CREMASCO Il
PICCOLO
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ANNO II • NUMERO 46 • SABATO 30 NOVEMBRE 2013
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Sfiducia la minoranza, attacca Salini, viene bacchettata dai Revisori dei conti. E’ già in grande difficoltà?
QUESTO SINDACO E’ SOTTO ASSEDIO IL PUNTO DI VISTA/1
D'Alema-Renzi: con chi stare?
S
di Enrico Tupone tuponee@alice.it
ono ritornato dopo 2 mesi di vacanza all’estero e leggo delle novita sconvolgenti sulla situazione politica italiana. Berlusconi va o viene consigliato dalla sua fidanzata di turno, Angelino Alfano nuovo leader della nuova destra del nuovo governo, Vendola ha deciso di comprarsi due orecchini nuovi visto che così come è non interessa a nessuno, il duo Grillo-Casaleggio continua nelle sue inutili esibizioni, D’Alema deve ancora decidere se affossare il PD adesso o subito dopo Natale, Bersani ????? e chi è Bersani ???? scusate, ma non ricordo, Letta non fa altro che creare confusione non sapendo mai se a palare è lui o suo zio, e nel frattempo montagne di significative riforme elettorali sono state votate, la situazione economica italiana è di gran lunga migliorata, c’è stato un cambio di uomini e di facce della politica notevole, o no ? C’è ancora chi pensa (ed io sono fra quelli) che qualche speranza ci sia per questo paese, che qualche cosa di nuovo possa succedere prima che la rabbia della gente si concretizzi in qualche cosa di diverso, che il paese che conta si accorga che i conti con la politica non tornano più. Molti si affidano a Renzi, a colui che sembra incarnare un nuovo concetto di sinistra, con una posizione politica che sconfina spesso nel campo della destra e con molti aspetti che ricordano alcuni atteggiamenti berlusconiani. Ma forse è venuto il momento di chiedersi se oggi conta di più avere un partito monolitico alle spalle o un movimento trasversale, un gruppo di elettori che sceglie di volta in volta chi interpreta meglio le proprie posizioni, insomma un nucleo di fedelissimi di un 20% a cui si aggiunge il consenso elettorale per vincere le elezioni. E Renzi sembra proporre questo ad un gruppo di elettori del PD ormai stanco dei D’Alema del momento ma soprattutto stanco di vedere che nulla cambia.
I RISULTATI? SOLO PIU’ TASSE E UNA VERIFICA IN GIUNTA
IL PUNTO DI VISTA/2
Noi stiamo con Forza Italia di Enzo Bettinelli Simone Beretta
N
Sfiducia l’opposizione con un linguaggio di bushiana memoria (l’opposizione è l’impero del male) o perlomeno manicheo: il bene (lei), il male (l’opposizione). Cerca di smentire inutilmente il presidente della Provincia, sul trasferimento del campus scolastico da San Bartolomeo dentro le rovine dell’ex scuola di Cielle, accusandolo di mentire, di caduta di stile. Che cosa sta succedendo al sindaco di Crema? Il problema, forse, è più semplice di quanto sembri: dopo un anno e mezzo di governo della città non ha ancora niente di concreto da mostrare ai cittadini. Solo un aumento di tasse. Il tribunale, infatti, è andato a Cremona, l’ospedale rischia di fare la stessa fine. E si sta rimangiando alcune promesse: aveva affermato che non avrebbe mai assunto un addetto stampa ma l’ha assunta, come ai tempi di Bruttomesso. Aveva ridotto il numero degli assessori da sei a cinque: ora sarebbe intenzionata a ripotarli ancora a sei, come ai tempi di Bruttomesso, con un rimpasto di giunta. Da qui, un certo nervosismo…
arch.enzo.bettinelli @alice.it simoneberetta@libero.it
oi restiamo ancorati con passione e convinzione a Forza Italia ed agli ideali del Partito Popolare Europeo. Chi ha scelto una strada diversa lo ha fatto senza alcuna evidente e trasparente ragione politica. Chi pensa di riscrivere la propria storia politica, come hanno fatto Alfano e Lupi, difficilmente sarà riconosciuto come leader. Non servono sofisticate analisi psicologiche e sociologiche per comprenderlo. Potranno allearsi tra loro più realtà di centrodestra, ma riteniamo che la storia di questo Paese richieda ben altro. La parcellizzazione del voto in mille rivoli non ha mai consentito di governare: quanti esecutivi sono naufragati per le interdizioni a difesa di interessi particolari? Riprovare con inconcludenti tentativi già visti non porta da nessuna parte se non a tenere in vita brevi ed incoerenti governi di larghe intese, a suo tempo voluti da Berlusconi ma che purtroppo, dal giorno dopo, hanno incominciato a tradire gli impegni presi. Lascia l’amaro in bocca vedere chi si nasconde all’ombra di Napolitano e Letta piuttosto che ribellarsi a coloro che quotidianamente e da vent’anni sono impegnati a mettere in lutto, con pregiudizio e inusitata cattiveria, la democrazia, fino ad arrivare a privare con spudorata pervicacia, il centrodestra del suo leader naturale. Creare nuovi partitini servirà poco al centrodestra, ancora meno al centrosinistra. Di certo non serve al Paese. Avvertiamo il dovere di convincere l’elettorato ad esprimersi con maturità in scelte di campo decisive per consentire a chiunque vinca di poter governare. Continuare a dividersi senza motivi ideali e culturali intellegibili rischia di perpetuare l’ingovernabilità del sistema e non consentirebbe per molto tempo ancora di portare in porto le necessarie riforme strutturali. Il Paese ha bisogno di un sano bipolarismo, di ridurre le spese e la tassazione ma anche scegliere più democraticamente i propri parlamentari e di una concreta semplificazione della presenza politica, non di altri “piccoli leader”. C’è bisogno di un solido governo dei moderati - che sono la maggioranza degli elettori italiani - per affermare l’efficienza coniugata con l’equità, la meritocrazia e la solidarietà, la giustizia e la libertà: insomma, per riaffermare l’orgoglio di lavorare per un Paese diverso e migliore. Estremisti sono coloro che avvallano la truffa di chi fa rientrare dalla finestra le tasse che si erano impegnati a far uscire dalla porta
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CREMONA CAMERA DI COMMERCIO
I mercati suinicoli negli ultimi mesi: il convegno
La Camera di Commercio di Cremona ed il Centro Ricerche Economiche sulle Filiere Suinicole (Crefis), organizzano l’incontro: «L’evoluzione dei mercati suinicoli negli ultimi mesi: ten-
denze e prospettive - Presentazione del rapporto trimestrale sulle filiere suinicole», che si terrà lunedì 2 dicembre alle ore 15 presso la Camera di Commercio di Cremona (Sala Azzurra).
Stadi senza barriere, ottima soluzione
Mario Macalli, Lega Pro: «C’è un difetto nel sistema, che non garantisce l’allontanamento definitivo di chi si comporta in maniera scorretta»
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di Laura Bosio
li italiani perdono le guerre come se fossero partite di calcio e le partite di calcio come se fossero guerre»: così Winston Churchill. Purtroppo, c'è una base di verità: andare a vedere una partita di calcio, a volte, è come andare in guerra. Gli episodi legati a violenza, risse, insulti e offese sono quasi all'ordine del giorno. E' di pochi giorni fa la vicenda che ha visto coinvolti i giocatori della Nocerina, destinatari di minacce da parte di una frangia di ultras. Senza dimenticare quanto accaduto nel corso della sfida Juventus-Napoli di alcune settimane fa, quando alcuni tifosi bianconeri sono rimasti feriti a causa dell'irruenza della tifoseria ospite. Che ci sia un problema di sicurezza negli stadi italiani è un fatto, non solo nella serie A, ma anche nei campionati minori. Lo conferma anche Mario Macalli, presidente della Lega Pro, che da tempo sta lavorando per riportare il calcio nella giusta dimensione, condizione indispensabile affinché le famiglie tornino a frequentare gli stadi. «Purtroppo stiamo assistendo ad una crisi di spettatori, a tutti i livelli» sottolinea. «Ciò accade perchè molti non si sentono sicuri quando vanno a vedere la partita, in quanto gli episodi spiacevoli sono fin troppo frequenti». Il rischio di svuotare gli stadi è concreto, quanto è chiaro che la tifoseria da curva, quella "buona", è una componente fondamentale del gioco del calcio, in quanto ha la funzione di sostenere la squadra, dando la carica ai giocatori. Il problema è costituito da uno "zoccolo duro" di soggetti «che sono ormai noti a tutti ma che continuano a creare problemi senza che nessuno faccia nulla per arginarli» continua Macalli. «Le forze dell'ordine si impegnano a garantire lo
«Stiamo assistendo ad una crisi di spettatori, perchè molti non si sentono sicuri quando vanno a vedere la partita» svolgimento delle manifestazioni, ma spesso i soliti noti finiscono con il farla franca, anche perché se vengono arrestati il giorno dopo sono fuori e tornano nuovamente allo stadio». Si tratta di un difetto nel sistema, che non garantisce l'allontanamento definitivo di chi si comporta in maniera scorretta. «Sono personaggi che troviamo un po' ovunque, e per i quali spesso lo stadio è considerato zona franca in quanto pensano di poter fare quello che vogliono, restando impuniti. Per colpa di quei pochi il mondo del calcio appare per quello che non è: un ambiente violento, rissoso, offensivo». Ma è davvero questo il calcio italiano? «Sono uscite delle normative ben specifiche per gestire queste situazioni, ma non è stato sufficiente, il lavoro da fare è ancora molto» sottolinea il presidente Lega Pro. «La strada da percorrere è proprio questa: restituire legalità al mondo del calcio. Anche per questo il 9
dicembre abbiamo organizzato una manifestazione a Castel Rigone in cui incontreremo il ministro Alfano e si assisterà ad un incontro tra Polizia di Stato e Lega Calcio. Nel mondo si fanno partite di calcio tutti i giorni, ma da nessuna parte si vede quello che accade in Italia: insulti e offese sono all'ordine del giorno, nei confronti dei giocatori ma anche dei dirigenti. Anzi, fare il dirigente spesso significa essere quotidianamente villipeso da persone che alla mattina dovrebbero vergognarsi ogni volta che si guardano allo specchio. E ricordiamoci che il problema non è solo nelle curve: il mascalzone lo trovi ovunque, dalla curva alla tribuna. Queste persone vanno messe in un angolo». Sul perché invece chi crea problemi continui a girare indisturbato è difficile fornire una risposta univoca. «Troppo spesso si chiudono gli occhi su certi comportamenti per paura di scatenare
reazioni peggiori» spiega ancora il presidente. «Del resto con il nostro sistema giudiziario non vi è neppure la certezza della pena, e questo è uno dei grandi problemi. In Inghilterra, se accade qualcosa durante una partita, il responsabile viene immediatamente individuato e preso in custodia. Vi sono addirittura delle carceri sotto lo stadio, dove vengono rinchiusi i trasgressori, che vengono immediatamente processati, anche a costo di far venire il giudice all'una di notte. Qui invece continuano a farla franca. Le società conoscono bene questi personaggi, e dovrebbero essere loro le prime ad allontanarli dalle proprie tifoserie: creano solo problemi, sono quelli che gli fanno prendere le multe o che contestano quando la squadra perde. Siamo schiavi di questi personaggi». Situazioni che sono all'ordine del giorno in Italia, ma che negli altri Paesi europei non si verificano mai. «Negli altri Paesi non accadono cose simili» continua Macalli. «E anche in Italia abbiamo esempi virtuosi: ad esempio allo stadio di Castel Rigone, dove non abbiamo mai avuto alcun problema, nonostante sia senza barriere» spiega Macalli. L'idea di togliere le barriere agli stadi, che in molte città si sta portando avanti, può sembrare controversa, ma è la direzione vincente, secondo Macalli: «in questo modo metteremo alla prova i delinquenti che si mischiano alle tifoserie, li costringeremo ad uscire allo scoperto. E intanto si educheranno le persone». Si sta parlando di togliere le barriere anche per lo stadio cremonese Zini, in modo da ricalcare il modello dei più moderni stadi europei. «Sono piccoli passi, ma dobbiamo farli tutti, portando avanti una campagna per rendere sicuri i nostri stadi, arginando tutti coloro che vogliono distruggere tutta la bellezza del mondo del calcio».
OSSERVATORIO PROVINCIALE
Incidenti stradali, allerta su quelli che coinvolgono giovani
Massima allerta sul tema degli incidenti stradali, e in particolar modo su quelli che vedono coinvolti i più giovani. Si è riunito mei giorni scorsi presso la Prefettura di Cremona l’Osservatorio Provinciale per la Sicurezza Stradale e la prevenzione degli incidenti stradali per mettere “ a punto” la sinergia operativa degli enti e delle forze di polizia. A preoccupare è la forte incidentalità tra i giovanissimi: le giovani vittime di 18-24 anni, nel 2012, sono risultate 2 e 234 i feriti. Anche per questo motivo questa fascia d'età verrà tenuta sotto controllo in modo particolare. «Occorrerà intraprendere progettualità specifiche allo scopo di sensibilizzare i giovani sulla pericolosità di comportamenti scorretti alla guida» fanno sapere dalla Prefettura. «Nel complesso, è stato confermato un trend di lieve ma costante diminuzione del numero dei sinistri stradali, probabilmente anche grazie alla forte attività di prevenzione». L'obiettivo per i prossimi mesi sarà quindi quello di mantenere alta la guardia tramite l’attuazione sulle strade, di servizi mirati ad un controllo e ad una prevenzione costanti. «Tra le azioni volte ad aumentare la sensibilità dell’utenza sul delicato tema, è stata suggerita l’opportunità di svolgere corsi di sicurezza stradale anche nei luoghi di lavoro, tenendo presente che molti lavoratori sono stranieri e, pertanto, non conoscono bene la segnaletica stradale. Inoltre, molti infortuni sul lavoro sono ascrivibili all’incidentalità in itinere» spiega la Prefettura. «Non si tralasci, in questo contesto, che, di recente, la Provincia di Cremona è stata ufficialmente accreditata al conferimento del riconoscimento “Targa Blu 2012- Honoris Causa” per la sicurezza stradale”; un premio conferito dal Cessis, sulla base dei risultati statistici pubblicati da Aci–Istat, poiché, sulla base dei dati statistici rilevati in riferimento all’anno 2007, nei successivi 4 anni (2008, 2009, 2010, 2011), nella provincia cremonese si è registrata, come in altre 8 Province, una costante riduzione percentuale in tutte e tre le categorie dei fenomeni relativi alla sicurezza stradale: mortalità-feriti-numero degli incidenti».
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Cronaca
Sabato 30 Novembre 2013
Berlusconi decaduto, si aprono i giochi
Luca Rossi: «Sbagliato umiliare una persona in questo modo». Antonio Agazzi: «Un errore l’applicazione retroattiva della legge Severino»
Salini: «In questo modo hanno rafforzato politicamente Berlusconi». Malvezzi: «Un grosso colpo alla nostra democrazia»
L
non è una spaccatura, ma il corretto modo di proseguire due percorsi. Chi, come me, ha aderito al Nuovo Centrodestra, ritiene che sia giusto proseguire con due percorsi paralleli, che diventeranno poi convergenti quando si dovranno affrontare delle sfide politiche. Ne sarà un esempio il prossimo appuntamento delle amministrative, che ci vedrà riuniti nelle Primarie per trovare il candidato sindaco».
di Laura Bosio
a decadenza di Silvio Berlusconi dalla carica di senatore segna un momento importante della storia politica italiana, specie se la leggiamo contestualmente alla fine del Popolo delle Libertà e alla nascita di due nuove entità politiche: il nuovo Forza Italia, con Berlusconi leader, e il Nuovo Centrodestra, sotto la guida di Angelino Alfano. Anche nel nostro territorio si iniziano a costruire i percorsi per costituire i due nuovi soggetti politici. Da un lato, la nuova Forza Italia sta lavorando sotto la guida dell'ormai ex segretario del Pdl, Luca Rossi, insieme ad altri esponenti della politica locale, come l'assessore comunale Francesco Zanibelli, l'assessore provinciale Gianluca Pinotti, i consiglieri provinciali Gabriele Gallina e Antonio Agazzi. Dall'altro lato, il nuovo Centrodestra vede impegnati in prima fila il presidente della Provincia Massimiliano Salini, il consigliere regionale Carlo Malvezzi, gli assessori comunali Federico Fasani e Jane Alquati. Il prossimo 7 dicembre ci sarà la convention a Roma per il lancio del partito, poi si partirà con la creazione delle segreterie provinciali. Due percorsi diversi ma con obiettivi simili, e che presumibilmente convergeranno in un'unica coalizione, come testimonia anche la comunqanza di vedute rispetto alla decadenza di Berlusconi. Ne abbiamo parlato con alcuni esponenti locali delle due nuove coalizioni. Luca Rossi: «Secondo me la decadenza è stato il tentativo di umiliare una persona anche con i commenti denigratori che si sono sentiti: ritengo che non debba mai venire meno il rispetto per il nemico politico. Non è un atteggiamento da Paese civile. Quando ero a Roma, al Consiglio nazionale, ho visto Berlusconi in tutta la sua debolezza. Quella della decadenza è stata una
Luca Rossi
Antonio Agazzi
operazione politicizzata: volerlo eliminare attraverso l'azione legale invece che attraverso le urne. E' giusto che chi è stato condannato debba pagare, ma mi sembra che si sia esagerato. Non si può non riconoscere che, nel bene e nel male, ho tutto un pezzo della nostra storia politica. E' stato anche un innovatore. Ma paradossalmente quello che è accaduto gli gioverà, perché fa di lui una vittima. E Forza Italia, passando all'opposizione, avrà ora più libertà di azione. Sicuramente la divisione che c'è stata in due partiti politici distinti ha fatto chiarezza su due percorsi diversi che già c'erano e che sono usciti allo scoperto. Per quanto mi riguarda ho deciso di seguire il percorso di Forza Italia, nei cui valori mi ritrovo: un percorso culturale liberale e riformista, che si affianca a quello più centrista del nuovo Centrodestra. Abbiamo molto da lavorare, in quanto è necessario rinnovare la classe dirigente nazionale, parlare dei valori e dei contenuti, riavvicinarsi al mondo delle imprese». Antonio Agazzi. «Ci troviamo di fronte a una sentenza al terzo grado di giudizio, che va rispettata. Tuttavia trovo non convincente il fatto che sia intervenuta la decadenza da senatore di
Massimiliano Salini
Berlusconi per applicazione retroattiva della legge Severino, visto al tempo in cui si consumavano i fatti rispetto ai quali egli è stato condannato tale legge ancora non esisteva. Questo contrasta con il principio giuridico “nullum crimen nulla poena sine lege”: se la legge non è vigente nel momento in cui viene commesso il reato, essa non può venire applicata in un tempo successivo. Non mi ha convinto neppure il voto palese, su una persona, visto che normalmente la proceduta prevede il voto segreto: si è trattato di una forzatura politica di Pd e M5S, che non erano sicuri del risultato. Si è voluto estromettere dal Parlamento una personalità che, con tutte le sue pecche, la sinistra non era riuscita mai a sconfiggere alle urne. Alla fine sono 20 anni, dalla fine della Dc in poi, in Italia si è cercato di favorire l'ascesa al potere di una sinistra che in Italia non ha e non ha mai avuto la maggioranza. Anche Berlusconi, anche acciaccato come è oggi, alle ultime elezioni ha dimostrato che la sinistra continua a non rappresentare la maggioranza, tanto che ha dovuto cedere al Governo delle larghe intese. Certo è che ora la sinistra non ha più alibi: non potrà più incolpare Berlusconi di tutti i problemi. Vedremo allora se saprà rimettere in piedi il Paese: perso-
Carlo Malvezzi
nalmente ho i miei dubbi. Ora il mio percorso politico si indirizzerà verso la Nuova Forza Italia, i cui valori sono ancora quelli del '94: i valori della libertà, che è sempre stata la parola d'ordine di questa esperienza politica». Massimiliano Salini. «La decisione di proseguire sul percorso della decadenza è un esempio della miopia della sinistra italiana, in quanto rappresenta la decisione di non condurre fino in fondo una battaglia politica, facendo estromettere un leader politico attraverso un percorso di tipo giudiziario piuttosto dubbio dal punto di vista della legittimità, tanto che la stessa sinistra ha espresso numerosi dubbi. Tutto questo esprime lo stato confusionale che c'è nel centrosinistra. Agendo così hanno ottenuto l'effetto di rafforzare Berlusconi, che sta riprendendo in mano le redini del suo ruolo di leader del centrodestra, avendo riconquistato le simpatie di entrambe le nuove fazioni. Certo è che Berlusconi non abbandonerà la vita politica e non si farà zittire da questa situazione. Ora il centrodestra deve affrontare la grande sfida di recuperare i consensi. Questa decisione di fare chiarezza tra le due anime che da tempo vi albergano - quelli più moderati e quelli maggiormente oppositori al Governo -
Carlo Malvezzi: «La decadenza di Berlusconi ha rappresentato un grosso colpo alla nostra Democrazia: un episodio come questo ci mette di fronte alla necessità di operare quella riforma della giustizia che non è più rinviabile, in quanto diventa assolutamente necessario riequilibrare i poteri dello Stato. Ricordiamo che i leader politici devono essere legittimati dal popolo, e per questo credo che Berlusconi debba continuare a svolgere il proprio ruolo politico, seppure al di fuori dal Parlamento. Per quanto mi riguarda, ho deciso di aderire al Nuovo Centrodestra per tre motivi sostanziali. Ritengo che sia necessario mettere in campo l'esperienza di un partito nuovo, che non porti con sè i limiti di quello vecchio: il tema della democrazia interna al partito e la necessità di avere un luogo di confronto. In secondo luogo la necessità di ristabilire con il popolo una sintonia reale, che passi dalla possibilità di scegliere i propri rappresentanti, abbandonando il modello delle cose calate dall'alto. Terzo motivo è il senso di responsabilità rispetto al Governo: oggi è molto più facile sottrarsi alla responsabilità della guida del Paese; tuttavia noi dobbiamo rispondere a chi ha deciso eroicamente di restare in questo Paese e di investire in esso, e che ci chiedono di non abbandonare la guida. Abbiamo il dovere di chiedere al Governo di realizzare entro l'anno i 5 punti di Alfano, l'unica strada per riprendere un cammino di speranza».
Cronaca
Sabato 30 Novembre 2013
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«Dobbiamo creare un sistema-Paese» Il vice sindaco Nolli: «A fronte di un sistema industriale vigoroso, forte, con tanta voglia di lavorare e di mettersi in gioco, abbiamo una totale mancanza del sistema-Italia»
F
di Laura Bosio
are imprenditoria in Italia è tutt'altro che una passeggiata: l'imprenditore italiano non è tutelato dallo Stato, non viene accompagnato quando vuole internazionalizzarsi, non può usufruire di un sistema-paese che gli sia punto di riferimento. Tutto ciò si è visto chiaramente durante Cosmoproof Asia, a Hong Kong, dove il vice sindaco Roberto Nolli, recatovisi per motivi personali, si è ritrovato a ricoprire anche il proprio ruolo istituzionale, a relazionarsi con le industrie italiane e a raccogliere le lamentele di chi si trova a doversi misurare con competitors decisamente più strutturati in una filiera statale che non lascia nulla al caso. «Mi sono trovato a Hong Kong con i rappresentanti di Reindustria, che stanno portando avanti un ottimo lavoro per promuovere l'industria italiana della cosmesi, settore in cui il nostro Paese è leader mondiale. Il presidente di Reindustria, Giuseppe Cappellini, insieme al direttore dell'ente, hanno firmato in questa occasione una convenzione con la Cosmetic Valley».
«Dovremmo puntare su un top di qualità, al punto che il marchio made in Italy diventi una garanzia» Ma da Hong Kong il nostro vice sindaco non ha portato con sè soltanto impressioni positive. Tutt'altro: le valutazioni sono abbastanza preoccupanti. «A fronte di un sistema industriale vigoroso, forte, con tanta voglia di lavorare e di mettersi in gioco, abbiamo una totale mancanza del sistema-Italia. Manca una filiera pubblica strutturata, che prenda per mano le imprese e le accompagni nella conquista dei mercati esteri. Un mercato come quello della bellezza, che si sta dimostrando trainante e
che è destinato a crescere in quanto sta raggiungendo tutti i Paesi ex Terzo Mondo, può vedere l'Italia come leader mondiale. Tuttavia il nostro Paese ha problemi ad aggredire i mercati esteri, in quanto sprovvisto di una filiera di riferimento». Cosa comporta tutto ciò? «Questo ci mette in difficoltà di fronte ai competitors stranieri, come ad esempio le imprese tedesche e francesi, che vantano invece alle spalle un sistema consortile composto da Stato, banche, enti, che gli preparano
la missione all'estero, gli fanno trovare gli stand pronti gli organizzano gli incontri commerciali, gli fanno avere il credito necessario... L'Italia non ha un simile sistema organizzativo: l'imprenditore italiano deve spesso autogestirsi - anche se fortunatamente in alcune città ci sono degli enti che si occupano di accompagnare gli imprenditori - senza avere la minima base di appoggio. Deve organizzarsi da solo lo stand, i rapporti con gli eventuali clienti, gli incontri commerciali.
A Hong Kong erano presenti un'ottantina di industriali italiani, e tutti quelli che ho incontrato mi ponevano la stessa questione: la mancanza di un sistema-Paese». Quanto nuoce questo al nostro sistema economico? «E' una situazione molto pericolosa, che parte da una mentalità sbagliata che in Italia abbiamo coltivato da vent'anni a questa parte. Basta paragonarla alla mentalità che sta facendo crescere la cina, la stessa che in Italia avevamo negli anni '60: una mentalità basata su una forte voglia di lavorare, sulla volontà di migliorare la propria condizione economica attraverso il lavoro, la competenza e la preparazione. Nessuno pensa a quale sia il suo diritto di ricevere: tutti si concentrano sul proprio dovere di crescere». Cosa deve cambiare nel nostro Paese? «Dobbiamo recuperare la capacità di fare sintesi, lasciando perdere i litigi su motivazioni che lasciano il tempo che trovano e abbandonando le assurde divisioni che caratterizzano il nostro Paese: destra o sinistra, nord o sud, ecc. Dobbiamo invece concentrare l'attenzione verso un mercato globale pun-
tando su un sistema-Paese che si organizzi per risolvere i problemi dell'imprenditoria. L'imprenditore italiano ha una grandissima potenzialità: il fatto di produrre il made in Italy, che è un marchio di garanzia e di qualità ovunque. Ma se non facciamo sistema finirà che, a forza di copiarci, gli altri ci supereranno. Il nostro settore industriale non riesce più a inserire manodopera qualificata, perché non ce n'è. Rischiamo così di perdere il nostro patrimonio di conoscenze e competenze, che rendono l'industria italiana la migliore nel mondo. Allora come sistema-Paese dovremmo puntare su un top di qualità, al punto che il marchio made in Italy diventi tale da essere una garanzia. Dobbiamo poterci permettere di far pagare di più i nostri prodotti solo perchè sono "made in Italy", così come Valentino fa pagare di più i suoi vestiti solo per il suo nome. Insomma, il prodotto in Italia dovrà essere un brand per il mercato internazionale, un'eccellenza riconosciuta universalmente. Stiamo rischiando di giocarci 2000 anni di storia per colpa di 20 anni di mala gestione».
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Cronaca
Sabato 30 Novembre 2013
Invalido rischia il distacco utenze
La replica dei Servizi Sociali: «Alto numero di richieste da fronteggiare, l'impegno dev’essere da ambo le parti: occorre limitare i consumi»
La Giunta approva il patto Aem-Linea Più
La Giunta comunale, su proposta dell'assessore alle Politiche sociali Luigi Amore, ha approvato la bozza del protocollo di intesa da stipulare con Aem Gestioni s.r.l. e Linea Più Gestioni s.r.l. per la realizzazione di attività coordinate destinate a fronteggiare il rischio di un'ulteriore marginalizzazione di situazioni individuali e familiari connotate da grave indigenza o da vulnerabilità sociale. “Una delle finalità delle azioni proposte – spiega l'assessore Amore - è rafforzare la rete tra privato sociale e pubblico sociale individuando percorsi di collaborazione che permettano da un lato di offrire servizi che rispondano alle domande del territorio e dall’altro di ottimizzare le risposte ai bisogni. E’ pertanto importante individuare i criteri comuni per la valutazione dei risultati e degli esiti nel tentativo di una comparazione tra esperienze di tipo istituzionale ed altre di natura sociale: da una azione prevalentemente assistenziale, da parte dei diversi soggetti attivi, si intende verificare un approccio maggiormente redistributivo e capace di riqualificare anche le risorse a disposizione”. “La crescente richiesta d'integrazione del reddito familiare attraverso interventi di carattere monetario deve condurre ad una più ampia riflessione relativa, ad esempio, alle forme di contrasto del fenomeno delle morosità: in particolare l'incapacità di sostenere gli oneri derivanti dalla disponibilità dell'alloggio o dall'impegno al pagamento delle utenze domestiche, richiedono nuove intese con le aziende preposte. Per questo il Comune ha attivato azioni di sensibilizzazione nei confronti di Aem Gestioni s.r.l. e di Linea Più Gestioni s.r.l. I tre soggetti interessati hanno pertanto provveduto a stendere la bozza del protocollo d’intesa tramite il quale si impegnano ad individuare e sperimentare una nuova modalità di presa in carico e di monitoraggio della verifica della regolarità dei pagamenti nonché delle situazioni di morosità delle persone in condizioni di bisogno, mediante la adozione di strumenti che consentano di sviluppare la reciproca conoscenza ed il coordinamento delle azioni, nell’attuazione delle attività di cui ciascuna parte è promotrice. Il Comune di Cremona, in base al protocollo, s’impegna, compatibilmente con le risorse stanziate nel proprio bilancio, a sostenere i cittadini che versano in situazioni di difficoltà socioeconomica, tramite il pagamento delle bollette relative alle utenze domestiche attivando al contempo percorsi virtuosi finalizzati alla responsabilizzazione del cittadino ad onorare i piani di rientro dalla morosità in misura compatibile alle proprie risorse.
Dall’inizio dell’anno la morosità dell’inquilino è cresciuta e l’azienda ha già ridotto l’erogazione
C
di Michele Scolari
risi, pochi soldi, impossibilità a pagare le bollette che si accumulano e rischio di stop all’erogazione del servizio. Il fenomeno della morosità per quanto riguarda le utenze sta crescendo a Cremona e si arricchisce di un nuovo capitolo, mentre per molte famiglie c'e' il rischio di passare l’inverno al freddo, impossibilitate a saldare il conto energia. L’ultimo caso si svolge alle case popolari Aler di via Val di Pado (alloggi Erp sino all’anno scorso, poi passati all’Azienda Regionale), al limite del quartiere Po, di fronte alla Tangenziale. Qui vive il signor Carlo (è un nome di fantasia), 60 anni, riconosciuto e certificato dall’Inps invalido al 100%, perennemente su una sedia a rotelle. Il problema? Anche lui teme un inverno da trascorrere al freddo e al gelo. La morosità per acqua, luce e gas è arrivata a 700 euro, che il signor Carlo non è in grado di pagare. «Abito in questa casa dal 2009 e sino al 2012 – spiega – era il Comune che si prendeva in carico di saldare le bollette dell’Aem. Dall’inizio di quest’anno però mi è stata comunicata dall’assistente sociale l’interruzione di questo servizio. Recentemente, dall’Aem hanno già operato la riduzione dell’erogazione di energia per luce e gas e, se non avverrà il saldo, temo il peggio, ovvero il distacco completo. Al momento prendo meno di 250 euro mensili di pensione, con i quali devo coprire le spese per il vitto, che, con il carovita ai livelli di oggi, non sono certo uno scherzo. Mi spieghino come faccio a saldare 700 euro di morosità». L’attuale importo della pensione fortunatamente è soltanto provvisorio, dato che nel giugno 2015 l’inquilino dovrebbe iniziare a percepire la pensione intera. «Ma sarà tra un anno e
mezzo. Nel frattempo cosa mi aspetta?». Anche questo cittadino, come molti altri, teme il fantasma di un inverno da trascorrere al gelo (e che si prospetta piuttosto rigido, secondo le ultime previsioni meteo a lungo termine). Non tarda la replica dai servizi sociali del Comune. «Da un’indagine conoscitiva svolta sul caso specifico, ci risulta che la persona nelle condizioni comunicate stia continuando tutt’ora a beneficiare del servizio e che l’erogazione degli interventi economici da parte del Comune non sia mai stata interrotta – specifica il dirigente di settore Eugenia Grossi. – La questione è complessa e occorre tener conto di numerosi aspetti. Anzitutto il Comune si trova a dover fronteggiare un numero assai elevato di casi simili, con la
conseguente necessità di contenere gli interventi di tipo economico a fronte dell’alto numero di richieste. Contestualmente, dall’analisi svolta risulta che i consumi in gas, acqua e luce dell’inquilino negli ultimi tempi sono stati piuttosto elevati, anche in relazione alla ridotta metratura dell’appartamento. Si tratta indubbiamente di una persona che al momento ha un reddito bassissimo, sul quale, come in altri casi, pesa non poco il carovita. Ma c’è anche la necessità che le persone compartecipino allo sforzo dell’Amministrazione con attenzione e parsimonia relativamente ai consumi. Non si tratta di privarsi dei servizi essenziali ma di adottare uno stile di vita consono all’emergenza, dato appunto l’alto numero di richieste che l’Amministrazione si trova a fronteg-
«I suoi consumi ultimamente sono stati piuttosto alti»
giare. Il tema dei tagli è ovviamente un nodo cruciale ed un elemento di rischio notevole, ma occorre affrontarlo con uno sforzo comune». Una possibilità per l’inquilino di via Val di Pado sembra rappresentata anche dal Buono sociale, contributo in danaro erogato dalla Regione e finalizzato a un progetto di aiuto personalizzato definito con i servizi sociali comunali. Il Buono sociale è rivolto a ogni fascia di cittadini con questo tipo di necessità, quindi principalmente anziani e disabili, ma anche minori o persone con problemi nell’area della salute mentale. «Abbiamo già dato disposizioni all’assistente sociale di raccogliere la richiesta dell’inquilino per il buono sociale»; questo è in genere erogato dal Comune (o più Comuni in gestione associata), secondo criteri stabiliti da un regolamento comunale e la domanda va presentata al proprio Comune.
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Cronaca
Sabato 30 Novembre 2013
Luciano Pizzetti (Partito Democratico): «Ora continueremo in questo percorso di correzione normativa della Legge Fornero» Nella seduta di martedì 26 novembre, l'Aula del Senato ha dato il via libera all'emendamento alla Legge Stabilità 2014 che consente a chi ha usufruito di permessi lavorativi per l'assistenza ai famigliari con gravi disabilità ai sensi della legge 104/1992, di non dover subire penalizzazioni in merito al trattamento pensionistico. Come già accaduto nel caso degli emendamenti al ddl sulla Pubblica Amministrazione che permettevano ai donatori di sangue e ai fruitori dei congedi per maternità e paternità di continuare a beneficiare ai fini pensionistici dei permessi lavorativi, un ulteriore importante passo è stato fatto per correggere un'altra delle lacune normative lasciate dalla Legge Fornero. L'emendamento era stato così presenta-
Pensioni: un’ingiustizia finalmente cancellata to dal Senatore Pizzetti insieme ai colleghi senatori del Pd della Commissine Lavoro: “Dopo il comma 11, inserire il seguente: «11-bis. All'articolo 6, comma 2-quater del decreto-legge n. 216 del 2011, dopo le parole: 'per infortunio', sono aggiunte le seguenti: per i congedi e i permessi concessi ai sensi della legge n. 104 del 1992»”. Come riformulato dal Governo, il testo è stato approvato in questa sua forma definitiva: “All'articolo 6, comma 2-quater, del decreto-legge 29 dicembre 2011, n. 216, convertito, con
modificazioni, dalla legge 24 febbraio 2012, n. 14, sono aggiunte in fine, le seguenti parole: «e per i congedi e i permessi concessi ai sensi dell'articolo 33 della legge 5 febbraio 1992, n. 104»”. Senza l'approvazione di questa modifica, i beneficiari di quei permessi pronti per la pensione entro il 2017 avrebbero dovuto rinunciare a parte dell'assegno pensionistico oppure recuperare i giorni di assenza lavorativa. «L'emendamento ripristina la norma ante Fornero e pone rimedio a una situazio-
Salvo chi non ha lavorato per assistere i famigliari
ne inaccettabile sotto ogni profilo, un'ingiustizia che si era venuta a creare con la motivazione di risanare le casse statali a danno dei più deboli, dei beneficiari della legge 104 – ha detto Pizzetti -. Come ci eravamo ripromessi di fare dopo l'approvazione dell'emendamento a riconoscimento del ruolo costituito nella società dai donatori di sangue e di quello sui congedi per maternità e paternità, ieri si è sanata un'altra ingiustizia contenuta nella legge Fornero. Ora continueremo convintamente su questo percorso di correzione normativa per rimediare alle altre iniquità contenute in quella legge, come la cassaintegrazione straordinaria e i permessi degli amministratori locali». Ora si attende il passaggio del ddl alla Camera dei Deputati.
Vittime soprattutto gli anziani, ma il rischio esiste per tutti. E’ necessaria un’adeguata e costante opera di sensibilizzazione ed informazione
“Occhio alle truffe”, un progetto di contrasto
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di Laura Bosio
uongiorno, siamo gli addetti alla lettura dei contatori»: una frase ancora oggi molto utilizzata dai truffatori porta a porta. Il problema delle truffe è un fenomeno ancora in crescita: nel 2012 ce ne sono state 628 nella nostra provincia e nel 2013 già 620 al 31 ottobre: quindi, la stima è di circa un 10% in più a fine anno. Lo ha sottolineato il capitano dei Carabinieri Livio Propato durante l'incontro rivolto alla cittadinanza svoltosi giovedì mattina, organizzato dal Comune di Cremona, dalla Questura, dal Comando Provinciale dei Carabinieri e da Unicredit proprio allo scopo di sensibilizzare la popolazione su questo problema, le cui dimensioni stano crescendo in maniera preoccupante e che va a colpire le fasce più deboli della popolazione. Un incontro che si inserisce nel progetto “Occhio alle truffe” finalizzato a sviluppare nei dipendenti della banca e nei cittadini una maggiore sensibilità sul tema della criminalità organizzata e in particolare sul fenomeno delle truffe agli anziani. Il progetto si concretizza attraverso un ciclo di incontri rivolti alla cittadinanza per agevolare la conoscenza e, di conseguenza, prevenire il fenomeno a tutti i livelli. A partire proprio da quello bancario, dove una corretta formazione dell'operatore può spesso permettere di sventare episodi di truffa. «Conoscere di persona il cliente, quali operazioni bancarie esegue di norma e con quale frequenza può rivelarsi fondamentale per sventare una truffa ai suoi danni – ha aggiunto Aldo Prost, Area Manager Cremona e Mantova di UniCredit. Ad esempio, se un anziano generalmente preleva la stessa somma con cadenza settimanale, potrà costituire un campanello d’allarme la richiesta di un prelievo più consistente». Insomma, la sicurezza può essere davvero garantita solo con una collaborazione tra tutti i soggetti interessati: ne e' convinto il sindaco di Cremona Oreste Perri. «I truffatori inventano ogni volta nuovi sistemi per imbrogliare la gente, per questo è fondamentale essere pre-
QUELLO CHE BISOGNA SAPERE
Vincenzo Rossetto (Questore): «Un reato che sfrutta la debolezza della vittima» parati a riconoscere le truffe, segnalandone i responsabili. Borseggi, truffe e raggiri sono reati particolarmente odiosi perché commessi ai danni di persone spesso sole e maggiormente esposte in quanto indifese». Il quadro della situazione è preoccupante. «Ovunque registriamo un incremento di questo tipo di reati e Cremona segue lo stesso trend» sottolinea Vincenzo Rossetto, questore di Cremona. «Si tratta di un tipo di reato che sfrutta la debolezza della vittima: le persone colpite spesso avranno pesanti contraccolpi psicologici, come il dover convivere con la vergogna di essere stati fregati. Per contrastare le truffe non basta soltanto un’energica repressione, ma bisogna puntare anche e soprattutto sulla prevenzione. Sul piano preventivo la Polizia di Stato promuove e partecipa ad iniziative volte ad informare e far aumentare il livello di consapevolezza dei rischi cui sono esposti gli anziani». E' quindi necessaria, nei confronti degli anziani, un’adeguata e costante opera di sensibilizzazione ed informazione sul rischio di essere vittima di truffe: ne è convinto il colonnello Cesare Mario Lenti, comandante provinciale dei Carabinieri di Cremona. «Devono poter riconoscere il potenziale inganno, ma anche avere un opportuno riferimento a cui rivolgersi con immediatezza nel caso in cui vengano avvicinati da soggetti intenzionati a truffarli». Sono diverse e numerose le tecniche adottate dai malviventi per avvicinare gli anziani e spingerli e prelievi anomali in
banca. «Possono fingersi rappresentanti delle Forze dell’Ordine, che con una scusa inducono la persona a prelevare i soldi in banca. O ancora si possono fingere parenti in difficoltà economiche con bisogno urgente di soldi, che vengono chiesti alla vittima di turno. «In questi anni, anche a causa del sempre più frequente ricorso agli strumenti informatici, le truffe sono aumentate e hanno cambiato volto» ha spiegato Livio Propato, capitano dei Carabinieri di Cremona. «Intorno a questo fenomeno vi sono diverse problematiche emergenti, che ne rendono difficile anche il contrasto. C'è chi omette di denunciare il fatto, in quanto si vergogna dell'accaduto e non vuole farlo sapere; è anche capitato il caso di un uomo anziano che, dopo essere stato truffato, ha tentato di togliersi la vita. Spesso si riscontra la difficoltà, da parte delle persone, di riconoscere il truffatore in fase di incidente probatorio: quando suonano alla porta si presentano eleganti e ben vestiti, ma quando si presentano per il riconoscimento, magari dopo aver fatto un cambio di look, non vengono riconosciuti dalle vittime». Le forze dell'ordine esortano a prestare particolare attenzione ai soggetti che sembrino potemziali truffatori: a volte è sufficiente un po' di accortezza per evitare di cadere nel tranello. «Si deve ricordare che nessuno regala soldi o facili guadagni: chi lo fa ha sicuramente un doppio fine» spiega Propato. «Il contributo dei cittadini per noi è molto importante, al fine di intervenire in casi di truffa: per que-
sto è opportuno essere in grado di dare una descrizione precisa del malvivente». Sono numerosissimi, oggi, i tipi di truffa che vengono perpetrati: vi sono i falsi funzionari o finti agenti di polizia che si recano casa per casa fingendo di dover verificare le banconote in quanto vi sono in giro partite di denaro falso. Questi, dopo essersele fatte consegnare, riescono a farle sparire in una borsa, dandosi poi alla fuga. Vi sono poi finti funzionari che si offrono di accompagnare la propria vittima in banca a prelevare i propri risparmi, convincendola che lì non sono al sicuro perché vi sono dei dipendenti che li rubano. Una volta prelevati le dice dove nasconderli, mentre un complice riesce a farli sparire. «Moltissimi sono i casi che abbiamo visto noi, qui a Cremona» spiega ancora Propato. «C'è stato chi si è fatto convincere a nascondere i propri gioielli fuori dall'abitazione e se li è poi visti sottrarre. In un altro caso una signora è stata avvicinata da un soggetto che si dichiarava amico del figlio che le chiedeva dei soldi per conto dello stesso. A volte questo tipo di truffa viene reso più realistico da finte telefonate da parte del suddetto parente. Ci sono poi i casi delle false eredità di un parente lontanissimo, o del falso incidente (in cui il truffatore finge di essere stato urtato dall'auto della vittima). Intramontabile è lo stratagemma dei finti rilevatori dei contatori di luce, acqua e gas: sono scuse che si utilizzano per accedere all'interno delle case». Bisogna ricordare soprattutto che
IN BREVE
Avvento di fraternità: come contribuire “Mettici il cuore! Per un Natale aperto al mondo”. Questo lo slogan dell’Avvento di Fraternità 2013, la tradizionale iniziativa solidale promossa nel periodo di preparazione al Natale da Caritas Cremonese e Ufficio missionario diocesano. Triplice l’attenzione: alla Siria, ancora teatro di violenze, soprattutto contro i cristiani; alle Filippine, recentemente messe in ginocchio dal tifone Haiyan; e alle Isole Salomone. In tutti i casi forte il legame con la diocesi di Cremona: attraverso l’operato nelle Filippine di una monaca trappista cremonese, suor Franca Bini, e nelle Isole Salomone del sacerdote soncinese “fidei donum” don Sergio Galbignani. A consolidare il legame con la Siria il vicario apostolico emerito di Aleppo, mons. Giuseppe Nazzaro, a Cremona nei giorni di sant’Omobono. Se tradizionalmente in Quaresima l’attenzione va alla realtà cremonese, in Avvento la mano della solidarietà si tende a una parte del mondo in difficoltà. Tre anni fa il sostegno era stato rivolto ai bambini di Betlemme, quindi alla diocesi brasiliana di São Luís de Montes Belos, guidata dal vescovo cremonese dom Carmelo Scapa, mentre lo scorso anno gli aiuti erano serviti a sostenere la parrocchia di Kasika, in Congo, con un progetto a favore dei bambini orfani e quelli nati in seguito alle violenze subite dalle loro madri durante i disordini della fine degli anni Novanta. Per contribuire all’Avvento di Fraternità 2013 è possibile rivolgersi alla propria parrocchia o direttamente alla Caritas diocesana.
Rinnovata la convenzione tra Comune e Focr La Giunta ha dato il via libera al rinnovo della convenzione tra Comune e Federazione Oratori Cremonesi per gli anni scolastici e pastorali 2013 e 2014. La convenzione si inserisce nell’ambito del protocollo triennale di collaborazione in atto ed approvato dalla Giunta nell'ottobre ottobre 2011. «Esprimo piena soddisfazione per questo rinnovo – dichiara l'assessore Alquati – che prevede un riconoscimento, da parte del Comune, dell'importante attività che svolgono gli oratori come agenzie educative». L'importo stanziato per il 2013 è di 35.000 euro, mentre di 69.000 euro quello previsto per il 2014. L’Amministrazione promuove e sostiene progetti sia trasversali sia specifici in collaborazione con gli oratori della cittadini. Tali progetti sono finalizzati all’accompagnamento educativo, allo sviluppo delle competenze individuali e di gruppo, al sostegno ai disagi, all’integrazione consapevole, sono gestiti e tradotti dalle realtà parrocchiali locali con l’ausilio di volontari e cooperative sociali del territorio. E' stato inoltre attivato un tavolo di coprogettazione e confronto che ha il compito di elaborare analisi e valutazioni dei bisogni, raccordare le proposte e armonizzare i servizi resi e le risposte degli utenti in termini di gradimento ed efficacia. In particolere sono stati individuati i seguenti progetti: Ferialià e informalità in oratorio: una scelta, un bisogno, un sostegno; Estate Grest; Intervento educativo oratorio Cambonino; Spazio gioco Maristella; Dopo scuola S.Agostino; C’è qualcuno da incontrare?; Sostegno allo studio; In oratorio con la testa. Una volta conclusi i progetti condivisi, gli oratori rendicontano alla Focr di Cremona quanto è stato realizzato.
• Aprire sempre con attenzione la porta della vostra casa a chi bussa o suona al citofono, specie se siete soli in casa; nel dubbio prendere tempo, non farlo entrare ed invitarlo con una scusa a ripassare in altro momento. • Se a bussare è una persona in uniforme, chiedere sempre anche il tesserino di riconoscimento; nel dubbio prendere tempo, non farlo entrare ed invitarlo a ripassare in altro momento. • Cercare di non essere ripetitivi nelle “abitudini” verso la banca e ,se possibile, modificare il tragitto che si compie per recarsi in banca. • Se possibile, farsi accompagnare in banca da un famigliare quando si deve effettuare un versamento o un prelevamento di denaro consistente. • Non farsi distrarre / avvicinare da sconosciuti mentre ci si reca in banca o si ritorna dalla banca. • Prestare attenzione di non essere osservati quando si effettuano prelevamenti bancomat. • Chiedere sempre conferma direttamente ai famigliari quando un estraneo vi avvicina e sostiene di contattarvi per conto loro. Al minimo sospetto di raggiro contattare immediatamente le forze dell'ordine e chiedere aiuto al vostro Direttore di banca o al cassiere che vi assiste da anni.
non esistono truffe standardizzate: per questo è fondamentale prestare la massima attenzione. Lo ricorda Nicola Lelario, capo della Squadra Mobile della Questura. «Il truffatore spesso "confeziona" la propria truffa "su misura" della vittima, studiandone le abitudini e i punti deboli. Per questo è sempre importante restare in allerta e prestare la massima attenzione a chi ci avvicina per strada o a chi suona alla nostra porta».
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Cronaca
Sabato 30 Novembre 2013
Il misterioso guardiano del Torrazzo Secondo una leggenda contenuta in una cronaca medievale, sotto il campanile romanico sarebbe sepolto un leone
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di Michele Scolari
uanti sono i leoni posti a proteggere la cattedrale di Cremona? Se contassimo soltanto quelli stilofori, la risposta sarebbe sei: due a sostegno del protiro dell’ingresso principale, due al protiro del portale settentrionale del transetto (scolpiti dal ticinese Giambonino da Bissone forse assieme a Guglielmo da Campione) e due a quello del battistero. Ma se cominciassimo ad includere anche i quattro più piccoli che sorreggono le quattro colonnine della loggia sopra il protiro, il numero salirebbe a dieci. Ed aumenterebbe progressivamente a undici aggiungendo quello alato (simboleggiante San Marco) posto sul capitello destro del portale; a dodici, con quello scolpito sotto i cavalli di Luglio (nei fregi dei mesi sopra l’arco gotico del protiro); e, infine, a tredici, con quello posto sul capitello vegetale ai piedi della facciata (volendo si potrebbe conteggiare anche quello non scultoreo ma dipinto, che troneggia nel circolo zodiacale dell’orologio astronomico di Giovanni e Francesco Divizioli). Eppure, alcuni sostengono che ve ne sarebbe ancora uno. Secondo un’antica leggenda, testimoniata nel XIV secolo ma risalente all’epoca dell’invasione longobarda, nelle fondamenta del Torrazzo giacerebbe sepolto il quattordicesimo leone. Quest’ultimo però non marmoreo: si tratterebbe di un esemplare in carne ed ossa. La narrazione poetica della vicenda è contenuta in un passo della Cronica Imaginis Mundi, scritta tra il 1300 e il 1334 dal cronista Jacopo d’Acqui (segnalato dapprima dal professor Giuseppe Pontiroli e successivamente dall’architetto Maria Teresa Saracino, della Soprintendenza di Brescia Cremona e Mantova). Era l’anno 603 e le armate del re longobardo Agilulfo, penetrate un trentennio addietro in Pianura Padana dal Friuli sotto la guida di Alboino, giunsero a minacciare Cremona, la quale, rimasta fede-
Nel XIV secolo sulla guglia della Torre, al posto della palla, era posta la statua bronzea di un leone le all’Impero Romano d’Oriente, rappresentava l’avamposto più settentrionale dell’Esarcato di Ravenna. Per questo, racconta Jacopo, «nel mese di luglio Agilulfo pose un terribile assedio a Cremona e la prese alle XII calende di Settembre e la rase al suolo, con l’ordinanza che nessuno dovesse abitarci e chi avesse voluto comunque risiedervi sarebbe stato decapitato. Per lungo tempo Cremona rimase disabitata (gli abitanti avevano riparato nei boschi verso Lodi e sugli isolotti del Po, ndr) e divenne deserta. Capitò dopo molto tempo dopo che un certo gran principe Gallico passasse di lì in buona comitiva e che si accampasse per caso nel luogo dove c’era stata Cremona. Ed ecco che un leone si avvicinò zoppicando e mostrò la zampa, lesa da una spina al principe, il quale, per nulla spaventato, curò la zampa del leone che subito sparì e, dopo un’ora, tornò con un capriolo in bocca deponendolo ai piedi del principe. Quando questi ripartì, il leone lo seguì domesticamente fino a Roma, dove il principe, stando col suo leone, apprese che il luogo in Lombardia dove aveva incontrato il Leone era la città di Cremona. Dopo che
il principe fu ripartito da Roma, il leone che lo seguiva morì. Allora il principe portò con sé le ossa in Francia e, quando tornò in Lombardia, a Cremona, riedificò la città; e per prima cosa pose le ossa del leone nelle fondamenta del muro dove c’è il Torrazzo (“et in fundamento muri ubi est torratium ossa leonis primo posuit”). E questa è la causa per cui in cima al Torrazzo è posto un leone, e dev’essere con la zampa alzata, in ricordo del primo vero leone che sollevò verso il principe la zampa ferita dalla spina». La leggenda duecentesca di un principe gallico che seppellì sotto il torrazzo un leone incontrato mentre si aggirava tra le rovine di Cremona riaffiora nel 1515. In un passo degli Annales, Domenico Bordigallo (verosimilmente basandosi sul precedente passo di Jacopo), decantando la bellezza e la maestosità del Torrazzo, riporta la stessa storia con qualche particolare in più sul leone bronzeo posizionato sulla guglia: «Al di sopra dei merli, un certo principe Gallo, per un suo voto in cammino alla volta della città di Roma, lo decorò (il Torrazzo, ndr) moltissimo con la torre e con la pigna e con la ghirlanda. E seppellì nel piede della Torre (“in pe-
de turris sepelivit”) il leone suo familiare, venuto a morire. In memoria di questo, eresse sopra le mire anche un leone in bronzo, rivolto a Parma. Dal metallo di questo leone, dopo lunghi tempi, secondo le cronache fu fabbricato un gran tintinnambulo, ossia la campana grossa». E, ancora nel 1588 (riprendendo verosimilmente la notizia da Jacopo o dal Bordigallo). Ludovico Cavitelli, in un passo dei suoi Annales, parlando dei leoni stilofori dei due protiri, spiega che vennero scolpiti «in memoria del leone un tempo prostrato ai piedi dell’Eroe Gallico e delle sue ossa poi seppellite nelle fondamenta di questa Torre». Ora, in questa leggenda è senz’altro da rifiutare il fatto che un principe Gallico abbia eretto la pigna e la Ghirlandina, certamente posteriori al 1284; ma se ne potrebbe dedurre, secondo la Saracino, la retrocessione della data d’inizio del cantiere della Torre (riconosciuta al 1284). Inoltre, la notizia della presenza di un leone bronzeo sulla guglia del Torrazzo in un periodo più o meno coevo a quando Jacopo scriveva, si trova nella Cremona Fedelissima di Antonio Campi (1585), dove, alle pagine 62 e 63
si legge: «1350 […] nel mese di maggio fu da cremonesi posto un leone di bronzo dorato nella cima del Torraccio». Si tratta di un leone diverso ed antecedente a quello di San Marco che i veneziani, impadronitisi di Cremona, fecero apporre sulla guglia nel 1506 (e distrutto da un fulmine nello stesso anno). Tornando alla leggenda, sappiamo che le notizie di Jacopo riguardo ai Longobardi sono ricche e sostanzialmente rispondenti alla realtà storica (come ad esempio quelle che descrivono la battaglia di Cortenova del 1249). Perciò, prosegue la Saracino, «potrebbe essere in qualche modo degno di fede l’episodio del leone, per il quale Jacopo potrebbe aver attinto da altre fonti attendibili oltre a Paolo Diacono». Per concludere, la leggenda dell’ignoto principe Gallico e del leone induce a due ipotesi: o è stata creata per spiegare la presenza del leone bronzeo trecentesco sulla guglia del Torrazzo; oppure si era tramandata oralmente una vicenda che è giunta a noi sotto la forma di difficile interpretazione. E’ comunque da respingere l’ipotesi che i leoni marmorei del Duomo fossero stati scolpiti in memoria del
leone seppellito sotto la Torre. L’iconografia leonina nell’arte è assai antica e vi si sommarono e si stratificarono significati diversi e contributi di culture tra loro differenti e lontane (tanto da non poter essere ridotto entro troppo rigidi schemi interpretativi): dai leoni “solari” posti come custodi sulla soglia degli antichi templi egizi, sino ai leoni funerari dell’arte romana (sia custodi che divoratori di vita). E ancora nell’arte paleocristiana (e successivamente romanica) il leone (simbolo complesso di forza, coraggio e giustizia) è anche un “custode” con evidente funzione apotropaica ed assume un aspetto terribile per dissuadere le potenze del male e per esprimere il tremendum che è nel sacro. Con questo significato (lungi da lasciti “veneziani”) numerosi leoni marmorei troneggiano in molte basiliche, palazzi e chiese romaniche dell’Italia meridionale e della Pianura Padana, inclusa Cremona: dove al cospetto imponente della Cattedrale, con i suoi tredici (o forse quattordici) leoni a guardia delle porte e del Torrazzo, il male era ammonito a non varcare la soglia di quel monumentale luogo sacro e del campanile che vi sta a sentinella.
L’ANFITEATRO ROMANO DI CREMONA Leggendo l’avvincente leggenda medievale dell'incontro tra il principe e il leone a Cremona, non passa inosservata, destando qualche dubbio, la presenza di un simile animale nellanostra città all’inizio dell’Alto Medioevo. Non è mancato chi ha sottolineato che i cremonesi di leoni non dovevano averne mai visti (osservando come i leoni marmorei della Cattedrale somiglino nel corpo più al bove padano che al re della savana). Ma non si può escludere in assoluto la presenza di animali selvaggi ed esotici a Cremona (sia pure in modo non certo massiccio come nei colossali anfiteatri della capitale, primo fra tutti il Colosseo).
Effettivamente, non andrebbe trascurata la notizia trasmessa da Publio Cornelio Tacito nelle Historiae, relativa alla presenza nella nostra città, in epoca romana, di un anfiteatro in legno fatto erigere da Cecina su ordine di Vitellio nel 69 d.C. Riguardo agli spettacoli che vi erano tenuti, Tacito riporta solamente di munera, ossia combattimenti tra gladiatori e gladiatori, il primo dei quali allestito da Cecina per Vitellio. Ma non si può escludere che in seguito nella colonia cremonese avesse preso piede anche la prassi delle venationes (gli spettacoli tra gladiatori e belve), con la conseguente necessità di tenere in città numerose
fiere, tra cui leoni (i quali, come del resto anche le altre belve esotiche destinate alle arene, erano in molti casi addestrati da domatori di professione). In alcuni anfiteatri minori ci poteva accontentare di animali locali ma non era escluso l’acquisto di esemplari esotici dalla capitale. Non vi sono elementi per ipotizzare la presenza di eventuali belve esotiche sino alla distruzione longobarda del 603, né se proprio in quell’occasione gli animali avessero avuto la possibilità di fuggire dalle gabbie, risultando poi liberi di vagare tra le rovine. Ed altrettanto poco si sa sull’anfiteatro cremonese, eretto dai legionari della
XIII Gemina in soli quaranta giorni (particolare che fa supporre appunto la sua natura lignea). Né è dato di sapere se sopravvisse sino al tempo dell’invasione longobarda o se, più probabilmente, cadde in disuso con l’avvento della diocesi cristiana tra IV e V secolo (perché teatri e anfiteatri erano particolarmente invisi alle autorità religiose del nuovo culto). A questo si deve il declino degli anfiteatri in genere, non sempre andati in rovina per altre motivazioni (ad esempio le invasioni barbariche) in quanto in alcuni casi alcuni invasori addirittura ripristinarono giochi dismessi. mi.sco.
CREMA
Sabato 30 Novembre 2013
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Il sindaco ha sfiduciato l’opposizione La minoranza? «Barbari, meschini, aggressivi» e succubi di istinti ciechi. Lei? Si giudica «competente e retta»
L’
di Redazione
opposizione, soprattutto dopo la questione del tribunale, ha sfiduciato il sindaco. Il quale ha replicato. Che cosa ha detto in sostanza la Bonaldi oltre le sue posizioni già note? Due le questioni messe in campo. La prima. Rivolta alla minoranza, ha detto: «Vi sarete accorti, signori firmatari, che con questa mozione non avete fatto altro che rafforzare e rendere granitica questa maggioranza, il cui sostegno, lo dico davvero affettuosamente stasera, mi onora oggi ancora di più. Intervento dunque solo per rispetto per questa istituzione, che mi impone di impegnarmi nella ricostruzione che ascolterete». Una dichiarazione boomerang quella del sindaco: infatti, diventa così palese che prima della mozione di sfiducia dell’opposizione, la sua maggioranza non era proprio granitica. La seconda questione, un attacco all’opposizione che le ha chiesto di dimettersi, con toni da “guerra fredda”. «I consiglieri firmatari si sono spinti oltre la naturale dialettica… assumendosi la responsabilità di offese al limite della diffamazione… In nome del dibattito
Gli ex assessori Alvaro Dellera e Anna Rozza del Sel hanno consegnato al presidente della Provincia, Massimialino Salini, la raccolta firme sulla scuola di Charis (Cielle). La risposta di Salini è stata secca: «Avete sbagliato indirizzo, queste firme le dovete consegnare al sindaco Stefania Bonaldi. E' da marzo che siamo fermi in attesa di un cenno dell'amministrazione comunale di Crema. E' strano, dal momento che tutto è contenuto nella mia risposta all'interrogazione che il Partito Democratico ha sollevato in consiglio comunale». Salini si è spiegato ancora meglio: «La Provincia ha già da tempo dato tutta la propria disponibilità, ma la situazione è bloccata a causa dell'incapacità del Comune di Crema di prendere una decisione»
politico, non si può cadere nella barbarie». Simone Beretta, Renato Ancorotti, Laura Zanibelli, Antonio Agazzi, Alberto Torrazzi e Battista Arpini sarebbero i
nuovi “barbari” perché hanno avuto l’incoscienza di attaccare il sindaco sulla questione del tribunale di Crema. Perché l’hanno fatto? Stefania Bo-
naldi ha la risposta pronta: «Per distogliere l’attenzione dei cittadini» della «loro passata inettitudine». Sembra di sentire il centrodestra – regnando il
sindaco Bruttomesso - quando, attaccato, parlava, a torto o ragione, dei fatti e misfatti dell’amministrazione Ceravolo. Niente di nuovo, insomma: chi subentra dopo, accusa quelli che c’erano prima. Politichese, da copia e incolla. Ma la Bonaldi si spinge oltre: la sua è «una politica di responsabilità e di servizio», quella del centrodestra è, invece, «una politica degli istinti più ciechi». Ma non è finita qui: c’è anche la condanna agli inferi, con un piglio da inquisizione. Infatti, gli oppositori a questa maggioranza - che sono stati votati dai cremaschi – sono aggressivi, dilettanti, meschini, lontani dagli interessi collettivi. La politica che praticano «diseduca le nuove generazioni, droga di sé coloro la praticano e ce li consegna per l’eternità, come un debito inestinguibile». Da qui la maledizione politica per l’eternità: «Per questo sono io, signori consiglieri firmatari, a sfiduciarvi per tutti i giorni a venire. Sono io a sfiduciarvi, perché cerco di rappresentare con il lavoro quotidiano, con la competenza e con la rettitudine questa comunità, che, credo a differenza di voi, amo profondamente…». Amen.
«Sbagliate indirizzo, andate dalla Bonaldi»
Sulla scuola di Cielle, Salini risponde secco a Sel. In comune, nessuna decisione sottoscritta
In particolare ciò che la Bonaldi non ha ancora fatto secondo Salini, è una delibera del Comune di Crema "che dichiari non più valida la convenzione in essere tra la Provincia e lo stesso Comune di Crema in merito alla realizzazione del Campus Racchetti a San Bartolomeo, già a suo tempo approvata dal Consiglio Comunale di Crema e, all'unanimità, dal Consiglio Provinciale». Insomma, senza alzare la voce, Salini ha rimandato i due di Sel alla Bonaldi. La quale? Dopo le dichiarazioni di rito («Abbiamo appreso con stupore delle di-
chiarazioni del presidente della Provincia Salini…»), ecco il nocciolo della questione: «Quanto all’ipotesi che il Comune di Crema sia disponibile a tornare in possesso dell’area di San Bartolomeo, con interruzione da parte della Provincia della corresponsione del pagamento, di 1.000.000 di euro (rateizzato in 20 anni), il Comune di Crema ha già risposto alla Provincia in senso affermativo e gli atti deliberativi conseguenti sono già in via di predisposizione e visto che questo sembra essere l’unico interesse di Salini – anziché una soluzione positiva della questione
Stefania Bonaldi
Massimiliano Salini
nell’interesse dei cittadini- verranno al più presto sottoposti ai competenti organi deliberativi» aggiunge la Bonaldi. Quindi, ha ragione Salini: carta canta, e di "atti deliberativi" del Comune non ce ne sono. Ma c’è un’altra questione aperta. La Bonaldi la ricorda: «Più complessa la questione riguardo ai lavori che in questi anni la Provincia ha realizzato presso l’Istituto Magistrale, lavori stimati in 800mila euro per i quali la Provincia chiederebbe al Comune il rimborso… il Comune si è dichiarato disponibile a considerare soluzioni che tutelino gli interessi di entrambi gli enti coinvolti». Anche in questo caso, come si legge, siamo ancora nel campo delle ipotesi di soluzioni, di disponibilità a chiudere la questione, di buona volontà. Ma la firma sulle carte che contano?
Sull’assestamento di bilancio è bagarre, ma conta il documento dei revisori dei conti
Costantino Rancati
C’è stata bagarre in Consiglio comunale sull’assestamento di bilancio tra maggioranza e opposizione. Al di là della battaglia politica, un fato è chiaro: quello che ha sottolineato il Collegio dei revisori dei conti del Comune di Crema (il presidente Costantino Rancati, e i due membri Alessandra Vaiani e Nicola Fiameni). I quali - lo ripetiamo anche su questo numero del giornale - hanno messo le mani avanti nel dare il loro parere sull’assestamento generale al bilancio di previsione 2013. E’ come se avessero dettto: lo approviamo, ma a patto che… E hanno, quindi, avanzato una serie di “avvertimenti” sopra i quali l’amministrazione non può sorvolare. In poche parole hanno detto a sindaco & soci: se avevate preventivato di
spendere dei soldi, bisogna che altri denari entrino in cassaforte nel più breve tempo possibile per pareggiare i conti. Non ci sono scusanti. Per esempio? 1. Viene sollecitata «l’emissione dei ruoli Imu e Ici, relativamente agli anni arretrati, in modo da poter raggiungere le previsioni di bilancio». 2. Gli incassi delle multe sono stati inferiori alle previsioni e quindi, il Collegio dei revisori dei conti sollecita il Comune «ad attivarsi maggiormente nell’emissione dei ruoli nei confronti di chi non paga entro la prima scadenza»; come dire: dovete far sborsare in fretta le sanzioni per le infrazioni commesse al Codice della Strada. 3. Anche i proventi derivanti dall’uso degli impianti sportivi sono stati
«nettamente inferiori alle previsioni». Quindi il Comune deve essere «più sollecito sull’emissione degli avvisi di pagamento e sull’incasso degli stessi». E andiamo avanti. 4. Persino i proventi cimiteriali sono stati inferiori alle previsioni. 5. Il Comune viene invitato a incassare, entro la fine dell’anno, le «quote arretrate di utili delle società «Cremasca servizi Srl» e «Scrp». 6. Il Collegio dei revisori dei conti sollecità il Comune a indire gli appalti già scaduti circa i pannelli per la pubblicità e l’arredo urbano. 7. L’accertato e l’incassato degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria «è inferiore alle previsioni». Quindi? L’amministrazione deve monitorare «l’andamento dell’entrata», ed eventual-
Asvicom: «Diffamati da Confcommercio, ora la querela» «Siamo vittima di una diffamazione e riteniamo di aver subito un’ingiustizia con effetti devastanti per la dignità e il funzionamento dell’Asvicom. Siamo sotto attacco e abbiamo tutto il diritto di difenderci». Questo l’esordio di Berlino Tazza, presidente dell’Asvicom, nella conferenza stampa che si è tenuta nella sede dell’associazione, presenti anche il vice presidente Fabiano Gerevini e il segretario generale Enrico Zucchi. Al centro, la riunione del 27 maggio 2011 del Distretto urbano del commercio «Un salotto per Cremona». Laura Guglia, allora rappresentante di Confcommercio Cremona si pronunciò a sfavore dell’entrata di Asvicom nella cabina di regia del Distretto. In quell’occasione pronunciò una frase resocontata nel verbale della seduta e giudicata «gravissima» da Zucchi che l’ha letta ai giornalisti: «Osserva, poi che Asvicom, finanziando la proposta presentata da Reindustria, con ben 100.000 euro, di fatto compra l’ingresso nella cabina
di regia». Ha commentato così il presidente Tazza: «Sostenere che l’Asvicom ha comprato l’ingresso nella cabine di regia significa dire che qualcuno lo ha venduto». Motivo per cui Confcommercio Cremona «dovrebbe fare nomi e cognomi e dire a chi si riferisce dal momento che nella cabina di regia del distretto di Cremona siedono istituzioni (Provincia, Camera di Commercio, Comune Reindustria eccetera) e molte altre associazioni di categoria». L’associazione ha palesato, quindi, la volontà di perseguire le vie legali per tutelare la propria reputazione di Asvicom. «È ora di finirla» ha dichiarato Zucchi, «di gettare discredito, da parte di Confcommercio, sull’Asvicom». Il presidente Tazza ha ricostruito l’ultimo episodio che è cronaca di questi giorni: «Nel 2009 Confcommercio Cremona e Ascom Crema firmano un accordo di collaborazione che trasferiva la rappresentatività dell’associazione cremasca a quella cremonese; solo
dopo qualche mese l’accordo viene sciolto per essere opportunisticamente riesumato in occasione del recente rinnovo camerale». Un’operazione che ha prodotto l’esclusione dell’Asvicom dal sistema camerale, privando così la Camera di Commercio di Cremona di un’associazione che rappresenta 519 imprese con 2.470 dipendenti nel settore del commercio e complessivamente oltre 1.500 aziende che impiegano 8mila addetti. «Non è mai accaduto nella storia sindacale del territorio» ha ribadito Tazza, «che un’associazione che rappresenta oltre il 20% delle imprese del mondo del commercio venga epurata dal consiglio camerale dei prossimi 5 anni. Siamo a conoscenza dell’imbarazzo e del profondo disagio che ciò ha provocato non solo in tutti gli enti istituzionali e nelle associazioni che si esprimono nella Camera di Commercio, ma anche fra chi fa parte di Confcommercio Cremona e non si riconosce nell’attuale presidenza»
mente deve «contenere le spese coperte da tale provento». Detta pane e salame: su questo capitolo, non puoi spendere più di quanto hai incassato davvero. 8. Peggio ancora sui proventi della alienazione di immobili comunali: «L’andamento dell’accertamento e dell’incassato è nettamente inferiore rispetto alle previsioni». Da qui il monito del Collegio dei revisioni dei conti: «Si ritiene improbabile il raggiungimento di quanto inserito in bilancio e, conseguentemente, si invita l’Ente a non dar corso alle spese finanziate con tali proventi». 9. Infine, la constatazione che non c’è stata una strutturale riduzione delle spese correnti. Il Comune, come già si sospettava, non ha effettuati tagli sostanziali alle spese.
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Crema
Sabato 30 Novembre 2013
Albero di Natale dei Pantelù: già piantato in piazza Duomo
E’ stato posizionato in piazza Duomo l'albero di Natale dei Pantelù. E’ un abete di 10 metri che sarà illuminato venerdì 6 dicembre con una cerimonia ufficiale; è stato chiamato «Giorgione», in onore alla memoria di Giorgio Stanghellini. Resterà in piazza Duomo fino al 6 gennaio del 2014. Tutte le spese verranno interamente sostenuto da sponsor.
Orchestra «Il Grillo», grande spettacolo al Sant’Agostino
Orchestra di Crema acclamata sabato 23 novembre al museo. In pochi minuti tutti i posti a sedere della Sala Pietro da Cemmo sono stati occupati dal pubblico accorso ad assistere al «Concerto di Santa Cecilia», proposto dall’associazione musicale «Il Trillo». L’affiatato ensamble, abilmente diretto dal maestro Davide Pedrazzini, ha aperto la serata realizzata a favore dell’associazione cremasca Parkinson e disturbi del movimento «La Tartaruga Crema Onlus», con il «Te Deum». Il presidente de «La Tartaruga Onlus», Mariangela Savoia, e il dottor Michele Gennuso, dirigente medico dell’unità operativa di Neurologia dell’ospedale di Crema, hanno illustrato le attività dell’associazione cremasca - Parkinson e disturbi del movimento. All’interpretazione eccellente ed accattivante dell’orchestra cremasca, il pubblico ha risposto con scroscianti ed interminabili applausi e richieste di bis. Arrivederci, quindi, al prossimo immancabile appuntamento del Trillo che si terrà sabato 14 dicembre al teatro San Domenico per il tradizionale «Gran concerto di natale» a favore di «Abio Crema», promosso dall’Associazione Olimpia Cultura e Sport. La riuscitissima e soddisfacente stagione concertistica 2013 dell’orchestra cremasca, si concluderà domenica 22 dicembre con il «Gran concerto di Natale» a favore della Caritas lodigiana, presso l’Auditorium della Popolare di Lodi.
Snam si prenderà cura di sei aree verdi in città Collaborazione tra Snam e il Comune di Crema per la valorizzare sei aree urbane attraverso il coinvolgimento attivo dei dipendenti Snam e dei cittadini. Il progetto è stato illustrato alla presenza del sindaco Stefania Bonaldi, dell’assessore Fabio Bergamaschi e dei rappresentanti del gruppo Snam: Bruno Burigana, direttore del personale, Gloria Gazzano, direttore ICT, e Paolo Bacchetta, amministratore delegato di Stogit, la consociata attiva nello stoccaggio di gas naturale che a Crema ha la propria sede operativa. Rivolto a 60 dipendenti, il programma di formazione di Snam ha coinvolto attivamente la comunità di Crema in un progetto per la valorizzazione di cinque aree verdi pubbliche e di un cortile scolastico, ed è stato sviluppato insieme al Comune di Crema e a Stogit, che garantirà il sostegno economico dell’iniziativa. Le 6 aree individuate sono quelle di via Donati, piazza Ugo la Malfa, via Pagliari, via XI Febbraio e via Vittorio Veneto, oltre al cortile della scuola primaria «Carlo Alberto Dalla Chiesa» nel quartiere Santa Maria. Divise in 6 gruppi da 10, le persone di Snam hanno coinvolto i cittadini anche con questionari e interviste, per raccogliere le informazioni sulle possibili esigenze e necessità, specifiche tecniche e potenziali fornitori di beni e servizi. I 6 progetti prevedono una serie di interventi volti a rendere ulteriormente fruibile ognuna delle aree – dai necessari interventi iniziali di ripulitura all’installazione di arredi come panchine e giochi per bambini - concepiti per essere realizzati, collocati e manutenuti anche con il supporto di volontari, favorendo in tal modo la partecipazione dei residenti e apportando un beneficio tangibile alla vita di tutti i giorni della comunità di Crema.
Crema è per l’abolizione della pena di morte Sono oltre 1.600 le città nel mondo che si sono dichiarate «Città per la vita» e si impegnano per l'abolizione della pena di morte. Anche Crema ha aderito alla campagna promossa dalla Comunità di S.Egidio. In occasione della «Giornata Mondiale delle Città per la Vita/ Città contro la Pena di Morte», che si celebra il 30 novembre di ogni anno, verrà quindi simbolicamente illuminata
Crema è contro la violenza alle donne
la Torre Pretoria perché non si spegna mai la luce su questo tema. Come ricorda il sindaco Stefania Bonaldi, «se è vero che in Italia la pena di morte è stata abolita sin dal 1948 (e nel 2007 anche dal Codice penale militare di guerra), purtroppo in molti stati anche di sviluppata cultura democratica resta questa grave macchia che si spera di superare definitivamente al più presto».
Crema ha aderito alla «Giornata internazionale contro la violenza alle donne». Iin piazza Duomo si è tenuto un flash mob animato da un gruppo di ragazze dell’istituto Sraffa - per sensibilizzare i cremaschi sul problema dei femminicidi. L’evento è stato organizzato dall’assessorato alle Pari Opportunità. Presenti all’iniziativa l’assessore Morena Saltini, e due associazioni: «Donne contro la violenza», che opera a Crema da oltre 20 anni, e l’Acli che ha fatto esibire le partecipanti del corso Emozioni in Danza e Zumba. Sono stati, infine, liberati dei palloncini bianchi.
Festeggiata l’edizione del 2013 e tutte le anticipazioni del torneo 2014 al Voltini
Dossena, ecco chi giocherà
I
l «Trofeo Dossena», prestigioso torneo internazionale di calcio per squadre giovanili di club che si tiene a Crema ormai da 37 anni, ha voluto con i suoi dirigenti festeggiare, come da tradizione, anche quest’anno il successo dell’edizione 2013, con un incontro al ristorante Rosetta di Capergnanica. Il presidente Angelo Sacchi, accompagnato dal past-president Mario Palmieri, ha voluto così ringraziare quanti si sono prodigati per la buona riuscita della 37° edizione del Torneo di calcio più prestigioso, riconosciuto ed apprezzato a livello lombardo e nazionale. In realtà – come ha riconosciuto lo stesso presidente, l’edizione 2013 tenutasi lo scorso maggio, non è stata fra le meglio riuscite per colpa del tempo inclemente che ha tenuto lontano dagli spalti le grandi folle degli anni precedenti. «Grande soddisfazione, invece» ha ribadito Angelo Sacchi «per la prima vittoria a Crema nel 2013 di
Angelo Sacchi, a lato i vincitori di quest'anno: l'Etoile Lusitana
una squadra africana che ha ulteriormente allargato gli orizzonti calcistici dello stesso torneo». Due gli accorgimenti che i dirigenti hanno immaginato per una migliore riuscita dell’iniziativa sportiva per il prossimo anno: «Tornare a svolgere le partite in un periodo più propizio, cioè il tradizionale mese di giugno; e attivarsi
per favorire un maggior coinvolgimento dei ragazzi delle scuole». Naturalmente gran parte del successo sarà ancora una volta affidato al prestigio delle squadre partecipanti. «Milan, Torino e Sassuolo», ha anticipato il presidente, hanno già dato il loro assenso alla partecipazione, mentre si lavora già alacremente per completare il
quadro delle partecipanti con prestigiose presenze straniere: Borussia, Monaco 1960, Fluminense e Vasco de Gama in prima linea. Applausi e compiacimento dei presenti per un torneo che nonostante le difficoltà, si proporrà anche il prossimo anno, per la 38° edizione, all’interesse dei tifosi cremaschi e non solo.
La «Milonga di Natale» e stages al Santa Crus
Il proprietario del bar fa scappare i ladri
Sempre il tango di Santa Crus in primo piano. Domenica 1° dicembre, la «Milonga di Natale» e stages di tecnica maschile e femminile, con i maestri Alberto Scarico e Sabrina Rovelli (sono previste anche lezioni private) che si esibiranno durante la milonga. Estrazioni a premi di fine anno: primo premio 12° lezioni di tango argentino, 2° premio 6 lezioni, sempre con i maestri Alberto e Sabrina, ed altri bellissimi premi a sorpresa offerti dagli sponsor; sarà presente nella serata un espositore di scarpe da tango («Scarpette rosse»). Musicalizza Walter «Zorro gris».
Li ha sorpresi mentre cercavano di aprire il cambia monete nel suo bar, «El Gaucho» di Offanengo. Erano due persone vestite di scuro. L’ha svegliato la rottura del vetro della porta del locale. «Quando mi hanno visto, sono scappati» ha raccontato. Il proprietario del bar - che ha l’abitazione nello stesso stabile del locale pubblico - ha chiamato subito i carabinieri. Quattro pattuglie sono arrivate subito sul posto, ma i ladri erano già riusciti a dileguarsi.
Domato l’incendio alla scuola materna Tanto spavento, attimi di paura, ma per fortuna non c’è stata alcuna grave conseguenza per l’incendio scoppiato a Rivolta d’Adda alla scuola materna «Fondazione asilo infantile» di via Porta Rocca. Sul posto sono subito intervenuti carabinieri, vigili del fuoco e medici del 118. Le fiamme, causate da un corto circuito, si sono sviluppate nel montacarichi utilizzato per portare i pasti preparati dalla cucina. Per precauzione, il preside ha fatto evacuare la scuola. Tutti i 200 bambini sono usciti sani e salvi.
Screening del tumore polmonare: che cosa può capitare a chi fuma Seconda edizione del progetto di screening “di base” del tumore polmonare, attuato dal comparto di radiografia dell’ospedale come attività aggiuntiva. Nato da un’idea del dottor Luciano Gandola, quest’anno ha permesso a 119 “grandi fumatori”, nella fascia dai 55 ai 75 anni, di fruire gratuitamente di uno screening toracico. L’indagine ha avuto i seguenti ri-
sultati: c’è stato un aumento di casi meritevoli di soli controlli nel tempo (+10% circa) e di quelli meritevoli di ulteriore step diagnostico (+12% circa) , mentre si sono ridotti i casi che necessitano di un intervento più tempestivo (-7% circa). Lo studio ha permesso, inoltre, di intervenire su alcune casistiche di maggiore entità patologica, portando così ad inter-
venti importanti e necessari. Secondo il dottor Gandola, «è chiaro che il risultato incoraggia a continuare il progetto”. E di questo ne è convinto anche Giorgio Olmo, rappresentante dell’Associazione Popolare di Crema per il territorio, sponsor del progetto. «Di fronte a certe iniziative» ha sostenuto Olmo, «manteniamo l’adesione, in linea di massima».
Le ricerche sono rivolte a candidati dell’uno e dell’altro sesso (L:903/77 e L. 125/91) Trattamento dati personali secondo D.Lgs. 196/2003 visionabile sul sito www.maxwork.it • Aut. Min. Prot. N° 1239 - SG del 22/12/2004 Maxwork S.p.A. - Agenzia per il lavoro Sede Legale – via Dell’Esquilino, 38 – 00185 Roma Sede Amministrativa e Direzione Generale - Largo Porta Nuova, 14 - 24122 Bergamo
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Crema
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a scuola della cosmesi è finalmente una realtà. È stata annunciata in conferenza stampa lo scorso 25 novembre, a Crema, presso la sede della Ancorotti Cosmetics, l'azienda di Renato Ancorotti, il primo ad avere avuto l'idea di dar vita a una scuola che sappia formare operatori nel settore cosmetico «con l'obiettivo prioritario» ha tenuto a sottolineare l'imprenditore cremasco, «di accedere a un posto di lavoro, messo a disposizione dalle stesse imprese del distretto cremasco della cosmesi» distretto che è uno dei primi, per importanza, a livello mondiale. Tecnicamente, la scuola in questione è un Ifts, un Istituto di formazione tecnica superiore: un percorso alternativo a quello universitario, per quanti hanno già terminato un percorso di studi superiori oppure sono già in possesso di una qualifica tecnico-professionale, preferibilmente nel settore chimico o chimicotecnologico. Diversi partner hanno lavorato a realizzare il progetto che è stato approvato, proprio in questi giorni, dalla Regione. Tra questi, un partner che ha collaborato al progetto fin dall’inizio all’idea di una scuola per tecnici della cosmesi: la Libera artigiani di Crema, l’unica associazione di categoria presente al tavolo della conferenza stampa con il segretario dell’organizzazione, Giuseppe Zucchetti. Il quale ha detto: «Sono molto contento di vedere concretizzato quanto è stato avviato, quasi per gioco, ormai 16 mesi fa, davanti a una tazza di caffè.
Sabato 30 Novembre 2013
Chi era presente. Dove sarà aperta. Chi si può iscrivere. Quando inizieranno i corsi
Presentata la scuola di cosmesi
E’ bello che Crema, d'ora in poi, possa essere ricordata non solo per la sua capacità produttiva ma anche per una formazione di alto livello». A Renato Ancorotti e alla Libera artigiani, si sono poi aggiunti lo Ial Lombardia, specializzato nella formazione, l'Itis Galilei di Crema, la Provincia di Cremona, l'università di Pavia, che curerà l'aspetto pratico del tirocinio e fornirà un adeguato supporto didattico e il Co-
smoprof di Bologna, organizzatore dell'importante fiera di settore. Da Milano, sono arrivati 117mila dei 150mila euro totali: il resto dei costi dovrà essere suddiviso tra gli stessi partner. Come ha spiegato il professor Franco Gallo, dirigente del Galilei, che metterà a disposizione aule e parte del corpo docente, il corso, gratuito, avrà la durata di un anno, per un totale di mille ore di lezione, suddivise in 300 ore di stage e 700 di
formazione teorica. Il corso sarà operativo a partire dal prossimo gennaio e terminerà nel dicembre 2014. Le iscrizioni saranno aperte fino al 10 gennaio ma diverse richieste sono già pervenute alla segreteria dell'istituto scolastico. «D'altra parte» ha aggiunto l'assessore provinciale all'Istruzione e al Lavoro, Paola Orini, a margine della conferenza stampa, «se fossi nei panni di uno studente o di un genitore, che deve valutare quale percorso suggerire al proprio figlio, non avrei dubbi e consiglierei senz'altro questa opportunità. Esiste praticamente il 100% di probabilità di trovare un posto di lavoro e, per giunta, sul territorio». Alla conferenza stampa, c'erano anche il presidente della Provincia, Massimiliano Salini, il presidente del Polo della Cosmesi di Crema, Matteo Moretti, il consigliere regionale Simona Antonini, il responsabile Ricerca e Sviluppo per Cosmoprof, Matteo Locatelli, titolare dell'azienda Pink Frogs, di Rozzano, provincia di Milano, la professoressa Paola Perugini, docente di Tecnologia cosmetica all'università di Pavia, Matteo Berlanda, amministratore delegato di Ial, il consigliere regionale
Carlo Malvezzi e anche l'assessore regionale all'Istruzione e al Lavoro, Valentina Aprea, insieme al suo predecessore, Gianni Rossoni. «Da parte della Regione, esprimo la più grande soddisfazione per questo traguardo» ha commentato Valentina Aprea. «Posso dire con orgoglio che la Lombardia è una delle poche Regioni a investire negli Ifts, una tipologia di istituto molto agile e un vero e proprio ponte verso l'occupazione. Il Ministero competente, da parte sua, ha invece smesso di finanziarli». «Mi sento di aggiungere che questo può essere solo l'inizio del rilancio per il vostro territorio» ha sottolineato l’assessore regionale all’Istruzione e al Lavoro, «augurandomi che possiate dar vita anche a una fondazione, che renda stabile nel tempo questa iniziativa e che, in futuro, si possa puntare a una scuola ancora più qualificata, in grado di formare tecnici specializzati nel settore. C'è un nuovo modo di formarsi, ormai, professionale e altamente specializzato, che non è da meno di quello tradizionale ed è questo che saprà mantenere in piedi le eccellenze del nostro territorio. La cosmesi è una di queste».
Convegno organizzato dal Banco Popolare, sede di Crema, in collaborazione con Reindustraia
Le nostre aziende ora guardano al mercato russo
di Gionata Agisti Il Banco Popolare di Lodi, in collaborazione con Reindustria, la Camera di commercio di Cremona e quella italo-russa, ha organizzato a Crema, il 21 novembre, nella sala dei Ricevimenti del palazzo comunale, un incontro dedicato alle opportunità offerte alle aziende locali dal mercato russo. Come ospiti anche tre imprenditori cremaschi, che hanno o hanno avuto a che fare con la Federazione russa: Renato Ancorotti, Tommaso Carioni e Giampaolo Romanello. Moderatrice del convegno, la direttrice di Reindustria, Alessandra Ginelli. Come hanno spiegato Paolo Gallinari, direttore area della filiale cremasca del Banco e Fabrizio Marchetti, responsabile di divisione per lo stesso Banco Popolare di Lodi, in questi ultimi anni, sono emerse svariate ricette per combattere la crisi, tra cui, la più gettonata, è proprio l'espansione all'estero. «Il nostro gruppo» ha sottolineato Marchetti, «crede da sempre nell'internazionalizzazione e, da prima della crisi, ha investito nella crescita delle proprie strutture». Il Banco Popolare di Lodi può, infatti, contare su una banca in Lussemburgo, un’altra in Svizzera e, per servire al meglio le esigenze dei propri clienti, su oltre 5mila corrispondenti nel mondo e su alcuni uffici di rappresentanza: Mosca, Mumbai, Hong Kong, Pechino e Shanghai. Maurizio Zucchetti, responsabile dell’ufficio di rappresentanza a Mosca, aperto da 5 anni, ha tracciato una panoramica del mercato russo, da cui emergono alcuni dati fondamentali: la sta-
Nella foto sopra, da sinistra: Carioni, Ancorotti, Romanello. Sotto, da sinistra: Bonaldi, Marchetti, Barbiani e Zucchetti
bilità politica della Federazione russa è molto forte e gli indicatori finanziari sono tutti di livello eccellente: il Paese, ad esempio, è nono nella classifica dei Pil più alti del mondo. Dai primi anni 2000, e fino al 2008, è cresciuto del 7% e, dopo aver subìto gli effetti della crisi nel 2009, è ritornato a crescere, per attestarsi attualmente attorno al 3-4%. «La sua principale forza consiste nell'esportazione di gas e petrolio, che ha dato origine a un boom di consumi interni e migliorato la qualità della vita. In poche parole, il popolo russo spende. Ci sono però anche degli aspetti negativi: la trasparenza giuridica è scarsa e le procedure burocratiche pesanti, con una forte tendenza alla corruzione. Anche la lingua rappresenta
un ostacolo – l'inglese non è molto diffuso – e, in generale, quello russo non è un mercato che si può affrontare a distanza: richiede una presenza, anche semplicemente sottoforma di una continuità di relazione». Comunque, un aspetto molto importante, messo in luce da Zucchetti, è la predilezione del mercato russo per il «made in Italy» e questo rappresenta per l'Italia un vantaggio competitivo importante. «La Federazione russa è un mercato giovane, dinamico e aperto a ciò che proviene da fuori confine» ha aggiunto Eleonora Barbiani, segretaria generale della Camera di commercio italo-russa, con sede a Milano. «Ma non è un mercato per tutti, perché richiede un investimento in tempo e risorse,
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senza aspettarsi un ritorno immediato». La Camera di commercio italo-russa assiste le imprese, soprattutto piccole e medie, a seconda delle loro necessità. I servizi offerti sono ad ampio raggio: ricerche di mercato, partnership, missioni business to business, workshop e incontri di formazione per le stesse imprese. Renato Ancorotti, titolare della Ancorotti cosmetics, ha spiegato quello russo è il quinto mercato al mondo per la cosmetica e che il 70% del make up è prodotto in Italia, di cui il 95% proprio a Crema. «Frequento la Russia dagli anni Ottanta e, attualmente, è lì che indirizziamo il 15% del nostro export. Non è un Paese facilissimo ma, come detto, ama molto il made in Italy. Il
che non significa che sia sufficiente che un prodotto venga prodotto in Italia perché deve essere anche di qualità. Una volta riusciti ad allacciare delle relazioni d'affari con clienti russi, queste stesse relazioni si mantengono buone e io, personalmente, non ho mai avuto problemi con i pagamenti. L'aspetto positivo è che i russi non amano solo le grandi firme italiane ma anche prodotti dai prezzi inferiori, purché di qualità. Per questo motivo sono convinto che anche le piccole imprese, alleandosi, possano riuscire ad aprirsi un varco in questo specifico mercato». A proposito di piccole imprese, un esempio è offerto dal caseificio Eredi Carioni, di Trescore Cremasco. La sua esperienza in
Russia risale al 2003-2004. «Il prodotto caseario lombardo ha un potenziale molto elevato» ha spiegato Tommaso Carioni, «e, a dimostrarlo, va sottolineato il modo privilegiato in cui vengono esposti i prodotti alimentari italiani negli scaffali dei supermercati russi. La difficoltà, in Italia, sta nell'individualismo degli imprenditori. Dobbiamo trovare una collaborazione che ci permetta di soddisfare le alte aspettative di quel mercato. Faccio un esempio: 100 o 200 quintali di latte al giorno, che è quanto la mia azienda riesce a produrre, non sono niente per riuscire a rispondere alla domanda internazionale». Nel campo dei macchinari, infine, l'Italia è leader incontrastata sul suolo russo. Lo dimostra il caso della Elex di Montodine, produttrice di ascensori e montacarichi. «Siamo in Russia da 10 anni» ha raccontato Romanello. «Abbiamo cominciato traducendo in russo tutta la nostra documentazione e, una volta aperto un canale stabile, abbiamo cominciato a essere inondati ogni giorno di richieste e domande, anche le più banali, a cui tuttavia occorre rispondere prontamente, perché i russi in questo sono molto esigenti. Dovendo trasportare carichi pesanti, ci muoviamo via terra e paghiamo un pedaggio criminale. Senza contare che le strade in Russia sono poche e spesso impraticabili. È vero, poi, che a livello istituzionale manca un supporto degno di questo nome: i nostri concorrenti europei in questo sono più forti di noi, possono contare su ambasciate efficienti, mentre, personalmente, mi sono spesso imbattuto in un servizio scadente».
La mafia uccide solo d’estate Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, è l'irriverente documentarista di Mtv, con il programma il Testimone, oggi al suo esordio alla regia. La mafia uccide solo d'estate è la sua straordinaria opera prima che racconta la storia di vita di un ragazzo palermitano, Arturo. Inspiegabilmente, gli episodi più importanti per la sua crescita personale e professionale sono strettamente legati agli episodi più tragici che hanno coinvolto il capoluogo siciliano nella dura ed estenuante lotta contro la mafia durante gli anni Ottanta/Novanta. Con il suo disarmante umorismo e la sua semplicità nel raccontare storie, anche con la Mafia uccide solo d'estate Pif non può far altro che raccogliere consensi e applausi. In soli 97 minuti si alternano sorrisi, pugni
nello stomaco, risate e lacrime liberatorie che fanno di questo film un insegnamento altamente didattico per chi quel periodo storico l'ha vissuto in prima persona, per chi l'ha rimosso dalla propria testa, per quanti ai tempi erano troppo piccini ma, sopratutto, per il futuro, per non dimenticare. Con una semplicità disarmante Pif è riuscito a raccontare uno dei periodi più neri della Storia Italiana senza giudicare nessuno ma solo portando l'evidenza dei fatti: in venti anni Palermo era una carneficina e la vera gente di stato moriva sotto i colpi delle pistole mafiose ma, peggio ancora, nascosta dal silenzio e dalla cecità della maggior parte della popolazione.Assolutamente da vedere e adatto a tutte le età. Buona visione Federica Palmisano
Regia: Pierfrancesco Diliberto Cast: Pierfrancesco Diliberto, Cristiana Capotondi, Ginevra Antona, Alex Bisconti.
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Crema
Sabato 30 Novembre 2013
Con che cosa sostituirla. La Cna ha fatto la sua proposta: ritorno agli accordi bilaterali e, quindi, agli investimenti privati
Cassa integrazione in deroga: tra 2 anni, basta
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di Gionata Agisti
che punto è la situazione produttiva nella nostra provincia? Che cosa si sta facendo di concreto in tema di politiche attive del lavoro e quali sono gli scenari futuri? Di tutto questo si è parlato lo scorso 27 novembre, a Crema, nella sala della Provincia, in occasione di un convegno organizzato da Cna di Cremona. Moderata dal direttore generale dell’associazione, Bruno Cavagnoli, la serata si è svolta con gli interventi del presidente Giovanni Bozzini, del responsabile delle relazioni sindacali Marco Cavalli, del suo omologo lombardo Stefano Binda e di quello nazionale, Stefano Di Niola. «Dal 2008 a oggi, da quando è stato introdotta la cassa integrazione in deroga per le piccole imprese non coperte dalla cassa ordinaria, il ricorso a questo nuovo strumento è stato continuo e crescente» ha esordito il presidente Bozzini nella sua introduzione. «Purtroppo, riguardo all'immediato futuro, lo stato di difficoltà economica, checché se ne dica, non rincuora e non ci consente di immaginare chissà quali miglioramenti. Quelle che erano le nostre aspettative nei confronti di quest'ultima “Legge di Stabilità” sono state in parte disattese: una riduzione significativa del cuneo fiscale, per esempio, non c'è stata, anche se registriamo un'inversione di tendenza rispetto al passato». Qualche dato sulla panoramica del nostro territorio lo ha fornito Marci Cavalli. Basti rilevare che, nella nostra provincia, nell'arco del 2012, sono state presentate 587 istanze e i settori più coinvolti sono stati, in ordine decrescente: la meccanica, il commercio e il tessile. Ebbene,
Nella foto da sinistra: Cavagnoli, Binda, Di Niola, Bozzini e Cavalli
nell'anno in corso, le istanze sono già 600 e la novità significativa è che il settore tessile è sparito e non certo perché non ne abbia avuto più bisogno, ma semplicemente perché le aziende di quel comparto, che prima hanno fatto richiesta della cassa, ora hanno chiuso i battenti. «Lo strumento della cassa in deroga, nella nostra provincia,
ha sicuramente consentito di reggere la crisi» ha spiegato Cavalli. «È uno strumento molto flessibile e questo è un punto di forza; il problema è che è sostenuto dalla fiscalità generale. Un aspetto positivo da registrare, sempre a livello locale, è la forte sinergia che hanno saputo dimostrare i lavoratori, le imprese, le associazioni di categoria e i
sindacati. Buone anche le relazioni con le istituzioni locali e con alcuni istituti di credito, per quanto riguarda l'anticipo della cassa ai lavoratori, visto che l'Inps è ormai in difficoltà a erogarla puntualmente. Il vero punto debole è la scarsa efficacia delle politiche attive del lavoro, che pure la Regione si è sforzata di mettere in campo. Non si può
dire che il sistema delle doti abbia funzionato: ad oggi, a fronte di milioni di euro stanziati, i risultati ottenuti sono stati scarsi». Putroppo, la cassa in deroga è uno strumento che, da eccezionale, come doveva essere, è diventato strutturale, sebbene un termine sia previsto: tra due anni, infatti, verrà cancellata. Che si farà? «La disoccupazione a livello lombardo è al 9% circa, un dato a cui non eravamo abituati» commenta Binda. «Riguardo al nodo delle politiche attive, negli ultimi due anni, Cna ha sviluppato delle riflessioni al tavolo regionale. Bisogna, infatti, ammettere che, a fronte di 240 milioni di euro, spesi dal 2008 a oggi, tramite il sistema della “dote lavoro”, il risultato è pari al 6% di ricollocazione effettiva. Una percentuale inadeguata, e la nostra impressione è che la Regione debba fare qualcosa in più, in
Il sistema regionale della «Dote» ha dato degli scarsi risultati
la «Dote Lavoro», secondo la regione: chi sara' premiato e chi no A Crema, davanti a una platea di operatori, è venuto a illustrare lo strumento «Dote Unica Lavoro» Valentina Aprea, assessore regionale a Istruzione, Formazione e Lavoro. Questa “dote” è uno strumento finanziato da regione Lombardia con 48 milioni di euro. Ed è uno strumento per i giovani che devono entrare nel mondo del lavoro, i disoccupati che cercano un nuovo posto, per chi vuole aumentare le proprie competenze, per i lavoratori sospesi per crisi aziendali». Nella sala della Provincia erano presenti anche il consigliere regionale Carlo Malvezzi, Paola Orini (assessore provinciale all'Istruzione, Formazione e Lavoro) e il vice presidente emerito di regione Lombardia Gianni Rossoni. Ha sottolineato Malvezzi: «Ai soggetti accreditati (che in Lombardia sono 170 in tutto) saranno assegnati fondi
iniziali ripartiti equamente e incrementati in percentuale solo per coloro che in precedenza hanno dimostrato di aver ottenuto successi occupazionali. Gli operatori saranno valutati sulla base dei risultati ottenuti: in funzione del successo raggiunto - un apprendistato, un tirocinio o un vero e proprio contratto di lavoro - potranno prendere in carico ulteriori persone e ricevere nuovi
termini di monitoraggio e razionalizzazione di un panorama di interventi molto frazionato, che genera una polverizzazione delle risorse». Più in particolare, avverte Binda, «la scelta recente di stanziare 48,6 milioni di euro per una dote unica va nella direzione giusta ma, come Cna, continuiamo a ripetere di uscire dall'assunto, quasi dogmatico, della dote, che ha l'effetto di individualizzare la risposta, impedendole di diventare sistematica. Proviamo, invece, a tornare agli accordi territoriali, rimettendo in gioco lo strumento della bilateralità. Non esiste un'unica via e il 2013 è proprio l'anno in cui le parti in gioco hanno maturato la convinzione della necessità di integrare le risorse pubbliche con quelle private». Il 31 ottobre scorso, le parti sociali hanno fatto una scelta che va proprio in questa direzione, varando uno strumento, già attivo nella nostra provincia, che consente di anticipare al lavoratore fino all'80% della sua retribuzione, per un massimale di 870 euro mensili. «D'altra parte» ha fatto notare Di Niola, «continuare a investire, con soldi pubblici, in imprese che visibilmente non riescono a reggere il mercato è un costo che il nostro Paese non può più permettersi. Come già detto, tra due anni la cassa in deroga non ci sarà più: occorre quindi mettere in campo degli strumenti diversi, come l'accordo bilaterale, appunto, che consente di superare la logica degli investimenti pubblici. Come Cna ci crediamo e, a breve, chiuderemo una trattativa con i sindacati per un fondo di solidarietà tra forze sociali».
fondi. Al contrario, saranno congelati e poi revocati i contributi a chi non ha raggiunto i risultati attesi». I servizi che rientrano tra quelli finanziabili con la «Dote» sono: accoglienza, orientamento, consolidamento delle competenze, accompagnamento a esperienze professionalizzanti in ambienti lavorativi, avvio al lavoro.
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Speciale
Sabato 30 Novembre 2013
I migliori abbinamenti per l’inverno NELLA STAGIONE FREDDA SI PREDILIGONO VINI CORPOSI
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e in estate abbiamo preferito i vini freschi, da consumare spesso ghiacciati in accompagnamento ad insalate, pesce fresco ma anche a gustosi aperitivi, la stagione invernale ci induce a consumare cibi più corposi, calorici, sostanziosi e impegnativi. Questo significa, quindi, che anche il vino di accompagnamento dovrà essere differente. In inverno poi, grazie alla consistenza, alla succulenza ed alla corposità di particolari piatti il vino diventa importante e determinante. Quando si avvicina la stagione fredda si usa spesso consumare cibi grassi, specialmente dalle nostre parti, arricchiti spesso e volentieri da spezie e aromi. Tali libagioni andranno accompagnate da vini che hanno particolari caratteristiche di sapore e di corposità. Così per accompagnare un antipasto corposo, come potrebbe essere un buon patè, piatto dal sapore amarognolo e con tendenza al grasso, che spesso viene proposto nelle nostre osterie, potremmo accostarci s vini bianchi, profumati e piuttosto morbidi: un Malvasia dell'Oltrepo o un Traminer aromatico dell’Alto Adige. Altro piatto invernale per eccellenza dei nostri territori sono le zuppe di legumi e cereali, ma anche le minestre vellutate dal sapore delicato. In questi casi la scelta del vino potrà cadere su un rosso giovane e leggero, come la Bonarda piacentina. Se vogliamo spaziare invece su vini di altre regioni, sono particolarmente raccomandati il Lagrein trentino e il Chianti dei colli fiorentini. Gli stessi vini ben si abbinano ai risotti a base di carni (ad esempio il risotto con la salsiccia, tipico del mantovano), ma anche con i marubini in brodo. Per i secondi la scelta è più complessa, in quanto ogni portata ha i suoi abbinamenti ideali, specialmente in inverno: cibi a base di carne di manzo, di maiale, di cinghiale, lepre, oca… per questi piatti andranno scelti vini rossi con qualche anno di invecchiamento, ben strutturati e dalla buona persistenza gusto-olfattiva. Saranno vini con il sentore della frutta matura, il gusto pieno e un buon equilibrio tra acidità, tannini ed alcol, nonché una gradevole
complessità. Così ai bolliti si potrà accostare un buon Barbera, in grado di rivitalizzare le nostre papille gustative “addormentate” dalla mollezza dei vari tipi di carne. Con la trippa sceglieremo sempre un vino rosso giovane e vivace come un Rosso Oltrepò o un San Colombano. Con un piatto a base di oca l'abbinamento ideale è con un Pinot Nero mentre con un brasato o con la cacciagione si potrebbe abbinare un Buttafuoco. Chi invece volesse orientarsi su vini di altre zone potrebbe scegliere dolcetto d’Alba, Inferno, Valpolicella o Vino Nobile di Montepulciano. Veniamo al dolce, che può essere accompagnato a un sangue di giuda, dolce, fresco, fragrante, soprattutto se si tratta di pasta frolla. Un dolce a base di castagne o le tradizionali caldarroste si sposano perfettamente, invece, con il vino nuovo spillato dalla botte, quando ancora sa di mosto, fresco e gioioso.
VINI PER LA CUCINA DI MONTAGNA Chi ama la montagna e la neve in questo periodo starà già iniziando ad organizzare i primi week end sulla neve, o addirittura la settimana bianca. Un soggiorno in montagna, tuttavia, non significa solo godere di tutte le opportunità sportive che offre la neve, ma anche gustare le prelibatezze della cucina che i nostri monti offrono. La cucina di montagna è tradizionalmente “povera” a causa delle limitate varietà degli ingredienti ma anche i prodotti più semplici sanno conferire al nostro palato sensazioni inimitabili. Se poi sono accostati ai vini giusti la piacevolezza è garantita. Le montagne italiane offrono una gamma straordinaria di funghi, dai preziosi ovuli ai regali porcini. Una materia prima che permette di preparare tantissimi piatti gustosi. Alla griglia, in padella, trifolati con aglio e prezzemolo, i funghi vengono spes-
se volte accostati a calde e dorate fette di polenta. In questi casi sarà il caso di abbinare vini rossi leggeri, di buona stoffa, fragranti. Sarà conveniente evitare i vini rossi troppo tannici in quanto il sapore amaro che li caratterizza può creare disarmonia nel vino e distruggere la delicatezza degli aromi e delle sensazioni gustative. Ottimi vini da abbinare risultaranno allora il Pinot Nero, la Schiava ed il Lagrein trentini, il Bardolino, il Merlot, il Bonarda. Tra le fredde nevi si consumano spesso anche piatti di carne, soprattutto capriolo, cervo, camoscio. Qui andranno utilizzati vini rossi importanti, di buona struttura: il Nebbiolo e i vini che ne derivano, come il Gattinara, il Ghemme, il Valtellina superiore. La vostra scelta potrà cadere anche sui vari Cabernet, Chianti, Montepulciano, o ancora i rossi valdostani come il Donnaz ed il Torrette. A sostituire le carni ci sono il lardo di Arnad, la bresaola Valtellinese, il prosciutto della Carnia, le salsicce di cervo o di camoscio, lo speck altoatesino, generalmente abbinato ad un altro prodotto tipico di montagna : il pane nero di segale, speziato, con sesamo o semi di papavero. I vini appropriati variano a seconda della tipologia dell’insaccato. Si può spaziare dal Bonarda al Merlot, dal Sassella al Sangiovese, senza disdegnare vini bianchi come il Riesling, il Pinot Grigio o il Friulano. Non vanno dimenticati i formaggi come il Castelmagno o la Fontina che dà origine ad un altro stupendo piatto di montagna che si chiama fonduta, con panna e tuorlo d’uovo, servita preferibilmente con scaglie di tartufo. Altri formaggi tipici delle nostre montagne sono il Taleggio, il Bitto, il Montasio, il Fricco (che è ancora il Montasio, ma cotto). In questo caso teniamo presente che ogni formaggio vuole “il suo vino". Suddividendoli a seconda della struttura e della stagionatura possiamo utilizzare vini rossi leggeri e chiari dell’Alto Adige (Schiava, Lagrein) per passare a vini più strutturati come Merlot, Pinot Nero, Barbera e Dolcetto, per terminare con grandi vini quali il Sassella, l’Inferno, il Nebbiolo e il Barbaresco.
Vini e formaggi: Abbinare vini e formaggi è un'impresa tutt'altro che semplice, in quanto ogni formaggio meriterebbe un discorso minuzioso, potendo esaltarsi con un particolare vino e riuscendo ad esaltarlo. Ecco di seguito gli abbinamenti indicati dalla Associazione Italiana Sommeliers. • Formaggi freschi non salati - Vini bianchi, meglio se ricchi di glicerina o con residui zuccherini, dal profumo leggere, rotondi, mediamente freschi, leggermente caldi. • Formaggi freschi salati - Vini rossi non molto impegnativi, dal profumo leggero, moderatamente morbidi e moderatamente freschi, appena tannici, leggermente caldi. • Formaggi a pasta molle - Vini rossi di buon corpo e buona personalità , con dei profumi abbastanza intensi, moderatamente morbidi e moderatamente freschi, abbastanza tannici, leggermente caldi. • Formaggi a pasta dura non cotta - Vini rossi giovani, dal profumo tenue, moderatamente morbidi, discretamente freschi, appena tannici, leggermente caldi.
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Vino
Il vino per il pranzo di Natale Dall’antipasto al dolce: per ogni portata c’è il giusto abbinamento
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il decalogo degli abbinamenti corretti
Formaggi a pasta dura cotta e poco stagionati - Vini rossi di buon corpo, dal profumo intenso, equilibrati, moderatamente sapidi, abbastanza tannici, abbastanza caldi. • Formaggi a pasta dura cotta, molto stagionati - Vini rossi di grande struttura ed invecchiati, dal profumo abbastanza intenso, molto equilibrati, sapidi, giustamente tannici e caldi. • Formaggi a pasta erborinata - Vini rossi di notevole gradazione e tannicità , dal pro-
fumo abbastanza intenso, abbastanza equilibrati, molto tannici, molto caldi. • Formaggi caprini - Grandi vini rossi ricchi di profumi. Formaggi caprini giovani - Vini bianchi freschi e leggeri, dal profumo leggero, appena morbidi, giustamente freschi e caldi. • Formaggi caprini stagionati - Vini rossi invecchiati di grande struttura, dal profumo intenso, mediamente equilibrati e sapidi, abbastanza tannici, molto caldi.
l Natale si avvicina a grandi passi, ed è ora di inziare a pensare al menù, specialmente se si pensa che con la crisi saranno molte la famiglie che passeranno le feste in casa. Il pranzo di Natale è, tradizionalmente, un momento di grande convivialità ma anche un’occasione per deliziare il palato con rare e prestigiose bottiglie di vino delle migliori annate e dei migliori produttori. Gli esperti consigliano di scegliere almeno quattro vini, tanti quanti sono le portate principali: uno per l’antipasto, uno per i primi, uno per i secondi ed infine uno per il dessert. Se le portate sono fondamentali per la soddisfazione dei commensali, infatti, altrettanto lo sono le bevande. Allora si comincia con un bel brindisi all’insegna delle bollicine: qui abbondano i prodotti da tutte le regioni, ma se vogliamo andare sul classico scegliamo un Franciacorta o un Trento Doc. Se vogliamo contenere la spesa possiamo puntare invece sull’Oltrepò Pavese con il Pinot Nero. Per quanto riguarda gli abbinamenti, nelle regioni del Nord accanto ai tortellini in brodo ci vuole un vino bianco fermo e morbido oppure una Bonarda o un buon Lambrusco emiliano. Per i piatti a base di carne o cacciagione la scelta è ampia: Nebbiolo, Barbera, Chianti, Nero D’Avo-
la, Primitivo di Manduria. Dal Piemonte alla Sicilia, l’importante è che si tratti di rossi giovani e a gradazione media. Per i menu di pesce, preferiti nelle regioni meridionali, il suggerimento è di puntare a su un Vermentino a scelta (Lunigiana, Sardegna, Toscana), oppure su Fiano di Avellino, una Falanghina campana, un Roero Arneis piemontese, un Verdicchio di Jesi, un Soave Superiore veneto. Un capitolo degno di nota è quello dedicato ai vini per accompagnare i dolci natalizi. Premettiamo che esistono tante varietà di dolci natalizi: molti sono varianti del tema di un pane dolce, arricchito via
via di mandorle, miele, spezie, canditi. Accanto a queste golosità si contano anche frittelle, torroni, dolcetti vari. Tra i dessert di Natale il più diffuso è senza dubbio il panettone che trova le sue origini nella città di Milano. La ricetta originale contempla un impasto di farina, burro, uova, zucchero, canditi e uvetta. L’abbinamento di un vino con il panettone classico esclude sicuramente a priori un vino Passito, liquoroso o un Vin Santo. Questo perché la struttura molto lievitata del panettone richiede molta acqua per poter essere facilmente assimilata. Sarà quindi necessario un Moscato d’Asti o dell’Oltrepò Pavese, oppure un Prosecco di Valdobbiadene extra dry, cioè abbastanza morbido. Con il Panforte i e Ricciarelli di Siena è d’obbligo il Vin Santo toscano. Ma per un connubio con i sapori del Sud la scelta ricade sul Marsala siciliano la Vernaccia liquorosa sarda. Per restare in Sicilia, il Moscato di Pantelleria e la Malvasia delle isole Eolie sono vini adatti per essere sorseggiati mentre si gusta una classica torta alla crema. Per gli amanti del cioccolato, invece, non può mancare sulla tavola delle feste il Barolo chinato da abbinare a un fondente al 70 per cento. Natale è anche tempo di regali. Se proprio non sappiamo cosa regalare, perché non valutare l'idea di puntare su un paio di bottiglie di buon vino, che potrebbero risultare utili il giorno di Natale, durante il pranzo o il cenone.
Lettere & Opinioni "
contro la crisi
Prima dei mercati vengono i cittadini, le famiglie e le imprese Egregio direttore, mentre si discute in Parlamento più dei problemi dei singoli, che di quelli del Paese il tempo scorre inesorabilmente verso la fine dell’anno trascinando con sé una crisi fatta di stagnazione dei consumi, fallimenti quotidiani, disperazione delle famiglie e il più elevato tasso di disoccupazione giovanile degli ultimi 40 anni! La Legge di stabilità assomiglia a quelle coperte che acquistate più per il prezzo che per la loro utilità, al primo freddo risultano del tutto inadeguate.Siamo in una situazione di emergenza che se gestita con metodi obsoleti, rischia di creare danni irreparabili. L’Europa ci impone vincoli che ormai è palese non riusciamo più a rispettare, a meno di non portare i cittadini e le aziende allo stremo, con lo scopo di far divenire il nostro Paese terra di facile conquista a prezzi di saldo. Oggi spiace constatarlo, gli euroscettici sono la maggioranza in Europa e pure nella florida Germania comincia a serpeggiare il malcontento. Se oggi non poniamo dei limiti alle politiche fiscali imposte dai poteri forti dell’Unione e dalla Bce rischiamo di andare a sbattere contro un muro e di farci veramente male. Attenuare i vincoli pur continuando nell’opera di risanamento strutturale del Paese può essere una carta vincente, ma soprattutto può dare respiro a famiglie ed imprese che stanno erodendo i capitali accumulati in anni di benessere e non riescono a credere ad una possibile uscita dalla crisi. Se riduzione del cuneo fiscale, alleggerimento della fiscalità per imprese e famiglie significa sforare determinati parametri, va sicuramente valutato anche a costo di innescare un braccio di ferro con Ue. Prima dei mercati vengono i cittadini, le famiglie e le imprese! Enrico Bonali Cremona ***
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uno studio
I danni causati dalle nutrie aumentano all’aumentare degli abbattimenti Gentile direttore, ho assistito, nella serata di venerdì 22 novembre presso la sala Alessandrini di Crema, ad una conferenza tenuta dal biologo Samuele Venturini sulla possibilità di un rapporto di convivenza pacifica tra l’essere umano e un roditore ben conosciuto nelle nostre zone, il Myocastor Coypus, o nutria a dir si voglia. Dati scientifici alla mano, il dott. Venturini, dopo aver sondato le radici storiche dell’introduzione di questa specie alloctona (importata dal Sudamerica dall’uomo per sfruttarne economicamente la pelliccia), ha dimostrato come le politiche di abbattimento attuate in numerose zone d’Italia risultino totalmente inefficaci, in quanto ricerche statistiche rivelano che i danni causati dal roditore, anziché decrescere, aumentano all’aumentare degli abbattimenti degli esemplari (sovvenzionati dalle Regioni con denaro pubblico). Il biologo, inoltre, ha proposto in chiusura del suo intervento delle soluzioni ecologiche e rispettose della dignità dell’animale, che hanno mostrato risultati sensibilmente positivi in altre zone, come il rafforzamento di argini con reti e l’immunocastrazione. Devo ammettere che da privato cittadino sono rimasto colpito dall’assenza, alla suddetta conferenza, dei rappresentanti delle
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Eredità giacente, che cos’è esattamente? Buongiorno avvocato, vorrei sapere esattamente che cos’è e quando si verifica l’eredità giacente. Massimo *** Ricorre l’istituto dell’eredità giacente quando l’eredità non è stata accettata da nessuno dei chiamati e gli stessi non siano nel possesso dei beni ereditari. In questo caso, il giudice del tribunale competente, avuto riguardo al luogo di apertura della successione (che coincide con l’ultimo domicilio della persona defunta), potrà dichiarare l’eredità giacente. Per evitare che il patrimonio resti privo di tutela giuridica, il tribunale procede inoltre alla nomina di un curatore dell’eredità giacente, che opera con funzioni di amministratore. In particolare, il procedimento di dichiarazione dell’eredità giacente può essere attivato sia d’ufficio dal giudice o su istanza
rifondazione comunista
Andrea Serena è il nuovo segratario della Federazione cremasca A cura di Emilia Rosemarie Codignola*
di coloro che siano interessati, tra i quali ad esempio i creditori del defunto, che hanno interesse a che venga nominato il curatore che amministri l’eredità e provveda al loro pagamento. Il curatore dell’eredità giacente, una volta nominato, può sempre rinunciare all’incarico, o essere revocato in caso di sopravvenienza di chiamati nel possesso dei beni ereditari o quando lo stesso non adempia al proprio ufficio correttamente, potendo il giudice
amministrazioni comunali o provinciali, o anche dei diretti interessati come agricoltori o cacciatori, dato che “l’emergenza nutrie”, come stampa locale recita, è all’ordine del giorno. Sarebbe stata buona occasione per parlare della problematica in modo documentato e considerare le soluzioni proposte da Venturini nelle politiche territoriali. Luigi Zambelli Crema ***
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uccisione delle nutrie
Peccato che mancassero i diretti interessati Egregio direttore, abbiamo partecipato lo scorso 22 novembre alla conferenza organizzata da “essereAnimali” a Crema, dedicata alla convivenza tra nutrie ed esseri umani. Relatore il dott. Samuele Venturini, esperto biologo e castorologo, che con dettagli e dati alla mano ha raccontato la storia e l’attualità della presenza delle nutrie e presente e futuro delle strategie per convivere con questi animali anche sul nostro territorio, smettendo (è questo l’auspicio) di ucciderle come si è fatto e si continua a fare da oltre vent’anni. Peccato che mancassero i “diretti interessati” (Provincia, Comuni, enti del territorio, agricoltori), che hanno perso un’occasione per arricchire la propria visione oltre la (non)logica dell’abbattimento. Sono state fatte considerazioni circa la corresponsabilità della cattiva gestione umana nei danni alle arginature, la non pericolosità della nutria per la leptospirosi, la mancanza di predatori naturali causa caccia umana agli stessi, l’inutilità dei piani di abbattimento per il controllo della popolazione (per i quali la sola Regione Lombardia nel periodo 20042009 ha stanziato 1.600.000 € di soldi pubblici!) e, ovviamente, sui “metodi alternativi” all’uccisione, ossia metodi di ingegneria naturalistica e ambientale, di gestione ambientale e di controllo della natalità (sterilizzazione chirurgica - costo 30-40 euro per animale - e im-
procedere alla sostituzione del curatore con un nuovo curatore. L’attività che svolge il curatore è soggetta alla vigilanza del Giudice, il quale dovrà autorizzare tutti gli atti di straordinaria amministrazione. Sono previsti per legge diversi obblighi a carico del curatore, come procedere all’inventario dell’eredità, amministrare l’eredità tutelandone la consistenza e a titolo esemplificativo, depositare presso le casse postali o gli istituti di
munocontraccezione), che produrrebbero anche posti di lavoro. L’unica domanda che questa conferenza ci ha lasciato è: quando, finalmente, anche i nostri amministratori vorranno prendere atto della realtà e della verità e agire di conseguenza? Una Cremona ***
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tribunale di crema
Sostegno all’iniziativa della senatrice Comaroli Egregio direttore, apprendo con gioia che la Commissione Giustizia del Senato sta prendendo in considerazione (grazie alla Lega Nord) la possibilità di rivedere il provvedimento che ha prodotto forti disagi e disservizi anche nella nostra provincia a causa del trasferimento a Cremona del Tribunale e della Procura di Crema. Ringrazio la senatrice Comaroli che si sta adoperando con impegno encomiabile per il nostro Tribunale (essendo soncinese come il sottoscritto, sono orgoglioso del contributo che il nostro Comune offre a tutto il territorio cremasco, un contributo superiore a quello di altre realtà, Crema compresa). Avevo detto, nel corso dell’ultima mia protesta a Cremona davanti al Tribunale, che sarei stato al fianco di tutti coloro che avrebbero lottato per il ritorno del Tribunale e della Procura della Repubblica a Crema, indipendentemente dalla loro appartenenza politica: nessuna difficoltà, quindi, a dare atto alla senatrice della positività del lavoro cui si sta dedicando. Comunico inoltre la volontà di proseguire in una protesta che si propone di risvegliare i partiti, affinché facciano prevalere il buon senso, nell’interesse dei cittadini cremaschi. Una protesta che, tuttavia, ora vuole esprimere anche sostegno all’iniziativa della Lega Nord e della senatrice Comaroli. Cesare Forte Crema ***
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solidarieta’
Grazie a tutti per la riuscita dell’iniziativa “La mela di Aism” Egregio direttore, nell’ambito della trasparenza nelle sue attività, la sezione di Cremona dell’Aism (Associazione italiana sclerosi multipla), presente in città da 25 anni, comunica i risultati ottenuti dalla manifestazione benefica “La mela di Aism” tenutasi il 12 e 13 ottobre scorso. Sono stati distribuiti 1881 sacchetti di mele. L’incasso, tra Cremona e provincia, è stato di 17374,15 €, da cui sono state detratti i fondi destinati alla ricerca (7524 €). Alla sezione di Cremona, per l’assistenza, sono andati 9524,80 €. Si ringraziano i sindaci, i parroci ed i supermercati che hanno concesso il permesso di poter allestire le nostre postazioni. Un sentito ringraziamento a quel piccolo, ma grande esercito di volontari e il gruppo di pompieri in pensione e non che, incuranti delle intemperie di stagione, sono stati per ore ai nostri banchetti. Ultimo, ma non ultimo, un grandissimo ringraziamento va anche a quelle centinaia di persone che hanno voluto acquistare le
credito il denaro che si trova nell’eredità o che si ottiene dalla vendita dei beni. Il curatore, una volta proceduto all’inventario, può pagare i debiti gravanti l’eredità secondo l’ordine di presentazione delle domande, previa autorizzazione da parte del giudice. La curatela dell’eredità giacente termina quando vi è accettazione dell’eredità stessa. Il curatore, terminato il suo ufficio, dovrà predisporre una relazione finale al giudice chiedendo allo stesso che dichiari la cessazione della giacenza e della curatela. *Avvocato Stabilito del Foro di Milano emiliacodignola@libero.it
nostre mele o lasciare solo un’offerta. Si fa inoltre presente che l’Aism, nata nel 1968 e presente in tutta Italia, è cosa diversa da altre associazioni che, nella nostra provincia, si occupano di sclerosi multipla. Gianluigi Colleoni Responsabile sezione Aism Cremona ***
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confcommercio
Continueremo il nostro lavoro anche senza essere in Giunta Egregio direttore, abbiamo inteso, in questi mesi, il rinnovo della Camera di Commercio come un’occasione per dare una rappresentanza ancora più forte al tessuto dell’economia cremonese. E, in particolare, abbiamo voluto che la classe dirigente fosse espressione democratica di tutti i settori e di tutte le associazioni del terziario. Con questo spirito, nonostante fossimo in grado di presentarci da soli (la Confcommercio riunisce circa il 50% delle imprese del commercio, turismo e servizi), abbiamo voluto gli apparentamenti - così da portare in consiglio anche i loro rappresentanti - con Ascom Crema (con la quale abbiamo condiviso un’esperienza importante) e con Confesercenti (che seguendo la logica di Rete Imprese Italia è stata spesso al nostro fianco nel condividere significative prese di posizione per il nostro territorio). E’ stata, ritengo, una scelta dettata dalla consapevolezza che per essere più forti occorre fare sistema, che le fughe in avanti servono a qualcuno ma non si conciliano con il bene comune. Resto convinto che senza un’autentica collaborazione la nostra provincia rischia di correre con il freno a mano tirato verso il futuro. Guardando alle nomine in Giunta, mi preoccupa che l’associazione che rappresenta, in assoluto, il maggior numero di imprese resti esclusa. Una logica che appare paradossale se si pensa alla Camera di Commercio come all’istituzione che, attraverso le realtà di rappresentanza, è espressione delle aziende. Gli accordi tra le realtà del commercio miravano proprio ad affermare un clima sereno, collaborativo e di dialogo. Qualcuno, evidentemente, non ha rispettato gli accordi sottoscritti. Sono dati oggettivi. Continueremo ugualmente il nostro lavoro, anche senza essere nella Giunta Camerale. Ce lo impone il sentirci addosso la responsabilità del bene delle comunità e di chi si riconosce nei valori dell’associazionismo. C’è un’economia da far ripartire, c’è il lavoro da far crescere, ci sono le imprese che devono essere aiutate a non arrendersi di fronte alla crisi, c’è il turismo da rilanciare, c’è un settore, il nostro (di cui siamo la vasta maggioranza), da rappresentare e a cui dare voce. Ecco perché siamo pronti a garantire il nostro contributo, propositivo ma anche, all’occasione, critico, con la stessa trasparenza, con la stessa passione, con la stessa determinazione messe in campo fino ad oggi. Il mio impegno e quello della Confcommercio, dunque, continuerà ad essere in questa direzione. Con lealtà e responsabilità. Claudio Pugnoli Presidente Confcommercio di Cremona
Egregio direttore, si è tenuto sabato 23 novembre 2013, presso l’Arci di Santa Maria della Croce a Crema, il IX Congresso della Federazione cremasca del Partito della Rifondazione Comunista. Il congresso ha eletto il nuovo Comitato politico federale, composto dai seguenti 18 componenti: Bettenzoli Piergiuseppe, Bosco Davide, De Ruvo Celeste, Favalli Francesco, Fioretti Carmine, Lottaroli Mario, Miglio Antonio, Mondany Chiara, Monfredini Renato, Moroni Giandomenico, Mostosi Anna, Mostosi Serse, Paioli Bruno, Pellini Giuseppina, Piloni Lucia, Serena Andrea, Vairani Andrea, Zanola Alessandro. Il congresso ha eletto la Commissione di Garanzia: Paioli Bruno (presidente), Stanghellini Renato, Assandri Rosolo, Erfini Luca, Bosco Nicolò. Il Comitato politico federale si è riunito alla fine dei lavori del congresso ed ha eletto, con due voti contrari e una astensione, Andrea Serena nuovo segretario della Federazione cremasca. Delegato al congresso nazionale Antonio Miglio, segretario uscente che non si è ricandidato, supplente Andrea Serena. Delegati al congresso regionale Mauro Cimaschi e Alessandro Zanola, supplente Anna Mostosi; per la mozione 2 delegato Alessio Maganuco, supplente Francesco Favalli. Piergiuseppe Bettenzoli Per la Commissione elettorale e Verifica Poteri ***
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protesta dell’aduc
Alla fine i cittadini pagheranno una quota, parte dell’Imu 2013 Egregio direttore, Imu sì, Imu no, Imu so. Alla fine i cittadini pagheranno una quota parte dell’Imu 2013. Ma il Governo non aveva cancellato l’Imu? Sì certo, ma non la parte eccedente stabilita dai Comuni. Cosa è successo? Il Governo ha concesso ai Comuni la facoltà di aumentare l’Imu. I Comuni, ovvero i sindaci, hanno pensato bene (noi pensiamo male e pecchiamo) di aumentare la tassa sulla casa in modo tale che il Governo ripianasse l’Imu base più l’aumento deliberato dai Comuni stessi. In soldoni significa 500 milioni di euro dei quali il Governo ha dichiarato di volerne coprire 250 lasciando gli altri 250 a carico dei Comuni, cioè dei cittadini. La colpa è anche del Governo che non ha chiarito da subito che con l’abolizione dell’Imu si sarebbe accollato solo l’aliquota base escludendo gli aumenti di competenza comunale. Così i sindaci hanno pensato bene di aumentare le aliquote ritenendo che il Governo se ne facesse carico per intero. Ora i sindaci protestan o ma si sa, il diavolo fa le pentole ma non i coperchi. Alla fine, il cerino acceso resta sempre tra le dita del tartassato contribuente. Primo Mastrantoni Segretario Aduc ***
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FP CGIL di Cremona
E’ stata vinta la lunga sfida per una nuova democrazia sindacale Egregio direttore, una massiccia e diffusa partecipazione degli addetti del settore, che conforta l’impegno profuso dalla Fp Cgil per l’ottenimento delle elezioni in ottemperanza ai nuovi accordi per la misurazione della rappresentanza e della attuazione della democrazia sindacale in ogni luogo di lavoro. Alla nostra lotta per la democrazia si associa poi il dato positivo, che ci consente di poter affermare che la Fp Cgil di Cremona e le liste con i nostri candidati hanno ricevuto un grande consenso. Il nostro sindacato si è attestato al primo posto della rappresentanza nelle tre aziende pubbliche e private della provincia, consolidato il risultato in Aem Gestioni e in Casalasca Servizi, con un risultato straordinario presso Scs Gestioni di Crema, dove i lavoratori, con il loro voto, hanno premiato la serietà, la coerenza e l’impegno dei nostri delegati eletti. Possiamo affermare che la Fp Cgil vince la lunga sfida per una nuova democrazia sindacale e per l’elezione diretta da parte degli operatori dei propri rappresentanti sindacali. Il risultato giunge per un grande lavoro di squadra cui hanno concorso insieme la segreteria Fp Cgil di Cremona, i delegati e i candidati nelle nostre liste. Adesso si riparte per il lavoro di sempre e con rinnovata energia, per la tutela dei diritti, per il rinnovo del Ccnl e per la risoluzione delle diverse criticità aziendali. Segreteria Fp Cgil di Cremona
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CASALMAGGIORE
Sabato 30 Novembre 2013
SERVE UNA SEDE
Una donna denuncia: abbandonati da Equitalia Equitalia non è, oggi come oggi, solo l’incubo di tanti italiani o la scusa buona di Checco Zalone per piazzare una delle battute più riuscite della sua ultima pellicola. Ora Equitalia a Casalmaggiore è anche un problema logistico, per il quale una delle mosse potrebbe essere la raccolta firme tra i cittadini. Una casalese, che a Equitalia fa riferimento per lavoro, lancia infatti l’allarme. «Mi è successo pochi giorni fa spiega la donna, dietro la garanzia dell’anonimato -. Dovevo semplicemente chiedere un estratto della cartella esattoriale per un controllo: un’operazione da pochi minuti. Sono dovuta andare a Cremona, dove operano in orari infami per chi lavora e dove mi hanno consegnato un documento che però poteva essere compilato solo acquisendo dati che uno non può portarsi tutti quanti appresso. In sostanza, per avere un’informazione così semplice mi sono dovuta sorbire 200 chilometri, andando e tornando da Cremona due volte». Esiste l’on line ed esiste pure la posta, dirà qualcuno. Ma anche qui… «E’ capitato che a volte le operazioni on line venissero registrate in ritardo: è un paradosso perché internet dovrebbe sveltire ma è successo e così sono state comminate sanzioni di mora. E poi, parliamoci chiaro, gli anziani faticano a usare questo mezzo. La posta, poi, aiuta per il pagamento dei bollettini, ma non per tutte le altre operazioni previste per Equitalia». Il problema, inoltre, è un altro. «A volte incontro i due funzionari che lavoravano allo sportello di Casalmaggiore, chiuso dal 1° ottobre, e che ora sono a Cremona. Vedo che vengono avvicinati da molte persone che hanno bisogno e chiedono un favore extra. Ecco, appunto: questi ragazzi si prodigano anche, ma sono costretti a lavorare fuori dall’orario canonico. E non è giusto nemmeno questo». Per questo l’idea è la raccolta firme, unita ad una proposta. «Sono quasi disposta a mettere a disposizione il mio ufficio: facciano lì lo sportello almeno una volta ogni quindici giorni. Non è possibile passare da un servizio completo al nulla più totale. Ho parlato anche con il sindaco: magari il comune può avere una stanza da adibire a ufficio. Vedremo se nelle prossime settimane la situazione migliorerà. Quel che è certo è che a Casalmaggiore stanno piano piano togliendo ogni servizio».
Da destra spunta Belluzzi
Amministrative 2014, esce il nome dell’esperto del ministero della Salute. Micolo: «Sarebbe gradito»
L’
di Giovanni Gardani
unica certezza è che non ci sono certezze. E nemmeno cariche, se è per questo: il ritorno a Forza Italia e la creazione di un nuovo centro-destra ha cancellato il Partito della Libertà e tutti i ruoli dell’ex Pdl sono dunque decaduti. A livello nazionale, e poi, a scendere, regionale, provinciale e comunale. Per questo, in assenza di cariche ufficiali, il riferimento resta l’ultimo coordinatore locale del partito, che per Casalmaggiore è Marco Micolo. Il quale, in previsione delle amministrative di giugno 2014, non lesina importanti rivelazioni. «Il futuro mio e di chi crede nel sottoscritto? Non ho ancora deciso cosa fare da grande - spiega Micolo - ma se così dovessero stare le co-
se, non prenderei la tessera né di Forza Italia né del nuovo centro-destra, che non mi rappresentano». Certo, c’è tempo per cambiare idea. «Dipenderà dai nomi che i due partiti proporranno in Regione e in Provincia. Guardo alle persone e non alle bandiere. Per questo, in previsione del 2014, la mia idea attuale è di proporre una lista civica che appartenga all’area di centro-destra ma non schivi la trasversalità: siamo aperti a proposte». E dice poco. Di fatto il primo esperimento di civica di centro-destra, o il secondo se si vuole considerare come primizia la creazione di “Casalmaggiore per la libertà” da parte dei fratelli Ferroni, presentata nel 2009 e mai riconosciuta dal Pdl ufficiale, per quanto Fabio, il fratello del candidato sindaco Orlando,
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rientrasse qualche anno dopo con una carica ufficiale nei ranghi provinciali. Al di là delle primogeniture, rimane quella frase: «Siamo per le persone, non per le bandiere». Ebbene, quali sono queste persone? «Il centrodestra ha un problema: Ferroni vuole fare a tutti i costi il candidato sindaco. Dunque o arriva qualcuno dall’alto, ovvero da Cremona, che si impone e riesce a fargli cambiare
idea, oppure il centro-destra casalese perderà comunque qualche centinaio di voti». E da Cremona, intanto, rimbalza il nome di un casalese doc, Giancarlo Belluzzi, veterinario, esperto del Ministero della Salute e accreditato Efsa. Come lo vede come candidato sindaco? «E’ un nome interessante, una persona stimata e stimabile. Ricordo che cinque anni fa disse che, una volta in pensione, ci
Dopo l’edizione 2013 con la partecipazione degli atleti di Casalmaggiore, stavolta gli ospiti si trasformano in commessi
“Io esisto”: è questo il messaggio che i quaranta ospiti della Cooperativa Santa Federici, un punto di riferimento del territorio in materia di cura dei disabili, lanciano a Casalmaggiore, al Casalasco, al mondo intero. Lo fanno per il secondo anno consecutivo, realizzando un calendario che ha trasformato i negozi del centro cittadino e non solo in veri e propri set fotografici. Lo scorso anno i ragazzi della Santa Federici posarono assieme ai grandi sportivi di Casalmaggiore e la loro storia venne pubblicata anche dalla Gazzetta dello Sport Lombardia; stavolta invece i quaranta ospiti hanno vestito i panni di commessi, ma anche quelli di clienti. A fotografarli è stato Luca Pozzaglio, mentre la cura grafica del calendario ha visto la partecipazione di Raffaella Storti e di Info.Media. «Abbiamo nuovamente voluto affiancare due vite straordinarie in senso diver-
so - spiega Cristina Cirelli, responsabile del progetto -. Chi sa convivere con la propria disabilità ed è comunque in grado di poter fare; e chi sulla propria competenza ha invece costruito il proprio lavoro. In realtà l’idea è nata anche per ringraziare i commercianti che indistintamente ci accettano senza limiti ogni volta che ci incontrano e non fanno mai mancare un saluto e un sorriso». Il calendario è in vendita presso la Santa Federici o presso molti dei negozi del centro che hanno aderito all’iniziativa. Ma non è tutto. «Abbiamo chiesto - spiega Cirelli - ad alcune grandi aziende casalasche di acquistare questi calendari per donarli poi come gadget natalizio. La risposta è stata positiva». Con il ricavato saranno finanziate le varie attività della cooperativa, come musicoterapia, ippoterapia e attività motoria.
Casalma Music Factory, con Bassi e La Braca
Bar Giulia GR2 di Rivieri Gianfranco Fermata KM Polo Romani Via Pascoli Sportime Bar Barracuda Portici del Municipio Bar Italia Farmacia Comunale Bar Tavola Calda Distrib. carburante ENI Distr. carburante Ariete Rist. Pizz. Piccolo Paradiso Cartoleria Cartol. Tabacch. Campanini Alim. Tabaccheria Vicini Cartoleria Giamei Alim. Tabacch. Tosi Remo Bar La Nuova Luna Portici del Comune Portici Caffè Roma Edic. Tabacch. Camozzi Edic. Tabacch. Lorenzini Bar Time Out Sido Café Fermata KM Tabaccheria Venturini
A sinistra Marco Micolo, a destra Giancarlo Belluzzi
avrebbe pensato su. Beh, mi risulta che tra pochi mesi smetterà di lavorare… Chissà: per me sarebbe un nome gradito». Anche come guida dell’eventuale civica? «Questo dovremmo chiederlo a lui o a chi ha fatto uscire il suo nome da Cremona. Sappiamo che Belluzzi rientra nell’area di Comunione e Liberazione, quindi potrebbe apparire targato, in tal senso. Ma se accettasse di guidare la nostra civica, che pure non dovrebbe avere targhe, perché no?». E la Lega? «Bongiovanni sarà il nostro primo interlocutore. Ma non vado oltre: è tutto da stabilire. Mancano ancora sette mesi, giusto?». Giusto ma, fermo restando che in politica tutto può cambiare dalla sera alla mattina, qualcosa si muove anche a destra…
Io esisto. Il messaggio sul calendario della Santa Federici
Una scuola per deejay e produttori Si chiama Casalma Music Factory ed è la prima scuola per deejay e produttori di musica creata a Casalmaggiore. Nasce da un’idea di Angelo Bassi ed Emiliano La Braca, noti deejay e produttori di Casalmaggiore che dopo anni di esperienze in vari locali e contesti musicali, hanno pensato di diffondere ai principianti le loro esperienze. Partendo dall’analogico e approdando al digitale, Casalma Musica Factory insegnerà ad aspiranti dj e produttori le nozioni basilari per affrontare tutti gli stili e le tecniche di missaggio apprese dai due
casalmaggiore@ilpiccologiornale.it
mentori del corso. Ad Angelo Bassi, impegnato in molti club del nord Italia e tutt’ora in forza nel ‘Push Staff’ come dj resident oltreché produttore con l’etichetta Spaceland Records, è venuta l’idea di aprire a Casalmaggiore una sorta di scuola musicale per deejay. Iniziativa sposata da Emiliano La Braca, anch’egli dj (dal 1987) e produttore, con alle spalle un ampio bagaglio esperienziale, che spazia fra stili come dance, hip hop, trip pop, electrofunk e house. Attualmente, La Braca, con il socio Marco Steve Ray Langone forma i ‘Boogie Bro’
angolo Conad Casalmaggiore via Guerrazzi 4 Casalmaggiore via Trento 20 Casalmaggiore via Giovanni Pascoli 28 Casalmaggiore via E. Fermi 19 Casalmaggiore via Martelli 2 Casalmaggiore piazza Garibaldi Casalmaggiore piazza Garibaldi Casalmaggiore piazza Garibaldi Casalmaggiore Centro Commerc. Padano Casalmaggiore via Repubblica rotonda Diotti Casalmaggiore via Repubblica 76 Casalmaggiore via Molossi 47 Vicobellignano via Dante Alighieri 9/B Vicobellignano via Manzoni 39/B Vicomoscano via Gioberti 74 Quattrocase via Nicolò Tommaseo 101 Casalbellotto via Canzio 100 Roncadello via Roma 7 Torricella del Pizzo piazza Italia Scandolara Ravara via Mazzini 3 Castelponzone via Giuseppina 97 Solarolo Rainerio via Matteotti 113 San Giovanni in Croce via Giuseppina 103 Cingia de' Botti via della libertà 46/b Martignana di Po via Bardellina Martignana di Po piazza Comaschi Gussola via Roma 93 Gussola
label T.C. Records. Il corso Casalma Music Factory si tiene presso lo studio Zero db di via Vanoni a Casalmaggiore. Per gli aspiranti deejay e produttori, tutti i riferimenti si trovano nella pagina Facebook dedicata oppure è possibile scrivere all’indirizzo casalmamusicfactory@libero.it.
Il paesaggio che mi fu rubato Nel fine settimana due iniziative
Proseguono le iniziative collaterali alla mostra “Il paesaggio che mi fu rubato”, fino all’8 dicembre presso il Museo Diotti. Sabato 30 novembre, alle ore 10 presso il Museo, ci sarà la presentazione dei progetti vincitori del bando “Ambiente e Territorio-Umberto Chiarini” 2012-2013 e premiazione dei progetti vincitori 2013-2014 a cura dell’Associazione Persona-Ambiente. Domenica 1 dicembre alle ore 16, sempre presso il Museo Diotti di via Formis, verranno presentati i progetti europei per la conservazione e la valorizzazione della natura e del paesaggio del nostro territorio: Landsare per valorizzare il paesaggio: un’iniziativa di cooperazione europea tra aree rurali, a cura di Giuseppina Botti del Gal
Oglio Po, e La Rete Natura 2000 e il Lancone di Gussola, a cura della Lipu sezione di Cremona. Da segnalare inoltre che il Gal, nell’ambito dei progetti territoriali che promuovono la sensibilizzazione sul tema del paesaggio in sinergia con Landsare, collabora all’iniziativa del Museo che prevede la proiezione delle fotografie dei visitatori sui “paesaggi rubati” il giorno di chiusura della mostra (8 dicembre). Le fotografie raccolte saranno il punto di partenza per realizzare una banca dati che raccolga le immagini del paesaggio che la comunità locale percepisce come rubato e che diventi un utile riferimento per le prossime attività divulgative ed educative del Gal.
Casalmaggiore
Sabato 30 Novembre 2013
Mauri, tutta Israele ti applaude
Il cantante di Casalmaggiore approdato agli home visit di X Factor: stasera in tv per la finale live
I
di Vanni Raineri
l casalese Maurizio “Mauri” Scaglioni è ad un passo dal palcoscenico di X Factor Israele. La sua capacità interpretativa, frutto di anni di musica proposta per le strade dell’Europa, ha colpito i giudici della prima edizione del format ideato da Simon Cowell, che ha portato alla ribalta nomi del calibro degli One Direction, di Leona Lewis, e in Italia Noemi, Marco Mengoni e Chiara Galiazzo. Due settimane fa avevamo annunciato in esclusiva il passaggio del turno di Mauri alle prime audizioni, ma nelle ultime due settimane il 32enne, oggi residente a Tel Aviv dove vive con la moglie israeliana, ha fatti altri passi da gigante, riuscendo a conquistare l’accesso ai cosiddetti “home visit”, che i cultori del format ben conoscono. Lui stesso ci raccontò la sua storia di giramondo europeo, da quando, all’età di 24 anni, decise di partire da Casalmaggiore: dalla Spagna alla Danimarca fino al Belgio ed ora Israele, dove vive in un kibbutz presso Tel Aviv con la moglie e i due figli. Tra le decine di migliaia di pretendenti, si è presentato ad X Factor, esibendosi in “Wild world” di Cat Stevens. Tre giudici su quattro gli hanno detto sì, quindi ha partecipato al boot
Due immagini della puntata trasmessa giovedì sera: a sinistra Mauri canta Purple Rain, a destra l'abbraccio con la splendida Bar Refaeli
camp, terribile selezione: nella prima fase, dal centinaio di qualificati, è entrato nei top 40 cantando “One” degli U2, quindi i sopravvissuti sono stati divisi in gruppi da tre che si sono esibiti assieme. Con Mauri due donne, ed assieme hanno interpretato “Purple rain” di Prince. La puntata è andata in onda giovedì sera su Rashid tv, che sta mietendo record con X Factor: oltre un milione di telespettatori con quasi il 50% di share già alla prima puntata. Mauri ha superato anche questo osta-
colo, e quindi fa parte ora del gruppo di 5 cantanti della categoria “over 25” che verrà definitivamente scremato nella puntata in onda questa sera. In pratica l’home visit consiste nell’esibizione dei 5 prescelti che canteranno davanti ad un solo ospite. Tre di loro verranno scelti e inizieranno l’avventura nella finale di X Factor, in diretta a partire da sabato 7 dicembre. Stasera si saprà anche a quale dei 4 giudici gli over 25 saranno affidati: la scelta è tra la cantante Shiri Maimon, la pop star Ivri Lider (suo l’unico no a
Scaglioni alle audizioni), il rocker Rami Fortis e il compositore Moshe Peretz. Per arrivare nei 12 eletti manca dunque solo un gradino, il più importante. E' possibile che le decisioni verranno rese note nella puntata di mercoledì prossimo (in Israele ci sono due puntate a settimana).Intanto Mauri può essere soddisfatto già per l’abbraccio ed il bacio con cui l’ha accolto dopo l’ultima selezione la splendida modella Bar Refaeli (già ospite del Festival di Sanremo), che condurrà le puntate live di X Factor Israele.
Gussola: minoranze unite sul caso pista ciclabile per Martignana
Le minoranze consiliari “Lavoriamo per Gussola” e “Gussola che Cambia” hanno ieri comunicato la propria posizione in merito alla pista ciclabile che collegherà Gussola a Martignana Po, argomento che aveva già fatto discutere le forze politiche come da noi riportato. Ecco di seguito il comunicato. Come pochi di voi sapranno, in quanto la comunicazione e la condivisione non sono nel dna di questa maggioranza, l’Amministrazione ha deciso nonostante il parere contrario delle minoranze promotrici di una mozione volta a ridiscutere la decisione, la realizzazione di una ciclabile dal costo di € 150.000 in direzione del Comune di Martignana Po nel senso opposto a quella già esistente nel territorio di Martignana Po. Noi riteniamo che si tratti di una decisione assolutamente sbagliata per semplici ragioni dettate dal buonsenso, in particolare: 1) non
si riesce a comprendere come si possa realizzare una ciclabile, che dovrebbe essere il naturale collegamento con le ciclabili del casalasco, in senso opposto a quella già esistente; 2) non si riesce a comprendere come si possa pensare ad un attraversamento della provinciale nel punto più pericoloso del tratto, a metà tra il Comune di Gussola e Martignana Po (fronte Lombardi). La risposta data dall’Amministrazione in carica a queste semplici e scontate domande si riassume in maggiori oneri di realizzazione. Valutazione discutibile in quanto con una attenta analisi del preventivo di spesa, abbiamo individuato voci convertibili che ne consentirebbero la realizzazione sul lato opposto (senza ombra di dubbio quello più logico). Rimane senza risposta convincente il quesito sulla sicurezza dell’attraversamento, in quanto riteniamo comunque che la sicurezza dei cittadini non abbia prez-
zo. Inoltre crediamo che questi 150.000 € vadano spesi nel migliore dei modi. Non è più il tempo delle realizzazioni che non tengono conto di quanto già esistente, i collegamenti vanno realizzati in continuità ed omogeneità con quelli già presenti sul territorio, in un’ottica che va oltre i confini dei comuni e che si confronta con quello che saranno i piani sovracomunali che dovranno creare omogeneità, sinergie, condivisione ed efficienza degli investimenti. Le minoranze consiliari “Lavoriamo per Gussola” e “Gussola che Cambia” ritengono che questa decisione vada posta all’attenzione della cittadinanza in quanto riteniamo che il maggior costo e/o spreco lo si realizza di sicuro nel momento in cui si investono risorse in modo sbagliato ed illogico. Ci riserviamo di organizzare dei punti di raccolta firme, in date da stabilire, allo scopo di avere la percezione dell’ opinione dei gussolesi.
La musica meccanica fa centro alla Festa del Torrone
Tante persone hanno ammirato in Galleria XXV Aprile parte delle opere esposte al museo Amarcord di Torricella del Pizzo
TORRICELLA DEL PIZZO - Quanti ricordano con nostalgia e commozione gli organetti di Barberia che suonavano nelle vie della città e che, per molti anni, hanno avuto il pregio di far conoscere la musica in voga anche nel più piccolo villaggio? Sono ormai immagini cancellate, sensazioni perdute, fatta eccezione per coloro che hanno visitato la mostra itinerante presentata, in galleria XXV Aprile in occasione della festa del Torrone città di Cremona, dall Associazione “Amarcord” Museo Strumenti Musicali Meccanici di Torricella del Pizzo e dall’Associazione “PERFORMART-EVENTI” di Cremona. Una collezione di esemplari che abbraccia oltre due secoli. Ai visitatori è stata data la possibilità di ascoltare la musica di organi meccanici, spalloni, piani a cilindro, orchestrine, carillon e l’organo da fiera, tutte macchine inventate
La gran folla di persone che ha ammirato gli organetti alla Fiera del Torrone di Cremona
dall'uomo per appropriarsi del suono e per comporre ed eseguire senza l'intervento del musicista. Soddisfare il desiderio di ascoltare musica, oggi cosa facile, nei tempi passati era impresa assai ardua. Infatti se non si avevano i mezzi per assistere
all'opera o all'operetta, non c'era altro modo che ricorrere agli strumenti musicali automatici, sempre disponibili, discreti, con poco costo di manutenzione. Molti di questi furono installati nei locali pubblici e nelle sale da ballo, bastavano 20 centesimi
per farli suonare ed il divertimento era assicurato per tutti. I suonatori ambulanti portavano la musica in spalla, nelle vie della città rallegravano grandi e piccini, nelle aie dei contadini animavano le feste campagnole, accompagnando le danze con ariette popolari e accontentandosi di poche monete buttate dalla finestra o raccolte da una buffa scimmietta. Ognuno dei visitatori della mostra itinerante sarà sicuramente tornato a casa, dalle indimenticabili giornate della manifestazione, con qualcosa di personale da conservare gelosamente. Immagini, ricordi, sensazioni, parole, volti, colori, musiche… E’ stata una esplosione di freschezza, vitalità, arte, allegria allo stato puro. Che ognuno può rivivere visitando l'esposizione presso lagriturismo Torretta a Torricella del Pizzo.
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DOMANI LA MARATONINA
Si corre domani, domenica 1 dicembre, a Casalmaggiore la Maratonina di Santa Lucia. La manifestazione podistica non competitiva “Un fiume in corsa” è aperta a tutti e si struttura in tre percorsi che si snodano sull'argine del fiume Po attraversando i Comuni di Casalmaggiore e Viadana. Un percorso è di 5 km, uno di 12 km ed uno, classico, di 21 km. Il ritrovo è fissato per le ore 8,30 in piazza Garibaldi a Casalmaggiore, partenza alle 10. Per le iscrizioni rivolgersi alla Pro Loco in piazza Garibaldi 6 o all'Interflumina E'Più Pomì (ai numeri 0375/200881 o 393/7492560). L'intero ricavato dai 5 euro dell'iscrizione verrà devoluto anche quest'anno alla associazione “Amici dell'Ospedale Oglio Po”.
A TEATRO SI CANTA VERDI Sarà un gran concerto lirico dedicato a Giuseppe Verdi nel bicentenario della nascita del Maestro di Roncole di Busseto quello che si terrà domani pomeriggio dalle 17.30 presso il teatro comunale di Casalmaggiore. Un appuntamento che da giorni ha fatto registrare il tutto esaurito e il cui ricavato sarà devoluto per finanziare la ricerca contro la Sla: da segnalare la presenza del pianista Milo Martani, che ha organizzato l’iniziativa, del baritono Orazio Mori, noto per avere calcato i più prestigiosi palcoscenici mondiali e di Claudio Cirelli, Maestro del coro del Teatro Regio di Parma che dirigerà il coro verdiano Valtaro. Tre grandi casalaschi (Martani e Mori sono di Casalmaggiore, Cirelli di Rivarolo del Re) per un grande evento, nel corso del quale saranno eseguite le più celebri arie verdiane. Un anno fa, ancora in dicembre, il teatro comunale ospitò “Capriccio italiano”, sempre su iniziativa di Milo Martani.
MERCATINI A CASTELLO CASTELPONZONE - L’associazione Pro Loco di Scandolara Ravara e Castelponzone organizza per domenica 1 dicembre, dalle ore 9 alle 19, i Mercatini di Natale nella frazione entrata a far parte dei “Borghi più Belli d’Italia”. Nel centro storico di Castelponzone sono attesi oltre 50 espositori, fra hobbisti e venditori di prodotti di artigianato locale. Per i bambini sarà presente un simpatico maghetto giocoliere, che allieterà la giornata. Prevista anche l’esposizione delle opere del pittore Claudio Pezzini presso i locali dell’osteria Il Calcante di via Buschini. Il Museo dei Cordai, unico in Italia, sarà aperto dalle ore 9 alle 19. Inoltre, dalle ore 15 alle 18 sarà possibile effettuare il giro turistico del borgo di Castelponzone con guide messe a disposizione dall’assessorato alla Cultura del comune di Scandolara Ravara.
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Salute
Sabato 30 Novembre 2013
GLI ORARI CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA d Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari.
PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione i n reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.
Prevenzione della retinopatia diabetica: serve una sensibilizzazione In questi giorni si celebra la settimana della Prevenzione della Retinopatia Diabetica, patologia su cui è importante avviare un percorso di sensibilizzazione. La Retinopatia diabetica è una complicazione del diabete che colpisce gli occhi. È causata da un danno ai vasi sanguigni del tessuto della parte fotosensibile dell'occhio, la retina. Può svilupparsi in tutti coloro che soffrono di diabete di tipo 1 e di diabete di tipo 2. Nei pazienti che hanno il diabete da molti anni e nei casi in cui lo zucchero nel sangue è stato controllato a lungo male è più probabile il rischio di Retinopatia. Esistono due tipi di retinopatia. La retinopatia diabetica precoce anche nota come Retinopatia diabetica non proliferante (Npdr) può essere lieve, moderata o se-
vera. Con l'avanzare della malattia le pareti dei vasi sanguigni si indeboliscono e vanno soggetti ai microaneurismi, piccoli rigonfiamenti che danneggiandosi danno vita a sanguinamenti. C'è poi il rischio che ci formi un accumulo di liquidi (edema) nella parte centrale della cornea (macula) che causa ridu-
zione della vista. La Retinopatia diabetica proliferante (PDR) o avanzata è il tipo più grave perché coincide con la crescita anormale di nuovi vasi sanguigni a danno della retina. I neovasi sono stimolati anche dalla formazione di aree ischemiche nella retina. Ciò può provare il distacco della retina oppure un flusso anormale di liquidi nell'occhio che causano il glaucoma. LE CAUSE Il diabete, ancor più se controllato male, si associa ad un'anomala crescita di vasi sanguigni deboli, più soggetti a rottura o più piccoli e questo comporta una minore capacità di trasporto di ossigeno ai tessuti retinici. Generalmente la Retinopatia colpisce entrambi gli occhi.
Pan: «Patologia ancora in aumento. Manca una vera campagna di prevenzione a livello nazionale»
Primo dicembre: giornata contro l’Aids T
orna anche quest'anno, il 1 dicembre, la Giornata mondiale contro l'Aids, una patologia che negli ultimi 30 anni ha ucciso oltre 25 milioni di persone in tutto il mondo. Slogan di quest'anno è “No alle discriminazioni”. A trent'anni dall'inizio dell'epidemia globale di Hiv si conosce in che modo l'infezione può essere prevenuta e, quando avviene, controllata, grazie ai progressi di ricerca e medicina. «Essere persone positive all’HIV o malate di Aids ha però voluto anche dire, troppo spesso, essere costrette a nascondersi, subire discriminazioni in ogni campo della vita e vedersi negati i diritti di cittadinanza» afferma in mun comunicato stampa la Lila (Lega italiana per la lotta all'Aids). La discriminazione, in particolare sul lavoro, è il tema della Campagna Lila 2014, oltre che della giornata mondiale. «Il problema della discriminazione si verifica in particolare nei luoghi di lavoro» ricorda la Lila. «Lavorare è un diritto, per le persone con Hiv ribadito dalla Legge 135/90, oltre che costituzionalmente sancito. Talvolta questo diritto viene negato, ma sempre più spesso viene rivendicato, come risulta dalle sempre più numerose segnalazioni raccolte dalla Lila, di singoli dif-
IL CONVEGNO
Suture meccaniche, le novità del settore per i chirurghi
Il Dottor Angelo Pan, direttore dell'unità operativa di malattie infettive dell'Ospedale di Cremona
ficili casi, alcuni dei quali riguardano le nostre Istituzioni». Ma il problema principale relativamente a questa patologia, è che continua ad essere in crescita: «In alcune regioni decresce, in altre rimane uguale, in altre ancora continua a crescere» precisa il dottor Angelo Pan, direttore dell'unità operativa malattie infettive dell'Ospedale di Cremona. «Basti pensare che in Italia 160mila persone sono sieropositive e che ogni anno vi sono 6 nuovi casi ogni 100mila persone». Questo accade perché purtroppo in Italia manca una vera strategia di prevenzione. «Quanto è che non sentiamo parlare di una campagna contro l'Aids?» chiede Pan. «Credo che ancora ricordiamo quella di Lupo Alberto, e sono passati anni...
Certo, si tratta di un tema difficile e anche fare prevenzione lo è, ma ci vorrebbe un impegno per mettere in atto una strategia globale di prevenzione». Soprattutto perchè le conoscenze mediche che ci sono oggi permettono sì di ridurre parecchio l'incidenza della malattia, ma non di debellarla completamente. E l'eco delle passate campagne preventive si sta ormai spegnendo, tanto che il livello di attenzione da parte della popolazione è tornato ad abbassarsi, così come le misure precauzionali «Ci sono sostanzialmente due gruppi di persone che vanno sensibilizzati, oggi» continua Pan. «Da un lato i giovanissimi, che spesso pensano di poter fare a meno delle misure contrac-
“Suture manuali e meccaniche in chirurgia generale”: questo il titolo del convegno svoltosi nei giorni scorsi presso l'ospedale di Cremona. Responsabile scientifico dell’evento e il dottor Mario Martinotti (direttore del Dipartimento chirurgico e direttore dell’unitò operativa di Chirurgia generale dell’Ospedale di Cremona) e il dottor Carlo Azzini (unità di Chi-
cettive durante il rapporto sessuale, dimenticando che il preservativo protegge prima di tutto dalle infezioni. Dall'altra parte sono gli anziani che devono essere sensibilizzati, sempre per un motivo simile. Manca una cultura di fondo, insomma. Forse una soluzione potrà essere, nel prossimo futuro, il fatto che le nuove cure sono molto potenti, tanto da abbassare molto la presenza del virus nell'organismo, e quindi anche il potere infettante cala. Però ricordiamo che non tutti i sieropositivi necessitano di trattamento, senza contare che vi sono persone che non sanno di essere malate, e se ne accorgono dopo anni di essere portatori del virus. Quindi ad oggi la miglior cura rimane ancora la prevenzione».
rurgia generale). Le suture rappresentano un tratto fondamentale e caratterizzante nell’attività chirurgica fin dagli albori. Oggi il Chirurgo viene chiamato a scegliere tra una molteplicità di soluzioni, nella gestione delle suture, adattando di volta in volta la tecnica o il materiale più adatto per ottimizzare la propria performance.
Stelle di Natale in piazza con Ail di Ermanna Allevi
Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA
Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA) Gentilissima signora Naturopata complimenti per la sua rubrica, risposte sempre molto professionali e ben chiare. Desidero sapere la differenza fra acidità di stomaco e gonfiore di pancia in particolare dopo il pasto. Grazie Angela L'acidità (gastrite e reflusso) è un sintomo comune, imputabile a patologie o disfunzioni differenti. Si manifesta come una fastidiosa sensazione di bruciore che insorge alla bocca dello stomaco e può risalire verso l'esofago. A volte il bruciore può trasformarsi in dolore e essere accompagnato da nausea, vomito e inappetenza. Questi sintomi sono la conseguenza di un'eccessiva secrezione acida, che riesce a superare la barriera di muco che protegge la parete dello stomaco. Spesso questa situazione nasconde una
dieta scorretta. Il protrarsi di questa situazione può portare anche alla gastrite, la quale, cronicizzando, può evolvere in ulcera. Il gonfiore (colite e stipsi) se accade in alcuni momenti della giornata, in particolare se dopo il pasto si avverte una certa tensione all'addome, può trattarsi di meteorismo, il quale provoca spasmo e dilatazione, favoriti da un eccesso di gas intestinale. Questo gonfiore può variare durante la giornata e reagisce al tipo e alla qualità degli alimenti ingeriti. In alcuni casi può trattarsi di cattiva digestione passeggera, in altri casi possono esserci disturbi a carico dello stomaco o dell'intestino. Anche in questo caso è importante la dieta e se il disturbo non passa in tempo breve è consigliabile rivolgersi al proprio medico, il quale deciderà il tipo di controlli da effettuare.
Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@naturopatia-cremona.com Oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it • Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372. • Riceve a Crema telefonando al 388 9037275.
Il 6, 7 e 8 dicembre l'Ail - Associazione italiana leucemie - organizza una vendita di stelle di Natale per raccogliere fondi. Grazie all'impegno di migliaia di volontari il 6, 7 e 8 dicembre, in circa 4.000 Piazze Italiane sarà possibile acquistare le stelle. Con un contributo minimo di 12 euro si continua a far progredire la ricerca e a dare ogni anno nuove speranze di vita. I volontari saranno presente a: Cremona (Ospedale, Clinica San Camillo, Clinica Figlie di San Camillo, Corso Campi, Corso Vittorio Emanuele, Boschetto, Centro Commerciale Iper); Crema (Piazza Duomo, Piazza Garibaldi, Ospedale Maggiore); Casalmaggiore (Ospedale Oglio-Po, Piazza Garibaldi, Piazza Duomo); Vicobellignano; Vicoboneghisio; Vicomoscano; Calvatone; Cappella de’ Picenardi; Casalbuttano; Castelponzone; Castelverde; Cingia de’ Botti (paese e Fondazione E. Germani); Derovere; Farfengo; Formigara; Grumello Cremonese; Gussola; Isola Dovarese; Malagnino; Martignana di Po; Motta Baluffi; Ostiano; Persico Dosimo; Pessina Cre-
monese; Piadena; Pieve d’Olmi; Pozzaglio; Robecco d’Oglio; San Daniele Po; San Giovanni in Croce (Ospedale Aragona); San Martino del Lago; San Martino in Beliseto; Scandolara Ravara; Scandolara Ripa d’Oglio; Solarolo Monasterolo; Soresina; Sospiro; Spinadesco; Stagno Lombardo; Stilo de’ Mariani; Torre de’ Picenardi; Torricella del Pizzo; Agnadello; Annicco; Azzanello; Bagnolo Cremasco; Camisano; Campagnola Cremasca; Capergnanica; Capralba; Casale Cremasco Vidolasco; Casaletto Ceredano; Casaletto di Sopra,; Casaletto Vaprio; Castel Gabbiano; Castelleone; Chieve; Credera Rubbiano; Cremosano; Cumignano sul Naviglio; Dovera; Fiesco; Genivolta; Izano; Madignano; Monte Cremasco; Montodine; Offanengo; Palazzo Pignano; Pianengo; Pieranica; Pizzighettone; Quintano; Ricengo; Ripalta Arpina; Ripalta Cremasca; Ripalta Guerina; Rivolta d’Adda; Romanengo; Salvirola; San Bassano; Sergnano; Soncino; Spino d’Adda; Ticengo; Torlino Vimercati; Trescore Cremasco; Trigolo; Vaiano Cremasco, Vailate.
21
Taccuino
Sabato 30 Novembre 2013
numeri utili Cremona
Via del Maris Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 28 febbraio 2014
Via Livrasco, via cà del Binda Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 20 Dicembre
COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 PREFETTURA Centralino: 0372-4881 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581
Via Milano (Cavatigozzi) Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 21 Dicembre
COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307 GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968 POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427
Via Bottani Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 20 Novembre
POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511 QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881 VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511 PROCURA Centralino: 0372-548233
• Via del Maris - cantiere per la ristrutturazione della fognatura e della condotta dell'acqua potabile (Fine prevista: 28 febbraio 2014).
• Via Livrasco - cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica. (Fine prevista: 20 dicembre).
• Via Milano località Cavatigozzi - cantiere per la ristrutturazione della linea dell'illuminazione pubblica. (Fine prevista: 21 dicembre).
•Via Bottani - Cantiere per la ristrutturazione della fognatura e della condotta del gas metano. (Fine prevista: 6 dicembre).
OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215
Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it
Sabato 30 novembre
Domenica 1 dicembre
Lunedì 2 dicembre
MArtedì 3 dicembre
i mercati agricoli - TABELLA AGGIORNATA A VENERDI’ 29 NOVEMBRE 2013 (Fonte: Coldiretti Cremona) PRODOTTO FRUMENTO tenero buono mercantile
UNITA’ DI MISURA
CREMONA MILANO (27 novembre) (26 novembre)
MANTOVA (28 novembre)
BOLOGNA (28 novembre)
Tonn.
192-199
213-214
199-203
199-204
Tonn.
180-182
193-194
179-182
183-187
SEMI di SOIA Nazionale
Tonn.
n.q.
436-441
437-440
ORZO naz. Peso spec. 55-60 peso spec. 66-68
Tonn.
n.q. 212-214
(Fino a 65) 210-214 (Fino a 70) 215-220
GRANOTURCO ibrido naz.14% um.
183-189 191-195
Tonn.
Triticale n.q. Sorgo 197-199
Cereali Minori CRUSCA Alla rinfusa
(58/60) 200-202 (62/64) 208-212
Sorgo: 189-193
UNITA’ DI MISURA
CREMONA
(20 novembre)
Montichiari MANTOVA (28 novembre) (28 novembre)
MODENA
(25 novembre)
vacche Frisone 1ª qualità peso vivo
kg.
P.v. 0,95-1,08 P.m. 2,15-2,35
0,80-1,00
Da macello 0,93-1,03
vacche Frisone 2ª qualità peso vivo
Kg.
P.v. 0,67-0,80 P.m. 1,60-1,85
0,60-0,70
0,71-0,81
vacche Frisone 3ª qualità peso vivo
kg.
P.v. 0,39-0,49 P.m. 1,00-1,20
0,30-0,40
0,48-0,58
kg.
P.m. 2,25-2,80
1,10-1,15
1,31-1,48
0,80-1,00
(1° q. 56/60 kg) 0,90-0,90
(da 46 a 55 kg) 1,20-1,40
(45-55 kg) 1,25-1,50
3,00-4,00
3,00-4,00
3,40-4,00
(pregiate 70 kg) 3,79-4,38
MANTOVA (28 novembre)
MODENA (25 novembre)
Pastorizzato 3,30 Centrifuga 3,85
3,00
Zangolato di creme X burrificaz. 2,70
n.q.
--
n.q.
PARMigiano REGGIANO 12 mesi 8,90-9,30
Manze scottone 24 mesi Vitelli Baliotti Vitelli Baliotti p.vivo (50-60 kg) pie blue belga
kg. kg.
Vitelloni femm. da macello pez. nere (kg. 450-500) p.v. 1,40–1,55 pm 2,70-3,00
Tonn.
169-171
155-156
160-163
FIENO Maggengo Agostano
Tonn.
165–185 loietto: 165–185
133-163 fieno di erba med: 209-219
Medica fienata 2° t. in campo 175-180
PRODOTTO
PAGLIA press. (rotoballe)
Tonn.
101-108
Paglia di frum. casc. 75-80
BURRO pastorizzato
kg.
3,75
kg.
(dolce) 5,45-5,60
5,40-5,55
kg.
(piccante) 5,65-5,90
5,60-5,85
7,35-7,55
7,10-7,35
7,40-7,60
PARMIGIANO REGGIANO fino a 24 m 10,30-10,70
7,90-8,10
8,00-8,65
8,30-8,50
PARMIG. REGG. 30 mesi e oltre 11,65-12,50
PRODOTTO
UNITA’ DI MISURA
105-120
CREMONA MILANO (27 novembre) (25 novembre)
151-152
PRODOTTO
MANTOVA (28 novembre)
MODENA (25 novembre)
PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi PROVOLONE VALPADANA oltre 3 mesi
SUINI Lattonzoli locali
15 kg
3,670
3,650
3,650
3,680
SUINI Lattonzoli locali
25 kg
2,630
2,610
2,550
2,590
SUINI Lattonzoli locali
30 kg
2,380
2,320
2,240
2,280
SUINI Lattonzoli locali
40 kg
1,980
1,930
1,870
1,910
Suini da macello
156 kg
(da 145 a 160 kg) 1,470
1,530
n.q.
(da 144 a 156 kg) 1,475
Suini da macello
176 kg
(da 160 a 180 kg) 1,540
1,530
n.q.
(da 156 a 176 kg) 1,535
Suini da macello
Oltre 176 kg
(oltre 180 kg) 1,500
1,495
n.q.
(da 11,4980 kg) 1,519
GRANA scelto stag. 9 mesi GRANA scelto stag. 12-15 mesi
UNITA’ DI MISURA
kg.
kg.
CREMONA MILANO (27 novembre) (25 novembre)
N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il 1° e il 3° mercoledì del mese. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono, per la “Granaria”, il martedì (comparto dei cereali e derivati). Per la zootecnia da latte si porta come riferimento anche Montichiari, che quota il venerdì. Il mercato di Mantova avviene il giovedì. Modena il lunedì. Il mercato di Bologna, che con la Granaria di Milano fa da riferimento per i cereali, quota il giovedì. Tutti gli aggiornamenti della tabella mercati, insieme ai collegamenti alle principali borse, sono sul sito: www.cremona.coldiretti.it.
Mercoledì 4 dicembre
Cultura&Spettacoli Domenica “Aperitivo con l’opera”
(foto ©alessiasantambrogio)
8 dicembre). Lisa Navach, responsabile della segreteria artistica musicale del Teatro Sociale di Como offrirà una chiave di lettura dell’opera mozartiana, eseguita per la prima volta probabilmente a Salisburgo nel 1769.
L’ultimo appuntamento (domani alle ore 11 nel Ridotto del Teatro Ponchielli. con la rassegna “Aperitivo con l’opera” dedicato a “La finta semplice” di Wolfgang Amadeus Mozart (che sarà poi rappresentata al Ponchielli venerdi 6 e domenica
Stasera al Teatro Zenith si esibisce il prestigioso New Classical Ballet of Moscow
“Il lago dei cigni” protagonista a Casalmaggiore
L’
Giovanni Gardani
Stasera al Ponchielli replica di “Tancredi”
Stasera alle 20.30 al Ponchielli va in scena la replica “Tancredi”, il capolavoro di Gioachino Rossini. A due cento anni dalla prima rappresentazione assoluta, il 6 febbraio 1813 al Teatro alla Fenice di Venezia, “Tancredi” ha fatto - giovedì sera - il suo debutto sul palcoscenico del Teatro Ponchielli, in un nuovo allestimento che prevede il cosiddetto “finale tragico”. Infatti, la versione originale di Gioachino Rossini (1792-1868), contrariamente a quanto accadeva nel testo di Voltaire da cui è tratto il libretto dell’opera, terminava con un lieto fine, in cui Tancredi e Amenaide potevano finalmente coronare il loro amore con il matrimonio. Tuttavia, per una serie di rappresentazioni successive a Ferrara, il finale venne modificato e il libretto riadattato da Luigi Lechi, seguendo più fedelmente l’originale francese: qui Tancredi alla fine muore per le ferite riportate durante la battaglia in cui i Siracusani sconfiggono definitivamente le truppe saracene di Solamir. Non avendo avuto molto successo, Rossini non considerò più il finale tragico dell’opera, che andò perduto per molto tempo. Si tratta infatti di una riscoperta degli anni ’80 del ‘900: oggigiorno i due finali vengono eseguiti con pari frequenza. D’altronde, la maggior parte degli studiosi rossiniani riconosce nel finale tragico una maggiore coerenza rispetto a quello lieto, oltre ad un non indifferente elemento di novità da parte del compositore pesarese. Secondo Philip Gossett, il finale tragico «ha tutti i pregi che mancano ad una scena di morte convenzionale: è commovente, immediata, credibile […]».
Il New Classical Ballet of Moscow sul palco
appuntamento è fissato per stasera alle ore 21 presso il Teatro Zenith di Casalmaggiore. In scena andrà l’incanto delle coreografie e dei costumi di uno dei corpi di ballo più famosi al mondo. Il lago dei cigni, ancora oggi, continua a mantenere intatto tutto il suo fascino per l’atmosfera lunare che accompagna l’apparizione di Odette, per il doppio ruolo di Odette-Odile, cigno bianco e cigno nero, di recente consacrato anche dal cinema, per l’eterna lotta fra il Bene e il Male. La trama, decisamente romantica, racconta la storia della principessa Odette che un perfido sortilegio del malefico mago Rothbart, a cui la principessa ha negato il suo amore, costringe a trascorrere le ore del giorno sotto le sembianze di un cigno bianco. La maledizione potrà essere sconfitta soltanto da un giuramento d’amore. “Il lago dei cigni” è anche un fiore
all’occhiello per il New Classical Ballet of Moscow, che vanta solisti come Yuri Lebedev del Teatro Marinsky di San Pietroburgo ed Elena Kabanova del Teatro di Ekaterinburg, con le favolose e incantate
musiche di P.I. Tcajkovskij e su coreografie di Marius Petipa con le scenografie di Tony Fanciullo. Fondato nel 2001 da Arkadi Ustiantsev, il New Classical Ballet of Moscow è uno dei migliori balletti internaziona-
li. Il repertorio include alcuni classici del patrimonio artistico-musicale come appunto “Il lago dei cigni”, “Lo schiaccianoci”, “La bella addormentata”, “Cenerentola”, “Biancaneve”, “Giselle”, “Don Chisciotte”, “Carmen”, “Coppelia” e tanti altri. La Compagnia del Teatro si esibisce con notevole successo su ogni palcoscenico del mondo e le sue rappresentazioni sono state seguite da milioni di spettatori soprattutto in Olanda, Germania, Stati Uniti, Inghilterra, Spagna, Cina, Taiwan, Giappone. La compagnia si basa sulle grandi tradizioni del balletto russo e ha l’intento di far vibrare le corde dell’anima degli spettatori. Per info e prenotazioni: 3388897750 - 0375-42139 - 037540544 - 334-1891173. Ecco i prezzi (comprensivi di prevendita, per i ridotti si intendono Scuole di danza, gruppi da 10 unità in su o bambini fino a 12 anni): poltronissima 36 euro (30 euro ridotto), poltrona 29 euro (25 euro ridotto), galleria 23 euro (19 euro ridotto).
I personaggi di Giovanni Vernia stasera sul palco a Castelleone Serata dedicata alla comicità, oggi alle 21 sul palco del Teatro del Viale - Sala Giovanni Paolo II a Castelleone. In scena “Giovanni Vernia (live) a teatro”, di e con Giovanni Vernia, mattatore da anni della fortunata trasmissione televisiva “Zelig”. Il comico approda a teatro con uno spettacolo che racchiude ogni aspetto della sua verve comica: dai monologhi in cui Giovanni si racconta in modo esilarante, ai personaggi, all’improvvisazione. Il pubblico non è un semplice spettatore ma viene coinvolto fin dall’inizio dello spettacolo in gag, canzoni e interazioni. E’ uno spettacolo studiato appositamente per una bella serata all’insegna del divertimento. Non mancheranno ovviamente le acclamate
imitazioni di Fabrizio Corona, definita da Repubblica.it un “must” e di Marco Mengoni, a cui però se ne aggiungeranno molte altre che lasceranno il pubblico sorpreso per la capacità di trasformismo di Giovanni. Per i nostalgici non mancherà il fantastico Jonny Groove con la sua parodia del popolo della notte e il tormentone “Essiamonoi, essiamonoi…”. Laureato ex responsabile marketing di un’azienda americana, Giovanni Vernia ha sempre coltivato la passione per il palcoscenico e la comicità intelligente. Un amore che gli ha regalato la ribalta con “Zelig” e la grande popolarità, sino alla realizzazione di un film “Ti stimo fratello”.
La comicità di Omar Fantini al San Domenico Il protagonista di trasmissioni come Zelig e Colorado porta in scena “Dal vivo… finché son vivo!” di Tiziano Guerini Venerdì 6 dicembre, alle ore 21, il Teatro San Domenico di Crema per la programmazione fuori abbonamento, presenta il personaggio televisivo di Zelig e Colorado Omar Fantini in una performance dal titolo “Dal vivo… finché son vivo!”. Lo spettacolo – scritto dallo stesso interprete – si avvale della regia di Simona Visinoni e Andrea Lucchie. Uno show ironico e divertente, con il comico bergamasco impegnato in irresistibili monologhi sulla vita quotidiana del nostro (assurDopo la presentazione del libro di Gilberto Polloni “Raccontare per vivere”, quattro anni di incontri e dialogo, prevista per oggi alle ore 17 presso la sala Bottesini del Teatro San Domenico, il Centro Ricerca “Galmozzi” si appresta a presentare una seconda pubblicazione per domani alle ore 16.30, stavolta direttamente in teatro. “…do spane da taré” è il titolo che svela la
do) tempo e alcuni dei suoi personaggi più noti, spesso improvvisando rendendo così ogni spettacolo, oltre che sempre divertente, unico e diverso. Alla fine ne risulta la presentazione di un decennio di televisione con “i danni permanenti” che ha causato nella generazione “cresciuta a pane e… piccolo schermo”. Questo spettacolo consente ad Omar Fantini di mettere in mostra le sue doti di improvvisatore nato, capace di coinvolgere il pubblico fino a trascinarlo alla riflessione ironica su se stesso, al ritmo dei pezzi musicali degli ultimi 30 anni della “disco dance”.
L’agricoltura cremasca protagonista in un libro storia dell’agricoltura e dell’ambiente naturale cremasco. La pubblicazione è arricchita da un documentario. Un libro e un documentario che trattano l’agricoltura cremasca grazie a un progetto di ricerca coordinato da Giovanni Castagna - recentemente scompar-
so - e che ha coinvolto undici autori. Prevalente l’aspetto storico, il quale intende ricostruire le vicissitudini che hanno condizionato il paesaggio e la pratica agricola locale nel tempo; non mancano approfondimenti riguardo le condizioni ambientali, gli aspetti legati
alla vita dei contadini o alla architettura delle cascine cremasche. L’evento vedrà una performance musicale di Alessandro Lupo Pasini e del Gruppo Spontaneo di Canto Popolare diretto da Irene Bressanelli e accompagnato da Gio Bressanelli.
Il film di Gabbai a teatro Mostra del collezionismo alla Pro Loco
Il Comune di Crema ed il Centro Ricerca Alfredo Galmozzi, in collaborazione con il Teatro San Domenico e con l’Its Luca Pacioli propongono per mercoledì 4 dicembre alle per 11 per le scuole e alle 21 per la cittadinanza (ingresso libero) la proiezione, presso il San Domenico, del film “Il viaggio più lungo. Rodi-Auschwitz”, per la regia di Ruggero Gabbai, autori Marcello Pezzetti e Liliana Picciotto, musiche di Mario Piacentini. Il film, attraverso le testimonianze di Sami Modiano, Stella Levi e Albert Israel ripercorre le vicende degli ebrei di Rodi, dagli anni dell’amministrazione italiana fascista, all’introduzione delle leggi antiebraiche nel 1938, fino all’8 settembre, quando l’isola passò sotto il controllo nazista. Il racconto si concentra poi sui lunghi giorni della deportazione ad Auschwitz. Questa sera alle 20.45 al Teatro Galilei di Romamengo va in scena “Antonella Questa stasera ovulo”, di Carlotta Clerici, per la regia di Virginia Martini. Premio Calandra 2009 come migliore spettacolo e migliore inteprete, è uno spettacolo comico e commovente (in
Oggi alle ore 17 nella sala espositiva della Pro Loco di Crema, in piazza Duomoa Crema, si svolgerà l’inaugurazione della 16ª edizione della mostra del collezionismo, quest’anno dedicata al “Popup”: quando le immagini raccontano più di mille parole”. La tradizionale mostra di fine anno della Pro Loco rimarrà poi aperta ai visitatori fino al 15 dicembre. Il “pop-up” è il libro costituito da immagini in rilievo che si aprono pagina dopo pagina per una rappresentazione viva e colo-
rata di quanto il libro esprime a parole. Si pensa che siano delle pubblicazioni rivolte esclusivamente ai “più piccoli”, ma la mostra dimostrerà che invece si tratta di un’arte della editoria rivolta a tutti, anche a volte con risvolti scientifici interessanti. Il professor Vincenzo Cappelli – collezionista a sua volta – è il curatore della mostra con la collaborazione di Franco Bianchessi. Finalità della mostra è di allargare la conoscenza e l’apprezzamento del libro “pop-up”.
Il tema dell’infertilità sul palco del Teatro Galilei
tournée da due anni nei teatri italiani) che affronta con ironia e sarcasmo il delicato tema dell’infertilità femminile e della fecondazione assistita. L’attrice
mette in scena più personaggi per raccontare l’epopea di una donna impegnata nella difficile ricerca di una gravidanza che non arriva. In scena con un
Marco Solzi è il secondo da sinistra
“Luci a teatro” di Marco Solzi
Oggi pomeriggio, alle ore 17 nei chiostri del Teatro San Domenico di Crema, verrà inaugurata la mostra personale di pittura “Luci a teatro” del cremonese Marco Solzi. Venticinque lavori realizzati fra il 2005 e il 2013: antichi lampadari che richiamano alla memoria grandi saloni delle feste, foyer di teatri e luccichii di cristalli, in contrasto con il supporto grezzo della iuta, sembrano stagliarsi fuori dalla tela per illuminare, con insoliti effetti cromatici, lo spazio circostante. In un’epoca di troppa luce, lampadari… senza luce! Marco Solzi, appassionato da sempre di pittura, comincia a dipingere giovanissimo e, con l’acquisto di una sempre maggiore consapevolezza pittorica, trasferisce ora le sue emozioni su semplici campiture geometriche avvicinandosi ad una unità armonica che riesce ad esprimere al meglio nelle grandi tele. In occasione della inaugurazione l’attore e regista Luigi Ottoni presenterà un reading di brani, poesie, racconti riguardanti la luce, attraverso ricordi di scena e brani di letteratura dando così inizio idealmente all’apertura della mostra. L’esposizione rimarrà poi aperta al pubblico fino al 15 dicembre.
grande (e inutile) abito pre-maman, la protagonista racconta l’improvviso mutare del tempo, i mesi fatti di 28 giorni, passati nell’attesa fra un controllo e un
altro, fra una speranza e la sua frustrazione. Lo spettacolo ha successo perché parla di un tema tabù che Antonella Questa affronta con rara sensibilità e rispetto davvero notevole, regalando al pubblico un finale commovente e soprattutto inaspettato.
SPORT
lo lettere@ilpiccologiornale.it
Lucchetti rivitalizza il Crema
ECCELLENZA
Grazie a un gol di Fiorentini, il Crema è passato a Desio. La cura di Lucchetti è stata subito efficace, ma serve continuità domani al “Voltini” con la Galbiatese Oggiono. Buon pari per la Rivoltana a Cavenago (gol di Temelin), che cerca ora punti contro il quotato Ciserano.
Responsabile Fabio Varesi
CLASSIFICA (12ª GIORNATA) Sondrio 30; Ciserano 28; Galbiatese Oggiono 22; Trevigliese 20; Verdello 19; Real Milano 18; Mariano, Cavenago 17; Ardor Lazzate 16; Fanfulla 15; Crema 14; Desio, Cisanese 12; Rivoltana 11; Villa d’Almè 8; Base 96 7.
Cremo, è arrivata l’ora della svolta
In settimana i vertici societari si sono fatti sentire per spronare la squadra che deve dare più, a partire dalla sfida con la Carrarese
C
di Matteo Volpi
osa bolle nel pentolone grigiorosso? Dopo il deludente pareggio di Pavia, infatti, è arrivata una bella tiratina d’orecchie da parte dei vertici societari che, se i risultati non cambieranno da qui alla pausa invernale, prenderanno relativi provvedimenti nel mercato di gennaio. Una situazione già vista più volte all’ombra del Torrazzo, che la dice lunga su quanto davvero il Cavalier Arvedi e soci tengano alle sorti di una stagione che ora più che mai deve prendere la direzione giusta. Otto punti dividono i grigiorossi dalla capolista Virtus Entella, una distanza del tutto recuperabile non essendo nemmeno al giro di boa, ma che equivale anche a quella che separa Torrente e i suoi dalla Carrarese, che si trova sul limite della zona a rischio. Ovviamente, a inizio dicembre, è piuttosto normale che la classifica debba ancora iniziare ad allungarsi, ma proprio in vista di questo fatto sarà importante non incorrere in ulteriori scivoloni. A partire dalla sfida di domani allo “Zini”, contro la Carrarese allenata da mister Remondina e gestita dall’ex diesse Turotti, quando servirà soprattutto vincere. Altrimenti avanti con gli allenamenti di purgatorio dietro la Sud e stop ai privilegi della Cittadella dello Sport. Una piccola
PRIMA DIV. 11ª GIORNATA Carrarese-Sud Tirol
2-1
Como-Reggiana
1-1
Feralpi Salò-AlbinoLeffe
2-2
Lumezzane-Pro Patria
1-2
Pavia-Cremonese
1-1
U. Venezia-Pro Vercelli
1-1
Vicenza-Savona
4-0
Virtus Entella-San Marino
2-0
CLASSIFICA GIRONE A
LEGA PRO Con otto punti di distacco dalla vetta i grigiorossi non possono più permettersi passi falsi PROMOZIONE
La Casalese gioca bene ma è sprecona
Pro Vercelli 27 Virtus Entella 25 Savona 19 Cremonese 19 U. Venezia 17 Vicenza (-4) 17 Como 15 AlbinoLeffe 14 Lumezzane 12 SudTirol 12 Feralpi Salò 12 Reggiana 11 Carrarese 11 Pro Patria (-1) 10 San Marino 10 Pavia 7
IL PROSSIMO TURNO (1-12 h 14.30) AlbinoLeffe-Pavia (2-12 h 20) Como-Unione Venezia, Cremonese-Carrarese, Pro Patria-Virtus Entella, Pro Vercelli-Vicenza, Reggiana-Lumezzane, San Marino-Feralpi Salò, San Marino-SudTirol. punizione per un gruppo che in fin dei conti può e deve dare di più a livello di continuità di risultati, sebbene, in campionati difficili come la Lega Pro, ogni partita abbia di fatto storia a sé. Contro la Carrarese, Torrente ritroverà Abbate al centro della difesa, dove potrebbe persino riprendere il suo posto Minelli, apparso pienamente recuperato
Casoli in azione a Pavia (foto © Ivano Frittoli)
nella gara di mercoledì in Coppa Italia contro la Pro Patria (vinta 2-0 con i gol di Francoise e Casoli). Per il resto potrebbe essere confermata a grandi linee la formazione schierata domenica scorsa al “Fortunati”, con la possibile scelta tattica di passare dal canonico 4-3-3 ad un più aggirante 4-2-4 a partita in corso. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3): Gal-
li; Avogadri, Abbate, Caracciolo, Visconti; Armellino, Loviso, Palermo; Casoli, Brighenti, Carlini. All.: Torrente. RICORSO La Corte di giustizia a sezioni unite ha accolto parzialmente il ricorso della società contro la multa di 7500 € inflitta in occasione della gara CremoneseComo del 12 ottobre per discriminazione territoriale, attenuando la multa a 3000 €.
Con un pari e una sconfitta nelle ultime due giornate i gialloblu devono evitare di essere risucchiati a metà classifica
Pergolettese obbligata a far punti a Ferrara di Tiziano Guerini
La Torres ha resisteito all’assalto della Pergolettese (arrembante specialmente nell’ultimo quarto d’ora) e ha conquistato meritatamente un buon pareggio (1-1). Missione compiuta. Non così per il Pergo che, dopo l’immeritata sconfitta di Bassano, aveva bisogno di una corroborante vittoria. Forse proprio l’ansia di far bene ha un po’ tarpato le ali dei gialloblu che, specie nel primo tempo, hanno giocato con un centrocampo troppo compassato, con poca rapidità sulle fasce. La Torres, ben messa in campo, ne ha approfittato e dopo qualche timido approccio, è passata alle vie di fatto con un gol al 12° minuto. Esposito ha perso palla in attacco, rapido contropiede che costringeva Marinoni a rimediare con un fallo: punizione di Bianchi con palla calibrata in area dove era appostato Agius che in mischia insaccava.
Il gol della Pergolettese contro la Torres
La Pergolettese accusava il colpo e non riesceiva a controbattere se non al 32’, dopo uno scambio finalmente rapido destra a sinistra fra Marinoni e Jovine, palla in area per il bel colpo di testa vincente di Bardelloni. La reazione della Torres fruttava un calcio d’angolo e due tiri in porta, uno dei quali pericoloso ma viziato da fuorigioco non rilevato né dall’arbitro né dal guardalinee. Nel secondo tempo la Pergolettese pareva rinfrancata: accentuava la velocità del gioco e teneva palla con buo-
na lena. Maturava anche qualche buona occasione da gol: al 9’ Jovine dentro l’area, ma troppo spostato sulla destra, cerca va con un forte tiro la porta senza trovarla; sempre Jovine al 14’ si trovava davanti al portiere, ma decideva di colpire di piede e non di testa favorendo la parata. Alla mezz’ora Salvatore Giunta toglieva Sambugaro - non un gladiatore - per il grezzo ma efficace guerriero Tacchinardi e la spinta del Pergo diventava quasi un assedio. Nulla da fare, però:
il pareggio era già scritto. La partita non è stata una guerra, come potrebbero far credere le 5 ammonizioni a carico del Pergo (Marinoni, Sambugaro, Scietti, Zanola, Bardelloni) e le 2 (De Gol, Bonvissuto) e una espulsione (Bonvissuto per doppia ammonizione) per la Torres. Il motivo? Arbitraggio troppo fiscale e a volte impreciso, spesso beccato dal pubblico. Pesano in particolare le ammonizioni di Marinoni e Zanola che sono stati squalificati: e non si tratta di due giocatori facilmente rimpiazzabili in questo Pergo che deve giocare sempre al massimo; oltretutto rimangono ancora al palo sia Ferri che Jeda. Con tutto questo è alle porte il viaggio a Ferrara contro la Spal, in ritardo in classifica (18 punti) ma certamente rinvigorita dalla vittoria della scorsa domenica contro il Real Vicenza. Dopo un ko immeritato e un pareggio non all’altezza delle migliori aspettative, un passo falso rischierebbe di risucchiare
la Pergolettese a metà classifica; cosa da evitare in un campionato dalle nove retrocessioni!
2ª DIVISIONE
13ª GIORNATA BassanoMonza 0-0, Bellaria Igea MarinaSantarcangelo 1-3, Bra-Forlì 3-5, Castiglione-Cuneo 2-2, MantovaAlessandria 2-0, PergoletteseTorres 1-1, Rimini-Delta Porto Tolle 2-1, Spal-Real Vicenza 3-2, Vecomp-Renate 2-1. 13ª GIORNATA (1-12 h 14.30) Alessandria-Vecomp, CastiglioneBassano, Cuneo-Mantova, ForlìRimini, Real Vicenza-Bellaria, Renate-Delta Porto Tolle, SpalPergolettese, Santarcangelo-Bra, Torres-Monza (h 14). CLASSIFICA Santarcangelo, Bassano 25; Rimini 24; Real Vicenza 23; Vecomp 21; Renate, Pergolettese, Monza 20; Mantova, Spal 18; Cuneo 17; Alessandria, Forlì 15; Delta Porto Tolle, Bellaria Igea Marina, Torres 11; Castiglione 10; Bra 5.
Nemmeno un’ottima prova contro i piacentini del Fontana Audax è bastata alla Casalese per mettere fine ad una serie senza vittorie arrivata a 4 turni. Ancora più incredibile rispetto al precedente incontro interno con la Biancazzurra (anche allora finì 2-2) lo spreco dei giovani di Agazzi, anche stavolta raggiunti allo spirare del match. In una delle tre volte in cui si è trovato solo davanti al portiere, Manghi aveva portato in vantaggio i biancocelesti, raggiunti su rigore per un’ingenuità di Paltrinieri. Sull’1-1, specialmente ad inizio ripresa, la Casalese ha dominato, procurandosi parecchie chance per il nuovo vantaggio, grazie anche all’ingresso di Dall’Asta (anche un palo clamoroso per lui), non al meglio ma sempre in grado di creare sconquassi alle difese. Il 2-1 è arrivato finalmente grazie al migliore in campo, Alberto Azzi, ma quando mancava un giro di lancette al 90’, ecco la nuova frittata: un innocuo cross dalla destra non ha trovato deviazioni beffando Bosoni, rimasto fermo ad osservare la sfera insaccarsi alla sua destra. Domani trasferta a Traversetolo per evitare l’aggancio dei parmensi. L’unica a vincere delle nostre in Promozione è stata la Luisiana, col secco 4-0 ai danni della Pontirolese. La Soresinese è stata fermata sul nulla di fatto a Melegnano, mentre il Casalbuttano è stato sconfitto in rimonta in casa dalla Romanese. Il prossimo turno si presenta favorevole, con Casalbuttano e Soresinese sul campo delle ultime della classe e i pandinesi in casa dell’abbordabile Fara con Sola. CLASSIFICA (14ª giornata) Bibbiano 36; Carignano 30; Castellana 26; Cadelbosco 23; Castelnovese 22; Ciano, Terme Monticelli 21; Fontana Audax, Medesanese, Brescello 20; Casalese 19; Montecchio, Traversetolo 16; Biancazzurra 14; Basilica 2000, Soragna 13; Valtarese 8; Povigliese 4.
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Sport
Sabato 30 Novembre 2013
Serie A Delicata trasferta del Milan a Catania
Serie B: Palermo va ko Formula 1: Brawn ma resta tra le favorite lascia la Mercedes
DALL’ITALIA & DAL MONDO
Il Napoli rischia a Roma
(F.V.) A parte il Napoli (bastonato a Dortmund e a rischio eliminazione in Champions), la tre giorni europea ha regalato molto sorrisi alle squadre italiane. Vedremo se è vera gloria, soprattutto per quanto riguarda il Milan, favorito per l’accesso gli ottavi di Champions, ma relegato nei bassi fondi della classifica in campionato. Domani all’ora di pranzo i rossoneri dovranno dare una svolta alla loro stagione in serie A sul campo di un Catania a sorpresa ultimo in classifica. La Juve, invece, rinfrancata dal 3-1 al Copenaghen, chiede strada all’Udinese, mentre la Roma a Bergamo cerca la vittoria che manca già da tre turni. Infine, un Napoli in netto calo, rischia molto sul campo della Lazio. 12ª GIORNATA Bologna-Inter 1-1, Livorno-Juventus 0-2, Milan-Genoa 1-1, Napoli-Parma 0-1, Roma-Cagliari 0-0, Sampdoria-Lazio 1-1, SassuoloAtalanta 2-0, Torino-Catania 4-1, Udinese-Fiorentina 1-0, Verona-Chievo 0-1. 13ª GIORNATA (1-12 h 15) Atalanta-Roma, Cagliari-Sassuolo, Catania-Milan (h 12.30), Chievo-Livorno, Fiorentina-Verona (2-12 h 19), Genoa-Torino (30-11 h 20.45), Inter-Sampdoria, Juventus-Udinese (h 18.30), Lazio-Napoli (2-12 h 21), Parma-Bologna (30-11 h 18). CLASSIFICA Juventus 34; Roma 33; Napoli 28; Inter 26; Fiorentina 24; Verona 22; Genoa 18; Lazio 17; Parma, Atalanta, Udinese 16; Torino 15; Milan, Cagliari 14; Sassuolo 13; Livorno 12; Bologna 11; Sampdoria 10; Chievo, Catania 9.
Dopo una lunga rincorsa, il Palermo è caduto contro il sempre più sorprendente Latina. Un ko che ha lanciato l’Empoli in vetta alla classifica, tallonata dalla Virtus Lanciano che ha ripreso a correre. Sconfitta anche per l’Avellino, che però non è tra le candidate alla promozione, malgrado un’ottima prima parte di stagione. Attenzione al Crotone, che a fari spenti, è arrivato in zona playoff. In crescita anche il Siena, che senza la penalizzazione sarebbe sesto. 15ª GIORNATA Bari-Padova 2-2, Brescia-Cesena 0-0, Carpi-Siena 0-1, Crotone-Avellino 3-2, Cittadella-Reggina 0-0, Juve Stabia-Trapani 2-3, Novara-Pescara 0-0, Palermo-Latina 1-2, Spezia-Empoli 1-3, Ternana-Modena 1-1, Virtus Lanciano-Varese 2-0. 16ª GIORNATA (30-11 h 15) Avellino-Cesena, Bari-Ternana (2-12 h 20.30), Empoli-Brescia (29-12 h 20.30), Latina-Juve Stabia, ModenaSiena, Padova-Crotone, Palermo-Novara, Pescara-Carpi, RegginaSpezia, Trapani-Virtus Lanciano, Varese-Cittadella. CLASSIFICA Empoli 30; Virtus Lanciano 29; Palermo, Avellino 27; Crotone 26; Cesena 24; Latina 23; Siena (-5), Modena, Varese, Spezia 20; Pescara 19; Trapani 18; Carpi 17; Brescia, Cittadella 16; Ternana 15; Bari (-3), Novara 14; Reggina 13; Padova 12; Juve Stabia 7.
Anche l’ultimo atto del Mondiale 2013 ha riservato amarezze alla Ferrari, che in Brasile ha perso il secondo posto nella classifica costruttori, ultimo obiettivo di una stagione da dimenticare. A battere la rossa (dietro l’imprendibile Red Bull) è stata la Mercedes, che con Hamilton e Rosberg è andata ben oltre le più rosee aspettative. Malgrado ciò, giovedì è arrivata l’ufficialità del divorzio tra Ross Brawn e la scuderia tedesca, notizia che comunque era nell’aria da tempo. Il team principal del team, uno degli artefici dei successi di Michael Schumacher con la Ferrari, nel 2014 potrebbe prendersi un anno sabbatico, anche se non c’è nulla definitivo. «Un decisione per garantire una tempistica ottimale, per assicurare i futuri successi del team», ha spiegato Ross Brawn. Alla guida della scuderia tedesca ci sarà ora un binomio, formato da Toto Wolff, che si occuperà della parte economica e da Paddy Lowe, a cui è affidata la parte tecnica.
La Vanoli deve dare un segnale forte Domani i biancoblu sono impegnati sul difficile parquet di Avellino contro la quotata Sidigas, che vanta però solo 6 punti
S
di Giovanni Zagni
criviamo queste note a caldo, nel dopo-partita, ma non senza serenità di giudizio. Al PalaRadi domenica scorsa (Vanoli-Acea Roma 68-78) è stata scritta una brutta pagina di basket tecnico. Quello che vuole gli atleti preparati a difendere ed attaccare, secondo regolamento ancor oggi in vigore, usando le capacità acquisite in tanto lavoro in palestra e non in virtù di doti di peso e potenza che “madre natura"” può dispensare a casaccio. Ebbene, tra Vanoli e Roma s’è assistito al contrario di quanto vuole il regolamento, come purtroppo avviene in quasi tutti i campi delle coppe europee. Ha vinto Roma ed è giusto così, secondo quel che dice il punteggio finale, ma in virtù di vantaggi che nell’allestimento del roster bisognerebbe guardare. Ha perso la pallacanestro, perché se è vero che gli uomini di Gresta hanno giocato male, altrettanto si può dire per gli ospiti, soltanto meglio dotati sul piano fisico, che si sono affidati al peso corporeo superiore per fare la differenza, poiché in quanto a “castronerie” ne
LEGA A 6ª GIORNATA Bologna-Venezia
80-87
Cantù-Siena
90-88
Caserta-Brindisi
65-69
Cremona-Roma
68-78
Milano-Reggio Emilia
73-52
Montegranaro-Varese
88-83
Pistoia-Pesaro
115-110
Sassari-Avellino
78-75
CLASSIFICA
SERIE A Il ko con Roma ha lasciato il segno, ma la squadra ha tutte le possibilità di salire in classifica Tec-Mar, trasferta delicata ad Ancona BASKET A2
Brindisi 12 Siena 10 Sassari 10 Cantù 10 Bologna 10 Milano 8 Roma 8 Varese 6 Montegranaro 6 Venezia 6 Avellino 6 Reggio Emilia 6 Pistoia 4 Caserta 4 Cremona 4 Pesaro 2
La Tec-Mar Crema durante un time-out
IL PROSSIMO TURNO (1-12 h 18.15)
Avellino-Cremona, Brindisi-Cantù, Montegranaro-Caserta, Reggio Emilia-Bologna (30-11 h 20.30), RomaMilano (2-12 h 20.30), Siena-Pistoia (2-12 h 20.30), Varese-Pesaro, Venezia-Sassari. hanno combinate altrettante di quelli della Vanoli. Peccato, perché le premesse per una gara avvincente ed incerta c’erano tutte! La classifica “piange”, due sconfitte interne sono un fardello pesan-
L’affetto dei tifosi a Conti al termine del match (foto Castellani)
te da recuperare, ma non disperiamo poiché non sempre sarà così, almeno lo speriamo. Intanto, per stare in tema e per presentare la gara di domani ad Avellino, leggiamo che nel roster della
Il capitano Andrea Conti lascia il basket giocato
Dal parquet alla scrivania. Dopo una lunga militanza nelle file biancoblu, il capitano Andrea Conti ha deciso di appendere le scarpe al chiodo, per intraprendere la carriera di team manager. Per il suo addio al basket giocato a scelto un Post su Facebbok (datato 24 novembre): «Un giorno diverso dagli altri, uno di quei giorni che rimangono nella mente per sempre... Vorrei ringraziare ed abbracciare tutte le persone che stasera mi hanno fatto emozionare, tutte le persone che mi hanno voluto e mi vogliono bene,
Piadena non ha alternative: deve conquistare i due punti
Ancora una volta Piedana deve rimandare l’abbandono delle parti basse della classifica. La squadra di Adami è stata, infatti, sconfitta sul campo di Nerviano per 84-77 (22-27, 45-45; 67-57). Eppure è partita forte Piadena ed ha chiuso il primo quarto in vantaggio di 5 punti. Poi però la fase difensiva si è fatta meno efficace e la squadra di casa l’ha raggiunta nel secondo quarto, chiuso in parità. Al rientro dall’intervallo la Mg.K Vis ha avuto un momento di buio ed il Nerviano ne ha approfittato. Nonostante uno sprazzo nella ripresa, l’Mg.K Vis non è riuscita ad evitare la sconfitta. Ecco il tabellino dei piadenesi: Grobberio 20, Castagnaro 19, Moscatelli 10, Lottici 8, Marenzi 8, Malagutti 6, Vacchelli 3, Casali 3. Ora il derby di stasera (alle 21 a Piedena) diventa fondamentale, anche se battere una Erogasmet Crema in grande forma non sarà facile. CLASSIFICA (8ª giornata) Milano 3, Virtus Imola 14; Crema 12; Murri Bologna, Lissone, Nerviano, Bergamo 10; San Lazzaro di Savena 8; Pisogne, Saronno 6; Bernareggio, Piadena 4; Reggio Emilia, Calolziocorte 2.
quelle che mi hanno criticato e fortificato. Pensavo che questo giorno non potesse arrivare mai. E’ arrivato e mi ha regalato un emozione profonda, che mi ha fatto aggrovigliare lo stomaco e battere forte il cuore. Solo questo sport regala emozioni così uniche ed è stato un piacere immenso condividerle con tutti voi!! Grazie di cuore. Il vostro capitano». Al suo posto dovrebbe arrivare l’alacentro Riccardo Antonelli, in foza alla Vanoli dal dicembre 2010 fino alla termine dellòa stagione 2011-2012.
Sidigas “troneggiano” due personaggi come Thomas e Ivanov, entrambi formidabili rimbalzisti, che potrebbero divertirsi nell’area, in danno dei nostri Kelly e Spralja, sperando di controbilanciarne le potenzialità con “le mani” di Rich, Jackson e Tripkovic, con gli ultimi due chiamati ad una prova convincente. Avellino dai più è data come compagine di prima fascia, ma proprio contro “i mostri sacri” la Vanoli ha estratto dal cilindro le sue prestazioni migliori, per cui non ci rimane che sperare in bene. IN TV La partita di Avellino verrà trasmessa in diretta su Cremona 1. Per commentare la giornata di serie A di basket, ricordiamo agli appassionati l’appuntamento con “Gancio cielo”, martedì alle 21 sempre sul canale 211.
Ancora una volta mastica amaro la Tec-Mar Crema, che al termine di un convulso finale, ha ceduto anche sul parquet di Civitanova Marche. A 21” dalla sirena, sul 63 pari, una “bomba” di Emanuela Passeri,ha decretato il 66-63 finale, visto che i ripetuti tentativi di Rizzi, Capoferri e Caccialanza non sono andati a segno. Una sconfitta che lascia le azzurre in ultima posizione in classifica, insieme ad Ancona e Bologna, ma i distacchi sono minimi e c’è tutto il tempo per recuperare, anche se la squadra deve tornare al più presto al successo, a partire dalla trasferta di stasera ad Ancora: uno scontro diretto assolutamente da vincere. 7ª GIORNATA Ferrara-Ancona 63-66, Vigarano-Bologna 77-62, Civitanova Marche-Crema 66-63. Ha riposato: Broni. 8ª GIORNATA Ancona-Crema (30-11 h 18), Civitanova Marche-Ferrara (1-12 h 18), Vigarano-Broni (30-11 h 21). CLASSIFICA Vigarano 10; Broni 8; Ferrara, Civitanova Marche 6; Crema, Ancona, Bologna 4.
Crema è sempre più in ascesa e ora vuole il derby BASKET DNC
Doveva essere battaglia e battaglia è stata. Erogasmet Crema e Castiglione Murri hanno dato vita ad un match di rara intensità agonistica e di grande interesse per il pubblico del PalaCremonesi, con un’attenzione per la fase difensiva raramente osservata nella categoria. Il fattore campo ed un pizzico di classe individuale in più hanno premiato i leoni biancorossi (6759), che si sono così aggiudicati i due punti e lo scontro diretto. Partenza sparata degli ospiti che non pagano dazio nelle prime sette conclusioni cremasche e volano sull’8-0. Albertini giganteggia nell’area pitturata, mentre vengono ben contenuti i temuti Iattoni e Lollini. Il primo tempo si chiude con gli ospiti avanti per 35-33. Nella ripresa l’Erogasmet opera il sorpasso con Galiazzo e Colnago, resistendo poi al tentativo di rimonta bolognese e chiudendo il match dalla lunetta nell’ultimo giro di lancette. La formazione di Galli ha mostrato la consueta determinazione ed il proverbiale carattere, aggiun-
Galiazzo contro Castiglione
gendovi una maggiore brillantezza negli schemi offensivi, con un gioco che sta salendo di tono di partita in partita. Ne beneficiano soprattutto Bosio e Colna-go, sempre più inseriti nel gioco di una formazione che sta imparando a sfruttare al meglio le loro
caratteristiche, mentre Galiazzo ed Anzivino forniscono il consueto apporto al tabellino delle segnature, con l’ala di Desio sempre decisivo a rimbalzo. Quando anche il rientrante Denti avrà raggiunto la miglior forma, si vedrà l’Erogasmet come è stata pensata e
costruita. La formazione di Galli è ora attesa da un insidiose derby cremonese a Piadena. Gli uomini di Adami, candidati sicuri ad inizio torneo per un posto nei playoff, stanno attraversando un momento difficile, avendo ottenuto solo due vittorie in otto incontri. Nonostante il rendimento in fase realizzativa dei due neoacquisti Grobberio e Castagnaro, l’Mg.K Vis non è ancora riuscita in questa stagione a trovare il giusto amalgama tra i propri giocatori, perdendo spesso di pochissimi punti partite abbordabili. Ex di turno il playmaker Vacchelli, finalmente tornato alla piena efficienza fisica dopo due stagioni tribolate, uno dei veterani come il totem dell’area pitturata piadenese Moscatelli e la guardia Lottici. E’ un crocevia fondamentale nella stagione di entrambe le formazioni cremonesi, che può rilanciare Piadena o affossarla e proiettare Crema verso il primo posto del girone, attualmente in mano a Milano 3 e Imola. Marco Cattaneo
Sport HOCKEY PISTA
La Pieve 010 sfida la capolista
Un pareggio che fa felice la capolista Valdagno Pordenone (ferma per il turno di riposo), che vede le sue dirette concorrenti al primato, lontane ancora 4 punti. Insomma, i pievesi hanno mancano l’occasione per scrollarsi di dosso i vicentini, che si sono comunque confermati un avversario ostico. Stasera si torna in pista per la 6ª giornata del campionato di A2, con la Pieve 010 impegnata in trasferta proprio con la capolista Valdagno Pordenone, ancora a punteggio pieno dopo 4 partite giocate. Turno casalingo, invece, per il Sandrigo contro il Bassano. PIEVE 010-SANDRIGO 2-2 (1-1) HOCKEY PIEVE 010: Passolunghi, Sanpellegrini, Marchini 1, Bresciani 1, Fornasari, Baffelli, Mattia Civa, Manuele Civa, Panizza, Brio-
schi. All.: Ariano Civa. SANDRIGO: Cortese, Barbiero, Chemello 2, Faresin, Manfrin, Poletto, Pozzato, Sperotto, Volpato, Bigarella, Cortese. All.: Pozzan. 5ª GIORNATA Modena-Bassano 5-6, Montecchio Precalcino-Castiglione 12-6, Pieve 010-Sandrigo 2-2, Thiene-Scandiano 3-7, Vercelli-Eboli 5-5. Ha riposato: Valdagno Pordenone. 6ª GIORNATA (30-11) Castiglione-Vercelli, Sandrigo-Bassano, Scandiano-Modena, Thiene-Montecchio Precalcino, Valdagno Pordenone-Pieve 010. Riposa: Cresh Eboli. CLASSIFICA Valdagno Pordenone 12; Sandrigo, Pieve 010 8; Scandiano, Eboli, Bassano 7; Vercelli, Castiglione 6; Montecchio Precalcino 4; Thiene 1; Modena 0.
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Sabato 30 Novembre 2013
TENNIS A1
Bassano troppo forte per Crema
Si sapeva che era una missione impossible per il Tennic Club Crema è così si è confermata la sfida di semifinale con la Società Tennis Bassano, che ha dominato per 6-0 l’incontro di andata. I giocatori cremaschi hanno messo in campo tutto quello che avevano, ma il tasso tecnico degli avversari era nettamente superiore. Ecco l’esito dei match: Seppi (Bassano) b. Ungur (Crema) 6-0 6-1, Lorenzi (Bassano) b. Ocera (Crema) 7-6 (4) 1-6 6-2, Huta Galung (Bassano) b. Sinicropi (Crema) 6-3 6-7 (5) 6-3, Crugnola (Bassano) b. Remedi (Crema) 6-0 6-1, SeppiCrugnola (Bassano) b. Ungur-Remedi (Crema) 6-1 6-4, Lorenzi-Huta-Galung (Bassano) b. Sinicropi-Ocera (Crema) 6-4 6-1 Ora al Tc Crema non resta che cercare di fare bella figura nella
sfida di ritorno in programma domani in Veneto. Nell’altra semifinale, i campioni in carica del Tennis Club Italia sono invece stati costretti al pareggio dai romani del Circolo Canottieri Aniene: a Forte dei Marmi la sfida è terminata 3-3. Il ritorno, in programma domani in terra romana, si annuncia assai incerto. Tennis Club Italia Forte dei Marmi-Circolo Canottieri Aniene 3-3: Volandri (Tc Italia) b. Starace (Aniene) 6-3 6-4, Cipolla (Aniene) b. Trusendi (Tc Italia) 7-6 (6) 7-5, Vagnozzi (Aniene) b. Giorgini (Tc Italia) 6-0 6-4, Marrai (Tc Italia) b. Santopadre (Aniene) 2-6 6-4 6-2, VolandriGiorgini (Tc Italia) b. Santopadre-Vagnozzi (Aniene) 7-5 6-3, Starace-Cipolla (Aniene) b. MarraiTrusendi (Tc Italia) 6-4 6-2
Pomì, esame di maturità a Urbino
Le ultime prestazioni hanno rinfrancato la squadra di Beltrami, che affronta con fiducia la trasferta nelle Marche
O
sservato il previsto turno di riposo nell’ultimo week end, la Pomì torna in campo domani, andando a far visita alla Robur Tiboni Urbino, in occasione della prima delle due trasferte consecutive previste dal calendario (la seconda sarà lunedì 9 dicembre sul campo di Frosinone). Nell’ambiente casalasco il morale è alle stelle dopo il trittico con la Unendo Yamamay Busto Arsizio, estromessa dalla Coppa Italia e poi superata in quattro set nel recupero della prima giornata di campionato, ma le ragazze di Alessandro Beltrami sono anche consapevoli di dover mantenere i piedi ben saldati a terra e di dover lavorare ancora sodo per raggiungere il top della condizione e del rendimento. In vista della trasferta marchigiana, giovedì la squadra ha sostenuto un test amichevole al Pala Pomì G. Farina di Viadana con la formazione di A2 della Volksnank Sudtirol Bolzano, che da neo promossa si sta ottimamente comportando ed occupa la sesta posizione della classifica. Un test senza vincitrici né vinti. Le due formazioni hanno, infatti, impattano sul 2-2 al termine di un match dall’andamento altalenante, con la formazione di Casalmaggiore che si è aggiudicata i set dispari, mentre le ospiti hanno prevalso nel secondo e nel quarto parziale. Tornando al rendimento della Pomì in campionato, ecco l’analisi del dirigente Luciano Toscani: «Il trittico di gare con la Yamamay, ha svelato il
Frosinone-Piacenza
1-3
Modena-Novara
0-3
Ornavasso-Forlì
3-0
CLASSIFICA
VOLLEY A1 Dopo aver battuto Busto Arsizio, le casalasche devono confermarsi in uno scontro diretto 4ª GIORNATA SERIE A1 Crema e Casalmaggiore Busto Arsizio-Bergamo 3-0 sfidano i fanalini di coda Conegliano-Urbino 3-1 RUGBY SERIE C
Piacenza 12 Bergamo 9 Conegliano 9 Ornavasso 9 Busto Arsizio 7 Modena 5 Urbino 3 Casalmaggiore 3 Novara 3 Frosinone 0 Forlì 0
IL PROSSIMO TURNO (1-12 h 18)
Piacenza-Ornavasso, Bergamo-Forlì, Conegliano-Modena (30-11 h 20.30 RaiSport 1), Urbino-Casalmaggiore, Novara-Frosinone. Riposa: Busto Arsizio. potenziale della nostra squadra che già con Bergamo e Piacenza si era intravisto, ma che non aveva portato a risultati concreti. Gennari e Camera, arrivate nel gruppo due mesi dopo le altre per gli impegni con la Nazionale, non potevano essere al massimo da subito, ma il loro contributo ora comincia a vedersi. Oltretutto anche molte delle altre ragazze della squadra avevano visto la A1 solo in televisione fino alla passata stagione. Ora che il gruppo ha alle spalle un mese di lavoro al gran completo, stanno emergendo le qualità tecniche e il gran carattere di queste ragazze e del suo allenatore». Ora che la strada è stata tracciata, come si configurano i prossimi impegni con Urbino e Frosinone? «Penso siano le gare più difficili di questo scorcio iniziale. Con Bergamo, Piacenza e Busto non avevamo nulla da perdere, sapendo di affron-
Tanti professionisti illustri sono ancora senza contratto
(F.C.) Le difficoltà economiche colpiscono duro: sono a spasso un terzo dei professionisti italiani. Siamo arrivati a contare 53 professionisti italiani che a fine novembre - tempo in cui è ora già di riprendere gli allenamenti verso il 2014 - non hanno ancora un contratto per la prossima stagione: nomi di primissimo piano come quelli del siciliano Danilo Napolitano (32 anni e 37 vittorie in carriera) l’ultima stagione passata alla belga Accent-Jobs. Formalmente non ha contratto Davide Rebellin, 42 anni, ma il veneto conta di definire a breve la conferma alla polacca Ccc Polsat. La Lampre-Merida non ha confermato Daniele Pietropolli (8 vittorie da pro), Simone Stortoni e Massimo Graziato (qualche possibilità per Luca Dodi), mentre nell’organico della Cannondale non figurano attualmente Mauro Da Dalto, Tiziano Dall’Atonia e Federico Canuti. Sono ancora “liberi”, tra gli altri, anche Piero Baffi (figlio di Adriano e nipote di Pierino), Marco Bandiera, Alessandro Proni, Francesco Failli, Fabio Taborre, Roberto De Patre, Riccardo Chiarini, Giairo Ermeti, Pierpaolo De Negri e Michele Merlo. Poi ci sono quattro pensionati illustri. Oltre a Marco Pinotti (37 anni), ancora competitivo ad alti livelli, passato nei quadri tecnici della Bmc, smettono Stefano Garzelli (classe ’73), Leonardo Giordani e suo malgrado Danilo Di Luca, stoppato ancora una volta dall’antidoping. Salutano pure tre atleti di grande spessore internazionale come Stuart O’Grady, lo spagnolo Juan Antonio Flecha e Robert Hunter. Tra gli stranieri sono senza contratto Chris Forner, 42 anni re della Vuelta e Juan Josè Cobo. Dall’Eusckaltel che chiude, sono in uscita Igor Anton e Samuel Sanchez.
La grinta della Pomì
tare autentiche corazzate del nostro campionato, ora invece dobbiamo consolidare la classifica e portare a casa dei punti. Le prossime tre gare, a Urbino e Frosinone aggiungerei anche Forlì, saranno una specie di esame di maturità per la squadra. Andiamo a giocarcele con fiducia e determinazione, sapendo che abbiamo i mezzi per venirne a capo e con la tranquillità che in caso di sconfitta avremmo comunque il tempo e la possibilità di riprenderci». Come si vive questa esperienza nel massimo campionato nazionale al quale la società è arrivata in pochi anni dalla sua nascita, quasi bruciando le tappe? «Restiamo, prima di tutto, un gruppo di amici che condividono una passione in comune, gli stessi che hanno iniziato questa avventura cinque anni fa e molti dei quali sono stati dirigenti
della società sin dai tempi della prima divisione. Ora, ovvio, tutto è più complicato, elevato all’ennesima potenza. Oggi la Vbc Pallavolo Rosa dà lavoro ad una ventina di persone con un indotto economico per il territorio significativo. Sentiamo forte la responsabilità di questo e al tempo stesso siamo orgogliosi di aver portato Casalmaggiore e il suo territorio nell’olimpo del volley nazionale. Il nostro auspicio è che sempre più persone si appassionino a questo splendido sport, perché come diceva un tale, le passioni fanno vivere l’uomo, la saggezza lo fa solo vivere più a lungo». Le avversarie di domani hanno in classifica gli stessi punti della Pomì e sono reduci dall’inevitabile sconfitta di Conegliano. Il match si annuncia quindi molto delicato per entrambe le squadre, perché i punti in palio possono pesare sul prosieguo della stagione.
La trasferta era difficile, ma Mantova ha faticano ad emergere e solo verso la fine del primo tempo è riuscita a staccare nel punteggio un coriaceo Rugby Cremona. Poi nella ripresa i virgiliani sono rientrati in campo con maggiore grinta, riuscendo a dilagare nel punteggio fino al 55-16 conclusivo. Domani i grigiorossi ospitano il Rugby Borgo Poncarale, avversario sicuramente quotato. Dopo il turno di riposo, tornano in campo domani anche il Rugby Casalmaggiore, contro il fanalino di coda Mastini e il Crema Rugby (7° in classifica nel suo girone), impegnato sul campo del Velate Rugby 1981 (ultimo in classifica).
Nuoto paraolimpico Morelli vince 4 ori
Si è svolta a Cantù domenica scorsa la prima tappa del Circuito lombardo di nuoto paraolimpico. Ottima la prestazione di Efrem Morelli che ha conquistato ben quattro medaglie d’oro. L’atleta, tesserato per la Polisportiva bresciana “No frontiere”, ha ottenuto il primo posto nei 100 rana categoria sb4 col tempo di 1’50”14, nei 50 farfalla in 44”17 e nei 50 dorso con 50”10. Il quarto oro è arrivato nella staffetta 4x100 mista (Morelli ha disputato la frazione a rana). Prossimo appuntamento a Brescia il 15 dicembre.
Soncino premia i protagonisti di un’ottima stagione CICLISMO
E’ un periodo particolarmente avvincente, “impreziosito” dai Campionati italiani, nei quali i nostri atleti hanno dimostrato le loro quotazioni nazionali, soprattutto nelle prove su pista con la conquista di sette medaglie d’oro (alla faccia di coloro che continuano a spifferare che la pista fa male e lascia in disuso il velodromo Pierino Baffi di Crema). Il ciclismo cremonese fa festa domani all’ex Filanda di Soncino, appuntamento a cura del Comitato provinciale di Cremona della Fci presieduto da Antonio Pegoiani. Un parterre de rois con autorità politiche e sportive invitate alla premiazione, a cominciare da Francesco Pedretti, sindaco di Soncino, presente con l’assessore allo Sport Roberto Gandioli, con Michele Gamba, vicepresidente nazionale della Federciclismo. Poi ci saranno Francesco Bernardelli, presidente lombardo della Fci, Gasparrino Zocchi, responsabile regionale Commissione Giovanissimi e Achille Cotrufo, fiduciario del Coni provinciale. Ospite d’onore Roberto Bettini, fotoreporter internazionale. Riconoscenti saranno consegnati a Francesco Pavesi, fondatore della Ciclistica Madignanese, grande amico del ciclismo per la sua passione e l’impegno profuso e alla dottoressa Francesca Maffezzoni del Coni di Cremona «per la sua gentilezza e la sua disponibilità». Premi speciali alle Allieve
Giovanni Pedretti con la maglia tricolore
d’oro del ciclismo di casereccio: la sanbassanese Marta Cavalli (Valcar Pbm), campionessa italiana nell’inseguimento a squadre su pista, la romanenghese Mirian Vece (sempre della Valcar Pbm) campionessa italiana velocità a coppie e la casalasca Elena Bissolati (Pianeta Rosa) tricolore nella velocità a coppie e nel keirin. Stelle dell’Oscar alle reginette bergamasche Arianna Fidanza, 18 anni figlia dell’ex pro Giovanni, campionessa del mondo Juniores della corsa a punti, tre medaglie d’oro e una di bronzo dei Tricolori, Claudia Cretti, 17 anni, stellina del Campionato europeo nello scratch e campionessa italiana del keirin 2013 (collezionista di titoli tricolori, conta a livello individuale il titolo italia-
no su strada da Esordiente nel 2010 e da Allieva nel 2011). Riconoscimenti al cremonese Giovanni Pedretti, 17 anni, cresciuto nel vivaio del CC Cremonese 1891-Gruppo Arvedi, volto nuovo giunto alla ribalta del ciclismo, un “peperino” che ha preso coscienza dei propri mezzi, trionfiando tre volte su strada. Poi ha voluto cimentarsi su pista è si è laureato campione d’Italia, sia nell’inseguimento a squadre con il quartetto della Lombardia chee nella corsa a punti. Bastano questi dati per avere la misura dellae qualità di Pedretti, che cavalca la bici senza brivido e guarda al futuro: tra i suoi sogni nel cassetto la maglia azzurra. Tra gli Esordienti del primo, saranno premiati Diego Bosini
del CC Cremonese-Arvedi, 1° nel ranking lombardo, davanti a Anselmo Francesconi (Uc Cremasca) e tra gli Allievi, Martti Sciortino, campione lombardo cruiser Bmx. Il Comitato organizzatore, provvederà nell’occasione alla consegna di attestati ai Giovanissimi. G1: Gabriele Durelli (Uc Cremasca); G2: Mirko Coloberti; G3: Manuel Mosconi; G4: Matteo Bertesago; G5: Gabriele Colo-berti: G6; Simon Curlo, tutti e cinque dell Imbalplast di Soncino. Premi alle società Triathlon Stradivari Bike Asd Cremona, Gioca in Bici Oglio Po Asd Casalmaggiore con motivazioni di «crescita e divulgazione del ciclismo giovanile» e agli Amici del ciclismo di Corte de’ Frati «con stima e gratitudine per la collaborazione dimostrata nei confronti del Comitato provinciale della Fci». COMITATI ACCORPATI Se ne parlava da tempo, ma in questi giorni la storia sembra essere tornata d’attualità, anche se i mal di pancia non sono finiti e si lavora in sintonia con il Comitato Regionale Lombardo della Federciclismo si lavora ancora su ulteriori modifiche. Salvo correzioni dell’ultima ora, si sta procedendo all’accorpamento dei Comitati provinciali di Cremona, Lodi e Mantova della Federazione Ciclistica Italiana, con sede unica a Cremona, Città europea dello sport. Fortunato Chiodo
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Sport
Sabato 30 Novembre 2013
Esposito, la finale è un grande exploit PUGILATO Ottima prestazione del 19enne peso medio dell’Abc ai Campionati lombardi Assoluti di Bergamo
S
AUTOMOBILISMO
i sono conclusi a Bergamo i Campionati lombardi di pugilato cui hanno preso parte tre pugili dell’Accademia Boxe Cremona, il peso medio Esposito, il superwelter Giandebiaggi ed il welter Colombi, tutti alla loro prima esperienza a livello di Assoluti. Purtroppo il sorteggio non è stato favorevole a nessuno dei tre, ma l’esperienza accumulata in questo torneo servirà sicuramente nel prosieguo della carriera. Nicholas Esposito è arrivato in finale, disputando ben tre incontri in quattro giorni e battendo in semifinale quello che era considerato il favorito n. 1 della categoria, il milanese Di Giacomo che, tra l’altro, fa parte della squadra professionistica di Dolce & Gabbana che rappresenta l’Italia nella Coppa del Mondo a squadre. La sera successiva ha affrontato il varesino Igor Sovastanov, arrivato al match conclusivo dopo una fase eliminatoria molto più facile e quindi Esposito non ha potuto esprimersi al meglio. Avrà comunque la possibilità di rifarsi tra qualche settimana, presumibilmente in gennaio, in quanto il varesino è anche detentore della cintura lombarda e Esposito è il suo primo sfidante. C’è poi da considerare il fatto che Esposito deve ancora compiere i 19 anni, mentre l’età
Show di Vale al Monza Rally Il podio (fotoservizio Michele Piech) L’auto del vincitore...
... e quella di Valentino Rossi
Nicholas Esposito vincitore di Di Giacomo in semifinale
media dei partecipanti della sua categoria era di 29. Giandebiaggi, al primo turo, è stato eliminato dal vincitore del torneo, Giulio Zito, campione italiano universitario, terzo lo scorso anno agli Assoluti nella categoria superiore, con oltre ottanta incontri all’attivo contro i 20 di Giandebiaggi. Lo stesso discorso vale
per Colombi, che ha ceduto d’un soffio al più esperto pavese Calì. I ragazzi dell’Abc torneranno sul ring il 7 dicembre in due diverse manifestazioni: a Voghera, dove si disputa il “Memorial Parisi”, saranno di scena Giandebiaggi e Colucello, mentre a Gus-sago combatteranno Ionescu, Colombi, Allegri e Panetta.
Il bel tempo ha assistito l’edizione 2013 del Monza Rally Show. Fino a domenica mattina la classifica è stata comandata dallo spagnolo Daniel Sordo, poi si sono svolte le ultime due prove speciali del rally. Valentino Rossi non è riuscito a balzare al comando, pur confermandosi un campione pure con le quattro ruote: ha vinto infatti 4 delle 9 prove in programma. Alla fine ha prevalso Sordo, che si è aggiudicato le altre 5 prove. Terzo in classifica l’esperto Dindo Capello. Anche lo spettacolare Master’s Show del pomeriggio ha visto Sordo prevalere davanti a Valentino.
BOCCE
A Scannabue sorridono Sergio Marazzi e Giuseppe Cremonesi Sarà merito dell’aria frizzante che si respira nel Trescorese, ma di certo l’effetto è stato magico per Giuseppe Cremonesi: approdato da pochi giorni nella bocciofila cremasca, pronti via cerca di dare un senso ad una nuova stagione e subito fa centro. In coppia con Sergio Marazzi l’ex bissolatino è salito sul gradino più alto del podio (categoria A/B) del 5° trofeo “Sandro Curti”, gara provinciale organizzata dalla Bocciofila Scannabuese. Partite di chiusura convulse e ricche di emozioni quelle della nuova coppia del presidente Luigi Comolli vinte entrambe sul filo di lana: nei quarti ne hanno fatto le spese la famiglia Visconti ed in semifinale i compagni di società Guerrini e
Equilibrato il match di finale dove Ma-razzi e Cremonesi avevano la meglio sui capergnanichesi Bruni e Branchi per 12-8. Ha diretto la gara Gianpietro Raimondi, arbitri di finale Eugenio Barbieri e Lorenzo Stabilini.
In maglia bianca Branchi e Bruni, secondi classificati, in maglia rossa i vincitori Marazzie e Cremonesi
Zagheno. Pervenivano in finale anche Antonio Bruni e Valerio Branchi. I portacolori della “Mcl Capergnanica” inflig-
Vince Crema, disco rosso per Cremona: questo l’esordio delle nostre formazioni impegnate a Verona nella fase finale della Coppa Italia Seniores. Ben 64 sono le squadre che da ieri pomeriggio si stanno affrontando sulle corsie venete. Splendido l’esordio della formazione cremasca guidata da Luigi Comolli che ha superato Terni per 2-1. Nella specialità individuale prestazione da incorniciare di un devastante Paolo Guglieri che
SABATO 30 10.20 11.10 12.00 13.30 14.00 14.30 15.25 17.00 17.15 17.45 18.50 20.00 20.35 21.10 00.30
LINEA VERDE ORIZZONTI. Att DREAMS ROAD 2013 LA PROVA DEL CUOCO. Var TG1 TELEGIORNALE EASY DRIVER. Attualità LINEA BLU. Attualità LE AMICHE DEL SABATO. Att TG1 TELEGIORNALE A SUA IMMAGINE. Attualità PASSAGGIO A NORD OVEST L'EREDITÀ. Game show TG1 TELEGIORNALE/TG SPORT AFFARI TUOI. Game show BALLANDO CON LE STELLE. Var L'ALTRA
gevano un “cappotto” ai milanesi Bazzani e Mancini e quindi s’imponevano sugli orobici Rossi-Invernizzi per 12-4.
vinceva i set per 8-1 e 8-0. La terna Guerrini-Zagheno-Pedrignani perdeva 3-8, ma poi rimediava infliggendo un “cappotto” agli umbri nel secondo set. Sconfitta la coppia Guerrini-Zagheno con un doppio 4-8, ma sull’altra corsia bene Pedrignani-
TG1 LIS Q8. Oslo A SUA IMMAGINA. Att SANTA MESSA RECITA DELL'ANGELUS LINEA VERDE. Att TG1 TELEGIORNALE L'ARENA. Talk TG1 TELEGIORNALE DOMENICA IN. Varietà L'EREDITÀ. Game show TG1 TELEGIORNALE/TG SPORT AFFARI TUOI. Game show UN PASSO DAL CIELO 2. Film SPECIALE TG1. Att
Guglieri che si aggiudicavano entrambi i set per 8-3 e 8-7 e i sedicesimi di finale. Debacle del comitato di Cremona guidato da Gilberto Ripari messo sotto senza alibi da Legnano per 2-0. Nulla da fare per Comizzoli opposto a Paone (6-8 e 2-8!) mentre De Stefani-Massarini-Ghisolfi
SABATO 30
RETE 4
07.20 09.10 10.15 10.50 11.30 12.00 14.00 14.45 15.30 16.10 17.00 18.55 19.35 21.20 23.40
IL ROSSO E IL NERO. Fic CARABINIERI 4. Fiction ACCADEMIA DEL BENESSERE. Att RICETTE ALL'ITALIANA. Att TG4 TELEGIORNALE/METEO LA SIGNORA IN GIALLO. Tf TG4 TELEGIORNALE/METEO LO SPORTELLO DI FORUM. Att COME SI CAMBIA CELEBRATY IERI E OGGI IN TV. Att POIROT. Film TG4 TELEGIORNALE/METEO TEMPESTA D'AMORE. Soap THE BOURNE. Film DANKO. Film
TG4 NIGHT NEWS VITA DA STREGA. Tf LE STORIE DI VIAGGIO. Doc SANTA MESSA PIANETA MARE. Attualità TG4/METEO DONNAVVENTURA. Doc I VIAGGI DI LIFE. Att TG4 TELEGIORNALE/METEO FEMMINA RIBELLE. F LA FORMULA. F TG4 TELEGIORNALE/METEO IL COMANDANTE FLORENT. Tf UNFAITHFUL. Film KAMASUTRA. Film
07.00 09.10 09.50 10.30 11.15 13.00 13.45 15.40 17.10 18.05 19.30 20.30 21.10 21.45 22.40
CARTONI ANIMATI A COME AVVENTURA. Att RAGAZZI C'È VOYAGER. Doc IL NOSTRO AMICO CHARLY.Tf MEZZOGIORNO IN FAMIGLIA TG2 GIORNO/TG MOTORI QUELLI CHE ASPETTANO.Var QUELLI CHE IL CALCIO. Var STADIO SPRINT 90° MINUTO SERIE B SQUADRA SPEC. COBRA11.Tf TG2 20.30 NCIS UNITA' ANTICRIMINE.Tf HAWAII FIVE-0. Tf LA DOMENICA SPORTIVA. Sport
06.00 08.00 09.10 09.40 10.00 11.00 13.00 13.40 14.10 CANALE 5 16.00 18.50 20.00 20.40 21.10 23.25
TRAFFICO/METEO.IT TG5 MATTINA SUPERCINEMA. Attualità LE STORIE MELAVERDE. Att MELAVERDE. Attualità FORUM. Attualità TG5 TELEGIORNALE/METEO HAPPY ENDINGS. Tf AMICI. Talent VERISSIMO. Attualità AVANTI UN ALTRO! Quiz TG5 TELEGIORNALE/METEO STRISCIA LA NOTIZIA. Var MATRIMONIO ALLE BAHAMAS SPECIALE TG5
07.55 08.00 08.50 08.50 10.00 11.30 12.00 13.00 13.40 14.00 18.50 20.00 20.40 21.10 23.45
TGR BELLITALIA. Attualità TG3/SPORT NOTIZIE/METEO3 TGR IL SETTIMANALE. Att TGR AMBIENTE ITALIA TG REGIONE/TG3 RAI EDUCATIONAL-TV TALK THE NEWSROOM. Tf UN CASO PER DUEE. Film TG3/TG REGIONE/METEO BLOB. Varietà CHE TEMPO CHE FA. Talk ULISSE IL PIACERE DELLA SCOPERTA. Doc 23.35 TG3/TG REGIONE 23.55 UN GIORNO IN PRETURA
08.10 09.55 10.45 11.10 12.00 12.25 12.55 14.00 14.30 15.00 15.05 19.00 20.10 22.35 23.00
MARGHERITA DA CORTONA. F NEW YORK NEW YORK. Tf TELECAMERE. Att TGR ESTOVEST TG3/METEO3 TGR MEDITERRANEO. Att RADICI. Att TG REGIONE/TG3 IN 1/2 ORA. Attualità TG3 LIS KILIMANGIARO. Att TG3/TG REGIONE/METEO/BLOB CHE TEMPO CHE FA. Talk TG3/TG REGIONE MASTERPIECE. Talent
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HANNAH MONTANA. Sitcom LE COSE CHE AMO DI TE. Sit SUBURGATORY. Sitcom GLEE. Telefilm STUDIO APERTO/SPORT LE NUOVE COMICHE. Film ASTERIX E LA POZIONE MAGICA. Film LA VITA SECONDO JIM. Sitcom MAGAZINE CHAMPIONS LEAGUE STUDIO APERTO/METEO LIFE BITES. Sitcom ELF. Film SHREK 3. Film BULLETPROOF. Film
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11.00 12.00 12.25 13.00 14.00 14.45 16.45 17.50 19.00 20.00 20.10 21.30
17.20 17.55 ITALIA 1 18.30 19.00 19.15 21.10 23.00
vincevano il primo set (8-6) ma perdevano il successivo con l’identico punteggio. Disco rosso per la coppia De Stefani-Ghisolfi (4-8), poi sostituita da Pettinari-Comizzoli (3-8) che vanifica il primo set vinto da Massarini e Caccialanza per 8-7. M.M.
DOMENICA 1 06.40 08.20 09.20 10.00 10.50 11.30 13.00 13.20 14.00 14.40 16.45 18.55 19.35 21.30 24.00
RAI PARLAMENTO. Att SULLA VIA DI DAMASCO. Att IL NOSTRO AMICO CHARLY.Tf MEZZOGIORNO IN FAMIGLIA TG2 GIORNO/ RAI SPORT RAI SPORT DRIBBLING L'INDICE VERDE. Att SQUADRA OMICIDI ISTANDUL.F PIT LANE. Sport SEA PATROL.Tf 90° MINUTO SERIE B SQUADRA SPEC. COBRA11.Tf TG2 20.30 CASTLE. Film TG2 NOTIZIE
09.30 10.00 10.35 11.15 13.00 13.25 14.00 14.50 15.30 16.30 18.35 19.35 20.30 21.05 22.40
MEMORIAL BERLONGHI Dopo tre settimane di batterie dove, non sono mancate le sorprese, questa sera ci sarà l’epilogo della Regionale giunta alla sua diciottesima edizione. Le finali inizieranno alle ore 17 (con gli spareggi) e si svolgeranno sulle corsie del bocciodromo comunale di Soresina Massimo Malfatto
Coppa Italia 1° turno: vince Crema, debacle di Cremona
DOMENICA 1 09.30 10.00 10.30 10.55 12.00 12.20 13.30 14.00 16.30 16.35 18.55 20.00 20.40 21.30 23.40
CAPERGNANICA Non fa sconti la corazzata Vis Trescore, “affezionata” a questa manifestazione (lo scorso anno vinse Pedrignani!) e torna a ruggire Paolo Guglieri, protagonista e vincitore del 12° trofeo “Fasoli Malachia e Cerioli Mario”. Ben 192 gli individualisti che hanno partecipato a questa tradizionale gara organizzata dalla Mcl Capergnanica. Dopo aver eliminato il suo nuovo compagno di società Gianpietro Frattini
(12-7), Guglieri superava il beniamino di casa Gianbattista Bodini per 12-3. Nelle categorie inferiori in evidenza il pianenghese Alfonso Ruotolo che nei quarti di finale s’imponeva sul cremosanese Francesco Branchi (12-6) ed in semifinale aveva la meglio su Manuel Tagliaferri per 12-3. Finale a senso unico dove emergeva la maggior tecnica di Guglieri su Ruotolo: punteggio finale 12-6. Ha diretto la gara Franco Stabilini, arbitri di finale Morena e Capetti.
TRAFFICO-METEO. Attualità TG5 MATTINA TGCOM LE FRONTIERE DELLO SPIRITO THE CHEF. Talent LE STORIE DI MELAVERDE. Att MELAVERDE. Att TG5 TELEGIORNALE/METEO L'ARCA DI NOÈ. Attualità DOMENICA LIVE. Varietà AVANTI UN ALTRO! Quiz TG5 TELEGIORNALE/METEO PAPERISSIMA SPRINT. Varietà UN'ESTATE AL MARE. Film DERAILED. Film
SABATO 30
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07.30 07.50 10.00 11.30 12.30 13.30 14.00 14.40 16.30 18.15 20.00 20.30 21.10 23.10 01.10
TG LA 7 TG LA 7/OMNIBUS COFFEE BREAK. Attualità L'ARIA CHE TIRA. Attualità ADVENTURE INC. Tf TG LA7 TG LA7 CRONACHE. Attualità L'ISPETTORE BARNABY.Tf DUE SOUTH. Telefilm IL COMMISSARIO CORDIER. F TG LA7 OTTO E MEZZO. Attualità THE KENNEDYS. Film OLTRE LE REGOLE. Film TG LA7 SPORT
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IL GIORNO DEL SIGNORE STUDIO 1 DIPIÙ. Rubrica COSA BOLLE IN PENTOLA PRONTO DOTTORE TG CREMONA “LA PIAZZA”. Talk TELEGIORNALE GIOIELLI SOTTO CASA BORGHI D’ITALIA. RUBRICA TG CREMONA TG NAZIONALE IL GIORNO DEL SIGNORE IL CONCERTO TELEGIORNALE
DOMENICA 1 07.00 07.30 07.50 09.45 11.30 13.30 14.00 14.40 16.45 18.15 20.00 20.30 23.00 00.50
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RASSEGNA STAMPA TG LA 7 OMNIBUS. Attualità JACK HUNTER E IL TESORO PERDUTO DI UGARIT. Film ADVENTURE INC. Tf TG LA7 TG LA7 CRONACHE. Att L'UOMO SENZA VOLTO. F THE DISTRICT . Telefilm IL COMMISSARIO CORDIER. TG LA7 GRAY'S ANATOMY. Tf SAVING HOPE. Tf TG LA7 SPORT
SANTA MESSA. DA CREMONA ANGELUS IL GIORNO DEL SIGNORE ANTEPRIMA LA GRANDE DOMENICA TG DELLA DOMENICA CREMONESE - CARRARESE SPAL – PERGOLETTESE CREMONESE - CARRARESE DIRETTA SALA STAMPA SPECIALE FESTA DEL TORRONE SIDIGAS AVELLINO – VANOLI CREMONA. BASKET TG DELLA DOMENICA COSA BOLLE IN PENTOLA CREMONESE - CARRARESE