidente Luca Genesi si sono schierati il verde Matteo Lodi e la forzista Laura Carlino. «Ringrazio i colleghi che mi hanno dimostrato la loro fiducia» ha detto il neoeletto Burgazzi. «E ho voluto chiedere l’ausilio di tutti loro per affrontare e portare avanti tutte le complesse questioni di questi giorni». E anche se con toni meno accesi, nella prima Commissione presieduta da Burgazzi, si è discusso ancora del regolamento. L’interrogativo non cambia: chiamare solo avvocati o no? Si è scelto di delegare a Burgazzi il compito di verificare come si agisce in altre città.
Anche i Verdi presentano i loro nominativi
La polemica dei Circoli: «Non siamo stati invitati»
Il Pdl organizza le primarie per le priorità del programma Tira già vento di velatissime polemiche, nel neonato Pdl, all’atto della sua ufficializzazione, a livello territoriale. «Non c’è stata ancora nessuna presentazione ufficiale» sottolinea il coordinatore dei Circoli di Forza Italia, Ferdinando Quinzani. «Quello di lunedì sera era semplicemente un convegno indetto da An, a cui si sono aggiunti due parlamentari di Forza Italia all’ultimo momento». Eppure la prima riunione, tra An e Fi, per mettere giù le linee della campagna elettorale, già c’è stata. «Noi non siamo stati contattati nè invitati» continua Quinzani. «Aspettiamo istruzioni dalla nostra dirigenza nazionale. Fino al 12 marzo non posso dire nulla, dopo quella data sapremo come muoverci». Non ha invece intenzione di polemizzare Mino Jotta, coordinatore di Forza Italia, che sottolinea il ruolo centrale del partito azzurro e di An. «La campagna elettorale ruota attorno alle strutture portanti del nuovo contenitore politico, e sono Fi e An. Per il momento il nostro direttivo nazionale non ci ha dato istruzioni per lavorare insieme ai circoli. Non ho comunque nessun preconcetto nei loro confronti». E si inizia anche a parlare di campagna elettorale. Per questo sabato e do-
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menica, su tutto il territorio provinciale, verranno istituiti dei gazebo, in cui verranno sottoposti ai cittadini i temi del programma della campagna elettorale, lasciando loro il compito di individuare quelli prioritari, che saranno i primi da portare avanti una volta al governo. Sarà la prima azione congiunta delle due parti politiche, Alleanza Nazionale e Forza Italia. «I temi portanti che proporremo sono il rilancio dell’economia, la sicurezza, la lotta alla clandestinità, sostegni per la casa (a quelle famiglie che non possono accollarsi il mutuo) tramite un grande piano di edilizia popolare a costi contenuti, la certezza della pena». Per ognuno dei temi in esame verranno anche fatti degli approfondimenti culturali sul territorio. «Chiameremo, per l’occasione, personaggi importanti e qualificati. Ad esempio per tematiche come sicurezza e immigrazione chiameremo l’onorevole Franco Frattini, vicepresidente della commissione europea responsabile per giustizia, libertà e sicurezza. Oppure, sulle tematiche etiche, chiameremo l’onorevole Mantovani. Per la prima volta vi è stato un approccio organizzativo congiunto delle due parti, Fi e An, che per la prima volta lavorano insieme». lb
vo che era al completo rispetto ai componenti effettivi ha deciso infine, per vivacizzare la tematica ambientalista dell'Arcobaleno, di inviare una lettera al candidato premier Fausto Bertinotti invitandolo a dare particolare impulso all'interno del programma a: acqua, aria, terra, oltre che al grave e annoso problema della Raffineria Tamoil.
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Cronaca
Venerdì 29 Febbraio 2008
Un predone parla dei saccheggi e dei furti del rame. I carabinieri non escludono la presenza di un basista
Tutto parte dalla stazione di Milano
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con le forze dell’ordine, ci sono dei luoghi sicuri. I carabinieri ne hanno già individuati alcuni. Si tratta di incroci particolari, piazzole, parcheggi e zone industriali. E’ qui che i predoni si aspettano dopo una fuga precipitosa. I contatti vengono mantenuti anche tramite i telefoni cellulari (ne hanno disposizioni a decine per non essere intercettati). L’auto-madre è provvista di navigatore satellitare.
di Roberto Bettinelli
Ero alla stazione Centrale di Milano con altre persone. Ci siamo messi d’accordo e siamo partiti. Per il territorio cremonese. Sapevamo dove andare». Doru Calinescu è il rumeno di 34 anni arrestato dai carabinieri dopo il tentato furto di rame alla ditta di autodemolizioni e commercio di rottami ferrosi di Riccardo Cattaneo. Quando sono arrivati i carabinieri, Calinescu, insieme a due complici aveva già asportato 16 quintali di rame dal magazzino. Dentro ce n’erano altri 50 quintali. Se non fossero arrivate le pattuglie, sarebbe stato sicuramente un bel colpo. Ma quello che il rumeno ha raccontato è molto interessante. E’ un ladro. Un predone. Non è solo. Con i complici, spesso connazionali, si trova alla stazione Centrale di Milano. E’ quello il loro luogo di ritrovo. E’ da lì che si parte. Per le razzie. Sembrano azioni improvvisate quelle dei ladri di rame, ma un piano c’è. Un piano-fotocopia. Che quasi ogni notte si ripete con i predoni che saccheggiano le notte cremonesi. Ecco quale.
sare il controllo delle forze dell’ordine. Anche a speronare. L’Audi è la preferita dai predoni. Ma solo se di recente produzione e se il motore è di grossa cilindrata. Poi c’è il furgone o il camion sui quali caricare la merce. Ma questi mezzi non provengono da Milano. Vengono rubati in zona, vicino all’obiettivo. Il camion è usato solo al ritorno e così il rischio viene dimezzato. Doru Calinescu e i complici l’Iveco sul quale hanno caricato i quintali di rame, l’avevano rubato in una ditta alle porte della città.
Il convoglio e l’auto-madre Da Milano parte il convoglio. La prima viene chiamata auto-madre. Di solito è rubata ma i predoni hanno cambiato la targa per ingannare i controlli. Serve a intercettare le pattuglie dei carabinieri sulla statale Paullese. Il conducente è pronto a tutto pur di pas-
Il tragitto I predoni conoscono perfettamente non solo la strada principale che consente di raggiungere l’obiettivo, ma anche le possibili vie di fuga. Comprese le strade sterrate che partono dalla Paullese e si perdono in mezzo ai campi. Inoltre, in caso di inseguimenti
Doru Calinescu, uno dei predoni
Tornano ogni notte Dall’inizio dell’anno Riccardo Cattaneo ha subito diversi furti di rame. Senza contare i tentativi. E’ il titolare della ditta che lavora metalli e rottami ferrosi di via camporelle. Ormai vive un incubo. «Quella notte hanno tentato di rubare il rame. C’erano quasi riusciti. Se i carabinieri non vedevano il furgone io adesso ci avrei rimesso tutto. Ma la cosa assurda è un’altra. Che la note dopo sono tornati ancora». Riccardo Cattaneo è furioso. Il rame lo tiene nel magazzino. Ma ogni volta che si allontana dalla ditta alla fine della giornata sa che i predoni lo stanno osservando. «Il rame vale 4 euro al chilo. E’ come oro. Ma questi non si muovono se non sanno come e dove colpire. Sono convinto che fanno le ispezioni prima di tentare il colpo». Il basista Il capitano Antonio Savino sono mesi che combatte i razziatori del rame. «Non escludo la presenza di un basista» spiega «e le nostre indagini vanno anche in questo senso».
MANOVRE
Lgh punta su Aspem Varese, entro fine marzo la risposta Linea Group Holding corteggia Aspem Varese. Una partnership che, se andasse a buon fine, porterebbe alla holding un aumento del fatturato pari a 55 milioni (attualmente è di circa 550 milioni, di cui 85 di margine operativo lordo). Lgh ha presentato il 5 febbraio scorso l’offerta vincolante di partnership ad Aspem Varese. «Siamo in attesa fiduciosa delle decisioni che saranno prese dall’azienda e dalle istituzioni di Varese in merito all’ingresso di Aspem Varese in Lgh» ha detto Fabrizio Scuri, amministratore delegato della holding. «La partecipazione di questa importante multiutility al progetto LGH e le notevoli sinergie che potrebbero scaturirne sono elementi che la Holding considera fondamentali per generare nuove opportunità di crescita improntate al rispetto delle diverse identità che la compongono. Il modello federativo di Lgh è strutturato per valorizzare e rafforzare il ruolo delle ex municipalizzate nei loro rispettivi territori». Molto positivo anche il commento del presidente Giuseppe Tiranti. «E’ un’operazione di allargamento molto importante. Aspem diventerebbe il sesto socio della holding, e soprattutto ci sbloccherebbe dal sud della Lombardia, dove ci troviamo confina-
Giuseppe Tiranti presidente di LGH
ti ora, come zona di pertinenza. Sicuramente sarebbe una grande crescita per il gruppo». Oggi LGH è la seconda multiutilities della Lombardia e prevede di crescere ulteriormente anche grazie alla rilevanza delle nuove società di business come Linea Più e Linea Ambiente. «La strategia di sviluppo che stiamo perseguendo» spiega Scuri «prevede una crescita graduale attraverso la partecipazione al capitale sociale di realtà che non ne snaturino il modello federativo. L’ingresso in Lgh di Aspem Varese, una realtà con una grande tradizione e con ottimi risultati di servizio e di business, sarebbe quindi un positivo elemento di continuità nella politica di sviluppo della Holding». Per sapere come andranno le cose, non si dovrà aspettare poi tanto: entro la fine di marzo, assicura Tiranti, si dovrebbe avere la risposta.
Cronaca
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La risposta tra un mese e mezzo, quando si avranno i risultati delle ultime analisi
Le canottieri dovranno chiudere? I di Laura Bosio
l rischio corre lungo le torbide acque del Po. Torbide come la storia delle rive che la contraddistinguono, dove le società Canottieri hanno per anni vissuto la propria esistenza pacificamente, ignare di trovarsi sopra una sorta di bomba ad orologeria. E ora la domanda, che sempre più si fa urgente, è «dovranno chiudere»? Lo sapremo tra un mese, fanno sapere dagli uffici comunali, dove nei giorni scorsi, al termine di una lunga campagna di controlli, hanno reso noto quanto emerso. All’incontro erano presenti, oltra al sindaco Gian Carlo Corada, l’assessore Carlo Dal Conte, il dirigente ai lavori pubblici Marco Pagliarini e il direttore dell’Arpa Paolo Beati, oltre ai tecnici che hanno effettuato le indagini. L’accurato lavoro dei tecnici (1500 analisi, fatte su 24 sondaggi, 4 pozzi di monitoraggio a -18 metri, 3 triplette a -18, -50, -70 metri, 3
La conferenza stampa in cui sono stati presentati i dati
più a rischio. Il piezometro che ha dato i peggiori risultati, vede percentuali di idrocarburi aromatici e leggeri che schizzano alle stelle, evidenziando una situazione drammatica. Idrocarburi di questo tipo sono emersi tra parcheggio, campi da tennis e piscine della Canottieri Bissolati. Stessa situazione per il Cral
Inquinamento anche pesante ad otto metri nel sottosuolo pozzi a completamento a 50 metri - nelle zone del Cral Tamoil, Bissolati e Flora) ha portato a realizzare una mappatura delle aree
Tamoil, mentre nelle zona del Flora si è trovata una concentrazione eccessiva di idrocarburi pesanti. Ed emerge un inquinamento dalle radici antiche, che rende critica tutta la zona delle Canottieri, anche se consola il fatto che l’inquinamento si trova al di sotto degli otto metri. Per questo, forse, potrebbero non sus-
sistere esalazioni esterne. Lo si saprà tra un mese e mezzo, secondo i tecnici, dopo che saranno effettuate ulteriori verifiche. L’urgenza emerge dalle stesse parole di Beati. «Sino ad ora abbiamo rispettato i tempi burocratici, per la convocazione delle conferenze di servizio. Ora però non possiamo più aspettare. Per questo lavoreremo attraverso dei tavoli tecnici, che potranno riunirsi frequentemente e portare avanti i lavori di indagine». Diventa dunque una corsa contro il tempo, perché quando si parla di rischi per la salute non è
più il caso di temporeggiare. La cosa certa è che i problemi affondano le loro radici in un passato non recente, a quando le regolamentazioni ambientali erano pressoché inesistenti, e non venivano messi limiti agli scarichi. Nel corso degli anni si è quindi andata a creare una vera e propria discarica sotterranea, in cui addirittura si sono trovate tracce di amianto. Sono dunque state individuate tre sub aree, sulla base delle ricostruzioni storiche di quanto accaduto negli anni. C’è la sub area 1, quella della laguna in cui negli anni Cinquanta l’allora Raffineria Italia scaricava il proprio contenuto (a monte della Bissolati). Qui si è riscontrata la presenza di inquinamento da idrocarburi pesanti, nonché altri materiali da discarica,
LA BISSOLATI
Masseroni:«Non mi fascio la testa prima del tempo» Non si scompone più di tanto Franco Masseroni, presidente della Canottieri Bissolati, che si dice d’accordo sul fatto di approfondire ulteriormente le analisi del sottosuolo, per capire esattamente se vi siano rischi. «Come già avevamo incentivato lo scorso anno la campagna di controllo epidemiologico sui soci delle canottieri» spiega «Così anche quest’anno incentiveremo questi controlli, perché prima di tutto viene la salute dei nostri soci». Cosa ne pensa dei risultati emersi sullo stato dell’inquinamento?
«Pensare che fossimo immuni dall’inquinamento dei terreni sarebbe stato assurdo. Gli enti hanno lavorato bene, hanno portato avanti le analisi come avevano promesso, e ora è giusto continuare a fare ricerche. C’è però da dire che si tratta di inquinamento molto localizzato, anche se purtroppo per la maggior parte si concentra proprio sulla Bissolati. Sappiamo anche che si estende principalmente verso il lato nord della stessa, proprio nella zona più prospicente la raffineria. La presen-
za di queste sacche di inquinamento rende quindi indispensabile controllare che non vi siano delle esalazioni pericolose». Si sente ottimista? «Abbastanza: trattandosi di inquinamento piuttosto datato, ed essendo la Bissolati coperta da prati verdissimi, che problemi non ne hanno mai avuti, ho la speranza che nessun inquinante trapeli dal terreno. Quindi non voglio fasciarmi la testa prima del tempo. E anche sul da farsi non faccio congetture, prima di sapere come saranno le cose».
utilizzati per colmare le lanche presenti all’epoca. La Sub area 2, quella collocata lungo il vecchio letto del Riglio, via preferenziale per la fuoriuscita degli idro-
Beati: «Non c’è più tempo di rispettare la burocrazia» carburi da un punto di scarico della raffineria, ove si sono trovati idrocarburi aromatici e leggeri, e infine la Sub area 3, quella delle ex lanche, anch’essa inquinata da idrocarburi aromatici e leggeri. Dunque ora urgono altre indagini, proprio in quelle Sub aree: nelle prime due è urgenteun monitoraggio mediante campane di vetro, proprio per verificare il rischio che vi siano esalazioni pericolose, e nella terza l’eventuale messa in sicurezza della falda, e la definizione dei tipi di inquinanti. La messa in sicurezza è già iniziata, con il collegamento dei piezometri ad un sistema di trattamento delle acque. E, se sarà il caso, ne verranno collegati altri, in modo da ripulire le falde inquinate. «Dalle nostre analisi si evince che, essendo il sottosuolo composto da diversi materiali, l’inquinamento si propaga in modo differente, a seconda degli stessi» spiega ancora Beati.
Il consigliere comunale dei Verdi, Lodi: «Urgono interventi di emergenza e validi per il lungo periodo»
Corada: «Polveri sottili, la situazione è allarmante» Ma se nel sottosuolo la situazione è pesante, non da meno lo è quella dell’aria. Giovedì era il 33esimo giorno, in due mesi, in cui le capannine dislocate in città registravano un inquinamento al di sopra della soglia di attenzione. Il superamento si è verificato per 14 giorni in gennaio, e per 19 in febbraio. E i dati fanno pensare che, se non pioverà, la situazione andrà ulteriormente peggiorando. Una situazione a dir poco allarmante, soprattutto se si pensa che, per legge, il limite di 50 mcg può essere superato al massimo per 35 giorni all’anno. «Bisogna anche tener conto che i dati sono allarmanti nonostante la capannina di rilevamento ora sia stata spostata in una zona poco trafficata» dichiara il consigliere comunale dei Verdi Matteo Lodi. «Urgono interventi di emergenza e di lungo periodo, cosa che a Cremona non viene fatta. Così ci troviamo nell’aria questa “robaccia”, che ci fa ammalare tutti. E il problema riguarda sì il traffico, ma ancora di più gli impianti industriali, come ha evidenziato una ricerca del Politecnico. Il problema è che tutti fanno solo il minimo indispen-
Matteo Lodi dei Verdi sabile per monitorare la situazione. Potrebbero chiedere all’Arpa di mettere delle capannine di rilevamento vicino ai camini della Tamoil, ad esempio, ma non lo fanno. Inoltre in questo periodo emerge un superamento dei limiti anche del biossido di azoto. Invito i cittadini ad iscriversi alla newsletter di infosmog, del Comune di Cremona, per rendersi conto ogni giorno di quanto è grave la situazione». Tuttavia Cremona è in buona
compagnia: nella classifica dei capoluoghi lombardi che dall'inizio dell'anno hanno superato per più giorni il limite di 50 mcg imposto dalla Unione Europea, Cremona (a parimerito con Mantova) è preceduta da Sondrio (39 giorni) Como (37), Milano (36), ed è seguita da Lodi (31), Pavia (30), Bergamo e Brescia (27), Lecco (16), Varese (7). «La situazione è gravissima e allarmante» dichiara il sindaco Gian Carlo Corada. «E il fatto che altre città lombarde siano messe peggio di noi, non mi tranquillizza. Certo, abbiamo stabilito proprio nei giorni scorsi le domeniche ecologiche, ma mi rendo conto che da sole servono a poco, soprattutto perché riguardano solo la città, quando invece il problema si riscontra su tutto il territorio, come conferma la capannina di rilevamento presente a Soresina, che evidenzia gli stessi dati di Cremona». Quali sono allora le azioni da mettere in campo? «Il problema si può risolvere solo con una politica a tutto campo, che investa una vasta area. Ad esempio si potrebbe chiudere la circolazione
al traffico, nelle domeniche, in tutto il Nord Italia. La Regione dovrebbe mettere inoltre in atto una politica di incentivo forte del trasporto pubblico. Questo invece non accade, anzi, esso si trova in passivo prati-
Gian Carlo Corada, sindaco di Cremona camente ovunque, e la gente continua ad andare in auto. Una terza serie di azioni dovrebbe riguardare il privato Da un lato per le auto, incentivando l’acquisto di quelle
ecologiche, e aiutando chi non può permettersele. Dall’altro lato cercando di agire sui riscaldamenti, responsabili di un terzo dell’inquinamento. A Cremona siamo fortunati ad avere il teleriscaldamento, ma non è sufficiente, perché non copre tutta la città. Bisogna puntare sui pannelli solari, stanziando fondi e incentivandone l’utilizzo. C’è poi il comparto industriale, responsabile dell’inquinamento per un altro terzo. Le aziende devono poter lavorare, ma è necessario che rendano compatibile la propria attività produttiva con l’agire ambientale. Anche da questo punto di vista è necessaria una forte politica regionale». Avete sollecitato la Regione Lombardia? «Certo, lo facciamo continuamente. Chiediamo da tempo che i provvedimenti sulla qualità dell'aria non vengano assunti a macchia di leopardo. Non basta che le singole città adottino provvedimenti di restrizione del traffico. C'é bisogno di un forte coordinamento che non può che essere assunto dalla Regione stessa».
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Cronaca
Venerdì 29 Febbraio 2008
A Cremona per adozione, Frankie HI NRG presenta «Rivoluzione», una canzone politica
Un cremonese sul palco di Sanremo Il rap irrompe sul palcoscenico di Sanremo, e arriva direttamente da sotto il Torrazzo. La firma è quella di Frankie Hi NRG, torinese di nascita, ma cremonese d’adozione, da diversi anni, per motivi sentimentali, risiede nei pressi del BlockBuster. A Sanremo Frankie ha cantato «Rivoluzione».
Ha scelto un brano “duro”, che cita la cronaca italiana Una musica trascinante, con una forte anima rapper. La scelta del cantante è stata quella di proporre un testo “duro” che potrebbe incontrare il favore dei più giovani. Introdotto da un tema a metà strada tra il western e l'assag-
gio di una canzone dello spirito di De Andrè (l'introduzione alla «Canzone del maggio»). E non manca neppure la politica, nel brano presentato al Festival, impegnato come molti di quelli che sempre propone. Frankie fa ampi riferimenti alla cronaca italiana come quando cita «i furbetti nel nostro quartierino e tutti ci intercettano con il telefonino, ci piazzano vallette nude sopra allo zerbino e paparazzi sui terrazzi». Ma chi è Frankie? Il suo vero nome è Francesco Di Gesù, ed è nato a Torino il 18 luglio 1969. Di origini siciliane, è attivo fin dagli albori del movimento hip hop italiano (primi anni novanta). Finora ha realizzato tre album, nei quali affronta prevalentemente tematiche riguardanti la politica e la società. I primi concerti di rilievo per Frankie furono quelli che introducevano i Run DMC e i Beastie Boys durante il tour italiano del 1992, un buon mezzo per pubblicizzare il suo album d'esordio,
«Verba Manent», che uscì nel 1993. Il singolo di maggior successo fu «Fight Da Faida», pezzo contro la mafia, la camorra, il terrorismo e la corru-
canzone dell'anno), che divenne un vero e proprio brano cult. Il disco contiene inoltre altri successi dell'artista come «Autodafé» e «Giù le
Francesco Di Gesù, in arte Frankie Hi-Nrg
zione, che arrivò persino ad essere diffuso in discoteca. Frankie raggiunse l'apice della sua carriera con l'uscita nel 1997 del suo secondo album, «La morte dei miracoli», trascinato dal singolo «Quelli che benpensano» (Premio Italiano della Musica come
Il teatro Ariston dove ogni anno si svolge il Festival di Sanremo
mani da Caino», nella quale Frankie si schierò contro la condanna a morte, portando in auge la sua battaglia contro una pratica che considera disumana. Nel luglio del 2005 fu pubblicata una raccolta dei suoi migliori pezzi riarrangiati più un inedito, «Dimmi dimmi tu». In questo album il brano «Giù le mani da Caino» è cantato sulla colonna sonora di Le avventure di Pinocchio. Da molti anni è definito il Nas italiano per l’uso che fa della metrica e per le rime intelligenti dei suoi testi, che sono poi l’essenza stessa del rap visto come veicolo di informazione e di educazione. Il suo nuovo album, dal titolo «DePrimoMaggio», è uscito proprio in questi giorni in occasione della sua partecipazione al Festival.
SANITA’
Maglia nera al Pronto soccorso Maglia nera, nell’ambito dell’Ospedale di Cremona, va al Pronto soccorso che, secondo i dati Urp, è quello che ha ricevuto il maggior numero di reclami, nel 2007, seguito dall’Unità operativa
Ma la cifra più consistente è quella degli encomi di ortopedia. Primi invece per gli encomi ricevuti, sempre secondo i dati Urp, sono le Unità operative di oncologia, ostetricia e al terzo posto otorinolaringoiatria. «Ma la cosa davvero positiva» ha detto il direttore generale Piergiorgio Spaggia-
ri «è che su 1257 persone che hanno risposto al questionario, solo il 9 per cento ha esposto dei reclami, così suddivisi: 2% per l’accessibilità, l’1% per problemi relazionali, il 2% per la struttura e il confort, il 3% per le prestazioni e l’1% per i tiket. Ma il dato che ci riempie di gioia, è che invece il 91% dei rispondenti hanno scelto di indirizzare un encomio scritto». La scheda di valutazione viene consegnata a tutti i ricoverati o utenti dei poliambulatori. E’ anche vero che non tutti compilano il questionario. «Ma chi non lo compila significa che non ha nulla da comunicare» spiega Spaggiari. «E c’è anche da dire che, grazie al lavoro dell’Urp, abbiamo evitato 42 potenziali reclami, che sarebbero stati dovuti a una carenbza di informazione».
Le vie senza nome Nuova pista ciclabile sul Morbasco finalmente intitolate
L’attraversamento, in Zona Tamoil, prevede la spesa di 366.375 euro
La Giunta Comunale ha autorizzato gli interventi elencati dalla commissione toponomastica, a seguito di proposte di privati, associazioni, soggetti pubblici e istituzioni: la deposizione di una lapide in memoria dei Caduti di Nassirya nei giardini di via Trebbia, la collocazione di un busto in memoria di Sandro Talamazzini nel viale degli Artisti al Civico Cimitero per ricordare lo scrittore e regista cremonese, la denominazione dell’area adibita a verde situata al termine della via Aquileia al fondatore dei Gruppi Scout Lord Baden Powell. La denominazione in via delle Fiamme Gialle del tratto di area di circolazione che dalla via Bergamo raggiunge e collega la nuova area ex Colombera, l’intitolazione della piazzetta in Borgo Loreto a Don Franco
Amigoni, primo parroco di Borgo Loreto. Saranno intitolate le vie sotto elencate segnalate dal Settore sviluppo informatico e tecnologico, ancora prive di denominazione che presentano carattere d’urgenza: via del Convento nel quartiere Boschetto, via S. Maria del Boschetto sempre nel quartiere Boschetto, via Ca’ Magra anch’essa nel quartiere Boschetto, via Itis (strada che porta all’omonimo istituto scolastico), via del Commercio (strada che collega via dell’Artigianato alla rotatoria di via Sesto), via dei Ciliegi, quale prolungamento della via esistente, via Bonemerse, quale prolungamento della via esistente fino alla rotatoria di via Casalmaggiore, via Ca’ dell’Organo in zona Bagnara. sg
La Giunta Comunale ha approvato il progetto definitivo relativo ai lavori di un nuovo attraversamento ciclopedonale sul Morbasco, zona Tamoil, per un importo complessivo di 366.375 euro. L’intervento prevede la realizzazione dell’attraversamento ciclopedonale del Morbasco, in adiacenza alla raffineria Tamoil. La finalità della costruzione del ponte è l’ampliamento del circuito ciclopedonale, in modo da collegare la pista ciclabile esistente di via Milano con quelle (ancora in fase di progetto e quindi di realizzazione) di via Seminario, lungo la tangenziale e le vie provenienti da Cavatigozzi e Spinadesco, riuscendo a ga-
rantire continuità al percorso. La scelta dei materiali di progetto nasce sia da valutazioni paesaggistico naturali (Parco del Morbasco – zona Tamoil), sia dalle dimensioni piuttosto rilevanti della luce del ponte (circa 36 metri). La tipologia adottata è di un ponte in profili metallici assemblati a cinque campate, corredato da arco parabolico. La larghezza è di 4,70 metri. La struttura principale è costituita da profili metallici poggianti su muro in cemento armato a ridosso degli argini e su pilastri circolari diametro 60 cm in posizione intermedia posati in modo da non ridurre la sezione dell’alveo. La struttura secondaria è
costituita da profili metallici, bullonati ai profili principali con piastre e soletta collaborante in calcestruzzo armata. Le fondazioni del ponte sono di tipo indiretto su pali. Completa la carpenteria metallica il parapetto di altezza 130 cm composto da ringhiera a tubolari orizzontali, sormontati da corrimano. La carpenteria metallica è in acciaio zincato preverniciata. Tutta la struttura sarà verniciata a fuoco di colore acciaio semilucido a richiamo degli impianti tecnologici della Tamoil adiacenti alla zona. Data la destinazione d’uso di attraversamento ciclo-pedonale, valutata sia da un punto di vista dei sovraccarichi
sia per il grado di usura del manto di copertura percorribile, sarà posata una pavimentazione di pregio in blocchi di cemento con finitura esterna simile al legno. La pavimentazione viene prolungata anche nelle due zone di argine in corrispondenza dell’ingresso e uscita del ponte. A corredo dell’opera si realizza l’impianto di illuminazione del percorso mediante punti luci a terra (lucciole) utilizzati anche per la separazione dei flussi ciclo-pedonali e pali per l’illuminazione delle piazzole del ponte. A protezione degli utenti vi sono barriere stradali in legno lamellare di conifera, in ingresso ed in uscita dal ponte.
Cronaca
Venerdì 29 Febbraio 2008
L’Arena Giardino potrebbe tornare proprietà del Comune di Silvia Galli
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l comune sta cercando di acquistare l’Arena Giardino, ce n’è tutta l’intenzione: c’è in corso una trattativa con l’attuale gerente Giorgio Brugnoli. All’interno del comune, esiste infatti un ufficio spettacolieventi diretto da Elio Conzadori, affiancato dal direttore artistico Beppe Arena. L’obiettivo è quello di potenziare il numero degli spettacoli del Festival di mezza Estate, con il numero degli spettatori e di portare a Cremona manifestazioni ancor più prestigiose. «La struttura» ha spiegato l’assessore Stefano Campagnolo «si è dimostrata inadeguata per ospitare eventi di grande richiamo, è necessario dunque che riacquistiamo la proprietà: sono iniziati i preliminari di
L’assessore Stefano Campagnolo
ziona questa eventuale trattativa, se però si giungesse all’accordo per riacquistare l’area, realizzeremmo gli interventi necessari per ampliare la capienza. L’idea sarebbe quella di fare un pro-
Il Comune di Cremona
una trattativa che è in parte vincolata. L’atto con cui è stato costituito il diritto di superficie, in parte condi-
getto complessivo che coinvolga sia l’Arena sia lo spazio, che c’è dietro, e realizzare una vera e propria
struttura per gli spettacoli, lavorando sulle sedute, sul palco e sui camerini». Sul prezzo richiesto dall’attuale gerente l’assessore non si è sbilanciato, anche se ha parlato di «centinaia di migliaia di euro». «Dobbiamo almeno restituire il denaro che l’attuale gerente ha impegnato per ristrutturare l’Arena». E Brugnoli fa sapere: «Oltre alla struttura mi devono anche i soldi dell’avviamento». L’amministrazione comunale si è interessata a questo spazio all’aperto da quando è stato ideato il Festival di Mezza Estate: data la buona affluenza di pubblico, l’ente pubblico ha pensato di riappropriarsi dell’area. Il comune a suo tempo aveva concesso al gestore l’area per 30 anni, tanto che lo stesso Brugnoli aveva eseguito i lavori per trasformare la vecchia fornace in uno spazio per cinema e piccoli spettacoli. Solo alla fine dei 30 anni, il comune rientrerà in pos-
sesso di tutto a meno chè, come sta succedendo, la riscatti, giungendo a trattative con l’attuale gestore. La notizia di un potenziale acquisto da parte dell’amministrazione, ha causato qualche malumore all’interno del cda della fondazione del Ponchielli. Lo stesso comune, presidente della Fondazione Ponchielli è il sindaco Corada, andrebbe infatti a fare concorrenza al teatro cittadino. Inoltre, se proprio c’è l’esigenza di fare un Festival, dall’interno del cda della Fondazione si chiedono come mai non sia stato dato a loro l’incarico di creare una stagione estiva. L’acquisto dell’Arena presuppone anche un carico di denaro pubblico, e se mai il comune dovesse acquistare l’Arena, la prossima amministrazione avrà la volontà di gestire una struttura del genere? «L’Arena attualmente ha una capienza di un migliaio di persone» così ha spiegato Brugnoli. «Con i nuovi lavori andrebbe a 1500 persone. L’amministrazione poi è proprietaria della parte che sta dietro. La mia idea era quella di realizzare un auditorium coperto da 2000 posti, realizzando una struttura coperta per l’inverno, che avrebbe potuto ospitare spettacoli e anche la pista di pattinaggio. Ma occorre fare degli investimenti. So che esistono dei finanziamenti pubblici, ma io da solo non sono in grado di sostenere le spese». Che sia a questo punto il comune, che oltre alla stagione estiva prenda in mano la gestione anche invernale dell’Arena, realizzando un vero e proprio alter ego del Ponchielli?
Dove vanno i soldi delle multe Il sindaco Corada ha annunciato dove vanno a finire i soldi delle multe: «La cifra stimata dei proventi delle sanzioni» ha spiegato il primo cittadino «è di 2.300.000 euro, e per normativa ne dovremmo destinare il 50%, del totale, quindi esattamente la metà dell’incasso. Ma abbiamo aggiunto anche altri 300mila euro, che portano ad un totale di 2.600.000 euro, che saranno destinati a diversi settori». Il sindaco si è anIl comando della polizia municipale di Cremona che soffermato a spiegare che comunque Cremona ro da dare all’ erogazione all’Aem per nella classifica del Sole24 ore, si attesta servizio segnaletica stradale e 150mila al 66esimo posto per il basso numero di per spese relative allo sgombero di nemulte comminate dalla polizia locale. ve. Più di un milione di euro invece per Così i capitoli più consistenti relativi alil servizio di illuminazione pubblica. la distribuzione del denaro ricavato Nel complesso, le spese sono così suddalle multe, sono quelli relativi all’asdivise: prestazione di servizi (corsi di sunzione del personale, con formazione) 4.200 euro, personale (as317.101mila euro. Altri 274.950 servisunzioni a tempo determinato) 317.101 ranno a prestazioni di servizio con speeuro, acquisto beni di consumo e/o se diverse per la Polizia Municipale. Almaterie prime: (spese diverse per la Potro corposo capitolo riguarda il conto lizia Municipale) 42mila euro, prestaper la prestazioni di servizi: 180mila eu-
zione di servizi (spese diverse per la Polizia Municipale) 274.950 euro, oneri straordinari della gestione corrente (progetto servizio di ordine pubblico e restituzione proventi contravvenzionali) 150mila euro, acquisto beni di consumo e/o materie prime (spese per il servizio mobilità) 8mila euro, prestazione di servizi (spese diverse servizio mobilità e delega trasporti 4.300 euro, erogazione all’Aem per servizio segnaletica stradale 180mila euro, spese per lo sgombero neve 150mila euro), utilizzo di beni di terzi (progetto mobilità sostenibile - affitto fibra ottica) 9.600 euro, trasferimenti (contratto manutenzione strade) 100mila euro (contributi ad autotrasportatori) 1.400 euro, interessi passivi per mutui relativi a viabilità 276.400 euro, oneri straordinari della gestione corrente (Interventi straordinari traffico e parcheggi) 40mila euro, prestazione di servizi (servizio di illuminazione pubblica) 1.066.500 euro. sg
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DALLA PARTE DEI CITTADINI di Damiano Talamazzini Responsabile Provinciale Patronato Epaca
Chi è invalido civile non può lavorare? Questa rubrica rappresenta un luogo d’incontro a disposizione dei nostri lettori, nato per rispondere a dubbi e quesiti in materia di diritti previdenziali e assistenziali. Le lettere rivolte al Patronato Epaca possono essere indirizzate alla nostra redazione, per posta o via e-mail, oppure direttamente al Patronato (epaca.cr@coldiretti.it). Egregio Responsabile del Patronato Epaca, la condizione di invalido civile titolare di assegno di assistenza è incompatibile con qualsiasi lavoro? Lettera firmata La Legge n. 247/07 ha apportato modifiche alla normativa in materia di assegno mensile agli invalidi civili parziali. In particolare, l’art. 17 ha sostituito il testo dell’art. 13 della L. 118/71 che, pertanto, risulta oggi così modificato. Agli invalidi civili di età compresa fra il diciottesimo ed il sessantacinquesimo anno, nei cui confronti sia accertata una riduzione della capacità lavorativa, nella misura pari o superiore al 74%, che non svolgono attività lavorativa e per il tempo in cui tale condizione sussiste, è concesso, a carico dello Stato ed erogato dall’Inps, un assegno mensile di euro 242,84 per tredici mensilità. Mediante dichiarazione sostitutiva, resa annualmente all’Inps, il soggetto autocertifica di non svolgere attività lavorativa. Qualora tale condizione venga meno, lo stesso è tenuto a darne tempestiva comunicazione all’Inps. Viene così modificato uno dei requisiti richiesti per l’accesso alla prestazione, in quanto ai fini del diritto all’assegno mensile, a partire dal 2008, non è più richiesto il requisito della iscrizione nelle liste speciali di collocamento, ma è richiesta la condizione di non svolgere attività lavorativa. Tale condizione deve permanere per tutto il periodo di godimento dell’assegno e deve essere dichiarata all’Inps annualmente; nel caso di modificazione della condizione lavorativa, l’interessato deve darne tempestivamente comunicazione all’Istituto previdenziale. Conseguentemente, il successivo comma 36 della Legge n. 247 del 2007 ha abrogato il comma 249 Legge n. 662/1996 che disponeva l’obbligo di presentazione annuale della dichiarazione relativa alla permanenza dell'iscrizione nelle liste speciali di collocamento. Pertanto, la dichiarazione relativa all’iscrizione nella liste speciali per il collocamento obbligatorio, che doveva essere presentata fino al 2007 alla sede Inps, al Comune o all’ASL competente per territorio dei disabili, è sostituita dalla dichiarazione sostitutiva prevista dalla Legge 247/2007, da presentare all’Inps, nella quale il soggetto interessato dichiara di non svolgere attività lavorativa. L’Inps ha pertanto provveduto ad inviare ai soggetti titolari di assegno mensile un nuovo modulo originariamente previsto che deve essere restituito all’Inps entro il 31 marzo p.v. L’Istituto è poi intervenuto sulla materia con un messaggio del 6 febbraio scorso con cui ha precisato che: •il fatto che l’assegno non sia più subordinato all’iscrizione nelle liste speciali del collocamento obbligatorio non impedisce che il soggetto possa comunque richiedere l’iscrizione nelle liste di collocamento; •poiché l’assegno è corrisposto con le stesse condizioni e modalità previste per la concessione della pensione agli invalidi civili totali, il reddito da considerare come limite per il diritto alla prestazione è pari a quello previsto per la concessione della pensione sociale; •in caso di disabili intellettivi o minorati psichici, il modello deve essere sostituito da un certificato medico. La modifica introdotta dalla Legge 247/07 potrebbe avere in realtà ricadute negative per alcuni soggetti che attualmente percepiscono l’assegno: infatti, l’iscrizione nelle liste speciali risultava compatibile con l’esercizio di un’attività lavorativa “minima” e risultava quindi un requisito meno “stretto”di quello oggi vigente “che non svolgono attività lavorativa”. Sempre disponibili per tutti i Cittadini interessati, per fornire un’adeguata informazione, consulenza e chiarimenti, i nostri uffici Epaca in Cremona e Provincia, si trovano: CREMONA Via D. Ruffini, 28 (adiacente Hotel IBIS) Tel. 0372/435620 CREMA Via Macello, 34 Tel. 0373/256501 CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 Tel. 0375/42132 SORESINA Via Matteotti, 12 Tel. 0374/342329 CREMONA Via Ala Ponzone, 8 Tel. 0372/499811
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Cronaca
Venerdì 29 Febbraio 2008
Ma per ora Adda trasporti non cancellerà 24 linee
Trasporto locale a rischio per colpa della Regione
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l trasporto in provincia di Cremona è salvo, e non vi sarà alcun taglio alle linee dei bus gestite da Adda Trasporti. Nell’incontro convocato dal Prefetto mercoledì mattina è stato raggiunto un accordo tra la Provincia di Cremona e la società di trasporti. La Provincia si impegna a versare ad Adda Trasporti, entro il mese di marzo, anche la parte dell’Iva che dovrebbe essere a carico della Regione, come anticipo in attesa di una risposta definitiva dal Pirellone. «Abbiamo fatto un grande sforzo» dice l’assessore provinciale Agostino Alloni «accettando di anticipare la somma dovuta dalla Regione, perché la Provincia sente forte la responsabilità di garantire il servizio a studenti e lavoratori pendolari». Apprezzamento è stato espresso dai vertici di Adda Trasporti, che ha così deciso di soprassedere alla minacciata cancellazione di 24 linee di bus. Restano tuttavia tutte le ragioni di preoccupazione. «La Regione non ha saputo, nemmeno nell’incontro col Prefetto, dare risposte in merito al versamento della propria parte di Iva sul pagamento del servizio alle aziende che lo gestiscono. E questo è grave. Per la Provin-
Agostino Alloni
cia di Cremona si tratta di circa 500mila euro all’anno di cui circa 300mila per la sola Adda Trasporti derivanti dal contratto di servizio firmato, con l’approvazione re-
Alloni minaccia di restituire la delega al trasporto gionale, nel 2004» continua Alloni. «Ora, a distanza di tre anni e a contratto vigente la Regione non può interrompere i pagamenti, oltretutto
senza dire nulla, semplicemente cancellando le somme dal proprio bilancio». La situazione riguarda tutte le Province lombarde, e la somma complessiva che la Regione non ha ancora dichiarato se verserà ammonta a milioni di euro. «Una situazione inaccettabile» dice ancora Alloni. «Se il pagamento non dovesse avvenire, tutto il trasporto pubblico locale in Lombardia potrebbe essere costretto a tagli significativi di corse e di linee, ma soprattutto verrebbe fortemente messo in discussione l’avvio o il potenziamento dei servizi più innovativi, come i bus a chiamata, nei quali la nostra provincia è particolarmente virtuosa. Per questo il 10 marzo si incontreranno tutti gli assessori provinciali ai Trasporti e decideranno il da farsi. Da parte mia non escludo anche azioni clamorose, come la restituzione alla Regione della delega al trasporto pubblico locale o un’azione legale nei confronti del Pirellone».
In Breve TORNEO DI BRISCOLA ALLO STRADIVARI Il prossimo primo marzo alle 20.30 il centro sportivo Stradivari organizza un torneo di briscola con ricchi premi gastronomici. Il ricavato andrà in beneficenza al gruppo della protezione civile di Cremona che serverà per l’acquisto del materiale necessario per la loro attività.
«NUDI DI FRONTE AL MALE» Appuntamento all’8 marzo ore 18.30 con la docente, di pedagogia sociale e pedagogia delle differenza di genere dell’università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, Elisabetta Mussi. Si proporrà una riflessione e il promo dello spettacolo teatrale «Nudi di fronte al male». Il tutto si terrà presso l’hosteria 700 di piazza Gallina e per le 20 è prevista una cena convivale. Questo evento nasce dalla collaborazione del Coordinamento provinciale donne e famiglia con l’Assessorato alle pari opporunità. Si richede una conferma entro giovedì 6 marzo da inoltrare alla segreteria organizzativadel Cisvol di Cremona.
LE MALATTIE DELLA MEMORIA Venerdì 29 febbraio alle ore 15.30 presso il Centro studi (biblioteca) di fondazione Sospiro, si terrrà il primo annuale per i famigliari del Centro diurno integrato alzheimer. Il direttore del dipartimento annziani Daniele Villani traterrà il tema «Le malattie della memoria». L’appuntamento è esteso ai famigliari inseriti nei servizi di Unità di valutazione alzhemier, nei servizi territoriale ed è aperto a tutte le persone interessate.
UNA MOSTRA DEI LYON DUOMO Giovedì prossimo alle 17 sarà inaugurata nel Salone Alabardieri del comune una mostra promossa dal Lyon Duomo per celebrare il ventennale della propria fondazione. Saranno esposte opere per lo più inedite della socia fondatrice Franca Baratti realizzate nel periodo espressionista dal 1964 al 1967 e opere di allievi dell'accademia di Santa Giulia di Brescia. La pittrice Baratti, nel 2005 donò numerose opere alla pinacoteca del museo Ala Ponzone.
UNA CONFERENZA SULL’ANTARTIDE Il circolo culturale AmbienteScienze ha organizzato per giovedì 6 Marzo, alle 21, presso la sede di Palazzo Cattaneo, in via degli Oscasali 3, il convegno: «Andrill - In Antartide per comprendere il riscaldamento globale». L'Antartide rappresenta un luogo privilegiato per gli studi dei cambiamenti climatici. Da una parte infatti esso costituisce il grande archivio storico dove sono registrate tutte le vicende climatiche più significative e importanti del Pianeta. Dall’altra, insieme all’Artide, è la regione più fredda e dunque più sensibile al surriscaldamento globale. Programmi di ricerca come Andrill sono estremamente importanti per comprendere la dinamica delle calotte polari e del ghiaccio marino stagionale, nonché per la verifica dei modelli matematici sull'evoluzione del clima su scala planetaria. Decifrare l‚evoluzione geologica dell'Antartide permetterà agli scienziati di ricostruirne la storia climatica e di delineare i possibili scenari futuri. Relatore sarà Davide Persico, paleontologo, ricercatore presso la Facoltà di Scienze dell'Università di Parma.
Disabilità e mondo del lavoro Il problema della disabilità è fortemente sentito dall’amministrazione comunale di Cremona, che ha indetto proprio nei giorni scorsi un bando dal titolo «Conosciamoci in Azienda», che dispone di risorse provenienti dal Fondo Regionale per l’occupazione dei disabili. Tale dispositivo ha l’obiettivo di realizzare tirocini lavorativi finalizzati all'assunzione, destinati a persone iscritte nell’elenco provinciale, presso aziende convenzionate ai sensi dell'art. 11 della Legge 68/99. In particolare il dispositivo prevede il finanziamento di 2 progetti, di cui uno da realizzarsi sull’area territoriale di competenza del Centro per l’Impiego di Crema e Soresina e uno presso quello di Cremona e Casalmaggiore. Una possibilità di avvicinare il disabile al mondo del lavoro, e quindi ad una maggiore integrazione sociale. Ogni progetto dovrà comprendere delle azioni ben definite. Innanzitutto il tutoraggio e il tirocinio del soggetto. Ogni progetto prevede la realizzazione di almeno 40 percorsi di esperienza-lavoro (tirocinio + tutoraggio). Possono partecipare al bando enti accreditati dalla Regione Lombardia nel territo-
rio della provincia di Cremona per la macrotipologia orientamento e formazione «Accreditamento dei soggetti che erogano attività di formazione e orientamento e successive modifiche e integrazioni» o per i servizi al lavoro, con esperienza pluriennale nel campo della disabilità. Le risorse a disposizione ammontano complessivamente a 187.404 euro. I progetti dovranno essere presentati entro le ore 16.45 del giorno 25 Marzo 2008. Avvicinare il disabile ad un ambiente lavorativo significa metterlo in condizione di interagire con altre persone, e in secondo luogo di prendere confidenza con un ambiente lavorativo, tappa importante per la sua crescita e il suo sviluppo.
Gastronomi americani in città The Culinary Institute of America, è un prestigioso college dove si formano giovani chef di alto livello: si tratta di ragazzi giovani tra i 20 e i 25 anni che frequentano i corsi di enogastronomia e pasticceria. L'Istituto, fondato nel 1946,
ha una sede a New York e un'altra in California, e ha programmato una trasferta in Italia, organizzando quattro tour enogastronomici di circa 20 giorni. Il gruppo toccherà anche la città di Cremona nella giornata di venerdì 29 feb-
braio visitando in mattinata la produzione artigianale di torrone di Massimo Rivoltini. Saranno poi ospiti del Comune di Cremona per una audizione di uno strumento della collezione «Gli Archi di Palazzo Comunale».
Cronaca
Venerdì 29 Febbraio 2008
Racconta un ferito «Fuori dal banco qualcuno ha accelerato troppo»
Incidenti provocati da nebbia, la Lombardia è ai primi posti di Sara Pizzorni
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E' la Lombardia, secondo l'Aci, la regione dove si registra la percentuale più alta di incidenti dovuti alla scarsa visibilità, con un 26,6% del totale degli incidenti per nebbia, così come una delle autostrade più rischiose per la presenza della nebbia è l'A21, dove la scorsa settimana si è registrato un maxitamponamento che ha visto un bilancio di sette morti. Un inferno che ha coinvolto un centinaio di veicoli e lasciato dietro di sé oltre una cinquantina di feriti. «Una delle più brutte giornate che la nostra società ricordi», ha commentato il presidente delle Autostrade Centro Padane, Augusto Galli. «Ma al di là della nebbia, ancora una volta da mettere sotto accusa sono i comportamenti scorretti degli automobilisti. Sono stati spesi 800 mila euro per la segnaletica che indica agli utenti le condizioni meteo e la viabilità, invitando a moderare la velocità, ma è tutto inutile se queste precauzioni non vengono adottate». «La nebbia», ha raccontato Paolo, di Bergamo, uno dei feriti che sono stati medicati al pronto soccorso
dell'ospedale di Cremona, «inizialmente non era fittissima e la gente andava piano. Poi si è alzata per ripresentarsi poco dopo: forse è stato proprio questo a tradire chi guidava. Qualcuno, quando ha visto la strada libera, ha accelerato nuovamente e a quel punto è successo tutto». Una strage, quella di venerdì scorso, che però si poteva evitare se la velocità dei mezzi fosse stata moderata. Questa è l'unica verità, un'ammissione che è stata fatta da tutti, ma che purtroppo è arrivata troppo tardi. Ogni anno sono centinaia le vittime di imprudenze durante la guida con nebbia, dove l'incolumità del singolo è spesso condizionata dal comportamento e dagli errori degli altri. I consigli della polizia stradale e dell'Aci sono pochi ma molto chiari: diminuire la velocità e rendersi visibili. «Quando incombe la scarsa visibilità», raccomanda la stradale, «bisogna rallentare e ricordare che il limite massimo di velocità in autostrada è di 50 Km/h se la visibilità è inferiore ai 100 metri, è utile anche aumentare la distanza di sicurezza, in quanto la scarsa visibilità ritarda la percezioni del pericolo». Intanto in questi giorni proseguono gli accertamenti degli inquirenti per cercare responsabilità nella strage e nel frat-
Aveva rubato un portafoglio all’Inps
Condannato poliziotto David G., 40 anni, poliziotto del commissariato di Lambrate, nella zona est di Milano, è stato condannato a nove mesi di reclusione e ad una multa di 300 euro. Era era accusato di aver rubato un portafoglio negli uffici dell'Inps di piazza Cadorna a Cremona. I fatti si riferiscono alla fine del settembre 2004. Quel giorno il motivo della visita di Gallo presso la sede dell'Inps era quello di proporre alla direzione dei corsi di formazione. Stava girando nei corridoi dell'istituto sprovvisto del
pass, quando era finito nell'ufficio di Mara che si era momentaneamente allontanata. L’uomo aveva preso di mira il portafoglio che si trovava nella borsa incustodita della dipendente. All'interno c’erano 25 euro. L'agente era riuscito ad appropriarsene, ma era stato notato da una guardia giurata che l'aveva fermato. In quell'occasione il 40enne aveva anche fornito false generalità. L’uomo è stato anche condannato al pagamento di 1500 euro come risarcimento danni.
Minaccia la moglie Un’immagine dell’incidente
tempo l'Ania (Associazione nazionale delle imprese assicuratrici) ha comunicato che per il maxitamponamento sull'A21, avvenuto a cavallo tra il Cremonese e il Piacentino, risulta applicabile uno speciale accordo associativo sulla liquidazione dei sinistri catastrofali. E' adottabile, perciò, un sistema che offre la possibilità ad ogni coinvolto di rivolgersi direttamente alla propria compagnia di assicurazione per ottenere il risarcimento dei danni subiti. Indipendentemente dall'accertamento delle responsabilità dell'incidente.
Bullismo tra ragazze in aula Vicendevoli accuse per furto e diffamazione E' approdata nelle aule del tribunale una vicenda che vede protagoniste due 18enni studentesse dell'Istituto Einaudi di Cremona, Maria e Paola (quelli che pubblichiamo sono nomi di fantasia), accusate, la prima di calunnia, la seconda di diffamazione. Tutto nasce al cinema quando Maria chiede a Paola il permesso di tenere le sigarette nella sua borsetta. Approfitta dell'occasione per rubarle, in due occasioni diverse, la prima nella primavera, la seconda nell'estate scorsa, il bancomat. Maria preleva una prima volta 210 euro, la seconda 250. Dopo qualche tempo, però, Paola scopre gli ammanchi e, ricordandosi l'episodio delle sigarette, chiede spiegazioni all'amica. Lei ammette le sue colpe sia al telefono che per lettera, dove scrive anche che ha cominciato a frequentare cattive compagnie. Tutto, però, sembra terminare nel migliore dei modi grazie all'intervento di una professoressa dell'Isti-
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tuto alla quale le due ragazze raccontano l'accaduto. La donna cerca di mediare tra le due e ottiene che Maria restituisca i soldi a Paola, riuscendo a chiudere la vicenda senza coinvolgere altre persone. Un giorno, però, davanti a tutta la classe, composta da 14 studentesse, Maria si alza in piedi e dice che Paola è una ladra proprio quando questa è assente. Paola, venuta a conoscenza del fatto, punta a sua volta il dito contro Maria e le due si querelano. In questi giorni in tribunale si è discussa la denuncia per diffamazione contro Maria, difesa dall'avvocato Guido Priori. Il pubblico ministero Francesco Messina ha chiesto l'archiviazione, ma la difesa si è opposta. Il giudice Pierpaolo Beluzzi si è riservato di decidere. Per il reato di calunnia, invece, le indagini sono già state chiuse. Per Maria, assistita dagli avvocati Liliana Lanzoni e Stefano Ferrari, il pm chiederà il rinvio a giudizio.
Lei chiede il divorzio, e lui punta una pistola Al posto della cena, nel piatto gli ha fatto trovare un atto di separazione. Ed è iniziata una serata da incubo, fatta di minacce di morte con la pistola e di accuse reciproche culminata con l’arrivo dei carabinieri e il conseguente iter giudiziario. Non solo in ambito civile, con la separazione dei due coniugi, ma anche in sede penale. Il marito, un 44enne residente a Pieve San Giacomo, ex guardia giurata, è stato rinviato a giudizio con l’accusa di tentata violenza privata aggravata dall’uso delle armi. Il
fatto risale al 13 febbraio del 2006: l’uomo, al culmine di una lite innescata da motivi sentimentali, ha minacciato di morte la moglie tenendo in mano un’arma. In casa, al loro arrivo, i carabinieri hanno trovato due pistole regolarmente detenute, una Smith&Wesson e una Beretta semi automatica calibro 45, entrambe cariche e pronte all’uso, custodite in un comodino non chiuso a chiave e quindi alla portata di tutti i componenti della famiglia. Il processo comincerà, il 23 aprile prossimo.
In aula una società di soccorso stradale e il conducente
Travolto dalla propria auto Era stato investito dalla sua stessa auto trasportata dal carro attrezzi che l'aveva appena agganciata per portarla a far riparare. La brutta avventura di un ingegnere cremonese residente in via Villa Glori è finita davanti al giudice di pace di Cremona con l'allora conducente del mezzo di una società di soccorso stradale convenzionata con l'Aci, sotto accusa per lesioni colpose gravi. Il 9 giugno del 2004 il residente, dirigente all'Unichema, aveva chiamato il carro attrezzi perché l'auto della moglie, una Micro Nissan, parcheggiata nel garage di via Divizioli, non si metteva in moto. Il carro attrezzi era arrivato sul posto, ma il
conducente, Bruno S., 53 anni, di Cremona, si era visto costretto a cambiare il suo mezzo con uno più piccolo in quanto non riusciva ad entrare nel garage. In seguito erano state avviate le operazioni per agganciare l'auto e portarla via. Ma ad un certo punto, in piena salita, macchina e carro attrezzi erano finiti addosso al proprietario dell'auto, che era dietro ai due mezzi per dare una mano al dipendente della ditta, facendogli luce con una torcia, visto che il locale in cui i due si trovavano era buio. La vittima si era trovata schiacciata contro il muro, riportando la frattura di sette costole, di due vertebre e contusioni varie. Qua-
ranta giorni di prognosi e una lunga riabilitazione. L'udienza è stata rinviata al 23 aprile prossimo. In quell'occasione sarà sentito l'imputato, accusato di non aver attivato tutte le misure di sicurezza previste in questi casi. Per quella data dovrebbe anche essere pronunciata la sentenza. In parallelo c'è anche una causa civile per il risarcimento dei danni che però la compagnia assicurativa dell’azienda non vuole pagare, in quando la copertura vale solo se l'incidente accade con un mezzo circolante. Il conducente, invece, stava facendo un'operazione con il carro attrezzi fermo in un luogo privato, appunto, il garage.
IL CASO
In tribunale il traffico di droga
La merce sequestrata
Condannati conducente e passeggero di un tir d’hashish fermato in via Picenengo
Sono stati condannati rispettivamente a cinque e due mesi e a cinque anni il conducente e il passeggero di un tir pieno di haschish che il 7 settembre scorso i finanzieri bloccarono in via Picenengo. In quell'occasione furono sequestrati 26 chili e otto etti di panetti. Accusati di detenzione di droga ai fini di spaccio erano i marocchini Abdeliah L., 35 anni (il conducente), e Khattabi N., 26 anni (il
passeggero), entrambi difesi dall'avvocato Abate di Brescia. L'operazione fu condotta dalla guardia di finanza di Venezia. L'haschis fu importato dal Marocco e dopo la tappa in Spagna via mare approdò al porto di Genova. La droga era destinata alle province di Venezia e Padova, la direttrice lungo la quale, nel 2006, partì l'indagine. Otto le persone arrestate, 13 quelle denunciate. La droga veniva
portata dal Marocco in Italia con container imbarcati su navi. La polizia iberica, con un blitz analogo a quello avvenuto a Picenengo, arrestò due marocchini con 90 chili di haschish, mentre le fiamme gialle veneziane bloccarono altri sei indagati con oltre 130 chili di haschish. Oltre che a Cremona, sequestri furono fatti a Lucca, San Michele al Tagliamento, in provincia di Venezia, e Genova.
Agricoltura
Venerdì 29 Febbraio 2008
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Vengono implementati nuovi strumenti d’azione, e cambia la cultura di impresa
Conoscere il Piano di sviluppo rurale
P
romossi da Coldiretti Cremona, proseguono gli incontri sul territorio volti ad illustrare i contenuti del Piano di Sviluppo Rurale 2007-
2013. L’obiettivo è offrire agli imprenditori agricoli un’informazione tempestiva e completa in merito a questo strumento che apre importanti opportunità di sviluppo per le aziende. Dopo l’avvio a Rivolta d’Adda e gli appunta-
menti già tenutisi a Cremona, Soresina e Casalmaggiore, l’intenso calendario stilato dalla Coldiretti prevede altre tappe a Crema (martedì 4 marzo, alle ore 20.30, presso l’Ufficio Zona in via del Macello, 34), Pescarolo (gio-
MERCATI - SETTIMANA DAL 22/02/2007 AL 29/02/2007 UNITA’ DI MISURA
CREMONA
MILANO
MANTOVA
MODENA
Tonn.
242,00249,00
272,00276,00
265,00270,00
--
Tonn.
223,00224,00
232,00233,50
227,00229,00
234,00235,00
Tonn.
N.q.
466,00469,00
442,00445,00
--
Tonn.
240,0-249,0 N.q.
Tonn.
141,00143,00
156,00158,00
163,00166,00
163,00164,00
Tonn.
N.q.
104,0-114,0 104,0-114,0
--
--
Tonn.
N.q.
50,00-66,00 30,00-35,00
15 kg.
2,98
2,980
2,980
2,990
SUINI lattonzoli locali
25 kg.
2,00
2,000
2,000
2,050
SUINI lattonzoli locali
30 kg.
1,70
1,700
1,700
1,790
SUINI lattonzoli locali
40 kg.
1,36
1,370
1,370
1,480
Suini da macello
156 kg.
1,175
N.q
1,380
1,132
Suini da macello
176 kg.
1,175
N.q
1,180
1,170
Suini da macello
Oltre 176
1,175
N.q
1,210
1,125
vacche fris. 1°qualità (p.v)
Kg.
1,95-2,30
Montichiari peso vivo 1,00-1,10
0,970-1,020
--
Vacche fris. 2°qualità (p.v)
Kg.
1,75-1,85
0,85-0,90
0,770-0,820
--
Manze scottone 24 mesi
Kg.
2,05-2,35
1,05-1,12
1,080-1,250
--
Kg.
N.q.
N.q.
0,950-1,250
--
(50-60Kg) pie blue belga
Kg.
3,00-4,50
4,10-4,50
4,200-4,600
--
BURRO pastoriz.
Kg.
2,00-2,05
1,95
--
--
PROVOLONE VALPADANA
Kg.
5,05-5,20
5,05-5,15
--
--
Kg.
5,30-5,50
5,25-5,45
--
--
Kg.
6,15-6,35
6,05-6,35
6,390-6,560
--
Kg.
6,25-6,40
6,55-6,90
6,880-7,030
--
Kg.
--
--
--
--
PRODOTTO FRUMENTO tenero buono mercantile
GRANOTURCO ibrido naz. 14% um.
SEMI DI SOIA nazionale
ORZO NAZ. peso spec. 55-60 peso spec. 66-68
CRUSCA alla rinfusa
FIENO maggengo agostano
PAGLIA press. rotoballe
SUINI lattonzoli locali
Vitelli Baliotti (50-60 kg) fris.
Vitelli Baliotti
252,0-261,0 245,0-250,0 265,0-270,0N.q 253,0 -259,0. 263,0-268,0
--
fino a tre mesi
PROVOLONE VALPADANA oltre tre mesi
GRANA Scelto 01 stag. 9 mesi
GRANA Scelto stag. 12-15 mesi
Latte naz. Crudo (16-30 giugno)
N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledi del mese. Questo dato, conseguentemente,va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Non è escluso che in futuro venga ripristinato il mercato settimanale. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il venerdi quello zootecnico che fa riferimento a quello di Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì, Modena il lunedì.
vedì 6 marzo, ore 20.30, presso la Sala Convegni della Cassa Padana, Piazza Garibaldi, 13) e Rivarolo del Re (martedì 11 marzo, ore 20.30, presso la Sala Civica del Teatro Comunale). Il primo incontro “cremonese”, organizzato con la regia di Giovani Impresa e Donne Impresa è stato rivolto ai giovani imprenditori agricoli e alle donne al lavoro nel settore primario con massiccia partecipazione. Compito di illustrare le misure e le opportunità del Piano è stato affidato a Paola Fraschini, responsabile delle politiche comunitarie per la Federazione di Cremona. «In attesa che la Regione Lombardia dia l’avvio alla presentazione vera e propria delle domande di adesione, abbiamo trovato utile descrivere, attraverso gli incontri e una prima pubblicazione, le disposizioni relative alle prime misure che verranno aperte. La situazione è in divenire e i nostri uffici sono impegnati a garantire agli imprenditori agricoli un continuo aggiornamento, in merito ad eventuali novità riguardanti la pubblicazione dei bandi per le misure già avviate e all’evoluzione della normativa per le altre misure che il nuovo Psr prevede per il settennato 2007-2013». Nell’incontro rivolto alle “nuove leve” della Coldiretti, Paola Fraschini ha approfondito le misure legate all’insediamento di giovani agricol-
Il pubblico ad uno degli incontri
tori, all’ammodernamento delle aziende agricole, alla diversificazione delle attività, ai pagamenti agroambientali, all’imboschimento di terreni agricoli, alla cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, ai processi e alle tecnologie nel settore agricolo, alimentare e forestale. L’incontro è stato chiuso da Aldo Bellandi, segretario di Agrifidi Cremona, che ha spiegato contenuti e utilità del business plan. «I profondi cambiamenti introdotti nella politica comunitaria e le modifiche nei finanziamenti portano le aziende agricole ad intraprendere percorsi di cambiamento produttivo ed economicogestionale. Siamo a una svolta nella cultura d’impresa. Un mercato sempre più aperto, l’esigenza di nuovi strumenti economico-finanziari si impongono con forza. Con il nuovo Piano di sviluppo rurale 2007-2013 l’eroga-
zione dei finanziamenti da parte della Regione si concretizzerà con una nuova metodologia il business plan. Esso consente all’impresa una verifica a priori della fattibilità economica, commerciale e finanziaria dell’idea imprenditoriale. Il prossimo appuntamento è a Crema. «Stiamo operando affinché tutte le imprese possano valutare il Piano e verificare la possibilità di accedervi» sottolinea Assuero Zampini, direttore della Federazione «l’ammontare degli investimenti pubblici arriva a 900 milioni di euro in sette anni, cifra che potrà essere integrata dalle novità che saranno introdotte dalla verifica dello stato di salute della Pac. L’informazione nei confronti delle imprese è iniziata con una serie di incontri e con la pubblicazione di materiale informativo. La Federazione ha costituito un team di tecnici per affiancare e consigliare le imprese».
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Venerdì 29 Febbraio 2008
Che la chiesa faccia il suo mestiere solo con quelli che ci stanno Egregio Direttore, ta montando in questo scorcio di campagna elettorale una autentica crociala cierico-fascista, a discapito della libera coscienza dei laici italiani, ostaggio delle alte gerarchie vaticane, le quali pretenderebbero imporre concetti e comportamenti dissonanti completamente dalla sensibilità attuale, in un mondo prospettato in ben diversa dimensione, rispetto al secolo scorso. L'oscurantismo dimostrato dai vescovi italiani - e dalla gerarchla ecclesiastica in generale - rimane ancorato e del tutto immobile al tempo della Santa Inquisizione: costoro vorrebbero addirittura la eliminazione delle scene di sesso nei films! Non solo, ma ostacolano persino l’applicazione della normativa sul diritto di aborto - nei casi previsti e contemplati rigidamente da una norma alquanto severa - con ciò negando alle donne (che si trovano nelle condizioni per la sua applicazione) quella facoltà decisionale che le rende unico arbitro nella scelta se accettare o meno una maternità non voluta e/o non condivisa (per stupro o analoghe circostanze). Queste pressioni psicologiche sono agghiaccianti, così come sono indebiti gli interrogatori polizieschi in anticamera operatoria (vedi Napoli, e poi ti arrestano) E' giunto il momento di dire basta a queste mostruosità ecumeniche, che con la religione non hanno niente a che fare:i l feto è sì una vita, ma non completamente formata nel senso di un essere umano, che si considera tale dal momento della nascita in poi. Che facciano pure il loro “mestiere”, ma con quelli che ci stanno. Leandro Cavaglieri
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Stampa: SEL - Società Editrice Lombarda 26100 Cremona Autorizz. del Tribunale di Cremona n° 357 del 16/05/2000
Pubblicazione associata all’Uspi (Unione Stampa Periodica Italiana)
Progetto Grafico: Gianluca Galli
Numero chiuso in tipografia: Giovedì 28 Febbraio ore 24,00
Fate qualcosa per gli alberi che vengono “uccisi” Egregio Direttore ancora una volta la città e i suoi abitanti, sia animali che umani, perderanno degli alberi, esseri viventi fondamentali nell'ecosistema, a maggior ragione quello urbano. L'abbattimento è imminente per 64 tigli in Via Cimitero e in Via San Bernardo. Ho notato che nella discussione in Giunta, si è chiesto che «si proceda prima possibile e al meglio alla ripiantumazione»; mi chiedo cosa sia una ripiantumazione effettuata al meglio... Purtroppo, quando gli alberi vengono sostituiti, lo sono con alberelli miseri che impiegheranno anni a crescere, se non si saranno seccati prima. Questi alberi sono ammalati (almeno, questa è la giustificazione...) ma invece non lo sono gli alberi che verranno uccisi (perché così è, trattandosi di esseri viventi) nel progetto di ristrutturazione di Viale Trento e Trieste, nel tratto tra l'imbocco di Corso Garibaldi e Largo Palestro. La motivazione, in questo caso, è la necessità di realizzare una pista ciclabile a fianco della strada che sarà resa a senso unico e a doppia corsia... Con tutte le zone della città (periferie comprese) che necessitano di piste ciclabili che, se realizzate, permetterebbero davvero di incrementare l'uso di questo mezzo salutare ed ecologico, si pensa di realizzarla proprio lì, dove mi sembra meno necessario o dove comunque si potrebbero lasciar vivere gli alberi, realizzare la pista e lasciare per quelle poche centinaia di metri la strada a senso unico. Non sarebbe un “dramma”, mentre è un vero peccato contro la Natura e la Vita uccidere quegli alberi. Sono stupita di non aver letto nessun intervento, nessuna presa di posizione contro questo progetto! Giulia Lodigiani
Aborto/3 Siamo stanche di essere tacciate come terroriste Egregio direttore, a margine del convegno meritoriamente organizzato dai Giovani Industriali di Cremona venerdì 22 u.s., un’azzeccata immagine/concetto del prof. Alberoni (la mondezza napoletana è la concretizzazione del degrado etico, culturale e lessicale della Campania e dell’Italia intera) mi sollecita una sua rielaborazione: ogni città, regione, nazione è il risultato della somma algebrica dei suoi valori e disvalori, in ogni settore ed in ogni espressione. L’unico mezzo che abbiamo per aumentare i valori e abbassare i disvalori è quello di ripartire dai giovani e, quindi, dalla scuola. Sono stati impiegati quarant’anni per distruggere, dobbiamo cercare di impiegare molto meno per ricostruire. Ma tra partiti e politici che vendono fumo e quelli che vendono pubblicità consumistica i cittadini coscienti sono alla ricerca, quasi disperata, di qualche volto e qualche testa a cui affidare il progetto della ricostruzione. Sette settimane per decidere: sembra un ultimatum ,
ma avanti questo passo lo può diventare. Anselmo Gusperti Pri Cremona
Bisogna tornare all’educazione per la meritocrazia Egregio direttore, leggo sul numero del 22 u/s che il Presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo, giustamente sostenendo la !meritocrazia! nella sua fugace comparsa a Cremona di alcuni giorni or sono, ha sottolineato l'importanza che anche gli imprenditori s'abbiano ad impegnare nelle scelte politiche del Paese, auspicando tra l'altro - come assai opportunamente ha rilevato Il Piccolo - che «il figlo dell'operaio non debba fare solamente l'operaio»... Il Presidente Montezemolo tuttavia non ha evidenziato che, di contro, il figlio dell'imprenditore non debba necessariamente fare l'imprenditore! Nè tanto meno il figlio di un professionista debba sempre e soltanto fare il professionista. Se così fosse (e, purtroppo con la cultura imperante, distorta dall'aver dato valore giuridico al titolo di studio, già aspramente criticato decenni or sono dal Prof. Luigi Einaudi - invece lo è, oggi più che mai!...) non avrebbe senso porre dei limiti all'immigrazione dal “terzo mondo”, perchè questo nostro Paese - per non ritrovarsi a breve come un esercito composto tutto e solo da alti ufficali - si ritroverebbe ancor più di quanto già non sia senza manodopera. Ed è questa la prospettiva in cui si dovrebbero affrontare anche tutti temi della “sicurezza”, dell'accoglienza e della scuola, della professionalità e della cultura, dell'educazione e della meritocrazia appunto. Dopo di che ben venga che il figlio dell'operaio possa diventare dirigente; ma non si dovrebbe “mettere all'indice” il figlio del dirigente che si dovesse guadagnarsi la giornata facendo l'artigiano e/o l'operaio! Perchè tutto questo non è stato detto? Luigi Bellini Unione Consumatori Cremona
Inflazione ormai alle stelle, e non si riesce ad arrivare a fine mese Egregio direttore, l’inflazione reale è quasi più di quattro volte superiore a quella ufficiale. Lo afferma l’Eurispes, dopo diversi sondaggi e accertamenti. Secondo il quale il livello attuale del costo della vita è attorno all’8 per cento contro il +1,8% indicato dall’Istat per il 2007. A gennaio, sempre secondo l’Istat, il dato è salito al 2,9%. Dal 2001-2005, afferma il presidente dell’Eurispes, «abbiamo calcolato una crescita complessiva dell'inflazione del 23,7%. Dopo una fase di stasi l'inflazione ha ripreso a crescere nel corso del 2006 e 2007 ad una media del 5% e ha registrato negli ultimi mesi del 2007 e in questi primi mesi del 2008 una nuova fiammata fino all'8%. In considerazione di questo andamento, la perdita media del potere d'acquisto tra le diverse categorie si è or-
ROBIN HOOD di Maurizio Guerrini
Difficile distinguere il Pd dal Pdl Martedi 26 febbraio Anna Finocchiaro, candidata del Partito Democratico alle elezioni regionali siciliane, nonchè presidente dei senatori del Pd, ha dichiarato «...Si dico anch'io votate i grandi partiti». La domanda le è stata rivolta su Sky Tg 24 ed era la seguente «è giusto l'appello agli elettori (cosi come ha fatto anche Berlusconi) a votare per Pd o Pdl, perchè gli altri voti sarebbero inutili e forse anche pericolosi?».Ovviamente la spiegazione di tale risposta è poi stata completata da Finocchiaro con il seguente corollario: «Occorre garantire a chi vince di poter governare senza difficoltà per cinque anni e di poter dialogare in una posizione di forza con l'opposizione». Questa è davvero una singolare concezione della democrazia: vede con fastidio un puralismo della rappresentanza e identifica il parlamento come difficoltà.Ma le dichiarazioni di Finocchiaro non si fermano qui perche sono poi state integrate dalle seguenti: «non credo alle larghe intese (e meno male), ma spero ci sia un accordo tra maggioranza e opposizione sulla razionalizzazione della spesa pubblica, sulle grandi questioni strategiche, come la riorganizzazione della sanità, la sfida ambientale, le grandi infrastrutture». Questo è in pratica il nocciolo del programma del Pd e non lo si chiama grandi intese, ma lo si definisce governare in accordo. Dove si misurano allora le differenze tra i due programmi di Veltroni e Berlusconi se non sulla destinazione e le modalità delle politiche pubbliche? Ed è la stessa Finocchiaro che il primo giorna da candidata alla poltrona di governatore della Sicilia ha polemizzato contro il progetto del ponte sullo Sretto, a proporre
mai attestata intorno al 35%». Nel 2007 l’economia sommersa in Italia è stata pari a 549 miliardi di euro. La stima è dell’Eurispes secondo il quale si tratta di «un’altra economia che va ad integrare i redditi delle famiglie». Ogni mese, secondo l’Eurispes, l’integrazione in nero del reddito familiare è pari a circa 1.330 euro. Redditi che, sottolinea il presidente Gian Maria Fara, «in seguito alla perdita del potere d'acquisto e alla forte inflazione che hanno caratterizzato l'economia italiana negli ultimi anni, si mantengono su livelli ben al di sotto della media europea e non tengono il passo con l’aumento del costo della vita» stimato dall’Eurispes all’8% tra fine 2007 e inizi 2008. Aiuti dalle famiglie per molte giovani coppie Vi sono moltissime coppie, specie quelle più giovani, «che per arrivare a fine mese si fanno ancora aiutare dalle rispettive famiglie di origine. Ma anche queste possibilità vanno oramai assottigliandosi (diminuisce la propensione al risparmio e aumenta il credito al consumo) e alle famiglie di origine non rimane altro che diventare “erogatori di servizi” per i propri figli offrendo ad esempio lavoro di cura per i nipotini ecc. In molti altri casi, invece, il marito o la moglie saranno costretti a trovare un secondo lavoro per far fronte alle esigenze familiari. Secondo i nostri calcoli il reddito delle famiglie viene integrato ogni mese con 1.330 euro in nero, necessari affinché si possano far quadrare i conti. Gli italiani insomma sono sempre più costretti ad essere stakanovisti per sopravvivere». Andrea Delindati
che nel futuro governo nazionale si proceda sulle infrastrutture in !accord! con Berlusconi? E' la stessa Finocchiaro, compagna di partito di Livia Turco, che propone di governare la sanità in “accordo” con Formigoni? E' con personaggi come l'ex ministro Lunardi che Finocchiaro vuole affrontare la “sfida ambientale”? Davvero si pensa che un voto per il partito della libertà sia un voto preferibile a un voto per la sinistra? Noi pensiamo che quelle dichiarazioni siano sbagliate e soprattutto paradossali anche in riferimento al fatto che chi le fa è candidata unitaria in Sicilia e che quindi dei voti della sinistra ha un grande bisogno per sperare di vincere. Ci sembra che ci sia un pò di confusione, una confusione che punta a non distinguere più tra destra e sinistra, ma che introduce la distinzione tra grandi partiti e piccoli partiti: cosi si uccide la politica. E’ incredibile poi che il Partito Democratico proponga candidature di molti corteggiati dal centro destra, come l'ex prefetto Serra, o che lanci la castrazione chimica, di leghista memoria, per i pedofili, inseguendo di fatto la destra su temi per i quali il centro sinistra, Pd compreso, insorse quando a proporla fu Calderoli. E' gravissimo che temi come la pedofilia irrompano nella campagna elettorale, cosi come è altrettanto grave la proposta di Veltroni di modificare, in accordo con Berlusconi nella prossima legislatura, le regole sulla par condicio, una legge che in realtà tutela la democrazia; comincia ad essere davvero difficile distinguere le posizioni del Partito Democratico da quelle del Partito del popolo della libertà. Ci auguriamo che su questo gli elettori traggano le dovute conseguenze.
Killer non è la nebbia, ma gli automobilisti incoscienti Egregio direttore, per favore, non faccia anche Lei, nel prossimo numero, un titolo con «Nebbia killer» o simili. Il maxi-tamponamento avvenuto venerdì scorso sull'autostrada A21 nei pressi di Cremona non è stato causato dalla nebbia ma dalla eccessiva velocità degli autoveicoli. Lei sa benissimo, come me, che sulle nostre autostrade, anche in caso di nebbia fittissima si corre a velocità sostenuta, solo sperando che non ci sia un ostacolo davanti perché altrimenti non si riuscirebbe mai a fermarsi in tempo. Uno degli automobilisti coinvolti ha dichiarato, candidamente, ad un giornalista che lo intervistava: «Ho visto all'ultimo momento le auto ferme davanti a me e non sono riuscito a fermarmi...». Ovviamente il giornalista non gli ha chiesto ulteriormente come mai non era riuscito a fermarsi e a quale velocità andasse, queste domande, tra persone civili, non si fanno... Non immagina le risate che mi faccio ogni volta che ascolto le notizie sul traffico alla radio, nelle giornate di nebbia: «Si ricorda inoltre agli automobilisti che, in caso di nebbia, il codice della strada prevede, in autostrada, una velocità massima di 50 km/h». Io non so se questi annunciatori si rendono conto di quello che dicono. Ha mai provato Lei, Sig. direttore a percorrere una qualsiasi delle nostre autostrade a 50 km/h con la nebbia? Non si può. Si rischia di essere tamponati ad ogni momento. Ma
anche sulla nostra cara S.S 415 «Paullese» il limite di velocità è (o sarebbe...) di 90 km/h., con tratti di 70 km/h e anche di 50 km/h. Provi, se ne ha voglia, qualche volta a percorrerne un tratto rispettando i limiti di velocità. Mi creda la colpa non è della nebbia, come non è colpa della pistola dell'edicolante che ha ucciso, per errore un suo amico, sempre nei giorni scorsi. Nessun giornale in questi casi scrive «Pistola killer». Il killer è sempre l'uomo che per ignoranza, sbadataggine, incuria, menefreghismo, egoismo, non riesce a rispettare le più elementari regole del vivere civile. Chi corre sulle autostrade, come chi detiene una pistola carica, senza le dovute precauzioni, è il killer. Giuseppe Veca
Quello che più ci sta a cuore è la sicurezza dei cittadini Egregio direttore, «Il Sole 24 Ore» ha pubblicato la classifica, relativa al 2006, dei capoluoghi in base al rapporto percentuale tra le multe accertate e le imposte locali riscosse. Ebbene, in base a questa classifica, Cremona, su 103 capoluoghi di provincia, si colloca al 66° posto, terzultima in Lombardia, dove è seguita solo da Lecco e Sondrio. Il risultato è ladimostrazione che Cremona, diversamente da quanto sostenuto da alcuni, non è certo una città dove gli agenti sono impegnati solo a rilevare infrazioni. Sottolineo inoltre che, ancora una volta come avvenuto nel caso dei tributi locali pagati dai cittadi-
Lettere & Rubriche IL VENERANDA Rilevo da «Liberazione» quotidiano vicino a Bertinotti.«Turkmenistan: alla Tv governativa,verso mezzogiorno, va in onda un Tg. Sul più bello uno scarafo nero e lucente attraversa la scrivania. Il giornalista non se ne accorge e procede nel suo lavoro. Dopo un’oretta un incaricato del Presidente della Repubblica licenzia tutti i presenti del turno dalle 9 alle 16, direttore e giornalista compresi, 30 persone. Il nome del Presidente? Kurbanguly Berdymukhamedov». Mi fa l’Adalgisa: se non si chiamasse così lo inviterei per lettera: «Venga a far le ferie a Napoli, La presentiamo al Commissario, Lei avrebbe il diritto di procedere e noi avremmo risolto il problema».
ni - quando sono pubblicate classifiche serie, fondate su dati reali, vengono smentite tutte le sterili polemiche che provocano inutili quanto inconsistenti discussioni su quanto il Comune “prende” dalle tasche dei cittadini. I dati, infatti, parlano chiaro: l'importo delle multe pro capite a Cremona è di 21,5, ben al di sotto non soltanto di quanto avviene nelle maggiori città lombarde, ma anche in realtà per alcuni aspetti simili alla nostra quali, ad esempio, Mantova, Como, Pavia e Lodi. Rispetto al 2005 vi è stata quindi una flessione del 4%, mentre per quanto riguarda la per-
centuale delle multe sulle imposte locali, questa si attesta al 4,4%, di gran lunga inferiore non solo agli altri Comuni capoluogo della Lombardia ma anche italiani. Decisamente inferiore alla media nazionale è infine l'ammontare complessivo delle multe rilevate da ogni vigile. Se l'intento dell'Amministrazione è indubbiamente quello di punire chi viola le norme (e i dati dimostrano che i cittadini sono abbastanza indisciplinati, anche se meno che altrove), l'obiettivo che più ci sta a cuore è la prevenzione, è il controllo di tutto il territorio comunale, perché i cremonesi
BREVI DAL SECOLO BREVE di Giuseppe Azzoni
UNA SINGOLARE RASSEGNA DI CULTURA DEL 1976. Veniva mostrato come attorno al “rito” del falò si fosse organizzata per una lunghissima epoca parte della vita sociale dei mesi invernali, con le serate nelle stalle in cui si trasmettevano da una generazione all’altra vecchie storie sempre eguali o vere e proprie rappresentazioni con le mascherate. Dalle ricerche su queste radici il gruppo traeva motivi di impegno sociale e culturale per ricostituire e tramandare quel patrimonio. Il centro culturale “25 aprile” presentava tutta una attività con la quale le arti figurative, il teatro, il cinema erano occasione di riflessione civile e di riaffermazione della matrice antifascista della democrazia in Italia. La rappresentazione teatrale era la modalità scelta dal “gruppo di teatro e canto popolare” di Soresina per rendere manifesta la propria attività. Era un gruppo che già si era fatto conoscere ben al di là dei confini provinciali con ricerche, pubblicazioni e rappresentazioni su tematiche quali i giochi infantili del passato nelle nostre campagne, il rito e i canti della merla, le filastrocche, le ninne nanne, le favole e le canzoni popolari di una volta. Per parte loro il gruppo di Calvatone e la lega di cultura di Piadena presentavano la comunicazione – spettacolo “I giorni cantati”, con un canovaccio che partiva dal patrimonio della cultura e della presa di coscienza del mondo contadino a fine ottocento, riportava quindi i canti proibiti contro Mussolini e la guerra dell’epoca fasci-
sta giungendo alle lotte dei lavoratori degli anni ’70. “Lavoratori e studenti” e “Pablo Neruda – FGCI” di Persico Dosimo illustravano l’allestimento da loro avviato di un archivio di storia locale operaia e contadina attraverso un prezioso lavoro di reperimento e conservazione di materiali di diverso genere. Un lavoro soprattutto di documentazione attraverso strumenti come il registratore, la macchina fotografica e la cinepresa nonché la riproduzione di immagini e documenti con teniche varie, dalla tipografia alla serigrafia. Gruppi più direttamente politici, come quello dei giovani della sezione comunista di Rivarolo Re ed il “Franco Dazieri” degli operai PCI della fabbrica “Feltrinelli”, presentavano mostre fotografiche ed altri materiali su importanti vicende sindacali e politiche del recente passato. Esaminando ad oltre trenta anni di distanza le informazioni su questa rassegna ci si rende conto dell’attività di un mondo giovanile, certamente minoritario ma di apprezzabile consistenza e qualità, impegnato prima di tutto in un lavoro volontario ed appassionato di salvaguardia e di valorizzazione di conoscenze per il quale oggi dobbiamo essere grati. In secondo luogo dedito in modo serio a produrre cultura, a confrontare esperienze del passato e problemi del presente. Un mondo giovanile che non nascondeva certo il suo essere di parte, e che lo era in modo disinteressato, generoso, rivelatosi utile per allora e per adesso.
si sentano tutelati e considerino l'agente di Polizia Municipale come un amico e non un nemico da temere. Quegli agenti che mi sento di ringraziare per gli sforzi ed i risultati positivi che ottengono sul fronte della sicurezza a tutela dei cittadini con un'opera di prossimità sempre più ampia sulle strade, nelle scuole, con gli anziani, nelle periferie e durante le centinaia di manifestazioni che animano per l'intero anno la città. Giancarlo Corada sindaco di Cremona
Nessuno riconosce l’efficienza dei piccoli tribunali Caro direttore, già nel momento in cui partiti e coalizioni si preparano ad affrontare il giudizio degli italiani e prima ancora della ufficializzazione di liste e candidati, quando ci si applica a parlare al Paese per illustrare che cosa dovrà fare la XVI Legislatura e ciò che intendono realizzare deputati e senatori in pectore, si segnalano tra le molte le carenze del sistema giudiziario e si forniscono suggerimenti. Sono all’opera sciamani in 18^, pranoterapeuti appena rifatti dal chirurgo plastico , prestigiatori di ogni sorta. Molti, nell’ambito di tematiche settoriali specialistiche, propongono, decisamente superati dai tempi, ricette a base di bismuto, assolutamente ignari delle vere , gravi malattie di cui è afflitta la Giustizia. Ecco all ‘opera gli illusionisti che, dimostrando di disconoscere realtà, studi, numeri ed esigenze del Paese, riprendono il logoro argomento dei piccoli Tribunali che dispenserebbero Giustizia inefficiente a costi altissimi. Questa volta, ancora una volta, non è un bel coniglio bianco ad essere estratto dal cilindro, ma un topo passato a miglior vita. In mille sedi il Coordinamento Nazionale degli Ordini Forensi Minori ha dimostrato, dati Istat alla mano, che la Giustizia dei piccoli Tribunali è celere ed efficiente: ben tredici tra i primi venti più veloci Tribunali italiani sono piccole sedi. In più di un’occasione abbiamo dimostrato che la produttività delle risorse umane e materiali investite nei piccoli presidi è più o meno quella delle sedi maggiori, anzi è tendenzialmente maggiore. Il recente convegno «Risorse e Giustizia. Realtà e prospettive» ha acclarato come un’incommensurabile quantità di risorse economiche ed umane è recuperabile solo che si applichi alla Giustizia la scienza dell’organizzazione, intervenendo su ogni momento del percorso, dalla acquisizione alla allocazione, dalla gestione alla verifica. Sedi e magistrati virtuosi risparmiano il 65% delle risorse mantenendo la medesima offerta di Giustizia e finalmente il Consiglio Superiore della Magistratura si decide ad affidare la dirigenza degli uffici sulla base non della anzianità ma della, presunta, managerialità. Qualcuno, assumendo che in alcune sedi il numero dei procedimenti in carico a ciascun magistrato sia inferiore alla media nazionale, vorrebbe sopprimerle senza rendersi conto che in quella media si annida la media dell’efficienza, rectius della inefficienza
della giurisdizione italiana. Senza considerare che la Giustizia di prossimità è un valore, che un presidio giudiziario efficiente è una volano di sviluppo socio economico, che una Giustizia lontana è fonte di maggiori spese per il cittadino e, di riflesso, anche per l’Erario. Così, mentre Montepulciano porta a dibattimento nel marzo 2008 fatti accaduti nel novembre 2007 (ma anche l’eccessiva velocità sarebbe una colpa secondo taluno) e Caltagirone ha un ruolo costante di circa 70 processi penali collegiali (a fronte dei 10 di qualche Ufficio più titolato), oggi qualcuno si presenta ai media additando i piccoli presidi come uno spreco da sopprimere quanto prima e qualcun altro sostiene che per l’Avvocatura il tema dei piccoli Tribunali sia un tabù che è pericoloso finanche guardare. Gli Ordini minori sono consapevoli che una verifica sulla utilità sociale di alcuni presidi potrebbe essere proficua al Paese e che su alcune tipologie di Uffici è positivo intervenire. Per questo, responsabilmente, non si sono mai sottratti al confronto, hanno organizzato numerose occasioni di dibattito , in particolare due convegni nazionali , nel 2005 e nel 2007, si sono sempre offerti alla dialettica perché non hanno mai trascurato le effettive esigenze del Paese; ma come risposta hanno sempre avuto un disarmante silenzio e finanche il diniego di accesso ai dati. Di questi temi non hanno mai fatto un tabù perché conoscono la realtà giudiziaria molto meglio di chi sta comodamente assiso a via Arenula o a palazzo Madama. Ma è di contro intollerabile che oggi, nel 2008, dopo le approfondite analisi degli ultimi tempi, qualcuno intenda ancora fare della revisione della geografia giudiziaria un totem dinanzi al quale inchinarsi e prostrarsi, ciechi e illusoriamente fiduciosi nelle sue divine facoltà. E se fosse solo fumo negli occhi? Walter Pompeo
La nostra solidarietà ai lavoratori stranieri Egregio Direttore, ai lavoratori italiani, egiziani, albanesi, tunisini, rumeni, marocchini, pachistani, peruviani, filippini, vogliamo portare la nostra voce di amicizia e solidarietà. Solidarietà quando altri vogliono portare tra di voi il cancro vile e malefico del razzismo. I recenti intervanti della guardia di finanza che, giornali e televisione, hanno presentato come la lotta dello stato al lavoro nero sono in realtà una vera e propria caccia all'uomo immigrato privo del permesso di soggiorno. Infatti sui furgoni della finanza erano imprigionati non i caporali e i padroni sfruttatori di lavoro nero, bensì delle persone che lavorano, catturate perchè prive di un pezzo di carta. Lavoratori non lasciatevi ingannare, non lasciatevi dividere; la causa dei vostri salari miseri, delle pensioni infami, di chi vi usa in nero, di chi non si preoccupa delle vostra sicurezza e salute, risiede nella volontà di rapina e di egoismo
Giuseppe Scalisi - CGIL Cremona
Bisogna ridare valore alla contrattazione Ridare valore al lavoro nella contrattazione territoriale può apparire un’affermazione di principio, ovvia, scontata per il sindacato. Meno scontata può risultare la sua realizzazione perché per troppo tempo si è riconosciuta una centralità politica all’impresa a scapito del lavoro e, parallelamente, non si è colta l’importanza della necessaria attuazione della contrattazione a livello territoriale. Il decentramento istituzionale ha spostato al livello locale nodi fondamentali delle politiche di sviluppo territoriale, di redistribuzione del reddito, di coesione sociale. Il lavoro è uno strumento fondamentale di libertà e di emancipazione. Per questo la Cgil è fortemente impegnata a rimettere al centro della politica e dell’economia la funzione sociale del lavoro. Per riaffermare il valore del lavoro e della sua qualità è fondamentale aumentare un sapere diffuso quale asse fondante per uno sviluppo di qualità del nostro sistema produttivo accompagnandolo alla consapevolezza che vanno salvaguardati i grandi beni comuni tra cui la salute, l’ambiente, l’acqua, la conoscenza considerati beni dei diritti di cittadinanza. Di conseguenza è necessario ripensare al modello di convivenza e di sviluppo e porsi tutti assieme una riflessione sull’opportunità di costruire e costituire sedi decentrate di contrattazione e concertazione. Per la Cgil gli assi portanti della contrattazione sono: 1. la piena, stabile e buona occupazione quale strumento per l’affermazione di una crescita qualitativa del sistema lavorativo; 2. più attenzione e investimento nel sapere e nella formazione; 3. un welfare di cittadinanza più inclusivo, come rete di accompagnamento delle grandi trasformazioni e riconversioni. Promuovere politiche di inclusione significa infatti agire sul ruolo dei territori, sulle priorità negli investimenti, sulla tutela dei diritti, sulle possibilità che gli stessi cittadini hanno di promuovere benessere per loro stessi e per la collettività. Le politiche di welfare sono “motore di sviluppo non una spesa , ma un investimento nel senso proprio del termine; 4. Ma se è vero che lo sviluppo del welfare non può essere considerato unicamente come un costo che pesa sulla collettività, ma, al contrario, un fattore di progresso, un volano per uno sviluppo qualitativamente nuovo, allora è necessario accompagnare il rilancio dello sviluppo economico provinciale con politiche di inclusione sociale rilanciando un sistema di welfare locale che intervenga sul rischio di un aumento di povertà, di emarginazione, di esclusione che sono l’antitesi di un reale sviluppo economico. I temi che accompagnano il fenomeno dell’immigrazione dai Paesi poveri del mondo sono ancora troppo poco evidenziati dalle nostre discussioni; eppure tutti noi valorizziamo questo fenomeno e a volte ci dimentichiamo che le persone immigrate per poter esprimere la loro potenzialità devono poter esercitare i più normali diritti di cittadinanza. E così non è; 5. ridiscutere sul ruolo di responsabilità, indirizzo,controllo e propulsione che il pubblico, anche a livello locale, è chiamato a ricoprire; Ridare centralità alla funzione del pubblico significa che nelle politiche nazionali e locali si deve assumere l’etica della responsabilità come valore di riferimento ed al tempo stesso si deve recuperare e valorizzare il ruolo del lavoro pubblico. L’attuale politica di liberalizzazione, privatizzazione e di esternalizzazione va ripensata. Troppe volte questa politica è stata finalizzata prevalentemente per fare “cassa”, non ha favorito né una generale riduzione delle tariffe o rette, né tanto meno un miglioramento della qualità del servizio offerto ai cittadini. La Pubblica Amministrazione ed in generale chi svolge una funzione pubblica deve modificare l’ottica con cui ha affrontato il costo dei servizi e imparare ad organizzare al meglio le risorse umane e materiali; 6. avviare una politica sistematica di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. L’uso del termine “persone che lavorano”, può rendere più forte la capacità di lettura dei bisogni e delle domande dei compagni di lavoro; 7. attuare uno sviluppo economico compatibile con il rispetto dell’ambiente.
dei padroni e dello stato complice. Danno la caccia all’immigrato per tenerlo ancora più sottomesso e utilizzarlo ancora meglio contro tutti gli altri lavoratori. Danno la caccia all'immigrato cercando di far credere che sia la causa dei vostri mali. Vogliono introdurre tra di voi il germe della divisione perchè hanno paura dell'unità dei lavoratori, perché sanno bene che essa può mettere in campo, con la lotta, la forza per combattere le ingiustizie che vi opprimono. No alla persecuzione della
persona che migrando dalla sua terra cerca un lavoro,una casa,una dignità. Si alla regolarizzazione dei lavoratori immigrati senza permesso di soggiorno. Si alla lotta unitaria dei lavoratori italiani e immigrati, regolari e irregolari per conquistare un salario dignitoso, per prendere a calci nel sedere i caporali ,per opporsi agli sfruttatori. Lavoratori dell'Ortomercato nella vostra lotta non siete e non sarete soli. A voi la nostra solidarietà. Fulvio di Giorgio Comitato contro il razzismo
Per le Vostre lettere scrivete a: redazione@ilpiccologiornale.it
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Salute
Venerdì 29 Febbraio 2008
GLI ORARI
PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle 18.00 in orario continuato, il sabato dalle ore 8.00 alle ore 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800 448 800, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati Dove: piano Rialzato, padiglione 5 Orario: da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 16.00 Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. • ANATOMIA PATOLOGICA: consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Dove: piano 1, corpo H (ala destra), monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Fax: 0372 405742. • RADIOLOGIA: Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Dove: piano 1, corpo H (ala destra), monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-70 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell’Asl 800 318 999. • SENOLOGIA: prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M, monoblocco ospedaliero (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l’Ufficio Informazioni nell’atrio di ingresso). Orario: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612.
Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche) Telefono: 0372 405715. Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona è comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. SERVIZIO DIETETICO valutazioni e controlli nutrizionali La prima visita si prenota al CUP. Dove: piano 4, ala sinistra monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 09.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 16.00. Telefono: le prenotazioni per il controllo nutrizionale può essere effettuata telefonicamente da lunedì a venerdì dalle 09.30 alle 15.30 ai numeri 0372 405732, 0372 405634, 0372 405631. LABORATORIO ANALISI È previsto per il prelievo l’accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all’ingresso dell’ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.00 alle 09.00. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio della terapia anticoagulante orale. È previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Centro Prelievi all’ingresso dell’ospedale. Orario: dalle ore 07.00 alle 14.00 da lunedì a venerdì (prelievi e visite specialistiche). CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Dove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10 Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante. Le prenotazioni vengono effettuate telefonando al 0372 408178 da lunedì a venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00; oppure personalmente presso la Medicina del Lavoro dalle 7.30 alle 13.00 da lunedì a sabato e il martedì pomeriggio dalle 14.00 alle 16.30. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: emotrasfusioni, autotrasfusioni, salassi,terapia marziale endovenosa Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì Rivolgersi alla segreteria del servizio negli orari sopra indicati, muniti della relativa impegnativa al fine di stabilire un appuntamento, in base alle necessità del paziente. GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle ore 13.00 alle ore 14.30.
FISIOTERAPIA Esclusa la visita specialistica che si prenota presso il CUP-Cassa, le prenotazioni vanno effettuate di persona. Dove: piano 1, corpo C (ala sinistra), monoblocco ospedaliero. Orario: lunedì dalle 08.00 alle 14.00; da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00. Tel: 0372 405346 per informazioni.
MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200.
RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l’Ufficio Informazioni nell’atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario:da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485.
PSICOLOGIA Dove: piano Rialzato, ala sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409.
MEDICINA DEL LAVORO Allergologia per sospetti professionali Dove: piano Terra, padiglione 10 Da lunedì a venerdì, da 9.30 alle 13.00. Negli stessi orari è possibile prenotare al numero 0372 408178.
MEDICINA GENERALE E ONCOLOGIA MEDICA Dove: piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248
• MEDICINA DEL LAVORO: visite specialistiche di medicina del lavoro Dove: piano Terra, padiglione 10 Da lunedì a venerdì, dalle 8.00 alle 17.00. Negli stessi orari è possibile prenotare al numero 0372 405777.
TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare l o stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.
CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero.
Il progetto dell’ospedale di Cremona ha vinto una selezione a livello nazionale
Un’oncologia più umana di Laura Bosio
U
n ospedale più umano, più vicino e attento ai pazienti, non solo dal punto di vista della cura, ma anche sotto tutti i possibili aspetti psicologici ed emotivi del paziente stesso. Un nuovo modo di “essere ospedale”, in sostanza, dove al centro stanno tutte le esigenze del paziente. Questo il sogno che diventa realtà, per Rodolfo Passalacqua, primario di oncologia, che con il suo progetto ha vinto una selezione nazionale, gareggiando con numerosissimi altri progetti, dopo aver passato le selezioni regionali. «Per noi è un grande vanto il fatto che una struttura periferica come la nostra sia stata classificata al primo posto, proponendo un progetto di umanizzazione delle cure oncologiche» ha dichiarato il direttore generale dell’Azienda ospedaliera, Piergiorgio Spaggiari. «Un progetto che avrà una valenza nazionale». Cremona sarà dunque capofila in un progetto che, se tutto andrà bene, sarà diffuso su tutto il territorio nazionale. «Ci occupiamo da anni di problemi relativi al rapporto col malato e con i suoi familiari» ha spiegato Passalacqua. «E
Da sinistra Ida Beretta, Camillo Rossi, Piergiorgio Spaggiari e Rodolfo Passalacqua
finalmente è stata firmata una convenzione con la Regione Lombardia per sottoscrivere il progetto e farlo partire. Verranno erogati 540mila euro dallo Stato, altri 100mila dalla Regione, e ulteriori 40mila da privati. Una somma notevole, che servirà per assumere, innanzitutto, dei giovani ricercatori, presumibilmente tre, per la durata di tre anni, che lavoreranno su questo tema».
Rapporto col malato e i familiari Cosa significa il termine “umanizzazione”? «Indica la capacitò di un equipe di rispondere ai bisogni non sanitari del paziente. Si tratta di aiutarli psicologicamente ad affrontare la malat-
tia». Da dove deriva questa necessità? «Basta guardare alcuni dati. Sei malati di tumore su 10 soffrono di ansia e depressione, e per uno su tre si tratta di forme gravi. E questo incide sulla capacità dei malati di affrontare le cure a cui verranno sottoposti. Uno degli aspetti che determina stati ansiosi e depressivi è la carenza di informazione e si comunicazione tra personale sanitario e paziente. In più è necessario fornire un supporto psicosociale, con volontari e assistenza a domicilio». Chi prenderà parte a questa iniziativa? «Al progetto parteciperanno 40 reparti di oncologia e 4 istituti di ricerca tumori, distribuiti su tutto il territorio nazionale». In che modo verrà messo in pratica il progetto? «Quello che serve è un vero e proprio cambiamento culturale all’interno della struttura ospe-
daliera. Dovrà cambiare il metodo di lavoro, ma soprattutto il percorso del paziente all’interno della struttura ospedaliera. E’ necessario che i medici prestino grande attenzione e partecipazione, arrivando a creare con il paziente un rapporto di un certo tipo. A questo proposito verranno organizzati numerosi corsi di aggiornamento e approfondimento per il personale sanitario, in modo che entri nell’ottica di questo nuovo modo di lavorare». Come mai si è scelto di portare questa iniziativa al reparto di oncologia? «Perché è l’ambiente in cui i pazienti devono subire il maggior impatto psicologico. Sanno di avere una malattia difficile da combattere. Ma speriamo, prima o poi, di riuscire ad estendere questo modo di operare anche ad altri reparti». Spaggiari ha annunciato che il progetto sarà presentato alla stampa nazionale, a fine marzo.
CORSO
Insieme per smettere di fumare Il Sert ripropone un percorso di auto-mutuo-aiuto per tutti coloro che intendono smettere di fumare, un’esperienza che è ormai consolidata e valida. Il cambiamento del proprio stile di vita si può raggiungere attraverso il confronto con gli altri sui problemi che insorgono nel mantenere l’astinenza da fumo, con la solidarietà e con la possibili-
tà di riflettere attraverso le diverse esperienze personali. In un clima di continuo scambio e confronto reciproco si individueranno le strategie ed i metodi più adeguati per gestire meglio le difficoltà del cambiamento del comportamento. Verranno inoltre proposte tecniche di autocontrollo, di rilassamento e di educazione alimentare.
E‚ prevista inizialmente una fase intensiva di 4 incontri consecutivi, a partire da lunedì 10 marzo (dalle 20.30 alle 22) per proseguire martedì 11, mercoledì 12, giovedì 13 marzo 2008. Poi si passerà alla fase del consolidamento: lunedì 17 marzo, mercoledì 19 marzo, mercoledì 26 marzo, venerdi 28 marzo 2008, sempre con lo stesso orario.
Speciale
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Residenze protette per anziani a 30 euro al giorno tutto compreso Un’alternativa pensata per la serenità degli anziani e la tranquillità dei loro familiari. Un modo nuovo per vivere la terza età in sicurezza: in casa propria ma assistiti da un centro sanitario. Il nuovo centro residen-
zone comuni, realizzate per favorire la socializzazione tra gli ospiti, in un ambiente accogliente e sereno. Il graziosissimo centro residenziale si compone di 16 unità abitative per gli ospiti e di una unità abitativa di servizio.
Non più casa di riposo ma abitazione protetta ziale per anziani «Il Chiostro» è stato realizzato a Cingia de’ Botti, a 18 km. da Cremona.
Dispone inoltre di una sala comune, di ben 300 metri quadrati di portici e logge coperte, di 2mila mq. di
stissima gamma di servizi. La retta comprende: l’affitto dell’unità abitativa arredata, le spese di gestione dell’alloggio (acqua, energia elettrica, riscaldamento, smaltimento rifiuti, manutenzioni), le spese condominiali (sala comune, pulizie, ascensore, illuminazione comune, manutenzione giardini, ecc.), l’utilizzo di tutte le strutture comuni, il servizio di pronto intervento 24 ore su 24 per l’assistenza d’urgenza da parte dell’adiacente struttura sanitaria, il servizio bisettimanale di pulizia dell’alloggio, il servizio di consegna a domicilio di alimentari e medicinali, pasti a domicilio
L’ingresso al residence
La sicurezza in casa, assistiti da un centro sanitario specializzato
Il cortile interno
L’edificio sorge a ridosso del Centro Sanitario «Elisabetta Germani», che dispone di una capacità ricettiva di oltre 300 posti letto. La struttura è gestita in forma privata, con la collaborazione e l’assistenza dell’adiacente Centro Sanitario. E’ destinata a quelle persone anziane, totalmente o parzialmente autosufficienti che intendono vivere ancora in casa propria, ma sempre assistiti da una struttura sanitaria. Il “Residence” si configura come una vera e propria casa-albergo, dove le unità abitative sono state pensate per garantire agli ospiti autonomia, riservatezza, conforto e sicurezza. Un luogo in cui gli anziani possono vivere la loro vita come se si trovassero a casa propria, ma con una continua assistenza. Si tratta di appartamenti spaziosi, capaci di ospitare comodamente 2 persone, con a disposizione ampie
giardini e di un parcheggio per 20 autovetture. Il nuovo edificio rappresenta il primo lotto di un più ampio intervento futuro che, su un’area di oltre 8mila mq., vedrà la costruzione di altri 2 edifici, con strutture collettive per lo svago e la socializzazione, inserite nel verde, in un ambiente tranquillo e riservato. La nuova casa albergo dispone inoltre di una va-
La pianta dell’alloggio
cucinati direttamente dal vicino ospedale. Il costo per questi servizi è di soli 30 euro al giorno (43 euro se l’unità abitativa viene utilizzata da una sola persona). Nel caso in cui l’ospite non intenda utilizzare il servizio pasti la retta diminuirà ulteriormente, fino ad un costo di 17 euro al giorno (30 euro se l’unità abitativa è utilizzata da una sola per-
Ecco come si presenta il residence
sona). Sono inoltre a disposizione degli ospiti numerosissimi servizi facoltativi: servi-
zio di lavanderia, di pulizia della persona, di assistenza infermieristica, di assistenza sociale; prestazioni ambulatoriali, sanitarie e riabilitative; centro diurno gestito dal Centro Sanitario. Gli alloggi dal canto loro sono davvero spaziosi: comprendono un ampio locale di soggiorno, con angolo cucina, ripostiglio e lavanderia. C’è poi una camera da letto per uno o due posti letto, il bagno completamente attrezzato per l’utilizzo da parte di persone disabili, un portico o un balcone privato. L’unità abitativa viene messa a disposizione completamente arredata, fatta eccezione per il letto e il sa-
lotto, per consentire la personalizzazione della casa da parte degli ospiti. Ogni abitazione dispone di 4 pulsanti di allarme collegati all’adiacente ospedale, per le eventuali richieste di pronto intervento. Sembra proprio che sussistano tutti i presupposti per garantire agli anziani un soggiorno sereno, in casa propria, in un bellissimo “residence” con la protezione continua di una vera struttura sanitaria. Chi fosse interessato per sé o per i propri cari può rivolgersi alla Società di Gestione. IL NIDO S.R.L. Via Gerolamo da Cremona,1 Cremona - Tel 0372. 24430 e-mail: fquaren@tin.it
C ultura&S pettacoli
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Al Ponchielli City:zen, lo spettacolo di Shobana Jeyasingh
India ed Inghilterra volteggiano sul palco di Silvia Galli
L
a pluripremiata coreografa Shobana Jeyasingh, ispirata dai viaggi in Giappone e Cina e dalle collaborazioni del 2006 ad Hong Kong, ritorna con un nuovo lavoro, che celebra il ventesimo anniversario della Shobana Jeyasing Dance Company. E lo presenterà al Ponchielli martedi 4 marzo, ore 20.30 in prima italiana. «City:zen», realizzato insieme ai migliori ballerini della sua compagnia internazionale (India, Usa, Spagna, Uk), descrive la velocità e l’energia della vita urbana nel XXI secolo, mostrando le contraddizioni tra il caos cittadino e il nostro distacco emotivo. City:zen è una nuova ed eccezionale collaborazione, che vede la Jeyasingh lavorare con le musiche originali di Orlando Gough. Il celebre light designer giapponese Shizuka Hariu crea un disegno luci evocativo, che enfatizza l’atmosfera urbana. Il vocabolario dei movimenti è influenzato dal Tai Chi e le
proiezioni che fanno da sfondo sono ispirate all’universo zen. In «Exit no exit», le cui musiche sono state commissionate al compositore inglese Michael Nyman, l’energia esplosiva dei balleri-
Un momento del balletto City:zen
ni e i colori saturi del video di Nichola Bruce si mescolano a creare una danza ricca e intensa. «L’unico stile di danza su cui mi sono formata è il Bn»ì spiega Shobana Jeyasingh «quindi è naturale che sia alla base dei miei lavori. Come tutti i tipi di formazione, è una base potente, ma all’occhio profano può essere invisibile. L’elemento principale che conservo dal Bn è il classicismo,
che si esprime attraverso la schiena dritta, il torso eretto e il portamento formale. Questo è spesso il mio punto di partenza, e anche quando decido di sovvertirlo, tutto parte da questi principi. La “retorica” della danza è quel che la maggior parte della gente registra come indiano: i gesti delle mani (che riguardano più la schiena e le braccia che le dita), i movimenti del collo, i piedi che percuotono. Questi principi sono senz’altro inseriti nella danza, spesso contrapposti ad altri elementi non così “indiani”. Allo stesso modo, se la coreografia non si basa sul Bn, cerco d’inserirlo in strutture che non sono di origine indiana. Il mio scopo è di creare un tipo di movimento che esprima me stessa e le mie origini indiane. Un movimento la cui origine culturale sia sfuggente quanto
basta per disorientare lo spettatore. Un esercizio tipico in studio è quello di scegliere alcune sequenze di chiara derivazione Bn e poi manipolarle, a volte fino a renderle irriconoscibili e altre volte fermandosi molto prima. Il punto in cui ci si ferma dipende dall’estetica e dalla concezione che si celano dietro a ogni singola coreografia». Grazie alla volontà di rischiare e sperimentare movimenti complessi e imprevedibili, si è affermata come una delle coreografe più stimolanti e innovative del panorama britannico. La Jeyasingh ha creato un linguaggio unico, con il quale esprime la sua particolare identità britannico/indiana. Il punto di partenza da cui muove la sua esplorazione è la forma di danza classica indiana Bharata Natyam, per arrivare a creare un’opera provocatoria, che si pone come una sfida ad una visione limitata e chiusa dei confini culturali. Nativa di Madras e ora residente a Londra, Shobana Jeyasingh dirige la Shobana Jeyasingh Dance Company dal 1988.
TEATRO PONCHIELLI/1
Esplorare il mondo attraverso i sensi In scena «Gigi» di Moretti e Cazzola Continuano al Ponchielli gli spettacoli per i più piccoli: venerdì 7 marzo alle 10 e alle 14,30 il «Teatro all’improvviso» presenterà «Gigi» di Dario Moretti e Cristina Cazzola. La storia di Gigi è una metafora semplice e accessibile anche ai bambini più piccoli, per conoscere ed esplorare il mondo attraverso i sensi e gli elementi. Gigi, il Troll svedese, nato dalle dita colorate di Dario Moretti, continua le sue avventure utilizzando la vista, l'udito, il tatto, l'olfatto e il gusto, ma in più dovrà immedesimarsi nell'acqua, nella terra e nel fuoco, per riuscire finalmente a crescere. Lo spettacolo sfrutta la semplicità della storia per raccontare attraverso il linguaggio della danza e dell'illustrazione, un viaggio che apparentemente è fantastico, ma che in realtà è
molto vicino all'esperienza percettiva e sensoriale che quotidianamente il bambino vive. Una realtà che è un flusso di immagini, gesti e suoni che attraversano il bambino e lo fanno crescere. Il testo si basa sulla storia di Gigi Troll, riscritta e ridisegnata per una nuova edizione Franco Panini Ragazzi; racconta del viaggio di un folletto, che parte alla ricerca di una pozione magica. Distinguere la medicina giusta è difficile, ma un mago aiuta Gigi trasformandolo in un animale diverso ogni volta che assaggia la pozione sbagliata. Mangiare o quantomeno assaggiare è il primo modo che abbiamo di conoscere il mondo. Ma una volta scoperto il mondo occorre anche relazionarsi ed è per questo che Gigi dovrà cercare una compagna.
TEATRO PONCHIELLI/2
Lungometraggio in omaggio a Callas Un appuntamento per la Grande età
Delirio per D’Alessio zine agli ultracinquantenni seduti in platea. E il Ponchielli per una sera ha lasciato da parte quel rigore che caratterizza i concerti non solo di musica classica, ma anche di musica leggeGigi D’alessio sul palco del Ponchielli di Cremona ra, per dare spazio alla popolarità. Telecamere che Ponchielli sold out, esaurito: Gigi uscivano dai borsoni, macchine fotograD’Alessio ha sbancato anche a Cremona. fiche, telefonini che registravano tutto il Il cantante partenopeo è l’eroe genuino concerto. Mai nessuno dell’organizzache riempie i teatri. Amandolo o no, zione si è azzardato ad intervenire per apprezzandolo o no, essendo o no suoi “rimproverare” i suoi fans. L’interazione fan, tutti, e dico tutti, fa sentire partecipi con il pubblico la si è vista subito. Il candella sua stessa musica. Lo si è visto in tante, accompagnato dalla compagna occasione del suo concerto, che ha susciAnna Tatangelo, che è rimasta dietro le tato molte emozioni, ha saputo comquinte, ha subito presentato la formula muovere con le parole e la musica un del suo concerto, che davvero si trasforpubblico molto eterogeneo, dalle ragazma ogni sera in uno spettacolo unico
perché il pubblico ne decide le sorti, richiedendo le canzoni del cantautore napoletano. C’è il momento dell’amore, della napoletaneità, del pop, della ballad, del ricordo dei suoi maestri, Merola, Carosone e Nunzio Gallo, di recente scomparso. E le lacrime delle sue fans non si fanno attendere, quando dedica ad una ragazzina, che ha aspettato a farsi operare per venire a vedere il concerto, le sue canzoni strappacuore. E poi c’è il momento in cui il Ponchielli si trasforma in una vera e propria discoteca, con tutta quella serie di canzoni che richiamano i ritmi latino americano e anche dal palco della direzione ballano e cantano tutti. E’ il “Made in Italy” o meglio il “Made in Napoli” che l’ha reso protagonista non solo in Italia, ma anche all’estero, dove ha consolidato la sua fama. sg
Il Teatro Ponchielli rende omaggio, venerdi 14 marzo, ore 15, a Maria Callas con «Callas Assoluta la vita di Maria Callas», nell’ambito della rassegna dedicata alla grande età. Il lungometraggio presentato all’ultimo Festival del cinema di Venezia ripercorre, la vita del più grande soprano del Novecento. L’ingresso è libero, ma sarà necessario munirsi di biglietto di invito. La distribuzione dei posti sarà effettuata da lunedi 3 marzo dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 16.30 alle 19.30 alla biglietteria del Teatro. Presentato in prima assoluta all’ultimo Festival di Venezia, «Callas assoluta» ri-
percorre, a trent’anni dalla morte, la vita del più grande soprano del Novecento. Prendendo le mosse da una tournée di concerti e dall’avvio del legame con Aristotele Onassis, il lungometraggio (97 minuti) documenta le fasi salienti del percorso umano e artistico della “Divina” presentando quattro scenari: la New York degli anni Trenta, Atene sotto l’occupazione, l’Italia musicale negli anni Cinquanta, Parigi negli anni Settanta. Il ritratto mostra i trionfi artistici e la passione esistenziale della Callas, attraverso materiali originali e testimonianze di persone a lei molto vicine.
Cultura
Venerdì 29 Febbraio 2008
SFOGLIANDO a cura di Edizione Nuovi Autori
«Così sei entrato nella mia vita» «Così sei entrato nella mia vita», di Alba Vannini Viglienghi, è una storia sotto forma di diario, risalente all'estate del 1956 e ricopre un arco temporale che testimonia con il Natale dello stesso anno. E' una commossa e struggente testimonianza d'amore dell'autrice in memoria di Silvio, il marito tragicamente scomparso a causa di un incidente in moto. Silvio era un uomo giovane, pieno di energie, legatissimo alla moglie e ai loro tre bambini. Questo grande amore e una Fede profonda aiutano Alba a non lasciarsi travolgere dal dolore e a capire che la morte non è “la fine di tutto”, perché un filo invisibile continua a legarla a Silvio e le permette di trasmettere questo affetto ai propri figli. Così sei entrato nella mia vita é la dimostrazione che una persona tanto amata, per chi sopravvive, non muore mai: Silvio guida e sostiene Alba e i propri ragazzi in ogni momento.
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Se la matematica è anche un gioco
In un libro si parla di endometrosi Veronica Prampolini è l’autrice del libro «Canto XXXV - Inferno. Donne affette da Endometriosi», che sarà presentato lunedì 3 marzo alle 17 presso la libreria La Feltrinelli (in Corso Mazzini 20 a Cremona). Durante l’incontro verrà affrontato un argomento complesso e controverso, ovvero «Endometriosi ed alimentazione». Cibi ricchi di grassi, zuccheri e conservanti… Questi alimenti possono favorire l’insorgere dell’endometriosi o peggiorare la qualità di vita di una donna affetta dalla patologia? L’endometriosi è una malattia complessa, cronica e benigna che colpisce in Italia circa 3 milioni di donne in età fertile. Veronica racconta nel libro la sua battaglia contro l’endometriosi, gli interventi subiti, le difficoltà incontrate per il riconoscimento della sua malattia, l’impatto sulla vita di coppia e sulla vita sociale e lavorativa, il desiderio di poter, nonostante la malattia, avere un bambino e la sua ricerca attraverso la procreazione assistita.
C
affé Letterario di Crema e Istituto L.Pacioli alleati nel tentativo di dimostrare che la matematica può essere divertente, l'ingrediente di base per mettere in scena entusiasmanti e stupefacenti giochi di prestigio senza illusioni ma dal sicuro effetto: martedì 4 marzo, il giocologo romano Ennio Peres, sarà il protagonista della serata «Matemagica» nell'aula magna del Pacioli (via Delle Grazie 6, a Crema, con inizio alle 20.45 e ingresso libero). Con la complicità del collega milanese Aldo Spinelli, non si limiterà a presentare il suo libro cult «Giochi matematici. Trucchi, formule e magie per capire la matematica», ripubblicato proprie in queste settimane come copia esatta del testo uscito vent'anni fa e ancora oggi assai consultato dagli appassionati di giochi, ma coinvolgerà il pubblico presente trasformando i lettori in tanti aspiranti 'maghi' dei numeri. Si annuncia dunque una serata in cui protagonista è anche il pubblico. Quello di Peres è il primo manuale di magia matematica: trucchi, formule e sortilegi per giocare con una materia che fa meraviglia e non più paura. Corredati da illustrazioni, tutti i giochi sono presentati in una prima parte del libro, dove l'autore guida il 'mago' a svolgerli passo dopo pas-
so. Nella seconda parte sono fornite le spiegazioni del loro funzionamento: qui apprendiamo quali sono i principi matematici che stanno alla base di ciascun trucco. Peres è un enigmista italiano, ma più esattamente ha ideato per sé la definizione di “giocologo”, termine poi diventato di tendenza. Vive fin dalla nascita a Roma. Laureato in matematica, è stato professore di matematica ed informatica prima di iniziare ad operare per la diffusione del giocare con “lettere e cifre”. Ex professore di Matematica e di Informatica, dalla fine degli anni ‚70 si prodiga per la diffusione dei giochi della mente, ovvero di quell‚ampia categoria di passatempi che hanno la proprietà di stimolare alcune fondamentali attitudini del cervello umano. Nel 1998 ha ricevuto il prestigioso «Premio Gradara Ludens» come Personaggio extraludico dell’anno.
LO SPAZIO DELL’ARTE
A Soresina l’esposizione antologica di Antonio Biasini
L
e sale del Podestà di Soresina ospitano l'attesissima antologica di Antonio Biasini. L'esposizione, curata, come il catalogo, da Giuseppe Zumbolo,
è intitolata «Un artista con tutte le carte in regola», comprende opere eseguite dal 1956 al 1982. La presentazione delle opere è stata affidata allo studioso d'arte Simone Fappanni, con lettura di testi poetici ispirati ai principali temi
affrontati dall'artista, curata dalla Compagnia Teatro Enzo Chiroli. Nato a Massa Carrara il 18 aprile 1939, Biasini giunge da giovanissimo a Soresina, dove frequenta il maestro Leone Lodi e un altro illustre artista, An-
drea Inzani. Ha preso parte a importanti rassegne espositive a Crema, Cremona, Cuneo e Saint Vincent. E’ prematuramente scomparso a soli 44 anni, il 20 novembre 1983. «Antonio Biasini, l'artista che è sempre vissuto in un suo
mondo staccato, impossibile, fuori dalla realtà, senza compromessi con il contingente, in un delirio artistico dove le cellule cerebrali vengono portate all’eccesso» scrive Fappanni. «Vero, grande artista, fra i migliori della fer-
«Traslazioni» in mostra a Castelleone Si inaugura il primo marzo alle 18.18, presso lo pazio espositivo di via Quartiere 3 a Castelleone, la mostra «Traslazioni», opere pittoriche di Roberto Marchesini. Artista autodidatta di origine cremasca (nato a Crema il 02 gennaio del 1964), si trasferisce a Lecco all’età di 26 anni dove frequenta vari laboratori di pittura (quali corso di nudo tenuto da Angelo Bellini).
Per diversi anni, attratto dalla musica, affianca all’attività pittorica quella musicale che ne influenza fortemente i caratteri. Nel 1999 affascinato dalle opere di Burri inizia ad avvicinarsi a forme artistiche polimateriche utilizzando materiali diversi quali sacchi di iuta, carta da parati, ferro, legno… Nel 1999 partecipa ad un’estemporanea ad Annone Brianza. Dopo un viaggio in Oriente fo-
calizza parte del suo lavoro sui simbolismi etnici che nel tempo si trasformano sino a raccontare l’attualità tramite un linguaggio sempre meno figurativo raggiungendo quelle che sono le sue opere attuali caratterizzate dalla tecnica del “dripping”. Dal 1994 ad oggi espone in vari locali del Lecchese e della Brianza. La mostra resterà aperta domenica 2 marzo (11-13), sabato 8
(16-19), domenica 9 (19-19), sabato 15 (16-19), domenica 16 (11-13). Nei giorni di chiusura è possibile visitare lo spazio su prenotazione.
tile terra cremonese; ma non solo pittore: era il simbolo dell’arte, intesa come professionalità esclusiva ed essenziale, quindi arte dei poveri, perchè lui visse povero. L'abbiamo visto spezzare di fronte al possibile acquirente diversi suoi quadri, perchè non accettava, la legge di “mercato”. Piuttosto... regalava. Un'esistenza, la sua, veramente spesa per l'arte, per i suoi “fogli”, come Antonio amava definirli, prediligendoli alla tela, come la macchia di caffè al colore (l’olio, diceva, è buono per l’insalata. Eppure quanto sono belli i suoi “oli”). Eccelleva nel disegno ed aveva un' inconfondibile sensibilità nell'uso della tavolozza: segni forti ed essenziali, fatti con la semplicità e la follia dell' ultimo bohèmien». Giulio Zignani
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Cultura
Venerdì 29 Febbraio 2008
Una serata all’insegna di Haydn Chiara Muti reciterà alcuni brani, poi via libera alla musica con il Quartetto di Cremona di Silvia Galli
S
erata straordinaria in Cattedrale, venerdi 29 febbraio (ore 21) per la stagione concertistica del Teatro A. Ponchielli: il Quartetto di Cremona eseguirà «Die Sieben letzen Worte unseres Erlösers am Kreuze» (Le sette ultime parole del nostro Redentore sulla croce) di Frans Joseph Haydn commentate da brani tratti da «Conversazione con la morte di Giovanni Testori» recitati da Chiara Muti. L’ingresso alla Cattedrale sarà libero, ma gli abbonati alla stagione concertistica avranno il posto riservato in via preferenziale. Un commento strumentale alle parole di Cristo in croce così come riportate dai Vangeli di Marco, Luca e Giovanni: un’introduzione
e sette sonate, cui si aggiunge il terremoto finale, quello che ha scosso la terra al momento della morte di Gesù e che è testimoniato dal Vangelo di Matteo. E’ questa la singolare impresa compiuta da Franz Joseph Haydn, che nel 1785 ha composto Le sette ultime parole del Redentore sulla croce per orchestra, elaborandone meno di due anni dopo una versione per quartetto d’archi. L’opera sarà presentata, in quest’ultima versione, nel corso di una serata straordinaria della stagione concertistica del Teatro A. Ponchielli, venerdi 29 febbraio alle 21 in Cattedrale. Ad interpretarla sarà il Quartetto di Cremona, giovane ensemble genovese che ha scelto il proprio nome come omaggio alla città della liuteria e che si è laureato al concorso per quar-
Il Quartetto di Cremona
tetti d’archi promosso dalla Fondazione Stradivari di Cremona. Il Quartetto di Cremona, che si è già esibito con successo al Ponchielli è formato dai violinisti Cristiano Gualco e Paolo Andreoli, dal violista Si-
mone Gramaglia e dal violoncellista Giovanni Scaglione. All’opera musicale di Haydn sarà accostato un testo poetico del secondo Novecento, di grande impatto emotivo: Chiara Muti, infatti, reciterà, a commen-
to delle Sette parole, brani tratti da Conversazione con la morte di Giovanni Testori, il monologo che il poeta milanese ha composto nel 1977 in occasione della scomparsa della madre. L’accesso alla Cattedrale è
libero e gratuito, ma è regolato da alcune indicazioni. Le porte della Cattedrale saranno aperte alle ore 20.30. Il concerto avrà inizio alle 21. Agli abbonati alla stagione concertistica sarà riservata la prima parte della navata centrale. Gli abbonati potranno accedere alla Cattedrale dagli ingressi dei transetti (da largo Boccaccino e da piazza S. Antonio Maria Zaccaria), esibendo la tessera di abbonamento. L’accesso alla Cattedrale per i non abbonati sarà possibile dai due ingressi di piazza del Comune. Ai non abbonati saranno riservati i posti di fondo della navata centrale, quelli delle navate laterali e dei transetti. L’accesso alla Cattedrale sarà possibile finché ci saranno posti disponibili. Il diritto ai posti riservati per gli abbonati decade alle 20.50.
Appuntamenti a Cremona e dintorni... ARTE & CULTURA
Fino al 29 febbraio 08 CREMONA MOSTRA PIAZZA MARCONI: UN LIBRO APERTO La storia, l'arte, il futuro: mostra curata da Lynn Pitcher. Palazzo Comunale - sala Alabardieri. Orario: dal lunedì al sabato 9-180; domenica 10-18. Fino al 9 marzo 08 CREMONA MOSTRA PERSPECTIVA ARTIFICIALIS Mostra di modelli sulla prospettiva e sulla geometria delle proiezioni. Museo Civico Ala Ponzone - via U Dati, 4. Orario: dal martedì al sabato 918; domenica 10-18; lunedì chiuso. Costo: 5 euro. Fino al 9 marzo 08 CREMONA MOSTRA TERRA CIELO E OLTRE Sculture 1999-2006, di Maria Giuseppina Marjni - promossa da Provincia di Cremona, con il patrocinio di Regione Lombardia. Centro Culturale San Vitale - piazza Sant'Angelo, 1. Orario: 9-13 e 15-19. Fino al 15 marzo 08 CREMONA MOSTRA DINOSAURI Una nuova grande mostra organizzata ad Apic Cremona e Natural History Museum di Londra CremonaFiere - loc Cà de' Somenzi. Orario: dal lunedì al giovedì 9- 21;
venerdì e sabato 9-23; domenica e festivi 10-21. Costo: 8 euro - gratuito per bambini fino ai 5 anni compiuti, accompagnatori di scolaresche e di comitive di almeno 15 persone, giornalisti con tessera. Fino al 27 aprile 08 CREMONA MOSTRA GLI SVASSI Fotografie di Antonio Barisani e Giacomo Piccolo - a cura del Sistema Museale della città di Cremona e International Inner Wheel Club di Cremona. Museo Civico di Storia Naturale Parco del Vecchio Passeggio. Orario: dal martedì alla domenica 9 - 13 (chiuso il lunedì). Fino al 24 marzo 08 CREMONA MOSTRA ELENA MEZZADRA - L'OPERA INCISA 1969-2007 Mostra personale - inaugurazione il 23/02 alle 17. Museo Diotti - via Formis, 17. Orario: martedì e giovedì 9-12,30 e 14-16 ; mercoledì e venerdì 912,30 - sabato, domenica e festivi 15-19. 1 marzo 08 CREMONA INCONTRO LA PRATICA APISTICA E I PRODOTTI DELL'ALVEARE I prodotti dell'alveare: miele, polline, pappa reale, cera, propoli, e veleno; con Esterina Mariotti, apicoltore esperto e Presidente degli apicoltori cremonesi. Istituto Stanga - aula Magna - via Milano, 24. Orario: ore 8.30. 3 marzo 08 CREMONA INCONTRO CANTO XXXV - INFERNO - DONNE AFFETTE DA ENDOMETRIOSI Presentazione del libro di Veronica Prampolini, per condividere esperienze e stati d'animo. Libreria Feltrinelli - cso Mazzini, 20. Orario: ore 17.
4 marzo 08 CREMA INCONTRO CAFFÈ LETTERARIO 2008 «La matematica che gran gioco di prestigio» - in scena il mago dei numeri Ennio Peres con la complicità di Aldo Spinelli e la partecipazione attiva del pubblico. Istituto Pacioli - Aula Magna. Orario: ore 20,45. 5 marzo 08 CREMONA CONFERENZA UN SEICENTO MENO CONOSCIUTO Ciclo di conferenze in margine al catalogo della Pinacoteca Ala Ponzone - Alcuni aspetti dell'arte cremonese del secondo Seicento tra fede, musica e scienza, a cura dell'Assessorato alle Attività Culturali, in collaborazione con l'Associazione Insegnanti Storia dell'Arte di Cremona - relatore Anna Maccabelli. Museo Civico - via U Dati, 4 - sala Puerari. Orario: ore 17. 6 marzo 08 CREMONA INCONTRO DIRTY ACTIONS PRESENTA "LE SILURE D'EUROPE - ESTRATTO CONCENTRATO In collaborazione con Libreria Convegno e Osteria del Fico. Osteria del Fico - via G Grandi. Orario: ore 21.30.
glia, viola - Giovanni Scaglione, violocello - Chiara Muti, voce recitante. Cattedrale. Orario: ore 21. 1 marzo 08 CREMONA CONCERTO PRELUDIO D'ORGANO IN SAN LUCA Meditazioni musicali ante missam -Paolo Bottini all'organo Rotelli (1901). Chiesa di San Luca. Orario: ore 17,30. 2 marzo 08 RIVOLTA D’ADDA CONCERTO STEFANO BATTAGLIATRIO Stefano Battaglia, pianoforte - Salvatore Maiore, contrabbasso - Roberto Dani, batteria. Sala Oriana Fallaci - via Galilei, 1. Orario: ore 17. Costo: 5 euro. 4 marzo 08 SORESINA CONCERTO PAOLA ATZENI & ROSELLA CAZZANIGA Serata live Sound - via Muzio Da Soresina, 20. Orario: ore 22.
SPETTACOLO
MUSICA
29 febbraio 08 CREMONA CONCERTO QUARTETTO DI CREMONA PROGETTO HAYDN 1809-2009 Cristiano Gualco, violino - Paolo Andreoli, violino - Simone Grama-
29 febbraio 08 SORESINA PROSA RUMORI FUORI SCENA Attori e Tecnici Teatro Sociale. Orario: ore 21. Costo: platea e palchi 18 euro; loggione 10 euro. 29 febbraio 08 CASALMAGGIORE
PROSA VAMPYR Compagnia Stuffed Puppet Schauspielhaus Wien. Teatro Comunale - via Cairoli, 53. Orario: ore 21. Costo: platea e palchi 17 euro; loggione 11 euro. 29 febbraio e 1 marzo 08 CREMA PROSA DON QUISCIOTTE Regia di Gitti da Petipa e Gorski. Teatro San Domenico. Orario: ore 10 (29 febbraio) e ore 21 (1 marzo). Costo 5 euro. 1 marzo 08 CREMONA PROSA LE LACRIME AMARE DI PETRA VON KANT Di Rainer Werner Fassbinder - regia di Antonio Latella - Teatro Stabile dell'Umbria. Teatro Ponchielli. Orario: ore 20,30. Costo: 15 euro. 4 marzo 08 CREMONA DANZA CITY: ZEN - EXIT NO EXIT Shobana Jeyasingh Dance Company. Teatro Ponchielli. Orario: ore 20,30. Costo 17 euro. 6 marzo 08 CREMONA PROSA ATTI UNICI «Il salvadanaio» di Mario Fratti «Visita di condoglianze» di Achille Campanile - regia di Gianfranco Viola - a cura del Gruppo Teatrale G Viola. Cineteatro Filo. Orario: ore 21. 6 marzo 08 CASALBUTTANO PROSA VOLEVOESSEREPASOLINI.COM Di e con Oliviero Beha Teatro Bellini. Orario: ore 21. Costo: platea 15 euro; galleria 12,50 euro.
S port&S port Informazioni sul calcio:il portiere da un’idea di Alan Wade
L
A POSIZIONE DEL PORTIERE.
Abbiamo già scritto molte volte circa l’importanza di avere in squadra un bravo portiere. Anche leggendo le cronache di questi ultimi periodi di grande calcio, questo concetto viene ribattuto in ogni senso. Dalle caratteristiche essenziali che circondano gloria e fama di portieri di livello, veniamo oggi a considerare alcune doti particolari a ciascun portiere. Uno è
zione non è mai facile perché il procedere dell’attaccante non è mai uguale. Al portiere dunque non resta che scegliere di volta in volta il modo per contrastare l’avversario. Qualche volta non si tratta di un solo uomo, ma di due o tre, e il tempo per la scelta corre sulle frazioni di secondo. Nello schema che indichiamo con la lettera A, il numero 7 avversario si presenta pericoloso alla sinistra del portere, i suoi difensori (senza numero) sono in ritardo e dall’altra parte giunge il
il calcio
aiuto insperato ma cercato: è pronta la soluzione del calcio d’angolo o quella del pallone oltre i cartelloni pubblicitari. Nel pubblico amico respironi di sollievo, tra quelli della stampa avversaria e amica commenti dispari ma quasi sempre dedicati all’errore dell’attaccante, raro come mosca bianca l’applauso al portiere.
numero 11 in buonissima prospettiva per ricevere palla e passare al tiro. Al portiere non resta cha la soluzione evidenziata nello schema B, cioè uscire incontro all’avversario, ridurre pertanto il suo angolo di tiro disorientandolo, per
E’ stato commesso un fallo: la distanza dalla porta è al limite dell’area di rigore e le preoccupazioni del portiere aumentano in proporzione. In ogni caso la responsabilità di organizzare la difesa è tutta e solo sua. E’ un momento importante che deve essere impiegato con sicurezza ed autorità e senza fare inutili discussioni. Ricordiamo che nelle partite di campionato il 50/70% circa di reti sono dovute a
dare tempo alla sua difesa di riorganizzarsi e neutralizzare l’eventuale possibile passaggio al numero 11. A questo punto di solito l’attaccante stringe i tempi e cerca il pallonetto oppure spara con forza. Gambe, traversa e pali sono a disposizione per un
“palla morta”, cioè rigori, calci d’angolo, e soprattutto calci di punizione. Nello schema C sta per essere calciata una punizione diretta da circa 20 metri, e la barriera di difesa si è schierata alla distanza minima regolamentare di 9 metri
circa dalla palla. I difensori più importanti sono posti alle due estremità della barriera così si possono muovere con rapidità una volta scoccato un tiro ad effetto, cioè scagliato con l’intenzione di aggirare la barriera stessa per raggiungere la porta ingannando il portiere. Il quale non vuole mai essere coperto dalla presenza dei suoi difensori, proprio per poter seguire il tragitto del pallone che viaggia con una forza tale da stortare dita e mani non allenate, figurarsi quelle di uno che sta in tribuna stampa: non scriverebbe più per un paio di settimane almeno. Sembra facile fare il portiere. Credetemi non è così.
Una precisazione dovuta. Vieira, calciatore in forza all’Inter ma anche capitano della nazionale francese ha letto in una conferenza stampa una bellissima poesia che abbiamo pubblicato qui nella traduzione di Eugenio Grignani. Io stesso l’ho dedicata all’attuale presidente della Cremonese. Aggiungo però subito che non ho per niente apprezzato il gesto del campione francese che richiamato in panchina dal suo allenatore a 10 minuti dalla fine dell’ultimo incontro di San Siro, ha girato le spalle al suo allenatore e ha preso a calci la borsa delle bibite. E’ quindi chiaro che le parole pronunciate a suo tempo sono rimaste solo parole. Altro che «Non io porto questa maglia, ma è lei che porta me». Giorgio Tomesani
Eugenio Grignani
Cittadella Cremonese,cioè… …la vita è un sogno… ileggo nella memoria uno scritto dello spagnolo Calderon (1600/ 1681) commediografo che con i suoi 120 lavori (ma sono solo quelli importanti) ha influenzato di sé tutto il ‘700 francese tedesco e italiano: trascrivo integralmente: «La vita è un sogno, e i sogni restano sogni». Nessuno può proibirmi questa innocenza, visto il mio vantaggio di scrivere lontano dagli eventi che costringono altri a cronache immediate, nude e crude, da compilare in poco tempo e magari con il Pc sulle ginocchia, mentre in macchina qualcuno attiva il rientro. Posso rilevare, come ovvio, che allo Stadio Tombolato (pensa ti che nomm) è successo l’esatto contrario di quanto accaduto da noi con il Monza, allo Zini. Poche balle: Coralli, l’attaccante avversario che insegue da vicino il primato di Temelin, ha chiuso la partita nei primi 20 minuti. E a dirla tutta avrebbe anche potuto risparmiarsi e risparmiarci, l’infelice dichiarazione del dopo partita, (Temelin ha atteso che io uscissi dal campo per mantenere il suo primato. Gli invio una pernacchietta goliardica). Le sue due reti nella gobba sono dure per tutte le squadre, in qualsiasi serie si trovino. E pur vero che qualche volta succede, ed è successo anche recentemente nella nostra serie A, che una squadra riesca addirittura a sorpassare due reti scomode, ma sono fatti eccezionali, l’eccezione conferma la regola. Se preferiscono i miei 14 lettori, due pedate nei denti fanno male tanto che chi le riceve fatica a parlare per un paio d’ore. Fuor di metafora, il Cittadella è squadra amalgamata molto bene e da almeno tre campionati: al contrario le nostre bragherosse, domenica di bianco vestite, sono riunite in un insieme compiuto ma ancora da perfezionare. Che bello se ciò fosse chiaro a tutti, ammalati di tifo o sani di cervello, e chiaro a chi con buona lena se ne intende: sarebbe bellissimo se fosse chiaro anche a chi predica di sapere calcio solo perché ricorda, per esempio, il numero di scarpe o il girocollo della camicia di un giocatore tra i mille magnifici atleti che hanno onorato, e qualche volta disonorato (!) questo sport. A onor del vero ricordo anche qualche assenza di valore già rivelatasi negativa in passato e che tiene in apprensione tutto lo staff dirigenziale di via Persico. In questo senso propongo perfino un ricorso al protettore di Cremona (e dei sarti), perché metta una pezza da par suo su quel male che stenta a restituire piena disponibilità a Zauli. Dai Sant’Omobono: l’ineffabile Albarosa che io chiamo Rosamunda, ha già comperato lumini e candele da accendere in tuo favore. Ma tu datti da fare: proteggi acciaio con contorno di mostarde e salami, o mattonelle e verdure?
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LA PUNIZIONE.
bravissimo tra i pali, un altro e forte nelle uscite, un terzo è campione di astuzie. «Cosa? Astuzie un portiere?». Sissignori, e se non sono astuzie in senso stretto sono comportamenti molto affini, dettati sia dall’indole del singolo sia dalla sua esperienza. E’ a tutti chiaro che il portiere ha il compito di ridurre al minimo il rischio del gol per la sua squadra, il suo nemico in campo è l’attaccante avversario, o chiunque si possa sostituire a lui per insidiare la porta che il nostro deve difendere da ogni possibile infiltrazione del pallone. Una delle prime sue astuzie è quella di scegliere la posizione più efficace per ridurre al minimo il rischio del gol. Al contrario di quanto possa apparire al pubblico e agli addetti della tribuna stampa (spesso si tratta di soloni che hanno giocato a calcio solo nei sogni, e mai, MAI! in porta ma sempre e solo in attacco), al contrario dunque la scelta della posi-
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Sport
Venerdì 29 Febbraio 2008
A Ferrara la Finale a quattro BASKET: domenica il campionato si ferma, ma la Vanoli gioca in Coppa di Cesare Castellani
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l campionato si ferma e potrebbe essere un vantaggio per la Vanoli alle prese con un principio di crisi che proprio nessuno si aspettava dopo la perentoria vittoria su Rimini che aveva offerto l’impressione di una squadra quadrata, ben equilibrata e amalgamata, capace di tirarsi fuori tranquillamente da qualsiasi situazione di gioco. Poi è venuta la rocambolesca sconfitta interna con Sassari (e il Banco di Sardegna non è poi così irresistibile se a otto giorni di distanza, in casa, ha
cominciato ad affiorare nel solido impianto della formazione di Stefano Cioppi. L’uscita di Ryan per infortunio a metà partita con Sassari e la impossibilità di schierare il giocatore nel turno successivo a Fabriano hanno probabilmente inciso sul rendimento della squadra più di quanto si potesse pensare, al di là degli errori commessi da giocatori e panchina nell’una e nell’altra partita. In effetti la mancanza dei dieci punti a partita di Damien si è fatta sentire e a Fabriano, in una giornata in cui anche gli altri tiratori (Portaluppi e Reynolds) non giravano al massimo, il banco è saltato.
Morri, il playmaker soresinese
dovuto ricorrere ad un tempo supplementare per battere un Novara ormai rassegnato alla retrocessione) e qualche crepa ha
Le ultime due sconfitte hanno così ridimensionato gli obiettivi dei soresinesi che già in precedenza avevano subito qualche modi-
fica.: in effetti, con quattro sconfitte nelle ultime sei partite, è ormai troppo difficile pensare al primo posto in classifica. Ci si deve accontentare di confermarsi nella griglia dei play off e sperare di rientrare in condizione quando la lotteria degli spareggi avrà inizio. Le ultime partite hanno confermato l’assenza di un play che sappia Ryan, infortunatosi nella gara col Sassari guidare la squaFerrara e Sassari. Vanolidra e soprattutto la difesa e Jesi e Ferrara-Sassari gli darle tranquillità: non c’è accoppiamenti delle semiriuscito Morri, ormai uscifinali. Le due vincenti si to anche dalle simpatie di disputeranno il titolo una parte del tifo biancodomenica alle 18 (diretta blu che non ha mancato di su Rai Sport). Azzardiamo beccare lui e il tecnico che un pronostico: Vanoli e continua (facendo di Carife Ferrara dovrebbero necessità virtù) a puntare disputarsi il trofeo: Jesi, su di lui lasciandolo forse infatti, ha avuto un crollo troppo a lungo in campo: pauroso nelle prime gioranche l’infortunio di Bona nate del Girone di ritorno e che poteva per qualche Ferrara che avrà anche il minuto dargli respiro ha vantaggio di giocare in influito sul suo rendimento casa non dovrebbe inconnon sempre lucido nei trare soverchie difficoltà a momenti cruciali. superare un Banco di sarDue i problemi che degna che, pur vincente Cioppi deve ancora risolnelle ultime due gare, ha vere: una difesa troppo tuttavia dimostrato limiti permissiva (è la peggiore notevoli di rendimento. dell’intero campionato Per la Vanoli, poi, l’eveninsieme a quella di Novara, tuale finale coi ferraresi ultimo in classifica, per sarebbe un buon banco di numero di punti subiti, prova in vista della sfida con una media di 83 a parvalida per il campionato tita). Due il numero di che affronterà sullo stesso palle perse: 30 solo nell’ulcampo fra tre giornate. tima partita a Fabriano Cioppi la incontra con la sono un’enormità. squadra praticamente al Campionato al palo, si è completo anche se Ryan detto. Ma squadre in non sembra aver recuperacampo. Le prime quattro to completamente e sarà del Girone di andata si disprobabilmente lasciato in putano infatti tra domani e panchina per non correre il domenica la Final Four di rischio di rallentare la perCoppa. Sono in competifetta guarigione. zione con la Vanoli, Jesi,
BASKET B2
Compito facile per la Rossini’s a Cavriago
Andrew Rath della Juvi Rossini’s
B2: Una JuVi ritrovata con la vittoria di sabato scorso sul pur forte Verona, è domani in trasferta a Cavriago: trasferta che dovrebbe essere di tutta tranquillità contro una formazione che non ha ancora trovato una sua quadratura e che l’ex Pignatti ancora non è riuscito a trascinare fuori dalle panie della possibile retrocessione considerato l’ultimo posto che occupa tuttora in classifica in coabitazione con Saronno. La Rossini’s vista sabato scorso al Palasomenzi, specialmente nella seconda parte di gara,
quando si è finalmente sbloccata lasciando al palo la Banca Popolare di Verona, non è al massimo, tuttavia sulla strada buona per risalire in fretta la china abbandonata nelle ultime settimane. Adami può ora contare sulla pattuglia dei giovani (Castagnetti, Mancin, Rath), che stanno maturando e che proprio contro la squadra veneta hanno dimostrato col loro ingresso in campo di poter addirittura sovvertire l’inerzia della partita e di poter affondare i loro colpi anche contro gli avversari più quotati.
PALLAVOLO
La Magic Pack ha ripreso a correre Dopo sei lunghe settimane di digiuno, ha ripreso a funzionare la macchina della Magic Pack affrontando la 1ª Classe Roma, formazione direttamente interessata,proprio in concorrenza con le ragazze di Stefano Miccoli, nel novero di quelle che disputeranno i playoff. La squadra romana era salita al Palasomenzi con la certezza di raggranellare qualche punto contro un avversario che pareva in disarmo, ma il colpo di coda di Bacchi e compagne l’ha rimandata a casa a bocca completamente asciutta con un 3-0 che non lascia scampo a dubbi anche se i tre set sono stati tutti estremamente combattuti e anche se qualche battuta a vuoto le ragazze di Miccoli l’hanno accusata ancora.
diagonale hanno finito per sfiancare la pur forte ricezione della squadra romana, ma un grande aiuto l’hanno pure fornito, oltre a Lucia Bacchi il cui rendimento in campo non subisce mai flessioni, una bravissima Luna Carocci, capace di risollevare più d’un pallone impossibile e Caterina Fanzini, ormai perno fondamentale della squadra. Rondon e Stufi non sono state da meno delle compagne e la vittoria è arrivata a dissipare i dubbi di chi poteva pensare che la lunga serie di successi iniziali non si potesse ripetere. Il ritorno alla vittoria avrà senza dubbio portato nuove certezze. Ora bisogna confermarle e recuperare il poco terreno perduto nei mesi di gen-
Chiara Sacconi della Magic Pack alla battuta
I prodromi del recupero s’erano visti già la settimana prima in occasione dello scontro con la capolista Volta Mantovana e la conferma era nell’aria. Ora si tratta di insistere approfittando dell’occasione che il calendario offre portando a Cremona domenica prossima la seconda delle squadre romane, la derelitta Aeronautica Militare, ultima in classifica con una sola vittoria all’attivo. Sestetto tuttavia da prendere con le molle e da non sottovalutare come è capitato qualche settimana fa proprio alla squadra di Volta Mantovana che l’ha affrontata con leggerezza ed ha finito per lasciarci le penne. La ripresa della Magic Pack è coincisa col recupero della buona condizione soprattutto di Garcia Marquez tornata a rendere in campo con la efficacia che le si conosceva. Le sue sferzate in
naio e febbraio non dovrebbe essere impossibile dato che anche le squadre che precedono in classifica la Magic Pack stanno accusando la stanchezza e qualche battuta a vuoto la stanno pure accusando. Già domenica sera, approfittando della situazione, la squadra cremonese potrebbe rientrare nel gruppetto delle pretendenti ai playoff. Discorso diverso, invece, per l’Edilkamin Ostiano, che dopo un periodo di buoni risultati s’è vista rimandare a casa con due secche sconfitte nelle ultime due giornate. Soprattutto la battuta d’arresto accusata in casa con San Vito, diretta concorrente alla salvezza, ha lasciato molto amaro in bocca ai tifosi ostianesi. Domenica l’Edilkamin va in trasferta a Urbino: è un altro scontro diretto e qualche punto bisogna proprio portarlo a casa.
Sport
Venerdì 29 Febbraio 2008
JUDO: Campionato Regionale cinture verdi
BOXE: l’ABC a Piacenza
Quattro ori per il kodokan a Bergamo di Cesare Castellani
I
l 2008 sta entrando nel vivo della stagione agonistica di judo. A Roma si è svolta la prima finale nazionale dell’anno, il Campionato Italiano Cadetti (under 17) in cui il Kodokan Cremona schierava Simone Gliottone, del vivaio di Pizzighettone. Per il secondo anno consecutivo Simone ha conquistato, nella categoria al limite dei 73 kg., la finale nazionale dopo una impegnativa qualificazione regionale. Finale che, come previsto, si è rivelata di grande difficoltà. Infatti Simone si è trovato a confrontarsi con i migliori 80 (ottanta!) «Cadetti» d’Italia, nella categoria di peso più numerosa, e inserito, purtroppo, in un girone proibitivo, zeppo di atleti esperti e già nel giro della nazionale! La settimana prossima sarà
La squadra cremonese di kodokan under 17
la volta di Elena Solari, che affronterà il Campionato Italiano Juniores (under 20) a Follonica. Hanno preso il via anche i tornei regionali per atleti meno esperti. Così, i giovani del Kodokan si sono imposti nel Campionato Regionale fino a
cintura verde con quattro ori e due bronzi, facendo ben sperare per il futuro del judo agonistico del sodalizio di via Corte. Tra gli under 15, Alessandro Conti (-40 kg.), alla sua quarta esperienza agonistica, ha centrato la vittoria aggiu-
dicandosi quattro incontri prima del limite. Nella stessa categoria d’età, oro anche per le debuttanti assolute Nicole Piccioni (-57 kg.), vittoriosa in tre incontri, e Benedetta Sforza (+63 kg). Sempre negli under 14 Silvano Lucini (-45 kg.) si è aggiudicato il bronzo, con due incontri vinti prima del limite, mentre Marco Ungini (60 kg.) si è fermato ad un passo dalla medaglia. Negli under 17 bronzo per Gianluca Giust (55 kg.), mentre negli “under 20”, sempre cinture verdi, si è aggiudicato l’oro Michele Magni, che ha mostrato a tratti tecniche davvero apprezzabili. Tra i giovanissimi “esordienti A” (under 13), che sono entrati nel circuito agonistico federale per la prima volta in questo 2008, debutto positivo per Claudio Panizza (-40 kg.), con tre combattimenti ed una convincente vittoria.
CICLISMO: Sabato da Busseto a Busseto il Trofeo Terre Verdiane
Attesa per la 60ª edizione della “Milano-Busseto” Si corre domani la Milano Busseto: un tempo era la gara più veloce d’Italia e, infatti, la vinsero corridori del calibro di Sante Gaiardoni, Parecchini, Vittorio Algeri (due volte), Giovanni Lombardi (due volte), Bincoletto, ma anche Francesco Moser e più recentemente Bossoni, Parrinello, Cadamuro. Tra i cremonesi, Eliseo Comellini (1952 e 1954) Franco Alberti (1960) e Sergio Alzani
(1962). Per una decina d’anni, dopo che per ragioni di viabilità non fu più possibile la partenza da Milano percorrendo in toto la Via Emilia, la partenza avvenne da Cremona. E’ una corsa che gli appassionati di ciclismo cremonesi seguono da sempre andando ad assistere al passaggio dei corridori sui colli o all’arrivo ed è una corsa che ha sempre avuto vincitori di
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grande spessore. In gara, domani, anche il CCC 1891 Arvedi con la sua pattuglia più qualificata, con Mancuso che potrebbe dire la sua in caso di un arrivo isolato o a ranghi ridotti e con Costanzi e Tortella pronti a dare la stoccata in caso di arrivo in volata. Ma ci sarà anche Jacopo Guarnieri con la Marchiol Famila visto che per lui e Costanzi a Busseto tira aria di casa.
Dernini-Colli clou della riunione
La grinta di Nickolskij
Tre sconfitte ed una sola vittoria per i dilettanti dell’ABC che hanno combattuto sabato scorso sul ring di Pavia, ma bisogna tener conto dell’assurdo verdetto che ha penalizzato il più giovane della pattuglia, Massimo Avosani, contro il vigevanese Vittorio Esposto, un bel combattente dal pugno pesante che però il rappresentante dell’ABC aveva letteralmente dominato nelle prime due riprese pareggiando la terza. Avosani voleva fortemente la rivincita in quanto dallo stesso avversario era stato superato in giugno a Garlasco, ma anche allora l’arbitro Poggi che ha diretto anche stavolta il match gli era stato sfavorevole, anche se in maniera meno smaccata di quanto è avvenuto a Pavia. L’unico successo è venuto da Yurij Nickolskij autore di una prestazione molto volitiva contro il pavese Giuseppe Bassi, forse migliore sul piano tecnico, ma surclassato nelle ultime due riprese in cui non è riuscito a tenere a freno l’irruenza dell’allievo di Luca Avosani che ha ampiamente recuperato lo svantaggio iniziale sino ad aggiudicarsi la contesa che segnava il suo esordio. Sconfitte ai punti, ma di stretta misura per Maicol Pavan ed Alex Rocchi, entrambi debuttanti ma che avranno presto la possibilità della rivincita, probabilmente il 15 marzo a Cicognara. Domenica pomeriggio si replica al Palazzetto dello Sport di Piacenza dove Fulvio Dernini debutterà contro il milanese Colli, già terzo ai campionati italiani Cadetti nel match clou della riunione. Della partita, per l’ABC, anche Pavan, Turbini e Nickolskij.
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Cronaca
Venerdì 29 Febbraio 2008
TROFEO ARREDAMENTI BONIZZONI: La formazione cemasca ancora in evidenza
Pedrignani e Guglieri vincono senza problemi a Soresina di Massimo Malfatto cremaschi Alberto Pedrignani e Paolo Guglieri si ripetono a distanza di pochi giorni e, dopo il cinismo proposto nella gara vittoriosa del «Salvini», è arrivata la marcia trionfale con una vittoria nitida nel trofeo Arredamento Bonizzoni. Sprazzi di buon gioco bastano e avanzano per i blasonati portacolori della «Vis Trescore» per risolvere con largo anticipo la pratica, senza mai rischiare di dover ricorrere agli straordinari. Ben 185 le coppie partecipanti a questa tradizionale manifestazione, separata fino al possibile (formula che continuiamo a non condividere!) che è giunta alla sua quattordicesima edizione. Dopo aver superato negli ottavi di finale TrombiniFerrari E. (12-6), Pedrignani-Guglieri si “sbarazzavano” nei quarti dei bissolatini Gennari-Ghisolfi (12-4) ed approdavano in finale superando Mosconi-Sonzogni con l’identico pun-
I
Pedrignani e Guglieri vittoriosi a Soresina nel trofeo Bonizzoni
teggio. Nella parte bassa del tabellone (categoria C-D) in evidenza Matteo Spotti e Sergio Giudici. I sospiresi diventano la “bestia nera” per le formazioni del «Signorini», giocano decisamente bene ed infliggono un bel “cappotto” (ormai fuori stagione!) a Ginelli-Ginelli nei quarti di finale, mentre in semifinale hanno la meglio su Fapulli e Ziglioli, con il punteggio di 12-3. Finale a senso unico che non ha riservato alcuna emozione o brivido, troppo il divario tecnico tra le due formazioni: come da pronostico, in circa venti minuti, Pedrignani-Guglieri s’impongono sui pur bravi Spotti-Giudici con l’eloquente punteggio di 12-0. Oculata la direzione di gara di Francesco Somenzi, coadiuvato in finale dagli arbitri di corsia Maurizio Barozzi e Battista Filini, il comitato FIB era rappresentato dal responsabile arbitrale Ennio Clementi e dal vicepresidente Roberto Miglioli, perfetta l’organizzazione.
CL ASSIFICA GENER ALE 14 ° Tr ofeo Ar r.Bonizzoni 1° Pedrignani-Guglieri 2° Spotti-Giudici 3° Mosconi-Sonzogni 4° Fapulli-Ziglioli 5° Gennari-Ghisolfi 6° Ginelli-Ginelli 7° Sordini-Milanesi 8° Sacchini-Barbieri 9° Ferrari E.-Trombini 10° Martinelli-Merlini 11° Visconti-Bigoni 12° Petrini-Manfredini 13° Bonizzoni-Pezzetti 14° Dosi-Cominetti 15° Boselli-Bongiorni 16° Carotti-Bernuzzi
TROFEO ACQUARONE Si conclude sabato 1° marzo il Memorial Acquarone Dott. Prospero, tradizionale serale provinciale a coppie organizzata dal Cral Aziende Sanitarie Cremonesi. La manifestazione, giunta alla sua diciannovesima edizione, ha visto la partecipazione di 188 formazioni. Le finali, sotto la direzione di Renato Bonetti, inizieran-
(Vis Trescore) (Azzurra 2000) (Can.Baldesio) (Signorini) (Can.Bissolati) (Signorini) (Can.Bissolati) (Ferroviario) (Can.Baldesio) (Amica) (Delma) (Can.Baldesio) (Vis Trescore) (Codognese) (CASC) (Can.Flora)
no alle ore 18.30 e si giocherà sulle corsie del comunale, Stradivari e Ferroviario dove si concluderà la manifestazione in tarda serata. Sempre domani 1°marzo la canottieri Bissolati giocherà a Predazzo l’incontro di ritorno del campionato italiano di società: sarà una pura formalità, dopo il risultato dell’andata che aveva visto il netto successo dei bissolatini per 3-0.
ITALIANI DI SOCIETA’
Bene per Baldesio 2 e Flora ko Baldesio 1 contro Bergamo Positivo il bilancio delle nostre quattro formazioni impegnate nel campionato italiano per società: in due si sono qualificate per il turno successivo, la terza è praticamente quasi ammessa per il netto successo dell’andata, mentre una formazione è stata eliminata. Nella 1° categoria una devastante canottieri Flora, galvanizzata dal successo dell’andata, ha dato una dura lezione alla Polisportiva Presezzo chiudendo la pratica in poco più di un’ora. La terna Zinetti-Campanini-Scandelli si aggiudicava en-
trambi i set per 8-6 e 8-0 mentre sull’altra corsia Attilio Marzolini s’imponeva sul bergamasco per 84 e 8-1 e, in conseguenza del risultato dell’andata (1-0 per il Flora) l’incontro veniva fermato. In 2° categoria vince (2-0) soffrendo la canottieri Baldesio. Inizia bene la squadra guidata da Mauro Capellini con la terna Mosconi-CasaliniSonzogni che si aggiudica entrambi i set mentre Angelo Codazzi vince il primo set, ma perde il secondo. Bene anche l’altro individualista Giancarlo Zambelli che fa a
pieno il suo dovere, mentre decisivo diventa il pareggio della coppia Mosconi-Sonzogni. Si scioglie come la neve al sole l’altra formazione della Baldesio impegnata a Bergamo: la formazione del presidente Bozzetti ha ceduto di schianto ed è stata eliminata dalla bocciofila Orobica Slega. Sconfitte per Federico Guerrini e per la coppia Ferrari E.-Trombini, mentre si salva la terna; alla fine rimane il rammarico per il risultato (2-2) dell’andata, determinante per la qualificazione. Infine in categoria B “passeg-
La formazione della Canottieri Baldesio di 2^ Categoria
giata” per la canottieri Bissolati contro Predazzo: 3-0 il risultato finale e qualificazione che Minerva e soci mettono in freezer. Successi della terna bissolatina Ronda-Generali-Clementi, degli individuali-
sti Antonio Minerva ed Alessandro Clementi mentre la coppia Ronda.Minerva, dopo aver perso il primo set sul filo di lana, vinceva alla grande il secondo e pareggiava il suo match.