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CREMASCO Il

PICCOLO

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ANNO III • NUMERO 10 • SABATO 8 MARZO 2014

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CONTRORDINE COMPAGNI. Il partito cambia linea. Il sindaco si adegua. Ma ora chi avverte Giossi?

PD, EMERGENZA SICUREZZA IL PUNTO DI VISTA/1

I nostri onorevoli sono strapagati di Daniele Tarenzi info@tarenzicar.it

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idurre drasticamente la burocrazia che pesa come un macigno sulla competitiità italiana e tagliare con l’accetta anche i costi della politica, a cominciare da quelli dei deputati della Camera che potrebbero essere falciati di un miliardo. Confindustria, ma anche gli artigiani, tornano a dettare la loro agenda anche al governo Renzi perché il Paese possa tornare a crescere. Un miliardo di costi? Sì, avete capito bene! Era stato l’allora premier Letta a promettere questo taglio: «Se vinco» aveva sottolineato proprio nel dicembre scorso, «applicherò subito il taglio di un miliardo dei costi della politica». Non c’è altra strada. Come ha avvertito Confindustria - e sicuramente anche gli artigiani sono sulla stessa lunghezza d’onda -, l’attrattività degli investitori esteri, ma anche lo slancio degli imprenditori italiani a intraprendere nuove iniziative, «sono condizionati dalla complessità delle pratiche amministrative, dai tempi e dai costi necessari al loro svolgimento. L’inefficienza della pubblica amministrazione influenza ogni ambito della vita sociale ed economica del Paese, ostacolandone la crescita e creando un enorme svantaggio competitivo». Per questo la parola d’ordine deve essere semplificare. Un ordine che deve cominciare con l’abbattimento dei costi della politica che ha il suo centro nevralgico a Montecitorio dove si impartiscono le direttive alla stessa amministrazione pubblica a cui si vogliono tagliare le unghie. Abbattendo le spese della Camera, «si può risparmiare fino a un miliardo» hanno calcolato al Centro studi di Confindustia. E poiché questa è un’istituzione seria a cui anche gli artigiani guardano, non abbiamo dubbi che questo è davvero uno dei rimedi da attuare. Gli onerevoli italiani, infatti, sono strapagati. Considerando lo stipendio, ma anche i rimborsi e le spese di trasporto, dicono a Confindustria, il costo di un deputato è 9,8 volte il Pil pro capite, contro il 6,6 volte di un inglese. Mentre continuano ad aumentare le tasse agli artigiani e alle micro aziende.

IL PUNTO DI VISTA/2

A PAGINA 9

Renzi, niente di veramente nuovo

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LA FIBRA OTTICA SARA’ PRESTO ANCHE A CREMA A PAGINA 10

di Enrico Tupone tuponee@alice.it

l governo Renzi purtroppo non è risultato immune dalla pletora di nomine di viceministri e sottosegretari che ha caratterizzato in passato i vari governi che si sono succeduti, condizione indispensabile per soddisfare la voglia di poltrone dei partiti e rispondere alle esigenze clientelari. Se è vero che Renzi non centra nulla nelle nomine di viceministri e sottosegretari, è pure vero che da un Presidente del Consiglio innovatore come Lui reputa di essere ci si sarebbe aspettato qualche cosa di nuovo, un colpo d’ala per smuovere l’aria, una ventata di novità, la prima riforma del nuovo governo che, tra l’altro, non sarebbe costata nulla ed avrebbe dato subito un segnale di cambiamento. Ed eccoci invece a dover discutere di queste nomine, come fosse la cosa più importante per il nostro paese, come se ciò contasse più del giudizio impietoso dell’Europa sulla nostra situazione economica. Tutta la vicenda nasce da la richiesta di dimissioni del sottosegretario Gentile, uomo di Alfano, che a causa di indagini nei suoi confronti, non ancora formalizzate, si è visto costretto, causa il sollevamento di scudi nel PD, a rassegnare le dimissioni. Peccato però che altri 4 sottosegretari del PD siano nelle stesse condizioni in quanto indagati a vario titolo. Stiamo parlando di Barracciu, De Filippo, Del Basso de Caro e Bubbico. Due pesi e due misure ? Ebbene sì perché solo a processo concluso si può stabilire la colpevolezza di una persona e chiederne quindi l’allontanamento dai pubblici incarichi. Allora smettiamo di inseguire i fantasmi, aspettiamo che le persone indagate subiscano una condanna, pretendiamo da chi assume incarichi di governo più rigore morale, ed eliminiamo le nomine a pioggia di viceministri e sottosegretari per soddisfare clientele, correnti e partiti. Dimenticavo: anche il ministro Lupi è indagato e a quanto pare Alfano se lo è dimenticato.


CREMONA

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Sabato 8 Marzo 2014

“Necknominate”, un azzardo pericoloso

Un fenomeno sempre più presente sui social, anche tra i cremonesi: bere tutto d’un fiato alcolici e sfidare altri a farlo

Don Paolo Arienti: «Ci sono persone di 30-40 anni che si lasciano coinvolgere in questi giochi: ciò significa sdoganare un non senso e consegnarlo ai giovani»

Il medico, Bodini: «Il rischio? Un grave danno al fegato» Secondo i dati del Ministero della Salute è più che raddoppiata negli ultimi 15 anni la percentuale di ragazze tra i 14 e i 17 anni che consumano alcolici: sono passate dal 6% al 14,6%. Un problema che non riguarda solo la società, ma anche la sanità: iniziare a bere da giovanissimi può inPaolo Bodini fatti provocare danni non indifferenti alla salute. Del resto è proprio degli ultimi mesi anche l'allarme lanciato dalla Società italiana di pediatria nei confronti della drunkoressia: si stima che siano almeno 300.000 i teen-agers tra i 14 ed i 17 anni (ma otto volte su dieci si tratta di ragazze) che coltivano questa pessima abitudine che ovviamente può avere conseguenze gravissime sulla loro salute. La ragazzina "drunkoressica" non mangia niente fino al tardo pomeriggio per poi iniziare a consumare birra, cocktail e altre bevande alcoliche. Il digiuno prima del bere serve ad ottenere un doppio risultato: si assumono soltanto le calorie dell'alcol "compensate" dal digiuno e con lo stomaco vuoto l'alcol ha un potere euforizzante più forte ed immediato. «Il problema maggiore del consumo di alcolici è il rischio di provocare danni al fegato - evidenzia il dottor Paolo Bodini -. Un danno rispetto al quale non esiste una "dose sicura": chi inizia a bere, infatti, non può conoscere quale sia la dose massima che il proprio fegato riesce a sopportare e metabolizzare». In una persona con il fegato particolarmente delicato, il consumo di alcolici può provocare epatite, anche se in basse quantità. «L'impatto è ancora maggiore se si beve a digiuno, come spesso fanno oggi i giovani» continua il medico. La drunkoressia oltre ai classici danni da abuso di alcolici per fegato e cellule nervose comporta infatti anche tutti quelli derivanti da un'alimentazione inadeguata: sbalzi di peso, scomparsa del ciclo mestruale per le ragazze, osteoporosi, aritmie cardiache. Se invece il consumo di alcolici è abbinato ad una dieta ricca di grassi , il danno aumenta ancora. «Ma il consumo di alcolici può anche dare disturbi a livello gastrico - continua Bodini -. Il consiglio è quindi di cercare di posticipare il più possibile l'assunzione di alcolici verso l'età adulta. Inoltre, per chi assuma alcolici, è consigliabile effettuare dei controlli frequenti: la steatosi epatica, infatti, è spesso asintomatica».

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di Laura Bosio

i diffonde purtroppo anche tra i giovanissimi cremonesi il fenomeno denominato "neknominate", ossia la sfida di "bere tutto d'un fiato" quantità più o meno grandi di bevande alcoliche, registrando un video che poi viene pubblicato sui social network. Amici e conoscenti vengono sfidati a fare lo stesso, e rifiutarsi spesso è motivo di prese in giro o conduce all'obbligo di pagare da bere a chi ha lanciato la sfida. Insomma, un vero e proprio "drink-game" importato in Italia dai paesi del Nord Europa. Un fenomeno davvero preoccupante e purtroppo in forte crescita, che induce gli educatori a fare delle riflessioni. Su questo tema interviene don Paolo Arienti, presidente della Federazione oratori cremonese, che dal suo osservatorio privilegiato guarda al fenomeno con una certa preoccupazione. «Che i ragazzi giovanissimi lancino una forma di sfida alla propria corporeità e ai propri limiti è assolutamente normale, fa parte del gioco e che c'è sempre stato - evidenzia don Paolo . Il problema è che poi ci sono persone di 30-40 anni che si lasciano coinvolgere in questi giochi, come appunto la sfida al neknominate: questo significa sdoganare un non senso e consegnarlo ai giovani». Insomma, non deve né stupire né scandalizzare il fatto che i giovani non sappiano gestire al meglio l'utilizzo del social network. «Deve invece preoccupare l'utilizzo che ne viene fatto dagli adulti spiega ancora il sacerdote: chi accetta la relazione anche sotto le spoglie un po’ esagerate dell’affettivo “amicizia”? Chi cerca di capire e di proporre? Chi invece usa un social esattamente come il più

Don Paolo Arienti

«Bisogna ritrovare una dimensione di confronto con i ragazzi, mettendo da parte il proibizionismo e le imposizioni» sprovveduto e fragile dei ragazzi?». Allora bisogna rimettersi in gioco, trovare delle alternative da proporre a questi giovani, seppur senza diventare censori. «Il divieto e la proibizione non hanno altro effetto se non quello di peggiorare la situazione. I giovani hanno sempre sfidato l'autorità, in ogni momento della storia». Ogni generazione, nel corso della storia, ha conosciuto linguaggi di rottura e spazi di ribellione, «compresa la messa alla prova del proprio corpo, delle proprie forze, nell’illusione tutta giovanile dell’onnipotenza - continua don Paolo Arienti. Ma da sempre il vero problema è l’intelligenza degli adulti che devono raccontare cose valide, far spazio e proporre spazi, senza cadere nelle trappole dei due grandi nemici del fatto educativo: la censura oscurantista fine a se stessa, repressiva, priva di motivazioni comunicabili e l’indifferenza che tutto permette e nulla vede». Il mondo adulto deve quindi imparare a ragionare con i giovani, ad offrire loro «delle alternative belle e

sane. Devono riscoprire quelle esperienze che sul territorio esistono, dalle attività proposte dagli oratori e dalle varie associazioni, fino all'impegno nel volontariato. L'educatore e l'adulto devono imparare a dare risposte che sia allontanino da quelle sbagliate a cui spesso si accostano i giovani. Giovani che non hanno la percezione del rischio a cui vanno incontro in determinate circostanze». Don Paolo chiede quindi una grande attenzione a temi come il volontariato, soprattutto in un'epoca in cui vi sono moltissimi giovani ancora disoccupati: «Intanto che un giovane cerca lavoro, dovrebbe poter accedere a proposte significative, come può essere appunto quella del volontariato. E' allora compito della società civile di mettere in campo dei progetti strutturati che portino avanti delle valide alternative come quella del servizio civile, che conducano i nostri giovani verso l'età adulta con consapevolezza». La grande contraddizione, secondo il presidente Focr, sta nella comunicazione degli adulti, che

spesso risulta «incoerente tra parola e azione; come vendere le sigarette e scriverci sopra "il fumo uccide". E ricordiamo che al bar ad ubriacarsi non ci sono adolescenti ma 25-30enni. Questo denota una fatica a crescere da parte di coloro che dovrebbero essere gli educatori e che invece vivono loro per primi in un modo depressivo». Il ruolo degli educatori oggi, allora, è quello di trovare una dimensione di confronto con i giovani in merito alle scelte che quest'ultimi fanno. «Anche il fatto che i genitori siano sempre più impegnati con il lavoro e quindi costretti a lasciare i figli ai nonni incide: con generazioni così diverse, infatti, il confronto per un ragazzo è difficile. Cosa possono saperne dei 70-80enni di Facebook e dei problemi del virtuale? Teniamo presente che oggi il cambio generazionale si verifica ogni 5 anni e non ogni 15 come accadeva in passato. Forse i più giovani stanno aspettando qualcuno con un po’ più di coraggio, disponibile alle vere arti dell’educare: l’ascolto, il tempo condiviso, la stima, il perdono, la fiducia».

IN BREVE

Grande successo per la quarta edizione di BioEnergy Italy a CremonaFiere Si è chiusa venerdì, dopo 3 giorni, la quarte edizione di BioEnergy Italy. Un momento di incontro che ha permesso di osservare un settore in piena evoluzione: in un momento di grande cambiamento e nuove regole, le nuove tecnologie vengono incontro alle imprese che vogliono sfruttare uno scenario internazionale dinamico e ricco di opportunità. I numerosi appuntamenti in programma tra workshop e seminari tecnico-scientifici sono stati tutti molto frequentati, con particolare riferimento a quelli che hanno proposto temi assolutamente innovativi e freschi. «Quest'anno a BioEnergy Italy abbiamo parlato molto di biometano, bioraffinerie e chimica verde - ha dichiarato Antonio Piva, presidente

di CremonaFiere -. Sono settori in cui il comparto agricolo può giocare un ruolo da grande protagonista, ma da cui anche l'industria alimentare e le amministrazioni territoriali possono trarre grandi benefici. La trasformazione degli scarti agroindustriali in energia e in nuovi sottoprodotti è sempre più strategica al fine di ampliare il raggio d'azione delle imprese e dello sviluppo di nuovo business». E l'esempio nazionale è sempre più interessante anche per le imprese estere: a Cremona si sono viste delegazioni di operatori professionali da tutto il mondo arrivati per scoprire non solo le novità tecnologiche, ma soprattutto il modello italiano in questo settore. «BioEnergy Italy è la dimostrazione che quando una Manifestazione è pensata e re-

alizzata per rispondere concretamente ad esigenze professionali specifiche, si raggiungono buoni risultati: i nostri espositori ci hanno confermato che anche quest'anno hanno fatto buoni affari direttamente in Fiera e hanno incontrato gli interlocutori giusti (questa edizione ha registrato 6.203 operatori professionali). Questo è il nostro obiettivo: essere uno strumento di marketing collettivo per contribuire a promuovere l'intero settore delle fonti rinnovabili di energia». E dopo questi tre giorni dedicati alle bioenergie, per l'organizzazione di CremonaFiere è tempo dello sprint finale verso gli Stati Uniti, in cui il mese prossimo si aprirà la seconda edizione di Mondomusica New York (10-12 aprile presso 82Mercer a SoHo).

Medaglia d’oro Città di Cremona alla Fondazione Stauffer Con parere unanime, la Giunta ha accolto la proposta del sindaco Oreste Perri, che verrà sottoposta, come da regolamento, all'approvazione del Consiglio Comunale, di conferire, in occasione del 40° anniversario della morte del suo fondatore, il riconoscimento civico “Medaglia d’oro Città di Cremona” alla Fondazione “Walter Stauffer” con la seguente motivazione: “quale riconoscimento al contributo per la formazione dei migliori interpreti del concertismo mondiale, garantendo così la trasmissione di quei saperi che perpetuano la grande scuola solistica e cameristica italiana del suo sostegno alle attività culturali e musicali della nostra città e del suo generoso e dinamico mecenatismo verso le istituzioni locali, pubbliche e private, attuando concretamente la volontà di Walter Stauffer uomo dotato di profondo intuito e sensibilità, che molto si è speso per Cremona e a favore dei giovani talenti”.

Il patrimonio lasciato da Walter Stauffer è amministrato con criteri di rigorosa economicità. Dalla morte del fondatore il patrimonio non solo non ha subito falcidie, ma ha addirittura potuto incrementare la propria consistenza. Con il reddito conseguito vengono finanziate varie attività culturali, assegnazione di borse e sussidi di studio; attività volte all'educazione musicale; acquisto di attrezzature, strumenti didattici, libri, dischi; costituzione delle più importanti istituzioni musicali della città; contributi al Festival di Cremona "Claudio Monteverdi"; contributi a pubblicazioni di testi ad alto livello scientifico; finanziamento di convegni, seminari, conferenze e concerti; assegnazione di premi, medaglie e riconoscimenti in occasione di manifestazioni o iniziative coerenti con gli scopi istituzionali della Fondazione; contributi ad eventi eccezionali della vita musicale cremonese.


Cronaca

Sabato 8 Marzo 2014

Piste ciclabili in aumento ma manca una visione complessiva

I ciclisti si lamentano: percorsi che si interrompono, improvvisamente incroci insicuri, sensi di marcia errati

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Lavori via Persico: 16, 17 e 18 maggio ferrovia chiusa per la posa della struttura in cemento

Uno dei problemi è l’assenza di una programmazione ciclopedonale cittadina

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di Laura Bosio

siste un reticolo di piste e corsie ciclabili che percorre tutta la città e che mette in collegamento quartieri e strade del centro città, ma la maggior parte di esse risulta interrotta: manca la continuità dei collegamenti tra una pista e l'altra. Il numero di spazi dedicati in città alle due ruote aumenta, ma ad essere carente è la gestione complessiva della mobilità ciclabile. Sono gli stessi ciclisti a rilevare quelle che sono le principali criticità, in una città che può vantare di essere una di quelle con la maggiore mobilità ciclistica (secondo un'indagine della Fiab, si erano verificati 9.000 passaggi di biciclette in sei ore). Prima criticità tra tutte è quella del sovrappasso del cimitero, dove da poco è stato invertito il senso di marcia: prima infatti era possibile salire controsenso con la bicicletta, mentre ora è necessario seguire il senso di marcia delle auto. «Peccato che chi ha pensato di cambiare il senso non abbia pensato di spostare la corsia dalla parte giusta - si lamenta un ciclista. Così il ciclista che scende verso il cimitero deve stare sulla sinistra anziché sulla destra: non mi sembra una soluzione molto sicura». Un problema simile vi è per la pista ciclabile di via dei Tribunali, per quale è stato invertito il senso di marcia, rendendolo uguale a quello delle auto, ma senza che fosse spostata sul lato destro della carreggiata. "Il problema per la pista di via dei Tribunali è duplice. Intanto chi arriva dal centro da via Boldori si trova costretto a girare verso corso Vittorio Emanuele, proseguire lungo quel trat-

to, per poi tornare sulla pista ciclabile da piazza Santa Lucia. "Assurdo obbligare i ciclisti a fare continuamente dei giri che gli allungano il percorso si lamenta una ciclista molto mattiniera. Il problema è che l'alternativa è scendere dalla bici e portarla a mano nelle strade dove non si può passare, oppure fare continue deviazioni». Un altro punto critico è quello di corso Matteotti, dove il senso unico, valido sia per auto che per bici, ha creato ulteriore confusione tra i ciclisti: “Si può procedere verso il centro, ma non possiamo tornare indietro – dicono due ciclisti che procedono controsenso. Come noi, in molti non rispettano il divieto: è assolutamente insensato, che giro dovremmo fare

per raggiungere porta Venezia?”. Ci sono poi le piste che finiscono improvvisamente: è il caso, ad esempio, di viale Trento e Trieste, in cui la corsia ciclabile si interrompe bruscamente a fine strada, dove c’è il semaforo che regola l’immissione in Porta Venezia. O ancora, il tratto di pista ciclabile nella strada che costeggia la caserma dei Carabinieri, che sbuca in viale Trento e Trieste e non ha uno sbocco sicuro nella via. O ancora, la pista ciclabile che da porta Milano arriva al sottopasso ciclabile che sbuca verso via Fabio Filzi: dopo il sottopasso il percorso ciclabile, infatti, sparisce. “Vogliamo parlare di via Giordano? E’ un pericolo per i ciclisti, che non han-

no corsie riservate e le auto sfrecciano”. Qualcuno si lamenta di via Giuseppina, altri protestano per la pericolosità di via Mantova, altri ancora vorrebbero finalmente una pista ciclabile anche in via Dante: «Se giri in bici sei sempre a rischio di venire falciato» si lamenta una giovane ciclista; uscire da una strada laterale è sempre una roulette russa». Del resto, il numero di incidenti che coinvolgono ciclisti che si verificano in via Dante è un chiaro motivo di allarme, anche se proprio in queste settimane la strada in questione è oggetto di lavori, da parte del Comune, per migliorare la sicurezza delle intersezioni. Uno dei problemi più grandi è l’assenza di una programmazione ciclopedonale cittadina, che promuova una mobilità condivisa, dove auto, bici e pedoni possano convivere senza problemi, anche se qualcosa si è fatto nel centro storico, con l’istituzione della zona a 30 km orari, al fine di ridurre i rischi per i mezzi a due ruote. Altro problema sollevato dai ciclisti è la scarsità di portabiciclette, soprattutto dopo che sono stati tolti quelli che erano presenti sotto cortile Federico Secondo. Molti si lamentano di una situazione che vede tutte le piazze principali della città sprovviste di posteggi per le biciclette: "Chi viene in centro finisce per mettere le bici contro i muri perché non vi sono posteggi - racconta un altro ciclista: così, oltre a recare disagi ai cittadini, si rischiano di rovinare i monumenti cittadini, che non sono certo fatti per essere utilizzati come poggia-bici». Di tutte queste problematiche, sul prossimo numero de “Il Piccolo”, discuteremo con i candidati alla carica di Sindaco, per ascoltare le loro proposte ed intenzioni.

Il sindaco Oreste Perri ha condotto un sopralluogo, giovedì mattina, per verificare l'andamento dei lavori per la realizzazione del sottopasso ferroviario di via Persico. I lavori per l’eliminazione del passaggio a livello stanno procedendo a pieno ritmo, e i tecnici hanno prospettato l’inserimento definitivo del manufatto che caratterizzerà il sottopasso entro la fine di maggio, e precisamente nei giorni 16, 17 e 18 maggio, in cui è prevista la chiusura temporanea della linea Cremona-Mantova, nel tratto tra il capoluogo e Malagnino, dove sarà previsto un servizio sostitutivo di autobus, come ha spiegato il dirigente Marco Pagliarini al sindaco. I tempi sono comunque stretti, in quanto è necessario poter aprire il passaggio in via Persico il prima possibile, in modo da poter dare il via anche ai lavori in via Brescia. Come ha avuto modo di spiegare l'assessore Francesco Zanibelli, si è voluto evitare di chiudere contemporaneamente le due strade per limitare il più possibile i disagi. I lavori sono iniziati anche a San Felice, dove il materiale scavato in via Persico viene trasportato e utilizzato per realizzare il sovrappasso. E' prevista la riorganizzazione della viabilità limitrofa, così da eliminare le conflittualità tra via Brescia, via Gallazzi e via Persico. I lavori prevedono la realizzazione di una rotatoria a raso su via Brescia (all’incrocio tra via Vecchia Dogana e via Gallazzi), una seconda rotatoria su via Persico, all’incrocio con via dell’Annona e via Gallazzi, ed infine la riqualificazione della via Gallazzi stessa; qui verranno ricavati 18 posti auto, 25 in via Persico in prossimità di via Cavo Cerca, e 6 presso l’impalcato ferroviario, per ripristinare la disponibilità di parcheggio ora presente. Verrà di conseguenza sistemato l’innesto con via Serafina e asfaltato l’attuale incrocio tra via Persico, via Cabrini e via Soldi, senza modificarne la geometria. Le aree limitrofe alle rotatorie, ora sede stradale, verranno sistemate a verde.


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Cronaca

Sabato 8 Marzo 2014

I tru-box non sono ancora in funzione

«La luce sulla colonnina serve soltanto a segnalare la presenza della struttura nelle ore di buio»

Preoccupazione tra gli automobilisti, ma Germanà tranquillizza: «Saranno operativi soltanto con il vigile di fianco» Il Pd «La sicurezza non è solo speed-check» Relativamente all’installazione dei tru-box sulle quattro arterie di scorrimento alla periferia di Cremona, il Partito Democratico, in una nota firmata dai consiglieri comunali Roberto Poli e Caterina Ruggeri, osserva che «la sicurezza non si fa solo con gli “speedcheck”», ricordando «l’escalation di atti di microcriminalità nella nostra città, dai furti alle truffe alle aggressioni» verificatisi in questi primi mesi dell’anno, dopo che il 2013 aveva fatto registrare un netto aumento. «Secondo i dati forniti dalla Questura – osservano i consiglieri - i furti denunciati nelle abitazioni sono aumentati del 8.4% (nel 2012 sono stati 1295, nel 2013 sono saliti a 1404). Sul tema sicurezza l’azione dell’Amministrazione è a nostro giudizio del tutto insufficiente, inadeguata e oggettivamente inefficiente. E’ stata presentata dalla Giunta una riorganizzazione della polizia municipale che dovrebbe permettere una maggiore presenza dei vigili di quartiere, ma non ne vediamo le ricadute operative. Riteniamo che il problema sicurezza sia purtroppo stato affrontato solo con alcune risposte parziali, quali l’introduzione di alcuni strumenti di videosorveglianza. O con strumenti di controllo della velocità, dal telelaser agli speed-check, con l’obiettivo non secondario di fare cassa. Ma il tema della sicurezza urbana, che rientra a pieno titolo tra i compiti dell’ente locale, va affrontato con interventi trasversali che vanno dal far rispettare le regole di convivenza al decoro urbano, dal lavoro di prossimità in aree a rischio al decoro urbano, dalla prevenzione del disagio a interventi di coesione e integrazione sociale, sino ad una valorizzazione delle funzioni sociali e di controllo dei presidi determinati dai negozi e dagli esercizi di vicinato».

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di Michele Scolari

a discutere il caso dei quattro rilevatori di velocità (tecnicamente “tru box” o “speed check”) recentemente posizionati sulle quattro grandi arterie di scorrimento alla periferia della città: in via Persico, in via Milano (Cavatigozzi), sulla tangenziale in via Zaist (di fronte all'azienda Ravara), in via Brescia (in prossimità del distributore Agip) e in via Bergamo, al Migliaro. Da quando, il 4 marzo, sono state piazzate le colonnine (che possono funzionare con autovelox o telelaser) non sono mancate le lamentele sia da parte degli automobilisti che da parte di esponenti del mondo politico, come Roberto Poli e Caterina Ruggeri del Partito Democratico, secondo i quali «la sicurezza non è solo speed-check» (come hanno osservato in una nota diffusa giovedì). In tempi di crisi, precarietà e stipendi ridotti all'osso, un paio di multe per eccesso di velocità possono già mangiarsi una consistente parte di stipendio (premesso che basterebbe rispettare i limiti per evitare la spesa “imprevista”). E’ dunque comprensibile che l'attenzione della gente sia più che alta. Sulle pagine dei socialnetwork, intanto, assieme alle accuse rivolte ad un'amministrazione che vorrebbe solamente «fare cassa» si moltiplicano i punti interrogativi degli automobilisti: «sono già attivi?», «quanti euro di multa si rischiano?», «è prevista lo stesso la soglia di tolleranza?». Ed ancora, «funzionano in entrambi i sensi di

marcia?» oppure «se li hanno voluti i residenti che ci sta a fare quello sulla tangenziale vicino alla rotonda di via Mantova»? A chiarire tutte le incognite ci pensa il comandante della polizia municipale di Cremona, Fabio Germanà Ballarino. «Premesso che i limiti di velocità vanno sempre rispettati, tengo a precisare che le colonnine sono da considerare in funzione soltanto quando c'è di fianco l’agente di polizia locale. Il tru-box infatti è costituito da una colonnina arancione nella quale l'apparecchio telelaser di ultima generazione viene inserito di volta in volta dagli agenti di pattuglia per il rilevamento della velocità e poi estratto di nuovo quando la pattuglia si sposta. L’accertamento è legittimo solamente

se c’è l’agente di fianco. E’ vero che la sera e la notte si nota una luce sulle colonnine, ma è semplicemente un led collegato ad un pannello solare con la funzione unicamente di segnalare la presenza della struttura». Per quanto riguarda l'entrata in funzione, «i tru-box saranno operativi nei prossimi giorni. Prima avverrà il posizionamento dei cartelli di preavviso, che, essendoci l’agente, non sarebbero obbligatori, ma che abbiamo deciso di posizionare comunque per evitare confusione. Successivamente, le quattro strutture entreranno in funzione, ma, ripeto, soltanto con l’agente di fianco». In tutti i punti dove si trovano le colonnine, la velocità massima consentita è fissata a 50 km orari (con una soglia di tolleranza di massimo 5 km

orari): «il posizionamento delle nuove strutture risponde a precise richieste dei residenti nelle zone interessate». Fa notare però qualcuno che sul tratto di tangenziale a fianco della rotonda di via Mantova, di fronte all'azienda Ravara, non ci sono residenti. «Qui – spiega Ballarino – non c'entrano i residenti. Il posizionamento si è originato dall’analisi che abbiamo effettuato sul tratto stradale: abbiamo notato tecnicamente il persistere di una velocità elevata all'incrocio di due direttrici di traffico. Circostanza che ci ha indotto ad abbassare il limite di velocità posizionando preventivamente un tru-box». Dato che le “scatole” sono dotate di apertura bifacciale, «gli autovelox potranno essere posizionati in entrambi i sensi di marcia: ver-

so chi entra in città e verso chi esce, anche se non nelle due direzioni contemporaneamente». E le somme che si rischiano? «Sono le solite prescritte dal codice della strada per le infrazioni dei limiti di velocità, dai 56 euro in su». I rilevatori di velocità per individuare le targhe degli automobilisti indisciplinati non sono dunque ancora in funzione. «Ciononostante – soggiunge il comandante dagli uffici di Piazza Libertà - l'effetto-dissuasione al debutto dei semplici box vuoti è stato assai positivo. Abbiamo rilevato già nei giorni scorsi un rallentamento nei flussi del traffico nel tratto di tangenziale accanto alla rotonda di via Mantova, apprezzando la funzione di deterrente naturale svolta dalle colonnine senza ancora il telelaser inserito».


Cronaca

Sabato 8 Marzo 2014

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Tradizione e folclore al falò di Pescarolo

Nonostante i mezzi più moderni, la manifestazione mantiene un’atmosfera ancestrale e quasi magica In scena la secolare Festa del Fuoco del Martedì Grasso, uno dei più antichi rituali della campagna cremonese Un occhio anche alla sicurezza

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di Michele Scolari

on centinaia di persone attorno a cataste di legna in fiamme ai piedi di una quercia, anche quest’anno si è svolto il tradizionale Falò del Martedì Grasso di Pescarolo, accanto alla chiesa in piazza Garibaldi, organizzato dalla Pro Loco e giunto alla 349° edizione. Come ogni anno alle 20, ora in cui la campana scandisce l’Ave Maria, le torce del gruppo“Amici del Falò” hanno dato il via alla cerimonia, quando la gente ha iniziato i tradizionali tre giri in senso antiorario attorno al fuoco accompagnati da canti popolari, al bagliore sempre più vivo della pira in fiamme. Certo oggi molte cose sono cambiate. Prima che fossero usati i trattori, il carro con dentro la quercia veniva trainato con una corda dal luogo del suo sradicamento, sino in piazza: una fatica svolta in tempi lontanissimi tutta a spalle e, successivamente, con i buoi. Una volta in piazza, l’albero veniva posizionato in piedi con corde e scale. Tutto era il risultato della forza delle braccia, compresa la buca per ripiantare la quercia in piazza, scavata con le vanghe, e la catasta di legna, eretta pazientemente fascina dopo fascina. Alla fine, quando la catasta era interamente consumata (tranne la quercia, che non viene bruciata) sulla brace restante si arrostivano la polenta, salsicce e uova, accompagnate da boccali di generosissimo vino Clinto. Ma nonostante l’avvento della luce elettrica, della meccanizzazione e di trattori sempre più moderni (che hanno sostituito

«UN RITO ANCESTRALE, PIU’ ANTICO DELLA PESTE» Si perde nella notte dei tempi l’origine di questa tradizione, una delle più antiche e spettacolari manifestazioni della campagna cremonese ed analizzata anche ne “Il ramo d’oro” del celebre antropologo James Frazer. «Sebbene una tradizione orale ancora viva voglia che nel 1630 gli scampati alla peste nera di Pescarolo si radunassero in piazza per festeggiare la salvezza e decidessero di accatastare cose infette appartenute ai contagiati, bruciandole in un enorme falò per distruggere il ricordo del morbo – commenta Stefana Mariotti - l’origine di questo rituale sarebbe molto più antico. Probabilmente a Pescarolo la peste rappresentò il pretesto per ripristinare una tradizione secolare che, come successe in altre zone, era stata abolita dall’Inquisizione». I simboli dell’albero e del fuoco «hanno origini ben più antiche della peste e quasi in tutta Europa esiste la tradizione dei fuochi rituali, che vengono accesi sempre in concomitanza di feste d’iniziazione o grandi avvicendamenti astrogli animali da traino), le fasi del rito sono rimaste invariate ed il Falò di Pescarolo conserva un’atmosfera ancestrale e quasi magica, scandita dal ritmo lento e ipnotico delle ombre in circolo attorno al baluginare delle fiamme.

nomici»: ad esempio il Fuoco di Sant’Antonio (acceso il 17 gennaio a Volongo e ad Ostiano), oppure quelli in occasione dell’equinozio di primavera e del solstizio d’estate. In questo senso, più che alla peste, il falò di Pescarolo rimanda a quella simbologia in cui il fuoco, oltre a richiamare «la luce e il calore fecondante del sole in vista delle semine», incarna «un’entità che distrugge ma anche rigenera», scandendo un avvicendamento tra il vecchio e il nuovo, connessa al riso ed alla piazza del Carnevale descritti dallo studioso russo Mihail Bachtin ne “L’opera di Rabelais e la cultura popolare”. «La morte-nascita e la nascita-morte sono le fasi determinanti della vita stessa. La morte fa parte della vita e, parallelamente alla nascita, determina il suo eterno movimento, la crisi dell’avvicendamento». In questo senso dunque, il falò di Pescarolo rappresenta il frammento di un mondo arcaico e lontanissimo, fortunosamente sopravvissuto ai secoli. mi.sco.

Quello del falò è un rito ripetuto ogni Martedì Grasso da tempo immemorabile. «Ancora oggi, verso la metà del Carnevale – spiega Stefana Mariotti, presidente del Museo del Lino di Pescarolo – un gruppo di volontari raduna i pescarolesi e

decide dove reperire la pianta da sacrificare per il rito del Falò. La pianta deve essere una quercia rovere di circa 50 anni, la più alta che si può individuare». Il rito inizia il giorno precedente l’accensione. «All’alba del lunedì, alcuni uomini si recano sul

terreno dove si trova la pianta prescelta e la scalzano, perché la quercia non deve essere tagliata ma estirpata con la ceppaia, scavandovi una buca tutt’intorno e rimuovendo le radici più grosse (la “sòca”). Quindi si lega una corda ad un ramo e si tira finché l’albero non cade sradicato. A questo punto viene parzialmente sfrondato, caricato su un carro e, con il Re del Carnevale a cavalcioni, trainato per le vie del paese, fermandosi ogni tanto sotto le finestre per raccogliere le offerte (bevande e dolcetti, i “bumbunìn”). Giunti in piazza, si provvede a “tiràa sö in pèe” (“erigere”) la pianta, con corde e scale, posizionandola nella buca preparata in precedenza. Il mattino del Martedì Grasso viene effettuata la raccolta della legna, assieme a vecchie masserizie, ed il tutto viene disposto ai piedi della rovere sino a formare una enorme catasta. E’ un rito corale e meraviglioso, un momento di straordinaria aggregazione che riunisce tutta la comunità: persino coloro che da anni hanno lasciato il paese tornano per rivivere insieme ai compaesani questa straordinaria esperienza rituale». Un rituale che, tra l’altro, da qualche anno si è arricchito di un’altra cerimonia complementare: l’iniziativa Piantiamo la Quercia, di origine relativamente recente, su impulso del Museo del Lino, prevista ogni anno ai primi di aprile. «L’evento primaverile della piantumazione della quercia - conclude Mariotti - è da considerarsi strettamente legato al cerimoniale carnevalesco del Falò da un rapporto quasi ciclico, che unisce morte e nuova vita in un’unica successione».

Fra tradizione e divertimento, non è mancato anche chi ha lavorato per garantire la sicurezza dell’evento, che si è svolto con la presenza rassicurante di vigili del fuoco, dei carabinieri della stazione di Vescovato e dei paramedici del Soccorso. Presente anche la protezione civile con il gruppo OstianoVolongo, in tenuta ufficiale giallo-blu della Regione Lombardia: «Siamo qui a presidiare su richiesta della Pro Loco – hanno spiegato i volontari della protezione civile – anche se stasera non abbiamo compiti di antincendio, per i quali siamo comunque attrezzati: alcuni di noi hanno frequentato il corso specialistico, e recentemente al nostro parco mezzi si è aggiunta un’autopompa, dato che siamo parte della colonna mobile». m.s.


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Cronaca

Sabato 8 Marzo 2014

Raddoppio ferroviario Cr-Cava: spesa di 2 milioni di euro per ridurre l’inquinamento acustico

Perri, un sindaco “gradito”

Voci a lui vicine: «E’ troppo impegnato a fare il sindaco per pensare alla campagna elettorale» Lo sostengono Forza Italia, Nuovo Centrodestra e Fratelli d’Italia, parte la campagna elettorale

Il raddoppio del tratto ferroviario tra Cremona e Cavatigozzi è stato oggetto di un serrato confronto tra Comune-RfiComitati di quartiere. L'incontro, al quale ha partecipato anche il direttore dei Lavori Pubblici del Comune Marco Pagliarini, è servito ad illustrare ai rappresentanti dei Comitati di Quartiere l'andamento dei lavori per il raddoppio del tratto ferroviario Cremona – Cavatigozzi. Durante la riunione sono state inoltre esposte le soluzioni adottate per ridurre al minimo sia l'impatto visivo che quello acustico, che preoccupa i residenti, in quanto i convogli percorreranno il raddoppio più vicini alle case rispetto al binario attuale. Per ridurre l'inquinamento acustico saranno spesi circa due milioni di euro. E' prevista la posa di barriere antirumore e sotto ai binari (che saranno completamente rifatti) saranno installati dei "tappeti" di gomma con la funzione di ridurre le vibrazioni prodotte dai convogli. Nel corso della riunione i rappresentanti di Rfi ha informato di aver già commissionato uno studio sonoro per i punti più sensibili della tratta, che è in fase di completamento. Questa analisi del suono, realizzata prima del raddoppio, sarà trasmessa ai Comitati per raccogliere le loro osservazioni ed eventuali integrazioni. In base a questo studio saranno dimensionati gli interventi di mitigazione. Nel caso in cui questi non fossero sufficienti, vi è l'impegno di Rfi di realizzare lavori specifici su eventuali situazioni critiche, intervenendo direttamente sugli edifici. Inoltre i tecnici di Rfi si sono resi disponibili per effettuare un sopralluogo congiunto da effettuare prossimamente. L'infrastruttura ha un costo complessivo previsto di circa 30 milioni di euro, 17 stanziati da Rfi, 10 dalla Regione Lombardia, uno ciascuno da Comune e Provincia e gode anche di un finanziamento su un bando europeo. Il 19 marzo 2012 è stata approvata dal Consiglio Comunale la bozza di protocollo d’intesa tra Provincia di Cremona, Comune di Cremona e Rete Ferroviaria Italiana Spa per la realizzazione del raddoppio della tratta ferroviaria tra le stazioni di Cavatigozzi e Cremona della linea Codogno-Cremona-Mantova. I lavori sono già iniziati e completati per circa il 20%. La tratta ferroviaria in questione è a semplice binario ed è caratterizzata da livelli di traffico importanti. Questo costituisce un limite al soddisfacimento della domanda sia nel trasporto merci che nel trasporto passeggeri. La funzione di appoggio del nuovo scalo di Cavatigozzi garantirà al raccordo portuale e alle grandi aziende che vi sono localizzate la capacità ferroviaria adeguata.

S

di Laura Bosio

econdo il Governance Poll pubblicato lo scorso gennaio dal Sole 24 ore, sembra che il gradimento riscosso da Oreste Perri sia cresciuto negli anni: il sondaggio dava il sindaco al 41esimo posto (contro il 56esimo del 2012) con il 53,3% di gradimento, un punto percentuale in più rispetto al 2012 e due punti percentuali in più rispetto al giorno dell'elezione. Ma se il sindaco ha deciso di ripresentarsi è anche grazie alle richieste dei partiti - Nuovo Centrodestra, Forza Italia e Fratelli d'Italia -, che negli ultimi mesi hanno fatto pressione perchè Perri si ricandidasse. Accanto ai partiti, poi, ci sono liste civiche: quella di Maria Vittoria Ceraso, quella di Claudio Demicheli e una nuova Lista Perri. Alla coalizione di centrodestra potrebbe aggiungersi anche il Partito pensionati, che però non ha ancora sciolto le riserve. Non è escluso, infine, nemmeno un ripensamento dell'Udc a sostegno di Perri. Tuttavia, la campagna elettorale del centrodestra non è ancora iniziata: si susseguono gli incontri organizzativi per impostare incontri pubblici e momenti di confronto, ma ancora non ci sono uscite pubbliche. «Perri è troppo impegnato a fare il sindaco per pensare alla campagna elettorale - raccontano voci a lui vicine -. Ora ha molti impegni da portare avanti e di progetti da concludere». «Non ci stupisce il fatto che il gradimento di Perri sia in continua crescita - spiega Luca Rossi, coordinatore di Forza Italia -. Una delle cose che ha contraddistinto Perri in questi anni è proprio la sua popolarità tra i cittadini. E' proprio

Oreste Perri

Carlo Malvezzi

questa popolarità che ci ha spinto a sostenerlo di nuovo: se una persona ha saputo farsi apprezzare così sarebbe assurdo non riproporla». La campagna elettorale del centrodestra parte proprio da questo: da un sindaco «vicino alla gente, che rappresenta la politica più vicino ai bisogni concreti delle persone» continua Rossi. «La campagna elettorale che imposteremo mirerà a non disperdere la genuinità del personaggio». Ma Forza Italia porta avanti anche una propria campagna elettorale, per avvicinare il proprio elettorato «Il valore aggiunto è un'attenzione alle persone, alle imprese, al commercio e all'associazionismo - dice ancora Rossi -. La grande novità di quest'anno sarà che nelle nostre liste chiederemo il casellario giudiziario dei candidati, oltre al loro curriculum e alle loro competenze. Vogliamo infatti che coloro che partecipano alla campagna elettorale siano persone "pulite", capaci di rappresentare quella "buona politica" che vogliono i cittadini: non deve essere solo il sindaco esempio di onestà, ma anche coloro che gli stanno attorno».

Ugo Carminati

Grande l'impegno anche di Nuovo Centrodestra, che da pochi giorni ha dato il via ai lavori di preparazione alla campagna elettorale. «Ci stiamo preparando puntando sui contenuti e sulla qualità delle persone - evidenzia Carlo Malvezzi, portavoce provinciale -. A questo proposito abbiamo costituito 5 gruppi di lavoro tematici per costruire il programma elettorale, a cui partecipano liberamente militanti e simpatizzanti, con l'obiettivo di arricchire la nostra proposta politica». Due di questi gruppi si sono già incontrati: quello dedicato ai servizi alla persona e promozione territoriale, che si occupa di istruzione, welfare, politiche per la famiglia, cultura, Expo 2015, turismo e commercio; quella dedicata a qualità della vita e sviluppo economico, che si occupa di patrimonio, lavori pubblici, urbanistica, ambiente, sicurezza e qualità urbana, lavoro, attrattività territoriale e fiscalità locale. «Facciamo riunioni settimanali dei vari gruppi di lavoro, al fine di arricchire il programma di esperienze e di idee di persone che vivono direttamente gli ambiti di di-

Luca Rossi

scussione dal punto di vista professionale ma anche di diretta esperienza - continua Malvezzi -. Vogliamo connotarci come una forza che si distingua sui contenuti. L'altra questione è il lavoro sulla scelta delle persone: vogliamo costruire una lista qualificata e rappresentativa della società cremonese, che esprime chi viene dal mondo del lavoro e delle professioni, ma anche giovani che riconoscono in Ncd una forza rigeneratrice di area moderata». Nei giorni scorsi anche Fratelli d'Italia ha confermato il proprio sostegno a Perri, nonostante i dubbi iniziali: «Dal sindaco abbiamo avuto delle garanzie ben precise sui contenuti e sugli uomini sottolinea Ugo Carminati -. Quello che contestavamo non era la persona di Perri, che da sempre apprezziamo e stimiamo, ma il fatto che non avesse mai preso provvedimenti nei confronti di coloro che non si sono comportati correttamente. Perri se ne è reso conto e ci ha garantito di tenere in considerazione le nostre proposte ma anche che eviterà i personalismi nella scelta della sua squadra».

IN BREVE

Due piacentini denunciati per ricettazione I carabinieri di Cremona nel tardo pomeriggio di giovedì hanno denunciato in stato di libertà alla locale Procura della Repubblica Z.O. 46enne residente a Piacenza e M.A. 20enne residente a Calendasco (PC). I due sono stati intercettati da una pattuglia della Stazione nei pressi del locale “Il Coloniale” di via Lungo Po, a bordo di una Fiat Punto che risultava rubata. Bloccati e condotti in caserma, si è potuta confermare che il mezzo costituiva provento di furto ed il possesso da parte dei due di numerosi precedenti per furto. Inoltre sul mezzo si

rinvenivano e sequestravano numerosi oggetti atti allo scasso potenzialmente idonei ad essere utilizzati per furti. L’auto era stata rubata il 4 marzo a Piacenza ai danni di un 75enne del posto a cui è stato restituito il veicolo. Sulla base di tali elementi i due sono stati deferiti alla Procura per ricettazione del mezzo e possesso di oggetti atti allo scasso. Nei confronti dei due soggetti inoltre, sono state avviate le procedure per l’irrogazione del foglio di via obbligatorio dal comune di Cremona. mi.sco.

Estorsione e prostituzione: due arresti da parte dell’Arma I carabinieri della Stazione di Cremona hanno invece tratto in arresto una donna di anni 57 residente in città perché condannata a pena definitiva di 3 anni, ridotta con l’indulto a 7 mesi e 27 giorni. La donna è stata riconosciuta colpevole del reato di estorsione consumata in Aulla (MS) nel 2005. Al termine delle formalità di rito è stata tradotta al regime di detenzione domiciliari presso la sua abitazione in Cremona. I carabinieri nella giornata di lunedì 3 marzo, hanno tratto in arresto un cittadino rumeno di anni 23 e residente in città su ordine della Corte d’Appello di Milano. L’uomo, già colpito da

mandato d’arresto europeo nel 2012 su richiesta dell’A.G. rumena poiché responsabile del reato di sfruttamento della prostituzione, è stato fermato in quanto ha subito condanna definitiva ad anni 5 di reclusione non più appellabile e per tale motivo, al fine di consentire

la sua estradizione nel paese d’origine ed evitare la fuga, la Corte d’Appello di Milano ne ha disposto l’arresto. Il rumeno è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Cremona in attesa della formalizzazione delle procedure di estradizione. mi.sco.

Nuovo parcheggio gratis

Nuovo parcheggio non a pagamento in città. Si tratta di 43 posti auto e tre per moto o scooter ricavati nello spiazzo compreso tra via Cadore, via Mosa e via Manini. L'opera, realizzata dalla ditta Beltrami, rientra tra le opere di compensazione per la realizzazione del nuovo complesso residenziale. Tra le altre c'è la piantumazione di un filare alberato in viale Po, la creazione di un'isola spartitraffico su via Mosa, la riqualificazione del sagrato della Chiesa dei SS. Clemente ed Imerio.


Cronaca

Sabato 8 Marzo 2014

Una pedagogia innovativa: «Non vogliamo teste piene, le vogliamo ben fatte»

Mario Lodi, il maestro che giocava

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di Agostino Francesco Poli

o conosciuto Mario Lodi molti anni fa, tramite una conoscenza comune. Gli chiesi se avrebbe avuto piacere di partecipare ad alcuni incontri con i bambini e le bambine della scuola elementare frequentata da mio nipote. Lui mi guardò un po’ incerto e mi chiese se fossi sicuro: cosa vuoi che importi ai bambini di ascoltare un anziano estraneo… Io gli dissi che mio nipote, e sicuramente anche altri, adoravano la storia di Cipì. Si fece convincere, e fu bellissimo vedere, in un paio di occasioni, quei due mondi venirsi incontro e abbracciarsi. Maestro, scrittore, pedagogista, Mario Lodi, ha detto Tullio De Mauro, era un "maestro che giocava". "Il bambino impara giocando da quando nasce. I suoi strumenti sono i sensi e la mente. Con i primi raccoglie i dati della realtà: i rumori, le forme, il tepore del seno materno, il sapore del latte, gli odori della casa, i colori, le voci. Con la mente confronta, riflette, ricorda. Conserva le sensazioni in ripostigli segreti dove possono restare per tutta la vita. Il suo metodo è corretto perché raccoglie dati, li confronta, li seleziona, formula ipotesi, le verifica, ricava sintesi. Restituiamo ai bambini la possibilità e il piacere di scoprire - giocando - concetti scientifici e abilità tecniche che li aiutino ad ampliare la loro cultura". Imparare, quindi, in libertà, non legati alla memorizzazione, bensì alla ricerca ed al piacere della scoperta. Raccontava della sua esperienza: era un grande affabulatore. Raccontava che cosa facesse, come coinvolgesse allieve e allievi nel fare ricerche in tante direzioni, chiamando a partecipare alla vita della classe chi avesse più esperienze e conoscenze, costruendo con loro e con gli alunni i materiali scritti, i testi da ricordare e “rivivere”, come quel testo in cin¬que volumi, “Il mondo”. Ricordava così i suoi inizi di maestro: «Fu il mio primo giorno di scuola a San Giovanni in Croce, al principio degli anni Cinquanta. Mentre parlavo, uno dei bambini si alzò dal suo banco e andò a guardare cosa succedeva sui tetti di fronte. A poco a poco, anche gli altri fecero lo stesso. E allora mi domandai: lasciar fare o reprimere? Così mi alzai, e insieme a loro mi misi a guardare il mondo dalla finestra». Rifletto su come, oggi, questa lezione sia dimenticata, almeno da gran parte della “cultura” ufficiale. Oggi si parla di scuola in termini di efficienza e mercato. Lo studio deve essere subordinato alle esigenze della produzione: si consiglia il “cursus studiorum” che più si attaglia (o più si attaglierebbe) alle richieste del mondo del lavoro. Curiosità, gratuità, piacere della scoperta, giuoco, felicità, aspettative, il vagabondare della mente e dei desideri sono messi in un angolo. Almeno questo modello desse dei risultati! È molto dubbio. I suoi maestri elettivi? Tra i tanti nomi, Piaget e Rodari. E in più, una vera e propria passione per la nostra Costituzione. Quell’articolo 3: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale […] E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini […]”.

La vita, le opere, le esperienze * Nasce nel 1922 a Piadena (Cremona) e si diploma maestro all’Istituto Magistrale di Cremona nel 1940. Nel 1945, dopo la Liberazione, organizza insieme ai suoi coetanei le prime attività libere: un giornale aperto a tutti, il teatro dei racconti di vita, le mostre dell’artigianato locale, la scuola professionale gestita da docenti volontari. Nel 1948 è nominato maestro di ruolo nella Scuola elementare di San Giovanni in Croce, dove scopre le capacità creative dei bambini. Nel 1950 viene in contatto con il Movimento di Cooperazione Educativa, un gruppo di insegnanti che, ispirandosi alle tecniche del pedagogista francese Célestin Freinet, intendono adeguare l’insegnamento nella scuola pubblica ai valori della Costituzione italiana. Comincia un periodo di esperienze, incontri, dibattiti, finalizzati a creare una pedagogia alternativa alla scuola trasmissiva di nozioni, liberando le capacità espressive, creative e logiche dei bambini mediante l’uso di tecniche adeguate: il testo libero, la ricerca, la corrispondenza, il calcolo vivente, l’invenzione di storie, la pittura, il canto e la danza, la stampa a scuola. Nello stesso tempo introduce le stesse tecniche nella Biblioteca Popolare di Piadena con gli adulti, con la stampa dei “Quaderni di Piadena” e con la costituzione del Gruppo Padano (1957) che si dedica alla ricerca dei canti popolari e alla loro proposta partecipando a spettacoli a livello nazionale come “Bella ciao” di Crivelli (presentato al festival di Spoleto nel ‘67) e “Ci ragiono e canto” di Dario Fo. Nel 1956 Mario Lodi si trasferisce alla Scuola elementare di Vho di Piadena. Qui realizza molti libri scritti insieme ai suoi scolari, alcuni dei quali sono stati pubblicati da Einaudi (Bandiera, Cipì, La Mongolfiera, ecc.). Einaudi pubblicò anche i libri delle sue esperienze pedagogiche: “C’è speranza se questo accade al Vho” (1963), “Il paese sbagliato”

Mario Lodi era un vanto per la storia della scuola pubblica del nostro Paese. Leggiamo ancora una sua testimonianza: “Nel giorno di San Martino, il padrone delle cascine spostava i suoi contadini di borgo in borgo. Così mi arrivavano questi scolaretti spaesati, che comunicavano in un modo differente. C' era un problema di lingua, lo stesso che oggi affligge i figli degli immigrati. E allora lavoravo su ciò che li univa. Siamo tutti eguali nei dolori, nelle emozioni, negli affetti. E solo con l'amore si riesce a scoprire la vita dei bambini". Nel dopoguerra, l’esperienza del Movimento di Cooperazione Educativa: “"Volevamo rifondare la scuola democratica. L'aula rappresentava la società

(1971, Premio Viareggio), “Cominciare dal bambino”, “La scuola e i diritti del bambino”. Dal 1970, per dieci anni, dirige il gruppo della Biblioteca di Lavoro che pubblica, con l’editore Manzuoli di Firenze, 127 libretti (letture, guide, documenti) per la riforma in senso attivo della Scuola. Nel 1978 va in pensione e inizia altre attività nel campo educativo: dirige per tre anni la “Scuola della creatività” a Piadena in cui i bambini e gli adulti sperimentano le più diverse tecniche creative. Nel 1980, con una indagine sul territorio nazionale raccoglie e classifica più di 5.000 fiabe inventate dai bambini italiani documentando che la creatività infantile esiste ancora là dove i bambini trovano le condizioni per esercitarla. Sulla spinta di quella indagine nasce nel 1983 “A&B”, un giornale tutto scritto e illustrato dai bambini. Nel 1988, insieme al gruppo redazionale di “A&B” riscrive per i bambini, in forma adatta, la Costituzione italiana, pubblicata da Marietti-Manzuoli. Nel 1989 riceve dall’Università di Bologna la laurea honoris causa in pedagogia e, nello stesso anno, il Premio Lego che utilizza per aprire, in una cascina padana a Drizzona, dove si trasferisce, la “Casa delle Arti e del Gioco”, uno spazio dove si tengono corsi per bambini e adulti, si producono libri e guide per l’insegnamento e vengono raccolti e studiati i documenti dell’immaginario infantile, allestite mostre come “L’arte del bambino” e “Alberi”. L’attività di Mario Lodi, collegata ai grandi problemi sociali, ha affrontato, con la campagna “Una firma per cambiare la TV” la questione dell’uso educativo della TV; con la pubblicazione di “Alberi del mio paese” e di “Rifiuti” si è posto l’obiettivo di un intervento sui giovani per creare un modo di pensare nuovo in difesa dell’ambiente, una nuova cultura del comportamento responsabile. * da Educazione&Scuola

e a scuola si sperimentava la base del vivere civile. Il maestro doveva formare il cittadino responsabile". Ebbe un rapporto di conoscenza e di scambio con don Lorenzo Milani, accresciuto dai contatti tra i suoi ragazzi e quelli del priore di Barbiana. Anni dopo, nel commentare ciò che restava della lezione di don Milani, sottolineava questi elementi: il tempo della collaborazione, perché le recenti scoperte psicopedagogiche hanno dimostrato quanto sia improduttiva la scuola trasmissiva, la scuola dell’autoritarismo e del nozionismo; la scuola competitiva deve lasciare posto ad una scuola nuova basata sulla collaborazione; il tempo dell’integrazione, non solo per gli immigrati ,ma integra-

zione e cooperazione con ogni persona in base al principio che ciascuno è diverso; il tempo della conoscenza e della ragione: e’ importante il tempo scuola, che sia ricco e produttivo, ma consideriamo anche le attività extrascolastiche utili per la formazione e la conoscenza; il tempo della seduzione: i bambini di oggi sono alle prese con strumenti conoscitivi sempre più sofisticati e complessi. il bagaglio di informazioni è aumentato, ma assistiamo ad una maggiore debolezza affettiva, ad una maggiore fragilità. Mio nipote adorava la storia di Cipì, il passerotto che diceva: “Voglio uscire di qui!”. Grande Mario Lodi ed il suo insegnamento di libertà.

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Finalmente la primavera è arrivata, e con essa la voglia di muoversi, viaggiare, passare un fine settimana fuori porta e fare le prime vacanze. Il Cta Acli promuove una serie di gite e viaggi per tutti i gusti. • 16/03/14 SANREMO IN FIORE, una fantastica giornata dedicata alla suggestiva sfilata dei carri fioriti nella splendida Sanremo. Quota di partecipazione euro 40. • 23/03/14 TRENINO BLU DELLE CENTOVALLI, una piacevole e rilassante giornata sul TRENINO BLU per vedere: La Valle Vigezzodetta anche Valle Dei Pittori, le pittoresche Centovalli per il Santuario della Madonna del Sangue ed infine Locarno. Quota di partecipazione euro 88. • Dal 27 al 30 /03 ALLA SCOPERTA DEL CILENTO, un viaggio alla scoperta delle meraviglie del Cilento, si visiteranno: Paestum, Agropolis, Vietri sul Mare, Cava de' Tirreni e Salerno. Quota di partecipazione euro 480. • Dal 5 al 6/04 GROTTE DI FRASASSI-GRADARA-SAN MARINO, gita nelle marche con la visita delle splendide Grotte di Frasassi, del Borgo di Gradara, e della Repubblica di San Marino. Quota di partecipazione euro 200. • 13/04/ OUTLET DI SERRAVALLE, una giornata all'insegna dello shopping all'outlet di Serravalle, dove sono presenti oltre 180 negozi delle migliori marche. Quota di partecipazione euro 20. • Dal 18 al 22/04 PASQUA IN FRIULI VENEZIA GIULIA, un tour in occasione della Pasqua nelle caratteristiche città del Friuli Venezia Giulia visitando: Trieste, Gorizia, Udine, Caporetto, Cividale del Friuli, Aquileia, Grado, Villa Manin, L'Abbazia Santa Maria In Sylivis. Quota di partecipazione euro 650. • Dal 18 al 21/04 PASQUA A CHIANCIANO TERME con escursioni a Pienza, San Quirico d'Orcia, Lago Transimeno, Chiusi, Città della Pieve, Montepulciano e Siena. Quota di partecipazione euro 480. • Dal 25 al 27/04 MAREMMA E ISOLA DEL GIGLIO. Un viaggio in Maremma con escursione all'Isola del Giglio, Principina a mare, Grosseto e Pisa. Quota di partecipazione euro 380. • Dal 29/05 al 2/6 PRAGA LA CITTA' INCANTATA - Si visiteranno Cesky Krumlov, Kutna Hora e il castello di Konopiste. Quota di partecipazione euro 620 euro. • dal 13 al 15/06 ISTRIA ITINERARIO DELL'EPOCA VENEZIANA - Un tour in Istria in cui si visiteranno Parenzo, Pola, Isole Brioni e Rovigno. Quota di partecipazione euro 360. • Dal 16 al 22/04 PASQUA GARDA - Graziosa località di villeggiatura sulla sponda veronese dell'omonimo lago. Sistemazione presso hotel Bisesti tre stelle. Quota di partecipazione euro 540. Le iscrizioni e tutte le informazioni relative agli eventi saranno fornite presso la sede di via Cardinale G. Massaia, 22 o contattando i numeri di tel. 0372.800423, 800429. Sito: www.ctacremona.it

Anche la Provincia di Cremona aderisce al progetto Ven.To Nell’ultima seduta la Giunta provinciale, su proposta dell’assessore Matteo Soccini, ha deliberato di manifestare il proprio interesse all'idea della grande ciclovia Vento, progettata dal Politecnico di Milano, riconoscendone l'utilità sociale, economica, di sviluppo turistico e culturale, sollecitando inoltre le Regioni, gli Enti Fluviali e il Governo a dare avvio alla realizzazione di Vento, in continuità con tutto quanto già realizzato, sia in termini di piste ciclabili che in termini di promozione turistica da questo Ente. Il Dastu, Dipartimento di Architettura e Studi del Politecnico di Milano, sta mettendo a punto con il progetto "Vento" una nuova strada lungo il Po che collegherebbe Venezia e Torino e pensata

solo per il passaggio di biciclette. Secondo i progettisti, sarebbe un importante volano per l'attrattività turistica e, quindi, per l'economia del nord Italia. Il progetto prevede 630 Km di pista che potrebbe essere la ciclabile più lunga d'Italia e una delle più estese d'Europa, un progetto che significherebbe numerosissimi nuovi posti di lavo-

ro, sviluppo turistico, culturale e territoriale. Il percorso parte da Torino e attraversa quattro regioni, lungo tutta la Pianura Padana, arrivando a Venezia. «Il nostro territorio è predisposto ad essere attraversato con una modalità dolce e lenta, ed è proprio con questa convinzione che la Provincia ha lavorato con enti pubblici e pri-

vati affinché il territorio possa diventare attraente per quei visitatori che si spostano in bicicletta'' spiega Soccini, che aggiunge: ''Oltre alle opere realizzate dal Settore Territorio, importante è stata la messa a sistema della rete ciclabile effettuata negli ultimi dieci anni dal Sistema Turistico Po di Lombardia. Il Sistema ha ottenuto finanziamenti attraverso la partecipazione a bandi statali e regionali che hanno permesso la realizzazione di tratti di piste ciclabili nei territori di competenza. Altro punto di forza è anche la promozione della rete ciclabile attraverso la piattaforma tecnologica del Sistema Turistico dalla quale si possono scaricare circa 2.000 Km di pista tutte georeferenziate».


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CREMA

Sabato 8 Marzo 2014

«E’ davvero emergenza sicurezza»

IL FONDO

Più vigili? Ma per carità! Più polizia e più carabinieri

L’onorevole Cinzia Fontana si è rivolta ad Alfano. Il sindaco Bonaldi ora incontra i cremaschi

Delle richieste di Laura Zanibelli non condividiamo il richiamo agli agenti della polizia urbana, meglio conosciuti in città come i vigili. Secondo il capogruppo del Nuovo centrodestra sono in numero risicato, mentre dovrebbero essere impiegati come vigili di quartiere. Per carità! A Crema, chissà perché, ad ogni cambio di amministrazione, lo sport preferito dai sindaci è quello di infoltire il numero dei vigili che, chissà perché, sono sempre troppo pochi. O almeno se ne vedono in giro davvero pochi. A Crema sono stati assunti persino i musicisti di una scuola non dell’obbligo, quindi aspettiamoci di tutto. Finché i cittadini non si stuferanno di continuare a pagare incrementi di tasse ad ogni bilancio. Per colpa dei politici. Preferiamo la proposta dell’onorevole Fontana. A Crema, sostiene il deputato, devono esserci più poliziotti e carabinieri. E loro devono occuparsi della sicurezza nei quartieri. Per tanti motivi: sono formati e preparati a questo compito, hanno al loro interno una collaudata intelligence, si esercitano al poligono, sanno come utilizzare i confidenti sul territorio, e, diciamoci la verità, di ladri e rapinatori ne hanno preso tanti in questi anni.Ecco perché Cinzia Fontana si è rivolta, giustamente, al ministro Alfano, e non al sindaco Bonaldi. I vigili? Che si occupino della sola viabilità. Organizzandosi, però. Perché c’è un vigile a Crema che verso le ore 14 multa, giustamente, per carità, quell’una o due auto ferme senza dar alcun fastidio alla circolazione - davanti al “Circolino”, la trattoria ex Arci che sorge sull’ampia e per nulla trafficata via Montello, a Castelnuovo. Sanzioni per divieto di sosta che stanno mettendo in difficoltà i titolari del “Circolino” che stanno perdendo clienti. Invece, per mettere i puntini sulle «i», la strada che dal mercato porta in via Ponte Furio, decretata zona a «traffico limitato» con tanto di cartello, attraversata da molti pedoni e ciclisti, si è trasformata in un’autostrada imboccata anche da chi non è autorizzato a farlo. C’è un vigile qui, in pieno centro storico, che multi i trasgressori? Si accettano scommesse.

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di Gionata Agisti

inalmente, qualcosa si muove sul terreno della sicurezza. L’amministrazione Bonaldi ha deciso di prendere in mano la situazione, dopo che da quasi due anni si è registrato un aumento di episodi criminosi in tutto il Cremasco, soprattutto furti in abitazioni. A lungo, si era chiesto alla giunta di intervenire, salvo sentirsi rispondere che la Prefettura riteneva la situazione nella media, a livello provinciale, e dunque sotto controllo. Peccato che non sempre la media si rivela uno strumento valido, di fronte a picchi di aggressività registrati in singoli territori. Ora, per l’incalzare degli eventi, sembra che qualcosa a Cremona si muova e, con più coraggio, il sindaco di Crema ha deciso di passare all’azione. È infatti ai nastri di partenza un ciclo di incontri nei quartieri, per discutere di sicurezza e informare i cittadini dell’attività svolta dalle forze dell’ordine. Si comincia mercoledì 12 marzo, alle 21, presso la scuola primaria di Ombriano, dove interverranno, insieme al sindaco, Stefania Bonaldi, il vice questore, Daniel Segre, e il capitano dei carabinieri, Antonio Savino. Organizzati direttamente dall’amministrazione comunale, gli incontri sono stati per l’appunto decisi nel vertice con Pre-

Il calendario stilato dalla giunta: si parte subito da Ombriano fettura, Questura e forze dell'ordine della settimana scorsa, a Cremona. «Abbiamo suddiviso la città in quattro zone» precisa il sindaco, «e nell'arco dei prossimi mesi saremo presenti a questi appuntamenti con i cittadini. Il primo incontro si rivolge ai due quartieri di Ombriano e Sabbioni, che ci sono parsi meritevoli di priorità, dove i temi della sicurezza sono stati più avvertiti nei mesi scorsi. Lo scopo è in primis rassicurare

Zanibelli (Ncd): «Più agenti nei quartieri» «Finalmente, il sindaco ha accettato di prendere atto di quel che accade”, è il commento di Laura Zanibelli, capogruppo del Nuovo Centrodestra (Ncd), in Consiglio comunale. «Da quanto tempo diciamo che serve una maggiore conoscenza dell'entità del problema, per sapere quale rimedio potrebbe servire. Fatto questo passo, non ci aspettiamo però che il sindaco continui a far ricadere solo sugli altri le uniche decisioni e azioni possibili. È infatti a lei, soprattutto, che i cittadini si rivolgono. Chiedendo una maggiore presenza degli agenti di quar-

tiere, che sicuramente rappresenterebbero un punto di riferimento per tante persone, seppure con compiti diversi dalle forze dell'ordine. Oggi, sono solo 3 per tutta la città». «Spiegherà, poi, il sindaco in base a quali criteri ha deciso di non aumentare l'organico della polizia locale, né a tempo indeterminato né a tempo determinato? dal 2012 al 2013 nessun incremento, nonostante le richieste anche interne» continua Laura Zanibelli. «Eppure la possibilità ci sarebbe stata, perché per il corpo di polizia è prevista una deroga sulle

La soddisfazione dei leghisti per i futuri incontri in periferia

Lega: «Si sono comunque persi due anni»

Soddisfazione per la decisione dell’amministrazione comunale da parte della Lega: «Dopo aver appreso dell’organizzazione di incontri informativi nei quartieri sul tema della sicurezza, non possiamo non manifestare il nostro ringraziamento nei confronti degli organi preposti alla sicurezza per la loro disponibilità, nonché per l’impegno profuso ogni giorno. Grazie anche all’amministrazione comunale, per aver finalmente preso atto, seppur dopo quasi due anni dal suo insediamento, delle

Crema, circa la costante presenza degli enti preposti, impartendo eventuali istruzioni per i comportamenti da assumere per prevenire illeciti e naturalmente ascoltare segnalazioni e richieste. Apprezzo molto questa collaborazione tra i carabinieri, la polizia e l’amministrazione che, con dedizione ed esperienza, desiderano dare una risposta concreta alle istanze della città». I prossimi incontri, compatibilmente con gli impegni delle

forze dell’ordine e le festività del mese di aprile, si rivolgeranno ai residenti dell’area delle Villette, di Santa Maria e Santo Stefano il 14 aprile; di San Bernardino e Castelnuovo il 29 aprile e del centro storico, il 7 maggio. Quanto a Cinzia Fontana, deputata del Pd, nei giorni scorsi, ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno, Angelino Alfano. La Fontana, quando una ventina d’anni fa era sindaco di Vailate, si era distinta come uno dei primi cittadini più sensibili alla questione sicurezza. «La situazione, oggi, però, si è aggravata» ci spiega. «Siamo di fronte a un fenomeno definito di “pendolarismo”, da parte di bande di criminali, che si spostano da un luogo all’altro, dopo aver razziato quanto possibile. È un problema che sta riguardando un po’ tutta l’Italia e le critiche sollevate in questo periodo nei confronti dei sindaci sono ingenerose, perché non tengono conto delle loro competenze limitate». «Il lavoro delle forze dell’ordine è ottimo» osserva ancora la deputata del Pd, «e i Comuni fanno quel che possono, pur nella difficoltà dovuta alla mancanza di risorse. È evidente che tocca allo Stato intervenire garantendo più mezzi e risorse, soprattutto laddove - ed è il nostro caso - si è deciso di sopprimere l’importante presidio costituito dal tribunale. È quanto ho chiesto al ministro»

Dino Losa, segretario Lega

numerose inchieste giornalistiche, degli atti e delle interrogazioni presentate in Consiglio dalla Lega Nord, riguardo alla questione sicurezza».

«A questo punto» continua il comunicato della Lega, «attendiamo che il sindaco relazioni quanto prima in Consiglio sugli esiti della riunione in prefettura, oltre a rispondere alle domande formulate nell’interrogazione presentata alcune settimane orsono, vale a dire: ritiene di sollecitare il Consiglio comunale a prendere una decisione sul luogo in cui affrontare e discutere di sicurezza? Ovvero: commissione o tavolo? E quali interventi ritiene di mettere in campo in tempi brevi?».

Arrestato cameriere lodigiano Il furto risaliva ad 8 anni fa I carabinieri della stazione di Crema hanno tratto in arresto nella comunità di Crema un cameriere di una nota pizzeria lodigiana, Massimo B. trentatreenne in esecuzione dell’ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Lodi, dovrà scontare la pena di quattro mesi di reclusione oltre al pagamento di 200 euro di multa per un furto con scasso commesso nel 2006 a Lodi presso l’abitazione di una signora che aveva sporto denuncia ai carabinieri di Lodi. Questi ultimi che ben conoscevano l’uomo ritenuto socialmente pericoloso, per i suoi numerosi trascorsi e destinata-

rio di avviso orale, svolte le indagini di rito, acquisiti indizi a suo carico l’avevano deferito tempestivamente all’Autorità Giudiziaria.

spese del personale. L’amministrazione ha preferito, però, fare altre scelte, sottovalutando evidentemente il problema sicurezza e l'evidenza dei fatti. Fintanto che anche alcuni consiglieri di maggioranza hanno alzato la voce e addirittura parlamentari, quali Cinzia Fontana e Franco Bordo, hanno intrapreso azioni, seppur verso destinatari di altro calibro. Ad ognuno la sua responsabilità». Termina il consigliere: «Attendiamo ancora la finalizzazione della convenzione con i carabinieri in pensione, annunciata da settimane e pro-

posta dagli stessi ormai da tempo, anche senza che fosse già disponibile la sede prevista presso la stazione della polizia. E visto che il tema sicurezza non ha colore politico, perché non riproporre il tema dei varchi elettronici con gli altri sindaci del territorio? Con l'evoluzione della tecnologia non si potrebbe attuare un progetto più sostenibile? Non si pretendono soluzioni risolutive al cento per cento, in quanto alcune sono necessarie per rispondere nel breve periodo, dato l'acuirsi del problema, e altre potranno avere effetto più a lungo e non di-

Laura Zanibelli

pendono solo dalla politica locale. Nell'insieme, però, daranno ai cittadini sicurezza e la percezione di sentirsi ascoltati e potranno costituire quelle azioni di deterrente tali da non far credere il nostro territorio facile preda».

Agazzi: «In via Cadorna, sono poco sicuri» abbandono di rifiuti lungo la via in Sulla sicurezza in città anche Anquestione e presso l'area del Parco tonio Agazzi, consigliere comunale del Serio immediatamente adiacendi Crema per il gruppo «Servire il te» Cittadino» ha presentato un’interpelAgazzi continua: «Nel settembre lanza perché venga messa all'ordine 2012, per esempio, i giardini del del giorno dei lavori del prossimo Parco del Serio erano divenuti zona consiglio comunale. «Da anni» ha di raduno diurno e notturno di un scritto, «i residenti del tratto di via gruppo di giovani, con cani al seguiCadorna che costeggia il Serio, prito, i quali bivaccavano in quell'area ma a titolo individuale poi collettivabevendo alcolici, ascoltando musimente, inoltrano segnalazioni al CoAntonio Agazzi ca a tutto volume, sporcando, rommune», e alle forze dell’ordine, «sotpendo le panchine e i cestini della spazzatura, intoponendo una serie di problematiche inerenti la sultando le persone. Le numerose, reiterate segnasicurezza pubblica (raduni di persone non proprialazioni alle autorità competenti, a detta dei residenmente rassicuranti, atti vandalici, episodi di spacti, o sono rimaste lettera morta - quindi, prive di ricio lungo le rive limitrofe del Serio, disturbo della scontro - oppure hanno sortito risposte vaghe e quiete...), ma anche alla SCS, in tal caso denuninterventi limitati e non risolutivi». ciando il perpetuarsi di situazioni incresciose di

Le ricerche sono rivolte a candidati dell’uno e dell’altro sesso (L:903/77 e L. 125/91) Trattamento dati personali secondo D.Lgs. 196/2003 visionabile sul sito www.maxwork.it • Aut. Min. Prot. N° 1239 - SG del 22/12/2004 Maxwork S.p.A. - Agenzia per il lavoro Sede Legale – via Dell’Esquilino, 38 – 00185 Roma Sede Amministrativa e Direzione Generale - Largo Porta Nuova, 14 - 24122 Bergamo

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Crema

Sabato 8 Marzo 2014

«Buon giorno Sicurezza»

Ironia di Beretta sulla Bonaldi: «Finalmente s’è desta»

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lleluia. E’ suonata la sveglia. Buon giorno Crema, il signor sindaco s’è desta». Così Simone Beretta, capogruppo consiliare Forza Italia. «Non aver preso sul serio e per tempo il tema della sicurezza ha contribuito a rendere tutti un po’ più insicuri. I furti crescono in modo esponenziale. Per le strade le persone non si sentono più serene. Difficile trovare qualcuno che affermi il contrario. Per due anni il sindaco ha chiuso gli occhi di fronte all’evidenza. Paralizzata da un incolore perbenismo e qualche interesse politi-

co di troppo si è resa sorda alle reiterate denunce delle minoranze e della città». Beretta affila il coltello nel burro: «E’ stato più importante per la Bonaldi la “sicurezza” della sua maggioranza che quella dei cittadini. Ma alla fine ha dovuto scontrarsi con l’evidenza dei fatti, solo che si sono persi due anni e tanti buoi erano già scappati dal recinto e tanti cittadini derubati. Non sentiva ragioni e non voleva guardare in faccia alla realtà. Più cieca di una talpa». Infine: «Apprezzo la denuncia, le preoccupazioni e l’impegno dell’onore-

vole Fontana. Insieme alle tante proposte di buon senso dell’allora Pdl, della Lega e delle liste civiche di minoranza la risposta all’insipienza politica ed amministrativa del sindaco Bonaldi e a quel signor Giossi, capogruppo del Pd, che quando prende carta e penna è solo per dire che tutto va bene madama la marchesa, quando invece non andava e non va bene proprio niente. Ed ora via di corsa a recuperare il tempo perduto. Parata nei quartieri dove applaudiranno le forze dell’ordine e non certo un sindaco smemorato, tranne organizzare la claque».

Bergamaschi, insieme ai tecnici comunali, in un sopralluogo congiunto con l’Enel, provvederanno a un intervento finalizzato a trovare una nuova soluzione a prova di manomissione, in modo tale da evitare che i giardini pubblici rimangano continuamente al buio. «Continuiamo a lottare contro l’inciviltà di alcuni vandali e la microcriminalità. Con ogni probabilità, infatti, la manomissione dei quadri elettrici dell’illuminazione pubblica risponde ad un disegno criminoso volto a mantenere i giardini pubblici come spazio difficilmente controllabile dalle autorità di Pubblica sicurezza e dagli stessi cittadini. Di fronte a questi ripetuti atti di danneggiamento del patrimonio pubblico non intendiamo arretrare di un solo passo; al contrario intendiamo rilanciare l’impegno a

rendere i giardini uno spazio vivo, ben frequentato e accessibile in condizioni di totale sicurezza». Allamato - ma poteva pensarci anche qualche mese fa - continua l’assessore: «Chiedo alle forze dell’ordine di proseguire l’opera di vigilanza e possibilmente di intensificare i controlli. Per conto nostro ci siamo messi subito al lavoro per ripristinare i danni ed ora valuteremo una soluzione tecnica a prova di manomissione. L’iniziativa del Chiringuito porta, nella bella stagione, vivacità in quegli spazi. La nuova realizzazione di un impianto di illuminazione nel passaggio pedonale Monsignor Romero ha portato più luce. Sono tutte iniziative volte a conferire più sicurezza a quei luoghi»

Ancora un furto (ormai è già il terzo) negli spogliatoi Sabbioni-Ombriano

Tabaccheria di via Cavalli: una rapina a mano armata

Ancora un furto negli spogliatoi del campo sportivo di Ombriano. E’ il terzo furto in un paio di mesi. Anche l’ultimo c’è stato mentre 2° persone, tutti adulti, si stavano divertendo giocando a calcio. Le telecamere dell’oratorio raccontano di una persona che alle 19,30 rombe il vetro degli spogliatoi e esce poco dopo con la refurtiva: orologi, portafogli, cellulari. E’ stata avvertita – ma dopo il ritorno negli spogliatoi - la polizia. Lo stesso era successo, alcuni mesi fa, al Dossena di Ombriano, e dopo pochi giorni negli spogliatoi del campo sportivo dei Sabbioni.

Rapina a mano armata alla tabaccheria di via Cavalli. Verso le 19.30 due uomini, a volto coperto, sono entrati nel negozio, ed uno dei due ha puntato contro un dipendente una pistola; il giovane è stato aggredito, essendosi rifiutato di consegnare l'incasso. E’ stato poi portato in ospedale per alcune contusioni al volto. Preso il denaro, i due rapinatori sono fuggiti a piedi La rapina avrebbe fruttato sui 2 mila euro.

Campus in via Libero Comune: Salini chiede 10 milioni a Renzi Il presidente della Provincia, Massimiliano Salini, ha scritto al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, segnalando gli interventi prioritari per la Provincia a livello di edilizia scolastica. «E’ sicuramente positiva l’iniziativa del presidente del Consiglio», ha dichiarato dichiara il presidente Salini. «L’invito a segnalare una scuola su cui è necessario intervenire, e l’impegno a trovare risorse, è una decisione importante. Naturalmente nella speranza che gli impegni vengano effettivamente mantenuti. Non ci siamo limitati a fare una singola segnalazione, ma abbiamo anche deciso di inviare alla presidenza del Consiglio un quadro completo degli interventi da realizzare in provincia, e di presentare anche quello che è il progetto di edilizia scolastica più rilevante messo in campo dalla Provincia di Cremona: il nuovo campus a Crema per l’istituto Racchetti. Costo previsto dell’intervento: 10.120.106 euro (compreso IVA e somme a disposizione)». «Un progetto che non solo dà spazi adeguati ai tre licei del Racchetti, ma permette anche di risolvere altri problemi di edilizia scolastica a Crema, a partire soprattutto dalla situazione delle scuole medie Vailati. Questa amministrazione si è fin da subito distinta per l’alto livello di investimenti in tema di edilizia scolastica; ci è sembrato

Massimiliano Salini

opportuno rispondere in maniera positiva a questa iniziativa, e attendiamo fiduciosi che ci vengano date buone notizie in merito». Ovviamente, Salini ha sposato l’ubicazione del Liceo Racchetti là dove era stato stabilito da tempo, cioè in via Libero Comune. E non dove c’è il moncone della scuola di Cielle a Ombriano. Salini entra nel concreto, dopo la somma da investire: «Nel nuovo edificio si ricaveranno 54 aule per la didattica, 10 locali per laboratori (chimica, fisica, ecc.) ed aule speciali (linguistica, informatica, disegno, ecc.), una biblioteca con sala lettura, 6 locali per uffici di segreteria e presidenza, la sala professori, uno spazio per l’aula magna, oltre a tutti i locali accessori necessari, quali atrio con

Tramonta così l’ipotesi del recupero della scuola ex Cl?

Matteo Renzi

connettivi orizzontali e verticali, servizi igienici, magazzini, archivi, depositi vari, ecc. Nella nuova scuola verranno ospitati 1.000 studenti del liceo Racchetti. Al piano terra si ricaveranno i laboratori di “ristorazione e cucina” dell’istituto scolastico “Sraffa”». Quindi, la destinazione è via Libero Comune. Senza se e senza ma. Salini scrive, infatti a Renzi: «La collocazione del nuovo liceo sviluppa concretamente l’idea della Provincia di realizzare nel comparto sud della città un “campus” scolastico, costituito da edifici tutti nuovi e funzionali per le scuole superiori, in particolare il nuovo liceo “Racchetti”, il liceo artistico “Munari” e l’istituto “Sraffa” per un totale di circa 2.500 studenti. La Provincia di Cremona per completare la realizzazione del campus scolastico del comparto sud di Crema ha previsto investimenti di circa 23milioni di euro»

Cronaca nera

Arrestato «Zorro» rapinatore mascherato

Simone Beretta

Malavita: «Danneggiato il quadro luci dei lampioni ai giardini» Di nuovo al buio i giardini pubblici a causa delle ripetute manomissioni, operate da ignoti, sulla cassetta che contiene l’interruttore generale dell’allaccio alla luce. Dopo un rapido intervento, a seguito del primo atto vandalico, i tecnici comunali hanno riportato alla normalità la situazione. Tuttavia si sono verificati recentemente altri episodi di forzatura della serratura che protegge il quadro elettrico. Con un ulteriore intervento, le squadre hanno provveduto a sigillare la centralina con nastro di acciaio. Non riuscendo più a forzare la cassetta ed abbassare l’interruttore, i vandali hanno colpito la fotocellula che gestisce l’accensione e lo spegnimento dei punti luce. Giovedì mattina, l’assessore ai Lavori Pubblici, Fabio

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Gli investigatori del nostro Commissariato sono riusciti a individuare – anche grazie ad alcune telecamere che sorvegliano la zona - il bandito che il primo febbraio aveva rapinato due donne in via Bottesini, nascondendosi dietro una maschera di Zorro. L’uomo è un marocchino di 26 anni, S. M., residente in Crema, disoccupato, già arrestato due anni fa: a quei tempi, la squadra anticrimine della polizia sgominò in città un giro di cocaina, arrestando cinque spacciatori. La rapina di «Zorro» è avvenuta nelle vicinanze del S. Luigi. Le due donne rapinate, dopo aver posteggiato l’auto, stavano per scendere dalla vettura quando sono state affrontate dal bandito che le ha minacciate con una pistola e si è fatto dare tutti i soldi che avevano nelle borsette. Poi è fuggito, ma percorsi pochi metri, si è tolto la maschera. E' stato così ripreso da alcune telecamere. E, quindi smascherato dagli agenti.


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Crema

Sabato 8 Marzo 2014

La fibra ottica anche a Crema

di Gionata Agisti

inalmente, la tanto sospirata fibra ottica fa la sua comparsa in quel di Crema, per la soddisfazione dell’imprenditoria locale. «Linea Com», società di Information e Communication technology (ICT) del gruppo «Lgh» (Linea group holding), e «Consorzio Crema Ricerche» hanno annunciato, martedì 4 marzo, una partnership finalizzata alla promozione dell’Ict e all’utilizzo della fibra ottica, come leva strategica per incrementare la competitività delle imprese del territorio. Sono 15 anni che il «Consorzio Crema Ricerche» è impegnato attivamente nel favorire la nascita e lo sviluppo di aziende innovative e nell’agevolare loro il trasferimento tecnologico. Tant’è che, per supportare spin-off di aziende esistenti e start up, il Consorzio ha dato vita al suo interno a «l’Officina», un incubatore di impresa che ospita 8 realtà imprenditoriali, impegnate nello sviluppo di importanti progetti di ricerca. Il successo di questi stessi progetti è strettamente legato alla possibilità di disporre di tecnologie Ict avanzate. Da qui, la decisione di affidarsi a «Linea Com», che realizzerà una dorsale in fibra ottica, che connetterà tutte le infrastrutture del Consorzio. “Crediamo fermamente che l’Ict sia l’elemento chiave per garantire lo sviluppo delle realtà imprenditoriali emergenti e rafforzare la competitività dell’intero tessuto economico cremasco» ha commentato il presidente di «Crema Ricerche»,

Subito nella ex Olivetti, grazie a un accordo tra Crema Ricerche e Linea Com lare, saranno sviluppati sistemi evoluti di co-working e video conferenza, oltre all’ampliamento dei servizi di assistenza tecnologica messi a disposizione delle diverse realtà locali. I dati, esposti dallo stesso Tazza, parlano chiaro: la fibra ottica copre solo il 15% dell’intero territorio italiano, mentre il 40% degli italiani non dispone e non ha mai disposto di alcuna connessione internet. Segnali inequivocabili di un analfabetismo digitale a cui porre rimedio. «Crema Ricerche», come tutta l’area della ex Olivetti, sarà una delle prime realtà a testare le potenzialità della fibra ottica, ma l’obiettivo è quello di allacciare anche le altre aziende del territorio. La prima a essersi già fatta avanti è stata la Lumson di Capergnanica, importante azienda del settore cosmetico. «Si è sempre detto e a ragione» ha sottolineato Gerardo Paloschi, direttore generale di Linea Com, «che una buona rete di servizi pubblici è indispensabile per il funzionamento delle imprese e la qualità della vita. Oggi, questo discorso vale per le reti tecnologiche digitali. Esistono, infatti, aziende che hanno delocalizzato la loro produzione proprio per

la mancanza di infrastrutture digitali. Averle a disposizione, tuttavia, non basta: serve anche la capacità di utilizzarle. Oggi, infatti, il problema non è tanto l’offerta, quanto la domanda da parte delle aziende, tutta da sollecitare. La sfida, allora, è precisamente quella di formare gli imprenditori all’uso di queste nuove tecnologie». « «Siamo felici che “Crema Ricerche” abbia scelto “Linea Com” quale partner tecnologico per promuovere l’innovazione sul territorio attraverso l’Ict», è intervenuto Moreno Grasselli, presidente di «Linea Com». «Il legame con il territorio e l’impegno per lo sviluppo delle sue realtà produttive sono valori e linee guida che accomunano l’azione del Consorzio e del nostro gruppo. I progetti sviluppati in collaborazione con il Consorzio potranno avere importanti ricadute positive per le aziende della zona. Finora, le Ict sono state poco considerate come valore aggiunto ma oggi – e come imprenditore posso ben dirlo – senza questi strumenti non sarei riuscito a dialogare con un mondo reso sempre più interconnesso dalla globalizzazione».

Ecco perché le nostre imprese ne hanno bisogno

Berlino Tazza, Moreno Grasselli, Gerardo Paloschi

Berlino Tazza. «Così come riteniamo la fibra ottica uno strumento imprescindibile per realizzare questi obiettivi» ha continuato Berlino Tazza. «In questo senso, Linea

Com rappresenta il partner naturale per lo sviluppo di un’infrastruttura capace di supportare concretamente l’innovazione, la ricerca e la realizzazione di soluzioni avanzate». L’adozione di

una rete di connessione a banda ultra larga consentirà un miglioramento dei servizi offerti dal Consorzio alle imprese ospitate all’interno dell’«Officina» e alle aziende del territorio. In partico-

Intervista a Berlino Tazza, presidente di Sistema Commercio e Impresa, Asvicom Cremona. Secondo i recenti dati Istat, il 2013 è da considerare l’annus horribilis per il commercio con un crollo delle vendite al dettaglio (-2,1% sul 2012). Abbiamo intervistato Berlino Tazza, presidente di Sistema Commercio e Impresa-Asvicom Cremona. Presidente, il commercio sta vivendo un grave momento di affanno, un po’ ovunque. Ce lo conferma? «Purtroppo il commercio è in seria difficoltà. Gli imprenditori sono assaliti dalle tasse - la Tares in particolare ha dato il cosiddetto colpo di grazia a chi era già in seria difficoltà – hanno problemi di liquidità e le banche stringono l’accesso al credito. La situazione si ripropone in maniera similare un po’ ovunque, anche in provincia, dove stiamo assistendo ad un incessante turnover e ad un’estenuante chiusura di attività, soprattutto nei centri storici. Anche la grande distribuzione, come indicano i dati Istat, non se la sta cavando meglio. Da questo punto di vista, il 2013 è stato un anno particolarmente difficile. Ora che molti segnali economici fanno sperare nella ripresa, si ha la necessità di avere misure concrete che le PMI devono poter vedere e cogliere. Senza misure per agganciare la ripresa, ogni tentativo di risalita sarà vano». Il dato più allarmante proviene dagli alimentari, categoria merceologica che ha registrato il maggior calo in 4 anni: -1,1%. Cosa ci dice? «Il dato negativo vale per l’intero comparto, grande distribuzione compresa. A soffrire di più sono chiaramente i piccoli negozianti con il -2,9% ma anche i supermercati e gli ipermercati non hanno fatto grani numeri (-1,3% i primi e -1,9% gli altri). L’unico dato positivo riguarda i discount alimentari che hanno registrato +1,6%. Il crollo dei consumi nel comparto alimentare, purtroppo, è sintomatico. Il consumatore stringe la cinghia, e lo fa soprattutto risparmiando su beni primari. I risvolti sociali, in tal senso, non sono da sottovalutare e ci preoccupano molto. Il dato positivo relativo alle vendite al dettaglio nei discount alimentari denota come le famiglie abbiano come prerogativa la ricerca del risparmio economico e di prezzi più bassi, piuttosto che la qualità del prodotto in sé. Un dato che fa riflettere visto che l’Italia fa della qualità enogastronomica il proprio cavallo di battaglia e visto che siamo alle porte di Expo 2015 il cui tema è proprio Nutrire il pianeta, energia per la vita».

Vendite 2013 al -2,1%. Cosa ci riserverà il futuro?

Berlino Tazza

Tutti i settori nel 2013 hanno registrato un indebolimento, anche i farmaci (-2,4%). «La riduzione delle vendite dei farmaci senz’altro si lega al discorso degli alimentari: se le famiglie tagliano sui beni di prima necessità, tra cui i prodotti per la cura della salute, significa che la situazione è drammatica». E gli altri settori? «Secondo l’Istat, i ribassi superiori alla media si sono registrati per abbigliamento (-2,7%), per le calzature (-3,0%), per gli elettrodomestici-radiotv (-3,1%) e per i mobili (-3,2%). Di fronte a certi numeri, è davvero inevitabile ribadire l’urgenza di avere degli interventi che prevedano la diminuzione della tassazione e la riduzione del cuneo fiscale. L’obiettivo comune deve essere quello di aumentare il potere d’acquisto delle famiglie che sono evidentemente e da troppo tempo in affanno». Insieme alle vendite è diminuita anche la fiducia da parte dei consumatori. Questo dato inciderà sul futuro? «Sono diverse le teorie economiche che valutano le ondate di ottimismo e pessimismo come determinanti nell’andamento dei cicli economici. Di sicuro, l’umore del consumatore incide sulle vendite. La crisi che stiamo vivendo nella sua seconda fase (la prima fase dal 2008 al 2010 viene considerata crisi finanziaria) - è stata più volte definita come crisi della fiducia, speranze venute a mancare da parte di imprese e famiglie che non vedono da tempo soluzioni alle loro difficoltà. A febbraio 2014,

Istat rileva ancora una diminuzione del clima di fiducia rispetto al mese precedente, probabilmente per effetto dei dati appena elencati, a cui il consumatore risponde di conseguenza. Contestualmente, Istat parla anche di speranza nei confronti del futuro, anche se – ribadiamo - le aspettative devono necessariamente trovare seguito in azioni concrete». Il commercio estero sembrava la strada da perseguire per crescere, invece, anche in questo senso, i dati Istat negano la tesi. E’ così? «L’esportazione - di alcuni prodotti in determinati paesi – resta la strada che molte imprese possono e devono perseguire. Aziende che ci hanno creduto - e che il nostro sistema associativo ha accompagnato nel percorso di internazionalizzazione - possono confermare con i numeri quanto detto. Di sicuro, l’export non rappresenta l’unica strada da percorrere per sopravvivere alla crisi. Molto dipende dal prodotto, dalle richieste, dagli andamenti dei mercati in cui è alta la domanda, dallo stato dell’impresa. Insomma sono molteplici i fattori che concorrono nel determinare se l’export rappresenta o meno un’opportunità. Purtroppo tante imprese italiane si trovano poco attrezzate per varcare i confini nazionali nonostante manifestino una forte volontà di conoscere meglio i mercati esteri, le opportunità che offrono e le modalità per operare con maggiore efficacia in ciascun Paese. Hanno bisogno di aiuto. Sistema Commercio e Impresa – Asvicom Cremona, da questo punto di vista, assiste gli imprenditori fornendo loro consulenze per ela-

borare progetti e, in una seconda fare, offre loro gli strumenti adeguati per realizzarli. Torniamo ai dati Istat: la ricerca parla di un calo sia di export che di import. Su base tendenziale, entrambi i flussi diminuiscono: -11,9% le importazioni e -2,7% le esportazioni. Tuttavia è stato rilevato che nel mese di gennaio 2014, i mercati di sbocco più dinamici sono EDA (+14,8%), Cina (+11,4%) e Stati Uniti (+7,1%). «2012 e 2013 due anni neri per il commercio. Segnali del fatto che andrà così anche il 2014 oppure è l’inizio della fine?» «Due anni consecutivi con il segno negativo sono drammatici, hanno letteralmente soffocato famiglie e imprese. Non escludo che sia l’ultimo colpo di coda della grande crisi e che, da quest’anno, cominci la ripresa, peraltro già annunciata da diverse ricerche e studi macroeconomici. Certo è che, da ora in poi, è d’obbligo procedere con rapidità al fine di produrre le riforme necessarie a far ripartire i consumi. Bisogna intervenire sul fronte fiscale, restituire i debiti della pubblica amministrazione per dare ossigeno alle imprese, intervenire sul lavoro. Tutte priorità che ha individuato anche il Governo. Ora però ai propositi si devono sostituire i fatti. Renzi ha annunciato di voler ridurre l’Irap come provvedimento immediato e concreto alle PMI. Bene. Tutte le misure che vanno ad incidere sull'economia reale e sui consumi incontrano il nostro favore. Tuttavia, l’Irap rappresenta una misura minima che, se da un lato tampona le grandi difficoltà in cui si trovano le piccole e medie im-

prese italiane, dall’altro non è sufficiente per agganciare la ripresa». Quali sono – se ci sono - le carte che il commercio deve giocare? «Come sempre qualità e servizi devono essere le parole d’ordine. Se tratto un prodotto di qualità e offro al cliente tutto ciò di cui ha necessità (sartoria gratuita, consegne a domicilio, eventi ad hoc, anticipazioni collezioni, sconti particolari), garantendogli la possibilità di fare un’esperienza di acquisto più che il classico shopping , sono già a metà dell’opera. E’ altrettanto fondamentale che il commercio stia al passo con i tempi. Diventano quindi indispensabili: sito internet, advertising tramite social network e magari la possibilità di avere un’ulteriore vetrina in rete (e-commerce). La creatività e la voglia di mettersi in gioco fa il resto. Senza dimenticare che Sistema Commercio e Impresa – Asvicom Cremona è al servizio delle imprese per fornire suggerimenti, tutele e strumenti adeguati. Detto questo, va ribadito che le ragioni della gravità della situazione non sono da ricercare nell’inefficacia dell’offerta commerciale, bensì nel potere d’acquisto delle famiglie sensibilmente ridotto. Semplicemente: non ci sono soldi e la gente non fa acquisti. Ciò non significa che il commercio non sia perfettibile. Ma, in questo momento assolutamente critico, diventa davvero fondamentale fare sistema affinché tutte le forze in campo – politiche, istituzionali, economiche - si concentrino e si dedichino con tutti i mezzi a loro disposizione al bene del settore».


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Crema

Sabato 8 Marzo 2014

Da sabato 8 marzo fino al 17: convegni, mostre, commedie, cori e prevenzione dei tumori

Festa della donna, appuntamenti

R

di Gionata Agisti

icco è il programma degli eventi dell’amministrazione comunale in vista dell’8 marzo. Sabato, in occasione della «Festa della Donna», alle alle 9.30, al Centro culturale Sant’Agostino, nella sala Pietro da Cemmo, è stato programmato l’incontro «Che genere di scuola? Ripensare l’insegnamento per educare alle differenza». Il convegno è riservato agli insegnantie la relatrice è la sociologa Pina Caporaso. Alle 17, ancora in sala Da Cemmo al Sant’Agostino, ci sarà l’incontro dal titolo «Il valore della differenza: risorsa, ricchezza e sfida», con la partecipazione delle dirigenti dell’Associazione donne contro la violenza e dai rappresentanti delle forze dell’ordine. A chiudere la giornata, alle 21, il concerto «La donna nell’opera»: canteranno la mezzosoprano Giovanna Caravaggio, le soprano Roberta Salvati e Barbara Lavarian, accompagnate al pianoforte da Andrea Benelli. Nel frattempo, in piazza Garibaldi, sempre sabato, dalle 15.30, si possono visitare le installazioni allestite dall’associazione Tazebau e dal Liceo artistico. All’ospedale di Cre-

Ha scritto a Lotti, collaboratore del premier Renzi

Federico Biondini

ma, invece, per tutta la giornata di sabato 8 marzo, a Oncologia, medici, infermieri e personale, oltre saranno disponibili per rispondere ai quesiti delle donne sulla prevenzione, e saranno effettuate 20 prime visite gratuite per ogni ambulatorio. Domenica 9 marzo alle 20.45 sarà allestita, ancora in Pietro da

Cemmo, «Lectio Dantis» una commedia dal canto XXIII del Paradiso della Divina Commedia a cura di monsignor Carlo Ghidelli, con letture ad opera dei membri della scuola di recitazione del teatro San Domenico; accompagnamento musicale di Riccardo Filipponi e introduzione ad opera della poetessa Renata Boselli.

E ancora: il 15 marzo, ore 16, alla Fondazione Benefattori Cremaschi si esibirà il coro giovanile «Sweet suìte» della scuola Monteverdi. Infine, il 17 marzo, il Caffè Letterario presenterà il nuovo libro di Lorella Zanardo, «Senza chiedere il permesso». Appuntamento alle ore 21, alla sala Bottesini del Teatro San Domenico.

«Campioni senza trucco», da lunedì

Lunedì 10 marzo si svolgerà al PalaBertoni di Via Sinigalia a Crema il Convegno «Campioni Senza Trucco». L’iniziativa ha l’obiettivo di sensibilizzare gli adolescenti al tema del doping ed educarli ai valori dello sport, coinvolgendoli direttamente nella realizzazione di alcuni progetti a tema. La novità di questa proposta è che essa intende entrare nelle classi, nei programmi e nelle lezioni attraverso un percorso di sensibilizzazione che durerà tutto l’anno scolastico. La sua realizzazione è stata possibile grazie alla Federazione italiana gioco

Il sindaco Stefania Bonaldi, il consigliere delegato allo sport Walter Della Frera con il c.t. della nazionale Cesare Prandelli

La Casearia di Pandino è volata fino alle Azzorre

Dopo le esperienze in Turchia e Francia, la delegazione scuola Casearia di Pandino, guidata dal direttore Andrea Alquati e dai docenti Carla Bertazzoli e Franca Civardi, ha trascorso una settimana presso il Colegio do Castagnero, scuola privata di Ponta Delgada, nell’isola di Sao Miguel (la più grande dell’arcipelago delle Azzorre), regione autonoma del Portogallo nel bel mezzo dell’oceano Atlantico. Questo viaggio è stato possibile perché la Casearia di Pandino, aderendo al Progetto «Comenius» che ha per titolo «Food Technology in Europe-differences and similarities», è stata inserita in partnership con altre 5 scuole europee: una turca (Kumburgaz Mezlek Lisesi di Istanbul), una polacca (Zespol Skol Ponad-

FEDERICO BIONDINI

calcio e al Comitato Italiano per l’Unicef. Il convegno vedrà alternarsi lungo la mattina del 10 marzo interventi di diversi medici sportivi e culminerà in una tavola rotonda a cui parteciperanno Giancarlo Abete, presidente della Figc, Mario Macalli, presidente della Lega Pro, Pino Capua, presidente della Commissione antidoping, Antonio Rossi, campione olimpico e assessore allo Sport della rRegione Lombardia, Pierluigi Marzorati, campione olimpico e presidente del Coni Lombardia, oltre a diversi personaggi dello sport.

Università, quale facoltà?

gimnazjalnych di Lowicz), una greca (Geniko Lykeio di Iasmos) e una francese (Legta di Laval nei pressi di Lione). L’obiettivo è quello di mettere a confronto le rispettive tecnologie nel campo della trasformazione dei prodotti agroalimentari. Il viaggio nell’isola portoghese era centrato è stato su thè, in quanto le Isole Azzorre sono l’unico paese produttore in Europa. Ha commentato la professoressa Bertazzoli: «E’ stato un viaggio interessante per l’aspetto naturalistico, botanico e per l’approfondimento di tematiche legate alle scienze della terra, oltre ovviamente alla coltivazione del thè, ed alla possibilità di favorire la comunicazione in lingua inglese tra ragazzi di paesi diversi».

Si è svolta all’Università la manifestazione «Università e lavoro» che ha inteso presentare agli studenti delle ultime classi degli Istituti superiori cittadini le diverse proposte dei corsi di studio universitari e postdiploma nonché offrire un’opportunità ai giovani (e non solo) per riflettere su alcune modalità inerenti la conoscenza e l’inserimento nel mer-

cato del lavoro. La manifestazione ha contato sulla presenza di un po’ tutte le università della Lombardia e oltre (da Parma a Torino, Bologna, eccetera), su particolari corsi post-diploma (i più recenti sull’edilizia sostenibile e sull’arte organaria) nonché sulla presenza di enti e aziende del territorio per un incontro con il mondo del lavoro.

CINEMA Programmazione settimanale Cremona Spaziocinema Cremonapo (0372-803674) www.spaziocinema.info • La bella e la bestia • Una donna per amica • The lego movie • 12 anni schiavo • Snowpiercer • Allacciate le cinture • Sotto una buona stella • 300 - L'alba di un impero 3D • Tarzan 3D

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Federico Biondini di Logiman Srl ha mandato a Luca Lotti (stretto collaboratore del premier Matteo Renzi, che ho conosciuto personalmente, per lo sviluppo di un’iniziativa che avrebbe dovuto fare un suo cliente: «Buongiorno Lotti, visto che il Vs. sindaco è diventato presidente del consiglio (ed era ora che avvenisse un bel cambiamento), mi permetto di darVi qualche spunto su cui riflettere in merito alla situazione delle aziende. Come ormai è chiaro, le imprese se ne vanno da questo Paese, e per dare un po’ fiato alle Pmi, basta veramente poco. Il poco è: smettere di far pagare TASSE- BANCHE- BENI tutti insieme. Perché abbiamo ormai capito che nonostante gli ammortamenti degli immobili o delle auto o dei macchinari alle “calende greche”, le aziende se ne vanno dall’Italia! Lo abbiamo capito o no che le aziende si mettono in liquidazione o portano i libri in tribunale? Le parlo da piccolo imprenditore e da persona che fa consulenza presso le aziende. Una rivoluzione silenziosa che vorrei vedere è quella di far versare l’IVA secca (non scaricarla) sugli acquisti di beni mobili e macchinari e tutto quello che non superi i 500.000 euro, ma far scaricare per cassa il costo del bene all’atto in cui lo si paga. Questo permetterebbe alle aziende di non dover accedere al credito (semmai esista ancora un credito a cui accedere), abbatterebbe sicuramente l’imponibile, ma permetterebbe una programmazione trimestrale della spesa pubblica. E’ vero che magari diminuirebbero le entrate fiscali (non è vero perché con questo sistema fiscale chiudiamo il cancello Italia fra 6 mesi), ma eviteremmo di raddoppiare il numero di disoccupati dell’anno scorso. Le segnalo che l’attuale pressione fiscale che qualche ignorante segnala al 45%, in realtà incide su un’azienda al 71% in virtù del fatto che le tassazione totale sull’imponibile per il 50% non è detraibile o deducibile. Questo meccanismo la politica lo conosce benissimo, visto che a Roma si vive di “RIMBORSI”, pratica legale, ma che presuppone che il politico viva senza tirare fuori il becco di un quattrino di tasca sua e che tutto questo sia esentasse e rimborsato. Questa è una reale pressione fiscale al 45% data da STIPENDIO-TASSE CON COSTI A ZERO Le aziende non si possono piu’ permettere di pagare tasse, Iva e banche» .Mi perdoni se dal basso della mia ignoranza mi sono permesso di dare spunti di riflessione, ma sarà dura arrivare al 2015, e gli episodi di suicidi di imprenditori testimoniano che le cose vanno molto peggio di come le raccontano le televisioni. Saluti. Federico Biondini»


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Sabato 8 Marzo 2014

LA CITTÀ DEL BIJOU Si tiene oggi l’atteso evento dell’inaugurazione del monumento al bijou realizzato da Brunivo Buttarelli presso la rotonda della scuola Diotti a Casalmaggiore. Come riportato sabato scorso, Casalmaggiore diventa “Città del Bijou” con una serie di iniziative. Alle ore 10 presso una sala della Nidec-Fir in via Roma 19 sarà proiettato il video-documentario realizzato da Annamaria Piccinelli e Paolo Zani con le testimonianze di numerose lavoratrici, tratto da filmati inediti girati da Miro Lanzoni. Seguiranno i saluti delle autorità e una relazione sulla figura della donna nel Fabbricone a cura di Mario Daina. Alle 11.30 il momento clou: l’inaugurazione del Monumento, donato alla città dal Lions Casalmaggiore in occasione del 40° anniversario di vita del club. L’opera, in acciaio e vetro, rappresenta una delle spille esposte al museo, ed è stata posata in settimana. Alle 17.30 infine ci sarà l’apertura della mostra, curata da Annamaria Piccinelli, Paolo Zani (presidente dell’associazione Amici del Museo del Bijou) e Luigi Briselli: incentrata sulla figura della donna-lavoratrice, ne metterà in luce i diversi ruoli e compiti ricoperti nel corso dei decenni.

COMPAGNIE A CONCORSO Si è conclusa con una buona partecipazione di pubblico la rassegna/concorso di prosa dialettale “Da sganasas dal rider”, organizzata da ArciBassa in collaborazione con i Comuni di Gussola e Scandolara Ravara. Cinque gli spettacoli proposti, sempre di domenica pomeriggio presso la Sala Polivalente di Scandolara Ravara. Ha iniziato il 26 gennaio “I s-ciupà dal serai” di Buscoldo con la commedia “Sota al punt a dla diga”, hanno proseguito il gruppo Teatro Aperto di Moglia, che ha presentato “Persach, fich e mlùn”, l’Avis Teatro Casalmaggiore con “Sartur da dona”, il Teatro Instabile di Agoiolo con “L’eredità dal siu Gistu”, ed ha concluso la serie di 5 appuntamenti domenica 23 febbraio la commedia “La lüna giüsta” proposta da “I nati per caso” di Gussola. Non è finita qui, conclusa la rassegna inizia il concorso. Domani la stessa sala di Scandolara ospiterà uno spettacolo con la premiazione. A decidere la vincitrice tra le 5 compagnie sarà una giuria apposita, ma contribuirà alla scelta anche il pubblico, che ha avuto la possibilità di apporre il suo giudizio su una scheda consegnata all’ingresso.

LOLITA AL COMUNALE Questa sera atteso appuntamento al Teatro Comunale di Casalmaggiore, dove Babilonia Teatri proporrà “Lolita”, di Valeria Raimondi ed Enrico Castellani con la collaborazione artistica di Vincenzo Todesco. Sul palco l’undicenne Olga Bercini. Alle ore 21 si alzerà il sipario.

CASALMAGGIORE

casalmaggiore@ilpiccologiornale.it

Coldiretti, il presidente è Voltini

Il casalasco nominato ieri mattina all’Hotel Continental di Cremona. Direttore Tino Arosio

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er uscire da una lunga fase di commissariamento, durata quasi cinque anni, Coldiretti Cremona si è affidata ad un casalasco, Paolo Voltini. E’ lui il nuovo presidente provinciale, noto in quanto da diversi anni presiede il Consorzio Casalasco del Pomodoro. Ieri mattina presso l’Hotel Continental di Cremona, dove si svolgeva il Consiglio della Federazione, è giunta la nomina. Al suo fianco Voltini avrà Tino Arosio, nuovo direttore che raccoglie l’eredità di Simone Solfanelli, il quale è stato chiamato a dirigere la Coldiretti di Padova. Così Paolo Voltini ha commentato la nomina e la fine del periodo di commissariamento: «Con la conclusione di questa fase, la nostra Federazione si è ricompattata e guarda al futuro con occhi nuovi. Numerose sono le sfide da raccogliere: dalla direttiva nitrati alla questione Pac;

dalle difficoltà finanziarie delle aziende agricole alle problematiche del settore latte». Quali le questioni più urgenti che saranno affrontate? «Spicca sicuramente l'aspetto finanziario: le aziende fanno sempre più fatica ad ottenere credito. Poi c'è la questione dei piani di sviluppo, ma anche quella del coinvolgimento dei giovani, sia per quanto riguarda il cambio generazionale sia per la capacità di raccogliere nuove sfide». L’attenzione per il made in Italy dovrà avere una grande rilevanza: «Vogliamo rafforzare i progetti che ci portino ad ottenere una filiera tutta italiana e a valorizzare il nostro prodotto, sia rafforzando Campagna Amica sia forme aggregative come UeCoop». Il neodirettore Tino Arosio ha evidenziato come, di pari passo, il rafforzamento della filiera sia uno degli obiettivi fonda-

Al vertice del Consorzio Casalasco da 12 anni Paolo Voltini, il nuovo presidente della Coldiretti di Cremona, proviene da una famiglia di agricoltori di Torricella del Pizzo. Vanta una lunga esperienza nell’ambito della gestione di sistemi cooperativi per la produzione e la trasformazione del pomodoro. Dal 2002, infatti, è presidente del Consorzio Casalasco del Pomodoro di Rivarolo del Re e vice-presidente di Cio, Consorzio Interregionale Ortofrutticoli. Di recente, inoltre, ha assunto la carica di presidente del comitato Unaproa per il pomodoro da industria.

Da sinistra Simone Solfanelli, Paolo Voltini e Tino Arosio ieri mattina al Continental

mentali: «I problemi dell'agricoltura si possono facilmente semplificare così: oggi gli agricoltori non hanno una remunerazione adeguata a quello che è il loro lavoro. Essa è infatti pari a circa il 17% del prodotto finito. E questo accade per moltissimi prodotti: latte, suini, pomodoro, ecc. Allora non è elemosinando l'aiuto della politica che si risolvono i problemi: bisogna creare le condizioni perché sia il mercato stesso a remunerare meglio il prodotto. E questo si ottiene attraverso la trasparenza». Altro tema caldo, che è anche una battaglia che contraddistingue il percorso della Coldiretti, è quello della carta di identità del prodotto: «Se il consumatore sa che nel tetrapak che acquista al supermercato non vi è latte delle nostre terre, ma latte che proviene dall'Olanda o dalla Germania, diventerà un consumatore consapevole, e preferirà acquistare quel

latte la cui provenienza è invece italiana. Invece per molti prodotti, come latte, formaggi, suini, ecc, non ci è una carta di identità». Tornando al tema della filiera, così prosegue Arosio: «Bisogna che gli agricoltori imparino a rappresentare per intero la filiera a cui appartiene il prodotto che essi producono. Una filiera cortissima che non è rappresentata solo dalla vendita diretta dei propri prodotti ai mercati, ma anche dall'unificazione dei vari passaggi presenti nel sistema agricolo». Chiusura affidata alla questione nitrati: «Noi abbiamo dati certi che dimostrano come non sia l'agricoltura ad inquinare. Allora bisogna rivedere il criterio delle normative nitrati, dimostrando che l'inquinamento non è un problema che vede protagonisti gli agricoltori, ma una serie di fattori, tra cui un'errata programmazione territoriale».

Il Milan perde, ma i disabili vincono la loro partita Dopo le proteste che da Casalmaggiore avevano coinvolto tutta Italia, consentito l’accesso al primo anello arancione

Anche se la partita per il Milan è andata male, qualche cuore rossonero presente domenica scorsa a San Siro ha potuto comunque festeggiare. Per un traguardo ben più importante dei 3 punti conquistati dalla Juventus nella tana del “Diavolo” per opera dei gol di Llorente e Tevez. Pare infatti che sia stata vinta una battaglia di civiltà: per la prima volta dopo anni di proteste anche i disabili deambulanti hanno potuto osservare la partita senza immaginarsela, posizionati, come gli altri portatori di handicap (costretti su una carrozzina), al primo anello arancio dello stadio milanese. Una battaglia partita proprio da Casalmaggiore, della quale Il Piccolo si era fatto promotore, assieme anche a grandi media, non ultimo La Gazzetta dello Sport. Non solo: la lettera scritta dal Milan Club di Casalmaggiore era infatti stata sottoscritta anche da altri Milan Club italiani,

Appello dal canile-gattile di Calvatone: servono medicinali

Finalmente una visuale diversa per i disabili a San Siro

Il canile/gattile di Calvatone guidato da Lalla Delorenzi ha bisogno di aiuto. Un aiuto concreto, medicinali soprattutto. Pure quelli scaduti, da non oltre sei mesi (se si tratta di medicine vere e proprie) anche oltre (per quanto riguarda cerotti, garze, bende, guanti sterili). L'appello giunge dalla stessa bella struttura, nata come canile e da qualche tempo anche gattile. Le spese per i medicinali spesso incidono molto sul bilancio delle strutture e, considerando che i medicinali stessi, alla data di scadenza, vengono buttati, il loro riutilizzo potrebbe

che avevano così appoggiato l’iniziativa (mai polemica, sia chiaro, ma costruttiva) partita dal casalasco. Come noto, infatti, i disabili deambulanti prima erano costretti a osservare la partita in una zona semi-sotterranea (nel senso che i seggiolini erano sotto al livello del campo) posta ai piedi del primo anello verde, sotto la curva solitamente occupata dai tifosi dell’Inter: qui, però, anche a causa di striscioni e bandiere penzolanti, il cono visivo era per lo più ostruito. Domenica, finalmente, ecco la luce in fondo al tunnel: semplicemente presentando l’accredito e senza particolari richieste, i disabili deambulanti sono stati fatti accomodare al primo anello arancione. E da lì è stata tutt’altra visuale: ecco perché, anche se il Milan ha perso 2-0, qualcuno tornando verso Casalmaggiore era comunque soddisfatto per l’inattesa ma gradita sorpresa.

essere importante. La settimana scorsa alcune scatole di disinfettante e guanti sterili sono giunti grazie alla farmacia dell'Oglio Po di Casalmaggiore. Guanti la cui data di utilizzo era passata. Inutili ormai per l'ospedale e per i suoi protocolli, utilissimi per le strutture come Calvatone. L'invito è rivolto a farmacie, medici, strutture ospedaliere ed ospizi. Questa la lista di ciò che serve: doxiciclina, amoxicillina, fluorochinoloni, ceftriaxone, cefazolina, cefalosporine prima e terza generazione, metronidazolo, fili da sutura, vermifughi ed antiparassitari, disinfettan-

ti, macchina per glicemia, acqua ossigenata, gentamicina, connettivina, cerotti, iruxol, tobral, trobradex, pevaril, brunac, ittamolo, ittiolo. Possono essere utili pure sabbietta per lettiera per gatti, lisoformio, candeggina, segatura. L'invito è quello di contattare direttamente il canile/gattile “La cuccia e il Nido”, dottoressa Laura Delorenzi 338/5040093, 333/8505145 oppure Info.Media che fungerà da centro di raccolta 338/3062377, in via Marconi a Casalmaggiore oppure ancora Renata Fontana, via Fiume, Gussola.


Casalmaggiore

Piazza Turati sotto una nuova luce Il sindaco Claudio Silla ha accolto la richiesta di alcuni commercianti che vi si affacciano e li ha incontrati

G

di Vanni Raineri

iusto un mese fa pubblicammo l’intervento di alcuni commercianti, titolari e impiegati di uffici che si affacciano sulla bella Piazza Turati, che avanzarono al Comune di Casalmaggiore una singolare proposta: iniziare a rifare il look alla piazza iniziando dal potenziamento dell’illuminazione con alcune semplici modifiche. Subito il sindaco Claudio Silla accolse con favore non solamente l’idea ma anche la disponibilità a venire incontro economicamente all’ente pubblico in questo momento di emergenza finanziaria. Ieri mattina, verso le 9,30, le parti si sono incontrate, il primo cittadino si è confrontato direttamente con le persone che si erano rivolte

a noi per avanzare la proposta: l’avvocato Emilio Azzini, Giovanni Rigolli dell’Immobiliare Diamante e Roberta Solimei dell’agenzia assicurativa Ina Assitalia. A loro si è aggiunta Oana Elena Dorneanu della Lavasecco Nuovo Metodo. «Gli amministratori – afferma soddisfatto Rigolli – hanno accolto le nostre proposte per quanto riguarda l’illuminazione. Non così invece per la richiesta di un’area limitata per il parcheggio. Sarebbe una cosa complicata, ci è stato risposto, ma ci verranno incontro nelle situazioni di carico-scarico». Non solo: «L’intervento sarà effettuato nel quadro di una riqualificazione della piazza che riguarderà anche il monumento». Si parla della fontana e della piantumazione di alcune aiuole per abbellire l’area, sulla quale tra l’altro si affaccia la parte posteriore del Muni-

cipio casalese. Al centro, ricordiamo, l’opera di Brunivo Buttarelli, lo stesso scultore autore del monumento al bijou che verrà inaugurato stamattina alla rotonda Diotti. «L’intervento – chiude Rigolli – ovviamente si farà tenendo conto della disponibilità di fondi, e noi ribadiamo che siamo disposti ad autotassarci per coprire in parte le spese relative all’illuminazione. Il tutto per arrivare a creare un ambiente finalmente bello per la nostra piazza». Lunedì Silla incontrerà nuovamente l’avvocato Azzini per entrare più nel dettaglio degli interventi all’illuminazione. Intanto registriamo con piacere il buon esito del confronto. Sarà banale, ma quando la critica fine a se stessa lascia spazio all’apertura e al dialogo, è più probabile registrare la disponibilità dell’interlocutore.

La Lidl cerca nuove aree per ampliarsi

La suggestione di Piazza Turati nelle ore notturne

L’intenzione sarebbe quella di aprire nuovi reparti: pescheria e forneria, come avviene già a Colorno

La Lidl non lascia, anzi raddoppia o forse triplica. Il discount che dalla Germania, paese d’origine, ha piano piano preso piede in Europa, a Casalmaggiore potrebbe presto abbandonare la sede attuale in fregio alla strada Asolana. Ma non, come si era detto inizialmente, per chiudere del tutto. Anzi. Le voci non sono al momento confermate dall’ufficio stampa del discount, ma si fanno sempre più insistenti e vorrebbero il supermercato in procinto di trasferirsi in una nuova zona di Casalmaggiore in un locale più grande. Questo perché, in barba alla crisi e confermando il buon rapporto con la clientela, il nuovo Lidl intenderebbe dare il via a due attività collaterali, come già avviene nel discount della vicina Colorno, di forneria e pescheria,

La Lidl posta in fregio alla Statale Asolana

con pane e pesce fresco fatto “in casa” ogni giorno. Non si hanno tuttavia indicazioni precise sulle tempistiche: pare infatti che i vertici di Lidl Italia stiano, al momento, ancora cercando una collocazione non

troppo lontana né dal centro né dalle vie di passaggio urbane ed extraurbane. Una ricerca ancora lungi dal terminare: se il trasloco dovesse essere perfezionato, le commesse e impiegate del Lidl di Casalmaggiore per qualche settimana sarebbero trasferite tra i punti vendita di Colorno e Viadana, per dare loro modo di non perdere ore preziose di lavoro e, nel mentre, favorire comunque il passaggio da un edificio all’altro. Una notizia curiosa e abbastanza inattesa, se si considera che soltanto tre mesi fa i proprietari dell’edificio sulla statale Asolana (Lidl è in affitto) hanno concluso i lavori di smaltimento eternit dal tetto. E una novità che potrebbe favorire, a questo punto, anche la realizzazione dell’attesa rotonda per “stappare” il traffico ad oggi regolato dai semafori.

A Carnevale ogni scherzo vale. Ma non l’inciviltà

Lo spettacolo desolante alla pensilina presso il Polo Romani

Sbagliare giorno di esposizione dei rifiuti, o semplicemente anticipare i tempi rispetto al calendario previsto da Casalasca Servizi, non è certo un reato ma può rivelarsi una premura fatale, considerata la scarsa civiltà di qualcuno. Così, Carnevale è arrivato in anticipo sotto la pensilina del Polo Scolastico Romani, dove centinaia di studenti ogni giorno aspettano i pullman per tornare a casa. Un Carnevale di maleducazione, tuttavia, e i ragazzi della scuola, ben inteso, non hanno colpa. Il fatto s’è verificato di notte, nei giorni scorsi, quando qualcuno, avvolto dalle tenebre e dalla noia, non trovando di meglio da fare, ha pensato bene di prendere i sacchi della carta posizionati dagli inquilini del vicino condominio, che la Casalasca avrebbe dovuto ritirare soltanto quattro giorni dopo e non l’indomani, per divertirsi un po’: lo spettacolo, il giorno dopo, era davvero indecoroso. Coriandoli di giornali, di scatoloni di pizza, di depliant cartacei, appunto, sparsi un po’ ovunque, in particolare davanti al cancello del Polo Romani, come del

resto l’immagine che vi proponiamo testimonia fedelmente. Sembrava fosse scoppiata una bomba dentro quei sacchi di carta, ha detto qualcuno. Come già precisato, la colpa non è certo del cittadino che, ligio al dovere, ha fatto la sua raccolta differenziata, pur sbagliando il giorno di esposizione. Dato che tuttavia prevenire è meglio che curare – a tal proposito, gli addetti di Casalasca il giorno dopo (ovvero martedì) sono passati a pulire e ora il cancello d’ingresso del Polo è tornato libero da cartacce sparse – il fatto può essere d’esempio alle utenze, perché cerchino di rispettare il più possibile l’approssimarsi della scadenza, esponendo cioè le varie tipologie di rifiuto (secco, umido, carta, vetro e lattine, sfalci di verde) soltanto a poche ore dal ritiro. Anche se va detto che contro l’inciviltà e la cafonaggine di certi elementi pure questo espediente rischia di risultare inutile: e se il Carnevale maleducato, infatti, la prossima volta dovesse essere organizzato la notte prima del ritiro di quei sacchi?

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“CREDITO D’IMPOSTA AIUTO DI STATO”

Martedì a Bruxelles, presso gli uffici della Direzione Generale alla Concorrenza della Commissione Europea, si è svolto l’incontro chiesto dai Comitati ambientalisti e contro le autostrade al Commissario Europeo alla Concorrenza e Mercato Joaquin Almunia. Per i comitati erano presenti Cesare Vacchelli, Flavia Corradi, Patrizia Gaibazzi ed Ezio Corradi. Al loro fianco anche Monica Frassoni e Marc Gimenez dei Verdi Europei. La Commissione Europea era invece rappresentata da tre rappresentanti della Direzione Generale alla Concorrenza. “Torniamo da questa importante trasferta europea – affermano i membri dei comitati certamente con la soddisfazione di aver trovato ascolto e con lo spiraglio che ci siano ampi margini di manovra per far dichiarare quelli che indubbiamente sono Aiuti di Stato incompatibili con le norme europee ed il rafforzamento della convinzione che rappresentino solo degli scandalosi sconti fiscali ai concessionari autostradali per opere che nulla hanno a che vedere con lo sviluppo di un nuovo, moderno e sostenibile sistema di trasporti”.

SABBIONETA, CONTROLLI GRATIS AL CUORE Il Rotary Casalmaggiore Oglio Po, in collaborazione con Comune di Sabbioneta e Azienda Ospedaliera di Cremona, organizza per domani, domenica 9 marzo, un servizio offerto gratuitamente ai cittadini. Si tratta del “Service Cardio – Proteggi il tuo cuore”, e consiste nel prelievo del sangue per un esame della glicemia e del colesterolo, di un controllo di peso e altezza, della pressione arteriosa e un colloquio finale e valutazione cardiologica. Il tutto il mattino dalle ore 9 alle ore 13 presso il Comune di Sabbioneta. Al termine della visita verrà consegnata ai partecipanti una scheda personalizzata con i dati di rischio per la patologia cardiaca. Lo scopo dell’iniziativa è quello di prevenire le malattie cardiovascolari dando consigli utili alle persone per la riduzione dei fattori di rischio. Data l’importanza dell’iniziativa, e anche in considerazione che la prova è del tutto gratuita grazie alla presenza dei medici del Reparto di Cardiologia dell’Ospedale Oglio Po, gli organizzatori auspicano una ampia partecipazione di cittadini.

AL RIDOTTO LE SCULTURE DI LAZZARI Il Ridotto del Teatro Comunale di Casalmaggiore ospiterà dal 15 marzo al 13 aprile le opere dello scultore di Scandolara Ravara Isaia Lazzari. L'inaugurazione della mostra avverrà sabato 15 marzo alle ore 17. Nel prossimo numero ampio spazio all'esposizione nelle pagine riservate alla Cultura.

GUSSOLA, LA TOMBOLA DELL’8 MARZO Anche in occasione dell'8 marzo, giornata dedicata alla donna, il circolo AuserInsieme invita tutti i propri aderenti a trascorrere una serata in compagnia presso il Centro culturale di Gussola giocando a tombola. Inizio alle ore 21.


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Detrazioni fiscali, le novità per il 2014

Nel 2013 gli incentivi per le rtistrutturazioni edilizie e per la riqualificazione energetica sono state pari a 19 miliardi

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li incentivi per la ristrutturazione edilizia e la riqualificazione energetica sono ammontati a 19 miliardi di euro nel 2013, pari al 42% del residenziale, di cui 14,5 miliardi gli investimenti incentivati per la ristrutturazione edilizia e 4,5 quelli per la riqualificazione energetica. Sono i dati raccolti dal Cresme in una ricerca. Questi 19 miliardi rappresentano il 42% del totale degli investimenti in nuove costruzioni del 2013 e sono in crescita rispetto al 2012 quando erano stati 11,5 per le ristrutturazioni e 3 per l'efficienza. La ricerca Cresme sottolinea poi come questo sistema di incentivi abbia visto cambiare spesso negli ultimi anni le percentuali di detrazione e le regole in generale. Un andamento che ha garantito una continuità di azione seppur faticosa e incerta. Intanto sono state prorogate anche per il 2014 le detrazioni per le ristrutturazioni edilizie del 50 e 65% che potranno essere richieste anche per piccoli lavori, come quelli per rendere più sicura la propria casa, come sostituzione o nuova installazione di citofoni, videocitofoni e telecamere di sicurezza, installazione o sostituzione di porte blindate esterne. E’ stata prorogata al 31 dicembre 2014 anche la detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), finalizzato all’arredo di immobili oggetto di ristrutturazione. La detrazione va calcolata su una spesa non superiore a 10.000 euro e ripartita in 10 quote annuali di pari importo. Ma, si precisa, che la spesa per l'acquisto degli arredi non deve superare la somma dei lavori di ristrutturazione. Infatti, con il ritiro del decreto salvaRoma, salta, anche la misura che voleva eliminare questo limite. In realtà, la stretta era stata introdotta per evitare gli abusi, per cui, per esempio, chi ha speso 3mila euro per rifare l'impianto elettrico di casa, potrà applicare la detrazione al massimo su 3mila euro, invece che 10mila come previsto, per l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. Decisione che fa saltare la conferma che ea avvenuta solo ieri dal Milleproroghe. A questo punto si aspetta una chiarificazione dal Ministero delle Entrate.

Agevolazioni per cquisto di case ristrutturate

Per le ristrutturazioni relative al periodo compreso tra il 26 giugno 2012 e il 31 dicembre 2014, l’Agenzia precisa che saranno detraibili al 50% dall’irpef fino ad un massimo di 96mila euro; dal 2015 la detrazione scenderà al 40%, sempre per le spese fino a 96mila euro; e dal 2016 il bonus tornerà all’aliquota ordinaria del 36% con un tetto massimo di spesa di 48mila euro. Negli ultimi anni la normativa che regola la materia è stata più volte modificata. Le novità più recenti sono state introdotte: dal decreto legge n. 83/2012, che ha elevato, per le spese effettuate dal 26 giugno 2012 al 30 giugno 2013, la misura della detrazione (50%, invece di quella ordinaria del 36%) e l’importo massimo di spesa ammessa al beneficio (96.000 euro per unità immobiliare, invece che 48.000 euro); dal decreto legge n. 63/2013, che ha esteso questi maggiori benefici alle spese effettuate entro il 31 dicembre 2013; dalla legge n. 147/2013 (legge di stabilità 2014), che ha prorogato al 31 dicembre 2014 la possibilità di usufruire della maggiore detrazione Irpef (50%), sempre con il limite massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare, e stabilito una detrazione del 40% per le spese che saranno soste-

nute nel 2015. Dal 1° gennaio 2016 la detrazione tornerà alla misura ordinaria del 36% e con il limite di 48.000 euro per unità immobiliare. La legge di stabilità 2014 ha inoltre prorogato la detrazione delle spese sostenute per interventi di adozione di misure antisismiche su costruzioni che si trovano in zone sismiche ad alta pericolosità, se adibite ad abitazione principale o ad attività produttive. Per questa detrazione sono state fissate le seguenti misure: 65%, per le spese effettuate dal 4 agosto 2013 al 31 dicembre 2014; 50%, per le spese sostenute dal 1º gennaio 2015 al 31 dicembre 2015. L’ammontare massimo delle spese ammesse in detrazione non può superare l’importo di 96.000 euro. In seconda istanza la legge ha prorogato la detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), finalizzati all’arredo di immobili oggetto di ristrutturazione. Per questi acquisti sono detraibili le spese documentate e sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2014. La detrazione va calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 10.000 euro e ripartita in 10 quote annuali di pari importo.

Tra le principali regole e i vari adempimenti modificati da altre recenti disposizioni si segnala, infine: l’abolizione dell’obbligo di invio della comunicazione di inizio lavori al Centro operativo di Pescara; la riduzione della percentuale (dal 10 al 4%) della ritenuta d’acconto sui bonifici che banche e Poste hanno l’obbligo di operare; l’eliminazione dell’obbligo di indicare il costo della manodopera, in maniera distinta, nella fattura emessa dall’impresa che esegue i lavori; la facoltà riconosciuta al venditore, nel caso in cui l’unità immobiliare sulla quale sono stati eseguiti i lavori sia ceduta prima che sia trascorso l’intero periodo di godimento della detrazione, di scegliere se continuare a usufruire delle detrazioni non ancora utilizzate o trasferire il diritto all’acquirente (persona fisica) dell’immobile; l’obbligo per tutti i contribuenti di ripartire l’importo detraibile in 10 quote annuali; dal 2012 non è più prevista per i contribuenti di 75 e 80 anni la possibilità di ripartire la detrazione, rispettivamente, in 5 o 3 quote annuali; l’estensione dell’agevolazione agli interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza.

È prevista una detrazione Irpef anche per gli acquisti di fabbricati, a uso abitativo, ristrutturati. In particolare, la detrazione si applica nel caso di interventi di ristrutturazione riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che provvedono, entro 6 mesi dalla data del termine dei lavori, alla successiva alienazione o assegnazione dell’immobile.

Anche questa detrazione è stata elevata dal 36 al 50% quando le spese per l’acquisto dell’immobile sono sostenute nel periodo compreso tra il 26 giugno 2012 e il 31 dicembre 2014 e spetta entro l’importo massimo di 96.000 euro (invece che 48.000 euro). Se le spese di acquisto dell’immobile sono sostenute nell’anno 2015, la detrazione spetta, invece, nella misura del 40%, sempre entro il limite massimo di 96.000 euro. Dal 2016, infine, la detrazione ritornerà alla misura ordinaria del 36% su un importo massimo di 48.000 euro. L’acquirente o l’assegnatario dell’immobile dovrà comunque calcolare la detrazione (del 50, 40 o 36%), indipendentemente dal valore degli interventi eseguiti, su un importo forfetario, pari al 25% del prezzo di vendita o di assegnazione dell’abitazione.


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Ristrutturazioni, ecco come avere i benefici I contribuenti possono detrarre il 50% delle spese sostenute fino al 31 dicembre 2014 con un limite massimo di 96mila euro

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a detrazione Irpef per le ristrutturazioni segue delle regole ben precise, aggiornate recentemente dall'Agenzia delle Entrate. "È possibile detrarre dall’Irpef (l’imposta sul reddito delle persone fisiche) una parte degli oneri sostenuti per ristrutturare le abitazioni e le parti comuni degli edifici residenziali situati nel territorio dello Stato" fa sapere l'Agenzia. I contribuenti possono usufruire delle seguenti detrazioni: 50% delle spese sostenute (bonifici effettuati) dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2014, con un limite massimo di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare; 40% delle spese che saranno sostenute nell’anno 2015, sempre con il limite massimo di 96.000 euro per unità immobiliare; 36%, con il limite di 48.000 euro per unità immobiliare, delle somme che saranno spese dal 1° gennaio 2016. "L’agevolazione può essere richiesta per le spese sostenute nell’anno, secondo il criterio di cassa, e va suddivisa fra tutti i soggetti che hanno sostenuto la spesa e che hanno diritto alla detrazione - spiega ancora l'Agenzia delle Entrate -. Se gli interventi realizzati in ciascun anno consistono nella prosecuzione di lavori iniziati in anni precedenti, per determinare il limite massimo delle spese detraibili si deve tenere conto di quelle sostenute nei medesimi anni: si avrà diritto all’agevolazione solo se la spesa per la quale si è già fruito della relativa detrazione non ha superato il limite complessivo previsto. Quando gli interventi di ristrutturazione sono realizzati su immobili residenziali adibiti promiscuamente all’esercizio di un’attività commerciale, dell’arte o della professione, la detrazione spetta nella misura ridotta del 50%. Per gli interventi effettuati sulle parti comuni dell’edificio, il beneficio compete con riferimento all’anno di effettuazione del bonifico da parte dell’amministrazione del condominio. In tale ipotesi, la detrazione spetta al singolo condomino nel limite della quota a lui imputabile, a condizione che quest’ultima sia stata

detentore dell’immobile oggetto dell’intervento, purché sostenga le spese e siano a lui intestati bonifici e fatture. In questo caso, ferme restando le altre condizioni, la detrazione spetta anche se le abilitazioni comunali sono intestate al proprietario dell’immobile e non al familiare che usufruisce della detrazione. Se è stato stipulato un contratto preliminare di vendita (compromesso), l’acquirente dell’immobile ha diritto all’agevolazione se: è stato immesso nel possesso dell’immobile; esegue gli interventi a proprio carico; è stato registrato il compromesso. Può richiedere la detrazione anche chi esegue in proprio i lavori sull’immobile, limitatamente alle spese di acquisto dei materiali utilizzati.

effettivamente versata al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi. Ciascun contribuente ha diritto a detrarre annualmente la quota spettante nei limiti dell’Irpef dovuta per l’anno in questione. Non è ammesso il rimborso di somme eccedenti l’imposta".

La ripartizione della detrazione La detrazione deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo, nell’anno in cui è sostenuta la spesa e in quelli successivi. Per le spese effettuate entro il 31 dicembre 2011, i contribuenti di età non inferiore a 75 e 80 anni possono ripartire la detrazione, rispettivamente, in cinque o tre rate annuali di pari importo. E' necessario, però, essere proprietari o titolari di altro diritto reale sull’unità abitativa oggetto di intervento. Non può beneficiare di tale ripartizione, per esempio, l’inquilino. Questa diversa modalità di ripartizione non è più prevista dal 1° gennaio 2012.

Chi può fruire della detrazione "Possono usufruire della detrazione sulle spese di ristrutturazione tutti i contribuenti assoggettati all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), residenti o meno nel territorio dello Stato" spiega l'Agenzia delle Entrate. L’agevolazione spetta non solo ai proprietari degli immobili ma anche ai titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili oggetto degli interventi e che ne sostengono le relative spese: proprietari o nudi proprietari; titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie); locatari o comodatari; soci di cooperative divise e indivise; imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce; soggetti indicati nell’articolo 5 del Tuir, che producono redditi in forma associata alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali. Ha diritto alla detrazione anche il familiare convivente del possessore o

Per quali lavori spettano le agevolazioni I lavori sulle unità immobiliari residenziali e sugli edifici residenziali per i quali spetta l’agevolazione fiscale sono: • Quelli elencati alle lettere b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia). In particolare, la detrazione riguarda le spese sostenute per interventi di manutenzione straordinaria, per le opere di restauro e risanamento conservativo, per i lavori di ristrutturazione edilizia effettuati sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e sulle loro pertinenze. • Quelli indicati alle lett. a), b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001 (manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia), effettuati su tutte le parti comuni degli edifici residenziali. Gli interventi di manutenzione ordinaria (vedi l’apposito paragrafo) sono

dunque ammessi all’agevolazione solo se riguardano parti comuni di edifici residenziali. • Gli interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, a condizione che sia stato dichiarato lo stato di emergenza. • Gli interventi relativi alla realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali, anche a proprietà comune. • I lavori finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche, aventi a oggetto ascensori e montacarichi. • Gli interventi per la realizzazione di ogni strumento che, attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo di tecnologia più avanzata, sia idoneo a favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione per le persone portatrici di handicap gravi. • Gli interventi di bonifica dall’amianto e di esecuzione di opere volte a evitare gli infortuni domestici. Con riferimento alla sicurezza domestica, non dà diritto alla detrazione il semplice acquisto, anche a fini sostitutivi, di apparecchiature o elettrodomestici dotati di meccanismi di sicurezza, in quanto tale fattispecie non integra un intervento sugli immobili (per esempio, non spetta alcuna detrazione per l’acquisto di una cucina a spegnimento automatico che sostituisca una tradizionale cucina a gas). L’agevolazione compete, invece, anche per la semplice riparazione di impianti insicuri realizzati su immobili. • Interventi relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi. • Gli interventi finalizzati alla cablatura degli edifici, al contenimento dell’inquinamento acustico, al conseguimento di risparmi energetici, all’adozione di misure di sicurezza statica e antisismica degli edifici, all’esecuzione di opere interne.


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Sabato 8 Marzo 2014

Gli adempimenti sono stati ridotti e semplificati. Bisogna indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali

Usufruire della detrazione: ecco come si deve fare G li adempimenti previsti per richiedere la detrazione sulle spese di ristrutturazione sono stati, negli ultimi anni, semplificati e ridotti. In particolare, dal 14 maggio 2011 è stato soppresso l’obbligo dell’invio della comunicazione di inizio lavori al Centro operativo di Pescara dell’Agenzia delle Entrate e quello di indicare il costo della manodopera, in maniera distinta, nella fattura emessa dall’impresa che esegue i lavori. E’ sufficiente indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile e, se i lavori sono effettuati dal detentore, gli estremi di registrazione dell’atto che ne costituisce titolo e gli altri dati richiesti per il controllo della detrazione. "Inoltre - fa sapere l'Agenzia delle entrate -, occorre conservare ed esibire, a richiesta degli uffici, i documenti indicati nel provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 2 novembre 2011. In particolare, oltre ai documenti indicati più avanti (comunicazione all’Asl, fatture e ricevute comprovanti le spese sostenute, ricevute dei bonifici di pagamento), il contribuente deve essere in possesso di: domanda di accatastamento (se l’immobile non è ancora censito); ricevute di pagamento dell’imposta comunale (Ici-Imu), se dovuta; delibera assembleare di approvazione dell’esecuzione dei lavori (per gli interventi su parti comuni di edifici residenziali) e tabella millesimale di ripartizione delle spese; dichiarazione di consenso del possessore dell’immobile all’esecuzione dei lavori, per gli interventi effettuati dal detentore dell’immobile, se diverso dai familiari conviventi; abilitazioni amministrative richieste dalla vigente legislazione edilizia in relazione alla tipologia di lavori da realizzare (concessioni, autorizzazioni, eccetera) o, se la normativa non prevede alcun titolo abilitativo, dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà in cui indicare la data di inizio dei lavori e atte-

il pagamento

stare che gli interventi realizzati rientrano tra quelli agevolabili.

Per fruire della detrazione è necessario che i pagamenti siano effettuati con bonifico bancario o postale, da cui risultino: causale del versamento, con riferimento alla norma (articolo 16-bis del Dpr 917/1986); codice fiscale del soggetto che paga; codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento. Le spese che non è possibile pagare con bonifico (per esempio, oneri di urbanizzazione, diritti pagati per concessioni, autorizzazioni e denunce di inizio lavori, ritenute fiscali sugli onorari dei professionisti, imposte di bollo) possono essere pagate con altre modalità. Quando vi sono più soggetti che sostengono la spesa, e tutti intendono fruire della detrazione, il bonifico deve riportare il numero di codice fiscale delle persone interessate al beneficio fiscale. Per gli interventi realizzati sulle parti comuni condominiali, oltre al codice fiscale del condominio è necessario indicare quello dell’amministratore o di altro condomino che effettua il pagamento. Al momento del pagamento del bonifico, banche e poste devono operare una ritenuta a titolo di acconto dell’imposta dovuta dall’impresa che effettua i lavori, pari al 4%.

Comunicazione all’Azienda sanitaria locale.

Deve essere inviata all’Azienda sanitaria locale competente per territorio una comunicazione (con raccomandata A.R. o altre modalità stabilite dalla Regione) con le seguenti informazioni: generalità del committente dei lavori e ubicazione degli stessi; natura dell’intervento da realizzare; dati identificativi dell’impresa esecutrice dei lavori con esplicita assunzione di responsabilità, da parte della medesima, in ordine al rispetto degli obblighi posti dalla vigente normativa in materia di sicurezza sul lavoro e contribuzione; data di inizio dell’intervento di recupero. La comunicazione non deve essere effettuata in tutti i casi in cui i decreti legislativi relativi alle condizioni di sicurezza nei cantieri non prevedono l’obbligo della notifica preliminare all’Asl.

Acquisto degli elettrodomestici: quando e quanto si può detrarre Il decreto legge n. 63/2013 ha introdotto una detrazione dall’Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), finalizzati all’arredo di immobili oggetto di ristrutturazione. La legge di stabilità 2014 (legge 27 dicembre 2013, n. 147) ha prorogato questa detrazione fino al 31 dicembre 2014. Con la circolare n. 29/E del 18 settembre 2013 l’Agenzia delle Entrate ha chiarito le regole per poter usufruire dell’agevolazione. Gli interventi edilizi che consentono di richiedere la detrazione sono quelli: di manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo, di ristrutturazione edilizia, effettuati sia sulle parti comuni di edificio residenziale sia sulle singole unità immobiliari residenziali; di manutenzione ordinaria, effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale: necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, anche se non rientranti nelle categorie precedenti e a condizione che sia stato dichiarato lo stato di emergenza; di restauro, risanamento conservativo e

ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro sei mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile. Per usufruire della detrazione per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, è inoltre indispensabile che la data di inizio lavori sia anteriore a quella in cui sono sostenute le spese. Non è necessario, invece, che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’abitazione. La data di avvio dei lavori può essere dimostrata da eventuali abilitazioni amministrative, dalla comunicazione preventiva all’Asl, quando la stessa è obbligatoria, da dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, per lavori per i quali non sono necessarie comunicazioni o titoli abitativi. Per quali acquisti- La detrazione spetta per le spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2014 per l’acquisto di: mobili nuovi (tra questi, letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione); grandi elettrodomestici nuovi di

classe energetica non inferiore alla A+ (A per i forni), per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica. Per gli elettrodomestici che ne sono sprovvisti, l’acquisto è agevolato solo se per essi non è ancora previsto l’obbligo di etichetta energetica. Rientrano nei grandi elettrodomestici, per esempio: frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento. La detrazione spettante, da ripartire tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo, deve essere calcolata sull’importo massimo di 10.000 euro (riferito, complessivamente, alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici). Questo limite riguarda la singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione. Il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto più volte al beneficio.


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Tre gli ambiti di intervento: il settore degli affitti, l’edilizia sociale e il sostegno all’accensione di mutui

Piano casa2, tutte le novità E’

stato annunciato in questi giorni dal Governo un nuovo Piano Casa, ossia un pacchetto di provvedimenti che vanno oltre la possibilità di ampliare edifici esistenti. Il superamento della crisi deve passare attraverso il rilancio del mercato immobiliare, sia per quanto riguarda la facilitazione all’accesso alla casa che per il supporto al settore dell’edilizia, fondamentale per l’economia e l’occupazione. Il Piano, che dovrà essere discusso nel Consiglio dei ministri, prevede quindi lo stanziamento di un miliardo e mezzo di euro.

Piano Casa per il settore degli affitti

Gli interventi previsti per il settore degli affitti si indirizzano su due strade: da un lato si supportano gli inquilini più deboli e in difficoltà nel pagamento dei canoni di locazione; dall’altro, si punta a non danneggiare i proprietari, incentivandoli attraverso un meccanismo di sgravi fiscali e di garanzie sulle morosità, a immettere alloggi sul mercato a canone concordato. Uno dei problemi principali del mercato degli affitti, infatti, è proprio quello della crescente morosità dovuta alla crisi economica, che induce molti proprietari a lasciare gli alloggi sfitti, pur di non rischiare. Per superare queste problematiche si intende intervenire sulla cedolare secca, vale a dire l’imposta di tipo forfettario che grava sugli immobili locati a canone concordato. Già durante il governo Letta l’aliquota della cedolare secca era stata fatta scendere dal 19% al 15%. Con questo nuovo decreto si mira a portarla al 10%, dal 2015 al 2018. Per gli affittuari, invece, in particolare per quelli a basso reddito, la soglia di detrazione Irpef annuale salirà a 900 euro. Tra i provvedimenti è in programma anche un aumento del fondo destinato al sostegno degli affitti, e in particolare delle cosiddette morosità incolpevoli, cioè di quelle condizioni in cui non si riesce a pagare l’affitto a causa della perdita del posto di lavoro. Questo fondo sarà portato dagli attuali 140 milioni di euro a 300 milioni di euro.

Piano Casa per il settore dei mutui

Per quanto riguarda l’accesso alla proprietà immobiliare, il Decreto Lupi mira a rifinanziare anche i fondi destinati ai mutui immobiliari e già

ACQUISTO PRIMA CASA: IL MUTUO L'acquisto della prima casa è la motivazione principale per la quale si fa ricorso al mutuo e rappresenta poco più dell’85% del totale delle richieste, mentre chi vi fa ricorso per comprare una seconda casa incide solo per il 2,7%. Le operazioni di sostituzione e surroga rappresentano l’1,4% del campione, quelle relative all’ottenimento di maggiore liquidità sono il 2%. E' quanto emerge da un'indagine dell'Ufficio studi di Tecnocasa realizzata su un campione composto da più di 4.200 mutui erogati in Italia nel corso del 2013. Per quanto riguarda la tipologia di mutuo, le dinamiche degli indici di riferimento evidenziano tassi che hanno raggiunto valori storicamente minimi e un costo del prodotto (spread) medio più contenuto rispetto agli anni passati. In questo contesto, poco più del 43% dei mutuatari ha scelto un tasso variabile puro, approfittando della convenienza delle rate ma assumendosi il rischio di un futuro aumento dei tassi. Il 18,8% dei richiedenti mutuo ha deciso di tutelarsi da possibili fluttuazioni al rialzo sottoscrivendo un mutuo a tasso variabile con CAP, accollandosi però una maggiorazione del costo del prodotto. Poco più del 20% dei mutuatari ha optato per una programmazione certa e sicura dell’impegno economico, scegliendo la stabilità del tasso fisso nonostante un costo mediamente superiore al tasso variabile. Una percentuale consistente ha optato per la tipologia di mutuo a rata costante (13,8%), mentre solo il 3,2% ha scelto mutui a tasso fisso.

Durata

previsti dal Piano Casa 1. Tra questi, è previsto anche il finanziamento del cosiddetto Plafond Casa che consiste in un finanziamento erogato dalla Cassa Depositi e Prestiti per agevolare l’accesso ai mutui, con preferenza per le giovani coppie, le famiglie numerose e quelle aventi un disabile nel proprio nucleo. Il fondo, di importo pari a 2 miliardi di euro, servirà come garanzia per le banche che erogheranno questi mutui. Attraverso questo sistema, la Cassa Depositi e Prestiti verserà alle banche, ogni 5 del mese, le somme richieste fino all’esaurimento del plafond. I mutui finanziati con il plafond potranno essere utilizzati sia per l’acquisto degli immobili che per la loro ristrutturazione, compiuta nell’ottica dell’efficientamento energetico.

Piano Casa per il settore dell’edilizia sociale

Una parte dei finanziamenti saranno destinati all’edilizia sociale, soprattutto come sostegno per gli enti che gestiscono gli alloggi popolari e per gli inquilini degli stessi. In particolare sono previste delle agevolazioni per favorire il riscatto degli alloggi popolari da parte degli inquilini e destinare il ricavato alla costruzione di nuovi alloggi economici o per la ristrutturazione di quelli esistenti. I sistemi adoperati si configureranno come sconti oppure si prevede l’utilizzo del sistema detto rent to buy, cioè la possibilità di riscattare gli alloggi affittati, utilizzando una parte dei canoni versati come una sorta di anticipo da scalare sull’importo complessivo da pagare.

Nel 2013 la durata media del mutuo è stata di poco superiore a 24 anni. Ragionando per fasce di durata, risulta che due mutui su tre hanno una durata compresa tra 21 e 30 anni; poco più del 30%, invece, si colloca nella fascia 10-20 anni. I prestiti ipotecari di durata inferiore a 10 anni rappresentano solamente lo 0,2% del totale a causa dei costi elevati della rata mensile, ma il discorso è diverso per le operazioni con durata superiore a 30 anni. Queste tipologie hanno rate più economiche e sono più accessibili alla clientela ma, poiché vengono giudicate eccessivamente rischiose da parte delle banche, sono poco praticate: infatti, nel 2013 Tecnocasa non registra operazioni di tale durata. Guardando la durata del mutuo per ripartizione geografica, emerge come nelle regioni meridionali e insulari si sottoscrivano mutui di durata più bassa: al Sud i mutui di 21-30 anni rappresentano il 55,2%, nelle Isole il 53,8%, mentre quelli a 10-20 anni sono poco meno del 45%. L’Italia Centrale registra un andamento del tutto in linea con quello nazionale, mentre nel Nord Italia i finanziamenti di 21-30 anni superano il 70%.

Importo

Nel corso del 2013 l’importo medio di mutuo erogato sul territorio nazionale è stato pari a circa 109.900 €. Il ticket medio varia in funzione della ripartizione geografica di riferimento, infatti si registrano valori più alti nelle regioni del Nord Italia (poco più di 111.000 euro) e più bassi nel Sud (102.000 €) e nelle Isole (101.200 euro). La macroarea dove il mutuo è risultato più elevato è quella dell’Italia Centrale, con un ticket medio pari a 112.700 euro.


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Salute

Sabato 8 Marzo 2014

Nuova esenzione sui farmaci di classe A dedicata agli over 66

Per sostenere il diritto alla salute dei cittadini che si trovano in condizioni di maggior fragilità economica Regione Lombardia ha istituito, con DGR n. X/1095 del 16.12.2013, una nuova forma di esenzione dalla compartecipazione alla spesa farmaceutica. La nuova esenzione – codificata come E14 – riguarda le prescrizioni (su “ricetta rossa”) di farmaci di Classe A ed è riservata ai cittadini residenti in Lombardia che abbiano: già compiuto 66 anni d’età; un reddito familiare lordo annuo non superiore a 18.000 euro. I cittadini con esenzione E14: non pagheranno il ticket in caso di prescrizione di farmaci cosiddetti “generici”; pa-

gheranno la sola differenza con il farmaco generico di riferimento, in caso la ricetta prescriva un medicinale di marca o anche un generico ma dal prezzo più alto. La E14 potrà essere applicata solo sulle prescrizioni effettuate a partire dal 31 marzo 2014. Già dal 3 marzo 2014, tuttavia, i cittadini in possesso

di entrambi i requisiti richiesti potranno recarsi presso la specifica Asl di riferimento per autocertificare e far registrare il proprio diritto. Sarà necessario: compilare e consegnare l’apposito modulo con il quale autocertificare la condizione di reddito (eventuali dubbi relativi al calcolo del reddito dovranno essere stati chiariti in

precedenza attraverso i CAF); consegnare una fotocopia della carta di identità per autenticare l’autocertificazione. L'Asl procederà alla verifica dei dati e rilascerà una ricevuta di attestazione del diritto che andrà conservata ed esibita all’occorrenza. Da quel momento, la nuova esenzione comparirà nell’anagrafe del Sistema Informativo Sanitario. A partire dal 31 marzo 2014 il medico potrà riportare sulla prescrizione di farmaci di classe A il codice dell’esenzione E14. Si ricorda che la procedura di registrazione presso la Asl potrà essere attivata solo ad avvenuto compimento dei 66 anni d’età.

Appuntamento il 13 marzo con un open day in ospedale dedicato alla prevenzione delle patologie renali

Nefropatie, l’importanza dello screening

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Laura Bosio

a prevenzione delle insufficienze renali passa per una corretta informazione sulle patologie. Appuntamento, allora, in Ospedale, il prossimo 13 marzo con una giornata di Open day dedicato alla prevenzione e al controllo. Saranno presenti tre punti informativi, realizzati con la collaborazione degli studenti della facoltà di infermieristica dell'Università degli Studi di Brescia: uno all'ingresso dell'Ospedale, uno presso il Cup e uno nei pressi degli ambulatori; punti in cui verranno fornite informazioni e si inviteranno gli utenti a partecipare allo screening gratuito, che verrà effettuato negli ambulatori, con visite e misurazione della pressione. "Lo scorso anno eravamo in piazza e abbiamo avuto oltre 300 utenti - spiega il dottor Fabio Malberti, direttore dell'unità operativa di nefrologia dell'Ospedale di Cremona -. Circa il 10% delle persone che hanno partecipato allo screening avevano qualche problema, dai più leggeri a quelli più pesanti». Quanto è importante la prevenzione? "Da diversi anni la Società italiana di nefrologia si concentra sul problema sul problema delle malattie renali, che sta diventando sempre più importante. Basti pensare che sopra i 70 anni il 10% della popolazione soffre di riduzione della funzione renale. Una situazione che può portare complicanze cardiache, riduzione della prospettiva di vita, ecc. Questo ha portato alla necessità di fare prevenzione anche sensibilizzando i medici di base. Anche per questo da un paio di anni sono state realizzate delle linee guida sulla gestione dei pazienti che hanno patologie renali. Scopo dell'iniziativa è fare una diagnosi il più possibile precoce». In che modo? «Atraverso alcuni semplici esami: un esame delle urine, in cui si deve controllare se vi

GLI ORARI CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA d Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367.

sono perdite di sangue o microalbumunuria (ossia perdita di proteine), l'esame della pressione, la valutazione di eventuali patologie che si possono associare alle patologie renali, come ipertensione e diabete. L'analisi della microalbuminuria nelle urine consente di valutare il tipo di danno renale. Per questo credo che giornate di prevenzione come quella del 13 siano particolarmente importanti: un impegno di molti per ribadire l’importanza fondamentale dei reni, e per sensibilizzare l’opinione pubblica su un insieme di patologie in continuo aumento e che possono condurre, se non prevenute, alla dialisi e al trapianto». Quali sono le patologia più frequenti legate alla disfunzione renale? «Le principali cause di dialisi sono la nefrologia da diabete e la nefrologia da ipertensione, seguite poi da nefriti e da malattie policistiche. Per quest'ultime purtroppo conta molto la familiarità: se qualcuno in famiglia ne soffre, è sempre bene, quindi, tenersi control-

lati. Ricordiamo che identificare una malattia renale in fase precoce può essere utile per prevenirne l’evoluzione e le complicanze». E quando si arriva alla dialisi? «La qualità della vita dei dializzati è decisamente migliorata negli ultimi anni, in quanto vi sono delle tecnologie di trattamento decisamente più tollerabili rispetto al passato. Chi arriva allo stadio della dialisi, se non deve far fronte ad altre patologie importanti ha un'aspettativa di vita che nel 50% dei casi supera i 5 anni». E l'accesso al trapianto? «Anche quello del trapianto è un tema molto importante e su cui fortunatamente c'è una forte sensibilizzazione. In questo senso si sta facendo molto a livello regionale, cercando di rendere il più possibile omogeneo il trattamento della malattia renale. Qui in ospedale gestiamo numerosi pazienti trapiantati, e c'è una grande preparazione su questo tema, ormai da anni. I trapiantati che gestiamo sono circa 80, e ogni anno ve ne sono circa 8 nuovi».

RIFACCIAMOCI... LE OSSA!

a cura della dottoressa Annalisa Subacchi Nutrizionista albo Sez. A n° 061604 Master Nutrizione Fitness e Sport, Diete personalizzate, test intolleranze alimentari, celiachia, breath test al lattosio Gentilissima dottoressa Subacchi, sono mamma di una bambina di 10 anni. Sono molto preoccupata in quanto mia figlia è alta 1,30 cm e pesa già 40 kg. Anche il pediatra mi consiglia di metterla a “dieta” ma non è troppo giovane per la sua età? Mamma Sara. Gentile Sara, dieta significa saper ed imparare a mangiare correttamente. E’ lo stile di vita che tutti dovrebbero adottare per star bene e non ingrassare. Non esistono piu’ diete ferree solamente a base di petto di pollo e verdura. Per i bambini, come per gli adulti parliamo di associazioni buone ed associazioni cattive, si parla di spuntini sani e spuntini meno sani (esempio merendine confezionate o piene di zuccheri). Si cerca cioè di garantire tutti i nutrienti positivi al corpo per poter sfruttare al meglio l’energia e bruciare grassi. Solitamente per i bambini consiglio un test genetico per valutare la loro predisposizione all’obesità, in tal modo riusciamo a capire se il loro aumento di peso è transitorio, dovuto per esempio allo sviluppo puberale , oppure genetico, nel senso che dovranno fare molta attenzione ai cibi per tutta la vita e imparare a “mangiare “ correttamente ed a fare sport. Poi vengono valutati i loro parametri nutrizionali e di massa grassa e magra, oltre allo studio del loro metabolismo (veloce oppure lento). Da cio’ si insegna che cosa consumare e quando. I bambini imparano in fretta e ottengono risultati veloci e duraturi. Una scorretta alimentazione fin dall’età puberale puo’ portare a serie conseguenze poi nell’età adulta. La dottoressa Subacchi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@nutrizionistabiologo.it • oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it www.nutrizionistabiologo.it • Facebook: Lisa Nutrizionista • Cell. 366-4759134 La dottoressa Annalisa Subacchi riceve a: CREMONA: poliambulatorio MEDICENTER Cremona 0372-434988 GADESCO PIEVE DELMONA: Poliambulatorio MED c/o Ipercremona2 0373-803801 CREMA Poliambulatorio SANTA CLAUDIA c/o ipercoop GranRondo’ 366-4759134 MANERBIO Poliambulatorio Minervium Via Verdi 64 - Manerbio 366-4759134

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L’OSTEOPOROSI A cura di Rita Brunelli

a tecnica si basa sull’approccio fisico in cui l’allineamento della postura e il movimento naturale dinamico motivano l’organismo a rigenerare in vitalità e forza il tessuto osseo indebolito. Il programma propone una serie di esercizi che mirano ad allineare le articolazioni per una postura funzionale; stimolare il nutrimento dei tessuti ossei; prevenire le cadute; migliorare la stabilità e l’equilibrio; restituire elasticità alle articolazioni delle ginocchia e delle caviglie; portare sollievo alle vertebre cervicali e lombari spesso bloccate in una cronica condizione di compressione; portare beneficio nelle attività della vita quotidiana. Gli esercizi sono facilmente eseguibili da tutti e modulati in base alle condizioni fisiche individuali. I partecipanti alle sedute vengono guidati da un insegnante appositamente formato a provare una vasta gamma di movimenti semplici e dolci; altrettanto semplici sono gli strumenti utilizzati per sviluppare resistenza come spingere contro una parete stando distesi sul pavimento, sollevare piccoli pesi, utilizzare un telo di stoffa come imbracatura. Dopo aver fatto esperienza di una organizzazione più efficiente con la pratica del programma, tutti i movimenti della vita quotidiana continueranno a sostenere il progetto del rinforzo osseo!

BONES FOR LIFE OSSA PER LA VITA

un programma di movimento naturale per prevenire e controllare

Info cell. 3493804916

SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari.

PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione i n reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.


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Taccuino

Sabato 8 Marzo 2014

NUMERI UTILI Cremona

Via Livrasco, Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 aprile

Via Rosario, Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 marzo

COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291

Via volontari del Sangue, Via Maris via Paracaccia Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 aprile

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 PREFETTURA Centralino: 0372-4881 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581

Via Milano (Cavatigozzi) Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 28 marzo

COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307 GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968 Via Giuseppina Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 4 Aprile

POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427 POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511 QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881

Via Zani Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 4 Aprile

•Via del Maris - cantiere per la ristrutturazione della fognatura e della condotta dell'acqua potabile (fine prevista 30 aprile). • Via Volontari del Sangue, Via Paracaccia - cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine prevista: 30 giugno).

NUMERI UTILI Crema

COMUNE DI CREMA www.comunecrema.it Centralino: 0373-8941 Urp: 0373-894241

NUMERI UTILI Casalmaggiore

COMUNE DI CASALMAGGIORE www.comune.casalmaggiore.cr.it Centralino: 0375 42668 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Centralino: 0375-42233 CENTRO PER L’IMPIEGO Centralino: 0375-42213 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0375-284500 POLIZIA MUNICIPALE Centralino: 0375-40540 POLIZIA STRADALE Centralino: 0375-42288 GIUDICE DI PACE Centralino: 0375-42273 OSPEDALE Centralino: 0375-2811 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 MUSEO DIOTTI www.museodiotti.it Centralino: 0375-200416 MUSEO DEL BIJOU Centralino: 0375-284423 TEATRO COMUNALE www.teatrocasalmaggiore.it Centralino: 0375-284434 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO Direzione: 0375-284020 Distretto Veterinario: 0375-284029

• Via Zani - cantiere per la ristrutturazione della condotta del gas metano (fine prevista 4 aprile). • Via Rosario - cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (fine prevista: 31 marzo). • Via Livrasco - cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica. (Fine prevista: 30 aprile).

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Urp Crema: 0373-899822 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0373-893700 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0373-82714

GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0373-256474 POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0373-250867 Centralino: 0373-894212

POLIZIA STRADALE Centralino: 0373-897311 POLIZIA DI STATO Centralino: 0373-897311 VIGILI DEL FUOCO: 115 Centralino: 0373-256222

Cubetti di salmone e piselli in padella INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 250 ml di Brodo vegetale • 300 g di piselli (peso sgranato) • Una cipolla bianca • Olio extravergine di oliva • 400 g di salmone in trancio o in filetto • Pepe nero macinato al momento • Sale fino

INGREDIENTI PER 4 PERSONE • Un petto di pollo • 300 g di spinaci • 30 g di uvetta • 30 g di pinoli • brodo vegetale • uno scalogno • 30 g di parmigiano reggiano grattugiato • vino bianco secco • farina bianca tipo 00 • olio extravergine di oliva • sale e pepe.

OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215

PROCURA DELLA REPUBBLICA Centralino: 0373-878116

OSPEDALE DI CREMA www.hcrema.it Centralino: 0373-2801 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118

SERVIZI SOCIO-SANITARI DISTRETTO DI CREMA Centralino: 0373-899320

Contorni

Asparagi al Parmigiano INGREDIENTI • Un kg di Asparagi verdi di Altedo • 50 g di Parmigiano Reggiano • 80 g di burro • Sale PREPARAZIONE

PREPARAZIONE

Tasche di pollo agli spinaci

PROCURA Centralino: 0372-548233

• Via Giuseppina (tratto V.Buoso da Dovara-V.Gelsomino) - cantiere per la ristrutturazione della linea dell'illuminazione pubblica (fine prevista: 13 giugno). • Via Milano località Cavatigozzi - cantiere per la ristrutturazione della linea dell'illuminazione pubblica. (Fine prevista: 28 marzo).

Ricette

• Sgranare i piselli. • Spellare la cipolla e tritarla grossolanamente in una padella con l’olio. • Portare sul fuoco e far soffriggere la cipolla a fiamma bassa finché non si sarà ben dorata. • Alzare la fiamma, aggiungere i piselli e cuocere per qualche minuto a fiamma vivace. • Aggiungere del brodo vegetale fino a coprire i

VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511

piselli, un pizzico di sale, una macinata di pepe e lasciare cuocere a fuoco medio, con coperchio, per 15 minuti circa. • Nel frattempo pulire il salmone e ridurlo in cubetti, quinfi unirlo ai piselli. • Cuocere a fiamma vivace per 5-10 minuti, fintanto che il salmone non sarà ben cotto. • Regolare di sale e pepe, quindi servire.

• Mondate gli asparagi, eliminando la parte legnosa del gambo, e lavateli in acqua corrente raschiandoli se necessario. • Raccoglieteli in uno o più mazzi e legateli con refe da cucina, quindi poneteli in una pentola alta e stretta, parzialmente riempita di acqua bollente salata: le punte dovranno fuoriuscire così da cuocere al vapore. • Fate fondere il burro in una piccola casseruola. • Quando gli asparagi saranno ancora molto al dente, ossia dopo circa 8-10 minuti di cottura, scolateli e disponeteli a strati in una pirofila, condendoli con il formaggio e il burro fuso. • Passateli in forno a 180 °C e lasciate gratinare per circa 20 minuti.

PREPARAZIONE • Tostate i pinoli in una padella antiaderente, quindi aggiungete spinaci e scalogno. Cuocete per 6 minuti, salate e pepate. Sgocciolateli, fateli intiepidire, strizzateli e tritateli, quindi mescolateli con uvetta e parmigiano. • Dividete il petto di pollo in 2 filetti, quindi con un coltello affilato aprite a libro ciascun filetto, in modo da creare una tasca. Farciteli con il ripieno preparato, infarinateli e chiudete le tasche con stecchini. • Rosolate le tasche nella padella con poco olio. Sfumate con il vino tenuto da parte e abbassate il fuoco. Cuocete per 10 minuti, unendo poco brodo caldo. Salate, pepate e servite a fette, a piacere, con insalatine.


Cultura&Spettacoli Al Museo della Civiltà Contadina “Il Cambonino Inaugurata vecchio” è stato festeggiato il carnevale con l’inaudi due piccole mostre. Fino al 23 marzo la mostra gurazione sarà possibile ammirare, nella sala di rappresentandi figuare za del Museo, la mostra di figure, per lo più animali,

allestita a cura dell’associazione la Tartaruga. Sotto il portico antistante la stalla nuova è inoltre possibile visitare l'esposizione di spaventapasseri curata da Mario Giuseppe Spadari, in arte Skida, che da tempo collabora con il Museo.

In mattinata è prevista l’inaugurazione. Domani concerto della violinista Cecilia Ziano

La liuteria bolognese al Museo del Violino

Palazzo Stanga dopo i restauri

Ieri la Provincia ha inaugurato ufficialmente Palazzo Stanga Trecco dopo i recenti restauri, realizzati con il contributo di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo, che hanno interessato le coperture, gli ambienti del primo piano - in particolare l’appartamento di comodità degli Stanga - ed i locali della scuola al piano terra. Gli spazi espositivi del Palazzo, sede della Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona e dell’Istituto Agrario Stanga, sono aperti al pubblico e ospitano fino al 14 marzo la mostra “Ipotesi di finito #4 – Dare forma alla cultura”, prima personale in un palazzo pubblico cremonese di Ettore Favini (Cremona, 1974) che da anni conduce un lavoro sull’arte pubblica. L’artista ha realizzato numerosi interventi pubblici a livello nazionale ed internazionale che fanno riflettere sull’etica e la partecipazione. La mostra, concepita per Palazzo Stanga Trecco, offre la possibilità di vedere una nuova serie fotografica realizzata grazie al coinvolgimento delle persone e degli enti che collaborano con il Distretto culturale. Il sottotitolo della mostra è la chiave di lettura del percorso espositivo: interazione tra luoghi e persone che lavorando fanno la cultura; la partecipazione, infatti, è fulcro del progetto, in una riflessione più ampia sul tempo, il paesaggio e la transitorietà. Un lavoro che porta alla luce le persone e restituisce il volto di chi fa della cultura il proprio lavoro. Le fotografie sono il fermo-immagine temporale di un momento presente che non potrà più ripetersi.

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dalla redazione

ine settimana ricco di impegni al Museo del Violino. Oggi è in programma il terzo appuntamento della rassegna “Liutai italiani del Novecento nelle collezioni del Museo del Violino”, dedicata agli “eredi” di Stradivari. La scuola felsinea tra Otto e Novecento è protagonista della mostra “Giuseppe Fiorini e la liuteria bolognese” allestita fino a venerdì 11 aprile in una sala del Museo del Violino. Per l’inaugurazione, stamattina alle ore 10.45, è in programma un faccia a faccia con Roberto Regazzi, storico e costruttore egli stesso, che accompagnerà il pubblico alla scoperta della liuteria bolognese: nel corso dei secoli la città emiliana è stata centro e crocevia di grandi personalità artistiche e musicali, che hanno permesso il fiorire di un artigianato liutario d’eccellenza. Se la tradizione liutaria della città emiliana affonda le proprie radici nel medioevo, in epoca moderna il capostipite è Raffaele Fiorini, che ha

La violinista Cecilia Ziano

divulgato la sua tecnica eccellente a discepoli quali Augusto Pollastri, Cesare e Oreste Candi, Giuseppe Fiorini e Armando Monterumici. Un legame particolare lega Cremona a Giuseppe Fiorini: nel 1920 acquistò dalla marchesa Paola Dalla Valle del Pomaro di Torino, forme, modelli, attrezzi e disegni utilizzati da Antonio Stradivari. Per

battere un concorrente, dovette indebitarsi per una somma ingente, ma dieci anni dopo donò la collezione alla città di Cremona, con l’obbligo che fosse pubblicamente esposta e col proposito di fondare una scuola di liuteria. Oggi questi reperti stradivariani si possono ammirare al Museo del Violino: una raccolta unica per interes-

Le opere del maestro dell’acquerello

Pino Spinelli (1913-1994), che Londra definì “principe dell’acquarello e del colore”, in occasione della sua mostra alla Corner Gallery del 1983, espone a Cremona presso la Galleria “Immagini Spazio Arte” di via Beltrami in una postuma, presenta una ventina di opere: acquerelli, incisioni, ceramiche. Un rigore formale, sapiente e ricercato connota le opere di Pino Spinelli. I luoghi, i paesaggi le architetture, le persone rappresentate hanno pari dignità nel tratto pittorico trasmettendo nella totalità dell’insieme figurativo un’atmo-

Piazza Duomo di Pino Spinelli

La tragedia di Aldo Moro stasera al Galilei

In scena a Romanengo lo spettacolo scritto, diretto ed interpretato da Daniele Timpano la storia, che passa attraverso la tv e diventa un eroe postumo. Daniele Timpano alterna il punto di vista di chi Moro lo ha conosciuto da morto e quello di chi lo ha avuto vicino da vivo. La ricostruzione della vicenda segue il filo di una nostalgia di chi quegli anni li vive attraverso le canzoni, gli oggetti, la televisione e le sue icone. Il tragico scaturisce allora dallo scontro tra il vivo e il morto, tra il padre e il politico, tra la dimensione familiare e quella ufficiale. In scena, assieme al suo corpo e a pochi oggetti, solo la volontà di affondare fino al collo in una materia spinosa e delicata senza alcuna retorica o pietismo. Al monologo l’attore ha affiancato, lo scorso anno una reclusione volontaria della durata di 54 giorni, quanto quella di Moro.

di Tiziano Guerini Ritorna a Romanengo, dopo i numerosi premi ricevuti (premio Rete Critica 2012 e premio della critica Nico Garrone 2013) e il recente tutto esaurito al Teatro dell’Elfo di Milano, Daniele Timpano, uno dei più originali attori e drammaturghi della scena contemporanea. Questa sera alle ore 21.15, sul palco del Teatro Galilei porta in scena la rappresentazione di “Aldo Moro - Tragedia”, scritto, diretto e interpretato dallo stesso Timpano. Nel 1978, ai tempi del rapimento di Aldo Moro, Timpano non aveva che quattro anni e la tragedia l’ha scoperta solo anni dopo. Il suo Moro ha la faccia di Gian Maria Volonté e la voce delle registrazioni dell’epoca. E’ un personaggio del-

se e importanza storica, che svela ai liutai di oggi i segreti di Stradivari. Domani mattina alle ore 11, invece, l’Auditorium Giovanni Arvedi del Museo del Violino di Cremona sarà il palcoscenico di un concerto straordinario con la violinista Cecilia Ziano, uno dei migliori talenti forgiati da Salvatore Accardo e dall’Accademia di Alto Perfezionamento Walter Stauffer, che suonerà lo Stradivari “Clisbee” del 1669. In programma brani di Bach, Beethoven e Schumann, tra gli esempi più significativi del repertorio violinistico tra Settecento e Ottocento, affidati all’esecuzione di Cecilia Ziano al violino e di Alice Baccalini al pianoforte. Il concerto di domani è il secondo appuntamento della rassegna “L’eredità di Nicolò Amati”, un programma di concerti in mattinée domenicale (biglietto 10 euro), che fino a giugno condurrà tutti gli appassionati alla scoperta dei protagonisti della liuteria cremonese della seconda metà del Seicento con gli strumenti di Amati, Guarneri, Stradivari e Rugeri, esposti nel Museo del Violino.

Daniele Timpano in Aldo Moro - Tragedia” (foto di Ada Masella)

.

sfera antica e sapiente. La superba capacità di reinventare un idilliaco mondo senza aggressività, dona alla resa pittorica una sensibilissima liricità che sublima nel racconto fantastico delle favole . Tramite lo studio della luce, vibrata e mediata dalle acquose tonalità, restituisce alle forme un'anima gioiosa e irripetibile, donando alle immagini del vivere quotidiano quel senso struggente e vagheggiato della irrevocabilità. La mostra del maestro dell’acquerello verrà inaugurata il 9 marzo è resterà aperta fino al 22 marzo.

“Il discorso del re” in scena martedì sera Martedì 11 marzo alle ore 21 al Teatro San Domenico di Crema arriva uno spettacolo fra i più attesi: Luca Barbareschi in “Il discorso del re”. Regista oltre che traduttore e interprete – con Filippo Dini ed altri – Barbareschi impersona nel racconto teatrale scritto da David Seidler il re d’Inghilterra Giorgio VI che visse tutta la sua difficoltà a dover interpretare nella realtà un ruolo per il quale si sentiva inadeguato, anche dal punto di vista caratteriale. La sua insicurezza si esprimeva fra l’altro in una balbuzie impossibile da gestire e imbarazzante nei numerosi discorsi pubblici che pur doveva tenere. In più Giorgio VI doveva reggere la corona in un momento difficile della storia, alla vigilia del secondo conflitto mondiale. Barbareschi porta dunque in teatro la difficoltà di un uomo semplice e vero a reggere un ruolo politico: metafora di un potere che parrebbe esigere – almeno esteriormente – impassibilità, sicurezza di sé, narcisismo e fermezza di carattere.

“Nonsoluturisti” riparte con un omaggio a Tiziano Terzani Ricordo della Crema dell’arte in mostra

A Crema , martedì 11 marzo alle ore 21 in Sala Alessandrini (in via Matilde di Canossa), riparte la rassegna culturale dal titolo “Nonsoloturisti - Racconti e immagini di scrittori viaggiatori”, ideata e curata da Andreina Castellazzi, l’unica rassegna letteraria dedicata ai viaggi, giunta alla 14ª edizione. La rassegna, come consuetudine, si apre con

un omaggio a Tiziano Terzani (19382004): quest’anno ricorre il decimo anniversario dalla scomparsa del grande giornalista e pure il trentesimo dalla sua espulsione dalla Cina. Per questo sarà la Cina ad aprire questa edizione con un incontro dal tema “Donne reporter in Cina”. Ospiti della serata saranno Renata Pisu e Lucia Vastano, intervistate

da Lauro Sangaletti. Insieme ci daranno testimonianza del cambiamento della Cina in questi ultimi 30 anni. Renata Pisu non è una semplice giornalista inviata da un giornale all’estero; è soprattutto una profonda conoscitrice della lingua, dei costumi e della cultura cinese. Presenterà il libro “Né dio né legge”, importante testo per capire la

Cina. Lucia Vastano, giornalista di guerra e autrice di reportage da diversi Paesi, tra cui la Cina, ci darà il suo personale punto di vista su questa terra affascinante e lontana. E’ autrice di reportage da vari Paesi africani, dalla Cina, dall’India, dagli stati islamici dell’Asia Centrale e dall’America. Ha vinto numerosi premi giornalistici.

Il Caffè Filosofico ospita Duccio Demetrio

Un filosofo importante al Caffè Filosofico, lunedì 10 marzo alle ore 21 al caffè Gallery di via Mazzini a Crema. Si tratta del prof. Duccio Demetrio (nella foto), già docente all’Università degli Studi di Milano Bicocca, autore di numerose pubblicazioni di carattere filosofico, parlerà sul tema “La religiosità della terra”. Una fede civile per la cura del mondo, meraviglia, commozione, sgomento dinanzi alla natura e al suo manifestarsi in forme molteplici e discordanti: bellezza, sublime, supre-

mazia, indifferenza. E se così è, allora, è necessario un impegno comune, una alleanza fra gli uomini e i popoli per la custodia del mondo, per opporsi alle aggressioni, alle negligenze, ai saccheggi indiscriminati contro la natura, contro la nostra terra. L’argomento e il relatore meritano una attenzione particolare all’iniziativa, come sempre aperta a tutti. Una nota importante: con questo appuntamento di marzo 2014, il Caffè Filosofico celebra il suo 100° incontro. Un traguardo importante!

Nel contesto della mostra di pittura del cremasco Gil Macchi, in svolgimento dalla scorsa settimana nei chiostri del San Domenico di Crema, si propone un evento collaterale assolutamente eccezionale: “Ricordiamo la Crema dell’arte” con alcuni dipinti dei più famosi pittori cremaschi del recente passato: Ugo Bacchetta, Gianetto Biondini, Federico Boriani, Mario Della Noce, Carlo Fayer, Guido Lupo Pasini, Carlo Martini, Giuseppe Perolini, Ugo Stringa. Alla inaugurazione prevista per oggi alle ore 17 presso la Fondazione San Domenico, con ingresso da via Verdelli 6, ci saranno alcune conversazioni con quanti tali pittori hanno conosciuto ed amato. A completare l’evento verranno eseguiti brani musicali dal maestro Marco Marasco alla fisarmonica, mentre l’aperitivo ai presenti verrà offerto dall’Enoteca Fuoriporta.


SPORT

lo lettere@ilpiccologiornale.it ECCELLENZA

Il Crema cerca punti salvezza

Dopo aver pareggio con il Real Milano (1-1 con rete di Piacentini), il Crema cerca punti salvezza nello scontro di domani a Cisano Bergamasco. Rivoltana, invece, sempre più nel baratro dopo il ko (1-4) con la Trevigliese. Domani in Vallebrembana l’ultima chiamata.

Responsabile Fabio Varesi

CLASSIFICA (21ª giornata) Ciserano, Sondrio 47; Galbiatese Oggiono 39; Cavenago, Fanfulla 32; Verdello 31; Mariano 30; Trevigliese 29; Desio 28; Ardor Lazzate 25; Real Milano 23; Crema 22; Villa d’Almè, Cisanese 21; Base 96 17; Rivoltana 15.

Uno scontro diretto da non sbagliare

La Cremonese prova domani in Piemonte a riscattare il deludente pareggio di una settimana fa contro il SudTirol

B

di Matteo Volpi

ig match tutto da vivere per la Cremonese, che domani scenderà in campo a Vercelli per provare finalmente a vincere uno scontro diretto e riscattare il pareggio interno con il SudTitol. La Pro Vercelli, infatti, è al momento la seconda forza del girone ed è ancora imbattuta tra le mura amiche. Dopo un avvio di stagione formidabile, la formazione nerostellata ha inanellato una copiosa serie di pareggi che ha favorito il sorpasso e il successivo allungo della Virtus Entella in vetta alla classifica. L’unico scivolone stagionale, invece, è stata l’incredibile sconfitta sul campo della Feralpi Salò. In Piemonte sanno l’importanza di questa gara e in settimana la società ha dato una tiratina d’orecchie alla squadra, per cercare di richiedere la migliore concentrazione possibile. Domenica, peraltro, ad attendere la formazione di Torrente, ci saranno un ambiente ed un clima caldi, coadiuvati anche dalla presenza del campo in sintetico non sempre sinonimo di agevolazione per chi non è abituato a giocarci su. Tra i bianconeri, ovviamente, occhi puntati sul bomber Marchi (autore di 11 reti sino ad ora) e ad una difesa che con i suoi soli 15 gol al passivo si conferma più che mai granitica. In casa grigiorossa

PRIMA DIV. 23ª GIORNATA Carrarese-Lumezzane

0-0

Como-Feralpi Salò

1-0

Cremonese-SudTirol

1-1

Pavia-Virtus Entella

0-2

Reggiana-Savona

0-1

San Marino-Pro Vercelli

0-0

Unione Venezia-Pro Patria

3-0

Vicenza-AlbinoLeffe

3-2

CLASSIFICA GIRONE A

LEGA PRO Sul campo della Pro Vercelli i grigiorossi sono obbligati a vincere per puntare ancora l’Entella Una settimana decisiva per la Casalese PROMOZIONE

Virtus Entella 47 Pro Vercelli 40 Vicenza (-4) 39 Cremonese 38 Como 36 U. Venezia 36 Savona 35 AlbinoLeffe (-1) 33 SudTirol 31 Feralpi Salò 29 Lumezzane 27 Carrarese 23 Pro Patria (-1) 23 Reggiana 22 San Marino 16 Pavia 15

IL PROSSIMO TURNO (09-03 h 14.30) AlbinoLeffe-San Marino, Feralpi Salò-Virtus Entella, Lumezzane-Pavia, Pro Patria-Como, Pro Vercelli-Cremonese, Reggiana-Unione Venezia, Savona-Carrarese, SudTirol-Vicenza.

la tensione è forte e si è consapevoli che domenica per forza di cose servirà un’impresa, specie per provare a variare un po’ quelli che fino ad ora sono stati gli equilibri nelle zone alte di una classifica, comunque ancora tutta da scrivere. Oltretutto i grigiorossi devono vendicare la sconfitta patita all’andata, quando un gol di Bani realizzato nella ripresa re-

Brighenti è andato a segno con il SudTirol (foto © Ivano Frittoli)

galò i tre punti ai piemontesi. PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2): Galli; Caracciolo, Abbate, Moi, Bergamelli; Campo, Armellino, Bruccini, Palermo; Della Rocca, Brighenti. All.: Torrente. La partita di domani sarà arbitrata da Mirko Mangialardi della sezione di Pistoia, assistenti Giuseppe Monetta di Salerno e Giuseppe Opromolla di Salerno.

IN TV La sfida di Vercelli sarà trasmessa in diretta da Cremona 1 (canale 211 del digitale terrestre) a partire dalle ore 14. La gara sarà trasmessa in differita domenica alle ore 00.30 ed in replica lunedì alle ore 14. Lunedì sera, a partire dalle ore 21, appuntamento in diretta con “Il grigio e il rosso” con tutti gli approfondimenti della partita.

Il pareggio di Bra ha complicato il cammino dei gialloblu che domani devono battere il Santarcangelo

Pergolettese, la situazione si è fatta difficile di Tiziano Guerini

I tre punti d’obbligo a casa del Bra, ultimo in classifica, non sono arrivati: solo uno striminzito pareggio che realisticamente lascia ormai per il Pergo la sola speranza di evitare alla fine gli ultimi sei posti in classifica e così poter sperare negli spareggi. Una speranza, non certo una certezza visto il basso livello di prestazioni della squadra. Difesa perforabilissima nei calci da fermo (a Bra l’ennesimo gol preso su calcio d’angolo!), mancanza di fondo e squadra stanca di testa e di gambe dopo un’ ora di gioco (un brutto secondo tempo anche a Bra!) sono i due difetti maggiori che la Pergolettese si trascina da mesi senza riuscire a trovare l’antidoto. Per tutto il primo tempo la Pergolettese ha avuto in mano la partita, e sarebbe riuscita a chiuderla non fosse per il solito maledetto gol preso su calcio d’angolo (al 32’) su col-

Il gol di Puccio

po di testa ravvicinato di Rossi indisturbato in area (ma cosa deve succedere perché Grandi esca una volta, non dico a parare, ma almeno a smanacciare una palla?). La Pergolettese era andata in vantaggio al 20’ con Bardelloni bravo a difendere la palla in attacco e a metterla dentro l’area dove Jeda di piatto metteva in gol sottomi-

sura. Al 40’ i gialloblù pasavano in vantaggio con un tiro a sorpresa da 25 metri di Puccio che si insacca sotto la traversa sorprendendo Cicioni. Primo tempo discreto, secondo da buttare. Subito all’8’ il pareggio del Bra con Tettamanti che ribatteva di testa in rete una punizione dalla destra. Un’occasione di Bardelloni al 20’ (poi usci-

to per Jovine al 27’) prima della affrettata espulsione al 24’ di Giovannini per doppia ammonizione. A seguire due tentativi occasionali negli ultimissimi minuti - al 45’ Cogliati (entrato al 35’ al posto di Cerniglia) e Rizzi al 46’ - ma erano il segnale più di una resa che di una reazione. Troppi giocatori sotto tono con Tiboni non pervenuto. Ora tutto ciò che rimane è lottare per evitare una retrocessione che sarebbe immediata, arrivando negli ultimi sei posti. Non è molto, ma significherebbe salvare almeno la faccia davanti ai tifosi e alla città. Occorre provarci con determinazione, a partire da domani contro quel Santarcangelo che del resto all’avvio del campionato non veniva dato molto più accreditato del Pergo. La squadra romagnola ha invece disputato un ottima prima parte di stagione, anche se da qualche domenica non è più brillante come prima,

ma è comunque sempre terza con 43 punti. ***

SECONDA DIVISIONE

26ª GIORNATA Bassano-Real Vicenza 2-1, Bra-Pergolettese 2-2, Delta Porto Tolle-Spal 1-0, Forlì-Alessandria 1-2, MonzaCuneo 0-1, Renate-Bellaria 3-0, Rimini-Mantova 1-1, Santarcangelo-Vecomp 1-1, Torres-Castiglione 1-0. 27ª GIORNATA (09-03 h 14.30) Alessandria-Bassano, BellariaTorres (07-03 h 14.30), Castiglione-Monza, Cuneo-Bra, MantovaRenate, Pergolettese-Santarcangelo, Real Vicenza-Forlì, SpalRimini (h 20.30), Vecomp-Delta Porto Tolle (08-03 h 14.30). CLASSIFICA Bassano 54; Renate 44; Santarcangelo 43; Spal 42; Real Vicenza, Monza 41; Alessandria 40; Mantova 39; Torres 36; Forlì, Vecomp Verona, Rimini 35; Cuneo, Pergolettese, Delta Porto Tolle 32; Castiglione 23; Bellaria 12; Bra 9.

Nel gergo calcistico, il termine “decisivo” riferito ad una partita è spesso abusato. Per una volta possiamo dire con certezza che la settimana che inizia domani sarà decisiva per le sorti della Casalese, fermata domenica scorsa dalla forte pioggia che ha inzuppato il campo di Ciano d’Enza. Come noto la squadra di Agazzi si trova in piena zona playout. L’obiettivo è evitarli, ma trovandosi la zona salvezza a 9 lunghezze, diventa realistico inseguire almeno il piano B, ovvero evitare la retrocessione diretta. Gli ultimi due posti per fortuna sono distanti, ma va tenuto conto che i playout si giocano solo se le due squadre avversarie sono distanziate da meno di 10 punti. Ad oggi la sfida sarebbe col Soragna, guarda caso proprio l’avversario di domani dei biancocelesti, che si trova 5 punti sopra. Una sconfitta dunque sarebbe pesantissima, mentre una vittoria rilancerebbe la Casalese anche in chiave salvezza, oltre a far bene al morale dei ragazzi che non vincono dall’ottobre 2013. Ma decisiva, si diceva, è tutta la settimana. Infatti mercoledì sera è previsto il recupero, anche in questo caso in Baslenga, col Brescello, proprio la squadra che va agganciata per la salvezza, 9 punti sopra. Per chiudere, domenica 15 marzo c’è la trasferta con la Valtarese, penultima e quasi condannata. Sono scese in campo invece le altre cremonesi. Il Casalbuttano a sorpresa ha espugnato 1-0 Pandino, la Soresinese è stata fermata in casa dal Tribiano. Ora sono tutte in lotta per un posto playoff. CLASSIFICA (22ª giornata) Termolan Bibbiano 59; Carignano 51; Castellana 43; Terme Monticelli 38; Medesanese 36; Castelnovese, Montecchio 35; Cadelbosco, Traversetolo 34; Ciano, Fontana Audax 33; Brescello 31; Biancazzurra 28; Soragna 27; Casalese 22; Basilica 2000 18; Valtarese 13; Povigliese 6.


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Sport

Sabato 8 Marzo 2014

Serie A Il Napoli è obbligato a battere la Roma

Serie B: testa-coda lunedì Basket: in Eurolega per la capolista Palermo Milano può sognare

DALL’ITALIA & DAL MONDO

In palio il secondo posto

(F.V.) Archiviata con poche soddisfazioni la prestazione degli azzurri contro la Spagna (apparsa ancora una volta più forte della squadra di Prandelli), nel week end torna il campionato con due sfida dal grande fascino. Si parte domani all’ora di pranzo con Juventus-Fiorentina, prima di tre sfide (due in Europa League) che possono decidere la stagione dei viola. In serata va poi in scena lo scontro tra due pretendenti all’ambìto secondo, che dà diritto ad accedere direttamente alla fase ai gironi di Champions League. Il Napoli ha sei punti in meno della Roma (che tra l’altra ha una partita in meno) e quindi è obbligato a vincere, mentre ai giallorossi può bastare anche un pareggio. 26ª GIORNATA Atalanta-Chievo 2-1, Cagliari-Udinese 3-0, Genoa-Catania 2-0, Fiorentina-Lazio 0-1, Livorno-Napoli 1-1, Milan-Juventus 0-2, Roma-Inter 0-0, Sassuolo-Parma 0-1, Torino-Sampdoria 0-2, Verona-Bologna 0-0. 27ª GIORNATA (09-03 h 15) Bologna-Sassuolo, Catania-Cagliari (08-03 h 20.45), Chievo-Genoa, Inter-Torino, Juventus-Fiorentina (h 12.30), Lazio-Atalanta, Napoli-Roma (h 20.45), Parma-Verona, Sampdoria-Livorno, Udinese-Milan (08-03 h 18). CLASSIFICA Juventus 69; Roma* 58; Napoli 52; Fiorentina 45; Inter 41; Parma*, Verona 40; Lazio 38; Torino 36; Milan, Genoa 35; Sampdoria, Atalanta 31; Cagliari, Udinese 28; Bologna 22; Chievo, Livorno 21; Catania 19; Sassuolo 17.

Un testa-coda che può decretare due verdetti quasi definitivi: la retrocessione della Juve Stabia e la promozione del Palermo. Il posticipo di lunedì sera sembra scontato, ma in serie B ogni sfida può nascondere insidie inaspettate. Molto importante è anche EmpoliAvellino, che i toscani che difendono il secondo posto. 27ª GIORNATA Avellino-Pescara 1-1, Brescia-Carpi 0-2, CesenaTrapani 2-2, Cittadella-Novara 2-2, Latina-Padova 3-0, ModenaCrotone 2-0, Palermo-Bari 2-1, Reggina-Varese 3-4, Siena-Empoli 1-1, Spezia-Ternana 2-2, Virtus Lanciano-Juve Stabia 1-0. 28ª GIORNATA (08-03 h 15) Bari-Virtus Lanciano, Brescia-Latina, Carpi-Reggina, Crotone-Cittadella, Empoli-Avellino (07-03 h 20.30), Juve Stabia-Palermo (10-03 h 20.30), Novara-Spezia, PadovaModena, Pescara-Cesena, Ternana-Varese, Trapani-Siena. Recupero (11-03 h 15): Carpi- Padova (si riparte dal 36’ sullo 0-0). CLASSIFICA Palermo 50; Empoli 46; Virtus Lanciano 44; Cesena 43; Trapani, Latina 42; Avellino 41; Spezia 40; Crotone 39; Carpi* 38; Brescia 37; Siena, Varese 36; Modena, Pescara (-7) 35; Ternana 32; Bari (-3) 29; Novara 28; Cittadella 23; Reggina 22; Padova* 21; Juve Stabia 15. *Una partita in meno.

Stavolta l’Olimpia ce l’ha fatta. Milano giovedì sera ha sbancato il Pireo e conquistato la prima vittoria esterna nella Top 16. Un successo prezioso, visto che la squadra di Banchi è ora in vantaggio 2-0 sui bicampioni d’Europa (privi di Vassilis Spanoulis). Prova memorabile quella dell’EA7, che ha resistito alla partenza sprint dell’Olympiacos nel primo quarto ed anzi si è presa anche dieci punti di vantaggio e grazie a un grande Langford (20 punti), ha chiuso il match a proprio favore sull’88-86. La strada che porta ai quarti di finale è ancora lunga, ma Milano ha tutte le carte in regolare per raggiungere l’ambìto traguardo. SEI NAZIONI DI RUGBY Oggi alle 15.30 a Dublino (diretta tv su Dmax) gli azzurri cercano l’impresa per evitare il “cucchiaio di legno”. «Credo che l’Irlanda abbia la miglior mischia del torneo - ha detto il ct Jacques Brunel - ma dobbiamo ricordarci che li abbiamo battuti appena un anno fa a Roma e quindi abbiamo la possibilità di farlo ancora».

La Vanoli non deve partire battuta

Siamo entrati nella fase “calda” della stagione e quindi è vietato sbagliare. Si profila una lotta a tre per evitare la retrocessione

L

di Giovanni Zagni

a Vanoli ha subìto sul campo della Vitasnella Cantù una pesante sconfitta (87-72). Sconfitta prevedibile stante lo stato di grazia dei canturini, lanciatissimi in questa fase del campionato e quanto mai decisi a tenere testa all’Armani Milano sino all’ultimo nella corsa allo scudetto. Troppo forti Cusin e compagni, sia fisicamente sia per precisione e velocità di esecuzione nell’offendere. In difesa poi i canturini sono stati dominanti, concedendo ai biancoblu soltanto 5 punti nel secondo quarto. Unica nota lieta il rientro di Brian Chase, tornato in campo dopo un lunghissimo infortunio e parso già comunque in discrete condizioni fisiche e psicologiche. Lasciamolo lavorare senza pressione e Pancotto avrà una carta in più da giocare sulla strada ardua del fondo classifica che vede, a nostro parere, ristretto a tre con Vanoli, Montegranaro e Pesaro le squadre più a rischio, con la Vanoli al momento in vantaggio. Dovendo sbilanciarsi in pronostici secchi, diciamo che la maggior

SERIE A 21ª GIORNATA Bologna-Roma

85-89

Brindisi-Varese

96-70

Cantù-Cremona

87-72

Caserta-Avellino

76-57

Milano-Venezia

91-82

Montegranaro-Siena

50-78

Pistoia-Reggio Emilia

74-66

Sassari-Pesaro

102-78

CLASSIFICA

SERIE A Anche la trasferta di domani a Roma è sulla carta proibitiva, ma i biancoblu ci deve provare BASKET A2

Milano 32 Brindisi 30 Cantù 30 Siena 28 Roma 26 Sassari 26 Reggio Emilia 20 Caserta 20 Avellino 20 Pistoia 18 Venezia 18 Varese 16 Bologna 16 Cremona 14 Montegranaro 12 Pesaro 10

Il capitano Ndoja (foto Mario F. Rossi)

Tec-Mar, sprecata una buona occasione

IL PROSSIMO TURNO (09--03 h 18.15)

Avellino-Sassari (08-03 h 20.30), Brindisi-Caserta, Pesaro-Pistoia, Reggio Emilia-Milano (h 20.30), RomaCremona (diretta su Cremona 1), Siena-Cantù (08-03 h 20.30), Varese-Montegranaro, Venezia-Bologna indiziata a retrocedere può essere Montegranaro che oltre a quelli tecnici, si dice abbia grossi problemi economici, mentre Pesaro pare lavorare con più ottimismo e pericolosità. Ma lasciamo

stare quel che avverrà, che è tutto da scoprire e vivere con passione. Intanto, pensiamo ad andare a Roma con la consapevolezza di dover ancora soffrire al cospetto di una squadra che si è

COSI’ ALL’ANDATA

Nel secondo tempo i capitolini prendono il largo

Nulla da fare per la Vanoli contro l’Acea Roma. Match subito difficile per i biancoblu, sotto di 12 lunghezze alla fine del primo parziale. Passivo recuperato nel secondo quarto, quando la Vanoli ha trovato buone percentuali al tiro ed una difesa più attenta. Il terzo e quarto parziale hanno però offerto lo stesso andamento del primo ed alla fine Roma ha assestato l’allungo decisivo per vincere la partita. VANOLI-ACEA ROMA 68-78 (11-23, 42-39; 54-62) VANOLI CREMONA: Conti, Marchetti, Woodside 10 (1/2,

Piadena ancora sconfitta Ora è al terz’ultimo posto Prosegue il momento difficile dell’Mgk.Vis Piadena, sconfitta anche dal Nerviano, che si è pero imposto solo sul filo di lana. Sì, perché la squadra di Adami, al termine del terzo quarto era avanti 61-53 (grazie a un super Castagnaro, autore di 22 punti), ma alla fine ha dovuto cedere ai milanesi. La situazione in classifica si è fatta difficile e per restare ancora in corsa per l’ottavo è obbligatorio vincere il derby di Crema, anche se non sarà facile. 21ª GIORNATA Bergamo-Reggio Emilia 65-67, Bernareggio-Lissone 84-87, MilanotreCalolziocorte 84-77, Murri Bologna-Crema 54-63, Piadena-Nerviano 75-77, Saronno-Pisogne 66-59, San Lazzaro di Savena-Virtus Imola 77-55. 22ª GIORNATA (16-03 h 18) CalolziocorteMurri Bologna, Crema-Piadena (15-03 h 21), Lissone-San Lazzaro (15-03 h 21), NervianoMilanotre, Pisogne-Pisogne, Reggio EmiliaSaronno, Virtus Imola-Bergamo (15-03 h 21). CLASSIFICA Virtus Imola, Bergamo 30; Lissone, Milanotre 28; Saronno 26; Crema 24; Nerviano 22; Murri Bologna 20; Pisogne 18; Reggio Emilia, San Lazzaro di Savena 16; Piadena 14; Calolziocorte 12; Pisogne 10.

2/5), Tripkovic 6 (0/1, 2/4), Jackson 11 (1/4, 1/4), Spralja 12 (3/6, 0/1), Ariazzi ne, Kalve 4 (2/2, 0/1), Basola ne, Kelly (0/3 da due), Rich 20 (8/11, 0/1), Ndoja 5 (1/2, 1/5). All.: Gresta. ACEA ROMA: Goss 12 (4/9, 0/4), Jones (0/2 da due), Reali ne, Tonolli ne, Righetti 6 (2/5 da tre), D’Ercole ne, Eziukwu 2 (1/1 da due), Hosley 10 (1/2, 2/4), Baron 4 (2/3, 0/4), Taylor 15 (5/7, 0/3), Moraschini 11 (4/7, 1/4), Mbakwe 18 (9/10 da due). All.: Dalmonte. ARBITRI: Begnis, Paternicò e Bettini.

assicurata la scorsa settimana le prestazioni del play Mayo, che così bene aveva fatto a Montegranaro. Trasferta proibitiva an-cora una volta dunque, ma la speranza è sempre l’ultima Dea e se capitasse qualche colpaccio in trasferta, sarebbe da prendere come oro colato. La Vanoli avrà Woodside a mezzo servizio, se sarà in campo, perché s’è infortunato e pare non sia cosa di poco conto. Auguri comunque al bravo Ben e come sempre, forza Vanoli. CASO NDOJA Intanto la società ha espresso totale solidarietà al capitano Klaudio Ndoja, che sarebbe stato insultato dai propri tifosi al termine del match di Cantù. Un episodio spiacevole, che non aiuta alla squadra in un momento così delicato della stagione.

Contro il Civitanova Marche, la TecMar Crema ha perso una grossa occasione per fare un ulteriore passo avanti verso la salvezza, subendo una sconfitta evitabile se la squadra si fosse espressa come in occasione delle ultime gare. In ogni caso Civitanova alla fine ha meritato il successo, perché ha giocato più da squadra. Ora è in programma la sosta, utile per ricaricare le batterie in vista dei prossimi impegni, molto importanti per la permanenza in A2. In programma nell’immedia- Paola Caccialanza to, infatti, ci sono la trasferta di Salerno e il match casalingo contro Ferrara. Due partite difficili che le ragazze cremasche dovranno affrontare ritrovando velocemente le giuste motivazioni. Nessun dramma, dunque, per l’ultimo ko, ma la consapevolezza che non si può più sbagliare. 5ª GIORNATA Crema-Civitanova Marche 69-72, Ferrara-Viterbo 85-55, Salerno-Brindisi 67-64. 6ª GIORNATA (15-03) Brindisi-Viterbo (h 18), Ferrara-Civitanova Marche (h 18.30), Salerno-Crema (h 19.30) CLASSIFICA Brindisi 14; Ferrara 12; Salerno 10; Civitanova Marche, Crema 8; Viterbo 2.

Erogasmet Crema in crescita in vista del derby BASKET DNC

Conferma il proprio buon momento l'Erogasmet Crema, che supera in trasferta Castiglione Murri e resta in sesta posizione in classifica, continuando a tallonare Saronno, tornata alla vittoria contro Pisogne. I leoni biancorossi, dopo un inizio da brividi, che ha visto gli emiliani padroni di casa portarsi in pochi minuti sul 15-2, con il solo Colnago (alla fine miglior realizzatore dei cremaschi con 19 punti), a segno nei primi cinque minuti di gioco, hanno trovato la giusta reazione aggiudicandosi gli ultimi tre quarti. Ancora privi del proprio leader offensivo Galiazzo, gli uomini di Galli hanno beneficiato delle buona vena del nuovo arrivato Rambaldi e del buon momento del solito Cardellini. In avvio Lugli, Lollini e Iattoni illudono Castiglione Murri, tradita nel resto dell’incontro dalle scarse percentuali di realizzazione, ma subiscono in parziale recupero cremasco chiudendo il quarto avanti per 18-11. La seconda frazione si apre con una conclusione da tre di Beccari che riporta i bolognesi avanti di

I tecnici del settore giovanile

10 punti, ma a questo punto la difesa cremasca chiude la via del canestro agli avversari, mantenendo inviolata la propria retina per sette decisivi minuti, completando la rimonta ed operando il sorpasso. Una conclusione da tre allo scadere di Lollini fissa il punteggio sul 31-29 in favore dei biancorossi, quando suona la sirena dell’intervallo. In apertura di ripresa Beccari ha per due volte l'occasione per il sorpasso, ma

fallisce le conclusioni, mentre l'Erogasmet replica con una bomba di Colnago. I cremaschi prendono anche un buon margine di vantaggio, ma rischiano di perderlo nei minuti finali dell’incontro, quando gli uomini di Carretto arrivano fino al meno uno, sul punteggio di 54-55. Ma a quel punto la stanchezza gioca un brutto scherzo agli emiliani, traditi dalle seconde linee con zero punti ottenuti dalla panchina

e con i titolari al lumicino delle energie. Lollini perde due palle consecutive, consentendo a Cardellini e Degli Agosti di recuperare palloni decisivi. La freddezza dalla lunetta di Cardellini e Colnago consente all’Erogasmet di portare a casa due punti importanti e proseguire nel proprio momento positivo, mantenendo il morale alto durante la sosta. Il prossimo match è infatti in programma per sabato 15 marzo al PalaCremonesi in un acceso derby cremonese contro l'MgKVis Piadena, reduce da una striscia negativa che sul campo dura da 6 incontri, con gli unici due punti conquistati a tavolino contro San Lazzaro. Sul fronte delle giovanili, da segnalare che il capo allenatore Galli, su invito della dirigenza dell’Olimpia Milano, ha diretto per un giorno gli allenamenti delle formazioni giovanili targate Armani. Un’ulteriore dimostrazione della validità del lavore della dirigenza cremasca sul fronte della formazione delle giovani leve. Marco Cattaneo


Sport

25 La formazione di Beltrami ha vinto con autorità lo scontro diretto con le marchigiane e si avvicini all’obiettivo stagionale Sabato 8 Marzo 2014

Pomì cerca il bis per vedere i playoff

VOLLEY A1 Dopo aver piegato Urbino (3-0) le casalasche vogliono ripetersi domani contro Frosinone Motonautica, Ghiraldi ha deciso di ritirarsi Letizia Camera: «Sono contenta perché abbiamo giocato da squadra, abbiamo avuto pazienza quando è servito averne, siamo riuscite a mettere in discesa i set quando attacco e battuta si sono dimostrate da urlo. Ho capito che Zago era in grande serata e mi sono appoggiata molto su di lei, senza comunque tralasciare le altre attaccanti che hanno risposto a dovere». Mister Santarelli, allenatore in seconda della formazione marchigiana, ha tracciato un bilancio del suo primo mese nel club giallonero: «Da quando sono arrivato la squadra è sempre andata in crescendo, con Conegliano abbiamo disputato un’ottima gara ed anche con la Pomì abbiamo tenuto bene il campo. Questo è un buon gruppo che lavora con impegno. Anche qui a Viadana abbiamo rischiato di riaprire la gara nel terzo set, segno che la squadra è sempre presente ed è consapevole di potersela giocare con chiunque». Archiviata una vittoria sicuramente importante, la Pomì deve ora mantenere alta la tensione, perché domani pomeriggio torna in campo contro Frosinone. Le ciociare sono praticamente tagliate fuori dalla

Oggi in campo A. Grandi, Vis Trescore e Pieranica

(M.M.) C’è una cosa che unisce le bocciofile Achille Grandi e Pieranica negli incontri di ritorno del campionato italiano per società: raccolgono consensi ed esultano entrambe per la qualificazione. A. GRANDI Sulle corsie del bocciodromo di Appiano Gentile importante vittoria, senz’altro gonfia di pathos ma meritata. Nell’individuale Roberto Visconti perde il primo set ma vince il secondo mentre disco verde per GuerriniVisconti M.-Zagheno che s’impongono in entrambi i set. Per la bocciofila cremasca le cose si ingarbugliano con la sconfitta di Guerrini-Zagheno, ma ci pensa la famiglia Visconti a sbrogliare la situazione con un pareggio. Si deve quindi ricorrere alla roulette dei “pallini” vietata ai malati di cuore: papà Visconti tre su tre così come il figlio Mattia ed i giochi sembrano fatti, ma sono precisi anche i comaschi e diventa decisiva la freddezza di Andrea Zagheno che colpisce il primo pallino. PIERANICA Una giornata da leoni per i pieranichesi che brindano sulle corsie del comunale L’individualista Egidio Tresoldi vince il primo set (8-5), perde il successivo (4-8) così come la terna Belloli-Benzoni-Carelli prima sconfitta (5-8) ma poi vittoriosa con un netto 8-4. In parità il match di coppia dove sono impegnati Giana e Belloli e diventa decisiva l’esaltante vittoria di Lotti-Benzoni con i punteggi finali 8-1 e 8-5. PROGRAMMA Tutte e tre le formazioni cremasche ancora in gara in campo questo pomeriggio per gli incontri di andata. La Vis Trescore ospiterà la “Madonnina” al comunale mentre l’Achille Grandi sarà di scena sulle corsie di Barlassina opposta alla “F.lli Galimberti”. Infine arduo l’impegno per la Pieranica che ospita al bocciodromo comunale l’Orobica di Bergamo, che ha eliminato l’Achille Grandi al primo turno.

NEWS

La Pomì a muro

(M.R.) Daniele Ghiraldi, plurititolato pilota della Mac, ha deciso di lasciare le gare agonistiche. Gli alti costi di gestione di barca e trasferte, gli impegni di lavoro e famigliari l’hanno indotto alla difficile ma ponderata scelta. Ora metterà a disposizione la sue esperienza per sviluppare lo sport nei giovani ed in alcune nuove categorie proposte dalla Federazione. La Mac, infatti, punta su due piloti: Poloni e Cohen che gareggeranno nella Osy 400 e nella O250 e sta cercandone altri per completare l’organico.

lotta per i playoff, ma contro Novara hanno dimostrato di essere ancora una squadra combattiva e che va affrontata con grande rispetto. Incamerare altri tre punti permetterebbe alla squadra di Beltrami di avvicinarsi ancor di più all’obiettivo, che appare alla portata di un gruppo, che al primo anno in A1 sta facendo grandi cose. 16ª GIORNATA (09-03 h 18) Pomì Casalmaggiore-Frosinone, Conegliano-Forlì, Novara-Busto Arsizio (08-03 h 20.30 Rai Sport 1), Piacenza-Bergamo, UrbinoModena. Riposa: Ornavasso.

SERIE A1 14ª GIORNATA Bergamo-Busto Arsizio

3-1

Forlì-Ornavasso

0-3

Novara-Modena

3-1

Piacenza-Frosinone

3-1

Urbino-Conegliano

1-3

CLASSIFICA

T

re punti preziosi per la Pomì Casalmaggiore, nella corsa ai playoff. La formazione rosa ha fatto suo il match infrasettimanale, valevole per la 5ª giornata di ritorno, superando 3-0 la Robur Tiboni Urbino. «L’importante era vincere ha affermato il tecnico Alessandro Beltrami - e l’esserci riusciti disputando una buona gara e giocando una bella pallavolo, impreziosisce questi tre punti. Facile il primo set, nel secondo quando il cambio palla ha smesso di essere fluido, Urbino si è fatta sotto. Sofferto il terzo parziale, di cui però occorre apprezzare la nostra voglia di rientrare e chiudere il discorso». «Non si possono non tessere gli elogi della battuta della Pomì - ha spiegato Chiara Negrini di Urbino - quando ti trovi di fronte a battitrici come Zago diventa difficile contenerle, si perde in sicurezza in ricezione e tutto di conseguenza diventa difficile. Il nostro merito è stato comunque quello di crederci sempre e di sfruttare anche le minime indecisione delle nostre avversarie. Per poco nel terzo set non ci siamo riuscite a pieno, riaprendo la gara». Tornando in casa della Pomì, ecco il commento della regista

Piacenza 39 Conegliano 33 Bergamo 32 Modena 28 Novara 27 Busto Arsizio 23 Casalmaggiore 18 Ornavasso 16 Urbino 14 Frosinone 6 Forlì 4

RISULTATI 15ª GIORNATA

Casalmaggiore-Urbino 3-0, Forlì-Bergamo 1-3, FrosinoneNovara 1-3, Modena-Conegliano 1-3, Ornavasso-Piacenza 0-3. Ha riposato: Busto Arsizio.

Kart, la Giga è pronta ad iniziare la stagione

Reduce dal periodo invernale del Kart on Ice di Campitello di Fassa (Tn) la Giga del presidente Silvano Viola sta per iniziare l’attività agonistica 2014 a Lonato (Bs). Sono 3 attualmente i ploti tesserati per il team cremonese: Armando Iannacone (classe Kz2), parteciperà a 5 gare del campionato regionale, Tommy Cherubini e Nicola Romagnoli nella Rotax Max manomarca sui telai Giga. Questi verranno presentati in grande stile a Las Vegas ai molti appassionati americani. Infine, Riccardo Galante lo scorso anno in Kgp, sta valutando in quale classe gareggiare.

Astra, Casc e Flora in semifinale Rischia la Bissolati, spera il Flora BOCCE

GRUPPO A - 4° Turno

Risultato

SIGNORINI

vs BALDESIO

0-4

BISSOLATI

vs STRADIVARI

0-1

FLORA

vs FADIGATI

1-1 (7-4)

GRUPPO B - 4° Turno

Risultato

DLF

vs ASTRA

1-1 (2-4)

TRANQUILLO

vs SOMS

1-1 (3-4)

CASC

vs LE QUERCE

CLASSIFICA GRUPPO A FLORA BISSOLATI

FADIGATI BALDESIO SIGNORINI STRADIVARI

11 9 7 5 4 0

1-0

CLASSIFICA GRUPPO B ASTRA CASC DLF LE QUERCE TRANQUILLO SOMS

11 10 7 3 3 2

PROSSIMO TURNO

Gruppo A (10 marzo) Baldesio-Fadigati Bissolati-Flora Stradivari-Signorini

Gruppo B (10 marzo) Astra-Casc Soms-Dlf Tranquillo-Le Querce

di Massimo Malfatto

Penultima giornata di regular season del campionato provinciale a squadre e giochi (quasi) fatti per le qualificazioni alla fase finale. Lunedì sono in programma gli ultimi incontri per definire gli accoppiamenti delle semifinaliste. GRUPPO A Nessuna squadra a punteggio pieno. Il Flora supera il Fadigati (che fatica!), ma la bocciofila cicognolese tiene vivo il sogno di qualificazione complice l’inaspettata sconfitta della Bissolati; vince la Baldesio ma ormai è troppo tardi. Partita equilibrata tra Flora e Fadigati decisa ai rigori. Per i rivieraschi successo della coppia Massarini-Luccini

mentre tra i “cicognolesi” ci sono note positive per Ricini e Cesena. In parità gli incontri di terna ed individuale, si deve quindi andare ai “pallini” dove Massarini, Luccini e Domaneschi firmano un 7 su 9 che vale il successo. Rimpianti (parecchi) per la Baldesio e l’equazione per la bocciofila rivierasca è impietosa: vittoria netta, tre punti conquistati ma qualificazione fallita. Contro il Signorini successi di Cavagnoli, delle coppie Manfredini-Banfi e Chittò-Bianchessi e della terna Petrini-Chittò-Bianchessi. Bissolati fermata, a sorpresa, dallo Stradivari che s’impone di stretta misura grazie al successo di Foroni su Pompini. GRUPPO B L’Astra non è più a

punteggio pieno, vittoria importante del Casc, primi punti per la Soms. Vince ma non convince la bocciofila Casc che supera Le Querce di stretta misura. Il punto della vittoria per i “sanitari” arriva da CornacchiaLodigiani-Tamagni. In parità terminano gli altri incontri con qualche passaggio a vuoto ed anche qualche giocata sconsiderata nella bocciofila di via Postumia per arrotondare il punteggio finale. Il Dlf si deve arrendere alla capolista Astra, ma lo fa con tante recriminazioni ed esce a testa alta. Vittorie dei “ferrovieri” Bonetti-Mammoliti e degli “astrali” Trombini e Botta: ai pallini non c’è storia e vince la formazione di “Bobo” Pedretti.

Domani la nazionale “Parata rosa di primavera” Domani il meglio del boccismo femminile italiano si darà appuntamento per la 14ª “Parata Rosa di Primavera”, gara nazionale con due finali. Le batterie della categoria A-A1 (iscritte 31 bocciofile) si disputeranno allo Stradivari, comunale ed PalaBosco dove si troveranno Germana Cantarini e Caterina Bono. I gironi della categoria B-C-D si svolgeranno al Signorini, S. Zeno, Soresina, Crema e Verolanuova. Le eliminatorie inizieranno alle ore 9, finali dalle 14.30 sulle corsie del bocciodromo di Cremona. CAMPIONATI PROVINCIALI Assegnati i primi titoli cremaschi. Nell’individuale di categoria A ancora un successo (aveva vinto lo scorso anno!) di Alberto Pedrignani

HOCKEY PISTA SERIE A2

che in semifinale s’imponeva su Antonio Vannucchi ed in finale superava il socio Paolo Guglieri. Nella categoria B sorride Giuseppe Sangiovanni che, dopo aver eliminato Evaristo Padovani, aveva la meglio in finale su Paolo Gatti. Quarto posto per Pasquale Melfi. Titolo provinciale nella categoria C alla coppia Eugenio Barbieri e Maurizio Volpi che s’imponeva in semifinale su Degli Agosti-Lupo Pasini ed in finale batteva Testa e Todeselli. Infine nella categoria D campioni provinciali Eligio Bianchessi, Edoardo Padovani e Cristian Ghigorno che in finale superavano Bussini-Padovani-Mandotti. M.M.

La terna Bianchessi, Padovani e Ghigorno con Stabilini

PALLANUOTO SERIE C

Scontro al vertice per la Pieve 010 Bissolati, oggi è vietato sbagliare

La Pieve 010 continua ad inseguire la capolista Valdagno Pordenone. I rossoblu sono distanziati di quattro lunghezze (31 punti contro 35) e vogliono ancora provarci a realizzare l’aggancio in vetta alla classifica. Il campionato di serie A2 dopo la sosta riprende stasera e sulla pista di San Daniele Po sarà di scena proprio la capolista Valdagno Pordenone. Si preannuncia un match ad alta tensione agonistica ed il gruppo di Ariano Civa ha la possibilità di accorciare le distanze per poi tentare il sorpasso nel rush finale di stagione. 18ª GIORNATA (08-03) Bassano-Sandrigo, Modena-Scandiano, Montecchio Precalcino-

Thiene, Pieve 010-Valdagno Pordenone, VercelliCastiglione. Riposa: Eboli. CLASSIFICA Valdagno Pordenone 35; Pieve 010 31; Scandiano, Bassano 25; Sandrigo, Castiglione 24; Vercelli 21; Montecchio Precalcino 19; Thiene 14; Eboli 11; Modena 0.

NUOTO Dopo le brillanti performance ai Campionati regionali di categoria, alcuni atleti cremonesi hanno partecipato lo scorso weekend al 4° meeting del Garda a Desenzano. Intanto oggi e domani saranno gli ultimi giorni utili per realizzare i tempi limite per accedere ai Campionati italiani di categori. M.R.

La Pallanuoto Bissolati sabato scorso ha affrontato alla Comunale la capolista e contrariamente ai pronostici che la vedevano nettamente battuta, ha chiuso con la sconfitta di misura per 7-6. I quotati ospiti si sono trovati di fronte un sodalizio che ha messo in vasca cuore, caparbietà, coraggio e determinazione. Primo quarto equilibrato senza reti e nel secondo, dopo il doppio vantaggio bissolatino con Zoppi e Rivetti, c’è stato il recupero degli ospiti che sulla scia sono passati in testa 3-2. Nella terza frazione i locali somo calati vistosamente in difesa e Aragno Rivarolesi ne ha approfittato distaccandosi 4-7. Nell’ultimo tempo il settebello di Manfredi Uberti ha tentato il tutto per tutto ed è arrivato sino al 6-7 e nei secondi finali ha addirittura mancato il gol del meritato pareg-

gio. I biancoazzurri sono al penultimo posto della classifica dopo sei giornate e oggi pomeriggio saranno di scena a Torino contro l’Acquatica: uno sontro diretto da vincere a tutti i costi. 6ª GIORNATA Bissolati-Aragno Rivarolesi 6-7, Busto Nuoto-Vigevano 11-3, Canottieri Milano-Varese 6-6, Monza-Milano 2C 10-4, Torino-Treviglio 7-6. 7ª GIORNATA (08-03) Aragno Rivarolesi-Varese (h 20.30), Canottieri Milano-Treviglio (h 19), Milano 2C-Busto Nuoto (h 20.15), Monza-Vigevano (h 20), Torino-Bissolati h 18). CLASSIFICA Aragno Rivarolesi 18; Monza 12; Canottieri Milano 11; Busto Arsizio, Varese 10; Vigevano 9; Milano 2C, Treviglio 6; Bissolati, Torino 3. Marco Ravara


Sport

26 CICLISMO Ottima prestazione dei due atleti cremaschi che hanno sfiorato il podio nella “Tre Sere del Garda” Sabato 8 Marzo 2014

Stefano Baffi e Donesana bravi in pista

N

di Fortunato Chiodo

on mi era mai accaduto, in tanti anni di vita in mezzo al ciclismo, di vedere una massiccia partecipazione di concorrenti partecipanti alla Tre Sere del Garda al velodromo Fassa Bortolo di Montechiari, evento che conferma un saggio di bravura degli organizzatori. Stefano Moro (tricolore della velocità Allievi nel 2013) e Nicolò Brescianini, portacolori della Ciclistica Trevigliese con autorevolezza hanno messo fuori causa e fatto levare i calici, precedendo di due sole lunghezze (48 a 46 punti) gli Juniores Giacomo Garavaglia e Matteo Moschetti (Busto Garolfo). Un’altra bella notizia: Stefano Baffi, 15 anni di Vailate, nipote d’arte di nonno Pierino e zio Adriano (ex professionista e diesse nel team americano Trek Factory

Racing di Fabian Cancellara) in coppia con il compaesano Daniele Donesana della “Cremasca” cominciano a dare i frutti buoni, grazie al lungo e meticoloso lavoro imposto dal preparatore tecnico del team, l’ex professionista Ivan Quaranta, hanno entusiasmato la folla, vestito la maglia di leader nella prima serata e trovato la forza morale per lottare egregiamente: il quarto posto testimonia la validità delle loro risorse e l’opportunità di insistere. La prova è stata vinta dagli emiliani Lorenzo Apostoli e Luca Tortellotti (Cadeo-Carpaneto). Marco Vergani (Costamasnaga) e Lorenzo Solvetti (Gi Effe Fulgor) trionfano nella categoria Esordienti, mentre in quella femminile vittoria di Silvia Zanardi (Cadeo Carpaneto). Scintillio anche tra le allieve: Martina Fidanza (Eurotarget Stil Bike), figlia dell’ex professionista Giovanni, ha dovuto arrendersi e occupare la piazza

Il velodromo di Montichiari

d’onore alle spalle della veronese Martina Stefani (Vecchia Fontana), terzo posto per la sanbassanese Marta Cavalli (Valcar Pbm). GIU’ DA PODIO La fiducia che il quartetto azzurro potesse compiere un passo avanti, non era certamente frutto della fantasia e di ambizioni a ogni costo:

Viviani, Coledan, Simion e Bertazzo hanno fatto registrare il miglior tempo (4’06”165) nelle qualificazioni. Incredibile ma vero è girato tutto storto, è mancata la buona sorte, sono lontani dal podio gli azzurri del ct Marco Villa. Elia Viviani cilecca lo scratch, ma anche la specialità della corsa a punti. Ma nell’Americana di

chiusura del Mondiale a Cali (Columbia) perde il bronzo per un niente: a dieci giri dalla fine per gli azzurri Elia Viviani (Cannondale) e Marco Coledan (Bardiani) qualcosa gira storto, un cambio in due tempi della coppia belga è stato fatale agli stessi De Ketele e De Bruyst (lanciati all’oro e poi relegati al quinto posto), favorendo Spagna, Repubblica Ceca, Svizzera e Austria, capaci di prendere il giro. Viviani e Coledan non hanno trovato alleanze a cucire lo strappo, hanno chiuso al sesto posto. Medagliere: ha vinto la Germania con 4 ori e 4 argenti, mentre l’Italia ha chiuso con zero medaglie e ora guarda al futuro, sapendo che non sono ammessi passi falsi. Il prossimo autunno con gli Europei comincia la corsa alla qualificazioni olimpica (dieci prove stabiliranno la griglia per Rio 2016, due Mondiali, due Europei e sei prove di Coppa del Mondo).

Marco Velo è l’assistente di Cassani in azzurro

Marco Vero (a destra) con Davide Cassani

Il bresciano di Puegnago del Garda Jakub Mareczko (Viris Maserati-Sisal Machpoint), ha colto la sua prima affermazione stagionale nella 39ª edizione della Coppa Città di Melzo, classica del calendario lombardo per la categoria Elite e Under 23, organizzata dall’Uc Melzo Meggian. Con tempismo e acume tattico, ha infilato il bergamasco Simone Consonni (Team Colpack) e l’altro bresciano Alberto Cornelio. «La squadra è stata meravigliosa - ha spiegato Jakub Mareczko - Bocchiola ultimo uomo del treno, mi ha pilotato sino all’ultimo chilometro e a 400 metri dall’arrivo sono scattato cogliendo la

Marco Velo, 40 anni bresciano, sedici stagioni da professionista, ha debuttato con “patron” Cioli nel 1996 alla Brescialat (2 stagioni), poi 4 alla Mercatone Uno, 4 nella Fassa Bortolo, 3 nella Milram e 2 nella Quick Step, con 14 vittorie, 3 titoli italiani crono. Velo non ha ancora ricevuto ufficialmente l’ incarico, ma sarà il viceammiraglio della Nazionale di ciclismo dei professionisti. Il ct Davide Cassani ha fatto il suo nome al presidente della Federciclismo Renato Di Rocco, manca solo l’assenso alla nomina, che dovrebbe

sincronizzati, le vittorie quasi automatiche. Velo ha smesso nel 2010, poi ha fatto il direttore sportivo alla Quick Step, quindi ha seguito i corsi per diventare direttore di corsa e poi come “regolatore in moto” delle corse di Rcs Sport, gestiva il “traffico” davanti alla corsa. Ora in Nazionale seguirà in particolare i cronomen, come i bresciani Davide Martinelli (Team Colpack) e Mattia Frapporti ( Mg Kvis- Trevigiani), il cremonese Giovanni Pedretti (CC Cremonese-Arvedi) e il bergamasco Davide Plebani (Team Lvf).

essere ufficializzata anche formalmente. Marco Velo, quando ha capito nel mondo dei pro’ non aveva le qualità per raggiungere più di tanto, si è dedicato agli altri. Ebbe la fortuna di incontrare capitani vincenti: prima Marco Pantani, del quale fu fido gregario con il compito di stare il più vicino possibile nelle tappe dure; con Alessandro Petacchi, Velo diventò l’ultimo uomo del treno, un compito difficilissimo, quello di avere il controllo generale della situazione. Ci fu una fase in cui i vagoni del treno erano perfetti, i meccanismi

Grande spunto di Mareczko a Melzo

quarta vittoria tra i dilettanti». Come inizio niente male; vedremo cosa accadrà oggi nel 38° Trofeo Balestra a San Pancrazio di Palazzolo Sull’Oglio (Bs). ORDINE D’ARRIVO 1) Jakub Mareczko (Viris Maserati-Sisal Matchpoint) km 144 in 3h 12’ media 45 km/h, 2) Simone Consonni (Team Colpack), 3) Alberto Cornelio (Named Ferroli), 4) Cristian Comaglio (Gavardo-Tecmor), 5) Riccardo Minali (General Store-Bottoli).

GUARDINI ROMPE IL GHIACCIO Andrea Guardini, 24enne veronese, soprannominato “Flash” sembrava essersi spento ( era datato 27 febbraio 2013 il suo ultimo trionfo in Malesia). Al secondo anno in maglia Astana, si erano perse le tracce, ma ha interrotto il digiuno nella 3ª tappa del Tour de Langkwi, in Malesia, mentre il giorno prima il velocista era caduto nell’ultimo chilometro a causa di un dosso, procurandosi un buco nel piede.

Diego Ulissi s’infuria con il compagno della Lampre, Damiano Cuneo e il 23enne trevigiano Marco Finetto del team Neri li infila. Questa è la cronaca del Gran Premio di Lugano, secondo Sonny Colbrelli della Bardiani. Il belga Tom Boonen (Omega Phamca Quick Step) fa tris nella Kuurne-BruxellesKuurne, la semiclassica della campagna del Nord. Nono Matteo Trentin, compagno di Boonen. Da segnalare un lutto: è morta Adriana Bani, moglie di Gino

Bartali, aveva 95 anni. MARINI E AMICABILE FESTEGGIANO Nicolas Marini, 21 anni bresciano di Provaglio d’Iseo, in forza alla Zalf Euromobil Fior, ha conquistato la 52ª Coppa Belricetto, a Ravenna, in Romagna, bissando così il successo ottenuto al debutto stagionale tra i dilettanti di Elite e Under 23 a San Bernardino di Lugo su Pacioni della Colpack Marco Amicabile, 23 anni, di Gavardo emigrato in Toscana a Gragnano Sporting Club ha centrato la prima affermazione stagionale sulla pista del ciclodromo di Bellosguardo, a Caviglia in provincia di Arezzo.

Milano-Sanremo per i velocisti Quintana sarà protagonista al Giro

La classicissima Milano-Sanremo, numero 105 programmata domenica 23 marzo, che avrebbe potuto cambiar faccia alla corsa, con la salita della Pompeiana, un’ascesa di 5 km al 14% nella zona di Arma di Taggia, tra la Cipressa e il Poggio, causa le continue piogge che hanno provocato frane e smottamenti, tanto che l’abitato di Castellano in cima alla Pompeiana, è ancora raggiungibile con difficoltà, la strada è chiusa. Quindi sarà ancora più favorevole ai velocisti: non ci sarà la salita delle Manie, sopra Noli, introdotta nel 2008, la Sanremo perde 5 km (distanza 294 km). Ci sono ancora due punti

critici, entrambi sull’Aurelia: la frana all’ uscita del tunnel che porta a Capo Mele e ad Andora, la frana che ha portato al deragliamento il treno Intercity, punti critici che si risolveranno in pochi giorni. Quindi la Sanremo torna ad essere festival dei velocisti e si apre di più a Cavendisch, Greipel, Sagan, Cancellara, Modolo, Boonen, Gilbert e Degenkolb. FIOCCO ROSA IN CASA NIBALI E’ nata, Emma Vittoria, primogenita di mamma Rachele e di papà Vincenzo Nibali, re del Giro, che è venuta alla luce a Lugano alle 9, 20 del 28 febbraio e sta bene! Questo l’annuncio su Twitter. Nibali torna in gara domani alla Parigi-Nizza.

Era nell’aria, adesso è ufficiale: la squadra spagnola Movistar ha confermato che Nairo Quintana, colombiano che ha messo paura a tutti in salita trionfando al Tour de San Luis (Argentina), sarà la stella al Giro d’Italia che scatterà da Belfast in Irlanda il 9 maggio. Conclusione domenica 1° giugno a Trieste, mentre lo spagnolo Alejandro Valverde sarà capitano della Movistar al Tour de France. Dall’altra parte del mondo hanno risposto due au-straliani: Evans (Bmx) e Richi Porte, che dopo aver fatto il valletto a Wiggins e Froome al Tour, sarà il leader del Team Sky alla corsa rosa. Ci sarà un duello stellare, con i miglior sprinter: il tedesco Kittel (Giant- Stimano) contro l’inglese Cavendisch (Omega Pharma- Quick Step) e lo svizzero

Fabian Cancellara dell’americana Trek Factory Racing. Attesissimi al Giro sono anche i nostri: Scarponi, Basso, le speranze Aru e Ulissi, Moser e Battaglin. Chris Froome, 28 anni, keniano bianco, sarà il leader di Sky al Tour de France: dovrà difendere la maglia gialla conquistata nel 2013.Rivali sono Vincenzo Nibali del Team Astana e Alberto Contador della Tinkof-SaxoROCHE NELLA HALL OF FAME Dopo il belga Eddy Merckx e l’italiano Felice Gimondi, tocca al Stephen Roche. L’ irlandese che conquistò il Giro d’Italia 1987, e poi centrò Tour de France e Mondiale, entra nella “Hall of Fame” del Giro d’Italia. Alla cerimonia di consegna del premio a Roche c’era Davide Cassani, che nel 1987 correva con l’irlandese alla Carrera.

Crema sempre in lizza per arrivare alla C1 RUGBY

Vittoria importantissima ai fini della classifica quella ottenuta nell’ultimo turno da un Crema tutto cuore e grinta contro un volitivo e mai arrendevole Dalmine. Successo doveva essere e successo è stato anche se con qualche brivido di troppo per la formazione cremasca ,che così ha ottenuto il duplice scopo di vendicare la sconfitta dell’andata ed ha eliminato quasi definitivamente una diretta concorrente dalla lotta per il terzo posto finale. Si sapeva sarebbe stata una partita complicata e così è stato contro una squadra rognosa che fa della forza fisica la sua arma migliore; in più le condizioni impossibili del campo (davvero al limite, se non oltre, della praticabilità) e qualche assenza in ruoli chiave, hanno aumentato le difficoltà. Ma il XV neroverde, con la quinta consecutiva, ha dato un segnale importante al campionato: per il terzo posto il Crema c’è e ci sarà fino alla

Crema e Dalmine prima del match

fine. La cronaca: al minuto 12 Locatelli riesce a schiacciare in meta un’azione corale dei trequarti cremaschi. Il primo tempo si chiudeva sul punteggio di 5-3 per il Crema. La ripresa non vedeva la reazione del Dalmine ed era anzi

ancora il Crema a condurre le danze, anche se non con particolare efficacia. Ma al minuto 27 il Dalmine passava in vantaggio con un calcio piazzato (6-5). Dieci minuti al fischio finale sotto di un punto e con un uomo in

meno, la stanchezza e il campo pesante: gli spettri di una sconfitta immeritata, che avrebbe vanificato gli sforzi di una intera stagione aleggiavano sul Vantadori, ma gli uomini di Zaini si ricompattavano e sciorinavano dieci minuti di furente rugby chiudendo nei propri cinque metri i bergamschi che già annusavano il profumio della vittoria. Dopo svariati tentativi di sfondamento respinti dai bergamaschi in ogni maniera sia lecita che illecita, al 38’ Crotti riesciva a schiacciare la palla in mezzo ai pali segnando la meta che dava il successo al Crema nel tripudio dei tifosi cremaschi. La susseguente trasformazione di Locatelli suggellava il 12-6 finale. Domani è in programma il difficile match casalingo contro i primi della classe del Botticino, che contro un Crema determinato come domenica scorsa, non avranno sicuramente vita facile. La strada per la C1 continua...

La Witor’s Cremona vuole abbandonare l’ultimo posto

La Witor’s Cremona domenica scorsa a San Sigismondo ha affrontato il match contro il Valle Camonica, perdendo 17-3. I bresciani sono un sodalizio alla portata dei cremonesi, contro il quale una vittoria oltre per la classifica avrebbe dato una certa spinta di energia a tutto l’ambiente. Purtroppo ciò non si è verificato. Come al solito ai grigiorossi non sono mancati orgoglio e determinazione, ma non sono stati sufficienti. Domani il quindici di Bossi (che vuole abbandonare il più presto possibile l’ultimo posto in classifica) sarà di scena a Casalmoro contro l’Asola nella 12ª giornata. Il campo impraticabile, invece, ha impedito al Rugby Casalmaggiore di giocare sul campo del Cernusco. Domani la formazione casalasca è impegnata contro l’Asd Rugby Bassa Bresciana Leno, dominatrice del girone 2 lombardo con 49 punti. Casalmaggiore è invece al quarto posto con 24 punti e il match sulla carta appare proibitivo, ma siamo sicuri che venderà casa cara le pelle. M.R.


Lettere & Opinioni

Sabato 8 Marzo 2014

Per dire la vostra, scrivete a: lettere@ilpiccologiornale.it • incomsc@gmail.com

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arbitro col velo

Egregio direttore, dopo un breve passaggio sui notiziari televisivi, ecco la bella intervista de il Piccolo a Chahida, la prima arbitra di calcio con il velo e a sua madre, che l’ha fortemente sostenuta nella sua scelta. Leggo così che la quindicenne musulmana abita nella nostra provincia e frequenta il liceo linguistico a Cremona, Città europea dello sport e, da minorenne femmina, sfonda le barriere della diversità di religione e di genere nel calcio, tradizionalmente più maschile che femminile. Oggi è l’8 marzo, festa della donn, e Chahida con sua madre rappresentano un ottimo esempio. Perché non valorizzarlo? A.S. Cremona ***

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allarme

La politica non ha mai compreso la criticità del mondo del lavoro Egregio direttore, la situazione della disoccupazione complessiva nel nostro Paese appare nella sua drammaticità nei numeri che periodicamente vengono enunciati da stampa e tv. Arrivati al 13% totale e al 46% di media giovanile, significa aver perso completamente il senso della realtà produttiva ed industriale del Paese, non avendo ben compreso e altresì sottovalutato un fenomeno che se non contrastato in modo efficace e veloce, rischia di trascinarci in un abisso economico difficilmente recuperabile. Per troppi anni abbiamo assistito a sterili battaglie, prima sulla riforma del lavoro poi sulle pensioni, cercando per lo più a sinistra di non scontentare il proprio bacino elettorale con il risultato di amplificare le differenze con i Paesi europei e dividendo i lavoratori in due categorie distinte e contrapposte ed antagoniste tra loro, cioè i lavoratori dipendenti e le partite Iva. Questa divisione ha creato una sorta di diffidenza fra le categorie, dove da una parte i lavoratori dipendenti e i pensionati si sono sentiti tartassati da un fisco oppressivo dal quale è impossibile fuggire, dall’altra le partite Iva con gli artigiani e commercianti criminalizzati come se il dissesto di questo Paese fosse attribuibile solo a loro, accusati di evasione ed elusione fiscale. Ora, il fatto che una parte delle categorie economiche, in modo particolare quelle delle partite Iva, siano riuscite in passato a crearsi una quota del loro reddito per cosi dire “ poco trasparente” è un fatto certamente accertato, ma è altrettanto vero che per molti di loro senza nessun ammortizzatore sociale, senza un reddito fisso e duraturo e con un rischio di impresa elevato, certe forme di accantonamento hanno voluto dire sopravvivenza per le loro aziende e per i lavoratori stessi. Si può certamente criticare sotto il profilo morale ed etico certi comportamenti, ma se visti non con spirito di parte, ma con razionalità e concretezza, si capisce che in taluni casi si è fatto di necessità virtù. Purtroppo una parte della classe politica questo non lo ha compreso, attaccando sotto il profilo fiscale e burocratico le imprese, difendendo una parte del lavoro e dei lavoratori. Enrico Bonali Cremona ***

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na e di Crema che già da anni ne fanno parte. Saremo ancora più convintamente in piazza Stradivari domenica 9 marzo dalle 17 alle 18 per dire no all’omofobia, da parte delle “Sentinelle in piedi” e da parte, purtroppo, dell’amministrazione provinciale di Cremona. Gabriele Piazzoni Presidente Arcigay Cremona ***

Chi risponde dei danni prodotti da animali selvatici?

Chahida e sua madre rappresentano un esempio

appello

Formigoni deve rinunciare all’immunità parlamentare Signor direttore, alla luce del rinvio a giudizio per associazione a delinquere e corruzione dell’ex presidente della Regione Lombardia

Buongiorno avvocato, io e mio padre diamo da mangiare a diversi gatti che vivono nella nostra zona. Il nostro vicino di casa ci ha chiesto il risarcimento dei danni perché sostiene che i gatti gli sporcano e rovinano il giardino. Come dobbiamo comportarci? Ci sono delle norme che tutelano i gatti? Sebastiano *** Dare da mangiare a gatti liberi sul territorio non significa assumersi la responsabilità dei danni che questi possono cagionare a terzi. Al contrario, può comportare l'assunzione di responsabilità (ai sensi dell'art. 2052 cod. civ.) accogliere gatti in casa, sterilizzarli, vaccinarli, nutrirli e lasciarli uscire solo quando miagolano alla porta. Detta norma prevede, infatti, che è responsabile per omessa custodia dei danni cagionati dall'animale il suo proprietario o chi se ne serve per il tempo in cui lo ha in uso. Per i gatti il concetto di proprietà è, tuttavia,

A cura di Emilia Rosemarie Codignola*

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sfuggente sia perché non esiste un'anagrafe felina, sia perché il gatto “selvatico” (ossia che appartiene alla selva e quindi vive in libertà e non è addomesticato) fa parte della fauna selvatica dichiarata (dalla Legge n. 968/1977 e n. 157/1992), patrimonio indisponibile dello Stato e dunque è protetto dallo Stato. Detto ciò, è evidente che la questione del sig. Sebastiano vada inquadrata nel primo caso prospettato, ossia quello

Roberto Formigoni, il Movimento 5 Stelle chiede al senatore di rinunciare all’immunità parlamentare e alla Regione Lombardia di cancellare la cosidetta Legge Daccò. «Facciamo appello a Formigoni perché rinunci all’immunità parlamentare per ristabilire appieno la sua integrità e per uscire dalla vicenda senza macchie. Evitare il processo con lo scudo dell’immunità sarebbe un grave ostacolo nel ristabilire la verità. Su quanto accaduto in Lombardia e sugli esborsi della Regione alle aziende sanitarie private, è necessario fare piena chiarezza, lo meritano i cittadini - dichiara Stefano Buffagni - consigliere del Movimento 5 Stelle. Chiediamo poi alla maggioranza, anche alla luce della notizia del rinvio a giudizio di Formigoni, di mettere in agenda finalmente l’abrogazione della cosidetta legge Daccò che ha consentito un uso discrezionale delle risorse pubbliche e generato un sistema di corruzione intollerabile. La sanità lombarda non merita zone d’ombra». Movimento 5 Stelle lombardo ***

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esubero nelle carceri

Continueremo a lottare a favore dei detenuti Egregio direttore, con il dibattito e soprattutto con le conclusioni riguardanti il messaggio che il presidente della Repubblica ha indirizzato al Parlamento ben cinque mesi fa, la Camera dei deputati ha segnato pochi giorni fa un’altra pagina buia che si aggiunge al gigantesco libro della sempre più degradata democrazia italiana. Il Parlamento tutto ha ritenuto di sbeffeggiare il documento di Napolitano - il primo del suo mandato presidenziale - con il Senato che lo ha totalmente ignorato e con la Camera che, dopo aver rimandato più volte il dibattito, si è pronunciata non su di esso, ma sulla scialba e pretestuosa relazione preparata dalla commissione Giustizia sulla quale si è riversato il voto favorevole della maggioranza di un’aula stanca e disattenta. D’altra parte Napolitano doveva aspettarselo fin dal momento in cui aveva conferito l’incarico di formare il nuovo governo proprio a quel Matteo Renzi che già si era pronunciato contro amni-

che riguarda i gatti che vivono in libertà e sono stanziali, frequentano abitualmente lo stesso luogo pubblico o privato, urbano e non, edificato e non, nel quale vivono stabilmente radunandosi in gruppi denominati “colonie feline”. Queste ultime sono tutelate dalla legge sia a livello nazionale ( Legge quadro n. 281/1991), sia a livello regionale (Legge della Regione Lombardia n. 16/2006 e n. 33/2009). Sono le leggi regionali che indivi-

stia e indulto e che aveva liquidato i referendum radicali dell’estate scorsa come sempre hanno fatto i comunisti ossessionati dalle decisioni popolari: «E’ compito del Parlamento fare le riforme». Al contrario, dobbiamo dare atto a Forza Italia e al suo capogruppo Renato Brunetta di avere invece presentato una risoluzione - purtroppo respinta dall’aula - dal contenuto profondamente radicale e perfettamente corrispondente agli auspici del messaggio del presidente della Repubblica. La risoluzione non solo definisce i provvedimenti sin qui adottati «effimeri e intempestivi e con orizzonti limitati», ma richiede un impegno del governo pro amnistia e indulto quale risposta d’eccezione ed umanitaria al dramma della condizione carceraria e «premessa indispensabile per l’avvio e l’approvazione di riforme strutturali relative al sistema delle pene, alla loro esecuzione e più in generale all’amministrazione della giustizia». Lo stesso plauso dobbiamo e vogliamo rivolgerlo nei confronti dei rappresentanti di Sel che con i loro interventi hanno smascherato i tanti ipocriti e falsi sostegni al messaggio presidenziale. Noi radicali, comunque, non ci fermeremo con il nostro Satyagraha: abbiamo denunciato, lottato e contato i decenni dell’antidemocrazia italiana che diviene sempre più feroce e antipopolare. Lo abbiamo fatto con Marco Pannella in prima fila e continueremo a farlo con lui. Ora stiamo contando i giorni (molti di noi sono in sciopero della fame) che ci separano dal prossimo 28 maggio, termine ultimo fissato dalla Corte europea dei Diritti dell’uomo allo Stato italiano per porre fine alla tortura praticata nei confronti dei detenuti ristretti nelle nostre carceri e all’illegalità Rita Bernardini Segretaria dei Radicali Italiani ***

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attacco alla provincia

Inaccettabile disdire l’adesione alla Rete Re.A Dy Egregio direttore, apprendiamo con stupore e rammarico che la Giunta della Provincia di Cremona, su proposta del presidente Salini, ha deciso di disdire l’adesione alla Rete

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duano gli enti responsabili (il Comune e/o le Asl) per i danni provocati dagli animali selvatici in generale. Secondo la giurisprudenza maggioritaria si tratta di responsabilità extracontrattuale ex art. 2043 cod. civ., ciò significa che sarà onere dell'attore-vittima dimostrare la colpa del comune e/o delle Asl per aver omesso di porre in essere le misure idonee a prevenire il pericolo rappresentato dalla fauna selvatica. Ma non si è mai visto un gatto che rappresenti un pericolo o che sporchi essendo un animale molto più pulito di certi umani. *Avvocato Stabilito del Foro di Milano emiliacodignola@libero.it

Re.A.Dy (Rete nazionale delle pubbliche amministrazioni anti discriminazioni per orientamento sessuale ed identità di genere). E’ incomprensibile come la Provincia di Cremona abbia potuto fare un gesto simile, uno schiaffo ai tanti ragazzi che non hanno trovato altra fuga dalle discriminazioni a cui erano sottoposti se non il suicidio, alle tante persone che subiscono discriminazioni sul posto di lavoro e a coloro ai quali a causa del proprio orientamento sessuale è negato il diritto di costruirsi una vita normale. Questo atto della Provincia di Cremona è un sopruso gratuito che, associato alle altre prese di posizione su temi etici e religiosi da parte del presidente Salini, nell’imminenza delle elezioni Europee assume uno sgradevole sapore di propaganda elettorale fatta sulla pelle delle persone, di una minoranza che già di per se non gode di alcun diritto e alla quale ora la Provincia comunica perfino il proprio disinteresse riguardo alle tutele da atti discriminatori. La Provincia di Cremona compie un gesto senza precedenti, dato che si tratta della prima pubblica amministrazione italiana a lasciare la Rete Re.A Dy dall’atto della sua fondazione nel 2006. L’adesione non comportava alcun onere per la Provincia e nessun obbligo particolare ed infatti ad oggi l’amministrazione provinciale non aveva dato corso a nessuna politica specifica antidiscriminazioni, ma il presidente Salini e la Giunta hanno voluto fare un atto politico indegno, al solo scopo di trarne beneficio elettorale, senza capire che le discriminazioni da orientamento sessuale non colpiscono solo una minoranza sconosciuta e lontana, ma possono colpire amici, figli, fratelli e conoscenti omosessuali e chi come il presidente Salini ha dei figli dovrebbe, proprio per il loro bene, capirlo meglio e più di altri, sempre se non si dia per scontato che omosessuali siano sempre e solo i figli degli altri e che non siano degni di tutela. Non possiamo accettare che il territorio in cui viviamo balzi alle cronache del Paese come provincia più omofoba d’Italia, pertanto scriveremo a tutti i sindaci della Provincia di Cremona, chiedendo loro di dare un segnale forte di netta contrarietà a questo atto della Giunta Salini, aderendo alla Rete Re.A.Dy, unendosi ai Comuni di Cremo-

protesta

Certe multe rilevate con l’autovelox servono solo a fare cassa Egregio direttore, ma gli autovelox a cosa servono? A fare cassa (a favore dei bilanci comunali) oppure a tutelare la sicurezza sulle strade! Da quello pubblicato sulla stampa, sembrerebbe emergere la prima ipotesi, cioè quella di fare cassa. Cos’è, una istigazione ad infrangere il codice stradale? Ma come, gli automobilisti non superano più il limite dei 90 chilometri orari e non vogliono più prendere multe? E’ un crollo delle entrate ed i poveri amministratori comunali come faranno senza il balzello degli introiti, a volte giusti, ma tante volte eccessivi e ridicoli... Arrivano multe, gravate, inoltre, dai diritti di notifica, per avere superato di 2 chilometri il limite consentito. E’ quello che è successo a me, anzi a mio figlio Daniele (visto che l’automobile la guidava lui), percorrendo la tangenziale di Parma il giorno 14 febbraio 2014, alla “folle” velocità di 72 chilometri orari, anziché i 70 consentiti. E tutto questo per garantire la nostra sicurezza? Ma quale sicurezza, visto che c’è gente che viene investita sulle strisce pedonali.. Questo succede in Italia: nessun vigile si preoccupa di far rispettare e sanzionare questa norma, a differenza di quanto succede in altri Paesi. Le strisce pedonali: un optional. Ed intanto arrivano nelle nostre case queste assurde multe, questi balzelli, mascherati dalla sicurezza stradale. Ed intanto abbiamo certe persone (e sappiamo quali, ma non possiamo dirlo altrimenti ci accusano di razzismo) che girano sulle nostre strade senza patente o con patenti ritirate e continuano a combinare disastri. E quando li trovano: il nulla. Massimo Pelizzoni Paolo Mangoni Gussola ***

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appello di equivita

Consideriamo i gravi rischi dei metodi di lotta alle zanzare Egregio direttore, ancora una volta segnaliamo ai cittadini l’opportunità - ma forse anche l’obbligo - che essi hanno di appellarsi ai ministri della Salute e dell’Ambiente (e a tutte le istituzioni responsabili della salute e dell’ambiente), affinché vengano presi in considerazione i gravi rischi derivanti, per tutti i viventi, dagli attuali metodi di lotta alla zanzara tigre (e altri insetti). Questi metodi, da noi già denunciati negli anni 2006 e 2007 con convegni organizzati al Cnr per sensibilizzare il Comune di Roma, vengono sempre più insistentemente proposti e adottati dalla grande maggioranza dei Comuni. Essi rappresentano un rischio ben maggiore di quello recato dalle zanzare e la salute umana (in particolare quella degli esseri più fragili, i bambini, i cui tumori sono in continua ascesa) ne viene sempre più colpita. Per valutare i danni derivanti dai pesticidi e la necessità di non autorizzare la loro irrorazione nelle zone abitate, venerdì 7 marzo c’è stata una tavola rotonda organizzata dall’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), che si è tenuta a Roma presso il Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche). Equivita (Comitato scientifico antivivisezionista)

Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it

Sabato 1 marzo

Domenica 2 marzo

Lunedì 3 marzo

MArtedì 4 marzo

Mercoledì 5 marzo



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