Il Piccolo del Cremasco

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CREMASCO Il

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SABATO 24 MARZO 2012 • Supplemento settimanale al n° 17 de “Il Piccolo Giornale”

€ 0,02 Copia Omaggio

LO DENUNCIA UNA CONFERENZA STAMPA DI SEL

PARTECIPATE, UN GIALLO DA MEZZO MILIONE

Cremasca servizi doveva 504mila euro al Comune che, nel frattempo, li aveva già spesi. A sua volta, la società quei denari li ha usati per sostenere Scs servizi locali. Così nel bilancio comunale mancherebbero quei soldi. «Tutto in regola» tranquillizza Beretta IL PUNTO DI VISTA/1

Il problema dell’art. 18

L’

di Enrico Tupone tuponee@alice.it

articolo 18, al centro dell’attenzione pubblica in questi giorni, è una norma contenuta nello Statuto dei lavoratori che tutela i dipendenti di una azienda in caso di licenziamento illegittimo cioè effettuato senza comunicazione dei motivi, ingiustificato o discriminatorio. Vari governi italiani nel corso degli ultimi anni hanno tentato di riformarlo scontrandosi con l’opposizione forte dei sindacati timorosi quest’ultimi di subire un allentamento della tutela dei lavoratori. Le difficoltà che incontrano le aziende nel caso vogliano allontanare un lavoratore sono state da sempre considerate come un freno per l’ingresso nel nostro paese degli investitori internazionali od uno dei motivi per cui le produzioni venivano spostate in paesi con una normativa di licenziamento più elastica. Anche l’Europa ha ricordato al nostro paese come una legge di tutela dei lavoratori meno rigida fosse una delle condizioni per riportare l’Italia nel contesto dei mercati internazionali. Dunque una sfida da cui non ci si può sottrarre, una sfida per avviare l’Italia verso una ripresa difficile, una battaglia che i sindacati debbono fare cercando altre compensazioni e tutele, tutele per chi il lavoro lo perde perché il mercato ne crea le condizioni e non tutele per, fortunatamente, i pochi casi di lavoratori che non fanno il loro dovere. Molte oggi sono le preoccupazioni per il lavoro ma perché il lavoro non c’è, perché chi viene lasciato a casa è perché l’azienda chiude, lavoratori dunque che articolo 18 o no non sarebbero comunque tutelati. Lo scopo di tutti oggi deve essere la crescita, il lavoro, la ripresa economica, temi che non consentono a nessuno di discutere per mesi su di un articolo di legge già svuotato da quanto sta succedendo. Risulta inaccettabile e senza senso l’esclusione dalla norma modificata sull’art.18 dei dipendenti pubblici, area che deve essere oggetto urgentemente di una profonda riforma che tagli in modo significativo la spesa pubblica.

A

l bilancio 2011 del comune di Crema mancano 504.000 euro». Così la dichiarazione di Franco Bordo, consigliere comunale di Sel, all’inizio della conferenza stampa di ieri. Come mai? «Questa cifra corrisponde all’impegno preso, e tuttora non mantenuto, dalla società Cremasca servizi di versare tale risorsa al bilancio 2011 del comune di Crema come utile di esercizio. Il fatto è che il Comune nel corso del 2011 questa entrata, considerata sicura, l’ha utilizzata per diverse opere già eseguite e già pagate». Quindi? «Il nuovo presidente della Società Cremasca Servizi Giorgio Lazar - è in procinto di inviare una nuova lettera in cui si dice che se i soldi non arrivano alle casse comunali, ciò è dovuto “alla necessità da parte della società da lui presieduta di sostenere finanziariamente Scs servizi locali notoriamente in perdita di esercizio”». Cosa può essere successo? Franco Bordo la spiega così. «Evidentemente in questi mesi si è arrivati alla decisione (presa da chi?) di istituire una cassa unica di tesoreria fra diverse società partecipate – Scs, Scrp, Scs servizi locali, Cremasca Ser-

IL PUNTO DI VISTA/2

Il «bollino fiscale»

di Renato Ancorotti rancorotti@gmail.it

I dirigenti Sel: Gabriele Piazzoni, Franco Bordo, Alvaro Dellera

vizi (e forse anche Scca, cioè la Cremasca calore) – in cui l’attivo di Cremasca Servizi (che viene calcolato complessivamente, anno dopo anno, in ben 7 milioni di euro) è servito a sostenere le passività di Scs servizi locali. E così ora il comune di Crema si trova ad affrontare un “buco” di cassa di oltre mezzo milione che finirà con ogni probabilità col gravare sul prossimo bilancio 2012». «Una commistione inaccettabile» «Sono assolutamente tranquillo» afferma l'assessore Simone Beretta «che quanto dovuto da Cremasca Servizi arriverà regolarmente nelle casse comunali. Nessun problema». E aggiunge:

«La sparata di Sel è dovuta al momento elettorale, ed è la prova della loro debolezza politica ed amministrativa». Sarà. Ma il problema è più complesso. L’assemblea di Scrp dei giorni scorsi ha messo in chiaro, per bocca del presidente suo Corrado Bonoldi, che difficilmente per quest’anno ci saranno dividendi per gli azionisti, cioè i Comuni. Ma non solo: si prospetta anche un aumento di costi per i servizi offerti che rischiano così di risultare fuori mercato. Il tutto per bilanci societari – specialmente per Scca e Scs servizi locali - che si prospettano in negativo. T. Guerini

TRESCORE CREMASCO: RAPINA IN BANCA IN DIRETTA Ore 12,35 piazza Chiesa di Trescore: uno sconosciuto ha sottratto con la minaccia di un coltello da cucina circa 400 euro in banconote da 5 dalla cassa di Banca Cremasca. Tre gli impiegati e una cliente presente. Lo sconosciuto si è dileguato a piedi: età 45 circa, alto 1,80 circa, corporatura robusta, barba incolta. L'esame delle immaggini hanno consentito ai carabinieri di Pandino con la collaborazione delle stazioni di Camisano, Castelleone e Montonine, soprattutto del nucleo operativo e radiomobile di riconoscere il rapinatore ora attivamente ricercato.

S

i parla molto dell’articolo 18, ma parliamo anche e soprattutto di aziende, e dei loro obblighi che si possono trasformare in opportunità. Già quelle che competono all’estero devono dimostrare di possedere i certificati richiesti sia in Italia che oltre le Api. E cioè gli attestati di qualità (Iso 9000), di impatto ambientale (Iso 14000), di non conflittualità sociale e di Gmp (Good Manufacturing Practices, cioè Norme di buona fabbricazione). All’estero queste certificazioni sono la base di una buona competizione perché un’azienda che produce qualità, che rispetta l’ambiente, nella quale i dipendenti trovano la situazione ideale per produrre al meglio e vengono rispettate le più scrupolose norme igienico-sanitarie, dà le più ottimali garanzie a fornitori e clienti che i contratti verranno rispettati. E che non ci saranno complicazioni impreviste dietro l’angolo. A queste certificazioni, aggiungerei un altro bollino di colore giallo di «certificazione fiscale» che sta a significare questo: paghi le tasse, puoi fidarti; infatti, per problemi di natura fiscale, un’azienda può correre il rischio di non rispettare gli impegni presi. E questa precarietà si trasforma in un rischio reputazionale dannoso per chi si affida a un’azienda che ha problemi con il fisco. Essere in regola con il fisco si trasforma così da obbligo di legge a fattore competitivo e di valore. Chi rilascia il «bollino giallo»? La Guardia di finanza alla quale l’azienda chiede un audit fiscale ogni 24 mesi. E con questa certificazione annuale, le aziende si presentano al mercato come imprese virtuose, meritevoli quindi di fiducia. Avendo ottenuto un alto rating fiscale. Ma c’è dell’altro valore aggiunto: la certificazione sociale (Sa 8000) con la quale si rende noto che l’azienda non effettua lavoro in nero, non sfrutta i minori, ha buoni rapporti sindacali. In sostanza, tutti questi attestati sottintendono un messaggio forte e trasparente: i profitti di un’impresa sono dignitosi perché sono stati riscossi dopo avere assolto tutti i doveri sociali . La reputazione sui mercati, infatti, non ha prezzo.



CREMONA

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Sabato 24 Marzo 2012

La felicità? Solo nei Paesi poveri Don Mario Aldighieri: «A fare la differenza non sono i soldi e le condizioni legate al benessere, ma le relazioni sociali»

I dati raccolti dalla più recente indagine Ipsos sulla popolazione di 24 nazioni; la soddisfazione non cresce col reddito

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di Martina Pugno

soldi non fanno la felicità: questo non è più solo un modo di dire, ma da oggi anche una comprovata realtà confermata dal più recente sondaggio di Ipsos riportato dall'Economist, secondo il quale i livelli di felicità della popolazione mondiale sono aumentati rispetto all'inizio della crisi. Tra i singoli paesi, però, la differenza è sostanziale: tra i paesi più felici spiccano proprio quelli in via di sviluppo, mentre sono sotto la media i paesi occidentali, Italia compresa. Le conclusioni tratte dal periodico britannico sono che il reddito, contrariamente al pensiero comune, non è proporzionale alla felicità, e che nei paesi in via di sviluppo prevale l'ottimismo nei confronti di una crescita che invece, per l'Europa, forse non è mai apparsa così lontana. Ancora una volta, dunque, tutto si riduce alla speranza di un

«Al calo della felicità in certi Paesi contribuisce anche uno stile di vita sempre più stressante»

Percentuale di intervistati che si sono dichiarati "molto felici" scegliendo tra le opzioni "molto felice", "abbastanza felice", "non molto felice" e "per niente felice". Sondaggio del 2011. Indonesia India Messico Brasile Australia Stati Uniti Arabia Saudita Gran Bretagna Cina Germania Giappone Francia Italia Russia Sud Korea

futuro materialmente ed economicamente migliore? La questione non è così semplice, come commenta il missionario don Mario Aldighieri: «Penso che la questione sia molto più complessa di una divisione tra paesi in via di sviluppo

don Mario Aldighieri

(Nella colonna il Pil pro capite di ciascuna nazione)

4.7 3.7 15.1 11.8 40.8 48.1 24.1 36.0 8.4 37.9 34.4 35.0 30.2 16.7 31.8

e paesi sviluppati. Basta pensare alla Cina, che ha un Pil più elevato di quello italiano, eppure presenta al suo interno ancora moltissime situazioni di estrema povertà e disagio. In cima alla classifica stilata dall'Economist ci sono Indonesia e India, che sono paesi in via di sviluppo ma dalla situazione politica priva di grandi tensioni. Si tratta di stati che non sono dilaniati da lotte interne, guerre o duri scontri politici. La loro situazione quindi è estremamente diversa rispetto a paesi in cui il tenore di vita e la ricchezza individuale è simile ma le difficoltà politiche rendono molto più pericolosa anche la semplice vita quotidiana». Ad influire sull'insoddisfazione che sembra pervadere l'Europa dunque non ci sono solamente i fattori legati alla crisi, anche se essi non possono venire totalmente esclusi:

Il livello di felicità in vari luoghi del mondo Cresce la felicità, ma solo nei Paesi più poveri: questo il risultato del recente sondaggio condotto dalla società Ipsos e pubblicato dal periodico The Economist. Mentre nel 2007 il 74% della popolazione in 24 Nazioni prese in considerazione si riteneva felice, oggi il dato complessivo sale al 77%; le persone “molto felici” sono salite dal 20 al 22%. In Italia solo il 13% degli intervistati si è dichiarato “molto felice”, appena al di sopra dei livelli della Grecia, ferma all'11%. Nonostante abbiano un Pil pro capite di appena 4.700 dollari (contro i 30.000 $ di noi italiani), oltre il 50% degli Indonesiani si è dichiarato “molto felice” . La ricerca, specifica però

«Lo stesso discorso a mio avviso può essere ampliato anche ai paesi occidentali: a determinare il calo della felicità, da una parte contribuiscono certamente il contesto socioeconomico e la perdita di molte delle certezze, in primis il lavoro, che spesso manca o è per brevi periodi. Ma credo si influente anche il consolidarsi di uno stile di vita sempre più stressante e sempre più individualista, che spinge a porsi come avversari del prossimo anziché alleati, perdendo la dimensione comunitaria del quotidiano». Proprio per queste ragioni il sondaggio dovrebbe includere soffermarsi anche sul tipo di vita dei singoli intervistati: «Ritengo che notevoli differenze possano emergere anche confrontando,

l'Economist, si basa sull'autovalutazione da parte degli intervistati e non fa riferimento ad un corrispondente livello di benessere e tenore di vita. Nella tabella qui accanto sono riportate le Nazioni risultate più felici dal sondaggio, insieme ai dati relativi al Pil pro capite di ciascun paese e alla percentuale di individui che hanno dichiarato di rientrare nella categoria delle persone “molto felici”. Stupiscono, in particolare, la posizione del Giappone, nonostante le recenti calamità naturali che lo hanno colpito e l'emergenza nucleare, così come stupisce il basso posizionamento della Russia, in controtendenza rispetto agli altri paesi in via di sviluppo.

nei paesi in via di sviluppo, sia chi vive nelle grandi metropoli sia chi vive nelle campagne e nelle zone rurali. Non sono i beni che si posseggono a fare la differenza, ma lo stile di vita e la cultura: nelle zone agricole e di campagna sono ancora forti i legami comunitari; questo lo si nota in particolare nei periodi delle feste, vissute intensamente e davvero come tali. Nei molti anni che ho trascorso come missionario sono stato sia in piccoli villaggi sia in più ampie metropoli: in posti come Città del Messico la qualità della vita è davvero bassa, basti ricordare che spesso anche solo respirare diventa un problema, dato il livello di inquinamento dell'aria, tra i più elevati al mondo. Nella maggior parte dei casi,

«Si è persa la dimensione comunitaria del quotidiano»

invece, la vita rurale conserva una tranquillità maggiore, pur nelle difficoltà, ma anche in questo caso non è possibile generalizzare. Sono stato missionario per molti anni in Brasile, anche nei periodi di più violenti scontri interni, ho visto contadini scacciati dalle proprie case e villaggi bruciati: ovvio che in condizioni del genere anche quella dimensione di tranquillità va persa». L'esito del sondaggio rischia di far passare l'idea che, in fondo, nei paesi in via di sviluppo gli aiuti non siano così indispensabili? «Non credo si corra questo pericolo; di certo non serve che si intervenga sradicando la cultura locale e imponendo la propria, ma spero sia chiaro per tutti che ci sono diritti e necessità innegabili, che devono poter essere garantiti a ogni uomo».


4 «Nel 2008 il cambio monetario ha fatto da scudo, ora si può solo sperare che si calmino le acque» Sabato 24 Marzo 2012

Benzina, giù i consumi ma perché il prezzo non cala?

Le accise al 60%. De Simone (UP): «L’unica difesa è cercare la convenienza»

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di Michele Scolari

on passa giorno senza che prezzo dei carburanti registri nuovi record, con danno sia per gli automobilisti che per i rivenditori. Al netto di una scalata verso i 2 euro al litro nel prezzo della verde, stando a quanto comunicano i risultati dell’Unione Petrolifera a febbraio si è registrato un crollo diffuso delle vendite di carburante pari ad una media del 20% su tutto il territorio nazionale. Crollo che non ha risparmiato neppure le cosiddette pompe bianche. Dunque, la domanda decresce ma il prezzo non diminuisce di conseguenza. Perché? Ne abbiamo parlato con Piero De Simone, direttore generale di Unione Petrolifera. Direttore, i benzinai si trovano stretti tra le accuse dei consumatori da un lato e le imposizioni dettate dalle compagnie petrolifere dall'altro. Si registrano crolli nelle vendite del carburante ma il prezzo non cala. Da dove si origina questa 'impasse'? «I consumi di carburanti sono in flessione da diversi anni, in particolare quelli della benzina. Una tendenza che si è fatta drammatica in questo ultimo periodo (basti pensare che a febbraio la benzina

L’ELENCO COMPLETO DELLE ACCISE SULLA BENZINA DAL 1935 1,90 lire (0,00103 euro) per il finanziamento della guerra d’Etiopia - 1935-1936; 14 lire (0,00723 euro) per il finanziamento della crisi di Suez del 1956; 10 lire (0,00516 euro) per il finanziamento del disastro del Vajont del 1963; 10 lire (0,00516 euro) per il finanziamento dell'Alluvione di Firenze del 1966; 10 lire (0,00516 euro) per il finanziamento del terremoto del Belice del 1968; 99 lire (0,0511 euro) per il finanziamento del terremoto del Friuli del 1976; 75 lire (0,0387 euro) per il finanziamento del terremoto dell’Irpinia del 1980; 205 lire (0,106 euro) per il finanziamento della guerra del Libano del 1983; 22 lire (0,0114 euro) per il finanziamento della missione in Bosnia del 1996; 0,02 euro per il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004 0,005 euro per l’acquisto di autobus ecologici nel 2005 da 0,0071 a 0,0055 euro per il finanziamento alla cultura nel 2011 0,04 euro per far fronte all'emergenza immigrati dovuta alla crisi libica del 2011 0,0089 euro per far fronte all'allvione in Liguria e Toscana nel novembre 2011 0,082 euro per il decreto "Salva Italia" nel dicembre 2011 ha perso il 20% e il gasolio il 15%). L’impasse, come la definisce, deriva dal fatto che sui mercati internazionali greggio e prodotti raffinati sono ormai attestati su livelli record, superiori a quelli del 2008 tenendo conto dell’effetto cambio euro/dollaro. Le aziende, che vorrei ricordare possono solo consigliare un prezzo al gestore e mai imporlo (la legge dice che il prezzo lo decide il gestore), stanno per quanto possibile cercando di limitare l’impatto degli aumenti registrati sui mercati internazionali. La prova è in quanto accade negli altri paesi europei dove i prezzi in questo periodo sono cresciuti molto di più che in Italia».

Nel mese di marzo sui "balzi" del prezzo alla pompa pare si sia accentuata l'incidenza di quella pericolosa commistione, già segnalata peraltro da parecchi economisti, tra le quotazioni sempre maggiori dei prodotti raffinati sul mercato del Mediterraneo e la debolezza dell'euro. Quale sarebbe una possibile soluzione per questo problema? «Soluzioni immediate non ce ne sono. I prezzi li fa il mercato e noi, come gli altri paesi, America compresa, li subiamo. Sembra di rivivere il 2008 con la differenza che allora avevamo un cambio che ci faceva un po’ da scudo. Oggi bisogna solo sperare che le acque si calmino».

Scomponendo il prezzo alla pompa emerge che solo il 35% è riconducibile al prezzo internazionale del carburante, mentre, secondo molti economisti, per il 55% peserebbe la tassazione, ovvero l'Iva e le accise. E' così? «In realtà la tassazione sulla benzina in media è quasi arrivata al 60% soprattutto per le nuove accise aggiunte nel corso del 2011 che sono state pari a circa 20 centesimi sulla benzina e a 23 centesimi sul gasolio. Il cosiddetto margine lordo, ossia ciò che resta al netto delle tasse e materia prima, è intorno al 7-8% e con questo va remunerata l’intera filiera distributiva compreso il gestore. Lo spazio di intervento delle aziende, nell’ambito di questo 7-8%, si riduce quindi a pochi centesimi». Abbiamo delle accise istituite per il terremoto del Friuli nel 1976, per il disastro del Vajont nel '73 e addirittura per la guerra d'Etiopia nel '35 - '36. Ma c'è davvero ancora bisogno continuare a pagare tasse così 'antiche'? «In realtà tutte queste accise sono ormai confluite nella fiscalità generale. Si tratta di tasse di scopo che, venuto meno lo scopo, sono rimaste per le esigenze più generali dell’Erario. Del resto, è il modo più immediato e sicuro di reperire risorse e in tempi di problemi di bilancio difficilmente ci si rinuncerà».

Alcuni vorrebbero togliere le accise in generale, altri solo quelle più vecchie, altri ancora punterebbero sulla sola riduzione senza rimozione. Quale delle precedenti si potrebbe configurare come una soluzione sensata? «Gli interventi sulla fiscalità sono scelte prettamente governative. Dal nostro punto di vista, sarebbe utile rivedere la tassazione per cercare di far ripartire i consumi e dare un po’ di ossigeno a questo settore. All’aumentare dei prezzi le aziende non guadagnano di più, anzi più aumentano i costi e più è difficile trasferirli sul prezzo finale. Peraltro, esiste già una norma che prevede la possibilità di sterilizzare

l’effetto moltiplicatore dell’Iva che agisce sia sul prezzo industriale che sulle accise». Il rialzo dei prezzi alla pompa sembra comunque un fatto con il quale dovremo imparare a convivere. Si arresterà prima o poi? Cosa dobbiamo aspettarci dal futuro? «Fare previsioni è molto difficile. Troppe le incognite. Al momento, l’unica difesa per il consumatore è abituarsi a cercare l’impianto più conveniente e a servirsi da soli. In questo modo il risparmio, su almeno 10.000 impianti tradizionali, può arrivare a 10 centesimi euro/litro.


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Sempre più auto in garage e gestori in asfissia. Bossi (Ascom): «Situazione insostenibile»

Caro carburante, a Cremona l’erogato in picchiata del 30%

L

a corsa del prezzo della benzina non si ferma, in un’impennata costante ed inarrestabile che, nella giornata di ieri, in alcune zone d’Italia ha sfondato il muro dei 2 euro al litro. Dopo il record di 1,986 registrato nelle Marche, ieri in un distributore di Napoli il prezzo alla pompa ha segnato 2,016. Una cifra che sinora rimane isolata sul territorio nazionale, ma che certo non fa ben sperare automobilisti e benzinai. Per i gestori la situazione è ormai insostenibile, anche a Cremona, come dichiara Graziano Bossi. Per la maggior parte dei benzinai cremonesi infatti, fa sapere il responsabile della Figisc Ascom di Cremona, negli ultimi tempi la riduzione dell’erogato si attesta intorno ad una media del 30%, con oscillazioni tra il 20% ed il 40% (per un volume di affari di circa 3,5 milioni di euro l’anno), ed anche il mese di marzo non è certo cominciato sotto migliori auspici.

“Prezzo Italia” (euro/litro)

1,818

(Rilevaz. Mise, 19-3-2012)

BENZINA

COMPONENTE FISCALE 56% 1,020 euro/litro

Accisa 0,704 Iva 0,316 Materia prima 0,670

PREZZO INDUSTRIALE 44% 0,798 euro/litro

Margine lordo

0,128

I benzinai sono in difficoltà ormai da mesi, complici i continui rincari del carburante che, nella prima decade di marzo, hanno portato le medie nazionali a 1,854 per la verde ed a 1,767 per il diesel. Qualche boccata d’ossigeno in più per i gestori che, oltre a benzina e diesel, vendono anche gpl. «E’ l’unico settore che

Solo su questo segmento, pari al 37% del prezzo, agiscono le quotazioni internazionali e l’effetto cambio euro/dollaro Solo su questa voce, pari al 7% del prezzo, l’operatore può agire per modificare il prezzo alla pompa

per ora tira - commentano dal distributore IP di via Giuseppina, appena fuori Cremona - basterebbe mettersi qui e guardare il flusso delle auto alla pompa del gas rispetto a quelle dei carburanti, la differenza si nota ad occhio nudo, senza tante statistiche. Se non vendessimo gpl sarebbe dura coprire i costi sola-

mente con benzina e diesel, per questo teniamo il prezzo del Gpl più basso». La situazione non è differente in altri punti della città, dove ogni settimana compaiono nuove promozioni e sconti che, non essendo pianificati dagli esercenti ma dalle compagnie, rischiano di compromettere il guadagno dei gestori. «Ciò che si perde in benzina lo si può recuperare con il gas - fanno sapere dalla stazione Ip di via Bosco - ma il calo c’è comunque e si sente». Alcuni si sono arrangiati approntando servizi aggiuntivi alla semplice erogazione di carburante, come alla stazione di servizio Esso di via Brescia, dove è possibile anche cambiare l’olio, controllare i freni e bilanciare le gomme, o come i numerosi distributori con il servizio di autolavaggio. Servizi che comunque aiutano a stare a galla, più che a cambiare realmente le entrate, per gestori che ormai si trovano stretti tra le accuse degli automobilisti e le

Km Spa e Trenord confermano un incremento nella vendita dei titoli di viaggio

E i cittadini riscoprono bici e mezzi pubblici L’incremento vertiginoso dei prezzi del carburante spinge molte persone a cambiare le proprie abitudini, scegliendo di fare a meno dell’auto il più possibile: sono sempre più numerosi i cremonesi che decidono di lasciare la propria vettura in garage, puntando sui più convenienti mezzi pubblici. Un dato più evidente nelle grandi città, ma che inizia a farsi sentire anche in province di piccole dimensioni, come la nostra. Lo dimostrano gli incrementi nelle vendite dei titoli di viaggio. In particolare TreNord evidenzia un aumento di circa il 10% nel giro di un anno. Un discorso simile vale anche per il

trasporto pubblico extraurbano, come spiega Elena Colombo, amministratore delegato di Km. «L’incremento della vendita dei biglietti è stato superiore alle nostre previsioni». Questi incrementi sono più evidenti tra l’utenza che ha meno di trenta anni, che fanno registrare un aumento dell’utilizzo dei mezzi del 4,1 per cento (e sono il 25,6% del totale di quanti hanno utilizzato i mezzi nel corso dello scorso anno). Tra gli studenti la percentuale di crescita sale al 4,5 %. A confermare questo andamento sono i dati Isfort sulla mobilità del Paese, secondo i quali, in Italia, il costo dei titoli di viaggio è uno dei

più bassi d’Europa. In una città come Cremona, dove le distanze da percorrere sono piuttosto brevi, molti scelgono di lasciare in garage l’auto in favore della bicicletta, più comoda e maneggevole, e soprattutto a consumo zero. A questo proposito cresce l’utilizzo del servizio di bike sharing. Infine prende sempre più piede anche il sistema del “Car pooling”: una vera e propria “filosofia di viaggio”, basata sulla condivisione di auto private da parte di più persone che percorrono lo stesso itinerario, per risparmiare tempo e costi di viaggio, diminuire la congestione stradale e l’inquinamento.

imposizioni dettate dalle grandi compagnie. «Il problema è - sottolineano ancora da via Bosco - che la gente usa sempre meno la macchina». Il prezzo alla pompa si impenna, il rapporto del singolo con la mobilità si trasforma, tra camminate, biciclette, mezzi pubblici o “car-pooling”. E così anche a Cremona sono sempre di più i cittadini che lasciano la macchina in garage per cinque giorni su sette, usando le quattro ruote solamente solo per i fine settimana e solamente per spostamenti rapidi o irrinunciabili. «Sino all’estate scorsa - commentano ancora da via Giuseppina - il flusso veicolare era ancora costante. Fatta eccezione per le arterie extraurbane principali, come la via Mantova o la via Milano, su strade secondarie sono sempre più i momenti in cui sull’asfalto regna il silenzio e le auto di passaggio si sono vistosamente diradate». mi.sco.


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Cremona

Sabato 24 Marzo 2012

Dalla città

Servizi comunali, Cremona al 13° posto

E’ stato pubblicato nei giorni scorsi il risultato del sondaggio “Monitorcittà” realizzato dall’ isitituto di ricerca Datamonitor, che si pone l’obiettivo di stilare la classifica del livello di soddisfazione dei cittadini italiani sui sindaci cittadini, delle aree metropolitane e sui servizi comunali. Da quanto emerge Cremona si aggiudica la tredicesima posizione per quanto concerne i servizi, preceduta da Mantova e seguita da Cuneo e Parma; guidano in testa Bolzano e Trento. Per quanto riguarda il consenso del sindaco, la posizione di Oreste Perri non è stata resa nota in quanto la classifica si ferma al quarantasettesimo posto, e tra essi il primo cittadino cremonese non rientra. Il sindaco più “amato” risulta dunque il napoletano De Magistris, seguito da Flavio Tosi di Verona, e Piero Fassino di Torino. Federico Contini

Paola Ravara nuovo presidente della Scuola Edile

Sarà la dottoressa Paola Ravara, della società “Ravara Spa”, a ricoprire il ruolo di presidente della Scuola Edile Cremonese; nominata dal consiglio d’amministrazione, la donna sostituirà l’architetto Laura Secchi, in carica negli ultimi 13 anni. Il nuovo organigramma è stato poi completato con la nomina di vicepresidente assegnata a Enrico Samarini, segretario Fillea Cgil Cremona. Gli obiettivi dell’istituto restano comunque quelli di formare giovani che vogliano inserirsi nel settore edile, e di offrire una possibilità di continuo aggiornamento per tutti coloro che fanno parte del settore. L’Ente, sempre nell’ambito della formazione continua, svolge inoltre attività di formazione in materia sicurezza cantieri fc

«Nessuna guerra di poltrone»

Simone Bossi risponde all’assessore Demicheli. «Il posto in Aem l’avevano offerto anche a me, ma ho rifiutato»

«La Giunta? Non ha mantenuto le promesse fatte ai cittadini in campagna elettorale»

D

di Laura Bosio

opo le dichiarazioni dell’assessore Claudio Demicheli nei confronti del suo ex partito, proprio sulle pagine de Il Piccolo, non tarda ad arrivare la risposta del segretario provinciale della Lega, Simone Bossi. L’argomento riguarda la vera motivazione della frattura tra il la Lega Nord e la Giunta comunale di Cremona: se per Demicheli si è trattato solo di una questione di poltrone, ecco la versione di Bossi: «E’ vero che non hanno voluto mettere Alessandro Carpani alla vice presidenza di Aem, ma questo è dipeso da aperti contrasti tra lui e il sindaco Oreste Perri. Tanto più che dopo aver “scartato” hanno chiesto a me di inviare il mio curriculum per assegnarmi quel posto. Ora, se la nostra volontà fosse stata semplicemente quella di occupare delle poltrone avrei accettato, invece non l’ho fatto, in quanto ritenevo che Carpani, con una esperienza di cinque anni di Cda in Aem alle spalle, avesse molta più competenza di me. Abbiamo preferito rinunciare a quel Cda e fare un passo indietro». Demicheli asserisce anche che la vostra scelta di passare all’opposizione vi farà perdere un consistente numero di consensi… «Premetto che ci troviamo in un momento politico piuttosto difficile, in cui tante cose stanno cambiando. Ora, una giunta che si erge a paladina della giustizia apartitica credo sia assurda e anacronistica. Basti vedere come sta gestendo la questione delle nomine: su sette posti, cinque sono andati a persone del Pd. Questo non è certo lavorare seguendo la volontà degli elettori, visto che i cittadini hanno dato mandato al centro destra di governare, e non di farlo fare a chi non c’entra nulla. Ciò detto,

Simone Bossi, segretario provinciale della Lega ritengo che l’essere usciti dalla maggioranza non ci farà affatto perdere consensi, e lo dimostra il fatto che quando ho annunciato al popolo leghista questa decisione, durante l’incontro con Maroni al Cittanova, ho ricevuto in risposta l’ovazione di tutti i presenti. Questo testimonia quanto la nostra decisione sia stata condivisa dalla base della Lega. Del resto tutti si sono resi conto che questa Giunta non ha rispettato il programma elettorale. Nessuno ha mantenuto le promesse fatte ai cittadini in campagna elettorale, su molti temi.». Sempre l’assessore vi accusa anche di aver “fatto scappare” numerosi militanti. «I consiglieri hanno deciso di andarsene per le proprie motivazioni personali. A partire da Zaffanella, che se ne è andato per la vicenda di palazzo Fodri. Ferrari e Gandolfi si commentano da sé: il giorno prima dicevano di avere la Lega nel cuore, il giorno dopo erano già nel Fli, alla faccia della coerenza. Ritengo che i nostri consiglieri siano caduti nel gioco costruito a tavolino da chi sta nella stanza dei bottoni. E d’altro canto è giusto fare anche questa considerazio-

«I consiglieri comunali Emiliano Ferrari e Andrea Gandolfi dicevano di avere la Lega nel cuore e il giorno dopo sono passati a Fli» ne: tutti e cinque, messi assieme, hanno avuto un totale di un centinaio di preferenze, e non certo la maggioranza del partito». Si accusa l’attuale dirigenza leghista di portare alla rovina il partito: su questo cosa risponde?

«Sono dichiarazioni fatte da una persona che ha il dente avvelenato per essere stato espulso. Ricordo la decisione di espellere Demicheli, è partita dal commissario cittadino, ma è stata poi anche condivisa dai militanti, dal coordinamento provinciale – con 10 favorevoli e un solo voto di astensione – e infine approvata anche dalla segreteria nazionale. Dunque in questa vicenda ci sono stati passaggi politici ben definiti e scelte meditate. Abbiamo preso le distanze da una Giunta che non ha voluto tagliare le spese dei dirigenti, che continua ad aumentare le tasse a carico dei cittadini. Come Lega non possiamo accettare chi aumenta la spesa pubblica a dismisura, pur asserendo di aver tagliato le spese. Tutti sono in grado di recuperare risorse vessando la gente, ma questo non è accettabile. Le parole di Demicheli non mi toccano, in quanto abbiamo punti di vista molto diversi su tutte queste questioni. Sarà solo il tempo a dire chi aveva ragione».


Cremona

Sabato 24 Marzo 2012

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Sarà utile per il Paese? «Mai»

Riforma dell’articolo 81 sull’obbligo di pareggio del bilancio statale in Costituzione: la legge in discussione

Il professor Andrea Fumagalli: «Così la Costituzione è condizionata dalle esigenze di bilancio dettate dai mercati finanziari»

I

di Daniele Tamburini

n questi giorni, il Parlamento sta decidendo sulla riforma dell’articolo 81 della Costituzione: una scelta che ha ben poco di “tecnico”, ma con evidenti ricadute in termini di politica economica e sociale. In sostanza, si introduce l’obbligo del pareggio del bilancio dello Stato nella legge fondamentale della Repubblica. Il dibattito, anche se piuttosto in sordina, in un momento in cui prevale quello sulla riforma del mercato del lavoro, è fra chi sostiene che anche una spesa pubblica in disavanzo produce un aumento del Pil maggiore ed è più efficace di una riduzione della pressione fiscale, e tra chi ritiene che “i conti in ordine” siano una priorità assoluta, anche a costo di comprimere ulteriormente la spesa e, quindi, gli investimenti. Senza contare che le politiche di welfare sono finanziate dalla spesa pubblica: che ne sarà del sistema di garanzie per i cittadini? Come si finanzieranno gli interventi peraltro necessari anche nel quadro dell’attuale riforma del mercato del lavoro? Per capire la reale portata di questa scelta, abbiamo intervistato il professor Andrea Fumagalli, docente di economia presso l’Università di Pavia Professor Fumagalli, vorremmo che ci illustrasse il significato della riforma dell’articolo 81 della Costituzione, quello che si chiama, un po’ semplificando, l’obbligo di pareggio del bilancio statale.

per la prima volta in Europa, è stato siglato un Patto Fiscale (Fiscal Compact), come era stato chiesto esplicitamente dal governatore della Bce, Mario Draghi, nel suo discorso al Parlamento Europeo il 1° dicembre 2011. In esso, si è deciso l’obbligo di inserire in Costituzione il ‘pareggio di bilancio’, ciò che istituisce una nuova ‘costituzione economica’, comportando la cancellazione della possibilità da parte delle istituzioni pubbliche di intervenire nella gestione dell’economia con provvedimenti anticiclici. Si afferma all’art. 3, comma 2, che le regole del pareggio di bilancio: “devono avere effetto nelle leggi nazionali delle Parti contraenti al massimo entro un anno dall’entrata in vigore del Trattato attraverso previsioni con forza vincolante e di carattere permanente, preferibilmente costituzionale”. Con un trattato di carattere internazionale si interviene per modificare le Costituzioni, così da legittimare nella legge madre di tutte le leggi, il primato del pensiero economico neoliberista. Il Parlamento italiano ha già votato, in prima lettura, la modifica dell’articolo 81 per imporre una camicia di forza alle politiche di bilancio. Sarà la Corte di Giustizia dell’UE a verificare l’avvenuto inserimento e a comminare eventuali sanzioni (art. 8): la Costituzione è, così, condizionata e vassalla delle esigenze di bilancio dettate dai mercati finanziari.

ne inferiore al 2% annuo), si era di fatto ingabbiata la politica monetaria per evitare che potesse svolgere una funzione di intervento congiunturale a sostegno della produzione e dell’occupazione; ora, con tale misura, si elimina un ulteriore di grado di libertà per la gestione delle politiche economiche. Il tutto viene giustificato nel nome dell’autonomia della politica monetaria e ora della politica fiscale da possibili condizionamenti della “politica”. In realtà, l’obiettivo, neanche troppo malcelato, è consentire che solo i poteri economici e finanziari possano decidere quale politica economica deve essere adottata.

«Mantenere il pareggio significherà dover intervenire sulle spese sociali»

il professor Andrea Fumagalli

«L’articolo 81 della Costituzione italiana disciplina le regole essenziali del bilancio dello Stato che rappresenta il documento contabile in cui vengono elencate le entrate e le spese relative all’attività finanziaria dello stato in un periodo di tempo determinato (di solito l’anno). Tale documento è l’esito della legge finanziaria (ora chiamata legge di stabilità) dove si enunciano i principi di politica fiscale (gestione delle entrate fiscali e della spesa pubblica) che il governo intende perseguire nel corso dell’anno. Il 30 gennaio 2012 a Bruxelles è stato siglato da parte di 25 capi di Stato e di governo il Trattato su stabilità, coordinamento e governance nell’Unione economica e monetaria. In questo accordo,

Questa riforma non appare centrale, nel dibattito pubblico, come quella dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. Eppure, ci sono studiosi e commentatori che ne sostengono la pericolosità, concordando sulla convenienza della spesa in disavanzo in situazioni di recessione o crescita lenta del Pil. Lei che ne pensa? «Concordo. Con la costituzionalizzazione del pareggio di bilancio si elimina la possibilità discrezionale da parte della politica fiscale di poter operare in funzione anti-ciclica. Keynes probabilmente si sta rivoltando nella tomba. In tal modo, proprio quando si pretendono iniezioni di ulteriore flessibilità nel mercato del lavoro (leggi, precarizzazione), si introducono elementi di forte rigidità nella gestione della politica economica. Già con l’art. 105 del Trattato di Maastricht (che vincola l’operato della Banca Centrale Europea a perseguire unicamente l’obiettivo di un tasso d’inflazio-

Alcide De Gasperi firma la costituzione

E la questione della spesa per il welfare?

«Due sono gli effetti perversi che tale misura può comportare. Il primo deriva dall’ovvia constatazione (che ogni economista serio e indipendente sa bene) che in un sistema capitalistico di libero mercato condizione necessaria perché ci possa essere attività di accumulazione (ovvero produzione di ricchezza) è che vi sia un atto preventivo di indebitamento. L’indebitamento dello Stato è quindi funzionale al processo di accumulazione e venendo meno, anche la capacità di crescita e di accumulazione si riduce. Il secondo effetto, relativo al bilancio dello Stato, è che se vi è l’obbligo del pareggio di bilancio, per mantenerlo sarà sempre più necessario inter-

venire (a meno che non si voglia aumentare la pressione fiscale, ipotesi politicamente da scartare) sulle spese variabili dello Stato, ovvero le spese sociali (previdenza, istruzione, sanita, ammortizzatori sociali) e sui salari dei dipendenti pubblici. Esattamente quello che sta già accadendo e che è già accaduto in Grecia. La scelta del pareggio inserito in Costituzione è stata veramente dettata dall’Europa? Secondo alcune opinioni, questo lede il concetto stesso di sovranità nazionale. La sovranità economica nazionale è un concetto (come quello di democrazia) che non esiste più da almeno 20 anni. I cambiamenti nell’organizzazione tecnologica, della produzione/accumulazione e del lavoro che si sono succeduti negli ultimi trent’anni hanno ridefinito gli assetti geo-economici e geo-politici internazionali. Il processo di finanzia-

rizzazione ne è stato uno degli effetti e tale processo determina oggi la scala gerarchica del comando economico. Oggi 10 multinazionali della finanza sono in grado di imporre i propri interessi economici a intere comunità nazionali e sovranazionali. La novità che la crisi europea ci offre è che ora sono tali poteri a scegliere direttamente i capi di governo, mentre sino a pochi anni si limitavano a condizionare indirettamente le scelte economiche». Posto che la modifica venga approvata, quando se ne potranno apprezzare gli effetti? «Mai».

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8Un intervento da molti ritenuto necessario purché i lavori non creino, per lungo tempo, ulteriori disagi agli automobilisti Cremona

Sabato 24 Marzo 2012

Raddoppio della tangenziale, si inizia in estate

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di Martina Pugno

l raddoppio del tratto di tangenziale che collega la rotatoria di via Mantova al casello autostradale della A21 all'altezza di San Felice si farà: è quanto confermato dal recente accordo tra Comune e Centro padane, che hanno recentemente approvato la bozza di convenzione per la realizzazione del progetto. I lavori avranno inizio nel corso dell'estate, per una durata prevista di circa un anno e un costo totale di 3.222.000 euro già interamente finanziati. Obiettivi dell'intervento non soltanto la semplificazione dell'accesso alla rete autostradale e una maggiore scorrevolezza del tratto decongestionando il traffico, intenso in particolare nelle ore di punta, ma anche la messa in sicurezza di un'area che già è stata oggetto di incidenti di notevole gravità ai danni dei pedoni. A questo scopo il progetto prevede anche la realizzazione di un sottopassaggio all'altezza di San Felice, per facilitare l'attraversamento pedonale. Un intervento ritenuto da tempo necessario: questa l'opinione generale che emerge dai commenti degli intervistati, in particolare di coloro che ben conoscono le difficoltà legate al traffico che caratterizzano la tratta nel primo mattino e nelle ore serali. «Percorro questa strada tutti i giorni per andare al lavoro - è l'opinione di Armando -, e in effetti la situazione è pesante per gli automobilisti: spesso il tratto è congestionato dal traffico e la viabilità ulteriormente rallentata dalle uscite e dalle entrate verso il casello autostradale». Il problema del traffico sul tratto interessato risulta sentito da molti, come Nicola: «Le code sulla tangenziale sono all'ordine del giorno; ben venga un ampliamento, purché i lavori non si protraggano all'infinito. I tempi di realizzazione raramente vengono rispettati purtroppo... Un po' temo per i disagi relativi al periodo di apertura del cantiere; la viabilità sarà comunque in qualche modo garantita oppure la tratta verrà chiusa al traffico per periodi prolungati? Perchè in questo caso i disagi non sarebbero pochi per chi deve percorrere la tangenziale tutti i giorni, magari per lavoro». Dello stesso avviso anche Marco: «Finalmente, speriamo che il traffico diventi più scorrevole, raggiungere Cremona in certi orari diventa davvero un'impresa!». L'intervento viene considerato ancor più utile se si tiene in considerazione un altro tema di grande attualità relativo al territorio, ovvero l'inserimento nel nuovo strumento di pianificazione urbanistica del Comune di una superficie da 160mila metri quadrati per il raddoppio del'area commerciale ‘Cremona Due’. Il progetto ha destato non poche polemiche, in particolare da parte di associazioni e commercianti locali; certo è che

Primi deferimenti alla fine di aprile CALCIOSCOMMESSE

Al via i lavori, già interamente finanziati

Il progetto degli interventi

Approvato il progetto definitivo per l'ampliamento della rotatoria di via Mantova e il raddoppio della carreggiata della tangenziale che la collega al casello autostradale di San Felice: l'intervento prevede la ridefinizione della rotatoria di via Mantova, che da ovale verrà portata a rotonda; la rotatoria verrà fornita di ulteriori vie di svolta continua. I lavori procederanno con il raddoppio del tratto di carreggiata a partire dalla rotatoria fino agli svincoli per l'autostrada A21. Lungo il tratto verranno inoltre realizzati una piazzola di sosta per i bus urbani e un sottopassaggio che faciliti l'accesso all'area di San Felice, migliorando la sicurezza degli attraversamenti pedonali.

A Cremona presto novità sul terzo filone

Incluso nel progetto il rifacimento della rotatoria di via Mantova e la realizzazione di un sottopassaggio all’altezza di San Felice l'ampliamento sarebbe causa di un maggiore afflusso di veicoli anche sulla tangenziale, come sottolinea Antonella: «Era ora che si pensasse a fare qualcosa per migliorare la viabilità lungo la tangenziale; anche la messa in sicurezza era necessaria per i passaggi pedonali. Se poi effettivamente l'area commerciale verrà ampliata, il traffico certamente aumenterà, quindi ben venga anche il raddoppio della carreggiata del tratto stradale». Non manca, però, anche qualche vena polemica relativamente alla decisione di dare il via alla realizzazione in un periodo di crisi e tagli, come sottolinea Cristina: «E' triste vedere come i fondi per la cultura o per il sociale siano sempre più scarsi, mentre invece la viabilità resta al centro delle attenzioni dell'amministrazione comunale. Credo ci dovrebbero essere altre priorità in città; senza contare i tanti progetti anche a livello di urbanistica che vengono continuamente proposti per poi arenarsi, senza trovare una via di concretezza; uno su tutti la tanto discussa Strada Sud, che nonostante la prima approvazione ancora non si sa se verrà realizzata oppure no. Per non parlare, poi, dei tanti tratti in città sui quali si è intervenuto più volte nell'arco di pochissimi anni; forse prima di intraprendere progetti di ampia portata ci vorrebbe un piano chiaro e unitario a livello locale». Accanto al-

la generale approvazione, dunque, anche qualche timore, condiviso da alcuni degli abitanti di San Felice, area direttamente interessata, come spiega Sergio: «Abito a San Felice; il raddoppio della tangenziale può essere una buona soluzione per migliorare il traffico e la viabilità; spero però che la situazione non peggiori per l'area di San Felice, non vorrei rimanesse ancora più stretta tra il cemento. Ho letto però che verrà realizzato anche un nuovo sottopassaggio, quindi potrebbe essere una soluzione effettivamente di maggiore comodità e sicurezza per tutti». Sono in molti, comunque, a considerare l'intervento utile soprattutto in funzione dell'ampliamento dell'area commerciale: «Un intervento necessario, in particolare se davvero viene ampliata l'area commerciale Cremona Due. Ma lo considero un intervento utile in ogni caso per snellire il traffico nella zona», commenta Paolo. A patto, secondo Michela, che i disagi non siano eccessivi o quantomeno non per un periodo troppo lungo, a danno di chi deve percorrere la tratta quotidianamente: «Il raddoppio della tangenziale? Ok, purchè i tempi dei lavori non diventino biblici, altrimenti va a finire che i disagi sono più dei vantaggi». La fiducia nel progetto, però, al momento c'è: non resta che dimostrare ai cittadini che essa sia stata ben riposta.

«Ok il raddoppio, ma non soffocate San Felice»

Arriveranno entro la fine di aprile i primi deferimenti del-l’atto secondo dell’inchiesta da parte della superprocura federale guidata da Stefano Palazzi, lasciando presagire che si potrebbero celebrare i primi processi già verso la fine della stagione sportiva 2011-2012. Intanto, a Cremona gli accertamenti predisposti nei mesi scorsi dal procuratore Roberto Di Martino e dal gip Guido Salvini nell’ambito del terzo filone dell’inchiesta, hanno dato riscontri positivi, convalidando quei «nuovi sviluppi» annunciati a Roma dal capo della Polizia Manganelli alcune settimane fa. Nelle mani dei magistrati cremonesi nomi e cognomi fatti dai giocatori che hanno collaborato, come Gervasoni, Masiello e Carobbio. Proprio l’ex grigiorosso avrebbe parlato di ben 46 partite coinvolte, tra vecchie e nuove, alcune delle quali risalenti a campionati addirittura prima del 2009. Contestualmente, dal colloquio di giovedì tra il procuratore Di Martino ed il collega cantonale di Lugano, Nicola Corti, sono emersi altri particolari in merito a movimenti bancari e conti correnti di alcuni indagati. E, sul fronte dell’Est, mentre mercoledì è atteso a Cremona dalla Croazia l’arrivo di Saka e Ribic (latitanti dal 19 dicembre 2011), Hristyan Ilievski ha di nuovo vuotato il sacco, dopo l’intervista rilasciata a Repubblica, stavolta ad Agorà su Radiotre. «Alcuni presidenti vogliono fare soldi a fine campionato, come anche alcuni giocatori», ha dichiarato l’ex agente della polizia macedone, affermando di essersi recato a Roma «per avere informazioni su LazioGenoa, perché eravamo alla fine della stagione, alcune persone mi avevano detto che l'accordo prevedeva che la Lazio andasse in Champions League e che il Genoa dovesse perdere», ma senza riuscirci e senza incontrare «né Mauri, né Sculli». In sostanza, l’inchiesta resta aperta e con elementi che potrebbero mettere in dubbio la regolarità di diversi tornei. M.S.

“Essenze di fiume” sull’Oglio Riscoprire i tesori nascosti della città con la Giornata Fai

Torna l’appuntamento con la rassegna “Essenze di fiume”, organizzata dalla sede culturale Parco Oglio Nord alla riscoperta della flora locale: domenica mattina alle 9 si terrà l’incontro “Conoscere le piante selvatiche commestibili"”, dedicato alla conoscenza delle piante a vegetazione spontanea del territorio che possono trovare impiego nell’ambito culinario. L’escursione si terrà sotto la guida di Eugenio Zanotti. Si partirà dall’ostello sede dell’associazione di Torre Pallavicina (Bg), in via Madonna di Loreto, con caffè ed entrata nel bosco presso le chiuse dell’allevamento di trote in fondo alla stradina racchiusa fra i due canali a sud dell’ostello, per una visita alle radure, ai ghiaieti, al bosco ripariale e al bosco cespugliato, dove si possono vedere, imparare a riconoscere e raccogliere campioni di germogli e di foglie giovanili di luppolo, papavero, valerianella, tarassaco, silene, crepis, picris, borsapastore, ecc., nonché specie arboree ed arbustive dai fiori e dai frutti commestibili. Ritorno all’ostello per le 12.30, costeggiando le querce monumentali a fianco della strada sterrata che porta allo sbarramento sull’Oglio. L’escursione prevede la partecipazione gratuita, per informazioni: 0374-837067.

In occasione della XX Giornata di Primavera Fai, i più prestigiosi palazzi cremonesi aprono le porte ai cittadini: l’appuntamento è per le 9.45 di sabato 24 marzo nel cortile cinquecentesco di Palazzo Tinti Pallavicino Clavello, con accesso da Ccorso Vittorio Emanuele II 17, per l’apertura ufficiale e l'inaugurazione della giornata, a cui seguirà la visita guidata. Gli ingressi con visita guidata si susseguiranno ogni 30 minuti dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18. A coadiuvare i volontari del Fai nell’accompagnare i visitatori, ci saranno gli apprendisti ciceroni del liceo europeo Beata Vergine. Il pubblico potrà accedere al cortile cinquecentesco, alle sale della presidenza, della direzione generale e della giunta; i soli soci Fai (l’iscri-

zione è possibile anche sul posto) potranno entrare in alcune sale dell’appartamento del prefetto. Una delle novità di quest’anno è costitu-

ita dalle visite guidate in lingua indi alle 14.30, in cinese alle 15.30 e in arabo alle 16.30. Estese anche alla giornata di domenica 25 le visite guidate, con partenza ogni 45 minuti, presso palazzo Bodini, in via Beltrami 16. L’edificio sarà visitabile in entrambe le giornate dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18. Di particolare interesse, all’interno del palazzo, due sale affrescate, tra le poche mantenute intatte nel loro stile cinquecentesco, nonostante il trascorrere dei secoli e degli stili. Inusuale anche il soggetto rappresentato nella sala principale, tratto dalle Metamorfosi di Ovidio. In questo caso si potrà entrare sia al sabato che alla domenica. Le visite saranno a ingresso gratuito, con possibilità di offerta per l’associazione.


Sabato 24 Marzo 2012

Approvato in Giunta, il progetto ha come obiettivo l’eliminazione del passaggio a livello. L’opera costerà 1.672.740 euro

Sovrappasso di via Brescia, via libera al progetto preliminare

Via libera al progetto preliminare per la realizzazione del sottopasso ferroviario di via Brescia. Lo ha deciso la Giunta comunale di Cremona, approvando la proposta dell'assessore ai Lavori Pubblici Francesco Zanibelli. Un progetto che ricade nell'ambito dei lavori di riqualificazione e potenziamento del sistema viabilistico delle province di Cremona e Mantova previsti nel Protocollo di Intesa stipulato il 13 febbraio 2003 per l'eliminazione dei passaggi a livello sulla linea ferroviaria Cremona-Mantova in Comune

di Cremona. Il costo dell’intervento, ammonta a 1.672.740 euro complessivi. L'opera si inquadra nel programma che prevede anche l'eliminazione di altre barriere sulla medesima linea ferroviaria: quella di via Persico (sottopasso) e quella di via S. Felice (sovrappasso). Il progetto preliminare è stato redatto dalla Società Autostrade Centro Padane S.p.A. Esso è condizionato dalla presenza dell’edificato esistente e soprattutto da due manufatti idraulici sotterranei che confluiscono uno nell’altro proprio in corrisponden-

za dell’ambito interessato (Cavo Robecco e Cavo Cerca). «A seguito di rilievi eseguiti sui sedimi stradali e ferroviario si è rilevato che il manufatto rettangolare in calcestruzzo armato del Cavo Robecco è posizionato parallelamente alla via Brescia e sottopassa la ferrovia con un’opera in muratura» spiega Zanibelli. «Analizzando le sezioni di progetto si nota lo spazio limitato che tale opera lascia a disposizione dei progettisti per inserire le rampe ed il manufatto di progetto; risulta quindi impossibile operare con la tecnologia di in-

Le proposte del Cta Acli per viaggiare insieme.

serimento a spinta del monolite di sottopasso. La presenza poi del manufatto del Cavo Cerca, che interseca perpendicolarmente la via Brescia a circa 45 metri dal binario in esercizio, obbliga a proget-

tare una rampa (la cui struttura sarà oggetto di ulteriori approfondimenti in fase di redazione del progetto definitivo) sufficiente per autovetture e furgoni di dimensioni ordinarie».

Cremona è città digitale Un convegno per valutare lo “stato dell’arte” di sperimentazioni e progetti avviati

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di Laura Bosio

a grande estensione della banda larga ha reso Cremona una vera e propria città digitale. Se ne parla sabato 24 marzo, nel corso del convegno dal titolo “Le opportunità dell'agenda digitale lombarda”, che si svolgerà nel salone dei Quadri del Comune di Cremona dalle 9.30 alle 13. Una serie di qualificati interventi e una tavola rotonda sul tema “Tecnologie della comunicazione per lo sviluppo dei servizi: la sperimentazione di Cremona”.

Gerardo Paloschi

«Sono numerosi i progetti sperimentali che si stanno portando avanti a Cremona in questi mesi in tema di tecnologie digitali» spiega Gerardo Paloschi, presidente di AemCom. «Sperimentazioni che riguardano i più diversi ambiti della vita cittadina: dalla scuola alle pubbliche amministrazioni, dalla sicurezza alla giustizia. E' stato questo che ci ha permesso di essere scelti come città in cui organizzare questo importante evento».

Servizi pubblici, scuola, giustizia, sanità: le possibili applicazioni delle tecnologie informatiche Per quanto riguarda la pubblica amministrazione, c'è “Cloud back up per la pubblica amministrazione”, un sistema di back up remoto dei dati dell’ente in un sito ad alta affidabilità. Attraverso questo servizio, l’ente può archiviare in modalità sicura i propri dati senza rischio che vadano persi, e recuperarli in piena autonomia in ogni momento. Per facilitare la comunicazione tra gli enti pubblici e l'utenza, si è invece avviata la sperimentazione «Decoder Ibrido Blobbox per servizi interattivi»: si sono distribuiti a cento utenti del provider di connettività presente sul territorio (Aemcom) altrettanti decoder evoluti (set-top-box) che consentiranno all'utente di accedere ai servizi della pubblica amministrazione usando semplicemente la Tv. C'è poi il progetto “Data/Application Sharing”, che coinvolge l'amministrazione pubblica e il mondo della scuola: la sperimentazione prevede l’utilizzo di uno strumento di comunicazione tramite videoconferenza e data&application sharing. L’ambito di intervento scelto riguarda le quattordici scuole del comune di Cremona, presso le quali saranno installate altrettante postazioni di lavoro per consentire al personale della dirigenza scolastica di comunicare e condividere informazioni col competente ufficio comunale. A livello scolastico si sta sperimentando anche una vera e propria comunità virtuale dedicata, che permetta la promozione di un

La sede di AemCom

nuovo modello didattico utilizzando gli strumenti di web conferenza, audio/video comunicazione, istant messaging, lavagna interattiva multimediale. Sempre nella scuola, si è avviata la sperimentazione “Smart School”: una piattaforma interattiva per mettere in rete le classi riducendo la distanza umana, sociale e di apprendimento tra studenti e operatori scolastici, favorendo al contempo il rapporto fra scuola e famiglia. E' un'applicazione che può essere utilizzata sia da studenti ricoverati lungodegenti, che da studenti in difficoltà, per evitare rientri a scuola per lezioni di recupero. Anche negli ambienti della giustizia si lavora sempre più con le tecnologie informatiche. La sperimentazione avviata a questo proposito si chiama “Giustizia digitale”, e riguarda il Tribunale di Cremona e l'azienda Cremona Soli-

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dale. Il servizio consente di realizzare un collegamento fra due terminali video ad alta definizione per svolgere procedure processuali, interrogatori e meeting a distanza. Il Tribunale di Cremona ha individuato i colloqui per “interdicendi” come possibile ambito di applicazione di questa sperimentazione, e quindi il servizio riguarda alcuni ospiti della casa di riposo, che potranno così evitare di recarsi in tribunale per tale colloquio. Passando alla sicurezza, “Safety & security per la città” è una sperimentazione che permette al comando dei vigili urbani di avere un maggior controllo su quello che accade in città. Si tratta di un sistema di videosorveglianza intelligente che utilizza videocamere ad alta definizione. Le immagini regi-

strate da queste videocamere vengono analizzate da un sistema centralizzato in grado di fornire segnalazioni di allarme in tempo reale in base alle regole stabilite. Le telecamere sono state installate presso i tre portali della città di Cremona, per la lettura delle targhe, il rilevamento del traffico e la ricerca dei veicoli. In ambito sanitario, troviamo il progetto “Sanità digitale”, che consentirà di ridurre significativamente gli spostamenti del paziente e/o del personale medico e di abbattere il costo della visita, attraverso uno strumento di videocomunicazione ad alta definizione che consente un’esperienza di comunicazione molto vicina a quella di un incontro faccia a faccia. Sempre in questo settore, si inserisce la sperimentazione di un social networking e life partecipation per anziani. L'obiettivo del progetto è migliorare la qualità della vita degli anziani dando loro la possibilità di avere una vita sociale più attiva. La sperimentazione prevede il coinvolgimento di dieci anziani, insieme ai loro familiari, ai quali verranno distribuiti altrettanti decoder evoluti da collegare ad apparati tv per accedere a servizi interattivi, attraverso strumenti conosciuti quali la Tv e il telecomando. Attraverso il software installato su questi apparecchi, l'anziano potrà mettersi in contatto più agevolmente coi suoi cari oppure con associazioni di volontariato.

Agenda Digitale Lombarda e AemCom

• Dal 27 al 31 marzo. Tour della Costa Brava. Si visiteranno inoltre: Tossa de Mar, Barcellona, Girona e Figueras. • 1 aprile. Una giornata all’insegna dello shopping all’Outlet di Serravalle Scrivia dove sono presenti oltre 180 negozi delle migliori marche. • Dal 5 all’11 aprile. Tour della Polonia per Pasqua. Si visiteranno: Wadowice, Auschwitz, Cracovia, Breslavia e Czestochowa. • Dal 5 all’11 aprile. Soggiorno per Pasqua a Garda presso l’Hotel Bisesti 3***. • Dal 6 al 9 aprile. Tour della Tuscia per Pasqua alla scoperta degli Etruschi. Si visiteranno: Bagnoregio, Caprarola, Tuscanica, Tarquinia e Viterbo. • Dal 7 al 9 aprile. Una Pasqua alle Isole Tremiti, tra natura, arte e storia. • Dal 22 al 25 aprile Viaggio a Saint Tropez e Isole Lerins ‘alla scoperta di un angolo di Paradiso’. Si Visiteranno: Cannes, Saint Tropez, Saint Paul de Vence, Isola di Saint Margherite e Isola di Saint Honorat. • Dal 30 aprile al 1 maggio. Weekend dedicato alla visita di Venezia, città unica al mondo, e delle Isole lagunari: Torcello, Burano e Murano. • Dal 5 al 6 maggio. Weekend dedicato alla visita di Urbino e delle spettacolari Grotte di Frasassi. • Dall'8 all’11 maggio. Pellegrinaggio a Lourdes. • Dal 12 al 13 maggio. Weekend in Svizzera dedicato alla visita di Ginevra, Losanna e Montreaux. • Dal 14 al 20 maggio Tour di Belgio e Olanda. Si visiteranno: Bruxelles, Gent, Brugge, Amsterdam e Marchen. • Dal 29 maggio al 3 giugno. Tour dalla Germania «sulle orme di Carlo Magno». Si visiteranno: Aquisgrana, Treviri, Colonia, Coblenza e Francoforte. • Dall'8 al 10 giugno Tour in un'Umbria insolita con la caratteristica ‘Infiorata’ di Spello. Si visiteranno: Spoleto, Norcia, Cascia, Spello e Assisi. • Dal 30 giugno al 28 luglio. Soggiorni con turni quindicinali ad Andalo presso l’Hotel Stella Alpina 3***. • Dal 24 al 31 luglio. Soggiorno con Escursioni in Val Pusteria. • Dal 1 al 29 luglio. Turni settimanali e quindicinali al Mare in Calabria a Cassano allo Ionio (Cosenza) presso il Villaggio Sibari Green 4****. Le iscrizioni e tutte le informazioni relative agli eventi saranno fornite presso la sede di via Sant’Antonio del Fuoco, 9/A o contattando i numeri di telefono 0372.800423, 800429. Sito: www.ctacremona.it

si festeggia l’annunciazione

donato un quadro al comune

se l’ora legale incide sulla salute

Appuntamento per sabato 24 marzo con la rassegna “Poeti del sabato” a cura dell'Associazione Tapirulan. La rassegna, giunta alla terza edizione, si svolge presso la sede di Tapirulan (via Voghera 1/a – Cremona) e prevede un calendario ricco di appuntamenti e novità, incontri con poeti, presentazioni di libri di poesia e mostre fotografiche che proseguiranno fino al 23 giugno. Pur essendo un'iniziativa strettamente legata alla poesia non mancheranno alcuni appuntamenti “fuoritema”: una mostra fotografica in bianco e nero che raccoglie gli scatti pubblicati sull'antologia poetica “Kona”, e una mostra fotografica dal titolo “Face the fight”, un coraggioso e ambizioso progetto di tre giovani fotografi bresciani che hanno documentato le paraolimpiadi di Vancouver (Canada).

Lunedì 26 marzo la Chiesa festeggia la solennità dell’Annunciazione. Per l’occasione al santuario S. Maria del Fonte di Caravaggio è in programma una ricca serie di iniziative. In preparazione alla grande solennità, nel pomeriggio di sabato 24 marzo, alle 17.30 in basilica viene eseguito il “Magnificat in Re maggiore Bwv 243 per solisti, coro e orchestra” di Johann Sebastian Bach. La sera di domenica 25 marzo, alle 21, presso la basilica di Santa Maria del Fonte, monsignor Dante Lafranconi presiederà la tradizionale Veglia dell’Annunciazione. La solennità dell’Annunciazione, che quest’anno si celebrerà lunedì 26 marzo anziché nella data tradizionale del 25 data la coincidenza con la quinta domenica di Quaresima, prevede le S. Messe secondo gli orari feriali. Dopo l’Eucaristia delle 16 ci sarà la preghiera del Rosario meditato.

In segno di riconoscenza per l’accoglienza della mostra “Le terre cromatiche dell’anima”, tenutasi nella sala Alabardieri di Palazzo Comunale dal 6 al 18 marzo scorso, l’artista Antonella Giapponesi Tarenghi ha donato una sua opera al Comune. La pittrice ha consegnato il suo quadro, un olio su tela, nel corso di un’informale cerimonia svoltasi nella Sala della Consulta di Palazzo Comunale, presenti il sindaco Oreste Perri e l’assessore Jane Alquati. «L’opera che dono al Comune di Cremona ha detto l’autrice – ha come protagonista principale una donna matura e realizzata». Il sindaco Oreste Perri ha manifestato alla pittrice il suo più sincero ringraziamento dichiarandosi particolarmente colpito da questo quadro per le emozioni che riesce a trasmettere e sul quale è un piacere soffermare il proprio sguardo.

Con l’arrivo della primavera torna l'appuntamento con l’ora legale. Nella notte tra il 24 e il 25 marzo, infatti, le lancette dell'orologio si spostano avanti di un'ora. Un gesto che apparentemente ha poco peso, ma che sulla salute, in realtà, incide non poco. La maggior parte delle persone, infatti, riscontra una maggiore irritabilità e stanchezza, cali di umore, mal di testa e perdita di appetito. Secondo una ricerca pubblicata di recente da Martin Young (professore associato all’Università dell’Alabama), inoltre, l’arrivo dell’ora legale potrebbe aumentare il rischio di infarto del 10%. Il ricercatore suggerisce di limitare al minimo il disagio seguendo qualche piccolo accorgimento come ad esempio svegliarsi mezz’ora prima il sabato e la domenica per prepararsi alla levataccia del lunedì, fare una colazione adeguata e, se non ci sono problemi cardiaci, fare attività fisica all’aperto nel fine settimana, meglio se di mattina.

In Breve

poeti del sabato con tapirulan


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Sabato 24 Marzo 2012

" replica

Il quartiere Po di Cremona non è certo un ghetto Egregio direttore, informo lei e i lettori che il signor “Renato Molineto (Cremona)”, il cui nome appare in chiusura di una originale lettera apparsa il 20 marzo su “La Provincia”, non esiste all’anagrafe del Comune di Cremona (comprensiva delle varie frazioni). Ciò è segno che qualcuno sta tentando di manipolare artificiosamente le informazioni riguardo al quartiere Po, che di certo non è perfetto e ha i suoi problemi, ma non è un ghetto come si tenta di far credere con crescente insistenza. Il Comitato di quartiere è impegnato e determinato nel risolvere le criticità dell’area di competenza, ne è prova la quantità di segnalazioni e richieste già inoltrate agli uffici competenti (si veda il sito web del Q10), per buona parte delle quali sono stati presi provvedimenti: l’elenco riporta anche le risposte da parte del Comune e l’esito delle segnalazioni. Ai residenti che intendono comunicare con il Comitato di quartiere per qualsiasi necessità ricordo il numero di telefono 340-8855332 (del presidente), la mail comitatoquartiere10@comune.cremona.it (oltre alla pagina web www.comune.cremona.it/ PostCE-display-ceid-4031.phtml). Il numero dei vigili di quartiere è 331 6993530 (agenti Brignani e Gerevini). Inoltre informo che presso la farmacia del dott. Zamboni (via Oglio) e le edicole di viale Po, via Trebbia e via Navaroli sono reperibili i moduli per segnalazioni che, una volta riconsegnati ai “PuntiQ10”, perverranno al direttivo del comitato, che li esaminerà e risponderà in brevissimo tempo. Roberto Caccialanza Presidente del Comitato di quartiere n. 10 ***

" allarme

Revisione del piano cave La cosa non ci piace Gentile direttore, sta prendendo corpo la revisione del piano cave provinciale decennale e le premesse non sono certo tranquillizzanti, visto che il nostro territorio è ulteriormente minacciato da escavazione selvaggia. Si parla ancora del Pianalto della Melotta, della richiesta di modifiche ad hoc della sua perimetrazione, che renderebbero possibile l’escavazione in una zona, sulla carta, largamente protetta! Non è assolutamente condivisibile ed è insostenibile pensare che un tale ampliamento delle zone di escavazione sia innegabilmente necessario, viste le corpose giacenze già escavate e la disponibilità ancora in essere alla fornace produttrice di laterizi. Non ci è chiaro come si possano conciliare tali richieste in periodo di forte crisi del settore edilizio, con la distruzione di un geosito di forte rilevanza qual è il Pianalto della Melotta e non basteranno certo le “congrue compensazioni e più stringenti criteri di recupero delle aree degradate” a ridare la specificità geologica tipica del pianalto. Non è inoltre comprensibile come il tutto si leghi alla difesa dell’occupazione locale. E’ il ricatto occupazionale il grimaldello per scardinare le autorizzazioni? E quando i piazzali saranno pieni di laterizi inutilizzati, anche nella più rosea previsione di una sospirata ripresa del settore, quanti anni ci vorranno per smaltirli? Che ne sarà nel frattempo dei posti di lavoro? Per quanto tempo quei posti resteranno a disposizione? Analisi effettuate da Italia Nostra evidenziano come i dati del 2003 fossero già largamente sovradimensionati producendo una eccedenza disponibile ancora oggi e per diversi anni. Tali studi prevedono che se venissero confermate le richieste di revisione si arriverebbe, in aggiunta alle escavazioni già fatte, alla demolizione del 40% del geosito del Pianalto di Romanengo-Melotta. Non è forse realistico allora ipotizzare la distruzione di una zona ben individuata fin dal 1888 da Torquato Romanelli nella carta geologica della Lombardia ed in seguito riconfermata da ulteriori studi geologici? Un sito ancora oggi dichiarato

Per dire la vostra, scrivete a:

lettere@ilpiccologiornale.it • cremasco@cuticomunicazione.it

Lettere & Opinioni

Ipoteca da invalidare se il debito con Equitalia è inferiore a 8mila euro Buongiorno sono un contribuente, ed in seguito ad un mancato pagamento di un debito, Equitalia mi ha ipotecato un immobile. Vorrei sapere in quali casi si può contestare l’iscrizione ipotecaria effettuata da Equitalia. Michele *** Caro Michele, purtroppo quando si matura un debito in termini tributari, l’Agenzia delle Entrate, attraverso l’operato di Equitalia, può decidere di procedere verso il contribuente mediante il sequestro, oppure ipoteca sugli immobili con le dovute conseguenze drammatiche. In particolare, le società Equitalia, in qualità di agenti della riscossione, hanno il potere di iscrivere l’ipoteca sugli immobili del debitore in forza dell’art. 77 del

A cura della dott.ssa Emilia Codignola* D.P.R. 602/73. L’iscrizione d’ipoteca è soggetta, tuttavia, a procedure e limiti ben precisi introdotti con la Legge n. 106/2011, in vigore dal 13 luglio 2011. Detta legge prevede ora la necessità di avvisare il contribuente prima di iscrivere l’ipoteca. Pertanto Equitalia dovrà inviare una comunicazione con l’avviso che, in assenza di pagamento delle somme dovute entro trenta giorni, si procederà all’iscrizione ipotecaria. Prima di questa legge, l’ipoteca sugli immobili veniva, invece, iscritta anche senza alcuna comunicazione. Tra i casi più frequenti di invalidità dell’iscrizione ipotecaria vi è il debito inferiore ad 8mila euro. In particolare, dal 26 maggio 2010, giorno di en-

“protetto” dalla Regione e dalla Provincia? Anche qui si vuol far valere la prassi che se i livelli degli inquinanti risultano essere sempre largamente oltre il limite, basti alzare le soglie così da essere in regola? La Regione, la Provincia di Cremona ed il Comune di Soncino hanno cognizione reale di ciò che stanno autorizzando? Possiamo, anche solo lontanamente, prendere in considerazione parole e valutazioni di amministratori che di programmazione in generale e del territorio in particolare hanno già fatto largo scempio? Possiamo fidarci anche alla luce degli ultimi avvenimenti? La cava dell’Insortello pesa ancora come la spada di Damocle su tutti noi a ricordarci il pressapochismo di tali valutazioni! No, proprio non ci riusciamo a fidarci! Ernesta Del Sarto Italia Attiva Cremona ***

" il comitato per il no

C’è un conflitto d’interessi nello studio sulla Strada Sud Gentile direttore, in questi giorni la stampa cremonese riporta la notizia dell’inizio degli studi su flussi del traffico per valutare l’utilità della Strada Sud. Dalla approvazione (1° giugno 2011) da parte della giunta comunale del progetto preliminare per la Strada Sud predisposto da Centropadane spa, il comitato contro la Strada Sud ha ripetutamente richiesto (ufficialmente e pubblicamente) uno studio accurato ed oggettivo dei flussi di traffico e dei flussi di destinazione che giustificassero o meno la realizzazione di questa opera. Dopo mesi di mobilitazione e la raccolta di oltre 6mila firme che chiedevano al sindaco di fermare la costruzione di una strada che il comitato ha sempre definito inutile, costosa e devastante per l’ambiente, siamo al dunque. Una prima osservazione: effettuare adesso questo studio è come chiedere ad un sarto di confezionare un vestito prima di prendere le misure del cliente. Assolutamente illogico. Lo studio andava fatto ben prima di approvare il progetto preliminare della strada. Diciamo di più: solo dall’osservazione scientifica dei risultati si poteva decidere sull’utilità o meno dell’infrastruttura. L’amministrazione che aveva affidato a Centropadane spa la realizzazione del progetto preliminare - non ha ritenuto di prendere in considerazione quanto era stato chiesto ripetutamente e reiteratamente richiesto anche durante l'ultimo incontro del comitato “No Strada Sud” con il sindaco. La richiesta era semplice e logica: affidare ad una società che garantisse oggettività, scientificità e trasparenza lo studio in questione. Il comitato “No Strada Sud” aveva proposto il Politecnico ma al contrario - come già annunciato dal vice sindaco durante l’incontro - si è scelto di affidare lo studio proprio a Centropadane spa. A noi

trata in vigore della Legge n. 73/2010, Equitalia non può più iscrivere ipoteca per debiti inferiori ad 8.000,00 euro. Il legislatore con detta legge ha recepito il consolidato orientamento giurisprudenziale culminato con la sentenza della Cassazione a Sezioni Unite (22-2-2010 n. 4077), secondo cui l’iscrizione ipotecaria è un atto preordinato e strumentale all’espropriazione immobiliare ed in quanto tale ne eredita le regole operative. Per il passato, poiché Equitalia non ritiene di dover operare d’ufficio per cancellare le ipoteche illegittimamente iscritte, dovranno essere i singoli cittadini interessati ad attivarsi personalmente chiedendo la cancellazione d’ufficio ad Equitalia, che si

sembra una scelta illogica e di scarso buon gusto. La società (scelta dal Comune) che dovrebbe costruire l’infrastruttura viene incaricata (dal Comune) di redigere lo studio che dovrebbe giustificare la stessa infrastruttura. Un evidente ed enorme conflitto di interessi. Chiediamo ai cittadini quante volte recandosi a fare un acquisto e chiedendo al commerciante “l'oggetto della vendita è utile ed economico?”, si siano sentiti rispondere dal venditore: “No, l’oggetto è inutile e costoso”. Comitato cittadino contro la Strada Sud ***

" a crema

Finalmente sono state istituite le due fermate dei bus Egregio direttore, dopo ben 3 mesi di mail, comunicati stampa, articoli sui giornali e rimpalli di responsabilità, sono finalmente attive le due fermate per i bus extraurbani all’inizio di via Diaz ed in via Cadorna, in sostituzione di quelle soppresse in seguito all’ordinanza comunale di divieto di transito sulla via IV Novembre. Vorrei ringraziare in primis il blog “Pendolari Cremaschi” per aver dato voce al nostro disagio, ma anche il vostro giornale che unitamente ad un paio di siti internet locali, ha riferito la cronaca di questa surreale vicenda. Come cittadini ne usciamo tutti perdenti: i pendolari che hanno dovuto patire il maltempo, l’allungamento del tempo di percorrenza, i pericoli agli incroci. Ma anche gli abitanti del Comune di Crema non hanno ragione di gioire: quanto sono costati i molteplici sopralluoghi dei tecnici della Provincia, la segnaletica orizzontale e verticale da rifare, le carte bollate per gli atti, etc.? Sarebbe stato utile impiegare questo denaro ad esempio per i servizi sociali, a cui l’ assessore Beretta ci invitò a rivolgerci… Speriamo che la prossima amministrazione comunale, di qualunque schieramento politico, sia più attenta alle esigenze dei propri residenti e alla gestione dei loro, pardon, nostri soldi. Daniela Crema ***

" solidarieta’ a crema

A Pasqua pranziamo insieme alle persone meno fortunate Gentile direttore, l’iniziativa “A Pasqua pranziamo insieme” nasce da un gruppo di amici (Simona Marchetti, Rebecca Caffi, Manuelita Tomella, Alessio Cè e la sottoscritta Giovanna Mantica) che hanno pensato di dedicare una giornata di festa alle persone meno fortunate. L’idea subito realizzabile è stata quella di organizzare il pranzo della prossima Pasqua per far sentire meno solo chi per qualsiasi motivo si trovi in difficoltà.

dovrà accollare i costi sia degli oneri di iscrizione che di cancellazione ipotecaria. Altro caso d’invalidità è, ad esempio, la mancata comunicazione dell’iscrizione ipotecaria, mancanza che andrebbe a ledere il diritto di difesa dell’interessato, il quale potrebbe non venire mai a conoscenza di una iscrizione ipotecaria su un suo bene e conseguentemente non potrebbe impugnarlo. *Avvocato Stabilito e Mediatore civile emiliacodignola@libero.it

Pensando a come poter organizzare un momento conviviale di questo tipo, il pensiero è corso subito al Gruppo Olimpia che da più di 30 anni a Crema organizza momenti d’incontro ed eventi con finalità sociali, apprezzatissimo dai cremaschi ma non solo. Il signor Franco Bozzi ha raccolto con entusiasmo la nostra proposta e si è attivato immediatamente per l’organizzazione, il San Luigi ha dato la disponibilità dei locali, Sodexo ha accettato di occuparsi della preparazione dei pasti. Il gruppo di amici che ha avuto questa idea, ha raccolto i contributi di aziende e anche singole persone che, in base alla loro disponibilità, hanno voluto partecipare al finanziamento dell’iniziativa. L’invito è rivolto a 120 persone che saranno coinvolte dai servizi sociali del Comune di Crema e da diverse associazioni presenti e attive sul territorio. Sappiamo che è soltanto un piccolo gesto e che i giorni dell’anno sono 364 oltre a quello di Pasqua, ma crediamo che tanti piccoli gesti possano fare grandi cose. Hanno partecipato alla conferenza stampa di presentazione l’assessore ai Servizi Sociali, Luciano Capetti che ha portato il sostegno del Comune di Crema a questa iniziativa e Daniela Martinelli, presidente di Anffas Crema che ci ha trasmesso l’entusiasmo con cui l’associazione ha sposato l’idea che vede coinvolti come commensali, anche gli ospiti della loro struttura residenziale di viale Santa Maria. Qualora qualcuno avesse piacere a dare un piccolo contributo all’iniziativa, informiamo che sabato 24 marzo alle ore 12.50 presso la palestra Mark2 Gym di via Della Fiera 9 si tiene una lezione di spinning benefica, i cui proventi saranno interamente devoluti a questa iniziativa. E’ possibile partecipare anche senza esserci fisicamente, facendo un’offerta di 10 €euro per prenotare una bici virtuale. Giovanna Mantica Crema ***

" futuro e liberta’

A un mese dal voto a Crema delineiamo una proposta seria Gentile direttore, a un mese dal voto bisogna delineare una proposta concreta per i cittadini e Futuro e Libertà chiama all’appello le anime del terzo polo cremasco dettando la linea a sostegno del candidato del centrodestra, espressione del voto popolare alle elezioni primarie dello scorso fine settimana. I punti di incontro sono quelli elaborati e proposti in questi mesi di lavoro anche agli amici di Api e Udc tra i quali il rilancio deciso di Crema, quale capocomprensorio e guida del territorio cremasco, punto imprescindibile per il rilancio economico e sociale della città, inoltre la riqualificazione dell’area Ersaf come possibile polo ricettivo culturale, per eventi artistici e per le associazioni no profit,

il potenziamento dei parcheggi nelle zone d’ingresso della città e nell’area della buca, la partecipazione diretta e consultiva dei cittadini sui grandi temi quale ad esempio la “cittadella dell’anziano”, la creazione di spazi verdi per gli animali da compagnia riqualificando, tra le tante, l’area delle “montagnette” di Ombriano, la costituzione di un portale di coordinamento tra gli assessorati all’industria e all’istruzione e quindi a costo zero per i cittadini per individuare le aree di investimento formativo e rilanciare l’occupazione lavorativa sul territorio potenziandone le maestranze. Nei prossimi giorni i futuristi cremaschi incontreranno Antonio Agazzi per concertare il programma con questi punti e facendo rotta sulla linea marcata dal presidente Fini, affinché si promuova una reale partecipazione civica, al punto di valutare la costituzione proprio di una formazione civica che ponga come stella polare i programmi condivisi con le necessità del territorio e non le stucchevoli bandierine di partito. Rachele Ogliari Futuro e Libertà per l’Italia Circolo Crema Uno ***

" quesito al comune

Undicimila euro per una mostra Era proprio necessario? Egregio direttore, il Comune di Crema stanzia 11mila euro al settimanale Il Nuovo Torrazzo per la mostra sulla visita a Crema di Papa Giovanni Paolo II avvenuta nel giugno del ’92. Viste le grosse difficoltà economiche e i tanti tagli alle associazioni, al volontariato, al sociale operati in questi anni e ancora più drammatici nel 2012, come odiernamente attestato anche dall’assessore Capetti, era davvero un investimento prioritario? Non è in gioco il rispetto per la devozione di tanti fedeli cremaschi, ma in un momento di forte congiuntura è lecito chiedersi perché il Comune non faccia almeno lo sforzo di reperire questi finanziamenti attraverso il coinvolgimento degli sponsor, che probabilmente interverrebbero per un’iniziativa di questo tipo. Matteo Piloni Consigliere comunale di Crema ***

" iniziativa

Censiamo quanti alberi sono stati tagliati Gentile direttore, sta arrivando la primavera e stanno arrivando le motoseghe a tagliare, spesso senza alcuna apparente motivazione, numerosi alberi che sorgono lungo le strade, fossi, canali ecc... Abbiamo qualche fotografia che documenta quanto è accaduto in via Castelverde all’altezza della cascina Ospedaletto dopo l’incrocio con via Erno. Naturalmente lo scempio è stato regolarmente autorizzato dal Comune. Come per gli alberi in via Brescia, via Castelverde, piazza Sant’Anna e di via Cadore solo per citare gli ultimi. I nostri amministratori e dirigenti comunali e provinciali sono rapidissimi a dare il via alle danze del taglio alberi, mentre particolarmente lenti, se non del tutto immobili, nel ripristinare gli alberi tagliati. Ne fanno orrida prova le decine di “mozziconi” di alberi lasciati in bella vista nelle strade cittadine senza essere rimossi e sostituiti. Chiediamo ai cittadini la collaborazione per un censimento degli alberi estirpati e non ripristinati nel Comune di Cremona e limitrofi, per poter chiedere poi agli enti competenti un ripristino immediato, compatibilmente con le esigenze colturali. Ecco cosa devono fare i cittadini che vogliono aderire all’iniziativa: segnate e fotografate via e numero civico dove mancano alberi, perché estirpati o dove potrebbero esserne piantati di nuovi; inviate le segnalazioni a questo indirizzo foto@lucicremona.it; inoltre fate girare questo messaggio tra i vostri contatti il più che potete e chiedete di fare altrettanto ai vostri amici, linkandoci anche su Facebook cercando Luci Cremona e sul sito www.lucicremona.it; il censimento si chiuderà a fine giugno. Luci Cremona


CREMA

Sabato 24 Marzo 2012

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Bonaldi, come avere nuove imprese e lavoro Ha incontrato alcuni esponenti del mondo economico e delle libere professioni. Muoversi meglio in auto, treno e metrò

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di Tiziano Guerini

e vuoi rilanciare Crema nella qualità della vita, nella scuola, nell’assistenza e nella cultura, bisogna che cresca la sua realtà economica e produttiva»: questo è un concetto che Stefania Bonaldi - candidata sindaco per il centrosinistra - ha ben presente. Per questo nella sua attenzione ai diversi aspetti della vita della città, nei giorni scorsi ha incontrato alcuni esponenti del mondo economico e delle libere professioni della città. «L’ho fatto» afferma, «per presentarmi a un mondo con il quale ritengo fondamentale instaurare positive relazioni a beneficio

della nostra comunità. Reputo, infatti, che un’attenzione prioritaria dovrà essere rivolta dall’amministrazione comunale nei prossimi anni ai temi del lavoro e

CremaCrea

delle imprese». Crema, nella sua vocazione di capo comprensorio, insieme al “suo” territorio, può fare molto per mettere in campo azioni po-

sitive per favorire l’economia, quindi le imprese e il lavoro. Quali tematiche si possono considerare prioritarie in un programma elettorale? «Tante, e tutte importanti. Penso ad una conferenza permanente dei servizi tra istituzioni e categorie economiche, al fine di favorire l’insediamento e lo sviluppo di aziende a Crema e nel cremasco; penso a un nuovo slancio per Reindustria e Crema Ricerche, con il suo incubatore d’impresa in stretta relazione con l’Università per potenziare iniziative anche di marketing territoriale e portare qui investimenti e posti di lavoro». E ancora: «Penso a una maggiore connessione fra formazione, attività produttive, università

locale e lavoro, con l’istituzione di corsi di specializzazione concertati con le associazioni e le imprese del territorio; sarebbe utile anche una conferenza delle banche del territorio, favorita e sostenuta dall’amministrazione comunale, a supporto delle imprese locali e per il tema, attualissimo, dell’accesso al credito; infine favorire la realizzazione di servizi per le imprese anche in termini di investimenti tecnologici: un esempio banale, la connessione internet gratuita, diffusa in città». Naturalmente rapportarsi alle realtà economiche e produttive del nostro territorio implica anche toccare il tema delle infrastrutture viarie: quali le priorità a questo proposito? «Sono con-

vinta di quattro esigenze in particolare: idonei collegamenti della nuova ex statale 591 con la Brebemi; progettazione di un nuovo collegamento (Cremosano, Campagnola, Trescore eccetera), sempre con la Brebemi; impegno a predisporre subito il progetto cantierabile per terminare la ex Paullese (in particolare il nuovo ponte sull’Adda) e a prolungare il metrò fino a Paullo; sostenere il progetto del treno diretto Crema-Milano e ritorno; infine misurare gli effetti sui flussi di traffico del sottopasso di via Indipendenza, mitigandone le criticità, ed impegnarsi subito per la riduzione dei tempi al passaggio a livello di S. Maria, studiando soluzioni sostenibili per eliminare la barriera ferroviaria».

Sinistra Ecologia e Libertà

GIORNALE DI CREMONA E supplemento: IL PICCOLO GIORNALE DEL CREMASCO direttore responsabile: Sergio Cuti ilpiccolocremona@fastpiu.it direttore editoriale: Daniele Tamburini Società editrice: Promedia Società Cooperativa Via del Sale, 19 - Cremona Amministrazione e diffusione Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona Tel. 0372 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60 Direzione, redazione e prestampa Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona Tel. 0372 45.49.31 - 45.13.14 Fax 0372 59.78.60

nedizione” della Bonaldi stessa, che in veste di candidato sindaco del centrosinistra, ha dato l’avvallo al progetto giovanile «CremaCrea». A breve inizierà la loro campagna elettorale (completamente autofinanziata), un mix tra classici volantinaggi e banchetti in piazza e il contatto diretto con i loro coetanei nei locali di Crema, con l’organizzazione di concerti, eccetera. Sarà interessante vedere gli sviluppi di questo giovane e ambizioso percorso politico.

CremaCrea - La lista

Hanno da tempo un’idea fissa: «la peculiarità del progetto della lista “CremaCrea” è quella d’essere un progetto civico di soli under 27, quasi tutti alle prime armi». Da tempo il gruppo di lavoro ha macinato studi e progetti, finché lo scorso lunedì 19 marzo è stato in grado di presentarsi alla città annunciando le proprie proposte politiche. «All’inizio», dice Jacopo Bassi che è il portavoce della lista, «è stato solo centrosinistra: la candidatura a sindaco da appoggiare è venuta poi con le primarie». Ed ecco allora la scelta di entrare a far parte dell’Officina di Stefania, un laboratorio politico in cui chiunque ha potuto dare una mano a sviluppare le proposte emerse dai diversi «tavoli di lavoro». In questo modo - spiegano - hanno conciliato l’inesperienza e l’idealismo di cui si fanno portavoce, con l’esperienza di chi la politica la conosce bene. E’ stata, quella dell’Officina, l’occasione per allargare il ventaglio di proposte politiche della lista, aggiungendo all’imprescindibile tema delle politiche giovanili, tematiche come quelle dell’ambiente, del decoro urbano, della cultura e del lavoro. Nella conferenza stampa la lista civica s’è guadagnata la “be-

Jacopo Bassi Stefano Zaninelli Valeria Tommasi Annalisa Lopopolo Zelda Monticelli Valentina Di Gennaro Luigi Zambelli Elena Ghirotto Riccardo Mineri Lorenza Fabbri Emanuele Lancelli Riccardo Mazzini Matteo Piloni Cosimo Tansini Jacopo Cuti Gabriele Pendola Giuseppe Abbate Jennifer Riboli

Non c’è Franco Bordo capogruppo e già assessore nella giunta Ceravolo; non c’è Marco Piazzoni, coordinatore provinciale di Sinistra ecologia e libertà (SEL), ma c’è Emanuele Coti Zelati, capolista, già presente alle primarie del centrosinistra. Naturalmente la lista è abbinata alla candidata a sindaco Stefania Bonaldi che quelle primarie dello scorso novembre ha vinto. «Le primarie del centrosinistra» dice Coti Zelati, «hanno dato un nuovo respiro alla politica cittadina che ora può attraverso le elezioni di maggio con la vittoria del centrosinistra riprendere nuovo slancio e iniziare una nuova primavera». La foto di gruppo dei candidati Sel li vede simbolicamente ritratti sotto il mercato coperto. «E’ a partire dalla battaglia per salvare il mercato coperto e non svendere l’area degli ex Stalloni» afferma Franco Bordo presentando la lista, «che la giunta

SEL - La lista

Una squadra vivace La rincorsa è partita dal mercato coperto con tutti under 27 Bruttomesso e la sua maggioranza di centrodestra hanno incominciato a sgretolarsi; da quel momento la crisi del Pdl e dei suoi alleati è stata sempre più evidente, fino ad arrivare ad oggi con Lega e Obiettivo Crema che hanno sbattuto la porta, e i vertici del Pdl che hanno dovuto subire loro malgrado la candidatura a sindaco di Antonio Agazzi». Sulla base di quella battaglia popolare a favore del mantenimento del mercato coperto e della restituzione alla città

Stampa: SEL - Società Editrice Lombarda 26100 Cremona Autorizz. del Tribunale di Cremona n° 357 del 16/05/2000

Pubblicazione associata all’Uspi (Unione Stampa Periodica Italiana) Progetto Grafico: Gianluca Galli Numero chiuso in tipografia: Venerdì 23 Marzo alle ore 20

nove persone iscritte al partito e tutti gli altri, fra cui ben 11 donne, presenti a rappresentare la società civile».

Obiettivo Crema

Luigi Doldi: una macchina comunale più efficiente La lista «Obiettivo Crema» con capolista il consigliere comunale Luigi Doldi e in appoggio alla candidatura a sindaco di Stefania Bonaldi, si propone ai cittadini per la raccolta delle firme di sostegno sabato 24 marzo mattino e pomeriggio in piazza Duomo a Crema. Domenica 25 marzo il gazebo sempre per la raccolta delle firme, verrà posto invece a Ombriano sul piazzale della chiesa. Saranno distribuiti i volantini che spiegano le ragioni della

Redazione di Crema Piazza Premoli, 7 - 26100 Crema Tel. 0373 83.041 Fax 0373 83.041 Pubblicità Tel. 0372 43.54.74 Fax 0372 59.78.60 www.immaginapubblicita.it

dell’area ex Stalloni è nata la lista che viene ora presentata. Lino Guerini Rocco, ambulante, ed Egle Padovani, esercente, - presenti nella lista - furono tra i più accesi contestatori della «battaglia per il mercato» così come lo furono i maggiori esponenti del partito come Alvaro Dellera e Anna Rozza anch’essi inclusi nella lista elettorale. «E poi» elenca Franco Bordo, «artigiani, insegnanti, operai, architetti, medici, studenti… un poco tutte le categorie sono rappresentate, per una lista con solo

Coti Zelati Emanuele Bandirali Barbara De Iovanna Ersilia Dellera Alvaro Maria Denti Morena Gallo Franco Galmozzi Attilio Ghiozzi Andrea Gramignoli Agnese Greco Giancarlo Guerini Francesco Guerini Rocco Letizia Guerini Rocco Lino Lori Massimo Manenti Stefano Manfrin Chiara Marchi Matteo Padovani Egle Piacentini Cristina Riboli Gianpaolo Ronchi Maruska Rozza Annamaria

scelta “apartitica” che caratterizza la lista, nonché i principali punti del programma elettorale. Al primo posto l’impegno per rendere più efficiente la macchina comunale al servizio dei cittadini attraverso un piano di innovazione tecnologica ed informatica. Importante è la valorizzazione dei possibili interventi di privati cittadini per offrire strutture e servizi alla città nella logica della sussidiarità e del bene comune. Senza dimenticare una delle battaglie più

significative condotte in consiglio comunale dallo stesso Luigi Doldi a salvaguardia dell’area ex Stalloni che deve essere messa a disposizione dei cittadini evitando ogni possibile speculazione. Nel panorama sempre più ampio delle liste civiche che si stanno moltiplicando per le prossime elezioni amministrative, quella di «Obiettivo Crema» ha dalla sua parte l’esperienza maturata in questi anni di impegno diretto in amministrazione comunale.

Le ricerche sono rivolte a candidati dell’uno e dell’altro sesso (L:903/77 e L. 125/91). Trattamento dati personali secondo D.Lgs. 196/2003 visionabile sul sito www.ddlspa.it. Aut. Min. Prot. N° 1239 - SG del 22/12/2004

PERSONALE ISCRITTO ALLE LISTE DI MOBILITA’ per aziende cremasche operanti in diversi settori. TECNICO DI LABORATORIO, per azienda operante nel settore cosmetico, per miscelazione polveri. Richiesto titolo di studi ad indirizzo chimico e buona sperienza nella mansione di riferimento. Sede di lavoro: vicinanze Caravaggio.

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Tel. 0373/200471 - 200228-204439 • Fax 0373/203449 • e-mail: crema@ddlspa.it • www.ddlspa.it


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Crema

Sabato 24 Marzo 2012

«Nostro obiettivo è il ballottaggio»

Torazzi (lega), candidato sindaco

«Non accetto di essere chiuso nel tormentone tagli/tasse: c’è una terza possibilità, che cioè finalmente prevalga il discorso che la Lega propone da tempo: i soldi che paga la Lombardia rimangano in Lombardia». Lo dice Alberto Torazzi, candidato sindaco per la Lega. L’onorevole propone un calcolo veloce: «La Lombardia invia a Roma annualmente circa 210 miliardi; di questi ben 50 miliardi non hanno una destinazione precisa se non nella voce generica di “solidarietà”; in tempi di vacche magre almeno una parte di questa “solidarietà” non può rientrare in Lombardia e contribuire a finanziare le scarse risorse degli enti locali? La Lega lo chiede! A Crema si recupererebbero risorse importanti senza tagli se non agli sprechi e senza ulteriori tasse oltre a quelle che il governo Monti ci propina ogni giorno con il consenso di Udl, Pdl e Pd». Tutto questo non è un’utopia? «Finché c’è questo governo sì, ma lavoriamo perché il governo Monti finisca presto. La decisione della Lega di candidare per le prossime elezioni amministrative parecchi suoi parlamentari ha il senso di avvicinare il partito ai territori, e di contrastare le scelte politiche romane dannose per i cittadini». Ma c’è un’altra questione di carattere generale che sta a cuore all’onorevole Torazzi: il grande progetto del «Parco Agroalimentare» sostenuto dalle associazioni degli agricoltori, che potrebbe riguardare il territorio cremasco con la bassa bergamasca, il lodigiano e la bassa bresciana. «E’ un progetto che metterebbe il Cremasco in una posizione baricentrica importante in un settore, quello primario, che diventerà ulteriormente strategico nel prossimo futuro per il gran bisogno di produzione agricola che si sta manifestando nel nostro Paese e non solo. Anche per questo è importante non consumare terreno agricolo per opere di edificabilità e di viabilità che non siano assolutamente necessa-

Liste di appoggio. Dal Pdl al Terzo Polo a quella del candidato sindaco di centrodestra

V

di Tiziano Guerini

Alberto Torazzi

rie: contro la cementificazione del territorio e contro le discariche pericolose è una battaglia che come Lega abbiamo già avviato anche a Crema, spesso contro le politiche del Pdl». E poi: «Le banche al servizio del credito, altrimenti le abbiamo salvate per che cosa?» E ancora: «Una spesa sociale che non dimentichi il rispetto dovuto ai nostri concittadini più bisognosi che non possono passare in secondo piano rispetto agli extracomunitari; la presenza universitaria a Crema maggiormente al servizio delle aziende». La Lega ha impedito la costruzione delle nuove caserme. «Intendiamoci» replica Torazzi. «Che il Comune metta a disposizione l’area ci sta bene, ma che debba finanziarne anche la costruzione ci pare in pratica una tassa in più che finisce con il gravare su cittadini, dal momento che il Ministero a cui compete la realizzazione, ci passa una miseria di affitto; per non dire del tribunale dove l’affitto per un intero palazzo di proprietà comunale, proprio non lo vediamo del tutto! Anche qui si tratta in pratica di una tassa occulta». Quale risultato elettorale si propone la lista della Lega? «L’obiettivo è di andare al ballottaggio: contro il Pd o contro il Pdl si vedrà. Tutte le candidature in campo sono di persone degne, ma solo la Lega sa essere severa contro i poteri forti; gli altri mi paiono al solito deboli con i forti e forti con i deboli».

Lei E' di Offanengo, botte alla rivale

Stalking alla presunta amante del compagno I carabinieri di Romanengo hanno notificato a un’operaia F. N. di 49 anni di Offanengo -, indagata di atti persecutori (stalking), violenza privata, lesioni personali volontarie pluriaggravate, l’ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Crema che dispone nei suoi confronti il divieto di avvicinarsi all’abitazione della persona offesa, una giovane di 34 anni di Crema, di mantenere una distanza di almeno 200 metri da lei e il divieto di comunicarle con qualsiasi mezzo. La vicenda è iniziata nel mese di maggio 2010 quando l’indagata aveva individuto nella parte lesa la donna che avrebbe ospitato il suo compagno e per ritorsione, per salvare la sua relazione, aveva cominciato a perseguitare la presunta rivale con

Agazzi: «Nessun libro dei sogni, ma realismo»

telefonate e incessanti messaggi. Anche l’uomo, un autista di 40 anni, di cui ora non vi è traccia nel Cremasco, all’epoca aveva chiesto ed ottenuto l’ammonimento dell’indagata, inutilmente notificato dai carabinieri di Camisano, poiché vittima delle minacce. Ora l’uomo è irreperibile. Non vedendo ritornare a casa il compagno, incurante delle dichiarazioni della parte lesa che ha sempre negato la relazione, lo scorso gennaio l’indagata è arrivata a Crema, è entrata in casa della rivale, l’ha scaraventata a terra causandole lesioni giudicate guaribili in una settimana, e ha perquisito l’abitazione alla ricerca dell’uomo: lo ha cercato inutilmente negli armadi e sotto al letto. Berenice Bettinelli

ogliamo chiamarlo un piccolo laboratorio politico? ». Così lo presenta Antonio Agazzi. «Oltre alla lista del Pdl (assieme al nuovo Psi), anche Udc, Fli e Api - il cosidetto terzo polo - confluiranno con una loro lista unitaria sul mio nome come candidato sindaco, determinando così a Crema l’unità delle forze politiche che si richiamano al Ppe». Obiettivo raggiunto. In una conferenza stampa, Martino Boschiroli (Udc), Rachele Ogliari (Fli), e Dante Pedrini (Api) hanno presentato il simbolo che li accomuna in un «Centro» a sostegno della candidatura a sindaco di Antonio Agazzi. Prossimamente anche i nomi. Ma non basta. «Sto predisponendo una mia lista» conferma Agazzi, «che può essere considerata la lista del sindaco; e mi auguro – anche se non ne ho ancora la certezza – di veder nascere una seconda lista civica che possa rappresentare in modo ancor più ampio il bisogno di partecipazione dei cittadini alla amministrazione della loro città». Già scelto, chiediamo, il nome che aprirà la «lista del sindaco»? «Nessun capolista» taglia corto Agazzi. «Tutte le persone che entreranno nella mia lista

avranno uguale dignità e verranno indicate in ordine alfabetico». E per quanto riguarda l’indicazione del vicesindaco in caso di vittoria? «Ogni giorno ha la sua pena, e ogni cosa a tempo debito» è la risposta di Agazzi. «La questione per ora non si pone perché assolutamente intempestiva; non ho la minima intenzione di anticipare la formazione della giunta prima di sapere l’esito del voto, sia complessivamente che delle singole liste che confluiranno sul mio nome, almeno per il primo turno».

Intanto si sono aperti due momenti di confronto all’interno del centrodestra: uno, presieduto da Massimo Piazzi, che dovrà elaborare un programma essenziale ed agile («nessun libro dei sogni, ma massimo realismo» dice Agazzi); l’altro, presieduto da Fabio Bertusi, vice sindaco di Soresina e vice coordinatore provinciale del Pdl, che dovrà pianificare la campagna elettorale. «Il programma» conferma il candidato sindaco del centrosinistra, «sarà contenuto in un libretto che invieremo a tutte le

famiglie di Crema nella prima metà di aprile. Per la campagna elettorale tutto deve ancora essere definito». Qualche iniziativa elettorale già pronta? «Mi ha fatto molto piacere incominciare dai giovani: ieri mi sono incontrato con il direttivo provinciale Pdl della Giovane Italia che è la rappresentanza giovanile del partito con il coordinatore provinciale Luca Rossi; è seguita una “pizzata” in compagnia. Non sarà l’unico momento di incontro con i giovani: spero di poter mettere assieme una squadra di elementi nuovi, disposti a far politica e a impegnarsi per l’amministrazione comunale in spirito di servizio, come è tipico delle nuove generazioni».

Domenica si celebrano i 120 anni dell’istituto

banca cremasca

Banca Cremasca compie 120 anni. E inizierà a festeggiare questo traguardo a partire da domenica, 25 marzo, con una giornata intera dedicata a tutti i cremaschi che vogliono partecipare a questo momento importante per la città, e soprattutto per un istituto di credito che è nato a Crema, e precisamente il 25 marzo 1892 con la Cassa rurale di San Bernardino e il 7 novembre dello stesso anno con la Cassa rurale di Santa Maria. Banche di credito cooperativo, come si chiamavano, «nate sull’onda degli insegnamenti della Rerum Novarum di Leone XIII» ha voluto sottolineare il presidente di Banca Cremasca, Francesco Giroletti. Infatti, «proprio da quel seme legato ai valori della cooperazione» ha continuato Giroletti, è nata Banca Cremasca che oggi comprende cinque filiali con 18 sportelli a Crema e nel Cremasco (il 19° si trova a Caravaggio) e 2.800 soci. Dal punto di vista

Il direttore generale Cesare Cordani e il presidente Francesco Giroletti

degli sportelli, è sicuramente il primo istituto del comprensorio cremasco. Che anche in questi momenti di recessione, ha avuto il merito «di non lasciare mancare il credito alle forze produttive, tanto è vero che nel 2011 gli impieghi sono aumentati del 4% rispetto al 2010» ha specificato il presidente Giroletti. E il direttore generale Cesare Cordani ha aggiunto che «i numeri del bilancio 2011 della banca sono stati superiori alle

attese, considerato il momento di crisi». Domenica, dunque, banca aperta alla città. Saranno presenti anche Alessandro Azzi, il presidente di Federasse, la federazione italiana delle banche di credito cooperativo. Ad Azzi vanno ascritti indubbi meriti, tra i quali quello di avere contribuito a rendere le Bcc protagoniste del sistema bancario italiano. Parteciperà alle celebrazioni, infine, Enrica Cavalli, past pre-

Lions: il forziere della nonna Domenica 18 marzo i Lions Club ed i Leo della città di Crema sono scesi in piazza Duomo in una manifestazione di solidarietà. La piazza principale della città è stata animata dai gazebo dei Club, Crema Host, Crema Gerundo, Crema Serenissima e Leo, che hanno allestito delle bancarelle ricche di abiti, accessori e oggettistica varia.Gli spazi che circondano il Duomo sono stati presidiati anche da altre due postazioni: in una la Poli-

zia Stradale ha esposto le auto, le divise e gli accessori d’epoca della Polstrada, nell'altra il Golf Club Ombrianelllo. L’amicizia tra i club ha regalato a tutti una giornata davvero indimenticabile. Il plauso e il ringraziamento va ai presidenti che hanno creduto in questo evento: Camillo Cugini (Crema Host), Pupilla Bergo (Crema Gerundo), Faustantonio Locatelli (Crema Serenissima) e Simone Chiodo (Leo Club). Teresa C. Barbati

sident dell’Associazione delle Donne del Credito Cooperativo e presidente della Bcc Malatestiana. Il programma prevede l’apertura della sede principale di Banca Cremasca in piazza Garibaldi dalle 10,30 sino all’ora di pranzo ed è previsto un rinfresco al quale possono partecipare soci, dipendenti e coloro che vogliono conoscere l’istituto della città. Alle ore 11 ci sarà la benedizione del vescovo di Crema, Oscar Cantoni. Nel pomeriggio i festeggiamenti si spostano nella palestra di via Toffetti dove dalle ore 17 (ingresso dalle ore 16,30) i protagonisti saranno Giorgio Conte, fratello di Paolo, e il giornalista, show man e autore di numerose pubblicazioni sull’enogastronomia Paolo Massobrio. Il talk show, condotto da Massobrio e dal titolo «Su un trattore arancio la storia della nostra terra», vedrà proprio la partecipazione del cantautore Giorgio Conte.


Crema

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Sabato 24 Marzo 2012

Neanche un euro al tribunale I sindaci dei Cremasco snobbano la presentazione della «Carta dei servizi» del Palazzo di giustizia

I

di Tiziano Guerini

l tribunale di Crema costa al Comune 350.000 euro circa l’anno. Una spesa difficile da mantenere con le difficoltà di anno in anno sempre più pesanti per i bilanci dei comuni. Il governo ha recentemente indicato un programma di chiusura dei tribunali cosidetti minori, da intendersi quelli non capoluogo di provincia. Impensabile quindi chiedere allo Stato di intervenire con ulteriori contributi a sostegno del nostro presidio giudiziario. In attesa di ulteriori ipotesi come quella dell’ampliamento dell’assetto territoriale con riferimento al territorio di Treviglio, attualmente sezione staccata del tribunale di Bergamo, sarebbe importante che tutti i Comuni del cremasco potessero prendere in considerazione la compartecipazione alle spese della struttura.

Gian Pietro Denti, sindaco di Ripalta Guerina

Virgilio Venturelli, sindaco di Madignano

Nello scorso novembre la Consulta dei sindaci cremaschi ha esaminato la questione della salvaguardia del tribunale, parlando di sensibilizzazione dei cittadini, di proposte migliorative… ma senza nessun impegno diretto preciso. La scorsa settimana il tribunale ha presentato la propria «Carta dei servizi», cioè l’elenco di tutte le attività del tribu-

Doriano Aiolfi, sindaco di Bagnolo

nale, fra le quali molte sono di interesse preciso per le stesse attività dei Comuni. L’invito era stato esteso ai sindaci del territorio, ma l’unico presente è stato Gian Pietro Denti, sindaco di Ripalta Guerina, nella sua veste di presidente della Consulta dei sindaci. Domanda: i Comuni cremaschi, perlomeno quelli limitrofi alla città di Crema, sarebbero disposti a mettere delle loro risorse economiche a disposizione per garantire la continuità di una istituzione che dura dal 1797 ? Ci è parso giusto rivolgere la domanda anzitutto a Gian Pietro Denti. «E’ noto a tutti che i Comuni se la passano male; il taglio delle risorse è stato pesante, l’Imu non ci darà alcun vantaggio; impensabile quindi chiedere ai Comuni di mettere a disposizione risorse economiche che non riguardino direttamente la loro comunità, i suoi bisogni, le sue esigenze primarie. Se rivolgessi in Consulta questa domanda so già in anticipo di dovermi aspettare purtroppo una risposta negativa». Virgilio Venturelli, sindaco di Madignano, è sempre attento e propositivo per le questioni riguardanti

il territorio: «Se Crema insiste nel chiedere senza mai dare, la risposta sarà sempre un no. Mi spiego: ho domandato al comune di Crema di completare sul suo territorio la ciclabile in costruzione dal mio Comune verso la città: nessuna risposta. Ho proposto convenzioni con Crema per gestire assieme alcuni servizi amministrativi: nessuna risposta; il MioBus continua a muoversi all’interno delle mura di Crema…». «Il tribunale» continua Venturelli, «è un servizio a valenza territoriale, sarebbe giusto prenderlo in carico all’interno di una dimensione più ampia che non siano i confini della città, ma questo sarebbe possibile se ci trovassimo di fronte ad una città aperta, ad una città che fa del proprio essere capocomprensorio una politica precisa. Così non è; almeno così non è stato da qualche anno a questa parte. Se non è la politica amministrativa di Crema ad essere sensibile a questo, è impensabile che lo siano i piccoli comuni». Doriano Aiolfi è il sindaco di Bagnolo e svolge la professione di avvocato, quindi sul tema ha una particolare sensibilità. «Il problema del tribunale di Crema è una questione di qualità del servizio; se la si mette sul piano della quantità l’ abbiamo già perso. Dalla nostra parte abbiamo la specificità del territorio, la sede di Cremona troppo lontana…». Disponibilità dei Comuni a sostenere economicamente il servizio del tribunale? «Risorse troppo scarse per i bilanci comunali e normativa chiara: l’onere di farsi carico delle spese, oltre che allo Stato, spetta al Comune dove si trova il palazzo del tribunale».

«Tavole cremasche», queste le nuove proposte fino 21 aprile RASSEGNA PROFUMI E SAPORI DI PRIMAVERA

«... Primavera d'intorno brilla nell'aria e... sui nostri piatti esulta»: questa frase apre la locandina della rassegna Profumi e Sapori di Primavera 2012 dei ristoratori delle Tavole Cremasche, che ritorna puntuale a partire dal 21 marzo fino al 21 aprile. Gli 8 “tovalieri” propongono menù degustazione da 25 a 30 euro in cui i protagonisti assoluti sono i prodotti primaverili: uova con erbe spontanee, insalatine e asparagi, lumache, anguilla e merluzzo, coniglio e faraona, e i formaggi di Alti Formaggi. La primavera declinata in 50 ricette per promuovere il territorio cremasco e con l’aggiunta di un patrimonio di Salva Cremasco, Taleggio, Quartirolo Lombardo, Provolone Valpadana, formaggi tipici e tradizionali di questa zona. Ogni socio ristoratore propone nel suo menù la cucina che quotidianamente si può trovare nella trattoria o nel ristorante dell’associazione. Quindi in ogni singolo menù si possono trovare sia ricette legate alla tradizione o ricette innovative, vini compresi nella proposta e vini da scegliere alla carta. Il comune denominatore di questa rassegna è la salvaguardia della qualità del cibo, dei prodotti legati alle stagioni, al territorio e alla tradizione e ultimo ma non meno importante il lavoro svolto dai

cuochi delle Tavole Cremasche per valorizzare questa zona. I ristoratori che propongono la rassegna, in collaborazione con l’Associazione Altiformaggi e l’Assessorato al Commercio e Turismo del Comune di Crema: Ristorante Bistek Viale A. D e G a s p e r i n . 3 1 Tre s c o re C re m a s c o (0373/273046), Trattoria Il Fante Via del Fante, 23 Santo Stefano di Crema (0373/200131), Ristorante Il Ridottino Via Alemanio Fino, 1 Crema (0373/256891), Hostaria San Carlo Località Co-

Giovane bergamasco in ospedale. Difendeva la fidanzata dalle attenzioni di un romeno Nel pomeriggio di domenica scorsa, i carabinieri della radiomobile di Crema sono intervenuti in un piccolo centro dell’immediata cintura, per la segnalazione di una lite scaturita da questioni sentimentali. Sul posto i carabinieri trovavano, presso l’abitazione della fidanzata, un operaio di 24 anni, della bassa bergamasca, che lamentava di essere stato duramente aggredito dal vicino, un rumeno di

50 anni e dalla famiglia di quest’ultimo. Il giovane, dolorante, accompagnato in ospedale, è rimasto ricoverato per trauma cranico. I primi accertamenti della stazione dei carabinieri di Pandino tendono a confermare l’ipotesi che effettivamente il giovane si sia presentato a casa del romeno per contenere l’atteggiamento molesto del figlio di quest’ultimo nei confronti della fidanzata ventenne

che non tollerava le grossolane attenzioni. Sembra che il fidanzato sia stato sopraffatto dal genitore del rivale, il vicino di casa della ragazza, poiché spalleggiato dal figlio e da altri suoi amici. La ragazza, vittima degli atti persecutori, aveva solo segnalato le insistenze del giovane al fidanzato finito in ospedale. I sanitari per le lesioni riscontrate non hanno ancora la prognosi. Berenice Bettinelli

lombare di Moscazzano Tel. (0373/66190), Trattoria Il Postiglione Via Boschiroli 17 Credera Rubbiano (0373/66114), Trattoria Tre Rose Via Maltraversa, 1/b Castelleone (0374/57021), Trattoria Volpi Via Indipendenza, 34 Nosadello di Pandino Tel. (0373/90100), Trattoria Via Vai Via Libertà 18 Bolzone di Ripalta Cremasca Tel. (0373/ 268232). Per prenotazioni e info: info@tavolecremasche.it, 0373 / 273046 Isabella Radaelli

Anna Miranda Maini, Giovanni Bassi, Claudio Ceravolo

DAL 4 MAGGIO. I RELATORI

«Non desiderare la roba d’altri»: Crema del pensiero

«Non desiderare la roba d’altri»: questo il comandamento che verrà trattato dal festival della filosofia «Crema del Pensiero» nell’appuntamento annuale che quest’anno sarà per i giorni 4, 5, 6 di maggio al teatro S. Domenico di Crema. Come al solito di assoluto prestigio i relatori a partire da Valerio Massimo Manfredi che aprirà gli incontri nella serata di inaugurazione del festival venerdì 4 maggio. Per il sabato 5 maggio in calendario ben quattro appuntamenti: ore 11 mons. Carlo Ghidelli; ore 15 lo spettacolo dei ragazzi disabili per la regia di Franca Marchesi; ore 17 il comandamento nei film con l’esperto cinematografico Fabio Canessa; ore 21 confronto fra Luciano Canfora, Giulio Giorello e Silio Bozzi. Domenica 6 maggio, al mattino, appuntamento alle ore 11 con il dibattito fra Massimo Donà e Claudio Bartocci; ore 17 il filosofo saggista Carlo Sini chiuderà il festival. Alla conferenza stampa di presentazione, Claudio Ceravolo presidente del Comitato organizzatore, Giovanni Bassi giornalista, Anna Miranda Maini, presidente dell’associazione culturale «Le Muse», e Tiziano Guerini presidente del Caffè filosofico, le due associazioni organizzatrici dell’evento. Berenice Bettinelli

«Immagini e colori di Crema», concorso di pittori nelle strade

In questi giorni, fra sabato 24 e domenica 25 maggio, si nota la presenza insolita di pittori per le vie di Crema con pennelli e tavolozza: sono gli artisti partecipanti alla 14° edizione di «Immagini e colori di Crema», il concorso annuale di pittura promosso dalla Pro Loco cittadina. Gli angoli più interessanti della città saranno oggetto dell’attenzione di artisti provenienti dalla provincia e dalla Lombardia, e costituiranno un biglietto da visita di Crema che si rinnova con successo ogni anno. Le opere verranno esposte come sempre alla attenzione dei cittadini in piazza Duomo a Crema. Il prossimo lunedì la giuria presieduta dal critico d’arte Mario Marubbi e composta da Nino Antonaccio, Silvia Merico e Luigi Ferrigno presidente della Pro Loco, si esprimerà per stilare una graduatoria di merito delle opere presentate. Alle prime sette opere classificate verranno assegnati i premi garantiti da sponsor pubblici e privati. Una iniziativa che ha sempre ottenuto il gradimento dei cittadini e che permette alla Pro Loco di Crema di offrire anche una vetrina delle proprie iniziative ed attività.

ASSOCIAZIONE AMICI DEL MUSEO

I suoi primi 20 anni celebrati al Folcioni

Martedì 27 marzo alle ore 21 presso il salone della musica dell’ex Istituto musicale Folcioni in piazza Moro a Crema, l’associazione «Amici del museo» di Crema celebra il XX° anniversario di fondazione. All’introduzione musicale all’organo del maestro Marco Marasco seguirà la relazione del presidente dell’associazione don Giuseppe Degli Agosti che illustrerà le attività svolte nell’ambito del volontariato culturale, proponendo le prossime iniziative. L’associazione «Amici del Museo» ha contribuito in modo determinante alla conoscenza e alla divulgazione delle opere, dei reperti e delle memorie che sono custodite nel museo di Crema al Centro culturale S. Agostino, oggetto recentemente di importanti opere di sistemazione e di restauro.


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Crema

Sabato 24 Marzo 2012

IL GIRO DEL MONDO

Concerto del corpo bandistico Ombriano-Crema Il giro del mondo in ottanta minuti. Un viaggio supersonico? Un viaggio di fantasia? No, un concerto. Il concerto di primavera del Corpo bandistico «Giuseppe Verdi» di Ombriano-Crema. E’ stato presentato da Antonio Zaninelli che della banda di Ombriano è il presidente, e dal direttore Eva Patrini. «Non un semplice concerto» afferma

Zaninelli, «ma un vero concerto-spettacolo. La presentazione dei diversi brani musicali sarà, infatti, accompagnata da un’interessante parte narrativa che non solo illustrerà i diversi Paesi cui i brani si riferiscono, ma svilupperà anche una vera e propria sceneggiatura cui non saranno estranei nemmeno gli orchestrali». Di più il presidente non dice, ma «l’as-

sistente al volo» prescelta è garanzia di assoluta professionalità: Margherita Giacobbi, diplomata alla Scuola Civica «Paolo Grassi» di Milano, attrice professionista al Piccolo Teatro di Milano e all’Accademia Teatro alla Scala. Tocca al direttore, la giovanissima Eva Patrini, presentare il programma del giro del mondo musicale. «Prima Parte: dai Carabi (Belafonte Fore-

Bus, la rivolta con raccolta di firme Eva Patrini e Antonio Zaninelli

Obiettivo: arrivare a mille adesioni. Nel mirino anche l'amministrazione provinciale. Che replica

N

di Gionata Agisti

on si placa la polemica per l’eliminazione dell'abbonamento «5 giorni» nel servizio di trasporti via pullman. Il comitato «Pendolari cremaschi» ha deciso di indire una raccolta firme che, mentre scriviamo, ha già ottenuto 141 sottoscrizioni. L'obiettivo, ambizioso, è di arrivare a quota mille. Per riuscirci, il comitato ha cominciato a cercare adesioni sui pullman di Adda Trasporti ma chi volesse firmare via internet, può farlo direttamente sul blog del comitato: pendolaricremaschi.blogspot.com. Nel comunicato diffuso dagli stessi pendolari, emerge la protesta non soltanto nei confronti di Adda Trasporti, che si è sempre giustificata sostenendo che l'abolizione del «5 giorni» è prevista dalla normativa regionale, ma anche della Provincia di Cremona che, a detta dei promotori della raccolta firme, avrebbe avallato la scelta dell'azienda, condividendone sostanzialmente le motivazioni. «Niente di più falso» replica l'assessore provinciale ai Trasporti, Giovanni Leoni. «Nessuno ha mai detto questo. Tutto quello che possiamo fare e che stiamo effettivamente facendo è favorire una me-

diazione, perché entrambi gli interessi - dei pendolari e di Adda Trasporti - siano tutelati. Non è detto che in futuro, e mi riferisco alla gara d'appalto prevista per il prossimo 31 agosto, chi si aggiudicherà la gestione del servizio trasporti non decida di reinserire il “5 giorni”, purché lo faccia a carico suo. A quel punto, noi non avremmo nulla da obiettare, perché non abbiamo pregiudi-

I vincitori del premio Ferri La cerimonia a Casalmaggiore

Achille Cotrufo, Chiara Capelletti e Fabiano Gerevini

Sono stati annunciati lunedì scorso presso la sede dell’amministrazione provinciale di Cremona, i vincitori dei premi Angelo Ferri e delle Stelle al merito sportivo, le medaglie al valore atletico e i riconoscimenti speciali, promossi dalla Provincia di Cremona e dal Coni-Comitato provinciale di Cremona. Il premio Angelo Ferri 2011, riservato a coloro che si distinguono nel campo dello sport, non solo per gesto atletico ma anche per impegno come dirigenti o promotori di discipline, è stato assegnato a Silvana Farea, da 35 anni anima e vice presidente del trofeo Dossena. Sempre nell’ambito del premio Ferri, menzioni speciali sono state invece attribuite dalla provincia di Cremona per

la promozione dello sport a: Claudio Ardigò (maratoneta), che la scorsa estate spinse la carrozzina di un giovane disabile da Cremona a Genova per permettergli di vedere il mare, Angelo Maietti (promotore da 25 anni della manifestazione cultura e sport Soresinese dell’anno) e Casalmaggiore Basket Alla conferenza stampa erano presenti l’assessore provinciale allo sport Chiara Capelletti, il presidente provinciale del CONI Achille Cotrufo e Fabiano Gerevini, rappresentante dei Panathlon Club dell’area 2 Lombardia all’interno della commissione giudicante per i premi. La cerimonia ufficiale si terrà il 30 marzo alle ore 21 presso il teatro comunale di Casalmaggiore.

ziali di sorta. L'impressione è che qualcuno abbia scelto la via del muro contro muro, per dimostrare la propria forza, e non ne capisco la motivazione: il “5 giorni” non è previsto dalla Regione, di conseguenza non possiamo pretenderlo. È molto semplice». Nel frattempo, i pendolari hanno trovato una sponda in diversi sindaci dei loro Comuni di residenza, a partire dal primo

cittadino di Spino d'Adda, Paolo Riccaboni, che ha preso carta e penna e ha inviato una lettera ad Adda Trasporti, per supportare la causa dei propri concittadini a livello istituzionale, allegandovi la petizione che, nella sola Spino, ha raccolto in breve 500 firme: «La soppressione del “5 giorni” ha provocato il forte dissenso di molti fruitori» si legge nella missiva, «portando alla nascita sponta-

nea di iniziative volte al suo ripristino, testimoniata dalle tantissime firme raccolte in 2 giorni solo nel nostro paese». Oltre a Spino, si sono schierati a fianco dei pendolari anche i sindaci di Rivolta d'Adda, di Vailate e di Agnadello, che parlano di grave danno economico per i viaggiatori, che si aggiunge agli aumenti del 20% delle tariffe, avvenuti nel corso del 2011. Con l'abolizione del «5 giorni», infatti, il costo aggiuntivo lievita dai 3 ai 4 euro a settimana. L'ultima proposta da parte di Adda Trasporti, per incontrare le esigenze dei pendolari, è invece quella di un abbonamento annuale ma dal costo effettivo di 7 mesi. I sindaci chiedono l'istituzione al più presto di un tavolo aperto alla rappresentanza dei pendolari e agli stessi amministratori pubblici per ridiscutere la questione ma da parte del direttore di esercizio di Adda Trasporti, Corrado Bianchessi, non c’è ancora una posizione ufficiale. Il direttore si sta riservando del tempo per le valutazioni del caso. «Quello che posso dire» precisa, «è che il nostro obiettivo non è certo quello di vessare i nostri passeggeri; per cui analizzeremo attentamente le richieste pervenuteci e daremo presto una risposta».

Accolti dal vice presidente del consiglio regionale e da Alloni

Gli alunni delle elementari di Pianengo in visita al Pirellone: una lezione sulle energie rinnovabili Il Consiglio regionale della Lombardia ha aperto le porte agli studenti della scuola elementare dell’istituto comprensivo di Sergnano, frazione del comune di Pianengo in provincia di Cremona. I ragazzi della quinta elementare accompagnati dai propri docenti e dal sindaco di Pianengo, Ivan Cernuschi, sono stati accolti dalla vicepresidente del Consiglio regionale Sara Valmaggi e dal consigliere regionale Agostino Alloni. I ragazzi nell’aula consiliare del palazzo Pirelli, dopo una lezione informale sul funzionamento degli organi regionali e sulla potenzialità dell’ energia rinnovabile, hanno simulato una seduta di Consiglio nominando un presidente della giunta e uno del Consiglio e presentando e votando disposizioni di legge come se fossero dei veri consiglieri regionali. «E’ stata una bella mattina di democrazia» dichiara Alloni residente a Pianengo. «L’iniziativa permette di creare un contatto diretto tra cittadini e istituzioni ed è ancora più significativa quando si permet-

te ai futuri elettori di farsi un’idea sana della politica troppe volte bistrattata. E’ stato un scambio reciproco di esperienze: la scuola che questi giovani studenti hanno rappresentato in Consiglio è all’avanguardia per l’energia rinnovabile: un esempio per

tutta la Lombardia». Il sindaco Cernuschi durante l’incontro ha spiegato all’aula l’originalità dell’ edificio e allo stesso tempo ha enunciato le difficoltà nel reperire risorse per il completamento del complesso scolastico.

ver) al Marocco (Caravan) passando per Spagna (Granata), Grecia (A Greek Folk Song Suite) ed Egitto (Marcia Egizia). Seconda parte: si parte dalla Scozia (Gret Higland Pipes), si passa in Messico (El Cumbanchero), poi in Persia (In un mercato persiano), in America (Frank Sinatra Hits Medley) e infine si atterra in Italia (A Tribute to Nino Rota)». Un bel viaggio non c’è che dire. Quando e dove? Questa sera, sabato 24 marzo ore 21 al Cinema Teatro Oratorio di Ombriano. Ingresso gratuito! Berenice Bettinelli

lions club castelleone

I racconti e le voci dal carcere: recuperare si può

Il 16 marzo, il Lions Club Castelleone si è ritrovato per il nono meeting annuale tenutasi presso la sede dal tema «Carceri in Italia». L’iniziativa ha visto la gradita presenza, in qualità di relatore, della dottoressa Antonietta Pedrinazzi, socia Rotary, già dirigente di rilievo dell’organo statale Uepe, con compiti di recupero sociale dei detenuti di San Vittore, Opera, Lodi, Monza, ovvero di un bacino di oltre 9mila carcerati. La relatrice si è avvalsa, nel proprio intervento, del contributo del generale di brigata Aduo Vincenzi, primaria figura di comando di polizia penitenziaria. La relatrice ha coinvolto i partecipanti attraverso un racconto del complesso sistema carcerario lombardo, dove, al fianco di una realtà di sovraffollamento e di carenza di strutture, si trovano esempi di recupero dei detenuti secondo precise sperimentazioni guidate dalla dottoressa e dal suo staff. Esempi di modalità di recupero effettuati sono quelli del carcere di Opera e delle varie sezioni femminili delle case di pena, dove le madri detenute accolgono i loro figli sino a tre anni di età. Particolarmente toccante è stato il filmato in cui i pargoli definivano “casa” le celle e le stanze del carcere in cui sono abituati a convivere o visitare le proprie madri. Si è appreso che le finalità carcerarie sono improntate al dettame costituzionale che, spesso, anche per evidenti ragioni di carenza di investimenti, è disatteso. Interessante e coinvolgente anche l’intervento del Generale, che ha ripercorso le difficoltà in cui si impegna il personale di polizia carceraria, coadiuvato anche da volontari ed istituzioni per cercare di avvicinarsi al recupero dei de-tenuti. Infine è stato particolarmente esaustivo il dibattito partecipato e seguito dai numerosi soci ed ospiti presenti che hanno compreso come il concetto di + carcere = + sicurezza, non sia così legittimo ed auspicabile, anche in considerazione del convivere forzato tra detenuti con pene molto differenti tra loro. Il Presidente ha inoltre rinnovato l’impegno del Lions Club Castelleone per il completamento dei Services in corso ed infatti nella mattinata di domenica nella Piazza del Comune, si è avuta la con-segna solenne del ricavato in favore della Croce Verde di Castelleone, importante realtà di Castel-leone e del territorio. Bernardo Vanelli


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Un progetto cremonese si è aggiudicato il bando regionale Ergon. Contributi e ambiti di intervento. Marchio comune

Per essere competitivi, bisogna «fare rete»

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di Gionata Agisti

l progetto «Una rete a supporto delle eccellenze cremonesi» che si è aggiudicato il bando regionale Ergon, è stato illustrato lunedì, presso la sede di Reindustria, l'agenzia cremonese per lo sviluppo. Alla base del progetto, la realizzazione di una rete in provincia di Cremona, per l’esercizio di attività e servizi, così da favorire la competitività delle imprese sul mercato. I soggetti coinvolti nel progetto sono la Libera Associazione Artigiani di Crema - che ha il ruolo di capofila -, l’associazione Industriali di Cremona, l'Autonoma Artigiani Cremaschi, la Cna di Cremona e il Consorzio Crema Ricerche. La Camera di commercio di Cremona e la stessa Reindustria, pur non essendo conteggiati nel novero dei partner, supporteranno la rete.

L’investimento totale del progetto è pari a 50mila e 672 euro, con un contributo da parte di Regione Lombardia di 25 mila e 336 euro. Gli ambiti di intervento della rete sono due: metalmeccanico e cosmesi. Per quanto ri-

guarda il primo, l'obiettivo è far emergere le relazioni già esistenti tra le imprese del settore, per arrivare alla creazione di un marchio comune, da utilizzare a livello nazionale e internazionale. Relativamente alla cosmesi, il

progetto intende rafforzare la rete già esistente, rendendo più forte il marchio, anch'esso già in essere, del Polo cremasco. «In questi momenti di crisi» ha commentato il presidente di Reindustria e della Libera Artigia-

ni, Giuseppe Capellini, «è fondamentale percorrere la strada dell’aggregazione e la creazione di una rete. Le associazioni di categoria coinvolte nel progetto devono sollecitare le aziende a fare massa critica, per poter essere competitive su un mercato sempre più globale e aggressivo». L’aggregazione di imprese, però, è tutt’altro che facile da realizzare, sia per la struttura frammentata del nostro territorio sia per la complessità nel riuscire a mettere insieme le risorse. Ancora una volta, è l'individualismo a trovarsi sul banco degli imputati, insieme alla piccola dimensione delle nostre aziende che, per essere competitive sia a livello europeo che a livello globale, devono superare questi due limiti. «Il Bando Ergon era un’opportunità da non farsi sfuggire» ha precisato Giulio Baroni, direttore dell'Autonoma Artigiani. «Per far

sentire la nostra vicinanza agli associati, abbiamo deciso di partecipare a questo progetto locale, valorizzando così l’aspetto di sinergia, che rappresenta uno dei percorsi obbligati per avere una prospettiva di sviluppo in questo momento di difficoltà». Opinione condivisa anche dal direttore della Libera, Giuseppe Zucchetti: «Sottolineo l’importanza dello scambio di valori e della conoscenza. Se fino a qualche anno fa la conoscenza si custodiva con gelosia all’interno dell’impresa, al giorno d’oggi la diffusione della stessa è diventata un valore fondamentale di sviluppo del territorio». Ma anche da Nevio Mainardi, di Cna Cremona, che ha sempre creduto al concetto di rete e in ciò che Reindustria, con il supporto delle associazioni di categoria e della Camera di Commercio, ha fatto fino ad ora.

Finanziamenti al Sesar per migliorare l’attività aerospaziale

Un laboratorio del Polo universitario impegnato in progetti importanti e guidato dal professor Ernesto Damiani

Il Sesar è un laboratorio del polo universitario di Crema, che riunisce un gruppo di sette accademici, tra docenti e ricercatori, impegnati in progetti di prim'ordine. A guidarli è il professor Ernesto Damiani, che da 5 anni conduce un team che ha già all’attivo una quindicina di lavori, finanziati da enti pubblici e aziende private. L'ambito è sempre lo stesso: il miglioramento dei processi integrativi aziendali. Il primo progetto approvato fu «Tekne» ed è da lì che il laboratorio ha preso piede, aggiudicandosi via via finanziamenti dal governo italiano, dalla Commissione europea e da importanti realtà industriali: Telecom Italia, British Telecom, Engineering, Sap e Sisco. «Siamo ormai un punto di riferimento

per questo tipo di progetti. Non l’unico in Italia, ma certo uno dei principali» commenta, non senza un pizzico di orgoglio. L'interesse di oggi, però, è concentrato su un progetto in particolare, che vede al lavoro buona parte dello staff di Sesar: si tratta di «Kite.it». Il tutto nasce da un programma del ministero per lo Sviluppo economico, «Industria 2015», che ha l’obiettivo di concentrare risorse su progetti innovativi nell'ambito del «made in Italy» per rilanciare l'economia del Paese. Tra i finanziamenti statali, 3 milioni di euro sono stati stanziati per il miglioramento dell'attività aerospaziale, di cui l'Italia vanta un’eccellenza in tutto il mondo. «Siamo riusciti a ottenere il finanziamento, insieme ad altri progetti, grazie a

un consorzio tra Sesar e le principali imprese italiane del comparto: Alenia, Avio e Telespazio, del gruppo Finmeccanica, oltre al dipartimento di Ingegneria meccanica e aerospaziale dell'università di Napoli. Il progetto si propone due scopi: il miglioramento dei processi nella catena di progettazione e produzione e il monitoraggio dei flussi di conoscenza. Quest'ultimo è un aspetto fondamentale, perché il software “Kite.it” si configura come uno strumento in grado di consentire ai diversi attori di una stessa filiera di lavorare insieme». «Grazie a questa piattaforma digitale, si può gestire non solo il know-how, la competenza acquisita, ma anche il knowwhat ovvero la conoscenza delle caratte-

Nuovo servizio pubblico per gli studenti universitari

«Orientacasa», per trovare un alloggio

Entro maggio, verrà inaugurato un nuovo servizio pubblico, nell’ambito del progetto M(uni)city, realizzato in rete con Cremona, finanziato dalla presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Gioventù - e dall’Associazione nazionale dei comuni italiani (Anci) e presentato nel capoluogo il dicembre scorso. Promosso dall’assessore comunale all’Istruzione, Laura Zanibelli e dall’Orientagiovani, proprio in collaborazione con il Comune di Cremona, che lo ha già attivato da tempo, «Orientacasa» è dedicato agli studenti universitari e ai ricercatori, intenzionati a trasferirsi in città. Oltre ai due Comuni, il progetto coinvolge anche la Consulta dei Giovani Universitari di Cremona e i rappresentanti degli studenti cremaschi, per favorire una collaborazione sempre più proficua tra università e amministrazione comunale, nell’interesse degli studenti. Si vuole così risolvere il problema della scarsa attendibilità legata agli annunci liberi e privi di garanzie. «Orientacasa» nasce proprio allo scopo di ovviare a questo inconveniente: prevede, infatti, la realizzazione di una banca dati, dove saranno raccolte le informazioni sugli alloggi disponibili a essere affittati e sui proprietari degli stessi. «Si tratta di un servizio di cui si sentiva l’esigenza» commenta l’assessore all’Istruzione, Laura Zanibelli. «In questo modo, i ragazzi avranno un punto di riferimento fisso a cui rivolgersi, senza dover andare alla ricerca di un alloggio in maniera disorganizzata. Certo, il Comune non entra nel merito delle trattative, che vengono stipulate esclusivamente dai privati. Si limita semplicemente a mettere a disposizione un luogo di

La presentazione dell'iniziativa

incontro e a garantire la serietà dell’offerta». Ci sono due schede da compilare, per quanti desiderano informare gli interessati circa la disponibilità ad affittare un proprio appartamento: un modulo di offerta alloggio, dove precisare l’indirizzo dell’immobile, il numero delle stanze, la descrizione dell’appartamento, l’indicazione dei metri quadrati e il costo dell’affitto, e una liberatoria per il trattamento dei dati forniti, dove chi mette a disposizione l’alloggio conferma la disponibilità a metterlo a disposizione mediante la stipula di un regolare contratto di locazione. La pratica può essere espletata tanto in modalità cartacea, recandosi presso la sede dell’Orientagiovani in via Civerchi oppure via internet, scaricando le schede dal sito www. orientagiovani.it, nella sezione «Orientacasa». Il documento, però, dovrà essere consegnato in formato cartaceo, così da valere come certificazione. Gionata Agisti

Circolo arci di crema nuova

Un corso di computer per principianti ll circolo Arci Crema Nuova di via Bacchetta 2 organizza un corso di pc per principianti a partire da giovedi 29 marzo con il seguente programma:

elementi fondamentali di windows, elementi fondamentali di word, navigazione internet, salvataggio dati su supporti esterni e masterizzazione

Il corso si svolgerà al raggiungimento di un numero minimo di 25 partecipanti. Per informazioni, chiamare il circolo allo 0373-201699.

ristiche di tutte le aziende del consorzio, compresi gli elementi di criticità delle stesse, in modo da decidere a crhi rivolgersi, per capacità o per affidabilità. Così, diventa possibile prevenire eventuali danni post collaborazione. Il nostro intento, infatti, è quello di rendere i rapporti più efficaci a priori. Il sistema, una volta completato, permetterà a tutti i protagonisti di avere una visione di insieme dell'intero settore». Certo, occorre che le aziende si mettano a nudo, tanto più in merito ai propri elementi critici, una cosa per niente facile, ma non per il settore aerospaziale. «Il progetto “Kite.it” può prendere piede in questo comparto, per via della sua natura gerarchica. C’è un capo consorzio che

il professor Ernesto Damiani

comanda e a cui risulta più facile imporsi, obbligando sostanzialmente all’utilizzo di questa piattaforma». Il progetto dovrebbe essere terminato entro la fine del 2013 e coinvolge 5 membri del laboratorio Sesar, oltre allo stesso Damiani: Paolo Ceravolo, Nello Scarabottolo, Ottavio D'Antona e Andrea Tettamanzi. Gionata Agisti


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CASALMAGGIORE

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Centrale a biogas di Gussola Si farà, ma il comitato rimane GUSSOLA - Se il comitato anti-centrale a biogas coltivava qualche speranza di annullare la realizzazione dell'impianto a Gussola, dovrà probabilmente riporla nel cassetto. Ma qualche risultato il gruppo spontaneo di oltre 250 cittadini lo ha ottenuto.Giovedì si è tenuta la conferenza di servizio e, come auspicato dal comitato, vi hanno preso parte anche l'Amministrazione comunale di Torricella del Pizzo e i Vigili del Fuoco. Al fianco della portavoce del comitato Cristina Cerri era presente l'avvocato Paolo Antonini. Così Cristina Cerri commenta l'incontro: «Certo fermare la centrale sarebbe stato meglio, ma c'era una serie di pareri già acquisiti ed il piano è di fatto autorizzato. Credo però che alcuni risultati positivi siano stati ottenuti grazie al nostro intervento. Ad esempio l'obbligo per i mezzi che confluiranno nell'area della centrale di evitare il transito nel centro di Gussola. Dovranno

percorrere la via Giuseppina». Una deviazione che costringerà gli automezzi a percorrere oltre 25 km invece dei 7 circa che dividono Casalmaggiore da Gussola. Inoltre un altro aspetto positivo: «Ci sono enti preposti che si occuperanno del monitoraggio degli odori, anche in periodo estivo». Crede che sia ancora possibile ottenere magari forme di compensazione la comunità di Gussola? In fondo anche il sindaco Chiesa era parso possibilista in proposito. «E' una carta che si sarebbe dovuta giocare, a questo punto non so se ne valga la pena, gli imprenditori hanno già le autorizzazioni necessarie». Capitolo chiuso dunque. Quindi comitato che si scioglie? «Neanche per sogno ribatte Cristina Cerri - continueremo ad esistere per opporci al proliferare delle centrali a biogas nel territorio, promuovendo incontri per sensibilizzare l'opinione pubblica».

Cena sociale di fine stagione per il Nevefresca Skiboard Club Per chiudere degnamente la prima parte (invernale) della stagione sportiva e in attesa di riprendere il filo del discorso a giugno, il Nevefresca Skiboard Club segue la tradizione e si ritrova questa sera per la cena sociale di fine stagione. Va detto che l’evento, che si terrà presso l’Antica Trattoria Gianna a Recorfano di Voltido, è aperto anche ai non soci. Il ricco menù va dagli antipasti fino ai dolci al carrello, seguendo del resto la tradizione del locale casalasco, ormai un must per i buongustai della zona. Il costo della cena è di 33 euro per gli adulti e di 23 euro per i bambini fino a 8 anni. Il ritrovo è fissato in loco, ovvero in via Maggiore 12, a Recorfano di Voltido entro le ore 20,30.

A Sabbioneta la Notte dello sport Newtabor a favore delle favelas Sarà l’opportunità per respirare un po’ di sport di casa nostra in tavola, con la partecipazione di società e atleti del Comprensorio Oglio-Po, che già hanno dato la loro adesione. E sarà, soprattutto, la chance per fare del bene a una missione di beneficenza concreta. Lunedì prossimo, alle ore 20,30, presso il ristorante Corte Bondeno di Sabbioneta, l’associazione di volontariato Newtabor organizza “La notte dello sport”. Come è facile intuire i partecipanti potranno banchettare, scegliendo il menù della casa (28 euro il costo fisso) e il ricavato, tolte le spese vive, verrà poi consegnato a don Paolo Tonghini, originario di Piadena, ex cappellano dell’Ospedale Oglio Po e da anni impegnato in missione nelle favelas del Brasile. Lo stesso sacerdote partirà proprio nel fine settimana prossimo alla volta del Sudamerica. Per prenotare un posto ad un vero e proprio Galà dello sport casalasco fatto in casa si può contattare Andrea 345-8012912, Enrica 0375-209841 oppure la mail del ristorante, sito in via Mezzana Loria, cortebondeno@tiscali.it.

San Giuseppe: pre e dopo-scuola Da settembre si dovrà pagare Saranno necessari 15 euro mensili per il servizio mattutino e altrettanti per il serale

Scuola dell’infanzia: la lettera ai genitori fa già discutere. E l’assenza di suor Lina si fa già sentire...

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di Simone Arrighi

i sono passati in tanti - compreso chi scrive - dalla scuola dell'infanzia paritaria "San Giuseppe". E alzi la mano quel genitore che, per impegni lavorativi o altro, non ha sfruttato la possibilità di portare il proprio figlioletto all'asilo prima dell'orario "scolastico". Ebbene, quel servizio che fino a ieri era gratuitamente garantito dal buon cuore di suore come Lina Albani (oggi a Travagliato, dopo aver speso quasi quarant'anni della propria professione religiosa a Casalmaggiore, dividendosi fra asilo e oratorio), un domani nemmeno troppo lontano diventerà una prestazione a pagamento: 15 euro al mese, dal prossimo settembre. Anche le

L'asilo "San Giuseppe" di via Guerrazzi

famiglie che sforeranno l'orario d'uscita dovranno mettere mano al portafoglio: altri 15 euro al mese. In soldoni: i servizi di prescuola (attivo dalle ore 7,30 alle

ore 9) e di dopo-scuola (dalle ore 16 alle 18) dal prossimo settembre avranno entrambi un costo di 15 euro mensili. La novità, riportata su una lettera inviata alle fa-

miglie dalle insegnanti (fra cui la nuova direttrice, Raffaella Toscani) e dal presidente della Cooperativa Cittanova (don Irvano Maglia) che si occupa della gestione dell'asilo casalese di via Guerrazzi, è recentissima (giovedì 22 marzo) ma in poche ore ha già innescato qualche polemica. Anche perché la sovrattassa - se così può essere chiamata - colpirà soprattutto le famiglie composte da genitori che lavorano a tempo pieno e che non hanno la possibilità di delegare a terzi il compito di portare il proprio figlio all'asilo puntualmente alle ore 9 di mattina e di andarlo a prendere non oltre le ore 16 del pomeriggio. A loro, da settembre, spetterà un rincaro mensile di 30 euro: a loro, da settembre, suor Lina Albani mancherà ancora di più.

Ancora pochi giorni e Giacinto Boldrini sarà senatore

Da Roncadello a Palazzo Madama

Sarà l'unico senatore della Repubblica Italiana di provenienza casalese, Roncadello nello specifico. Da una frazione di Casalmaggiore al ramo più alto del Parlamento nazionale: con ogni probabilità, per Pasqua o giù di lì, Giacinto Boldrini, presidente nazionale del Partito Pensionati, siederà nel Senato della Repubblica Italiana. Ex consigliere comunale di Casalmaggiore, da decenni impegnato nella ricerca e salvaguardia della tradizione dialettale, portata in scena anche nelle commedie della compagnia teatrale 'I Nostar Ragas', di cui è la guida oltre che il fondatore, Boldrini sarà il primo esponente della politica 'nostrana' in Parlamento, dopo anni di anonimato casalasco: l'ultimo del territorio ad occupare uno scranno in Parlamento fu Giuseppe Torchio da Spineda. Manca ancora l'ufficialità, come ribadisce lo stesso futuro senatore, che ancora non

Roberto Formigoni - anche si sbottona: al momento opuno tra i quattro vicesegreportuno, forse già entro i tari nazionali del partito approssimi dieci giorni, sarà lui proderà in Parlamento, alla in prima persona a convocaCamera dei Deputati. re una conferenza stampa in All'orizzonte, per il futuro occasione dell'insediamensenatore Boldrini, sono preto. A prescindere dalla data, visti almeno tredici mesi quel giorno sarà comunque (l'attuale legislatura scadrà storico: sia per Casalmagtra maggio e giugno 2013) giore (e nello specifico per di intensa attività politica dai Roncadello), che per il Partibanchi del centrodestra: lo to Pensionati. Già perché se stesso roncadellese ha amla comunità casalasca vanmesso che durante la conterà la rappresentanza parBoldrini con Berlusconi ferenza d'insediamento avrà lamentare, per il partito di modo di illustrare subito le linee guida del cui Boldrini è presidente la soddisfazione Partito Pensionati in merito alla recente sarà addirittura doppia: oltre all'ingresso riforma Fornero, che ha toccato (e non del roncadellese in Senato - subentrerà, poco) il sistema pensionistico italiano. come ormai noto, ad Ombretta Colli, del Dalla frazione alla nazione, quindi: e non è Pdl, già dimessasi per accettare l'incarico mica una commedia. di sottosegretario nella giunta lombarda di

Qui trovate la vostra copia GRATUITA de il PICCOLO Bar Giulia GR2 di Rivieri Gianfranco Fermata KM Polo Romani Sportime Bar Barracuda Portici del Municipio Bar Italia Farmacia Comunale Bar Tavola Calda Rist. Pizz. Piccolo Paradiso

angolo Conad Casalmaggiore via Guerrazzi 4 Casalmaggiore via Trento 20 Casalmaggiore via del Lino 17 Casalmaggiore via Martelli 2 Casalmaggiore piazza Garibaldi Casalmaggiore piazza Garibaldi Casalmaggiore piazza Garibaldi Casalmaggiore Centro Commerciale Padano Casalmaggiore via Molossi 47 Vicobellignano

Cartoleria Bar La Nuova Luna Portici del Comune Portici Caffè Roma Edic. Tabacch. Camozzi Bar Time Out Fermata KM Bottega del Gelato

via Dante Alighieri 9/B Vicobellignano via Roma 7 Torricella del Pizzo piazza Italia Scandolara Ravara via Mazzini 3 Castelponzone via Giuseppina 97 Solarolo Rainerio via Matteotti 113 San Giovanni in Croce via della libertà 46/b Martignana di Po piazza Comaschi Gussola via Cavallotti Piadena


Casalmaggiore

San Giovanni, ripresi i lavori a Villa Medici del Vascello Ancora da decidere l’utilizzo degli spazi. Il sindaco Asinari: «Comunque a disposizione dei cittadini»

Tre milioni la spesa a carico dello Stato, in Comune i campioni dei tre possibili colori

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di Vanni Raineri

a parte della storia di San Giovanni in Croce da sei secoli. E' stata fortilizio per opera di Cabrino Fondulo, sede di corte rinascimentale ai tempi della celebre Dama con l'Armellino Cecilia Gallerani, quindi villa grazie agli interventi di fine Settecento, e poi per decenni del Novecento pachiderma disabitato, nascosto dagli alti alberi trascurati, e quasi sgradito. Quindi, a porre fine ad un degrado che sembrava ineluttabile, l'acquisizione da parte del Comune, grazie anche all'interesse di un comitato sorto per favorirne il recupero. A dieci anni esatti dall'acquisto del Comune, pochi giorni fa è ripresa l'operazione per il restauro del castello. Un'opera finanziata per quasi tre milioni di euro (2,96 per la precisione) dallo stato italiano grazie all'otto per mille destinato alla cultura. L'appalto è andato all'impresa edile Beltrami, che ha iniziato i lavori nel 2011. Qualche giorno fa li ha ripresi: dopo la facciata, attualmente riguardano l'imponente struttura. Il tutto con la supervisione della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Brescia. Incontriamo il sindaco di San Giovanni Pierguido Asinari dopo che ha appena ricevuto in ufficio dalla stessa Soprintendenza i campioni dei tre possibili colori per la tinteggiatura del castello.

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Un sabato in golena a Gussola ad osservare i primi migratori GUSSOLA - La Lipu, Lega Italiana Protezione Uccelli, che ha in Simone Balbo il referente per la sezione casalasca, organizza per domani una visita guidata al Lancone di Gussola e alla golena del Po (Isola Maria Luigia). L'area del Lancone, ritenuta dall'associazione un'oasi Lipu a tutti gli effetti vista la varietà di volatili che vi nidificano (come il germano reale, la folaga e la gallinella d'acqua, oltre a diverse specie di passeriformi che frequentano salici, pioppi e ontani), soffre di problematiche legate al disturbo e alla conservazione. La sezione di Cremona della Lipu, nell'ambito del progetto "LIPU Spring Alive", per sensibilizzare casalaschi e non alla conoscenza della biodiversità che li circonda attraverso boschi, lanche e zone umide lungo il fiume Po, invita tutti ad osservare per l'intera mattinata di domani (ritrovo alle ore 8,20 in piazza Comaschi, a Gussola), l'arrivo dei 'primi messaggeri' della primavera: rondini, rondoni e i tanti altri migratori. Le guide saranno lo stesso Simone Balbo ed un esperto delegato provinciale dell'associazione. Una giornata immersa nella natura golenale, a partecipazione gratuita ed aperta a tutti, adulti e bambini. Gli organizzatori consigliano, a chi volesse partecipare, di vestirsi in modo consono ad un'escursione in campagna che si diramerà lungo sentieri ben tracciati.

Premiata Antonella Pizzamiglio Le sue foto da oggi in mostra Sopra Villa Medici del Vascello con i lavori da poco ripresi. Sotto il sindaco Pierguido Asinari

Un giallo ocra, un caffelatte chiaro ed un bianco avorio. «Parallelamente ai lavori alla struttura - spiega il primo cittadino - si interverrà anche alla messa in sicurezza dei tempietti presenti nel parco, in questo caso

con cofinanziamento della Fondazione Cariplo». Si tratta di una pagoda cinese, di un tempio indiano, un tempietto dorico, un padiglione giapponese ed uno rinascimentale oltre ad altre costruzioni minori, il tutto custodito dalla rigogliosa vegetazione del parco, grande oltre 100mila metri quadrati. «L'intervento al parco - prosegue Asinari - sarà successivo, ora è un bosco vero e proprio con un suo ecosistema». Anche la muraglia perimetrale non è parte dell'intervento attuale: «L'idea al momento è quella di restaruare il muretto abbassandolo, per garantire una migliore visibilità della rocca». Gli odierni lavori dovrebbero

chiudersi a fine anno, e dal 2013 la rocca sarà fruibile. Come? «Di idee ce ne sono molte. Non è escluso lo spostamento lì del Municipio, o stanze per la nostra biblioteca, o anche la sede dell'unione di comuni Palvareta Nova. Saranno comunque sale a disposizione della cittadinanza e che servano a rendere visitabile il complesso. Ci potrebbe stare anche un museo della fisarmonica, grande tradizione del nostro paese». Il prossimo appuntamento utile per visitare Villa Medici del Vascello sarà in occasione delle giornate dei castelli, iniziativa nell'ambito della rassegna "I sapori della bassa" prevista per il 5 e 6 maggio prossimi.

MARTIGNANA PO - Tre Awards d’argento, più uno di bronzo: il curriculum della fotografa casalese Antonella Pizzamiglio si è aggiornato la settimana scorsa con ben quattro premi che daranno ulteriore lustro all’iniziativa promossa da DondolandoArte Atelier, a Martignana. Oggi, alle ore 18, verrà infatti inaugurata la mostra fotografica “3 sguardi sull’India”, scatti d’autore di Laura Sassi, Antonio Manta (che introdurrà alle tecniche del fotoreportage) e, appunto, Antonella Pizzamiglio, appena insignita di ben quattro premi per altrettante istantanee in gara (nella sezione ‘ricerca’) all’edizione 2012 del Fiof Professional Awards, il più ambito tra i concorsi fotografici internazionali. Venerdì 16 marzo, il Fiof 2012 è giunto alla cerimonia di chiusura presso la storica Sala dei 400 al Palazzo del Popolo di Orvieto: in quel contesto, Antonella Pizzamiglio è stata consacrata tra i big della categoria e tutti gli appassionati di fotografia del comprensorio casalasco potranno apprezzarne l’arte da oggi, nell’atelier di DondoladoArte, a Martignana, dove la mostra rimarrà aperta fino al 22 aprile, dal giovedì alla domenica, dalle ore 16 alle ore 20. Non solo: insieme alla collega Laura Sassi, Antonella Pizzamiglio terrà un corso base di fotografia, a partire dal 30 marzo: “sei lezioni per tutti coloro che vogliono imparare a scrivere con la luce”, recita l’invito. La location delle lezioni sarà sempre l’atlier di DondolandoArte, in via Cadeferro 11, a Martignana. Il costo, 250 €.



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ppuntamento per domenica, 25 marzo a Crema con la tradizionale fiera di primavera dedicata a Santa Maria della Crocem che si svolgerà presso l'omonimo santuario. Una kermesse dedicata al commercio, con bancarelle e giostre, per il divertimento di grandi e piccini. Era il 3 dicembre 1664 quando i provveditori della città di Crema scrissero al Doge di Venezia constatando che vi era "penuria di denaro". Di conseguenza essi manifestavano la necessità di allestire un "mercato libero" da tenersi nel Comune di Santa Maria della Croce (fino al XX secolo entità amministrativa autonoma) attorno al santuario rinascimentale. Una simile manifestazione, favorita dalla presenza di un pregevole luogo di culto, avrebbe, secondo i provveditori, attirato anche «genti di stati esteri» che avrebbero acquistato o venduto lini, tele, «robbe e animali». Il Doge Domenico Contarini concesse quindi l'allestimento del mercato al fine di ottenere «qualche sollievo nello spaccio dei lini" e "con augmento delle pubbliche rendite».

Santa Maria della Croce

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Appuntamento domenica 25 marzo presso il santuario di Santa Maria della Croce

Una Fiera che risale al 1666

Sembra che la prima edizione fu allestita nel 1666 con un vero e proprio mercato di lini e telerie. A lungo l'attività di compravendita di tessuti fu la principale attività commerciale, che seppe ridare una spinta all'economia del territorio.

Per molto tempo, inoltre, la fiera fu un vero e proprio punto di riferimento temporale per una ricorrenza ben nota ai condatini del territorio: sul piazzale del sacro edificio venivano portati giovani e giovanissimi, quindi i loro genitori stipulavano contratti con padroni

e proprietari terrieri oppure con dei mediatori affinché prendessero i loro figli alle loro dipendenze. Un'usanza che si è protratta fino agli inizi del 1900. Questi giovani, detti popolarmente "i famèi", rimanevano fuori casa fino al giorno di Sant'Andrea,

che cadeva il 30 novembre. Vista con gli occhi dell'epoca, questa usanza era un modo per dare sollievo alle famiglie più numerose e povere, che si trovavano per qualche mese con una bocca in meno da sfamare; e d'altronde, nella maggior parte dei casi i

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famèi venivano trattati con stima ed affetto dai loro "padroni". Tuttavia la fiera è cambiata, con il passar degli anni, prese le caratteristiche della fiera del Seicento: «impensati grovigli commerciali, gente innumerevole, brulichio, tramestio, urla, spinte, sventolio fantastico di fiori piume scialli, altalene e giostre, palchi di ciarlatani acrobati merciaioli cantanti suonatori indovine, miagolii di organetti, stamburamenti, scampanii». Oggi la fiera si tiene normalmente nel fine settimana prossimo al 25 marzo. In taluni casi può subire spostamenti (specie se in coincidenza con altre analoghe manifestazioni (come la Fiera della Pallavicina a Izano, strettamente legata, quest'ultima, alla data della Pasqua) o ripetizioni (se nella data stabilita si verifica maltempo). Lungo Via Battaglio e nel vicino parco comunale vengono allestiti i carrozzoni del luna park, mentre sulla pista ciclopedonale del Viale di Santa Maria della Croce prendono posto le numerose bancarelle ambulanti, generalmente un centinaio circa, che vendono vestiario, giocattoli, dolciumi ed mercanzia varia.

LA STORIA DI UN QUARTIERE NATO ATTORNO A UNA CHIESA Santa Maria della Croce è un quartiere di Crema, posto a nord del centro storico. Prende nome dall'omonimo santuario rinascimentale, attorno al quale si è sviluppato il nucleo abitato. Il centro abitato di Santa Maria della Croce, sulla strada per Bergamo, si sviluppò intorno all'omonimo santuario, posto alcuni chilometri a nord della città. Costituiva il centro di un territorio comunale autonomo. In età napoleonica (1810-16) Santa Maria della Croce fu frazione della città di Crema, recuperando l'autonomia con la costituzione del Regno Lombardo-Veneto. Al momento dell'Unità d'Italia (1861) contava 920 abitanti.

Nel 1875 il limitrofo comune di Vairano Cremasco fu smembrato, assegnando a Santa Maria della Croce il capoluogo (Vairano), e alla città di Crema la frazione Mulini. Nel 1928 Santa Maria della Croce fu aggregata definitivamente alla città di Crema. Le vicende di Santa Maria della Croce sono strettamente legate al santuario. Nel 1494 l'edificio fu dichiarato chiesa sussidiaria dell'Ospedale Maggiore di Crema, ma nel 1585 fu aggregato all'erigenda parrocchia di Pianengo. Tra il 1684 ed il 1810 il santuario fu retto dall'ordine dei Carmelitani Scalzi, quindi, dopo le soppressioni napoleoniche, la chiesa tornò di nuovo sotto la giurisdizione di Pianengo. Infine, nel 1828 monsignor Tommaso Ronna isti-

tuì la parrocchia di Santa Maria della Croce che divenne attiva due anni dopo. Grazie alla vicinanza della città di Crema, ma anche grazie all'amenità e alla tranquillità del luogo, molte nobili famiglie costruirono qui importanti residenze: villa Tensini, Labadini (oggi Edallo), mirabile residenza costruita a partire dal 1622 in stile milanese ispirata ai disegni di Francesco Maria Richini; villino Tensini Acerbi, risalente agli inizi del XIX secolo in stile razionalistico; villa Negritella, edificio neoclassico, con grande brolo lombardo; villa Carioni-Crespi-Zaghen, è posta in posizione isolata e in parte riadattata in stile liberty agli inizi del XX secolo; villa Donati, Lunghi, in stile romantico, forse progettata da Gio Ponti.

È inoltre da ricordare che ai margini settentrionali dell'abitato, lungo via Mulini, sorgeva la villa delle Torricelle, grande residenza estiva dei vescovi di Crema, demolita verso la metà del XIX secolo. Di essa rimangono dei disegni e alcuni brani inglobati in un'abitazione privata. Gli abitanti di Santa Maria della Croce hanno un soprannome: làa bulète (letteralmente: lava mutande sporche di bisogni fisiologici, naturalmente nella traduzione si perde l'ironia e l'arguzie del dialetto). Deriva dall'attività prevalente esercitata un tempo nel paese, quello dei lavandai, insediati prevalentemente lungo via Mulini sfruttando le acque delle rogge Morgola e Senazza.


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Santa Maria della Croce

Sabato 24 Marzo 2012

Il progetto fu redatto da Giovanni Battaglio, architetto lodigiano A progettare il santuario di Santa Maria della Croce venne chiamato l'architetto lodigiano Giovanni Battagio, allievo del Bramante, comunque formatosi nella modernissima scuola milanese. Attorno al 1500 il Battagio ruppe i rapporti con i fabbriceri e la prosecuzione della fabbrica venne affidata a Giovanni Montanaro. Nel 1514 Crema era sotto assedio delle truppe sforzesche: la difesa della città fu affidata a Renzo da Ceri, il quale fece spianare tutto ciò che stava attorno alla città eccetto il santuario in avanzato stato costruttivo trasformando la chiesa in fortino. Renzo da Ceri vinse grazie ad una sortita in quel di Ombriano, ma l'assedio durato quattro mesi non fu favorevole al santuario che ne uscì gravemente danneggiato. Le vicende belliche e un'epidemia di peste rallentarono la prosecuzione dei lavori: le prime decorazioni interne vennero avviate verso il 1541. Nel 1585 il santuario fu affidato alla parrocchia di Pianengo. Nell'anno 1593 il podestà veneto Nicola Vendramin fece costruire una nuova strada di collegamento tra Porta Serio e il santuario: fu a lungo nota come strada Vendramina e venne ulteriormente allargata e quindi alberata nel 1810. Il 14 novembre 1664 il doge di Venezia Domenico Contarini autorizzava l'istituzione di una fiera da tenersi ogni anno il 25 marzo giorno dell'Annunciazione: la prima edizione si tenne nel 1666 e viene allestita tuttora. Nel 1694 il santuario fu affidato all'ordine dei Carmelitani Scalzi i quali pochi anni dopo (1706) iniziarono la costruzione dell'imponente convento. Nel 1710 aggiunsero anche il campanile. I Carmelitani tuttavia non vi rimasero a lungo: nel 1810 dovettero abbandonare Crema a seguito delle soppressioni napoleoniche. Partiti i frati nacque il problema dell'affidamento della cura d'anime al quartiere che nel frattempo era sorto attorno al santuario: nell'anno 1828 il vescovo di Crema monsignor Tommaso Ronna decretò l'istituzione della parrocchia di Santa Maria della Croce: il primo sacerdote fu don Agostino Cremonesi il quale prese possesso della parrocchia il 2 maggio 1830. A partire dal 26 aprile 1869 i documenti riportano il movimento degli occhi dell'immagine in terracotta che aveva riversato lacrime poco dopo l'apparizione. Il prodigio fu sottoscritto dai sacerdoti don Silvio della Noce, don Paolo Stramezzi e don Bartolomeo Borsieri che ne furono testimoni. Alcuni interventi vennero compiuti nel 1904, allorché furono sostituite le coperture in coppi dei corpi laterali con cupolette ricoperte in rame, e nel 1914 quando il pavimento in cotto fu sostituito dall'attuale in mattonelle bicolore. Con bolla pontificia datata 18 aprile 1958 papa Pio XII concedeva al santuario l'appellativo di basilica minore: si arrivò a tanto grazie alla tenacia del vescovo monsignor Placido Maria Cambiaghi e del prevosto monsignor Francesco Piantelli. In occasione del quinto anniversario dall'apparizione l'edificio fu dotato nel 1990 di nuovi portali in bronzo opera dello scultore Mario Toffetti.

La storia di un’apparizione La basilica di Santa Maria della Croce nacque dopo un miracolo

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l santuario di Santa Maria della Croce è una Basilica minore cattolica, posta a un chilometro dal centro storico della città di Crema, lungo la strada per Bergamo. Le origini del culto alla Madonna di Santa Maria della Croce sono note e ben documentate. Tutto iniziò il 13 febbraio 1489, quando Caterina degli Uberti, esponente di una famiglia benestante di Crema, sposò Bartolomeo Pederbelli detto il Contaglio, pregiudicato bergamasco bandito dalla sua provincia e giunto da tempo a Crema, ovviamente tacendo la sua condizione di fuggiasco. Nell'anno che seguì i rapporti non furono affatto facili, come documentato dalle contrapposizioni tra il Contaglio e i familiari di Caterina per questioni di pagamento della dote. Il 3 aprile 1490 il Contaglio convinse Caterina a seguirlo per tornare dai familiari dell'uomo nel bergamasco. Una volta giunti un miglio fuori da Crema deviò dalla strada per Bergamo (l'odierna via Mulini) giungendo all'interno del bosco detto del Novelletto. Qui il Contaglio infierì sulla donna colpendola con la spada in maniera violenta e grave al capo, al tronco e alle braccia tanto che le venne amputata una mano. Poi fuggì e di lui non si seppe più nulla. La donna agonizzante chiese aiuto alla Madonna affinché le venissero impartiti i Sacramenti ed apparve una donna vestita poveramente che avrebbe detto «sono colei che hai chiamato». Le emorragie di colpo si fermarono e Maria trasportò Caterina presso una vicina casa di contadini che le prestarono le prime

cure. Poiché era ormai sera e le porte della città erano chiuse, solo alla mattina Caterina poté essere trasportata a Crema. Qui venne visitata da un medi-

co e interrogata da un Giudice del Maleficio (magistrato veneto), quindi il prete Filippo della parrocchia di San Benedetto le diede i Santi Sacramenti. A questo

punto, però, le emorragie ripresero e Caterina spirò. Presso il luogo del delitto fu posta una piccola croce in legno. Un mese dopo, il 3 maggio giorno dell'esaltazione della Santa Croce, un ragazzino di nome Francesco Marazzi, afflitto da gravi problemi ad un piede che non gli permettevano di reggersi in piedi autonomamente, fu condotto al Novelletto. Dopo le preghiere il ragazzo riprese a camminare: fu il primo miracolo che richiamò una folla. Le cronache riportano nello stesso giorno una quarantina di guarigioni miracolose. Il giorno successivo, 4 maggio, una solenne processione venne allestita verso il Novelletto presso il quale fu costruito un piccolo altare sul quale venne collocato il rilievo della Madonna con il Bambino, dono del milanese Gianfranco Cotta. Il 5 maggio furono in molti a veder riversare lacrime dall'effigie, in quel giorno si registrarono circa ottanta guarigioni inspiegabili. Sempre il 5 maggio il Consiglio della città decretò la costruzione di un edificio nel luogo dell'apparizione. Le cronache riportano altri miracoli il 18 maggio e il 2 giugno. Il podestà veneto di Crema era quell'anno Nicolò Priuli: scettico sui fatti del Novelletto, stante la carica che ricopriva temeva problemi di ordine pubblico. Il 18 giugno si fece condurre presso l'altare e assistette in prima persona al prodigio del cerchio luminoso: attorno al sole apparve un cerchio iridato che parve cadere verso la terra per tre volte. Di seguito lo stesso podestà fu uno dei principali sostenitori della costruzione del santuario.


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Tutti i «laander da Santa Marea»

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Mestiere praticato fin dal Settecento. Ecco com’era la settimana di un lavandaio

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l quartiere di Santa Maria della Croce, ra famoso per essere il quartiere dei «laander». Ne hanno scritto don Marco Lunghi e don Pier Luigi Ferrari nel libro «Mester Cremasch», edito dal «Gruppo Antropologico Cremasco». Il mestiere del lavandaio è stato praticato da secoli in questo lembo della città. Fin dalla metà del Settecento, infatti, scrivono gli autori «è documentata un'attività di lavandai che coinvolgeva il 20 per cento della popolazione, se si tien calcolo sia delle aziende che impegnavano tutti i membri della vasta famiglia patriarcale, sia delle donne chi vi si associavano come dipendenti. Santa Maria era l'unico luogo del territorio dove questa atività era praticata a livello professionale e su vasta scala, a servizio dell'intera città di Crema e di diverse famiglie dei più importanti centri del circondario. Le varie rogge che attraversano il paese da nord a sud, principalmente La Morgola, la Molinara, l'Alpa, la S'ciàa, con i tanti ruscelli e colatori derivati, provenivano direttamente dai fontanili di Mozzanica e Caravaggio ed avevano acque sempre limpide che assicuravano ai lavandai per tutto l'anno l'elemento primario del loro lavoro». A Crema, infatti, solo le categorie sociali meno abbienti lavavano i panni in casa. Il motivo era semplice: le abitazioni della città, stipate nei cortili e nei vicoli, o affacciate sulle piazze, senza acqua corrente, non permettevano questa attività; ecco perché gran parte delle famiglie faceva lavare i panni fuori dalla cerchia delle mure. «Nacque così a Santa Maria» scrivono gli autori del capitolo intitolato «I laander da Santa Marea», «una corporazione di lavandai che esercitò questo la-

voro fino alla metà del nostro secolo, quando cioè i forti mutamenti sociali, l'acqua corrente portata in tutte le abitazioni, la diffusione capillare di lavatrici elettriche, influirono in maniera decisiva a far morire questa attività. Ancora nel periodo tra le due guerre mondiali si contavano a Santa maria ben 25 famiglie di lavandai». Tante. Lo si desume dalla ricerca fatta nell'archivio di Pianengo, sotto la cui giurisdizione si trovava Santa Maria, negli anni che vanno dal 1816 al 1827, prima cioè di essere nominata parrocchia dal vescovo Tommaso Ronna nel 1830. Il mestiere di lavandaio, infatto, era praticato da marito e moglie, e conferma «che la gestione di questa professione era prevalentemente "familiare". Se il pare era un lavandaio, insomma, lo era anche tutta la famiglia... E si conferma l'idea che si trattasse di una corporazione che tramandava arte e strumenti di padre in figlio... e le famiglie di lavandai si collocavano soprattutto in due località: «Contrada dai molini», l'attuale via Muini, dove c'era la massima concentrazione, e «Contrada Borgo nuovo», l'attuale via Caterina degli Uberti». Ma le curiosità non finiscono qui. «Molto consistente è anche il numero dei lavandai (25) in rappor-

to al numero totale di sposati a Santa Maria (124): un significativo 20% che conferma la presenza massiccia di questa professione nella frazione. Significativo è il dato di 6 matrimoni - l'115% sul totale dei matrimoni tra gli abitanti di Santa Maria - tra lavandai, indice di una tendenza a creare legami di parentela tra gli addetti a questa professione». Il lavoro dei lavandai aveva un ciclo settimanale scandito nei sette giorni da impegni fissi e precisi. Il lunedì era il giorno della raccolta dei panni da lavare. Al mattino, alle 6, i lavandai erano già in Crema. Nella raccolta, che durava tutta la giornata, era occupata un po' tutta la famiglia. Il martedì mattina c'era l'operazione di cernita e suddivisione dela biancheria e il pomeriggio era dedicato «a dà la lisia» nei mastelli. Il mercoledì era il giorno del lavaggio e dello sciacquo fatti al fosso, ma era anche il giorno in cui i panni venivano messi ad asciugare. Il giovedì era dedicato a una nuova cernita per riconoscere i panni dei vari clienti, ridistribuirli nei sacchi di tela bianca e prepararli per la consegna. Venerdì e sabato erano i giorni della riconsegna. La domenica era dedicata a contattare buoni clienti nei paesi del Cremasco.


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Santa Maria della Croce

Il terremoto e un fatto miracoloso

La nascita della seconda banca di Crema Fu fondata dal parroco don Agostino Fasoli. Era una Cassa rurale P

ochi sanno che a Santa Maria della Croce è nata la seconda banca di Crema a pochi mesi di distanza da quella di S. Bernardino. Venne fondata il 7 novembre 1892 per iniziativa diretta dell'allora parroco Agostino Fasoli. Era una Cassa rurale. Un parroco dalla personalità molto forte don Fasoli che conveniva sulla necessità, da parte dei cattolici, di intervenire in modo efficace sia per testimoniare la vera religione sia per alleviare le sofferenze dei suoi parrocchiani. Lo scrive Vittorio Dornetti nel libro che descrive l'origine delle Casse rurali di Crema: «Vince in bono malum». Per lunghissimo tempo, la sede ufficiale della cassa di Santa Maria fu la casa del parroco. Nel «Libro dei soci» sono elencati coloro che hanno aderito alla banca dopo aver pagato la quota di 10 lire ed essere stati presentati da altri due soci, che diventano loro garanti. «Pur rivelando una forte maggioranza di lavoratori della terra, il Libro dei soci atte-sta anche una consistente presenza di uomini impegnati in altre attività non direttamente legate all'agricoltura. Questa circostanza conferma come la Cassa rurale abbia saputo, fin dall'origine, inserirsi in modo produttivo nella struttura economica della comunità in cui era sorta. Santa Maria della Croce, infatti, tra i paesi del Cremasco,

risulta forse quello più dotato di caratteristiche particolari, proprio in relazione alle attività economiche». Vediamo, infatti. Sempre secondo l'autore, alla fine del 1900, i soci erano complessivamente 72. «Di essi, 18 si qualificano come "contadini", appellativo molto generico in quanto comprende una vasta gerarchia di attività, dal mezzadro al salariato al giornaliero fisso. La grande maggioranza di queste persone appare residente a Vairano, allora frazione di Santa Maria. Fra i rimanenti soci, prevale di gran lunga la categoria dei lavandai, 9 in tutto. Lo

conferma un testimone di eccezione di quel periodo, il cavalier Benelli, che ricorda i "laander" come una categoria privilegiata, a cominciare proprio dai guadagni, nel complesso superiori a quelli dei contadini». Ma non è finita. «Nell'eleco dei soci, appaiono anche mugnai, a riprova di un'attività fiorente del paese. Un documento del 1915 attesta che in Santa Maria esistevano almeno tre mulini, uno dei quali appartenente alla potente famiglia dei Bianchessi, così come appartenevano a quest'ultima una filanda che nel 1860 impiegava 12 operaie. Tra

gli associati figurano anche due tessitori, un tintore, un maliaro, un sarto e un "assistente al linificio di Crema". La presenza di questi operai si spiega con il fatto che, mancando una Società di mutuo Sccorso a cui fare riferimento, la Cassa rurale rimaneva l'unica possibilità concreta di ottenere un mutuo in caso di necessità. Così come sono stati registrati nel Libro dei soci un fruttivenfolo, un negoziante ambulante, un fabbro, due falegnami, un fornaio, un controllore del dazio di Crema. Ma anche il segretario comunale. «La cassa incominciò immediatamente le operazioni, tanto da far registrare un movimento di cassa di 4.364,92 lire e da distribuire la somma, non trascurabile, di 3.580 lire in prestiti. Ci furono dei problemi iniziali (i quali fecero sì che l'istituto chiudesse il primo anno di attività con una perdita, peraltro modesta, di 20,31 lire), ma nonostante tutto la Cassa funzionò subito a pieno regime come dimostrano il numero e la qualità dei prestiti eroati (23). Si concessero 7 prestitti (1.120 lire complessive) per l'acquisto di legna da fuoco; 9 prestiti (1.200 lire) per pagare l'affitto e per comprare bestiame, un prestito di 20 lire per l'acquisto di grano da commerciare, 3 prestiti (370 lire) per pagare gli operai. E altro ancora».

Anche questa è una notizia che si è persa nei meandri della memoria storica. Crema, infatti, fu colpita da un terremoto e anche la basilica di Santa Maria ebbe dei danni. Leggiamo dal cronista del tempo: «In quest'anno 1802 nel dì 12 del corrente mese di maggio giorno di Mercoledì, succeduta una terribile scossa di terremoto un ora e tre quarti prima del mezzo giorno la Chiesa di S. Maria della croce soffrì gradi rovine. Cadde il tetto intorno alla Cupola maggiore, precipitò tutto il fregio esteriore del Tempio nobilmente architettato, che d'ogni intorno nella sommità con vago ordine di colonne sosteneva il tetto. Al precipitar improvviso dall'alto tante rovine restarono fracassate le quattro cupolette del tempi, che anche all'esterno lo rendevano sì ammirabile» Il cronista del tempo continua il suo racconto sulle nefaste conseguenze di quelle scosse. Il quale, pur in un linguaggio arcaico, se letto attentamente risulta comprensibile anche oggi: «Dentro e fuori della Chiesa la caduta quantità di materiali incute orrore. In tale contingenza luttuosa, convien ammirare un manifesto prodiguo del cielo a difesa del santuario consacrato dall'apparizione della Celeste Reina. Al rovinar dei fregi della Chiesa, e della Cuppoletta sovrastante al coro dei PP.Scalzi sopra la porta maggiore, che guarda di prospetto la Cappella principale, e il sacro luogo dell'apparizione restò schiacciato totalmente l'organo, e la volta contenente il coro offesa con fenditure; al contrario l'opposta che forma il Cielo alla Confessione, ossia Tribuna dell'Apparizione, e sostiene l'Altar maggiore, restò totalmente illesa senza la menomena fenditura, avvegna che per poca sua mola ossia per la di lei sottigliezza possa dirsi incapace a sistenere tante, e sì pesanti rovine precipitanti a piombo».


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Asvicom, il mondo del lavoro dopo la riforma Berlino Tazza: «Bene gli ammortizzatori sociali e le sanzioni per il licenziamento illegittimo, ma troppo alti i costi per i datori di lavoro»

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Di Martina Pugno

ono giorni caldi per il mondo del lavoro: la riforma in fase di approvazione è oggetto di polemiche e tensioni non solo tra Governo e Sindacati, ma costituisce una preoccupazione anche per le associazioni di settore e, non ultimi, i singoli lavoratori e le aziende, in cerca di maggiore chiarezza circa le modifiche e le novità che si apprestano a venire introdotte. Articolo 18, introduzione dell'Aspi, ammortizzatori sociali e contratti a tempo determinato sono i temi principali al centro della riforma. Alle incertezze legate, da una parte, alle informazioni in continuo aggiornamento che vengono diffuse e alle effettive conseguenze che tali innovazioni apporteranno, si aggiungono ulteriori preoccupazioni relative alla recente reintroduzione dell'Imu, che in particolare nel cremonese va a colpire molto pesantemente piccoli e medi commercianti, come denuncia il presidente di Asvicom Cremona, Berlino Tazza. Risale ai giorni scorsi la notizia, riportata dal Sole 24 Ore, secondo la quale Cremona risulta una delle città più pesantemente colpita dalla reintroduzione dell'Imu, con una spesa di 2.088 euro annui ogni 100 mq. Quanto peserà questa tassa sui commercianti della città, in periodo già critico? «Inciderà pesantemente sull’economia dei negozi del

Il presidente di Asvicom Cremona Berlino Tazza

centro, già duramente provati dal periodo economico difficoltoso. I negozi del centro non rappresentano, in questo momento già critico, la parte della categoria più opportuna a cui mettere le mani in tasca». Quali effetti può avere sui piccoli e medi commercianti la liberalizzazione degli orari di cui tanto si discute in questi mesi? «La liberalizzazione degli orari avrà degli effetti pesanti non solo sui piccoli commercianti ma anche sulla grande distribuzione, a danno dei consumatori finali e dei residenti della città. Chiarisco: per quanto riguarda i piccoli esercizi il problema principale concerne la concorrenza dei centri commerciali; questi ultimi, avendo l’opportunità di restare aperti 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, metterebbero le botteghe dei centri storici nella condizione di non poter compe-

«La liberalizzazione degli orari dei negozi non favorirà nessuno»

Le misure previste dalla riforma sono positive, ma alcuni punti destano ancora molte perplessità

tere sul versante delle aperture prolungate. A nostro parere inoltre nemmeno la Gdo, alla lunga, avrebbe grandi benefici perché se si instaurasse un susseguirsi di aperture concorrenziali tra centri commerciali, i loro costi di gestione lieviterebbero a tal punto da non consentire più alcuna riduzione dei prezzi dei prodotti a vantaggio dei consumatori. Infine, le liberalizzazioni investono anche questioni di ordine pubblico e di pubblica sicurezza: da un lato i centri storici ricchi di negozi che fungono da presidi sociali si svuoterebbero ulteriormente e perderebbero la loro funzione aggregante; dall’altro nelle zone urbane interessate dalla movida, luoghi in cui verrebbero prolungate le aperture dei pubblici esercizi fino a tarda notte, si presenterebbe il problema della quiete pubblica e della sicurezza, fattori che alla lunga potrebbero incidere sulla qualità della vita dei residenti della città a danno della coesione sociale. Asvicom è a favore di una sperimentazione che coinvolga

in un primo momento solo le città ad alta vocazione turistica e le città d’arte in cui avrebbe senso prolungare gli orari di apertura e chiusura dei negozi per la costante presenza di turisti. In questi giorni si sta dibattendo sulla riforma del lavoro. Quali sono, secondo lei, i punti salienti? Quali modifiche andrebbero messe in atto e quali invece potrebbero danneggiare le aziende? «Sono principaImente tre le questioni affrontate dal Governo: la licenziabilità per le imprese con più di 15 dipendenti, la tutela dei disoccupati e le nuove assunzioni. L’approccio di Asvicom alle linee guida della riforma del lavoro indicate dall’esecutivo è costituito da impressioni positive e perplessità. Per quanto riguarda il nuovo sistema di ammortizzatori sociali ci piace l’ideologia di base che tende a difendere il lavoratore e non il posto di lavoro. In questo modo non si lasciano nell’oblio aziende destinate ad essere improduttive e si mettono i lavoratori sussidiati nella condizione di prendere seriamente in considerazione la nuova soluzione di lavoro, pena l’eliminazione dei benefici dell’assistenza. A nostro parere è propositiva anche la sanzione per il licenziamento economico considerato illegittimo (quindi che non prevede più il reintegro sul posto di lavoro ma la corresponsione di un’indennità all’ex dipendente). Questo rappresenta senz’altro un aiuto per le medie imprese che potranno intervenire con molta maggiore libertà. In contrapposizione però riteniamo ci siano punti penalizzanti per le

imprese. Uno dei motivi per cui il nostro mercato del lavoro non funziona adeguatamente risiede nella differenza tra ciò che un lavoratore prende in busta paga (poco) e quanto il datore di lavoro paga per lui (tanto). La riforma, così strutturata, ci sembra che aumenti i contributi e i costi per i datori di lavoro. In generale abbiamo apprezzato il tentativo di mettere mano al mondo dell’occupazione ma riteniamo che l’intervento sia risolutivo solo a metà: se le imprese hanno ottenuto qualche libertà in più, libertà pagata a caro prezzo con un aumento del costo del lavoro e della burocrazia, dall’altra parte non si determinano le condizioni per i lavoratori di trovare in tempi brevi un altro posto di lavoro». La riforma prevede disincentivi per i contratti a progetto e l'accrescimento del costo contributivo del contratto a tempo determinato per le aziende. Previsto, inoltre, l’aumento dell’intervallo temporale che deve esservi tra la scadenza di un contratto e la stipulazione di quello successivo: norme che puntano a una maggiore flessibilità del mondo del lavoro, ma che possono di contro causare periodi di inattività più lunghi per i lavoratori piuttosto che portare a un'assunzione a tempo indeterminato. Ritenete possano essere la chiave di svolta per risanare un mercato del lavoro in forte crisi o che possano rivelarsi invece un ulteriore elemento

di difficoltà? «Si pensava di essere di fronte ad una rivoluzione copernicana ma, di fatto, siamo rimasti a metà del guado. Sicuramente per giungere ad un regime di perfetta flessibilità del mercato del lavoro si dovrà passare da un periodo di transizione in cui sarà inevitabile qualche sacrificio importante da parte di tutti ma ci domandiamo se la riforma, così come impostata, più che migliorare la flessibilità in entrata, si alteri in maggiore rigidità traducendosi in maggiori controlli, più oneri burocratici, limitazioni più stringenti per tutti i contratti flessibili di tutte le imprese». L'introduzione dell'Aspi prevederà la sostituzione di ogni altra forma di sussidio alla disoccupazione eccetto la cassa integrazione ordinaria e la cassa integrazione s t r a o rd i n a r i a per le aziende che non abbiano cessato l'attività. Il principale timore dei sindacati, però, è che lo Stato non riesca a coprire le spese necessarie a tutti i lavoratori aventi diritto ai sussidi Aspi. Ritenete sia una semplificazione davvero in grado di sostenere i lavoratori? «Difficile rispondere. Di certo il fatto che la riforma degli ammortizzatori sociali entri in vigore dal 2017 ci permetterà di capire se il modello sarà in grado di entrare a regime e di sostenere il modello di riforma del lavoro così come immaginato».

«Per la giusta flessibilità il periodo di transizione richiederà sacrifici»


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Confesercenti, no alle liberalizzazioni

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un vero e proprio grido d'allarme quello lanciato da Confesercenti tramite una nota diffusa dal Direttore Giorgio Bonoli: proprio in un momento cruciale per la discussione della riforma del lavoro, l'associazione pone l'accento sulla critica situazione delle piccole e medie imprese, sottolineando come proprio ad esse vada rivolta la massima attenzione per permettere al Paese di risollevarsi. «Liberalizzazioni degli orari, aumenti di IVA, tassa di soggiorno, incremento della pressione fiscale. I recenti provvedimenti dell’Esecutivo mettono a rischio il futuro delle piccole e medie imprese italiane, nonostante queste producano il 46% del Pil italiano e il 54% dell’occupazione nel settore privato, creando lavoro a oltre 10 milioni di addetti, di cui un milione negli ultimi dieci anni»: questa la denuncia dell'associazione, che identifica proprio nelle imprese di piccole e medie dimensioni la base dell'economia a livello nazionale. Prima minaccia agli esercizi commerciali è identificata, da parte di Confesercenti, proprio nelle tanto discusse liberalizzazioni: «Tocca ancora e solo alcommercio. Unico paese in Europa con un’apertura 24 h su 24. Un regalo enorme alla grande distribuzione che già detiene il 70% della quota mercato, mentre 100.000 imprese rischiano la chiusura nei prossimi 5 anni». Impossibile infatti, secondo l'associazione, che i piccoli e medi commercianti possano competere con la grande distribuzione garantendo l'apertura degli esercizi commerciali 24 ore su 24, con conseguente perdita di competitività e maggiori rischi di falli-

Al centro delle proposte dell’associazione un più agile sistema fiscale per i commercianti e la riduzione dei costi del lavoro, con conseguente irrigidimento anzichè flessibilità

Giorgio Bonoli, direttore di Confesercenti Cremona

mento. Le liberalizzazioni andrebbero dunque ad aggravare una situazione già drastica e resa tale dai recenti aumenti di iva, tassa di soggiorno, imu, rifiuti, addizionale regionale e accise carburanti: «Un duro colpo alle imprese turistiche che diventano sempre meno competitive, a vantaggio dei paesi concorrenti». L'aumento delle aliquote contributive previdenziali per artigiani e commercianti comporteranno nei prossimi tre anni un costo aggiuntivo per le imprese di 2,7 miliardi di euro. Al quadro già difficile disegnato nel corso del 2012, denuncia Confesercenti, si aggiungono criticità legate proprio alla Riforma in fase di definizione: «Per le Pmi si propone un aumento del costo del lavoro, un irrigidimento della flessibilità in entrata ed un insostenibile aumento dell’onere burocratico aggiuntivo». Preoccupazioni, inoltre, per la linea di condotta scelta per portare avanti la lotta all'evasione: «Una brutta campagna di crimi-

nalizzazione fatta di black list, con solo imprenditori di commercio e turismo, e da ultimo anche il bollino blu. Si alla lotta all’evasione ma con equità, meno vessazioni e meno spettacolarizzazioni: non sono i piccoli imprenditori a 'fare volare' i capitali all’estero». Prospettive, dunque, che rischiano di creare ulteriori difficoltà e problemi per un settore già in pesante crisi: «La situazione di crisi che, tra alti e bassi, perdura dal 2007, con conseguenti rallentamenti della produzione, dei consumi, problematiche di bilancio ha avuto effetti anche sul sistema imprenditoriale, sulle pmi, in particolare, e su quelle dei servizi in misura rilevante: negli ultimi quattro anni si registrano olter 150.000 imprese in meno (saldo tra iscritte e cessate) nei settori commercio e turismo, di cui circa 72.000 nel commercio al dettaglio. Il saldo negativo dei posti di lavoro perduti è di circa 450.000». Non solo critiche, però, provengono dall'associazione, che

invece propone anche un piano fiscale che possa meglio risultare alla portata delle piccole e medie imprese. «E' necessario innanzitutto istituire un regime semplificato basato sul monitoraggio fiscale per imprese e lavoratori autonomi con particolari caratteristiche (beni strumentali fino a un certo valore, numero addetti limitato, ad es. non più di tre o cinque, attività prevalente rivolta all'interno - no esportazioni o comunque limitate) con volume di ricavi attribuibili diversificati per prestazione di servizi e di cessione dei beni». Prosegue Confesercenti: «E' necessario poi un monitoraggio che preveda la definizione di un accordo preliminare tra Ufficio delle entrate e contribuente con

la presenza dell'associazione e del professionista che certifica la sussistenza dei requisiti richiesti e dura due o tre anni consecutivi. Con l'accordo si stabiliscono sia il reddito d'impresa o di lavoro autonomo che il contribuente s'impegna a dichiarare sia l'ammontare dell'iva da versare (eventualmente tenendo conto di piani di investimento in beni strumentali) e si definiscono quindi, ex ante, gli importi che il contribuente dovrà pagare». Tra le proposte dell'associazione anche il sistema dell'abbonamento fiscale, ossia «un sistema di pagamento complessivo diviso in rate mensili e non più legato a versamenti in acconto e in saldo». Fondamentali, poi, alcune semplificazioni del sistema di accertamento e controllo, in particolare «semplificazioni contabili, superamento della funzione fiscale di scontrini e ricevute, semplificazioni nelle sanzioni fiscali, riduzione dei termini di accertamento, possibilità di accertamento solo a fronte di comprovate irregolarità, come acqusito di merce senza fattura oppure emissione di fatture false, senza possibilità di accertamenti induttivi». Punto caldo da affrontare è certamente quello delle liberalizzazioni degli orari di apertura degli esercizi commerciali, che può risultare ai danni dei picco-

«Occorre semplificare i sistemi di versamento e di controllo fiscale per venire incontro ai commercianti»

li commercianti, non in grado di competere con la grande distribuzione. Si tratta di un tema già lungamente dibattuto dall'associazione: «La Confesercenti si è sempre battuta per una disciplina degli orari equilibrata, che contemperasse l'interesse dei consumatori ad una presenza diffusa e variegata della distribuzione commerciale in tutto il territorio nazionale e per la durata temporale più estesa possibile, tale da consentire ai consumatori di soddisfare le proprie esigenze di acquisto di beni, specie di quelli primari, con quello degli operatori commerciali a poter contare su tempi di riposo adeguati per sé e per i propri dipendenti e collaboratori familiari, senza dover affrontare la sfida impari con la grande distribuzione che, grazie ad un facile turn over, promette negozi aperti tutte le domeniche e le festività, senza preoccuparsi delle conseguenze negative per la distribuzione tradizionale e senza che ve ne sia una reale esigenza per il pubblico, anzi creando il falso mito dei tour di acquisto nei mega centri commerciali e ingenerando comportamenti sociali di stampo culturalmente negativo. Anche dopo l'entrata in vigore della norma di liberalizzazione, la Confesercenti, da sola e nell'ambito di Rete Imprese, non ha lasciato intentata nessuna possibilità di ritornare sull'argomento, tentando di convincere il Governo dell'erroneità della scelta. Dalle Regioni ci attendiamo la perseveranza nel richiedere al Governo un passo indietro, consentendo il ripristino di una disciplina più equilibrata e rispondente alle realtà territoriali, a tutela delle società locali e del lavoro autonomo e dipendente».


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Pressione fiscale, commercianti in difficoltà Sabato 24 Marzo 2012

Claudio Pugnoli (Ascom): «Il rilancio del Paese deve passare attraverso il ritorno alla crescita dell’economia, non attraverso l’aumento dei costi del welfare sociale»

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olti sono i punti della Riforma del lavoro che preoccupano le associazioni di commercianti; su tutte l'Imu e le pesanti tassazioni recentemente introdotte, compreso l'aumento dell'Iva. Si tratta di una situazione critica e delicata, come spiega il Presidente dell'Ascom Claudio Pugnoli. Cremona risulta una delle città più pesantemente colpita dalla reintroduzione dell'Imu, con una spesa di 2.088 euro annui ogni 100 mq. Quanto peserà questa tassa sui commercianti della città, in periodo già critico? «L’essere ai primi posti nella classifica dell’Imu restituisce, in maniera drammatica, l’incapacità di guardare ai problemi del commercio e della vita della città. L’Imu colpisce tutti i negozianti, tanto chi è proprietario (in maniera diretta) quanto chi è in affitto (contribuendo all’aumento delle locazioni ed aggravando uno dei fattori che maggiormente incidono sul bilancio). Come è possibile che (citando il Sole 24 Ore) un negozio di cento metri quadri a Cremona sia costretto a pagare poco meno di uno a Firenze (la differenza è del 10%), ben più di Parma e il doppio di Venezia. Quello dell’Imu non è certo l’unico tema sul quale riflettere. Basta pensare, ad esempio, alle tante imposte locali che, già oggi, gravano sui bilanci di negozi e pubblici esercizi, che sono costretti a pagare per le insegne, per le tende e per l’ombra che fanno sul suolo pubblico. Si capisca, una buona volta, che per evitare la recessione

Claudio Pugnoli, presidente Ascom Cremona

occorre rivalutare il ruolo del terziario e dell’economia reale. Così facendo si aggiungono semplicemente fattori recessivi a quelli già presenti nella nostra economia locale». Quali effetti può avere sui piccoli e medi commercianti la liberalizzazione degli orari di cui tanto si discute in questi mesi? «A qualche mese dall’avvio delle liberalizzazioni Confcommercio Cremona ribadisce la propria contrarietà al provvedimento che vuole gli orari di apertura “senza più regole”. Il provvedimento ha finito con il favorire i “grandi” e danneggiare o “piccoli imprenditori”, il vero motore dell’economia italiana. Come avevamo già sottolineato la gente non può spendere non per problemi di tempo ma per la difficoltà di arrivare a fine mese, per la crescita della povertà e l’indebolimento della classe media. Anziché aiutare imprese e famiglie, dunque, il provvedimento delle liberalizzazioni ha finito con l’aumentare i costi di esercizio

(ad esempio per le aperture domenicali) e di dar forza alla recessione (anziché contrastarla). Al danno finanziario poi si aggiungeranno quelli legati alla qualità della vita. Non si può credere all’equazione che, per vivere meglio bisogna lavorare di più, produrre di più, consumare di più. Occorrono equilibri che la manovra di questo “governo tecnico di Bocconiani” ha compromesso. Non ne guadagnerebbe la concorrenza, non ne guadagnerebbe la qualità del servizio». In questi giorni si sta dibattendo sulla riforma del lavoro. Quali sono, secondo lei, i punti salienti? Quali modifiche andrebbero messe in atto e quali invece potrebbero danneggiare le aziende? «Abbiamo un elemento di preoccupazione: la riforma era partita per creare flessibilità in uscita, non vorremmo che il risultato finale fosse l'irrigidimento degli istituti in entrata. Spero che nella stesura ultima venga confermata la flessibilità come condizione per tenere aperte le porte delle imprese, soprattutto ai giovani. Le imprese del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti non hanno potuto delocalizzare, scontano una drastica riduzione del credito da parte delle banche, vivono di domanda interna che è in caduta libera da anni, vantano nei confronti dello stato crediti che sembrano inesi-

gibili e sopportano una pressione fiscale fra le più alte in Europa. Se a questo si aggiunge l’aumento del costo del lavoro e una maggiore rigidità nei contratti - come, ad esempio, quelli relativi al tempo determinato, al part time e all’apprendistato l’unico effetto sarebbe quello di produrre più costi e aumentare il contenzioso per quelle imprese che hanno sempre agito nel rispetto della legge. Insomma, si metterebbero in ginocchio molte piccole imprese a fronte, peraltro, di versamenti per malattia all’Inail e all’Inps che producono avanzi di gestione positivi». Secondo la proposta di riforma, l'articolo 18 dovrebbe rimanere invariato solamente per quanto riguarda i licenziamenti discriminatori, mentre risulterebbero facilitati i licenziamenti per motivi economici, con un avvicinamento verso il modello tedesco: quali ritiene possano essere le conseguenze di tale intervento? «Quanto ai "licenziamenti facili" bisogna fare un salto culturale. L'imprenditore non ha in tasca il licenziamento facile perché sono i dipendenti la vera ricchezza dell'impresa. Il punto vero è che è impossibile attendere 4-5 anni per avere l'esito di una causa di lavoro, gli investitori esteri non vengono in Italia perché è inefficiente la giustizia, non perché è complessa la normativa sul lavo-

«Il costo del lavoro non può aumentare, soprattutto a fronte di una crisi di cui non si vede la fine»

ro». La riforma prevede disincentivi per i contratti a progetto, 'accrescimento del costo contributivo del contratto a tempo determinato per le aziende e l’aumento dell’intervallo temporale che deve esservi tra la scadenza di un contratto e la stipulazione di quello successivo; ritenete possano essere la chiave di svolta per risanare un mercato del lavoro in forte crisi o che possano rivelarsi invece un ulteriore elemento di difficoltà? «Non bisogna burocratizzare e ingessare la flessibilità in entrata, nè tanto meno aumentare i costi del contratto a tempo determinato, principio che andiamo ripetendo dal primo incontro con il Governo. Il tempo determinato è, infatti, uno strumento regolato dai contratti collettivi. Ormai da oltre dieci anni in Italia questo tipo di contratto si attesta tra il 12 e il 13% dell’occupazione ed è al di sotto della media europea pari al 14%. Solo da noi questo diventa un problema in sè, mentre invece bisognerebbe guardare solo verso chi ne abusa. E anche sugli ammortizzatori

abbiamo detto che bisogna avere più attenzione perché il costo del lavoro non può aumentare, soprattutto a fronte di una crisi di cui non si vede la fine» L'introduzione dell'Aspi prevederà la sostituzione di ogni altra forma di sussidio alla disoccupazione. Il principale timore dei sindacati, però, è che lo Stato non riesca a coprire le spese necessarie a tutti i lavoratori aventi diritto ai sussidi Aspi... «Confcommercio è pronta a confrontarsi fino alla fine: Ma restiamo convinti che il rilancio del Paese passi soprattutto attraverso il ritorno alla crescita dell’economia e della crescita, e così dell’occupazione. Invece, in questo modo, si rischia di aumentare i costi del welfare sociale. In momenti in cui un taglio alla pressione fiscale sulle imprese dovrebbe essere una priorità assoluta, ogni altra scelta non può che condurre alla chiusura delle aziende con ricadute pesanti anche sul piano occupazionale. Davvero un modo singolare per pensare di risolvere il problema del lavoro».


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Associazionismo

Sabato 24 Marzo 2012

Gli interventi previsti dalla manovra

L’introduzione dell’Aspi e le modifiche all’Articolo 18

Le discussioni e le polemiche relative al tema della riforma del lavoro sono all'ordine del giorno, ma le informazioni a riguardo sono spesso confuse: tra i principali argomenti di scontro, ad esempio, l'abolizione dell'articolo 18. Sul nodo dell'articolo 18, il governo propone di lasciare il reintegro per i soli licenziamenti discriminatori, che si estende però a tutte le imprese, anche quelle sotto i 15 dipendenti, attualmente escluse salvo che per i licenziamenti discriminatori. Sui quelli disciplinari, la proposta del ministro Fornero alle parti sociali è che sia previsto il rinvio al giudice che deciderà il reintegro "nei casi gravi" o l'indennità con massimo 27 mensilità, tenendo conto dell'anzianità. Per i licenziamenti dettati da motivi economici è previsto solo l'indennizzo, che va da un minimo di 15 mensilità a un massimo di 27, facendo riferimento all'ultima retribuzione. Altro argomento terreno di aspri confronti è la sostituzione degli ammortizzatori sociali con una unica forma di previdenza, l'Aspi. L'Aspi sostituirà l'odierno sussidio

di disoccupazione. Sarà versata per 12 mesi (a regime 18 per gli over 55) e con importi lordi massimi - per il primo semestre, poi destinati a ridursi del 15% ogni sei mesi - di 1.119 euro al mese. Il suo arrivo graduale (si comincia dall'anno prossimo) abolirà la mobilità. "Ci diranno - ha dichiarato la Fornero - che riduciamo le tutele: è vero se pensiamo che l'Aspi durerà un anno, ma noi vogliamo portare l'Aspi a una platea di 12 milioni". Per quel che riguarda i nuovi ammortizzatori sociali, il ministro Fornero dice alle parti sociali che partiranno dal 2017, dunque, sarà ancora in transizione nel 2016. Durante la trattativa, il governo aveva fatto riferimento al 2015 come anno per l'entrata a regime dei nuovi ammortizzatori. Altri interventi da prevedere avranno luogo poi in una seconda fase di definizione: la riforma prevede anche delle fasi successive relative alla riduzione della durata dei processi del lavoro e le strutture per l'inserimento nell'impiego, che dovranno essere decise d'accordo con la Regione.

La riforma del lavoro non deve gravare sulle imprese già in difficoltà

Cna: «Occorre sostenere le imprese»

L

a trattativa sul mercato del lavoro che si sta svolgendo in queste settimane e che segnerà un importante punto di svolta per il mondo del lavoro e del commercio vede Rete Imprese Italia e la Cna impegnate in prima persona nella difesa degli interessi delle imprese rappresentate. La Cna condivide il percorso verso una maggiore flessibilità in uscita per le imprese con più di quindici dipendenti. Ritiene necessario un adeguamento della regolamentazione italiana ai principi generali presenti negli ordinamenti degli stati dell'UE, ma sottolinea la necessità che non vengano introdotte modifiche di alcun tipo per le imprese al di sotto dei quindici dipendenti. Per tali imprese si devono, pertanto, mantenere le rego-

«No alla modifica delle norme di licenziamento per le aziende con meno di 15 dipendenti»

le oggi presenti. Il Governo ha rassicurato le organizzazioni sull'intenzione di andare verso un aumento della flessibilità in uscita che non comporti modifiche della normativa per le imprese fino a quindici dipendenti.

Massimiliano Montani

Al centro, inoltre, il tema della flessibilità in entrata nel mondo del lavoro, per favorire l'aumento dell'occupazione e in particolare di quella giovanile, attualmente ai massimi storici in Italia dal 2004. La Cna ha sottolineato, fin dall'inizio, l'esigenza di intervenire sulle modalità di ingresso nel mercato del lavoro senza appesantire gli oneri a carico delle imprese sia per quanto riguarda i costi che per quanto riguarda gli adempimenti burocratici. La Cna concorda dunque con le tante associazioni che hanno sottolineato come si stia andando incontro al rischio di costi troppo elevati per le imprese da sostenere in relazione ad ogni singolo dipendente. L'associazione si dichiara a favore dell'apprendistato quale prevalente sistema di ingresso nel mondo del lavoro, purchè vengano confermati contratti a termine, part-time e tutte le forme di accesso che hanno permesso sia l'aumento dell'occupazione che una maggiore flessibilità. Vanno combattute le forme di abuso di tali strumenti senza però introdurre difficoltà

ulteriori nella gestione dal rapporti di lavoro. Per quanto riguarda gli oneri a carico delle imprese per la nuova Assicurazione Sociale per l'Impiego (ex indennità di disoccupazione) la Cna ha portato avanti una battaglia importante per evitare che venissero aumentati i contributi di disoccupazione per i lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato. Il Governo ha rassicurato le parti sociali che i contributi attuali non verranno modificati. Gli oneri ulteriori per il finanziamento della nuova Aspi, prevista quale unica forma sostitutiva dei precedenti ammortizzatori sociali, deriveranno esclusivamente dai maggiori contributi previsti per i contratti a tempo determinato e dall'indennità pari a un massimo di 0,5 mensilità annuali (per un massimo di tre anni) sui licenziamenti non configurabili come dimissioni o giusta causa. Rimangono aperte e sono oggetto di discussione in queste ore la riforma degli ammortizzatori sociali e il ruolo conseguente che la bilateralità dell'artigianato deve avere nella gestione del nuovo sistema della cassa integrazione. La Cna ha portato avanti, su tutti i tavoli e a tutti i livelli, una battaglia tesa ad evitare che l'esperienza maturata nel corso degli ultimi decenni possa essere messa in discussione con pesanti ricadute sul funzionamento dell'intero sistema dl relazioni sindacali dell'artigianato. Il Governo ha preso atto delle posizioni espresse e il confronto sta ancora proseguendo in queste ore che sono ore decisive per il futuro del mondo del lavoro e delle nostre imprese.


Cultura&Spettacoli A Castelleone sabato in scena ‘Rosso Malpelo’

Sabato 24 marzo alle ore 21, la rassegna Sifasera promossa da Teatro del Viale, approda a Castelleone. Nella sala Giovanni Paolo II, la Compagnia Teatro Viaggiante di Stefano Micheletti porta in scena “Rosso Malpelo”, a cura di Luca

Micheletti. Lo spettacolo è tratto dall’omonima novella verista di Giovanni Verga. Ambientata nella Sicilia di fine XIX secolo, l’opera descrive la realtà di povertà e sfruttamento che le classi disagiate di quell’epoca erano costrette a sopportare.

Domenica mattina nella sala San Domenico appuntamento con “Cagnolati”

Il violino sul tetto torna un anno dopo

A

di Federica Ermete

distanza di un anno torna la rassegna denominata “Il violinista sul tetto”. Il nostro violinista è ancora lì, in un equilibrio precario. Gli appuntamenti dell’edizione di quest’anno si muovono da un testo letterario e trasformano parole e voce in suoni e vibrazioni, alla ricerca di un’unica armonia. Gli incontri in programma vertono, ovviamente, sui temi di musica e letteratura, con qualche incursione nel mondo del cinema e dell’arte. Domenica 25 marzo alle ore 11, nella sala San Domenico del Museo Civico ha luogo il primo appuntamento: il racconto in musica “Cagnolati”. Con esso si apre lo sguardo alla creatività contemporanea. Il testo di “Cagnolati” è firmato da Daniele Benati, mentre le musiche sono state composte dal cremonese Gabrio Taglietti. Uno strampalato personaggio, dall’identità un po’ incerta, arriva in America e, casualmente, vede in metropolitana Cagnolati, un suo bizzarro conoscente di Reggio Emilia: che l’abbia seguito fin lì per ucciderlo? Nel frattempo, il console italiano lo invia come suo rappresentante alle feste di New York; il nostro amico accetta ben volentieri. Ma perché il console lo chiama ogni volta con un nome differente? E perché gli chiede di raccontare i suoi ricordi? E come mai, proprio ora, non gliene viene in mente nemmeno uno? Il racconto rappresenta il tentativo di creare un nuovo genere che vede

FILODRAMMATICI

Giovedì musica jazz per il Filo benefico

Gabrio Taglietti

dialogare, in pieno equilibrio, musica e letteratura. Qui, il confronto tra le due arti viene portato sul piano della comicità. La comicità surreale di Benati è accompagnata da una musica fatta di sghembe fanfare affidate ad un clarinetto (Roberta Gottardi) con percussioni portatili, che ci guida nella vicenda; melodie straniate affidate ad un soprano coloratura (Sonia Visentin) metà sirena e metà automa ed interludi di musi-

ca elettronica (Gabrio Taglietti), che creano uno sfondo alla lettura del racconto da parte di un attore (Dario Cantarelli). “Cagnolati” è pubblicato da Quodlibet nella raccolta “Silenzio in Emilia”. Gianni Celati ha scritto: «Nella narrativa di Daniele Benati non c’è più niente di soggettivo, qui è tutto un circolare di voci, una comunanza di sogni, visioni e apparizioni che formano un intelletto collettivo».

Per la rassegna “Il Filo benefico a favore di Medea”, nuovo appuntamento al Teatro Filodrammatici con “SCompagine Orchestrale” per giovedì 29 marzo alle ore 21. Si tratta di musica e parole eseguita dalla Flight Band, jazz ensemble di 13 musicisti e 2 voci recitanti diretti da Biagio Coppa. Lavoro musicale dedicato a 5 musicisti jazz: Duke Ellington, Joe Zawinul, Charles Mingus, Wayne Shorter e Thelonius Monk e oltre all’esecuzione di alcuni dei loro brani vi è il commento di 2 voci recitanti tra cui una breve descrizione della poetica musicale scritta appositamente dal noto musicologo Maurizio Franco, che sarà presente durante la serata. La Flight Band è nata nel 1997 a San Donato Milanese. Un piccolo gruppo di amici, musicisti per diletto, che ha deciso di costituire una band per cimentarsi nell’esecuzione di musica jazz, genere che, da sempre, ha costituito un forte richiamo per tutti gli strumentisti.

La “Tosca” di Puccini con l’Orchestra Filarmonica Italiana

Secondo appuntamento con l’Orchestra Filarmonica Italiana (nella foto) diretta dal maestro Alessandro Arigoni che mette in scena, al Teatro Filodrammatici, opere del grande repertorio lirico. Martedì 27 marzo, alle ore 21, viene presentata la “Tosca”, melodramma in tre atti di Giacomo Puccini su libretto di L. Illica e G. Giacosa. Ric-

ca di effetti scenici a forti tinte, di particolari realistici, di passioni elementari espresse da motivi energici e da melodie impetuose, l’opera non fu mai accettata senza riserva dalla critica; ciò non toglie che sia tra le più rappresentative e popolari del repertorio verista e che i due protagonisti, Tosca e Cavaradossi, con il calore sensua-

le e la giovane vitalità, che emanano da arie e duetti divenuti famosi, abbiano un'immediata presa sul pubblico. Il cast che si esibisce è costituito da: C. Corcione, A. Angeleri, D. Barbieri, E. Bertola, P. V. Montanari, N. Zagni e V. Esposito. La regia e le scenografie sono affidate a Cristian Piovano con i disegni di luce di Paolo Nuzzo.

Per la rassegna “La danza” appuntamento con il Balletto dell’Esperia

Trittico ’900 sabato al Ponchielli

Sabato 24 marzo alle 20.30, la rassegna “La danza” del Teatro Ponchielli ospita, per la prima volta, la compagnia italiana Balletto dell’Esperia. Viene presentato “Trittico ’900”, spettacolo vincitore del premio “Danza & Danza 2010” come «miglior progetto italiano dell’anno». “Trittico ’900” offre la rivisitazione di tre capolavori del balletto del ’900 da parte di altrettanti coreografi contemporanei. La serata si apre con “La morte del cigno”, celeberrimo brano di rara bellezza, nonché uno degli assoli più famosi della storia del balletto creato da Michel Fokine nel 1904, sulle musiche di Camille Saint-Saëns. Il celebre pezzo viene presentato nella malinconica e splendida rivisitazione del coreografo francese Thierry Malandain, che mette in scena tre danzatrici, con l’intento di evocare la potenza e la grazia del cigno. Si prosegue con “L’aprèsmidi d’un faune”, brano tutto al maschile che, nella coreografia originale di Vaslav Nijinsky, evoca spirito

animalesco ed erotismo latente. In quest’occasione, Eugenio Scigliano esalta la mascolinità attraverso le sue forme sinuose e sensuali, ma al tempo stesso forti e terrene, in un’armoniosa contrapposizione con la celebre musica di Claude Debussy. Il trittico si chiude con “I quattro temperamenti”, uno dei maggiori capolavori di George Balanchine. In questa rivisitazione, sulla musica di Paul Hindemith, Paolo Mohovich rende omaggio al coreografo francese esplorando in modo viscerale, con una danza concertante per l’intero ensemble, i quattro umori della filosofia medioevale: malinconico, sanguigno, flemmatico e collerico. La serata è dunque una sorta di dichiarazione di “appartenenza culturale” proprio alla tradizione ballettistica moderna, della quale i tre autori di oggi non rifiutano, ma mantengono ben chiari alcuni fondanti principi estetici, compositivi e poetici, pur procedendo con assoluta indipendenza concettuale e creativa.

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&

Cultura CREMA Spettacoli

Sabato 24 Marzo 2012

La dea Flora è rappresentata, in una festa di grazia e di bellezza, da Sandro Botticelli nel suo splendido dipinto “La primavera”. Un omaggio alla bellezza, condotto con grande maestria, con cultura alchemica e simbolica, un impianto metaforico eccezionale e una poesia insuperata. Flora, questa dea lucente, era una antica divinità italica che presiedeva alla fioritura: la bellezza del fiore, ma anche la promessa di un buon raccolto. La dea divenne, quindi, simbolo della primavera e protettrice, oltre che dell’agricoltura e dell’apicultura, della giovinezza e delle donne che desideravano un figlio. Dal 28 apri-

Flora e fiori le al 3 maggio, nell’antica Roma, in un tripudio di fiori, si celebravano le Floralia, feste solenni, in onore della “ministra di Cerere”, dea delle messi. Il rapporto tra i fiori ed il mito è forte: Aiace viene trasformato in un giacinto, e Giacinto era il nome di un giovinetto, amato da Apollo e da Zefiro, ucciso per gelosia e trasformato da Apollo nel fiore omonimo. Clizia ama in modo disperato lo stesso Apollo, fino a lasciarsi consumare d’amore, e questi la trasforma in un girasole. Ma anche nel mondo cristiano, il lin-

guaggio dei fiori è molto presente: le “infiorate” erano frequenti, durante le feste comandate e le pratiche devozionali, e uno degli epiteti della Vergine Maria è “rosa mistica”. La simbologia della rosa percorre, attraverso secoli, il pensiero teologico e mistico. Il Fiore de’ Fiori , un manoscritto alchemico, fu un’opera importantissima nel Medioevo. Ma torniamo a Maria, per leggere insieme parte della bellissima preghiera che Dante Alighieri, nella Commedia, fa proferire a San Bernardo:

[…] Nel ventre tuo si raccese l’amore, per lo cui caldo ne l’etterna pace così è germinato questo fiore […]. Donna, se’ tanto grande e tanto vali, che qual vuol grazia e a te non ricorre, sua disïanza vuol volar sanz’ ali. La tua benignità non pur soccorre a chi domanda, ma molte fïate liberamente al dimandar precorre. In te misericordia, in te pietate, in te magnificenza, in te s’aduna quantunque in creatura è di bontate. Agopoli* *Agopoli (pseudonimo) si occupa di economia e finanza, ma coltiva una grande passione: la filosofia.

In mostra a Bergamo il “Camper” di Spoldi

Una nuova tappa creativa per il più estroso dei pittori cremaschi (se non fosse riduttivo definire Aldo Spoldi solo un pittore). Allo studio d’arte contemporanea Vigato in via Tomaso a Bergamo dal 17 marzo al 19 aprile (dal lunedì al sabato, mattino e pomeriggio) è in mostra il suo nuovo lavoro “Camper”, disegni su legno progettati e composti per “vestire” un camper pronto per una tourné detta appunto “operazione camper”, per mettere in scena di piazza in piazza una nuova commedia dell’arte. A completare il progetto due gruppi di studenti ed ex studenti dell’Accademia di Brera, dove Aldo Spoldi insegna:

le Camper Girls e Enzima 21. Scrive il critico d’arte Renato Barilli: «Un Carro di Trespi capace di accogliere l’intera pittoresca consorteria di una commedia dell’arte rimessa a nuovo secondo parametri adatti al nostro tempo. Ma su quale veicolo si imbarcherà questa compagnia tumultuosa ed agitata? Al giorno d’oggi una mobilità comoda e opportuna può essere assicurata da un camper e dunque è più che logico che queste maschere della rinnovata commedia dell’arte salgano a bordo di un simile veicolo». Dopo Bergamo, sarà l’Accademia di Brera a Milano ad accogliere “le spoglie” del camper.

Serata d’arte e solidarietà al San Domenico Musica, moda e danza a scopo benefico sabato sera dalle ore 21

M

La presentazione della serata

usica, moda, danza: “Serata d’arte” al teatro San Domenico di Crema sabato alle ore 21. Dopo le due edizioni precedenti (allora si chiamava “Galà di danza”), questa terza edizione non solo cambia nome, ma si arricchisce di altre manifestazioni artistiche oltre la danza, la sfilata di moda (gli abiti di Erasmo Fiorentino) e il canto (Giorgia Urrico). La direzione artistica è del giovane Denny Lodi, ballerino e coreografo vincitore dell’ edizione dello scorso anno di “Amici”, trasmissione televisiva da cui provengono altre due stelle della serata: Giulia Paeselli (danzatrice) e Giorgia Urrico (cantante). Il programma prevede, come primo tempo, un omaggio a Bach: ballano Denny Lodi, Denis Bruno, Isa-

SABATO

bella Meregalli e Noemi Rossi per una coreografia classica a ricordare le origini della danza; segue la sfilata di moda. Secondo tempo: contaminazione, viaggio coreografico e musicale fra Neoclassico, Contemporaneo, Musical, Pop e Latino, passo a due con Denny Lodi e Giulia Paeselli, Einaudi in cui ballano tutti i professionisti presenti, defilé finale. Musica, moda, danza, ma bisogna aggiungere anche “solidarietà” come ricorda il presidente Walter Donzelli durante la presentazione dell’evento dedicato non a caso alla memoria di Ferruccio Bianchessi: il ricavato della serata andrà a beneficio della Fondazione Benefattori Cremaschi per il completamento della sala polifunzionale dell’istituto di via Zurla. Tiziano Guerini

MOSTRA

“Alice” riapre i battenti “Ladro di volti” di Angelo Coletto Sabato 24 marzo - dopo grandi lavori di ristrutturazione - riaprono i battenti di Alice, con una festa che ha inizio alle ore 19 e che mette in chiara luce tutti i nuovi spazi dell’associazione: una nuova grande sala per spettacoli e concerti, ma anche uno spazio prove e un magazzino. Non cambia l’indirizzo, che rimane in via Cappi 26 a Castelleone. Per l’attesissima inaugurazione della sua nuova casa, Alice ha deciso di ospitare artisti e collettivi che negli anni hanno partecipato alla programmazione dell’associazione, presentando i loro lavori realizzati per il teatro, la musica, le arti figurative. A partire dal taglio del nastro alle ore 19, si alterneranno nei vari momenti di intrattenimento: un concerto celebrativo in apertura, una videoinstallazione proposta dal Crac (Centro ricerca arte contemporanea) di Cremona e realizzata dal Careof Milano (Organization for contemporary art), diverse performance teatrali curate da gruppi quali Teatro Caverna, Brincadera e altri ancora.

Negli spazi espositivi del teatro San Domenico di Crema, sabato 24 marzo alle ore 17 si terrà l’inaugurazione della mostra di pittura di Angelo Coletto dal titolo “Ladro di volti”. Nativo di Castiglione d’Adda, Angelo Coletto dipinge prevalentemente quadri di figura e ritratti. “Volti somiglianti nell’espressione e nell’anima - dice l’autore - almeno questo è l’intento». La ricerca figurativa di Coletto si concretizza tecnicamente nell’uso dell’acrilico su tela o dei pastelli e della tempera su carta, rivelando una cura quasi artigianale che dà vita però

a «volti stralunati e fieri» (Alessandro Serafini), «all’equilibrio fra somiglianza ed espressione» (Valerio Guazzoni), ad «atteggiamenti spigliati, espressioni argute e intelligenti» (Fabrio Bianchi). «Nello spazio bello del chiostro del San Domenico aggiunge Angelo Coletto - nella accogliente città di Crema, finalmente riuscirò ad avere una visione d’assieme di mie diverse opere fatte in diversi anni: è infatti in pratica, questa, la mia prima mostra personale in cui le 25-30 opere in esposizione racconteranno a me, di me e della mia opera d’artista».

La Scuola di teatro propone il Rigoletto

Al teatro San Domenico di Crema, martedì 27 marzo alle ore 18 si presenta, con ingresso libero, la “Scuola di teatro” diretta da Francesco Edallo con “Rigoletto” di Giuseppe Verdi, rivisitato, riscritto e interpretato dalla allievi della scuola. La scuola, organizzata dalla stesso Fondazione San Domenico, ha come finalità quella di avvicinare i ragazzi al mondo della lirica, apprendere a sceneggiare un testo e recitarlo. Dopo “ Le nozze di Figaro” (2010) e “ La Bohème” (2011), la Scuola di teatro ha incontrato nel 2011-2012 “Rigoletto” di Giuseppe Verdi, su libretto di Francesco Maria Piave. Gli allievi, impegnati per 6 mesi, hanno dapprima riscritto il testo dell’opera ed in seguito hanno messo in scena il nuovo testo, interpretandolo con fresca partecipazione e spontaneità. Ora si presentano al pubblico di Crema sperando in una buona accoglienza del complesso lavoro svolto.

APPUNTAMENTO DI “SACRE SCENE”

Venerdì in scena “Factum est”

Proseguono gli incontri di “Sacre scene”, festival teatrale della spiritualità. Venerdì 30 marzo alle ore 21, nella sala Pietro da Cemmo del centro sulturale S. Agostino in via Dante a Crema, l’associazione culturale “D’animed’ali” presenta “Factum est” di Giovanni Testori, per la regia di Danilo Ferrari. “Sacre scene”, giunto alla sua seconda edizione e dedicato quest’anno a monsignor Marco Cè, è organizzata dal Centro culturale ciocesano Gabriele Lucchi sotto la direzione artistica di Fausto Lazzari.

INCONTRO DI FILOSOFIA A TREVIGLIO

“La felicità è il Nirvana”

Proseguono gli incontri di filosofia dedicati quest’anno alla “felicità” al Centro civico culturale di Treviglio in piazza Marinai d’Italia. Giovedì 29 marzo, alle ore 20.45, Emanuela Magno tratterà il tema “La felicità è il Nirvana?”. La Magno insegna Storia della filosofia buddista all’università di Padova. Fra i suoi numerosi scritti “Mente e coscienza fra India e Cina” e “Introduzione all’estetica indiana, arte e liberazione di sé”


Appuntamenti

Arte & Cultura Ha scritto di lui Sossio Giametta: “possiede una cultura, uno stile e un ideale in tutto e per tutto classici … una lingua moderna, viva e classica insieme. Per me una lingua dantesca”. Parliamo di Daniele Grassi, “poeta europeo di lingua italiana”, autore di poesie molto belle, carnali, erotiche: un erotismo inteso come la forza che muove il mondo.

SMANIANDO Nel padiglione aperto in letto enorme dorme o sobbalza tutta la famiglia che all’alba cotto il riso porta al tempio domestico con fiori, frutti e incenso. Quale una santa nella sua cappella sotto una zanzariera a baldacchino rapita qui staresti e persi i sensi.

Si tratta di una lingua alta e piana, e la costruzione del verso riecheggia un’ariosità, abbondante e colma di spazio, davvero classica.

LA COMMEDIA Nell’afa del desiderio sottaciuta in questa e quella la flabella la memoria come fosse lor sorella pur nella diversa storia. Ed allora semiserio non dò peso più di tanto ai rifiuti od agli assensi ; lancio l’amo, attendo un’onda più invadente che i miei sensi imperiosa illuda e a schianto si disperda sulla sponda.

Fino a domenica 1° aprile CREMONA MOSTRA FEDERICA GALLI - L’ELEGANZA DEL SEGNO La mostra (nel Centro culturale S. Maria della Pietà) propone lo stile straordinariamente raffinato e assai personale dell’autrice originaria di Soresina e scomparsa nel 2009. Orario: da martedì a domenica ore 1012.30 e 15.30-19 (ingresso libero). Per informazioni: 0375-40039. *** Domenica 25 marzo CREMA FIERA DI SANTA MARIA DELLA CROCE Tradizionale fiera di primavera in viale Santa Maria della Croce. Per informazioni: 0373-894283. *** Domenica 25 marzo SPINO D’ADDA FESTA DELLA MADONNA DEL BOSCO Tradizionale arco fiorito, mercatino di fiori e prodotti tipici, concorso gastronomico del salame nostrano, presso il Santua-

Musica & Spettacoli

MI ABBISOGNA L’esotico mi turba, mi spaventa l’estraneo. Non di qui l’estremo viaggio può cominciare. Consolato sguardo dentro nota cornice mi abbisogna. Daniele Grassi

Sabato 24 marzo CREMONA DANZA BALLETTO DELL’ESPERIA. TRITTICO ’900 Alle 20.30 al Teatro Ponchielli in scena lo spettacolo che offre la rivisitazione di tre capolavori del balletto del ’900 da parte di tre coreografi contemporanei. La morte del cigno, L’après-midi d’un faune e I quattro temperamenti. Per informazioni: 0372-022010. *** Sabato 24 marzo CASTELLEONE TEATRO

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Sabato 24 Marzo 2012

rio Madonna del Bosco. Per informazioni: 339-5953221. *** Domenica 25 marzo CREMONA MERCATINO BIOLOGICO Mercatino dei prodotti biologici organizzato in piazza Stradivari fino alle ore 19 circa di domenica. Per informazioni: 0372-460486. *** Fino a sabato 31 marzo CREMONA MOSTRA FRAMMENTI DI ALTROVE Mostra personale di Eleonora Ghilardi, visitabile nel salone degli Alabardieri da martedì a sabato dalle 9 alle 18, festivi ore 10-18, lunedì chiuso (ingresso libero). Inaugurazione sabato 24 marzo alle ore 16.30. Per informazioni: 339-6693144. *** Fino a sabato 31 marzo CREMA MOSTRA IMMAGINI E COLORI A CREMA Estemporanea di pittura nella sale espositive della Pro Loco. Per informazioni: 0373-81020.

Domenica 8 aprile IZANO FIERA DELLA PALLAVICINA Bancarelle, animazione, luna park, esibizione di madonnari, concorso di poesia dialettale per le vie del centro. Per informazioni: 0373-244100. *** Domenica 8 aprile CASTELLEONE MOSTRA-MERCATO DELL’ANTIQUARIATO, VINTAGE, ARTIGIANATO ARTISTICO Dalle 9 alle 19 nel centro storico, saranno presenti 180 espositori del settore dell’antiquariato e 40 espositori di artigianato e vintage. Per informazioni: 348-8555756. *** Lunedì 9 aprile SORESINA MERCATO STRAORDINARIO DELL’ANGELO Il tradizionale mercato del lunedì si trasforma in un mercato d’altri tempi con la presenza di saltimbachi e giocolieri e animazione. Appuntamento per le vie del centro di Soresina. Per informazioni: 0374-340307.

IL BERRETTO A SONAGLI Alle ore 21 al Teatro del Viale lo spettacolo di Luigi Pirandello con la Compagnia Teatro Viaggiante. Per informazioni: 348-6566386. *** Sabato 24 marzo CASALMAGGIORE TEATRO LA BOTTEGA DEL CAFFÈ Alle 21 al Teatro Comunale la Compagnia Gank porta in scena lo spettacolo di Carlo Goldoni, regia di Antonio Zavatteri. Per informazioni: 0375-284434. *** Martedì 27 marzo CREMONA TEATRO NON SO STARE IN PIATTAFORMA Alle 21 al Teatro Filo serata di prosa con la Compagnia Quarta Parete a favore della Giornata Mondiale del Teatro.

Per informazioni: 0372-21519 - 349 8099121. *** Venerdì 30 marzo CREMA RASSEGNA SACRE SCENE - FACTUM EST Alle 21 in sala Pietro Da Cemmo spettacolo teatrale di Giovanni Testori, nell’ambito del Festival della spiritualità. Per informazioni: 0373-256414. *** Sabato 31 marzo CASALBUTTANO TEATRO CONCERTO PER UN CAMPIONISSIMO Alle 21 al Teatro Bellini spettacolo con Claudia Pastorino (canto), Emanuele Arrigazzi (narratore), Faustino Coppi (voce della memoria) e i Solisti dell’Orchestra Classica di Alessandria. Per informazioni: 0374-364480.

L’Oroscopo della settimana

a cura di: MICHELA

Per scrivere a Maria: promedia@fastpiu.it Cara Maria, ho 25 anni e vorrei raccontarle qualcosa di me. Sono stata per 6 anni assieme a un ragazzo. Aveva un fascino particolare, era dolce e burbero .. insomma, ero molto innamorata. Anche lui mi parlava d’amore, ma mai di matrimonio, anche se, 3 anni fa, siamo andati a vivere insieme, in una casa dei miei nonni. 6 anni sono lunghi: ci sono stati periodi migliori e periodi peggiori, ma io avrei continuato così tutta la vita. Però c’era un grosso problema: la sua gelosia. Mi faceva scenate, mi sorvegliava. Per paura di perderlo, smisi di sentire e vedere molti miei amici e anche amiche. Ma non bastava. Io lo amavo ma mi sentivo oppressa. Una volta litigammo forte e gli dissi che lo avrei lasciato. Lui scoppiò in lacrime, mi disse che se lo lasciavo si sarebbe ucciso… era incredibile, per me, vederlo così, e mi intenerì, così non lo lasciai. Ma andava sempre peggio. Solo che c’erano i momenti d’amore, c’erano passione e amore, molto forti, e sapevamo di avere bisogno l’uno dell’altra. Andai anche da uno psicologo, che mi disse che avrei dovuto lasciarlo. Alla fine mi decisi. Lui reagì malissimo. Prese a pugni un muro, si fece male, mi fece paura. Se ne andò di casa urlando, venne poi varie volte a prendere la sua roba, mi fece trovare distrutti i regali che gli avevo fatto. Solo che ora mi manca moltissimo. Mi sembra di amarlo più di prima. So che sta insieme ad un’altra donna, non so se è felice. E io non so cosa fare. Vanna

Non deve fare assolutamente niente, cara Vanna. Anzi, molto! Spero che abbia un lavoro, degli interessi. Si costruisca una nuova vita, faccia amicizie, gite, un corso di cucina o di scrittura creativa. Insomma, esca dall’ossessione di quell’uomo. Se posso essere molto franca, lei si è tolta da un bell’impiccio. Storie come la sua, a volte, hanno pessimi risvolti. La ossessività maschile, l’istinto proprietario, quando è molto sviluppato, quando diventa sospetto continuo, truce sorveglianza, violenza verbale, può rischiare di trasformarsi in violenza fisica. Ho ascoltato molte storie di donne maltrattate, purtroppo, e mi rendevo conto che, in ognuna, c’era un punto di non ritorno, costruito però in anni di rinunce, di paure, di passi indietro compiuti sperando di blandire, cercando di non provocare, il “lui” di turno. Ma non bastava mai, e il risultato era che quel “lui” pensava, alla fine, di potersi permettere tutto. Non si può stare in un rapporto d’amore a capo chino. Si congratuli con se stessa che ce l’ha fatta a venirne fuori, prima che fosse troppo tardi.

La situazione economica stabile grazie anche a nuove e interessanti entrate che vi consentiranno di togliervi più di un capriccio. Nuove aspettative in campo professionale e cambiamenti in ambito amoroso. Saranno parecchi gli impegni quotidiani. Tante le opportunità per mettere alla prova le vostre capacità organizzative e i vostri talenti. Se siete single, il destino potrebbe offrirvi più opzioni per legarvi sentimentalmente. In ambito lavorativo avrete molte possibilità di mettervi in luce: non esagerate nell’assumervi impegni: mettere troppa carne al fuoco vi creerebbe problemi. Se c’è qualche ombra nella vita di coppia, la cosa giusta da fare è parlarne. Non prendete una decisione troppo frettoloso in ambito professionale. Meglio tentennare ancora, piuttosto che commettere un errore. Il partner sarà sedotto dalla vostra generosità e vi ricambierà con tutto il suo cuore. Troverete la strada giusta per ottenere ciò che desiderate. Non abbiate troppa fretta di raggiungere i vostri obiettivi: il cammino che farete per perseguirgli si rivelerà più importante della meta. Nella vita di coppia mostratevi meno esigenti. In campo professionale avrete un notevole carisma e vi farete valere in ogni situazione. Ascoltate il parere degli altri. In amore sarete particolarmente generosi, comprensivi e disposti ad accontentare il partner anche quando fa i capricci. Non c’è nulla da fare. Nella vostra vita professionale i cambiamenti saranno all’ordine del giorno e dovrete affrontarli senza paura. Guardate avanti con fiducia e vi troverete benissimo. Nuovi incontri sentimentali in arrivo. Sul lavoro abbiate pazienza se l’aumento e la promozione tanto desiderati non arrivano. Non assumete un atteggiamento passivo: datevi da fare, prendete iniziative e, di tanto in tanto, fate le vostre richieste a chi di dovere. Non rinunciate a un progetto solo perché un ostacolo si potrebbe porre sulla vostra strada: la costanza è spesso fondamentale per raggiungere un obiettivo. Se state vivendo una storia appena iniziata, non bruciate le tappe. Sul lavoro la situazione potrebbe apparirvi poco chiara. Meglio non prendere posizione e aspettate: le cose potrebbero rivelarsi molto più positive di quanto il vostro innato pessimismo vi porti a pensare. Se siete single, sorridete al destino. Sentirete il bisogno di allargare i vostri orizzonti, ma forse il momento non è adatto. Per ora sarà meglio portare avanti i progetti già avviati, aspettando il momento opportuno per volare più alto. Sul lavoro sono possibili piccoli fastidi e contrattempi, specialmente se vi lascerete andare a confidenze con chi sarebbe meglio essere riservati. Nella vita di coppia sarete sommersi da una ventata di novità e di gioia di stare insieme.


30

sabato 17

rete 4

canale 5

italia 1

la 7

Programmi Tv

Sabato 24 Marzo 2012

domenica 18

Lunedi’ 19

Martedi’ 20

mercoledi’ 21

giovedi’ 22

venerdi’ 23

06.20 06.30 09.45 11.10 11.45 13.30 14.40 17.00 17.15 17.45 18.50 20.00 20.35 01.30 03.30

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06.30 09.05 09.55 10.50 10.55 12.20 13.30 14.00 16.35 18.50 20.00 20.40 21.30 23.30

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00.45 01.10 06.45 11.00 11.05 12.00 13.30 14.10 15.15 18.50 20.00 20.30 20.35 21.30 23.05

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09.00 10.25 10.40 11.35 13.00 14.00 15.40 17.10 18.00 18.05 18.50 20.25 21.05 21.55 22.40

formula 1: Malesia.Prove sulla via di damasco. Att quello che. Attualità mezzogiorno in famiglia.Att tg2 giorno/Dribbling. Att london live. Musicale jane doe:furto al museo.F sereno variabile. attualità tg2 Flash L.I.S. sea patrol. Telefilm l'isola dei famosi. Reality estrazio del lotto/tg2 castle. Telefilm body of proof. Telefilm sabato sprint. Sport

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07.25 09.10 10.15 12.00 12.25 12.55 14.00 14.45 16.55 18.10 19.00 20.00 21.30 23.35 23.55

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07.55 09.45 10.30 11.30 13.00 13.40 14.10 15.30 18.50 20.00 20.30 21.10 23.30 01.00 02.00

traffico/METEO/tg5 mattina superpartes. Attualità finalmente arriva kalle.Tel divorzio d'amore. Film tg5 telegiornale/meteo 5 riassunto grande fratello amici. Talent Show verissimo. attualità the money drop. Quiz Tg 5 telegiornale - meteo 5 striscia la notizia. Var the money drop. Quiz il meglio di italia's got talent tg5 notte/meteo 5 angelo nero.Film

08.50 10.00 10.15 10.45 13.00 13.40 14.00 16.15 18.50 20.00 20.40 21.30 00.15 03.15

le frontiere dello spirito grande fratello. Reality finalmente soli. Sitcom the californian. Film Tg5 Telegiornale - meteo 5 grande fratello. Reality amore sotto il segno del drago. Film domenica cinque. Varietà the money drop. Quiz/Tg 5 Tg 5 telegiornale - meteo 5 paperissima sprint grande fratello. Reality mai dire grande fratello se ti investo mi sposi? Film

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07.05 10.50 12.20 12.25 13.40 14.10 16.10 18.00 18.30 19.00 19.15 21.10 00.45

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Agricoltura

Sabato 24 Marzo 2012

BioEnergy Italy: durante la manifestazione è stato possibile verificare la potenzialità del settore

Dalle fonti rinnovabili grandi opportunità L • A cura di Libera Agricoltori •

e rinnovabili rappresentano il futuro della produzione di energia a livello mondiale e nell’edizione 2012 di BioEnergy Italy, tenutasi presso il polo fieristico di Cremona dal 15 al 17 marzo, è stato possibile constatare la consapevolezza delle potenzialità del settore che si sta sempre più radicando in aziende agricole, Comuni, Province, e industria alimentare, che sono i maggiori investitori nel comparto. I visitatori di questa edizione, nella totalità imprenditori e professionisti hanno trovato molte risposte e spunti per lo sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili in Italia. Possiamo dire che chi è entrato in fiera aveva obiettivi ben precisi: informarsi, scoprire

Un momento di BioEnergy

le nuove tecnologie, e confrontarsi con un’offerta espositiva altamente qualificata. La fiera puntato tutto sulla specializzazione.

NITRATI

Gli ingredienti per attirare a BioEnergy Italy le sempre più numerose e diversificate professionalità legate alle fonti rinnovabili di energia

c’erano tutti: non solo una selezione di 152 espositori (di cui il 27% dall’estero) di alto livello, ma anche un programma di 52 appuntamenti studiato per andare a fondo di tutti i temi più caldi delle bioenergie: dalla normativa, alle bioplastiche; delle opportunità dello sfruttamento degli scarti di lavorazione dell’industria alimentare, al fotovoltaico di ultima generazione; dal rapporto tra produzione di energia e territorio, all’offerta formativa e professionale. BioEnergy Italy è stata la dimostrazione che non solo l’agricoltura, ma tutta la società ha a disposizione grandi opportunità con l’energia da fonti rinnovabili; si tratta di conoscerle e sfruttarle. Per questo BioEnergy Italy può essere considerato uno strumento che può concretizzare in nuovo business la grande cultura che sta nascendo in Italia in questo settore.

A CREMONA

Dalla Regione in arrivo Il consiglio nazionale Anga quattro milioni di euro alla Libera agricoltori

Sfiorano i 4 milioni di euro i fondi stanziati da Regione Lombardia per gli agricoltori che realizzeranno interventi per migliorare la gestione dei nitrati. Nel dettaglio si tratta di 3.946.056 euro, che saranno assegnati alle amministrazioni provinciali nell’ambito della misura 121 nitrati ‘ammodernamento delle aziende agricole – interventi per la gestione sostenibile degli effluenti di allevamento’ del programma di sviluppo rurale. Cinquantadue i beneficiari che potranno avvalersi del contributo pubblico, di cui 366.030 euro destinati alle 6 domande presentate in provincia di Cremona, per adeguarsi alle disposizioni comunitarie della direttiva nitrati. La misura 121 nitrati finanzia la costruzione, la ristrutturazione o

l’ampliamento di vasche di stoccaggio degli effluenti di allevamento; l’acquisito di macchine per la distribuzione degli effluenti a bassa pressione; la realizzazione di impianti per il trattamento e la valorizzazione degli effluenti; la realizzazione di coperture delle vasche di stoccaggio. Dalle 11.252 ‘comunicazioni nitrati’ degli agricoltori lombardi relative al 2011, si evidenzia un certo miglioramento rispetto al 2010 ma rimane un numero abbastanza elevato di aziende che dovranno fare azioni per rientrare nel rispetto della direttiva nitrati. Su questo tema c’è molto attenzione, anche economica, da parte di Regione Lombardia e gli stanziamenti appena varati rientrano a pieno titolo in quella strategia.

Grande partecipazione, presso la sede della Libera Agricoltori, al consiglio nazionale dell’Anga (gli under 40 di Confagricoltura) tenuto a Cremona lo scorso 15 marzo in occasione di BioEnergy Italy. Lavori presieduti dal presidente nazionale Nicola Motolese affiancato dai presidenti regionale e provinciale dell’Anga, Francesca Picasso e Giorgio Guarneri. A fare gli onori di casa Antonio Piva, presidente della Li-

bera e vice presidente di Confagricoltura. Il consiglio è stata un’occasione privilegiata di confronto sulle opportunità che derivano dal settore per la produzione di energia verde. Sono stati affrontati anche i temi relativi all’impatto dell’Imu, con particolare riferimento alle giovani imprese; le misure del decreto ‘Cresci Italia’, ma anche l’aspetto della comunicazione. Alla riunione Anga di Cremona hanno preso parte giovani agri-

TABELLA AGGIORNATA A GIOVEDI’ 22 MARZO 2012 PRODOTTO

coltori provenienti da tutta Italia. E’ stato un appuntamento decisamente importante per riaffermare il valore dell’agricoltura all’interno del sistema economico italiano; come produttrice di cibo, energia ed attività a tutela dell’ambiente. Ma è servito anche a sottolineare il lavoro di tanti giovani che fanno impresa nel settore, impegnandosi con passione e competenza per contribuire all’innovazione ed allo sviluppo del Paese.

PRODOTTO

31

PREZZO DEL POMODORO

Siglato l’accordo, scontenti i produttori

E' stato raggiunto a Bologna, presso la sede della Regione Emilia-Romagna, l’intesa tra le organizzazioni dei produttori del Nord Italia e le industrie di trasformazione aderenti ad Aiipa sul contratto quadro per la campagna di trasformazione del pomodoro da industria 2012. Due settimane dopo l’accordo al ribasso siglato tra le organizzazioni ortofrutticole del nord Italia e le industrie aderenti a Confapi, arriva un’altra firma che penalizza duramente i coltivatori di pomodoro da industria. Questo accordo ricalca gli elementi negativi e peggiorativi già riscontrati in quello di quindici giorni fa; 84 euro alla tonnellata più uno di servizi, in diminuzione rispetto al 2011; tabella di valutazione della qualità in regresso, nuovamente utilizzata come strumento economico mentre dovrebbe avere solo natura tecnica; e ancora, tempi di pagamento ulteriormente posticipati, sempre rispetto a quanto si era stabilito nel 2011. Sono infatti pre-

viste tre rate di pagamento ai coltivatori, con l’ultima fissata al 30 gennaio 2013. Una delle conseguenze principali di questo scenario così sfavorevole per gli agricoltori, sarà con ogni probabilità una consistente riduzione delle superfici coltivate. Biancamaria Balestreri, presidente della sezione pomodoro da industria di Confagricoltura Lombardia e vice presidente nazionale dello stesso settore ha espresso la propria insoddisfazione in quanto ancora una volta le organizzazioni di prodotto si sono dimostrate incapaci di difendere e tutelare gli interessi dei loro associati. Gli industriali, al contrario, hanno confermato una ben nota abilità nello sfruttare ogni possibile debolezza altrui a loro vantaggio, per spuntare le condizioni economiche che ritenevano più convenienti. La trattativa rischiava di protrarsi a tempo indeterminato, e si è conclusa solo per la mediazione ed il pressing decisivo della Regione Emilia Romagna.

UNITA’ DI MISURA

CREMONA

MILANO

MANTOVA

MODENA

VACCHE Frisone 1ª qualità peso vivo

kg.

p.v. 1,10-1,33 p.m 2,50-2,90

MONTICHIARI 1,15-1,35

da macello 1,220-1,320

--

UNITA’ DI MISURA

CREMONA

MILANO

MANTOVA

MODENA

Tonn.

202-204

n.q.

216-219

(fino) 224-229

VACCHE Frisone 2ª qualità peso vivo

Kg.

pv 0,92-1,05 pm 2,20-2,45

MONTICHIARI 0,80-1,00

0,98-1,08

GRANOTURCO ibrido naz.14% um.

Tonn.

195,5-196,5

208-209

201-203

208-209

kg.

2,30-2,90

Vitelloni da macello 24/30 mesi 1,35-1,50

1,20-1,37

SEMI di SOIA Nazionale

MANZE SCOTTONE 24 mesi

Vitelloni femm. da macello pezz. nere (kg. 450-500) p.v. 1,24–1,39

Tonn.

n.q.

411-413

400-405

Sorgo nazionale 205-208

1,10-1,30

MONTICHIARI 1,00-1,20

(da 46 a 55 kg) 1,60-1,90

(45-55 kg) 1,40-1,90

ORZO naz. Peso spec. 55-60 peso spec. 66-68

VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg ) frisona

Tonn.

n.q. n.q.

n.q. 229–231

n.q. 213-220

(p.spec. 63-65) 230-233

VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg) pie blue belga

kg.

2,50-3,80

MONTICHIARI 3,80-4,00

4,45-4,95

(pregiate 70 kg) 3,91-5,05

CRUSCA Alla rinfusa

Tonn.

168–170

150–151

160-163

148-149

BURRO pastorizzato

kg.

2,65-2,70

past. 2,50 centr. 3,10

2,15

FIENO Maggengo Agostano

Tonn.

135 – 150 di erba med. 135-150

114-138 129-142

Mag. 1° t. 122-127

Medica fienata 1° t. 120,0-130,0

kg.

(dolce) 4,95-5,15

5,05-5,20

n.q.

PAGLIA press. (rotoballe)

Tonn.

110 – 120

105-117

Erba med f. 1° t. 122-127

Paglia di frumento press. ball. 75-80

PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi

(piccante) 5,10-5,50

5,25-5,50

n.q.

7,65-7,90

7,70-7,90

7,60-7,85

PARMIGIANO REGGIANO fino a 24 m 11,65-12,00

8,40-8,60

8,75-9,15

8,75-9,00

PARMIG. REGG. 30 mesi e oltre 13,10-13,50

FRUMENTO tenero buono mercantile

SUINI Lattonzoli locali

15 kg

4,090

4,060

4,050

4,110

SUINI Lattonzoli locali

25 kg

3,230

3,200

3,180

3,240

SUINI Lattonzoli locali

30 kg

3,010

3,020

2,970

3,020

SUINI Lattonzoli locali

40 kg

2,490

2,500

2,470

2,490

SUINI da macello

156 kg

1,310

1,375

n.q.

(da 144 a 156 kg) 1,321

SUINI da macello

176 kg

1,370

1,375

n.q.

(da 156 a 176 kg) 1,375

SUINI da macello

Oltre 176 kg

1,340

1,350

n.q.

(da 176 a 180 kg) 1,359

PROVOLONE VALPADANA oltre 3 mesi

kg.

kg.

GRANA scelto stag. 9 mesi

kg.

GRANA scelto stag. 12-15 mesi

kg.

Zangolato di creme X burrificaz. 1,90 --

PARMIGIANO REGGIANO 12 mesi 9,65-9,95

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì. Tutti gli aggiornamenti della tabella mercati, insieme ai collegamenti alle principali borse, sono sul sito: www.cremona.coldiretti.it.


GLI ORARI CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00.

PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi c ome indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario:da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Dove: Medicina del Lavoro, padiglione 10 Impegnativa del medico curante. Allergologia per sospetti professionali Tel. 0372 408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 13.00; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia dalle 09.00 alle 13.00 da lunedì a venerdì. Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, d alle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari.

Salute PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Dove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10 Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante. Le prenotazioni vengono effettuate telefonando allo 0372 408178 da lunedì a venerdì dalle 10.30 alle 13.00; oppure personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia da lunedì a venerdì dalle 09.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.

siamo nella fase iniziale ma l’inquinamento e le scarse precipitazioni peggiorano la situazione

Primavera, tempo di allergie S

di Laura Bosio

tarnuti, naso chiuso, difficoltà respiratorie: l'arrivo della primavera per molte persone è un vero e proprio incubo, in quanto coincide con l'acuirsi delle allergie da polline. «Siamo proprio ora nella fase iniziale della stagione delle allergie» spiega Mauro Parpanesi, direttore dell'Unità operativa dell'Azienda ospedaliera di Cremona. «I primi a diffondersi sono i pollini di betulla, nocciolo e ontano. Ultimamente si sta diffondendo molto anche il polline di cipresso, che prima non era così diffuso». Qualche dato sulle allergie? «Nel mondo ci sono circa 300 milioni di asmatici e 400 milioni di persone con rinite allergiche. In Italia si stima che il 7-8% della popolazione soffra di allergie. Nel 2020 si presume che un bambino su due soffrirà di allergie respiratorie». E' vero che le allergie sono aumentate? «Si. Dipende dal cambiamento degli stili di vita a cui abbiamo assistito in questi ultimi decenni. Cinquant'anni fa i bambini erano abituati a giocare all'aperto e a mangiare cibi non perfettamente conservati. Oggi invece si vive in ambienti sempre più sterili, e ciò ha cambiato la flora batterica intestinale. Questo comporta che il sistema immunitario non è più occupato a dover combattere i germi presenti nell'ambiente, e quindi rivolge le sue forze a sostanze che sarebbero innocue, come accade per le allergie. E' dimostrato che i bambini cresciuti in campagna corrano meno rischio di contrarre allergie rispetto a quelli che hanno sempre vissuto in città». Qual è il ruolo dell'inquinamento? «Le polveri sottili portano ad aumentare la sensibilità nei confronti degli allergeni, e contribuiscono a irritare le vie respiratorie. Lo dimostra anche il fatto che le zone con maggior concentrazione di allergici sono quelle occidentali, e l'Italia in particolar modo. E' dimostrato, inoltre, che nelle grandi città i bambini che vivono in appartamenti più vicini alla strada rischiano maggiormente l'asma rispetto ai loro coetanei che abitano ai piani più alti. Un'altra prova che una delle maggiori cause è lo stile di vita è il fatto che

Il dottor Mauro Parpanesi, responsabile dell'ambulatorio di allergologia dell'Azienda ospedaliera di Cremona

molti immigrati hanno iniziato a soffrire di allergie dopo essersi trasferiti in Italia». Come influisce il clima? Il fatto che abbia piovuto poco può portare a una recrudescenza delle patologie? «Si, perché pollini e polveri sottili rimangono sospesi nell'aria invece che essere trascinati a terra dalla pioggia. Tra l'altro il clima caldo e secco potrebbe portare a un ulteriore peggioramento, in quanto le piante che rilasciano il polline potrebbero aumentare il periodo di fioritura. Allo stesso modo anche le polveri sottili restano più a lungo nell'aria. Inoltre viviamo in ambienti sempre poco areati, in cui è più facile che crescano muffe e acari, anch'essi portatori di allergie. Infine non dimentichiamo l'effetto serra e il riscaldamento globale, che prolungano il perdurare dei pollini nell'aria: è stato dimo-

PER SAPERNE DI PIÙ

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strato che negli ultimi dieci anni il periodo di permanenza della parietaria si è allungato di oltre 100 giorni». Qual è il rapporto dei problemi allergici con l'asma? «Il 20% dei rinitici diventa asmatico, e l'80% degli asmatici soffre anche di rinite allergica. L'asma allergica si scatena a causa dei fattori allergici: queste sostanze, aspirate, possono provocare reazioni allergiche infiammatorie, che portano a un broncospasmo e quindi a crisi respiratorie. L'asma, inoltre, è una patologia che può anche essere scatenata da fattori non allergici, come sforzi fisici, inalazione di polveri irritanti, da farmaci o da sostanze che sono presenti sul posto di lavoro (asma professionale)». E' vero che le allergie respiratorie possono essere connesse ad alcune allergie alimentari?

«Certo. C'è una reazione crociata tra pollini e certi alimenti. Ad esempio la betulla e il nocciolo si combinano alla sindrome orale allergica in caso di ingestione di finocchi, albicocca, ciliegie, frutta secca, mela, pera, pesca, sedano e altri alimenti. La sindrome orale allergica è una reazione della mucosa orale, caratterizzata da gonfiore della lingua, delle labbra e da difficoltà di deglutizione e presenza di vescicole. Tuttavia trattandosi di allergie alimentari deboli, non hanno gravi ripercussioni sulla vita del paziente». E le allergie possono portare conseguenze gravi? «Normalmente no, anche se i sintomi sono fastidiosi e spesso invalidanti. La patologia più grave può essere l'asma che non è perfettamente controllata dalla terapia, con crisi dispnoiche importanti. Tuttavia se ben curata non porta eccessivi problemi, tanto che ci sono atleti agonistici che soffrono di queste patologie, ma esse non precludono loro lo svolgimento dell'attività sportiva». Abbiamo parlato di pollini. Quali sono i prossimi "nemici", con il procedere della stagione? «Verso la fine della primavera arriveranno le graminacee, la parietarie e l'olivo - quest'ultima un'allergia emersa di recente, a causa della massiccia coltivazione ornamentale di tale pianta. Nel periodo di settembre e ottobre tocca invece l'artemisia e l'ambrosia».

Cosa sono i pollini? Durante la fioritura, le piante cosiddette “entomofile”, alberi ed erbe, liberano in aria grandi quantità di polline, affidandone al vento la dispersione a distanza. I pollini trasportano al loro interno i gameti maschili delle piante superiori che devono raggiungere il “fiore” femminile perché si compia la fecondazione. Le piante “ entomofile ” liberano piccole quantità di polline, affidandone il trasporto verso un altro fiore della stessa specie agli insetti a questo scopo deputati. Perché provocano allergie? I pollini dispersi in aria da piante coltivate o selvatiche possono causare la produzione di particolari anticorpi (le IgE) in soggetti predisposti. Questi anticorpi sono responsabili di reazioni allergiche a carico dell’apparato respiratorio: raffreddore, congiuntivite e asma bronchiale. Anche alcune spore fungine, in particolare le spore di Alternaria, possono essere responsabili di allergie respiratorie.

Prevenire e curare Le allergie da pollini si possono curare sia con farmaci preventivi e sintomatici, che oggi sono molto efficaci e tollerati, sia con l’Immunoterapia Specifica (Its), il cosiddetto vaccino, che consiste nel somministrare estratti dell’allergene responsabile dei sintomi fino a sviluppare una tolleranza nel paziente.


La proposta, fatta dal Pd in consiglio regionale, è stata approvata all’unanimità

“Infortunio in itinere” per chi va al lavoro in bici

Maggiore tutela per chi si reca al lavoro in bicicletta riconoscendo l’infortunio "in itinere": è questa la richiesta fatta alla Regione Lombardia attraverso una mozione bipartisan sottoscritta da Pd, Udc e Lega approvata all’unanimità durante i lavori d’aula del Consiglio regionale. Il documento, nello specifico, impegna la Giunta ad aderire alla petizione della federazione Italiana Amici della Bicicletta (Fiab) che chiede di equiparare, per il riconoscimento Inail, gli incidenti in bicicletta nel tratto casa-lavoro a quelli incorsi in automobile. Grande soddisfazione è stata espressa dai consiglieri regionali del Pd Agostino Alloni e Fabio Pizzul, tra i firmatari della mozione: «Questa iniziativa» dichiarano «va nella giusta direzione della mobilità sostenibile incentivando fortemente l’utilizzo della bicicletta per gli spostamenti casa-lavoro. Un significa-

tivo cambio di passo se si considerano le alte percentuali di Pm10 nell’aria». La mozione fa il paio con un’interrogazione a risposta scritta che Alloni ha inviato alcuni mesi fa all’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Raffaele Cattaneo relativa alle criticità legate al trasporto delle biciclette sui treni. «L’assessore» continua Alloni «si è impegnato a recepire miglioramenti per i viaggiatori con bici al seguito nell’ambito dei lavori di revisione delle condizioni di trasporto. Sono state messe in atto specifiche azioni quali la possibilità di acquistare il ticket per le due ruote a bordo treno senza sovrapprezzo, di comprare l’abbonamento annuale al costo di 60 euro ed è stata incrementata la possibilità e la capacità di trasporto di biciclette, da due a cinque, per ogni carrozza. Ad oggi però» conclude Alloni «non è possibile trasportare biciclette su

tutti i treni delle fasce orarie interessate dai grandi flussi di lavoratori pendolari, dalle 7 alle 9.30 e dalle 17 alle 19.30. Mi auguro, vista anche la portata della mozione approvata martedì, che la Regione incentivi lo scambio ferro gomma aumentando il numero dei treni che consentano il trasporto ed estendendolo per tutta la giornata».

In arrivo 25 nuovi posti letto, come previsto dal progetto regionale “Dalla cura al prendersi cura”

A Bozzolo nuovo reparto per i sub-acuti

I

di Giulia Sapelli

naugurato nei giorni scorsi il reparto per le cure sub acute del presidio di Bozzolo, che dispone di 25 posti letto. Attua quanto previsto dal progetto Regionale «Dalla cura al prendersi cura», inserito nel Programma Regionale di Sviluppo e nel Piano Socio-Sanitario, le cui "Regole 2011" sono state ratificate dalla Giunta Regionale. L'attivazione di 1.146 posti letto in tutta la Lombardia per le Cure sub acute ha il preciso intento di affrontare un'emergente necessità assistenziale "intermedia" fra ospedale e territorio, per assistere quei pazienti che, pur avendo superato la fase di instabilità e di criticità clinica, continuano ad avere bisogno di assistenza e di terapie di media complessità non gestibili al domicilio o richiedono il completamento di procedure diagnostiche o terapeutiche che non devono essere necessariamente eseguite in un ospedale per acuti. «Da sempre sosteniamo l'importanza di destinare spazi specifici alle cure dei sub acuti» ha detto l'assessore regionale Luciano Bresciani «in quanto vo-

L’assessore regionale Bresciani: «Inaccettabile pensare di dover ridurre i servizi a causa dei drastici tagli minacciati dal ministro per la Sanità»

La durata delle degenza non deve superare i 40 giorni complessivi gliamo offrire assistenza adeguata, contenendo i cosiddetti "costi impropri": spesso infatti le sub acuzie sono trattate

occupando posti letto riservati agli acuti con ingiustificati incrementi dei costi per l'intera collettività. Oggi abbiamo 400 medici che si occupano di loro con un'evidente riduzione dei budget, dimostrando ciò che da tempo ho indicato come strada da seguire. Ciò che non possiamo accettare è che, nonostante il pareggio di bilancio che Regione Lombardia riesce

a conseguire da 8 anni, rischiamo di dover drasticamente ridurre i servizi ai cittadini a causa dei drastici tagli longitudinali "minacciati" dal ministro per la Sanità, Renato Balduzzi: meno 407 milioni di euro nel 2013 e 815 milioni in meno per il 2015». La durata media della degenza in queste strutture non deve superare i 40 giorni. Alla fine del percorso terapeutico è prevista una valutazione dei risultati ottenuti anche in relazione alle attese. Sono escluse dalle cure sub acute le persone con decadimento cognitivo avanzato o i pazienti psichiatrici, oncologici avanzati o in chemioterapia, in età pediatrica. I percorsi diagnostici terapeutici assistenziali che regoleranno l'accesso appropriato alle cure sono al momento cinque, formulati su dati epidemiologici riportati recentemente dall'Asl di Mantova: lo Scompenso cardiaco cronico, la Broncopneumopatia cronica ostruttiva, le Vasculopatie e le Malattie Dismetaboliche croniche, la Cardiopatia cronica, ischemica e non.

33 INCONTRO CON FABIO VEGLIA AL CENTRO PER LE FAMIGLIE Fabio Veglia interverrà lunedì 2 aprile alle 9.30 al Centro per le Famiglie di largo Madre Carelli 5, a Cremona. «Durante l'inconto - spiegano gli organizzatori - si cercherà di creare un clima accogliente affinché i partecipanti possano esprimere i propri interrogativi e portare, se desiderano, le proprie esperienze». Si affronterà il tema dell'educazione all'af-

fettività e alla sessualità grazie alla presenza di uno dei maggiori esperti in materia in ambito nazionale: Fabio Veglia, psicologo psicoterapeuta docente di Psicologia e spicopatologia del comportamento sessuale presso la facoltà di Psicologia di Torino. Anffas ringrazia la Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona Onlus che ha reso possibile l'evento.

CAMPAGNA AUSER PER LA RICERCA DI VOLONTARI Si chiama "Un'ora sola ti vorrei" la nuova campagna che Auser lancia per convolgere un numero sempre maggiore di volontari a servizio degli anziani. «Nella nostra associazione puoi fare molto anche per poco tempo! - spiegano i dirigenti dell'associazione -. Svolgiamo molte attività, diverse tra loro ma tutte importanti: Basta un’ora al giorno del tuo tempo per rendere più tua la nostra comunità e cambiare la vita di tanti anziani bisognosi d’aiuto».

PREVENZIONE TUMORI, APPUNTAMENTO CON LA LILT Anche la sezione cremasca della Lilt (Lega italiana per la lotta contro i tumori), partecipa nel weekend del 24 e 25 marzo alla Settimana della prevenzione, iniziativa nazionale patrocinata dalla Presidenza del consiglio. Appuntamento quindi per sabato e domenica, 24 e 25 marzo, in piazza Duomo con la manifestazione «Alimentiamo la prevenzione per sconfiggere il cancro». Gli orari dello stand sono i seguenti: sabato dalle 14 alle 19 e domenica dalle 9 alle 20. Con un contributo

di 10 euro la Lilt offrirà ai cremaschi una confezione contenente olio extravergine di oliva, alimento principe della sana e corretta alimentazione e pane, offerto dalla Lega panificatori cremaschi. Sarà inoltre possibile ritirare un utile guida sui corretti stili di vita e sulla corretta alimentazione. Lla manifestazione è organizzata per informare e sensibilizzare i cittadini sul tema della prevenzione alle malattie tumorali. I contributi saranno finalizzati a sostenere l'attività e gli ambulatori Lilt.

LOTTA ALLE INTOLLERANZE ALIMENTARI, INCONTRI Prosegue con una serie di incontri pubblici il fitto programma della Associazione Aliac Onlus per la lotta delle intolleranze alimentari e celiachia di Cremona e Crema. Ecco i prossimi appuntamenti gratuiti del mese di marzo: martedì 27 marzo (ore 21) a Madignano (Crema) si parlerà di "Abc della corretta alimentazione". Giovedì 29 marzo (ore 21) presso l'associazione culturale "Il Tibetano", a Cremona, si parlerà di "Potere farmacologico degli alimenti". Al termine di ogni incontro vi sarà una degustazione gratuita di prodotti senza glutine.

di Ermanna Allevi

Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA

Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA) Gentilissima Naturopata buongiorno e complimenti, leggo sempre la Sua rubrica e ritaglio gli articoli, perchè trovo molto interessante il Suo modo di interpretare la malattia e i complimenti anche per l'uscita della Sua rubrica su "Il Piccolo" del mercoledì, sembra di leggere un racconto al punto che quasi sfuggono le molteplici informazioni che via via dà. In questo periodo dell'anno in particolare soffro di infiammazioni agli occhi, ho fatto esami e visite e lo specialista non ha trovato nulla che non va, mi ha consigliato le lacrime artificiali e un collirio antiinfiammatorio all'occorenza. So che esistono prodotti naturali che mi possono aiutare e le chiedo se cortesemente me li può indicare e anche se sa dirmi come mai ho così fastidio agli occhi senza che abbiano una malattia. In attesa della Sua risposta Le porgo i miei più cari saluti. Enrico Le tossine che affliggono l'occhio possono essere determinate da cattiva alimentazione, stress, inquinamento da polveri, inquinamento luminoso, emissione di radiazioni( computer, televisione, ecc), fumo di sigaretta, insonnia.

Tutti fattori molto comuni nella quotidianetà di ogni persona. Tra i primi segni di "occhi intossicati" troviamo: affaticamento visivo, secchezza oculare, blefarite (infiammazione dei margini palpebrali), congiuntiviti, orzaioli, ecc. Anche l' ipertensione arteriosa, il diabete e l'obesità possono danneggiare gli occhi, e, a maggior ragione, oltre agli occhi bisognerebbe prendersi cura anche di sè stessi. E' molto importante provvedere alla disintossicazione degli occhi, utilizzando impacchi di erbe più volte nel corso della giornata, per poter prevenire infiammazioni e infezioni oculari. Le erbe che drenano gli occhi sono: EUFRASIA- la pianta intera contiene iridoidi, flavonoidi e tannini che decongestionano e depurano gli occhi e le palpebre (anche in caso di allergia). AMAMELIDE- le foglie e i rametti sono ricchi di gallotanninie flavonoidi astringenti, depurativi e decongestionanti, utili contro l'irritazione oculare causata da fumo e da inquinamento. FIORDALISO- i fiori sono fonte di flavonoidi, antociani, pectine che consentono di disinfiammare e drenare occhi e palpebre. CAMOMILLA- i suoi capolini fioriti contengono azulene e bisabololo dall'azione antiinfiammatoria, calmante e depurativa.

Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@naturopatia-cremona.com Oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it • Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372. • Riceve a Crema telefonando al 388 9037275.


SPORT

lo SERIE D

Un Pizzighettone sottotono va ko col Pro Piacenza

Turno infrasettimanale amaro per il Pizzighettone, battuto 3-1 in casa dal Pro Piacenza. Ora serve l’immdiato riscatto domenica Voghera. CLASSIFICA (31 giornata) Castiglione 60; Ponte San Pietro-Isola 53; Pizzighettone, Olgina-

tese 52; Caronnese 49; Mapello 48; Castellana 45; Voghera, AlzanoCene 44; Darfo Boario, Pro Piacenza 41; Seriate 40; Gozzano, Rudianese 38; Colognese 36; Carpenedolo 34; Fidenza 33; Seregno 32; Fiorenzuola 29; Gallaratese 21.

Brevi: «Un onore allenare la Cremo»

IL PERSONAGGIO Il tecnico milanese ha accettato con entusiasmo l’offerta della società grigiorossa Con il Frosinone vietato sbagliare

Q

LA SCHEDA DA CALCIATORE

di Micheal Guerini

uesta settimana il personaggio grigiorosso è il tecnico Oscar Brevi (nato a Milano nel 1967), ex difensore di Como, Palermo e Torino. Come ti trovi alla Cremo? «Molto bene, la Cremonese è una grande società di Lega Pro che ha strutture all’avanguardia. E poi è una squadra che sta dando molto alla città e anche al sottoscritto». Come descriveresti il tuo rapporto con i tifosi? «Si tratta di un buon rapporto, io provo per loro molta stima perché ci aiutano e ci supportano. Per esempio, anche col Trapani, nonostante la sconfitta, ci hanno applaudito». In merito alla tua carriera da giocatore, quali sono stati i momenti più significativi? «La mia carriera è stata decisamente lunga, visto che dai campionati regionali sono arrivato in serie A, quindi sono tanti i momenti belli. Ho vinto in tutto quattro campionati da capitano e giocando spesso: risultati che ti rimangono dentro per sempre. Anche le sconfitte ti lasciano il segno, creando così un mix indescrivibile di emozioni». Per quale motivo hai deciso di ritirarti da calciatore e accettare la proposta di diventare allenatore del Como? «Perché mi è stata data questa grande opportunità. La mia carriera da calciatore, come detto, è

STAGIONE

SQUADRA

SERIE

PRESENZE

RETI

1990-1991 1991-1992 1992-1993 1993-1994 1994-1995 1995-1996 1996-1997 1997-1998 1998-1999 1999-2000 2000-2001 2001-2002 2002-2003 gen. 2003 2003-2004 2004-2005 2005-2006 2006-2007 2007-2008 2008-2009 2009-2010

Gallaratese Gallaratese Gallaratese Gallaratese Corsico Solbiatese Solbiatese Lumezzane Lumezzane Lumezzane Como Como Como Palermo Ascoli Ascoli Torino Torino Venezia Como Como

D D D D D C2 C2 C1 C1 C1 C1 B A B B B B A 1ª Div. 2ª Div. 1ª Div.

32 29 30 31 33 30 30 31 29 31 35 11 16 35 33 37 22 28 28 5

2 3 1 3 2 1 3 1 1 1 1 1 -

Oscar Brevi (foto L. Dassi )

stata lunga ed ormai era agli sgoccioli e quindi ho preso al volo l’occasione senza pensarci». Cosa ti ha spinto a venire alla Cremo? «Cremona è una piazza importante: avevo ricevuto altre proposte, ma la squadra grigiorossa mi ha trasmesso molto entusiasmo e quindi ho accettato l’incarico». Come valuteresti l’andamento complessivo della squadra in questa stagionale? «La valutazione fino ad ora è positiva, tenendo conto del fatto che la rosa è stata ricostruita da zero. Nonostante questo, è ovvio che si può sempre fare di più». Si può parlare di una maledizione nei posticipi serali? «Direi di no, visto che nelle partite notturne abbiamo vinto 2 volte e perso con Trapani e Lanciano. Quindi abbiamo conquistato 6 punti su 12 e tenendo che con il Trapani non meritavamo di perdere, il bilancio non così negativo». Progetti per il futuro? «Al momento penso solo alla Cremonese. Dobbiamo stare concentrati sul rush finale e pensare una partita alla volta. Nel calcio ci si deve preoccupare solo del presente». Per quale squadra fai il tifo? «Non sono un tifoso, anche se da ragazzino andavo allo stadio con mio padre a vedere l’Inter. Quando poi inizi la carriera da giocatore, ti rimangono nel cuore le squadre per le quali hai giocato e le segui con maggiore interesse rispetto alle altre».

(M.V.) La rincorsa ai playoff della Cremonese inizia con la buona notizie della disponibilità di Manolo Pestrin, che non è stato squalificato dal giudice sportivo come invece erroneamente preventivato dopo l’ammonizione rimediata a Lanciano. Contro il Frosinone, mister Brevi dovrà tuttavia fare i conti con una buona lista di indisponibili. Ancora fuori causa capitan Fietta, in difesa staffetta obbligata sulla destra tra lo squalificato Polenghi e il rientrante Semenzato. In avanti non è da escludere un ritorno di Nizzetto, accantonato nelle ultime uscite. In casa Frosinone, invece, Eugenio Corini non avrà a disposizione Bottone, l’esterno Artistico (squalificato) e l’infortunato Magli. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3): Alfonso; Semenzato, Cesar, Minelli, Favalli; Tacchinardi, Pestrin, Dettori; Nizzetto, Possanzini, Le Noci. All.: Brevi.

CLASSIFICA Trapani 53 Siracusa (-5) 45 Spezia 43 Lanciano (-1) 42 Pergocrema (-2) 40 Cremonese (-6) 39 Carrarese (-1) 39 SudTirol 39 Barletta (-1) 36 Portogruaro 36 Frosinone 33 Triestina 32 Latina 29 Prato 29 Piacenza (-6) 29 FeralpiSalò 27 Andria 24 Bassano 23

27ª Giornata Andria-Latina Carrarese-Piacenza FeralpiSalò-Barletta Frosinone-Trapani Lanciano-Cremonese Pergocrema-Triestina Portogruaro-Spezia Prato-SudTirol Siracusa-Bassano

0-1 2-2 1-0 1-2 2-1 0-0 1-1 2-3 2-2

Prossimo Turno (25-3 h 15) Barletta-Portogruaro Bassano-Andria Carrarese-Prato Cremonese-Frosinone Latina-Lanciano Piacenza-Siracusa Spezia-FeralpiSalò SudTirol-Triestina Trapani-Pergocrema

PRIMA DIVISIONE Dopo la messa in mora la situazione è critica

Ora al Pergo serve chiarezza

sione, sul rettangolo verde (aspettando le inevitabili nuove penalizzazioni ed i contraccolpi psicologici per il momento), la classifica “canarina” fortunatamente Tanto tuonò, che piovve. Stanchi delle numerose sorride:. Complimenti ai calciatori ed allo staff tecnico promesse da marinaio (ormai datate) e mai mantenute e domenica occhio all’insidiosa trasferta in casa della (Romondini dixit), provati da mesi di lavoro non remucapolista Trapani. Ma naturalmente, in città, a far nerati, sfiniti da affitti di case saldati in ritardo oppure discutere è la preoccupazione in merito al futuro addirittura non pagati, venerdì scorso i giocatori del dell’intramontabile Pergolettese: è inutile negare l’eviPergocrema, attivando il sindacato di categoria (Aic), denza, stavolta rischia assai il sodalizio “canarino” ed hanno messo in mora la società. E adesso sono cavoè commovente e lodevole l’iniziativa intrapresa dal li amari per il maggiore sodalizio cittadino. Per la “Popolo Cannibale”, per smuovere le cronaca, sul campo la rosa allenata da acque ed abbozzare un’ipotesi d’aziomister Fabio Brini allo stadio Voltini è nariato popolare. In questo momento incappata in un grigio pareggio (0-0) al Pergo non servono telefonate ad dinanzi alla nobile decaduta (ed in crisi illustri ex che non ritornano, sparate economica) Triestina. Ma questa è elettorali, lettere a Babbo Natale od un’altra storia, adesso a tenere banco improbabili incontri spot con le forze è la triste attualità finanziaria, una economiche autoctone. Il Pergocrema situazione che nel medio-lungo perioha bisogno innanzitutto di chiarezza, do non promette nulla di buono, ma Il presidente Briganti ergo, il signor Briganti serenamente si mette tanta malinconia che profuma di sieda intorno ad un tavolo con Antonio pericolosa incertezza. Il presidente Agazzi, Stefania Bonaldi (ma che fine ha fatto il sindaSergio Briganti, intanto, finalmente ha ammesso i co Bruttomesso?), l’assessore Maurizio Borghetti, problemi e la difficoltà oggettiva in cui versa il sodaliMax Aschedamini, con una rappresentanza della tifozio cremasco. Tra l’altro Briganti (è finito il periodo del seria, con Beppe Fontanella, Adriano Cadregari, Ilario bluff?), ammettendo il periodo negativo, oltre ad aver Tommasi e con Agostino Alloni e apra una volta per scoperto l’acqua calda ha rotto l’inutile silenzio stamtutte, senza ipocrisia e giochi di parole, i libri contabipa (si sente l’assenza del grande e bravo Claudio li per chiedere aiuto e discutere concretamente il Falconi al ministero delle comunicazioni gialloblù) futuro. Urge sostanza, basta con la categoria a tutti i imposto sabato scorso dallo stesso management di costi e l’apparenza. viale De Gasperi. Mah! Nonostante i debiti e la reces-

di Stefano Mauri

SERIE A DATA

ORA

SQUADRA 1

SQUADRA 2

1

X

2

24/3

18.00

MILAN

ROMA

1,65

3,75

5,00

24/3

20.45

PALERMO

UDINESE

2,50

3,30

2,70

25/3

12.30

ATALANTA

BOLOGNA

2,15

2,75

4,00

25/3

15.00

LAZIO

CAGLIARI

1,80

3,40

4,50

25/3

15.00

NAPOLI

CATANIA

1,60

3,75

5,50

25/3

15.00

GENOA

FIORENTINA

2,30

2,90

3,40

25/3

15.00

NOVARA

LECCE

2,30

3,30

3,00

25/3

15.00

CESENA

PARMA

3,80

3,40

1,95

25/3

15.00

CHIEVO

SIENA

2,40

2,30

4,00

25/3

20.45

JUVENTUS

INTER

1,65

3,75

5,00

SERIE B DATA

ORA

SQUADRA 1

SQUADRA 2

1

X

2

24/3

15.00

CROTONE

ALBINOLEFFE

1,85

3,20

4,50

24/3

15.00

BRESCIA

GROSSETO

1,75

3,10

5,50

24/3

15.00

TORINO

GUBBIO

1,35

4,50

9,00

24/3

15.00

BARI

JUVE STABIA

2,20

2,80

3,75

24/3

15.00

LIVORNO

MODENA

2,05

2,75

4,50

24/3

15.00

ASCOLI

PESCARA

3,40

3,60

2,00

24/3

15.00

VERESE

REGGINA

2,10

2,85

4,00

24/3

15.00

CITTADELLA

SAMPDORIA

3,30

2,90

2,35

24/3

20.45

NOCERINA

VERONA

3,40

3,10

2,20

26/3

20.45

VICENZA

3,40

2,85

2,35

PADOVA

Punto Snai Cremona: Via Dante Ruffini, 28 www.snaicremona.it - info@snaicremona.it Punto Snai Codogno: Via Pandolfi, 13 www.snaicodogno.it - info@snaicodogno.it

Il Crema 1908 non ha alternative: deve solo vincere ECCELLENZA

(S.M.) E’ un delicato match salvezza quello che domenica al Voltini, attende l’Ac Crema 1908 del trainer Maurizio Lucchetti. I cremini, se sperare ancora nei playout, contro il Castellucchio devono fare soltanto una cosa: vincere. Il pareggio di domenica scorsa con il Ciliverghe (0-0), alla causa salvezza è infatti servito poco.

CLASSIFICA (27ª giornata) Sant’Angelo 55; Pro Desenzano, Sancolombano 43; Travagliato 42; Rigamonti Nuvolera 38; Villanterio, Palazzolo, Oltrepo 37; Sarnico 34; Dellese, Vallecamonica 33; Orsa Corte Franca, Chiari 31; Ciliverghe Mazzano 30; Nuova Verolese 26; Castellucchio 24; Crema 1908 23; Codogno 1908 12.


Sport

Crema difende la vetta col Valmadrera SERIE B

La capolista non si ferma. Nell’ultimo turno è, infatti, arrivata 21ª vittoria stagionale della TecMar Crema, che si è confermata in vetta al campionato andando ad espugnare il difficile campo di Carugate per 61-68 (17-18, 25-40; 41-53). E domenica alle 18 le azzurre possono prendere il largo battendo il Valmadrera, secondo in classifica a due sole lunghezze dalle cremasche.

Confortante successo anche per l’Assi Manzi Cremona, che si è sbarazzata dell’Albino (74-59) e domenica vuole ripetersi a Cantù. CLASSIFICA (23ª giornata) Crema 42, Valmadrera 40; Broni 38; Costamasnaga 32; Lussana Bergamo 28; Carugate 26; Cremona 24; Usmate 22; Villasanta, Albino 16; Vittuone 14; Cantù 12; Pontevico 8; Lodi 4.

Sabato 24 Marzo 2012

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Erogasmet-Desio, sfida molto delicata SERIE C

Dopo la pausa per la final eight di Coppa Italia (vinta da Trapani su Cento), torna il campionato di serie C nazionale. L’Erogasmet Crema ospita asbato sera Desio, che insieme ai biancorossi è la compagine di testa che sta affrontando le maggiori difficoltà, soprattutto a causa dell’infortunio al play titolare Marinò. I due punti diventano assolutamente obbligatori per affrontare le gare

successive con una maggiore serenità. Traferta abbordabile, invece, per Mg.K.Vis Piadena, che sabato a Meda difende la zona playoff. CLASSIFICA (25ª giornata) Monticelli Brusati 50; Desio, Urania Milano 36; Crema 34; Saronno, Lecco, Orzinuovi 32; Piadena 30; Lissone 26; Pisogne 24; Gazzada Schianno 16; Bernareggio 14; Meda 12; Bergamo 10; Varese, Brescia 8.

Provaci ancora Vanoli Braga

Domenica pomeriggio al PalaRadi arriva l’Armani Milano, squadra di grande talento ma non sempre imbattibile

SERIE A Fallito il colpaccio con Siena, la squadra di Caja spera di riuscirci contro un’altra grande

Q

di Giovanni Zagni

uesto campionato bellissimo quanto in equilibrio, sia ai vertici che in coda, che procede spezzettato tra anticipi e recuperi, vede sempre la situazione in evoluzione. Si diceva di anticipi e recuperi, infatti in settimana Pesaro ha battuto Cantù, in un recupero della gara rinviata a suo tempo per il maltempo, mentre la Vanoli Braga aveva anticipato giovedì scorso (perdendo a Siena) per dar spazio ai campioni di preparare lo scontro di Eurolega. La domenica “normale” ha visto soffrire Milano con Caserta e Cantù con Roma, pur se entrambe vincenti all’ultimo a riconferma, nel caso in cui ve ne fosse bisogno, dell’equilibrio regnante anche tra squadre di vertice ed altre meno dotate. Fidando su queste considerazioni, anche la Vanoli Braga conta di potersela giocare con l’Armani Milano domenica al PalaRadi alle 18.15. Sarà certamente durissima, perché Milano è squadra di grande consistenza fisica, di ottime individualità, forse non ancora

25ª Giornata Avellino-Pesaro Biella-Treviso Cantù-Roma Milano-Caserta Montegran.-Casale Siena-Cremona Teramo-Sassari Venezia-Varese Riposa: Bologna

CLASSIFICA Siena 36 Cantù 30 Milano 28 Bologna 28 Venezia 28 Sassari 28 Pesaro 28 Varese 24 24 Prossimo Turno (25-3 h 18.15) Avellino Biella 22 Avellino-Biella Cantù-Siena (12-4 h 20.30) Montegranaro 20 Casale Monferrato-Venezia Caserta 20 Caserta-Roma (h 20.30) Treviso 20 Cremona-Milano Roma 20 Pesaro-Teramo Cremona 16 Sassari-Bologna (24-3 h 16.10) 16 Treviso-Montegran. (24-3 h 16.10) Teramo Casale M. 12 Riposa: Varese

81-89 94-96 73-72 95-89 94-83 79-61 83-78 71-63

capace di rendimenti di altissimo livello in continuità sul medio-lungo periodo, anche nell’arco dei 40’ di gara. Indubbiamente l’arrivo dell’americano Bremer,

Marko Tusek (foto Castellani)

soltanto da febbraio integrato nel gruppo, ha alzato il livello della compagine di Sergio Scariolo per quel che riguarda ordine e pericolosità nell’offendere, così

CICLISMO

come il rendimento del lungo greco Bourusis è andato migliorando in maniera esponenziale. Ma l’Armani ha un roster impressionante, con campioni celebrati come Hairston (ex Siena), Fotsis, Cook, Mancinelli (neo capitano della squadra nazionale), l’indomito combattente Mason Rocca ed i giovani ma promettentissimi Melli ed Alessandro Gentile. Davanti a tanto talento, cosa deve sperare la Vanoli Braga? Innanzitutto di provare a giocare una grande partita, senza pause e con grande intensità, sperando nel contempo che la breve trasferta dei milanesi li porti a credere ad una “gita fuori porta” con merenda finale, senza dover lavorare troppo e risparmiare energie. La truppa di Caja purtroppo deve lamentare ancora una volta la condizione fisica non ottimale di Tusek e pertanto la sofferenza aumenterà sotto i tabelloni, ma non solo: il tiro dalla lunga di Marko sarà un’arma in meno tra quelle a disposizione di Milic e compagni. E’ un vero peccato che capitino questi guai, perché in un organico già un po’ ridotto, l’assenza di una pedina importante toglie grandi

Sono quattordici gli atleti di Club Ciclistico Cremonese-Arvedi e Uc Cremasca al via domenica

Gli allievi sono pronti a sfidarsi su strada

(C.C.) Debutta domenica, ultima del mese di marzo, la categoria degli Allievi. Saranno quattordici, tra CC Cremonese-Arvedi e Uc Cremasca, gli Allievi che affronteranno questa stagione che si presenta particolarmente difficile visto l’esiguo numero di ragazzi che le due società potranno schierare: a questi ragazzi vanno aggiunte Miriam Vece (nella foto) e Elena Bissolati, che sono probabilmente la migliore espressione del ciclismo cremonese attuale. Le quali gareggeranno rispettivamente per la Valcar Bergamo e la Pianeta Rosa di

Si è svolta domenica scors, presso la palestra di Cavatigozzi, la tappa cremonese di “Giocagin, il divertimento in movimento”, manifestazione promossa dall’Uisp e e giunta ormai a Cremona alla settima edizione. Quattro le associazioni coinvolte, Arcoiris, Polisportiva Tre e 60, Shotokan Ryu Cavasport e Asd Centro Danza Vitien, per un totale di circa 200 partecipanti tra bambini e adulti, che hanno dato vita ad un emozionante susseguirsi di

Brescia. Il Ccc-Arvedi schiererà i suoi in due manifestazioni diverse. Giovanni Perdetti, il suo capofila, su cui fondano le maggiori speranze biancorosse sarà in gara a San Quirico di Lucca, gara classica di apertura della stagione toscana alla quale è stato invitato quale vincitore dell’ultima gara della scorsa stagione. Con lui andranno a Lucca Stefano Vicini e Luca Canicola, mentre il resto della formazione gareggerà a Zibello con partenza alle 14.30. L’Uc Cremasca gareggerà invece a Bolgare e porterà Gallasio, Esposito, Pedrini, Meo e Fogliazza.

Bissolati in acqua a Osio per cercare punti salvezza

PALLANUOTO

Terminato domenica scorsa con la sconfitta subìta a Torino - il girone di andata, la Bissolati si appresta ad affrontare in trasferta l’Osio. All’andata, a Cremona, vinsero i bergamaschi col punteggio di 6-4 che poi hanno proseguito a fasi alterne il campionato, ma che occupano comunque la quarta posizione in classifica con 19 punti rispetto ai soli 7 della Bis-

Sport e solidarietà vincono insieme

esibizioni, in una palestra gremita da oltre 700 spettatori. Alla manifestazione sono intervenuti il presidente del comitato provinciale dell’Uisp, Goffredo Iachetti e il presidente provinciale del Coni, Achille Cotrufo, che ha sottolineato l’importanza di tali eventi per la diffusione dello sport e

opportunità al complesso. Con queste premesse, torniamo a dare un ruolo importantissimo (e lo merita) al grande pubblico cremonese, ultimamente molto vicino agli uomini in campo e completamente cosciente dell’importanza di tenere per mano i proprio beniamini, nel momento decisivo della stagione, in cui ci si gioca la riconferma in serie A, in concorrenza con avversari agguerriti come Teramo e Casale (per fortuna quest’ultimo staccato di 4 punti in classifica). I due punti in palio sono di importanza fondamentale e la loro eventuale conquista darebbe nuovo slancio e vigore sia perché presi ad una delle migliori squadre del torneo, sia perché forse nessuna delle squadre di bassa classifica riuscirà a tanto in avvenire, ora che impazza la lotta per un posto di rilievo nella griglia dei playoff. • NEWS Nel recupero della 21ª giornata Pesaro ha battuto Cantù 72-69. Inanto, la Otto Caserta ha salutato Kevin Fletcher: il pivot americano di passaporto macedone ha rescisso il contratto con il club campano, che darà così spazio al play ceco Jakub Kudlacek.

della socializzazione, attraverso la pratica di diverse discipline. Dal karate alla danza moderna, dalla danza del ventre all’hip hop, “Giocagin” ha saputo fondere alla qualità delle dimostrazioni e al talento di atleti e danzatori, la voglia di stare insieme, di confrontarsi e di passare una giornata all’insegna

solati, che non gode certamente dei favori del pronostico, ma che punterà ad ottenere un risultato positivo viste le buone condizioni mostrate proprio nella recente partita con la Dinamica Torino. CLASSIFICA (9ª giornata) Torino 27; Piacenza 24; Farnese, Osio 19; Varese 12; Monza 11; Milano 9; Bissolati 7; Treviglio 4; Bocconi Sport 0.

del divertimento e della solidarietà. I fondi raccolti sono stati, infatti, destinati a sostenere i progetti educativi e di solidarietà della organizzazione non governativa Peace Games impegnata nel Sarawi e nelle favelas del Brasile. Prosegue dunque con successo la rassegna di manifestazioni targate Uisp e denominata “Primavera dello Sportpertutti e della solidarietà”, che vedrà l’ultima tappa provinciale a Crema domenica 1° aprile.


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Sport

Sabato 24 Marzo 2012

CALCIO PROMOZIONE

Casalese più vicina alla vetta

Si esalta di notte, Carlo Bernuzzi. Mercoledì, a Borgo Val di Taro, l’esterno della Casalese ha concesso il bis: gol nel finale di gara, come nel recupero serale contro la Medesanese. Unica differenza: con la Valtarese, la firma è valsa il

terzo 1-0 biancoceleste filato. Col successo la Casalese lima altri due punti alla Libertaspes, bloccata dal Lentigione. E Domenica (ore 15.30) in Baslenga c’è il Fiore dell’ex Ghillani. CLASSIFICA (26ª giornata) Libertaspes 58;

Casalese 54; Sampolese 48; Langhiranese, Meletolese 43; Brescello 42; Lentigione 41; Castellana 37; Castelnovese, Medesanese 32; Povigliese 30; Arcetana, Biancazzurra, Montecchio, Falk, Fiore 27; Valtarese 24; Fontana Audax 20.

La Secolo carica l’Icos Crema

Il pesante ko con Santa Croce ha lasciato il segno, mentre Casalmaggiore vuole battere anche Loreto

SERIE A2 La schiacciatrice delle violarosa: «Dobbiamo ritrovare fiducia nei nostri mezzi»

L’

Icos Crema si lecca le ferite dopo l’inatteso ko interno (30-3), patito per mano di Santa Croce. Ora serve una reazione, nel match domenica a San Vito dei Normanni. «Quella di domenica - ha detto Manuela Secolo - sarà certamente una trasferta molto insidiosa: il palazzetto là è molto caldo e in più noi veniamo da una periodo non brillantissimo. Abbiamo commesso alcuni passi falsi, come quello di domenica con Santa Croce, contro cui ci siamo innervosite e abbiamo sbagliato troppo. Dobbiamo cambiare atteggiamento e approccio alla gara, cercando di ritrovare il nostro gioco e la fiducia nei nostri mezzi”». Chi è secondo te la squadra più attrezzata per il salto di categoria?

VOLLEY B2

Manuela Secolo (Icos Crema)

«Senza dubbio Giaveno, sia per l’organico che ha a disposizione, che per l’organizzazione societaria. In più c’è un bellissimo ambiente attorno alla squa-

dra. Credo che a questi livelli, quella piemontese sia una società tra le più organizzate su tutti i fronti». Come vede il futuro della tua squadra? «Come detto, siamo in un periodo difficile, con tanti scontri diretti ancora da giocare, quindi certamente l’affetto e il calore dei nostri tifosi non può farci altro che bene, li sentiamo molto durante le partite e sono sicura che ci daranno la spinta che ci serve per centrare i nostro obiettivi». Sfida d’alta quota, invece, per la Pomì Casalmaggiore, che sabato sera ospita alla Baslenga Loreto, terzo in classifica. La Pomì è in un periodo di forma smagliante, come ha confermato nel test amichevole con il Flero e per le marchigiane sarà dura spuntarla.

Serie A2 23ª Giornata Casalmaggiore-Frosinone 3-1 Crema-Santa Croce 0-3 Fontanellato-Montichiari 3-2 Forlì-Pontecagnano 3-0 Loreto-Sala Consilina 3-0 Matera-Giaveno 0-3 San Severino-Busnago 0-3 Soverato-San Vito 0-3 Prossimo Turno (25-3 h 18) Busnago-Matera Casalmaggiore-Loreto Frosinone-Fontanellato Giaveno-Soverato Pontecagnano-San Severino Sala Consilina-Montichiari Santa Croce-Forlì San Vito-Crema

CLASSIFICA Giaveno 59 Loreto 55 53 Crema Casalmaggiore 51 47 Santa Croce Busnago (-4) 45 33 Montichiari Soverato 32 30 Fontanellato Frosinone 26 Sala Consilina (-1 26 23 San Severino San Vito 22 Pontecagnano (-1) 17 Forlì (-3) 15 9 Matera

Vincendo a Montecchio ha ripreso a correre e sabato vuole ripetersi contro Viadana

Reima ha avuto la reazione dei forti

Serviva una Reima tutta cuore e grinta per uscire dal tunnel di una crisi di risultati e tornare a vincere. E così è stato. A Montecchio Maggiore la Reima si è imposta 3-1 (16-25, 23-25, 25-12, 26-28) ed è tornata a sorride. Coach Vittorio Verderio, privo di Giulio Silva, nuovamente alla prese con il fastidioso dolore alla caviglia e di Matteo Merico, ha dovuto ridisegnare la formazione. Ha spostato Aaron Bonizzoni opposto e Tommy Invernici in posto 4. Evidentemente il Montecchio non si aspettava questa mossa: infatti il primo set è scivolato via con assoluta tranquillità (16-25). Nella seconda frazione, la squadra di casa ha provato a rialzare la testa, ma Crema non esperienza e mestiere è riuscita a concludere portandosi sul 2-0. Nel terzo, invece, è tornata la Reima delle ultime settimane, perdendo il set addirittura per 25-12. Il trend negativo è proseguito anche nel quarto parziale sino al 21-17. Nelle difficoltà la squadra è riemersa in tutta la sua forza: punto dopo punti i blues sono riusciti a giungere al pareggio (22-22), ad annullare due palle

set sul 24-22, prima vincere ai vantaggi per 28-26. «Nelle momento di difficoltà – ha commentato il team manager Andrea Mombelli – i ragazzi sono riusciti a vincere più con il cuore che con la tecnica. Questa è stata la vera Reima». Soddisfatto è anche Nicola Mazzonelli: «Siamo riusciti a vincere e a riprendere la corsa, nonostante il momento poco felice. E’ una vittoria che vale doppio, ora non dobbiamo fermarci più». Sabato prossimo pomeriggio al PalaBertoni arriverà il Viadana, quinta della classe, che si giocherà le ultime carte playoff: vietati i cali di tensione. CLASSIFICA (20ª giornata) Reima Crema 45; Sassuolo 41; Modena Est 38; Cisano, Viadana, Montecchio 36; Verona 35; Vobarno 30; Costa Volpino 29; Parma 28; Gorgonzola 27; Castelnuovo 22; Vignola 15; Piacenza 2. • B2 FEMMINILE Vincendo 3-0 con il Vignola, la Golden torna a sperare nella salvezza, anche se sabato c’è la sfida con la capolista Montale. Dopo il ko con l’Anderlini, il Cingia cerca riscatto col Lecco.

CICLISMO

Buon quarto posto a Marzolara (Parma). Tra gli Juniores emergono Carlo Franco e il figlio d’arte Riccardo Minali

Edo Costanzi in crescita si avvicina al podio

Cristian Rossi (Casati), dilettante della categoria Elite di Castiglione d’Adda (Lodi), con uno sprint imperioso e di rara potenza, ha colto la seconda affermazione della stagione a Marzolara (Parma), battendo Simone Bernardin (Big Hunter), il suo compagno Mirko Nosotti, Edoardo Costanzi (Viris Maeserati Vigevano). Decimo Loris Basciu (Team Fenice Zema Soncino). • “POPOLARISSIMA DI TREVISO” A BENFATTO Marco Benfatto, padovano di 24 anni del Team Idea, ha trionfa to nella 97ª edizione della “Popolarissima di Treviso”, una delle classiche più antiche del calendario nazionale della categoria Elite e Under 23. Pilotato da un lavoro perfetto dei compagni di squadra, il tricolore Busato, Valsecchi e Falco, ha centrato la seconda vittoria stagionale, superando Alberto Cecchin (Marchiol Emifero Site), Davide Gomi-

rato (Petroli Firenze), Davide Martinelli (Hopplà) e Nicola Ruffoni (Team Colpack). • FRANCO E MINALI JUNIORES DI EMERGENTI Il torinese Carlo Franco (Sc Galliatese) ha vinto per distacco a Busto Arsizio (Varese) tra gli Juniores, precedendo il bergamasco Nicolò Baiguini (Aurea Zanica), decimo il rivoltano Alessio Brugna (Aurea Zanica). Al “Memorial Baruelli” di Prevalle (Brescia), stoccata vincente di Riccardo Minali (Assali Stefen), figlio dell’ex professionista Nicola Minali. Il veronese ha regolato Jakub Mareczko della Aspiratori Otelli e il compagno Giacomo Peroni. Decimo posto del genivoltese Jalel Duranti (Trevigliese). • SANREMO AUTRALIANA Alla fine è sempre un australiano che sale sul podio: l’anno scorso a Sanremo fece festa Goss, quest’anno è toccato a Simon Gerrans, il cam-

pione nazionale dei canguri, 31enne di Melbourne, capace di sfruttare al meglio un colpo d’ingegno. Nei secoli precedenti, mai il continente degli aborigeni aveva vinto e neppure sognato di vincere la Milano-Sanremo. Imparato come si fa, sembrano seriamente orientati a non smettere. Variano pure sul tema: l’anno scorso dominando lo sprint, mentre e quest’anno se la sono messa in saccoccia regolando un trio di temerari. Nessuno può rinfacciargli niente. E’ lui il più pronto a buttarsi sulla ruota di Nibali nell’attesissimo attacco sul Poggio, è lui a restare poi incollato sulla ruota del ciclone Cancellara, è lui che al momento dell’epilogo, proprio quando da dietro stanno rinvenendo i velocisti, piazza lo scatto fatale, portandosi a casa la sua incredibile “victory”. Fortunato Chiodo

BOCCE

Lucchini e Visconti ok alla Bagnolese

C o n f e rme e sorprese hanno caratterizzato il 1° trofeo “Centro Trasporti”, gara indiviVisconti duale (con due finali) organizzata dalla bocciofila “Bagnolese”. Ben 184 gli iscritti, buono il livello del gioco e pubblico sempre numeroso. Nella categoria A/B prova di carattere e colpaccio di Stefano Lacchini. Semifinali molto interessanti, avvincenti e ricche di emozioni: Lacchini s’imponeva su Mario Freri per 12-11 mentre sull’altra corsia Luciano Pezzetti superava Giuliano Galantini (vincitore di questa gara lo scorso anno!) sempre sul filo di lana. Anche la finale è stata molto equilibrata: la spuntava Lacchini (categoria B) sul trescorese Pezzetti con il punteggio finale di 12-10. Ancora lampi del suo enorme talento di Mattia Visconti che sta acquistando sempre più maturità e continuità ed ha dominato nella categoria C/D. Girone finale da protagonista per l’esordiente bissolatino (che gioca in categoria C!): in semifinale ha eliminato il “casiratese” Luciano Gamba per 12-7 ed in finale ha avuto la meglio su Michael Tedoldi per 12-5. Quarto posto per il castelnuovese Mario Di Domenico battuto in semifinale dal “cremosanese” per 12-6. Ha diretto la gara Franco Stabilini, arbitri di finale Attilio Bisotti e Mario Parati. ASSEMBLEA Domenica 25 alle ore 09.30 presso la Sala Capriate del comune di Madignano il comitato tecnico guidato da Franco Stabilini ha indetto una assemblea con tutti i presidenti o delegati delle bocciofile cremasche. Verrà stilato il nuovo calendario estivo, si parlerà di parecchi argomenti importanti e quindi è gradita la partecipazione di tutti i dirigenti. Massimo Malfatto

Witor’s sfida la capolista

RUGBY

Domenica a San Sigismondo, la Witor’s affronta il Rugby Mantova primo in classifica a quota 50 punti (con cinque di vantaggio su Casalmaggiore), ma è reduce da una pesante sconfitta subìta proprio dai casalaschi e palesemente in difficoltà: potrebbe essere l’occasione buona per ottenere un successo importante, ultile anche a Casalmaggiore, a sua volta impegnato a Leno. Nelle serie C Elite, il Crema Rugby cerca punti salvezza nella delicata trasferta a Gossolengo.


Sport GINNASTICA

Sabato 24 Marzo 2012

PODISMO

Ottima prestazione della ginnasta azzurra che con la Brixia ha conquistato il 12° titolo italiano

Vanessa Ferrari è tornata a volare

La Ginnastica Brixia è tornata sul gradino più alto della classifica di serie A. A Bari la società bresciana ha ottenuto un perentorio 166.950 con cui ha conquistato il 12° scudetto della sua storia. A dare una cosistente mano al raggiungimento di questo scudetto è stata Vanessa Ferrari, il caporal maggiore dell’Esercito che continua a difendere i colori della sua società di appartenenza. «Dovevamo testare alcuni punti importanti ed è quello che abbiamo fatto, siamo soddisfatti - chiarisce il tecnico Enrico Casella - molto bene la Ferrari, che, oltre a provare nuove combinazioni, sulla trave sta di nuovo chiudendo con il raccolto avvitato». Inevitabile per Vany il totale più alto della prima giornata, un 57.600 con il quale ha posto un abisso tra sé e le inseguitrici. Il 14.400 al corpo

Vanessa Ferrari

libero poi è un piacere per tutti gli appassionati di ginnastica artistica, un déjà vu per i suoi fan, un auspicio per la Federazione che può nuovamente contare sul suo contributo in sede olimpica dopo lo sfortunato fallimento di Pechino. Vanessa, dopo quattro anni di vicissitudini, è probabilmente tornata ad essere una delle più forti ginnaste al mondo. L’unica a starle vagamente dietro è Lara Mori della Ginnica Giglio con 14.100 e ciò basta alla ginnasta toscana per meritarsi la citazione. A Bruxelles, intanto, si sono effettuati i sorteggi per i Campionati Europei femminili che si svolgeranno dall’8 al 13 maggio. L’obiettivo delle ragazze, soprattutto di Vanessa Ferarri, è quello di entrare tra le otto finaliste con la squadra azzurra. Cesare Castellani

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Al via domenica la 12ª Corritalia

“Corritalia”, la classica del podismo amatorialetargata Aics torna domenica, per la 12ª volta, in difesa dei beni culturali e ambientali e, questa volta, per propagandare l’Invecchiamento attivo. Il 2012, infatti, è l’Anno Europeo dedicato al procedere dell’età, non come condanna ad un periodo di vita segnato da malessere psico-fisico, ma ad una condizione d’efficienza possibile per tutti, se ben preparata con uno stile di vita adeguato. La classica del podismo primaverile si snoderà, come ormai avviene da 7 anni, sulle strade poderali e gli sterrati erbosi attorno alla zona delle Tombe Morte, in fregio al Santuario di Ariadello, sulla via che porta da Soresina a Genivolta. Due i percorsi (attrezzati dal Running Club Soresina) di 5 e 10 km.

SPORT WEEK

Juve, attenzione all’orgoglio nerazzurro

SERIE A Vincendo a Torino, l’Inter salverebbe almeno la faccia in questa stagione deludente. Trappola giallorossa per il Milan

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eseranno i 120 minuti della sfida di Coppa Italia sul rendimento di Milan e Juve? Difficile dirlo, anche se gli avversari della due battistrada non sono i più indicati dopo la faticaccia infrasettimanale. Partiamo dal Milan, seccato per la mancata rimonta in coppa, malgrado l’impegno profuso, che misura sabato pomeriggio le ambizioni della Roma. All’andata la differenza tra le due squadre apparve netta, ma i giallorossi sono squadra imprevedibile, da affrontare con la massima cautela. Ancora una volta i rossoneri si affideranno a Ibra, impiegato solo 45’ a Torino e giocatore sempre più decisivo per Allegri, che negli ultimi giorni si è impegnato a tenere la squadra concentrata sulla Roma e non sulla super sfida di Champions con il Barcellona. Insidioso è anche l’impegno dei bianconeri, che ospitano la delusa del campionato, l’Inter. La squadra di Ranieri ha fallito tutti gli obiettivi stagionali e la vittoria sul campo di una Juve imbattuta, potrebbe rappresentare una parziale rivincita per un gruppo in discussione. Ma per riuscire nell’impresa, i nerazzurri dovranno giocare come hanno fatto raramente negli ultimi me-

ZOOM

27ª Giornata Bologna-Chievo Cagliari-Cesena Catania-Lazio Fiorentina-Juventus Inter-Atalanta Lecce-Palermo Parma-Milan Roma-Genoa Siena-Novara Udinese-Napoli

CLASSIFICA Milan 60 Juventus 56 Lazio 48 Napoli 47 Udinese 47 Roma 44 Inter 41 Catania 41 Bologna 36 Chievo 35 Prossimo Turno (25-3 h 15) Palermo 35 Atalanta-Bologna (h 12.30) Atalanta (-6) 34 Cesena-Parma Cagliari 34 Chievo-Siena Genoa 33 Genoa-Fiorentina Siena 32 Juventus-Inter (h 20.45) Fiorentina 32 Lazio-Cagliari Parma 31 Milan-Roma (24-3 h 18) Lecce 26 Napoli-Catania Novara 23 Novara-Lecce 17 Palermo-Udinese (24-3 h 20.45) Cesena

F1: domenica a Sepang sfida Red Bull-McLaren

2-2 3-0 1-1 0-5 0-0 1-1 0-2 1-0 0-2 2-2

si e ritrovare d’incanto il feeling con il gol. Il pronostico è incerto, ma una sconfitta della Juve farebbe scalpore, soprattutto dopo aver visto i bianconeri correre per due ore in coppa, confermando di aver ritrovato un po’ di brillantezza fisica. Turno importante anche per la lotta al terzo posto, che teoricamente vede in lizza sia la Roma che l’Inter. I favori del pronostico

Diego Milito, punta dell’Inter

sono per il Napoli, galvanizzato dalla qualificazione in finale di Coppa Italia e sulla carta più forte di Udinese e Lazio, entrambe in debito di ossigeno, I partenopei non avranno però vita facile contro la sorpresa del campionato, il Catania dell’emergente Montella, che non avendo esigenze di classifica, può diventare molto pericoloso. Insidioso è anche l’impegno

che attende la Lazio, contro un Cagliari rivitalizzato dal ritorno di Ficcadenti, mentre l‘Udinese rischia molto a Palermo. In coda spicca Novara-Lecce, sfida che dovrebbe designare la squadra ancora in grado di salvarsi. Fermo restando che Parma e Fiorentina devono stare molto attente. Fabio Varesi fabiovaresi16@libero.it

Le squadre di vertice sfidano avversari in lotta per la salvezza SERIE B

Gigi Simoni getta la spugna e torna a ricoprire la carica di direttore tecnico. Al suo posto il Gubbio ha ingaggiato Marco Alessandrini, ex allenatore del Rimini. Basterà per salvarsi? La 31ª giornata mette di fronte le prime della classe e alcune formazioni impegnate nella lotta salvezza. In palio punti pesanti e per le squadre più quotate non sarà facile portare a casa la posta piena. Interassante è anche la lotta per i playoff, con il Brescia che battendo il Grosseto potrebbe avvicinarsi al sesto posto. 31ª GIORNATA (24-3 h 15) Ascoli-Pescara, Ba-

ri-Juve Stabia, Brescia-Grosseto, Cittadella-Sampdoria, Crotone-AlbinoLeffe, Livorno-Modena, Nocerina-Verona, Sassuolo-Empoli (23-3 h 20.45), Torino-Gubbio, Varese-Reggina, Vicenza-Padova (26-3 h 20.45). CLASSIFICA Torino 63; Pescara 62; Verona 60; Sassuolo 59; Padova 50; Varese 49; Brescia, Reggina 46; Sampdoria 45; Bari (-4), Grosseto 41; Juve Stabia (-4) 39; Cittadella 38; Modena 36; Livorno 34; Crotone (-1), Empoli 31; Vicenza 29; Gubbio 27; Ascoli (-7) 26; AlbinoLeffe 25; Nocerina 22.

Gigi Simoni

Dopo solo una settimana dall’esordio in Australia, la Formula 1 torna in pista nel week end per il Gp di Malesia sul circuito di Sepang. A Melbourne la Ferrari ha limitato i danni (con Alonso), ma le prospettive sono poco rosee anche per domenica. La prima gara stagionale ha esaltato la McLaren ed in particolare Jenson Button, iridato nel 2009, che battendo Vettel ha lanciato un messaggio al due volte campione del mondo tedesco: prima di riuscire a centrare il tris, dovrà fare in conti con me. La sensazione è che il duello tra Jenson Red Bull e McLaren possa essere final- Button mente equilibrato ed affascinante, tra quattro piloti - Vettel e Webber da una parte, Button e Hamilton dall’altra - tre dei quali già campioni del mondo. IL CIRCUITO Lungo 5,543 km, domenica dovrà essere percorso per 56 volte. Il record di vittorie è detenuto da Michael Schumacher (3 nel 2000, 2001 e 2004), IN TV Sabato 24 marzo: ore 9 le qualifiche (diretta su Raidue). Domenica 25 marzo: ore 10 la gara (diretta su Raiuno e dalle 10.50 su Raidue). IN RICORDO DI SIC Fernando Alonso e Felipe Massa, a Sepang si sono recati sul punto della pista malese in cui Marco Simoncelli ha perso la vita lo scorso 23 ottobre, depositando dei fiori.

CALCIO & CRISI

Fallimento del Piacenza Finisce male l’era Garilli

Un dramma sportivo annunciato da tempo. Dopo il Mantova di Lori, è la volta del Piacenza di Garilli cadere nel baratro del fallimento. Giovedì è arrivata l’ufficialità: il Piacenza Calcio è fallito. La sentenza di fallimento è stata depositata nella tarda mattinata, durante la quale sono stati nominati anche i due curatori fallimentari: si tratta dell’avvocato Franco Spezia e del commercialista Filippo Giuffrida. Il paradosso sportivo è che la formazione biancorossa arriverà al termine della stagione, quando con ogni probabilità verrà messo all’asta il titolo sportivo. Lo scenario è ormai classico: ripartire dalla serie D con una nuova società e senza debiti. Come sono lontani i tempi della serie A e di Dario Hubner capocannoniere... Addio anche al derby del Po.


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Sabato 24 Marzo 2012

Le ricette di Nonna Felicita

TIRAMISÙ AL COCCO E CACAO

INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 500 g di mascarpone • 3 tuorli d'uovo • 6 cucchiai di zucchero • 500 g di biscotti savoiardi • 50 g di cacao amaro • 50 g di cocco essiccato • Una moka da 9 di caffè • Cacao amaro in polvere • Un bicchiere di brandy • Sbattete i tuorli con lo zucchero, poi unite alla crema di uova il mascarpone, il brandy e amalgamate bene affinché non rimangano dei grumi. • Dividete la crema a metà e in una parte unite il cacao e nell'altra unite il cocco. • Bagnate quindi i savoiardi nel caffè lasciato intiepidire, cominciate a fare il primo strato di savoiardi in una pirofila a bordo alto, iniziando con la crema al cocco. • Ricoprite i savoiardi con metà della crema di mascarpone, continuate così fino all'esaurimento degli ingredienti. • Spolverizzate la superficie del tiramisù con il cacao amaro. • Lasciate in frigorifero fino a quando non lo porterete in tavola.

Torta di yogurt e ricotta INGREDIENTI PER 6 PERSONE • 2 vasetti di yogurth • 400 g di ricotta dolce • 100 g di zucchero

• 100 g di maizena • 3 uova • Burro

• Sgusciate due uova separando i tuorli dagli albumi. • Versate in una pentola gli yogurth, setacciatevi la maizena e lavorate energicamente. • Aggiungete lo zucchero. • Ponete il recipiente sul fuoco e fate addensare a fiamma bassa mescolando. • Amalgamatevi la ricotta sminuzzata. • Quando tutto è diventato omogeneo, togliete dal fuoco, fate raffreddare, incorporatevi i due tuorli mescolando e poi delicatamente i due albumi montati a neve ferma. • Versate il composto in uno stampo imburrato. • Pareggiate la superficie e spennellatela con l'ultimo uovo sbattuto. • Cuocete in forno preriscaldato a 200 gradi per 30 minuti. • Fate raffreddare la torta prima di sformarla.

Torta di mele e cioccolato

INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 250 g di farina • 3 uova • 125 g di burro • 3 mele renette • 50 g di noci sgusciate • 150 g di zucchero • 100 g di cioccolato fondente • Un bicchiere di grappa • Una bustina di lievito • Poca di cannella in polvere • Pangrattato

• Lavorate il burro morbido tenuto a temperatura ambiente, con lo zucchero, aggiungete i tuorli e continuate a lavorare, unite la farina, il lievito, la grappa, la cannella. • Sbucciate le mele e tagliatele a cubetti, triturate le noci, spezzettate il cioccolato e uniteli al composto, mescolate bene. • Battete a neve gli albumi e aggiungeteli delicatamente. • Imburrate uno stampo dai bordi un po' alti, spolverizzatelo di pangrattato e versate il composto, levigate la superficie, cospargetela di zucchero e cuocete in forno a 180 gradi per un'ora.

Pere pralinate alle spezie INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 4 pere • 12 cl di panna • 20 g di burro • 20 g di zucchero

Strudel di mirtilli INGREDIENTI PER 4 PERSONE

• 2 chiodi di garofano • Un’arancia • Un cucchiaino di cannella

PREPARAZIONE

• 450 g di pasta sfoglia surgelata • 300 g di mirtilli freschi • 2 cucchiai di zucchero • Una banana • 100 g di crema pasticciera • Zucchero a velo

PREPARAZIONE • Scongelate la pasta sfoglia e stendetela sottile; ricavatene un rettangolo che stenderete su un canovaccio. • Mescolate i mirtilli con lo zucchero e la banana a fettine sottili. • Spalmate la crema sulla pasta, lasciando liberi i bordi, e distribuitevi la frutta.

Dolci

• Arrotolate la pasta aiutandovi con il canovaccio e fate aderire le estremità, inumidendole e premendo. • Cuocete nel forno già caldo a 220 gradi per 20 minuti. • Sfornate il dolce, cospargetelo con lo zucchero a velo e cuocete ancora 5-10 minuti.

• Sbucciate le pere e lasciatele intere. • Sistematele in piedi in una casseruola, copritele d'acqua. • Aggiungete un cucchiaino di cannella, lo zucchero, i chiodi di garofano, il burro e la buccia d'arancia intera privata della sottostante pellicina bianca amara. • Cuocete 20 minuti a fuoco moderato. • Sgocciolate le pere. • Fate ridurre di un terzo lo sciroppo, filtratelo al colino, raccoglietelo in

un pentolino, aggiungetevi la panna, mescolate, ponete sul fuoco e portate a bollore per due volte. • Ritirate il tutto, quindi tagliate le pere a fette non tanto sottili. • Distribuitele a raggiera sul piatto da portata e ricopritele con la crema alle spezie. • Spolverizzate la superficie con un pizzico di cannella. • Servite accompagnando con biscotti secchi a parte.


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