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Anno XII • n° 47 • MERCOLEDÌ 11 LUGLIO 2012
Non riceve alcun finanziamento pubblico
Periodico • € 0,02 copia omaggio ▲
La spending review voluta dal Governo impone delle scelte. Il sindaco di Castelvetro: «Ci sentiamo lombardi»
alle pagine 6-7
PROVINCE, QUALE FUTURO PER CREMONA?
Araldi: «Vedrei bene una provincia di Cremona e Mantova con il Casalasco al centro. Torchio: «Il vero risparmio è altrove»
I
TAGLIO AI CONTRIBUTI SUGLI AFFITTI
Scipione, Caronte o Minosse: è sempre l’anticiclone africano e non è una novità
ESTATE, UNA STAGIONE SEMPRE PIÙ TORRIDA
Bollette elettriche troppo care per disabili e malati ▲
a pagina 6
VACANZE
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Su ombrelloni e lettini, una vera stangata
a pagina 5
L’ORNITOLOGO SERGIO MANTOVANI
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a pagina 4
Sempre più gabbiani in città Ecco perché
CASALMAGGIORE
situazione estiva nell'area mediterranea pare sempre più governata da un caldo subtropicale che non fa certamente bene alla salute, con lunghe fasi asciutte, latitanza dell’anticiclone delle Azzorre (quello meno “bol-
lente”) e diminuzione del numero di temporali. Per la fine della settimana è atteso un break, con possibile decorrenza già da venerdì sera, in cui fresche correnti atlantiche dovrebbero tener compagnia all’Italia almeno
International Festival, futuro garantito
sino a sabato 21. Poi? Si vedrà. «Anche se - conclude Mazzoleni - l’altalenarsi di fasi anticicloniche a fasi perturbate potrebbe caratterizzare tutta la stagione estiva». di Michele Scolari
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Il meteorologo: «L’altalenarsi di fasi anticicloniche a fasi perturbate potrebbe caratterizzare tutta la stagione estiva»
a pagina 9
SPORT
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nomi sono tanti: da Scipione l’Africano, al traghettatore Caronte, a Minosse, ma sempre dell’anticiclone africano si tratta. Un caldo inusitato, ma che già si era fatto concretamente sentire negli anni scorsi, quando non godeva di tutta questa attenzione e tutt’al più circolava sulle bocche di pochi appassionati dei siti meteo con il nome di “Gobbo d’Algeri” o “anticiclone africano”, mentre per tutti gli altri era semplicemente il “caldaccio afoso”: quello che passando sul mediterraneo si satura di talmente tanta umidità da innalzare anche di 2-3 °C l’indice di calore percepito. Almeno da una decina d’anni, e con punte ben più bollenti di quelle attuali, l’anticiclone ha ripetutamente fatto visita all’Italia ed alla pianura padana. «Era lui il responsabile dell’afoso agosto d’inizio millennio, sempre lui ha riarso la pianura padana nell’estate del 2003 ed ancora lui ha causato il protrarsi dell’estate 2011 sino ai primi d’ottobre» commenta Massimo Mazzoleni, del sito Centrometeolombardo.it. E’ un quadro al quale ci dovremo abituare? «Difficile dirlo per ora - prosegue il meteorologo - anche se è innegabile che ormai il caldo africano torna puntualmente a farci visita anche se con modalità differenti». Per quanto riguarda la nostra pianura, spiega Mazzoleni, «Quando la campana dell’alta pressione posiziona la propria cresta ad occidente della penisola, questo determina un ulteriore aumento delle temperature. Quando invece l’asse della campana si colloca a ridosso della penisola questo effetto al nord non si crea». Esagerazioni medianiche a parte, dunque, la
a pagina 20
La Vanoli Basket ripartirà da Caja e Milic
CREMONA ACQUISTATI 1.500 CHILI DI PARMIGIANO DA UN’AZIENDA AGRICOLA EMILIANA
Teatro Monteverdi, attività da record
Nei primi cinque mesi di quest’anno 275 sono state le attività realizzate al Teatro Monteverdi in più rispetto allo stesso periodo del 2011. Sono solo 16 i giorni in cui il teatro non ha alzato il sipario. Sono inoltre aumentati gli spettatori: 12.450 le presenze, 2000 in più dello scorso anno. Sono stati realizzati eventi di vario genere: laboratori, convegni, proiezioni cinematografiche, spettacoli teatrali e musicali.
Filiera Corta solidale si mobilita per i terremotati con il Caseificio La Cappelletta di San Possidonio (Modena), uno dei paesi più colpiti dalle scosse del maggio scorso. Il risultato di questa mobilitazione è stato un ordine di 1500 kg di Parmigiano Reggiano che sono stati distribuiti nelle giornate di sabato 7 e lunedì 9 luglio. Il ricavato, 15.400 euro, ha dato una piccola speranza ad una economia che vuole ripartire. Filiera corta solidale è un progetto che, nella sua fase sperimentale, è attivo da un anno, ma è frutto di un lungo lavoro di rete che risale al 2005.
In risposta alle devastazioni provocate dal terremoto in Emilia alla produzione di Parmigiano Reggiano, Filiera corta solidale ha organizzato un acquisto straordinario di parmigiano reggiano in solidarietà con le zone terremotate dell’Emilia. Dopo la scosse del 20 e 29 maggio, il consiglio direttivo dell'associazione ha deciso di mettere a disposizione la propria struttura, il magazzino presso la cooperativa Carità e lavoro di Caritas, a San avino e la propria organizzazione per gestire un ordine straordinario, prendendo contatti
Mondinsieme si trasferisce in Largo Madre Carelli
Il Centro Interculturale Mondinsieme di Cremona quest'anno anticipa la normale chiusura estiva. L'ufficio resterà quindi chiuso a partire da venerdì 13 luglio, a causa del trasferimento dell'ufficio in Largo Madre Carelli 5, sempre a Cremona. Il Centro rimarrà inoltre chiuso, come di consueto, per tutto il mese di agosto e riaprirà direttamente a settembre, nella nuova sede.
Energia troppo costosa per i disabili
Tonarelli: «Si sta ragionando su un nuovo modello di welfare che ci lascia perplessi, legato a voucher e a servizi a pagamento»
Ridolfi (Aisla): «Uno Stato che tratta il disabile come un peso è piuttosto criticabile»
Q
di Laura Bosio
uanto incide la bolletta energetica sul bilancio di una famiglia che ha in casa un malato cronico o un disabile? Davvero troppo. Secondo il rapporto di Cittadinanzattiva, la spesa media annua ammonta a 1.152 euro (con picchi fino a 3000 euro), di cui 230 legati ai consumi “sanitari”; una cifra che è più del doppio di quanto spende una "famiglia tipo" (pari a 515 euro). Questo perché molto spesso queste famiglie sono costrette ad utilizzare apparecchiature elettromedicali, che richiedono grandi consumi di energia. Secondo i dati che emergono dalla ricerca, tali famiglie, «che hanno optato per il mercato libero nel 27% dei casi, presentano in casa almeno tre apparecchiature mediche nel 31% dei casi, e nel 16% usufruiscono di una potenza installata superiore ai 4Kw». Il vero problema sono gli aiuti: di questi soldi spesi in più, infatti, «solo una minima parte sono coperti dal bonus sociale elettricità (155 euro), mentre ben 482 euro rimangono completamente a carico delle famiglie» denuncia Cittadinanzattiva. «In più, a causa della scarsa informazione, il 16% degli aventi diritto non accede a tale bonus». Ci si trova così di fronte alla cosidetta fuel poverty, ossia la "povertà energetica", che riguarda un numero di persone sempre crescente. Così queste bollette esorbitanti aggravano la già critica situazione di chi gestisce familiari con disabilità: essa va infatti a sommarsi a una serie di costi privati che molte persone invalide e con patologia cronica sono costrette a sostenere, dalla badante ai farmaci non rimborsati, a presidi ed ausili non garantiti dal Sistema sanitario nazionale e tante
DISABILITÀ & COSTI PRIVATI: TIPOLOGIA DI SPESA
Importo medio annuale
Supporto assistenziale (badante), integrativo rispetto all’assistenza fornita dal SSN
9.389 €
Acquisto dei farmaci necessari (e non rimborsati dal SSN) per il trattamento della patologia
2.487 €
Accesso ai servizi di supporto psicologico
1.836 €
Acquisto dei presidi, protesi ed ausili non garantiti dal SSN
1.618 €
Prestazioni diagnostiche (esami per il follow-up) necessarie per il trattamento e/o per il monitoraggio della patologia, non erogate gratuitamente dal SSN.
855 €
Bolletta energetica
482 €
altre cose, per un totale di oltre 16mila euro annui. Già da tempo, le associazioni del Terzo settore protestano per l'azzeramento dei fondi per la non autosufficienza, che hanno colpito duramente il welfare. «Dopo le proteste del terzo settore lombardo, Regione Lombardia ha ora trovato 70 milioni da investire per appianare la situazione, ma questo non basta: non è possibile dover restare con il fiato sospeso ogni anno, nella più totale incertezza. Servono aiuti concreti
e strutturati»: così Agostino Tonarelli, portavoce del Forum del Terzo Settore. «Il disegno della Regione, peraltro, è un mistero: non si capisce dove vogliano arrivare. Si sta ragionando su un nuovo modello di welfare che ci lascia perplessi, legato a vaucher e a servizi a pagamento. Invece sarebbe più opportuno potenziare i servizi, lasciando che sia il pubblico a farsi carico dell'erogazione degli stessi». A farne le spese sono sempre i più deboli, come accade per la questione
dell'energia elettrica, con un bonus, come dicevamo, decisamente insufficiente a coprire i costi. «In più, tali bonus non vengono adeguati o estesi per le apparecchiature che non sono salvavita, ma ugualmente necessarie per la qualità di vita» sottolinea Cittadinanzattiva. «Si stima che circa 300.000 persone sono attualmente escluse da questa forma di sostegno. Chiediamo alle forze politiche e alla stessa Autorità di settore di intervenire quanto prima a tutela di questi gruppi vulnerabili di popolazione». «I nostri disabili hanno bisogno di presidi di un certo tipo» spiega Roberto Ridolfi, presidente Aisla (Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica) Cremona. «Purtroppo la bolletta energetica è un costo che incide non poco sul bilancio delle famiglie dei malati. A questo proposito potrebbe essere utile arrivare a una convenzione con gli enti erogatori di energia per chi ha in casa disabili al 100%. Anche a fronte dei corposi tagli che lo Stato ha fatto alla sanità, o all'azzeramento del fondo per la non autosufficienza - di cui, peraltro, ancora non è stato distribuito neppure il pregresso - ogni ulteriore aiuto è ben accetto. Uno Stato che pensa di recuperare soldi tagliando le risorse al sociale e trattando il disabile come un peso è piuttosto criticabile». La normativa attuale distingue di fatto tra dispositivi di serie A e di serie B. I primi danno diritto al bonus, e sono apparecchiature di supporto alle funzioni cardio-respiratoria, renale, alimentare e per le attività di somministrazione. Tra le apparecchiature che invece non danno diritto al bonus, rientrano i mezzi di trasporto ed ausili per il sollevamento e i dispositivi per la prevenzione e la terapia di piaghe da decubito.
Le proposte di “Cittadinanzattiva”
1. Estendere la concessione del bonus elettricità a coloro che necessitano di apparecchiature elettromedicali non salvavita ma ugualmente necessarie. Ciò significherebbe concedere il bonus a circa 300.000 persone attualmente escluse (di cui circa 80.000 aderenti alle associazioni che hanno partecipato all’indagine). 2. Adeguare l’importo del bonus. Tale importo è stabilito in modo forfetario, se non proprio arbitrario: si è infatti passati dai 150 euro del 2008 ai 138 euro del 2010, riconfermati per il 2011 e quindi aumentati a 155 euro nel 2012, senza alcun riferimento alle maggiori esigenze di consumo che caratterizzano particolari tipologie di utenze, né tenendo in minimo conto gli andamenti dell’inflazione. 3. Offerte tariffarie ad hoc per specifiche tipologie di utenza, che utilizza più energia del solito, non solo per le apparecchiature ma anche perché, a causa della malattia è di fatto costrette a passare un numero maggiore di ore all’interno della propria abitazione. 4. Potenziare le attività di comunicazione. Non tutti gli aventi diritto al bonus elettricità per disagio fisico sono effettivamente informati, con il risultato che il 16% non vi accede. Occorre quindi intensificare le attività di comunicazione coinvolgendo direttamente le Organizzazioni di tutela. 5. Agevolazioni fiscali legate alla spesa per energia elettrica. 6. Rifinanziare il fondo per la autosufficienza. Per ora sono stati stanziati 300milioni di euro nel 2008, 400 milioni di € nel 2009 ed altrettanti l’anno seguente, poi il nulla.
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Cremona
Mercoledì 10 Luglio 2012
In città sempre più gabbiani, ecco perché Cambiano le condizioni ambientali del territorio e scompaiono le specie che indicano la qualità ecologica
L’ornitologo Sergio Mantovani: «Negli ultimi anni hanno iniziato a nidificare anche in città, nel quartiere Zaist»
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La lettera
Caro direttore, ho osservato nelle scorse settimane un fenomeno che mi ha lasciata piacevolmente stupita: spesso la mattina mi capita di sentire il classico stridio dei gabbiani, e alzando il viso al cielo posso vedere questi bellissimi uccelli sorvolare la città, maestosi e fieri. Un fenomeno che fino a qualche anno fa non si vedeva da queste parti. Ciò però mi porta a farmi delle domande: il gabbiano non forse un uccello marino? Cosa ci fa in una città come Cremona? E soprattutto cosa ci fanno in città? Tutto questo mi ha fatto pensare anche al fatto che al contrario negli ultimi anni alcuni uccelli che un tempo si vedevano spesso oggi sono praticamente spariti. Da cosa dipendono tutti questi cambiamenti? E' l'ambiente? Siamo noi? Quanto pesa l'intervento dell'uomo? SM
di Laura Bosio
ra i cambiamenti più visibili nelle nostre città c’è la presenza dei gabbiani, ormai non più presenti solo nelle città di mare, ma anche nel nostro territorio. Ne abbiamo parlato con Sergio Mantovani, giornalista naturalista esperto in ornitologia. «Il gabbiano è presente nella nostra provincia circa dalla metà degli anni '80» spiega. «Il noto ornitologo cremonese Bertolotti, nel suo libro della fine degli anni 70, infatti, non riportava alcuna segnalazione rispetto alla presenza di tali uccelli, che sono proliferati negli ultimi due decenni. Si tratta di una specie opportunista, dal punto di vista alimentare, che si adatta molto. In questi anni la loro presenza non è aumentata solo a Cremona, ma in tutta Italia. Una delle ipotesi che giustifica tale fenomeno è il moltiplicarsi delle discariche, che per loro sono fonte sicura di cibo. Così dal mare hanno iniziato a risalire il Po all’ inizio degli anni '80, e la prima nidificazione nel nostro territorio si colloca in questo periodo, proprio sul fiume, tra Spinadesco e Crotta d'Adda. Negli anni successivi c'è stata qualche altra nidificazione, e recentemente sono stati scoperti dei nidi sul tetto di alcuni capannoni industriali, nella zona del Porto Canale. Infine, nel 2010 si sono viste le prime nidificazioni in città, nel quartiere Zaist: è stata la prima volta che si sono visti gabbiani nell'area urbana. Tuttavia la nidificazione di questa specie, stiamo parlando del Gabbiano reale, non è ancora "esplosa" dalle nostre parti, e le coppie sono ancora poche. Molti
di loro passano e si fermano da noi, ma non nidificano. Si possono così vedere stormi di questi uccelli, anche molto corposi. In inverno invece diminuiscono, perché la maggior parte si spostano verso sud. In ogni caso gli stanziali stanno diventando sempre più numerosi, tanto più che stanno trovando sempre più frequenti opportunità alimentari anche in città. Un caso emblematico è il depuratore della Negroni, dove spesso se ne vedono». Oltre ai gabbiani, ci sono altri nuovi volatili arrivati nel nostro territorio negli ultimi anni? «Si, parecchi. Ad esempio l'airone bianco maggiore e l'airone guardabuoi.
«Stanno invece sparendo altre specie di uccelli, importanti bioindicatori»
Un altra categoria di uccelli che si sta vedendo sempre più spesso è quella dei rapaci: il gheppio, la poiana, il lodolaio, lo sparviere e il falco pellegrino, che fino agli anni '90 era praticamente assente, mentre invece ora è diventato molto comune anche da noi. Ci sono poi delle specie legate agli ambienti boschivi, come la ghiandaia e il picchio verde, che sono giunti qui dall'Emilia. Non dimentichiamo poi la taccola, un corvide che prima nidificava solo in città mentre ora è sempre più presente anche in campagna». Abbiamo invece delle specie che stanno sparendo?
«Purtroppo sì: stiamo perdendo tutte quelle specie di uccelli che sono importanti bioindicatori, ossia che indicano una determinata qualità ambientale». Ciò significa che il nostro territorio sta peggiorando da questo punto di vista? «Purtroppo sì, e lo dimostra appunto la scomparsa degli zigoli. Lo zigolo ortolano si è ormai estinto nel nostro territorio, mentre lo zigolo giallo è rimasto solo in piccolissima parte lungo il Po. Anche lo strillozzo si è molto ridotto in numero di esemplari. Ma ci sono anche altri ottimi bioindicatori che stanno scomparendo, come ad esempio tre specie di averla, di cui due sono estinte (cinerina e capirossa) e una è in declino (averla piccola). Purtroppo sono segnali inquietanti dal punto di vista ambientale, e denotano un grande peggioramento della qualità dell'ambiente padano. Ma non è solo questo il motivo di tante sparizioni». Che altro c'è? «E' anche venuta meno la biodiversità del territorio: non c'è più varietà di colture, non esiste rotazione e tutto si basa sulla monocoltura del mais, che crea una vera e propria desertificazione del territorio. Naturalmente incide molto anche l'uso di pesticidi e altri prodotti chimici. Un altro problema è il drastico calo delle siepi: da uno studio dell'Ersaf dell'anno scorso emerge che dal 1955 al 2007 abbiamo perso siepi per una misura pari alla distanza che c'è da qui a New York: da 10mila chilometri, infatti, siamo passati ad averne soli 4.000. Questo è un altro passo verso l'appiattimento dell'ambiente e la perdita della biodiversità».
«Un fenomeno degli ultimi due decenni. Li attraggono le discariche»
Cremona
Mercoledì 11 Luglio 2012
Estate, è stangata sugli ombrelloni
Quest’anno andare al mare e noleggiare ombrellone e lettino costa il 15% in più rispetto al 2011
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Sempre più bagnanti abbandonano le spiagge, e gli stabilimenti inventano nuove offerte
L’
di Giulia Sapelli
estate è arrivata a braccetto con la stangata dei prezzi, che come solito è calata senza pietà sul capo degli italiani che quest'anno vogliono godersi le vacanze al mare. Come previsto da Codacons, infatti, sono piovuti i rincari sull'affitto di ombrelloni, lettini e cabine. Secondo le stime, l'ombrellone costa quest'anno il 7,7% in più di quello passato, il lettino costa 4% in più, mentre il costo della sdraio resta invariato. «La colpa dei rincari» afferma l'associazione dei consumatori, «é da attribuire soprattutto al caro-benzina, che produce maggiori costi in tutti i settori i quali, alla fine della fiera, vengono scaricati sui consumatori finali». A poco valgono i recenti cali: rispetto allo scorso anno, infatti, i costi del carburante sono comunque decisamente più alti. Ma, secondo le associazioni dei consumatori, incide anche la maggiore pressione fiscale: dall'aumento dell'Iva alle nuove tasse, che determina un inevitabile incremento di spese, prezzi e tariffe. «Una giornata al mare, comprensiva di spostamenti in automobile, affitto di lettino e ombrellone e consumazioni alimentari, costerà quest'anno mediamente il 15% in più rispetto al 2011» spiega il presidente Carlo Rienzi. «Basti pensare che allo stato attuale solo per la benzina occorre spendere oggi il 20% in più rispetto allo scorso anno». E, aggiunge Rienzi, «non andrà meglio a chi deciderà di trascorrere le vacanze all'estero: per mete come Maldive o Messico si potrà arrivare a pagare fino a 50 euro in più a passeggero solo per l'incidenza dei carburanti». Naturalmente questo fatto, abbina-
comuni ricicloni 2012 Molti paesi del territorio sono tra i più virtuosi d’Italia
to alla crisi, ha determinato un drastico calo dell'utilizzo di spiagge private. Quest'anno, infatti, sono sempre più numerosi gli italiani che per risparmiare anche quando si va al mare hanno eliminato il noleggio di sdraio e ombrellone negli stabilimenti balneari. Anche per questo le spiagge private stanno cercando ora di correre ai ripari, con offerte e sconti che invoglino i vacanzieri a tornare al vecchio binomio ombrellone/ lettino. Così molti stabilimenti si affidano a Groupon, sciorinando numerose offerte a prezzi vantaggiosi pur di riempire lettini tristemente vuoti. A Viareggio, uno dei litorali più cari d’Italia, molti stabilimenti fanno promozioni del tipo "paghi due (giorni) prendi tre". O ancora, in Versiglia c'è "l'ombrellone sharing", ossia preso in condivi-
Dal tre per due all’ombrellone in sharing
sione da diversi bagnanti, e utilizzato a turni. Passando alla Liguria, in certe zone (ad esempio Savona) si possono contrattare i prezzi a seconda delle condizioni meteorologiche e della quantità di ombrelloni in uso. A Ostia, invece, oggi si può rateizzare l’ombrellone, che costa 40 euro al mese a persona se lo si vuole tutta l’estate. Addirittura in molte zone balneari, si suddivide la spiaggia per fasce di prezzo, a seconda della vicinanza al mare, o si offrono carnet di ingressi a 100 euro. Visto che la necessità aguzza l'ingegno, molti trovano le più fantasiose offerte: da chi offre traghetto gratis a chi prenota l'ombrellone per una certa durata di tempo, a chi organizza spettacoli in spiaggia per tutti i bagnanti. Qualcuno promuove happy hour o merende, altri corsi di vario genere con prezzi particolarmente vantaggiosi.
Diritti e doveri del bagnante Purtroppo non tutti conoscono le principali regole di un corretto utilizzo delle spiagge private. Per questo Aduc ha stilato un breve regolamento descrivendo i diritti e i doveri dei cittadini. Ecco di seguito cosa non si può fare e quali sono i diritti del bagnante. • Le spiagge vengono date in concessione a gestori, che possono chiedere un biglietto di ingresso, per poter usufruire di alcuni servizi quali le docce, i bagni, gli spogliatoi, il servizio di salvataggio e la pulizia dell'arenile. • L'affitto di sdraio, ombrelloni e cabine in genere è aggiunto al biglietto di ingresso, ma non e' obbligatorio affittarle, perché una volta pagato l'ingresso ci si può sdraiare sul proprio asciugamano. • Si può accedere alla spiaggia di uno stabilimento balneare, per raggiungere il mare, senza pagare il biglietto di ingresso, ma non si può sostare né sulla spiaggia in concessione né sulla battigia, spazio che deve essere costantemente libero da persone o cose. • Non è consentito l'accesso e la sosta agli animali, se non dove espressamente previsto. • E' vietato giocare a pallone, a racchette o altri giochi che possano arrecare disturbo ai bagnati, a meno che non ci siano aree allestite allo scopo.
Legambiente ha reso noti i risultati della ricerca “Comuni Ricicloni 2012”, che è stata pubblicata sul semestrale Rifiuti Oggi. Ebbene, ancora una volta la provincia di Cremona ci fa la sua bella figura, piazzando parecchi suoi comuni nella parte alta dell’elenco. La ricerca, condotta col patrocinio del Ministero dell’Ambiente, intende premiare quei comuni che nel 2011 non solo hanno rispettato l’obiettivo di legge del 60% della raccolta differenziata, ma sono andati oltre quota 65%. Partiamo col dire che tra nord e resto d’Italia la differenza è sempre più marcata, e l’area più virtuosa d’Italia è la provincia di Treviso (25 dei primi 46 comuni sono qui). Ne esce malissimo la capitale: a Roma la raccolta differenziata non supera il 25%. Il primo posto assoluto se lo è aggiudicato il comune di Ponte nelle Alpi (Belluno) con l’astronomico 87,7%. Le classifiche sono diverse, secondo la grandezza dei comuni. Tra quelli del nord (non capoluogo) con oltre 10000 abitanti, troviamo Crema al 77° posto e Casalmaggiore al 101°. Sotto i 10.000 abitanti, miglior comune cremonese (e 7° in Lombardia) è Torricella del Pizzo, 186° assoluto (175° nel nord) con un indice di raccolta differenziata del 75,1% e un indice di buona gestione (che serve per il voto complessivo) di 67,85. A ruota Acquanegra Cremonese (188ª nel nord), Ripalta Arpina (209ª), Grumello (218ª), San Martino del Lago (225ª), Gombito (231ª), Spino d’Adda (252ª) e così via. Nel complesso, oltre la metà dei comuni cremonesi hanno oltrepassato quota 65% della raccolta differenziata. Facciamoci pure i complimenti.
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Mercoledì 11 Luglio 2012
A livello regionale non ci sono alternative, così come Pavia dovrà “sposare” Lodi
LE PROVINCE DEL FUTURO Cremona, il destino è Mantova
Solo Brescia e Milano ok in Lombardia. Casalasco e Cremasco, possibile trasloco
A
di Vanni Raineri
ccorpare è la parola d’ordine in tempo di crisi. Si accorpano ovunque parrocchie per difetto di vocazioni, si accorpano le Province per risparmiare sui costi. Per i Comuni, il pericolo (per ora) è schivato e rimandato. Il decreto legge sulla spending review elaborato dal governo Monti ha messo alcuni paletti ben precisi: non si eliminano le Province tout court , ma si intende limitarle ad una cinquantina. Considerato che oggi sono più di 100, la maggior parte dei nuovi enti sorgerà da unioni e accorpamenti. In attesa del provvedimento ad hoc del governo, atteso tra pochi giorni, due paletti potrebbero essere individuati per garantire l’autonomia del futuro: 350mila abitanti e 3000 km quadrati. Unica eccezione: si salva comunque la Provincia che confina solo con Province di diversa regione e Province metropolitane (il solo caso italiano dovrebbe riguardare La Spezia). Delle 12 Province lombarde, solo due soddisfano la richiesta: Milano (che diverrà provincia metropolitana) e Brescia. Per le altre 10 si è aperta la caccia al miglior alleato. Cremona, come Mantova e Pavia, soddisfa solo il criterio della popolazione, non quello della grandezza del territorio. Lodi e Lecco nessuno dei due. Il piano di riorganizzazione è previsto nell’ambito della stessa regione, quindi difficilmente si assisterà a spostamenti da una regione all’altra: come il caso di Piacenza (abitanti ok ma territorio di 2590 kmq), che sulla carta può essere aggregata solo a Parma, ma che potrebbe scegliere Cre-
La situazione delle Province nel 1861: Mantova non c'è perché è... in Austria
mona, nel qual caso si aprirebbe però una procedura lunga e non semplice. Proviamo a vedere dunque, sulla base di questi due assiomi, quale futuro ci attenda. In realtà,
considerando il sud della Lombardia (come detto Milano e Brescia sono a posto, e l’unico confine delle 4 Province meridionali è quello, impraticabile, cremonese con Bergamo), Mantova non ha
alternative all’unione con Cremona, e Pavia non ne ha che con Lodi. Si pensi che Cremona e Lodi arriverebbero a circa 2500 kmq, non sufficienti dunque. Quanto a Pavia, per soli 35 kmq (in pratica un comune) non ottiene l’autonomia. Poniamo l’ipotesi che a Pavia si perdoni il lieve ammanco: comunque Cremona non potrebbe accontentarsi di Lodi. Certo l’eventuale Provincia cremonesemantovana avrebbe come comun denominatore il corso del Po a sud, ma unirebbe la periferia di Milano con le porte di Ferrara e Rovigo. Ecco dunque chi propone che con Mantova si sposti solo il casalasco. E basterebbe, certo, ma il resto del cremonese a questo punto dovrebbe aggregarsi con Pavia e Lodi. E anche per il cremasco scorporato da CR-MN sarebbe necessaria l’unione con il pavese-lodigiano, o in alternativa con il bergamasco. Quanto alle Province del nord,
I parametri delle province lombarde Sondrio sembrerebbe destinata a Bergamo, mentre le piccole (territorialmente) Varese, Monza e Como hanno la necessità di unire anche Lecco per garantirsi l’autonomia. Visto così, sembra un risiko che mette in discussione confini consolidati dai tempi dell’unità d’Italia, e ognuno, sfruttando la tabella a fianco che indica abitanti ed estensione territoriale delle odierne Province, può divertirsi a valutare le diverse soluzioni. La speranza è che la soluzione che si troverà sia condivisa, e non un’imposizione dall’alto. Una volta stabiliti i nuovi confini, però, non tutto sarà fatto. Vi immaginate la polemica nell’eventuale scelta tra Cremona e Mantova quale capoluogo? E il nome della nuova Provincia? Meglio avanzare un passo alla volta.
Provincia
Nº Abitanti
Kmq
MI
3188000
1575
BS
1263000
4784
BG
1105000
2723
CO
599000
1288
CR
365000
1772
MN
415000
2339
MB
854000
405
PV
548000
2965
VA
887000
1199
SO
183000
3211
LE
341000
816
LO
229000
782
• Provincia metropolitana • Entrambi i parametri in regola • In regola solo per popolazione • In regola solo per l’estensione territoriale • Nessun parametro in regola
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Tra le ipotesi anche Piacenza
Il sindaco di Castelvetro Piacentino, Francesco Marcotti: «Unirci a Parma? Pittosto con Cremona, ci sentiamo più lombardi che emiliani»
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ccanto alle varie ipotesi di accorpamento territoriale tra le Province (compresa quella di Cremona) a rischio di soppressione, a seguito del decreto legge sulla spendine review, si fa avanti un'altra possibile strada auspicata da molti sindaci e cittadini dei centri interessati: quella di un possibile accorpamento che travalichi i confini regionali, per creare un'unica realtà provinciale comprendente Cremona e Piacenza. Per quest'ultima, l'alternativa sarebbe Parma, con un salto indietro nel tempo che rimanda direttamente al Ducato di Parma e Piacenza, un'unione già ai tempi mal tollerata. L'accorpamento potrebbe risultare più soddisfacente oggi? Non secondo il sindaco di Castelvetro Piacentino Francesco Marcotti, che precisa: «Ci sentiamo più lombardi che emiliani». Una opinione decisa, che lascia poco spazio all'interpretazione e che interessa un Comune geograficamente, ma non solo, molto più vicino a Cremona che a Parma, e che proprio con la prima aspirerebbe ad accorparsi. «Ad oggi non ci sono certezze, perché ancora non sono stati definiti i parametri in modo chiaro. Si può solo parlare per ipotesi: al momento non si sa nemmeno se la Provincia di Cremona continuerà ad esistere. Rispetto ad un accorpamento Piacenza - Parma, sarebbe più
Se dovesse davvero uscire, dalla riorganizzazione di Mario Monti, la Provincia CremonaMantova, come vedreste il casalasco-viadanese quale fulcro nevralgico e Casalmaggiore come capoluogo di Provincia? Per ora è fanta-geopolitica, ma abbiamo stuzzicato sul tema quattro casalaschi doc. Comincia il senatore Giacinto Boldrini, di Roncadello. “Pochi minuti fa parlavo con un collega piacentino e mi rivelava che Piacenza preferirebbe unirsi a Cremona. Io dico che Cremona-Mantova è un tandem migliore: ha più affinità, è un territorio omogeneo perché – fatto non di poco conto – non ha di mezzo il Po, che potrebbe risultare una barriera problematica in caso di piene o disagi. Casalmaggiore capoluogo? E’ presto, so però che i sindaci di Casalmaggiore e Viadana Silla e Penazzi già avevano lanciato la proposta di un maxi-comune da 40mila abitanti. E so che con l’ospedale OglioPo abbiamo dato già decenni fa il via ad una politica di unioni: in questo senso siamo pionieri, per questo il casalasco sarebbe assolutamente pronto al salto”. Marco Pezzoni, ex deputato nativo del comune casalese, pone invece la questione in altri termini. “Il gioco geografico-statico è inte-
auspicabile quello con la Provincia lombarda, con la quale condividiamo maggiormente esigenze e caratteristiche territoriali». L'ipotesi, seppure fortemente auspicata da molti sindaci della provincia emiliana, appare difficilmente concretizzabile per via dei tempi necessari alla realizzazione: per l'ingresso della Provincia di Piacenza in Lombardia e il conseguente accorpamento con Cremona sarebbero necessari referendum e consensi da parte di entrambe le Regioni, condizioni che contrastano con l'urgenza dell'entrata in vigore del piano di riorganizzazione nazionale, i cui ulteriori dettagli verranno resi noti a giorni. La possibilità resta però aperta per i singoli Comuni, che potrebbero fare richiesta di passaggio dall'attuale Provincia piacentina a quella cremonese, se effettivamente salvata dal programma dei tagli. «Per ora aspettiamo di scoprire il futuro di
Piacenza», prosegue il sindaco Marcotti, «ma stiamo valutando, sempre se i tempi lo permetteranno, anche il referendum per entrare a far parte della Provincia di Cremona, e non siamo l'unico Comune a pensarlo. Del resto, i primi risultati di gestioni comuni con Parma già ci sono, e non sono dei migliori: basti pensare all'organizzazione e la cura dei parchi, affidata ad un ente con sede a Langhirano, quando invece si tratta di aree fluviali che hanno molto più in comune con quelle cremonesi». I rischi di un accorpamento tra territori che non condividono esigenze e caratteristiche è al centro delle preoccupazioni del sindaco Marcotti, che riporta quale esempio di gestione comune malfunzionante anche l'attuale appartenenza dei Comuni piacentini all'Ato (Ambiente territorio ottimale) di Bologna: «Prima ci dovevamo confrontare con altri 48 Comuni e farci valere su
Francesco Marcotti, sindaco di Castelvetro Piacentino
di loro per eventuali interventi d'urgenza; ora il confronto è tra 250 Comuni, tra cui anche grandi città: bisogna evitare che situazioni simili si verifichino anche a seguito di accorpamenti regionali inadeguati, che ricadrebbero sulle spalle dei cittadini». A farne le spese, sottolinea il sindaco, sarebbero proprio gli abitanti del territorio in esame: «I cittadini non hanno sempre chiaro il ruolo della Provincia e la sua importanza, ma è proprio su di loro che ricadrebbero i disagi legati al dover fare riferimento a Parma per tutto ciò che concerne l'Asl, la prefettura, l'agenzia delle entrate, il catasto... Sono consigliere provinciale dal 2009, ma non prendo un euro, nemmeno il gettone di presenza: non sto difendendo la mia poltrona. La Provincia è il punto di riferimento per noi sindaci, passare sotto Parma renderebbe anche il nostro ruolo più complicato, il tutto a scapito dei nostri cittadini». Martina Pugno
Araldi: capoluogo nel casalasco
Cosa ne pensano i politici di un territorio periferico destinato a diventare “centrale”
Giacinto Boldrini
ressante, ma relativo e destinato a essere superato: mi spiego meglio, il territorio e la periferia sono necessari per la sopravvivenza delle identità anche in periodo di globalizzazione. Tuttavia, l’Unione Europea insegna che per ogni problema posto sul tavolo le zone coinvolte cambiano, dunque con esse anche le Province. Penso alla Green Economy, ai trasporti, all’energia rinnovabile, alle Università: in qualche caso Cremona-
Marco Pezzoni
Araldi propone Sabbioneta come nuovo capoluogo
Mantova funziona, in altri casi serve un puzzle Cremona-Piacenza o Cremona-Parma. Più che di capoluogo, per Casalmaggiore parlerei di baricentro. Ma sono dell’idea che il futuro non imponga più una fissità amministrativa, bensì molta flessibilità. In sostanza dalla politica dei palazzi, immobili, dovremo passare alla politica delle teste, molteplici e in movimento”. Massimo Araldi, ex sindaco di Casalmaggiore e consigliere pro-
Massimo Araldi
vinciale, è invece, al solito, molto diretto. “Di sicuro il presidente Salini, da cremasco, preferisce unire Cremona a Lodi, dimenticando forse che così il casalasco finirebbe nel più completo isolamento. Io allora rilancio in questi termini: mandiamo Crema con Lodi e Milano e facciamo una maxiProvincia Cremona-Mantova con Casalmaggiore e Sabbioneta capoluoghi: sarebbe un toccasana incredibile per il nostro territorio”.
Giuseppe Torchio
Chiude la giostra dei pensieri Giuseppe Torchio, ex presidente della Provincia di Cremona, originario di Spineda. “Detto che i criteri dei tagli cambiano sempre, come un terno al lotto, dovremmo forse tenere conto dei 115 comuni che la nostra Provincia vanta. Togliere tale ente significa perdere la vicinanza al territorio governato. In più, i consigli provinciali eletti a suffragio universalediverrebbero ad elezione indiretta, contrastando
i tentativi che anche il presidente Napolitano sta attuando, spingendo in direzione opposta. Così facendo si va verso la legge della giungla, con i grandi Comuni che mangiano i piccoli. Il vero risparmio è altrove: il consiglio provinciale funziona con lo 0.14% della spesa dell’Amministrazione, eppure garantisce rappresentatività. Mi domando invece dove sia il risparmio quando la giunta Salini spende 24 milioni di euro per costruire una nuova, faraonica, sede”. E di Casalmaggiore capoluogo non ne parliamo? “Casalmaggiore, come Castelvetro, fa parte delle numerose aree di confine, piacentine, parmensi, bresciane, mantovano, che già gravitano su Cremona per tutta una serie di servizi. Riorganizzare le aree provinciali secondo quanto già avviene a livello sociale sarebbe una buona alternativa: tuttavia – ripeto – il rischio dell’accorpamento rischia di rende più difficile e meno partecipata l’amministrazione del territorio. Si sta decidendo un pericoloso svuotamento democratico senza tenere conto della complessità. Si tagliano enti locali e si usano come specchietti per le allodole, mascherando così gli sprechi di Milano e di Roma”. Giovanni Gardani
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Cremona
Mercoledì 11 Luglio 2012
Calcioscommesse, il maxiprocesso in due tranches?
Palazzi pensa ad un procedimento per gradi d’importanza, creando una corsia preferenziale per le responsabilità dirette
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Audizioni
di Michele Scolari
Il calendario aggiornato della Procura Figc
redo che il procuratore con il suo staff stia pensano a una sorta di corsia preferenziale per i procedimenti che dovessero richiedere deferimenti per responsabilità diretta». Parola del direttore generale della Figc Antonello Valentini, a conferma di un nuovo orientamento processuale che da un po’ di tempo circola in procura: ovvero l’ipotesi di un doppio binario per le inchieste da portare avanti. Il pool guidato dal procuratore Stefano Palazzi potrebbe optare per lo smistamento del maxi processo in due tronconi, alternativo alla corsa contro il tempo ingaggiata per arrivare prima del sorteggio dei calendari della massima serie. Come? Procedendo per gradi d’importanza e creando una corsia preferenziale riservata ai deferimenti per le sole potenziali responsabilità dirette. Ciò significherebbe dare la precedenza ai casi più
Il 12 luglio verrà ascoltato Gianfranco Parlato, il cui interrogatorio precedentemente programmato per il 5 luglio era stato rinviato. Rinviata a data da destinarsi invece l'audizione di Fabio Giacobbe che era prevista oggi; restano ancora da definire le date in cui saranno sentiti Federico Cossato e Matteo Gianello. Il calendario completo delle audizioni: 9 luglio: Giuseppe Santorum, Fabio Quagliarella (Juventus), Federico Piovaccari (Sampdoria), Luca Ariatti (Pescara), Paolo Acerbis (svincolato), Dario Passoni (Folzano), Angelo Iacovelli; 10 luglio: Filippo Carobbio (Siena), Andrea Masiello (Atalanta), Nicola De Tullio e Giovanni Carella; 11 luglio: Roberto Bagalini (associato A.I.A), Stefano Bagalini (Fermana), Ferdinando Coppola (Milan), Daniele Sebastiani (presidente Pescara), Marco Turati (svincolato); 12 luglio: Massimo Mezzaroma (presidente Siena), Gianfranco Parlato (tecnico). 13 luglio: Piero Camilli (presidente Grosseto), Esmael Angelo Junior Da Costa (Sampdoria), Antonio Conte (tecnico Juventus); 16 luglio: Leonardo Bonucci (Juventus), Andrea Ranocchia (Inter), Domenico Criscito (Zenit).
Nelle foto da sinistra: Antonello Valentini, Stefano Palazzi e l'ingresso della Procura Figc
gravi (quelli per i quali potrebbe preannunciarsi la responsabilità diretta) con deferimenti e processi in arrivo per la fine di luglio e la possibilità di ricalibrare le giornate di campionato sorteggiate, alla luce di eventuali retrocessioni. A seguire ci sarebbe un secondo troncone, riservato alle responsabilità oggettive delle altre società coinvolte e per gli illeciti dei tesserati. A rischiare il deferimento per responsabilità diretta sono
quei club con coinvolto almeno un dirigente responsabile con potere di firma. Quindi, il Lecce e il Siena. Nel primo caso, si parla del coinvolgimento dell’ex presidente Pierandrea Semeraro nel filone d’inchiesta barese, mentre per il secondo sotto i fari della procura c’è il coinvolgimento del presidente Massi-
mo Mezzaroma, inguaiato dal pentito ed ex giocatore del Siena, Filippo Carobbio atteso davanti a palazzi per giovedì 12 luglio. Secondo le dichiarazioni di Carobbio (da confermare) «prima della partita Siena-Varese, Ferdinando Coppola entrò negli spogliatoi sbiancato in volto rappresentan-
Nel mirino Lecce, Siena, Pescara e Grosseto
L’ira di Valentina Mezzaroma sull’ex del Grosseto. Il tecnico Conte studia le mosse per l’audizione
Carobbio conferma la propria versione
E’ durata oltre sei ore l’audizione in Procura della Figc di Filippo Carobbio, sentito dagli 007 federali nell’ambito dell’inchiesta sul calcioscommesse. Carobbio, grande accusatore del presidente del Siena Massimo Mezzaroma e di Antonio Conte, ex allenatore dei toscani e attuale allenatore della Juventus, era chiamato a fornire nuovi elementi rispetto all’interrogatorio dello scorso 29 febbraio. Uscendo dagli uffici di via Po, dove era entrato stamane verso le 9.20, non ha rilasciato alcuna dichiarazione l’ex difensore dei bianconeri toscani, che ieri lunedì aveva subìto l’affondo di Valentina Mezzaroma a Radio Sportiva. «Venerdì mio fratello Massimo sarà in Procura. Noi non aspettavamo altro che di essere sentiti, Carobbio è stato reputato credibile, ma credibile non lo è per nulla, porteremo le nostre motivazioni in Procura. Rischi? Purtroppo ci sono, ma nessuno non ci dorme la notte. Carobbio ha detto il falso, lo sottoscrivo». Il lavoro della Procura federale è proseguito poi senza sosta con l’audizione dell’ex capitano del Bari Andrea Masiello, convocato per la prima volta dal pool di Palazzi per confermare quanto detto ai pm e per fornire ulteriori in-
Nelle foto da sinistra: Filippo Carobbio e Antonio Conte
formazioni sulle presunte combine di diverse partite che riguardano la stagione 2010-2011 del club biancorosso, compreso il derby con il Lecce. Ma l’attenzione, comunque, rimane tutta per l’audizione di Antonio Conte e Massimo Mezzaroma. Quella del tecnico bianconero è fissata per venerdì 13 negli uffici romani di via Po. L’ex centrocampista pugliese dovrà difendersi dalle accuse mosse a lui da Carobbio per Novara-Siena e AlbinoLeffe-Siena. Le rivelazioni di
La Juve intanto pensa a Capello e Prandelli
Carobbio sono state ritenute «attendibili» dai giudici e potrebbero affondare il tecnico, attorno al quale la squadra sta comunque facendo quadrato in attesa della sentenza. In caso di innocenza, la società metterà una pietra sulla vicenda e il connubio che ha riportato la Juve sul podio dello scudetto proseguirà come se nulla fosse stato. In caso contrario si dovrà valutare l’entità della squalifica. Se la sospensione fosse piuttosto ridotta (come dire 2-3 mesi) non rischierebbe di creare eccessive tensioni nella società e Conte potrebbe allenare la squadra, sostituito in pan-
china da Angelo Alessio durante le gare. Ma il ventaglio della penalità per il tecnico si allarga sino a tre anni. E il divorzio potrebbe scattare nel caso la squalifica fosse più corposa, pari o superiore ad un anno. Allora sarebbero immancabilmente compromessi i rapporti di Conte con la società bianconera, che dal canto suo ha già allestito una serie di contromosse per non farsi cogliere impreparata, prima fra tutte una lista di alternative in cima alla quale spiccherebbero i nomi di Capello e Prandelli. mi.sco.
doci che poco prima, all'esterno degli spogliatoi, era stato avvicinato da una persona vicina al presidente che gli aveva chiesto se c’era la possibilità di perdere la partita». Contestualmente, si prefigura la responsabilità oggettiva anche per Pescara e Grosseto, con il coinvolgimento dei patròn Sebastiani e Camilli. Se per questi club emergesse la responsabilità diretta, i processi celebrati entro la fine di luglio.
Flora, sesso in piscina arriva l’esposto del consiglio in questura
Sorpresi in acrobazie hard presso la piscina della società canottieri Flora dalle telecamere della sorveglianza: un incontro iniziato a luci rosse e finito a luci blu, con la chiamata della polizia da parte della sicurezza. I due, ultratrenntenne lui e ultraventenne lei, erano stati sorpresi dalla vigilanza, poi trasportati in questura dopo l'intervento della Squadra volante. Ora il consiglio della società ha optato per un esposto in questura, al fine di chiedere maggior sorveglianza per un episodio che non rappresenta un caso isolato. L'esposto è motivato dal fatto che si conterebbero già parecchie intrusioni, soprattutto estive, nel perimetro della società e quella di lunedì sera sarebbe stata solamente l'ultima di una lunga serie. Sulla possibile denuncia dei due amanti, ancora da formalizzare, si attende invece ancora il parere di una commissione interna che potrebbe essere convocata entro breve tempo.
Cittadini bosniaci: a ottobre potranno votare dall’Italia
L’iniziativa si inserisce nel Programma di Riqualificazione del quartiere di S. Imerio
Inaugurazione del Laboratorio Largo Pagliari
E' stato inaugurato ieri alle 17 in Largo Pagliari il nuovo Laboratorio di Quartiere LargoPagliari. Alla cerimonia hanno preso parte l’assessore alle Politiche Sociali Luigi Amore ed Eugenia Grossi, responsabile dei Servizi Sociali Territoriali del Comune. L’iniziativa si inserisce nel Programma di Riqualificazione Urbana del quartiere di S. Imerio (il cui costo complessivo ammonta a 5.322.448,00 euro, cofinanziati da Regione Lombardia) riguardante l’edilizia residenziale pubblica, le infrastrutture e la partecipazione. Lo scopo è di recupe-
rare il piano terra dell'edificio di largo Pagliari, 13 (22 alloggi e aree cortilizie) e l'intero edificio di via Platina, 52 (11 alloggi). Un’operazione complessa che prevede, tra l’altro, il coinvolgimento dei residenti attraverso le fasi dell'informazione e della comunicazione, della progettazione partecipata e dell'accompagnamento alla mobilità. Il Laboratorio di Quartiere è progettato per consentire ai diversi soggetti coinvolti (e quindi ai diversi
punti di vista in merito), istituzioni, servizi, associazioni e cittadini, di confrontarsi, discutere pubblicamente, elaborare strategie ed azioni, condividere risorse. Lo spazio avrà uno sportello che nel periodo estivo, cioè fino al 15 settembre 2012, sarà aperto il lunedì e il giovedì dalle 10 alle 13 (telefono 0372809020) per informazioni, segnalazioni, visione dei progetti sulla riqualificazione edilizia e sociale del quartiere di S. Imerio.
Una struttura aperta al confronto fra i cittadini
Le autorità diplomatiche della BosniaErzegovina hanno reso noto che, in vista delle elezioni che si terranno il prossimo ottobre, i cittadini bosniaci presenti in Italia possono chiedere di essere registrati per corrispondenza nel registro centrale degli elettori all’estero. I modelli necessari alla predetta iscrizione sono disponibili presso la Prefettura di Cremona. Tutte le informazioni sul voto all’estero dei cittadini bosniaci, per le prossime elezioni, sono disponibili sul sito internet: www.izbori.ba
CASALMAGGIORE
casalmaggiore@ilpiccologiornale.it
SAN MARTINO
Inaugurato l’autodromo
Tancredi Bruno di Clarafond, quindi il noto imprenditore Renzo Rosso. Gli eventi sulla pista hanno catturato l'attenzione di tutti, in serata l'esibizione del noto gruppo Planet Funk.
Alcune migliaia di persone hanno partecipato all'inaugurazione dell'autodromo di San Martino del Lago. Parecchie le personalità presenti: a livello locale il sindaco di Cremona Perri e il prefetto
L’ambiente nel solco di Umberto Damiano Chiarini illustra le iniziative: bando per le scuole e argini per ciclisti
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di Giovanni Gardani
e idee sono le stesse di mio padre Umberto, ma non sono il passato. Camminiamo sulle idee per migliorare ogni giorno il presente». Così Damiano Chiarini, figlio dell’indimenticato Umberto, ha voluto sottolineare l’impegno del gruppo del quale fa parte, Persona-Ambiente, che nelle ultime settimane ha organizzato due diverse iniziative molto particolari. La prima, a dire il vero, affonda le radici nel mese di maggio, quando venne lanciato un bando, intitolato appunto alla memoria di Umberto Chiarini, destinato alle scuole: alla scadenza del 30 giugno scorso erano presenti, sul tavolo, una
decina di proposte realizzate da diversi istituti delle province di Cremona, Parma e Mantova. «Ogni scuola ha proposto un progetto di educazione ambientale, noi premieremo i primi tre che saranno selezionati a breve». A breve, anche perché la premiazione è prevista il 9 settembre. In un contesto decisamente speciale. «Siamo ormai ai dettagli per la II discesa sul Po in onore di Umberto: stavolta però ci siamo dati da fare per organizzare un evento più completo. Accanto all’aspetto ludico-sportivo, infatti, vi sarà anche una parte informativa: abbiamo invitato Paolo Rumiz, giornalista di Repubblica, che dovrebbe confermarci la sua presenza nei prossimi giorni. Parleremo del Po, dell’ambiente, dell’ecologia, delle idee sempre attuali di Umberto
e di chi crede nel nostro territorio. Alla fine della giornata consegneremo il 50% del premio previsto dal bando ai primi tre progetti. Il restante 50% sarà consegnato a dicembre, dopo il controllo dei lavori sino a quel momento svolti». Non è tutto: il Gruppo Persona-Ambiente ha aderito proprio lunedì a una petizione del Gruppo Pro Natura di Milano. «Vogliamo» chiosa Damiano «che gli argini tornino ad essere accoglienti per i turisti e per tutti noi. Oggi ho visto alcuni ciclisti francesi in riva al Po: abbiamo un patrimonio ricercato da tutto il mondo, che va difeso: chiediamo quindi, associandoci alla campagna “Un Po ciclabile”, che servizi e strutture ad hoc valorizzino i nostri argini, creando i presupposti per una forma di turismo eco-sostenibile».
Iniziato il Casalmaggiore International Festival Massimo Araldi: «Il futuro è garantito»
Continuano a riservare sorprese le serate inaugurali del Casalmaggiore International Festival: se nella prima serata dell’edizione 2011, l’assessore alla Cultura Ettore Gialdi promise una stagione concertistica a Casalmaggiore, parallela a quella teatrale, lunedì scorso Angelo Porzani, presidente dell’associazione Amici dell’International Festival, e Massimo Araldi, anima del progetto, hanno specificato che l’edizione del 2013 sarà un vero e proprio anno zero. Il motivo? «I contributi della Fondazione Cariplo stanno terminando e dovremo quindi muoverci in modo diverso per mantenere alta la qualità». Contattato poche ore dopo, ossia nella giornata di ieri, Araldi ha però tranquillizzato i cultori della rassegna: «Il Casalmaggiore International Festival è ormai in grado di camminare sulle proprie gambe, dato che sta per raggiungere l’autosufficienza finanziaria. Non perderemo nessun pezzo, perché siamo ormai in grado, vista la qualità offerta, di poter proporre anche concerti a pagamento».
Un momento della serata inaugurale (foto Gigi Ghezzi)
E se dovesse cambiare il quadro a livello di amministrazione provinciale (ne parliamo ampiamente alle pagine 6 e 7)? «Beh, tanto meglio. In una provincia più grande ci sono più intelligenze» spiega Araldi,
sempre caustico «dunque c’è anche maggiore capacità di discernere e quindi sostenere un festival di alto livello rispetto a iniziative meno importanti. E il nostro è sempre stato un Festival da primi posti».
Nel mentre proseguono i concerti, con la media davvero performante di due esibizioni al giorno. Oggi alle 17 presso la Cappella di Santa Chiara sarà il momento di “Appassionato”, mentre alle 21.15 presso l’Aula Magna di Santa Chiara il pubblico potrà godere di una “Serata di sonate”. Giovedì è il giorno clou probabilmente dell’intera manifestazione: se alle 17 (Cappella di Santa Chiara) andrà in scena “Stelle nascenti” con il pianoforte di Andreas Eggertsberger, in serata (21.15) a fare da palcoscenico naturale ai “Concerti Barocchi” sarà nientemeno che lo splendido Giardino Storico della Reggia di Colorno (prima uscita oltre i confini casalesi). Anche venerdì è prevista un’uscita serale: per la precisione nell’altrettanto suggestiva cornice del Teatro all’Antica di Sabbioneta per la “Serata di concerti” (ore 21.15). Sempre venerdì, ma al pomeriggio nella Cappella di Santa Chiara, altro appuntamento con le “Stelle nascenti”: a esibirsi sarà Elizaveta Fedyukova al violino.
Hanno preso il via i lavori in Municipio Impossibile non notare, da lunedì mattina, l’impalcatura che circonda il palazzo municipale di Casalmaggiore. Hanno infatti preso il via i lavori, appaltati alla ditta Raffaele Rumolo di
Via XX Settembre, 61 GUSSOLA (CR) Tel. 0375 260792 - Fax 0375 262007 Cell. 392 0504465 - E-mail: fale90@inwind.it
Roma, che porteranno alla ristrutturazione della facciata principale del municipio, in piazza Garibaldi. Un’operazione da oltre 300mila euro, comprensivi di 60mila euro di oneri di si-
curezza, in parte finanziati dalla Fondazione Cariplo. I lavori dovrebbero essere consegnati entro l’estate 2013. La direzione lavori è affidata all’architetto Luciano Roncai di Casalmaggiore.
AL MUSEO DIOTTI I BAMBINI NEL CINEMA
Ogni anno un tema e questa volta, a beneficiare delle idee di Emanuele Piseri, al solito organizzatore della rassegna, saranno i più piccoli. O meglio il mondo dei piccoli rapportato a quello degli adulti, lo sguardo di chi si affaccia alla vita verso l’esperienza. Cinque mercoledì (sempre a partire dalle ore 21.30, sempre presso il Museo Diotti, consolidata sala cinematografica estiva all’occorrenza) riuniti sotto il titolo della kermesse “I bambini (ci guardano)”. Si parte l’11 luglio con un piccolo capolavoro di comicità francese, a tratti surreale, come “Il piccolo Nicolas e i suoi genitori”, tratto dal fumetto del creatore di Asterix René Goscinny. Si viaggia poi sul cartoon made in Japan “Arietty”, mercoledì 18 luglio, un film che ha riscosso un buon successo tra il pubblico, nonostante una distribuzione nelle sale italiane non all’altezza. Mercoledì 25 luglio è il turno di “Valentin” di Alejandro Agresti, il film più “anziano” della rassegna, essendo datato 2002. Chiudono il percorso “L’illusionista” (il 1° agosto) e “Il riccio”, probabilmente il capitolo più atteso dell’intera manifestazione, tanto è vero che è stato sfruttato per la locandina (l’8 agosto). Il biglietto intero costa 3 euro, il ridotto 2.50 euro: viene inoltre offerta la possibilità dell’abbonamento, formula grazie alla quale un film su cinque viene scontato dal prezzo totale.
SERATE KIDS DI GIOVEDÌ IN BIBLIOTECA Con il caldo portato da Minosse e dai suoi parenti stretti, anche la biblioteca di Casalmaggiore può essere un riparo. Anzi, per certi versi, il riparo ideale: perché oltre a garantire un po’ di fresco, fa sì che anche d’estate le menti non si assopiscano. Proprio a questo scopo sono state pensate le Serate Kids, tre appuntamenti (di giovedì, sempre a partire dalle 21) che prenderanno il via giusto domani: il primo incontro verterà attorno all’importanza delle filastrocche, spesso veri e propri pezzi d’arte un po’ dimenticati (Gianni Rodari vi dice nulla?). Il secondo giovedì, 19 luglio, la scena sarà invece rubata dalle Canzoni delle Fiabe, con alcune chicche di sigle riprese direttamente dai cartoon anni Settanta. Saranno Donatella e Fabrizio di Teatro Itinerante (peraltro sempre presenti durante le tre serate) a trasformare le fiabe in canzoni. Chiude giovedì 26 luglio un momento culturalmente elevatissimo e al contempo capace di esplicarsi anche dinnanzi ai giovanissimi: “Il Flauto Magico” di Mozart raccontato ai ragazzi. «Tutti i bambini dai quattro anni in su sono invitati a partecipare» spiega la responsabile del percorso Santina Maldotti «anche perché in caso di maltempo abbiamo spazi sufficienti per dare vita alla rassegna al coperto».
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Taccuino
Mercoledì 11 Luglio 2012
numeri utili Cremona
COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291 Via Perugino, via Omodeo Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Luglio 2012
Via Bernamonti Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 10 Agosto 2012
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 -
Via San Bernardo Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Luglio 2012
PREFETTURA Centralino: 0372-4881 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307
Via Magenta Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 3 Agosto 2012
Via Lambro Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Giugno 2012
Corso Vittorio Emanulele II Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 8 Settembre 2012
Via Tombino Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 21 Luglio 2012
GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968
Via Gerre Borghi Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 21 Luglio 2012
POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427
Via San Rocco, via Bosco Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 21 Luglio 2012
Via Navaroli Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 3 Agosto 2012
POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511 QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881 VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511 PROCURA Centralino: 0372-548233
• Via Gerre Borghi: cantiere per la realizzazione della posa della nuova condotta dell'acqua potabile; (fine lavori: 21 luglio). • Via Ossalengo, Via F.lli d'Italia, Via Crocile, Via Bernamonti: cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica e illuminazione pubblica; (durata lavori: diversi mesi anche se coinvolgerà di volta in volta tratti limitati di vie diverse, indicativamente fine prevista 10 agosto 2012).
numeri utili
La via attualmente interessata è Via Bernamonti. • Via Magenta: cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica; (fine lavori: 3 agosto). • Via Navaroli incrocio via Burchielli: cantiere per il rifacimento della condotta fognaria; (Fine lavori: 3 agosto). • Via S.Bernardo: cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica; (fine lavori: 31 luglio).
• Corso Vittorio Emanuele II (da via Ala Ponzone a via Verdi): cantiere per il rifacimento dei sottoservizi e della sede stradale (Fine lavori: 8 settembre). • Via S.Rocco, Via Bosco: cantiere per la realizzazione della pista ciclabile di collegamento al comune di Gerre de' Caprioli; (fine lavori: 21 luglio). • Via Tombino: cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (fine lavori: 21 luglio).
OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118
• Piazza Dossena, Via Romanino, Via Trentacoste, Via Perugino, Via Giancristoforo, Via Galeotti, Viale Cambonino: cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica e illuminazione pubblica; (durata lavori: diversi mesi anche se coinvolgerà di volta in volta vie diverse, indicativamente fine prevista 31 luglio). Le vie attualmente interessate: via Perugino, via Trentacoste e via Omodeo.
METEO
AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215
Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it
Casalmaggiore
COMUNE DI CASALMAGGIORE www.comune.casalmaggiore.cr.it Centralino: 0375 42668 AMMiNISTRAZIONE PROVINCIALE Centralino: 0375-42233 Centro per l’Impiego Centralino: 0375-42213 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0375-284500 POLIZIA MUNICIPALE Centralino: 0375-40540
Farmacie di turno Dal 13 al 20 Luglio 2012 Distretto di Cremona
POLIZIA STRADALE Centralino: 0375-42288 GIUDICE DI PACE Centralino: 0375-42273 OSPEDALE Centralino: 0375-2811 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 MUSEO DIOTTI www.museodiotti.it Centralino: 0375-200416 Museo del bijou Centralino: 0375-284423 TEATRO COMUNALE www.teatrocasalmaggiore.it Centralino: 0375-284434 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO Direzione: 0375-284020 Distretto Veterinario: 0375-284029
Distretto di Casalmaggiore
CREMONA sant’ambrogio S.N.C. VIA FILZI, 40/E 26100 Cremona Tel. 0372-22327
SAN BASSANO VENTURELLI PIERANGELO Via Roma, 45 26020 San Bassano Tel. 0374-373212
BORDOLANO FORNARI YARI VIA MAGGIORE, 46 26020 Bordolano Tel. 0372 95754
ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:15 - 19:30
ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:30
Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO
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Giorno di chiusura settimanale GIOVEDÌ POMERIGGIO
CREMONA - FARMACIA 4 A.F.M. DI CREMONA S.P.A. VIA MONTEVERDI, 12 26100 Cremona Tel. 0372-21450
ISOLA DOVARESE PASQUALI GIUSEPPINA Via Garibaldi, 83/84 26031 Isola Dovarese Tel. 0375-946126
CASALBUTTANO CARNEVALI DANIELA Via Cavallotti, 10 26011 Casalbuttano Tel. 0374-362285
ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:00
ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00
Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO
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Giorno di chiusura settimanale: MERCOLEDÌ
Casalmaggiore ZANELLA AURELIO Via Cairoli, 2 26041 Casalmaggiore Tel. 0375 42322
Rivarolo del Re ed Uniti GHISELLINI SNC Via Aporti, 35 26036 Rivarolo del Re ed Uniti Tel. 0375 534016
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
Giorno di chiusura settimanale
Giorno di chiusura settimanale
lunedì
SABATO
Le farmacie di turno e gli orari dei distretti di Cremona e Casalmaggiore sono consultabili sul sito internet: www.aslcremona.it
Rubriche DALLA PARTE DEI CITTADINI
di Damiano Talamazzini
Responsabile Provinciale Patronato Epaca
Questa rubrica rappresenta un luogo d'incontro a disposizione dei nostri lettori, nato per rispondere a dubbi e quesiti in materia di diritti previdenziali e assistenziali.Le lettere rivolte al Patronato Epaca possono essere indirizzate alla nostra redazione, per posta o via e-mail, oppure direttamente al Patronato Epaca (epaca.cr@coldiretti.it). Egregio Responsabile Patronato Epaca, sono una lavoratrice e al 31/12/2015 avrò 35 anni di contributi, ma compirò 57 anni nel 2016. E’ possibile, visto che è soddisfatto a quella data il requisito contributivo necessario, richiedere l’accesso alla pensione di anzianità col calcolo contributivo? Dal 2008 fino al 2015 compreso è in vigore un regime sperimentale per le sole lavoratrici, che permette loro di andare in pensione con le regole più favorevoli in vigore fino al 31 dicembre 2007, cioè con almeno 57 anni di età e 35 di contributi; accettando però che la pensione sia calcolata con il sistema di calcolo contributivo, invece che con il retributivo.
Le donne e il sistema contributivo italiano Possono scegliere questo regime le lavoratrici con un'anzianità contributiva di almeno 18 anni al 31/12/95 (quelle che rientrano nel sistema retributivo), che non abbiano già maturato i requisiti per la pensione di anzianità entro il 31/12/07 e quelle con anzianità contributiva inferiore, (che rientrano nel sistema misto) a condizione che non abbiano già esercitato in passato il diritto di opzione per il contributivo. L'Inps cita esplicitamente tra coloro che non possono accedere alla sperimentazione le lavoratrici in mobilità lunga e le lavoratrici autorizzate ai versamenti volontari entro il 20/7/07. Il vantaggio consiste nella possibilità di accedere alla pensione di anzianità con 57 anni di età, avendone 35 di contributi. Dunque, condizioni più generose rispetto a quelle applicate fino al 2011 e ancor di più rispetto a quelle in vigore dal gennaio 2012. Gli uffici Epaca: • CREMONA - Via D. Ruffini, 28 (Tel. 0372.732930); via Ala Ponzone, 8 (Tel. 0372/499811). • CREMA Via Macello, 34 (0373/732900); • CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 (0372.732960); • SORESINA Via Matteotti, 12 (0372.732990).
PRECARIARE STANCA A cura di Nidl - Cgil
Salari, ecco cosa accade all’estero Mentre la riforma del lavoro del ministro Fornero è in discussione alla Camera, dove sono presenti circa 20 deputati (no, non è uno scherzo, 20 deputati: forse chi ci rappresenta non ritiene che si tratti di un momento importante per la vita del Paese), guardiamo un po' cosa succede a casa degli altri. Il nuovo governo socialista francese si è pronunciato sullo Smic (Salaire minimum interprofessionnel de croissance), in altre parole il salario minimo. François Hollande aveva promesso di alzarlo e così è stato, addirittura in anticipo rispetto ai piani. L'aumento, infatti, si applicherà da luglio 2012 e non da gennaio 2013. Il governo ha fatto sapere che si tratta di un aumento “ragionevole”, quindi piuttosto limitato, ma che va comunque nel senso di un tentativo di aumento del potere d’acquisto delle fasce più deboli dei lavoratori. Tale aumento con-
sentirà comunque di recuperare quanto non era stato accordato durante i 5 anni di presidenza di Nicolas Sarkozy, ha spiegato Hollande. L'ultimo adeguamento secondo il tasso d’inflazione risale, infatti, al 2006 ed era stato dello 0,3%. L'aumento è stato annunciato dal ministro del lavoro e dell’occupazione Michel Sapin alle organizzazioni sindacali e padronali riunite e sarà seguito da un decreto presentato in Consiglio dei ministri. Dal 1° luglio 2012, lo Smic orario sarà portato a 9,40 euro l’ora lordi, cioè 1425,67 euro mensili lordi per 35 ore settimanali. In Italia, la presunta riforma del mercato del lavoro non prevede nemmeno di ridurre le 46 tipologie contrattuali precarie, che spesso vedono salari che non esiteremmo a definire “elemosina”. Altro che salario minimo! Chiara Rizzi
La Nidl Cgil si trova in via Mantova 25 Cremona • tel 0372 448608 e-mail: nidilcremona@cgil.lombardia.it
www.aclicremona.it
Una firma contro l’aumento della spesa militare
Anche le Acli nazionali, assieme a Ipsia e a molte realtà territoriali, hanno firmato l'appello al Parlamento della Tavola della Pace contro il disegno di legge delega del ministro Di Paola che prevede un ridisegno non condivisibile del sistema militare. In particolare: aumenta la spesa pubblica; aumenta la spesa per gli armamenti; impegna 230 miliardi (per i prossimi 12 anni) per un enorme apparato militare; autorizza il ministero della Difesa a vendere armi italiane nel mondo; taglia il personale e vende le caserme per comperare nuove armi; stabilisce che in caso di calamità naturali gli interventi di soccorso dell'esercito dovranno essere pagati da chi li richiede; trasforma le Ffaa in uno strumento da guerre ad alta intensità. Non è possibile approvare un sistema di questo genere mentre s'impongono agli italiani tanti sacrifici e mentre si taglia la spesa pubblica e la spesa sociale. Per questo le Acli, assieme alle moltissime altre associazioni, sottoscrivono l'appello e chiedono al Parlamento di non approvare questa legge delega e di avviare una seria riforma dello strumento militare, rendendolo compatibile con le possibilità economiche del Paese nonchè coerente con una nuova idea di sicurezza e una nuova visione del ruolo dell'Italia in Europa e nel mondo. Il responsabile del dipartimento Pace e stili di vita, Alfredo Cucciniello invita tutti, e in particolare coloro che già si sono impegnati nella campagna "Taglia le ali alle armi", a diffondere l'iniziativa e a promuovere l'adesione di associazioni, istitutuzioni e singoli cittadini. Per maggiori informazioni e per sottoscrivere l'appello: www.perlapace.it.
www.welfarecremona.it - Gian Carlo Storti - storti@welfareitalia.it Riforma Mercato del lavoro: AMMORTIZZATORI SOCIALI - ASPi (1 parte) Gli interventi previsti mirano a ripristinare la coerenza tra flessibilità e coperture assicurative, ad ampliare e rendere più eque le tutele fornite dal sistema, a limitare le numerose distorsioni e spazi per usi impropri insiti in alcuni degli strumenti attualmente esistenti. A questo scopo si riordinano e migliorano le tutele in caso di perdita involontaria della propria occupazione; si estendono le tutele in costanza di rapporto di lavoro ai settori oggi non coperti dalla Cassa integrazione e straordinaria; si prevedono strumenti che agevolino la gestione delle crisi aziendali per i lavoratori vicini al pensionamento. La proposta di riforma si articola su tre pilastri: Assicurazione sociale per l’Impiego (ASpI), a carattere universale; Tutele in costanza di rapporto di lavoro (Cigo, Cigs, fondi di solidarietà); strumenti di gestione degli esuberi strutturali. Un sistema siffatto è ritenuto essenziale per garantire una copertura adeguata dal rischio di disoccupazione. Assicurazione sociale per l’impiego (ASPI) - Situazione a regime. La riforma si caratterizza, a regime, rispetto all’attuale sistema di assicurazione contro la disoccupazione involontaria, per un incremento dell’ambito soggettivo di copertura. Dal punto di vista degli importi e delle durate vi è una convergenza rispetto agli attuali trattamenti di disoccupazione ordinaria e di mobilità. La nuova Assicurazione sociale per l’impiego è destinata a sostituire i seguenti istituti oggi vigenti: indennità di mobilità ,indennità di disoccupazione non agricola ordinaria disoccupazione con requisiti ridotti, speciale edile (nelle tre diverse varianti).
Oggetti proibiti Un cucciolo in casa può trasformarsi in un piccolo tornado! I cuccioli amano ‘assaggiare’ tutto quello che li circonda e ciò è del tutto normale, dal momento che attraversano la fase dell’esplorazione orale. Invece di sgridare il cucciolo per questo comportamento innato, possiamo gestire l’ambiente che lo circonda. Ciò significa controllare gli spazi in cui vive e mettergli a disposizione giochi per cani adatti e sicuri. Per rendere la casa a prova di cucciolo basterà spostare tutti quegli oggetti ‘a portata di muso’. Quindi niente indumenti in giro, oggetti fragili, detersivi, medicinali e così via. In questo modo eviteremo anche situazioni pericolose per il cucciolo, come l’ingestione di oggetti che potrebbero soffocarlo o di sostanze vele-
nose. Inoltre, ciò eviterà il crearsi di brutte abitudini, come nel caso di un cucciolo che scappa con un oggetto in bocca e noi che lo inseguiamo urlando! Niente di più sbagliato: insegneremmo al cucciolo che rubare oggetti è un gioco divertentissimo e un modo per coinvolgerci quando vuole lui. Quindi cerchiamo di evitare queste situazioni con una corretta gestione dell’ambiente e fornendo al cucciolo giochi di materiali e forme diverse, così che abbia sempre qualcosa da ‘esplorare’ e rosicchiare. Infine, se dovessimo coglierlo con un oggetto ‘proibito’, chiamiamolo con un bocconcino gustoso e indirizziamolo su un suo gioco, ricordando di lodarlo sempre quando è impegnato in attività ‘lecite’. . Elisa Giudici (eli.giudici@yahoo.it)
La Vostra copia GRATUITA de Spazio comune Acli La Cafetera Caffe Del Corso Bar Supermoka Bar Aurora Bar Cittanova Bar Garibaldi Osteria Garibaldi Caffe’ Dimeglio Dall'Ara Sara Ospedale Portineria Unione Consumatori Caffe’ Porta Romana Banca Del Monte INPS Comune Di Cremona Rio Bar Bar Fiume Dimeglio Banca Di Roma Parrucchiere Bertoletti Bar Stradivari Il Planetario Viaggi Banca Popolare Bar Oasi Distributore Esso Pit Stop -Distributore ENI Dimeglio Bar Da Walter Distributore Agip Caserma Col Di Lana Bar Stella Sapore Di Mare Da Pietro Panetteria Galbignani Italmark Teatro Monteverdi Bar Lancia Bar San Giorgio Fotoline Re Mida Pane, dolci e caffè
Piazza Stradivari Cremona Via S. Antonio del Fuoco 9/A Cremona C.So V. Emanuele 14 Cremona C.So V. Emanuele 84 Cremona Corso Campi 39 Cremona C.so Garibaldi 228 Cremona Corso Garibaldi 114 Cremona Corso Garibaldi 219 Cremona Corso Garibaldi 38 Cremona Corso Garibaldi 85 Cremona Via S. Barbara 19 Cremona Ospedale Cremona Piazza San Michele 2 Cremona Piazza IV Novembre 17 Cremona Piazza Cadorna 1 Cremona Piazza Cadorna 17 Cremona Piazza Del Comune Cremona Piazza Della Pace 2 Cremona Piazza Fiume 6 Cremona Piazza Marconi 15/A Cremona Piazza Roma 20 Cremona Piazza Roma 29 Cremona Piazza Roma 7/B Cremona Piazza Stradivari 17 Cremona Viale Po 83 Cremona Via Bergamo 221 Cremona Via Bergamo 91 Cremona Via Bergamo 47 Cremona Via Boschetto 93 Cremona Via Brescia 128 Cremona Via Brescia 219 Cremona Via Brescia 189 Cremona Via Brescia 27 Cremona Via Cappuccini 8 Cremona Via Castelleone 29/A Cremona Via Castelleone Cremona Via Dante 102 Cremona Via Dante 149 Cremona Via Dante 185 Cremona Via Dante 2 Cremona Via Dante 31 Cremona Via Dante 87 Cremona Via Del Giordano 133 Cremona
Sister Caffe’ Angolo Del Gusto Farmacia Leggeri Bar le torri Oggi Pizza Torrione Cafe’ Dico Caffe’ghisleri Esselunga Tango Bar Pasticceria Caffe’ Betti Crai Bonseri Fornaio Bar I 3 Gradini Dimeglio Bar - Figlie Di San Camillo Bibi Bar Farmacia Leggeri Farmacia Ziliotti Bar Pasticceria S. Remo Camera Del Lavoro Bet Fish Bottega Del Gusto Panificio Usberti Agip Cafe’ Gio’ Bar Associazione Commercianti Montecarlo - Slot Machine Caffe’ Parking Bar Roma Bar Mincio Bar Il Cantuccio Edicola Caffe’ Boldori Panetteria Patty Fitness Time Panetteria Quarantani Bar Gallo Smeg Centro Sportivo Sanzeno Coffee Time Q.In Forneria Pan&Piu La città del Sole
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Mercoledì 11 Luglio 2012
Via Del Giordano 65 Cremona Piazza Risorgimento 30 Cremona Via F. Filzi 40/E Cremona Via F. Filzi Cremona Via Ghinaglia 94 Cremona Via Ghinaglia 104 Cremona Via Ghinaglia 49 Cremona Via Ghisleri 46 Cremona Via Ghisleri 53/A Cremona Via Giuseppina 11/B Cremona Via Giuseppina 11/B Cremona Via Giuseppina 27 Cremona Via Grado 20 Cremona Via Grado 40 Cremona Via Lazzari Cremona Via Litta 50 Cremona Corso Matteotti 20 Cremona Piazza Della Liberta’ 4 Cremona Piazza Della Libertà Cremona Via Mantova 25 Cremona Via Mantova 39 Cremona Via Mantova 133 Cremona Via Mantova 101 Cremona Via Mantova 141/B Cremona Via Mantova 81 Cremona Via Manzoni 2 Cremona Via Massarotti 15 Cremona Via Massarotti 19/A Cremona Via Mazzini 7 Cremona Via Mincio 2 Cremona Via Mincio 34 Cremona Via Nino Bixio 20 Cremona Via Nino Bixio 8 Cremona Via Buoso da Dovara 6 Cremona Via Eridano 15 Cremona Via Platina 34 Cremona Via Rosario 49 Cremona Via Ruffini 6 Cremona Via San Zeno 53 Cremona Via Solferino 9 Cremona Via XI Febbraio 64 Cremona Via XX Settembre 32/A Cremona Via XX Settembre 5/A Cremona
IL DIRITTO A UNA PUBBLICITA' CORRETTA Lo scopo della pubblicità è raggiungere e spingere all'acquisto il maggior numero di persone e, in ogni caso, creare un mercato più favorevole per la vendita dei prodotti e dei servizi dell'imprenditore. Il legislatore definisce come pratiche tra professionisti e consumatori: qualsiasi azione, omissione, condotta o dichiarazione, comunicazione commerciale ivi compresa la pubblicità e la commercializzazione del prodotto, posta in essere da un professionista, in relazione alla promozione, vendita o fornitura di un prodotto ai consumatori. I messaggi pubblicitari non possono contenere direttamente o indirettamente indicazioni non veritiere: in tale contesto assume particolare valore l'obbligo di correttezza nell'effettuazione delle campagne pubblicitarie, nella formulazione dei singoli messaggi e nella loro presentazione. E' considerata ingannevole una pratica commerciale che contiene informazioni non rispondenti al vero o, seppure di fatto corretta, in qualsiasi modo, anche nella sua presentazione complessiva, induce o e' idonea ad indurre in errore il consumatore medio. Il Codice del Consumo ribadisce il pieno diritto del consumatore, come persona fisica, ad essere oggetto di pratiche commerciali e quindi ad una pubblicità corretta, trasparente, non ingannevole. Il giudizio sulla scorrettezza deve essere effettuato avendo come riferimento il consumatore medio a cui la pubblicità si riferisce e il danno potenziale arrecato al consumatore o ai concorrenti. Assoutenti Cremona – Nicola Timpanaro e Luca Curatti
Assoutenti delegazione di Cremona (tel. 328-1547751) viaTrecchi 25 • e-mail: assoutenticremona@libero.it
la trovate QUI Bar Dragone Distributore Agip Non Solo Piada Uil sindacato Bar Zanzibar A.E.M. Cisl sindacato Fattorie del gusto Tabacchi Universita’ Cattolica Politecnico Di Milano Il Beccofino Cremona Po Bar Greco Linea Junior Seven Caffè Latteria Plac Politiche Educative Farmacia Zamboni Noemi Panetteria Tosi Bar Smile Macalli Medic Center Pane E Amore Caffe’ Noir Bar Tabacchi Edicola Ortenilla Edicola Compiani Panetteria Merlini Panetteria Merlini Farmacia Leggeri Tabaccheria Immobiliare B&G La Bottega del Gelato Osteria del Mento Palabosco Bar caffetteria Les Pailles Farmacia Bonfanti Bar Guru Ottica Ravanelli Distributore Tamoil Bar Ghinaglia
Via Vittori 2 Cremona Viale Po 139 Cremona Viale Po 68 Cremona Viale Trento Trieste 27/B Cremona Viale Trento Trieste 36 Cremona Viale Trento Trieste 38 Cremona Viale Trento Trieste 54 Cremona Via Massarotti 46/D Cremona Piazza Migliavacca 6 Cremona Via Milano 24 Cremona Via Sesto 39 Cremona Via F.Soldi 2 Cremona Piano 2° Musetti Caffe’ Cremona Corso Campi 5 Cremona Via Mercatello 4 Cremona Via Bella Rocca Cremona Corso Vittorio Emanuele Cremona Via Vecchio Passeggio 1 Cremona Via Oglio 5 Cremona Via Aporti 43 Cremona Via Aselli 29 Cremona Via Cadore Cremona Corso Vittorio Emanuele 43 Cremona Via Giuseppina 21 Cremona Via Tonani 24 Cremona Via Boschetto Cremona Battaglione Bonemerse Cremona Due Gadesco Via Cesare Battisti 47/B Gadesco Via San Savino 17 - San Savino Persichello Piazza Garibaldi Pescarolo Piazza Roma 8 Vescovato Via Cavallotti 25 Piadena Bosco Ex Parmigiano Bosco Ex Parmigiano Via Marconi 27 Pizzighettone Largo Vittoria Pizzighettone Via Matteotti 5 Soresina Piazza Garibaldi Soresina Via IV Novembre Soresina Sospito
Cultura&Spettacoli Giovedì sera “Fontane in concerto”
Giovedì 12 luglio alle ore 21.30, presso Palazzo Barbò di Torre Pallavicina, ha luogo lo spettacolo “Fontane in concerto: musiche, sinfonie con giochi d’acqua, colori e fuoco”. La serata, organizzata dal Rotary Club Soncino,
con il patrocinio dei comuni di Soncino, Torre Pallavicina, Calcio, Pumanengo, Rudiano e Fontanella, ha scopo benefico e prevede, infatti, la raccolta di fondi da devolvere a favore delle zone terremotate. Ingresso: 5 €.
I disegni e le grafiche di Cutini in esposizione fino a settembre F di Federica Ermete
ino al 2 settembre, presso la libreria Tuttolibri di San Zeno Naviglio (Bs), è allestita la mostra di disegni e grafiche di Paris Cutini. «Il disegno per me è fondamentale. Non disegno sulla tela, ma disegno sulla carta, facendo bozzetti, prove, schizzi, ma anche disegni finiti, opere a sé stanti. Insomma, il disegno è a sé, serve per fermare l’idea, o meglio fermo l’idea con un segno. Il disegno mi serve sempre: per catturare l’immagine di un volto, di un corpo, di un quadretto familiare e di tanto altro…». Queste le parole di Cutini che possono essere utili per introdurre il discorso sul disegno e sulla grafica, ben rappresentato dall’esposizione. L’artista ha messo a punto un singolare modo per “reclutare” modelli originali e sempre diversi. Accanto alla moglie Piera, da sempre sua
prima e più importante musa e modella, Cutini predilige trovare “modelli improvvisati”, cercando tra le vie della sua Scandiano, specialmente nelle osterie, un po’ come faceva il Caravaggio. In par-
ticolare, l’artista sostiene di avere trovato tantissime persone, specialmente di una certa età, e dunque con un viso segnato dal tempo (elemento essenziale nella poetica cutiniana), disposte a farsi
Una poesia musicale giovedì a Sospiro
Giovedì 12 luglio a Sospiro, l’associazione culturale “La Luna” propone il concerto dal titolo “Summertime – Canzoni d’amore in una notte d’estate”, con la partecipazione dei soprani Anna Piroli e Normanna Dacquati, del basso Sandro Gugliermetto (autore anche degli arrangiamenti originali per coro delle canzoni proposte, nella foto), del pianista Nicolò Rizzi e dell’ensemble vocale Vox Mundana. Più che un concerto, si tratta di una poesia musicale, un racconto d’estate. Il
legame tra le canzoni e le arie che vengono eseguite è di tipo emotivo. Vecchie canzoni italiane, cristallizzate e straniate in una forma classica corale, che raccontano un amore semplice e sereno; l’amore attraverso la seduzione che prende vita dal ritmo di danza, nelle note calde e avvolgenti del tango o nei baci rubati a passo di valzer; l’amore inquieto e contrastato nelle storie metropolitane dell'America West Side. E naturalmente l’amore per la musica e per la poesia.
Concerto venerdì sera nel museo con Francesco Bonacini e Simone Beneventi
ritrarre in cambio di un aperitivo. Il pittore, sorridendo, ha raccontato: «Ho trovato alcuni che, dopo il nostro primo incontro, si proponevano loro stessi per la posa, cercandomi più volte in studio…». Il curatore Simone Fappanni ha spiegato: «La cifra stilistica dominante nell’arte di Cutini, ovvero la sua capacità di individuare, attraverso il segno, l’essenza pulsante del soggetto, la vita che lo contraddistingue. Infatti, espressioni e posture, vanno di pari passo con quell’esigenza incessante di comunicare agli altri ciò che sente “vede” nella e oltre la figura. Paris Cutini è di quelli artisti che sono ancora convinti che un buon pittore deve essere, in primis, un ottimo disegnatore. Anzi, la sua posizione è, in questo caso, molto precisa, verrebbe persino da dire “estrema”: il disegno deve essere fatto dal vivo e rigorosamente a matita, dunque non con l’ausilio di altri strumenti».
Giovedì sulla chiesa di Torricella
Nuovo appuntamento di Paesaggi culturali
La dodicesima edizione di “Odissea – Festival della Valle dell’Oglio 2012” quest’anno propone, tra i tanti e svariati appuntamenti in programma nel ricco cartellone, anche una serie di conferenze, di carattere formativo - culturale, denominate “Paesaggi culturali”. Si tratta, complessivamente, di cinque incontri messi a punto con esperti, per riflettere sui luoghi che abitiamo e che, purtroppo, non sappiamo più vedere. Giovedì 12 luglio alle ore 21.30, nella Chiesa di Santa Maria ad Ostiano (in località Torricella – lungo la Provinciale Ostiano a Volongo), l’interessante incontro è con lo storico dell’arte Giuseppe Merlo, relatore dell’appuntamento denominato “La chiesa della Torricella”. La chiesa di Torricella, che ori-
ginariamente era dedicata a Sant’Andrea, venne edificata dalla potente Abazzia di Leno tra la fine del decimo e l’inizio dell'undicesimo secolo, in pregevoli forme romaniche. L’interno, severo di forme e ad aula unica, ha una copertura lignea a capriate e conserva, nel catino absidale, pregevoli affreschi risalenti al Trecento e raffiguranti profeti circonfusi di racemi, nonché un’incoronazione della Vergine. Il luogo, inoltre, conserva il fascino della miglior campagna lombarda creata dal capriccioso corso del fiume Oglio che, nel suo antico scorrere, lambiva l’edificio, così come è attestato dal bellissimo San Cristoforo della fine del Trecento che domina la proporzionata facciata a capanna della piccola chiesa.
Protagonista alle ore 22 in piazza Garibaldi il Beppe di Benedetto 5tet
Il violino incontra la marimba Musica jazz stasera a Soresina Venerdì 13 luglio alle ore 21, il Museo Civico Ala Ponzone ospita un nuovo appuntamento della rassegna “L’altro lato del violino 2012 Happy Hour in musica all’Ala Ponzone", iniziativa ideata e curata da Roberto Codazzi, che rappresenta un modo, più fresco ed accattivante, per godere del nostro Museo. La formula della serata, particolare ed intrigante, fornisce un motivo di attrazione in più, perché i concerti sono preceduti dall'happy hour, negli spazi museali dalle ore 20. La serata in programma permette di ascoltare colori e suoni inediti grazie alla fusione del violino di Francesco Bonacini (nella foto) e alla marimba di Simone Beneventi. Per l’occasione, i musei resteranno aperti fino alle ore 23. Biglietto di ingresso ai musei 7 € + biglietto Happy Hour 3 €.
Continuano le serate estive di Soresina animate da musica jazz, organizzate da Soresina Jazz, in collaborazione con Lions Club Soresina, Ristorante Sound, Caffè Sorini, Osteria del Teatro e Soresina Musica Movement. Stasera alle ore 22 in piazza Garibaldi, il gruppo Beppe di Benedetto 5tet propone il concerto “See the sky”. Il gruppo si è costituito nel 2005 sotto la spinta del leader, trombonista e compositore Beppe Di Benedetto. Il loro cd d’esordio, “See the sky”, ne è una sorta di manifesto, sintetizzando le musiche, i suoni, i colori e le atmosfere a loro più care, fondendoli e dando loro un tocco, una firma di grande originalità grazie all’esperienza artistica accumulata in anni di musica. Nel sound della band confluiscono, rinnovati e rivissuti, i principali momenti del jazz degli ultimi decenni: mainstream statunitense, jazz europeo, suoni e ritmi mediterranei, funk e be-bop.
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Afterhour
Protagonisti del fine settimana Caparezza, Rezopohonic, Sud Sound System e The Cult
Bloomlive Festival al Carroponte D
di Martina Pugno
alla collaborazione tra gli storici locali Bloom (Mezzago) e Live (Trezzo d'Adda), nasce il Bloomlive Festival, per un'estate all'insegna della buona musica. La rassegna, nata nel 2006, si ripropone di portare sui palchi di Milano e dell'hinterland i migliori artisti italiani e internazionali. Quest'anno, l'edizione celebra una doppia importante ricorrenza: i 25 anni dall'apertura del Bloom e 15 anni per il più "giovane" Live. Il Bloomlive Festival celebra inoltre il 2012 in quanto dichiarato dall'Onu "anno della cooperazione", con stand informativi di associazioni e cooperative del territorio presenti durante tutto il corso della rassegna. Il Bloomlive Festival, iniziato giovedì 14 giugno presso il Carroponte di Sesto San Giovanni, prosegue questo fine settimana con il doppio concerto di Caparezza e dei Rezophonic, che calcheranno il palco venerdì sera alle 21.30. In partenza da giugno con una nuova serie di date del tour dal titolo L'Eretico Tour 4 - L'estinzione, Caparezza si presenterà al Bloomfestival con una nuova produzione per questa quarta ed ultima versione dei suoi concerti. Dall'uscita, a marzo 2011, de "Il Sogno Eretico", l'album che ha ormai ampiamente superato il disco di platino, l'artista ha già realizzato più di ottanta date, registrando le oltre 300mila
BAGNOLO MELLA
Arriva “Low rock festival” musica, arte e gastronomia Il week end si apre con tre giorni di festa e buona musica lungo le rive del fiume Mella, nel cortile delle scuole elementari in via Martiri della Libertà con il “Low rock festival”: si inizia venerdì 13 alla sera, alle ore 21.30 circa, quando su palco saliranno i “The death of Anna Karenina” (nella foto) ed i “Verbal”. Si prosegue poi la sera successiva, sabato, sempre alle 21.30, con un altro duo musicale: “Drinke to me” e “Be forest”. La rassegna si chiude con la serata di domenica, a partire dalle 19.30, con un trittico musicale degno di nota: “Dimartino”, “Angela Kinzcly” e “Intercity”. Tutte le sere ingresso gratuito, stand gastronomici, mostra d'arte, bancarelle e libreria. L'apertua dei cancelli è alle 18.30.
Caparezza
presenze e portando sul palco allestimenti sempre differenti. Rezophonic è molto più che un normale progetto discografico. Nato da un'idea di Mario Riso, Rezophonic prende invece vita per festeggiare i vent'anni di carriera artistica e di vita dedicata alla musica. Tutto il ricavato della vendita dell'album andrà a sostenere il progetto idrico di Amref, (Fondazione Africana
Per segnalarci eventi o concerti scriveteci o inviateci un link all’indirizzo appuntamenti@ilpiccologiornale.it
BOLOGNA
I live del Bolognetti rocks
Sud Sound System
per la medicina e la ricerca). Sabato sera, alla stessa ora, si esibiranno invece i Sud Sound System, mentre domenica sarà la volta dei Cult. A chiusura della celebrazione di vent'anni di carriera e in attesa della pubblicazione, avvenuta in giugno, del "Best of", i Sud Sound System, pionieri del raggamuffin italiano, da aprile sono di nuovo in tour. Anche il ritorno dei Cult
è particolarmente atteso e segue la pubblicazione dell'album "Choice of Weapon". Il nono lavoro in studio della band vede dietro ai banchi di regia due assi quali Bob Rock (Metallica, Aerosmith, Motley Crue) e Chris Goss (Queens of the Stone Age, U.n.k.l.e.) e segue a distanza di quattro anni l'ultimo full lenght della storica formazione inglese.
Brescia beer festival a ritmo di rock Da giovedi 12 a domenica 15 luglio, si terrà presso il parco della Chiesetta di Cascina Maggia - Via della Maggia (Brescia), la prima edizione del Brescia Beer Festival. L'iniziativa propone quattro giornate ad ingresso gratuito. Ogni sera, a partire dalle 21.30, sul palco si alterneranno grandi band live: si inizia giovedì con Gli anni di piombo e Moscow Raid. Nel suono dei Moscow Raid si coagulano in modo spontaneo le diverse attitudini dei quattro componenti, dall’amore per i Cure, la dark-wave e il post-punk revival dello stesso Ardenghi all’interesse per la subcultura mod di Brunelli, passando per l’approccio electro-dance del batterista Zubani e gli ascolti garagepunk di Carboni. I Moscow Raid nascono a Brescia nel 2007. La band si riforma sul finire del 2010 con una nuova line-up, che consiste nei membri fondatori Daniele Ardenghi (Nidzkj, voce e chitarra) e Andrea Brunelli (Nebzkj, basso e cori), e nei nuovi arrivi Alessandro Carboni (Karbov, chitarra e cori) e Fabio Zubani (Zubov, batteria). Venerdì sera calcheranno il palco Il paradiso degli orchi, band dal repertorio eclettico che mescola pop, rock e new-pro-
Mercoledì 11 Luglio 2012
Ettore Giuradei
Prosegue la rassegna Bolognetti Rocks con una serie di appuntamento all'insegna della musica italiana: giovedì sera sarà dedicata alla Ghost Records, con i concerti di Dente e Il triangolo. Venerdì sarà invece la volta della 42 records, con gli show de I cani e dei Criminal Jokers. Sabato sera sarà invece dedicata a La tempesta dischi, con Il pan del diavolo e i Cosmetic. Il Pan del Diavolo sono Pietro Alessandro Alosi e Gianluca Bartolo, due chitarre ed una cassa a sonagli. “Piombo, polvere e carbone”, pubblicato nel 2012, è composto da undici tracce per quaranta minuti di musica. Un viaggio potentissimo imbevuto di onirismo e maledizioni, psichedelia e rhythm and blues in cui l’ascoltatore non subisce passivamente un racconto ma costruisce la propria storia attraverso l’associazione mentale.
BOLOGNA
Estragon Night al Botanique
Sabato sera il Botanique Festival ospiterà l'Estragon Night, con Heike has the giggles, the R's e Dadamatto sul palco. The R’s (ex The Record’s) sono considerati il miglior prodotto pop della scena dell’ultimo anno. Heike Has The Giggles si fanno conoscere con i primi due demo, "Next, Please" e "How To Giggle", e live al fianco di artisti di fama internazionale (Tricky, The Wombats, The Futureheads, Pete and The Pirates). Portano in tour il loro ultimo disco De Fauna Et Flora uscito a inizio 2012.
MILANO
Nutini live a Villa Arconati
gressive, musica psichedelica e elementi etnici, e Ettore Giuradei duo acustico. Giuradei è il nome che rappresenta il progetto artistico/musicale dei fratelli Giuradei, Ettore, autore di testi e musica e Marco, polistrumentista e arrangiatore affiancati da Domenico Vigliotti, fonico sia live che in studio e da Alessandro Pedretti alla batteria e Accursio Montalbano alla chitarra. La rassegna proseguirà
sabato sera con gli Ain't, band composta da super appassionati di grunge e hard rock, e i Mr Freezer. La formazione nasce dall’incontro tra due fratelli e due amici i quali fondono le loro influenze musicali in una cover band che spazia tra i generi e i gruppi più diversi. Chiuderanno la rassegna, domenica sera, Ste MadHatter & C, gruppo hard & heavy dal grande seguito locale.
Nell'ambito del Villa Arconati Festival, a Castellazzo di Bollate, Paolo Nutini sarà in concerto venerdì sera a partire dalle 21.30. Il cantautore scozzese presenterà dal vivo i brani dell'album Sunny Side Up e sarà accompagnato dalla sua band composta da Donny Little (chitarra), Michael McDaid (basso), Dave Nelson (tastiere), Gavin Fitzjohn (sax) e Thomas 'Seamus' Simon (batteria). Il cantante italo-scozzese si era esibito in Italia nel 2010 all'Arena Civica in occasione del Milano Jazzin' Festival.
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Ascensori
Mercoledì 11 Luglio 2012
Ascensori oleodinamici, elettrici o senza sala macchine
CURA E MANUTENZIONE
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Gli ascensori richiedono obbligatoriamente due controlli manutentivi l'anno: affidate la manutenzione dell’ascensore a una ditta specializzata e in regola con tutte le prescrizioni di legge, iscritta nel registro imprese della Camera di Commercio, Industria e Artigianato. La ditta manutentrice deve disporre dell’abilitazione ad operare sugli ascensori secondo la legge n. 46/90 lettera f; accertatevi che la stessa sia assicurata con adeguati massimali per la responsabilità civile verso terzi nella qualità di assuntrice della manutenzione del vostro impiantoe che il manutentore sia munito di certificato di abilitazione alla manutenzione ascensori, per avere la massima garanzia di sicurezza e di un controllo effettuato a regola d'arte. Il libretto dell’impianto deve essere custodito a cura del proprietario, possibilmente nel locale del macchinario. Assicuratevi che la ditta manutentrice annoti regolarmente sul libretto di matricola i risultati delle verifiche particolari agli elementi di sicurezza, operazione che a termine di legge deve essere effettuata almeno ogni sei mesi ma che può essere effettuata con crescente cadenza in caso di frequenti utilizzi. Non consentite l’accesso ai vani dell’apparato motore e delle pulegge di rinvio a persone estranee al servizio di manutenzione e di sorve-
glianza. Disponete affinchè nel caso di arresto dell’ascensore con persone a bordo della cabina la manovra di emergenza per far uscire le persone sia eseguita da personale istruito a questo scopo. Seguite in ogni caso le indicazioni di comportamento specificatamente fornite dalla ditta manutentrice. Dopo interventi di emergenza non rimettete in funzione l’impianto prima dell’avvenuto controllo della ditta manutentrice , tenendo presente che, salvo casi di mancanza di corrente, l’ascensore si blocca per intervento di dispositivi di sicurezza predisposti dal costruttore dell’impianto per l’incolumità delle persone. Leggete attentamente le istruzioni riportate sul cartello apposito previsto per le “Istruzioni sulla manovra di emergenza”. Leggete attentamente il verbale che l’ingegnere dell’organo di sorveglianza rilascia a seguito delle verifiche di legge e ottemperate alle prescrizioni relative per mezzo della ditta manutentrice e direttamente per quanto concerne quella di vostra competenza. Non date al personale di custodia o di pulizia scale incarichi che non siano di loro stretta competenza, ad eccezione della normale pulizia dell’interno della cabina e, se l’impianto è in vano scala, dell’esterno di detto vano ma non oltre il limite delle difese e delle reti di protezione.
a scelta dell'ascensore deve essere effettuata sulla base di valutazioni specifiche legate alle caratteristiche di spazio e alle esigenze di chi lo utilizzerà. Il tipo di ascensore più tradizionale e diffuso è l'impianto a fune. E' composto da una cabina e da un contrappeso ed è messo in moto da un motoriduttore che lavora ad una tensione di 380 volt. Di questa tipologia esistono più sistemi, ad una o più velocità. In generale gli impianti a fune sono gestiti da un impianto elettrico che è calibrato per riconoscere l'avvicinamento al piano della cabina, tagliandone l'alimentazione e quindi rallentandola e poi bloccandola all'arriva del piano. Il locale macchina può essere posto sopra o sotto il vano corsa. In alternativa è possibile optare per gli ascensori ad impianto oleodinamico, di invenzione più recente. L'impianto è gestito da una centralina che è costituita da un serbatoio d'olio e da una pompa comandata da un motore elettrico. In caso di salita della cabina la pompa invia al pistone l'olio in pressione che lo fa risalire e quindi mette in moto la cabina, nel caso della discesa viene svuotato il pistone e l'olio rientra nel serbatoio. Questi sistemi non hanno necessità di alcun contrappeso
in quanto il movimento è dato dal riempimento e dallo svuotamento di olio nel cilindro. Rispetto agli impianti a fune, però, necessitano di una sala macchina composta per l'appunto dal serbatoio dell'olio e da una centralina elettrica che gestisce l'apertura e la chiusura delle porte, oltre
che i comandi di azionamento, frenatura ed i limitatori di velocità. L'industria dell'ascensore ha da poco introdotto un sistema di ascensori senza locale macchina. Questa tipologia ha avuto un'espansione abbastanza veloce sopratutto per il fatto che non necessita, come dice il nome stesso, di una sala macchine e quindi consente un notevole risparmio di spazio e rende l'installazione facile anche in ambienti poco agevoli come per esempio le case unifamiliari. Inoltre questo genere di ascensore ha dei consumi di energia elettrica molto bassi, anche del 70-80% in meno rispetto alle alternative in quanto il sistema di funzionamento a trazione è molto più semplice. Una particolarità di questa tipologia di ascensore è che può essere installata anche esternamente o a vista, creando quindi degli ascensori panoramici dove non si è più rinchiusi in una cabina chiusa ma anzi dove si può osservare l'esterno grazie alle pareti costruitre in cristallo trasparente. Il mix dei materiali d'avanguardia come l'acciaio inox, il cristallo e l'ottone offrono un impatto estetico davvero notevole e consentono agli architetti di sbizzarrirsi studiando soluzioni davvero piacevoli ed innovative.
Vacanze in città
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Il check up dell'auto prima della partenza per un viaggio sicuro
Pelle e capelli lucenti anche in piscina
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ole, vita all’aria aperta, piscina: con il caldo dell'estate come resistere al fascino della piscina per trascorrere il proprio tempo libero e rendere più rilassanti e piacevoli i giorni passati in città? Quando ci si prepara a lunghi periodi dedicati alla tintarella, il pensiero va subito alla pelle, che deve essere adeguatamente protetta per trarre massimo beneficio dall’esposizione solare e risultare, a fine stagione, abbronzata e seducente. Lunghe esposizioni al sole e lunghi bagni in piscina possono però danneggiare la pelle o comportare rischi per la salute: entrambi i pericoli possono essere scongiurati con un'adeguata attenzione e cura per il proprio corpo e con l'utilizzo dei prodotti adatti non solo per la pelle, ma anche per i capelli. L’azione aggressiva del sole e del cloro delle piscine non hanno effetti negativi solo sull’epidermide: non bisogna sottovalutare nemmeno i capelli, che rischiano di risultare danneggiati, secchi e sfibrati dopo molti giorni trascorsi in piscina o sotto al sole. Alcuni accorgimenti possono essere attuati già prima della partenza, come l’utilizzo di trattamenti di bellezza specifici e l’applicazione di balsami lucidanti. Meglio effettuare un leggero taglio, per eliminare le doppie punte, e riman-
I trattamenti e le precauzioni per difendersi dal sole e dal cloro
dare a dopo la vacanza o comunque dopo il periodo estivo extenscion e tinte aggressive. Dopo ogni bagno, è importante ricordarsi di sciacquare sempre i capelli con acqua dolce, per eliminare il cloro che si deposita sui capelli, che li può seccare e rovinare. Ci vorrà poi molto tempo per riuscire a tornare a condizioni di salute ottimali: meglio quindi prevenire con piccoli accorgimenti e l'uso di prodotti adeguati. Utilizzate, per il lavaggio, prodotti delicati e ricordate di spazzolare accuratamente la chioma ogni sera,
per contrastare la formazione di nodi. Se comunque i capelli appariranno secchi e sfibrati alla fine della stagione, valutate la possibilità di un ulteriore taglio per rinvigorirli, provvedendo nuovamente a un ciclo di trattamenti di bellezza. Se i capelli non risultano rovinati si può provvedere al ritocco della tinta; in caso contrario meglio aspettare ancora un po’. Se la protezione dei capelli è importante, ancor di più lo è quella della pelle, per la quale la continua esposizione ai raggi solari può
rappresentare un rischio non solo dal punto di vista estetico, ma anche da quello della salute. La scelta della protezione solare è in questo caso fondamentale e deve essere effettuata in base alle caratteristiche individuali, meglio se su consiglio medico. Scegliete una protezione resistente all’acqua, in modo tale da essere al sicuro anche durante i lunghi bagni in piscina, senza il pensiero di doversi cospargere di crema dopo ogni tuffo e senza il rischio di trascorrere troppo tempo senza protezioni. L'acqua, infatti, riflette i raggi solari rendendo la protezione ancor più importante durante il bagno. La cura della pelle non si esaurisce però con la protezione solare: dopo l’esposizione agli agenti aggressivi l’epidermide potrebbe risultare secca o poco lucente. In questi casi, anche dopo una piacevole giornata in piscina si può porre rimedio, con impacchi e prodotti specifici. Uno scrub delicato, anziché portare via l’abbronzatura, servirà a conferire nuova lucentezza alla pelle, mentre applicare prodotti idratanti farà il resto. Per migliorare le condizioni di salute dell’epidermide anche a prima vista, è inoltre importante mantenere una dieta sana ed equilibrata.
Se per le proprie vacanze si desidera la più totale libertà di orari e di movimento, la scelta del mezzo di trasporto non può che ricadere sull'auto, che deve però garantire anche la massima sicurezza nel corso di tutto il viaggio. Soprattutto se si prevede di utilizzarlo per molte ore, è fondamentale effettuare un check up completo del veicolo affidandosi a professionisti in grado di garantirne la totale efficienza. Tra i principali controlli da effettuare quelli relativi allo stato dei vari liquidi, con eventuale rabbocco o sostituzione. Fondamentale anche il controllo dei freni e delle gomme, tra i principali responsabili della sicurezza del veicolo. Pneumatici consumati possono infatti non riuscire a garantire la corretta aderenza della macchina sull'asfalto, in particolare in caso di maltempo. Da non sottovalutare il controllo dei tergicristalli e l'eventuale sostituzione: le gomme che proteggono il vetro con l'usura si consumano e i tergicristalli potrebbero non essere in grado di garantire la giusta visibilità in caso di pioggia. Per garantire aria sana all'interno dell'auto occorre provvedere al controllo e all'eventuale sostituzione dei filtri dell'aria, che di norma vanno cambiati ogni quindicimila km. Il check up dovrebbe infine comprendere le luci, anch'esse responsabili della sicurezza del veicolo. Per una ulteriore garanzia di assistenza si consiglia di salvare e portare con sè il numero di telefono del soccorso stradale, per rimediare rapidamente a qualsiasi imprevisto.
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Animali
Colpi di calore, a rischio anche i cani Mercoledì 11 Luglio 2012
Cucce coibentate per il confort degli amici a 4 zampe
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Pagine a cura di Martina Pugno
entilatori, aria condizionata e deumidifcatori sono risorse preziose per contrastare il caldo: a patirlo, però, non solo solo gli umani ma anche i loro amici a quattro zampe. A patire le temperature elevate sono soprattutto i cani di provenienza nordica, dal fitto pelo, ma anche quelli anziani e i cuccioli, nonchè le razze che presentano di natura setto nasale schiacciato e difficoltà respiratorie. In tutti questi casi occorre prestare l'adeguata attenzione per evitare che i cani siano soggetti a colpi di calore, che potrebbero anche provocare disturbi fisici e svenimenti. Per aiutarli ad affrontare il periodo estivo sono sufficienti alcuni piccoli accorgimenti: garantire la presenza di acqua fresca e, se all'aperto, di zone
d'ombra è fondamentale, ma è possibile anche rendere la cuccia più accogliente e ideale ristoro nei mesi estivi. Nasce da un'idea di Zanesi
Costruzioni la Cuccia Zampa, unica cuccia studiata per garantire al cane il massimo confort abitativo. Tutte le casette Zampa sono coibentate con Eps da 5 cm (a richiesta anche spessori maggiori), il quale offre un rifugio sicuro che garantisce il massimo riparo dal freddo e dalle intemperie. Le casette coibentate consentono non solo di avere una temperatura interna ottimale in ogni stagione, ma sono anche in grado di offrire una totale impermeabilità all'acqua, una barriera all'umidità del suolo (causa di patologie alle articolazioni) ed elimina l'effetto condensa che è la principale causa della formazione di muffe (alcune di queste possono essere nocive per la salute del cane causando allergie). Utilissime per proteggere dal caldo i cani, le cucce coibentate sono altrettanto importanti in inverno, quando possono essere le tem-
perature rigide a mettere in difficoltà gli amici a quattro zampe. In questo caso saranno in grado di mantenere l'ambiente interno caldo a sufficienza per garantire il massimo confort del cane ed evitare qualsiasi problema di salute, in particolare per animali abituati a climi caldi o caratterizzati da pelo corto. Le cucce coibentate sono inoltre in grado di impreziosire i giardini e i terrazzi nei quali vengono inseriti, decorando e donando un tocco di allegra personalità. Per evitare che il cane subisca colpi di calore è bene spostare, se possibile, l'orario dell'usuale passeggiata al mattino presto o in serata, quando il sole non sarà più a picco e le temperature si saranno almeno in parte raffreddate: questi accorgimenti permetteranno anche all'animale di muoversi con più soddisfazione e sfruttare appieno il tempo a disposizione per fare del moto.
TEMPERATURE TROPPO ELEVATE Come difendere Fido dal caldo eccessivo
I cani non sono in grado di espellere il calore eccessivo con la traspirazione e cercano di mantenere la giusta temperatura (per i cani la temperatura normale è pari a 38,5°C mentre superati i 39 °C si valuta come stato febbrile) aumentando la frequenza respiratoria e utilizzando la lingua come "radiatore". Ma il sistema non è molto efficiente e induce inoltre un aumento indesiderato della frequenza cardiaca già molto più alta di quella dell'uomo perché inversamente proporzionale al peso dell'animale. Pericoloso per l'uomo, il colpo di calore è rischioso anche per il cane: è importante, nel corso della stagione estiva, riuscire a mettere in atto tutti gli accorgimenti necessari ad evitare che l'amico a quattro zampe ne sia soggetto, in particolare in caso di animali particolarmente sensibili al calore e abituati a vivere all'aperto. Acqua e cibo freschi e zone d'ombra sono elementi che non devono mai mancare, mentre le uscite e il gioco dovrebbero essere rimandati ad orari nei quali il sole non sia più a picco. E' importante saper riconoscere i sintomi del colpo di calore, per poter intervenire tempestivamente ed evitare spiacevoli conseguenze per il cane. Le spie di un aumento eccessivo della temperatura corporea sono una respirazione molto affannosa, salivazione abbondante, vomito, diarrea, battito cardiaco accelerato, gengive arrossate e talvolta crisi convulsive. Se noti questi sintomi è necessario contattare il veterinario: nel frattempo, aiuta il tuo cane portandolo al fresco e cercando di calmarlo, bagnandolo con acqua fresca, ma non freddissima per evitare un sbalzo di temperatura eccessivo: puoi anche immergerlo per pochi minuti nella vasca se è in grado di stare seduto oppure avvolgerlo in panni umidi, assicurandoti che l'acqua vada a contatto con la pelle e non si limiti a bagnare il manto.
ENTRA CON NOI NEL MONDO
DI BARBISELLE
Da circa 100 anni la Famiglia Quaini è proprietaria e gestisce l'azienda agricola Barbiselle. Lodovico è stato il fondatore dell’azienda con la moglie Giannina e i suoi sette figli tra cui Paolo che ha proseguito negli anni il lavoro del padre ingrandendo l’azienda
che oggi, insieme con la figlia Elisabetta, è stata dimensionata per cogliere le sfide future. Le scelte di oggi: genetica di grande livello, eccellente produttività e qualità del latte, buone rotazioni colturali, qualità dei foraggi, rispetto e tutela dell’ambiente, rispetto delle persone che lavorano in azienda (12 persone) . I nostri animali: vacche da latte di razza Holstein, manze e torelli, i cavalli, le pecore di razza suffolk vivono con noi nella pace di una grande cascina immersa nel verde della pianura del fiume Po. L’azienda si estende su una superficie di circa 300 ettari interamente irrigabili. L’attivita’ principale è la produzione di latte, con 450 vacche in mungitura. Il latte
viene conferito alla Cooperativa Latteria Soresina per essere trasformato nel famoso formaggio DOP Grana Padano e Provolone. L’azienda conta piu’ di 1.000 capi di bestiame. I cavalli da trotto allevati in azienda e portati alle competizioni sportive sono una tradizione di Barbiselle che è anche stazione di monta equina corredata da laboratorio per il congelamento del seme. Un piccolo gregge di pecore di razza Suffolk arricchiscono il paesaggio. Le rotazioni colturali sono impostate al servizio della stalla e contemplano la coltivazione del mais da foraggio e da granella, cereali autunno vernini come il il loietto e il tritticale da fienagione e per insilaggio. Una vasta estensione e’ dedicata alla coltura dell’erba medica. L’azienda consente l’autonomia produttiva e prodotti eccellenti.
da sinistra in alto Paolo Quaini e Celebi. Sotto da sinistra Elisabetta Quaini, Vanessa e Burim
ENERGIA PULITA Da dicembre 2010, un impianto per la produzione di energia rinnovabile da fonte solare è stato installato sui tetti delle stalle per soddisfare il fabbisogno aziendale di energia e abbattere le emissioni di anidride carbonica. Parte dell’energia viene riutilizzata per il
fabbisogno aziendale e in parte immessa in rete per la vendita. Questo tipo di iniziative vengono adottate sempre piu’ dalle aziende agricole nella nostra regione anche per raggiungere gli obiettivi di produzione di energia da fonti rinnovabili fissati dal Governo Italiano.
Veduta aerea dell'Azienda Agricola Barbiselle
Barbiselle Goldsun Mikela
GLI STAGE PRESSO L'AZIENDA AGRICO BARBISELLE L'azienda Barbiselle collabora con varie scuole e istituti universitari, organizzando stage formativi presso la propria struttura. Di seguito ecco alcuni istituti con cui Barbiselle collabora: • Istituto Tecnico Agrario "Stanga" - Via Milano 24 - Cremona, Italy • Università degli Studi di Parma - Via Università 12 - Parma, Italy • Maison Familiale Rurale-4 Route de la Roche - Bournezeau,France
Cascina Barbiselle - Persico Dosimo (CR) E-mail: info@barbiselle.it Tel. 0372.54071 - Fax: +39 0372.493249 casella PEC: barbiselle@casellapec.info - www.barbiselle.it
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SPORT
La Pomì Casalmaggiore ingaggia l’attaccante Alessandra Guatelli VOLLEY A2
Nuovo importante colpo di mercato della Pomì Casalmaggiore, che ha ufficializzato l’Ingaggio di Alessandra Guatelli (nella foto), attaccante di posto quattro che si aggiunge a Lucia Bacchi. «Arrivo alla Pomì molto motivata - ha commentato la giocatrice mantovana sul sito della società - a Monza c’erano molte aspettative in chiave promozione, aver mancato l’obiettivo ha creato in me un gran-
de desiderio di riscatto. L’offerta della Pomì ha subito trovato la mia piena adesione: giocare a Casalmaggiore, oltre a ritrovare tanti amici, Lucia Bacchi e Massimo Boselli Botturi in primis, mi permetterà di avvicinarmi a casa e alla mia famiglia. Mi sono sposata da poco e voglio coltivare la mia grande passione ma al contempo non trascurare i miei affetti. A Casalmaggiore stanno allestendo una gran-
de squadra, con motivate ambizioni. Un onore far parte di questo progetto, darò tutta me stessa per centrare un grande traguardo». Alessandra Guatelli è nata a Mantova il 19 maggio 1983 e ha iniziato a giocare nel Curtatone (arrivando ache in A2). Successivamente a giocato a Ostiano, Carpi, Modena (in A1) e nell’ultima stagione era a Monza in B1.
La Cremo punta sul bomber Djuric
Quasi certa la conferma di Alfonso tra i pali, mentre più complicata appare quella di Le Noci. Piace Berrettoni
PRIMA DIVISIONE In arrivo dal Cesena (in comproprietà con il Parma) sarà la nuova punta centrale
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ZOOM
di Matteo Volpi
i chiama Milan Djuric, bosniaco classe ’90, il nuovo centravanti della Cremonese versione 2012-2013. Il neodiesse Moreno Zocchi ha, infatti, trovato l’accordo per accaparrarsi metà del cartellino (il resto dovrebbe restare al Parma) di quello che sarà il nuovo pivot offensivo dello scacchiere di mister Brevi, dall’alto dei suoi 198 centimetri di altezza. Nella stagione 2010-2011 Djuric (in forza al Crotone) è stato premiato con il premio “Top gol serie Bwin awards”, in quanto autorete della rete più bella della stagione grazie ad uno splendida rovesciata contro l’Empoli. Invitiamo, a tal proposito, gli appassionati grigiorossi a prenderne visione su Youtube. Al Cesena, per contro, approderà il giovane Alessandro Favalli, che avrà così la meritatissima opportunità di potersi cimentare con il campionato cadetto. Un traguardo importante per il terzino mancino di San Giovanni in Croce, a cui va il nostro più sincero in bocca al lupo per una entusiasmante carriera. Il Cesena, secondo indiscrezioni riportate nei giorni scorsi sulla Gazzetta dello Sport, avrebbe messo sul piatto anche il centrocampista croato Damjan Djokovic. Per la mediana, confermato Degeri e in attesa del rinnovo ufficiale di capitan Fietta, l’altro nome che resta caldo è quello di Magallanes del Cittadella. Tra i pali, invece, prende quota la conferma di Enrico Alfonso, per la quale Zocchi ha trovato un accordo di massima con l’Inter. Se così fosse, potrebbe svanire l’interesse sponsorizzato da alcuni siti nei confronti di Concetti (ex Pergo, ora della Nocerina), al fine di promuovere il baby Galli come secondo, dopo il sofferto addio a Giorgio Bianchi. Sempre tra i nomi caldi, sono avviati i contatti con il Verona per discutere dell’eventuale rinnovo del
Non è escluso il girone unico
Milan Djuric con la maglia del Croton (foto www.fccrotone.it)
prestito di Beppe Le Noci (legato ancora da un anno di contratto con gli scaligeri), ma anche di Emanuele Berrettoni su cui gli emissari grigiorossi hanno messo gli occhi, ma per il quale ci sarà da vincere la concorrenza di diverse pretendenti. Per la difesa, in attesa di conoscere le risposte di Minelli e Cesar in tema di rinnovo,
SERIE D
Il trasferimento della società a Crema è stato tanto veloce, quanto inatteso
Pizzighettone, scomparsa dolorosa
D’accordo gli hurrà per il Pergocrema, che di fatto rinasce dalle proprie ceneri con il nome nostalgico di Pergolettese 1932, ma un requiem per il Pizzighettone non interessa a nessuno? Come spesso accade, la storia la scrivono i vincitori e il rischio è di non considerare un sacrificio sportivo che dovrebbe destare quanto meno stupore per come si è consumato. A sparire non è soltanto una squadra di calcio, infatti, ma un club che tra gli anni ’90 e il 2000 è stato considerato un modello di gestione, programmazione e risultati. Soprattutto a scomparire è quella che nell’ultimo quindicennio è stata la terza forza della nostra provincia, un club quasi centenario. Il raffronto tra il fu Pizzighettone e il Pergo (declinato in Pergocrema o in Pergolettese) numericamente è impietoso: il Pice, nato nel 1919, era arrivato a spegnere 93 candeline; i gialloblu “cannibali”, solo 80. Non è solo una questione di cifre: sempli-
cemente stupisce come nel giro di due sole riunioni si sia presa questa decisione. Forse non a cuor leggero, di sicuro senza grossi ripensamenti, se è vero che è stata ratificata in meno di 72 ore. Alla base della decisione della famiglia Fogliazza, pare, la mancanza di aiuti esterni per la causa biancoceleste. Tradotto, meglio fondersi, che andare avanti da soli e per inerzia. La piazza non l’ha presa bene, anche se i tifosi storici, maligna qualcuno, erano ormai rimasti solo in cinque e poco potevano dinnanzi a scelte obbligate. Se non altro il vecchio cuore del “Pice” può anche battere nel settore giovanile: alle viste un tentativo di mantenere Pulcini, Esordienti e Giovanissimi. Tutti e tre i team con il nome di Real Pizzighettone. Esperimento già provato in passato, che potrebbe lenire in parte la nostalgia. Intanto Valerio Brandi, ex cervello del Pice, passa alla Tritium in C1. Giovanni Gardani
resta papabile il nome di Murolo, coriaceo centrale classe ’83 dello Spezia che Zocchi ben conosce, così come quelli di Visconti (in uscita dal fallito Piacenza) e del baby-prodigio Adrian Liberacki, esterno polacco classe ’94, che tuttavia potrebbe essere valutato come ancora troppo giovane per sostituire l’altro.
Sono 61 i club già iscritti alla stagione 2012-2013 di Lega Pro: 28 in Prima Divisione e 33 in Seconda Divisione, mentre per sedici squadre il destino è ancora incerto. Diventa sempre più concreta la possibilità del girone unico. Ecco le squadre regolarmente iscritte in Prima Divisione: AlbinoLeffe, Avellino, Barletta, Benevento, Carrarese, Carpi, Catanzaro, Cremonese, Cuneo, FeralpiSalò, Frosinone, Gubbio, Lumezzane, Nocerina, Paganese, Pavia, Perugia, Pisa, Portogruaro, Prato, Reggiana, San Marino, Sorrento, SüdTirol, Trapani, Tritium, Viareggio, Vicenza. Le squadre a rischio sono Andria, Como, Foggia, Latina, Sira-cusa, Treviso. La situazione più difficile è quella dell’Andria, mentre il Treviso dovrebbe risolvere i propri problemi.
ATLETICA Juarez, argento tricolore
Maria Chiara Rizzi 6ª nel martello
Edizione dei Campionati italiani di atletica ricchi di spunti interessanti, a partire dalla conferma di Donato e Greco a livello internazionale nel salto triplo e la bocciatura olimpica (non senza polemiche) di Andrew Howe, che ha sì vinto i 200 metri, ma con un tempo superiore (solo 11 centesimi!) rispetto al limite fissato per andare a Londra. Sulla pista di Bressanone si è cimentato con successo l’italo-cubano di Rivolta d’Adda, Isalbet Juarez (nella foto), che nel 400 metri piani ha vinto la propria batteria in 47”19 (secondo tempo assoluto) e in finale ha ceduto solo all’azzurro Claudio Licciardello, correndo in un ottimo 46”44. Un argento di valore, che fa ben sperare per il futuro. In gara anche Maria Chiara Rizzi (Cremona Sportiva Arvedi), giunta sesta nella finale del martello con la misura di 54,27. Oro all’azzurra Silvia Salis.
19 Umberto Viti dell’Eridanea è già proiettato alle Olimpiadi di Londra: «La convocazione di Raineri è meritatissima» Sport
Mercoledì 11 Luglio 2012
Romagnoli: «Vogliamo ancora crescere»
CANOTTAGGIO L’allenatore della Baldesio è comunque molto soddisfatto dei risultati ottenuti nel Festival dei Giovani
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di Federico Contini
a venerdì 6 a domenica 8 luglio, presso Corgeno di Vergiate, si è svolto il “Festival dei Giovani”, ovvero l’appuntamento per eccellenza nel panorama nazionale del canottaggio giovanile. La manifestazione ha coinvolto molte società remiere, provenienti da tutta Italia, con la Baldesio, Flora ed Eridania a portare alto il nome di Cremona e Casalmaggiore, con ottimi risultati. Giancarlo Romagnoli, allenatore della squadra della Baldesio, si è detto molto soddisfatto dei risultati ottenuti dai suoi ragazzi: «E’ andata proprio bene! Ci siamo piazzati al 19° posto nella classifica generale per società su ben 124 squadre partecipanti e considerando che il risultato è dato anche dal numero di atleti in gara, possiamo ritenerci davvero soddisfatti. I nostri giovani erano 16, i quali hanno ottenuto 6 ori, 6 argenti e 6 bronzi. Queste medaglie sono frutto di una grande preparazione, curata da Lorenza Romagnoli e Luca Manzoli, i quali hanno seguito questi ragazzi, portandoli a raggiungere questi importanti traguardi». Romagnoli comunque nutre una speranza: «Sarebbe davvero importante riuscire a portare, nelle prossime edizioni, ben 20-25 atleti, per competere con società che annoverano fra le loro fila molti più ragazzi rispetto a
Jonas Vacchelli
Marcello Caldonazzo
Luca Sanguanini
Mariglen Xhepa
noi. E’ importante trovare nuove leve per il futuro di questo sport a Cremona e la Canottieri Baldesio, grazie alla sua organizzazione e al suo spirito di aggregazione, sembra riuscire nell’intento. Per
farci conoscere ancora di più - prosegue l’allenatore - domani nell’ambito dei “Giovedì d’estate”, saremo presenti con un gazebo nel centro cittadino e chiunque fosse interessato, può conoscere
più da vicino i dettagli di questa nostra bella realtà». Tra pochi giorni, comunque, è già tempo della manifestazione internazionale più importante per il canottaggio: le Olimpiadi. Un appuntamento dove, secondo Romagnoli, l'Italia è ben rappresentata: «La compagine azzurra è sì un’incognita, ma la grande esperienza della squadra e del “nostro” campione Simone Raineri, può garantire di certo la finale. Prima di Londra 2012 però ci sarà un altro grande appuntamento, i mondiali Under 23, dove tre atleti cremonesi difenderanno i colori azzurri: Michele Manzoli, il giovane atleta della Baldesio che può ripercorrere le orme di Simone, Gabriele Cagna, professionista delle Fiamme Gialle e Lorenzo Cortesi, riserva nei Pesi Leggeri e sempre della Baldesio» Giovani talenti che crescono, ma che, secondo Umberto Viti della Canottieri Eridania «sono davvero difficili da trovare in realtà piccole come Casalmaggiore. Molti giovani si avvicinano ancora al nostro sport, ma molte cose sono cambiate rispetto al passato e solo il professionismo garantisce la possibilità di emergere». Viti, storico allenatore di Simone Raineri, prosegue: «Trovare un altro Raineri è difficilissimo; da noi ci sono giovani interessanti, ma lui è unico. La convocazione per i prossimi Giochi Olimpici è una grandissima soddisfazione, un traguardo che Simone merita completamente».
LE MEDAGLIE
Nel prezioso bottino anche 6 argenti e 6 bronzi. Sul podio sono salite la Canottieri Flora e l’Eridanea
Sono sei gli ori conquistati dalla Canottieri Baldesio
conquistata da Marcello Caldonazzo con l’otto I nostri ragazzi si sono ben comportati al nella gara per le rappresentative regionali. Pietro Festival dei Giovani e molti di loro sono saliti sul Bonetta (Baldesio) ha conquistato la medaglia podio. Hanno vinto la medaglia d’oro nella cated’argento nel singolo 7,20 cadetti, goria Cadetti nel singolo 7,20 Jonas mentre nella categoria Allievi c sono Vacchelli e Marcello Caldonazzo arrivate altre due medaglie d’argenper la Baldesio, Mariglen Xhepa e to per la Baldesio grazie a Miriam Luca Sanguanini per l’Eridanea. Le Vacchelli e Matteo Mazzolini. altre medaglie d’oro per la Canottieri Ancora un argento per Francesco Baldesio sono arrivate grazie alle ottime prestazioni di Miriam Coppola, (Baldesio) nel singolo Vacchelli che vince le gare del sinAllievi B1. golo e del 7,20 Allievi C e di Le altre due medaglie d’argento Federica Cortesi nella categoria per la Baldesio sono state conquiAllievi B1. La sesta medaglia d’oro state dal quattro di coppia Cadetti per i colori della Baldesio è stata di Paolo Taveggia, Marcello CalGiancarlo Romagnoli
donazzo, Pietro Bonetta e Jonas Vacchelli e dal quattro di coppia Allievi C di Andrea Ferrari, Matteo Mazzolini, Antonio Feraboli e Corrado Vitali. Completano il medagliere della società di via del Porto Alessandro Pini, Andrea Ferrari, Corrado Vitali, Jacopo Murabito e Federica Cortesi, che hanno vinto la medaglia di bronzo nelle rispettive categorie. Medaglia d’argento per Alice Rossi della Canottieri Flora nel singolo 7,20 Cadetti femmine. Alice ha vinto anche un bronzo giungendo terza con il quattro di coppia della Lombardia. Infine, Thomas Ruberti (Eridanea) ha vinto l’argento nel singolo Allievi, mentre Andrea Di Tomaso ha conquistato il bronzo nel singolo allievi B2.
Federica Cortesi
Zinetti-Massarini vincono al Casc Nella gara regionale a coppie battuti in finale i parmensi Paglioli e Grazioli
di Massimo Malfatto
Finalmente una buona notizia per la canottieri Flora, spettatore non pagante di una annata insoddisfacente e poco gratificante. Nel 26° trofeo Cral aziende sanitarie, 16° memorial Adriano Ceruti e 2° Dino Foroni, gara regionale organizzata dalla omonima bocciofila di via Postumia, sul gradino più alto del podio sono saliti Pierino Zinetti ed Edoardo Massarini, al loro secondo successo stagionale. Percorso con strade tortuose per i rivieraschi che eliminavano Visconti-Rossi (12-7), quindi superavano sul filo di lana i compagni di società Seniga-Bassetti per poi imporsi su Contini e Peschiera per 12-9 al termine di una
Zinetti e Massarini (primi classificati)
semifinale dove la lettura tecnica da parte degli emiliani ha lasciato molto a desiderare. Sicuramente più
Paglioli e Grazioli (secondo posto)
disinvolto e tranquillo il percorso dei parmensi Rodolfo Grazioli e Giuseppe Paglioli che battevano Ca-
pelli-Zucchelli negli ottavi di finale e successivamente si liberavano agevolmente (doppio 12-1!) prima di Maccagnola-Vignaroli e poi dei bresciani Morbini-Pedroni. Match di finale molto equilibrato dove la spuntavano, dopo ben tredici tornate di gioco che fanno capire quanto abbiano dovuto scavare nel profondo Zinetti e il buon “Edo” per avere la meglio sugli emiliani e meritarsi la vittoria. Oculata la direzione di gara Gabriele Ceriati che è stato coadiuvato dagli arbitri di finale Massimo Barbisotti e Giancarlo Bongiorni, il comitato provinciale FIB era rappresentato dal suo presidente Giovanni Piccioni e dal responsabile arbitrale Ennio Clementi, perfetta l’organizzazione.
Miriam Vacchelli
Gara regionale individuale
Venerdì le finali a “Le Querce”
A soli venti giorni di distanza dal memorial “Camillo Milanesi” il centro sportivo di Pieve d’Olmi si prepara a vivere un altro importante appuntamento boccistico: infatti venerdì 13 è previsto l’epilogo della Targa “Le Querce”, gara regionale individuale. A questa classica dell’estate cremonese, giunta alla sua diciannovesima edizione, hanno partecipato 176 giocatori (cinque gironi in meno dello scorso anno!) che per due settimane si sono date battaglia per la conquista di un posto in finale. Nelle batterie, tra gli altri, note positive per Lanfredi, Maccagnola, Bedani, Betti, Fattebene e Laura Ghizzoni. La fase finale, sotto la direzione di Ennio Clementi, inizierà alle ore 19 con spareggi e semifinali in programma al Fadigati ed alle Querce dove è prevista la conclusione della manifestazione.
fanino alquati Nell’ultima edizione della notturna, tanto pubblico, emozioni ed un ottimo livello di gioco Splendidi vincitori nel 2010, nuovo acuto quest’anno: stiamo parlando di Alfonso Nanni e Paolo Signorini, due prestigiose firme sul tetto più alto del podio del 50° trofeo “Fanino Alquati”. La “notturna” è stata una altalena di emozioni con giocate ad alto livello che hanno tenuto con il fiato sospeso il numeroso pubblico fino alle prime ore del mattino. Ben 224 le coppie iscritte (alla fine saranno 18 in totale i forfait!) in rappresentanza di 118
Nanni e Signorini: trionfo alla Bissolati società, 39 comitati provinciali e 10 regionali. Nelle batterie le poche note positive per i nostri bocciofili sono arrivate dalle corsie dei bocciodromi Ferroviario e Comunale grazie ai successi di Guglieri-Galantini e di MiglioliLanfredi. Il caso ha voluto che le due formazioni si incontrassero nello “spareggio” vinto dai gio-
catori di casa che poi cedevano negli ottavi contro ManuelliFormicone (12-9), dopo essersi trovati in vantaggio 9-3! Marcia inarrestabile per Nanni-Signorini che eliminavano Selogna-Rossi, Luraghi-Viscusi, FracassettiTravellini, Barilani-Paone e al capolinea trovavano Luca Nadini e Daniel Tarantino. Finale che si
è dipanata per nove tornate (durata ben 36 minuti!) sulla tradizionale corsia 3: vittoria di Nanni e Signorini per 12-6. Sono da poco passate le quattro del mattino quando cala il sipario su questa l’ultima “Fanino”, ma per le bocce notturne cremonesi non è la fine, perchè verrà sostituita dalla “notturna di Cremo-
na”, all’incirca con le stesse caratteristiche, ma per i dettagli è prematuro parlarne. Ha diretto la gara Moreno Gualtieri assistito da Ennio Clementi. Alle premiazioni presenti, tra gli altri, l’assessore regionale Gianni Rossoni, il delegato allo sport del comune Marcello Ventura, il ct della nazionale Angelo Papandrea ed i presidenti dei comitati Giovanni Piccioni e Franco Stabilini. MM
Alfonso Nanni e Paolo Signorini primi classificati nella notturna
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Sport
Mercoledì 11 Luglio 2012
BASKET SERIE A
La Vanoli ripartirà da coach Caja e da Milic
Dopo aver garantito un’altra stagione nella massima serie, la società pensa ora ad allestire la squadra
Marko Milic a canestro
Dopo aver sudato le proverbiali sette camicie, la dirigenza della Vanoli Basket ha garantito un altro campionato di serie A a Cremona. Un premio alla passione dei numerosi tifosi biancoblu, reso possibile dal grande sforzo compiuto da Aldo Vanoli e dai suoi compagni di viaggio. Assicurata la stagione, ora l’attenzione di sposta sul mercato. Punto di partenza è la conferma di coach Caja, che a Cremona ha colto due salvezze importanti e che ha dimostrato di essere in grande sintonia sia con la squadra che con i tifosi. Altro punto fermo dovrebbe essere il capitano Milic, che avrebbe rinunciato ad alcune offerte interessanti, per nell’attesa di giocare ancora per la Vanoli Basket.
Per ora l’unico giocatore che se ne è andato è Tabu, tornato a Cantù, mentre tutti gli altri sono potenzialmente a disposizione della società, compreso Jason Rich, il giocatore della svolta nella scorsa stagione. Alla fine, delle società a rischio iscrizione, solo il Teramo Basket non c’è più. La società biancorossa, infatti, non ha depositato la polizza fideiussoria da 350mila euro e l’affiliazione di 18 mila euro alla Federazione pallacanestro, quindi dopo nove anni in serie A scompare dal panorama cestistico nazionale. Anche Treviso, che sembraba a rischio, pare sia riuscita a salvarsi, ma dopo aver effettuato l’iscrizione, deve ricevere il via libera dagli organi federali. Se
Treviso sarà regolarmente al via, la massima serie sarà composta da 17 squadre (senza ripescaggi). In caso di forfait dei trevigiani, rimarranno sedici. NEWS Intanto, la neopromossa Enel Basket Brindisi ha un nuovo direttore sportivo: si tratta del bolognese Renato Nicolai (49 anni). Sarà la formazione bulgara del Lukoil Academic Sofia, infine, l’avversaria della Pallacanestro Cantù nel primo turno dei qualifying rounds di Eurolega, in programma dal 25 al 28 settembre . La sfida, alla portata dei canturini, è la rivincita del match andato in scena nella 2004-2005 che precluse a Cantù l’accesso alla seconda fase di Eurocup.
Tricolori su pista dalle emozioni forti
CICLISMO A Fiorenzuola trionfo nella velocità Allieve di Elena Bissolati, con Miriam Vece al terzo posto
C
di Fortunato Chiodo
ampionati italiani giovanili su pista molto combattuti, andati in scena al velodromo” Attilio Pavesi” di Fiorenzuola d’Arda (Piacenza). Ad inaugurare la serie di titoli sono stati gli Allievi della Lombardia A (Gianmarco Begnoni, Giacomo Garavaglia, Alessio Fazzolari e Matteo Moschetti) con il tempo di 3’ 30”471, davanti al Piemonte (Filippo Ganna, Matteo Sombrero, Gabriele Raco e Davide Ostorero), secondo in 3’32”215, mentre il podio è stato completato dal Veneto A (3’32”908) con Attilio Viviani, Enrico Zanoncello, Edoardo Affini e Carloalberto Giordani. Quarto posto del quartetto della Lombardia B con il cremonese Giovanni Pedretti (3’ 35”). Nel Kerin Allieve, debutto nelle gare tricolori delle nostre Mirian Vece (Team Valcar) e Elena Bissolati (Pianeta Rosa)) all’esordio in questa categoria, hanno dovuto inchinarsi alla forte atleta lombarda Martina Alzini (Cesano Maderno) che conquista il titolo italiano, davanti all’emiliana Sara Franceschelli (Viner Factory) e alla lombarda Sara Wackermann
SPORT WEEK
Il podio della velocità Allieve (foto www.teamvalcar.it)
(Molinello). Nell’analoga prova maschile, invece, il successo è andato al toscano Vincenzo Albanese, che ha gabbato il laziale Daniel Marcellusi e il piemontese Simone Costellato. Torneo di velocità Esordienti: nelle Donne è andato in scena lo stesso film della corsa a punti, la piemontese Elisa Raimondi ha messo in fila Jessica Raimondi (Molinello). Nella gara maschile, ha trionfato il
veneto Riccardo Chimenton (Maerne-Olmo), che ha avuto la meglio sul lombardo Alessandro Baldassare (Team Barblanco). Nella corsa a punti Allievi maschili e femminili, oro alla veneta Nicole Bertoluzzi (Vecchia Fontana), mentre il titolo italiano maschile è andato al veronese Leonardo Fedrigo (Bovolone). Lombardia protagonista nell’ultima giornata sull’anello valdarde-
se con 270 promesse provenienti da 20 regioni d’Italia, prologo della Sei Giorni delle Rose, che decolla dal 10 al 15 luglio. Nell’inseguimento donne Allieve il titolo italiano se lo è aggiudicato Silvia Persico (Valcar Pbm), che ha fermato il cronometro sul tempo di 2’43”679. Ma è nella velocità Allieve che sono arrivate le più grandi soddisfazione: il titolo tricolore è andato alla cremonese Elena Bissolati (Pineta Rosa), che ha sconfitto per 2-0 in finale la fresca campionessa del Keirin, Martina Alzini (Cesano Maderno). Ha completato il podio lombardo, Mirian Vece (Valcar Pbm) che ha sconfitto nella finale per il terzo e quarto posto Claudia Cretti (Mulinello). Successo abruzzese nel torneo di velocità Allievi con Matteo Del Rosario (Pedale Teate). Infine, la chiusura con l’Americana Allievi che ha proclamato campioni d’Italia i lombardi Gianmarco Begnoni (Aspiratori Otelli) e Alessio Fazzolari (Ciclamanti Senago), d’argento per la coppia veneta Attilio Viviani ed Enrico Zanoncello, compagni della Luc Bovolone. In vetta al medagliere troviamo la Lombardia (5 ori, 2 argenti e 5 bronzi).
Roger Federer è tornato il re del tennis
Il tennis ha ritrovato il suo re. Si chiama Roger Federer e a Wimbledon ha vinto per la settima volta (battuto in 4 set il beniamino di casa Murrey), arrivando a un totale di 17 tornei del Grande Slam vinti (un record). Sull’erba londinese, lo svizzero ha giocato ai suoi massimi livello ed è tornato con merito in vetta alla classifica mondiale, ennesima perla di una carriera favolosa. Ma non è finita: Roger vuole vincere ancora a Londra il torneo olimpico e punta al successo anche ai prossimi Us Open, sfruttando il calo di Nadal e Djokovic, che non possono reggere il confronto con l’elvetico a livello tecnico. Anche in campo femminile, il tennis ha ritrovato una grande campionessa: Serena Williams ha vinto il suo quinto Wimbledon, confer-
mando di essere la più forte quando sta bene. • FORMULA 1 Un’occasione persa. Cedendo nel finale a Webber nel Gp di Gran Bretagna, il ferrarista Alonso non ha preso il largo nella classifica piloti e la corsa di Silverstone ha ribadito che la Red Bull è ancora una candidata al titolo. In classifica ora Fernando Alonso ha 129 punti, 13 in più di Mark Webber, mentre Sebastian Vettel è staccato di 29 punti. Prossimo appuntamento il 22 luglio a Hockenheim per il Gp di Germania. • MOTOMONDIALE Sul circuito del Sachsenring in Germania, colpo nella MotoGp di Pedrosa, che torna così in lizza per il titolo. Male Stoner, caduto nel finale, che lascia così via libera a Lorenzo, leader solitario della classifica.
Pedretti ha colto a Colzate il quarto successo stagionale NEWS
Il giovane di belle speranze Giovanni Pedretti (CC CremoneseArvedi) reduce dal quarto posto della sfida tricolore nell’inseguimento, ha vinto a Colzate (Bergamo) la prima prova del Giro della Valle Seriana, una cronometro di sette chilometri di salita. Ha fermato il “tic tac” in 9’29” 91, media 44,218km/h, distanziando di 6” il piemontese Federico Burchio (Lions Cycling Team) e di 7” l’orobico Sergey Rostovtsev (Valeriana ). E’ il quarto trionfo della stagione per Pedretti, diretto dal team manager Rabbaglio. • GUARNIERI QUARTO AL GIRO D’AUSTRIA Ti aspetti Jacopo Guarnieri, che è vicino a celebrare la sua prima vittoria stagionale, dopo innumerevoli scomodi posti d’onore, ma il velocista ci ha lasciato il groppo in gola… Per la cronaca la volata è stata ad appannaggio dell’azzurro Sacha Modolo, 25 enne trevigiano della Colnago-Csf, pilotato sino ai 200 metri dal compagno di squadra Delle Stelle, sfrecciando nella 6° tappa del Giro d’ Austria con arrivo a Melk, davanti a Colli, Napoletano e Guarnieri (Astana Pro Team). Nell’ultimo sprint di Vienna, successo di Daniele Colli (Type), mentre il danese Jakob Fuglsang (RadioShack) ha vinto il Giro d’Austria. Guarnieri ha ancora tante occasioni per riscattarsi, a cominciare dal Giro di Polonia, gara a tappe World Tour (10-16 luglio), ultimo test prima della Vuelta di Spagna (18-8 - 9-9). • GIRO DONNEALLA VOS E’ finito con il trionfo della fuoriclasse olandese Marianne Vos (Rabobank) il Giro d’Italia donne 2012. L’ ultima tappa da Sarnico a Bergamo è stata vinta dalla svedese Emma Joansson proprio davanti alla maglia rosa di Vos.
Tour del France Wiggins al riposo in maglia gialla
Ieri primo giorno di riposo al Tour de France, turbato da un sospetto caso di doping. Arrestato in un albergo di Bourg en Bresse, il francese Rémy Di Grégorio della Cofidis. Oggi la corsa riprende con la Macon-Bellegarde Valserine di 194,5 km. In maglia gialla c’è il britannico Bradley Wigging (uno dei favoriti, nella foto) che lunedì ha dominato la tappa a cronometro di 41,5 km. CLASSIFICA 1) Bradley Wiggins (Gbr), 2) Cadel Evans (Aus) a 1’53”, 3) Christopher Froome (Gbr) a 2’07”, 4) Vincenzo Nibali (Ita) a 2’23‚” 5) Denis Menchov (Rus) 3’02”, 6) Haimar Zubeldia (Spa) a 3’19”, 7) Maxime Minfort (Bel) a 4’23”, 8) Tejay Van Garderen (Usa) a 5’14”.
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A proposito di...
Mercoledì 11 Luglio 2012
a cura di Damiano Domenico Palumbo
Abbinamento enogastronomico: il dolce
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A FRUTTA: la frutta va poco d’accordo con il vino. Con la frutta aspra (arance, pompelmi, limoni) il vino non si accompagna , anche con la stessa uva non lega. Le banane si possono accompagnare al moscato, come la macedonia purchè sia composta da frutti amabili. Con le pesche si usa servire il bracchetto d’Acqui. La frutta secca si accompagna con dei vini rossi di medio corpo o con dei vini liquorosi. È comunque buona regola che, se la frutta non è preceduta dal dolce, possiamo accompagnarla con vini bianchi, rosati o rossi amabili o abbastanza dolci. Se la frutta viene preceduta dal dolce, il vino deve essere più impegnativo ed è bene proporre dei vini liquorosi dolci. La frutta molte volte concorre come guarnizione di dolci, in questo caso l’abbinamento deve dare la precedenza agli ingredienti del dolce. Se la frutta accompagna dei formaggi, come il grana con le pere, noi dobbiamo pensare al formaggio e alle sue caratteristiche. IL GELATO: alcune persone usano accompagnarlo con un vino liquoroso, personalmente quando gusto un buon gelato amo farlo seguire con un bicchiere d’acqua. È da dire che un gelato al cioccolato o alla frutta non si addice al vino. I DOLCI: è importante chiarire che con i dolci vanno serviti i vini dolci, non i vini secchi. Lo spumante che accompagna i dolci deve essere uno spumante dolce, non secco. Un tempo si abbinavano gli spumanti, lo champagne. Ma questi erano amabili, dolci, oggi gli spumanti, lo champagne sono secchi e li si serve con piatti secchi. Quanto ho detto sembra banale, scontato, eppure quante volte mi capita sentire e vedere persone che con il dolce abbinano un ottimo Franciacorta Brut o uno champagne, servito magari in belle grandi coppe come si usava un tempo. Un vino viene definito dolce se contiene da 50 a 100 grammi di zucchero per litro. È definito liquoroso un vino con contenuto di alcool superiore a 17 gradi. Le tipologie di dolci sono tante vediamo di dividerle didatticamente in quattro categorie: dolci secchi, dolci a pasta morbida, dolci cremosi, dolci fritti. I dolci secchi sono presenti in tutte le regioni del nostro paese e sono i più tradizionali dagli amaretti, ai cantucci, biscotti secchi, i
di Ermanna Allevi, naturopata, diplomata Riza
Damiano Domenico Palumbo e la sua famiglia si occupano di vino da generazioni. Relatore e docente in molti corsi dedicati al vino, formaggi, olio extravergine. Ha collaborato con diversi Istituti Alberghieri sia Regionale che Statali. E’ stato coordinatore responsabile di Associazioni gastronomiche.
crumiri, pani speziati, il pan pepato di Siena e tanti altri. A questi dolci solitamente abbiniamo dei vini passiti liquorosi dal Recioto di Soave, Vin Santo Toscano, l’Albana di Romagna, l’Aleatico dell’Elba, il Moscato di Pantelleria, la Malvasia delle Lipari. I dolci a pasta morbida lo storico panettone di Milano, il pandoro di Verona, tutti i dolci a base di pan di Spagna, compreso il Tiramisù ben si accompagnano con vini freschi dolci di media gradazione spumanti o non, come il Moscato d’Asti, l’Asti spumante, il Bracchetto d’Acqui, la Vernaccia di Serrapatrona, l’Albana di Romagna. Ai dolci cremosi abbiniamo malvasie, moscati, Aleatico non spumanti. Dobbiamo dire che, se è presente una crema liquorosa questa tenderà a sovrapporsi al vino. Se nel dolce il gusto del cacao
prevale non si riesce ad abbinare un vino. Tutte le guarnizioni di frutti aspri (arance, kiwi, pompelmo) o altri frutti aciduli non si abbinano al vino. Con i dolci fritti bomboloni, chiacchiere, crespelle ben si abbinano vini abbocati freschi e mossi prosecco amabile, cartizze, vernaccia serra patrona. Con la frutta candita, ai marron glaces, alla cassata siciliana, ai dolci a base di ricotta e di marzapane si abbinano bene i vini liquorosi secchi. Ricordiamoci che con la torta al cioccolato vino e cacao non vanno d’accordo, come con la torta a base di agrumi, la torta d’arance o con i mandarini il vino non lega. Il mio consiglio e durante una cena dopo avere mangiato un buon brasato al barolo di non fare mai seguire dolci semifreddi a cui si abbinano moscati o bracchetti vini serviti a temperature basse, ma di propor-
FRANCIACORTA EXTRA BRUT 2005
re una buona crostata o pasticceria secca a cui potere abbinare un buon vino passito. Quando pensiamo al dolce in un pranzo dobbiamo studiare bene la sequenza dei piatti e le temperature di servizio dei vini. IL VINO IN CUCINA Nella preparazione di alcuni piatti si utilizza il vino , come abbinamento è consiglibile utizzare lo stesso vino o vino più giovane e fresco, ma della stessa tipologia. In alcuni casi, questo diventa difficile per esempio con delle scaloppine al marsala è improponibile abbinare del marsala al piatto consiglio di evidenziare i sapori pincipali del piatto e procedere con l’ abbinamento. Ora voglio presentarvi il vino che ho assaggiato martedi 14 Marzo alle ore 13,00-
Questo vino è ottenuto da un bland di Chardonnay 80% e pinot nero 20%. Ha una gradazione alcolica di 12,5 gradi ed è prodotto dall’Azienda Agricola Ferghettina di Erbusco BS. Il vino è stato servito ad una temperatura di 7 gradi e la bottiglia è stata aperta al momento. Il vino si presenta con un bel colore giallo paglierino, molto limpido, un perlage di bollicine fine, numerose e persistenti. Il profumo è molto intenso e persistente, è un profumo ampio di frutta bianca, ben evidente la mela matura, sentore di crosta di pane, vaniglia, mandorla, spezie, frutta candita. In bocca è uno spumante dal sapore intenso e persistente di buon corpo, buona freschezza e ottimo equilibrio. Questo spumante è affinato per 72 mesi e sono state prodotte 8000 bottiglie, è pronto da bersi. E uno spumante da tutto pasto data la struttura e la personalita del vino. Ottimo con branzino al forno, crostacei, formaggi stagionati, è lo spumante per le occasioni importanti..Lazienda Ferghettina è oggi in Franciacorta una delle realta piu interessanti e produce diverse tipologie di spumante, il piu rappresentativo è sicuramente Extra brut. Buona degustazione
EUFRASIA
euphrasia officinalis
Anticamente si credeva che questa pianta fosse l'unico rimedio per coloro che si trovavano con la vista indebolita dall'età, ma dopo l'invenzione degli occhiali, perdette, a tal proposito, il merito dell'essere unico rimedio. E' una pianta semiparassita: utilizza altre erbe per sopravvivere. Il suo nome deriva dal greco e significa: gioia, appartiene alla famiglia delle Scrophulariaceae e per il concetto di “Segnatura”(medici ed erboristi antichi utilizzavano il legame del potere curativo di una pianta con i movimenti planetari, lo studio dello zodiaco, l'aspetto morfologico della pianta e la sua relazione con l' organo del corpo umano che rappresentava e questo la rendeva atta alla cura dell'organo stesso) l'eufrasia nei suoi fiori ha una macchia colorata al centro, che può ricordare l'occhio, da questo si può risalire alle sue proprietà per cui è nota. Ma sarà S. Hildegarda (studiosa ed erborista tedesca) che riconoscerà a questa pianta proprietà curative anche per la pelle e per la cura delle ferite. A tal proposito si consigliano bagni con infuso di eufrasia a persone con pelli sensibili agli agenti atmosferici o facilmente arrossabili. I francesi la chiamano “ casse lunette”, ovvero: spezza occhiali, ma è conosciuta anche con il suo nome inglese “Eyebright” (splendore degli occhi) per le apprezzate proprietà calmanti sulle irritazioni degli occhi. Con il termine “Eufrasia Officinalis” ci si riferisce ad un numero vasto di questa specie, essendo una pianta che muta facilmente, essa si manifesta in varie specie, ormai classificate per specie e sottospecie e tutte hanno le stesse proprietà medicamentose. Il suo gusto spiccatamente amaro la rendevano adatta come pianta digestiva. Contiene olio essenziale, tannino, resina, aucuboside, glucoside. Nota per le sue proprietà astringenti, antiinfiammatorie oculari e nasali, aperitive e digestive. L'eufrasia rafforza l'acutezza della vista, corregge le miopie, facilita l'adattamento dell'occhio alla luce troppo intensa. Può essere utilizzata come antiinfiammatorio della zona oculare, allevia i sintomi della congiuntivite infettiva e attenua le irritazione dovute a prolungata esposizione solare o alle lampade abbronzanti. E' utile anche per infiammazioni e congestione della pelle e delle mucose. Gli studi farmacologici non riportano tossicità né effetti collaterali riguardanti questa pianta (eccetto una ipersensibilità individuale), ma è bene non utilizzarla in gravidanza e nell'allattamento. In Liguria viene chiamata: Erba per i oeggi, Erba pei oci; in Lombardia: Seghersola selvatica, Brusafer; in Veneto: Ocialina, Lumini; in Toscana: Eufraesia, Eufragia.
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Gite Fuori Porta
Mercoledì 11 Luglio 2012
VAL TREBBIA
A cura di Laura Bosio
Trebbia, il corso d’acqua più pulito d’Italia
La bella stagione risveglia il desiderio di tuffarsi in acque limpide e fresche. Quale meta migliore, allora, del fiume Trebbia, una delle mete preferite da tutti gli abitanti delle province di Cremona e Piacenza, ma anche di Milano, Pavia, Lodi, ecc. Il Trebbia sgorga alle falde del monte Prelà, 1.406 metri di roccia d'Appennino ligure e corre fino al Po per 118 chilometri. Un fiumemerletto, che si rilassa dalle serpentine solo nel tratto medio e basso, dopo aver lasciato Bobbio, la piccola capitale della val Trebbia, per dirigersi verso Rivergaro. È un fiume che non conosce inquinamento, tanto che è noto per essere uno dei più puliti d'Italia. Il tratto più spettacolare del Trebbia è quello che da Bobbio risale verso
il borgo di Marsaglia, caratterizzato da strette anse, grotte e vegetazione fitta. Il fiume nella stagione estiva è preso d'assalto dai bagnanti, tanti i milanesi,
Bobbio, una storia lungo il fiume
perché non presenta rapide né dislivelli pericolosi, la corrente è blanda e ci si può anche sistemare con l'ombrellone. Le spiaggette più note, a sud di Bobbio, sono quelle di San Salvatore e della Berlina, di facile accesso. A volte per accedere alle spiagge migliori è necessario guadare alcuni tratti del fiume. Per questo è d'obbligo dotarsi di calzature adatte che diano una buona presa sul fondale roccioso. Munendosi di maschera e boccaglio si può fare dell'ottimo snorkeling osservando Barbi, Cavedani e Trote che nuotano pacificamente nelle anse create dal fiume dove la profondità dell'acqua può raggiungere anche i 3 metri.
DA VEDERE
E’ uno dei centri più significativi della provincia di Piacenza. Da vedere: il Ponte Vecchio, il santuario e il castello
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oto per essere uno dei centro storici più significativi della provincia di Piacenza, il comune di Bobbio si colloca nel cuore delle colline piacentine e sulle rive del fiume Trebbia. Tra i principali monumenti di questo centro spicca il Ponte Vecchio, chiamato anche “Gobbo” o “del diavolo”, lungo 280 metri e con 11 archi diseguali fra loro. Entrando in paese, a sinistra s’incontra il Santuario della Madonna dell’Aiuto, eretto nel XVII secolo su edificio precedente. Entrando in Via Garibaldi e imboccando a destra Via del Pozzo, si raggiunge Piazza S. Fara, dove si affaccia uno degli edifici religiosi più significativi della provincia: l’Abbazia di San Colombano. Rifatta nel XV secolo, conserva interessanti affreschi e mosaici anche se l’intero complesso, che un tempo prevedeva molteplici servizi, oggi è stato un pò snaturato poiché oggi ospita locali scolastici. Annesso vi è il relativo museo a cui si accede attraverso la loggia trecentesca. Anche il Duomo, rimaneggiato in epoca rinasci-
Veduta di Bobbio
UN PO’ DI STORIA La zona di Bobbio era già abitata nell'Età della pietra e venne successivamente popolata da insediamenti liguri, quindi dai Galli, fino all'arrivo dei Romani. Quando nella seconda metà del VI secolo i Longobardi scesero in Italia il presidio romano di Bobium venne assegnato al duca Sundrarit, che prese in concessione anche le saline. La storia di Bobbio è connessa dall'Alto Medioevo con la costruzione dell'Abbazia di San Colombano nel 614. Con la caduta del Regno longobardo ad opera dei Franchi di Carlo Magno (774), il monastero ricevette ulteriori benefici dal nuovo sovrano. Nel 1014, grazie all'interessamento dell'imperatore Enrico II, divenne sede vescovile ed ottenne il titolo di città. Il primo comune si formò nel XII secolo e nel 1176 partecipò con il suo esercito alla battaglia di Legnano. Nel 1304 diviene Signoria sotto Corradino Malaspina che vi costruì il castello sopra l'antico monastero protoromanico. Nel 1516 si trasformò in Marchesato sotto i Dal Verme. Dal 1801 la città venne annessa alla Francia. Nel 1815, caduto l'Impero Napoleonico, tornò ai Savoia e divenne capoluogo dell'omonima provincia, compresa nella Divisione di Genova. Durante la Seconda guerra mondiale, venne liberata dal movimento resistenziale locale nell'estate del 1944.
Dai salumi nostrani ai pregiati tartufi Nelle botteghe del centro storico è possibile trovare numerosi prodotti tipici della zona, dai vini di produzione locale alle marmellate o al miele biologici prodotti da aziende locali. Ma si trova anche un’ampia scelta dei salumi nostrani oppure dolci e prodotti da forno, come le gustose ciambelline salate o la famosa torta di madorle. Non dimentichiamo poi i profumatissimi funghi porcini raccolti sulle montagne circostanti, e i pregiatissimi tartufi. Nelle taverne e nei ristoranti si possono invece assaggiare i piatti più tipici delle terre del Trebbia. Da gustare i maccheroni alla bobbiese, con pasta fresca fatta a mano utilizzando l’ago da maglia, condita con un sugo di stracotto. Un altro piatto tradizionale sono le lumache alla bobbiese, preparazione tipica della vigilia di Natale ma che è
LA CUCINA
ABBAZIA DI SAN COLOMBANO Il Museo dell’Abbazia, recentemente ampliato e restaurato raccoglie notevoli opere e oggetti d’arte di epoca romana, medievale e rinascimentale. Dall’ala sud del chiostro, l’unica che conserva il porticato originario, si accede al Museo della Città, che offre percorsi didattici multimediali. BASILICA DI SAN COLOMBANO Costruita nella seconda parte del ‘400, sopra la chiesa conventuale anteriore al 1000. Contiene affreschi di Bernardino Lanzani (1527) e un coro ligneo in stile gotico (1488). DUOMO Edificato nel sec.XI, presenta una decorazione moderna nelle tre navate e una settecentesca nel presbiterio e nella cupola del transetto. PONTE VECCHIO Detto anche Gobbo per il particolare profilo. Di età romanica con rifacimenti successivi, è lungo 280 metri e con 11 archi diseguali tra loro. CASTELLO MALASPINA Eretto nel sec.XIV° sulla collina dominante il borgo, consiste di un poderoso mastio centrale, due torri minori di servizio e conserva ancora intatte le mura difensive. Dagli spalti si gode di una vista panoramica sul centro storico della città.
I maccheroni alla Bobbiese
possibile gustare anche in altri periodi dell'anno. Passando ai dolci, non si può non provare l'ottimo croccante fatto con mandorle e zucchero al quale le sapienti mani dei produttori locali sanno dare forme sorprendenti.
SANTUARIO DELLA MADONNA DELL’AIUTO Ingloba i resti della primitiva chiesa del XV° secolo decorata con un’immagine affrescata della Madonna che nel 1611 stillò sudore dalla fronte. Il Santuario nelle forme attuali del barocco classico, fu completato nel 1641.
14 LUGLIO 1789 - LA PRESA DELLA BASTIGLIA
12 LUGLIO 1555
Il papa Paolo IV istituì il primo ghetto ebreo Il 12 luglio del 1555 il papa Paolo IV, al secolo Giovanni Pietro Carafa, con la bolla Cum nimis absurdum, revocò tutti i diritti concessi agli ebrei romani ed ordinò l'istituzione del ghetto, chiamato "serraglio degli ebrei", facendolo sorgere nel rione Sant'Angelo accanto al Teatro di Marcello. Fu scelta questa zona perché la comunità ebraica vi dimorava ormai prevalentemente e ne costituiva la maggioranza della popolazione. Oltre all'obbligo di risiedere all'interno del ghetto, gli ebrei, come prescritto dal paragrafo tre della bolla, dovevano portare un distintivo che li rendesse sempre riconoscibili: un berretto gli uomini, un altro segno di facile riconoscimento le donne, entrambi di colore glauco[1] (glauci coloris).
mentale e barocca raccoglie all’interno buone opere d’arte, come pure il Vescovado del XIV-XV secolo, e i numerosi palazzi patrizi, tra cui il Palazzo Brugnatelli. Da visitare anche il castello eretto da Corradino Malalspina all’inizio del XV secolo, e il caratteristico centro storico con le strette vie. Infine, appena fuori dal nucleo centrale del paese, si può vedere il Convento di San Francesco, costruito nel XIII secolo e chiuso in età napoleonica. Sulle montagne circostanti si alternano fertili campi coltivati a pascolo e fitti boschi in cui trovano rifugio tanti animali e in cui si sviluppano molte varietà vegetali. Gli insediamenti umani sono rari e sopravvivono, sparsi qua e là, edifici in pietre e in sassi che testimoniano una civiltà montanara ancora legata all’alta Val Trebbia. Percorrendo la statale 45 della Val Trebbia in direzione Piacenza si arriva all’Orrido di Barberino sul Trebbia, a Mezzano Scotti e poi a Perino da dove si può raggiungere la caratteristica Pietra Parcellara o la Val Perino, con gli antichi abitati di Aglio e Pradovera ed il diroccato Castello d’Erbia.
Gli insorti espugnarono la fortezza per procurarsi la polvere da sparo. In quel momento nella prigione vi erano soltanto sette detenuti
Era il 14 luglio 1789 quando a Parigi fu espugnata la Bastiglia - simbolo dell'Ancien Régime - operazione che diede il via alla Rivoluzione Francese. Fu il popolo ad assaltare la fortezza, allo scopo di procurarsi armi e munizioni. Quella stessa mattina gli insorti avevano attaccato l'Hôtel des Invalides con l'obiettivo di procurarsi delle armi. Si impossessarono così di circa ven-
tottomila fucili e qualche cannone; non trovarono, tuttavia, la polvere da sparo. Questa fu la motivazione che li spinse ad assalire la prigione-fortezza della Bastiglia, nella quale erano tenuti in custodia solamente sette detenuti. Pierre-Augustin Hulin prese la guida degli insorti, e una folla sempre più numerosa raggiunse la fortezza chiedendo la consegna della prigione. Bernard-René Jordan de Launay (il Governatore della prigione) trovandosi circondato, cercò inizialmente di trovare una soluzione pacifica ricevendo alcuni rappresentati degli insorti, con i quali cercò di negoziare. La trattativa si protrasse per lungo tempo mentre all'esterno la folla continuava ad aumentare fino a quando, verso le 13.30, le catene del ponte levatoio vennero tagliate e gli insorti riuscirono a penetrare nel cortile interno, scontrandosi con la Guardia svizzera.
Seguì un violento combattimento che causò diversi morti. Cercando di evitare un massacro reciproco, Launey ordinò ai suoi uomini di cessare il fuoco, e gli insorti riuscirono così ad occupare la prigione-fortezza (che venne poi completamente smantellata). Le cause di questa rivoluzione ebbero radici profonde: già da tempo dal punto di vista economico la Francia era in crisi. Il pane era il cibo principale per la maggior parte della popolazione e per acquistarlo una famiglia spendeva dal 50% all'80% del proprio reddito. Accanto a tutto questo, gli sprechi della Reggia Di Versailles erano pagati con le tasse dei poveri; a ciò si sommavano anche le spese per la guerra con la Inghilterra. Tutto ciò aveva contribuito a creare una situazione di grande tensione in tutta la Francia, esplosa poi nella Rivoluzione Francese.\
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Le ricette di Nonna Felicita
Mercoledì 11 Luglio 2012
Insalata di riso integrale con peperoni INGREDIENTI 4 PERSONE • 70 g di riso integrale • Uno scalogno • Un cucchiaino d’olio extra vergine d’oliva • Mezza bustina di zafferano • Mezzo bicchiere di vino bianco secco • 3 pezzi di peperone sott’olio sgocciolati • Parmigiano Reggiano • Una fetta di formaggio a pasta morbida
Sformatini d’orzo con asparagi
PREPARAZIONE • Fate cuocere il riso integrale in una pentola con acqua bollente • In un tegame antiaderente mettete a soffriggere l’olio e lo scalogno tritato finemente. • Versate il riso e fatelo insaporire, aggiungete il vino bianco e fatelo evaporare a fiamma alta. • Fate mantecare col formaggio grattugiato e lasciate riposare il riso coperto per qualche minuto. • Servite decorando con il formaggio tagliato a strisce sottili e con i peperoni grigliati sott’olio
Pasta con le vongole al profumo di zafferano
PREPARAZIONE
INGREDIENTI - 2 PERSONE • 120 g di orzo perlato • 1,2 litri di brodo vegetale • 450 g di asparagi • Un limone • 20 g di parmigiano grattugiato • 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva • Noce moscata e Sale
• Mettete l'orzo in un colino, sciacquatelo sotto l'acqua corrente, cuocetelo nel brodo in ebollizione per circa 20 minuti a fuoco basso, salatelo e scolatelo. • Intanto pulite gli asparagi, eliminate la parte finale del gambo e lavateli Cuoceteli al vapore per10 minuti, tagliate le punte e tenetele da parte. • Tritate finemente i gambi e mescolateli con l'olio, il parmigiano, il succo del limone, un pizzico di noce moscata e uno di sale, in modo da ottenere un composto cremoso. • Condite l'orzo con la crema di asparagi, suddividetelo in 4 stampini della capacita di 3 dl rivestiti con carta da forno e passateli nel forno caldo a 200 °C per 15 minuti. • Sformateli sui piatti individuali, decorate con le punte di asparagi tenute da parte e con erba cipollina tagliuzzata.
Maccheroni al pesto rosso INGREDIENTI 4 PERSONE • 320 g di maccheroni • 100 g di mandorle gia pelate e tostate • 3 spicchi di aglio • 700 g di pomodori maturi
INGREDIENTI 4 PERSONE • 350 g di penne • 3 cucchiai di olio extravergine • 280 g di vongole al naturale • Zafferano • Prezzemolo • Aglio
PREPARAZIONE • Tagliate uno spicchio d'aglio a fettine e stufatelo con un po' d'acqua. • Aggiungere l’olio, il liquido di conservazione delle vongole, il prezzemolo e una bustina di zafferano, quindi fate cuocere qualche minuto. • Fate cuocere la pasta e saltatela con il sugo.
• 2 mazzetti di basilico • 50 g di pecorino grattugiato • 1/2 bicchiere di olio extravergine di oliva • Sale e pepe
PREPARAZIONE • Spellate i pomodori, quindi apriteli a meta e privateli dei semi e dell'acqua di vegetazione e tagliateli grossolanamente. • Mettete le mandorle in un mixer e frullatele con una presa di sale, l'aglio sbucciato e le foglie di basilico, fino a ottenere un composto molto omogeneo. • Unite i pomodori al composto di mandorle e azionate di nuovo il mixer. Al termine, i pomodori dovranno rimanere a pezzettini. • Aggiungete l'olio extravergine di oliva, regolate di sale, profumate con un'abbondante macinata di pepe nero in grani, mescolate con un cucchiaio di legno per amalgamare bene il tutto, e lasciate riposare il pesto per 30 minuti. • Lessate i maccheroni in una pentola con abbondante acqua salata e bollente, scolateli al dente e conditeli, prima con il pecorino e poi con il pesto siciliano preparato.
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