Il Piccolo del Cremasco

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Il

PICCOLO giornale del

Cremasco

Giovedì 30 aprile 2009 • Supplemento settimanale al n° 18 de "Il Piccolo Giornale"

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Direzione e redazione: Piazza Premoli, 7 - Crema • Tel. 0373 83.041 • Fax 0373 83.041 • E-mail: cremasco@cuticomunicazione.it Pubblicità: Immagina srl - Via S. Bernardo, 37 - Cremona • Tel. 0372 45.39.67 - 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60 • Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96-Cremona

Sovra e sottopasso non servono più?

Sbarre automatizzate per superare i binari E' la proposta che si sta facendo largo. Non è un progetto faraonico, costa poco, fa risparmiare tempo agli automobilisti. E' sicura? In provincia di Cremona sono già 46 su 89 i passaggi a livello che utilizzano questa tecnologia. Più della metà

Vescovo Cantoni: una colletta per i lavoratori cremaschi

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ome è tradizione, il primo maggio è la giornata dei lavoratori. Subito il mio pensiero corre a tutti coloro che sono impegnati nel mondo del lavoro, in modo speciale a quanti, per causa della crisi attualmente in atto, sono in ristrettezze economiche e vivono momenti di difficoltà. Non sono un economista e non so definire con esattezza la gravità della crisi, né prevedere fino a quando essa si protrarrà. Comprendo, però, da pastore, le famiglie che stentano ad arrivare a fine mese con uno stipendio ridotto; le persone che a causa della perdita del posto di lavoro, si sentono avvilite, che rinunciano con facilità ad affrontare la vita. Spesso, in questi tempi, incontro persone che mi confidano le loro angosce, che temono con vergogna un giudizio dai loro figli, che non osano rivelare perfino agli amici la loro condizione di precarietà. Come non essere vicino a tutte queste persone, che necessitano di un supplemento di speranza? Come possiamo rimanere indifferenti di fronte al grido di aiuto di nostri fratelli in umanità? Ed ecco che la crisi diventa una occasione per educar-

ci a vivere un clima di famiglia, dove ci si sente responsabili gli uni degli altri e ci si aiuta a portare i pesi e condividere le fatiche. La Chiesa, famiglia di fratelli e sorelle perché tutti figli dello stesso Padre, è impegnata in prima linea ad essere vicina alle famiglie in difficoltà, esprimendo solidarietà mediante un contributo economico, ma anche educando a gesti di delicata solidarietà, così che i più colpiti siano aiutati ad affrontare con dignità questo momento, senza tuttavia perdere la speranza. E’ questo il senso della colletta che abbiamo organizzato, in comunione con tutte le Chiese d’ Italia, per il prossimo 31 maggio, giorno di Pentecoste. Nessun cristiano può sentirsi esonerato, in modo particolare quei lavoratori che attualmente hanno un sicuro posto di lavoro, ma, al contrario, essendo in Cristo membra gli uni degli altri, quanti frequenteranno l’Eucaristia in quella domenica sapranno esprimere la loro generosa solidarietà. La mia vicinanza si manifesta soprattutto verso le centinaia di lavoratori e lavoratrici che ho incontrato in questi anni nel corso della visita alle diverse fabbriche + vescovo Oscar continua in pag 4

maltempo: evacuate 10 persone

centinaia le chiamate di aiuto: case e scuole allagate. voragini nelle strade .

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Stalloni: Torchio è contro

Via XXV Aprile a Ripalta Guerina

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he ci voglia un cremonese per impedire un ennesimo “mester cremasch” da parte della giunta di centrodestra di Crema, è un paradosso, ma, nel caso dell’affaire Stalloni, è la verità. Nella mattinata di ieri il presidente della Provincia, Giuseppe Torchio, ha messo sul tavolo del confronto con regione Lombardia e comune di Crema più di una perplessità rispetto alla ristrutturazione del complesso di via Verdi. Il difetto maggiore, come spesso accade con la giunta di Crema, sta nella superficialità. Un progetto definito non c’è, ci sono solo indicazioni fatte più per “amore di annuncio” che per seria volontà amministrativa. Stando così le cose, la giunta provinciale scopre, senza che nessuno l’abbia neppure sospettato fra quanti pur avrebbero dovuto approfondire di più l’importante questione, che sull’area e sugli edifici degli Stalloni esiste un vincolo del ministero dei Beni Culturali, Sovrintendenza di Milano, che consentirebbe allo stesso ministero addirittura un diritto di prelazione in caso di vendita (decr. Legge 25 febbraio 2009). Forse non sarà questo lo scenario futuro, ma certo un progetto definito, specifico e articolato sarà pur necessario se si vuole, e non si potrà evitarlo, aprire un confronto con quello che fino ad oggi è stato “un convitato di pietra”: lo Stato.

Infrastrutture: la grande sfida tra Torchio e Salini. Ecco che cosa vogliono fare i due candidati alla presidenza della Provincia. A pag. 6



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Passaggi a livello, automatizzarli. Perchè no? Santa Maria e via Indipendenza: le sbarre sono azionate manualmente. Ecco la nuova proposta, sicura, che farà risparmiare tempo e denaro

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di Tiziano Guerini

passata quasi inosservata la “mozione Guerini” nell'ultimo consiglio comunale del 21

aprile. Eppure, in seguito a una valutazione più attenta, a sangue freddo, senza le “passioni” che inevitabilmente accompagnano lo svolgimento di una seduta del consiglio, assume un significato a dir poco rivolu-

rare lo studio fatto per la Provincia di Cremona dal professor Perticaroli (anno 2003) per il superamento dei passaggi a livello nella nostra Provincia; a riprendere il dialogo con le Ferrovie dello Stato per rendere più efficienti e realmente automatizzati gli attuali passaggi a livello». Realmente automatizzati: cosa significa? Significa che i due passaggi a livello di Crema, quello del viale di S.Maria e quello di via Indipendenza, se «realmente

zionario nella sfiancante vicenda che vede contrapposti il sovrappasso e il sottopasso per il superamento dei binari a Santa Maria, e per il solo sottopasso in merito a quelli di via Indipendenza. Il consigliere del Partito Democratico Emilio Guerini ha presentato una mozione incidentale, votata all'unanimità, di cui forse pochi hanno inteso la carica dirompente. In tale mozione tutti i gruppi politici, maggioranza e minoranza, hanno impegnato la giunta a «riconside-

REGIONE: IL CONTRATTO DI SERVIZIO NON C'È

Niente soldi per i treni. Alloni: «I pendolari sono stati presi in giro»

Agostino Alloni, vice presidente della Provincia

In assenza del contratto di servizio tra Trenitalia e Regione, lo Stato non erogherà i fondi. Non potranno essere spesi i 40milioni di euro promessi e inseriti a bilancio regionale per i treni suburbani. Alloni: «Una beffa inaccettabile. Con la firma del “Patto per il Trasporto Lombardo” a seguito di uno specifico emendamento presentato dalla Provincia Di Cremona e dalla Provincia di Lodi, era stato assicurato che si sarebbero resi disponibili 40 milioni di euro per far partire i treni suburbani, con i quali si potevano risolvere, da giugno, anche alcuni problemi della linea CremonaLodi-Milano ma, soprattutto, quelli della linea Treviglio-Bergamo e Treviglio-Milano». «Negli incontri» prosegue Alloni, «abbiamo avuto la conferma che senza la firma del contratto di servizio tra Trenitalia e Regione non potranno essere spese queste risorse dello Stato. E’ una presa in giro ed una beffa per i pendolari. Diciamo che le promesse non sono state

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mantenute e che il governatore Formigoni, la maggioranza che governa Regione Lombardia e l’assessore Cattaneo dovranno assumersi le proprie responsabilità». Queste informazioni sono stata ascoltate da Alloni che ha partecipato in Regione (unico assessore lombardo presente) agli incontri tecnici per fare il punto sul sistema del trasporto ferroviario lombardo. «Ho partecipato all'incontro del quadrante Est (Cremona-Brescia, Cremona-CremaTreviglio-Milano/Bergamo) e del quadrante sud (Mantova-Cremona, Cremona-Codogno-Lodi-Milano, Cremona Piadena Parma)» continua Alloni, «L'incontro era tecnico, ma ho voluto ugualmente essere presente per capire meglio la situazione. Lo stato dell’arte relativo al servizio in corso appare decisamente migliorato rispetto ai mesi precedenti, ma ora il problema è prettamente politico ed è frutto dell’errore commesso da Regione Lombardia». Nelle riunioni dell’8 e 9 aprile tutto sembrava definito. Infatti era stato confermato l’avvio del servizio ferroviario suburbano per i collegamenti Lodi-Milano, Treviglio-Bergamo e TreviglioMilano. Ma ora lo scenario è completamente diverso e Alloni, indignato, non esita a chuamare in causa il cremasco Gianni Rossoni e l'assessore alla Mobilità Cattaneo. «Le istanze dei territori, Enti Locali e pendolari» dice Alloni, «non vanno messi in un cassetto e ci batteremo per il rispetto degli impegni. Occorre che il vice presidente regionale Rossoni, aldilà della possibilità concreta di sottoscrizione del contratto di servizio lasciato maldestramente scadere il 31 dicembre 2007, intervenga per mantenere le promesse, e che, insieme all’assessore alla mobilità Cattaneo faccia partire i treni suburbani che possono davvero contribuire a risolvere il problema dei pendolari che da troppo tempo aspettano l’avvio di un servizio di trasporto pubblico ferroviario più dignitoso».

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automatizzati», rimarrebbero chiusi per non più di uno o due minuti, in pratica il tempo strettamente necessario per il passaggio del treno. Due considerazioni. La prima: lo studio del professor Perticaroli non l’ha mai letto nessuno dei nostri amministratori? La seconda: siamo sicuri che sia necessario spendere 30 milioni di euro per un sovrappasso per evitare con l’automatizzazione, due minuti di chiusura del passaggio a livello, cioè meno di quanto accade davanti ad un semaforo? La “mozione Guerini”, fatta propria in modo unanime da tutto il consiglio e quindi di fatto impegnativa per la giunta, ha avuto, infatti, uno stimolo. Ma come funziona l'automazione dei passaggi a livello? L'abbassamento delle barriere viene comandato dal treno stesso che, durante la sua corsa, fa scattare appositi apparati (pedali o blocchi conta assi) posti a conveniente distanza prima del passaggio a livello. Altri pedali (o blocchi conta assi), posti dopo, fanno riaprire le barriere stesse. Questo sistema di chiusura, favorisce il traffico stradale chiudendo le barriere solo per il tempo strettamente necessario. La posizione di chiusura delle barriere automatiche viene segnalata al treno per mezzo di appositi segnali lu-

Passaggio a livello di via Indipendenza

minosi posti sulla linea a conveniente distanza dall'incrocio, preceduti da pannelli distanziometrici e da una serie di segnali luminosi tra i quali uno importantissimo è quello posto alla distanza di frenatura. Quest'ultimo dà un segnale di via libera oppure un segnale di arresto a seconda dello status di funzionamento del passaggio a livello. Nella stessa provincia di Cremona, più di metà dei passaggi a livello, 46 su 89, sono già automatici. Un dato che fa riflettere: significa che siamo di fronte a una soluzione già sperimentata, efficente, sicura.

Bene: ora, a fronte di un ordine del giorno impegnativo per la giunta, cosa si vuol fare? Continuare a discutere di sottopasso di sinistra e sovrappasso di destra è vero, non costa nulla, salvo perdere ancora del tempo e far perdere fiducia ai cittadini. Non si può, nel frattempo, e quindi subito, impegnare l’amministrazione comunale e le ferrovie a non farci convivere con una stazione ferroviaria che resta tra le più antiquate e peggio organizzate d’Italia. Come risolvere i nostri problemi? La parola è semplice: automatizzare.


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C piùono da scia vic mo in li o

«Ho pronta la mia lettera di dimissioni»

Agostino Dossena, primario con la passione del pugilato e figlio del grande Angelo, “arruolato” da Gianni Rossoni ed eletto consigliere comunale con Forza Italia. Le sue critiche: poca democrazia nella maggioranza e sindaco più decisionista

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di Tiziano Guerini

gostino Dossena è appena tornato dall'Albania: «Un viaggio di aiuto umanitario con altri due colleghi medici». Agostino Dossena è un medico, figlio di Angelo, un medico rimasto nel cuore di tanti a Crema. Dossena è primario all’ospedale per il servizio di anestesia e rianimazione. Sposato con un figlio. Lo si vede spesso indossare un giubbotto di pelle che tradisce la sua passione per le moto, ma è anche appassionato di pugilato e frequenta regolarmente la palestra alla colonia seriana. Ecologista, ha il pallino del risparmio energetico: ha impiantato a casa un sistema fotovoltaico che lo rende autonomo sul piano energetico. In politica però non appartiene al partito del “sole che ride”. «Sono stato eletto nella lista di Forza Italia come indipendente. Perché? Qualche idea su Crema ce l’avevo: viabilità, ambiente, inquinamento, area pedonale…perché non spenderla? Tanto più che a chiedermi l’impegno pubblico è stato un amico che stimo, il vicepresidente della Regione Gianni Rossoni». E le sue idee camminano in Consiglio Comunale? «Qualcosa si: l’allargamento dell’area pedonale in via XX settembre l’ho chiesta con

forza, e spero che non ci si fermi lì; piazza Trento e Trieste e piazza delle Erbe ad esempio, togliendo la bruttura del monumento. Anche il

fettamente a conoscenza; forse delega un po’ troppo». Un parere sulla Giunta? «Troppi solisti a scapito del gioco di squadra che sarebbe più incisivo ed efficace. Gli assessori dovrebbero utilizzare maggiormente l’entusiasmo e la voglia di partecipare dei consiglieri e anche dei cittadini». Del consiglio comunale cosa pensa? «La legge lo ha molto svuotato di competenze, fino a ridurlo un po’ ad organo Agostino Dossena, consigliere comunale residuale, pratieletto con Forza Italia camente con sopiano parcheggi è stata una li compiti di ratifica. E' un scelta che ho condiviso in peccato perché ne va della modo convinto, mentre non democrazia e della possibiliho capito l’opposizione delle tà di agire in modo più corriminoranze: a Cremona hanspondente agli interessi della no fatto la stessa cosa e gogente che i consiglieri avververna il centrosinistra… Quetono maggiormente rispetto ste prese di posizione per al “palazzo”. Le commissioni partito preso, per amore di potrebbero essere l’occasiocontrasto proprio non le cane per un maggior coinvolgipisco». mento nelle decisioni dei So che ha un rapporto parconsiglieri, compresi quelli di ticolare col sindaco; che minoranza. Ma questo non giudizio ne dai? basta: io per esempio sono «La stima personale gliela riun consigliere ma non faccio conoscono giustamente tutti; parte di nessuna commissiocome sindaco lo vorrei più ne, e a volte sento il disagio coinvolto e più decisionista: di votare cose di cui non soa volte si ha l’impressione no perfettamente a conoche in Comune le cose accascenza. Non mi pare giusto». dano senza che ne sia perIn giunta sta partendo la

“verifica politica”, potrebbe essere l’occasione per mettere a punto meglio l’attività amministrativa? «Forse, a patto che non diventi solo una questione fra partiti, continuo infatti a non rassegnarmi alle sole logiche dei partiti: per questo chiedo che il sindaco se ne assuma il compito e la responsabilità in prima persona. Tocca a lui per far presto e bene, perché se aspettiamo i partiti di maggioranza sono certo che non faranno niente prima di vedere come andranno a finire le elezioni provinciali di giugno». Se potesse fare subito qualcosa per rendere più efficace i lavori del consiglio e per migliorare la città? «Per il Consiglio partire con le nomine da fare prescindendo dalla pura e semplice appartenenza politica. Per la città vedo bene una ulteriore valorizzazione del centro storico: alcune piazze centrali praticamente sono diventate solo dei parcheggi, bisogna invece utilizzarle per fiere e mercati. Grave errore, a mio parere, avere speso dei soldi per riattivare il mercato coperto che era ed è semplicemente da abolire come struttura fissa. Stiamo perdendo tempo continuando a parlare di sottopassi e sovrappassi quando forse basterebbe una seria automazione della ferrovia per rendere i passaggi a livello non più un problema».

Si è parlato con insistenza qualche tempo fa delle sue dimissioni da consigliere. Ci dice qualcosa? «E’ ancora di attualità, anzi, la lettera di dimissioni è pronta. Mi riservo di vedere se cambia qualcosa, magari con la “verifica”, dal punto di vista della partecipazione dei

consiglieri e dei cittadini alla amministrazione della città: non mi interessa essere in consiglio in modo poco costruttivo e operativo. Se mi dimetterò, quindi, non sarà per troppi impegni o per mancanza di tempo, ma al contrario per mancato coinvolgimento».

Continua dalla prima pagina

«Nessun cristiano è esonerato»

del nostro cremasco, alcune delle quali sono oggi, purtroppo, in cassa integrazione o minacciano provvedimenti più radicali. Assieme a un messaggio di vicinanza solidale, vorrei vi giungesse anche un invito a un coraggioso cambiamento di mentalità. La conversione, a cui sono chiamati anche gli economisti, che devono ritrovare le nuove modalità di ripresa, comincia tuttavia da noi stessi! Questa crisi, che è per tutti una triste realtà, deve pur insegnarci qualcosa, ci deve obbligare a discernere il necessario dal superfluo, ci stimola a imparare a distinguere ciò che è veramente indispensabile per una vita dignitosa da ciò che invece è effimero, ma, alla fine, illude solamente, lasciandoci più amareggiati di prima. E’ un invito serio a rivedere i nostri stili di vita, personali e familiari. Qualche esempio? Molte

persone, alla ricerca di felicità, credono di possederla nei beni che conquistano o in forme fatue di riconoscimento sociale. So di persone che contraggono mutui con le banche per potersi così concedere costose vacanze “alla moda”, o di altre, che ottengono prestiti per poter comperare auto di alta categoria, nella illusione di sentirsi diversi o di apparire importanti! Sono solo due esempi che testimoniano però una mentalità dalla quale prendere le distanze e che, se ben vediamo, non è poi lontana da noi e dallo stile con cui educhiamo i nostri figli, i quali crescono spesso pretendendo gli abiti firmati, per potersene vantare davanti ai loro amici! La crisi economica cammina con la sfida educativa. Ci riguarda da vicino, perché tutti siamo responsabili di tutti! + vescovo Oscar


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C piùono da scia vic mo in li o

«Diabete, se lo conosci non è una malattia»

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E' l'appello di Francesco Maestri, presidente dell'Associazione Diabetici Cremaschi. Chi sono e che cosa fanno

di Barbara Milanesi

r a n c e s c o Maestri è, da ormai 15 anni, presidente dell’Associazione Diabetici del Territorio Cremasco. L’Associazione, nata nei primi anni ’90 per dare supporto al Centro Diabetologico dell’Ospedale Maggiore di Crema, conta circa 600 soci. «Scopo della nostra associazione» spiega Maestri «è quello di far in modo che il diabetico non si senta malato. Il diabetico deve conoscere ed accettare la propria patologia comportandosi secondo determinate regole che gli assicurano una vita normale». Per Maestri il diabete non è una malattia: «Un diabetico è come un’auto che fino ad oggi è funzionata a benzina e che, all’improvviso, si trova nella condizione di poter funzionare solo con il gasolio. Ma una volta compreso il meccanismo, l’auto riparte e viaggia senza difficoltà. Serve che i diabetici non si isolino, ma si rendano parte del gruppo». Ecco ci dica qualcosa in più su di lei: età, studi, lavoro… «Ho quasi 70 anni e sono sposato con Lina Casalina. Sono pensionato da 10 anni e ho lavorato per 30 anni come dirigente aziendale e come direttore commerciale per diverse aziende farmaceutiche. Questo lavoro mi ha permesso anche di acqui-

sire competenze in materie medico-scientifiche, oltre che, naturalmente, competenze in ambito di contabilità e bilancio». Cosa fa nel tempo libero? «Ho molti hobby. L’associazione diabetici mi occupa molto tempo ma ho deciso di dedicarmi al mondo del volontariato anche con il service Lions Host. Non solo. Con mia moglie amo scrivere poesie in dialetto. Spesso faccio delle letture sceniche, anche dei testi che scrivo. Proprio domenica al Teatro San Domenico andrà in scena “San Furmet”, uno spettacolo teatrale dedicato al modo contadino. Amo anche il canto: sono una voce del Coro di San Benedetto». Come è arrivata alla presidenza dell’associazione? «Direi per caso. Mio cugino Andrea Bianchessi, primo socio fondatore, all’epoca tesoriere, mi chiese di aiutarlo con la revisione dei conti. Non ero ancora in pensione ma cominciai subito a dedicarmi all’attività. Mio cugino era diabetico. Capii in fretta quanto fosse difficile per una diabetico abituarsi alle nuove regole imposte dalla patologie. Così la mia divenne una passione. Mi sembra giusto occuparmi anche di chi purtroppo si sente solo. Perché la prima conseguenza del diabete è proprio questa: il fatto di sentirsi costantemente isolati e fuori dal mondo. Diversi,

punto di soccorso in cui è sempre possibile controllare glicemia e pressione arteriosa. Una volta ogni due mesi è possibile anche controllare il colesterolo totale. Parte dei nostri volontari sono infermieri professionisti. Nel team ci sono anche due medici: Gianna Zavatteri e Pietro Gazzaniga. Dall’altro lato cerchiamo di informare e sensibilizzare la gente sul tema. Organizziamo degli screening gratuiti nelle piazze dei paesi cremaschi (le prossime saranno tra maggio e giugno: a

Stiamo aspettando il via per cominciare un nuovo ciclo al liceo Classico Racchetti». Come si manifesta il diabete? «La sete e la costante necessità di urinare potrebbero essere sintomi ma sono pratiche così comuni e quotidiane che spesso non gli si dà la dovuta importanza. Per questo la nostra associazione si premura d organizzare con frequenza screening gratuiti nei diversi comuni del territorio, in modo che i maggior numero di persone, fosse anche solo a scopo

alla promozione delle capacità e potenzialità dei giovani. Con l’istituzione del Ministero delle Politiche Giovanili e la prima sperimentazione dei piani nazionali giovani, tesi ad affermare la loro centralità nei processi di crescita e sviluppo del Paese in linea con le direttive del Consiglio d’Europa, sono state individuate strategie che, almeno nei prossimi cinque anni, porteranno ad incentivare percorsi di emancipazione e affermazione dell’autonomia dei giovani. La complessità

degli attori e delle risorse». «L’Osservatorio» ha testimoniato il presidente Torchio, «è l’opportunità di costruire un luogo di ascolto, un sensore efficace, capace di attivare circoli virtuosi di feedback tra domanda e offerta di servizi e interventi, tra fabbisogno dei giovani e risposta del territorio; ricerca sociale ed attività di gestione divengono in tal senso sempre più compatibili, ma tra conoscenza e decisione vanno avviati e mantenuti in vita circolarità positive nei

dotta da Francesca Sartori che ha presentata uno studio sui giovani, su ciò che li caratterizza e sulle difficoltà che incontrano nell’adolescenza. «I cambiamenti socioeconomici e le caratteristiche culturali che contraddistinguono i giovani oggi» ha spiegato la docente dell’Università di Trento, «hanno rilevanza sul percorso difficile lungo e tortuoso che li conduce alla vita adulta: essere proiettati al presente, rinunciare a schemi valoriali fissi, prospettarsi scelte sempre reversibili porta inevitabilmente i giovani a non assumersi responsabilità ad evitare passi decisivi quali quelli legati ai ruoli adulti; la transizione verso la vita adulta è decisamente contrastata da fattori strutturali (allungamento dei tempi della formazione, disponibilità di lavori precari, costi elevati della casa ecc.), ma è anche culturalmente interpretata come una scelta di non ritorno e le tappe che prevedono il lavoro, l’uscita di casa, il matrimonio o la convivenza, la nascita di un figlio sono vissute come gravose e poco desiderabili per i condizionamenti e la perdita di libertà personale che ne conseguono».

rispetto alla normalità. Comunque iniziai come revisore e qualche anno dopo mi ritrovai eletto presidente». Di che cosa vi occupate? «La nostra sede in via Bartolino da Terni al numero 9 è aperta ogni giorno. E' un

Madignano il 7 giugno, a Pianengo il 14 giugno e a Chieve il 24 maggio; le altre in agosto a Casalletto Ceredano e Bagnolo Cremasco). Siamo in contatto con le scuole per educare i ragazzi. Siamo stati all’Itis, al Marazzi e alle Magistrali.

Francesco Maestri

precauzionale, ha la possibilità di verificare che non ci siano problemi o principi di diabete in corso». Quali sono i problemi più frequenti di un diabete trascurato? «Un diabete trascurato può comportare un aumento del rischio cardiovascolare come ad esempio infarto miocardico, ictus e malattia vascolare. Ma anche la possibilità di perdere la vista e perdita di sensibilità cutanea». La vostra attività è cresciuta nel tempo oppure no? «Purtroppo il numero dei diabetici è in aumento. Il nostro lavoro di prevenzione non serve a diminuire i casi di diabete. Semmai serve a far in modo che venga fatta una diagnosi precoce. Così diminuiscono i rischi che comporta la patologia trascurata. Inoltre la nostra associazione è di sostegno ai diabetici che già sono in cura». Come? «Cerchiamo di capire insieme come si possa sentire meno il peso del disagio. Forniamo anche i riferimenti per avere indennità, invalidità, vari ricorsi per la patente, esenzioni». Qual è il futuro dell’associazione? «Mi auguro che il numero dei soci possa aumentare ancora e mantenersi costante. All’inizio dell’anno l’associazione conta circa 600 persone, ma in seguito diminui-

scono poco a poco. Molte persone affette dalla patologia hanno quasi vergogna ad ammettere di essere malati. Scopo del nostro gruppo è anche quello di far capire al “malato” che non è solo e che il diabete diventa routine se affrontato con consapevolezza e adeguatamente». Cosa potrebbe dare una marcia in più? «Un maggior appoggio tra associazioni del territorio. Spesso ciò non avviene, soprattutto a Crema. Invece la sussidiarietà tra attività di volontariato è alla base del volontariato stesso. Solo quando si uniscono le forze si riescono ad ottenere risultati davvero utili. Purtroppo il punto debole delle associazioni sono i fondi. La nostra associazione diabetici del Cremasco fa parte del CLAD, Coordinamento Lombardo Associazione Diabetici ed insieme ad altre associazioni regionali spesso riusciamo a creare vere e proprie campagne di sensibilizzazione. Tra noi ci si tiene in contatto, grazie anche al Diabete Forum. Queste rete serve a noi per monitorare la situazione a livello nazionale ma anche per scambiarci informazioni e consigli utili. Se il discorso di rete di aiuti si potesse allargare anche ad altre associazioni di volontariato, sono sicuro che potremmo fare tutti degli enormi passi avanti. La strategia non può che essere quella di mettere insieme le forze».

Il presidente Torchio ha quindi concluso parlando delle “buone prassi” che già oggi interessano i giovani. «I giovani in questi anni vivono in una condizione di

vivere in una casa propria. La nostra amministrazione, non poco si è impegnata per dare opportunità concrete ai giovani, per sostenerli nel loro percorso di vita e nella loro

Nasce l'Osservatorio dedicato ai giovani

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di Ludovico Botti

a Provincia promuove un Osservatorio sui giovani. Un progetto che è stato presentato dal presidente Torchio e dall’assessore Spingardi nel corso di un qualificato convegno a Palazzo Tre c c h i . «L’Osservatorio Giovani» ha introdotto l’assessore alle politiche giovanili, «in quanto strumento di coordinamento, concertazione, ricerca e monitoraggio nonché di sostegno alla formazione e facilitatore di processi di partecipazione dei giovani, corrisponde alla necessità di intraprendere linee d’azione il più possibile condivise a livello degli attori coinvolti». «Le linee di orientamento delle politiche giovanili in Italia», ha continuato Denis Spingardi per spiegare il carattere innovativo del progetto, «sono state sempre caratterizzate da indirizzi culturali e strategici mirati prevalentemente al controllo sociale e ad interventi in situazioni emergenziali, con un approccio tendente a mettere in evidenza gli aspetti problematici della condizione giovanile, piuttosto che

L'Osservatorio serve a comprendere i problemi e le aspirazioni del mondo giovanile

di tali processi, che, a vario titolo, vede coinvolti numerosi attori territoriali, richiede uno strumento in grado supportare l’attività del governo del territorio connessa a compiti che mirano a perseguirne lo sviluppo, identificando nella pianificazione una possibile risposta al problema della frammentazione

due sensi: perché l’organizzazione dei servizi e la formulazione delle politiche ha bisogno di conoscenze non improvvisate e non meramente intuitive, per migliorarne l’andamento, per renderla sempre più adeguata, per “correggerne il tiro” strada facendo». La mattinata è stata intro-

La sede dell'amministrazione provinciale

grande incertezza, scontano difficoltà che le generazioni precedenti non hanno sperimentato. Difficoltà che sono legate in modo particolare al mercato del lavoro, alla flessibilità che troppe volte si trasforma in precarietà, con il passaggio da un lavoro all’altro senza una chiara continuità e con il rischio di dover ripartire da zero o con la necessità di dover fare più di un lavoro allo stesso tempo per arrivare alla fine del mese. In questa strettoia diventa sempre più difficile costruire su basi solide la propria autonomia, a cominciare dal poter

ricerca di autonomia, per fare in modo che la provincia di Cremona diventasse, sempre di più, il luogo per avviare iniziative e per esprimere la propria creatività». Ruolo e funzione dell'osservatorio è quello di promotore di partecipazione e delle reti quali condizioni di buon funzionamento di un sistema integrato di politiche giovanili capace di cambiare se stesso e di innescare cambiamenti sociali attraverso l'apprendimento che la connessione tra conoscenza ed esperienza possono generare.


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Infrastrutture, Torchio: «Abbiamo sempre fatto la nostra parte» Parla il candidato per il Pd e presidente della Provincia su raddoppio della Paullese, Crema-Lodi, tangenziale di Montodine

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di Laura Bosio

bbiamo chiesto al presidente della Provincia Giuseppe Torchio, ricandidatosi per il Pd, a che punto sono le principali questioni relative al sistema infrastrutturale cremonese. Parliamo di Terzo ponte: quanto conta questa infrastruttura per il nostro territorio? «La nuova infrastruttura è stata ideata e progettata per lo sviluppo delle attività economiche e logistiche della Provincia di Cremona e di Piacenza, per il miglioramento della viabilità di collegamento tra la Lombardia e l’Emilia. In particolare si verrebbe a configurare la creazione di un itinerario veloce che potrebbe attrarre flussi di traffico leggero e pesante diretti verso l’Emilia ed il Sud Italia, provenienti dall’area est della Metropoli Lombarda, dalle aree meridionali delle Provincie di Bergamo e di Brescia e dalla zona Cremasca». L’autostrada CremonaMantova quali vantaggi porterà?

«Il ruolo dell’autostrada Cremona-Mantova può essere letto, sia in una visione di area vasta, per la sua funzione all’interno delle relazioni nazionali e internazionali, sia in una visione locale. Nei primi mesi del 2008 Autostrade Centro Padane ha predisposto il progetto definitivo dell’autostrada che prevede un costo complessivo pari a 896 milioni di euro. Seguirà la stesura del progetto esecutivo ed è presumibile che nel 2010 i lavori del primo lotto possano iniziare e completarsi in circa 30 mesi». Si parla da tempo del raddoppio della Paullese, e i lavori sono iniziati. Quali saranno i prossimi passi? «Il raddoppio in corso è necessario, innanzitutto, per rendere la Paullese più sicura. Oggi è tra le strade a maggiore incidentalità e mortalità d’Italia. Abbiamo sempre fatto la nostra parte e forse anche di più, come dimostra l’impegno attraverso le partecipate. Ma, da soli, non possiamo affrontare opere così impegnative come questo raddoppio. Cito un dato: per il tratto Crema-Dovera, già avviato, serviranno quasi novanta milioni di euro reperiti grazie alla sinergia con la

Giuseppe Torchio, presidente della Provincia di Cremona e candidato per il Pd

Regione Lombardia. La nostra determinazione è ferma. Ne trovo conferma nell’aver utilizzato quanto risparmiato con il ribasso d’asta per aprire i cantieri della circonvallazione di Pandino. E nel contempo avviamo la circonvallazione di Montodine, teniamo il fiato sul collo all’Anas per l’ultimazione del ponte di Motodine, lavoriamo al collegamento con Castelleone, alla Crema-Cremona ed alla tangenziale di Dovera. Sono sicuro che la nuova Paullese sia una infrastruttura necessaria per lo sviluppo. Cremona ne avrebbe avuto bisogno da anni, invece ha pagato - e

a caro prezzo - l’isolamento. Qual è, allora la sfida che ci attende oggi? Rafforzare accanto alla sussidiarietà orizzontale la cui solidità è evidente anche dall’impegno unanime dei sindaci per quest’opera - anche quella verticale. Insieme dobbiamo arrivare a gara, nel 2010, del secondo tratto Dovera-Spino d’Adda e insieme dobbiamo vigilare che i lavori rispettino i cronoprogrammi stabiliti. Questo è uno spirito positivo: evitare che in futuro si accumulino altri ritardi. Come Provincia abbiamo attivato uno speciale ufficio che si dedicherà all’utenza, cercando di

gestire al meglio gli inevitabili disagi che vi saranno. Ma voglio sottolineare anche che il potenziamento della strada, da solo non è sufficiente. Ecco perchè la nostra battaglia deve essere anche per il metrò leggero fino a Paullo, per treni più efficienti, con il raddoppio selettivo delle linee e con nuovo materiale rotabile. E, ancora, occorre credere nella via d’acqua, capace di togliere traffico pesante dalla strada. All’orizzonte si delinea un traguardo importante: Expo 2015 e Cremona e il suo territorio rivendicano un ruolo da protagonisti. Un ruolo che certo non potremo giocare se sarà ridimensionalo l’aeroporto di Linate, l’unica “porta per l’Europa di questo territorio e, in questa battaglia, chiedo alla Regione e a tutti voi di essere al nostro fianco. Credere nel futuro dei nostri territori significa scommettere su un futuro “non lineare”diverso dalla semplice proiezione del presente. E’ una scommessa difficile ben riassunta nello spirito e nei risultati del Patto per lo Sviluppo e dell’Accordo Quadro di Sviluppo territoriale. Si parla di raddoppio an-

che per la Crema-Lodi. La prenderete in considerazione? E per quanto riguarda la tangenziale CremaMontodine? «Abbiamo inserito nelle nostre priorità legate ai progetti per l’Expo 2015 non il solo raddoppio della CremaLodi, ma l’intero tratto LodiCrema-Madignano-Cremona. E’ necessario ragionare e programmare in una ottica ampia, con uno sviluppo della rete viaria in collegamento con i grandi assi stradali. Per quanto riguarda la circonvallazione di Montodine, abbiamo fatto la gara e partono lavori a settimane; a completamento del quadro infrastrutturale locale, vi è l’ultimazione da parte di Anas del Ponte di Montodine, entro novembre 2009. Per il tratto da Cascina Fustagno fino a Castelleone stiamo progettando la strada con previsione della gara il prossimo anno; per il quadruplicamento della Castelleonese tra Castelleone e Crema (circonvallazione di Madignano) la Provincia sta progettando gli interventi cercando al contempo le risorse così come per il secondo tratto da Castelleone fino a Cremona (secondo lotto)».

Abbiamo rivolto le stesse domande al candidato del Centrodestra

Salini: «Pronti a fare, senza gli ostacoli del falso ambientalismo»

Massimiliano Salini, candidato del Pdl alla Provincia di Cremona

Sul tema delle infrastrutture abbiamo sentito anche Massimiliano Salini, candidato alla presidenza della Provincia per il Pdl.

Parliamo di Terzo ponte. «E’ certamente un’opera fondamentale per Cremona, che consentirà un collegamento diretto del porto e del nuovo scalo merci ferroviario di Cavatigozzi con la rete autostradale. Costituirà inoltre il primo tratto della tangenziale esterna della città che andrà completato a nord». L’autostrada Cremona-Mantova a quali vantaggi porterà? «Sono assolutamente convinto che un’opera come l’autostrada Cremona-Mantova sia di primaria importanza. Per andare avanti speditamente è però necessario, anche in questo caso, evitare ogni ambiguità; la presenza nella maggioranza del governo della Provincia di componenti politiche ancora legate a una falsa idea di ambientalismo può essere un forte ostacolo». Si parla da tempo del raddoppio della Paullese, e i lavori sono

iniziati. Cosa ne pensa? «Finalmente, dai tempi di Ghisalberti qualcosa si sta muovendo, grazie anche all’impegno e l’attenzione del vice presidente della Regione Lombardia, Gianni Rossoni, e così il nostro territorio avrà la possibilità di avvicinarsi a Milano evitando quelli che ormai sono a tutti gli effetti dei veri e propri “viaggi della speranza” per chi deve andare verso l’area milanese. Finora sono stati appaltati i lavori dei lotti prioritari sia per la tratta milanese (Lotto Peschiera Borromeo-SP 39) sia per la tratta cremonese (Lotto Crema-Dovera), i cui lavori iniziati a gennaio di quest’anno dovrebbero terminare entro il 2012. Il problema più grosso sarà curare durante le varie fasi di cantierizzazione le informazioni nei confronti degli utenti della strada che dovranno subire nei prossimi tre anni tutti i disagi dovuti ai cantieri.

Bisognerà inoltre completare la fase di progettazione del tratto fra la rotonda di Dovera e Spino e del nuovo ponte sull’Adda in modo da arrivare all’appalto dei lavori, procedendo a concordare e sottoscrivere gli accordi bonari con i proprietari dei terreni interessati al secondo lotto della Paullese la cui gara è programmata per il 2010. Per quanto riguarda il tratto rimanente, gli attuali flussi di traffico non giustificano il raddoppio di tutta la direttrice fino a Cremona, che sarebbe anche insostenibile economicamente». Si parla di raddoppio per la Crema-Lodi. E' un'arteria strategica? «In effetti in questi anni l’Amministrazione Torchio si è completamente disinteressata di quest’opera importante per tutto il nord della nostra provincia. La mia intenzione, invece, è quella di accelerare la soluzione di questa situazione e in questo lavo-

rerò di concerto con l’amministrazione comunale di Crema, che ha inserito la riqualificazione dell’ex statale Crema-Lodi tra i progetti legati all’Expo2015. Credo, infatti, che più che di raddoppio per questa arteria sarebbe necessaria una riqualificazione che la renda più scorrevole, per dare al Cremasco un collegamento rapido con il casello autostradale di Lodi, favorendo quindi la mobilità delle persone e aumentando il potenziale competitivo delle nostre aziende. Per quanto riguarda la tangenziale di Montodine è necessario accelerare la progettazione e l’appalto dei lavori per il tratto della nuova 591 che va da cascina Fustagno alla Paullese, anche in considerazione del fatto che con l’apertura del nuovo ponte sull’Adda la viabilità esistente non sarà in grado di sopportare i flussi di traffico previsti».


Cronaca

I

il PICCOLO

Giovedì 30 Aprile 2009

Elezioni provinciali: i nomi dei rappresentanti che correranno nei collegi cremaschi

Matteo Piloni

tica amministrativa di Crema e del suo territorio. Il nostro appoggio al candidato presidente Giuseppe Torchio è del tutto convinto anche alla luce dell’impegno da lui dimostrato in questi anni in cui il nostro territorio ha saputo affrontare novità importanti sul piano infrastrutturale e della qualità della vita». Per Piloni, il vero valore aggiunto di queste candidature è rappresentato dalla figura di Agostino Alloni, colonna portante del centrosinistra cremasco e provinciale. «Ampio riconoscimento da parte nostra trova in particolare il grande lavoro svolto a livello amministrati-

vo del vice presidente Alloni che è culminato da ultimo dal punto di vista politico nella istituzione del Circondario Cremasco, destinato a dare frutti importanti soprattutto sul piano della coesione del nostro territorio che lo renderà più forte ed attrezzato nei confronti dei livelli di governo superiori. Rivolgo quindi un appello agli elettori cremaschi perché sostengano i candidati del Partito Democratico, certi della loro disponibilità all’impegno amministrativo con competenza e amore per la loro terra». Le elezioni per il Consiglio provinciale si svolgono per Collegi territoriali col sistema tecnicamente definito

“uninominale”. Questo significa che ogni partito presenta un solo candidato per collegio che si confronta con gli altri. L’elettore, in altre parole, scegliendo il simbolo di una lista sceglie automaticamente anche il candidato che quella lista presenta, e viceversa votando il candidato esprime anche un voto per la lista. E’ questo un sistema elettorale molto diverso da quello adottato per le elezioni politiche, se non altro perché garantisce il controllo da parte del cittadino non solo del proprio voto al partito ma anche della persona ch lo rappresenta.

Il candidato sindaco Marco Mizzotti, espresso dalla lista civica «Uniti per Madignano», rappresenta, nella novità, anche esperienza e continuità rispetto alla amministrazione uscente essendone stato partecipe con la qualifica di vice sindaco con delega all’Urbanistica. Nato nel 1964 esercita la professione di tecnico con mansioni direttive. «Da amministratore» ha spiegato Mizzotti, «il mio impegno si è concentrato prevalentemente in campo ambientale, culturale e sociale. Come assessore

Collegio BAGNOLO CREMASCO

MARCO CORTI

CREMA I S. Bernardino Castelnuovo

AGOSTINO ALLONI

CREMA II Crema centro storico

ALESSANDRA GINELLI

CREMA III Ombriano Sabbioni

EUGENIO VAILATI

OFFANENGO

RAFFAELE PERRINO

PANDINO

MARIE LUISE POLIG

RIPALTA CREMASCA

FRANCESCO GIUBELLI

RIVOLTA D'ADDA

MARTA MONDONICO

SPINO D'ADDA

PIER LUIGI TAMAGNI

VAILATE

CINZIA FONTANA

SONCINO

DAVIDE PAGLIARINI

CASTELLEONE

FERRUCCIO BELLANI

ho collaborato con passione alla elaborazione del nuovo piano di governo del territorio (Pgt), uno strumento fondamentale per Madignano dei prossimi anni, attento alla qualità della vita dei cittadini e dell’ambiente, per una comunità “capace di futuro”. Ho deciso di candidarmi per le elezioni amministrative del 6 - 7 giugno prossimi alla carica di Sindaco per continuare il lavoro intrapreso in questi anni e nello stesso tempo nella consapevolezza che è giunto il momento di ri-

Centro storico: Pdl punta su Agazzi

Antonio Agazzi

Marco Mizzotti con «Uniti per Madignano»

Marco Mizzotti

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Partito Democratico: i candidati

di Tiziano Guerini

eri il coordinatore del Partito Democratico Matteo Piloni ha ufficializzato i nomi che compongono la lista P.D. per i collegi del territorio cremasco. «Abbiamo indicato una serie di nomi articolata e in questo modo ampiamente rappresentativa: amministratori esperti (qualcuno anche nel ruolo di sindaco) e giovani desiderosi di svolgere un servizio per la loro comunità». Ha continuato Piloni: «Crediamo in questo modo di poter chiedere un voto ampio e convinto ai nostri cittadini, anche come conferma del buon lavoro del presidente Torchio e del vice Alloni; ma soprattutto in vista di ulteriori scelte di buon governo locale a fronte di chiusure e penalizzazioni messe in atto dal Governo Berlusconi contro gli enti locali». Piloni è convinto della bontà della squadra e del processo di selezione che ha portato all'indicazione dei candidati: «Le prossime elezioni per l’amministrazione provinciale rivestono una importanza particolare. Solo una componente cremasca forte e di estrazione di centrosinistra potrà impedire un ulteriore degrado della poli-

giornale del

Cremasco

lanciare la sfida immettendo nuove idee e nuove energie nella gestione comunale». Le priorità: «Ne indico solo alcune: trasparenza e partecipazione alla vita pubblica, attenzione alle fasce più deboli; sostegno alle realtà economiche e produttive; sicurezza e qualità della vita; la salvaguardia dell’ambiente e l’impegno per uno sviluppo sostenibile; l’attenzione allo sport, ai giovani in collaborazione con tutti i gruppi e associazioni che già operano nel nostro paese».

Martedì scorso i vertici del Partito della Libertà di Crema hanno tenuto una conferenza stampa per la presentazione del candidato nel Collegio del Centro storico di Crema nella persona di Antonio Agazzi. Una figura, quella di Agazzi, che appartiene all'anima cattolica di Forza Italia e del nato Pdl, un centrista doc, che non a caso ha saputo conquistarsi il ruolo di grande tutore degli equilibri in consiglio comunale. Un incarico, questo, che Agazzi sta svolgendo a detta di molti degli addetti ai lavori con profondo senso istituzionale senza un eccesso di faziosità nonostante la sua appartenenza alla coalizione di maggioranza. Visibilmente compiaciuto della propria candidatura il presidente del consiglio Comunale di Crema è intervenuto con qualche sua dichiarazione in attesa di perfezionare il proprio apporto programmatico alla lista complessiva del partito per la consultazione amministrativa provinciale. «Anzitutto esprimo il mio compiacimento per l’indicazione di Massimiliano Salini alla presidenza della Provincia: esprime freschezza abbinata ad equilibrio, competenza e managerialità, doti essenziali

per un buon candidato». Quali sono le sue previsioni finali? «E’ evidente che il centrodestra vive una fase espansiva e il centrosinistra per converso si muove tra mille difficoltà a Roma come a Cremona e tale situazione non potrà non avere una ricaduta anche cremonese. Unico rammarico l’assenza dell’ UdC dalla coalizione: un errore per noi e per loro rispetto al quale mi augurerei la ripresa del dialogo». Quale è il motivo di fondo, a suo parere, per votare la coalizione di centrodestra? «Riterrei frenante per il nostro territorio provinciale una amministrazione ancora condizionata da forze politiche troppo ideologicamente appesantite dagli schemi culturali tipici della sinistra radicale o di un ambientalismo troppo rigido; frenante per le esigenze infrastrutturali del territorio cremonese e quindi per la crescita e lo sviluppo economico-produttivooccupazionale della nostra provincia». Quali i motivi per cui ha accettato la candidatura? «Ho accettato per curare anche da Cremona gli interessi della mia città della quale sono un appassionato sostenitore. Conto sul sostegno dei miei concittadini».


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Cronaca

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CREMASCO Giovedì 30 Aprile 2009

Ancorotti si candida, ma non è nella squadra di Salini: «Sono un laico vero» E attacca i vertici «burocratici» del Pdl a Crema. Il suo programma: «La rivoluzione liberale del presidente Berlusconi»

L

di Tiziano Guerini

a novità politica di questi ultimi giorni all’interno del centrodestra a Crema è stata la decisione che da tempo covava, dell’assessore alla Cultura e alle Attività produttive della giunta cittadina Renato Ancorotti di presentarsi come candidato di prestigio, collegio Crema centro, nella lista che presenta come candidato a presidente della amministrazione provinciale Pier Antonio Ventura in contrap-

posizione, tutta interna ai moderati, al candidato del PdL Massimiliano Salini. «Mi presento e parlo da candidato» dice Renato Ancorotti, «non da assessore: mi pare corretto distinguere il mio ruolo personale da quello istituzionale». Sta di fatto però, che le polemiche da parte del PdL non sono mancate, e anche dure… «Da parte mia voglio usare toni moderati in questa campagna elettorale; voglio esprimere prudenza a fronte di affermazioni imprudenti contro di me».

Rinuncia a fare la sua battaglia? «Nell’impegno professionale a volte bisogna accettare qualche onesto compromesso; il bello della politica invece, per chi non ne ha bisogno per vivere e non cerca poltrone ad ogni costo, è dire esattamente quello che si pensa, e fare esattamente quello che si dice». Qual è il programma della lista con la quale ha deciso di presentarsi davanti agli elettori? «Siamo i veri laici del partito del presidente Berlusconi, coloro che rappresentano la

Renato Ancorotti

vera matrice originaria della discesa in campo di Berlusconi. Per intenderci quelli della rivoluzione liberale e non quelli della politica burocratica che domina il PdL di casa nostra. Siamo cittadini liberi che hanno scelto una lista come scelta di libertà, senza compromessi». Ogni candidato, in virtù del suo passato e della sua professione, tende a incarnare determinati ideali. Quali sono i suoi? «Vengo ed opero nel mondo produttivo che ho la presunzione di conoscere bene; so

di che cosa ha bisogno e di quali stimoli necessità per continuare a dare a questo Paese e al nostro territorio la propria capacità d’impresa, l’inventiva e il lavoro». Il collegio elettorale dove si presenta, Crema Centro, è ritenuto dagli addetti ai lavori strategico e molto delicato: cosa ne pensa e cosa vuole dire ai suoi rivali? «Faccio a loro l’augurio che faccio soprattutto e prima di tutto a me: correttezza e lealtà nel confronto, e la raccolta di consensi convinti e sinceri».

I mestieri della scena con «Artigiana 2009» Bilancio: polemiche e attacchi durante il consiglio comunale «Si chiama Artigiani in scena» la manifestazione promossa dalla Camera di Commercio di Cremona nell’ambito di «Artigiana 2009, manifestazione ideata da Regione Lombardia in collaborazione con Unioncamere Lombardia. Per il nostro territorio, la manifestazione è organizzata in collaborazione con Confartigianato e Cna di Cremona, Autonoma artigiani cremaschi e Libera Artigiani di Crema e con l’apporto della fondazione Teatro Amilcare Ponchielli, della fondazione Teatro San Domenico e di alcuni istituti scolastici cremonesi. L’appuntamento è dal 3 al 12 maggio a Cremona e a Crema con un filo conduttore che riguarderà i mestieri artigiani dello spettacolo. «L’insieme di eventi che si svolgeranno a Crema e a Cremona» dichiara il presidente della Camera di Commercio Gian Domenico Auricchio «è volto a valorizzare il comparto artigiano. Obiettivo principale è divulgare presso i giovani, vero target della manifestazione, i mestieri artigiani e le opportunità di intraprendere tramite esse percorsi professionali innovativi e connotati da un alto contenuto di creatività. Le professioni artigiane, sia tradizionali che legate alle nuove tecnologie, offrono infatti interessanti opportunità occupazionali e sul territorio cremonese sono presenti Istituti scolastici tecnici e professionali in grado di offrire percorsi formativi idonei ad assicurare un buon riscontro sul mercato del lavoro. Far conoscere queste opportunità è l’obiettivo di Artigiana 2009». Il ricco programma di iniziative si snoderà fra Crema e Cremona con appuntamenti per gli studenti, gli operatori del settore e il pubblico.

Il 3 maggio Happy Hour sul palco del Teatro Ponchielli con proiezione del video «L’artigiano dei sogni» realizzato durante gli allestimenti di 4 spettacoli teatrali. La serata sarà animata dai veejay Visual Sensation e dai deejay Allo e Giampi. Contributo degli Archimia. Nel foyer del teatro saranno presenti alcuni stand di artigiani. Hanno già assicurato la loro presenza il gruppo di artigiani cremonesi «Fatto a mano», gli alimentaristi di Confartigianato, i liutai del Consorzio «A.Stradivari» di Cremona. Il 7 maggio, al teatro San Domenico di Crema appuntamento con «Artigiana a teatro», un’intera giornata dedicata ai mestieri artigiani dello spettacolo. Alle 18 aperitivo sul Palco dedicato ai mestieri aritigiani. Alle ore 21 serata con gli «Archimia». Nel foyer del teatro saranno presenti alcuni stand di artigiani. Il 12 maggio, infine, al Teatro Ponchielli, dalle 21, appuntamento con High School Musical. Inoltre il 4 maggio, presso la Camera di Commercio, dalle 14.30 alle 16.30, avrà luogo un incontro rivolto ai professionisti del settore dell’estetica e delle acconciature e alle scuole professionali con il truccatore teatrale, Andrea Santini. Il 6 maggio un gruppo di studenti lombardi che hanno vinto il concorso promosso da Regione Lombardia «Artigianato e scuola» al Teatro Ponchielli e workshop sui mestieri artigiani dello spettacolo. L'8 maggio ci sarà una lezione sui mestieri artigiani dello spettacolo presso l’Istituto Ala Ponzone Cimino in occasione della premiazione della gara nazionale degli Istituti ad indirizzo chimico e biologico. Infine l'11 maggio al Ponchielli appuntamento con un workshop di 4 classi di studenti con un regista teatrale sull’allestimento dello spettacolo High School Musical.

Consiglio Comunale quello del 28 aprile pressochè incentrato sulla discussione e l’approvazione del bilancio consuntivo 2008. La relazione dell’assessore Giovinetti su questo tema ha sottolineato come «l’esercizio 2008 dimostri che la città di Crema confermi, nei risultati di gestione, l’impostazione di rigore della spesa, anche a fronte del fatto che l’aumento delle entrate deciso dalla manovra preventiva serviva esclusivamente a coprire spese pregresse e l’aumento delle necessità finanziarie per la maggior spesa dei servizi sociali e alle improcrastinabili necessità di intervento dei lavori pubblici». Da sottolineare anche, ha detto l’assessore Giovinetti «che lo stato sta assumendo un atteggiamento restrittivo verso i comuni, indirizzandoli verso la non sopravvivenza o l’inevitabile incapacità ad erogare i servizi dovuti ai cittadini. Siamo stati costretti ad uno sforzo per assicurare risorse necessarie alla politica dei servizi sociali, dell’istruzione, della mobili-

tà, della viabilità e sicurezza». Aperta la discussione, ha preso la parola Emilio Guerini del PD: «Nonostante il preventivo prevedesse due milioni e mezzo in più di tasse e tariffe, il bilancio consuntivo presenta una azione della giunta di centrodestra del tutto insufficiente rispetto alle esigenze dei cittadini e della città. Subito dopo Martino Boschiroli, UdC: «Va sottolineata di più la necessità di approfondire il dibattito sulle aziende partecipate». Franco Bordo dell’Associazione di Sinistra: «Bisogna essere più severi nella critica al governo nei confronti della sua politica negativa verso gli enti locali. Nonostante una manovra pesante sul fronte delle imposte e delle tasse, nessun miglioramento si è avvertito nella erogazione dei servizi ai cittadini. Al contrario questa amministrazione si stà distinguendo per una serie di regalìe a favore di Comunione e Liberazione, vedi la nuova scuola, vedi la colonia di Finalpia e ora, forse, an-

che un nuovo albergo nel centro storico». Vincenzo Cappelli del Partito Democratico: «Il bilancio consuntivo sottolinea una gestione fortemente ingessata, una copertura dei servizi che apre voragini per entrate sovrastimate che denotano incapacità a riscuotere». Nella replica l’assessore Giovinetti ha rivendicato la buona azione della Giunta: «nei momenti difficili bisogna parlare coi numeri e non con la demagogia. Per una vera riforma della situazione degli enti locali bisogna andare avanti a livello nazionale col federalismo». Le successive dichiarazioni di voto non hanno modificato le posizioni dei rispettivi gruppi consiliari. Per cui al voto sono risultati 16 i voti favorevoli e 12 i voti contrari, nessun astenuto. Sui punti successivi il Consiglio Comunale ha aggiornato i propri lavori. All'inizio della seduta Forza Italia e Alleanza Nazionale hanno annunciato la decisione di fondersi in un solo gruppo, quello del Pdl.


Cronaca

il PICCOLO

giornale del

CREMASCO Venerdì 30 Aprile 2009

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Una notte di maltempo, con gravi danni in tutto il Cremasco. Evacuate 10 persone

Centinaia le chiamate a vigili del fuoco e carabinieri. Case, scantinati, cortili allagati. Voragini nell'asfalto delle strade

U

di Roberto Bettinelli

n vero bollettino di guerra: strade e campi sommersi dall’acqua, scantinati di case private e scuole allagati, tetti crollati, piante e rami caduti. Il Cremasco mercoledì 29 aprile si è svegliato in un incubo dopo la notte di maltempo. «Decine di chiamate? Ma sta scherzando, questa notte abbia-

me ai pompieri i carabinieri di tutte le stazioni locali hanno prestato interventi di aiuto ai cittadini in difficoltà. Un’intensa attività che gli uomini del capitano Antonio Savino hanno sostenuto anche nel mattino seguente. Ecco il drammatico riassunto della nottata: allagati strade e il vecchio mulino a Moscazzano. Un paese dove le strade sono elevate rispetto ai campi. La via che porta al mulino è stata chiusa per tutta la giornata di

merse dalla pioggia. «Le fogne non scaricavano più, non so perché, ma l’acqua è salita quasi un metri suoi muri» racconta Mirco Soardi mentre con il pa-

funzionano, vede anche lei che la pioggia si scarica» spiega un operaio del comune mentre richiude un tombino a lato della via. «La mia casa è completamente

Scantinati, stanze a piano terra e cortili allagati

I cittadini obbligati a lavorare tutta la notte

I vigili del fuoco al lavoro

mo ricevuto centinaia di richieste. Era un continuo spostarsi da una parte dell’altra del Cremasco. Abbiamo dovuto evacuare anche dieci persone nella frazione San Carlo a Credera Rubbiano. Nostri uomini non bastavano: vuoi per l’Abruzzo e per i turni, sta di fatto che abbiamo chiesto rinforzi a Cremona e a Lodi». E’ la testimonianza di un vigile del fuoco di Crema appena tornato al comando di via Macello dopo una notte di lavoro forsennato. Il giubbotto inzuppato, le mani indurite dal freddo. Insie-

ieri. La pioggia è stata così abbondante e violenta che fatto franare i bordi. Poco prima della cascina San Donato si è aperta nell'asfalto una voragine di cinque metri. Interrotta anche la strada oltre la chiesa del Marzale. Danni anche nella frazioni di Cascine Grandini e alle Colombare. Nella cascina di San Carlo a Credera sono state evacuate dieci persone che hanno trovato ospitalità nelle case di amici e parenti. La paura è stata tanta. Danni gravissimi anche a Ripalta Guerina dove intere vie sono state som-

dre Gianni e un vigile del fuoco cerca di liberare il cortile della casa di via XXV Aprile dall’acqua e dal fango». Il momento più critico è stato all’una e mezza, quando nel completo buio, la pioggia è straripata nella case. «Stavamo dormendo, siamo scesi dal letto e abbiamo iniziato a lavorare con i secchi, era l’unico modo, non abbiamo ancora smesso». Ora le macchine parcheggiare, cinque in tutto, non si accendono più. La pioggia si è infiltrata così tanto nei motori che non ne vogliono sapere di mettersi in moto. Nei garage della via l’acqua ha scalato poco a poco i piani degli scaffali. «E chi paga tutto questo? Chi?» dice una donna che abita nella via, anche lei impegnata a spazzare il fango verso i tombini. «Adesso

Arrestati con il “kinder” di eroina

Poco dopo la mezzanotte di martedì 28 aprile, mentre una pioggia violentissima funestava il Cremasco, Pietro R., 41 anni, di Caravaggio, muratore, e Emilio E., 31 anni, che era alla guida, trasportavano sulla Rivoltana 14 grammi di eroina. La droga era nascosta in un ovetto “kinder”, un blocco unico. Ma quando hanno raggiunto Rivolta ad aspettarli c'erano i carabinieri del nucleo operativo di Crema. Sono gli investigatori che hanno il compito di individuare gli spacciatori e i flussi degli stupefacenti nel Cremasco. I carabinieri si sono messi a seguire la Bmw sulla quale viaggiavano i due uomini, ma quando chi era al volante, si è accorto della loro presenza ha accelerato improvvisamente. E' nato un breve inseguimento, con la Bmw davanti che cercava di allontanarsi e dietro i carabinieri. Ma gli uomini del capitano Antonio Savino avevano organizzato ogni cosa e sapevano che poteva esserci questo pericolo. Così a debita distanza, ma nei punti chiave della Rivoltana, c'erano altri equipaggi pronto a intervenire. I due sono finiti in manette. Subito dopo i militari hanno trovato l'ovetto con dentro il quantitativo di eroina. Li hanno portati al comando di via Macallè. Ma non è finita

qui. Gli investigatori hanno eseguito le perquisizioni nelle abitazioni dove hanno trovato i resto del materiale sequestrato. Un bilancino elettronico per pesare lo stupefacente, un chilo di sostanza da taglio per miscelare la droga. Ora Pietro R.

Il capitano Antonio Savino

ed Emilio C. sono in carcere a Cremona e sono in attesa di essere sentiti dal giudice di fronte al quale dovranno cercare di chiarire la loro posizione.

allagata, come faccio adesso?» dice un’anziana che ci mostra il bagno della sua abitazione al piano terra, con l’acqua che copre il pavimento. «Un disastro, un disastro…» commenta un latro anziano seduto su una panca con gli stivali di gomma,

esausto dopo aver passato la notte a combattere contro la pioggia che sembrava non voler mai smettere. Il maltempo ha provocato guai anche agli automobilisti. La pioggia ha reso viscido l'asfalto della strade. Gli incidenti e le fuori uscite si sono moltiplicate. I militari della stazione di Bagnolo Cremasco hanno soccorso due conducenti che si sono scontrati a Scannabue. Erano le 20, è

stato un frontale, ma fortunatamente i due automobilisti stanno bene. A Montodine i carabinieri hanno lavorato per svuotare dall’acqua gli scantinati della scuola elementare e media. L’emergenza è continuata per tutta la giornata di ieri con moltissime chiamate al comando di Crema, alle stazioni e al comando dei vigili del fuoco. Tutti chiedevano aiuto contro gli effetti disastrosi del maltempo.


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il PICCOLO

Cronaca

giornale del

CREMASCO Giovedì 30 Aprile 2009

Continua a calare il mercato del lavoro L'utilizzo della cassa integrazione aumenta del 428%. Cresce anche il ricorso alla mobilità, soprattutto nelle piccole imprese

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di Elisa Milani

l mercato del lavoro lombardo e cremonese trema sotto il peso della crisi. Lo evidenzia il rapporto della Cisl di aprile. Analizzando gli effetti della crisi per settore è, come nelle attese, il settore della manifattura, esclusa l’edilizia, a ricorrere con maggior intensità alla Cassa Integrazione: le ore ordinarie autorizzate nei primi due mesi del 2009 sono aumentate del 400% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente mentre quelle straordinarie sono quasi il doppio (4 milioni rispetto a 2 milioni). Entrando nel merito del Cremonese, si può notare come nel biennio gennaiofebbraio 2009 le ore complessive di cassa sono state 611.546, contro le 115.831 dello stesso periodo del 2008. Dunque una variazione del +428%. Entrando ancora di più nel dettaglio, si nota come sia aumentata

Ore di Cassa Integrazione Ordinaria e Straordinaria autorizzate per provincia - Regione Lombardia

E' inquietante il dato della cassa integrazione straordinaria in deroga, se si guarda al numero di lavoratori che ne ha dovuto usufruire: infatti il numero che si riferisce ai primi tre mesi del 2009 è di ben 468, oltre il doppio di quelli riferiti a tutto il 2008 (233) Le imprese non vedono la ripresa come imminente e si attendono una contrazione dell’occupazione nei prossimi mesi.

CIGS in deroga - Regione Lombardia triennio 2006-2008. Prime evidenze 2009

la cassa integrazione straordinaria (cresciuta del 1.196%), mentre quella ordinaria risulta calata ben del 100%. I settori più colpiti sono il metallurgico, il meccanico e il chimico. Il comparto dei servizi (commercio) a oggi registra un aumento del 13,7% rispetto agli interventi a carattere straordinario. Gli interventi a carattere straordinario vengono più richiesti dalle imprese con oltre 15 addetti, prevalentemente per motivi legati a crisi settoriali/aziendali.

La riduzione della domanda di nuove assunzioni farà sentire i suoi effetti in particolare sui giovani. Sono infatti i giovani, spesso assunti con contratti a tempo determinato a pagare per primi le conseguenze occupazionali della crisi. Si parla poi di mobilità, altro problema non da poco. Lo studio della Cisl evidenzia che i lavoratori iscritti alle liste di mobilità nel corso dei primi tre mesi del 2009 sono 15.410, di cui 5.437 a seguito di licenziamenti collettivi (ex legge

223/91) e 9.973 licenziati da imprese con meno di 15 addetti (ex legge 236/91), raggiungendo complessivamente circa il 55% del totale dei lavoratori licenziati nell’intero 2008. Entrando nel merito della nostra provincia, il dato evidenzia che nei primi tre mesi del 2009 i lavoratori entrati in mobilità sono già 452, contro i 1.032 di tutto il 2008. Tuttavia questo aumento marcato delle iscrizioni alle liste di mobilità non sembra riguardare indistintamente sia i lavoratori delle piccole e delle grandi imprese. Confrontando i dati dei primi mesi del 2009 con quanto avvenuto nell’intero anno passato, emerge come nell’ultimo periodo i licenziamenti abbiano riguardato maggiormente i lavoratori delle imprese con meno di 15 addetti: ad oggi i lavoratori approvati ex l. 236/91 rappresentano oltre il 70% del totale degli approvati nel 2008 a fronte del 40% ex l. 223/91. Insomma, a soffrire maggiormente della crisi risultano quindi le piccole aziende. Nel 2008 mediamente il numero degli occupati in Lombardia continua a crescere, seppur a ritmi meno sostenuti rispetto agli ultimi anni, grazie alla diffusione di forme del lavoro atipiche e flessibili, come i contratti di lavoro a termine, le forme di lavoro parasubordinato, il lavoro interinale e i contratti con orari part-time.

Ma la disoccupazione resta ben al di sotto della media Nel 2008, il tasso di disoccupazione in provincia di Cremona è di poco superiore a quello regionale (il 3,7%) ma marcatamente inferiore a quello nazionale (6,7%). Questi i dati in anteprima resi noti a margine del rapporto diffuso da ISTAT con riferimento al mercato del lavoro di ogni provincia italiana. Nel 2008, la partecipazione al mercato del lavoro, in provincia di Cremona, si è ridotta rispetto all’anno precedente: il tasso di attività, ottenuto dal rapporto fra le forze di lavoro e la popolazione in età lavorativa (15-64 anni), si è infatti attestato al 69,7%, contro il 70,3% dell’anno precedente.

Questa diminuzione è il risultato della contrazione del tasso di partecipazione della componente femminile che ha visto il proprio tasso di attività calare di quasi due punti: dal 60,3% del 2007 al 58,4% del 2008. La partecipazione maschile è invece cresciuta, su base annua, se pur leggermente dal 79,9% all’80,4%.Il tasso di attività provinciale, nel 2008, è comunque superiore a quello rilevato a livello nazionale (63%) ed è sostanzialmente in linea con quello regionale (69,6%).Il tasso di occupazione, dato dal rapporto tra gli occupati e le persone in età lavorativa (15-64 anni), è diminuito, pas-

Nel corso del 2008 si assiste ad un aumento generalizzato del ricorso a queste forme di lavoro. Si osserva nel corso del 2008 un aumento del ricorso ai contratti a termine soprattutto, ed in modo particolare per gli uomini. Gli occupati con contratto a termine in Lombardia sono circa 323mila pari al 9,8% degli occupati alle dipendenze (9,1% nel 2007). Per quanto concerne la componente femminile non si registrano significative differenze rispetto allo scorso anno: le donne assunte con contratto a termine rappresentano circa il 10,1% delle dipendenti.

ne (pari all’82,8% degli occupati part-time). Il lavoro part-time rappresenta il 28,6% dell’occupazione femminile, a fronte del 27,9% del 2007, mentre per gli uomini solo il 4% (3,5% nel 2007). Ma anche i lavoratori interinali sono tra i primi a risentire degli effetti della crisi. Infatti il ricorso al lavoro di somministrazione subisce una pesante battuta di arresto nel corso del 2008. Le missioni avviate, in L o m b a rd i a s o n o c i rc a 345mila, circa 2mila in meno rispetto allo scorso anno. Al contrario le cessazioni aumentano passando da

Mobilità - Lavoratori approvati nel 2008 e Gennaio- Marzo 2009

Aumenta anche il ricorso al lavoro part time. Gli occupati ad orario parziale sono circa 622mila pari al 14,5% del totale dell’occupazione. Di questi 515mila sono don-

sando dal 68,2% del 2007 al 66,8% del 2008. Questa contrazione ha riguardato esclusivamente la componente femminile, che ha visto ridursi il tasso di occupazione di ben 2,8 punti percentuali rispetto all’anno precedente (attestandosi al 55,1%). Il tasso di occupazione della componente maschile è, invece, rimasto sostanzialmente stabile intorno al 78%, con la provincia di Cremona che, al pari di quella di Lecco, risulta essere la settima provincia a livello nazionale per tasso di occupazione maschile più elevato.Nel 2008, il tasso di occupazione provinciale è marcatamente superiore a quello nazionale (58,7%) e solo moderatamente inferiore a quello regionale (67%). Il tasso di disoccupazione, dato dal rapporto tra il numero dei disoccupati e le forze di lavoro, nel 2008, è cresciuto in provincia di Cremona, attestandosi al 4% con-

343mila del 2007 a 350mila del 2008. Queste dinamiche portano ad avere nel 2008 un saldo negativo di più di 5mila missioni mentre fino allo scorso anno il numero

tro il 3,1% dell’anno precedente. Il tasso di disoccupazione è cresciuto marcatamente per la componente femminile (passando dal 3,9% al 5,6%) ed è comunque aumentato per la componente maschile (3% in confronto al 2,5% del 2007). Tuttavia, mentre nel caso degli uomini, questo incremento della disoccupazione deve essere letto alla luce dell’accresciuta partecipazione maschile e della sostanziale stabilità dell’occupazione, nel caso delle donne cela, oltre alla perdita di posti di lavoro (diminuzione del tasso di occupazione), anche la presenza di effetti di scoraggiamento indotti probabilmente dalla crisi economica (calo della partecipazione al mercato del lavoro).

di avviamenti era stato comunque superiore alle cessazioni. La stessa dinamica, si verifica anche a livello nazionale sebbene con una intensità maggiore. Se si considerano i dati relativi solo all’ultimo trimestre, in Lombardia le missioni avviate diminuiscono sensibilmente rispetto allo stesso periodo del 2007, seppur meno marcatamente rispetto a quanto avviene in Italia. E i saldi tra avviamenti e cessazioni sono fortemente negativi rappresentando rispettivamente il 35% e il 40% delle missioni avviate. Negli ultimi 3 mesi dell’an-

Ora è in crisi anche il lavoro interinale no vengono avviate 71367 missioni, il 18,6% in meno rispetto allo stesso periodo del 2007 mentre a livello nazionale le missioni avviate subiscono un decremento del 24,5%. Un po' meglio risulta la percentuale in provincia di Cremona, che tra il quarto trimestre del 2007 e lo stesso periodo del 2008 vede una variazione in negativo delle missioni avviate tramite lavoro interinale, passando da 1.810 a 1.481 (-18,2%).

Tabella 2 – Tasso di disoccupazione delle province lombarde (2008) PROVINCE

TASSO DI DISOCCUPAZIONE

VARESE

3,5

COMO

4,2

SONDRIO

4,3

MILANO

3,9

BERGAMO

3,0

BRESCIA

3,1

PAVIA

4,9

CREMONA

4,0

MANTOVA

4,1

LECCO

3,2

LODI

3,7

LOMBARDIA

3,7

ITALIA

6,7

FONTE: ISTAT, RILEVAZIONE SULLE FORZE DI LAVORO - MEDIA 2008


Cronaca

il PICCOLO

giornale del

CREMASCO

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Liberazione: «E' la festa di tutti noi» Giovedì 30 Aprile 2009

Le parole di Bruno Bruttomesso il 25 aprile. Testimonianza: Elia Ruggeri, un partigiano bianco

U

di Roberto Bettinelli

na festa nella quale tutti gli italiani possono trovare un motivo di unità andando oltre le ideologie che hanno diviso e insanguinato il passato. E’ il senso del discorso del sindaco Bruno Bruttomesso, che la mattina del 25 aprile ha commemorato la Festa della Liberazione davanti alla lapide per i caduti nella guerra contro il nazi-fascismo. Un momento toccante, al quale erano presenti il presidente del consiglio comunale Antonio Agazzi, l’assessore ai Servizi sociali del comune Maurizio Borghetti, il presidente del comitato della Costituzione Elia Ruggeri, il presidente della sezione cremasca dell’Associazione nazionali partigiani italiani Paolo Balzari, il capitano dei carabinieri Antonio Savino, il vice questore Daniel Segre, il comandante della polizia locale Alberto Peverelli, il comandante della polstrada Giuseppe Prezioso, il tenente della guardia di finanza Stefania Baldari, il capogruppo del Partito democratico in consiglio comunale Stefania Bonaldi, il parlamentare Alberto Torazzi, oltre a numerosi cittadini. «E il momento di guardare a quei fatti drammatici come una guerra civile. Ci furono episodi esecrabili da entrambi le parti» ha esordito Bruttomesso, «ma oggi dobbiamo celebrare l’unità che è nata da quei tragici momenti, e soprattutto il cammino di una patria li-

bera che ha avuto la forza di ribellarsi agli autoritarismi». Subito dopo ha preso la parola Elia Ruggeri, partigiano “bianco” durante la Resistenza: «La lotta di liberazione non è

Il sindaco: «Fatti esecrabili da entrambe le parti» stato solo un fatto militare, ma un movimento di popolo, è stato un momento in cui si era creata una vera sintonia con il popolo italiano». Una sin-

distaccamento di Castelleone della prima divisione partigiana «Piacenza». «Durante un rastrellamento fui costretto a lasciare la bandiera della divisione in un casolare. Lo nascosi e me ne andai. Era troppo pericoloso portarselo addosso. Alla fine dei combattimenti sono tornato in quel casolare a riprenderla. E c’era. Non l’avrei mai lasciata lì». Infine Paolo Balzari, che ha manifestato la sua amarezza per le polemiche che a distanza di così tanto tempo continuano ad accompagnare la festa del 25 aprile: «è triste toccare con mano questa realtà, e cioè che viviamo in un paese che no riesce ancora a festeggiare con serenità e spirito condivi-

prevede un riconoscimento anche per i repubblichini, coloro che combatterono nelle file della repubblica di Salò, oltre a quello già contemplato per i partigiani comunisti, socialisti, azionisti, e cattolici.

dei partigiani e dei repubblichini, perché se è vero che i morti vanno rispettati a prescindere da tutto, è anche vero che la storia ha stabilito che ci furono due parti. Una combatteva al fianco di Hitler e l’altra per la liber-

Un'immagine del documentario

Da sinistra Elia Ruggeri e Bruno Bruttomesso

Polemica già rientrata, dal momento che il premier Berlusconi ha espresso il suo disappunto per il disegno di legge, che nella politica nazionale ha scatenato una

Paolo Balzari, presidente dell'Anpi

tonia, che per Ruggeri, deve essere tramandata per il futuro andando «oltre le divergenze di opinioni, per sancire l’inviolabilità dei valori di libertà, pace, democrazia». Ruggeri ha ricordato il suo ruolo nella Resistenza, quando era alfiere del

so la data che ha rappresentato la fine di un regime che ha ucciso, deportato, cancellato la democrazia». Balzari non ha risparmiato le sue critiche al governo Berlusconi per il progetto di legge sull’Ordine del Tricolore che

Menzione al Galilei

Anpi: «Un errore dare l'Ordine del Tricolore ai repubblichini» forte contestazione da parte di Dario Franceschini, segretario del Partito Democratico. «Chiediamo di sospendere il disegno di legge che vuole l’equiparazione

tà. I partigiani erano dalla parte giusta. Rispettiamo i morti della Rsi, ma riconosciamo che la loro causa era sbagliata». Balzari ha concluso ringraziando tre protagonisti cremaschi della Resistenza: « Tutti noi abbiamo un debito, un debito inestinguibile con tutti loro, ed ai tanti di cui, per nostra colpa, non conosciamo i nomi e le gesta, e a chi ci ha lasciato da poco, penso a Giuseppe Zani di Ombriano, socialista, antifascista, combattente sul fronte africano nella terribile battaglia di El Alamein. Al partigiano combattente Luigi Frassi di Capergnanica, a Nino Ronchi, il nostro presidente, partigiano combattente, a loro, a tutti loro va il nostro grazie».

L'Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza, con sede a Torino, ha organizzato un'importante rassegna dedicata ai lavori multimediali delle scuole sulle vicende storiche del Novecento. Il premio ha raccolto circa centocinquanta lavori provenienti dalle scuole di tutta Italia, nominando tre vincitori. Sono anche state assegnate sei menzoni speciali, una delle quali per il cortometraggio «La Ferriera di Crema» del Liceo Scientifico Tecnologico Galilei di Crema. Il documentario fa parte del progetto «Filmemoria» il cui obiettivo è quello di stimolare il confronto tra i ragazzi e i testimoni di vicende locali attraverso interviste. Il filmato racconta i reparti della Ferriera, i lavori che vi si svolgevano, la chiusura dello stabilimento, il quartiere delle Vilète, la vita dei suoi abitanti. Alcuni studenti della classe quinta BLT (Concetta Ingrassia, Clara Valsecchi, Sofia Grieco, Davide Lunghi, Michele Ghilardi), con il coordinamento dei professori Nicoletta Avaldi e Nino Antonaccio, ed il supporto tecnico di Paola Biaggi e Saverio Sicari, hanno confezionato questo documentario. Hanno raccontato i loro ricordi Emilio Bergami, Carmelo Vailati, Mario Cremonesi, Anna Maria Boccù, Luciano Cremonesi, Anna Maria Piantelli, Vincenzo Cappelli. È il quinto dvd realizzato nell'ambito del progetto.

“Nino”: boxeur e staffetta in Val d'Ossola

Al termine della celebrazione da parte delle autorità il «Centro Ricerca Alfredo Galmozzi» ha proiettato nella Sala dei Ricevimenti del Comune il documentario sulla Resistenza dal titolo «Partigiani per amore». Protagonisti del film sono Francesco Ronchi, detto “Nino”, e la moglie Enrica Gandolfi. Già scomparsi entrambi, hanno combattuto nella «Brigate Garibaldi» in Val d’Ossola agli ordini del comandante Cino Moscatelli. Il racconto di “Nino” ed Enrica, lui venuto a mancare da alcuni mesi, lei ormai da qualche anno, vale molto di più di qualsiasi discorso sulla bontà della nostra Costituzione e sul valore degli ideali della Resistenza. Oltre a presentare fotografie dell’epoca, il documentario, che è stato proiettato davanti a una sala affollata e commossa, ha come protagonisti

i due sposi partigiani, intervistati nel salotto della loro casa. In un italiano sincero, dove di tanto in tanto affiora il dialetto cremasco, “Nino” ed Enrica portavano al collo il fazzoletto annodato con i colori della loro brigata. Uno di fianco all’altra hanno ricordato quei tragici momenti della loro giovinezza, quando, prima lui, e poi lei, decisero di raggiungere i partigiani in Val d’Ossola per combattere i nazifascisti. Era il 1944. Ecco il loro racconto. «Mio padre era un socialista» dice “Nino” davanti alla videocamera, «e così quando è venuto il momento, ho chiesto in giro dove erano i partigiani. Mi hanno detto che erano a Borgo Sesia. Una notte sono partito anch’io. Facevo la maratona e la boxe, e così, il mio nome di battaglia, dopo che mi hanno arruolato, era “boxeur”. Ero

la staffetta, un incarico molto importante. Ero il solo a sapere dov’era il nascondiglio del comando Moscatelli». “Nino” racconta anche come erano armati i partigiani: «C’era di tutto, soprattutto i fucili da caccia, ma di notte facevano anche le azioni per rubarle nei comandi dei fascisti. La cosa è andata avanti così, fino a quando sono arrivati gli Sten, i fucili mitragliatori inglesi. Venivano paracadutati dagli aerei. Erano armi da imboscata. Non serviva nemmeno prendere la mira». Gli aerei erano annunciato dai messaggi di Radio Londra: «Fra i miei compiti di staffetta partigiana c’era anche questo. Ascoltavo Radio Londra e quando il radiocronista pronunciava la frase in codice, sapevo che gli aerei stavano per arrivare. Correvo nel punto stabilito, accende-

Francesco Ronchi

vo tre fuochi in modo da formare un triangolo, e aspettavo il lancio». Ma in Val d’Ossola, partigiani “rossi” come Moscatelli, “Nino” e la moglie Enrica, combattevano insieme a quelli “bianchi”. «Si chiamavano Fratelli di Dio, erano cristiani. Anche al nostro campo si celebrava la

messa la domenica mattina. Io ci andavo sempre. Ero socialista, ma quando ero a casa, la domenica andavo a messa con mia mamma». La testimonianza di Enrica. «Ho capito che era diventato partigiano, quando mio suocero, una sera, dopo aver bevuto un po’, disse: “Tuo marito non lo vedrai per un bel po’”. Ho aspettato. Un cappellano militare mi ha portato anche una sua cartolina. C’era scritto che mi mandava tanti baci». Poi la decisione di raggiungerlo in montagna: «Mi aveva detto che sarebbe tornato dopo due, tre giorni, ma alla fine era passato un anno. Partii anch’io. Sulla strada i fascisti mi fermarono e mi portarono nell’ufficio del Podestà. Ero con mio cognato. Ci ritirarono le carte d’identità. Ci dis-

sero di aspettare lì. Ma quando si sono distratti, siamo scappati. Non ho mai corso così. So solo che continuavo a correre. Intorno sentivo gli spari…». L’arrivo in montagna dopo otto giorni di cammino. «Avevo consumato le scarpe. Incontrai alcuni partigiani che si chiamavano i “Fratelli di Dio”. Chiesi se conoscevano un boxeur che suonava anche il violino. Loro dissero che il gruppo di Moscatelli era ancora più su. Ricordo quei paesi di montagna devastati, con le case distrutte, ridotte a macerie. Ricordo la prima notte che dormii con i partigiani di Moscatelli. In una stalla. Divisero il pane che avevano con me e mio cognato. Ero stupita. Dentro di me pensavo: non sano neanche chi sono e dividono con me tutto quello che hanno. Era la Resistenza».


Economia e Lavoro Anche se la crisi si è abbattuta duramente sul nostro paese, le imprese fanno di tutto per reagire. E chi è sul mercato fa di tutto per restarci, resistendo alla tentazione di abbassare la saracinesca in attesa che torni la fiducia. A subire maggiormente l’incertezza di questa fase sono piuttosto quegli italiani che vorrebbero avviare un’at-

giornale del

Cremasco Giovedì 30 Aprile 2009

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In Italia gli imprenditori non si arrendono alla crisi

L'artigianato è il settore che risente maggiormente della crisi

tività ma che, di fronte alle incognite, preferiscono attendere che passi il peggio. La somma dei due effetti - lieve riduzione delle chiusure e forte frenata nelle aperture rispetto allo stesso trimestre del 2008 - ha così prodotto, tra gennaio e marzo, un saldo negativo di 30.706 unità, il più pesante degli ultimi dieci anni, pari ad

il PICCOLO

una riduzione dello stock delle imprese dello 0,5%. Questo il quadro che emerge dai dati sulla natimortalità delle imprese italiane nel primo trimestre dell’anno fotografati nella rilevazione trimestrale condotta per Unioncamere, Il bilancio del trimestre tradizionalmente negativo per via del concentrarsi delle

cancellazioni a fine anno - è frutto della differenza tra le 118.407 imprese che hanno aperto i battenti (contro le 130.629 del primo trimestre dello scorso anno), e le 149.113 che invece li hanno chiusi (un valore in lieve contrazione rispetto a gennaiomarzo 2008, quando a cessare l’attività furono 152.443 imprese). Per effetto del saldo negativo, lo stock delle imprese a fine marzo si è pertanto attestato sul valore di 6.065.232 unità. 
 Il quadro generale 
del primo trimestre dell’anno consegna tradizionalmente un bilancio negativo poiché riflette l’accumularsi di cessazioni contabilizzate a gennaio ma riferibili in realtà agli ultimi giorni dell’anno precedente, cosicché i registri camerali rilevano queste chiusure con il bilancio del primo trimestre dell’anno. La serie storica dei primi trimestri dal 2000 ad oggi evidenzia i motivi alla base del saldo di inizio anno, dovuto soprattutto alla consistente frenata nel tasso di natalità delle imprese (il più basso della serie: +1,94%), a fronte della relativa stabilità del flusso delle cancellazioni (addirittura leggermente diminuite rispetto allo stesso periodo el 2008: 2,44 contro 2,51%). In conseguenza

dell’andamento dei due flussi di ‘entrata’ e ‘uscita’ dal sistema, lo stock complessivo di imprese registrate alla fine dello scorso mese di marzo ammonta a 6.065.232 imprese, di cui 1.480.582 (il 24,4%) artigiane.
Con riferimento a queste ultime, il bilancio del trimestre appare decisamente più pesante in termini percentuali: -1,04% la riduzione dello stock di queste imprese, corrispondente ad una perdita di 15.564 aziende, il 91,6% delle quali nella forma giuridica di ditte individuali. La battuta d’arresto del primo trimestre si riflette su tutte le quattro tipologie di forme giuridiche che Movimprese utilizza per classificare le imprese italiane. Per tutte le tipologie di forme giuridiche si registra un rallentamento della vitalità rispetto allo stesso periodo del 2008. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, solo due tipologie di imprese (Società di capitale e altre forme) hanno realizzato un saldo attivo, (rispettivamente pari a +8.201 e +587 unità) e quindi un tasso di crescita positivo (+0,65% nel caso delle Società di capitali, +0,29% nel caso delle altre forme). Per Società di persone e Ditte individuali, invece, il tri-

mestre si è chiuso con bilanci in rosso (-5.604 unità per le prime e –33.890 per le seconde) e, conseguentemente, tassi di crescita di segno negativo. In termini relativi, il solo saldo negativo delle imprese individuali basta a spiegare tutta la riduzione dello stock di imprese nei primi tre mesi dell’anno.

se), l’artigianato sembra subire in modo più marcato l’impatto della crisi. Pur rappresentando il 25% delle imprese italiane, infatti, complessivamente le imprese artigiane determinano oltre la metà (il 51%) del saldo negativo di tutto il trimestre, con una riduzione del loro stock pari a 15.564 imprese corrispondente ad un tasso di

Pesante saldo negativo per i primi mesi del 2009

Un dato che si riflette pesantemente sull’andamento del comparto artigiano. Proprio per la prevalenza che vi hanno le ditte individuali (rappresentano infatti il 78% di tutte le imprese artigiane, a fronte del 56% rispetto al totale delle impre-

crescita negativo dell’1,04% (praticamente il doppio del totale delle imprese). Unico elemento positivo è quello relativo alle imprese artigiane che stanno adottando la forma delle Società di capitali, la cui crescita rimane al di sopra del 2%.


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Cremasco Giovedì 30 Aprile 2009

Decrescita in tutta Italia, ma va meglio a Nord Ovest

Contrazione maggiore al sud e nelle isole

Nel primo trimestre dell’anno la contrazione maggiore è quella della circoscrizione Sud e Isole (-11.181 unità), cui fa seguito il Nord-Est (-9.078), mentre l’ordine si inverte se si fa riferimento ai valori relativi: -0,75% il tasso di crescita nel Nord-Est, -0,56% quello di Sud e Isole, in ambedue i casi valori più elevati della media nazionale (-0,5%). Il Nord-Ovest e il Centro, invece, pur con saldi negativi pari, rispettivamente, a –6.739 e –3.708 unità, realizzano tassi di decrescita meno accentuati di quello

medio nazionale (rispettivamente –0,42% e 0,29%). Guardando al mondo delle imprese artigiane, l’analisi territoriale evidenzia le specificità di questo comparto dal punto di vista territoriale. Le imprese artigiane sono infatti maggiormente diffuse nelle aree in cui è tradizionalmente più concentrata l’impresa manifatturiera: nel Nord-Ovest, nel Nord-Est e - Lazio a parte - nel Centro. Ciò detto, si spiega come i saldi negativi più consistenti delle imprese artigiane si concentrino nelle circoscri-

zioni settentrionali: sebbene nel Nord-Ovest e Nord-Est abbia sede il 46% di tutte le imprese italiane, il saldo delle artigiane in queste circoscrizioni ha rappresentato ben il 58% di tutto il saldo negativo messo a segno dall’artigianato nel trimestre, con il Nord-Est che da solo incide per il 31% sulla contrazione nazionale del comparto. A livello regionale, solo il Lazio chiude il trimestre senza il segno negativo, una crescita (+0,06%) più tecnica che sostanziale che, però,

evidenzia un miglioramento apprezzabile rispetto al primo trimestre del 2008 (quando si registrò un arretramento dello 0,68%). Fatta salva la riduzione storica del numero di imprese agricole - che continua anche nell’ultimo trimestre gli altri settori risentono in modo assai diverso della crisi in atto. Sebbene la metà (7 su 14) abbia chiuso il trimestre con il segno meno, tra questi si trovano quelli numericamente più rilevanti. 
In termini assoluti il bilancio più negativo si registra nel Commercio (-10.082 imprese, un terzo di tutto il saldo del periodo), nelle Attività manifatturiere (-5.266) e nelle Costruzioni (-4.533). In particolare, osservando la componente artigiana, Movimprese evidenzia come le contrazioni registrate nelle Costruzioni, nelle Attività manifatturiere e nei Trasporti sia totalmente spiegato dalla perdita di attività artigiane. Altro problema sono i fallimenti. Per la natura stessa della procedura - che solitamente interviene dopo che l’azienda ha tentato tutte le possibilità per evitarla - il momento della dichiarazione di apertura del fallimento segue a distanza di tempo l’insorgere dei problemi che l’hanno generata. In questo senso, il momento dell’iscrizione del fallimento nel Regi-

Economia e Lavoro

stro delle Imprese delle Camere di commercio ritrae la fine di un percorso e non coincide in genere con il momento in cui si manifesta la difficoltà dell’impresa sul mercato. Ciò per evidenziare come le aperture di procedure nel primo trimestre del 2009

andamento di tipo sinusoidale del fenomeno nell’intervallo considerato, con una riduzione di ampiezza della curva tra il 2007 e il 2008 e un aumento tra il 2008 e il 2009, con un valore massimo (947 imprese) toccato nello scorso mese di marzo.
Su base annua, il feno-

Il bilancio peggiore si registra nel commercio e nelle costruzioni stiano in buona parte a evidenziare difficoltà che risalgono con tutta probabilità a un periodo compreso tra i sei e i dodici mesi precedenti.
Dall’analisi dei dati raccolti (riferiti all’iscrizione nei registri camerali dell’avvenuta apertura di nuove procedure fallimentari disposte dai competenti tribunali), il quadro che emerge mostra un

meno dei fallimenti interessa una quota che oscilla tra le 7mila e le 8mila imprese, vale a dire all’incirca poco più di una ogni mille registrate. Se poi si accorpano i dati su base trimestrale risulta evidente come il fenomeno segua una dinamica stabile anche se, come detto, leggermente accentuata nei primi mesi dell’anno in corso.


Economia e Lavoro

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Cremasco

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Primo Maggio: Festa del Lavoro

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Giovedì 30 Aprile 2009

Ufficializzata nel 1889 dalla Seconda Internazionale. Ripristinata nel '45, ha visto sfilare nelle piazze delle città italiane i sindacati Cgil, Cisl, Uil. Dal '91 a Roma è nata la tradizione del grande concerto dedicato ai giovani

di Barbara Milanesi

l mondo sindacale cremasco si unisce per la commemorazione della Festa dei Lavoratori. La Festa dei lavoratori è una festività celebrata il 1º maggio di ogni anno che intende ricordare l'impegno del movimento sindacale ed i traguardi raggiunti in campo economico e sociale dai lavoratori. La festa del lavoro è riconosciuta in molte nazioni del mondo ma non in tutte. Con la Festa dell'1 Maggio si intende ricordare le battaglie operaie volte alla conquista di un diritto ben preciso: l'orario di lavoro

tembre 1882. Due anni dopo, nel 1884, in un'analoga manifestazione i Cavalieri del lavoro approvarono una risoluzione affinché l'evento avesse una cadenza annuale. Altre organizzazioni sindacali affiliate all' Internazionale dei lavoratori - vicine ai movimenti socialisti ed anarchici - suggerirono come data della festività il primo maggio. Ma a far cadere definitivamente la scelta su questa data furono i gravi incidenti accaduti nei primi giorni di maggio del 1886 a Chicago (USA) e conosciuti come rivolta di Haymarket. Questi fatti ebbero il loro culmine il 4 maggio quando la polizia sparò sui manife-

zazione dei Cavalieri del lavoro. La data del primo maggio fu adottata in Canada nel 1894 sebbene il concetto di festa del lavoro sia in questo caso riferito a pre-

giare una autarchica Festa del lavoro italiano il 21 aprile in coincidenza con il Natale di Roma - ma fu ripristinata subito dopo la fine del conflitto mondiale, nel 1945. I

si, carovita, precariato sono tematiche di stretta attualità che fanno di questo 1 maggio una festa atipica. In programma per Crema la manifestazione annuale di Cgil-

Mil. La partenza del corteo intorno alle 10.15 si dirigerà in Piazza Duomo con a capo il Corpo bandistico di Sergnano. Alle 10.30 in Duomo ci sarà il saluto del

La prima battaglia fu ottenere un orario fisso in fabbrica. Ora si celebra in tutto il mondo quotidiano fissato in otto ore. Tali battaglie portarono alla promulgazione di una legge che fu approvata nel 1866 nell'Illinois (USA) e da qui, in seguito, estesa in molti paesi europei. L'origine della festa risale ad una manifestazione organizzata negli Stati Uniti dai Cavalieri del lavoro (Knights of Labor, associazione fondata nel 1869) a New York il 5 set-

stanti provocando numerose vittime. L'allora presidente Grover Cleveland ritenne che la festa del primo maggio avrebbe potuto costituire un'opportunità per commemorare questo episodio. Successivamente, temendo che la commemorazione potesse risultare troppo a favore del nascente socialismo, stornò l'oggetto della festività sull'antica organiz-

Quarto Stato: un celebre dipinto realizzato dal pittore Giuseppe Pellizza da Volpedo nel 1901

cedenti marce di lavoratori tenute a Toronto e Ottawa nel 1872. In Europa la festività del primo maggio fu ufficializzata dai delegati socialisti della Seconda Internazionale riuniti a Parigi nel 1889 e ratificata in Italia due anni dopo. In Italia la festività fu soppressa durante il ventennio fascista - che preferì festeg-

sindacati italiani CGIL, CISL e UIL organizzano annualmente a Roma un concerto per celebrare il primo maggio dall'anno 1991. Anche Crema commemora la Festa dei Lavoratori. Il lavoratore, nell’ultimo periodo, di certo non gode della migliori condizioni. Crisi, cassa integrazione, disoccupazione, salari bas-

Cisl e Uil, in collaborazione con An Mil, l’associazione nazionale mutilati invalidi del Lavoro. Il Lavoro unisce per uscire dalla crisi, questo lo slogan della manifestazione che avrà inizio alle 10.00 in Piazza Marconi con il classico Omaggio ai Caduti del Lavoro, luogo in cui interverrà anche il Presidente dell’An-

sindaco Bruno Bruttomesso e l’intervento di Giacinto Botti, segretario regionale Cgil Lombardia che parlerà a nome di Cgil, Cisl e Uil. Le parole di quest’anno ruoteranno intorno a temi come legalità, dignità, sicurezza, ambiente, diritti e solidarietà.


Lettere DISAGI AI PENDOLARI

il PICCOLO

Giovedì 30 Aprile 2009

TERREMOTO IN ABRUZZO

Il patto con la Regione è stata una fregatura

Sospesa la raccolta dei materiali

Non ci sarà a giugno l’aumento dei treni da Bergamo a Treviglio e da Lodi a Milano mediante l’attivazione delle linee S (treni suburbani), come invece previsto dal patto per il trasporto ferroviario siglato tra la Regione, le Province e gli operatori del trasporto pubblico a novembre scorso. Lo si è appreso ieri durante la riunione tecnica sul servizio ferroviario regionale del quadrante Sud-Est, dove ai presenti è stato confermato che con l’introduzione dell’orario estivo non ci sarà l’attesa novità, pretesa dalle province, in particolar modo quella di Cremona, che aveva fatto emendare il testo del patto per mettere nero su bianco l’impegno della Regione. Ecco cosa c’è scritto nel patto, al comma 2 dell’articolo 18: «In particolare Regione Lombardia si impegna, direttamente o per il tramite di nuove maggiori risorse ottenute dal livello statale, ad assicurare la disponibilità dei finanziamenti necessari per realizzare i nuovi servizi a partire dallo sviluppo delle Linee S verso Treviglio, Lecco e Lodi nel corso dell’anno 2009 con contestuale attivazione del nuovo servizio ferroviario regionale… ». La Regione non rispetta i patti con i pendolari e con gli enti locali e questa ne è l’ennesima conferma. Ci aspettiamo che l’assessore Cattaneo, che a nome della Regione aveva preso un preciso impegno, contraddica quanto detto e confermi il potenziamento di un servizio che ha subito nel 2008 un pesante calo di affidabilità e che da dicembre ha avuto modifiche pesanti per i pendolari”. Dietro la mancata attivazione delle linee S probabilmente anche lo scontro tra la Regione e Trenitalia per le divergenze riguardo il nuovo contratto di servizio, ormai scaduto dalla fine del 2007. A questo proposito si segnala l’ultimo sgarbo: Trenitalia ha comunicato alla Regione che non fornirà più i dati sull’affidabilità delle tratte, l’indicatore che permette, quando il contratto è in vigore, di corrispondere ai pendolari il bonus come risarcimento dei disagi subiti. Quei dati sono un indicatore importante per monitorare la qualità del servizio e l’atteggiamento di Trenitalia è assolutamente ingiustificabile. Ci chiediamo quando la Regione e Trenitalia intenda siglare il nuovo contratto di servizio.

Il Servizio Protezione civile provinciale comunica che è sospesa la raccolta di materiali per le popolazioni terremotate dell’Abruzzo. I centri, che si trovano a Cremona, Crema, Casalmaggiore, San Daniele Po, Soncino, Casale Cremasco, Gerre de’ Caprioli e Piadena, devono infatti catalogare, inventariare e inviare i beni donati da cittadini, enti e aziende. I centri verranno eventualmente riaperti a seconda delle necessità che verranno indicate e dalle richieste che perverranno dagli operatori presenti in Abruzzo. La Protezione civile provinciale ringrazia tutti coloro che hanno donato beni e materiali i più diversi per la generosità mostrata anche in questa occasione, così come nelle raccolte di fondi già effettuate e che continueranno a sostegno sia delle prime esigenze di una popolazione per la quale l’emergenza non è ancora terminata, sia in vista dei progetti di ricostruzione nei quali il nostro territorio e le sue istituzioni saranno impegnati.

Fortunato Pedrazzi Consigliere regionale Pd

La Protezione civile della Provincia di Cremona

(da Beluzzi alla Ginelli), è costretto a digerire uno stantio e onnipresente Torchio perché non ha nulla di meglio da proporre e non sa come contrastare una nuova e forte candidatura alla Presidenza provinciale come quella di Massimiliano Salini. Infine, mentre dalle loro parti fiorisce ogni giorno un nuovo cespuglio, noi abbiamo dato vita a un grande partito, il PdL e ad un grande progetto, che qualche forzatura ‘personalistica’ non riesce nemmeno a scalfire. Non ci manca dunque la materia per aiutare il PD a rimanere nell’angolo in cui è stato relegato prima da Veltroni e poi da Franceschini e consigliamo a Matteo Piloni di evitare giudizi sulla nostra correttezza amministrativa: se mai dovrebbe preoccuparsi di quella dei suoi amici che hanno governato prima. Anche in questo caso il nostro stile è profondamente diverso, perché ci preoccupiamo molto di più del ‘fare’ che delle inutili polemiche. Sarà comunque nostra cura far pervenire a Piloni una e-mail con l’elenco di tutte le buone cose già fatte da questa Amministrazione comunale e di tutte quelle che stanno per essere messe in campo. La città, a differenza sua, le conosce e le sa recepire. Enzo Bettinelli Coordinatore Pdl di Crema

GOVERNO DALLA CITTÀ

Pdl: non accettiamo lezioni dal Pd

Maurizio Borghetti Vice coordinatore Pdl di Crema

L’attacco di Matteo Piloni fa tenerezza ed è ingiustificato, così come lo è l’insinuazione su presunte e inesistenti difficoltà nel governo della città. Gli unici veri ‘inadeguati’, a Crema come in Italia, sono il PD e il suo Segretario: interpretano una opposizione insignificante e non riescono ad esprimere una proposta degna di nota. A Crema hanno lasciato molti debiti e altrettanti problemi irrisolti, come quello delle barriere ferroviarie. Nonostante questo, preferiscono vestirsi da aridi ed aciduli professionisti del no e continuano a lanciare accuse prive di senso (ricordiamo ad esempio, le loro farneticazioni sul futuro dell’ospedale di Crema). Il PdL fino ad oggi si è astenuto dal mettere il naso nelle cose altrui. Invece il PD locale guarda alla pagliuzza per evitare di piangere delle proprie travi: ha lanciato e bruciato più di una candidatura

SCUOLA SENZA SOLDI

E' un muro di gomma, ma i cittadini devono sapere Siamo docenti, collaboratori scolastici e genitori di Rete Scuole di Crema, da sempre impegnati nella difesa di una scuola pubblica di qualità. Ultimamente siamo vivamente preoccupati perché la scuola è sempre più senza soldi. Osserviamo infatti che, dalla provincia di Bologna alle Marche, dalla provincia di Bergamo alla Toscana, nelle ultime settimane è stata una continua produzione di lettere-denuncia firmate da Dirigenti scolastici che lamentano una situazione economica sempre più difficile nelle proprie scuole. Non chiedono la luna, ma semplicemente che le scuole siano messe in condizione di fare cose normali: chiamare i supplenti, pagarli a fine mese, far funzionare i laboratori, comperare i registri di

Maxia Zandonai sceglierà il nuovo logo dell'Orientagiovani Ecco la foto con la giuria del bando di concorso «Un nuovo logo per l'ufficio Orientagiovani». che si è riunita in data odierna per la prima volta. Componenti giuria: James Clough, NABA Milano, Maxia Zandonai, giornalista Tg3 Lombardia (con funzione di presidente), Rossana Brando, coordinatrice ufficio grafico istituto IAAD di Torino, Silvia Zaghen, psicologa, Mia Miglioli, assessore alle Politiche Giovanili e Orientagiovani del comune di Crema. Gli esperti hanno il compito di scegliere il nuovo logo che rappresenterà il ser-

giornale del

CREMASCO

vizio dell'Orientagiovani cittadino. Il vincitore si aggiudicherà un computer con

applicazioni di grafica professionale dal valore di 6 mila euro.

classe, i libri, il materiale di pulizia, il materiale di primo soccorso, pagare le bollette, ecc. Anche in provincia di Cremona si sta muovendo qualcosa in tal senso… E’ del 2 aprile la denuncia del Dirigente della Scuola media Vailati di Crema che, senza molti giri di parole, mette in dubbio la possibilità di svolgere le attività programmate nel POF perché manca la certezza delle risorse finanziarie. Per quanto riguarda il Funzionamento l’incertezza regna sovrana sia per l’entità che per i tempi di accreditamento delle risorse. Non diversa la situazione delle Supplenze brevi, per le quali il finanziamento viene erogato in base al numero di docenti e non sulla base della spesa effettivamente sostenuta. Le conseguenze di questa carenza strutturale di fondi sono drammatiche: o si sono spesi più soldi di quelli messi a bilancio o non si nominano più supplenti con tutto quello che ciò comporta nella qualità della scuola. Sulla stessa lunghezza d’onda la dichiarazione di tre dirigenti, due bresciani e uno cremonese, di

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Soncino, che il 5 aprile esprimono le stesse preoccupazioni. Anzi si aggiunge la preoccupazione delle visite fiscali che devono essere pagate dalle scuole. Anche noi di Rete Scuole di Crema siamo seriamente preoccupati perché non si era mai vista una crisi finanziaria da quando è stata istituita la scuola della Repubblica. Per questo e chiediamo se non sia il caso che anche gli altri Dirigenti scolastici del Cremasco facciano sentire la propria voce per denunciare una situazione che, di giorno in giorno, si fa sempre più pesante. Ci rendiamo perfettamente conto che oggi in molti hanno la sensazione che denunciare sia come lottare contro un “muro di gomma”, tuttavia è importante che l’opinione pubblica, cioè i genitori dei nostri alunni, sappiano sì le enormi difficoltà nelle quali si dibattono le nostre scuole, ma nello stesso tempo anche gli enormi sforzi che i Dirigenti, i Docenti e il personale ATA sostengono per mantenere uno standard qualitativo il più alto possibile. Rete Scuole Crema

Lezione sulla storia delle stelle

Venerdì 24 Aprile l’aula magna del liceo linguistico «A.Racchetti» è stata teatro di un affascinante tuffo nell’ infinito mare della conoscenza e della scienza astronomica da parte delle classi I A, II A e III B dell’ omonimo liceo classico. Con la partecipazione di Adriana Cortinovis, docente di lettere classiche presso il liceo classico, e di Andrea Possenti, astrofisico e professore associato presso la facoltà di astronomia dell’ Università di Bologna nonché astronomo presso l’ INAF-Osservatorio di Cagliari, sotto il patrocinio del club centro Unesco di Treviglio-Bergamo «Il Carvaggio» rappresentato dalla presidente Delia Borelli, si è tenuta una conferenza incentrata sul ruolo assunto e sullo sviluppo incontrato dall’ astronomia nel corso del tempo. La “lezione”, tale è stata effettivamente definita dalla Presidente del club Unesco, ha preso le mosse da una panoramica generale introduttiva, tenuta dalla prof.ssa Cortinovis, sullo sviluppo dell’ astronomia «Dalla preistoria a Tolomeo». Rispolverando nella memoria scolastica nomi di passati cantori (come Omero,

Esiodo) e filosofi più o meno conosciuti, partendo da Talete di Mileto, passando attraverso Anassimene, Pitagora, per arrivare poi a grandi nomi quali Platone e Aristotele, la discussione è approdata infine a Tolomeo; e qui il testimone è stato ceduto al prof. Possenti, il quale ha continuato la conferenza illustrando le scoperte dell’ uomo nel corso dei millenni. Un percorso logico-mentale ben architettato e organizzato, che ha permesso ai ragazzi dell’ ultimo triennio del liceo classico di conoscere l’ astronomia. Valentina Marino e Camilla Raisi

Premiata la pasticceria «Treccia d'oro»

Martedi scorso, cerimonia e conferenza stampa in comune a Crema per la prima iscrizione nel registro del «Prodotto tipico cremasco» assegnata alla «Treccia d’oro» su specifica delibera. I requisiti richiesti (ditta con sede a Crema; prodotto nell’elenco regionale dei prodotti agroalimentari tradizionali; ditta operante da almeno 25 anni nel territorio cremasco) hanno trovato riconoscimento nella pasticceria del Cavalier Vittorio Maccalli di piazza Garibaldi, e la «Treccia d’oro» è così il primo prodotto a potersi fregiare dell’am-

bito riconoscimento. Alla consegna dell’attestato erano presenti il sindaco di Crema Bruno Bruttomesso, l’assessore alla Cultura Renato Ancorotti, l’assessore al commercio Luciano Capetti e il presidente del

Consiglio Comunale Antonio Agazzi. Vittorio Maccalli, presenti anche moglie e figlio, ha ringraziato: «Sono grato, ha aggiunto, ai cremaschi che hanno portato questo dolce in tutto il mondo».


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Bagnolo, Peretti: «Mi ricandido» Giovedì 30 Aprile 2009

Alla guida di una lista civica. Programma: economia, sport e dare un futuro ai giovani

L

di Barbara Milanesi

fine di perseguire i nuovi obiettivi; giovani perché la lista, che verrà ufficialmente presentata la settimana prossima, vede

a lista civica Rinnova Bagnolo Cremasco ripropone Carlo Peretti sindaco, nel nome della continuità e del rinnovamento. A comunicarlo martedì 28 aprile, presso la sala culturale di Bagnolo, lo stesso Peretti, affiancato da Luca Zuccotti, coordinatore della lista e da Carlo Locatelli, vice sindaco e assessore allo sport. «I tre punti fondamentali sui quali faremo leva nel programma elettorale saranno: esperienza, giovani e innovazione» ha spiegato Peretti. «Esperienza perché in questi 5 anni abbiamo dato prova di portare a termine tutti gli obiettivi prefissati nella scorsa campagna elettorale ed è nostra intenzione continuare con al stessa tenacia nella stessa direzione, al

tenenza; promuovere un paese più luminoso; ma soprattutto creare nuovi rapporti con le categorie e associazione che rap-

Da sinistra Carlo Locatelli, Carlo Peretti, Luca Zuccotti

molti nomi di giovani, non solo anagraficamente ma anche per quel che riguarda l’esperienza politica; infine innovazione perché tra le nostre finalità ci sono: portare i cittadini dalla partecipazione al reale senso di appar-

presentano le diverse attività produttive del territorio». Tra le novità, oltre agli incontri diretti che la lista propone proprio nella sede di via IV Novembre a Bagnolo, un indirizzo mail e una pagine sul social

network facebook. Peretti cita una serie di opere portate a termine e parla di passi in avanti: asilo nido realizzato dalla giunta guidata dallo stesso Peretti, l'incremento dei posti auto disponibili in città, il progetto della pista di atletica che ha consentito agli alunni delle scuole elementari e medie di avvicinarsi alle discipline di questo sport. Lo stesso Locatelli pone l’accento su alcune questioni, tra cui lo sport, suo campo di riferimento per il quale ha investito molto in passato e sul quale intende continuare. «Bagnolo vuole consolidare la sua fama di punto di riferimento locale, un appoggio importante per i comuni limitrofi» conclude Peretti. Da tutti i punti di vista: commerciale, servizi, volontariato, banche. I cittadini di Bagnolo Cremasco voteranno il 6 e il 7 giugno.

La nostra provincia per la Concerto di Primavera ricostruzione in Abruzzo della Banda di Ombriano

E' di circa 300 milioni di euro la stima degli interventi stilata dalla Provincia dell'Aquila per la ricostruzione, la messa in sicurezza e il consolidamento di scuole e di edifici pubblici, di pertinenza dell'Amministrazione provinciale. Il piano è stato presentato giovedì 23 aprile nel capoluogo abruzzese all'Assemblea delle Province Italiane. Per la Provincia di Cremona erano presenti il presidente del consiglio Roberto Mariani, delegato alla Protezione Civile, il segretario generale Giorgio Lovili e la responsabile del Servizio Protezione Civile Elena Milanesi. Nell'elenco delle priorità, stilato dalla Provincia dell'Aquila, 50

edifici, tra scuole e sedi di enti. Ogni provincia adotterà un progetto, per garantire tempestività e trasparenza nella ricostruzione. Il 6 maggio, ad un mese di distanza dal sisma, sarà la giornata italiana della ricostruzione. La Provincia di Cremona, che ha dato piena disponibilità a partecipare all’iniziativa. Tutti i contributi verranno versati sul conto corrente appositamente aperto dalla Provincia preso la Banca Popolare di Cremona, IBAN IT70J0551211410000000001000, sul quale ogni cittadino può effettuare versamenti citando nella causale «emergenza Abruzzo».

La Banda di Ombriano

Si terrà domenica 3 maggio alle 21.00 presso l’auditorium dell’oratorio di Ombriano il tradizionale concerto di Primavera della banda di Ombriano. Quest’anno Jazz Band! Come annunciato dal presi-

dente Antonio Zaninelli quest’anno Emilio Soana, uno tra i più grande trombettisti contemporanei si esibirà con la banda guidata dal direttore d’orchestra Jader Bignamini. Un susseguirsi di brani swing per dare il benvenuto alla primavera e per confermare il successo e il seguito della banda di Ombriano. La conferenza stampa di presentazione, tenutasi venerdì 24 aprile in comune ha ospitato, oltre a Zaninelli, Paolo Patrini, vice presidente della Banda, Denise Bressanelli, che ha curato la grafica della locandina per il concerto e Gil Macchi; l’artista ha dipinto la raffigurazione della locandina. I complimenti anche dell’assessore Luciano Capetti che ha dichiarato la volontà di far diventare più strette e frequenti le collaborazioni con la banda cittadina.

Amianto: dossier di Anmil e Fontana

Cinzia Fontana

Intervenendo alla chiusura dei lavori del convegno «Amianto, come tutelarci» organizzato a Crema dall’Anmil (Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi del Lavoro), il presidente della Provincia, Giuseppe Torchio, ha ringraziato il presidente Mario Andrini «per il coraggio di aver organizzato l’iniziativa in terra cremasca, già duramente colpita dalla drammatica vicenda dell’Inar di Romanengo, che ha lasciato una tragica sequela di morti per malattie quali l’asbestosi. Ricordo un recente affollato incontro proprio a Romanengo le terribili testimonianze di persone obbligate a convivere con l’incubo di scoprirsi colpiti dal male da un giorno all’altro. Simili tragedie non devono mai più ripetersi». Inevitabile nel corso dell’intervento i riferimenti al progetto della Regione Lombardia, sostenuto da esponenti locali del centrodestra, di creare una mega discarica di amianto a Cappella Cantone (oltre due milioni di metri cubi). «Come Provincia siamo disposti a farci carico delle quantità di amianto prodotte nel nostro territorio» ha specificato Torchio, «pari a circa 200/300mila metri, ma non a divenire la pattumiera della Lombardia. Abbiamo chiesto alla Regione, unitamente a Anci e Upl, di provvedere ad un accordo sullo smaltimento, concertando insieme siti e quantità. In Regione parlano di sussidiarietà ma, nei fatti, decidono e calano le decisioni dall’alto». L’assessore all’Ambiente, Giovanni Biondi, ha stigmatizzato il fatto che in Lombardia non si utilizzano impianti di vetrificazione dell’amianto, gia in uso in Germania e in altri Paesi che eviterebbero la necessità di prevedere discariche, mentre la senatrice Cinzia Fontana (Pd) ha riferito in merito alla sua proposta di legge sui danni dell’amianto: «E’ necessario» ha spiegato, «prevedere tutela economica, sanitaria e previdenziale alle persone esposte all’amianto, puntando sulla prevenzione e la bonifica del territorio ove vi sono siti inquinati. Per quanto concerne la creazione del “Fondo vittime dell’amianto”, pur a fronte di numerose interrogazioni presentate, il Governo, che aveva previsto in Finanziaria parte delle risorse, non ha ancora destinato alcun finanziamento».

Il Cda del piccolo istituto cremasco ha approvato la fusione con i bergamaschi. Ma non all'unanimità

Ennio Ghisetti, presidente della Bcc di Offanengo: «Ecco perchè abbiamo scelto Caravaggio e non Banca Cremasca»

La notizia circolava da tempo negli ambienti finanziari cremaschi. Al punto che la stampa locale aveva già dato per certa la fusione, ma venerdì 24 aprile il presidente della Banca di Credito Cooperativo di Offanengo Ennio Ghisetti ha ufficializzato l’operazione. In una conferenza stampa presso la sede dell’istituto offanenghese, Ghisetti, insieme al direttore generale Giuseppe Sottocorna, ha spiegato il motivo che ha spinto il consiglio di amministrazione a scegliere la proposta di Caravaggio. «In effetti, quando abbiamo reso nota la nostra decisione di cercare una consorella per dare una maggiore forza al nostro istituto” ha spiegato Ghisetti ai giornalisti di tutte le testate cremasche, “si sono fatti avanti diversi interlocutori. La cosa ci ha

fatto ovviamente molto piacere, significa che guardavano a noi in modo molto positivo». Ghisetti non ha nascosto che tra le varie offerte, quelle più vantaggiose per l’istituto di Offanengo, erano quelle della Banca di Caravaggio e di Banca Cremasca. Alla fine però l’hanno spuntata i bergamaschi, e molto probabilmente grazie alla assicurazioni sul fatto che Offanengo guiderà le azioni che avranno come terreno la città di Crema e il circondario. «Da questa fusione nasce una grande banca e Offanengo diventerà la capogruppo di tutto il nostro territorio» ha continuato Ghisetti, «in questo senso il nostro programma di sviluppo è stato rispettato e valorizzato appieno. Gli obiettivi? Potenziamo le strutture esistenti,

Ennio Ghisetti, presidente della Bcc di Offanengo

restiamo fedeli al territorio, continuiamo nei nostri fini mutualistici e nel sostegno di imprese e famiglie». Nasce quindi la Banca di Credito

Cooperativo di Caravaggio e Offanengo. Un istituto con 24 sportelli e 146 dipendenti. Ghisetti e i soci offanenghesi porteranno alla nuova struttura i loro cinque sportelli: Offanengo, Ricengo, Izano, Romanengo, Crema. Caravaggio aprirà a giugno uno sportello a Crema, che la dice lunga sulle ambizioni e sulla volontà di espansione della nuova banca che a questo punto sarà attiva in tre province: Cremona, Bergamo, Milano. Ma ecco qualche numero sui due istituti. Bcc di Caravaggio: raccolta diretta, 500 milioni di euro, raccolta indiretta, 230 milioni, impieghi, 490milioni; la Bcc Offanengo: raccolta diretta, 150 milioni di euro, raccolta indiretta, 65 milioni di euro, impieghi, 130 milioni di euro. Tutte risorse, queste, che con-

voglieranno nell’istituto nato dalla fusione. «Una banca piccola come la nostra non poteva sostenere i costi che servono oggi, a fronte delle nuove norme che producono sempre più lavoro per i nostri addetti. Le spese per avere a disposizione personale adeguato nell’organico e nella professionalità nel tempo sarebbero state eccessive. Dovevamo unirci a una realtà più grande e l’abbiamo fatto. Per noi è la strada giusta”. Il Consiglio di amministrazione della banca ha votato a favore della fusione lunedì sera. Non all’unanimità. La sede della nuova bvanca sarà ovviamente a Caravaggio. I Tempi? «Tutto si dovrebbe concludere entro la fine dell’anno» ha dichiarato il presidente.


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Cultura &Spettacoli

In scena il nobile teatro degli “amatori”

Al San Domenico continua la rassegna con le compagnie del territorio

U

di Tiziano Guerini

ltimi quattro spettacoli al teatro S. Domenico di Crema, per chiudere la rassegna di quest’anno di «Crema in scena», seconda edizione di teatro amatoriale del nostro territorio. Giovedi 30 aprile ore 21 «Nell’isola della felicità» di Sergio Natali. Per la compagnia «Dal fil da fer» di Casaletto Vaprio viene narrata l’esperienza di un gruppo di naufraghi in un’isola deserta alla ricerca dei veri valori della vita: fra Dio e Lucifero… Una dozzina di attori, un corpo di ballo e il coro dei ragazzi diretto da

Lo spettacolo: «Nell'isola della felicità»

Elena Zaniboni. Venerdì 1 maggio, al teatro S. Domenico ore 21, è di scena il Teatro «Enzo Chiroli» di Soresina con «Pautasso Antonio, esperto di matrimoni» di Mario Amendola e Bruno Corbucci. Una com-

media esplosiva con donne innamorate e uomini un po’ tonti. Sabato 2 maggio, stessa ora, «Apriamo la scatola» di Anna Albini della Associazione Culturale «La scatola» di Crema. Spettacolo di danza col

gruppo di Tiziana Varisco, le allieve soliste di Canto Moderno, il gruppo di donne del danza del ventre di Rym Daly, il gruppo Flamenco di Paola Volta, con la partecipazione del Gruppo Chacarera e il gruppo allievi Tango-Crema di Monica Maria. Infine domenica 3 maggio, ore 21, la Compagnia delle Quattro Vie di Crema presenta «San Furment» di Nadia Manclossi e Nicola Gaudenti, con poesie di Lina Canalini e Francesco Maestri, per la regia di Egidio Lunghi e Simone Benelli. Trebbiatura di una estate di tanti anni fa, nella cascina di Rico, il fittavolo. Ambientazione storica locale.

A Lodi

Festival dei Sette Peccati

P

arte il prossimo 7 maggio organizzata dal Comune di Lodi, l’edizione 2009 del «Festival dei Sette Peccati Capitali» giunto alla sua settima ed ultima edizione. Dieci giorni di eventi, incontri, performance, mostre e spettacoli per confrontarsi, quest’anno, sul peccato della lussuria e sul suo opposto, la castità. Diciamo subito che l’ironia può essere una chiave di lettura efficace quando si parla di vizi, ancor più se al centro dell’attenzione c’è la lussuria. Per dieci giorni la città di Lodi sarà animata da un calendario ricco di eventi, in-

contri, performance, mostre e spettacoli, che hanno coinvolto negli anni scorsi migliaia di persone, con la partecipazione di importanti protagonisti della cultura, della scienza, della filosofia e delle arti. Non a caso la lussuria è l’ultimo dei peccati trattati, poiché presenta in sommo grado la caratteristica fondamentale dei vizi: l’eccesso e la rottura delle regole. Ma il peccato può anche essere affrontato nella sua versione virtuosa: le sperimentazioni di nuove sensazioni, che spostano in avanti le frontiere dell’esperienza umana, aiutate anche dalla tecnologia e dalla ricerca psicanalitica.

Tutto questo non può però separarsi dall’analisi dei contesti in cui il peccato si esercita oggi e sulle evoluzioni storiche che l’hanno accompagnato Il tema sarà perciò affrontato da diverse angolazioni: filosofia, letteratura, costume, scienza, spettacolo. Il tutto per metterne in luce le molteplici connotazioni, ma anche per valorizzare quello che viene considerato il suo opposto, il suo antidoto, ovvero la castità. Caratteristica della rassegna lodigiana è infatti quella di mettere in gioco il “peccato capitale” in un proficuo dialogo con il suo opposto. Tra gli ospiti del 2009 sono previsti: il filosofo della scienza Giulio Girello, che

aprirà il Festival il 7 maggio con una conversazione sul tema Lussuria: la passione del conoscere; gli attori Lucia Vasini, Paolo Rossi e Alessandro Bergonzoni; il criminologo Massimo Picozzi; il giornalista Armando Massarenti e il critico televisivo Aldo Grasso; lo scrittore colombiano Efraim Medina Reyes; Allen Bay e Roberta Schira con i loro segreti enogastronomici; lo sceneggiatore Vincenzo Cerami; il filosofo Carlo Sini; il biblista Paolo De Benedetti. Tra gli spettacoli, «Cose Turche» di Enzo Iacchetti e Polli d’Allevamento. Il Teatro Canzone di Giorgio Gaber interpretato da Giulio Casale.

FILOSOFIA E RELIGIONE

Crema del pensiero, la nuova edizione

E’ stata presentata ufficialmente dal presidente del Comitato Scientifico Stefano Moriggi alla stampa locale la IV° edizione del festival della filosofia di “Crema del pensiero” dedicato quest’anno

Stefano Moriggi

all’approfoindimento sul tema dell’VIII° Comandamento: «Non dire falsa testimonianza». Erano presenti l’assessore alla cultura di Crema Renato Ancorotti, il presidente del Comitato organizzativo Claudio Ceravolo. L’evento, curato dalla associazione Le Muse di Crema , si svolgerà al centro culturale S. Agostino di via Dante Alighieri a Crema, CremArena e salone Pietro da Cemno, nei giorni dal 28 al 31 maggio. Numerosi e importanti come sem-

pre i relatori che intratterranno il pubblico, non solo cremasco, sull’argomento proposto quest’anno analizzato da diversi punti di vista: le bugie dei giornali, le bugie degli imputati nei processi, bugie antiche e bugie moderne, le (inevitabili?) bugie dei politici, le (impossibili?) bugie dei filosofi… Accanto alle presenze “fisse” che fin dall’inizio hanno dato lustro e spessore culturale a Crema del Pensiero rispondenti ai nomi prestigiosi di Giulio Giorello e di Emanuele Severino, quest’anno si potrà ascoltare, fra gli altri, lo scienziato Edoardo Boncinelli, la grecista Eva Cantarella, il magistrato Ar-

mando Spataro i giornalisti Piero Colaprico e Dino Boffo, direttore de’ L’Avvenire, nonché i filosofi Giorgio Aldo Gargani e Salvatore Natoli. All’interno dell’evento filosofico come lo scorso anno si presterà grande attenzione al tema della disabilità. Il Festival di quest’anno è dedicato alla memoria dell’attore Carlo Rivolta, sempre presente agli appuntamenti degli anni scorsi sempre dimostrando grande impegno e capacità. Un aserie di eventi da non perdere. Il dettaglio degli appuntamenti verrà presentato a suo tempo.

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ARCHITETTURA

Un volume sui campanili

A giorni uscirà il nuovo libro del Gruppo Antropologico Cremasco, edizioni Leva Artigrafiche in Crema, «I campanili della Diocesi di Crema». Si tratta della naturale prosecuzione del tema precedentemente trattato in «Campane e campaner». Il volume anzitutto costituisce un vero e proprio censimento di tutti i campanili diocesani, cui segue la narrazione di episodi delle passate rivalità paesane e le nuove possibilità offerte alla perdurante volontà identitaria espressa nel “campanilismo”. Il solidarismo comunitario è ancora ben presente nei nostri paesi; e non è un male. Le notizie, i disegni prospettici di cui il volume è ricco sono derivati da una recente tesi di laurea elaborata da Alberto Moro e Bruno Bassorizzi. L’ampia documentazione fotografica è completata da Bernardo Zanini e Giovanni Gioia. Oltre ai già

citati vanno annoverati fra gli autori Edoardo Edallo, che del Gruppo Antropologico è il presidente, Luciano Roncai e Walter Venchiarutti. Un volume indubbiamente interessante. Il 23 maggio presso il Museo Civico di Crema verrà inaugurata una mostra fotografica dedicata alle torri campanarie, e verrà presentato il volume, edito col contributo in particolare della Associazione Popolare Crema per il Territorio, alla presenza degli autori.

ALICE NELLA CITTÀ

Performance di Cassinotti

"Alice nella città" inaugura con il mese di maggio un denso periodo dedicato alle performance. Teatro, arti visive e reading si alterneranno nei prossimi eventi coinvolgendo sia artisti affermati che giovani talenti, negli spazi di Alice come in location esterne. Il primo doppio appuntamento è affidato a DelleAli Teatro, importante compagnia teatrale lombarda che da 13 anni conduce un’intensa attività di ricerca teatrale. Antonello Cassinotti, attore e “voce” del DelleAli, porterà in scena ad «Alice lo spettacolo» in via Cappi 26 a Castelleone «Basta con i capolavori» domenica 3 maggio alle ore 21.00, uno spettacolo che fa parte del “Progetto Artaud”. Da anni la compagnia DelleAli esplora la relazione tra linguaggi espressivi differenti: parola, movimento, gesto, immagine, suono, musica… arrivando a consolidare un proprio modo di fare tea-

tro che può definirsi “teatro sonoro”. La caratteristica principale della performance, e del progetto nel suo insieme, è quella della mutevolezza. Lo spettacolo assume di volta in volta forme e contorni nuovi adattandosi allo spazio, al momento, al pubblico presente. Un saggio della ricerca di DelleAli sarà possibile averlo in quegli stessi giorni in occasione di un laboratorio dal titolo «Ecce Voce» che lo stesso Cassinotti condurrà nelle sale di «Alice nella città» sabato 2 e domenica 3 maggio: 12 ore intensive sull’uso espressivo della voce in scena. Attraverso esercizi, collettivi e individuali, di concentrazione, riscaldamento, ascolto e imitazione, si cercherà di investigare il proprio strumento “corpovoce” alla ricerca di varianti timbriche, melodiche e ritmiche per creare un linguaggio che permetta una comunicazione più incisiva e diretta.


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Sport&Sport

Pergo, batti un colpo!

L'attesa della riscossa dei Gialloblù con il Lumezzane

D

di Stefano Mauri

omenica scorsa, al cospetto del quotato e lanciato Padova, nonostante l’impegno, il Pergo, (seppur) di misura ha perso ancora (1 a 0 per i veneti, ndr): è la dura legge del gol, se non la butti dentro è difficile fare i tre punti. Da quando si è inceppato il fantasista “El Brigante” Le Noci, il team “canarino” ha smarrito la via verso la porta avversaria. Per fortuna, la classifica, rimpolpata tra gennaio e febbraio, consente

“stonate”: Piantoni (salvo clamorosi colpi di scena) finirà la stagione, poi il presidente Stefano Bergamelli prenderà le decisioni che riterrà più opportune. Alla vigilia dell’insidiosa trasferta di Lumezzane abbiamo scambiato due chiacchiere con Sara Agostini, procuratrice calcistica estremamente interessata sui fatti. Nel weekend il Pergocrema cercherà di ritrovare il “Lume” nella laboriosa provincia bresciana. Sbaglio o tu, la squadra allenata da Leo Menichini (ex storico braccio destro di Carletto

in emergenza: Scaglia e Coletto non giocheranno causa squalifica, alquanto incerti sembrano essere gli eventuali recuperi dei vari Calliari, Chiecchi e Desideri. Partito al rallentatore, il Lume da gennaio ha fatto tanti punti da sperare, quasi, nei playoff. Il quasi si riferisce all’eventuale penalizzazione della Pro Patria». Dopo il bel derby con la Cremonese, il Pergocrema si è spento. «In effetti un po’ di rilassamento c’è stato, in ogni caso è praticamente salvo e, per una realtà neopromossa in Prima Divisione è un bel risultato».

Altra sconfitta del Pergocrema col Padova (Per gentile concessione US Pergocrema)

di vivere di rendita. Commettere ulteriori passi falsi, ai ragazzi guidati dal navigato Oscar Piantoni potrebbe costare caro. Nei giorni scorsi, gossip provenienti dall’entourage del sodalizio bergacremasco indicavano tempesta sulla panchina gialloblù. Voci

Mazzone, ndr) la conosci bene? «Eh si! Il club cremasco sfiderà il Lumezzane, squadra che conosco benissimo: vi giocano parecchi miei assistiti e poi, la rappresentativa rossoblu è bresciana come me. Gli avversari del Pergo sono

Il Fatto

E’ vero: dopo il derby con la Cremonese il Pergo si è “seduto”, ma, classifica alla mano, non è il caso di fare processi. Il sodalizio bergacremasco, privo di un goleador, al ritorno in Prima Divisione, sin qui, salvo le ultime “pause” fisiologiche, si è disimpegnato bene. L’obiettivo societario, nonostante i sogni grandeur proibiti di qualche tifoso, era e rimane il seguente: la salvezza; possibilmente senza ricorrere alla terribile lotteria playout. Ebbene, la zona calda dista sei lunghezze, a tre giornate dalla fine della regular season, basta fare il minimo sforzo, non perdere la testa e la storia accoglierà il team

Patron Bergamelli intanto si starebbe già muovendo per l’imminente campagna acquisti – cessioni. «Il presidente e il suo staff sondano il mercato per la prossima stagione: servono una punta importante, un portiere ed un centrocampista di

pensato da Stefano “Magno” Bergamelli. Particolare non indifferente: la C1, (Mario Macalli, il presidentissimo della Lega Pro, ci perdonerà se ogni tanto la malinconia spinge a rievocare sigle leggendarie, ndr) per Crema è qualcosa di straordinario, un evento epocale, quindi, la permanenza del nobile girone va… benissimo. Detto questo, una “sottolineatura” conclusiva, pensando a quanto fatto poco tempo fa dal Pizzighettone, è quantomeno doverosa. E cioè, puntare ai playoff, prossimamente, per il Pergo dovrebbe essere un discorso fattibile. Osare, naturalmente dopo una programmazione attenta, ponderata, è lecito. Attenzione: non l’ha prescritta nessun medico la vittoria a tutti i costi,

qualità. Sotto contratto il Pergo ha soli 6 o 7 giocatori, quindi, dovrebbero esserci parecchi nuovi innesti, soprattutto giovani poiché così impongono le regole». Chi sarà l’allenatore dell’annata 2009 – 2010? «Nessuna scelta in tal senso è stata ancora fatta e comunque il mister attuale in carica è Oscar Piantoni. Se proprio devo azzardare un’ipotesi vedrei bene un tecnico in grado di lavorare proficuamente e integrarsi con i giovani». Storico rivale nella corsa 2008 – 2009 che portava alla promozione diretta in Prima, (vinta alla fine dall’equipe autoctona allenata da “Vulcano” Sannino, ora impegnato in un’analoga cavalcata a Varese, ndr), nonostante le assenze importanti, nel lungo weekend del Primo maggio, il Lumezzane, all’intramontabile Pergolettese, non farà sconti. Menichini dovrebbe adottare una tattica guardinga, ricorrendo addirittura, in fase difensiva ad un ermetico 5-4-1. Riusciranno gli aitanti gladiatori gialloblu a sfiancare la difesa bresciana? Lo scopriremo vivendo. Manca poco, pochissimo al traguardo finale. L’obiettivo salvezza è quasi raggiunto, manca soltanto l’ufficialità della matematica, poi partirà la restaurazione “canarina”, caratterizzata da illustri cessioni (cambiare ogni tanto, del resto, giova) e razionali nuove entrate. Mantenere la nobile categoria per il primo sodalizio cittadino sarebbe coronare un sogno “storico” e straordinario. Resisti vecchio Pergo: la storia è dietro l’angolo.

ma, proiettare il team cremasco in zona playoff, stabilmente, per almeno un’annata, senza obbligo di vincerli, stante gli attuali valori tecnici della Prima Divisione, non sarebbe una bestemmia. E il “Berga” lo sa. In ultimo, ribadendo l’applauso sincero e caloroso al Pergochampagne edizione 2008 – 2009, contestualizzando il discorso, una provocazione ludica, (ma con i se… e i ma si fa solo “baldoria”), è quantomeno intrigante. Ebbene, come sarebbe, oggi, la classifica “canarina” se un Tarallo rapace avesse realizzato 10 gol, oppure, un bomber del calibro del “monzese” (il suo nome è sul taccuino di Bergamelli, ndr) Torri indossasse la casacca gialloblù? Dipende, tutto scorre!

Tarallo e il punto della salvezza

Michele Tarallo detto “Macho”, ecco la sua storia. Anni fa, l’aitante centravanti campano, nel Cnd, al servizio dell’Uso Calcio, dopo una serie impressionante, ripetuta di gol (numeri record) e azioni incisive “sedusse” il patron genoano “Chicco” Preziosi. Poi, una serie tanto sfortunata e impressionante di infortuni, prima col Padova, poi al Monza (dove il Genoa l’aveva prestato in C1, ndr), in pratica, al

generoso e intelligente Michele, “bucarono” due stagioni. Ecco, probabilmente, a “Macho” Tarallo, l’inattività (passata) forzata ha fatto “ingiallire” il guizzo. E, come insegna l’Alex Del Piero post infortunio di fine anni Novanta, il ritmo, per una punta è tutto. E, in un campionato dall’intensità elevata, quale la Prima Divisione, far girare a “musiche” alte il motore è fonda-

mentale. Intorno alla maglia numero 9 del Pergo aleggia comunque una strana maledizione: a parte l’effimera parentesi Crocetti (seconda punta atipica), e in parte “Crespo” Andreini, è dai tempi di Paolino Curti che manca un centravanti continuo. Ma Tarallo merita “incoraggiamento”, anche perché qualche rete rock l’ha fatta. Troppo poche? Forse, ma tutto è relativo. Come avrebbe

giocato, per fare un esempio, l’ex idolo del Calcio, viso alla porta, al centro di in un 4-4-2 caratterizzato da cross invitanti provenienti da due cursori di fascia? Il bel Michele, ragazzo d’oro e simpatico (garba parecchio alle fanciulle non c'è che dire, beato lui, ndr) non ha disputato un’annata da favola, ma magari sarà proprio lui a segnare il “punto” della salvezza matematica.

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I ragazzi di Bracchi agguantano i playoff

Chapeau al Casale Vidolasco allenato dal bravo (e unico) mister Marino Bracchi. Neopromossa in Eccellenza, la truppa casalasca, grazie al quarto posto in classifica, con cospicuo anticipo, prossimamente accederà di diritto ai playoff. I Bracchi Boys, inseriti nel terribile gruppo C bresciano – bergamasco hanno disputato un’annata favolosa. Il presidente Giordano Boschiroli, immobiliarista elegante e preparato, nonché finanziatore del progetto calcistico “Casale” merita un plauso caloroso e particolare: il suo team, opposto a sodalizi ben più ricchi, spendaccioni e … “navigati” ha retto, benissimo, l’urto. La compagine cremasca è addirittura priva di strutture per allenarsi e giocare in campionato. Il terreno di gioco ufficiale per le gare stagionali è infatti quello del Sergnano (ah! i “cari”, storici cugini nemici, ndr), mentre per gli allenamenti, armati di santa pazienza, i tesserati gialloverdi si sono arrangiati “girovagando” e sopravvivendo. Lontano da occhi indiscreti, Boschiroli starebbe… preparando il futuro alla ricerca di compagni di viaggio, soci, sponsor oppure nuove forme di collaborazione (fusione con altre realtà autoctone?). Questo però non è il momento di azzardare il futuro. Ora bisogna soltanto applaudire il Casale Vidolasco Marino Bracchi in quest’ultimissimo scorcio stagionale e, in seguito, nell’avventura impegnativa ai prossimi spareggi promozioni. “Concretamente” Bracchi è senza dubbio il principale artefice del gagliardo Casale rivelazione: calciatori blasonati (Polonini, Donetti, Ferrari, Dellagiovanna) sono arrivati sulle rive del Serio soltanto grazie a lui. Sul campo poi, l’ex tecnico del Pizzighettone (molti club lo stanno seguendo), senza inutili esasperazioni ha trovato l’alchimia adatta per unire giovani interessanti (Pagano) a… “volponi” del football dilettantistico. Chissà, ai playoff, i gladiatori casalaschi potrebbero sfidare il nobile decaduto Palazzolo capitanato da Federico “Pinturicchio” Cantoni da Passarera. Regista sopraffino, Cantoni nella Bassa Bresciana è tornato a sfornare magie calcistiche da… mille e una notte.

ac crema 1908

Francesco Barbaglio centra la salvezza Dopo un girone d’andata superstar e, (ahimè), un ritorno thriller, l’Ac Crema 1908 del patron Francesco Barbaglio festeggia dunque la salvezza in Promozione. E, fanno bene a festeggiare i cremini rampanti. In questi giorni Barbaglio, impegnato all’estero per motivi professionali non si è occupato della sua creatura calcistica, ma ora, secondo i bene informai, il presidente è impegnato a studiare sinergie ad hoc per mantenere alta la guardia nerobianca. Cerca nuovi soci e dirigenti competenti cui affidare, condividendole, le sorti del Crema il generoso Barbaglio. Qualcosa si muove, pare che qualcuno (nomi importanti) sia sinceramente interessato a condividere il progetto griffato Barbaglio. In merito, nelle prossime ore, ne sapremo certamente di più. Oltre ad applaudire la permanenza in Promozione

della prima squadra è doveroso elogiare anche il settore giovanile cremino caratterizzato da rappresentative (la Juniores ha vinto il campionato) assai interessanti. Insomma, pure su questo fronte, qualcosina si muove. Ma in città, l’attenzione dei tifosi cremini è tutta proiettata sui futuri orientamenti societari. Soltanto se troverà compagni d’avventura o, gente disposta ad acquistare “quote” societarie, il Crema proseguirà ad alimentare sogni di gloria. In caso contrario bisognerà pensare a ridimensionare i programmi senza guardarsi indietro. Complimentissimi infine ai giovani Marco Lucchi Tuelli (trainer emergente subentrato all’esonerato Davide “Fashion” Fiorani - ahi quella crociera post natalizia! - ndr) e Aronne Verdelli (diesse promosso dopo le dimissioni di Carletto Brambillaschi).


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Gran Premio Liberazione: stravince la Bronzini Ciclismo

La Campionessa del Mondo non delude. Sul podio anche la russa Martisova e la D'Ettore. La Soldo è 14esima

C

di Fortunato Chiodo

e la farà la campionessa del mondo della corsa a punti, e regina di Coppa del Mondo nella stessa specialità a domare tutte le prime donne di Elite al «24° Gran Premio Liberazione»? Questa era la domanda che accompagnava la “maga “ Giorgia Bronzini alla vigilia, ne avevo parlato con il CT della Nazionale Eugenio Salvoldi, mi aveva liquidato con un laconico sguardo, come a dire, “speriamo”. Non ho mai giocato d’azzardo, ma mi sarei giocato qualsiasi cosa sulla vittoria dell’azzurra Bronzini, erano della stessa mia idea, l’ ex professionista Danilo Gioia, e patron Angelo Bassi, presidente del comitato organizzatore. Si sapeva tutto, la fuoriclasse, era la più forte, volevano magari incollarsi ai suoi mozzi, legarla, incatenarla. Niente da fare. Con uno scatto più telefonato del secolo, ha fatto tutte quante le prime donne di Elite a “pezzettini”, un’ impresa nel suo genere, accelera con

puntualità, trova il tempo di aggiustarsi la maglia, si rialza sui pedali con le mani osannanti al cielo in seno di giubilio. Una vittoria attesa, promessa, ma che non ha diminuito la tensione agoni-

un obiettivo stagionale di dieci vittorie». Dalla principessa “volante” è arrivato l’acuto più bello della storia, senza scambiarsi troppi favori, la Bronzini a messo il “turbo”

Il podio: al centro Giorgia Bronzini

stica, sempre al limite. Anzi. Per dirla in gergo, mancavano solo i manifesti sui muri : attenzione, Giorgia avverte la cittadinanza che al «Liberazione» tenterà di confermarsi, come fece nel 2007: «E’ un anno speciale, cominciato con la conquista della maglia iridata, due corse su strada, ho pianificato

al suon della”campana” dell’ ultimo giro, con ai mozzi le più medagliate al mondo, ha costruito il suo capolavoro, stroncando la concorrenza: la campionessa nazionale russa Julia Martisova e Alessandra D’ Ettore si aggrappano alla ruota della piacentina, più scatenata che mai, mancano tre-

cento metri al traguardo. Tanto, per una logica da bilancino. Poco, o niente, per chi va alla ricerca dell’ impresa e pedala come un “motorino”. «E’ la terza vittoria stagionale su strada, la quarta con il titolo iridato su pista, voglio dedicarla alla aquilana Alessandra D’ Ettore, vittima del terremoto abruzzese». Corsa da ricordare questo «Liberazione» (sono schierate 102 concorrenti, del ciclismo mondiale, con le Nazionali della Slovenia, Spagna, Russia, Lituana, un evento straordinario, patrocinato dal GS. Arci Cremasco del presidente Angelo Peia), cominciato con un quadretto speciale di premiazione voluta da patron Angelo Bassi alle campionesse: Bronzini, Scandolara, Guderzo e alla Soldo. Le grandi si affacciano alla finestra nella fase centrale della corsa, con assolo della D’Ettore, un affondo durato pochissimo. Provano ad allungare sei italiane e cinque straniere, ma le squadre delle velociste, non ci stanno e vanno a inghiottirle. Quando tutto lasciare presagire alla volata genera-

Valentina Dal Bon trionfa nelle «Junior»

Valentina Dal Bon, diciottenne di Engazza di Salizzole (Verona) campionessa tricolore a cronometro, con uno scatto fulminante negli ultimi 300, con uno show senza precedenti, vince il «24° Gran Premio Liberazione» donne Junior. Tanto di cappello, ha cominciato alla penultima tornata del circuito cittadino, assaporando il gusto della vittoria. é stata festeggiata al ceri-

moniale di premiazione dall’ assessore allo sport della provincia di Cremona Giovanni Biondi e dal presidente del comitato organizzatore Angelo Bassi e poi, ci ha confidato: «Dedico questa vittoria alla squadra che è stata meravigliosa- non ci credevo più neppure io, temevo Elena Cecchini, ma eccomi qui con voi a festeggiare». Le altre concorrenti hanno provato a contrastare la Dal Bon. Ci ha provato l’argentina Fernardes, le italiane Anna Trevisi, Elena Valentini, e tante altre, il gioco forza è invece riuscito a drappello di undici unità, che vola sul viale di Santa Maria della Croce a giocarsi la palma, con la vittoria di Valentina Dal Bon.

ORDINE D’ARRIVO

1° Valentina Dal Bon (Cristoforetti Cordioli Costruzioni ) Km 61 in 1 h 31’ 15”, media 40,110 Km/h; 2° Elena Cecchini (Sc. Vecchia Fontana); 3° Viviana Gatto ( Avantec Artuso Tre Colli); 4° Sabrina Pucciarelli ( Team Desenzanese); 5° Silvia Marcia Fernandes (Nazionale Brasiliana); 6° Elena Valentini ( Gs Alto Adige); 7° Silvia Moroni ( Ju Sport Gorla Minore ); 8° Chiara Bissoli Favaron ( Ju Sport Gorla Minore ); 9° RElisa Borghini Longo ( Team Desenzanese ); 10° Erica Olia ( Gs.Verso L ‘ Iride Maccari Spumanti ); 11° Laura Donadoni ( Ju Sport Gorla Minore ).

Esordienti al «Trofeo del Cigno»

Con il «Trofeo Caseificio del Cigno» patrocinato dalla Polisportiva Madignanese, sul traguardo di Agnadello, si sono cimentati gli Esordienti. Tra i più giovani del primo anno, Andrea Reda, spadroneggiava nella volata del gruppo pressoché compatto, battendo Matteo Villa e Stefano Pedrini della UC. Cremasca, che si laureava Campione Provinciale. Non fanno il vuoto neppure i “puledrini”

del secondo anno, e vanno a giocarsi la palma allo sprint dominato dal brillante figlio d’arte Alessio Brugna che la spuntava sull'agguerrito capralbese David Visioli. Primo dei provinciali è Davide Donesana della UC Cremasca, neo campione cremonese 2009. Cerimoniale di consegna delle magliette provinciali consegnate da Antonio Pegoiani, presidente provinciale Fci.

ORDINE D’ARRIVO 1° ANNO: 1° Andrea Reda (Pagnoncelli) Km 28 in 46’ media 36521; 2° Matteo Villa (Ped Arcorese); 3° Stefano Pedrini (Cremasca); 4° Giovanni Pedretti (CC Cremonese Arvedi); 5° Sebastiano Esposito (Imbalplast Soncino). ORDINE D’ ARRIVO 2° ANNO: 1° Alessio Brugna (Cavenago ) Km 36 in 56’, media 38,571 Km/h; 2° David Visioli ( Romanese); 3° Andrea Canini ( Giussanesi ); 4° Andrea Cornacchione (Torrile), 5° Guido Magistrali ( Castellano ).

le del gruppo, scatta la molla vincente di Giorgia Bronzini, prendono il largo 22 concorrenti, tra le attaccanti c’ è pure l’ azzurra Eleonora Soldo, la lituana Diana Ziliute e la campionessa russa Julia Martisova, guadagnano una manciata di secondi sufficienti alla volata ristretta, con l’impresa della

ORDINE D’ ARRIVO 1° Giorgia Bronzini (Ita, Gs. Safi Pasta Zara Titanedi) ha coperto Km 123, 500, in 2 h 55’05”; 2° Julia Martisova (Rus, Gauss Rdz Ormu Colnago ); 3° Alessandra D’ Ettore (Gs Top Gils); 4° Monia Baccaille (Ita, Mx3 ) ; 5° Gloria Presti (Ita, Selle Italia Ghezzi ); 6° Barbara Guarischi (Ita, MiX1 ); 7° Alice Marmorini (Ita, Mix2 ) ; 8° Simona Frapporti (Ita, Chirio Forno D’ Asolo ); 9° Giada Borgato (Ita, Sc selle Italia Ghezzi ); 10° Edita Pucinskaite (Ltu, Mix 1 ); 11° Rasa Leleivyte

Giorgia, festeggiata in mezzo al grande pubblico. Erano presenti Luciano Capetti, assessore allo Sport del Comune di Crema, Agostino Alloni, vicepresidente della Provincia di Cremona, e Giuseppe Viola, consiglirere Provinciale Fci, l'assessore provinciale allo Sport Giovanni Biondi.

( Ltu, Gs Safi pasta Zara Titanedi ): 12° Valentina Scadolara (Ita, Vaiano Riverauto ); 13° Tatiana Atoscina (Rus, Gauss Rdz Ormu Colnago); 14° Eleonora Soldo (ta, Sc Michela Fanini Record Rox ); 15° Carly Hibberd (Aus, Sc Michela Fanini Record Rox ); 16° Diana Ziliute (Ltu, Gs Safi Pasta Zara Titanedi ); 17° Tatiana Guderzo (Ita, Mix 3); 18° Boyd Kaitee (Nzl, Sc Selle Italia Ghezzi); 19° Agne Bagdonaviciute (Ltu, Selle Italia Grezzi ); 20° Luisa Tamanini ( Ita, Sc. Selle Itralia Ghezzi ).

Coppa ardigò: pavan è terzo Festival dei velocisti nella «60° Coppa Ardigò» a Pessina Cremonese, meeting per dilettanti Under 23, patrocinato dal CC Cremonese 1891, battagliato all’osso, ma risoltosi con lo sprint di una cinquantina corridori rimasti in gara. Stavolta a spuntarla è stato l’argentino Adrian Richeze della Nordelettrica Bottoli Ramonda, che sulla fettuccia d’arrivo ha rimontato il compagno di squadra Matteo Pelucchi e Marino Pavan del CC Cremonese Arvedi che si laurea campione provinciale.

ORDINE D’ARRIVO 1° Adrian Richeze (Nordelettrica Bottoli Ramonda ) Km 141,500 in 3 h 15’ 14” , media 43,486 Km /h 2° Matteo Pelucchi (Idem); 3° Marino Pavan (CC Cremonese<Arvedi); 4° Renzo Zanelli (Lucchini Arvedi Unidelta ); 5° Diego Aldegheri (Uc Bergamasca De Nardi Daiago)

Le corse del primo maggio Tanta polpa, per dirla nel gergo dei cronisti. Ricca e interessante la “locandina” del ciclismo provinciale con Under a Stagno Lombardo, Cremona con il “Circuito del Porto” internazionale dilettanti di elite, Villacampagna (Allievi), e Giovanissimi a Madignano. COPPA 1° MAGGIO Tutto comincia venerdì 1° Maggio con la “ 54° Coppa 1° Maggio – Memorial Sergio Viola” a Stagno Lombardo, patrocinato dal Gruppo Ciclistico Sergio Viola, corsa a criterium limitata a 100 partenti Under 21, impegnati sulla distanza di Km 100. Partenza alle 15. MEMORIAL FRATELLI PAVESI Domenica 3 maggio i Giovanissimi, si cimentano nel «20° Memorial F.lli Pavesi» a Madignano, organizza la Polisportiva Malignane. Il “via” della prima delle sei gare alle 14, 30. TROFEO BAR LIVI Gli allievi corrono a Villacampagna nel “10° Trofeo Bar Livi,” prova di Campionato Provinciale,organizzata dagli Amici del ciclismo di Genivolta con la regia della Polisportiva Madignanese. Partenza alle 9. Si corre sulla distanza di Km 60.


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Cremasco Mercoledì 30 Aprile 2009

Reima: resta Ricardo volley

Ricardo Serafim sarà una giocatore della Reima anche nella prossima stagione. C'è grande soddisfazione in casa Reima. «Siamo estremamente soddisfatti di aver rinnovato l'accordo con uno dei giocatori più forti della A2» commenta il ds Michele Rota. «Ricardo è stato bersagliato dalla sfortuna quest'anno, anche se nelle poche partite che ha giocato ha fatto vedere di che pasta è fatto. Ha una gran voglia di ricomonciare, di lasciarsi alle spalle questa stagione sfortunata.

Ricardo Serafim

La società ha avuto pazienza, lo ha curato, assistito, non lo ha tagliato come magari avrebbe fatto qual-

cun altro. Non è stato difficile trovare l'intesa per la prossima stagione, ovviamente con tutte le tutele del caso in termini contrattuali per giocatore e società, stante l'importante infortunio che ovviamente potrebbe costituire un rischio per entrambi. Siamo contentissimi, almeno quanto lo è lui per questo rinnovo. Il giocatore tra qualche giorno rientrerà in Brasile e seguirà il programma dettato dai preparatori Diego Cerioli e Paolo Lamera concordato con lo staff medico

blues. Ricardo è dunque la prima, importantissima, mossa di mercato della Reima per la prossima stagione». Nella splendida cornice del teatro Ponchielli di Cremona, il direttore sportivo Michele Rota ha ricevuto un riconoscimento speciale dalla Provincia di Cremona per l'impegno profuso nella promozione e nella diffusione della pratica sportiva. Ospite della serata condotta da Claudia Barigozzi, tra gli altri, Antonio Cabrini, campione del mondo di Spagna ’82.

trampolino di lancio per i migliori talenti del ciclismo dilettantistico, destinati poi a lasciare un importante traccia nel ciclismo professionistico. Ma quante belle figlie Madama Dorè…Non dovremmo forse essere orgogliosi ed onorati di avere, tutti i migliori, pronti a dimostrare il loro valore e una volontà verso quel traguardo che sono rare. Ce la farà quest’ anno il nostro eroe a indossare la maglia del Trofeo Arvedi? Questa è la domanda che accompagna Edoardo Costanzi, velocista principe del «CC Cremonese-Gruppo Arvedi» alla vigilia. Domenica sapremo la risposta, il fuoriclasse ha le carte in regola per darla affermativa, il percorso tecnico gli calza a pennello, l’ eccellente condizione fisica e psicologica sono le solide basi sulle quali può costruire l’impresa, l’ ex professionista Bruno Leali, alla guida del team grigiorosso, confidano sulle potenzialità del gioco di squadra, che vanta sulla scacchiera “pezzi” importanti. Non è facile, comunque, fare dei pronostici, il «Porto» ha già scritto pagine di storia e leggenda del ciclismo

di Elite e Under 23, e preso “quota” i velocisti troveranno il gusto dell’ impresa, sul tracciato scorrevole di Cremona, guardati a vista d’ occhio dal direttore di corsa Antonino Alessandro Pegoiani. E’ una corsa importante già di suo quella che partirà domenica 3 maggio, da piazza Stradivari a Cremona alle 13,30, con epicentro sul viale Po dove è fissato l’arrivo della corsa patrocinata dal «CC Cremonese-Gruppo Arvedi» del presidente Fulvio Feraboli, un evento a “18 carati” voluto dalla società con sani principi, umiltà, intelligenza, non regala niente, ma insegna tanto ai giovani, lavora su obiettivi mirati alla crescita del settore giovanile, propaganda promozione, e marketing e non solo di corse su strada ma anche nella creatura della Sei Giorni di Cremona Fiere. Teatro dello storico e leggendario «Circuito del Porto» presenta un tracciato per niente complicato: praticamente piatto, misura 15 Km, adatto ai velocisti, capaci nei 12 giri del tracciato di stare al coperto, esige resistenza , e gambe sulla distanza di 180 chilometri.

Circuito del Porto al via, Edoardo Costanzi favorito

Edoardo Costanzi, vncitore a Monza nel «Trofeo Schiatti», sarà a Cremona

Cremona non è solo la capitale dei violini Stradivari, del Torrone, del Torrazzo, della gastronomia, del ciclismo, perché non a caso anche quest’anno sarà sede del «43° Circuito del PortoTrofeo Arvedi», una corsa grandi firme, un banco di prova, che sulla carta non sembra essere tra i più impegnativi, e molto equilibra-

E’ tutto pronto per la terza edizione del torneo di calcio a cinque intitolato «Memorial Mazzini». Lunedì 27 aprile il presidente della Banca di Credito Cooperativo di Bagnolo Cremasco Giorgio Merigo ha consegnato un assegno con un contributo in denaro al gruppo sportivo della polizia locale di Crema.

to e metterà a confronto l’ Italbici con le squadre straniere delle Nazionali di Australia, Gran Bretagna, Ucraina, Russia e Kazakistan, insieme ai club di Polonia e Lettonia, da sempre considerato il «Mondiale di Primavera». Straordinaria vetrina del ciclismo internazionale, rappresenta da sempre un

Calcio a cinque: «Memorial Mazzini»

Giambattista Mazzini era un agente della polizia locale venuto a mancare mentre era ancora in servizio. I colleghi

Il presidente Merigo consegna l'assegno all'agente Gilberto Regazzi

gli hanno intitolato un torneo di calcetto, il comitato organizzatore è presieduto dall’agente Gilberto Regazzi. «E’ una cosa che ci rende fieri» ha detto il comandante della polizia locale Alberto Peverelli al termine della consegna del denaro che si è svolta presso il comando dei vigili urbani in via Macello, «perché ci consente di tenere viva la memoria di questo collega straordinario che ci ha abbandonato a causa di un male incurabile,

e che ha la funzione di sostenere le iniziative e lo spirito di corpo del nostro gruppo sportivo che ha raggiunto ottimi risultati nel calcio a cinque, nella pesca sportiva e nello sci». Sono 26 gli agenti locali in forza al comando dei vigili, e la maggior parte militano nel gruppo sportivo. Il contributo in denaro sarà consegnato dai vigili urbani al Policlinico San Matteo per gli studi sulla mielofibrosi. Martedì 5 Maggio alle ore 18.00 presso la galleria del Palazzo Municipale di Crema si terrà la conferenza stampa di presentazione del «Memorial Mazzini». Anche lo stadio Voltini ospiterà le partite del torneo che si svolgerà alla fine di maggio.

Under 16: passano il turno Tra i migliori in Lombardia

Con questo risultato la Reima affronta per il 4° anno consecutivo una seconda fase regionale e si piazza tra le prime sei U16 in Lombardia. Dopo aver dominato il campionato U16 Provinciale di Cremona e Lodi i nostri ragazzi si sono imposti anche nel loro concentramento della prima fase regionale. Tre la squadre impegnate Domenica scorsa al palazzotto Bertoni, A.S. Merate, Winco Varese e Pallavolo Reima Crema, una sola squadra passa il turno! La squadra di casa, peraltro decimata dagli infortuni ha affrontato in mattinata i pari età di Merate; i ragazzi hanno sfoderato una grinta eccezionale dimostrando un grande carattere e chiudendo l’incontro sul 3 a 1. Al pomeriggio il primo incontro ha messo di fronte Merate con Varese e si è vista una partita ricca di colpi di scena. Dopo una prima parte del

quinto set molto equilibrata i ragazzi di Varese si aggiudicavano la partita. Un’ora di intervallo e poi via di nuovo. Il terzo incontro ha visto fronteggiarsi la Reima con Varese. L’incontro è stato a tratti molto nervoso e i nervi dei giocatori avversari e del loro allenatore sono saltati di fronte a una compagine che ha sempre risposto colpo su colpo alla loro prestanza fisica. Risultato: un secco 3-0 per i ragazzi della Reima che vanno sicuramente menzionati tutti: Paolo Zilioli, Alessandro Rigamondi, Fabio Bruselli, Luca Vailati Facchini, Jacopo Melada, Emanuele Galvani, Flavio Attolini, Marco Ceccarelli e Matteo Merico, che si è infortunato. Ora ci attende la seconda fase regionale nella quale dovremo gioco forza dare il meglio del meglio: forza Reima e.…..avanti tutta!

Il campo estivo a Cesenatico Quest’estate vivi la magia della pallavolo in compagnia dei tuoi giocatori preferiti, è questo lo slogan del Reima Summer Volley Camp. La presentazione del camp estivo si è tenuta lunedì 27 Aprile alle ore 21.00 presso la sala bar del Palazzotto Bertoni. Il raduno riguarderà tutti i ragazzi e ragazze dagli 8 ai 16 anni che potranno passare una settimana all’insegna del volley, durante la quale saran-

no seguiti da quattro istruttori e avranno modo di conoscere e giocare con alcuni dei membri della prima squadra. Il Camp sarà organizzato a Cesenatico dal 22 al 28 giugno. Per saperne di più accorrente lunedì sera presso il PalaBertoni (via Sinigaglia, Crema) oppure contattate i responsabili del settore giovanile: Cesare Capetti (3488221846) e Basilio Gatti (3482625881).

Videoton: partita decisiva contro Sporting Cassina

Ultimi allenamenti di rifinitura prima della gara interna contro i milanesi dello Sporting Cassina De Pecchi. Conclusa la prima fase dei play off, la finale vedrà affrontarsi il Videoton 1990 contro il Cassina, la quinta e la quarta classificata passano il turno rispettivamente contro San Damiano e Carugate seconda e terza classificata a fine campionato. Sfida molto difficile per i cremaschi che in campionato, contro i milanesi del Cassina, escono sconfitti sia all'andata che al ritorno. I rossoblu per la finale dovrebbero però recuperare tutti gli infortunati e si affidano alla preparazione atletica di Mister Valente per tentare di approdare definitivamente alla C2. Come dimostrato nella prima fase queste partite escono da qualsiasi logica e possono regalare qualunque risultato e

punteggio. Dopo questo turno, la vincente dovrà disputare lo spareggio con la squadra retrocessa dalla C2 ma per via dei ripescaggi, ogni anno numerosi, la probabilità di essere ripescati per la categoria superiore è molto alta, quindi la difficoltà vera è rappresentata dalla prossima gara contro il Cassina che il Videoton non deve assolutamente sbagliare. La partita in casa si disputerà lunedì 4 Maggio al palazzetto «Alina Donati» di via Toffetti a Ombriano (Crema), alle ore 21:30; il ritorno è previsto per lunedì 11 Maggio al Palaverde di Cambiago (per l'occasione probabilmente verrà organizzato un pulman). La società chiede uno sforzo al tifo cremasco per supportare l'unica realtà del calcio a 5 dell'intera Provincia a livello F.I.G.C.


Cucina

il PICCOLO

Giovedì 30 Aprile 2009

Gastronomia italiana

Antipasto: Crostini salsa tonnata e ravanelli Ingredienti: • 100 g di tonno • 1 filetto di alice • 2 cucchiaini di maionese

• pepe • 2 rametti di prezzemolo • ½ baguette • 6 ravanelli

Primo piatto: Bucatini al pesce spada

Ingredienti: • 200 g di pesce spada • 8 olive verdi • 8 olive nere • 8 filetti di acciughe o alici sott'olio • 4 cucchiai d'olio

extravergine di oliva • 2 spicchi d'aglio • 250 g di pomodorini • origano • 300 g di bucatini • pepe • sale

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Paul cezanne nature morte frutti particolare, 1892-94

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Cremasco

Secondo piatto: Cotolette di pesce

difficoltà facile - Tempo 45 minuti Per 4 persone Ingredienti: • 500 g di filetti di pesce (platesse o pesce persico) • 2 uova • pepe

• sale • prezzemolo • 250 g di pangrattato • olio per friggere

difficoltà facile Tempo 45 minuti - Per 4 persone

difficoltà facile - Tempo 20 minuti Per 4 persone preparazione • Sgocciolare il tonno, mettterlo in un colino a maglie fini e spezzetttelo con una forchetta. • Asciugate bene il filetto di acciuga con carta da cucina. • Mettete nel mixer il tonno, l'acciuga, la maionese un po’ di pepe. Mescolare fino ad ottenere un composto omogeneo. • Lavate il prezzemolo, selezionate le foglie, tenendone da parte qualcuna per decorare, e tritate con la mezzaluna. • Affettate la baguette in 12 fettine sottili e tostarle poco sotto il grill del forno. • Lavate i ravanelli, togliete la parte verde e tagliateli a spicchi. • Spalmate il patè di tonno sulle fette di pane, mettete gli spicchi di ravanello e decorate con il prezzemolo tritato, le foglie intere e servite.

Ingredienti: • 250 g cioccolato fondente • 100 g di burro • 5 uova • 100 g di zucchero • 1 cucchiaio di rum • 1 cucchiaino di

cacao amaro • 2 cucchiai di farina • burro e farina per lo stampo • zucchero a velo • trucioli di cioccolato per decorare

difficoltà facile - Tempo 90 minuti - Per 4 persone

preparazione • Sciacquate bene il trancio di pesce spada sotto acqua corrente, togliete la pelle e tagliate a piccoli cubetti di 1 cm di lato. • Snocciolate le olive e spezzettarle grossolanamente. • Asciugate bene le acciughe dall'olio con carta da cucina.

• In una padella mettete l'olio, gli spicchi d'aglio spellati e le acciughe. Fate soffriggere a fiamma vivace fintanto che l'aglio non si sarà ben dorato. • Unite il pesce spada, mescolate e fatelo dorare uniformemente. • Aggiungete le olive cuocete per un paio di minuti mescolando, unite i pomodorini, salate, aggiungete una manciata di origano, amalgamate bene gli ingredienti, coprire e cuocere per circa 5 minuti a fiamma media. • Lessate la pasta in abbondante acqua salata, scolatela, e saltatela nella padella del condimento per qualche minuto, mescolando di frequente. Servite subito aggiungendo del pepe.

Dolce: Torta fondente al cioccolato

preparazione • Spezzettate grossolanamente il cioccolato, tagliate il burro a pezzetti e fondere il tutto a bagnomaria, con la tecnica a secco, a fuoco molto basso. Rompete le uova e separate i tuorli dagli albumi. Unite ai tuorli lo zucchero ed il rum e sbatteteli con le fruste elettriche fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. • Unite il cacao e mescolate. Unite la farina. Aggiungeteun poco alla volta il cioccolato fuso, mescolando con un cucchiaio di legno, fino ad amalgamare completamente. Alla fine il composto risulterà molto consistente. Sciacquate accuratamente la frusta elettrica e montate gli albumi a neve.

Con un cucchiaio unite gli albumi montati all’impasto amalgamandoli molto delicatamente con il cucchiaio di legno, facendo molta attenzione ad utilizzare l’utensile sempre nello stesso senso, per non compromettere la buona riuscita dell’impasto. Imburrate uno stampo da 20-22 cm, infarinatelo, e versate l’impasto. • Cuocete in forno preriscaldato a 180° per 35-40 minuti circa. La torta sarà ben cotta quando la superficie risulterà lucida e cosparsa di crepe. Appena ritirata dal forno tenderà a sgonfiarsi. • Sformate quando la torta è tiepida, aggiungete zucchero a velo e decorate con trucioli di cioccolato.

preparazione • Sciacquate sotto l’acqua corrente i filetti di platessa e mettete a sgocciolare. • Rompete l’uovo e sbattetelo con una forchetta,

quindi unite un po’ di pepe e un pizzico di sale. • Lavate il prezzemolo, selezionate le foglie e tritatele. • In un altro piatto versate il pangrattato e mescolatelo ad un cucchiaio di trito. • Prendete ad uno ad uno i filetti di pesce, passateli nell’uovo, poi nel pangrattato. In una padellina scaldate abbondante olio extravergine di oliva. • Quando l’olio è caldo, immergete i filetti panati, non tutti insieme per non abbassare troppo la temperatura dell’olio. • Quando la superficie della panatura risulterà ben dorata, scolate i filetti, poneti su carta assorbende da cucina. Regolate di sale e servite.

La Bottiglia

Vermentino di Sardegna D.O.C. Tanca Sa Contissa - Trexenda

Un ottimo vino ottenuto con una particolare tecnica di vinificazione di uve di alta qualità. Colore paglierino chiaro con riflessi verdognoli, dal profumo intenso e persistente le cui caratteristiche di tipicità sono particolarmente esaltate.. Aromatico con retrogusto amarognolo. Va bevuto alla temperatura di 10°C, accompagnandolo preferibilmente a piatti a base di pesce. Grado alcolico: 12,5% vol.



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