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PICCOLO giornale del
Cremasco
venerDI’ 5 Giugno 2009 • Supplemento settimanale al n° 23 de "Il Piccolo Giornale"
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i retroscena
palazzetto: battaglia sull'area
Tutti vogliono l'impianto. Ma dove costruirlo? Spunta un terreno di 10 ettari vicino alla Paullese. E' di proprietà di Fusar Poli (Golf Club): «Sono disponibile». L'ipotesi piaceva anche all'assessore Piazzi. Fino a ieri. Ora ha credito la Pierina. Perché?
L'arte del banchiere: ingegno e responsabilità
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n banchiere italiano, Mattioli della Banca Commerciale Italiana, chiamava la sua attività “mestiere”, riferendosi così ad un lavoro ordinario che si impara più che altro con la pratica, affermazione che trova il suo completamento con quanto scritto dal prof. Tancredi Bianchi, docente presso l’università Bocconi e banchiere, nel suo libro «L’arte del banchiere» in cui descrive come il “mestiere” debba accompagnarsi sempre all’ “arte”, vale a dire da quella attività umana che si svolge per opera dell’ingegno. Oggi il Paese si chiede se i banchieri attuali sappiano fare o abbiano saputo fare il loro mestiere ad arte, se abbiano saputo rispondere ai bisogni della nostra società nei modi appropriati e, sopratutto, se sapranno essere all’altezza della pesante situazione economica attuale e della necessità di salvaguardare insieme al capitale delle nostre imprese il capitale umano ad esse collegato. Nella relazione annuale del governatore della Banca d’Italia è stato fatto un chiaro e forte richiamo al ruolo delle banche e dei banchieri laddove Draghi ha dichiarato: «Prendano esempio dai banchieri che finanziarono la ricostruzione e la crescita degli anni Cinquanta e Sessanta». Dunque un evidente invito
alle banche perchè facciano il loro mestiere con lungimiranza, valutando il credito della clientela non solo in una ristretta prospettiva dell’oggi, ma in una più ampia visione del futuro e del ruolo socialmente responsabile che le banche devono avere, con la consapevolezza che una società moderna cresce se tutte le sue componenti crescono, non potendo dividere la finanza dall’economia, quindi la buona finanza da una sana economia. La chiara analisi contenuta nella relazione di Draghi evidenzia ancora una volta come il malfunzionamento dei mercati, l’elevato livello del debito accompagnato da una carenza di supervisione e regolamentazione siano state le cause della crisi attuale, crisi nata dall’economia, ma cresciuta grazie al comportamento anomalo della finanza e di alcuni banchieri a cui hanno fatto difetto sia il mestiere che l’arte. Benedetto Croce scriveva nel 1959: «Un istituto non muore per i suoi errori accidentali e superficiali, ma solo quando non soddisfa più alcun bisogno». Monito che deve essere attentamente recepito dal mondo della finanza. La prima missione delle banche è quella di soddisfare le esigenze di una economia che vuole crescere nel rispetto delle regole e di una società che trae dall’economia linfa per essere giusta e solidale. Enrico Tupone
cremaschi al voto il 6-7 giugno
Elezioni provinciali: «Votatemi!» L'ultimo appello dei candidati
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Le onde della sconfitta
Le urne aperte fino alle 22 di domenica 7 giugno
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ui manifesti a Crema, l'annuncio è più o meno così: tutti al mare con la piscina a onde. Un tempo c’era il «mare dei poveri» lungo il canale Vacchelli: una strada d’acqua, a una corsia, senza increspature sulla superficie. Lo frequentava chi non poteva andare al mare, quello vero, con sabbia e “cavalloni”. Era la Crema fordista, già scossa da alcune crisi, ma che arrivava a fine mese. Chi proprio era “al verde”, si abbronzava in riva al canale e si divertiva con qualche tuffo nell’acqua fredda. Oggi, nella Crema del post-fordismo, del postindustriale e dei cassintegrati, abbiamo la piscina con le onde, circondata di sabbia e erba, con sdraio e bar. L’Scs ha fatto un bel lavoro. Farà sicuramente la felicità dei bambini. E gli adulti? Quelle onde costano sicuramente meno di quelle di Rimini che, a loro volta, sono più economiche di quelle di Alassio. Nella graduatoria delle povertà, quel movimento meccanico dell’acqua intrisa di cloro nella piscina di Crema indica che stiamo scendendo gli ultimi gradini. Nessuna poesia: l’onda vera del mare che inonda la spiaggia e poi si ritira ha un suo respiro. Sognarla, stando immersi nella sua imitazione tecnologica, non costa niente. Ma è l’immagine di una sconfitta e di una resa. Anche dopo la guerra, in questa città, non si viveva meglio di oggi. Ma non ci si arrendeva. E pochi si sarebbero accontentati di una piscina con le onde.
Poliziotti “panzoni”? La rivolta degli agenti contro il ministro Brunetta. Sorrentino: «Quel covo delle BR...» - A pagina 3
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Il ministro Brunetta accusa. L'ex questore Sorrentino: «Invece di provocare, più soldi dal governo per la sicurezza»
Poliziotti “panzoni”? «Quando c'erano le Br...»
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di Roberto Bettinelli
accusa lanciata dal ministro Renato Brunetta di essere dei “panzoni” abituati a fare gli impiegati negli uffici delle questure e dei commissariati, ai poliziotti proprio non è andata giù. E non tanto, dicono, per spirito di corpo e per difendere la divisa a tutti i costi. Ma perchè quell’accusa che ha sollevato tante polemiche e che è stato costretto a ritirare qualche ora dopo averla pronunciata, Brunetta, secondo i poliziotti, ha dimo-
’70 e ’80, molto caldo sotto il profilo della criminalità, quando la Lombardia, e in parte anche una provincia tutto sommato tranquilla come la nostra, ha subito la pressione del terrorismo e della “mala” milanese e della mafia siciliana. Brunetta ha preso una cantonata o c’è un fondo di verità in quello che ha detto? «La frase del ministro dimostra la più totale incomprensione del modo in cui lavorano tutti i giorni gli organi di polizia. Il mio commento è semplice: poteva risparmiarsela. Conosco bene la “macchina” della poli-
Ciriaco Sorrentino, assessore alla Sicurezza di Cremona
strato di non sapere niente o quasi della realtà in cui lavorano le forze dell’ordine. Sentiamo cosa ne pensa Ciriaco Sorrentino, 62 anni, ex vice questore e attuale assessore alla Sicurezza del Comune di Cremona. Sorrentino ha guidato per oltre 20 anni la squadra mobile della questura cremonese. Nel suo curriculum ci sono operazioni importanti e tanto per essere chiari fin dall'inizio, non ha certo il fisico di un pugile o di un centometrista. «Quando a Cremona scoprimmo il covo delle Brigate Rosse ero a capo di una squadra di ottimi investigatori. Ma i miei collaboratori più fidati non avevano certo un fisico da atleti o divi del cinema. Avevano un'altra caratteristica. Sapevano fare bene il loro mestiere. Questo per me è quello che contava allora e che conta oggi». Sorrentino si riferisce al periodo a cavallo degli anni
zia e vi sono diverse funzioni che sono decisive per il presidio del territorio e che prescindono dalla capacità di prestazioni atletiche di un poliziotto». Quali sono? «Iniziamo con la centrale operativa: è qui che viene organizzato e coordinato il lavoro degli equipaggi che stanno “coprendo” il territorio in un determinato momento. Le pattuglie sono fuori, ma ci vuole qualcuno che sappia dirigerle. E’ una mansione sedentaria, ma ci vuole esperienza, lucidità, bisogna conoscere bene il territorio e le risorse che si hanno a disposizione. Tutte cose che non si improvvisano». C’è altro? «Le intercettazioni. Oggi la tecnologia consente di lavorare in una modalità simile a quella di un vero ufficio attraverso le intercettazioni telefoniche e ambientali. Ma sappiamo tutti quanto grande è il contributo delle regi-
strazioni telefoniche nell’indagine. Eppure un esperto di intercettazioni non deve avere una prestanza fisica fuori dal comune. Il suo compito è un altro...». Ma allora perchè il ministro è uscito con quella frase? «L’ho già detto: o non sa niente dell’argomento oppure ha voluto fare una boutade vera e propria…». Che cosa fa di un poliziotto un ottimo investigatore? «Credo ancora che il “fiuto”, la capacità di ragionare sul caso, scoprire i collegamenti, le relazioni, conoscere il territorio, avere le fonti. E’ qualcosa che si impara sul campo, facendo molta esperienza, e che non ha nulla a che vedere con flessioni o esercizio ginnico». Tra i poliziotti della questura di Cremona che meno hanno accolto con favore la battuta del ministro Brunetta, c’è Gianluca Epicoco, responsabile del Sap, il sindacato autonomo di polizia. «E’ stata un’uscita demagogica, ma siamo in periodo elettorale...e poi il ministro ha smentito subito dopo..». Quindi è da perdonare? «Rivela in ogni caso una mancanza completa di nozioni sul nostro lavoro. Dice che in polizia ci sono troppi passacarte, troppo personale in ufficio. Va bene, ma come li fai i controlli prima di rilasciare i passaporti, i permessi di soggiorno, e le altre licenze? E’ evidente che se questi compiti sono in carico alla polizia, qualcuno deve pur controllare se i dati sono corretti e se le persone sono degne di avere questi documenti. Tutti dicono di volere un paese più sicuro, ma è anche attraverso queste operazioni di filtro e di controllo dei dati e delle persone che si costruisce una società trasparente e protetta». E’ vero che in polizia ci sono troppi “panzoni”? «Tutti questi grassoni non li vedo proprio. Ci sarà anche qualcuno che è un po’ sovrappeso, ma questo non significa che si può descrivere la polizia come un corpo costituito in gran parte da persone obese».
Che cosa le ha dato più fastidio dell’accusa del ministro? «Se vogliamo palare di sicurezza facciamolo seriamente, senza demagogia. Creare l’opposizione tra ufficio e strada dicendo che chi
anche a 40 e 45 anni si esce ancora di pattuglia con le volanti. E’ una vita dura. Ma lo Stato non assume più e così anche chi inizia ad avere una certa età è costretto ad uscire quando invece questo tipo di servizio si ad-
Il ministro Renato Brunetta
lavora in ufficio è un “panzone” e chi va fuori no, è una falsità». Perché? «La nostra situazione a Crema e a Cremona è un’altra. Il personale che lavora in ufficio durante la settimana, nel week-end è assegnato ai servizi di ordine pubblico: stadio, eventi sportivi, controlli di varia natura. Insomma si fanno entrambe le cose: si lavora in ufficio e si esce in strada». Ma se i problemi sono altri, quali sono? «Abbiamo un’età media degli agente che ha raggiunto i 40 anni. Significa che
dice di più a un giovane. Vogliamo andare avanti…il mese scorso hanno diminuito ancora il cumulo di ore degli straordinari. Meno cento ore su un totale di 3mila. E ci tengo a specificare che il nostro organico è inferiore rispetto a quello necessario per lavorare a giusto regime. Ma non basta ancora. Siamo a maggio e i soldi dei fondi per le missioni sono già finiti. Significa che il denaro che serve a pagare le trasferte per motivi di servizio, ormai si è esaurito. Sa quale era la cifra stanziata nel 2009: 5mila euro. E nel 2008? Erano 14mila euro. Ogni ano dimi-
nuiscono». Per Epicoco lo scenario è sconfortante, e la frase poi ritrattata di Brunetta, non ha fatto altro che buttare del sale su una ferita già aperta. Conclude Carmine Scotti del Siulp, il sindacato unitario lavoratori polizia: «Ci sono le elezioni e qualcosa Brunetta doveva pur dire per tirare acqua al suo mulino. Dispiace solo che abbia preso di mira la polizia. Siamo sottoposti a tagli e ridimensionamenti continui che mettono ogni giorno di più a rischio la possibilità di fare il bene il nostro mestiere. Il governo dovrebbe darci i soldi per aumentare le nostre risorse invece di dirci che siamo dei “panzoni”. In provincia di Cremona ci sono 333 agenti, 64 in meno di quelli che dovremmo avere secondo le tabelle degi organici del ministero. E dobbiamo fronteggiare una situazione sempre più vicina all’emergenza. La provocazione del ministro Brunetta non risolve i nostri problemi reali: gli stipendi troppo bassi e gli aumenti che non arrivano mai, la riforma delle carriere, gli straordinari. Questo governo ha deluso: hanno vinto le elezioni con il tema della sicurezza, hanno promesso e non mantengono... e poi mi permetta di dire una cosa. Una buona indagine si fa usando il cervello e non la pancia».
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C piùono da scia vic mo in li o
«Giunta: troppi annunci, si può fare di più»
Luca Maddeo, 20 anni, bocconiano, è stato eletto con Forza Italia. Ha fatto esperienza politica a scuola. La sua passione è la musica. Suona la chitarra. Il suo sogno: far conoscere il musicista Giovanni Bottesini. E “riformare” il patto di stabilità.
L'
di Tiziano Guerini
intervista al consigliere comunale di Crema stavolta riguarda non solo un consigliere al primo mandato nel gruppo originario di Forza Italia, ma anche un giovanissimo (appena 20 anni al momento della nomina un paio di anni fa): si tratta di Luca Maddeo, studente all’Università Bocconi di Milano (il triennio terminato lo scorso anno). E’ noto fra i coetanei per la passione per la musica, la chitarra e per lo sport: ha praticato la pallavolo, e poi tennis, podismo, sci… Ma non dimentica anche la sua appartenenza al Rotaract e le diverse iniziative di solidarietà. Come è arrivato ad assumere un ruolo politico come quello di consigliere comunale? «Non è stato un colpo di fulmine; piuttosto una naturale evoluzione del primo impegno “politico” come rappresentante di Istituto al “Pacioli” e poi la frequentazione dell’ambiente dirigenziale di Forza Italia sia a Crema che a Milano. Di conseguenza è venuto il posto in lista per i consiglio comunale e la successiva elezione». Come è stato il primo impatto con l’ambiente del
consiglio comunale, certo non usuale per un giovane ventenne? «Non traumatico. Intanto fin dall’inizio ho pensato che comunque si sarebbe trattato di un’esperienza importante sul piano formativo, e poi l’ambiente è stimolante.
wireless in biblioteca (collegamento diretto del proprio computer a internet). La giunta l’ha approvata ma la lentezza dell’apparato non l’ha ancora consentita. La seconda: fare una commissione “aperta” ai rappresentanti delle diverse associa-
Con quali colleghi consiglieri è maggiormente in sintonia? «I più giovani naturalmente, ma non solo e non solo quelli della maggioranza: Paolo Mariani, Alberto Caizzi, Matteo Piloni, ma anche Antonio Agazzi, Elia Avaldi, Gian Emilio Ardigò, Gianni Risari». Un giudizio sulla attività della giunta? «Auspico una maggiore attenzione nei confronti dei giovani: qualcuno ci pensa ma altri vanno decisamente sollecitati. A volte c’è un eccesso della politica degli an-
nunci, rispetto alla più importante politica del fare». E un giudizio sul sindaco? «Ha un atteggiamento molto istituzionale. A mio parere non dovrebbe aver paura di essere più deciso, tanto più che ha gli strumenti per farlo». Ha un progetto in mente a cui tiene particolarmente? «Sto lavorando all’interno di una associazione specifica presieduta da Francesco Donati che è nata per promuovere la celebrazione del 120° della morte di Giovanni
Bottesini. A settembre verrà rappresentata una sua opera “Ero e Leandro”, ma non deve finire qui». Dicono che lei sia candidato a presiedere la commissione consiliare per il bilancio; se così fosse cosa propone? «Un augurio: che il patto di stabilità sia il risultato di una valutazione differenziata fra comune e comune, perché non sono tutti uguali. Se è giusto porre dei limiti ai comuni indebitati, è altrettanto giusto lasciare maggiore agibilità di spesa ai comuni virtuosi; e Crema è fra questi».
Osservatorio del credito
Luca Maddeo, consigliere comunale Pdl, eletto con Forza Italia
Forse la lentezza dei meccanismi sia politici che burocratici è un po’ sorprendente per un giovane che per natura privilegia la politica del fare. Non per niente il mio motto è: “Sempre tutto subito”». Allora vediamo: cosa farebbe subito? «Due cose ho in mente. Ho promosso la raccolta di firme per realizzare una rete
zioni giovanili presenti in città (cosa diversa dalla Consulta che c’è già) per coinvolgerli nelle decisioni che li riguardano. Avrei caldeggiato anche l’iscrizione on line per i servizi mensa e pre-postscuola all’asilo nido, ma l’assessore Laura Zanibelli l’ha già opportunamente predisposto per il prossimo anno scolastico».
E’ stata molto partecipata la prima riunione dell’Osservatorio provinciale sul credito, organizzato dalla Prefettura e coordinato dal Prefetto Tancredi Bruno di Clarafond. Alla riunione c'erano i rappresentanti degli istituti bancari attivi sul territorio provinciale. «Vogliamo innanzitutto ascoltare voi, le vostre idee e le vostre proposte» ha esordito il prefetto, «abbiamo l’obiettivo di costruire un linguaggio comune fra chi eroga e chi utilizza il credito». Di Matteo, dirigente della prefettura, è entrato nel merito: «Ci è stato evidenziato come sia peggiorato il rapporto tra il sistema del credito e le imprese, soprattutto per quelle di piccole dimensioni e per l’artigianato. Ci preme invece lavorare per rinnovare la fiducia fra le parti. Inoltre auspichiamo che una parte sempre più ampia del siste-
ma creditizio aderisca agli accordi per misure concrete già messe in campo dalle istituzioni locali, Provincia e Camera di commercio. Gli obiettivi dell’Osservatorio sono due: un monitoraggio costante dell’evoluzione del credito nel territorio e la rimozione di eventuali ostacoli al dispiegamento dei rapporti di mercato». Sono intervenuti il rappresentante del gruppo Mps, di Unicredit che ha sostenuto che per arrivare a una convergenza di interessi tra clienti e banche è necessario conoscere tutti gli elementi di ogni singola situazione. Ha chiesto pertanto che, quando un operatore si rivolge alla prefettura siano presenti tutti gli altri istituti. La riunione è stata chiusa dal prefetto con l’impegno a rivedersi, con i nuovi dati a disposizione, al più presto.
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Palazzetto: la Paullese è il luogo ideale Venerdì 5 Giugno 2009
L'area giusta sarebbe vicino a Ombrianello, dietro la Voltana. Luca Fusar Poli: «Siamo disponibili»
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di Giovanni Fanti
uca Fusar Poli è il proprietario del Golf Club di Ombrianello. Da tempo seguendo con estrema attenzione la discussione nata in città a proposito del nuovo palazzetto dello sport. Fusar Poli possiede una grossa area di 10 ettari, equivalenti a 100mila metri quadrati, indicata più volte in passato come il luogo dove far sorgere il palazzetto dello sport. I contatti ci sono stati con l'attuale amministrazione e anche con quella precedente. L'area di Fusar Poli si trova dietro la Voltana, vicinissima a Ombrianello. Il nuovo palazzetto dello sport, stando al progetto di Archistudio, avrà una capienza di 4mila spettatori. Ospiterà le partite della Reima e di Crema Volley. L'edifico sarà multifunzionale, con la possibilità di ospitare altri eventi. Per esempio una fiera o concerti. L'area di Fusar Poli confina con la Paullese. Fuori città quindi. L'ideale per non congestionare ulteriormente il traffico urbano. La Reima attira in media 1.500-2000 tifosi a partita. Questo vuol dire centinaia di auto che entrano ed escono dalla città. Un problema che la viabilità cittadina, nelle condizioni in cui è, non riuscirebbe certamente a smaltire. Oppure lo farebbe con grossi disagi per i cittadini. Questo è il motivo che rende così importante la scelta dell'ubicazione del nuovo palazetto. Eppure i “rumors” della politica continuano a dare più favorita l'area della Pierina. Ma sentiamo cosa ci dice Luca Fusar Poli. «Che i cremaschi vogliano il nuovo palazzetto dello sport mi sembra assodato. Hanno delle belle squadre di pallavolo ed è giusto che i tifosi vengano
gratificati. E' anche un prestigio per la città. C'è una forte convergenza di intenti su questo progetto da parte degli schieramenti politici. Questo è un bene. Credo però che ora sia molto utile discutere dell'area che dovrebbe ospitare il palazzetto». Finora si parla tanto di Pierina... «La Pierina ha due grossi difetti: è dentro la città ed è uno spazio verde. La domanda che si fanno tutti è la seguente: perchè trasformare
re perfettamente il flusso di traffico di grandi eventi sportivi e di altre grosse iniziative che potrebbero essere ospitate nel palazzetto. E' un'area vasta, dove potrebbe ro sorgere altri impianti, come il nuovo stadio di cui si parla tanto e che Crema merita. E' un'area dove la destinazione sportiva è già in atto. Che cos'è il nostro Golf Club se non un luogo dove si pratica sport? Ora, se riflettiamo bene, qui potremmo concentrare un comparto capace di
Il progetto del nuovo palazzetto di Archistudio
uno spazio verde che è a disposizione della città in un'area destinata ad ospitare il nuovo palazzetto? Il problema del traffico cittadino è importante, e non sarà certo facile convogliare la massa dei tifosi in uno spazio interno al tessuto urbano. Ma a mio avviso è ancora più rilevante il discorso sul verde pubblico. Perchè perdere l'occasione di trasformare la Pierina, che è già attrezzata in questo senso, in uno spazio verde nel cuore di Crema?». Ci sembra di capire che lei ha un'altra soluzione a portata di mano. Ce la può confessare? «L'area di cui parlo è dietro la Voltana, attaccata a una Paullese che domani sarà a quattro corsie, velocissima, un'arteria capace di sostene-
contenere il nuovo palazzetto con gli spazi fieristici, il nuovo stadio con altri campi, e il Golf Club che c'è già». Però l'area della Pierina è già del Comune, mentre qui l'amministrazione dovrebbe comprare il terreno... «Ho viaggiato parecchio nel mondo e non mi smbra che a Londra e New York si comportino in questo modo. Il compito di un'amministrazione è quello di individuare le scelte migliori, che puntano ad assicurare un futuro migliore, ricco di sviluppo. La Pierina appartiene già al comune di Crema. Ma è la scelta migliore? Bisogna pensarci bene. Non si fa un palazzetto tutti i giorni. La Pierina può sembrare la scelta più immediata, ma qui c'è in gioco una parte importante del futuro della nostra città».
Comune, i “rumors”
A giudicare dalle voci che corrono in palazzo comunale resta la Pierina l'area più gettonata. Non è stata pronunciata ancora la parola fine, ma questa è una scelta auspicata anche da Michele Rota, dirigente della Reima, che insieme a Claudio Cogorno della Crema Volley, è uno dei principali ispiratori del progetto del nuovo palazzetto dello sport. «E' un terreno dove ci sono già i parcheggi necessari alla struttura e questo significherebbe un risparmio notevole al momento della realizzazione» ci aveva detto in un'intervista. L'assessore all'Urbanistica Massimo Piazzi, sentito nella stessa occasione, era stato molto possibilista sull'ipotesi Pierina, ma aveva aggiunto che erano in corso altre valutazioni. Fra queste anche quella di un'area adiacente al-
Massimo Piazzi, assessore all'Urbanistica
la Paullese, la Voltana appunto. D'altronde Piazzi, in un'intervista ancora precedente, aveva annunciato che l'area Voltana poteva essere la scelta corretta per insediare il nuovo palazzetto. E proprio per lo stesso motivo che spinge ora Rota a preferire la Pierina: i parcheggi gratuiti. Tutto il complesso di Ombrianello, spiegava Piazzi, sarebbe stato interessato da una riqualificazione importante:
case, negozi, uffici, un albergo, e alla fine anche 409 parcheggi. Per un totale di 20 milioni di euro di investimento e 10 anni di lavori. I parcheggi, sempre a detta di Piazzi, erano stati espressamente richiesti dall'amministrazione comunale agli investitori privati, proprio in previsione di un grosso impianto a vocazione sportiva. Ora però, stando ai “rumors” che danno avvantaggiata la Pierina, sembra che si sia cambiata rotta. Staremo a vedere. Una certezza finora c'è: il progetto sarà firmato da Archistudio di Massimiliano Aschedamini. Si tratterà di un edificio all'avanguardia, interrato e totalmente coperto d'erba all'esterno, con quasi 4mila posti a sedere e autosufficienza energetica.
Edallo: «Pierina, poco praticabile»
Da tempo a Crema si parla della necessità di un palazzetto dello sport adeguato ai tempi e soprattutto alla qualità dei vari campionati che le società sportive sanno proporre da qualche anno a questa parte. Il palazzetto dello sport, stando alle indicazioni offerte dalla politica cittadina, si farà. La scelta della collocazione di questa nuova struttura polifunzionale è molto importante. Sembrava pacifico che il riferimento territoriale più adatto fosse quello lungo la via Milano, dalla rotatoria cittadina fino all’area Ombrianello. Ma ora c'è una diversa ipotesi: all’inter no dell’area ex Olivetti, alla Pierina. Ne parliamo con l’architetto Edoardo Edallo, da sempre esperto conoscitore della realtà urbanistica e viabilistica di Crema. «Sento che la bozza progettuale presentata in Comune prevede la realizzazione di un palazzetto “interrato” con il risultato di una situazione molto meno impattante dal punto di vista ambientale. Ma se questa è una idea che si può benissimo condividere, ripropone un tema usuale per la zona della città posta a nord-ovest, cioè verso la vasta area verde del
Moso. Quello di una falda molto superficiale con la conseguenza di presentare problemi dal punto di vista degli scavi necessari per una costruzione del genere. Bisogna aggiungere che entrambe le ipotesi di collocazione, via Milano come la Pierina presenterebbero da questo punto di vista situazioni analoghe». Ma quali conseguenze ci saranno per la viabilità cittadina? «La collocazione del nuovo palazzetto nell’area ex Olivetti dovrebbe riproporre con forza il completamento del disegno originario della cosiddetta Gronda Nord con un suo prolungamento oltre la ferrovia ed il Canale verso Santo Stefano e Santa Maria. Diversamente il nodo di via Indipendenza, pur con la realizzazione del sottopasso, diventerebbe assolutamente impercorribile. Non posso nemmeno immaginare il caso di mancata realizzazione del sottopasso». In via puramente tecnica, e senza calcolare interventi infrastrutturali, fra l’ipotesi Pierina e via Milano, quale sceglierebbe? «Certamente un’area lungo l’avvio cittadino della Paullese, si fa preferire: sarebbe facilmente raggiungibile sia per chi proviene
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Edoardo Edallo, architetto e urbanista
da Milano, sia da Bergamo, da Brescia e da Cremona (da via Libero Comune proseguendo verso Milano), senza interferire con la viabilità interna alla città come dovrebbe avvenire nel caso dell’ex Olivetti». Lei avrebbe qualche altra ipotesi di collocazione da mettere in campo? «In via puramente teorica mi vengono in mente due ipotesi. La prima sarebbe quella di una collocazione lungo la Serenissima verso Offanengo; la seconda, ma forse è troppo originale, sarebbe quella di utilizzare l’attuale area occupata dal campo sportivo cittadino di via De Gasperi, evidentemente trovando una diversa collocazione più esterna per l’impianto dedicato al calcio». (t.g.)
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Servizio MioBus: il centralino non è sufficiente E' utile, ma soprattutto gli anziani faticano a prenotare. Capetti: «In arrivo miglioramenti»
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di Tiziano Guerini
l servizio MioBus è attivo a Crema ormai da qualche tempo. Un tempo sicuramente sufficiente per una seria sperimentazione. Ne è uscito un giudizio complessivamente positivo, con qualche ombra riguardo all'utenza da parte dei più anziani. E'il caso di ricordare che il MioBus, avviato a Crema dalla giunta guidata da Claudio Ceravolo qualche anno fa, ha rappresentato una innovazione importante per trasporti pubblici flessibili e personalizzati, e l'obiettivo era proprio quello di rispondere in particolare alle esigenze delle persone anziane. I cittadini hanno avuto il tempo di conoscere e valutare questo servizio di trasporto personalizzato. E' finito il tempo in cui i mezzi pubblici lunghi e ingombranti percorrevano in lungo e in largo la città quasi sempre mezzo vuoti. Ma forse ora è anche arrivato il tempo che il servizio MioBus possa compiere un passo avanti, un salto di qualità. In due direzioni. La
prima riguarda il necessario miglioramento qualitativo del servizio che, per la abbondanza di richieste, non riesce più a soddisfare in modo sufficiente coloro che chiedono di usufruirne. Già in consiglio comunale a Crema il tema è stato posto all’attenzione della giunta attraverso una proposta di “emendamento” in sede di discussione del bilancio di previsione 2009 da parte del consigliere del Partito Democratico Emilio Guerini. Si chiedeva «un aggiornamento del computer di riferimento, dal momento che stanno accadendo disservizi che rischiano di suscitare nell’opinione pubblica una reazione negativa quanto complessivamente ingiusta». Il servizio MioBus, sostenevano i due firmatari, dopo alcuni anni dall’avvio, va adeguato alle richieste maggiormente sentite dai cittadini. In particolare il nodo critico è costituito attualmente dai tempi di prenotazione telefonica troppo lunghi e laboriosi, tenendo conto che gran parte dell’utenza è costituita da cittadini anziani. La scelta di fondo, conti-
nuano i consiglieri P.D., è quella di sostituire l'attuale centralino con uno nuovo,
Luciano Capetti
con un nuovo programma, capace, quando telefoni, di farti mettere in comunicazione rapidamente, individuando la tua richiesta specifica. Di conseguenza serve attivare una nuova centrale di prenotazioni e informazioni con accesso automatico e selettivo, considerato anche il prossimo ampliamento del servizio ai comuni confinanti. «L'altra esigenza» si leggeva nell'emendamento, «è quella di un servizio MioBus che possa essere collegato
Banca Cremasca a Pandino
Da sinistra Francesco Giroletti, Antonia Manclossi, Giuseppe Torchio
Inaugurata nella mattinata di sabato 30 maggio a Pandino la 19esima filiale della Banca Cremasca di Credito Cooperativo. Taglio del nastro per mano del soddisfatto presidente Francesco Giroletti e al direttore generale Cesare Cordani. «Non è da tutti aprire due filiali in quindici giorni» ha dichiarato Giroletti riferendosi alla recente inaugurazione della filiale di Caravaggio avvenuta solo due settimane prima. «Per questo e per i principi etici e sociali che da sempre la Bcc porta avanti dobbiamo sentirci soddisfatti di rappresentarla. Le Bcc mettono al centro dell’ agire l’uomo, diventando sia punto di riferimento per le famiglie e sia partner commerciali per la piccole e medie imprese». Ed ha aggiunto Giroletti: «Le banche di credito cooperativo come la nostra hanno dimostrato, in questo periodo non semplice, di avere come primario obiettivo nel territorio quello di facilitare l’accesso al credito. La nostra mission è quella di donare fiducia al
futuro e di riaccendere l’ottimismo imprenditoriale, già forte nel pandinasco». Per questo Banca Cremasca ha aperto la filiale di Pandino, uno dei centri più importanti del cremasco dove già sono presenti altri istituti di credito. «Ma, vogliamo diventare la vostra banca evolvendoci da banca locale a sviluppo locale mettendo al centro del nostro agire la persona» ha concluso Giroletti. La filiale vedrà alla direzione Pierangelo Broglia; Domenico Sgura, responsabile aziendale e commerciale; Alba Valica al front office; Massimigliano Grassi, addetto alla comunicazione. Presenti anche diverse autorità per dare il benvenuto alla nuova filiale. Il vicesindaco del paese Antonia Manclossi, ma anche il presidente della Provincia di Cremona Giuseppe Torchio, che si è complimentato con tutto il mondo delle banche di credito cooperativo «perché diventino sempre più forti e piene di attenzioni di fronte ai morsi della crisi». La sede è operativa dallo scorso lunedì in via Garibaldi.
alla rete suburbana sulla quale si sta impegnando l’amministrazione provinciale in altre porzioni del territorio e che ha già avanzato la propria disponibilità a partecipare ad un progetto analogo anche in riferimento a Crema ed ai paesi limitrofi». Le valutazioni erano molto interessanti: «La presenza a Crema di almeno diecimila persone ogni giorno che pur non risiedendo in città, a Crema studiano o lavorano o frequentano uffici pubblici o l’ospedale, imporrebbe la massima attenzione alla realizzazione di un ampliamento anche fuori della città del servizio MioBus per renderlo maggiormente fruibile ed apprezzabile». Questo nell'emendamento al bilancio. Ma come andò a finire? In sede di discussione la giunta e la maggioranza non accolsero la proposta di modifica del bilancio con una richiesta di aggiunta di 300mila euro per questa finalità. Però assicurarono che i primi risparmi di spesa avrebbero consentito durante l’anno di affrontare il problema. «E infatti» assicura l'assessore Luciano Capetti
La nuova sede del Miobus è alla stazione ferroviaria
che ha la delega in comune a Crema per il trasporto pubblico, «passi di miglioramento ne abbiamo compiuti ed altri sono in arrivo. Fra qualche giorno la società che gestisce il servizio MioBus, comunicherà i risultati di un sondaggio di verifica del grado di soddisfazione degli utenti. Il nostro servizio è in procinto di essere esportato: una città della Bulgaria, vicino alla capitale Sofia, adotterà il nostro sistema. Intanto le Autoguidovie, Crema Mobilità, hanno posto la loro nuova sede nei locali della vecchia sta-
zione ferroviaria, e con l'occasione anche qualche ammodernamento c'è stato». L'assessore Luciano Capetti rimanda ad una conferenza stampa che terrà assieme ai vertici aziendali, durante la Fiera della Agricoltura di San Pantaleone in programma a metà del mese di giugno. Ma intanto anticipa: «Comune e azienda hanno predisposto importanti modifiche al servizio; sicuramente il centralino verrà aggiornato e potenziato, e questo andrà ulteriormente a beneficio degli utenti».
«Un calcio alla crisi»
«E' stata un'esperienza indimenticabie per noi giovani della Libera Artigiani e per i dipendenti delle nostre aziende. Abbiamo capito, giocando insieme, l'atteggiamento corretto da tenere in un momento di cirsi e di difficoltà come questo: oggi si vince solo se si resta uniti. Il lavoratore e chi fa impresa, fianco a fianco, per vincere nel mercato», parla Antonio Brusaferri, 29 anni, iscritto al gruppo dei giovani della Libera associazione artigiani. Antonio lavora con il padre nell'azienda di famiglia, la «Safem». Al torneo di calcio a cinque hanno partecipato 16 squadre. Tutte in rappresentanza di ditte che fano parte dell'associazione. Le partite sono state
La ciclabile di Vergonzana
Nel 2008 la cicliabile che attraversa la statale Serenissima in direzione Izano e conduce a Vergonzana, era stata sautata come un intervento molto utile alla viabilità del territorio del circondario. Tra i più entusiasti sostenitori che avevano apprezzato l'inizia-
Squadre finaliste per torneo di Libera Artigiani
giocate nel campo dell'oratorio San Luigi a Crema. Il torneo si è concluso venerdì 29 maggio. Ha vinto la squadra della «Besser Elektronik» di Giacomo Gorlani che ha battuto in finale la formazione dell'agriturismo «Le
Garzide». Questa sera, venerdì 5 giugno, la festa finale al ristorante «Salvia e Rosmarino» di Romanengo. «Ci saranno le premiazioni e un momento di svago per chi ha partecipato al torneo» ha concluso Antonio Brusaferri.
tiva, oltre agli esponenti politici, c'erano molti cittadini che finalmente pensavano di aver risolto il problema di muoversi in modo sicuro con la bicicletta. Eppure, a distanza di qualche mese dalla realizzazione e dall'inaugurazione, qualche problema c'è già. In particolare il passaggio si riempie di acqua ogni volta che si verifica una pioggia più sostenuta del solito. Un disagio, che in seguito alle precipitazioni delle ultime settimane, molto abbondanti, si è accentuato fortemente. Al punto che abbiamo ricevuto diverse segnalazioni di protesta da parte di pensionati che usano quotidianamente la cicliabile, oltre che da altri cittadini.
Dicono che a volte la pozzaghera che si forma nel punto più basso del passaggio è alta decine di centimetri. Tutto questo rende molto problematico il superamento della ciclabile oltre che pericoloso, soprattutto se in sella alla bici ci sono persone anziane. Si è tentato di correre ai ripari con la costruzione di argini di cemento che proteggono maggiormente la cilabile dalla caduta dell'acqua. Ne prendiamo atto. Ma, sempre che questo intervento “riparatore” funzioni, resta il fatto che la ciclabile è stata inagurata solo l'anno scorso e non dovrebbe essere proprio in queste condizioni.
Vergonzana
Cronaca
il PICCOLO
giornale del
Cremasco
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Ancorotti: «Pdl locale non coerente» Venerdì 5 Giugno 2009
L'incontro con l'autore del libro inchiesta su Cielle: «Sono per la laicità in politica»
O
di Tiziano Guerini
rmai siamo alla fine di una campagna elettorale breve ma intensa. A dire il vero, fatta più di contrapposizioni personali che di confronto programmatico. Ma dicono che nella seconda Repubblica sia così. Sulle cose da fare, in tempi difficili e di crisi economica, tutti finiscono col dire più o meno le stesse cose, non solo in termini di diagnosi della realtà, ma anche spesso nella indicazione delle possibili soluzioni. Così è sulla maggiore o minore credibilità nei loro confronti che i candidati fanno leva. Certo qualcuno ci riesce meglio degli altri; o perché sa muoversi bene sul fronte comunicativo, oppure perché può mostrare di sé qualche risultato importante. Renato Ancorotti, imprenditore, candidato per le elezioni provinciali nei collegi di Crema per la lista indipendente «Cremona per la libertà» presidente Pierantonio Ventura, appartiene alla seconda categoria. Questo gli permette anche una libertà di iniziativa e di proposta che all’interno delle liste di partito non sempre e non a tutti è consentito. Così in piena campagna elettorale, Renato Ancorotti ha invitato a Crema Enrico
Renato Ancorotti, candidato alle elezioni provinciali per «Cremona per la Libertà»
De Alessandri, funzionario dell’assessorato Sanità regionale, e autore di un libro dal titolo esplicito e temerario «Comunione e Liberazione: assalto al potere in Lombardia». De Alessandri ha scritto un testo che uscirà nelle librerie dopo l'estate e che finora è disponibile solo in internet. Nel volume è indicato tutto lo “strapotere” di Cielle in Lombardia. Una pubblicazione che di polemiche ne ha sollevate parecchie. Ancorotti ha invitato l'autore da persona libera, quindi immaginando un contraddittorio che alla fine, per defezione degli altri interlocutori, purtroppo non c’è stato. «Non ha voluto essere un attacco politico a nessuno» dice Ancorotti, «altrimenti
non mi sarei nemmeno dato la briga di immaginare un contraddittorio. L’ho fatto da convinto sostenitore della laicità in politica, e altrettanto convinto che mescolare affari e politica sia un grave errore. Abbiamo invitati esponenti di Comunione e liberazione, ma hanno declinato la nostra offerta. Inizialmante doveva essere un confronto fra l'autore di un libro inchiesta e un esponente del movimento fondato da don Giussani. Ma dal momento che non è stato possibile, e non per colpa nostra, avere la presenza della controparte, c'è stato un semplice incontro fra un pubbico interessato e l'autore di un volume che ha sollevato molta curiosità». Come è andato l’incontro? «Sono soddisfatto, anche perché il contraddittorio mancato quella sera, si è poi in un modo o nell’altro acceso con interventi successivi da parte di importanti attori di questa contesa elettorale a Crema. Lo stesso candidato alla presidenza della Provincia per il Pdl, Massimiliano Salini, che sappiamo essere diretta espressione di Comunione e Liberazione. Un dibattito in differita al quale ha partecipato anche il responsabile locale del Partito Democratico Matteo Piloni». Con quali affermazioni? «Massimiliano Salini, senza entrare nel merito delle
dure accuse contenute nel libro del De Alessandri che utilizza espressioni come “setta” o “movimento fondamentalista” a proposito di Comunione e LIberazione, ha espresso una convinzione che personalmente condivido. Secondo la quale non si deve mettere in discussione nessuno per la propria appartenenza religiosa. Verissimo, ma il suo discorso in difesa di chi ha troppo potere è per lo meno equivoco. Matteo Piloni, invece, sostiene che si debbano colpire criticamente le scelte e gli obiettivi politici e non le persone. Giusto, ma è pur sempre con “le gambe delle persone che camminano le idee"».
Oltre la polemica con Cielle, quali contenuti caratterizzano la politica della lista «Cremona per la Libertà»? «Abbiamo inteso affermare con forza e in modo visibile la nostra libertà di pensiero e la nostra indipendenza di giudizio. Riteniamo che sarebbe colpevole far finta che tutto vada bene a livello locale solo perché c’è un governo nazionale di centrodestra. Onestà intellettuale vuole che a livello locale si denunci un gruppo dirigente del “Popolo della Libertà” non coerente con l’impegno politico del livello nazionale. Per questo, confermando la nostra adesione alla lista di centrodestra per
le elezioni europee, siamo invece molto critici nei confronti del partito a livello locale. Crisi economica e occupazione in forte calo esigerebbero ben altre preoccupazioni e capacità di reazione anche in provincia di Cremona». A proposito, qualcuno sta sostenendo che per i dissidenti dal PdL è in arrivo il giudizio dei probiviri. Che ne sa a proposito e che cosa ne pensa? «Se vuole essere una minaccia, non mi tocca per nulla. Anzi, così finalmente ci sarebbe un giudizio, che si spera super partes, o a favore dei dirigenti o a favore dei dissidenti. Da parte mia, so cosa aspettarmi».
Accuse pesanti e reazioni
In settimana c'è stato uno scontro politico acceso e ripetuto fra quelli che vengono definiti “i ribelli” del PdL e i dirigenti locali dello steso partito. Una nota in prima pagina sul giornale elettorale del Popolo della Libertà «Sul Serio» che parla di “nani e ballerine” sotto un titolo esplicito «Paghi Ventura compri Torchio», ha provocato la reazione dei principali esponenti della lista «Cremona per la libertà». Ne è seguito una specie di ping pong fra PdL e Cremona per la Libertà con accuse e controaccuse. Renato Ancorotti, Opimio Chironi e Roberta Giubilo, hanno commentato duramente quelli che considerano insulti. Simone Beretta, Enzo Bettinelli, Maurizio Borghetti del PdL hanno replicato definendoli dei
“quaquaraqua” ed accusandoli di tradimento politico, oltre che di inefficienza nei loro incarichi amministrativi. «Evidentemente i dirigenti del PdL hanno i nervi tesi» ha commentato Ancorotti, «se non trovano di meglio che prenderci per loro nemici e lanciare accuse personali contro di noi. L’iniziativa pubblica di denuncia dello strapotere di CL che abbiamo preso la scorsa settimana, deve averli toccati su un nervo scoperto. La nostra lista rappresenta il vero mondo laico del PdL, la sua vera anima laica. E’ vergognoso che si ergano a giudici, proprio loro che rappresentano l’esatto contrario di ciò che ha rappresentato e rappresenta il presidente Berlusconi con il suo ingresso in politica».
Alessandra Ginelli: «Le opportunità Gelmini: «Salini, un ottimo studente» dell'Expo per i giovani»
Alessandra Ginelli, candidata Pd nel collegio di Crema centro
Crema è una città dell’Europa, così ha detto martedì l'onorevole Patrizia Toia, candidata del PD per le Europee in visita in città. «E io sono assolutamente d'accordo: Crema è una città che ha tutte le caratteristiche per essere internazionale, non solo europea», commenta Alessandra Ginelli. La candidata del Pd sa bene che in questi ultimi anni il mondo si è fatto piccolo, le distanze si sono accorciate: «La globalizzazione ha portato grandi cambiamenti nella società, nel mercato e nella vita delle persone. I giovani studiano all’estero, si va a cercare lavoro fuori dai confini nazionali, le imprese sono alla ricerca di nuovi mercati ogni giorno».
Anche per Crema la sfida da raccogliere sta nell’internazionalizzazione. «Parola complicata, tanto più se la si immagina nella sua accezione commerciale, ma forse molto più collegata a un aspetto profondamente culturale» aggiunge, pensando al suo lavoro a Reindustria, ai tanti bandi, ai progetti speciali che ha contribuito a stilare per le imprese della provincia. Ora però la mente va all'Expo. «Nel 2015 in occasione della fiera sono attesi quasi trenta milioni di visitatori provenienti da ogni parte del mondo. Crema si trova a 35 km da Milano, baricentro e cuore dell’evento. Non può lasciarsi scappare questa grande opportunità». Per le strade della città passeggeranno persone (turisti e non) che chiederanno indicazioni, nei negozi e presso gli artigiani acquisteranno i prodotti, presso ristoratori e alberghi cercheranno servizi di accoglienza di qualità. Poi vorranno vistare i luoghi storici, i patrimoni artistici e culturali, i musei. Siamo pronti? «Crema deve farsi trovare pronta a questo grande incontro», commenta la Ginelli, e ha una proposta: dare tutto in mano ai più giovani. «I gio-
vani cremaschi sono un elemento fondamentale per dare supporto a questo momento, affiancando l’esperienza e la tradizione di commercianti e artigiani, del personale degli uffici pubblici che verranno preposti ai servizi di informazione e di accoglienza». «I giovani non solo parlano inglese», aggiunge, «ma hanno anche grande dinamismo e desiderio di impegnarsi per la loro crescita professionale. Perché quindi non dare loro l’opportunità di farlo per il loro territorio?». Se a Crema si fanno i tortelli e il salva, si fa il gelato buono (giusto per fare alcuni esempi) «è perché qualcuno ha puntato sull’artigianalità del prodotto, ha preservato la ricetta, ha puntato sempre sulla qualità. Ha investito». Di certo ha creato un patrimonio di conoscenza unico che si potrebbe esportare nel mondo. E chi meglio dei giovani potrebbe facilitare la conoscenza di Crema nel mondo e l’esportazione del suo modello nel mondo? «L’Expo è fra sei anni ma può essere la prima tappa di un progetto della città per il 2020, per un futuro internazionale di Crema che è già alle porte».
Il ministro Gelmini tra Massimiliano Salini e Gianni Rossoni
Maria Stella Gelmini, ministro della Pubblica Istruzione in visita a Crema sabato 30 maggio. Tra contestazioni e applausi, il ministro è salito in Sala degli Ostaggi, affiancata da Mino Jotta, Simone Beretta, Enzo Bettinelli, Maurizio Borghetti, il sindaco della città Bruno Bruttomesso e ovviamente, il candidato alla Presidenza della Provincia Massimiliano Salini. Salini ha introdotto il ministro spiegando come la riforma scolastica sostenuta dal governo sia un progetto di speranza: «Questa riforma, in particolare toccando gli istituti tecnici, si rivela di vitale importanza per l'economia italiana che deve risollevarsi dalla crisi». I Tecnici saranno articolati in due mega aree per un totale di 11 indirizzi; i Professionali saranno divisi in due aree tematiche per un totale di 6 indirizzi. Una semplificazione insomma che vede ridursi corsi e aumentare laboratori e ore dedicate alle lingue straniere. Due i macro settori nel quale confluiranno indirizzi sia tecnici che professionali: settore economico e settore tecnologico. La Gelmini ha motivato i cambiamenti: «La
riforma del sistema scolastico nasce da un presa di coscienza: l’Italia vive un disagio sociale. La sinistra ha fallito. Anni di trattative sindacali hanno affamato gli insegnanti, il progetto del 1968 e del 18 politico hanno creato danni enormi sulla preparazione dei giovani. La nostra Riforma vuole puntare sulla qualità, vuole formare persone preparate creando uno stretto legame tra impresa e scuola. Il sistema educativo deve rispondere alle richieste del mondo economico fornendo giovani con un’ adeguata preparazione per affrontare le sfide del mercato». La Gelmini ha poi parlato del futuro: «Presenterò una riforma del sistema universitario perché i giovani possano contare su un progetto educativo reale e solido. Le future lauree dovranno fornire concrete opportunità per uscire dall'immobilismo sociale». Poi il sostegno al candidato alla Provinciali Massimiliano Salini: «A Cremona ho frequentato il ginnasio in classe con Massimilano Salini e sono felicissima di tornare qui per sostenerlo. Massimiliano all’epoca era già dotato di grandi doti di leadership oltre ad essere un ottimo studente con la passione della politica. Sono convinta possa diventare un ottimo presidente della Provincia». La Gelmini non risparmia il corteo di protestanti che l’attende in piazza Duomo armato di manifesti e megafoni al grido di “Giù le Mani dalla scuola pubblica!”: «Giù le mani dalla scuola pubblica lo dico io. E' il tempo di scuotere questo sistema e riconsegnarlo nelle mani degli italiani, attraverso la rivoluzione del merito. Bisogna premiare chi si impegna e chi affronta con progetti innovativi e competitivi la realtà»
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il PICCOLO
L'inchiesta
giornale del
CREMASCO Venerdì 5 Giugno 2009
Abbiamo sentito i candidati a presidente della Provincia: sette nomi per altrettante coalizioni. Hanno illustrato le loro idee
VOTATEMI, PERCHÉ... L’appello dei candidati
«PERCHÉ I CREMASCHI DOVREBBERO VOTARLA?». Questa settimana abbiamo posto la fatidica domanda che abbiamo fatto a tutti i candidati a presidente della Provincia di
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di Laura Bosio
E' ormai terminata la campagna elettorale, che quest'anno è stata particolarmente contesa e sentita, anche dalla stessa cittadinanza, come dimostra la foltissima partecipazione di pubblico ai vari dibattiti organizzati nelle scorse settimane in città. L'ultimo appello al voto, dunque, dei sette candidati alla carica di presidente della Provincia per queste elezioni. L'art. 51 del D.Lgs. 267/2000 fissa la durata in carica del presidente della provincia in cinque anni, come il consiglio provinciale. Chi ha ricoperto per due mandati consecutivi la carica di presidente della provincia non è, allo scadere del secondo mandato, immediatamente rieleggibile. Secondo l'art. 46 del D.Lgs. 267/2000 il presidente della provincia nomina i componenti della giunta, tra cui un vicepresidente, e può in ogni momento revocare uno o più assesso-
Cremona: Giuseppe Torchio, Massimiliano Salini, Giuseppe Trespidi, Pierantonio Ventura, Giampaolo Dusi, Alessandro Mazzolini e Luigi Dossena. Sette nomi per un certo numero di schieramenti e liste, che si
ri, dandone motivata comunicazione al consiglio. Il presidente della provincia: è l ' o rg a n o re s p o n s a b i l e dell'amministrazione della provincia; rappresenta l'ente; convoca e presiede la giunta, nonché il consiglio provinciale quando non è previsto il presidente del consiglio; sovrintende al funzionamento dei servizi e degli uffici e all'esecuzione degli atti; esercita le funzioni che gli sono attribuite dalle leggi, dallo statuto e dai regolamenti; sovrintende all'espletamento delle funzioni statali e regionali attribuite o delegate alla provincia; nomina i responsabili degli uffici e dei servizi; attribuisce e definisce gli incarichi dirigenziali e quelli di collaborazione esterna; provvede, sulla base degli indirizzi stabiliti dal consiglio, alla nomina, alla designazione e alla revoca dei rappresentanti della provincia presso enti, aziende ed istituzioni. Secondo l'art. 99 del D.Lgs 267/2000 il presidente della provincia nomina il segretario provinciale, che dipende fun-
Giuseppe Torchio
«Sono un uomo di parola e ho guidato un’amministrazione di parola: abbiamo realizzato interamente il programma. E nonostante le ristrettezze e i grandi impegni economici per l’attività e gli investimenti, abbiamo affrontato subito e con efficacia la crisi che ha colpito».
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Rivendichiamo la patente di veri federalisti, che difendono il territorio
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Con il Patto per lo sviluppo abbiamo coinvolto tutte le forze territoriali
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Stimoleremo le risorse del territorio oggi ingessate dai partiti
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Siamo una lista che non si piega alle logiche dei partiti
Mettiamo al centro il recupero della competitività
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zionalmente da lui, scegliendolo tra gli iscritti all'apposito albo. Il segretario cessa automaticamente dall'incarico con la cessazione del mandato del presidente.
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«Dobbiamo dare al nostro territorio nuove infrastrutture: l’autostrada Cremona-Mantova, il completamento del raddoppio della Paullese tra Cremona e Milano, la riqualificazione della Crema-Lodi C’è poi la grande emergenza occupazionale: essuno sarà lasciato indietro».
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Daremo al nostro territorio nuove infrastrutture
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Porteremo in Provincia il buon governo del "fare"
Risponderemo all'emergenza occupazionale, per tutti
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«Considerando le alternative che ci sono sia a destra che a sinistra, è evidente che non ci sono proposte vere. L'unica alternativa per il territorio siamo noi. Dovremmo istituire un fondo di solidarietà provinciale alimentata dai compensi di presidenti, assessori e sindaci».
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Ci opponiamo alla spesa di 8 miliardi per le autostrade
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Punteremo sul miglioramento delle ferrovie e sulla navigazione
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Punteremo sulle tematiche della solidarietà sociale
Porteremo avanti tutte le lotte dei lavoratori Faremo in modo che la Tamoil venga spostata definitivamente
Massimiliano Salini
Giuseppe Trespidi
«Il voto a Giampaolo Dusi è un voto importante, perché chi mi conosce sa che farò battaglie per cambiare veramente le cose. E' inaudito che vengano spesi 8 miliardi di euro per le autostrade, e poi non ci siano più i soldi per le tematiche davvero importanti».
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Instituiremo un fondo di solidarietà alimentato dai compensi istituzionali
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Rianimeremo l'operatività del nostro territorio
Metteremo la persona e la famiglia al centro
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Luigi Dossena
«Ci impegnamo a portare avanti le lotte a cui abbiamo preso parte per conto dei lavoratori. Siamo gl unici a dire che la Raffineria vada spostata, e tutto venga bonificato a spese della Tamoil. E soprattutto non appoggeremo nessuno al ballottaggio».
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Secondo l'art. 108 del D.Lgs. 267/2000 il presidente della provincia può nominare un direttore generale, al di fuori della dotazione organica e con contratto a tempo determinato.
Giampaolo Dusi
Alessandro Mazzolini Saremo sempre l'opposizione e non appoggeremo nessuno
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Voglio puntare e investire sull’istruzione e la formazione
Pierantonio Ventura «Siamo l'unica lista al di fuori dei partiti, e che ha scelto uomini liberi e competenti, per un programma centrato sul recupero di competitività del territorio. Chiediamo il voto di uomini liberi, perché solo dalla libertà economica può scaturire quella di pensiero»
uniscono per arrivare al governarno della Provincia. Perché i cremaschi dovrebbero votare per loro? Lo abbiamo chiesto ai diretti interessati, per un ultimo appello al voto. Eccovi le loro risposte.
«I Cremaschi hanno potuto verificare la bontà dei nostri programmi, e hanno capito che noi, oltre alla politica e i programmi, abbiamo fatto parlare il cuore. Secondo noi tra amministrazione e cittadini deve esserci la stessa tenerezza che c'è tra madre e figlio».
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Ci batteremo sempre contro le discariche di amianto Siamo contro la Tamoil, e ne chiediamo lo spostamento Ribadiremo il nostro "no" alla Cava di Caravaggio
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Cronaca
il PICCOLO
giornale del
Cremasco Venerdì 5 Giugno 2009
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«Come diminuire del 70% il traffico sul viale» Quello di S.Maria. Agostino Alloni, candidato Pd: «I miei impegni per i quartieri»
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di Gianluigi Regni
a troppi anni i due quartieri di Santa Maria e San Bernardino soffrono per la loro viabilità. Un destino comune quello dei due quartieri: stretti dalla morsa del traffico, separati dai binari della ferrovia eppure obbligati ad affrontare gli stessi problemi.Si tratta di criticità che penalizzano il vivere degli abitanti. Ecco le soluzioni che Agostino Alloni, candidato per il Pd alle elezioni provinciali, ha illustrato nella sera di ieri giovedì 4 giugno nell'incontro con i cittadini che si è tenuto a S. Maria nella sala civica di via Battaglio.«Il nostro obiettivo» ha esordito Alloni, «deve essere quello di trasformare l'area che congiunge i due quartieri, a partire dal piazzale della Rimembranza, in una delle più libere e fruibili di tutta la città. Sì, proprio dove oggi invece si concentrano i maggiori problemi. Ma come? Affrontando il traffico dell'area nel suo complesso. Cominciando da quel che si è fatto, e da quel che si dovrà fare. Per essere coerenti fino in fon-
do». La Gronda nord La bretella realizzata dal centrosinistra parte dalla Paullese e si ferma sulla provinciale per Cremosano. «Ora però» ha detto Alloni, «deve essere completata per raggiungere il suo scopo: attrarre il traffico di altra destinazione e quello cosiddetto veloce. Soltanto quando la gronda arriverà fino al cimitero di Santa Maria potrà garantire benefici per il traffico di S. Maria ma anche di San Bernardino e Castelnuovo». L’alternativa da Offanengo a Ricengo «Cinque anni fa» ha proseguito Alloni, «abbiamo promesso la circonvallazione che collegasse la statale «Serenissima» alla «Melotta». E l'abbiamo fatta. Questa strada ora va collegata al Bergamasco prolungandola fino alla Padana Inferiore. Anche in questo caso, il beneficio maggiore l'avrebbe tutta questa parte della città che oggi è pressata da troppi automezzi.Il traffico pesante oggi non ha alternative concrete e veloci, così finisce sempre per attraversare la città da nord a sud». Superamento
Agostino Alloni, candidato Pd a S.Maria, S.Bernardino, Castelnuovo, Vergonzana e S.Stefano
barriera ferroviaria E' obiettivamente l'ostacolo più grande che isola il quartiere di S. Maria dal centro e da San Bernardino. «Per eliminarlo» ha spiegato Alloni, «abbiamo chiesto a suo tempo agli ingegneri quale fosse il progetto migliore: hanno risposto il sottopasso. Ma l’operazione di superamento della barriera ha senso solo se si pensa anche a eliminare il traffico pesante e “altro” dalla città,
Fra la gente di Castelnuovo
Giovedì 28 maggio, a partire dalle 18.00, Agostino Alloni ha incontrato i cittadini del quartiere di Castelnuovo presso il Circolino di via Montello. Il primo, questo, di diversi incontri proseguiti poi, nei giorni successivi, a San Bernardino, Vergonzana e Santa Maria. San Bernardino, Castelnuovo, Vergonzana, Santa Maria e Santo Stefano compongono il collegio 1 della città di
to, completare l’opera di rilancio del nostro territorio da ogni punto di vista. Sono 3 i temi che ci stanno particolarmente a cuore: L’ambiente: far in modo che la nostra provincia diventi la prima provincia italiana a Carbon Zero e quindi migliorare le nostre performance in fatto di ambiente; le infrastrutture: portare a termine i diversi progetti verso una mobilità sostenibile, quindi miglio-
Alloni incontra i cittadini del quartiere di Castelnuovo
Crema di cui Alloni è candidato del Partito Democratico al consiglio provinciale. Nell’incontro di giovedì scorso, così come negli altri, Alloni, chiacchierando con i cittadini, ha spiegato quali sono le prospettive e le idee del Pd per il futuro della provincia di Cremona: «Vorremmo poter continuare per un altro ciclo amministrativo il lavoro comincia-
rare il servizio di mezzi pubblici e completare le opere delle infrastrutture cominciate; economia: completare i progetti nati dal Patto per lo Sviluppo per superare la crisi e far crescere tutti, ogni realtà territoriale. Il metodo del Patto per lo sviluppo vorremmo diventasse il metodo di lavoro, metodo che si concretizza in un clima di coesio-
ne sociale, di equilibrio e di capacità di fare rete». Dialogo, quindi, fondamentale. A confermarlo gli incontri di Alloni, all’insegna dello scambio di idee e progetti. Alloni ha ascoltato le domande e le proposte dei cittadini di quartiere intervenuti all’incontro. Ed ha concluso: « Le questioni centrali che ci attendono sono quelle della crisi, del lavoro e dello sviluppo economico. Ma anche della preparazione, per non farci trovare sprovvisti di fronte alle rapide trasformazioni sociali. Ci aspettiamo partecipazione, un nuovo protagonismo dei cittadini indirizzato ad un equilibrato sostenibile e responsabile da ogni punto di vista, anche con l’ambiente. Con questi obiettivi, in parte avviati che concludiamo il mandato e ci auguriamo di poterlo continuare per concluderle. Fulcro della nostra politica e dell’amministrazione sarà sempre la centralità della persona, la vitalità di un rapporto democratico tra istituzioni e cittadini, con uno sguardo che abbia nell’Europa un riferimento prioritario. Abbiamo uno stesso obiettivo: fare della provincia di Cremona una realtà aperta, dinamica, equilibrata, sicura, giusta che sappia guardare con ottimismo verso il futuro».
cioè se si costruisce la gronda nord e si termina il collegamento fra Offanengo e la Padana Inferiore a Castelgabbiano e su fino alla futura Bre.Be.Mi». Ha ricordato il vice presidente della Provincia: «Le simulazioni del Centro Studi Traffico commissionate dalla giunta Ceravolo dimostrarono che l'insieme dei due provvedimenti, gronda nord e sottopasso, avrebbero diminuito del 70% il volume di
traffico lungo viale S. Maria. Eppure, non ancora sufficienti a sgravare l'area da un pesante inquinamento (dovuto ai circa 1870 veicoli/ora negli orari di punta nel tratto sud). La soluzione è partire da una visione allargata del problema. Che sgravi anche via Stazione e via Gaeta». Vie CadornaEnrico Martini «Rimane fermo» ha dichiarato il candidato del Pd, «che la viabilità scelta dall'amministrazione di centrodestra a Crema non va assolutamente bene. Sta causando problemi di traffico e non aiuta il collegamento al quartiere. Anche questo elemento va inserito nel progetto complessivo per restituire qualità della vita ai residenti dei due quartieri di S. Maria e San Bernardino». Loscenario «Ecco il perché del prolungamento della Offanengo-Ricengo, e il completamento della Gronda nord a Crema: così toglieremo quasi tutto il traffico interno di attraversamento. Questa sorta di «L» attorno alla città che permetterà il passaggio da nord-ovest/est a sudovest/est del traffico di altra
destinazione è altrettanto importante del superamento ferroviario. A questo punto, sarà irrinunciabile intervenire nelle aree industriali dismesse (Ferriera, Everest, Baldini, eccetera) per avere più verde, per eliminare il traffico e creare attorno alla Basilica di S. Maria quell’oasi che vediamo quando andiamo a Caravaggio: con il solo traffico interno dei residenti. L’idea è quella di ottenere una buona qualità della vita per tutti i residenti. Collegando anche i vari quartieri di questa parte della città con un sistema di ciclabili e di verde tra il Parco del Serio e il Parco del Moso». Quello che può fare la Provincia «Questo» ha concluso Alloni, «è un impegno che mi prendo con gli elettori nel momento in cui mi presento come candidato a consigliere provinciale per il collegio di S. Maria-Santo Stefano - San Bernardino e Castelnuovo. La Provincia può fare tanto per aiutare a risolvere questi problemi. E’ evidente che altrettanto deve fare il Comune di Crema. L’auspicio è che si possa collaborare per concretizzare il progetto».
via stessa. Crema Nuova e San Carlo ritornerebbero ad una via Indipendenza molto trafficata. Il sottopasso ferroviario di via indipendenza
scuole. Perché altri soldi pubblici (regionali) per una scuola?» Ciclabili «Estendere la rete delle ciclabili di Crema facendo partire dai quartieri di Sabbioni ed Ombriano una rete di ciclabili verso il sud ovest del territorio cremasco verso il parco del fiume Adda. Propongo una ciclabile partendo da Sabbioni/Ombriano fino al Parco dell’Adda». L’armonia dei quartieri «Non è ancora fatta una scelta sulla viabilità che deve servire il quartiere e l’insediamento dell’Housing. Non è chiaro se la nuova via sarà tra Camporelle e Europa? Oppure verso la via Capergnanica? E la nuova viabilità in viale Europa? Quali scelte saranno lasciate al referendum? Saranno realizzati i nuovi insediamenti senza aver ancora deciso o avere idee chiare? Domande che a tutt'oggi non hanno trovato risposte negli amministratori. Non si fanno conoscere, sempre se ci sono, progetti e riferimenti urbanistici. Ad oggi è tutto senza progettualità». Ha concluso Vailati: «Ci vuole uno studio viabilistico serio di tutto il quartiere dei Sabbioni. E per l’armonia dei quartieri rispetto alle scelte di ieri e di domani, bisogna riflettere alle scelte sui superamenti ferroviari. Altrimenti i quartieri ne pagheranno il conto più salato».
Eugenio Vailati
Eugenio Vailati ieri sera giovedì 4 giugno ha incontrato i cittadini a villa San Giuseppe ai Sabbioni. Vailati è il candidato Pd per le elezioni prvinciali nell'area nordovest di Crema che comprende i quartieri di Sabbioni e Ombriano, San Carlo e Crema Nuova. Ecco gli argomenti che ha trattato con i cittadini. Viabilità «La provincia» ha detto Vailati, «deve favorire infrastrutture che muovano le merci e le persone in modo efficiente e sostenibile, potenziando le infrastrutture viarie di collegamento con la provincia di Milano e nuove e innovative forme di trasporto (es. metropolitana leggera; treno più frequente; nuovi parcheggi di interscambio ferro/gomma; ecc.). Il nostro territorio deve essere raggiungibile con facilità per rendere umana la vita ai pendolari e per far fruire ai sempre più numerosi turisti interessati alla città. Dato che la Provincia ha scelto e sta operando il raddoppio della statale Paullese, è necessario che ci sia una riqualificazione della via libero Comune, dal rondò della COOP al rondò della Girandola, affinché si innesti con il raddoppio della Paullese dalla Girandola in poi». Ha sottolineato il candidato del Pd: «No, quindi, al sottopasso di via Indipendenza, che riporterebbe fatalmente il traffico nella
Eugenio Vailati, candidato Pd per Ombriano, Sabbioni, San Carlo e Crema Nuova
deve passare oltre il il centro natatorio ed innestarsi con la nuova gronda, già parzialmente costruita». Scuola di Cielle e l’housing sociale «La giunta Ceravolo» ha continuato Vailati, «ha definito che nel complesso di via Camporelle si insediasse una nuova scuola per l’infanzia a servizio del quartiere dei Sabbioni mentre la scuola media per Sabbioni Ombriano è ben servita ad Ombriano. A che serve il nuovo insediamento scolastico di Cielle in viale Europa che dovrà ospitare 800/900 studenti dalla scuola dell’infanzia alla scuola superiore? Che beneficio ne avranno Sabbioni ed Ombriano? Che beneficio ne avrà l’intera città? Crema come detto è ben dotata di
L'INCHIESTA
Cronaca
Tornano le centrali nucleari:
Saranno costruite nella pianura padana. Perchè? Qui c'è molta
I
di Laura Bosio
l governo Berlusconi ha detto sì alle centrali nucleari. Nel disegno di legge sullo sviluppo presentato in senato dal ministro Claudio Scaloja, c'è anche e soprattutto la proposta di tornare al nucleare. Entro 6 mesi dall'approvazione della legge saranno indicati i siti per la localizzazione degli impianti di produzione e di stoccaggio delle scorie. I
siti saranno militarizzati. Sarà istituita l'agenzia per la sicurezza nucleare, cui spetterà la regolamentazione tecnica, il controllo e la gestione degli impianti. Quello del governo del cavaliere è un piano che farà della pianura padana il luogo ideale dove realizare le centrali. Perchè? A causa della presenza del Po e dei suoi affluenti (e centrali richiedono infatti una notevole massa d'acqua per funzionare). Non solo.
Le regioni padane non sono sogette a terremoti. La Provincia di Cremona rientra fra i territori che potrebbero essere selezionati per ospistare una centrale. Oppure potrebbe essere riattivata Caorso, molto vicina ai nostri comuni. Abbiamo sentito gli amministratori, esponenti politici, imprenditori, rappresentanti delle associazioni, ambientalisti per capire come la pensano a questo proposito. Ecco le loro risposte.
Giuseppe Torchio Nucleare sì o nucleare no? «Il problema non è l'essere favorevoli o contrari, ma valutare i modi con cui vengono fatte le cose» spiega il presidente della Provincia, Giuseppe Torchio. «E Cremona non è certo stata trattata bene. Basti pensare a Caorso. Non vogliamo incorrere in un ulteriore presa in giro, visto quello che abbiamo già dovuto sopportare in passato, come i centri di decontaminazione che sono stati a carico degli istituti sanitari locali. Il governo ha diviso tra figli e figliastri. Ai figli ha dato anche più di quanto meritavano (20 milioni a Caorso, e altrettanti a Piacenza), mentre a noi, nonostante tutto il lavoro fatto, non è stato dato nulla. Con questi presupposti, è logico che si sia sviluppata una contrarietà al nucleare. Comportandosi così, non potranno trovare che un muro». Torchio ricorda che la provincia di Cremona è quella più forte sulle energie alternative. «Abbiamo installato già oltre 100 Megawatt di energia alternativa, tra fotovoltaico, mini-idroelettrico e via dicendo» continua. «Abbiamo inoltre ricevuto, proprio in questi giorni, l'adesione di una multinazionale tedesca dell'energia che è pronta a sostenere il progetto di regimazione del Po in modo da sfruttare l'idroelettrico che, da solo, dovrebbe bastare a dare il 3% del monte energetico idroelettrico nazionale». «Eppure dal governo» sottolinea Torchio, «ci sono mille ritardi nelle decisioni del nostro futuro energetico, e intanto le imprese cremonesi pagano il 30% in più di energia rispetto al resto d'Europa. Il nostro territorio potrebbe diventare la sede della “Fabbrica delle bioenergie” con finanziamento della fondazione Cariplo per 3 milioni di euro. Questo dovrebbe realizzarsi come una delle idee forza del Patto per lo Sviluppo, e sarà anche una delle eccellenze che presenteremo all'Expo 2015. Inoltre stiamo dotando tutte le scuole di pannelli fotovoltaici, abbiamo un piano per l'abbattimento del Co2 nei processi sperimentali, e stiamo lavorando anche per l'abbattimento dei nitrati. Non si può dire che non ci siamo impegnati». «Con progetti come questo» incalza ancora il presidente Torchio, «la Provincia di Cremona non può essere soggetta a continui attacchi, come per il nucleare, o per l'amianto, o per le cave. Non possiamo diventare la pattumiera d'Italia. Se però qualcuno pensa al Po come centro di produzione di idroelettrico, dal governo potrebbero prendere in considerazione il nostro territorio per la realizzazioni di alcune centrali». «Invece di andare a cercare il consenso, si preoccupano già di creare una situazione di contrasto» attacca Torchio. «Le minacce ottengono l'effetto opposto. Dovrebbero invece parlare, discuterne. Questi metodi coattivi non incontrano certo la nostra approvazione, e mettono in discussione tutto il nostro impegno di questi anni per la partecipazione».
Massimiliano Salini
Il candidato alla presidenza della Provincia per il Pdl, Massimiliano Salini, fa una riflessione a favore del nucleare. «L’Europa già da un anno ha tracciato la strada per la politica energetica continentale dei prossimi trent’anni: l’Europa evidenzia come alle fonti fossili (gas naturale e carbone) occorra aggiungere con sollecitudine le energie rinnovabili e il nucleare. Sono indicazioni valide per tutti, rispetto alle quali non vedo perché il nostro Paese dovrebbe tirarsi indietro. L’Italia ha già siglato un importante accordo con la Francia (Edf-Enel), che dà ottime prospettive di collaborazione». «Anche la Gran Bretagna del laburista Gordon Brown» continua Salini, «ha benedetto di recente un consorzio industriale UK-USA per la costruzione di nuovi reattori precisando, come ha detto lo stesso Brown, che “il 70% delle attività e dei relativi finanziamenti legati alla realizzazione di queste centrali rimarrà nel Regno Unito”. Certo, molte persone sono preoccupate per la questione della sicurezza. Ma il nucleare di oggi è sicuro: si è giunti ad un equivalente di oltre 24.000 reattori-anno di esperienza operativa, e gli unici incidenti rilevanti sono stati quello di Three Mile Island (1979), che non ha causato vittime e danni all’ambiente, e quello di Chernobyl (1986), doloso e catastrofico, ma irripetibile nel resto del mondo per la presenza, in tutti i reattori, di un sistema di sicurezza fondamentale quale il contenitore esterno». «Anche sul tema delle scorie, pur delicato e da affrontare con tutta la serietà possibile» dice Salini, «si lanciano comunque falsi allarmi. Un esempio è la Francia che produce abbondantemente energia nucleare: un francese che consuma energia elettrica praticamente solo da fonte nucleare, produce ogni anno 3.000 kg di rifiuti di ogni tipo, che comprendono 100 kg di rifiuti tossico-nocivi (chimici, metalli pesanti non degradabili, etc.) i quali includono 1 kg di rifiuti nucleari, dei quali solo 0.05 kg sono i rifiuti radioattivi pericolosi a lunga vita (oltre 30 anni). In definitiva, un francese nell’intera sua vita, 70 anni almeno, produce una quantità di rifiuti nucleari pericolosi la cui quantità starebbe in una sfera di vetro sul palmo di una mano». «Infine», conclude Salini, «c’è un dato economico fondamentale: tra le tante aziende che ho incontrato nel corso di questa campagna elettorale, uno dei problemi fondamentali che mi sono stati posti è quello del continuo e insostenibile aumento dei costi energetici. Vogliamo rispondere o no a questo problema del nostro tessuto produttivo?» Sulla scelta delle nostre terre come idonee alla costruzione delle centrali, Salini dice: «Non è questione di essere o meno d’accordo, ma di mettersi in sintonia con le linee generali del nostro Paese quanto a investimento in energia nucleare. Bisogna naturalmente richiedere tutte le garanzie; ma ad oggi risulta chiaro a chiunque abbia una certa conoscenza del problema che il nucleare garantisce la maggior produzione di energia nel maggior rispetto dell’ambiente. Si tratta sostanzialmente di un’energia molto più pulita di quanto normalmente si creda, spesso a causa di una cattiva informazione in proposito. I siti verranno individuati anche con il confronto degli enti locali».
AEM Franco Albertoni
Chi lavora da tempo nell'ambito dell'energia, come il presidente Aem Franco Albertoni, dice: «Bisogna riflettere sul fatto che forse è il caso di lavorare su altri tipi di energia, come i rigassificatori, o le energie alternative. E non credo che mettere una centrale sul nostro territorio sia una soluzione ottimale, anche forse potrebbe essere il luogo più idoneo». E in merito al commissariamento? «Sono contrario, decisamente. Processi di questo tipo devono essere governati con una condivisione di scelte, e senza imposizioni a priori».
il PICCOLO
giornale del
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i pareri di chi le vuole e chi no
acqua e non ci sono rischi di terremoti. Proprio come a Caorso Ambientalisti: Verdi e Legambiente
Andrea Ladina
Decisa e inamovibile è invece la posizione degli ambientalisti. «Siamo il partito antinucleare per eccellenza, e contestiamo il candidato Salini per la sua ambiguità» dichiara il segretario provinciale dei Verdi, Andrea Ladina. «Vogliamo che dica chiaramente cosa pensa del nucleare, e se è vero che Formigoni gli ha chiesto di individuare un sito idoneo sul nostro territorio». Le motivazioni degli ambientalisti si fondano prima di tutto sul rischio. «Mancano le garanzie sulla non pericolosità di queste centrali. Per non parlare dello smaltimento delle
Industriali
Ernesto Cabrini
Ernesto Cabrini, direttore dell'Associazione Industriali di Cremona. «Ci auguriamo vivamente che il nucleare venga prodotto al più presto. Si tratta di una forma di energia che è molto più sicura di altre. Purtroppo l'Italia era uscita anni fa dalla produzione del nucleare, ma adesso è ora di recuperare. I costi dell'energia oggi sono eccessivi, e sbilanciano le aziende. Bisogna quindi puntare sì sulle energie alternative, ma esse non sono sufficienti, soprattutto a fronte del fatto che l'uso dell'energia elettrica è sempre più massiccio». «L'Italia» dice Cabrini, «rimane l'unico paese europeo che non la produce, e questo è assurdo, tanto più che siamo circondati dalle centrali di tutta Europa». E se le facessero sotto casa nostra? «Il Po è importante, ma è lungo 600 chilometri, e non è detto che ne costruiscano una proprio qui. E anche se così fosse, l'importante è che si scelgano i siti sulla base di dati scientifici. Se tutti dovessero stabilire che la localizzazione migliore è questa, credo che ci si debba credere fino in fondo. E' evidente che nessuno vorrebbe la centrale sotto casa, ma se la necessità è quella, che vada così». Cabrini non si dice contrario neppure al commissariamento. «Altrimenti non si fa più nulla. La centrale è un'opera di interessa nazionale, e non locale. Si tratta di grandi lavori che devono sì essere concertati, ma in ogni caso l'interesse nazionale viene prima».
Renato Guizzardi
scorie: ancora non si sono smaltite neppure quelle di Caorso. Inoltre lavorare sulle centrali comporterebbe un fermo agli studi sulle energie rinnovabili, come ad esempio il sole, che è gratuito e soprattutto inesauribile». Sull'ipotesi che il nostro territorio possa essere sede di una o più centrali, Ladina non ha dubbi: «L'86% del nostro territorio è sismico, e dunque è chiaro che la nostra pianura Padana, unica zona che non lo è, verrebbe invasa dalle centrali». La cosa che però fa più arrabbiare, forse, è quella dell'imposizione. «Non è realistico che possano commissariare gli enti, perché si troverebbero di fronte al sollevamento di tutta una popolazione, creando un gravissimo problema sociale» conclude Ladina. Sulla stessa lunghezza d'onda Legambiente, come spie-
ga il portavoce Renato Guizzardi. «Siamo decisamente contrari al ritorno del nucleare. Vogliono portare qui delle centrali come quelle francesi che hanno già creato non pochi problemi. Poi è assurda l'idea di tre centrali lungo il Po. Si dovrebbe puntare sul fotovoltaico, invece». Tanto più che, pur non essendo zona sismica, il rischio non si esclude. «A questo punto era meglio tenerci il gas metano. Senza contare che l'intervento coercitivo dello Stato, con la militarizzazione delle zone, fa pensare che l'opinione della gente non conti ormai più nulla».
Acli e Coordinamento CreaFuturo Mauro Platè: «La parola ai residenti» Le Acli fanno parte del Coordinamento per il risparmio energetico e per le energie rinnovabili alternative al nucleare (CREAfuturo). Un gruppo di associazioni a-partitiche, che ha avviato una riflessione sul tema dell'energia nucleare. «La nostra è una posizione critica, ma non a priori» spiega Mauro Platè, delle Acli. «E' questo tipo di nucleare che non ci va bene. Sia per i costi, sia perché è un tipo di energia che non utilizza fonti rinnovabili. Le miniere che si stanno utilizzando attualmente sono in esaurimento, e quelle nuove si trovano in Paesi ad alta instabilità. Senza contare, poi, i costi di smaltimento dei rifiuti tossici». Dunque poca convinzione su una proposta di legge che non prevede la consultazione della popolazione su questo
tema. «I residenti dovrebbero avere la possibilità di dire la loro. Certo, il disegno legge prevede meccanismi di compensazione per chi accetta di ospitare la centrale, ma la compensazione di quest'opera è troppo grande. A partire dalla militarizzazione dell'area. «Ci rendiamo conto» continua «che le energie alternative non sarebbero sufficienti a soddisfare il fabbisogno energetico del Paese, quindi proponiamo di ragionare sul rallentamento dello sviluppo e sull decrescita».
Marco Pezzoni: «Non è sicuro» Marco Pezzoni, senatore del Pd ed esperto di questa tematica, di cui si è ampiamente occupato in passato. «Sono assolutamente contrario al ritorno del nucleare in Italia. Innanzitutto questo nucleare non è sicuro, e lo dicono tutti gli esperti di livello internazionale, anche coloro che sono favorevoli a questa forma di energia. Qui si parla di nucleare di terza generazione+, ma forse potremo avere un nucleare sicuro
solo con quello di quarta generazione che, se va bene, arriverà tra 30-40 anni. Dunque ci chiediamo perché spendere 25 miliardi di euro per quattro centrali che non saranno neppure sicure». «Perché anche sui sistemi di sicurezza» avverte Pezzoni, «non abbiamo certezze: la Francia ne utilizza un tipo, l'America un tipo diverso. Come dire, qual è quello migliore?». Un altro ragionamento riguarda il soddisfacimento del fabbisogno energetico. «Quattro centrali equivalgono, rispetto al fabbisogno energetico del paese, al 2,6%. Siccome, però, si dovrebbe arrivare almeno al 9%, non può non nascere il sospetto che le centrali saranno molto di più (per arrivare al 9% ne servirebbero 11)».
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il PICCOLO
Cronaca
giornale del
Cremasco Venerdì 5 Giugno 2009
Le priorità della Libera artigiani
Elezioni provinciali: ecco le richieste al futuro presidente e alla sua squadra
A
di Giacomo calzi
pochi giorni dalla competizione elettorale nella quale anche gli elettori cremaschi andranno a scegliere chi saranno il presidente e gli uomini alla guida dell’amministrazione provinciale per i prossimi anni, la Libera associazione artigiani di Crema ha ben chiaro quali sono le priorità per il territorio e che vuole vengano realizzate da chi si candida a guidare questo importante ente. Pochi punti, ma strategici. Li hanno illustrati mercoledì scorso, in una conferenza stampa, il presidente dell’associazione, Giuseppe Capellini, e il segretario, Giuseppe Zucchetti. Vediamoli. Infrastrutture • E’ già stato definito il progetto del raddoppio della Paullese e i cantieri sono già stati aperti. A questo punto, a chi dirigerà la provincia spetterà un compito importante: monitorare e verificare che il cronoprogramma sia rispettato. Non solo: il futuro presidente dovrà vigilare perché non sorga alcun intoppo nei lavori e dovrà attivarsi perché eventuali ritardi siano affrontati con successo. Un appello doveroso perché è ancora troppo fresco il ricordo del lungo stop al ponte di Montodine che sta ancora creando danni e disagi. • Prioritaria, soprattutto per chi abita e ha un’attività nel basso cremasco, è la riqualificazione della CremaLodi, una strada stretta e pericolosa. Questa arteria è strategica per il Cremasco perché può diventare un percorso alternativo per raggiungere Milano. Oggi un sindaco può bloccare con una semplice ordinanza il passaggio dei camion, impedendo l’arrivo della merce sui
camion provocando, così, agli imprenditori ritardi e aumento di costi. Chi governerà la provincia dovrà fare in modo di impedire simili abusi che creano ulteriori difficoltà a un’economia che è già in crisi. • Un punto questo che sta molto a cuore agli uomini della Libera artigiani. Nel mirino due amministrazioni,
Giuseppe Capellini, presidente
quella di Ripalta Cremasca e di Cremosano. «Prima si crea l’area Pip e poi si creano le barriere ai camion per poterle raggiungere. I 5km di una volta possono diventare 35 km. Questo significa andare contro le esigenze delle aziende». • Che partano a breve i lavori per la BreBeMi, infine, è una buona notizia. Chiediamo, però, che vengano eseguiti in fretta i collegamenti stradali che dal Cremasco si innestano sulla nuova autostrada Brescia-Milano. In modo che la futura arteria, che collegherà Brescia a Milano, possa diventare davvero un’opportunità per le imprese insediate nella fascia ai confini con il territorio bergamasco. Polo fieristico polifunzionale • Il Cremasco ha urgente bisogno di uno spazio flessibile dentro il quale organizzare mini fiere, business meeting, convegni. Non in contrapposizione, ma in stretta
sinergia con CremonaFiere. Senza diventarne, per questo, però, il braccio lungo. • Oggi una struttura di tal genere manca in questa parte del territorio che è stata definita il «motore» della provincia e che confina con il Milanese. Una proposta, la nostra, già lanciata pochi mesi fa dalla Libera associazioni artigiani e che ha trovato nel frattempo consensi e condivisione a vari livelli. Ma il tempo stringe, anche in vista di Expo 2015. Ed è per questo che vogliamo rilanciarla: la Provincia dovrà essere fra gli attori indispensabili del progetto. Anzi, dovrà fare da traino per altri enti ed istituzioni. • Dove localizzare questo Polo fieristico? Capellini e Zucchetti sono stati molto precisi: «L’importante che la struttura venga realizzata in una zona servita da strade di grande comunicazione per essere facilmente raggiungibile da espositori e visitatori». Va bene, dunque, sia lungo la Paullese sia alla Pierina se quest’ultima venisse raccordata con una viabilità che sveltisca il traffico oppure anche in un territorio vicino a Crema. La Libera artigiani, quindi, lascia agli amministratori locali la scelta. L’importante è che, sottolineano, sia agevole arrivarci al Polo fieristico polivalente. Lavoro • La Provincia, in coordinamento con gli enti accreditati, deve aumentare i percorsi di ricollocamento e di sostegno ai lavoratori, con un dialogo reale con le associazioni di categoria, le imprese e i sindacati. I percorsi sono stati avviati, d’accordo. Ma ci vuole più coraggio. La crisi c’è oggi. Bisogna dunque intervenire con maggior determinazione. • La formazione permanente è un altro versante strategico. Non solo in que-
Lista Torchio e Terzo settore
Erano oltre 200 le persone del mondo della disabilità, dell’associazionismo, dell’handicap, del terzo settore, che hanno risposto all’invito del candidato presidente Giuseppe Torchio per un incontro conviviale presso il ristorante Patrini di Monte Cremasco. Con lui i candidati della «Lista Torchio presidente» Alessandra Lucherini, Luciano Patrini, Daniela Zambiasi, Davide Iac-
Il pranzo con disabii e volontari
chetti, Angelo Pasqualini, Agostino Savoldi, Basilio Monaci ed amici impegnati da sempre nel sociale come Piero Franguelli e Daniela Martinenghi. «Sono commosso per la risposta così corale e numerosa» ha esordito Torchio, accolto da un caloroso applauso, «ciò che ci contraddistingue ed è stata la nostra caratteristica in questi anni è il rapporto diretto e costante con tutti voi, senza chiedervi adesioni a questa o quella organizzazione. Molti parlano di sussidiarietà ma cercano di imbrigliare
questo mondo così vivo e generoso in stretti ambiti trasformandolo spesso in business: ecco, non siamo quelli. E non vogliamo esserlo». Nel quadriennio 2005-2008 abbiamo finanziato ed erogato contributi ed interventi nei tre distretti (Crema, Cremona e Casalmaggiore) per una spesa di circa 1,1 milioni di euro. È stata realizzata la revisione totale della Convenzione tra Provincia di Cremona e i tre Ambiti distrettuali (triennio 2006-2008) in merito agli interventi di assistenza per minori e famiglie in condizioni di fragilità sociale (cosiddetta convenzione “ex ONMI”) investendo complessivamente, unici in Lombardia, 1,5 milioni di euro. Nel triennio 20062008 sono stati finanziati circa 500 progetti sociali nei tre distretti per una spesa complessiva di ulteriori 900mila euro. Dalla stretta collaborazione con la Fondazione Comunitaria, inoltre, è scaturita la possibilità di finanziare centinaia di progetti a favore di associazioni che operano in questi ambiti. «Proseguiremo a lavorare fianco a fianco con queste realtà» ha concluso Torchio, «con rispetto di ruoli e competenza e assicurando la piena autonomia gestionale ed operativa ad ognuno. Se il “Sole 24 Ore” in una sua recente ricerca ha appurato che la provincia di Cremona è ai primi posti a livello nazionale per vitalità e operosità del Terzio Settore, credo che un piccolo merito sia anche nostro».
sto momento di recessione, ma perché dobbiamo essere pronti quando ci sarà la ripresa. Se non possiamo arrivarci con impianti ormai obsoleti, non possiamo neppure trovarci impreparati sul fronte della formazione che deve essere sempre e comunque di qualità, mai raffazzonata o improvvisata quindi. • Bisogna, quindi, puntare su una formazione specifica dei lavoratori con particolare attenzione ai settori su cui il territorio cremasco punta maggiormente, e cioè la carpenteria, la meccanica di precisione e i servizi. La Libera associazione artigiani di Crema pensa alla creazione di un «Punto Formazione» nel quale l’amministrazione pro-
Giuseppe Zucchetti, segretario
vinciale da una parte investa una parte delle sue risorse per corsi di qualificazione e riqualificazione professionale e dall’altra, insieme agli enti accreditati, aggiorni costantemente e incrementi la propria offerta. Che, ripetiamo, deve essere sempre specifica alle esigenze delle imprese. «In questo senso, è opportuno che vengano coinvolte le associazioni di categoria perché se si parla di lavoro e di lavoratori, sono le imprese che offrono occupazione». Export Insieme alla Camera di commercio e sulla scia del «Patto per lo sviluppo», si devono costruire percorsi concreti che siano volti alla creazione di canali preferenziali per incentivare la propensione all’export delle aziende artigiane. La Provincia, quindi, deve realizzare progetti concreti in coordinamento anche con la Regione. Credito • L’amministrazione provinciale deve aumentare la propria attenzione verso i Confidi aumentando gli importi dei contributi perché la crescita attesa dell’attività dei nostri Consorzi fidi, per il 2009, va dall’80% al 100%. Attenzione, quindi, perché i Confidi potrebbero anche implodere. Da parte nostra, insieme ad Artfidi Lombardia, ci siamo spesi e ci spenderemo per sottoscrivere convenzioni con le banche per garantire soprattutto la liquidità alle imprese artigiane in modo che possano continuare a vivere e investire. L’ultimo accordo è stato sottoscritto con Cariparma. Cantieri subito •Il nuovo presidente della Provincia stesso e la sua squadra, ma esercitando anche pressioni sui comuni, dovranno, appena si saranno insediati, cantierare da subito le opere pubbliche già in programma.
Un tracciato per unire i fiumi
La firma del protocollo
Con la firma dei protocolli d’intesa è stata avviata la parte seconda parte dei Piani integrati d’area (Pia) «Isole e Foreste» e «Greenway dell’Oglio», che la Provincia di Cremona ha presentato unitamente alle Province di Bergamo, Brescia, Lodi e Mantova e a numerosi Comuni, Parchi, Enti e Associazioni del territorio. I due Piani partecipano infatti al bando dei fondi europei sull’Asse IV POR competitività. Il costo complessivo di progetti, di cui sono autori le Province stesse, i Comuni e i Consorzi dei Parchi, è di quasi 25 milioni di euro e i contributi richiesti alla Regione assommano a quasi 11 milioni di euro. Il territorio interessato dai progetti è caratterizzato notevoli emergenze artistiche e ambientali ed è un’area omogenea per caratteristiche territoriali e culturali. La presenza dei corsi d’acqua, naturali (i fiumi Po, Adda, Oglio e Serio) ed artificiali (Canale della Muzza, Canale Vacchelli…) e di centri abitati tanto “preziosi” quanto a volte trascurati, rende quest’area ricca di grandi potenzialità. L’obiettivo è il rinnovamento e l’intensificazione dell’uso turistico del territorio individuando così una «vena produttiva» legata ad uno sviluppo sostenibile indirizzato verso un turismo culturale.
In modo da offrire lavoro alle imprese e al loro indotto. Questo significa fornire ossigeno alle aziende in un momento nel quale c’è scarsità di ordini e commesse. Pubblica amministrazione • Sempre l’amministrazione comunale e i comuni devono accelerare i pagamenti alle aziende loro fornitrici. Oggi la pubblica amministrazione è in forte ritardo nel saldare le fatture e, quindi, nell’onorare i termini di pagamento previsti dai contratti. I soldi versati alle imprese servono per poter continuare a lavorare. • Dicono i dirigenti della Libera artigiani: «I 180-240 giorni di attesa solo di qualche tempo fa, ormai non hanno più riscontro e cedere i crediti nei confronti della Pubblica amministrazione alle banche diventa sempre più difficile proprio perché non c’è la certezza dei pagamenti». Expo 2015 • E’ un appuntamento che
I progetti investono tutto il territorio individuato, mettendo in relazione i diversi livelli riconosciuti legati all'ambiente ed all'uomo, cioè i fiumi, le opere di bonifica, le alzaie, gli argini, ma anche l'architettura, la storia, la tradizione produttiva e gastronomica. Il progetto «Isole e Foreste» vede la Provincia di Cremona nel ruolo di capofila e coordinatore.La sua finalità è dare coerenza e continuità agli itinerari culturali e naturalistici tra l’Adda, il Po, l’Oglio e il Serio costruendo le condizioni logistiche di accessibilità e fruibilità delle sponde: l’obiettivo, infatti, è di unire i percorsi fluviali di Adda, Serio e Po tra le province di Bergamo, Lodi, Cremona e Mantova. A punteggiare la rete di sentieri è il fiume nei suoi tratti più belli e incontaminati, e poi spiagge, boschi e naturalmente capolavori dell’arte e dell’architettura, dalla Basilica di S. Maria della Croce e di San Sigismondo, uno degli sempi più belli di romanico lombardo, alla pieve protoromantica di San Martino, lungo il canale Vacchelli, alle città di Lodi, Crema e Cremona fino a Sabbioneta e Mantova. Il costo complessivo dell’intervento è di 12.925.291,29 euro di cui 5.483.259,98 euro richiesti sull’asse IV del POR competitività.
non si può mancare. La Provincia si attivi, dunque, perché anche le nostre imprese artigiani siano parte attiva dentro il processo di realizzazione di questa manifestazione internazionale creando, qualora fosse possibile, consorzi di imprese piccole, medie e grandi che possano partecipare ai futuri appalti. «Siamo soddisfatti di quanto il territorio ha finora proposto perché alcuni progetti erano stati sollecitati da tempo dalla Libera artigiani» Attrattatività del territorio • L’amministrazione provinciale deve impegnarsi perché gli imprenditori delle province vicine trovino conveniente venire a insediarsi nel territorio cremonese in genere e, per quanto ci riguarda, in quello cremasco nel quale i servizi a disposizione di chi ci abita e lavora sono di buona qualità. Servono, quindi, agevolazioni allettanti per gli imprenditori da parte di chi guiderà l’amministrazione provinciale.
Cronaca
il PICCOLO
giornale del
CREMASCO
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«Il mondo senza Africa non è il mondo» Venerdì 5 Giugno 2009
Claudio Ceravolo, vice presidente di Coopi, era al Quirinale con Napolitano, Frattini e Ping
L
di Tiziano Guerini
o scorso 28 maggio si è tenuta a Roma la Giornata dell’Africa, in corrispondenza dell’anniversario della fondazione dell’Unione Africana. Quest’anno, per la prima volta e su esplicita decisione del presidente Napolitano, la cerimonia si è tenuta al quirinale. Negli anni precedenti si era sempre tenuta all’Istituto Italo Africano. All’incontro, nella sua qualità di vice presidente nazionale della associazione non governativa COOPI era presente Claudio Ceravolo, già sindaco di Crema. Perché una sede tanto prestigiosa per quesa occasione? «Il presidente Napolitano, nel suo intervento, ha sottolineato di aver voluto la cerimonia al quirinale per dare il segno più solenne della vicinanza dell’Italia ai problemi del continente africano. Ha poi voluto invitare anche le ONG impegnate nell’assistenza umanitaria, e in veste di vicepresidente di COOPI anch’io ho avuto questo onore, insieme ad una dozzina d’altri rappresentanti di ONG, di essere invitato alla cerimonia». Quali valutazioni sono uscite dall’incontro? «Il presidente ci ha fatto molto piacere ricordandoci con queste parole: “Ai rappresentanti della società civi-
le qui presenti oggi, delle organizzazioni non governative e delle fondazioni, desidero rivolgere il mio vivo apprezzamento per il loro encomiabile impegno in Africa e nelle aree più povere del pianeta e per aver testimoniato nel mondo i valori di solidarietà ed accoglienza nei quali l’Ita-
Così ha detto scandendo bene le parole Romano Prodi, inviato speciale del segretario generale delle Nazioni Unite per le operazioni di peacekeeping in Africa e presidente della Fondazione per l’amicizia dei popoli, nel richiamare l’Europa ma anche parte della comunità interna-
Claudio Ceravolo, vice presidente della Ong Coopi
lia si riconosce». Dopo il discorso di Napolitano, la giornata è entrata nel dibattito vivo dell’attualità... «Certamente, e soprattutto con questo appello: “L’Europa che ha frammentato l’Africa, e di questo porta tutta la responsabilità politica e morale, deve essere la forza che ne guida ora il rafforzamento e lo sviluppo”.
zionale alle proprie responsabilità nei confronti dell’Africa e delle sfide che si trova ad affrontare. Prodi, che ha ribadito gli straordinari progressi compiuti negli ultimi anni dal continente sia nel campo democratico che in quello economico, ha criticato esplicitamente e con forza chi sostiene che “l’aiuto economico del nord del mondo all’Africa
Linguaggi tv al «Galilei»
Anche per quest’anno all’ITIS «G. Galilei» di Crema si è concluso il progetto «Nuove Scritture», che ha visto coinvolti con impegno e passione gli alunni delle classi della specializzazione
pata), ed è stato definito e realizzato anche grazie alla collaborazione del dott. Paolo Gennari, esperto del settore, che lavora presso la redazione della trasmissione televisiva Nonsolomoda (Canale 5). Per il secondo anno consecutivo questa proposta extracurricolare è stata decisamente ben accolta dagli studenti, che hanno gradito in particolare l’idea di poter realizzare un filmato (dall’idea alla produzione, dal montaggio alla postproduzioLa collaborazione con «Nonsolomoda» ne), anche se di di informatica. Tale progetpochi minuti, per raccontare to, entrato ormai nel curricucon profondità e intelligenza lum del settore, è stato idequalcosa del loro vissuto. ato con l’obiettivo di accoAnche gli insegnanti delle stare gli studenti ai linguaggi materie tecniche hanno cole alle tecniche comunicative laborato con grande motivadei nuovi media: servizi e zione, fornendo agli studenspot televisivi, pagine web, ti i prerequisiti per la costruarticoli giornalistici. zione delle pagine web, inteIl programma del corso ha grati con le competenze linprevisto tre moduli (la scritguistiche, grafiche e di usatura sull’immagine televisibility fornite durante il corso. va, la scrittura per il web e la Assolutamente indispensascrittura per la carta stambile è stata poi la costante
connessione con il programma dell’insegnante di lettere, soprattutto per la stesura dell’articolo di giornale e della “breve”. Al termine delle venti intense ore previste per il corso gli studenti hanno potuto visitare in uscita didattica la redazione e lo studio di registrazione di ‘Nonsolomoda’ (incontrando anche il direttore Fabrizio Pasquero), ma più nello specifico hanno dimostrato di aver colto pienamente il senso del lavoro svolto: la consapevolezza, cioè. che la lingua italiana non è solo una “materia scolastica”, ma è il principale mezzo di comunicazione e di relazione nella vita. L’entusiasmo con cui questo progetto è stato ideato, realizzato e accolto dalle classi ha inoltre spinto i docenti coinvolti a ripensarlo nell’ottica delle opportunità di Learning Week offerte dalla Regione Lombardia. Approvato dalla commissione di valutazione ed entrato ufficialmente a catalogo, il corso si terrà nella settimana che va dal 8 al 13 giugno nella nostra città presso la sede dell’ITIS e Liceo Scientifico Tecnologico «Galilei».
è inutile”. Aggiungendo: “È una fesseria, perché nessun paese si è mai sviluppato senza un corposo aiuto esterno…Negli ultimi anni ho partecipato a vario titolo a 10 G8. Tutti in un modo o nell’altro dedicati all’Africa. Devo dire che mai gli impegni presi in quelle sedi sono stati mantenuti». Però l’Africa stessa non fa molto per aiutarsi: tutti i suoi conflitti militari ne sono la prova. «A ben vedere si tratta di conflitti che derivano direttamente dalla divisione artificiale dei confini africani effettuata dagli europei durante il colonialismo. “Se frammentiamo l’Africa - ha aggiunto sempre Prodi - l’Africa non decollerà mai. È fondamentale lavorare per l’unità del continente, e l’Unione Africana è in questo lo strumento più adatto, se non l’unico, per costruire il futuro”». Una giornata quindi che è andata ben al di là dalla pura celebrazione, ma che ha toccato i nervi scoperti della cattiva coscienza occidentale. Molti altri relatori, tra cui il ministro Frattini, hanno ricordato che nell’attuale situazione di crisi globale l’Africa può offrire più opportunità che problemi, e che in ogni caso non è realistico pensare di risolvere la crisi economica mondiale in atto, senza tenere conto dell’Africa. Come ha detto Jean Ping, presidente dell’Unione Africana, «il mondo senza l’Africa non è il mondo».
Auser: cercasi 10 volontari
Assisteranno anziani e persone in difficoltà
L'Auser di Crema cerca volontari per avere un supporto nelle iniziative benefiche. Si tratta soprattutto di assistenza alla persone, in particolar modo anziani. Auser fa molto per il benessere delle persone, in particolare anziane, ma vuole fare di più, vuole fare ancora meglio. Scoprirai la ricchezza di un impegno che ti metterà in contatto con tante persone diverse e che ti consentirà di esprimere il tuo desiderio di essere utile a te a agli altri. È sufficiente qualche ora alla settimana del tuo tempo libero. Sono previsti brevi momenti di incontro per
metterti in grado di operare al meglio. Cerchiamo 10 volontari per il servizio di trasporto, consegna a domicilio della spesa, farmaci,…in particolare per le persone fragili e soleper tutte le iniziative di «Filo d’Argento» dell'Auser di Crema. Se vuoi saperne di più chiamaci: Auser Crema Via Battaglio, 5 (Basilica Santa Maria) tel. 0373. 86491 (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18) oppure Comune di Crema, assessorato alla Famiglia e alla Persona. Tel 0373/218722 (dal lunedì al venerdì dalle 09.00 alle 12.00).
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il PICCOLO
Cronaca
giornale del
CREMASCO
Alto Cremasco: droga, furti e auto rubate Venerdì 5 Giugno 2009
Carabinieri recuperano Bmw rubata dopo la spaccata in un bar. Cremaschi fermati con eroina negli slip
A
di Roberto Bettinelli
lto Cremasco nel mirino dei carabinieri. Gli uomini del capitano Antonio Savino hanno portato a termine una serie di interventi contro spaccio di droga e furti. I territori dei comuni che confinano con il bergamssco e con il Milanese rappresentano sempre più una frontiera pericolosa. Ecco le ultime operazioni dei carabinieri della compafnia di Crema. Gli investigatori sapevano che la Bmw stava per arrivare. Ma al rondò di Rivolta d’Adda all’altezza del bar «Samoa» è successo qualcosa. Erano le 3.30 di venerdì 29 magio. Un equipaggio del nucleo radiomobile di Crema era già appostato, ma altre pattuglie erano sul punto di arrivare. Eppure i carabinieri non sono entrati in contatto con i malviventi. La Bmw ha sbandato prima del posto di blocco, è uscita di strada e al rondò ha sbattuto contro un palo. I ladri che erano a bordo, molto probabilmente quattro, sono fuggiti a piedi. Subito dopo sono arrivati i carabinieri. Hanno trovato la Bmw con le portiere aperte. E’ partita la battuta per catturare i ladri ma non c’è stato un esito positivo.
Sulla Bmw i carabinieri hanno trovato tracce di sangue. Segno che qualcuno dei ladri si è ferito quando la macchina è andata a sbattere contro il palo. Recuperata anche tutta la refurtiva: più di mille euro in monete custodite dentro un sacchetto di plastica. Tutte le monete erano state rubate poco prima al “Baretto” di Calvenzano (Bg). I ladri hanno sfondato la vetrina usando la Bmw. Poi sono entrati e hanno arraffato tutto il contante dai video poker. Tutto è successo in pochi istanti. Ripuliti i videogiochi sono usciti di corsa e sono saliti sulla Bmw. Poi sono
Domenica 31 maggio, tra le 20 e le 23.30 sulla Rivoltana. Gli investigatori del nucleo operativo hanno fermato due auto. Sulla prima, una Mercedes berlina, sono stati bloccati tre giovani. I carabinieri hanno fermato la macchina e hanno fatto scendere gli occupanti. Sembrava un semplice controllo stradale. Ma non era così. I militari l’hanno perquisita da cima a fondo. Nell’auto non sono stati trovati stupefacenti. Ma i giovani erano molto nervosi. I carabinieri se ne sono accorti e hanno continuato a cercare. Uno di loro aveva addosso un grammo di eroina. Era il conducente
scappati. Molto probabilmente un pneumatico della Bmw ha sbattuto contro il cordolo del marciapiede e si è forato. Subito dopo il malvivente alla guida ha perso il controllo dell'auto. Gli uomini del capitano Antonio Savino sono stati avvisati dai carabinieri bergamaschi. E’ scattato il piano di intervento. Gli equipaggi di Crema si sono precipitati verso quello che poteva essere il punto di passaggio obbligato dei ladri. Questi sono scappati, ma i carabinieri hanno recuperato la Bmw. E’ risultata rubata il 14 maggio a Pioltello. I ladri hanno cambiato le
della Mercedes. La quantità non era tale da poter arrestare il giovane. Poteva valere come consumo personale. I carabinieri gli hanno ritirato la patente di guida. La seconda auto era una Opel. I carabinieri l’hanno bloccata. Sopra c’erano due cremaschi: un geometra di 45 anni e un operaio di 32 anni. I carabinieri hanno ispezionato l’auto con molta attenzione. Poi sono passati ai due uomini. Il geometra non aveva niente addosso. Negli slip dell’operaio invece i carabinieri hanno trovato due palline di cellophane. In una c’erano 6 grammi
La Bmw usata dai ladri per la spaccata
targhe che risultano intestate a una ditta laziale sulla quale i carabinieri stanno eseguendo dei controlli. Dentro la mac-
Il capitano Antonio Savino
china c’erano arnesi da scasso. Tra questi una mazza e una grossa cesoia. Gli arnesi sono sotto sequestro. Gli
di eroina e nell’altra una sostanza che poteva sembrare cocaina. Si trattava di un quantitativo minimo, vicino al grammo. Sulla tipologia dello stupefacente sono in corso dei controlli. Per l’operaio, che era alla guida dell’Opel, è scattato il ritiro della patente. Quelli nell’Alto Cremasco non sono controlli casuali. Lo dimostra il fatto che sono stati fatti dagli investigatori del nucleo operativo di Crema e non da equipaggi impiegati per i controlli di routine del territorio e che abbiano sequestrato ancora una volta eroina, chiamata “brown” nel gergo dei tossici. A
esperti del nucleo scientifico della compagnia hanno eseguito anche rilievi sulle tracce di sangue trovate nell’auto.
causa del suo colore vicino al marrone che non ha niente a che fare con il bianco della cocaina. Significa che questo tipo di stupefacente, come il capitano Antonio Savino ha sottolineato da tempo, è tornato a diffondersi. Lo si vede anche da operazioni come questa, dove i carabinieri riescono a intercettare piccoli quantitativi. Spesso l’eroina è usata insieme alla cocaina. Questa, infatti, agisce come un eccitante sul sistema nervoso. L’eroina ha l’effetto opposto: è un depressivo. L’uso simultaneo di eroina e cocaina si chiama “speed ball”.
Sposi
il PICCOLO
Abiti da sposa Ultime tendenze di Barbara Milanesi
Quali sono le nuove tendenze, le nuove proposte di stilisti della moda per la scelta del abito da indossare il giorno del Si? La nuova collezione 2009, propone diversi modelli di abito , in base anche alla diversità dello stilista che immagina la sua sposa ideale all’altare. I modelli sono svariati e di genere diverso. Lo stile e i tempi cambiano e ci si modernizza con il passare del tempo. Agli abiti, infatti, sembrano aggiungersi particolarità che,
Romantico e di classe
a seconda dei casi, possono rendere l’abito più Romantico, sofisticato, di classe, con corpini sfoderati e trasparenti, ricchi, strutturati, ricamati, con code e maniche lunghe , oppure abiti morbidi e lineari. La propensione degli stilisti pare essere quella di utilizzare diverse colorazioni e sfumature; si va dal colore avorio, alle tonalità pastello: il rosa, ma anche fucsia, lilla, glicine oppure azzurrino, giallo chiaro, albicocca e pesca; si passa poi a colori e tonalità più forti, sgargianti e glamour come il rosso rubi-
no, il bordeaux, l’argento perla o anche il meraviglioso color oro. La scelta per la sposa è davvero svariata e molto interessante. Bisognerà sicuramente recarsi in un atelier per indossare di persona l’abito sognato e desi-
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Cremasco Venerdì 5 Giugno 2009
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derato. Vedere e sentire le sensazioni e le emozioni che quel tipo di abito provocano fa la differenza. Spesso ad una scelta mentale si sostituisce una scelta pratica fatta proprio durante la prima prova. Se si è innamorate
La tradizione detta legge, ma gli stilisti hanno adottato novità inattese... dell’abito bianco, niente paura. Gli stilisti hanno pensato anche alle spose più tradizionaliste ed accanto ai colori tenui o sgargianti hanno associato abiti bianchi di gusto più classico. E’ vero che la tendenza per il 2009 è quella di cambiare, ma se si ama il colore classico e non si è una persona a cui piace stravolgere le tendenze, si troverà senza problema l’abito bianco. Qualche consiglio però non fa mai male: la scelta dovrebbe necessariamente tenere conto del tipo di persona che si è. Un color pastello può adattarsi maggiormente al viso e alla colorazione della pelle, se si ha una carnagione chiara; un colore un pochino più forte, ma che rimane sempre molto
Elegante e alla moda
chiaro, potrebbe aiutare “le pallide” ad assumere un colorito più sobrio e adeguato per quel giorno così importante. Da non sottovalutare anche la colorazione dei capelli. Ciò che domina maggiormente nelle nuove collezioni é quella di utilizzare l’abito lungo e intero ed il magico e romantico velo. In più per completare “l’opera”, si aggiunge un lungo strascico. Le linee degli abiti tendono a rimanere contenute e romantiche ma al tempo stesso eleganti, con tratti morbidi. Tutto questo si affianca al tipo di tessuto utilizzato: si va dal
pizzo e tulle per la parte bassa del abito, ai nastri di seta che abbelliscono e alleggeriscono la solennità e l’importanza dell’ abito. Altri tipi di tessuti utilizzati per la nuova collezione sono: il taffetà di seta (tessuto liscio e morbido), organza (tessuto madreperlato in seta ), mikado ( tessuto in raso giapponese più consistente e corposo). La predisposizione é quella di prediligere dei tipi di stoffa molto lisci, setati, moderati, e senza eccessi, ma al tempo stesso che acquistano una volta indossati corposità e voluminosità.
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il PICCOLO
Sposi
giornale del
Cremasco Venerdì 5 Giugno 2009
Per la coppia è un giorno unico
Cosa rende il giorno del si unico e speciale? Sono tante le idee che possono differenziare il matrimonio e che possono renderlo davvero indimenticabile. Tra colpi di scena e scherzi divertenti, il
Le colombe si dovrebbero levare in cielo all’uscita dei due sposini che si apprestano, dopo la cerimonia Nuziale, a venir fuori dalla Chiesa o dal Municipio. Il volo delle Colombe bianche, sarà effet-
solo le due mani per poter volare in alto nel cielo. Questa è l’ultima delle tendenze e delle mode che si stanno estendendo in tutta Italia, per tutti quegli sposi che desiderano un matrimonio e delle
stra come ormai siano in molti gli sposi affascinati da questo genere di servizio che renderà la loro uscita dalla Chiesa, davvero sorprendente e spettacolare, anche alla vista degli invitati che li attenderanno fuori la Parrocchia. Già vent’anni fa alcuni allevatori proponevano il noleggio delle colombe nelle cerimonie a livello gratuito e non professionale. Oggi gli allevatori offrono le colombe a noleggio a prezzi moderati e con tutte le garanzie del caso rendendo lo spettacolo ancora più piacente e spettacolare. All’uscita della chiesa per l’appunto, si installano due ceste dove so-
te, innestate con un telecomando. Viene inoltre montato anche un pilastro a forma di cuore sul quale viene pog-
L'album fotografico: il ricordo durerà per sempre
giorno del Si può davvero essere ricordato per sempre con allegria e magia allo stesso tempo. Tra le tendenze della nuova stagione, certamente è da sottolineare quella che si sta propagando per le feste Matrimoniali: il volo delle Colombe bianche.
tuato nel momento in cui gli sposi pronunciano il fatidico e atteso Sì e quando, usciti dalla Chiesa, si bacieranno. Allora gli sposi dovranno far uscire questi magnifici uccelli dalle gabbiette a forma di cuore, i quali attenderanno
nozze come quelle delle fiabe e delle loro storie principesche. Sono tantissimi gli allevatori di colombe che offrono questo servizio di noleggio ai tanti interessati. Il fatto che anche gli allevatori aumentino sempre più dimo-
Il sogno di vivere la fiaba d'amore si realizza
no racchiuse le stupende colombe. Le stesse canestrelle a forma di cuore verranno, nel momento eclatan-
giata un’altra cesta a forma di cuore, la quale sarà aperta proprio dagli sposi, con una corda. Questo movimento
sarà simultaneo e armonizzato con i fotografi che immortaleranno tale momento. L’apertura della gabbia deve essere compiuto prima del lancio di riso e confetti, affinchè i poveri uccelli non si spaventino. Ma tra le parti fondamentali della cerimonia e del rinfresco come si può dimenticare il tradizionale taglio della cravatta? Il taglio della cravatta é quell’usanza che andrebbe effettuata durante il ricevimento. La cravatta dello sposo dovrà essere tagliata tutta in pezzi. Questi pezzi verranno messi in un cesto o su un vassoio e gli amici passando tra gli invitati, chiederanno, se ne si desidera un pezzo offrendo qualcosa in cambio. I soldi ricavati da tale iniziativa, saranno destinati agli sposi.
Trofeo Dossena
il PICCOLO
La grande storia del Trofeo Dossena
Al via la 33esima edizione del Trofeo Dossena. Dal 12 al 19 giugno prenderà il via una delle manifestazioni più attese. Proprio qualche giorno fa sono state annunciate le squadre che parteciperanno al trofeo: Milan, Genoa, Sampdoria, Atalanta, Nazionale Lega Pro,NY Magic e i brasiliani del Gremio. Il torneo è organizzato in due gironi e si qualificano le prime due squadre di ogni girone fino alla semifinale ed infine alla
finale. Tutte le squadre disputeranno le partite in diverse cittadine sparse tra le province di Milano, Cremona, Brescia e Bergamo. Quattro incontri il primo giorno, il 12 giugno. Crema apre la pista. Sarà infatti la nostra città ad ospitare la gara inaugurale. Lo stesso giorno le cittadine coinvolte e palcoscenico delle partite saranno: Martinengo in provincia di Bergamo, Vignate in provincia di Milano e Quinzano d’Oglio in
Il presidente Mario Palmieri, perfetta la sua regia della 33esima edizione
provincia di Brescia. Ad ospitare il secondo turno saranno invece Spino d’Adda, Mezzago in provincia di Milano, Castelcovati in provincia di Brescia e Mozzanica in pro-
vincia di Bergamo. Il secondo girone è previsto per sabato 13 giugno. L'ultima giornata del girone eliminatorio, domenica 14 giugno, verrà disputata sui campi di
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Al centro Daniele Tombolino e alla sua destra Gianluca Pessoto
La serata di presentazione al San Domenico: premiati big dello sport e del giornalismo Sergnano, Soncino, Castelleone e Fornivo San Giovanni in provincia di Bergamo. Dalle semifinali si torna a Crema che si terranno il 16 giugno. E sempre al Voltini si disputa l'atto conclusivo previsto per la sera del 19 giugno alle ore 21. Al Teatro San Domenico di Crema la grande serata di presentazione. La conduzione è stata affidata al giornalista Rai Marco Civoli coadiuvato da Cristina Firetto; la regia è stata di Egidio Lunghi. Molto apprezzata la colonna sonora della serata affidata alla bravissima cantante Ambramarie, reduce dal successo di «X Factor», che ha conquistato il pubblico con la sua voce straordinaria. Applausi anche per gli spettacolari balletti delle ra-
Il bomber della Sampdoria Giampaolo Pazzini
gazze della Scuola Danza di Chieve dirette di Elena Bonizzi. Il primo a salire sul palco è stato il presidente del Comitato Organizzatore Mario Palmieri che ha aperto ufficialmente il galà con il benvenuto al folto pubblico. La serie di ospiti è poi proseguita con l'ex arbitro Daniele Tombolino. Poi è stata la volta di Felipe Mattioni, giocatore in forza al Milan. Il momento più caldo ed atteso era, come ogni anno, la consegna dei premi «Stelle del Dossena» e «Giorgio Giavazzi» in collaborazione con la «Gazzetta dello Sport» (pre-
sente la giornalista Enrica Speroni) che quest'anno sono stati vinti dal bomber della Sampdoria, Giampaolo Pazzini e dal team manager della Juventus Gianluca Pessotto. Alla serata sono intervenuti anche il presidente della Lega Pro Mario Macalli e il selezionatore Giorgio Veneri, il presidente del Coni provinciale Rodolfo Verga, il presidente regionale della Figc Felice Belloli, il sindaco di Crema Bruno Bruttomesso insieme a tanti altri personaggi del mondo dello sport, della cultura e della politica.
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Trofeo Dossena
giornale del
Cremasco
La grande festa del calcio «Angelo indimenticabile» Venerdì 5 Giugno 2009
Angelo Dossena era nato nel 1921. I suoi genitori assecondano a prezzo di grandi sacrifici il suo desiderio di studiare medicina. Angelo li ripagò con la laurea. Lo sport da sempre lo aveva affascinato tanto che si era specializzato come medico sportivo. In breve divenne il punto di riferimento per gli atleti cremaschi bisognosi di cure specialistiche. Nel 1952 è
approdato al Crema, è entrato nel consiglio e ha svolto l'attivita' di medico sociale. Nell'estate del 1975 era diventato presidente e ha impostato in programma di rilancio puntando sui giovani. Non ha avuto il tempo di vedere realizzati i suoi progetti però dato che il 29 marzo 1977, a soli 56 anni, è morto di un male incurabile. La scomparsa dolorosa e re-
pentina del Dottor Angelo Dossena, Presidente dell' A.C. Crema ha preso la mano di alcune persone e ha posto nella condizione di commemorarlo degnamente, seppur con profonda tristezza. Per questo nel 1977 il comitato Dossena ha organizzato il primo trofeo giovanile intito-
stato l'impegno negli anni del Comitato Organizzatore. Il Dutur Angelo aveva lasciato una grandissima eredità: il suo modo di essere dirigente, il suo modo di vivere lo sport, il suo modo di vivere vicino ai giovani. Il seme ereditato messo a dimora da un gruppo di ami-
Per anni il punto di riferimento degli atleti cremaschi in difficoltà lato a suo nome. La manifestazione che si lega ad Angelo Dossena, sportivo di eccezionale carica umana e a Giuseppe Voltini, mecenate spontaneo e cultore di leve giovanili, vuol essere un omaggio degli sportivi cremaschi a due Presidenti che hanno segnato una continuità al vertice dirigenziale del Sodalizio nerobianco. Queste furono le belle parole d'affetto e riconoscenza per due figure che avevano onorato lo sport cremasco e che aprirono il volume di presentazione del Dossena 1977. Ricordarli come simboli, esempi da seguire e'
ci ancora oggi unito e' germogliato e ha dato buoni frutti. Fanno parte oggi del Consiglio direttivo del Comitato Organizzatore: Mario Palmieri (Presidente), Silvana Farea Donarini (Vice Presidente), Giuseppe Riboldi (Resp.Organizzativo), Gian Paolo Donarini (Tesoriere), Gianni Marchetti (Segreteria), Alvaro Stella (Coord. Tornei associati), Giorgio Riboldi (Squadre Italiane), Federico Carera (Squadre Internazionali), Simone Muletti (Marketing), Roberto Rabbaglio (Ufficio Stampa), Giovanni Soloni (Amm. Comunale). Ne sono soci: Giovanna Achilli, Alberto Agosti,
Angelo Dossena
Daniela Barcilesi, Francesco Barbaglio, Tina Bellandi, Lino Bonizzoni, Lamberto Brambatti, Fabio Carera, Gian Luigi Carera, Massimo Carini, Marco Civoli, Mariapia Corbetta, Danilla Corlazzoli, Piera Crotti, Barbara Donarini, Simone Donarini, Franco Farea, Cristina Firetto, Giusy Ferrari, Walter Fornaroli, Gottardo Ginelli, Sergio Ghisetti, Paolo Gualandris, Egidio Lunghi, Anna Maini, Francesco Martelli, Tarcisio Meleri, Pietro Men-
goli, Daniele Pasini, Giancarlo Rampinelli, Pierangela Ribaldi, Marco Serina, Roberto Scarafaggi, Gloria Severgnini, Luigi Tajè, Alessandro Vailati, Silvia Zanara, Mario Zucchetti. E ne sono collaboratori: Dino Aliprandi, Tarcisio Adenti, Maria Teresa Borselli, Nuccio Borselli, Giovanni Quartani, Fausto Montanari, Giliola Biondi, Mino Pavesi, Tancredi Perego, Basilio Tondini, Alfredo Bettinelli, Lucio Nichetti, Serafino Marinoni, Bortolo Spinelli.
Trofeo Dossena
il PICCOLO
La vetrina dove scoprire i campioni di domani Pergocrema, saranno sostenuti dal loro pubblico
Tanti sono i giovani che il Dossena ha lanciato nel firmamento del calcio mondiale. In oltre 30 anni di storia in molti proprio da Crema sono partiti per una strepitosa carriera. Ad oggi gli annali del Trofeo annoverano ben 2 palloni d'oro, 6 campioni del mondo, diversi vincitori di Champions League, alcuni dei più grandi portieri italiani, molti capo cannonieri di serie A, B e Mondiali di Calcio, grandi giocatori divenuti tecnici vincenti e gli "occhi" più famosi di italia '90. Ecco un elenco, estremamente parziale, ma significativo. Fabio Cannavaro, Luis Figo, Lars Ricken, Filippo Indaghi, Andrea Pirlo, Roberto Donadoni, Alberto Giardino, Vincenzo Iaquinta, Víctor Valdés, Vincenzo Montella, Gianpaolo Pazzini, Riccardo Montolivo, Marco Amelia, Francesco Toldo, Andrea Barzagli, João Pinto, Viktor Onopko, Nicola
Amoroso, Dario Hubner, Eugenio Corini, Alessandro Costacurta, Demetrio Albertini, Attilio Lombardo, Walter Zenga, Riccardo Ferri, Salvatore Schillaci, Fabrizio Miccoli, Gianluca Pagliuca, Simone Barone, Rolando Bianchi, David Di Michele, Pierluigi Brivio, José Luis Caminero, Santiago Cañizares, Maurizio Ganz, Simone Vergassola, Massimo Maccarone, Gionatha Spinesi, Massimo Donati, Aimo
Cremasco Venerdì 5 Giugno 2009
Diana, Marco Lanna, Riccardo Maspero, Luigi Turci, Giuseppe Favalli, Stefano Nava, Gianluca Pessotto, Sergio Porrini, Francesco Antonioli, Angelo Colombo, Dino Baggio, Marco Del vecchio, Antonio Filippini, Pierluigi Orlandini, Stefano Bettarini, Federico
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Milan, parteciperà con una rosa agguerrita
Giunti, Massimo Taibi, Luigi Di Biagio, Arturo Di Napoli, Samuel Kuffour, Mark Iuliano, Massimo Marazzina, Simone Pavan, Filippo Maniero, Fabio Pecchia, Alberto Fontana,
Al torneo hanno giocato
i grandi protagonisti del calcio italiano e internazionale
Sampdoria, un vivaio di altissima qualità
Legapro, una selezione attenta e competitiva
giornale del
Genoa, notevole la tradizione nelle categorie giovanili
Domenico Morfeo, Damiano Zenoni, Cristian Zenoni, Roberto Baronio, Giuliano Giannichedda, Roberto Rambaudi, Marco Schenardi, Davide Possanzini, Antonio De Vitis, Stefano Eranio, Massimo Carrera, Antonio Manicone, Salvatore Lanna, Matteo Ferrari, Roberto Stellone, Fabio Bazzani, Andrea Gasbarroni, Ivan Pelizzoli, Alex Pinardi, Francesco Ruopolo, Daniele Gastaldello. Il trofeo Dossena è giunto alla 32esima edizione. Tanti sono stati le squadre ed i campioni che si sono successi negli anni. Nel 1977 e nel 1978 vinse il trofeo il Pergocrema; nel 1979 il Torino e nel 1980 ancora il Pergo. Poi non ne vinse più fino al 1991. Nel 1981 vinse il Milan; nel 1982 l’Atalanta; nel 1983 il Napoli; nel 1984 la Cremonese; nel 1985 ancora l’Atalanta come nel 1993, nel 1997, nel 1999; nel 1986 e nel 1988 il Como; nel 1989 il Dinamo Kiev; nel 1990 e nel 1992 l’Inter; nel 1994 la Nazionale C; nel 1995 e nel 1996 il Nancy; nel 1998 il Parma; nel 2000 l’Atletico Madrid; nel 2001 l’Ituano; nel 2002 e 2003 il Boca Junior; nel 2004 il Real Salvador; nel 2005 l’Internacional; nel 2006 ancora la Nazionale C e l’anno scorso il Milan. Aspettiamo il campione dell’edizione 2009.
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giornale del
Banca Popolare
P.za Gloriosi Caduti, 10 - Vaiano Cremasco
Cultura &Spettacoli
La musica dolce di Fabio Concato O Il concerto giovedì 11 giugno nello spazio di CremArena
di Tiziano Guerini
rmai iniziata l’attività estiva di CremArena, lo spazio all’aperto del museo civico di Crema in via Dante, ospita giovedi 11 giugno alle ore 21 il concerto di Fabio Concato. Particolarmente significativo la decisione di devolvere l’incasso alle popolazioni terremotate dell’Abruzzo. Decisione che ha potuto essere presa anch per la generosa partecipazione all’evento musicale del Rotary Club Cremasco San Marco.
Fabio Concato è uno dei più raffinati interpreti della musica leggera. Le sue canzoni non sono mai banali, e musica e parole si fondono per realizzare dei piccoli capolavori. Fra le sue interpretazioni più importanti “Storie di sempre” suo primo disco di più di trent’anni fa, “Domenica bestiale” e “Oltre il giardino”. Nasce a Milano nel 1953 e il suo primo disco è del 1977 dopo una esperienza breve ma intensa di cabaret che ha determinato la sua formazione artistica prima che musicale. Cantante di qualità per canzoni d’autore.
Fabio Concato
Mostra fotografica
Un omaggio al Futurismo
I
nizia mercoledì 10 giugno, con rappresentazione alle ore 21 (attori: Monica Agosti, Lorenzo Samanni, Corrado Vinelli), per poi proseguire fino al 21 giugno, la mostra fotografica e performance, nei chiostri del teatro S. Domenico di Crema, di Arrigo Barbaglio. Il titolo della mostra «Scheggia futurista» intende richiamare esplicitamente la celebrazione del manifesto futurista che 100 anni fa Filippo Tommaso Martinetti diffondeva da Roma (“Uccidiamo il chiaro di luna”) e che per qualche tempo avrebbe informato di sé gran parte delle manifestazioni artistiche varie non solo in Italia. La mostra intende «ricostruire coi suoi testi e le
il PICCOLO
giornale del
Butterfly
via degli Artigiani,17 - Vaiano Cremaco
AMENIC CINEMA
Film di fantasia giapponese
Prosegue l’attività del Circolo di cultura cinematografica Amenic Cinema. Lunedi 8 giugno ore 21,30 presso il Centro Culturale S. Agostino in via Dante 49 a Crema, verrà proiettato il film (adatto anche ai bambini) «Il mio vicino Totoro» di Hayao Miyazaki, Giappone 1988. Nel Giappone degli anni '50, le sorelline Satsuki e Mei si trasferiscono con il padre in una casa di campagna per star vicine alla madre, ricoverata in ospedale. Entrano così in
contatto con un mondo nuovo, entusiasmante e pieno di prodigi, dove la natura è abitata da strane e gentili creature come il grande Totoro. Miyazaki, acclamato maestro dell'animazione giapponese, mette in scena un ritratto delicato dell'infanzia, in cui si fondono armoniosamente fantasia e realtà. Il personaggio di Totoro è stato così amato dal pubblico da essere adottato dallo Studio Ghibli come logo nelle successive produzioni.
SANT'AGOSTINO
Crema del Pensiero: un grande successo
Il chiostro del San Domenico
sue foto, l’atmosfera dei roboanti tempi futuristi, pur distaccandosi dai materiali d’epoca, per realizzare, attraverso un connubio particolare tra parola, immagine
e musica, una attualizzazione di quello spirito artisticamente rivoluzionario». La mostra presenta, nel suo insieme, un percorso del tutto inusuale per lo stile
del fotografo e del suo gioco di impostazione col corpo umano. Nessuna traccia dell’uomo se non attraverso i manufatti del suo esistere.
CAFFÈ FILOSOFICO
Dialogo sulla fine
Don Agostino Cantoni
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Incontro insolito quello del Caffè Filosofico di Crema, al Caffè Gallery di via Mazzini, alle ore 21 del prossimo lunedì 8 giugno. Per due motivi: giunge ridosso della conclusione della tre giorni di Crema del Pensiero, ed affronta un tema fra i più difficili e delicati. C’è anche un terzo motivo: viene proposta la presentazione di un volumetto edito dallo stesso Caffè Filosofico (è ormai il settimo della serie) di cui una copia verrà durante la serata offerta ai presenti. Il tema del libro: «Dialogo sulla morte - fra uno psicoanalista, un filosofo e un sacerdote». Autori del dialogo sono: Secondo Giacobbi, Patrizia De Capua, don Franco
Manenti. Il libro contiene anche alcuni scritti (pagine del diario e omelie) di don Agostino Cantoni, docente appassionato di filosofia, scomparso lo scorso anno. A commentare il testo – quasi a completamento delle figure “professionali” maggiormente a contatto con il problema della morte – ci saranno due medici: Claudio Ceravolo, già responsabile del Centro oncologico dell’ospedale, e Luciano Orsi esperto di terapie palliative. Certamente un argomento insolito, in una società che rifiuta l’idea della morte e la rimuove quasi ad esorcizzarla. Ma la sua ineluttabilità merita più che una attenzione superficiale.
Anche la IV° edizione della «Crema del Pensiero», appuntamento ormai tradizionale per Crema con la filosofia, si è chiusa con un discreto successo di pubblico: circa 1600/1800 presenze in tre giorni a testimoniare che l’attenzione e l’interesse per la cultura è ancora vivo. L’ottavo Comandamento «Non dire falsa testimonianza» è stato affrontato da tanti punti di vista: quello strettamente teologico (prof. Gaia De Vecchi), quello poetico-storico-letterario (proff. Boncinelli, Cantarella, Giorello), quello di stretta attualità del rifiuto dell’invecchiamento del corpo (proff. Moriggi, Nicoletti), quello strettamente filosofico (prof. Na-
toli). Rilevante anche il contributo alla riflessione offerto dalla giornata dedicata alla “disabilità” con lo spettacolo dell’Anffas con la regia di Franca Marchesi, e il successivo dibattito pomeridiano con la rilevante presenza in particolare di don Colmegna. La nuova scelta logistica di CremArena e del centro S. Agostino ha creato qualche problema, ma si è rivelata, tutto sommato, percorribile con qualche accorgimento che gli organizzatori dovranno prevedere per la prossima edizione. Prossima edizione per la quale è già stato scelto il nuovo comandamento: «Onora il padre e la madre».
MONTEVERDI
Coro Sweet Suite
Sabato 6 giugno alle ore 21,00 un nuovo appuntamento con l’orchestra e il coro giovanile Sweet Suite della Scuola di Musica Claudio Monteverdi nell’ auditorium Manenti, chiesa cittadina di S. Bernardino a Crema per «Incontri di Primavera» organizzati dal
Centro Diocesano «G.Lucchi» con il patrocinio del Comune di Crema, assessorato alla cultura. In programma musiche di Antonio Vivaldi «La tempesta di mare» e di Leo Delibes, la «Messe brève» per coro ed archi.
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il PICCOLO
Appuntamenti
giornale del
Cremasco Venerdì 5 Giugno 2009
ARTE & cultura
Fino al 7 giugno CREMA Mostra La Visione dello Spazio Mostra fotografica dedicata agli scatti d'autore in tema di architettura, pianificazione e paesaggio presso il Chiostro del Teatro San Domenico in Piazza Trento e Trieste. Orario: lunedì-venerdì ore 16-20; sabato e festivi ore 10-12 e 16.20. Ingresso libero e gratuito Per informazioni: 0373-85418. Martedì 9 giugno CREMONA Convegno Questioni arte contemporanea - Arte contemporanea, immaginari e spazio pubblico. Esempi e riflessioni Incontro nella Sala Puerari del Museo Civico "Ala Ponzone" in via Ugolani Dati 4 alle ore 18, con Giorgina Bertolino, docente presso la Facoltà di Architettura al Politecnico di Torino. Dal 2005 la Bertolino è responsabile della formazione dei mediatori culturali d'arte della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Ingresso gratuito Per informazioni: 0372-34190 o 347-7798839.
musica Dal 15 maggio CREMONA Concerto Festival di Cremona "Claudio Monteverdi" - XXVI Edizione Presso la Chiesa di San Marcellino sono in programma le celebrazioni nel 250° anniversario della morte del grande compositore tedesco G.F. Handel, avvenuta a Londra il 14 aprile del 1759. Ecco il prossimo e ultimo appuntamenti alle ore 21. Venerdì 5 giugno: G.F. Handel in viaggio tra Roma e Italia. Per informazioni: 0372-022001. Fino al 13 giugno CREMONA Concerto Esibizioni dell'Istituto Superiore "Monteverdi". Ecco i prossimi appuntamenti: 9 -10 -11 giugno nella Chiesa di S.Maria Maddalena ore 18: conversazione con gli allievi della scuola. Sabato 13 giugno nella Chiesa di
zoom
La danza protagonista all’Arena
Il Festival di mezza estate 2009 rende onore alla danza con il "Kite Musical" Appuntamento lunedì 15 giugno alle 21 a Cremona all'Arena Giardino. Con il testo originale di Paola Posa e Gianfranco Viola, lo spettacolo racconta di un gruppo di bambini, che giocando finisce in un vecchio teatro, luogo-non luogo dove tutto può accadere, dove "io sono e ci credo". Ogni vecchia locandina, baule, costume, materiale scenico abbandonato diventa un suggerimento per l'immaginazione e trasforma i bambini in artisti e gli artisti in alcuni dei personaggi dei più celebri musical (Il fantasma dell'opera, Chorus Line, West side story, Grease, Hair, Jesus Christ super star, All that jazz, Mary Poppins, Stalight express, Tutti insieme appassionatamente).
Fino al 10 giugno cremona Mostra La Via delle Anfore. Il commercio di derrate alimentari a Cremona Appuntamento nelle sale del Museo Civico Ala Ponzone (Palazzo Affaitati in via Ugolani Dati 4). Orario: feriali ore 9-18; festivi ore 10-18. Lunedì chiuso.
S. Maria Maddalena ore 21: omaggio al violino. Ingresso libero e gratuito. Per informazioni: 0372-22423. Sabato 13 giugno Cremona Concerto Crock - Cremona rock festival 2009 10ª edizione Appuntamento dalle ore 9 presso l'Arena Giardinoin viale Po. Ingresso gratuito La decima edizione del Crock Cremona Rock Festival giunge a conclusione della ricca stagione del Centro Musica "Il Cascinetto" e di Cantiere Sonoro 2009, inserendosi con il neonato "Pim Pum Pam Festival", nel progetto regionale Pianeta Giovani - Creatività ed Opportunità. Ecco il programmaDalle 9 Festa della musica studentesca. Dalle 20.30 Crock - Cremona Rock Festival con Sydrojé, Night in Paris e Afterhours. Per informazioni: Centro Musica "Il Cascinetto" in Via Maffi 2/A, 0372-435701.
I protagonisti dell'appuntamento di danza per il Festival di mezza estate
Il musical, alchimia sempre nuova di diversi codici artistici, è linguaggio d'eccellenza per un palcoscenico che sa di promessa e racconta di un mondo incantato. I bambini ne sono gli interpreti, nella loro capacità di "volare".
Preparatrice del canto è Mimma Davossa e della parte musicale è Max Bedani. Per informazioni: Ufficio per le attività istituzionali e promozionali della Presidenza del consiglio del Comune di Cremona 0372-407230 - 0372-407048.
Fino al 10 giugno PIADENA ARCHAEO@TRADE ANTICHI COMMERCI IN LOMBARDIA ORIENTALE Panorama dei contatti tra antiche culture e degli spostamenti di materie prime e manufatti dalla preistoria al medioevo, presso la Rete dei Musei Archeologici Piazza Garibaldi 4 (presso la biblioteca).
Orario: da lunedì a venerdì ore 8.30-13.30. Fino al 14 giugno cremona MOSTRA Darwin 1809/2009 Mostra scientifica per ricordare il bicentenario della nascita del grande scienziato Charles Darwin. Orario: dalle ore 9 alle ore 13 dal martedì alla domenica presso il Museo di Storia Naturale.
ALTRO Mercoledì 10 giugno CREMONA Incontro Arandora Star. Nel nome di una nave una pagina di storia europea durante la II Guerra mondiale Conversazione con Maria Serena Balestracci nell'ambito del ciclo di incontri dal titolo "Cultura per Cremona", organizzato da Lions Campus Club Universitas Nova. Appuntamento alle 17 presso la Biblioteca statale a Palazzo Affaitati in via U. Dati 4. Ingresso libero e gratuito Per informazioni: 0372-495611. Domenica 7 giugno CREMONA Evento 100 Passi insieme a MEDEA La manifestazione prenderà il via in Piazza del Duomo con ritrovo alle 9. Sia tratta della 6ª edizione della camminata in onore dei pazienti oncologici. Iscrizione: adulti 5 euro, bambini 1 euro. La partenza della camminata è programmata alle 11.30; l'arrivo è previsto verso le 12.30 alle Colonie Padane (possibilità di bus navetta, gratuito). Per informazioni: Associazione Medea 0372405637.
fuori provincia
I mitici Depeche Mode a San Siro
I Depeche Mode illumineranno il cielo di Milano la sera del 18 giugno 2009. Dopo oltre 3 anni la band ritorna nel capoluogo lombardo per presentare in anteprima assoluta le canzoni dell'ultimo album "Sound of Universe". Con 75 milioni di dischi venduti in ventotto anni di carriera i Depeche Mode si sono imposti nell’«Olimpo dei grandi» della musica internazionale e c'è grande attesa per il loro concerto milanese allo stadio di San Siro, che ha calato il sipario sul campionato di calcio. I biglietti per il concerto sono disponibili sul circuito ticketone e nelle abituali
prevendite. I Depeche Mode (ora composto da Martin Lee Gore, Dave Gahan ad Andrew Fletcher) sono un gruppo musicale Synth pop britannico, annoverato dalla critica tra i gruppi capaci di portare la cosiddetta musica elettronica a livelli di successo su scala planetaria, riempiendo interi stadi, in lunghe tournée mondiali. Venuti alla ribalta sulla scena synth pop inglese nel 1980, la loro fama si è protratta negli anni a seguire, con una carriera più che ventennale, che ha abbracciato poi anche altri generi musicali, con larghe concessioni al pop rock e al-
la new wave, specie nella seconda fase, e una massiccia incursione nella dance alternativa, nel periodo più recente. Milioni di fans in tutto il mondo, centinaia di gruppi ispirati dai loro brani e diversi album tributo, ne hanno fatto una band di grande prestigio, che poco ha dovuto concedere in termini di commercialità. Hanno segnato la loro carriera successi come Enjoy the Silence, Personal Jesus, Never Let Me Down Again, Everything Counts, Strangelove, Walking in My Shoes, It's No Good e tanti altri, che proporrano durante il concerto milanese.
Fino al 27 giugno CREMONA MOSTRA Pittura in Italia oggi. Una situazione Mostra d'arte dedicata alla pittura italiana dal 1945 ad oggi presso la Fondazione Città di Cremona in Piazza Giovanni XXIII, 1. Ingresso libero e gratuito. Orario: feriali: dalle 9 alle 12.30 e dalle 17.30 e alle 19.30. Sabato dalle 17.30 alle 19.30. Per informazioni: 0372-421011. Fino al 28 giugno CREMONA MOSTRA "Suite 347" Opere Grafiche di Pablo Picasso Quaderno di opere grafiche di Picasso in mostra al Museo Civico, Sala delle mostre temporanee in via Ugolani Dati 4. Si tratta di una raccolta di incisioni in bianco e nero sui temi più cari a Picasso: l'artista, l'eros, il mito, la politica. Orario: dal martedì al sabato ore 9-18, domenica e festivi ore 1018. Lunedì chiuso. Costo: intero 5 euro, ridotto 4 euro. Fino al 21 giugno CASALMAGGIORE MOSTRA Gli animali parlanti. Il Bestiario di Goliardo Padova Presso il Museo Diotti di Via Formis 17 sono esposte le opere d'arte del pittore casalasco Goliardo Padova. Costo: 3 euro (2 euro il ridotto). Per informazioni: 0375-200416.
L’Oroscopo Della Settimana a cura di: www.oroscopo-2009.com
Non lasciate che la stabilità che caratterizza il vostro rapporto si trasformi in monotonia e se desiderate trasgredire, troverete nel partner il complice più adatto. Il lavoro sta per prendere la svolta che avevate auspicato e che per ottenerla a lungo vi siete prodigati spinti dalla prospettiva di ricevere maggiori gratificazioni. Siete particolarmente inclini a lasciarsi trasportare dal calore dell’Estate che sopraggiunge e con esso la spinta emozionale che tanto influenza i nati nel segno. Siete assillati da un’indesiderata apatia e a farne le maggiori spese saranno coloro che non hanno un lavoro. Non abbattetevi, la determinazione vi ripagherà. Sono in arrivo alcune occasioni di incontro con persone che sin da subito mostreranno di avere con una notevole affinità e con i quali potranno nascere dei flirt. L’opportunità che andate chiedendo da tempo alla Fortuna probabilmente non arriverà, ma intanto cogliete i piccoli doni che vi sta offrendo, che non è poco. Il lavoro vi regala soddisfazioni professionali ed economiche. Dal punto di vista finanziario intravedete la possibilità di rifarvi di alcune perdite subite ad inizio anno. Le coppie avranno la possibilità di ritrovare l’entusiasmo che lo stress sembrava aver logorato e godere del meglio che il partner riesce ad esprimere di sé. Le novità riguarderanno prevalentemente i soggetti che sono in cerca di un’occupazione che potranno vagliare offerte di carattere stagionale. Meglio di nulla… il cammino verso l’obiettivo prefissato da raggiungere procede lentamente, ma con continuità. Alcune nubi all’orizzonte ma al momento non vi spaventano. Siete piacevolmente ricoperti di attenzioni da parte del partner che non perderà occasione per dimostrare l’intensità del sentimento che prova verso di voi. Distraetevi nel tempo libero e riposatevi quando possibile: solo una ritrovata energia fisica e mentale vi farà apparire la situazione molto diversa.
Paesi
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CREMASCO
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Gorlani, lista e progetti di Ticengo-Domani Venerdì 5 Giugno 2009
«Il sindaco, poco o niente in 5 anni e Bianchessi non ha esperienza amministrativa: salto nel buio»
U
di Marino Marini
n programma ricco di progetti quello della lista «Ticengo Domani-Tradizione e Rinnovamente» di cui candidato sindaco è Giacomo Gorlani. Progetti non fantasiosi, ma realizzabili. E' la storia stessa dell'imprenditore della Besser a sottolinearlo. Se Ticengo oggi ha le strutture che ha, il merito va proprio a Gorlani che è stato per anni sindaco del paese. Qualche esempio? Presto fatto: la realizzazione delle aree residenziali nelle vie Europa, Manzoni e Moro; l'area destinata alle aziende artigiane, industriali e commerciali; la sistemazione del cimitero e la costruzione nuovi loculi; le convenzioni con l'«Unione dei Fontanili» per la segreteria, l'ufficio tecnico e la vigilanza. Per citarne solo alcune. Che cosa ha realizzato, invece l'amministrazione retta da Domenico Mario Oliveri? «E' riuscita solo a portare a termine qualche opera iniziata dal sottoscritto. Nulla di nuovo è stato realizzato in cinque anni. E' aumentata solo la litigiosità» dice Gorlani. E come giudica la lista di Corrado Bianchessi? «Il candidato a sindaco di questa lista e i componenti del gruppo non hanno alcuna esperienza amministrativa. Votare loro è come fare un
salto nel buio» è lapidario Gorlani. Frasi al veleno? Neppure per sogno, Infatti, negli ultimi giorni, si è scatenata, contro Gorlani, da parte dei concorrenti, una campagna di menzone e ingiurie. Alle quali, Gorlani risponde con equilibrio, ma senza mostrare l'altra guancia. «Perché dalla lista "Insieme per Ticengo" sono usciti 6 consiglieri su 8? Perché la lista "Ticengo che cresce" ha solo 9 consiglieri? Forse che al
Comune sonni tranquilli». Così come è tranquillo Gorlani: «I cittadini di Ticengo sanno perfettamente distinguere il vero dalla menzogna e sanno anche che il discredito trova solo terreno arido su cui non nasce alcun frutto» E arriviamo proprio all'oggi. Dopo essere stati alla finestra per qualche tempo e resisi conto dell'immobilismo dell'attuale maggioranza, alcuni cittadini di Ticengo si sono mossi per formare un
Giacomo Gorlani insieme ai rappresentanti della lista «Ticengo-Domani- Tradizione e Rinnovamento»
loro interno c'è qualche problema?». Domande legittime. Ma Gorlani vuole precisare: «Sappiano i cittadini che Giacomo Gorlani non ha lasciato alcun debito al Comune, ma al contrario ha pianificato con saggezza le entrate: tanto è vero che nelle casse del Comune entrano circa 120mila euro ogni anno, frutto dell'Ici, in particolare della zona artigianale che garantiscono al
nuovo gruppo proprio per dare una svolta a questa situazione di paralisi. Così si è formata la lista «Ticengo Domani-Tradizione e Rinnovamento». Dentro c'è una squadra amalgamata, in rappresentanza di tutti i settori della vita civile ed economica, decisa a fornire il suo contributi per migliorare la qualità della vita di chi risiede in questo paese. Chi c'è in lista? Oltre a
Bagnolo, c'è Aiolfi
Gorlani, troviamo Enrichetta Suprani, cancelliere, una persona sopra le parti, garante delle scelte del gruppo e che sarà vice sindaco qualora gli elettori di Ticengo premieranno questa lista. Non è l'unica donna in lista. La presenza femminile è forte e importante: Emilia Dossena, Simona Ardigò e Luisa Donati fanno parte della squadra. Donne determinate, entusiaste, pronte a fare la loro parte per Ticengo. Infine tutti coloro che hanno voluto mettersi in gioco per Gorlani a sindaco del paese. Li ricordiamo: Ronni Bonetti, Nicholas Dognini, Gabriele Gorlani, Roberto Mariani, Stefano Mosconi, Vincenzo Bosio, Marco Tosseghini e Bruno Paggi. Mettersi in gioco per che cosa? I progetti che vogliono realizzare sono molti e tutti di grande rilevanza. E' l'unico modo per rimettere un moto una comunità che in questi anni è stata divisa da troppe rivalità e non ha avuto risposte adeguate dall'attuale amministrazione. Spulciamo qui e là. Nuove aree residenziale convenzionali; creazione di un'area per le attività artigianali; incentivazione di nuove attività commerciali; alienazione dell'ex municipio oppure un intervento diretto del comune per la sua trasformazione e successiva alienazione, riorganizzazione dell'ufficio postale, dell'ambulatorio medico e nuovo sportello bancomat.
Doriano Aiolfi, avvocato di 36 anni, sposato, impegnato nel volontariato sociale e da sempre attento ai problemi di Bagnolo. «Ho scelto di candidarmi a sindaco per la lista “Progetto Bagnolo” perché amo il mio paese e perché voglio tentare di fare del bene per lui. In questi ultimi anni vi è stato un affievolirsi del senso di appartenenza alla comunità. La nostra idea di Pubblica Amministrazione è incentrata sui valori di partecipazione ed etica, per avere finalmente un Comune al servizio del cittadino». Da chi è formata la sua squadra? «La lista è davvero l’espressione tangibile di quello che intendiamo quando parliamo di “lista civica”; è composta da persone dalla diversa inclinazione politica che, nell’amministrazione di un paese di 5.000 abitanti dove i problemi sono di carattere pratico, ha poco impatto: a Bagnolo bisogna decidere della mensa scolastica, del centro sportivo, della viabilità…. e non di nomine di enti e municipalizzate. Certo, ad un’amministrazione degna di questo nome si chiede anche una visione di medio e lungo termine e le professionalità presenti in PROGETTO BAGNOLO garantiscono questa capacità». Il programma? «Il programma, completo e
realizzabile, pone i suoi cardini in una forte politica sociale e nella partecipazione attiva della comunità. Riguardo al sociale, questo si traduce in azioni concrete come creare o rafforzare servizi ed iniziative (anche culturali e sportive) per tutte le fasce di età, dall’infanzia alla terza età; l’istituzione di un efficiente servizio AUSER è solo un esempio
Doriano Aiolfi, candidato sindaco
di quello che faremo, dal momento in cui avremo la fiducia di Bagnolo. La partecipazione del cittadino trova applicazione nell’istituzione e reale valorizzazione delle commissioni, del comitato dei rioni ed una fattiva collaborazione con le associazioni (economiche, culturali, sociali e sportive) presenti in paese. Due sono gli assi su cui si deve lavorare: uno è quello della gestione delle singole situazioni famigliari, che possono trovare supporto in servizi sociali efficienti che sollevino le famiglie da oneri».
Pianengo: ultimo saluto a Cleto Assandri
Anacleto Assandri ci ha lasciato. Cleto, per gli amici e per tutti i pianenghesi, se ne è andato in punta di pedi, quasi a non volerci disturbare. Ha lasciato un vuoto in tutta la comunità e un profondo dolore tra i suoi famigliari a partire dai cari fratelli a cui va tutto il nostro cordoglio e le più sincere condoglianze. Con Cleto se ne va il terzo sindaco di Pianengo in pochi anni. Nel 2008 il compianto Poli Tomaso e qualche anno prima il caro maestro Bassani Giuseppe. Siamo qui oggi, quindi, ad esprimere i nostri sentimenti di dolore per un uomo che si è spento ancora troppo giovane; per una persona buo-
Lamberto Grillotti
na e disponibile nei confronti del prossimo, ma anche verso un uomo pubblico che ci ha rappresentato tutti in qualità di amministratore. Cleto è stato infatti Sindaco di Pianengo dal 1988 al 1993, dopo avere svolto un lungo tirocinio come responsabile del partito socialista locale e consigliere comunale della prima giunta di sinistra di quegli anni. Assandri è stato un Sindaco a suo modo originale e un politico particolare. Molto legato alle cose concrete, più interessato a dare risposte ai cittadini piuttosto che perdere tempo in evoluzioni teoriche. Un Sindaco del fare! Disposto al dialogo, ma molto determinato nel con-
Anacleto Assandri, sindaco per molti anni di Pianengo
seguimento dei risultati. E’ stato un amministratore attento ai cambiamenti e alle novità che all’inizio degli anni ‘90’ hanno segnato pesantemente la politica italia-
na e locale. Quando credeva in una azione e intravedeva un obiettivo condiviso non si limitava a sostenere il progetto ma vi entrava dentro con
tutta la passione e il tempo che disponeva. Quasi con ostinazione. Un buon amministratore, cresciuto alla “vecchia” scuola della politica, quella con la “p” maiuscola. Politica intesa come servizio per gli altri, per il prossimo e non, come oggi spesso avviene, per interessi di parte o dei grandi poteri. Cleto era una persona con uno spessore culturale che forse non traspariva adeguatamente; leggeva tantissimo. Molti mi hanno raccontato di quando, tanti anni fa, quando ci si poteva ancora sdraiare lungo le rive del nostro fiume Serio, Cleto rimaneva per ore ed ore intere a leggere libri importanti e romanzi leggeri.
Cleto era anche un uomo tenace, forte, grande lavoratore. Una caratteristica che non aveva abbandonato neppure da pensionato (ci pare di vederlo ancora alle prese con le amate corse ciclistiche o con qualche attività legata all’ambiente, come la promozione del verde e del Parco fiume Serio). Grazie Cleto per tutto quello che hai saputo dare a questo nostro/tuo paese, a nome mio personale e di tutta la comunità pianenghese che ho l’onore di rappresentare in qualità di Sindaco. E che la terra ti sia lieve!!! Maria Antonia Baronchelli Sindaco di Pianengo
Rivolta: l'ex cinema è in vendita
Alla fine ha vinto la linea del centrodestra ed è stato il Sindaco Lamberto Grillotti ad annunciare con fermezza la definitiva e irrevocabile messa in vendita dell’ex cinema Ariston. Acquistato dall’Amministrazione Mondonico per circa 300mila Euro, secondo le intenzioni del centrosinistra avrebbe dovuto essere
oggetto di un ingente restauro, per divenire il centro di un polo culturale che unisse la biblioteca comunale Carlo Bertolazzi a una sala cinematografica in grado di ospitare convegni, concerti, rappresentazioni teatrali e incontri di vario tipo. Il centrodestra si è sempre inspiegabilmente opposto a questa soluzione, preferen-
do la costruzione ex novo di una tensostruttura adibita a tale scopo fuori dal centro storico rivoltano. Da ieri chi fosse interessato all’acquisto dello stabile potrà far pervenire la propria offerta in Comune e Grillotti – che non ha risposto alle osservazioni dell’opposizione in merito alla difficile situazione economica
globale e, quindi, alla prospettiva di minori introiti dalla cessione – ha giustificato la scelta sulla base del patto di stabilità, che renderebbe virtualmente impossibile una ristrutturazione, ma concederebbe spazio alla spesa per la costruzione di un nuovo stabile. (Davide Airoldi)
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Programmi televisivi da Sabato 6 a Venerdì 12 Giugno 2009
La serie poliziesca con D’ONOFRIO propone i suoi episodi inediti
R
iprendono gli episodi inediti della quinta stagione della serie poliziesca di successo “Law & Order: Criminal Intent” con Vincent. Un doppio appuntamento in prima serata che accontenterà i molti appassionati della serie. LA STORIA Nato nel 2001, come secondo spin-off della serie “Law & Order - I due volti della giustizia”, nel 2007, il telefilm ha generato uno spinoff francese ufficiale supervi-
sionato da Dick Wolf in persona ed intitolato “Law & Order Criminal Intent: Parigi”. Il 23 maggio 2008 il canale statunitense Network (su cui il telefilm va in onda dall’ottobre 2007) ha ordinato un'ottava stagione composta da 16 episodi in onda nel 2009. LA TRAMA La serie tratta di un’unità speciale della polizia di New York che risolve i crimini grazie all’approccio psicologico. I protagonisti sono i detective con le loro intuizioni ed i loro studi. I crimini
che vengono trattati sono strettamente connessi con persone famose, i cui casi vanno risolti il più in fretta possibile. IL CAST Nel 2004 l’attore e protagonista Vincent D’Onofrio ebbe un infarto sul set e, da allora, il medico gli prescrisse l’ordine tassativo di
Annabella Sciorra. La Sciorra abbandona la serie dopo una sola stagione e viene sostituita da Julianne Nicholson. La Nicholson rimane poi per ben due volte consecutive incinta e viene sostituita la prima volta da Alicia Witt durante la prima parte della settima stagione e, successiva-
poter girare solo 10 episodi l’anno per “Criminal Intent”, così i produttori decisero di creare una seconda squadra che si alternasse a quella di Goren-Eames ed interpretata da Chris Noth (che riprende il suo ruolo di Mike Logan dal “Law & Order” originale) e da
mente, da Kathryn Erbe che appare così in tutti e due i team per gli ultimi 4 episodi dell'ottava stagione. Chris Noth lascia la serie al termine della settima stagione e viene sostituito da Jeff Goldblum a partire dall’ottava stagione. Rete 4, sabato ore 21.10
Su Rete 4 il sabato in prima serata va in onda la quinta serie di “Law & Order: Criminal Intent”
Due scene del telefilm "Law & Order: Criminal Intent"
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raiuno
raidue
raitre
la 7
sabato 6
domenica 7 Lunedi’ 8
Martedi’ 9
MAGALLI e AMANDA LEAR attori nella sit-com “7 VITE”
Alcuni protagonisti della sit-com "7 Vite"
E’ tornata, con la sua seconda edizione, la sit-com “7 vite”. Appuntamento tutti i giorni dal lunedì al venerdì alle 19 con 50 nuovi episodi. Prodotta da Rai Fiction e Publispei, in collaborazione con il centro di produzione tv Rai di Napoli, “7 vite 2” ha il sottotitolo “Bamboccioni crescono”. LA TRAMA Infatti, i protagonisti sembrano aver messo la testa a posto o meglio cresciuti di un anno senza maturare di un minuto, si accoppiano per affrontare insieme la realtà. A trentun’anni suonati, Davide si è iscritto all’università e ha conquistato Laura che ha finalmente scoperto che vuol dire lavorare. Ma la vita di coppia non è meno accidentata di quella da single, soprattutto dopo l’arrivo dell’affascinante Serena. Intanto, dopo una vana at-
mercoledi’ 10
tesa del principe azzurro, Carlotta sta per accasarsi con Leo. Il barista Franco, dopo tante parole sulla morte, la vede in faccia e se la fa sotto. E Sole, alle prese con la vecchiaia, si dà da fare. Per la nuova serie sono stati allestiti due set fissi in più (rispetto alle case, al terrazzo, al pub di Franco, peraltro totalmente rinnovato): la casa di Serena e il set dell’emittente televisiva dove andrà a lavorare Laura. I PROTAGONISTI Il cast fisso, costituito da Michela Andreozzi, Elena Barolo, Giuseppe Gandini, Massimo Olcese, Luca Seta e Marzia Ubaldi, si è arricchito di alcuni personaggi che agiranno in molte delle cinquanta puntate previste: Marco Bonini, Giancarlo Magalli, Roberta Giarrusso, Natasha Stefanenko e Amanda Lear. RaiDue, lunedì-venerdì ore 19,00
giovedi’ 11
venerdi’ 12
11.45 12.35 13.30 14.00 14.30 16.15 17.00 17.10 17.40 17.45 18.50 20.00 20.30 23.10
pongo e peggy... gli animali del cuore la signora in giallo Tg 1 - easy driver. Att. easy driver. Attualita' lineablu. Attualita' quark atlante. Doc. tg1 - che tempo fa a sua immagine. Attualita' tg1 l.i.s passaggio a nordovest l'eredita'. Quiz Tg1 - tg1 sport calcio: italia - Irlanda Nord tg1 telegiornale
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mezzogiorno in famiglia Tg 2 Giorno tg 2 motori tg2 eat parade italian academy 2. Reality il commissario kress numero uno piloti. Sit-Com la peggiore settimana della nostra vita law & order. Telefilm Tg 2 notizie ncis - unita' anticrimine numb3rs. Telefilm life on mars. Telefilm
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09.15 10.10 10.30 12.30 13.00 14.00 16.00 17.05 20.00 20.30 21.30 23.45
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il PICCOLO
giornale del
Cremasco Venerdì 5 Giugno 2009
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Tognazzi (0372 458892) • Una Notte Al Museo 2: La Fuga • Soffocare Multi Starplex Gadesco (0372 838295) • Uomini Che Odiano Le Donne • Angeli & Demoni • Una Notte Al Museo 2: La Fuga • 17 Again • Vincere • Star Trek XI
crema
Porta Nova (0373 218411) www.multisalaportanova.it • Terminator Salvation • Una Notte Al Museo 2 • Vincere • Uomini Che Odiano Le Donne • Angeli e Demoni Rassegne settimanali "Ora o mai più" (lunedì) Soffocare "Cineforum" (martedì) il sangue dei Vinti "Over 60" (mercoledì)
Vincere "Cineforum" (giovedì) Il Canto di Paloma
TERMINATOR SALVATION
pieve fissiraga Cinelandia (0371 237012) www.cinelandia.it • Terminator Salvation • Cash • Morning Light • Garage • Alibi E Sospetti • L'amore Nascosto • Senza Apparente Motivo - Incendiary • Linha De Passe • Visions
Un film drammatico firmato Maguire
“Senza apparente motivo” è il nuovo film della regista britannica Sharon Maguire (diventata famosa per aver diretto il “Diario di Bridget Jones”). Il film (il cui titolo originale è “Incendiary”), è tratto da un cupo romanzo di Chris Cleave (“Sperling & Kupfer”) che uscì poco prima degli attentati di Londra del 2005. Nel cast Sharon Maguire ha scelto gli attori Michelle Williams, Ewan McGregor e Matthew Macfadyen. Nella trama del film, gli attori si ritrovano in un triangolo sentimentale sullo sfondo di un attentato terro-
sabato 6
canale 5
italia 1
rete 4
Di McG
In questo nuovo e ultimo episodio della famosa serie di Terminator, ambientato in un futuro post-apocalittico nel 2018, Christian Bale interpreta John Connor, l’uomo destinato a condurre la resistenza umana contro la Skynet e il suo esercito di Terminator. Il suo percorso di formazione viene in parte alterato dall’apparizione di Marcus Wright, uno straniero, il cui ultimo ricordo è quello di essere stato nel braccio della morte. Connor deve capire se Marcus è stato inviato dal futuro o proviene dal passato. Mentre la Skynet prepara il suo attacco finale, Connor e Marcus si imbarcano in un’odissea che li porta al cuore delle operazioni della Skynet stessa, dove scoprono il terribile segreto che si cela dietro il possibile sterminio della razza umana.
Cinema - La regista britannica torna con una pellicola ambientata a Londra ristico. In particolare Michelle Williams ha già dato prova della sua bravura nelle pellicole “Segreti di Brokeback Mountain” e “Io non sono qui” al fianco del compagno Heath Ledger e conferma ancora una volta il suo talento nell’interpretazione di un ruolo tragico vicino alla realtà. LA TRAMA Londra. Jane, una donna bellissima e madre affettuosa intrattiene una relazione extra coniugale con Jasper, un affermato broker della City. Proprio mentre Jane e Jasper sono insieme, avviene un tragico attentato nel centro di Londra dove il marito e il figlioletto della donna perdono la vita. Jane, tormentata dai sensi di colpa, non si vuole però rassegnare alla perdita del figlioletto il cui corpo non si trova perché apparentemente reso irriconoscibile dall’esplosione. Proprio quando Jane, ormai sfinita dalla ricerca della verità, inizia a credere alla versione ufficiale, Jasper scoprirà che quel maledetto giorno qualcosa di molto strano è successo e che qualcuno sta cercando di nascondere cosa è davvero accaduto…
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Genere: Drammatico
di Sharon Maguire
Cast: Ewan McGregor, Michelle Williams, Matthew MacFadyen, Sidney Johnston, Jonathan Andrews, Ehti Aslam, Sasha Behar, Robin Berry. Durata: 96 minuti Produzione: Moviemax - Gran Bretagna 2008
L’amore nascosto L’amore nascosto è un film drammatico diretto da Alex Capone è vede protagonista Danielle (Isabelle Huppert) che è al terzo tentativo di suicidio. Salvata in extremis, viene ricoverata in ospedale dove la dottoressa Nielsen (Greta Scacchi) cerca di approfondire le ragioni che stanno alla base del disagio della donna. La fortissima depressione sembra derivare dal difficoltoso rapporto con la figlia Sophie (Mélanie Laurent); la ragazza visita la madre in ospedale, ma questo non aiuta Danielle a rialzarsi, ma anzi la porta a fuggire verso un nuovo tentativo di suicidio.
Ewan McGregor e Matthew MacFadyen in una scena del film
domenica 7 Lunedi’ 8
Martedi’ 9
mercoledi’ 10
giovedi’ 11
venerdi’ 12
09.30 finalmente arriva kalle 10.30 gli anni dei ricordi 13.00 tg5 - meteo 5 13.45 il mammo. Tf 14.00 amici casting 15.30 verissimo. Attualita' 17.40 carabinieri 4. Telefilm 18.50 chi vuol essere milionario 20.00 Tg 5 - meteo 5 20.30 STRISCIA LA NOTIZIA 21.10 funny money - come far soldi senza lavorare 23.40 il sequestro soffiantini. Film 01.30 tg5 notte/meteo5
08.00 mattino 5. attualita' 08.50 le frontiere dello spirito 09.45 ciak junior 10.15 finalmente arriva kalle 11.00 a gillian per il suo compleanno. Film 13.00 Tg 5 - meteo 5 13.45 elisa di rivombrosa 2 15.40 a proposito di henry 17.40 carabinieri 4. Telefilm 18.50 chi vuol essere milionario 20.00 Tg 5 - meteo 5 20.40 paperissima sprint 21.30 i cesaroni. Fiction 22.45 zelig off. Varieta'
11.00 forum. attualita' 13.00 Tg5 - meteo 13.40 beautiful. soap 14.10 centovetrine. Soap 14.45 marito in prestito 16.15 pomeriggio cinque (18.00 tg5 minuti ) 18.05 claudio martelli: il libro della repubblica 18.50 sarabanda. Quiz 20.00 Tg 5 - meteo 5 20.30 paperissima sprint 21.10 fratelli detective 23.45 matrix. Attualita' 01.30 tg5 notte/meteo5
10.00 tg5 ore 10 - meteo 5 11.00 forum. attualita' 13.00 Tg5 - meteo 13.40 beautiful. soap 14.10 centovetrine. Soap 14.45 litigi di cioccolato 16.15 pomeriggio cinque (18.00 tg5 minuti ) 18.05 claudio martelli: il libro della repubblica 18.50 sarabanda. Quiz 20.00 Tg 5 - meteo 5 20.30 paperissima sprint 21.10 via dall'incubo. Film 23.40 l'uomo senza ombra
10.00 tg5 ore 10 11.00 forum. attualita' 13.00 Tg5 - meteo 13.40 beautiful. soap 14.10 centovetrine. Soap 14.45 come i suoi occhi 16.15 pomeriggio cinque (18.00 tg5 minuti ) 18.05 claudio martelli: il libro della repubblica 18.50 sarabanda. Quiz 20.00 Tg 5 - meteo 5 20.30 paperissima sprint 21.10 saturno contro. film 23.20 matrix. Attualita'
08.40 mattino 5. attualita' 11.00 forum. attualita' 13.00 Tg5 - meteo 13.40 beautiful. soap 14.10 centovetrine. Soap 14.45 rosamunde pilcher: e all'improvviso fu amore 16.15 pomeriggio cinque (18.00 tg5 minuti ) 18.05 il libro della repubblica 18.50 sarabanda. Quiz 20.00 Tg 5 - meteo 5 20.30 paperissima sprint 21.10 zig zelig. Varieta' 23.35 terra! Attualita'
11.00 forum. attualita' 13.00 Tg5 - meteo 13.40 beautiful. soap 14.10 centovetrine. Soap 14.45 le avventure di della piccola ociee nash. Film 16.15 pomeriggio cinque (18.00 tg5 minuti ) 18.05 il libro della repubblica 18.50 sarabanda. Quiz 20.00 Tg 5 - meteo 5 20.30 paperissima sprint 21.10 vizi di famiglia. Film 23.30 matrix. Attualita' 01.30 tg5 notte/meteo5
10.40 11.50 12.25 13.30 14.05 16.05 18.00 18.30 19.00 19.30 21.10 22.45 01.15
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10.20 baywatch. Telefilm 11.20 supercar. Tf 12.25 studio aperto - meteo 13.00 studio sport 13.40 cartoni animati 15.00 dawson's creek. Telefilm 15.50 il mondo di patty. Tf 16.55 hannah montana. Tf 17.30 cartoni animati 18.30 Studio Aperto - meteo 19.35 i simpson. Cartoni 20.05 camera cafe'. Sit-Com 20.30 la ruota della fortuna 21.10 wind music awards 23.35 scappati con la cassa
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09.20 basilicata: da bernal- da a melfi. Documentario 10.00 Santa Messa 11.00 Pianeta mare 11.30 Tg 4 - notizie traffico 12.10 Melaverde / Tg 4 - meteo 14.00 le comiche di stanlio e ollio 14.45 finche' c'e' vita c'e' speranza. Film 17.10 miracolo a sage creek 18.55 tg4 - meteo 4 21.10 daylight. Film 23.45 taxi driver. Film 01.55 tg4 rassegna stampa
11.30 tg4 notizie traffico 11.40 doc. Telefilm 12.25 distretto di polizia 4 13.30 Tg 4 - meteo 4 14.00 il tribunale di forum 15.10 il fuggitivo. Telefilm 16.10 sentieri. Soap 16.55 un amore splendido 18.55 tg4 - meteo 4 19.35 ieri e oggi in tv 19.50 tempesta d’amore. Soap 20.20 nikita. Telefilm 21.10 segreti. Telefilm 23.20 certi bambini. Film 01.15 tg4 rassegna stampa
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11.30 tg4 notizie traffico 11.40 doc. Telefilm 12.25 distretto di polizia 4 13.30 Tg 4 - meteo 4 14.00 il tribunale di forum 15.10 il fuggitivo. Telefilm 16.10 sentieri. Soap 16.55 sangue e arena. Film 18.55 tg4 - meteo 4 19.35 ieri e oggi in tv 19.50 tempesta d’amore. Soap 20.20 nikita. Telefilm 21.10 identita'. Film 23.40 il diavolo in blu. Film 01.25 tg4 rassegna stampa
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il medico della mutua Martedì 9 - La 7 - Ore 21.10
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L'irresistibile carriera di un giovane medico che, dopo gli inizi stentati, corteggia la moglie di un collega ed eredita, dopo il di lui trapasso, un lunghissimo elenco di pazienti mutuati. A. Sordi sfodera il suo repertorio grottesco dell'italica arte dell'arrangiarsi.
America, 1953. Katherine Watson, spirito libero, laureata in storia dell'arte a Berkeley accetta di insegnare al Wellesley College dove per le studentesse essere istruite significava trovare marito. Ma con lei impareranno a essere loro stesse.
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Sportivo dell'anno
Il “macho” Michele Tarallo non ha dubbi e spera in un altro anno in gialloblù
A
di Stefano Mauri
spettando i botti e le sorprese del calciomercato gialloblù, abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Michele Tarallo, generoso attaccante “canarino”. Un voto alla stagione del Pergocrema? «Più che sufficiente, anzi, più che discreto per essere una neopromossa, ci siamo salvati bene». Un giudizio sul tuo campionato? «Sufficiente dai». La partita che porti nel cuore? «Indubbiamente il match casalingo con la Pro Patria». Ti sei trovato bene a Crema? «Si, quella cremasca è una bella piazza: grande pubblico, dirigenza solida, obiettivi chiari. Conoscevo la città da avversario, quindi sapevo che siete una realtà positiva». Hai risolto le, chiamiamole divergenze, con qualche tifoso un po’ … eccessivo nei tuoi confronti? «E’ tutto chiarito. Io ho sbagliato ad andare sotto la curva una volta, ma ora è acqua passata. Le critiche ci stanno, ma gli insulti eccessivi no. Anche nei confronti dell’allenatore Oscar Piantoni ci sono state esasperazioni accese. Era appena arrivato e già qualcuno lo insultava. La tifoseria “cannibale” comunque è meravi-
gliosa». Qual è la formula contrattuale che ti lega al club presieduto da Stefano Bergamelli? «Il mio cartellino è del Genoa, sulle rive calcistiche del Serio sono arrivato in prestito secco». Potessi scegliere la tua futura squadra? «A me piacerebbe restare e lo dico con il cuore. Reduce da due stagioni interlocutorie causa infortunio e malanni vari, all’inizio ho faticato assai a trovare il ritmo. Del
ottimi rapporti, qualsiasi cosa decideranno, non avremo problemi a parlare. Ho pure ricevuto proposte, ma la precedenza è della squadra presieduta da Stefano Bergamelli». Nello spogliatoio avete parlato per caso del futuro trainer del Pergocrema? «Quello che so l’ho appreso dai giornali. Queste scelte toccano alla società». Restando in ambito tecnico, non è che nel campionato appena concluso, il modulo adottato da Pian-
Michele Tarallo: il suo cartellino è del Genoa
resto, quando giochi poco, al rientro da titolare fai fatica. Insomma, vorrei giocare ancora con la casacca gialloblù per ricambiare fiducia e affetto con gol e prestazioni all’altezza». Hai già parlato con emissari genoani e cremaschi? «Non ancora, ma visti gli
Il MERCATO
Adesso è ufficiale: Claudio Rastelli, ex trainer rivelazione del Mezzocorona è il nuovo allenatore del Pergocrema. Nell’aria da settimane, la notizia è stata investita dai crismi dell’ufficialità mercoledì scorso. Dagli addetti ai lavori, Rastelli è considerato un tecnico preparato e interessante; con lui sul campo collaboreranno il professor Gigi Pasinelli (preparatore atletico) e, nelle vesti di vice allenatore, Alessio Delpiano. Al contrario del vincente “Vulcano” Sannino (ferreo seguace del 4-4-2, ndr), il neo condottiero “canarino” non ha dogmi tattici fissi, anche se, il modulo 4-3-3 lo stuzzica abbastanza. Formalizzata la cosiddetta pratica tecnica, ora il presidente Stefano Ber-
toni ti ha, seppur indirettamente, un po’ penalizzato? «Penso di no in fondo, durante l’annata, abbiamo cambiato più moduli tattici». Ma qual è lo schema che sa sfruttare al meglio le tue caratteristiche? «Sono abituato a giocare
gamelli può concentrarsi esclusivamente sulla campagna acquisti cessioni. Il “Berga” (già l’anno scorso aveva seguito rastelli, ndr) ha le idee chiare e ”disegnerà” una rosa agonistica potenzialmente in grado di giostrare a ridosso della zona playoff. Da Milano (sponda rossonera), Bergamo (Atalanta e AlbinoLeffe) e Genova (col Genoa dei Preziosi senior e junior i rapporti sono particolarmente idilliaci, ndr) arriveranno prestiti “pesanti”. Il deus ex machina del maggiore sodalizio cittadino conosce le persone (procuratori, dirigenti) giuste e i canali adeguati per operare al meglio e, soprattutto, senza l’ausilio di un direttore sportivo tradizionale. Più volte nel recente passato, pro-
da solo là davanti, oppure vicino a una seconda punta tatticamente intelligente. Voglio tuttavia ribadire un concetto: in campo bisogna adattarsi alle esigenze della squadra e lo faccio volentieri. Detto questo, se proprio devo dire un modulo dico il 4-3-3». Il Pergocrema ha disputato una stagione da protagonista in Prima Divisione. A Calcio invece, l’Uso sta passando un momentaccio… «Da quelle parti ho giocato tanto tempo ed ho veri amici. So che hanno tanti problemi e adesso devono concentrarsi sui playout e sperare nella salvezza nel Campionato nazionale dilettanti». Per certi versi, la parabola discendente dell’Uso Calcio, ricorda quella altrettanto infelice del Pizzighettone. «Beh ma nella Bassa Bergamasca hanno sicuramente speso di più e il fallimento della fusione con il Caravaggio probabilmente ha lasciato un segno vistoso, una cicatrice profonda». Pronto per le vacanze? «Si ma non so dove trascorrerò le ferie». Michele Tarallo detto “Macho”, ragazzo d’oro e calciatore con un fisico rock, tutto sommato, la conferma la meriterebbe. Una chance, in fondo, l’ex bomber dell’Uso se l’è guadagnata. La palla passa ora al presidente Stefano Bergamelli, competente deus ex machina del sodalizio di viale De Gasperi.
prio per l’assenza nell’organigramma societario di un diesse, Bergamelli è stato punzecchiato da giornalisti e da qualche tifoso. E’ comunque giusto ricordare che, pur senza un consulente di mercato, il Pergo ha ottenuto risultati strepitosi valorizzando, tra l’altro, tanti calciatori. Qualche nome di atleta lanciato (o rilanciato) dal patron “cannibale” ? Il portiere Danilo Russo, il laterale difensivo “Tassotti” Ghidotti, l’ex estremo difensore Achille Coser e la seconda punta “El Brigante” Le Noci. A proposito di attaccanti, dal Varese è rientrato dal prestito Lorenzo Crocetti il quale, reduce da una buona stagione (sotto la gestione dell’ex “nemico” Sannino, ndr) ha una voglia matta di rifare bene al Pergocrema.
Alloni e la rinascita canarina
Questa settimana merita una menzione d’onore un calciofilo atipico ma “sincero”: Agostino Alloni, vicepresidente dell’amministrazione provinciale e, soprattutto, propositivo cuore “cannibale”. Lontano dalle effimere luci della ribalta, il buon Alloni segue sempre con sensibile attenzione il Pergocrema: al Voltini e, soprattutto, dietro le quinte, pronto a rispondere a do-
mande e a lanciare input precisi. Per la cronaca, nell’indimenticabile estate del 2000, Alloni fu tra i principali attori del Risorgimento “Canarino”. Con lui collaborarono attivamente Lord Max Aschedamini (a Crema dovrebbero farlo sindaco), l’allora primo cittadino Claudio Ceravolo, il compianto Paolino Scorsetti, Giorgio Pagliari, Ogliar Badessi, Dasti e la pasionaria Anna Rozza. Per
la cronaca, la porta dell’ufficio di Alloni è aperta a tutti, non solo al Pergo. E’ insomma il politico del fare il generoso Ago da Pianengo. A proposito di politici. Settimana scorsa, precisamente martedì 26 maggio, a Ripalta Guerina (presente il sindaco locale), Lucio Devecchi, volto televisivo di Trs, nell’incantevole cornice di Villa Toscanini ha mandato in scena l’edizione 2009 del premio
«Lo Sportivo dell’Anno». Erano stati invitati assessori comunali cremaschi. Ebbene, da Crema non è giunto nessuno, le targhe premio sono arrivate grazie ad un dipendente comunale, corriere speciale per l’occasione. Presenti al loro posto, pronti ad omaggiare gli sportivi lombardi c’erano invece Giuseppe Torchio (collega di super Alloni) e l’assessore allo sport Biondi.
i migliori del calcio
Lucio Devecchi, volto di punta dell’emittente televisiva Trs ha una passione per il football intensa e coinvolgente. Martedì scorso 26 maggio, nelle prestigiosa cornice di Villa Toscanini (Ripalta Guerina), vale a dire nel meraviglioso mondo di Edgardo Volpi, Lucio ha “mandato” in onda, con la consueta, proverbiale verve, la kermesse «Lo Sportivo dell’anno», la (sua) festa ideata per celebrare, nel migliore dei modi, i calciofili più meritevoli. Ebbene, tra i tanti premiati e segnalati, due personaggi, senza ombra di dubbio, meritano una menzione speciale: Marino Bracchi e Stefano Vecchi allenatori puliti e capaci. Il primo a Casale Vidolasco ha fatto cose straordinarie rivestendo in pratica, tutti i ruoli eccetto quello del presidente. E’ davvero un signore Bracchi, meriterebbe di tornare nel football che conta. Mister Vecchi (il suo nome è stato spesso accostato alla panchina del Pergo, chissà, prima o poi, a Crema arriverà davvero) alla guida della Colognese ha dimostrato di sapere il fatto suo. Ha fatto quindi bene Devecchi a premiare questi due addetti ai lavori degni di nota. «Lo Sportivo dell’anno» ha attirato ospiti e vip da tutta la Lombardia. Nella cena, servita nelle affascinante sale di villa Toscanini, accolti dal sindaco di Ripalta Guerini e da un Devecchi in splendida forma, si sono viste eccellenze del calibro di Giuseppe Torchio (presidente dell’amministrazione provinciale), Beppe Barbati, l’assessore BionLucio Devecchi di, il giornalista Dario Dolci, il fotoreporter Giulio “King” Giordano, i direttori sportivi Rolando Lorenzi, Buizza, Tiziano Maffini e Adriano Ravelli, gli allenatori, oltre ai citati Bracchi e Vecchi, Adriano Cadregari, Maurizio Lucchetti, Pozzi, Luigino Pasciullo, Lord Max Aschedamini e i calciatori Federico “Pinturicchio” Cantoni e Zirafa. Insomma, per l’ennesima volta, Lucio Devecchi, con la sua passerella sportiva a Ripalta Guerina ha fatto il botto e, adesso, aspettando di riprendere a settembre la trasmissione «Fuorigioco» può godersi un sano e meritato riposo.
trofeo dossena
Mario Palmieri apre le danze C’è attesa densa intorno all’edizione 2009 del «Trofeo Dossena», manufestazione ai nastri di partenza venerdì prossimo 12 giugno. In settimana, Mario Palmieri, presidente del comitato promotore, con una conferenza stampa ad hoc, giustamente ha dato spazio e visibilità agli sponsor che rendono possibile l’importante evento calcistico internazionale. La squadra organizzativa, anche quest’anno ha condotto un lavoro intenso, lungo ed encomiabile. Ora tutto è pronto per … partire e, soprattutto appassionare. A margine della kermesse agonistica, c’è curiosità sincera intorno alla rappresentativa “Berretti” del Pergocrema, rosa recentemente affidata alle cure tattiche di Roberto “Mutu” Bonazzi il quale, proprio al «Dossena» studierà la squadra in chiave futura. Per la cronaca, l’ex trainer
Lunghi, vale a dire il predecessore dell’ex fantasista “canarino”, sfumata la panchina del Fanfulla è approdato al Derthona per lavorare nel settore giovanile. Promettono scintille Gremio, Sampdoria e Genoa, mentre l’under della Lega Pro, compagine cara al presidente Mario Macalli (neo vicepresidente della Figc) va considerata la grande favorita. Per una settimana abbondante, la Lombardia, grazie al «Trofeo Angelo Dossena» (il torneo “gode” del patrocinio calcistico dell’Ac Crema 1908, ndr) si appresta ad andare serenamente nel pallone. E’ infatti confermata la formula itinerante della competizione che si appresta, quindi, ad invadere con passione coinvolgente città e pesi lombardi. L’ombelico del «Dossena» rimane però lo stadio Giuseppe Voltini di Crema.
Sport
il PICCOLO
Venerdì 5 Giugno 2009
Menchov re d'Italia GIRO DEL CENTENARIO
Il russo incoronato a Roma dal presidente della Repubblica Napolitano
S
di Fortunato Chiodo
embrava di correre sulla uova sode, su strade scivolose come il sapone, dice il russo di Orel. A novecento metri dal trionfo, pieno e totale, la ruota anteriore della bicicletta di Denis Menchov assume sui sampietrini levigati dal tempo e resi scivolosi da una leggerissima pioggia, un ‘ angolazione maligna e scivola via. La maglia rosa è per terra. Danilo Di Luca guarda ammutolito e catturato l’ immagine della caduta trasmessa dalla tivù. Menchov si rialza come una furia e come una furia taglia il traguardo: perde la crono romana, vince il Giro d’ Italia del Centenario che aveva praticamente già vinto alle Cinque Terre. «Sono felice è il giorno più bello della mia vita» dice Denis, «devo molto all’ Italia, che mi ha fatto crescere e diventare grande… E ringrazio il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per essersi congratulato con me parlando in russo.. dedico la vittoria a Pedro Horrillo, mio compagno di squadra, caduto in un burrone nella tappa di Bergamo. Questa maglia è anche un po’ sua». E’ russo, ma da dieci anni vive in Spagna, in Navarra, a Pamplona, nei Paesi Baschi, è sposato con Na-
dezhda e ha tre figli. «Il ciclismo in Russia non garantisce buoni raccolti, così è stato necessario emigrare in Occidente» dice Denis , «ho cominciato a giocare a calcio. E’ stato un Giro Bellissimo dove ho corso con grande lucidità e serenità. L’avversario più tenace? Sicuramente Di Luca. Danilo è stato davvero un osso duro. Cosa farò adesso? Qualche giorno di riposo e poi penserò solo al Tour de France». Sul traguardo dei fori imperiali, Menchov trova pure il riconoscimento leale del suo avversario più grande, Danilo Di Luca: «Non mi sarebbe piaciuto batterlo per una caduta. Merita lui. Ha vinto il più forte». Senza peccare di stupido patriottismo, nemmeno a Parigi e i suoi campi elisi offre una cartolina di bellezze come la Roma vera e incantata. Possiamo sprecare qualsiasi superlativo: non c’è luogo al mondo che possa regalare un tappa così. In questa cornice favolosa e toccante Menchov chiude la pratica nel modo più rocambolesco e meritatamente si porta a casa il Giro...il Giro senza tapponi, il Giro tecnicamente sbilenco e mingherlino che Di Luca ha mancato pensando troppo al secondo posto. Il Giro bonsai delle zappette e delle salitele, che però ha richiamato puntualmente lungo le strade della
Giorgio Napolitano e Denis Menchov
bella Italia del Giro, l’ Italia dei banchetti e dei dialetti, delle scolaresche e delle maestrie, dei boy-scout. Questo, in fondo, è ciò che davvero conta: riscoprire, ancora una volta intatto, il misterioso richiamo romantico dell’ ultima nostra festa nazional popolare.
Purtroppo la bella storia finisce qui, con un grande finale che vede “l'invasore” russo cadere, rialzarsi, ripartire a fatica mentre gli italiani sperano...Ma ha ragione il nostro abruzzese Di Luca. Vincere per le colpe altrui, non è la stessa cosa. Non è vincere.
L'indagine
Il re ha tremato. La magistratura austriaca nuovamente alle calcagna. Strano destino quello di Denis Menchov: sogni rosa e incubi austriaci. Fu la Ard, la tivù tedesca, a parlare per prima di questa banca del sangue. Tre i corridori che furono chiamati in causa: Michael Rasmussen, Micheal Boogerd e Denis Menchov della Rabobank. L’ inchiesta fu chiusa
con nulla di fatto. Ora, alla luce della confessione fornita alle autorità austriache da Bermhard Kohl, ex corridore austriaco cacciato dal Tour per una positività alla Cera e accusato dalla magistratura austriaca di traffico di sostanze dopanti assieme a Rasmussen, il nome di Menchov è riaffiorato. Ma la maglia rosa mostra tranquillità assoluta: «Ho già dato un anno fa tutte le spiegazioni del caso».
La tappa del Vesuvio: è qui che Di Luca ha capito...
Danilo Di Luca
Carlos Sastre Cardil, si lascia rosolare nel microonde e stacca tutti sul monte petrano e al vesuvio, nei tre giorni che dovevano decidere il Giro per davvero, è successo niente di memorabile. Sette ore trascorse a rosolare nel microonde dell’Appennino, la tappa che fin da Venezia era stata dipinta con toni apocalittici partorisce un ordine d’arrivo con distacchi che si contano sulle dita di una mano. Alla fine, resta la firma illustre di Carlos Sastre Cardil, lo spagnolo con i suoi scatti in salita, sembra che dorma, poi quando parte…Limitando a tener d’ occhio Danilo Di Luca e toglien-
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giornale del
CREMASCO
dosi il più ricco degli abbuoni, il russo Menchov fa giornata: al suo caveau rosa adesso sembra mancare soltanto il fiocco. La storia si ripete anche nel giorno più indicato a far saltare il Giro: per quattro colli ci si preoccupa di fare scorte d’acqua e di non farsi male in discesa, sull’ ultima salita si spende tutto quel che è rimasto nelle gambe. Così si finisce per fare il gioco di Menchov, bravo però a giocare anche in prima persona: quando capisce che non può mettere una pezza a tutti gli attacchi portati in rapida sequenza da Basso, Di Luca e Sastre, il russo vestito di rosa decide di la-
sciare strada allo spagnolo, che dei rivali è tra i meno vicini in classifica, e si mette in difesa. Controllando Di Luca, ottiene anche più di quel che pensava quando ha visto decollare Sastre e poco dopo un Basso meno brillante rispetto al giorno prima: la voglia dell’abruzzese di tenersi stretto il secondo posto è un trenino sul quale Menchov comodamente sale per rendere ancora più solido il suo primato. Una tappa come tante già viste quella con arrivo al Vesuvio, con Di Luca davanti, e Menchov incollato alle sue spalle, come il Vinavil: non si stacca. Il nostro si spolmona con accelerazioni da sincope, il russo semplicemente sfrutta la scia. Sembrano fare un Giro in tandem. Inevitabilmente, anche l’epilogo non cambia: Sastre vince da solo. Basso (voto 10 alla lealtà), si ferma ad aspettare il compagno Pellizzotti e lo catapulta sul secondo posto, infine arriva il solito duetto, con Di Luca che rosicchia altri 8” d’ abbuono al nemico. Che
dire adesso la distanza tra i due è 18”, più o meno il tempo di uno starnuto e di un “salute”, sbaglia sempre tattica l’abruzzese, si gioca il Giro sugli abbuoni. Di Luca è sicuramente il rivale più accanito e più cocciuto di Menchov, su questo non ci piove, ma è anche il suo gregario più fedele e più prezioso. Di Luca è soltanto vittima della sua generosità e dei suoi nervi. Non lo dico io, lo dice apertamente suo suocero, quello Stefano Giuliani ex gregario di Moser, poi direttore sportivo di Ivan Quaranta, ora primo critico del marito di sua figlia. Per battere Menchov, gli ha spiegato, non devi trainarlo a ruota, devi lasciarlo davanti e colpirlo alle spalle, di sorpresa. «Il russo è il più forte, su queste salite non lo stacco» riconosce Di Luca, «ci ho provato fino alla fine, più di una volta, ma non c’ è stato nulla da fare. Qualche errorino l’ho commesso anch’io, in troppe circostanze mi sono fatto prendere la mano».
Pellizzotti a Blockhaus
Una delle tappe più belle e più memorabili è stata alla fine la tappa di Barbie, ottanta chilometri appena nel cuore d’ Abruzzo, con arrivo sul Blockhaus. Vince Franco Pellizzotti, “Delfino” di Bibbione, con una fuga solitaria sull’ ultima salita. Crolla Sastre, che sembrava il più in crescita. Ma la corsa vera avviene nel mezzo: con uno sprint forsennato negli ultimi duecento metri, Di Luca “killer” di Spoltore, riesce a dare una spallatina alla maglia rosa Menchov. Pochi metri, pochi secondi. Più quelli dell’abbuono abbinato al suo terzo posto. Potrebbero essere quattro di più, se Di Luca riuscisse ad arrivare secondo. Ma non ci riesce, perché secondo è Garzelli, che comunque corre per una squadra abruzzese. Clima infuocato, insulti e boati. Di Luca minimizza: «Allo stadio si vede di peggio». Menchov, fischiato pure lui: «Capisco questa gente: stradeve per Di Luca». La verità? Diciamola: non è un gran spettacolo.
La famosa gente del ciclismo, beatificata come esempio di correttezza e sportività, sbraca improvvisamente nella normalità più greve. Garzelli in lacrime: «Volevo punti per la classifica scalatori». Se soltanto gli italiani, per una volta, fossero riusciti a trovare un patto comune contro lo straniero. La malinconia aumenta ancora di più davanti alla constatazione che Menchov è li a portata di mano, che basterebbe davvero poco per schienarlo sul Vesuvio eruttare come un “vulcano” sui pedali. Non è il Mortirolo, non è la Marmolada e non sono le Cime di Lavaredo: è quello che passa il convento. Ma bisogna leccarsi pure le dita. Nel Giro combattuto sul filo delle discese, dei cavalcavia e degli abbuoni, è già qualcosa. Va gustato per come è, senza rimpianti, una sfida feroce sugli ultimi tredici chilometri del nostro vulcano più noto nel mondo, una cosa da cartolina, “Hello from Italy”.
Rossi è primo
Era la prima vera sfida diretta. Quella tra i migliori junior della Lombardia, impegnati nella prima Indicativa Regionale, valida per il «1° Memorial Ennio Marcarini» organizzata dagli Amici del Ciclismo di Genivolta con il patrocinio della Polisportiva Madignanese. Ingredienti che rendevano il confronto attesissimo da tutti gli appassionati. Ha vinto il miglior velocista: Cristian Rossi, 17 enne lodigiano di Castiglione d’ Adda. Ci ha talmente preso gusto, nella concitata volata, che ha trovato pure il tempo di alzarsi sui pedali, sistemarsi la maglia, facendo tutti quanti a “pezzettini,” coronando una bella “cinquina” stagionale sulla ruota di Genivolta, e il nulla osta al campionato italiano di Imola e a quello europeo. Ecco cosa ci ha detto subito dopo aver tagliato il traguardo. «Non potevo perdere, conoscevo a menadito questo arrivo, avevo già vinto
Cristian Rossi
nella categoria allievi, sono stato pilotato dal mio compagno di squadra Zana sino ai 180 metri, tramortendo tutti. Ringrazio la squadra per quello che ha fatto a ricucito lo strappo a 4000 metri dall’ arrivo inghiottento Fenili, Bulgarini e Azzolini al comando della corsa con 40” e io li ho ripagati con interessi». Rossi è stato grandissimo, ha cominciato sotto la migliore stella, con confronti serrati negli arrivi affollati, più fresco e più letale al momento dell’agguato, non è un volto nuovo del ciclismo, dimostra di possedere un colpo di pedale sopraffino, a qualità, l’anno prossimo ritornerà al «CC Cremonese Arvedi» tra gli Under.
ORDINE D’ARRIVO:
---------------------------1° CRISTIAN ROSSI ( ASPIRATORI OTELLI- CAS. ZANI ) KM
111, IN 2 H 37’ 01”, MEDIA 42,416 KM / H; 2° BRUNO ZANA ( ID) ; 3° ALBERTO CORNELIO ( TEAM GIORGI ); 4° ROBERTO CORTI ( TEAM AUREA ): 5° SIMONE BESANA ( CICLISTI MONZESI ); 6° MATTEO FUSARPOLI ( CICLISTICA TREVIGLIESE); 7° STEFANO PEREGO ( ROMAESE); 8° IVAN BELOTTI ( TEAM GIORGI); 9° ANDREA VANOTTI ( ID); 10° EMANUELE FERRO ( PEDALE CASTANESE). ESPOSITO DELL’ IMBALPLAST SUL PODIO SEBASTIANO ESPOSITO ESORDIENTE DEL PRIMO ANNO DELL’ IMBALPLAST DI SONCINO HA CORONATO IL POSTO D’ ONORE A CASALPUSTERLENGO, NELLA CORSA VINTA CON 20” DAL PARMENSE MATTEO VIDA DEL TORRILE.
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il PICCOLO
Sport
giornale del
Cremasco Venerdì 5 Giugno 2009
Vittorio Verderio ritorna alla Reima volley: sarà il secondo di Luca Monti
Vittorio negli ultimi tre campionati era sulla panchina di Segrate dove ha conquistato la promozione in B1 e poi ha disputato due stagioni nella categoria. «Sono molto contento di essere tornato alla Reima, una società che conosco molto bene ed apprezzo» queste le prime parole di Verderio. In attesa di conosce il nome degli alzatori, Crema ha già una garanzia: in caso di imprevisti durante la stagione negli allenamenti non dovrà più scendere in
campo Luca Monti (ormai lontano dalla forma ideale), ma ci penserà Vittorio. Verderio: «E’ stata una trattativa lampo sono bastati due minuti». Ecco le prime parole in Blues di Vittorio Verderio, secondo allenatore della Reima. Cosa hai pensato quando sei stato contattato dalla Reima? «Che era un’occasione troppo ghiotta per farsela scappare. Oltre al lato romantico dovuto ad uno staff che conosco ed al fatto di tornare a casa, c’era anche la possibilità di affiancare l’allenatore al quale mi ispiro: Luca Monti. Quando Rota mi ha telefonato diciamo che la trattativa è stata più che lampo, ci sono voluti un paio di minuti». Come è il tuo rapporto con Luca Monti e cosa ti aspetti? «Da Luca ho solo da imparare. Chiaramente conosco la pallavolo e cercherò di mettere a disposizione le mie capacità. Stamattina mi
sono incontrato con Luca ed abbiamo parlato del lavoro che dovremo fare. Per me si tratta di una prova dove mi vedrò impegnato ad allenatore ad un livello più alto. Non è comunque un punto di arrivo, ma bensì di partenza». Come sono state le tue tre stagioni a Segrate, quali le cose positive e quali quelle negative? «Innanzitutto vorrei ringraziare il Volley Segrate. Sono stati tre anni bellissimi. I primi due emozionalmente migliori perché abbiamo raggiunto gli obiettivi: promozione in B1 come prima e poi con pochi innesti abbiamo ottenuto il quinto posto. L’ultimo anno mi ha lasciato l’amaro in bocca non tanto per i risultati ma quanto per alcune situazioni negative all’interno del gruppo. Proprio per questo l’ultima stagione è stata la più formativa, quella dove ho imparato di più». L'arrivo, o meglio il ritorno di Verderio, dimostra che lo staff Reima vuole assicuarsi una gradissima stagione.
la coppia Marco Zoadelli e Giulio Marazzi per 2-1. La gara che si è disputata presso l’Agriturismo Le Gazide di
Crema, ha fatto parte della manifestazione de Le Garzide Country Cup 2009. Gara equilibrata quella che ha visto impegnato i gemelli più famosi della pallavolo cremasca contro i compagni di squadra della Reima Crema. Zoadelli-Marazzi. Perso il prino set Davide e Andrea Sgura (13-21), approfittando di alcuni errori degli avversari riescono a vincere nel secondo (21-14) mentre nel terzo, in svantaggio 11-13, sono riusciti ad imporsi 16-14 dopo un ace di Andrea. In mattinata si sono svolte le selezioni regionali la prima fase delle selezioni regionali per i nati e nate nel 1992 e successivi, agli ordini dei responsabili Fabio Bassan, Simona Fuso Nerini e del bea-
cher Fabio Galli. Hanno partecipato Xheni Bezhani e Chiara Antonioli dell’Us Esperia Cremona, Mattia Meanti, Emanuele Verdelli, Andrea Scura, Davide Sgura della Reima Crema, Marcello Vecchi, Michele Vecchi della Joy Volley Time Casalmaggiore e Riccardo Goi del Viadana Volley. Domani si disputerà il Campionato Femminile Under 21 e sono iscritte ben sette coppie: quattro provenienti dalle giovanili del Crema Volley e dell’Esperia Cremona. Le coppie partecipanti: Brambilla-Cogliati, Bellandi-Tessadori, Marchesetti-Frassi, Poggetti-Gandelli, Bezhani-Antonioli, Gazzetto-Ruggeri, Scaravaggi-Mozzi.
Vittorio Verderio per tre anni con la maglia del Segrate
L’ex bandiera dei Blues torna quindi a Crema, dove aveva militato per sette anni come palleggiatore duranti i quali aveva conquistato la prima storica promozione in A2 e non l’unica. Verderio sarà quindi al fianco di Luca Monti nella prossima stagione che si prospetta scoppiettante per la Reima. Si può proprio dire che la Reima l’anno prossimo sarà in buone mani, visti i precedenti pallavolistici dei due allenatori.
Beach volley «Garzide Cup»
I vincitori: Davide e Andrea Sgura
Davide e Andrea Sgura si sono aggiudicati il titolo provinciale Under 21 di Beach Volley, battendo in finale
Crema Volley guarda al futuro
nese due anni fa poi si è fermata la scorsa stagione per maternità ed ora è pronta a rimettersi in discussione proprio con la maglia violarosa. Inoltre conosce molto bene Leo Barbieri in quanto è stata
Natalia Serena
Pian piano si sta delineando la squadra del futuro che parteciperà al campionato di serie B1. La società cremasca è molto vicino alla firma con la giocatrice Natalia Serena, gli accordi sono già stati raggiunti
Giada Marchioron
ora mancano solo gli ultimi dettagli e la conferma da parte di Ostiano. La schiacciatrice ha partecipato al campionato di A2 con la società cremo-
Paola Ronconi
sua giocatrice a Rivergaro. Gli addetti ai lavori cremaschi sono anche alla ricerca di un opposto e i nomi più probabili sono quelli di Laura Gatti, di Lodi anche lei ferma dall’anno scorso per problemi lavorativi, ha giocato a Flero, ha molta esperienza in queste categorie e la vicinanza a Crema potrebbe essere un grande stimolo; Giada Marchioron, che quest’anno ha conquistato la promozione con il Carpi in A1; Paola Ronconi, giocatrice molto esperta quest’anno tra le fila del San Vito in A2. Quest’ultima potrebbe essere la più accreditata in quanto la società sta cercando un’opposta in grado di ricevere e Paola è una giocatrice molto completa in questo senso. Inoltre potrebbe essere una valida alternativa a Sara De Vecchi, molto vicina alla firma per un’altra stagione a Crema.
Giochi sportivi studenteschi
Luca Cacopardo
Grandi soddisfazioni per la Scuola Media «Galmozzi” di Crema, che corona la sua partecipazione ai Giochi Sportivi Studenteschi 2009 presentando alle Finali Nazionali ben due studenti per l’atletica leggera (unici atleti
della provincia di Cremona ad aver passato le qualificazioni regionali). Le gare si sono svolte nell’impianto di Rieti, dal 25 al 28 Maggio, precedute da una coreografica cerimonia di apertura svoltasi nell’anfiteatro di Ostia antica, dove tutti i partecipanti hanno sfilato davanti al ministro della Pubblica Istruzione Maria Stella Gelmini, al presidente del CONI Claudio Petrucci, e con la partecipazione del vicecampione del mondo di salto in lungo Andrew Howe. Luca Cacopardo ha ottenuto il pass di partecipazione grazie al successo conquistato nella finale
regionale di Lodi dove vinse sui metri 80 ostacoli con il tempo di 11.17. Partito per Rieti con l’obiettivo di conquistarsi un posto nella finale dei migliori, Luca ha corso come sempre con grande grinta e determinazione ed ha centrato l’ottimo quinto posto correndo la distanza con il tempo di 11.26. Nonostante la cronica carenza di una pista di altetica a Crema, su cui effettuare allenamenti idonei , l’atleta cremasco in forza alla Virtus Crema, ha dimostrato il suo valore fin dalle qualificazioni, mostrandosi all’altezza dei migliori di specialità. Il Provveditorato agli Studi,
congiuntamente alla Provincia di Cremona hanno inoltre assegnato alla Scuola Media «Galmozzi» il 7° Trofeo «Cassa Padana» per l’Istituto che maggiormente si è distinto nella partecipazione e nei risultati conseguiti, ed al giovane atleta il 3° trofeo “Provincia di Cremona” per il miglior risultato tecnico acquisito nel contesto della manifestazione. Valentina Nanì, nella gara riservata alla sua categoria, ha conquistato il primo posto negli 80 metri piani ed il secondo nella staffetta. Valentina ha sbaragliato la concorrenza dimostrandosi la più veloce, nonostante sia al primo
Valentina Nanì
anno di partecipazione. La dirigente scolastica Rosy Freri si è personalmente congratulata con i suoi piccoli grandi atleti, ed ha augurato loro successi altrettanto brillanti nello studio.
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il PICCOLO
Cucina
giornale del
Cremasco Venerdì 5 Giugno 2009
Gastronomia italiana
Bernardo Strozzi e atelier Natura morta di frutta e vaso di fiori particolare, Olio su tela
Le ricette gustose alla portata di tutti
Il menù della settimana
Antipasto: Crostini ricotta e pomodorini Difficoltà facile Tempo 15 minuti - Per 4 persone
Primo piatto: Fettuccine alla romana Difficoltà Facile - Tempo 20 minuti Cottura 30 minuti - Per 4 persone
Ingredienti: • 400 g di fettuccine all'uovo • 20 g di funghi porcini secchi • 200 g di fegatini di pollo • 400 g di passata di pomodoro • 1 cipolla • 1 spicchio di aglio
Ingredienti: • 12 pomodorini tipo Pachino • sale • ½ baguette (50 g circa) • 120 g di ricotta • origano
preparazione • Lavare i pomodorini e tagliarli a pezzettini. • Metterli in un colino e condirli con un pizzico di sale. • Affettare la baguette in 12 fettine sottili e tostarle brevemente sotto il grill del forno. • Spalmare la ricotta sulle fette di pane, quindi disporvi i pomodorini. • Decorare con l'origano e servire.
preparazione • Far rinvenire i funghi secchi in una ciotola con acqua fredda per almeno un paio d'ore. • Sbucciare la cipolla, lavarla e tritarla. Lavare i fegatini, asciugarli e tagliarli a dadini. • Scolare, strizzare i funghi e tagliarli a pezzi più piccoli. • Pelare lo spicchio d'aglio. In un tegamino sciogliere il burro, far rosolare i fegatini facendoli colorare su tutti i lati, regolare di sale, bagnare con il vino e farlo evaporare a fuoco vivace. • In un tegame con l'olio far appassire la cipolla fino a farla diventare trasparente e l'aglio, togliere l'aglio e unire i funghi e farli cuocere per qualche minuto,
• 150 ml vino bianco secco • 20 g di burro • 4 cucchiai di olio extravergine d'oliva • Sale • Grana grattugiato
mescolando. • Aggiungere la passata di pomodoro, regolare di sale e cuocere su fuoco moderato per 1520 minuti. . Verso la fine della cottura unire i fegatini e far ridurre il sugo. Nel frattempo cuocere in abbondante acqua salata le fettuccine, scolarle molto bene e condirle con il sugo. • Servire immediatamente accompagnando con grana.
Dessert: Crostata di frutta
Ingredienti: • Pasta frolla (dose per 10-12 persone) • 300 g di crema pasticcera • Frutta fresca assortita a scelta Difficoltà media - Tempo 60 minuti - Per 12 persone • Gelatina per torte • Burro per ungere la teglia • Questa fase può essere anticipata al preparazione • Fagioli secchi giorno prima. • Preriscaldare il forno a 180°C e un• Carta da forno • A questo punto preparare la crema gere una teglia di almeno 26 cm di diametro. Stendere la pasta frolla sul fondo e lungo i bordi della teglia. • Punzecchiarla con la forchetta, coprire il fondo con carta da forno e spargere un po' di fagioli o altri legumi secchi sopra per evitare che la pasta si alzi durante la cottura. • Infornare e cuocere per circa 20-25 minuti o fino a quando la torta incomincia a colorarsi. • Far raffreddare bene la base della torta prima di estrarla dalla teglia.
pasticcera e stenderla sul fondo della torta. • Lavare e affettare la frutta scelta (la torta nella foto è stata riempita con banane, kiwi, uva bianca, prugne rosse e more) e disporla secondo quanto suggerisce la propria fantasia sulla crema. • Coprire il tutto con la gelatina lucidante. • Mettere in frigorifero fino al momento di servire (almeno per un paio di ore).
Secondo piatto: Spiedini alla piastra
difficoltà facile - Tempo 15 minuti Per 4 persone Ingredienti: • 8 spiedini di maiale o di pollo • Olio extravergine di oliva • Mezzo bicchiere di vino bianco • 2 rametti di rosmarino • 1 spicchio d’aglio • Sale preparazione • Tirare la carne fuori dal frigo almeno quindici minuti prima della cottura. Punzecchiare la salsiccia con uno stecco appuntito. • Lavare bene il rosmarino, asciguarlo con carta da cucina, scegliere le foglie e tritarle grossolanamente su un tagliere con la mezzaluna. • Scaldare molto bene una piastra di ghisa, ungerla con un filo d’olio di oliva ed asciugarla accuratamente con carta da cucina. • Quando è ben calda mettere la carne al fuoco e
farla scottare un minuto per lato. • Spruzzare con il vino bianco, unire il trito di rosmarino e lo spicchio d’aglio affettato. • Cuocere a fiamma media per 10 minuti circa, proseguendo se fosse necessario a far ben cuocere la carne. • Unire un pizzico di sale ed un filo d’olio, non sulla la salsiccia, e servire.
La Bottiglia
Le Volte Toscana IGT 2007 Tenuta dell’oOrnellaia
Vitigno: 51% Sangiovese 34% Merlot 15% Cabernet Sauvignon, un blend della varietà autoctona tipica della Tosscana, il Sangiovese, unitamente al Cabernet Sauvignon e Merlot. Un ottimo vino di grande equilibrio tra parte aromatica e strutturale con fresche note di frutta a bacca rossa, leggermente speziata ed una bocca rotonda e piena dove si uniscono il tannino morbido del Merlot con la struttura delCabernet concludendo sulla tipica nota vivace del Sangiovese. Si esprime con delle ampie note fruttate e leggermente speziate. Rotondo e pieno in bocca La vinificazione è stata fatta separatamente in piccole vasche di acciaio rispettando le differenti caratteristiche varietali durante le fasi della fermentazione. Il periodo di affinamneto trascorso nelle piccole botti, permette al vino di migliorare la propria struttura ammorbidendo la vivacità dei tannini. Abbinamento: Carni rosse,formaggi a media stagionatura