CREMASCO Il
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VENERDI’ 3 GIUGNO 2011 • Supplemento settimanale al n° 22 de “Il Piccolo Giornale”
E’ INIZIATA L’OPERAZIONE TRASPARENZA
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PARTECIPATE: ECCO GLI ALTRI APPANNAGGI
Bruno Garatti, oltre ai 37.500 euro lordi annui, è amministratore delegato di «Scs Idro»: 12mila l’anno (36mila nel triennio) Cesare Giovinetti: 30mila lordi da consigliere Lgh e 9mila lordi da presidente «Blu Gas». Bordo? Mai voluto un euro da Aler COMMENTO AL VOTO/1
Ma Bersani non ha vinto di Renato Ancorotti rancorotti@gmail.com
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opo l’esito elettorale che senza giri di parole è stata una sconfitta per il centrodestra, Bersani ha chiesto a Berlusconi di dare le dimissioni. Una richiesta legittima, a patto però che le dimissioni le dia anche il leader del Partito democratico perché di certo ha vinto la sinistra, ma non il Pd. Più che voti transitati da destra a sinistra, c’è stato uno sciopero dei votanti di centrodestra. È chiaro che dopo tutte le promesse, da questo governo e da Berlusconi ci si aspettava di più: la rivoluzione liberale non c’è stata e le riforme stentano a compiersi. Detto questo, però, mi pare che i veri vincitori delle amministrative non siano stati i partiti del centrosinistra, ma i sindaci di Milano e Napoli, Pisapia e De Magistris, che sicuramente sono di sinistra ma è altrettanto certo che non sono in quota a Pd, Sel, Grillini e via discorrendo. Gli elettori hanno preferito candidati che si sono discostati dagli apparati partitici, non parlano politichese e mostrano, al momento, una loro indipendenza; questo la dice lunga sulla stanchezza degli italiani nei confronti dei politici di professione e si sono affidati a nuovi leader. Ai nuovi sindaci di Milano e Napoli, dopo la festa della vittoria elettorale, spetta ora la vera sfida: amministrare le città, risolvere problemi urgenti, annosi e difficilissimi; uno per tutti, l’immondizia a Napoli . Sia Pisapia che De Magistris hanno parlato di «liberazione» per Milano e Napoli. Posso capire Pisapia, ma a De Magistris ricordo che il centrosinistra ha amministrato Napoli per lunghi anni creando enormi problemi. Se proprio voleva parla di «liberazione», doveva aggiungere che ci siamo “liberati” finalmente di Bassolino e della Jervolino. Infine, Bersani: “ragassi” in politica non esistono vittorie definitive e dare per scontato un risultato per le prossime politiche è un segnale di superficialità e di scarso realismo politico, anche perché l’alternativa di sinistra di proposte concrete ne ha poche. L’antiberlusconismo ha pagato questa volta, ma non è sempre festa.
L
e società pubbliche vivono un momento caldo: a partire da Lgh (Linea group holding) con il caso del presidente Andrea Pasquali, il vento della critica si è allargato alle singole società, e nel Cremasco alcuni nodi stanno agitando le acque della politica locale. Lo scorso martedì, il Cda di Scrp ha approvato il bilancio 2010. «Si tratta di un bilancio ampiamente positivo» ha riferito il presidente Corrado Bonoldi, «che ci dà la possibilità di distribuire utili ai comuni soci per poco meno di 1 milione di euro». Al riguardo, il segretario provinciale della Lega, Angelo Barbati, come aveva anticipato, ha inviato una lettera a tutti i sindaci soci di Scrp per sottolineare l’esigenza di un profondo rinnovamento delle «società municipalizzate» sia nei contenuti che nelle persone. «Si ritiene necessaria» continua il documento, «una riduzione delle società mediante l’integrazione tra Scrp e Cremasca servizi locali (Scs servizi), e la chiusura delle società la cui ragion d’essere sia venuta meno o possa essere aggregata con altre
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maggiormente strategiche. Intanto sembra avviata quella che è stata definita «operazione trasparenza» nei confronti degli appannaggi di presidenti e di consiglieri all’interno di Lgh. Rimanendo nel riferimento cremasco due sembrano essere le situazioni personali da ridefinire. Il consigliere Cesare Giovinetti che, oltre all’appannaggio per la sua partecipazione al Consiglio di amministrazione della holding (30mila euro lordi), è anche presidente di «Blu Gas» con un compenso di 9.000 euro lorde annue. C’è poi il presidente di «Scs gestioni» Bruno Garatti che - come conferma lui stesso - oltre ai 37.500 euro lordi annui da presidente, ha ottenuto la nomina di amministratore delegato di «Scs Idro» (capitale 30% LGH, 70% privato; società per lo sviluppo di mini impianti elettrici) con funzioni operative e con un compenso annuo lordo previsto per quest’anno di 12.000 euro lordi all'anno (36mila euro nel triennio). Franco Bordo, consigliere comunale di Sel (Sinistra Ecologia Libertà) ha precisato che lui, da consigliere del Cda
dell'Aler, ha deciso di non percepire alcun emolumento. «Inviterei tutti a concentrarsi soprattutto sulla dimensione e sui profitti di Lgh» dice, invece Cesare Giovinetti. «1.300 dipendenti e 1 milione di utenti non sono uno scherzo. Inoltre quest’anno, dopo il risultato già brillante dell’anno scorso con oltre 9 milioni di utili da distribuire, l’utile raggiungerà i 10 milioni». Eppure soprattutto dalla Lega, il suo partito, vengono le critiche maggiori per la vostra politica di investimenti, come ad esempio per l’acquisto della discarico in Puglia. «Sono sempre più convinto che le beghe delle poltrone non interessino alla gente quanto hanno invece – sbagliando - interessato al Pdl e alla Lega. Quanto alla discarica in Puglia - che gestiamo oltre a quella in provincia di Ragusa - se al momento dell’acquisto si poteva parlare di affare, ora bisogna definirla un super affare. Da Napoli, sindaco De Magistris, verso la Puglia del presidente regionale Vendola, affluiranno rifiuti in quantità». di Tiziano Guerini
COMMENTO AL VOTO/3
ervono davvero poche righe per spiegare la «sberla» presa da Berlusconi e dalla Lega. Riguardo al primo, gli italiani gli hanno mandato un messaggio ben chiaro: ne abbiamo le tasche piene dei tuoi fatti privati. Escort, processi, magistrati, bunga bunga: si è continuato a parlarne per mesi, senza mai prestare, invece, la giusta attenzione all'economia, alle imprese che hanno difficoltà di accesso al credito, alla crisi che non è ancora finita, alla crescita del Paese. Servono le riforme, e quella fiscale è senza dubbio la prima che deve essere varata. Ma, ancora una volta, non si capisce bene che cosa voglia fare davvero il governo dopo i voti delle amministrative. Pare che continui a navigare a vista, forse perché il centrodestra deve ancora digerire la batosta che gli hanno inflitto nelle varie città. Speriamo, però, che una volta passata
Riforma fiscale da subito di Daniele Tarenzi info@tarenzicar.it
la delusione, chi ha responsabilità di governo e di guida in Parlamento si rimbocchi presto le maniche. Che dire del centrosinistra? Gli elettori gli hanno dato fiducia. Approfitti di questo momento di grazia per ragionare sul perché, dopo Prodi, gli italiani hanno votato personaggi comunque legati al loro ambiente. E si ricordino che senza le micro, piccole e medie imprese, questo Paese non andrà da nessuna parte.
COMMENTO AL VOTO/2
E’ la svolta Riforme al via
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di Enrico Tupone tuponee@alice.it
li elettori di Milano, Napoli, Cagliari e di molte alte città chiamati alle urne hanno risposto come solo un sistema di democrazia matura sa rispondere di fronte ad una situazione di difficoltà del paese: con il voto. Chi paventava una Italia in balia dei pubblici ministeri, arbitri dei destini politici del Paese, è stato smentito con una risposta che più politica di così non poteva essere. Sono venuti al pettine nodi per troppo tempo irrisolti, riforme per troppo tempo annunciate e non realizzate, hanno pesato le troppe promesse fatte e non mantenute ed si è sicuramente assistito al risveglio di un paese che sembra stia finalmente rendendosi conto che un premier non può agire in spregio delle istituzioni, senza alcun vincolo morale, portatore di un messaggio sul potere del denaro che può tutto e mette al riparo da tutto. Un Italia che riscopre libertà, tolleranza, solidarietà, equità e giustizia sociale è la conferma di un paese che cerca un riscatto per uscire da una palude fatta di “furbetti del quartierino”, comitati d’affari, nipotine di Mubarak e slogan alla Borghezio. Ma la sconfitta di questa destra incapace di rispondere ai bisogni del paese segna anche l’inizio di una difficilissima fase di ricostruzione, l’avvio di una stagione di riforme che obbligheranno l’Italia ad avviarsi su una strada di modernizzazione, di cancellazione di privilegi, una rivoluzione culturale che costituirà una sfida difficile. Le forze del centrosinistra hanno l’obbligo sin da ora di elaborare una strategia per la ripresa che passi attraverso riforme fiscali, del lavoro, delle professioni, dell’organizzazione dello stato e della giustizia, riforme non più procrastinabili ed attorno alle quali è necessario coagulare un ampio consenso che vada dalle forze Sindacali alla Confindustria, dai Giudici ai manager pubblici, dagli insegnati agli studenti, in piena consapevolezza e senso di responsabilità.
CREMONA IL COMMENTO
Lo stile gentile
Che qualcosa stesse mutando, nel Paese, era chiaro: anche l’atteggiamento dello stesso premier, pur nel suo leggendario ottimismo, mostrava qualche ombra. Come sempre, luoghi comuni e pregiudizi vengono spazzati via, prima o poi, dalla realtà. Si sono spese troppe parole, per esempio, sul disimpegno dei giovani: il voto amministrativo, nelle due tornate, lo ha smentito. Si è parlato a lungo di disaffezione alla politica, senza considerare che, probabilmente, si trattava di disaffezione verso un certo modo di fare politica, lontano dalle cose e dalle situazioni concrete. Comunque la si pensi, il Paese ha visto svilupparsi un nuovo protagonismo, a partire dalle proteste studentesche, passando per il 13 febbraio, con tantissime donne, e anche uomini, in piazza. La sensazione è che il centrodestra, forza di maggioranza al governo del Paese, abbia un po’ smarrito il polso della situazione. Vanno in questa direzione le prime dichiarazioni della Lega sul voto di Milano: ci sono la disoccupazione, la crisi economica, il precariato, di questo si doveva parlare, altro che di ideologismi passati o di auto rubate chissà quando! Il Palazzo è sembrato sempre più chiuso, impegnato a difendere privilegi castali, piuttosto che a risolvere i problemi delle persone in carne, ossa e mutui in corso, lavoro incerto o perduto, potere d’acquisto in forte calo, eccetera. Il terremoto, però, è stato davvero forte. Tale da far sorgere mille domande. Per esempio, lo stile gentile di Giuliano Pisapia. Vorrà dire qualcosa, la fiducia ottenuta da una persona che ha improntato il suo discorso ai toni della gentilezza e della mitezza: tutt’altra storia, rispetto alle grida, ai volti arrabbiati e al dito medio alzato della Santanché. Parole come dialogo, incontro, confronto, e non la retorica della paura: ce n’è già tanta paura, in giro, perché alimentarla? Viviamo un’epoca di transizione che pare infinita: questo risultato, comunque la si pensi, chiude una fase e ne apre un’altra. Comunque la si pensi, in questi anni il carisma di Silvio Berlusconi ha dettato le regole ed ha stabilito anche il campo di gioco. Se questo carisma appare in declino, il passaggio dal carisma all’istituzione, dall’eccezionalità alla normalità, come ha scritto Michele Salvati, è sempre difficile. Si aprono scenari nuovi un po’ dappertutto. Qui a Cremona, il risultato delle amministrative si innesta in una situazione interna alla maggioranza, già complicata di suo. Quali scompigli porterà il vento del voto nelle questioni locali e nel difficile giuoco di equilibri dell’Amministrazione Perri? Adesso cosa accadrà? Secondo me, per il momento niente. Il Sindaco, intervistato a pagina 4, dice che bisogna vedere cosa succederà a livello nazionale, ma lui per adesso non si muove: niente rimpasto. Mi fa venire in mente, non so se qualcuno si ricorda, quella parodia che Corrado Guzzanti faceva di Romano Prodi davanti alla stazione: "Io sto qui fermo, non mi muovo, fermo immobile, dietro la linea gialla...". E l’ipotesi della “minacciata” lista civica? Lui fa intendere che non è interessato. Ma che peccato... erano già in molti pronti a saltarci su. Daniele Tamburini
Elezioni Amministrative: a Milano, Napoli, Cagliari e in molte altre città vince il centro
L’esito della tornata elettor
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di Laura Bosio
e dichiarazioni di alcuni protagonisti della vita politica della città, che riportiamo, rispecchiano la situazione complessiva, emersa dal voto per le amministrative: soddisfazione da parte delle forze del centro-sinistra, amarezza e perplessità nel centro-destra, lo schieramento politico che governa Comune e Provincia. Con qualcosa in più: il segretario del Pd Magnoli parla di “disgregazione” della maggioranza, Ferdinando Quinzani va giù duro e la definisce “non libera” e dipendente “da poteri esterni e da diktat che non sono della politica”; per Luciano Pizzetti occorre da subito proporre una alternativa valida; Simone Bossi, della Lega, riflette sulla necessità di recuperare il rapporto con la gente e esprime un giudizio lapidario: “Credo che i problemi più grossi siano all’interno del Pdl stesso”.
Titta Magnoli: «Siamo di fronte a un voto sempre più espressione della libera scelta dei cittadini»
«Il primo dato che balza all’occhio, è il crollo del centrodestra per come l’abbiamo conosciuto fino ad oggi» sottolinea Titta Magnoli, segretario provinciale del Pd. «Non possiamo che essere contenti di questo risultato, di cui nelle prossime settimane vedremo gli effetti: sono state premiate le proposte chiare e trasparenti, a discapito di quelle più confuse. Queste amministrative, poi, fotografano un fenomeno curioso: sta aumentando la quota di persone che cambiano opinione indipendentemente dalle coalizioni, e credo che questo sia il futuro della politica: un voto sempre meno legato alle appartenenze consolidate, e sempre più espressione della libera scelta dei cittadini. Emerge chiaramente la volontà di cambiare, e di essere governati bene: un esempio ne è Napoli». Quali potranno essere le conseguenze a livello locale? Secondo Titta esse sono giunte ancora prima del voto. «E’ già da tempo che qui il centrodestra è in difficoltà, e le posizioni al suo interno appaiono inconciliabili. Perri non potrà fare di testa propria, e dovrà cercare di
Luciano Pizzetti: «Berlusconi è in crisi ma ora bisogna mettere in crisi anche il berlusconismo»
tenere unita una maggioranza sempre più disgregata». Secondo Luciano Pizzetti, deputato del Pd, si è assistito a un vero e proprio «default dell’elettorato di centrodestra». «Con un ritardo piuttosto significativo, anche in Italia è arrivata la risposta all’assenza del Governo sui temi della crisi economica, come accaduto in tutto il resto d’Europa. Dal punto di vista politico, questo risultato elettorale è un evento straordinario, e segna una svolta: l’lettorato di centrodestra si è infatti messo in una posizione di chiaro dissenso. Ora però deve esserci un impegno da parte nostra su più fronti: riforma della politica, dell’economia, e lavoro sui temi dell’occupazione e del sostegno alle imprese». Ma anche dal punto di vista delle relazioni politiche le cose devono cambiare. «Bisogna dare risposte al ceto medio del paese: bisogna diventare un punto di riferimento di questa vasta realtà, altrimenti sarà complicato proseguire sul cammino avviato. E’ sbagliato pensare che ormai la strada sia in discesa: Berlusconi è in crisi, ma bisogna mettere in crisi anche il
berlusconismo». Pizzetti critica anche la situazione locale: «A livello nazionale l’asse Pdl-Lega è destinato ad entrare in crisi, ed è difficile che questo governo arrivi alla prossima Pasqua. Questo si ripercuote anche a livello locale, dove comunque la maggioranza già naviga in acque tempestose, e la crisi è dietro l’angolo. Il Pd ha quindi il ruolo di proporre una prospettiva alternativa valida, e non è sufficiente chiudersi nel circuito della sinistra. Bisogna muoversi oltre i tradizionali perimetri, e mostrare grande apertura alla società».
Clara Rita Milesi
Venerdì 3 Giugno 2011
sinistra. Le riflessioni del centrodestra su una sconfitta di proporzione storica
Ferdinando Quinzani: «Il Pdl implode, Berlusconi ha tradito le aspettative»
ale: ricadute a Cremona? Ugo Carminati: «Non abbiamo capito che il consenso va conquistato ogni volta»
«Un risultato ampiamente scontato, che segue la svolta di un partito che non ha mai funzionato, e che ha tradito i principi su cui era fondato». Questa la dura dichiarazione di Ferdinando Quinzani (attualmente “battitore libero”). «Le cose stanno andando come avevo pronosticato ben due anni fa, quando dissi che il Pdl sarebbe imploso. Il ciclo Berlusconi ha tradito le aspettative di chi lo ha sempre sostenuto, e che ora ha aperto gli occhi. Del resto non poteva andare bene a lungo, un partito che si fonda su una sola perso-
Lapo Pasquetti
na. Ho fatto parte di Forza Italia, ma ho smesso di battermi all’interno di esso quando mi sono reso conto che quella casa, che chiamavano delle libertà, non poteva più essere ristrutturata. Credo che ormai ci sia poco da fare: il crollo interno proseguirà, fino a lasciare completamente vuoto quello spazio politico». Quinzani punta il dito anche sul governo locale, e su una giunta «che non è libera, e che dipende da poteri esterni e da diktat che non sono della politica. Tuttavia credo che riusciranno a trascinarsi fino a fine mandato, come accaduto a Crema. Solo che poi dovranno fare i conti con il giudizio degli elettori». Il centrodestra cremonese non si nasconde, e prende atto della sconfitta. «Una sconfitta di dimensioni ampie» dice Ugo Carminati, coordinatore cittadino. «Un risultato che forse era atteso, ma non in questa misura. E non penso sia dovuto al fatto che molti hanno cambiato parte politica, ma da un forte astensionismo da parte dell’elettorato
Mino Jotta
di centrodestra. Questo deve far riflettere tutta la coalizione su come in questi anni ha governato». Quali sono gli errori? «Intanto un rinnovo della classe dirigente troppo lenta» spiega ancora Carminati. «Altro nostro errore è essersi abituati alle vittorie, perdendo così di vista il fatto che il consenso bisogna meritarlo ogni volta che si va ad elezioni. Dall’altro lato si paga anche una dinamica di governo rigorosa, a volte in modo troppo freddo e distante dalle necessità delle persone».
Non manca, in ogni caso, un cauto ottimismo. «Il colpo è pesante, ma non mortale» spiega il coordinatore cittadino. «Bisogna però imparare la lezione velocemente, altrimenti si rischia un pesante filone di sconfitte il prossimo anno. Le cose devono cambiare nei fatti, non a parole. Ma bisogna cambiare bene, perché una soluzione non efficace avrebbe risultati ancora più deleteri del non far nulla». «Ora è fondamentale non cercar di minimizzare la situazione» attacca Mino Jotta, coordinatore provinciale del Pdl. «Bisogna necessariamente ammettere che c’è un problema, e che questo risultato è un segnare forte che viene dato dall’elettorato a una parte politica che è sempre stata premiata». Anche secondo Iotta, in ogni caso, la crisi economica ha avuto il suo peso. «Tutti i governi europei hanno sperimentato un calo dei consensi in funzione della crisi, indipendentemente dal colore politico» dice Iotta, che però richiama l’attenzione sulle cose che nel
Simone Bossi: «Da domani dobbiamo tornare nelle piazze e capire dove abbiamo sbagliato»
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nostro paese non vanno. «Il Governo deve fare le riforme velocemente, perché questo è quanto l’elettorato si aspetta. Ed è anche fondamentale dare l’immagine di una coalizione coesa. Dopo questi risultati si apre quindi un’importante fase di esame interno al Pdl e alla coalizione, per cercar di comprendere quali sono i propri errori di percorso, in modo da potersi correggere». Soddisfazione invece per le elezioni svoltesi nel nostro territorio: «Cremona va in controtendenza: abbiamo infatti avuto risultati in controtendenza: guardando ai grandi centri, abbiamo infatti conquistato Spino d’Adda e Pizzighettone, dove prima c’era il centrosinistra, e abbiamo mantenuto Soresina, perdendo invece Rivolta d’Adda». Commenti positivi anche dal rappresentante dell’Italia dei Valori, Clara Rita Milesi. «Il risultato di questa tornata elettorale è un vero e proprio terremoto politico: è evidente l’impatto sulle amministrazioni di centrodestra. E’ un forte segnale di cambiamento da parte dei cittadini, che ora vogliono un’alternativa. Mi auguro che le nuove amministrazioni sappiano andare incontro ai bisogni delle persone». Questa la posizione della Lega: «Prendiamo atto del risultato, che certo non è confortante» sottolinea Simone Bossi, coor-
dinatore provinciale. «Da domani si cambia musica: dobbiamo tornare nelle piazze, parlare con la gente, e soprattutto cercare di capire dove abbiamo sbagliato. Del resto siamo uomini di Bossi, e facciamo quello che ci dice lui». Bossi commenta anche le incomprensioni interne alla coalizione. «Credo che i problemi più grossi siano all’interno del Pdl stesso. Noi abbiamo sempre mantenuto e portato avanti la nostra linea di condotta. Loro dovrebbero invece chiarire quello che vogliono davvero». Grande soddisfazione da parte di Sinistra, ecologia e libertà, come spiega il portavoce cittadino, Lapo Pasquetti. «Le liste di centrosinistra, laddove si sono reperiti candidati concordati sia attraverso le primarie sia con accordi di liste e programmi, sono state premiate dall’elettorato. La sconfitta del centrodestra ha una valenza nazionale, e rappresenta un segnale da parte dell’elettorato, che è ormai disilluso dalle continue promesse non mantenute da parte del governo, e da una campagna elettorale basata solo su spot elettorali e conflitti verbali. Ora attendiamo di vedere cosa succederà anche a livello nazionale, su temi fondamentali come la giustizia, la riforma fiscale e il federalismo, per avere le prove del disfacimento definitivo del centrodestra».
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Cremona
Venerdì 3 Giugno 2011
Due anni di mandato, il bilancio di Perri «Lavoro per raggiungere gli obiettivi che mi sono prefissato. Sono soddisfatto per tutto ciò che sono riuscito a concludere fino ad oggi»
«Non sopporto chi mi critica sui giornali e offende in modo scorretto solo perché non ha ottenuto quello che voleva»
I
di Laura Bosio
l mandato a sindaco di Oreste Perri sta per compiere i due anni: è l’occasione per fare un bilancio, soprattutto in cui momento in cui la situazione politica e amministrativa è sempre più difficile da gestire, tra problemi interni e attacchi esterni. Fondamentalmente, però, Perri si dice soddisfatto di quanto realizzato sinora, e ne da' i dati. «Questi due anni sono stati un'esperienza positiva, in cui siamo riusciti a fare quello che ci eravamo prefissati. A partire dagli interventi sulla viabilità e sul tema dei parcheggi. Con la realizzazione di quello in piazza Marconi abbiamo risolto un problema che la città si trascinava dietro da anni, e presto avremo anche una piazza di pregio, su cui si affaccerà un prestigioso Museo del violino. In questo modo, una zona abbandonata da oltre dieci anni riprenderà finalmente vita, e questo è un ottimo risultato. Abbiamo risistemato anche piazza Stradivari, togliendo quell'orribile pensilina, e riempiendo i buchi tra i sanpietrini. Nell'ambito del rifacimento dei sottoservizi, ho voluto che le vie principali della città, quelle che dalle porte arrivano al centro, fossero coperte da pavimentazione di pregio, a sostituzione dell'asfalto, che male si sposa con la bellezza dei nostri palazzi. Poi abbiamo risolto la situazione di via Goito, abbiamo piantumato, in zona Morbasco, un parco immenso, stiamo valutando il progetto definitivo per via Dante, e abbiamo già stanziato i fondi per altre importanti opere, come il mega parcheggio della stazione, i sottopassi, la Strada sud. Insomma, si stanno creando i presupposti perché Cremona possa godere di infrastrutture più adeguate. Sono quindi soddisfatto di questi due anni, anche se penso che si dovrebbe accelerare un po', perché le cose da fare sono ancora tante, come anche il rilancio del turismo, su cui stiamo già lavorando. In particolare, vorrei cercare di portare la cultura ad un livello più popolare, che porti al coinvolgimento di tutti i cittadini, e non solo dei soliti pochi». Al di là delle soddisfazioni su quanto fatto, la situazione politica della coalizione del centrodestra mostra segni di sfilacciamento... «Purtroppo i problemi ci sono. Vorrei che ci si sentisse tutti parte di uno schieramento unico, perché per raggiungere degli obiettivi si deve lavorare insieme, compatti. Non è accettabile che una maggioranza si spacchi così su piccole cose».
Terminato l’incarico, non escludo di poter fare ancora qualcosa per la mia città, ma non come primo cittadino Ad esempio quali? «Tutte quelle questioni che sono più di facciata che di sostanza, come ad esempio le polemiche sul numero di dirigenti: una questione che non dovrebbe neppure riguardare la politica, in quanto si tratta di scelte tecniche. I veri problemi sono quelli della gente, come il lavoro e la disoccupazione. Sono convinto che in consiglio i gruppi di maggioranza debbano arrivare già preparati, per affrontare gli argomenti in discussione. È assurdo che ci sia chi fa opposizione all'interno della maggioranza stessa. Per come la vedo io, la politica dovrebbe consistere nel mettersi a servizio della gente, mentre pare che qualcuno, al contrario, usi i problemi come pretesti per portare avanti obiettivi diversi. Ritengo inoltre che, se si fa parte di una coalizione, si dovrebbero fare gli interessi della stessa. E' come se chi fa parte della Nazionale di calcio si facesse condizionale dai club di appartenenza quando gioca le partite di nazionale: è assurdo. Allo stesso modo, la giunta è formata da elementi che devono lavorare assieme, senza condizionamenti dai partiti, cosa che invece si verifica. Così, invece del chiaro modello bipolare che dovrebbe esserci, sembra che vi sia un'aggregazione di partiti che si sono messi insieme per vincere le elezioni, ma che poi non riescono a trovare un denominatore comune per governare insieme. E questo non mi va bene. Ho accettato questo inca-
«Assurdo che ci sia opposizione nella maggioranza»
riconosco nel centrodestra, mi sento il sindaco di tutti». Una accusa che le viene rivolta è quella di non prendere decisioni... «Credo che vi siano decisioni che vanno prese rapidamente e altre che necessitano di più tempo, in quanto sono maggiormente delicate. Per questo con i lavori previsti dal programma elettorale bisogna correre, mentre con altre questioni che escono durante il percorso è indispensabile riflettere. Del resto in meno di due anni abbiamo risolto problemi che l'attuale opposizione non era riuscita a risolvere in dieci anni, quindi non vengano ad accusare noi di lentezza». Cosa farà dopo i cinque anni di mandato? «Per me fare il sindaco è uno sforzo incredibile, perché sono partito da zero. Ho degli obiettivi, e dentro di me avverto la necessità di raggiungerli: per ora solo questo conta, e riesco a pensare solo a questa meta. E' come nello sport: quando si ha un obiettivo si pensa solo a raggiungerlo, e non a obiettivi successivi. Ora lavoro come se la mia esperienza terminasse a giugno 2014. Poi non escludo che potrei continuare a fare qualcosa per la mia città anche dopo, ma non necessariamente come sindaco. Quello che mi interessa è fare di tutto per raggiungere i miei obiettivi. Se poi non ce la farò ne prenderò atto, ma voglio poter camminare a testa alta, e guardare in faccia
segnale che gli elettori hanno dato al centrodestra, che forse avrebbe potuto fare di più. La politica dovrebbe ritrovare credibilità rispetto agli impegni presi e alle promesse elettorali. Ed è inutile promettere cose che non si potranno mantenere. Inoltre, finché si assiste alle risse all'interno dei partiti, gli elettori percepiranno solo molta confusione. Credo che chi fa politica dovrebbe fermarsi a riflettere, e a pensare ai veri problemi della gente, come povertà e disoccupazione». Potrebbero esserci ripercussioni a livello locale? «Non sono in grado di dirlo, per ora, bisognerà vedere cosa succederà a livello nazionale». E le voci di rimpasto? Anche lei vi aveva accennato… «In certi momenti ho valutato questa possibilità, anche perché inizialmente erano tante le cose che non funzionavano, mentre ora gli assessori hanno molto lavoro, ed è difficile decidere di lasciare a casa qualcuno. Sto anche valutando l'idea di riequilibrare in parte le deleghe». In che senso? «Ci sono assessorati molto carichi, come ad esempio quello delle Politiche culturali, Sistema museale, Turismo e gemellaggi e Politiche Commerciali e Pubblici spettacoli, oppure quello dei Lavori pubblici, Edilizia scolastica e abitativa, Impiantistica sportiva, Verde pubblico e Arredo urbano,
«Reimpasto? Per il momento non lo farò»
rico non per ambizione o per fare carriera in politica, ma per mettermi a servizio della città. Ed è per questo che ogni giorno mi impegno». Cosa le da' più fastidio? «Quelli che muovono critiche pretestuose, la maggior parte delle volte sui giornali, e spesso lo fanno perché non hanno ottenuto quello che volevano, mentre non si rendono conto che c'è una città che chiede attenzione. E un sindaco che ha bisogno di sostegno, e non di queste scorrettezze. Voglio uscire da questa esperienza elettorale con la faccia pulita, potendo guardare negli occhi le persone. Non accetto che mi si ostacoli su questo piano. Così come non accetto le offese gratuite, visto che io non ho mai offeso nessuno. E continuerò a non offendere, neppure tutti quei personaggi che scrivono cattiverie nei miei confronti». C'è chi dice che lei stia perdendo popolarità, e il dato era già emerso da un sondaggio circa un anno fa... «Stando ai sondaggi che ogni tanto escono, sembrerebbe che io abbia perso popolarità, tuttavia quando cammino per strada e la gente mi ferma continuamente, la sensazione è ben diversa. Sono convinto che i cremonesi contino ancora molto su di noi, anche se sono diventato un baluardo da abbattere per l'opposizione. Il centrodestra a Cremona ha vinto le elezioni perché ha scelto un uomo che è al di fuori dalla politica, ed è questo che piace alla gente. Ed è per questo che nelle nomine che ho fatto non ho guardato al colore politico, ma alla professionalità. Potranno essere criticabili, ma le ho fatte con coerenza etica verso la città e verso la gente. Anche se mi
Il parcheggio di piazza Marconi
le persone sapendo di aver fatto tutto il possibile». Come valuta i recenti risultati elettorali? «Da un lato sicuramente la crisi ha un suo peso, come dimostra la situazione europea: un po' tutti i governi sono in difficoltà, perché la congiuntura economica crea un malcontento che si sfoga sull'amministratore del momento. Guardando all'Italia, però, si nota anche qualcosa d'altro: un forte
Gestione mobilità, Traffico e viabilità. Un'idea potrebbe essere di redistribuire i carichi di lavoro, in modo da alleggerire un po' chi ha troppi impegni. Ma non c'é ancora nulla di deciso». Com'è oggi il clima in giunta? «Direi vivace: ognuno porta avanti le proprie idee, e se ne discute in modo acceso, ma nessuno si impone, e nessuno subisce: si discute insieme di tutto, e questo è positivo. Vorrei solo un po' più di coesione».
Cremona
Venerdì 3 Giugno 2011
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Giunta, il sindaco prende ancora tempo Da due mesi l’ordine del giorno del Consiglio per ridurre il numero degli assessorati, attende una risposta
Perri lascia il discorso in sospeso: «Non è detto che non decida di cambiare qualcosa più avanti»
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Magnoli e Piloni: «Sproniamo il sindaco a una vera chiarezza»
di Federico Centenari
l sindaco Oreste Perri prende ancora tempo e rimanda il ventilato ritocco in giunta. Nella seduta di mercoledì, contrariamente alle aspettative, non si è accennato alla vicenda Pasquali e al delicato rapporto con la Lega. Se rimpasto sarà, si vedrà più avanti, anche se fonti della maggioranza e alcuni stretti collaboratori del sindaco non escludono possibili cambiamenti. Lo stesso Perri, nei giorni scorsi, ha lasciato aperto uno spiraglio. «Cambiare la giunta? Io vorrei andare avanti con questa squadra» ha dichiarato lunedì pomeriggio. «Ma dobbiamo metterci in testa che siamo chiamati a lavorare per la città, non per i partiti. Non è detto che non decida di cambiare qualcosa più avanti». Sembra invece del tutto tramontata l’idea del “giuramento di fedeltà”, ossia una lettera da sottoporre a tutti gli assessori: chi la firma ribadendo la fiducia al sindaco prima ancora ai partiti, resta. Chi non la firma si pone automaticamente fuori dalla giunta. Alla lettera - idea giudicata strampalata da più esponenti del centrodestra - ha accennato lo stesso Perri in giunta all’indomani del voto in Consiglio sull’ordine del giorno dell’opposizione che chiedeva le dimissioni di Pasquali. Ma del “giuramento di fedeltà”, s’è detto, nessun cenno. E mentre proseguono i controlli voluti dal primo cittadino su consulenze e compensi degli amministratori di Linea Group, dal Pdl si registra qualche tensione nei confronti della Lega, sempre per le posizioni di ‘lotta’ espresse dal Carroccio negli ultimi tempi: dalla partita per il rinnovo dei dirigenti a quella per il rinnovo del Cda di Centro Padane, fino al caso pasquali. «Visto anche il contesto nazionale, la batosta elettorale e le difficoltà con la Lega» ha commentato un esponente della maggioranza «un interven-
Il Pd minaccia il ricorso alla Corte dei conti
to in giunta sarebbe un buon modo per rilanciare la coalizione». Non solo: da fonti della stessa maggioranza si fa notare come siano passati ormai due mesi dall’approvazione in Consiglio dell’ordine del giorno depositato a suo tempo da Ferdinando Quinzani. Ordine del giorno che impegna il sindaco a «valutare la possibilità di ridurre da dieci ad otto il numero degli assessorati, compiendo accorpamenti tematici, ridistribuendo le deleghe non in base alle competenze presunte ma sulla consapevolezza delle competenze accertate, al fine di ridurre i costi, ottimizzare le risorse e dare maggiore snellezza alla Giunta nella gestione della cosa pubblica». L’atto, si ricorderà, è stato approvato anche grazie ai voti del gruppo misto ed è da considerare un preciso indirizzo espresso dal Consiglio al quale il sindaco deve dare una risposta. Certo, Perri potrebbe sempli-
Qualche tensione del Pdl nei confronti della Lega
cemente limitarsi a ribadire quanto comunicato in Sala Quadri in occasione del dibattito sull'ordine del giorno. Ad esempio, il fatto che «l'attuale amministrazione ha ridotto notevolmente i costi rispetto alla spesa della precedente, sia nel campo delle trasferte che nelle spese di rappresentanza istituzionali». O ancora, «le scelte compiute sul numero dei dirigenti e posizioni organizzative hanno portato ad una riduzione sensibile della spesa per il personale, nella direzione della ottimizzazione delle risorse e di un apparato amministrativo maggiormente snello ed efficiente». «In considerazione di questi chiarimenti» così ha argomentato il sindaco a metà marzo, «credo che non sussistano, allo stato delle cose, i presupposti per ridurre la Giunta da 10 a 8 assessori, salvo diverse decisioni dei prossimi tempi». In maggioranza non manca chi giudica quei tempi ormai maturi, anche se la sensazione è che la linea del sindaco non si discosti dall’usuale. Ossia, alzare la voce, lasciar passare la buriana e lasciare tutto come era prima.
Botta e risposta tra il Partito Democratico e l’assessore Nolli, che replica: «Critiche infondate, dall’opposizione nessuna osservazione costruttiva»
Bilancio: «Altri aumenti per i cittadini»
Botta e risposta tra il consigliere del Pd Annamaria Abbate e l’assessore al Bilancio, Roberto Nolli, sulla manovra economica del Comune. La manovra è stata illustrata lunedì mattina alle categorie economiche dallo stesso Nolli. «Accuratamente incartata e infiocchettata» questo il commento di Abbate, «ha tutta l’aria del classico "pacco a molla": quando lo scarti ti arriva il pugno in faccia. Ed è molto più di un pugno in faccia quello che stanno per ricevere i cremonesi, altro che agevolazioni. Nolli infatti ha dimenticato di dire la cosa più importante: sono in arrivo altri aumenti per i cittadini». Immediata la replica dell’assessore, che oltre a rimandare al mittente le accuse richiama l’opposizione ad un confronto costruttivo nell’interesse della città. Quelle di Abbate, dice Nolli, «Sono affermazioni non credibili. Un’opposizione seria, come certe volte si è rivelata in alcuni suoi rappresentanti, deve affrontare i problemi della città e i numeri del bilancio con serietà e non mentendo sapendo di mentire. O, peggio, non capendo ciò che viene detto. Il consigliere Abbate fa affermazioni sbagliate e usa frasi fatte non utili a nessuno. Non esiste nulla di quello che dice». «E’ del tutto sbagliato citare l’avanzo nei termini con i quali viene citato dal consigliere Abba-
te» prosegue l’assessore. «Un’opposizione seria non deve parlare di ‘pugni nello stomaco’ quando ogni cittadino può verificare direttamente quanto la giunta sta facendo». Il quadro dipinto dall’esponente dell’opposizione è ben diverso. «Nel 2010» ha osservato Abbate «si è quadrato il bilancio con le multe e con l’aumento delle tariffe dei servizi, tassa rifiuti, asili, trasporto pubblico, oneri di urbanizzazione (salvo scoprire un anno dopo che c’erano oltre 4 milioni di euro di residui attivi, altro che buco lasciato dalla giunta precedente) e nel 2011 si quadra con l’addizionale Irpef che si accompagna all’aumento generalizzato delle tariffe dei parcheggi e alla crescita selvaggia dei parcheggi a pagamento». «Questa giunta» ha concluso Abbate «sta presentando ai cremonesi un conto davvero salato, altro che agevolazioni. La pressione tributaria è aumentata in 3 anni dal 2008 al 2011 di 258 euro a testa: una famiglia di 4 persone tirerà fuori dal proprio portafoglio 1.024 euro in più nel 2011 e per gli anni a venire. Non c’è dubbio, caro Sindaco Perri, lei è sulla buona strada per diventare il primo cittadino che ha più alzato le tasse
a Cremona». Di qui la replica del titolare della delega al bilancio: «Non si può osservare la pagliuzza senza vedere la trave lasciata dalle amministrazioni precedenti, che definire poco efficienti è fare un complimento», dichiara Nolli. «Stare sulla linea del consigliere Abbate» incalza l’assessore, «che mi auguro non sia la linea del principale partito di opposizione, significa arrecare un danno alla città. Sicuramente, una linea del genere, se questo era lo scopo, non porterà alcun vantaggio elettorale al partito della Abbate. Ho ripetutamente espresso apertura sulle decisioni fondamentali per la città, spesso confrontandomi come rappresentante dell’organo istituzionale e non come membro della maggioranza, con i rappresentanti dell’opposizione. Faccio notare che da parte dell’opposizione non è arrivato alcun emendamento e nessun consiglio utile per una seria amministrazione della città in sede di discussione del bilancio». «Nei momenti difficili come questo, per il Paese e per il Comune» conclude Nolli, «è necessario unire le forze al fine di ottenere risultati difficili ma importanti. Speculare su frasi fatte e false porta solo danno alla città».
Annamaria Abbate «Un conto salato per i cremonesi»
Sul caso Pasquali delibera un’indennitorna a intervenire il tà di carica circa 12 Pd cremonese, che mila euro l’anno lorsi dice scontento di di non è neppure come si sono messe soggetta alle stesse le cose. «Sull’operaregole di una sociezione trasparenza il tà pubblica), il PartiPartito Democratico to Democratico ha dato atto e tempo sprona il sindaco a al sindaco di condurvera chiarezza e trare le indagini in modo sparenza. Altrimenti serio e rigoroso» non resterà che la scrivono Titta Mavia dell’esposto alla Matteo Piloni gnoli e Matteo PiloCorte dei Conti. Inni, rispettivamente segretario provitiamo altresì a considerare il cuvinciale e coordinatore della semulo di incarichi nei vari enti per greteria del Pd. «Era lui che pubtutti e non a senso unico, la natura blicamente, per primo, si era detto degli stessi (esistono nominati che infatti sconcertato e indignato. Ci nominano il nominante: sembra siamo fidati del sindaco Perri affinuno scioglilingua ma è solo un chè facesse un lavoro approfondibrutto costume), gli eventuali conto che andasse nel senso di una flitti di interessi (amministratori che vera trasparenza. Le prime indisono soci di società fornitrici del screzioni, però, non fanno per ora gruppo), eventuali spese di rapben sperare, dal momento che presentanza e loro congruità. escono dal Gruppo prime notizie Questo vale per Aem, per Lgh ovviamente a senso unico contro e per tutte le altre aziende del amministratori di centro sinistra. gruppo. Una volta che i dati saNel ribadire che le valutazioni verranno omogenei e comparabili la ranno tratte alla fine, quando tutti i discussione politica sarà serena e dati saranno resi pubblici e sarannon inquinabile. Senza reticenze no paragonabili (a tutti è chiaro, ad e dubbi in nessuno dei due camesempio, che 5 mila euro lordi pi. Se qualcuno del Partito Demol’anno non sono parametrabili a cratico avrà sbagliato, saremo i primi a prendere i dovuti provve132 mila in 18 mesi, oppure che dimenti». una società a controllo privato che
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Cremona
Venerdì 3 Giugno 2011
Occupazione: i dati sono allarmanti
Massimiliano Salini: «La crisi ha messo in ginocchio il nostro territorio. Molte persone sono scoraggiate» «Bisogna fare in modo che la gente torni a cercare lavoro e che non si adagi in una situazione di sconforto»
E’
di Laura Bosio
emergenza occupazione: questo il preoccupante dato presentato da un rapporto del Sies, il Servizio informativo economico e sociale della Provincia di Cremona, pubblicato nei giorni scorsi. Un dato che mette in allarme tutto il mondo sindacale, istituzionale e delle associazioni di categoria. «La crisi ha messo in ginocchio il territorio, e quello che mi preoccupa più di tutto è che, oltre ai disoccupati, c'è anche una grande percentuale di persone scoraggiate, che ormai non cercano neppure più lavoro» spiega Massimiliano Salini, Presidente della Provincia di Cremona. «E' un dato estremamente preoccupante, perché inasprisce ancora di più il dato complessivo della disoccupazione, che è ancora più grave di quello che sembra».
Il rapporto dell'Istat sulle forza lavoro parla chiaro: dal 2008 al 2010 cala la ricerca di un posto di lavoro. Le cause possono essere diverse, si legge nel rapporto. «Tra queste, possono essere ritenute plausibili una maggiore propensione a continuare gli studi da parte delle persone di genere maschile e l’affacciarsi di fenomeni di scoraggiamento». E' proprio quest'ultimo dato, quindi, a mettere in allarme le istituzioni. «Dal 2008 si ha complessivamente a Cremona una erosione del tasso di partecipazione al mercato del lavoro che trova nell’andamento della componente maschile la sua determinante di fondo» dice ancora il rapporto. Salini esprime una forte preoccupazione. «Bisogna fare in modo che la gente torni a cercare lavoro, e che non si adagi in una situazione di sconforto. E per questo l'azione istituzionale deve essere forte. Occorre un costante dialogo tra istituzioni, associazioni di categoria e aziende». Certo, in primo piano c'è la perdita complessiva di posti di lavoro. «A Cremona il numero degli occupati di genere maschile del 2010 registra rispetto al 2008 una perdita di 3.000 unità), che è sicuramente una cifra rilevante» si legge nel documento. «E’ invece molto più contenuta la riduzione degli occupati di genere femminile, che è di 1.000 unità. Per il genere maschile la perdita di occupati a Cremona è particolarmente pesante, la più consistente di tutte le province lombarde. In totale, si passa da 7mila disoccupati del 2008 a 11mila nel 2010. Con questi dati, Cremona conquista un record preoccupante, con un tasso di disoccupazione maschile del 5,8% (il più
Salini: «L’azione istituzionale deve essere forte»
Massimiliano Salini
Serie storica della disoccupazione a Cremona Anno
Uomini
Donne
Totale
2005
3.000
4.000
7.000
2006
2.000
3.000
5.000
2007
2.000
3.000
5.000
2008
3.000
4.000
7.000
2009
5.000
4.000
9.000
2010
6.000
5.000
11.000
alto in assoluto), e pari al 7,7% di disoccupazione femminile (uno dei più alti). In complesso, dunque, una difficile situazione del territorio. Anche l'analisi delle tipologie contrattuali mostra grandi segni di difficoltà. Le imprese della provincia di Cremona, nel 2010, hanno infatti aumentato le quote complessive delle assunzioni effettuate con tipologie contrat-
tuali flessibili, riducendo l'utilizzo di quelle maggiormente stabili. Il 72% degli avviamenti nel 2010 è stato effettuato con l'uso di forme contrattuali flessibili (tempo determinato, somministrazione, lavoro a progetto, ecc), mentre nel 2009 la quota percentuale era pari al 69%. «Le principali variazioni nelle quote di utilizzo delle diverse tipologie contrattuali sono dovute da un lato ad un maggiore impiego della somministrazione, che passa da una quota pari a circa il 16% del 2009 al 19% nel 2010 e del tempo determinato, che passa dal 42% dell’anno 2009 al 45% dell’anno 2010» si legge nell'analisi sui flussi del mercato del lavoro della Provincia di Cremona. «Dall'altro, ad un calo dell’utilizzo del tempo indeterminato che dal 28% del 2009 scende al 26% del 2010». Rispetto all’analisi per comparti economici, si assiste ad un calo delle assunzioni per il settore commercio e servizi, che passa dal 63% dell’anno 2009 al 59% dell’anno 2010. Per il settore industria si registra una tendenza
inversa, ovvero le assunzioni aumentano passando dal 22% dell’anno 2009 al 24% dell’anno 2010, ed anche per i settori costruzioni ed agricoltura le assunzioni risultano in aumento di un punto percentuale rispetto all’anno precedente. «La relazione degli avviamenti con le variabili settore di attività e tipologia contrattuale permette di osservare le differenti modalità di impiego dei contratti all’interno dei diversi settori» spiegano i ricercatori del Sies. «Nel commercio e servizi, il 49% degli avviamenti avviene attraverso il contratto a tempo determinato, seguito dal contratto a tempo indeterminato con un valore percentuale pari al 28%; per l’industria in senso stretto la quota di assunzioni maggiore appartiene alla tipologia contrattuale somministrazione con il 52%, a cui seguono le tipologie contrattuali tempo determinato e tempo indeterminato, con percentuali rispettivamente pari al 26% e al 15%». «Siamo arrivati ad una situazione paradossale, con una disoccupazione da record» dichiara Giuseppe Torchio, consigliere provinciale, che nei giorni scorsi aveva depositato un'interrogazione in Consiglio, proprio sul tema della disoccupazione. «In tre anni, la provincia di Cremona, da maglia rosa della Lombardia è diventata con Mantova la maglia nera: sono performances negative che non si spiegano con la recessione, che è un dato nazionale ed europeo» spiega il consigliere. «A questo proposito, credo si dovrebbe verificare se nell'ambito dell’intervento regionale Dote-ricollocazione e riqualificazione, presentato da Formigoni, esistono possibilità di interventi mirati per il nostro territorio».
Torchio: «Un crollo nel giro di tre anni»
Giuseppe Torchio
Cremona
Venerdì 3 Giugno 2011
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«No al nucleare perché è antieconomico»
L’ufficio elettorale della Corte di Cassazione ha stabilito che il referendum contro il nucleare è legittimo. E la Germania chiude le centrali
Secondo il professor Antonio Ballarini Denti (Università Cattolica), «Nessuna banca o finanziaria investirebbe mai in un’impresa simile» Si voterà il referendum sul nucleare. La Corte di Cassazione ha accolto le ragioni avanzate in un ricorso presentato dall'Italia dei Valori e sostenuto anche dal Pd e dal Wwf che chiedevano di trasferire il quesito sulle nuove norme contenute nel decreto legge omnibus, decreto convertito in legge dal Parlamento lo scorso 25 maggio. Quindi la richiesta di abrogazione rimane la stessa, ma invece di applicarsi alla precedente legge si applicherà appunto alle nuove norme sulla produzione di energia nucleare. Ma cosa ne pensano i cremonesi? Senza dubbio gli incidenti in Giappone hanno alzato il livello di attenzione sul nucleare, infatti in molti adesso guardano a questa energia con un certo timore. A rafforzare la paura del nucleare è anche la decisione del Governo tedesco di abbandonare questo tipo di energia, entro il 2022.
P
di Laura Bosio
arlare di energia nucleare vuol dire anche valutarne l’impatto in termini economici. Ne è convinto il professor Antonio Ballarini Denti, docente ordinario di fisica dell'ambiente presso l'Università Cattolica di Brescia, e direttore del dipartimento di Fisica. «La mia contrarietà all'energia nucleare non deriva da motivazioni ambientali» spiega il docente. «Quello della sicurezza, infatti, è un falso problema, e lo si capisce facendo un'analisi dei rischi e degli incidenti occorsi negli ultimi 50 anni». Qual è allora il vero problema? «Puramente economico. Ipotizzando le migliori condizioni economico-politiche raggiunte tra committente ed esecutore, ci vogliono 12 anni per realizzare una centrale nucleare. Un tempo decisamente troppo lungo. Senza contare che il ritorno dell'investimento, per ammortizzare il capitale iniziale pagato, si verifica in 20 anni. Ora, a rigor di logica nessuna banca o finanziaria investirebbe mai in un'impresa simile, che porta ad avere una remunerazione dopo un periodo così lungo. Questo è uno dei motivi per cui negli Stati Uniti non stanno più partendo nuovi impianti. Ma non è tutto. L'importo, infatti, va gravato anche dell'eventuale smantellamento dell'impianto, che prevede costi enormi e addirittura difficili da calcolare. Un ultimo aspetto da considerare è quello dell'innovazione tecnologica: nei 20 anni in cui chi ha costruito la centrale attende il ritorno del capitale investito, chi assicura che non intervenga una nuova tecnologia economicamente più vantaggiosa, che si ponga sul mercato in concorrenza con il nucleare? Il rischio è quindi che l'impianto non riesca neppure ad essere ripagato». Sono questi i motivi per cui il nucleare non parte? «Certo. E i motivi per cui Angela Merkel ha deciso che rinuncerà al nucleare. Non l'ha fatto certo dietro spinte ambientalistiche, ma perché i suoi consiglieri le hanno sicuramente fatto notare gli svantaggi economici di questo tipo di energia, soprattutto in un'epoca in cui si portano avanti molte ricerche sulle energie alternative. Ed è sempre per questo motivo che il Piano energetico predisposto a livello nazionale non dovrebbe prendere neppure in considerazione l'energia nucleare. Si tratta di un piano irrazionale, sgangherato e superficiale». Ci parli dei punti negativi del piano. «Sembra un piano del fascismo degli anni '30, senza alcuna logica, e che non avrebbe mai potuto realizzarsi. Non prende in considerazioni le questioni economiche e gli svantaggi che il nucleare porta. Soprattutto alla luce delle decisioni di un paese come la Germania, che sotto molti aspetti è simile al nostro, per quanto più avanzato: dovremmo prendere esempio da loro». Quali sono le alternative al nucleare? «Innanzitutto la gassificazione del carbone, in quanto il combustibile prodotto è migliore e più economico. Poi c'è il grande comparto del fotovoltaico, un'edilizia sempre più a basso consumo energetico e le centrali di cogenerazione per la produzione di calore. Credo che siano questi i pilastri che hanno portato il Governo tedesco a prendere tale decisione».
Quali sono i tempi di fuoriuscita dalla dipendenza dal petrolio? «Per uscire del tutto dal circuito dei Antonio Ballarini Denti, docente di fisica combustibili fossili, ci vorranno una cindell'ambiente presso la Cattolica di Brescia quantina di anni, tanto che la Germania si è posta come obiettivo la riduziotare ancora di più l’arretratezza e l’amne dell'utilizzo degli stessi, nella misura biguità del Governo italiano» dichiadell'80%, entro il 2060. In cinquant'anra Grandi. «Il Governo tedesco, dopo ni, dunque, potremmo riuscire ad essel’incidente di Fukushima, ha deciso di re indipendenti, ma perché questo uscire dal nucleare entro il 2022, sia accada bisogna fare dei ragionamenpure gradualmente, quindi ha cercati sul lungo periodo, cosa che inveto di fare i conti con quella tecnologia ce in Italia non c'è l'abitudine di fare. e i suoi rischi. Rischi Serve una programper i bambini derivanmazione che copra ti dal funzionamento questi 50 anni di residelle centrali nucleadua dipendenza dal ri, di cui parla proprio petrolio, e serve che il uno studio commisnostro Paese si muova sionato dal Governo in questo senso, invetedesco, presentando ce che correre dietro dati inoppugnabili. al miraggio del nucleIl Governo italiaare». no ha avuto paura del Dopo la decisioreferendum abrogatine tedesca, sul tema vo del 12/13 giugno del nucleare interviene e quindi ha preferito anche Alfiero Grandi, Alfiero Grandi cancellare la legge per presidente del Comiil ritorno al nucleare, che esso stestato «SI alle energie rinnovabili NO al so aveva fatto approvare con grannucleare», che da tempo si batte per de enfasi nel 2009. Il Governo italiano promuovere la realizzazione del refeperò non ha compiuto una scelta chiarendum. ra e ha preferito disseminare dichiara«La decisione del Governo tedesco zioni ambigue e contraddittorie e per di sulla fine nucleare in Germania fa risal-
tre il Governo italiano è responsabile di un decreto, approvato all’improvviso a marzo, che ha gelato il settore delle rinnovabili e che ora ha solo parzialmente corretto, con un provvedimento inadeguato e che recupera solo in parte i pesanti guasti già fatti. Il Governo italiano, in sostanza, non ha una strategia di politica energetica e in particolare non ce l’ha sulle energie da fonti rinnovabili che potrebbero invece essere un settore di ricerca, investimenti e occupazione in grado di contribuire a superare la crisi economica. Già oggi gli occupati nel settore sono 150.000, a cui ne vanno aggiunti 60.000 indiretti. Senza dimenticare che il risparmio energetico è oggi la fonte rinnovabile più importante, perché ha ampi margini e perché si rivolge a tutti i consumi energetici e non solo all’enerpiù ha scritto un paio di commi altretgia elettrica, che è poco più del 20% tanto ambigui nell’articolo della legge del totale dei consumi». abrogativa, che lasciano intendere, pur «Il via libera della Cassazione restisenza dire esplicitamente, ed è proprio tuisce ai cittadini quel diritto di voto su questa ambiguità che si è pronunsul referendum contro il nucleare che ciata la Corte di cassazione. il governo aveva tentato di scippaIl Governo si è comportato come re» dichiara Alessia se l’incidente in GiapManfredini, consigliepone fosse un episore comunale del Pd. dio di poco conto, tran«Dopo il referendum sitorio, senza capire consultivo in Sardeche le conseguenze di gna, e la scelta della Fukushima colpiranno il Germania di fuoriuGiappone e il mondo scire dal nucleare, intero per anni. ora i cittadini potranLa conseguenno democraticamente za dell’ambiguità del esprimersi e decidere Governo italiano non il futuro energetico del è solo l’atteggiamento nostro paese, respinfurbesco e truffaldino gendo una scelta sbasul nucleare, ma anche Alessia Manfredini gliata, costosa e insil’assenza di una stratecura come il nucleare. Mancano pochi gia energetica alternativa degna di quegiorni e sarà necessaria una mobilitasto nome. Infatti il Governo tedesco, zione straordinaria. Da parte del Pd ci chiudendo il capitolo nucleare, ha apersarà il massimo impegno per raggiunto e rilanciato con grande forza sulle gere il quorum e portare tanti cittadini a energie rinnovabili, nelle quali peraltro votare SI i prossimi 12 e 13 giugno». la Germania è già leader europeo. Men-
Il piano energetico nazionale non dovrebbe prendere neppure in considerazione l’energia nucleare. si tratta di un piano irrazionale, sgangherato e superficiale
L’opinione dei cittadini
Molti i Cremonesi che al referendum voteranno «sì» C’era incertezza, tra la gente, fino a qualche mese fa, rispetto alla scelta nucleare: sembrava che i timori di sempre fossero bilanciati da altre valutazioni, in primo luogo la crisi della risorsa combustibili fossili. Ma poi è arrivato il terribile incidente alla centrale di Fukushima, e l’opinione pubblica si è spostata in maniera sensibile: l'antinuclearismo si è diffuso. «Se il prezzo da pagare è un disastro come quello che si è verificato in Giappone, meglio lasciar perdere» dice Claudio Villani, 65 anni. «Al referendum voterò contro il nucleare, anche se fino a un anno fa la pensavo diversamente. Credo che nulla valga un dramma come quello che hanno vissuto a Fukushima, senza contare tutti gli strascichi che per anni si ripercuoteranno sull'ambiente». Sono molti quelli che hanno rivisto le proprie idee, e che hanno deciso di informarsi meglio. «Lo ammetto, un tempo ero ignorante, e mi dicevo a favore del nucleare» ammette Serena, 28 anni. «Dopo i fatti del Giappone e le polemiche che ne sono scaturite, però, ho deciso di informarmi meglio, e ho seguito anche delle conferenze, fino a convincermi che in effetti è meglio puntare sulle energie alternative». Il disastro giapponese pesa, e provoca molte domande. «Dicono continuamente che il nucleare è sicuro, poi accadono disastri come quello del Giappone, e si scopre che le norme di sicurezza non vengono rispettate come si dovrebbe» riflette Chiara Ruggeri. «Con questi presupposti, non credo proprio che appoggerò questo tipo di energia, e al referendum andrò per votare sì». Per molti restano valide anche le motivazioni territoriali, che già erano state portate avanti dagli antinuclearisti. «Se fanno le centrali, è matematico che il nostro territorio sarà il primo ad esser preso di mira» sottolinea Giovanni Morini. «Abbiamo un fiume che interessa a molti per questo motivo, e sinceramente non vorrei ritrovarmi una centrale sotto casa. Come
credo che non lo vorrebbe nessuno». Anche Saverio Tortini si colloca tra i contrari: «Neppure io vorrei una centrale vicino a casa, e come me credo la pensino la maggior parte degli italiani. Si rifletta bene, dunque, prima di andare a votare. Si provi a immaginare di ritrovarsi i reattori a pochi chilometri di distanza, e ci si interroghi su quello che si vuole davvero. Io la risposta me la sono già data, e dico no». «Le informazioni sulle vicende che coinvolgono centrali nucleari sono sempre molto aleatorie» sostiene Carlo Coppini. «Purtroppo la verità viene sempre fuori tanti anni dopo l'accaduto, e tante volte non emerge mai. Così come sta accadendo in Giappone. Devo votare a un referendum, e sono bersagliato da un lato dalle voci di chi cerca di dipingere la bontà della scelta nucleare, dall'altro dagli antinuclearisti, che chiedono a gran voce di votare sì e rinunciare alle centrali. Difficile capire cosa scegliere». I dubbi sono molti. «Se devo essere sincera, non ne so abbastanza dell'argomento per potermi esprimere, e per lo stesso motivo non credo che voterò al referendum» dice Michela Savi. «Non credo che sia la gente comune a dover decidere di materie così complesse. Ci vorrebbero delle commissioni scientifiche slegate dalla politica per prendere determinate decisioni, composte da esperti in materia, che sappiano quello che fanno». Non mancano poi gli irriducibili, quelli che nonostante tutto continuano ad essere convinti nuclearisti. «Al referendum voterò no, perché non voglio che l'Italia perda l'opportunità di rimettersi al passo con gli altri paesi» afferma Elisabetta Ferrari. «Se anche la Germania ha cambiato rotta, non significa che noi dobbiamo seguirla. Molti altri paesi continuano a lavorare con le centrali senza troppo rumore, e sono energeticamente indipendenti. E' ora che anche noi impariamo a camminare con le nostre gambe». «Non andrò al referendum, perché non penso sia
«Non voglio una centrale sotto casa»
compito mio decidere su questi temi» aggiunge Paolo Codazzi. «Abbiamo un Governo e delle commissioni scientifiche, sono loro che devono prendere le decisioni. Capisco che qualcuno possa dire di non volere una centrale sotto casa, ma tutto il rumore che fanno gli antinuclearisti proprio non lo capisco, e soprattutto non condivido». «L'incidente di Fukushima non mi ha fatto cambiare idea: ero e rimango favorevole all'energia nucleare, che spero si sviluppi in fretta anche nel nostro paese, in modo da darci quell'indipendenza energetica da troppo tempo desiderata, e mai raggiunta» conclude Stefano Generali. Si avvicina a noi Daniele che ci dice: «Sono da sempre antinuclearista. Il nucleare vale solo come business per coloro che saranno chiamati a costruire le centrali. Gli scienziati sono contro, è pericolo e antieconomico. Poi c’è il problema delle scorie che continuano a produrre danni per migliaia di anni. Un grave problema del quale solo adesso la Germania si sta rendendo conto. E’ una pazzia, diciamo no a questi pazzi votando si al referendum.»
Cremona
L’inchiesta è partita da Cremona, dopo una denuncia da parte della società Us Cremonese
Terremoto nel mondo del calcio: scandaloso giro di scommesse
E’
della mobile, Sergio Lo Presti - a seguito di un episodio di metà novembre 2010, quando alcuni giocatori della Cremonese partita da Cremona l'inchiesta sono rimasti intossicati a seguito dell'assul “calcio scommesse” che ha sunzione di bevande. «Qualcuno degli intravolto tutti. Giocatori sopratdagati - dice Lo Presti - avrebbe operato tutto, colpevoli, secondo l'acun tentativo di adulterazione delle bevande cusa, di aver fortemente condiper compromettere la prestazione della zionato negli ultimi mesi il risultato di alcuni squadra». E' stata la stessa società a sporincontri dei campionati di serie B e di Lega gere denuncia. Pro. I reati contestati sono associazione a delinquere ed estorsione. E tra i sedici arreI calciatori e gli ex giocatori professionisti stati c'è nientemeno che Beppe Signori. fermati sarebbero stati parte integrante di Per l'ex capitano della Lazio e attaccante una vera e propria “organizzazione criminadella Nazionale sono stati disposti gli arrele” nella quale ognuno aveva specifici comsti domiciliari. piti e ruoli, il cui obiettivo era quello di maVentotto gli indagati dell'inchiesta chianipolare gli incontri a loro vantaggio. Gli inmata «Ultima scommessa», tra cui il capidagati, secondo quanto ipotizzato dagli intano dell'Atalanta Cristiavestigatori, sarebbero anno Doni: il suo nome risulche riusciti a condizionare tava infatti come referente alcune partite, attraverso nelle intercettazioni sulle accordi verbali e impegni di partite di B. Sotto inchiecarattere pecuniario. sta ci sono ben tre gare Nei confronti dei sedici dell'Atalanta e una del Siearrestati, sostengono gli inna, neopromosse in A che vestigatori, ci sono prove adesso rischiano grosso. “importanti ed inconfutabiSempre tra gli indagati c'è li”. Per Beppe Signori le anche Stefano Bettarini, accuse sono pesanti. Sementre un'ordinanza di condo l'ordinanza firmata Il gip Guido Salvini custodia cautelare è arridal gip di Cremona Guido vata pure all'ex centrocampista Mauro Salvini, l'ex bomber è «leader indiscusso Bressan e ad Antonio Bellavista, ex capiper ragioni di prestigio personale del gruptano del Bari. po di Bologna. Il suo nome non deve esseMa l'operazione è ancora in corso e re pronunciato o deve essere pronunciato l'elenco potrebbe allungarsi. In totale sono con cautela. Si preferisce parlare di Beppe 18 le gare sotto inchiesta, tra cui 5 di B e nazionale o di colui che ha segnato 200 una di A (Inter-Lecce). L'indagine, che ha goal in serie A». Si legge anche che Signori portato a sette ordinanze di custodia cauavrebbe partecipato con altre persone «ad telare in carcere e nove arresti domiciliari, è una serie di scommesse sulle partite trucpartita proprio da Cremona - spiega il capo cate, in particolare, con riferimento alla di Sara Pizzorni
Da sinistra, Nicola Lelario (dirigente della squadra Volanti), Sergio Lo Presti (dirigente squadra Mobile), Roberto di Martino (procuratore della Repubblica di Cremona) Antonio Bufano (questore di Cremona) e Gerardo Acquaviva (vice questore vicario)
partita Internazionale-Lecce, scommesse da 150 mila euro». Raggiunto telefonicamente dall'Ansa, Signori ha detto solo: «Ma non avete pietà in questa situazione? Io non posso dire nulla, incontrerò il mio legale e poi parlerà lui per me». Secondo gli investigatori, nella stessa organizzazione esisteva un gruppo più avveduto che cercava di condizionare giocatori e dirigenti di serie A. In particolare c'è una risultanza su Inter-Lecce, tentativo non andato a buon fine: l'idea era quella di giocare sull'over (ossia su un risultato con molti goal) per l'Inter, mentre il risultato fu 1-0. Come emerge infatti dall'ordinanza Marco Paoloni, attuale portiere del Benevento, ora rinchiuso nel carcere di Cremona, aveva fatto credere ad altre persone che sarebbe riuscito a contattare alcuni giocatori del
Lecce per combinare la partita. Paoloni domenica avrebbe dovuto giocare, con il Benevento, la semifinale playoff per la B. «Paoloni era una delle figure centrali, al tempo stesso era calciatore e scommettitore», ha detto il gip. Al momento risultano sotto inchiesta quattro gare della Cremonese e tre del Benevento. Gli effetti dell'inchiesta potrebbero essere pesantissimi. Il gip Salvini ha spiegato che l'attività dell'organizzazione «rischia di avere già falsato alcuni dei risultati dei vari campionati: basti pensare che l'Atalanta e il Siena sono state recentemente promosse in serie A e si tratta di due delle squadre coinvolte nella vicenda». Continua Salvini: «L'attività dell'associazione è infatti tuttora in corso e sta incidendo sulle ultime fasi dei vari campionati, con gravi danni per le so-
Il tentativo di esto Nello scandalo del calcio scommesse ci sarebbe anche un episodio relativo ad un tentativo di estorsione ai danni di Marco Paoloni da parte di Antonio Bellavista, Massimo Erodiani e Francesco Giannone. Secondo la ricostruzione degli investigatori, ad un certo punto il giocatore della Cremonese non era più riuscito a controllare i risultati delle partite truccate, facendo perdere molto denaro ai gruppi di scommettitori. I tre indagati avevano quindi cercato di costringere il giocatore a consegnare loro un assegno di 160mila euro per risarcire le perdite delle scommesse, puntate in seguito alle assicurazioni
Venerdì 3 Giugno 2011
La storia di un giocatore promettente: dalla Roma alla Cremonese
Portiere e una vita rovinata dalle scommesse
La gente dello “Zini” lo ricorderà come lo “scandalo Paoloni”. E pensare che da ragazzo era una promessa. A Roma, sponda giallorossa, ne parlavano come di un futuro campione: per lui la Nazionale Under 19, il superamento di un delicato infortunio, fino all’approdo alla Cremonese. Stagioni tormentate quelle in grigiorosso, ma sempre da protagonista: nel bene e nel male. Anzitutto le prodezze, come quando volava da un palo all’altro salvando più gol in una sola partita, non più tardi della stagione
scorsa, quando anche e soprattutto grazie alle sue prodezze si arrivò ad un passo dalla B, fino a quel famoso rigore inesistente frutto forse di uno degli interventi, uno dei pochi a questo punto, più ‘innocenti’ della sua carriera. Già perché c’erano anc he le papere combinate (vedi quella che permise allo Spezia di pareggiare) e comportamenti sopra le righe che avevano reali ragioni in interessi che stavano fuori dal campo. Quella per le scommesse, più che un passione, era diventata una ma-
...E pensare che è stato protagonista di grandi prestazioni
lattia che lentamente ha finito per rovinargli la vita. «Quasi 150mila euro di scommesse in un anno, a suon di ricariche Poste Pay, debiti con banche, immobili ipotecati e anche qualcuno che lo “braccava” perché qualche soffiata su risultati esatti o con handicap non era andata a buon fine». Questo il quadro che ne emerge dagli atti ufficiali dell’indagine, resi pubblici anche sul web. Sta di fatto, che dal suo trasferimento a Benevento, la Cremonese non ha più avuto partite sotto inchiesta mentre il Benevento sì. E Paoloni ha fatto ritorno a Cremona solo per accomodarsi in una delle celle di Ca’ del Ferro. Matteo Volpi
Cremonese e Lega Pro si costituiscono parte civile
rsione a Paoloni dello stesso Paoloni in ordine ai risultati di alcune partite di calcio. Contro di lui, nelle intercettazioni, compaiono frasi con minacce di morte. «Qua veramente la gente ti viene a sparare… ti faccio vedere io che fine fai… vengo io a casa tua… i soldi a me… velocemente. Se no io stasera sono da te», si legge. «Se ha fatto una cosa del genere deve morire» dice a sua volta Erodiani. E ancora Bellavista: «Da sparargli proprio, d’ammazzarlo di botte». «Non è un linguaggio colorito, il loro» secondo il giudice, «ma il naturale sviluppo di ciò che era effettivamente il pensiero degli indagati».
La società Us Cremonese, con un comunicato, ha specificato di aver «ritenuto doveroso denunciare alle autorità competenti una situazione inaccettabile che aveva danneggiato gravemente la squadra. La società desidera dare il suo modesto contributo affinché il gioco del calcio possa essere, soprattutto per i giovani, un esempio di il dg Sandro Turotti vera sportività, luogo di incontro e di apprezzamento di quei valori che fanno diventare l’uomo e l’atleta un esempio di correttezza, trasparenza e professionalità. Attendiamo gli sviluppi delle indagini e degli accertamenti, all’esito dei quali, la società, parte lesa, assumerà i dovuti provvedimenti». Una presa di posizione netta, che prende le distanze da episodi gravissimi, che gettano fango sul mondo sportivo. Anche il presidente della Lega Pro, Mario Macalli, intervenuto a Radio Sportiva nei giorni scorsi, ha
voluto dire la sua sulla vicenda, dando mandato ai propri legali di costituirsi parte civile nei confronti di tutti i responsabili per il danno di immagine subìto e a tutela della regolarità dei campionati. «Noi abbiamo deciso subito di costituirci parte civile come Lega Pro. Se ci sono stati danni d'immagine qualcuno li dovrà pagare». Grande Mario Macalli amarezza emerge dalle parole del presidente. «Il mio primo pensiero è stato di forte fastidio: abbiamo già molte difficoltà interne in questo campionato, sentire queste cose demoralizza ancora di più. L'inchiesta è partita dalla denuncia di una società di Lega Pro e sono stati coinvolti giocatori che con questa categoria non hanno niente a che vedere. E’ una situazione grave, che fa riflettere. Mi auguro che esca fuori tutto: le società che si comportano bene devono essere premiate, chi ha commesso un reato deve pagare fino in fondo».
L’estremo difensore grigiorosso avrebbe adulterato le bevande dei compagni
Drogata l’acqua dei giocatori della Cremo
L
Beppe Signori
Carlo Gervasoni
scommesse di Pescara gestita da Francesca La Civita, finita agli arresti domiciliari, e di una tabaccheria di San Giovanni Teatino intestata alla moglie di Erodiani. Lo stesso «teneva i collegamenti con i gruppi di scommettitori» denominati «Zingari» e «di Bologna» che «finanziavano la corruzione dei giocatori». Inoltre è accusato di aver collaborato con Paoloni e Pirani all'organizzazione dell'episodio relativo alla somministrazione dell'acqua “drogata” ai giocatori della Cremonese. Anche Marco Pirani, in qualità di medico odontoiatra a Sirolo, in provincia di Ancona, aveva, secondo gli investigatori, un ruolo di finanziatore e scommettitore. Contando su conoscenze nel mondo del calcio tramite la sua professione, «ha effettuato numerose comunicazioni telefoniche con il direttore sportivo del Ravenna Calcio, Giorgio Buffone», al fine di manipolare numerose partite, e «contatti con Vincenzo Sommese, capitano dell’Ascoli, nei confronti del quale vanta un credito
pecuniario di 67.000 euro, Vittorio Micolucci, calciatore dell’Ascoli, e Gianluca Tuccella, calciatore di calcio a cinque del Pescara». In manette anche Gianfranco Parlato, 41 anni, napoletano, collaboratore tecnico della società «F.C. Esperia Viareggio», militante nel girone B della Prima Divisione del campionato di Lega Pro. E’ accusato di aver fornito «indicazioni utili sulle illecite pianificazioni degli eventi per consentire di poter indirizzare le scommesse sportive. Con particolare riferimento alla partita Spal-Cremonese, disputatasi a Ferrara il 16 gennaio 2011, intratteneva rapporti anche con l’aliquota di scommettitori milanese, i qual puntavano circa 40.000 euro, ben consci della pianificazione dell’esito della partita». Secondo gli inquirenti, Parlato aveva dato disposizioni a Carlo Gervasoni, ex giocatore della Cremonese, ora al Piacenza, «perchè intrattenesse rapporti con Cristiano Doni, capitano dell'Atalanta, per l'incontro Atalanta-Piacenza». Nel sodalizio ci sarebbe stato anche Antonio Bellavista, detto “Makelele”, ex calciatore di serie A. Nell’ordinanza emerge il suo ruolo di “anello di congiunzione” tra Ero-
Indagato anche Gervasoni, ex giocatore grigiorosso
Cristiano Doni
Vincenzo Sommese
diani e le organizzazioni incriminate. Francesco Giannone, 46 anni, nato in provincia di Catanzaro, è invece accusato di essere l'organizzatore, il promotore e lo scommettitore di eventi sportivi di interesse del gruppo dei “Bolognesi”, il cui “elemento centrale” era Giuseppe Signori, ex calciatore della nazionale finito agli arresti domiciliari. Insieme a Giannone «ha partecipato ad una serie di scommesse sulle partite truccate, in particolare alla partita Internazionale Lecce di 150.000 euro». Altri personaggi coinvolti sono: Vittorio Micolucci, calciatore dell'Ascoli ed ex compagno di Bellavista, Ismet Mehmeti, Mauro Bressan, ex calciatore di serie A, Almir Gegic (calciatore del Chiasso, ex compagno di squadra di Bressan, e “uomo guida” del gruppo degli “Zingari”, Manlio Bruni, Vincenzo Sommese (si è intromesso nella manipolazione di nove eventi calcistici) e Gianluca Tuccella, portiere della società “Cus Chieti” (coinvolto nella manipolazione di cinque partite di serie B e C). Venerdì e sabato sono attesi gli interrogatori di tutti gli arrestati.
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o scopo dell'organizzazione, come riporta la corposa ordinanza (600 pagine) del giudice Guido Salvini, era di commettere «in via stabile ed organizzata, con cadenza almeno settimanale, una pluralità di delitti di illecito sportivo, nonché di truffe ai danni delle società di calcio e degli scommettitori legali». Nell’ordinanza spicca la figura di Marco Paoloni, 27 anni, nato a Civitavecchia, portiere della Cremonese e del Benevento. Il giocatore, si legge nel documento, «era costantemente retribuito dal sodalizio nel quale era inserito, influiva direttamente sul risultato delle partite combinate alle quali ha partecipato con prestazioni scadenti, o avvicinava giocatori della sua o delle squadre avversarie per corromperli ai fini del raggiungimento del risultato voluto». Paoloni è anche accusato di aver somministrato il «Lormetazepam», un ansiolitico con proprietà ipnotiche «ai danni della sua squadra» nella partita CremonesePaganese, giocata il 14 novembre del 2010. Di aver somministrato l’ansiolitico devono rispondere anche Massimo Erodiani, 36 anni, residente a Pescara, e Marco Pirani, 55 anni, della provincia di Ancona. Nell’ordinanza, sia Erodiani che Pirani sono considerati gli organizzatori «dell’intera rete di rapporti stabili diretti alla manipolazione delle partite, avendo nella disponibilità una serie di esercizi per la raccolta delle scommesse sportive». Si parla di un’agenzia di
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Le partite incriminate ✔ Il 17 ottobre del 2010 a Cremona, Paoloni ed Erodiani truccano Cremonese-Spezia. In particolare Paoloni commette volontariamente il clamoroso errore che permette allo Spezia di pareggiare nel finale. ✔ Il 21 novembre del 2010 a Monza, Paoloni, Erodiani e Pirani alterano Monza-Cremonese. Paoloni favorisce personalmente il pareggio del Monza a tempo scaduto. ✔ Il 14 novembre del 2010 a Cremona, Erodiani, Pirani e Paoloni, mediante acqua e thè, somministrano ai giocatori della Cremonese nella partita con la Paganese l'ansiolitico “Lormetazepam” al fine di danneggiarne il rendimento in campo. ✔ Il 16 gennaio del 2011 a Ferrara, Erodiani, Pirani, Paoloni e Parlato si adoperano per garantire uno scarso rendimento della linea difensiva della Cremonese nella partita con la Spal, al fine di far perdere i grigiorossi. Offrono o promettono denaro, o comunque compiono atti fraudolenti diretti ad influire sul risultato dell’incontro, finito poi in parità. Parlato fornisce preventivamente all’aliquota di scommettitori milanese la certezza del risultato. ✔ Il 13 febbraio del 2011 a Benevento, Erodiani, Pirani, Paoloni, Parlato e La Civita garantiscono il proprio apporto personale per contribuire a corrompere 5 giocatori del Viareggio, pagando 50.000 euro, usufruendo dei rapporti con il giocatore Malacarne, ex compagno di Paoloni alla Cremonese. Lo scopo è di ottenere la segnatura di almeno 3 gol nella partita Benevento-Viareggio. ✔ Il 25 febbraio del 2011 a Livorno, Erodiani, Pirani, Parlato, La Civita, Sommese e Tuccella si adoperano per influenzare Livorno-Ascoli, peraltro senza riuscirci (l'1-1 finale non è il risultato previsto dall'organizzazione). Coinvolto anche Alex Pederzoli, difensore dell’Ascoli. ✔ Il 27 febbraio del 2011 a Verona, Erodiani, Pirani, Buffone e Tuccella ottengono un risultato diverso da quello conseguente al corretto e leale svolgimento dell’incontro Verona-Ravenna, in modo da raggiungere il risultato finale della vittoria del Verona, conforme alle scommesse effettuate. ✔ Il 28 febbraio del 2011 a Benevento, Erodiani, Pirani, Paoloni, Parlato, La Civita, Tuccella e Sommese influenzano Benevento-Cosenza per ottenere più di 3 gol segnati. Obiettivo raggiunto col 3-1 finale. Paoloni, in particolare, prende contatto con 4 giocatori del Cosenza che chiedono 100.000 euro per perdere la partita. ✔ Il 12 marzo del 2011 ad Ascoli, Erodiani, Pirani, Buffone, Micolucci, Parlato, Tuccella e Sommese ottengono il pareggio in Ascoli-Atalanta. Registrati contatti con alcuni giocatori dell'Ascoli e con Doni dell'Atalanta che avrebbe dovuto, con una stretta di mano a Micolucci durante la partita, fornire il segno convenzionale dell’accordo. ✔ Il 13 marzo del 2011 a Taranto, Erodiani, Paoloni, Bellavista, Pirani, Parlato, Sommese, Gegic, Bressan e Buffone si adoperano per ottenere almeno 3 gol segnati in Taranto-Benevento. Obiettivo raggiunto col 3-1 finale. Paoloni garantisce il suo apporto, mentre Bellavista riceve presso il casello autostradale di Reggio Emilia 30.000 euro dal gruppo degli zingari quale pagamento anticipato per i giocatori coinvolti. Il gruppo scommette forti somme sulla partita su siti asiatici provocando un abbassamento delle quote della partita. ✔ Il 19 marzo del 2011 a Bergamo, Erodiani, Bellavista, Pirani, Parlato, Gegic, Buffone, Micolucci, Tuccella, Sommese, Giannone, Bruni e Signori si adoperano per ottenere almeno tre gol in Atalanta-Piacenza con tanto di scansione prestabilita a livello temporale dei gol da realizzarsi. La partita finisce 3-0. Coinvolti diversi giocatori, tra cui Cristiano Doni e l'ex giocatore della Cremonese Gervasoni, in forza al Piacenza. ✔ Il 20 marzo del 2011 a Milano, Paoloni, Erodiani, Bellavista, Pirani, Parlato, Sommese, Giannone, Signori e Bruni influiscono su Internazionale-Lecce. Obiettivo mancato: la partita termina con la vittoria dei padroni di casa per 1-0. ✔ Il 20 marzo del 2011 ad Alessandria, Buffone, Pirani e Mehmeti tentano di influire su Alessandria-Ravenna. Obiettivo mancato perchè le due società non si accordano sul risultato finale. ✔ Il 21 marzo del 2011 a Benevento, Erodiani, Paoloni, Bellavista, Pirani, Parlato, Giannone, Bruni, Gegic, Bressan e Buffone si adoperano per garantire almeno 4 gol in Benevento-Pisa. Obiettivo mancato perchè la partita termina 1-0. Erodiani, Bellavista, Pirani, Parlato, Sommese, Buffone e Tuccella sono anche accusati di aver influenzato PadovaAtalanta, puntando al pareggio. Obiettivo puntualmente raggiunto. ✔ Il 27 marzo del 2011 a Siena, Erodiani, Pirani, Paoloni, Bellavista, Buffone, Mehmeti, Giannone, Bruni, Sommese e Tuccella fanno ottenere la vittoria del Siena in Siena-Sassuolo. Coinvolto anche il giocatore del Sassuolo Daniele Quadrini, contattato da Paoloni per provocare la sconfitta della sua squadra. ✔ Il 27 marzo del 2011 a Ravenna, Erodiani, Pirani, Bellavista e Buffone si adoperano per truccare Ravenna-Spezia ed ottenere la vittoria dello Spezia. Obiettivo raggiunto. Coinvolto anche Nicola Santoni, preparatore dei portieri del Ravenna. ✔ Il 10 aprile del 2011 a Reggio Emilia, Pirani, Erodiani, Buffone e Mehmeti si adoperano per alterare Reggiana-Ravenna, in modo da conseguire il risultato finale del pareggio con almeno 4 gol complessivi. L’obiettivo, però, è mancato: la Reggiana vince solo 3-0.
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Cremona
Venerdì 3 Giugno 2011
Primarie anche nel centrodestra per selezionare dirigenti con un “reale consenso popolare”. La proposta, lanciata nei giorni scorsi dal presidente della Regione Roberto Formigoni, raccolta dal sindaco di Roma Gianni Alemanno e rilanciata dal Foglio di Giuliano Ferrara, piace al presidente della Provincia, Massimiliano Salini. Al Pdl serve un cambiamento radicale, un cambiamento che stravolga gli strumenti, ovvero la struttura partito, lasciando intatti, anzi, rafforzando gli ideali. Questo il messaggio di Salini, intervenuto sull’argomento all’indomani della
Massimiliano Salini rompe gli indugi: «Primarie anche nel Centrodestra»
pesante sconfitta elettorale del centrodestra alle amministrative. Al tema il presidente Salini ha dedicato un conciso ma efficace un intervento sul suo sito internet. “Dopo la batosta elettorale: cambiare gli strumenti, non gli ideali”, questo il titolo. “Il centrodestra sconfitto ha una sola strada da percorrere - scrive il presidente
della Provincia -: rafforzarsi negli ideali politici che lo caratterizzano, ma cambiare completamente gli strumenti. L’identità culturale non si mette in dubbio: anzi, sarà bene tornare a parlarne, cosa che nell’ultimo periodo si è fatto troppo poco. Torniamo a parlare di libertà, di voglia di costruire, di impresa, di famiglia, di identità cri-
stiana del nostro popolo e dei nostri valori (soprattutto alla luce delle parole sguaiate pronunciate da Vendola e Di Pietro dopo la vittoria)”. “Gli strumenti - avverte però Salini - vanno cambiati. Tanto per cominciare, il partito. Ci vogliono cambiamenti radicali, che qualcuno chiedeva da tempo. E la propo-
sta delle primarie è certamente un buon inizio”. A margine, Salini ha spiegato che il suo intervento si riferisce al fronte nazionale del Pdl, “perché è da lì che si origina la questione, ma so che la mia sollecitazione è condivisa da molti amici del centrodestra cremonese”. “Di fronte ad una chiara identificazione culturale - ha spiegato ancora -, il punto centrale è lo strumento, che va rivisto attraverso vere primarie all’americana, così come suggerito prima di me dal presidente della Regione e da un giornalista-intellettuale che è Giuliano Ferrara”. fc
Le risposte a Valentina Speranzini, la giovane laureata che aveva scritto a il Piccolo
Laurea, ecco perché serve sempre
Torniamo ancora una volta sul tema dell'utilità della laurea: dopo che il Piccolo, due numeri fa, ha aperto un dibattito, è sopraggiunta la risposta di una lettrice, che con una laurea in tasca non riesce a trovare lavoro. Alle domande che Valentina ha rivolto a tutti gli intervistati essi hanno fornito le loro risposte, che riportiamo di seguito. Gianni Ferretti (prorettore del Politecnico di Cremona) Cara Valentina, spero mi permetterai di darti del tu, come faccio con i miei studenti dal giorno della laurea, dato che dal quel momento li considero già colleghi. Eviterò di risponderti con numeri e statistiche, le domande che poni richiedono ben altro tipo di risposte che, ti confesso, non credo di poterti dare. Tutto sommato non è difficile prevedere se scegliendo un determinato corso di studi avremo o meno buone prospettive occupazionali, almeno in questo (e solo in questo) le statistiche aiutano, ma è impossibile determinare a priori se la scelta ci renderà felici. Mi domandi ad esempio che tipo di manager o ingegnere potresti diventare con scarse attitudini alla matematica o all’economia. Non è detto che saresti comunque un pessimo manager o un pessimo ingegnere: la serietà, l’orgoglio professionale e la motivazione riescono in molti casi a sopperire ad attitudini non appropriate, o spesso solo ritenute tali. In tal senso ho visto fare miracoli da parte di studenti sorretti da forti motivazioni. In ogni caso, se e quanto sacrificare delle proprie aspirazioni alla sicurezza del proprio futuro è una scelta assolutamente
Gianni Ferretti
personale, l’importante è che sia fatta con serietà e consapevolezza. Mi dici inoltre che la tua passione è la ricerca, come darti torto? Fare ricerca è il lavoro più bello ed entusiasmante che esista ma, purtroppo, il fatto che ce ne sia un così gran bisogno, come dici tu, è smentito nella realtà dei fatti. Se la ricerca fosse davvero ritenuta così necessaria (ed io ritengo che lo sia, ovviamente) non sarebbe difficile assicurarsi uno stipendio dignitoso ed un futuro stabile come ricercatore. La verità è che, nonostante tutti a parole ribadiscano «l’importanza della ricerca e dell’innovazione per il benessere e il progresso della Nazione, ecc. ecc.», quasi fosse una specie di mantra, nella realtà l’Italia è agli ultimi posti fra i paesi industrializzati per entità di finanziamento alla ricerca in rapporto al Pil, e questo vale sia per il settore pubblico che per quello privato. Una soluzione che posso proporti di considerare richiede purtroppo un grosso sacrificio. Parti Valentina, vai all’estero, nonostante il massacro mediatico cui è stata sottoposta l’Università Italiana, che
Roberto Moscati
Lorenzo Morelli
pure ha le sue gravi colpe, la formazione assicurata in molti casi è tutt’ora di eccellenza, e i ricercatori italiani sono molto quotati fuori dai confini del nostro Paese. Alcuni miei ex-studenti e dottorandi hanno fatto questa scelta, che può essere dolorosa, ma può esserlo di più rinunciare ai propri sogni. In ogni caso, spero di cuore che il tuo futuro sia luminoso e ricco di soddisfazioni, te lo meriti. Roberto Moscati (sociologo dell'Università Bicocca) «Non credo di aver detto che la scarsa meritocrazia e il tasso di disoccupazione giovanile sia solo una percezione degli studenti. E’ certo anche una doppia realtà. I concorsi - sia che Valentina Speranzini si riferisca all’università o al comparto del pubblico impiego in generale - sono pochi per la politica della riduzione delle risorse messa in atto dal governo. Che siano sempre meno cristallini è opinabile: non mi sembra vi sia stato un peggioramento e ho l’impressione che la percezione (questa sì) dell’opinione pubblica sia peggiore della realtà, di per sé non esemplare. La disoccupazione giovanile è cresciuta e sappiamo che la recentissima (lieve) riduzione del tasso globale nasconde il crescente numero di chi non si presenta sul mercato del lavoro per cercare un’occupazione. Ma laurearsi in generale conviene perché nel complesso (dunque con le differenze tra le aree professionali, i comparti economici e le aree geografiche) si trova più facilmente un’occupazione e si fa una migliore carriera di chi non frequenta l’università. In secondo luogo, ho detto nell’intervista che sarebbe utile ai fini occupazionali avere dei percorsi post-secondari rispon-
denti alle richieste di professionalità tecniche a livello intermedio presenti sul mercato del lavoro italiano. Resta che conviene laurearsi nel settore disciplinare che si preferisce (sapendo che non si acquista una specifica professionalità, ma una predisposizione ad acquisirla) e magari puntare su un master professionalizzante (dove esistono) piuttosto che su una laurea magistrale. Ma dipende anche qui dai settori disciplinari e dalle aree professionali. Comunque un corso di laurea è e resta un titolo del proprio curriculum con un valore spendibile (dunque meglio averlo) e non dimenticherei che la frequenza dei corsi universitari fornisce una capacità critica e una consapevolezza della realtà comunque utile per svolgere meglio i ruoli di adulto (nelle professioni e nella società in generale). Possiamo anche dire che l’università dovrebbe svolgere meglio queste funzioni, ma... è un altro discorso». Lorenzo Morelli (preside della facoltà di Agraria dell'Università Cattolica di Cremona). «La signorina Speranzini si chiede quali strumenti abbia un diciottenne diplomando per scegliere un corso di studi che gli permetta di trovare un lavoro. Rispondo che al giorno d'oggi con lo strumento internet tutte le università offrono un'ampia panoramica dei propri corsi, che sono diversi da facoltà a facoltà, pur se con lo stesso nome, entrando addirittura nel merito dei dettagli dei vari moduli. Gli studenti hanno quindi molte più possibilità di quante ne avessimo noi ai nostri tempi». La certezza del lavoro, in ogni caso, è sempre un miraggio. «Nessuno può sapere con certezza se un certo tipo di studio porterà ad una stabilità lavorativa» sottolinea Morelli. «Tuttavia esistono delle statistiche, sia fatte dalle università che da enti indipendenti, che segnalano le percentuali di laureati delle varie facoltà che trovano lavoro in tempi brevi. Dunque le informazioni non mancano; certo, bisogna avere la pazienza di dedicare un po' di tempo a fare delle ricerche accurate. Altri strumenti importanti sono gli open day delle universitò, il Salone dello studente, gli inconti a scuola... insomma, credo che un diplomando che voglia davvero interessarsi al proprio futuro abbia tutti gli strumenti di cui ha bisogno».
Con l'arrivo ormai prossimo della primavera, torna il desiderio di viaggiare. A questo proposito il Cta di Cremona propone una serie interessante di proposte. • 12 giugno Giornata dedicata alla visita del Parco della Sigurtà e di Sirmione per immergersi nella natura e nel più totale relax. • dal 12 al 18 giugno Tour di Parigi e Castelli. Si potranno ammirare: Parigi, Versailles, il Castello di Chenonceaux, il Castello di Amboise, il Castello di Chambord e Bourges. • dal 23 al 25 giugno Tour in Austria tra laghi, miniere e grotte naturali. Si visiterà inoltre Salisburgo. • Dal 26 giugno al 24 luglio Turni settimanali e quindicinali al Mare in Puglia a Marina di Ginosa (Taranto) presso il Villaggio Torreserena 4****. • dal 26 al 31 luglio Tour della Germania ‘Strada Romantica’. Si visiteranno: Augusta, Nordlingen, Dinkelsbuhl, Rotenburg, Wurzburg, Bamberga, Stoccarda, Ulm e Lindau. • Dal 07 al 16 agosto Tour di Londra e della Cornovaglia tra arte storia e cultura. Si potranno ammirare: Canterbury, Londra, Stonhenge, Wells, Plymouth e Salisbury. • dal 17 al 21 agosto Un Tour a Parigi e Versailles. • dal 26 al 28 agosto Un Tour tra natura, arte e storia in cui si visiteranno: la Foresta Nera, Friburgo e Basilea. Le iscrizioni e tutte le informazioni relative agli eventi saranno fornite presso la sede di via Sant’Antonio del Fuoco, 9/A o contattando i numeri di telefono 0372.800423, 800429. Sito internet: www.ctacremona.it
Rette per la mensa, assemblea pubblica Appuntamento il 4 giugno con un'assemblea pubblica promossa dall'Associazione nazionale famiglie numerose sulla nuova modalità di pagamento delle rette mensili per la frequenza alla mensa scolastica, diramata nei giorni scorsi dal comune. La volontà dell'associazione è generare un confronto sulla questione. L'incontro è previsto presso l'oratorio di S.Agata (corso Garibaldi 121 a Cremona) alle ore 17. L'invito è aperto a tutte le famiglie con figli che usufruiscono del servizio mensa scolastica del comune.
Cremona
Venerdì 3 Giugno 2011
Il tutto nasce dalla interpretazione che l’Azienda di Stato fa di una legge del 1938
Chi possiede un pc deve pagare il canone Rai?
Luca Curatti (Assoutenti): «Bisogna fare chiarezza su quali siano gli apparecchi adattabili»
B
di Giulia Sapelli
asta il possesso di uno schermo, anche collegato al PC, o ad un impianto di videosorveglianza, per attivare il pagamento del canone RAI? A spiegare la situazione è Luca Curatti, presidente di Assoutenti Cremona. «In questo momento siamo in una situazione da "terra di nessuno": tutto si rifà, infatti, all'interpretazione che la Rai dà di un vecchio decreto legge del 21/2/1938. L'inghippo ruota attorno ad un punto del decreto, in cui si dice che chi possiede un "apparecchio atto o adattabile alla ricezione del segnale televisivo", deve pagare la tassa. Que-
L'avvocato Luca Curatti
Alcuni incaricati stanno girando nelle aziende
sto apre la porta a moltissime interpretazioni, in quanto spesso la RAI fa rientrare in questa categoria le più svariate tipologie di apparecchi: computer con collegamento internet, computer senza monitor, monitor senza computer, modem, Ipod ed altri Mp3 player con display capace di riprodurre sequenze video, videocellulare, videocitofono, videocamera digitale con display, macchina fotografica con display capace di riprodurre sequenze video, videoregistratore, riproduttore dvd, decoder. C'è una scuola di pensiero secondo cui questi apparecchi vengono astrattamente ritenuti adattabili alla visione dei canali pubblici». Ed è un'ipotesi realistica? «Direi di no. Infatti questa tesi viene respinta con forza dalle associazioni dei consumatori. Non è pensabile che un PC o un I-pod possano essere considerati apparecchi adattabili, anche perché, per poter ricevere il segnale, necessiterebbero di accorgimenti piuttosto impegnativi. Non riteniamo quindi che sia corretto richiedere il pagamento del canone RAI per questi apparecchi». Le associazioni dei consumatori si sono mobilitate in questo senso? «Abbiamo richiesto chiarimenti, sia all'Agenzia delle entrate che al Ministero, per avere chia-
Altroconsumo
Class Action contro la Tv di Stato
Altroconsumo ha recentemente promosso una Class action contro la tv di Stato, chiedendo, in favore di chi ha pagato il canone per il 2010, un risarcimento di 500 euro per il danno causato dai comportamenti della Rai. «Nel corso del 2010, la Rai non ha rispettato gli obblighi di realizzare un'informazione obiettiva, imparziale ed equilibrata assunti attraverso il Contratto di servizio pubblico e imposti dalla disciplina sulla par condicio» spiega l'associazione. «Su questo si basa la class action che stiamo promuovendo contro Rai e sulla quale continuiamo a raccogliere adesioni. Chiediamo che il Tribunale riconosca a ciascun abbonato Rai che ne faccia richiesta, un risarcimento minimo di 500 euro, come risarcimento del danno subito dagli utenti che pur pagando il canone non hanno potuto fruire di un'informazione obiettiva, imparziale e equilibrata. Tra l'altro anche quest'anno la Rai, a ridosso delle elezioni amministrative, è stata più volte sanzionata da Agcom (l'ultima multa al Tg1 è stata di 258.230 euro, la misura massima prevista dalla legge in quanto recidiva) per la violazione della par condicio a causa della perdurante sproporzione di tempo dedicata dal Tg1 ai partiti politici di maggioranza rispetto a quelli di opposizione». Il primo giugno si è svolta la prima udienza al tribunale di Roma. rezza su quali siano gli apparecchi da tenere realmente in considerazione per il pagamento del canone, ma per il momento non sono giunte risposte. Dal canto suo, la RAI ha attivato molti consulenti, inviati sul territorio per richiedere questa tassa sul possesso a più persone possibili. E queste loro attività tante volte sconfinano in vere e proprie pressioni psicologiche, con modi che sono stati addirittura censurati a livello giudiziario (vedi rubrica
pag 12). Ci sono inoltre stati problemi relativi all'utilizzo di banche dati, da cui la RAI ha pescato nominativi di persone a cui chiedere il canone, e non so quanto sia lecito». Cosa devono fare i consumatori per tutelarsi? «Innanzitutto, ricordare che gli operatori RAI non hanno la verità in tasca, e che il possesso dello schermo di un PC, se non munito di sintonizzatore, non prevede il pagamento di alcun canone».
11 Cna
Corrado Boni eletto nel consiglio di amministrazione di Sviluppo artigiano
Corrado Boni, Vice Presidente della Cna di Cremona, entra come consigliere nel consiglio di amministrazione di Sviluppo artigiano, il confidi interregionale 107 (per primo nel Nord Italia) di Cna Lombardia e Cna Veneto. Sviluppo Artigiano è il nuovo colosso del credito per il mondo dell'artigianato e delle piccole e medie imprese.Esso, dal primo gennaio 2011, ha definitivamente varcato i confini regionali e opera oggi anche in Lombardia. Alle province di Belluno, Padova, Rovigo, Venezia e Verona si aggiungono quelle di Brescia, Como, Cremona, Lecco e Pavia. «Il sistema Cna» afferma Boni «passando dalle parole ai fatti, ha deciso di sostenere nel segno dell'unità questa nuova aggregazione e di affrontare così uno dei maggiori mali dell'attuale congiuntura economica: il difficile rapporto dei “piccoli” con le banche e l'assenza di adeguate linee di credito. Grazie alla fusione la nostra struttura cresce e disporrà di nuove risorse tra cui l'ufficio fidi, il risk management e un ufficio legale. Voglio sottolineare che i confidi rimangono legati al territorio. Nell’ultimo periodo il nostro ufficio provinciale di Sviluppo artigiano sta incontrando i principali istituti di credito per presentare il Confidi e le opportunità operative che può offrire. Incontri che mettono al centro le imprese e le opportunità di finanziare l’attività sia dal punto di vista economico che dal punto di vista della liquidità».
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News & Rubriche
Venerdì 3 Giugno 2011
Unione Nazionale Consumatori Comitato di Cremona Piazza San Michele, 2 • Tel. Fax: 0372/28370
Comunicazioni e compravendite: quando serve un documento scritto Certamente una delle prime e più necessarie riforme scolastiche sarebbe quella d'insegnare già alle scuole elementari quelle "cose" di carattere pratico che poi, non avendole imparate a scuola, restano sconosciute per tutta la vita, come le modalità con cui inviare determinate comunicazioni. Voglio ricordare che le comunicazioni di cui parla il codice civile si distinguono in "ricettizie" e non: per le prime è essenziale aver la prova di aver effettuata detta comunicazione e, la data di ricezione della raccomandata a/r, mentre per le comunicazioni alla Pubblica amministrazione e simili, la data di spedizione è quella che conta. La comunicazione scritta in
buona sostanza è l'unico mezzo con cui non dovrebbero nascere malintesi, anche se spesso purtroppo non è così. Ovviamente bisogna tenere la copia di quanto, quando e come è avvenuta la spedizione e la ricezione. E sopratutto leggere molto attentamente le disposizioni di riferimento. Altra cosa da tener sempre e ben presente è che l'atto scritto è d'obbligo soltanto per il trasferimento della proprietà dei beni immobili o iscritti nei pubblici registri, beni per i quali il trasferimento della proprietà avviene sempre e soltanto con l'atto scritto. Ed è bene si sappia che le autovetture non ancora targate possono esser compravendute anche senza atto scritto.
La segnalazione
Urge verniciare le panchine Canone Rai, illegittimità delle diffide a ripetizione delle Colonie Padane Assoutenti delegazione di Cremona (tel.328.1547751) viaTrecchi 25 • e-mail: assoutenticremona@libero.it
In attesa che il Ministero dello Sviluppo Economico, si pronunci sulla questione che ormai è divenuta una vera e propria "Spada di Damocle" sulla testa dei cittadini (cioè se chi possiede unicamente un Pc o addirittura un semplice monitor, debba pagare o meno l'imposta sul possesso dell'apparecchio radiotelevisivo), riteniamo utile porre l'attenzione anche ai “toni e modi” adottati dagli operatori Rai nel momento dell'accertamento. Vengono segnalati casi di ricevimento di diffide Rai, dove davvero insistentemente e in termini perentori si "consiglia" al consumatore di regolarizzare la propria posizione e di pagare la quota di canone, “per evitare” ulteriori accertamenti e controlli da parte dell'Autorità, ivi compresa la Guardia di Finanza. La questione è stata portata anche davanti l'Autorità Giudiziaria (sent. 24.10.2006 GdP Varese) dove un consumatore, evidentemente esasperato dalle continue richieste epistolari, conveniva in giudizio avanti il Giudice di Pace di Varese la RAI Radiotelevisione
Italiana Spa, deducendo di essere stato vessato dalle continue richieste di quest'ultima di pagamento del canone a tal punto da ritenerle minacciose, moleste e lesive, e, quindi, chiedendo il risarcimento dei danni. Il Giudice di Pace di Varese a seguito di istruttoria accoglieva la domanda attorea e condannava la convenuta Rai al risarcimento del danno, valutato in via equitativa nonché al pagamento a favore dell'attore delle spese del giudizio. Fermo restando l'obbligo di pagamento del canone RAI per chiunque ne possieda i requisiti (anche se la legge di riferimento n.246/1938 parla di apparecchi atti o adattabili alla ricezione del segnale, senza ovviamente tenere in debito conto l'enorme evoluzione tecnologica successiva) si tratta di una sentenza importante, che ribadisce perlomeno ed a prescindere dalle ragioni di diritto, l'illegittimità della “pressione” psicologica esercitata sul consumatore, spesso parte debole, indifesa ed impreparata ad un tale contraddittorio. Nicola Timpanaro e Luca Curatti
Questa è la norma Uni 11306: «Panchine - requisiti di sicurezza e metodi di prova», è la prima di una serie di possibili altre norme dedicate ai prodotti che costituiscono l'arredo urbano. Prendo spunto da queste normative per la situazione panchine posizionate al parco delle ex Colonie padane. Installate da 7/8 anni, non si è effettuata alcuna manutenzione. Lo testimonia la stato dei listelli di legno. Da tempo si chiede la loro verniciatura, evitando in futuro, la sostituzione dei listelli con un rismparmio non indifferente. L'amministrazione comunale mi ha garantito un sicuro intervento. Matteo Tomasoni (matteo.tomasoni@fastpiu.it)
PRECARIARE STANCA A cura di Nidl - Cgil
Circa il referendum sull’acqua... E' di vitale importanza impedire che si compia la privatizzazione dell'acqua, che sarebbe uno dei più vergognosi passaggi della storia civica della nostra nazione. Essa sarebbe il simbolo della totale disaffezione degli amministratori per la Cosa Pubblica, tale da essere giunta ormai a considerare i beni fondamentali oggetto di commercio e di lucro. La repubblica si dovrebbe curare personalmente dei diritti fondamentali dei suoi cittadini, siano questi la libertà e la sicurezza personale, il diritto al lavoro, o al nutrimento, e dovrebbe farlo non per una qualche strana voglia di egemonia, ma poiché questo è il primo e più importante dei suoi compiti: il "sine qua non" dell'intero impianto democratico. Mettere in discussione la pubblicità dell'acqua significa stabilire che su ogni cosa può esserci un guadagno
economico da parte di qualcuno. Nidil si batte con tutte le forze, per impedire che la vita delle persone e il loro lavoro sia trattato come fosse una merce inerte e priva del suo intrinseco valore aggiunto: questa battaglia è identica. Come la vita delle persone è un bene di cui bisogna avere massima cura, da trattare con riguardo e rispetto, così l'acqua pubblica è un bene fondamentale, di cui tutti dobbiamo poter godere senza il timore che la sua qualità sia scaduta a livelli mediocri per favorire il guadagno di qualche spregiudicato imprenditore. Per impedire che l'acqua diventi un bene come qualsiasi altro bisogna far si che il 50% +1 degli aventi diritto di voto si rechino alle urne il 12 3 il 13 giugno. Votare «Sì» è un gesto per tutelare la qualità della nostra vita.
La Nidl Cgil si trova in via Mantova 25 Cremona tel - 0372/448608 • e-mail - nidilcremona@cgil.lombardia.it
DALLA PARTE DEI CITTADINI
di Damiano Talamazzini
Responsabile Provinciale Patronato Epaca
Questa rubrica rappresenta un luogo d'incontro a disposizione dei nostri lettori, nato per rispondere a dubbi e quesiti in materia di diritti previdenziali e assistenziali. Le lettere rivolte al Patronato Epaca possono essere indirizzate alla nostra redazione, per posta o via e-mail, oppure direttamente al Patronato Epaca (epaca.cr@coldiretti.it). Egr. Responsabile del Patronato Epaca, sono un coltivatore diretto in pensione. Trovo giustissime le recenti dichiarazioni del presidente dei Pensionati Coldiretti, che ha richiamato l’attenzione sull’inadeguatezza delle pensioni, a partire proprio da quelle spettanti ai lavoratori del settore primario. Mi piacerebbe avere un suo parere sull’argomento. Rispondo partendo da alcuni dati che bastano, da soli, a supportare le affermazioni del Presidente dei Pensionati della Coldiretti, in merito all’inadeguatezza di molte pensioni: quasi 1.200.000 pensionati coltivatori diretti ricevono poco più di 600 euro al mese e l’importo si abbassa se si analizzano le pensioni di invalidità, con 445 euro al mese, e le pensioni ai
a cura di Annamaria Abbate Per uno scherzo del destino, l'anniversario dei 150 anni del'Unità d'Italia cade proprio quando l'unità nazionale è criticata e messa in dubbio come mai in precedenza. Si susseguono eventi più o meno celebrativi, più o meno retorici, più o meno acco/urati. Uno dopo l'altro fioriscono convegni, seminari e mostre che invitano a riflettere sugli avvenimenti topici della nostra Storia, dal Risorgimento ad oggi, e sugli elementi unificanti che hanno avvicinato fisicamente e culturalmente gli italiani: prima, la scuola e la leva militare; in seguito, il benessere economico e l'allargamento del mercato del lavoro; infine, la diffusione dei consumi e dei mezzi di comunicazione di massa. L’identità italiana si è costruita storicamente, giorno dopo giorno, nell’incontro fra uomini e donne, esperienze e culture diverse, nonché dal reciproco scambio di saperi e perché no, di sapori. Poiché i modelli alimentari e gastronomici sono parte integrante della cultura dei popoli, senza dubbio la koinè del gusto è il prodotto storico che ai noi italiani è riuscito meglio ed è anche, e forse soprattutto, a tavola che si è esteso quel sentimento di italianità, in precedenza appannaggio esclu-
sivo di piccole élites che già prima dell’Unità si sentivano italiane nei modi di vita e nei gusti letterari e artistici. In centocinquanta anni ne abbiamo fatta di strada. Nel 1861 eravamo poco più di 21 milioni e la popolazione maschile superava di mezzo milione quella femminile perché la mortalità per parto falcidiava le donne. La speranza di vita media non arrivava a 50 anni, senza contare la mortalità infantile, e la principale causa di morte erano le malattie infettive e parassitarie. I giovani erano ben il quadruplo degli anziani ed eravamo una popolazione essenzialmente rurale con un indice di alfabetizzazione bassissimo. Non stupisce dunque che la cultura gastronomica “rurale” partecipi in maniera imponente, se non preponderante alla costruzione del modello alimentare italiano. La cucina “urbana”, quella dei ceti borghesi e nobiliari per intenderci, era stata da sempre ampiamente influenzata in modo virtuoso dalla cucina “di campagna”, non solo attraverso l’adozione delle pratiche di cottura, ma soprattutto con la predilezione dei prodotti della terra. All’opposto, la cultura gastronomica delle élites europee enfatizzava l’uso della carne, sim-
L’inadeguatezza delle pensioni per chi lavora nel settore primario
superstiti, che toccano a mala pena i 300 euro al mese. Questi dati emergono proprio da un’analisi di Fedepensionati Coldiretti, proposta in occasione della presentazione del Rapporto annuale Inps sulle pensioni 2010. La Gestione Speciale dei coltivatori diretti, mezzadri e coloni conta nel 2010 un aumento dell’1,5 per cento delle pensioni in pagamento che sono complessivamente pari a 1.188.500. Secondo il presidente della Federpensionati Antonio Mansueto «siamo di fronte, ad elementi economici spesso di pura sussistenza che evidenziano situazioni spesso difficili per pensionati che vedono ogni giorno aumenti del costo della vita decisamente più importanti rispetto all’adeguamento annuale che viene fissato seguendo i rigidi criteri del paniere generale Istat». Difficile non dargli ragione. A fronte, infatti, di un importo medio annuo generale delle pensioni di vecchiaia ed anzianità pari a 12.750 euro, la media delle pensioni erogate nella Gestione dei coltivatori diretti è pari a 8.380 euro annui (poco più di 600 euro al mese). Un ulteriore elemento sul quale il presidente della FederPensionati Coldiretti ha voluto aprire una riflessione a 360 gradi è quello afferente le percen-
tuali delle pensioni integrate al trattamento minimo: secondo i dati recentemente diffusi dall’Inps, la percentuale delle pensioni di anzianità e vecchiaia integrate al trattamento minimo rispetto al totale delle pensioni in pagamento è pari al 51% nel Fondo pensioni lavoratori dipendenti, al 26% nella Gestione dei coltivatori diretti, al 10% nella Gestione degli artigiani e al 12% nella Gestione dei commercianti. Proseguo questo intervento dedicato al tema delle pensioni ricordando che gli uffici del Patronato Epaca sono a disposizione di tutti i cittadini, per offrire ogni informazione utile in materia di pensioni come su varie altre tematiche legate ad assistenza e previdenza. Nei nostri uffici ogni anno passano oltre 40 mila persone, alle quali garantiamo assistenza e consulenza gratuita. E non si tratta solo di gente legata al mondo dell’agricoltura. Vengono da noi anche artigiani, ex dipendenti, commercianti. E, proprio in fatto di pensioni, qualche volta si riesce a dare delle positive notizie agli anziani che ci contattano: è salito agli onori delle cronache, nelle scorse settimane (ed anche noi ne abbiamo parlato in questa rubrica), il caso dell’anziana signora di Mantova, ex bracciante agricola, rivoltasi al Patronato Epaca
per un controllo ed ‘uscita’ dai nostri uffici con la certezza di aver diritto a 55mila euro di arretrati e a 460 euro di assegno al mese. Il tutto frutto di una storia contributiva della quale l’anziana signora aveva perso traccia, ma che è stata ‘ritrovata’ e ricostruita grazie alla professionalità degli operatori Epaca. Certo, è questo un caso eclatante, che giustamente fa notizia, ma non mancano nella nostra quotidiana esperienza di lavoro episodi certamente "minori", ma che comunque possono garantire integrazioni preziose per chi le riceve.
Sempre disponibili per tutti i Cittadini interessati, per fornire un'adeguata informazione, consulenza e chiarimenti, i nostri uffici Epaca in Cremona e Provincia, si trovano: • CREMONA Via D. Ruffini, 28 (adiacente Hotel IBIS) Tel. 0372.732930 • CREMONA Via Ala Ponzone, 8 Tel. 0372/499811 • CREMA Via Macello, 34 Tel. 0373/732900 • CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 Tel. 0372.732960 • SORESINA Via Matteotti, 12 Tel. 0372.732990 Mail: epaca.cr@coldiretti.it
bolo di privilegio e di potere, sottovalutando i cibi umili contadini. L’Italia, dunque, sul piano gastronomico, più che un’opposizione città/campagna ha vissuto una proficua complicità tra cultura alimentare dei ceti subalterni e quella dei ceti dominanti, pur tra insopprimibili campanilismi che sfociavano spesso nel dileggio delle abitudini dei vicini: “mangiarape!”, “mangiapolenta!”, “mangia fagioli!”, “mangia ranocchi!”, “mangia patate!”, “trippe cotte!”, “mangia sorci!”, “cipollari!”, “scolabrodo!”, “cucuzzari!”, “pizzulafichi!”, “castagnari!”, “mangialardo!” Settimana dopo settimana ripercorreremo il cammino attraverso il quale si è formato il sentimento gastronomico italiano fatto di sapori e di odori, di prodotti e di gusti, facendoci guidare dai grandi che hanno fatto la storia della gastronomia italiana: da Pellegrino Artusi, il padre della cucina italiana moderna, a Ada Boni, da Luigi Carnacina a Luigi Veronelli, fino ad arrivare alle soglie della nuova cucina italiana con Gualtiero Marchesi e oltre, verso lo Slow Food, con Carlo Petrini. Sarà un’esplorazione davvero gustosa. Annamaria Abbate
www.aclicremona.it
Un intervento di housing sociale A favore dei referendum del 12 e 13 giugno, le Acli rilanciano l'appello alle parrocchie e a tutte le realtà ecclesiali: urge una piena presa di responsabilità a tutela del bene comune vitale per eccellenza - l'acqua - e contro un modello energetico pericoloso - il nucleare che lascerebbe a tutte le generazioni future l'eredità minacciosa ed ingestibile delle scorie radioattive. Confortate dalle riflessioni che la Commissione per la Pastorale Sociale e del Lavoro della diocesi di Cremona ha raccolto nella "Guida ai Referendum" presentata a metà maggio, le Acli osano un passo in più ed invitano esplicitamente tutti i cittadini a votare tre Sì domenica 12 e lunedì 13 fino alle ore 15. Il sì sulla scheda rossa serve a fermare la privatizzazione dei servizi idrici che porterebbe vantaggi solo ad alcuni colossi industriali e finanziari, a danno delle comunità sia in termini di qualità del servizio che di costi in bolletta e di ricadute occupazionali. La croce sul sì sulla scheda gialla è
per fermare gli appetiti di chi vuole speculare sul diritto all'accesso all'acqua. Votando sì sulla scheda grigia si impedisce il ritorno dell'Italia al nucleare proprio mentre paesi come Svizzera e Germania decidono di abbandonare quella tecnologia. C’è poi la scheda verde chiara sul legittimo impedimento. Ultimi 10 giorni di campagna referendaria molto intensi a Cremona per tutte le realtà che si stanno impegando per il raggiungimento del quorum. Il via in occasione della Festa della Repubblica: pomeriggio gioioso in piazza Roma per tutti e appassionata serata teatrale con “Storie di Scorie” di Ulderico Pesce offerto ai cittadini. Nei giorni successivi, volantinaggi e presidi fissi per un’informazione capillare. Gran finale venerdì 10 con concerto a tema Acqua Bene Comune ancora ai giardini di piazza Roma. Anche negli altri comuni della provincia incontri e feste continueranno. Fino al voto. Perché la democrazia è partecipazione!
Lettere
Per dire la vostra, scrivete a:
lettere@ilpiccologiornale.it • cremasco@cuticomunicazione.it
PRECISAZIONE
ELEZIONI
Egregio direttore, in questi giorni alcune testate locali, nell’ambito di articoli relativi alla composizione di cda di aziende pubbliche ed a compensi relativi, danno notizia che il sottoscritto tutt’ora percepisce un emolumento mensile dall’Aler di Cremona, di cui sono consigliere. In merito a ciò intendo precisare che, in applicazione delle disposizioni contenute nella finanziaria bis dell’agosto 2010, in cui si prevede che i titolari di carica elettiva non possano più percepire alcun compenso da aziende pubbliche, il sottoscritto ha ritenuto opportuno proseguire nell’attività di consigliere comunale presso il Comune di Crema, per cui è riconosciuto un gettone di presenza di 28 euro lordi, rinunciando così al compenso, molto più corposo, previsto dall’Aler. Così, dall’inizio dell’anno corrente, sto proseguendo nel lavoro di consigliere di minoranza in seno a questa azienda, a titolo onorifico. Franco Bordo Sinistra Ecologia Libertà
Egregio direttore, l’analisi più “razionale” che ho letto è quella di Luciano Pizzetti. I ballottaggi inequivocabilmente hanno segnato un punto a favore del centrosinistra e del Pd. Dal mio punto di vista la vittoria di Milano di Pisapia è quella più strutturale ed organica. Il candidato sindaco non solo cementa il tradizionale centrosinistra (Pd, Idv, Sel, Federazione della sinistra, ecc.), ma “allarga” la sua alleanza al centro di Casini-Fini ed ai ceti della borghesia milanese (quella che conta) che non ne poteva più di una gestione di centrodestra, personificata dalla Moratti, inconcludente ed arraffona e di una Lega che sa fare solo pernacchie. Queste elezioni milanesi del resto premiamo i riformisti nel Pd con Boeri in testa. Irritanti, almeno per me, sono state le dichiarazioni di Travaglio, che per non smentirsi, sostiene che tutto il merito (demerito) è di Berlusconi e della sua sbagliata campagna elettorale. Insomma la sinistra ed il centro inistra non avrebbero fatto nulla. Altro elemento importante è il ruolo che hanno avuto le primarie. Pisapia le aveva vinte, Boeri perse, ma lo stesso Boeri ed il Pd che lo sosteneva si sono battuti come leoni per sconfiggere il berlusconismo milanese. E questa è una grande lezione. Le primarie se organizzate con buon senso sia sulle persone che sulle politiche danno ottimi risultati. Lo dimostra Napoli dove, saltate le primarie, ha vinto il candidato più credibile del centrosinistra ed ha penalizzato, giustamente, il Pd che le aveva promosse. Infine, mi si permetta, un riconoscimento al ruolo di Bersani, che pur trasandato e dialettale, ha dato una immagine della politica diversa, legata ai problemi dei cittadini ( lavoro, welfare, ecc.). Insomma, non siamo ancora ad un nuovo blocco sociale e politico ma la strada è quella giusta. Ed a Cremona? L’analisi più razionale che ho letto è quella di Luciano Pizzetti. Il suo ragionamento è limpido. L’elettorato richiede «un cambiamento da affermare e guidare. Come il voto sollecita. Per non farsi travolgere». E continua: «Quello che, col senno di allora non solo con quello di oggi, si sarebbe dovuto fare a Cremona due anni fa, risparmiando al territorio il danno delle attuali amministrazioni». Ora su questa frase si potrebbe aprire un dibattito profondo, ma quello che è certo è che il sindaco uscente Corada è stato sconfitto ed è da qui che si deve ripartire [...] Non parla di primarie: è noto che Pizzetti non è convinto su questo strumento. Però centra il problema. Con le attuali possibili alleanze (Pd, Sel, Idv e poco altro) non si vince. Non basta un programma forte, impegnativo che proponga alla città il cambiamento, ma servono due altre cose: un candidato trasversale riconosciuto da ceti sociali produttivi (vedi Milano) ed il “civismo”. Ecco la parola chiave, secondo me è questa [...] Non può bastare un solo partito (il Pd), ma serve un ambito più largo che abbia la capacità di guardare oltre e che non cassi a priori lo strumento delle primarie che si possono rivelare certamente un boomerang (come a Napoli), ma una grande opportunità come a Milano. Gian Carlo Storti Cremona
Non percepisco compensi da parte dell’Aler di Cremona
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AUSPICIO
Forse anche nel centrodestra arriveranno le primarie Egregio direttore, i ballottaggi riscrivono la geografia politica dei municipi, dalle urne sono uscite 59 sindaci di centrosinistra e 18 di centrodestra, nella metà dei casi con una forte componente del terzo polo. Lo smottamento nel Pdl e soprattutto nella Lega al nord creeranno violenti mal di pancia nell’elettorato leghista, che da troppi anni è disgustato dai colonnelli leghisti e da Bossi per la decisione di appoggiare senza ritegno Berlusconi, con le leggi ad personam che in qualsiasi altro Paese al mondo avrebbero creato sdegno e violente proteste. Pur essendo stato un voto amministrativo, le conseguenze politiche per il centrodestra saranno pesantissime. L’impero mediatico di Berlusconi dura da ben 17 anni, ma prima del fatidico raggiungimento del record di durata del ventennio fascista, volgerà inesorabilmente al tramonto. Il suo carisma la sua capacita di soggiogare le masse credulone si è ridotta ai minimi termini. L’asse Pdl-Lega si spezzerà irrimediabilmente dopo il risultato del referendum del 12 e 13 giugno prossimo. L’esito è scontato: gli italiani voteranno in massa quattro “si” nonostante si lanceranno appelli patetici all’astensionismo dal centrodestra, anche se la Lega presumo tenterà maldestramente di smarcarsi. Oramai non è più credibile, per troppi anni Calderoli, Castelli, Borghezio, Salvini ecc., hanno seminato odio, razzismo e strumentali paure. Se Berlusconi in tempi brevi, non designerà alla sua successione un giovane (vedi per esempio Alfano) e si arroccherà in difesa rilanciando la sfida come un pugile suonato, per portare avanti il governicchio che non rappresenta più da molti mesi quello uscito dalle elezioni, creerà ulteriori malcontenti e probabili defezioni nel Pdl. I suoi fedelissimi, la Russa, Gasparri, la Santanchè ecc., con la loro aggressività verbale hanno contribuito in modo rilevante alla disfatta del centrodestra, ma da bravi opportunisti, quando la nave affonderà saranno i primi ad abbandonarlo, alla ricerca dell’arca perduta. Per il centrosinistra è stata certamente una vittoria, ma a detta di molti politologi non sarà facile da gestire, poiché nelle piazze più significative (Milano, Napoli e anche Cagliari) sono stati candidati coloro che si sono contrapposti ai candidati del Pd alle primarie e le hanno vinte. Questo è vero, ma il fatto denota una scelta di rappresentanza democratica che ha dato la possibilità a componenti della coalizione di sinistra di confrontarsi con i candidati del partito più rappresentativo e se sono stati preferiti a quelli del Pd, denotano che l’elettore di sinistra usa la sua testa (al cui interno esiste un cervello funzionante), eventualmente quelli che sono stati definiti dal premier elettori senza cervello votano in massa i venditori di fumo. Quando si faranno le primarie anche per la scelta dei candidati del centrodestra in Italia, si segnerà un importante passo verso un vero sistema democratico, che attualmente è in balia dei nominati e cooptati di turno che devono rendere conto ai loro padroni Elia Sciacca Cremona
L’esperienza di Milano deve servire a Cremona
Venerdì 3 Giugno 2011
Focus Spaziocomune: quando c’è il mercato, l’ingresso in piazza “scompare”. Di chi è la colpa? Egregio direttore, da qualche anno il Comune di Cremona ha attivato lo sportello Spaziocomune, a supporto del servizio Urp. Nei locali di Piazza Stradivari si possono trovare numerosi servizi, per lo più gratuiti, rivolti ai cittadini e ai turisti di Cremona: è possibile prendere visione degli atti amministrativi, chiedere moduli, navigare in internet, accedere a sportelli specialistici, leggere i principali quotidiani, assistere alle numerose conferenze organizzate nella saletta eventi... Un servizio che sembrerebbe funzionare bene, anche grazie agli sforzi e alla disponibilità del personale e che risulta apprezzato dai cittadini, come dimostrano i dati dell’indagine di gradimento pubblicato sul sito del Comune: il 93,5% degli utenti è soddisfatto. Un servizio che nelle intenzioni degli amministratori serve per avvicinare i cittadini al Comune, garantendo un canale di comunicazione semplice, diretto e trasparente. L’apertura del parcheggio di piazza Marconi però ha causato lo spostamento di
CONSIDERAZIONE AMARA Basta vendere l’anima per scopi materiali
Egregio direttore, in questi ultimi anni, mi sto accorgendo che il tempo scorre tanto rapidamente, che ora dobbiamo sostare, fermarci un attimo e riflettere. La vita contemporanea è sempre più frenetica (nonostante la crisi economica-finanziaria in cui siamo precipitati). Troppi sono disposti a vendersi l’anima per il successo, per il denaro, per il piacere o anche semplicemente “per vivere un po’ bene”, nell’indifferenza morale. Questo, chiamiamolo pure “tradimento” di se stessi, trasforma la persona solo in un centro di interessi e di necessità materiali, filtra escludendoli il fremito del bene, il rimorso della coscienza, la luce della trascendenza, la pienezza dell’amore [...] Dobbiamo fare sì che non accada quello che scrisse il poeta Montale nei suoi “Ossi di seppia”, quando vedeva il nostro precipitare bruscamente “nelle cure meschine che dividono l’anima, che non sa più dare un grido, una speranza”! Andrea Delindati Cremona ***
SOLIDARIETA’
Inaccettabile l’aggressione al sindaco di Motta Baluffi Signor direttore, vogliamo esprimere la nostra solidarietà e la nostra amicizia a Giovanni Vacchelli, sindaco di Motta Baluffi, aggredito in municipio in modo vile e brutale. Giovanni è una persona dal forte senso civico e solidale. Dimostrato, per ultimo, dall’intensità con cui, insieme al sindaco di Scandolara Ravara, segue la situazione dell’azienda Bini. Proprio per questo suo civismo, da mesi è sottoposto a pesanti e insensati attacchi che hanno alimentato un clima d’odio nei suoi confronti. Finché è giunta l’aggressione da parte di due persone
alcune bancarelle del mercato settimanale, posizionate proprio davanti a Spaziocomune. Questa modifica, se da un lato può sembrare funzionale al riassetto del mercato, è un segno della (scarsa) attenzione che la Giunta ha verso di noi, oscurando proprio il punto di incontro privilegiato tra cittadini e istituzione. Diciamo qualcosa anche sulle uscite, soprattutto quelle di sicurezza. In barba a qualsiasi norma relativa all'esodo in caso di pericolo (e a ogni logica di buon senso), tutti gli spazi antistanti alle uscite di sicurezza sono stati completamente ostruiti dai camion degli ambulanti in sosta, non c’è nemmeno lo spazio per aprire le porte. A parte le norme, anche un bambino capisce che è tanto inutile (e forse illegale) mettere le porte di sicurezza se poi davanti a queste viene parcheggiato un bel furgone! La soluzione adottata non ci sembra che possa garantire la sicurezza dei lavoratori di Spaziocomune e degli utenti. Luci Cremona
che, nella loro follia, hanno ritenuto di poterlo fare. Oltre a ribadire a Giovanni la nostra vicinanza, gli confermiamo il nostro sostegno con l’invito a proseguire nella buona amministrazione della sua comunità, nel rispetto dei valori che stanno a fondamento di ogni civile convivenza. Titta Magnoli, Luciano Pizzetti, Cinzia Fontana, Agostino Alloni, Andrea Virgilio ***
A CREMA
Ridurre il contributo al Folcioni è una follia Signor direttore, sto seguendo con attenzione la vicenda della pesante riduzione del contributo all’Istituto musicale Folcioni previsto dall’amministrazione comunale di Crema nel bilancio preventivo 2011 e vorrei, su tale argomento, esprimere alcune mie considerazioni. Intanto l’entità del taglio: che non è di “spiccioli”, ma di ben 60mila euro pari al 20% del contributo dell’anno precedente e che comunicato solamente nel mese di maggio non può che mettere in grave crisi qualsiasi pur oculata gestione. E’ con queste decisioni che il sindaco e la Giunta comunale pensano di stimolare i cittadini ad assumere incarichi di responsabilità a titolo volontario e gratuito creando loro così pesanti situazioni gestionali? Se si tiene conto che ciò avviene ad un solo anno dalla regolarizzazione della posizione degli insegnanti (fino ad allora precari) non si può non pensare che le decisioni che la Giunta comunale va di volta in volta assumendo siano dettate non da precise valutazioni, ma dall’improvvisazione. La crisi non è scoppiata nel 2011! Quali saranno le conseguenze? Sembra si stia pensando all’aumento delle rette ed alla riduzione delle lezioni e quindi con un concreto, pesante aggravio per le famiglie degli allievi e quindi con un reale pericolo della riduzione delle iscrizioni degli allievi stessi. Emerge in modo evidente che in tutta questa vicenda non si sia in alcun modo tenuto conto dell’importanza che ha
La donazione va revocata solo per ingiuria grave Gentile dottoressa, qualche anno fa ho donato il mio appartamento al mare a mio nipote, ma a causa di difficoltà economiche sopravvenute ho dovuto chiedergli di venderlo. Mio nipote, tuttavia, si è rifiutato. Vorrei pertanto revocare la donazione per ingratitudine. Cosa ne pensa? Davide *** Temo che la cosa non sia possibile. Infatti, se è vero che la donazione può essere revocata per ingratitudine, è altrettanto vero che nelle ipotesi di ingratitudine non è contemplato il rifiuto a vendere. In altri termini, il nostro codice civile prevede, ai sensi dell’art. 801 cc., delle ipotesi tassative di revocabilità della donazione per ingratitudine, quali l’ingiuria grave verso il donante, l’aver dolosamente arrecato grave pregiudizio al patrimo-
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A cura della dott.ssa Emilia Codignola nio del donante, l’aver rifiutato indebitamente gli alimenti dovuti al donante. Nel caso in esame, l’ingiuria grave verso il donante è la fattispecie da esaminare ai fini del quesito propostomi dal signor Davide. In particolare, secondo la Suprema Corte, l’ingiuria grave, richiesta quale presupposto necessario per la revocabilità di una donazione, ricorre quando il beneficiario ha leso con il proprio comportamento il patrimonio morale ed affettivo del donante se la lesione è avvenuta per effetto dell’animosità ed avversione nutrite dal donatario verso il donante. Inoltre l’ingiuria grave richiede un'azione consapevole e volontaria del donatario direttamente volta contro il patrimonio morale del donante, risolvendosi in una manifestazione di perversa animosità verso il
donante idonea a giustificare il pentimento rispetto alla donazione fatta in precedenza. A ben vedere, il rifiuto che suo nipote le ha opposto, non integra affatto l’ipotesi dell’ingiuria grave verso il donante, così come descritta dalla Suprema Corte. La richiesta di vendere l’appartamento, in realtà maschera una pretesa di restituzione del bene. Pretesa legittimamente rifiutata da suo nipote indipendentemente dai motivi della stessa. Infatti, non possono essere ritenuti ingiuria grave tutti quei comportamenti di reazione legittima a tale richiesta. Pertanto, mancando il requisito dell’ingiuria grave, non può assolutamente concretizzarsi l’ipotesi della revoca della donazione per ingratitudine. Le domande vanno inviate a: emiliacodignola@libero.it
per la nostra comunità l’Istituto Folcioni e del positivo effetto sia culturale che sociale che lo stesso determina sui suoi giovani allievi. Per questo non posso condividere il superficiale corsivo (non firmato) apparso sul suo giornale del 27 maggio a commento della notizia e delle prese di posizione del presidente del Folcioni, Cabini e del direttore, Lupo Pasini. E’ vero che il Folcioni non è una scuola dell’obbligo, ma proprio perché in un Paese come il nostro di grandi tradizioni musicali nella scuola dell’obbligo la musica è negletta, un istituto come il Folcioni deve essere sostenuto e valorizzato sia dall’amministrazione pubblica che dai cittadini. Da alcuni anni condivido la decisione del Consiglio direttivo dell’Avis di Crema (ne sono membro) di collaborare con l’Istituto Folcioni contribuendo finanziariamente ad alcune sue iniziative. Collaborazione positiva che ha teso a coniugare due importanti messaggi: cultura e solidarietà. Mi chiedo, sarà ancora possibile? Sostenere il Folcioni non credo significhi “fare come nelle ex repubbliche sovietiche”, ma difendere un patrimonio culturale che onora la nostra città. Mario Tacca Crema
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DOPO IL VOTO
Se il premier fosse coerente darebbe le dimissioni Egregio direttore, se sapesse quante volte durante la recente campagna elettorale avrei voluto rispondere a chi, auspicando in esito diverso, definiva in tono chiaramente dispregiativo sinistrosi o catto-comunisti tutti coloro che osavano criticare il governo. Invece ho atteso pazientemente fino a quando, lunedì 30 maggio, a parlare sono state Milano, Napoli e tanti altri Comuni che finalmente hanno smesso di credere alle favole del premier [...] I giovani, le donne, la così detta società civile che sembravano lobotomizzati si sono svegliati, esasperati dai toni aspri della campagna elettorale hanno scelto un magistrato ed un uomo dichiaratamente di sinistra. Una beffa per il “nostro piccolo uomo” che aveva definito queste due categorie un cancro, una iattura per il Paese e con il loro voto hanno preso a schiaffi il Caimano. Naturalmente è presto per cantar vittoria, ma vedere Lupi con il sorriso tirato, Cicchitto impietrito e Amicone finalmente zittito da Lerner è stata una liberazione. Neppure Cl è riuscita a fare il miracolo, il partito travestito da movimento religioso, convinto che il potere sia il mezzo per divulgare il pensiero cristiano, ha fallito. Larga parte del mondo cattolico non ha sopportato gli attacchi al Card [...] Ora diranno che il voto è amministrativo, ma fu proprio B. ad ammonire i suoi dicendo: «Non è un voto ordinario per sindaci o presidenti di provincia, è un voto su cui si gioca il futuro mio e della legislatura». Se l’uomo fosse coerente ed avesse un filo di dignità libererebbe il Paese dalla sua sempre più ingombrante presenza; l’importante ora è non lasciargli il tempo di risorgere. Rosa Maria Marchesi Cremona
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CREMA
Venerdì 3 Giugno 2011
Contro la crisi, negozi aperti di sera La proposta è di Asvicom. Che chiede eventi collaterali. L’idea piace anche all’assessore Borghetti
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di Gionata Agisti
dati comunali parlano di 80 aperture all'anno di nuovi esercizi commerciali, ma dicono pure che la metà di questi chiude. Si difendono bene bar e ristoranti - ce ne sono 163 -, che segnano un vero e proprio record, considerata la media nazionale, ma per il resto, in generale, le difficoltà sono evidenti. Ci ha provato l'Asvicom a dare una delle tante soluzioni possibili: mercoledì scorso, durante la riunione del Distretto del Commercio, è stata lanciata l'idea dell'apertura serale, il giovedì, dei negozi di abbigliamento, uno dei settori più in sofferenza. «La proposta di tenere aperti i negozi la sera in centro nasce dalla volontà di vivacizzarlo, di attirare visitatori anche durante la settimana e di dare nuove opportunità di incasso ai commercianti, preso atto delle diverse esigenze d’acquisto da parte dei consumatori» ci
spiega il presidente, Berlino Tazza. «Abbiamo proposto questa soluzione, perché siamo consapevoli del successo che simili iniziative hanno riscosso in
altre città d’Italia. L’idea è piaciuta molto anche all'assessore Maurizio Borghetti». «Riteniamo» continua Berlino Tazza,
«che, con i giusti accorgimenti, necessari perché l’evento possa essere veramente appetibile, l’apertura serale comporti molti benefici sia a livello di volume di affari sia, più in generale, in termini estetici: migliorare il volto della città e rendere il centro attrattivo è una prerogativa che vale la pena di perseguire, se si vuole stare al passo con i tempi e competere con le realtà vicine». Un fattore chiave, però, essenziale a garanzia di un successo dell’iniziativa, per il presidente Tazza dovrebbe essere l’organizzazione di eventi collaterali: «Si potrebbero immaginare manifestazioni come mostre di auto e moto d’epoca, esibizioni di artisti di strada, spazi e iniziative per lo svago dei più piccoli, eventi culturali collaterali in realtà limitrofe: museo, biblioteca, arena e teatro. Dovrà anche essere previsto un robusto piano informativo, che pubblicizzi la notte bianca nei paesi limitrofi». La proposta di Asvicom verrà discus-
Fabbriche: chi va bene e chi no. Cassa e ritmi di crescita troppo lenti
Qualcosa si muove nel settore metalmeccanico, il più colpito dagli effetti della crisi. Alcune aziende, soprattutto le più strutturate, stanno riprendendo forza, a piccoli passi però. «Ci si sta muovendo troppo lentamente» è il parere di Omar Cattaneo, della Fim-Cisl. «Bisogna che diamo tutti un’accelerata, imprenditori e sindacati, per arrivare a soluzioni di prospettiva a breve termine. Il tasso di disoccupazione nel Cremonese è pari al 6,6%, una percentuale troppo alta, che non può essere retta a lungo». Per fortuna, sono solo due le aziende che al momento danno più problemi e non da ieri: la Koch di Bagnolo Cremasco, forte di 190 dipendenti, che si trova
costretta a rallentare la produzione e, dopo 13 settimane di cassa, ne ha richieste ancora altrettante, e la Faip di Vaiano, che i sindacati seguono ormai da tre anni e che, non essendo bastate la cassa integrazione ordinaria e quella straordinaria, dovrà rivedere il suo piano industriale e probabilmente arrivare a un ridimensionamento della propria produzione. I suoi dipendenti sono circa 120. Le cose vanno meglio per la Bosch di Offanengo, che sembra aver imboccato una strada in discesa. L'azienda sta lavorando per garantirsi una ripartenza entro il 2013 e, se tutto andrà secondo i piani, ci potrà essere un beneficio anche a livello occupazionale per i suoi
400 dipendenti, con possibile ampliamento dell'organico. Per quanto riguarda le altre imprese del settore, se è vero che non ci sono rischi di esuberi, il contesto non è comunque dei più rosei: la maggior parte delle attività produttive - quelle dai 40 dipendenti in giù – arranca e si affida alla
Sabbioni, oratorio: «Festa insieme…A te!»
Ha preso il via la tradizionale festa dell’Oratorio dei Sabbioni denominata «E’ festa insieme…a Te» che ha tagliato quest’anno il traguardo della 15° edizione. L’appuntamento si articolerà anche nelle giornate di sabato 4, domenica 5, giovedì 9, venerdì 10, sabato 11 e domenica 12 giugno proponendo un ricco “menù” a base di buona cucina, tanta musica, giochi e divertimento per i piccini e, soprattutto, «overdosi di allegria e amicizia». Irresistibili, come sempre, le tentazioni per gli amanti della buona cucina: dagli immancabili tortelli nostrani agli ormai famosissimi “stinchi” al forno, senza dimenticarsi dell’impareg-
giabile fritto di mare o del sempre gustosissimo foiolo, tanto per fare qualche esempio, oltre alle “paradisiache” creazioni sfornate dagli «angeli della pizza» e alle invitanti piadine, salamelle, bruschette e patatine. Il tutto “annaffiato” da tanta buona musica.
cassa integrazione in deroga. «Queste piccole e piccolissime aziende non riescono ancora a vedere la luce» continua Cattaneo. «Per questo motivo, penso che ciò che rimane del 2011 sarà ancora un periodo di attesa. Molto dipenderà dal comportamento delle associa-
zioni degli imprenditori e dai sindacati, che devono trovare un accordo per preparare il terreno a una crescita, in termini di appetibilità dell'offerta e di incentivi agli investimenti. Occorre una fotografia del territorio, dove individuare i settori destinati a perdere la loro importanza e quelli dove, invece, c'è una possibilità di sviluppo. A mio parere, è imprescindibile che, oltre al terziario - in espansione -, si debba puntare anche al rilancio delle aziende manifatturiere e metalmeccaniche, per quanto riguarda l'innovazione tecnologica e la crescita professionale. Per essere ottimisti, però, i ritmi di crescita sono ancora troppo lenti». Gionata Agisti
Minibasket Crema: la meritata festa di fine anno La stagione del minibasket organizzata dalla Pallacanestro Crema ha trovato la propria degna conclusione all’interno della palestra di via Dogali. Infatti alle ore 15 ha avuto inizio la festa di fine anno che ha coinvolto tutti i bambini che durante la stagione si sono avvicinati al mondo del basket, naturalmente accompagnati dai genitori. La festa si può definire perfettamente riuscita, i bambini si sono divertiti e hanno mostrato tutto quello che hanno imparato
dagli istruttori Livio Tinti, Luca Ogliari e Fabio Cisarri. Sono state svolte delle prove di abilità al tiro e al palleggio e ovviamente non sono mancate le partitelle. Alla fine i migliori sono stati premiati dai giocatori della prima squadra. Domenica 12 Giugno presso la sede della Pallacanestro Crema all’oratorio di San Benedetto in Piazza Garibaldi si terrà la festa di fine anno della società, durante la quale interverranno dirigenti, giocatori e tifosi.
sa nei prossimi giorni da tutte le associazioni di categoria, insieme all'assessore Borghetti, che precisa: «L'idea mi sembra positiva e personalmente mi convince, purché non si faccia affidamento su grandi interventi da parte del Comune, soprattutto in una situazione, come quella attuale, dove i soldi a nostra disposizione sono veramente limitati. Abbiamo già cercato più volte di intervenire per abbellire il centro cittadino, ma non è certo una manifestazione che può fare la differenza». L'assessore, un'idea in mente per rilanciare il commercio ce l'ha, ma sa anche che non è vista di buon occhio dalla maggior parte degli interessati: «Bisogna che i commercianti prendano atto dei mutamenti e considerino quindi l'opportunità di aprire un'attività anche lontano dal centro. Ci sono già molti negozi di abbigliamento nel centro storico, non credo che alimentare una concorrenza spietata faccia così bene».
29° Torneo della Pace: pronti, via!
Tutto è pronto, il Torneo della Pace di Offanengo è ormai sulla riga di partenza. Domenica 5 giugno verrà dato il calcio d’inizio alla 29esima edizione del notturno 5+1, che si concluderà con le finali del 3 luglio. Parallelamente, prenderà il via anche il Superslam Beach Volley Tournament 2011. L’intera manifestazione sportiva - sotto il nome di «Spring Sports 2011» è organizzata dal Centro sportivo oratorio di Offanengo, in collaborazione con il gruppo amatoriale volley del C.S.O., il C.S.I. di Crema e l’Assessorato allo Sport del Comune di Offanengo. I tornei di beach volley si svolgeranno anch’essi presso la zona gioco dell’Oratorio e inizieranno dopo il 7 giugno, a iscrizioni concluse. Previsti il torneo misto over 14 a quattro giocatori (2 femmine + 2 maschi), il torneo maschile e femminile over 14 a tre, il torneo elementari e medie a sei e, infine, la sfida marito e moglie (2+2). Immancabile tappa nel corso della manifestazione, «l’Atelier della salamela» - il servizio bar e ristoro con salamelle, tortelli cremaschi e gnocco fritto, attivo dalle ore 20durante i tornei infrasettimanali e dalle 19,30 la domenica - per gli atleti affaticati e gli sportivi della forchetta. Azienda del cremasco RICERCA AGENTI introdotti nei canali bar, pasticceria, panifici, ho.re.ca per la vendita di prodotti surgelati. Offresi provvigioni interessanti. Contattare solo se con requisiti richiesti il numero 335 7408708.
Crema
Venerdì 3 Giugno 2011
C’
di Tiziano Guerini
è il rischio di alterare le dinamiche del mercato immobiliare cittadino? E di alterare i precari equilibri del Pgt fra sviluppo urbano ed aumento della popolazione?»: nel Cda dei Benefattori Cremaschi che propone la realizzazione della nuova Cittadella dell’Anziano, ci si interroga sui ritardi e sulle incertezze che sembrano caratterizzare le decisioni del comune di Crema circa la richiesta della Fondazione di rivalutare aree ed edifici di proprietà per immetterli più pregiati sul mercato. Tanto che al più impegnativo «Accordo di programma» presentato più di un anno fa, ora si tratta di dar corso a un più semplice «Protocollo di Intesa». Certo, un Protocollo impegnativo per il comune che dovrebbe darvi corso togliendo i vincoli di destinazione pubblica sui fabbricati di via Zurla e di via Kennedy previsti dal Prg per consegnarli alla loro trasformazione in edifici per la residenza. «Ci vorrebbe un consenso più ampio che non quello della sola attuale maggioranza di centrodestra, che magari, per di più, sconta anche qualche defezione al proprio interno…». Il dottor Alessandro Inzoli (il padre Giovanni è stato il primo primario dell’istituto socioassistenziale di Crema) fa parte del Cda della Fondazione Benefattori Cremaschi in quota Pd e non fa mistero della propria posizione favorevole alla realizza-
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«Cittadella dell’anziano, anche il Pd non abbia dubbi». Vantaggi
Lui, Alessandro Inzoli, membro del Cda di Benefattori Cremaschi, è favorevole
Sopra, la Casalbergo di via Zurla. A destra, l'entrata del Kennedy.
zione della Cittadella dell’Anziano; nello stesso tempo però esprime qualche preoccupazione rispetto alla posizione fin qui mantenuta dalle minoranze consiliari fatta più di perplessità e di dubbi piuttosto che di consenso. «Una realizzazione di questo genere che comporta l’investimento di cospi-
cue somme di denaro - almeno 40 milioni di euro - e tempi non brevi, avrebbe bisogno di un consenso ampio fra le forze politiche consiliari della città. Basti pensare che fra un anno a Crema si dovrà procedere alle elezioni amministrative: un eventuale cambio di maggioranza politica non dovrebbe pregiudicare
un’operazione già avviata. Attualmente con la posizione critica delle minoranze, è troppo alto il rischio per un progetto che comporterà anni di impegno». D’altra parte, Inzoli non si nasconde qualche necessario approfondimento o aggiornamento dello studio preliminare di un anno fa: «Lo studio Progea è in effetti in parte già superato dalle nuove normative regionali: le cure intermedie, allora previste in capo al settore assistenziale, ora come cure sub-acute, devono far capo direttamente alla competenza ospedaliera. Questo permetterebbe al “Kennedy” di recuperare 20 posti letto dal nucleo attualmente chiuso per essere messi liberamente a disposizione dell’utenza, ampliando l’offerta e permettendo quindi un recupero di risorse. Sono questioni di merito “aggiunge Inzoli”che, accanto ad altre, forse potrebbero consentire di aprire un dialogo con le posizioni critiche della
minoranza di centrosinistra e strapparle se non un consenso almeno un atteggiamento che eviti lo scontro politico aperto e definitivo». Che fare? La discussione in atto per la definitiva approvazione del Pgt dovrebbe favorire scelte maggiormente condivise anche su quest’importante questione che, fra l’altro, coinvolge una parte non piccola del centro storico cittadino. Nel frattempo la Fondazione ha firmato il preliminare d’acquisto dell’area necessaria per la nuova Cittadella nei pressi dell’ospedale di Crema; c’è tempo fino alla prossima primavera per perfezionare la definitiva acquisizione dell’area. Saranno sufficienti i prossimi mesi perché il comune definisca quanto da tempo la Fondazione Benefattori Cremaschi chiede? Certo, oltre la prossima primavera si va fuori tempo massimo: incalzano le elezioni amministrative.
Rotary: il federalismo fiscale. E' irreversibile Moto club Crema: tutti in gita a Genova Incontro conviviale del Rotary 2050 di Crema martedì scorso su un tema particolarmente di attualità: «il federalismo fiscale». Relatore il professore di Diritto pubblico comparato di Pavia, Giuseppe Ferrari. Introdotto dal presidente del sodalizio cremasco Beppe Samanni, il professor Ferrari ha presentato una panoramica storica del processo di avvicinamento al federalismo fiscale condotto dal nostro Paese. Ha iniziato affermando che ormai il 50% dei Paesi più importanti al mondo ha un sistema di federalismo, dagli Usa al Canada, al Belgio, per citarne a caso solo alcuni. Anche l’Italia si è avviata da tempo sulla strada di quello che più correttamente andrebbe definito «regionalismo di 2°
generazione» avviato in pratica con la revisione del titolo 5° della Costituzione. Si tratta di invertire la tendenza e di arrivare ad una autonomia finanziaria degli enti locali basata su tributi ed entrate proprie. Sarebbe ingiusto non introdurre elementi di equità distributiva cosa a cui ovvia il fondo perequativo governato dallo Stato e finalizzato a riequilibrare la situazione entrate-spese per le diverse situazioni regionali. Si tratta di un lavoro ancora in corso d’opera, perché individuare i «costi standard» per i diversi servizi non è cosa facile in un Paese così differenziato come l’Italia. Fino ad ora sono entrati in vigore il decreto sul federalismo demaniale, quello
su Roma capitale, il federalismo municipale e quello regionale. Crisi economica e stabilità di governo determineranno il proseguo del cammino. Un cammino comunque oramai irreversibile perché condiviso negli aspetti fondamentali da entrambi gli schieramenti politici e perché Anci (associazione dei comuni), Upi (associazione delle province) e la Conferenza stato-regioni sono ormai determinate a proseguire il cammino della riforma federale. E’ quindi un passo imprescindibile quello che abbiamo davanti da compiere, come occasione di riordino del sistema delle entrate e delle spesa senza del quale l’Italia rischia la marginalizzazione rispetto all’Europa.
TRIBUNALE DI CREMA Esec. Civ. R.G.E. N. 126/2009 - G.E. Dr. Salvatore Cappelleri Registro incarichi N. 94/2010 - Avv. Giuseppe Moretti AVVISO DI VENDITA DI IMMOBILI (terzo esperimento) Vendita senza incanto: 20 settembre 2011, alle ore 16,30 nello studio dell’Avv. Giuseppe Moretti, professionista delegato, in Crema, Via Frecavalli, 30. Lotto A, lotto B, lotto C, lotto D, lotto E e lotto F in Comune di Offanengo, Via Mulino Venturino, Lotto A, piena proprietà di allevamento per suini, dismesso da due anni, con annesso villino di pertinenza ad uso abitazione, edificati su area di mq. 21.280 catastali, completamente recintata. L’allevamento è costituito da tredici porcilaie, portici, vecchi fabbricati, vasche di stoccaggio del liquame e accessori vari, della superficie di mq. 2.897,00 circa di stalle oltre a mq. 473,00 circa di parchetti e precisamente da: - porcilaia per allevamento scrofe consistente in un fabbricato, contiguo al portico per deposito attrezzi, costituito da diciassette box con accesso dal corridoio in lato nord; - porcilaia per l’ingrasso consistente in un fabbricato suddiviso con muretti interni in venti box con accesso dal corridoio interno e con annesso parchetto esterno scoperto; - porcilaia per verri consistente in un fabbricato disposto su due corpi di fabbrica di cui uno, contiguo a quello per il ricovero delle scrofe e ad esso comunicante, costituito da dieci box con annessi parchetti esterni scoperti che si estendono per tutta la lunghezza del fabbricato, con accesso dal corridoio posto in lato est comunicante anche con il locale chiuso confinante facente parte dell’altro corpo di fabbrica costituito in parte da locale chiuso ed in parte da portico; - porcilaia per fecondazione scrofe consistente in un fabbricato, contiguo a quello per i verri, costituito da sei box con accesso dal corridoio posto in lato est e con annessi due pollai confinanti in lato est; - porcilaia per magronaggio consistente in un fabbricato costituito da quattro locali con accesso dal corridoio esterno coperto in lato est, ogni locale è suddiviso in sei box, con annessi due locali per la preparazione degli alimenti posti in lato nord; - porcilaia per lo svezzamento consistente in un fabbricato suddiviso in cinque stanzoni, ogni stanzone è diviso in dodici box con accesso dal corridoio in lato est e con annesse tre autorimesse confinanti e locale autoclave utilizzato come locale caldaia situato nella parte terminale del capannone; - tre porcilaie per il parto consistenti in tre fabbricati di cui il primo è diviso in due stanzoni, ciascuno dei quali destinato a contenere venti gabbie parto da disporsi in doppia fila con la formazione di tre corridoi; il secondo è diviso in due stanzoni contenenti ventiquattro gabbie parto con annessi due parchetti lungo i lati nord e sud della lunghezza pari a quella del fabbricato, con annesso piccolo locale caldaia in lato ovest; il terzo è diviso in due stanzoni contenenti ventiquattro gabbie parto con annessi parchetti esterni lungo i lati nord e sud della lunghezza pari a quella del fabbricato; - porcilaia per scrofette da rimonta consistente in un fabbricato diviso con muretti in dieci box con accesso dal corridoio laterale in lato ovest ed annessi parchetti esterni coperti; - tre piccole porcilaie per scrofe gestanti consistenti in tre fabbricati in disuso e diroccati con annessi parchetti esterni, - portico per ricovero attrezzi, tettoia in parte chiusa e parzialmente crollata, vecchio fabbricato ad uso magazzino, pesa a ponte elettronica costituita da un locale, vasca rettangolare e altra vasca circolare per lo stoccaggio del liquame. Il villino ad uso abitazione, della superficie commerciale complessiva di mq. 217,00 circa, di pertinenza dell’allevamento, disposto su due piani, è ubicato in angolo sud-est del complesso produttivo
Dopo essersi ritrovati ad inizio stagione per la motobenedizione, i soci ed amici del Moto club Crema hanno aderito in gruppo alla visita all’Acquario di Genova. L’iniziativa proposta dal club cremasco ha ottenuto un buon successo ed incuriosito i partecipanti. Tra le prossime iniziative di giugno ci saranno due tra i più importanti appuntamenti della scaletta di eventi 2011. Il 2 giugno infatti sarà la volta delle gite di medio e lungo tragitto. Parte dei motociclisti raggiungerà come metà la bellissima Isola d’Elba in occasione del week end lungo. Per il gruppo “grandi viaggi”, che l’anno scorso ha percorso le strade della Polonia, quest’ anno sarà la volta invece della Francia e Normandia. La gita durerà 7 giorni con un tragitto di più di 3000km.
Per le moto d’epoca il club aderirà per il secondo anno all’ esposizione di moto d’epoca organizzata a Soresina dal club Nino previ ed intitolata «Moto da Gran Pregio». Le motociclette, costruite sino al 1970, saranno in esposizione dalle 19 di sabato 25 giugno in via Genala.
ed ha un portico ed area di pertinenza adibita a giardino. E’ costituito, al piano rialzato, da ingresso, corridoio centrale e bagno, soggiorno-pranzo, cucina, tre camere e scala; al piano seminterrato da cantina, lavanderia, locale caldaia e altri due locali, questi ultimi due con finiture al civile, nonché da piccolo fabbricato di pertinenza in corpo di fabbrica staccato costituito da lavanderia, deposito, due docce e un wc. Prezzo base € 561.854,25 (cinquecentosessantunomilaottocentocinquantaquattro/25); Lotto B, piena proprietà di due unità immobiliari in disuso, l’una costituita da un vecchio mulino censito come deposito e l’altra censita come tettoia chiusa. Il vecchio mulino fa parte di un più ampio fabbricato costituito da due corpi di fabbrica di cui uno posto a nord e l’altro a sud dell’area cortilizia di pertinenza. Il corpo di fabbrica posto a nord del cortile è costituito da un piccolo portico, un ripostiglio e due locali di cui uno trattasi di ex stalletta per maiali e l’altro trattasi di magazzino. Il copro di fabbrica posto a sud del cortile, consistente in mulino per la macinazione del grano, è disposto in parte su due ed in parte su tre piani ed è costituito al piano terra, da portico e tre locali ad uso deposito, locale con il vecchio impianto di macinazione, scala a rampa unica; al piano primo da quattro locali adibiti a deposito; al piano secondo da due locali sottotetto. La tettoia è costituita da un unico locale rustico di mq. 48 e fa parte di un più ampio fabbricato di un piano. Prezzo base € 49.331, 25 (quarantanovemilatrecentotrentuno/25); Lotto C, piena proprietà di terreno agricolo, coltivato a prato stabile, della Superficie di ha 00.31.00. Prezzo base € 18.130,50 (diciottomilacentotrenta/50); Lotto D, piena proprietà di due terreni agricoli, coltivati a prato stabile, della Superficie rispettivamente di ha 00.48.80 ed ha 00.38.30. Prezzo base € 50.941,69 (cinquantamilanovecentoquarantuno/69); Lotto E, piena proprietà di terreno agricolo, coltivato a prato stabile, della Superficie di ha 00.44.30. Prezzo base € 25.910,44 (venticinquemilanovecentodieci/44); Lotto F, piena proprietà di terreno agricolo, coltivato a prato stabile, della Superficie di ha 00.45.00. Prezzo base € 26.319,94 (ventiseimilatrecentodiciannove/94); Offerte da depositare, per ogni singolo lotto, in bollo ed in busta chiusa, presso la Cancelleria delle Esecuzioni Immobiliari del Tribunale di Crema entro le ore 12,00 del giorno non festivo precedente la vendita, nella quale va inserito l’assegno circolare, per cauzione, non trasferibile, dell’importo pari al 10% del prezzo offerto, intestato alla Proc. Esec. Imm. N. 126/2009 R.G.E. Tribunale di Crema. Vendita all’incanto: 6 ottobre 2011, alle ore 16,30 nello studio dell’Avvocato delegato, prezzo base dei sei lotti: lotto A € 561.854,25, offerte in aumento non inferiori ad € 20.000,00; lotto B € 49.331,25, offerte in aumento non inferiori ad € 3.000,00; lotto C € 18.130,50 offerte in aumento non inferiori ad € 3.000,00; lotto D € 50.941,69, offerte in aumento non inferiori ad € 3.000,00; lotto E € 25.910,44, offerte in aumento non inferiori ad € 3.000,00 e lotto F € 26.319,94, offerte in aumento non inferiori ad € 3.000,00. La domanda di partecipazione all’incanto, per ogni singolo lotto, in bollo, va depositata presso la Cancelleria delle Esecuzioni Immobiliari del Tribunale di Crema entro le ore 12,00 del giorno non festivo precedente la vendita, unitamente all’assegno circolare, come sopra indicato, dell’ importo pari al 10% del prezzo base e medesima intestazione. Maggiori informazioni presso: l’Avv. Giuseppe Moretti, Tel. 0373/84938-Fax 0373/86357, e-mail avv.gmoretti@libero.it; il custode giudiziario nominato, Istituto Vendite Giudiziarie e all’Asta Srl, Tel. 0373/80250, anche per visionare l’immobile; la Cancelleria del Tribunale di Crema ove potranno essere chieste anche informazioni relative alle generalità del debitore. Relazione di stima, ordinanza di vendita e avviso di vendita con le modalità di partecipazione alla vendita sono pubblicati sui siti internet www.crema.astagiudiziaria.com e www.astagiudiziaria.com. Crema, lì 27 maggio 2011 Avv. Giuseppe Moretti
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Crema
Venerdì 3 Giugno 2011
Iscrizioni al nuovo anno scolastico
Gli studenti preferiscono andare ancora all’«Itis»
spostata verso il “Galilei” I dati regionali, riguardo per un nostro problema di alle iscrizioni al nuovo anno strutture e laboratori: la sede scolastico 2011-2012, dandel nostro eventuale Liceo no in testa alla classifica i delle Scienze applicate si Licei Scientifici della Lomtrova in via Benvenuti, dibardia. Un risultato che pare stante dalla sede principale in linea con l'esigenza del di via Stazione». mercato e che Un problema dovrebbe soddilogistico, quindi; sfare quanti vanun problema che no invocando da non conosce tempo studenti l'istituto diretto maggiormente dal professor preparati sul verVincenzo Capsante delle mapelli: il «Galilei» terie scientifiche l'anno prossimo e tecnologiche, avrà 1.351 nuovi perché più spenstudenti, contro i dibili sul mercato 1286 di quello del lavoro, dove passato. «La la richiesta in tal Sopra Vincenzo Cappelli, scelta provinciasenso è davvero sotto Franco Gallo le di assegnare alta. La tendenanche a noi il Liza degli studenti ceo di Scienze lombardi è conapplicate dipenfermata anche a de dalla nostra Crema, dove il esperienza con il risultato, tuttaLiceo Tecnologivia, non rispecco, maturata per chia esattamen15 anni; quel te il dato regiocorso era nato nale: qui in città, proprio per porinfatti, i risultati tare a un livello non premiano il liceale la formaLiceo Scientifico zione scientifico «Da Vinci», ma trasmessa all'Itis. Il “Galilei”, sorridono invece al «Galilei», poi, ha il vantaggio di avere il vecchio Itis, insomma, che una sede unica, dove poter batte il “rivale” su un fronte contare su un apparato di strategico, quello del Liceo laboratori efficiente». delle Scienze applicate, tra Inoltre, l’istituto di via Mal'altro appetibile perché pritilde di Canossa garantisce vo dell'insegnamento del laai suoi studenti la possibilità tino. di conseguire importanti L'assegnazione dei divercertificazioni in lingua inglesi corsi ai rispettivi istituti se, informatica e in disegno scolastici avviene a livello computerizzato. La sua adeprovinciale e a Cremona si è sione a iniziative culturali di deciso che questo particolaampia portata, tra le altre: re Liceo, che nasce dalla riolimpiadi di materia, scambi forma Gelmini e dall'especulturali con studenti e scuorienza del precedente Liceo le di altre nazioni, collaboraTecnologico, venisse assezioni di ricerca con il mondo gnato a entrambi gli istituti: il universitario, arricchisce il «Da Vinci» e il «Galilei». «Il bagaglio culturale del diploproblema» ci spiega Franmato. cesca Aschedamini, diriQueste le caratteristiche gente del settore amminidel Liceo delle Scienze Apstrativo della scuola diretta plicate: 27 ore settimanali dal professor Franco Gallo, nelle classi prime e seconde «è che quest'anno non abe 30 ore settimanali nelle biamo un numero di iscritti classi terze, quarte e quinte, sufficiente per poter avviare con possibile ampliamento una classe apposita. Negli dell’offerta di 2/3 ore settiultimi due anni, abbiamo manali per attività di recupesempre registrato una dimiro; certificazioni di inglese, nuzione nelle iscrizioni: per il informatica e disegno, lezioprossimo anno scolastico, ni con madre lingua ed eseravremo 104 nuovi alunni citazioni di laboratorio di fisicontro i 124 del 2010-2011, ca e chimica. È anche previche si traduce in quattro sto l’insegnamento in lingua classi prime, rispetto alle inglese di una materia non sette di soli tre anni fa. Selinguistica. condo noi, la scelta degli Gionata Agisti studenti delle medie si è
Il perché di un successo globale
Il «Franco Agostino Festival» ha invaso Crema: sabato c’erano 5mila persone
P
di Gionata Agisti
er la tredicesima volta, il Franco Agostino Teatro Festival ha impreziosito la città con la sua kermesse, raggiungendo il culmine nella giornata di sabato scorso, quando a sfilare verso il Campo di Marte, insieme alla parata guidata dalla banda di Castelleone «Giuseppe Verdi» - al suo direttore, Michele Lombardi, si devono anche le musiche di questa edizione -, c'erano 5mila persone, soprattutto bambini: la stragrande maggioranza dei partecipanti e i veri protagonisti di questa festa. Come ogni anno, il Fatf ha richiesto una lunga preparazione: si è partiti a settembre dell'anno scorso, con la presentazione degli eventi, a ottobre, poi, l'avvio dei laboratori nelle scuole, a novembre la formazione degli operatori, per arrivare infine alle quattro intense giornate, che hanno concretizzato un lavoro lungo e accurato. In questi quattro giorni, Crema ha giocato il ruolo di polo europeo del teatro per ragazzi, coinvolti a centinaia nelle loro scuole dagli organizzatori, con proposte di ogni tipo: teatro, musica, danza e scrittura. Ai ragazzi del liceo Artistico «Munari» e alla loro professoressa Mariola Groppelli si devono le scenografie della festa, mentre la regia di Nicola Cazzalini si è avvalsa della preziosa collaborazione dell’artista Marcello Chiarenza. Mercoledì 25 maggio, giornata dedicata alle scuole
medie, ha vinto l'istituto «Falcone» di Cassina de’ Pecchi, con lo spettacolo «Una storia...tante storie»; secondi classificati, ex aequo: gli studenti di Vespolate e di Novara. Giovedì 26, invece, si sono imposti nel giorno dedicato alle scuole superiori, gli studenti francesi di Melun, da tempo gemellati con la manifestazione. Il loro lavoro: «Benvenuti a Nubicuculia», è stato preferito agli allestimenti degli studenti di Genova e Oleggo, entrambi secondi a pari merito. I due spettacoli vincitori avranno l'onore di poter essere replicati al Piccolo Teatro di Milano,
il prossimo venerdì 10 giugno. C'erano due giurie chiamate a premiare i lavori degli studenti: una, cosiddetta di esperti, e l'altra composta da 400 ragazzi di Crema, a cui si sono aggiunti anche studenti inglesi e svizzeri; del resto, il Franco Agostino Teatro Festival è ormai un evento internazionale e, testimoni della sua rilevanza, sono la medaglia conferita dalla Presidenza della Repubblica italiana, per il terzo anno consecutivo, e quella della Repubblica francese, per il lavoro che il Fatf sta svolgendo con i ragazzi d'Oltralpe. «Sono molto contenta» è il commento entusiasta dell'organizzatrice, Gloria Angelotti. «Il fatto che sia andato tutto liscio dà quasi l'impressione che sia stato un compito facile, in realtà si è lavorato tantissimo per la buona riuscita di questa edizione, con rigore e impegno. Il mio grandissimo ringraziamento non può che andare ai ragazzi del mio staff, veramente fantastici; alcuni di loro hanno anche preso ferie per potersi dedicare all'organizzazione della festa». Dopo il tema del 2010, il coraggio, quest'anno il filo conduttore era la speranza, per quale motivo? «Abbiamo scelto questo tema perché crediamo che in questi momenti difficili occorra sapersi mettere in gioco in prima persona, senza aspettare che siano sempre gli altri a fare qualcosa per noi. In questo senso si tratta di una speranza attiva, con uno sguardo ottimista verso il futuro. Per questo, come naturale conseguenza, l'anno prossimo vogliamo rilanciare il messaggio, puntando sulla fiducia».
Atletica leggera, nazionali studenteschi: il Galilei è salito sul podio Dopo la splendida vittoria nella finale regionale allievi di Busto Arsizio, la forte squadra dell’Istituto Galilei di Crema ha centrato l’obiettivo di salire sul podio alla finale Nazionale di Roma dei campionati sportivi studenteschi di atletica leggera, dove ha colto un brillantissimo terzo posto. Luca Cacopardo, Davide Carpani, Paolo Vailati, Mauro Bombelli, Marco Occhio, Luigi Nardò e Gian Carlo Grana, accompagnati dai loro insegnanti di educazione fisica Annibale Cappellazzi, Giovanna Achilli e Daniela Piazza, sono scesi sulla pista e sulle pedane dello stadio della Farnesina caricati a dovere e non hanno deluso le aspettative della vigilia centrando un memorabile bronzo con punti 6.553. Entusiasmo alle stelle anche
per gli eccellenti risultati individuali ottenuti dai magnifici sette studenti cremaschi. Luca Cacopardo ha vinto la gara del salto in lungo con l’ottima misura di metri 6,57 e si è piazzato terzo sui metri 110 ostacoli con il tempo di 14.53. Davide Carpani si è imposto sui metri 400 piani vincendo con il tempo di 50.14 e si è poi cimentato nel getto del peso lanciando a metri 7,75. Paolo Vailati si è classificato secondo nel getto del peso e ha saltato a metri 1,55 nell’alto. Mauro Bombelli ha colto l’undicesimo posto nel salto in alto con la misura di metri 1,70 e ha corso i metri 100 in 12.38. Marco Occhio ha corso i metri 100 in 12.68 e ha saltato nel lungo a metri 4,99. Luigi Nardò ha saltato nell’alto a metri 1,61 e ha concluso i metri 100 col
tempo di 13.06. Gian Carlo Grana ha concluso la gara del lancio del disco in settima posizione con la misura di metri 31,38 e ha saltato a metri 3,86 nel lungo. Stupendo anche il terzo posto ottenuto dalla staffetta svedese composta da Marco Occhio, Mauro
Bombelli, Luca Cacopardo e Davide Carpani che ha chiuso i mille metri con il tempo di 2:03.53. Un risultato di squadra di prestigio, con prestazioni individuali di eccellente caratura tecnica, oltre ad un’esperienza esaltante che rimarrà impressa tra i ricordi più belli.
Romanengo: festa del Pd Curiosità: Fanfara carabinieri, nata il...
Da mercoledì 1 giugno a martedì 7 giugno, presso la zona artigianale di Romanengo, prenderà il via la festa del PD dei circoli di Romanengo, Soncino ed Offanengo. Tutte le sere ci saranno le orchestre che daranno il via alle danze: mercoledì 1 giugno: ORCHESTRA ALIDA giovedì 2 giugno: ORCHESTRA BATTICUORE venerdì 3 giugno: ORCHESTRA GINO sabato 4 giugno: ORCHESTRA MAURIZIO e DANIELA domenica 5 giugno: ORCHESTRA I GIGANTI DEL LISCIO lunedì 6 giugno: ORCHESTRA BRUNALI martedì 7 giugno: ORCHESTRA EMILIANO
L'istituzione della Fanfara nell'Arma dei Carabinieri - che già contava dal 1820 alcuni trombettieri, chiamati «trombetti» - risale ufficialmente al R.D. 18 giugno 1862, nel quale fu stabilito per il Corpo dei Carabinieri Reali di «(...) aumentare la forza degli Stati Maggiori di tutte le Legioni onde... impiegare alcuni uomini al servizio di trombettiere e ... istituire, presso la XIV Legione (corrispondente alla Legione Allievi Carabinieri di Torino) che ha un gran numero di uomini concentrati a Napoli e che occorre talvolta riunire... una fanfara di 24 individui (...)». Dispose inoltre: «Gli Stati Maggiori delle 14 Legioni del Corpo dei Carabinieri Reali siano aumentati ciascuno di...1 brigadiere a cavallo, 1 vicebrigadiere a cavallo e 4 carabinieri a cavallo per servire da trombettieri. Di più quello della VII Legione di 1 maresciallo d'alloggio a piedi e 5 carabinieri a piedi per la fanfara. E quello della XIV di 1 maresciallo d'alloggio maggiore a piedi, 13 carabinieri a piedi e 11 carabinieri a cavallo per la fanfara...». Attualmente 7 reparti dell'Arma - hanno una propria Fanfara.
Crema
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Il Folcioni costa quanto la manutenzione strade
Senza i 60mila euro del comune, il bilancio preventivo 2012 non sarà in pareggio. «E, quindi, non potrà ripartire la scuola»
S
enza i 50.000 euro che il comune vuole tagliare dal contributo annuo che invece si era impegnato a versare annualmente per l’Istituto musicale Folcioni» sintetizza il senso della riunione del Cda il vice presidente Gian Mario Donida, «non è possibile chiudere in pareggio il bilancio preventivo 2012». Questa la posizione che la Fondazione S. Domenico, che gestisce l’istituto musicale civico, ha ribadito nella sua riunione di lunedì scorso. Che il comune sia in difficoltà a dare più dei 240mila euro che propone la giunta, è dimostrato dal fatto che una cifra simile (esattamen-
te euro 242.500) è quanto viene assegnato alla voce di diretta competenza comunale «manutenzione strade», 1° lotto del bilancio 2011. Il vice presidente della Fondazione Gian Mario Donida aggiunge: «E se non riusciamo a presentare il bilancio in pareggio - cosa cui siamo tenuti per statuto - non riusciremo nemmeno a far ripartire la scuola il prossimo anno scolastico. Forse si potrebbe sperare in qualche altro contributo - gli sponsor privati che tutti invocano - che però ora non sarebbe possibile anticipare in un bilancio che vuole voci certe». In effetti i 290.000 euro che il
Il gruppo consiliare del Pd a Crema ha presentato le proprie osservazioni al bilancio di previsione 2011 che verrà discusso nella sala degli Ostaggi il prossimo 7 giugno. Si tratta di sette proposte di modifica che ripercorrono questioni di interesse della città. La prima è la richiesta della istituzione di un Fondo di Solidarietà di 200.000 euro per le famiglie in difficoltà a causa della crisi economica ancora in atto. Il fondo verrebbe costituito da tagli ai capitoli della manutenzione ordinaria degli immobili, degli impianti e del verde. Nella relazione al bilancio preventivo dell’assessore ai Lavori Pubblici, viene citato il previsto sovrappasso del viale di S. Maria per cui si sarebbe in attesa di un parere positivo delle Ferrovie dello Stato. Il Pd propone di stralciare tutto il capoverso in quanto nessun progetto risulta mai essere stato presentato in consiglio comunale né illustrato in alcuna commissione consiliare. Nella stessa relazione al bilancio si riparla di un possibile parcheggio interrato nell’area degli Stalloni. Il Pd fa notare come già una deliberazione della
comune di Crema si era impegnato a versare annualmente per la scuola civica Folcioni, (più 10.000 euro versati dall’amministrazione provinciale) costituiscono una parte rilevante del bilancio complessivo della scuola che assomma a 460.000 euro. Dalle iscrizioni e dalle rette degli allievi non arrivano, infatti, nelle casse del Folcioni che 160.000 euro. Quindi? «Quindi l’accordo sottoscritto dal comune solo un anno fa, va mantenuto» ha ribadito il presidente Umberto Cabini, presiedendo il Cda. Il taglio di 60.000 euro che porterebbe il contributo di Crema a 240.000 euro, è sul tavolo della discussione in consiglio
comunale. Il Cda del S. Domenico non vuole per il momento andare oltre la denuncia della impossibilità a far quadrare il bi-
lancio. Il motivo è semplice: la decisione finale spetta appunto al consiglio comunale e non è un mistero che ci si possa attende-
Osservazioni al Pgt: no al parcheggio nell’area degli Stalloni e al sovrappasso di Santa Maria
stessa giunta di Crema aveva affermato l’impossibilità di tale realizzazione per la presenza di acqua di falda e dei resti delle antiche mura della città. Si propone la cancellazione dell’ipotesi parcheggio. Rispetto al taglio del finanziamento
alla scuola civica musicale Folcioni, il Pd ne propone la reintegrazione per 40.000 euro per non compromettere la continuità di funzionamento della scuola. Il Pd solleva anche la questione della nuova illuminazione di piazza Duomo. A fronte della relazione di giunta in cui si dichiara
che «il comune non ha nulla da rimproverarsi» per i ritardi con cui l’opera procede, il Pd richiama la lettera della Sovrintendenza di Brescia del 21 dicembre 2010 in cui si afferma «l’opportunità di una sospensione dei lavori per consentire una valutazione ulteriore circa i livelli di illuminazione previsti per la piazza, e per ricercare diverse soluzioni che consentano di ripensare l’uso degli apparecchi già installati, con una riduzione sostanziale della illuminazione dei portici». Le proposta di modifica continuano con la richiesta di un nuovo capitolo di bilancio chiamato «Interventi di messa in sicurezza dell’asilo di Ombriano» da finanziare con 120.000 euro (primo lotto) da ricavare dalla soppressione del progetto di pari importo per la realizzazione di una nuova rotatoria tra via Milano e
re qualche ritocco in aumento della proposta di giunta. Dalla minoranza di centrosinistra dal momento che il Pd ha presentato una mozione apposita chiedendo il ripristino del contributo originario; ma forse un appoggio in questa direzione potrebbe arrivare anche da qualche consigliere di maggioranza. «Attesa attiva» si potrebbe definire quella della Fondazione, non essendo difficile immaginare che qualche singola iniziativa di pressione possa essere fatta in questi giorni che precedono il dibattito sul bilancio 2011 nel consiglio comunale di Crema, già convocato per martedì 7 giugno.
via Rosignoli, giudicata opera non prioritaria. Infine, sempre a proposito del settore dei Lavori Pubblici, il Pd chiede il rispetto dei cittadini che si sono espressi in maniera spontanea e a più riprese contro la soluzione viabilistica adottata dalla giunta nelle vie Cadorna, IV Novembre e via Martini, e via Cremona, cancellando la dizione «dopo una lunga sperimentazione e sicuri di avere dalla nostra parte un ampio consenso dei quartieri interessati» perché non rispondente al vero. Quelli del Pd non sono i soli emendamenti proposti alla discussione del consiglio comunale in occasione del bilancio preventivo 2011: ne sono stati presentanti altri sette tutti riferibili alla relazione dell’assessore Simone Beretta. I consiglieri di maggioranza Emilio Pini, Martino Boschiroli, Federico Pesadori Luigi Doldi e Fulvio Lorenzetti contestano l’ipotesi del parcheggio interrato nell’area degli Stalloni e contro l’ipotesi del sovrappasso a S. Maria di cui, scrivono, non se ne è più saputo nulla. Martedì 7 giugno il dibattito.
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Crema
Venerdì 3 Giugno 2011
Madignano/1
Riaperto il forte dibattito sulla mancata tangenziale
«Nell’ultimo consiglio comunale di aprile la maggioranza del sindaco Virgilio Venturelli ha approvato una mozione - condivisa anche dalla minoranza di centrodestra con Marchesi e Longhi - con la quale si cancellava il progetto della tangenziale sud della Paullese: quella approvata col 62% di consensi dal paese qualche tempo fa con un referendum». Inizia così il comunicato del Pd di Madignano. E’ noto che l’attuale maggioranza considera carta straccia l’esito del refendum e propone nuove soluzioni per una tangenziale a nord est del paese. Ma nonostante si sia commissionato uno studio specifico per questa nuova soluzione, affidato all’ingegner Scaroni, nessuno ha potuto esaminarlo e soprattutto discuterlo a fondo. Peraltro da questo studio preliminare appaiono chiare alcune questioni importanti: la soluzione è più onerosa; il percorso risulta più lungo; non sono previste sulle quatto corsie come impone la regione Lombardia e la provincia di Cremona. In altre parole non è fattibile. «Perché» continua il comunicato del Pd di Madignano, «tanta insistenza su una alternativa non voluta dai cittadini e obiettivamente irrealizzabile o quanto meno inapprovabile? Si è perso molto tempo e i problemi si moltiplicano. E ci stupiamo che il nostro paese sia rimasto l’unico comune sull’asse della Paullese ad essere tagliato in due?»
Dopo le esternazioni del premier, Teresa Paola Cremona si è sentita offesa
Pensionata ha querelato Berlusconi H a fatto scalpore, la settimana scorsa, l'azione intrapresa da Teresa Paola Cremona che, in seguito alle esternazioni del premier Silvio Berlusconi, in merito alla presunta deficienza di quanti avessero votato per il centrosinistra alle ultime elezioni amministrative, ha deciso di querelare lo stesso presidente del Consiglio. Teresa Cremona, un passato da dipendente nella Rai, è ora in pensione e divide la sua vita tra Milano e Vailate, ma è proprio nella Milano dei giudici tanto vituperati dal premier che la donna ha deciso di sporgere denuncia. Certo, il gesto potrebbe anche cadere in un nulla di fatto, conservando solo il carattere di una testimonianza di coscienza civica, ma non è detto che qualche pubblico ministero non decida di interessarsi al caso. «Ho trovato assolutamente
ingiusto che proprio il presidente del Consiglio, la persona che dovrebbe tutelare la libertà di tutti, si esprimesse in questo modo. La querela è la naturale conseguenza: perché mai io posso essere denunciata se offendo qualcuno e il premier, invece, dovrebbe essere immune?».
Festa dopo il corso di italiano per stranieri sdgsdgsddsg dsgdMadignano/2
È terminata con una grande festa la seconda edizione del corso di italiano per stranieri promosso dall'assessorato alle Politiche Sociali di Madignano. Venerdì 28 maggio presso il Centro sociale, ospiti dell'Auser, si è dunque conclusa un'iniziativa che ha visto coinvolti per l'intero ciclo una ventina di partecipanti: si trattava di immigrati provenienti da varie parti del mondo, dal Marocco all'India, dallo Sri Lanka all'Ucraina, dalla Thailandia all'Egitto. Alla serata conclusiva c'erano tutti gli insegnanti che hanno portato avanti in prima persona il progetto: la coordinatrice Olga Maccalli, in primo luogo, e poi Giovanni Mussi, Clara Bianchessi, Elisa Camara e Milena Grazioli. A porgere il proprio saluti erano presenti coloro che l'anno promosso: l'assessore alle Politi-
che Sociali Adriana Martinelli, l'assistente sociale Daniela Bodini e il sindaco Virginio Venturelli il quale, oltre a ricordare l'importanza della proposta, volta soprattutto a conoscere la lingua per comprendere meglio i propri diritti e doveri di cittadini, ha espresso anche un appello: «Non chiudetevi in voi stessi: il Comune non è solo un luogo per ottenere un certificato ma un'istituzione per aiutare a risolvere i mille problemi che possono insorgere nella patria che avete scelto».
Dopo il discorso del sindaco sono stati consegnanti gli attestati di frequenza che, pur essendo simbolici, rappresentano certamente un'ulteriore tappa del lungo percorso di coloro che, per vari motivi, hanno lasciato il paese di origine ed ora hanno compiuto un ulteriore sforzo per essere più cittadini nella nostra nazione. Al termine della parte istituzionale si è svolta la cena con i piatti portati dai corsisti stessi eseguiti secondo la tradizione del paese di origine.
Nella lettera, allegata alla denuncia, Teresa Cremona aggiunge: «In una società democratica, tutti hanno il diritto di esprimere le proprie idee, senza per questo essere attaccati od offesi. Io sono una donna libera e tale voglio rimanere, senza essere condizionata da nessuno e come tutti pretendo rispetto da chi si trova a ricoprire una posizione istituzionale così importante». La Cremona ci tiene anche a precisare di non essere legata né alla sinistra né alla destra né al centro, sarebbe troppo comodo: «Io voto solo la persona che reputo migliore a seconda delle circostanze, tanto è vero che alle ultime elezioni comunali a Vailate ho dato la mia preferenza al sindaco Pierangelo Cofferati, di centrodestra». In seguito al suo gesto, Teresa Cremona ha ricevuto numerose telefonate da parte di giornalisti e televi-
Madignano/3
sioni private ma, mentre ha deciso di rispondere ai primi, non accetta di andare in tv. «Non desidero mettermi in mostra. Comunque, ho ricevuto anche tante telefonate da parte di persone comuni e tra queste nessun insulto, ma solo attestazioni di stima. Mi è piaciuto molto il messaggio lasciato in segreteria da un ragazzo, che mi ha fatto i complimenti, dicendo che solo una donna può avere il coraggio per azioni di questo genere. Se avessi potuto rispondergli, gli avrei detto che probabilmente è solo perché sono anziana e alla mia età si ha la sensazione di non avere nulla da perdere. Di sicuro, però, l'ho fatto anche per i giovani: trovo molto triste che debbano crescere in una società, i cui rappresentanti forniscono modelli culturali ed esempi tanto negativi». ga
Cicloamatori Polisportiva sono in azione in Toscana
Festa della Repubblica in Toscana per i cicloamatori della Polisportiva Madignanese, impegnati in un'altra delle loro avventure ciclistiche. Diciotto appassionati delle ruote grasse, infatti, saranno impegnati a Monticiano (provincia di Siena) per partecipare alla 6h del Bacoco's una gara di mountain bike della durata di 6 ore nei boschi adiacenti al borgo. La gara si svolgerà lungo un tracciato ad anello di 8 km con un dislivello di 220 metri che, alla lunga, potrebbe risultare piuttosto impegnativo. Studiata nei minimi particolari è stata l'organizzazione: partenza mercoledì 1° giugno con un camper, due pulmini, tre autovetture private e l'immancabile “ammiraglia” della Polisportiva. Il pernottamento avverrà presso un agriturismo che si trova nei pressi del campo gara. I portacolori biancorossi sono particolarmente
euforici ed impazienti di conoscere l'esito della gara e sapere chi tra i diciotto avrà ottenuto il miglior risultato. Ma siamo sicuri che, al di là di ogni esito, lo scopo di questa partecipazione è cementificare ulteriormente l'amicizia e la condivisione di uno sport comune. Il gruppo sarà coordinato, come sempre, da Adriano Biondini, ma va segnalato che alla gara sarà presente anche il neo presidente della Polisportiva Gianfranco Piantelli, pure lui appassionato di due ruote.
Crema
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«Eventi al bacio» firmati da Carioni Venerdì 3 Giugno 2011
Un'azienda di successo, due week-end per assaporare prodotti genuini, convegni di livello regionale, una nuova centrale di biogas
U
n salto di qualità. Dalle Feste sull’aia che hanno avuto il pregio di far conoscere l’Azienda gricola Carioni, a eventi che coinvolgeranno il mondo politico a livello nazionale, regionale e locale, il settore agricolo, l’alta tecnologia e le imprese agroalimentari lombarde. Se ne è parlato in una conferenza stampa che si è tenuta mercoledì nella sede di Crema della Provincia. Presenti, oltre a Tommaso Carioni, titolare dell’azienda di famiglia che ha sede a Trescore Cremasco, anche Maria Ausilia Bianchessi (vice presidente vicario della Libera Associazione Agricoltori) e Federico Lena (presidente dell'Associazione Strada del Gusto Cremonese) che ha parlato a nome anche di Massimiliano Salini, presidente dell’amministrazione provinciale, impossibilitato a partecipare per un improvviso impegni istituzionale. L’azienda agricola Carioni, innanzitutto. Dal 1920 dà vita a prodotti di altissima qualità. E il suo fiore all’occhiello sono i prodotti caseari. E’ una realtà che negli anni si è saputa trasformare e diversificare, sfruttando la sua superficie di 14.000 metri quadri per potenziare al meglio le proprie attività: l’allevamento, il caseificio, lo spaccio aziendale, lo stoccaggio degli ortaggi, l’im-
Da sinistra: Federico Lena, Maria Ausilia Bianchessi e Tommaso Carioni
pianto di Biogas. L’azienda è stata nel tempo trasformata da Francesco Carioni. Nel 2001, Gilda Inzoli e i suoi figli - Mario, Tiziana e Tommaso - hanno avviato il «Caseificio Eredi Francesco Carioni». Che vanta un parco bovino di 630 capi di razza frisona italiana di alta genealogia, di cui 275 circa sono lattiferi. Alimentati con foraggi coltivati sui prati di proprietà, questi animali producono un latte di qualità superiore. Nel rispetto della migliore tradizione tecnico-casearia, attraverso la trasformazione del latte prodotto esclusivamente all'interno dell'Azienda Agricola, grazie ad accurate analisi e i più rigorosi controlli dei punti critici (CCP), vengono prodotti formaggi dagli elevati standard qualitati-
vi e di Denominazione di Origine Protetta. Ed è anche per questo che ha ottenuto certificazioni Uni En Iso, e molti riconoscimenti. Una forte crescita per un’azienda partita con 7 animali. E da quest’anno è stato progettato un salto di qualità. Due i convegni di prestigio. Uno riguarda il biogas, il secondo l’agroalimentare, pur continuando a mantenere la storica e fortunata struttura del passato. In sostanza, ha detto Tommaso Carioni, il Caseificio apre le porte del suo gustoso mondo, proponendo un intenso programma di degustazioni e abbinamenti ai loro prodotti caseari. I weekend del 9-10-11-12 giugno e del 17-18-19 giugno saranno anche (ma non solo) due ottimi momenti per assaporare prodotti genuini e per passare attimi
Le ricerche sono rivolte a candidati dell’uno e dell’altro sesso (L:903/77 e L. 125/91). Trattamento dati personali secondo D.Lgs. 196/2003 visionabile sul sito www.ddlspa.it. • Aut. Min. Prot. N° 1239 - SG del 22/12/2004
Ricerchiamo operaie con esperienza nella mansione di Bollinatura manuale e/o confezionamento cosmetici. Si valutano anche candidate provenienti dal settore Biomedicale. Sede di lavoro: vicinanze Crema. Ricerchiamo, per azienda cliente, impiegato addetto alle operazioni amministrative di segreteria e alla vendita al dettaglio. Requisiti richiesti: diploma superiore, conoscenza strumenti informatici di base e esperienza nell’uso del muletto. Sede di lavoro: Fornovo San Giovanni. Dimensione del lavoro ricerca per azienda metalmeccanica ingegnere meccanico con esperienza. Il candidato prescelto dovra’ seguire l'intera attivita' che parte dal progetto tecnico, all'organizzazione del lavoro dell'ufficio tecnico, alla programmazione della produzione, all' assistenza a vari responsabili di reparto, sino alla verifica in progress e finale delle commesse realizzate. Nel ruolo richiesto la figura dovra' svolgere i seguenti compiti: -Affiancamento al responsabile generale nel progetto iniziale della commessa - Realizzazione dei disegni particolari -Organizzazione del lavoro in ufficio tecnico -Realizzare la programmazione settimanale -Tenere il collegamento tra l'ufficio tecnico e i vari responsabili di reparto -Partecipare attivamente alle fasi di verifica e collaudo dei gruppi prima e delle macchine poi -Gestire le richieste di informazioni provenienti dai clienti -Partecipare alle riunioni a cadenza Requisiti: - Laurea in ingegneria meccanica - Esperienza (anche minima) relativa ai processi di lavorazione e all'utilizzo delle macchine e attrezzature necessarie alla produzione - Utilizzo di sistemi informatici per la realizzazione dei disegni tecnici Inizialmente e’ previsto un periodo di affiacamento.
Responsabile operativo programmazione acquisti. Requisiti: conoscenza della lingua inglese scritta e parlata, conoscenza dei mercati asiatici, 4 o 5 anni di esperienza negli acquisti buyer, disponibile a trasferte nel territorio milanese e presso le sedi estere della societa’. Richiesta operativita’, ovvero la volonta’ di portare avanti il lavoro in prima persona e disponibilita’ in termini di presenza in azienda. Indispensabile provenienza dal settore della componistica meccanica. Sede di lavoro: vicinanze crema. Si valutano candidati domiciliati in un raggio di max 30 km da Crema Ricerchiamo, per azienda operante nel settore metalmeccanico, addetto area clienti tedeschi. Titolo di studio richiesto: laurea in ingegneria meccanica o equivalenti/ economia aziendale. E’ richiesta la conoscenza della lingua inglese e tedesco fluente. Costituisce titolo preferenziale ever maturato esperienza nel ruolo e/o nel settore automotive. Sede di lavoro: vicinanze Crema Dimensione del lavoro ricerca addetto area clienti francesi. E’ richiesta la laurea in ingegneria meccanica o equivalenti/ economia aziendale. Indispensabile un’ottima conoscenza della lingua inglese e francese. Sede di lavoro: vicinanze crema Ddl ricerca infermiera/e per assistenza domiciliare. Requisiti: diploma o laurea in infermieristica e iscrizione al collegio ipasvi. Sono necessari esperienza pregeressa, disponobilita’ a lavorare part-time e as eventuali spostamenti in auto. Sede di lavoro: vicinanze Romano di Lombardia. Dimensione del lavoro ricerca impiegata ufficio acquisti. La candidata sara’ inserita nell’ufficio amministrazione della societa’ e sara’ destinata alla gestione degli acquisti delle merci e dei servizi necessari alle attivita’ produttive. Titolo di studio: diploma di matuirita’ ad indirizzo amministrativo e/o commerciale. E’ gradita esperienza nel settore. E’ richiesta la conoscenza della lingua inglese e l’utilizzo pacchetto office. Sede di lavoro: vicinanze Castelleone.
FILIALE di CREMA Via Lago Gerundo, 18/3 • 26013 CREMA (CR) Tel. 0373/200471 - 200228-204439 • Fax 0373/203449 • e-mail: crema@ddlspa.it • www.ddlspa.it
TRIBUNALE DI CREMA Esec. Civ. R.G.E. N. 182/2009 - G.E. Dr. Salvatore Cappelleri Registro incarichi N. 101/2010 - Avv. Giuseppe Moretti AVVISO DI VENDITA DI IMMOBILI (terzo esperimento) Vendita senza incanto: 20 settembre 2011, alle ore 15,30 nello studio dell’Avv. Giuseppe Moretti, professionista delegato, in Crema, Via Frecavalli, 30. Lotto A e lotto B, in Comune di Crema, Viale Alcide De Gasperi 56/62A, piena proprietà di posto auto scoperto per ciascun lotto, entrambe posti al piano seminterrato del complesso direzionale denominato “Nuovo Centro Direzionale di Crema”. E’ compresa nella vendita la quota di comproprietà degli enti e parti comuni del fabbricato, compreso il cortile comune di cui al sub. 1, quota pari a 0,0786 (zerovirgolazerosettecentottantasei) millesimi per ciascun posto auto. Prezzo base € 2.008,13 per ciascun lotto. Offerte da depositare, per ogni singolo lotto, in bollo ed in busta chiusa, presso la Cancelleria delle Esecuzioni Immobiliari del Tribunale di Crema entro le ore 12,00 del giorno non festivo precedente la vendita, nella quale va inserito l’assegno circolare, per cauzione, non trasferibile, dell’importo pari al 10% del prezzo offerto, intestato alla Proc. Esec.
Imm. N. 182/2009 R.G.E. Tribunale di Crema. Vendita all’incanto: 6 ottobre 2011, alle ore 15,30 nello studio dell’Avvocato delegato, lotto A e lotto B, prezzo base € 2.008,13 per ciascun lotto, offerte in aumento non inferiori ad € 500,00 per ciascun lotto. La domanda di partecipazione all’incanto, per ogni singolo lotto, in bollo, va depositata presso la Cancelleria delle Esecuzioni Immobiliari del Tribunale di Crema entro le ore 12,00 del giorno non festivo precedente la vendita, unitamente all’assegno circolare, come sopra indicato, dell’importo pari al 10% del prezzo base e medesima intestazione. Maggiori informazioni presso: l’Avv. Giuseppe Moretti, Tel. 0373/84938-Fax 0373/86357, e-mail avv.gmoretti@libero.it; il custode giudiziario nominato, Istituto Vendite Giudiziarie e all’Asta Srl, Tel. 0373/80250, anche per visionare l’immobile; la Cancelleria del Tribunale di Crema ove potranno essere chieste anche informazioni relative alle generalità del debitore. Relazione di stima, ordinanza di vendita e avviso di vendita con le modalità di partecipazione alla vendita sono pubblicati sui siti internet www.crema.astagiudiziaria.com e www.astagiudiziaria.com. Crema, lì 27 maggio 2011 Avv. Giuseppe Moretti
divertenti e sereni con la propria famiglia o con i propri amici. Non esiste un biglietto d’ingresso, ma diverse tipologie di ticket in base a ciò che si desidera degustare. E ci saranno anche momenti di riflessione e di discussione su temi di grande attualità Giovedì 9 giugno, alle ore 17, nell’azienda di Trescore Cremasco si svolgerà il convegno dal titolo: «Biogas, anche dal Cremasco, la sfida dell’energia intelligente». Parteciperanno: Giulio De Capitani, assessore regionale all’Agricoltura; Gianni Rossoni, assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro; Massimiliano Salini, presidente della Provincia, e un rappresentante della Libera agricoltori di Cremona. Oltre al senatore Cinzia Fontana, a un rappresentante di AB Energy (partner ideale per la bio-generazione), e di Ies Biogas (sviluppo della parte biologica dell’impianto di biogas), a Viller Boicelli (direttore del Consorzio italiano Bio-Gas). Venerdì 10 giugno, alle ore 18,30, trenta aziende dell’agroalimentare regionale discuteranno della loro partecipazione al Matching e si svolgerà il convegno dal tema: «Le nuove frontieredell’agroalimentare, la quarta “A” delle eccellenze produttive: le strategie economiche vincenti». Saranno presenti al dibattito Camillo Gardini (presidente CdO
Agro-alimentare), Gianluca Pinotti (dall’assessore provinciale all’Agricoltura, Ambiente, Caccia e Pesca), Ildebrando Bonacini (vice direttore vicario dell’Associazione Libera Agricoltori di Cremona), rappresentanti della Gdo (Grande distribuzione organizzata) e delle associazioni di categoria del commercio (Ascom e Asvicom organizzata) con la presenza di operatori di super e ipermercati. Da ricordare, domenica 12 giugno, l’incontro con i maestri focacciai di Recco (preparazione e degustazione) e domenica 19 giugno con la preparazione e la degustazione della Piadina Romagnola Biologica. Durante la manifestazione, sarà inaugurato l’impianto di biogas dell’azienda agricola. «Per le imprese come la nostra» ha detto Tommaso Carioni, «ci possono essere delle criticità, ma anche pepite d’oro. L’uscita della crisi è possibile grazie a innovazione, qualità dei prodotti, eccellenza dei servizi, e all’immagine conquistata in tanti anni». Un messaggio insomma lanciato anche alle altre aziende del Cremasco. Federico Lena ha annunciato a sua volta che dal 22 maggio ad ottobre, i suoi associati apriranno le porte ai visitatori: caseifici, salumifici, latterie, agriturismo, osterie, enoteche e ristoranti. Tommaso Carioni è stato uno dei primi soci di questa associazione
Bagnolo, formidabile crociera
che, partita da sei soci nel 2002, è arrivata a 90 adesioni. Maria Ausilia Bianchessi ha portato i saluti del presidente, Antonio Piva, e ha fatto gli elogi all’azienda agricola Carioni, «un’impresa ben condotta dal punto di vista imprenditoriale e che ha fatto dell’innovazione e della flessibilità la sua filosofia. Un’agricoltura sostenibile, e che guarda al mercato, non solo a quello fuori della porta di casa». Infine le domande dei giornalisti. Tommaso Carioni ha ricordato i suoi parter tecnici (il Gruppo AB e IES BIOGAS) uno finanziario, Sparkasse. E a chi è critico nei confronti di questi impianti, ha ricordato che il suo funziona per il 60% con produzioni agricole non nobili (quella nobile, infatti, viene riservata agli animali). Mentre Maria Ausilia Bianchissi ha rimarcato che la Libera Agricoltori offre, appoggiandosi a partner e strutture importanti, la possibilità «ai nostri agricoltori, là dove è possibile, di crescere nell’internazionalizzazione». Infine il Matching, organizzato dalla CdO nazionale, un incontro fra domanda e offerta, nel quale bisogna sapersi fare apprezzare. Un’occasione anche per fare rete fra le imprese della stessa filiera. Tommaso Carioni c’è stato più volte. «E una parte del mio fatturato lo devo proprio a questa esperienza».
Sono i soliti giramondo di Bagnolo. Dal 2 al 9 maggio hanno partecipato anche a una crociera con Costa Concordia. Partita da Savona, ha toccato Barcellona, Palma di Maiorca, Malta, Palermo, Civitavecchia. Di Bagnolo c’era il solito fantastico «gruppo Valeria». Hanno dichiarato che l’esperienza è stata straordinaria: bel tempo, mare tranquillo, ballo dal mattino alla sera, e ottimo cibo. Ma non è finita: giovedì 2 giugno erano a tavola in un ristorante di Manarola, alle Cinque Terre.
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Quando i ghiacci dell’Etna congelavano l’Europa. Da metodo di conservazione a coccola per il palato Quando il gelato diventa un pranzo Essendo composto prevalentemente da latte e, nei sapori più tradizionali, frutta, il gelato a fine pasto può aiutare la digestione. Occasionalmente, però, esso può anche diventar un piacevole sostitutivo del pasto stesso. I suoi zuccheri possono infatti fornire energie a lungo, mentre il latte e la frutta che lo compongono costituiscono elementi nutrienti e salutari soprattutto in caso di gelato dalla lavorazione artigianale. In caso si desideri dunque fare uno strappo alla propria dieta, un gelato può essere una soluzione ottimale, posto che si faccia comunque attenzione alle quantità e che si scelgano sapori composti da ingredienti naturali: una coppa con due o tre palline di frutta variegata sono sicuramente più indicati rispetto al gelato al cacao o a sapori artificiali. In media, un cono di gelato apporta appena 150- 200 calorie, con il vantaggio quindi di non appesantire e di facilitare la digestione rapida. Quando possibile, la soluzione ottimale è quella di abbinare al gelato qualche biscotto e della frutta fresca, per arrivare fino a sera senza sentire i morsi della fame e allo stesso tempo consumando un pasto gustoso e leggero. Per questo, il gelato è particolarmente indicato per i pranzi sulla spiaggia, o nelle brevi pause dal lavoro per un attimo di puro relax e per evitare la sonnolenza causata dalla digestione in corso, che si rivela in media più difficoltosa nei periodi di particolare calore.
Il gelato, una tradizione tutta italiana
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pagine a cura di Martina Pugno
hi ha una certa età se lo ricorda bene, altri invece probabilmente l'avranno sentito raccontare dai propri nonni: fino a qualche decennio fa, mangiare il gelato era occasione di festa, e la possibilità si presentava appena una manciata di volte nel corso della bella stagione; non tutti potevano permettersi questo lusso. Oggi invece, il gelato è un piacere che è possibile concedersi in ogni momento della giornata, a conclusione di un pasto o anche a sostituzione dello stesso. Perfino i gusti disponibili sono aumentati in modo esponenziale negli anni, dai classici alla frutta alle moltissime varianti di cioccolato, fino a quelli più estrosi, come i gelati al formaggio o perfino alla pasta. Che si abbia
maggiore propensione ai gusti tradizionali o a quelli 'da temerari', al gelato non rinuncia proprio nessuno. In realtà, il gelato non nasce come leccornie per il palato ma come sistema per conservare il cibo il più a lungo possibile: già nel IX gli arabi che in-
vasero la Sicilia iniziarono a utilizzare neviere e nevaroli dell'Etna per conservare la frutta. Durante il Medioevo, gelare i succhi di frutta conservandoli in recipienti circondati da ghiaccio era una pratica diffusissima, con o senza l'aggiunta di latte. E' so-
lo nel corso del Rinascimento che il gelato diventa una prelibatezza dolce per le tavole dei sovrani d'Europa. Ma ad inventare il gelato secondo la formula utilizzata ancora oggi è un italiano, il cuoco italiano Francesco Procopio dei Coltelli, che diede vita alla formule del gelato, con frutta e latte, nel 1686, anche se altre fonti sostengono invece che fu un altro nostro connazionale a dare vita a uno dei prodotti dolciari più amati e diffusi al mondo, il macellaio Ruggeri di Firenze, in occasione delle nozze di Caterina De Medici. Se quindi sull'origine ci sono punti oscuri, così non è per la diffusione del gelato dal punto di vista di prodotto industriale: il primo locale nel quale era possibile recarsi per gustare gelato ai vari sapori era proprio il Café Procope di Francesco Procopio, che inventò una macchina apposita per la produzione e diede via alla sua attività in Francia, dove ancora è possibile visitare il celebre locale, purtroppo non più in attività. Da quel momento in poi, il gelato diventa un successo in tutto
il mondo, dando vita ad un commercio di ghiaccio di notevole portata, in grado di influire sostanzialmente perfino sull'economia dei piccoli centri montani, da dove originariamente ci si procurava la materia prima per la realizzazione del gelato. Questo, fino alla rivoluzione del 1928, ancora una volta tutta italiana: a Varese infatti prese il via la prima attività commerciale in grado di provocare il raffreddamento dell'acqua fino alla formazione del ghiaccio, con un macchinario che costituisce l'evoluzione di quello usato nel Café Procope, eliminando così la necessità del trasporto. Questa innovazione permette al gelato di diventare un prodotto davvero popolare, e realizzabile da qualunque locale senza più il problema del reperimento di neve e ghiaccio. E si arriva fino ad oggi, epoca nella quale conservanti e additivi permettono la conservazione del gelato e il suo consumo anche a distanza di mesi dalla produzione; anche se, per gusto e qualità, il gelato artigianale resta insuperabile.
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Cocktail, tradizione mondiale Dai mix più bevuti alle insolite varianti locali. Le soluzioni per una fresca estate
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pesso quando si pensa al cocktail si pensa a un fenomeno di recente diffusione, che va a sostituire la tradizione radicata nei secoli del consumo di vini e birre. Ma i bicchieroni colorati di mix alcolici che costituiscono una tendenza particolarmente diffusa negli ultimi anni sono solo i derivati dei primi cocktail, già diffusi nel diciannovesimo secolo. La parola cocktail appare infatti per la prima volta già nell'edizione del 16 maggio 1806 del Balance and Columbian Repository, con la definizione di 'bevanda stimolante, composta di diverse sostanze alcoliche alle quali viene aggiunto dello zucchero, dell'acqua e dell'amaro'. La prima pubblicazione di una guida che includesse ricette di cocktail risale invece al 1862: How to Mix Drinks; or, The Bon Vivant's Companion, del professor Jerry Thomas. Oltre alla lista delle solite bevande con mix di liquori, vi erano scritte dieci ricette che erano chiamate "Cocktails". L'ingrediente che differenziava i cocktail dalle altre bevande in questo compedio era l'uso degli amari, anche se questo tipo di ingrediente non si trova oramai quasi più nelle ricette moderne. La maggiore spinta alla diffusione e al consumo comunque avvenne durante il proibizionismo negli Stati Uniti, quando il consumo di alcool era illegale. Durante questo periodo la qualità dei liquori era scadente rispetto ai periodi precedenti, per questo motivo i baristi tendevano a mescolare i liquori con altri ingredienti. Non a caso, anche le prime vere raccolte di ricette per
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La top 5 dei mix più famosi Se è vero che ogni Paese offre le proprie varianti e ogni area geografica mostra le proprie personali differenze, è vero anche che ci sono molti cocktail dall'indiscussa fama, diffusi davvero in ogni parte del mondo. Ecco i cinque più bevuti nel pianeta: MOJITO Foglie di menta sul fondo del bicchiere, un paio di cucchiaini di zucchero bianco e mezzo lime, ma soltanto il succo. Questi gli ingredienti base della mitica bevanda, nata dalla tradizione cubana. Dopo una bella mescolata per liberare l’essenza della menta – senza schiacchiarla! – si completa il tutto con ghiaccio, rum e soda. A questo punto basta una cannuccia, qualche decorazione ed il cocktail, nella versione originale, è pronto per la bevuta. In Europa è ormai diffusa l’altrettanto buona ricetta ‘sbagliata’ ovvero con zucchero di canna grezzo e pezzetti di lime pestati.
cocktail dell'era moderna risalgono proprio a questo periodo. Oggi sono pressoché infinite le varianti che si possono consumare nei diversi locali, molti dei quali offrono ricette speciali e personalizzate, sulle quali influiscono anche componenti geografiche, con varianti locali di maggiore o minore successo. E'
il caso dello spritz, nato in Veneto e diffuso in breve tempo in tutta Italia come cocktail da aperitivo, ma non solo. Alla base dei più famosi cocktail al mondo ci sono solitamente rum o vodka, mentre per tutti gli altri ingredienti resta massima libertà, dalla menta del Mojito al cocco della Pina Colada. Tra i più particolari
spicca senz'altro il Bloody Mary, un cocktail a base di vodka, succo di pomodoro e spezie piccanti od aromi come la salsa Worcestershire, il tabasco, il consommé (o, in alternativa, il dado da cucina), il cren, il sedano, il sale, il pepe nero, il pepe di Caienna e il succo di limone. Il successo di questo cocktail è in parte legato anche alle controverse origini attribuite al nome, che alcuni ritengono riferito alla regina d'Inghilterra, altri a diversi personaggi illustri, sino a passare per più macabre leggende popolari. E' un fenomeno più recente, ma che vanta altrettanta diffusione, anche il cocktail analcolico, che offre la possibilità di gustare bevande dai variegati sapori anche a tutte le persone astemie o per tutti coloro che non vogliono eccedere. Solitamente a base di frutta fresca e dal sapore dolce, i cocktail analcolici sono bevande fresche e saporite, ideali per il consumo estivo.
CAIPHIROSKA Essendo una variante della brasiliana Caiphirina, a base di Cachaca, ne esistono varie versioni. Tra le più comuni c’è quella che come ingredienti conta su due cucchiai di zucchero di canna, un lime a cubetti, vodka liscia e del ghiaccio pilé. Cocktail ideale per l’estate, tra i preferiti delle donne, può essere servito con l’aggiunta di sciroppi alla frutta, ottimo con la fragola. BLOODY MARY Anche questo cocktail è a base di vodka, ma è il succo di pomodoro renderlo così particolare. Svariate le spezie e le salse che alcuni aggiungono, dal tabasco al pepe nero, dal sedano al succo di limone. SEX ON THE BEACH Dipende dalla versione che deciderà di preparare il barman, ma gli ingredienti ufficiali da shakerare con il ghiaccio sono vodka, liquore alla pesca, succo d’arancia e succo di mirtilli. PIÑA COLADA La Piña Colada è un cocktail molto dolce, tanto da mascherare la base di rum chiaro. Il latte di cocco ed il succo d’ananas sono gli ingredienti principali di questa bevanda di origini portoricane. La maggior parte dei locali si sbizzarriscono nel servire la Piña Colada in modo coreografico, tra cannucce colorate e gigantesche fette di ananas.
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Se per la degustazione ogni vino è adatto, lo stesso non si può dire per il prodotto che deve accompagnare i pasti: in questo caso la scelta deve essere compiuta con attenzione. Ecco alcuni consigli. • Anche se il senso comune suggerisce il contrario, spesso è consigliabile abbinare cibi e vini dai sapori opposti. Questo è particolarmente vero nel ca-
Ad ogni portata il giusto vino so di piatti dai sapori “forti”, da temperare con il vino giusto. • Ad esempio, nel caso di un piatto molto grasso, come i salumi cotti, è bene scegliere un vino piuttosto acido, preferibilmente frizzante, come un Gutturnio dei Colli Piacentini, che “alleggerisce” la pietanza.
• Al contrario, cibi dal gusto più delicato, come il pesce bollito, andrebbero ravvivati con un bianco secco vivace dal gusto fresco, magari uno Chardonnay Valdadige. • La “regola dell’opposto” ha però delle notevoli eccezioni, specialmente per quanto riguarda i dolci. Il sapore zucche-
rino tende infatti ad essere predominante, e soffocherebbe eventuali sapori contrastanti: con il dessert, quindi, meglio bere un vino dolce, come il classico Moscato d’Asti, o il Moscato di Pantelleria passito. • Da evitare il diffuso errore di abbinare uno Spumante Brut al dolce: questi vini, come
tutti i bianchi secchi, vanno impiegati con piatti come pesci e aperitivi. • Al di là dei suggerimenti “standard”, validi per la maggior parte dei vini e delle pietanze, la sperimentazione e il gusto personale hanno comunque un ruolo molto importante in questa scelta: le percezioni gustative sono infatti altamente soggettive e dipendono dall’esperienza e dalle abitudini individuali.
Il dopocena, un piacere a base di divertimento Cocktail e bevande per accompagnare le serate. Sempre più diffusi i vini biodinamici
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on l’estate le giornate si allungano, ma anche le serate si fanno più piacevoli. Non più costretti a cercare calore in casa o in luoghi chiusi e sovraffollati, si riscopre il piacere di serate in compagnia e di sorseggiare un drink nel tranquillo spazio aperto di locali e bar. Come non approfittare, del resto, del piacere di godere delle poche ore fresche al riparo dal sole cocente che non lascia scampo nel corso dei momenti diurni? Nel corso della bella stagione, si privilegiano luoghi e locali nei quali sia disponibile un ampio spazio aperto nel quale poter godere della frescura serale, magari davanti a un gradevole paesaggio verde, rilassante e gradevole alla vista. E’ il caso del bar Verdi, in via Cadorna 4 a Crema, dove nel pieno centro cittadino è possibile gustare cocktail e vini di qualità accanto alla splendida cornice del parco comunale, seduti ai tavolini o su comodi divani a cielo aperto. Il successo del locale non è legato solamente al fatto di offrire un'accogliente location per trascorrere serate in allegria, ma anche per la
qualità del servizio offerto. Racconta il proprietario Ivan: «Nel bar è possibile gustare una grande varietà di bevande, dai più tradizionali cocktail a quelli analcolici, preparati sul momento con ingredienti freschi e naturali. Tra i cocktail più richiesti ci sono certamente il Long Island e il Mojito, dal sapore molto fresco e quindi ideale per l'estate. Per quanto riguarda gli analcolici invece, accanto a quelli tradizionali prepariamo anche un particolare cocktail con zenzero, lime e menta». L'occasione è ottima non solo per gustare un drink in compagnia e in un'accogliente cornice, ma anche per del divertimento a base di musica: ogni venerdì sera infatti è animata dal dj set, che accompagna i frequentatori del locale dall'aperitivo fino al dopocena. Il bar offre inoltre una vasta selezione di vini da degustare, trenta a rotazione mensile, con particolare attenzione alla qualità e ampio spazio ai vini biodinamici: «Da noi sono un must già da quattro anni, ben prima quindi che divenissero una moda: questo perchè l'attenzione alla qualità dei servizi
e dei prodotti offerti per noi è fondamentale». L’agricoltura biodinamica si basa sull’idea della natura in equilibrio. Bisogna mantenere equilibrato in modo naturale il terreno con tutti i suoi organismi per ottenere – nel caso del vino – da viti sane dell’uva di alta qualità. Nella biodinamica è fondamentale la cura delle risorse naturali e favorire secondo direttive esatte i processi vitali come risultato dell’agire insieme di forze terrene e cosmiche. Nella pratica questo vuol dire che nell’agricoltura biodinamica non vengono utilizzati – come neanche in quella biologica – prodotti di sintesi chimica (concimi, fitofarmaci, diserbanti) e or-
ganismi geneticamente modificati. Si somministrano in dosi omeopatiche dei preparati naturali ottenuti da processi fermentativi, decotti e minerali, come polvere di quarzo, sempre tenendo conto delle fasi della luna e del sole; si lavora il terreno secondo metodi tradizionali come arare (con il cavallo, non con il trattore!) e letamare – tutto con l’obiettivo di rigenerare e rivitalizzare il suolo. Così le viti riescono a radicarsi bene e profondamente per sopportare periodi di gran caldo o di pioggia. Come trattamento profilattico si spruzzano le piante con infusi di ortica, camomilla, finocchio, dente di leone, valeriana e corteccia.
Cultura&Spettacoli pettacoli La satira sulla stampa italiana Esposte 23 opere dell’artista toscano Lino Mannocci è protagonista in una mostra
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Esposti nel Museo civico disegni e prime pagine originali dell’800 e ’900
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di Federica Ermete
ino a fine luglio il Museo civico ospita la mostra “Cremona che ride, i numeri unici e i giornali satirici dall’Unità d’Italia alla Liberazione”, a cura di Giorgio Casamatti e Guido Conti. Organizzato per i 150 anni dell’Unità d’Italia, l’evento racconta la storia del nostro Paese attraverso l’avventura di una grande tradizione culturale colta e popolare insieme, quella dei giornali satirici e dei numeri unici. Tra ’800 e ’900 in Italia sono sorti e prosperati settimanali e numeri unici umoristico-satirici. Generalmente erano “fogli” e settimanali scritti, disegnati e impaginati da giovani autori che si divertivano a ironizzare su eventi locali e personalità illustri della città. Queste pubblicazioni sono state un importante fenomeno storico-culturale: hanno diffuso il genere internazionale dell’umorismo aprendo la strada alla comicità italiana; sono stati una palestra di scrittura e il banco di prova di grafici, vignettisti, scrittori, giornalisti e registi; hanno costituito una nuova forma di letteratura e comunicazione e sono stati importanti per l’unificazione linguistica e l’apprendimento dell’italiano anche nelle classi meno abbienti. L’esposizione propone un percorso per riscoprire, in modo inedito e anticonformista, la storia del territorio di Cremona in rapporto con le città limitrofe e Milano. Nella sezione “Dal Risorgimento alla prima guerra mondiale” è visibile una ricca galleria di personaggi e avvenimenti del nostro Risorgimento guardato attraverso le varie testate europee; con oltre 200 tra disegni, testate originali e rac-
Un disegno di Guareschi
Presenti anche 60 opere realizzate da Guareschi colte, sono poi esposti esempi di giornali satirici francesi, tedeschi e spagnoli selezionati con immagini che racconta-
no i personaggi della politica a partire dall’Unità d’Italia e in particolar modo l’Italia. La mostra si chiude, infine, con l'esposizione di oltre 60 disegni originali di Giovannino Guareschi, che per oltre vent’anni ha disegnato l’Italia come una donna turrita protagonista delle sue vignette satiriche specialmente del dopoguerra sul settimanale milanese “Candido”.
a Pizzighettone
Fino al 12 giugno, presso il Centro culturale comunale di Pizzighettone è allestita la mostra dal titolo “Lino Mannocci. Orizzonti”, inaugurata lo scorso 22 maggio e curata dall’architetto Francesco Pagliari e da Damiana Tentoni. Organizzata dal Museo civico, con il pa-trocinio della Provincia di Cremona, l’esposizione presenta 23 lavori dell’artista italiano. Pittore ed incisore, Mannocci è nato a Viareggio nel 1945; alla fine degli anni ’60, spinto dal bisogno di un rinnovamento, si è trasferito a Londra dove ha compiuto studi di pittura e grafica. I suoi lavori vengono abitualmente esposti, oltre che a Londra, in Ger-mania e negli Stati Uniti. Le opere in mostra a Pizzighettone, datate tra il 1994 e il 2011 (ma con una prevalenza della produzione più recente), concedono la possibilità ai visitatori di conoscere il linguaggio colto e raffinato di Mannocci. Le opere dell’artista, infatti, si contraddistinguono per le tinte delicate degli oli, caratterizzati prevalen-
temente dall’uso di rosa, azzurri e grigi dalle sfumature perlacee, che colloquiano con i chiaroscuri dei monotipi ed i forti contrasti cromatici delle cartoline dipinte. I soggetti rappresentati attingono a motivi noti della tradizione classica e cristiana, oltre che al vissuto del pittore. Se temi come Ganimede, Pandora, le Grazie derivano dalla mitologia greca, Trinità e Annuncio sono invece una riflessione sulla religione cristiana, mentre l’omaggio all’amato Lorrain e le raffigurazioni di Viareggio o di Londra, luoghi di residenza dell’artista, appartengono al suo universo personale. I dipinti degli ultimi due anni rivelano una maggiore presenza di elementi urbani quali piazze, edifici e monumenti anche noti, comunque sia trasfigurati dalle atmosfere rarefatte e sofisticate che costituiscono l’elemento dominante della poetica di Lino Mannocci. La mostra è aperta fino al 12 giugno. Orario: feriali ore 16-18, festivi 15-18 (chiuso il lunedì). Per informazioni: 0372-743347.
L’ensemble “Il Continuo” si esibisce Ultimo spettacolo al Monteverdi mercoledì nella chiesa di Sant’Ambrogio Venerdì 3 giugno si chiude la rassegna “Con i piedi sul palco”
Venerdì 3 giugno, il palcoscenico del Teatro Monteverdi ospita gli ultimi tre spettacoli della 6ª edizione di “Con i piedi sul palco”, la rassegna di produzioni teatrali studentesche e della diversabilità, promossa e sostenuta dall’assessorato alle Politiche Educative, Gio-vanili e della Famiglia del Comune di Cremona. Il gruppo teatrale dell’Istituto tecnico agrario “Stanga” apre la giornata alle ore 9 con “Viva le ragazze”, replicato poi alle ore 21; alle ore 10.45 “Si prega
di chiudere la porta” è invece portato in scena dalla Compagnia Inequilibrio dell’associazione Giorgia. Alle ore 22, infine, è di nuovo protagonista l’Istituto tecnico agrario “Stanga” che chiude la serata e l’intera rassegna, con “Il gabbiano che volò al buio”. Alla rassegna hanno partecipato 16 gruppi teatrali che, per le loro performance, si sono avvalsi del lavoro di operatori teatrali, musicali, di danza-terapia e di musico-terapia.
Mercoledì 8 giugno alle ore 21 nella chiesa di Sant’Ambrogio, l’ensemble “Il Continuo” (nella foto) è protagonista del “Concerto di musiche sacre”. La formazione, costituita da un consort vocale ed uno strumentale, è nata a Cremona nel 1978. Il consort vocale fu fondato da Isidoro Gusberti in occasione del 300° anniversario della nascita di Antonio Vivaldi, nel desiderio di riscoprire e proporre pagine di autori compresi tra il Rinascimento e gli albori del Rococò; il consort strumentale vide, invece, la luce grazie al violoncellista Gioele Gusberti. In questi 30 anni di attività artistica de “Il Continuo”, numerosi sono stati i concerti, molti dei quali svolti in ambienti di prestigio, gli inviti in importanti festival e stagioni concertistiche. Di notevole interesse anche i rapporti e le relazioni artistico-culturali con gruppi di altri Paesi, europei ed extraeuropei, nonché la collaborazione con solisti di prestigio.
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Gaia Rayneri ospite di “Narrare narrarsi”
Martedì 7 giugno alle ore 18, presso la Galleria Daniela Rallo (in piazza Sant’Abbondio), ha luogo un nuovo appuntamento della rassegna “Narrare narrarsi: la psicoanalisi incontra la letteratura”, a cura della psicologa e psicoterapeuta Rosalba Carollo. Protagonista dell’incontro è Gaia Rayneri (nella foto) che parla del testo “Pulce non c’è”, edito da Einaudi nel 2010. Il racconto è una storiaccia che inizia così: “E così nel bel mezzo di un giorno noioso, a metà di un pomeriggio normale, proprio
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di Federica Ermete
a venerdì 3 a domenica 6 giugno Cremona ospita, per il secondo anno, “Le corde dell’anima”, il primo festival italiano tra letteratura e musica. La manifestazione ha in serbo 3 intense giornate che coinvolgono oltre un centinaio di protagonisti della scena italiana ed internazionale, con full immersion di incontri, reading d’autore, novità editoriali, spettacoli, performance e laboratori, impossibili da citare tutti. Realizzato con la direzione scientifica del critico e giornalista Anna Folli e la consulenza di Nicoletta Polla-Mattiot per la letteratura e di Vittorio Cosma per la musica, “Le corde dell’anima 2011” è promosso dal Comune di Cremona con il Patrocinio del ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Lombardia e della Provincia di Cremona. A inaugurare il festival, alle ore 17 in piazza Duomo, è l’incontro con il cantautore Eugenio Finardi che presenta il nuovissimo libro autobiografico “Spostare l’orizzonte”; previsto anche l'incontro con Enrico Ruggeri, fresco autore di “Che giorno sarà”; e ancora altri artisti che da sempre viaggiano fra musica e parola, come Max Gazzè. Morgan è invece tra i protagonisti dell’evento speciale “Le canzoni che hanno fatto l’Italia”: una cavalcata di 150 anni di musica classica e pop. Lo scrittore Andrea De Carlo è protagoni-
a metà dei miei compiti di epica, qualcuno senza dirci niente, aveva portato via Pulce”. La tematica affrontata nel libro è la possibile violenza sessuale in famiglia su una bimba affetta da autismo, tragica situazione che viene magicamente trasformata con ironia e leggerezza, dalla fresca scrittura della giovanissima autrice. La voce di Giovanna, una ragazzina tredicenne, narra la storia vera di Pulce, la sorella autistica di nove anni, allontanata dalla famiglia, in base a un provvedimento giudiziario, per presun-
te molestie sessuali da parte del padre. Mentre gli adulti cercano di capire e soprattutto di agire, Giovanna inizia a raccontare tutto di sé, della sua famiglia, di Pulce, del posto dove l’hanno portata e del mondo. La ragazzina spiega anche il sistema della comunicazione facilitata, la tecnica grazie alla quale Pulce riusciva ad esprimersi in un modo tutto suo. Giovanna è una ragazzina intelligente, capace di sparare a mitraglia pensieri bellissimi ed eccentrici, piena di fantasie più grandi di lei.
Da venerdì a domenica Cremona ospita un centinaio di artisti
Il festival ‘Le corde dell’anima’ diviso tra musica e letteratura
Eugenio Finardi
sta, fra note e parole, di un reading con performance polistrumentale; sono attesi molti altri nomi familiari al grande pubblico: Federico Moccia, Mariapia Veladiano e Andrea Vitali. Al festival anche molti interpreti della scena e del cinema italiano: l’attrice Sonia Bergamasco, mentre il duo del teatro-cabaret nazionale Cochi & Renato, conversa con Massimo Cirri, conduttore di Caterpillar su Radio2 della Rai, in un travolgente happening fra parole e musica. Internazionale il respiro dell’appuntamento che si rinnova col Concorso lingua madre: al festival i riflettori sono puntati su “Vento dell’Est: parole e musica in dialogo, dalla Russia alla Bulgaria”, appuntamento con la vincitrice Guergana Radeva e due finaliste del concorso. Tra gli eventi musicali si citano il concerto del Quartetto di Cremona, una delle realtà cameristiche europee più interessanti e dinamiche e la performance dell’Orchestra permanente “Ventaglio d’arpe”, l’unica orchestra italiana dedicata a questo strumento.
La mostra di Margadonna fino a domenica a Soncino
Fino al 5 giugno, presso l’enoteca “I 5 Frati” di Soncino (in via De Baris 11), è allestita la mostra personale di pittura di Claudia Margadonna, dal titolo “L’albero della vita”. In questo delizioso angolo del borgo, sono esposte venti tele. Antico e contemporaneo si fondono, in una atmosfera resa magica dall’incontro tra le vecchie mura e le opere della Margadonna, un’artista che tratta i “suoi” colori in una maniera così magistrale da regalare intense emozioni all’osservatore. Questi luoghi medioevali, dopo essere stati recuperati allo stato originale, dal 1975 ospitano l’enoteca dei 5 frati. Dopo il susseguirsi di diverse gestioni, a condurre oggi l’attività è Alberto Fanottoli, giovane impresario che, in questo sito antico si cimenta nel campo eno-gastronomico con passione ed innovazione senza dimenticare la tradizione. Ed è proprio nella tradizione che c’è anche la “voglia” di ospitare eventi culturali.
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& CREMA
Cultura Spettacoli
Venerdì 3 Giugno 2011
Secondo Baruch Spinoza, grande filosofo vissuto nel 17° secolo, ispirare passioni tristi è necessario all'esercizio del potere: e anzi, il despota è colui che ha bisogno della "tristezza" dei suoi sudditi. Ora, la nostra epoca è descritta da più parti come l'epoca delle passioni tristi. Affezioni, sentimenti, modalità dell’essere e dello stare nel mondo, che, sempre nei termini spinoziani, corrispondono a una diminuita capacità di agire, all'impotenza singolare e collettiva, alla disunione e alla disarticolazione delle soggettività, corpi e menti. Quindi, non tanto la tristezza che genera pianto o sofferenza, quanto quella che deriva dall'impotenza e dalla disgregazione: la tristezza prodotta dalla delusione e dalla perdita di fiducia. Osservando la nostra società, è facile
Un atteggiamento mobile e vivo incontrare passioni tristi, sentimenti di resa o una frammentazione tale dei progetti e delle identità da indebolire la forza di immaginare un agire collettivo. Eppure è proprio nelle esperienze che si muovono lungo le linee di fuga dello scoraggiamento che troviamo forme di esodi possibili dalle passioni tristi: esperienze politiche, artistiche e di pensiero non rinunciatarie. Ciò significa che la metafora è efficace per significare la nostra condizione, ma non deve essere una narrazione totalizzante. In un libro uscito da noi nel 2004, “L'epoca delle passioni tristi”, due psicoanalisti francesi, M. Benasayag e G. Schmit, raccontano cosa avviene in
una società in crisi, parlando soprattutto dei giovani, che vivono senza futuro e subiscono la sconfitta della civiltà occidentale, basata in passato troppo spesso su una “promessa” di “onnipotenza” della scienza. Il senso di una "precarietà perenne", la realtà di “una vita in stato di emergenza” continua. Eppure, dicono gli studiosi, si deve tentare di interrompere il circolo vizioso perverso. Come? “Solo un mondo di desiderio, di pensiero e di creazione è in grado di sviluppare dei ‘legami’ e di comporre la vita in modo da produrre qualcosa di diverso dal disastro”. In una società che predica il trionfo e provoca paura e incertezza,
occorre, al contrario, costruire un futuro sulla fragilità, sui legami, sulla dipendenza intesa come interdipendenza. “Gli adulti temono davvero l'avvenire e quindi cercano di formare i loro figli in modo che siano ben ‘armati’ nei suoi confronti”. I giovani “si costruiscono uno scudo immaginario dietro al quale si illudono di stare al sicuro”. Così non si va da nessuna parte. Occorre valorizzare la grande dinamica degli affetti e dei corpi, dando senso a parole come futuro, lavoro, politica, desiderio, libertà. Dietrich Bonhoeffer, teologo luterano tedesco, combattente contro il nazismo, impiccato nel campo di concentramento di Flossenburg,
“Sogno di una notte di mezza estate” a Ombriano
Giovedì 9 giugno alle ore 21 al teatro-oratorio di Ombriano, frazione di Crema, spettacolo eccezionale con “Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespeare. Sul palcoscenico, per la regia di Franca Marchesi, recitano Gionata Agisti, Cristina Matia Ambrogi, Laura Ardia, Maria Immacolata Cantoni, Maura Fontana, Marco Lanzi, Corrado Aiello. Questa commedia è una delle prime scritte da Shakespeare, certamente una delle più popolari, ma anche quella più difficile da comprendere. Il tema principale della commedia-fiaba è l’amore romantico, che a differenza delle altre opere viene quasi sbeffeggiato, deriso, sen-
za che per questo motivo perda di significato. L’espediente del liquido del fiore che, versato sugli occhi di una persona che dorme, lo farà innamorare della prima persona vista al suo risveglio, ci fa capire come l’innamoramento nasconda le qualità fisiche e morali della persona amata, per poi rivelarle una volta svanito l’incantesimo. Questa commedia, che rimane un capolavoro assoluto, è ancora oggi tra le più rappresentate nei teatri di tutto il mondo. Nel “Sogno di una notte di mezza estate” si fondono le vicende degli umani e degli dei, questi ultimi partecipano alle vicende in maniera silenziosa, talora divertendosi, talo-
ra soffrendo per essi. Si può dire che il teatro dei greci e quello moderno si incontrano. Come nel teatro greco, infatti, le vicende sono mosse dagli dei, ma come nel teatro moderno anche il carattere dei personaggi ha un peso determinante. Inoltre, a differenza del teatro greco, in cui uomini e dei parlavano, litigavano, nel “sogno” gli umani non hanno nessuna consapevolezza diretta dell’influenza degli dei, non possono interagire né immaginare i motivi per cui le cose succedono. Una volta che l’avventura sulla terra è terminata, la vita prosegue sotto forma di spirito: nel frattempo ci si può rifugiare nel sogno .
Nuovi appuntamenti, dal 3 al 12 giugno, della rassegna dal titolo “Crema in scena”
La danza darà ancora spettacolo C di Tiziano Guerini
ontinua, dopo il successo della scorsa settimana, la rassegna dal titolo “Crema in scena danza” con i prossimi appuntamenti a partire da venerdì 3 fino a sabato 12 giugno. Il 3 giugno, alle ore 21, appuntamento con “Amore senza fine” e con la scuola di danza modern-jazz dell’Us Acli di Trescore Cremasco. Coreografie e regia di Elena Vavassori. Sabato 4 giugno due rappresentazioni alle ore 16.30 e alle 21 con “Io danzo e sono libero” con gli insegnanti P. Aderna, M. Giavaldi, L. Ferari ed altri per la scuola Asd Moving Club Crema. Domenica 5 giugno “Tempo di danza 2011” della scuola Emozioni in danza dell’Us Acli S. Carlo; insegnante e coreografa Chiara Demicheli.
Lunedì 6 giugno “Danzando in una notte i note” della scuola Ddi Danza Asd Crema, con gli insenanti e coreografi Danila Lodigiani e Chiara Riboli. Martedì 7 giugno “Suoni, colori, profumi… e tanta energia”: insegnanti e coreografi Laura Gennai e Enrica Lena della scuola Palestra Energy di Crema. Mercoledì 8 giugno la scuola Il Mosaico Dance e Arts School propone lo “Spettacolo di danza” con la coreografia di Silvia Illari. Venerdì 10 giugno la scuola Us Acli di Crema “propone “Tutti in punta di piedi: dall’Oriente all’America Latina”, insegnante Romina Cinquetti. Domenica 12 giugno, Infine, “La notte che non finisce mai” con la regia di Massimo Polledri: spettacolo di danza e canto dell’associazione culturale la Scatola . Una rassegna di due settimane per creare attenzione ed affetto verso lo spettacolo affascinante della danza.
Dal 6 giugno torna il festival “Filosofi lungo l’Oglio”
Sotto l’alto patronato del presidente della Repubblica e con il patrocinio del ministero per i Beni e le Attività culturali, dell’assessorato alla Cultura della Regione Lombardia, delle province di Brescia e Cremona nonché del Parco Oglio Nord e del Parco Oglio Sud prende il via la sesta edizione del festival “Filosofi lungo l’Oglio”, in programma dal 6 giugno al 22 luglio 2011. La kermesse, fedele al suo spirito itinerante, coinvolge dodici Comuni tra
le province di Brescia e Cremona. Tra castelli, chiese, piazze, borghi, cascine si alterneranno pensatori di caratura internazionale per declinare il tema della felicità in maniera plurivoca. Interessati anche centri cremonesi: Soncino (giovedì 16 giugno) e Ostiano (martedì 21 giugno). Ben dodici appuntamenti (tutti a ingresso libero) accomunati sotto il titolo di “Felicità”. Si tratta di un grande sforzo organizzativo, come ha detto nella presentazio-
ne Francesca Nodari, direttore scientifico del festival: «Una kermesse filosofica che, nomade come il pensiero, si realizzerà nell’agorà – spazio pubblico per eccellenza – sotto la guida del pensatore, il maestro». Il primo appuntamento, lunedì 6 giugno 21.15 nell’auditorium S. Barnaba di Brescia, è con Marc Augé già presidente e direttore della Scuola di alti studi di scienze sociali di Parigi. Titolo della relazione: “La felicità ha un luogo?”.
scrisse, in “Resistenza e resa”: «Spesso qui ho pensato a dove passino i confini tra la necessaria resistenza alla sorte e l’altrettanto necessaria resa. Dobbiamo opporci altrettanto decisamente al destino quanto sottoporci a lui a tempo opportuno. Non è possibile definire in linea di principio i confini tra resistenza e resa, ma è certo che debbono essere presenti ambedue e ambedue devono venire assunte con decisione. La fede richiede questo atteggiamento mobile, vivo. Soltanto così possiamo reggere alle varie situazioni del presente e renderle feconde”. Agopoli* *Agopoli (pseudonimo) si occupa di economia e finanza, ma coltiva una grande passione: la filosofia.
di Roberto Poli • erre.poli@yahoo.it
La paura della fine del mondo La paura dell'Apocalisse è sempre stata presente nell'uomo. Le domande escatologiche che l’uomo si pone, sulla fine di sé e del mondo, non portano ovviamente a certezze, ma a timori irrazionali. Ora impera la Profezia dei Maya che fissa la fine del mondo per il 21 dicembre del 2012. La data discende da calcoli fatti sul calendario Maya: la catastrofe si verificherebbe per un cambiamento dell’inclinazione dell’asse della Terra rispetto al piano dell’orbita. In passato ogni previsione, fatta da religioni (Testimoni di Geova e Mormoni in testa), sette o guru è stata puntualmente disconfermata. A partire dall'anno 1000 in poi molte volte si è temuto di essere arrivati alla fatidica fine del mondo. "Mille e non più mille" aveva detto Gesù secondo la tradizione. Si avvicinava la fine del mondo con il Giudizio universale. Così era scritto nell'Apocalisse :"dopo Mille anni Satana sarà disciolto.". Nel Millennio successivo innumerevoli sono stati i profeti apocalittici, dal matematico tedesco Michael Stifel che annunciò la fine per le 8 di mattina del 18 ottobre 1533 al fanatico religioso William Bell che puntò sul 5 aprile 1761. Nel 1980 Jenser e Gaines, capi di una setta americana, convinsero centinaia di seguaci a chiudersi in un loro bunker ad attendere il giudizio universale. Nel 1992 il reverendo Lee Jang Lim coinvolse 150 mila fedeli coreani nell’isteria della fine del mondo e li truffò per un totale di 4 milioni di dollari. Il secondo Millennio si è aperto con la fobia del cosiddetto 'millenium bug', un potenziale difetto informatico che avrebbe dovuto manifestarsi al cambio di data dalla mezzanotte del 31 dicembre 1999 al 1º gennaio 2000 nei sistemi di elaborazione dati, con conseguenze imprevedibili e potenzialmente catastrofiche. Dunque, nonostante la ragione porti a non credere nelle pseudo-profezie, permane in molti un timore irrazionale. Un po’ come la superstizione. Non ci crediamo, ma spesso la temiamo e non la sfidiamo. E’ un problema di percezione del rischio. Se l’uomo percepisce che vi è un rischio anche infinitesimale, ma relativo a paure di tipo ancestrale, grazie anche all’effetto amplificatore dei media, allora scatta la paura sino al panico e alla psicosi. Pensiamo alle diverse epidemie annunciate, dall’aviaria, alla mucca pazza, all’ultima influenza suina (influenza A H1N1). Il concetto di rischio percepito è ben rappresentato da questo ragionamento fisico-filosofico. In meccanica quantistica esiste la probabilità che una penna cada attraversando il tavolo. Poiché la penna può comportarsi come un’onda, può attraversare il tavolo: è l’ ‘effetto tunnel’. Se si calcola la probabilità che ciò accada, non è uguale a zero. È una probabilità molto piccola. Ma non succede mai. Nessuno ha mai visto succedere questo. Ma per il pubblico generale il concetto di rischio non uguale a zero ha un effetto diverso. Dà la sensazione che ciò possa accadere. E allora, se vedremo cadere la penna attraverso il tavolo, potremo anche iniziare a temere la profezia Maya.
Appuntamenti
Venerdì 3 Giugno 2011
Arte & Cultura Difficile parlare di un poeta come Giovanni Giudici, recentemente scomparso, in poche righe. Giornalismo, poesia e traduzioni: di Ezra Pound, Robert Frost, Sylvia Plath e Aleksàndr Puskin. Giudici non aderì mai ad un certo ermetismo novecentesco: al contrario, la sua poesia è descrittiva, la sua lingua è piana, entrambe coniugate con la capacità di aderire alla realtà concreta, personale e sociale. Diceva di sé: “un ligure diseducato a Roma e poi redento a Milano". E’ fondamentale, nella sua vita, l’incontro con Adriano Olivetti e con il suo progetto imprenditoriale, umano e culturale di fabbrica e di comunità: dapprima a Ivrea, dove lavora nella biblioteca dell’azienda e al settimanale «Comunitá di fabbrica», poi a Torino, per partecipare a "La via del Piemonte", diretto da Geno Pampaloni, infine a Milano, dove entra nella Direzione Pubblicità e Stampa della Olivetti. Ricorda Furio Colombo: “Forse non è mai esistita la piccola stanza al settimo piano, con due scrivanie accostate e due poeti al lavoro. Era l’ufficio Pubblicità, lo si vedeva dalle bozze di manifesti sui muri. E i due poeti al lavoro erano Franco Fortini e Giovanni Giudici”. Che scriveva, dice sempre Colombo, con “uno sgorgare semplice di parole che sembravano frutto della natura. Ma solo dopo ti rendevi conto che la sua poesia era una casa, con un fuori semplice e un dentro dove abitavano nostalgia e dolore”. La dimensione del lavoro, quindi, come elemento importante della poetica di Giudici. Leggiamo: CAMBIA DITTA
Non puoi cambiarti, ma almeno cambia ditta, Il posto di lavoro è più che una metà (Inutilmente resisti) della tua anima: E quante cose per te cambieranno! Avranno altri volti e strade le tue mattine, T’illuderai quasi di aver cambiato città, Di avere davanti una vita. Un nuovo gergo Imparerai nelle file dei nuovi conservi: Ti ci vorranno due mesi per scoprirlo banale. E poi nuovi padroni, nuove regioni dei tuoi nervi In evidenza agli uffici del personale, Nuovi prodotti e una nuova misura Di quel che è bene e male - ed infine te stesso Di cui tutti diranno che sei nuovo. Annuncerai ai lontani la tua novità: «Questa mia è per dirti che adesso mi trovo…».
Fino a sabato 30 giugno CREMONA MOSTRA ROMANINO E I PITTORI ANTICLASSICI UNA MOSTRA DIFFUSA IN LOMBARDIA Si tratta di un itinerario di grande fascino, per scoprire l’arte del Romanino e dei pittori che all’inizio del ’500 si sono allontanati dal canone classico, esprimendo un linguaggio eccentrico e rivoluzionario. Per informazioni: 339-8452851. *** Fino a domenica 12 giugno CREMONA MOSTRA BANGLADESH Appuntamento nella Casa Sperlari in via Palestro, 32. Inaugurazione sabato 28 maggio alle ore 17.30. Orario: da martedì a domenica dalle 17 alle 19. Per informazioni: 0372-24679. *** Fino a venerdì 1° luglio CREMONA MOSTRA MATTEO LAUSETTI E STEFANO SODDU: DUE ARTISTI A CONFRONTO A
Musica & Spettacoli
Giovanni Giudici
Ancora Colombo: “Quando Adriano Olivetti, come premio per il suo lavoro, lo nominò dirigente, Giovanni Giudici disse: ‘No grazie, io sono un impiegato’. Era Italia, poco fa”.
Giovedì 9 giugno CREMONA DANZA TANGO - MI PASSION Alle ore 21 al Teatro Filodrammatici, spettacolo di danza a cura dell’associazione Tango club. Per informazioni: 349-8099121. *** Venerdì 10 giugno CREMA CONCERTO CONCERTO DI SAN PANTALEONE Appuntamento nella chiesa di San Bernardino - Auditorium B. Manenti. Per informazioni: 0373-89334.
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CREMONA Prosegue la collaborazione fra il DelleArti Design Hotel di Cremona e la Fondazione Dominato Leonense di Leno (Brescia), che negli ultimi anni ha portato a Cremona numerose esposizioni d’arte di alta qualità. Stavolta la mostra coinvolge la Galleria Scoglio di Quarto, importante realtà che opera a Milano. All’interno della Project Room Galleria DelleArti, sono esposte le opere degli artisti Matteo Lausetti e Stefano Soddu. Orario: tutti i giorni dalle 11 alle 22 fino al 1° luglio presso la Galleria Dellearti (ingresso libero). Per informazioni: 030-9038463. *** Domenica 12 giugno PANDINO MERCATO COSE D’ALTRI TEMPI Mercatino di antiquariato in programma dalle 9 alle 19 nel Castello Visconteo. Per informazioni: 0373-920410. *** Da mercoledì 15 giugno SAN PIETRO IN CERRO SPORT FORMULA TORNEO Presso il centro sportivo parrocchiele è in programma il torneo di calcio tennis
sul campo di erba sintetica. Le squadre sono composte da due giocatori e l’iscrizione è aperta a tutti. Per informazioni: 338-7685987. *** Da giovedì 9 e domenica 12 giugno CREMA FIERA DI CREMA Appuntamento con agricoltura, artigianato e commercio, presso il centro Ersaf (ex Stalloni). Orario: giovedì ore 18-24, da venerdì a domenica ore 9-24. Per informazioni: 334-8217130 - 0373259694. *** Domenica 5 giugno CORTE DE’ FRATI PODISMO CORRI CON NOI Percorso podistico non competitivo attraverso i suggestivi scenari del Parco Oglio Nord. Info: 0372-93183. *** Domenica 12 giugno RIVOLTA D’ADDA MOSTRA-MERCATO DELL’USATO E PICCOLO ANTIQUARIATO Appuntamento dalle 8.30 alle 19 in Piazza Vittorio Emanuele II. Per informazioni: 0373-377050.
Giovedì 9 giugno CREMA FESTIVAL CREMA BLUES 2011 - UN VIAGGIO NELLA STORIA DEL BLUES Alle 21 nel chiostro del Sant'Agostino (in caso di maltempo nella sala Pietro Da Cemmo), appuntamento con Fabio Treves e Alessandro “Kid” Gariazzo. Per informazioni: 0373-893324. *** Venerdì 3 giugno 2011 CREMONA MUSICAL THE BEATLES Alle ore 09.30 e alle 11.30 (2 recite), presso il Tognazzi in via A. Gramsci 3 (10 €), omaggio agli intramontabili baronetti di Liverpool con un musical che ne ripercorre la storia, attraverso lo sguardo di John Lennon che ricompone in un lungo flashback l’avventura straordinaria
dei Beatles. Per informazioni: 0372-407048. *** Giovedì 16 giugno CREMONA TEATRO IL FILO SI PRESENTA Alle ore 21 al Teatro Filodrammatici, spettacolo teatrale della scuola “Luigi Carini” ed ssibizioni delle scuole e laboratori del Filo. Per informazioni: 349-8099121. *** Martedì 14 giugno CREMONA CONCERTO I VIRTUOSI DELLE MUSE Alle 21 al Teatro Filodrammatici, concerto con Jonathan Guyonnet (violino barocco) e Stefano Molardi (clavicembalo). In programma Sonate di Bach per violino e cembalo. Per informazioni: 349-8099121.
L’Oroscopo della settimana
a cura di: www.oroscopo-2009.com
Per scrivere a Maria: promedia@fastpiu.it Cara Maria, vorrei chiedere il suo parere su un fatto che mi ha colpito moltissimo. Anzi, i fatti sono stati due: i due padri che hanno lasciato i propri figli in auto, sotto il sole, e i piccoli sono morti. Mi metto al posto di quei genitori, penso alla loro sofferenza, ma mi domando come sia potuto accadere. Come si fa a “dimenticare" il proprio bambino in auto? Va bene essere assorbiti da pensieri, preoccupazioni, andando di fretta, ma come è possibile? Non sono per gettare la croce addosso a quei padri, ma mi sorgono tante domande… Sonia Cara Sonia, cercherò di risponderle, ma le dico subito che non mi sento preparata ad affrontare l’argomento. In primo luogo, quanto è avvenuto si situa in uno di quei luoghi talmente insondabili dell’animo umano, talmente pieni di dolore, talmente muti per il dolore, che ogni parola rischia di essere insensata, quando non – e speriamo di no – offensiva. Non mi
resta che dirle le mie impressioni, senza alcuna pretesa di dare spiegazioni o interpretazioni. Ho pensato, appena appresa la notizia, a quando portavo io mia figlia all’asilo nido. A quelle file nel traffico, nei giorni di pioggia, l’orologio che correva, tutto era bloccato, sapevo di dover fare un pezzo di città , trovare parcheggio, scendere, portare la piccolina alle maestre, salutarla, riprendere l’auto, percorrere un altro pezzo di città, sempre con l’affanno. Pensi che – in una città medio/grande come quella in cui vivevo – svegliavo la bambina alle 7, con tutto già pronto, biberon scaldato, abiti puliti, e non riuscivo ad arrivare al lavoro prima delle 8 e mezza. Ero piena di senso di inadeguatezza: verso la piccola, a cui imponevo i miei ritmi, verso il lavoro, poiché non riuscivo ad arrivare in orario, e così via. Questo per dire che conosco bene, come tutti, credo, i tempi, le corse, direi incivili, a cui la vita ci sottopone. Ho poi pensato ad esperienze successive, in cui ero magari così presa dal pensiero del lavoro, da non ascoltare, a volte, quel che diceva chi mi stava din-
torno. Ho pensato al concetto di lavoro di cura, quello che si fa verso i figli, i genitori anziani, le persone bisognose di assistenza, o comunque le situazioni in cui c’è bisogno di affetto e di sostegno attivo, ed alla diversa declinazione che della cura danno i padri e le madri. Cura originariamente significa preoccupazione: ho cura di te, mi preoccupo di te, i miei pensieri sono orientati a te. E’ innegabile che questo orientamento, per molti motivi, che non ho spazio per elencare, è più presente nelle donne, piuttosto che negli uomini. E poi ho letto le parole di una grande donna, Luisa Muraro. Ha scritto: se la madre lo difende, noi difendiamo il padre. “La paternità come l’intendiamo oggi è relativamente nuova e gli uomini la stanno imparando. Anzi, in parte, la stanno inventando; la maternità infatti non è un modello, è altra cosa: biologica, potente e non imitabile”. In questo percorso accidentato, sono successe le due tragedie. Dice Muraro: non aggiungiamo castigo a castigo. Penso che abbia ragione. Maria
Siate obiettivi nel valutare gli attriti che nascono con il partner, poiché in gran parte dipenderanno dai vostri puntigli e dall’eccessiva ostentazione di autorità. Dunque non esagerate nelle reazioni. In campo lavorativo, tutto procede secondo i vostri piani. Solo la stanchezza fisica e mentale cominciano un pochino a farsi sentire e ad intralciare il vostro cammino. Cercate di tenere duro. I benefici economici derivanti dal vostro impegno lavorativo non saranno tali da giustificare i sacrifici e l’abnegazione che devolvete alla causa, poiché in questo periodo sarete impegnati su più fronti. Stabilità ed affiatamento saranno le costanti nella vita di coppia. Allontanati i motivi di discussione, sarete liberi e determinati nel procedere con il vostro partner come se foste una cosa sola. Cercate di essere meno pignoli ed esigenti nei confronti della persona amata. Pretendere troppo e sempre, spesso genera insoddisfazione, che poi inevitabilmente vi farà apparire le cose più brutte di quanto in realtà esse siano. L’intesa con la persona amata richiede continui adattamenti da parte vostra, un comportamento che se talora può rappresentare un sacrificio, darà risultati importanti sulla lunga durata. Assecondate lo spirito lasciandovi trasportare giorno per giorno da quella spinta passionale che vi porta a trasgredire e ad inseguire e vivere un’avventura, che seppur tale dovrà essere considerata, vi renderà molto appagati. Un clima piuttosto sereno, talvolta allegro, caratterizzerà l’ambiente lavorativo, rendendo maggiormente piacevole il vostro dovere. L’estate sta arrivando e con sé si porterà l’aria di vacanza. Continuate a guardarvi intorno ma ancora non riuscite a scorgere quel qualcosa che da tempo andate cercando. Forse questa mancanza dipende proprio da voi che in questo periodo non sapete esattamente ciò che volete. Si profila per voi un periodo assai felice e di grande intesa con la persona amata, con cui sarà stuzzicante condividere momenti molto passionali e realizzare progetti costruttivi. Meglio di così... Uscite dagli schemi nei quali vi siete rinchiusi e che adesso più che mai vi fanno sentire in gabbia: solo così sarà nuovamente possibile per voi tornare a vivere liberi senza vincoli e ad assaporare la passione. Anche se la vostra occupazione in questo periodo non rappresenta una priorità in ordine di importanza, evitate per quanto possibile di affrontarla con leggerezza in quanto potreste incorrere in errore e pagarne un molto troppo alto.
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Taccuino
Venerdì 3 Giugno 2011
NUMERI UTILI Cremona
COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291
Via Cà Magra Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 23 Luglio
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 PREFETTURA Centralino: 0372-4881 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581
Corso Matteotti Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 12 Agosto 2011
COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307 GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968
Via Patecchio Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 24 Giugno 2011
POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427 POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511 QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881
Corso Vittorio Emanuele II Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: Entro metà Luglio
• Via Postumia, Via Campestre: cantiere per la realizzazione della linea di distribuzione dell'energia elettrica; (Fine lavori: 24 giugno). •Via Patecchio: cantiere per la ristrutturazione dei sottoservizi (condotte acqua, fognature, gas metano e linee elettriche) e rifacimento sede stradale; (Fine lavori: 24 giugno). • Via Cà Magra: cantiere per la realizzazione dei sottoservizi (condotte acqua, fognature, gas metano e linee elettriche), dei
NUMERI UTILI Crema
METEO WEEK-END
VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511
Via Postumia Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 24 Giugno
PROCURA Centralino: 0372-548233 OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118
marciapiedi e della sede stradale; (Fine lavori: 23 luglio). • Corso Matteotti (tratto V.Zaccaria del Maino-V.Pallavicino): cantiere per il rifacimento dei sottoservizi e della sede stradale; (Fine lavori: 12 agosto).
AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215
• Corso Vittorio Emanuele II (da via Ruggero Manna a via Ala Ponzone, incroci esclusi): cantiere per il rifacimento dei sottoservizi e della sede stradale (Fine lavori: entro metà luglio).
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Redazione di Crema Piazza Premoli, 7 - 26100 Crema Tel. 0373 83.041 Fax 0373 83.041
GIORNALE DI CREMONA
COMUNE DI CREMA www.comunecrema.it Centralino: 0373-8941 Urp: 0373-894241
E supplemento: IL PICCOLO GIORNALE DEL CREMASCO direttore responsabile: Sergio Cuti ilpiccolocremona@fastpiu.it direttore editoriale: Daniele Tamburini
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Urp Crema: 0373-899822
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COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0373-82714
POLIZIA STRADALE Centralino: 0373-897311 POLIZIA DI STATO Centralino: 0373-897311 VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0373-256222 PROCURA DELLA REPUBBLICA Centralino: 0373-878116 OSPEDALE DI CREMA www.hcrema.it Centralino: 0373-2801 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 SERVIZI SOCIO-SANITARI DISTRETTO DI CREMA Centralino: 0373-899320
Stampa: SEL - Società Editrice Lombarda 26100 Cremona Autorizz. del Tribunale di Cremona n° 357 del 16/05/2000
Pubblicazione associata all’Uspi (Unione Stampa Periodica Italiana) Progetto Grafico: Gianluca Galli Numero chiuso in tipografia: Giovedì 2 Giugno alle ore 22
FARMACIE DI TURNO Dal 3 al 10 Giugno 2011
GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0373-256474 POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0373-250867 Centralino: 0373-894212
Pubblicità Tel. 0372 43.54.74 Fax 0372 59.78.60 www.immaginapubblicita.it
Distretto di Crema
Distretto di Cremona CREMONA - FARMACIA 12 A.F.M. DI CREMONA S.P.A. VIA GIORDANO, 125 26100 Cremona Tel. 0372 29724
FORMIGARA CACCIAPUOTI FABIO VIA ROMA, 28 26020 Formigara Tel. 0374 78028
SORESINA LOMBARDINI GHEZZI VIA GENALA, 16 26015 Soresina Tel. 0374 342483
CREMA RIZZI LUISA VIA CREMONA, 3 26013 Crema Tel. 0373 84906
RIPALTA CREMASCA VECCHIA MAURIZIO VIA ROMA, 11/B 26010 Ripalta Cremasca Tel. 0373 68441
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:30
Giorno di chiusura settimanale LUNEDÌ
Giorno di chiusura settimanale SABATO
Giorno di chiusura settimanale SABATO
Giorno di chiusura settimanale SABATO POMERIGGIO
Giorno di chiusura settimanale SABATO
CREMONA-FARMACIA 7 A.F.M. DI CREMONA S.P.A. VIA DANTE, 104 26100 Cremona Tel. 0372 460135
PIEVE SAN GIACOMO CAUZZI EMANUELE VIA MAZZINI, 2 26035 Pieve San Giacomo Tel. 0372 64323
PALAZZO PIGNANO FIORENTINI CRISTINA VIA RISORGIMENTO, 2 26025 Palazzo Pignano Tel. 0373 982030
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 13:00 Pomeriggio: 15:00 - 19:30
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00
Giorno di chiusura settimanale NO
Giorno di chiusura settimanale GIOVEDÌ POMERIGGIO
Giorno di chiusura settimanale SABATO POMERIGGIO
SONCINO ERBA DI BERNELLI S.N.C. VIA MATTEOTTI, 25 26029 Soncino Tel. 0374 85520 Orari di apertura Mattino: 08:45 - 12:30 Pomeriggio: 15:15 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale MERCOLEDÌ POMERIGGIO SABATO POMERIGGIO
Cosa vedere in televisione
Tv&Cinema
Appuntamento con “Wind music awards” su Italia 1 da martedì 7 giugno
Gli Oscar della musica in tv
L
a musica stavolta batte su Italia 1. Come avviene da tanti anni negli Stati Uniti, anche in Italia si assegnano gli Oscar della musica. L’evento musicale è andato in scena all’Arena di Verona il 27 e 28 maggio scorsi e ora viene trasmesso, come sempre su Italia 1, divedendo la due giorni musicale in tre prime serate, il 7, 14 e 21 alle ore 21.10. A condurre il “Wind music awards 2011” c’è una nuova coppia televisiva: Vanessa Incontrada, che ha già fatto la sua esperienza un paio di anni fa a Verona e Teo Mammucari. Il prestigioso riconoscimento del Wind music awards viene assegnato agli artisti che si sono
Sul palco i migliori cantanti italiani che si sono esibiti all’Arena di Verona
Sopra la locandina della manifestazione musicale, svoltasi all’Arena di Verona e in onda su Italia 1. A lato i Subsonica, uno dei complessi italiani premiati
distinti nelle vendite dei loro album in Italia nel periodo compreso tra maggio 2010 e maggio 2011, durante il quale hanno pubblicato e venduto oltre 300mila copie (diamante), o 120mila copie (multi platino) o 60mila copie (platino) oppure 30mila copie (oro) dei loro dischi nel nostro Paese. Il “Digital songs” sarà invece assegnato agli artisti che avranno avuto oltre 60mila download (multi platino) e 30mila download (platino), oltre al premio speciale di Fimi, Afi e Pmi e lo speciale “Premio Arena di Verona”. Saranno presenti personaggi del mondo dello della televisione, dello sport, della cultura. Fra gli ospiti internazionali ricordiamo gli Hooverphonic. Fra gli artisti premiati ci sono: Giovanni Allevi, Alessandra Amoroso, Annalisa, Biagio Antonacci, Claudio Baglioni, Mario Biondi, Stefano Bollani, Carmen Consoli, Cesare Cremonini, Gigi D’Alessio, Lucio Dalla e Francesco De Gregori, Due Di Picche (Neffa e J-Ax), Elisa, Emma, Fabri Fibra, Raphael Gualazzi, Il Volo, Luciano Ligabue, Litfiba, Marco Mengoni, Modà, Gianna Nannini, Negramaro, Nek, Pooh, Francesco Renga, Subsonica, Renato Zero, Zucchero. La prima delle tre serate è in programma il 7 giugno su Mediaset. Italia 1, martedì ore 21.10
CINEMA programmazione settimanale CREMONA Spaziocinema Cremonapo (0372 803674) www.spaziocinema.info • Pirati dai caraibi 3D • Pirati dai caraibi 2D • Una notte da leoni 2 • The housemaid • Fast & Furious 5 • Senza arte ne parte • Habemus Papam Cine Chaplin (0372-453005) • The Tree of Life
Filo (0372 411252) • Corpo celeste
Cineforum • The housemaid • Il ragazzo con la bicicletta
CREMA Porta Nova (0373 218411) www.multisalaportanova.it • Pirati dei Caraibi 4 • Pirati dei Caraibi 4 3D • ESP:Fenomeni paranormali • Paul • Garfield il supergatto • Rio 2D • Xman l'inizio • Quei bravi ragazzi
Rassegna Over 60 • The housemaid SPINO D'ADDA Vittoria (0373-980106) • Pirati dai caraibi: oltre i confini del mare 3D
PIEVE FISSIRAGA Cinelandia (0371 237012) www.cinelandia.it • Xman l'inizio • Paul • Garfield il supergatto • ESP:Fenomeni paranormali • Una notte da leoni 2 • Mr. Beaver • Pirati dai caraibi: oltre i confini del mare 3D • Beasly • Red • Fast & Furious 5 • Rio
Venerdì 3 Giugno 2011
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IL MERCOLEDÌ SERA
Tornano le storie degli invincibili
Nuovo appuntamento con “Invincibili”, il programma condotto da Marco Berry andato in onda per la prima volta lo scorso dicembre. Gli episodi trattati nelle quattro puntate in onda su Italia 1, infatti, sono raccontati al pubblico in maniera sentita, coinvolgente e con estrema delicatezza. “Invincibili” propone, infatti, in ogni puntata delle storie incredibili di persone comuni che hanno dovuto subire dei traumi psico-fisici pesanti, ma che con coraggio, forza d’animo e voglia di vivere continuano a lottare quotidianamente contro se stessi. Ogni puntata propone le commoventi storie di due
persone davvero invincibili, che non si arrendono e vanno avanti con grande dignità. Molti ricorderanno le incredibili storie di Roberto Bruzzone, un ragazzo di Alessandria che aveva subito l’amputazione di una gamba in seguito ad un terribile incidente in moto, ma che ora continua a scalare le montagne grazie ad una protesi e di Bebe (Beatrice Vio), la piccola che aveva addirittura perso tutti e quattro gli arti dopo una terribile meningite, ma che con forza e coraggia si è rialzata e continua a praticare scherma con quattro arti artificiali. Un esempio per tutti noi. Italia 1, mercoledì ore 21.10
L’ULTIMO DEI TEMPLARI “L’ultimo dei templari” è un film drammatico di Dominic Sena con Nicolas Cage, Ron Perlman, Stephen Graham, Claire Foy, Stephen Campbell Moore, Robert Sheehan, Ulrich Thomsen, Christopher Lee, Ada Michelle Loridans e Kevin Rees. LA TRAMA Durante il XIV secolo, quando la peste nera devasta l’Europa, a un cavaliere (Nicolas Cage) viene dato l’ordine di scortare, fino ad un monastero, una giovane donna (Claire Foy) accusata di stregoneria e sospettata di essere la responsabile della diffusione della peste. Convinto dell’innocenza della ragazza, il cavaliere e alcuni compagni di viaggio combatteranno per raggiungere una terra consacrata, dove poter provare l’innocenza della giovane e liberare l’Europa dalla maledizione della peste. Quello che il cavaliere ignora, è che le oscure forze del male lo stanno attendendo.
Regia: Dominic Sena • Genere: Drammatico
Nuovo capitolo della saga tratta dai fumetti della Marvel diretto da Matthew Vaughn
Con X-Men torna la fantascienza al cinema
Regia: Matthew Vaughn Durata: 132 minuti. Produzione: Twentieth Century Fox, Bad Hat Harry Productions, Donners’ Company. Cast: James McAvoy, Michael Fassbender, January Jones, Nicholas Hoult, Caleb Landry Jones, Kevin Bacon. Genere: fantascienza.
Prosegue la saga tratta dai fumetti della Marvel dedicata agli X -Men e la prossima settimana uscirà nelle sale italiane il film X-Men: First class (in italiano X-Men - L’inizio).In questo nuovo capitolo viene ripercorsa l’origine di due personaggi: Charles Xavier e Erik Lensherr che nella loro gioventù scoprono di avere dei poteri che le persone comuni non possiedono. I due si trovano così a lavorare assieme ad altri mutanti che si uniscono per combattere il male ma ad un certo punto, a causa di un dissidio tra i due protagonisti, l’amicizia si incrina fino a rompersi del tutto diventando così rivali ed acerrimi nemici. In poche parole questa è la storia di come sono diventati da adulti Magneto e Professor X. CURIOSITA’ La messa in scena principale è iniziata nell’agosto 2010 pressi i Pinewood Studios in Inghilterra. Lo scenografo Chris Seagers ha creato oltre 80 set (20 dei quali sono molto complessi e composti da strutture diverse), sia a Pinewood che in varie location inglesi e statunitensi.
TV - Mercoledì su La 7
Nel nome del padre
Ispirato a una storia vera e tratto dal libro autobiografico (Il prezzo dell'innocenza) di Gerry Conlon. LA TRAMA Processati come terroristi dell'IRA e autori di una strage in un pub di Guildford il 5-101974, quattro proletari irlandesi patiscono 15 anni di carcere prima che sia scoperta la loro innocenza. Con loro furono condannati a pene minori parenti e amici. Giuseppe Conlon, padre di uno dei quattro, morì in carcere nel 1980. Storia di un clamoroso errore giudiziario, frutto di un complotto poliziesco Musiche degli U2 e Trevor Jones. 7 candidature ai premi Oscar, nemmeno una statuetta. Efebo d'oro ad Agrigento.
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Salute
Venerdì 3 Giugno 2011
GLI ORARI CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi c ome indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario:da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Dove: Medicina del Lavoro, padiglione 10 Impegnativa del medico curante. Allergologia per sospetti professionali Tel. 0372 408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 13.00; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia dalle 09.00 alle 13.00 da lunedì a venerdì. Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, d alle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari.
PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Dove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10 Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante. Le prenotazioni vengono effettuate telefonando allo 0372 408178 da lunedì a venerdì dalle 10.30 alle 13.00; oppure personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia da lunedì a venerdì dalle 09.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.
Fulvio Albertario: «I donatori sono ancora troppo pochi rispetto alla richieste»
Donare organi: scelta di vita... per la vita
N
di Laura Bosio
ella popolazione esistono ancora molte perplessità sulla donazioni di organi, una scelta che permette di salvare delle vite umane. Per questo motivo lo scorso 29 maggio è stata indetta la giornata nazionale di sensibilizzazione. «Il trapianto di organi è una scelta estrema, che si prende in considerazione quando la malattia non risponde più alle cure» spiega Fulvio Albertario, direttore dell'unità operativa di terapia intensiva. «Peraltro bisogna ricordare che, in caso di malattia che abbia inesorabilmente condotto ad una insufficienza irreversibile della funzione di un organo, non vi è possibilità di trapianto se non vi è la disponibilità di organi trapiantabili forniti da un donatore. Ecco che a questo punto possono incrociarsi casualmente due situazioni: quella di un “potenziale donatore” e quella di un “sistema ospedale” che si attivi perché quella eventuale donazione diventi possibile e reale. In Italia i trapianti sono di altissima qualità, in quanto la politica sanitaria ha puntato molto in questa direzione. Cercare la migliore idoneità tra donatore e ricevente, vagliando le possibili situazioni di rischio che potrebbero essere trasmesse durante al ricevente, è quindi compito del lavoro di equipe di medici». Sono molti i donatori? «Purtroppo no, anzi: cresce il divario tra richiesta e disponibilità di organi. In Italia sono circa un terzo del totale le richieste che si riescono a soddisfare ogni anno.
Tra l'altro è cambiata anche la tipologia di donatore. Se un tempo, infatti, egli era un giovane che era andato incontro a danno cerebrale irreversibile a causa di un incidente, col tempo le cose sono cambiate, in quanto la politica di prevenzione ha fortunatamente ridotto tali morti. Dunque oggi il donatore medio è più avanti con l'età, ed è spesso una persona che ha subito ictus o emorragie cerebrali. E si tratta di donatori più critici. Il nostro compito è di attestarne l'idoneità». Qual è il percorso dell'organo che viene donato? «Quando c'è un potenziale donatore, ossia quando si attesta in modo attento e inequivocabile una situazione di morte cerebrale, ed esiste una disponibilità alla donazione, ci mettiamo immediatamente in contatto con il Centro interregionale di riferimento, a cui segnaliamo il potenziale donatore e gli organi disponibili. Il Centro a sua volta ricerca il paziente ricevente, sulla base dell'urgenza, della gravità e della compatibilità. Dal Centro vengono comunicate le richieste
Il dottor Fulvio Albertario, direttore dell'unità operativa di terapia intensiva dell'Ospedale Maggiore di Cremona
e i centri di trapianto ci inviano la propria equipe, che partecipa alla procedura di espianto». Quanti sono i donatori? «Nella nostra realtà diventano donatori circa il 25% degli encefalolesi. Mediamente, quindi, abbiamo un donatore al mese, e una dozzina ogni anno, anche se nel 2010 siamo arrivati a 14. Sembrano numeri piccoli, ma nella realtà sono significative, tanto più che la Lombardia è una delle zone in Italia più attiva in questo senso. Peraltro il Presidio Ospedaliero di Cremona ha re-
centemente ottenuto dalla Direzione Generale di Regione Lombardia il riconoscimento di eccellenti risultati conseguiti in questo settore di elevatissimo valore umano, etico e sociale, ossia». Anche a Cremona si eseguono i trapianti? «No, in quanto la scelta che si è fatta è di restringere queste azioni a soli pochi centri, in modo da garantire una maggiore professionalità». Qual è il ruolo di Aido? «L'associazione opera su tutto il territorio, raccogliendo adesioni e facendo informazione. Per chi volesse avere poi notizie più specifiche e tecniche, può sempre chiamare qui in ospedale, dove la disponibilità a fornire chiarimenti è totale. L’Azienda Ospedaliera di Cremona ribadisce il proprio impegno in tali attività ed invita tutta la popolazione dell’area cremonese ad offrire la propria disponibilità ad un dono incommensurabile che salva la vita di molti nel caso si presentassero inaspettatamente le condizioni».
Salute
Venerdì 3 Giugno 2011
MEDICENTER, VIA GIUSEPPINA
Audioprotesi: la tecnologia più avanzata per una migliore qualità dell’udito
il dottor Salvatore Portaro
Il settore delle audioprotesi è in grande espansione, e anche al Medicenter di via Giuseppina si offre questo tipo di servizio. E' il dottor Salvatore Portaro, tecnico audioprotesista, laureato in tecniche audioprotesiche a Padova, che da sei anni a questa parte si occupa di questa attività.
Portaro riceve anche a Piacenza, dove ha iniziato la sua attività dal 1998. «Si lavora dietro prescrizione del medico» spiega Portaro. Il nostro compito è quello di adattare gli apparecchi acustici sulla base delle esigenze del paziente». In che modo? «Bisogna fare, prima di tutto, un'anamnesi del paziente stesso, e di quelle che sono le sue prerogative. Ad esempio una persona che vuole andare a teatro o al cinema avrà esigenze diverse da chi ha una vita più tranquilla». In che modo la tecnologia ha cambiato il panorama degli apparecchi acustici?
«Moltissimo. Non si tratta più di semplici amplificatori, ma di veri e propri piccoli computer, che una volta tarati in maniera corretta sono in grado di analizzare l'ambiente circostante, e selezionare l'intensità dei suoni sulla base della loro origine, per cui, ad esempio, i suoni vocali sono maggiormente accentuati rispetto a suoni marginali. Con la tecnologia sono cambiati anche gli utenti, che non sono più solo anziani, ma anche giovani con problemi di udito, che oggi grazie alle protesi possono vivere una vita normale e di qualità, cosa che un tempo non era possibile. E chi è sordo dalla nascita o comunque fin da piccolo può riuscire a imparare il linguaggio».
Regione Lombardia promuove il decalogo per combattere il disagio
Gran caldo estivo, come correre ai ripari per sopportarlo I l torrido caldo estivo che in queste settimane ha colpito l'Italia, per taluni può diventare un vero e proprio calvario. A questo proposito torna anche quest'anno la campagna di sensibilizzazione promossa dalla Regione Lombardia sui comportamenti utili a prevenire i problemi di salute che possono derivare dal caldo intenso e dall'afa, in particolare nelle città. Gli anziani sono i soggetti più a rischio di malesseri dovuti alle alte temperature, ma è importante per tutti adottare stili di vita adeguati e sapere come comportarsi nel caso, per esempio, di un colpo di sole o di un collasso da calore. Per questo è stato diramato un opuscolo, proprio per insegnare a prevenire i problemi legati al caldo. Esso diventa un pericolo quando la temperatura esterna supera i 32-35 gradi e quando l'umidità è eccessiva.
Tra i consigli degli esperti per evitare di sentirti male, il primo è quello di cercare di bere molto. I soggetti deboli, come gli anziani, dovrebbero evitare di uscire nelle ore più calde, ossia dalle 11 alle 17. In casa è bene tener sempre areato, con finestre aperte e tapparelle abbassate, e possibilmente
si dovrebbe cercare di rinfrescare gli ambienti, con ventilatori o condizionatori. A questo proposito, si dovrebbe sempre cercare di coprirsi quando si passa da un ambiente molto caldo a uno pregno di aria condizionata. Molti gli accorgimenti da adottare quando si esce di casa: meglio
dotarsi di un cappellino e di occhiali scuri per difendersi dal sole. L'auto può essere una vera e propria trappola di calore, per cui è bene accendere sempre il climatizzatore, e usare in ogni caso le tendine parasole, specie nelle ore più calde. Anche l'abbigliamento conta molto: per non attirare il caldo, meglio scegliere vestiti chiari e non aderenti, in fibre naturali come il cotone o il lino. Le fibre sintetiche impediscono la traspirazione, e possono provocare irritazioni e arrossamenti. Se il sole causa malesseri, vi sono alcune cose che si possono fare per mitigarli, come ad esempio bagnarsi con acqua fresca in caso di mal di testa provocato da un colpo di sole o di calore, in modo da abbassare la temperatura corporea. Chi soffre di pressione alta dovrebbe tenersi controllato e consultare il medico in caso di bisogno.
a cura della Dottoressa Annalisa Subacchi
di Ermanna Allevi
Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA
Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA)
Buongiorno, leggo da alcuni anni la sua rubrica sul giornale “Il Piccolo” e vorrei capire meglio cosa fa il naturopata. Grazie Angela Gentile signora Angela le rispondo utilizzando il “Mansionario del Naturopata” della scuola di Naturopatia Riza. L'attività si sviluppa in due ambiti : il primo di tipo EDUCATIVO, all'interno del quale si informano e si educano le persone che si rivolgono al Naturopata a conoscere e gestire il proprio equilibrio psico-fisico ed a raggiungere e mantenere uno stato di benessere, indicando a tal fine i comportamenti più idonei da seguire; il secondo di tipo ASSISTENZIALE ovvero di aiuto al cliente perché riconosca in se stesso eventuali squilibri di tipo psicofisico, emozionale o predi-
sposizione ad essi e di intervento con tecniche “dolci” per favorire il ripristino dell'equilibrio e del benessere. Trattamenti che si allacciano alle grandi tradizioni orientali ed occidentali, le cui indicazioni si iscrivono nel quadro di una riconciliazione con le leggi della natura. Oltre alle discipline naturali che vanno dalle tecniche di massaggio alla kinesiologia, dalle erbe ai fiori di Bach, dall’Eubiotica all'utilizzo della musica, seguendo il metodo RIZA, il Naturopata acquisisce tecniche di autostima, di scoperta del proprio talento, di rilassamento e di RINASCITA INTERIORE. Tutto questo migliorerà la qualità della vita in modo biologico (migliorano le risposte immunitarie ) e psichiche (restituendo vitalità, creatività, sviluppo delle potenzialità individuali, benessere interiore...).
Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@naturopatia-cremona.com Oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372. Riceve a Crema telefonando al 388 9037275.
Biologo Nutrizionista Iscrizione Albo A-061604 Specializzata in Biologia e Applicazioni Biomediche Umane Master in Nutrizione Fitness e Sport • Presidente ALIAC Onlus Referente ACSIAN Risponde alle vostre domande scrivendo a: info@nutrizionistabiologo.it oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it Gentile dott.ssa Subacchi, secondo Lei esiste un’alimentazione ottimale per avere ottimi risultati di perdita di peso? Si sente parlare di dieta mono - alimento, dieta Atkins, dieta mediterranea, dieta Dukan, ma quale può portare a risultati rapidi e duraturi? Sono tutte valide le diete? Quali controindicazioni potrebbero avere? La ringrazio Stefano Gentilissimo Stefano, La ringrazio per avermi contattato. In questo periodo tutti parlano di dieta. Siamo inflazionati da alimentazioni una più folle dell'altra aspettando la prova costume e cercando di non farsi trovare impreparati. Purtroppo alcuni, forse disperati per l ‘arrivo improvviso dell’estate e del caldo, cercano rapide scappatoie, sperimentando e provando tipologie svariate di diete spesso sperimentate da VIP. Un esempio recente è la dieta Dukan di Kate Middelton messa in atto prima della nozze reali con il principe William. Purtroppo si tratta dell’ennesima dieta proteica che fa dimagrire velocemente, tuttavia, senza i carboidrati, l'organismo soffre di una 'fame' tissutale e quando vengono reintrodotti si riprende velocemente peso. Anni fa per esempio, molto simile a questa dieta, era di moda la dieta Atkins, molto simile alla dieta Dukan. Sono stati condotti diversi studi scientifici che contrapponevano persone che seguivano la classica dieta mediterranea contro persone che seguivano la dieta Atkins. Il risultato è stato che dopo un anno la dieta mediterranea risultava essere la migliore terapia nutrizionale in assoluto per l’introduzione bilanciata nell’arco della giornata di proteine (carne, pesce, uova) carboidrati (pane e pasta) e verdure, nonostante la proteica desse ottimi risultati solo all’inizio, e che perdeva la sua efficacia dopo lunghi periodi. Basti notare che recentemente la dieta mediterranea è l’unico modello nutrizionale ad essere stato nel 2010 patrimonio orale e immateriale dell'umanità!!! Non parliamo poi delle diete mono - alimento come la dieta della carota, del melone, dell’anguria, del minestrone, del limone … ect ect. Queste tipologia di “dieta” sfruttano il fatto che mangiando un solo alimento ci si stanca in fretta finendo poi alla lunga per assumere meno alimento e quindi si dimagrisce, apparentemente senza sforzi. Tutto questo in teoria, poiché in realtà sono troppo squilibrate e dannose per la salute, portano cioè a carenze nutrizionali con gravi conseguenze a livello fisico (stanchezza,amenorrea,artriti,alopecia). In realtà il vero segreto di una forma perfetta è consumare un’ampia varietà di alimenti, supportati da una corretta alimentazione, in base alle proprie problematiche metaboliche, di allergie, intolleranze o non seguendo la “moda” di qualche star di Hollywood! Il consiglio è sempre quello di farsi seguire da un professionista.
La dottoressa Annalisa Subacchi Riceve presso: MEDICENTER Via Giuseppina 21 Cremona MED - Iper Cremona2 Gadesco POLIAMBULATORIO S.CLAUDIA Via la Pira 8 Crema, c/o Ipercoop
www.nutrizionistabiologo.it • cell 366-4759134
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Agricoltura
Venerdì 3 Giugno 2011
A Romacereali è stato rilanciato l’appello a un maggior impegno da parte della politica
In crescita il mercato cerealicolo, ma c’è preoccupazione per il futuro L’ embargo posto dalla Russia alle esportazioni dei cereali, decretato lo scorso agosto a fronte di una devastante siccità che aveva decimato i raccolti, terminerà il primo luglio prossimo. Tale decisione è stata annunciata nei giorni scorsi dal premier moscovita Vladimir Putin e potrebbe contribuire a placare una situazione che resta particolarmente tesa sui mercati internazionali, nel segno di continui rally delle quotazioni. Questo scenario è emerso venerdì scorso durante la quarta edizione di Romacereali. E’ stato rilanciato proprio da Roma l’appello ad un maggiore e concreto impegno del mondo politico «per la tutela e la valorizzazione di un comparto profondamente legato alla tradizione nazionale ed in forte crisi», come ha spiegato il presidente di Arm, Vitangelo Tizzano, sottolineando che «la sopravvivenza del settore cerealicolo è essenziale per garantire al Paese un livello accettabile di sovranità alimentare, e so-
stenere il vero made in Italy». Secondo l’Istat, in Italia, il primo trimestre 2011 si è chiuso con un rincaro record dei cereali: +65% rispetto allo stesso periodo del 2010. Una boccata d’ossigeno per le aziende agricole, dopo tre anni di crolli dei prezzi; anche se contemporaneamente continuano a lievitare i costi di produzione. In aprile invece, secondo quanto rilevato dal presidente di Confagricoltura, Mario Guidi, i prezzi agricoli sono già tornati a scendere, facendo re-
gistrare un calo del 3,3% su base mensile. In ambito internazionale, la produzione dovrebbe comunque aumentare; pur essendo chiamata a fronteggiare la forte incognita legata all’andamento meteorologico secondo quanto emerge dal rapporto ministeriale dell’Usda (U.S. Department of agriculture), diffuso da poco. La campagna 2011/2012 dovrebbe portare la disponibilità globale di frumento a 669,5 milioni di tonnellate (+3,3%, con un incre-
Confagricoltura raccoglie l’esortazione di Draghi Dopo aver ascoltato le “Considerazioni finali” del Governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi. il presidente di Confagricoltura, Mario Guidi ha comunicato di condividere l’esortazione ad un ritorno alla crescita che non scaturisce solo da fattori economici, ma anche dalla volontà delle istituzioni di rinnovarsi, dalla fiducia dei cittadini, dalla condivisione di valori e speranze. Il leader di Confagricoltura ha ricordato che per il contenimento degli oneri burocratici e degli adempimenti a carico delle imprese sono già state presentate trenta proposte che riguardano vari ambiti operativi: la nascita delle imprese; il lavoro e la sicurezza; l’ambiente e le energie da fonti rinnovabili; la salubrità degli alimenti; l’accesso ai sostegni
comunitari; il fisco. «Va raccolto l’auspicio del governatore che, citando Cavour, auspica un "risorgimento economico"» osserva il presidente di Confagricoltura. «Bisogna riprendere il cammino per far sì che le imprese, anche quelle agricole, aumentino la loro presenza sui mercati, accrescano la produzione e la produttività, diminuiscano i costi, diretti ed indiretti ed anche quelli legati alla burocrazia ed ai tanti rigidi vincoli normativi, e siano facilitate nell’introduzione di prodotto e di processo». Per riportare l’evoluzione dei prezzi ad un più equilibrato rapporto domanda/offerta, è necessario intervenire con adeguate politiche per migliorare il posizionamento degli agricoltori all’interno della filiera.
PRODOTTO
Mercato in tensione, ma cresce la domanda La scorsa settimana si è svolto a Desenzano del Garda un importante vertice organizzato da Angelo Rossi di Clal, che ha praticamente visto riuniti in un’unica sala i maggiori operatori economici del mercato lattiero caseario nazionale, nel corso del quale si è tenuto anche un forum sul latte e sulle sue prospettive sia dal punto di vista degli allevatori che dei trasformatori, coordinato da Massimo Agostini di Agrisole. All’incontro ha partecipato anche la Libera Associazione Agricoltori Cremonesi. L’incontro si è caratterizzato per l’intervento di Fabio Del Bravo, dirigente di Ismea e profondo conoscitore del sistema e dei mercati lattiero caseari nazionali e non solo. E’ stata annunciata una stretta collaborazione tra Ismea e Clal, al fine di integrare le informazioni di carattere produttivo e commerciale del comparto. Inoltre è stato presentato un progetto in grado di produrre un bilancio mondiale di domanda ed offerta del latte, che dalle valutazioni dei dati del primo quadrimestre, il 2011 dovrebbe essere deficitario di circa 3 milioni di tonnellate. Dunque il mercato si presenta recettivo. Del Bravo ha poi approfondito la materia basandosi su elementi di conoscenza più tradizionali; il quadro che ne è uscito conferma una situazione di mercati in tensione, con la conferma della crescita della domanda in grado di alimentare una buo-
na offerta di prodotto fresco e trasformato. L’Europa nel primo trimestre 2011 ha avuto un incremento nelle esportazioni di circa il 15%; dunque, si consolida come primo esportatore al mondo di formaggi. Nonostante un buon andamento generale, l’Italia ne esce penalizzata visto il grande incremento dei costi di produzione di latte all’allevamento: l’indice Ismea segna un più 15% da inizio anno. Mentre il saldo commerciale del settore a livello nazionale nel 2010 ha comportato un valore di 155 miliardi di euro, con un più 8 per cento in volume valore e un più 15 per cento in valore rispetto all’anno precedente. Quanto alle principali dop nazionali (Grana Padano e Parmigiano Reggiano), proseguono su buoni livelli le esportazioni; mentre i consumi interni, dopo una forte fase di crescita, stanno avendo un rallentamento dovuto all’adeguamento in rialzo dei prezzi al dettaglio. Inoltre, in questo periodo stanno prendendo la via della vendita le forme di formaggio prodotte circa un anno fa in aumento, e dunque con il rischio di incrementare un po’ troppo l’offerta. Ma secondo il presidente del Consorzio del Grana Padano, Cesare Baldrighi, non dovrebbero esservi particolari problemi, dal momento che il mercato appare in equilibrio ed in grado di sopportare anche un leggero aumento dell’offerta senza che ne soffra il livello del prezzo.
UNITA’ DI MISURA
CREMONA
MILANO
MANTOVA
MODENA
VACCHE Frisone 1ª qualità peso vivo
kg.
2,30-2,65
MONTICHIARI 1,15-1,25
da macello 1,140-1,240
--
mento che comunque non basta a raggiungere il livello pre crisi di due anni fa); per il mais, invece, il traguardo è ipotizzato a 867,7 milioni di tonnellate (+6,4%). Da parte sua, l’International Grain Council ha appena ridotto le stime sulla produzione mondiale; che in questa campagna crescerà, ma meno di quanto ipotizzato nelle precedenti analisi. Per frumento e mais proseguirà tuttavia il calo delle scorte, con i consumi superiori alla produzione attesa. Di recente l’organizzazione meteorologica mondiale ha delineato le prospettive dei prossimi dieci anni: ci si attende il crescente cambiamento climatico ai danni della produzione alimentare, secondo una linea di tendenza della quale già ora si colgono le prime manifestazioni. Siccità in Europa (attualmente soprattutto in Francia e Germania), nella regione del Mediterraneo ed in Cina; precipitazioni sempre più frequenti e pesanti nel Nord America, a partire dagli States. A cura di Libera Agricoltori
Ortofrutticolo, ripercussioni per la vicenda dei cetrioli tedeschi Analizzando i prezzi provvisori al consumo di maggio diffusi da Istat, Confagricoltura evidenzia che i prezzi al consumo dei beni alimentari hanno ripreso a crescere (+0,7% rispetto ad aprile), con un sensibile aumento congiunturale per la frutta fresca (+7,6%). I prezzi al consumo il mese scorso si erano raffreddati anche per il preoccupante calo delle quotazioni all’origine (-9,1% per la frutta fresca e secca e -22% per gli ortaggi). Ora si temono le ripercussioni dovute al batterio E.coli riscontrato nei cetrioli in Germania: «In questi giorni già si registrano cali generalizzati degli ordinativi per l'ortofrutta sui mercati esteri ed interni, nonostante il nostro Paese sia completamente estraneo alla vicenda. I consumatori italiani e stranieri vanno rassicurati sulla piena salubrità del prodotto made in Italy».
MERCATI - DA VENERDI’ 27 A MERCOLEDI’ 1 GIUGNO
LATTIERO-CASEARIO
PRODOTTO
Nasce una stretta collaborazione tra Ismea e Clal
UNITA’ DI MISURA
CREMONA
MILANO
MANTOVA
MODENA
Tonn.
243 – 246
n.q.
272,0-275,0
(fino) 265,0-269
VACCHE Frisone 2ª qualità peso vivo
Kg.
2,00-2,25
MONTICHIARI 0,85-0,98
0,88-0,98
GRANOTURCO ibrido naz.14% um.
Tonn.
260– 261
271-272
267-269
270,0-271
kg.
2,20-2,70
Vitelloni da macello 24/30 mesi 1,28-1,38
1,03-1,200
SEMI di SOIA Nazionale
MANZE SCOTTONE 24 mesi
Tonn.
405-407
390,0-395
Sorgo nazionale 247,0-250
2,00-2,70
MONTICHIARI 2,40-2,70
(da 46 a 55 kg) 2,90-3,20
(50 kg) 2,80-3,30
ORZO naz. Peso spec. 55-60 peso spec. 66-68
Tonn.
n.q. n.q.
n.q. n.q.
n.q. n.q.
n.q. n.q.
5,00-5,40
(pregiate 70 kg) 4,46-5,50
CRUSCA Alla rinfusa
Tonn.
158 – 160
145-146
153,0-156
147,0-148,0
FIENO Maggengo Agostano
Tonn.
130 – 150
101-115 103-113
Magg. 1° taglio in cascina n.q.
Medica fienata 1° t. 1100,0-110,0
PAGLIA press. (rotoballe)
Tonn.
108-120
da mietitrebbia in cascina 90-95
Paglia di frumento press. 85-90
FRUMENTO tenero buono mercantile
n.q.
120 – 130
SUINI Lattonzoli locali
15 kg
3,580
3,570
3,550
3,540
SUINI Lattonzoli locali
25 kg
2,640
2,590
2,540
2,620
SUINI Lattonzoli locali
30 kg
2,450
2,430
2,350
2,450
SUINI Lattonzoli locali
40 kg
2,150
2,140
2,090
2,160
SUINI da macello
156 kg
1,315
1,360
n.q.
(da 144 a 156 kg) 1,302
SUINI da macello
176 kg
1,375
1,360
n.q.
(da 156 a 176 kg) 1,356
SUINI da macello
Oltre 176 kg
1,345
1,335
n.q.
(da 176 a 180 kg) 1,326
VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg ) frisona
kg.
Vitelloni femm. da macello pezz. Nere (kg. 450-500) 1,20 – 1,35
VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg) pie blue belga
kg.
3,55-4,55
MONTICHIARI 4,20-4,55
BURRO pastorizzato
kg.
3,20-3,25
past. 3,70 centr. 3,90
2,75
PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi
kg.
(dolce) 4,95-5,15
5,05-5,20
n.q.
(piccante) 5,10-5,50
5,25-5,50
n.q.
8,25-8,55
8,20-8,40
8,45-8,70
PARMIGIANO REGGIANO fino a 24 m 12,30-12,60
8,80-9,00
8,75-9,15
8,95-9,20
PARMIG. REGG. 30 mesi e oltre 13,40-13,80
PROVOLONE VALPADANA oltre 3 mesi
kg.
GRANA scelto stag. 9 mesi
kg.
GRANA scelto stag. 12-15 mesi
kg.
Zangolato di reme per burrificaz. 2,40 --
PARMIGIANO REGGIANO 12 mesi 11,10-11,40
N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Non è escluso che in futuro venga ripristinato il mercato settimanale. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì. Tutti gli aggiornamenti della tabella mercati, insieme ai collegamenti alle principali borse, sono sul sito: www.cremona.coldiretti.it.
lo
SPORT
Venerdì 3 Giugno 2011
33
Per la panchina si pensa a Brevi
Per prendere le distanze dallo scandalo scommesse la Cremo ha annunciato il nuovo assetto societario
L
di Matteo Volpi
Prima Divisione - L’ex del Como potrebbe affiancare Finardi alla conduzione tecnica
a goccia dell’impronunciabile Lormetazepam (il sedativo messo nelle bottigliette dei compagni in Cremonese-Paganese) è stata quella che ha fatto traboccare un vaso stracolmo di personaggi illustri e non, all’interno dei quali compaiono anche Gervasoni (il cui incidente indotto dall’assunzione di quel farmaco non è tale da giustificare le eventuali marachelle col Piacenza, ndr), qualche altro giocatore e Paoloni rimane forse la vittima predestinata, il bersaglio facile che ormai tutti potevano additare. Fortuna che la società grigiorossa è stata l’unica ad avere il coraggio in qualche modo di uscire allo scoperto, scatenando l’intera vicenda in quanto parte lesa, alla luce del danno effettivo creato ad alcuni dei propri tesserati proprio durante la gara con la Paganese. Che questo calcio fosse malato lo si sapeva, non v’è certo di che stupirsi e grazie alla Cremonese è finalmente uscito allo scoperto questo “bubbone”. Il club di via Persico, in definitiva, risulta esser al momento vittima e al tempo stesso eroe di un’unica triste vicenda le cui indagini tuttavia proseguiranno ancora a lungo, rischiando di svelare anche nomi nuovi. Come ha commentato Damiano Tommasi, presidente in carica dell’Assocalciatori: «I calciatori vanno in prima pagina, ma sono solo un anello, forse l’ultimo» e per questo saranno i primi a pagare in prima persona. E anche da questo dipenderà il futuro grigiorosso, perché i nomi dei calciatori coinvolti di casa gri-
Presidente: cav. Giovanni Arvedi Vice presidente: dott. Calcinoni Maurizio Consigliere delegato: Rossano Grazioli Direttore generale: Sandro Turotti Direttore area tecnica: Giancarlo Finardi Responsabile e coordinatore settore giovanile: Guerrino Ghio
Il tecnico Oscar Brevi, seguito dalla Cremonese
giorossa non si fermano a Paoloni e Gervasoni (si parla anche di Cattaneo, Malacarne, Stefani e Cremonesi). La società, forte delle proprie ragioni, ha deciso, proprio il giorno della grande bagarre di convocare in fretta e furia la conferenza stampa di presentazione nella quale sono state ufficializzate le figure di Arvedi, Calcinoni e di Turotti come direttore generale, ovvero, colui che, in quanto legale rappresentante della società, aveva denunciato il tutto agli organi competenti. Una scelta non casuale, per cercare di sgombrare ulteriormente il campo da possibili intrighi che coinvolgano le sorti della stessa Cremonese nella vicenda. I giocatori che verranno coinvolti
Il presidente Giovanni Arvedi
nella vicenda, difficilmente verranno confermati e da qui si ripartirà per mettere i mattoncini futuri. “Müdanda” Finardi sarà il nuovo direttore tecnico, mentre i vertici societari saranno arricchiati dalla presenza del nuovo consigliere delegato Rossano Grazioli, figura da sempre vicina al cavaliere Arvedi che anche stavolta ci ha messo la faccia in tutto e per tutto. L’annuncio del nuovo allenatore dovrebbe arrivare presto e nelle ultime ore sta prendendo sempre più quota la figura di Oscar Brevi, ex tecnico del Como con un lungo passato da roccioso difensore. Quest’anno, seppur privo del regolare patentino, ha fatto un mezzo miracolo nel risollevare le sorti del Como fino a portarlo alla
Boxe - Appuntamento domenica a Castel San Giovanni
salvezza da una situazione disperata, grazie ad un grande girone di ritorno. Nel frattempo, Gigi Simoni come annunciato ha rinnovato con il Gubbio dopo aver contribuito a portarlo in serie B. Quanto ai giocatori, la speranza è quella che, anche alla luce dello scandalo emerso, si decida di ripartire dai giovani per costruire prima di tutto un progetto con una identità per il futuro. Alessandro Favalli, Lorenzo Degeri, Davide Rossi, Bi-Zamble... solo per citarne alcuni. La nuova Cremonese potrebbe ripartire proprio da loro, puntando su chiocce del calibro di Giorgio Bianchi, Tacchinardi o Fietta. Al momento, queste sembrano le uniche persone sulle quali poter scommettere...
GLI SPAREGGI Playoff andata Verona-Sorrento 2-0 Salernitana-Alessandria 1-1 Playout SudTirol-Ravenna 1-0 Monza-Pergocrema 1-0
ritorno 05-06 05-06 05-06 05-06
Promosso: Gubbio - Retrocessa: Paganese PRIMA DIVISIONE GIRONE B
Playoff Juve Stabia-Benevento Taranto-Atletico Roma Playout Viareggio-Cosenza Foligno-Ternana
1-0 0-1
05-06 05-06
3-1 1-0
05-06 05-06
Promossa: Nocerina - Retrocessa: Cavese
Nuoto - Grande partecipazione all’11° trofeo internazionale
Nuova sfida per l’Abc In mille allo Stradivari
Serata importante per l’Accademia Boxe Cremona quella di domenica sera a Castel San Giovanni, dve il sodalizio cremonese presenta sei ragazzi della nuova leva. Serata di grande interesse perché, dopo l’anno di stasi a causa dei lavori alla Spettacolo e alla diaspora con la Boxe Viadana, i rossoverdi tornano a presentare finalmente una squadra tutta nuova e costituita da ragazzi cresciuti nella palestra di via Postumia. Il programma vedrà i cremonesi impegnati contro la Boxe Piacenza e saranno soprattutto i più giovani, il peso gallo Ionescu, il welter Colucello, quelli maggiormente attesi alla prova. Sul ring anche Massimiliano Rota,
Gigi Giandebiaggi (nella foto) e Kevin Colombi, pure alle prime armi, ma con qualche mese in più d’esperienza rispetto ai compagni.
Inizia sabato 3 giugno l’11° Trofeo Stradivari, manifestazione internazionale di nuoto organizzata da Asd Stradivari Nuoto, Centro Sportivo Stradivari e Us Acli presso il centro sportivo Stradivari di via Milano a Cremona. Questa manifestazione natatoria, la più importante della città, ha già stabilito un record ancora prima di iniziare: sono ben 50 le società partecipanti con 993 atleti. Il trofeo è riservata alle categorie Esordienti B, Esordienti A, Ragazzi, Juniores e Assoluti. Le gare si svolgono nella vasca di 50 metri del
centro sportivo dalle 9 del mattino di sabato e nella giornata di domenica 4 giugno 2011. Molto ricco il montepremi sia per gli atleti che per gli allenatori e le società. Anche quest’anno verrà riproposta la gara “australiana”, che ha suscitato grande entusiasmo. Soddisfatti gli organizzatori per il grande interesse riscosso nelle società di tutto il nord Italia: «Questo risultato è il frutto del lavoro svolto dalla società di via Milano e dall’Us Acli che con grande impegno e serietà si sono impegnati in questo sport di grande sacrificio».
PALLANUOTO SERIE C Ancora una sconfitta - comunque preventivata - per la Bissolati, più che mai invischiata nella lotta per non retrocedere (serebbe la seconda consecutiva). Sabato scorso i biancazzurri sono stati battuti 10-7 a Piacenza ed ora devono per forza vincere le ultime due partite contro il Farnese e il fanalino di coda Acquatica Torino, sperando poi che Milano perda all’ultima giornata.
34
Sport
Venerdì 3 Giugno 2011
Prima di parlare del “Trofeo Angelo Dossena” edizione 2011, due parole sulla società che, calcisticamente, patrocina la kermesse agonistica di calcio giovanile (categoria Primavera), vale a dire l’Ac Crema 1908. Il presidente nerobianco Francesco Barbaglio, nel week end comunicherà se, come, quando
Il 17 giugno scatta il Trofeo Dossena senza il Pergo
e soprattutto a quale campionato iscriverà il suo club alla stagione agonistica 2011-2012. Questione dunque di ore, poi, finalmente ne sapremo di più. Confermata la formula itinerante, il “Dossena” andrà in scena
dal 17 al 24 giugno. Queste le squadre precettate dallo staff promotore presieduto dall’avvocato Mario Palmieri: Goteborg, Bahia, Rappresentativa universitaria giapponese, Milan, Inter, Napoli, Atalanta, Brescia,
AlbinoLeffe, Parma, Cremonese e Varese. Le compagini che suscitano maggiori interessi? Inter (il cui allenatore Pea, tramontata l’ipotesi Cremonese, andrà alla Juventus per allenare la Primavera bianconera, ndr), Cremone-
se, Napoli (l’allenatore Miggiano allena parecchi talenti), Milan, Goteborg e Bahia. La delusione? L’assenza, nonostante i ripetuti inviti provenienti dal mitico Pinetto Riboldi (deus ex machina dello staff promotore del “Trofeo
Dossena”, ndr) del Pergocrema. E’ davvero un peccato che il sodalizio “canarino” abbia rifiutato di partecipare al “Dossena”; dal team cittadino, particolarmente attento con la gestione Bucci alla valorizzazione dei giovani, gli sportivi cremaschi si sarebbero aspettati un Pergo finalmente protagonisti al “Dossena”.
Pergo, ultimi 90 minuti di passione
Terminata la stagione il presidente Bucci dovrà rivelare le sue intenzioni: l’addio è praticamente certo
Prima Divisione - Per salvare la categoria i gialloblu devono assolutamente battere il Monza al Voltini
V
di Stefano Mauri
Probabile formazione
isti i tempi, parlare serenamente di football stona un po’, ma visto e considerato che incombe la gara di ritorno dei playout della Lega Pro, proviamoci. All’andata il Monza, al termine di 90 minuti brutti assai, grazie a un calcio di rigore ha vinto di misura (1-0) sul Pergocrema. Ecco fermiamoci qui, lasciamo perdere le polemiche nate intorno al penalty, questo anche perché non è sicuramente colpa di certe presunte sviste arbitrali se il team gialloblù, per salvarsi, domenica, deve assolutamente battere (impresa certamente abbordabile) la non irresistibile truppa brianzola allenata da quel “volpone” di mister Motta. Detto questo, è bene sottolineare che, viste le indagini in corso (magistratura ordinaria e sportiva vivranno un’estate torrida), prossimamente si potrebbero (condizionale d’obbligo) ridisegnare graduatorie e classifiche, ma questa è un’altra triste, nauseante storia che mette malinconia e tristezza, ma nulla c’azzecca con la stretta attualità agonistica autoctona. Lo scorso week end, al Brianteo, la selezione “canarina” allenata dal coach-manager Agenore Maurizi, pur ordinata è incappata in una prestazione poco incisiva. Per ribaltare la situazione servirebbe un’interpretazione simile a quella vista nel secondo tempo (almeno negli ultimi quaranta minuti di gioco) del derby con la Cremonese. Occorrono insomma cuore, intraprendenza, tenacia, grinta e gol. Salvatore Basile, Russo, Lolaico (è acciaccato ma dovrebbe giocare ugualmente), Marconi, Caccavallo, Galli, Profeta, capitan Ghidotti (piace alla Tritium) e soci,
lolaico ricci panariello
profeta basile
russo galli
marconi
caccavallo
pambianchi ghidotti
3-5-2
allenatore: Agenore maurizi sulla carta hanno le carte in regola per centrare l’impresa e festeggiare dinanzi al proprio pubblico. Già sarebbe bello se domenica (si gioca alle 16), lo stadio Giuseppe Voltini tornasse magicamente a riempirsi di passione ed entusiasmo come mai, purtroppo, è successo quest’anno. Ha bisogno del suo meraviglioso pubblico il Pergo incerottato, ma vivo. Poi, terminata la partita con l’agguerrito Monza (l’avvento in panchina di Motta, indubbiamente, alla causa monzese ha giovato), finalmente si inizierà a pensare al domani. L’importante, alla faccia dei momenti cupi che sta vivendo il più popolare e malato sport italico è appunto
Il Pergo chiede al Monza il pass per la salvezza
de si saranno definitivamente spente, il presidente Manolo Bucci comunicherà cosa intende fare con la società gialloblu. Nei giorni scorsi, il dottor Bucci, indirettamente e direttamente ha avuto contatti con la cordata (nella quale figurano gli imprenditori Domenico Scorsetti e Mombrini) interessata alle sorti della leggendaria Pergolettese. Con la testa è il cuore proiettati sul risultato della nobile contesa (speriamo sia davvero tale) tra Pergocrema e Monza, prima di chiudere è doveroso ribadire che, forse, per andare avanti, al football cremasco servirebbe un sano, fisiologico esame di coscienza.
che gli sportivi cremaschi, in massa tornino ad applaudire gli ultimi intensi novanta minuti agonistici di questa paradossale stagione agonistica 2010-2011. Comunque andrà a finire tuttavia, sul campo, l’annata dei gialloblu va considerata tutto sommato,positiva. Allestita in fretta e furia, per cause di forza maggiore (chiedere numi in merito al “Berga), in fondo la rosa “canarina” si è comportata allo stesso modo della precedente griffata dall’ex patron Stefano Bergamelli (che adesso segue il sogno calcistico della serie B in quel di Trezzo d’Adda, ndr). Ergo: complimenti. Lunedì prossimo, quando le luci sul rettangolo ver-
Gaetti e Boselli super a Verona
bocce - Dopo 33 anni una formazione cremonese torna a vincere un titolo italiano
D
di Massimo Malfatto
opo trentatre anni di frustrazioni ed amarezze (ultimo successo di Virginio Rota!) Cremona boccistica torna a sorridere ai campionati italiani. Arrivati in punta di piedi a questo importante appuntamento, Michele Gaetti e Graziano Boselli hanno trovato due giornate magiche sulle corsie veronesi, hanno giocato ad alti livelli ed hanno conquistato con pieno merito il titolo italiano di coppia categoria B. Chapeau! Tutta sostanza e niente aria fritta per questa formazione, insieme da pochi mesi (da notare che Gaetti gioca a bocce da solo sei anni!) che siamo certi darà ancora
Graziano Boselli e Michele Gaetti campioni italiani coppia categoria B con il presidente del Cral Angelo Zanotti
belle soddisfazioni alla loro società di appartenenza, il Cral Aziende Sanitarie Cremonesi guidato da Enzo Ferrari ed al boccismo cremonese.
Dopo aver vinto la prima partita senza giocare (forfait della Campania!), Gaetti-Boselli avevano la meglio su Padova (12-6) e Teramo per 12-10.
(per gentil concessione dell’Us Pergocrema)
Molto insidioso il quarto ostacolo Ancona superato dai cremonesi per 1210, dopo essersi trovati in svantaggio 7-1! Nei quarti di finale i cremonesi s’imponevano sui bresciani SavaniVinaschi (12-6), in semifinale si sbarazzavano dei marchigiani BocchiniSbaffi (12-2) ed in finale battevano sul filo di lana i maceratesi Palmieri e Sforzini. Senza infamie e senza lodi le prestazioni delle altre quattro formazioni grigiorosse partecipanti. Massarini e Comizzoli hanno ceduto alla prima partita, la coppia Pedrignani-Gaudenzi e Salvaderi hanno trovato disco rosso al secondo match. Nessun sussulto neanche tra le formazioni cremasche.
In breve Gli scannabuesi Fiorenzo e Teresio Sangiovanni si sono aggiudicati il trofeo Soci coop Crema organizzato dall’Arci Crema Nuova. Superati in semifinale Magnini-Lupo Pasinetti per 12-7, i Sangiovanni battevano in finale i beniamini di casa Anna Maria Scotti e Massimiliano Sacchi per 12-5. Quarto posto per i cremosanesi Paladini e Tedoldi. Il soresinese Antonio Minerva protagonista nel memorial “Aldovini”. Il portacolori del Flora si sbarazzava in semifinale di Paolo Reghenzani ed in finale aveva la meglio sul pur bravo Davide Taino al termine di una finale molto equilibrata. Quarto posto per Giuliano Galantini. Una progressione confortante ed un successo meritato quello di Oscar Miglioli ed Alessandro Clementi nella Targa Astra. Superati in semifinale Ghisleri-Ellani, Miglioli-Clementi avevano la meglio (nettamente) in finale su De Stefani-Comizzoli. Al quarto posto Passeri e Delfanti.
Regionale femminile: che delusione A Frattini-Galantini la Regionale di Crema Dolenti note grigiorosse (come a Brescia lo scorso anno!) nel campionato regionale femminile svoltosi a Crema: unica a salvarsi da questa debacle Caterina Bono. La soresinese vinceva le sue batterie ma veniva eliminata in semifinale dalla bergamasca Guglielma Cattaneo per 125. Laura Ghizzoni perdeva entrambe le sue partite mentre per Eleonora Marchesini e Piera Sordini identico destino: entrambe eliminate ai pallini! Niente da fare neanche per Eva Piazzi. Unica cremasca iscritta Olga Panarello che non è riuscita a ripetere l’exploit dello scorso anno. Ha diretto la gara Rober-
to Martinetti, presente il presidente dell’Eba e Fib Lombardia Bruno Casarini con tutti i suoi consiglieri regionali, mentre gli onori di casa sono stati fatti da Franco Stabilini, presidente del comitato tecnico cremasco, organizzatore della manifestazione. A congratularsi con le neo-campionesse regionali anche Germana Cantarini, la nostra fortuna bocciofila, un vulcano che incenerisce le avversarie con le emozioni di un gioco spettacolare e illumina con la sua classe il sempre più malandato boccismo femminile cremonese. M.M.
Frattini e Galantini (primi classificati, in centro) con l'altra coppia finalista Magnini e Lupo Pasinetti
Nel trofeo Giuseppe Rubini (riservato categoria A/B) successo di G.Pietro Frattini e Giuliano Galantini. I portacolori della “Delma” eliminavano nei quarti Pedrignani-Gaudenzi (12-10), in semifinale si sbarazzavano di Fasoli-Cesana (12-2) e nel match decisivo avevano la meglio sui bagnolesi Giuseppe Magnini e Mario Lupo Pasinetti per 12-3. Nel trofeo Enzo Trezzi (categoria C/D) bella vittoria dei madignanesi Walter Baselli e Serafino Alpini che in semifinale s’imponevano sui bergamaschi Peroni-Facchinetti ed in finale superavano agevolmente i castelnuovesi Roberto Viola e Giorgio Visigalli per 12-4. La gara, organizzata dalla MCL Castelnuovo è stata diretta da Franco Cantelli.
Sport
Venerdì 3 Giugno 2011
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Triboldi ha scelto la continuità
Confermato il tecnico iniziano le grandi manovre di mercato per rinforzare il roster, ma senza follie economiche
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Serie A - La Vanoli Braga si affida ancora a Tomo Mahoric, protagonista di una buona stagione
di Giovanni Zagni
l prossimo sarà il secondo campionato per Tomo Mahoric alla guida della Vanoli Braga. La riconferma del tecnico sloveno è avvenuta in settimana e la società ne ha dato notizia tramite un comunicato, per poi convocare una conferenza stampa. Presenti lo stesso Mahoric ed i dirigenti Cabrini, Portaluppi ed Andrea Zagni. Nell’aria c’è soddisfazione per il rinnovo, poiché il tecnico ha ben operato ed i risultati auspicati sono arrivati anche con leggero anticipo sulla fine delle ostilità. Lui, Mahoric ha affermato di aver rinnovato con entusiasmo l’incarico, poiché a Cremona si è trovato bene, apprezzando l’organizzazione societaria e la collaborazione che gli è stata data. Ovvio che anche per lui ci sarà una “lunga estate” fatta di contatti, telefonate, visione di cassette alla ricerca dei personaggi giusti da inserire in un contesto tecnico che si spera non si discosti molto da quello passato. Certamente per rinnovi contrattuali o nuovi ingaggi si dovrà fare i conti con le disponibilità economiche della società, che non vuole fare follie, ma che peraltro intende riconfermarsi nella massima serie. Conoscendo la voglia e l’entusiasmo di Secondo Triboldi e degli altri soci, siamo certi che vedremo una “bella” Vanoli Braga anche il prossimo anno. Delicatisso sarà l’approccio mentale soprattutto di chi verrà a Cremona per la prima volta, ma importante sarà l’accoglienza anche dei riconfermati che faciliteranno il lavoro dello staff e dello
JUDO
La Ruggeri sale ancora sul podio
I COMMENTI
PLAYOFF
Il coach: «Sono molto contento»
QUARTI DI FINALE (GARA 1) Siena-Bologna 94-55 Avellino-Treviso 78-82 Milano-Sassari 70-71 Cantù-Varese 78-53 GARA 2 Siena-Bologna 85-81 Avellino-Treviso 87-68 Milano-Sassari 73-63 Cantù-Varese 67-64 GARA 3 Bologna-Siena 74-68 Treviso-Avellino 74-64 Sassari-Milano 72-91 Varese-CANTÙ 69-75 GARA 4 TREVISO-Avellino 69-59 Sassari-MILANO 60-72 Bologna-SIENA 62-81 SEMIFINALI (GARA 1) Cantù-Milano 62-48 Siena-Treviso 79-58 GARA 2 Cantù-Milano 70-64 Siena-Treviso Tomo Mahoric tra Portaluppi e Cabrini. La Vanoli Braga ha confermato il coach sloveno
stesso coach. Sì, perché prima che sul campo, gli equilibri vanno trovati nello spogliatoio e se lo scorso anno sono arrivati risultati positivi, senz’altro in parte lo si deve ai rapporti interpersonali anche fuori dal campo. Ovvio che per ora nessuno si sia sbilanciato, né sulle riconferme né a maggior ragione sulle voci di nuovi arrivi. Nemmeno è dato sapere quando saranno fissati i raduni, perché la Lega non ha ancora comunicato le date di inizio campionato. Aspettiamo comunque fiduciosi per-
ché il “primo mattone”, la conferma del coach è già stato posato in tempi ragionevolmente brevi e da lì si può ripartire per cercare di far sempre meglio. Allargando l’orizzonte, parliamo di playoff. Per le semifinali sono rimaste in lotta Siena e Benetton, Armani e Cantù. I primi verdetti son stati favorevoli alle squadre, che hanno giocato in casa e cioè Siena e Cantù, ma la serie è al meglio delle tre partite su cinque e quindi ancora lunga. Certo che Siena non faticherà molto ad aver ragione di
Treviso, mentre un po’ più di suspence potrebbe emergere nello scontro tra Cantù e Milano, che però è già sul 2-0. Francamente, in gara 1 l’Armani ha lasciato l’impressione di una squadra dal tanto potenziale teorico, ma dalla scarsa consistenza effettiva. Mentre nell’altra semifinale, ci è parso improponibile il confronto tra senesi e trevigiani, con i primi decisamente meglio attrezzati. Si preannuncia, secondo previsione, una finale Siena-Cantù, ma non si sa mai. I playoff sono... i playoff.
Basket C Eccellenza - Promosso il Vivigas Costa Volpino dopo due battaglie
Diemme Trade, sfuma il sogno promozione
Nulla da fare per la Diemme Trade. Proprio sul più bello, sfuma il sogno della promozione in serie B Dilettanti. Al termine di una stagione esaltante e combattuta, la formazione di Eliantonio è arrivata all’atto finale dei playoff, ma non è riuscita ad avere la meglio sul Costa Volpino, malgrado il vantaggio del fattore campo nell’eventuale gara 3. “Bella” che non c’è stata, perché la Vivigas ha chiuso la pratica in sole due partite, confermando di avere maggiore lucidità rispetto ai cremonesi. I rimpianti della Diemme Trade sono soprattutto legati a gara 1, persa di soli tre punti (66-63). Al PalaRadi, in una gara dominata dalle difese (35% dal campo per entrambe le squadre), la differenza l’hanno fatto un Marco Guerci in forma smagliante (33 punti, 14 rimbalzi, 8 falli subiti per 37 di valutazione) e
Alessandro Muzio, che ha messo a segno 3 bombe di importanza capitale, soprattutto l’ultima che ha stoppato il tentativo di rimonta dei cremonesi. Vincere gara 2 per la Diemme Trade è diventato ancor più difficile. Di fronte a un pubblico numeroso ed entusiasta, la squadra di casa ha avuto la meglio per 72-62 (11-11, 31-28, 46-51), al termine di un match combattuto, almeno per tre quarti. Sì, perché la Diemme Trade è rimasta in partita nel primo tempo e al 30’ era in vantaggio di 5. Ma nel finale è crollata di schianto e con un parziale negativo di 26-11 ha consegnato al Costa Volpino la promozione. Peccato, perché dopo aver vinto la regular season, la speranza di società, giocatori e tifosi era quella di centrare la promozione. Sarà per la prossima volta...
Menga in semifinale all’Arvedi
Tennis - Il torneo alla Baldesio entra nel vivo. Un’ottima impressione ha destato Pedrini
E’ arrivata, come da pronostico, la quarta medaglia nazionale per il Kodokan in questo 2011: Shannon Ruggeri (nella foto), 18 anni, dopo il bronzo nei campionati Juniores (Under 20), si è confermata a Bari terza in Italia anche negli Italiani Under 23, sempre nella categoria -44 kg. L’atleta, che fa parte della squadra nazionale Juniores, mirava decisamente al titolo nazionale, ma dopo un ottimo avvio di gara che la proiettava in semifinale, doveva arrendersi alla partenopea Angela Giammattei, 20 anni, 5 titoli italiani alle spalle, che si dimostrava obiettivamente ancora troppo forte per la cremonese, e andava ad aggiudicarsi la medaglia d’oro. Senza storia la finale per il bronzo, chiusa da Shannon in pochi secondi contro Melania Zampini (Kodokan Sant’Angelo). Shannon Ruggeri ha ora in programma la tappa austriaca dell’European Cup Juniores a Leibnitz, per tentare la qualificazione all’Europeo Under 20.
«Una nuova stagione sta partendo ed io sono particolarmente felice di far parte ancora di questa organizzazione - ha detto Tomislav Mahoric e di questo staff. Verranno analizzate tutte le situazioni, valuteremo le opportunità, ma bisognerà vedere anche le esigenze dei giocatori. Costruire una squadra non significa solo mettere insieme i migliori giocatori, ma trovare la chimica ideale fra giocatori complementari. Dire oggi chi rimarrà e chi no non è facile, dipenderà da molti fattori. Sicuramente sarà una squadra ben bilanciata, come quella della stagione appena conclusa, che qualche punto debole lo ha avuto; cercheremo di eliminarne qualcuno e di selezionare i migliori giocatori in relazione al nostro budget. Soddisfatto è anche il direttore generale Falvio Portaluppi: «E’ sicuramente con piacere che ripresentiamo Tomo Mahoric come nostro allenatore per la prossima stagione. Non abbiamo ancora nessuna notizia da dare sulla squadra, ma d’ora in poi cominceremo a lavorare con l’allenatore per la nuova stagione senza nessuna premura e frenesia».
Inizio a spron battuto del Trofeo Arvedi Open di tennis alla Baldesio (8.000 € di montepremi). In un torneo che vede sorprendentemente la presenza di ben otto giocatori classificati 2,1, da segnalare le buone prestazioni di Beppe Menga, l’unico dei cremonesi rimasto in gara. Beppe ha superato al primo turno, esibendo un tennis efficace e redditizio, il vivace Vittori con il punteggio di 6-3 6-4, poi Luddi 6-3 6-4 e quindi Vanni nei quarti di finale. Eliminato, invece, l’unico rappresentante della Baldesio inserito nel tabellone principale, Bosio, che aveva esordito con uno squillante 6-1 6-0 al cospetto di Di Govanni, ma poi si è visto eliminare dal pericoloso Ianni, al quale ha resistito per un set arrivando fino al tie-break, ma che poi dovuto cedere nettamente nella seconda partita per 6-3. Fra gli altri giocatori noti ai cremonesi, marcia per ora trion-
fale del bergamasco Pedrini (nella foto) che ha superato Perone e Ianni e di Stoppini che ha ridimensionato Reyes, che nella prima giornata aveva suscitato ammirazione per il netto successo su Signorini. I RISULTATI 1ª giornata: Reyes b. Signorini 6-1 6-2, Petrone b. Benussi 6-1 6-2, Azzaro b. Galovic per rinuncia, Bosio b. Di Giovanni 6-0 6-1, Cobolli b. Della Tommasina 6-4 6-4, Bella b. Oradini 4-6 6-2 6-3, Menga b. Vittori 6-4 6-3, Luddiu b. Muselli 7-5 1-6 7-5, Melchiorre b. Leo-nardi 6-4 6-3, Frigerio b. Taraschi 6-1 6-1. 2ª giornata: Pedrini b. Petrone 6-4 6-2, De Meo b. Frigerio 6-1 6-3, Vanni b. Melchiorre per rinuncia, Stoppini b. Reyes 6-2 6-1, Ianni b. Bosio 7-6 6-3, Azzaro b. Cobolli 6-3 6-2, Ocera b. Bella 6-3 6-1, Menga b. Luddi 6-4 6-4. 3ª giornata: Pedrini b. Ianni 6-1 6-2. Menga b. Vanni 6-3 7-6 (7-0) Cesare Castellani
Pedrini in azione
Ferrari (Diemme Trade)
RUGBY
Crema terzo sul lago d’Iseo
Su un campo con vista sul lago d’Iseo, il Crema Rugby (Matteo Ferri, Marco Marchesi, Francesco Bellissima, Andrea Crotti, Paolo Crotti, Douglas Clunie, Gabriele Giavaldi e Luca Locatelli) ha conquistato il terzo posto nel 2° “Torneo Rugby Sebino Seven - Memorial Zio Frank”. Alla manifestazione, oltre al Crema Rugby, erano presenti il Sebino Rugby, l’Ospitaletto, il Vallecamonica e il Gussago. I ragazzi del Crema, poco abituati al gioco a sette, hanno inizialmente trovato alcune difficoltà e infatti sono arrivate le sconfitte contro Sebino, Vallecamonica e Ospitaletto. Man mano che le partite venivano giocate però cresceva anche l’intesa tra i neroverdi e il pareggio conseguito contro il Gussago è valso la qualificazione. In semifinale il Crema ha dovuto arrendersi al Sebino (che ha vinto il torneo), poi però si è vendicato con il Vallecamonica elo ha superato per 4 mete a 2.
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Sport - Ciclismo
Venerdì 3 Giugno 2011
In gara i migliori Juniores del momento che si sfideranno sulla dura scalata della Vernasca
Domenica si corre una Dondeo grandi firme
La premiazione dello scorso anno: al centro la signora Paola Frontali Dondeo recentemente scomparsa
(C.C.) Domenica 5 giugno si corre la Coppa Dondeo, giunta alla sua 64ª edizione. L’edizione 2011 propone alcune importanti novità. Una ventina d’anni fa i regolamenti federali restrinsero il chilometraggio concesso alla categoria degli Allievi e fu allora necessario abbreviare il percorso, facendo partire la corsa ad una decina di chilometri da Cremona e togliendo la scalata a Vernasca Finalmente quest’anno si è deciso di dedicarla alla categoria Juniores e si è tornati pressoché al percorso primitivo, con la sca-
lata dei due colli tradizionali, cui si aggiungerà la scalata della Fitta prima di lasciare il territorio di Castellarquato. E’ cambiata anche la data: non più la prima domenica di settembre, ma la prima di giugno come era nella tradizione di fine anni ’40. Mancherà, per la prima volta la signora Paola Frontali Dondeo, scomparsa solo qualche settimana fa e che era stata sempre presenta, prima col marito Nino, poi coi nipoti, sia alla partenza che alle premiazioni. Con lei è scomparsa l’ultima delle persone appassionate a questa
Brugna ha calato il poker Felix James Meo della Cremasca ha sfiorato la vittoria (secondo) a Osio Sotto
L’allievo cremasco del Cavenago ha vinto anche il Trofeo Mercatone Uno
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uando c’è Alessio Brugna, figlio d’arte e campione brianteo e milanese, c’è bagarre. Il principino dello sprint si è fatto trovare pronto anche a Pessano con Bornago (Milano) nel “Trofeo Mercatone Uno”. Alessio ha agitato subito le acque nella corsa riservata alla categoria Allievi, insieme al suo compagno di squadra Edoardo Cereda, ma i fuggitivi sono stati inghiottiti poco più avanti. La corsa si è risolta in volata, cominciata ai mille metri da Cereda: il gruppo ha reagito e Brugna ha messo il turbo e ha colto la quarta vittoria stagionale. ORDINE D’ARRIVO 1) Alessio Brugna (Cavenago) km 59 in 1h26’, media 41,163 km/h, 2) Alberto Coltro (Vc Muggiò), 3) Filippo Vigano (Vc Sovico), 4) Luca Sculco (Gsc Comerio).
Da sinistra Alessio Brugna (Cavenago) e Erminio Gatti (Casati Named)
• ERMINIO GATTI PROTAGONISTA Marco Zanotti, 22enne bresciano di Malerba del Garda, ha brucia tutti in volata e ha colto il bis stagionale nel “Trofeo sportivi palazzolesi”, riservato alla categoria Elite e Under 23. Il portacolori della Casati Named
ha battuto il trentino Fabio Chinello (Bata), il pugliese Paolo Colonna (Team Idea) e Gianluca Mengardo (Bata). Quinto il suo compagno di squadra Erminio Gatti, velocista di Romanengo, che gli aveva spianato la strada al vincitore.
• FELIX JAMES MEO 2° A OSIO SOTTO Comincia a girare a meraviglia Felix James Meo, 14enne neozelandese trapiantato a Crema, portacolori della Uc Cremasca e protagonista tra gli esordienti a Osio Sotto (Bergamo). Felix, stimolato dalla gran voglia di vincere, ha inscenato una accesissima lungo il circuito, ma è stato stoppato più volte dal gruppo. Infine, insieme a tre compagni di avventura, è volato a giocarsi la vittoria, cogliendo il posto d’onore alle spalle del valtellinese Alan Giacomelli (Grosio). Terzo il bresciano Giovanni Minari (Cami-gnone) e quarto Alessandro Pini (Grosso). Il gruppo degli immediati inseguitori è stato regolato da Stefano Moro (Romanese), mentre Stefano Baffi (Cremasca) ha occupato la 12ª piazza. Ora li aspetta l’indicativa regionale . Fortunato Chiodo
Lo spagnolo Alberto Contador ha stravinto la corsa rosa davanti a Scarponi
Un extraterreste ha dominato il Giro d’Italia
Alberto Conrador, dominatore del Giro d’Italia
Ammesso che fosse mai cominciato, il Giro d’Italia si è chiuso incoronando il “dittatore”, il più forte Alberto Contador di sempre. Lui, l’extraterrestre e signore delle montagne, ha Milano ha messo solo la firma, perché il Giro lo aveva già ipoteca semplicemente iscrivendosi. Gigantesca la differenza sugli altri. Troppo lineare il dominio. C’è chi racconta ai bambini che gli extraterrestri escono dai vulcani. Posso testimoniarlo: è vero. Ne ho avvistato uno, che prontamente segnalo al servizio ufologico, nel pieno di un meraviglioso pomeriggio siciliano, tra sole e vento, tra mare e cielo. Avverto i diffidenti: assieme a me ci sono migliaia e migliaia di altri testimoni, tutti lì lungo strade del Giro. Troppo lineare il dominio. Una bottarella sulla rampa di Tropea, una botta sull’Etna, poi una gragnuola di mazzate senza pietà nella cronoscalata al passo Nevegal, a testimoniare il suo
ruolo da dominatore. Poi due tappe regalate ad alleati di strada (Rujano e Anton). Diverso il discorso di Tiralongo, suo grande amico e gregario all’Astana. Quel giorno a Macugnaga, Contador ha dimostrato che l’amicizia per lui non è una semplice parola. Quando lo spagnolo si è alzato sui pedali, con quel suo “ritmo frullatore”, si è scrollato di dosso l’unico che poteva catturalo, un certo Scarponi. Duello impari. Questo Scarponi è valoroso, ma la velocità supersonica dell’alieno è umanamente insostenibile. Anche Rujano, leggero come una piuma non ha retto al passo, ma l’extraterrestre dimostra chiaramente di non ubbidire alle nostre leggi, quelle della gravità. Incredibile a vedersi, finisce la sua corsa come se non avvertisse la fatica. Insomma, un extraterreste delle due ruote... F.C.
corsa che sicuramente continuerà negli anni a venire nella memoria sua, oltre che di Attilio e Nino Dondeo. Il campo dei partenti (circa 120) è di altissima qualità: il percorso è di quelli selettivi e adatti a corridori forti e resistenti e ciascuna squadra manderà quindi a Cremona solo i suoi atleti più adatti ad una corsa che presenta dislivelli notevoli per la categoria. Partenza della corsa (organizzata dal Ccc-Arvedi) è fissata alle ore 9 di domenica mattina davanti alla Pasticceria Dondeo. Arrivo intorno alle 11.30.
Domenica si corre a Romanengo
Cremasca pigliatutto con i giovanissimi nel Memorial Cattaneo
E’ un giorno triste per tutti gli amanti del ciclismo. Franco Bragonzi, storico e valente speaker della Uc Cremasca, è mancato improvvisamente a poche ore della vigilia del 1° “Memorial Ciccio Cattaneo”. E’ stato ricordato con un minuto di silenzio alla partenza della gara riservata ai Giovanissimi, organizzata dalla società cittadina nella zona industriale Pip di Santa Maria della Croce. Nella classe 2004, vittoria del vailatese Loris Pellegrino (Madignanese) su Alessio Pirola (Cavenago) e Alessandro Della Giovanna (Corbellini Ortofrutta). Cinquina di Andrea Arpini (Cremasca) nella classe 2003: il ragazzino di Ombriano ha avuto la meglio su Matteo Bertesago (Imbalplast Soncino), Riccardo Tomasoni (CC Cremonese-Arvedi), Riccardo D’Arrigo (Corbellini Ortofrutta) e Mirco Ghidini (Cremasca). Volata a due nella classe 2002, monopolizzata dal sanbassanese Andrea Morandi (Imbalplast Soncino), che ha centrato l’ottavo sigillo stagionale, precedendo il compagno Gabriele Coloberti (Imbalplast Soncino) e Valerio Montuori (Cavenago). Nella classe 2001, vittoria allo sprint di Michele Guarneri (CC Cremonese-Arvedi): con un guizzo, il puledrino di Vescovato è salito sul gradino più alto, davanti a Andrea Marletta (Cremasca), Simon Curlo (Imbalplast Soncino ), Shaaban El Haddad (Corbellini Ortofrutta). Quinto Filippo Bertesago (Imbalplast). Nella classe 2000, primo posto allo sprint di Paolo Rocco (Corbellini Ortofrutta): il virgulti di Passerera-Capergnanica, ha conquistato la terza vittoria nel 2011, su Anselmo Francesconi (Cremasca), Luca Ciocca (Osio Sotto), Sebastiano Gaimarri (CC CremoneseArvedi) e Federico Carioni (Cremasca). Infine, nella classe 1999 successo al fotofinish del vailatese Daniele Donesana (Cremasca) sul cremonese Andrea Manini (CC CremoneseArvedi), Ales-sandro Zanichelli (Scuola del Ciclismo Mincio Chiese), Alessandro Ragazzi (Sc Muzza ’75) e Giorgio Vertua (Imbalplast Soncino). L’Unione Ciclistica Cremasca ha monopolizzato sia il tornei a punti, che quello per il maggior numero di partecipanti, sportivamente poi ceduto al Gs Corbellini Ortofrutta di Crespiatica di patron Giovanni Corbellini. • GIOVANISSIMI A ROMANENGO Virgulti catalizzatori del grande pubblico. Agguerrite sono le tre società provinciali. Noi racconteremo passo dopo passo questo meraviglioso mondo del ciclismo impegnato nel 1° “Trofeo Giovanissimi” di Romanengo, organizzato dall’Imbalplast di Soncino del patron Sergio Alzani. Appuntamento domenica 5 giugno con le sei gare (riservate ai ragazzi dai 7 ai 12 anni) con partenza alle 14.30. F.C.
Sport week
Venerdì 3 Giugno 2011
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Chapeau, Schiavone ancora in finale TENNIS - Al Roland Garros ha battuto in scioltezza la Bartoli e sabato sfida la cinese Li Na per un fantastico bis
CALCIO SERIE B Sfida molto delicata nei playout Malgrado la bufera scatenata dal nuovo “scandalo scommesse”, il calcio italiano deve andare avanti ed emettere gli ultimi verdetti. Alcuni anche dolorosi, come il drammatico (sportivamente parlando) spareggio-salvezza tra l’AlbinoLeffe di Emiliano Mondonico e il Piacenza, che rischia di tornare nell’ex serie C1 dopo tantissimi anni. Le due squadre arrivano alla doppia sfida (la prima a Piacenza sabato 4 giugno, il ritorno a Bergamo sabato 11 giugno, sempre alle ore 20.45) in modo decisamente diverso. I seriani sono apparsi in salute e senza la crisi accusata ad inizio primavera, avrebbero sicuramente centrato la salvezza senza passare dai playoff. Gli emiliani, invece, dopo un inizio choc, si sono ripresi alla grande, ma nel finale di stagione sono nuovamente crollati, rischiando addirittura la retrocessione diretta. Alcuni problemi societari sarebbero alla base Emiliano Mondonico degli insuccessi della squadra, che deve aggrapparsi all’orgoglio per evitare lo spauracchio della Lega Pro. Per Mondonico, invece, la salvezza rappresenterebbe una nuova impresa, da realizzare proprio contro la squadra che tante volte ha castigato da giocatore nei mitici derby del Po degli anni ’70. Difficile fare un pronostico, ma la miglior posizione in classifica dell’AlbinoLeffe (salvo con due risultati identici) rappresenta un vantaggio non indifferente a questo punto della stagione. Per quanto riguarda i playoff, in lizza sono rimaste quattro sorprese (Novara-Reggina e Varese-Padova), quindi non c’è un vero favorito, anche se nel corso della stagione il Novara di Tesser sembra più attrezzato delle avversarie per tentare il grande salto in serie A. I piemontesi sono partiti con il piede giusto, pareggiando 0-0 a Reggio Calabria. MERCATO Come previsto, la Juventus si è affidata a una sua bandiera, l’ex capitano Antonio Conte, che ha il gravoso compito di riportare i bianconeri nelle prime posizioni della classifica. La novità di giovedì è invece riguarda Stefano Pioli, che sostituisce Delio Rossi alla guida del Palermo.
C
hapeau, Schiavone. Arrivare ai vertici è molto difficile, ma lo è ancor di più rimanerci. Dopo l’incredibile vittoria al Roland Garros nel 2010, Francesca Schiavone ha un po’ faticato a gestire il ruolo di campionessa, ma ha tenuto duro ed è rimasta stabilmente tra le prime 8 giocatrici del mondo. Nei tornei dello Slam, a parte Wimbledon, ha sempre raggiunto i quarti di finale, ma guardava a Parigi 2011 con grande apprensione. Uscire nei primi turni voleva dire perdere tantissimi punti in classifica e mettere a repentaglio quanto di buono fatto lo scorso anno. Ecco perché si è preparata al meglio e i progressi di Roma (quarti di finale) e Bruxelles (semifinale) hanno dato fiducia alla tennista milanese, arrivata al Roland Garros carica come non mai. Fino agli ottavi la Schiavone non ha avuto problemi, ma al quarto turno gli è capitata l’ex numero 1, Jelena Jankovic tornata su grandi livelli. Una trappola pericolosissima che l’italiana ha superato a fatica, ma con grande freddezza in tre set. Ancor più tormentato il quarto di finale con la russa Anastasia Pavlyuchenkova. Sotto 6-1 4-1, era difficile prevedere un successo della Schiavone, che però non è atleta da abbandonare la partita senza lottare. Così, al primo passaggio a vuoto della russa, l’italiana ne ha approfittato e ha cambiato il destino del match. Ma sul 5-1 a suo favore nel terzo set, la Schiavone si è smarrita ed è stata agganciata sul 5-5. Ancora una volta, però, la sua maggiore freddezza le ha permesso di chiudere sul 7-5. In semifinale, malgrado la sfida con una francese, la regina di Parigi ha spaz-
Francesca Schiavone
zato via in 2 set (6-3 6-3) la volenterosa Marion Bartoli, che ha accusato il peso dell’importanza del match. Un successo che ha riportato la Schiavone in finale: un autentico capolavoro. E le fa-
vorite? Tutte eliminate, compresa la Sharapova, che con la vittoria di Roma sembrava tornata quella di tre anni fa. Ora sulla strada di Francesca c’è l’emergente cinese Li Na, che ha battuto con au-
torità proprio la Sharapova (6-4 7-5). Un match aperto, ma l’azzurra potrebbe sfruttare l’inevitabile emozione di cui sarà vittima la cinese, inattesa finalista del Roland Garros. Per tutti gli appassionati di tennis, l’appuntamento con la storia è sabato alle ore 15. Se tra le donne le prime quattro del tabellone sono uscite prematuramente, in campo maschile i migliori sono arrivati sino in fondo. Si annunciano dunque due semifinali da favola, con il detentore del titolo Nadal opposto allo scozzese Murrey, meno temibile sulla terra rossa, ma pur sempre giocatore di talento e quindi pericoloso. Poi c’è la sfida più attesa tra l’imbattibile Djokovic (nel 2011) e lo svizzero Federer, il giocatore in possesso di un talento smisurato. Nadal e Djokovic sono favoriti, ma non sarà un passeggiata. Fabio Varesi fabiovaresi16@libero.it
MotoGp: Rossi cerca l’acuto a Barcellona
Dopo tre settimane, torna nel week end il motomondiale. Appuntamento sul circuito di Catalunya, a circa 20 km a nord di Barcellona, dove c’è grande attesa nella MotoGp per la prestazione di Valentino Rossi (su Ducati) che, forte del terzo posto ottenuto in Francia, vuole confermare l’ottima prestazione di Le Mans. Obiettivo, tentare di soffiare il quarto posto ad Andrea Dovizioso. «Arriviamo a Barcellona motivati - ha detto Rossi - perché stiamo lavorando moltissimo sulla moto e vediamo che, passo dopo passo, facciamo dei progressi. Il Gp di Catalunya è uno dei più belli della stagione per tanti motivi: Barcellona è una città stupenda, il circuito è molto bello, probabilmente il mio preferito dopo il Mugello e infine sulle tribune c’è sempre un pubblico fantastico, appassionato e numeroso come in tutte le gare spagnole. Sono molto
contento di tornarci». Naturalmente il favorito è ancora Jorge Lorenzo, che davanti al proprio pubblico,cercherà di mantenere il vertice della classifica piloti, anche se la Yamaha di Casey Stoner sta minacciando la sua leadership. Grande delusionedei tifosi spagnoli per il forfait di Dani Pedrosa, terzo in classifica, ma reduce da grave infortunio patito in Francia. IN TV Appuntamento con la MotoGp su Italia 1. Sabato 4 giugno diretta delle qualifiche a partire dalle ore 13.55. Domenica 5 giugno la gara alle ore 14. CLASSIFICA MOTOGP 1) Jorge Lorenzo 78 punti); 2) Casey Stoner 66; 3) Dani Pedrosa 61; 4) Andrea Dovizioso 50; 5) Valentino Rossi 47; 6) Nicky Hayden 39; 7) Hiroshi Aoyama 36; 8) Marco Simoncelli 22.
Le ricette di Nonna Felicita
Crema di ciliegie
INGREDIENTI PER 6 PERSONE • 120 g di fragole • 2 cl di succo d'arancia • 60 g di zucchero • 4 fogli di gelatina • 175 g di yogurt • 2 cl di rum • 15 cl di panna montata • 6 cucchiai di gelatina di frutta liquida • 6 fragole
Delizia al pistacchio INGREDIENTI PER 4 PERSONE INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 500 g di ciliegie • 2 albumi d'uovo • 100 g di zucchero • 2 cucchiai di succo di limone
• 100 g di pistacchi già sbriciolati • 600 ml di latte • 4 tuorli d’uovo
• 120 g di zucchero • 35 g di farina 00 • 15 g di maizena
PER GUARNIRE: • 10 cl di panna liquida • 8 biscotti lingue di gatto PREPARAZIONE
• Lavate la frutta e togliete i noccioli tagliando le ciliegie a metà, raccoglietele in una ciotola e copritele con lo zucchero. • Aggiungete il succo di limone e fate riposare 30 minuti fuori dal frigo. • Mettete le ciliegie in una casseruola sul fuoco e cuocete 10 minuti mescolando. Fatele poi raffreddare e passatele al passaverdura. • Montate la panna col frullatore 5 minuti e tenetene da parte 2 cucchiai. Montate gli albumi 5 minuti col frullatore. • Unite la panna alla purea di ciliegie mescolando delicatamente. • Aggiungete gli albumi un cucchiaio per volta, mescolandoli con una forchetta. Dividete la spuma in 4 coppe e lasciatele in frigo per 2 ore. • Guarnite con la panna e 2 biscottini.
INGREDIENTI PER 6 PERSONE • 300 g di latte • 200 g di yogurt al cioccolato • 50 g di margarina • 120 g di zucchero • 35 g di cioccolato fondente • 2 tuorli d'uovo • 35 g di amido di mais • Un cucchiaio di brandy
Crema alle fragole PREPARAZIONE
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• Procuratevi 6 formine di 12 cl di capacità. • Preparate una purea di fragole, passandole al frullatore, e fatela cuocere in una casseruola insieme al succo d'arancia e allo zucchero. • Scioglietevi quindi la gelatina, precedentemente lasciata a bagno
PREPARAZIONE • Mettete a scaldare il latte in una casseruola e quando sarà bollente aggiungete il pistacchio sbriciolato. • Mettete il coperchio e fate riposare per 30 minuti; nel frattempo sbattete i tuorli con lo zucchero, la farina e la maizena. Togliete quindi i grumi dal latte passando il composto attraverso un colino. • Fate bollire il latte al pistacchio filtrato, poi lasciatelo intiepidire prima di versarlo lentamente alle uova sbattute. Mescolate bene, poi mettete la ciotola con la crema a bagnomaria e mescolate fino a che non diventerà denso. • Una volta ottenuta la crema al pistacchio lasciatela raffreddare, quindi servite.
Crema alla cannella INGREDIENTI PER 8 PERSONE • 100 cl di latte • 8 tuorli d'uovo • 14 cucchiai di zucchero • 2 cucchiai di maizena
• Un limone (scorza grattugiata solo giallo) • 1/2 cucchiaino di cannella in polvere
Crema al cioccolato PREPARAZIONE
PREPARAZIONE
• Sciogliete la margarina con 50 grammi di zucchero a fuoco lento, quindi aggiungere l'amido e il cioccolato. • Fate cuocere (sempre a fuoco lento) per 5 minuti mescolando bene e stemperare con il latte freddo, senza smettere di mescolare. • Aggiungete poi lo yogurt e lasciar cuocere per 3 minuti, quindi lasciate raffreddare.
in acqua fredda e strizzata. • Fate raffreddare, unite lo yogurt e il rum, dopodichè incorporatevi lentamente la panna montata. • Versate prima la gelatina liquida nelle formine, adagiatevi una fragola tagliata in due, versate la crema di fragole e fate rassodare in frigorifero per 2 ore.
• Versate la crema in una coppa e mettete in frigo. • Nel frattempo sbattete i tuorli con lo zucchero ed il brandy e mettete il composto a bagnomaria, sbattendolo con una frusta finché il volume non sarà triplicato. • Togliete dal fuoco e lasciatelo intiepidire, quindi versate sulla crema e servite.
• Fate bollire lentamente tre quarti del latte, fino a che si sarà lievemente ridotto di quantità. • Nel frattempo usate la metà dell'altro quarto di latte per sbattere energicamente i tuorli d'uovo e infine il rimanente mezzo quarto per diluire la maizena. • Rimettete sul fuoco il latte bollito e aggiungete 8 cucchiai di zucchero, le uova sbattute e il latte con la maizena. • Mescolate facendo sobbollire fino a che la crema non diventerà densa. Toglietela allora dal fuoco e versatela in una pirofila da forno piuttosto bassa; aspettate che si raffreddi, quindi versatevi sopra a pioggia la cannella, la buccia di limone grattugiata e il rimanente zucchero. • Mettete in forno e lasciatecela fino a che lo zucchero non si sarà sciolto e non avrà formato un velo dorato. Servitela fredda.
Dolci
Venerdì 3 Giugno 2011
INGREDIENTI PER 4 PERSONE • Una tazza di fiocchi d'avena, farina e zucchero • 50 g di burro • Un uovo • 2 cucchiai di latte • 50 g di datteri, uvetta sultanina, fichi secchi e noci • 2 cucchiaini di lievito in polvere
Biscottini allo yogurt
Biscotti ai pinoli INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 350 g di pinoli • 250 g di mandorle • 400 g di zucchero • 100 g di zucchero a velo • 4 albumi d'uovo • Una bustina di vaniglina
PREPARAZIONE
Biscotti all’avena
II
Biscotti al cocco
• In una terrina mescolare la farina, i fiocchi d'avena, il latte, il burro fuso, l'uovo, il lievito e lo zucchero. • Aggiungete i datteri e i fichi tagliuzzati, le noci a pezzetti e l'uvetta lavata in acqua calda e asciugata. • Riempire con l'impasto dei piccoli stampi imburrati ed infarinati e metteteli al forno per 15 minuti circa, a calore moderato.
PREPARAZIONE • Mettete le mandorle in acqua bollente, pelatele e fatele asciugare in forno. • Passatele nel frullatore fino ad ottenere una farina che mescolerete allo zucchero e impasterete con gli albumi, unendovi la vaniglina. • Dividete la pasta, che dovrà risultare morbida e fine, preparando tanti biscottini di forma ovale. • Stendete sopra ognuno di essi uno strato di pinoli, premendo con le dita in maniera che si incorporino alla pasta. • Ungete una teglia, disponetevi i biscotti curvandoli a mezzaluna, spolverateli di zucchero a velo ed infornate, a calore moderato, per un'ora.
INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 100 g cioccolato fondente • 2 albumi d'uovo • Burro
• 150 g di noce di cocco essiccata grattugiata • 50 g di zucchero
INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 1 vasetto yogurt intero • Un vasetto di burro fuso • Un vasetto di farina di mandorle
• 200 g di farina • 2 uova • Lievito per dolci • Zucchero a velo
PREPARAZIONE • Versate il burro fuso in una ciotola, unite lo zucchero mescolando; aggiungete lo yogurt e incorporate un tuorlo alla volta. • Unite la farina di mandorle e quella normale setacciata con un cucchiaio di lievito vanigliato. Impastate il tutto con le mani, fate una palla e tenetela in frigo un'ora. • Stendete la pasta allo spessore di un centimetro e con le varie formine ritagliate i biscotti. • Cuocete in forno su una placca imburrata a 200 gradi per mezz'ora. • Spolverateli con tanto zucchero a velo.
PREPARAZIONE • Sciogliete il cioccolato con un cucchiaio di acqua. • Montate a neve fermissima gli albumi e unite poco alla volta la noce di cocco e lo zucchero. • Incorporate al composto il cioccolato facendolo colare poco alla volta e lavorate per 5 minuti. • Foderate con carta da forno la placca, imburratela leggermente e distribuitevi il composto a piccole cucchiaiate. • Cuocete per 10 minuti a 240 gradi.
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