Il Piccolo del Cremasco

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CREMASCO Il

PICCOLO

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ANNO II • NUMERO 47 • SABATO 7 DICEMBRE 2013

€ 0,02 Copia Omaggio

PARTECIPATE Alcuni servizi pubblici passeranno ai privati (piscina, luce, parcheggi). E i lavoratori anche

LA SVOLTA A DESTRA DELLA BONALDI IL PUNTO DI VISTA/1

Le primarie di Renzi

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di Enrico Tupone tuponee@alice.it

dopo l’8 Dicembre verrà il 9, cioè il momento in cui si vedrà se un Renzi vincitore delle primarie del PD saprà mettere a frutto tutto il parlare che ha fatto in questi mesi fugando, una volta per tutte, i dubbi che hanno colto molti di noi di trovarsi davanti al solito chiaccherone toscano. Ciò che il cittadino aspetta infatti è qualche cosa di molto concreto, qualcosa che faccia capire che si è arrivati ad un punto di svolta, un dopo Letta che sia il segnale che qualcosa sta per cambiare. Non si chiede molto ma qualcuno che sia in grado di decidere che forse è meglio tagliare le spese pubbliche e non tagliar la gola ai cittadini con tasse assurde. L’acconto delle tasse al 103% od al 130% per le banche è una di quelle misure degne di un paese senza alcuna speranza di risollevarsi, capace solo di raschiare il fondo del barile per recuperare il grasso che è rimasto, se è rimasto. Dunque staremo a vedere se Renzi sarà per prima cosa in grado di vincere le primarie e poi di avviare quella stagione di riforme più volta promessa, iniziando naturalmente dalla riforma elettorale che ad oggi nessuno sembra in grado di fare ma di cui il paese ha un bisogno estremo se vuole dotarsi di un sistema di governo snello e, soprattutto, di un sistema in grado di assumere ed applicare decisioni. Si dice che Renzi abbia già pronta l’agenda del giorno 9 Dicembre e che stia già predisponendo le prime mosse con i suoi uomini. Bene, perché il paese non può aspettare oltre, per non togliere la speranza ai nostri figli, le certezze a noi ed un futuro all’Italia. Ciò che addossiamo sulle spalle del nuovo segretario del PD è un fardello pesante ma ora è giunto il momento di dimostrare effettivamente quanto vale.

PRIMARIE PD: SEGGI E ORARI UN RENZIANO TRA I CUPERLO

a pagina 10

IL PUNTO DI VISTA/2

Pagare di più per evitare grane

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di Federico Biondini biondini.federico@gmail.com

a politica mette il turbo verso lo schianto. Guardi le aziende e noti due cose: meno merce e meno personale. La domanda, a questo punto, è d’obbligo: se le aziende chiudono, i servizi dovrebbero conseguentemente diminuire e quindi Stato, Regione, Comuni, Province e aziende pubbliche dovrebbe tagliare il personale. Succede? No. Intanto la cassa integrazione ad oggi paga a 6 mesi; nel prossimo anno pagherà a 12 mesi? Mentre gli imprenditori, nell’ultimo trimestre, hanno chiesto finanziamenti in banca per pagare le tasse. Antonio Mastropasqua alcune settimane or sono, ha fatto capire che l’Inps sta subendo l’assalto alla diligenza. Manca il lavoro, i versamenti sono calati, ma le società collegate allo Stato prepensionano. E si riparla di elezioni: paese paralizzato per 6 mesi! E allora vorrei assistere allo sciopero del versamento dell’Iva da parte degli imprenditori sino al varo dei primi cinque interventi sull’economia promessi dal nuovo governo. Quando un operaio sciopera, non ottempera ai propri doveri nei confronti dell’azienda, ma nessuno gli può chiedere di recuperare le ore o lavorare più velocemente. All’imprenditore, invece, si può chiedere di tutto. Sempre. Ha ragione Bortolussi, segretario della Cgia di Mestre, quando dice: «A partire dal 1998, è lo Stato che, tramite gli Studi di settore, stabilisce quanto un lavoratore autonomo debba pagare. Può darsi che in certi casi ci sia una sottostima ma sta di fatto che, dopo tre revisioni dello strumento e il continuo miglioramento degli aspetti statistici, oggi si è in grado di riflettere molto bene la realtà esistente. Ho visto personalmente tanti artigiani guadagnare meno di quanto lo Stato avesse preventivato eppure pagare il dovuto, per non incorrere in lungaggini burocratiche senza fine. Perché la realtà è anche questa: sebbene si sia nel giusto, è bene pagare, per non avere problemi». Per colpa dei nostri politici. Che di problemi, proprio non ne hanno.


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CREMONA L'EVENTO

Marcia podistica dell’Immacolata

Domenica 8 dicembre 2013 il Gruppo Podisti ed Escursionisti dell'Associazione Dif Cremona organizza la tradizionale Marcia Podistica non competitiva dell'Immacolata. Il percorso, con

partenza dalla società Canottieri Dlf in via Lungo Po Europa (sotto il ponte). Le iscrizioni sono aperte a tutti dalle 7.50 alle 9 di domenica 8 dicembre. Partenza libera dallle 8 alle 9.

Tra scheletri e pitture, nell’ipogeo dei Teatini Visita ai sotterranei della chiesa di Sant’Abbondio nella camera di sepoltura costruita nel XVII secolo, al tempo della peste

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di Michele Scolari

ben conosciuta dai cremonesi lo splendido complesso di Sant'Abbondio, situato nelle stradine tra Viale Trento Trieste e Piazza Lodi. Meno conosciuta è invece l’esistenza, sotto il pavimento della Santuario Lauretano accanto alla chiesa, di un meraviglioso ipogeo risalente al XVII secolo, ubicato a sei metri di profondità e luogo di sepoltura dei membri della comunità religiosa dei Teatini (subentrati agli Umiliati, soppressi da Pio V nel 1579), utilizzato sino al 1788. Un gioiello che, assieme ad altre meraviglie del sottosuolo, i cremonesi hanno potuto scoprire grazie all’associazione Cremonasotterranea, guidata dall’ex geometra Aem Annibale Zanetti e dall’architetto Saba Rivaroli, che sabato scorso ha condotto una cinquantina di persone alla scoperta dell’ipogeo (dopo una prima visita del maggio del 2011). Sotto l’esperta guida di don Andrea Foglia, c’è giusto il tempo d’infilare i calzari di nylon prima d’imboccare una ripida e breve scala in cotto (il cui accesso è situato nell’ala occidentale della “Santa Casa”) al termine della quale, oltrepassato un basso arco di pietra, si accede alle profondità dell’ipogeo, orientato come la chiesa (est-ovest, salvo la scala d’ingresso, che si trova ad occidente). Al chiarore delle torce ci si ritrova alla confluenza di tre corridoi. Il corridoio centrale conduce

Angelo con anime purganti Un'immagine funerea

Il bacio di Giuda

alla camera principale, sormontata da una volta a botte, magistralmente decorata con colori ancor oggi vividi e brillanti: «le pitture non sono a fresco ma tempera – spiega don Foglia – e rappresentano scene della Passione di Cristo e immagini delle anime purganti». Queste, raffigurate rivolte al cielo con le braccia alzate, so-

no sorvolate da angeli fluttuanti, sicché l'insieme delle rappresentazioni segue un movimento ascensionale addolcito dalla curva della volta, conferendo alla camera un movimento che vuol riprendere quello dell’anima dopo il trapasso. Il visitatore ne trae gronde impressione, accentuata dall’immagine di simboli funerari

Resti dall'ossario

alternati agli angeli in volo: immagini di ossa, teschi o scheletri, che costituiscono motivi decorativi strettamente associati al tema delle anime purganti. «Gli autori di queste decorazioni sono con tutta probabilità due pittori teatini che erano presenti a Cremona e che vennero verosimilmente impiegati per le tempere».

La camera è circondata alle pareti da due file sovrapposte di letti funerari. «Sopra questi letti – prosegue don Foglia - venivano deposti i Teatini defunti, senza una bara o una cassa ma semplicemente vestiti con l’abito religioso. Per evitare gli inconvenienti della decomposizione venivano coperti con calce viva.

Quando poi dopo molto tempo, i resti si erano completamente disfatti, venivano raccolti e, attraverso il foro quadrato al centro della camera, collocati nell’ossario che si estende sotto il pavimento». Alcuni resti composti da ossa e teschi sono posti sui due letti superiori addossati alla parete di fondo. Due stretti corridoi corrono seguendo i lati della camera centrale a partire dall’incrocio alla base della scala di accesso, con anch’essi a lato due file sovrapposte di letti funerari. «Originariamente - riferisce don Foglia - seguendo i corridoi era possibile compiere il periplo della camera, poi la sezione del tunnel che seguiva il lato di fondo venne interrotta». Eretto dai Teatini negli anni ‘30 del XVII secolo, al tempo della peste, l’ipogeo fu mantenuto in funzione sino al 1788, quando l’intero complesso venne affidato ai Minimi. La struttura è posta sotto il santuario Lauretano, eretto per volontà del Conte Giovanni Pietro Ala nel 1624 (durante la presenza dei Teatini, cui venne assegnato il complesso da papa Gregorio XIII nel 1577) su esatta copia della Santa Casa di Loreto ed accostato al fianco sud dell’antica chiesa, sul terreno di un precedente cimitero (compreso tra le attuali via Amati e via Gatti). Il santuario contiene tutt’oggi la preziosa statua della Madonna Nera oggetto di venerazione, trasportata dalla Cattedrale nel 1625 dopo che la Vergine Lauretana era stata proclamata protettrice di Cremona al tempo della peste.


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Cronaca

Sabato 7 Dicembre 2013

«Restituiremo l’Imu ai cittadini»

Roberto Nolli (vicesindaco): «Siamo furiosi nei confronti del Governo: di questo passo rischiamo di andare allo scontro istituzionale»

LA LEGA

«Ora devono rassegnare le dimissioni»

Forti le parole con cui la Lega di Cremona condanna la Giunta Perri per la vicenda Imu, che definisce «errore clamoroso di Perri e compagni», per colpa del quale «i cittadini cremonesi saranno chiamati a pagare il prossimo 16 gennaio l’imposta del 2013. La genialata contabile dell’assessore e vicesindaco Nolli, che pretendeva di conoscere in anticipo cosa avrebbe deciso il governo di li a poche ore, è un errore che peserà sulle tasche dei cremonesi per oltre un milione di euro, quasi il doppio dei 600mila euro inizialmente previsti. C’è di peggio: rispetto al 2012, dovranno pagare per la prima volta l’imposta sull’abitazione principale anche i cittadini cremonesi meno abbienti». La Lega conclude che «Un amministratore che commette un errore e causa un danno di oltre un milione di euro, facendone rispondere i cittadini, dovrebbe avere la dignità e la coerenza di rassegnare le proprie dimissioni».

La farsa del saldo Imu: il Governo non ha mantenuto le promesse. Cittadini e sindaci infuriati

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di Laura Bosio

ncora nessuna certezza su cosa accadrò in merito al saldo Imu sulla prima casa. La cosa sicura è che i proprietari di prima casa saranno chiamati a corrispondere il 40% della eventuale differenza fra la nuova aliquota applicata dal Comune di riferimento rispetto a quella dello scorso anno. Cittadini, ma soprattutto i sindaci, in grande agitazione. Ne parliamo con il vice sindaco Roberto Nolli. «In Italia tutti i sindaci, Anci in testa, sono inferociti con il governo, che non ha mantenuto la parola data a inizio anno rispetto all'abolizione dell'Imu prima casa» spiega Nolli. «Infatti lo Stato trasferirà ai Comuni soltanto una parte del valore dell'imposta; una notizia simile che arriva a bilanci già approvati rappresenta un duro colpo alle amministrazioni comunali, che devono trovare il modo di far quadrare i conti». La Lega però ha attaccato il Comune, sostenendo che se non aveste incrementato l'aliquota dallo 0,4 allo 0,6 ora non ci sarebbe il problema di far pagare ai cittadini la parte che non verrà corrisposta dallo Stato... «Alcuni esponenti dell'opposizione hanno pensato bene di strumentalizzare quello che è accaduto cercando di far ricadere la colpa sui Comuni, quando basta leggere un qualsiasi quotidiano nazionale per rendersi conto che il problema è estero a tutto il Paese e che ovunque vi sono sindaci infuriati per questa situazione. Si tratta della solita, inutile e sterile polemica di una parte dell'opposizione che non ha ancora capito che il modo di fare politica oggi è cambiato». Ma a conti fatti i cittadini dovranno pagare una parte di Imu? «Le cose stanno così. Lo Stato ad oggi ha detto che ci trasferirà lo 0,4% più il 60% della differenza tra lo 0,4 e l'aliquota che ha applicato il Comune interessato.

Il Partito Democratico: «Avevamo detto che sarebbe stato rischioso»

Roberto Nolli

Poiché noi abbiamo un'aliquota allo 0,6%, questo significa che ci verrà trasmesso in tutto lo 0,52%. Dunque a carico dei cittadini rimane lo 0,08% (pari a 900.000 euro) che, come ho già detto, non sarà fatto pagare ai cittadini. E' vero che a gennaio 2014 saranno chiamati a pagare l'Imu che non verrà trasferita dallo Stato, ma è anche vero che poi lo stesso importo verrà scalato dalle imposte del 2014 (delle quali, peraltro, ancora non si sa nulla)». Se aveste tenuto l'aliquota minima, ossia lo 0,4%, tuttavia, non avreste avuto questo problema... «Se avessimo fato così ci avremmo rimesso quel 60% che lo Stato ci paga della differenza tra lo 0,6 e lo 0,4, ossia un milione e 600mila euro. Avremmo infatti ricevuto dallo Stato 5,2 milioni invece dei 6,8 che ci verranno corrisposti, se le cose restano così. Sono soldi che per il bilancio 2013 fanno comodo». Parlando di imposte, cosa ci dobbiamo aspettare per il prossimo anno? «Difficile fare previsioni, soprattutto se pensiamo che le imposte introdotte nel 2013 sono già state cambiate per il 2014,

«Difficile fare previsioni per il prossimo anno»

«Il giochino del Vice Sindaco Nolli e della Giunta Perri di spingere al massimo l'aliquota Imu per l'anno 2013 sostenendo che “tanto paga lo Stato” era molto rischioso» fanno sapere i consiglieri comunali del Pd, Daniele Burgazzi e Roberto Poli. «Avevamo detto, non più tardi di qualche giorno fa:”chi garantisce che lo Stato si sobbarcherà compensazioni superiori a quelle previste? ci saranno ricadute sui cittadini...”. Eravamo stati facili profeti. Mentre si confidava sulla copertura da parte dello Stato dell'aumento dell'aliquota Imu, tutta la Giunta Perri si guardava bene, però, dall'applicare la possibilità, concessa dallo Stato, di considerare come prima casa l'unica abitazione avuta in comodato gratuito da parenti di primo grado in linea retta (genitori / figli). Anche in questo caso, saranno ancora i cittadini interessati a pagare per la mancata applicazione, da parte del Comune, di questa possibilità».

e ad oggi non sappiamo cosa dobbiamo aspettarci. Parlano di Iuc per il 2014 ma la verità è che ancora non c'è neppure il Decreto definitivo sull'Imu prima casa. Del resto se quest'anno il Governo ha spostato l'approvazione del bilancio al 30 novembre, di questo passo per il 2014 si dovrà spostare al gennaio 2015. Con una situazione simile le previsioni non sono certo rosee. Questo è uno dei motivi principali per cui i sindaci sono furiosi nei confronti del Governo: di questo passo rischiamo di andare allo scontro istituzionale». Pensate di riuscire a ricucire la frattura con la Lega? «Voglio fare un paio di considerazioni. Il Comune di Cremona, dato del Sole XXIV Ore, è al 30esimo posto nella classifica sulla qualità della vita, con un miglioramento di 20 posizioni. Dal 2009 ad oggi abbiamo visto la più grande crisi economica mai avuta in Italia, eppure questa amministrazione comunale ha ottenuto più risultati di tutte quelle che l'hanno preceduta. Ricordiamo poi che la nostra tassa per i rifiuti è molto bassa rispetto alla media italiana siamo al quartultimo posto nella classifica. Inoltre i servizi a domanda individuale

(mense, scuole, ecc) sono a carico dei cittadini solo per un importo inferiore al 50% del totale, attestandosi anch'essi tra i meno cari d'Italia. Accanto a questo, dal 2009 non è stato tagliato alcun servizio e abbiamo incrementato la spesa sociale, riducendo invece le spese per consulenze esterne e personale per 3 milioni di euro. Infine, abbiamo fatto investimenti, anche grazie al sostegno di privati, per cento milioni di euro. Non abbiamo acceso nuovi mutui, anzi, abbiamo ridotto l'indebitamento che abbiamo trovato di 5 milioni di euro e riportato in equilibrio il bilancio. Con questi dati tutto si può dire ma non che abbiamo lavorato male, e mi auguro che la Lega ne prenda atto. Per concludere, voglio quindi far loro un appello: che pensino all'opportunità di riallacciare una situazione che mi sembra unica in tutta la Lombardia, ossia una maggioranza di centrodestra in cui all'opposizione c'è una parte della maggioranza stessa. Una situazione simile non potrà che fare comodo a coloro che abbiamo entrambi come avversario. Credo che gli spazi per un dialogo ci possano essere. Ora sta a loro fare il prossimo passo».

«L’Imu di Gennaio la scaleremo dalle imposte del 2014»


Cronaca

Sabato 7 Dicembre 2013

Rateizzazioni contro la crisi

Tasse, imposte, bollette, multe, canoni: gli impegni dei cittadini sono molti, ma si possono pagare a rate

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no rateizzabili in massimo 60 rate, a determinate condizioni. Innanzitutto, il richiedente deve risultare in condizioni economiche disagiate. In secondo luogo, il verbale deve essere di importo superiore a 200 euro. A seconda dell'importo del verbale, cambia il numero delle rate: 12 rate se il verbale non supera i 2.000 euro, 24 rate se l'importo del verbale è tra 2.000 e 5.000 euro; 60 rate se il verbale supera 5.000 euro. La richiesta di rateizzazione deve essere presentata entro 30 giorni dalla data di notifica del verbale - o dalla data di contestazione immediata - all'organo accertatore.

di Laura Bosio

arà un segno dei tempi, ma ormai guardiamo con apprensione una busta nella cassetta delle lettere. Una missiva spesso contiene cattive notizie: bollette, multe, canoni, imposte, per non parlare delle cartelle esattoriali di Equitalia. In questi mesi dovremo pagare molte cose: la Tarsu, la differenza Imu sulla prima casa, le bollette dei consumi invernali di gas ed elettricità e, magari, le cartelle esattoriali di Equitalia, che spesso arrivano proprio a fine anno. Basta recarsi presso gli sportelli di Equitalia o di qualsiasi altro ente in cui vanno effettuati i pagamenti e ascoltare i commenti dei cittadini in attesa: chi è in cassa integrazione e sta aspettando che arrivino i soldi, chi non riceve lo stipendio da mesi e non sa come andare avanti, chi ha perso il lavoro e si trova a dover chiedere un sostegno ai servizi sociali. Un vero e proprio bollettino di guerra. Anche per questo risulta particolarmente importante la possibilità di rateizzare i pagamenti, in primis quello delle cartelle esattoriali di Equitalia, come previsto dalle recenti disposizioni normative (decreto legge n.69/2013 convertito con modificazioni dalla legge n. 98/2013). Ma si possono rateizzare anche bollette, multe, avvisi di liquidazione, canone Rai, ecc. «In periodo di notevole mancanza di soldi da parte di molte persone, anche il pagamento di utenze e/o multe per violazioni di norme, diventa un problema» spiega Rita Sabelli, responsabile degli aggiornamenti normativi di Aduc. «E' quindi bene informarsi su come ottemperare ai propri impegni “senza levarsi il cibo di bocca” e magari dover poi affrontare una serie di peripezie per comunque pagarle, magari con importi raddoppiati». Insomma, le opportunità, in tempi di crisi, non mancano certo. Vediamole di seguito.

CARTELLE EQUITALIA Si può richiedere un piano di rateazione ordinario fino a un massimo di 72 rate mensili (6 anni), oppure un piano di rateazione straordinario fino a un massimo di 120 rate mensili (10 anni), nei casi di grave e comprovata situazione di difficoltà legata alla congiuntura economica. L’importo minimo di ogni rata è, salvo eccezioni, pari a 100 euro. Anche i contribuenti che hanno ottenuto un piano di dilazione in 72 rate mensili prima delle nuove disposizioni normative, possono chiedere di allungare la rateazione fino a 120 rate mensili. La domanda di rateizzazione si può presentare tramite raccomandata a/r oppure a mano presso uno degli sportelli dell’agente della riscossione competente per territorio o specificati negli atti inviati da Equitalia. BOLLETTE Aduc spiega ai consumatori come si può intervenire anche per rateizzare bollette troppo pesanti. «In termini generali la possibilità di rateizzare le bollette dipende dai con-

tratti, che dettano eventualmente anche le condizioni di ottenimento del beneficio» spiega Sabelli. «Ciò vale in particolar modo per i contratti di telefonia o di telecomunicazione e in generale per i contratti sottoscritti con i venditori del mercato libero (in ambito di energia e gas)». Per quanto riguarda le bollette elettriche, l'Autorità garante (Aeeg) ha disposto che la rateizzazione è richiedibile quando la bolletta di conguaglio supera del 150% l'addebito medio delle bollette in acconto riferite al periodo di conguaglio o vi è un malfunzionamento del contatore. Per le bollette del gas, si può chiedere la rateizzazione: se la bolletta di conguaglio è superiore al doppio dell'addebito più elevato fatturato nelle bollette di acconto riferite al periodo di conguaglio; vi è un malfunzionamento del contatore; se viene richiesto un conguaglio a causa di una o più mancate letture. VERBALI MULTE Per quanto riguarda i verbali delle multe stradali, Aduc specifica che so-

CANONE RAI I pensionati con reddito non superiore a 18.000 euro possono scegliere di pagare il canone con una trattenuta dalla pensione, in massimo 11 rate. La richiesta va presentata entro il 15/11 dell'anno precedente a quello cui si riferisce il canone Rai all'ente che eroga la pensione. AVVISI DI LIQUIDAZIONE Si tratta dei cosiddetti "avvisi bonari" che possono scaturire dalle prime fasi dei controlli fiscali che riguardano le dichiarazioni obbligatorie (Iva, dei redditi, etc.). E' prevista la possibilità di effettuare il pagamento rateizzato in 6 o 20 rate, a seconda che l'importo dovuto superi o meno i 5.000 euro. IMPOSTE DA DICHIARAZIONE ANNUALE Il saldo dovuto come da dichiarazione dei redditi e il primo acconto inerente le imposte dirette (Irpef, Ires, Irap) possono essere pagati a rate, a condizione di aver esercitato l'opzione nella dichiarazione stessa. Fanno eccezione gli acconti di novembre, che devono essere versati in un'unica soluzione. Anche per l'Iva a debito che scaturisce dalla dichiarazione annuale all'ordinario termine unico di versamento (16/3 dell'anno successivo a quello oggetto di dichiarazione) può essere sostituita una rateizzazione.

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in città

Imu e Tarsu: quando pagare le ultime rate

Il Comune di Cremona ha scelto di applicare anche per il 2013 il regime di prelievo tributario Tarsu. I pagamenti relativi alle due rate d’acconto Tares 2013, del 31 luglio 2013 e del 30 settembre 2013, vengono considerati come acconto Tarsu 2013. La scadenza della terza rata originariamente prevista per il 2 dicembre 2013 slitta quindi al 10 febbraio 2014. Sarà quindi inviato un nuovo avviso di pagamento entro il prossimo mese di gennaio per la rata a saldo che sarà calcolata togliendo dall’importo complessivamente dovuto per la Tarsu sulla base delle tariffe 2013 quanto già versato in acconto con le prime due rate. Nell’avviso sarà comunicata la maggiorazione di euro 0,30 per metro quadrato riservata ed introitata dallo Stato. Per informazioni ci si può rivolgere agli uffici di via Geromini - 7 primo piano (tel. 0372 407310 – dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.30, al mercoledì dalle 08.30 alle 16.30). Il Comune ha inoltre deliberato le nuove aliquote Imu per il 2013, tra cui 9,8 per mille aliquota ordinaria per altri immobili e 6 per mille per l’abitazione principale. «Per l’abitazione principale e relative pertinenze, lo Stato chiede ai cittadini dei Comuni che hanno aumentato l’aliquota, di pagare una quota dell’IMU sull’abitazione principale (Decreto Legge del 27/11/2013)» fanno sapere dal Comune. Tale quota è in via di definizione. Per l’Imu su altri immobili la scadenza del pagamento è confermata al 16 dicembre 2013. Per quanto riguarda invece quella sull’abitazione principale, la scadenza del pagamento è prorogata al 16 gennaio 2014.


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Cronaca

Sabato 7 Dicembre 2013

La crisi? Era prevista e si poteva evitare

Giuseppe De Luca, docente di storia economica: «Molti avevano denunciato la situazione, ma chi aveva interessi ha voluto ignorarla»

«Per ripartire serve una rigenerazione morale della classe dirigente e politica. Dobbiamo vivere con i piedi nel borgo e la testa nel mondo»

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di Laura Bosio

i poteva prevedere, e forse anche prevenire, l’attuale crisi economica? Forse sì, se gli economisti avessero avuto maggiore contezza della storia che ci siamo lasciati alle spalle. E’ l’interessante tesi su cui si è sviluppato un recente convegno all’Università Statale di Milano, dal titolo “La storia economica. Discorsi sul metodo”, organizzata dalla Sise, l’associazione di riferimento nazionale. Ne parliamo con uno degli organizzatori, il professor Giuseppe De Luca, docente si Storia economica all’Università Statale di Milano. Professor De Luca, quindi “historia magistra vitae” anche per quanto riguarda l’economia? «La storia economica può dare importanti lezioni, ma se tali lezioni non vengono poi assimilate, le situazioni negative si ripeteranno all'infinito: la crescita straordinaria di determinati settori finisce sempre in una bolla. Questa crisi economica si poteva evitare e molti lo avevano visto e denunciato, nel corso degli anni, ma chi aveva interessi crescenti ha voluto ignorare la situazione. Abbiamo perso gradualmente il senso del valore sociale condiviso, scivolando sempre più in una visione individualistica della società. Finché alcuni settori economici hanno finito per distaccarsi dalla realtà. Una situazione che nella storia avevamo già visto: nel '500 si era sviluppato un mercato di cambio, attraverso le lettere di cambio gestite dai genovesi e utilizzate per finanziare l'impero spagnolo. Esse arrivarono ad essere cinque volte le entrate dei principali imperi europei. Ciò dimostra che, nella storia, la finanza e' stata spesso utilizzata in maniera sbagliata, in modi che l'hanno portata ad essere completamente scollegata dall'economia reale. Situazione che spesso è andata di pari passo con la circolazione di informa-

tecnologia e sull'innovazione, oltre a ridurre il costo del lavoro: ciò porta ad una dequalificazione dell'impresa italiana, che fa venir meno anche la crescita. Negli anni del miracolo economico si è continuato ad accumulare profitto senza che i capitali venissero reinvestiti per la crescita. Al punto in cui siamo, la finanza deve ritrovare la propria identità nel servizio dell'economia reale».

zioni non corrette: vere e proprie frodi, oggi come allora». Dove pensa che possa essere individuato il punto di origine dell’attuale crisi? «La crisi che stiamo attraversando affonda le proprie radici nel boom economico degli anni '70. Gli strumenti finanziari non sono positivi o negativi in se': nascono con determinate funzioni, poi possono prendere diverse direzioni, in base a come vengono utilizzati. Quando venne meno il sistema di Bretton Woods, che stabiliva le regole delle relazioni commerciali e finanziarie tra i principali paesi industrializzati del mondo, contemporaneamente alla fine del sistema dei cambi fissi che poggiavano sulla forza del dollaro, iniziarono ad essere introdotti nuovi strumenti derivati (come i "future") che permettevano ai produttori di petrolio di stabilizzare i prezzi. Di lì partì anche il ritiro dei mercati dalla regolazione economica: erano gli anni della deregulation, del divorzio tra Banca d'Italia e Tesoro. Ne derivò un mercato libero in cui chi aveva i soldi investiva sull'industria della finanza, che non aveva grandi regole. Si proseguì lungo la strada delle deregolazione della finanza, che raggiunse l'apice nell'epoca di Clinton, poco prima della crisi economica. In quegli anni ci fu chi cercò di fermare questo fenomeno, ma le lobbies della finanza, dotate di grande potere, si opposero alla regolamentazione del processo di finanziarizzazione. In sostanza, si è perso il controllo sulla finanza privata, e questo ha inciso anche su quella pubblica. Accanto a questo abbiamo visto anche un mutamento antropologico per cui, rispetto a una morale basata su impegno e sacrificio, la logica della stabilità è stata sostituita dall'instabilità, dal "mordi e fuggi". Non si investe più nelle piccole cose certe, ma su un mercato sempre più incerto. Per questo ora si dovrebbe restituire una regolamentazione ai mercati e alla fi-

nanza, recuperando quella fiducia nei mercati che è venuta meno». Lo si sta facendo? «Si è iniziato a fare qualche passo, ma non è semplice, anche perché in uno Stato in cui il ceto medio è continuamente tassato i piccoli risparmiatori non hanno soldi da investire. La tassazione in Italia non è proporzionata rispetto al reddito e alla condizione delle famiglie». La sua opinione sulla gestione del debito pubblico nel nostro Paese? «Il debito pubblico nacque nella seconda metà degli anni '70 come grande catalizzatore di tutte le tensioni sociali che c'erano in quell'epoca, in quanto lo Stato non voleva essere costretto ne' a disciplinare le richieste delle classi operaie nè a tassare l'imprenditoria. La spesa pubblica ebbe quindi la funzione di costruire il sistema di welfare, che però non veniva adeguatamente finanziato, in quanto l'evasione fiscale era ai massimi livelli. Fu l'ingresso nel sistema europeo a costringere il Paese a fare finalmente un'analisi della finanza pubblica. Nel 1990 il debito era arrivato ad essere il 100% del Pil, una situazione figlia di quel

liberismo craxiano in cui era abitudine fare quello che si voleva. Il problema del debito pubblico non ha tante soluzioni. Una soluzione potrebbe consistere nel puntare su un periodo di inflazione, che però, essendo nell'area euro, non possiamo avere. La seconda soluzione sarebbe fare in modo che il tasso di crescita sia superiore al tasso di interesse con cui viene remunerato il debito pubblico; tuttavia, anche in un momento in cui quest'ultimo si trova ai minimi storici, come accade oggi, ci troviamo di fronte ad un tasso di crescita che è il peggiore al mondo, dopo Haiti. Si è parlato di fare spending review ma si sono andati a tagliare settori essenziali, come la cultura o l'istruzione, mentre invece non si sono toccati i veri sprechi: quelli della politica e delle pubbliche amministrazioni, che sono decisamente troppe». Un altro tema: la cosiddetta “finanziarizzazione” dell’economia. Lei cosa ne pensa? «Si sono fornite sempre più occasioni di speculazione, andando a rubare risorse all'economia reale. Il nostro Paese ha visto venire meno gli investimenti sulla

Con uno sguardo a quanto accaduto nella nostra storia, ci sono esempi dai quali poter attingere per rimettere in marcia l’economia e creare occupazione, uno dei punti centrali per ridare un po’ di fiato al Paese? «Le modalità per ripartire sono le stesse di sempre: bisogna restituire liquidità al sistema abbassando il costo del denaro, diminuire il cuneo fiscale, recuperare equità per arrivare ad un equilibrio fiscale. Tutto questo avrebbe conseguenze positive sul nostro sistema economico, come è sempre accaduto in tutti i Paesi in cui tutte le componenti della società pagavano in modo equilibrato. Il sistema di solidarietà, il cooperativismo, sono economicamente efficienti, in quanto garantiscono un equilibrio, ed è a quello che dobbiamo tornare. C'è poi da recuperare una situazione culturale che in questi anni abbiamo perso completamente. E' necessaria una rigenerazione morale dei dirigenti e della classe politica, che da tempo è degenerata. Ognuno di noi deve ripartire da una propria micro-rivoluzione interiore: bisogna pensare al prossimo, al territorio in cui si è inseriti, e non lavorare badando solo al proprio interesse. Le soluzioni devono quindi partire anche dal basso, dalla dimensione locale, accettando la sfida di rifiutare la tendenza al lamento che abbiamo sviluppato ultimamente, per recuperare il senso del servizio individuale a favore della società, pur mantenendo una visione globale. Dobbiamo vivere, in conclusione, con i piedi nel borgo e la testa nel mondo».


Cronaca Roberto Formigoni sarebbe stato iscritto nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla Procura di Milano sulla discarica di amianto che avrebbe dovuto essere realizzata a Cappella Cantone. A riportare la notizia è stato il quotidiano “la Repubblica”, lo scorso mercoledì 4 dicembre. All’attenzione del procuratore aggiunto Alfredo Robledo e dei pm Antonio D’Alessio e Paolo Filippini (del pool anticorruzione della procura milanese) vi sarebbe la delibera n. 1.594, con la quale la Giunta regionale aveva

L’ex governatore Roberto Formigoni sarebbe indagato nell’inchiesta sulla discarica di Cappella Cantone

autorizzato la VIA per trasformare l’ex cava di Retorto in un impianto destinato ad accogliere scorie d’amianto. La delibera, segnalata più volte dal consigliere regionale del Partito Democratico Agostino Alloni nell’autunno del 2011, era poi stata pubblicata da “L’Espresso” nel marzo del 2012. Il documento era stato presentato il 20

aprile 2011 ed approvato il 23 ottobre dello stesso anno, relatore proprio l’allora governatore Roberto Formigoni. Dopo pochi mesi dall’approvazione di quella delibera, era finito in carcere Franco Nicoli Cristiani, presidente del Consiglio regionale e uomo vicinissimo a Formigoni: secondo l’accusa, Nicoli Cristiani

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Sabato 7 Dicembre 2013

avrebbe intascato una mazzetta da 100mila euro versata dal l’imprenditore Pierluca Locatelli per facilitare l’iter autorizzativo della discarica (osteggiata da molti Comitati, preoccupati per l’inquinamento ambientale). In questi due anni, sono proseguite le indagini del nucleo di polizia tributaria della Guardia di fi-

nanza. Dapprima sono stati indagati per corruzione gli ex vertici della Compagnia delle opere di Bergamo, ai quali (sempre secondo l’accusa) Locatelli si sarebbe rivolto per ottenere un intervento della Regione sul via libera al progetto della discarica. Ora indagato sarebbe anche Formigoni, con l’accusa di corruzione. «Sono del

tutto infondate le contestazioni che, secondo un quotidiano, sarebbero state sollevate contro di me dalla Procura di Milano, oggi, a tre anni dall’apertura dell'inchiesta e a oltre due anni dagli arresti - replica seccamente l’ex governatore lombardo. Come spesso accade aggiunge - la notizia è stata “passata” alla stampa, e questo è illegittimo, mentre a me e ai miei avvocati nulla è stato mai segnalato, come invece sarebbe doveroso. Comunque non ho niente da rimproverarmi. Anche questa inchiesta, come le altre, finirà nel nulla».

Il gruppo consiliare della Lega interroga la Giunta provinciale in merito alla sicurezza dell’area dell’ex raffineria

Tamoil, anche in Provincia si chiede una verifica

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di Michele Scolari

a questione della sicurezza all’ex raffineria Tamoil di Cremona (ora deposito) relativa a «un presunto conferimento anomalo di mansioni ad un numero esiguo di lavoratori del reparto logistica dell’impianto» (riportata su “Il Piccolo” nelle inchieste del 13 luglio e del 3 agosto) continua ad arricchirsi di nuovi sviluppi. Stavolta è il gruppo consiliare provinciale della Lega, guidato da Francesco Chioda, a chiedere chiarimenti in merito, con un’interrogazione alla Giunta, depositata all’inizio della settimana. Nel frattempo, giovedì è stata anche nominata la Commissione prevista per Tamoil dal Comitato Tecnico Regionale (presso la Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco) con Giovanni Di Meo dell’Arpa come coordinatore. L’inizio delle ispezioni è previsto entro la fine del 2013 e la conclusione entro il 31 marzo 2014. In data 4 dicembre 2012 era pervenuta all’Amministrazione provinciale (oltre che a Ministero dell’Ambiente, Prefettura, Vigili del Fuoco e Comune di Cremona) una segnalazione inerente un presunto cumulo anomalo di mansioni operative nell’azienda a rischio di incidente rilevante (Rir) Tamoil. In quel documento veniva illustrato il sussistere della situazione in cui mansioni operative all’interno del reparto logistica sarebbero state svolte da professionisti superspecializzati, ma che, a causa del loro scarso numero (2 soggetti in turno), difficilmente avrebbero potuto garantire gli effettivi standard di sicurezza all’interno dello stabilimento. A giugno il consigliere regionale Federico Lena chiedeva delucidazioni in un’interrogazione alla Giunta regionale, relativa alle presunte anomalie sulla sicurezza nell’ex raffineria. Tema oggetto anche di un’interrogazione presentata alla Giunta provinciale nello stesso periodo dal consigliere Giuseppe Torchio. Tuttavia, nonostante l’assessore regionale all’Ambiente Claudia Terzi rispondesse a luglio di non aver riscontrato inadeguatezze nella relazione presentata dall’azienda, per Lena la situazione della sicurezza rimaneva «approssimativa». In data 14 novembre si è svolta l’audizione del Comitato Cas-

Antincendio e vigilanza «non sono cumulabili»

Un documento risalente al 15 maggio (firmato dall’azienda e dalle parti sindacali) comunicherebbe la creazione di un servizio di sorveglianza svolto da persone della Società (in particolare, i ruoli coinvolti sarebbero quelli di Capoturno Preposto del Settore Logistica e Addetto Operativo del Settore Logistica), con un apposito distintivo di Guardia Giurata Tamoil. Il compito? Sorvegliare il sito-deposito durante le 24 ore, un compito che appare troppo gravoso se comulato agli altri. Ma il 30 maggio è poi giunto in Prefettura un documento contenente il parere del Comitato Tecnico Regionale (presso la Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco): secondo l’analisi del CTR, «i servizi di safety (antincendio) e security (sorveglianza) non sono cumulabili». Per ora, sembra che il Servizio di Sorveglianza interno non sia ancora operativo, e che al deposito i compiti di sorveglianza siano ancora svolti da un istituto di vigilanza. Si insisterà ancora sulla creazione di un Servizio di Sorveglianza interno? sintegrati di Tamoil in Commissione Regionale Attività Produttive, presieduta da Angelo Ciocca (Lega), suscitando l’interessamento dei commissari, in particolare di Daniela Maroni (lista Maroni Presidente) Carlo Malvezzi (Pdl) e Agostino Alloni (Pd). Ora il caso sarà oggetto di discussione anche nella prossima seduta del Consiglio provinciale. Il gruppo della Lega ha chiesto una verifica riguardante anzitutto il mansionario che sarebbe concentrato unicamente su due operatori (superspecializzati, ma comunque due) per ogni turno: questo prevedrebbe compiti relativi al controllo della movimentazione dei prodotti finiti, attività manuali di movimentazione dei prodotti finiti in diverse parti dello stabilimento e controllo sul carico delle autobotti e delle ferrocisterne (queste ultime, sembra, ferme da quasi tre mesi). Al tutto, si aggiungerebbero le funzioni di vigilanza antincendio di terzo livello (safety) e di primo soccorso. Infine, vi sarebbe l’intenzione di utilizzare il personale in questione anche per la vigilanza, con l’incari-

Giovanni di Meo (Arpa) coordinerà la Commissione

I vigili del fuoco: «Situazione monitorata»

Nominata la Commissione prevista dal Comitato Tecnico Regionale. Via alle ispezioni entro fine anno co di guardia giurata (security). Altro punto interrogativo riguarda la non cumulabilità proprio delle ultime due mansioni, antincendio e vigilanza, espressa da un documento trasmesso dal Comitato Tecnico Regionale (presso la Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco) alla Prefettura di Cremona. Il numero degli operatori a oggi impiegati risulterebbe poi insufficiente anche per l’eventuale conduzione del veicolo antincendio (che necessità di almeno tre/quattro operatori superspecializzati). E’ da considerare inoltre che «sino al 2012 prima della cessazione della raffineria, nei suddetti reparti antincendio e portineria erano presenti, suddivisi nei tre turni (mattina–pomeriggionotte), 16 addetti antincendio e 6 guardie giurate, mentre oggi, allorquando Tamoil è divenuta un deposito con più di 100 tonnellate di idrocarburi stoccati, gli addetti in turno a reparto logistica sono solo due a garantire un’attività di previsione, di prevenzione e d’intervento». A fronte di tutto ciò, la Lega chiede

una verifica urgente della situazione alla ex raffineria. Già Lena evidenziava a giugno gli eventuali rischi (in una struttura a soli 600 metri dal più vicino quartiere residenziale) in caso di emissione, spandimento, perdita o incendio. Nel caso in cui venissero riscontrate anomalie inerenti la sicurezza, l’antincendio e la vigilanza, il gruppo chiede se non si ritenga opportuno coinvolgere gli organi preposti affinché in Tamoil possano essere ricollocati i soggetti super specializzati che svolgevano tali funzioni, in modo da assicurare uno standard di sicurezza a livello base. Non mancano infatti i cassintegrati idonei, con competenze pluriennali in mansioni di antincendio e primo soccorso. Ma costoro, tra l’11 e il 13 di dicembre, verranno contattati per la firma del licenziamento ed il passaggio alla mobilità. Un futuro che presuppone una domanda: se i lavoratori firmeranno, dove si andrebbe a recuperare il personale qualora si rendessero necessarie integrazioni per ovviare ai punti interrogativi sulla sicurezza?

Ora il caso verrà discusso in Consiglio Provinciale

«Come comandante provinciale dei Vigili del Fuoco parto da un punto fisso: la Tamoil sottosta ad un’autorizzazione che prevede la gestione di un deposito di benzina e gasolio». Così l’ingegner Roberto Toldo, comandante provinciale dei vigili del fuoco, si esprime sul “caso sicurezza” in Tamoil emerso a giugno dall’interrogazione di Federico Lena. «L’azienda ha presentato un rapporto sicurezza (aggiornato ogni cinque anni) che ora è sotto l’osservazione del Comitato Tecnico Regionale (e non è ancora del tutto completa, perché l’azienda deve rispondere ad alcune prescrizioni, tra cui la verifica della tenuta di tubazioni interrate). La normativa non stabilisce in modo preciso il numero di addetti alla lotta antincendio e alla prevenzione incendi necessari in un’azienda. Il D. Lgs. 626/94 (art. 12) dice esclusivamente che, al fine di designare i lavoratori incaricati delle emergenze, il datore di lavoro «terrà conto delle dimensioni e dei rischi specifici dell’azienda». Come comandante provinciale io posso controllare che la Tamoil rispetti quanto prescritto dal Ctr (e di controlli ne compiamo uno ogni 4 mesi), ma devo attenermi agli atti. Sulle autorizzazioni abbiamo un potere molto limitato. Verificare i punti interrogativi sollevati dalle interrogazioni in Regione ed emettere conseguentemente direttive a riguardo è una prassi che spetta al Ctr regionale. Comunque, sottolineo che la situazione relativa alla sicurezza alla Tamoil presentava, a mia analisi, problemi maggiori e maggiori rischi quando c’era l’attività di produzione rispetto ad ora. Contestualmente, oggi non c’è più il gpl, che rappresentava una buona percentuale del pericolo, l’attuale impianto antincendio è doppiamente più potente di prima e in più abbiamo iniziato tutta una serie di visite ispettive per la verifica del livello di attuazione del Sistema di Gestione Sicurezza (Sgs), disposte dal Ministero dell’Interno per le aziende a Rischio Incidente Rilevante (Rir). Certo, il rischio zero purtroppo non esiste, si tratta di lavorare per ridurlo il più possibile e questo noi lo facciamo sempre».


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Cronaca

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Il problema dei suicidi in correlazione alla crisi economica sta assumendo proporzioni sempre maggiori e il fenomeno si sta determinando anche nel nostro territorio. Ne parliamo con lo psichiatra cremonese Roberto Poli. Quali sono i rapporti tra crisi economica e suicidio? «I numeri sono pesanti: i suicidi complessivi sono tornati ad aumentare dal 2009 invertendo una dinamica decrescente degli ultimi anni. Il 2010, 2011 e 2012 hanno registrato un ulteriore aumento di suicidi e i dati dell'anno in corso sono allarmanti». E' successo anche in passato o è una situazione nuova? «La correlazione tra crisi e suicidi è stata registrata e studiata anche in pas-

Suicidi a causa della crisi: vittime soprattutto gli uomini sato. Peraltro il lessico stesso è un chiaro segno: a partire dalla definizione della Grande Crisi del 1929, the Great Depression. Questo però non significa che il suicidio sia sempre conseguenza di una depressione intesa come disturbo psichiatrico». E allora cosa c'è dietro e prima di un suicidio? «Il suicidio rappresenta un evento spesso multifattoriale, che riconosce determinanti diverse e meccanismi psicologici complessi e non facilmente sovrapponibili nei diversi casi. A volte prevale la patologia psichia-

trica mentre in altri casi prevale una scelta più lucida, non influenzata da un disturbo psichiatrico in senso stretto, di porre fine alla vita perché non si vedono vie di uscita praticabili rispetto al tunnel nel quale ci si trova immersi. In questa seconda tipologia di suicido rientrano in gran parte i suicidi frequenti in questo periodo storico dove la causa principale appare legata a motivi economici». Come mai il suicidio è molto frequente tra gli imprenditori? «Questi tipi di suicidi stanno coinvolgendo categorie sociali diverse, ma gli imprenditori sembrano più a rischio. I

numeri dicono infatti che sono più frequenti i suicidi nel Nord Est e quasi esclusivamente di sesso maschile. Evidentemente il fallimento della ditta che per chi vi ha investito la vita e magari prima quella dei padri e nonni diventa una sorta di fallimento esistenziale. Che porta a un senso di impotenza, di vergogna in un tunnel senza luce.Poi l imprenditore è per la sua storia di vita poco incline a chiedere aiuto agli altri, non si rivolge facilmente alle agenzie sociali». E perché sono quasi tutti uomini? «Perché nell'uomo si determina la perdita non solo economica ma anche del ruolo e dell'identità ancestrale del maschio procacciatore di cibo e di sicurezza per la famiglia».

Inceneritore, il dibattito si sposta sulle bollette

La Regione ha decretato la dismissione degli impianti, ma il Pd attacca: «Il Comune e Aem non rispondono alle domande»

Francesco Bordi conferma la dismissione, ma i dubbi restano

Gli impianti di incenerimento in Lombardia vanno dimessi. Lo hanno decretato la Regione, dapprima nella la Commissione Ambiente del 28 novembre, poi nel Consiglio Regionale dello scorso martedì 3 dicembre. Che succederà dunque a Cremona, dove l'inceneritore è al centro di una vivace polemica, rinfocolata negli ultimi mesi? La risposta più ovvia sarebbe di pensare che anche la nostra struttura subirà la stessa sorte delle altre colleghe lombarde. Ed effettivamente «a Cremona l'inceneritore verrà spento - dichiara l'assessore comunale all'Ambiente Francesco Bordi, all'indomani della decisione in Regione - del resto l'iter per la dismissione era già stato iniziato con la delibera approvata in Consiglio comunale e, successivamente, con il potenziamento della raccolta differenziata porta a porta. Il revamping è fermo dalla decisione presa in Consiglio e, ancora nell'incontro di lunedì 2 dicembre con le associazioni ambientaliste e di impegno civile, firmatarie del manifesto anti-inceneritore (Acli, Salviamoilpaesaggio, Arci, Ambientescienze, Creafuturo) avevamo manifestato la volontà per la progressiva dismissione dell'inceneritore». Anche per quanto riguarda i timori inerenti l'occupazione del personale, l'assessore tranquillizza: «Nessuno resterà a casa. Il personale troverà ricollocazione con l'attivazione di altri impianti per il trattamento rifiuti connessi con la raccolta differenziata. La dismissione dell'inceneritore non è quindi un aspetto che andrà ad intaccare il settore occupazionale». Il destino dell'inceneritore a Cremona sembra quindi segnato, in linea con il diktat imposto dal politburo regionale. Ma non tutti sarebbero convinti di questo. Non manca qualche scettico che teme una volontà di mantenere comunque in funzione l'impianto. Il dubbio si originerebbe da una serie di considerazioni, come pezzi di un puzzle, tra cui il piano finanziario approvato dal Consiglio comunale lo scorso luglio ed i rincari del servizio della differenziata porta a porta. Altri elementi che alimentano la diffidenza degli scettici sarebbero i 3 anni indicati per dismettere l'inceneritore quando però l'Autorizzazione integrata ambientale scadrà l'anno prossimo, assieme all'assenza di una quantificazione alla bonifica di smantellamento prevista in bilancio, nonché alla questione della collocazione sul mercato Eurobond da parte di Lgh dell'emissione obbligazionaria per un valore nominale di 300 milioni di euro. Michele Scolari

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Partito Democratico: «Il Comune deve trovare soluzioni che consentano l’abbassamento delle bollette» Lega Nord: «Fu lo stesso Pd a far costruire l’impianto dicendo che i costi si sarebbero abbassati»

di Laura Bosio

li impianti di incenerimento dovranno essere dismessi: dopo i botta e risposta delle scorse settimane e i discorsi sul progetto di revamping dell'inceneritore di Cremona o addirittura sull'ipotesi di realizzazione di una nuova linea, la decisione definitiva arriva dal Consiglio regionale, che nei giorni scorsi ha decretato la progressiva disattivazione degli impianti, a cominciare da quelli meno efficienti sotto il profilo ambientale. Unanime il voto sulla Risoluzione che contiene alcune indicazioni relative al programma regionale di gestione dei rifiuti. Il documento evidenzia la necessità di procedere alla dismissione degli impianti di incenerimento in Lombardia (13 in tutto) alla luce di due fattori: l’aumento della raccolta differenziata e il calo della produzione dei rifiuti. I dati certificano questo calo: nel 2011 la produzione dei rifiuti era di 2 milioni e 521 mila tonnellate ma per il 2020 se ne prevede addirittura il dimezzamento (un milione e 112 mila). Si parla naturalmente di una dismissione graduale, che vedrà comunque garantita la manutenzione sia ordinaria che straordinaria degli impianti stessi. Il documento impegna inoltre la Giunta regionale a interessare il Ministero dell’Ambiente per arrivare alla revisione del disegno di legge “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo delle risorse naturali” per evitare che, come previsto dallo stesso Ddl, gli inceneritori lombardi sottoutilizzati possano essere individuati per l'incenerimento di rifiuti urbani prodotti in altre parti d'Italia. Il dibattito, tuttavia, a Cremona continua non privo di tensioni, anche se ha avuto un esito positivo l'incontro tra il Tavolo delle associazioni ambientaliste e del volontariato sociale e l'amministrazione comunale. «Si è parlato di programmare la chiusura dell'inceneritore di san Rocco, di dare una precisa com-

mittenza vincolante all'Aem per predisporre progetti tecnologici alternativi all'inceneritore in grado di trattare la frazione residua dei rifiuti, di organizzare al meglio la raccolta differenziata porta a porta in tutta la città di Cremona con una nuova campagna di sensibilizzazione rivolta ai cittadini. Bisogna inoltre coinvolgere i sindaci del territorio per un Piano provinciale dei rifiuti finalmente innovativo, ispirato al progetto Amali, avviando le condizioni per costruire un distretto provinciale del recupero delle materie prime seconde, esigenza sempre più sentita dall'industria italiana» spiega Marco Pezzoni, membro della delegazione di 21 associazioni ambientaliste e del volontariato sociale. Il confronto si è sviluppato su due precisi criteri politici: che il progressivo spegnimento dell'inceneritore sia un “processo percorribile” e che l'alternativa per il trattamento del rifiuto indifferenziato sia “un progetto realizzabile”. «Se c'è volontà politica i tempi possono essere di soli 3 anni, visto che tra la committenza e la realizzazione del progetto alternativo del Trattamento Meccanico Biologico, che tra l'altro produce compost per l'agricoltura, possono passare anche solo due anni» ha spiegato Pezzoni. «Se queste posizioni avanzate dalle associazioni saranno condivise nei fatti da atti politici formali e vincolanti per

IN BREVE

Primarie del Pd: appuntamento domenica 8 Domenica 8 dicembre si terranno le primarie per l’elezione del segretario del Partito Democratico. In provincia sono stati organizzati 100 seggi, su tutto il territorio (14 a Cremona e 10 a Crema), grazie al lavoro degli oltre 450 militanti. «L’obiettivo che ci siamo posti - sottolinea il segretario provinciale del PD Matteo Piloni è quello di creare le condizioni per portare a votare più persone possibili. Solo così il segretario sarà più forte». Oltre ai candidati alla segreteria nazionale, domenica si voteranno anche le liste a loro collegate per la composizione dell’assemblea nazionale per la quale Cremona avrà 6 rappresentanti. «In queste settimane, che si conclu-

deranno con le primarie di domenica – sottolinea il presidente dell’assemblea provinciale, Franco Verdi – ho visto un partito che si è confrontato nel merito facendo proposte serie e concrete. Ormai siamo l’unico partito a farlo, e questo ci rende orgogliosi di farne parte». «Innanzitutto grazie a militanti per l’organizzazione e soprattutto per il lavoro fatto in questi mesi. La nostra partecipazione – commentano i rappresentanti delle mozioni (Roberto Galletti per Cuperlo, Daniele Di Rubbo per Civati e Luca Burgazzi per Renzi) – è proprio quella di aver contribuito ad arricchire il dibattitto perseguendo insieme l’unico obiettivo di rafforzare il Pd».

“Rete del civismo lombardo” Successo per l'incontro della Rete del civismo lombardo, svoltosi giovedì in piazza Duomo a Cremona. «Non sarà un nuovo partito ma il canale per dare voce alle tantissime realtà di cittadini impegnate sul territorio» sottolineano i promotori. «Con questa associazione vogliamo portare il contributo del civismo alla politica e fare un altro passo avanti per valorizzare le tante competenze e trasformare le energie e l'entusiasmo emersi in una rete organizzata e sinergica. La Rete del Civismo Lombardo intende essere un canale per portare le tante realtà di cittadini attivi alla Politica e si propone come un luogo di cultura civica e politica che opererà in stretto raccordo con il Gruppo consiliare regionale del Patto Civico "Con Ambrosoli Presidente". L'obiettivo è essere un riferimento per quelle persone che vogliono partecipare alla politica pur essendo impegnate in contesti diversi, come l'associazionismo o il mondo delle professioni e dell'impresa. La Rete del Civismo Lombardo non è un nuovo partito ma un movimento civico, senza tessere, al quale tutti possono partecipare aiutando a focalizzare l'attenzione sui problemi reali del territorio».

l'Aem da parte della Giunta Perri e del Consiglio comunale di Cremona, se in particolare verranno sviluppate con coerenza dal lavoro che sta impostando l'assessore Bordi, il Tavolo delle associazioni e del volontariato non potrà che aderire all'appello del Sindaco per una collaborazione reciproca e responsabile, nel rispetto ovvio dell'autonomia dei ruoli». Tuttavia la situazione risulta ancora turbolenta dal punto di vista politico, soprattutto dopo l'assenza di risposte da parte di Aem e Amministrazione nel corso delle commissioni vigilanza e ambiente. Resta infatti aperta la questione dei costi esorbitanti delle bollette del teleriscaldamento lamentati dagli inquilini degli alloggi pubblici. Una riunione che ha visto anche uno scontro tra Aem e l'assessore Bordi su chi abbia la responsabilità di una decisione. «Intanto i nostri interrogativi sono rimasti senza risposta» sottolinea Maura Ruggeri, capogruppo del Pd in consiglio comunale. «Non abbiamo chiesto le Commissioni congiunte per essere convinti della bontà del sistema del teleriscaldamento, ma per capire se si poteva risolvere un problema urgente dal punto di vista sociale con misure strutturali e non solo d'emergenza». Per il Pd una cosa è certa: il problema esiste e va risolto al più presto: «o il Comune mette co-

stantemente a disposizione soldi per abbattere i costi esorbitanti delle bollette del teleriscaldamento degli alloggi pubblici, o trova soluzioni tecniche che consentano agli inquilini degli alloggi popolari di avere bollette sostenibili e corrispondenti agli effettivi consumi». Dure le parole della segreteria cittadina della Lega, che si scaglia contro il Pd: «rinfreschiamo la memoria ai dirigenti del Partito democratico: il 18 giugno 1994 i cremonesi con un referendum votarono contro l’inceneritore. La risposta dell’allora maggioranza in consiglio comunale, formata dal Pds (ora Pd) e dalla Dc, fu chiara: se ne fregò del voto popolare e procedette alla realizzazione dell’impianto, in una posizione discutibile e con una tecnologia già all’epoca giudicata vecchia. Una volta costruito, sotto la gestitone di Aem, il termo-combustore iniziò a bruciare i rifiuti ed a fornire il calore per sostenere il sistema del teleriscaldamento, con la promessa che in questo modo si sarebbero abbattuti i costi delle bollette per i cittadini. Cosa rivelatasi falsa». «Oggi, poiché tra pochi mesi si voterà, i consiglieri del Pd scoprono improvvisamente che l’inceneritore va spento e che le bollette del teleriscaldamento sono troppo care in generale e addirittura i cittadini degli alloggi popolari non riescono a pagarle» conclude il Carroccio.


CREMA

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Partecipate: bisogna vendere ai privati Lo dice la legge. Il mal di pancia di Sel, Rifondazione e sindacati. Beretta: «La Bonaldi è arrivata in ritardo»

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di Redazione

artecipate, svolta a destra. Anche perché è lo Stato a chiedere che i Comuni abbiano (nonostante il bisticcio di parole), le partecipazioni in un’unica partecipata. Questo è sicuro se persino Gianluca Giossi, capogruppo del Pd avverte: «Non possiamo più sottarci alla legge che impone agli enti locali una sola partecipazione nelle società». Per Crema, significa che tutto dovrà fare capo a Scrp, la Società Reti e Patrimonio che ha per soci i Comuni del Cremasco e la Provincia di Cremona. Risultato? Molto semplice: molti servizi usciranno dalla sfera pubblica per essere affidati ai privati. In concreto: piscina comunale, illuminazione pubblica, parcheggi, che oggi sono gestiti dalla «Scs servizi locali». E’ questo in sintesi il rior-

Stefania Bonaldi

Simone Beretta

dino delle partecipate contenuto nelle 33 pagine che il sindaco di Crema, Stefania Bonaldi, ha presentato alla Commissione Garanzia. La mission? Arginare per «Scs servizi locali» la situazione di indebitamento da investimenti quantificata in 10 milioni.

Massimiliano Salini

Infatti, l’affidamento al mercato di servizi oggi pubblici permetterà, al comune, di conseguire dei risparmi in termini economici e di assorbire il passivo di oggi in una decina d’anni. Una scelta doloroso per un Comune di centrosinistra. Infatti, il sindaco ha già messo le

Zanibelli: «A quando i conti dei Manifesti?» Laura Zanibelli, consigliere di minoranza, non lascia perdere, riguardo alla manifestazione organizzata dalle Muse e finita ormai da tempo. Ma non tutte le domande hanno ancora avuto una risposta. Sentiamo. «Un aggiornamento dovuto ai cittadini, al 25 novembre riguardo la manifestazione «I manifesti di Crema» organizzata dall'associazione «Le Muse» (o dal sindaco?), in comune non sono ancora disponibili i dati dettagliati di consuntivo verso preventivo, e neppure i costi effettivi sostenuti dal comune stesso». Inoltre, continua Laura Zanibelli,«per quanto riguarda la manifestazione organizzata dalla cooperativa “Gli Equilibri” di Modena, e dal comu-

ne, ai primi di ottobre, cioè il “Festival dell'infanzia”, non sono disponibili non solo i dati di dettaglio ma neanche i dati aggregati di spesa. Intanto il sindaco si è esposto personalmente per reperire gli sponsor, che evidentemente non possono ancora conoscere la rendicontazione relativa agli eventi per cui si sono impegnati. Attendiamo ancora fiduciosi?». Si vedrà: «Intanto il bilancio comunale al 31 dicembre chiude. Sull'assestamento appena terminato sono state evidenziate notevoli difficoltà da parte dei revisori, pur riconoscendo il pareggio contabile dello stesso. L'anno prossimo, date le premesse amministrative, vedremo ancora queste iniziative?».

Nel frattempo è passata da capogruppo del Pdl a consigliere del Ncd

Laura Zanibelli, capogruppo del Pdl, ha inviato una lettera al presidente del Consiglio comunale, Vincenzo Cappelli, nella quale comunica di aderire al «Nuovo Centrodestra» di Angelino Alfano e di costituire il gruppo consigliare di NCD. «Di fronte al contesto nazionale è stato per me necessario compiere questo passo, non scontato come non lo sono le scelte politiche. Come ho già avuto modo di dichiarare in precedenti momenti, ritengo necessario in questo periodo un'assunzione forte di responsabilità per lavorare su quei temi che sono richiesti da più parti: parliamo delle riforme, della legge elettorale, della giustizia, e di una serie di azioni che diano una reale possibilità e prospettiva rispetto al tema del lavoro e del rilancio dell'imprenditoria e che non possono ora essere interrotte. E’ un'assunzione di responsabilità grande, perchè chiede di compiere passi importanti già in questo governo, con le dovute condizioni. Siamo in una fase di grande ricostruzione e per

Sarà riorganizzato il servizio dell’Urp

questo continuerò anche a giocarmi in prima persona a Crema, come consigliere comunale e nel nuovo partito che andremo a costruire. Che è già aperto sicuramente, come avviene da ogni parte, a tutta quella ricchezza di persone diverse, ogni giorno immerse nella realtà, e ai temi di cultura liberale e cattolica che in realtà hanno dato origine a Forza Italia prima, quindi al PdL, e che rappresentano ancora il punto di unione tra NCD e FI. Su questi temi, il NCD dovrà raccogliere una sfida importante dall'ascolto dei cittadini. Per questo motivo, essendo molte le proposte che io e i colleghi Beretta e Ancorotti abbiamo proposto in consiglio comunale (Pierina, Università, Museo e Biblioteca, Formazione, Lavoro), pur se ora da partiti diversi continueremo certo a portarle avanti perchè in queste crediamo e su queste attendiamo risposte da chi ora è al governo della Città». Laura Zanibelli Consigliere Comunale NCD Crema.

Stefano Zamagni, l’economia dei Focolarini

La Giunta comunale vuole riprogettare il servizio Ufficio relazioni con il pubblico (Urp), istituito nel 1999. Quindi ha deciso di istituire un gruppo per ripensare l’urp nei termini di garantire il diritto di informazione, di accesso agli atti, di comunicazione istituzionale dell’ente, anche mediante gli strumenti telematica, di promuovere l’ascolto dei cittadini e i processi di verifica della qualità dei servizi e del gradimento degli utenti»

Lunedi 9 dicembre sarà in città Stefano Zamagni, docente di economia politica dell’Università di Bologna, presidente dell’Agenzia per il terzo settore, collaboratore del Papa nella stesura dell’ enciclica «Caritas in veritate», esperto a livello internazionale nella diagnosi delle cause della crisi, e nell’individuare la terapia per uscirne attraverso l’«Economia di Comunione». Che è nata all’interno di una comunità cristiana - quella del Movimento dei Focolari - per intuizione di Chiara Lubich, sua fondatrice, nel 1991, in Brasile. «Questa intuizione della Lubich» si legge nel comunicato del centro diocesano, ha attirato «l’attenzione di economisti, studenti, istituzioni economiche e sociali, atenei, compreso l’Economista Stefano Zamagni. L’”Economia di Comunione” mette in moto in tutto il mondo, un circuito di comunione il cui l’asse centrale sono le aziende e i loro imprenditori; i 980mila euro da essi dati nel 2013 rappresentano un aumento del 27% rispetto all’anno precedente, originato in particolare da maggiori utili di aziende di molti Stati. . Si sono così potute aiutare 2.250 famiglie in cinque continenti.

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• Il paradiso degli orchi

mani avanti: «Non si perderà un solo posto di lavoro». Come a dire: se qualcuno rischia di essere lasciato a casa dal mercato, lo assumeremo in comune. Che si aggiungerà ai tanti che hanno una scrivania in piazza del Duomo. La parola «mercato» ha già fatto drizzare le antenne a sindacati e all’estrema sinistra per i quali dovremmo, se possibile, essere tutti assunti in Comune o in qualche partecipata comunale. Il problema per loro non è che il pubblico offra i migliori servizi al minor prezzo, ma che sia incrementato il numero dei dipendenti comunali con tutti i loro benefici: lavoro a Km0, nessun rischio di licenziamento e cassa integrazione, e qualche bonus in più per vivere meglio. A differenza di chi, dipendente statale e comunale non è. A chi andranno, dunque, i servizi pubblici? Per la gestione della piscina si

parla della bresciana GamTeam Nuoto. Per i parcometri di Autoguidovie. Per l’illuminazione, in pole position ci sarebbe il Consorzio Energia Veneto. Che ne pensa il centrodestra? Simone Beretta, di Forza Italia, non ha dubbi: «E’ un piano di “destra economica” per sistemare le “scatole cinesi” che erano state create dal centrosistra. E questo mi fa sbellicare dalle risate pensando ai patimenti e alle paturnie di Sel e di Rifondazione comunista. La ricetta, infatti, è quella di vendere al miglior offerente - e speriamo di non svendere – alcune società prima create dal centrosinistra e ora messe sul mercato. Eppure vi ricordate che la dottoressa Bonaldi, in tempo di elezioni, asseriva che aveva lei la soluzione in testa per le partecipate? Bene, a decidere non è stata lei, ma una disposizione di legge. Come al solito, è arrivata in ritardo».

L’Inps sta finendo in crisi Ecco di chi sono le colpe Riceviamo da Opimio Chironi, imprenditore, e volentieri pubblichiamo: «Finalmente ci siamo arrivati, anche il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua, stamane ammette di ”avere qualche peoccupazione” su conti del suo istituto. Altro che preoccupazione. L’amara verità sta nelle cifre, note da tempo. ma, sin qui, “silenziate”. Nel conto economico, l’Inps aveva cumulato nei 4 anni precedenti il 2012 quasi 25 miliardi di euro di saldi positivi (grazie ai traferimenti pubblici per le prestazioni assistenziali). Nel 2012 ha perso 9 miliardi secchi. Nel 2013, secondo le stime dello stesso consiglio di vigilanza dell’istituto, ne perderà altri 9,2 se non di più. Ma il presidente Mastrapasqua in passato, a chi reagiva a questo allarme rosso, replicava abitualmente che l’Inps era in piena sicurezza, poiché a inizio 2013 l’avanzo di amministrazione era ancora superiore a 40 miliardi. L’avanzo di amministrazione non è però un indicatore di equilibrio del conto economico, ma un coefficiente di liquidità: è la somma della cassa disponibile più i residui attivi e meno quelli passivi, cioè i crediti e debiti a bilancio. Mastrapasqua aveva ragione nel sostenere che la cassa per continuare a pagare le pensioni c’è. Ma ha avuto torto nel dire che non c’era da preoccuparsi, prima di cambiare tono, oggi. Le perdite cumulate e previste – altri 10 miliardi nel 2014 e altrettanti nel 2015 – non solo sono tali da sopravanzare l’avanzo di amministrazione, ma renderanno negativo già dal 2015 il patrimonio netto dell’Inps, sceso intorno a 15 miliardi a fine del 2013. Sappiamo che cosa determina queste perdite colossali. L’incorporazione

nel 2012 nell’Inps della gestione Inpdap ed Enpals dei dipendenti pubblici. Il passivo 2012 dell’Inpdap è stato di 7,6 miliardi, con un patrimonio negativo di 23 miliardi. In 20 anni l’Inpdap ha sempre battuto i record del “profondo rosso”. I contributi non sono mai stati sufficienti a coprire le spese per pensioni, che sono più elevate di quelle private a parità di qualifica. Per reggere lo sbilancio, politica e sindacati hanno sempre tifato per l’aumento dei lavoratori pubblici (per averne i contributi): ma con lo stop al turnover di questi anni i dipendenti pubblici hanno iniziato a diminuire, e il deficit tra contributi versati e prestazioni si aggrava. I “regali” ai pensionati pubblici si aggiungono al rosso storico dei fondi dirigenti, elettrici, telefonici e dei coltivatori diretti. La folle scelta di questi ultimi anni – alzare le aliquote contributive ai lavoratori parasubordinati – per quanto realizzi un attivo di 9 miliardi, è in grado di equilibrare le perdite degli altri fondi di lavoro privato, non quelle del lavoro pubblico. Prima che la riforma Fornero entri pienamente in vigore, per moltissimi anni le pensioni elevate del sistema retribuitivo pre-Dini continueranno a essere pagate. Servirebbe dunque un intervento equitativo proprio sulle pensioni pubbliche: ma nessuno ci metterà mai mano, in nome della solidarietà. E allora bisogna saperlo: nei prossimi anni occorreranno iniezioni per miliardi dalla fiscalità generale. Perché l’Inps dipenderà sempre più da interventi extra bilancio per le prestazioni economiche temporanee - 50 miliardi annui rispetto ai 255 miliardi di pensioni corrisposte - e non solo per quelle. Lo sapevate?

FINE SETTIMANA AL CINEMA Il freddo ci attanaglia, quale cura migliore se non passare una bella serata al cinema? Questo primo weekend di dicembre ci offre una serie di titoli di grande spessore e molto interessanti. Partiamo con il nuovo film di Woody Allen: Blue Jasmine. Una ricca e viziata donna newyorkese fa ritorno alla casa paterna, San Francisco, a causa della bancarotta e dell'esaurimento nervoso in corsa. Sarà scontro o riappacificazione con la sorella Ginger, meno ambiziosa e meno carismatica di lei? Il premio Oscar Steven Soderbergh ci trascina nell'era in cui lo show business rappresentava la nuova America e l'omosessualità era assolutamente proibita e con

essa anche la possibilità di fare outing. Dietro i candelabri è la nuova pellicola del regista di Traffic che sceglie due grandi nomi per la sua pellicola: Michael Douglas e Matt Damon. Spike Lee torna dietro la macchina da presa e si cimenta in un remake di Park Chan-wook: Oldboy. E' la storia di un pubblicitario alcolizzato che viene rapito e rinchiuso in una stanza d'albergo per oltre vent'anni. Durante la sua prigionia viene accusato dell'omicidio della moglie e dopo la fuga dovrà riscattarsi con la figlia e, sopratutto, capire chi gli ha voluto così male da organizzare tutto questo. Il blockbuster americano di questa settimana ha il titolo di Battle of

the Year – la vittoria è in ballo che racconta la storia di un grande allenatore di basket, ormai divorato dall'alcolismo, che troverà nella breakdance la riconquista della propria vita. Buona visione a tutti! Federica Palmisano


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Crema

Sabato 7 Dicembre 2013

LA POLEMICA CONTRO POMÌ

Lena (Lega): «Noi siamo con le aziende del Nord»

Domenica, primarie del Pd: i seggi e gli orari. Intervista al segretario Jacopo Bassi

Renziano tra tanti Cuperlo D

di Gionata Agisti

«La recente campagna pubblicitaria del marchio "Pomì", che rilanciava prodotti agricoli "del Nord e della Pianura Padana», è stata oggetto per questa sua specificità di critiche ingiustificate e di polemiche imbarazzanti, anche fomentate da soggetti istituzionali. Così la pensa il consigliere regionale del Carroccio, Federico Lena, che dichiara: Federico Lena «Aver utilizzato una pubblicità, "Solo da qui, solo Pomì", che indicava nel centro della pianura padana la posizione del Consorzio e quindi del prodotto ha scatenato la permalosità di un ministro, che ha chiesto pubbliche scusa. Ma a scusarsi dovrebbero essere coloro i quali infangano il “made in Italy” con una condotta disdicevole. Abbiamo assistito a polemiche volutamente strumentali e ridicolmente esagerate nei confronti del Consorzio Casalasco del Pomodoro, produttore del marchio "Pomì", che associa oltre 300 aziende del Nord Italia, con circa 4500 ettari coltivati e 340.000 tonnellate di pomodoro fresco trasformato; al di là di ciò, non trovo nulla di scandaloso nel tutelare i prodotti a km0 e questo è il senso della mozione urgente, approvata dal Consiglio regionale, con cui ho chiesto di proseguire nelle azioni di sensibilizzazione delle amministrazioni locali e dei cittadini, in merito ai benefici legati all'acquisto di prodotti a km0, con particolare riferimento al settore agroalimentare». Prosegue il consigliere leghista: «Abbiamo altresì invitato il governatore Maroni a predisporre ogni iniziativa finalizzata alla tutela delle aziende lombarde di qualità e, in particolare, del settore agroalimentare, anche attraverso campagne mediatiche ed iniziative di promozione. Voglio ricordare che uno dei compiti di regione Lombardia consiste proprio nel promuovere lo sviluppo del territorio anche attraverso la promozione dei prodotti locali, con benefici significativi in termini economici ed occupazionali». «La valorizzazione del km0» conclude il consigliere Lena, «è attualmente in discussione in un progetto di legge in fase di studio presso l'VIII Commissione, che contempla misure di vantaggio per le amministrazioni che ne sosterranno l'utilizzo nelle mense e la promozione di un apposito marchio per contrassegnare gli esercizi che si impegnano ad utilizzare tali prodotti. Non dimentichiamoci che la trasparenza sull'origine e sulla qualità dei prodotti agroalimentari rappresenta un valore aggiunto ed una garanzia per i consumatori».

Sabato 7 Dicembre, a partire dalle 10,30, Luigi Zingales sarà nell'Aula Magna del Liceo Scientifico di Crema per onorare il professor Angelo Lacchini e incontrare gli Studenti. Dopo che un brano del suo «Manifesto capitalista» è stato citato nella traccia di ambito socio-economico della Maturità 2013, l'economista Luigi Zingales ha invitato coloro che lo seguono su Facebook a votare il loro "eroe", cioè il professore delle superiori che avesse «aperto la loro prospettiva al mondo dell’economia» L'intento era di dire: vero che (anche) la scuola italiana

omani, 8 dicembre, si svolgeranno le primarie per eleggere il nuovo segretario nazionale del Partito Democratico. I sondaggi danno vincente Matteo Renzi, sindaco di Firenze. I suoi sfidanti sono Gianni Cuperlo, considerato il delfino di Massimo D'Alema e Pippo Civati. A Crema, saranno aperti numerosi seggi: in piazza Duomo, in piazza Fulcheria, alla scuola elementare di via Brescia, nella sala comunale in via Battaglio; a San Carlo, in piazza Manziana; al circolino di Castelnuovo; in via Bramante, nello spazio antistante la chiesa; ai Sabbioni, davanti alla chiesa; a Ombriano, in piazza Benvenuti, oppure direttamente in via Bacchetta, nella sede stessa del Pd, solo dalle 14 alle 20. In tutti gli altri seggi, si voterà dalle 8 alle 18, tranne nei casi di piazza Fulcheria, San Carlo, Castelnuovo, via Bramante e i Sabbioni, dove si voterà dalle 8 alle 13. In città, è da poco stato eletto coordinatore del circolo il giovane Jacopo Bassi, classe 1986, ex segretario provinciale dei Giovani Democratici, renziano convinto, che deve vedersela, però, con una maggioranza di cuperliani all'interno del suo coordinamento. Nei congressi locali, che hanno preceduto le primarie di domani, Cuperlo ha infatti stravinto: a Crema ha preso il 63 per cento circa delle preferenze e la provincia di Cremona è quella in cui ha ottenuto il miglior risultato in generale. Bassi nega però di sentirsi accerchiato: «Non si può nascondere il fatto che il Pd, a Crema e in provincia, si sia schierato con la posizione di Cuperlo; tuttavia, proprio l'aver votato me come coordinatore locale rende l'idea della grande maturità del partito, capace di accantonare le divergenze, quando si tratta di dover scegliere una persona che abbia dato prova di capacità sul territorio. A livello locale, non conta poi così tanto l'essere renziani, piuttosto che cuperliani o civatiani e, a riprova del fatto che il partito vuole rinnovarsi, al di là di chi sarà il segretario nazionale, basta osservare la composizione del nuovo coordinamento cittadino, fortemente rinnovato e più snello e operativo, dove ci sono 6 donne su

Jacopo Bassi

Se vincesse Renzi...? L’apparato è già in fibrillazione Se Jacopo Bassi sostiene che una vittoria di Renzi non avrà effetti particolari sull’organizzazione del Pd, a Milano - ci riferiamo a quanto riporta «La Repubblica», giornale vicino al Partito democratico – c’è già subbuglio. Il quotidiano ha intervistato alcuni iscritti. Uno di questi è Mattia Ior, imprenditore di moda: lui voterà Renzi. E alla domanda: «Se vince Renzi, che cosa succederà da lunedì?», la sua risposta: «Darà la linea al Pd e al governo». Fan di Cuperlo è Angelica Vasile (militante del circolo 02Pd). Anche a lei la stessa domanda: se vinceun totale di 12 esponenti, di cui 5 sono under 30». Non c'è, invece, il rischio di essere un coordinatore dimezzato, quando a Crema la maggior parte degli iscritti sostiene un'idea di partito diversa da quella di Renzi? Si potrebbe pensare che sia proprio questo il motivo per cui è stato scelto un renziano, per controllarlo meglio. «Non mi sento assolutamente dimezzato. Nel congresso c'è stato un dibattito tra gli iscritti e anche i cuperliani, che avrebbero potuto esprimere una loro candidatura, hanno scelto di convergere sul mio nome. D'altra parte, anche se all'esterno il Pd rischia di apparire caotico, in realtà è proprio perché fa della discussione e del confronto i suoi punti di forza. Soprattutto a livello locale, le differenze vengono livellate e alla fine si fa sintesi, puntando con concretezza alla scelta migliore». «Per inciso» continua Bassi, «la concretezza sarà il mio criterio durante questo mandato: è mia inten-

rà Renzi? Risposta: «Per il Pd e per noi militanti si aprirebbe un periodo molto pericoloso. Io, per esempio, non mi riconoscerei più in questo partito». Tanto da abbandonarlo? «Se ce ne andiamo perché vince Renzi, la deriva verso destra sarebbe inevitabile». Come dire: da lunedì, molto potrebbe cambiare nel partito. Perché se è indifferente per l'organizzazione del Pd votare Renzi o Cuperlo, come sostiene Bassi, perché fare le primarie? E infatti, il vecchio apparato, se dovesse vincere Renzi, si sente già franare la terra sotto i piedi.

zione proseguire il rapporto con la società civile e le realtà associazionistiche, con cui si è già collaborato positivamente in occasione della campagna elettorale che ha portato alla vittoria il sindaco Stefania Bonaldi. È anche mia intenzione, in continuità con quanto fatto negli anni scorsi, mantenere un rapporto stretto con il gruppo consiliare, in particolare per quanto riguarda la variante parziale al Pgt, promuovendo un momento di discussione pubblica con esperti e interessati». Pare ormai certo che, lunedì mattina, Renzi sarà il nuovo segretario del partito. Cosa cambierà, anche a livello locale? «Io penso che la cosa più bella che accadrà sarà riuscire a raccogliere attorno al partito un nuovo entusiasmo e forze giovani. Anche a Crema ci sono tanti giovani che auspico possano unirsi a noi per una nuova stagione. In Renzi vedono una figura positiva e aperta a un cambiamento che è ormai percepito come necessario. Devo dire, pe-

rò, che le differenze tra i candidati, in merito all'idea di partito non sono poi così diverse: Renzi propone più partecipazione all'interno del partito per i circoli locali, perché possano contribuire alla decisione sui temi più importanti e Cuperlo si spinge anche oltre, proponendo veri e propri referendum territoriali. Anche questo dimostra che, chiunque vinca, il partito è unito sulle linee essenziali». Ecco appunto: sicuri che non ci sia il rischio di una fuoriuscita di quanti non si riconoscono nelle posizioni di Renzi, considerandole troppo di destra? «Non vedo grossi stravolgimenti all'orizzonte o malumori tali che possano incrinare i rapporti. È vero che a Renzi si imputa di fare eccessiva leva sul suo carisma ma basta ascoltarlo, per accorgersi che quando parla lo fa al plurale e poi le fuoriuscite, semmai, si verificano in quei partiti dove non si parla e non ci si confronta al proprio interno. Quanto è accaduto nel centrodestra ne è un esempio».

Liceo Scientifico: appuntamento con l’economista Zingales ha molti problemi, ma ci sono insegnanti che fanno il loro dovere con abnegazione, anzi fanno anche di più; segnalateli e li onorerò. Si è svolta una libera votazione sulla sua pagina FB, votazione di cui lui ha solo registrato l'esito non intervenendo in alcun modo sulle scelte effettuate. Il vincitore assoluto di questo piccolo concorso è stato appunto il professor Angelo Lacchini di Crema. Zingales ha,

quindi, deciso di fare un giro nelle scuole segnalate. Finora ci sono state due tappe di questo giro, a Treviso (scuola privata) e a Firenze (scuola pubblica), e in entrambe il professore è rimasto molto impressionato dalla qualità degli insegnanti, dalla partecipazione degli studenti e in generale dalla grande empatia che si è creata. Sabato 7 dicembre l’incontro Cremasco, reso speciale anche dal collega-

mento via Skype che - allarme meteo permettendo - consentirà anche agli studenti dell'Istituto Tecnico Amministrativo «D. Panedda» di Olbia, di "partecipare" all'incontro dalla Sardegna. Il preside del Liceo Scientifico «Da Vinci», Prof. Gallo, ha infatti immediatamente accolto la richiesta del professore di collegarsi con la scuola di Olbia che aveva a sua volta invitato, tramite due insegnanti di economia, Luigi Zingales per un incontro.

Luigi Zingales

Le ricerche sono rivolte a candidati dell’uno e dell’altro sesso (L:903/77 e L. 125/91) Trattamento dati personali secondo D.Lgs. 196/2003 visionabile sul sito www.maxwork.it • Aut. Min. Prot. N° 1239 - SG del 22/12/2004 Maxwork S.p.A. - Agenzia per il lavoro Sede Legale – via Dell’Esquilino, 38 – 00185 Roma Sede Amministrativa e Direzione Generale - Largo Porta Nuova, 14 - 24122 Bergamo

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Crema

Presentato dal presidente Enrico Tupone. Il concerto del 14 dicembre

Cd del coro Monteverdi

L

a tredicesima registrazione - e relativo CDdell’Associazione culturale musicale «Coro Claudio Monteverdi» di Crema è stata presentata alla stampa dal presidente Enrico Tupone, dalla presidente onoraria Giulia Polenghi Duse e dal maestro del coro Bruno Gini. Un traguardo importante se si tien conto che il Coro - nato nel 1986 - ha però cominciato la pubblicazione delle proprie registrazioni dal 1996. Dopo aver prodotto diversi CD dedicati a musicisti cremaschi, questa volta il Coro Claudio Monteverdi di Crema (direttore il Maestro Bruno Gini) e l’orchestra Guido d’Arezzo di Melzo (direttore il Maestro

La presentazione del nuovo cd del coro Monteverdi

Maurizio Mancino) presentano il Concerto di Natale che terrà sabato 14 dicembre a Crema all’Auditorium Manenti, e il giorno dopo, domenica 15 dicembre, a Melzo nella Chiesa dei SS. Alessandro e Margherita, all’interno della XVII Rassegna Organistica della città di Melzo . Le registrazioni sono state effettuate nella chiesa di Abbadia Cerreto e a quella dei SS. Alessandro e Margherita di Melzo. Particolare sottolineatura nel programma del CD e dei Concerti, merita l’esecuzione del Concerto per Organo e Orchestra e Coro dall’Oratorio «Il Messia» di G.F. Haendel. Grande è l’attesa in città per il concerto del 14 dicembre.

Medico ladro a processo. Chiesta perizia psichiatrica

E’ accusata di aver compiuto una decina di furti (alcuni solo tentati), all’ospedale di Crema: si appropriava dei soldi (ma anche di monetine e caramelle) dei colleghi e degli infermieri. A processo con l’accusa di furto aggravato è finito un medico, G.G., 50 anni, residente in un paese del Cremasco, arrestata il 25 marzo scorso. A scoprirla sono state le telecamere piazzate dalla polizia che era alla ricerca del ladro. L’imputata è difesa dall’avvocato Marco Severgnini. Il legale ha chiesto al giudice Pio Massa di poter celebrare il processo con il rito abbreviato e di poter effettuare

una perizia psichiatrica sulla sua assistita. L’udienza è stata quindi rinviata a febbraio. Tutto è successo dopo la denuncia di una decina furti avvenuti negli spogliatoi dell’ospedale, e in modo particolare al pronto soccorso, dove medici e infermieri lasciavano le borse con dentro i portafogli. A questo punto, la polizia, in accordo con la direzione dell’ospedale, aveva chiesto alla procura della Repubblica il permesso di piazzare le telecamere negli spogliatoi dove alcune banconote-civetta, cosparse di una speciale sostanza fluorescente, erano state depositate nelle borse e nei portafogli di

alcune delle vittime del ladro. Poche ore dopo, infatti, l’autrice dei furti era stata ripresa mentre rovistava negli armadietti, nelle borsette e negli indumenti del personale dell’ospedale. La riconferma c’è stata il 25 marzo scorso quando il medico, nonostante fosse fuori servizio, era arrivata in ospedale, era entrata negli spogliatoi ed era uscita qualche minuto subito dopo con una banconota da 20 euro, cosparsa della polvere fluorescente utilizzata dai poliziotti. La donna è stata arrestata in flagranza di furto e messa agli arresti domiciliari. domiciliari.

Tanti furti ai Sabbioni e a Ombriano, il commissariato rassicura Secondo il sito «Cremaonline» ci sono stati tanti (troppi) furti ai Sabbioni e a Ombriano. Una decina circa, a partire da inizio novembre ai Sabbioni, mentre sono stati presi di mira soprattuttogli appartamenti di

via Manenti a Ombriano. Per fortuna, non tutti i colpi sono andati a segno, anche per coincidenze fortuite. Ma molti furti sono riusciti: razziati gioielli, portafogli, computer. I malviventi sono entrati dalle porte,

dopo averle forzate. Lo stesso è successo in via Manenti, a Ombriano. Quattro i furti: in un caso, i ladri, dopo aver trovato in casa le chiavi dell’auto, l’hanno rubata. La percezione dell’aumento di furti

non è stata confermata dalla Polizia. E che, per ora, non rilascia dati su quanto accaduto da inizio novembre ad oggi in questi quartieri. Anzi. Dal commissariato arrivano rassicurazioni: la situazione è sotto controllo.

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Sabato 7 Dicembre 2013

«DILLO ALLA LEGA»: GAZEBO NEL QUARTIERE DI SAN CARLO

«Dillo alla Lega» è lo slogan scelto dalla Lega Nord di Crema per il lancio di una campagna di ascolto dei cittadini che vedrà i militanti del Carroccio organizzare, con cadenza mensile, gazebo nei vari quartieri di Crema. Dopo il primo appuntamento svoltosi a San Bernardino, nel corso del quale sono emerse numerose problematiche, per questo fine settimana è prevista la seconda tappa. Domenica 8 dicembre, dalle 9 alle 12, nel quartiere di San Carlo (Piazza Carlo Manziana).

Castelleone: audiobiblioteca di 8mila libri dal Lions Club

Il 1 dicembre è stata una data molto importante per la Casa di riposo «Brunenghi» e per il Lions Club di Castelleone che, nell'ambito del progetto Lions di «Cittadinanza umanitaria attiva», ha deliberato, tra i suoi vari services rivolti alla città, la donazione di una postazione del «Libro Parlato Lions» alla Casa di riposo: in tale data, infatti, il presidente della Brunenghi, Damores Valcarenghi, il direttore Angelo Papa e la presidente del Club, Adriana Cortinovis Sangiovanni, hanno firmato la convenzione contestualmente al presidente del Libro Parlato-Centro Romolo Monti di Milano, Beniamino Sazio. Questa convenzione è della durata di due anni, fino al 2015 per poter sperimentare un servizio di grande rilevanza sociale, indirizzato a una struttura molto importante per Castelleone. La donazione di una postazione del «Libro Parlato» consiste nella possibilità, da parte degli ospiti della «Brunenghi», di usufruire di un'audiobiblioteca di circa 8.000 libri, con incremento di 250/300 titoli all'anno. Gli argomenti spaziano dai classici della letteratura italiana e straniera, alla narrativa e saggistica moderne, dalle scienze alla storia, dalla geografia all'arte. Tutti questi libri sono letti da volontari, i «donatori di voce», e possono essere ascoltati tramite CD (spedito per posta, o ritirato in sede), o tramite iPod (caricato in sede, o presso le 1.015 biblioteche convenzionate attraverso un'apposita convenzione stipulata col ministero dei Beni Culturali), o, infine, tramite internet, direttamente dall'utente (in questo caso la Casa di Riposo). Il numero degli utenti è in crescita esponenziale. La donazione di questa postazione e di 5 MP3 e relative cuffie ed auricolari, permetterà agli ospiti non vedenti, ipovedenti, tetraplegici, dializzati, oltre a tutti coloro che non sono in grado di leggere autonomamente, a causa di patologie invalidanti, di trascorrere momenti di serenità, di godere di un riavvicinamento ai libri, finora precluso e, soprattutto di continuare a vivere la propria socialità. Non è finita: prossimamente saranno raccolti libri (questa volta in versione cartacea) e saranno donati alla biblioteca della «Brunenghi», attraverso un'operazione denominata «Dona un libro, donerai un Amico».


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Crema

Sabato 7 Dicembre 2013

I consigli di Saverio Jacopo Tarenzi della Promet Srl di Ombriano per la stagione invernale

Beneficenza da Rotaract: la vendita di 250 bottiglie per la Lega contro i tumori

Ghiaccio e neve: cambia le gomme

P

di Gionata Agisti

revisioni di nuove nevicate a parte, l'inverno porta con sé temperature rigide che possono procurare più di un fastidio alle nostre automobili. Per ridurre le possibilità di spiacevoli inconvenienti, abbiamo chiesto di nuovo consiglio e qualche dritta a chi di auto si occupa direttamente e ogni giorno ha a che fare con i danni causati da una scarsa cura del mezzo. Saverio Jacopo Tarenzi, della Promet s.r.l. di Ombriano, suggerisce alcune misure precauzionali, adatte non solo a quanti hanno in programma di percorrere lunghi tragitti, ma utili per ognuno di noi quando, per negligenza o nell'ottica del risparmio a tutti i costi, tendiamo a trascurare gli aspetti più elementari della manutenzione. «Nella stagione fredda, è molto importante, prima di tutto, controllare la vettura in ogni sua componente: gomme, freni, pastiglie, olio, per poter viag-

All’enoteca «Fuori porta», il Rotaract Club Terre Cremasche ha presentato il service di Natale. L’iniziativa riguarda la vendita - a 20 euro la bottiglia - di 250 bottiglie, a tiratura limitata dunque, del vino pregiato Ferrari Brut, con etichetta personalizzata del Rotarct Club Terre Cremasche con il logo dell’associazione e la scritta «Natale 2013». La vendita sarà effettuata nel pomeriggio di sabato 14 dicembre in piazza Giovanni XXIII. Presenti alla conferenza stampa il presidente dell’associazione, Carlo Alberto Raimondi Cominesi, affiancato dai collaboratori Pietro Perolini e Giulia Percivalle. Il ricavato andrà alla Lilt, «Lega Italiana Lotta ai Tumori», sezione di Crema, che opera sul Cremasco, «svolgendo un importante ruolo di prevenzione, sensibilizzazione e supporto di malati e famiglie». «E’ service esclusivo» ha sottolineato Perolini, «perché le cantine Ferrari - nota casa vinicola trentina - difficilmente personalizzano bottiglie a tirature così limitata». Le bottiglie saranno in vendita al costo di euro 20, nel pomeriggio di sabato 14 dicembre (dalle 9 alle 19) in piazza Giovanni XXIII a Crema.

giare in tranquillità. Per quanto riguarda le gomme, in modo particolare, è buona norma controllare spesso che il loro livello di pressione sia corretto, come indicato dal libretto di uso e manutenzione. Spesso vuol dire almeno una o due volte al mese, perché una pressione non corretta delle proprie gomme

Se vuoi stare sicuro, monta sulla tua auto i pneumatici da neve

Spacciavano droga: blitz al Campo di Marte Martedì scorso, i carabinieri di Crema si sono recati ai giardini di Campo di Marte e, qui, hanno sorpreso un noto pregiudicato – G.R., 47 anni, residente a Ombriano - in possesso di uno zaino contenente venti “panetti” di hashish per circa due chilogrammi. Rintracciata la convivente di 38 anni, veniva a sua volta trovata in possesso di due grammi di cocaina. L’uomo, arrestato, è stato portato in carcere a Cremona. Lo scorso mese di agosto era stato sorpreso dagli stessi carabinieri in piazzale delle Rimembranze, dopo che aveva venduto stupefacenti a giovani del luogo. La sua convivente e complice nella detenzione illegale degli stupefacenti è stata deferita in stato di libertà.

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porta facilmente alla loro usura e, di conseguenza, anche a un consumo maggiore di carburante, con tutte le spese che ne derivano». E sempre riguardo agli pneumatici, ecco i nuovi consigli: «Più le mie gomme sono rovinate, più spesso dovrò fare benzina. Senza contare che una gomma usurata non fornisce le stesse caratteristiche: montare gomme nuove, ad esempio, significa garantire alla propria auto, in caso di frenata, uno spazio di arresto inferiore della metà. Sempre riguardo alle gomme, il tipo più adatto per questa stagione è quello degli pneumatici invernali, comunemente detti ‘gomme da neve’, ma che in realtà sono adatti alla stagione invernale in genere, senza che il fondo stradale debba essere per forza innevato. Grazie alla loro particolare mescola, resistente ai climi più rigidi, questo tipo di pneumatici è in grado di offrire la migliore prestazio-

ne su qualsiasi tipo di fondo, anche sull'asfalto più pulito». Come suggerisce sempre Tarenzi, è poi buona norma sostituirli quando la temperatura comincia a salire. L'obbligo che li riguarda, infatti, per quest’anno è valido fino al 15 aprile. Molti preferiscono impiegare due soli pneumatici invernali, visto che la legge lo consente ma questa prassi è completamente sbagliata, oltre che pericolosa: «Se l'auto è a trazione anteriore, si potrà avere sì la sensazione di un buon controllo ma, avendo gomme normali montate posteriormente, si potrà andare facilmente in sovrasterzo, con la conseguenza di avere una vettura incontrollabile. Sottolineo, comunque, che non per questo si deve abbandonare uno stile di guida prudente: anche con pneumatici invernali, infatti, un fondo innevato rimane molto pericoloso». Non tutti, poi, sanno che le gomme devono essere omologate alla propria vettura. «È già capitato che qualcuno si sia disinteressato del tipo di gomme montate dal gommista e che poi, una volta incappato in un controllo delle forze dell'ordine, abbia dovuto subire il sequestro del mezzo e l'imposizione della revisione straordinaria. Molto spesso, cinque persone su dieci non prestano attenzione a queste norme, curando il meno possibile la manutenzione. A volte, è una questione di negligenza, altre volte di risparmio, ma non si tiene conto che l'evitare una spesa può voler dire spendere molto di più in seguito. Ricordo anche che un semplice controllo della pressione delle gomme, generalmente, non comporta alcun costo».

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I carabinieri di Castelleone hano denunciato tre romeni – due uomini e una donna – responsabili di truffa aggravata. Qualche giorno fa, V:.I., 423 anni, G.N., 36 anni e D.N., 40 anni, residenti a Milano, erano a bordo della loro auto sulla Paullese quando sono arrivati all’altezza di Castelleone. Qui, simulando un’avaria alla vettura, avevano fermato un giovane di 28 anni, lodigiano,, diretto a Cremona chiedendogli soldi (150 euro) in cambio di un anello. L’uomo ha accettato lo scambio. Poi si è recato in oreficeria e qui ha scoperto che l’anello era finto. Ha chiamato, quindi, i carabinieri di Castelleone che hanno rintracciato i tre truffatori e li hanno denunciati.

Gli hanno venduto un anello, era falso. Romeni denunciati

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Il giorno del Signore Studio 1 Dipiù. Rubrica Cosa bolle in pentola Pronto Dottore Tg cremona “La piazza”. Talk Telegiornale Gioielli sotto casa Borghi d’Italia. Rubrica Ciak! Motore! tg cremona tg nazionale Il giorno del Signore Il Concerto

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Santa Messa. dA Cremona Angelus Il giorno del Signore Anteprima la Grande Domenica tg della domenica Vicenza - Cremonese Spal – Pergolettese “La piazza”. Talk Speciale Festa del Torrone tg della domenica Le nostre regioni. Rub Ciak! Motore! Pergolettese - Renate Vanoli Cremona – Umana Reyer Venezia



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Speciale

Sabato 07 Dicembre 2013

Settore in crisi: manca la liquidità DATI PREOCCUPANTI NEL RAPPORTO SUL MERCATO DELL’EDILIZIA

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n settore ancora in forte crisi; questo emerge dal rapporto Cresme, presentato nei giorni scorsi, sul mercato dell'Edilizia. Uno scenario preoccupante, come conferma l'Aniem. «I dati del rapporto Cresme, presentati qualche giorno fa parlano chiaro: l'edilizia di nuova costruzione, privata e pubblica, è crollata dal 2006 al 2013, in valori costanti da 82,3 a 41,3 miliardi di euro. E il residenziale è precipitato da 39,2 a 16,2 miliardi», commenta Dino Piacentini, presidente di Aniem. «Siamo di fronte ad una crisi strutturale che, secondo le analisi del settore, non è finita: dopo il -5,5% di quest'anno, il settore registrerà un ulteriore calo nel 2014; – prosegue Dino Piacentini – il ciclo dell'edilizia in Italia ha esaurito la fiammata degli anni Duemila dell'immobiliare di nuova costruzione e dunque, nei prossimi anni, il settore, che ha perso rispetto al 2006 circa il 32% del suo valore reale, riuscirà a recuperare non più di 4-5 punti. E' indispensabile non perdere più tempo e introdurre interventi strutturali che da subito possano invertire il trend negativo». Secondo Aniem gli elementi prioritari su cui intervenire sono la semplificazione e il sistema di qualificazione e modernizzazione del settore. «A cominciare dal sistema pubblico di qualificazione dove occorre superare una disciplina iperburocratizzata ed onerosa fondata su un sistema come quello delle Soa che ha fallito l'obiettivo di rendere più efficace la selezione delle imprese, creando costi aggiuntivi e produzione cartacea di documenti continua il presidente. Un ulteriore elemento su cui si dovrebbe intervenire con la massima urgenza è la semplificazione e la sburocratizzazione di tutte le procedure autorizzative: l'Osservatorio permanente sulla pubblica amministrazione, l'Oppal 2013, segnala che mediamente le amministrazioni impiegano 9 mesi per l'approvazione di uno strumento urbanistico conforme e ben 12 per uno in variante. Nonostante il calo nettissimo dei permessi di costruire che, ad esempio, nel rapporto 2008 erano 1.454 e in quello del 2013 sono scesi a 201.

drammatica situazione: «L’aggancio della ripresa internazionale non è scontato – ha commentato – è indispensabile rilanciare l’edilizia e allentare i parametri europei per far respirare l’economia». Tra le principali cause che stanno mettendo in ginocchio la filiera il credit crunch è sicuramente quella più preoccupante. «La mancanza di liquidità e la chiusura del sistema bancario verso il nostro settore ha detto Buzzetti - costituiscono i fattori che maggiormente incidono sulle possibilità di una ripresa produttiva». Positiva invece la forte predisposizione delle imprese ad una sempre maggiore innovazione, che per il presidente dell’Ance «dimostra il grande interesse per un diverso modo di produrre e di costruire, dove la sostenibilità, l’efficientamento energetico, l’attenzione a soluzioni costruttive di tipo nuovo sono i fattori decisivi della competitività».

Troppa burocrazia. Ance: ecco «Sono dati che purtroppo non fanno altro che delineare l'assenza di un progetto chiaro e definito, la strada su cui muoversi e la giusta direzione da intraprendere per valorizzare quelle imprese che vogliono operare in modo corretto e rispettoso della sicurezza dei lavoratori e che quotidianamente cercano di fare impresa nel rispetto delle regole e delle procedure. Ma non dovevamo semplificare tutto per ripartire? Perché si continua a introdurre burocrazia, come ad esempio la proposta della patente a punti, oneri procedurali ed economici, enti pubblici e privati ai quali chiedere autorizzazioni? – conclude Piacentini -. Continuiamo a frammentare e moltiplicare ulteriormente gli adempimenti a carico delle aziende edili andando in una logica assolutamente contraria all'obiettivo di semplificazione preannunciato da questo Governo e, per quanto riguarda il nostro settore, oggetto di una

concertazione che era stata avviata a luglio dal vice ministro alle Infrastrutture e Trasporti, De Luca e di cui a tutt'oggi, 6 mesi dopo, non abbiamo più alcuna notizia». Del resto ha tinte fosche anche il rapporto di Federcostruzioni: dal 2008, anno in cui è iniziata la crisi, al 2012 il valore della produzione del settore si è ridotto di un quarto, causando una perdita di 80 miliardi di euro. Negativa anche la stima per il 2013 che ha fatto registrare un calo del 4%, e nel 2014, anche se la contrazione sarà più contenuta, il settore resterà in recessione, con un calo del valore della produzione del 2,9%. E la situazione poteva essere ben peggiore se a limitare il crollo non ci fosse stata la forte domanda estera. A questo proposito il presidente di Ance e Federcostruzioni, Paolo Buzzetti, ha esortato le istituzioni a prendere immediate contromisure per affrontare questa

Il problema della burocrazia è sempre stato un tallone d'Achille per il settore dell'edilizia, che ha accolto con favore il susseguirsi, negli ultimi anni, dell'introduzione di norme volte ad introdurre maggiori semplificazioni amministrative e procedurali. «Nell’arco di quattro anni vi è stata una progressiva evoluzione legislativa che da un lato ha riguardato la liberalizzazione di alcuni interventi edilizi e dall’altro accelerato le procedure amministrative» fa sapere l'Ance. L’effetto è stata un’attività normativa intensa attraverso l’emanazione di varie disposizioni nelle quali sono raccolte gran parte delle proposte di semplificazione avanzate dall’Ance. La semplificazione amministrativa era infatti fra gli obiettivi prioritari dell'associazione, che ha più volte sollecitato il Governo «a mettere in campo strumenti volti a rilanciare l’attività edilizia mediante un'azione concreta sia da un punto di vista procedurale, al fine di garantire un sistema ammi-

nistrativo snello e funzionale, sia da un punto di vista operativo, incentivando le operazioni maggiormente rispondenti ad una logica di rilancio dell’attività edilizia». Tutte le principali novità introdotte sono state raccolte e illustrate dall’Ance in un Dossier intitolato ”Edilizia, Paesaggio e Ambiente: mappa delle semplificazioni 2009-2013”. Nello specifico, il dossier pubblicato dall'Ance (e visibile qui), include le novità introdotte dalle seguenti leggi: la 69/2009 (“Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, ecc.); il D.P.R. 139/2010 (“Regolamento recante procedimento semplificato di autorizzazione paesaggistica per gli interventi di lieve entità); il cosiddetto “decreto incentivi” (il D.l. 40/2010 convertito in Legge 73/2010); il D.L. 78/2010 (“Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica”, convertito in Legge 122/2010); il D.P.R. 160/2010 (“riordino Sportello Unico per le attività


15 Controllo delle caldaie: come? Nuova normative sulla manutenzione, ma in Lombardia per ora non si cambia

Edilizia

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a stagione fredda è ormai arrivata, ma non tutti hanno ancora provveduto ad affettuare il controllo della caldaia, obbligatorio per legge. Ma quali sono le direttive ufficiali? Secondo la nuova normativa sulla manutenzione della caldaia, i controlli per l’efficienza energetica degli impianti domestici di riscaldamento e climatizzazione (superiori ai 10 kW e inferiori a 100 kW di potenza) a combustibile liquido o solido vanno fatti ogni due anni; per gli impianti domestici (superiori ai 10 kW e inferiori a 100 kW di potenza) a gas metano o Gpl, invece, i controlli sono da fare ogni 4 anni. Ricordiamo che nuovi intervalli di tempo non valgono in tutte le Regioni. In particolare In Regione Lombardia, in attesa che vengano approvate le disposizioni di adeguamento alla normativa nazionale, non vi sono cambiamenti. I cit-

le semplificazioni amministrative

produttive); il D.L. 70/2011, detto “decreto sviluppo” (“Prime disposizioni urgenti per l'economia”, convertito in legge 106/2011); il D.L. 201/2011 (“Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici”, convertito in legge 214/2011); il D.L. 5/2012, detto "decreto semplificazioni" e convertito in legge 35/2012; il D.L. 83/2012 (“Misure urgenti per

la crescita del Paese”, convertito in legge 134/2012); la Disciplina della autorizzazione unica ambientale, definita dal Dpr 59/2013; il D.lgs. 33/2013 (“Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”); e infine il recente “decreto fare”, (D.L. 69/2013, convertito in legge 98/2013).

tadini sono quindi obbligati ad effettuare la manutenzione della caldaia che consiste in due differenti operazioni: pulizia, controllo dei fumi. La consegna della documentazione di avvenuta manutenzione non deve essere fatta dal cittadino ma dal manutentore. Il Comune di Cremona è obbligato a verificare che le operazioni di manutenzione vengano svolte. ESENZIONI Ad essere esenti dai controlli sono: lo scaldabagno (ossia la caldaia che serve solo l'acqua sanitaria e non il riscaldamento), le stufette ed i generatori di calore di potenza inferiore ai 4 KW non sono soggetti ai controlli e quindi alla dichiarazione; chi ha il teleriscaldamento non deve fare la dichiarazione, compito che compete al responsabile dell'Impianto (Amministratore); le caldaie nuove, se viene consegnata all'Ente Locale la scheda identificativa dell'impianto entro trenta giorni dall'installazione/prima accensione, unitamente al rapporto di manutenzione, saranno esenti dai controlli per 2 anni. E' prevista esenzione anche nel caso in cui sussistano motivi per

cui il cittadino ritiene che l'unità immobiliare non richieda il controllo della caldaia: in questo caso è necessario inoltrare l'autodichiarazione utilizzando l'apposito modulo. INCENTIVI Esiste la possibilità di usufruire della detrazione del 55%del costo dall'imponibile Irpef in 10 anni per la sostituzione della caldaia entro il 31/12/2013 con: caldaia a condensazione, pompa di calore, stufa a pellet (caldaia a biomassa) DESTINATARI DEL SERVIZIO: Devono provvedere alla manutenzione della caldaia: il proprietario dell'immobile nel caso in cui sia anche occupante dello stesso; gli occupanti dell'immobile (ad es. affittuari); l'amministratore del condominio, nel caso di impianto centralizzato; terzo responsabile, se nominato. La dichiarazione deve invece essere presentata al Comune (attraverso il CAIT o Centro Abilitato): dal manutentore per gli impianti di potenza autonomi domestici (impianti inferiore ai 35 KW), dal responsabile dell'esercizio e della manutenzione degli impianti termici o suo delegato negli altri casi.

CONTROLLO DEI FUMI: QUANDO • Caldaie domestiche (impiati inferiori ai 35 KW) - ogni due anni; • caldaie con potenza compresa tra 35KW e 116 KW alimentate a gas - ogni anno; • caldaie con potenza compresa tra 35KW e 350 KW e quelle di potenza superiore ai 350KW - due volte all'anno. PULIZIA DELLA CALDAIA: QUANDO la frequenza della pulizia della caldaia è specificata sul libretto di istruzioni dell'impianto termico, dall'installatore dell'impianto, dal costruttore dei componenti. In assenza di queste indicazioni va fatta ogni 2 anni COSTO DEL SERVIZIO Dal 1 Agosto 2012i costi dei bollini sono i seguenti: 7 euro per caldaie con potenza nominale inferiore a 35 kW (impianti autonomi domestici); 14 euro per caldaie con potenza nominale compresa tra 35 e 50 kW; 80 euro per caldaie con potenza nominale compresa tra 50,1 e 116,3 kW; € 140 euro per caldaie con potenza nominale compresa tra 116,4 e 350 kW; 190 euro per caldaie con potenza nominale superiore a 350 kW.



Lettere & Opinioni "

pensioni

L’Inps comunichi ai suoi iscritti la situazione presente e futura Egregio direttore, è di questi giorni l’allarme lanciato dall’Acse sulla situazione di vulnerabilità e di rischio povertà che riguarda l’inadeguatezza delle prestazioni pensionistiche attuali e future nel nostro Paese. La riforma Monti-Fornero se da un lato ha voluto garantire equilibrio di lungo respiro per i conti dll’Inps, dall’altro ha ridimensionato le aspettative e gli assegni previdenziali di miglioni di cittadini, spesso quarantenni che a causa del cambio del conteggio dell’assegno pensionistico da retributivo a contributivo, rischiano se non adeguatamente informati di ritrovarsi raggiunto la quiescenza in forte difficoltà. Rendere oggi i cittadini consapevoli della loro situazione pensionistica rappresenterebbe, così come avviene nel resto dell’Europa, un fattore di civiltà e di modernità che solo una società evoluta e proiettata al benessere deve garantire ai propri cittadini. Sempre il rapporto sottolinea che è necessario andare oltre la sostenibilità finanziaria garantendo l’adeguatezze degli importi in relazione all’elevato tasso di invecchiamento della popolazione che farà inevitabilmente crescere la richiesta di assistenza per la non autosufficienza aumentando il fabbisogno dello stato, creando per l’ennesima volta, ma in maniera più dirompente uno scompenso della spesa sanitaria e previdenziale, visto il futuro rapporto di un pensionato per due lavoratori nel 2030! Mi auguro da cittadino che al più presto l’Inps comunichi ai suoi iscritti la situazione presente e futura in modo che ognuno di noi si renda consapevole e responsabile del proprio fututro e possa valutare in modo autonomo il miglio percorso da intraprendere per una vecchia serena. Enrico Bonali Consulente previdenziale ***

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parere dell’aduc

Curve chiuse, la società deve rimborsare gli abbonati Egregio direttore, le sanzioni amministrative emesse dal Giudice sportivo nei confronti delle società di calcio e dei relativi impianti, sono sacrosante. In occasioni in cui, infatti, il tifo manifesta intollerabili derive violente, razziste o xenofobe e ciò viene di fatto permesso all’interno di strutture gestite da soggetti privati, non è solo giusto, ma sin anche doveroso che il Giudice sportivo sanzioni la società e la struttura in cui i “fattacci” avvengono, non solo con ammende, ma anche con la sospensione di tutto lo stadio, o di singoli settori di esso. Così è avvenuto, per esempio, l’11 novembre scorso, quando la società Juventus FC è stata sanzionata a disputare due gare con i settori della “Curva Sud” e “Curva Nord” dello Juventus Stadium chiusi, a causa dei cori razzisti inoltrati dai tifosi juventini alla volta di quelli napoletani nella partita di campionato del giorno prima. La sanzione specifica che la condotta contestata “integra inequivocabilmente, senza la necessità di ulteriori approfondimenti, gli estremi del comportamento discriminatorio per origine territoriale”, altrimenti detta xenofobia. C’è tuttavia un aspetto che però sembra sfuggire, da un punto di vista giuridico, alla logica del provvedimento: ma perché se ad essere sanzionata è la società ed il suo “Stadium”, a

Sabato 7 Dicembre 2013

Raccomandata valida anche se non ritirata Buongiorno avvocato, vorrei sapere che cosa succede in caso di rifiuto a ritirare la raccomandata dal postino. Renata *** Il mancato ritiro della raccomandata recapitata dal postino presso la propria residenza è una pessima scelta. La raccomandata non ritirata si considera, infatti, ugualmente valida e sortisce ogni effetto legale. In particolare, quando il destinatario è assente o si rifiuta di ricevere la raccomandata, il plico viene depositato presso l’ufficio postale, dove rimane in giacenza per un mese. Durante il periodo di giacenza, il destinatario può andare a ritirare il plico in ogni momento, esibendo la ricevuta che il postino ha messo nella cassetta postale. Una volta scaduti i 30 giorni, se il destinatario non ha ritirato la

A cura di Emilia Rosemarie Codignola*

raccomandata si verifica la compiuta giacenza. La raccomandata viene restituita al mittente e si considera comunque ricevuta dal destinatario. In buona sostanza, gli effetti per il mittente sono gli stessi di quelli che si sarebbero prodotti se la raccomandata fosse stata ricevuta dal destinatario. Ciò perché in caso di rifiuto, assenza o mancato ritiro della raccomandata, per legge questa si presume conosciuta, salvo che il de-

rimetterci dev’essere il tifoso abbonato? Infatti, le condizioni generali di abbonamento alle partite casalinghe della Juventus FC (ma è lecito supporre che così siano quelle di tutte le altre squadre), prevedono che “l’obbligo di giocare partite a porte chiuse, e/o eventuali chiusure di settori […] non genereranno diritto al rimborso”. Volendo per il momento tralasciare i motivi giuridici che dovrebbero far ritenere la clausola come vessatoria ai sensi del Codice del Consumo, atteso che inserisce limitazioni alla responsabilità del soggetto professionista (in questo caso la società calcistica), ciò che qui interessa è: ma perché la società sportiva non deve rimborsare l’abbonato per le partite che il medesimo non potrà vedere? Non dimentichiamoci, infatti, che ad essere sanzionata è la società calcistica, in quanto la medesima, ex art. 4 del Codice di Giustizia sportiva, “risponde oggettivamente anche dell’operato […] dei propri sostenitori”, tanto da avere tutti i poteri di perquisizione, allontanamento e sospensione nei confronti dei propri abbonati (esempio, punti nn.5 e 7 del ’Regolamento d’uso dell’impianto’ della Juventus FC), oltre che di impianti che devono essere “dotati di strumenti che consentano la registrazione televisiva delle aree riservate al pubblico” (Art.1-quater D.L. 28/2003). La società, dunque, risponde con responsabilità oggettiva, proprio perché ha tutti i poteri-doveri di non permettere il verificarsi di certi eventi, per i quali infatti è dotata dalla legge di tutti i mezzi di prevenzione. Inoltre, si potrebbe anche aggiungere che, in virtù della titolarità nominativa dei posti e degli abbonamenti e della concorrente presenza (obbligatoria) di strumenti di registrazione audio-video, sarebbe onere della società poter individuare i (pochi) responsabili di comportamenti incivili, anche e soprattutto a tutela della maggior parte degli abbonati che ancora ritengono piacevole andare allo stadio per apprezzare un grande evento sportivo, piuttosto che per godere di due ore di inurbana impunità. Antonello Polito Legale e consulente Aduc

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stinatario dimostri di essersi trovato nell’impossibilità di averne avuto notizia. Per quanto attiene, invece, la notifica di un atto giudiziale, di una multa o di una cartella esattoriale, il procedimento cambia. In questi casi, infatti, a fronte del rifiuto di riceverli, l’ufficiale giudiziario depositerà l’atto nella Casa Comunale. Il destinatario viene messo al corrente di tale deposito con l’affissione di un avviso alla porta della propria abi-

punto di vista

L’esito delle consultazioni elettorali viene deciso dai media Egregio direttore, tutti ricordiamo come andò la passata consultazione elettorale: B. ai minimi storici, dall’alba al tramonto passò le sue giornate da un microfono all’altro, era in radio ed in tv quasi contemporaneamente e tutto questo saltellare portò i suoi frutti. Si sedette, dopo averla ben pulita, persino sulla poltrona appena usata da Travaglio, da Santoro, dal nemico che in passato si meritò l’editto bulgaro. Il giorno dopo il quasi defunto Berlusconi resuscitò, centrodestra e centrosinistra conclusero pressoché alla pari. D’altra parte come farebbero tutti questi conduttori a sopravvivere e a vendere i loro libri senza i Berlusconi ed i Berluschini? Questo per dire che in Italia, troppo spesso, l’esito delle consultazioni elettorali viene deciso dai media e a questa legge non si è sottratto neppure Fabio Fazio che nel suo programma ha invitato solo due dei candidati alle primarie del Pd, Renzi e Cuperlo. Sulla sua poltrona si è persino seduto il sempre più innamorato di B., Sandro Bondi, ma non ha trovato posto Pippo Civati. Egli però non si è scomposto e si è “inventato” l’intervista; comodamente seduto in una grande poltrona dialoga con il conduttore di “Che tempo che fa” attraverso uno schermo, vengono riprese le domande che egli ha posto agli altri candidati e dà la sua risposta, quella che nessuno gli ha chiesto, ma che ritiene giusto si conosca. Ho trovato oltremodo simpatico questo modo di riparare ad una scorrettezza nei suoi riguardi perché, senza nessun livore e con molta intelligenza ha dimostrato con l’aiuto di chi vengono condotti i giochi. Berluschino (un motivo ci sarà se piace tanto ai miei conoscenti di destra) e Dalemino ancora per qualche giorno diranno la loro, si scontreranno in Tv e sui giornali ma per me Civati, anche se arriverà terzo, ha già vinto. E’ vero, come ha scritto giorni fa un signore, non è una questione di destra e sinistra, ma di buon senso e proprio per questo Pippo viene relegato nell’angolo. Bravo Civati, per conto mio rappresenta la parte migliore del renzismo. Rosa Maria Marchesi Cremona ***

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appello

Chiediamo l’obbligo delle etichette con l’origine dei prodotti alimentari Signor direttore, Il Governo italiano non può perdere altro tempo. Si devono assumere le necessarie procedure per dare attuazione alla normativa nazionale ed europea sull’obbligo dell’indicazione in etichetta dell’origine dei prodotti agroalimentari, come per l’attuazione dell’art 62 del DL 1/2012 che vieta e persegue le pratiche commerciali sleali. Noi condividiamo queste istanze e non possiamo non esprimere il nostro stupore nel vedere il ministra alle Politiche Agricole che, come se fosse in campagna elettorale, va al Brennero a dare ragione agli agricol-

tazione e con l’invio di una raccomandata a/r. La notifica si intende perfezionata per il destinatario con il decorso di 10 giorni di giacenza senza ritiro dell’atto. Attenzione, l’avviso del deposito alla Casa Comunale affisso solo sulla porta del palazzo rende nulla la notifica. Ciò è quanto stabilito dalla Commissione Tributaria Puglia, che ha considerato nulla la notifica in quanto l’avviso era stato affisso dall’ufficiale giudiziario nell’atrio dell’immobile e non sulla porta dell’abitazione del destinatario. *Avvocato Stabilito del Foro di Milano emiliacodignola@libero.it

tori. E’ al ministro che, di fatto, sono rivolte le critiche e le richieste di Coldiretti. E’ lei e il suo ministero che devono dare risposte concrete alla filiera agroalimentare nazionale. Accesso al credito, semplificazione burocratica, sostenibilità economica, un corretto utilizzo dei finanziamenti pubblici alle imprese agroalimentari, un effettivo divieto di utilizzo degli ogm, sono solo alcuni dei temi a cui il ministro De Girolamo non è in grado di dare risposte concrete. E intanto si avvicinano terribilmente le scadenze per le scelte da compiere come Stato membro sulla nuova Pac e, come evidenziato durante le audizioni in Commissione Agricoltura della Camera, il Governo è in forte ritardo. A ministro De Girolamo consigliamo qualche partecipazione in meno a manifestazioni o fiere e qualche decisione in più. Franco Bordo Capogruppo di Sinistra Ecologia Libertà in Commissione Agricoltura alla Camera ***

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m5s lombardia

Indignati per il livello di corruzione che coinvolge le istituzioni Egregio direttore, ennesima vergogna della politica partitica ed ancora una volta, la terza a Milano, l’ex governatore della Lombardia è iscritto nel registro degli indagati per lo scandalo sulla gestione della discarica d’amianto di Cappella Cantone, in provincia di Cremona. Andrea Fiasconaro e Iolanda Nanni, entrambi consiglieri regionali di M5S dichiarano: «Lo stato di degenerazione del sistema politicopartitico è ormai sotto gli occhi di tutti. Quel che colpisce ed indigna ancor più è il livello di corruzione che coinvolge le istituzioni ormai a tutti i livelli e che si ripercuote drammaticamente sulla pelle, sulla salute e sulle tasche dei cittadini. In questo caso si parla di discariche d’amianto che sono la nuova frontiera della criminalità organizzata e del malaffare. Il M5S esprime da sempre gravi perplessità su questa modalità di smaltimento del-l’amianto sia per la difficoltà del controllo pubblico nella realizzazione e gestione degli impianti, in particolare se realizzazione e gestione sono affidate a privati, sia per il rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata nella movimentazione di rifiuti speciali in Lombardia. C’è anche l’oggettiva difficoltà nella scelta del sito in riferimento a caratteristiche geologiche e morfologiche assolutamente adeguate ed infine per la possibile vicinanza a falde affioranti con rischio di infiltrazioni, la vicinanza ad impianti industriali a rischio di incidenti. Anche in questo caso speriamo che la Magistratura faccia rapidamente chiarezza sulle responsabilità che coinvolgono la politica». M5S Lombardia ***

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indipendenza lombarda

E’ tornata la Lega vecchio stile con tutte le sue contraddizioni Egregio direttore, in questi giorni, in alcuni Consigli comunali della provincia, è in discussione una mozione presentata dalla Lega Nord nel-

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la quale si chiede l’autodeterminazione della Lombardia. La mozione è iscritta nel Consiglio di Crema ed è stata approvata dai Consigli comunali di Trescore Cremasco e di Palazzo Pignano, entrambi a guida leghista. Si tratta di fatto di una proposta nella quale la Lega Nord chiede un apposito referendum per l’indipendenza della Lombardia. Per la serie “a volte ritornano”, ecco quindi la Lega vecchio stile, con tutte le sue contraddizioni. Infatti, dopo aver fatto un’intera campagna elettorale per le regionali invocando la macroregione, ecco invece ritornare i caroselli sull’indipendenza della Padania e sulla secessione. Questa mozione è pura propaganda politica. Ogni 15 giorni cambiano idea e lo fanno soprattutto a ridosso del loro congresso, evidentemente per cercare di rinsaldare quelle fila che, in questi mesi, si sono sfilacciate. Se il problema è quello di avere più autonomia e maggiore capacità fiscale, come Pd, saremmo i primi a votare a favore. E lo chiediamo a loro, che pochi giorni fa hanno votato per sostenere un condannato per frode fiscale. Come Pd noi difendiamo la Costituzione fino in fondo e siamo contro chi pensa che la soluzione passi dall’autodeterminazione e quindi dalla separazione dall’Italia. E intanto che si chiariscono le idee tra macroregione e secessione, pensino piuttosto a risolvere i problemi dei pendolari che, ogni mattina, vivono un vero e proprio calvario. Altro che indipendenza! Matteo Piloni Segretario provinciale del Pd ***

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sel di gussola

E’ importante coinvolgere i cittadini nelle scelte amministrative Egregio direttore, noi di Sinistra Ecologia e Libertà abbiamo appreso con soddisfazione la scelta compiuta dalle due minoranze in Consiglio comunale in merito alla costruzione della ciclabile che dovrebbe collegare Gussola a Martignana Po. Soddisfazione perché la scelta dimostra la volontà di costruire qualcosa di unitario e costruttivo per il futuro di Gussola, dopo 15 anni di immobilismo, facendo scivolare il paese Gussola negli ultimi posti della zona Casalasca in merito al dinamismo e alla prospettiva progettuale. Soddisfazione perché si è fatta la scelta di uscire dalla sala consigliare e rivolgersi direttamente ai cittadini con giudizi e proposte, coinvolgendo questi in modo conoscitivo. Soddisfazione perché la posizione delle minoranze consiliari mette in luce la strumentalizzazione dell’opera, volerla realizzare a ridosso delle elezioni amministrative in modo da rendere meno appariscente la scarsa propensione delle giunte Leoni prima e Chiesa oggi al vivacchiare nella vita amministrativa. Noi di Sel riteniamo che sia molto importante il coinvolgimento dei cittadini nelle scelte amministrative, chi crede di risolvere tutto in modo burocratico, non ha capito nulla di come stà cambiando nei paesi il rapporto tra amministratori e amministrati. Si dice che non ci sono soldi, che oggi è difficile amministrare, è vero, ma è anche vero che i soldi sono pochi ma vengono spesi male e senza controllo, basta ricordare il tinteggio della facciata del Palazzo Municipale, la ditta che ha eseguito i lavori ha effettuato uno sconto a base d’asta di oltre 50.000 euro, a nessuno è venuto il dubbio che quel capitolato fosse stato sbagliato e che le parcelle al tecnico progettista di solito vengono pagate con l’importo a base d’asta. Quando si parla di euro è giusto adoperare il peso reale sia nel gestirli che nello spenderli. La costruzione della pista ciclabile deve essere pensata al fine di dare un servizio ai cittadini, il volerla realizzare tanto per farla senza tenere conto della continuità di una futura opera con un’altra già realizzata è un’azzardo che pagheremo nel tempo. Portare a paragone altre situazioni presenti sul territorio provinciale per giustificare questa sceltà è pura tattica furbesca, se un’amministrazione sbaglia dobbiamo ripetere l’errore anziché fermarci un attimo e cercare di costruire qualche cosa di positivo per il nostro paese? Si parla di inizio di campagna elettorale, come se questa fosse la regina di tutti i mali, se una campagna elettorale è sostenuta in modo corretto, se vengono coinvolti i cittadini, se questi vengono chiamati a misurare le cose promesse 5-10 o anche 15 anni fa, si potrà notare che le parole seguono la strada delle illusioni, mentre l’operato amministrativo arranca nell’immobilismo. Gerelli Sante Circolo di Gussola Sinistra Ecologia e Libertà


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Sabato 7 Dicembre 2013

CASALMAGGIORE

MUSEO DIOTTI

Paesaggi rubati, domani la mostra è dei cittadini Chiude i battenti domenica 8 dicembre la mostra “Il paesaggio che mi fu rubato”, allestita presso il Museo Diotti di via Formis. In questa occasione, nel pomeriggio alle ore 16 verranno proiettate le fotografie realizzate dai visitatori, espressamente invitati dal museo a testimoniare i propri “paesaggi rubati”: ottima la risposta, sono oltre 200 gli scatti pervenuti. Questo dunque è l’ultimo fine settimana utile per visitare un’esposizione che, nell’arco di poche settimane, ha arricchito di molteplici stimoli e proposte la vita del Museo. Così afferma Roberta Ronda, Responsabile Servizi Educativi del Museo Diotti: «Ci sentiamo di dire, e non era scontato, che il messaggio della mostra è stato accolto molto positivamente, a giudicare dai riscontri pervenuti e dal forte coinvolgimento dei visitatori. Molti ne sono usciti con una sensazione di tristezza per l’evidenza di quanto il nostro territorio ha già sofferto in termini di spreco di suolo, di stravolgimento dell’agricoltura e della viabilità, di cementificazione selvaggia, di degrado e abbandono. Alla bellezza di alcuni paesaggi d’acqua e di terra in cui non possiamo non riconoscere un forte patrimonio identitario si contrappongono infatti in mostra una serie di fotografie che documentano una “sottrazione” di bellezza e impongono una presa di coscienza individuale e collettiva sull’importanza di determinate scelte e delle loro conseguenze». Oltre alle testimonianze di Valter Rosa, autore del catalogo, e di Pierluigi Bonfatti Sabbioni, che ha realizzato il video che accompagna l’esposizione, il Museo ha raccolto le testimonianze di vari enti e associazioni che condividono questa consapevolezza: Maria Grazia Bonfante del Forum Salviamo il paesaggio ha tenuto una disincantata relazione sul non felice primato che la provincia di Cremona detiene quanto a numero di impianti a biogas; Antonio Bozzetti della LIPU di Cremona ha mostrato come la devastazione di determinati ambienti non è preoccupante solo per la salvaguardia degli uccelli, ma delle persone e della vita in generale; lo Slow Food Oglio Po ha mostrato come una produzione agroalimentare di qualità, rispettosa dell’ambiente e della tradizione, costituisca una sicura ricchezza per il palato, per la salute, per il turismo. D’altra parte, la mostra si è arricchita anche del pensiero di alcuni maestri: dalla figura di Emilio Sereni, autorevole studioso del paesaggio agrario italiano, la cui opera è stata presentata da Gabriella Bonini dell’Istituto Cervi di Gattatico, a quella del “nostro” Umberto Chiarini, il cui forte messaggio ambientalista continua a vivere nell’attività dell’Associazione Persona-Ambiente. Il Museo ha accolto con piacere, nell’ambito della mostra, gli insegnanti e le classi vincitrici del Premio a lui dedicato, ravvisando una notevole sintonia d’intenti con l’Associazione e la stessa convinzione dell’importanza di affiancare la scuola nell’impresa educativa. Anche sul fronte scolastico la mostra è stata un successo: per l’adesione di molti docenti al momento formativo rivolto appositamente a loro e per la successiva partecipazione da parte delle scolaresche, dalla Primaria alle Superiori. E’ significativo che, al di là della visita alla mostra, molte di queste classi stiano svolgendo in aula dei percorsi interdisciplinari di approfondimento sul tema del paesaggio: alcuni di questi sono stati documentati dalle fotografie degli studenti pervenute al Museo in vista della proiezione di domani (fra questi gli alunni della Primaria di Vicobellignano e dei Licei di Casalmaggiore e Viadana).

casalmaggiore@ilpiccologiornale.it

Defibrillatori, città virtuosa

A Casalmaggiore una dozzina di strumenti a disposizione, grazie alle donazioni. Anche una postazione mobile

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di Giovanni Gardani

asalmaggiore si attrezza per fare fronte all’emergenza e al primo soccorso: sono proprio gli strumenti che si spera di non dover mai utilizzare, infatti, ad essere più indispensabili. Parliamo dei defibrillatori, resi obbligatori, di fatto, dal decreto Balduzzi per tutte le società sportive dilettantistiche e professionistiche ma ovviamente molto utili anche per chi non fa sport. Due casi, negli ultimi mesi, hanno ricordato che per problemi cardiaci si può morire anche in strada e non necessariamente su un campo da calcio o in un palazzetto: una donna di 79 anni il 7 agosto scorso venne salvata da un massaggio cardiaco nel piazzale antistante la Conad di Casalmaggiore da un passante che scese dell’auto e praticò le manovre di primo soccorso; un’altra signora di mezza età, invece, a Torre de' Picenardi, lo scorso 26 novembre venne strappata alla morte dalla prontezza di una farmacista che, grazie ad un massaggio cardiaco corretto, garantì più tempo ai soccorsi, bravi poi a rianimare la signora. Il punto è proprio questo: il defibrillatore, da solo, non serve. Anzi, se usato male, può creare danni.

Sopra un defibrillatore, a destra la postazione in Baslenga intitolata ad Ale Varasi

Prima di tutto viene un buon massaggio cardiaco: ecco perché gli otto nuovi defibrillatori che saranno installati (qualcuno è già presente) sul suolo comunale di Casalmaggiore potranno essere utilizzati solo da mani esperte. Calogero Tascarella, presidente del consiglio comunale con delega allo Sport, ha invitato tutti i dirigenti sportivi, ad esempio, a seguire i corsi di primo soccorso organizzati dall’Areu di Cremona, mentre da disposizioni provinciali presto anche carabinieri, polizia stradale e polizia locale dovranno fare lo stesso, per poter aiutare non solo atleti, ma anche civili. Passando alla mappa, ben quattro defibrillatori si trovano in zona

Baslenga. Uno all’interno della palestra, uno negli spogliatoi del campo da calcio, uno presso il Centro di Medicina Sportiva, uno alla sede dell’Avis Casalmaggiore. Una più che discreta concentrazione anche perché questa è zona sensibile, considerando la densità di sportivi che la frequentano. Un altro strumento sarà piazzato alla Canottieri Eridanea e uno agli Amici del Po, centri ricreativi più che sportivi in senso stretto. Presto sarà poi posta davanti alla farmacia comunale di piazza Garibaldi un’altra colonnina contenente un defibrillatore, mentre l’unico strumento mobile sarà quello già presente sull’auto delle Guardie Ecologiche Volontarie, in attesa del-

la dotazione per i militari sopra citati. Resta inteso che altri defibrillatori sono sempre presenti presso le associazioni di volontariato come Padana Soccorso, Croce Verde e Croce Rossa, così come appare superfluo ricordare che anche l’ospedale Oglio Po è dotato di queste macchine salvavita. Importante infine sottolineare come molti di questi strumenti siano arrivati per donazione e generosità di privati o enti come il Rotary Oglio Po, la Libera Agricoltori, il Consorzio Agrario Provinciale, la famiglia Varasi e la Casalasca Servizi, che nello specifico ha voluto donare il defibrillatore alle Gev per l’aiuto prestato nella vigilanza sull’abbandono rifiuti.

Abusivi nell’ex magazzino idraulico dell’Aipo Dopo la struttura dell’ex ospedale di via Cairoli, occupato lo stabile confinante con la Chiesa di San Rocco

Un nuovo rifugio per senza tetto, per abusivi, forse per sbandati. Nel dubbio, quel che è certo è che dopo le segnalazioni (verificate nel tempo) della presenza di intrusi nella struttura ormai fatiscente dell’ex ospedale di via Cairoli, a Casalmaggiore sembra essere spuntato un nuovo edificio che fa gola a chi non sa dove dormire. La presenza di un lenzuolo calato da una finestra con l’imposta per metà divelta, unita alle impronte di scarpe ai lati del lenzuolo stesso, ha fatto sovvenire più di un sospetto, ma la conferma arriva dal figlio dell’ex custode del magazzino idraulico dell’Aipo. Proprio il magazzino, infatti, che confina peraltro con la chiesa diroccata di San Rocco, è il rifugio sopra citato. «Una sera, a luglio, tornando dal locale La Baia - racconta il

La nuova casa occupata abusiamente

ragazzo - sono passato dal magazzino, che si trova vicino alla casa dove con mio padre ho vissuto fino al Natale scorso. Ho visto una luce accesa e, avendo ancora le chiavi, sono entrato. Ho

sentito qualche rumore, poi la luce s’è spenta». Da lì il sospetto, poi le conferme. «Qualche giorno dopo abbiamo verificato che non vi fosse nessuno al piano di sopra. Con grande sorpresa abbiamo visto che i letti, rimasti all’interno dell’edificio, presentavano coperte e lenzuoli, mentre la tavola era imbandita e una stufetta era ancora accesa. A quel punto abbiamo capito tutto e avvisato i carabinieri e la polizia locale». Da dove sono entrati gli “inquilini”? Il ragazzo s’è fatto un’idea. «Di certo dal ponteggio per la ristrutturazione di San Rocco: da lì sono saliti e poi sono riusciti a passare dalla finestrella confinante. Però credo non verranno più. Abbiamo sprangato tutto e poi lì dentro fa davvero freddo e ci sono grandi crepe, è pericolante».

Pomì, calendario benefico con gli Amici dell’Oglio Po Il 2014 sarà accompagnato dalle immagini delle pallavoliste della Pomì ritratte in 12 bellissimi scatti, una per mese, nel calendario dell’Associazione Amici dell’Oglio-Po. A pensare al calendario in ‘rosa’ Claudio Toscani, Presidente dell’ente che opera nel territorio casalasco-viadanese e che ha a cuore le sorti e l’operato della struttura ospedaliera del comprensorio e raccoglie fondi per dotarla di attrezzature specialistiche atte a migliorarne la funzionalità. Il calendario è stato presentato ieri presso la sala ex Biblioteca dell’Ospedale. Presenti i membri del consiglio direttivo dell’Associazione presieduta da Toscani, il direttore sanitario della struttura ospedaliera Dott. Canino, molti dirigenti sanitari ed ospedalieri, il Sindaco di Casalmaggiore Silla e il Vicesindaco Borghesi, ed ovviamente le protagoniste delle foto del calendario, le giocatrici della Pomì, accompagnate dallo staff tecnico della squadra e dai dirigenti della Vbc Pallavolo Rosa, con in testa il Presidente Massimo Boselli Botturi, da subito entusiasta dell’iniziativa e ben disposta a sposarla nel solco di una tradizione che nel recen-

te passato l’ha vista impegnata in altri progetti umanitari come quello al fianco di Amurt per l’aiuto ai bambini dell’Africa. Il calendario, in vendita al prezzo di 5 euro, potrà essere acquistato al PalaPomì G. Farina, presso l’Ospedale Oglio-Po nel Bar della struttura o rivolgendosi alla società Vbc scrivendo all’indirizzo mail info@volleyballcasalmaggiore.it.


Casalmaggiore

Sabato 7 Dicembre 2013

Un Ambrogino all’Oglio Po Il general manager dell’Hotel Principe di Savoia è di Calvatone, il professore di Chirurgia di Bozzolo

Tra i premiati oggi a Milano dal sindaco Pisapia, anche Enzo Indiani e Giancarlo Roviaro

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di Vanni Raineri

i sono anche due persone originarie dell’Oglio Po tra coloro che nella giornata di oggi, Sant’Ambrogio, rieveranno dalle mani del sindaco meneghino Giuliano Pisapia l'Ambrogino d’Oro, nota benemerenza ai cittadini meritevoli nelle diverse branche del sociale. Tra le 24 “Medaglie d’Oro di Grande Benemerenza Civica” ci sono quelle ad Enzo Indiani, general manager dell’Hotel Principe di Savoia, e a Giancarlo Roviaro, Professore Ordinario di Chirurgia all’Università di Milano, specializzato in Chirurgia Generale e Toracica. Enzo Indiani è originario di Calvatone, dove è nato nel 1952. La sua carriera lo ha portato a lavorare alla catena Hilton e poi a ricoprire prestigiosi incarichi presso

A sinistra il calvatonese Enzo Indiani, a destra il bozzolese Giancarlo Roviaro

hotel tra i più conosciuti d’Europa. Tra l’altro è imparentato con il sindaco di Casalmaggiore Claudio Silla: è infatti lo zio di sua moglie Paola.

Giancarlo Roviaro, è nato a Bozzolo nel 1943, e si è laureato a Padova nel 1970. Tante le cariche ricoperte e le affiliazioni a società scientifiche che gli han-

no valso l’ambito riconoscimento; tra l’altro è anche esperto del Consiglio Superiore di Sanità. Roviaro è ancora legato al nostro territorio, tanto che è socio onorario del Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po, che ovviamente gli ha manifestato tutto l’apprezzamento e l’onore di annoverarlo tra i propri soci. Parecchie anche quest’anno le personalità che saranno premiate oggi. Oltre ai due nostri conterranei, da segnalare Nando Dalla Chiesa, l’ex campione di basket Carlo Recalati, l’ex rettore della Bicocca Marcello Fontanesi, don Massimo Mapelli della Caritas, Paola Bonzi del Centro Mangiagalli, il patron di Luxottica Leonardo Del Vecchio, il capo della Consob Giuseppe Vegas, Denise Cosco (figlia della testimone di giustizia Lea Garofalo) e il presidente Anpi Carlo Smuraglia.

Lara Scaravonati nel massacrante Raid Adventure La campionessa casalese è impegnata in Costa Rica nella prova di corsa, bici e canoa su 800 km

Forse perché stanca di vincere campionati italiani di Mountain Bike (ne ha collezionati ormai più di 30), la casalese Laura Scaravonati, 35 anni, ha deciso di avventurarsi nel Raid. E di farlo in una delle gare più dure di sempre: accompagnata da Giuseppe Scotti, Mario Ruggiero e Andrea Villa, Laura ha infatti iniziato lunedì scorso il terribile Mondiale Raid Adventure (non ufficiale perché non riconosciuto dalla federazione anche a causa della sua pericolosità) in Costa Rica. Si tratta di una gara massacrante, che prevede percorsi di corsa, a piedi, in canoa, in bicicletta, verso il traguardo che dista 800 chilometri dalla partenza, uno dei più lunghi di sempre. L’unico limite è che alle squadre viene imposto, ogni tot chilometri, un riposo di almeno quattro ore, ovviamente per non sforzare un fisico già provato e portarlo allo stremo delle forze. Parecchie le discipline previste: canoa e rafting a contatto con i grandi fiumi centro-

americani e le mangrovie; corsa, trekking e camminata in montagna sui grandi dislivelli locali; mountain bike nella natura selvaggia. Il tutto godendo, come unico ristoro, dello splendido panorama del Costa Rica, nazione che si presta perfettamente allo scopo e ad un percorso suddiviso in dodici stage. Per rendere l’idea dello sforzo, basti pensare che i primi in classifica (francesi) al momento in cui scriviamo sono in gara da 69 ore e 40 minuti (a metà percorso circa), mentre i campioni del mondo in carica, svedesi, si sono ritirati perché la concorrente donna (obbligatorio almeno un componenti di sesso femminile nella squadra a quattro) ha subito la frattura di un braccio. Su 67 team partiti, sono 55 quelli ancora in gara e il team FreeMind, per il quale gareggia Laura, è attualmente 35esimo dopo 75 ore e 44 minuti. E’ l’unico team italiano ancora in corsa: l’altro, infatti, metà italiano e metà costaricense, si è ritirato perché, dopo avere scelto di

Relativamente alla nostra presa di posizione su come l’Amministrazione intende realizzare la ciclabile in direzione di Martignana Po, in relazione alla

replica del Sindaco, che non ha nessuna difficoltà a definirci incompetenti ed in malafede, vorremmo ribadire alcuni concetti sui quali invitiamo a riflettere. Allo scopo preghiamo il Sindaco in primis e tutta la cittadinanza ad andare a recuperare il giornalino distribuito dall’Amministrazione prima di Natale 2009 (ben quattro anni fa, non certo in periodo di campagna elettorale) dove nella parte riservata alla minoranza “Gussola che Cambia”, furono sollevate le stesse perplessità per quanto riguarda ubicazione e sicurezza della ciclabile, confermando già da allora le stesse motivazioni logiche e di buon senso. Il Sindaco dovrebbe spiegare che i fondi destinanti all’opera, rivenienti da una convenzione liberamente stipulata con un privato in compensazione alla realizzazione della Centrale a Biogas, quando entrano nella disponibilità del Comune sono soldi pubblici e come tali vanno trattati ed utilizzati. Purtroppo come è sempre accaduto in questi cinque anni, sulle questioni importanti, le opinioni delle minoranze

TEATRO, CORSO CON JIM MAGLIA SAN GIOVANNI IN CROCE – Il comune di San Giovanni, l’unione Palvareta Nova, la Fondazione Ospedale Aragona e la Parrocchia Sa Giovanni Battista organizzano un corso di formazione per chi desidera rafforzare e migliorare la comunicazione personale e relazionale attraverso lo studio e la pratica teatrale. A.A.A., Avviamento all’Arte Attoriale, è il titolo del corso, che sarà tenuto dal pedagogista teatrale Jim Graziano Maglia, noto e apprezzato regista-attore casalasco. Il percorso si terrà presso il Teatro Cecilia Gallerani e in altri spazi da gennaio a maggio 2014, con un appuntamento serale a settimana. E’ previsto un attestato di partecipazione. Per informazioni ed iscrizioni è possibile rivolgersi presso la Biblioteca Comunale a numero 0375/310279, o alla mail biblioteca@comune.sangiovanniincroce.cr.it.

GITA AI MERCATINI NATALIZI GUSSOLA - Il Circolo SEL di Gussola organizza per domenica 15 dicembre una gita, con partenza alle ore 7 per Andalo, dove sarà possibile in mattinata visitare i presepi allestiti presso la Sala Congressi. Nel pomeriggio visita ai mercatini di Natale di Rango, uno dei borghi più belli d'Italia. La quota di partecipazione è di 45 euro, e comprende viaggio in pullman, assicurazione e pranzo. Per iscrizioni telefonare ai numeri 0375/261040 oppure 0375/260100.

MARTIGNANA ASPETTA S. LUCIA

Il team Freemind con Laura Scaravonati

riposarsi nella notte sulla riva durante lo stage di kayak, s’è visto portare via gli stessi kayak a causa di una grande onda. Imprevisti che capitano in un percorso di difficoltà assoluta, dove per Laura, alla sua prima esperienza, è importante arrivare fino in fondo, al di là del piazzamento.

Pista ciclabile a Gussola, pronta una raccolta firme per cambiarla GUSSOLA – Il tema pista ciclabile continua a scuotere Gussola. Come noto gli amministratori intendono realizzare il tratto che collega il paese a Martignana sul lato opposto rispetto alla pista che il comune limitrofo ha già realizzato sino al confine. I minori costi secondo le minoranze non giustificano la necessità di costringere i ciclisti ad attraversare la strada in una posizione pericolosa. Recentemente il sindaco Chiesa ha replicato pubblicamente alle istanze dell’opposizione, che, ancora una volta riunita, ha allargato le proprie critiche ad altre scelte della maggioranza, annunciando anche che sul tema pista ciclabile inizierà a breve una raccolta firme tra i cittadini. Ecco il testo del comunicato firmato da Pier Luigi Franchi (“Gussola che cambia”) e Mirko Fortunati (“Lavoriamo per Gussola”).

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non vengono prese in considerazione. Pur nel rispetto dei rispettivi ruoli, collaborare per noi vuol dire condividere e partecipare con la propria opinione alla formazione delle decisioni e non accettare supinamente tutto quanto a scatola chiusa visto che sono argomenti che riguardano tutti i cittadini, dovrebbero essere condivise e soprattutto discusse vedi ad esempio la centrale. E quindi viene difficile accettare le accuse, anche offensive, che ci vengono mosse. Specialmente quelle di incompetenza! Noi abbiamo una visione diversa dell’incompetenza, per noi si è incompetenti nel momento in cui si collezionano di continuo multe, che paga la collettività per la mancata messa a norma del depuratore ; si è incompetenti nel momento in cui non si asfalta un metro di strada da anni e tutti vedono in che stato sono; si è incompetenti nel momento in cui si rinuncia al fotovoltaico finanziato al 50% a fondo perduto, considerato strategico dalla maggior parte dei comuni italiani, si è incompetenti nel momento in cui si

aspetta l’intervento del “privato” per sistemare i tetti delle scuole deteriorati da anni; si è incompetenti nel momento in cui si spendono 300.000 Euro per la piazza lasciando i pali della luce ad intralcio dei parcheggi; si è incompetenti nel momento in cui anziché cercare soluzioni si cercano giustificazioni (prima del 31/12/2012 non c’erano i soldi, ora c’è il patto di stabilità), e tutto questo con un bilancio comunale che negli ultimi quattro anni ha evidenziato avanzi di amministrazione mai inferiori ai 100.000 Euro per cui probabilmente qualche cosa si poteva fare. Vogliamo infine sottolineare che la malafede sta in chi non si ricorda nemmeno delle osservazioni fatte dalle minoranze in tempi decisamente non sospetti; ed è questa mancanza di considerazione ciò che veramente offende. Lasciamo alla intelligenza dei cittadini capire e giudicare su quanto è stato detto e scritto, e li invitiamo ad esprimere la loro opinione sulla ciclabile apponendo la loro firma presso i punti di raccolta che stiamo organizzando.

MARTIGNANA PO – La Pro Loco di Martignana, in collaborazione col Comune, l’Oratorio, l’Associazione Progetto Insieme, la Protezione Civile “Le Aquile Oglio Po” e il Centro Natura Amica di Gussola, organizza per domani una festa per i più piccoli che si terrà alle ore 15 in piazza del Municipio. Si tratta di “Aspettando Santa Lucia”: i bambini potranno recapitare le letterine e ci sarà lo spettacolare lancio dei palloncini. Presenti in piazza anche il clown Gigetti e gli asinelli: saranno probabilmente loro a recapitare le richieste alla Santa più amata dai nostri piccoli. Per sopportare il freddo si potranno degustare castagne e cioccolata calda, e per i genitori pure vin brulé.

A MILANO PER ROMEO E GIULIETTA SCANDOLARA RAVARA – La Biblioteca dell’Unione Minicipia (Scandolara e Motta Baluffi) organizza, in collaborazione con le Biblioteche della zona, una trasferta a Milano per assistere a “Romeo e Giulietta”. Lo spettacolo è previsto domenica 26 gennaio presso il Gran Teatro Linear 4 Ciak. La quota di partecipazione è di 40 euro (10 per bambini fino a 5 anni) comprensiva di biglietto di ingresso e viaggio. La partenza è prevista per le ore 13, spettacolo alle 17 e rientro alle 22,30 circa. Le adesioni si ricevono entro il 24 dicembre presso le Biblioteche. Per info telefonare al 347/7802091 o rivolgersi a biblioteca@ unionemunicipia.it.

TOMBOLA AL CENTRO CULTURALE GUSSOLA – Nuovo appuntamento con la tombola questa sera alle 21 presso il Centro Culturale di via Marconi. Ad organizzare l’evento è il Coordinamento Popolare di Gussola.



Salute Associazione Sclerosi tuberosa: raccolta fondi per Fondazione Sospiro L’Associazione Sclerosi Tuberosa organizza una raccolta fondi il cui ricavato verrà devoluto all’Ambulatorio minori di Fondazione Sospiro, trasferitosi recentemente presso la scuola elementare del Comune di Spinadesco. Le occasioni per partecipare a questa iniziativa benefica si terranno nel mese di dicembre: in particolare domenica 01 e domenica 15 l’appuntamento sarà al mercato rionale del Bosco ex Parmigiano sulla piazza del Comune, mentre domenica 8 i volontari dell’associazione saranno presenti per tutta la giornata nell’atrio di ingresso dell’Ospedale Maggiore. I banchini allestiti dalla delegazione cremonese offriranno oggetti natalizi, ricami e piccola bigiotteria tutti pazientemente realizzati

a mano e prevalentemente incentrati sul tema del Natale. La somma ottenuta servirà a finanziare le diverse attività di riabilitazione svolte all’Ambulatorio Minori di Spinadesco ed all’allestimento del giardino giochi esterno. La delegazione di Cremona di Ast partecipa inoltre alle varie raccolte fondi di carattere nazionale per sostenere la ricerca scientifica e i progetti finanziati in vari centri di eccellenza in Italia a sostegno dei soggetti affetti da questa patologia genetica rara. Essa opera infatti sul nostro territorio da circa 3 anni, con iniziative n.riviera@sclerosituberosa.com di diverso genere per promuovere e favorire la conoscenza della Sclerosi Tuberosa. A tale scopo si avvale di una sede operativa presso la nuova struttura delle Acli Provinciali cre-

monesi di Via Cardinal Massaia, da poco inaugurata, dove condivide con altre associazioni spazi e attrezzature e offre così agli utenti un servizio di ascolto, accoglienza e dialogo soprattutto a famiglie alle prese con una nuova diagnosi. I volontari di Cremona sono impegnati a vario titolo all’interno dell’associazione; quest’impegno si materializza sia nelle piccole realtà provinciali e di paese sia nelle più grandi entità regionali e nazionali. Lo scopo è proprio quello di mantenere stretto il contatto tra il proprio territorio e le realtà più ampie, per conoscere sempre meglio le novità in campo medico, scientifico e sociale, e cercare così di trovare soluzioni o proporre percorsi riabilitativi sempre più mirati ed efficaci.

Un progetto promosso dalla Cremonese per promuovere la cultura sportiva nelle famiglie dei neonati

Piedini grigiorossi: sport e salute C

osa c'entra la maternità con una squadra di calcio? Il progetto Piedini grigiorossi, promosso dall'Usc Cremonese in collaborazione con l'Ospedale di Cremona, vuole portare la passione per la squadra cittadina all'interno delle mura dell'Ospedale, rendendosi partecipe di uno dei momenti più belli nella vita di una coppia: la nascita di un figlio. Momento che la società sportiva vuole celebrare, regalando un paio di calzine con i simboli della squadra a tutti i nuovi nati. «La cultura dello sport è fondamentale, e l'Ospedale da sempre ne promuove l'importanza ai fini del benessere e della salute» spiega la direttrice Simona Mariani. «Incitare a svolgere attività fisica è una delle nostre priorità, e per questo abbiamo accolto con gioia qiuesto progetto, sperando che porti nelle famiglie la voglia di fare sport e soprattutto di indirizzarvi i propri figli». «La passione per i colori grigiorossi devono nascere e crescere insieme al bambino» spiegano dall'ufficio marketing della squadra. «Vogliamo che i colori grigiorossi siano l'orgoglio delle nostre famiglie. Per questo nel giorno delle dimissioni di ogni neo-mamma vengono consegnate queste calzine; attraverso il nostro sito, inoltre, abbiamo lanciato un'iniziativa di condivisione: i genitori possono inviarci le foto dei loro bambini con le calzine, e noi le pubblicheremo sul nostro sito e sui social network». La distribuzione del gadget ha preso il via

lo scorso 1 dicembre e proseguirà per un periodo sperimentale di quattro mesi. Per il 2012 sono stati 1.320 i nuovi nati a Cremona, mentre 521 quelli dell'Oglio Po di Casalmaggiore. Il dono può essere richiesto anche ai neonati che nascono altrove o che comunque non sono residenti nella nostra provincia: basta chiederlo direttamente all'ufficio marketing della squadra. «Il calcio è un gioco in cui i piedi sono fondamentali; per questo abbiamo voluto vestire i piedini dei neonati cremonesi, che saranno i calciatori di domani» conclude Stefano Allevi, promotore del progetto insieme ai colleghi Daniela Fioni e Federico Dall'Asta.

Abio: via al corso per volontari Diabete, kit gratuito per il controllo glicemia Abio Cremona (Associazione bambino in ospedale) annuncia la partenza di un nuovo corso di formazione base per aspiranti volontari nei reparti ospedalieri pediatrici di Cremona. L'associazione è impegnata in un'opera di sostegno e umanizzazione per i bambini che sono ricoverarti in ospedale, per rendere le loro giornate meno lunghe e pesanti. Il primo incontro informativo si terrà sabato 14 dicembre (ore 15.30) presso il Cisvol (via San Bernardo, 2 a Cremona). Per informazioni contattare il numero 3479023037.

Approvato nei giorni scorsi il documento tra Regione Lombardia, Federfarma e Assofarm Lombardia a favore dei cittadini diabetici. L'intesa raggiunta rappresenta una garanzia di assistenza per gli oltre 550mila lombardi affetti da diabete, con una stima di risparmio rispetto al 2012 pari a circa l'11,5 per cento per Regione Lombardia. Le persone affette da diabete potranno così continuare a re-

carsi in qualsiasi farmacia della Lombardia ritirando gratuitamente il kit di autocontrollo della glicemia, le strisce reattive, le lancette pungidito, gli aghi , ecc. necessari per un attento monitoraggio personale di una delle patologie più diffuse e insidiose. L'autocontrollo è infatti importantissimo come supporto alla terapia, in quanto permette al medico il raggiungimento e la verifica costante di molti obiettivi clinici.

di Ermanna Allevi

Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA

Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA) Gentile Naturopata vorrei sapere perchè c'è il dolore, come funziona il meccanismo fisico che ci porta a sentire il dolore. Le faccio i complimenti perchè è molto brava, aspetto il venerdì per leggere in primis la sua rubrica. Grazie e colgo l'occasione per augurarle un sereno Natale. MariaPia Il dolore è una sensazione spiacevole che avvertiamo quando vengono stimolati i "nocicettori", (dal latino: nocere, fare male), terminazioni nervose libere distribuite in tutto il corpo. Fra le varie cause che sollecitano i nocicettori ci sono gli Stimoli Meccanici: sono le pressioni, le contusione, gli schiacciamenti, le frizioni. Stimoli Chimici: rappresentati da sostanze irritanti e lesive che inducono il rilascio di mediatori come bradichinine, istamina, prostaglandine, leucotrieni, serotonina. Stimoli Termici: aumento della temperatura (bruciature e ustioni) o per diminuizione (lesioni da congelamento). C'è anche il dolore di tipo neuropatico, non indotto dalla stimolazione di tali recettori, ma causato da un danno diretto dei nervi del sistema nervoso periferico

o centrale. Tramite i nervi l'impulso al dolore si trasmette dalla periferia al midollo spinale, dove può attivare risposte istintive o riflesse. Il dolore si può distinguere principalmente in acuto o cronico. Acuto: arriva all'improvviso ed è spesso dovuto a traumi e infiammazioni;la sua funzione, spesso, è quella di campanello d'allarme. Cronico. è provocato da processi patologici cronici dei tessuti o del sistema nervoso. Perdura per diversi mesi o anni dal suo inizio e ha un andamento recidivante. C'è anche il dolore di tipo Somatico: si origina nel corpo e viene trasmesso dai nervi somatici in seguito alla stimolazione di terminazione nervose altamente specializzate situate nella cute, nei muscoli, nelle articolazioni e nelle ossa. E' un dolore ben localizzato e spesso molto intenso.Il dolore di tipo Viscerale invece dipende da impulsi provenienti da organi interni. Coinvolgendo i nervi viscerali ( simpatici e parasimpatici) spesso si accompagna a nausea, vomito e vertigini. E' un dolore diffuso e profondo scatenato dalla distensione di un viscere o dalla contrazione della muscolatura liscia. Ricambio il sereno Natale

Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@naturopatia-cremona.com Oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it • Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372. • Riceve a Crema telefonando al 388 9037275.

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Sabato 7 Dicembre 2013

GLI ORARI CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA d Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari.

PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione i n reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.

Stop al made in Italy fatto con materie prime proivenienti dall’estero Stop ai prodotti made in Italy con materie prime provenienti dall'estero. Lo ha deciso la VIII Commissione agricoltura del Consiglio regionale, approvando un documento che ricalchi l’ordine del giorno e le richieste di Coldiretti Lombardia, a proposito della tutela del vero Made in Italy agroalimentare in particolare per il settore delle carni suine. Grande la soddisfazione di Agostino Alloni, consigliere regionale del Pd. «Come è ormai noto, sempre più spesso e con percentuali sempre più alte, le carni suine per la lavorazione di prodotti che poi porteranno il marchio del Made in Italy e il nome degli alimenti più prestigiosi, sono importate dall’estero, spesso da una filiera che non ha i criteri e le caratteristiche di quella italiana, né in termini di qualità, né in termini di professionalità» » spiega il consigliere. La Coldiretti ha chiesto, quindi, al Consiglio regionale di esprimersi, accogliendo un ordine del giorno che ha sottoposto innanzitutto alle Commissioni consiliari, in cui si chiede, in sintesi, di sollecitare i ministri del-

le Politiche agricole e della Salute a fare rispettare alla Commissione europea il termine del 13 dicembre per l’attuazione dell’obbligo di indicazione del paese d’origine o del luogo di provenienza. Ma anche a promuovere tutte le iniziative più opportune per prevenire pratiche fraudolente e ingannevoli a danno del Made in Italy, anche attraverso un sistema che vagli qualità e trasparenza della filiera, al pari dell’analogo per l’olio d’oliva. «Spero che ora e quanto prima la Commissione prenda in esame le richieste di Coldiretti Lombardia e che si argini il fenomeno dei prodotti marchiati Made in Italy, ma di fatto provenienti dagli allevamenti di suini all’estero», conclude Alloni.


Cultura&Spettacoli L’Adafa ospita la mostra “Oltre la figurazione”

frutto di un lungo studio del colore e forma. Questa esigenza è nata osservando la nostra società: troppo tecnologica e poco attenta alle parolei». La mostra, visitabile da martedì a domenica dalle ore 17 alle 19, termina il 15 dicembre.

La sede dell’Adafa di Cremona, in via Palestro 32, ospita la mostra di Antonella Giapponesi Tarenghi, soresinese che vive e opera a Rovato, dal titolo “Oltre la figurazione”. «In questa rassegna - spiega la pittrice - presento opere nuove,

Ultimo appuntamento domani al Ponchielli con la lirica. In scena “La finta semplice”

Un’opera mozartiana per chiudere la stagione

L’

dalla redazione

Il Polirone dopo il terremoto

Cori dell’Usci in tre concerti benefici

Un Natale all’insegna della solidarietà per i cori cremonesi dell’Usci, che si esibiranno in una serie di concerti per una finalità benefica: la raccolta fondi per il restauro del monastero di San Benedetto in Polirone (Mantova), danneggiato gravemente nel corso del terremoto del 2012. Tre sono le date in programma per l’occasione: si parte domani presso la Chiesa di San Sebastiano di Cremona, si prosegue poi il 14 dicembre nella chiesa cremonese di San Bassiano, per terminare il 15 dicembre presso “Casa Elisa Maria” (via Aselli 63 a Cremona). Ad “aprire le danze”, saranno domani tre cori: il gruppo Vocale Terzo Suono di Rivolta D’Adda, il coro Giuseppe Paulli e il coro “Il Discanto”. Il 14 dicembre sarà la volta del coro Cai e del coro della Facoltà di Musicologia, entrambi di Cremona. A chiudere la rassegna sarà, il 15 dicembre, il coro “Il Cantiere rosa”, preceduto da un intervento del maestro Davide Nigrelli, presidente dell’Usci di Mantova, che proietterà delle immagini del monastero e spiegherà quali sono gli interventi da realizzare per il restauro. Tutti i concerti avranno inizio alle ore 21. «Polirone è un antico monastero fondato dal marchese Tedaldo di Canossa, nonno di Matilde, diventato in questi ultimi anni il vessillo di tutto il Territorio dell’Oltrepò mantovano - spiegano Franco Monego (presidente Usci Lombardia), Lole Boccasasso (presidente Usci Cremona) e Davide Nigrelli (presidente Usci Mantova -. Usci lombardia, nell’intento di fornire un sostegno a quel territorio duramente provato dalla catastrofe causata dagli eventi sismici dell’anno 2012, ha ritenuto doveroso motivare la propria azione di sostegno, indirizzandola verso il Cenobio benedettino».

ultimo appuntamento con la stagione lirica 2013 del Teatro Ponchielli è con un titolo mozartiano, “La finta semplice” (in scena ieri sera e in replica domani alle ore 15.30). L’opera, composta da un Mozart dodicenne, è ambientata nella campagna cremonese. Così come il pre-adolescente Wolfgang Amadeus Mozart (17561791), anche la sua opera buffa “La finta semplice” fu motivo di contesa in Austria. Commissionata dall’imperatore, l’opera fu terminata dal poco più che dodicenne Mozart nel 1768, ma essa poté essere rappresentata solo l’anno successivo e per giunta non a Vienna, ma a Salisburgo, presso il Palazzo Arcivescovile, a causa delle rivalità che il genio musicale del giovanissimo compositore era stato in grado di suscitare tra Corte Imperiale ed Arcivescovile.

Salome Jicia interpreta Rosina

In questo dramma giocoso, il cui libretto è un libero adattamento da uno preesistente scritto da Carlo

Goldoni, Mozart si dimostra già padrone delle tecniche stilistiche dell’opera buffa all’italiana, che ai

quei tempi riscuoteva unanimi successi in tutta Europa e al cui sviluppo lo stesso Mozart contribuì con la sua produzione successiva. D’altronde, la provenienza goldoniana del testo garantiva a quest’opera giovanile del compositore austriaco una brillantezza drammaturgica di primo livello, che trovò nel vitale tessuto musicale impostato da Mozart un eccellente corrispettivo in ambito sonoro, così da creare quella fondamentale sintesi tra musica e dramma, necessaria ad ogni opera buffa o dramma giocoso che si rispetti. L’opera è un dramma giocoso in tre atti KV 51, rielaborato da Marco Coltellini. Come detto, si fa risalire la prima rappresentazione presso il Palazzo Arcivescovile di Salisburgo 1 maggio 1769. Personaggi ed interpreti principali: Salome Jicia (Rosina), Andrea Concetti (Don Cassandro), Raoul D’Eramo (Don Polidoro), Elena Belfiore (Giacinta). Il direttore è Salvatore Percacciolo, con la regia di Elisabetta Courir.

Si intitola “Ricerche espressive” la collettiva a Corte de’ Frati

S’intitola “Ricerche espressive” la nuova mostra, allestita a Corte de’ Frati presso la sala Polifunzionale in via Cesare Battisti. L’iniziativa, che rientra nella rassegna “Arte a Corte”, ospita i lavori di Jo Casajus, artista argentina residente a San Martino del Lago, che espone insieme a Marta Canova, Arianna Maccagnola, Mariangela Pasini e Maria Luisa Quinzani. Si tratta di una mostra composita nella quale emerge l’estro e la creatività di autrici che operano nel nostro territorio e si confrontano su tematiche legati a soggetti prevalentemente figurativi: paesaggi, nature morte e fiori, anche se non mancano esempi di architettura urbana. Una complessità che

nasce da una volontà di esprimersi estremamente sincera, tanto è vero che la loro ricerca si dipano secondo precise coordinate immaginative che, proprio perché estremamente eterogenee, si aprono alla sperimentazione di tecniche esecutive alquanto diverse. Il risultato complessivo che ne deriva consente di osservare una resa espressiva attenta e perspicace, secondo un “amore per il vero” che sicuramente sorprende per intensità e trasporto. Infatti, già nei temi che più si rifanno alla tradizione realista, a cominciare dai soggetti naturamortisti, pare di cogliere quella sincera partecipazione, emotiva ed emozionale, che lega ogni artista al soggetto raffigu-

rato; un trasporto che si fa espressione di pacata sintesi formale. Non stupiscono, allora, le brillanti soluzioni simboliche di Casajus, la quale possiede un segno preciso ed efficace, attento alla resa dei particolari, anche minimi, del soggetto, secondo un simbolismo acceso e dinamico. Anche Canova ama frequentare tematiche legate al vero, cercando di procedere secondo la definizione di tinte quasi pastellate. Parimenti interessanti sono di lavori di Maccagnola, fra cui spiccano mani prensili e sensitive realizzate a matita, mentre Pasini è autrice di pastelli e acquerelli materici spesso grandi dimensioni. L’esposizione rimane aperta fino al 3 gennaio.

Una mostra per celebrare l’oro olimpico di Farina

L’atleta casalasco vinse alle Olimpiadi di Seul nel canottaggio. Successo ricordato al Diotti Ricorre quest’anno il 25° anniversario della conquista dell’oro olimpico nel canottaggio alle Olimpiadi di Seul da parte di Gianluca Farina, di Casalmaggiore, al quale è seguito il secondo oro olimpico nel 2000 a Sydney da parte dell’altro campione casalasco Simone Raineri. In collaborazione con l’amministrazione comunale, viene celebrato l’avvenimento con una mostra d’arte presso la Galleria d’arte moderna del Museo Diotti di Casalmaggiore, dedicata all’artista Marco Lodola, dal titolo “Lodola golden light”, curata da Anna Vergine e Gabriele Fallini. Marco Lodola è uno dei più importanti artisti contempoLa direzione e la redazione della rivista di antropologia, arte e storia cremasca “Insula Fulcheria” invitano tutti per mercoledì 11 dicembre alle ore 17.30 alla presentazione del XLIII numero della rivista nella sala Pietro da Cemmo del Museo Civico di Crema nel vecchio convento di S. Agostino. La rivista 2013 è dedicata fra l’altro proprio all’Osservanza Agostiniana della Lombardia, di cui il

ranei italiani riconosciuti a livello internazionale che tanto si è espresso con i vari temi dello sport, dalle Olimpiadi invernali di Torino, per le quali ha creato i logo ufficiali delle varie discipline e i manifesti, al Giro d’Italia di ciclismo del 2005 per il quale ha realizzato la maglia rosa e il manifesto ufficiale, ecc. La mostra, grazie alla collaborazione con Bruno Baglivo, direttore Artistico di “Mirabili arte d’abitare” di Firenze, si terrà durante le festività natalizie (dal 14 dicembre 2013 al 2 febbraio 2014) con la pubblicazione di un catalogo con testi, oltre che dei curatori, di Luca Beatrice, Red Ronnie e Vittorio Sgarbi.

“Insula Fulcheria” presenta il numero del 2013

convento di Crema nel secolo XV costituì punto di riferimento culturale e organizzativo di primissimo piano. Sarà presente padre Marco Mattei dell’Ordine di S. Agostino e archivista degli Agostiniani d’Italia. “Insula Fulcheria”, conferma il direttore Marco Lunghi, «vuole da anni

essere un laboratorio ed un osservatorio dove al rilievo di quadri storici seguono interpretazioni di carattere antropologico. Scorrendo le pagine della rivista 2013 si approfondisce il tema dell’Osservanza Agostiniana del monastero di Crema come segnale di rinnovamento

della Chiesa un secolo prima di Lutero. Peraltro l’argomento del fascicolo di quest’anno ci richiama non soltanto alle memorie di ieri, ma ci ricorda gli impegni di oggi alla luce del grande insegnamento sempre attuale di S. Agostino». Tiziano Guerini

Lunedì un incontro sulla crisi Videoproiezioni del raid Italia-Sudan

Lunedì 9 dicembre alle ore 21 presso il Polo Universitario di Crema in via Bramante 65, la Commissione Diocesana della Cultura presenta alla città il professor Stefano Zamagni, docente di economia politica dell’Università di Bologna, che parlerà sul tema “Economia di Comunione”. Si tratta di una proposta culturale di diagnosi sulle cause della crisi economico-sociale attuale, nonché per indicare una terapia per uscirne. Meno consumo di merci e più consumo di beni relazionali da cui dipende la felicità, contrastando tutte le proposte che invece sacrificano gli affetti familiari per il lavoro e l’accumulo di beni e di denaro. La fraternità esige un nuovo Welfare che inverte le ingiuste disuguaglianze crerate dalla massimizzazione del profitto di pochi, ridistribuendo equamente le risorse pubbliche ai più deboli. Appuntamento di fine anno lunedì 9 dicembre del Caffè Filosofico di Crema in via Mazzini al Caffè Gallery per la presentazione del volumetto annuo dedicato quest’anno al 10° anniversario della presenza in città del Caffè Filosofico. Titolo: “La Crema del Caffè Filosofico:

Nell’ambito del ciclo di videoproiezioni “Il viaggio attraverso le immagini” della’associazione “Angolo dell’avventura”, martedì 10 dicembre alle ore 21 (ingresso libero) presso la sala Alessandrini di via Matilde di Canossa a Crema, verrà presentato il raid Italia-Sudan in compagnia di Sandro Garavelli che ha effettuato più di cinquanta viaggi per avventure nel mondo. Il viaggio ha avuto inizio nel 2008: si tratta di una straordinaria attraversata in Africa di 8074 km che dalla Tunisia porta a

Port Sudan. Dapprima la visita ai cimiteri militari di guerra di Tobruk sia degli alleati che dei tedeschi, poi l’oasi di Siwa rimasta praticamente intatta da anni e l’escursione nel deserto bianco per finire con l’arrivo ad Aswan. In compagnia del Nilo che aiuta a non perdere la strada, Garavelli incontra popoli ospitali, visita l’ospedale di Emergency a Khartoum, le piramidi di Meroe, ma l’obiettivo è Berenice Pancrisia. Qui 3000 anni veniva raccolto e lavorato l’oro per i faraoni.

Il Teatro Alla Scala di Milano

Prima Alla Scala in diretta a Crema

Oggi pomeriggio alle ore 18 per gli appassionati della lirica e non solo, appuntamento al Teatro San Domenico di Crema per la trasmissione in diretta dal Teatro Alla Scala di Milano della inaugurazione della stagione lirica con l’opera di Verdi “La Traviata”. Melodramma in tre atti su libretto di Francesco M. Piave. Direttore Daniele Gatti, regia di Dmitri Tcherniakov. La Traviata alla Scala: un appuntamento che da sempre “fa tremar le vene e i polsi”. Come noto, per essere Violetta, ci vogliono più voci e più anime in un solo cuore di soprano. La tedesca Diana Damrau, la più famosa Violetta dei nostri tempi, ha intuizione drammatica, presenza, carattere e “voci” in regola per un personaggio vivo e dolente fino all’ultimo sospiro: sulla sua recente interpretazione de La Traviata al Met impazzano i blog. Accanto a lei, Piotr Beczala che torna alla Scala dopo il grande successo ottenuto nel ruolo di Rodolfo in La bohème nella scorsa Stagione, e il grande baritono verdiano Željko Lucić. Daniele Gatti, dal canto suo, ha mostrato in tutto il mondo un invidiabile acume verdiano, per forza e lirismo. Grande attesa anche per l’esordio a una prima scaligera del regista russo Dmitri Tcherniakov.

Il Caffè Filosofico celebra i 10 anni con un volumetto idee, dibattiti, protagonisti”, autore Luca Lunardi. Il libro verrà presentato (naturalmente a ingresso libero) dallo stesso autore Luca Lunardi e da Patrizia De Ca-

pua che ne ha curato la parte relativa alle 11 pubblicazioni che annualmente sono state edite a cura del Caffè Filosofico grazie agli sponsor. Questo il testo

della locandina inviata ai soci: “Il Caffè Filosofico di Crema compie dieci anni: per l’occasione pubblica un libro che verrà offerto in omaggio a tutti gli amici

che parteciperanno alla sua festa di compleanno. Si potranno ripercorrere le tappe fondamentali della sua storia, ricordare i migliori dibattiti e riflettere sul futuro dell’Associazione”. Naturalmente non mancherà un brindisi augurale per i prossimi dieci anni del Caffè Filosofico.


SPORT

lo lettere@ilpiccologiornale.it

Il Crema ospita il Sondrio

ECCELLENZA

Si è dovuto accontentare di un pareggio (0-0) il Crema contro la Galbiatese Oggiono. Un punto che comunque muove la classifica, in attesa della sfida di domani con il quotato Sondrio. Dopo il 0-5 con il Ciserano, la Rivoltana non può sbagliare domani a Desio.

Responsabile Fabio Varesi

CLASSIFICA (13ª GIORNATA) Ciserano 31; Sondrio 30; Galbiatese Oggiono 23; Verdello 22; Real Milano, Trevigliese 21; Mariano 18; Cavenago, Ardor Lazzate 17; Fanfulla 16; Crema 15; Desio 13; Cisanese 12; Villa d’Almè, Rivoltana 11; Base 96 8.

Virtus e Pro sfruttano la continuità

Dopo aver congedato Cipriani, da alcune settimane in prova, la dirigenza grigiorossa punta a ingaggiare un centrocampista

di Matteo Volpi

l Natale si avvicina con un ritardo sulla tabella di marcia. Mancano punti alle ambizioni di vertice di questa Cremonese che, pur mantenendo sulla carta grandi potenzialità si trova, anche quest’anno, impantanata a otto punti dalla vetta e nuovamente costretta a dover fare i conti anche con i risultati delle squadre che la precedono in classifica. D’altronde, nell’epoca dei tre punti, tra un pareggio e una sconfitta la differenza è minima. Vero. Ma anche l’imbattibilità continua a rimanere uno dei principali segreti per ottenere una certa continuità di risultato. Le prime due della classe, ovvero Virtus Entella, che ha tra i suoi sponsor l’Arinox del Gruppo Arvedi, e Pro Vercelli, guarda caso, sono le uniche due formazioni ancora imbattute di tutto il girone. Poi viene il Savona che in casa le ha vinte quasi tutte. Numeri che al momento mancano fortemente ad una Cremonese su cui pesano come macigni le tre sconfitte interne. La strada è ancora lunga, ma è proprio da questi punti che, sulla carta si deve stringere i denti in vista di questo finale di andata e impostare tutto il girone di ritorno. Capitolo mercato. Giacomo Cipriani non sarà il vice-Brighenti. L’esperto centravanti è stato infatti congedato dopo un

PRIMA DIV. 12ª GIORNATA AlbinoLeffe-Pavia

1-0

Como-Unione Venezia

2-0

Cremonese-Carrarese

2-2

Pro Patria-Virtus Entella

1-1

Pro Vercelli-Vicenza

1-1

Reggiana-Lumezzane

2-2

San Marino-Feralpi Salò

0-3

San Marino-SudTirol

3-1

CLASSIFICA GIRONE A

I

LEGA PRO Le prime due della classifica sono le uniche squadre ancora imbattute e appaiono “ossi duri” PROMOZIONE

La Casalese vuole rifarsi in Baslenga

Virtus Entella 28 Pro Vercelli 26 Savona 22 Cremonese 20 Como 18 Vicenza (-4) 18 U. Venezia 17 AlbinoLeffe 17 Feralpi Salò 15 Lumezzane 13 Reggiana 12 Carrarese 12 SudTirol 12 Pro Patria (-1) 11 San Marino 10 Pavia 7

IL PROSSIMO TURNO (8-12 h 14.30) Carrarese-AlbinoLeffe, Feralpi Salò-Pro Patria, Lumezzane-Como, Pavia-Reggiana, SudTirol-Pro Vercelli, Unione Venezia-San Marino, Vicenza-Cremonese (ieri sera), Virtus Entella-Savona. primo periodo di prova in quanto non sembrava offrire le necessarie garanzie. Un risultato del tutto preventivabile, che tuttavia conferma la volontà degli emissari grigiorossi di provare a non ricadere negli errori delle ultime stagioni. «L'abbiamo visionato e ha dimostrato di star bene fisicamente. Per il momento non tesseriamo nessuno. Adesso vogliamo aspettare

Un attacco della Cremonese contro la Carrarese (foto L. Dassi)

gennaio per valutare bene chi possa fare al caso nostro davanti». Queste le dichiarazioni pubblicate dal sito www.tuttocremonese.com con le quali Gigi Simoni ha commentato la scelta di rinunciare a Giacomo Cipriani. In realtà, sul mercato di gennaio, l’attenzione della dirigenza grigiorossa si sposterà anzitutto su altri ruoli. In primis a centrocampo, dove quasi

certamente verrà anticipato il “benservito” a Davide Baiocco. Poi si valuterà cammin facendo, ma un altro attaccante dovrebbe arrivare. Per la difesa, il vero acquisto potrebbe essere il recupero a pieno regime di Minelli. Per il risultato finale della gara Vicenza-Cremonese, anticipo della 13ª giornata, vi rimandiamo alla prima pagina.

Troppi episodi sfortunati hanno inciso sulla sconfitta di Ferrara. Domani con il Renate la vittoria è indispensabile

Una Pergolettese arrabbiata ha voglia di reagire di Tiziano Guerini

Nel primo tempo è stato gioco del calcio, nel secondo tempo è stata guerra! Una Pergolettese messa bene in campo, resiste ai primi attacchi della Spal con il pericoloso Personé, poi inizia a macinare gioco grazie ad un centrocampo in emergenza, ma ordinato. Così dapprima al 26’ Bertazzoli si trova davanti al portiere avversario su cross di Tacchinardi e poi al 36’ il gioco è fatto: su assist di Jovine, Bertazzoli entra in area e con freddezza batte Menegatti. Non è finita: sempre Bertazzoli al 41’ si esibisce in una mezza rovesciata in area con palla di poco sopra la traversa. La ripresa inizia subito con un presagio infausto: al 2’ Sambugaro in un contrasto rimane a terra con una ferita sanguinante al naso. Deve lasciare il campo e Giunta è costretto a rivoluzionare un centro campo che girava bene: entra Cerniglia che

Il capitano Scietti

staziona a sinistra, Tacchinardi arretra la sua posizione centrale e Di Cesare opera sulla destra. Mentre la squadra si riassesta arriva il pareggio della Spal: Tacchinardi svirgola un rinvio e manda in calcio d’angolo; sulla palla calciata in area si avventa Silvestri di testa ed è gol. Adesso la Spal preme vedendo il Pergo in affanno. Al 13’ arriva il raddoppio: punizione dai 25 metri, mischia in area, tira Personè ed è gol. Al 20’ viene espulso direttamente Tacchinardi per un fallo

di ostruzione che non è sembrato così grave. Pur ridotta in dieci la Pergolettese pare in grado di reagire, ma è in arrivo una nuova mazzata: al 43’ viene espulso Di Cesare per doppia ammonizione. In nove il Pergo costruisce ancora una palla gol al 45’ con Chessa che lancia Zerbo davanti a Menegatti che devia in corner. Sembra finita, eppure manca ancora la beffa finale. Al 47’ Bardelloni si insinua bene in area, ruba il tempo a Buscaroli che gli ostacola il tiro con un braccio: per l’arbitro è rigore. Ma si vede subito che l’incertezza divora il direttore di gara, che corre ad interpellare il segnalinee, distante quaranta metri dall’episodio. Come l’arbitro abbia potuto credere più al suo collaboratore che a se stesso, rimane un mistero. I gialloblu sono così tornati a casa ancora con una sconfitta che brucia e non convince. Con infortuni e squalifiche varie, ora veramente la squadra ha bisogno che

tutti siano al massimo. Domani arriva il Renate che ha pari punti in classifica del Pergo ed è stato sconfitto a sorpresa domenica scorsa in casa con il Porto Tolle. «Ricordo bene l’incontro di Coppa Italia - ha detto capitan Mario Scietti - della scorsa estate con il Renate: una squadra solida con giocatori più portati all’agonismo che alla tecnica: sarà una partita dura. Le assenze? Siamo un gruppo unito in cui i sostituti sono validi e l’hanno dimostrato anche la scorsa domenica; anzi non si tratta nemmeno di sostituti, nessun rincalzo, siamo tutti titolari». Un giudizio sul vostro campionato fino ad ora? «Buono, pur fra mille difficoltà. Abbiamo perso per strada qualche punto specie in trasferta non per colpa nostra. Anche per questo nelle prossime tre partite prima della fine del girone di andata, contiamo di fare nove punti». L’ infortunio alla testa della scorsa domenica è superato? «Si è trattato di

una gomitata all’occhio destro. Adesso è tutto risolto, nessun problema a scendere in campo per un’altra battaglia».

2ª DIVISIONE

13ª GIORNATA AlessandriaVecomp 3-1, Castiglione-Bassano 0-1, Cuneo-Mantova 1-1, Forlì-Rimini 1-0, Real Vicenza-Bellaria 2-1, Renate-Porto Tolle 0-2, SpalPergolettese 2-1, SantarcangeloBra 3-0, Torres-Monza 1-1. 14ª GIORNATA (8-12 h 14.30) Bassano-Torres, BellariaAlessandria, Bra-Real Vicenza, Porto Tolle-Castiglione, Mantova-Santarcangelo, Monza-Forlì, Pergolettese-Renate, Rimini-Cuneo, Vecomp-Spal. CLASSIFICA Santarcangelo, Bassano 28; Real Vicenza 26; Rimini 24; Monza, Spal, Vecomp 21; Renate, Pergolettese 20; Mantova 19; Forlì, Cuneo, Alessandria 18; Porto Tolle 14; Torres 12; Bellaria 11; Castiglione 10; Bra 5.

Prosegue il momento negativo della Casalese, che nelle ultime 5 gare ha raccolto solo 2 punti, vedendo ridursi sensibilmente il vantaggio sulla zona a rischio. A Traversetolo si sono affrontate due squadre che pativano assenze pesanti. La Casalese non ha saputo sopperire al forfait dei due difensori centrali, Franchi e Paltrinieri, lasciando via libera ai parmensi, che hanno vinto comunque di misura, 3-2. Una punizione dello specialista Mariniello e un bel gol nel finale del subentrato Romanini hanno reso meno amara la trasferta dei biancocelesti, che ora si apprestano a chiudere il 2013 con tre gare davvero ostiche. Domani in Baslenga arriva la Meletolese, che ha saputo raccogliere 15 punti nelle ultime 7 partite, ma che dovrà ovviare a tre assenze per squalifica, mentre Agazzi dovrebbe ritrovare tutti i suoi effettivi. Seguirà la doppia trasferta sui campi delle due squadre che stanno dominando il girone, Bibbiano e Carignano. Chiudere l’anno mantenendo anche un piccolo vantaggio sul sestultimo posto sarebbe già un buon risultato. En plein invece per le tre squadre del girone F lombardo, tutte corsare. La Luisiana ha espugnato Pontirolo, la Soresinese Fara Olivana e il Casalbuttano Casalmaiocco. D’accordo che non si trattava di avversarie d’élite (sono ultima, penultima e quartultima), ma sono punti che rilanciano le nostre. Domani Luisiana e Soresinese potrebbero fare il bis, ospitando Real Casal e Fara, mentre a Casalbuttano arriva la capolista Sandonatese, che sta facendo il vuoto. CLASSIFICA (15ª giornata) Bibbiano 39; Carignano 33; Cadelbosco, Castellana 26; Ciano 24; Medesanese 23; Castelnovese 22; Brescello Terme Monticelli 21; Fontana Audax 20; Traversetolo, Casalese 19; Biancazzurra 17; Montecchio 16; Basilica 2000 14; Soragna 13; Valtarese 8; Povigliese 4.


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Sport

Sabato 7 Dicembre 2013

Serie A Domani all’ora di pranzo con la Fiorentina

Serie B: scontro in vetta Brasile 2014: Italia tra Lanciano e Palermo in un girone tosto

DALL’ITALIA & DAL MONDO

Sfida verità per la Roma

(F.V.) E’ un esame verità quello di domani all’ora di pranzo per la Roma contro l’ambiziosa Fiorentina dell’ex Montella. Dopo un avvio di stagione da record (10 vittorie consecutive), la squadra di Garcia è incappata in quattro pareggi di fila ed ha perso la vetta della classifica. Il confronto con la Juve è impietoso: nell’ultimo mese i bianconeri hanno conquistato 8 punti più della Roma. In ogni caso i giallorossi (ancora privi di Totti) stanno disputando un’ottima stagione, ma se voglioso ancora puntare al vertice, non possono che battere i viola, anche se non sarà facile. Non ha alternative neppure il Napoli contro l’Udinese, anche se è difficile non pensare alla sfida decisiva di Champions con l’Arsenal. 13ª GIORNATA Atalanta-Roma 1-1, Cagliari-Sassuolo 2-2, Catania-Milan 1-3, Chievo-Livorno 3-0, Fiorentina-Verona 4-3, Genoa-Torino 1-1, InterSampdoria 1-1, Juventus-Udinese 1-0, Lazio-Napoli 2-4, Parma-Bologna 1-1. 14ª GIORNATA (8-12 h 15) Bologna-Juventus (6-12 h 20.45), CagliariGenoa, Inter-Parma (h 20.45), Livorno-Milan (7-12 h 18), Napoli-Udinese (7-12 h 20.45), Roma-Fiorentina (h 12.30), Sampdoria-Catania, Sassuolo-Chievo, Torino-Lazio, Verona-Atalanta. CLASSIFICA Juventus 37; Roma 34; Napoli 31; Inter, Fiorentina 27; Verona 22; Genoa 19; Milan, Lazio, Parma, Atalanta 17; Torino, Udinese 16; Cagliari 15; Sassuolo 14; Chievo, Bologna, Livorno 12; Sampdoria 11; Catania 9.

In vetta si continua a rallentare. Nell’ultimo turno solo il Palermo ha vinto ed ha così riscattato il ko subìto con il Latina. Il match più interessante della 17ª giornata è quello che si gioca a Lanciano, tra una Virtus un po’ in flessione (dopo un avvio di stagione sorprendente) e il Palermo rivitalizzato dalla cura Iachini. Da seguire anche la dura trasferta dell’Empoli a Crotone. 16ª GIORNATA Avellino-Cesena 0-0, Bari-Ternana 2-1, Empoli-Brescia 2-2, Latina-Juve Stabia 1-0, Modena-Siena 1-1, Padova-Crotone 0-0, Palermo-Novara 2-1, Pescara-Carpi 4-2, Reggina-Spezia 1-2, Trapani-Virtus Lanciano 1-0, Varese-Cittadella 2-1. 17ª GIORNATA (7-12 h 15) Brescia-Reggina, Carpi-Varese, CesenaPadova (6-12 h 20.30), Cittadella-Trapani, Crotone-Empoli, Juve Stabia-Bari, Novara-Modena, Siena-Pescara, Spezia-Avellino (9-12 h 20.30), Ternana-Latina, Virtus Lanciano-Palermo. CLASSIFICA Empoli 31; Palermo 30; Virtus Lanciano 29; Avellino 28; Crotone 27; Latina 26; Cesena 25; Varese, Spezia 23; Pescara 22; Siena (-5), Modena, Trapani 21; Carpi*, Brescia, Bari (-3) 17; Cittadella 16; Ternana 15; Novara 14; Padova*, Reggina 13; Juve Stabia 7. *Una partita in meno.

Urna non certo benevola per l’Italia, che ha pescato l’Uruguay di Cavani, l’Inghilterra del ct Roy Hodgson e la Costa Rica (due le squadre che accederanno agli ottavi). Sulla carta dovrebbe essere decisiva la sfida con gli inglesi, che sarà anche l’esordio per gli azzurri a Brasile 2014 (il 14 giugno alle 2 di notte). Ci sono però gironi anche più duri di quello dell’Italia, mentre altri appaiono più abbordabili per le nazionali più quotate. La gara inaugurale sarà tra Brasile e Croazia (il 12 giugno alle 22 italiane). Ecco i gironi. GIRONE A: Brasile, Croazia, Messico, Camerun. GIRONE B: Spagna, Olanda, Cile, Australia. GIRONE C: Colombia, Grecia, Costa D’Avorio, Giappone (che incrocerà il girone D negli ottavi). GIRONE D: Uruguay, Costa Rica, Italia, Inghilterra. GIRONE E: Svizzera, Ecuador, Francia, Honduras. GIRONE F: Argentina, Bosnia, Iran, Nigeria. GIRONE G: Germania, Portogallo, Ghana, Usa. GIRONE H: Belgio, Algeria, Russia, Sud Corea.

La Vanoli cerca una sua identità Stasera al PalaRadi arriva l’Umana Venezia degli ex Vitali e Peric: vincere è indispensabile per evitare una crisi pericolosa

E’

di Giovanni Zagni

già andata in archivio l’ottava giornata del campionato di basket di serie A. Purtroppo anche la trasferta di Avelline ha dato esito negativo per quel che riguarda il bottino di punti per gli uomini di Gresta. Per cui siamo ancora fermi ai due successi, prestigiosi sin che si vuole, su Sassari e Cantù, ma pochi se visti in prospettiva “aspettative iniziali e sforzi societari"” del pre-campionato. E'’ vero che c’è chi sta peggio di noi, anche in prospettiva futura, ma a noi pare che purtroppo la Vanoli non abbia ancora il suo rendimento ottimale e purtroppo anche la costanza di rendimento che in un torneo difficile quanto equilibrato qual’è quello di questa stagione sportiva, può rivelarsi un grave problema forse irrisolvibile. Guardando le otto prestazioni di Rich e compagni, non riusciamo a definire un’identità di squadra ben precisa, cioè la Vanoli non ci ha ancora data l’opportunità di valutare con precisione il potenziale del team, per cui prima di scendere in campo, non si sa mai se l’avversario

LEGA A 8ª GIORNATA Avellino-Cremona

77-72

Brindisi-Cantù

75-74

Montegranaro-Caserta

77-94

Reggio Emilia-Bologna

86-76

Roma-Milano

61-55

Siena-Pistoia

89-66

Varese-Pesaro

91-77

Venezia-Sassari

87-95

CLASSIFICA

SERIE A In questo avvio di campionato la squadra è stata troppo discontinua per essere efficace Tec-Mar, turno di riposo per riordinare le idee BASKET A2

Brindisi 14 Siena 12 Sassari 12 Cantù 10 Bologna 10 Roma 10 Milano 8 Varese 8 Avellino 8 Reggio Emilia 8 Caserta 6 Venezia 6 Montegranaro 6 Pistoia 4 Cremona 4 Pesaro 2

Paola Caccialanza in palleggio

IL PROSSIMO TURNO (8-12 h 18.15)

Avellino-Siena, Bologna-Brindisi (h 20.30), CremonaVenezia (7-12 h 20.30), Cantù-Caserta, Milano-Montegranaro, Pesaro-Ro-ma, Pistoia-Varese, SassariReggio Emilia. sarà abbordabile per le forze biancoblu o che tipo di prestazione ci dobbiamo aspettare dalla nostra squadra. Abbiamo visto e vissuto mo-menti esaltanti contro Cantù, un po’ meno con Sassari comun-

Jackson contro Roma (foto Castellani)

que più che buoni, mentre abbiamo avuto quasi “vergogna” a vedere le gare con Pistoia e Brindisi. A proposito del rendimento altalenante, ad Avellino è andata un po’ meglio del solito la difesa,

Brian Chase ieri è stato operato al ginocchio La Vanoli dovrà fare ancora a meno di Brian Chase. Ieri, infatti, il plamaker si sottoposto ad un intervento in artroscopia al ginocchio destro. L’operazione, eseguita dal dottor Andrea Boni presso la Clinica San Camillo di Cremona, è servita a “pulire” il ginocchio. Seguirà un periodo di riabilitazione in cui Chase sarà seguito dallo staff medico e fisioterapico della società. I tempi

di recupero saranno valutati nei prossimi giorni. L’Umana Venezia, invece, si presenta stasera a Cremona senza una delle sue colonne: Guido Rosselli, infatti, dovrà stare fermo almeno un mese a causa di un infortunio subìto durante il match con Sassari. ha riscontrato la necessità di sottoporre l’atleta a intervento di discolisi per ridurre la lesione al tratto lombare, effettuato giovedì.

anche con l’ausilio a tratti di “santa madre zona” che non sarà molto spettacolare esteticamente, ma che spesso rende, ma è venuta meno la precisione offensiva con percentuali disastrose sia al tiro da 3 punti che dalla linea del tiro libero. Impensabile che tiratori anche accreditatissimi si carichino di tanti errori, che escludendo Rich hanno frenato “mani e cervello” di tutti. Forse c’è timore, forse nervosismo, forse insicurezza, chissà... Intanto aspettiamo stasera, quando al PalaRadi vedremo Venezia degli ex Peric e Luca Vitali, sperando che la sorte ci regali un’altra prestazione di buon livello, al di là del punteggio finale. Sarebbe già un passo in avanti verso la stabilizzazione del rendimento di squadra.

La Tec-Mar Crema continua a soffrire del mal di trasferta ed anche ad Ancona ha dovuto alzare bandiera bianca. Le azzurre hanno mostrato un approccio negativo al match e l’atteggiamento troppo passivo ha favorito le marchigiane, che hanno vinto in scioltezza. Un ko che relega le cremasche sul fondo della classifica, posizione che non verrà migliorata nel week end, visto che le azzurre osservano il turno di riposo. Una pausa utile per riordinare le idee, visto che poi in sequenza sono in programma le sfide con Broni e Bologna. La Tec-Mar può fare meglio di quanto mostrato fino ad ora, ma deve esserne convinta e soprattutto deve mettere in campo tutte le proprie energie. 8ª GIORNATA Ancona-Crema 68-62, Civitanova Marche-Ferrara 53-65, Vigarano-Broni 66-60. Ha riposato: Bologna. 9ª GIORNATA Bologna-Civitanova Marche (7-12 h 21), Broni-Ancona (8-12 h 18), Ferrara-Vigarano (7-12 h 18.30). Riposa: Tec-Mar Crema. CLASSIFICA Vigarano 12; Broni, Ferrara 8; Civitanova Marche, Ancona 6; Bologna, Crema 4.

Dopo il ko nel derby, Crema sfida Bergamo BASKET DNC

Bruciante sconfitta per l’Erogasmet Crema nel derby cremonese che la opponeva all’Mg.K Vis Piadena, alla fine vittoriosa per 83-75. Un incontro equilibrato per i primi due quarti e che ha visto i leoni biancorossi prevalere per gran parte del terzo periodo, subendo poi il ritorno dei padroni di casa, guidati da Castagnaro e dall’ex Vacchelli, autori alla fine rispettivamente di 21 e 15 punti. Chiuso il primo tempo in parità (38-38), i cremaschi hanno infilato ad inizio ripresa un parziale di 10-0, evidenziando un Cardellini in grande condizione. Sul finire del quarto, però i padroni di casa hanno accorciato le distanze riuscendo poi prevalere nella frazione finale. Ora l’Erogasmet è attesa da un difficile confronto contro una delle formazioni più talentuose del girone, la Co.Mark Bergamo. Rafforzatasi in estate, la squadra orobica fonda il proprio gioco sul playmaker cremonese ed ex Vanoli Luca Bernardi, abile organizzatore del gioco, una carriera spesa nelle categorie superiori ed una promozione in A1 conquistata nella città natale, cui dà il cambio il giovane classe ’92 Deleidi, dotato di un ottimo arresto e tiro. In posizione di guardia troviamo il capitano Guffanti, ottimo difensore e

Cardellini, miglior realizzatore nel derby di Piadena

dotato di gran temperamento, mentre si destreggia in posizione di ala l’atletico Mercante, giocatore di scuola Olimpia Milano, bravo su entrambi i lati del campo e formidabile ruba palloni. E’ sotto i tabelloni che gli ospiti appaiono particolarmente agguerriti, con il rimbalzista Beretta e soprattutto con il “figliol prodigo” Masper, tornato nella città natale dopo una lunghissima carriera che lo ha portato a disputare diversi campionati in serie A. Nonostante le quaranta primavere, classe, esperienza ed i 207 cm di altezza fanno sempre la differenza. L’Erogasmet deve necessariamente ripartire dai primi 28 minuti della sfida di sabato scorso nel derby, quando ha messo in mostra un gioco offensivo molto più fluido rispetto ai primi incontri della stagione. Fondamentale proseguire nel pieno recupero di capitan Denti, ancora alle prese con i postumi degli acciacchi di inizio stagione, mentre sono ancora da valutare le condizioni di Tagliaferri, assente nell’ultima sfida. E’ comunque

un confronto che merita il pubblico delle grandi occasioni al PalaCremonesi. Per quanto riguarda Piadena, i due punti conquistati contro Crema sono stati fondamentali per risalire la classifica, ma al successo nel derby deve far seguito una striscia di risultati positivi, partite dalla difficile trasferta di stasera a Lissone. MG.K VIS-EROGASMET 85-73 (21-18, 38-38; 60-62) MG.K VIS PIADENA: Vacchelli 15, Bigot ne, Casali 3, Toninelli ne, Moscatelli 14, Castagnaro 21, Lottici 12, Malagutti 9, Grob-berio 4, Marenzi 7. All.: Adami EROGASMET CREMA: Denti 11, Galiazzo 11, Dedda, Bosio 7, Persico 5, Anzivino 12, Cardellini 17, Fontana ne, Degli Agosti 2, Colnago 8. All.: Galli. CLASSIFICA (9ª giornata) Mila-no 3 16; Virtus Imola 14; Crema, Murri Bologna, Lissone, Bergamo 12; Nerviano 10; Saronno, San Lazzaro di Savena 8; Pisogne, Bernareggio, Piadena 6; Reggio Emilia, Calolziocorte 2. Marco Cattaneo


Sport HOCKEY PISTA

Pieve 010 all’assalto dell’Eboli

I pareggi non sono tutti uguali. Il 2-2 strappato sulla pista della capolista è sicuramente un risultato di grande prestigio per la Pieve 010, che conferma il valore della squadra di Ariano Civa. Un risultato che ha favorito le inseguitrici del Valdagno Pordenone e per il momento relega i pievesi al quarto posto a 4 punti dalla vetta, ma i giochi sono ancora tutti aperti. Stasera la Pieve 010 ospita l‘Eboli: un match sulla carta equilibrato, anche se alla portata del team di Civa, che nei turni casalinghi rappresenta un avversario ostico per tutti. VALDAGNO HOCKEY-PIEVE 010 2-2 (0-1) VALDAGNO HOCKEY: Comin, Casarotto 1, Retis, Pace, Peripolli 1, Brendolin, Bertoldi, Pranovi, Zarantonello, Trento. All.: Chiarello.

PIEVE 010: Passolunghi, Sanpellegrini 1, Berto, Marchini, Baffelli, Manuele Civa, Mattia Civa 1, Panizza, Brioschi. All.: Ariano Civa. NOTE: espulso nella ripresa Brendolin. 6ª GIORNATA Castiglione-Vercelli 3-6, Sandrigo-Bassano 6-4, Scandiano-Modena 7-3, Thiene-Montecchio Precalcino 3-3, Valdagno Pordenone-Pieve 010 2-2. Riposa: Cresh Eboli. 7ª GIORNATA (30-11) Bassano-Scandiano, Modena-Valdagno Pordenone, Montecchio Precalcino-Sandrigo, Pieve 010-Eboli, Vercelli-Thiene. Riposa: Castiglione. CLASSIFICA Valdagno Pordenone 13; Sandrigo 11; Scandiano 10; Vercelli, Pieve 010 9; Eboli, Bassano 7; Castiglione 6; Montecchio Precalcino 5; Thiene 2; Modena 0.

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Sabato 7 Dicembre 2013

RUGBY SERIE C

Vincono Crema e Casalmaggiore

Partita senza storia quella disputata sul campo di Usmate tra il Crema ed il Velate, anche se il punteggio (27-12 per i neroverdi) potrebbe far pensare ad un match combattuto. Primo tempo perfetto per i cremaschi che allo scadere avevano già archiviato la pratica Velate ed ottenuto il bonus aggiuntivo: erano infatti già quattro le mete neroverdi e sarebbero potuto essere tranquillamente il doppio. Malgrado il calo accusato nella ripresa, mister Zaini è soddisfatto per il gioco espresso nel primo tempo dalla squadra, ancora una volta scesa in campo non al completo come oramai accade da inizio anno. A tal proposito da segnalare il rientro dopo un lungo infortunio di Frosio, fuori da quasi un anno. Ora è in programma ancora un turno di riposo, poi il

Crema Rugby chiuderà l’anno il 15 dicembre sul campo amico del “Vantadori” nel difficile incontro con gli Elephant, terza forza del campionato, mentre i cremasch sono settimi in classifica. Nulla da fare, invece, per il Cremona Rugby contro il Rugby Borgo Poncarale, che si è imposto 32-8 sul campo cremonese. Complice una penalizzazione, i grigiorossi resta ultimi in classifica, ma dopo la sosta avranno la possibilità di fare punti contro il Marco Polo Cus Brescia, un avversario sulla carta non tanto più forte dei cremonesi. Nel girone 2, infine, bella affermazione del Casalmaggiore Rugby, che ha battuto 34-8 il Rugby Bergamo. Un successo per permette ai casalaschi di salire al quinto posto in classifica con 11 punti.

La Pomì vuole brillare anche il lunedì

Per fortuna l’infortunio della Lipicer è meno grave del previsto e la capitana dovrebbe essere in campo nel posticipo

L

a Pomì Casalmaggiore prosegue la striscia positiva e dopo il successo con la Yamamay Busto Arsizio, ha centrato al Pala Mondolce di Urbino, nel quinto turno di campionato la seconda vittoria consecutiva con la Robur Tiboni in tre soli set (25-18, 25-23, 25-18 i parziali). Tre punti che permettono alla squadra di Alessandro Beltrami di staccare ulteriormente il fondo della classifica e di mettersi in ottima posizione, a quota sei, in vista della seconda trasferta consecutiva in programma a Frosinone (lunedì sera). Una partita quella di Urbino, come da più parti è stato sottolineato, non particolarmente esaltante sul piano spettacolare, ma che la formazione casalasca ha comunque interpretato con il giusto piglio ed archiviato con soddisfazione. Vincere in trasferta, col punteggio più netto e per giunta dopo aver perso sul finire di secondo set per infortunio alla caviglia la capitana Tina Lipicer, è comunque degno di nota. «E’ stata una partita brutta - ha ammesso a fine gara il tecnico Alessandro Beltrami - il fatto di essere costretti a giocare con una formazione che ci ha dato poco ritmo, ha influito sulla nostra resa e sulla nostra continuità. La cosa più positiva di questa trasferta? Sicuramente il risultato ci appaga, vincere era nel nostri obiettivi e ci siamo riusciti». «Negli spogliatoi prima della gara - commenta Lucia Bacchi - il mister ci aveva parlato dell’importanza del risultato. Il peso dei tre punti ha pro-

5ª GIORNATA SERIE A1 Bergamo-Forlì

3-0

Conegliano-Modena

0-3

Novara-Frosinone

3-1

Piacenza-Ornavasso

3-0

Urbino-Casalmaggiore

0-3

CLASSIFICA

VOLLEY A1 Il successo di Urbino è stato prezioso, ma è importante ripetersi anche a Frosinone Piacenza 12 Bergamo 9 Conegliano 9 Ornavasso 9 Busto Arsizio 7 Modena 5 Urbino 3 Casalmaggiore 3 Novara 3 Frosinone 0 Forlì 0

Stagione da incorniciare per il Tennis Club Crema TENNIS A1

Letizia Camera in palleggio

IL PROSSIMO TURNO (8-12 h 18)

Bergamo-Piacenza (7-12 h 18.30), Busto Arsizio-Novara, Forlì-Conegliano, Frosinone-Casalmaggiore (9-12 h 20.30), Modena-Urbino. Riposa: Ornavasso. babilmente influito sulla spettacolarità del match che ha vissuto su scambi non esaltanti, su un gioco poco fluido. Da parte nostra si è cercato di baipassare lo scarso ritmo delle nostre avversarie puntando su improvvise accelerazioni all’inizio dei set per creare un gap nel punteggio da amministrare nel prosieguo. Direi che alla fine il risultato è stato ampiamente meritato considerato anche l’infortunio a Tina». Ancora una volta chi è entrato dalla panchina ha dimostrato il proprio valore. «La nostra forza è quella di avere un organico completo ed equilibrato, coperto in tutti i ruoli, chiunque di noi è in grado di entrare in campo senza creare scompenso nei meccanismi di gioco. Credo che in questo torneo tutte chi più chi meno potranno contribuire alla causa rosa». Proiettandosi verso i prossimi impegni, ti senti di abbozzare delle

analogie con la partita di Urbino? «Ci aspettano due gare con squadre alla nostra portata, dapprima Frosinone che abbiamo affrontato in amichevole e di cui abbiamo apprezzato il potenziale offensivo e Forlì che con gli innesti di Pincerato e Turlea è sicuramente formazione temibile. Personalmente ritengo che laziali e romagnole abbiano qualcosa in più rispetto alla Robur, giocatrici in grado di fare la differenza in qualsiasi momento e dunque vadano affrontate con una maggiore attenzione ai dettagli che come si sa alla fine fanno la differenza. Sono fiduciosa perché vedo la squadra crescere di giorno in giorno e il nostro tecnico spronarci a tenere alta la concentrazione». La squadra ha ripreso ad allenarsi da martedì pomeriggio e in settimana non sono stati organizzati test amichevoli. Oltretutto, nei giorni scorsi

lo staff tecnico ha tirato un sospiro di sollievo, per quanto riguarda l’infortunio occorso alla capitana Tina Lipicer nel finale di secondo set della gara che ha visto le rosa prevalere al Pala Mondolce di Urbino con la locale Robur Tiboni. L’attaccante slovena si è procurata una distorsione alla caviglia destra ed è stata costretta ad abbandonare il campo. Le preoccupazioni iniziali hanno lasciato spazio già nel finale di gara ad un cauto ottimismo sull’entità dell’infortunio e i successivi accertamenti hanno confermato l’assenza di gravi lesioni alla caviglia. La capitana ha così potuto iniziare la rieducazione e nel giro di pochi giorni tornerà a dare il proprio fondamentale contributo alla squadra. E’ probabile, quindi, che possa regolarmente scendere in campo lunedì sera nella fondamentale trasferta di Frosinone.

Sono la Società Tennis Bassano e il Circolo Canottieri Aniene a contendersi lo scudetto 2013 di serie A1 (in programma nel week end a Rovereto). Domenica sono arrivati gli ultimi verdetti prima dell’atto finale del campionato e non ci sono state sorprese nella gara di ritorno tra il Bassano e il Tc Crema: la squadra veneta, dopo aver dominato per 6-0 l’incontro di andata, ha chiuso la pratica sui campi cremaschi, vincendo i primi due singolari. In ogni caso, la stagione del Tc Crema, partito per salvarsi e arrivato sino alla semifinale scudetto, è da incorniciare. Nell’altra semifinale il Circolo Canottieri Aniene (dopo il 3-3 dell’andata), ha superato nettamente per 5-1 i campioni in carica del Tennis Club Italia. TC CREMA-SOCIETÀ TENNIS BASSANO 0-2 - Crugnola (Bassano) b. Remedi (Crema) 62 61, Di Mauro (Bassano) b. Menga (Crema) 64 64. CIRCOLO CANOTTIERI ANIENETENNIS CLUB ITALIA FORTE DEI MARMI 5-1 - Marrai (Tc Italia) b. San-topadre (Aniene) 63 62, Vagnozzi (Aniene) b. Giorgini (Tc Italia) 63 61, Starace (Aniene) b. Volandri (Tc Italia) 75 61, Cipolla (Aniene) b. Trusendi (Tc Italia) 63 61, Starace-Cipolla (Aniene) b. VolandriGiorgini (Tc Italia) 61 61, SantopadreVagnozzi (Aniene) b. Trusendi-Marrai (Tc Italia) 64 62.

Parata di “stelline” delle due ruote a Soncino CICLISMO

Il ciclismo trae dalla sua storia la forza e l’impeto per proiettarsi nel futuro. Tanti sono stati nocchieri, donne e uomini che quest’anno hanno conquistato medaglie d’oro. Mattinata sul filo delle emozioni, un bagno di folla metabolizza la cerimonia delle premiazioni, applausi scroscianti per tutti e l’applausometro salta per aria quando lo speacker Alberto Rigamondi cita il nome delle “stelline” giunte nella hall dell’ex Filanda di Soncino: Claudia Cretti e Arianna Fidanza, molto eleganti alla presenza di tanti vip, autorità politiche e sportive invitate alla premiazione, indetta dal Comitato provinciale della Fci, presieduto da Antonio Pegoiani, che nel suo telegrafico intervento, ha tra l’altro detto: «Mi piace vedere le cose in positivo, è stata un 2013 fantasioso, quattro atleti di casa nostra hanno conquistato sei titoli di campione d’Italia, si è allargata la cerchia delle società con la nascita del team “Gioca in Bici Oglio Po” a Casalmaggiore e stiamo lavorando alla stesura del calendario 2014, con l’esordio di una nuova squadra di HandiBike, nel settore dei ciclisti diversamente abili». E’ toccato a Francesco Pedretti, sindaco di Soncino fare gli onori di casa, un parterre de rois con la senatrice soncinese Silvana Comaroli, Michele Gamba, vicepresidente nazionale del-

la Federciclismo, Francesco Bernardelli, presidente lombardo della Fci e Gasparrino Zocchi, responsabile regionale della Commissione Giovanissimi. Unanimi i consensi di tutti sul Comitato di Cremona, sulla crescita del ciclismo giovanile, primo della classe in ambito regionale, in un momento di difficoltà generale. La consegna dei riconoscimenti è iniziata con Francesco Pavesi (Polisportiva Madignanese) «grande amico del ciclismo e per la passione e l’impegno profuso» e con la dottoressa Francesca Maffezzoni del Coni di Cremona «per la sua gentilezza e la sua disponibilità che da sempre la contraddistinguono». Sono saliti successivamente sulla passerella delle premiazioni le reginette Arianna Fidanza (Eurotarget), 18 anni, figlia dell’ex professionista Giovanni, campionessa del mon-do della corsa a punti, europea nella cronosquadre, tre medaglie d’oro e una di bronzo dei Tricolori, tra i quali la cronometro individuale Juniores di Romanengo e pronta a fare il grande salto tra le donne d’Elite, che ci ha detto: «Non voglio deludere, mi farò trovare pronta su strada e su pista». Premiata anche Claudia Cretti (Valcar Pbm), 17 anni, campio-

Cretti, Fidanza e Bettini

nessa europea dello scratch donne Juniores e campionessa italiana del keirin Juniores, conterranea del motociclista superiridato Agostini, collezionista di titoli italiani su strada da Esordiente nel 2010 e da Allieva nel 2011. Premiazione speciale e ovazione all’amico Roberto Bettini, fotoreporter di fama internazionale con radici soncinesi. Applausi anche per Giovanni Pedretti, 17 anni del CC Cremonese Arvedi, che sa destreggiarsi con disinvoltura anche su pista: ha collezionato tre trionfi su strada ed ha vinto il titolo Tricolore Juniores nell’inseguimento a squadre con il quartetto della

Lombardia e nella corsa a punti su pista. Riconoscimenti alle Allieve d’oro: la casalasca Elisa Bissolati (Pianeta Rosa), tricolore della velocità a coppie e nel keirin su pista, la romanenghese Mirian Vece (Valcar Pbm), campionessa italiana velocità a coppie e la sanbassanese Marta Cavalli (Valcar Pbm), tricolore nell’inseguimento a squadre su pista. Il Comitato organizzatore ha fatto le cose alla grande, consegnando riconoscimenti alle categorie Esordienti, Allievi, Giovanissimi, Mtb e alle società. Tra gli Esordienti del primo anno Diego Bosini (CC Cremonese-Arvedi), 1° nel ranking regionale, 2°

Bosini e Gamba con Francesconi

Anselmo Francesconi (Uc Cremasca). Esordienti del secondo anno: Davide Gastaldi (CC Cremonese-Arvedi) e Daniele Donesana (Uc Cremasca). Allievi: Martti Sciortino (Action Cremona), campione regionale nella Bmx Cruiser. Attestati ai Giovanissimi: G1, Gabriele Durelli (Uc Cremasca); G2, Mirko Coloberti; G3, Manuel Mosconi; G4, Matteo Bertesago; G5, Gabriele Coloberti; G6, Simon Curlo, tutti e cinque dell’Imbalplast di Son-cino. Campionato provinciale Amatori Mtb: Barbara Maggi (Mtb Francesconi), Anna Elisa Scandelli (Madignanese), Paolo Piacentini (Mtb Fran-

cesconi), Ami-liano Campoli (Mtb Francesconi), Sergio Cima (Mtb Cignone), Luca Bassi (CC Cremonese Mtb), Riccardo Zanaboni (Madignanese), Emilio Bosi (Mtb Cignone), Roberto Simonetti (Mtb Francesconi). Società: Triathlon Stradivari Bike di Cremona (che nel-l’occasione è annunciato la Coppa Dondeo 2014, messa in calendario il 21 aprile, lunedì di Pasquetta), Gioca in Bici Oglio Po Asd Casalmaggiore con la motivazione di «crescita e divulgazione del ciclismo giovanile» e agli Amici del ciclismo di Corte de’ Frati «con stima e gratitudine dimostrata nei confronti del Comitato provinciale della Fci». CICLOMERCATO Simone Ponzi, 27 anni, professionista bresciano e riserva ai Mondiali di Firenze, lascia l’Astana Pro Team per approdare alla corte della formazione Yellow Fluo, diretta da Luca Scinto. Davide Bardelloni, 21 anni, bresciano di Prevalle, figlio dell’ex professionista Giambat-tista, è stato ingaggiato per il 2014 alla squadra dilettantistica Viris Maserati di Vigevano. Nicola Gaffurini, 23 anni di Villanuova sul Chisi (Bs), tre trionfi stagionali fra cui la Piccola Sanremo a Sovizzo (Vi), debutterà tra i professionisti con il team Vega Prefabbricati Montappone. Fortunato Chiodo


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Sport

Sabato 7 Dicembre 2013

La Baldesio ha celebrato un grande 2013 FESTA DELL’ATLETA Nel classico appuntamento di fine anno sono stati premiati i migliori atleti di varie discipline

S

i è svolta sabato scorso, come di consueto, la “Festa dell’atleta” presso la Canottieri Baldesio. All’interno del palazzetto, un’atmosfera carica di emozione per la fine di un anno agonistico, per alcuni eccellente e per altri un po’ più difficile. Alle 17.30 l’inizio della manifestazione che ha celebrato i risultati ottenuti dagli atleti nei diversi ambiti sportivi (nell’ordine basket, tennis, calcio, canoa, canottaggio e per finire il nuoto). Durante il discorso della responsabile del basket Vanna Cesura, si è rimarcato la grande stagiona portata a termine dai cestisti baldesini, che purtroppo mancavano alla celebrazione perché impegnati in un’incontro. Anche i calciatori hanno saputo ben comportarsi in questa stagione. Si è cambiato registro quando si è iniziato a parlare dei tennisti biancocelesti, dal più grande al più piccolo, tutti hanno saputo portare a casa molti trofei e grande prestigio alla Canottieri, evidenziando il loro valore sul campo. Cambiano gli sport, gli ambienti ma non cambiano i risultati: anche gli sport acquatici in casa Baldesio hanno saputo concludere la stagione nel migliore dei modi, portando a casa titoli italiani e convocazioni in campo internazionale. Anche il settore della canoa, sotto la supervisione di Susanna Genzini e Danio Merli, ha ottenuto alcune fra le migliori prestazioni della Canottieri, conquistando buoni piazzamenti

Tutti i premiati

sui podi regionali e nazionali: fra questi possiamo citare Valentina Ciboldi, Chiara Rambaldi e Rosalba Simeone. Anche il gruppo del canottaggio ha ottenuto la stagione con buoni risultati sia in campo regionale, che nazionale guadagnando medaglie molto importanti che sono valse la chiamata per tre atleti baldesini (Michele Manzoli, Alessandro

Montaldi e Raffaele Beduschi) in Nazionale, grazie all’aiuto dell’allenatore Giancarlo Romagnoli e del consigliere Fabio Mirri. Infine, i nuotatori che hanno concluso una buonissima stagione con podi e buoni piazzamenti in molte gare, mantenendo alto l’onore della Canottieri in tutte le piscine italiane. Carlotta Ludovica Tamburini

BOCCE

Coppa Italia: Crema eliminata con onore da Ancona

Con il successo del Comitato di Aquila (Di Nicola, Barbieri, Morgante e Savoretti), che in finale ha avuto la meglio su Pistoia, va in archivio la Coppa Italia Seniores 2013. Epiloghi discordanti per le nostre due rappresentative che hanno partecipato alla fase finale svoltasi a Verona: gongola e sorride Crema che ha trovato disco rosso agli ottavi di finale , mentre naufraga Cremona eliminata al primo turno. La formazione del comitato tecnico cremasco guidata da Luigi Comolli e con Arturo Casazza accompagnatore è uscita a testa alta dalle corsie venete. Dopo aver superato non senza qualche problema Terni per 2-1, il team cremasco, che possiamo anche denominare Vis Trescore tenendo conto che sono

I vincitori del Trofeo Sandro Curti (categoria C/D)

stati impiegati tutti bocciofili trescoresi, superava Padova per 1-0. La prima fase contro i veneti iniziava con l’agevole successo della terna Guerrini-PedrignaniZagheno ed il pareggio del-l’individualista Guglieri, mentre nella seconda fase vittoria del primo set delle coppie PedrignaniGuglieri (sul filo di lana!) e GuerriniZagheno e a quel punto era inutile proseguire il match. L’avventura della formazione cremasca finiva, come da pronostico, sulle corsie del bocciodromo di Vigasio contro la corazzata Ancona che schierava Cappellacci, Cesini, Manuelli, Patregnani e Magnaterra: quattro giocatori di A1 ed un campione italiano Under 23! La pratica qualificazione veniva archiviata dai marchigiani, poi eliminati nei quarti dall’Aqui-

Show di Mattia Visconti: è il 26º successo nel 2013

Super Mattia, eccezionale, più forte di prima quello che è salito sul gradino più alto del podio del 18° trofeo “Gianpietro Berlonghi”. Eliminati Gianlibero Bocchi e Domenico Vailati Canta con un doppio 12-4, Mattia s’imponeva in semifinale su Antonio Minerva per 12-8. Approdava in

finale anche Giuliano Fattebene. Il portacolori del Cral Aziende Sanitarie superava negli ottavi di finale Franco Cavagnoli (12-10), nei quarti Roberto Maranzoni (12-11) e quindi infliggeva un “cappotto” stagionale a Giuseppe Mammoliti. Nulla da fare per il “sanitario” contro

un inesauribile Mattia: punteggio finale 12-4 e per il futuro giocatore della “Achille Grandi” 26° successo stagionale di un 2013 da ricordare. Ha diretto la gara Giuseppe Mosconi, arbitri di finale Massimo Barbisotti e Giacomo Bonelli. M.M.

la, grazie al 2-0 maturato nella prima fase, ma ancora una volta da applausi la prestazione di Guglieri che ha fatto tutto il possibile contro Manuelli ed alla fine ha dovuto arrendersi dopo due set equilibrati e giocati in maniera stupefacente da entrambi i giocatori. *** TROFEO SANDRO CURTI In contemporanea al successo di Marazzi e Cremonesi, arriva una vittoria “straniera” nella categoria C/D grazie a Vincenzo Fiore e Giordano Moretti che in finale avevano la meglio sui bravi Eros Cazzaniga e Manuel Tagliaferri per 12-9. Terzo posto per Italo e Danilo Lanzi strapazzati dai milanesi (12-1), quarto posto i pieranichesi Edoardo Padovani e Riccardo Cantoni, quinti Angelo Soldati e Mario Pasinetti. Perfetta l’organizzazione della Scannabuese. *** COPPA ITALIA No, così non va. Ancora delusioni per la formazione grigiorossa sconfitta senza attenuanti all’esordio da Legnano. Tecnicamente inferiore agli avversari Cremona ha confermato il difficile momento del nostro boccismo che annaspa e rischia di affondare. Niente bacchetta magica per il ct Gilberto Ripari che ha schierato Caccialanza, De Stefani, Ghisolfi, Massarini e Pettinari. Massimo Malfatto

il Magazine Vanoli Basket della

Inai regalo tifosi in occasione di tutte le partite casalinghe dei biancoblu




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