CREMASCO Il
PICCOLO giornale del
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VENERDI’ 2 DICEMBRE 2011 • Supplemento settimanale al n° 46 de “Il Piccolo Giornale”
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SEMBRA PROBABILE IL RITORNO DELLA TASSA ANCHE SULLA PRIMA CASA
L’ICI CI COSTERA’ ALMENO 2 MILIONI
Ne pagavano già 2,3 di milioni nel 2008. Ma la spesa dei cremaschi era considerata «contenuta». Per gli altri immobili (seconde case, negozi e capannnoni) il Comune incassa 6 milioni e 300mila euro l'anno. Mentre i finanziamenti dello Stato si assottigliano sempre di più. IL PUNTO DI VISTA
Quei soldi buttati via
L’
di Renato Ancorotti rancorotti@gmail.com
assessore Simone Beretta ha una ragione e un torto. Ha ragione quando dice nell’intervista da lui rilasciata al «Cremasco» che io non mi sono mai considerato «uno dei loro». E’ vero: non mi sono mai sentito rappresentato dal centrodestra di Crema, anzi più sto lontano politicamente da Beretta, e più mi sento di centrodestra. A differenza sua che, da giovane, andava in giro con l’eskimo e il tascapane con tracolla large, ma non era (e non veniva considerato) un pericoloso extraparlamentare, beninteso, perché nel tascapane non infilava molotov, ma panini al salame, di cui è, forse, ancora ghiotto. Non mi sono mai sentito «uno dei loro» perché, per me, l’avversario politico non è il nemico da irridere e mettere alla gogna, ma una persona con la quale è possibile discutere dei problemi della città per cercare di risolverli. Non mi sono mai sentito «uno dei loro», infine, perché io non vivo di politica. Sono sempre stato d’accordo, in questo, con Berlusconi quando, rivolgendosi a D’Alema, lo aveva rimproverato dicendogli: «Ma non è ora che cominci a lavorare?». Ripeto quello che ho già detto, tempo fa, ai giornali: con i nullafacenti non si va da nessuna parte. Beretta ha torto, invece, quando racconta che avrei organizzato una lista in appoggio a Torchio nelle ultime elezioni provinciali. Non è vero, non l’ho fatto anche se considero Torchio un amico che continua ad avere la mia stima, come stimo Salini che considero un altrettanto buon presidente della Provincia. Questa giunta ha fatto qualcosa di buono. Ha licenziato finalmente l’architetto Peagiassin, quello della plastica mutante sistemata al centro di alcuni rondò fatti costruire da Beretta L’ho visto aggirarsi sconsolato in aeroporto a Malpensa per prendere il volo di ritorno per la Cina. Ora sorge una domanda più che legittima: quanto sono costati quei fiori di plastica? Dove sono finiti? E’ lecito pensare che siano stati buttati e con essi i soldi della comunità.
S
di Gionata Agisti
embra sempre più probabile il ritorno dell'Ici sulla prima casa, una soluzione che il Governo Monti riterrebbe necessaria per rimpinguare le casse dello Stato. Un'ipotesi tanto concreta al punto che gli uffici comunali di tutta Italia si stanno già attrezzando per l'evenienza. Per quanto riguarda Crema, abbiamo voluto capire quanto incasserà il Comune da un ritorno della tassa sugli immobili, estesa a tutti i possessori di abitazioni. «Nel 2008, l'ultimo anno in cui era in vigore l'Ici sulla prima casa, il Comune ha incassato 2,3 milioni di euro» ci riferisce il responsabile dell'Ufficio Bilancio, Mario Ficarelli. «Un introito che, dall'anno successivo, è stato sostituito da un apposito
trasferimento statale, che tuttavia ha assicurato una copertura piena solo nel 2010. L'aliquota era pari allo 0,05 per mille sulla base imponibile ma erano previste forti riduzioni: dalla detrazione base di 136 euro, a quella di 236 euro, nel caso di persone con particolari disagi sociali. Per via di queste riduzioni, il gettito derivato dall'Ici sulla prima casa è sempre stato piuttosto contenuto. A dispetto di altri Comuni, l'abolizione dell'Ici non ha comportato perciò una grossa penalizzazione per Crema. Come già detto, le entrate non erano particolarmente consistenti, se paragonate ad altre situazioni, tanto più che, dopo i primi due anni un po' travagliati, lo Stato ha poi compensato l'intero ammontare». Per quanto riguarda, invece, l'Ici sugli altri immobili: seconde abitazioni, strutture commerciali, in-
dustriali e quant'altro, il Comune, dal 2008 a oggi, ha continuato a incassare circa 6 milioni e 300 euro. Insomma, in questo capitolo, il Comune non ci perderà ma neppure ci guadagnerà, perché una volta reintrodotta l'Ici, lo Stato cesserà di versare la compensazione e quindi tutto rimarrà uguale a ora. A preoccupare di più l'Ufficio Bilancio e, di riflesso, gli amministratori è però la questione finanziamenti statali, che si vanno pericolosamente assottigliando sempre più. «Attualmente» continua Ficarelli, «siamo a circa 6 milioni di euro, dopo una serie di tagli cospicui: l'ultimo pari a 1 milione e 440 mila euro. Purtroppo, nonostante si continui a sperare in un'inversione di tendenza, tutto lascia pensare che l'eventuale reintroduzione dell'Ici comporterà un'ulteriore taglio ai trasferimenti».
SE SUCCEDERÀ UNA DISGRAZIA, CHI PAGHERÀ?
Se un cittadino si recasse agli uffici competenti del Comune a chiedere: «Posso costruire la mia casa sotto un traliccio di alta tensione?» la risposta sarebbe inequivocabilmente un «no». Il DPCM n. 104 del 1992 art. 5 indica distanze ben precise da rispettare. E che dire, allora, di alcuni roulotte stabilmente in sosta sotto un elettrodotto da 25mila volt e quindi a rischio? Il buon senso e una corretta politica preventiva consiglierebbero un intervento delle autorità comunali per evitare che malauguratamente possa verificarsi un incidente. Eppure a S. Maria della Croce, lungo l’area esterna alla zona industriale ex Olivetti, sostano praticamente in continuazione di camper e motorhome con sopra la testa un cavo elettrico ad alta tensione. Da anni si sono levate voci che hanno chiesto un intervento delle pubbliche autorità che chiarisse la pericolosità o comunque l’inopportunità di una “sosta nomadi” messa in quel punto, ma nessun controllo è mai stato eseguito per scongiurare il pericolo e il continuo andirivieni di camper di grosse proporzioni con relativo alloggiamento di persone e famiglie, prosegue senza sosta.
La Lega sembrava intenzionata, tempo fa, ad intervenire nella questione con l’autorità dei propri consiglieri comunali e – allora – con un proprio assessore in giunta con delega alla sicurezza dei cittadini, ma nulla è mai successo. Rivolgiamo ancora un appello alle autorità comunali a fare un sopralluogo, a controllare una situazione di pericolo e di inopportunità che dura da troppo tempo.
L’OSPITE
Sacrifici ma per tutti di Enrico Tupone tuponee@alice.it
L’
introduzione del sistema contributivo per Deputati e Senatori rappresenta un primo passo verso quelle misure di equità richieste da anni dai cittadini elettori ed ora imposte dalla crisi economica del paese. Dal 2012 i parlamentari riceveranno la pensione a 60 anni se hanno fatto almeno due legislature e a 65 anni se ne hanno fatta una sola, cambiamento epocale se si pensa che sino ad oggi la pensione era già riconosciuta al compimento del 50 anno di età. Primo passo dunque verso le tanto invocate misure per la cosi detta “casta”, misure che stabiliscono così che i diritti acquisiti se non esistono per tutti gli altri lavoratori ora non esistono più anche per i parlamentari. Nouriel Roubini, l’economista che aveva previsto la crisi attuale, afferma che la ritrovata credibilità del paese deve essere accompagnata dal taglio del 25% del debito pubblico, taglio nel quale rientrano le misure per il taglio delle spese del Parlamento, ma a cui si devono aggiungere tutte quelle azioni tese a snellire, semplificare, dare equità ad una spesa per gli apparati dello Stato da anni fuori controllo. Dunque mano alla eliminazione delle Province, alla riduzione del numero degli amministratori pubblici, alla revisione di stipendi ed indennità, alla privatizzazione delle municipalizzate, alla dismissione dei palazzi romani affittati a peso d’oro per dare uffici e strutture a Deputati, Senatori e portaborse. La spesa deve essere virata verso gli investimenti produttivi, verso la ripartenza del piano di opere pubbliche (di quelle berlusconiane annunciate se ne sono fatte solo il 10%), e verso la diminuzione della pressione fiscale sul lavoro e sui redditi. L’Italia può e deve farcela per non buttare a mare tutto il patrimonio di lavoro, di inventiva, di capacità di fare impresa, che hanno caratterizzato da sempre il nostro paese.
Natale è vicino
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CREMONA
Venerdì 2 Dicembre 2011
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Dopo quasi vent’anni d’assenza, torna il pericoloso fenomeno atmosferico che riduce drasticamente la visibilità
Una nebbia così non si vedeva da anni La colpa è dell’alta pressione, che impedisce la formazione di nuvole basse
N
di Laura Bosio
ebbia in Val Padana”: ci scherzavano su, in televisione, Cochi e Renato (ricordate la canzoncina?). Ma la nebbia è anche protagonista di numerosi film e romanzi noir e horror: un fenomeno atmosferico, che può essere sia inquietante che romantico, a seconda dei punti di vista, ma che, per i cremonesi, che da settimane sono costretti a conviverci, con qualche rara e sporadica tregua dettata dalla pioggia, di romantico non ha proprio nulla. Colpisce l'intensità di queste nebbie, decisamente inusuali rispetto alla tendenza degli ultimi anni, quando la nebbia fitta che caratterizzava gli inverni di alcuni lustri fa sembrava soltanto un brutto ricordo.
Molti gli incidenti legati alla scarsa visibilità Ma da cosa dipende questa improvvisa comparsa di nebbie così fitte? Ce lo spiega Massimo Mazzoleni, meteorologo del Centro Meteorologico lombardo. «Il motivo è facilmente spiegabile: le precipitazioni importanti che abbiamo avuto a inizio novembre hanno portato a una forte umidità del terreno, accompagnata da temperature abbastanza miti. A questo è seguito un periodo di alta pressione, che ha portato sul territorio questa situazione di forti e persistenti nebbie, soprattutto in bassa pianura».
Un fenomeno che non si verificava da tempo: «Negli anni scorsi le nebbie si presentavano in maniera più frammentata, due o tre giorni alla volta, e mai per periodi così lunghi. Era dall'inizio degli anni '90 che non vedevamo una situazione simile. Questo perché negli anni passati le condizioni meteorologiche erano differenti. L'alta pressione si collocava più a sud, spingendo verso la bassa Padana una leggera brezza. Questa favoriva la formazione di nuvole basse, che impedivano il formarsi della nebbia. Si avevano infatti lunghi periodi di cielo grigio uniforme, senza precipitazioni né nebbie. E quando questo strato finiva con il rompersi si era già molto avanti con la stagione. Stavolta le cose sono andate diversamente: l'anticiclone ha portato la brezza più in alto, e comunque di bassa
intensità, tanto che la nebbia resta persistente». E se i vecchi cremonesi si guardano attorno, forse tornando con la memoria a quando nebbie come queste erano una costante quotidiana, i giovani osservano il fenomeno, a cui non sono abituati, con stupore e preoccupazione. «Quest'anno la nebbia, salvo qualche breve intervallo, si sta protraendo dal 10 novembre, ossia 20 giorni. Possiamo dire di essere notevolmente sopra le medie stagionali, in questo senso». Tale fenomeno atmosferico, inoltre, ha causato in questi giorni diversi incidenti, legati proprio alla scarsa visibilità. Come accaduto in via Milano, dove un’auto ha invaso la corsia opposta, causando un frontale. Ma cosa ci aspetta nei prossimi giorni? «Ci attende ancora un
periodo di nebbia, che verrà però temporaneamente interrotto con l'arrivo di una piccola perturbazione, che porterà con sé deboli piogge, che per un po' allontaneranno la nebbia. Tuttavia domenica dovrebbe ritornare l'alta pressione, e con essa la nebbia».
«I giovani non sono più abituati alla nebbia»
Cremona
La separazione comporta costi talmente alti che non tutti ce la fanno
il divorzio rende poveri Storie difficili di coniugi separati
Se c’è un mutuo che si aggiunge all’affitto da pagare, si rischia davvero la povertà
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di Laura Bosio
ivorziare? Una scelta molto difficile da sostenere, non solo sul piano umano, degli affetti, delle relazioni familiari e parentali, ma, complice la crisi, anche dal punto di vista economico. Uomini che si trovano a dover mantenere due case, donne che invece non ricevono alimenti dal marito e quindi sono in forti difficoltà. Tante e disperate sono le storie di queste persone, che trop-
po spesso devono fare i conti con decisioni troppo drastiche da parte del giudice, dopo estenuanti liti. Paolo ha 52 anni, un'attività lavorativa in proprio, due figli, un matrimonio fallito alle spalle. Ed è utente abituale di almeno un paio di associazioni di beneficenza. Abituato a un tenore di vita piuttosto elevato, grazie alla sua attività lavorativa, viveva in un ampio appartamento, pagava senza problemi le rette scolastiche dei figli e ogni estate portava tutta la famiglia in vacanza.
Poi le liti con la moglie, sempre più continue e pressanti, fino ad arrivare alla separazione. Da lì le cose hanno iniziato a degenerare. Il peregrinare tra uffici di avvocati e aule di tribunale, la decisione del giudice per l'affido condiviso dei figli, la casa lasciata alla moglie, che non lavora, l'assegno di mantenimento da pagare a lei e al figlio. E Paolo si è ritrovato quasi sul lastrico. «La casa in cui vivevo, e di cui ho appena finito di pagare il mutuo, è rimasta a mia moglie, e a mio carico sono anche le bollette, almeno in parte. Io ho preso un appartamento in affitto, ma ogni mese è un dramma riuscire a pagare tutto. In più devo passare gli assegni di mantenimento». Ma la crisi ha messo in ginocchio anche l'attività lavorativa di Paolo, che si è trovato a fatturare molto meno di tre anni fa. E questo non lo aiuta certo a far fronte a tutte le spese che improvvisamente si è ritrovato sulle spalle. «Ora vivo in un bilocale. Prima avevo preso un appartamento più grosso, ma non posso più permettermelo. E spesso mi tocca rivolgermi a chi fa beneficenza per chiedere aiuto: un prestito per pagare una bolletta, un sostegno per mandare a scuola i figli ... Un tempo uscivo con gli amici
la sera, ora resto in casa e mangio in maniera frugale per risparmiare». Ce ne sono tante di storie drammatiche legate al divorzio. Come quella di Matteo, che a causa della separazione ora si trova in grosse difficoltà. A 40 anni, il mutuo della casa pagato per metà in condivisione con la moglie, si è trovato a dover lasciare a lei la propria abitazione. «Sono tornato a vivere con mia madre, ma le cose non vanno bene. Anche lei vive in affitto, e la sua misera pensione le permette ben pochi agi. Per quanto mi riguarda, devo continuare a pagare il mutuo insieme a mia moglie, e metà delle spese di casa con mia madre. Per me è difficile andare avanti così, ma stringo i denti. Ho rinunciato a tante cose, a partire dalla pizza e dal cinema del sabato sera con gli amici. Quest'anno ho anche rinunciato alle vacanze. Se tornassi indietro, però, ci penserei due volte prima di separarmi». Poi c'è la storia di Pamela, 32 anni, già separata da tre. E con un marito che non le passa gli alimenti, come avrebbe stabilito il giudice. «All'epoca della separazione non lavoravo, per cui il giudice aveva stabilito che mio marito mi passasse 500 euro al mese, per
«Mio marito non mi paga gli alimenti»
me e mio figlio». L'affidamento del bambino era stato dato alla madre, che aveva iniziato subito a cercare un lavoro per mantenersi. «Ho iniziato a lavorare come donna delle pulizie, ma prendevo solo 500 euro al mese. E mio marito, a parte i primi 4 o 5 mesi, ha smesso di passarmi gli alimenti, rendendosi anche irreperibile. Mi sono così trovata a dover mantenere mio figlio con 500 euro al mese e nessun altra entrata. Per fortuna i miei genitori mi hanno aiutato, per quanto potevano con le loro misere
pensioni, ma non è facile arrivare a fine mese. Rinuncio praticamente a tutto, uso i vestiti smessi di amiche e cugine che gentilmente me li passano, non mi fermo mai a bere un caffè o un aperitivo al bar. Ora vivo in una casa popolare, almeno non devo pagare un affitto eccessivamente elevato. Però devo chiedere aiuto al Comune per pagare le bollette, o per la retta dell'asilo di mio figlio. E mio marito se ne frega. Sia di me che del figlio. E' sparito, non risponde all'avvocato e neppure a me».
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Il parere dell’avvocato su separazione e divorzio
Separarsi: una scelta difficile anche dal punto di vista economico. «E’ meglio costruire la separazione consensuale»
L’
istituto dell’affido condiviso dei figli offre sicuramente opportunità nuove di eguale responsabilizzazione tra entrambi i genitori, ma è pur vero che il divorzio porta spesso tanti problemi, specialmente dal punto di vista economico. Ce lo spiega MariaTeresa Pagliari, avvocato cremonese specializzato in diritto civile. «La regola generale dell'affido condiviso prevede che l'affido del figlio vada ad entrambi i genitori,i quali continua ad esercitare la potestà genitoriale.» spiega l'avvocato. «Nella maggior parte dei casi i figli vengono collocati presso uno dei due genitori in modo tale da garantire loro la stabilità necessaria per la crescita. Sono possibili però anche altre soluzioni, come l’affido alternativo, dove è previsto il soggiorno alternato ( di settimana in settimana, di mese in mese ) presso l’uno o l’altro genitore. Tale soluzione, però, non è ben vista dagli operatori sociali e del diritto». Il divorzio spesso porta problemi non indifferenti per tutta la famiglia... «Vero. Soprattutto tra i ceti meno abbienti, per i quali una separazione può diventare qualcosa di molto complicato. Da un lato, se prima vi era la certezza che la casa coniugale venisse assegnata al genitore affidatario del figlio, con la legge 54 dell'8/2/2006 la scelta è a discrezione del giudice, e in quel senso vi sono meno certezze. Spesso poi chi si
«Art. 155. – (Provvedimenti riguardo ai figli). Anche in caso di separazione personale dei genitori il figlio minore ha il diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno di essi, di ricevere cura, educazione e istruzione da entrambi e di conservare rapporti significativi con gli ascendenti e con i parenti di ciascun ramo genitoriale. Per realizzare la finalità indicata dal primo comma, il giudice che pronuncia la separazione personale dei coniugi adotta i provvedimenti relativi alla prole con esclu-
separa rischia seriamente di trovarsi in una situazione di grave difficoltà economica. In questo senso la separazione danneggia prevalentemente il marito, che si trova a dover pagare un nuovo affitto, dell'appartamento in cui deve trasferirsi, oltre a dover corrispondere l'assegno di mantenimento per i figli, a pagare le utenze domestiche di due case, e via di seguito. Ho clienti che a fine mese arrivano a fatica, e che non riescono più neppure ad andare fuori a cena, rasentando la soglia della povertà. Nelle città grandi si sta diffondendo il fenomeno di "convivenza" tra padri separati: visto che gli affitti sono molto costosi i padri separati affittano insieme un appartamento dove, ognuno ha la propria camera ma vi sono cucina e sala in comune, ed è proprio qui che incontrano i loro figli». E la donna come se la cava? «Di solito meglio dell'uomo: è più forte, sa risparmiare meglio e ha più capacità di reagire. Tuttavia anche la donna può spesso trovarsi in una situazione difficile, quando si trova alle prese con un uomo che non corrisponde l'assegno di mantenimento. Spesso il marito si organizza intestando i propri beni a terze persone, lavorando in nero così da risultare nullatenente, e vanificare quindi qualsiasi ipotesi di azione esecutiva, come il pignoramento del quinto dello stipendio o dei suoi beni. Resta come unica alternativa la denuncia penale, che richiede sempre tempi bibblici, prima di arrivare al processo.
L'avvocato Maria Teresa Pagliari
Queste donne spesso rischiano di trovarsi in forti difficoltà economiche. Fenomeno sempre più diffuso riguarda la separazione delle coppie di fatto che, dopo aver avuto dei figli, frutto della convivenza, decidono di separarsi. Organo competente, in questo caso è il Tribunale per i minorenni che disciplina l’affidamento dei figli e rapporti con i genitori. L’afflusso di tali vertenze crea forti rallentamenti per altre situazioni più gravi ed urgenti». E' vero che le separazioni sono in calo, per via della crisi? « Rispetto al passato mi pare che le separazioni siano diminuite. Questo accade
Cosa prevede la legge 8 febbraio 2006, n. 54 sivo riferimento all’interesse morale e materiale di essa. Valuta prioritariamente la possibilità che i figli minori restino affidati a entrambi i genitori oppure stabilisce a quale di essi i figli sono affidati, determina i tempi e le modalità della loro presenza presso ciascun genitore, fissando altresì la misura e il modo con cui ciascuno di essi deve contribuire al mantenimento, alla cu-
ra, all’istruzione e all’educazione dei figli. Prende atto, se non contrari all’interesse dei figli, degli accordi intervenuti tra i genitori. Adotta ogni altro provvedimento relativo alla prole. La potestà genitoriale è esercitata da entrambi i genitori. Le decisioni di maggiore interesse per i figli relative all’istruzione, all’educazione e alla salute sono assunte di
comune accordo tenendo conto delle capacità, dell’inclinazione naturale e delle aspirazioni dei figli. In caso di disaccordo la decisione è rimessa al giudice. Limitatamente alle decisioni su questioni di ordinaria amministrazione, il giudice può stabilire che i genitori esercitino la potestà separatamente. Salvo accordi diversi liberamente sottoscritti dalle parti, ciascuno dei genito-
perché molti ragazzi non si sposano più e si limitano alla convivenza. Prima, invece, i giovani si sposavano con molta leggerezza, separandosi poi magari dopo soli pochi anni di matrimonio, con dei figli piccoli o addirittura, nei casi più estremi con gravidanze in atto. Sono invece aumentate le separazioni di persone anziane, oltre i 65 anni i quali, dopo anni di disaccordo scelgono di “vivere in pace” gli ultimi anni della loro vita. Il tema principale del conflitto di coppia è, per lo più il denaro,rapportato alla quantificazione dell’assegno di mantenimento dei figli, che diventa maggior problema in fase di separazione e divorzio anche per i coniugi benestanti. Negli ultimi anni mi è accaduto anche di disciplinare rapporti economici che riguardano la cura degli animali che, oggi, comporta costi notevoli». Cosa consiglia a chi vuole separarsi? «Di scegliere un legale competente e pacato, perché la litigiosità esasperata non porta risultati. E' sempre meglio costruire una buona separazione consensuale, che è come un abito confezionato su misura, conformemente alle necessità della famiglia, piuttosto che tuffarsi in una separazione giudiziale dove è il giudice a prendere ogni decisione sulla futura vita della coppia e dei figli. E, in caso di eventuali conflittualità, può essere buona cosa rivolgersi a un mediatore che sappia mettere d'accordo le parti prima di trovarsi davanti al giudice».
ri provvede al mantenimento dei figli in misura proporzionale al proprio reddito; il giudice stabilisce, ove necessario, la corresponsione di un assegno periodico al fine di realizzare il principio di proporzionalità, da determinare considerando: le attuali esigenze del figlio; il tenore di vita goduto dal figlio in costanza di convivenza con entrambi i genitori; i tempi di permanenza presso ciascun genitore; le risorse economiche di entrambi i genitori; la valenza economica dei compiti domestici e di cura assunti da ciascun genitore.
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Cremona
Venerdì 2 Dicembre 2011
«Solo se si elimineranno le iniquità la crisi porterà un rinnovamento»
LA CRISI: UN POSSIBILE VOLÀNO DI CAMBIAMENTO? Intervista a David Benassi, docente di sociologia dell’Università Bicocca
«I partiti, come li intendiamo adesso, non avranno grande futuro. Temo manchi loro la capacità di rinnovarsi»
è crisi e crisi. Ci sono le cosiddette crisi di crescita, quelle che fanno da possibile volano ad una ristrutturazione, ad una revisione, ad un nuovo percorso. D’altronde, il senso originario di “crisi” lo si riscontra proprio nelle azioni del giudicare, del discernere, del valutare e, quindi, del separare. In una crisi è importante separare il grano dal loglio, cogliere ciò che è essenziale e ciò che è superfluo, datato, quando non dannoso. Ma la crisi può innestare, viceversa, un meccanismo depressivo, di blocco e desolazione. È a questo che dobbiamo reagire, cogliendone le potenzialità positive. Ma in quale modo? Lo abbiamo chiesto a David Benassi, docente presso la facoltà di sociologia dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Professor Benassi, la crisi ha aperto scenari per alcuni versi inediti. Mesi fa non era raro ascoltare interventi che sostenevano una tesi: non tutto il male viene per nuocere, la crisi impone di ripensare i rapporti di produzione, le relazioni sociali, le abitudini familiari, rinunciando a sprechi e fasti, tornando alla sobrietà ed alla misura. Secondo lei, c’è del vero? E ci sono segni dell’inversione di tendenza? In effetti in passato alcuni grandi mutamenti sono stati favoriti, se non causati, da momenti di profonda crisi: in un certo senso è come se nelle fasi di crisi venisse "sterilizzato" il potere dei
gruppi sociali interessati al mantenimento dello status quo. La costruzione del welfare state britannico dopo la seconda guerra mondiale fu ispirato dal famoso rapporto Beveridge, a sua volta chiara espressione del clima sociale creato dalla partecipazione della popolazione inglese alla seconda guerra mondiale. Per venire all'Italia, la riforma della sanità nel 1978 o le straordinarie manovre di risanamento fiscale dei primi anni '90 furono possibili grazie a situazioni di grave crisi sociale economica. La crisi attuale potrà essere un momento di rinnovamento della società italiana nel momento in cui verranno eliminate le numerose iniquità e asim-
Dobbiamo augurarci che i giovani riescano ad occupare posizioni chiave metrie sociali diffuse a tutti i livelli. In particolare, molti gruppi sociali godono di rendite di posizione ereditate decenni or sono che non hanno più alcuna ragion d'essere, e che anzi soffocano le capacità di rinnovamento sociale, economico e culturale. Eliminare queste rendite di posizione è il primo e più importante passo che è necessario fare, e che la crisi in effetti può favorire. Altro tema da ripensare: il ruolo delle istituzioni e dei partiti. Partiamo dalle prime sembrano messe
sotto scacco, in tutta Europa e non solo, dai movimenti dei mercati, del capitale finanziario, dalle agenzie di rating, che dettano l’agenda ai Governi… Sicuramente la sovranità nazionale come era intesa nel '900 è sotto pressione da parte di spinte sovranazionali molto forti: lo stesso tentativo di costruire un'entità politica europea alla quale io singoli Stati hanno delegato alcune delle proprie prerogative può essere visto come un tentativo di costruire un soggetto politico più forte per resistere a queste pressioni. Anche in questo caso, personalmente non penso che sia necessariamente negativo: si indebolisce la capacità delle strutture statali di controllare i propri cittadini, i quali possono aprirsi a influenze politiche e culturali più ampie. E' però anche vero che l'"anarchia" del sistema, cioè la difficoltà a regolare alcuni processi globali, tende a crescere, con possibili rischi di degenerazione di fenomeni destabilizzanti. Il contagio del collasso finanziario da un paese all'altro, in assenza di istituzioni sovranazionali sufficientemente forti in grado di intervenire, è un esempio evidente di questi rischi. Invece, cosa sono i partiti, oggi? Una cosa pare emergere: i partiti non sembrano più in grado di esprimere, o di mediare, ciò che si muove a livello profondo nella società. Non a caso, gli “indignados” cercano altri veicoli di espressione. Lei cosa ne pensa? Il partito è una forma di organizzazione e rappresentanza degli interessi che
ha svolto una funzione determinante, in Italia come negli altri paesi democratici, fondamentale soprattutto dopo la seconda guerra mondiale. Mi sembra altrettanto chiaro che è oggi del tutto inadeguato ad aggregare una domanda di rappresentanza sempre più frammentata e mutevole. Almeno nella loro forma classica, credo non abbiano un grande futuro. Vedo però anche il rischio della deriva demagogica di movimenti puramente di protesta, che non hanno quindi una capacità di elaborazione di una proposta politica profonda e operativa. Non sono molto ottimista sulla capacità delle strutture democratiche di rinnovarsi profondamente, ma mi auguro che in qualche modo ci si riesca. Le rivolgo una domanda difficile: ne usciremo? Ne usciremo sicuramente, ciò che è importante è vedere come ne usciremo. Il rischio è quello di un declino più o
LA BIOGRAFIA
C’
di Daniele Tamburini
Molti gruppi sociali godono di posizioni ereditate decenni fa meno lento (che per altro a mio parere è iniziato da tempo) che metta ai margini del mondo dinamico e ricco. Spero che si riesca a innescare un rinnovamento che apra spazi di azione a favore delle generazioni più giovani. Mi sembra infatti evidente che le spinte al rinnovamento possano arrivare solo da coloro che non hanno interesse al mantenimento dello status quo. I giovani fino ad oggi hanno sopportato tutti i costi di questa situazione, non c’è che da augurarsi che riescano ad occupare posizioni chiave nella politica, nell’economia e nella società in generale. Solo così, a mio parere, sarà possibile immaginare un’Italia nuovamente in crescita.
Il professor David Benassi è docente in Sociologia economica presso la Facoltà di Sociologia dell'Università di Milano-Bicocca. E' inoltre componente del collegio dei docenti del dottorato in Sociologia dell’Università di Milano e componente del collegio dei docenti del Dottorato in Urban and Local European Studies (Urbeur) dell’Università di Milano-Bicocca. Ha una laurea in scienze politiche conseguita presso l'Università Statale di Milano, un dottorato di ricerca in Sociologia Economica conseguito presso l’Università di Brescia. Tra le sue esperienze di ricerca più recenti, tra il 2006 e il 2009 è stato membro del team italiano che partecipa al Netwok of Excellence Equalsoc-Economic change. Nel 2007-2008 ha coordinato il lavoro sul campo per la ricerca Sostegno alle esigenze alimentari di persone in condizioni di disagio e marginalità, promossa dal coordinamento mense della Caritas Ambrosiana.
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In fase di preparazione il nuovo Piano della mobilità e della sosta. Inoltre entro fine anno nuovo bando per la gestione del trasporto pubblico locale
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di Laura Bosio
a protesta dei cittadini per la situazione dei parcheggi, che avevamo riportato nello scorso numero del giornale, ha trovato ascolto in Comune, e in particolar modo nell'assessore alla viabilità Francesco Zanibelli, che risponde volentieri alle questioni poste. «Iniziamo parlando delle tariffe: abbiamo confrontato i prezzi con quelli di altre città simili alla nostra, e abbiamo adeguato le nostre a quelle medie praticate un po' ovunque» spiega l'assessore. La gente però si lamenta del fatto che esista una tariffa minima, per cui anche chi parcheggia per soli 10 minuti deve pagare per mezz'ora. «Il problema è complesso. Sui parcheggi dati a Saba e Apcoa ogni volta che si fanno delle modifiche, oltre a dover chiedere la loro approvazione, il Comune deve compensare economicamente il minor introito ai soggetti in questione, E quest'anno già dovremo corrispondere a Saba un importo notevole, per compensare la decisione di abbassare il prezzo del parcheggio Marconi e limitrofe a un euro e cinquanta, invece che i due inizialmente previsti. Il parcheggio è stato fatto, per volontà di chi ci ha preceduto, attraverso un project financing; questo comporta che la società gestore deve per forza chiudere l'anno con un utile, e se ciò non accade tocca ancora al Comune compensare gli importi mancanti». Ma non si parlava di un progetto per il pagamento della sosta tramite sms? «Il progetto è quasi pronto a partire: entro inizio dell'anno prossimo dovremmo essere operativi. Ovviamente, però, riguarderà solo i parcheggi gestiti da Aem. Anche perché, come ho spiegato prima, se chiedessimo a Saba di applicare la frazione oraria toccherebbe ancora al Comune pagare la differenza di introito».
Parcheggi e strisce blu: l’assessore Zanibelli risponde alle proteste «Se chiediamo ai gestori di abbassare le tariffe, il comune deve compensare i loro minori introiti» dati relativi ai parcheggi e ai flussi di traffico, rilevati con le apposite spire. In alcune zone stiamo anche facendo delle ricerche specifiche sull'utenza privata, mandando in giro alcuni stagisti, studenti universitari, per raccogliere posizioni e targhe di veicoli parcheggiati. Questo ci serve per verificare gli spostamenti dei residenti, ovviamente nel pieno rispetto della privacy, e capire quindi più a fondo quali sono le esigenze dei cittadini in termini di parcheggio. Altro passo è stato quello di individuare i recettori - ossia quei luoghi che attirano utenza, come ospedali, case di cura, uffici pubblici, ecc - per capire anche le loro esigenze di parcheggio e il loro flusso di utenza. Sulla base di tutti i dati raccolti ci metteremo al lavoro per organizzare il nuovo Piano della mobilità e della sosta e di
correggere il tiro dove ci accorgiamo di aver sbagliato qualcosa. A questo proposito ricordo che uno dei vanti di questa Amministrazione è proprio la sua grande apertura al confronto: accettiamo critiche e osservazioni che i cittadini vorranno farci pervenire. Non sempre potremo rispondere positivamente, ma terremo in considerazione tutto. In più entro fine anno dovremo pianificare il nuovo bando legato al trasporto pubblico locale. A questo proposito, nell'ambito di una razionalizzazione del servizio, rientrerà anche un miglior sfruttamento dei posteggi, specialmente quelli di interscambio. Il trasporto pubblico dovrà rispondere alle nuove esigenze della città, anche se dovremo riuscire a diminuire ancora i costi, senza che un'efficienza del servizio venga compromessa».
«Accettiamo le critiche e le osservazioni da parte dei cittadini»
Il parcheggio di piazza Marconi, sotto quelli di Viale Trento Trieste
Altra lamentela che proviene dai cittadini: ci sono troppe strisce blu. Cosa risponde? «A questo proposito stiamo rivedendo il Piano della mobilità e della sosta per tutta la città. Ad esempio ci siamo resi conto che quelli di viale Trento e Trieste spesso rimangono vuoti, e quindi forse quelle soste sono da rivedere. C'è poi da dire, guardando la cosa da un'altra prospettiva, che l'avere parcheggi che restano vuoti garantisce a chi arriva in centro di trovare sempre posto, e soprattutto una maggior rotazione. In ogni caso da parte nostra c'è disponibilità a rivedere alcune scelte che si sono rivelate inefficaci».
Può già farci qualche previsione sul futuro piano della sosta? «Posso solo dire che in questi giorni stiamo raccogliendo e aggiornando i
«Disposti a rivedere alcune scelte che si sono rivelate inefficaci»
Mentre si decidono le sorti della maggioranza, il sindaco Perri si dichiara sereno
«Lega o non Lega, io vado avanti»
Mentre il "Piccolo" va in stampa la Lega sta decidendo se rimanere o meno in maggioranza in Comune. Sul tavolo della riunione del direttivo provinciale (convocato per le 21 di ieri nella sede di via Araldi Erizzo, n.d.r.) la proposta, fatta propria dal commissario cittadino, Raffaele Volpi, per l’uscita dalla maggioranza in Comune. E' dunque incerto il futuro della maggioranza in Comune? Oreste Perri in merito si dichiara piuttosto tranquillo. «Il mio obiettivo è tener fede a quanto ho promesso ai cittadini che mi hanno votato. Quindi andrò avanti, con o senza la Lega». Tuttavia il Sindaco si dice fiducioso rispetto al futuro. «I due assessori leghisti mi hanno confermato il loro appoggio, e la mia giunta è compatta. Stiamo lavorando per portare a termine, entro i due anni e mezzo che mancano alla fine del mandato, quanto previsto dal programma elettorale». E se la Lega decide di uscire? Perri è sempre ottimista. «Spero che restino nella maggioranza che è stata votata dai cittadini. Se le cose andranno diversamente, decideremo con calma come lavorare. Non temo affatto di restare senza maggioranza, e ci tengo a finire il mandato. In questa maggioranza ci sono anche partiti e movimenti che non sono presenti in consiglio, come
Gente Nuova o la Lista Ceraso, che hanno comunque ricevuto voti dai cittadini, e che quindi meritano di essere tenuti in considerazione». Certo è che la presa di posizione della Lega era stata piuttosto dura, ed era culminata con l'astensione durante il voto del bilancio, approvato grazie all'appoggio del gruppo misto. I dirigenti del partito si sono rifiutati di fare dichiarazioni in merito alla posizione, esprimendo l'intenzione di attendere l'esito della riunione serale. I punti su cui la Lega si trova in contrasto con Perri sono diversi. Da un lato il tema della partecipate: alla proposta di rottura dell’alleanza con il Pdl e con il sindaco Perri è collegata l’uscita
dei rappresentanti del Carroccio dalle partecipate del Comune, e in particolare: presidenza di Aem Gestioni (in capo a Giuseppe Ferrari), un consigliere di Cremona Solidale (Fabio Grassani), un consigliere di Linea Distribuzioni - controllata di Lgh - (Antonio Ravara), un consigliere in Km Spa (Giuseppe Guarneri). Per non parlare della presenza di Andrea Ferrari nel collegio dei revisori della Fondazione Ponchielli. C'è poi la polemica legata agli assessori: la Lega afferma di non sentirsi più rappresentata da Claudio De Micheli e Jane Alquati (contro cui sono stati avviati procedimenti disciplinari). I due assessori dichiarano che in caso di strappo resteranno co-
L’Udc deciderà di volta in volta se appoggiare la Giunta
munque in Giunta. Quale sarebbe allora il futuro della maggioranza senza la Lega? Il consiglio comunale durante il quale si e' approvato il bilancio ha già delineato un quadro abbastanza chiaro: in caso di passaggio dei lumbard all’opposizione, la maggioranza (Pdl, Lista Perri, Udc, Gruppo misto) conterebbe 23 voti compreso il Sindaco, la minoranza 18 (Lega, Pd, Cremona per la Libertà, Cremona nel Cuore, Idv). C'è però la questione Udc: il partito, infatti, ha dichiarato di sentirsi libero di decidere volta per volta se appoggiare o meno la maggioranza, in base ai casi in discussione. Sono quindi cinque voti che potrebbero mettere in crisi la maggioranza ad ogni votazione. Senza contare che basterebbe qualche assenza tra le fila del centrodestra per finire in minoranza.
L’editoriale
Daniele Tamburini daniele.tamburini@fastpiu.it
2012, avevano ragione i Maya?
L’altro giorno ho fatto mente locale: siamo quasi nel 2012. Già 15 anni fa avevo letto un libro sull’ipotetica fine del mondo legata al compimento del calendario Maya. Mi viene da sorridere. Vi ricordate? Pagine di giornale dedicate a questa annunciata Apocalisse, serie opinioni di sociologi, massmediologi, religiosi, e fantasie varie di maghi e studiosi dell’occulto. Chi avrebbe potuto pensare che saremmo arrivati non dico alla fine del mondo, ma insomma, ad una modificazione talmente profonda della realtà a noi consueta, tale da poter sembrare davvero una piccola fine del mondo? Ma davvero, citando una canzone ripresa dal Liga, è la fine del mondo per come lo conosciamo? Siamo a rischio recessione ammonisce, oggi, il neo ministro Corrado Passera. E noi cosa percepiamo, quotidianamente? Una forte contrazione dei consumi, stili di vita obbligatamente diversi, derivanti dalla notevole diminuzione di denaro in circolazione. E, a livelli più alti? La finanza, le banche, le agenzie di rating che sembrano dominare anche sull’azione stessa dei governi. Ci si pongono ormai domande sul senso stesso delle parole democrazia e rappresentatività. L’Europa che non dà una grande prova di sé, e giungono al pettine molti nodi strutturali: avere un Parlamento europeo non è sufficiente, se questo non riesce ad esprimere un vero livello di governo. Allora, che cosa ci aspetta: esplosione o implosione? Una saturazione tale di rabbia e difficoltà che porterà a piazze in rivolta, o un lento affievolirsi, un declino triste, come quello di una stella supernova che si spegne? Ben poco di stellare si vede invece, in questi giorni, nella vita politica di Cremona: anche qui, esplosione o implosione? Crisi in Comune, uscita della Lega dalla maggioranza, il gran finale col botto, cioè le elezioni anticipate, o un lento continuo affievolirsi delle funzioni di governo locale, sempre sul filo del rasoio, il trascinarsi fino alle prossime amministrative? Si sta come d’autunno, sugli alberi le foglie.
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Cremona
Venerdì 2 Dicembre 2010
L’ingresso per disabili di fianco al Duomo
Via Lanaioli, inaccessibile alle carrozzine
Una rampa piuttosto alta sotto i portici della Camera di Commercio
Parcheggi per disabili occupati da auto senza contrassegno
Barriere architettoniche, ma anche “umane” Giuseppina Coccitto: «La sensibilità nei confronti del disabile sta diventando sempre più scarsa. Il problema è l’atteggiamento delle persone»
La città è piena di insidie per chi gira in carrozzina: marciapiedi alti, strade sconnesse e poche rampe dedicate al passaggio
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L’ingresso della Posta Centrale
di Laura Bosio
uali sono le difficoltà che incontra un disabile, anche nella nostra città? Quanti sono gli ostacoli che deve superare, in termini di barriere sia architettoniche, che umane? A volte è davvero breve la distanza che corre tra una vita dignitosa e una segnata dall’umiliazione: potrebbero bastare poche parole, pochi gesti, qualche attenzione in più. Nell’ambito della Giornata mondiale del disabile, una riflessione è d’obbligo. E noi la facciamo con Giuseppina Coccitto Rescalli, disabile cremonese da sempre impegnata nel sociale, per portare avanti le battaglie di tutti quelli che non hanno voce. «Le prime barriere che dobbiamo affrontare sono quelle umane: la sensibilità nei confronti del disabile sta diventando sempre più scarsa. E spesso prevale la prepotenza, nei confronti delle categorie più deboli, come è accaduto nel caso dell’uomo ucciso proprio a causa di un parcheggio per disabili. E quante volte a tutti noi capita di vederci togliere il diritto a quel posto riservato, da parte di persone incuranti dei problemi altrui? E quante volte, se protestiamo, andiamo incontro a reazioni anche pesanti? Anni fa, per aver chiamato i vigili a causa del posto occupato sotto casa mia, mi sono vista recapitare una lettera anonima piena di minacce». Vita dura, quella del diversamente abile, che spesso deve difendere con decisione i propri diritti. E spesso non basta neppure questo. Ma qual è la giornata tipo di queste persone? Già uscire di casa a volte può essere un problema, soprattutto se si abita in
Già uscire di casa a volte diventa un’impresa Anche le biciclette rappresentano un pericolo centro e la gente parcheggia di fronte alla porta, rendendo impossibile uscire con la sedia a rotelle. Ma anche girare per le strade spesso è difficile: i marciapiedi sono spesso sconnessi e sprovvisti di rampe per il passaggio delle sedie a rotelle. Con il risultato che spesso i disabili sono costretti a circolare in strada, con tutti i rischi connessi. «Le biciclette sono un pericolo per noi. Spesso ho rischiato di venire travolta, perché qualche ciclista incauto ha semplicemente ignorato la mia presenza. Ma quando esponevo le mie rimostranze al vigile di turno, mi sentivo rispondere che tanto le bici non hanno targa e che quindi non poteva farci niente. In realtà basterebbe che vi fossero più regole, e che queste venissero rispettate. Invece le norme che tutelano noi disabili, dal punto
di vista della circolazione stradale, sono inesistenti. Non parliamo delle barriere architettoniche, che sono un po’ ovunque: già l'acciottolato delle pavimentazioni del centro è, per chi usa una carrozzina elettrica, un vero guaio, in quanto rischia di rompere il proprio mezzo di trasporto. Salire e scendere dai marciapiedi è spesso impossibile, i negozi hanno tutti dei gradini che ce li rendono inaccessibili, e così anche molti uffici. La dignità di una persona viene meno quando bisogna sempre chiedere aiuto agli altri. Quando è un continuo dire “mi scusi”, “permesso”, “posso?”, e magari sentirsi anche rispondere male. E’ già dura combattere contro la malattia; dover combattere anche contro i propri simili diventa insostenibile». L’elenco delle barriere architet-
toniche, poi, è davvero lungo: nonostante le segnalazioni che si ripetono da tempo, sono ancora moltissimi i luoghi la cui accessibilità resta complessa per il disabile. «Alle Poste ad esempio non si è fatta alcuna rampa d’ingresso, anche se era stata promessa» spiega Coccitto. «In Duomo c’è solo una rampa laterale, che costringe il disabile a fare un giro tortuoso su quei sampietrini che rovinano la carrozzina. Senza contare che ora, con i lavori, entrare è ancora più difficile. Mi chiedo perché devono sempre mettere gli ingressi per disabili nascosti in qualche angolo, o sempre negli ingressi posteriori, quasi fosse qualcosa di cui vergognarsi. La galleria XXV Aprile è un altro luogo di difficile accesso: c’è solo uno scivolo, e dalla parte dei giardini di Piazza Roma c’è uno stretto passaggio, tutt’altro che agevole. Non parliamo dei marciapiedi: sono ben pochi quelli dotati degli appositi passaggi per i disabili. La maggior parte hanno
gradini alti e insormontabili per noi. E poi ancora è difficile accedere a certe chiese, ad alcuni musei, e in alcune zone ci sono sì le rampe, ma sono talmente ripide che è comunque impossibile percorrerle senza rischiare di ribaltarsi con la carrozzina, cosa che peraltro mi è accaduta diverse volte. Anche andare nei negozi è difficile, come dicevo prima: per comprare qualcosa devo stare fuori, richiamare l’attenzione della commessa, chiedere quello di cui ho bisogno, e chi mi vede da fuori non capisce se sto facendo la spesa o chiedendo la carità. Anche questo è tutt’altro che dignitoso». Non parliamo del trasporto pubblico: autobus, pullman e treni sono una vera barriera all’indipendenza del disabile. «I treni poi sono peggiorati parecchio negli ultimi anni. Avevamo acquisito dei vantaggi, ora non
c’è più nulla. Quando esco spesso mi chiedo quale sia il mio posto in questa città, in questo mondo. E molti sono i malati che si isolano, perché non hanno la possibilità di fare quello che vorrebbero». E le istituzioni? Qualche attenzione in più sarebbe gradita, secondo Coccitto: «Non sono riuscita a parlare con il vigile di quartiere. Ho provato anche a parlare con il comandante, e mi sono sentita rispondere che “è oberato di lavoro”, ma anch’io farei parte del suo lavoro. A questo punto mi chiedo a che gradino sono collocata rispetto agli altri. Anche al Comune chiediamo più attenzione. Si fanno tante iniziative pubbliche per la disabilità, ma poi dei disabili ci si dimentica. Ci dovrebbe essere un’attenzione più forte. A partire dal tema dei parcheggi, che spesso è una difficoltà insormontabile. Non è solo con le multe che si risolvono le cose: le istituzioni dovrebbero fare opera di sensibilizzazione tra la popolazione, con volantini e manifesti. Invece di cose simili non se ne trovano, perché nessuno vuole parlare della persona disabile. E magari chiediamo anche di essere ascoltati un po’ di più: una volta avevo chiamato il vigile perché, a causa di un’auto parcheggiata proprio di fronte alla mia porta, non riuscivo a entrare in casa. Ho trascorso 40 minuti sotto la pioggia prima che intervenissero le forze dell’ordine. Alle autorità chiedo quindi più attenzione e più sensibilità. Per evitare che accadano altri episodi come quello del delitto di via Capra».
«Alle istituzioni chiedo più attenzione e sensibilità»
A causa del parcheggio ho ricevuto una lettera di minacce
Gradino all’entrata di via Solferino
Cremona
Venerdì 2 Dicembre 2011
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100mila euro di “Big Babol”: così chiamavano la tangente DISCARICA DI AMIANTO
In manette l’imprenditore Pierluca Locatelli, Franco Nicoli Cristiani e Giuseppe Rotondaro
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di Laura Bosio
hiamavano le tangenti “Big Babol”, come le famose gomme da masticare. Era questo il gergo utilizzato dalle persone coinvolte nell’inchiesta sulla corruzione che ha portato all’arresto del vicepresidente del Consiglio regionale lombardo, Franco Nicoli Cristiani. Tangenti, corruzione, rifiuti illegali sono questi, infatti, gli ingredienti di un presunto giro di affari, finito in un'imponente inchiesta giudiziaria, partita dalla Procura di Brescia e che coinvolgerebbe i cantieri della Brebemi (che ha smentito ogni coinvolgimento diretto dichiarandosi totalmente estranea ai fatti) e l’ipotetica discarica di amianto di Cappella Cantone. Inchiesta che ha portato in carcere dieci persone, tra cui l'imprenditore Pierluca Locatelli, il vicepresidente del Consiglio Regionale Franco Nicoli Cristiani (Pdl) e il coordinatore regionale dell'Arpa, Giuseppe Rotondaro. L'accusa mossa della Procura di Brescia: reati ambientali e corruzione. Una parte dell'inchiesta, quella inerente il reato di corruzione, è approdata a Milano per una questione di competenza territoriale. Intanto a Brescia si sono svolti nei giorni scorsi gli interrogatori di Nicoli Cristiani e di Rotondaro. Il primo si è avvalso della facoltà di non rispondere, per ora, dichiarando di voler prima analizzare i documenti che lo accusano. «Sono pronto a rendere interrogatorio a chiunque. Ma prima vorrei leggere gli atti che mi accusano, in cui ci sarebbero le fonti di prova contro di me» ha detto l’esponente del Pdl al gip Cesare Bonamartini durante l’interrogatorio di garanzia. «Do sin da ora la mia disponibilità a dimettermi da qualunque carica e funzione politica e pubblica, formalizzando tutto non appena mi sarà consentito». Rotondaro ha invece parlato dei 10mila euro che si sarebbe intascato come tangente: egli afferma che si trattava solo della parcella per una consulenza fatta alla ditta Locatelli. Aggiungendo di non saper niente dei 100mila euro che avrebbe consegnato a Nicoli per conto di Locatelli, affermando che «erano chiusi in una cassetta di vini sigillata, di cui io ignoravo il contenuto». Le indagini sembrano essere partite proprio dall'impresa Locatelli, titolare dell'appalto dei lavori per la realizzazione della discarica a Cappella Cantone, lavori autorizzati dalla Regione lo scorso 26 settembre, e che erano iniziati con il mese di novembre. Partendo dalla Locatelli gli inquirenti hanno poi esteso le indagini, giungendo a ipotizzare irregolarità nei cantieri della Brebemi. Secondo la ricostruzione fatta dei carabinieri, scorie di rifiuti speciali, anziché essere trasferite alla discarica di Calcinate,
GLI ARRESTATI
Giuseppe Torchio interroga la Provincia sulla Paullese e su altri lavori pubblici: «Si controlli che non vi siano altri appalti riferiti agli indagati»
Franco Nicoli Cristiani
sarebbero state scaricate nei cantieri della Brebemi di Cassano e Fara Olivana con Sola. Dai verbali si evidenzierebbe un metodo elementare per nascondere le scorie, ma sicuro: avere sempre pronto un mucchio di rifiuti regolari da posizionare davanti agli altri o comunque da mostrare - in caso di controlli - ai funzionari dell'Arpa e della Provincia di Bergamo. Sistema che verrebbe confermato dalle intercettazioni telefoniche. Ma sono tanti i fronti su cui gli inquirenti continuano a lavorare e il procuratore aggiunto di Brescia, Fabio Salomone, ha già annunciato che presto verranno aggiunti nuovi nomi alla lista degli indagati. Intanto, all’indomani degli arresti, è arrivata la dichiarazione del presidente della Regione Roberto Formigoni, sul quale Nicoli avrebbe tentato di fare pressione per organizzare un incontro tra Paolo Alli, sottosegretario della Regione con delega all'Expo, e Pierluca Locatelli. Dalle intercettazioni emergerebbe infatti il tentativo di Ni-
In carcere, oltre al vicepresidente del Consiglio regionale Franco Nicoli Cristiani (Pdl), si trovano Giuseppe Rotondaro; Andrea David Oldrati, responsabile della Terra verde Srl, una società di consulenza ambientale che collaborava con Pierluca Locatelli, imprenditore nel settore dello smaltimento dei rifiuti, anch'egli destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. Ai domiciliari sono stati posti Aurietta Pace Rocca, moglie di Locatelli; Giovanbattista Pagani di Pontoglio, uomo del gruppo Locatelli di Bergamo, definito una sorta di factotum dell'imprenditore; Bartolomeo Beniamino Gregori, responsabile della sezione autisti di una società di Locatelli; Egidio Grechi, consulente ambientale; Walter Rocca, responsabile del trattamento rifiuti di una discarica a Calcilante, nel Bergamasco, e Giorgio Oprandi.
to una tangente da 100mila euro. Somma che gli inquirenti hanno trovato durante la perquisizione della casa del vice presidente del consiglio regionale, nascosta tra i libri dello studio. La mazzetta arriverebbe, secondo le ricostruzioni degli investigatori, proprio da Locatelli, al fine di ottenere l'autorizzazione integrata ambientale per la discarica di Cappella Cantone. Centomila euro sarebbe infatti la cifra esatta (con lo stesso taglio di banconote) consegnate da Locatelli a Giuseppe Rotondaro, coordinatore degli staff dell'Arpa di Lombardia e in un secondo momento consegnata a Nicoli, in un incontro del 26 settembre al ristorante Berti a Milano: proprio il giorno in cui alla Locatelli è arrivata l'autorizzazione per l'avvio dei lavori. Una vicenda che ha scosso profondamente il mondo politico regionale e cremonese, soprattutto alla luce del fatto che fino all'ultimo gli abitanti della zona interessata, sindaci compresi, si sono opposti con forza alla realizzazione della discarica di amianto, che
La discarica di Cappella Cantone
coli di far incontrare, attraverso l'interessamento dello stesso Formigoni, il politico e l'imprenditore. «E' vero» ha riconosciuto il governatore lombardo «un paio di settimane fa Nicoli Cristiani mi disse che c'era un imprenditore di sua conoscenza che voleva partecipare ai lavori per l'Expo, e mi chiese se questa persona poteva parlare con Alli, sottosegretario regionale all'Expo. Ma questo appuntamento non si è mai concretizzato. Peraltro non so chi fosse tale imprenditore. Certo è che Nicoli Cristiani non mi ha mai parlato della cava di Cappella Cantone». Ma per autorizzare la realizzazione della discarica di amianto - secondo gli inquirenti - Nicoli avrebbe intasca-
invece la Regione Lombardia sembrava voler realizzare a tutti i costi, e sulla quale la Provincia di Cremona ha avuto una posizione non sempre chiara. Poco più di due settimane fa, ad esempio, il consigliere provinciale Giuseppe Torchio si chiedeva «perché la Giunta Salini si fosse costituita al Tar al fianco del comune di Solarolo Rainerio contro la centrale a legno vergine, mentre ha negato tale parità di trattamento ai Comuni soresinesi del Cise ed a Castelleone nel ricorso al Tar contro la Regione per la discarica di amianto di Cappella Cantone». E' lo stesso Torchio ad aver collaborato direttamente alle indagini della Dia bresciana. Il consigliere provincia-
le aveva lanciato già da tempo l'allarme, inascoltato dalla politica, in merito alla presenza di traffici illegali, in odore di mafia, legati al riciclaggio dei rifiuti in Lombardia. «Siamo fieri di aver collaborato con la giustizia» dice il consigliere. «Ma non è finita. Stiamo infatti ampliando i controlli per verificare se l'azienda inquisita abbia lavorato anche in altre opere pubbliche effettuate sul territorio». In particolare si vuole verificare anche la situazione dei lavori della Paullese, per i quali Torchio ha presentato un'interrogazione in consiglio provinciale. «Consideriamo di dubbia legittimità la variante in cosiddetta “diminuzione migliorativa” dove si prevede che il materiale litoide pregiato, consistente in circa 1,5 milioni di metri cubi, per un valore stimato in diversi milioni di euro, sia sostituito da materiale di recupero e di scarto (terra trattata e riciclata, di costo e valore sicuramente inferiore) prevista dalla Provincia. Situazione per la quale abbiamo ricevuto segnalazioni, provenienti da utenti, lavoratori e tecnici che dichiarano di disporre di documentazione di supporto, anche a livello fotografico». L'interrogazione chiede quindi «quali siano le effettive ragioni, da parte dell’amministrazione che hanno portato a questa variante ove la materia del contendere non è il materiale previsto bensì quello concretamente utilizzato. Ci chiediamo se tali forniture abbiano riguardato, direttamente o indirettamente, per questi o per altri lavori appaltati nel nostro territorio provinciale ditte riferite al gruppo Locatelli o altri coinvolti nelle recenti indagini ed azioni da parte della Magistratura». Dal canto suo il presidente Massimiliano Salini si rifiuta di fare dichiarazioni sulla vicenda, arroccandosi sulla posizione «strettamente tecnica della Provincia». Secondo il presidente «noi ci occupiamo solo dei nostri compiti specifici. Abbiamo contribuito alla verifica della correttezza progettuale, e abbiamo generato un'enorme mole di prescrizioni. Tanto che nell'ultima conferenza dei servizi non abbiamo espresso parere favorevole, e abbiamo chiesto alla Regione di valutare altre ipotesi. Del resto ora il futuro dell'impianto è messo drasticamente a repentaglio dall'inchiesta in corso». Salini non chiederà alla Regio-
Luciano Pizzetti: «Che Salini blocchi l’autorizzazione ai lavori» «L’indagine della Procura di Brescia porta allo scoperto i sospetti che avevamo per tempo denunciati» afferma Luciano Pizzetti, deputato cremonese del Pd. «Ovviamente vale la presunzione d’innocenza, resta però il fatto che la pervicace determinazione con cui Regione Lombardia ha voluto procedere alla realizzazione della megadiscarica di amianto a Cappella Cantone, è gravissima e oggettivamente incomprensibile. Il sito non è naturalmente idoneo, la dimensione è abnorme, l’impatto negativo verso le attività produttive operanti in loco è rilevante. Nessuna ragione porta a quel sito, se non il particolarissimo e scandaloso affare privato. L’avevamo intuito, ora è accertato: quell’affare poggia su basi putride che nulla hanno a che vedere con l’interesse generale territoriale. Anche alla luce dei nuovi fatti contestati, con
conseguente sequestro del sito da parte dell’Autorità Giudiziaria, torniamo a chiedere con insistenza al Presidente della Provincia di pretendere dalla Giunta regionale almeno la sospensione dell’autorizzazione concessa a Cavenord nel giorno delle mazzette e di ricorrere al Tar contro la realizzazione della megadiscarica. L’affermazione dell’interesse generale non può essere compito della sola Impresa Lameri, la quale tutela giustamente in primo luogo sé medesima, bensì della principale Istituzione territoriale. La Provincia è stata zitta per troppo tempo, senza prendere chiara posizione contro la megadiscarica. Ha viaggiato con ambiguità, e sarebbe ora che prendesse delle decisioni. Salini non può continuare ad essere compiacente nei confronti della Regione: ora deve intervenire con un atto amministativo per bloccare l'autorizzazione ai lavori».
Luciano Pizzetti
Commenti dal territorio
IL PARTITO DEMOCRATICO Immediata la reazione del gruppo provinciale del Pd, che ha chiesto chiarimenti sulla posizione del coordinatore di Arpa Lombardia, Giuseppe Rotondaro. «Il presidente di Arpa Enzo Lucchini, ex consigliere e vicepresidente del Consiglio regionale, appartenente al Pdl, venga urgentemente a riferire in VI Commissione Ambiente in merito agli sviluppi dell’inchiesta della Procura di Brescia che ha portato all’arresto, tra gli altri, del coordinatore di Arpa Lombardia, Giuseppe Rotondaro». chiedono i consiglieri regionali del Pd, membri della Commissione, con in testa Agostino Alloni, che ha sollecitato la richiesta e, pur non essendo commissario della VI, sarà presente all’audizione. «L’arresto di Nicoli Cristiani, già assessore all’Ambiente e poi al Commercio nella Giunta Formigoni e attuale vicepresidente del Consiglio regionale, è un fatto grave su cui Formigoni e il Pdl non possono minimizzare o banalizzare» ribadisce Alloni il giorno dopo i clamorosi arresti. «Così come è altrettanto grave il coinvolgimento e l’arresto del coordinatore dell’Arpa. Un’agenzia che negli anni è stata resa sempre meno autonoma da Formigoni. Le ipotesi investigative e le intercettazioni pubblicate dai giornali in merito alle autorizzazioni sulla cava di Cappella Cantone sono inquietanti e di estrema gravità. Per questo chiediamo a Lucchini di venire al più a presto a spiegarci quali sono oggi le garanzie che i controlli effettuati da Arpa siano al di sopra di ogni sospetto». SINISTRA, ECOLOGIA E LIBERTÀ «Il progetto relativo alla realizzazione della mega discarica di amianto di Cappella Cantone è stato il tema caldo per cui io e il mio gruppo di minoranza abbiamo lottato quando eravamo consiglieri comunali a Cappella Cantone» afferma Monica Maggiore, . «Abbiamo lavorato sodo per approfondire i progetti, incontrando anche il geometra incaricato dal comune per affrontare la materia, capendo che quanto era previsto non era ciò che noi desideravamo per il nostro territorio… ma tutto sembrava inutile e vano, come se non si volessero vedere i reali rischi per l’ambiente e, soprattutto, per la nostra salute. Ma dopo aver letto della cava di Cappella Cantone che è stata posta sotto sequestro... sono ottimista per la nostra amata Provincia di Cremona che forse non sarà oggetto di una discarica di amianto e, sicuramente, non in quella cava con la falda affiorante e così vicina ai centri abitati. Adesso la battaglia prosegue, l’obiettivo è quello di far comprendere alle nostre amministrazioni che una discarica di amianto non è quanto di più auspicabile ci possa essere, bensì bisogna valutare la possibilità di mettere in atto processi eco-sostenibili per proteggere noi stessi e l’ambiente in cui viviamo. E’ qui che ricordo nuovamente che è opportuno sviluppare il progetto in merito alla cristallizzazione dell’amianto, occorre che le amministrazioni credano in questo modo alternativo di lavorazione del materiale per rendere inerte l’amianto e per produrne materiale di riciclo per capannoni industriali». CITTADINI CONTRO L'AMIANTO «Verità e giustizia, questo chiedevamo, questo abbiamo ottenuto» affermano Mariella Megna e Giorgio Riboldi, portavoce del comitato Cittadini contro l'amianto. «La nostra tenacia e la nostra determinazione hanno vinto. Abbiamo sempre denunciato l’intreccio tra malaffare e politica nella nostra battaglia contro la discarica in questi quattro anni, lo abbiamo sostenuto nell’esposto che abbiamo presentato alla Procura di Cremona nel 2009, lo abbiamo ribadito agli inquirenti che ci hanno ascoltato e con cui abbiamo collaborato. La battaglia contro il malaffare e l’intreccio politica-n’drangheta per noi non è affatto conclusa e continuerà finché non sarà fatta giustizia a tutti i livelli e finché non avremo ottenuto la moratoria degli iter autorizzativi di tutte le discariche di amianto e l’annullamento delle autorizzazioni già concesse. Noi vogliamo che lo smaltimento dell’amianto sia pianificato e programmato insieme ai cittadini delle aree interessate e che non sia più fonte di profitti più o meno leciti. Questo sarà possibile solo quando avremo la garanzia che i controlli ambientali non siano più fatti dall’Arpa che è un’emanazione diretta della giunta della Regione Lombardia, ma da un organismo terzo, indipendente dai partiti. Le nostre posizioni saranno ribadite a Bruxelles il prossimo 20 dicembre quando presenteremo la nostra petizione al Parlamento Europeo in occasione della consegna delle migliaia di firme che abbiamo raccolto in questo ultimo mese contro la discarica di amianto di Cappella Cantone».
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Cremona
Venerdì 2 Dicembre 2011
CRONACA GIUDIZIARIA
Bancarotta Gandalf, condanna per due dei cremonesi coinvolti C’è il reato di bancarotta fraudolenta nel processo sul crac della Gandalf Airlines, la compagnia aerea nata nel 1999 e poi quotata in Borsa, dichiarata fallita il primo marzo del 2004. In pochi anni di attività, anche a causa delle distrazioni da parte di alcuni vertici della società, si creò nella Gandalf un buco milionario: furono "bruciati" 55 milioni di euro. Bancarotta fraudolenta, per il giudice, che ha emesso sentenza nei confronti degli ex componenti del cda e del collegio dei sindaci. Cinque i cremonesi coinvolti: F.D.D. e M.G.T. sono stati condannati a due anni di reclusione (concessa la sospensione condizionale della pena) relativamente al bilancio del 2001, e assolti (perché il fatto non sussiste), insieme a C.M.M. ed E.B. (tutti difesi dall’avvocato Marco Gamba), per il bilancio relativo al 2002. I primi due, che sono anche stati condannati a risarcire in separato giudizio i danni alle parti civili, sono stati inabilitati all’esercizio di un’impresa commerciale per dieci anni e incapaci per lo stesso periodo di esercitare uffici direttivi presso qualsiasi impresa. L’altro cremonese, il commercialista M.P., ex membro del collegio sindacale, difeso dall’avvocato Cesare Gualazzini, è stato rinviato a giudizio per i fatti relativi al 2001, mentre per il bilancio del 2002 il giudice ha dichiarato il non luogo a procedere. Non accolta, quindi, la richiesta del pm Francesco Gigliotti di riformare il capo di imputazione in bancarotta semplice, reato poi caduto in prescrizione. Nei confronti dei cremonesi, infatti, il pm aveva chiesto il non doversi procedere. La Gandalf Airlines iniziò ad operare nell'aprile del 1999. Il progetto era stato ideato dalla collaborazione di tre manager Mc Kinsey, che individuarono nelle nuove regole di ripartizione del sistema aereo milanese una grande opportunità per offrire nuovi servizi all'aeroporto di Orio al Serio di Bergamo. La Gandalf arrivò all'aeroporto Verdi di Parma nel febbraio 2000.
Il giudice Clementina Forleo tornerà gip a Milano
Il giudice Clementina Forleo tornerà a fare il gip a Milano. Lo ha deciso il plenum del Consiglio superiore della magistratura che ha votato il suo reintegro come giudice nel capoluogo lombardo dopo tre anni passati a Cremona, dove era stata trasferita nel settembre del 2008 per incompatibilità ambientale a causa delle sue dichiarazioni ad Annozero sui "poteri forti" che avrebbero interferito con il suo lavoro. Prendendo atto della sentenza del Consiglio di Stato che aveva annullato il trasferimento, il plenum del Csm ha riassegnato alla Forleo lo stesso ruolo che aveva ricoperto fino al 2008. La decisione è passata all'unanimità, con la sola astensione del togato Nello Nappi (Movimento per la giustizia). Quando era stata trasferita, La Forleo era gip nell'inchiesta milanese sulle scalate bancarie: si era occupata dell'inchiesta Antonveneta e delle scalate bancarie nella stagione dei «furbetti del quartierino». Il suo era stato il primo trasferimento d'ufficio per incompatibilità ambientale deciso dal Csm dopo la riforma dell'ordinamento giudiziario, che ha fortemente ristretto i casi di applicazione di questo istituto. Contro il trasferimento per incompatibilità ambientale, la Forleo aveva fatto ricorso. Nel 2009 aveva raggiunto una prima vittoria ottenendo l'annullamento della decisione del Csm da parte del Tar del Lazio. Quest'anno anche il Consiglio di Stato le ha dato ragione. Di qui la scelta obbligata del Csm, che l'aveva trasferita al tribunale di Cremona con le stesse funzioni di giudice. La proposta di reintegro a Milano è stata formulata dalla terza commissione del Csm e spiegata al plenum come “un atto dovuto”.
Immagini pedopornografiche nel pc, condannato 29enne «E’ stato un errore gravissimo, sono stato stupido, non ho valutato le mie azioni. Non capisco come possa aver fatto una cosa simile». Così Alberto, 29enne della provincia di Cremona, sentito in aula in merito alle accuse di detenzione di materiale pedopornografico. L’imputato ha ammesso di aver scaricato immagini pedopornografiche, ma ha precisato di averlo
fatto solo con l’intento di velocizzare “eMule”, un programma informatico utilizzato per scaricare qualsiasi tipo di contenuto via Internet. L’ultimo accesso al computer del giovane risale al 16 settembre del 2007. Lo ha riferito in udienza il consulente incaricato dal pm Fabio Saponara di analizzare il pc dell’imputato. L’esperto ha parlato di un «enorme quantitativo
di foto pedopornografiche trovato nell’hard disk principale del computer. Fotografie violente: i bambini avranno avuto non più di tre, quattro anni.». 197 immagini in una cartella, 57 in una seconda. E' seguita la condanna a un anno, sei mesi di reclusione e 6.000 euro di multa, pena sospesa, per aver distribuito, divulgato o diffuso materiale pedopornografico.
Delitto Gremmi, Salvini conferma l’ipotesi di omicidio volontario Resta agli arresti domiciliari Angelo Pelucchi: «Ha evitato il carcere solo perché è ultrasettantenne»
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di Sara Pizzorni
l giudice del tribunale di Cremona Guido Salvini ha confermato la misura degli arresti domiciliari decisa il 24 novembre scorso dal gip di Brescia per Angelo Pelucchi, 72 anni, l’automobilista bresciano accusato di omicidio volontario aggravato dai futili motivi per aver investito e ucciso, la sera del 19 novembre, Guido Gremmi, 76 anni, a causa di una lite per il parcheggio. Nelle sei pagine di ordinanza, il giudice ripercorre tutte le fasi della vicenda e cita le dichiarazioni rese da Pelucchi ai carabinieri di Brescia. «Solo dopo mi sono reso conto che lo avevo investito, ma ero preso dal panico e dalla paura e per quello mi sono allontanato. Non volevo assolutamente investirlo, ma solo tirarmi fuori da quella spiacevole situazione che mi spaventava». «L’indagato», scrive Salvini, «prospetta una sorta di investimento involontario del quale si sarebbe reso conto solamente dopo essere ripartito ad alta velocità, ammettendo di aver udito un rumore, ma sostenendo di averlo riportato ad un urto accidentale con l’auto parcheggiata innanzi a lui». A questo punto il giudice mette a confronto il racconto dell’indagato con quello di un testimone oculare, «le cui dichiarazioni», scrive Salvini, «sono dimostrative di una sicura prontezza di spirito nel cogliere le fasi decisive
e riscontrate sotto vari profili». «Dichiarazioni che», per il giudice, «presentano un'affidabilità ben maggiore di quelle rese nell'ottica inevitabilmente difensiva dall'indagato, il quale non è credibile quando dice di essere salito sull'auto per il freddo, essendo chiaro che voleva andarsene prima dell'arrivo della polizia; o quando dice di essersi spaventato per timore che Gremmi alzasse le mani, poiché il Gremmi nulla voleva se non che egli attendesse l'arrivo della polizia per contestargli l'abusiva occupazione dello stallo». «Pelucchi», sostiene Salvini, «raggiunge vette di inverosimiglianza allorché sostiene di aver equivocato sulla provenienza del rumore avvertito nella brusca ripartenza, quasi che il Gremmi, che stava fino ad un attimo prima sbattendo i pugni sulla parte anteriore del cofano, si fosse volati-
lizzato. Il diverbio avuto con Gremmi, che a pieno titolo gli rinfacciava di avere occupato abusivamente lo stallo della compagna disabile, la ferma volontà di allontanarsi a qualunque costo da quella situazione, ignorando le intimazioni a non ripartire, la posizione anteriore del Gremmi in piedi innanzi al cofano anteriore ben visibile al Pelucchi, le modalità rabbiose della ripartenza (descritta da tutti a fortissima velocità), la distanza della vittima dall'auto e la mancanza di protezioni della stessa, sono tutti altrettanti indici sintomatici che ben disegnano la direzione teleologica della volontà dell'agente verso la morte della vittima». Il giudice prosegue: «La volontà di porre in essere atti diretti solamente a percuotere o a ledere l'integrità fisica e l'incolumità del Gremmi, tipica della figura delittuosa preterintenzionale, sa-
NECROLOGIE
Maltrattava e picchiava la figlia perché voleva vivere all’occidentale. Marocchino a processo «Mio padre voleva per me un’educazione più tradizionalista». Lo ha detto, a margine dell’udienza, la marocchina Souhailla, 18 anni compiuti il 4 ottobre scorso, e che a processo, essendo diventata maggiorenne, ha potuto costituirsi parte civile contro il padre Mohamed, accusato di maltrattamenti in famiglia e lesioni multiple nei confronti della ragazza, minorenne all’epoca dei fatti (dal 2005 al 2008).
La giovane viveva da reclusa
Attualmente la giovane, in aula rappresentata dall’avvocato Simona Bozuffi, vive a Cremona in casa della zia insieme al fratello maggiore. Con il padre, che risiede in un paese della provincia, entrambi i figli non hanno più rapporti. L’imputato
non voleva che la figlia vivesse all’occidentale, che chiamasse o frequentasse gli amici, che guardasse la televisione o sentisse la radio. E se disubbidiva erano botte. Nel 2008 Souhailla, diventata molto presto orfana della madre, aveva solo 14 anni. Salvo avere il permesso per andare a scuola (frequentava la terza media), viveva da reclusa, confinata nella sua stanza senza poter vedere la televisione o ascoltare la radio. Né poteva parlare con nessuno. Il cellulare, infatti, suo padre gliel’aveva gettato via. Un vero e proprio incubo, quello vissuto dalla giovane marocchina, che un giorno in classe, non potendone più, era scoppiata in un pianto disperato. Ieri lo ha raccontato lei stessa al giudice Francesco Sora. «Non potevo uscire, mi chiudeva in camera. Andavo a scuola e basta e dovevo vedere la zia di nascosto. Papà mi picchiava sempre, picchiava anche la mamma. Io avevo solo quattro anni». «Tutte le volte avevo lividi diversi», ha
raccontato la ragazza, «e le mie insegnanti se n’erano accorte». Una mattina del maggio del 2008 Souhailla si era presentata in classe con tre grossi lividi, «uno all’occhio, un altro al braccio sinistro e il terzo al piede destro». Per l’accusa, il padre l’aveva picchiata con la cintura dei pantaloni. Due insegnanti l’avevano accompagnata al pronto soccorso, dove la giovane studentessa, dopo essere stata medicata, aveva avuto un colloquio con un’assistente sociale e uno psicologo. Da lì, su delega del pm, erano partite le indagini. Gli investigatori avevano acquisito le cartelle cliniche e sentito i testimoni, e nei confronti del padre era stato aperto un procedimento giudiziario con le accuse di maltrattamenti in famiglia e lesioni multiple. Per la minore, invece, era previsto un periodo da trascorrere in una
rebbe stata al contrario armonica rispetto ad una ripartenza avvenuta gradualmente o con andamento a singhiozzo e in ipotesi accompagnata da colpi di clacson, tutti elementi che avrebbero escluso una volontà omicida». «Il quadro di responsabilità», per Salvini, «emerge con chiarezza dall’azione violenta, dall’entità delle lesioni e dall’assoluta inverosimiglianza della tesi di Pelucchi secondo la quale egli non si sarebbe accorto di avere Gremmi dinnanzi al proprio automezzo e addirittura non si sarebbe accorto di averlo investito». Ma il giudice segnala altri aspetti «significativi e degni di nota»: «Non risulta che egli, prima di occupare un posto riservato ad un invalido, tra l’altro per un lungo periodo di tempo, abbia nemmeno cercato un parcheggio a pagamento, e nell’interrogatorio dinnanzi al gip ha manifestato un disinteresse di fondo verso le regole di convivenza e verso le esigenze altrui». E poi «l’aspetto forse più grave, e cioè l’essersi dato alla fuga. Comportamento, questo, che travalica lo scatto d’ira che egli ha affermato essere stato all’origine della sua manovra pericolosissima». «Pelucchi» è la conclusione, «ha evitato il carcere solo perché ultrasettantenne. E’ assente il pericolo di fuga, in quanto si è costituito, e assai tenue è il pericolo di reiterazione, essendo costretto alla permanenza in casa ed essendogli stata ritirata la patente».
È mancato
Francesco Catalano di anni 84
comunità, ma poi lei era fuggita. «Ho visto i lividi», ha confermato al pm onorario Silvia Manfredi una delle insegnanti. «Erano come segni di cinghiate sulle gambe e sulle braccia. Con il padre non ho mai parlato. So che era stato convocato a scuola per motivi di rendimento scolastico della figlia. Souhailla, esuberante e vivace, aveva qualche difficoltà legata all’apprendimento. Spesso era sopra le righe, ma a scuola stava bene». Nel processo, l’imputato è difeso dall’avvocato Silvia Farina. Per le ultime testimonianze e per la sentenza, il giudice ha aggiornato l’udienza al prossimo 7 marzo.
Le insegnanti a scuola notarono i lividi
Lo annunciano la moglie Clara, i figli Filippo con Monica ed Enrico con Vania, il fratello, le sorelle ed i parenti tutti. Il funerale avrà luogo Sabato 3 Dicembre alle ore 9,45 partendo dall'Ospedale Maggiore per la Parrocchia di S. Agostino indi per il civico cimitero. La camera ardente è allestita presso l'Ospedale da oggi Venerdì 2 Dicembre dalle ore 14 alle ore 18.15. Un ringraziamento dal profondo del cuore al reparto di Pneumologia specificatamente nei confronti della dott.ssa Monia Betti per le cure e l'assistenza. Si ringraziano anticipatamente quanti ne vorranno onorare la memoria. Cremona 2 dicembre 2011.
Cremona
Allarme polveri sottili, le misure della Regione
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Il sindaco Oreste Perri: «Serve un’azione complessiva, che interessi tutto il territorio regionale. Bisogna prevenire il problema»
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di Giulia Sapelli
i torna a parlare di smog, dopo il quattordicesimo giorno di superamento della soglia di attenzione rispetto alla presenza di polveri sottili (Pm10) nell'aria. Tanto che la Regione Lombardia si è decisa ad emanare alcune norme straordinarie per il contenimento di una situazione che non riguarda solo Cremona, ma un po' tutto il territorio centro-sud della regione. Una situazione che preoccupa anche il sindaco di Cremona, Oreste Perri, secondo cui «purtroppo questo è un problema tipico delle città come le nostre, e che necessita di un'insieme di precauzioni legate a viabilità, riscaldamenti, impianti industriali e via di seguito. In questo senso è la Regione che deve regolamentare a livello regionale la situazione. E' per questo che ho scritto alla Regione, nei giorni scorsi, sollecitando un intervento drastico; delle misure solo a livello locale non avrebbero senso né utilità. Si devono promuovere azioni per migliorare i trasporti pubblici invogliando la gente a lasciare a casa l'auto; bisogna agire sull'uso del riscaldamento e sulla termovalorizzazione; servono più controlli. L'importante è che non ci si limiti più a provvedimenti solo provvisori, che non servono a nulla. L'emergenza va prevenuta, e bisogna lavorare per evitare che si presenti, non mettere un tampone quando già il problema c'è. Per quanto ci riguarda, in ogni caso, qualcosa stiamo facendo, con la graduale sostituzione dei mezzi pubblici tradizionali con quelli ecologici».
Le misure regionali Impianti di produzione dell'energia - Entro fine anno verrà varato un nuovo testo che aggiornerà i criteri a suo tempo stabiliti. Gli obiettivi sono di ottenere un generale miglioramento delle prestazioni degli impianti, in termini ambientali e di rendimento energetico e una complessiva riduzione delle emissioni, estendendo a tutto il territorio regionale i valori limite a suo tempo individuati per le aree critiche, ovvero riducendoli. In particolare si prevede l'estensione del limite di 30 mg/Nmc per gli NOx prodotti dalle turbogas a tutto il territorio regionale e a tutte le potenzialità; l'abbassamento a 75 mg/Nmc e l'estensione a tutto il territorio regionale del limite per i motori alimentati a metano (che stanno trovando larga diffusione); lo sviluppo della cogenerazione e del teleriscaldamento soprattutto nelle aree critiche.
Ogni caldaia installata dovrà avere il bollino blu
Caldaie domestiche - A partire dal 1 gennaio 2012 ed entro il 31 luglio 2014, ogni caldaia installata in Lombardia dovrà essere dotata di un Bollino Blu, una sorta di targa con un codice che identifica l'impianto. Dal 1 agosto 2012 in tutta la regione scatta l'obbligo
Le domande potranno essere presentate fino al 15 aprile 2012.
Per adesso non è previsto nessun blocco del traffico in città
Mobility Manager – Regione Lombardia e Aci hanno firmato un accordo per rilanciare la figura del Mobility Manager. Il suo compito è quello di ottimizzare il flusso degli spostamenti casa-lavoro e favorire così modalità di trasporto complementari o alternative all'auto privata.
della termoregolazione e contabilizzazione autonoma del calore nei condomini per gli impianti superiori a 350 Kw (supercondomini che hanno più di 20 appartamenti), installati prima del 1997. Dall'anno successivo toccherà agli impianti con potenza superiore a 116,4 kW (pari a condomini fino a 20 unità) e installati prima del 1998; infine, dal 1/8/2014 per le singole unità abitative e piccoli condomini. Pompe di calore - Si finanziano con oltre 19 milioni di euro 120 progetti di enti locali che vogliono realizzare, o lo hanno già fatto, impianti di riscaldamento e/o raffrescamento tramite pompe di calore. In questo modo diminuisce la dipendenza dal combustibile fossile e vengono valorizzate le risorse energetiche rinnovabili local-
mente disponibili. I progetti approvati dovranno essere realizzati e validati entro il 31/12/2013. I contributi, interamente a fondo perduto, coprono fino all'80% del costo totale ammissibile, per un ammontare massimo di 500.000 euro per ogni soggetto. Filtri per mezzi di cantiere - Imprese individuali o società con sede legale o operativa in Lombardia possono richiedere un contributo per l'acquisto e l'installazione di filtri antiparticolato su alcune categorie di mezzi diesel utilizzati off road. Il contributo per un singolo mezzo è del 75% del costo dell'operazione e può arrivare fino a 5.000 euro, a seconda del tipo di mezzo; ogni azienda può richiedere fino a 5 contributi per l'installazione di altrettanti filtri. Lo stanziamento complessivo è di 2 milioni.
Mobilità elettrica - E' allo studio un grande progetto per il lancio della mobilità elettrica, intorno all'area dell'Expo, con il coinvolgimento dell'industria automobilistica europea e statunitense. Nuova rete di monitoraggio Sme - Entrerà in funzione il 1 gennaio 2013 una "rete" che permetterà di acquisire in modo sistematico dati e informazioni emissive dei camini dei 60 principali impianti produttivi di energia. Qualità dell'aria – Regione Lombardia avvia il procedimento per l'approvazione del Programma regionale per la qualità dell'aria (Pria) e, contestualmente, il procedimento di Valutazione ambientale strategica (Vas). Comprende 31 linee di intervento, distribuite su grandi aree: le sorgenti stazionarie e l'uso razionale dell'energia; i trasporti e la mobilità; il settore agricolo e forestale.
Con l'arrivo dell'autunno, torna la voglia dei viaggi invernali. A questo proposito il Cta di Cremona propone una serie interessante di proposte. • 10 dicembre Una giornata presso la Fiera dell’Artigianato di Milano; una grande vetrina per le imprese artigiane e un’occasione irrinunciabile per quanti condividono ed apprezzano la bellezza e l’originalità del prodotto artigianale italiano, europeo ed extraeuropeo. • 17 e 18 dicembre Un weekend dedicato alla visita dei caratteristici Mercatini di Natale di Cortina d’Ampezzo e Brunico con la possibilità di dedicarsi allo shopping in un’incantevole atmosfera. • 18 dicembre Una giornata dedicata ai Mercatini Natalizi di Lugano; shopping e magiche atmosfere accoglieranno tutti i partecipanti. • Dal 28 dicembre 2011 al 02 gennaio 2012 Un Capodanno in Costa Brava. Si visiteranno inoltre: Tossa de Mar, Barcellona, Girona e Blanes. • Dal 05 al 08 gennaio 2012 Un viaggio a Roma in occasione dell’Epifania. L’itinerario di visita comprende anche la Mostra ‘Filippino Lippi e Sandro Botticelli nella Firenze del ‘400’ presso le Scuderie del Quirinale. • Dal 3 febbraio al 2 marzo 2012 Soggiorni con turni quindicinali ad Alassio presso l’Hotel Spiaggia 4**** , e dal 03 febbraio al 17 febbraio 2012 a Diano Marina presso l’Hotel Torino 4****. Le iscrizioni e tutte le informazioni relative agli eventi saranno fornite presso la sede di via Sant’Antonio del Fuoco, 9/A o contattando i numeri di telefono 0372.800423, 800429. Sito: www.ctacremona.it
un’iniziativa promossa da scuola edile, inail e ance cremona insieme agli istituti per geometri
«Cultura della sicurezza e igiene del lavoro nel settore edile», al via la formazione Al via la nuova edizione del progetto di formazione per i giovani degli istituti tecnici per geometri sui temi della sicurezza e dell’igiene nel lavoro nel settore edile, dal titolo: «Cultura della sicurezza ed igiene del lavoro nel settore edile». L’Inail Cremona, insieme a Cpt, Scuola edile cremonese e Ance, hanno anche quest’anno deciso di coordinare gli sforzi e mettere a disposizione le proprie competenze per favorire la formazione dei futuri geometri sui temi della sicurezza di cantiere consapevoli della rilevanza strategica di questi temi per imprese e per i lavoratori. Il progetto, a cui i firigenti scolastici coinvolti hanno dato pieno appoggio, è finalizzato alla diffusione della cultura della sicurezza sul lavoro tra i giovani. La forma-
zione, che si terrà presso le scuole stesse, si rivolge in particolare ai futuri geometri delle classi quinte degli Istituti: Vacchelli di Cremona, Pacioli di Crema, Romani di Casalmaggiore, Ponzini di Soresina. La prima importante novità di questa edizione del progetto è il raccordo che si vuole garantire fra gli enti attuatori e l’Ufficio Scolastico territoriale di Cremona per condividere gli obiettivi del progetto, le modalità di formazione e la valutazione, unitamente agli Istituti superiori coinvolti. Ciascun corso avrà una durata di 12 ore e gli argomenti trattati saran-
no: il Testo Unico sulla sicurezza (D. Lgs 81/08), i rischi specifici in edilizia, i dispositivi di protezione individuale, le opere provvisionali, i piani di sicurezza e le figure di riferimento in impresa. La seconda importante novità di questa edizione è l’aggiunta di una mattinata di formazione “sul campo” consistente in un percorso guidato all’interno del cantiere didattico con evidenza delle situazioni di criticità per la sicurezza e delle soluzioni operative adottabili, esame documentazione tecnica di sicurezza per lo svolgimento dell’attività.
Questa edizione prevede anche esperienza sul campo
L’attività pratica prevede una simulazione didattica dell’impianto di un cantiere temporaneo (con semplici lavorazioni) a partire dal layout predisposto dai docenti e con la cartellonistica della sicurezza di riferimento. Al termine dell’attività formativa è stato predisposta una verifica individuale dell’apprendimento finalizzata alla valutazione dei risultati ed alla acquisizione dei crediti formativi per l’esame di stato. Nell’intento di gratificare l’impegno dei giovani allievi l’Ance e l’Inail intendono assegnare un premio all’allievo che in ciascuna classe avrà dimostrato di aver meglio appreso i contenuti del progetto: l’Ance darà un premio mentre l’Inail distribuirà materiale promozionale.
premiati giovani studenti
«in rete col cuore»
mercatini di natale a fiesco
Durante le domeniche di Avvento in Cattedrale vengono approfonditi alcuni dei temi del XXV Congresso Eucaristico Nazionale, dal titolo: «Signore da chi andremo? L'Eucaristia per la vita quotidiana». L’occasione saranno le Messe delle 18, durante le quali monsignor Giuseppe Perotti, presidente del Capitolo della Cattedrale, offrirà nell’omelia alcuni spunti di riflessione con un’attenzione particolare rivolta all’evangelizzazione. Questi i temi trattati: domenica 4 dicembre: «Preparate la via del Signore», un invito alla conversione personale; domenica 11 dicembre: «Testimoni della luce che viene», con un richiamo alla responsabilità dell’uomo; domenica 18 dicembre: «Accogliamo il Signore della vita», incentrata sulla fede come via che porta alla gioia del Natale e, nel contempo, dona la speranza d’incontrare, alla fine della storia, il Signore della gloria.
Anche quest'anno l'Associazione cremonese studi universitari (Acsu), il Polo di Cremona del Politecnico di Milano, insieme ad alcune aziende ed enti di tutta Italia, si sono riuniti per premiare 10 neodiplomati eccellenti, provenienti da tutta Italia, iscritti ai Corsi di Laurea in Ingegneria Gestionale ed Ingegneria Informatica nella sede cremonese. I vincitori potranno accedere ad un percorso di formazione avanzata che prevede, oltre a varie attività formative avanzate (tirocini obbligatori, corsi di inglese e materie di approfondimento, ecc.), anche una Borsa di studio del valore di 5.000 euro ciascuna. Un elemento particolarmente distintivo di questa iniziativa nel panorama nazionale, oltre ai corsi non previsti in lauree di primo livello analoghe, è l’assenza di vincoli di reddito, a conferma del desiderio di premiare esclusivamente il merito, in tutto il percorso di studi.
Appuntamento per sabato 3 dicembre con la partita benefica «In rete col cuore», che si svolgerà alle ore 15 presso il Palazzetto dello Sport di Cremona. A Cremona è possibile acquistare i ticket dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 14 alle ore 17 da Eco-Company presso Cascina Moreni (via Pennelli 1); al Centro di Solidarietà “Il Ponte” in via Palestro 28; presso l’Anffas di via Gioconda; presso Agropolis (via Marasco 6) a Cavatigozzi. Il quadrangolare di calcetto vede in campo la Nazionale calcio Tv, la Squadra del sindaco (con Prefetto, Questore, assessori), i Sacerdoti di Cremona e Football Team, una formazione appena sorta, che riunisce i ragazzi di Agropolis, Anffas ed Eco-Company ovvero delle realtà, cui andrà il ricavato della manifestazione.
Grande attesa per la terza edizione del mercatino di Natale promosso dall'Associazione di promozione sociale Flexum in programma domenica 4 dicembre a Fiesco in Piazza Maggiore. Dalle 14 alle 19 sarà possibile visitare il mercatino di Natale per i primi acquisti natalizi, scambiarsi gli auguri e bere un bicchiere di Vin Brulè. Gli espositori sono associazioni, come la Cooperativa lo Scricciolo con le creazioni natalizie realizzate dai ragazzi e dagli educatori del Centro Diurno Disabili e ancora la Cooperativa la Siembra con prodotti equosolidali provenienti da varie parti del mondo. La novità è che dalle ore 12 sarà possibile degustare specialità gastronomiche preparate dal gruppo Chei de Fiesch ma il pomeriggio riserva altre sorprese: animazione, decorazione del grande albero di Natale con gli addobbi creati dai bambini di Fiesco. Infine vin brulé e castagne per tutti.
In Breve
incontri di avvento in cattedrale
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Cremona
Venerdì 2 Dicembre 2011
REALDO COLOMBO
Continua il nostro viaggio alla scoperta dei personaggi cremonesi ai quali sono intitolate le strade cittadine
Grande medico cremonese
Ebbe contatti anche con Michelangelo Buonarroti
Breve, posta alle spalle della Cattedrale, come strada di congiunzione tra via XI Febbraio e via Aporti, la via Realdo Colombo ha un’origine piuttosto recente. Essa è infatti stata creata nel 1878, ed intitolata a Realdo Colombo nel 1883. La strada è delimitata da due chiese, Santa Maria Maddalena a sinistra e, sulla destra, Sant’Imerio. Tutto il lato destro è occupato da un unico edificio, destinato a ospitare una scuola elementare, inizialmente divisa in scuola maschile (intitolata anch’essa a Realdo Colombo) e scuola femminile (intitolata a Ferrante Aporti). L’edificio fu costruito in due tempi, a 20 anni di distanza l’uno dall’altro.
M
di Laura Bosio
a occupiamoci ora del personaggio a cui è intitolata la strada, noto come luminare della medicina. Realdo Colombo nacque a Cremona tra il 1510 e il 1520. Terminato il ciclo di formazione letteraria, il padre, farmacista, volle indirizzarlo verso tale professione. In un primo tempo il figlio lo affiancò nella sua attività, ma successivamente decise di recarsi a Padova per dedicarsi agli studi medici, dove studiò chirurgia con Plazzi e anatomia con Vesalio, di cui fu anche amico personale. Anche grazie a ciò riuscì a inserirsi nell'ambiente universitario padovano, abbandonando definitivamente la farmacia.
CARRIERA UNIVERSITARIA Nel 1540 fu proposto per ricoprire la cattedra di chirurgia, ma il Senato veneto non confermò la nomina; ricoprì invece saltuariamente la cattedra di anatomia, come supplente di Vesalio. Nel 1544, infine, ne raccolse definitivamente la successione. Trascorso il periodo padovano, si trasferì a Pisa, dove insegnò dal 1546 al 1548. Nel 1548 Colombo fu chiamato a Roma dal pontefice Paolo III e continuò quindi l'insegnamento alla Sapienza. Tra le relazioni che coltivò nella capitale vi fu quella con Michelangelo, il quale avrebbe dovuto eseguire (ma il progetto non fu realizzato) le tavole per il«De re anatomica», il trattato di anatomia del Colombo. Roma divenne la sua residenza definitiva. L'ultima data di
Studiò il meccanismo della circolazione polmonare
Compì interessanti osservazioni anche in campo ostetrico, specialmente sui meccanismi del parto e il liquido amniotico rilievo nella sua vita è il 1556, quando, alla morte di Ignazio di Loyola, esegui la dissezione del suo cadavere. Morì infine nella stessa capitale nel 1559.
Centro Realdo Colombo - Opera Nazionale Balilla Mensa e Bambini in preghiera prima del pranzo (foto Fazioli - Archivio Lombardia beni culturali)
LE SCOPERTE E LE OPERE L'opera di Colombo, «De re anatomica», rappresenta una tappa fondamentale per lo sviluppo degli studi sulla circolazione del sangue: infatti in essa si trova per la prima volta chiaramente descritto il meccanismo della circolazione polmonare o piccola circolazione. Per la perfetta comprensione di tale fenomeno era necessaria la rimozione dell'antica credenza circa la permeabilità del setto cardiaco, attraverso il quale il sangue, per mezzo di pori invisibili, avrebbe potuto filtrare dall'uno all'altro ventricolo. L'assenza di tali pori era stata ipotizzata, anche se non chiaramente affermata, già dal Vesalio, ma a Colombo spetta il merito di averla sperimentalmente dimostrata. Colombo iniziò la stampa del «De re anatomica»nel 1558, facendolo precedere da una dedica al pontefice Paolo IV; dopo la sua morte, due dei suoi figli, Lazzaro e Febo, ritirarono i pochi esemplari già stampati e diffusero invece il testo con una dedica al papa Pio IV: in essa si afferma che l'opera dei padre, anche se non ancora data alle stampe, era compiuta già da molto tempo. Nonostante il grande passo compiuto, Realdo Colombo continuò a ritenere valida l'idea galenica che situa l'origine delle vene nel fegato e ritiene che
nei polmoni l'aria si mescoli direttamente al sangue per contatto, cioè non intuì il processo di ossidazione del sangue (né, del resto, le conoscenze di chimica del tempo potevano consentirgli tale intuizione); inoltre concepiva le vene come mezzi per l'irrorazione sanguigna dei tessuti e quindi, evidentemente, non comprendeva il meccanismo della grande circolazione, né quello della circolazione capillare all'interno dei polmoni. I risultati acquisiti da Colombo costituiscono comunque l'indispensabile precedente in base al quale Cisalpino poté poi giungere a comprendere il meccanismo circolatorio nel suo complesso. A tale proposito, della massima importanza risultarono le descrizioni che Colombo dette delle modalità d'azione delle valvole cardiache, polmonari e aortiche, e tutte le precise osservazioni che poté fornire grazie al gran numero di autopsie e di vivisezioni che eseguì..
I suoi studi furono pubblicati nell’opera: «De re anatomica»
GLI STUDI IN OSTETRICIA Oltre che nell'ambito degli studi sulla circolazione sanguigna, Colombo compì interessanti osservazioni anche in campo ostetrico, specialmente per quanto riguarda il meccanismo del parto. Le sue osservazioni più notevoli riguardano la funzione del liquido amniotico.
News & Rubriche 3 dicembre 1906 Nasce il Football club Torino Il 3 dicembre 1906 fu fondato il Football Club Torino (poi rinominato Ac Torino e, in seguito, Torino Calcio). La società sportiva è fallita il 17 novembre 2005 a seguito di un dissesto finanziario. A continuare la tradizione della storica squadra è ora la società sportiva Torino Fc, nata nel luglio 2005 con l'acquisizione dei diritti sportivi da parte del cosiddetto Lodo Petrucci.
2 dicembre 1804 Incoronazione di Napoleone Il 2 dicembre 1804, nella cattedrale di Notre-Dame a Parigi, fu celebrata la cerimonia di autoincoronazione di Napoleone Bonaparte, dopo che le insegne imperiali furono benedette da papa Pio VII. Napoleone incoronò se stesso imperatore dei francesi, e quindi imperatrice sua moglie Giuseppina di Beauharnais.
3 dicembre 1984 Disastro di Bhopal Era il 3 dicembre 1984 quando si verificò il disastro di Bhopal: la fuoriuscita di 40 tonnellate di isocianato di metile dallo stabilimento della Union Carbide India Limited (Ucil), specializzata nella produzione di pesticidi, portò alla formazione di una nube tossica che uccise in poco tempo 2.259 persone e avvelenò decine di migliaia di altre.
Venerdì 2 Dicembre 2011
Il 7 dicembre del 1941 l’attacco giapponese alla base USA
Il contratto di lavoro intermittente (o a chiamata) Il contratto di lavoro intermittente (o a chiamata) è il contratto mediante il quale un lavoratore si pone a disposizione di un datore per lo svolgimento di una prestazione di lavoro "su chiamata". Istituzione. Il contratto di lavoro intermittente è stato introdotto in Italia dal D. Lgs. n. 276/2003, meglio noto come Legge Biagi. Ambito di applicazione. Esigenze che giustificano il ricorso al lavoro intermittente.
re momentaneamente il controllo del Pacifico. La Marina giapponese rimase fortemente impressionata dal bombardamento inglese di Taranto, avvenuto nella notte fra l'11 ed il 12 novembre 1940, nel corso del quale la flotta della Marina italiana subì gravi perdite ad opera degli aerosiluranti inglesi decollati dalla portaerei Illustrious. Si dice che da tale azione l'ammiraglio Yamamoto traesse l’idea per l'attacco al Pearl Harbor. La prima ondata incursionistica era costituita da 3 gruppi distinti, per un totale di 183 velivoli, posti al comando del capitano di fregata Mitsuo Fuchida. Gli aerei decollarono alle ore 6 dalle portaerei poste nel punto di lancio e l'attacco ebbe inizio alle ore 7.55 ora locale (ore 18.25 del 7 dicembre
Un unico numero per ogni emergenza
Dal 1981 il numero 112 è il numero per contattare le centrali operative dei Carabinieri. Il numero 113, istituito nel 1968, collegato alle centrali operative della Polizia di Stato, era conosciuto come il numero per il "soccorso pubblico d'emergenza", al quale ci si rivolgeva per le emergenza. A questi numeri si sono affiancati altri numeri di emergenza e di pubblica utilità tra i quali ricordiamo, solamente a titolo di esempio, il 118 che dal 1992 consente di inoltrare richieste di soccorso medico per emergenza sanitaria, il 117, istituito nel 1996, per contattare direttamente la Guardia di Finanza, il 115 per i Vigili del Fuoco, il 1515 per il Corpo Forestale dello Stato. Non è infrequente, chiamando un numero di emergenza piuttosto che un altro, sentirsi ri-
spondere di chiamare un diverso numero di emergenza per ricevere aiuto. Tale risposta, nella maggior parte dei casi può essere dovuta ad una momentanea indisponibilità o assenza delle pattuglie. In questo caso i cittadini vengono invitati a richiamare un diverso servizio di emergenza per permettergli di avere il supporto delle forze dell'ordine. Dal 1991 è stato istituito il «Numero Unico Europeo 112 per le Emergenze», si tratta di un numero che può essere utilizzato per qualunque chiamata di emergenza in tutta Europa, gratuito, che viene riconosciuto da tutte le reti Gsm e, nella maggior parte dei casi, può essere contattato anche da telefoni sprovvisti di carta Sim. Dopo la sperimentazione in provincia di Varese e nelle zone limitrofe, il numero unico per
DALLA PARTE DEI CITTADINI
di Damiano Talamazzini
Responsabile Provinciale Patronato Epaca
Questa rubrica rappresenta un luogo d'incontro a disposizione dei nostri lettori, nato per rispondere a dubbi e quesiti in materia di diritti previdenziali e assistenziali. Le lettere rivolte al Patronato Epaca possono essere indirizzate alla nostra redazione, per posta o via e-mail, oppure direttamente al Patronato Epaca (epaca. cr@coldiretti.it). Egregio Responsabile Patronato Epaca, riguardo ai permessi dei lavoratori per l’assistenza ai familiari disabili, ci sono novità? Un recente Decreto interviene sui permessi ai lavoratori dipendenti per assistere familiari in situazione di disabilità grave. La Legge del 2010 era intervenuta sul grado di parentela richiesto ai lavoratori (pubblici e privati) per poter fruire, anche in maniera continuativa, di 3 giorni di permesso mensile, retribuiti e coperti da contribuzione figurativa, al fine di assistere una persona disabile in situazione di gravità e purché non ricoverata a tempo pieno. Di conseguenza, titolari del diritto ai suddetti permessi sono i lavoratori che siano coniuge, parenti o affini en-
www.welfarecremona.it Gian Carlo Storti storti@welfareitalia.it
«Remember Pearl Harbor!» L’azione di guerra che avrebbe cambiato il volto del secondo conflitto mondiale e della storia «Incursione aerea su Pearl Harbor, non si tratta di una esercitazione... ». Fu con questo messaggio - inviato a Washington alle ore 8 del 7 dicembre 1941 - che il contrammiraglio P. Bellinger annunciò lo storico attacco di Pearl Harbor. Sette ore più tardi l’imperatore Hiro Hito, il Mikado, appose il sigillo imperiale al documento che proclamava lo stato di guerra con gli Stati Uniti d'America. Quel giorno, il 7 dicembre 1941, le forze aereo-navali giapponesi attaccarono la base navale statunitense di Pearl Harbor, nelle isole Hawaii. Fu questo evento, organizzato senza alcuna preventiva dichiarazione di guerra, che determinò l'intervento statunitense nella seconda guerra mondiale. L'attacco fu concepito e guidato dall'ammiraglio Isoroku Yamamoto. L'operazione fu un successo, limitato solo dal mancato affondamento delle portaerei, poiché in poco più di un'ora i 350 aerei partiti dalle portaerei giapponesi affondarono 4 delle 8 corazzate americane, mentre le altre furono fatte arenare o subirono gravi danni; solo le portaerei si salvarono, trovandosi in navigazione lontano dalla loro base. Questa vittoria permise al Giappone di ottene-
secondo il Meridiano di Greenwich). La seconda ondata, anch'essa suddivisa in tre gruppi, era composta da 167 velivoli e comandata dal capitano di corvetta Shigekazu Shimazaki, della portaerei Zuikaku. Gli aerei decollarono alle ore 7.15 Il suo attacco ebbe inizio alle ore 8.55. Nonostante le insistenze di numerosi giovani ufficiali, l'ammiraglio Nagumo decise di non lanciare una terza ondata per bombardare i serbatoi di carburante ed i depositi di siluri a terra. Alle 13, la flotta giapponese invertì la rotta. L’attacco fece un’enorme impressione negli USA. “Remember Pearl Harbor!”, ricorda Pearl Harbor!, è stato dopo di allora un grido di allarme ed un monito a resistere per tutti gli statunitensi.
le emergenze potrà essere attivato ed esteso, dal prossimo gennaio, a tutta la Lombardia Ciò porterà sostanzialmente ad una forte riduzione dei tempi di intervista telefonica e di invio dei mezzi di polizia o di soccorso, senza più problemi di localizzazione del chiamante, oltre ad una maggiore integrazione tra tutte le componenti dell'emergenza che permetterà una migliore copertura del territorio e una gestione di tutte le risorse in maniera più organizzata ed efficace. Nicola Timpanaro e Luca Curatti
Assoutenti delegazione di Cremona tel.328.1547751 • viaTrecchi 25 e-mail: assoutenticremona@libero.it
Il contratto di lavoro a chiamata può essere concluso qualora si presenti la necessità di utilizzare un lavoratore per prestazioni a carattere discontinuo. Le esigenze in forza delle quali si può ricorrere a questo contratto sono di regola stabilite dalla contrattazione collettiva. In assenza di previsioni specifiche nel contratto collettivo, il D.M. 23.10.2004 del Ministero del Lavoro ha autorizzato il ricorso al lavoro intermittente per tutte le attività definite discontinue dalla normativa sull'orario di lavoro, quali, ad esempio: custodi, guardiani, portinai, personale di sorveglianza; addetti a centralini telefonici privati; receptionist di albergo; addetti alle pompe di carburante; lavoratori dello spettacolo. Tali limiti non operano in caso di contratto stipulato con lavoratori di età inferiore a 25 anni o superiore a 45 (anche se già pensionati). È inoltre ammesso il ricorso al lavoro intermittente durante i fine settimana, le ferie estive e le vacanze pasquali e natalizie. [continua...]
PRECARIARE STANCA A cura di Nidl - Cgil
In Italia è troppo facile licenziare La rigidità del mercato de lavoro, ovvero la difficoltà di licenziare, viene spesso individuata come causa di aumento di disoccupazione e di diminuzione della crescita economica. Il mercato dovrebbe essere più dinamico, più veloce, più giovane. Sembra più una pubblicità di una bevanda da aperitivo alla moda che una proposta politica. Il problema così evidenziato è inesistente. In Italia è molto facile licenziare. In primo luogo solo nella provincia di Cremona il 75% dei nuovi contratti di lavoro è a termine (a tempo determinato, interinale, collaborazioni, associazioni in partecipazione, lavoro autonomo e altre mostruosità). Non c’è nemmeno bisogno di licenziare: i contratti scadono, si rinnova-
Assistenza al familiare disabile, quali novità sui permessi dei lavoratori?
tro il 2° grado. Il grado di parentela richiesto ai lavoratori (parenti o affini entro il 3° grado), per fruire del diritto ai suddetti permessi, rimane esclusivamente nel caso in cui i genitori o il coniuge della persona con disabilità grave da assistere abbiano compiuto i 65 anni di età, o siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti. I parenti e gli affini entro il 3° grado del disabile in situazione di gravità sono legittimati a richiedere tali permessi, anche nel caso in cui uno solo dei soggetti (coniuge o genitore), si trovi in una delle condizioni richieste dalla Legge: età anagrafica (65 anni), assenza o patologia invalidante. La possibilità di godere dei 3 giorni di permesso mensili è ora estesa anche ai parenti e affini aventi diritto al fine di assistere un minore di 3 anni in situazione di disabilità grave. Per i genitori tale diritto, fino ad ora ammesso solo in via interpretativa, è ora contemplato. Presupposto essenziale per la concessione dei benefici è l’assenza di ricovero a tempo pieno della persona con disabilità grave (per le intere 24 ore presso “strutture ospedaliere o
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simili, pubbliche o private, che assicurano assistenza sanitaria continuativa”). Detti permessi possono essere invece concessi anche in presenza di ricovero in caso di: interruzione del ricovero per necessità del disabile di recarsi fuori della struttura che lo ospita per effettuare visite o terapie appositamente certificate; ricovero a tempo pieno di un disabile in coma vigile e/o in situazione terminale; ricovero a tempo pieno di un minore in situazione di disabilità grave per il quale risulti documentato dai sanitari della struttura il bisogno di assistenza da parte di un genitore o di un familiare. Inoltre, non è più richiesto il requisito della convivenza con il soggetto disabile e, in caso di non convivenza, viene meno anche la necessità per il lavoratore che fruisce dei permessi di dimostrare la continuità ed esclusività dell’assistenza. I permessi non possono essere riconosciuti a più di un lavoratore dipendente per l’assistenza alla stessa persona disabile grave. E’ prevista una sola eccezione nel caso dei genitori, anche adottivi, di un figlio con handicap grave, in quanto i permessi spettano ad entrambi i ge-
nitori, che potranno fruirne solo alternativamente. Il dipendente può cumulare i permessi al fine di assistere più familiari disabili; può ora fruire di più permessi mensili a condizione che si tratti del coniuge o di un parente o affine entro il 1° grado. La possibilità di assistere più familiari disabili entro il 2° grado é concessa solo nel caso in cui i genitori o il coniuge della persona disabile abbiano compiuto i 65 anni o siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o siano mancanti. Sempre disponibili per tutti i Cittadini interessati, per fornire un'adeguata informazione, consulenza e chiarimenti, i nostri uffici Epaca in Cremona e Provincia, si trovano:
• CREMONA Via D. Ruffini, 28 (adiacente Hotel IBIS) Tel. 0372.732930 • CREMONA Via Ala Ponzone, 8 Tel. 0372/499811 • CREMA Via Macello, 34 Tel. 0373/732900 • CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 Tel. 0372.732960 • SORESINA Via Matteotti, 12 Tel. 0372.732990 Mail: epaca.cr@coldiretti.it
no e scadono ancora. Per quanto riguarda i contratti di lavoro dipendente a tempo indeterminato, per motivi economici le aziende possono licenziare (aprendo l’apposita procedura) tutte le persone che si ritiene (a cui segue la “mobilità” che è una prestazione di disoccupazione erogata dall’Inps). E’ molto semplice anche per le piccole imprese liberarsi del personale nel momento in cui si avvalgono dei licenziamenti nell’interesse dell’impresa (giustificato motivo oggettivo). A riprova di ciò negli ultimi 5 anni hanno perso l’impiego quasi un milione di lavoratori attraverso queste procedure. E’ davvero necessario rendere ancora più facile i licenziamenti? Stefano Zurpa
La Nidl Cgil si trova in via Mantova 25 Cremona tel - 0372/448608 • e-mail - nidilcremona@cgil.lombardia.it
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Acqua pubblica: quale situazione a sei mesi dal referendum «La massiccia e pacifica partecipazione conferma quanto stiano a cuore ai cittadini i beni comuni e la loro tutela». Commenta così Alfredo Cucciniello, responsabile nazionale del dipartimento Pace e stili di vita delle Acli, il successo della manifestazione promossa dal Forum italiano dei movimenti per l'acqua, che ha visto sfilare il 26 novembre scorso per le vie di Roma 100 mila persone per chiedere il rispetto dell'esito referendario sulla gestione delle risorse idriche. «A sei mesi dalla storica vittoria dei sì è ancora viva e attenta la sensibilità degli italiani verso l'acqua e più in generale verso il patrimonio inestimabile dei beni che sono di tutti e che nell'ìnteresse di tutti devono essere amministrati. Dal voto del giugno scorso è giunto non solo un chiaro stop al tentativo del Governo di introdurre la privatizzazione coatta nella gestione delle risorse idriche, ma anche una richiesta condivisa delle comunità
per una politica sobria e rispettosa dei diritti e della democrazia». Negli ultimi mesi segnali tra loro discordanti si sono registrati nel panorama nazionale rispetto alle risorse idriche e alla loro gestione. Mentre un comune come Napoli ha deliberato di affidare l'acqua a un ente di diritto pubblico, Acqua Bene Comune, seguendo l'esempio di Parigi, nella legge di Stabilità 2012, approvata il 12 novembre scorso, è stato introdotto nell'articolo 9 un meccanismo di delega teso ad accelerare la privatizzazione dei servizi pubblici locali. In contrasto con il voto dei due referendum del giugno scorso, l'articolo prevede di «realizzare un sistema liberalizzato dei servizi pubblici locali di rilevanza economica attraverso la piena concorrenza nel mercato e di perseguire gli obiettivi di liberalizzazione e privatizzazione dei medesimi servizi», sul solco già tracciato dal Governo Berlusconi nelle manovre estive di correzione del bilancio.
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Venerdì 2 Dicembre 2011
" testimonianza
L’odissea di un compratore per colpa di un telefonino Egregio direttore, tante volte ho pensato che le vicissitudini dei compratori fossero delle leggende metropolitane. Fino a quando non sono incappata in una di queste leggende. Dal 12-8-2011 che tribolo per un cellulare, acquistato (nuovissimo modello Ngm Metal Devil) e da subito ha evidenziato il difetto della batteria che non tiene la carica, si accende e si spegne da solo. Orbene, ritirato dal venditore e riparato in data 24-9-2011, ma nulla da fare. Riportato al venditore Mediaworld di Gadesco Pieve Delmona, mi è stato ritirato il cellulare vecchio e consegnato uno nuovo! Pensavo scioccamente, che tutto fosse sistemato,ì ed invece nulla è mutato: che sia un difetto del nuovo prodotto? Non lo so, resta il fatto che per un importo di ben 189,90 € ho tra le mani un bel bidone! E adesso? Altra odissea per cercare di farlo funzionare. Successivamente, egregio direttore, le saprò dire il finale di questa assurda odissea. Simona Biondi Cavatigozzi ***
" tagli alla politica
Il Pd in Regione ha fatto fatti e non chiacchiere Egregio direttore, poco più di 5 mesi fa i consiglieri regionali del Partito Democratico lombardo hanno presentato nelle commissioni congiunte Bilancio e Affari Istituzionali della Regione un progetto di legge per l’abolizione dei vitalizi e il taglio dei costi della politica. Giovedì 24 novembre le due commissioni hanno licenziato il progetto di legge che sarà discusso e votato definitivamente in aula il 6 dicembre prossimo. L’iniziativa del Pd lombardo è stata agevolata dal lavoro condiviso di tutti i gruppi consiliari e consentirà un risparmio di 1 milione di euro l’anno. Questi i punti principali della nuova legge: abolizione dei vitalizi dei consiglieri regionali, taglio delle indennità, cancellazione del trattamento di fine mandato (una sorta di liquidazione), maggior prelievo a carico degli assenti in Consiglio regionale, abolizione dei rimborsi per i viaggi fuori regione. In un momento di crisi drammatico come quello che stiamo vivendo, è di fondamentale importanza rimarcare la capacità del Partito Democratico lombardo di attenersi ai fatti e lasciar perdere le chiacchiere. Mariella Laudadio Cremona ***
" quesito
Si può sperare di combattere il riscaldamento globale? Egregio direttore, si è aperta a Durban la “Cop 17”, la conferenza mondiale voluta dall’Onu per combattere il global worming, il riscaldamento globale. Per trovare dei comuni piani di azione che realizzino drastici tagli delle emissioni dei gas climalteranti responsabili di questa incombente minaccia, i rappresentanti di circa 200 Paesi fino al 9 dicembre dovranno lavorare duramente. La posta in gioco è fermare la più grave minaccia della storia, portata soprattutto dall’uomo, alla vita del pianeta così come oggi lo conosciamo. Se i provvedimenti da prendere non riuscissero a contenere l’aumento della temperatura media del pianeta entro il 2050 in 2 gradi C°, tra qualche decina d’anni chi ci sarà assisterà a eventi meteorologici globali apocalittici, a esodi biblici e a guerre fratricide per il possesso dell’acqua e del cibo. Qualche nota di chiarimento. L’anno prossimo si conclude il primo periodo di applicazione del Protocollo di Kyoto (2004-2012), purtroppo mai sottoscritto dai maggiori responsabili delle emissioni, Cina e Usa. Sul tavolo di questo “Cop17” le ipotesi sono due: la semplice riconferma della validità del Protocollo di Kyoto per un altro periodo o il suo prolungamento fino al 2020 in vista di un piano che dimezzi le emissioni entro il
Per dire la vostra, scrivete a: 2030 e le riduca dell’80% entro il 2050. Abbattere le emissioni di gas serra vuol dire abbattere l’anidride carbonica (CO2), che è con il vapor d’acqua il prodotto primario della combustione da fonti fossili. Ciò significa, cominciare ad abbandonare la produzione di energia per il sistema industriale e l’autotrazione da queste fonti. Fino adesso, per non penalizzare lo sviluppo, il Protocollo di Kyoto prevedeva lo strumento dell’acquisto dei diritti di emissione di CO2 da parte dei Paesi meno “virtuosi”, leggi ricchi o in via di rapido sviluppo, presso quelli “virtuosi”, leggi quelli per lo più poveri e arretrati. In altre parole, i Paesi industrializzati, nel timore di vedere diminuire i loro ritmi di crescita preferivano “comperare” il diritto ad emettere gas serra dai Paesi poveri con un doppio vantaggio: continuare a “bruciare” petrolio producendo sempre più “beni” e aprire nuovi mercati dove venderli. Infatti, questi Paesi poveri con queste nuovi introiti, acquistando gli ambiti beni dei paesi ricchi, entravano a fare parte del mondo consumista. Insomma, i risultati di questo sono qui: tra il 1990 e il 2009 le emissioni sono cresciute del 38% e l’ammontare del mercato delle emissioni, per il solo 2008, ha raggiunto i 92 miliardi di euro! Questo sistema di “sviluppo” ha portato la terra sulle soglie della sua fine e per rimediarvi almeno in parte occorrerebbero enormi risorse economiche. Il fatto è che oggi servirebbero risorse anche più rilevanti per uscire dalla più grave congiuntura economico-finanziaria che si ricordi. Da qui la domanda: è possibile sperare che i nostri nipoti abbiano ancora un pianeta dove vivere? Ed ancora. Qualora l’uomo rinsavisse, c’è qualcuno che sta già pensando a strade diverse da quelle che ci hanno portato fin qui, o si aspetta che la gente scenda nelle strade e nelle piazze, con tutto ciò che di grave questo significa, per chiedere che l’attuale “sistema” basato sulla crescita infinita dei consumi venga rapidamente cambiato perché insostenibile? Benito Fiori Per il gruppo di riflessione politica “il frantoio” ***
" crisi economica
Nessun Paese è tranquillo In Europa rischiano tutti Egregio direttore, tra i Paesi più vulnerabili dell’eurozona, l’Ocse cita in particolare «Italia e Spagna, dove gli spread stanno salendo a livelli ultimamente difficili da sostenere, ma anche il Belgio e, in maniera minore Francia e Austria». In caso di ulteriore contagio l’Ocse considera a rischio la stessa unione monetaria europea. Senza azioni preventive, nota l’Ocse, gli eventi potrebbero rafforzare queste pressioni, con vasti effetti negativi per l’economia globale. Per evitare il contagio, sostiene che le banche dovranno essere ben capitalizzate. Si dovranno mettere in atto decisive azioni politiche e appropriate risposte istituzionali per
lettere@ilpiccologiornale.it • cremasco@cuticomunicazione.it
assicurare facilitazioni finanziarie a ragionevoli tassi di interesse per i Paesi sovrani. Insieme o incluso a un maggior utilizzo del bilancio della Bce. Questa energica azione politica, integrata da un’appropriata riforma della governance per controbilanciare, potrebbe portare a una significativa crescita nell’area euro e nell’economia globale. Si teme anche contraccolpi da parte degli Usa, dove non si è raggiunto un accordo per contenere il deficit e il debito. Una stretta di bilancio più forte di quella prevista, potrebbe trascinare gli Usa in una recessione contro la quale la politica monetaria potrebbe far ben poco. Dunque venendo alle conclusioni: nessuno Paese è tranquillo... Tutti quelli che fanno parte dell'Eurozona, sono purtroppo, a forte rischio recessione. Andrea Delindati Cremona ***
" provocazione
Perché anche senza Berlusconi lo spread è sempre uguale? Egregio direttore, che strano, i grandi quotidiani nazionali, i vari “indignati” e ”popoli viola” non insistono più sulla credibilità ormai azzerata dell’ex premier a livello europeo e internazionale. Fino a due settimane fa, anche per il bunga-bunga, non era più ritenuto all’altezza di guidare un governo, anzi è un vero e proprio zimbello per il mondo e per i mercati, ecco perché lo spread fra i Btp italiani e i Bund tedeschi continuava a schizzare. Insomma: “Fate presto”, come da titolo cubitale di un grande quotidiano. Presto è stato fatto: il governo Berlusconi è stato sostituito dal governo Monti. La credibilità internazionale è stata quindi ripristinata. Lo spread? È sempre intorno ai 500 punti di base. E che cosa dicono adesso i cantori del pensiero unico dalle prime pagine del grandi quotidiani nazionali? Che il problema dell’Italia è la mancanza di crescita? Che serve la triade liberalizzazioni-privatizzazionipatrimoniale? Che serve un decreto sullo sviluppo? No. I cantori sono sempre gli stessi, tranne uno che si è spostato a Palazzo Chigi, ma la linea editoriale è cambiata. Il pensiero unico adesso è un altro. Lo spread non diminuisce significativamente? Il problema è l’Europa. Sì, proprio così. I “giornaloni” hanno deciso, tra un Governo e un altro, che sono le istituzioni europee che non riescono a fronteggiare la crisi, che non mettono le risorse previste per il fondo salva-stati, che la Bce non fa quello che dovrebbe, ossia garante dei debiti pubblici degli stati europei. Ovvero la Banca centrale europea deve annunciare ai mercati di essere pronta ad acquistare illimitatamente i titoli statali che il mercato non compra più. Solo così i mercati finiranno di attaccare i titoli di stato dei Paesi europei. Insomma, semplificando adesso il mantra è questo: l’incancrenirsi della crisi in Europa è colpa delle istituzioni europee pasticcione e inconcludenti, della Germania “ultrarigorista” ed egoista, che costringe gli stati a fare politiche di recessione e
della Bce che non deve pensare solo alla stabilità dei prezzi, ma anche alla stabilità degli stati e delle banche. La crescita, il decreto sullo sviluppo e le liberalizzazioni possono attendere. E gli “indignati”? E il “popolo viola” che ululavano le colpe del governo Berlusconi? Che fine hanno fatto? Spa-riti, come tutti i pacifisti dopo l’avvento di Obama! Franco Ferro Cremona ***
" contro la brebemi
Basta con la gestione dissennata del territorio Egregio direttore, ho letto, sull’ultimo numero del giornale, della vittoria di Stefania Bonaldi alle primarie del centrosinistra di Crema. Sono davvero felice: finalmente una donna! Gioia, ahimè, durata poco, perché sullo stesso giornale, noto allibito, una lettera, sempre della Bonaldi, che si spreca in lodi sperticate alla famigerata Brebemi. La nuova autostrada è già una presa in giro fin dal suo stesso nome: non parte da Brescia, non tocca Bergamo, non arriva a Milano! Una nuova autostrada, soprattutto in Lombardia, è già piena di auto il giorno stesso della sua inaugurazione, né la vecchia viabilità ordinaria ne trae beneficio: solo più auto e camion dappertutto. Inoltre, i terreni confinanti vengono immediatamente assaliti da nuovi capannoni, industrie, case, strade e supermercati. Già abbiamo la lobby delle tangenziali (oramai anche un paese di poche anime vuole la sua!) e delle rotonde: su alcune, grandi come sono, con piante, prati, cespugli ecc. si può anche trascorrere un bel week end! Consumo infinito di fertile terreno agricolo e peggioramento notevole della salute pubblica, come risulta già ora, dai dati raccolti in vari paesi del Cremasco e del Cremonese. Il nostro territorio viene regolarmente saccheggiato e svenduto al miglior offerente: centrodestra e centrosinistra gareggiano per far peggio! Spero davvero che gli altri partiti, che appoggiano la coalizione, che tutte le associazioni ambientaliste di zona, ma soprattutto che i cremaschi tutti insorgano contro questa gestione dissennata del nostro martoriato territorio. Massimo Mariani Rivolta d’Adda ***
" protesta
Gli animali al circo non si divertono Egregio direttore, ancora una volta torna a Cremona in questi giorni un circo con animali e chi, come noi, rispetta ogni essere vivente non può che criticare un’attività che fa uso di animali, privati della loro libertà in quanto richiusi in gabbie, costretti a comportamenti per loro innaturali, stressati dai lunghi viaggi e dalla vita indegna di essere chiamata tale, alla quale sono costretti. Inoltre sono sofferenti psicologicamente a causa di ciò e spesso anche fisicamente per i me-
Indumenti non ritirati La lavanderia può gettarli dopo 3 mesi Vorrei sapere se c’è un termine entro il quale il cliente di una lavanderia deve ritirare il suo indumento e come può ottenere il risarcimento del danno subìto in caso di danni. Tiziana *** Gentile signora Tiziana, la legge n. 84/2006 disciplina per la prima volta l’attività professionale di tintolavanderia ed in particolare sottolinea all’art. 4, comma 4 che le imprese di tintolavanderia non rispondono dei danni conseguenti alle indicazioni inesatte, ingannevoli o non veritiere relative alle denominazioni, alla composizione e ai criteri di manutenzione riportate nel-
A cura della dott.ssa Emilia Codignola* l’etichettatura dei prodotti tessili, fermo restando l’obbligo di diligenza nell’adempimento di cui all’art. 1176, secondo comma del codice civile, ai sensi del quale la diligenza nell’eseguire il lavoro a regola d’arte non è solo quella generica del buon padre di famiglia (ossia dell’uomo medio), bensì la diligenza più intensa richiesta al lavoratore qualificato ed esperto in una certa attività professionale. A questo proposito la Corte di Cassazione ha stabilito che se nel capo d’abbigliamento manca l’etichetta di lavaggio, l’esercente può rifiutarsi di pulire il capo, ma
se accetta la prestazione si assume la responsabilità degli eventuali danni. Altra questione importante è il termine entro il quale il cliente deve ritirare il suo indumento. Ebbene, la legge non dice entro quanto tempo la lavanderia possa gettare il capo non ritirato. A colmare detta lacuna è intervenuta la Corte di Cassazione (sentenza n. 10519/1999 ) che ha confermato una sentenza del Giudice di Pace di Milano che aveva respinto il ricorso di una signora che si era vista buttare, dopo 6 mesi e 22 giorni, sette abiti dalla tintolavanderia. Secondo la
Suprema Corte, essendo trascorso il periodo indicato dalle Camere di Commercio in base agli usi e alle consuetudini, che varia da uno a tre mesi dalla data di consegna dei capi, da detto termine la tintolavanderia non è più responsabile degli indumenti e pertanto può tranquillamente disfarsene. *Legale e conciliatore professionista emiliacodignola@libero.it
Lettere todi di “addestramento” usati. L’arte circense è tale soltanto se non coinvolge animali: gli animali al circo non si divertono! Una Cremona ***
" punto di vista
Speriamo che Berlusconi finisca finalmente nell’oblio Egregio direttore, da un paio di settimane Berlusconi non è più il presidente del Consiglio, come scrive Lidia Ravera “la sobrietà, questa sconosciuta, cala finalmente tra noi, popolo di chiacchieroni”. Sapremo fare a meno di una presenza così ingombrante? I media pare non ci siano ancora riusciti. L’altra sera il Tg di Mentana ci ha informati che il cavaliere ha presenziato in uno dei suoi processi e per mostrarci che, a parte due signore irriducibili ed i soliti cronisti, ad attenderlo davanti al Palazzo di giustizia non c’era nessuno, è stato un bene. Il gossip poi però ha preso il sopravvento ed il direttore ha ritenuto “utile” farci sapere che prima di entrare in aula B. ha sorseggiato un caffè e acquistato un ciupa-ciupa; per favore, possiamo diventare finalmente seri? Per anni siamo stati bombardati con barzellette, orgette, carriere offerte in cambio di sesso e corruzioni di ogni genere. E’ ora di voltare pagina, basta con la Minetti e le olgettine e del “cav” se ne riparli solo quando i suoi processi arriveranno finalmente a sentenza. L’audience forse ne risentirà, ma sarà un bene per il Paese. Dobbiamo renderci conto che il dispetto più grande che si possa fare ad un essere ammalato di egocentrismo è l’oblio, lasciare che cada nel dimenticatoio sarà la sua Piazza Loreto. Guardiamo avanti e occupiamoci del nuovo ed il nuovo è una persona colta, autorevole, educata, cortese che scansa l’assedio mediatico e, udite udite, come il nostro grande presidente Napolitano da un sacco d’anni è sposato con la stessa moglie. Il “caimano” si è divorato il Bel Paese e non sarà facile rimettere a posto le cose, ricominciare dalla normalità è già un passo avanti perché siano gli italiani a poter dire con convinzione e sincerità che “l’Italia è il Paese che amo”. Rosa Maria Marchesi Cremona ***
" a rivolta d’adda
Il Registro delle unioni civili è una scelta da applaudire Egregio direttore, l’Arcigay della provincia di Cremona esprime la propria soddisfazione per la sensibilità dimostrata dal Consiglio comunale di Rivolta d’Adda nell’approvare la mozione presentata dal consigliere comunale Mino Melini e sostenuta dal sindaco Fabio Calvi, riguardante l’istituzione del Registro delle unioni civili. Il Consiglio comunale ha dato il via libera al riconoscimento delle cosiddette “coppie di fatto”, aprendo la strada ad una equiparazione tra i conviventi, anche dello stesso sesso e le coppie sposate, almeno nell’accesso ad alcuni servizi regolati a livello comunale. Con questo atto, le coppie conviventi da almeno un anno, anche dello stesso sesso, potranno vedere riconosciuto il proprio legame; un segno di rispetto verso forme di convivenza fondate sull’amore e sulla solidarietà, che non trovano riconoscimento nella normativa nazionale. Nonostante spetti al legislatore statale la creazione di uno status giuridico nuovo, il Consiglio comunale di Rivolta d’Adda ha dimostrato la propria disponibilità a garantire, almeno a livello locale, alcuni importanti diritti anche per le coppie non sposate. Con l’approvazione della proposta il Consiglio comunale, oltre ad impegnare la Giunta all’istituzione del Registro delle unioni civili, ha sostenuto la necessità di assicurare a chi si iscriverà al Registro “l’accesso a tutti i procedimenti, benefici e opportunità amministrative di varia natura, alle medesime condizioni riconosciute dall’ordinamento alle coppie sposate o assimilate”. Auspichiamo che anche altri Comuni della Provincia seguano il virtuoso esempio di Rivolta d'Adda. Gabriele Piazzoni Presidente provinciale di Arcigay
CREMA
«Se nel Pdl sarà ancora vietato discutere, faremo la nostra lista»
Già componente del direttivo cittadino, Opimio Chironi lancia le sue accuse al gruppo dirigente
C’
di Tiziano Guerini
è talmente poca democrazia nel Pdl cremasco che dopo il congresso che dovrebbe svolgersi a breve anche a Crema, se la situazione non cambierà io ed altri ce ne andremo per presentare una nostra lista civica per le prossime elezioni amministrative». E’ arrabbiato Opimio Chironi iscritto al Pdl e già componente del direttivo cittadino, dopo aver letto l’intervista su questo giornale a Simone Beretta che ha detto: «Nel gruppo consiliare del Pdl ci sono stati tanti problemi e qualche abbandono, ma il partito è sempre stato unito e sicuro nei propri comportamenti e nelle proprie affermazioni». «Ma quale unito!» sbotta Chironi «La verità è che chi non era d’accordo veniva messo ai margini o addirittura cacciato». Come e quando è accaduto tutto questo? «Posso far risalire i primi contrasti nel gruppo consiliare ma anche nel partito a quando l’assessore Simone Beretta venne a presentare il progetto di sovrappasso alla ferrovia di viale S.Maria, proposto da un architetto locale. Rispetto l’uomo, ma come politico e amministratore Simone Beretta è impossibile: o prendere o lasciare, e chi è sempre e comunque d’accordo con lui ottiene posti di comando, chi
Questa la verità: chi si permetteva di criticare, veniva messo ai margini, e anche cacciato Opimio Chironi
è contro viene invece messo in croce. Non bisogna confondere l’autorevolezza con l’autoritarismo o l’arroganza del potere. Io con altri quattro, ad esempio, siamo stati estromessi dal direttivo cittadino da un coordinatore scelto d’autorità a livello regionale e imposto senza confronto e senza congresso. Un partito che caccia coloro che non la pensano come il capo, non può dirsi unito». Ora però, con i nuovi iscritti, il Pdl si avvia a celebrare i propri congressi locali. Questo potrà cambiare in meglio il partito? «Era ora che si arrivasse ad un congresso vero, anche se ho potuto assistere ancora una volta a comportamenti tipo vecchia Dc con rastrellamento di iscritti in modo forzato e clientelare. Ci vorrebbe un congresso non di tessere, ma di idee; finalmente
avremo una discussione politica: sono 4 anni che il coordinatore cittadino del Pdl non convoca un’assemblea degli iscritti. Anche per questo motivo non si può dire che il partito sia unito quando non è mai stato chiamato a discutere e a scegliere». Nemmeno sulle scelte amministrative più importanti il gruppo consiliare non è mai stato chiamato a discutere con il partito? «Il capogruppo Francesco Martelli - che non a caso ha dato le dimissioni dall’incarico ha più volte in passato giustamente preteso su richiesta dei propri consiglieri comunali, la discussione dei più importanti problemi amministrativi con i responsabili di partito. Sappiamo come è andata a finire: area ex Stalloni, sovrappasso ferroviario, nuove caserme … tante questioni importanti finite in un
angolo, e Francesco Martelli ha dato le dimissioni da capogruppo perché non riusciva più a gestire una situazione chiaramente non democratica». Anche altri personaggi impegnati a livello amministrativo se ne sono andati. «Infatti. Come è stato trattato Renato Ancorotti, il più votato della lista del Pdl. E Federico Pesadori, costretto a lasciare la maggioranza per rivendicare la propria libertà di espressione. Fulvio Lorenzetti non nasconde il proprio disappunto su parecchie questioni; e so di altri del Pdl cui stanno strette le condizioni di scarsa democrazia in cui si trovano . Il vertice del partito dice che sono solo dei personalismi, ma non può essere liquidata così una condizione di malessere tanto ampia.” Come vi preparate al congresso del vostro partito? «Il Pdl a Crema è un partito da ricostruire. Non ci siamo riconosciuti in questo gruppo dirigente del Pdl nominato dai vertici regionali e mai eletto. Con il congresso, mi auguro, ci sarà modo di portare avanti una politica diversa, meno autoritaria e più aderente alle esigenze della base degli iscritti e dei cittadini. Se ciò non sarà possibile nemmeno nel ruolo di minoranza, ce ne andremo. La democrazia e la libertà di discussione e di confronto è più importante di qualsiasi fede politica».
Rilievo partito da Simone Beretta, ma anche nel centrodestra molti non sono d'accordo
Ma è vero che quella di Stefania Bonaldi è una «candidatura debolissima»? Per niente
Stefania Bonaldi ha vinto le primarie e correrà come candidato sindaco per l’alleanza di centrosinistra. «Una candidatura debolissima» è stata definita da qualcuno all’interno del centrodestra. Ma è proprio così? Certo questo non è il parere di quanti guardano con interesse al centrosinistra; ma pare che anche nel centrodestra il giudizio non sia così univoco, e che invece ci si riferisca con rispetto e stima alla candidatura della Bonaldi. Abbiamo voluto sentire il parere di alcuni amministratori, non con simpatie per il centrosinistra, che la Bonaldi la conoscono bene se non altro come collega di consiglio in questi anni. Ci pare giusto cominciare con Antonio Agazzi, presidente del Consiglio comunale: «Prendo una battuta da Piero Chiambretti “comunque vada sarà un successo”. Intendo dire che è comunque una candidatura che fa onore al consiglio comunale di cui la Bonaldi ha fatto parte in questo quinquennio. Mi auguro che il centrodestra faccia per il proprio candidato a sindaco, una buona scelta: il centrosinistra l’ha già fatta!». Martino Boschiroli, segretario cittadino Udc: «La considero una candidatura di buon livello, trattandosi di persona intelligen-
Stefania Bonaldi
te, vivace, esperta. Non posso che farle il mio “in bocca al lupo”». Luigi Doldi, capogruppo di «Obiettivo Crema», una lista civica che ha intenzione di riproporsi anche per le prossime elezioni e che non dà per scontata nessuna alleanza: «Stefania Bonaldi parte con il vantaggio della buona conoscenza acquisita dei meccanismi politici ed amministrativi. Ho apprezzato le sue dichiarazioni di autonomia rispetto ai partiti. Per chiunque voglia fare il sindaco a Crema si prospettano anni difficili. Per il momento mi chiedo se riuscirà a raccogliere attorno al suo nome il con-
Antonio Agazzi
Luigi Doldi
Martino Boschiroli
Francesco Martelli
senso di alcune liste civiche». Anche la Lega non dà per scontato la riconferma della alleanza con il Pdl. Felice Tosoni, capogruppo della Lega tiene in gran conto l’espressione dei cittadini attraverso le primarie: «Chiunque venga scelto direttamente dai cittadini, come nel caso della Bonaldi attraverso le primarie, merita massimo rispetto ed apprezzamento. L’impressione che ho avuto in questi anni di consiglio comunale è che si tratti di una persona preparata, competente e di sicuro impegno». Francesco Martelli, già capogruppo del Pdl è stato protagoni-
sta di molti scontri con il capogruppo del Pd: “Stefania Bonaldi è una persona che stimo e di cui apprezzo la preparazione e la serietà con cui affronta i temi amministrativi. Dà una gradevole sensazione di novità e di giovinezza di cui c’è bisogno in politica». Federico Pesadori, consigliere comunale indipendente della candidatura della Bonaldi dice: «Si tratta di una persona stimabile per impegno, coerenza e competenza con cui esprime le proprie posizioni che argomenta sempre in modo logico e aderente alla concretezza della realtà».
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MANCATO INTROITO DI 800MILA EURO
Non c’è alcuna offerta per acquistare l’ex sede dell’Aci e i parcheggi
Ottocentomila euro per il momento non entrano nelle casse del comune di Crema. La vendita dell’ex sede ACI di via Stazione (valore indicato in 335.000 euro) e dei 26 stalli di parcheggio coperti in via Griffini (valore 450.000 euro) è andata deserta: nessuna offerta è pervenuta sul tavolo del sindaco. Era la prima decisione da parte del Comune di procedere alla vendita di beni in proprietà considerati alienabili. Altri stabili ci sono fra le proprietà comunali che potrebbero essere ceduti a privati interessati, ma dopo questo primo approccio infelice forse tornerà utile fare una nuova riflessione da parte della Commissione consiliare Patrimonio. Simone Beretta, assessore al patrimonio, non demorde: «Potevamo aspettaci questo
passaggio a vuoto, capita spesso che gli interessati aspettino un secondo momento sperando in un ribasso del prezzo, tanto più che il periodo non è dei migliori per immaginare degli investimenti. Forse una migliore pubblicizzazione avrebbe favorito un esito diverso. Comunque ripresenteremo il bando, non so se con le stesse modalità: faremo una riflessione al riguardo». Con la mancata alienazione e conseguente mancato introito, sono al palo anche le opere che con quel finanziamento si intendevano mettere in cantiere: la realizzazione della pista ciclabile Crema-Offanengo, l’ampliamento della mensa scolastica della scuola di Ombriano e la sistemazione della sala Alessandrini di via Matilde di Canossa.
Maggiore pubblicità avrebbe favorito un esito vantaggioso
CINZIA FONTANA, PARLAMENTARE
Pensioni, reddito tutelato grazie anche all’apertura delle «finestre mobili»
«Bene la firma da parte del Ministro del Lavoro Fornero del decreto che garantisce la proroga della tutela del reddito fino al raggiungimento della decorrenza della pensione ai lavoratori collocati in mobilità che non rientrano nella quota dei 10.000». La senatrice Cinzia Fontana esprime soddisfazione per l'approvazione di un decreto previsto da una disposizione del 2010 e sino ad ora non emanato. Con l'introduzione delle cosiddette «finestre mobili», infatti, venivano salvaguardati i lavoratori in mobilità sulla base di accordi sindacali stipulati prima del 30 aprile 2010 nei limiti del numero di 10.000 unità. Grazie all'iniziativa parlamentare del gruppo del PD, è stato poi previsto che il Ministero emanasse un decreto per tutelare il reddito di coloro che non rientrassero
nella quota dei 10.000. Sinora, tuttavia, di quel decreto non vi era traccia alcuna. Cinzia Fontana aveva presentato un'interrogazione nello scorso mese di marzo per chiedere un intervento urgente in tal senso e aveva più volte sollecitato il Governo a dare attuazione ad una norma che evitasse un danno pesante a lavoratori costretti a rimanere senza indennità e senza pensione per molti mesi.
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Crema
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Cittadella dell’anziano, adesso è sì Dopo un lungo dibattito in consiglio comunale. Voto contrario anche di Antonio Agazzi. Mancato l'ampio consenso
S
di Tiziano Guerini
ulla Cittadella dell’anziano lungo dibattito con sorpresa finale: fra i voti contrari anche quello di Antonio Agazzi, presidente del consiglio comunale. Se si voleva ottenere un ampio consenso, al contrario si è perso, lungo il dibattito, qualche possibile voto a favore. E’ stata necessaria tutta la sera per sviluppare il dibattito e esprimere un voto sull’argomento. D’altra parte l’iniziativa è di quelle che possono caratterizzare una tornata amministrativa. Oggetto della discussione l’approvazione dell’Accordo di programma favorevole all’alienazione dell’edificio della Fondazione Benefattori Cremaschi di via Kennedy e di altre sue proprietà, per destinare quanto ricavato alla costruzione di nuove palazzine in un’area limitrofa all’ospedale da destinare all’attività socio-assistenziale. L’argomento viene introdotto dal vicesindaco Massimo Piazzi. «Le motivazioni circa la volontà della Fondazione sono sostanzialmente il miglioramento degli standard assistenziali e la realizzazione di economie di scala» ha detto. «L’Accordo di programma dovrà essere ulteriormente perfezionato con le varianti urbanistiche necessarie per la valorizzazione delle attuali proprietà dell’ente. Auspico la maggior convergenza possibile in sede di votazione”. L’avvio della discussione fa subito intravedere che tale ampia convergenza non sarà possibile. Franco Bordo, capogruppo di Sel, e Agostino Guerci, per il Pd, sollevano dubbi e perplessità non facilmente superabili. «Gli istituti della Fondazione di via Kennedy e di via Zurla vanno potenziati, non liquidati. Ci
Nelle foto da sinistra: Walter Donzelli, la Casalbergo di via Zurla e l'istituto di via Kennedy
sarebbero altre ipotesi di sviluppo - vedi area dell’ex Misericordia - che non sono state prese in considerazione». Agostino Guerci sottolinea che «le ipotesi di partenza di tutta l’operazione sono state indirizzate in un’unica direzione, quella della nuova costruzione, senza valutare a fondo quanto si può migliorare dell’esistente per rispondere ai parametri più moderni dell’assistenza. Inoltre la variante urbanistica che sarà necessario fare per permettere cambi di destinazione d’uso agli attuali edifici della Fondazione, finirà con il modificare sostanzialmente l’assetto del centro storico definito da poco con il Pgt». Francesco Martelli tenta di spostare le responsabilità principali sulla stessa Fondazione che ha proposto e motivato la decisione per la nuova Cittadella dell’anziano. «Sono motivazioni condivisibili e soprattutto nessuno è in grado di proporre serie alternative». «L’alternativa c’è» risponde subito Gianni Risari di «Crema Amica e Solidale». E aggiung: «E’ costituita dagli edifici e dagli spazi da anni non utilizzati dell’ex Misericordia. Qui si potrebbero costruire - secondo un progetto che ci è stato
negato per anni e che solo da pochi giorni è entrato nella nostra disponibilità - alloggi protetti, un centro diurno, ambulatori, nuovi uffici, nuovi spazi per attività socio-sanitaria e parcheggi interrati. Insomma tutto quanto potrebbe servire a una moderna concezione dell’assistenza all’anziano non basata necessariamente sul ricovero ma soprattutto sull’assistenza domiciliare e sull’offerta di servizi di sostegno individuali e familiari». Il consigliere indipendente Federico Pesadori sottolinea in particolare i risvolti pesanti che ricadrebbero dall’operazione-alienazione delle attuali proprietà sul centro storico cittadino: «La delibera di questa sera ha più il senso di un’alibi per tutti; quello che è rilevante sono le conseguenze che ne deriveranno sul piano urbanistico: quale destinazione avranno gli edifici che saranno dismessi? Nulla è dato per il momento sapere!» A questo proposito Pesadori ha presentato una mozione in cui chiede che «dell’eventuale Accordo di programma faccia parte integrante anche una bozza progettuale relativa alla riconversione degli immobili di via Zurla, via Kennedy, via Dante-via Pesadori,
accompagnata da un parere preventivo rilasciato dalla Sovrintendenza». Stefania Bonaldi, capogruppo Pd rivendica l’approfondimento serio sull’argomento fatto dal proprio gruppo consiliare, la disponibilità alla discussione della proposta della Fondazione. «L’atteggiamento passivo e negligente tenuto invece dall’amministrazione comunale, l’assenza di ogni valutazione del sentimento collettivo dei cittadini che si mostrano contrari all’operazione, così come l’assenza di un coinvolgimento di tutto il territorio cremasco, ci fanno esprimere valutazioni negative». Il consigliere Luca Maddeo, assieme al capogruppo Pdl Giovanni Palumbo, presenta un emendamento alla delibera proposta dalla giunta: «Si ritiene opportuno stralciare dallo schema di delibera il riferimento agli edifici di via Zurla: la modifica della normativa riguarderà quindi la destinazione d’uso dei soli edifici di via Kennedy e via Dante-Pesadori». La modifica avrebbe l’obiettivo di ottenere una benevola astensione da parte delle minoranze. L’obiettivo non sarà raggiunto. Il capogruppo Udc Martino Boschiroli approfitta della modifica proposta per chiedere un rin-
Nordafricano di 25 anni. Sentiti i suoi clienti
Teneva in casa la cocaina, riesce a scappare
Lunedì pomeriggio gli agenti della volante sono andati, come di consueto, a verificare un appartamento nel centro di Crema dove era stato segnalato un movimento continuo di persone, verosimilmente clandestini. All'arrivo degli uomini della polizia è stata aperta la porta di ingresso da un cittadino nordafricano, che li ha invitati ad entrare per i controlli di routine; l'attenzione degli agenti è stata subito attirata da un sacchetto di cellophane appoggiato sul davanzale della finestra. Non appena i poliziotti si sono avvicinati per controllarne il contenuto, lo straniero si è precipitato fuori dall'appartamento, facendo perdere in breve le sue tracce. Dopo un breve inseguimento, gli operatori del commissariato di Crema sono rientrati nell'appartamento, verificando che nel sacchetto che aveva richiamato il loro sguardo erano custodite 19 “palline” di sostanza stupefacente, che è risultata positiva al test per la ricerca del principio attivo della cocaina. Insieme alla droga, gli uomini hanno sequestrato anche 150 euro, presumibile provento dell'attività di spaccio, e hanno infine portato a termine il riconoscimento del nordafricano di 25 anni, persona già nota al commissariato in quanto gli era stato da poco notificato un decreto di espulsione. Per lui è iniziato l'avvio del procedimento penale, che lo vedrà imputato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
I poliziotti della squadra Investigativa sentiranno nei prossimi giorni i numerosi clienti dello spacciatore, identificati grazie ai numeri trovati sul telefonino che gli è scivolato dalla tasca dei pantaloni durante l'inseguimento a piedi.
Le ricerche sono rivolte a candidati dell’uno e dell’altro sesso (L:903/77 e L. 125/91). Trattamento dati personali secondo D.Lgs. 196/2003 visionabile sul sito www.ddlspa.it. • Aut. Min. Prot. N° 1239 - SG del 22/12/2004
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vio del voto per permettere ulteriori approfondimenti; gli risponde subito il consigliere Pdl, Elia Avaldi, che sottolinea l’inadeguatezza delle attuali strutture assistenziali e l’urgenza di prendere il provvedimento». Messa ai voti la proposta di rinvio ottiene 11 voti a favore (le minoranze più Boschiroli e Pesadori) e 15 contrari (i gruppi di Pdl, Lega e Obiettivo Crema). La mozione proposta dal consigliere Federico Pesadori viene rigettata con 14 voti contrari (i gruppi di maggioranza) e 12 favorevoli (le minoranze), mentre l’emendamento Maddeo-Palumbo ottiene 11 voti a favore (Pdl, Lega e Obiettivo Crema) e 10 contrari (Pd, Sel Crema Città Amica e Viva Crema) e, infine, Pesadori, Boschiroli e Avaldi dichiarano di non partecipare al voto. La votazione finale della proposta di delibera della giunta ottiene l’approvazione con 14 voti a favore (Pdl, Lega e Obiettivo Crema) e 10 contrari (il presidente Agazzi, Pd, Sel , Crema Amica e Viva Crema): Pesadori, Lorenzetti e Boschiroli non partecipano al voto. Come si vede, l’ampio consenso chiesto dalla Fondazione sulla proposta della Cittadella dell’anziano, non c’è.
Anziano di Bagnolo: raggiro di 6mila euro
I carabinieri di Bagnolo Cremasco sono intervenuti presso l’abitazione di un pensionato ultraottantenne, una cascina isolata, dove una coppia formata da una donna di circa 60-65 anni, bassa e robusta, ed un giovane di 17-20 anni, con capelli scuri ed un giubbino in pelle nera, erano riusciti con pretesti a distrarlo, parlando con accento bergamasco. Scorti solo dopo l’abbaiare dei cani i due hanno chiesto delle uova, poi di cambiare banconote. Dopo che si erano allontanati, il pensionato si è reso conto che dalla tasca del giubbino, appeso in un vano accessorio, mancava la busta contenente 6mila euro. La figlia informata ha chiamato i
carabinieri tempestivamente intervenuti, ma vane sono state le ricerche dei carabinieri. Della coppia non è stata rilevata traccia. È la prima volta che su questo territorio vengono segnalati due personaggi del genere, con tale abbinamento e comportamento. La somma è frutto dei risparmi di un anno,conservati per un regalo ai figli, a loro insaputa. Le indagini si presentano difficili per l’assoluta mancanza di tracce utili alla identificazione dei responsabili. Non è stato notato il veicolo utilizzato dalla coppia per raggiungere la cascina. La diffusione di questa notizia potrebbe essere utile in tal senso.
Crema
Venerdì 2 Dicembre 2011
Venticinque anni del coro Claudio Monteverdi di Crema Un doppio CD per celebrare un importante traguardo: il coro Claudio Monteverdi di Crema compie venticinque anni! Dal 1986 promuove la musica corale attraverso un ricco repertorio costituito attraverso gli anni e ormai ripetutamente presentato con grande successo in Italia e all’estero. Memorabile nel 2009 la partecipazione del coro alla prima rappresentazione in epoca moderna dell’opera lirica
«Ero e Leandro» di Giovanni Bottesini, al teatro S. Domenico di Crema. Di assoluto rilievo la due presenze del coro Monteverdi nella cattedrale di Chanterbury. La musica rinascimentale e barocca con particolare attenzione ai grandi autori della tradizione cremasca, costituisce la base del repertorio del coro, meglio sarebbe dire i cori - coro misto, coro cameristico, coro femmi-
nile, coro di voci bianche, coro giovanile - che coinvolgono una quarantina di persone con capacità e interessi musicali che attraverso il bel canto esprimono la loro passione. Dal 2007 presidente dell’associazione culturale «Claudio Monteverdi» è la Giulia Polenghi Duse che sostiene il lavoro appassionato e competente del maestro Bruno Gini che dirige il coro dalla sua fondazione. Del tutto eccezionale la
Crema, ultimo paese virtuoso «E' colpa del centrosinistra»
Lo dice una classifica regionale. Adesso è a rischio l’arrivo dei contributi
L
di Gionata Agisti
a notizia ha creato non poco sconcerto: Crema, secondo la classifica dei Comuni dai bilanci più virtuosi, stilata dalla Regione, è collocata all'ultimo posto rispetto a tutto il territorio cremasco. Il suo indice di virtuosità è pari al 2,67 per cento, un abisso se rapportato a quello assegnato a Casaletto Vaprio, al primo posto con l'84,68 per cento. L'aspetto grave della questione è che questa classifica verrà presa a riferimento per la distribuzione di 70 milioni di euro di contributi che, ovviamente, verranno assegnati soltanto agli enti locali più virtuosi. I bilanci sono stati giudicati dai ministeri dell'Interno e dell'Economia e dalla Corte dei conti, sulla base di dati forniti dagli stessi Comuni nel periodo 2006-2008, relativamente, tra l'altro, alla flessibilità di bilancio - con particolare riferimento
Bruno Bruttomesso
all'incidenza della spesa corrente -, al debito e allo sviluppo. Pronta la reazione dell'amministrazione Bruttomesso che, mercoledì, ha convocato una conferenza stampa, con la giunta al completo, per spiegare le ragioni di un risultato così poco lusinghiero. «Siamo preoccupati per l'impressione negativa che questo dato potrebbe suscitare nella cittadinanza» ha esordito l'as-
EVENTO
Coro polifonico Pandino in concerto a Soncino Un concerto è stato organizzato dal Coro Polifonico Andrea Gabrieli di Pandino, il 7 dicembre, alle ore 21, presso la chiesa di S.Maria Assunta (Pieve) a Soncino, patrocinato dal comune di Soncino e dalla parrocchia. La corale composta da circa 20 elementi, sarà accompagnata all'organo dal maestro Emilio Brambilla e direttore del concerto sarà il maestro Albertomaria Piacentini Scotti. L'ingresso è libero. Un ringraziamento a don Mario Marinoni per la concessione della chiesa.
sessore Simone Beretta. «La nostra amministrazione è la più virtuosa degli ultimi anni e, se abbiamo un grande difetto, è quello di non essere riusciti a spiegare i tanti risultati che abbiamo conseguito. È giusto ricordare che, al nostro insediamento, nel 2007, abbiamo trovato un debito di 56 milioni di euro, lasciatoci dalla precedente amministrazione di centrosinistra e che questo debito ha pesato non poco sul risultato finale di questa classifica regionale. Guarda caso, nessuno dei responsabili si è fatto avanti, presentando interrogazioni in merito e questo la dice lunga. Eppure, durante il nostro mandato, siamo riusciti a ridurre di 12 milioni di euro il debito, nonché a sanare diversi mutui, accesi sempre in passato. In breve, la struttura finanziaria del Comune è in regola e non c'è nulla di cui preoccuparsi». «La nostra soddisfazione» come ha rivendicato l'assessore Maurizio Borghetti, «è stata
quella di essere riusciti a realizzare tutto quello che abbiamo fatto senza un solo euro di mutuo, con una gestione oculata, da padri di famiglia. Lo abbiamo fatto troppo in silenzio, mentre avremmo potuto essere più comunicativi». L'assessore Luciano Capetti, invece, ha sottolineato due aspetti positivi: «L'essere riusciti a rispettare il patto di stabilità, cosa che non tutti sono stati in grado di fare e mantenere politiche sociali di un certo livello». A rassicurare ancora di più, ci ha pensato il capo dell'Ufficio Ragioneria, Mario Ficarelli: «Questa amministrazione ha chiuso sempre in pareggio, nonostante i vincoli alla possibilità di indebitarsi, la stretta sul patto di stabilità e i tagli ai trasferimenti statali, senza contare le ultime tre manovre finanziarie. Il saldo tra le entrate e le uscite è migliorato addirittura di 8 milioni di euro e questo, per il nostro lavoro, è un ottimo indice di virtuosità».
Progetto didattico “Rifiutando”: boom di adesioni
Oltre 7 mila alunni all’attività proposta da Scs
Si sono chiuse i giorni scorsi le iscrizioni a «Progetto rifiutando», il nuovo progetto didattico promosso da Scs Gestioni finalizzato a sensibilizzare i ragazzi, cittadini di domani, sulle tematiche ambientali e dello sviluppo sostenibile. «Progetto rifiutando» è il nuovo strumento didattico offerto da Scs Gestioni a tutte le scuole di ogni ordine e grado di Crema e del Cremasco, che a partire da quest’anno scolastico prende il posto di «verso Blu», il progetto-scuola conclusosi a giugno dopo 10 anni di successi e soddisfazioni, sia per l’azienda che per le scuole
coinvolte. «Progetto rifiutando», che porta il nome di un’altra iniziativa ormai riconosciuta e consolidata in tutto il territorio cremasco e che proprio nelle scuole ha sempre trovato grande adesione e approvazione, si propone di accompagnare i ragazzi delle scuole (7.053 gli alunni coinvolti e 77 le scuole coinvolte) in un percorso finalizzato a: promuovere l’educazione ambientale, fornire strumenti di conoscenza relativi ai temi dei rifiuti e del ciclo idrico, creare momenti aggreganti sui temi dell’ambiente, del territorio, del sociale.
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registrazione che viene proposta in occasione del XXV°del coro: un primo Cd con tre brani inediti, due di Giuseppe Gazzaniga (maestro di cappella nei primi dell’ottocento) e uno di Giovanni Francesco Amerio (15601514). Ben 19 pezzi musicali compongono il secondo CD con musiche di autori quali J. Brahms, G. P. da Palestrina, F. Mendelssohn, W.A. Mozart, A. Salieri. Si tratta quindi di una registrazione di grande spessore artistico e una antologia di autori irripetibile.
Moto Club Crema
Tutti i vincitori del 2011 Premiato il presidente
Soci ed amici del Moto club Crema si sono ritrovati, il 26 novembre, per banchettare e brindare alla stagione sportiva appena terminata. Come vuole la tradizione, la cena di fine anno è, infatti, il termine di tutte le attività e gite annuali e che consacra i vintori della classifica finale. In particolare la classifica di quest’anno è stata stilata in base ai punti che i piloti hanno cumulato partecipando alle gite ed eventi organizzati dal club. Per i primi cinque finalisti il club a messo in premio oltre alla classica medaglia dei buoni benzina. I vincitori sono di quest’anno sono Luigi Bondioli, Natale Cerioli, Clemente Chiappa, Giuliano Festa, Stefano Pasquini. Tra i premi speciali Maurizio Chebat e Giuseppe Foppa Uberti. Sono stati inoltre premiati per i 25 anni di tesseramento al club Francesco Assandri e lo stesso presidente Emilio Goldaniga. Fulcro della serata il discorso del presidente che ha ricordato e ringraziato tutti i soci che hanno aderito e aiutato durante le manifestazioni. Il pensiero è poi andato subito alla prossima stagione che sta arrivando. La commissione sportiva è già in fermento per preparare la scaletta degli eventi e cercare nuove mete che possano soddisfare i gusti di tutti: dalle gite di un giorno ai viaggi lunghi, motoraduni nazionali ed internazionali, esposizioni tematiche, vespa raduni e moto d’epoca.
Orchestra di Trigolo e San Bassano
Natale, cinque i concerti Ecco dove, quando e l’ora
In occasione delle prossime festività l’orchestra di fiati di Trigolo e San Bassano, diretta dal maestro Vittorio Zanibelli, ritorna all’attività concertistica con ben cinque concerti di Natale a ingresso libero. Il primo appuntamento è fissato per domenica 11 dicembre alle ore 15 all’Auditorium Manenti (chiesa di San Bernardino al Duomo) a Crema, il secondo è in calendario giovedì 15 dicembre alle ore 21.15, presso la palestra comunale di Madignano, il terzo è programmato per domenica 18 dicembre alle ore 17 nella chiesa parrocchiale di San Bassano. L’appuntamento a Trigolo è fissato per la sera di giovedì 22 dicembre alle ore 21 in palestra comunale, mentre l’ultimo appuntamento, che sarà anche il primo concerto del nuovo anno, è organizzato per giovedì 5 gennaio 2012 alle ore 21 al teatro Sociale di Soresina.
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Crema
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Pacioli: porte aperte Scuola scelta da Obama
Sabato 3 dicembre e sabato 14 gennaio, dalle 9 alle 17 l’Istituto Tecnico “Luca Pacioli” di Crema aprirà le sue porte a tutti gli studenti e a tutte le famiglie che desiderano visitare la scuola ed incontrarsi con i docenti, con gli studenti e con il preside. E’ l’occasione per dare una risposta a tutte le famiglie che ci chiedono: cosa c’è di nuovo al Pacioli? Si può innanzitutto dare una certezza: la consolidata tradizione di qualità del Pacioli non cambia. Gli studenti delle future classi prime potranno sempre scegliere tra i corsi di: Amministrazione, Finanza e Marketing (ex Ragionieri), Relazioni Internazionali (ex Corrispondenti in Lingue Estere), Relazioni Internazionali con specializzazione Giuseppe Strada in Lingua e Cultura Cinese, Sistemi Informativi Aziendali (ex Programmatori), Indirizzo Sportivo (ex Programmatori ad Indirizzo Sportivo), Costruzioni, Ambiente e Territorio (ex Geometri). Continuano, perciò, pur se con nomi diversi, i principali corsi e le principali specializzazioni che hanno meglio caratterizzato questa scuola, sul territorio nazionale ed a livello internazionale. Quest’anno la scuola ha ottenuto un riconoscimento straordinario ed unico: rappresenterà l’Italia presso il Ministero dell’Istruzione degli Stati Uniti. Infatti, su richiesta dell’amministrazione del presidente Obama, nel mese di novembre è stata indetta una settimana per l’internazionalizzazione delle scuole USA. Tutte le ambasciate dei vari paesi sono state invitate a presentare, attraverso brevi filmati, esempi delle migliori esperienze di internazionalizzazione nella scuola. L’ambasciata italiana a Washington ha scelto il Pacioli per raccontare l’esperienza del Pacioli come miglior pratica da proporre alle scuole statunitensi. Ma non solo: è stato realizzato, oltre agli scambi con le scuole europee e degli Usa, che caratterizzano da sempre i corsi linguistici, uno scambio di classi con una delle migliori scuole della Cina, che quest’anno sarà ripetuto. E si è arrivati al settimo anno di insegnamento della lingua cinese. E’ anche per questo che l’Università Statale di Milano ha proposto il Pacioli di diventare, a breve, Confucius Classroom, cioè punto di riferimento per l’insegnamento del cinese riconosciuto ufficialmente dall’HANBAN (il Ministero dell’Istruzione della Cina)
Carabinieri recuperano rame rubato al cimitero
E alla Montessori si arrabbiano
La Regione finanzia sei scuole paritarie. L’assessore Laura Zanibelli chiarisce il caso
C’
è stata una levata di scudi, nei giorni scorsi, da parte di alcuni genitori della materna comunale di via Bottesini, la ex Montessori, a causa del finanziamento regionale di 35mila euro, concesso a sei scuole paritarie della città: la Fondazione Asilo Infantile di Ombriano, che ha beneficiato di 6.814,62 euro, come la scuola materna Pia Casa Provvidenza Suore Buon Pastore e la scuola dell'infanzia Paola di Rosa; la scuola dell'infanzia Canossa, 5.756,17 euro; la scuola materna asilo infantile Pio Ricordo e la scuola materna asilo infantile San Bernardino, 4.266,45 euro. Questi contributi sono stati elargiti dalla Regione con lo scopo di calmierare gli aumenti delle rette ed è questo fatto ad avere indignato il comitato di gestione della scuola, perché anche la ex Montessori ha conosciuto un aumento delle rette, risalente allo scorso giugno; una misura obbligata per il Comune che, di fronte ai tagli decisi dallo Stato, si è trovata costretta allo scomodo compito di intervenire per contenere le spese, senza pregiudicare i servizi fondamentali. Da via Bottesini, si sono chiesti se i soldi messi a disposizione dalla Regione per le scuole paritarie sono giunti in seguito a una precisa richiesta del Comune e, in
L'istitutio Montessori, a sinistra l'assessore Laura Zanibelli
caso affermativo, se il contributo era stato richiesto anche per la ex Montessori. Nel frattempo, a esacerbare gli animi contro queste scuole, intervenivano anche gli studenti degli istituti superiori, con l'organizzazione di una giornata di sciopero, per protestare contro il finanziamento delle paritarie – identificate in maniera semplicistica con il movimento di Comunione e Liberazione -, contro i tagli e contro la riforma voluta dall'ex ministro Mariastella Gelmini. Per mettere ordine e chiarire la questione, è intervenuta allora l'assessore comunale all'Istruzione, Laura Zanibelli, che ha spiegato come la polemica non abbia ragione d'essere: «Lo stanzia-
mento a favore delle scuole dell’infanzia paritarie della regione Lombardia è regolato dalla legge regionale n. 8 dell’11 febbraio 1999, dove viene esplicitamente detto che tra i beneficiari non sono comprese le scuole materne comunali, benché paritarie, né le scuole materne statali. Inizialmente, le scuole presentavano la domanda cartacea di contributo al Comune, che provvedeva a inoltrarla alla Regione; questa, da parte sua, erogava direttamente il contributo alle scuole stesse, in base alle sezioni. Ora, la procedura per la richiesta del contributo regionale è eseguita direttamente online dalle scuole, quindi non più tramite il Comune che, nel caso specifico, non può neanche chie-
In attesa dell'apertura della Brebemi
Capralba vuole chiudere le strade del centro abitato ai camionisti
Della BreBeMi, la nuova autostrada lunga 62 chilometri, che unirà Brescia e Milano, è già stato completato il 30 per cento dei lavori e, salvo imprevisti, dal 2013 l'infrastruttura sarà aperta al pubblico, con un traffico preventivato di 60mila veicoli al giorno. A detta dei sostenitori, l'autostrada sarà un'occasione di sviluppo per l'intero territorio e, di conseguenza, anche per il Cremasco, visto che gli accessi alla BreBeMi disteranno meno di 20 chilometri. A questo proposito, nei giorni scorsi, il Partito Democratico di Crema, tramite la capogruppo in Consiglio comunale e candidata sindaco, Stefania Bonaldi, ha interpellato il sindaco Bruno Bruttomesso, proprio per sapere quale sia, allo stato attuale, l'ipotesi di collegamento tra il Cremasco e la BreBeMi, considerata la grande occasione per il territorio, dal punto di vista della mobilità e dei collegamenti. Secondo il Pd, infatti, la posizione di Crema e del Cremasco pare molto lontana dall'attenzione e dall'attivismo dimostrati in merito dai Comuni della Bassa Bergamasca. Ma qualche paese si è già fatto avanti: è il
caso di Casale Cremasco, che a Crema, il prossimo 1 dicembre, nella sede della Provincia, firmerà un accordo per dare il via alla zona industriale sovraccomunale, che sorgerà lungo il prolungamento della 591, con l'obiettivo di sfruttare la vicinanza all'autostrada. Per l'occasione, infatti, verrà realizzata una rotonda che consentirà un accesso diretto alla zona industriale. Non tutti, però, la pensano allo stesso modo, non essendo convinti dei vantaggi che la BreBeMi potrà portare a livello economico. È il caso del sindaco di Capralba, Pierluigi Lanzeni, da sempre contrario alla BreBeMi: «L'assenza di una tangenziale esterna a Capralba, che aggiri Campagnola e si diriga poi al casello di Caravaggio - una tangenziale prevista e di cui non si sa più nulla - renderà ancora più insostenibile il flusso di traffico nell'Alto Cremasco. Inoltre, non si può tacere la devastazione ambientale provocata dalla BreBeMi, senza che vi sia nemmeno un concreto discorso di sviluppo economico del nostro territorio: non esiste un progetto di rilancio produttivo e nessuna realtà industriale si è finora dimostra-
ta interessata a insediarsi. Se andassimo a censire il numero dei capannoni vuoti da qui a Milano ne avremmo una riprova». «Invece di puntare su uno sviluppo della rete ferroviaria o prolungare piuttosto la superstrada da Brescia a Chiari» continua Lanzeni, «si è scelto di continuare a sprecare territorio e aumentare il traffico su gomma, con la conseguenza che già adesso, a Capralba, il transito di veicoli è aumentato e aumenterà ancora. Dubito che la Provincia possa avere le risorse per realizzare la tangenziale esterna e quindi chiederò al prefetto almeno il permesso di bloccare l'accesso in paese ai camion, in attesa di una soluzione alternativa». Gionata Agisti
Lions Club Crema Serenissima incontra il Tempio dell’Incoronata, gioiello di Lodi
Il 30 novembre scorso, alle ore 5.30 a Rivolta d’Adda, in via Dante Alighieri, nel parcheggio antistante il cimitero, una pattuglia dei carabinieri del luogo ha notato una Fiat Punto con targa bulgara dalla quale scendevano due sconosciuti che, approfittando dell’oscurità e della fitta nebbia, si dileguavano nei campi circostanti. Le ricerche effettuate dalle autoradio in servizio davano esito negativo. Il sopralluogo ha consentito il recupero dei colombari cimiteriali di lamierino in rame, già smontati ed accatastati, per un totale di 100 metri. Danno da quantificare, coperto da assicurazione. L’autovettura recuperata è stata sottoposta ad accertamenti tecnici. Le indagini sono in corso. L’autorità giudiziaria è stata informata dai carabinieri. È evidente che i due soggetti erano in attesa del furgone per caricare quanto smontato nel corso della notte.
dere il contributo per la nostra scuola comunale, come detto sopra. E questo dal 1999». «D'altro canto, la legge n. 62 del 2000» continua l’assessore Zanibelli, «ha ulteriormente chiarito la funzione delle scuole “ex autonome”, passate a paritarie con apposita presentazione di domanda e rispetto di criteri stabiliti dal Ministero - per effetto della legge stessa, sancendone la funzione pubblica. Com'è noto, la nostra stessa scuola dell'infanzia ex Montessori è riconosciuta come paritaria e riceve perciò i contributi dal Ministero. Semmai, si può ragionare sull'entità dei contributi stessi, soggetti anno per anno a quanto stabilito dalla Finanziaria».
La serata preparata dal presidente del Lions Club Crema Serenissima Faustoantonio Locatelli si è sviluppata giovedì 24 novembre con un meeting conviviale alla presenza dei colleghi presidenti Lions , Pupilla Bergo per il Club Crema Gerundo e Rosario Gentile per il Club Pizzighettone città murata. Ospite e relatrice Zaira Zuffetti, saggista e già docente di Lettere, con diverse pubblicazioni alle spalle inserite nella collana «Arte e Teologia» di Ancora oltre a vari testi per i più piccoli per avviarli alla conoscenza delle opere d’arte. La chiesa dell'Incoronata a Lodi, sorta a fine ‘400 da un disegno dell’architetto Battaglio (lo stesso che ha disegnato la Basilica di S. Maria della Croce) per ricordare il Miracolo della Madonna dell’Incoronata, nel settembre del 1487, ha pianta ottagonale, concepita a cappelle degradate in profondità, con magnifici affreschi in cui i colori dominanti sono il blu e oro. Tutte le immagini della Madonna richiamano i Misteri Gloriosi e Gaudiosi.
capralba
A Trento per i mercatini di Natale
Il Gruppo Giovani Capralba organizza, domenica 11 dicembre, una gita ai Mercatini di Natale a Trento. Costo pullman: 15 euro. Partenza alle ore 6,30 presso i giardini pubblici di via Verdi a Capralba. Per informazioni e iscrizioni rivolgersi al Gruppo Giovani Capralba 3470133699 dopo le ore 18. Iscrizioni entro il 3 dicembre.
Crema
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Chi sa, ci aiuti a ricostruire cosa è successo
I quattro fascisti uccisi al campo sportivo di Crema il 29 aprile 1945: un episodio che presenta ancora lati mai chiariti
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ubblichiamo volentieri un lettera-appello del giornalista e storico locale Sergio Lini, che chiede di poter contattare, tramite questa redazione, quanti volessero rendere testimonianza su una vicenda di tanti anni fa accaduta a Crema su cui è sempre calata quanto meno reticenza, se non vera e propria censura. Ci si riferisce alla fucilazione al campo sportivo di Crema di quattro esponenti del fascismo locale avvenuta il 29 aprile 1945. La vicenda - particolarmente drammatica perché fra i condannati a morte si trovava anche una donna - è nota solo nei suoi aspetti generali, senza che nessuno fra i responsabili della condanna e fra i testimoni abbia voluto mai chiarire del tutto le circostanze della decisione e i particolari – per quanto di interesse storico – del suo svolgersi. I principali protagonisti, dai membri del Cnl di Crema che emisero il verdetto di condanna, al sacerdote che perorò la loro causa, al medico che ne accertò la morte, nessuno che abbia detto una parola di chiarimento definitivo.
L'esecuzione di un soldato della Repubblica Sociale
Era quello dopo il 25 aprile 1945, un periodo particolarmente acceso di passioni contrastanti; in quei giorni la confusione era massima e si alternavano episodi di giustizia sommaria e di drammatica voglia di vendetta. Anche Crema non fu risparmiata da episodi particolarmente violenti: ricordiamo, oltre all’episodio della fucilazione, la sfilata nel centro della città, delle donne considerate collaborazioniste rapate a zero, e il tentativo di fucilazione addirittura in piazza del Duomo, al mattino, alla presenza di
Utile per completare l’analisi storica di anni ormai lontani
Un'ausiliaria dell'Rsi catturata e schernita dai partigiani
un folto gruppo di cittadini, di uno dei quattro esponenti del fascismo locale che sarebbero poi stati fucilati al pomeriggio al campo sportivo.
Un frate (con la foto di Mussolini attaccata alla cintura) e un fascista prima della fucilazione
Tribunale di Crema Esecuzione Immobiliare n. 97/2009 R.G.E (Reg. Inc. n. 92/2010). G.E. Dott. Salvatore Cappelleri ESTRATTO AVVISO DI VENDITA DI IMMOBILI (V esperimento) Professionista Delegato: Avv. Anna Scartabellati, con studio in Crema, Via Castello, n. 1 – Vendita senza incanto 24 Gennaio 2012, ore 15,00 presso lo studio del Delegato. Lotto unico:costituito da immobile in Comune di Chieve (CR), Via San Rocco n.39/D. Si tratta di appartamento che si sviluppa interamente al piano terra, ed è inserito in un complesso residenziale di due piani fuori terra. È composto da una cucina, un bagno, due disimpegni, un ripostiglio e due camere da letto oltre che un portico accessibile sia dalla cucina che dal ripostiglio che porta al cortile comune con altre proprietà. L’appartamento ha diritto alla proporzionale quota di comproprietà degli enti e spazi comuni condominiali ai sensi dell’art.1117 e segg. del C.C. L’immobile è dotato inoltre di allacci autonomi ai pubblici servizi di gas, energia elettrica ed acquedotto. L’immobile è inoltre costituito da una cantina rustica in corpo staccato dall’appartamento, con una piccola area cortilizia pertinenziale esclusiva al piano terra e con sovrastante legnaia al piano primo. L’unità immobiliare è abitata ed utilizzata dall’esecutato. Dati catastali e confini come in atti. PREZZO BASE: € 33.539,06= offerte da depositare in bollo e busta chiusa presso Cancelleria Esecuzioni immobiliari Tribunale di Crema entro le ore 12,00 del 23 Gennaio 2012, con unito assegno circolare per cauzione pari al 10% del prezzo proposto dagli offerenti intestato a: “Tribunale di Crema – procedura esecutiva immobiliare n. 97/2009 R.G.E.”. Vendita con incanto 7 Febbraio 2012 ore 15,00, presso lo studio del Delegato – PREZZO BASE: €33.539,06= con offerte in aumento non inferiori ad € 3.000,00=. La domanda di partecipazione all’incanto, in bollo e busta non chiusa, dovrà essere depositata in Cancelleria entro le ore 12,00 del giorno non festivo precedente la vendita, con unito assegno circolare come sopra intestato, per cauzione, di €3.353,91=. Custode Giudiziario: Istituto Vendite Giudiziarie e all’Asta S.r.l. Maggiori informazioni: presso il Professionista Delegato, Avv. Anna Scartabellati (tel. 0373.256706), la Cancelleria Esec. Immob. Tribunale di Crema e all’Asta S.r.l. (tel. 0373.80250). Ordinanza G.E., perizia e avviso di vendita con modalità di partecipazione, consultabili in Cancelleria e pubblicati sui siti internet www.astegiudiziarie.it e www.giustizia.brescia.it. Crema lì 1 Dicembre 2011 (Avv. Anna Scartabellati)
Assieme a Sergio Lini altri studiosi locali hanno deciso, certamente al di fuori di ogni strumentalizzazione politica ma per puro interesse alla cronaca locale, di cercare di far chiarezza su un episodio doloroso per tutti, che – se riportato ai suoi aspetti di umana pietà – potrebbe completare l’analisi storica di anni lontani di esasperazione e di vendetta di entrambe le parti politiche coinvolte. Per questo la redazione appoggia l’iniziativa di Sergio Lini e si mette a disposizione di quanti, come lo stesso Lini chiede, vorranno contribuire con le loro testimonianze dirette o indirette, a meglio definire i contorni di quella dolorosa vicenda.
Caro direttore, approfitto dell’ospitalità del giornale per proporre non già una mia estemporanea valutazione sulle vicende politico-amministrative di casa nostra, quanto per rivolgere un invito ai lettori perché possano (e vogliano) collaborare per riempire un vuoto nella nostra storia civica che ricerche fin qui, più volte ripetute, non sono state in grado di colmare. Mi riferisco ad un ormai lontano periodo che coincise e, fortunatamente concluse, le frenetiche giornate della Liberazione. Il riferimento è al drammatico episodio della fucilazione, nel recinto del campo sportivo, di quattro “fascisti” avvenuta il 29 aprile 1945 nel primo pomeriggio. Servono testimonianze attendibili e possibilmente dettagliate da parte di persone che direttamente o indirettamente abbiano assistito a quanto avvenuto prima, durante e dopo l’esecuzione da parte di un drappello comandato dal maresciallo dei Carabinieri Rattizzi, giunto da fuori su invito probabile da parte di coloro che avevano deciso l’esecuzione. In particolare qualcuno potrebbe raccontarci quale era lo stato d’animo delle quattro vittime designate, atteso che ciascuna di loro sapeva bene di non aver commesso alcun crimine e di essere in procinto di essere immolate in nome di una vendetta che traeva origine da analogo delittuoso episodio avvenuto un anno prima. Abbiamo già una testimonianza credibile di un giovane di allora che ricorda come appena dopo la fucilazione quando furono aperte le porte del campo sportivo, a terra qualcuna delle vittime ancora respirava e si muoveva. Altre testimonianze potrebbero aiutarci a completare il quadro con altri particolari: dirci se i fucilati ebbero ad esprimere qualche desiderio, qualche richiesta di grazia o se ebbero modo di maledire il triste destino che li attendeva. E poi: come reagì quella piccola folla di giovani e meno giovani che assistette al tragitto dalle carceri di via Carlo Urbino al campo sportivo e subito dopo l’esecuzione? Tanti piccoli particolari che ci consentano di mettere insieme una “cronaca vera” di quelle giornate che lo storico Perolini non ha voluto scrivere: gli pesava la sua posizione di presidente di quel CLN che a maggioranza, dopo un lungo dibattito, in assenza sua e dell’avvocato Benvenuti, aveva deliberato l’esecuzione, incurante delle ben scarse irrilevanti responsabilità dei quattro individui mentre in una abitazione di piazza Duomo stava nascosto al sicuro chi qualche responsabilità aveva. Chi scrive ha tentato più volte di fare chiarezza ma il silenzio di Perolini, la improvvisa scomparsa di don Mussi (non riuscimmo a completare l’intervista-ricostruzione), l’irreperibilità del documento di base firmato da alcuni membri del CLN, l’ostinato silenzio di Giuseppe Macarinelli che doveva fungere da segretario, sono stati altrettanti ostacoli che non hanno consentito di andare oltre la sera del 28 aprile. L’esecuzione avvenne il 29 aprile. Chi dunque ha qualche notizia, diretta o indiretta, può scrivere o contattare, anche in maniera anonima, la redazione di questo settimanale, il suo contributo sarà gradito e apprezzato. Cordialmente Sergio Lini
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Stalking: Dossena ha patteggiato 8 mesi Venerdì 2 Dicembre 2011
Crema
E’ agli arresti domiciliari. Si è così autoescluso dalle prossime elezioni comunali. Vittima: Bruttomesso
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di Gionata Agisti
a patteggiato 8 mesi. Che sconterà agli arresti domiciliari. Luigi Dossena, candidato a sindaco della lista Gerundo nella scorsa tornata elettorale, e consigliere comunale di minoranza a Cappella Cantone, è stato condannato per stalking. Vittima il sindaco Bruno Bruttomesso. La vicenda dei rapporti di Dossena con il sindaco di Crema ha avuto un’accelerazione venerdì 25 novembre quando nei pressi della farmacia del sindaco ci sarebbe stata anche una colluttazione, con insulti e spintoni, tra il fondatore della lista Gerundo e il figlio di Brutto-
messo, Marco. In questo frangente, secondo il raccolto del farmacista, Dossena l’ha preso a calci per due volte nel fondo schiena. In pochi minuti una volante della polizia è arrivata sul posto. E Bruttomesso, per precauzione, è andato al pronto soccorso dove gli hanno dato dei tranquillanti. Il sindaco ha raccontato che il martedì precedente, era il 22 novembre, era stato in commissariato dove aveva sporto già una denuncia di stalking nei confronti di Dossena. Un’altra denuncia l’ha inoltrata lo stesso venerdì dell’aggressione. Sabato mattina, Dossena era ancora nei pressi della farmacia di via Verdi; qui avrebbe ricominciato a insultare Bruttomesso.
Prelevato dagli agenti, ha trascorso la mattinata e parte del pomeriggio in commissariato. Alle 16, accompagnato dagli agenti, è entrato in tribunale dove è iniziato il processo per direttissima. Dossena, difeso dall’avvocato d’ufficio Anna Ogliari, si è valso della facoltà di non rispondere. E ha patteggiato la pena di otto mesi che dovrà scontare a casa sua. Una pena che, in modo coincidente, terminerà dopo le elezioni comunali del 2012. Luigi Dossena si è, dunque, dichiarato lui stesso colpevole. Ed è indifendibile il comportamento che ha tenuto in questi mesi nei confronti di Bruttomesso. E sfociato in quell’aggressione al sindaco. Il quale ha avuto la solidarietà
Voleva eliminare il marito. Scomparsa, è tornata a casa Forse è stata per alcuni giorni nascosta in una cantina senza mangiare. Forse, perché trovata deperita, è stata ricoverata in ospedale. Nessuna conferma ufficiale. Di certo, ha fatto rientro a casa martedì scorso la donna che aveva assoldato un killer per eliminare il marito, prima della separazione. Solo che l’uomo, personaggio facoltoso e noto a Crema, saputo del piano della moglie, che si era confidata con un’amica, si è rivolto alla polizia. Che ha preparato la trappola. Un amico dell’uomo che doveva essere eliminato si è finto assassino a pagamento e ha contattato la donna. «Io sono il killer che lei sta cercando». I due si incontrano: pattuiscono che il prezzo dell’uomo da eliminare è di 5mila euro. Al secondo incontro, la donna estrae dalla busta 2mila euro, un anticipo sul “lavoro” che il finto killer deve portare a termine. Ma a questo punto entra in azione la polizia. La moglie è stata denunciata per tentato omicidio nei confronti del marito.
Strade cremasche al setaccio: anche multe per 766 euro
Durante le ultime 24 ore i carabinieri hanno impiegato in servizi di vigilanza lungo le principali strade del territorio 28 militari. Sono state identificate 160 persone: 1 arresto e 4 denunce a piede libero alla Procura della Repubblica di Crema. Cinque tossicodipendenti so-
no stati segnalati alla prefettura di Cremona. Sequestrati 2,7 grammi di cocaina, 4,5 di hashish, un coltello. Ritirate patenti di guida ed una carta di circolazione. Controllati 17 detenuti agli arresti domiciliari. Elevate contravvenzioni al codice strada per 766 euro.
di tutto il mondo politico, alla quale si aggiunge anche quella della redazione del «Cremasco». Ma al di là degli atteggiamenti estremi da condannare, Dossena dal punto di vista politico si era reso protagonista di molte iniziative alcune delle quali (Stalloni e velodromo fra le più note) erano state vincenti e venivano condivise dai cremaschi. Ma si è autoescluso dalla prossima campagna elettorale alla quale teneva tanto. Eppure, ironia della sorte, era stato lui ad appoggiare fra i primi, quattro anni fa - con le sue “primarie” e il “banchetto” in piazza Duomo che l’allora sindaco Ceravolo non gli aveva mai negato - la campagna per eleggere Bruttomesso a sindaco di Crema. Ma erano
iniziati quasi subito i contrasti. Dossena, in questi mesi, era soprattutto esasperato perché non gli veniva concessa la possibilità di «fare campagna elettorale in piazza» per raccogliere le firme in appoggio alle sue liste. L’aggressione di venerdì scorso è stata l’epilogo di una vicenda iniziata fra gli applausi per la vittoria di Bruttomesso a primo cittadino e terminata a calci nel fondo schiena al sindaco.
Tango argentino: domenica stage e milonga La Milonga di Santa Crus ha preparato un programma di eventi, ricco di ospiti e allegria. Tutti gli eventi di seguito segnalati si terranno presso l'Arci di Santa Maria, in via Mulini 22, a Crema. Per domenica 4 dicembre è stato organizzato uno stage di musicalità con i maestri Alberto e Sabrina, a seguire Milonga, secondo questi orari: stage, prima parte, dalle 16 alle 17,30; stage, seconda parte, dalle 17,50 alle 19,20. Aperitivo alle 19,30 e a seguire la milonga. Musicalizza: Francesco «El Actor». Ricordiamo che lo stage avrà luogo al raggiungimento del numero minimo richiesto (10 coppie). E che il pacchetto completo: 45 euro a persona. Aperitivo e milonga: 13 euro. Solo milonga: 8 euro (i maestri saranno presenti in sala). Domenica 18 dicembre, milonga di Natale e scambio degli auguri con brindisi e panettone. Pratica libera alle 19, milonga alle 20,30 con «la Patti» nelle vesti di musicalizador. Durante la
milonga, lotteria di Natale con estrazione di premi e cotillons. Il primo premio: un ciclo 12 di lezioni offerte dai maestri Alberto e Sabrina e da Renata a nome della Milonga di Santa Crus Per informazioni e prenotazioni contattare Renata: 338-1980563
Speciale Sicurezza Auto
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La scelta giusta delle gomme: arrivare alla destinazione in modo sicuro e soprattutto senza rischi
Andreste in settimana bianca con le infradito?
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e persone fanno compromessi in molti aspetti della vita. Da quale tipo di scarpa acquistare, alla più rischiosa delle attività finanziarie, scegliere bene è fondamentale. Le automobili non sono escluse da questo processo: cosa è meglio per voi? Una sportiva, un pick-up, oppure una crossover tuttofare? Alcune persone hanno i mezzi per acquistare un veicolo diverso per ogni giorno della settimana, altre, la maggior parte devono trovare uno o due veicoli che riescono a fare tutto e abbastanza bene. Indipendentemente dalla situazione finanziaria, però c'è una cosa che tutte le persone del mondo desiderano: arrivare a destinazione in modo sicuro e senza rischi. I pneumatici, per tutti gli abitanti delle vetture sono abbastanza fondamentali, essendo l'unico contatto tra voi ( la vostra auto ) e il suolo. Alla maggior parte degli automobilisti, non importa tanto il fondo
Effetto Cremagliera
Gli Pneumatici formano un'impronta sulla neve: inizia il fenomeno dell'ingranamento. Un battistrada direzionale, formato da una scultura caratterizzata da specifici tasselli di gomma e da un elevato tasso d'intaglio, sono gli ingredienti primari dell'effetto CREMAGLIERA.
Effetto Artiglio L'effetto artiglio è dovuto all'azione delle lamelle che agiscono come minuscoli artigli che si aggrappano al suolo. L'effetto artiglio sarà tanto più efficiente quanto più grande è il numero di lamelle e la loro lunghezza, nonchè la forma specifica.
stradale asciutto, bagnato, innevato o ghiacciato, alcuni guidano e basta senza domandarsi che tipo di pneumatici siano montati sulla vettura. SBAGLIATISSIMO. Ad ogni condizione meteo-stradale, corrisponde una gomma adatta, Voi andreste in settimana bianca portando solamente un paio di ciabatte da spiaggia ? NATURALMENTE NO. La stessa cosa vale per la vostra auto, che pretende "SCARPE" adatte ad ogni condizione. Morgana V.
Effetto superficie al suolo Più la superficie di gomma a contatto con il suolo è grande, migliore è l'aderenza, principio importantissimo sui fondi ghiacciati.
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Sicurezza Auto
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Gli pneumatici invernali permettono di aumentare di circa il 40% la vita utile del treno di gomme
Gomme e catene da neve, consigli, utilità e costi Consigli per montare le catene in caso di bisogno 1. Prima di acquistare verificate la misura delle vostre gomme. 2. Leggete bene le istruzioni prima di montarle in condizioni climatiche difficili e provate a montarle prima in un luogo sicuro e asciutto. 3. Se avete acquistato catene tradizionali fermatevi dopo 100 metri per ritensionarle. 4. In presenza di ghiaccio le catene non sono molto efficaci, viaggiate quindi a velocità bassa e utilizzate il freno a motore per arrestare la vettura. 5. Se passate da tratti innevati a tratti senza neve guidate a velocità molto bassa per non danneggiare la vettura. 6. Una volta arrivati a destinazione è utile smontare le catene, lavarle con acqua e sapone e riporle.
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di Mara Guzzon
e strade d’inverno diventano insicure a causa di freddo, neve, ghiaccio e brina, quindi è indispensabile attrezzarsi con i giusti pneumatici oppure con catene da neve adeguate. Il livello di aderenza sull’asfalto delle ruote infatti, diminuisce drasticamente durante i mesi più freddi: le avverse condizioni climatiche possono essere pericolose per chi guida, per questo risulta utile essere preparati dotando la propria auto di penumatici invernali indipendentemente dalle condizioni climatiche. Gli penumatici invernali (detti anche “da neve” o termici) sono adatti a circolare su superfici innevate o fangose senza l’utilizzo di dispositivi di aderenza aggiuntivi, come ad esempio catene o pneumatici chiodati. Essi hanno caratteristiche che li differenziano dalle altre tipologie di ruote esistenti, ad esempio la gomma morbida o termica, ricca di silice, che ha un’altissima tenuta di strada anche a basse temperature. La seconda peculiarità è un battistrada ricco di lamelle e disegni specifici, i cui tasselli pronunciati si aggrap-
pano al fondo stradale schiacciando la neve. Una gomma invernale in media ha un costo del 20% più alto rispetto ad una estiva di pari misura ed il prezzo varia a seconda dei marchi e delle qualità tecniche che sono direttamente proporzionali alla conseguente sicurezza di guida. Nel budget si devono includere anche ulteriori voci di costo: il montaggio e l’eventuale prezzo di un altro set di cerchi – visto che cambiare le gomme sullo stesso cerchio è un’operazione lunga che richiede altre operazioni successive di equilibratura e convergenza – che si aggira intorno ai 20 o 30 euro ogni sei mesi. Il periodo più idoneo all’utilizzo di questi pneumatici è in media quello compreso tra ottobre ed aprile, in relazione alle condizioni climatiche presenti. Oltre che dai gommisti, da alcuni anni gli pneumatici si possono trovare anche presso la grande distribuzione a prezzi generalmente convenienti poiché non includono montaggio o consulenza di personale qualificato. Nell'analisi di questi costi è bene ricordarsi che acquistando ed utilizzando degli pneumatici invernali si aumenterà di almeno del 40% la vita utile del treno di gomme
estive, sempre che vengano sostituite tutte e quattro le gomme e non solo due. I pneumatici invernali sono prodotti tecnologicamente avanzati realizzati da Aziende multinazionali con impianti produttivi sparsi nel mondo che richiedono tempi lunghi in termini di progettazione, produzione e distribuzione sul mercato con relativo montaggio. Essi hanno acquisito nel corso degli anni un alto consenso in tutti i Paesi in cui la temperatura scende per alcuni mesi al di sotto dei 7° e anche in Italia il mercato si sta orientando verso questo rinnovamento. Il nuovo codice della strada ha infatti introdotto una equivalenza tra “pneumatici invernali” e “catene a bordo”. Chi invece fosse sprovvisto di questo tipo di gomme, potrà viaggiare con le catene da neve a bordo, ovvero dispositivi di emergenza da montare solamente in caso ci sia un ampio strato di neve o ghiaccio sul manto stradale. Questa attrezzatura da utilizzare solo in certi casi particolari costringe però a procedere con velocità inferiore ai 50 km/h per non farle sganciare evitando quindi di danneggiare l’automobile sulla quale sono montate e quelle che la
seguono. Le catene si applicano sulle ruote motrici, quindi su una 4x4 vanno montate su tutte le ruote. Ne esistono vari tipi: a “rombo” con ottima tenuta e facilità di montaggio, a “Y” cioè a basso costo e abbastanza efficaci ed infine a “scala”, che però stanno scomparendo perché non sono pratiche da montare. Il problema è che su molte vetture moderne caratterizzate da grandi cerchi in lega, le catene non si possono utilizzare: esistono automobili cosiddette “non catenabili” per via dello spazio ridotto tra la gomma e passaruota. Per queste vetture l'alternativa alle gomme invernali sono i cosiddetti ragni in materiale plastico, che assolvono alla stessa funzione delle catene e sono anche abbastanza facili da montare. I prezzi per un set di catene è piuttosto ampio e va dai 30 a 150 euro a seconda dei marchi e delle tipologie. Il mercato mette oggi a disposizione molti prodotti non originali a prezzo stracciato quindi per essere sicuri di aver fatto l’acquisto giusto l'importante è verificare che siano omologate e che sulle catene stesse e sulla confezione siano riportate le sigle CUNA NC 17801 oppure ON - V 5117.
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Obbligatori a Cremona dal 25 novembre al 31 marzo Sicurezza Auto
Venerdì 2 Dicembre 2011
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on l'arrivo della stagione fredda, ritorna la confusione relativa alle norme e disposizioni per la sicurezza stradale: ogni anno il tema dell'obbligo delle catene a bordo o degli pneumatici da neve si fa controverso, al pari delle informazioni che è possibile reperire. Questo perchè le più recenti disposizioni del codice stradale autorizzano gli enti locali a varare le normative in modo autonomo e differenziato, nel rispetto delle caratteristiche climatiche e territoriali di ogni specifica zona. Non vi sono, dunque, disposizioni nazionali alle quali attenersi, pertanto è bene informarsi circa le disposizioni delle singole Province, in particolare qualora si effettuino viaggi verso destinazioni al di fuori della propria giurisdizione. Con l'ordinanza n.163 del Settore Manuten-
zione e Sviluppo Rete Stradale, la Provincia di Cremona reintroduce, in linea con le disposizioni indicate lo scorso anno, l'obbligo di catene a bordo o gomme da neve a partire dal 25 novembre fino al 31 marzo 2012, nelle ore diurne e notturne, in alcuni tratti stradali potenzialmente pericolosi in caso di cattive condizioni climatiche. Gli automobilisti che ad eventuali controlli risulteranno sprovvisti di pneumatici o gomme da neve durante la propria marcia potranno venire sanzionati per cifre variabili tra gli 80 e i 318 euro. Anche le sanzioni, ad ogni modo, sono emanate dall'ente locale, pertanto esse possono variare anche notevolmente da zona a zona. Attualmente il Codice della strada non specifica se gli pneumatici da neve, rigorosamente omologati, debbano essere due o quattro. Tuttavia la norma generale di cui all’art. 140 del Nuovo Codice della Strada farebbe
discendere che per ottenere un comportamento meccanico del veicolo uniforme è necessario che gli pneumatici invernali in dotazione siano quattro anche in riferimento alle varie tipologie di trazione meccanica dei veicoli. E' norma che riguarda tutta Italia, invece, quella che decreta l'esclusione dalla categoria indicata le calze da neve, in quanto prodotti nel Paese non omologati. Anche per quanto riguarda gli pneumatici, occorre accertarsi che si tratti di prodotti omologati, al fine di evitare qualsiasi tipo di sanzione. Le indicazioni locali, dunque, non specificano il vigore delle norme solamente in caso di neve, ma per quanto riguarda l'intero periodo sopra indicato, indipendentemente dalle condizioni atmosferiche. Questo per favorire l'assunzione di comportamenti prudenziali che si intende far divenire abitudinari, riducendo i pericoli stradali e gli incidenti. Ad indicare i percorsi stradali interessati dalle disposizioni sono disposti appositi cartelli di inizio e fine tratta. In caso di infrazione delle suddette norme, I funzionari, ufficiali ed agenti, di cui ai precedenti commi, possono: ordinare ai conducenti dei veicoli sprovvisti di mezzi antisdrucciolevoli, quando questi siano prescritti, di fermarsi o di proseguire la marcia con l'osservanza di specifiche cautele. E per quanto riguarda le autostrade? Anche in questo caso, l'obbligo non interessa indistintamente tutte le tratte, ma solamente quelle ritenute a maggiore rischio in caso di maltempo e presenza di neve. Per essere sempre informati riguardo alle disposizione emesse, è possibile consultare il sito internet www. autostrade.it, dove trovare dettagliate informazioni in costante aggiornamento.
L'obbligo di gomme da neve o di catene a bordo del veicolo non coinvolge tutti i percorsi stradali della Provincia, ma interessa in particolar modo i tratti ritenuti più a rischio in caso di maltempo. La mappa dei tratti critici oggetto del provvedimento è consultabile all'interno dell'opuscolo "Inverno in sicurezza" della Provincia di Cremona, insieme alle indicazioni per una guida più responsabile durante il periodo invernale. Questo l'elenco dei percorsi interessati dall'obbligo nella Provincia di Cremona: Strade provinciali con obbligo di catene o pneumatici da neve dal 25 novembre 2011 al 31 marzo 2012:
Le strade soggette all'obbligo
Pneumatici da neve e catene a bordo, le norme emanate dalla Provincia
Sp 21 Cignone - Corte de' Frati Sp 26 Brazzuoli - Pieve d'Olmi Sp 33 Seniga - Isola Pescarolo Sp 37 Crema - Casaletto Ceredano Sp 38 Formigara - Oscasale Sp 39 Soncino - Calcio Sp 40 Paderno - Gadesco Sp 43 Crema - Credera Sp 44 Soncino - Casaletto di Sopra Sp 47 Soresina - Crotta d'Adda Sp 53 Rubbiano - Persia Sp 80 Pianengo - Cremosano Sp 83 di Persico Sp 84 di Pizzighettone Sp 87 Giuseppina Sp 88 di Bozzolo Sp 95 di Longhirone Sp 96 di Alfiano Sp CR 10 Padana Inferiore Sp CR 234 Codognese Sp CR 235 di Orzinuovi Sp CR 343 Asolana Sp CR 415 Paullese Sp CR 498 Soncinese.
Il piacere esclusivo di “sentirsi a casa” L’antico cascinale risalente alla fine dell’ottocento, situato vicino al grande fiume con la campagna piacentina che fa da cornice, è stato completamente ristrutturato nel 2008. Il locale è molto grande, curato, arredato molto bene dall’atmosfera calda e familiare. I gestori Walter e Andrea, già da tempo apprezzati nella ristorazione, oltre che cordiali
e disponibili, hanno dato continuità alle loro passioni. Walter è, fra i due, il più creativo, Andrea invece dirige sapientemente e perfettamente la cucina, realizzando piatti gustosissimi e squisiti. Il piacere per l'ospitalità si respira all'interno del locale e ci si sente “ a casa “. I piatti, soprattutto di pesce, di origine mediterranea, sempre
L'esterno del casolare "il Gazzino"
Particolare vista del parco con fontana sul fondo
freschi ed appetitosi. Non mancano ovviamente i primi piatti con la pasta fatta in casa e particolare attenzione viene posta anche ai dolci, vi consigliamo vivamente di lasciare un “ buchetto “ per il dessert e non ve ne pentirete! Tra l'altro essendo serviti al carrello, i più golosi potranno fare vari assaggi. Ottima anche la carta dei vini con un buon rapporto qualità prezzo. Il ristorante IL GAZZINO oltre ad essere
particolarmente adatto per le cerimonie, è anche il locale ideale per trascorrere le vostre serate in compagnia con gli amici. Grandi progetti e sfiziosi menù per le festività Natalizie e per la sera di Capodanno. Inoltre si possono organizzare feste private come compleanni, party e meeting di lavoro, il locale si presta dunque a qualsiasi situazione senza tralasciare una romantica “cenetta a due”.
Veduta parziale del portico
Un angolo interno del ristorante
Tavola preparata in giardino per meeting
Tavola ovale in una delle varie sale del ristorante
Piatti preparati dallo Chef
Porticato interno di sera
San Pedretto
il Gazzino
Cultura&Spettacoli
Giovedì sera e domenica pomeriggio in scena “Il barbiere di Siviglia” Il barbiere di Siviglia in scena
La stagione lirica del Ponchielli si chiude con un grande classico L di Federica Ermete
a stagione lirica 2011 del Teatro Ponchielli si chiude con un grande classico, sempre amato dal grande pubblico. Giovedì 8 dicembre alle ore 20.30 (turno A) e domenica 11 dicembre alle 15.30 (turno B), va in scena “Il barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini, tratto dalla commedia di Beaumarchais. Già autore di dodici opere per i teatri di Venezia e Milano, scritte tra il 1810 e il 1815, agli inizi del 1816 il compositore di Pesaro scrisse, durante il soggiorno napoletano, quest’opera, primo dei suoi due capolavori buffi. Caduto clamorosamente la prima serata (Teatro Argentina di Roma nel 1816), l’opera si risol-
levò trionfalmente alla seconda rappresentazione per divenire, nel giro di pochi mesi, il simbolo stesso dell’opera buffa. Tra gli illustri ammiratori del Barbiere viene sempre citato Beethoven, che si dice abbia raccomandato a Rossini di non allontanarsi dal genere buffo. Per anni la fama del compositore è rimasta legata, quasi esclusivamente, a questo capolavoro supremo del teatro musicale. In questo lavoro Rossini attinge dalla nuova realtà sociale dell’uomo scaturita dalla rivoluzione francese: lo spirito della borghesia va così a sostituirsi al vecchio mondo aristocratico. L’autore conferisce ai personaggi di Beaumarchais una psicologia più terrena e realistica: essi sono lo specchio di una quotidianità i cui atteggiamenti e difetti vengono
accentuati. La figura dominante dell’opera è quella di Figaro, il vecchio servitore della commedia dell’arte che Rossini assurge al ruolo simbolo di uomo dell’era borghese. Il suo irrompere sulla scena con il radioso e celeberrimo “Largo al factotum” non ha precedenti nella storia dell’opera. La direzione de “Il barbiere di Siviglia” è affidata a Matteo Beltrami, musicista ancora giovane ma che vanta un invidiabile bagaglio di esperienze e una notevole messe di successi. La regia porta invece la firma di Federico Grazzini, artista poliedrico che, a dispetto della giovane età, ha firmato spettacoli significativi in Italia ed Europa, dal Piccolo di Milano agli Arcimboldi, dal Comunale di Bologna al Sistina di Roma.
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Mercoledì alle 18 spazio al Don Giovanni
Al Ponchielli via satellite con la Scala di Milano
Daniel Barenboim I cremonesi melomani, o amanti del jet set, non hanno nulla da invidiare ai milanesi dell’alta società, che mercoledì 7 dicembre detengono un posto riservato alla Scala di Milano, per la tradizionale prima meneghina. Il giorno di Sant’Ambrogio, infatti, il Teatro Ponchielli, come di consueto fa ormai da qualche anno, si collega via satellite con la Scala di Milano, per trasmettere in diretta lo spettacolo inaugurale della stagione del Tteatro milanese. Alle 18 precise va in scena “Don Giovanni”, dramma giocoso in due atti di Wolfgang Amadeus Mozart su libretto di Lorenzo Da Ponte, che venne rappresentato la prima volta al Teatro Nazionale di Praga il 29 ottobre 1787. Il personaggio di Don Giovanni, che per la sua emlematicità occupa un posto di grande rilievo nella storia della letteratura europea, risale al dramma dello spagnolo Tirso De Molina “El burlador de Sevilla” del 1630. Nel capolavoro mozartiano, l’eterno mito di Don
Giovanni diventa un “eroe” dell’Eros come motore di libertà, che combatte per i propri ideali fino a sfidare la morte. In linea con quest’idea, la regia di Robert Carsen vuole essere un omaggio alla Scala, nel suo primo allestimento pensato appositamente per il Teatro milanese. La bacchetta viene tenuta da Daniel Barenboim che dirige un cast stellare, nel quale spiccano Peter Mattei (Don Giovanni), Anna Netrebko (Donna Anna), Giuseppe Filianoti (Don Ottavio), Barbara Frittoli (Donna Elvira), Bryn Terfel (Leporello) ed Ildebrando D’Arcangelo (che si alterna nei ruoli di Don Giovanni e Leporello). La curiosità è l’attenzione sono sicuramente concentrate sull’allestimento che il geniale regista Robert Carsen ha messo a punto. Cosa ci aspetta? Una messa in scena ultra-contemporanea ed attualizzata con costumi moderni? Azioni e gesti che contraddicono i versi poetici? Per scoprirlo non resta che godersi lo spettacolo.
Spettacolo sperimentale sabato alle 16 riservato ai bambini
Il convegno è in programma sabato pomeriggio nella sala dei Quadri
La magia del teatro e l’antica arte dei burattini sono tornati. E’ infatti iniziata la 6ª edizione de “Il Filo...dei bambini”, la fortunata rassegna di teatro d’animazione realizzata dall’amministrazione comunale (assessorato alla Cultura, al Turismo e al Commercio) in collaborazione con associazione EmmeCi e Kiwanis Club Cremona. Sabato 3 dicembre alle 16, al Teatro Filodrammatici, la Compagnia Bandabambin porta sul palco “Festa di compleanno”, spettacolo sperimentale in cui un contrabbassista fa da colonna sonora. E’ il compleanno del coniglietto Ginetto e il burattinaio gli ha promesso “un paio di mani morbide e calde come il pane”. In baracca fervono i preparativi: Arlecchino e Leo fanno le prove per recitare la filastrocca; Colombina va a prendere
Sabato 3 dicembre alle ore 16.45, nella sala dei Quadri di Palazzo Comunale, ha luogo il convegno “Carlo d’Asburgo, un cuore per la nuova Europa”, nell’ambito degli incontri istituzionali a Palazzo comunale, con il Comune di Cremona e la rappresentanza di Cremona della Gebetsliga “Kaiser Karl” für den Völkerfrieden (Lega di preghiera del beato imperatore Carlo per la pace tra i popoli). Dopo il saluto introduttivo del sindaco Oreste Perri, intervengono lo storico Mario Carotenuto sul tema “Carlo d’Asburgo, ago della bilancia degli inizi del XX secolo” e monsignor Arnaldo Morandi, assistente spirituale della Gebetsliga per l’Italia, sul tema “La Gebetsliga: identità, finalità, proposte”. L’arciduca Martino d’Asburgo-Este porta, infine, la propria testimonianza Sair. L’incontro è coordinato da don Samuele Riva, assistente spirituale della Gebetsliga per Cremona.
Festa di compleanno al Filo Carlo d’Asburgo rivive a Cremona
la torta e si attende zia Orsa dalla Lettonia. Ma, quando tutto sembra andare per il meglio, si mette di mezzo il Diavolo a fare il guastafeste.
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Cultura & Spettacoli
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Teatri di Pianura propone “Idoli” al Galilei
Sabato 3 dicembre alle ore 21.15, al Teatro G. Galilei di Romanengo, nell’ambito della rassegna Teatri di Pianura 3, la pluripremiata giovane compagnia Carrozzeria Orfeo porta in scena “Idoli” (nella foto). Il testo dello spettacolo, il cui impianto drammaturgico è stato messo a punto da Gabriele Di Luca, è finalista al Premio Hystrio per la Nuova Drammaturgia 2011. Di Luca, che insieme a Massimiliano Setti ed Alessandro Tedeschi, ha curato anche la regia di “Idoli”, propone uno spettacolo intimo e carnale,
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di Federica Ermete
abato 3 dicembre alle ore 21, al Teatro Comunale di Casalmaggiore, la Compagnia della Fortezza porta in scena “Hamlice Saggio sulla fine di una civiltà”, con drammaturgia e regia firmate da Armando Punzo. “Hamlice” è un progetto teatrale biennale che ha debuttato nel 2009 nel carcere di Volterra con la prima parte “Alice nel paese delle meraviglie”, lavoro insignito del Premio Ubu per la miglior regia e proseguito nel luglio 2010 con “Haml ice - Saggio sulla fine di una civiltà”. LA TRAMA Elsinore è un moloch, chiede un sacrificio troppo grande ad un Amleto che non riesce, che non vuole più essere Amleto. Fuggire dal palazzo, fuggire a se stessi e trasformarsi, cercare un nuovo spazio, un altro tempo, nuove vesti tra le righe di altri autori fino a giungere nel Paese delle Meraviglie. Lasciarsi prendere per mano da Alice, farsi condurre nel mondo alla rovescia di Carroll, farsi trascinare dai suoi personaggi... perdersi, smarrirsi e poi ritrovarsi. E’ questo “Hamlice”: visione abbacinante e sogno al crepuscolo, uno spettacolo che toglie il terreno sotto i piedi e conduce lo spettatore ‘altrove’, dove la “possibilità” è ancora possibile. Si tratta di uno spettacolo denso di trovate sceniche e coreografiche, musica, parole e azioni. Agli attori, detenuti del carcere
che mette in luce un’umanità egoista, degradata, incapace di relazionarsi, che fa della sessualità una modalità di rapporto arido e mercantile. Una coppia, una famiglia, un nipote e un nonno sono i protagonisti di questa ‘commedia nera’ nella quale nessuno è salvo. Crudele e grottesco. Divertente e provocatorio. Perché è proprio della vita l'intreccio tra l'odio feroce e una torta. Conflittualità con il mondo esterno e con se stessi, noia di vivere, assenza di interessi, vuoto interiore, apatia morale, rab-
bia, frustrazioni… frammenti di umanità che si vanno ad incastonare all’interno di un desolante quadro di vita contemporanea. Lo spettacolo esplora i nuovi vizi capitali della nostra società (sociopatia, spudoratezza, consumismo, conformismo, sessomania, nichilismo, culto del vuoto), le sue deformazioni individuali e collettive, le tendenze incontrollabili, spesso disastrose, che dietro l'apparente normalità degli uomini e del loro vivere quotidiano celano lo scenario inquietante di una società alla deriva.
Spettacolo portato in scena sabato dalla Compagnia della Fortezza
In scena a Casalmaggiore il progetto teatrale “Hamlice”
Un momento dello spettacolo
di Volterra, si aggiungono Stefano Cenci; Andrea Salvatori, autore ed esecutore dal vivo delle musiche; il pittore Enrico Pantani; i clown acrobati Guido ed Edoardo Nardin; la partecipazione straordinaria del controtenore Maurizio Rippa ed il grande Armando Punzo che riveste anche un importante ruolo. Lo stesso Punzo ha detto: “Da Amleto ad Alice nel Paese delle meraviglie, dalla tragedia del potere nel chiuso di un palazzo all’anarchia di Carroll, al suo mondo alla rovescia e ancora oltre, in un viaggio di cui non si conosce la fine. La trasformazione è la possibilità di sottrarsi al proprio ruolo definito per sempre. L’origine è nella realtà di questa compagnia che come un doppio sotterraneo offre una riflessione quotidiana su questo tema. E’ come se lo spirito dei personaggi di Shakespeare potesse sottrarsi alla propria funzione sociale. Come spiriti pensanti, in perenne trasformazione, attraversano libri di altri autori, allontanandosi da quello che li conteneva come una prigione di ruoli immutabili …”
Le opere di Pino Volpi esposte in via Beltrami
Fino a sabato 3 dicembre, i locali di “Immagini, Spazio, Arte” di via Beltrami, ospitano la mostra di Pino Volpi, artista originario di Piegaro (Pg), scomparso prematuramente nel 1980 a soli 42 anni. L’artista, che aveva già avuto modo di farsi apprezzare con le sue opere sia in Italia che all’estero conseguendo ripetuti riconoscimenti, dipingeva di getto, trasferendo nei dipinti le suggestioni provate. Dopo la morte improvvisa di Volpi, le sue opere hanno rischiato di rimanere nell’oblìo, se Antonio Cognata, antiquario di Parma, non le avesse riscoperte casualmente e non avesse deciso di riproporle al grande pubblico riscuotendo da subito unanimi consensi. I dipinti di Volpi, caratterizzati da tonalità forti e decise, e da tratti scuri e marcati, sono stati descritti dal critico d’arte bresciano Gianluigi Guarneri, come opere “che si collocano nel variegato mondo dell’espressionismo, ma con tratti caratteristici solo a Volpi”.
L’opera di Donald Coburn sul palco mercoledì a Soresina
“Gin game” porta a galla le frustrazioni nascoste
Mercoledì 7 dicembre, alle ore 21, il cartellone di Sifasera, la rassegna promossa da Teatro del Viale, presenta uno spettacolo di prosa. Al Teatro Sociale di Soresina, due grandi del palcoscenico come Valeria Valeri e Paolo Ferrari (nella foto), sono protagonisti di “Gin game”, commedia scritta da Donald Coburn nel 1976, per la regia - in quest’occasione - di Francesco Macedonio. Lo spettacolo offre la visione di uno spaccato esistenziale riguardante Fonzia e Weller, due vecchi ospiti di una casa di riposo convenzionata. Per trascorrere le domeniche Weller, ricercatore di mercato in pensione, insegna a Fonzia, una vecchia puritana figlia di un pastore metodista, il gin, nel quale da sempre eccelle ed è affettuoso e cordiale. Quando però Fonzia, che ha imparato subito, comincia a vincere superando il maestro, scatena il suo disappunto, così crescente da diventare rabbia allo stato puro. Dietro questa collera si nascondono ragioni più profonde del semplice orgoglio ferito: l’anziano giocatore è infatti vittima di un passato fatto di delusioni, frustrazioni economiche e personali. Fonzia sfoga le sue delusioni fatte di
abbandoni, cedendo al turpiloquio e agli istinti ben lontani dal suo abituale stile di vita e dalla sua educazione. Il finale mostra la dura realtà: due vecchi stanchi e sfiduciati che avrebbero potuto essere due buoni amici, se non fossero stati troppo impegnati a nascondere la propria infelicità dietro il velo dell’ipocrisia. Il regista è rimasto colpito da questa «commedia garbata, giocata con maestria su vari stati d’animo, pervasa da una comicità esilarante, che solo due grandi attori,
possono portare alla ribalta scoprendone tutte le sfumature. In essa possiamo trovare qualcosa di noi stessi, delle nostre fissazioni e manie, delle nostre imperfezioni, dei nostri vizi, che ci rendono difficile il rapporto con gli altri... Forse saper perdere con dignità è la più grande vittoria». • SOSPIRO Sabato alle 21 nell’auditorium è in programma un tributo a Fabrizio De Andrè, concerto a favore delle vittime dell’alluvione il Liguria.
& CREMA
Cultura Spettacoli Scrisse il grande Karl Kraus: “l’arte mette in disordine la vita… i poeti dell’umanità ristabiliscono ogni volta il caos”. Parrebbe un’affermazione paradossale, mi sembra invece molto utile nel mondo di oggi, proprio perché la crisi che lo scuote dovrebbe poter metter in luce pratiche innovative, fantasia, inventiva ed invenzione. E, per tutto questo, occorre la cultura. La cultura in questo caso non è la parte fiorita del celebre detto “il pane e le rose”, ma è proprio il pane. Senza cultura non ci salveremo, questo deve essere chiaro a tutti. Temo che la percezione corrente sia che la cultura sia fruita solo come “divertimento”. Questa percezione elitaria
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Saper capire il mondo purtroppo sconfessa la teoria della cultura come “public goods”, pubblica utilità. La cultura contribuisce fortemente allo sviluppo sociale ed economico ed è una spinta all’innovazione e quindi alla competitività. La cultura promuove l’integrazione delle differenti componenti della società civile nel rispetto della loro diversità. Leggiamo in un documento dell’Unione europea: “Per i giovani, che dovranno adattarsi a sempre nuove condizioni di accesso all'occupazione e all'evoluzione del lavoro e pertanto, pur essendo aumenta-
te le possibilità di aver accesso alle informazioni e al sapere, è comunque ed a maggior ragione necessaria una modificazione delle competenze acquisite per poter affrontare adeguatamente i nuovi sistemi di lavoro, pena situazioni di incertezza, o peggio, di esclusione dal mondo produttivo. Poiché la società diviene sempre più una "società conoscitiva", l'istruzione e la formazione saranno a loro volta sempre più i principali vettori di identificazione, di appartenenza, di promozione sociale e di sviluppo personale. Ma considerare l'istruzione e
la formazione in relazione con il problema dell'occupazione non significa che l'istruzione e la formazione debbano ridursi ad un'offerta di qualificazioni. L'istruzione e la formazione hanno sempre come funzione essenziale l'integrazione sociale e lo sviluppo personale, mediante la condivisione di valori comuni, la trasmissione di un patrimonio culturale e l'apprendimento dell'autonomia”. L’evoluzione della società verso una sempre maggiore complessità comporta già oggi, e sempre più in
“Il labirinto barocco” protagonista al Caffè Filosofico Lunedì 5 dicembre il Caffè Filosofico di Crema, anticipando di una settimana il proprio appuntamento mensile tradizionale, presenta con una relazione dell’antropologo Gilberto Polloni “Il labirinto barocco”. Alle radici della modernità il ’600 ha rappresentato una rivoluzione culturale in tanti
campi, dalla scienza, alla filosofia, dall’economia all’arte… Il tutto in un periodo di guerre furibonde a tragiche che hanno dato vita, con sommosse e ribellioni, alla divisione statale attuale dell’Europa. Cosa rimane della temperie culturale di allora? Psicanalisi, epistemologia, neuro-
scienze, antropologia culturale, e il tentativo economico-politico della unifiazione europea, hanno posto irreversibilmente in crisi quella prima modernità. Quelle furono le origini non solo del nostro presente ma soprattutto del nostro futuro. Un appuntamento per Ragionarci insieme.
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futuro, che si sia in grado di interpretare quel che accade, di saperlo in qualche modo pre-figurare, di sapervi far fronte, disponendo di capacità di adattamento intelligente. Occorre, insomma, saper capire il mondo. Per questo, e per stare meglio nel mondo, saperne godere la bellezza, la vivacità, con curiosità e coraggio, occorre cultura. La cultura è un diritto di tutti, giovani e vecchi, uomini e donne. Chi non lo capisca è destinato davvero al default. Agopoli* *Agopoli (pseudonimo) si occupa di economia e finanza, ma coltiva una grande passione: la filosofia.
La storia di Basiola al Caffè Letterario Mario Basiola
Sabato alle 21 lo spettacolo di Roberto Buffagni con Isa Danieli e Veronica Pivetti
Sorelle d’Italia in scena al San Domenico
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abato 3 dicembre alle ore 21 nuovo appuntamento con la prosa al teatro San Domenico di Crema. In cartellone lo spettacolo “Sorelle d’Italia” drammaturgia originale di Roberto Buffagni. Interpreti Isa Danieli e Veronica Pivetti. Ricordare il 150° anniversario dell’unità d’Italia rilanciando l’attenzione verso il futuro: come arriveremo alla celebrazione, fra 50 anni, del secondo centenario dell'unità d' Italia? E soprattutto:
ci arriveremo ancora uniti, nord e sud ? Veronica la milanese e Isa la napoletana ne disputeranno rilanciandosi accuse e scuse: benevole o feroci? Le loro schermaglie saranno accompagnate dal vivo dal maestro Alessandro Nidi e da un ensemble di cinque musicisti con canzoni, musica, balli e brani recitati «dando vita alla fantastoria d’Italia dal 2011 al 2061 con un'ipotesi futuribile e tragicomica sull' Italia di domani». Tiziano Guerini
Veroniva Pivetti e Isa Danieli
Mostra “Ferro e fuoco” Presentazione del nuovo libro a cura di Quartiere 3 del Centro ricerca “Galmozzi”
A Soncino si inaugura una mostra di fotografia e di scultura in memoria di Giuseppe e Valerio Martinelli a cura dell’associazione culturale Quartiere 3. La mostra dal titolo “Ferro a fuoco - L’arte di una vita” si inaugurerà domenica 4 dicembre presso l’abitazione privata in viale dello Sport 30 e 30/a e rimane aperta dalle ore 10 alle 12 e dalle 15 alle 17.
Domenica 4 dicembre alle ore 17 al teatro San Domenico di Crema si terrà la presentazione con letture, canzoni e filmati del nuovo libro curato dal Centro ricerca “Galmozzi” dal titolo “L’emigrazione cremasca dall’Ottocento ai nostri giorni”. Curato dai diversi studiosi che con il Centro ricerca collaborano da anni, il libro tocca gli argomenti più significativi del fenomeno migratorio del nostro territorio. “La fuga nelle americhe dei coloni cremaschi, varcare le frontiere al tempo del fascismo, un conto cremasco in Argentina, i migranti cremaschi al servizio del Vangelo, elenco dei cremaschi emigrati in Brasile alla fine dell’Ottocento, elenco degli emigrati cremaschi negli Stati Uniti: questi alcuni titoli dei capitoli compresi nel libro. Ancora una bella pubblicazione del Centro “Galmozzi” che va ad arricchire una serie di documentazioni che anno dopo anno vengono messe a disposizione dei cremaschi.
Per gli incontri del Caffè Letterario - Caffè a teatro - l’invito è per lunedì 5 dicembre al San Domenico alle ore 20.45 con “La storia del baritono Mario Basiola: un analfabeta che conquistò il mondo”. La biografia del grande cantante cremonese presentata dal musicologo Daniele Rubboli, con intervista di Roberto Codazzi. Durante la serata interventi musicali del soprano Tiziana Scaciga Della Silva e del baritono Simone Tansini col pianista Luis Baragiola. Una serata con tante parole e tanta musica: Rubboli racconta prima di tutto la vita di Basiola, figlio della grande miseria padana, tra gli ultimi eroi di quella civiltà contadina italiana che ha scritto la storia del teatro operistico. E
che si trattasse di autentici eroi non c’è dubbio perché, come Rubboli mette bene a fuoco, siamo di fronte ad analfabeti che da soli si formano una cultura e scelgono la musica per andare alla conquista del mondo e diventare personaggi. Il libro si preoccupa di far capire l’uomo Basiola, prima che il baritono, calandolo nella realtà del suo tempo e della sua terra, di raccontare l’avventura umana e artistica di Basiola, che dalle fatiche esistenziali della campagna cremonese dei primi del ’900, vive i fasti dei grandi teatri americani e si riscatta anche dall’analfabetismo con una volontà ferrea che gli consente, da autodidatta, di diventare un uomo di vasta cultura.
Si inaugura la sezione di archeologia al museo
Domenica 4 dicembre alle ore 15.30 inaugurazione al Museo civico dei nuovi ingressi e della nuova sezione di archeologia. Dopo anni di lavoro finalmente c’è l’occasione per il Museo cittadino di offrirsi alla città ed ai visitatori in una nuova veste più moderna e più gradevole. Con l’occasione oltre alla presentazione delle novità dei responsabili dei lavori e dell’allestimento il Coro Claudio Monteverdi di Crema, sotto la direzione del maestro Bruno Gini, presenterà un momento musicale con brani di autori cremaschi.
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Appuntamenti
Venerdì 2 Dicembre 2010
Arte & Cultura LA SCALA DI CRISTALLO Un giovane, di fronte alle prime difficoltà, si è rivolto sgomento alla madre. Lei, afroamericana, come l’autore, rivela al figlio che anche la propria vita è stata tutt’altro che facile, ma non per questo ha rinunciato. La sua scala non aveva gradini di cristallo, eppure per tutto il tempo ha continuato a salire; ed ancora va avanti, senza fermarsi, anche quando non trova spiragli di luce. Lo stile è piano e assorto, ma la consapevolezza è forte, in questa poesia di Langston Hughes, una delle voci più importanti della letteratura americana.
UNA MADRE AL FIGLIO
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Bene, figliolo, te lo dirò: la vita per me non è stata una scala di cristallo. Ci furono chiodi e schegge ed assi sconnesse, e tratti senza tappeti sul pavimento nudi. Ma per tutto il tempo seguitai a salire e raggiunsi pianerottoli, e voltai angoli e qualche volta camminai nel buio dove non era spiraglio di luce. Così, ragazzo, non tornare indietro. Non fermarti sui gradini perché trovi ardua l’ascesa. Non cadere ora perché io vado avanti, amor mio, continuo a salire e la vita per me non è stata una scala di cristallo. Langston Hughes
Fino a sabato 31 dicembre SONCINO MOSTRA ANTICHI STRUMENTI DI TORTURA Mostra documentaria a cura dell’Associazione Ricercatori Storici di Desenzano del Garda presso la Rocca Sforzesca. Orario: feriali dalle 10 alle 12.30, sabato e festivi dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 19. Per informazioni: 0374-83811. *** Domenica 18 dicembre CREMONA MERCATO DELL’USATO E DELL’ANTIQUARIATO Per tutta la giornata (fino a circa le 19 appuntamento in piazza Stradivari, Cortile Federico II e via Baldesio con il mercato di prodotti usati e di antiquariato. *** Da venerdì 16 a giovedì 29 dicembre CREMONA MOSTRA COLORE E FORME NELL’ARTE Mostra di pittura e scultura nell’auditorium della Camera di Commercio. Orario: dalle 16.30 alle 19.15.
Musica & Spettacoli Sabato 3 dicembre CASALMAGGIORE TEATRO HAMLICE Alle ore 21 al Teatro Comunale, spettacolo dela Compagnia della Fortezza. Drammaturgia e regia di Armando Punzo. Per informazioni: 0375-284434. *** Sabato 3 e domenica 4 dicembre CREMA TEATRO SORELLE D’ITALIA Alle ore 21 al Teatro San Domenico, è in programma uno spettacolo pensato e realizzato per celebrare il 150° anniversa-
Fino a sabato, 31 Dicembre 2011 CREMONA MOSTRA BIAGIO CARANTI - UNA FIGURA DEL RISORGIMENTO AL SERVIZIO DELLO STATO La mostra presso la biblioteca statale, si pone a conclusione degli eventi organizzati per i 150 anni dell'Unità Nazionale, con l'obiettivo di celebrare i momenti salienti che hanno portato all'unificazione dell'Italia, attraverso le vicende di un personaggio come Biagio Caranti (1839 - 1891), politico, patriota, riformatore che nella sua vita attraversò tutta l'epopea risorgimentale con ruoli diversi e significativi. Orario: dal martedì al venerdì ore 9-17.30, lunedì e sabato 9-13 (Ingresso libero). Per informazioni: 0372-495611. *** Da sabato 3 dicembre a domenica 29 gennaio CREMONA MOSTRA PRIVACY - MOSTRA COLLETTIVA DI ILLUSTRATORI CONTEMPORANEI Anche quest’anno approda a Cremona la mostra di un grande nome dell’illustrazione: Roberto Innocenti. Nel panorama italiano dell’editoria illustrata per ragazzi,
Innocenti è senza dubbio una delle personalità più rilevanti: le sue tavole dalla precisione lenticolare non solo hanno dato vita ad alcune tra le più belle pagine della letteratura di tutti i tempi - come “Le avventure di Pinocchio”, “Cenerentola” o “Un canto di Natale” - ma hanno anche fotografato, insieme allo scrittore Roberto Piumini, la storia del Novecento italiano nel libro “Casa del tempo”. Inaugurazione: sabato 3 dicembre alle ore 17 in Santa Maria della Pietà. Orario: da martedì a venerdì ore 10-13 e 16-19, sabato e domenica 10-18, lunedì chiuso (ingresso libero). Per informazioni: 347-6881328 - 3288518849. *** Sabato 3 e domenica,4 dicembre CREMONA MERCATINO DI NATALE Appuntamento per tutto il pomeriggio nella piazzetta Cittanova .. *** Domenica 4 dicembre CREMONA MERCATO DEI PRODOTTI TIPICI Per tutta la giornata (fino a circa le 19) presso i Giardini di piazza Roma con i prodotti tipici.
rio dell'Unità d’Italia con con Isa Danieli e Veronica Pivetti. Per informazioni: 0373-85418. *** Giovedì 8 e domenica 11 dicembre CREMONA LIRICA IL BARBIERE DI SIVIGLIA Alle 20.30 al Teatro Ponchielli, melodramma buffo in due atti di Cesare Sterbini, dalla commedia “Le barbier de Séville ou la précaution inutile” di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais. Musica di Gioacchino Rossini. La direzione del Barbiere di Siviglia è affidata a Matteo Beltrami, musicista ancora giovane ma che vanta un invidiabile bagaglio di esperienze e una notevole messe di successi. Al Ponchielli è stato protagonista di due produzioni fortunate: nel 2008 il dittico Medium e Gianni Schicchi, l'anno successivo La voix humaine e Pagliacci.
Attore, scenografo, tecnico delle luci e finalmente regista, Federico Grazzini è artista poliedrico che, a dispetto della giovane età, ha firmato spettacoli significativi in Italia ed Europa, dal Piccolo di Milano agli Arcimboldi, dal Comunale di Bologna al Sistina di Roma. Per informazioni: 0372-022010. *** Domenica 4 dicembre CREMONA CONCERTO DI NATALE DEL CORO POLIFONICO Alle 17 presso la Camera di Commercio di Cremona - auditorium in via Baldesio - concerto di musiche natalizie del Coro Polifonico Cremonese, diretto dal meastro Mantovani. Oltre ad entrare nel programma delle manifestazioni natalizie, il concerto conclude le manifestazioni della giornata mondiale del diabete. Per informazioni: 0372-27386.
L’Oroscopo della settimana
a cura di: www.oroscopo-2009.com
Per scrivere a Maria: promedia@fastpiu.it Cara Maria, a volte si ha solo bisogno che qualcuno ci dica che ci vuole bene, ma nessuno lo fa. Allora ci chiudiamo in noi, nella tristezza e nell'orgoglio, e il cuore si indurisce. Ogni cosa non detta pesa, pesa tanto, e ci fa annegare nello sconforto. Mi domando: che mi succede?, e le lacrime mi bagnano il viso. Ma devo reagire, subito, forza forza, perché il lavoro mi chiama, perché i figli mi esigono, perché ci sono mille cose da fare. Vedo davanti a me solo un orizzonte di deserto e solitudine, quando i figli se ne andranno, quando mio marito perderà completamente l’interesse nei mie confronti. A volte sogno che qualcuno mi veda per strada, intuisca la mia solitudine, mi prenda per mano, sfiori la mia anima, e mi dica: non avere paura. Sarò depressa? una sua omonima, Maria 1972
Cara Maria, giunta alla fine della sua lettera ho guardato l’anno che ha indicato firmandosi, e quasi non volevo crederci: lei è giovanissima! Sinceramente, avevo pensato ad una donna, se non proprio anziana, comunque non più nel fiore dell’età, provata da affanni e dolori, quasi incapace di guardare avanti. Maria, faccia conto che sia io a prenderla per mano ed a parlarle come un’amica, sedute entrambe su un sofà, al caldo, magari con una tazzina di caffè in mano. Sa cosa le direi? Sa cosa mi viene in mente? Lei conosce senz’altro il grande attore e regista Woody Allen, e avrà visto qualche suo film. Forse, però, non ha visto “Manhattan”, che è del 1979: lei era piccola. Il protagonista, che è lo stesso Allen, è in crisi, lavorativa, personale, sentimentale, e allora decide di pensare alle cose belle della vita. Dice: “Perché vale la pena di vivere? È un'ottima domanda… Beh, ci sono certe cose
per cui vale la pena di vivere… Per esempio, direi… Il vecchio Groucho Marx, per dirne una… e Joe Di Maggio… Il secondo movimento della Sinfonia Jupiter… Louis Armstrong, l'incisione di Potatohead blues… Sì, i film svedesi, naturalmente… L'educazione sentimentale di Flaubert… Marlon Brando, Frank Sinatra... Quelle incredibili mele e pere dipinte da Cézanne... I granchi da Sam Wu... Il viso di Tracy”. Tracy è la sua amata, ma il rapporto gli crea anche dolore, si sente anziano, inadeguato. Senta Maria, io sono convinta che tutte e tutti noi possiamo compilare una lista simile: ci sono eroi del cinema e dello sport, la musica di Mozart, e di Armstrong e di Sinatra, la pittura di Cezanne, l’opera immortale di Flaubert, un grande cuoco. E c’è il suo amore. Le direi, allora, di compilare la sua lista, e sono sicura che sarebbe lunghissima. Le direi: facciamolo insieme. Vuol provarci?
Sono in arrivo alcune novità che nel vostro caso consisteranno in opportunità lavorative serie. Siate concreti ed accettate ciò che vi sarà proposto, sarebbe un vero peccato rifiutarlo! Finalmente sta per concretizzarsi la svolta che desideravate e per la quale vi siete sacrificati fino ad ora. Il ritardo con cui tale cambiamento si è fatto fin troppo desiderare sarà ricompensato da interessanti guadagni. Tutto procede al meglio senza bisogno di dover necessariamente ricorrere a dimostrazioni di amore eclatanti per rassicurare il partner. Cercate però di trascorrere più tempo con la persona amata. Un senso di inquietudine condizionerà la sfera amorosa dei single, che con non poca difficoltà riusciranno a focalizzare i loro obiettivi e ad approcciarsi nel modo migliore verso di essi. Arriveranno tempi migliori. La vita sociale tenderà ad intensificarsi molto, offrendovi una pluralità di possibili occasioni per approfondire alcune conoscenze. Nel lavoro, accontentatevi di ciò che avete, anche se non vi sembra molto. In quest’anno periodo la fortuna vi assisterà in qualunque campo vi cimentiate, ma anche voi grazie all’autostima ritrovata sarete in grado di andarle in contro godendone i benefici. Divertitevi. Vivrete un periodo contraddistinto dall’incertezza lavorativa, durante il quale subirete ed attenderete impotenti le scelte operate da altre circa il vostro futuro: non è comunque detto che siano negative. In amore, evitate le forzature che porterebbero inevitabilmente a discussioni poco costruttive e lasciate piuttosto al partner la facoltà di seguirvi oppure no, solo così otterrete soddisfazione. Cercate di evitare gli eccessi di personalità, limitando gli egocentrismi e le vene egoistiche che anche solo inavvertitamente potrebbero guidare il dialogo e le scelte con il vostro partner. La determinazione che sentite in amore ha in realtà un ben più ampio raggio di azione, che estende i suoi benefici effetti anche e soprattutto alla sfera lavorativa. Successi in vista, dunque. Se non cambiate registro nel lavoro, la routine e la mole di impegni lavorativi che tende ad aumentare prima delle feste, rischia di schiacciarvi sotto il loro peso. Svagatevi il più possibile. Il mese di dicembre porte con sé un alone di incertezza, che coinvolge tanto i rapporti consolidati quanto le relazioni che stanno per nascere. Rimanete freddi e controllate l’emotività. Vi conviene...
Taccuino
Venerdì 2 Dicembre 2011
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NUMERI UTILI Cremona
COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 -
Via San Bernardo Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 7 Dicembre 2011
Viale Trento e Trieste Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 2 Dicembre 2011
PREFETTURA Centralino: 0372-4881 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307 GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968 POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427 POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511
Via dei Rustici Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 16 Dicembre 2011
QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881 VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511 PROCURA Centralino: 0372-548233 OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118
• Via S.Bernardo: cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica; (Fine lavori: 7 dicembre). • Viale Trento e Trieste (tratto dal civ.22 al civ. 38): cantiere per la sistemazione del marciapiede; (Fine lavori: 2 dicembre).
NUMERI UTILI Crema
METEO WEEK-END
AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215
• Via dei Rustici 14: cantiere per la realizzazione dell'allaccio alla pubblica fognatura e degli allacci alle condotte del teleriscaldamento e dell'acqua potabile; (Fine lavori: 16 dicembre).
Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it
Redazione di Crema Piazza Premoli, 7 - 26100 Crema Tel. 0373 83.041 Fax 0373 83.041
GIORNALE DI CREMONA
COMUNE DI CREMA www.comunecrema.it Centralino: 0373-8941 Urp: 0373-894241
E supplemento: IL PICCOLO GIORNALE DEL CREMASCO direttore responsabile: Sergio Cuti ilpiccolocremona@fastpiu.it direttore editoriale: Daniele Tamburini
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Urp Crema: 0373-899822
Società editrice: Promedia Società Cooperativa Via del Sale, 19 - Cremona Amministrazione e diffusione Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona Tel. 0372 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60
CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0373-893700
Direzione, redazione e prestampa Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona Tel. 0372 45.49.31 - 45.13.14 Fax 0372 59.78.60
COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0373-82714
POLIZIA STRADALE Centralino: 0373-897311 POLIZIA DI STATO Centralino: 0373-897311 VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0373-256222 PROCURA DELLA REPUBBLICA Centralino: 0373-878116 OSPEDALE DI CREMA www.hcrema.it Centralino: 0373-2801 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 SERVIZI SOCIO-SANITARI DISTRETTO DI CREMA Centralino: 0373-899320
Stampa: SEL - Società Editrice Lombarda 26100 Cremona Autorizz. del Tribunale di Cremona n° 357 del 16/05/2000
Pubblicazione associata all’Uspi (Unione Stampa Periodica Italiana) Progetto Grafico: Gianluca Galli Numero chiuso in tipografia: Giovedì 1 Dicembre alle ore 22
FARMACIE DI TURNO Dal 2 al 9 Dicembre 2011
GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0373-256474 POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0373-250867 Centralino: 0373-894212
Pubblicità Tel. 0372 43.54.74 Fax 0372 59.78.60 www.immaginapubblicita.it
Distretto di Crema
Distretto di Cremona CREMONA GUARNERI S.N.C. CORSO GARIBALDI, 191 26100 Cremona Tel. 0372 21335
ANNICCO MACULOTTI ENRICO VIA MARCONI, 24 26021 Annicco Tel. 0374 79407
MALAGNINO GAMBA CARLO VIA S. AMBROGIO, 20 26030 Malagnino Tel. 0372 58348
CREMA FARMACIA BRUTTOMESSO BRUNO VIA VERDI, 6 26013 Crema Tel. 0373 256286
MONTODINE BERNELLI ANDREA VIA BENVENUTI, 26 26010 Montodine Tel. 0373 66109
Orari di apertura Mattino: 08:00 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:30
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
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Giorno di chiusura settimanale SABATO POMERIGGIO
Giorno di chiusura settimanale Lunedì mattina
Giorno di chiusura settimanale NO CHIUSURA
Giorno di chiusura settimanale SABATO
CREMONA - FARMACIA 11 A.F.M. DI CREMONA S.P.A. VIA GIUSEPPINA, 27 26100 Cremona Tel. 0372 434784
SESTO ED UNITI PORTESANI ANNA VIALE MATTEOTTI, 12 26028 Sesto ed Uniti Tel. 0372 76013
ROBECCO D'OGLIO PALERMO EMILIA VIA SGUAZZI, 18 26010 Robecco d'Oglio Tel. 0372 921122
PANDINO TACCANI GIULIO VIA UMBERTO I, 49 26025 Pandino Tel. 0373 90017
CASALETTO VAPRIO TRABALZINI PAOLA VIA REGINA DELLA PACE, 6 26010 Casaletto Vaprio Tel. 0373 274922
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Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00
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Giorno di chiusura settimanale LUNEDÌ
Giorno di chiusura settimanale GIOVEDÌ
Giorno di chiusura settimanale SABATO POMERIGGIO
Giorno di chiusura settimanale LUNEDÌ POMERIGGIO
Giorno di chiusura settimanale SABATO
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Venerdì 2 Dicembre 2011
Cosa guardare in televisione
Tv&Cinema
Il giallo di via Poma in un film
Ricostruisce la tragica morte di Simonetta Cesaroni avvenuta il 7 agosto 1990
L
a foto di Simonetta Cesaroni è ormai impressa nella mente degli italiani: al mare con il costume bianco. Ora la storia della sua morte misteriosa è diventata un film per la tv ed è sorprendente la somiglianza con Astrid Meloni. che la interpreta nella pellicola. Simonetta fu uccisa il 7 agosto 1990, non aveva ancora 21 anni, era una bella ragazza del quartiere Don Bosco che lavorava da un mese come contabile all’associazione degli alberghi per la gioventù, in uno stabile in via Poma 2. Alle 17.30 l’ultimo contatto, poi la tragedia: chi l’ha uccisa la immobilizzò a terra e la colpì 29 volte con un coltello. Le ricerche scattarono perché Simonetta, attesa per cena alle 20, non tor-
La pellicola va in onda su Canale 5 e ha scatenato roventi polemiche
A lato Astrid Meloni nei panni si Simonetta Cesaroni e sopra una scena del fim in onda martedì su Canale 5, che ricostruisce i delitto di via Poma
CINEMA - Programmazione settimanale CREMONA Spaziocinema Cremonapo (0372 803674) www.spaziocinema.info • 1921 - Il mistero di Rookford • Il giorno in più • Twilight: Breaking dawn • Midnight in Paris • Real Steel • Anche se è amore non si vede • Tower Heist • A Day With Shakira • Warrior Filo (0372 411252) • Miracolo a le havre
CineChaplin (0372 453005) • Terraferma PIEVE FISSIRAGA Cinelandia (0371 237012) www.cinelandia.it • Anche se è amore non si vede • Happy Feet 2 • Twilight: Breaking dawn • Il giorno in più • Midnight Paris • Real Steel • Tower Heist • Ligabue: Campovolo 3D
CREMA Porta Nova (0373 218411) www.multisalaportanova.it • Il giorno in più • Anche se è amore non si vede • Midnight Paris • Twilight: Breaking dawn • Tower heist • Happy Feet 2 • Ligabue: Campovolo 3D Cineforum • Cavalli • Sospeso
nò. La sorella Paola Cesaroni riuscì a farsi aprire il portone dell’ufficio alle 23.30 e trovò Simonetta morta. Per questo omicidio è stato condannato in primo grado a 24 anni il fidanzato Raniero Busco. Il film è stato girato a Roma proprio nell’anniversario del delitto di via Poma e va in onda martedì 6 dicembre su Canale 5 ed è stato oggetto di roventi polemiche. Gli interpreti, oltre ad Astrid Meloni, sono Silvio Orlando che è l’ispettore Niccolò Montella, personaggio di fantasia che fa da filo conduttore del racconto, Giulia Bevilacqua che dà il volto alla sorella di Simonetta, Paola Cesaroni. Presenti anche Giorgio Colangeli, il portiere Pietrino Vanacore suicida dopo venti anni di sospetti, Imma Piro, che è Anna Cesaroni e Rosa Pianeta, l’interprete di Giuseppa De Luca. Il regista è Roberto Faenza. «Mi sono preparata seguendo le informazioni emerse dai processi - ha rivelato Astrid Meloni - ho letto gli atti e seguito “Un giorno in pretura”. Mi hanno aiutato molto le dichiarazioni della madre e della sorella che raccontano di una ventenne responsabile e solare, una lavoratrice. Simonetta era una ragazza di 20 anni, ma di 20 anni fa. Farò emergere il suo candore, era la figlia che tutti vorrebbero avere». Canale 5, martedì ore 21.10
SCENE DEL CRIMINE
Le indagini di Csi venerdì su Italia 1
Vanno in onda su Italia 1 gli episodi della nona stagione di “Csi: scena del crimine”, la serie tv investigativa più amata al mondo. Dopo un’ottava stagione travagliata, con la morte di Warrick (Gary Dourdan), la nona vede il passaggio di testimone tra Gil Grissom (William Petersen) e Raymond Langstone (Laurence Fishburne), nuovo personaggio fisso del cast che prenderà il posto di Grissom, deciso ad andare dalla sua amata Sarah. Insieme alla new entry famosa, la serie ha una new entry, quella dell’agente Riley Adams (Lauren Lee Smith), una ragazza decisa e qualificata, inoltre Willows (Marg Helgenberger) è il nuovo capo supervisore e Nick Stokes (George Eads) il suo assisten-
te, mentre David Hodges (Wallace Langham) da sempre fedele e colmo di ammirazione per Grissom, insieme a Wendy Simms (Liz Vassey) sono promossi a personaggi principali. Nell’episodio in onda il 9 dicembre dal titolo ‘Fuari dal tunnel”, Grissom, Warrick e Nick si occupano del caso di un uomo brutalmente ucciso, il cui corpo viene trovato nel quartiere più degradato di Las Vegas con numerose ferite da taglio. Alcuni indizi ricondurranno l’omicidio al mondo della tossicodipendenza. Catherine e Sara cercano invece di far luce sulla morte di un clown che, come spesso accade, presenta una serie di strani elementi con cui le due investigatrici dovranno fare i conti. Italia 1, venerdì ore 21.20
1921- Il mistero di Rookford Siamo nel 1921 e l’Inghilterra è appena uscita schiacciata dal peso della Prima Guerra Mondiale. Nel Paese prolifera la tendenza all’evocazione degli spiriti dei caduti durante il conflitto e la scrittrice Florence Cathcart si prodiga per smascherare i numerosi truffatori che tentano di lucrare sul dolore dei famigliari degli scomparsi. A casa della donna si presenta però un certo Robert Mallory, che la convince a visitare un vecchio collegio di campagna dove pare aleggiare il fantasma di un bambino. Dopo pochi giorni di indagini nella tenuta, Florence sembra aver risolto il mistero, proprio nel momento in cui fatti realmente inspiegabili cominciano ad ossessionare lei e tutti i piccoli studenti del collegio. Il confronto e soprattutto l’accettazione dell’esistenza del paranormale a questo punto appaiono inevitabili…
Regia: Nick Murphy • Genere: thriller
Si intitola “Midnight in Paris” la nuova commedia romantica con Owen Wilson
Un viaggio nel passato con Woody Allen
Regia: Woody Allen Durata: 100 minuti. Produzione: Sony Pictures Classics, Pathé - Francia, Gran Bretagna 2011. Cast: Owen Wilson, Rachel McAdams, Marion Cotillard, Kathy Bates, Carla Bruni, Adrien Brody, Michael Sheen, Léa Seydoux, Kurt Fuller, Gad Elmaleh. Genere: commedia.
Gil e la sua ragazza Inez sono in vacanza a Parigi con la famiglia e con gli amici. Gil è uno sceneggiatore di successo che, stanco della vita e del mondo di Hollywood, si prende una vacanza per trovare l’ispirazione necessaria per scrivere il suo primo romanzo. Ma viene scoraggiato costantemente da Inez e dagli altri amici, che ritengono la carriera di sceneggiatore migliore di quella di scrittore. Mentre passeggia da solo, viene avvicinato da degli amichevoli sconosciuti che gli offrono un passaggio, accettato volentieri da Gil. Così, lo scrittore, si ritrova trasportato nella Parigi degli anni Venti, un periodo che ama ed idolatra a tal punto da ambientare in questo momento storico il suo romanzo. Nella sua permanenza negli anni Venti, Gil incontra celebri scrittori e artisti da lui molto ammirati, come Ernest Hemingway, Gertrude Stein e Salvador Dalí, che lo aiutano dandogli consigli per il romanzo e per la vita. Così, Gil scopre che il pensiero del “glorioso passato ormai perduto” è ricorrente in tutte le epoche storiche, che preferiscono guardare nostalgicamente ad un passato romantico, piuttosto che guardare con incertezza al futuro.
IN TV - Sabato sera
Film di Pieraccioni con Laura Torrisi Miranda (Laura Torrisi) e Mariano (Leonardo Pieraccioni) sono felicemente sposati da dieci anni; lui ha superato i quaranta, lei da poco i trenta, hanno occhi solo l’uno per l’atro, fanno l’amore tutti i giorni come i fidanzatini, sembra che per loro il tempo non passi mai. Vendono frutta al banco del mercato e sognano di trovare i soldi per poter comprare un fondo nella piazza centrale del paese per trasferirvi la loro attività. Quando un giorno, arriva Andrea, fotografo, nel paesino toscano dove abitano Mariano e Miranda, la loro routine viene stravolta. Andrea nota Miranda, finita per caso in una sua fotografia e non può non ammirarne la bellezza. Le propone così di fare un calendario e lei accetta...
Programmi Tv sabato 3
rete 4
canale 5
italia 1
la 7
Venerdì 2 Dicembre 2011
domenica 4
Lunedi’ 5
Martedi’ 6
mercoledi’ 7
giovedi’ 8
31
venerdi’ 9
06.45 unomattina. Attualità 11.00 Tg1 telegiornale 11.05 occhio alla spesa 12.00 la prova del cuoco 13.30 Tg 1 / tg1 Focus/economia 14.10 verdetto finale. Attualità 15.15 la vita in diretta. Attualità 16.50 tg1 Parlamento/che tempo fa 18.50 l'eredità. Game Show 20.00 Tg1/qui radio londra. Att 20.40 soliti ignoti 21.10 tutti pazzi per amore3.fic 23.20 porta a porta 00.5t5 tg1 notte/Focus/che tempo fa 01.35 sottovoce
06.45 11.00 11.05 12.00 13.30 14.10 15.15 16.50 18.50 20.00 20.30 22.45 23.20 01.05
unomattina. Attualità Tg1 telegiornale occhio alla spesa la prova del cuoco Tg 1 / tg1 Focus/economia verdetto finale. Attualità la vita in diretta. Attualità tg1 Parlamento/che tempo fa l'eredità. Game Show Tg1/qui radio londra. Att champions league: villarreal-napoli 90°minuto champions porta a porta tg1 notte/Focus/che tempo fa
06.45 10.30 10.55 12.00 12.20 13.30 14.10 15.15 16.00 16.50 18.50 20.00 21.10 23.25
unomattina. Attualità a sua immagina santa messa recita dell'angelus la prova del cuoco Tg 1 / tg1 Focus/economia verdetto finale. Attualità la vita in diretta. Attualità omaggio di sua santita' il papa all'immacolata la vita in diretta 2°parte l'eredità. Game Show Tg1/soliti ignoti.Game don matteo 8. Fiction porta a porta
06.45 11.00 11.05 12.00 13.30 14.10 15.15 16.50 18.50 20.00 21.10 23.35 00.35 01.05
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adamo ed eva. Film TG3 Sport - Meteo / TGR il settimanale. Attualità ambiente italia tgr regione meteo -tg3 tg3 pixel/tv talk/tg3 l.i.s. un caso per due.telefilm magazine champions league 90° minuto: serie b. Sport tg3/regione/meteo 3/blob blob/che tempo fa.Att e se domani. attualità tg3 - Tg Regione amore criminale. attualità fuori orario.Cose (mai) viste
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32 GLI ORARI CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi c ome indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario:da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Dove: Medicina del Lavoro, padiglione 10 Impegnativa del medico curante. Allergologia per sospetti professionali Tel. 0372 408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 13.00; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia dalle 09.00 alle 13.00 da lunedì a venerdì. Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, d alle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari.
Salute PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Dove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10 Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante. Le prenotazioni vengono effettuate telefonando allo 0372 408178 da lunedì a venerdì dalle 10.30 alle 13.00; oppure personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia da lunedì a venerdì dalle 09.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.
Sono dieci milioni gli italiani che ne soffrono. Ecco come affrontarlo ed evitare di esserne schiavi
Mal di testa, conoscerlo per combatterlo
P
di Laura Bosio
uò sembrare qualcosa di banale, ma spesso è un problema invalidante, che a volte addirittura rende difficoltoso svolgere il proprio lavoro. Stiamo parlando del mal di testa, problema di cui soffrono circa dieci milioni di italiani, di cui due milioni sono cronici. «Bisogna distinguere due grossi gruppi di mal di testa: le cefalee primarie, che sono le più frequenti e che non hanno una causa organica ben definita, e le cefalee secondarie, caratterizzate invece da un disturbo organico» spiega il dottor Luigi Bettoni, responsabile dell'unità operativa di Neurologia dell'Ospedale di Cremona. «Quest'ultimo gruppo è più determinante, in quanto può sottendere problemi anche gravi. Tali mal di testa possono essere particolarmente violenti e improvvisi. In questo caso bisogna procedere ad accertamenti per escludere eventuali emorragie cerebrali da rottura di vasi sanguigni. Altre cefalee sono spia di un'infiammazione della meninge. Si tratta quindi di due tipologie che vanno diagnosticate velocemente, perché serve un intervento immediato. Certe volte poi capitano mal di testa che sembrano leggeri e innocui, ma devono essere accertati perché potrebbero nascondere neoplasie o ematomi. Ci sono poi cefalee secondarie in cui la causa è evidente, che sono quelle legate a un trauma cranico o a patologie come la sinusite».
Il dottor Luigi Bettoni, direttore dell'unità operativa di neurologia dell'Ospedale di Cremona
Come si distinguono dalle primarie? «Per alcune patologie, come la rottura di un vaso, la cefalea si presenta in maniera molto caratteristica, diversa dal normale mal di testa, e soprattutto presenta un dolore violento e improvviso. In altri casi la cefalea si associa ad ulteriori segni neurologici, che invece nelle cefalee primarie no ci sono». Parliamo di quest'ultime: sono le più comuni e colpiscono davvero molte persone. «Senza dubbio si tratta di un problema diffuso, soprattutto tra le donne: sono circa il doppio quelle che ne soffrono, rispetto al numero degli uomini. Tali cefalee non sono collegate ad altri problemi neurologici. Le più comuni sono le emicranie, che a loro volta si dividono in due categorie: emicrania con aurea ed emicrania senz'aura. La prima si presenta innanzitutto con disturbi visivi, che durano alcuni minuti, prima che inizi la fase del mal di testa. Si
caratterizza per un dolore pulsante e molto intenso, che può essere associato a nausea e vomito, con senso di fastidio per luci e rumori. La durata è variabile: da due ore a due giorni o più. Questo significa che si tratta di un mal di testa che può essere invalidante. L'emicrania senz'aura presenta invece gli stessi sintomi, tranne il disturbo visivo. In entrambi i casi si tratta di disturbi episodici, anche se in alcuni casi possono cronicizzarci, con attacchi più frequenti e per periodi costanti, fino a configurare lo stato di male emicranico. Un altro tipo di mal di testa piuttosto diffuso è quello da tensione, legato a stress, insonnia, tensioni varie. Si presenta generalmente come un dolore sordo e diffuso, oppure sotto forma di "cerchio alla testa". Infine ci sono le cefalee a grappolo, caratterizzate da un mal di testa molto intenso di durata piuttosto breve (10-15 minuti). Si può associare a sensazioni di naso
chiuso e lacrimazione oculare. E' un tipo di dolore violento, che porta irrequietezza in chi ne soffre. Esso, passata la prima fase acuta, si può ripetere più volte nell'arco della giornata, e di solito si presenta in periodi ben definiti dell'anno». Cosa fare quando i mal di testa diventano frequenti? «E' sempre meglio rivolgersi al medico. A volte i diversi tipi di cefalee si intersecano tra loro, e per questo serve una diagnosi precisa». Quali sono le strategie terapeutiche più diffuse? «Per la cefalea tensiva si cerca di interrompere i meccanismi che provocano tensione, utilizzando farmaci di tipo ansiolitico o antidepressivo, Per l'emicrania vi sono invece norme comportamentali da eseguire: la pastiglia di antidolorifico va presa all'inizio dell'insorgere del dolore, altrimenti si rischia che il farmaco non sia efficace. Oltre a ciò è bene cercare di assumere medicinali solubili in bocca, in modo da ridurre il rischio di vomito. Se i comuni analgesici non funzionano, bisogna poi valutare la frequenza, per una terapia aggiuntiva. Se essa è saltuaria (ogni 2 mesi o più) si possono assumere dei farmaci (triptani) che tendono a ridurre violenza e durata degli attacchi. Se invece è più alta conviene fare anche un trattamento di profilassi, che duri alcuni mesi, ad esempio a base di antidepressivi o dei nuovi antiepilettici: essi attenuano la violenza e la frequenza degli attacchi».
Venerdì 2 Dicembre 2011
Camera di commercio - Sala Mercanti
A CREMONA IN VIA GIUSEPPINA 21
Immigrazione e diritto alla salute: il convegno Il Gruppo Articolo 32 di Cremona, associazione senza scopo di lucro attiva nel fornire assistenza medica gratuita a immigrati e italiani senza tessera sanitaria, spesso in collaborazione con l'Avis Comunale di Cremona, ha in programma per sabato 3 dicembre, a partire dalle ore 9 (sala Mercanti, Camera di Commercio di Cremona), un importante convegno dal titolo «Salute senza confini – Immigrazione e diritto alla salute». Il programma prevede, alle 9.15, il saluto delle autorità, tra cui gli assessori del Comune di Cremona Luigi Amore e Maria Vittoria Ceraso e l'assessore provinciale Silvia Schiavi e a seguire il dibattito su: «Disuguaglianze di salute e disuguaglianze sociali: l'esperienza del Gruppo Articolo 32 nel
contesto cremonese e la cornice normativa e sociale»; «Welfare sanitario e diritto alla salute: verso un protocollo d'intesa con l'Asl e l'azienda ospedaliera di Cremona»; «Per una salute senza esclusione: l'assistenza sanitaria agli immigrati presentata da alcune delle principali realtà nazionali» e infine gli interventi delle associazioni partners del territorio.
Il Gruppo Articolo 32 è un associazione di cittadini che persegue la solidarietà civile, sociale e culturale nel campo dell’assistenza sanitaria ad emarginati ed immigrati, senza distinzione di razza, sesso, religione, ideologia e ceto sociale e che si impegna per la difesa e garanzia dei diritti dei popoli stranieri e degli individui deboli. Per questo è stato attivato un servizio socio-sanitario senza fini di lucro che fornisce cure ambulatoriali essenziali, ancorché continuative, a tutti coloro che vedono precluso questo diritto. Inoltre, il gruppo è impegnato in un costante monitoraggio e denuncia delle violazioni del diritto alla salute garantito dalla nostra costituzione.
Ozono e odontoiatria Abbiamo anticipato la settimana scorsa che avremmo parlaIl dottor Luigi Mitoli, to di ozono e parodontologia,. medico-chirurgo Quest’ultima è lo studio delle maozonoterapia lattie del tessuto intorno al dente, semplificando la gengiva ed il legamento che lega dente e osso. I vantaggi apportati dall’ozono sono notevolissimi. Questa patologia, detta anche malattia parodontale, è diffusissima tra la popolazione, ed è forse meglio conosciuta come piorrea. Si instaura grazie alla mancanza di una adeguata igiene dei denti, con la deposizione del tartaro (contenuto nella saliva) su denti e gengive. Il tartaro si organizza, indurisce, diventa terreno di cultura per i batteri sempre presenti in bocca, e si trasforma in breve tempo in placca batterica che preme sulle gengive. Queste col tempo si ritirano, e con loro l’osso di sostegno, ed i denti cominciano fatalmente a muoversi in modo via via più grave, fino all’espulsione. Questa patologia è cronica, cioè non può guarire, ma si può curare con risultati a volte notevoli, se attuati con attenzione e continuità. Qui interviene l’ozono: dopo una accurata igiene orale fatta in studio con un’igienista e la prosecuzione costante dell’igiene a
Borse di studio per la ricerca Arco finanzia gli studi mirati per la Breast Unit. Assegnato anche il premio Roberto Telli
L’
di Giulia Sapelli
ospedale di Cremona punta sempre più sulla ricerca. Per questo ha istituito ben tre borse di studio a giovani laureati impegnati nella ricerca. Il premio studio Roberto Telli 2011, alla sua 4ª edizione, prevede un convegno aperto a cittadini e studenti su «L’esercizio dello sport nell’età evolutiva», che si svolge il 3 dicembre (ore 9 - auditorium Avis Provinciale - via Massarotti n 65), oltre alla premiazione per la miglior tesi di laurea discussa nell'anno accademico 2010-2011 nelle professioni sanitarie. «La borsa di studio assegnata dal Premio Roberto Telli assume un duplice valore: al primo posto c’è quello emotivo, legato alla memoria di una persona che non c’è più e alla volontà di associare il ricordo di un evento tragico a qualcosa di utile e positivo per futuro di altri studenti» afferma Simona Mariani, direttore generale dell'Azienda ospedaliera. «In seconda istanza la collaborazione fra pubblico e privato rappresenta un’opportunità di crescita e civiltà, in linea con esigenze del nostro tempo: la salute è un bene di tutti e l’investimento di risorse, anche economiche, in questo settore va davvero a vantaggio di tutti».
In aumento i partecipanti al corso di laurea in fisioterapia «Quest’anno sono 24 gli studenti del corso di laurea in Fisioterapia che partecipano alla selezione della miglior Tesi di Laurea discussa nell’anno accademico 2010/2011» aggiunge Marita Mariotti, responsabile del polo universitario aziendale e della formazione. «Un corso, quello in Fisioterapia, che nel 2011 registra complessivamente 102 iscritti. Se un tempo la presenza femminile era in maggioranza, oggi non è più così. I ragazzi che scelgono di intraprendere questo percorso formativo sono in aumento». La ricerca va anche nella direzione dello studio dei tumori.
Per questo l'associazione Arco promuove alcune borse di studio a favore della Breast Unit. Due sono le borse di studio assegnate grazie ad Arco. La prima a Mara Maldotti, biotecnologa. Come spiega Alberto Bottini, (direttore della Breast Unit), «il modello comunemente accettato della diffusione tumorale a distanza nel tumore alla mammella si basa sulla presenza di Cellule Tumorali Circolanti (Ctc). Da alcuni anni sono disponibili metodiche per la determinazione del numero delle Ctc. Il nostro laboratorio di oncologia molecolare senologico è fra i pochi Centri in Italia ad essere dotato della
Errika Pontevichi • Naturopata diplomata presso l’Istituto RIZA Diplomata presso l’Istituto C.I.N.T. (Centro Internazionale Nuove Terapie) Cell 348 2539413 • e-mail: errikapontevichi@libero.it “Luisa è una persona disponibile, generosa, sul lavoro si fa sempre in quattro per il volere del suo datore di lavoro e dei suoi colleghi, questa sua disponibilità viene largamente sfruttata e per ogni problema fanno affidamento su di lei. Luisa sa che adempiendo a tutti i lavori extra che le vengono “affibbiati” sarà apprezzata e amata da tutti i suoi colleghi e non solo, a discapito però dei suoi bisogni e dei suoi desideri. Col passare del tempo questa situazione per Luisa diventa insostenibile e lei diventa nervosa ed aggressiva. Luisa, sola nella stanza, si lascia cadere sul letto e piangendo ripensa a tutta la vicenda e si sente terribilmente in colpa nei confronti della figlia e del marito. Luisa soffre ma resta a completa disposizione del volere dei suoi colleghi perché pensa sia l’unico modo per essere apprezzata come collega e come persona. Quello appena descritto è una situazione tipo nella quale avvertiamo di aver perso la nostra serenità. I Fiori vengono in nostro aiuto per accompagnarci al
recupero della nostra individuale armonia senza alterare i nostro temperamento. Ora indicherò i fiori opportuni per questa situazione. Per il proprio profilo è necessario fare affidamento ad un esperto in quanto questi tre fiori, che andrò ad indicare, NON VANNO ASSOLUTAMENTE ASSUNTI INSIEME NELLA STESSA MISCELA. Luisa avrà dunque bisogno di Pine per liberarsi dalla tenaglia dei sensi di colpa, poi si affiderà ad Holly che porta alla coscienza l’idea che il sentimento della rabbia deve aiutarci ad uscire da una condizione che non approviamo, nella giusta moderazione e nella giusta direzione, senza diventare una bomba esplosiva. Per rompere questo circolo vizioso Luisa sa che deve capire cosa significa rispettare se stessa, pur mantenendo la propria indole di persone disponibile. Recuperando la propria individualità riuscirà a venir in aiuto ai suoi colleghi senza essere schiavizzata, rispondendo con un semplice “no” alle richieste eccessive, questo con il supporto di Centaury.
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strumentazione per la valutazione della Ctc (Veridex). La Borsa di studio assegnata ci consentirà di avere una persona dedicata a questo lavoro. Nella scelta delle strategie terapeutiche in ambito di patologia mammaria si è reso fondamentale tipizzare sempre di più il tumore al fine di dare una terapia sempre più appropriata e mirata al paziente». La seconda borsa è andata a Vanessa Zanoni, assistente sanitaria. «Nell’ambito dell’assistenza ospedaliera, primaria importanza sarà rivestita dalle applicazioni di cartella clinica basate su laptop e tablet in supporto degli operatori sanitari e al fine di facilitare lo sviluppo delle applicazioni a sostegno della gestione dei pazienti. Poichè Arco donerà 8 tablet (foglio di Toshiba), la dottoressa Zanoni si occuperà di generare e sviluppare un'applicazione per la gestione delle informazioni clinico sanitarie ottenute dai pazienti arruolati con nuove molecole biologiche per il tumore della mammella». Conclude Bottini. «Il tablet, per la prima volta in azienda, sarà uno strumento teso a favorire un nuovo impulso tecnologico a vantaggio dell’interazione paziente-operatore e verrà impiegato per gestire al meglio le necessità del paziente in trattamento con nuovi farmaci e migliorare le prestazioni erogate».
casa,esso viene iniettato nelle gengive predisponendo la formazione di nuovi vasi sanguigni, migliorando la nutrizione e l’ossigenazione dei tessuti con conseguente interruzione del sanguinamento e sensazione da parte del paziente, di denti più stabili e rafforzati nell’osso e gengive rosee e toniche. I risultati sono raggiunti in tempi molto brevi ed è questa forse l’applicazione dell’ozono che più è avvertita in modo benefico dal paziente e che gli dà più carica per continuare nel percorso terapeutico intrapreso. Possiamo quindi concludere che l’O3 è veramente un valido supporto nelle terapie delle malattie del cavo orale per la facilità di intervento, la brevità di ogni seduta e la velocità dei tempi necessari per l’osservazione di risultati ottenuti. Come sempre la terapia può essere fastidiosa, anche perché si tratta pur sempre di iniezioni, benché con aghi sottilissimi, ma comunque mai dolorosa e sempre ben tollerata dal paziente. Inoltre, visto che i dentisti difficilmente hanno la macchina per produrre ozono e quindi difficilmente praticano questa metodica, non è necessario farla in uno studio dentistico, ma è necessario andare in uno studio che pratica l’O3 terapia.
Riceve a Cremona in via Giuseppina 21 Tel. 0372 434988 • 331 5825327
WELLNESS & SALUTE
Ha aperto a Cremona la Clinica del sale: i benefici dell’haloterapia Ha aperto i battenti a Cremona la Clinica de sale, un'oasi esclusiva all'insegna del wellness. «La filosofia che sottende la nostra struttura è la cura del benessere in una fusione tra ciò che siamo dentro e quello che siamo fuori» spiegano i proprierari. In effetti i benefici dell’haloterapia proposta presso la Clinica del Sale sono funzionali sia al respiro che alla pelle. «La garanzia del sistema originale e l’esperienza condivisa del network AeroSAL composto da più di 150 centri in Italia fanno la differenza». La struttura ospita al suo interno due speciali grotte di sale, realizzate con una scocca in legno marino e rivestite internamente di sale cristallizzato, appositamente studiate per amplificare l’effetto benefico del cloruro di sodio puro al 100% addizionato con lo iodio immesso nell’erogatore originale Aerosal. Ciò che sostanzialmente differenzia la Clinica del Sale da altre strutture similari è il microclima generato che risulta perfettamente equilibrato e che permette a chi soggiorna nelle grotte di inalare le giuste quantità dei preziosi microelementi funzionali all’apparato respiratorio e corporeo nella sua totalità. Per entrare nelle grotte non servono particolari accorgimenti e neppure un abbigliamento specifico: si rimane comodamente vestiti, e ci si rilassa, ascoltando musica oppure giocando. L’umidità è tra il 35-55% e la temperatura interna è compresa tra 20 e 26 gradi. Ognuna delle due grotte può ospitare fino a cinque persone, e ciò permette allo staff della Clinca la massima flessibilità nell’organizzazione di spazi e nella prenotazione degli orari, anche per gruppi. Per la loro assoluta mancanza di controindicazioni le grotte di sale sono indicata a tutti, dai neonati agli anziani; gli elementi con i quali si viene in contatto favoriscono il riequilibrio del corpo nell’espletare le sue funzioni detossinanti e di ricarica. In particolare la struttura è particolarmente consigliata per i bambini, anche molto piccoli, in quanto permette di rinforzare le difese immunitarie. Sedute di haloterapia sono consigliate anche alle donne in gravidanza, per il loro maggior fabbisogno di iodio. Per informazioni dettagliate, contatti e prenotazioni potete collegarvi al sito web: www.clinicadelsalecremona.it oppure potete chiamare il 03721875371.
di Ermanna Allevi
Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA
Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA) Gentilissima Naturopata Ermanna, leggo sempre la sua rubrica perchè mi piace molto. Mi sono accorta nel tempo che se mangio le mele cotte per due giorni consecutivi mi viene un inizio di cistite, mi basta non mangiarne più e in 24 ore tutto passa, ma è davvero possibile una cosa del genere? cosa posso fare? grazie Angelica Se nelle varie occasioni in cui assumeva la mela cotta si è accorta dell'insorgere della cistite, non ci sono dubbi, a Lei la mela cotta dà questo disturbo. L'unica cosa da fare è evitare di mangiare questo alimento. Trovi un altro alimento che Le sia gradito comunque gradito e lo sostituisca alle mele cotte. Ci sono alcune situazioni inspiegabili, ma se ci accadono dobbiamo prendere atto che per noi è così, non importa se non lo è per il resto del mondo. C'è chi ha questo problema se mangia un'arancia, chi con la pesca e l'unica cosa da fare è rispettare il linguaggio del proprio corpo.
Buongiorno ho sentito parlare della Aquilegia, desidero sapere se la conosce e cosa cura. Grazie e complimenti L'Aquilegia vulgaris appartiene alla famiglia delle Ranuncolaceae ed è una pianta che è stata utilizzata sino al 1800 per le sue diverse proprietà terapeutiche. I naturalisti del passato attribuivano a questa pianta anche la capacità di rendere acuta la vista, per la forma dei suoi petali. Oggi è una pianta che non viene utilizzata in quanto si è scoperto che sia le parti aeree che i semi contengono sostante tossiche per l'uomo. SE NE SCONSIGLIA L'USO, SALVO SOTTO CONTROLLO DIRETTO DEL MEDICO.
Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@naturopatia-cremona.com Oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372. • Riceve a Crema telefonando al 388 9037275.
Agricoltura
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Venerdì 2 Dicembre 2011
L’intento è di tutelare i molti agricoltori e parte del territorio che rischiano di restare esclusi dalla rappresentanza
Gestione delle acque, la Libera scende in campo
L
• A cura di Libera Agricoltori •
entro l’anno. Già è stato acquisito il fatto di ridurre i comprensori da 22 a 12. Si tratta di un’operazione condotta con il consenso degli enti irrigui direttamente interessati ma riguardo alla gestione delle acque e della bonifica sul territorio si presentano delle problematiche La riforma della legge 31 infatti prevede che i consorzi di bonifica di primo grado e i consorzi di miglioramento fondiario di secondo grado saranno soggetti a fusione e le relative funzioni saranno assunte dai nuovi consorzi Dunque per la provincia di Cremona si prospettano due comprensori irrigui: uno che riguarda il Casalasco e per il quale poco o nulla dovrebbe cambiare con il Navarolo e l’altro che riguarda il restante territorio che scende dal Cremasco e proiettarsi verso sud est oltre Cremona. In questo secondo comprensorio su cui vi sono oggi tre enti gestori (Dugali, Vacchelli e Adda Serio) gli stessi dovrebbero confluire in
a Libera Associazione Agricoltori Cremonesi, nel corso dell’ultimo consiglio direttivo ha preso in esame le problematiche legate alla gestione delle acque che oggi viene effettuata sull’intero territorio da Consorzi di bonifica, irrigazione e di miglioramento fondiario. Nel breve periodo però le cose sono destinate a cambiare: la Regione Lombardia sta ultimando l’iter burocratico per il progetto di revisione della legge n. 31/2008 (testo unico dell’agricoltura) con cui si prevede tra l’altro una razionalizzazione dei comprensori territoriali irrigui e delle strutture deputate alla loro gestione. Si tratta di un provvedimento di fondamentale importanza per il sistema irriguo cremonese e per la sua agricoltura. Tale progetto di legge dovrebbe essere approvato
La razionalizzazione regionale prevede due grandi aggregazioni
Suinicoltura
Ferrari nominato vicepresidente del Ctc
La Commissione tecnica centrale del Libro genealogico e del registro anagrafico dell’Anas (Associazione Nazionale Allevatori Suini) ha nominato alla vicepresidenza Carlo Vittorio Ferrari, noto allevatore cremonese, chiamandolo ad un compito importante in un momento cruciale per il settore suinicolo. La Ctc — alla cui presidenza è stato confermato Vincenzo Russo, professore dell’Università di Bologna — è l’organo che determina i criteri e gli indirizzi per il miglioramento delle razze suine iscritte al Libro genealogico e per il mantenimento delle razze iscritte al Registro anagrafico. La CTC, con il supporto degli uffici dell’Anas, è sempre stata attenta all’evoluzione delle conoscenze scientifiche e pronta ad aggiornare l’attività tecnica con l’obiettivo
di assecondare le particolari esigenze della filiera suinicola italiana. I risultati raggiunti dalla selezione delle razze per il suino pesante, infatti, hanno pienamente rispettato le aspettative: distinzione qualitativa abbinata a un costante innalzamento delle prestazioni di allevamento, fattori chiave per la sostenibilità dell’allevamento italiano.
uno unico che si occuperà sia di irrigazione che di bonifica. E qui sorge qualche problema dal momento che il Dugali ed il Vacchelli hanno già entrambi queste funzioni, mentre l’Adda–Serio non contempla la bonifica in più vi è anche il fatto che non comprende, e dunque non rappresenta, l’intero territorio cremasco e molti consorzi irrigui. Vi è il concreto rischio che alcuni consorzi irrigui, parte del territorio e molti agricoltori restino esclusi dalla rappresentanza all’interno di tale pro-
Pomì segnalata al premio “Innovazione Amica dell’Ambiente” Le innovazioni nel settore agricoltura sono state la sorpresa dell’edizione 2011 del Premio all’Innovazione Amica dell’ambiente promosso da Legambiente, Regione Lombardia, Fondazione Cariplo, Confindustria, Camera di commercio di Milano e Symbola che la scorsa settimana hanno premiato le aziende partecipanti. Quattro le realtà selezionate per il settore dell’agricoltura, tra le quali il Consorzio Casalasco del Pomodoro che ha meritato una segnalazione per Pomì Trace. Si tratta di un
sistema tecnologico e informatico che rende possibile la tracciabilità dei prodotti a marchio Pomì: grazie al codice presente su ogni singola confezione, il consumatore, collegandosi al sito web del brand, può infatti risalire lungo tutta la catena produttiva fino ad arrivare all’azienda agricola che ha coltivato i pomodori, verificandone la effettiva distanza tra il campo e il sito di trasformazione. Un servizio per il consumatore e una dimostrazione ulteriore di quanto sia breve il percorso che i pomodori, coltivati nelle province di Parma, Piacenza, Cremona e Mantova, compiono dal campo alla tavola.
Una catena produttiva visibile da tutti
Con profonda commozione, Confagricoltura Lombardia ha comunicato la prematura scomparsa del presidente Sergio Cattelan, deceduto improvvisamente martedì nel corso della notte. 58enne originario di Mantova, era stato eletto alla presidenza di Confagricoltura Lombardia nello scorso mese di luglio. Aveva lavorato fino all’ultimo per preparare la convention, ora annullata e rinviata a data da stabilire, che sabato prossimo a Lodi avrebbe fatto il punto su un tema decisivo per il comparto come la Pac post 2013. Ma a quell’appuntamento, la prima grande ‘vetrina’ del suo mandato, non è potuto arrivare. Il suo senso di responsabilità, la sua dedizione al lavoro e la sua passione umana e civile ne hanno
Nel corso del Tavolo Agricoltura tenutosi nei giorni scorsi nella sede della Regione Lombardia, sono state discusse le linee guida che dovranno regolamentare le “energie pulite”. L’orientamento è quello di consentire l’installazione di pannelli fotovoltaici nel rispetto delle specificità dei diversi territori. Per quanto riguarda, invece, il tema delle biomasse, Regione Lombardia, già in passato, aveva emanato norme per collocare gli impianti lontani dalle zone critiche per la qualità dell’aria. Nelle linee guida adottate e spiegate alle Amministrazioni provinciali c’è anche il tema dell’energia ricavata dall’idroelettrico. Uno specifico e analitico studio suggerisce alle Province di poter sfruttare i corsi dei fiumi per produrre energia. Si è parlato infine di un possibile impegno delle Province nelle attività di controllo che riguardano le deroghe in materia di nitrati.
PRODOTTO
Pomì si distingue per l’innovazione
Addio al presidente regionale Cattelan
Linee guida sulle energie pulite
MERCATI - DA VENERDI’ 24 A GIOVEDI’ 1 DICEMBRE PRODOTTO
cesso di accorpamento. Nell’affrontare questo aspetto il Consiglio della Libera è stato determinato ed unito, soprattutto nel sostenere che il cremasco deve entrare completamente e a pieno titolo e rappresentanza nell’istituendo nuovo grande Consorzio di bonifica e gestione del territorio. Risulta quindi necessario predisporre tutti gli atti amministrativi e funzionali al conseguimento di questo obiettivo. E il momento attuale di revisione della legge è quello più opportuno.
Segnalata al premio “Innovazione Amica dell’Ambiente”
contraddistinto in maniera esemplare la carriera professionale e l’impegno in Confagricoltura, per la difesa e lo sviluppo dell’intero settore agricolo. Alla sua famiglia, a Confagricoltura ed ai suoi numerosi amici esprimiamo il più profondo e partecipe cordoglio.
UNITA’ DI MISURA
CREMONA
MILANO
MANTOVA
MODENA
VACCHE Frisone 1ª qualità peso vivo
kg.
2,30-2,65
MONTICHIARI 1,10-1,20
da macello 1,160-1,260
--
UNITA’ DI MISURA
CREMONA
MILANO
MANTOVA
MODENA
Tonn.
194-196
n.q.
194-199
(fino) 205-210
VACCHE Frisone 2ª qualità peso vivo
Kg.
2,00-2,25
MONTICHIARI 0,80-0,92
0,89-0,99
GRANOTURCO ibrido naz.14% um.
Tonn.
174,5-175,5
185-186
179-181
188-189
kg.
2,30-2,85
Vitelloni da macello 24/30 mesi 1,35-1,45
1,14-1,31
SEMI di SOIA Nazionale
MANZE SCOTTONE 24 mesi
Tonn.
n.q.
347-352
336-341
Sorgo nazionale 184-187
1,20-1,30
MONTICHIARI 1,20-1,30
(da 46 a 55 kg) 1,40-1,70
(45-55 kg) 1,05-1,60
ORZO naz. Peso spec. 55-60 peso spec. 66-68
VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg ) frisona
Tonn.
196 – 201 202 – 206
n.q. 225 – 227
n.q. 212-219
(p.spec. 63-65) 217-220
VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg) pie blue belga
kg.
2,50-3,70
MONTICHIARI 3,80-4,00
3,95-4,55
(pregiate 70 kg) 3,81-4,85
CRUSCA Alla rinfusa
Tonn.
188 – 190
168 – 169
176-179
171-172
BURRO pastorizzato
kg.
3,20-3,25
past. 3,55 centr. 3,75
2,55
FIENO Maggengo Agostano
Tonn.
130 – 150 di erba med.
116-130 N.q.
Mag. 1° t. 125-130
Medica fienata 1° t. 120,0-130,0
kg.
(dolce) 4,95-5,15
5,05-5,20
n.q.
PAGLIA press. (rotoballe)
Tonn.
105 – 115
108-120
Erba med f. 2° t. 125-130
Paglia di frumento press. ball. 78-83
PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi
(piccante) 5,10-5,50
5,25-5,50
n.q.
8,02-8,27
8,05-8,30
8,12-8,37
PARMIGIANO REGGIANO fino a 24 m 12,05-12,40
8,65-8,85
8,75-9,15
8,90-9,15
PARMIG. REGG. 30 mesi e oltre 13,30-13,70
FRUMENTO tenero buono mercantile
SUINI Lattonzoli locali
15 kg
3,420
3,460
3,350
3,440
SUINI Lattonzoli locali
25 kg
2,490
2,520
2,400
2,510
SUINI Lattonzoli locali
30 kg
2,270
2,290
2,170
2,270
SUINI Lattonzoli locali
40 kg
1,930
1,930
1,850
1,930
SUINI da macello
156 kg
1,480
1,555
n.q.
(da 144 a 156 kg) 1,505
SUINI da macello
176 kg
1,540
1,555
n.q.
(da 156 a 176 kg) 1,559
SUINI da macello
Oltre 176 kg
1,510
1,530
n.q.
(da 176 a 180 kg) 1,543
PROVOLONE VALPADANA oltre 3 mesi
kg.
kg.
GRANA scelto stag. 9 mesi
kg.
GRANA scelto stag. 12-15 mesi
kg.
Vitelloni femm. da macello pezz. nere (kg. 450-500) p.m. 2,42–2,72 p.v. 1,25–1,40
Zangolato di creme X burrificaz. 2,25 --
PARMIGIANO REGGIANO 12 mesi 10,55-10,80
N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì. Tutti gli aggiornamenti della tabella mercati, insieme ai collegamenti alle principali borse, sono sul sito: www.cremona.coldiretti.it.
lo
SPORT
Venerdì 2 Dicembre 2011
35
Dettori, il “fantino” della Cremo Il centrocampista sardo vuole riscattare la passata stagione e sogna di tornare in serie B
Prima Divisione - Omonimo del campione di ippica, è già un punto fermo
R
di Michael Guerini
Francesco Dettori (foto G. Dassi)
LA SCHEDA
iprendiamo il nostro viaggio alla scoperta dei giocatori grigiorossi. Questa settimana il protagonista è il centrocampista sassarese Francesco Dettori. Classe 1983, ha indossato svariate maglie fino al 2010, quando è stato acquistato dal Chievo e poi girato in prestito prima alla Triestina e poi, all’inizio di questa stagione, alla Cremonese. Ti sei ambientato bene nel tuo nuovo club? «Sì, ho trovato un gruppo di bravi ragazzi che mi hanno aiutato fin dall’inizio ad ambientarmi. Posso dire di avere iniziato alla grande e, si sa, quando inizi con risultati positivi, tutto diventa più facile». Ti trovi bene a Cremona? «Beh sì, si tratta di una città piccola, dove si vive bene e senza problemi. L’unico difetto è la presenza della nebbia, a cui io non sono abituato. Mi hanno detto che gli altri anni non era così frequente, evidentemente ha aspettato il mio arrivo per comparire ogni giorno». Che rapporto hai con i tifosi? «Premetto che ho un carattere particolare, vale a dire che fuori dal campo sono una persona piuttosto riservata. Nonostante ciò, credo che finché mi impegnerò al massimo in campo, avrò il loro rispetto, anche perché penso di non aver mai mancato di rispetto a nessuno». Proprio i tifosi ti hanno soprannominato “il fantino». Qualcuno ti ha mai confuso con
STAGIONE 2001-2002 2002-2003 2003-2004 2004-2005 2005-2006 2006-2007 2007-2008 gen. 2008 2008-2009 2009-2010 2010-2011 01/2011 2011-2012
SQUADRA Sangiovannese Orvietana Orvietana Potenza Potenza Potenza Potenza Pescara Avellino Pescara Pescara Triestina Cremonese
SERIE C2 D D C2 C2 C2 C1 C1 B 1ª Div. B B 1ª Div.
PRESENZE 10 32 33 22 31 29 18 15 38 33 1 14 12
RETI 2 2 2 1 3 2 2 2 2
so cognome, stessa origine e stessa stazza fisica da fantini». Tornando seri, hai militato in diverse squadre. Quali sono state le esperienze più significative del tuo passato?
il vero fantino Dettori? «Sarebbe stato un onore essere anche solo un lontano parente del famoso fantino… Almeno sarei già sistemato economicamente. Entrambi abbiamo lo stes-
«Mi ricordo con piacere due annate. Al Potenza, quando passammo dalla C2 alla C1, ebbi un importante salto di qualità a livello di carriera, tanto è vero che prima di questa impresa ero un giocatore sconosciuto. Un altro episodio a me caro è la vittoria del campionato con il Pescara dopo una lunga rincorsa. E’ stato un anno fantastico, abbiamo disputato quattro partite perfette nei playoff». Cosa ti aspetti da questa stagione? «A livello di squadra, spero di riuscire a centrare qualcosa di importante, come per esempio il salto di categoria. A livello personale, vorrei riscattare la scorsa stagione». Come pensi si piazzerà la Cremonese quest’anno? «Sarei un mago se azzeccassi il pronostico. In ogni caso, sarebbe già un ottimo traguardo arrivare nelle prime cinque posizioni e poi giocare i playoff. Non dico altro visto che sono uno che porta sfortuna quando parla». Cosa ti aspetti invece dal futuro? «Spero di giocare più a lungo possibile, non solo per una questione economica, ma anche perché sono molto appassionato di questo sport. Vorrei rimanere in questo ambiente anche quando appenderò le scarpe al chiodo, perché mi piace». Per quale squadra tifi? «Per la Roma. Essendo di Sassari, non posso tifare per il Cagliari, visto la grande rivalità tra le due città. La squadra giallorossa mi ha sempre affascinato e ci giocherei pure gratis».
I NUMERI
CREMONESE-PERGOCREMA 1-1 CREMONESE (4-3-3): Alfonso; Semenzato, Rigione, Minelli, Sales; Riva, Degeri, Dettori; Rabito (31’ st Finocchio), Musetti (37’ st Bocalon), Le Noci (18’ st Nizzetto). A disposizione: Bianchi, Arcari, Baiguerra, Samb. All.: Brevi. PERGOCREMA (4-4-2): Concetti; Lolaico (26’ st Celjak), Romito, Cuomo, Mattia; Capua, De Vezze (31’ Guidetti), Romondini, Ricci; Joelson (44’ st Angiulli), Testardi. A disposizione: All.: Brini. RETI: 25’ st Musetti, 42’ st Guidetti. ARBITRO: Eugenio Abbattista di Molfetta. NOTE: Spettatori 3812. Ammoniti Riva e Finocchio per la Cremonese, Ricci e Mattia per il Pergocrema.
CLASSIFICA Siracusa (-3) 24 Cremonese (-6) 22 Trapani 22 Portogruaro 22 Lanciano (-1) 22 Pergocrema 22 Carrarese (-1) 21 SudTirol 21 Barletta 20 Frosinone 19 Triestina 18 Spezia 17 Latina 15 Andria* 15 Bassano* 13 Piacenza (-4) 13 Prato 12 FeralpiSalò 10
14ª Giornata Andria-FeralpiSalò 1-1 Carrarese-SudTirol 1-1 Cremonese-Pergocrema 1-1 Frosinone-Bassano 1-2 Lanciano-Portogruaro 0-1 Piacenza-Triestina 0-3 Prato-Siracusa 0-1 Spezia-Barletta 1-1 Trapani-Latina 2-0 Prossimo Turno (4-11 h 14.40) Barletta-Cremonese Bassano-Prato FeralpiSalò-Carrarese (5-12) Latina-Piacenza Pergocrema-Lanciano Portogruaro-Frosinone Siracusa-Andria SudTirol-Spezia Triestina-Trapani
CLASSIFICA SENZA PENALIZZAZIONI Cremonese 28; Siracusa 27; Lanciano 23; Trapani, Portogruaro, Pergocrema, Carrarese 22; SudTirol 21; Barletta 20; Frosinone 19; Triestina 18; Spezia, Piacenza 17; Latina, Andria* 15; Bassano* 13; Prato 12; FeralpiSalò 10.
IL PUNTO - Domenica in Puglia i grigiorossi devono tornare a correre
Attenzione alla disfida di Barletta di Matteo Volpi
SERIE A DATA
ORA
SQUADRA 1
SQUADRA 2
1
X
2
2/12
20.45
GENOA
MILAN
4,25
3,40
1,85
3/12
20.45
INTER
UDINESE
2,00
3,30
3,70
3/12
20.45
NAPOLI
LECCE
1,35
4,50
9,00
4/12
12.30
CATANIA
CAGLIARI
2,00
3,10
4,00
4/12
15.00
BOLOGNA
SIENA
2,40
3,10
3,00
4/12
15.00
CHIEVO
ATALANTA
2,35
2,90
3,30
4/12
15.00
FIORENTINA
ROMA
2,40
3,25
2,85
4/12
15.00
JUVENTUS
CESENA
1,25
5,25
12
4/12
20.45
PARMA
PALERMO
2,15
3,20
3,40
5/12
20.45
LAZIO
NOVARA
1,40
4,25
8,00
SERIE B DATA
ORA
SQUADRA 1
SQUADRA 2
1
X
2
3/12
15.00
ALBINOLEFFE
NOCERINA
2,15
3,10
3,50
3/12
15.00
EMPOLI
EMPOLI
1,90
3,20
4,25
3/12
3/12
3/12
3/12
3/12
3/12
3/12
3/12
5/12
15.00
15.00
15.00
15.00
15.00
15.00
12.30
18.00
20.45
CROTONE
JUVE STABIA LIVORNO MODENA PADOVA
PESCARA VARESE
REGGINA BARI
SASSUOLO GUBBIO
VERONA
VICENZA TORINO
GROSSETO BRESCIA
SAMPDORIA
CITTADELLA
2,80
1,65
2,35
2,30
2,50
1,65
2,00
2,45
1,95
2,80
3,30
2,90
2,85
2,85
4,00
2,95
2,90
2,95
Punto Snai Cremona: Via Dante Ruffini, 28 www.snaicremona.it - info@snaicremona.it Punto Snai Codogno: Via Pandolfi, 13 www.snaicodogno.it - info@snaicodogno.it
2,80
6,00
3,30
3,50
3,10
4,50
4,25
3,10
4,50
Un derby che lascia ancora una volta tutto come prima... anche se quel gol nel finale del “conte Max” (all’anagrafe Guidetti) ha lasciato un po’ di amaro in bocca. Ora serve tornare a splendere e soprattutto a marciare a pieno ritmo, cioè tornando a vincere. Punto e a capo. Ad attendere i ragazzi di mister Brevi ora c’è la “disfida” di Barletta. Una gara difficile e ricca di insidie per una Cremo che tuttavia anche domenica scorsa ha dimostrato di avere la tempra dura, nonostante le importanti assenze in contemporanea a centrocampo di Pestrin e Tacchinardi. Due, in particolare, le note di cui gioire e su cui puntare per il prosieguo della stagione: Degeri e Musetti. Il giovane centrocampista pandinese, ex di turno, impiegato nel delicato ruolo di vice Pestrin, ha giocato in scioltezza dimostrandosi assolutamente all’altezza della situazione, nonostante il fisico esile che per alcune malelingue non era sufficiente per la categoria. Gli stessi “commissari tecnici” che avevano battezzato per cotto anche Musetti. Quella torsione di testa che è valsa il primo gol è stata accolta con un grande abbraccio da tutta la squadra e da tutta la panchina. Segno indiscutibile che, ancora una volta, la vera forza di questa squadra sta nel gruppo. In tanti, visto l’imminente mercato di riparazione, parlano già di correre ai ripari pren-
dendo una punta di peso. Ma vale la pena spendere ancora dei soldini, rischiando di fare un’altra frittata al mercato di gennaio, oppure conviene, almeno stavolta stringere i denti, sbattere la porta in faccia ai tanti procuratori che busseranno e puntare sulla continuità di questo gruppo? Noi sposiamo la seconda ipotesi, perché Brevi sta lavorando su questo gruppo, sul quale ha costruito una stagione ancora lunga, ma senza dubbio dai connotati positivi. In vista di domenica restano da verificare le condizioni di Le Noci (vittima di una distorsione) e quelle del giovane Favalli. Qui Barletta La formazione pugliese ha conquistato sino ad ora solo nove punti tra le mura amiche (al cospetto degli undici fuori casa), ma si presenta come una squadra tosta e difficile da superare, come del resto tutte le squadre guidate da Marco Cari, allenatore che vanta una lunga esperienza in Lega Pro alla guida di formazioni pugliesi ed abruzzesi. La gara in programma domenica allo stadio “Cosimo Puttilli” sarà arbitrata da Francesco Paolo Saia della sezione di Palermo, con gli assistenti Gennaro Zuccaro di Napoli e Rodolfo Di Vuolo di Castellammare di Stabia. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Alfonso; Semenzato, Rigione, Minelli, Sales; Tacchinardi, Pestrin, Dettori; Nizzetto, Musetti, Rabito. All.: Oscar Brevi.
Da verificare le condizioni di Le Noci
SERIE D
E’ un Pizzighettone sulla rampa di lancio
E’ un Pizzighettone sulla rampa di lancia. Nell’ultimo turno ha travolto per 4-1 il Seregno, malgrado lo svantaggio iniziale. In gol Tacchinardi con un gran tiro al volo, Pantaleoni dopo aver dribblato tre avversari e Mancuso con una doppietta. E domenica è in programma uno scontro d’alta classifica sul campo della Rudianese.
CLASSIFICA (16ª gionata) Castiglione 35; Caronno 29; Mapello 27; Olginate 25; Rudianese, Pizzighettone 24; Castellana 23; Voghera 22; Pro Piacenza 20; AlzanoCene 19; Ponte San Pietro 18; Gozzano, Seriate 17; Darfo Boario 16; Cologno, Fidenza 15; Gallarate, Seregno 14; Fiorenzuola 13; Carpenedolo 11.
36
Sport
Venerdì 2 Dicembre 2011
(S.M.) Nello scorso week end, mentre tutti i cremaschi pensavano al derby tra Cremonese e Pergo, allo stadio Voltini, l’Ac Crema 1908 nulla poteva copntro il nobile decaduto, ma comunque blasonato Palazzolo (con tantissimi tifosi al seguito, sembrava che giocassero in casa...).
Eccellenza - Il Crema 1908 vuole subito risollevarsi Sconfitti di misura, per 1-0 (gran gol in rovesciata di Giordano), i cremini allenati da mister Claudio Nichetti, già domenica prossima opposti al temibile Oltrepo, avranno la ghiotta opportunità di ripren-
dere il cammino che conduce ad una tranquilla salvezza diretta. La sconfitta con il Palazzaolo, in fondo ci sta. La permanenza nel girone resta obiettivo fondamentale per il sodalizio caro al presidente
Walter Fornaroli e per migliorare la rosa, budget permettendo, probabilmente qualcosa a gennaio, al mercato di riparazione, si muoverà. Sin qui comunque il cammino di Vaccari e soci, eccezion fatta
per il tremendo tonfo casalingo col Sancolombano, è stato soddisfacente. CLASSIFICA (14ª giornata) Sant’Angelo 31; Aurora Travagliato 25; Palazzolo, Pro Desenzano 22; Orsa Corte Franca 21;
Oltrepo, Sarnico, Chiari 20; Sancolombano 19; Crema 1908, Rigamonti Nuvolera 18; Vallecamonica 17; Nuova Verolese, Dellese 16; Villanterio Calcio, Castellucchio, Ciliverghe Mazzano 13; Codogno 9. • CALCIO A 5 Nulla da fare per il Videoton, sconfitto a Bergamo per 3-1.
Il Pergo cerca conferme al Voltini
La formazione di Brini è in salute e potrebbe rinforzarsi al mercato di gennaio: il presidente Briganti fa sul serio
I
Prima Divisione - Dopo l’importante pareggio conquistato nel derby i gialloblu vanno ora all’assalto del Lanciano di Stefano Mauri
l derby dei piani alti allo stadio “Domenico Luzzara” (Beppe Severgnini dixit, ndr) di Cremona? Nel bene, ma soprattutto nel male, condizionato dagli… allenatori, protagonisti, con mosse agrodolci (nella fattispecie il gialloblù Brini) e paradossali (Brevi) del giusto pareggio (1-1) tra Cremonese (per puntare alla B servono rinforzi) e Pergo. Le scelte topiche degli allenatori? Il gialloblù Max Guidetti (voto 8), autore allo scadere della rete cremasca, in gran spolvero è stato fatto entrare soltanto a 15 minuti dalla fine, ma avrebbe meritato di giocare molto prima per fare da spalla al promettentissimo Testardi (9). Il trainer grigiorosso invece, acciuffato il vantaggio ha sostituito, ingiustamente, l’attaccante boa Musetti, mentre l’involuto Le Noci (4,5) sarebbe dovuto uscire anzitempo e non per infortunio. Il pari dello “Zini” comunque sostanzialmente è un risultato equo: la Cremo esce dal match punita perché non sa controllare e chiudere le sue gare, ma l’intramontabile Pergolettese ha meritato la divisione della posta per averci appunto creduto. Una nota a margine? Beh, un simile big-match, forse,+ meritava un primo tempo di maggior fattura, ma le due contendenti, tatticamente bloccate
Da sinistra: una fase di gioco del derby e il pareggio di Guidetti siglato negli ultimi minuti della partita
hanno preferito limitare i danni. Chiusa la parentesi dedicata alla “disfida tra marubini e tortelli dolci”, largo alla stretta attualità e al futuro. Domenica alle ore 14.30, lo stadio “Voltini” aprirà i battenti
bocce
Trofeo Fasoli-Cerioli a Capergnanica
Pedrignani-Visconti: l’allievo quasi superava il maestro
per ospitare l’ennesima partitissima della stagione tra i ragazzi di Brini e il pericoloso Lanciano allenato da Carmine Gautieri (cultore del modulo tattico 4-3-3 elastico) e presieduto da Valentina Maio.
Sono quattro le formazioni cremonesi: Flora, Querce, Soms e Tranquillo
Parte il campionato italiano di società
P
di Massimo Malfatto
Alberto Pedrignani, primo classificato. Mattia visconti battuto in finale
Serata di gloria per la canottieri Bissolati sulle corsie del bocciodromo di Capergnanica dove ha conseguito i primi due posti della classifica generale. Sul gradino più alto del podio del 10° trofeo “Fasoli Malachia e Cerioli Mario” è salito Alberto Pedrignani che in finale ha superato un Mattia Visconti da applausi: ancora un capolavoro ed una conferma per il vaianese che, nonostante la giovane età, ha impressionato per la sua sicurezza, umiltà ed efficacia. Dopo aver eliminato nei quarti Ernesto Giapponesi
(12-7), Pedrignani s’imponeva su G.Battista Defendenti per 12-5. Nella parte bassa del tabellone in evidenza Visconti junior che eliminava lo scannabuese Giancarlo Trezzi (12-8) e l’orobico Simone Facchinetti per 12-9. Finale dominata dal maestro Pedrignani che aveva la meglio sull’allievo Visconti per 12-5. Ha diretto la gara Gianpietro Raimondi coadiuvato dagli arbitri di finale Eugenio Barbieri ed Antonio Polenghi, numeroso il pubblico e perfetta l’organizzazione. MM
TROFEO BERLONGHI – Dopo tre settimane di batterie venerdì 2 ci sarà l’epilogo della gara regionale (con due finali separate!) organizzata dalla bocciofila “Tranquillo”. Le semifinali, sotto la direzione di Annibale Barbisotti, sono in programma sulle corsie del bocciodromo di Cremona e di Soresina dove si concluderà la terza gara del calendario invernale cremonese.
(per gentil concessione dell’Us Pergocrema)
Nelle file dell’ambiziosa equipe abruzzese, a centrocampo detta il ritmo il centrocampista ex Olbia Alessandro Volpe, anni fa pupillo dell’ex patron “canarino” Stefano Bergamelli che, invano, provò
a metterlo sotto contratto. Sulla carta la partitissima si annuncia avvincente: entrambe le rappresentative, composte da elementi di categoria giocheranno per vincere. Intanto la parentesi del calciomercato invernale è alle porte, il presidente gialloblù Sergio Briganti (tra le altre cose sarebbe già proiettato a cercare sponsor per la prossima annata sportiva: ben venga la continuità, ndr) dopo aver sfoltito la rosa (in partenza, tra gli altri ci sarebbero Adeleke, Doudou e Delgado), in sintonia con i dirigenti Tomei ed Auriemma farà qualche colpaccio. E per chiudere una constatazione. Nella prima squadra della Cremonese, in pianta stabile militano parecchi giovani calciatori fatti in casa, forgiati nel lungimirante settore giovanile autoctono (che può contare su un centro sportivo d’avanguardia) alcuni dei quali, anni fa, scartati dal Pergocrema. Indipendentemente dai risultati, che ovviamente contano, la solidità di un sodalizio di provincia si vede anche da questi particolari. Fa dunque bene il management “lazial-cremasco” di viale De Gasperi (positiva la scelta di coinvolgere Corradini) a proseguire nella riqualificazione del vivaio. Probabile formazione Concetti, Celjak, Mattia, De Vezze, Cuomo, Romito, Capua, Ricci, Testardi, Romondini, Guidetti. All.: Breni.
renderà il via sabato 3 dicembre il campionato italiano per società con gli incontri di andata del primo turno della fase interprovinciale. Si tratta di una manifestazione nazionale che con il passare degli anni sta sempre più calando di partecipazioni e di importanza (soprattutto al nord!) con un notevole disimpegno delle società. Questa avversione interessa anche le nostre bocciofile: infatti quest’anno saranno
solamente cinque le formazioni grigiorosse (lo scorso anno erano otto!) che parteciperanno e tra l’altro solamente due categorie. Come negli scorsi anni non sarà presente alcuna formazione del comitato tecnico di Crema a conferma del disinteressamento delle bocciofile cremasche per questa competizione. TERZA CATEGORIA Le nostre quattro formazioni sono state raggruppate in due gironi: nel primo ci saranno la canottieri Flora e Le Querce e nel girone 2 la “Tranquillo”
La formazione della bocciofila “Le Querce” dello scorso campionato
CAMPIONATO ITALIANO di SOCIETA’ 2012 incontri di andata - PROGRAMMA DEL 3-12
3ª Categoria Canottieri Flora - Acli Borsanese (BU) Malnatese (VA) - Le Querce Casa del Giovane (LG) - Tranquillo Soms - Codognese 88 (LO)
(bocciodromo comunale)
(bocciodromo PalaBosco)
4ª Categoria (10/12) Canottieri Flora – Malnatese (VA)
e la “Soms”. Strano destino quello della bocciofila di Pieve d’Olmi che esordirà in trasferta a Malnate contro l’identica società che lo scorso anno (in quarta categoria!) la estromise al primo turno. Per questo delicato impegno il ct Franzini ha convocato Bastoni, Cinquetti, Penotti, Spadafora e Zigliani. Esordio casalingo invece per la canottieri Flora che sulle corsie del comunale (ore 14.30) se la dovrà vedere con la bocciofila Acli Borsanese. La squadra rivierasca sarà formata da Bernuzzi, Capelli, Cornelli, Dalmiani, Gerevini e Pollastri. Inizierà in trasferta l’avventura della bocciofila “Tranquillo” e precisamente a Turbigo dove affronterà la formazione locale “Casa del Giovane”; un impegno severo, ma non impossibile. La bocciofila soresinese, guidata da Pilla
(bocciodromo Signorini)
sarà composta da Bigoni, Folzini, Fontana, Mametti e Motti. Infine impegno casalingo per la bocciofila “Soms” che sulle accoglienti corsie del PalaBosco dovrà vedersela contro la “Codognese 88” del comitato di Lodi. Per questo match il c.t. Barbiani ha convocato Barozzi, Bernabè, Fieschi, Pedrini e Poli. QUARTA CATEGORIA – Una sola formazione cremonese iscritta, la canottieri Flora che inizierà il suo cammino (si spera di non breve durata!) sabato 10 dicembre al Signorini: avversaria designata la “Malnatese”, la medesima squadra che lo scorso hanno eliminò “Le Querce” al primo turno. La formazione rivierasca sarà formata da Busseti, Ghirardi, Maiavacca, Zagni, dall’allievo Marco Luccini e dalla Graziella Zucchelli.
Sport
Venerdì 2 Dicembre 2011
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Adesso serve una crescita tecnica
Vanoli Braga ancora alla ricerca di un’identità, che deve portare i biancoblu a una tranquilla salvezza
Serie A - Archiviata la batosta contro Siena, la squadra di Caja deve limitare i danni domenica a Milano
L
di Giovanni Zagni
CREMONA-SIENA 66-102
a Montepaschi Siena, passando a Cremona ed approfittando delle sconfitte di Cantù e Milano, riconquista la vetta della serie A in solitario, avendo disputato una gara in più dell’Armani Milano, che ha già riposato. Una vittoria a mani basse quella degli uomini di Pianigiani, in danno della truppa di Caja, senza sofferenze (66-102) fondata su tre o quattro pilastri che l’hanno determinata nel suo risultato numerico, ma che ne hanno esaltato la qualità nel contesto generale. Ci riferiamo alla eccellente organizzazione difensiva, alla strapotente diversità tra i contendenti sul piano fisico e tecnico e sulle prove di alcuni dei singoli protagonisti, soprattutto un Andersen senza rivali in area ed un Moss strepitoso in difesa su “Von” Wafer. Davanti a tanto avversario, precisissimo oltretutto (4 su 5 da tre punti, 6 su 10 da due e 8 su 8 ai tiri liberi nel primo quarto) che ha dato con queste cifre l’abbrivio ad una partita giocata su altissimi livelli. La Vanoli Braga ha resistito per 18 minuti, cedendo poi per manifesta inferiorità ed un po’ per scoramento, vistasi incapace di contrastare degnamente tanto avversario. Grandi meriti dunque agli ospiti ed un arrivederci in occasioni migliori ad una Vanoli Braga ancora in fase di costruzione dell’identità dopo i recenti avvicendamenti Caja in panchina, Kakiouzis e Roderick in campo). A proposito di identità tecnica di squadra, non è detto che il riassetto finisca qui, poiché con l’accordo tra
(20-32, 35-50; 55-73)
8ª Giornata Casale M.-Montegr. 87-82 Caserta-Milano 91-80 Cremona-Siena 66-102 Pesaro-Avellino 72-82 Roma-Cantù 91-74 Sassari-Teramo 91-73 Treviso-Biella 79-82 Varese-Venezia 73-67 Ha riposato: Bologna
CLASSIFICA Siena 12 Milano 10 Cantù 10 Biella 10 Varese 10 Avellino 10 Venezia 8 Pesaro 8 Prossimo Turno (5-11 h 18.15) Bologna 8 Sassari 8 Biella-Avellino Bologna-Sassari Caserta 8 Milano-Cremona Roma 8 Montegr.-Treviso (3/12 h 20.30) Treviso 6 Roma-Caserta (3/12 h 16.10) Cremona 4 Siena-Cantù (h 20.30) Casale M. 4 Teramo-Pesaro Venezia-Casale Monferrato Montegranaro 2 Teramo 2 Riposa: Varese
proprietari ed atleti oltre oceano, potrebbe essere necessario sostituire anche “Von” Wafer, nel caso l’americano decidesse di non restare. La partenza del campionato Nba potrebbe risultare una variante importante anche per il nostro campionato, che rimescolerebbe necessariamente tra riconferme ed assenze la forza o la debolezza di molti contendenti. Si pensi che domenica la Vanoli Braga sarà a Milano con l’Armani e con Gallinari in campo, mentre tra 15 giorni probabilmente il “Gallo” sarà già a Detroit! Che siano queste novità a spianare la via
VANOLI BRAGA CREMONA: Wafer 12 (3/6, 2/5), Cinciarini 12 (0/3, 2/3), Tabu 10 (5/7, 0/1), Milic 9 (4/7 da due), Perkovic 10 (5/6, 0/2), D’Ercole (0/3 da tre), Kakiouzis 7 (1/4, 1/1), Mazic, Roderick 6 (2/4, 0/1). Belloni, Lottici, Antonelli ne. All.: Caja. MONTEPASCHI SIENA: Mc Calebb 13 (4/5, 1/2), Andersen 19 (6/11, 1/1), Moss 11 (3/6, 1/1), Aradori 12 (4/4, 1/2), Lavrinovic 7 (0/3, 2/4), Lechtaler 2 (1/1 da due), Carraretto 8 (1/2, 2/4), Ress 2 (1/3, 0/1), Kaukenas 11 (3/4, 1/2), Stonerook 9 (3/4 da tre), Zisis 8 (1/3 da tre). Michelori ne. All.: Pianigiani.
al Montepaschi verso la sesta riconferma consecutiva in vetta alla nostra serie A? Non abbiamo la sfera di cristallo e non possiamo leggere l’avvenire, certamente sarà per Milano una gran perdita e per Siena una boccata di ossigeno, ma soprattutto sarà un danno per il nostro movimento, dopo esserne stato un spot interessantissimo per l’inizio stagione. Ora si comincia a “volare bassi”, anche se le differenze tra le tre grandi (Siena, Milano e Cantù) ed il resto della compagnia permarranno, magari con minori accentuazioni. Tuttavia i “poveretti”
SERIE C
Crema nella tana di Desio, Piadena è in grande ascesa
L’Erogasmet Crema si è subito riscattata dopo lo stop subìto a Monticelli Brusati. Pur non giocando la sua migliore gara, contro Pisogne (battuto 64-58) i cremaschi hanno confermato di sapersi gestire bene anche nei momenti di difficoltà, trovando sempre risorse negli
attimi più difficili. Emblematiche in tal senso le triple di capitan Rossetti, che arrivano sempre nei migliori momenti degli avversari. E sabato è in programma la difficile sfida di Desio, ma la squadra di Galli non parte battuta. Sorride anche Piadena, travolgente a Brescia
Moss contro Tabu a Wafer (foto www.menssanabasket.it)
(104-92) e in campo sabato con il Meda. CLASSIFICA (10ª giornata) Monticelli Brusati 20; Desio 18; Erogasmet Crema, Saronno 16; MgKVis Piadena 14; Milano, Orzinuovi, Lecco 12; Pisogne, Lissone 8; Meda 6; Varese, Bernareggio, Bergamo, Gazzada Scianno 4; Brescia 2.
si son fatti valere tanto che una resuscitata Roma ha battuto Cantù, martoriata da infortuni e rinunce e che Caserta sospinta dal solito pubblico appassionato, ha fatto altrettanto con Milano, nelle cui file spicca sempre il “nostrano” Mancinelli. Domenica vediamo in vetrina un Siena-Cantù che promette scintille e spettacolo, mentre la Vanoli Braga, come detto sarà a Milano, ancora per cercare di migliorare l’assetto e la tenuta, senza pensare di poter fare punti, salvo miracolose distrazioni dei padroni di casa. I nuovi arrivi hanno bisogno di un periodo di acclimatamento, anche se paiono personaggi giusti per far bene alla causa comune: l’uno (Kakiouzis con la sua esperienza), l'altro ( Roderick per la freschezza atletica) sono entrambi capaci di incidere e tenere il campo secondo gli obiettivi societari. Auspichiamo un balzo in avanti sotto il profilo tecnico, agonistico e tattico per gli uomini di Caja, cui si deve richiedere un traguardo finale decisivo, che è quello della salvezza, ma attraverso prove sempre più convincenti, passo dopo passo.
Città europea “Giornata dell’atleta” Pieve San Giacomo vince per lo sport con grandi campioni ed è in vetta alla classifica CERIMONIA
Una folta delegazione cremonese guidata dal consigliere comunale delegato per lo Sport, Marcello Ventura, affiancato dall’assessore provinciale Chiara Capelletti e da Michel, Pierluigi Torresani, Laura Secchi, Tiziano Zini e Maurizio Grezzi ha partecipato a Bruxelles alla consegna ufficiale del titolo di Città Europea dello sport 2013 a Cremona. Erano presenti anche Mario Mauro, presidente degli eurodeputati del Pdl e presidente onorario dell’Aces (Associazione capitale europea dello sport), la presidente della Commissione cultura Doris Pack e l’ex calciatore del Milan e attuale vicepresidente della Figc, Demetrio Albertini. La cerimonia di premiazione ha visto la vittoria di Istanbul come capitale europea dello sport e la nomina per il 2013 a Città europea dello sport di Reggio Calabria, Modena e Cremona. Tra le piccole città, insignite anche Salò e Forte dei Marmi. Dopo la cerimonia a Bruxelles, inizia il lavoro di preparazione all’appuntamento del 2013. Sono già in cantiere alcune iniziative per preparare l’avvenimento. A marzo la squadra nazionale di pallanuoto sarà a Cremona, per disputare la ultima partita di preparazione alle Olimpiadi contro l’Inghilterra, mentre Michel Solzi sta tentando di ottenere il titolo europeo da mettere in palio con la Maratonina del 2012. Cesare Castellani
EVENTO
HOCHEY A ROTELLE
(C.C.) Sabato 26 novembre si è svolta a Casalmaggiore, presso l’auditorium comunale di Santa Croce, la tradizionale “Giornata dell’atleta” giunta ormai alla sua sesta edizione. Anche quest’anno la partecipazione numerosa degli atleti delle nostre società ha assicurato una bellissima cornice di pubblico, in un ambiente riscaldato dalle note musicali della “Tribù dei rumori”. Con la regia del dj Charlie, hanno poi avuto luogo le premiazioni dei settori giovanili delle società canottieri, precedute dai saluti del presidente dell’associazione Alberto Superti, del presidente del Consiglio comunale, Calogero Tascarella e dall’assessore provinciale allo Sport Chiara, Capelletti. Durante le premiazioni sono intervenuti alcuni dei nostri talenti sportivi di eccezione: l’olimpionico del canottaggio Simone Rainieri, della canoa Giorgio Sbruzzi ed il campione del paratriathlon Andrea Devicenzi, che hanno portato la loro significativa testimonianza sportiva.
(C.C.) Continua la marcia positiva della formazione di Pieve San Giacomo nela campionato di hockey a rotelle di serie C. Netto successo dei pievesi anche sullo Scandiano, una delle principali contendenti al successo finale. Pieve ha potuto schierare il neoacquisto Baffelli al posto di Emanuele Civa e si è quindi schierato con Del Bello in porta, Mattia Civa, Fornasari e Berto. E’ stato Mattia Civa a dare il primo vantaggio ai suoi dopo soli cinque minuti di gioco con una travolgente azione personale, poi Berto ha messo a segno le due reti che hanno dato sicurezza alla squadra. Tentativo di reazione di Scandiano che approfitta di una punizione per segnare la sua prima rete, ma quando si va agli spogliatoi Pieve ha ristabilito il vantaggio di tre gol e può giocare il secondo tempo in totale sicurezza. Malgrado il tentativo di rimonta degli emiliani, la partita termona 5-3 a favore dei pievesi, che con questa vittoria è in testa alla classifica del proprio girone.
BOXE
Ottime prestazioni per l’atleta dell’Abc sul ring del Torneo di Bollate nella categoria Elite 3ª Serie
Giandebiaggi è d’argento ai regionali
Pugilato cremonese in fermento in questo finale d’anno. Gigi Giandebiaggi ha conquistato la medaglia d’argento ai campionati lombardi Elite 3ª Serie al termine di un mese di competizioni disputate sul ring di Bollate. Nella sua categoria, quella dei superwelter, erano iscritti in 42. Giandebiaggi per arrivare alla finale ha conquistato quattro vittorie di fila, poi ha ceduto di strettissima misura, al pavese Maccarello, un ottimo pugile che lo sovrastava in altezza di quasi 20 centimetri e che è riuscito a far valere il suo maggiore allungo eludendo i continui attacchi del cremonese, che lo ha messo un paio di volte in difficoltà, ma senza riuscire ad approfittare della situazione. Il Torneo di Bollate avrà comunque un’appendice sabato prossimo a Voghera, dove Giandebiaggi affronterà il vogherese Federico Stani, che a Bollate ha conquistato la medaglia di bronzo, battuto in
Gigi Giandebiaggi
semifinale proprio da Maccarello. Nella stessa riunione saliranno sul quadrato altri due pugili dell’Abc, il peso welter Massimiliano Rota contro il 1ª Serie Buratto e il debut-
tante Giuseppe Veroni che se la vedrà con Federico Ferrari. Domenica sera a Piacenza, invece, rientro sul ring dopo oltre un anno, del supermassimo Florin Udrea contro il piacentino Ratti. Una curiosità: entrambi vantano, da dilettanti, un successo prima del limite su Matteo Modugno che contenderà a Vidoz, sul ring di Rezzato, il titolo italiano dei massimi che il pugile friulano detiene da otto anni senza mai averlo difeso. A Marina di Carrara, sabato scorso, viaggio inutile per Claudio Ionescu in quanto il medico di servizio ha impedito di salire sul ring al suo avversario designato, il lucchese Cammarota. Nella stessa riunione ha debuttato, vincendo, Jonut Stoyan (Rallyauto Crema) che ha superato ai punti Hametaj Elisildjo (Carrarese) mentre ha perduto, sempre ai punti, il giovane Rida El Mouaddine da Bruno Checcaglini (Carrarese) classificato già tra i 2ª Serie.
B FEMMINILE
Team Crema suona la nona Il Basket Team Crema ha suonato la nona. A Costamasnaga le azzurre hanno dominato dall’inizio alla fine e vinto per 51-63 (10-19, 21-33; 31-50). Due punti che permettono alle ragazze di Sguaizer di conservare la vetta della classifica a punteggio pieno, in coabitazione con il Valmadrera. Ma non c’è tempo per distrarsi, visto che domenica alle 18 è in programma il match casalingo con il temibile Carugate. Servirà un’altra ottima prestazione per vincere la sfida, che precede la trasferta di Valmadrera, il big-match che chiude il ciclo di ferro. In ogni caso, sin da ora si può affermare che la squadra ha assorbito la delusione per la retrocessione e che a pieno titolo punta al ritorno in A2.
Assi, stop alla crisi
Dopo un mese di sofferenza, caratterizzato quattro sconfitte, l’Assi Manzi è tornata finalmente al successo per 74-60. Lo ha fatto nel derby con la Wal-Cor di Pontevico nonostante le pesanti assenze di Marcolini, Colico e Conti. In evidenza, quindi, le più giovani alle quali si è dovuto affidare coach Anilonti, specialmente Zagni, Scarsi e Marulli e nel finale la bravissima Nesca. Gara in equilibrio sino alla fine del primo tempo con Pontevico in grado di rintuzzare i tentativi di allungo dell’Assi, quindi lo sprint decisivo che ha portato le cremonesi sul 57-37. Due punti molti importanti e nel prossimo turno è in programma la trasferta non impossibile ad Albino: obiettivo salire ancora in classifica. CLASSIFICA (8ª giornata) Valmadrera, Crema 18; Broni 16; Costamasnaga 14; Assi Cremona, Carugate 10; Usmate 8; Lussana 8; Albino, Cantù 6; Pontevico, Villasanta, Vittuone 4; Lodi 0.
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Sport
Venerdì 2 Dicembre 2011
In B1 il Ggs difende il primato in classifica TENNIS TAVOLO
Dopo la pausa riservata ai tornei nazionali giovanili, riparte la cavalcata del Ggs di Ripalta Cremasca in B1 con Manukian, Oldoni e Gusmini impegnati contro il TT Vigevano che insegue a due punti in classifica. Il Ggs mantiene la vetta con uno score di tutto rispetto, ovvero 4 vittorie ed 1 sconfitta con Manukian che detiene 84,6% di vittorie, mentre Gusmini il 69,2% e Oldoni il 25%. Sarà un incontro non facile, con inizio alle ore 20.15. La squadra A di serie B1 con Rossini, Tarocco, Chorky e Frigiolin sarà impegnata a Pieve Emanuele per cercare di avvicinarsi alla testa di una classifica avulsa che vede in vetta la Corna Ferrea ed il Cortemaggiore con 10 punti e ben quattro formazioni con 4 punti tra cui proprio il Ggs ed il Pieve Emanuele.
TENNIS A1
Fatale la netta sconfitta in Sicilia contro il Ct Palermo
Retrocessione per il Tc Crema
E’ durata una sola stagione l’avventura del Tc Crema in serie A1. Per mantenere la massima categoria del campionato di tennis a squadre i cremaschi avrebbero dovuto vincere in Sicilia un match di playout che si annunciava non facile ed infatti il Ct Palermo ha vinto facilmente per 5-1, malgrado il primo incontro sia stati vinto del cremasco Ungur. CT PALERMO “GIORNALE DI SICILIA”-TENNIS CLUB CREMA 5-1 - Ungur (C) b. Alvarez (P) 6-3 6-2; Fortuna (P) b. Manga (C) 6-4 1-6 6-3; Cecchinato (P) b. Ocera (C) 6-2 6-3; Giacalone (P) b. Zanotti (C) 6-2 6-2; Comporto-Fortuna (P) b. Menga-Ocera (C) 6-1 3-3 ritiro.Cecchinato/Giacalone (P) b. Ungur-Delfini (C) 6-1 6-0.
Adrian Ugur
Reima vince ed è in vetta VOLLEY B2
L’Icos Crema deve subito rialzarsi Autoritaria affermazione della Pomì Casalmaggiore, che a Loreto si gioca il terzo posto in classifica
Serie A2 - Dopo il primo ko stagionale le violarosa vanno domenica all’assalto del San Vito
N
onostante il tifo dei Kangaroos, encomiabili per il sostegno e l’apporto dato alla squadra, è arrivata la prima sconfitta in campionato per la Icos Crema. Nel match più difficile di questo avvio di campionato, quello sul campo del Biancoforno Santa Croce della ex Anita Filipovics, le violarosa hanno sofferto la tensione e la difesa avversaria e alla fine hanno ceduto per 3-1 (20-25, 25-18, 25-16, 25-23). Una sconfitta che è costata la vetta della classifica, ma che ci può stare dopo tante belle prestazioni. L’importante è ripartire sin dalla gara casalinga di domenica contro il San Vito, relegato nei bassi fondi della classifica. ICOS CREMA: Paolini 9, Baggi,
Valentina Zago (Pomì Casalmaggiore)
Togut 14, Nicolini ne, Fanzini 9, Carrara (L), Devetag 15, Secolo 8, Cagninelli, Mutti 1, Portalupi libero, Rondon 6. All.: Barbieri.
Tutto facile, invece, per la Pomì Casalmaggiore che in poco più di un’ora si è sbarazzata della pratica Frosinone, battuto con un secco 3-0 (19-25, 15-25, 18-25). Tre punti che confermano il valore della matricola terribile e che valgono il terzo posto assieme al Loreto, prossimo avversario delle casalasche. Una trasferta impegnativa, che mette in palio punti pesanti, ma che ora fa meno paura alla luce dello stato di forma delle ragazze di Milano, in grado di giocarsela contro tutti gli avversari. POMI’ CASALMAGGIORE: Petrucci 3, Zago 20, Nardini 14, Olivotto 7, Tomasevic 10, Kucerova 7, Paris (L). Non entrate: Trabucchi, Lugli, Bertone, Giorgi, Masotti. All.: MilanoBolzoni.
Serie A2 8ª Giornata Montichiari-Fontanellato 3-2 Sala Consilina-Loreto 0-3 Santa Croce-Crema 3-1 San Vito-Soverato 1-3 Giaveno-Matera 3-0 Pontecagnano-Forlì 3-0 Busnago-San Severino 3-1 Frosinone-Casalmaggiore 0-3 Prossimo Turno (4-12 h 18) Loreto-Casalmaggiore Montichiari-Sala Consilina Fontanellato-Frosinone Crema-San Vito Forlì-Santa Croce Soverato-Giaveno Matera-Busnago San Severino-Pontecagnano
CLASSIFICA Giaveno Crema Casalmaggiore Loreto Santa Croce Montichiari Busnago Sala Consilina Frosinone Pontecagnano Fontanellato San Severino Soverato San Vito Forlì* (-3) Matera*
22 20 19 19 17 14 13 12 10 9 9 8 6 5 3 3
CICLISMO
Appuntamento di fine stagione che ha celebrato anche i 79 anni di fondazione della storica società
La Cremasca ha festeggiato i suoi giovani talenti
Unione Ciclistica Cremasca in festa all’agriturismo Cà del Facco di Salvirola, per la proclamazione degli atleti dell’anno agonistico, ricco di riscontri tecnici e di affermazioni. Le squadre diventano grandi quando sono capaci di prendere in mano il loro destino e nei momenti più difficili, la benemerita lo fa: usando piedi e testa, si rimette in gioco con tanti sponsor tecnici e “zitta zitta” va in gol con i virgulti che trascinano i fan delle due ruote. Spettacolo unico nel suo genere, cala il sipario su un’altra entusiasmante stagione di allori. Albino Ferla, presidente della società, è telegrafico: «E’ stata un’annata “doc”, ricca di soddisfazioni soprattutto nella categoria Giovanissimi». Stefano Pedrinazzi, solare team manager della Cremasca, ci fa rivivere lo spirito meraviglioso di una grande famiglia allargata all’infinito e apre la sua relazione così: «Un grazie va al presidente Albino Ferla, ai vice presidenti Fausto Pietrarelli e Antonio Casini e al segretario Giuseppe Maccalli, ma soprattutto alla sinergia della squadra. La categoria Giovanissimi, guidata
RUGBY
dai fratelli Giancarlo e Antonio Moretti, ha ottenuto 47 vittorie e innumerevoli trofei vinti sia a punti che per il maggior numero di partecipanti». Standing ovation per i giovani promettenti Andrea Arpini, Anselmo Francesconi, Daniele Donesana e Andrea Marletta. Pedrinazzi, ci ragguaglia anche sulle categorie Esordienti e Allievi? «Il rendimento è stato notevole, la formazione Esordienti orchestrata da Francesco Boselli, ha messo in mostra Felice Meo, Stefano Baffi e Mirko Ghidini, che hanno fatto esperienza e trarranno grande giovamento dalla stagione appena conclusa. Riguardo la categoria Allievi, diretta da Pizzocri e Coatti, gli atleti so sono cimentati su strada e su pista, con il trionfo di Davide Donesana». Viva l’Unione Ciclistica Cremasca, che ha celebrato i settantanove anni di fondazione e viva il ciclismo. • TEAM IDEA CONAD Grandi novità nel mondo del ciclismo, con il Team Idea Conad ai nastri di partenza nella stagione 2012 non solo con una squadra professionisti, ma anche nell’Elite e Under 23.
Albino Ferla
Il compito di dirigere la squadra dilettanti è stato assegnato all’ ex professionista comasco Ruggero Borghi, mentre team manager sarà Marco Cannone. L’organico è capeggiato dal campione italiano degli Elite, Matteo Busato e dal fortissimo velocista veneto Marco Benfatto. Insieme alla coppia cardine dell’equipe lombarda figurano: Piero Baffi (figlio dell’ex profes-
sionista Adriano e di nonno Pierino), Patrick Norman Falco, Fabio Gadda, Kabir Lenzi, Matteo Spreafico, Mirko Tedeschi, Flavio Valsecchi, Claudio Zanotti e l’uzbeko Denis Shaymanov. Restando in tema di compagine dilettantistiche, la Delio Gallina S. Inox, squadra bresciana diretta da Cesare Turchetti, ha ingaggiato Andrea Zanardini, Simone Bonussi, Luca Comini, Simone Petilli, Cesare Lorefice e Daniele Bettinsoli, che andranno ad affiancare i più esperti, Nakya Traversi, Mauro Marcassoli, Corrado Lampa e lo spagnolo Martin Juan Galleno. Per quanto riguarda il Team Colpack, formazione orobica del team manager Antonio Bevilacqua e del patron Beppe Colleoni, sono stati definiti gli acquisti del tricolore a cronometro, il toscano Matteo Mammini, dei romagnoli Luca Pacioni e Michele Senni, del velocista bresciano Nicola Buffoni (quattro vittorie nel 2011 con il Team Idea) e dei promettenti bergamaschi Fausto Masnada e Nicola Pesenti. Fortunato Chiodo
Battuto 6-3 il Gossolengo al termine di una partita molto combattuta
Vittoria pesante per i neroverdi
C’era grande attesa per l’esito della partita fra Crema e Gossolengo ed alla fine i neroverdi ce l’hanno fatta. Una vittoria sofferta per 6-3, arrivata dopo una partita condotta dall’inizio alla fine, anche se il punteggio non rende merito alla mole di gioco espressa dai cremaschi. Nel primo tempo si sono viste due squadre contratte con grande paura di sbagliare, che hanno faticato a trovare un assetto in campo, che hanno sbagliato non poco sui rinvii. Al 30’ Locatelli ha sbloccatoil risultato, ma il vantaggio è durato poco. Il Gossolengo ha trovato infatti il calcio del pareggio al 32’, la squadra di mister Zaini ha mostrato grande voglia di vincere e così ancora Locatelli ha trasforma allo scadere il calcio di punizione del nuovo vantaggio che poi si rivelerà quello della vittoria. La ripresa non ha visto segnature, con il Crema attendo a non commettono ingenuità. Un successo che vale quattro punti
importantissimi sia per la classifica (il Crema ha agganciato il Gussago e l’Asola all’ultimo posto) che per il morale. Domenica è in programma la difficile trasferta sul campo della capolista Cernusco, ma guai a scendere in campo già battuti... SERIE C E’ finita 43-11 tra Mantova e Cremona nella nebbia del Migliaretto. Il punteggio rappresenta bene la distanza tecnica, fisica e di gioco tra le due squadre: davvero troppo forti e bravi i mantovani, micidiali nei punti di incontro, disciplinati, sempre presenti a sostegno, in grado di rubare decine di metri con ogni singola penetrazione. monesi sono cresciuti nel secondo tempo e hanno ritrovato i piedi dei loro calciatori. Nel prossimo turno il Cremona Rugby riposa, quindi torna in campo il 18 dicembre contro i Caimani. Tutto facile per il Rugby Casalmaggiore, che ha travolto 50-7 il Junior Bassa Bresciana.
La Reima Crema, archiviata la sconfitta di Cisano Bergamasco, ha superato per 3-2 (25-17, 25-20, 20-25, 20-25, 15-11) il Montecchio ed è tornata in testa alla classifica, staccando proprio i veneti di un punto. Dopo aver vinto i primi due set i blues hanno calato la tensione, permettendo ai veneti di rientrare in gioco. Nel tie break la Reima ha ritrovato la giusta concentrazione e ha conquistato i due punti. Duro il commento del ds Michele Rota: «Se ripetiamo prestazioni come quella del terzo e quarto set, non andremo da nessuna parte: per un set e mezzo abbiamo letteralmente annichilito l’avversario, poi cosa è successo? Io non l’ho ancora capito, sicuramente sarà oggetto di discussione tra tecnico e squadra. Certo, abbiamo perso l’occasione di staccare di tre punti una squadra che ha dimostrato soprattutto di avere una buona difesa e ricezione, ma che non mi è parsa granché in attacco. Dobbiamo essere più incisivi in battuta e poi credo che una giornata così negativa Invernici non la incontrerà più così, come Silva e Cerbo in ricezione, reparto che sembrava protagonista di un incubo, nonostante le battute piedi a terra dell’avversario. Insomma, credo che Verderio abbia ancora tanto lavoro da fare. Resto comunque ottimista per il prosieguo del torneo, ma dobbiamo giocare con più cattiveria con maggiore sicurezza in noi stessi». CLASSIFICA (7ª giornata) Reima Crema 16; Montecchio 5; Bedizzole, Sassuolo 14; Viadana, Modena Est 12; Cisano 11; Castelnuovo 10; Parma, Verona 9; Gorgonzola 8; Costa Volpino 7; Vignola 6 ; Piacenza 1.
Golden delude anche a Vignola
Altra brutta sconfitta per la Golden Crema, che dalla trasferta di Vignola tornano ancora a mani vuote e con solo due punti all’attivo in classifica. Brutta partita e
brutta sconfitta per 3-1 (25-21, 11-25, 25-19, 25-13) per le ragazze di Marianna Bettinelli che non riescono a voltare pagina e restano desolatamente ultime in classifica. Con la vittoria del Cingia, che ha sconfitto Sassuolo tra le mura amiche, la zona salvezza a questo punto si trova a quota sette ed ora ci sono tre difficili quanto importanti partite da affrontare: sabato arriva la capolista Montale alla Braguti, poi la Golden affronterà due trasferte insidiosissime, rispettivamente a Gropello Cairoli e Lodi.
Inchiesta
Venerdì 2 Dicembre 2011
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Viaggio nello Sport Un nuovo riconoscimento di prestigio
A sinistra Gioegio Sozzi e Franco Capelletti durante i mondiali di Malta. A destra Capelletti e Felice Vella, fondatori del judo cremonese
I mostri sacri del judo sono cremonesi Giorgio Sozzi ha ottenuto la cintura nera 8° dan ed è secondo solo al concittadino Franco Capelletti
I
di Cesare Castellani
l grande judo cremonese è all’apice del movimento judoistico italiano. Lo è soprattutto con la nomina di Giorgio Sozzi a cintura nera 8° dan, avvenimento di questi giorni che qualifica uno dei più prestigiosi personaggi dello sport non solo cremonese, a livello nazionale. Lo è soprattutto quando si consideri che l’unico judoista italiano che possa vantare un livello superiore, il 9° dan, è un altro cremonese, Franco Capelletti che il lavoro e la pratica judoistica da anni lo hanno portato a Brescia, ma che resta pur sempre personaggio legato a Cremona e nato agonisticamente proprio insieme a Giorgio Sozzi, Luciano Manara e Felice Vella che sono stati i primi a dedicarsi a questo sport quando apparve, nell’immediato dopo guerra in Italia. A loro si deve la grande scuola cremonese che Capelletti a portato a Brescia, ove ha ottenuto grandissimi risultati portando all’oro olimpico il suo allievo più bravo, Ezio Gamba, attuale ct della Russia, mentre Sozzi e Manara hanno mantenuto a Cremona attraverso il Kodokan, attualmente ad altissimo livello internazionale nei kata ed il Saigo Judo che prosegue nella preparazione dei giovani talenti che costantemente si affacciano a questa disciplina. Difficile riassumere la carriera
Capelletti dà lezione ad oltre 500 bambini
Un primo piano di Giorgio Sozzi di tecnico e di dirigente di Franco Capelletti. Bastano le cariche che ricopre nell’ambito federale per chiarire quali siano le sue prerogative in seno al judo mondiale. Oltre che ad essere l’unica cintura nera 9° dan in Italia, è il consulente tecnico del presidente della federazione mondiale di judo, rappresentante europeo nella commissione “Education & coaching” della Federazione mondiale di judo, vice presidente dell’Unione Europea di judo e responsabile del settore “Educazione, Kata e allenatori
La disciplina sta ottenendo grandi successi
di club” dell’Unione Europea di judo e vice presidente della Fede-razione Italiana, la Fijlkam. Franco Capelletti - unico italiano a poter indossare la cintura rossa - è anche il solo italiano entrato nel sancta sanctorum della federazione europea. Ai campionati mondiali svoltisi in agosto a Parigi è stato premiato, insieme ai 21 maggiori esponenti del judo mondiali durante il gran galà che si è svolto nell’Opera Garnier a conferma dei grandi meriti acquisiti in carriera. Giorgio Sozzi è stato ufficialmente ammesso nella ristretta elite dei grandi del judo italiano dal presidente federale Matteo Pellicone, in una cerimonia svoltasi a Roma, dove lo
stesso ha insignito del grado di 8° dan alcuni famosi storici maestri del judo nazionale come Addamiani, Monti, Nisticò che vanno ad aggiungersi ad altri judoka altrettanto storici come Carmeni, Gaddi e il mitico Nicola Tempesta. Una carriera, la sua, iniziata nel marzo 1960 che, dopo aver fondato il Kodokan nel 1971, proprio grazie al risultati sportivi del sodalizio, l’ha portato a scalare rapidamente i vertici del judo italiano fino alle cariche di presidente del comitato regionale Lombardia, consigliere federale, direttore della rivista “Athlon” della Fijlkam e presidente della commissione nazionale judodisabilità. La motivazione del
riconoscimento, espressa dal presidente della Fijlkam, è relativa all’importante contributo dato da Giorgio Sozzi alla divulgazione, alle sperimentazioni didattiche, alla promozione del judo scolastico in epoca in cui parlare di rapporto judo-scuola era pressoché tabù, alla spinta fondamentale data alla sensibilità verso il “judo sociale” e in particolare verso il judo per disabili mentali. Meriti che lo hanno portato al grado di 6° dan nel 1989, al 7° dan nel 1999 e all’8° dan nel 2011: il top del judo cremonese! Lontani i tempi
in cui il judoka cremonese, modesta cintura gialla, per di più autodidatta, varcava la soglia del mitico Jigoro Kano Milano, dove la fama del maestro giapponese Tadashi Koiké richiamava tantissimi judoisti dell’Italia settentrionale, molti dei quali titolati e già cintura nera, oggi tutti superati nel grado dall’allora sconosciuto Giorgio Sozzi. La festa ufficiale, unitamente al 40° di fondazione del Kodokan, avverrà alla presenza del presidente federale Matteo Pellicone e di altre personalità del judo nazionale.
E il Kodokan festeggia i 40 anni
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Sport Week
Venerdì 2 Dicembre 2011
Italvolley, sfida decisiva con la Polonia
FORMULA 1
WORLD CUP
Campionato finito ancora nel segno della Red Bull
Il campionato mondiale di Formula 1 è finito come era iniziato: nel segno della Red Bull. Nel Gp conclusivo di Interlagos a vincere non è stato il dominatore assoluto della stagione, ovvero Sebastian Vettel, ma il suo compagno Mark Webber, che ha finalmente avuto una soddisfazione dopo mesi di anonimato. Solo quarto Alonso, che ha così visto sfumare la possibilità di arrivare al secondo posto in classifica e ha addirittura perso il gradino più basso del podio proprio a favore di Webber. Per le rosse si chiude quindi un campionato avaro di soddisfazioni, ma recuperare il gap dalla Red Bull non sarà comunque facile. Nel 2012 la Formula 1 ritroverà l’ex campione del mondo Kimi Räikkönen, che correrà con la Lotus Renault. CLASSIFICA PILOTI 1) SEBASTIAN VETTEL (Red Bull) 392 punti; 2) Jenson Button (McLaren) 270; 3) Mark Webber (Red Bull) 258; 4) Fernando Alonso (Ferrari) 257; 5) Lewis Hamilton (McLaren) 227; 6) Felipe Massa (Ferrari) 118.
Anche l’Italvolley al maschile vuole staccare il biglietto per Londra 2012, impresa già riuscita alle ragazze, con tanto di Coppa del Mondo in bacheca. Le sconfitte con Russia e Cuba sono state cancellate delle imprese con Brasile e Serbia (che aveva battuto gli azzurri nella finale degli Europei). Attualmente l’Italia è terza, ultima posizione utile per la qualificazione olimpica, ma per conservarla è indispensabile bettere la capolista Polonia dell’ex ct azzurro Anastasi e del suo vice Gardini. Un match in programma venerdì mattina alle ore 7 assolutamente da non sbagliare, ma gli azzurri di Berruto hanno l’esperienza necessaria per affrontarlo al meglio. Poi sono in programma le sfide più abbordabili con Giappone e Iran: quindi battere la Polonia potrebbe valere l’ipoteca a Londra 2012.
Kimi Räikkönen
L’Italia del volley
Milan forza 4: i rossoneri sono lanciati SERIE A - Solo la Juve sembra in grado di dare fastidio ai rossoneri, ma non al punto da puntare al titolo
U
na macchina da gol. Solo l’arbitro di Firenze, che ha annullato una rete valida siglata da Seedorf, ha fermato un Milan straripante, che ha vinto sei delle ultime sette gare giocate, segnando la bellezza di 22 gol, una media superiore a 3 reti a partita. In quattro occasioni ha calato il poker, esattamente con Lecce (43), Parma (4-1), Catania e Chievo (4-0). Ma nelle altre sfide ha comunque rifilato tre reti a Palermo (3-0) e Roma (3-2). Analizzando tutte queste gare, se si eccettua lo sconcertante primo tempo di Lecce, comunque riscattato da una super ripresa, vediamo che il Milan ha incassato solo tre reti e questa ritrovata solidità della difesa è alla base della rinascita dei rossoneri, che finalmente possono esprimere tutto il potenziale offensivo, che non ha eguali in Italia. Malgrado una partenza con il freno a mano tirato, la squadra di Allegri si trova a soli due punti dalla vetta e dà la sensazione di crescere ancora. Difficile che gli possa sfuggire il secondo titolo consecutivo, anche perché il Milan è l’unica squadra italiana che sa gestire al meglio il doppio impegno in campionato e
SERIE B
13ª Giornata Atalanta-Napoli 1-1 Cagliari-Bologna 1-1 Cesena-Genoa 2-0 Lazio-Juventus 0-1 Lecce-Catania 0-1 Milan-Chievo 4-0 Novara-Parma 2-1 Palermo-Fiorentina 2-0 Siena-Inter 0-1 2-0 Udinese-Roma Prossimo Turno (4-12 h 15) Bologna-Siena Catania-Cagliari (h 12.30) Chievo-Atalanta Fiorentina-Roma Genoa-Milan (2-12 h 20.45) Inter-Udinese (3-12 h 20.45) Juventus-Cesena Lazio-Novara (5-12 h 20.45) Napoli-Lecce (3-12 h 20.45) Parma-Palermo (h 20.45)
CLASSIFICA Juventus 26 Milan 24 Udinese 24 Lazio 22 Palermo 19 Napoli 17 Roma 17 Catania 17 Genoa* 15 Parma 15 Chievo 15 Inter* 14 Siena 14 Atalanta (-6) 14 Cagliari 14 Fiorentina 13 Bologna 11 Novara 10 Cesena 9 Lecce 8
in coppa. Venerdì sera i campioni d’Italia sono attesi da un Genoa alla disperata ricerca di punti per evitare una crisi pericolosa. Un impegno non facile, ma che non spaventa certo il Milan delle ultime settimane. Un successo che vale il primato solitario, anche se parziale, che metterebbe pressione alle dirette concorrenti, in primis la
Il Brescia rivive le angosce della Cremo nel 1996-97 dal nostro inviato
Massimiliano Allegri
Juventus. I bianconeri hanno fatto il massimo nelle due ultime partite: la vittoria sul campo della Lazio e il pareggio di Napoli recuperando da 1-3, hanno certificato che i bianconeri sono l’unico antagonista del Milan, anche se non hanno la stessa qualità tecnica, che in un testa a testa fa la differenza. Ma l’obiettivo della Juve è entrare tra
le prime tre e su questo insiste Conte, consapevole che prima o poi arriveranno momenti difficili, che dovranno essere assorbiti senza drammi. Domenica a Torino arriva il rinfrancato Cesena: sfida facile solo sulla carta. Ma la Juve quest’anno ha fretta di crescere... Fabio Varesi fabiovaresi16@libero.it
L’Europa costa cara al Napoli, molto meno all’Udinese ZOOM
Quanto costa cara l’Europa. Non stiamo parlando dell’Eurozona e dei problemi della moneta unica, ma del rendimento del Napoli in campionato, condizionato pesantemente dall’impegno in Champions League. Impegno europeo che ha regalato grandi soddisfazioni alla squadra di Mazzarri, a un passo dall’approdo agli ottavi, ma i nove punti dalla Juventus in campionato sono un distacco difficile da colmare. Dopo l’impresa con il Manchester City, il Napoli ha pareggia-
to in extremis a Bergamo e poi ha sprecato due punti, pareggiando nel recupero con i bianconeri per 3-3. Il rigore fallito si è aggiunto a due reti di vantaggio non gestiti al meglio, probabilmente per la mancanza di forze. Mazzarri si dice soddisfatto, il presidente fa finta di esserlo e i tifosi sognano in Europa. Ma la corsa ai primi tre posti si è fatta difficile. Per questo motivo diventa indispensabile battere sabato il Lecce al San Paolo. Chi invece non soffre l’impegno in coppa è l’Udi-
nese, che ha deciso di effettuare il turn over in Europa League e quindi riesce a stupire in campionato. Scelta che sta pagando su tutti i fronti, visto che con lo 0-0 di Rennes, i friulani sono vicinissimi all’approdo ai sedicesimi: basterà pareggiare in casa contro il Celtic per centrare un obiettivo comunque di prestigio per la società di Pozzo. Ma dove può arrivare quest’Udinese in campionato? Lo sapremo sabato sera al termine della sfida di S. Siro con l’Inter.
BRESCIA - Assistendo a Brascia-AlbinoLeffe ho avuto un déjà vu: la dolorosa partecipazione della Cremonese nel 1996-97 dopo la retrocessione dalla massima serie. Anche allora la presidenza, dopo tanti successi, era agli sgoccioli, ma il mancato passaggio di consegne in via Persico costò carissimo ai grigiorossi. Il Brescia, per carità, ha ancora la possibilità di risollevarsi, ma dopo sette sconfitte e due pareggio nelle ultime nove giornate la preoccupazione è altissima tra i tifosi. Oltretutto, la squadra ha toccato il fondo con l’AlbinoLeffe, che ha vinto in modo netto e senza faticare. Imbarazzante la prestazione di Magli, che ha causato il rigore che è costato lo 0-1 e ha poi “siglato” il raddoppio con un goffo autogol. Il 3-0 di Foglio (partito palla al piede da metà campo) ha messo a nudo la confusione di una squadra che in campo ha paura e che ha poca qualità per superare gli avversari e soprattutto fatica a segnare (il gol di Jonathas è stato un gentile omaggio della difesa seriana). A sorpresa il tecnico Scienza è stato confermato, ma questo dimostra come Corioni non abbia alcuna intenzione di spendere per il Brescia. Come sono lontani i tempi di Baggio e Guardiola... Sabato le rondinelle sono impegnate sul campo del lanciatissimo Varese allenato dall’ex Maran. Fare punti con i biancorossi sarà un’impresa: basterà schierare la difesa a cinque? In vetta il Torino continua la sua marcia solitaria, anche senza brillare, ma questo conferma che è l’anno buono per il ritorno in serie A. Con il Sassuolo in calo, soprattutto in casa, la vera sorpresa del campionato diventa il Verona, più che mai in lizza per i playoff, mentre la Samp delude anche con Iachini. PROSSIMO TURNO (17ª giornata) Ascoli-Bari 3-1, BresciaAlbinoLeffe 1-3, Cittadella-Crotone 0-1, Grosseto-Juve Stabia 0-3, Gubbio-Empoli 0-1, Nocerina-Varese 2-4, Sampdoria-Modena 1-1, Sassuolo-Padova 0-1, Torino-Livorno 1-0, Vicenza-Pescara 1-1, Verona-Reggina 1-0. CLASSIFICA Torino 38; Pescara 33; Sassuolo 32; Padova, Verona 31; Reggina 28; Varese 25; Sampdoria 24; Grosseto 23; Juve Stabia (-6), Cittadella 21; Livorno, Crotone (-1), Bari (-2) 20; AlbinoLeffe 19; Empoli, Vicenza, Brescia 17; Modena 16; Nocerina, Gubbio 14; Ascoli (-10) 8. PROSSIMO TURNO (3-12 h 15) AlbinoLeffe-Nocerina, BariCittadella (5-12 h 20.45), Crotone-Sassuolo, Empoli-Ascoli, Juve Stabia-Gubbio, Livorno-Verona, Modena-Vicenza, Padova-Torino, Pescara-Grosseto, Reggina-Sampdoria (h 18), Varese-Brescia. F.V.
Le ricette di Nonna Felicita Uova con radicchio INGREDIENTI PER 6 PERSONE • 6 uova • 300 g di radicchio • Un cipollotto • 2 filetti d'acciughe • Un cucchiaio di aceto di vino • Olio d'oliva • Sale e pepe
Vol au vent con crema di zucca INGREDIENTI PER 12 PERSONE • 700 g di zucca • 24 vol au vent piccoli surgelati (formato cocktail) • Una presa di sale • Un pizzico di pepe
PREPARAZIONE • Mondate il radicchio, lavatelo, lasciatelo sgocciolare e tritatelo grossolanamente. • Fate rassodare le uova, sgusciatele e tagliatele a spicchi. • Preparate una salsina con olio, aceto, i filetti d'acciuga
tritati, sale e pepe. • Coprite il fondo di un piatto da portata con il radicchio e disponetevi sopra il cipollotto finemente affettato e le uova, condite con la salsina preparata e servite.
Polpettine di ceci e verdure INGREDIENTI PER 4 PERSONE • Una scatola di ceci lessati • Una falda di peperone rosso • 1/2 zucchina • Una carota piccola • Una pezzetto di porro (la parte bianca) • Una spicchio di aglio • 2 cucchiai di olio d'oliva • 2 uova • Pangrattato • Sale • Olio per friggere PREPARAZIONE • Riducete tutte le verdure mondate a dadini minuscoli. • Soffriggete lo spicchio di aglio tagliato in due in una padella dove avrete scaldato l'olio. • Quando l'aglio inizia a dorare, toglietelo e mettete le verdure. • Lasciatele cuocere a fuoco moderato per circa 10 minuti, mescolando ogni tanto per assicurarvi una cottura uniforme, quindi spegnete. • Schiacciate i ceci al passaverdure e raccogliete la purea
in una ciotola. • A parte, sbattete le uova, quindi unite circa 2 cucchiai di uovo sbattuto nella ciotola con i ceci. • Salate leggermente e aggiungete le verdure; mescolate e unite alcune cucchiaiate di pangrattato, fino a ottenere un impasto consistente. • Passate le polpettine prima nell'uovo sbattuto poi nel pangrattato e friggetele in abbondante olio ben caldo. • Scolatele, mettetele su carta assorbente e servitele tiepide.
Antipasti di Terra I
• Private la zucca della scorza esterna e di eventuali semi e filamenti. • Tagliatela a fette spesse circa cm 1, sistematele su una placca e passatele nel forno già a 200 gradi per circa 40 minuti. • Sfornate la zucca appena cotta e cuocete nel forno, seguendo le istruzioni sulla confezione, i vol-au-vent ancora surgelati. • Nel frattempo passate la zucca al passaverdure raccogliendo il ricavato in una ciotola. • Insaporitelo con una presa di sale e un pizzico di pepe. • Sfornate i vol-au-vent e riempiteli con il passato di zucca. • Sistemateli su un piatto adeguato, decorateli a piacere e serviteli subito.
Lumache alla provenzale INGREDIENTI PER 4 PERSONE
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
• 24 lumache sgusciate e lessate • 2 cucchiai di olio d'oliva • 40 g di scalogno tagliato a dadini • 1 spicchio di aglio tritato • 50 g di peperone rosso tritato • 50 g di funghi coltivati • 50 g di prosciutto cotto a dadini • 12 cl di vino bianco secco • 2 cucchiai di sherry dolce • 25 cl di brodo di pollo • 3 foglioline di basilico • 2 foglie di salvia • Un rametto di prezzemolo • 2 aghi di rosmarino 1• Un rametto di timo • 100 g di pomodoro a dadini • Sale • Pepe bianco • Un pizzico di paprica dolce • 4 cucchiai di panna
• 3 zucchine • Una patata • 100 g di Emmenthal • Parmigiano grattugiato
• Pane grattugiato • Olio extravergine d'oliva • Sale • Pepe
PREPARAZIONE
PREPARAZIONE • Fate scaldare l'olio in una casseruola e rosolatevi lo scalogno e l'aglio tritato, a fuoco dolce per 3-4 minuti. • Unite il peperone tritato, i funghi mondati e tagliati a fettine sottili e i dadini di prosciutto e fate insaporire tutt'assieme per qualche minuto. • Bagnate con il vino bianco, lo Sherry e il
Bocconcini di zucchine e patate
brodo di pollo e aggiungete le erbe tritate e le lumache. • Lasciate cuocere a calore moderato per circa 20 minuti, unite il pomodoro, sale, pepe e paprica, fate insaporire e distribuite la preparazione in quattro piatti individuali. Ponete al centro di ciascuno un cucchiaio di panna e servite.
• Lessate le zucchine e la patata in acqua bollente e lasciatele raffreddare. • Schiacciatele fino a ridurle in un composto omogeneo. • Aggiungete l'Emmental a dadini, salate ed amalgamate con un cucchiaio di legno. • Formate delle palline con il composto ottenuto, quindi impanatele col pane grattugiato mischiato al parmigiano. • Disponete i bocconcini in una pirofila foderata con carta da forno e cospargeteli con un filo d'olio, fateli cuocere al grill per alcuni minuti.
II Antipasti di Mare
Omelette al granchio INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 4 uova • 2 vasetti di polpa di granchio al naturale • 200 g di funghi champignon • Un cucchiaio di prezzemolo tritato
• Uno spicchio di aglio • Salsa aurora • 50 g di burro • 2 cucchiai di olio d'oliva extra-vergine • Sale e pepe
Le ricette di Nonna Felicita Tramezzini di mare • 300 g di gamberetti • Una manciata di crescione • Burro
INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 250 g di pasta brisée • Un kg di funghi champignon • Burro • 100 g di formaggio groviera • 6 filetti di merluzzo • 2 uova • 2 cucchiai di panna • 2 chiodi di garofano • Una cipolla grande • 50 cl di vino bianco secco • Besciamella • Alcune foglie di prezzemolo • Maggiorana • Timo • Sale e pepe • Legumi secchi
PREPARAZIONE • Versate in una casseruola mezzo litro d'acqua, aggiungete il vino e la cipolla tagliata a metà aromatizzata con i chiodi di garofano. • Portate a bollore, immergetevi i filetti di pesce e cuocete a fuoco basso per circa 20 minuti, quindi sgocciolateli. • Lasciate il brodo sul fuoco per farlo ridurre un po'. • Pepate e profumate il pesce con alcune foglioline di prezzemolo, maggiorana e timo. • Pulite i funghi, tagliateli a lamelle e insaporiteli in una padella con un po' di burro, dopo circa 10 minuti spegnete e mettete da parte. • In un'altra casseruola preparate la be-
Scampi con aspic al pomodoro
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
• Pulite accuratamente gli champignon, togliendo il piede terroso. • Lavateli velocemente affinché non assorbano troppa acqua, quindi lasciateli asciugare su un foglio di carta da cucina; tagliateli a fettine sottili. • In una larga padella fate scaldare 2 cucchiai di olio con lo spicchio d'aglio che poi eliminerete. • Fatevi saltare gli champignon a fuoco medio per 5 minuti. • Mescolateli spesso per farli appassire uniformemente. • Scolate la polpa di granchio dal suo liquido di conservazione e unitela agli champignon. • Lasciatela scaldare per pochi minuti sempre mescolando; salate e pepate. • Togliete dal fuoco e tenete in caldo. • In una grande ciotola battete i tuorli con sale e pepe; amalgamate delicatamente gli albumi montati a neve. • In una padella larga fate sciogliere il burro. • Versatevi la crema di uova e a fuoco basso lasciate rapprendere. • Dopo qualche minuto agitate la padella per far scivolare la frittata verso uno dei bordi; eventualmente staccate il bordo con una paletta di legno. • Distribuite sulla superficie dell'omelette il composto di funghi e polpa di granchio e ripiegate a metà. • Servite subito per non farla smontare, cospargendola con prezzemolo tritato e accompagnandola con salsa Aurora.
• Spalmate con poco burro le fette di pane e sopra sistemate il pecorino, quindi distribuite i gamberi appena lessati. • Coprite con altre fette di pancarré e passate sulla griglia sino a che il formaggio si sia un poco ammorbidito. • Aprite le fette e cospargetele di crescione. • Tagliatele in due diagonalmente e servite.
INGREDIENTI PER 6 PERSONE • 6 fette di pancarré integrale • 2 fette di formaggio pecorino
Torta delicata di merluzzo e champignon
PREPARAZIONE
PREPARAZIONE
sciamella usando metà latte e metà brodo di pesce. • Quando è pronta incorporatevi i funghi e la groviera grattugiata. Salate e pepate. • Aggiungete la panna e le uova. • Stendete la pasta brisée a disco, adagiatela in una tortiera imburrata, punzecchiatela, foderatela con carta da forno, riempitela di legumi secchi e cuocete un quarto d'ora a 160 gradi. • Ritirate, eliminate carta e legumi, quindi spezzettate i filetti di pesce, distribuiteli sulla pasta. • Copriteli con la besciamella, rimettete in forno a 180 gradi per 40 minuti. • Servitela tiepida.
• 250 g di code di scampi lessate e sgusciate • 50 cl di gelatina rapida • Una scatola di pomodori pelati (200 g) • Una cipolla piccola (succo) • Una cucchiaio di olio d'oliva • Sale e pepe Per accompagnare: • Alcune foglie di insalata lattuga bianca
PREPARAZIONE • Passate al passaverdure i pelati col loro sugo e raccogliete il passato in una terrina, aggiungete il succo di cipolla, sale e pepe. • Travasate tutto in una casseruola, ponetela su fuoco moderato e fate cuocere per 15 minuti circa. • Togliete dal fuoco il recipiente con il passato di pomodoro e unite, mescolando col cucchiaio di legno, la gelatina rapida. • Ungete uno stampo da budino (col buco centrale) con poco olio e versatevi la gelatina al pomodoro. • Ponete il recipiente in frigorifero per un'ora circa, o fino a quando il composto sarà solidificato. • Disponete sul piatto di servizio le foglie di lattuga e su queste capovolgete la gelatina, disponendo nel foro al centro gli scampi. • Servite subito.