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venerDI’ 22 gennaio 2010 • Supplemento settimanale al n° 3 de "Il Piccolo Giornale"
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In anteprima sul nostro giornale
crema: Ecco la nuova tangenziale
Il progetto è già pronto, spiegato nel dettaglio da Enzo Bettinelli, coordinatore cittadino del Pdl. Che dice: «Si può fare». Sostituisce il vecchio tracciato della Gronda Nord e costerà due milioni e mezzo di euro. Più un ponte di oltre 4 milioni di euro. Tutte le novità l’editoriale
Grande evento: e al Ridotto c'è la Milonga Crema, a pag. 19
Asvicom in Popolare? Pd e comunicazione
Crema, a pag. 23
Consigliere comunale
Velodromo, colpo di scena
Agostino Dossena, lo sfogo: «Perché mi sono dimesso»
Tar boccia il ricorso di privati e Coni: vendita a rischio?
Crema, a pag. 20
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anno fatto l'en plein. In italiano: si sono presi ogni posto disponibile. Il Consiglio del Parco del Serio è tutto targato centrodestra. Di rappresentanti del centrosinistra neppure l'ombra. E' grave? Certo. Al di là dell'oggetto in questione. Perché sia andata come è andata ci sono due scuole di pensiero. Il centrodestra sostiene che gli avversari politici non hanno alzato nemmeno il telefono per trovare un accordo sulla divisione dei posti. E che i due Poli possano sentirsi su questi argomenti, nessuno si straccia le vesti. In politica è giusto che si possa arrivare a un adeguato compromesso sul numero dei rappresentanti di maggioranza e minoranza. Il centrosinistra sostiene l'opposto: incontri e telefonate ci sono state a tutti i livelli - comunale, provinciale e sovraprovinciale, cioè anche con il Pdl bergamasco perché c'entrano anche loro con il Parco del Serio - per arrivare a una equa distribuzione della rappresentanza. Poi, improvvisamente, il centrodestra ha deciso di prendersi tutto. Chi racconta la verità? Non è questo il problema. In democrazia, i cittadini si sentono meglio garantiti se, in qualsiasi organismo, ci sono anche i rappresenanti della minoranza, dell'opposizione, come li si voglia chiamare, di chi insomma può esercitare un controllo, una critica, un'opinione diversa su quanto decide o ha in animo di decidere la maggioranza. In modo tale che il cittadino in ogni momento possa sapere quali sono le valutazioni in campo e giudicare. Così fanno negli Usa di cui molti cremaschi hanno una fortissima stima. Lo spieghiamo con un esempio: anni fa c'era un pilota in Formula 1 che si chiamava Eddie Cheever. Era in predicato per guidare la Ferrari (poi si presentò all'appuntamento con il Drake a Maranello portandosi dietro un avvocato e l'Ingegnere lo mise alla porta). Non era un pilota qualsiasi. Aveva guidato le monoposto di Osella, Tyrell, Ligier, Renault, Alfa Romeo, Lola e Arrows e oggi è team manager e pilota del Team Cheever nella Indy Racing League. Dunque, Cheever era cittadino americano perché nato a Phoenix in Arizona. Repubblicano fino al midollo, era un fan viscerale di Reagan. Ma aveva votato Democratico nell'elezione del Governatore dell'Arizona. Alla domanda «Come mai?» - richiesta lecita dal momento che in Italia, soprattutto a quei tempi, il voto era soprattutto ideologico -, lui rispondeva: «Non vorrei che i Repubblicani si sentano troppo potenti e, quindi, avendo le mani libere da Washington all'Arizona possano commettere errori di superbia provocando dei danni. E' meglio, quindi, che voti un Democratico nel mio Stato che li possa tenere sotto tiro». E bravo Cheever. Se, infatti, nessuno controlla...
Marinoni: «Non siamo nomadi, ma cremaschi paghiamo tutto: acqua, luce, sosta e rifiuti»
Crema, capitale del tango
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Quella pagina nera del Parco del Serio
Cori razzisti: attaccati durante la notte
Crema, a pag. 21
Ascom e Asvicom di Crema, le due associazioni dei commercianti, sono ormai divise su tutto: dal «Pane in piazza» ai mercatini nel salotto della città. C'è da stupirsi? No. Noi cremaschi siamo fatti così: dopo un po' che stiamo insieme in un'associazione, ci si divide. Per questo abbiamo due squadre di calcio, due circoli del bridge, due associazioni di tango e due scuole di tennis. E ci fermiamo qui. Il fatto è che Asvicom chiede un posto nel Cda della Popolare di Crema dove oggi siede un rappresenante di Ascom, Luciano Bergami. Il motivo? E' Asvicom che ora ha in mano Fidicom, il Confidi dei commercianti, la cassaforte dei negozianti di Crema. E, quindi, trattandosi di soldi, sono i Confidi che dialogano con gli istituti di credito. Come andrà a finire? Lo sapremo presto. • Comunicare bene è importante. Il Pd di Crema ha affisso un manifesto nel quale, criticando il centrodestra su come ha gestito la questione riguardante il superamento della ferrovia sottopasso e la vicenda della riorganizzazione di Ersaf, lo ha accusato di avere fatto un «mester cremasc». Questo epiteto, insultante nei nostri confronti, è rivolto ai cremaschi da cremonesi, bresciani, bergamaschi e lodigiani. La verità è che i cremaschi sanno fare bene il loro mestiere. E ne sono orgogliosi. In provincia di Cremona siamo la punta economica di diamante. Altri sono il ventre molle. Se il Pd di Crema, però, ritiene che i lavori malfatti siano dei «mester cremasc», significa che non ha molta stima di chi abita e lavora in questo territorio. Forse è colpa solo di chi ha poca dimestichezza su come si comunica.
MURSIA, LA LIBRERIA VIAGGIANTE IN PIAZZA DUOMO - Il programma di tutti gli eventi e il meglio degli incontri con autori e giornalisti • A pag. 22
cremona
Viabilità
Venerdì 22 Gennaio 2010
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Viabilità: «Tutto ok. Tiriamo dritto»
«La zona pedonale in corso Garibaldi? Porterebbe via 60 parcheggi. Bisogna prima trovare quelli alternativi»
Per l’assessore Francesco Zanibelli la Ztl aperta in piazza Roma é un grande successo
l’opposizione «L’area pedonale è da sempre un’idea del centrosinistra» La proposta di pedonalizzare corso Garibaldi coglie il favore del Partito Democratico, che da sempre è stato sostenitore di un provvedimento simile. «Pronti a sostenere l’immediato allargamento» ha detto Alessia Manfredini, vice-presidente della commissione ambiente e mobilità. «La giunta Perri, dopo aver aperto il centro storico alle auto, resta affascinata dall’idea della pedonalizzazione di un tratto di Corso Garibaldi. Questa a me pare una contraddizione ma ad ogni modo ricordo che la pedonalizzazione del centro storico è stata un’idea e un progetto del centro sinistra. Gli anni scorsi, pur con grandi rallentamenti dovuti al restyling del corso, al rifacimento dei sottoservizi, il Pd è speso con fermezza per la pedonalizzazione di Corso Garibaldi. Basterebbe riprendere s gli ordini del giorno
Alessia Manfredini
della sottoscritta e del consigliere Quinzani e i verbali di sedute di consiglio comunale e delle commissioni. Anche il piano della sosta, a suo tempo approvato dal consiglio comunale, prevedeva la Ztl, come fase transitoria e graduale, per arrivare ad una definitiva pedonalizzazione dopo il completamento del parcheggio di piazza marconi. Credo che i tempi siano maturi e come Pd siamo disponibili ad avviare un confronto per l'immediato allargamento dell'area pedonale considerando sia le istanze dei commercianti ma anche dei residenti, e garantendo nelle aree limitrofe nuovi parcheggi».
I
di Laura Bosio
l problema della viabilità cremonese è da tempo al centro dell'attenzione. I pareri sono discordi, c'è chi critica e chi elogia la Ztl aperta e adesso il dibattito si allarga alla nuova zona pedonale in Corso Garibaldi. Abbiamo voluto sentire il parere dell'assessore alla viabilità Francesco Zanibelli. «Non ci sono stati disagi di viabilità, solo qualche difficoltà legata alle multe, che comunque la polizia municipale si sta impegnando per risolvere. Un secondo elemento degno di nota è che secondo i dati prodotti sugli accessi al centro non si può parlare di aumento di inquinamento nel centro storico, appunto perché tali accessi sono diminuiti a livello complessivo, pur essendo aumentati nelle fasce orarie di apertura al traffico. Siamo soddisfatti, l'unica cosa che ci ha dato qualche problema è stata l'informazione, ossia far comprendere ai cittadini la regolamentazione delle fasce orarie e il conseguente accesso o il divieto». Recentemente i commercianti hanno manifestato qualche perplessità riguardo agli orari... «A questo proposito ci sarà presto un tavolo di confronto, per discutere con le categorie economiche della situazione». Nei giorni scorsi è stata ventilata l'ipotesi di realizzare una zona pedonale in parte di corso Garibaldi. «E' stata una proposta giunta dalla politica, a cui è seguita una verifica della fattibilità tecnica di un simile progetto. Per concepire una pedonalizzazione di quel tratto è necessario compensare da subito il numero di posti auto che andrebbero persi, e
Francesco Zanibelli, assessore alla viabilità
quindi andare a trovare un'area di parcheggio alternativo. Sarebbero infatti una sessantina i posti auto in meno, e andrebbero necessariamente compensati». Quindi... «La pedonalizzazione può essere realizzata a due livelli. Già oggi nei fine settimana è possibile fermare il traffico in quella via fino al Villa Glori, mentre il passo successivo sarebbe quello di arrivare fino a via dei Mille, rendendo l'area pedonale definitiva. Naturalmente se si arriverà a questo bisognerà immaginare una pavimentazione idonea, in modo tale che non vi sia uno stacco visibile rispetto a
corso Campi. Contemporaneamente si dovrà poter garantire un acceso a piazza Vida e al parcheggio Villa Glori. Tecnicamente tutto questo è possibile, ma resta il problema del parcheggio, che andrà risolto prima di qualunque altra cosa. Nel frattempo corso Garibaldi verrà riqualificato con una nuova illuminazione, e a questo proposito Aem ha già individuato un'azienda che potrebbe occuparsi della realizzazione». Prima ha citato la questione parcheggi, cosa che in effetti ancora è un problema per Cremona. Dove potrebbero essere individuati quelli volti a supplire il venir meno delle
aree di sosta di Corso Garibaldi? «Bisogna individuare le aree che potrebbero essere destinate a tale uso. Certo, è difficile ipotizzare dei nuovi parcheggi nelle vie limitrofe, in quanto le stesse sono piuttosto strette e anguste. Dobbiamo individuare aree nuove.Un esempio potrebbe essere quella di via Goito, che però ora è in utilizzo al ministero. Bisogna immaginare una nuova destinazione d'uso, e fare un parcheggio potrebbe essere una delle soluzioni possibili». Tempo fa si era detto che l'attuale sistemazione viabilistica era in realtà temporanea, e che sarebbe cambiata dopo la realizzazione del parcheggio in piazza Marconi. E’ ancora così? «Si dovranno fare dei tavoli per capire, insieme alle categorie, quali sono le esigenze di tutti. Pensiamo, sicuramente, di realizzare un posteggio in un'altra zona per bilanciare quello che presto sorgerà in piazza Marconi». A proposito, una critica dell'opposizione è quella di esservi lasciati sfuggire la possibilità della realizzazione di un parcheggio nell'area delle ex tramvie, abbandonando il progetto... «Non abbiamo lasciato perdere nulla, in realtà, ma semplicemente abbiamo voluto rimandare nel tempo quello che attualmente non è un'urgenza. E lo abbiamo fatto innanzitutto per non sottoporre ad un ulteriore stress quella zona della città, che è già stato fin troppo tartassato dagli infiniti lavori per la realizzazione dei sensi unici. In ogni caso questo progetto non è stato abbandonato, tanto che è compreso nella relazione previsionale programmatica 2010-2012, in un'ottica di riqualificazione complessiva di tutta l'area della stazione.
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Viabilità
Venerdì 22 Gennaio 2010
«Questa giunta naviga a vista e fa solo danni»
Annamaria Abbate va giù duro e critica pesantemente gli assessori di Perri. «Stanno creando il caos e non hanno un progetto» «Vorrei sapere dove sono diminuiti gli incidenti. Se fossero calati in via Dante e Trento Trieste bisognerebbe ringraziare la giunta precedente»
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di Elisa Milani
ura e profonda l'analisi di Annamaria Abbate, segretario cittadino del Pd, rispetto alle questioni legate alla viabilità e, più in generale, alle decisioni prese dalla giunta Perri. «Il problema di fondo è che questi amministratori non hanno un'idea di città complessiva, e viaggiano con obiettivi minimi davanti» dichiara. «Così sono arrivati ad aprire il centro storico per accontentare i commercianti, creando però un grande caos, senza neppure coinvolgere i cittadini, ne prima ne dopo. Così c troviamo con un centro storico completamente deturpato. Prima piazza Roma era un luogo tranquillo dove portare i bambini a giocare, ora ci troviamo con un caos di auto che vanno avanti e indietro, e con una situazione che è ben lontana dall'idea di centro vivibile. Tutto ciò evidenzia un'amministrazione che naviga a vista, e che non ha un proprio progetto concreto». Si è parlato multe in notevole aumento... «Secondo i dati il comune incassa nel 2009 un milione di contravvenzioni in più. I numeri sono davvero preoccupanti. Crediamo che l'alto numero di contravvenzioni sia dovuto alle scelte insipienti della maggioranza, che ha confezionato un cocktail imbevibile di varchi chiusi, varchi aperti, turni di apertura e confusione varia Si tratta di una situazione indegna, e i cittadini si sentono presi in giro. Anche i residenti sono inviperiti, e hanno raccolto molte firme, ma la situazione non cambia. Inoltre i numeri che l'asses-
Annamaria Abbate, segretario cittadino del Pd
sore Zagni ha propinato alla stampa dicono che, se la tendenza non verrà interrotta, il Comune di Cremona arriverà ad incassare nel 2010 più di 9 milioni di euro in contravvenzioni . Un'altra maniera per mettere le mani nelle tasche dei cremonesi, dopo aver aumentato ticket, tasse, tariffe ed ogni altra possibile gabella. E' così che pensano di amministrare la città?». Quali sono le cose negative del nuovo centro storico? «Innanzitutto non hanno il senso del bello e dell'armonico. Prendono provvedimenti a casaccio, come gli orribili rattoppamenti bituminosi posti a casaccio sull'acciottolato. Non si pongono il problema che possa essere esteticamente sgradevo-
le. Fare così è pericoloso, e si corre il rischio che in questi cinque anni di mandato sfigurino completamente la fisionomia ci Cremona». Parliamo dell'accesso delle auto nella Ztl. «L'assessore Zagni dice che sono diminuite, ma una dichiarazione simile corrisponde a prendere in giro la gente. Infatti le auto non avrebbero dovuto passare fin dall'inizio, come noi avevamo previsto, con l'attivazione, da subito, di tutti i varchi. Aver aperto il centro storico al traffico automobilistico, concentrando un numero elevatissimo di veicoli in una zona ristretta e circoscritta della città - oltre ad alzare il tasso di inquinamento - ha anche alzato il tasso di confusione
e di disorientamento. In mancanza di adeguata informazione, l'aumento della confusione porta inevitabilmente all’aumento delle contravvenzioni. Sto vedendo situazioni, in città, che mai avevo visto prima. Ad esempio in via Ruggero Manna si notano dei Suv parcheggiati sui marciapiedi, all'altezza della chiesa di Sant'Omobono. E' una deregulation totale, dovuta ad una gesione schizofrenica della viabilità. I varchi elettronici, voluti dalla giunta di centrosinistra e demonizzati dalla destra, se utilizzati con raziocinio e capacità amministrativa avrebbero dovuto razionalizzare e gradatamente diminuire il numero delle infrazioni. La destra, invece, utilizza uno strumento utile in maniera assurda, e ciò perché mira a superare le difficoltà di bilancio (che purtroppo hanno tutti i Comuni per responsabilità delle scelte dissennate del governo centrale) puntando a "fare cassa" con i soldi estorti ai cittadini attraverso contravvenzioni il cui elevatissimo numero potrebbe tranquillamente essere diminuito sol che davvero lo si volesse». Questione parcheggi: un problema erano prima, un problema sono ancora. «Intanto è stata una decisione folle quella di non portare a termine il parcheggio nell'area delle ex tramvie: in questo modo si sono persi dei preziosi finanziamenti regionali. Del resto, a parte piazza Marconi, su cui ci si è smossi solo grazie all'intervento di Arvedi, non ci sono risultati tangibili, e questo non è una grande gloria per Perri. Si basano troppo sull'iniziativa e il mecenatismo dei privati. Arvedi sta intervenendo per sistemare ogni
cosa, e a questo punto faremmo prima a mettere lui come sindaco». I dati parlano però di incidenti diminuiti... «A quel proposito mi piacerebbe capire dove sono diminuiti, in quali zone della città. Perché, ad esempio, se il calo si è verificato nell'area di via Dante e viale Trento e Trieste, voglio fa notare che prima lì era la zona a maggior incidenza di scontri, ma che con i sensi unici, voluti dal centro sinistra, la situazione è migliorata.
invogliata a parcheggiare un po' più lontano e a raggiungere il centro a piedi. Ma ci vuole un progetto di fondo». Però i buchi di bilancio... «Non è mai esistito alcun buco nel bilancio del Comune, e non so con quali criteri Nolli riesce a dire una cosa simile. Abbiamo un dossier in cui, cifre alla mano, dimostriamo questo. Chi ha parlato di "buco" o non sa quel che dice oppure mente sapendo di mentire. Comunque sia, con l'avvio del 2010 sarà finalmente terminata la litania
Cosa ne pensa dell'ipotesi di pedonalizzazione di corso Garibaldi? «Per come la vedo io, se potessimo pedonalizzare tutto il centro di Cremona sarebbe il massimo. Cosa che per ora non è fattibile, ma voglio anche ricordare che è quello a cui tendono tutte le grandi città europee. E non credo che con questa scelta verrebbero meno molti parcheggi. Certo, si dovrebbe riprogettare tutta la viabilità, riprendendo in considerazione i posteggi che erano stati accantonati. Del resto non si può pretendere di far parcheggiare la gente nella zona pedonale: la gente deve essere
dell'alibi sbandierato vanamente dai signori della destra. Dal 2010 le scelte delle entrate e delle uscite sono tutte da addebitare alla nuova giunta. I signori della destra dicano chiaramente ai cittadini se ritengono di considerare 9 milioni di euro in contravvenzioni come una delle più importanti fonti di finanziamento del Comune. E se sì, dicano se intendono spendere questi denari sfilati dalla saccocce dei cremonesi per la sicurezza delle strade, la manutenzione dei marciapiedi, l'aumento delle piste ciclabili o se invece intendono inopinatamente destinarli ad altro uso.
Elezioni Regionali
Venerdì 22 Gennaio 2010
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Pd: le primarie per decidere i candidati
Nel caso la consultazione si svolgerà il prossimo 7 febbraio. I nomi sono 6: Fanti, Alloni, Ruggeri, Corada, Mariani e Bonaldi
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di Luca Bertesi
ono sei i nomi dei possibili candidati alle regionali per il Partito Democratico: Gian Carlo Corada, Mauro Fanti, Maura Ruggeri, Roberto Mariani, Agostino Alloni e Stefania Bonaldi. Nel corso di questa settimana, se si propenderà per le primarie, gli aspiranti dovranno darsi da fare per raccogliere 50 firme, in modo da potersi presentare al confronto, che dovrebbe essere domenica 7 febbraio. «Ci sarà una scheda su cui sarà possibile votare solo una persona» spiega il segretario provinciale del partito, Titta Magnoli. «Sulla base dei voti espressi verrà quindi compilata una graduatoria, e nella lista andranno il primo uomo e la prima donna eletti». Ma vediamo chi sono i candidati. Gian Carlo Corada Laureato in Lettere e Filosofia, ha insegnato Storia e Filosofia e poi Lettere, in diversi Istituti superiori della provincia di Cremona. Iscritto al Partito Comunista Italiano, è stato dal 1990 presidente della Provincia di Cremona, riconfermato alle elezioni amministrative del 1995 come esponente del Partito Democratico della Sinistra e del 1999 come esponen-
Gian Carlo Corada
Agostino Alloni
Roberto Mariani
Maura Ruggeri
Mauro Fanti
Stefania Bonaldi
te dei Democratici di Sinistra. E' stato eletto sindaco di Cremona al primo turno delle elezioni amministrative del 12 e 13 giugno 2004 ottenendo il 56,6% dei voti. Aderisce ora al Partito Democratico. Agostino Alloni 54 anni, è nato e residente a Pianengo. Diplomato. Ha iniziato ad interessarsi di politica a 15 anni, ed è stato Sindaco di Pianengo a 22 anni (per dieci anni), poi assessore all'Urbanistica a Crema dal 1998 al 2004. Successivamente ha assunto il ruolo di vicepresidente della Provincia con Giuseppe Torchio dal 2004 al 2009. E stato nel 1999 l'ultimo segretario
del Pci della Federazione Cremasca e subito dopo il primo coordinatore circondariale del Pds. Roberto Mariani Nato il 22 agosto 1965 a Cremona e residente a Stagno Lombardo. Ha iniziato l'attività politica come consigliere comunale a 22 anni a Stagno Lombardo, dove successivamente, a 24 anni, è divenuto sindaco (per 11 anni). Ha poi fatto un'esperienza come presidente del consiglio provinciale di Cremona durante l'amministrazione Torchio. Ha fatto parte del coordinamento nazionale dei presidenti dei consigli provinciali, è stato membro del distretto regionale della Lega del-
le autonomie locali e membro del gruppo lavori pubblici di Anci Lombardia. Politicamente è passato dal Pds ai Ds, al Pd. Maura Ruggeri Nata a Cremona il 16 dicembre 1950, diploma di abilitazione magistrale e laurea in pedagogia alla Facoltà di Magistero di Parma. Ha ricoperto il ruolo di assessore alle Politiche Sociali per due mandati: nel secondo dell'amministrazione Bodini e nell’amministrazione Corada. Mauro Fanti Nato a Cremona il 21 febbraio 1960, è stato l'ultimo segretario provinciale dei Ds ed il primo del Partito Democratico.
Anche i sostenitori di Beppe Grillo pronti per la corsa al Pirellone
Alle prossime elezioni regionali si presenta a Cremona anche la lista civica di Beppe Grillo. Il «MoVimento 5 stelle» sarà infatti presente con propri candidati. A questo proposito sabato 23 gennaio - a partire dalle ore 16 presso Autobar, in via Massarotti 42f - si terrà la prima assemblea pubblica per vagliare insieme eventuali candidature e presentare i principi ispiratori del movimento. «A nessuno è preclusa la possibilità di farsi avanti» spiegano i promotori, «è sufficiente che sia in possesso dei seguenti requisiti: all’atto della candidatura e nel corso dell’intero mandato elettorale, ogni candidato non dovrà essere iscritto ad altro partito o movimento politico; ogni candidato non dovrà aver riportato sentenze di condanna in sede penale, anche non definitive; ogni candidato non dovrà aver assolto in precedenza più di un mandato elettorale, a livello centrale o locale, a prescindere dalla circoscrizione nella quale presenta la propria candidatura; ogni candidato dovrà risiedere nella regione Lombardia. In più, tutti i candidati dovranno impegnarsi a rimettere il mandato elettorale ricevuto, nel caso in cui, nel corso del
Beppe Grillo
suo svolgimento perda o si dimostri non abbia posseduto fin dall’origine uno o più dei requisiti minimi sopra descritti. In caso di mancata defezione, l’intera lista perderà il diritto di qualificare la propria attività con la certificazione del Blog BeppeGrillo.it». All’atto della propria candidatura, la lista provvederà a pubblicare in Rete, in un apposito ed adeguato spazio web, l’elenco dei componenti ed il loro curriculum vitae, con il proprio programma di governo, ed istituirà contemporaneamente un blog aperto a tutti i cittadini che consenta il libero scambio di opinioni e critiche con i componenti della lista
civica. Questo movimento nasce dall'esperienza degli «Amici di Beppe Grillo», parte dei quali, dal 2008 partecipano anche alle elezioni amministrative con delle liste civiche e dal 2009 animano il MoVimento 5 Stelle. Il movimento può contare attualmente sui 36 eletti delle liste civiche in tutta Italia. Il varo del «Movimento Nazionale a Cinque Stelle» avviene il 9 settembre 2009. Dal Teatro Smeraldo di Milano, il 4 ottobre, Beppe Grillo sancisce dunque la nascita del MoVimento Cinque Stelle e lancia un programma con più di 120 punti.
Nel 2000 è stato eletto consigliere comunale (e presidente della commissione ambiente), ed è stato rieletto nel 2004, con l'incarico di presidente del consiglio comunale, durante l'amministrazione Corada. Stefania Bonaldi Cremasca dalla nascita, è laureata in giurisprudenza. L’interesse e l’avvicinamento alla politica è maturato negli ultimi anni,. Con la Lista Civica «W Crema… viva» si è presentata alle elezioni amministrative del maggio 2007, a sostegno del candidato sindaco del centro sinistra Gianni Risari. Attualmente è capogruppo del Pd nel consiglio comunale di Crema, e presidente dell'assemblea provinciale del partito. «Si tratta di persone serie, valide e con grande esperienza, che potrebbero ricoprire senza difficoltà il ruolo di candidati alle regionali» conclude Magnoli. «Hanno tutte le caratteristiche per fare delle primarie vere e competitive. Le primarie per noi sono fondamentali, e sono anche il punto di partenza per impostare la campagna elettorale. I possibili candidati firmano un accordo tra loro, in cui si impegnano a rispettare le regole, e dal giorno dopo le primarie si parte con la campagna elettorale, tutti insieme».
Cinque nomi per la Lega. La scelta a inizio febbraio
Anche la Lega di Cremona è pronta con alcuni nomi, che verranno sottoposti al vaglio della segreteria nazionale. Si tratta di Alessandro Carpani, segretario provinciale, che rappresenta l'area cremonese; Simone Galli che rappresenta l'area del Casalasco; Mauro Gallina, consigliere regionale uscente, che viene candidato di diritto che rappresenta la zona del Soncinese; Cesare Giovinetti e Geremia Milanesi, che rappresentano il territorio Cremasco. «Sarà la segreteria nazionale a fare la propria scelta» sottolinea Carpani. «In particolare verranno indicati un candidato per Cremona e uno per Crema. Abbiamo voluto scegliere dei rappresentanti per ogni zona della
Alessandro Carpani
nostra provincia, per far capire che alla segreteria provinciale interessa dare visibilità a tutto il territorio. Quello del legame territoriale è da sempre uno dei cavalli di battaglia della Lega». La decisione di chi saranno i candidati prescelti dovrebbe essere resa nota entro i primi dieci giorni di febbraio, quindi partirà la campagna elettorale.
E’ ormai certa la candidatura di Chiara Capelletti E' ormai cosa certa la candidatura di Chiara Capelletti alle prossime elezioni regionali, anche se la stessa preferisce mantenere un certo riserbo sulla questione. Chiara Capelletti è in politica da una decina di anni. Partita da Azione Giovani, è confluita prina in Alleanza Nazionale (di cui a 24 anni è stata presidente del circolo cittadino e a 28 presidente provinciale), e quindi nel Pdl. Oggi ricopre la mansione di vice vicario del Pdl, e nelle ultima tornata elettorale è stata nominata assessore alla cultura, sport e giovani della Provincia.
Chiarta Capelletti
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Elezioni Regionali
Venerdì 22 Gennaio 2010
E’ Gianni Rossoni il leader del Pdl
Elezioni regionali Il vice presidente della Regione Lombardia spiega i motivi per cui si presenta «Voglio rafforzare il modello lombardo e trasferirlo a tutti i livelli politici e sociali»
E’
di Laura Bosio
vice presidente della Regione Lombardia, fu candidato alle elezioni provinciali di Cremona, e ha un lungo curriculum politico. Gianni Rossoni arriva così al traguardo delle prossime elezioni regionali, con l'intenzione di ricandidarsi, e la voglia di non mollare. Da cosa dipende questa sua scelta? Lo abbiamo chiesto al diretto interessato. «Sono tre i motivi che mi spingono a scendere in campo» spiega Rossoni: «il desiderio di continuare a mettere la mia esperienza a servizio del territorio cremonese e di tutti i cittadini; l’impegno a rafforzare il modello lombardo e il tentativo di trasferirlo a tutti i livelli politici e sociali; la volontà di sostenere l’azione del presidente Roberto Formigoni, che ha sempre fatto bene e farà ancora meglio in futuro». Come sono, attualmente, i rapporti con il presidente Formigoni? «Li definirei ottimi. Si consolidano sempre più nel lavoro comune, lo dimostrano le scelte realizzate in questi anni che mi hanno onorato, come l’avermi affidato un assessorato con deleghe di notevole importanza e, nel corso della legislatura, l’avermi richiesto di ricoprire la carica di vice presidente della nostra Regione». Recenti indagini hanno visto il presidente della Provincia di Cremona, Massimiliano Salini, salire nelle classifiche di gradimento. Sulla base di questi dati, ritiene sia stata una scelta giusta? Approva quanto sta facendo attualmente lo stesso Salini? «Direi che si è trattato di un’ottima scelta. Salini sta operando uno sforzo notevole per aiutare le imprese cremonesi ad uscire dalla crisi ed è anche al lavoro per instaurare un nuovo modello di relazione coi sindaci del territorio. Non posso che approvare il suo impegno per essere a fianco dei cittadini e delle istituzioni che si trovano a più diretto contatto con loro». Ci faccia un bilancio di quanto fatto sinora come vice presidente
della Regione Lombardia e assessore a lavoro e formazione. «Tra le moltissime cose fatte, mi preme citarne soprattutto due. Da un lato la riforma del sistema educativo (l.r. 19/07) e del mercato del lavoro (l.r. 22/06) con l’introduzione della Dote, che sostiene i cittadini lungo tutto l’arco della vita, dagli anni di scuola fino alla formazione e alla ricerca di un’occupazione. Dall’altro lato, le azioni messe in campo contro la crisi: siamo la prima Regione italiana ad aver reso operativo l’Accordo col governo sugli ammortizzatori sociali in deroga, che ha esteso i sussidi a lavoratori, imprese e settori prima esclusi. La scelta di puntare sul capitale umano, mettendo i lavoratori in condizione di sfruttare il momento della cassa integrazione per aumentare le proprie competenze, è la chiave per assicurarci che col ripartire dell’economia cresca anche l’occupazione».
«La mia esperienza al servizio del territorio cremonese» Cosa c'è ancora da fare, secondo lei? Se venisse eletto quali altre azioni conta di mettere in atto? «Il lavoro da fare è sempre moltissimo, in tutti i campi. Se l’ottava legislatura è stata occasione per introdurre innovazioni importanti, la sfida oggi è quella della continuità. Io metterò la mia esperienza e il mio impegno ed il mio entusiasmo come sempre a disposizione. Come sempre, ho particolarmente a cuore il territorio cremonese, per il quale si potrebbe fare tanto: penso all’agricoltura, al turismo, alle piccole e medie imprese artigiane e commerciali». Sulla base di quanto lei ha potuto
«Intendo sostenere il presidente Formigoni che ha lavorato bene» constatare dal suo osservatorio, come giudica la situazione economica nella nostra regione? «Purtroppo anche la Lombardia è stata colpita dalla crisi economica internazionale, anche se abbiamo reagito più velocemente di altri e siamo riusciti a contenere gli inevitabili contraccolpi». Quante sono le aziende che hanno portato avanti richieste di cassa integrazione o di sostegno contro la crisi? Come avete risposto? «Degli 1,5 miliardi di euro assegnati per la cassa in deroga, ne abbiamo impegnati meno della metà, ed hanno interessato circa 90mila lavoratori e 12mila aziende artigiane e commerciali. Le risorse per il 2009 ci sono state e ci saranno per tutto il 2010. Ovviamente nel 2009 il ricorso alla cassa integrazione è aumentato notevolmente, ma il nostro intervento è stato rapido ed efficace: con uno stanziamento di oltre 60 milioni di euro, abbiamo permesso a 10mila lavoratori di ottenere 3000 euro di sostegno al reddito e ulteriori 3000 sotto forma di corsi; altre 13mila persone che già ricevevano la cassa integrazione hanno potuto accedere alle politiche attive per il lavoro, che consentiranno loro di formarsi prima di riprendere il proprio posto o li aiuteranno a trovare una nuova occupazione». Restando in tema di crisi, come vede il futuro della Lombardia? Siamo davvero proiettati verso la ripresa, o si dovrà soffrire ancora? «I segnali di ripresa ci sono in termini di produttività ma non ancora dal punto di vista occupazionale. Io sono fiducio
Elezioni Regionali
Si vota nelle giornata di domenica 28 marzo dalle ore 8 alle ore 22 e nella giornata di lunedì 29 marzo dalle ore 7 alle ore 15. Lo scrutinio delle schede per le elezioni regionali avviene immediatamente dopo la chiusura delle operazioni di voto e di riscontro dei votanti, lunedì 29 marzo. Per l’eventuale turno di ballottaggio delle amministrative si vota nella giornata di domenica 11 aprile dalle 8 alle 22 e nella giornata di lunedì 12 aprile dalle 7 alle 15. Le operazioni di scrutinio delle schede si svolgono immediatamente dopo la chiusura delle operazioni di votazione, lunedì 12 aprile. Ogni provincia ha un tetto di consiglieri eleggibili, e per quanto riguarda Cremona sono due per ogni lista. Il presidente che viene eletto ha un premio di maggioranza, e la sua lista confluisce automaticamente tra i consiglieri eletti. Per il resto entrano le prime due liste che prendono più voti, e diventa consigliere il primo eletto di ognuna di queste liste.
Nato a Offanengo (Cr) il 17 gennaio 1949. Diplomato all'Isef. Insegnante. Dal 1985 al 1990 è stato vice sindaco e assessore al Commercio e al Personale nel Comune di Offanengo; dal 1990 al 1995 assessore al Commercio e ai Rapporti con gli Organi Istituzionali. • Dal 1985 al 1990 è stato vice sindaco e assessore al Commercio e al Personale nel Comune di Offanengo. • Dal 1990 al 1995 assessore al Commercio e ai Rapporti con gli Organi Istituzionali. • Dal 1989 al 1990 presidente del «Centro regionale di incremento ippico» di Crema. • E' entrato in Consiglio regionale nel 1990, eletto nel collegio di Cremona nelle liste della Dc. • Dal 1992 al 1995 ha ricoperto la carica di presidente del gruppo regionale Dc e del Partito popolare (Pppi). • E' stato poi rieletto nel 1995 nelle liste del Cdu, di cui è stato presidente del gruppo regionale fino al 1999, anno in cui aderisce a Forza Italia, nelle cui file entra in Consiglio regionale il 16 aprile 2000. E' Presidente del Comitato regionale Artigiancassa. Per Rossoni, rieletto il 3 e il 4 aprile 2005 nella circoscrizione di Cremona, quella attuale è la quarta legislatura. so, perché la Lombardia ha una struttura produttiva solida. Il nostro impegno ora è duplice: continuare a sostenere i lavoratori che perdono il posto e allo stesso tempo favorire le imprese che investono sulla ripresa. Da questo punto di vista, un segnale importante è l’Accordo di Programma da 66 milioni di euro sottoscritto con le Camere di Commercio a favore dell’innovazione e dello sviluppo sostenibile».
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Influenza A: 20mila vaccini rimasti inutilizzati
Il virus A/H1N1: ma quale pandemia? E’ stata un'influenza piuttosto mite. Pericolo sopravvalutato o premeditazione? A Cremona è deceduta solo una persona il cui stato di salute era già compromesso. Sono 9mila i cremonesi che si sono fatti vaccinare
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di Laura Bosio
en 20mila sono le dosi di vaccino anti-influenza A rimaste inutilizzate presso l'Asl di Cremona. Un valore totale di 140mila euro (7 euro per ogni dose), per un vero e proprio business della casa farmaceutica nei confronti della gente comune. Una polemica che in questi giorni, a livello nazionale, sta montando con prepotenza: il dato parla di ventiquattro milioni di dosi acquistate dall'Italia contro il virus H1N1 al prezzo di 184 milioni di euro, 10 milioni di dosi ritirate dalle fabbriche e distribuite alle Asl, 865mila effettivamente inoculate. La stragrande maggioranza delle confezioni resta stoccata nelle farmacie delle Asl, nei centri vaccinali dei distretti o negli studi dei medici di famiglia. A livello nazionale oltre 20milioni di persone rientrano tra la "popolazione eleggibile" da vaccinare secondo il ministero, ma solo 827mila hanno effettivamente affrontato il vaccino, con una proporzione del 3,99%. E se l'Italia ha già deciso di donare il 10% delle proprie dosi (2,4 milioni) all'Oms perché le distribuisca ai paesi poveri, la gran parte delle boccette sembra avviata alla scadenza, prevista 12 mesi dopo la data di produzione e quindi a scaglioni tra settembre e dicembre 2010. A quel punto, non resterà altro da fare che buttarle. Ma che ne è della tanto temuta influenza A? Lo spiega Eliana Boldori, direttore del Dipartimento di prevenzione medica dell'Asl di Cremona. «I casi sono quasi giunti al termine, e non si ammala quasi più nessuno» spiega. «Del resto quest'anno il contagio ha preso il via molto prima rispetto al trend degli ultimi dieci anni». E' stata dunque la grave pandemia che si prevedeva? «No, in realtà si è trattato di un'influenza piuttosto mite. E' stata meno grave di quanto si pensasse, senza dubbio, anche se bisogna dire che è stata fatta notevole confusione nella diffusione delle informazioni in merito. Sono
del parere che dovrebbe esistere una sola fonte di informazione accreditata, ma così non è stato. In ogni caso ora possiamo respirare, anche se c'è da dire che essendo una pandemia non è escluso che possa esservi un secondo picco, e per questo siamo sempre all'erta, però attualmente la situazione è tranquilla». Si è parlato di decessi legati a questo virus... «In realtà molti meno rispetto a quelli legati alla normale influenza. A Cremona c'è stato un solo caso di morte, ma non per colpa dell'influenza, in quanto la salute della persona deceduta era già gravemente compromessa». Parliamo di vaccini: quante persone sono state vaccinate a Cremona e provincia? «La profilassi ha avuto un buon successo: sono stati oltre 9mila i soggetti che hanno richiesto e ottenuto il vaccino». E quanti ne sono avanzati? «Circa 20mila sono quelli rimasti». Un errore di calcolo da parte dello Stato? «Nel mio piccolo posso dire che se l'acquisto di troppi vaccini è stato un errore, non è stato solo italiano: la stessa situazione c'è in tutto il mondo. In ogni caso i vaccini non scadono certo nel giro di breve, dunque potrebbero ancora tornare utili». E il virus stagionale che fine ha fatto? «Quest'anno non si è fatto vivo, forse sopraffatto dall'AH1N1. In
ogni caso ricordiamo che altre pandemie potrebbero essere sempre in agguato: l'aviaria, ad esempio, è ben lontana dall'essere sparita, e miete ancora vittime in giro per il mondo».
Da una ricerca di Regione Lombardia emergono alcuni elementi indicativi della pandemia A/ H1N1: il coinvolgimento delle età giovanili, la bassa percentuale di ospedalizzazione, pari al 13% (del tutto simile a quella dell’influenza stagionale), la percentuale di complicanze è stata
dello 0,4% e nessun decesso è stato registrato. Si è quindi confermato, anche nella nostra regione, un andamento generalmente benigno del quadro clinico di influenza da virus A/H1N1, con ospedalizzazione e complicanze assimilabili a quelle dell’influenza stagionale.
Il Codacons propone una class action per i 60 milioni di utenti del sistema sanitario
Anche la Corte dei conti interviene, per verificare le clausole del contratto con Novartis Intanto a livello nazionale la polemica cresce. Non a tutti va giù il fatto che la Novartis, che ha stipulato il contratto con il Ministero della Salute, avrà incasso pieno, nonostante tutto. I 184 milioni pattuiti nel contratto del 21 agosto 2009 saranno versati in toto anche se i vaccini consegnati sono meno della metà di quelli concordati. A questo proposito il Codacons ha annunciato una class action a nome dei 60 milioni di utenti del sistema sanitario italiano, mentre la Corte dei Conti ha avviato una procedura di controllo sul «decreto direttoriale del 27 agosto 2009 concernente l'approvazione del contratto di fornitura di dosi di vaccini antinfluenzale A(H1N1) stipulato tra il Mini-
stero del lavoro, della salute e delle politiche sociali e la Novartis Vaccines and Diagnostics s. r. l.». L'associazione dei consumatori chiede, dal canto suo, che il contratto con l'industria farmaceutica venga chiuso, e i cittadini rimborsati.. In caso di vittoria, a ognuno dei 60 milioni di utenti del sistema sanitario andrebbero 3 euro. La Corte dei Conti vuole invece far chiarezza sulle clausole del contratto con Novartis, che a quanto pare presenta parecchi punti strani. La contestazione dei giudici riguarda poi la segretezza del contratto: «L'articolo 10.2 considera Informazioni Riservate anche l'esistenza del contratto e le disposizioni in esso contenute, clausola - in
considerazione dell'evidenza pubblica della procedura - impossibile da rispettare». E infine, ipotesi che per fortuna non si è verificata m il contratto prevede che gli eventuali effetti collaterali del vaccino sui pazienti siano a carico del ministero e non come di solito avviene dell'azienda farmaceutica. «L'articolo 4.5 - contesta la Corte - prevede rimborsi al Ministero per danni causati a terzi, limitatamente a causa di difetti di fabbricazione, mentre ai senso dell'articolo 4.6 il Ministero dovrà risarcire Novartis per danni causati a terzi in tutti gli altri casi». Anche se la campagna vaccinale di quest'inverno non è ancora finita e il ministero della Salute mette in guardia con-
tro una possibile seconda ondata pandemica, i dati sulla copertura dei vaccini sono davvero bassi. Il personale sanitario cui era stata consigliata l'immunizzazione comprende poco più di un milione di persone: neanche 70mila si sono vaccinati (il 15,1%). Agenti di pubblica sicurezza e operatori dei servizi essenziali non arrivano al 6% (6mila su 723mila). Tra i donatori di sangue addirittura il dato si ferma allo 0,83%. Nelle ultime settimane alcune Asl hanno esteso la campagna di vaccinazione anche agli over 65 con patologie croniche. Ma neanche loro sembrano troppo convinti, e la partecipazione resta ferma all'1,5 per cento. Più che vaccinazioni, ormai, sembrano saldi di fine stagione.
Riconoscimenti
Gian Domenico Auricchio insignito del Premio Leonardo Qualità Italia 2009 Il cremonese Gian Domenico Auricchio, titolare della nota azienda Gennario Auricchio Spa, nonché presidente della Camera di Commercio di Cremona, è stato insignito del Premio Leonardo Qualità, insieme a Anna Maria Artoni (vice presidente Artoni Group), Brunello Cucinelli (presidente Gruppo Brunello Cucinelli) e Davide Trevisani (presidente Gruppo Trevi): tutti imprenditori di spicco del «Sistema Italia» che hanno raggiunto, con la loro azienda, rilevanti successi anche sui mercati internazionali. Il Comitato Leonardo, presieduto da Luisa Todini, è nato nel 1993 su iniziativa co-
mune del senatore Sergio Pininfarina e del senatore Gianni Agnelli, di Confindustria, dell’Ice e di un gruppo d’imprenditori con l’obiettivo di promuovere e affermare la «Qualità Italia» nel mondo. Ogni anno il Comitato assegna premi a personalità del mondo imprenditoriale e della cultura che si sono distinti in modo particolare nella valorizzazione dell’eccellenza italiana nel mondo: veri e propri “testimonial d’eccezione” di un modello di comportamento e di uno stile di vita che, dall’abitare al vestire alla filosofia del gusto, dalla ricerca alle innovazioni tecnologiche, porta sempre l’impronta
inimitabile del grande patrimonio culturale italiano, anche nell’impresa. A spingere la giuria verso la scelta di Auricchio, è stata la grande qualità con cui l'azienda si è sempre contraddistinta. Essa nasce nel 1877 a San Giuseppe Vesuviano (Napoli) come società corrente fondata da Gennaro Auricchio, inventore del “caglio speciale”, o come si diceva, del “segreto” di don Gennaro, che dà al provolone Auricchio il suo sapore unico al mondo. Agli inizi del novecento la fama del Provolone Auricchio si accresce, sia in Italia sia all’estero. L’Azienda nel 2008 ha fatturato
101.189.000 euro ed ha 403 dipendenti. Oltre il 20% del fatturato è costituito dalle esportazioni, delle quali il 60% va in Usa, Canada, Australia, Brasile e Venezuela dove l’Auricchio detiene la maggioranza assoluta del mercato; il resto è destinato al mercato europeo. Recentemente i formaggi Auricchio sono arrivati in Russia, Giappone, Cina, India e Messico. Nel 1992, nonostante il difficile momento congiunturale dell’economia, parte il nuovo rilancio dell’Auricchio. Gian Domenico Auricchio si fa promotore dell’acquisto delle azioni di proprietà dell’altro ramo della famiglia ricondu-
Gian Domenico Auricchio premiato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
cendo la proprietà dell’azienda in un unico soggetto, e diventa Amministratore Delegato dell’azienda. In pochi anni Auricchio si rinnova e si ingrandisce con impianti di nuovissima generazione. Oggi all’azienda fanno capo quattro unità produttive: Gazzo di Pieve San Gia-
como (Cremona); Somma Vesuviana (Napoli); Scandiano (Reggio Emilia); Macomer (Nuoro); e 5 marchi noti a livello internazionale tra cui Auricchio, Riserva esclusiva Auricchio, e Locatelli. Gennaro Auricchio SpA è una tra le prime dieci industrie casearie italiane.
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Cremona
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Cremona circondata dagli autovelox Automobilisti attenzione: pericolo multe. Ecco la mappa delle zone in cui sosteranno i vigili, a cadenza settimanale
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Tolleranza zero per i trasgressori. Va bene fare cassa, ma lasciateci respirare
di Sara Pizzorni
ono in corso da questa settimana, da parte degli agenti della polizia municipale, i controlli stradali con l'uso dell'autovelox e del telelaser. La campagna contro la velocità e la prevenzione di incidenti stradali del comando di piazza Libertà vede impegnate più pattuglie composte da due vigili sulle principali arterie stradali. «Questo servizio» ha sottolineato l'assessore alla Sicurezza del Comune di Cremona, Alessandro Zagni, «è stato pubblicizzato, la mappa dei siti dove saranno posizionati autovelox e telelaser è stata resa nota e soprattutto gli agenti saranno ben visibili».
«Saremo presenti anche all'interno dei quartieri» Le pattuglie stazioneranno in via Milano all'altezza dell'Università Cattolica del Sacro Cuore e davanti all'oratorio Sant'Antonio Maria Zaccaria (dove qualche mese fa un incidente era costato la vita ad una volontaria della parrocchia); sulla Castelleonese, in prossimità dell'Ipercoop e nel tratto interno alla tangenziale; in via Bergamo alla frazione Migliaro; in via Eridano sul piazzale Caduti sul Lavoro (davanti alla Tamoil); in via Rosario dove si trova il supermercato "Vitors"; in via Naziario Sauro (tangenziale) davanti all'altezza del comando dei vigili del fuoco; in due punti di via Persico, alla frazione Maristella e in località Case Nuove; in
Sono 11.087 le multe inviate agli automobilisti che fino ad ora hanno oltrepassato i varchi elettronici installati nella zona a traffico limitato in orari non consentiti. Un numero che non ha fatto lievitare la quantità multe, che sono diminuite rispetto al 2008. Per il resto, nell'anno appena trascorso, la polizia municipale ha accertato 41.570 violazioni, la maggior parte della quali per sosta irregolare. Sono i dati contenuti nel compendio statistico distribuito dal comando di piazza Libertà in occasione della commemorazione di San Sebastiano, patrono del Corpo, festeggiato con una cerimonia religiosa nella chiesa a lui dedicata. Il bilancio è stato illustrato dall'assessore Alessandro Zagni, dal comandante Fabio Ballarino Germanà, dal vice comandante Pierluigi Sforza e dai responsabili dei vari settori: l'ufficiale Gabriele Denti per l'infortunistica, il commissario aggiunto Roberto Ferrari, responsabile dell'U.O.sanzionatoria, contenzioso e varchi, e il commissario aggiunto Giorgio Catapane per la sezione di polizia commerciale. Non solo attività sanzionatoria, però, come ha ricordato il comandante, che ha ricordato i quasi 37mila interventi
via Zaist all'altezza di via Tezze e in via Mantova accanto al distributore di benzina Agip. In sostanza, buona parte della della rete viaria cittadina. Le apparecchiature saranno in funzione sia lungo le arterie a massima percorrenza, e quindi particolarmente soggette al passaggio di auto e camion oltre i limiti fissati dalla legge, sia nelle zone di minor traffico, come ad esempio via Rosario, dove il transito irregolare mette a rischio passanti e ciclisti. I presidi dove saranno attivi gli autovelox e i telelaser sono stati scelti in base ai dati in possesso del comando dei vigili riguardanti le vie a maggiore incidentalità e alle segnalazioni dei residenti di alcuni quartieri della città. «Questo nuovo servizio» ha spiegato l'assessore Zagni, «andrà ad interessare anche vie ubicate all'interno dei quartieri che prima non vedevano la presenza di postazioni di controllo. Ciò è reso possibile grazie alla riorganizzazione del comando, con la costituzione del reparto di stradale e prossimità, più direttamente impegnato nei singoli quartieri, e non solamente sulle tangenziali e le vie esterne alla cerchia urbana. Ritengo infatti che la sicurezza ed il contrasto a chi guida superando i limiti di velocità sia da garantirsi non solo sulle direttrici esterne, ma anche nelle vie interne ai quartieri, laddove sono maggiormente presenti pedoni, ciclisti e attraversamenti pedonali». Ad essere impegnati nei servizi saranno due agenti che fermeranno i conducenti trasgressori e contesteranno personalmente l'infrazione: «questo accadrà anche quando in funzione ci sarà l'autovelox», ha detto Fabio Ballarino Germanà, comandante dei vigili. «La pattuglia si troverà ad un centinaio di metri dallo strumento e provvederà a fermare i
conducenti. Questo garantirà la massima trasparenza di un'iniziativa che non ha la finalità di fare cassa, ma quella di prevenire incidenti e reprimere comportamenti scorretti che possono causare insicurezza stradale». Il servizio predisposto sarà a cadenza settimanale, con almeno due interventi programmati, ma potrebbero essercene di più a seconda delle necessità. La campagna contro la velocità, con l'obiettivo primario di limitare i pericoli e le conseguenze che comporta l'abitudine di schiacciare troppo sull'accelera-
tore, durerà per tutto l'arco dell'anno attraverso controlli sistematici. «Andremo avanti fino a quando non avremo la reale percezione di quanto incida la presenza di autovelox e telelaser sull'abitudine di guidare oltre i limiti di velocità» ha fatto sapere l'assessore Zagni. E la mappa attualmente stilata con dodici punti strategici è destinata ad ampliarsi: «a seconda delle segnalazioni che avremo dai residenti, dai ciclisti e dai pedoni, l'elenco potrebbe anche cambiare». Per i trasgressori, la tolleranza sarà pari a zero.
La mappa degli autovelox 1 • Via Milano - Università Cattolica del Sacro Cuore. 2 • Via Milano - Oratorio Sant'Antonio Maria Zaccaria. 3 • Castelleonese - Ipercoop. 4 • Castelleonese - nel tratto interno alla tangenziale; 5 • Via Bergamo - zona Migliaro. 6 • Via Eridano - piazzale Caduti sul Lavoro. 7 • Via Rosario - supermercato "Witors". 8 • Via Naziario Sauro (tangenziale) - Vigili del fuoco. 9 • Via Persico - frazione Maristella. 10 • Via Persico - località Case Nuove. 11 • Via Zaist - zona via Tezze. 12 • Via Mantova - distributore Agip.
41.570 multe nel 2009 dai vigili urbani. Oltre 11mila le contravvenzioni a causa dei varchi elettronici
Fabio Ballarino Germanà, comandante della Municipale di Cremona
effettuati nei servizi di prossimità, per la sicurezza del cittadino, in occasione di manifestazione, di polizia ambientale e
commerciale, di polizia giudiziaria e di educazione nelle scuole. «Anche la nuova campagna contro la velocità», ha
aggiunto l'assessore Alessandro Zagni, «è stata studiata nell'ottica della prevenzione e non con l'obiettivo di fare cassa». Come detto, rispetto al 2008 le sanzioni sono diminuite, nonostante l'introduzione dei varchi: si è passati dalle 42.721 violazioni accertate alle 41.570. Ma il peso in termini monetari delle sanzioni è stato decisamente superiore, in quanto maggiore è stato il valore medio delle multe: si parla di un complessivo di 2.973.684 euro, dei quali ne sono stati già incassati 1.694.194. Oltre ai varchi e alle multe per sosta irregolare o vietata (22.829), molte sanzioni riguardano i comportamenti scorretti di guida: 838 sono le violazioni per l'alta velocità, 527 per il mancato utilizzo di cinture di sicurezza, 243 per l'uso di cellulare, 72 per guida in stato d'ebbrezza. Sono state 108 le patenti ritirate e 109 le carte di circolazione sequestrate. Sono diminuiti rispetto al 2008 i ricorsi al giudice di pace, passando da 562 a 404. Decisamente au-
mentati gli interventi registrati dalla Centrale operativa: nel 2008 erano stati 36.592, nel 2009 sono stati 36.842. La maggior parte dei servizi gestiti hanno riguardato il presidio delle scuole (6.245); un forte incremento si è avuto negli interventi effettuati in sinergia con le altre forze dell'ordine: ben 2.796. I controlli nei parchi, nei giardini pubblici e nelle aree verdi della città sono stati 1.449. Altre notizie arrivano sul fronte degli incidenti stradali e della sicurezza stradale più in generale. In città gli incidenti sono diminuiti, passando dai 677 del 2008 ai 641 dell'anno scorso. Calano anche quelli senza feriti (276), mentre aumentano lievemente quelli con feriti (353) con 436 persone che hanno riportato lesioni. Aumentano, invece, quelli più gravi: da 5 a 10 con prognosi riservata. Gli incidenti stradali con esito mortale sono stati 2 (nel 2008 uno solo). Il trend è costante grazie anche ad un maggior controllo stradale, concentrato soprattutto nei fine settimana,
con gli accertamenti "alcoltest", che nel 2009 hanno coperto il 79% degli automobilisti fermati. Molto importanti anche le attività della polizia di prossimità e i servizi di vicinanza ai cittadini e nei quartieri. Nel 2009 sono stati effettuati 2.456 accertamenti in abitazioni ed attività, 14.711 sono stati gli interventi e 1.268 le pattuglie appiedate che hanno svolto servizio nelle loro aree di competenza per un totale di 3.135 persone contattate e 1.455 controlli nei parchi. Grande attenzione è stata riservata all'educazione stradale e alla legalità nelle scuole: i vigili hanno lavorato con 145 classi di 57 istituti scolastici di ogni ordine e grado. La sezione di polizia giudiziaria ha redatto 312 comunicazioni di reato, indagando 122 persone, denunciandone 102 e arrestandone 3. Nel 2009 sono state effettuate 291 indagini, molte in materia urbanistica e dei rifiuti. Impegnativo il lavoro svolto in occasione di manifestazioni: nel 2009 sono stati coperti 304 eventi attraverso 2.677 ore di lavoro. L'ufficio autorizzazioni e permessi ha emesso 586 nulla osta al transito di veicoli per trasporti eccezionali e 2.727 autorizzazioni provvisorie al transito e alla sosta.
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Venerdì 22 Gennaio 2010
Schianto mortale in provincia Guerra aperta ai «vu’ cumprà» ma la dinamica è stata ricostruita. Bresciani, che lavorava come operaio nella ditta "Sincroinox" di San Salvatore, era uscito di casa alle 16.30 per incontrarsi con degli amici. Alle 19.30, mentre guidava in direzione di Cicognolo, il 32enne ha perso il controllo della sua Fiat Punto. Dopo essere finita fuori strada, l'auto di è ribaltata e cappottata più volte su sè stessa. Quando i soccorsi sono arrivati, Dino era ancora cosciente. Tra le ipotesi che si fanno c'è anche quella del malore: dopo l'incidente di due anni fa, Dino aveva riportato serie lesioni alla testa, era guarito, ma i medici avevano previsto la possibilità di attacchi epilettici dovuti al grave trauma.
Non ce l'ha fatta a sopravvivere alle ferite riportate nell'incidente stradale che lo ha visto coinvolto, Dino Bresciani, 32enne di Longardore, soccorso dai medici del 118 che lo hanno estratto cosciente dalle lamiere della sua auto finita cappottata lungo la provinciale 33. Le sue condizioni erano gravi, ma si pensava potesse cavarsela. Dopo quattro ore, invece, il suo cuore ha smesso di battere. L'incidente in cui il giovane sospirese ha perso la vita è al vaglio dei carabinieri di Vescovato che domenica sera, alle 19.30, sono intervenuti sulla sp 33, sul rettilineo tra Gazzo e il primo rondò per Cicognolo. Le cause del fuori strada sono ancora da accertare,
Ormai è guerra aperta nei confronti dei “vu' cumprà” e di qualsiasi forma di forma di abusivismo commerciale. Il questore di Cremona Antonio Bufano, infatti, ha organizzato una “task force” per contrastare il fenomeno di venditori e parcheggiatori abusivi in città. Nell'ordinanza del questore, emessa nei giorni scorsi, vengono disposti e calendarizzati con precisione per i prossimi due mesi i servizi e di controllo e prevenzione che saranno suddivisi tra le varie forze dell'ordine: polizia di Stato, carabinieri,
guardia di finanza e polizia municipale. In particolare modo, le zone della città che saranno oggetto di pattugliamenti più assidui saranno piazza Lodi, il parcheggio dell'ospedale, piazza Vida e i vicoli del centro città. Non meno
controllate saranno le aree e i quartieri periferici. E già sabato, nell'ambito di questi servizi e di controlli antiborseggio al mercato, la squadra Mobile ha rintracciato un nigeriano di 30 anni clandestino e risultato inottemperante ad un precedente decreto di espulsione. L'uomo è stato arrestato. I carabinieri di Cremona, invece, hanno arrestato un altro nigeriano, il 24enne S.N., inottemperante all'ordine di espulsione della Questura di Lodi. Condannato per direttissima, è stato condannato ed espulso.
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E’ grave l’operaio ferito sul lavoro a Ca’ de Berenzani Sono serie le condizioni di un operaio di 51 anni, Claudio G., residente a Bonemerse, vittima di un infortunio sul lavoro all'interno della «Scom Inox», azienda di Ca' de' Berenzani che produce macchinari per l'industria lattiero-casearia. L'uomo è stato travolto e schiacciato da lamine d'acciaio cadute all'interno di un capannone della ditta dove stava facendo l'inventario del materiale. L'operaio, che si trovava molto vicino alla catasta di metallo, è stato travolto e spinto con violenza contro un'altra montagna di lamiere. I primi a soccorrerlo sono stati i colleghi che erano con lui: hanno spostato rapidamente le lamine per liberarlo e farlo respirare. Il 51enne, che ha riportato traumi da schiacciamento al torace, è stato trasferito d'urgenza all'ospedale dove è stato sottoposto ad accertamenti più accurati e dichiarato in prognosi riservata. Nel frattempo alla "Scom Inox" sono intervenuti i funzionari dell'Asl.
Droga, già sette arresti da inizio 2010 Truda: «Nonostante gli sforzi il consumo dilaga. Per questo insisteremo sulle azioni di repressione e di prevenzione nelle scuole»
Il fenomeno dello spaccio si allarga nel territorio cremonese. Tantissime le operazioni del comando dei carabinieri
A
di Sara Pizzorni
ncora molto alto il consumo e lo spaccio di stupefacenti nel nostro territorio. Si susseguono le operazioni delle forze dell'ordine per fronteggiare un fenomeno che sembra dilagare. Era tenuto d'occhio da tempo il marocchino 27enne E.A., arrestato dai carabinieri della Compagnia di Cremona guidata dal capitano Rocco Truda allo scoccare della mezzanotte di domenica nelle vie di Milano. Visto comparire più volte alla stazione ferroviaria di Cremona per brevi momenti prima di riprendere il treno per Milano, una task force composta da militari del Nucleo Operativo e delle stazioni di Cremona e Casalbuttano lo ha pedinato nella giornata di domenica fino a Milano, per far luce sui suoi spostamenti. Sceso dal treno proveniente da Cremona, è stato pedinato fino a Famagosta, zona nota per la frenetica attività di spaccio, dove è stato visto prendere contatti con suoi connazionali, fino a quando i militari, insospettiti da questi movi-
menti, hanno deciso di intervenire. Alla vista dei militari, il giovane, clandestino, senza documenti e pluripregiudicato, ha abbozzato una disperata quanto inutile fuga. Nelle tasche del suo giubbotto sono comparse due mezzi panetti di hashish, del peso totale di 1 kilo, probabilmente appena acquistati e sicuramente destinati al mercato cremonese. E' poi stato accompagnato al carcere di San Vittore, dove sarà interrogato nei prossimi giorni con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Solo pochi giorni prima, i ca-
In via Palestro
Rapina ragazzina, 30enne cremonese finisce in manette Una rapina ai danni di una ragazzina di soli 15 anni appena uscita da scuola si è consumata in via Palestro. Il malvivente ha aggredito la studentessa e poi l'ha minacciata, pretendendo del denaro per lasciarla andare. Il bottino è di soli cinque euro, tutto quello che la vittima aveva in tasca. L'uomo ha agito a a volto scoperto e in evidente stato di alterazione, molto probabilmente dovuto all'astinenza dalla droga. La sua fuga, comunque, è durata poco. A catturarlo ci hanno pensato i carabinieri di Cremona che erano stati chiamati dalla giovane studentessa. Il rapinatore è finito in manette: si tratta di una vecchia conoscenza delle forze dell'ordine, G.V.. Il 30enne, numerosi precedenti alle spalle, era già finito agli onori della cronaca per un altro episodio particolarmente violento: la morte del 45enne Claudio Mancini, deceduto nell'ottobre del 2008 a causa di una gravissima ferita alla testa riportata dopo essere stato spinto contro una fioriera in Largo Boccaccino al culmine di un litigio. All'origine del diverbio, denaro e droga.
rabinieri avevano arrestato altre due persone. Da qualche giorno i militari del Nucleo Operativo Antidroga tenevano sotto controllo i movimenti di due ragazzi cremonesi incensurati. Si tratta del 27enne C.P. e del 28enne F.M., entrambi accompagnati nel carcere di Ca' del Ferro con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Addosso ai due, i carabinieri hanno trovato un totale di 180 grammi di hashish e una dose di eroina. Il blitz è scattato presso l'abitazione del più giovane dei due, dove da qualche tempo si
notava uno strano via vai: erano i clienti, ragazzi giovani come gli spacciatori, che venivano a rifornirsi di "fumo". I militari hanno iniziato la loro attività di indagine e alla fine hanno fatto scattare il controllo, cogliendo i due in flagrante: il 27enne aveva in tasca 80 grammi di hashish,il 28enne, invece, un altro centinaio più l'eroina. La perquisizione è stata spostata all'interno dell'abitazione di C.P. dove gli investigatori hanno ritrovato tutto il necessario alla vendita della droga: un coltello da cucina utilizzato per tagliare i panetti di fumo, sacchetti di plastica e cellophane per confezionare le dosi, cartine per fabbricare spinelli. Tutto materiale sequestrato insieme al quantitativo di droga. I tre nuovi arresti seguono di pochissimi giorni altre attività antidroga: dall'inizio dell'anno, infatti, sono già sette le persone finite in manette per spaccio, tra le quali il latitante Hysa Ermir e altri due albanesi catturati a Monterotondo, in provincia di Roma, e il tunisino preso sabato scorso nella sua casa di via Naviglio trasformata in una centrale di spaccio per i giovani che si
Danni per alcune migliaia di euro. Individuati 4 minorenni
Vandali contro le auto delle Poste
Sono quattro i minorenni finora coinvolti nell'episodio del danneggiamento contro quattro auto delle Poste di via Boldori, angolo via Verdi. I primi responsabili, dunque, sono già stati individuati dalle forze dell'ordine, che in queste ore stanno concludendo gli accertamenti sul raid vandalico messo a segno nella notte tra sabato e domenica scorsi, quando le Fiat Panda erano parcheggiate di fronte alla sede centrale di Poste Italiane. Gli autori del gesto hanno sferrato calci e pugni alle carrozzerie, ammaccandole pesantemente. I ragazzini terribili sono anche saltati sui cofani e arrecato danni agli specchietti retrovisori. E' stata la chiamata di una donna che ha assistito a quan-
to stava accadendo a far scattare l'intervento della polizia, che, arrivata sul posto, non ha trovato nessuno, ma solo le auto danneggiate. I ragazzi, forse sotto effetto di sostanze alcoliche, si divertivano a saltare sulle capotte e sui cofani delle vetture. Alla fine i danni si aggirano intorno ad alcune migliaia di euro. La zona è solitamente il punto di ritrovo di ragazzi tra i 15 e i 18 anni, specie nel fine settimana. Ma fino ad ora non si erano verificati particolari problemi, a parte l'abbandono di bottiglie e altri rifiuti. Un aiuto prezioso al successo delle indagini potrebbe averlo dato l'occhio elettronico delle telecamere di sorveglianza della Posta Centrale e della Banca d'Italia, che potrebbe
aver fornito elementi utili al personale della Questura per risalire all'identità dei giovanissimi vandali. Quattro, intanto, sono già caduti nella rete della polizia, e le indagini potrebbero presto portare ad identificarne altri. Ora i componenti della gang rischiano una denuncia per concorso in danneggiamento. Del caso è stata interessata anche la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Brescia. Finora non era mai accaduto che sotto tiro finissero le macchine utilizzate dai postini per consegnare la corrispondenza, ma anche in centro gli episodi simili sono stati numerosi. Molti i cremonesi che si sono trovati le proprie auto rigate o con le gomme tagliate.
Il capitano Rocco Truda
recavano in discoteca. «Il consumo di stupefacenti a Cremona, nonostante le innumerevoli operazioni effettuate dal 2008 ad oggi con decine di arrestati e oltre due quintali di droga sequestrati, rimane alto» ha di-
chiarato Truda, comandante della Compagnia carabinieri di Cremona, «per questo l'azione di repressione, accompagnata a quella di prevenzione nelle scuole, rimarrà pressante fino a cessata esigenza».
LA NATUROPATA RISPONDE di Ermanna Allevi
Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA
Iscritta alla FINR
(federazione italiana naturopati RIZA) Gentile Naturopata, ho letto sul numero scorso de "Il Piccolo" le proprietà del cedro dell'Atlante. Soffro di ritenzione idrica e di una notevole fragilità capillare, le chiedo se posso utilizzare con tranquillità il prodotto. Complimenti per la sua rubrica. Saluti Ramona Gentile Ramona, non sono segnalate controindicazioni riguardo la fragilità capillare per quanto riguarda il cedro dell'atlante. Leggendo che si esprime nei confronti della Sua fragilità capillare usando il termine "notevole", Le suggerisco di prendere in considerazione l'uso di prodotti specifici perchè i vasi capillari sono sottilissimi vasi sanguigni situati tra il ramo terminale di un'arteria e quello iniziale di una vena, formano un fittissimo intreccio chiamato : rete capillare. La loro funzione è quella di consentire gli scambi gassosi e nutritizi tra sangue e tessuti, il loro buon funzionamento è importante per il benessere. La ringrazio per
il Suo apprezzamento riguardo la rubrica. Buongiorno soffro di ovaio policistico e, a causa di questo problema, la mia ginecologa, che tratta anche la medicina naturale, ha associato alla cura farmacologica quella fitoterapica, consigliandomi la tintura madre di salvia. Questo prodotto mi provoca forti dolori e bruciori di stomaco, ho sostituito la tintura con l'estratto secco ma la situazione non è migliorata. Vorrei chiederLe se può essere la stessa salvia ad essere causa di questi disturbi. Distinti saluti Elisa Gentile Elisa se ha avuto questi disturbi con l'uso della salvia ( sia in tintura madre che estratto secco ) ci sono molte probabilità che questa pianta non sia da Lei ben tollerata. Provi a sospenderla e se il problema allo stomaco si risolverà, avrà la certezza che il suo malessere era da attribuire alla salvia
Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a
info@naturopatia-cremona.com
Oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 - tel. 0372-412372.
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Cremona
Venerdì 22 Gennaio 2010
A Cremona il carcere sta scoppiando Gli stranieri sono circa il 50% dei reclusi, soprattutto marocchini e rumeni. Tra le criticità il tetto, con problemi di infiltrazione
I
di Laura Bosio
l sovraffollamento delle carceri torna ad essere un problema serio. Anche a Cremona, dove, secondo i dati dell'ultimo rapporto dell'Associazione Antigone, risalente alla fine del 2009, emerge che il numero dei detenuti è decisamente superiore (del 146%) della capienza regolamentare: per 196 posti sono presenti 286 detenuti (mentre la capienza tollerabile è di 353 posti). Il tutto per un totale di 4 educatori, un agente di ret e uno psicologo (per 28 ore mensili). Per quanto riguarda la polizia penitenziaria, vece 129 agenti in servizio, mentre 66 gli agenti mancanti rispetto alle necessità della struttura. I detenuti stranieri sono 140 (49% del totale). Sono presenti 25 nazionalità (fra cui Marocco 51 detenuti, Romania 22, Albania 11, Egitto 9, Ghana 5, Nigeria 4, Algeria 3). Parlando di salute, nel quadro sanitario del presidio rientrano: 8 casi di HIV (di cui 6 trattati con antiretrovirali), 6 casi di Epatite C (non trattati con interferone); 7 casi di diabete (di cui 2, attualmente, in trattamento insulinico); 15 casi di cardiopatia. «L’area del disagio e dei disturbi psichiatrici è caratterizzata soprattutto da sindromi ansiose e depressive» si legge nel rapporto: «la risposta farmacologica è basata in misura consistente sulle benzodiazepine di cui a una prima stima approssimativa farebbe uso - con posologia e frequenza variabili - una metà circa dei detenuti. Le terapie sono sempre somministrate a vista e non si segnalano fenomeni di “accumulo”. Per i casi psichiatrici di maggiore gravità (schizofrenia o psicosi acute, per es.) si tende a trasferire i detenuti in più idonee strutture penitenziarie. Nessun rapporto con i servizi psichiatrici territoriali». Fra i servizi sanitari disponibili per i detenuti dell’Istituto, da segnalare anche il “repartino” carcerario presso l’Ospedale di Cremona (2 stanze da due posti), in cui è possibile effettuare osservazione, accertamenti, ricoveri programmati. Dal 1° gennaio 2009 questo reparto custoditi ha ospitato 10 detenuti per un totale di 18 giorni.
La capienza regolamentare sarebbe di 196 detenuti, ma ce ne sono 286 il Carcere cremonese di Cà del Ferro
i provvedimenti nazionali
Stato di emergenza fino a dicembre 2010 Il Consiglio dei ministri ha approvato il piano carceri, proposto dal guardasigilli, Angelino Alfano e la dichiarazione dello stato di emergenza per i penitenziari italiani. Il piano carceri varato dal Consiglio dei ministri poggia su "quattro pilastri" ed eviterà il ricorso a nuovi indulti o amnistie. Il primo punto prevede la dichiarazione dello stato di emergenza fino al dicembre del 2010, tempo durante il quale al capo del Dap Franco Ionta saranno dati poteri di commissario delegato (alla stregua di Guido Bertolaso nel dopo terremoto dell'Aquila) affinché possa realizzare da subito 47 nuovi padiglioni nelle vecchie carceri. Per questi padiglioni, verranno utilizzate le ricorse provenienti dalla Finanziaria (500 milioni di euro) e dal bilancio del dicastero di via Arenula (100 milioni). In seguito - ed è questo il 'secondo pilastro' del piano - saranno costruite tra il 2011 e 2012 altre carceri tradizionali e 'flessibilì, sempre sul modello dell'Aquila, facendo ricorso al bilancio
Ma quali sono le criticità del carcere? Secondo il rapporto di Antigone nNell’ultimo anno l’Istituto ha registrato tre tentati suicidi, tre atti di autolesionismo, sei scioperi della fame, cinque aggressioni, un decesso per cause naturali e un danneggiamento. I rapporti disciplinari, dal 1° gennaio 2009 al 10 settembre 2009, sono stati 69 (in genere per litigi fra detenuti). Area educativa-trattamentale «Nel 1° semestre del 2009 sono state effettuate 45 “sintesi” e 10
statale o a finanziamenti provenienti dai privati. In questo modo si arriverà, entro il 2012, a 21.749 posti in più, portando la capienza delle carceri a 80 mila posti. Il terzo punto del piano riguarda, invece, le cosiddette 'norme di accompagnamento'' per alleggerire il peso del sovraffollamento: un ddl 'ad hoc' di due articoli prevede - ha spiegato ancora Alfano - che i detenuti con pene residue inferiori ad un anno potranno andare ai domiciliari, e introduce la cosiddetta 'messa alla prova', vale a dire la norma che un anno fa il Guadasigilli aveva portato in Cdm ma che aveva avuto un altolà da parte di Lega ed ex An. In base a questa nuova norma che ora passerà all'esame del Parlamento, alle persone imputabili per reati fino a tre anni sarà sospeso il processo e verrà concessa la possibilità di svolgere lavori di pubblica utilità per riabilitarsi. Infine il governo ha deciso di aumentare gli organici della polizia penitenziaria di 2 mila nuove unità.
aggiornamenti di “sintesi”. La presenza di 4 educatori consente quindi di far fronte regolarmente a questi profili del lavoro» si legge nel rapporto. «Non si può dire lo stesso per le attività di sostegno psicologico, considerata la limitatezza del monte ore dello psicologo e l’entità dei problemi su cui andrebbero investite ben diverse risorse». I detenuti che lavorano alle dipendenze dell’amministrazione penitenziaria sono 52. Negli ultimi tre anni la cifra in bilancio per la retribuzione di questi lavori è diminuita, con le ripercussioni
del caso. In particolare nel 2007 era pari a 310.678 euro, nel 2008 260.087 (-16,29%) mentre nel 2009 è precipitata a 234.778 (-24% rispetto al 2007). Attività come la cucina (che occupa cinque detenuti) e la lavanderia (3 gli addetti) sono in buona funzione. Alle docce si può accedere con orari flessibili, d’estate anche due volte al giorno, ma i locali presentano i tipici problemi da insufficiente aerazione: la condensa produce ai soffitti scrostature e muffe più o meno estese. Le celle (di circa 9 mq) sono
tutte a due posti (non a castello), ciascuna con bagno (water, lavandino, bidet) isolato dal resto della cella, e con interruttore elettrico interno. I colloqui con i familiari si svolgono da lunedì a sabato, cercando di favorire, nel caso particolare del sabato, i familiari con impegni di lavoro o scolastici. Per i colloqui sono disponibili due sale entrambe climatizzate, dotate ciascuna di 8 tavoli con 4 sedie per tavolo. Una terza saletta è arredata in funzione degli incontri con i bambini. Nella bella stagione i colloqui si p o s s o n o e ff e t t u a re a n c h e all’aperto, sotto due gazebo opportunamente attrezzati. In attesa dei colloqui, i visitatori hanno a disposizione uno spazio che le decorazioni degli stessi detenuti hanno reso più accogliente: qui si può attendere seduti, fruire di dignitosi servizi igienici, intrattenere con qualche gioco i bambini, per i più piccoli dei quali è disponibile un fasciatoio. Fuori dal recinto dell’Istituto, subito prima dell’ingresso, c’è inoltre un piccolo parco giochi di cui l’Istituto stesso si prende cura. Istruzione E’ possibile seguire in Istituto corsi di italiano e di scuola media (gruppi di 12-15 detenuti) curati dal Centro territoriale permanente per l’Educazione degli adulti di Cremona. Ogni corso è seguito da 10-15 detenuti. Formazione professionale Diversi detenuti sfruttano questa
possibilità. Gli ormai tradizionali corsi di formazione per muratori, idraulici, assemblaggio materiale elettrico, produzione di miele, della durata di 120 ore, nel 2009 hanno complessivamente coinvolto 40 detenuti. I corsi di manutenzione edile prevedono soprattutto attività di cantiere: questa attività si svolge non in un cantiere “simulato” ma in un reale contesto di lavoro cui i detenuti corsisti accedono formalmente. E’ stato in tal modo possibile ristrutturare in passato la palazzina semiliberi (alloggia ora 9 persone in art. 21) e nel 2009 la palazzina agenti. Il corso per la produzione di miele si avvale delle 10 arnie dell’Istituto cui è addetto un detenuto in art. 21 (un secondo detenuto art. 21 si dedica alla serra cui in precedenza sono stati dedicati corsi di ortoflorovivaismo). L’Istituto consente inoltre di frequentare corsi di restauro mobili e di falegnameria. Una delle esperienze di maggiore interesse è costituita dal progetto Digit & Work per il recupero digitalizzato di archivi cartacei, cui ha contribuito in particolare Pier Paolo Beluzzi, magistrato referente per l’informatica alla Corte d’Appello di Brescia. Attivo dal 2007 attraverso la cooperativa sociale Cremona Labor, il progetto ha consentito di digitalizzare i faldoni processuali della strage di Piazza Fontana (più o meno 70mila pagine). Volontariato In Istituto operano 5 volontari ex art. 17 e 5 ex art. 78. Molto attiva la Caritas che in base a un protocollo d’intesa è presente con un centro d’ascolto che consente una buona rilevazione dei bisogni di una popolazione detenuta socialmente assai fragile. L’Associazione Zona Franca ha attivato in istituto un servizio guardaroba, il Baule, per fornire indumenti. Criticità. Tra le criticità dell’Istituto da evidenziare il tetto, che presenta seri problemi d’infiltrazione. E’ del tutto inagibile, inoltre, la grande palestra (quasi le dimensioni di un campo di calcio) la cui copertura ha cessato da tempo d’essere impermeabile. In questa fase il cantiere per la costruzione del nuovo padiglione da 200 posti sta coinvolgendo nei lavori anche il campo sportivo che non è quindi praticabile.
Ferrovie: un muro di «no» alle richieste della Provincia AemCom: Pasquali presidente Massimiliano Salini: «Sono deluso, ma non mi arrendo» e Paloschi direttore generale
Un muro di «no» a Cremona sui temi del trasporto ferroviario: questo è quanto il presidente della Provincia Massimiliano Salini si è sentito rispondere dall'amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, nel corso di un incontro peraltro iniziato, ironia della sorte, un'ora dopo, a causa dell'analogo ritardo della Freccia Rossa. «L’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato ha opposto un muro di “no” assolutamente non negoziabili alle richieste non mie personali, ma di tutto il territorio della Provincia di Cremona, che io rappresento» ha detto Salini. «Ho messo sul tavolo molte soluzioni, tutte assai rigorose, elaborate dagli uffici tecnici della Provincia; l’ultima di queste proposte è stata studiata fino alla mattina stessa dell'incontro, e inviata alla segreteria di Moretti a poche ore dallo stesso. Con me portavo anche tutto il malcontento del nostro territorio per le decisioni che Trenitalia ha messo in campo senza consultarci. A tutto questo è stato risposto “no”: senza appelli, senza margine di trattativa, e
Massimiliano Salini, presidente della Provincia di Cremona
con motivazioni di carattere solo economico, che a me paiono in contrasto con il concetto di servizio pubblico che Ferrovie dello Stato dovrebbe garantire, soprattutto a un territorio come il nostro, caratterizzato da peculiarità uniche e attrattività di livello internazionale». Un atteggiamento che ha profondamente deluso il presidente della Provincia. La proposta elaborata dalla Provincia pre-
vedeva la richiesta di avere un treno della flotta Frecciargento che colleghi Cremona a Roma, utilizzando una traccia esistente del Frecciarossa che parte da Milano Centrale alle 5.45. «Curioso il fatto che di fronte alla mia segnalazione di un trattamento differente, anche dal punto di vista commerciale, riservato a territori diversi dal nostro, come ad esempio la Romagna (stazione di Ravenna) cui è stato garantito un collegamento rapido con Roma sebbene si tratti di una realtà in tutto identica alla nostra, il romagnolo amministratore delegato di Ferrovie dello Stato abbia risposto liquidando in fretta la mia richiesta senza troppe spiegazioni» continua Salini. «Sono profondamente deluso da questo atteggiamento, e non mancherò di segnalarlo in tutte le sedi opportune, politiche e istituzionali. Non mi arrendo assolutamente: proseguirò nella mia azione, e continuerò a studiare in modo serio e rigoroso tutte le soluzioni possibili per venire incontro alle esigenze della provincia di Cremona».
Gerardo Paloschi,
L’Assemblea dei soci Aemcom ha eletto il nuovo consiglio di amministrazione della società. Il board direttivo assume l’assetto di un organismo collegiale guidato dal presidente, Andrea Pasquali, già Presidente Lgh ed ex presidente del Gruppo dei Giovani Industriali di Cremona e due nuovi consiglieri, Stefano Zuanazzi (espressione della partecipazione
Andrea Pasquali,
societaria di Infracom spa) e Moreno Grasselli. L’Assemblea dei soci, per voce del Presidente di Aem Cremona Spa, Franco Albertoni, ha espresso il proprio ringraziamento per la positiva gestione condotta da Gerardo Paloschi che diventa direttore generale e da Maurizio Baldini che ha ricoperto tale ruolo con grande professionalità.
Cremona
Venerdì 22 Ottobre 2009
Sanità. Fondi anche a sostegno di under 16 che necessitano di una protesi dentale
E
di Giulia Sapelli
senzione del tiket sanitario per tutti i lavoratori in cassa integrazione straordinaria. Questo il provvedimento che arriva come manna dal cielo per chi è stato duramente colpito dalla crisi, e che fa sempre più fatica ad arrivare a fine mese. Un provvedimento deliberato nelle scorse settimane da Regione Lombardia, per mitigare gli effetti della crisi e permettere a chi temporaneamente non ha mezzi di accedere alle cure sanitarie. Sono inseriti tra gli esenti per prestazione specialistica ambulatoriale, i cittadini in cassaintegrazione straordinaria ed i familiari a carico; i lavoratori in mobilità ed i disoccupati iscritti ad elenchi anagrafici dei centri per l’impiego, ed i familiari a loro carico possono godere del diritto di esenzione a prescindere dal reddito. Si dovrà certificare lo stato di diritto all’esenzione con le stesse modalità previste per l’esenzione rispetto al ticket per i farmaci. La modulistica per l’esenzione dalla compartecipazione sia per la farmaceutica sia per le prestazioni di specialistica ambulatoriale verrà rilasciata dagli uffici dell’Asl di competenza. C'è poi un'ulteriore sostegno: sono infatti stati messi a disposizione anche fondi per sostenere economicamente le famiglie con figli di età compresa tra 10 e 16 anni bisognosi di cure preventive di tipo ortodontico, contribuendo a coprire con 700 euro i costi degli apparecchi fissi e mobili. Una copertura che va dal 40% al 50% delle spese per gli apparecchi dentali dei ragazzi. Per accedere a questi contributi gli adolescenti beneficiari dovranno: essere assistiti del Servizio sanitario regionale
Esenzione dal ticket per i cassaintegrati
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associazioni di categoria
Le piccole e medie imprese alle istituzioni: «Vogliamo essere ascoltati»
Un provvedimento della Regione offre prestazioni sanitarie gratuite a chi è rimasto senza lavoro e ai suoi familiari
Il diritto all’esenzione dovrà essere certificato lombardo ed essere residenti da almeno 3 anni in Lombardia; avere un indice di necessità di trattamento ortodontico di grado 4 o 5 (difetto di allineamento tra i denti superiori e quelli inferiori con masticazione scorretta e conseguenti implicazioni negative sulla articolazione della mandibola e più complessivamente sulla postura); far parte di una famiglia in classe Isee inferiore ai 18mila euro (ad esempio, famiglie di 4 persone con reddito lordo di 50mila euro e casa di proprietà); usufruire del servizio presso una delle 263 strutture pubbliche e private che in regione sono accreditate ed a contratto per la branca specialistica in odontoiatria; produrre secondo le modalità di legge la giustificazione dei costi sostenuti. Secondo una stima, si tratterà di circa 60mila ragazzi che potrebbe-
ro beneficiare dei fondi. La decisione di Regione Lombardia di garantire questi contributi allarga il numero delle prestazioni odontoiatriche erogate a carico del Servizio Sanitario Regionale. Attualmente infatti, in attuazione della normativa nazionale sui Lea, la Regione (dal 2006) ha stabilito che l'accesso alle cure odontoiatriche a carico del Ssr possa aver luogo per queste categorie: minori di età inferiore ai 15 anni: tutte le prestazioni comprese nel nomenclatore tariffario a esclusione del materiale protesico e degli apparecchi ortodonti-
ci il cui costo è a carico delle famiglie; alcune categorie di cittadini esenti per patologie quali, ad esempio, scompenso cardiaco grave, insufficienza renale cronica, disturbi della coagulazione del sangue e patologia oncologica; persone che fanno parte di categorie disagiate dal punto di vista socio economico come i disoccupati iscritti agli elenchi anagrafici dei centri per l'impiego, gli invalidi civili al 100%, i lavoratori in mobilità o in cassa d'integrazione straordinaria ed i trapiantati con reddito non superiore a 46mila euro.
Un progetto per sensibilizzare il rapporto tra bambini e cani «C'era una volta un cane ed un bambino» è il progetto legato alla relazione tra il bambino e l’animale nell'identità di una persona. L'esperienza sarà condotta in via sperimentale nella scuola per l'Infanzia Agazzi e l'iniziativa verrà presentata in tutte e quattro le sezioni della scuola. Partendo da una storia creata e drammatizzata dalle insegnanti verrà introdotto l'argomento e il percorso con i bambini sarà connotato dalle parole chiavi delle varie fasi che si alterne-
In Breve
visita del vescovo a ossolaro Nuova tappa della Visita Pastorale del vescovo Dante Lafranconi, tra le comunità della zona pastorale quinta. Questo fine settimana tocca a Ossolaro (frazione di Parderno Ponchielli). Il Vescovo si intratterrà con la comunità di Santo Stefano nelle giornate di sabato e domenica. La Visita di mons. Lafranconi si aprirà la mattina di sabato 23 gennaio, quando per le ore 10 nella chiesa parrocchiale è prevista la celebrazione di apertura. La mattinata continuerà quindi con la visita agli ammalati casa per casa. Nel pomeriggio mons. Lafranconi incontrerà i bambini e i ragazzi dell'Iniziazione cristiana (ore 15), quindi i loro genitori e, successivamente, gli operatori pastorali. Domenica 24 gennaio, alle ore 11, la celebrazione dell’Eucaristia a chiusura della Visita Pastorale.
memoria di racconti del passato Mercoledì 27 gennaio - ore 17 - presso la Sala Conferenze della Biblioteca Statale di Cremona, verrà presentato il volume: «In paradiso in bicicletta: racconti di un tempo che fu», quarto volume della collana «Tra memoria e futuro», nata alcuni anni fa come concorso per le scuole promosso da Coop Lombardia e il Centro Geriatrico Cremonese “F. Soldi”, la collana è finalizzata al recupero di memorie di storie di vita vissuta che rischiano di finire nell’oblio. Alla presentazione interverranno la coordinatrice e ideatrice del progetto Cristina Marenzi, il preside dell'Einaudi, Franco Verdi, Carmine Lazzarini, sindaco di Calstelverde e Duccio Demetrio, professore ordinario di Filosofia presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca.
ranno durante l'anno scolastico: adotta, sostieni, regala tempo. Sono previsti quattro incontri. Il primo sarà condotto dai volontari dell'associazione che raccontano la storia del rifugio del cane con un video finale che mostra ai bambini i cani ospitati, il loro alloggio e la loro giornata. Il secondo incontro avverrà con il comportamentista per presentare il significato del comportamento dei cani e di attivare approcci positivi di comunicazione reciproca bambino\cane e di
stemperare le paure. Il terzo incontro sarà con il veterinario del Rifugio del Cane che, attraverso una presentazione animata del proprio lavoro, descriverà la propria professione rispetto al prendersi cura dei cani ospitati e presentazione dei cani alloggiati e delle razze ospitate. Il quarto incontro prevede infine una giornata aperta al Rifugio del Cane con l'invito di visitarlo rivolto ai bambini e alle famiglie per far conoscere e sensibilizzare questa realtà.
Le associazioni del commercio e dell’artigianato della provincia di Cremona di fronte ad una situazione economica generale di difficoltà che vede coinvolto il sistema delle micro e delle piccole imprese, si sono incontrate ed hanno deciso di intraprendere un cammino comune per favorire lo sviluppo e la crescita del territorio cremonese. L’importanza del settore terziario e dei servizi (78%), fortemente rappresentato dalle nostre associazioni, rappresenta, soprattutto negli aggregati urbani principali della Provincia, un fattore determinante per la qualità e la vivibilità urbana. L’artigianato e l’imprenditoria diffusa sono un ulteriore fattore caratterizzante di stabilità del sistema economico cremonese. «Ispirati dall’atto di indirizzo comunitario noto come «Small business act», le nostre associazioni si impegnano a sollecitare e stimolare le istituzioni pubbliche e i soggetti economici ad adottare politiche ed iniziative adatte al sistema della micro e della piccola impresa» sottolineano i portavoce. «Avvertiamo inoltre l’esigenza di avviare un percorso di superamento della frammentazione della rappresentanza, costruendo
percorsi condivisi ed affrontando di comune accordo i temi e le questioni più rilevanti per il nostro territorio. Per queste ragioni i nostri interlocutori istituzionali e politici avranno d’ora in poi di fronte un’unica voce che si farà portatrice delle istanze di questo sistema di rappresentanza». L'idea è quella di creare tavoli di confronto con un’ampia rappresentanza. «Perciò le nostre associazioni si confronteranno sia su temi specifici e di attualità che l’agenda ci impone, sia sulle scelte strategiche che riguardano il futuro del nostro territorio, partendo da Cremona e dal protocollo sottoscritto da noi con il Comune di Cremona nel 2007 per il rafforzamento della sua identità e la valorizzazione delle sue eccellenze, ma dedicandoci anche a temi di rilevanza provinciale e regionale» continuano i responsabili delle associazioni di categoria. «Noi ci sentiamo interlocutori importanti per le istituzioni, per la politica e per la società, vogliamo essere ascoltati da loro, ragionare con loro del futuro del nostro territorio, cercando di dare concretezza ad obiettivi che da troppo tempo sono solo buone intenzioni e delineando sempre meglio l’identità del nostro territorio».
«Notti consapevoli» contro l’abuso di alcol «Notti Consapevoli. Percorsi a Cremona» è il titolo di una pubblicazione che ha la finalità di promuovere un modo di vivere il divertimento serale in modo più consapevole, e soprattutto combattere l'abuso di sostanze alcoliche da parte dei giovani: un problema fortemente sentito anche a Cremona. Promossa in stretta collaborazione tra assessorato alle Politiche Giovanili, Ascom, Fipe (Federazione italiana esercizi pubblici) e Silb (Associazione italiana imprese di intrattenimento da ballo), l'iniziativa si colloca nell'ambito del progetto Blunotte. «Spesso nei contesti giovanili della “notte” e del “divertimento” si notano la presenza di esperienze che portano ad utilizzare spesso l'alcol come una sostanza che dà piacere e che aiuta a trascorrere una serata con gli altri eliminando le inibizioni e le resistenze psicologiche alla propria espressione fisica e verbale» spiega l'assessore comunale Jane Alquati. «Attraverso il progetto ‘Blu-
Un progetto rivolto ai giovani, che coinvolge comuni e pubblici esercenti
Jane Alquati, Assessore comunale alle politiche giovanili
notte’ intendiamo promuovere una campagna di sensibilizzazione al consumo consapevole di alcol e alla prevenzione dei rischi connessi partendo da un punto di vista finalizzato alla promozione di stili di assunzione consapevole. Rispetto a questa prospettiva riteniamo che la promozione di una cultura del
bere “buono” e moderato possa essere interesse comune in primo luogo con i locali e i pubblici esercizi che operano nell’ambito del loisir notturno locale» «L’adesione al Progetto Notticonsapevoli è certamente per la categoria dei pubblici esercizi un’ottima opportunità per rimarca-
re il ruolo di utilità e responsabilità sociale che le imprese del nostro settore da sempre rivestono» sottolinea Alessandro Volta, presidente provinciale Fipe. « Consapevoli della gravità dei fenomeni e dei rischi correlati all’ abuso di alcolici, i nostri pubblici esercizi, che si trovano in contatto diretto e quotidiano con i consumatori, devono svolgere un ruolo anche di educazione e di informazione, soprattutto nei confronti delle categorie più deboli e critiche come è quella dei giovani». «Anche in questa occasione il Silb provinciale condividendo appieno la bontà e le finalità del Progetto, ha deciso di collaborare per supportare questa iniziativa volta a favorire una cultura responsabile e consapevole del consumo di alcolici e a ribadire con forza il messaggio che il divertimento non può e non deve essere legato necessariamente all’eccesso ed allo sballo» conclude Simone Priori, presidente Silb.
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News & Rubriche
Venerdì 22 Gennaio 2010
Università Cattolica
In Breve
Studiare per due anni all’estero
promozione al volontariato Cisvol pubblica un avviso di selezione per sostenere le attività promozionali delle organizzazioni di volontariato. La scadenza è fissata per il 30 gennaio. E’ possibile presentare progetti riguardanti iniziative di promozione al volontariato rivolte alla cittadinanza in generale, ai giovani in contesti scolastici ed extrascolastici, ad adulti e anziani. Le iniziative dovranno essere rivolte a persone che operano nel territorio della provincia di Cremona aventi almeno una delle seguenti caratteristiche: aspiranti volontari, volontari e/o collaboratori di organizzazioni di volontariato, volontari di altro ente del Terzo Settore, studenti, cittadini in generale.
Saranno 42 gli studenti che, nell’anno accademico 20112012, potranno partire col progetto Double degree dell’Università Cattolica di Piacenza-Cremona. Destinazioni saranno: Boston (Usa), Lancaster (Gran Bretagna), Breda (Olanda), Reims (Francia), Puebla (Messico), Reutlingen (Germania). Sono questi i sei paesi coinvolti in un programma di studi unico in Italia per struttura, titoli erogati e prestigio delle università coinvolte: il Progetto D-Dint Doppio diploma in Management Internazionale per il quale la facoltà di Economia dell’Università Cattolica di Piacenza-Cremona ha emanato il nuovo bando di selezione. Le domande scadranno il
formazione per docenti e ata
Cisvol organizza, nella sua sede cremonese di via San Bernardo 2, due seminari di formazione dedicati a docenti e personale Ata. I due appuntamenti vanno sotto il titolo di «Scuola e malattia cronica - Come gli insegnanti possono sostenere e aiutare studenti affetti da diabete ed epilessia», e saranno venerdì 29 gennaio dalle 15 alle 18 e martedì 3 febbraio. Le iscrizioni sono già aperte.
prossimo 29 gennaio e potranno accedere alla selezione tutti gli studenti iscritti al primo anno di Economia presso qualunque sede universitaria. Così, dal mese di settembre 2011, gli studenti selezionati trascorreranno due anni di studio, il loro 3° e 4° anno di corso, all’estero e conseguiranno alla fine automaticamente 3 titoli di studio: dall’Università Cattolica: laurea di primo livello in economia aziendale (percorso Management internazionale) più master di primo livello in Management internazionale; dal partner estero: titolo di studio universitario locale, quale per esempio il «Bachelor of Science in International Business» negli Stati Uniti. Per la prima volta quest’anno ci sarà quindi la possibilità di tra-
PRECARIARE STANCA una soluzione. Ma Rosarno non è solo ‘ndrangheta, Rosarno, come tante terre del nostro Sud, ha una grande tradizione di lotte contadine, che inizia già nel corso della II guerra mondiale dopo lo sbarco degli Alleati e che termina, a causa della "conquista" da parte della criminalità, negli anni '70, quando le famiglie malavitose si impadroniscono della produzione e della commercializzazione degli agrumi imponendo prezzi bassissimi, con tutte le distorsioni economiche e sociali che questo provoca. I cittadini onesti di Rosarno hanno pagato un caro prezzo alla malavita organizzata e continuano a pagarlo. Tocca a noi Italiani, allo Stato, alle istituzioni, alla stampa, ai lavoratori stranieri fare in modo che tutte le Rosarno d’Italia possano tornare ad essere luoghi di vita civile, in nome della giustizia e dell’uguaglianza, in nome dell’umanità. Chiara Rizzi
La Nidl Cgil si trova in via Mantova 25 Cremona tel - 0372/448608 • e-mail - nidilcremona@cgil.lombardia.it
DALLA PARTE DEI CITTADINI
di Damiano Talamazzini
Responsabile Provinciale Patronato Epaca
Questa rubrica rappresenta un luogo d'incontro a disposizione dei nostri lettori, nato per rispondere a dubbi e quesiti in materia di diritti previdenziali e assistenziali. Le lettere rivolte al Patronato Epaca possono essere indirizzate alla nostra redazione, per posta o via e-mail, oppure direttamente al Patronato Epaca (epaca.cr@coldiretti.it). Egregio responsabile del Patronato Epaca, sono una lavoratrice dipendente e avrei bisogno di usufruire delle cure termali. Mi potrebbe dare delucidazioni ed indicazioni in merito? Grazie per la Sua risposta. Le cure termali sono una prestazione che concede l’Inps per evitare o ritardare uno stato invalidante, cioè riduttivo della capacità lavorativa, cui hanno diritto tutti i lavoratori dipendenti ed autonomi iscritti all’Istituto. Per poter usufruire delle cure termali, sono necessari 5 anni di assicurazione presso l’Inps e almeno tre anni nel quinquennio precedente la domanda, che deve essere presentata entro il 31 dicembre, con la richiesta del medico di base. Le cure termali possono essere effettuate soltanto per la durata di 5 anni, fatta eccezione per alcuni casi, individuati dai medici dell’Inps. La prescrizione e l’impegnativa dovranno essere
Il Consiglio Provinciale ha votato all’unanimità l’ordine del giorno che sostiene il progetto di legge di iniziativa popolare che promuove la costituzione della rete dei Centri Antiviolenza e della Case di Accoglienza delle donne. Tali realtà hanno la finalità di svolgere attività di ospitalità, ascolto, informazione legale e consulenza psicologica, nonché di ricerca sul fenomeno della violenza, evidenziando al contempo le necessarie garanzie di un adeguato supporto agli Enti locali per coadiuvarli nella realizzazione di queste iniziative e di questi servizi.
Corsi serali per operatori Il problema dell’Italia musicali della liturgia non sono gli immigrati www.aclicremona.it
A cura di Nidl - Cgil Tra gli aranceti più belli d'Europa, tra il verde brillante delle foglie di questi alberi che danno frutti meravigliosi, l'Italia tutta, finalmente, viene messa brutalmente di fronte a una delle sue tante vergogne misconosciute, taciute, occultate, nascoste, negate: lo sfruttamento selvaggio da parte della criminalità organizzata di decine di migliaia di persone fuggite dai loro paesi di origine alla ricerca di una vita migliore, di un lavoro, di riscatto. È facile essere retorici di fronte a tanta inciviltà, come è facile semplicemente accusare, senza cercare risposte vere a quanto è successo in questa zona del nostro paese. Gli episodi di aggressione nei confronti della nutrita comunità di stranieri che popola questo grosso centro della Calabria risalgono al 2006. Sono anni che i migranti subiscono violenza, discriminazione, ingiustizie, senza che nessuno osi anche solo provare a cercare
scorrere il biennio estero in Olanda presso Avans University of Applied Sciences, frequentando tutte le lezioni in lingua inglese ed usufruendo delle strutture tecnologicamente più avanzate presenti nel nuovo campus, inaugurato lo scorso anno, a Breda. Una grande opportunità, arricchita anche da significative borse di studio a copertura dei costi vivi di vitto e alloggio all’estero che gli studenti dovranno affrontare: oltre all’indubbio vantaggio di continuare a pagare le tasse universitarie qui in Italia, evitando così i “salati” costi dei corrispondenti prestigiosi partner stranieri. Le domande dei candidati dovranno essere consegnate entro le ore 12,30 di venerdì 29 gennaio.
Progetti a sostegno delle donne
Il problema dell'Italia non sono gli immigrati ma i mali antichi del nostro Paese: l'illegalità, il lavoro nero, la malavita organizzata, l'assenza dello Stato in ampi territori della Penisola». Lo afferma il presidente nazionale delle Acli Andrea Olivero intervenendo sui fatti dei giorni scorsi, in Calabria. «Dove non c'è legalità - spiega Olivero - è impossibile la convivenza civile. Quanto accaduto a Rosarno
ha posto in evidenza una questione risaputa e irrisolta: la situazione di sfruttamento e illegalità diffusa in ampie zone d'Italia e in molti settori lavorativi, quello agricolo in particolare, che non riguarda solo i lavoratori immigrati. E ancora la presenza radicata della criminalità organizzata, l'assenza dello Stato non solo come presidio di ordine pubblico ma come presidio sociale. Il problema allora non è "rimandare a casa gli immigrati", come si ostina a dire qualcuno, ma favorire la presenza regolare degli stranieri (molti di quelli presenti a Rosarno erano rifugiati o richiedenti asilo), ristabilire finalmente la legalità in quei territori e nel mondo del lavoro. Bene ha fatto il mini-
stro del lavoro Sacconi annunciando tolleranza zero contro il lavoro irregolare in agricoltura. Si poteva fare prima, ora speriamo che alle parole seguano i fatti». Per quanto riguarda l'immigrazione, il presidente Olivero punta il dito contro chi «diffonde odio e fomenta paure, stravolgendo la realtà di un fenomeno che già oggi rappresenta per l'Italia una grande risorsa economica, sociale e culturale». «Per questo motivo - conclude il presidente delle Acli - abbiamo voluto dare la nostra adesione alle iniziative che si vanno organizzando a marzo per sottolineare il valore prezioso e insostituibile della presenza degli immigrati nel nostro Paese».
In quali casi l’Inps concede le cure termali ai lavoratori
inviate all’Inps e al datore di lavoro entro 2 giorni dall’inizio del ciclo di cura, indicando il recapito, il periodo e lo stabilimento termale. Dopo la visita, dovrà essere trasmessa all’Istituto l’impegnativa dell’Asl con la prescrizione medica. A ciclo ultimato il lavoratore dovrà farsi rilasciare dallo stabilimento termale il certificato di avvenuta effettuazione delle cure, che invierà poi all’Inps e, se lavoratore dipendente, anche al proprio datore di lavoro. Le cure termali non spettano ai familiari del lavoratore e neppure ai titolari di pensione di qualsiasi tipo, salvo che questi non usufruiscano di un assegno di invalidità. Il costo delle cure è a carico del Servizio Sanitario Nazionale, quello del soggiorno è invece a carico dell’Inps, mentre le spese di viaggio di andata e ritorno rimangono a carico dell’assistito. La legge 638/83 ha stabilito che le cure termali possono essere effettuate al di fuori delle ferie, “esclusivamente per effettive esigenze terapeutiche o riabilitative”, previa prescrizione del medico specialista dell’Asl. Il congedo non deve superare i 15 giorni l’anno, tra le cure e le ferie deve intercorrere un intervallo di almeno 15 giorni, proprio per evitare che queste si trasformino in un prolungamento delle ferie stesse. Non può essere corrisposta l’indennità giornaliera di malattia se lo stabilimento termale non è convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale. Come già detto, i pensionati non possono beneficiare delle cure ter-
mali dell’Inps, ma possono solo usufruire delle cure termali concesse dall’Asl, previa certificazione medica. Costoro, per ottenere l’autorizzazione, debbono inoltrare un’apposita domanda mediante un modulo da compilare, che può essere ritirato presso i nostri uffici; il modulo è strutturato in modo da contenere anche il tracciato per il certificato del medico di fiducia. In particolare, il medico di base dovrà indicare le infermità, per le quali si chiede il ciclo di cure, nonché la località Termale più idonea al caso specifico. Successivamente, gli interessati verranno chiamati per essere sottoposti ad accertamenti medici a cura dell’Ente, che deciderà se concedere o meno l’autorizzazione richiesta. L’elenco degli stabilimenti termali è consultabile presso il sito http://www.terme.info/. Sempre disponibili per tutti i Cittadini interessati, per fornire un'adeguata informazione, consulenza e chiarimenti, i nostri uffici Epaca in Cremona e Provincia, si trovano: • CREMONA Via D. Ruffini, 28 (adiacente Hotel IBIS) Tel. 0372/435620 • CREMA Via Macello, 34 Tel. 0373/732900 - Fax. 0373/732925 • CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 Tel. 0375/42132 • SORESINA Via Matteotti, 12 Tel. 0374/342329 • CREMONA Via Ala Ponzone, 8 Tel. 0372/499811
Nei prossimi mesi di febbraio e marzo 2010, la Scuola diocesana propone corsi serali (ore 20.30-22.30) per operatori musicali della liturgia: cantori, organisti e direttori di coro. I corsi si terranno nella sede di Cremona, presso il Seminario (via Milano 5 B), alle ore 20.30, in vari giorni della settimana. Il termine delle iscrizioni è sabato 30 gennaio 2010. Le quote di partecipazione sono 80 euro per i corsi di Direzione o Canto liturgico o Accompagnamento organistico; 60 euro per il corso di Liturgia. Per informazioni e iscrizioni: 3335266148, 335-6191192. Il
corso per direzione di coro, tenuto da Federico Mantovani, si svolgerà ogni lunedì, lunedì - ore 20.30 - 1, 8, 15, 22 febbraio; 1, 8, 15, 22 marzo. Quello di canto liturgico - con Vatio Bissolati e don Graziano Ghisolfi - si svolgerà ogni martedì - ore 20.30 2, 9, 16, 23 febbraio; 2, 9, 16, 23 marzo. Quello di accompagnamento organistico - docente: Marco Ruggeri - sarà ogni giovedì - ore 20.30 - 4, 11, 18, 25 febbraio; 4, 11, 18, 25 marzo. Infine quello di liturgia - docente: don Graziano Ghisolfi - sarà ogni martedì - ore 20.30 - 2, 9, 16, 23 febbraio; 2, 9, 16, 23 marzo.
Unione Nazionale Consumatori Comitato di Cremona Piazza San Michele, 2 • Tel. Fax: 0372/28370
Class Action: sì, se costruttiva
L'avv. Massimiliano Dona segretario generale dell'Unione nazionale consumatori definisce la Class-Action all'italiana «una opportunità» che l'ordinamento ha messo a disposizione dei consumatori dal 1° gennaio u/s «purchè venga usata con moderazione»: in sostanza è importante - secondo Dona - che si faccia un'azione costruttiva; «evitando di fare una corsa insensata alle cancellerie dei tribunali per sbandierare azioni barricadere e giustizialiste». Bisognerà cioè scegliere azioni accessibili e realizzabili in tempi brevi per dare all'opinione pubblica una dimostrazione concreta dell'utilità delle
«azioni di classe» disciplinate dall'art.140 bis del Codice del Consumo L.'avv. Dona confida cioè nel senso di responsabilità di tutte le parti in causa perchè le eventuali azioni di classe siano occasione di confronto maturo e serio nella prospettiva di riequilibrare la debolezza dei consumatori, troppo spesso tradita dallo strapotere delle controparti isituzionali. La conclusione? Che passeranno milioni di metri cubi d'acqua sotto il ponte del Po prima che sia possibile parlare di «class-action» a livello periferico, e quindi anche del modesto nostro Comitato di Cremona!
Salute
Venerdì 22 Gennaio 2010
GLI ORARI
PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle 18.00 in orario continuato, il sabato dalle ore 8.00 alle ore 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Orario: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. FISIOTERAPIA Esclusa la visita specialistica che si prenota presso il CUP-Cassa, le prenotazioni vanno effettuate di persona. Dove: piano 1, corpo C (ala sinistra), monoblocco ospedaliero. Orario: lunedì dalle 08.00 alle 14.00; da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00. Tel: 0372 405346 per informazioni. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario:da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Dove: Medicina del Lavoro, padiglione 10 Impegnativa del medico curante. Allergologia per sospetti professionali Tel. 0372 408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 13.00; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia dalle 09.00 alle 13.00 da lunedì a venerdì. Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari.
CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. SERVIZIO DIETETICO valutazioni e controlli nutrizionali La prima visita si prenota al CUP. Dove: piano 4, ala sinistra. Orario: da lunedì a venerdì dalle 09.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 16.00. Telefono: le prenotazioni per il controllo nutrizionale può essere effettuata telefonicamente da lunedì a venerdì dalle 09.30 alle 15.30 ai numeri 0372 405732, 0372 405634, 0372 405631. centro prelievi LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle ore 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Dove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10 Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante. Le prenotazioni vengono effettuate telefonando al 0372 408178 da lunedì a venerdì dalle ore 10.30 alle ore 13.00; oppure personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia da lunedì a venerdì dalle 09.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle ore 13.00 alle ore 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: piano Rialzato, ala sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione pu essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.
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Nominato il nuovo primario, Giorgio Danelli, che ha avuto il merito di portare per primo in Italia le tecniche di analgesia perineurale: «Il paziente è il mio datore di lavoro»
Obiettivo: riduzione del dolore postoperatorio
N
di Laura Bosio
uove tecniche in arrivo per l'anestesia cremonese: questo il bagaglio che porta con sè Giorgio Danelli, nominato, dal primo gennaio, direttore dell’unità operativa di Anestesia, analgesia e medicina perioperatoria. Un medico che negli ultimi anni ha studiato e sviluppato l’uso dell’ecografia in anestesia loco-regionale dimostrando la possibilità di un’esatta localizzazione delle strutture nervose in grado di permettere una anestesia selettiva ed indolore per il paziente, e ha portato, per primo, queste tecniche in Italia. «Donelli è un grande profesisonista, con un curriculum notevole e che si occupa anche di ricerca» sottolinea il direttore generale dell'ospedale, Piergiorgio Spaggiari. «Arrivo da esperienze maturate non solo presso il San Raffaele di Milano, ma anche nei principali ospedali italiani ed esteri, dove sono spesso stato chiamato per insegnare tecniche anestesiologiche con opportunità di entrare in contatto con realtà chirurgiche ed ortopediche di primo piano» spiega il nuovo primario. «Di qui, prima di accettare l'incarico ho voluto verificare le professionalità mediche dell'Ospedale di Cremona, e posso tranquillamente affermare che esse non hanno nulla da invidiare a realtà più grandi. Tra l'altro stiamo per inaugurare uno dei blocchi operatori meglio attrezzati e più avveniristici, dotato di 9 sale operatorie con 7 posti in recovery room, con potenzialità tali da farlo diventare leader a livello nazionale». E il primo posto in cui Danelli sarà attivo sarà proprio il comparto operatorio. « A tutti i pazienti in sala operatoria è garantito un doppio controllo, sia in sala operatoria, sia in recovery room, con una maggiore garanzia di sicurezza oltre che di qualità» spiega. «Grazie alla preziosa attività del dottor Paolo Trucco sarà possibile ottenere una completa informatizzazione di tutto il percorso intraoperatorio monitorizzando ogni momento, e lui sarà punto di riferimento per le attività di aneste-
Il Dottor Giorgio Danelli e il prof. Giorgio Spaggiari
sia di questo servizio». Nei progetti per il futuro, Danelli vede di importanza strategica l’accordo con la Scuola di specializzazione in anestesia e rianimazione di Parma, per l’arrivo di nuovi medici in formazione. «Questo permetterà di iniziare progetti di ricerca volti al miglioramento del servizio clinico offerto ai pazienti» continua il nuovo primario. «In particolare si punterà al miglioramento del controllo del dolore post operatorio finalizzandolo ad una più rapida ripresa dell’attività quotidiana». Ciò significa che d'ora in poi anche le tecniche di anestesia saranno orientate prima di tutto ad una rapida guarigione del paziente, insieme alla riduzione del dolore post operatorio.
«Verrà sviluppato un servizio di Acute Pain Service, che ha lo scopo di ridurre il dolore post operatorio, coadiuvato da medici che controlleranno i pazienti più gravi dei reparti» spiega Danelli. «Inoltre saranno insegnate ed introdotte tecniche di analgesia perineurale in grado di migliorare sia il controllo antalgico sia la riabilitazione soprattutto nei pazienti ortopedici. A questo proposito sono stato io a portare in Italia queste tecniche, che permettono di eseguire gli interventi in massima sicurezza. Sempre dall’applicazione di queste tecniche è stato possibile dimostrare come possano essere utilizzate per il posizionamento di micro cateteri nelle vicinanza di strutture nervose impedendo la conduzione de-
gli stimoli dolorosi, senza ostacolarne la funzione motoria utilizzabili sia in caso di dolore acuto sia cronico. Migliorare la guarigione significa tenere il paziente nel letto il meno possibile, con grandi vantaggi per la sua salute. Al dottor Rossetti sarà affidata la responsabilità della partoanalgesia, che è garantita 24 ore su 24. Per migliorare il servizio verrà introdotta la modalità di infusione epidurale Pcea (Patient controlled epidural analgesia), in grado di favorire la diretta interazione della partoriente nel controllo del dolore durante il parto». Non ultima viene la Day Surgery - sotto la guida del dottor Mondani – che vedrà l'introduzione del blocco paravertebrale nella chirurgia mammaria. Questa tecnica permette una migliore gestione del dolore e soprattutto permette di intervenire con anestesia locale, con tutti i vantaggi del caso. «Il mio occhio di riguardo va prima di tutto al cittadino, che è il vero datore di lavoro di ogni medico. A questo proposito, in futuro cercherò momenti di incontro pubblico, sia con la gente che con i medici di base. Le nuove tecnologie da una parte e la didattica dall'altra ci permetteranno di lavorare al meglio. Inoltre da giugno verranno a lavorare con noi due nuovi medici anestesiti, che attualmente operano in America».
dott. Giorgio Danelli Nato a Milano l’11 giugno del 1962 ottiene la Laurea in Medicina presso l’Università degli Studi di Parma, consegue due specializzazioni a pieni vote con lode in Anestesia e Rianimazione ed in Chirurgia Generale ed in seguito si trasferiva presso l’Ospedale San Raffaele di Milano. Nel corso dell’attività svolta al San Raffaele si occupa inizialmente dello sviluppo del Servizio di Partoanalgesia e dell’Acute Pain Service introducendo per la prima volta in Italia tecniche di analgesia perineurale. Segue inoltre la Chirurgia d’urgenza diretta dal prof. Staudacher sviluppando percorsi clinici di fast track surgery, dove grazie alla sinergie tra tecniche di anestesia e chirurgia laparoscopica si è in grado di anticipare la guarigione e dimissione dei pazienti. Questi risultati sono stato oggetto di pubblicazione scientifica sulle più prestigiose riviste internazionali con elementi ripresi in Italia successivamente nell’ambito della cosiddetta «Medicina Perioperatoria». Nel 2002 si trasferisce presso l’Azienda
Ospedaliera Universitaria di Parma con un incarico di insegnamento presso la Scuola di Specializzazione in Anestesia e Rianimazione dove, oltre ad occuparsi dell’attività di ricerca clinica, partecipa al coordinamento dell’attività ortopedica, del Trauma Centre e dell’attività di trapianto. Nel 2009 la Società Italiana di Chirurgia del Ginocchio gli affida l’incarico di sviluppare le linee guida in merito al controllo antalgico dopo interventi di chirurgia protesica al ginocchio. Danelli è autore di numerose pubblicazioni su più prestigiose riviste internazionali che gli hanno valso numerosi premi scientifici tra i quali all’ultimo congresso dell’European Society of Regional Anaesthedia & Pain Terapy le esperienze preliminari su queste tecniche innovative, per le quali è stato premiato nell'ambito dell'ultimo congresso dell'European Society of Regional Anaesthesia & Pain Therapy per uno studio inerente le applicazioni ecoguidate all’analgesia perineurale.
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Agricoltura
Venerdì 22 Gennaio 2010
Agricoltori contro i nuovi limiti delle emissioni Andena: «Se vengono applicati saranno pochissime le imprese lombarde che potranno chiedere le procedure di autorizzazione»
S
i è tenuta a Milano, presso la sala del Consiglio Regionale, un’audizione della IV commissione attività produttive su un attuale e gravoso problema per le imprese agricole: le emissioni in atmosfera. Il presidente di Coldiretti Lombardia Nino Andena ha dichiarato che «Il momento dell’audizione ha rappresentato un’importante occasione per esprimere alla Regione Lombardia le concrete difficoltà di applicazione delle disposizioni previste dal Testo Unico Ambientale, d.lgs. 152/06 e successive modifiche recepito
dalla Regione». Andena ha precisato che «se si applicano i limiti di riferimento previsti saranno pochissime le imprese agricole lombarde con allevamenti o che effettuano molitura di cereali e/o attività manifatturiera, tra cui l’essicazione di prodotti agricoli, che potranno essere esonerate dalle complesse, burocratiche e costose procedure necessarie per richiedere le autorizzazioni alle immissioni in atmosfera, assurdamente ed immotivatamente omologate a quelle del settore industriale che risultano inapplicabili alle peculiarità del settore agricolo».
Nino Andena
«Le nuove disposizioni» spiega Andena «non tengono conto dei cicli produttivi stagionali dell’agricoltura e gli adeguamenti prescrittivi previsti non sono tec-
MERCATI - SETTIMANA DAL 15/01/2010 AL 21/01/2010 PRODOTTO
UNITA’ DI MISURA
CREMONA
MILANO
MANTOVA
MODENA
FRUMENTO tenero buono mercantile
Tonn.
132,0-135,0
146,0-1490
136,50138,50
145,00148,00
GRANOTURCO ibrido naz.14% um.
Tonn.
134,0-135,0
1450-1460
139,00141,00-
147,00148,00
SEMI di SOIA Nazionale
Tonn.
n.q
340,0-343,0.
319,0-324,0
--
ORZO naz. Peso spec. 55-60 peso spec. 66-68
Tonn.
125,0-129,0 130,0-134,0
135,0-138,0 139,0-144,0
130,0-134,0 142,0-147,0
140,0-1420 143,0-145,0
CRUSCA Alla rinfusa
Tonn.
117,0-119,0
105,50107,50
98,00-110,00
122,0-123,0
FIENO Maggengo Agostano
Tonn.
165,0-185,0 n.q.
133,0-140,0 138,0-143,0
130,0-135,0 N.Q.
----
PAGLIA press. (rotoballe)
Tonn.
105,0-130,0
75,0-109,0
107,0-115,0
----
SUINI Lattonzoli locali
15kg
3,67
3,650
3,660
3,690
SUINI Lattonzoli locali
25 kg
2,60
2,580
2,600
2,620
SUINI Lattonzoli locali
30 kg
2,28
2,270
2,250
2,280
SUINI Lattonzoli locali
40 kg
1,84
1,820
1,810
1,850
Suini da macello
156 kg
1,270
1,260
n.q.
1,265
Suini da macello
176 kg
1,270
1,260
n.q.
1,265
Suini da macello
Oltre 176
1,270
1,240
n.q.
1,235
vacche Frisone 1ª qualità peso vivo
Kg.
1,50-1,80 peso morto
Montic.p.viv. 0,73-0,82
0,750-0,850
--
vacche Frisone 2ª qualità peso vivo
Kg.
1,20-1,27
0,50-0,50
0,490-0,590
--
Manze scottone 24 mesi
Kg
1,85-2,17
0,95-1,00
0,960-1,130
--
Vitelli Baliotti p.vivo (50-60 kg ) frisona
kg
1,30-1.60
1,35-1,50
1,500-1,800
-
Vitelli Baliotti p.vivo (50-60 kg) pie blue belga
kg
3,00-4,50
4,00-4,30
4,450-4,850
--
BURRO pastorizzato
Kg.
2,25-2,30
1,95
1,950
--
PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi
Kg.
4,55-4,75
4,60-4,75
N.Q.
--
PROVOLONE VALPADANA oltre 3 mesi
Kg.
4,80-5,05
4,80-5,05
N.Q.
--
GRANA scelto stag. 9 mesi
Kg.
5,90-6,20
5,90-6,15
6,100-6,350
--
GRANA scelto stag. 12-15 mesi
Kg.
6,25-6,45
6,45-6,85
6,450-6,750
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Latte
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N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Non è escluso che in futuro venga ripristinato il mercato settimanale. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì.
nicamente possibili nelle attrezzature esistenti anche di nuova generazione. La nostra richiesta di esonero è quindi necessaria e motivata in quanto le attività prese in considerazione per quantità prodotte, tempi lavorativi correlati e luoghi di lavorazione hanno impatto ambientale pari a zero». Coldiretti ha quindi chiesto alla Regione Lombardia azioni nei confronti del Ministero per intervenire, soprattutto oggi che sono in corso modifiche al testo unico, ribadendo la necessità di un esonero del settore ed anche un impegno nell’affrontare la problematica con la sinergia dei due assessorati coinvolti, Ambiente e Agricoltura, poiché le norme ambientali non possono prescindere da un’accurata valutazione del contesto agricolo al fine di poter essere concretamente applicate.
Un convegno sulla filiera agricola italiana alla Festa del pipen «La filiera agricola tutta italiana»: è questo il tema del convegno proposto da Coldiretti Cremona per domenica 24 gennaio a Torricella del Pizzo, nell’ambito della quinta ‘Festa dal pipen’, iniziativa che per due giorni (sabato 23 e domenica 24 gennaio) condurrà nel cuore del paese, nella piazza davanti al palazzo municipale, stand, mostre, momenti gastronomici, appuntamenti culturali ed intrattenimenti musicali. Il tutto con un filo conduttore: valorizzare e promuovere le produzioni del territorio, a partire dal “piedino di maiale lessato”. Tra i prota-
gonisti della ‘due giorni’ vi sarà anche l’agriturismo ‘Torretta’, che sabato (ore 15) aprirà il Museo di storia naturale, per poi inaugurare (alle ore 16) il Museo degli strumenti musicali meccanici ‘Amarcord’. Il convegno proposto da Coldiretti nella mattina della domenica (alle ore 10.30 nella sala del Consiglio del Palazzo Municipale) sarà una importante occasione per ribadire contenuti e finalità del Progetto per il Paese costruito dalla prima Organizzazione agricola e per valutare le azioni finora messe in campo e le tappe future.
Taccuino
Venerdì 22 Gennaio 2010
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numeri utili Cremona
COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291 Via Panfilo Nuvolone Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Gennaio
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 -
Via Litta (via Ceccopieri via dei Cipressi ) Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 28 Febbraio 2010
PREFETTURA Centralino: 0372-4881 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307
Via Magazzini Generali, via Don Mosconi Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 15 Febbraio 2010
POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427
Impianti Carburanti Aperti nei giorni festivi Con Presenza Fisica Del Gestore
Via Tofane Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 22 Gennaio
Via S. Omobono Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Gennaio
• Via Litta (tratto V.Ceccopieri-Via Cipressi): cantiere per il rifacimento dei sottoservizi e della sede stradale, nell'ambito del programma di riqualificazione di Borgo Loreto. (Fine lavori: 28 febbraio 2010). • Via S.Rocco (tratto V.Cremonella-ponte Cavo Cerca): ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica; (Fine lavori: 31 gennaio 2010). • Via Magazzini Generali - Via Don Mosconi: cantiere per la realizzazione degli allacci alla rete del teleriscaldamento (Fine lavori: 15 febbraio 2010).
Crema
COMUNE DI CREMA www.comunecrema.it Centralino: 0373-8941 Urp: 0373-894241 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Urp Crema: 0373-899822 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0373-893700 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0373-82714
QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881 VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511 PROCURA Centralino: 0372-548233 OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118
• Via Tofane: risanamento della sede stradale ammalorata. (Fine lavori: 22 gennaio 2010). • Via Panfilo Nuvolone: ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine lavori: 31 gennaio 2010).
AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215
• Via S.Omobono: ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica e rifacimento della condotta fognaria (Fine lavori: 31 gennaio 2010).
METEO WEEK-END • Temperature Massime Previste In Lombardia Città Venerdì Sabato Domenica Bergamo 5 4 4 Brescia 4 5 4 Como 7 5 5 CREMONA 4 4 3 Lecco 8 6 6 Lodi 9 7 5 Mantova 3 4 3 Milano 5 5 4 Pavia 3 3 2 Sondrio 6 3 3 Varese 5 3 3
sabato 23 gennaio 2010
domenica 24 gennaio 2010
Redazione di Crema Piazza Premoli, 7 - 26100 Crema Tel. 0373 83.041 Fax 0373 83.041
giornale di Cremona E supplemento: il piccolo giornale del cremasco direttore responsabile: Sergio Cuti ilpiccolocremona@fastpiu.it direttore editoriale: Daniele Tamburini Società editrice: Promedia Società Cooperativa Via del Sale, 19 - Cremona Amministrazione e diffusione Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona Tel. 0372 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60 Direzione, redazione e prestampa Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona Tel. 0372 45.49.31 - 45.13.14 Fax 0372 59.78.60
Pubblicità Tel. 0372 43.54.74 Fax 0372 59.78.60 www.immaginapubblicita.it Stampa: SEL - Società Editrice Lombarda 26100 Cremona Autorizz. del Tribunale di Cremona n° 357 del 16/05/2000
Pubblicazione associata all’Uspi (Unione Stampa Periodica Italiana) Progetto Grafico: Gianluca Galli Numero chiuso in tipografia: Giovedì 21 Gennaio ore 22
Farmacie di turno Dal 15 al 22 Gennaio 2010
GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0373-256474 POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0373-250867 Centralino: 0373-894212
POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511
Via S. Rocco Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Gennaio
domenica 24 TAMOIL - Via Rosario 27 SHELL - Via Milano 22 ERG - V. Giuseppina 25L
numeri utili
GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968
Distretto di Crema
Distretto di Cremona Casalbuttano ed Uniti CARNEVALI DANIELA Via Cavallotti, 10 26011 Casalbuttano ed Uniti Tel. 0374 362285
Cremona - ZILIOTTI GUIDO Piazza Libertà, 4 Piazza Libertà, 4 26100 Cremona Tel. 0372 415023
Pizzighettone FERRARI MARIO Via Montegrappa, 4 26026 Pizzighettone Tel. 0372 743007
Camisano CAMURRI PAOLA Via Via Roma, 22 26010 Camisano Tel. 0373 77155
Crema CENTRALE DI VILLA Piazza Duomo, 14 26013 Crema Tel. 0373 256139
POLIZIA DI STATO Centralino: 0373-897311
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 20:30
VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0373-256222
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
Orari di apertura Mattino: 08:45 - 12:45 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00
Giorno di chiusura settimanale MERCOLEDÌ
Giorno di chiusura settimanale NO
Giorno di chiusura settimanale SABATO POMERIGGIO
Giorno di chiusura settimanale: SABATO
Giorno di chiusura settimanale: NO
Cremona - FARMACIA 13 A.F.M. DI CREMONA s.p.a. Via Castelleone, 108 26100 Cremona Tel. 0372 560041
Grontardo MELEGARI ETTORINA Via Roma, 15 26044 Grontardo Tel. 0372 89396
Orari di apertura Mattino: 09:00 - 13:00 Pomeriggio: 15:30 - 19:30 venerdi e sabato dalle 9:00 alle 20:00
Stagno Lombardo AMADEI AMILCARE Via Amendola, 2 26049 Stagno Lombardo Tel. 0372 57041
Castelleone PESADORI DI PIANTELLI Via Solferino, 5 26012 Castelleone Tel. 0374 58182
Cremosano SAN GIUSEPPE Via Crema, 13 26010 Cremosano Tel. 0373/41596
Orari di apertura Mattino: 09:00 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:30 Martedì-Giovedì 17:30 - 19:30
Orari di apertura Mattino: 09:00 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:30
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
Giorno di chiusura settimanale NO
Giorno di chiusura settimanale SABATO POMERIGGIO
Giorno di chiusura settimanale MERCOLEDÌ POMERIGGIO
Giorno di chiusura settimanale: LUNEDI´
Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO
POLIZIA STRADALE Centralino: 0373-897311
PROCURA DELLA REPUBBLICA Centralino: 0373-878116 OSPEDALE DI CREMA www.hcrema.it Centralino: 0373-2801 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 SERVIZI SOCIO-SANITARI DISTRETTO DI CREMA Centralino: 0373-899320
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Venerdì 22 Gennaio 2010
" Unione consumatori
Tuteliamo i parcheggi per i diversamente abili Egregio direttore, non insensibili al grido di dolore che si leva verso di noi da quanti usano l’automobile non per pigrizia, ma per difficoltà deambulatorie, chiediamo ramite la cortese pubblicazione della presente, a chi di dovere, dove siano finiti i numerosi neo-assunti della Polizia locale di Cremona, di cui abbiamo avuta notizia nei mesi scorsi: è infatti sempre più frequente vedere i posti di parcheggio riservati ai “diversamente abili” occupati da furgoni in fase di carico e scarico (se non stabilmente e disinvoltamente parcheggiati per ore...!) senza che sia visibile nei dintorni e per giorni o settimane nemmeno un ausiliario del traffico. Con l’occasione chiediamo se nessun addetto s’è ancora accorto che molti cartelli stradali per i detti “diversamente abili” sono da mesi (e talvolta da anni ) collocati in senso contrario al senso di marcia (e quindi non leggibili!), per cui i parcheggi riservati (e non stabilmente assegnati) risultano inagibili, anche se liberi: vedi Corso Campi (lato portici di Galleria 25 Aprile) e Piazza Roma (lato Banco di Roma, in cui ora è stato anche posto il cartello di senso vietato). Non sarebbe il caso che, nel momento in cui si affronta il problema dei parcheggi, si mettesse un po’ d’ordine anche in questi “problemini”? Luigi Bellini Presidente Unione Consumatori di Cremona ***
" le pagelle del sole 24ore
E’ finita la luna di miele tra la Giunta Perri e la città Signor direttore, finalmente la Giunta Perri ha delle difficoltà. Le “pagelle” pubblicate dal Sole 24ore evidenziano che la Giunta Perri ha finito il periodo di luna di miele con la città. La polemica, che è nata con Pugnoli, è forte e riapre a 360 gradi il campo di azione dell’opposizione e del Partito Democratico in particolare. Lo stesso Zaffanella sui finanziamenti al Panchielli chiede alla Giunta scelte precise. L’onorevole Luciano Pizzetti ha giustamente dichiarato che «questa è la Giunta della tassazione e delle mani in tasca ai cremonesi». Molti i fronti che si sono aperti. I principali, a mio avviso sono questi: l’idea di abbinare un grande centro commerciale nell’area della “Cittadella dello sport” riapre tutta la discussione sul futuro di questa città; l’aumento generalizzato di alcune tariffe e dei parcheggi che vanno ad incidere su tutte le fasce della popolazione; le modifiche alla Ztl che provocheranno un forte aumento di traffico e quindi d’inquinamento; l’assoluta assenza di iniziativa sui temi del collegamento della città (vicenda pendolino per Roma e trasporti per i pendolari verso Milano); il dimezzamento del progetto del parcheggio di Piazza Marconi che complicherà il sistema parcheggi per i prossimi decenni; la disponibilità di Arvedi a finanziare il museo del violino mette in evidenza la difficoltà politica di questa amministrazione che “affida” a privati ruoli e funzioni di programmazione propri; la riduzione dei contributi al Ponchielli che fa tornare indietro la nostra città sul piano culturale e che forse fa preludere ad una privatizzazione dello stesso teatro; il tentativo di regolamentare in modo “rigido” la partecipazione dei comitati spontanei di quartiere. Su altri temi, come la struttura del Welfare cremonese, per il momento non emergono indicazioni, ma sicuramente è facile prevedere che le modifiche che saranno proposte andranno nel senso di una contrazione dei servizi o dell’aumento considerevole della compartecipazione alla spesa da parte degli utenti. Sono per il momento fuori da qualunque ragionamento le attività dell’Aem e delle consociate, tanté che questa amministrazione ha dovuto mantenere ai vertici di comando alcuni esponenti dell’opposizione per garantire le eccellenze raggiunte. Insomma, non hanno idee e si prosegue sulla vecchia agenda. Sul piano politico la Lega continua ad umiliare l’Udc ed in questa situazione il sindaco pare non abbia gli strumenti di “governo” della sua maggioranza. I responsabili dell’opposizione del Pd in consiglio comunale hanno più volte rimarcato la mancanza di disegno
Per dire la vostra, scrivete a:
Focus Che grande banca era la Bcc di Offanengo
Egregio direttore, è da tempo che non abbiamo avuto la possibilità di incontrarci, comunque leggo il periodico da lei diretto ed è questa l’occasione per esprimere il mio apprezzamento per il lavoro da lei svolto con ammirevole professionalità. Il motivo di questa mia lettera è l’articolo pubblicato il 15 gennaio scorso dal titolo «Fusione per la Bcc di Offanengo» a firma di Vittorio Villari. Non entro in merito alle recenti vicende di aggregazioni, fusioni, incorporazioni ed altro, vorrei precisare che la Banca di Offanengo a tutt’oggi non è “stata fusa”; si fonderà “solo” dopo l’approvazione delle singole compagini sociali interessate, ma questo è solo un particolare tecnico procedurale, quanto invece mi dispiace maggiormente, a mio parere, è nel ritenere del tutto inesatto l'affermare che la Banca di Offanengo «...se dovesse sparire, lascerebbe pochi rimpianti». Credo che questa affermazione non ottenga conferma da chi, a suo tempo, l’ha vissuta e penso che lei, di buona memoria, concordi con il mio sentimento di nostalgia e quindi rimpianto. Deduco che l’articolista non conosca bene la precedente centenaria ed onorevole storia della Cassa Rurale ed Artigiana di Offanengo. Desidero solo rammentare che dal 1974 al 1989, anni in cui ebbi l’opportunità di operare, la banca si distinse in tutta la provincia per la sua solidità patrimoniale e sociale sopratutto per le diverse iniziative culturali non solo a livello locale. Ben sorretta da tutta la compagine, ebbero
strategico di questa amministrazione, ma a volte abbiamo l’impressione che ci si fermi nella polemica a difendere il solo buon operato della precedente amministrazione. E questo è insufficiente. Sicuramente vi è anche la necessità di coordinare al meglio le forze di opposizione e dare alla città il senso che non è il solo Pda contrastare questa Giunta. La crisi economica e sociale sta mordendo. Le difficoltà di fasce della popolazione stanno aumentando (siano essi lavoratori, pensionati e disoccupati) e questi temi non sono in nessuna agenda politica e per molti versi diventeranno “pesanti” nel 2010. Non si tratta si andare più a sinistra, come sollecitano le forze che fanno capo alla costituenda federazione della sinistra o della SeL, ma di intercettare il crescente malessere e convogliarlo chiedendo anche agli enti locali politiche di sviluppo. Ecco, questi temi sembrano i grande assenti dal dibattito politico. L’opposizione alla Giunta Perri non si fa solo nel Salone dei Quadr,i ma anche nelle strade e nelle piazze di questa città, riaprendo canali con i soggetti sociali deboli, che sono solo rappresentati dalle forze sindacali che fra l’altro hanno allentato, giustamente, i rapporti organici con i partiti del variopinto schieramento di centrosinistra. Forse è necessario rimettere in campo qualche idea forte e centrale che permetta di vedere il potenziamento del Welfare come momento di sviluppo e non di sola e semplice assistenza. Sono queste le idee da rilanciare per riuscire a parlare anche ai giovani e non solo ai “deboli”. Temi come quelli della costituzione del “Registro per il testamento biologico” che hanno visto l’adesione di circa 800 cremonesi non vanno dimenticate e rimanere patrimonio solo di una parte dell’opposizione. So bene che non è facile. Ma questa città potrà essere riconsegnate alle forze di centrosinistra a condizione che si riaprano riflessioni su questi versanti. Gian Carlo Storti Cremona
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" immigrazione
La faccia tosta di Maroni sui fatti di Rosarno Egregio direttore, non c’è che dire, Maroni ha una bella faccia tosta quando afferma, dopo i gravissimi fatti di Rosarno che «queste situazioni le abbiamo ereditate e sono
Lettere
ilpiccolocremona@fastpiu.it • cremasco@cuticomunicazione.it
origine molteplici attività che dettero maggior impulso allo sviluppo economico nei paesi in cui operò. Se ricordo bene lei fu testimone di quanto sto affermando. Era una Banca solida, ben patrimonializzata che poteva essere il punto di riferimento per alcune Casse consorelle in difficoltà. Non è piacevole per nessuno “sparire con pochi rimpianti”, considerando sopratutto i numerosi soci che in quegli anni furono i veri protagonisti. Reputo che sia utile se non necessario un suo articolo in merito per una giusta e doverosa informazione. E’ sufficiente rivolgersi agli offanenghesi per riscontrare se veramente ci sono “pochi rimpianti”. Gualtiero Donesana Crema *** Egregio direttore Donesana, la ringrazio per le sue parole affettuose e i complimenti. Quando era lei a dirigerla, la banca di Offanengo era un istituto di credito eccellente. E di questo le va dato atto. Non solo da parte mia, ma anche di chi quel tipo di azienda di credito l’ha conosciuta. Poi molta acqua è passata sotto i ponti. Dottor Donesana, aspettiamo gli eventi. Soci e correntisti hanno il diritto di sapere che cosa è successo davvero alla banca e in banca. Solo quando tutto sarà chiaro e trasparente, potremo trarre le conclusioni. Di certo c’è il rimpianto di quella che fu la gloriosa Cassa Rurale e Artigiana di Offanengo. Ma oggi stiamo parlando della stessa banca?
frutto di tolleranze sbagliate». Ereditate da chi? La Bossi-Fini, integrata di recente da norme più severe, è una loro creatura; ora a quanto pare si tenta di disconoscerla ed attribuirne la paternità al centrosinistra. «Chi vogliamo essere» è la domanda che si poneva Barbara Spinelli in un bellissimo articolo pubblicato dalla Stampa lo scorso 22 novembre e, secondo me, a questa domanda urge dare una risposta dopo la guerriglia che si è scatenata nel paesino calabrese. L’odio contro i diversi alimentato in questi anni dalla Lega si sta riversando lungo tutta la penisola. L’offensiva contro gli immigrati non si ferma di fronte a nulla, neppure davanti alle voci, peraltro fioche, alterne e sporadiche della Chiesa che reclama più umanità. Sono ormai un lontano ricordo i non possumus urlati contro l’ultimo governo Prodi con l’intento di fermare il varo di leggi non gradite. Si ha quasi l’impressione che i provvedimenti presi contro i “bongo, bongo”, come elegantemente Bossi chiamava gli immigrati, secondo la morale cristiana siano da considerare meno odiosi e deprecabili della regolarizzazione delle coppie di fatto. Ora anche se si critica si misurano le parole; non ci si indigna e non si prendono le distanze da quegli esponenti del governo che a parole difendono il cristianesimo e i suoi simboli ma nella realtà li offendono, li flagellano e li crocefiggono ogni giorno. L’importante è recarsi ogni tanto a Canossa fingendo di avere il capo coperto di cenere ed un accordo si trova sempre. Berlusconi al governo e Cl presente ormai in quasi tutti i consigli, siano essi regionali, provinciali o comunali sono una garanzia affinché le intese raggiunte nelle segrete stanze siano onorate. L’importante è non discutere di leggi non gradite, approvarne di gradite e per il resto che governino come gli pare. Io penso sia una vergogna e alla domanda della Spinelli mi piacerebbe che si potesse rispondere dicendo che siamo tornati ad essere un popolo che prova imbarazzo e disagio davanti alle sopraffazioni, alle ingiustizie e a tutti quei comportamenti che infrangono le regole collettive che ci siamo dati. Ma purtroppo credo che questo momento non sia ancora giunto. Rosa Maria Marchesi Cremona ***
" incarichi pubblici
Perché certe persone occupano tante poltrone? Egregio direttore, ci sono state molte lettere di protesta da parte dei cittadini cremonesi ed anche del sottoscritto per denunciare le inefficienze dei vari enti, tra i quali spicca l’Aler, ma come da copione le lamentele dei cittadini vengono palesemente snobbate e non si prendono iniziative efficaci nemmeno quando si dovrebbe intervenire su richiesta scritta degli enti preposti quali Asl e vigili del fuoco di Cremona. Vedi la situazione delle case dell’Aler nella zona di Borgo Loreto. Quindi non stupiamoci se i consiglieri del cda sia della maggioranza dell’Aler che soprattutto dell’opposizione tacciono e facciano le belle statuine, o la bella addormentata nel bosco. In Italia da oltre 40 anni questo sistema di occupazione della cosa pubblica, è diventato sistema da parte dei galoppini attempati, un rifugio terapeutico che riempie il vuoto della loro vita interiore dandole un significato, uno scopo e una pia illusione di potere. La commedia italica è sempre in onda, si promettono riduzione degli enti inutili e dei vari componenti dei consigli di amministrazione, ma poi si rimanda sempre tutto a sine die, vedi riduzione dei parlamentari, dei consiglieri regionali, provinciali e comunali, l’importante per questi consiglieri all’interno delle decine di migliaia di cda sparsi nella Penisola italica è portarsi a casa lo stipendio, vedi i 1200 euro per i consiglieri ed i 5000 euro per il presidente dell’Aler, per un impegno modesto sia dal punto di vista temporale - qualche riunione al mese - che professionale. Quello che sconcerta maggiormente è il fatto che in Italia chi ha un lavoro ed è sponsorizzato dai partiti può averne senza ritegno anche altri 5, 6, 7, tramite incarichi pubblici retribuiti, basti pensare che nella nostra provincia ci sono uomini pubblici cremonesi che occupano contemporaneamente molteplici poltrone. Se poi consideriamo il guinness dei primati cremonese, per ora sembrerebbe detenuto dal presidente della camera di Commercio di Cremona che occupa 24 poltrone, ci rendiamo conto che questi signori predicano bene ma razzolano male, pertanto è giusto sapere per coloro che sono disoccupati, cassa integrati, in cerca di lavoro o con pensioni da fame che quando sentono dichiarazioni pubbliche da questi signori che si sentono preoccupati per coloro che non arrivano alla 3 o 4 settimana, devono sapere che stanno semplicemente recitando una parte per gli allocchi. Elia Sciacca Cremona
"
*** intolleranza
Non scordiamo il razzismo nei confronti degli italiani Egregio direttore, trovo gratuitamente arrogante quanto sgradevolmente falsa la presunzione di sentirsi razzialmente superiori ad altre comunità umane. Per questo l’episodio di Rosarno, squallido esempio di sfruttamento, di odio etnico, razzismo più o meno camuffato, mi fa rabbrividire. Ma a chi fa comodo dimenticare episodi in cui eravamo noi vittime dell’odio razziale? Posso ricordare la caccia all’italiano in America nella civile New Orleans (1891) quando ben undici nostri emigrati furono linciati (altri semplicemente percossi o presi a calci e bastonate) dalla folla e appesi ai pali della luce? E che dire del futuro presidente T. Roosevelt che salutò l’“operazione” come “ottima cosa”? Pochi anni dopo (1893) i nostri emigrati in Francia da regioni limitrofe (Piemonte, Lombard, Veneto) furono sottoposti ad un massacro collettivo nella Camargue e buttati nel fiume Rodano. Gli annegati e i feriti mortalmente furono parecchie decine. La causa? I lavoratori francesi non gradivano la concorrenza degli operai “padani” che lavoravano anche in condizioni miserrime e sottopagati. E i massacri contro i lavoratori immigrati in Australia, in Svizzera ecc. non si contano. Persino Giovanni Pascoli si impegnò nella condanna contro il razzismo antiitaliano in America. G. A. Stella nel suo ultimo libro “Negri Froci Giudei” ci ricorda che l’ultima vittima del razzismo in Svizzera fu il bellunese Alfredo Zardini, pestato a sangue e lasciato morire nella neve. L’assassino fu condannato, per l’omicidio vo-
lontario, a 18 mesi di carcere. Siamo nel 1973 nella civilissima Svizzera. Poi ci lamentiamo della giustizia italiana... Rino Zurpa Cremona
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" solidarietà
Gli aiuti ad Haiti sono un messaggio di speranza Egregio direttore, la tragedia di Haiti dimostra ancora una volta qualcosa che noi, come esseri umani, abbiamo sempre saputo: anche nella peggiore devastazione, c’è sempre speranza di ricominciare. Disastri come questo a Haiti ci ricordano la fragilità della vita, ma confermano anche la nostra forza. Abbiamo visto immagini tremende in televisione: edifici distrutti, corpi nelle strade, persone in disperato bisogno di cibo, acqua e riparo. Ho visto tutto questo, e ancora di più, girando per la città disastrata. Ma ho visto anche qualcos’altro - una espressione di umanità non comune, persone che affrontano le vicissitudini più drammatiche dimostrando tuttavia una determinazione straordinaria. Per chi ha perso tutto, gli aiuti non giungeranno mai abbastanza presto. Ma stanno arrivando, e in crescente quantità, nonostante ardue sfide logistiche in una capitale in cui tutti i servizi e le strutture sono stati distrutti. Abbiamo assistito al proliferare di aiuti internazionali, proporzionati all’entità di questa tragedia. Ogni nazione, ogni organizzazione internazionale di assistenza nel mondo, si è mobilitata in soccorso di Haiti. Dobbiamo assicurarci che il nostro aiuto vada alle persone che ne hanno bisogno, il più presto possibile. Non possiamo lasciare beni essenziali nei magazzini. Non c’è tempo da perdere, né soldi da sprecare. Ciò richiede un coordinamento forte ed efficaceche, la comunità internazionale lavori insieme, unita, compatta, sotto la guida delle Nazioni Unite. Il Paese godeva di una nuova stabilità; gli imprenditori erano tornati. Non sarà quindi sufficiente ricostruire il Paese così com’era, né c’è posto per operazioni di facciata. Dobbiamo ricostruire una Haiti migliore, lavorando accanto al governo, in modo che il denaro e gli aiuti investiti oggi creino posti di lavoro liberando il Paese dalla dipendenza dalla generosità mondiale. Nel momento in cui accorriamo in aiuto ad Haiti, ricordiamoci del quadro più ampio. Questa povera gente ha bisogno di posti di lavoro, dignità e un futuro migliore. Questa è la speranza di tutti i poveri del mondo. Fare la cosa giusta per Haiti, nel momento del bisogno, sarà il nostro grande messaggio di speranza anche per quella povera sfortuna gente. Andrea Delindati Cremona
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" Ospedale di Crema
Che professionalità nel reparto di Urologia Egregio direttore, vorrei testimoniare la professionalità e l’eccellenza dell’ospedale di Crema. In occasione della mia degenza presso il reparto di Urologia, ho avuto modo di toccare con mano che, mia convinzione strattamente personale, la degenza si è trasformata in soggiorno! Infatti, non è di tutti i giorni vivere momenti di dolore fisico, prostrazione, disagio e imbarazzo, in modo così leggero come l’ho vissuto io grazie all’abnegazione, al rispetto umano e alla professionalità e all’amore con i quali sono stato accudito da rutto il personale del reparto. Il dott. Giovanni Lorenzo Leidi, il dott. Alessandro Baresi con tutta l’equipe medica di competenza sempre presenti, sempre pronti a ogni evenienza, disponibili ad ogni delucidazione per il periodo post operatorio, in particolare il Dott. Leidi molto premuroso e tecnico, il Dott. Baresi molto professionale e sempre disposto a confortare il paziente. Un comportamento non facilmente riscontrabile in professionisti della loro levatura. Sono queste le professionalità e le persone di cui abbiamo bisogno quando chiediamo aiuto. Mi auguro che, anche in altri reparti, si possa trovare quanto sopra descritto. Per questo dico grazie a tutte queste persone che mi hanno aiutato a superare un momento non proprio piacevole della mia esistenza. Ermanno Mucci Palazzo Pignano
crema
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Il gruppo di lavoro del Pdl è al lavoro da novembre. Tracciato: rondò per Cremosano-S.Stefano-Cimitero di S.Maria
Viabilità: il progetto della nuova tangenziale Sostituisce il vecchio tracciato della Gronda Nord. Nostra intervista a Enzo Bettinelli che illustra nel dettaglio tempi e costi
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di Roberto Bettinelli
empi, costi e opportunità politica. L'architetto Enzo Bettinelli, alla guida del comitato cittadino del Pdl, ha già calcolato tutto. Per lui la nuova “tangenzialina” risolverà i problemi della viabilità a nord della città. Un tracciato innovativo rispetto a quello della vecchia Gronda Nord previsto nel Piano regolatore. Un percorso che non taglia fuori il quartiere di Santo Stefano e che consente un passaggio diretto nell'area Pip di Santa Maria per proseguire in direzione della Brebemi, la nuova autostrada che collegherà il nord del Cremasco con Milano, Brescia e Bergamo. Ma sentiamo dallo stesso Bettinelli in che cosa consiste questa rivoluzione della viabilità. «Questo progetto nasce da un gruppo di lavoro che ho coordinato personalmente ma che riguarda tutta la maggioranza del centrodestra. Tutto nasce a novembre. Lo scopo è stato quello di fare in modo che venga inserita nel Piano di governo del territorio. I nostri tempi sono stati programmati soprattutto in previsione del Pgt. Lo studio rappresenta la volontà di dare finalmente una risposta efficace al problema ella viabilità». Addio al vecchio tracciato del prolungamento della Gronda Nord... «Nel programma che questa amministrazione si è data davanti agli elettori nel 2007 era chiaramente indicato che il progetto di questo tracciato doveva essere completamente rivisto, prevedendo un collegamento a nord della frazione di Santo Stefano». Ci spieghi il nuovo percorso.
Enzo Bettinelli, architetto e coordinatore del Pdl
«Si tratta di un percorso alternativo che dall'attuale rotatoria sulla strada per Cremosano prosegue fino al distributore del metano, da lì passa a nord della frazione di Santo Stefano, una specie di tangenzialina, attraversa la strada (via Caravaggio) che da Crema va a Campagnola, prosegue a nord del Pip di Santa Maria e sfocia accanto al cimitero di questa frazione. Da qui prosegue per Pianengo dove incrocia la Pandino-Soncino. A differenza del vecchio progetto di prolungamento della Gronda nord, si caratterizza come anello più esterno». Il collegamento con la zona del Pip così è cambiato radicalmente... «E' uno degli obiettivi primari aiutare le nostre imprese ad essere raggiunte con maggiore comodità. Noi crediamo che ciò sia possibile con un tracciato più esterno, che arrivi da nord, come è appunto quello che include Santo Stefano. Ma questo è solo l'inizio». C'è anche un'alternativa? «Certo. Invece di proseguire per Santo Stefano, è prevista una nuova strada lungo la ferrovia in direzione di Treviglio e
Ersaf, tensione alle stelle: lo scontro dentro e fuori la maggioranza si fa durissimo Dopo la presa di posizione degli otto consiglieri comunali di maggioranza che hanno espresso osservazioni e critiche al piano di recupero dell’area Ersaf, si sono moltiplicati gli incontri fra assessore e consiglieri, fra sindaco e consiglieri, alla ricerca di una possibile intesa con l’accettazione di alcune proposte che i proponenti ritengono migliorative. Fino ad ora pare senza molto successo. Quanto alle critiche dei consiglieri di Ha le idee chiare il consigliere Fulvio Lorenzetti che abbiamo sentito in proposito. «Abbiamo avanzato anche alcune proposte puntuali» dice il consigliere del Pdl, «come ad esempio l’entrata del parcheggio interrato da via Mercato, ma i problemi sono di valutazione complessiva del progetto, e di porre alcune garanzie a favore del fatto che l’intervento di recupero dell’area degli Stalloni deve essere a vantaggio di tutta la città; se poi, oltre a questo, si mette in movimento anche qualche legittimo interesse privato, purchè compatibile, ci sta bene». Qualche esempio? «L’Istituto Spallanzani dopo tre anni potrebbe legittimamente decidere di andarsene: che cosa accade degli stabili da loro occupati? La convivenza fra albergo e cavalli non è compatibile: perché allora si continua a sostenerlo? Il comune cederà in cambio delle aree edificabili per entrare nell’area degli Stalloni; mi chiedo: se dopo che i privati hanno incominciato a costruire sulle aree cedute dal Comune per un motivo o per un altro
Il caso: otto consiglieri del centrodestra hanno sollevato critiche contro il piano della giunta. La reazione non si è fatta attendere
la riqualificazione dell’area Ersaf non procede, cosa succede? Mica si possono fermare i lavori edilizia regolarmente concessi. E con l’attuale mercato coperto come procediamo? A me personalmente la pensilina non piace, ma serve; e come facciamo a spiegare che la ristrutturazione costata 3 miliardi di vecchie lire ora la buttiamo a mare?». Il problema della riqualificazione dell’area ERSAF ha trascinato con sé anche la questione del mercato coperto: spostarlo? Abbattere o no la pensilina? Qualche sera fa un incontro per questo proposto dal gruppo consiliare Sinistra e Libertà col consigliere Franco Bordo ha richiamato molte persone e non tutte di atteggiamento tenero nei confronti della poca chiarezza che esiste su questa questione. Il fatto che per la maggioranza ci fosse presente il solo presidente del consiglio comunale, Antonio Agazzi, che non poteva dir altro che auspicare dialogo e chiarezza, ha irritato ulteriormente gli animi. Sollevare questioni e non dare risposte certe e chiare non è buona politica. Per nessuno. T.G.
che, quindi, passa per Cremosano, Casaletto Vaprio, Capralba e arriva fino al casello di Caravaggio della Brebemi. Questa soluzione dà un respiro più ampio all'impianto viario che abbiamo progettato. Qui c'è l'auspicio che interverranno Regione e Provincia e l'accordo di programma con altri comuni». Torniamo alla tangenziale e parliamo di costi. «Il costo è di 1.200 euro al metro. Sono 1.895 metri in tutto, il che significa solo 300 metri in più rispetto vecchio tracciato di prolungamento della Gronda Nord. La cifra è intorno ai 2 milioni e mezzo di euro. Poi c'è il manufatto del ponte che deve superare il canale. Il costo di questo manufatto è identico a quello già previsto per il vecchio tracciato della Gronda Nord. Sono circa 4 miloni di euro. La lunghezza del ponte resterà uguale, circa 80 metri». E i tempi? «L'obiettivo è di aprire un tavolo di confronto prima della discussione sul Piano di governo del territorio. Poi, se tutto va bene, ci sarà l'inserimento nel Pgt . Quindi avvieremo i contatti con Provincia e Regione per ottenere i finanziamenti. Questo progetto, a differenza del vecchio percorso oltre la Gronda Nord, ha una prospettiva territoriale più ampia, non riguarda solo la città. Lo dimostra il fatto che prevede una strada lungo la ferrovia e il prolungamento a est della città oltre il Serio. Altri enti dovranno farsene carico oltre al Comune. La politica locale deve lavorare perchè ciò avvenga ma dubito che ciò possa essere portato a termine in questo mandato». E' fiducioso sulla possibilità di realizzare il progetto? «Finora non abbiamo trovato resisten-
Nuovo percorso
Vecchio percorso
ze. E' noto che la nostra città deve risolvere il problema della viabilità. Questa "tangenzialina” guarda al futuro, verso una città che sa che il grande traffico arriverà da nord, dalla Brebemi. La Paullese, per quanto riqualificata e nonostante le due corsie per senso di marcia, non consentirà di snellire il flusso dei mezzi al punto da fare concorrenza alla Brebemi. Questa diventerà la porta del Cremasco, la via di accesso principale alla città e al territorio circostante». E il sottopasso di via Indipendenza che fine farà? «Faccio parte di quelle persone che ritengono che Gronda Nord e sottopasso siano due cose diverse. La prima serve
alla viabilità esterna. Il sottopasso serve invece alla viabilità interna. Vanno fatte entrambe le opere. Ma se prima si farà il sottopasso è solo perchè costa meno. Ciò non toglie che siano necessarie entrambe le soluzioni». Sarà una tangenziale a tutti gli effetti... «Questa strada, rispetto al vecchio percorso di prolungamento della Gronda Nord, è più esterna. Le dimensioni sono quelle della strada già realizzata della Gronda Nord. Certo non ci sono i cavalcavia e passaggi laterali. Tecnicamente non si può parlare di una tangenziale. Ma di certo è una strada a scorrimento veloce. Questo è indubbio».
Carnevale Cremasco al via: la sfilata e tutti gli eventi organizzati in città A Crema il Carnevale è una cosa seria. Sono più di 200 i volontari impegnati nelle singole sfilate, sei i carri di 16 metri in movimento (con meccanismo interno realizzato a mano dagli artigiani), centinaia le maschere, tante scuole e associazioni della zona coinvolte. I grandi protagonisti dell’evento sono: il Comitato Carnevale Cremasco (incaricato dell’organizzazione) e i tre gruppi che realizzano a mano, con il lavoro di un anno, i carri più imponenti, i Barabét, gli Amici e i Pantelù. «Il Comitato organizza le tre sfilate costruendo carri sempre più grandi e scenografici, ingaggiando gruppi folcloristici professionisti e famosi, ma anche corredando l’evento con i mercatini in piazza, le visite guidate alla città e le offerte delle Card, con pranzi e proposte turistiche convenienti» spiega il presidente del Comitato organizzatore Giancarlo Murelli. Presso le scuole elementari del circondario, in programma spettacoli gratuiti di Burattini a cura del Comitato Carnevale e presentazione delle maschere cremasche al Gagèt còl sò Uchèt e Bèta da la lengua scèta. A cura dell’artigiano Onofrio, professionista burattinaio. In questi giorni il Comitato sta concludendo il laboratorio di Cartapesta nelle scuole elementari Braguti (che ha coinvolto 5 classi, 125 bambini in tutto).
Domenica 31 gennaio, 7 e 14 febbraio, ore 14.30 in piazza Giovanni XXIII Grande sfilata di carri a tema, mascheroni a piedi, bande musicali. Sei i carri giganti con meccanismo interno che favorisce il continuo movimento delle figure. Movimenteranno la sfilata bande e gruppi folkloristici professionisti ingaggiati per l'occasione: Tropical Dream, Gaget Folc, Gruppo Twirling
Majorettes, Danzerini Pavullesi, Gruppo Folcloristico Pifferi e Tamburi, Os Cariocas, Gruppo Maschere veneziane, Red Davils Marching Show Band, Gruppo Folcloristico Bliviano, Sbandieratori di Fivizzano. Carnevale dei Bambini: tutte le domeniche in piazza Falcone e Borsellino, nel circuito del Carnevale, verrà allestita «L'Isola dei Bambini». Dove i piccoli potranno giocare gratuitamente correndo sui gonfiabili giganti, creando figure con i palloncini in compagnia del Clown o trasformando il proprio volto in maschere diverse con l'aiuto delle estetiste del «Truccabimbi». Mercatini: in piazza Duomo, tutte e tre le domeniche dalle 10 alle 19, saranno allestite bancarelle per la degustazione e la vendita di prodotti localicon con più di 100 espositori. Visita Guidata della Città: in piazza Duomo nelle mattinate di domenica verranno organizzate visite guidate alla città per i gruppi provenienti da tutta Italia, ma anche per i singoli turisti. Le visite partiranno ogni mezz’ora e vedranno protagonisti i ragazzi dell’Istituto
Professionale SRAFFA (dalle ore 10.30). Ai turisti il Comitato Carnevale offre Pacchetti a prezzi stracciati comprensivi di Visita alla città, Pranzo (con scelta in diversi ristoranti) e Ingresso Sfilata. Domenica 14 febbraio gran finale: Alle ore 17 premiazione dei carri vincenti e di tutti i gruppi partecipanti in Piazza Garibaldi. Alle ore 18 favoloso spettacolo pirotecnico «Gran Baldoria di Carnevale» con musica e balli nella piazza più suggestiva di Crema. Raduno Camperisti: Il Comitato Carnevale Cremasco, in collaborazione con “Amici camper Crema”, organizza il 7° raduno camperisti che si terrà a Crema da Venerdì 12 a Domenica 14 febbraio. Festa con i nonni: Presso la Casa Albergo, giovedì 11 febbraio, spettacolo Musicale a cura del Comitato Carnevale. Per informazioni: Comitato Carnevale Cremasco, telefono 0373 256391 www.carnevaledicrema.it (il sito è aggiornato di tutte le info) www.crescibimbo.it per gli appuntamenti del Carnevale per i Bambini.
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Crema
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Parco del Serio, bufera sul nuovo Cda Il centrodestra fa il pieno dopo il rinnovo degli Amministratori. Attacchi dalle minoranze: «Questo è un poltronificio»
I membri tutti della Lega e del Pdl. Insorge il Pd: «Così privata ogni possibilità di controllo»
C
di Tiziano Guerini
onsiglio di amministrazione del Parco del Serio rinnovato ed è subito polemica. Il presidente Gianfranco Gafforelli è stato confermato. L'assemblea dei sindaci ha votato i bergamaschi Anacleto Mombrini, Dimitri Donati, Italo Fanton, Marco Facheris, e i cremaschi GianLuigi Scandelli, Piero Margheritti, Ettore Moretti, Luigi Bellani. Contraria-
del Partito Democratico cremasco Matteo Piloni che dichiara senza mezzi termini: «Non solo hanno ignorato totalmente le valutazioni dei sindaci cremaschi che all’unanimità avevano espresso una valutazione positiva sui consiglieri cremaschi uscenti, ma soprattutto, dal punto di vista politico, non è stata garantita la rappresentanza della minoranza. In passato, quando il centrosinistra aveva la grandissima maggioranza, la responsabilità politica di chi governava il territorio e la ProvinOmar Bragonzi, sindaco di Montodine
mente a quanto si poteva pensare, nessun esponente del centrosinistra, contravvenendo ad un comportamento politico che sempre (o quasi) riconosce il diritto delle minoranze ad essere presenti con funzione di controllo nei diversi organismi di nomina politica. Questo fatto è destinato ad inasprire ancor di più i rapporti fra i due schieramenti politici di centrodestra e di centrosinistra; ma soprattutto renderà più problematico il rapporto dei vertici del Parco con le comunità locali rivierasche. Un primo commento duro è stato espresso dal coordinatore L'associazione Tartavela di Crema, in collaborazione con il Cisvol e con il patrocinio del Comune di Crema e dell'ospedale Maggiore di Crema, promuove il convegno «Amministratore di sostegno e il dopo di noi... per una nuova cultura dei diritti». L'incontro pubblico si terrà venerdì 29 gennaio alle 21 presso la sala S. Maria di Ripalta in via Matteotti a Crema. Interverranno: Francesca
cia di Cremona, aveva sempre creato le condizioni affinché, l’allora centrodestra in minoranza, avesse potuto esprimere una propria rappresentanza nel Cda del Parco del Serio. Oggi, la prassi della buona politica e del rispetto del territorio, con le amministrazioni di centro-destra, è totalmente saltata». «Con l’ elezione di questo Cda» continua Piloni, «il Parco del Serio è gestito totalmente da rappresentanti del centrodestra, espressi attraverso la logica delle “compensazioni” e dei “contentini”.Un vero e proprio "poltronifico" siglato da Salini,
dal Comune di Crema e dalla Lega Nord. Alla faccia del territorio». Sulla questione è intervenuto anche il Segretario provinciale del PD Titta Magnoli: «Lega e Pdl, con queste elezioni, dimostrano il loro più totale disprezzo per le istituzioni. E meno male che la Lega si dichiara contraria ai parchi, li etichetta come carrozzoni inutili e poi occupa ben 4 poltrone su 9. Addirittura quadruplicando la propria precedente presenza. Ora dobbiamo forse aspettarci un cava anche nei pressi del parco del Serio?». Uno dei sindaci più attivi nel Cremasco e più attento alle questioni del parco è il sindaco Pd Omar Bragonzi di Montodine. Ha emesso, dopo la nomina del Cda un comunicato molto severo. Dopo aver espresso soddisfazione per la riconferma del presidente Gianfranco Gafforelli, non nasconde invece «lo sconcerto per lo stravolgimento della nuova composizione amministrativa, con la riconferma di solo uno di vecchi consiglieri, e per la mancata riconferma dei rappresentanti cremaschi Ermentini e Monaci, che, a detta
anche dei sindaci di centrodestra, hanno lavorato con serietà, indipendenza politica e senso di appartenenza all’ente. Esprimo preoccupazione ed indignazione perché è la prima volta che mi capita in quattordici anni di attività amministrativa a Montodine di vedere non riconosciuta alla minoranza ed ai suoi sindaci una rappresentanza dignitosa all’interno di un Cda, ma soprattutto contro la volontà di alcuni sindaci, che hanno cercato, attraverso la condivisione istituzionale del buon operato, di far valere il giudizio sulle persone e non il contentino a questo o a quel partito». Ha proseguito il sindaco Omar Bragonzi: «Sono esterrefatto dall’atteggiamento espresso attraverso il voto dalla Provincia di Cremona e dal Comune di Crema perché considero inadeguato aver voluto mostrare i muscoli quando non c’era bisogno di farlo, perché il Parco del Serio era governabile prima e lo poteva essere anche oggi con una maggioranza di centrodestra ed una minoranza di centrosinistra fatta di persone capaci, professionali e con esperienza».
Amministratore di Sostegno, un convegno con Cisvol Franzini, Laura Sforza, l'avvocato Luca Maresi. Introduce e conduce: Maria Stefania Piloni Silva, presidente associazione La Tartavela (associazione onlus familiari e utenti salute mentale). L’istituto dell’Amministrazione di Sostegno è
nato per rappresentare e sostituire la persona che non raggiunge o perde nel tempo la capacità di intendere, volere, valutare, decidere, e tutelare i propri interessi. Può beneficiare di questa misura di sostegno non solo la persona con disabilità
ma chiunque si trovi in condizioni di particolare fragilità come anziani, tossicodipendenti, malati terminali. Lo strumento dell’Amministrazione di Sostegno pone al centro dell’attenzione la persona con la sua storia, le sue
difficoltà, le esigenze e le aspirazioni ed è radicalmente diverso dal provvedimento di interdizione che priva totalmente la persona della capacità di agire. L’Amministratore di Sostegno viene infatti nominato dal giudice tutelare che stabilisce di volta in volta i poteri di rappresentanza, di sostituzione o di assistenza, rispetto alle esigenze di ogni singola persona.
Pandino: come prevenire gli acciacchi degli anziani
Qualità della vita non è solo avere a disposizione una serie di servizi che aiutino a ridurre le difficoltà economiche, di mobilità, di assistenza, di socialità che ogni giorno incontriamo. Qualità della vita significa anche, e forse prima di tutto, stare bene con se stessi, presupposto indispensabile per aprirsi e stare bene con gli altri. La pensa così Antonia Menclossi, assessore ai Servizi sociali di Pandino. «Ci sta a cuore» dice, «che i nostri cittadini adottino uno stile di vita che li faccia stare bene. Per questo mettiamo in campo proposte e iniziative utili a limitare gli inevitabili acciacchi che il tempo inevitabilmente porta al nostro corpo». Quali sono le proposte del Comune di Pandino? «La prima proposta si chiama “Anziano in Salute” ed è rivolta agli ultra sessantenni. Si tratta di percorsi di fisioterapia di gruppo, elaborati insieme alla Fondazione Casa di Riposo e che si svolgeranno presso la Casa di riposo stessa. Non una semplice ginnastica ma una vera e propria terapia fisica, per ridurre gli effetti dei piccoli acciacchi e imparare come fare per prevenirli. Già sono stati distribuiti volantini con le informazioni e il modulo di iscrizione. Per ulteriori informazioni basta contattare l’ufficio dei Servizi Sociali». E poi? «La seconda proposta riprende un nome già caro ai Pandinesi. Si intitola infatti “Piedibus d’argento… ma non solo”. In questo caso il partner principale del comune è l’Asl, insieme al Centro sociale e all’Auser. Una volta alla settimana verranno organizzate delle passeggiate a piedi nel territorio comunale con mete diversificate (piscina, Santuario, fontanile...). La presenza iniziale di uno specialista in scienze motorie darà ai partecipanti la possibilità di imparare semplici esercizi di stretching utili a dare elasticità ai muscoli».
Antonia Menclossi
L'iniziativa vale solo per gli anziani? «In primo luogo vorrebbe coinvolgere chi ha qualche decennio sulle spalle (questi riceveranno addirittura un invito personale ), ma poi anche tutti coloro che, indipendentemente dall’età, desiderano adottare uno stile di vita qualitativo, capace di mantenere o migliorare uno stato di benessere». E quando si comincia? «A marzo, quando il clima sarà più mite, inizieranno le uscite. Intanto, fino alla fine di febbraio, sarà possibile aderire al progetto consegnando il modulo che verrà distribuito alla Biblioteca Comunale e al Centro sociale. Per qualsiasi altra informazione si può telefonare al n° 0373/970837 il venerdì dalle 15 alle 17». La campagna per la salute che il Comune ha lanciato prevede altre proposte? “Sì, c’è una terza proposta, la “Giornata della prevenzione cardiologica”, che verrà attuata grazie alla collaborazione delle associazioni “Proteggi il tuo cuore” e Avis. Si tratta di uno screening rivolto a persone tra i 50 e i 60 anni, oltre ai componenti della Giunta, indipendentemente dall’età, in quanto sottoposti nel loro servizio amministrativo a un rischioso stress. Tale screening ha lo scopo di prevenire malattie cardio-vascolari. Appena lo staff del Centro di Rivolta avrà comunicato la disponibilità, verrà organizzato il tutto e gli interessati verranno invitati con una lettera».
Crema
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Grande evento: tango d’autore al Ridotto
Domani Tango Argentino al Circolo Ridotto di via Benzoni. L’International Inner Wheel Club di Crema, con il patrocinio del Consolato Argentino e della Fondazione Accademia Italiana del Tango, ha organizzato per domani, sabato 23 gennaio, alle 21.30 una serata di Tango Argentino dedicata a Felix Picherna. La festa nel suggestivo e storico Palazzo Vimercati Sanseverino sarà un’occasione per ballare, conoscere i protagonisti e il fascino del Tango. Il ricavato della serata sarà destinato a sostenere la pubblicazione di un libro fotografico dedicato alla figura di Felix Rubén Picherna ed intitolato «Tango Felix. El musicalizador
Felix Rubén Picherna
S
di Emanuele Mattei
i è tenuto lo scorso sabato, 16 gennaio, in sala Alessandrini a Crema il congresso cittadino del Partito Democratico. Oltre al fatto che in lizza per l’incarico di portavoce del partito ci fossero due donne, ed esattamente Teresa Caso e Manuela Piloni, la novità organizzativa più importante era data dalla decisione di istituire un solo Circolo Pd per tutto il territorio comunale, e non più i cinque circoli corrispondenti al centro storico e alle frazioni periferiche che caratterizzavano precedentemente l’organigramma del partito. Molto tesa era la questione del confronto fra due candidature: purtroppo non si è più abituati al confronto elettorale vero all’interno dei partiti, e quella fra Teresa Caso e Manuela Piloni era una competizione vera. Diciamo subito che l’ha spuntata nettamente Teresa Caso con 58 voti contro i 32 andati all’avversaria Manuela Piloni (più 2 voti nulli). Per la composizione del coordinamento i più votati sono stati: Mombelli Piero, Della Giovanna Graziella, Galvano Luigi, Benelli Mimma, Bergamaschi Fabio, Bonaldi Stefania. Ha aperto l’assemblea congressuale il coordinatore del Circondario cremasco Matteo Piloni. Nel suo breve ma appassionato intervento ha ricordato come il Partito Democratico sia tutto
Picherna». Il volume, con le fotografie di Dino Vittimberga ed i testi di Franco Finocchiaro, sarà integrato dal dvd «Esta es mi vida», documentario su Felix realizzato da Jean-Luc Giadima. Felix Rubén Picherna ha iniziato la sua attività di musicalizador de tango ormai 51 anni fa. Durante la festa al Ridotto vi sarà una selezione musicale di Enrico Malinverni e saranno ospiti d’onore sia Felix Picherna che Franco Finocchiaro, presidente dell’Accademia Italiana del Tango. Durante la serata è prevista l’assegnazione con estrazione di alcuni premi. «Siamo molto soddisfatti di come stanno proseguendo le adesioni per la serata» ha spie-
Circolo Pd, elezioni a tinte forti
Teresa Caso ha battuto Manuela Piloni. Clima di contrasto. Volate polemiche e accuse
Manuela Piloni, ex assessore della giunta Torchio
Teresa Caso, portavoce del Circolo Pd di Crema
sommato ancora nella sua fase costituente. Sono seguiti i due interventi delle candidate al ruolo di coordinatore del partito a Crema. Manuela Piloni, dopo aver ricordato il suo impegno politico soprattutto in ruoli istituzionali amministrativi (è stata assessore provinciale nella giunta Torchio) ha affermato: «Nel mio impegno politico mi muove soprattutto la passione per i diritti civili
che mi porta a sottolineare con forza la laicità dello Stato pur nel rispetto delle posizioni di fede religiosa». E ha proseguito: «Dobbiamo recuperare un rapporto più preciso ed intenso con il mondo del sindacato, con le associazioni, specie quelle culturali, per rendere il nostro messaggio politico più in sintonia con le esigenze reali dei cittadini».
Pdl: rinnovato il comitato della città Ma non c’è stata ancora la ratifica
Anche il Partito della Libertà cittadino nomina in questi giorni il proprio comitato comunale. «Provvisorio» avverte il coordinatore architetto Enzo Bettinelli, «perché discende dal congresso provinciale della scorsa primavera al cui segretario Mino Jotta è stato demandato il compito di nominare i coordinatori locali; da qui la mia nomina a coordinatore per il Cremasco e la scelta che devo operare per ricostituire il Comitato». Fino a quando questa provvisorietà? «Non saprei indicarlo con
gato Tina Olmo, presedentessa dell’associazione Inner Wheel ed organizzatrice della serata. «Per gli amanti del Tango questa è una serata davvero particolare: sia per il progetto che intende portare avanti, sia per la presenza di grandi artisti come Picherna e Finocchiaro. Per questo ci sono giunte adesioni da tutta la bassa Lombardia. Un evento che è diventato regionale e oltre. Lo scorso mese di ottobre il Tango è stato nominato dall’Unesco patrimonio vivibile dell’umanità. Una qualifica non indifferente che rende omaggio ad una ballo che cela una lunga storia fatta di avvenimenti e tradizioni della cultura popolare».
esattezza. Dal fatto però che il tesseramento per quest’anno non ha ancora avuto una indicazione precisa entro cui concludersi, riterrei improbabile l’effettuazione del Congresso nazionale del Pdl prima del prossimo autunno. Le fasi congressuali provinciali e locali sono appunto legate allo svolgimento della assise nazionale. Solo a quel punto si passerà dalla attuale fase di nomine provvisorie, d’autorità per così dire, delle cariche, alla fase compiutamente democratica del voto degli iscritti». In quest’ultimo periodo si
sa di alcune richieste di convocazione del Comitato da parte di alcuni iscritti critici… «Rispondo: a parte il fatto che richieste ufficiali in tal senso a me non ne sono pervenute, la convocazione era impossibile per il semplice fatto che il Comitato non era ancora stato costituito. Ora c’è, e siamo fra i primi in Lombardia ad averlo perché da altre parti stanno decidendo di rinviare le nomine a dopo le elezioni regionali». Le persone indicate per il Coordinamento comunale del Pdl da parte del coordinatore
«Il ruolo del coordinatore» ha detto Manuela Piloni, concludendo il suo applaudito intervento, «deve saper essere di stimolo e di conforto: stimolare ad un maggior impegno quanti hanno compiti politico-amministrativi e anche gli iscritti; confortare tutti nella speranza che se si opera bene e con intelligenza riavremo il voto dei cittadini per una nuova stagione politica a vantaggio del bene comune». L’altra candidata, quella vincente, al ruolo di coordinamento, Teresa Caso, impegnata nell’associazionismo sociale e solidale, ha mostrato un carattere più aggressivo, ponendosi come occasione di profondo cambiamento del partito a livello locale. «C’è l’esigenza di una svolta vera nel nostro modo di stare politicamente in città» ha detto Teresa Caso. «La politica non è fine a se stessa, ma è l’occasione per dare efficacia alle nostre aspirazioni sociali. Dobbiamo avere il coraggio di osare, di percorrere strade nuove, che sono tali perché non sono mai state percorse anche se da sempre tracciate». E ha proseguito: «Per
Enzo Bettinelli in accordo col vice coordinatore vicario Maurizio Borghetti, proposti per la ratifica da parte del coordinamento Provinciale, sono i seguenti. Oltre agli stessi Bettinelli e Borghetti, Enrico Aglio,Sara Arcari, Paolo Beretta, Simone Beretta, Lorenza Branchi, Mario Cassi, Giovanni De Grazia, Giacomo Moreschi, Loretta Marazzi, Piero Margheritti, Francesco Martelli, Ettore Moretti, Paola Orini, Giovanni Palombo, Lorenzo Perolini, Enrico Piacentini, Emilio Pini, Angelo Pizzocri.
recuperare consenso bisogna saper parlar chiaro, dimostrare trasparenza, apertura, volontà di partecipazione, condivisione e proporre innovazione. La città si sta ricostruendo una propria anima e noi siamo parte di quest’anima». L’intervento, fatto con toni accesi e convinti, è suonato come critica alla conduzione del partito in città di questi ultimi tempi. E’ seguito un dibattito a volte critico. Felice Lopopolo: «C’era una sola candidatura, quella di Teresa Caso che io sostengo, e poi sono diventate due per intervento diretto dei vertici del partito…». Anche Arcangelo Zacchetti ha dato voce agli aspetti critici del partito, peraltro sostenendo la candidatura di Manuela Piloni. Il dibattito ha dato vita a un clima di contrasto forte. Ma resta una domanda dopo questo confronto. Ora che il momento elettorale interno si è concluso, almeno per quanto riguarda il Circolo Pd di Crema, rimarranno segni conflittuali nel partito o si sapranno ricondurre a positiva dialettica interna?
Opimio Chironi: «Così è stata abolita ogni possibilità di critica interna» Opimio Chironi, che da tempo rappresenta una delle voci critiche all’interno del Pdl nei confronti dei vertici locali, non ci sta. «E’ una vergogna» afferma senza reticenze, «che si proceda in modo verticistico alla cooptazione dei componenti del comitato comunale senza nessuna consultazione preventiva degli iscritti e soprattutto senza dare la possibilità ad alcuno di avanzare critiche nei confronti dell’operato del partito rispetto alle scelte amministrative della città. Sanno tutti del dibattito aperto con verifiche e beghe fra i consiglieri comunali di maggioranza e la giunta, e si fa finta di nulla. Anzi si fanno nomine in modo da avere la garanzia di non avere critiche all’interno del partito. Da mesi chiedo, e non da solo,
Opimio Chironi
la convocazione degli iscritti senza che non succeda nulla ed ora addirittura si indicano i vertici del partito con una nomina “ad personam”. Questi errori politici prima o poi si pagano. E io incomincio a dire che i dissidenti del partito, se vuole continuare ad essere democratico, sono loro».
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Crema
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Il consigliere comunale del Pdl ha deciso di lasciare: «Senso di frustrazione... troppo preponderante il peso dei partiti»
Agostino Dossena: «Adesso voglio spiegarvi perchè mi sono dimesso» Le reazioni delle minoranze
U
di Tiziano Guerini
na lettera che vale come addio alla politica e che inizia così: «Con la presente sono a rassegnare le dimissioni, inderogabili, da consigliere comunale». L'ha scritta il consigliere comunale del Pdl Agostino Dossena, medico, che si è dimesso dal suo incarico. Una lettera che sancisce la fine dell'impegno politico, almeno per ora, per un uomo che era nuovo a questo tipo di percorso. Dossena nella sua lettera ha voluto dare un'illuminante precisazione che si legge più avanti: «Lascio volutamente la data nella quale ho scritto queste note che risalgono a quasi un anno fa perché, rileggendole, non ho trovato una sola virgola che, dopo la verifica di un ulteriore anno, potessi riscrivere in modo diverso». Le dimissioni di Dossena hanno un significato particolare. In questo caso, infatti, a differenza della vicenda che portò all'addio di Renato Ancorotti, ad andarsene dalla maggioranza di centrodestra è un consigliere e non un assessore. Segno inequivocabile che la famosa frattura fra organo decisionale, la giunta capeggiata da Bruttomesso, e il consiglio comunale, non si è mai rimarginata del tutto. Più volte, anzi, infinite volte, i consiglieri di maggioranza hanno chiesto di essere ascoltati con più attenzione. Dossena, soprattutto sul progetto di riqualificazione dell'Ersaf, era fra loro. Adesso dice basta e rassegna le dimissioni. Perché? L'abbiamo intervistato per saperne di più, sentendo diretta-
I capigruppo di minoranza Gianemilio Ardigò, Stefania Bonaldi, Franco Bordo, Walter Della Frera, Gianni Risari hanno commentato in questo modo le dimissioni di Agostino Dossena. «La vicenda delle dimissioni del consigliere comunale Agostino Dossena» scrivono in un comunicato congiunto, «sono il sintomo chiaro ed evidente del disagio che cova nel governo cittadino e in modo particolare tra i consiglieri comunali di maggioranza. Non riteniamo casuale che le dimissioni, a lungo meditate da Dossena per sua stessa ammissione, siano state rassegnate in concomitanza con l’inasprirsi del dibattito sul futuro dell’Ersaf in capo alla maggioranza medesima e con la recente minaccia di dimissioni del sindaco Bruttomesso se l’attuale progetto Ersaf non sarà sostenuto dal consiglio comunale. Con rammarico registriamo che, a causa di una empasse irrisolta, che sta paralizzando l’amministrazione comunale nel suo complesso, il consiglio perde un componente valido e stimato, col quale era possibile un confronto sereno e costruttivo su molti aspetti della vita amministrativa cittadina, ivi incluse le tematiche ambientali, care al consigliere Dossena».
Agostino Dossena, medico all'ospedale di Crema e ora ex consigliere comunale del Pdl
mente l’interessato, che lo fa sottoscrivendo i passaggi più significativi della lettera di dimissioni. Quale è stato il motivo che ha fatto scattare la voglia di dimissioni? «Un senso di frustrazione che può cogliere chi, come me, ha intrapreso questa avventura con uno spirito assolutamente amministrativo e senza il supporto di una fede di partito». E' solo colpa della poca confidenza con la politica? «Mi ero ripromesso di tenere un atteggiamento scevro da preconcetti di parte, ma sento la debolezza dell’inesperienza e il dubbio della capacità di analisi su questioni tanto diverse dal mio campo professionale, che mi tolgono quella serenità che mi è indispensabile per il mio lavoro, a cui tengo più di ogni altra cosa, dopo la famiglia». Eppure essere consigliere comunale può dare anche delle soddisfazioni personali… «Al ruolo di consigliere oggi è richiesto un compito in cui la po-
sizione di parte o di partito è preponderante, cosa che non stigmatizzo nè condanno, ma che non mi appartiene». Insomma la politica sembra funzionare con altre regole.« «Nella mia visione tutti, per la loro specifica competenza o interesse, dovrebbero essere chiamati a concorrere al bene comune, ma mi rendo conto come oggi sia ancora molto utopistico che possa essere assegnato un incarico ad un componente della parte avversa e che la parte avversa accetti un compito che possa dar credito all’avversario politico. Io la troverei la cosa più normale del mondo». Nel momento in cui abbandona il consiglio comunale vuole dare qualche consiglio a chi rimane? «Non un consiglio, ma una esortazione: il sindaco e gli assessori e chiunque abbia compiti
Banco Farmaceutico compie 10 anni
Una serata con i comici di Zelig a Crema Nuova Il Banco Farmaceutico compie 10 anni. Una serata di festa sarà organizzata a Crema per venerdì 29 gennaio 2010 alle ore 20.45 presso il Teatro dell’Oratorio di Crema Nuova. Alla serata saranno presenti Paolo Cevoli e Claudia Penoni da Zelig, in qualità di testimonial della campagna promozionale del Banco Farmaceutico, con un loro spettacolo di cabaret. La serata è ad inviti chiamando i numero di cellulare 3475474407; 3358128170; email cr. bancofar@libero.it. Sabato 13 febbraio
Paolo Cevoli
si terrà la decima giornata di raccolta del farmaco, organizzata dal Banco Farmaceutico, la cui mission è quella di aiutare le persone indigenti rispondendo al loro bisogno farmaceutico attraverso la collaborazione con le realtà assistenziali che già operano localmente, al fine di educare l'uomo
Claudia Penoni
alla condivisione e alla gratuità. Nella Provincia di Cremona e nella zona di Crema, grazie anche al coinvolgimento di molti come volontari nelle farmacie, di anno in anno sono cresciuti sia il numero di farmacie aderenti sia quello degli enti convenzionati. Ad oggi il Banco sostiene 20 enti assisten-
ziali, 4mila indigenti, coinvolgendo 40 farmacie. Il Banco Farmaceutico è un'associazione non profit nata a Milano nel 2000 grazie alla collaborazione tra la professionalità della Federfarma di Milano e l'esperienza nel settore sociale della Compagnia delle Opere. Scopo del banco è aiutare le persone indigenti rispondendo al loro bisogno farmaceutico attraverso la collaborazione con le realtà assistenziali che già operano localmente, al fine di educare l'uomo alla condivisione e alla gratuità.
Massimo Cogorno, condoglianze Giovedì è morto Massimo Cogorno, 45 anni. Ha collaborato con l'ex assessore alla Cultura, Renato Ancorotti, al successo di CremArena. Le esequie si svolgeranno sabato, ore 10, a Offanengo. Alla famiglia, le condoglianze dell'editore, della direzione e della redazione del giornale. «L’ultimo ricordo di Massimo è un aperitivo la vigilia di Natale. Mi regalò un cd del concerto di Sarah Jane Morris che avevamo or-
ganizzato insieme, una registrazione preziosa, un evento fantastico, frutto di una collaborazione che era cominciata con la realizzazione di CremArena, progetto al quale Massimo aveva contribuito in modo essenziale. Ore di discussioni, progetti, sogni, dettati dal sentire comune, dalla voglia di realizzare per altri, per dare alla nostra città qualche cosa di significativo. Un uomo di grande spessore culturale,di grande sensibilità musicale, ma anche umana attraver-
so la quale abbiamo vissuto momenti bellissimi carichi di emozioni e di amicizia. Mi mancherà. Mi mancheranno le serate insieme ad ascoltare musica. Lo ricorderò mentre rivolto al cielo mi diceva: "Renato speriamo che non piova, sarà una serata bellissima , un concerto super". Spero che dove sia ora possa ascoltare tutta la musica che amava e che è stata la grande passione della sua vita spenta così prematuramente.» Renato Ancorotti
istituzionali dovrebbero “approfittare” dell’entusiasmo con il quale i consiglieri hanno aderito all’avventura amministrativa e della loro voglia di fare qualcosa per la loro città, e renderli partecipi; diversamente il rischio della disaffezione è elevato». E su questioni amministrative più specifiche? «Il senso delle osservazioni che ho sottoscritto relative all'Ersaf è stato quello di un suggerimento, un qualcosa su cui discutere. Margini per modificare l'accordo sembravano esserci tanto è vero che rispetto alla prima stesura erano stati accolti precedenti suggerimenti». Il sindaco si è trovato in difficoltà al punto da invocare la fiducia. «Era ben lungi da me una qualunque valenza politica. Mi spiace che sia stata posta una questione di fiducia, da parte del sindaco, cosa che non mi sono mai sognato di far mancare, e credo che le votazioni effettuate finora ad oggi lo dimostrino».
Barriera ferroviara: scontro fra Bruttomesso e Lorenzetti Il Consiglio comunale Crema dello scorso martedì si è aperto con la presa d’atto delle dimissioni avanzate dal consigliere del Pdl Agostino Dossena, e con l’ingresso in sala degli Ostaggi del nuovo consigliere Antonio Patrini accolto da un applauso. Due fondamentalmente, poi, le questioni trattate, entrambe di grande rilevanza: la mozione del consigliere Pdl Fulvio Lorenzetti sul progetto di superamento della barriera ferroviaria viale su viale verso S. Maria; e l’ordine del giorno proposto dal consigliere dei Verdi Gian Emilio Ardigò sulla ipotesi della realizzazione di una cava nel territorio del comune di Caravaggio. Fulvio Lorenzetti ha presentato la propria mozione: «Non un sottopasso faraonico, né un sovrappasso futurista, ma un semplice passaggio viale su viale. Quello che chiede la gente è che si smetta con le chiacchiere e ci si metta all’opera concretamente. Prendiamo quindi in considerazione questo progetto e realizziamolo». A questo punto la discussione si è mossa con qualche imbarazzo, soprattutto dai banchi della maggioranza. Ha preso la la parola il sindaco Bruttomesso: «Il viale di Santa Maria è una delle cose più belle della nostra città e fare quest’opera vorrebbe dire deturparlo». La capogruppo del Partito Democratico Stefania Bonaldi ha riconosciuto alla mozione Lorenzetti il pregio di aver posto ancora una volta il problema del passaggio della ferrovia su via Stazione, dopo che la giunta, come in un gioco di prestigio, l’ha di fatto accantonato. «Il fatto è» ha aggiunto però Bonaldi, «che non è possibile parlare del superamento della ferrovia sul viale S. Maria senza prendere in seria considerazione tutta l’area
Fulvio Lorenzetti
Nord-Est che attende di essere tolta dal degrado attuale. Per questo il voto del Pd sulla mozione sarà di astensione». L’intervento successivo del capogruppo di Città Amica e Solidale Gianni Risari ha dato vita ad uno scambio di opinioni serrato con il presidente del consiglio, Antonio Agazzi, che ha ripetutamente stoppato il tentativo di Risari di presentare un emendamento alla mozione. Di fronte a questo “siparietto” il consigliere Lorenzetti ha deciso di ritirare la propria mozione. Dibattito chiuso, dichiarazioni di voto inutili. Si è quindi passati alla seconda mozione, quella del consigliere del gruppo dei Verdi Gian Emilio Ardigò sull’ipotesi di costruzione di una cava nel Comune di Caravaggio in provincia di Bergamo ma del tutto limitrofo al territorio della provincia di Cremona. «La cava, se realizzata, avrà pesanti ricadute sul sistema idrico e irriguo su tutta la linea dei fontanili, con un enorme perdita di suolo fertile e una alterazione geomerfologica dell’habitat naturale.” hanno confermato la sostanziale condivisione unanime del “no” alla cava». I successivi interventi di Martino Boschiroli, Claudio Ceravolo, Matteo Soccini, hanno confermato la condivisione del “no” alla cava. Si è raggiunta una votazione unanime di contrarietà alla cava. Così è stato.
Tribunale di Crema Esec. Civ. n. 107/2008 – Reg. Incarichi 64/09- G.E. dott. Vettoruzzo estratto di AVVISO DI VENDITA - II ESPERIMENTO Professionista delegato: avv. Alberto Borsieri, con studio in Crema – Via Frecavalli n. 21 Vendita senza incanto: 31 marzo 2010, alle ore 16,30, presso lo studio del delegato. Lotto unico: In Comune di Castel Gabbiano – Via Aimo da Gabbiano n. 6, casa di tre piani fuori terra, composta da soggiorno/cucina, bagno, camera, lavanderia, ripostiglio, con annessi poirtico, giardino e cortile di proprietà esclusiva al piano terra, tre vani oltre loggia al piano primo, due vani sottotetto al piano secondo. Custode giudiziario: Istituto Vendite Giudiziarie e dell’Asta S.r.l., Ripalta Cremasca (telefono 0373.80250 telefax 0373.82039 e.mail ivgcrema@astagiudiziaria. com). PREZZO BASE euro 146.250,00, con offerte in aumento di euro 3.000,00. Offerte da depositare in bollo e in busta chiusa presso lo studio del delegato, dal 26 al 30 marzo 2010, dalle ore 9,30 alle ore 12,00 esclusi il sabato e i festivi, con unito assegno circolare per cauzione pari al 10% del prezzo offerto, intestato alla procedura esecutiva n. 107/2008. Vendita all’incanto: 16 aprile 2010 alle ore 16,30, sempre nello studio dell’avv. Alberto Borsieri al prezzo base di euro 146.250,00 con offerte in aumento di euro 3.000,00. La domanda di partecipazione all’incanto, in bollo e non in busta chiusa, dovrà essere depositata nella competente Cancelleria del Tribunale di Crema non oltre le ore 12,00 del giorno non festivo precedente la vendita, con allegato assegno circolare per cauzione di euro 14.625,00, intestato come sopra. In ogni caso sul sito www.astagiudiziaria.com è pubblicata la relazione di stima dell’immobile per cui è la pre-sente procedura di vendita. La presentazione dell’offerta implica la conoscenza integrale e l’accettazione incondiziona-ta di quanto contenuto nella relazione peritale e nei suoi allegati, negli atti del fascicolo processuale, nonchè nell’avviso affisso, in forma integrale, all’Albo del Tribunale di Crema. Crema, 21 gennaio 2010.
(avv. Alberto Borsieri)
Crema
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Venerdì 22 Gennaio 2010
E il Tar vincola il velodromo Respinti i ricorsi del Coni e della Sai. L’impianto sportivo dichiarato d’interesse storico-artistico
di Lucia Calzi
l vincolo posto dal ministero dei beni culturali sul velodromo «Pierino Baffi» di Crema, dichiarato di interesse storico artistico, rimane. Il Tribunale amministrativo regionale della Lombardia ha, infatti, respinto i due ricorsi contro tale vincolo, presentati dalla società Coni Servizi Spa, che aveva venduto il velodromo, e dalla Sai, Società Anonima Immobiliare, che lo aveva acquistato. Se la decisione del Tar diventerà definitiva, significa non solo che il velodromo deve restare un impianto sportivo e che potrà solo essere sistemato, ristrutturato ma non modificato, ma anche che la struttura non poteva essere venduta dal Coni alla Sai, almeno non alle condizioni in cui la vendita è avvenuta. Una decisione quella del Tar della Lombardia che complica ulteriormente la vicenda, sulla quale da anni si spendono polemiche e fiumi di inchiostro. La situazione attuale è questa. Il velodromo è di proprietà della Sai, che avrebbe voluto realizzare sull’area un investimento immobiliare, smantellando l’impianto. Nel frattempo, ha firmato una convenzione con il Comune di Crema che consente di utilizzare l’impianto, la pista e il campo da calcio, fino al 2012. Il problema è che, dopo il 2012, se la sentenza del Tar diventerà definitiva, la
La giunta regionale dice sì all’impianto di stoccaggio del metano di Romanengo. Con la delibera n. 10841 del 16 dicembre l’organismo presieduto da Formigoni esprime, su proposta dell’assessore Davide Boni, parere favorevole al progetto di «Conversione a stoccaggio di gas naturale nel giacimento sotterraneo di Romanengo», proposto da Enel Stoccaggi Spa. Il parere regionale andrà al ministero dell’Ambiente e servirà per l’istruzione della valutazione di impatto ambientale statale. La giunta regionale non tiene conto del parere negativo espresso dal Comune di Romanengo attraverso una delibera di giunta, né di quello espresso dalla Provincia di Cremona, che
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Branchi: «Il Sindaco Bruttomesso e la giunta hanno sbagliato a non bloccare legalmente la vendita»
Il velodromo «Pierino Baffi» di Crema: la polemica continua
Sai non potrà realizzare sull’area proprio nulla. «La sentenza del Tribunale amministrativo regionale» dice il consigliere comunale del Pd Roberto Branchi, che da tempo segue la vicenda del velodromo,
«conferma che la causa intentata a suo tempo dall’amministrazione Ceravolo contro il Coni aveva un fondamento. Il Comune infatti sosteneva che il Coni non avrebbe potuto vendere la struttura sportiva in quel modo. Poi la nuova ammini-
Romanengo: la Regione dice di sì al centro di stoccaggio del metano concordava con i rilievi mossi dal Comune di Romanengo e chiedeva numerose modifiche al progetto. «Siamo alle solite» commenta il consigliere regionale del Partito Democratico Fortunato Pedrazzi, «Come è avvenuto per la cava di Caravaggio, come sta avvenendo per la discarica di amianto, la Regione tranquillamente passa sopra senza troppi complimenti ai territori. Alla faccia dei principi di condivisione, di partecipazione, di sussidiarietà di cui Formigoni e compagnia si riempiono solo la bocca».
E tutto questo avviene, continua Pedrazzi, “con il beneplacito di quei federalisti della domenica della Lega, che a Romanengo hanno fatto il diavolo a quattro, hanno partecipato al comitato sorto contro l’ipotesi di questo impianto, hanno lanciato polemiche e accuse contro l’amministrazione comunale, che in realtà si è espressa negativamente sull’insediamento. Questo la domenica, quando si trattava di mettere il gazebo in piazza, di chiacchierare al bar o di alzare polveroni. Poi, il lunedì, finito di giocare, a Milano l’assessore leghista Boni ha propo-
strazione Bruttomesso ha ritirato la causa. Ma nel frattempo la notizia dell’azione giudiziaria, i contatti e la corrispondenza già in essere hanno indotto il ministero a porre il vincolo contro il quale i ricorrenti hanno perso davanti al Tar». Dunque l’attuale amministrazione comunale ha delle responsabilità? «No, la responsabilità è del Coni; l’amministrazione comunale ha sbagliato a ritirare la causa. Se avesse proceduto, probabilmente oggi non saremmo a questo punto: il velodromo sarebbe ancora di proprietà del Coni e il Comune avrebbe potuto acquistarlo o fare in modo che comunque mantenesse la propria funzione». E non è così? «Oggi è tutto più difficile, perché ci sono di mezzo dei privati, che hanno speso dei soldi per acquisire un immobile che ora scoprono essere inutilizzabile ai loro legittimi fini». Che giudizio dà dell’intera vicenda? «Direi che da quando me ne occupo,
sto quella delibera, che prende per il naso anche i suoi federalisti per finta dai quali, siamo sicuri, non si alzerà alcuna voce di protesta, così come non si è alzata quando la Regione ha deciso di reinserire la cava di Caravaggio nel Piano di Bergamo né si sta alzando contro la discarica di amianto a Cappella Cantone che la Regione sembra decisa a autorizzare. E questi sarebbero i difensori del territorio?”. Toccherà adesso al Ministero competente decidere nel merito. Ma ancora una volta va messo in rilievo il fatto che la Regione, come è successo ad esempio per la cava di Caravaggio e la discarica di amianto di Cappella Cantone, non tiene in considerazione il parere dei nostri territori e quello dei sindaci coinvolti.
cioè da quando sono diventato consigliere comunale nell’attuale amministrazione, ho visto pressapochismo. Soprattutto da parte del Coni, o della società sua emanazione Coni Servizi, ma anche da parte del Comune, che mi è sembrato da un lato timoroso di disturbare chissà quali manovratori e dall’altro troppo frettoloso di scaricarsi di un problema complicato e tendenzialmente oneroso come quello del velodromo. Ma come sempre i nodi vengono al pettine». Che cosa succederà ora, dopo la sentenza del Tar? «Non lo so, lo decideranno le parti in causa. Potranno, credo, ricorrere al Consiglio di Stato, o lo potrà fare uno dei due ricorrenti. I privati potranno forse ritornare il bene al Coni chiedendo la restituzione del denaro. Quel che è certo è che la vicenda si è ulteriormente complicata, e che nel frattempo il velodromo resta un impianto sportivo che ha bisogno di interventi di manutenzione e ristrutturazione, ma nessuno li farà. Ed è un peccato».
Cna dona sollevatrice alla Casa di riposo La Cna ha voluto festeggiare i 60 anni della sua fondazione non con un evento culturale, come si è soliti fare ma con la donazione di una sollevatrice a tutte le case di riposo della provincia. Una donata a Cremona, una a Casalmaggiore e una appunto a Crema nella casa di risposo di via Zurla. E' stato Giuseppe Ghisani, presidente della Cna della provincia di Cremona, a consegnare l'attrezzatura a Gloria Ferranti dell'Onlus Benafattori Cremaschi. «Siamo contenti di festeggiare in questo modo il 60esimo anniversario dalla fondazione dell'associazione.» ha detto Ghisani. «La Cna sostiene gli artigiani e la piccola media impresa, e di conseguenza la famiglia e gli anziani sono una parte integrante di essa».
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Venerdì 22 Gennaio 2010
Mursia: la libreria viaggiante in piazza Duomo Un tir carico di volumi. Resterà in città fino al 31 gennaio. Ecco il programma degli incontri con scrittori e giornalisti
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di Barbara Milanesi
i chiama Mursia Passpartù la libreria itinerante che dallo scorso sabato 16 gennaio si trova in Piazza Duomo. E ci resterà fino alla fine del mese. In programma tantissimi appuntamenti per tutti i gusti. Infatti, Baloo, il tir che si apre e diventa uno spazio libreria, oltre a contenere migliaia di volumi esposti e consultabili, postazioni di gioco, computer per scrittura individuale e collettiva e un sistema audio, ha un angolo per presentazioni e aperitivi. Crema è la prima tappa di un tour che toccherà piccole e medie città italiane per un viaggio culturale di oltre 2.000 chilometri. Scopo dell’iniziativa, organizzata dalla nota casa editrice milanese, sponsorizzata da Nintendo e Bmw e patrocinata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Crema, è quello di promuovere la cultura. «Portiamo in giro per l’Italia la nostra storia, il nostro patrimonio di libri e di autori per scambiare idee ed esperienze» ha spiegato Fiorenza Mursia, presidente dell’omonima Casa editrice che sabato scorso ha presenziato all’inaugurazione cui ha partecipato anche Bruno Bruttomes-
La libreria in piazza Duomo
so, sindaco della città, e Paolo Mariani, assessore comunale alla Cultura. «Circoli velici e poetici, istituti di storia locale e associazioni culturali, librerie e assessorati alla cultura delle città che ci ospitano saranno parte integrante del progetto. Ogni città ha la sua storia e le
sue caratteristiche di consumi culturali. Noi vogliamo conoscerle e farci conoscere» ha spiegato la Mursia. Il programma cremasco è molto ricco e pieno di iniziative interessanti. La mattina generalmente è dedicata all'attività agli alunni delle scuole; nella pausa
pranzo, le prove libere con i giochi Nintendo; dalle 16 alle 18, lo spazio per lezioni di scrittura creativa, bridge, scacchi, cucina e vela; alle 18, la presentazione di libri ed incontri con gli autori. Per le presentazioni serali gli incontri si tengono presso le sale comunali. E proprio in Comune, nella sala dei Ricevimenti si è tenuto sabato scorso alle 21 l’incontro con Mario Cervi, una delle storiche firme del giornalismo italiano. Cervi ha presentato il suo ultimo libro: «Gli anni del piombo». L’Italia fra cronache e storia, scritto a quattro mani con il collega Luigi Mascheroni, presente con lui e con l’assessore Mariani. Cervi, nato a Crema, ha regalato una lezione sul Novecento. Molti altri gli incontri previsti per i prossimi giorni degni di nota. In sala dei Ricevimenti venerdì 22 gennaio alle 18 incontro con Carlo Lucarelli, uno dei grandi giallisti italiani contemporanei; mercoledì 27 gennaio in concomitanza con la «Giornata della memoria», Felice Lopopolo, presidente cremasco del Centro Ricerca Alfredo Galmozzi, introdurrà Brunello Mantelli e Nicola Tranfaglia che presenteranno Il libro dei deportati, la ricerca sui nomi e sui luoghi della deportazione italiana promossa dall’Associazione italiana ex
La presentazione di un libro
deportati; venerdì prossimo, 29 gennaio alle 21 incontro con Paolo Liguori, autore de «Il terremoto della ricchezza», un’inchiesta sull’Irpinia. Ma non solo: sono in calendario lezioni di scacchi, di bridge e di scrittura creativa. Grande, quindi, è l'attesa per gli ospiti della libreria. Solo il 31 gennaio alle 18 il tir Mursia ripartirà.
Gli autori che sono piaciuti di più
Introdotto nella sezione libri della Domenica, lo scorso 17 gennaio Rosalba Carollo, psicologa e psicoterapeuta cremonese, ha presentato Augusto Bianchi Rizzi e il suo ultimo romanzo, «La guerra di Nene». Già autore di «Albanaia», romanzo sui combattimenti dei nostri Alpini sul fronte russo, Bianchi Rizzi decide di raccontare la guerra vissuta dall’altro fronte e di spiegare l’attesa delle mogli tra nostalgia e dolore. Ne «La guerra di Nene» l’autore racconta che cosa è accaduto a chi la guerra l'ha combattuta qui, in Italia, sul fronte familiare, pagando negli anni successivi il prezzo della solitudine e del bisogno. È una vera e propria guerra personale, combattuta tra le mura domestiche, dove si intrecciano storie di donne che vivono nell'attesa, tentando di tenere a freno la nostalgia e il dolore che avvele-
nano il cuore. «All'ombra di ogni grande uomo c'è una donna che soffre» scrive e ribadisce Bianchi Rizzi. «Le donne subivano la scelta dei volontari, subivano l’eroismo dei mariti e continuavano a sperare nel ritorno del loro congiunto anche se dichiarato disperso». «Un romanzo da leggere tutto d’un fiato che dipinge l’Italia degli anni 40 e 50 in modo esemplare con una minuziosa cura dei dettagli che lo rendono ancor più vissuto» ha poi concluso la Carollo. Lunedì 18 gennaio alle 16.00 si è tenuta una Lezione di cucina grazie a Roberta Schira, scrittrice e critica gastronomica cremasca, che ha introdotto «Londra e contorni», l’ultimo romanzo di Renata Beltrami che guida il lettore alla scoperta della cucina britannica. Il romanzo, scritto a quattro mani con la
collega Silvia Mazzola, nasce fondamentalmente dall’amore che la professoressa di lingua nutre per la cultura anglosassone. La storia fa una sorta di giro nei contorni, ma anche fra i primi piatti e i dolci, per capire la Gran Bretagna e la sua cultura, appunto. «Le parole del cibo diventano una palestra per migliorare la lingua parlata, e ristoranti e pub l'occasione per ripercorrere la storia britannica» ha spiegato la Beltrami. «Una prima visita in Gran Bretagna comporta inevitabilmente un commento negativo nei confronti del cibo e immediatamente dopo sulla lingua. Eppure sono le due azioni fondamentali per sopravvivere in una paese straniero» ha detto l'autrice. «Il mio libro, attraverso la scoperta dell’uno aiuta a migliorare l’altro». «Una cultura quella gastronomica che permette di scoprire
Tribunale di Crema
Esec. Immob. n. 15/2009 R.G.E. (Reg. Incarichi n.70/2009)- G.E.: Dott. Vettoruzzo C.. Estratto avviso di Vendita di Immobili (I esperimento) Professionista Delegato: Avv. Corrado Locatelli con studio in Crema, Via Cavour n. 48.Vendita senza incanto 17 Marzo 2010 ore 15,00 presso lo studio del delegato. Lotto unico: In Comune di Dovera (CR) Fraz. Barbuzzera - Via Milano n.19. Appartamento al piano terra di due locali con servizi e box con lavanderia. Detto bene immobile corrisponde ad una porzione di fabbricato rurale recentemente recuperato. Il fabbricato ad uso abitativo ha una superficie commerciale complessiva di 94 mq. L’immobile si trova in condizioni di manutenzione buone. All’Agenzia delle Entrate-Ufficio di Crema non risulta alcun contratto di locazione immobiliare registrato. Difformità edilizie suscettibili di sanatoria. L’acquirente dovrà presentare al Comune di Dovera domanda di condono edilizio in sanatoria di dette unità immobiliari entro 120 giorni dall’acquisto del bene, ai sensi delle Leggi n. 47/85 e n.724/94. Dati catastali e confini come in atti. Custode Giudiziario: Istituto Vendite Giudiziarie ed all’Asta s.r.l.. Prezzo base: €. 103.000,00=. Offerta da depositare in bollo ed in busta chiusa presso Cancelleria delle Esecuzioni Immobiliari Tribunale di Crema entro le ore 12,00 del 16.03.2010 con unito assegno circolare per cauzione pari al 10% del prezzo proposto dall’offerente intestato a “ Tribunale di Crema – Procedura Esecutiva Immobiliare n. 15/2009 R.G.E.” Vendita con incanto: 07 Aprile 2010 ore 15,00 presso lo studio del delegato. Prezzo base: €. 103.000,00 con offerte in aumento non inferiori ad €. 3.000,00=. La domanda di partecipazione all’incanto, in bollo ed in busta chiusa, dovrà essere depositata in Cancelleria del Tribunale entro le ore 12,00 del giorno non festivo precedente la vendita, con unito assegno circolare, come sopra intestato, per cauzione di €. 10.300,00=. Maggiori informazioni: presso il professionista delegato, Avv. Corrado Locatelli (tel. 0373 83533), la Cancelleria Esec. Immob. Tribunale di Crema e l’Istituto Vendite Giudiziarie ed all’Asta s.r.l. (tel. 0373 80250). Ordinanza G.E., perizia ed avviso di vendita con modalità di partecipazione consultabili sul sito Internet www.astagiudiziaria.com Crema lì 18 Gennaio 2010 Avv. Corrado Locatelli
molto su un paese, un popolo, una persona» ha ribadito la Schira rispondendo a chi vuole relegare quella culinaria in cultura di serie B.
Alle ore 18 di mercoledì 20 gennaio, Paolo Roversi ha presentato il noir «L’uomo della pianura» insieme al giornalista e cronista di nera Roberto Bettinelli. La vicenda del romanzo si apre in un borgo di allevatori della Bassa Padana sconvolto da una serie di delitti. Sul posto c’è Enrico Radeschi, cronista di nera trapiantato dalla Bassa a Milano; in paese per seguire i casi per il giornale con cui collabora, Radeschi si trova coinvolto in episodi di ordinaria criminalità di provincia e in una storia di malavita che affonda le proprie radici negli anni Settanta, in quella Milano delle calibro 9 dominata da bande che si spartiscono bische clandestine, traffi-
Da sinistra Paolo Roversi e Roberto Bettinelli
co di eroina e giri di prostituzione. L’uomo della pianura racconta due storie destinate a innestarsi ed esplodere: da un lato le ricerche di Radeschi e delle forze dell’ordine del borgo emiliano, dall’altro un uomo che racconta la sua terribile storia. Un romanzo dal ritmo sincopato, dai costanti riferimenti musi-
cali e dai dialoghi intrisi di ironia e cinismo. Una storia che mette in scena anche le trasformazioni del Nord degli ultimi decenni: gli immigrati italiani e poi stranieri, i cambiamenti politici e sociali. Ad introdurlo Bettinelli, cronista di nera che da anni si confronta con realtà simili a quelle raccontate nel libro.
Tribunale di Crema
AVVISO DI NUOVA VENDITA IN SECONDO ESPERIMENTO Esec. Civ. n.77/2007 – Reg. Inc. n.20/08 - G.E. dott. Cristian Vettoruzzo - Professionista delegato: avv. Giulio Cerioli, Via Diaz n. 1/A Crema, tel. 0373 256131 fax. 0373 86119 e-mail avv.cerioli@lexonline.it. Vendita senza incanto: 12 marzo 2010 ore 15,00, presso lo studio del delegato. Lotto N.2 In Comune di Crema, Via Ginnasio n.15, unità abitativa situata ai piani primo e secondo sottotetto composta da cavedio, soggiorno-pranzo con cucina, antibagno e bagno al piano primo, camera singola, camera matrimoniale e bagno al piano secondo. Il box è ubicato al secondo piano interrato raggiungibile con scale interne ed ascensore, con l’autovettura si utilizza il monta-autovetture condominiale. Prezzo base del Lotto N.2 è di € 255.000,00 - Offerte in aumento: non inferiori a € 4.000,00. Offerte da depositare in bollo e in busta chiusa presso la Cancelleria delle Esecuzioni Immobiliari del Tribunale di Crema entro le ore 12,00 del giorno 11 marzo 2010 con unito assegno circolare non trasferibile per cauzione pari al 10% del prezzo offerto, intestato alla procedura esecutiva immobiliare n. 77/2007 R.G.E. Tribunale di Crema. Vendita all’incanto: 30 marzo 2010 ore 15,00, presso lo studio dell’Avv. Giulio Cerioli in Crema, Via Diaz 1/a; prezzo base del Lotto N.2 € 255.000,00 - offerte in aumento: non inferiori a € 4.000,00. La domanda di partecipazione all’incanto, in bollo, dovrà essere depositata nella competente Cancelleria del Tribunale di Crema non oltre le ore 12,00 del giorno non festivo precedente la vendita, con allegato assegno circolare non trasferibile per cauzione pari al 10% del prezzo base, intestato come sopra. Custode Giudiziario: Istituto Vendite Guidiziarie e all’Asta Srl tel. 0373 80250. Sui siti www. astagiudiziaria.com e www.crema.astagiudiziaria.com è pubblicata la relazione di stima dell’immobile per cui è la presente procedura di vendita, unitamente all’ordinanza di vendita ed alla versione integrale del presente avviso, anche affisso all’Albo del Tribunale di Crema. Crema, 18 gennaio 2010 avv. Giulio Cerioli
Crema
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Finanza arresta famiglia di usurai, un giro da mezzo milione e 50 vittime
Una famiglia di usurai, padre e due figli, è finita in manette dopo le indagini della guardia di finanza di Crema. L’imprenditore in pensione e i due figli sono stati arrestati il 18 gennaio dagli uomini della tenenza di Crema. Dopo una lunga indagine sviluppata «attraverso intercettazioni telefoniche, perquisizioni locali, analisi e riscontro di copiosa documentazione sottoposta a sequestro, indagini finanziarie nonché numerose escussioni testimoniali». Così si legge nel documento redatto dai vertici provinciali delle fiamme gialle. Mercoledì mattina si è tenuta la conferenza stampa presse la sede del comando della guardia di finanza a Cremona, in via Zara. I tre avrebbero prestato denaro con interessi esorbitanti a ben 50 persone fra artigiani, negozianti, titolari di varie attività. O semplicemente persone che avevano un bisogno disperato di soldi.
E’ stato un artigiano cremasco a denunciare il giro di usura. Strangolato dai debiti contratti con il padre e i due figli, mosso dalla disperazione, ha raccontato tutto ai finanzieri che hanno avviato l’indagine. Le fiamme gialle avrebbero calcolato che in tre anni l'imprenditore e i figli avrebbero creato movimenti per mezzo milione di euro. Il colonnello della guardia di finanza di Cremona Giampiero Ianni e il tenente Angelo Andrea Bardi hanno illustrato i dettagli dell'operazione. «I tassi usurai variavano dal 120% al 250% annui, per richieste di liquidità oscillanti da poche centinaia di euro a somme molto più consistenti (fino a 20.000 euro)» c’è scritto nel comunicato della finanza nel quale è stata presentata la sintesi dell’operazione. Gli investigatori si sono procurato agende personali, prospetti di finanziamento, flussi del denaro e tracce bancarie.
L’indagine è stata condotta attraverso tecnologia informatica. I tre uomini sono stati intercettati mentre parlavo al cellulare. I finanzieri hanno
attuato un monitoraggio completo di tutti i passaggi di denaro fino a ricostruire una rete di 50 vittime. Queste erano sottoposte a un ricatto continuo. Dovevano consegnare assegni postadatati in bianco nel momento in cui accettavano il denaro offerto ai tre. Se non pagavano alla data di scadenza gli interessi che nel frattempo maturavano, c’era il rischio che uno dei tre incassasse l’assegno. La banca avrebbe così dichiarato che il conto era sprovvisto dei soldi richiesti e il titolare sarebbe stato protestato. Il che avrebbe significato il fallimento dell’attività. E’ stato il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Crema a ordinare gli arresti. Gli investigatori hanno dimostrato che i tre perseveravano nell’usura. Di fronte a questa evidenza emersa nell’inchiesta, il Gip ha autorizzato la misura cautelare in carcere.
Attaccati dal branco mentre dormono in roulotte U
Walter Marinoni e la moglie Raffaela raccontano la loro storia. Hanno due figli. Sabato notte cori razzisti contro di loro
di Roberto Bettinelli
n uomo per bene. Un lavoratore onesto. Ci tiene a dirlo. ma soprattutto ci tiene a farlo a sapere ai suo concittadini. Ai cremaschi. Anche a quei giovani che sabato notte, dopo l'articolo pubblicato sul nostro giornale, l'hanno attaccato con cori contro la roulotte in via del Commercio, nella zona Pip a Santa Maria. Mentre lui, Walter Marinoni, dormiva con la moglie Raffaela. C'erano anche i due figli, una ragazza di 18 anni e un ragazzo di 16 anni. «Urlavano zingari di m...» ci dice Walter. «Mio figlio si è svegliato, mi ha chiesto che cosa stava succedendo. Era spaventato. Il mattino aveva la partita di calcio e doveva svegliarsi alle sei. Gli ho detto di lasciar perdere. Anche mia figlia aveva paura. Non è giusto, si è diplomata con ottimo e se non ha proseguito gli studi è solo perchè le scuole superiori
La famiglia di giostrai: «Ci urlavano zingari andate via, ma noi siamo cremaschi e siamo persone oneste»
non accettano chi non ha una residenza fissa. Forse li conosciamo anche quei ragazzi che erano lì fuori nel buio che ci urlavano tutti quegli insulti...». Walter Marinoni, titolare della giostra per i bambini dei giardini di Porta Serio, ha chiamato la polizia. La volante è arrivata verso le 11.30. Gli agenti hanno controllato la zona intorno alla roulotte. Ma non hanno trovato nessuno. Il branco si era già dileguato. «Ho avuto paura» racconta Walter, «ma non voglio sfruttare questa cosa per impietosire qualcuno. Voglio solo dire le cose come stanno. A tutti. La mia storia la conoscono in tanti a Santa Maria. Non sono nomade nè zingaro, sono cremasco. Mio padre viveva in via del Ginnasio. Dove sono cresciuto anch'io. Mio padre non faceva neanche il giostraio. Era la famiglia di mia madre che aveva questo tipo di attività. Questa è la
Tutte le bollette pagate dai coniugi Marinoni
mia città anche se il mio lavoro mi porta a viaggiare. E' qui che voto e pago tutto quello che c'è da pagare. Guardate qui...». Walter e Raffaela sono venuti alla redazione del «Cremasco» portando tutti i documenti. Per rispondere a tutti quelli che li hanno accusati di essere abusivi, di
occupare il suolo pubblico con le loro roulotte senza pagare nulla. Walter mette una busta di cellophane sul tavolo e uno a uno tira fuori tutti i documenti: autorizzazione della sosta, bollette dell'acqua e della corrente elettrica, anche la tassa dei rifiuti. Tutto pagato. «E pensare che a volte il ca-
mion passa e l'operaio non si ferma nemmeno a raccogliere i sacchi dei rifiuti...» racconta Raffaela. «Noi abbiamo i permessi, come mio fratello Roberto, se poi durante l'anno qualche nomade si ferma lì dove siamo noi, non è colpa nostra...» spiega Walter. Non si nasconde dietro un dito. Sa che nei mesi altre roulotte si sono fermate in via del Commercio. Ma lui non ne vuole sapere, pensa alla sua situazione. «I vigili urbani sono arrivati tre volte a controllare, ditemi tutto, ma non che non pago...». Una vita d'altri tempi la sua. Difficile. Titolare di uno spettacolo viaggiante. Insegue fiere e feste in tutta la Lombardia. Mi spiega che sta per partire per Romano di Lombardia. Poi tornerà a Crema. Così per quattro, cinque volte all'anno. E ogni volta paga nuovi contratti per avere l'acqua, la cor-
rente, la raccolta differenziata. «La gente non capisce che non prendiamo l'acqua alla fontanella...se non paghi, niente allacci ed è giusto che sia così». Con il Comune è in trattativa da tempo. Lui e il fratello Roberto hanno chiesto il permesso per andare in un altro posto. «Sempre nella zona del Pip, ma in uno punto più appartato, dove non ci sono ingressi di aziende. Spero proprio che ci diano l'autorizzazione» continua Walter. «Dove siamo ora è anche pericoloso, siamo proprio sulla strada, le auto passano a forte velocità e mio fratello ha un bambino piccolo». Walter ha fiducia e spera in una risposta positiva. Non vuole essere fotografato. «Non sono un bell'uomo» dice scherzando, «ma se vuoi proprio, fotografi queste bollette per favore...tutti sanno che sono onesto».
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Approfondimenti
Casa Italy Sposi, una grande fiera a 360 gradi
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ppuntamento in grande stile per tutti coloro che stanno pensando di convolare a giuste nozze, ma anche, semplicemente, per chi ha deciso di metter su casa, e intende farsi consigliare: «Casa Italy Sposi» è l'occasione perfetta per guardarsi intorno e confrontare tantissime proposte. Ad organizzare la manifestazione fieristica è Mantova In, azienda che si occupa di promuovere eventi, e che già da tre anni, con successo, organizza a Mantova la fiera «Mantova in Casa».
re insieme le due cose, sbiluppando questo progetto. E il successo è stato immediato, tanto che inizialmemnte doveva durare un solo week end, mentre successivamente abbiamo ampliato anche al fine settimana successivo». Cosa prevede questa fiera? «Centocinquanta aziende espositive, provenienti da centro e nord Italia, esibiranno le loro proposte. Si tratta di una fiera a 360 gradi, che vede un'ampia gamma di cose: dai mobili, ai complementi di arredo, agli abiti, alle bomboniere.
«Ci siamo accorti che a Cremona mancava una proposta di questo tipo» spiega uno degli organizzatori, Mauro Grandi. «O meglio: mancavano sia proposte legate alla casa che quelle legate agli sposi. Per questo abbiamo voluto mette-
In particolare la fiera sarà suddivisa in due aree: al prima dedicata al mondo della casa, quindi all'arredamento, all'interiopr design, ai complementi di arredo, agli accessori e ai servizi. La seconda parte sarà invece
Dal 23 al 25 Gennaio e dal 29 al 31 Gennaio
completamente rivolta agli sposi: abiti, bomboniere, partecipazioni, foto e video, ristoranti, catering, ville d'epoca, viaggi di nozze, organizzazione di cerimonie, auto a nolo, liste nozze, make up, musicisti, fiori e quant'altro. Molto importante sarà anche la presenza di aziende che propongono energie rinnovabili, che rappresentano il futuro». Tutto, comunque, ruota intorno alla casa... «Del resto essa è il centro di tutto, perché è il sogno di ogni italiano...».
«Dai mobili agli abiti, dalle foto ai viaggi»
Lo staff di CasaItaly Sposi
Sposi
La manifestazione ha anche uno sfondo solidale... «Abbiamo dedicato uno spazio all'associazione Don Bosco 3A, che si occupa di ragazzi disagiati del Mato Grosso. Ci sarà un'esposizione di mobili peruviani, vere e proprie opere d'arte che rappresentano la storia e la speranza di tanti giovani e di tante famiglie. Una scelta che ha destato addirittura l'interesse del Tg3». Qual è la vostra filosofia? «Abbiamo delle fondamenta che muovono la nostra azienda. Per far si che un progetto diventi realtà bisogna avere dei pilastri importanti: perseveranza, ambizione, onestà, coraggio, e soprattutto professionalità, che credo sia alla
La prima edizione della manifestazione fieristica Casa Italy Sposi, si svolge il 23-2425 e 29-30-31 gennaio 2010. La rassegna è suddivisa in due aree: la prima dedicata al mondo della casa, quindi all’arredamento, all’interior design, ai complementi d'arredo, agli accessori casa e servizi; la seconda parte, invece, è dedicata al mondo degli sposi, quindi alla lista nozze, al catering, agli abiti da sposa, agli addobbi floreali, alle fedi nuziali, ai viaggi di nozze, ai
base di ogni tipo di attività. Ci auguriamo, tramite questa fiera, di poter smuovere una realtà statica come quella che si è creata negli ultimi due anni, a causa della crisi. Far parte di una fiera da molte soddisfazioni, e regala agli espositori delle esperienze molto positive. Per noi è sempre una forte
ristoranti e al noleggio automobili. La fiera ha lo scopo di promuovere la qualità ed il servizio made in italy, vuole riconfermare le capacità imprenditoriali delle aziende nazionali ed alimentare al massimo la promozione e lo sviluppo delle stesse, offrendo un’alternativa agli ordinari mezzi di comunicazione. La fiera è organizzata dalla Mantova In Srl, azienda già nota per l'evento Mantova In Casa, fiera dedicata sempre al mondo della casa, bioedilizia e fon-
emozione vedere un nostro progetto realizzarsi». Una scelta coraggiosa è anche investire sul matrimonio, che oggi è in crisi... «Visto che viviamo in un mo ndo di soli oggetti, il riuscire ad andare contro quello che il consumismo impone è una buona cosa. Ed è bello pensare che la cente ancora
ti rinnovabili. Casa Italy Sposi si terrà presso il centro fiere di Cremona, secondo polo fieristico in Lombardia. La fiera Casa Italy Sposi si svolgerà nei seguenti giorni ai seguenti orari: Sabato 23 Gennaio 2010 dalle 14:00 alle 22:30 Domenica 24 Gennaio 2010 dalle 10:00 alle 22:30 Lunedi 25 Gennaio 2010 dalle 16:00 alle 22:30 Venerdi 29 Gennaio 2010 dalle 16:00 alle 22:30 Sabato 30 Gennaio 2010 dalle 14:00 alle 22:30 Domenica 31 Gennaio 2010 dalle 10:00 alle 22:30
crede nel matrimonio, per cercare di consolidare un legame. Non è vero che tutto va male, questo è quello che ci vogliono far credere. Siamo noi a costruire il nostro futuro, e il decidere di sposarsi, andando contro tutto e tutti, e pensare di metter su una famiglia, significa avere un atteggiamento decisamente positivo».
Sposi
«Un’opportunità molto importante per Cremona» U
Una manifestazione che da tempo mancava a Cremona ma che grazie alle risposte e all’entusiasmo dei commercianti si appresta a diventare un evento importante per la città. «Questo appuntamento rappresenta un’occasione importante per chi si vuole sposare e per chi ha la necessità di arredare la propria casa» ha commentato il sindaco Oreste Perri. «Parlando con l’organizzazione inoltre, sebbene
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Il Sindaco Oreste Perri elogia l'iniziativa
si tratti della prima edizione, i risultati raggiunti fino ad ora sono davvero importanti quanto le previsioni visto che sono attesi circa 20
mila visitatori. Per Cremona Casa Italy Sposi rappresenta inoltre una opportunità importante perché le iniziative promosse presso Cre-
monaFiere sono un motivo di vanto e un’occasione per far conoscere anche a chi viene da fuori, quanto è bella la nostra città».
La fiera si fa solidale: spazio all'Operazione Mato Grosso
«Ci tengo particolarmente a ricordare che all’interno della fiera è stato dedicato uno spazio all’associazione Don Bosco 3A che si occupa, tramite la vendita di mobili realizzati in Perù, di sostenere i ragazzi e le famiglie: una occasione importante di solidarietà» ha spiegato l'organizzatore, Mauro Grandi. L' Operazione Mato Grosso (Omg.) è un movimento che si propone l'educazione dei giovani attraverso il lavoro gratuito per i più poveri in alcuni paesi dell'America Latina. Per mezzo
del lavoro i giovani intraprendono una strada che li porta a scoprire ed acquisire alcuni valori fondamentali per la loro vita: la fatica, il "dare via" gratis, la corerenza tra le parole e la vita, lo spirito di gruppo, il rispetto e la collaborazione verso gli altri, la sensibilità e l'attenzione ai problemi dei più poveri, lo sforzo di imparare ad amare le persone. A sostenere le attività svolte dai volontari nelle missioni provvedono numerosi gruppi di giovani ed adulti che, in Italia, si riuniscono e la-
vorano per raccogliere i fondi necessari. I giovani realizzano lavori di gruppo durante i giorni della settimana e, nei fine settimana veri e propri campi di lavoro. Questi ultimi vedono i giovani impegnati in raccolte di carta, rottami e altri materiali da macero; o come operai in lavori agricoli, di costruzione, di pulizia sentieri, di costruzione e gestione rifugi. Le attività delle diverse missioni in Perù, Ecuador, Brasile, Bolivia sono realizzate grazie ai campi di lavoro, alle attività dei gruppi
adulti ed alla carità di gente generosa. In America Latina ci sono numerose spedizioni dove i volontari Omg giovani, famiglie, sacerdoti - realizzano attività nel campo educativo, religioso, sanitario, agricolo e sociale in generale. I volontari offrono il loro lavoro in forma completamente gratuita. Ogni estate partono verso le missioni gruppi di giovani per un periodo di 4 mesi. In Perù oggi l'Omg è presente in oltre 40 comunità, in Ecuador in 17, in Bolivia in 9 e in Brasile 12.
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Abiti da sposa: nuovi tessuti e ritorna il velo
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osa propone la moda, oggi? Quali sono le nuove tendenze per le spose del 2010? Come ogni anno la ricerca dell’unicità dell’abito da sposa è sempre il filo conduttore di tutti i nuovi assortimenti stilistici: la sposa resta sempre la protagonista del matrimonio e il suo abito deve rappresentare il top. Per la prossima stagione la tendenza va nella direzione di scoprire la schiena, le spalle, di lasciarle scoperte, ma senza involgarire l'abito, grazie a scollature sempre molto eleganti: un tocco di femmi-
nilità e seduttività, in un giorno così importante, non guasta mai. Indossare un capo simile richiede tagli molto accurati che in un certo senso ingannano la vista ad una prima occhiata.
Si scopre la schiena, si cambia tessuto e ritorna il velo
Di grande propensione è anche l’abito monospalla, che alcuni stilisti hanno scelto per la propria collezione. Mentre nelle precedenti collezioni 2009 il pizzo era il tessuto maggiormente utilizzato per esaltare l’eleganza del vestito, per il 2010 i tessuti prediletti sono: il jersey, il mikado, il tulle, lo chiffon e l’organza. Tessuti morbidi, leggeri, vaporosi ma che regalano classe e sfarzo a chi li indossa. Si vuole realizzare un abito che attribuisca alla sposa, nel modo più adeguato, un’immagine fine e raffinata. Altra tendenza molto in voga è l’utilizzo del bustier e dei corpetti. In alcuni casi si presentano persino dei modelli con effetto nudo, consigliati per quelle spose che vogliono osare. Sulla stessa scia, vanno molto busti ingemmati e ricamati con pietre preziose, quali cristalli e pietre colorate, piccoli fiocchi, swarovsky lucenti e dolci pizzi che decorano i tessuti senza sovraccaricarli e donano un effetto nudità puro, che può essere ostentato anche in Chiesa e reindossato anche dopo le nozze, come sotto giacca. Il velo torna in passerella, impreziosito da pregiati Swarovsky, oppure semplicemente dipinto a mano. Rigorosamente di colore Bianco ma comunque ricamato e impreziosito, oppure colorato ma abbinato all’abito. Per chi invece non vuole saperne del velo, ma desidera risultare glamour e alla moda anche il giorno delle nozze, nel 2010 si prevede il ritorno del cappello, a falda larga decorati con bellissimi strass, perfetti per la sposa che vuole restare al centro dell’attenzione. Il bianco è il colore predominan-
te anche nelle nuove tendenze 2010. Ma di certo non mancano le proposte di nuance e tinte più particolari, quali il poetico rosa, l’avvincente rosso e il color glicine. Il colore più in voga è invede il blu,
che in passerella è stato spesso sfoderato per le nuove collezioni. Tra gli accessori grandissima attenzione anche alle scarpe, sia per la sposa che per lo sposo. Accanto alla tradizione, si fa strada
infatti l’onda più modaiola che conquista decolletè e chanel dal design più classico trasformamdole in scarpe di tendenza da indossare, perché no, anche dopo la cerimonia.
Il modello Fondamentale nella scelta dell'abito è capire quale modello si desidera, e soprattutto quale si addice maggiormente alla fisionomia e al carattere della sposa. Ecco i tagli d’abito più diffusi. Princesse: scivolato sui fianchi, classico ed essenziale, ma d’effetto soprattutto se in pizzo o ricamato. Impero: il corpino viene tagliato appena sotto il seno, dove spesso si applica un nastro con fiocco, la gonna scende rigorosa fino ai piedi, aprendosi, eventualmente, in uno strascico più o meno lungo. Elegante e regale, è perfetto per dare slancio alla figura e nascondere i fianchi larghi. Redingote: dà slancio alla figura grazie ai tagli verticali, spesso messi in evidenza da giochi di nervature o impunture, che partono dalle spalle e all’orlo, modellando il punto vita. A sirena: accarezza come una seconda pelle il busto, i fianchi e le gambe, aprendosi solo sul fondo in un piccolo strascico trattenuto da uno sfondo piega. Molto sexy. A sottoveste: semplice e lineare, con due spalline sottili e una bella scollatura sulla schiena. Ideale in estate e se la festa si svolge di sera.
A palloncino: sotto il corpino stretto, la gonna si apre mossa e generosa sui fianchi, adattandosi alle esigenze sia della sposa magra, sia di quella con qualche chilo in più, perché maschera bene le forme. A tubino: classico ed elegante, scende seguendo le linee del corpo, senza accentuarle, ma solo accarezzandole. Può essere di diverse lunghezze: al ginocchio, al polpaccio, ai piedi. Si
adatta bene anche a un matrimonio civile. Longuette: poco sopra la caviglia, è sobrio ed elegante: perfetto per un matrimonio civile. Tailleur pantalone: in una tonalità neutra, è ideale per la cerimonia in municipio. Se la festa è serale, il blazer può essere sostituito da una giacca da smoking con i revers in raso da portare sopra un top di paillettes o lurex.
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el giorno del «Sì» la sposa deve rasentare la perfezione, curando al minimo ogni particolare. Così dopo l'abito vediamo di concentrarci su un altro componente fondamentale: il make up. A questo proposito ogni donna dovrebbe sapere che è necessario preparare il viso già molto tempo prima del grande giorno: la pelle deve essere perfettamente curata, e se è importante avere normalmente delle buone abitudini da seguire, lo è ancor di più in vista di questo momento così particolare e importante.
Viso perfetto con il make up adeguato: ecco come prepararsi
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Bisogna iniziare mesi prima, per arrivare perfette al gran giorno Tenere viso e mani in ordine: sono le parti più esposte e più coinvolte, in caso di necessità una pulizia del viso va fatta almeno quindici giorni prima delle nozze in modo da non avere segni o arrossamenti, le mani vanno curate perchè coinvolte direttamente nel rito. Pelle levigata, nessuna imperfezione quale punti neri e macchie scure, utilizzare prodotti quali latte detergente mousse e gel accuratamente risciacquati con acqua tiepida. Pulizia non solo di sera, la pelle di notte produce sebo e tossine che vanno rimosse. Vediamo i vari passi da fare per arrivare al gran giorno in forma smagliante, e pronte per qualsiasi prova. Pulizia del viso E' necessario pulire quotidianamente la pelle, al mattino (per togliere l'eccesso di sebo accumulato durante la notte) ed alla
sera (per rimuovere il trucco e l'inquinamento della giornata). Scegliete sempre prodotti adatti al vostro tipo di pelle. Idratazione Oltre che pulita, la pelle deve essere sempre ben idratata: anche in questo caso è importante che al mattino si utilizzi un buon idratante che protegga anche dalle aggressioni dell'ambiente esterno, e che alla sera venga applicata una crema da notte un po' più nutriente.
Le maschere Prendete la buona abitudine di applicare una maschera almeno una volta a settimana: scegliete un tipo di maschera adatta alle vostre esigenze (idratante, nutriente, purificante, lenitiva, etc). Il contorno occhi Trattate la zona del contorno occhi in maniera mirata: il contorno occhi è una zona molto delicata e necessita di attenzioni particolari e di prodotti specifici (ottimi quelli a base di camomilla, ingrediente che
potete utilizzare per fare degli impacchi freddi ogni tanto).
consumo più moderato di carboidrati, zuccheri e grassi.
Alimentazione Anche se non avete chili in eccesso, è importante seguire una sana ed equilibrata alimentazione, poichè vi sarà d'aiuto per disintossicare l'organismo e, di conseguenza, rendere più bella la pelle del viso. Quindi via libera al consumo di frutta e verdura, al pesce invece della carne (che comunque non va eliminata), ad alimenti ricchi di fibre, ai fermenti lattici, ad un
Esercizio fisico Abbinate alla dieta un esercizio fisico: non è necessario andare in palestra ogni giorno, ma basterà tenersi in forma in maniera leggera purchè costante. Cominciando a seguire questi consigli almeno sei mesi prima della data fatidica, arriverete al grande giorno in perfetta forma e con una pelle meravigliosa, pronta per essere truccata nel migliore dei modi.
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Consigli per valorizzare il contorno occhi e la forma delle labbra Veniamo alla fase vera e propria del trucco. Come rendere al meglio il volto della sposa? Ecco qualche consiglio. Viso. Per arrivare al giorno del matrimonio con una pelle levigata, fai una dieta depurativa. Tratta il volto con creme idratanti adatte al tuo tipo di pelle. Una settimana prima del matrimonio procedi alla pulizia del viso, per togliere le impurità. Il make up gioca su toni neutri, mettendo in rilievo la trasparenza dell'incarnato. Usa un fondotinta luminoso, che non si distacchi dal colore della tua pelle. Fissalo con un velo di cipria. Evita fard e rossetti troppo accesi. Occhi. Preparali giorni prima, dormendo a lungo e trattandoli con una crema che attenui occhiaie e piccole rughe. Anche per gli occhi il trucco deve essere radioso. Scarta ombretti fucsia, viola, dark, da discoteca. Un ombretto effetto seta bianco iridescente farà brillare i tuoi occhi come non mai. Ci sono matite che regalano un effetto perla e quelle che puoi stendere anche su guance e labbra. Regola le sopracciglia, eliminando i peli superflui. Scegli un mascara a prova di lacrime e, se sei facilmente emozionabile, evita il rimmel no water proof. Labbra. Il rossetto coprente, perlato, iridescente o trasparente non deve essere rosso fuoco o fucsia oppure avere improbabili colori marrone/ nero, viola. Stai andando all'altare, non a un rave party. Disegna il contorno delle labbra con una matita dello stesso colore del rossetto.
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Scarpe: comodità è la parola d’ordine
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e abito e trucco sono fondamentali, le scarpe non sono certo da meno, per la donna che vuole convolare a giuste nozze. Dopotutto dovranno accompagnare la sposa durante tutta la lunga gior-
desiderate dare alla vostra cerimonia. Questo fa capire, che le scarpe devono essere comode, per potervi permettere di camminare tranquillamente senza fastidi e dolori durante l’arco della giorna-
questione, alla quale molte donne non danno troppa considerazione: la scelta dell’altezza del tacco. Oltre a dover essere consono per potervi permettere di camminare comodamente o come meglio ti sentite di indossarlo, è bene e opportuno valutare anche l’altezza dello sposo: la donna non dovrà mai, infatti, superare in altezza il suo compagno, e con tacchi troppo alti, specialmente se già chi li porta è alta, potrebbe verificarsi questo spiacevole effetto. Veniamo ad alcune regole che andranno sempre rispettate: le scarpe devono essere comunque chiuse, qualunque sia la stagione in cui ci si sposa; sono comunque scollate; sono perfette se dello stesso tessuto del vestito; devono avere un tacco basso; non possono avere punte esagerate. In realtà oggi ci si discosta molto da quello che vuole l'etichetta,
E' importante che siano abbinate al colore dell'abito nata del matrimonio, e quindi dovranno assolutamente essere comode e facilmente portabili, ma anche eleganti e di gran classe. Per iniziare, le scarpe devono essere dello stesso colore dell’abito nunziale. Un altro punto fondamentale in questa scelta, è quello di considerare che quelle scarpe verranno indossate per un’intera o mezza giornata, secondo la durata, che
ta, che possano in seguito procurarvi malesseri. E per finire è di fondamentale rilevanza analizzare anche un’altra
e ciò non genera più eccessivo clamore nemmeno da parte delle vecchie guardie legate alla forma. Bellissimi sono i sandali, usati an-
Intimo e calze Nell'immaginario collettivo la sposa indossa sotto l'abito da sposa della lingerie molto sexy, magari ricamata con pizzi e trasparenze. Bene la realtà si discosta quasi sempre da questo. L'intimo da sposa deve rendere impeccabile la linea del vestito, dovrà essere funzionale e confortevole, lasciando grande libertà di movimento: reggiseno, mutandine o body dovranno essere assolutamente lisci, privi di cuciture evidenti, per non segnare l'abito. Inoltre, sarà lasciato poco spazio ai colori, persino al bianco, che potrebbe essere più “acceso” di quello del vestito e quindi evidente: da privilegiare il color carne, l'effetto nudo, assolutamente invisibile. Poichè la scollatura del vestito da sposa è uno dei punti sui quali concentrarsi nella scelta dell'abito da sposa, soprattutto per decoltè abbondanti e generosi, che si vuole che l'abito valorizzi, il reggiseno dovrà essere imbottito e sostenente. Da prediligere in questi casi balconcini con ferretto, che sostengono il seno anche in assenza di bretelline: molto spesso le sarte scelgono di cucire tali reggiseni all'interno del bustino del vestito, possibilmente steccato. E' questo il motivo per cui gli atelier chiedono di portare sin dalle prime prove il reggiseno che si indosserà il giorno del matrimonio. Le mutandine dovranno essere morbide, prive di elastici che potrebbero evidenziare antiestetici “bozzetti” sui fianchi:
che d'inverno, con calze velate, finissime e senza cuciture. Ben vengano anche punte e tacchi alti, perfetti con abiti lunghi. Dettaglio da non sottovalutare è il colore della suola: questa dovrà necessariamente essere chia-
da prediligere quindi tessuti come seta o microfibra. Gli slip dovranno inoltre essere lisci, avvolgenti e, nel caso di abiti scivolati e aderenti, sgambati, per lasciare liberi glutei e fianchi. A queste regole si potrà fare eccezione nel caso si indossino gonne molto ampie e coprenti, con le quali ci si potra concedere qualche ricamo o trasparenza. Per quanto riguarda le calze, l'etichetta suggerisce di indossarle sempre, velate e finissime, il più vicine possibile al colore dell'abito. Si dovrebbero portare anche in presenza di sandali, invisibili e senza cuciture. Per le spose d'inverno, le calze potranno essere più pesanti, ma comunque non coprenti.
ra, visto che in chiesa sarà visibile quando la sposa è inginocchiata. Un consiglio utile può essere di farvi confezionare le scarpe da sposa su misura: aiutate dall'artigiano, potrete così disegnarle
Le calze autoreggenti o con reggicalze, più sensuali e provocanti, saranno da preferire con abiti che segnano la vita, con i quali i collant potrebbero essere evidenti. Un suggerimento: chiedete sempre ad una cara amica di portare un paio di calze di ricambio per voi, per evitare qualsiasi inconveniente. La giarrettiera, per tradizione di colore blu, si potrà indossare solo in presenza di gonne ampie. Il nostro consiglio è quello di acquistare lingerie diversa per la prima notte di nozze, piu sexy ed accattivante, da portare dopo aver tolto il vestito: per questa ci si potrà sbizzarrire con body, guepiere e baby doll.
esattamente come vi piacciono, dello stesso tessuto e colore del vestito, tagliate sul vostro piede, quindi più comode, ma soprattutto quasi sempre più economiche delle scarpe da sposa già confezionate.
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Il giusto colore delle nozze: il fiore adatto per ogni location I fiori accompagnano gli sposi in tutti i momenti “clou” dell’intera cerimonia. Perché possa realizzare un risultato ottimale, il fiorista va scelto con almeno 3 mesi di anticipo avendo cura, naturalmente, di renderlo edotto su tutti i particolari riguardanti: Il tipo di cerimonia, i luoghi della cerimonia, il colore del vestito della sposa, il periodo in cui si celebra il matrimonio. Nella scelta dettagliata dei fiori insieme al fiorista si consiglia, inoltre, di fare un elenco preciso dei luoghi che si desiderano addobbare indicando il tipo inoltre le tipologie di composizioni che si desidera far realizzare avendo poi cura di precisare ancora, naturalmente, anche i colori e le sfumature che si preferiscono. In base all’ambiente e al tipo di cerimonia, si è aggiunto anche l’utilizzo di frutti e piante verdi, in gradoni offrire soluzioni alternative al “solito fiore” nel caso in cui, risulti impossibile il reperimento di quelli prescelti, tenendo comunque ben presente che, in questo caso più che mai, il linguaggio dei fiori ha naturalmente, il suo significato. In questa sede, è preferibile evitare le margherite e, soprattutto, le orchidee che, insieme al giacinto sono fiori non propriamente indicativi di “castità”. E' bene inoltre evitare le rose gialle che indicano “gelosia” e ancora i pur bellissimi gigli i cui pistilli potrebbero sporcare in maniera irreparabile gli abiti degli sposi e degli invitati. A questo punto, si potranno scegliere liberamente i fiori che più si amano (avendo quasi tutti gli altri, un dolce significato) o quelli dal profumo più gradevole considerando ancora, che tra i fiori prescelti da tutte le spose più romantiche, non può certo mancare la rosa che, riassume in sé, molteplici significati: simbolo di bellezza, amore, gioia, passione, fedeltà, speranza e dolcezza. Da prediligersi in tutte le sue infinite varietà e sfumature (tranne il giallo, ovviamente), essa si presta agevolmente a composizioni sempre molto originali e diversissime fra loro.
L’ADDOBBO FLOREALE IN CHIESA
L’addobbo in chiesa costituisce il lavoro più delicato e, se vogliamo, più importante per il fiorista che dovrà “misurarsi”, nel dare “libero sfogo” alle proprie creazioni artistiche, tenendo in debito conto dell’architettura del luogo sacro nonché, tenendo in considerazione, la caratteristica illuminazione degli spazi e degli ambienti fregiati dai suggestivi giochi di luce. In chiesa dunque, non dovrebbero mai mancare un bel cesto sull’altare maggiore ove verrà celebrato il rito nuziale, una composizione più grande alla sua base davanti agli sposi e alcune piccole sulle balaustre. Si potranno poi adornare l’eventuale cappella più importante, le panche della navata principale, quelle della zona del coro (se presente), l’ingresso purché, non sia già valorizzato diversamente. Lo stile delle composizioni floreali deve abbinarsi, naturalmente, alla grandezza e allo stile artistico della chiesa stessa; perciò: mentre le chiese di piccole dimensioni esigono piccole e discrete composizioni che rispettino ed esaltano i colori dell’ambiente, chiese più grandi possono “sminuire” le piccole creazioni e quindi, richiamano piante, tralci o composizioni floreali senz’altro più sontuose. In relazione allo stile poi, per una chiesa Romanica, si potrà prediligere, una creazione che si adatti alla essenzialità del luogo con fiori semplici e non troppo abbondanti, mentre per
una chiesa antica ma dallo stile barocco, è preferibile orientarsi verso scenari più suggestivi e romantici, con arredi e drappeggi “in stile” particolarmente curati. In una cattedrale quindi, l’addobbo dovrà essere necessariamente ricco e festoso per non scomparire nella maestosità delle sue mura. In una chiesa dallo stile moderno, con la fantasia dei fiori e la complicità degli sposi si possono sperimentare soluzioni alternative anche se, è preferibile visivamente scegliere composizioni floreali verticali. Infine, per una romantica chiesetta di campagna, si suggeriscono addobbi e allestimenti molto semplici, magari composti oltre che da fiori in tinte pastello, anche da spighe di grano, nastri colorati, edera e frutta di stagione.
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LUOGO DEL RICEVIMENTO
L’ADDOBBO PER L'AUTO
Anche in questo ambiente, l’addobbo floreale dipende dal tipo di architettura delle sale, dall’allestimento dei tavoli e soprattutto, dal tipo di arredamento. In ogni caso due importanti fattori sono da valutare: innanzitutto, il tema floreale deve richiamare quello scelto per la chiesa e per il bouquet. Le composizioni dovranno essere necessariamente raccolte e posizionate in basso affinché non siano di ostacolo alla vista e ai movimenti degli ospiti e del personale. Per gli interni di solito è prevista una composizione floreale grande appena dentro l’entrata del locale; un centrotavola più “importante” da riservare al tavolo del buffet. I singoli tavoli invece, dovranno fregiarsi solo con piccoli e sobri cestini di fiori adeguati alla loro misura: né troppo piccoli né troppo grandi. Se il pranzo o il buffet si tiene invece in una casa di campagna con giardino o in una villa con parco, è sufficiente far sistemare le piante e i fiori esistenti da un esperto giardiniere.
Anche l'addobbo dell'auto degli sposi dovrà intonarsi totalmente alla cerimonia e, naturalmente, al modello del veicolo prescelto per il trasporto dei novelli. Se la scelta cade sulla classica carrozza con cavalli, i fiori dovranno essere molto romantici semplici, ed essenziali data l’importanza intrinseca del mezzo stesso. Per le auto d’epoca e per le berline vale, in sostanza, un discorso simile: un’unica composizione più grande che verrà adagiata in alto sul retro dei sedili posteriori (allo scopo di renderla visibile per gli scatti delle foto e per i passanti che potranno così applaudire i novelli sposi!)) e, a discrezione, una più piccola da sistemare sul cruscotto (lato passeggero). Per le auto più moderne e sportive o anche spiritose invece, non esistono regole precise: saranno gli sposi stessi a personalizzarle (con fiori e nastro) in base al proprio gusto a al proprio piacimento ma sempre con la supervisione di un fiorista esperto.
IN MUNICIPIO
E' prevista la possibilità di abbellire la sala scegliendo fiori propri, non prima però di aver trovato un accordo con il comune, in quanto, data l’esiguità di tempo a disposizione tra un rito e l’altro, bisognerà assicurare una perfetta sincronia nella sistemazione dei fiori da parte del fiorista. In ogni caso, per questo tipo di ambiente, la soluzione ideale è quella di adagiare una composizione di fiori in basso rilievo (oppure una ghirlanda) davanti al tavolo di fronte al quale si siedono gli sposi, due composizioni più alte sui lati del tavolo, ed una all’’ingresso e infine, forgiare di piccoli e discreti mazzolini di fiori, dalle forme e dai colori delicati, le sedie degli invitat.
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Ricevimento: come scegliere la location
I
Sposi
Venerdì 22 Gennaio2008
l ricevimento di nozze è a tutti gli effetti parte integrante della cerimonia matrimoniale, ed è un momento conviviale di notevole importanza.
Dove? Il luogo del ricevimento dovrà anzitutto rispecchiare lo stile, il tono e l'atmosfera che avrete dato a tutto il matrimonio, in armonia quindi con la cerimonia, i fiori, l'abito della sposa e l'abito dello sposo indossati. Al contrario di altre scel-
Invitati Numero degli invitati. Questo impatterà anzitutto il budget a disposizione per persona, e poi la grandezza del posto che si sceglierà. Tipologia degli invitati. Il ricevimento di nozze, infatti, è una festa e in quanto tale deve essere organizzato tenendo a mente che tutti gli ospiti dovranno essere a proprio agio. Se, ad esempio, vi sarà una predominanza di giovani, il nostro consiglio è di
re (per un facile spostamento di carrozzine e passeggini) e magari un'area a loro dedicata con eventualmente una baby sitter. Luogo da dove vengono gli invitati. Se saranno presenti molti ospiti che arrivano da altre città, sarà importante scegliere un luogo per la festa di nozze vicino a strutture ricettive dove questi potranno alloggiare dopo il ricevimento. Soprattutto nell'eventualità di cerimonia pomeridiana, infatti, è da prendere
Meglio evitare luoghi troppo distanti in considerazione che gli invitati si intratterranno anche per la notte.
te, fatte guidati esclusivamente dal proprio gusto, stile e modo di essere, la scelta del luogo del ricevimento è influenzata anche da altri fattori. Distanza Il consiglio è di non allontanarvi troppo dal luogo dove si svolge il rito del matrimonio, nella scelta del ristorante in cui intrattenere parenti e amici, in quanto un tragitto per raggiungere il ricevimento di nozze piu lungo di 30-40 minuti potrebbe stancare e scoraggiare molti degli invitati.
prevedere un intrattenimento musicale: il luogo scelto necessiterà, quindi, una struttura grande senza però dimenticare un'oasi di tranquillità per i nonni. Se saranno invece le persone anziane a predominare, dovrete prediligere un'atmosfera piu tranquilla ed un luogo facilmente accessibile. Va inoltre considerato il numero di bambini che sara presente al ricevimento: se numerosi, ad esempio, anche in questo caso sarà importante avere sale agevoli da raggiunge-
Data del matrimonio Un ricevimento di matrimonio all'aperto sarà organizzabile solo nei mesi in cui si è certi di avere il bel tempo, tenendo in considerazione, però, che se si è in piena estate sarà necessario prevedere una copertura per le ore più calde. Orario del matrimonio Che il ricevimento di nozze sia un buffet, un pranzo o una cena dipende dall'orario in cui si svolge la cerimonia. Se si è d'estate e di pomeriggio, ad esempio, è di gran moda l'informale “dejuner sur l'herbe”.
Le bomboniere Le bomboniere per il matrimonio Se c’è una cosa che non dovete assolutamente dimenticare sono le bomboniere: ogni invitato si aspetta un ricordo “concreto” del vostro matrimonio per ricordare questa importante celebrazione, magari da esporre nella vetrinetta di casa: chiamatelo affetto, chiamatelo ricordo sentimentale ma è così. La confezione della bomboniera Come avviene per le partecipazioni, i negozi specializzati mettono a vostra disposizione un vasto assortimento di bomboniere. Ciò non può che facilitarvi nelle possibilità di scelta, ma al tempo stesso complica la scelta effettiva. Un consiglio: le nozze sono vostre, parlano di voi e quindi cercate di personalizzarle il più possibile rendendole coerenti con l’atmosfera che ormai avete già ben in mente (dove vi sposate, come avete organizzato il ricevimento, che tipo di partecipazioni e via di seguito). La bomboniera richiama per tradizione il colore del vestito della sposa e gli addobbi floreali utilizzati durante la cerimonia. Al di là del colore potete davvero sbizzarrirvi sullo stile. Se si opta per il classico, si deve ricorrere all’immancabile confezione di pizzo di confetti bianchi alle mandorle (cinque), accompagnati da un vassoietto, una scatolina o comunque un oggetto di un materiale a
scelta tra porcellana, ceramica, cristallo, o argento. Ma non c’è solo il classico: esistono soluzioni per gli amanti dell’etnico, del retrò, del floreale… chi, infine, volesse coniugare il proprio matrimonio con un gesto di solidarietà può ricorrere a una delle cosiddette “bomboniere solidali” realizzate dal mondo dell’associazionismo. A prevalere è spesso l’estetica rispetto all’utilità: si ricerca
il bello più che il funzionale. In ogni caso si può ricorrere a: vetri di Murano, Capodimonte, statuine, piccoli vassoi, soprammobili più o meno originali; cucchiaini, posacenere, agendine, portaritratti, utensili vari; infine libri di poesie, cd di canzoni o un ciondolo. I tempi delle bomboniere La preparazione delle bomboniere ha i suoi tempi, specie se gli invitati sono molti: per questo vi consigliamo di acquistarle all’incirca tre o quattro mesi prima del matrimonio. La consegna avviene solita-
mente alla conclusione del ricevimento, o quanto meno al momento del commiato dell’ospite. Ricordatevi di distribuirne una per ogni nucleo familiare, mentre alle coppia di fidanzati vanno distribuite una per ciascuna persona. Quanti non hanno preso parte ai festeggiamenti non devono essere ignorati: le bomboniere devono essere consegnati a tutti coloro i quali hanno partecipato a un regalo, mentre è buona cosa distribuire il sacchettino con i confetti a chi ha inviato gli auguri, per esempio via telegramma o per mezzo di fiori. I confetti Assieme alle fedi sono il simbolo del matrimonio, immancabili. Dolci di dimensioni ridotte a forma di seme, sono costituiti di un nucleo tradizionalmente di mandorla, ricoperto da alcuni strati di zucchero. Non solo mandorla, ma anche l’ormai classico cioccolato, persino canditi e pistacchio. Il colore per antonomasia è il bianco, anche se i più fantasiosi, come detto precedentemente, possono ispirarsi al vestito della sposa o agli addobbi floreali della cerimonia. Per tradizione, è la sposa, accompagnata dallo sposo, a distribuirli durante il pranzo utilizzando un cucchiaio d’argento. Nulla toglie, per motivi di praticità, che i vostri ospiti si servano prendendoli da appositi vassoi.
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Televisione&Cinema
Venerdì 22 Gennaio 2010
Programmi Televisivi da Sabato 23 a Venerdì 29 Gennaio 2010
Seconda serie di “Io e mio figlio” dopo gli ottimi ascolti del 2005
Un poliziesco di grande successo U n altro poliziesco si affacciato alla ribalta televisivaio. S’intitola “Io e mio figlio 2 - Nuove storie per il commissario Vivaldi” ed è il sequel della mini serie tv andata in onda nel 2005 su Raiuno con grande successo di pubblico e di critica. Azione, mistero e sentimenti sono gili ingredienti principali della fiction che ruota attorno alla figura del commissario Federico Vivaldi (Lando Buzzanca), un poliziotto che opera a Trieste dal carattere forte e risoluto, ancora innamorato della ex moglie Laura (Caterina Vertova) e fermamente intenzionato a riconquistarla. Anche il figlio Stefano (Giovanni Scifoni) è un poliziotto e i casi ai quali lavorano fianco a fianco so-
Un convincente Lando Buzzanca veste i panni del commissario Vivaldi
A lato il cast della serie poliziesca dal titolo “Io e mio figlio 2”. Sopra Lando Buzzanca e Giovanni Scifoni in un episodio
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Intrighi, amori, colpi di scena, passioni, tutto questo ne “Il principe e la fanciulla”, titolo originale “Der furst und das madchen”, una serie tedesca di 43 puntate, apparsa in Germania nel 2003 e conclusasi nel 2007. La storia ha per protagonista il principe Thorwald, interpretato da Maximilian Schell (nella foto una scena), capo della nobile casata Thorwald e di un impero commerciale su cui molti vorrebbero mettere le mani. Prima fra tutti Beate, sorella del principe e sua acerrima antagonista. Federic Thorwald sta morendo e poiché reputa i suoi parenti gretti e meschini, non in grado di sostituirlo né di continuare la sua opera, mette in atto un piano complesso: ha bisogno di un figlio, un maschio e per questo cerca una sposa, una
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linea verde meteo verde verdetto finale. Attualita' occhio alla spesa. Att. nel giorno della memoria la prova del cuoco Tg 1 / tg1 Focus/economia festa italiana. Attualita' la vita in diretta l'eredita'. quiz Tg1 - telegiornale affari tuoi. Varieta' mi ricordo di anna frank. Film Tg1- telegiornale 50 anni. Documentario
ragazza che grazie alla fecondazione artificiale gli possa dare il giusto erede. La scelta cade su Ursula Kaminsky, una giovane donna bella e intelligente, che però è tormentata dal fatto di non aver potuto conoscere i suoi veri genitori. E sarà proprio questo a spingere Ursula ad accettare l’offerta del principe. Lei gli darà un figlio e lui le svelerà i nomi dei suoi veri genitori. Il cast include, oltre a Maximilian Schell, una serie di attori molto popolari in Germania e ormai noti anche al pubblico italiano: Daniela Ziegler (Beate), Rike Schmid (Ursula), Roland Koch (l’avvocato Gesswain). Nelle ultime puntate compare come guest star Franco Nero. Raitre, dal lunedì al venerdì ore 20.15
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unomatina. Attualita' verdetto finale. Attualita' occhio alla spesa. Att. la prova del cuoco Tg 1 / tg1 Focus/economia festa italiana. Attualita' la vita in diretta l'eredita'. quiz Tg1 - telegiornale calcio Inter - Juventus Tg1 - telegiornale porta a porta. Attualita' Tg1 notte/focus sottovoce. Attualita' i cento passi. Film
venerdi’ 29 06.30 06.45 10.00 10.55 12.20 13.30 14.10 16.15 18.50 20.00 20.30 21.10 23.15 23.20
tg1 telegiornale unomaTtina. Attualita' verdetto finale. att cerimonia innaug. anno giudiziario 2010. att la prova del cuoco Tg 1 / tg1 Focus/economia festa italiana. Varieta' la vita in diretta. att l'eredita'. quiz Tg1 - telegiornale affari tuoi. Varieta' i raccomandati. varieta' Tg1 - telegiornale tv7 attualita'
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Martedi’ 26
“Il principe e la fanciulla” tutti i giorni nel pre-serale
10.00 tg 2 punto.it 11.00 i fatti vostri. Attualita' 13.00 tg2 - costume e societa' 13.50 medicina 33. rubrica 14.00 il fatto del giorno. Att 14.45 italia sul 2. Varieta' 16.10 la signora del west.Telef 17.40 art attack. Varieta' 18.05 tg 2 - flash L.I.s./sport 19.00 secondo canale 19.35 squadra speciale cobra 11 20.25 estrazioni del lotto 20.55 calcio Roma - Catania 23.20 against the ropes. Film 01.35 Tg2 parlamento.Attualita'
11.25 sci coppa del mondo. Sport 13.00 Tg 2 Giorno 13.25 dribbling. Sport 14.00 la casa nella prateria 16.25 giardini e misteri. Telefilm 17.10 sereno variabile.Attualita' 18.00 Tg2 18.10 primavel. Telefilm 19.00 squadra speciale cobra 11 19.50 classici disney. Cartoni 20.25 estrazioni del lotto/Tg2 21.05 Cold case. Telefilm 22.40 sabato sprint. Sport 23.25 tg 2 notte 23.35 tg 2 dossier. Documentario
i colpevoli. Film innovation. Attualita' tg la7 - sport 7 jag - avvocati in divisa.Tel detective extralarge - magia nera. Film stargate sg 1. Telefilm freejack - in fuga dal futuro. Film tg la7 chef per un giorno l'ispettore barnaby.Tel cuorck - Viaggio al centro della coppia.Var tg la7 / M.O.D.A
no spesso motivo di contrasto, poiché nelle indagini il carattere istintivo del commissario Vivaldi si scontra con l’atteggiamento razionale del figlio. Le inchieste - che vertono sui casi scottanti legati all’attualità, diventano un terreno di confronto umano e personale nel quale Vivaldi, che convive con i propri timori e pregiudizi nei confronti dell’omosessualità del figlio, trova la chiave per una reciproca conoscenza e comprensione. Ma la morte improvvisa e misteriosa del professor Sangermano, ordinario di Fisica teorica all'Università di Trieste, ha innescato una serie di indagini che portano alla riapertura di un vecchio caso di rapimento che sembrava risolto e archiviato da molti anni, quello della giovane Irene Ferrer. Inaspettatamente, le investigazioni di Federico Vivaldi sulla morte del professor Sangermano prima e sul rapimento di Irene Ferrer poi, vanno a minare quegli equilibri affettivi del commissario che sembravano solidi e indissolubili: innanzitutto l’amicizia con Salvatore (Luigi Maria Burruano), collega poliziotto di una vita intera, il rapporto appena ricucito con la ex moglie Laura, che sembra improvvisamente attratta da un giovane uomo, e quello sempre altalenante con il figlio Stefano e le sue problematiche. Raiuno, martedì ore 21.10
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cinema programmazione settimanale Cremona Spaziocinema Cremonapo (0372 803674) www.spaziocinema.info • Avatar (3D) • La principessa e il ranocchio • Hachiko • La prima cosa bella • Io, loro e Lara • Il Riccio • Piovono polpette • Sherlock Holmes • Il mondo dei replicanti
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Cine Chaplin (0372-453005) • L'uomo Che Verra' Filo (0372 411252) • A Single Man Martedì 26 • Concerto Jazz Giovedì 28 • Vincere
- Lunedì - Ora o mai più Rec 2 - Martedì - Cineforum Welcome - Mercoledì - Over 60 La Prima Cosa Bella - Giovedì - Cineforum A Serious Man
Tognazzi (0372 458892) • Tra Le Nuvole • Avatar
pieve fissiraga Cinelandia (0371 237012) www.cinelandia.it • Presagio Finale - First Snow • Manolete - Tra Mito E Passione • Il Maledetto United • Cuccioli - Il Codice Marco Polo • Il Quarto Tipo • Nine • L'uomo Che Verrà • Tra Le Nuvole
E’ già campione di incassi il film di James Cameron. Entriamo in questo mondo alieno attraverso gli occhi di Jake Sully, un ex marine costretto a vivere sulla sedia a rotelle. Nonostante il suo corpo martoriato, Jake nel profondo è ancora un combattente. E’ stato reclutato per viaggiare anni luce sino all’avamposto umano su Pandora, dove alcune società stanno estraendo un raro minerale che è la chiave per risolvere la crisi energetica sulla Terra. Poiché l’atmosfera di Pandora è tossica, è stato creato il Programma Avatar, in cui i “piloti” umani collegano le loro coscienze ad un avatar, un corpo organico controllato a distanza che può sopravvivere nell’atmosfera letale. Questi avatar sono degli ibridi geneticamente sviluppati dal dna umano unito al dna dei nativi di Pandora, i Na’vi. Rinato nel suo corpo di Avatar, Jake può camminare nuovamente egli viene affidata la missione di infiltrarsi tra i Na’vi...
Regia: James Cameron • Genere: Avventura
CINEMA - “Baciami ancora” è il sequel del film “L’ultimo bacio” del 2001
I ragazzi di Muccino dieci anni dopo
Nel 2001 usciva “L’ultimo bacio”, il film che lanciò definitivamente Gabriele Muccino come autore, conquistando il cuore della gente (e diventando uno dei maggiori successi della stagione). Adesso, a distanza di dieci anni, ritroviamo gli stessi personaggi in “Baciami ancora”: i traguardi raggiunti, i desideri, gli errori e le delusioni che li hanno segnati e che li hanno trasformati in adulti, dai ragazzi che non volevano crescere, agli uomini e alle donne che sono diventati oggi.
LA TRAMA La storia si svolge a Roma, dieci anni dopo il primo episodio, e narra l’evoluzione della vita della coppia di Carlo (Stefano Accorsi) e Giulia (Vittoria Puccini), e quelle dei loro amici di sempre: Paolo (Claudio Santamaria), Adriano (Giorgio Pasotti) e Alberto (Marco Cocci), partiti per un goliardico viaggio alla fine del primo film, e Marco (Pierfrancesco Favino) sposato con Veronica (Daniela Piazza). Alcuni di loro sono diventati genitori, altri sentono l’esigenza di fermarsi e respirare piuttosto che correre e fuggire. C’è voglia di migliorarsi, magari ripartendo da zero. Sono dei quarantenni imperfetti, ma non chiedete loro se sono felici. Carlo e Giulia si sono rimessi insieme, ma il loro rapporto adesso è basato su una crisi. Smarriti, cercano di ritrovare un valore nella loro unione e gli altri personaggi gli fanno da specchio. Adriano torna a casa dopo molti anni, Paolo gestisce il negozio del padre morto, Marco ha una moglie infelice, vorrebbe avere figli che non riesce ad avere. Alberto, il rasta, non è riuscito a superare la fuga dalle responsabilità ed è quello che non è cresciuto.
sabato 23
canale 5
italia 1
rete 4
Genere: Drammatico
di Gabriele Muccino
Cast: Stefano Accorsi, Vittoria Puccini, Pierfrancesco Favino, Claudio Santamaria, Giorgio Pasotti, Marco Cocci, Sabrina Impacciatore, Daniela Piazza, Primo Reggiani. . Durata: 88 minuti. • Produzione: Fandango - Italia 2009
di Giovanni Biondi La trasmissione, denominata «La Rassegna Stampa di Giovanni Biondi», va in onda ogni settimana sulle emittenti Tele Sol Regina Po e Lodi Crema Tv. In questa puntata tratterà nello specifico tematiche politiche nazionali e locali: • Una riflessione sulle imminenti elezioni regionali; • Una riflessione sulla figura di Bettino Craxi nel decennale della sua morte; • Polemiche nel territorio Soresinese riguardo le dimissioni dell’assessore Lena. La trasmissione andrà in onda il venerdì alle ore 23.30, con replica sabato alle ore 12 e domenica alle ore 18.30.
domenica 24 Lunedi’ 25
Martedi’ 26
mercoledi’ 27
giovedi’ 28
venerdi’ 29
06.00 Tg 5 Prima pagina 08.00 tg5 mattina - traffico 09.30 finalmente arriva kalle.T 10.30 per incanto o per delizia.F 13.00 tg5 - meteo 5 13.40 riassunto grande fratello 14.00 amici. Talent Show 16.00 verissimo. Attualita' 18.50 chi vuol essere milionario 20.00 Tg 5 - meteo 5 20.30 striscia la notizia.Varieta' 21.10 io canto. Talent Show 24.00 mai dire grande fratello 00.30 Tg 5 notte/ meteo 5 01.45 il richiamo della foresta.F
08.00 tg5 mattina 08.50 le frontiere dello spirito 09.45 verissimo. Attualita' 12.30 grande fratello. Reality Show 13.00 Tg5 telegiornale - meteo 5 14.00 domenica 5. Varieta' 18.50 chi vuol essere milionario 20.00 Tg 5 telegiornale - meteo 5 20.40 striscia la domenica.Var 21.30 amici. Talent Show 00.30 riassunto grande fratello 01.30 tg5 notte/meteo 5 02.30 mediashopping 02.45 le ragioni del cuore.Film 05.30 tg5 notte/meteo 5
08.40 11.00 13.00 13.40 14.05 14.10 14.45 16.15 17.00 18.50 20.00 20.30 21.10 00.20 01.00
mattino cinque. Attualita' forum Tg5 - meteo 5 beautiful. soap grande fratello. Reality Show centovetrine. Telefilm uomini e donne. Reality Show amici. Talent Show pomeriggio cinque. Att chi vuol essere milionario Tg 5 - meteo 5 striscia la notizia.Varieta' grande fratello. Reality Show mai dire grande fratello Tg 5 notte/meteo 5
08.40 11.00 13.00 13.40 14.05 14.10 14.45 16.15 17.00 18.50 20.00 20.30 21.10 00.50 03.00
mattino cinque. Attualita' forum. Attualita' Tg5 - meteo beautiful. soap grande fratello pillole. RS centovetrine. Telefilm uomini e donne. Reality Show amici. Talent Show pomeriggio cinque. Att chi vuol essere milionario Tg 5 - meteo 5 striscia la notizia.Varieta' zelig. Varieta' matrix.film amici. Talent Show
08.40 09.55 11.00 13.00 13.40 14.05 14.10 14.45 16.15 17.00 18.50 20.00 20.30 21.10 23.30
mattino cinque. Attualita' grande fratello pillole. RS forum. Attualita' Tg5 - meteo beautiful. soap grande fratello Pillole centovetrine. Telefilm uomini e donne. Reality Show amici. Talent Show pomeriggio cinque. Att chi vuol essere milionario Tg 5 - meteo 5 striscia la notizia.Varieta' milano palermo: il ritorno ricordati di me.Film
08.00 09.55 11.00 13.00 13.45 14.05 14.10 14.45 16.15 16.55 18.50 20.00 20.30 21.15 23.30
tg5 mattina - mattino 5 grande fratello pillole. RS forum. Attualita' Tg5 - meteo beautiful. soap grande fratello Pillole centovetrine. Telefilm uomini e donne. Reality Show amici. Talent Show pomeriggio 5. Attualita' chi vuol essere milionario Tg 5 - meteo 5 striscia la notizia.Varieta' caterina e le sue figlie 3 terra! Attualita'
00.30 08.00 08.40 10.00 11.00 13.00 13.45 14.10 14.45 16.15 17.00 18.50 20.00 20.30 21.10
telefilm tg5 mattina mattino cinque. Film tg5 - ore 10 forum. Attualita' Tg5 - meteo 5 beautiful. soap centovetrine. Telefilm uomini e donne. Reality Show amici. Talent Show pomeriggio 5. Attualita' chi vuol essere milionario Tg 5 - meteo 5 striscia la notizia.Varieta' tutti per bruno. fiction
07.00 10.45 11.25 12.25 12.45 13.40 14.00 16.30 18.30 19.00 19.35 21.10 23.00 02.20 03.55
cartoni e alla fine arriva mamma tv moda. Varieta' studio aperto - meteo studio sport - tg com til death. Telefilm batman. film il dottor dolittle 3.Film studio aperto/meteo cartoni space jam. Film merlin. Telefilm kull il conquistatore. F tartarughe ninja 2. F tartarughe ninja 3. F
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09.30 12.25 13.00 13.40 15.00 15.55 16.55 17.45 18.30 19.00 19.30 20.05 20.30 21.10 24.00
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08.55 09.30 12.15 12.25 13.40 15.20 16.20 16.55 17.25 18.30 19.00 20.05 20.30 21.10 22.10
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09.00 11.00 12.30 13.30 14.05 15.05 16.45 17.40 18.55 19.35 20.30 21.15 23.15 00.10 00.40
dolmen. fiction cuochi senza frontiere un detective in corsia Tg 4 - meteo 4 forum. Attualita' poirot. Telefilm detective monk. telefilm pianeta mare. Attualita' Tg 4 - meteo 4 tempesta d’amore. Soap walter texas renger bones. Telefilm the unit. Telefilm guida al campionato. Sport Storie di confine. Doc
08.40 09.15 09.20 09.45 11.00 13.30 12.10 13.30 14.05 15.05 15.25 18.55 19.35 21.30 23.25
nonno felice. sit-com artezip. doc storie di confine Santa Messa Pianeta mare Tg 4 Melaverde. Attualita' tg4 telegiornale donnavventura.Attualita' le comiche di stanlio e ollio il giorno piu' lingo.Film tg4 - meteo 4 il ritorno di colombo.t poirot.Film controcampo posticipo
09.45 10.30 11.40 12.30 13.30 15.10 16.15 16.55 18.55 19.35 20.30 21.10 23.30
bianca. soap Opera ultime dal cielo.telefilm wolff. Telefilm UN detective in corsia.TF Tg 4 - forum. Attualita' Hamburger distretto 21 sentieri. Soap ti amero'..fino ad ammazzarti. Film tg4 - meteo 4 tempesta d’amore. Soap walter texas renger il comandante florent.tel il texano dagli occhi di ghiacio. Film
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bianca. soap Opera ultime dal cielo.telefilm wolff. Telefilm UN detective in corsia. TF Tg 4 il tribunale di forum Hamburger distretto 21 sentieri. Soap stella di fuoco. Film tg4 Telegiornale - meteo 4 tempesta d’amore. Soap walter texas renger il pianista.film il giorno della shoah. f assassino a piede libero
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hunter. Tel- bianca. soap ultime dal cielo.telefilm wolff. Telefilm UN detective in corsia. TF Tg 4 il tribunale di forum Hamburger distretto 21 sentieri. Soap ritorno a payton place.f tg4 - meteo 4 tempesta d’amore. Soap walter texas renger non c'e' due senza quattro.Film il processo di norimberga.F
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vita da strega. tf ultime dal cielo.telefilm wolff. Telefilm UN detective in corsia. TF Tg 4 - meteo 4 il tribunale di forum sentieri. Soap il grinta. film tg4 - meteo 4 tempesta d’amore. Soap walter texas renger l'ultima alba. Film kill bill - vol. 1. Film tg 4 rassegna stampa amarti e' il mio peccato.F
the departed
l’ultima alba
Lunedì 15 • Italia 1 ore 21.10
Venerdì 29 • Rete 4 ore 21.10
Boston. È in atto una guerra tra la Polizia locale e la malavita organizzata. Billy Costigan, giovane poliziotto in incognito, si guadagna la fiducia nella gang del boss Frank Costello. Colin Sullivan, giovane criminale, si infiltra nella polizia come informatore della gang e guadagna una posizione di rilievo nell'unità di investigazione...
Una squadra speciale della marina americana viene mandata in Nigeria, nella giungla, per salvare la dotoressa Lena Hendricks che lascerà il paese solo a condizione che vengano salvati anche i settanta rifugiati che sono con lei.
Con: Leonardo DiCaprio, Matt Damon, Jack Nicholson.
i FILM in TV
Con: Bruce Willis, Monica Bellucci, Cole Hauser, Tom Skerritt.
cultura&spettacoli Classico e moderno sul palco Al Ponchielli il 26 e 27 gennaio grazie alla Kremerata Baltica 34
Venerdì 22 Gennaio 2010
Al Ponchielli l’ensemble di Gidon Kremer e la giovane Katia Buniatishvili
G
di Federica Ermete
iovedì 28 gennaio alle 20.30, la rassegna concertistica del Ponchielli prosegue con protagonisti di gran rilievo. Sul palcoscenico sono attesi Gidon Kremer, con la sua Kremerata Baltica, e la giovanissima pianista-rivelazione Kathia Buniatishvili. La Kremerata Baltica è stata fondata nel 1997 da Gidon Kremer e, attualmente, è uno degli ensemble europei più ricercati sulla scena internazionale. La formazione, i cui membri sono scelti attraverso attente selezioni, si caratterizza per un’attività musicale innovativa ed intensa. Anche la serata al Ponchielli alterna pagine classiche a composizioni contemporanee. Si passa, infatti, dal Concerto in La maggiore K 219 di Mozart, conosciutissimo per i ritmi coinvolgenti della Marcia alla Turca del Rondò finale, al contemporaneo “East-West Soundscapes”, scritto nel 2007 dal compositore , multistrumentista ed improvvisatore ungherese, Stevan Kovacs Tickmayer. Il violinista Kremer, considerato tra i più originali e avvincenti artisti della sua generazione, ha vinto premi prestigiosi, tra cui il “Queen Elizabeth”, il “Premio Paganini” e il “Concorso Tchaikovsky”. Ha collaborato coi più importanti direttori d'orchestra quali Bernstein, von Karajan, Mehta ed Abbado. Il suo esteso repertorio comprende tutte le opere per violino classico-romantiche e la musica del XXI secolo.
L’Otello firmato da Arturo Cirillo
Una scena dello spettacolo
Gidon Kremer e la sua ensemble si esibiscono al Teatro Ponchielli
Con circa 60 concerti all’anno, la Kremerata è nota a livello mondiale; in aggiunta ai festival più rinomati, l’orchestra è spesso invitata al Festival della Primavera di Praga, alla Salzburger Festspiele ed ai Bbc Proms di Londra. Nel febbraio 2002, l'orchestra e il suo fondatore son stati premiati col Grammy per la registrazione di “After Mozart” nella categoria “miglior per-
formance di piccoli ensemble”. Presenza di spicco è anche quella di Kathia Buniatishvili, pianista ventiduenne originaria della Georgia. Bambina podigio (ha dato il suo primo concerto a 6 anni), nel 2006 è stata invitata da Kremer a partecipare all’Internationales Kammermusikfest di Lockenhaus, occasione da cui si è avviata una luminosa carriera.
Spettacolo per bambini al Monteverdi
Riparte “Cremona dei bambini d’inverno”, iniziativa promossa dal Comune, caratterizzata da giochi e animazioni per i bambini e le loro famiglie, per trascorrere piacevolmente la domenica pomeriggio. La rassegna “Teatro di clas-
se per l’ambiente” è costituita da spettacoli teatrali, a tema ambientale, per i bambini e le famiglie. Le rappresentazioni, che si svolgono presso il Teatro Monteverdi, sono promosse dal Centro Teatrale Corniani, col contributo di Aem Cremona, in
collaborazione con l’assessorato alle Politiche Ambientali e di Gestione dello Smaltimento Rifiuti e Impianti di Trattamento. Domenica 24 gennaio, alle 16.30, l’appuntamento è con “La Rana Giacomina alla ricerca del Pianeta Perduto”. Portato in
scena da Il Teatro delle Chimere, per la regia di Stefania Grossi, lo spettacolo vuole portare i bambini alla consapevolezza che la Terra è un bene comune e che pertanto lo dobbiamo conservare con amore e rispetto, attraverso comportamenti corretti.
“I Canti della Merla” per salutare l’inverno
Nonostante i ritmi frenetici della società moderna, e la tecnologia che sembra soppiantare ogni cosa, la tradizione nei nostri paesi è, per fortuna, ancora molto sentita. Soprattutto in determinate occasioni e in certi momenti dell’anno, è bello far rivivere “gli
usi e i costumi” di una volta. A tal proposito cade “a fagiolo” l’appuntamento con i “Canti della Merla”, che hanno luogo sabato 23 gennaio alle 20.30 a Pizzighettone. Una delle leggende legate a questa tradizione narra che i merli, in origine, fosse-
Quartiere 3 presenta il suo “Inventario”
L’Associazione culturale Quartiere 3 presenta il suo primo “Inventario” sabato 23 gennaio dalle 17.03 alle 20.03 in via Quartiere 3 a Castelleone; 180 minuti per ricordare cosa è stato fatto e conoscere la programmazione del 2010. Durante le tre ore di incontro verrà poi presentato e distribuito gratuitamente il nuovo catalogo che racconta gli eventi culturali fino ad ora organizzati.
ro bianchi, e che le loro piume assunsero una colorazione nera dopo che, nei giorni di fine gennaio, una Merla ed i suoi piccoli, intirizziti dal freddo, cercarono tepore all’interno di un camignolo. I contadini consideravano le giornate di fine gennaio come le peggiori; i “Canti della Merla” avevano dunque scopo propiziatorio per il raccolto e soprattutto per l’arrivo veloce della bella stagione. Per celebrare la ricorrenza, i tradizionali canti popolari si avvicendano a giochi, mercatini e al classico falò per bruciare la “vecia”, simbolo del gelido inverno. Molto attesa, a sera inoltrata, la scenografica discesa sul fiume di centinaia di lumini accesi nel buio. Il tutto è allietato e ‘riscaldato’ dalla distribuzione di vin brulé con caldarroste.
Al via la rassegna “Grande Età”
Anche per il 2010 il Teatro Ponchielli ha programmato una breve stagione di spettacoli dedicata al pubblico della “Grande Età”. Con proposte che spaziano dall’operetta, alla musica leggera sino alla prosa. Comune denominatore degli spettacoli è la programmazione pomeridiana ed il prezzo dei biglietti particolarmente contenuto. Il primo appuntamento è per venerdì 22 gennaio alle ore 15. In collaborazione con Fondazione Teatro Alla Scala di Milano, viene propo-
sta la proiezione, su grande schermo, dell’opera verdiana “La forza del destino”. Il popolare melodrammakolossal, che Giuseppe Verdi compose nel 1862 per il Teatro Imperiale di San Pietroburgo, viene presentato nella storica edizione scaligera diretta da Riccardo Muti dieci anni fa, con un cast stellare, in cui brillano le presenze di José Cura, Leo Nucci e Luciana D’Intino. La regia è firmata da Hugo De Ana. L’ingresso è gratuito con assegnazione dei posti.
Martedì 26 e mercoledì 27 gennaio, alle 20.30, il Teatro Ponchielli presenta, nell’ambito della prosa, un intramontabile classico: “Otello”. Il nuovo spettacolo prodotto dal Teatro Stabile delle Marche, con il Teatro Eliseo e il Nuovo Teatro Srl, vede in primo piano Arturo Cirillo, qui impegnato sia nella veste di regista che di protagonista. Cirillo si confronta con Shakespeare dopo la storica esperienza attoriale con Carlo Cecchi, nella “Trilogia”, al Teatro Garibaldi di Palermo, alla fine degli anni ’90. Sul palcoscenico, un consolidato gruppo di attori, tra cui spicca la new entry Danilo Nigrelli, punta di diamante nei lavori di Antonio Latella, e qui chiamato a vestire i panni del protagonista. Accanto a lui lo stesso Cirillo che interpreta Iago, Monica Piseddu nelle vesti di Desdemona, e poi ancora, Sabrina Scuccimarra, Salvatore Caruso, Michelangelo Dalisi, Rosario Giglio e Luciano Saltarelli.
(foto Tommaso Le Pera)
Di particolare interesse la nuova traduzione del testo, commissionata dal Teatro Stabile delle Marche alla poetessa Patrizia Cavalli. Soddisfatto del risultato finale, Cirillo considera la traduzione uno dei punti di forza dello spettacolo. Il lavoro registico ha epurato l’opera dagli aspetti sociali del testo, cercando di concentrare la vicenda su pochi personaggi, conferendo ad ognuno di essi un carattere ed una responsabilità dello svolgersi della vicenda. Nelle note allo spettacolo Arturo Cirillo spiega il “suo” Otello, definendolo la “tragedia della parola”: «Tutto nasce da un racconto: quello di Otello a Brabanzio e poi a Desdemona. La parola inventa i luoghi, costruisce i sentimenti, determina l’agire dei personaggi. Bastano le poche parole di Iago a mettere in moto l’intera macchina. La gelosia esiste dal momento che la si nomina, poi come un tarlo, come una frase musicale ripetuta, non ti abbandona più».
Tappa del “Bellimbusti in tour 2010” al Teatro Sociale
Elio e le Storie Tese a Soresina
Sabato 23 gennaio, alle ore 21, il Teatro Sociale di Soresina ospita Elio e le Storie Tese (nella foro), in una delle prime tappe del loro “Bellimbusti in tour 2010”. La band, formatasi a Milano alla fine degli anni ’80, è costituita da Elio (voce), Rocco Tanica (tastiere), Faso (basso) Davide “Cesareo” Civaschi (chitarra), Christian Meyer (batteria), Jantoman (ulteriori tastiere) e Mangoni (artista a sé). Dopo essere diventata il gruppo musicale di culto nella loro città natale, gli Elii - questo il nome degli esordi - pubblicano nel 1990 il primo album. Nei primi anni ’90 iniziano i primi rapporti col mondo televisivo; gli Elii infatti firmano tutte le sigle del programma tv di Italia Uno “Mai dire gol”, estendendo di molto il propri seguito. Giunge finalmente anche per loro il momento di partecipare al Festival di Sanremo, grande occasione per mettere in mostra le proprie potenzialità. Nel 1996 il gruppo riesce a conquistare un posto sul podio del palcoscenico sanremese, salendo sul secondo gradino, con il brano “La terra dei cachi”. La canzone, dalla musica particolarmente orecchiabile, non si è solamente
aggiudicata il secondo posto nella classifica finale, ma ha anche vinto il premio della critica. Il testo, ironico e satirico, racconta la vita e le abitudini dell’Italia travolta da scandali su scandali e piena di comportamenti che caratterizzano il cittadino italiano nel mondo (calcio, pizza e spaghetti). Dopo la recente pubblicazione (30 ottobre 2009) di “Gattini”, raccolta che ripercorre i primi 25 anni di carriera discografica targati Elio e le Storie Tese, ma riarrangiati in
chiave insolita, ovvero orchestrale, la band torna sul palco. “Bellimbusti in Tour 2010” è infatti una tourneè lunga tre mesi, inaugurata lo scorso 17 gennaio al Teatro Comunale di Vicenza. Dopo la serata d’esordio, che ha registrato il sold out, sono previste una trentina di esibizioni. Per informazioni: ufficio cultura Comune di Soresina 0374-349414. Abbonamenti e prenotazioni presso l’ufficio Informagiovani del Comune di Soresina (0374-344431).
Cultura & Spettacoli
D
di Federica Ermete
opo aver suonato lo stupendo violoncello “Stauffer” dalla cima del Torrazzo, per il maestro Mario Brunello è stato amore a prima vista. Per questo motivo, in occasione della serata centrale del ciclo delle 6 suite di Bach per violoncello solo, “suonate e raccontate” dal maestro presso la Chiesa di Santa Cristina nel centro di Bologna, ed organizzate dall’associazione “Musica Insieme”, il musicista ha chiesto alla Fondazione Stradivari di poter avere a disposizione il violoncello di Stradivari. La richiesta è stata prontamente accolta dalla Fondazione Stauffer, con la quale esistono particolari rapporti di collaborazione ed amicizia, e dal Comune di Cremona. Il binomio Stradivari-Cremona è stato così protagonista della serata bolognese. In una chiesa gremita di gente, e alla presenza di importanti rappresentanze delle istituzioni bolognesi, il maestro Brunello ha dapprima suonato la terza suite in do maggiore con il proprio “Maggini”, per poi svelare i segreti delle tecniche esecutive, facendo risentire alcuni passaggi su altri due violoncelli. Il musicista ha in seguito lascia-
Venerdì 22 Gennaio 2010
Apprezzata esibizione a Bologna con il violoncello Stradivari
Brunello ha incantato con lo “Stauffer” 1700
Mario Brunello con il violoncello Stradivari “Stauffer” 1700
to il posto allo Stradivari “Stauffer” 1700, presentandolo come l’ospite d’0onore della serata nel capoluogo felsineo.
Dopo aver ringraziato Cremona e le sue istituzioni per l’apprezzatissima collaborazione, ha infine magnificato le caratteristiche dello
Pianeta Giovani
strumento. A tal fine, nel silenzio generale, Mario Brunello ha poi ripetuto la Suite, di cui il pubblico aveva ormai appreso tutti i segreti, ed il suono dello Stradivari ha letteralmente avvolto il pubblico che, al termine dell’esibizione, è esploso in un calorosissimo applauso, che ha generato un paio di splendidi bis. Paolo Bodini, presidente della Fondazione Stradivari, presente alla serata, ha orgogliosamente commentato: «E’ stata una occasione molto importante di presentazione della nostra liuteria e della nostra città in un contesto culturale significativo quale quello bolognese. Il successo è stato totale. Abbiamo creato un legame forte con la “Fondazione Musica Insieme”, che ha già promesso una significativa presenza a Cremona nel prossimo autunno in occasione di “Liuteria in Festival”».
Con la collaborazione di
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SFOGLIANDO
«El tren Roca» a cura di Edizione Nuovi Autori
Autore: Vittorio Testi
Vittorio Testi dedica il suo «El tren Roca» a tutti i viaggiatori, a tutti coloro i quali amano i viaggi storici su treni che hanno segnato un’epoca. Treni incredibili, scrive l’Autore, itinerari leggendari, viaggi incredibili. El tren Roca collega la città di Buenos Aires con la sua gigantesca periferia: Conourbano, così si chiama il perimetro esterno della capitale argentina. Gli occhi dell’Autore fotografano non solo l’itinerario seguito da questo treno, che prende il nome dal famoso generale argentino, ma soprattutto i volti delle persone che lo frequentano: una variopinta umanità di pendolari che quotidianamente anima le dieci stazioni protagoniste. Le stazioni hanno nomi che ricordano fatti che hanno segnato la storia del paese oppure personaggi che ne hanno caratterizzato un’epoca e all’esterno di queste stazioni brulica la vita del Conourbano. Il viaggio che l’autore propone è un viaggio all’interno di un’umanità emozionante.
http://informagiovani.comune.cremona.it
Zittire il cellulare in un sol colpo
Invenzione utile per evitare squilli indesiderati in particolari situazioni
Una bella Spinta.it all’intrattenimento
Spinta.it è il nuovo portale italiano dedicato all’intrattenimento, dove saranno presenti contenuti verticali che spaziano dall’arte, alla musica, dallo sport, al turismo, alla musica ecc... Spinta.it darà la possibilità a tutti gli utenti di caricare tutto il materiale che ritengono interessante e metterlo in rete, per tutte le sezioni che verranno create. Ci saranno sempre nuove sezioni consigliate anche dagli utenti stessi, il portale sarà sempre in continuo sviluppo per offrire sempre un miglior servizio. Il nuovo servizio è il risultato di una necessità dei fondatori del portale per poter offrire un servizio dove al primo posto vengono gli utenti dando la possibilità di raggiungere le tante sezioni interne con semplicità lasciando spazio a idee e suggerimenti. Inoltre è nato, un nuovo sito che raccoglie le notizie provenienti da tutto il mondo che sono particolarmente strane o bizzarre. Questo fa riflettere in quanto spesso si è alla ricerca della comicità in tv o degli spettacoli quando in realtà la vera comicità sta nella vita di tutti i giorni. Ogni giorno il sito viene aggiornato con un nuovo post che contiene il genere di notizie sopra descritto, con lo scopo di donare al lettore un attimo di spensieratezza e divertimento. Il blog è suddiviso in diverse categorie che vanno dallo sport ai piccoli fenomeni, dai crimini buffi ai record. I post sono arricchiti da immagini esplicative o da video divertenti. E' possibile inoltre votare la notizia esprimendo la propria valutazione alla stessa.
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di Diego Corsini
i sa che sarebbe buona abitudine «silenziare» se non spegnere - il telefonino quando si è in situazioni o in luoghi particolari: a molti capita di dimenticarsene, mentre altri probabilmente non se ne curano d’abitudine. Tuttavia, che ci si trovi al cinema o a teatro, nella sala d’attesa del medico o in un museo, durante una riunione o - perché no - durante la celebrazione di un matrimonio, quando il cellulare inizia a suonare a tutto volume dal fondo della tasca o dalle profondità di una borsa è davvero un momento imbarazzante. Va da sé che proprio in queste circostanze il recupe-
ro del dispositivo urlante richiede più tempo del solito e l'imbarazzo aumenta. Proprio per ovviare a tale genere di problema gli esperti della Carnegie Mellon University hanno messo a punto un sistema che consente di far tacere il telefonino con un solo gesto, ovunque esso si trovi. Quella sviluppata da Scott Hudson e Chris Harrison (in collaborazione con i colleghi dei laboratori Intel di Seattle) è infatti una funzionalità che, tramite uno specifico software installato nell’apparecchio, permetterà all’utilizzatore di mettere fine a una chiamata in arrivo semplicemente con un colpo ben assestato: una botta in corrispondenza del dispositivo mentre ancora si trova nella ta-
secondo uno studio i pulcini sanno contare I pulcini sono in grado di contare, preferiscono farlo da sinistra verso destra, e riescono pure a identificare un oggetto tra molti. Emerge da uno studio delle Università di Trento, Padova e del Saskatchewan in Canada, pubblicato su Biology Letters: pulcini di pollo di 5 giorni e nocciolaie di Clark adulte riescono a identificare, in base alla sua posizione ordinale, un oggetto inserito in una fila con sedici oggetti identici tutti allineati e disposti perpendicolarmente di fronte all’animale. Le Regala cellulare-spia e intercetta le telefonate Regala alla moglie un cellulare che gli permette di intercettare colloqui e sms e viene denunciato dai Cc un bancario 50enne di Bovalino. A scoprire il caso di spionaggio domestico, durato dal 2007
sca della giacca oppure in quella della borsetta o dello zaino, ed ecco che torna il silenzio. Sistema, dicono i tecnici, che può funzionare solamente con i cellulari dotati di accelerometro,
al 2009 sono stati i militari che della vicenda hanno informato la Procura di Locri. La legge vieta ogni forma di intercettazione telefonica, anche tra coniugi. Le sole intercettazioni consentite sono quelle svolte dalla Polizia giudiziaria su delega dell’autorità giudiziaria. tira il polpettone in testa alla moglie, arrestato Tira in testa un polpettone di carne alla moglie che lo vuole lasciare e finisce in cella. E’ successo in Florida, a Manatee County. La notizia curiosa è finita invece sulle pagine dell’Herald Tribune on line che ci tiene a sottolineare la scena buffa che i poliziotti si sono trovati davanti. La giovane moglie del signor Ziegler, web designer di 39 anni, era ancora in cucina con la faccia piena di sugo e polpettone quando gli agenti dell’ufficio dello sceriffo sono intervenuti. Ziegler, che ha subito negato di aver colpito la moglie, ha invece lanciato la cena in faccia alla compagna che gli aveva appena espresso la volontà di lasciarlo. I classici piatti di sugo in Florida questa volta hanno lasciato la scena al polpettone: per colpa dell’insano gesto Ziegler è in attesa di giudizio con l’accusa di violenze domestiche.
ossia quel particolare componente in grado di riconoscere e identificare ogni spostamento dell’apparecchio. L’accelerometro testato dagli scienziati è stato programmato per ricono-
Uscirà il 12 febbraio 2010 il doppio dvd dei Bluer contenente il concerto della reunion ad Hyde Park, dello scorso luglio ed un vero e proprio film-documentario. L’uscita del dvb è stata anticipata da una proiezione speciale nei cinema inglesi il 19 gennaio scorso. I Blur sono orgogliosi di confermare l’uscita di un film-documentario che narra la loro storia. “No distance left to run’ è diretto da Giorgio Testi ed è una produzione Pulse Films. La parte principale del film è stata girata durante le prove e l’acclamato tour 2009 della band. “No distance left to run” vede Graham Coxon, Damon Albarn, Alex James e Dave Rowntree suonare insieme per la pri-
scere un colpo silenziatore da uno scossone qualsiasi o da una caduta, per esempio, e il software provvede poi a inviare il comando di spegnimento al telefonino. Come spiegato da Harrison, tramite i «colpi comando» potrebbe essere interessante attivare anche una seconda opzione (dopo aver attivato quella che respinge la chiamata), come per esempio l’invio di un messaggio automatico al mittente della telefonata per chiedere di richiamare più tardi o altro. Il lavoro dei ricercatori americani sarà presentato nel corso della conferenza Tei (Tangible, embedded, and embodied interaction) che si terrà a Cambridge, nel Massachusetts, alla fine del mese.
ma volta dopo 9 anni. Nuove intime interviste raccontano gli alti ed i bassi dei Blur: da Colchester a Goldsmiths, attraverso gli anni del britpop fino al ritorno della band da Headliner al Glastonbury e ad Hyde Park la scorsa estate. Il trailer del film si può vedere su www.blur.co.uk Il secondo disco del dvd
contiene il concerto di due ore e mezza registrato durante le due serate ad Hyde Park tenutesi il 2 ed il 3 luglio 2009. Le riprese sono state effettuate con più cineprese, in alta definizione, da Giorgio Testi (Pulse Films) e sono presenti opzioni di suono stereo e surround.
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& crema
Cultura Spettacoli
Venerdì 22 Gennaio 2010
‘Da Bach ai Beatles’ a Orzinuovi
Prosegue l’interessante programmazione di “Teatri di Pianura” del Piccolo Parallelo di Romanengo, sabato 23 gennaio alle 21.15 al Centro Culturale “Aldo Moro” di via Palestro 17 di Orzinuovi con “Da Bach ai Beatles” – monologo dissacrante e irriverente, pensato, scritto, recitato, suonato e cantato dal maestro Marco Ravasio.
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di Tiziano Guerini
abato 23 gennaio alle ore 21 approda a Crema sul palco del teatro San Domenico il tour teatrale di Davide Van De Sfroos. Un incontro con il mondo reale e quello visionario personalissimo di Van De Sfroos, attraverso musica, ospiti, parole, immagini e combinazioni possibili. Uno spettacolo completo in cui accanto alla musica dal vivo e ai personaggi delle sue canzoni saranno co-protagonisti le parole, le visioni e le invenzioni di questo artista fuori dagli schemi che tra dischi, libri, poesie e recital non ha ancora finito di stupirci. Non è la prima volta che l’estroso artistacantante monzese si presenta a Crema: l’aveva già fatto con notevole successo per presentare il suo album “Pica”, premio Tenco 2008. Il percorso musicale dell’interprete che ha trasformato il proprio dialetto in una lingua universale, ha ottenuto a settembre 2009 dalla Regione Lombarda il
Docente al Conservatorio di Cagliari e concertista di fama internazionale, Marco Ravasio col suo violoncello porta in giro per il mondo questo concerto che unisce virtuosismo e fabulazione. La sua conoscenza approfondita e appassionata sia della musica classica (Bach, Vivaldi, Boccherini, Mozart, Beethoven) che della
Il Caffè Letterario, in collaborazione con la Fondazione San Domenico, presenta lunedì 25 gennaio alle 20.45 nell’aula Francesco Cavalli del “Folcioni” il libro “La storia del jazz” di Flavio Caprera. La presentazione del libro sarà accompagnata dal pianoforte di Davide Corini, dalla tromba di Emilio Soana e dal contrabbasso di Luca Garlaschelli. Tre amici musicisti che si divertono a seguirne un quarto, lo scrittore. Tutti con una passione comune: il jazz. Raccontato e suona-
Lo show di Van De Sfroos fa tappa al San Domenico
to. Profondo conoscitore del jazz, il giornalistascrittore Caprera confessa di avere una ‘missione’ da compiere: «Divulgare la conoscenza di questo fenomeno, che non è solo musica, e aprire le porte alla gente comune di un mondo caratterizzato da grandi personalità e ricco di storie affascinanti». Nell’incontro con i lettori Caprera racconterà vicende e aneddoti legati ai dischi che, secondo lui, rappresentano la storia del jazz. I tre musicisti che lo accompagnano, gli faranno da efficace contrappunto eseguendo alcuni dei brani citati.
Un momento dello spettacolo
Uno spettacolo di musica e racconti sabato sera alle 21
ruolo di direttore artistico di “Id&m – Identità & Musica”, il primo festival dedicato alla musica dei territori tenutosi nella suggestiva cornice del Teatro degli Arcimboldi di Milano, coinvolgendo artisti di primo piano del panorama nazionale: da Enrico Ruggeri a Teresa De Sio, da Francesco De Gregori ai Tazenda, tutti chiamati a rappresentare in musica la cultura della propria terra. Con queste premesse lo show che Davide Bernasconi (questo il suo vero nome) presenterà a Crema sarà sicuramente un successo. La maggior parte dei suoi testi è pensata, scritta e cantata in dialetto tremezzino (o laghée): una lingua più che un dialetto, resa ancor più realistica da storie e personaggi assolutamente poetici.
Davide Van De Sfroos con la sua chitarra
Gabriella Mariani presenta il suo libro sabato alla Pro Loco
Gabriella Mariani, giovane scrittrice cremasca d’origine, sabato 23 gennaio alle ore 16.30 sarà nella sede della Pro Loco di Crema in via dei Racchetti per la presentazione del proprio libro dal titolo “Il
Domenica pomeriggio con la ‘Vedova allegra’
Domenica 24 gennaio al teatro San Domenico, alle 15, è di scena l’operetta. E quando si dice operetta il pensiero corre subito alla “Vedova allegra” di Franz Lehar. Dopo la prima mondiale a Vienna nel 1905, questo titolo ha attraversato tutto un secolo di cambiamenti profondi, eppure il suo successo non si è mai appannato ed è sicuramente destinato a rinnovarsi nel terzo millennio. Basti pensare che quest’operetta è a tutt’oggi uno delle più rappresentate nelle stagioni teatrali di tutto il mondo. La Trama Parigi, inizio del ’900. All’ambasciata del Pontevedro si sta svolgendo la festa per il compleanno dell’amato sovrano. L’attenzione è però concentrata sull’arri-
musica contemporanea (rock, blues, spirituals) permettono a Marco Ravasio di aggiungere ai brani musicali appartenenti ad entrambi i periodi, aneddoti veri o presunti delle vicende pubbliche e private dei vari momenti e dei vari autori. Una lezione di storia della musica in presa diretta, di grande interesse e di grande attrattiva.
Jazz protagonista al Caffé Letterario
vo della giovane, bella e ricca vedova del banchiere di Corte, Hanna Glavari, il cui fascino, unito all’immensa eredità, ha stregato molti nobili signori parigini. Per ragioni di Stato, si deve procurare un marito alla ricca ereditiera. Compito non facile. A rappresentare l’operetta a Crema è la Compagnia Teatro Musica 900 (nella foto), sorta nel 1995 a Reggio Emilia. Principali interpreti sono Silvia Felisetti, Fulvio Massa, Alessandro Brachetti, Silvia Spruzzala, Claudio Corradi, Giuliano Scaranello. Regia di Silvia Felisetti. Sin dalla sua prima produzione, la compagnia ha riscosso molti consensi di critica e di pubblico, esibendosi in importanti festival e teatri italiani.
trentesimo regno” che costituisce la prima parte di una saga in tre volumi. L’autrice, laureata in lingua e letteratura russa, appassionata della cultura dei Paesi dell’Europa Orientale, ricostruisce nel suo
libro, in modo fantastico, l’esistenza primitiva degli antichi popoli seguendo nella loro vita i ritmi eterni della terra e delle stagioni. Correlatrice sarà la narratrice ed autrice teatrale Ester Mistò.
“Scarpette rosse”, un testo educativo In scena mercoledì mattina alle ore 10
Mercoledi 27 gennaio alle 10 per il “Teatro ragazzi” al San Domenico è in scena “Scarpette rosse”, ovvero la danza incontrollata, tratto dal romanzo di Andersen nella versione della psicanalista Clarissa Pinkola Estès. Protagonisti Francesca Bizzarri, Dario Eduardo de Falco, Francesca Grisenti, Francesco Grossi, costumi di Patrizia Caggiati, musiche di Paolo Codognola. Regia di Maurizio Bercini. La Trama Nei boschi della psiche molte sono le trappole di ferro arrugginito nascoste sotto un leggero strato di foglie. A parecchie esche siamo sensibili: persone, avventure, relazioni, che tuttavia hanno qualcosa di pericoloso per noi. L’importante è imparare a virare in tempo, evitando ciò che non alimenta ma avvelena, fermarsi prima. Non come Karen, l’orfana protagonista della storia, che accetta, per disperazione e solitudine, che una vecchia signora la porti nella sua casa e le bruci le scarpette rosse che si è costruita con le sue mani, generando così la temibile ossessione: quella di tornare a possederle a tutti i costi. Lo spettacolo si ispira alla favola con una terribile fine: il taglio dei piedi. Separarsi è sempre doloroso, ma a volte è l’unica speranza . La separazione è una benedizione se alla fine… i piedi ricresceranno e si troverà la propria strada, si ricomincerà a correre e a saltare. L’importante nella vita è avere sempre un’altra occasione. Un testo difficile ma sicuramente molto educativo.
Organizzato dal Franco Agostino Teatro Festival nell’ambito della sua XII edizione
Un laboratorio teatrale per i giovani Partirà venerdì 12 febbraio un nuovo progetto aperto a tutti i giovani cremaschi. L’associazione Franco Agostino Teatro Festival nell’ambito della sua XII edizione, mette in campo infatti un laboratorio teatrale rivolto a ragazzi di età compresa tra i 16 e i 25 anni che si terrà gratuitamente ogni venerdì dalle 17 alle 19 fino al 28 maggio, presso la palestra del Liceo Scientifico di Crema. Una serie di incontri dedicati al teatro in ogni sua forma, dalla recitazione, al circo, alla danza e la musica che avranno come filo conduttore il coraggio, tema della XII edizione del Franco Agostino Teatro Festival. «Le preiscrizioni sono già aperte – afferma il presidente del Fatf, Gloria Angelotti – per chi vorrà partecipare a questo laboratorio che ha come obiettivo quello di avvicinare
i giovani al mondo del teatro e offrire loro uno spazio, gli strumenti e gli operatori per scoprire e mettere in scena la loro creatività. Il laboratorio sarà condotto da un operatore di grande esperienza come Fabrizio Caraffini, e come per tutte le iniziative del Fatf, anche questo laboratorio sarà gratuito. «Offriamo ai ragazzi interessati la possibilità di fare teatro – dice Fabrizio Caraffini – avvicinandoli alla recitazione, all’espressione corporea della danza, a quella ludica tipica degli spettacoli circensi, ma anche alla musica e alla scrittura Il risultato di questo laboratorio sarà infatti uno spettacolo finale da presentare al pubblico, interamente ideato, scritto, interpretato e accompagnato da musiche originale, nate e realizzate nel corso del laboratorio».
Primo appuntamento lunedì 25 gennaio in sala Alessandrini
I film sui samurai ad Amenic
Una nuova rassegna per il circolo culturale Amenic Cinema dedicata a “CinemaOriente”. Lunedi 25 gennaio alle 21 nella sala Alessandrini in via Matilde di Canossa a Crema verrà proiettato il film “La sfida del samurai” di Akira Kurosawa (Giappone 1961). Interprete principale il grande Toshiro Mifune. La Trama Un samurai senza padrone, passato e nem-
meno un nome, arriva in un villaggio in cui due clan rivali si contendono il potere e vende la propria abilità con la spada ad entrambi. Ma il gioco è pericoloso. Kurosawa si rivolge ai generi americani del Western e del Noir per creare il suo guerriero solitario, ironico e disincantato che diventerà a sua volta modello per molti personaggi del cinema di tutto il mondo. Per questa interpreta-
zione Toshiro Mifune ha ottenuto la Coppa Volpi come migliore attore a Venezia La nuova rassegna di Amenic Cinema proporrà quattro film incentrati sulla particolare figura di guerriero che era il samurai. E “La sfida del samurai”, considerato un classico del genere, è uno dei primi film che hanno contribuito alla sua diffusione del personaggio del guerriere giapponese.
a Soncino
Apre la scuola di danza di Ezio e Mariangela
Pronta ad aprire i battenti anche a Soncino la scuola di danza di Ezio e Mariangela (nella foto), presso la palestra Rainbow Center (via Belvedere 2). Appuntamento il 26 gennaio (ore 19) per lezioni prova di baby liscio, per bambini. Dalle 20 alle 21 prove graguite di liscio o tango argentino, mentre dalle 21 alle 23 sarà la volta della salsa cubana, della bachata e del cha cha. I corsi prenderanno quindi il via il martedì successivo. Ezio e Mariangela, professionisti di fama internazionale e giudici nazionali, offrono corsi per principianti, competitori, professionsti e maestri. E’ inoltre imminente l’apertura di un’altra sede, a Milano.
Appuntamenti
Venerdì 22 Gennaio 2010
ARTE & cultura I fotografi Mino Boiocchi e Giorgio Carboni, Fantigrafica ed Ediprima presentano al Teatro Ponchielli, sabato 23 gennaio alle 21 il Calendario “Tesori d’arte da scoprire. La cupola di San Pietro al Po di Cremona”. Il calendario, come di consueto, esalta aspetti, luoghi e personaggi di Cremona. Quest’anno la scelta cade sulle bellezze pittoriche che ornano la cupola di San Pietro al Po, Chiesa che risale al 1064. Alla serata intervengono il sindaco Oreste
Fino a martedì 9 febbraio Cremona Mostra 100110 Sintonie Empatiche Una coppia di giovani artisti (Gianni Alex Mazzolari e Francesca Rossi) con esperienze nella grafica, l’illustrazione e il web design, presentano un’istallazione tridimensionale ‘empatica’, visibile indossando appositi occhiali. Un’opera in cui gli artisti cercheranno di estendere, su più livelli sensoriali, i concetti morfologici goethiani di Sintonia empatica, Form, Gestalt e Bildung. Appuntamento al Crac (Centro ricerca arte contemporanea) del Liceo artistico Munari in via XI Febbraio 80. *** Fino a lunedì 5 aprile Cremona Mostra Cremona com'era nelle foto di Fazioli Mostra fotografica di Ernesto Fazioli che interessa le vie e le piazze di Cremona. L’opera di Fazioli, molto conosciuta a Cremona, ha documentato la vita della città dagli anni ’20 al dopoguerra. Il carattere innovativo dell'iniziaviva è rappresentato dal fatto che l'esposizione fotografica viene realizzata (lunedì 5 aprile 2010) costruendo un percor-
Calendario per la Cupola di San Pietro al Po Perri, il presidente della Provincia Massimiliano Salini, Alberto Czajkowski, responsabile Cps Canon e Marco Tanzi dell’Università del Salento. Inoltre, la scrittrice Mariagrazia Bertarini presenta il volume “Passeggiando per Cremona tra arte, cultura e musica”. E’ previsto un momento musicale con la “New Pop Orchestra”. La formazione, diretta da Alfredo Conti, esegue un repertorio che spazia dalla musica classica a quella d’intrattenimento, alla musica da film.
so all'interno delle vie e delle piazze del centro storico che consente ai visitatori di vedere immagini nei luoghi dove sono state scattate e poter constatare i grandi cambiamenti urbanistici e gli eventi storici in un periodo così intenso della storia cremonese. *** Fino a domenica 14 febbraio Cremona Mostra “IL DI’ DELL’OPERA” Don Carlo di Giuseppe Verdi personale di Virginio Lini L’intera mostra, che si compone di 166 ritratti e 16 cavalli in scena, ha richiesto anni di studio e di preparazione ed è organizzata presso il
MUSICA & SPETTACOLO
Da sabato 31 gennaio Casalbuttano Teatro Stagione del Teatro “Vincenzo Bellini” 2009-2010. Domenica 31 gennaio “L’anatra all'arancia” con Corrado Tedeschi e Debora Caprioglio. Sabato 13 febbraio “Pene d'amor perdute” con Marina Suma. Sabato 6 marzo “Il Drago” di Beppe Arena. Sabato 27 marzo “Recital” con Gianfranco Iannuzzo. Sabato 17 aprile “A Baz live” con Marco Bazzoni.
Centro culturale Santa Maria della Pietà in Piazza Giovanni XXIII. Inaugurazione martedì 5 gennaio alle 21 presso il Teatro Ponchielli. Orario: tutti i giorni ore 9-12.30 e 15.30-18; chiuso il lunedì. Ingresso libero. Info: 0372-65009. *** Fino a lunedì 25 gennaio Casalmaggiore Mostra I luoghi del tempo Nelle sale del Museo Diotti, in mostra le opere di scultura dell’artista Brunivo Buttarelli. Orario: sabato, domenica e festivi dalle 15 alle 19; mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12.30; martedì e giovedì dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 16.
Per informazioni: 0374-362180. *** Da sabato 30 gennaio Romanengo Teatri di Pianura Rassegna teatrale 2009-2010 al Teatro G. Galilei. Ecco il programma. Sabato 30 gennaio Atir Cleòpatras. Sabato 13 febbraio A come... Amianto. Sabato 27 febbraio Gerundia Felix. Sabato 13 marzo Dux in scatola. Sabato 27 marzo Big Bang. Per informazioni: 0373-729263. *** Sabato 30 gennaio Castelleone Concerto Dal blues al jazz - Esibizione Jenny’s Joke Per la rassegna “Dal blues al jazz”, è in programma una serata con la giovane e talentuosa band cremonese dal rock graffiante e dalle scosse elettriche trascinanti. Appuntamento al Bar Osteria “Il Torrazzo” in Piazza Borgo Isso 2 dalle ore 22. Ingresso libero e gratuito. Per informazioni: 0374-356323 - 356302. *** Sabato 6 febbraio Soncino Concerto Teatri di Pianura - CONCERTO DI MUSICA TONANTE
Per informazioni: 0375-200416. *** Fino a domenica 24 gennaio Cremona Mostra Gli illustratori di Tapirulan In Palazzo Comunale - Salone Alabradieri, si possono ammirare le opere di sessanta illustratori contemporanei. Espongono gli autori del calendario 2010 “Roba da matti” e molti altri artisti pubblicati nei precedenti calendari. Ingresso libero e gratuito. Orario: tutti i giorni, tranne il lunedì, con orario continuato 10-18. *** Fino a domenica 24 gennaio Cremona Mostra
Vestono costumi dell’anno 1200-1400, non disdegnano piercing, tatuaggi e creste punk, parlano in volgare antico sullo stile dei giullari medioevali. Questo gruppo di cacciatori - raccoglitori, nonché musici, è composto da cinque suonatori: tre cornamusieri (pive medievali, zampogne e cornamuse) e due percussionisti (tamburi e Gong) in grado di evocare il tuono in terra, detto anche Taranis, loro patrono e gran dio delle tempeste. Il concerto ha inizio alle ore 21.15 nella Sala Ciminiera nel Piazzale Ex Filanda (ingresso intero 10 euro, riduzione 8 euro). Per informazioni: 0373-729263. *** Sabato 23 gennaio Crema sohw DAVIDE VAN DE SFROOS Un incontro con il mondo reale e quello visionario di Dvds attraverso musica, ospiti, parole, immagini e combinazioni possibili. Una magic-box, uno spettacolo a tutto tondo in cui accanto alla musica dal vivo e ai personaggi delle sue canzoni saranno coprotagonisti le parole, le visioni e le invenzioni di questo artista fuori dagli schemi. Lo show, in programma al teatro San Domenico, ha inizio alle 21 (costro del biglietto 20 euro). Per informazioni: 0373-85418.
Gli Europe tornano ad infiammare il Palalido di Milano
Hanno raggiunto l’apice della notorietà grazie alla canzone “The final countdown”, un autentico tormentone internazionale nel biennio 1986-87. Poi il lento declino, fino allo scioglimento della band. Eppure a distanza di anni, sono ancora in gran forma. Gli Europe (nella foto), gruppo origionario della Svezia, saranno anche un po’ più vecchi e senza i completi con le spalline tipici degli ’80, ma mantengono la grinta di un tempo. Il 26 gennaio, infatti, la tempesta scandinava arriverà al Palalido di Milano per presentare l’ultimo album dal titolo “Last look at eden”. Sul palco ci sarà la formazione originale, ovvero Joey Tempest, John
Norum, John Leven, Mic Michaeli e Ian Haugland che si destreggerà fra nuovi brani e gli immancabili classici “Carrie” e appunto “The final countdown”. D’altronde chi non vorrebbe ascoltare dal vivo l’intro di tastiere più famoso dei mitici anni ’80? Di sicuro tanti quarantenni, che all’epoca frequentavano assiduamente le discoteche. Lo show, infatti, doveva svolgersi all’Alcatraz di Milano, ma è stato spostato al più capiente Palalido in Piazza Stuparich, per far fronte alle numerose richieste di biglietti. Ovviamente tutti i biglietti acquistati per l’Alcatraz, sono validi anche per il Palalido. Il concerto inizierà alle ore (costo del biglietto 34,50 euro).
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Armonie di Luce I pittori Anna Bolognesi, Elda Guzzi, Maurizio Zambelli espongomo dalle 17 alle 21 nelle sale di Palazzo Cattaneo in via Oscasali 3. Ingresso libero e gratuito. *** Fino a domenica 7 febbraio Cremona Mostra ALBEDO - Mostra Personale di Paolo Cavinato L’esposizione, promossa dal Dellearti Design Hotel e organizzata da Fondazione Dominato Leonense e Cassa Padana Bcc, si propone di far conoscere gli esiti di dieci anni di lavoro artistico, un percorso di maturazione e di ricerca che ha portato Paolo Cavinato a riflettere sul ruolo della pittura oggi. Appuntamento presso la Project Room Galleria Dellearti in via Bonomelli 8 tutti i giorni dalle 11 alle 22. Ingresso libero e gratuito. Info: 030-9038463. *** Fino a mercoledì 10 febbraio Cremona Mostra Novecento Quaranta quadri, trecento calendari del XX sec. della Collezione Persico, dal calendario della Prima Guerra Mondiale ai calendari Futuristi, Liberty, del Barbiere, pubblicitari... al rarissimo Glory Calendar di Ground Zero (dedicato alla raccolta di fondi per i figli orfani dei vigili del fuoco di New York 11 settembre 2001), oltre ad almanacchi e curiosi datari da tavolo. La mostra è organizzata in piazza Sant’Abbondio 1. Orario: da martedì a domenica ore 16-20. Per informazioni: 0372-32089 - 3358439682.
L’Oroscopo della settimana
a cura di: www.oroscopo-2009.com
In amore cercherete di mettere il partner alle strette nella speranza di riuscire ad ottenere le rassicurazioni opportune. Rimanete freddi e controllate l’emotività, altrimenti rischierete di procurare dei danni irreparabili. Distraetevi quando ne avrete la possibilità, magari evitando di trascorrere tutto il vostro tempo libero col partner, non è la quantità bensì la qualità dei momenti che state insieme a rafforzare l’unione. Chi cerca la stabilità lavorativa per il momento dovrà attendere ed accontentarsi di ciò che ha. L’aspetto economico risentirà di alcune spese del recente passato. Non disperate, ma risparmiate... La stabilità nel rapporto di coppia vi spingerà ad aprirsi a più ampie vedute andando incontro ai desideri del partner, che da tempo spinge nella direzione di un passo in avanti verso un’unione ufficiale. Il contesto lavorativo si presenta alquanto mutevole e richiederà da parte vostra una notevole flessibilità nel gestire al meglio situazioni in continua evoluzione. Concentratevi il più possibile e niente distrazioni. Soddisfazione nel rapporto, il partner risponde positivamente ai segnali che gli mandate quando vi sentite messi da parte e fortunatamente per voi non è così, anzi! Bene anche i single. novità in arrivo in ambito lavorativo. Vi saranno proposti dei cambiamenti che non vi aspettavate. Riflettete sulla convenienza del futuro assetto a cui sarete chiamati a partecipare ma fate in fretta. Le coppie potrebbero trovarsi di fronte a delle rese dei conti dovute all’acuirsi di divergenze di vedute con discussioni che talvolta potrebbero degenerare in litigi. Mantenete la calma nel risolvere i problemi. E’ forse arrivato il momento di intraprendere percorsi diversi da quelli sino ad ora seguiti, abbandonando una volta per tutte quelle condizioni che hanno generato solo speranze, ma ben poco di concreto. Osate. Chiederete al partner una maggior determinazione e sicurezza nelle scelte quotidiane. Fare bene a chiedere più grinta, ma non esagerate, otterreste l’effetto contrario tutt’altro che costruttivo! Una rinnovata serenità all’interno della coppia accompagnerà dolcemente le prossime settimane in cui riscoprirete l’entusiasmo ed una notevole carica passionale. Periodo interessante che interessa soprattutto i single: superate le diffidenze ed approfondite una recente conoscenza, i presupposti affinché evolva in qualcosa di importante ci sono tutti.
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sport Eugenio Grignani
CLASSIFICA Novara 46 Cremonese 41 Arezzo 37 Varese 37 Benevento 36 Perugia (-1) 32 Lumezzane 31 Alessandria 29 Foligno 24 Figline (-1) 21 Pro Patria 21 Monza 21 Viareggio 20 Como 20 Lecco 19 Sorrento 19 Pergocrema 17 Paganese 15
Risultati 20ª Giornata Arezzo-Varese 1-0 Benevento-Monza 3-0 Cremonese-Sorrento 0-0 Lumezzane-Lecco 1-0 Novara-Como 1-1 Paganese-Foligno 2-2 Pergocrema-Alessandria 1-2 Perugia-Pro Patria 2-1 Viareggio-Figline 1-0
Domenica scorsa. Tutti sapevamo che ci sarebbe stato un minuto di silenzio per Haiti. Mentre mi preparavo le scartoffie per la partita ‘del mandolino’, ascoltavo Leonardo Montebello nato a Tripoli e qui traslocato per affari di famiglia. E’ un innamorato della Cremo, la tragedia che ha distrutto la capitale di uno dei paradisi per vacanzieri probabilmente non lo riguardava così come non ha riguardato i dirigenti della Figc: un minuto di silenzio e via. Noi non possiamo fare nulla, chi vuole invii due euro un sms al numero 48541, augurando che la somma racimolata serva a mantenere in vita molti bambini e non ad alimentare c/c personali o politici: le cronache quotidiane ci raccontano di tutto e di più. Avevo la speranzièlla che i ragazzi avrebbero tenuto a bada le aggressioni dei campani, speravo che l’arbitro di Castelfranco (Veneto) e le bandierine gialle friulane, tutti e tre insieme, sapessero il fatto loro: speranze svanite con l’andar della partita. Per loro continuo a non usare
Prossimo Turno Alessandria-Perugia Como-Viareggio Figline-Paganese Foligno-Lumezzane Lecco-Cremonese Monza-Novara Pro Patria-Benevento Sorrento-Arezzo Varese-Pergocrema
l’arma impropria del voto, mi affido ai gradi del termometro di martedì: la galavèrna (galabrina) si forma se la nebbia circonda il mercurio quando scende sotto zero. Ignoro cosa pensi Venturato: mi meraviglia il fatto che un suo fido informatore non l’abbia avvertito sull’uso attento dei terzini avversari, specialisti nel mettere in fuorigioco i nostri attaccanti di turno. Questo scrivo alla faccia di chi vuol vedere lo spettacolo e ignora il piacere dei tre punti in cascina, come si dice. A mio parere Roberto deve lavorare molto sul centrocampo, visto che la difesa sembra reggere e l’attacco è stato rafforzato. In questo contesto la partita scorsa non serve. Tutto male dunque? Assolutamente no! Un punto è sempre meglio di niente. In tribuna ho salutato Cadregari, dg del Lecco, meravigliato per la tenuta fisica dei grigiorossi. Lo incontrerò domenica sul ramo minore del lago di Como, e sarà una stretta di mano.
Risultati 20ª Giornata Atalanta-Lazio 3-0 Bari-Inter 2-2 Cagliari-Livorno 3-0 Chievo-Juventus 1-0 Fiorentina-Bologna 1-2 Milan-Siena 4-0 Napoli-Palermo 0-0 Parma-Udinese 0-0 Roma-Genoa 3-0 Sampdoria-Catania 1-1 Prossimo Turno Bologna-Bari Catania-Parma (sabato) Genoa-Atalanta Juventus-Roma (sabato) Inter-Milan Lazio-Chievo Livorno-Napoli Palermo-Fiorentina Siena-Cagliari Udinese-Sampdoria
CLASSIFICA Inter 46 Milan* 40 Roma 35 Napoli 34 Juventus 33 Palermo 31 Cagliari* 30 Fiorentina* 30 Bari 29 Parma 29 Genoa 28 Chievo 27 Sampdoria 27 Livorno 21 Udinese* 20 Lazio 20 Bologna 20 Atalanta 17 Catania 16 Siena 12
Cremo, sul lago farà molto caldo
Dopo il deludente pareggio con il Sorrento, i grigiorossi sono impegnati in una trasferta non facile e delicata
U
n pareggino scarno che tuttavia allunga la serie positiva. Dopo cinque risultati buoni consecutivi, ora la Cremonese si prepara alla gara di Lecco con qualche incubo da scacciare e un secondo posto da difendere con i denti. Come molti ricorderanno, infatti, lo stadio ‘Rigamonti Ceppi’ (intitolato a Mario Rigamonti, calciatore del Grande Torino morto a Superga nel ’49, e a Mario Ceppi, presidente del Lecco) è stato teatro di numerose delusioni. Prima fra tutte, quella risalente al tragico 4 giugno 2000, quando nella gara di ritorno dei playout del girone a di C1, i grigiorossi vennero sconfitti con un secco 2-0 dai lecchesi, che rovesciarono così il 2-1 dello ‘Zini’. La Cremo scese in C2… un incubo. A chiudere il cerchio, l’amara sconfitta di misura rimediata nello scorso campionato (10 per i locali, gol di Montalto) che aprì la crisi della formazione allora guidata da Iaconi. Ma questo è il passato ed è pur vero che “se continui a guardarti indietro, non vedrai mai ciò che hai davanti”. Parentesi. Questa me l’ha suggerita quel simpatico topolino di nome Gusteau, protagonista del film ‘Ratatouille’. Chiusa parentesi. Tornando all’attualità, visto che il Novara inizia a rallentare (indietro nel frattempo l’Arezzo accorcia in virtù della vittoria nel posticipo con il Varese) per la Cremonese urge cercare i tre punti ad ogni costo. L’arrivo di Varricchio sembra aver dato un po’ di entusiasmo a
Calcio Prima Divisione - Il Lecco, in piena crisi, è duramente contestato dai tifosi Probabile formazione rossi
paoloni
NIZZETTO
galuppo
zanchetta
viali
fietta
bianchi
varricchio
gori
allenatore: Roberto venturato tutto l’ambiente (un po’ meno a Musetti, che però deve provare a tornare sugli standard di inizio campionato) ed ora non resta che attendere anche il pieno recupero di Gilioli (in tribuna domenica, ma quanto sarebbe servito nel finale contro il Sorrento). Il gruppo comunque è unito e Venturato sa benissimo che a Lecco non sarà gara semplice, come la carta vorrebbe far pensare. I lecchesi non vincono in casa dal 15 novembre scorso (2-1 con il Pergo) e sono reduci da un imbarazzante ruolino di marcia di cinque sconfitte consecutive che è anche costato il posto a Oscar Magoni (esonerato il 21 dicembre dopo i ko Como e Paganese, sostituito in panchina da Nicola Tarroni, uomo di fiducia di ‘Rasputin’
guidetti
4-4-2
Cadregari). Uno scenario che ha scatenato oltremodo le ire dei tifosi, che nei giorni scorsi hanno sfogato la loro rabbia aggredendo il
Un’occasione della Cremonese nella sfida con il Sorrento giocatore Mancinelli al rientro dalla gara persa di misura a Lumezzane. Un episodio grave, in seguito al quale, la proprietà del Calcio
Lecco 1912 è intervenuta minacciando di vendere il titolo sportivo nel caso in cui tali fatti venissero a ripetersi. Anche per questo moti-
GLI AVVERSARI
Venturato ritrova Guglieri (ex Pizzighettone)
La formazione lecchese, passata da poche settimane nelle mani di Nicola Tarroni (a lungo secondo di Cadregari) è ricca di giovani. Ettore Guglieri, piacentino di Ponte dell’Oglio, è una vecchia conoscenza del calcio nostrano per aver giocato proprio nel Pizzighettone all’epoca guidato da Venturato. In avanti spiccano il velocissimo Marco Sau (classe ’87) giunto in estate dall’Albinoleffe e l’esperto Ciano, ma occhio anche al centrocampista Buda, in gol due volte all’andata. A centrocampo previsto il rientro di
Nicola Corrent, elemento più esperto della squadra con esperienze anche in A e B. In chiave mercato, il Lecco ha ceduto i giovani Arancini e Maiorini, mentre sta valutando l’attaccante norvegese Alexander Söderlund, che nell'ultima stagione ha giocato nella massima divisione islandese nell’FH Hafnarfjördur con apparizioni anche nei preliminari di Champions League: 1,95 centimetri per 80 chili sarà in prova alla Calcio Lecco per una settimana.
(www.uscremonese.it) vo, la gara che attende domenica i grigiorossi prevede atmosfere elettriche. Da parte nostra ci auguriamo che i tifosi, quelli grigiorossi che seguiranno la squadra, possano tornare soddisfatti, continuando a cantare e ad applaudire i propri beniamini esattamente come hanno continuato a fare domenica scorsa contro il Sorrento. In tribuna, invece, come al solito, c’è qualcuno che ha persino tirato i santissimi all’ingresso in campo di Pradolin… Se questi sono gli effetti si dovrebbe stare più leggeri al pranzo della domenica, oppure abbondare con i digestivi. Fate voi. All’andata, infine, la Cremo vinse per 3-2, in un match risolto nei primi 45’. Ma.Vo.
Sport
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Vanoli, il carattere è da serie A
Con la classifica rinfrancata i cremonesi vanno ad Avellino con l’impegno di centrare la grande impresa
S
Basket serie A - Contro Varese la squadra di Cioppi ha stoppato la crisi di risultati Sotto Canestro
di Giovanni Zagni
i è interrotto il digiuno della Vanoli, che domenica scorsa ha battuto la Cimberio Varese al PalaRadi. Gli esteti del basket, forse, non avranno fatto la bocca buona, analizzando tecnicamente la gara, ma il cuore, la voglia, anche qualche giocata di gran classe della Vanoli devono essere visti come segnali di grande rilievo verso la strada che deve accompagnare la società alla riconferma in serie A. Era una gara da vincere ad ogni costo, sia per incrementare la classifica, sia per dare ad ogni avversario che arriverà a Cremona l’avviso che d’ora in avanti qui non si scherzerà più. Ci pare, infatti, che i cremonesi abbiano intrapreso la strada giusta, quella che, se si vuol sopravvivere, deve diventare “l’abito mentale” di ogni momento e non solo per qualche giornata di festa. Bravissima la Vanoli in difesa, a comprova che quando gli uomini in campo danno quel che possono, non è una questione di tattica o di marcature, ma i risultati vengono, anche in recupero, quando sul -15 nel
Risulatati 14ª Giornata Biella-Avellino 83-79 Cantù-Siena 56-87 Caserta-Ferrara 95-72 Montegranaro-Milano 77-72 Pesaro-Napoli 126-64 Treviso-Teramo 74-68 Vanoli-Varese 78-71 Virtus Bologna-Roma 81-61 Prossimo Turno Avellino-Vanoli Cremona Ferrara-Biella Milano-Treviso (sabato) Napoli-Cantù Roma-Caserta Siena-Virtus Bologna Teramo-Montegranaro Varese-Pesaro secondo quarto ci si poteva attendere una clamorosa debacle. Un grandissimo Cusin, un più che sorprendente Aguiar, un Rowland in recupero di condizione, Bell rinfrancato nella ripresa, entusiasmante a tratti Brown, ma tutti gli uomini scesi in campo sono stati meritevoli di citazione, anche se non indenni da errori, talvolta anche marchiani. Si evidenzia comunque che le gare si vincono prima con la testa, poi con il fisico e gli episodi.
CLASSIFICA Siena Caserta Milano Virtus Bologna Biella Cantù Avellino Treviso Teramo Montegranaro Roma Pesaro Vanoli Cremona Varese (-2) Ferrara Napoli (-8)
Il coach è stato accontentato
28 20 18 18 16 16 16 14 14 14 12 10 10 10 6 -8
Soprattutto però si giocano e si vincono di squadra e non fidando nei “salvatori della patria” che giocano per loro stessi più che per società e squadra Il prossimo impegno sarà tra i più difficili in trasferta contro l’Air Avellino, che tra l’altro ha preso parte alla Eurolega, ma che ultimamente non ha forse più lo smalto iniziale. Noi speriamo di vedere anche in trasferta questa squadra lottare come ha fatto con la Cimberio, difen-
Aguiar a canestro durante il match vinto contro Varese (foto Castellani)
dere alla morte, per meritarsi ancora stima e fiducia di tutti gli sportivi cremonesi. Ora si parla di mercato, di qualche nuovo ingresso ed anche qualche uscita. Non è nostra abitudine fare previsioni sui giocatori in uscita, ma certamente un “ritocchino” sotto i tabello-
Assi, big-match da primato
L’altro basket - Contro il Lussana Bergamo. Diemme Trade inarrestabile
Martin dell’Assi in azione
La Diemme Trade ha chiuso il girone di andata della Serie C Regionale con 14 vittorie in altrettante partite, quindi da dominatrice assoluta e avviata verso una ormai certa promozione. Nell’ultima partita del girone ha sconfitto in trasferta il Cral Dalmine, formazione non delle migliori sul piano tecnico, ma che ha cercato di far valere la propria fisicità contro i ragazzi di Eliantonio, che hanno sempre tenuto in mano le redini della gara, arrivando anche ad ottenere un vantaggio di oltre venti punti nel corso della partita (chiusa col punteggio di 87-74). Poi c’è stato un netto recupero dei padroni di casa nell’ultimo quarto, quando però i “Gufi” hanno rallentato il ritmo, facendo giocare soprattutto le seconde linee. Nelle file avversarie il solo a dar fastidio è stato Ndiaye, ben noto alla tifoseria cremonese, che ha messo a segno ben 25 punti. La classifica vede ora la squadra del presidente Maccagni in testa con 28 punti, sei di vantaggio su Verolanuova ed
otto su Sarezzo: vantaggi incolmabili, ormai, anche in considerazione che nel girone di ritorno la formazione cremonese avrà il vantaggio di giocare in casa in match più importanti. Intanto, il prossimo turno vedrà i cremonesi opposti al Borgo Basket Bergamo, che veleggia attualmente a metà classifica e non sembra costituire un grosso pericolo. Si gioca domenica 24 gennaio alle 18 alla Palestra Spettacolo e l’ingresso, come sempre, è gratuito. Buone nuove anche dal settore femminile con l’Assi che guida saldamente la classifica della serie B femminile. Domenica scorsa le ragazze di Podestà hanno largamente dominato (50-73) l’Opsa Bresso, ultima in classifica, rispettando un facile pronostico. Più difficile il prossimo turno che le vedrà sul parquet, per mantenere il primo posto in classifica, contro Lussana Bergamo, attualmente seconda a due soli punti di distacco. Si gioca alla Spettacolo sabato alle ore 21. Cesare Castellani
Pallanuoto - Con la capolista Geas dopo il ko interno
Bissolati cerca l’immediato riscatto Doccia fredda per la Bissolati nell’esordio casalingo del campionato di serie B di pallanuoto. Reduci dal bel successo di Vicenza, i giocatori di Maurizio Stagno hanno dovuto subito far conoscenza con la dura realtà della categoria, che presenta un lotto di squadre quasi tutte sullo stesso piano e ad un livello piuttosto alto. E’ stata la Busto Nuoto a scombussolare i piani biancazzurri alla Comunale con una con-
dotta di gara spregiudicata ed arrembante. La Bissolati ha retto nel primo quarto al ritmo dei bustocchi, ma nelle frazioni centrali ha subìto un parziale di 10-3 che l’ha condannata ad una irrimediabile sconfitta, anche se nel finale gli uomini di Maurizio Stagno hanno provato a reagire riuscendo a limitare i danni e a portare il punteggio sul 10-14. Le espulsioni troppo anticipate di Grassi e Falcone, vittime
di un arbitraggio piuttosto fiscale, hanno determinato il risultato. La sconfitta è stata però mitigata dai risultati delle altre piscine: tre partite su cinque sono terminate in parità ed ora la classifica vede in testa la Geas con 6 punti, seguita dalla Canottieri Milano con 4, mentre a 3 sono piazzate Bissolati, Cus Milano e Busto Nuoto. Ed è proprio la capolistab Geas che ospita sabato sera la Bissolati. C.C.
ni pare necessario, come del resto tra guardie e ali. I cambi in questi ruoli esterni si evincono dallo scarso utilizzo di Gary Forbes nella partita contro i varesini. Forse anche il super paziente Cioppi s’è spazientito... Ed infatti giovedì sono arrivate le prime novità.
Alla fine i mugugni di coach Cioppi hanno sortito l’effetto sperato. I punti deboli in questo inizio di stagione, è inutile nasconderlo, si sono rivelati Rudy Valenti e Gary Forbes. Per motivi diametralmente opposti, è vero, ma entrambi hanno condizionato le rotazioni di una Vanoli che comunque si trova in una discreta posizione di classifica. Un’impresa non da poco per una neopromossa. Valenti ha mostrato di patire più del previsto il passaggio in serie A e i fischi del pubblico hanno penalizzato ulteriormente il suo rendimento. Alla fine, giocatore e dirigenza hanno deciso di lasciarsi, ma in modo amichevole, come si desume dal comunicato diramato dalla società: «Il Gruppo Triboldi Basket ringrazia Rudy per l’attaccamento alla maglia e la dedizione dimostrati nei sei meravigliosi anni trascorsi insieme, anni che, anche grazie al suo determinante contributo sul campo e nello spogliatoio, hanno portato la Vanoli a disputare il massimo campionato nazionale». Valenti si è accasato a Casalpusterlengo in A2, dove trova Simone Lottici, storico coach del Gruppo Triboldi, ai tempi in cui era griffato Tamoil. Per quanto riguarda Gary Forbes, ormai ufficialmente messo da parte da Cioppi, il suo “taglio" dovrebbe essere questione di ore. Al suo posto molti siti europei danno per certo l’ingaggio di Matt Walsh, 27enne ala americana in forza all’Union Olimpija Lubiana, con la quale ha giocato in Eurolega. Sulla carta si annuncia una Vanoli più forte, ma gli ingaggi potrebbero non essere finiti. fa
Arti marziali - Impegno nel toneo di Pieve Emanuele
Gigi Giandebiaggi (Abc) debutta nel full contact
Grande attesa negli ambienti del pugilato locale per il debutto in assoluto della Accademia Boxe Cremona nel mondo delle altre discipline del ring, vale a dire full contact, thai boxe e kickboxe, discipline abbracciate da qualche mese e ufficialmente dal primo gennaio di quest’anno. Il primo a salire sul quadrato, sabato prossimo, sarà Gigi Giandebiaggi, allievo del maestro Giovanni Gereveini che lo ha plasmato in questi mesi e preparato al meglio per il debutto che gli auguriamo positivo. Combatterà nel torneo di full contact inserito nella grande manifestazione di arti marziali in programma sabato pomeriggio e sera al Palazzo dello Sport di Pieve Emanuele, che è un vero tempio delle arti marziali. Giandebiaggi è un atleta possente, determinato e tecnicamente valido soprattutto nelle tecniche di gamba, il capofila di un movimento che promette molto bene e che dovrebbe sfornare nei prossimi mesi un
discreto numero di atleti pronti a misurarsi sul ring. Per quanto concerne, invece, il pugilato, il ritorno all’attività è previsto per la metà di febbraio con la organizzazione delle prime riunioni. Sono ormai a buon punto della preparazione il supermassimo Udrea, il superwelter Dernini e il welter Cavalieri, un po’ più indietro il mediomassimo Orsini, impegnato in queste settimane con la scuola e Ferretti che deve assorbire un infortunio alla spalla. Molta carne al fuoco anche per quanto riguarda il ritorno delle organizzazioni a Cremona. Si parla con molta insistenza di una riunione internazionale con una rappresentativa cremonese opposto ad una romena e di un’altra con la presentazione di sei incontri di pigilato e quattro di kick. Entrambe dovrebbero svolgersi tra l’ultima settimana di febbraio e la prima di marzo, essendo le trattative con la formazione rumena già a buon punto.
Ciclismo - Due buoni piazzamenti nelle prime tappe in Australia
Jacopo Guarnieri a ridosso dei primi E’ giunto alla terza tappa il Tour Down Under, la corsa a tappe autraliani che apre la stagione ciclistica internazionale. Jacopo Guarnieri (nella foto), insieme a Peter Sagan e Mauro Finetto, guida una formazione della Liquigas Doimo composta tutta da giovani ed esordienti al professionismo. Nelle prime due tappe, completamente pianeggianti, è stato il tedesco Greipel a dominare le due volate mentre Guarnieri, risultando il migliore degli italiani, si è sempre classificato nel gruppo, 23° nella prima tappa, 15° nella seconda. Le cose sono un po’ cambiate nel corso della terza
tappa che prevedeva alcune asperità sul percorso. La Liquigas ha lanciato nel gruppetto di testa Peter Sagan e Mauro Finetto, che si sono classificati al quarto e quinto posto (ha vinto il portoghese Cardoso davanti a Valverde ed al campione del mondo Cadel Evans) mentre Guarnieri, che non ha voluto forzare, è arrivato 129°. Il tedesco Greipel ha conservato il primato in classifica, ma sarà difficile mantenerlo ora che si sono mossi i grandi, a partire da Armstrong che ha disputato un’ottima tappa pur senza forzare. Il Tour Down Under si concluderà domenica dopo sette tappe
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Sport
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Digerita a fatica la sconfitta casalinga con l’Alessandra, i gialloblù provano a far punti a Varese
Pergo arrabbiato, ma non rassegnato
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Calcio Prima Divisione - Il presidente vuole rinforzare la squadra e dopo la punta Ferrari promette nuovi arrivi
di Stefano Mauri
ltro che “proiettato” verso una nuova avventura dirigenziale-professionale a Piacenza in serie B; rumors, o meglio, “spifferi” questi, per la cronaca smentiti ufficialmente dalla società (ma ancora in auge, che “vorrebbero” il Berga nella duplice veste di dirigente in Emilia e con nuovi soci e ritorni vip a Crema, nella sede gialloblù di Viale De Gasperi). Insomma, Stefano Bergamelli, presidente del Pergo è concentrato, “immerso” sulla pessima situazione di classifica (e agonistica) della sua squadra. E proprio come i meravigliosi tifosi “canarini”, Bergamelli è letteralmente incavolato da tale contesto. Domenica scorsa, la squadra allenata da Roberto Bonazzi (domenica sera, a quanto pare, il giovane “aspirante” trainer avrebbe rassegnato volentieri le dimissioni, poi evidentemente, la decisione è rientrata), dopo un primo tempo così, così, al termine di una ripresa garibaldina, purtroppo è incappata nell’ennesima sconfitta stagionale. Ancora una volta, i calci piazzati sono costati tre punti ai cremaschi. E il tutore tecnico Scanziani, che durante le sue presenze periodiche da opinionista su Odeon Tv, alla lavagna si destreggia egregiamente tra una
Gli avversari
Probabile formazione
zaninelli
Attenzione ad Ebagua
uliano
BONFANTI
colombi
cazzola
federici
tavares
GALLI
ghidotti
allenatori: bonazzi-scanziani critica a Ciro Ferrara, un elogio a Mourinho e una disquisizione sugli equilibri juventini, questa pecca l’ha sottolineata bene nello spogliatoio e ai media locali. Dunque, serve, urge una svolta, un cambio di mentalità e d’atteggiamento: il 4-3-3 alla squadra gialloblù edizione 2010, peggiorata da quella già triste di fine 2009, c’azzecca poco. E l’attuale media punti è da playout. Ahimé il carattere non è in vendita. All’orizzonte s’intravedono due scontri proibitivi: il primo a Varese, il secondo a Novara. Riusciranno Di Bella (domenica al Voltini, ad assistere alla sua gara sfortunatissima c’erano Elio Signorelli ed alcuni diri-
Il ko in cui è incappato, nel posticipo, il Varese lunedì scorso ad Arezzo, non intacca minimamente la stagione straordinaria che sta disputando, sin qui, la squadra cara al leader leghista Umberto Bossi, alla sua famiglia e ai suoi prodi leghisti. Il team varesino presieduto da Antonio Rosati, nobile decaduto, in tre anni punta a ritornare in serie B. A proposito: compie cent’anni in questo 2010 da poco iniziato il Varese: auguri. L’amministratore delegato Vincenzo Montemurro e il direttore generale Sean Sogliano, vale a dire cuore e cervello della truppa allenata da Beppe Sannino puntano in alto. Sogliano, figlio d’arte, diretto discendente di una famiglia di attenti calciofili, sa il fatto suo ed ha allestito una bella rosa. Occhio, in particolare, all’attaccante Ebagua: può colpire in ogni momento, da qualsiasi posizione. Sannino, ex “avvelenato” trainer del Pergo è un tecnico preparato, un profondo studioso del modulo tattico 4-4-2, alla corte di Rosati, Montemurro e Sogliano, in tutti questi mesi è riuscito a plasmare un gruppo formidabile da playoff. Tosto, attore studiato, coach preparato, avesse un altro carattere, oggi, probabilmente lavorerebbe stabilmente in serie B. S.M.
le noci
GHERARDI
4-2-2
genti del Livorno, ndr) e soci a raddrizzare l’attuale, storta direzione? Dall’AlbinoLeffe è intanto arrivata la seconda punta Nicola
Sopra una fase della sfida con l’Alessandria, sotto la gara dell’andata, vinta 2-0 sul Varese (per gentile concessione dell’Us Pergocrema)
Ferrari, elemento strappato alla concorrenza della Cremonese. Adesso servirebbe come acqua al deserto, visto che il ruolo è scoperto dall’estate
scorsa, un centrocampista di regia pesante. Ma a colmare la lacuna ci penserà Bergamelli, appassionato, deluso, generoso e per niente demoralizzato da una graduatoria malinconica, eppure non compromessa, soprattutto perché le antagoniste viaggiano ad andamento lento. Servono calma, determinazione e umiltà: Bonazzi, in buoni rapporti con il tecnico dell’AlbinoLeffe Emiliano Mondonico, al “vecchio” maestro avrà certamente chiesto dritte preziose. E’ un momentaccio, ma Stefano Beramelli (non sarebbe utile coinvolgere altri consulenti vista l’emergenza?) c’é. E... questa è già una bella, incoraggiante notizia.
bocce - Nel campionato italiano di società eliminate Tranquillo, Stradivari, Le Querce e Baldesio
Sabato al Comunale incontro di andata Fadigati-Crevese D di Massimo Malfatto
oveva essere la giornata della grande svolta per le nostre cinque formazioni impegnate negli incontri di ritorno del campionato italiano per società, ma così non è stato: definiti i verdetti una sola bocciofila cremonese sorride e si qualifica al terzo turno, mentre per le altre quattro solo delusioni e rimpianti. Una debacle abbastanza prevedibile dalle nostre bocciofile inciampate contro avversari non irresistibili, a conferma della mediocrità del nostro boccismo sempre più evaporato 2° CATEGORIA – Negli incontri d’andata di sabato scorso era stata l’unica a vincere e destare una buona impressione: stiamo parlando dello Stradivari che torna dalla trasferta di Presezzo con le ossa rotte e sorprendentemente eliminata. Un passo falso inatteso quello della formazione guidata da Renato Bonetti, un crollo vertiginoso in parte giustificato da qualche assenza, dalla forza degli avversari e da qualche giocata sfortunata. Nella specialità individuale Fabrizio Gaimarri vinceva il primo set, ma perdeva il secondo mentre le dolenti note “stradivariane” ar-
La bocciofila Fadigati di 3ª categoria
rivavano dall’altra corsia dove la terna Cantarini-FranciscoVicardi veniva battuta senza pietà dagli orobici. Disco rosso anche per la coppia ForoniGaimarri, mentre sfortunato il secondo set perso da Francisco: si poteva andare ai ”pallini”, ma è inutile recriminare su una qualificazione sfumata nel match di andata. Scivola su una buccia di banana anche la “Tranquillo”. Sulle corsie soresinesi inizia male l’incontro per la formazione di Renzo Pilla: la terna NicoliniRaccagni-Gennari perde entrambi i set mentre Giovanni
Merlini, dopo aver vinto il primo, viene nettamente battuto nel secondo. La coppia NicoliniGennari s’impongono nel primo set, ma diventa tutto inutile perché sull’altra corsia Luigi Guarneri, dopo aver “strapazzato” l’avversario nel primo set, perde inopinatamente il secondo. 3° CATEGORIA – L’unica soddisfazione cremonese arriva dalla bocciofila Fadigati che supera il turno al termine di un incontro elettrizzante e mozzafiato. Dopo la netta sconfitta dell’andata (2-0) l’impresa appare difficile per la formazione di Gilberto Ripari, ma mai dire
mai con la “ditta” Celardo e C. che con la giusta determinazione conquista un’insperata qualificazione. Gioca bene la terna Celardo A.-Pelizzi-Avanzini che conquista il primo punto, mentre Filippo Celardo perde sul filo di lana il secondo set dopo aver vinto nettamente il primo. Con un doppio 8-5 Cristian Avanzini liquida il comasco mentre i fratelli Celardo, dopo essersi aggiudicati il primo set, perdono il secondo. Si va alla roulette del “tiro ai pallini” e qui salgono in cattedra i giovani Antonio e “Pippo” Celardo: fanno centro tre volte su sei, sufficienti perché gli avversari si confermano molto imprecisi (0 su 7!). Può cominciare la festa in casa cicognolese, anche se di breve durata perché già sabato 23 si ritorna in campo (bocciodromo comunale) per l’incontro di andata del terzo turno: avversaria la bocciofila Crevese che ha eliminato la canottieri Baldesio. In casa rivierasca regnava un certo ottimismo dopo la sconfitta di stretta misura nell’incontro di andata, ma sulle corsie del Ferroviario la Baldesio ha giocato veramente male. Nella specialità individuale un irriconoscibile Enrico Maffezzoni perdeva entrambi i set, mentre in pareggio si concludeva l’incontro della terna formata da Mazzoli-
CAMPIONATO ITALIANO PER SOCIETA’ 2010 risultati incontri di ritorno 2ª Categoria Presezzo (Bg) – Stradivari 3-0 Tranquillo - La Primavera 0-1
(Qualificata Presezzo) (Qualificata La Primavera)
3ª Categoria Fadigati-Ceresio (Co) 2-0 Can. Baldesio- Cuviese (Va) 0-1 Le Querce- Crevese (Va) 1-0
(Qualificata Fadigati) (Qualificata Cuviese) (Qualificata Crevese)
Prossimo Turno (23-01) Fadigati – Crevese (Va)
Parma-Barbieri. Nel secondo individuale Mazzoli eseguiva il suo compitino vincendo il primo set, ma sull’altra corsia la coppia formata da Manfredini-Barbieri trovava disco rosso al primo set ed a quel punto l’incontro veniva interrotto. L’eliminazione delle “Querce” ci lascia qualche dubbio che i demeriti della formazione di Ciappei siano stati superiori
Bocciodromo Comunale ai meriti degli avversari. La terna Modica-Viola-Franzini vinceva entrambi i set mentre Luigi Borlenghi pareggiava il suo incontro. In pareggio terminava anche il match della coppia Modica-Viola e identica situazione nell’individuale. L’incontro terminava quindi 1-0 per la società del presidente Pietro Righetti, non sufficiente per ribaltare lo 0-2 dell’andata.
Germana Cantarini e Paolo Reghenzani vincono il “Bar Bocciodromo” di Soresina Con un successo bissolatino si è concluso il 5° trofeo Bar Bocciodromo, gara organizzata (ottima l’idea!) in sinergia tra le bocciofile Tranquillo e Bonizzoni. Sul gradino più alto del podio sono saliti Germana Cantarini e Paolo Reghenzani che nel girone finale superavano rispettivamente Zinetti-Scandelli (12-4), i codognesi Orsi-Ronzi (12-6) ed in finale i ”cicognolesi” Dilda-Bonezzi per 12-2. Al quarto posto i sorprendenti Emiliano Ghisolfi e Federico Monfredini (cat.D). I giovani “ferrovieri” al loro primo anno di attività, si stanno già mettendo in evidenza con discreti risultati ed anche a Soresina hanno dimostrato le loro buone qualità tecniche “sbarazzandosi” nei quarti dei rivieraschi Petrini-Cremonesi (12-2) e perdendo, per pura inesperienza, in semifinale sul filo di lana contro i portacolori del “Fadigati”. Perfetta l’organizzazione ed oculata la direzione dell’esperto Annibale Barbisotti. M.M.
Sport
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Basket C - Dopo l’importante vittoria di Piadena e sabato ospita il Lissone
Bertolli battuta, ma con Virtus L’Erogasmet vede la salvezza Basket A2 - Bella prova con la capolista e domenica sfida col Borgotaro
Sconfitto sì, ma a testa alta. Più di così la Bertolli non poteva fare sul parquet della Virtus Cagliari, capolista solitaria ed in serie positiva dalla seconda giornata del campionato di A2. Barbiero & C. sono, infatti, rimaste in partita per tutta la durata del match e giocando una gara che ha soddisfatto coach Bacchini. La partenza ad handicap ha sicuramente inciso sull’andamento della gara, ma bisogna comunque riconoscere alle cremasche il merito di non aver alzato subito bandiera bianca e di essere riuscite ad impegna-
re la compagine di casa, che ha dovuto dare il massimo per poter conservare il vantaggio finale. Una prestazione da ripetere anche domenica (ore 18) contro il Borgotaro, un avversario decisamente più alla portata del Basket Team, che vuole tornare a correre. CLASSIFICA Virtus Cagliari 30; Bologna 28; Udine 22; Borgotaro, Milano 18; Martino di Lupari, Bolzano 16; Cervia, Bertolli Crema 14; Marghera 12; Alghero, Cus Cagliari 10; Reggio Emilia, Biassono 8.
Vittoria doveva essere e vittoria è stata. L’Erogasmet Crema ha fatto suo il derby provinciale di serie C con Piadena, al termine di un match combattuto e vinto dai cremaschi per 8076. Quello che conta sono i due punti preziosissimi per la formazione di coach Sacco, che si assenta così in una posizione di classifica più rassicurante in ottica salvezza. Certo il traguardo è ancora lontano, ma il team ha iniziato il 2010 con il piglio giusto. Migliori rea-
lizzatori a Piadena sono stati, come al solito, Rossetti (15 punti), Pellini (13) e Loda (12). Ora, rinfrancata nel morale, l’Erogasmet deve restare concentrata per far sua anche la sfida casalinga di sabato sera alle 21 contro il Lissone. CLASSIFICA Cavriago 28; Villafranca 24; Pisogne, Reggio Emilia, Bergamo Terno, Lissone 20; Monza, Costa Volpino 18; Mirandola, Salò 16, Novellara 14; Crema 12; San Bonifacio, Correggio 10; Ebro Milano 6; Piadena 4.
Reima, impresa solo a metà
I cremaschi sottotono e mai in partita a Roma, difendono ora il sesto posto a Santa Croce
L
Volley A2 - Dopo l’exploit con la capolista, i blues sono travolti in Coppa Italia
a Reima ha fallito l’appuntamento con la storia. La secca sconfitta con Roma nella semifinale di Coppa Italia ha deluso un po’ l’ambiente, soprattutto per il modo in cui è maturata, anche se al cospetto di una squadra che sul parquet si è dimostrata decisamente più forte. In pratica i cremaschi non sono mai scesi in campo, malgrado avessero il morale a mille, dopo il netto successo per 3-0 sulla capolista Castellana Grotte di domenica scorsa. Una prestazione che ha esaltato anche il presidente Battista Mario Percivaldi, che nel post-gara ha rivelato: «Davvero una bellissima partita, questa è la Reima che vogliamo vedere e contro la capolista è andato in scena davvero un grande spettacolo. Sicuramente la vittoria di Sora ha dato morale, mercoledì scorso a Frosinone abbiamo espresso tutto il nostro potenziale e ne abbiamo preso la piena consapevolezza. Ora sta a noi cercare di non smarrire la strada imboccata». Così non è stato, purtroppo, perché mercoledì sera a Roma i blues hanno fornito una brutta prestazione e sono tornati a casa con una pesante sconfitta e senza il piacere di poter sognare la finale di Coppa Italia (che sarà Roma-
Risultati 19ª Giornata Bologna-Sora 3-0 Gioia del Colle-Bassano 3-2 Isernia-Ravenna 1-3 Massa-Città di Castello 0-3 Padova-Santa Croce 2-3 Reima-Castellana Grotte 3-0 Roma-Cavriago 3-0 Ha riposato: Mantova Prossimo Turno Bassano-Isernia Castellana-Padova Cavriago-Massa Città di Castello-Gioia del Colle Ravenna-Roma Santa Croce-Reima Crema Sora-Mantova Riposa: Bologna
Bologna). Una prestazione senza nervo, che ha lasciato ai padroni di casa via libera per la conquista della tanto agognata finale. Finazzi e compagni sono andati subito sotto nel punteggio e hanno faticato a reagire e a trovare l’atteggiamento giusto, mentre i capitolini hanno
Tennis Tavolo - Ottimo risultato
Il Ggs Ripalta ha vinto il torneo di doppio Fitet
Bel successo del Ggs Ripalta Cremasca, che con Danilo Oldoni e Marco Valcarenghi ha vinto il torneo di doppio maschile Fitet davanti hai mantovani Scattolini e Battisti. Risultato pieno per i ripaltesi che con un secco 3-0 si sono imposti lasciando agli avversari solo 20 punti. Insuperabili comuque nella semifinale dove si sono imposti sui bresciani Curcio e Marchesi dopo tre interminabili set condotti in maniera superba. Nel torneo di singolare buona prestazione dei ripaltesi, passati quasi in toto nel tabellone finale grazie a Valcarenghi, Muletti, Inzoli, Oldoni, Ziglioli Davide, Luca Labadini, Giuseppe Labadini, Tacchini, Rocca Leonardo, Gozzoni, Bologna, Benedetti e Lischetti. Tornando hai campionati a squadre, si ricomincia sabato 23 gennaio con le due squadre di serie B impegnate in trasferta: la squadra A giocherà a Castegoffredo, mentre la B sarà impegnata a Verres in un incontro proibitivo. E’ sempre difficile la ripartenza delle ostilità dopo un lungo periodo di festa quindi, ragionando in tal senso, il pareggio pirotecnico (2-2) in cui è incappato il Crema 1908 domenica scorsa, va visto in chiave positiva. A Paullo il portiere del Crema ha parato pure un penalty, e, per giunta, le dirette rivali nella corsa all’Eccellenza non ne hanno approfittato. Nel weekend, la squadra allenata dal bravo mister Marco Lucchi Tuelli riceverà tra le mura amiche la Settalese, poi tra quindici giorni, esattamente
CLASSIFICA Castellana G. 44 Roma 43 Sora 35 Bologna 35 Ravenna 30 Reima Crema 29 Santa Croce 27 Padova 24 Città di Castello 23 Cavriago 22 Isernia 20 Massa 19 Bassano 18 Gioia del Colle 16 Mantova 14
I giocatori della Reima Samgas Crema impegnati a muro (per gentile concessione della Reima-fotografo Umberto Dossena)
continuato a macinare punti e ad allungare il vantaggio. Con l’avanzare dei minuti la situazione non è cambiata ed anzi i blues non sono proprio riusciti ad entrare in partita, sbagliando troppo e senza essere efficaci in prima linea. Logico quindi il 3-0 finale in soli 70 minuti di gioco con i parziali di 25-11,
25-18, 25-19. Ora si deve voltare pagina e riprendere il discorso iniziato con Castellana Grotte, perché il calendario propone per domenica la difficile trasferta sul campo di Santa Croce sull’Arno. In palio il sesto posto, che la Reima Samgas Crema vorrà conservare a tutti i costi.
Serie B1 - Crema Volley
Leo Barbieri promuove le violarosa
Il Crema Volley Icos Cla non si ferma più. Il 3-0 ai danni di un Carnago un po’ spento conferma il periodo positivo delle violarosa. Le ragazze di Leo Barbieri sono scese in campo concentrate e determinate senza mai dar segno di cedimento e i parziali parlano chiaro. «Sono molto soddisfatto - afferma il coach - abbiamo mantenuto una concentrazione costante soprattutto in difesa e nelle coperture e questo ha debilitato le nostre avversarie. In campo ho visto la voglia di andare a prendere la palla, che in gergo pallavolistico significa la voglia di vincere senza concedere nulla alla squadra avversaria. Sul parquet ho visto concentrazione, umiltà e voglia di fare gruppo, in generale un atteggiamento estremamente positivo che solo vere professioniste sanno adottare, nonostante la prima posizione in classifica e la consapevolezza di essere superiori. In queste condizioni possiamo veramente raggiungere grandi obbiettivi». Il prossimo impegno al Pala Bertoni è previsto per domenica alle ore 17.30 per l’ultima giornata del girone di andata contro il Grima Volley Legnano (terzultimo).
Un bel brindisi con il Calice d’Oro
Ciclismo - Consegnati dalla Trevigliese al giovane talento Francesco Sedaboni e a Ivan Gotti
Chi pensa il ciclismo sia andato in archivio, si sbaglia. Il cielo si è fatto precocemente scuro, ma rende più gradevole la cerimonia di consegna del “Calice d’Oro 2009”, patrocinato dalla Ciclistica Trevigliese del presidente Luigi Moriggi. Premio attribuito allo Junior Francesco Sedaboni (nella foto con Gotti) del Team Giorgi, il passista-scalatore, maglia azzurra, che ha confermato la sua esuberanza centrando otto vittorie in stagione, tra le quali spiccano: l’Internazionale 3Tre Bresciana, la 3 Giorni Orobica e il titolo lombardo crono a Romanengo. Moriggi ha fatto le cose in grande, consegnando il “Calice d’Oro” riservato al “Campione ideale” a Ivan Gotti, maglia gialla al Tour de France
e vincitore del Giro d’Italia nel 1997 e nel 1999. «Non è il solito premio - ha ribadito Francesco Sedaboni, 18 anni di Concesio (Brescia) - è stato un
anno felice, spero di riconfermarmi quest’anno tra gli Under della Zalf Desirèe Fior». «Questo premio mi è sfuggito per un pelo nel 1987 - ci ha detto Ivan
Calcio Promozione - Dopo il 2-2 di Paullo, i nerobianchi ospitano la Settalese
Il Crema 1908 vince anche col pari
domenica 31 gennaio, sulle rive del fiume Serio arriverà proprio lo Spino griffato Miatto, fratello d’arte dell’ex dirigente del Pergo Fausto. Il patron cremino Francesco Barbaglio e il suo fidato entourage, per preparare al meglio i
prossimi impegni, venerdì sera, salvo slittamenti causa motivi professionali, riprenderanno il rito dello spumante (buono e portafortuna) al Mostaccino. E dinanzi ad una bottiglietta, Barbaglio ne approfitterà per fare il punto della situazione in merito
all’indispensabile ricerca di nuovi soci per rendere attuale, nel breve periodo, il progetto Eccellenza. Calcisticamente parlando, il calciofilo Ugo Della Frera è tornato a collaborare proficuamente con l’amico presidente: l’intesa porterà presto novità? Lo
dirà il tempo. Lontano dalle luci della ribalta intanto, mister Lucchi Tuelli sul campo è impegnato a tenere alta la guardia, i cali di tensione, a questo punto della stagione sono assolutamente da evitare. Insomma, il momento è topico, l’Ac Crema 1908 c’è:
Gotti - il ciclismo ha bisogno di talenti della stazza di Sedaboni, forte nel passo in salita, ma anche a cronometro». Analizzando l’albo d’oro, scoviamo nomi celebri che hanno fatto la storia del ciclismo provinciale, a cominciare da Adriano Baffi, Angelo Denti e Diego Nosotti, mentre tra i “Campioni deali” figurano Pierino Baffi e Marino Morettini. Nell’occasione è stata presentata la squadra Juniores della Ciclistica Trevigliese 2010, diretta da Roberto Avogadri ed Emilio Bertolasi, formazione pronta a lanciarsi nella mischia, con Riccardo Brazzoli e Alberto Ripamonti, ingaggiati dalla Uc Cremasca del presidente Albino Ferla. Fortunato Chiodo
questa è già una bella notizia. Rispetto a 12 mesi fa, quando il buon Lucchi Tuelli prese il posto dell’esonerato Fiorani (assente causa crociera), la situazione nerobianca è migliorata assai. CLASSIFICA (15 partite) Crema 1908 34; Calcio Spino 28; Codogno 27; Atletico Cvs 25; Soresinese 23; Sporting S. Donato 21; Cavenago, Paullese 20; Melegnanese, Luisiana 19; Rivoltana, Sandonatese 18; Settalese 14; Casalmaiocco, Sangiulianese, Casalpusterlengo 13. S.M.
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Cucina
Venerdì 22 Gennaio 2010
Gastronomia italiana
Cristoforo Munari Natura morta particolare, sec. XVII - XVIII
Le ricette gustose alla portata di tutti
Il menù della settimana
Antipasto: GONFIETTI Primo piatto: BIGOLI ALLE ACCIUGHE AL FORMAGGIO Difficoltà media • Tempo 40 minuti • Per 4 persone Difficoltà media Tempo 60 minuti - Per 6 persone Ingredienti: • 250 g di farina • 380 g di acqua • 80 g di gruviera
• 40 g di burro • 6 uova • olio per friggere • sale
Ingredienti: • 400 grammi di bigoli • 100 grammi di acciughe salate • 3 spicchi d'aglio • un peperoncino • 10 pomodori perini maturi
• 2 cucchiai di pangrattato • un cucchiaio di prezzemolo tritato • un pizzico di origano • olio • sale
preparazione • Lavate e diliscate le acciughe. • Fate scaldare l'olio in una padella e fatevi soffriggere il peperoncino e 2 spicchi di aglio, quando saranno dorati aggiungete le acciughe, mezzo cucchiaio di prezzemolo, il pangrattato. • Lasciate soffriggere a fuoco dolce per circa 10 minuti, quindi unite i pomodori pelati schiacciati grossolanamente, l'origano e se necessario, il
sale. • Fate cuocere altri 10 minuti. Prima di levare dal fuoco unite il restante prezzemolo e lo spicchio di aglio finemente tritato, o meglio, pestato. • A parte cuocete in abbondante acqua salata i bigoli per circa 12 minuti. • A cottura ultimata scolateli e conditeli con il sughino di acciughe e un cucchiaio di olio crudo.
preparazione • Fate bollire l'acqua con il burro e regolate di sale. • Tagliate il formaggio a dadini e aggiungetelo con la farina all'acqua, togliendo la pentola dal fuoco. • Amalgamate bene e riportate la pentola sul fuoco, continuando la cottura per una decina di minuti, mescolando sempre energicamente fino a quando il composto avrà acquisito una consistenza elastica. • Togliete dal fuoco, fate raffreddare e aggiungete i tuorli uno alla volta amalgamando bene. • Incorporate delicatamente anche gli albumi, che avrete montato a neve ben ferma. • Formate delle palline che friggerete in olio ben caldo.
Dessert: BAVARESE AL CIOCCOLATO Difficoltà media - Tempo 30 minuti Per 6 persone Ingredienti: • 300 ml di latte, • 4 tuorli d'uovo, • 50 gr di cacao,
• 300 gr di panna montata, • 170 gr di zucchero, • 8 gr di colla di pesce
preparazione • Mettete in acqua ad ammollare la colla di pesce. • In una terrina montate i tuorli con lo zucchero e il cacao. • Aggiungete il latte caldo; trasferite il preparato in una casseruola e mettete sul fuoco senza far bollire. • Togliete dal fuoco ed unite la colla di pesce strizzata e fatela sciogliere mescolando. • Fate raffreddare. Intanto montate la panna ed incorporatela delicatamente al composto. • Trasferite in uno stampo e mettete in frigo a rassodare almeno 6 ore.
Secondo piatto: BACCALA’ AL VERDE Difficoltà media - Tempo 60 minuti Per 6 persone Ingredienti: • 800 gr. di baccalà già ammollato, • 3-4 cucchiaini di prezzemolo tritato
• 2 spicchi d'aglio • 30 gr. di pinoli • 35 gr. di capperi • olio d'oliva • 3 patate
preparazione • In una pirofila versate 2 o 3 cucchiai d'olio d'oliva. • Disponete sul fondo le patate sbucciate e tagliate a fette spesse 1 cm. • Cospargete con un po' di prezzemolo, aglio, pinoli e capperi tritati. • Spellate e diliscate il baccalà e disponetelo a pezzi sulle patate. • Cospargete con il resto del trito, irrorate d'olio e coprite a filo d'acqua. • Infornate a 180 gradi e fate cuocere fino a quando il liquido si sarà asciugato e le patate saranno tenere.
La Bottiglia VERMENTINO
Il Vermentino è un vitigno aromatico probabilmente originario del Portogallo (dove è conosciuto con il nome di "codega"), o dell'isola di Madera, considerate le numerose affinità (ricchezza del colore e di estratto) con la locale malvasia; dalla penisola iberica si è poi diffuso in Liguria, in Corsica, in Sardegna e, in minor misura, anche in alcune zone della Toscana e della Francia (Languedoc-Roussillon). I vini a base di Vermentino sono generalmente dei bianchi secchi, ma delicatamente morbidi, di colore giallo paglierino con profumi intensi di fiori di campo ed erbacei, e una nota di pesca gialla. Possono essere abbinati con antipasti di mare, piatti di pesce (come il classico abbinamento tra aragosta e vermentino sardo) e polpo, ma anche con i tipici pansoti liguri con salsa di noci e gli altri piatti della cucina ligure.
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L’abito fa lo sposo: classico e dintorni
Sposi
Venerdì 22 Gennaio 2010
S
cegliere l'abito da sposo è compito difficile, ma è essenziale farlo al meglio. Le regole che su questo argomento impone il galateo sono piuttosto rigide e che, non sempre, per contro, affidarsi al “fai da te” si rivela la scelta più giusta, per non correre il rischio, proprio in quel giorno di apparire troppo ingessati (o viceversa troppo alternativi), Si può quindi scegliere liberamente l’abito che più si preferisce assecondando così i propri
tore è noto ai più che, in realtà, per tradizione, l’abito della sposa deve rimanere segreto allo sposo fino al giorno stesso delle nozze; ma in questo caso, onde evitare al futuro sposo “pericolose cadute di stile”, lo stesso potrà farsi consigliare da una damigella o anche dalla mamma della sposa al fine di carpire qualche piccolo ma importante dettaglio comunque utile per orientare le sue scelte. A seconda del tipo di abito scelto dalla sposa quindi, l’uomo può
Se l’abito della sposa è il classico lungo, con velo a strascico e la cerimonia è ad alto livello, lo sposo avrà due possibilità di scelta: potrà decidere di indossare tight o il mezzotight. Una soluzione ancor meno impegnativa è ancora quella in cui la scelta cade sul classico completo tre pezzi, ideale per tutti i tipi di cerimonia, sia per quelle tradizionalmente celebrate al mattino, sia per quelle ormai sempre più comuni officiate nel primo pomeriggio.
Accessori La cravatta Per quanto riguarda gli accessori indispensabili per uno sposo perfetto nei minimi dettagli, la classica cravatta è proposta in diverse alternative: c’è, ad esempio, quella più tradizionale, di solito di colore grigio, in seta “jacquard” con piccolissimi disegni; ma la scelta della tonalità è piuttosto variegata. L’unico imperativo d’obbligo è che non sia eccessivamente chiassosa. C’e’ poi quella più estrosa per gli sposi più originali ed un po’ fuori dalla righe proposta nelle tonalità più disparate ultimamente sostituita però dal più
Il completo a tre pezzi è l'ideale per ogni cerimonia
gusti personali, lasciandosi però guidare da poche ma fondamentali regole del buon gusto Tra queste, la prima regola fondamentale affinché si crei una perfetta armonia tra i due sposi sull’altare, è quella di prendere in considerazione due fattori fondamentali: l’abito della sposa e il tipo di cerimonia. Per quanto riguarda il primo fat-
indirizzare la sua scelta che potrà spaziare da un modello molto elegante, a un modello più sobrio, al tradizionale “ever-green” (adatto agli sposi di tutte le età e di tutte le classi sociali), ai modelli più “trandy” riservati però esclusivamente agli sposi più giovani ed originali che potranno senz’altro osare abiti dai tagli e dai colori insoliti impreziositi da particolari alla moda.
Nella scelta di un completo a tre pezzi sia per quanto riguarda i tessuti che i colori, non c’e’ che l’imbarazzo della scelta: d’inverno vanno bene tutte le qualità della lana, mentre d’estate si potrà spaziare dal misto lino al fresco lana con l’unica accortezza di scegliere tessuti leggeri e possibilmente non facili alle pieghe. Assolutamente vietate però sono le stoffe troppo sportive e gli spigati. Un dettaglio importante che non si può trascurare è che l’abito sia completamente foderato per assicurare una maggiore aderenza e una perfetta vestibilità. Come colori si consiglia di prediligere le tinte unite scure dal blu notte al grigio fumo di Londra, adatto agli sposi di tutte le età, mentre i più giovani sono conces-
innovativo “plastron”, che è una cravatta più lunga annodata con un solo passaggio all’esterno e fermata al centro con una spilla. Nel caso si optasse per quest’ultima alternativa tuttavia, giova se anche le tonalità tenui dall’azzurro al celestino chiaro. La giacca è sempre un monopetto a tre bottoni senza spacchetti laterali con due tasche a filetto e non a toppa completata da un taschino più piccolo nel quale potrà infilarsi la classica “pochette” che non deve essere assolutamente del medesimo tessuto o colore della cravatta
un consiglio puramente estetico che ne suggerisce il suo utilizzo ad uno sposo da un viso magro tenendo il plastron ad allargare il viso mentre si consiglia la scelta della più classica cravatta al futuro sposo dal viso tondeggiante contribuendo la stessa ad allungarne l’ovale. Altro accessorio indispensabile è la cintura da scegliere ovviamente come alternativa alle bretelle, da prediligere in nero, in coccodrillo, o in vitello, abbinandola possibilmente al materiale prescelto per la scarpa. I gioielli Nel giorno del matrimonio, allo sposo, sono concessi solo alcuni piccoli e discreti gioielli che ne valorizzino l’abito e ne illuminino l’aspetto senza, comunque appesantirne la figura nel complesso. Tra i pochi concessi, via libera ad un bel paio di gemelli da polso che siano, ovviamente, in adeguato assortimento con il tipo ed il taglio di ma piuttosto di colore neutro, possibilmente di lino bianco. I pantaloni anche in questo caso sono di taglio classico e senza risvolto. Il gilet è dello stesso tessuto dell’abito da scegliere tra mono o doppio petto. La camicia è di taglio classico con lavorazione molto discreta e di colore bianco avorio o ance una delicatissima
camicia indossata, preferibilmente, in oro giallo e non smaltati. Altro accessorio può essere costituito da un sobrio ed essenziale fermacravatta che, tuttavia, si potrà utilizzare solo nel caso in cui il tipo di abito indossato dalla sposa non richieda, per lo sposo, un plastron (dovendosi, in tal caso, tassativamente evitare il fermacravatta orientandosi, viceversa, su una spilla più discreta in oro appositamente creata per abbellire il tessuto ed il modello di quel tipo di cravatta. Più originale e davvero “trandy” da indossare è poi il famoso cipollotto con catena (non necessariamente in oro zecchino ma, preferibilmente, antico), che potrà uscire con disinvoltura dalla tasca del gilet. Per quanto invece riguarda il più classico orologio da polso, è bene ricordare che questo và indossato rigorosamente al polso sinistro avendo, peraltro, cura di sceglierne uno classico nello stile e sobrio nella forma. tonalità di azzurro con il colletto classico. Un riguardo particolare bisogna poi riservarlo ad alcuni dettagli in apparenza trascurabili, ma nel complesso di grande effetto come, per esempio, le finiture e il tipo di bottoni: in tal senso molto importante è controllare che la lunghezza delle maniche della giacca siano calibrate nel modo migliore.
Sposi
La casa sotto i riflettori: come scegliere l’arredo P
rima di giungere al grande passo del matrimonio, il primo pensiero è: dove abiteremo? Stessa domanda se la fa anche chi sceglie di andare a convivere. Il passo successivo è scegliere l'arredamento, e a questo punto ci sono due possibilità: o scegliete un architetto, o, nel caso più economico, fare da soli, con la soddisfazione di dar vita alla casa che avete sempre sognato con le vostre sole idee.
Gli spazi Nella scelta dei mobili si parte sempre dalla grandezza della casa e dal numero di stanze a vostra disposizione. Il monolocale. Anche da uno spazio di 15mq circa potete creare un ambiente confortevole dotato, in spazi alquanto ristretti, di un angolo cottura-pranzo e di uno salotto-notte. Come? Minimalizzando gli arredi ma non l’estetica; puntate all’essenziale, ai moduli componibili e, soprattutto, ai colori: non potendo usufruire di tutti quegli articoli più o meno ingombranti che abbelliscono solitamente gli appartamenti, dovete avere cura dello stile con cui sistemate pareti, pavimenti e i pochi mobili di cui usufruite. Il bilocale. In questo caso si può optare per il binomio cucina abitabile-camera da letto, mantenendo così staccati lo spazio giorno da quello notte. Dovendo una stanza fungere da cucina abitabile, salotto e studio, sarebbe meglio puntare a una riduzione della camera da letto, puntando al minimo indispensabile, costituito
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Attenzione agli spazi disponibili e allo stile scelto
da letto e qualche armadio. Ricordate, però, che se quella è destinata a diventare la vostra casa per alcuni anni, allora è bene considerare da subito come organizzare gli spazi al meglio nell’ipotesi di eventuali nuovi arrivi. Il trilocale (e oltre). Quando lo spazio a disposizione non manca, date spazio alla vostra fantasia, sempre considerando le vostre esigenze. Non è detto che la soluzione migliore consista nel classico camera, cucina, salotto. Pensate sempre all’eventuale arrivo di un nuovo membro della famiglia (non stiamo parlando di una suocera!) e se è più consono alle vostre necessità un’area studio rispetto a un salotto che può essere sempre sostituito da una cucina dotata di tutti i comfort. Il loft. Il bello di un appartamento tradizionale suddiviso in stanze è dato dal fatto per cui è possibile associare uno stile a ogni camera, come avveniva nei palazzi imperiali. In un loft questo non è possibile, a meno che non vi affidiate a un ottimo arredatore, che sapientemente riuscirebbe a far convivere stili differenti in un unico spazio. Coerenza dunque nei colori, nei modelli e nelle forme, senza per questo rinunciare a qualche tocco frutto del vostro estro.
Gli stili Ecco alcuni spunti per approfondire le vostre conoscenze sugli stili di arredamenti. Il Gotico (Trecento- Quattrocento): viene influenzato dall’architettura medioevale delle chiese, con archi aguzzi e una forte tendenza alla verticalità. Il Rinascimento (Cinquecento): punta sulla funzionalità, sulla mobilia in quercia ed enfatizza, in antitesi al Gotico, le linee orizzontali e gli arabeschi. Il Barocco (Seicento): punta tutto sulla sfarzosità, la fantasia, la spettacolarità. L’avorio, gli argenti, i legni pregiati sono i protagonisti. Il Rococò (primo Settecento): esuberante, predilige le curve rispetto alle linee, adorno di motivi floreali, anticipa la rigidità neoclassica incipriandola. Il Neoclassico (secondo Sette-
cento): il ritorno al classicismo e oltre; le linee rette soppiantano le curve del Rococò, dal quale elimina qualsiasi imbelletto. L’Impero (primo Ottocento): lo stile napoleonico, bello inizialmente, severo successivamente; mogano e bronzo sono i materiali prediletti. Il Biedermeier (metà Ottocento): lo stile della Vienna borghese, linee rettilinee, legni curati ma privi di eccessivi ornamenti. La comodità prende il posto dell’ostentazione. L’Art Noveau (fine Ottocento): arte e disegno sono influenzati dalla natura, dallo stile giapponese e dalle linee femminili fluenti. L’Arte Moderna (Novecento): la rottura con il passato, l’utilizzo delle tecnologie, l’introduzione del nuovo nelle forme, nelle pratiche, nei materiali.
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Sposi
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Si può scegliere di sposarsi in chiesa, oppure in Comune. E per chi ha fedi diverse, c’è la terza opzione
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a primissima cosa da scegliere quando si decide di sposarsi è il tipo di rito. Lo Stato italiano, in base all’art. 34 del Concordato dell’11 Febbraio 1929 con la Santa Sede, permette la convivenza di tre tipi di rito: quello civile celebrato da un Ufficiale di Stato Civile; quello religioso o concordatario, celebrato da un sacerdote che si occuperà anche di trascrivere l’atto nel registro di stato civile e che avrà quindi un duplice valore, sia di sacramento che di atto civile; ed infine quello per le coppie che vogliano celebrare il proprio matrimonio con un rito religioso non cattolico. In quest’ultimo caso, un ministro di questo culto verrà autorizzato dall’ufficiale di Stato civile e nominato dal Ministero di Giustizia a celebrare tale rito che sarà comunque interamente regolato dal codice civile: la celebrazione sarà quindi a tutti gli effetti una variante del matrimonio civile. Vi sono delle varianti a questi tipi di riti: una tra queste è il cosiddetto “Matrimonio misto”, cioè il matrimonio contratto da una parte cattolica con una parte non cattolica, sia battezzata che non battezzata, normato nel 1970 dal Papa Paolo VI. Tale celebrazione avviene comunque in una Chiesa con un rito ufficiato da un sacerdote. Un matrimonio civile può anche essere celebrato su un’aeromobile o nave che battono bandiera italiana, perché considerati parte del territorio nazionale, e in questo caso viene celebrato dai relativi comandanti. Nel caso in cui si voglia celebrare un matrimonio all’estero, è necessario che l’atto sia trascritto nel registro dello stato civile italiano presso l’ambasciata o il consolato entro 5 giorni. Si sente infatti spesso parlare di matrimoni celebrati a Las Vegas o, oggi sempre più frequentemente, sulle candide spiagge delle Seychelles o delle Maldive. Nel caso infine in cui si voglia affret-
Matrimonio: ecco quali sono i riti possibili
tare la burocrazia prematrimoniale per motivi speciali quali di salute o di gravidanza avanzata, si potranno richiedere i documenti con procedimento d’urgenza e dovranno comunque passare 12 giorni per le pubblicazioni e i ricorsi previsti. La scelta del rito dovrà esser fatta in totale accordo all’interno della coppia, in maniera strettamente privata, senza intromissioni dall’esterno né da parte di amici né da parte di familiari. Il rito cattolico richiede una convinzione profonda ed una preparazione adeguata, nel rispetto di se stessi e del futuro coniuge: è completamente insensato prendere un sacramento per sola forma o per indossare un abito bianco con il velo! La Chiesa, d’altra parte, ha recentemente cambiato la formula della celebrazione del matrimonio coinvolgendo maggiormente gli
sposi e chiedendo loro l’assunzione di un reale impegno in prima persona. I REQUISITI DEL MATRIMONIO Indipendentemente dal rito scelto, lo Stato italiano impone alcune restrizioni per poter contrarre matrimonio. In particolare i requisiti sono: avere almeno 18 anni o, con un’autorizzazione del Tribunale dei Minori, averne almeno 16; l’attitudine fisica allo svolgimento della vita coniugale: ciò significa assenza di malattie fisiche o mentali o deviazioni sessuali (per tali cause il matrimonio può anche essere invalidato, se l’altra parte può dimostrare che non ne era a conoscenza); la sanità mentale (un interdetto per infermità di mente non può infatti contrarre matrimonio, o l’incapacità di intendere e volere al momento di contrar-
lo è causa di annullamento); la libertà di stato (non devono cioè esserci vincoli da precedenti matrimoni); la non appartenenza allo stesso sesso; l’inesistenza di rapporti di parentela, affinità, adozione e affiliazione tra i contraenti il matrimonio. I figli adottivi sono parificati ai legittimi per quel che concerne gli impedimenti al matrimonio. Non può contrarre matrimonio la coppia composta da due persone di cui una è stata condannata per l’omicidio o per tentato del coniuge dell’altra. Nel caso di lutto vedovile o di divorzio, la donna deve aspettare 300 giorni dalla cessazione del precedente matrimonio per evitare dubbi sulla paternità di eventuali figli. Questo termine non dovrà essere aspettato se: il precedente matrimonio sia stato dichiarato nullo per impotenza di uno dei due coniugi; il precedente matrimonio non è stato consumato; sono trascorsi tre anni di effettiva separazione con il precedente coniuge. Per il matrimonio religioso, inoltre, che si basa su valori quali l’indissolubilità, la procreazione e l’obbligo di educare i figli secondo la dottrina cattolica, vi sono altri impedimenti che possono dar luogo alla illiceità dello stesso quali la parentela legale o il voto religioso semplice o possono dar luogo alla sua invalidità, quali: età, impotenza, vincolo matrimoniale precedente, condizione di sacerdozio, consanguineità, rapimento o delitto. In alcuni casi però, discutendo il problema con il proprio parroco, è possibile ottenere una dispensa ed accedere comunque al matrimonio religioso.
Comunione dei beni
Comunione o separazione dei beni Gli Articoli 143 e 147 del Codice Civile sanciscono gli oneri economici di entrambi i coniugi nei confronti della famiglia e dei figli. La legge consente agli sposi di scegliere tra due regimi patrimoniali quello che meglio permetta loro di adempire ai suddetti doveri: la comunione dei beni o la separazione dei beni. Tale scelta potrà essere effettuata sia in sede di rito civile che religioso: al termine della cerimonia il sacerdote o l'ufficiale di stato civile annoterà tale decisione sull'atto di matrimonio. Se gli sposi non espliciteranno alcuna scelta, dal 20 settembre 1975 per legge il regime patrimoniale legale della famiglia sarà in automatico la comunione dei beni. La scelta del regime patrimoniale potrà essere modificata con atto pubblico di fronte ad un notaio in qualsiasi momento della vita matrimoniale. COSA È LA COMUNIONE DEI BENI Scegliere come regime patrimoniale la comunione dei beni vuol dire che tutti i beni acquistati dopo le nozze sono di proprietà di entrambi i coniugi. In particolare, si intende che saranno di proprietà comune: tutte le proprietà comprate dopo il matrimonio, anche se acquistate separatamente dai due coniugi. Si intende quindi case, terreni, negozi, automobili, fat-
ta eccezione di beni personali. In comune saranno anche i rendimenti dei beni propri di ciascun coniuge, ad esempio quelli bancari; le aziende gestite da entrambi i coniugi e costituite dopo il matrimonio; gli utili e gli incrementi dell'azienda di proprietà di uno dei due precedentemente alle nozze, ma gestita da entrambi dopo il matrimonio. Saranno parte del patrimonio comune anche i debiti, sia quelli contratti congiuntamente dai coniugi che quelli contratti separatamente, nonché gli oneri che gravano sui singoli beni al momento dell'acquisto, ad esempio un'ipoteca sulla casa.
SEPARAZIONE GIUDIZIALE DEI BENI. Scegliere come regime patrimoniale la separazione dei beni vuol dire che ciascuno dei due sposi ha la proprietà esclusiva dei beni acquistati sia prima che dopo il matrimonio, anche se fruiti in comune. Egli ha quindi tutto il diritto di goderli o amministrarli, fermo restando l'obbligo di adempienza dei doveri sanciti dagli Articoli 143 e 147 del Codice Civile. Il regime di separazione dei beni produce l'effetto di attribuire al coniuge che effettua l'acquisto ogni diritto sul bene, in via esclusiva: i patrimoni di marito e moglie restano quindi separati durante il matrimonio, salvi i diritti di successione.