Il Piccolo Cremasco

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Il

PICCOLO giornale del

CREMASCO

VENERDI’ 23 GENNAIO 2009 • Supplemento settimanale al n° 4 de "Il Piccolo Giornale"

€ 0,02 Copia Omaggio

Direzione e redazione: Piazza Premoli, 7 - Crema • Tel. 0373 83.041 • Fax 0373 83.041 • E-mail: cremasco@cuticomunicazione.it Pubblicità: Immagina srl - Via S. Bernardo, 37 - Cremona • Tel. 0372 45.39.67 - 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60 • Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96-Cremona

«CONTI DORMIENTI» A CREMA E NEL CREMASCO

CHI HA LASCIATO I SOLDI IN BANCA: I NOMI

I quattrini sono stati sottratti ai risparmiatori e sono finiti in un Fondo del ministero delle Finanze. Niente panico: ecco come possono essere recuperati. Prima mossa: visitare il sito del ministero. Se siete citati, allora fate così...

Contro la crisi, Barack Obama e l'Economia della speranza

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Furti nei supermercati

Rubano sempre di più, e ora anche per fame a pagina 3

Il vescovo Cantoni: «Sono liberi di farlo». Ma il gesto ha innescato molte polemiche. Don Lingiardi: «Prima urlavano vendetta». Agazzi del Pdl e Bonaldi del Pd: «Non c'era volontà di sfida». Durissima la Lega: «Stanno con Hamas». E il ministro Roberto Maroni: «Niente cortei vicino ai luoghi di culto»

Viabilità in via Enrico Martini

I residenti sono pronti al ricorso contro il Comune ▲

a pagina 7

Polemiche Fi e Circoli della Libertà

Nasce la «Componente di idee» Bettinelli: «Mi sono stufato» ▲

l’OCSE afferma che l'Italia è tra i paesi dove la differenza di reddito tra ricchi e poveri è più ampia, e considerando i paesi del G7, l'Italia è seconda solo agli Stati Uniti. L'Ocse definisce l'Italia come un paese in cui le differenze di reddito sono particolarmente ampie: i salari di livello basso sono estremamente ridotti mentre i ricchi hanno standard di vita più elevato rispetto a paesi, come la Germania, dove le differenze di reddito sono più limitate ed i salari minimi sono più alti. Secondo l’OCSE «l'unica via sostenibile per ridurre le disuguaglianze» è assicurarsi che le persone siano in grado di trovare e mantenere un'occupazione. Questo significa che «i paesi sviluppati devono sforzarsi molto di più per inserire i cittadini nel mercato del lavoro piuttosto che sostenerli con indennità di disoccupazione o pensioni anticipate». Dunque la strada è stata indicata: investimenti pubblici, aumento degli stipendi più bassi, sostegno all’occupazione, moratoria nei pignoramenti di case, regole chiare per i mercati e, una norma per tutti: meno avidità ed irresponsabilità. Enrico Tupone tuponee@alice.it

ra chi aveva lo sguardo rivolto a Washington ed alla elezione del presidente Obama netta era la maggioranza di appartenenti alla classe media, di coloro che erano stati pesantemente colpiti dalla crisi economico finanziaria degli scorsi mesi, gente che aveva visto erodere il proprio livello di vita e messe a repentaglio le proprie case, i propri posti di lavoro, le proprie pensioni ed i propri risparmi. Obama sembra voler mettere fine ad una dissennata politica economica americana tesa ad alimentare un deficit pubblico impressionante, utile a sostenere la potenza militare ma non a puntellare un’economia in crisi, una politica economica in cui erano venute a mancare regole certe per lasciare spazio a speculazioni ed arricchimenti irresponsabili, alimentando nel contempo un non sostenibile indebitamento dei privati. In una economia globalizzata il comportamento degli USA ha contagiato tutti gli altri paesi. I risultati di questa politica economica sono stati dirompenti per gli appartenenti alla classe media, ma non solo negli USA:

GLI ISLAMICI PREGANO IN PIAZZA DUOMO SHOCK: ATTO DI FEDE O PROVOCAZIONE?

a pagina 5

Speciale Economia: gli effetti della crisi sulle aziende cremasche. Come uscirne? Ecco le risposte - Alle pagine 13-20



Cronaca

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giornale del

CREMASCO Venerdì 23 Gennaio 2009

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Sono soprattutto anziani che non arrivano alla fine del mese. Ma anche extracomunitari e studenti

Rubano anche per fame nei supermercati

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di Roberto Bettinelli

a crisi economica si fa sentire anche nei supermercati cremaschi. Ma non con il temuto calo dei consumi. Ad aumentare sono stati i furti, e in particolare i furti per "fame", ovvero le razzie di generi di prima necessità. Si tratta di prodotti alimentari come i salumi e la carne, conservata nelle usuali vaschette incelofanate. Ma non solo questo: anche i prodot ti che riguardano l'igiene intima, come profumi, creme idratanti per il corpo, borotalco. O gli alcolici, bottiglie di vino e liquori di ogni tipo. Tutti prodotti che sono protetti dalle targhe anti taccheggio che dovrebbero far suonare l'allarme nel momento in cui si tenta di superare le casse senza pagare. Un espediente spesso iniutile. Ma ormai i ladri abituati a rubare nei supermercati hanno imparato a sbarazzarsi delle targhe che vengono eliminate nei modi più ingegnosi e disparati. Insomma è un fenomeno, quello dei furti nelle corsie dei supermercati, che è in costante crescita e che ha obbligato la grande distribuzione a correre ai ripari. Una tendenza che è nazionale stando allo studio realizzato da Checkpoint Systems, e che nel 2008 è aumentato del 4,1% raggiungendo quasi i tre miliardi di euro di danni.

Fare una stima precisa della situazione locale è abbastanza difficile, non esistono indicatori precisi come quelli evidenziati su scala nazionale, ma di certo il fenomeno è presente e viene percepito in mo-

ti e buttano la confezione negli angoli più nascosti o in mezzo alla merce». Bertoncelli spiega che ci sono alcuni ladri che prendono i cd musicali e dvd dei film, poi vanno in quello della ferra-

I ladri tolgono le targhe anti-taccheggio dai prodotti sugli scaffali

do grave dagli operatori del settore. Al punto vendita della Sma di via Macello il vice direttore Simone Bertoncelli ha calcolato addirittura 15 furti al giorno. «La nostra esperienza ci insegna che a rubare sono soprattutto tre categorie: gli anziani, gli extracomunitari e i ragazzini. Rubano di tutto. Ce ne accorgiamo in parte dall'inventario della merce presente sugli scaffali, ma ancora prima, e direi con molta più frequenza, dalla rottura delle confezioni. Scartano i prodot-

menta, prendono le pinze, tolgono la confezione e rubano il prodotto. «Di confezioni abbandonate ne troviamo moltissime» spiega il vice direttore. Bertoncelli conferma i risultati della ricerca nazionale che vede nelle lamette da barba il prodotto più rubato: «Ne sparivano talmente tante che alla fine abbiamo deciso di spostarle dal loro settore originario. Le abbiamo messe vicino alle casse proprio per aumentare la sorveglianza». Una precauzione. Che però non basta come è ben consa-

I furti negli scaffali: prima la carne, poi liquori e lamette I ladri che agiscono dentro i supermercati secondo uno studio del Sole 24 Ore possono essere divisi in tre categorie: professionisti, occasionali e per necessità. I primi rubano soprattutto prodotti tecnologici e lamette da barba. Sono anche i ladri che vendono la merce con uno sconto che si aggira intorno al 30%. Gli occasionali possono esere divisi per sesso: le donne sui 30-45 anni rubano maglieria, biancheria intima, prodotti cosmetici; gli uomini vino e superalcolici. Infine il terzo gruppo: chi lo fa per necessità. Sono persone che vivono una reale situazione d'indigena, spesso si tratta di anziani ed extracomunitari, come d'altronde ha rilevato la nostra indagine condota nei supermercati

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cremaschi. E' questo il gruppo che sembra cresciuto con maggiore intensità nell'ultimo periodo. A Crema, stando alle nostre interviste, si rubano soprattutto la carne, le lamette da barba, i liquori, i profumi e i cosmetici, cd e dvd, formaggio. Prodotti che allineano la nostra città alla situazione nazionale. Un'altra curiosità: il nostro Paese è al nono posto in Europa per il numero dei furti in proporzione alle vendite con una percentale sul fatturato che è dell'1.28%, pari a 2.977 miliardi di euro. Un dato che nel solo 2008 ha fatto registrare una crescita del 4.1%. Il Paese dove si ruba di più nei supermecati è la Francia, poi il Regno Unito, e la Germania. I più virtuosi sono gli svizzeri.

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pevole il vice direttore della Sma: «Abbiamo anche del personale che controlla in borghese durante le ore di punta». Luca Fusi è il responsabile del Famila di viale Indipendenza. «E' difficile capire quanta è la merce che viene rubata. L'inventario è uno strumento utile ma richiede tempo. Di certo è più facile comprendere la tendenza controllando il numero di confezioni dei prodotti che si trovano in terra. E a giudicare da questo elemento, ci sembra proprio che il fenomeno dei furti sia aumentato. I prodotti più a rischio sono le lamette da barba, i liquori, i profumi, e per quanto riguarda i generi alimentari sicuramente la carne». Fusi racconta che due mesi fa una coppia di romene è stata bloccata nel supermercato mentre inseriva la merce in una borsa ricoperta all'interna di carta stagnola. Un trucco già sperimentato altre volte, che consente di portare fuori la merce senza incappare nel sistema di allarme. Ma alle due romene è andata male. Il personale si è accorto della loro presenza e sono state bloccate ale casse con la refurtiva. «S'inventano di tutto e ormai non ci stupiamo più di niente. Sappiamo di alcuni extracomunitari che si rivendono la merce dopo che sono riusciti a portarla fuori dal supermercato senza pagarla» conclude Fusi.

Anche alla Standa di viale Repubblica a sparire dagli scaffali sono soprattutto le vaschette che contengono la carne e i profumi. «Il numero di furti è in linea con quello degli altri supermercati, ci sono sempre stati» spiega Luca Cividale, responsabile del supermercato. All'Ld Market di via Palmieri la direttrice, Simona Moroni, ha tenuto sotto controllo il fenomeno negli ultimi anni e si è accorta che è aumentato di molto il numero degli anziani che s'improvvisano ladri o lo

anziani. «Insomma la tentano, se va bene se ne vanno senza pagare, se va male, nove volte su dieci si prendono solo un bello spavento». Denunciare i ladri, come ha scoperto la Moroni, è soprattutto una seccatura che costa solo tempo e denaro. «Due giorni dopo sono giù lì che girano tra gli scaffali e magari si sono presi la denuncia e c'è stato pure il processo» continua la direttrice. I furti all'Ld sono soprattutto di formaggi, dolci e yogurt. I prodotti che caratterizzano agli

La Sma: quindici furti al giorno

diventano in modo quasi abituale. La direttrice non se la sente di creare un collegamento diretto con la difficile condizione economica di molti pensionati, oggi aggravata dalla crisi, ma non le è sfuggito la crescita delle razzie dove i protagonisti sono proprio gli

occhi della clientela l'Ld di via Palmieri. «Il nostro momento peggiore è il sabato. Ma qui non si tratta di anziani, sono gli ubriaconi che si riuniscono ai giardini...noi non possiamo farci niente» conclude Simona Moroni.


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il PICCOLO

Cronaca

giornale del

Cremasco Venerdì 23 Gennaio 2008

«Più dialogo tra giunta e maggioranza» Il presidente del Consiglio comunale, Antonio Agazzi, e il suo bilancio. Ai colleghi: troppe liti sui giornali. All'opposizione: «Basta con gli attacchi al sindaco». Speranza: «Presto il federalismo fiscale». I consiglieri preferiti? Ceravolo e Giovinetti.

L'intervista

Dalla A alla Z, tutti i nostri rappresentanti Inizia con questa intervista una rubrica dedicata, volta a volta, alla conoscenza diretta di tutti i consiglieri comunali di Crema. Si tratta perlopiù di personalità già note, però il nostro intento è quello, almeno per alcuni, i meno noti ai giornali locali, di mostrarne anche gli aspetti non strettamente legati alla loro attività politico-amministrativa. Per quelli che svolgono un ruolo particolare, si cercherà di sapere quelle cose che magari solitamente non dicono. Alla fine, forse, i cittadini saranno in grado di valutare con più cognizione di causa, e magari anche con più benevolenza, coloro che hanno scelto per amministrare per un quinquennio la nostra città. Le interviste seguiranno il criterio alfabetico per non rischiare, né per un campo né per l’altro, criteri di scelta che potrebbero apparire accuratamente voluti.

I

di Tiziano Guerini

l primo a rispondere alla nostre domande è Antonio Agazzi; la sorte vuole che in lui si realizzi oltre che la priorità alfabetica anche il ruolo di presidente del Consiglio Comunale. Dopo un anno e mezzo di vita dell’attuale Consiglio, quali aspetti positivi della sua attività ti pare giusto sottolineare, e quali invece le eventuali ombre? «Ciò che mi colpisce positivamente dell’attuale Consiglio comunale è il senso di responsabilità con cui tutte le rappresentanze e i singoli si confrontano; al di là di sporadiche, “fisiologiche” intemperanze, il segno è quello della sostanziale correttezza reciproca». Come sta funzionando il governo della città? «Il compito dei sindaci e delle giunte in generale, non fanno eccezione Bruttomesso e l’amministrazione comunale cittadina, è sempre più complesso: alle “condizioni date”, specie di Bilancio. L’auspicio è che il varo del federalismo fiscale sia imminente e tale da fornire agli enti locali nuovi margini di manovra. Tuttavia, l’amministrazione Brut-

tomesso, in questo anno e mezzo, ha goduto del sostegno complessivamente leale, almeno nel voto consiliare, di una maggioranza che, invece, si “vivacizza” sui media. E siccome ciò

fatica della politica. Il dialogo giunta-maggioranza e maggioranza-minoranza trarrebbe, inoltre, a mio giudizio, beneficio da qualche ritrosia in meno nell’affrontare il tema dell’istitu-

Il presidente del Consiglio comunale Antonio Agazzi, eletto nelle liste di Forza Italia

che appare non è secondario, forse il “segreto” si chiama migliorare - sempre nel rispetto dei ruoli - la comunicazione e compartecipazione alle scelte tra giunta e maggioranza: è la

zione di Commissioni temporanee: penso, in particolare, alla richiesta dei consiglieri Matteo Piloni e Stefania Bonaldi di attivare una Commissione inerente le politiche sociali. Le

Commissioni non sono da annoverare tra i “costi della politica” o gli strumenti ostruzionistici, ma tra le articolazioni del Consiglio Comunale in seno alle quali si compie l’esame preliminare di alcuni rilevanti atti amministrativi». C’è una cosa che faresti subito per migliorare l’efficienza della discussione e delle decisioni? «Francamente è un problema che non avverto come pressante. Nel senso che si discute e si delibera sulla base di tempi e modalità disciplinati da un buon Regolamento, recentemente revisionato dalla preposta Commissione e approvato all’unanimità dall’Assemblea consiliare. Gli interventi potrebbero essere, a volte, meno ripetitivi o più sintetici. Mi vien da dire che è compito dei consiglieri quello di non incrementare la sfiducia verso le istituzioni e la politica. Al riguardo, spero si possa affiancare presto alla tradizionale, apprezzata diretta radiofonica dei nostri lavori, la complementare, innovativa diretta internet: è in atto una verifica, in tal senso, da parte dell’Assessore Simone Beretta, che spero mi dia, quanto prima, buone notizie». Chi fra i consiglieri ti sembra svolgere meglio il

proprio compito? «Mi limito a dire che apprezzo particolarmente chi, ogni tanto, prova a dialogare trasversalmente uscendo, nella misura del possibile e del giusto, da un gioco delle parti troppo scontato: ha il merito, come ebbe a dire il capo gruppo Pesadori, di “gettare ponti”, il che richiede coraggio in un tempo politico che sembra premiare chi “scava fossati”. Ho anche grande considerazione per l’apporto carico di esperienza e di equilibrio dei sindaci emeriti. Claudio Ceravolo in Consiglio, Cesare Giovinetti in giunta, Walter Donzelli nel corso delle due audizioni in qualità di Presidente della Fondazione Benefattori Cremaschi, sono l’esempio di un valore aggiunto prezioso». Qualche motivo di rammarico? «Due: l’amministrazione e i media che accreditano l’idea che ci si occupi solo di superamento delle barriere ferroviarie e di teleriscaldamento. Qualche caduta di stile, nel recente periodo, da parte della minoranza, sempre sui media, non in Consiglio comunale, all’indirizzo del sindaco. Speriamo si tratti di un episodio, per altro già rientrato».


Cronaca

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Cremasco Venerdì 23 Gennaio 2009

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E' un gruppo con facoltà di critica verso la classe dirigente cittadina del partito. Interviste ad Ancorotti e Chironi

Nasce la nuova “componente” dentro Forza Italia

N

di Tiziano Guerini

sessore della Giunta di Crema. «Siamo» dice Ancorotti, «in on è la prima voluna fase costituente verso un ta che all’interno nuovo partito ed è quindi il modi Forza Italia almento giusto per chiedere con cuni esponenti forza che si abbandonino alcucittadini e del cirni comportamenti che considecondario, espririamo vecchi, verticistici, diletmono il loro disagio nei contanteschi o peggio. Pretendiafronti del comportamento dei mo che si attuino fino in fondo vertici del partito. Questa volta i principi di libertà e democraperò l’incontro ha avuto caratzia». teristiche tali da farlo intuire Adesso o mai più, insomma. come cosa preparata ed attuaL’incontro si è tenuto sabato 17 ta con precise finalità e quindi gennaio e vi hanno preso parte una ventina di persone che hanno alla fine sottoscritto un documento molto critico nei confronti del modo di fare del partito di Forza Italia. «Nessuna volontà di critica fine a se stessa» precisa Ancorotti, «ma al contrario la volontà di Renato Ancorotti, assessore alla Cultura contribuire a costruire un partito che finalmente abbandoni la non episodico o fine a se steslinea dei presunti professionisti so. della politica, senza cadere La ragione dell’incontro, olnella arroganza di chi si crede tre che nella mancata condivibravo solo perché ha strappato sione di alcune scelte che la un ruolo, ma neppure cedendo maggioranza di centrodestra si ad un dilettantismo presuntuoaccinge ad ufficializzare, sta so. Il Popolo della Libertà donel fatto che il partito di Forza vrà essere un partito aperto al Italia è sostanzialmente sciolto contributo critico ideale dei ed ha iniziato il percorso verso propri iscritti ma non solo: c’è la realizzazione del Popolo deltutta una società civile organizla Libertà. Il congresso è previzata che chiede di essere sto a fine marzo. ascoltata, e alla qual crediamo Abbiamo sentito le ragioni si debba prestare la massima dell’incontro organizzato che attenzione». già viene definito una "compoLa critica al metodo seguito nente di idee all’interno del fin qui dal partito di Forza Italia partito" o comunque un "grupè forte, ed intende investire sopo di iscritti e simpatizzanti" prattutto il coordinamento citintervistando Renato Ancotadino giudicato troppo appiatrotti, che fra di loro appare tito su posizioni amministrative quello dotato di maggior carinon sufficientemente valutate sma e di maggior "peso politisia nella loro dimensione tecnico" sia per le sue riconosciute co-burocratica, sia soprattutto qualità manageriali di imprennell’impatto sociale negativo ditore di successo sia anche che rischiano di avere. per il ruolo amministrativo che «Sapere le cose sempre doricopre come importante as-

po che sono state decise» prosegue Ancorotti, «non è bello per nessuno, tanto meno per chi crede di aver dato l’adesione ad un partito per essere interpellato, e per far sentire anche il proprio parere prima delle decisioni: questo chiede il "gruppo" che vuole essere critico ma costruttivo. Crediamo con questo di essere coerenti con i principi e lo spirito del partito che deve essere libero e democratico». I problemi "aperti" in Comune, quindi, ma soprattutto una questione di metodo, oltre ad una seria preoccupazione per come i vertici del partito stanno perdendo tempo prezioso, in vista delle elezioni amministrative di primavera. Aggiunge infatti Opimio Chironi, anche lui parte del "gruppo": «Siamo a fine gennaio ed ancora non si intravedono scelte e decisioni non solo di carattere programmatico precise, ma nemmeno i candidati su cui fare affidamento. La preoccupazione è che il partito, o meglio i vertici dei partiti della possibile coalizione di centrodestra, rimangano paralizzati da valutazioni di pesi e contrappesi senza privilegiare, come si dovrebbe, la qualità dei nomi da proporre al voto». «A questo», dice sempre Chironi, «si aggiunga la preoccupazione di un congresso impegnativo alle porte, al quale ci si è avvicinati nel peggiore dei modi: scegliendo come delegati, senza discussione e voto alcuno, gli amici degli amici da parte dei soliti noti». Su questo la posizione critica è chiarissima: «Non vogliamo fare una critica di tipo personalistico, ma sui problemi, nel merito. Chiediamo che i vertici del partito e della amministrazione non ci rispondano con l’immediata condanna, come se chi critica faccia solo del male, ma esigiamo delle risposte documentate e circostanziate, perché solo così si potrà capire se la volontà è quella di operare scelte per il bene dei cittadini, o se invece c’è dell’altro».

Enzo Bettinelli, coordinatore di Forza Italia

«Adesso mi sono proprio stufato»

«Dopo l'intervista al Cremasco, non farò più repliche. Mi sono stufato di tutte queste polemiche. Io sono sempre disponibile a discutere di tutto e con tutti, ma non accetto attacchi a livello personale. Allora dico: basta». Enzo Bettinelli, coordinatore comunale di Forza Italia, si dice spazientito ed esasperato. D'accordo, ma vediamo che cosa bolle in pentola. Primo fatto: come giudica la nascita di quest'ultima componente in Forza Italia? «Non si sa più come chiamarla: componente? gruppo? corrente? partito?». Lei come la chiamerebbe? «Se la chiami corrente si arrabbiano. Io la chiamo partito nel partito. Perché se chiedi in gruppo un incontro al sindaco e vai dal vescovo a parlare dei parcheggi del S.Luigi, che co-

sa sei? Una componente? Non scherziamo: sei un partito. Se poi il sindaco e il vescovo sono contenti di riceverli, buon per loro. Ma al di là di questo, una nuova, chiamiamola "componente", all'interno del partito può essere valutata anche positivamente. Non ha senso, però, la sua nascita a due mesi dal congresso nazionale che andrà a fondere Forza Italia e An. I tempi sono sbagliati». Secondo fatto: la "componente" sostiene che in Forza Italia c'è poca democrazia. E lei, ovviamente, essendone il coordinatore, è quello più preso di mira. «Che in Forza Italia non ci sia democrazia o ci sia uno scarso coinvolgimento sono falsità. Da un anno e mezzo a questa parte, da quando cioè sono il coordinatore comunale,

tutte le scelte fatte sono state approvate dal comitato a larghissima maggioranza. Quindi, due cose. In democrazia, chi ha i numeri governa e, sempre in democrazia, quando non avrò più la maggioranza che mi sostiene, mi dimetterò un secondo dopo. E, ancora...». Dica pure. «Abbiamo istituito due commissioni - Urbanista e Territorio e Lavori Pubblici - e ne stiamo organizzando una terza sul Bilancio. Queste commissioni sono aperte ai tecnici di area, ai consiglieri comunali e ai membri del comitato comunale. Quindi, ricordo a qualcuno che in democrazia non devono essere prese per buone, e per forza, tutte le osservazioni. Infine, ricordo che ho una maggioranza bulgara alle spalle: 12 consiglieri su 15».

L'opinione di CinziaFontana

Un federalismo fiscale senza saper quanto ci costa. E' un salto nel buio «Siamo tutti consapevoli che la scelta che stiamo compiendo segnerà in maniera decisiva la vita politica, istituzionale, sociale ed economica del nostro Paese. Per questo non possiamo permetterci, e non lo potrebbe fare nessuno di noi per la serietà del ruolo che siamo chiamati a svolgere, di ridurre il tutto a propaganda, a demagogia oppure a merce di scambio all'interno della maggioranza per appuntare dei segnaposti sul territorio e per garantire la tenuta di una coalizione intrappolata dai troppo differenti e divergenti interessi che si intendono rappresentare. L'attuazione dell'art. 119 della Costituzione - voluto dal centrosinistra - non può quindi essere un modello ideologico, ma deve rappresentare uno schema di riferimento per progettare una moderna organizzazione dei poteri pubblici, esigenza che dai cittadini viene sentita ed espressa con particolare vigore a causa di una molteplicità di fattori: domanda di maggiore efficienza e trasparenza; controllo dei processi decisionali pubblici; certezza di risorse per gli enti territoriali; individuazione delle responsabilità della spesa; vicinanza al territorio; richiesta di una riduzione generalizzata della pressione fiscale. Esigenze che si coniugano ad un sentimento sempre più diffuso di indisponibilità a vedere che le risorse prodotte finiscano per foraggiare una cattiva amministrazione, di insofferenza verso una dissociazione crescente fra il muoversi dei diritti e il muoversi dei doveri e delle responsabilità, di insostenibilità di un sistema fondato su meccanismi dei trasferimenti legati alla spesa storica, fonte di inefficienza, di irresponsabilità e di crescita esponenziale della spesa. E in più, io aggiungo, necessità di rendere esigibili su tutto il territorio nazionale i diritti costituzionali di cittadinanza, oggi palesemente diseguali nel confronto tra territori, al di là del livello istituzionale cui è affidata la competenza». Con queste parole ho voluto sottolineare nel mio intervento, in occasione della discussione in Aula al Senato sulla delega al Governo in materia di federalismo fiscale, quanto sia cruciale un provvedimento che avvii il Paese su un percorso di modernizzazione, che introduca un sistema di responsabilizzazione dei vari livelli istituzionali e di controllo dei cittadini sulla cosa pubblica, che cerchi di dare risposte ai mali che contribuiscono sempre più a creare disservizi, allontanamento e sfiducia da parte dei cittadini. Quindi, ben venga un sistema che coniughi funzioni, risorse e responsabilità nei vari livelli di governo. Eppure, il provvedimento del Governo è assolutamente carente nel dare le risposte necessarie: la delega è troppo vaga, generica, approssimativa, con tempi di attuazione lunghissimi, con poca precisione nelle definizioni e quindi con il rischio dell'insostenibilità finanziaria, dell'ulteriore appesantimento di poteri burocratici oppure di sovrapposizione di funzioni, l'esatto contrario cioè di ciò che ci prefiggiamo. Siamo al para-

dosso di un federalismo fiscale che il Governo ci presenta senza numeri, senza cifre, senza conti. Stiamo cioè discutendo di una riorganizzazione dei poteri pubblici senza alcuna previsione degli esiti e degli effetti sulla finanza pubblica e sulle singole autonomie territoriali. Mentre si invocano trasparenza e certezza di risorse come elementi portanti per la costruzione di un rinnovato rapporto Stato-cittadini, ecco che, alla prima prova dei fatti, noi non siamo nella condizione di avere una qualche sorta di simulazione dei dati per comprendere la portata di questo disegno. Siamo altresì al paradosso di una strada che il Governo ha deciso di percorrere in senso inverso: si ripartiscono le risorse senza aver definito chiaramente il "chi fa cosa", cioè quali compiti, funzioni e servizi ai vari livelli di governo. Siamo, inoltre, al paradosso di un Governo che, nel frattempo, assume provvedimenti che si muovono in netta antitesi rispetto ai proclami sull'autonomia e sul federalismo sbandierati sul territorio: in questi mesi sono state approvate molte norme fortemente centralistiche; sono state varate misure in deroga (vedi contributi a Catania, a Roma, oppure la deroga sul patto di stabilità per Roma) che rappresentano involuzioni gravi e che stanno accentuando il malcontento e moltiplicando confusione e contraddizioni, malcontento che la Lega cavalca con stupefacente disinvoltura nei nostri territori nonostante i suoi rappresentanti a Roma ne abbiano condiviso l'approvazione; e ancora, la debolezza sul tema della lotta all'evasione fiscale, obiettivo che invece dovrebbe essere prioritario considerato che il federalismo fiscale è legato alla ricomposizione della base imponibile, oggi pesantemente erosa dal sommerso e dall'illegalità. Inoltre, mentre parliamo di federalismo fiscale non possiamo non prendere in esame la modalità con cui affrontiamo la grave e drammatica crisi in atto. Nessuno infatti può pensare che una crisi di queste dimensioni lasci inalterato il quadro politico, istituzionale, sociale e culturale. Dalle risposte che diamo, non solo economiche, dipenderà la qualità del futuro del nostro Paese perché, in base alle scelte che assumiamo, si può uscire da questa crisi o più uniti o più divisi. La crisi determina dei fenomeni che possono minare le stesse caratteristiche di come ci si riconosce in una comunità nazionale e questo rischia di essere tanto più vero in un Paese dove si registrano squilibri così evidenti nelle condizioni sociali, di reddito, di servizi, di occupazione, di infrastrutturazione materiale e immateriale, di mobilità sociale. E non si tratta di disparità solo tra Nord e Sud ma anche all'interno degli stessi singoli territori tra chi è più debole e chi è più forte. E se guardiamo alla crescente accentuazione di rivendicazioni corporativo- territoriali, i segnali in questo periodo non sono certo rassicuranti. Sen. Cinzia Fontana fontana_c@posta.senato.it


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Cremasco Venerdì 23 Gennaio 2009

Teleriscaldamento: sì o no?

Intervista a un importante amministratore di condomini che spiega quando conviene

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di Tiziano Guerini

l teleriscaldamento è un servizio sulla cui bontà sembra ci sia un parere unanime. Eppure in città continua a scatenare un mare di polemiche, di certo non aiutato da una campagna di marketing che si è rivelata finora poco efficace. Un'opera di informazione che dovrebbe essere la SCCa ad effettuare direttamente come azione di marketing ma che stenta ad arrivare alla gente con messaggi chiari. In attesa che l’impianto per la prima tranche di rete entri in funzione, abbiamo sentito il parere di uno dei più esperti ed attivi amministratori di condominio per verificare quanto efficace sia stato il primo momento di informazione della società responsabile del teleriscaldamento, e per sentire sul campo da un addetto ai lavori, quanto il servizio può essere interessante. Si tratta di un amministratore di condomini importante (che peraltro non desidera essere nominato) che opera a Crema dove amministra quasi una quarantina di condomini alcuni dei quali collocati proprio in vie attualmente già oggetto di realizzazione della rete di teleriscaldamento. «Non ho avuto mai contatti diretti con la Società Cremasca Calore, né con SCS servizi locali. Del possibile allaccio alla rete di teleriscaldamento mi ha invece parlato una ditta cremasca che opera nel campo della distribuzione di prodotti petroliferi e che offre i suoi servizi in diversi condomini». In che occasione? «L’occasione mi è stata data dal fatto che in un importante condominio si stavano svolgendo lavori straordinari proprio in riferimento all’impianto di riscaldamento, e anche qualche abitante nel complesso aveva prospettato l’opportunità di un approfondimento circa un possibile allaccio alla rete di teleriscaldamento». E qual è stata la valutazione finale? «Dopo aver incaricato un tecnico perché valutasse

Il decreto Brunetta e le assenze record all'ospedale Maggiore Luigi Ablondi spiega i dati del Ministero

I lavori per realizzare le condutture

l’ipotesi, la conclusione è stata che, dal punto di vista economico, non risultavano nel nostro caso vantaggi interessanti. E’ bastato questo perché l’assemblea dei condomini, sia pure a maggioranza, bocciasse l’ipotesi». Ma ci sarebbero anche altre questioni, ad esempio di carattere ambientale, che dovrebbero essere prese in considerazione… «Capisco e condivido: sta di fatto però che quando i cittadini non vedono immediatamente un vantaggio economico, tutto il resto passa in secondo piano. E consideri che nel nostro caso l’allaccio sarebbe stato

gratuito». Alla luce della sua esperienza, in quale caso invece l’allaccio alla rete del teleriscaldamento potrebbe essere conveniente? «Per gli edifici di nuova costruzione, purchè si decida, e non è un passaggio facile, di attuare un riscaldamento centralizzato. E’ questa una formula che di per sé farebbe risparmiare, ed oggi contrariamente a qualche decennio fa, gli impianti centralizzati sono tecnicamente molto migliorati». Quali conclusioni trarre? Certo non definitive perché si tratta di un solo caso, anche se di assoluta importanza. Emerge la necessità di

una azione più capillare ed incisiva di marketing da parte delle società interessate. Una azione che non riguardi solo gli operatori ma che raggiunga direttamente i cittadini e punti non soltanto sulle ragioni di carattere economico, comunque determinanti, ma sottolinei gli aspetti di risparmio energetico, di limitazione dell’inquinamento, di cancellazione di impegni burocratici spesso astrusi e interminabili, di manutenzione costosi e ripetuti. Quest’anno e questo inverno possono essere stati solo “di prova”, ma col prossimo anno alibi non ce ne dovranno essere più.

Pendolari e Paullese: un incontro per trovare le soluzioni concrete Fornire un aiuto vero ai Pendolari della Paullese, attraverso un incontro per trovare soluzioni concrete e per ridare speranza alle molte persone che viaggiano ogni giorno lungo la principale arteria del Cremasco. Un viaggio diventato impossibile e che merita risposte decise da parte del mondo politico. Il gruppo consiliare del Pd della Provincia di Cremona ha organizzato per questa sera l'incontro dal titolo «Pendolari sull'orlo di una crisi di nervi». La riunione inizierà alle ore 21 presso le scuole elementari di Spino d’Adda. Tema della serata: «Basta con le ipotesi, ecco la situazione di oggi e… gli impegni di domani». Saranno presenti come rela-

tori: il senatore Luigi Vimercati, segretario Commissione Lavori pubblici nel Governo Prodi; il consigliere regionale Stefano Tosi, membro Commissione Territorio e Infrastrutture; l'ingegnere Marco Broglia, responsabile Area Trasporti Metropolitana Milanese; il consigliere provinciale Pierluigi Tamagni, membro Commissione Trasporti e Territorio. Coordina Agostino Alloni Vice Presidente Provincia Cremona. Hanno assicurato la presenza: Cinzia Fontana, Luciano Pizzetti, Gianni Piatti, Giuseppe Torchio, Paolo Matteucci, Piero Luigi Bianchi, Vincenzo Ortolana, Matteo Piloni, Mauro Fanti, Fortunato Pedrazzi, Roberto Mariani.

Luigi Ablondi, direttore generale dell'ospedale di Crema, prende spunto da articoli pubblicati su alcuni organi di stampa nazionale per informare in maniera documentata circa il rapporto tra la legge Brunetta (quella denominata "anti fannulloni” per intenderci) e le presenze/ assenze del personale dipendente dell’Azienda Ospedaliera di Crema. Spiega Ablondi: «L’effetto amplificato della notevole riduzione delle giornate di assenza per malattia nel novembre 2008 rispetto a novembre 2007 (-62,2%) è determinato dal rilevante numero di giorni di assenza verificatesi nel mese di novembre 2007 (1.398 giorni a fronte di una media mensile nell’anno di 1075) generati da un’anticipazione di patologie influenzali, fattore che nel novembre 2008 non si è verificato». Continua il direttore generale del Maggiore: «Questo tipo di analisi è confermata dai dati di dicembre di prossima pubblicazione sul sito del Ministero: il confronto dicembre 2008 (527 giornate di malattia) rispetto a dicembre 2007 (992 giornate di malattia) porta ad una riduzione del 46,87 %, dato in media con l’andamento che si è avuto in azienda dopo l’entrata in vigore della nuova normativa». Alla luce di queste osserazioni secondo Ablondi risulta poco aderente al vero il contenuto degli articoli apparsi sulla stampa nazionale e «quantomeno scorretta l’analisi effettuata dei dati, basata inoltre su un arco temporale limitato e senza considerare le possibili variabili intervenienti». Ablondi, per meglio motivare le sue argomentazioni, fa

un raffronto con i dati che interessano le assenze dei dipendenti nel 2006 e 2007. «I dati derivanti dal monitoraggio attestano che nell’anno 2006 il personale dell’Azienda Ospedaliera di Crema ha avuto assenze per malattia pari a 11.943 giornate, con una media per dipendente pari a 9,6 giorni a fronte di una media a livello nazionale per il personale pari a 12,4 giorni. Un andamento analogo viene riscontrato nei dati pubblicati a novembre 2008 e relatice al 2007: in tale annualità le assenze per malattia si sono attestate a 12.904 giornate con una media per dipendente pari a 10,2 giorni

Luigi Ablondi

a fronte di una media nazionale di 13,4 giorni annui». Ablondi affronta infine la situazione del 2008: «Nel corso dell’anno 2008 gli effetti della nuova normativa si sono fatti sentire anche nell’ambito della nostra azienda. L’andamento aziendale per l’anno 2008 (i dati non sono ancora definitivi) porta a prevedere un numero di giorni medi di assenza per malattia di poco superiore ai 7 giorni annui per dipendente, con una riduzione di circa il 30% rispetto all’anno 2007: dato per ora non confrontabile con la media nazionale». Anno 2006

Anno 2007

Giorni di malattia Ospedale di Crema

11.943

12.904

Giorni di malattia Sanità Nazionale

8.510.962

9.135.940

Giorni annui di malattia per dipendente Ospedale di CREMA

Giorni annui di malattia per dipendente del Sistema sanitario nazionale

9,6

12,4

10,2

13,4


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Cremasco Venerdì 23 Gennaio 2009

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Via Enrico Martini, i residenti pronti al ricorso contro il Comune N

Una colletta per pagare l'avvocato: «Immobili svalutati, auto e camion anche di notte, ci stanno logorando»

on basta aver raccolto più di 500 firme contro il traffico di via Enrico Martini, ora sono pronti a ricorrere all'avvocato. Insomma, con le firme e i pellegrinaggi in Comune per far cambiare idea all'assessore Simone Beretta, i residenti della zona intorno a via Enrico Martini, sanno che non otterranno mai quello che vogliono. Così, l'unica soluzione secondo loro, è quella di rivolgersi a un avvo-

lità di Crema?». Luciano Delmiglio abita in va Enrico Martini con la sua famiglia ed è uno di quei tanti cittadini arrabbiati, che mai avrebbe pensato di trovarsi in una situazione come questa. «Il sindaco» spiega Delmiglio, «è un galantuomo, eppure non sta facendo niente. Quello che mi stupisce di più in una situazione come questa, è proprio l'indifferenza mostrata nei nostri confronti. Stiamo facendo la raccolta dei soldi, ma non nascondo che si fa fatica. In

Il traffico continuo in via Enrico Martini

cato e promuovere un ricorso al Tar per annulare la decisione della giunta che ha trasformato la loro piccola via nell'accesso privilegiato in città dalla parte di Porta Serio. E' un disastro, voglio proprio vedere se i nostri amministratori riuscirebbero a sopportare tutto questo. Nelle ore di punta resti fermo con la macchina anche 10 minuti. E questa sarebbe la soluzione trovata per la viabi-

momenti come questi, chiedere alle persone comuni come noi di tirare fuori dei quattrini già destinati alla famiglia, non è semplice. Sono spese in più...ma non lo capiscono? Anche il difensore civico ha avuto la sensibilità di segnalare il nostro disagio». Continua Delmiglio: «Chi di noi ha fatto l'investimento della vita, per esempio comprare o mettere a posto una casa, ora si trova con un'abitazione che si affaccia su una

strada che è la più trafficata della città. L'immobile è svalutato. Prima via Enrico Martini era una via tranquilla, una famiglia poteva ben pensare di compare una casa qui... Ma adesso? Come si fa a lasciare soli in strada i bambini? Prima prendevano la bicicletta oppure andavano a piedi all'oratorio. Oggi come si fa a fidarsi». L'altro grande disagio è il rumore: «La strada è piccola, il rumore c'è, continuo, da impazzire». Tutti motivi che hanno spinto i residenti a raccogliere i soldi per promuovere una vera azione legale contro il Comune. Tra di loro, Fabiano Faciocchi: «Quando abbiamo avuto l'incontro in Comune ci hanno detto che gli abitanti di Castelnuovo erano contenti. Non era vero. Conosco molte persone che abitano a Castelnuovo e sono tutti preoccupati per i loro figli-studenti quando vanno a scuola a piedi o in bicicletta». Faciocchi racconta le conseguenze della nuova viabilità nella vita di tutti i giorni: «Doveva essere una sperimentazione, ma qui non è cambiato niente. Ci stanno logorando psicologicamente... e la situazione non è certo migliorata. Nelle ore di punta, quando gli studenti escono da scuola e quando c'è l'apertura o la chiusura degli uffici, via Cremona, via Cadorna e via Enrico Martini sono tutte intasate di auto. Il traffico non scorre. E anche se i nostri amministratori non vogliono ammetterlo, la situazione non è certo migliorata. Volevano rendere più fluido l'accesso in città da via Brescia e più veloce l'uscita verso via Cremona? Bene, adesso si trovano tre vie dove le auto sono bloccate. Più di prima. Un'altra cosa: qui non passano solo auto, ma

Le alternative

Luciano Delmiglio

anche i camion, soprattutto di notte. E i pullman. Nessuno controlla, i vigili dicono di sì, ma noi sappiamo che non è vero».

«In via Enrico Martini bisogna trovare una soluzione per chi abita in quella strada e nelle vie vicine». Elia Avaldi, presidente della Commissione ambiente e territorio del comune, vuole, comunque, avere le idee chiare e quali possono essere le alternative all'attuale situazione di disagio. Ed è per questo motivo che ha voluto convocare la sua commissione. Sentirà i tecnici e, naturalmente, l'assessore Simone Beretta, per capire come impedire le lunghe file di auto, camion e pullman che in al-

cuni momenti di punta stanno intasando questa zona. «Si potrebbe studiare una rotonda all'uscita di via IV Novembre. Ma io non sono un tecnico e, quindi, non ho assolutamente, al momento, la soluzione ottimale. Sentiremo quali altre proposte ci sono in campo, da subito o in un futuro vicinissimo, per allieviare le difficoltà di chi abita nella zona». Elia Avaldi, che si tratta di un politico che va al sodo, spera che la soluzione di via Enrico Martini venga trovata nel più breve tempo possibile.


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Pregano Allah in piazza Duomo, le reazioni

E' successo dopo il corteo contro Israele. Il vescovo Cantoni: «Liberi di farlo». Don Lingiardi: «Ma prima urlavano la vendetta». Soccini della Lega Nord è durissimo. Agazzi del Pdl e Bonaldi del Pd: «Non è stato un gesto di sfida»

U

di Barbara Milanesi

n gesto, la preghiera de fedeli islamici che hanno manifestato nel corteo per Gaza di sabato 17 gennaio, che non poteva non avere reazioni. Il corteo, promosso dal coordinamento di lotta per la Palestina di Lodi, dal comitato per ricordare la Nakba, da La Foria e dal sindacato Slai Cobas, ha percorso le vie del centro. Giunti in centro città, intorno alle 17.15, i manifestanti hanno arrotolato le bandiere dell’autorità palestinese, hanno dato le spalle al Duomo e, idealmente rivolti alla Mecca, hanno cominciato a pregare. Una preghiera di gruppo, scandita dall’altoparlante che per tutto il corteo aveva gridato la rabbia contro Israele, Bush e contro i massacri. Come già successo

un quotidiano locale il giorno successivo alla manifestazione, è stato il vescovo Oscar Cantoni: «La preghiera si può fare dappertutto dato che la piazza è un luogo pubblico. I cremaschi farebbero bene a pregare di più». Non proprio entusiasta invece, don Emilio Lingiardi, parroco della cattedrale: «Hanno dimostrato anche la settimana prima e la manifestazione si era conclusa sempre in piazza Duomo. L’orario lo stesso, dalle 15 alle 17.30. I fedeli cristiani in Duomo non riuscivano nemmeno a dire il rosario, coperto dalle grida». Don Lingiardi si è espresso anche riguardo alle preghiere del corteo ad Allah: «Mi domando come possano essere delle vere preghiere quelle di chi, fino a mezz’ora prima, gridava odio e vendetta. Chiunque sia il Dio a cui ci si rivolge, la preghiera deve essere una

I fedeli musulmani hanno pregato durante la manifestazione

per le piazze di altre città italiane, sedi di manifestazioni analoghe, la preghiera ha suscitato anche polemiche nel panorama politico, sociale e religioso della città. Per qualcuno è stato un semplice appello ad Allah per vedere esaudite le preghiere di “cessate il fuoco”, per altri è stata una vera e propria provocazione. Il primo a esprimersi su

ricerca interiore di verità e giustizia. Bisogna pregare con la pace nel cuore e non con la voce illividita dall’odio. Questo deve valere per tutti i coinvolti nel conflitto, in questa guerra come in altre, da sempre. Pregare la pace per la pace. La mia non è una presa di posizione da una parte o dall’altra, riporto il significato della preghiera e la volontà del Signore».

Il corteo in piazza Duomo, i manifestanti con le bandiere della Palestina

Stefania Bonaldi, consigliere comunale del Pd, ha ripreso le parole del vescovo Cantoni: «Come ha dichiarato il presule, ritengo che la piazza sia un luogo pubblico. Pertanto, se i manifestanti hanno ritenuto opportuno raccogliersi in preghiera dopo il corteo non ci trovo nulla di strano. Del resto hanno pregato, non hanno fatto nulla di male. Bisogna distinguere atteggiamenti estremisti da atteggiamenti innocui. La manifestazione del sabato precedente era da condannare: bruciare una bandiera è un gesto inammissibile. Una preghiera di certo non lo è. La polemica a volte serve proprio a scaldare le ideologie. O probabilmente gli occidentali non sono ancora così preparati a un concetto totale di integrazione. Credo che siano proprio gesti come questi a farci comprendere che in futuro dovremmo abituarci sempre più a episodi del genere se si

vuole raggiungere una convivenza pacifica». Matteo Soccini, segretario della Lega Nord di Crema e neo consigliere comunale, non ha gradito la preghiera: «Ognuno è libero di pregare il proprio Dio quando vuole. In quel contesto, però, mi è sembrato finalizzato. Oltrettutto, non ho nemmeno capito il senso della preghiera. Sa, non conosco l’arabo. In generale credo che manifestare in una pubblica piazza può avere diversi significati come l’espressione di un pensiero politico o altro. Per l’Islam invece, l’occupazione di una pubblica piazza ha un significato molto diverso. Se a questo si aggiunge un momento di preghiera, per l’Islam ha solo un significato che va inteso storicamente: l’occupazione fisica di un luogo per ribadire la propria superiorità politica e religiosa». Ha aggiunto Soccini: «Il corteo di sabato contro le azioni di contrasto al terrorismo intraprese da Israele si è svolto senza incidenti. Il fatto che non vi siano stati, questa volta, gesti di intolleranza è stato sostituito egregiamente dal continuo lancio di slogan contro lo Stato ebraico infarciti di ideologia per nulla dissimile alla normale propaganda delle organizzazioni estremiste come Hamas».

«Coloro che ritengono una forma democratica le proteste delle cosiddette comunità islamiche avvenute nelle nostre città» sottolinea il segretario della Lega cremasca, «commette un errore clamoroso. Chi oggi si mette contro Israele si deve assumere la responsabilità di schierarsi a favore di Hamas. Bisogna raccontare che i musulmani che promuovono manifestazioni pubbliche per il popolo palestinese hanno conseguentemente affermato la propria continuità ideologica con il movimento terrorista islamico. L’articolo 4 dello statuto di Hamas non menziona la lotta per la costituzione di uno Stato per i palestinesi, ma la distruzione di Israele». Un giudizio sul quale Steania Bonaldi dissente profondamente: «Sia il terrorismo di Hamas sia le bombe di Israele sono da condannare. La manifestazione era per il “cessate il fuoco” e non pro Hamas. Ciò che si condanna naturalmente è la violenza in generale, da una parte e dall’altra. In questo caso, gli attacchi di Israele che sono andati a discapito di un popolo, le cui vittime sono stati per un terzo bambini». Anche Antonio Agazzi, presidente del consiglio comunale, non ha letto la preghiera dei manifestanti co-

me una provocazione: «Non mi ha né sorpreso né turbato la preghiera dei manifestanti. Tanto meno mi è parso un gesto di sfida. Mi è piaciuto molto l’intervento del vescovo Cantoni e lo condivido appieno. Soprattutto ho apprezzato l’esortazione ai cremaschi a pregare di più e di preoccuparsi di meno del culto altrui». Ponderata l’opinione di Agazzi anche in merito alle polemiche sorte dopo la manifestazione: «La questione mediorientale è estremamente complessa. Ogni manifestazione, oggi propalestina e domani pro Israele, elegge degli slogan. Quegli slogan, così come le dichiarazioni politiche che ne seguono, sono solo una semplificazione, una riduzione, legittima da entrambe le parti, di un problema vecchio e, come dicevo, ben più complesso. Io credo che in quel territorio serva la pace. E la pace è auspicabile solo se il popolo palestinese, quello israeliano e le autorità politiche che li rappresentano facciano un sforzo comune affinchè i due popoli abbiano due Stati. Solo così si potrà avere la pace». Intanto a livello nazionale, il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, sta lavorando a una direttiva con la quale interdire alle manifestazioni le piazze dove ci sono i luoghi di culto, ma anche i supermercati e i centri commerciali. «Le manifestazioni come quelle di questi giorni a favore della Palestina» ha spiegato il ministro, «pongono questioni nuove rispetto a quelle cui eravamo abituati: noi eravamo abituati ad evitare che si andasse sotto certe sedi, come quelle dei partiti. Ora c'è da valutare l'opportunità che i cortei passino vicino agli edifici di culto». «Non si vuole dare una risposta repressiva» ha continuato il ministro Maroni, «ma bisogna dare piena attuazione sia al diritto di manifestare sia al diritto di chi vuole vivere la propria città in modo tranquillo».


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Rapina con la siringa sporca di sangue Venerdì 23 Gennaio 2009

Alla Banca dell'Adda di Palazzo Pignano. I banditi erano in due. Sono riusciti a fuggire di Roberto Bettinelli

Quando il rapinatore ha tirato fuori la siringa sporca di sangue il tempo nella filiale della Banca dell’Adda di via Roma a Palazzo Pignano si è fermato. Un lungo istante di terrore è piombato dentro la filiale. Il bandito teneva in mano la siringa. Voleva i soldi. Non era solo. Il complice era dentro la filiale e gli copriva le spalle. E' iniziato così l'assalto in banca la mattina di lunedì 19 gennaio. Nella filiale c’erano il direttore, due dipendenti dell’istituto di credito e due clienti. Erano paralizzati dalla paura. I due banditi li hanno minacciati con la siringa. Dopo aver preso i soldi, circa 6mila euro, sono usciti a piedi e si sono allontanati indisturbati. Dalla filiale è partito l’allarme e i carabinieri sono interve-

nuti immediatamente. Ha coordinato la risposta delle forze dell’ordine il capitano Antonio Savino. «Sono di origine meridio-

agito insomma da professionisti, freddi, determinati. Non era sicuramente la loro prima rapina in banca. Nella filiale di via Roma i carabinieri

I carabinieri in azione

nale e hanno agito in modo fulmineo» ha spiegato Savino durante la conferenza stampa che si è tenuta sempre lunedì mattina nel comando di via Macallè. Hanno

del nucleo operativo della compagnia di Crema hanno eseguito un sopraluogo per prelevare eventuali impronte e iniziare l’esame del video del sistema di sicurezza.

Stando alla descrizione dei testimoni doveva avere 35 anni il rapinatore che aveva in mano la siringa. Alto un metro e ottanta, carnagione olivastra, parlava con accento meridionale, ma soprattutto quello che ha colpito il personale della filiale e i clienti era il suo abbigliamento: portava un impermeabile nero di pelle alla “matrix”. Con il volto scoperto, aveva capelli e occhi scuri. Il complice, invece, era più basso, con un’altezza intorno al metro e sessanta, vestiva un bomber scuro di colore verde militare e aveva il volto coperto da una sciarpa grigia. Forse l’auto della rapina è una station wagon, ma i carabinieri non ne sono sicuri. Le ricerche sono continuate per tutta la giornata ma non hanno dato esito positivo.

In tre assaltano la Sala giochi a Offanengo

Rapinata la sala giochi “Star Games” di Offanengo domenica 18 gennaio. Erano in tre a volto scoperto, stranieri con la pelle scura, così li ha descritti la 61enne, madre del titolare, che era nella sala giochi e che è stata legata con del nastro adesivo durante la rapina. Hanno aspettato che la donna rimanesse sola. Quando gli altri clienti se ne sono andati, i tre stranieri sono entrati in azione. Hanno legato la donna con del nastro adesivo e davanti ai suoi occhi hanno scassinato un videogioco. L’hanno svuotato in pochi mi-

nuti, ma sono riusciti a portare via solo una decina di euro. Un magro bottino. Poi sono scappati. Nessuno ha visto niente. Anche in strada i tre stranieri non sono stati notati dai passanti. La donna, dopo pochi minuti, è riuscita a liberarsi. I rapinatori non avevano stretto il nastro adesivo al punto da immobilizzarla a lungo. E’ stata lei a chiamare il 112. L’operatore della centrale operativa del comando di via Macallè ha inviato in via San Rocco tutti gli equipaggi disponibili. Una vera caccia all’uomo coordinata dal capitano Antonio Savino. I ca-

Il Toro lo carica, è grave Ferito quasi a morte un allevatore di tori di 61 anni di Sergnano. Era nella stalla quando un toro di cinque quintali si è liberato e gli è piombato addosso. L’uomo non ha avuto il tempo per evitare la carica dell’animale che l’ha investito gettandolo a terra e calpestandolo poi violentemente con gli zoccoli. L’allevatore si è messo a urlare cercando di ripararsi la testa con le braccia, ma il toro era impazzito. Le grida dell’allevatore hanno attirato l’attenzione degli altri dipendenti che sono intervenuti e l’hanno salvato. Il 61enne è stato poi trasportato in ospedale. L'incidente è avvenuto sabato 17 gennaio intorno alle 16.30. Le condizioni dell'uomo sono molto critiche, anche se non è in pericolo di vita.

rabinieri hanno isolato Offanengo in pochi minuti bloccando le principali vie di accesso al centro abitato. Ma era troppo tardi. Dei tre stranieri non è stata trovata traccia. Si sono dileguati nel nulla. La mancanza di informazioni precise sull’auto al momento della fuga ha reso meno efficace la battuta. La donna, sotto shock, ha atteso l’arrivo del figlio, titolare della sala giochi, in compagnia dei carabinieri. Ora gli uomini di Savino stanno cercando di raccogliere tutti gli elementi utili per risalire ai responsabili della rapina.

Via Indipendenza Donna scippata

Ladri di ville pronti a colpire Ladri di ville nel Cremasco. Un'auto staton wagon, una Fiat Croma, è stata trovata l'altra notte nei pressi di una volla dai carabinieri della compagnia di Crema. I militari hanno eseguito gli accertamenti e hanno scoperto che l'auto era stata rubata in una villa a Piacenza. Episodio, questo, che ha fatto sospettare la presenza nel Cremasco della stassa banda. Si tratterebbe di ladri specializzati nei furti in villa. Soggetti molto pericolosi. L'auto è stata trovata con le portiere chiuse a chiave. I carabinieri sono rimasti a controllare la Croma sperando che qualcuno venisse a prenderla. Ma così non è stato. Forse i membri della banda si sono accorti che i carabnieri stavano controllando l'auto. In ogni caso si sta facendo largo l'ipotesi che la Croma doveva servire per portare a termine nel Cremasco un'azione analoga a qulla compiuta a Piacenza. I carabinieri stanno indagando. Quando i carabinieri sono stati avvisati dell'auto parchegiata in una zona sospetta, sono intervenuti e hanno controllato il numero di targa. Poi è iniziato l'ppostamento. Ma senza successo.

Una volante della polizia

Scippata in via Indipendenza mentre tornava a casa in bicicletta. La donna, 50 anni, residente in città, è stata rapinata intorno alle 14 di venerdì 12 gennaio. Lo scippatore ha afferrato la borsetta della donna e l'ha strappata con forza. La donna aveva la borsetta infilata nel braccio. Si è sentita tirare in terra, è caduta, la borsetta si è sfilata mentre lei continuava a rotolare sull'asfalto. Per cinque metri è stata trascinata. Ha fatto in tempo a vedere l'auto scura, forse una Golf, che si allontanava a forte velocità. A bordo c'erano due uomini. Subito dopo si è accorta che

perdeva sangue dal naso. Quando è entrata nel bar poco più avanti aveva il viso coperto di sangue. Era terrorizzata e tremava. A malapena è riuscita a spiegare quello che le era successo. Il titolare ha chiamato subito il 113 e un'ambulanza. La volante della polizia ha pattugliato a lungo la zona per rintracciare l'auto scura. Ma non c'è stato niente da fare. Al pronto soccorso i medici hanno riscontrato alla donna la rottura del setto nasale. Nella borsetta aveva 150 euro. I medici l'hanno curata ma è rimasta sotto shock fino a quando non si è ripresa ed è stata accompagnata a casa.

Catanesi: in tutto nove colpi nel Cremasco. 130mila euro di bottino. Altri due arresti Il blitz dei carabinieri di Catania è scattato sabato 17 gennaio quando i militari hanno arrestato con l’accusa di rapina Santo Giuseppe Barbagallo, 35 anni, venditore ambulante, e Nicola Cirino Allegra, 31anni, disoccupato. Ma dietro l’arresto dei due pregiudicati ci sono le indagini dei carabinieri di Crema comandati dal capitano Antonio Il capitano Antonio Savino Savino. La richiesta di misura cautelare per i due catanesi è stata chiesta il 18 dicembre scorso dal sostituto procuratore cremasco Raffele Pesiri, mentre il 13 gennaio il giudice per le indagini preliminari Antonio Ferrari ha dato la sua autorizzazione a portare in carcere i pregiudicati. Per i carabinieri di Crema si tratta di rapinatori “pendolari”, che appartenevano a un gruppo di 12 uomini abituati a svaligiare le banche del nostro territorio. Il gruppo partiva da Catania e dopo aver passato la notte a Bologna o Modena, assaltava le filiali cremasche. Sabato i militari sono entrati in azione e i due banditi sono finiti in manette: uno era a casa mentre l’altro è stato bloccato al bar. Adesso sono in carcere a Catania. I due catanesi secondo gli investigatori avrebbero colpito tre volte nel Cremasco: Il colpo alla banca di Sergnano una rapina alla Banca dell’Adda di Agnadello e due volte a Sergnano, alla Banca di Credito Cooperativo di viale Rimembranze. I colpi si riferiscono tutti al 2007. In tutto il bottino era stato di circa 80mila euro. Ma i due catanesi non avevano agito da soli. Si tratta degli ultimi due arresti della banda. Nell’ultimo anno i carabinieri di Crema hanno già assicurato alla giustizia 9 banditi del gruppo dei catanesi. I carabinieri sono arrivati ai due banditi controllando i video di più di 50 rapine che sono state portate a termine nel nostro territorio. «Quelle dove i responsabili erano sconosciuti o solo parzialmente noti» ha spiegato Savino. In questo modo, attraverso un lavoro che ha ricostruito l’organico della banda dei catanesi, hanno individuato tutti i possibili partecipanti ai colpi. Poi, servendosi dei video girati dai sistemi di sorveglianza delle banche, hanno costruito un album con le foto dei banditi. Infine le hanno mostrate ai testimoni che hanno riconosciuto Santo Giuseppe Barbagallo e Nicola Cirino Allegra. Al 35enne sono contestati due colpi: uno a Sergnano e l’altro ad Agnadello, mentre al 31enne solo una delle due rapine a Sergnano. «Il gruppo si componeva in modo casuale» ha commentato Savino, «a partire dai 12 rapinatori che si alternavano e chi c’era oggi poteva non esserci nel colpo successivo. Le nostre indagini che sono state lunghe e molto impegnative ci hanno consentito di disegnare per intero la mappa di chi partecipava ai colpi». In tutto le rapine messe a segno dalla banda dovrebbero essere nove e avrebbero fruttato intorno ai 130mila euro. I carabinieri hanno eseguito una lunga scia di arresti: il 25 giugno finiscono in carcere Vincenzo L., 28 anni, Maurizio Z., 36 anni, Daniele P., 25 anni, Giuseppe P., 37 anni e Rosa M., 30 anni. Tutti catanesi. Poi tocca a Alessandro I., 35 anni, e Pasquale P., 25 anni. Il 10 novembre vengono arrestati Giuseppe F., 37 anni, e Alessandro S., 36 anni. Fino all'ultimo blitz dei carabinieri, sabato scorso, a Catania con l'arresto degli altri due rapinatori.


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CREMASCO Venerdì 23 Gennaio 2009

Le Tavole Cremasche e la Maialata Una specialità rara e gustosa. Ecco dove sarà cucinata. Fino al 28 febbraio

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di Barbara Milanesi

el maiale non si butta via niente! Recita lo slogan che promuove l’ormai consolidata iniziativa dell’associazione Le tavole Cremasche, in programma dal 15 gennaio fino al 28 febbraio 2009. I cuochi dell'associazione Tavole Cremasche, infatti, hanno deciso di proporre come menu invernale a prezzo fisso una serie di piatti in cui il maiale la fa da protagonista. Da qui il nome della manifestazione: La Maialata. Questa rassegna gastronomica, giunta alla 13° edizione, è proposta dai nove ristoranti cremaschi che fanno parte delle Tavole Cremasche fino al 28 febbraio per dare la possibilità agli amanti della buona cucina di gustare piatti tipici della tradizione padana, rivisitati però con un tocco di raffinatezza. Una volta, d'inverno, nelle campagne si ammazzava il maiale nell'aia e si cuoceva subito il sanguinaccio, un budino fatto col sangue, un

al miele, cipolline al balsamico e polenta di Storo oppure stinchetti di maiale al forno con melograno e polenta di mais rosso, o ancora zampetti di maiale fritti con porri caramellati all’arancia seguiti da risotto con ragù di costine di maiale. Insomma sono davvero tantissime e diverse le ricette offerte in nove menu capaci di intrigare il palato più indeciso. I ristoranti che proporranno i diversi manicaretti sono: il ristorante Bistek in viale De Gasperi n.31 a Trescore Cremasco, chiuso il martedì sera e tutto mercoledì; l’Hostaria San Carlo in Località Colombare di Moscazzano, chiuso il lunedì sera e il Martedì sera; il Fante in via del Fante, 23 a S a n t o S t e f a n o d i C re ma, chiuso la domenica sera e il Lunedì; il Ridottino di via Alemanio Fino, 1 a Crema, chiuso la domenica sera e il lunedì; l’Osteria La Cuccagna di Via Milano, 14 a Dovera, chiuso il mercoledì e il giovedì a pranzo; il Postiglione di via Boschiroli 17 a Credera Rubbiano, chiuso il lunedì; l’osteria Tre Rose di via Maltraversa, 1/b a Ca-

L'Associazione valorizza i piatti della cucina locale

po' di farina e un po' di zucchero. Oggi, invece, i ristoranti de "Le Tavole Cremasche" offrono lasagnetta con pasta di salame, costine di maiale

stelleone, chiuso il martedì sera e il mercoledì; il Via Vai di via Libertà 18, a Bolzone di Ripalta Cremasca, chiuso il martedì e il mercoledì; la trattoria Volpi di via Indipen-

Il progetto del sottopasso a Santa Maria

Una serata per capire con Macchi Cassia Sovra-sottopasso, un incontro per capire l'intervento più adatto per superare la barriera ferroviaria di Santa Maria. Lo organiza il Partito Democratico, il 2 febbraio, nella sala consiliare del Comune di Crema. A partire dalle 21 si terrà la discussione alla quale sarà presente Macchi Cassia, autore del progetto del sottopasso e dell'intero intervento di riqualificazione dell'area Nord-Est. Un'occasione per capire tutta l'importanza di un'opera pubblica che si annucia decisiva per il futuro della città e sulla quale è in corso un dibattito molto acceso. Da qui un breve resoconto del lavoro svolto in passato e la parola ai

professionisti e alla città. L'invito è aperto a tutti ed è volto esclusivamente alla creazione di un confronto e di una discussione di merito su un progetto importante, così da poter spiegare pubblicamente il percorso e le ragioni che questa maggioranza sta compiendo. Interverranno Matteo Piloni, coordinatore PD cremasco, Stefania Bonaldi, capogruppo in Consiglio comunale, e Enrico Fasoli, segretario Pd Città di Crema. La presenza del celebre architetto e urbanista Macchi Cassia consentirà di affrontare il problema del superamento di Santa Maria alla luce di un'esperienza professionale di altissimo livello.

Giornata aperta all'Istituto Marazzi

Per visitare la scuola al fianco degli studenti

denza, 34 a Nosadello di Pandino, chiuso la Domenica sera e il lunedì. Ma per Le Tavole Cremasche è già cominciata un’altra avventura. Una delegazione dell’associazione è atterrata lunedì 19 gennaio a Rio De Janeiro dove, fino al 26 gennaio, insieme ad una delegazione di Descurundu (associazione di ristoratori di Bordighera) si cimenteranno in una performance nel ristorante «Gibo

Brambini». Gilberto Brambini è un cremasco che è in Brasile da ormai 24 anni ed è stabilmente nel firmamento della ristorazione carioca con i suoi tre locali: "Da Brambini" "La Forneria" e "Gibo Brambini!". Lo scopo è di ripetere oltreoceano lo scambio culturale che tanto successo ebbe qualche tempo fa con i colleghi di Bordighera. Le Tavole Cremasche non si fermano mai.

L’Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato F. Marazzi di Crema propone una “giornata aperta” in programma per sabato 24 gennaio alle ore 14.30 presso la propria sede di via Inzoli n. 1 a Crema. Incontrare i docenti, capire quali sono le materie studiate, entrare nei laboratori e osservare come funzionano macchine e circuiti grazie alle dimostrazioni di alcuni alunni. L’Istituto Marazzi è da 80 anni una scuola professionale che grazie a docenti esperti garantisce la formazione per lavorare nel campo dell’industria e dell’artigianato, scegliendo nell’ambito di 3 indirizzi: meccanico, elettronico e della moda. L’Istituto permette di raggiungere due livelli di formazione: la qualifica professionale, ottenuta dopo 3 anni di studio, e il diploma tecnico

professionale, ottenuto dopo un successivo biennio di studi e che consente l’iscrizione ai corsi universitari. L’Istutito Marazzi di Crema favorisce infatti un accesso diretto al mondo del lavoro perchè collabora attivamente con decine di aziende. Il tasso di impiego è del 100%. La scuola, oltre a garantire una formazione professionale specifica, offre agli studenti un percorso formativo completo, in cui le materie di indirizzo sono integrate da periodi di stage nelle aziende. Fiore all’occhiello dell’Istituto sono dei laboratori attrezzati, al passo con le più recenti normative sulla sicurezza, in cui gli alunni possono apprendere il funzionamento tecnico di alcune macchine industriali e mettere in campo dei progetti da loro ideati.

Adesioni da tutto il Cremasco per partecipare alle lezioni di recitazione, scenografia e comunicazione

Laboratori del Franco Agostino Teatro Festival, cifre da record per l'edizione del 2009: più di mille studenti e 62 classi iscritte

Ormai da anni il numero dei partecipanti ai laboratori organizzati dal Franco Agostino Teatro Festival è in costante crescita. Una iniziativa che nel tempo ha conosciuto un crescente successo, fondato sul binomio teatro e scuola. Gli stessi promotori sono stati piacevolmente stupiti dal vero e proprio boom di iscrizioni ai corsi teatrali ed espressivi di questa XI edizione del FATF: rispetto al 2008 il numero delle classi che hanno richiesto l’attivazione di un laboratorio è passato da 45 a 62 e il bacino di utenza si è notevolmente ampliato coinvolgendo gruppi e istituti scolastici di un’area territoriale più estesa, che ha coinvolto un considerevole numero di comuni. «Sono circa 1200 ragazzi: un bel

Gli alunni della scuola materna dei Sabbioni

vivaio di gioia e creatività» afferma con il consueto entusiasmo Gloria Angelotti, Presidente del FATF, «i laboratori teatrali, espressivi, di scenografia, di scrittura e di comunicazione sono in parte già iniziati e in parte ai blocchi di partenza. È ormai solo questione di giorni e prenderanno il via tutti. Offerti gratuitamente alle scuole, costituiscono l’impegno maggiore del Festival, anche sotto il profilo economico. Ma quest’anno che hanno aderito anche numerosi istituti da buona parte della provincia, possiamo contare sul prezioso appoggio di alcuni Comuni, come Bagnolo, Agnadello, Capergnanica, Castelleone, Romanengo e Soncino». I laboratori sono esperienze che possono trasformare il quotidiano e

l’attività educativa, agiscono positivamente sui meccanismi relazionali interni al gruppo e sono uno strumento d’integrazione determinante. Valorizzano l’autonomia e l’attività personale del soggetto. Sono una forma di lavoro raccolta, privata, ma i gruppi che vorranno mostrare al pubblico i risultati ottenuti nel corso dei laboratori, potranno esibirisi nel corso della Festa di Piazza del 23 maggio. Confermati anche in questa edizione i laboratori di scenografia, quelli di comunicazione, che si avvalgono della collaborazione di giornalisti e comunicatori prestigiosi chiamati a raccontare ai giovani i segreti di un lavoro ricco di fascino, e quelli organizzati nella città francese di Melun


Cronaca

il PICCOLO

giornale del

Cremasco Venerdì 23 Gennaio 2009

11

I nomi sul sito del ministero: 155 in tutta la provincia, 11 quelli nati in città e 31 nel Cremasco

Conti dormienti a Crema: quanti e chi sono i titolari

A

di Laura Bosio

nche se il tempo è scaduto, e chi era in possesso dei cosiddetti «conti dormienti», ossia conti correnti, bancari o postali nei quali non sono state eseguite operazioni da almeno dieci anni se li è visti sfilare dalle tasche, niente panico: chi si è visto sottrarre la somma di denaro può sempre richiederla indietro. Anche Crema e la sua provincia hanno il loro bel numero di conti dormienti: 155 su tutta la provincia, mentre nella sola Crema sono 11. Dunque è bene che anche i cremaschi si affrettino nell'andare a verificare le somme che per anni hanno in giacenza, magari su qualche deposito dimenticato. Ma facciamo un passo indietro, e vediamo cosa sono questi «conti dormienti». Rientrano in tale categoria i rapporti contrattuali (depositi di somme di denaro o depositi di strumenti finanziari) in relazione ai quali non sia stata effettuata alcuna operazione o movimentazione ad iniziativa del titolare del rapporto, o di terzi da questo delegati per il periodo di tempo di 10 anni decorrenti dalla data di loro libera disponibilità. In particolare rientrano nel campo di applicazione del presente regolamento i seguenti rapporti contrattuali: deposito di somme di denaro (effettuato presso l’intermediario con l’obbligo di rimborso), deposito di strumenti finanziari in custodia e amministrazione, contratto di assicurazione di cui all’articolo 2, comma 1, del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, in tutti i casi in cui l’assicuratore si impegna al pagamento di una rendita

Pubblichiamo un estratto dell’elenco dei depositi dormienti.

Fonte: Ministero dell'Economia e delle Finanze

o di un capitale al beneficiario ad una data prefissata. L’applicazione del regolamento è esclusa nei casi in cui il valore dei beni non superi i cento euro. Pertanto, in base al regolamento, se il titolare di questi depositi dormienti, che dovrebbe essere avvisato con lettera raccomandata, non si attiva effettuando almeno un’operazione o mo-

Sono considerati solo i depositi oltre i 100 euro vimentazione entro il termine di 180 giorni dalla data della ricezione della stessa, il rapporto verrà estinto e le somme e i valori relativi a ciascun rapporto verranno devoluti a un apposito fondo statale. Si prevede che la gestione del Fondo sia affidata ad apposita Commissione nominata con decreto del ministro dell’Economia e delle finanze, Giulio Tremonti composta da un presidente di sezione del Consiglio di Stato, che la presiede, un

consigliere della Corte dei Conti, un dirigente del Dipartimento del Tesoro, un dirigente della Banca d’Italia, un dirigente della Consob, un dirigente dell’Isvap e un rappresentante dei risparmiatori, designato dal Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti presso il ministero dello Sviluppo economico - che ne disciplina il funzionamento. Secondo quanto stabilito dal ministero, entro la fine dello scorso anno questi conti dovevano essere conferiti a un apposito fondo del ministero dell’Economia delle somme giacenti, fondo che verrà poi utilizzato per risarcire le vittime di frodi finanziarie. Dal 16 dicembre 2008 coloro che scoprissero di avere soldi depositati su un conto dormiente il cui saldo è stato conferito al fondo del Ministero devono rivolgersi direttamente al fondo stesso per la restituzione delle somme. Tra il primo gennaio e il 31 marzo 2009, e così di seguito negli anni a venire, le banche devono comunicare al ministero e pubblicare su un quotidiano a tiratura nazionale l’elenco dei conti dormienti. Dal 31 marzo al 31 maggio il saldo dei conti dormienti non reclamati viene conferito al Fondo del ministero.

E' possibile recuperare i propri soldi Ed ecco il problema che molti si pongono: una volta che il conto addormentato è stato estinto, perché i soldi vengano trasferiti al fondo ministeriale, il cittadino ha perso ogni speranza di avere indietro il proprio denaro? Fortunatamente la risposta è no: lo spiega l'avvocato Alessio Romanelli. «Il titolare del conto può chiedere di tornare in possesso dei propri beni, a meno che il diritto non si sia prescritto». Il termine di prescrizione è di dieci anni, quindi teoricamente non dovrebbero esserci problemi. Tuttavia la cosa non è semplice come appare: «Secondo la maggior parte dei giuristi, finché i soldi restano in banca non si calcola il termine di prescrizione» spiega l'avvocato. «Secondo altri, invece, esso andrebbe fatto partire dal ricevimento della raccomandata con cui l'istituto di credito o da quello che rappresenta il depositario del conto». Dunque la normativa non è molto chiara, in questo caso. Resta il fatto che si può richiedere indietro i propri soldi. In che modo bisogna agire? «Bisogna fare una raccomandata di diffida» continua il legale. «Se però la banca o il ministero si rifiutano di restituire l'importo, a questo

punto ci si può rivolgere ad un legale, ed avviare un ricorso, per riaverlo indietro». Ad avvertire di questo, è stato anche Beppe Grillo, che dal suo blog, proprio nei giorni scorsi, ha lanciato un monito agli italiani. «In teoria per dieci anni dall'esproprio si possono richiedere i soldi indietro al Tesoro» ha scritto. «Capite, potete richiedere i vostri soldi indietro...Dovrebbe esistere una procedura per recuperare i soldi, ho telefonato a una banca e mi hanno detto che aspettano ancora istruzioni dal ministero per sapere qual è...».

Cognome

Nome

Data Di Nascita

Luogo Di Nascita

intermediario

Angela

Gaddia

09/11/1923

Montodine

03002 BANCA DI ROMA SPA

Angela

Gaddia

09/11/1923

Montodine

03002 BANCA DI ROMA SPA

Angela

Gaddia

09/11/1923

Montodine

03002 BANCA DI ROMA SPA

Bassi

Aldo

Soncino

3069 - INTESA SANPAOLO S.P.A.

Besia

Alfredo

Trescore Cremasco

01015 - BANCO DI SARDEGNA SPA

Brocca

Angela

Agnadello

3069 - INTESA SANPAOLO S.P.A.

Brunetti

Maddalena

Crema

3069 - INTESA SANPAOLO S.P.A.

Calzi

Teresa

Crema

06175

Camia

Giuseppe

Ripalta Arpina

06175

Camia

Maurina

Crema

06175

Carminati

Primo

Pandino

BANCA DELL'ADDA - CREDITO COOPERATIVO S.C. - ABI 08771

Carrera

Edvige

Castelleone

06175

Cipeletti

Luigi

31/10/1909

Crotta D'adda

5424

Crispiatico

Angelo

11/01/1927

Casaletto Di Sopra

01030/BANCA MONTE DEI PASCHI SIENA S.P.A.

Cusi

Massimo

21/06/1920

Castelleone

Bipop Carire S.p.A. (05437)

Fiammelli

Augusta

24/11/1956

Madignano

BG SGR SPA

Fiori

Agostino

12/02/1912

Castelleone

01005 - BANCA NAZIONALE DEL LAVORO

Fusar

Albino Imperatore

07/11/1953

Romanengo

ALLIANZ BANK - EX R

Grassi

Gian Battista

Vailate

08899 - CASSA RURALE - BCC TREVIGLIO

Maccalli

Elisa

25/01/1997

Crema

05228-BANCA POPOLARE DI CREMA

Macchi

Pierangelo

23/03/1955

Vailate

BCC VALLE SERIANA

Marazzi

Giovan Battista

13/10/1941

Cremosano

UniCredit Banca S.p.A. (02008)

Marcarini

Giacomo Arnaldo

19/09/1944

Soncino

05040/BANCA ANTONVENETA S.P.A.

Marchetti

Tania

Crema

3069 - INTESA SANPAOLO S.P.A.

Mazzini

Natalina

Crema

UniCredit Banca S.p.A. (02008)

Moretti

Silvana

Bagnolo Cremasco

07077 - CASSA RURALE DEL CREMASCO BCC SC

Moroni

Katia Ida

Crema

07077 - CASSA RURALE DEL CREMASCO BCC SC

Pantanini

Ugo

26/06/1930

Bagnolo Cremasco

UniCredit Banca S.p.A. (02008)

Patrini

Giulia

07/05/1938

Crema

C.R.A. CORTINA E DOLOMITI C.C. S.C. 08511

Pluderi Martelli

Luigia

02/03/1905

Crema

UniCredit Banca S.p.A. (02008)

Quaini

Guido

22/09/1956

Crema

05040/BANCA ANTONVENETA S.P.A.

Quarini

Massimo

08/01/1956

Cremona

6930 BANCA MONTE PARMA SPA

Rovida

Antonio

02/05/1940

Pandino

05164-BANCA POPOLARE DI LODI

Rovida

Lucia

Pandino

05164-BANCA POPOLARE DI LODI

Salini

Dario

15/07/1969

Soncino

5428 - BANCA POPOLARE DI BERGAMO S.P.A.

Samarani

Giovanni

06/12/1912

Sergnano

05164-BANCA POPOLARE DI LODI

Soldati

Rosa

02/08/1942

Palazzo Pignano

05040/BANCA ANTONVENETA S.P.A.

Sperolini

Renato

Crema

3240 -- BANCA DI TRENTO E BOLZANO

Spoldi

Maria

05/03/1907

Palazzo Pignano

8574 B. C. C. DI GATTEO CREDITO COOPERATIVO S.C.

Tagliaferri

Giovanni

29/04/1938

Ticengo

5428 - BANCA POPOLARE DI BERGAMO S.P.A.

Tartaglia

Angela

Vailati

Claudio

15/08/1953

Castelleone

UniCredit Banca S.p.A. (02008)

Vailati

Claudio

15/08/1953

Castelleone

UniCredit Banca S.p.A. (02008)

29/12/1926

25/08/1894

12/04/1942

14/12/1908

Ripalta Cremasca 3069 - INTESA SANPAOLO S.P.A.


12

il PICCOLO

Agricoltura

giornale del

Cremasco Venerdì 23 Gennaio 2009

Disagi ai pendolari, Alloni chiede il conto

Ecco le sue richieste al Tavolo sul trasporto pubblico in Regione. Anche il rimborso degli abbonamenti contro i ritardi dei treni

U

n incontro ufficiale, ad alto livello, nel quale le ragioni dei pendolari cremaschi e cremonesi sono state analizzate fino al dettaglio.

Ecco i risultati. La convocazione di tavoli per direttrici e linee specifiche cui partecipino tecnici, pendolari, Regione ed enti locali per affrontare i problemi delle singole linee ferroviarie. Il rilascio gratuito dell’abbonamento per il me-

se di febbraio ai pendolari utenti delle linee con gli standard di puntualità peggiori. La Provincia di Cremona mette a disposizione un milione di euro per l’acquisto di nuovi treni. Chiede che le altre Province, i Comuni, la Regione,

MERCATI - SETTIMANA DAL 16/1/2009 AL 22/1/2009 UNITà DI MISURA

CREMONA

MILANO

MANTOVA

MODENA

Tonn.

129,00137,00

140,00145,00

145,00148,00

148,00151,00

Tonn.

119,00120,00

129,50130,50

127,00129,00

140,00142,00

Tonn.

N.q.

340,00342,00

285,00290,00

--

Tonn.

118,0-123,0 N.q.

alla rinfusa

Tonn.

92,0094,00

107,50109,00

126.00129,00

117,00118,00

FIENO maggengo agostano

Tonn.

160,00179,00

80,00-130,00 100,00-140,00

--

--

Tonn.

55,0-59,5

44,00-55,00

--

--

lattonzoli locali

15 kg.

3,570

3,580

3,600

3,750

SUINI lattonzoli locali

25 kg.

2,630

2,610

2,630

2,500

SUINI lattonzoli locali

30 kg.

2,480

2,450

2,450

2,470

SUINI lattonzoli locali

40 kg.

2,030

2,000

2,030

2,050

Suini da macello

156 kg.

1,260

1,265

N.q.

1,230

Suini da macello

176 kg.

1,260

1,650

N.q.

1,265

Suini da macello

Oltre 176

1,260

1,190

N.q.

1,230

Vacche Frisone 1ª qualità (p.v)

Kg.

2,10-2,45 p. morto

Montichiari peso vivo 0,95-1,20

0,950-1,050

--

Vacche fris. 2ª qualità (p.v)

Kg.

1,80-1,95 p. morto

0,70-0,83

0,630-0,730

--

Manze scottone 24 mesi

Kg.

2,20-2,58 p. morto

0,95-1,15

1,040-1,210

--

Kg.

0,70-1,00

0,80-1,00

0,850-1,150

--

(50-60Kg) pie blue belga

Kg.

3,00-4,95

4,50-5,00

4,200-4,600

--

BURRO pastoriz.

Kg.

1,50-1,55

1,30

1,300

--

PROVOLONE VALPADANA

Kg.

5,05-5,20

4,95-5,05

--

--

PROVOLONE VALPADANA

Kg.

5,30-5,50

5,15-5,35

--

--

Kg.

5,55-5,85

5,60-6,00

5,80-6,00

--

Kg.

5,85-6,00

6,05-6,55

6,20-6,45

--

Kg.

--

--

--

--

PRODOTTO FRUMENTO

tenero buono mercantile

GRANOTURCO

ibrido naz. 14% um.

SEMI DI SOIA nazionale

ORZO NAZ.

peso spec. 55-60 peso spec. 66-68

CRUSCA

PAGLIA

press.rotoballe

SUINI

Vitelli Baliotti (50-60 kg) fris.

Vitelli Baliotti

127,0-134,0- 151,0-156,0 N.q. 140,0-145,0 134,0-139,0 158,0-160,0

fino a tre mesi

oltre tre mesi

GRANA Scelto stag. 9 mesi

GRANA Scelto stag. 12-15 mesi

Latte naz. Crudo (16-30 giugno)

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Non è escluso che in futuro venga ripristinato il mercato settimanale. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì.

Trenitalia e il Governo facciano altrettanto per moltiplicare le disponibilità. Sono le richieste avanzate con forza dall’assessore provinciale ai Trasporti, Agostino Alloni, al Tavolo regionale del Trasporto pubblico locale che si è tenuto oggi pomeriggio a Milano. Con Alloni, a rappresentare il Comune di Cremona in sostituzione dell’assessore Daniele Soregaroli impossibilitato a presenziare, la consigliera comunale Alessia Manfredini. Le richieste erano state discusse e concordate con i Comitati dei pendolari. Al Tavolo regionale, Alloni, che è intervenuto per primo, ha presentato una lunga serie di disservizi segnalati dagli stessi pendolari, verificatisi sulle linee che interessano i viaggiatori abituali cremonesi da quando è entrato in vigore il nuovo orario invernale che per alcune linee prevede il cadenzamento dei treni. Non vi sono sulle linee cremonesi, ha detto Alloni, problemi strutturali tali da impedire un servizio adeguato. Allora si intervenga per rimuovere i ritardi cronici e le frequenti soppressioni. Ecco, in estrema sintesi, il «cahier des doléances» presentato da Cremona. CREMONA-BRESCIA Treno 5224 CR 7.23 per BS 8.20 (il più usato del mattino dai pendolari su BS): sempre in ritardo (media 15’ Lun. 12/01 ben 68’) e soppresso mart. 13/01. OGGI 20/01 13’. Treno 5226 Cr 8.24-BS 9.22: ritardi frequenti (10-15’ e ven.

16/01 ben 32’ ). I ritardi di ES BG- Roma e della Freccia della Versilia (OGGI 20/01 17’ ritardo) incidono negativamente sui treni di punta dei pendolari. Carrozze insufficienti: solo 1 o 2 nelle ore di punta. Inoltre nei giorni di neve e freddo il materiale si è guastato e di conseguenza molti treni sono saltati, su questa linea e sulla CR-Treviglio. MILANO-CREMONAMANTOVA Treno 2646 da Cremona per Milano, partenza da CR ore 6.30 spesso in ritardo (mart. 13/01 46’, lun.19/01 20’ ). Treno 2662 da Cremona per Milano partenza da CR ore 6.58 (mart. 13/01 ritardo di 37’ e regolarmente circa 10’; OGGI 20/01 ritardo 31’). Treno 2648 da Cremona per Milano partenza ore 7.34 (mart. 13/01 ritardo di 36’ ven 16/01 21’; 20/01 ritardo di 23’). Coincidenza da ripristinare treno 5086 delle ore 8.20 per Codogno dove c’è sempre stata coincidenza con il treno da Parma per Milano: ora ci sono solo 3’ di tempo per interscambio ed è troppo poco. Se si perde si deve attendere 1 ora e poi il treno diretto successivo è alle ore 10.30. CREMONATREVIGLIO -(MILANO) Molte soppressioni di treni dal 7/01 fino a all’inizio della scorsa settimana per rottura materiale rotabile per neve e gelo. In quei giorni mancanza generale di informazione e nessuna pulizia dei marcia-

piedi. In generale i treni a Treviglio perdono moltissime coincidenze per ritardi dei treni: il servizio cadenzato così perde la sua efficacia e i pendolari devono attendere per 1 ora a Treviglio. Treno 10451 è il 1° e unico dei treni dei pendolari diretti a CR (soppresso mart. 8/01, lun. 12, mart. 13/01), va bene in questi ultimi giorni. Treno 10453 (il successivo): soppresso Lun. 19/01 Segnalo inoltre che dal 7 di gennaio il treno degli studenti da Capralba a Crema è sempre arrivato con ritardi notevoli e per tre volte è stato soppresso. I treni per Milano viaggiano con ritardi: in particolare il treno 10452 delle ore 5.45 da Cremona che arriva a MI alle ore 7.10 il 12/01 ha avuto 10’, il 13/01 45’e Lun. 19/01 16’ di ritardo. CREMONA-TREVIGLIO -(BERGAMO) Sono stati introdotti dal 12 gennaio due nuovi treni navetta, al mattino alle 7.28 da Treviglio per Centrale-Bergamo e viceversa intorno alle ore 14.00, ma non sono sufficienti, specie per i lavoratori, anche perché sono costituiti da solamente tre carrozze Chiediamo che possano essere da subito aggiunti altri treni navetta, in attesa che si arrivi a una soluzione definitiva. Sicuramente c'è bisogno di un treno di ritorno da Bergamo per i pendolari-studenti. Prima c’era il 17.32 e si arrivava a Cremona alle ore 18.17. Ora si arriva con 40 minuti di ritardo.


Artigianato

il PICCOLO

giornale del

Cremasco Venerdì 23 Gennaio 2009

13

Libera Artigiani, Zucchetti: «Contro la crisi serve una strategia comune»

«La situazione in cui verte l’economia mondiale non è di certo delle più rosee. Anche per gli artigiani. Questo perché non ci sono delle risposte e non ci sono delle strategie per affrontare l’enorme problematica».

A dirlo è Giuseppe Zucchetti, direttore della Libera Artigiani di Crema. «Il problema è a livello internazionale. E’ una crisi economica che non ha confini geografici stabiliti e precisi. E’ una situazione che

riflette la crisi finanziaria globale. Ogni giorno sentiamo di provvedimenti di livello comunitario, provvedimenti che però riguardano più annunci che fatti concreti. Si continua a bocciare, ridimensionare. Forse perché non si ha ancora ben presente l’entità della problematica. In questa misura diventa difficile affrontare strategicamente la situazione. Se aggiungiamo che alla mancanza di un piano di attacco si mescola la paura generale che investe l’intero Occidente ci rendiamo conto che non è facile venirne a capo. A volte addirittura diventa difficile distinguere dove arriva la crisi economica e dove comincia il terrore. Di

venta fondamentale prendere tutti una strada». Zucchetti, dopo un’analisi generale della situazione internazionale, parla del nostro territorio e si cala nella realtà cremasca: «Il Cremasco non è di certo immune dalla situazione generale di crisi. Il nostro territorio è costituito in prevalenza da piccole imprese e queste hanno avvertito per ultime l’onda. Ma proprio perché ultime a rimetterci saranno anche le ultime a riprendersi. Non c’è per le aziende del territorio forte contrazione dei fatturati ma di margini, che sono sempre più vicini allo zero, se non addirittura in perdita. Molte persone lavorano per

Aiuti alle piccole e medie imprese. Ma, dice il direttore, senza «piangersi addosso»

Giuseppe Zucchetti, direttore della Libera Artigiani di Crema

certo ciò che diventa necessario è una linea strategica concorde. Non serve una discordanza né di interpretazione né di azione. Il tunnel di uscita si vedrà solo quando l’interpretazione della crisi e le idee per venirne fori saranno condivise. Insomma di-

poco o niente e si avverte quel senso di impotenza che di certo non aiuta. La crisi nel Cremasco comincia proprio a farsi sentire e lo dimostrano i dati di cassa integrazione, soprattutto da ottobre fino ad oggi. Non è un momento semplice ma è qui che

Giuseppe Capellini, presidente della Libera Artigiani

non bisogna piangersi addosso». Zucchetti parla di sforzo collettivo e di fiducia, caratteristiche che non sono mai mancati ai cremaschi: «E’ difficile stabilire strategie di azione se non si ha ancora la reale portata della crisi. Di certo sono un ottimista e bisogna lavorare per arrivare a delle soluzioni. Mi rendo conto che per i lavoratori e i datori di lavoro in crisi diven-

ta necessaria un’aspettativa che ti fa andare avanti e fare pianificazione. Purtroppo si lavora quasi alla giornata oggi, è l’unica cosa possibile. Di sicuro so che sarà necessario lo sforzo di tutti, uno sforzo comune. La crisi tocca chiunque, non solo alcuni attori. Quindi lavoratori dipendenti e titolari devono in egual maniera tenere duro e sacrificarsi per un periodo in attesa di tempi migliori».


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Cremasco Venerdì 23 Gennaio 2009

Un Patto per lo Sviluppo per rilanciare l'economia

Si chiama Patto per lo Sviluppo e raccoglie una serie di progetti messi a punto dalla Provincia di Cremona in campo economico, produttivo, agricolo e turistico. In tutto 1.028.000 euro di investimenti. Gli interventi riusciranno a rimettere in moto l’economia del territorio con un giro di 152 milioni di euro. L’effetto volano è destinato ad incidere in ogni settore. Una strategia che, ci spiega Agostino Alloni, vice presidente della Provincia di Cremona: «Il Patto per lo Sviluppo avrà effetto su ogni area. Gli interventi sulle infrastrutture, la fabbrica della bioenergia saranno fondamentali e di supporto allo sviluppo di parecchie altre attività. Per esempio il finanziamento per la fabbrica della bioenergia mobiliterà circa 5 milioni di euro in tre anni per le spese che prevedono investimenti, personale, ricerca e formazione. E circa 1 milione di euro per le entrate annue. Saranno coinvolti nel progetto il Politecnico di Milano, la Provincia di Cremona, ERSAF, Consorzio Agrario di Cremona, AEM Cremona, Scs. Ma hanno manifestato interesse anche Libera Associazione Agricoltori, Coldiretti, Confcooperative, Casalasca Rifiuti e ASPM. In totale insomma verranno mobilitati in tre anni circa 8 milioni di euro». Un’altra novità

La Provincia investe un milione di euro. Ma l'effetto volano sarà di 152 milioni di euro

Agostino Alloni, vice presidente dell'amministrazione provinciale

prevista nel Patto per lo Sviluppo è certamente la creazione di un’agenzia per la certificazione energetica degli edifici: «Lo sportello si prevede possa generare ricavi per 4 milioni di euro all’anno con la vendita dei cosiddetti certificati bianchi. Anche questo è un ottimo progetto che fa in-

travedere buone prospettive. La forza del Patto sta nel fatto che un unico Ufficio porterà avanti progetti fino ad oggi distribuiti nei vari settori». L'obiettivo è rilanciare l'economia sul territorio provinciale, in tutti i settori portanti. Ecco gli interventi previsti: formazione di un’agenzia

per l’integrazione sociale; lo sportello per la certificazione energetica e lo sviluppo di un distretto agro energetico «Fabbrica della Bioenergia»; tetti fotovoltaici (previsti al Torriani di Cremona e al Galilei di Crema); innovazione per la competitività delle micro e piccole e medie imprese tramite uno specifico bando; costituzione di un polo formativo dell’agroalimentare; integrazione scolastica e lavorativa degli immigrati; sviluppo di poli produttivi; realizzazione di strutture per la navigazione assistita sul fiume Po; Polo di Tencara; nodo di interscambio passeggeri a Ponte d’Adda in Pizzighettone; raddoppio del tratto ferroviario CremonaOlmeneta e completamento del progetto di raddoppio della CR-Cava e scalo ferroviario; governance del turismo con suo distretto; sviluppo della filiera del frumento per pastificazione; realizzazione di un portale web per la promozione della distribuzione turistica di Cremona e provincia; riqualificazione ambientale campo gara di pesca provinciale sul Canale Navigabile; comunicazione ed educazione alimentare nelle scuole del territorio; sviluppo di una biosicurezza degli allevamenti bovini e suini. Nella tabella a destra, sono riportati le denominazioni dei progetti e gli importi finanziati per ognuno.

DENOMINAZIONE DEL PROGETTO

IMPORTO FINANZIATO CON FONDO PATTO SVILUPPO 2008

Agenzia per l'inclusione sociale

70.000 euro

Sportello per la certificazione energetica degli edifici in provincia di Cremona

40.000 euro

Sviluppo di un distretto agroenergetico in Provincia di Cremona “Fabbrica della Bioenergia”

40.000 euro

Tetti fotovoltaici

348.000 euro

Innovazione per la competitività delle micro e PMI

75.000 euro

Polo formativo dell'agroalimentare

10.000 euro

Integrazione scolastica e lavorativa degli immigrati

45.000 euro

Sviluppo di poli produttivi

20.000 euro

Realizzazione di strutture per la navigazione assistita del fiume Po

20.000 euro

Polo di Tencara

30.000 euro

Nodo di interscambio passeggeri a Ponte Adda in Pizzighettone

20.000 euro

Raddoppio tratto ferroviario CR-Olmeneta e completamento del progetto di raddoppio della CR-Cava e scalo ferroviario

70.000 euro

Governance del turismo: distretto del turismo

30.000 euro

Destination Management

50.000 euro

Sviluppo della filiera del frumento per pastificazione

25.000 euro

Riqualificazione ambientale campo gara di pesca provinciale sul Canale Navigabile (Spinadesco)

30.000 euro

Comunicazione ed educazione alimentare

25.000 euro

Biosicurezza degli allevamenti bovini e suini

10.000 euro

Distretto del pomodoro

20.000 euro

Progetto integrato Greenway (candidatura ASSE IV FESR)

40.000 euro

Assistenza tecnica al patto per lo sviluppo

10.000 euro

TOTALE

1.028.000 euro


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Soffientini: «I nostri artigiani sanno fare, e sanno fare bene» di Barbara Milanesi

«La risposta alla crisi? Purtroppo le difficoltà sono sotto gli occhi di tutti e intravedere una soluzione non è affar semplice» ha spiegato Pierpaolo Soffientini, presidente dell’associazione Autonoma Artigiani Cremaschi - Confartigianato Imprese di via IV Novembre a Crema. «Ma la nostra categoria è dotata di uomini ricchi di valori. L’artigianato ha la capacità di saper fare e saper fare bene. Le risorse operative espresse dagli artigiani sapranno prevalere sulla drammaticità della situazione in cui si trova

Venerdì 23 Gennaio 2009

il mondo, l’Italia, e il cremasco nello specifico. L’expo 2015, ad esempio, non è lontano. E’ un’opportunità che anche noi dobbiamo saper sfruttare». Realista Soffientini nel descrivere la situazione: «La situazione, attualmente, è davvero poco gestibile. Il Cremasco subisce in modo passivo il rotolare dell’economia mondiale. Abbiamo problemi in quasi ogni settore: metalmeccanico, tessile, edilizio. La difficoltà sta nel lavorare e produrre. I nostri associati, inoltre, non hanno consistenti ammortizzatori sociali. Per questo motivo il comparto soffre ancor

più». Altrettanto realisticamente Soffientini traccia le linee di azione dell’associazione: «Saremo costretti a

tutele agli artigiani. Già ci sono state diverse sollecitazioni da parte delle associazioni del mondo imprenditoriale

Il presidente dell'Autonoma artigiani cremaschi dice: «Sfruttiamo l'Expo 2015» tentare di ottenere maggiori opportunità per ammortizzare il problema. Ci impegneremo affinchè siano concesse maggiori garanzie e ulteriori

ed economico locale verso enti ed istituzioni. Sia la Provincia di Cremona, la Camera di Commercio e la Regione Lombardia si sono mosse per mettere in campo strumenti di sostegno all’economia. Diversi sostegni, tra questi anche misure per facilitare l’accesso al credito da parte delle aziende. Ma non solo. Ci auguriamo che la stessa sensibilità possa essere date anche dalle banche del territorio e non». La crisi finanziaria prima e la crisi economica effettiva poi, sembrano aver congelato il sistema. Il nostro territorio di conseguenza ne risente: «Purtroppo oggi non è possibile avere una ricetta anticrisi, soprattutto a livello locale» spiega ancora Soffientini «ma l’impegno e la fatica richiesti per il momento particolare produrranno frutti. Del

Pierpaolo Soffientini, presidente dell'Autonoma artigiani cremaschi

resto abbiamo superato crisi peggiori. Si tratta di trovare delle nuove opportunità e lentamente di concentrare le risorse per attuarle. Come il lavoro dell’artigiano appunto: la passione e la cura per quel che si fa devono portare a nuove idee, impegno e quali-

tà della produzione. L’Expo 2015 è una grande opportunità che ha la Lombardia, a differenza di altre regioni. Il Cremasco è nelle condizioni di poter dare il suo contributo. Non dobbiamo mancare l’appuntamento e essere coinvolti in modo pieno».


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A cura di Laura Bosio Tempi di crisi per tutti i settori, e l'artigianato non ne è certo indenne. Un settore che peraltro occupa una grande fetta dell'economia cremonese, e che rispecchia pienamente la situazione di tutta l'economia del territorio. «Indubbiamente l’onda lun-

«L'artigianato ha la flessibilità necessaria per affrontare la crisi»

Giandomenico Auricchio, presidente della Camera di Commercio

ga della crisi investe anche le imprese del settore artigiano, con un peggioramento degli indicatori fondamentali, produzione, domanda e fatturato» spiega Giandomenico Auricchio, presidente della Camera di Commercio di Cremona. «Non abbiamo ancora i dati del 4° trimestre 2008, ma già nel trimestre precedente quasi un’impresa su due (il 48%) dichiarava di avere contratto il proprio livello produttivo nel corso dell’ultimo anno». Il 2009 si prospetta un anno difficile: qual è lo scenario del mondo artigiano? «In questo scenario certamente non favorevole, in cui a soffrire in modo particolare sono i settori più strettamente legati alla subfornitura, va sottolineato che il comparto

dell’artigianato - proprio perché composto per lo più da piccole imprese - è in grado di esprimere quella flessibilità indispensabile per affrontare e superare momenti difficili. L’eccellenza delle produzioni e dunque la qualità rappresentano gli obiettivi su cui puntare per continuare a mantenere una fetta di mercato. Anche l’aggregazione fra imprese rappresenta un’opportunità significativa che ha già dato risultati incoraggianti». La nostra città offre diverse eccellenze a livello di artigianato: quali sono? «Innanzitutto la liuteria, che attira operatori, musicisti ed appassionati da tutto il mondo, e l’agroalimentare, contraddistinto da una produzione di qualità che si impone sui

mercati internazionali per le sue caratteristiche intrinseche e per il forte legame con il territorio. Sono questi i nostri biglietti da visita. Ma anche altri settori, come la meccanica di precisione, il settore della cosmesi, l’industria del legno presentano punte di eccellenza». Come vengono valorizzati i punti forti della nostra produzione artigiana? «Voglio sottolineare che le imprese stanno dando il massimo per superare questo difficile momento. Ma non basta. Servono misure concrete, immediate ed efficaci nel breve termine per accompagnare le nostre aziende in questa fase e sostenerle sui mercati globali. Sono convinto che le nostre produzioni di qualità, l’alta manifattura e il grande patrimonio di piccole imprese che rappresentano l’ossatura del nostro sistema produttivo riusciranno a superare la situazione attuale». Quali sono i meccanismi che la Camera di Commercio mette in atto per sostenere la produzione artigiana? «La Camera di Commercio è sempre presente accanto alle imprese, supportandole, soprattutto in questa fase difficile della nostra economia, attraverso interventi ancora più incisivi a supporto dello sviluppo. Come? Prima di tutto garantendo l’accesso al credito. Sul progetto Confidu-

cia, realizzato dal sistema camerale lombardo, insieme alla Regione, sull’Accordo di programma, la Camera di Commercio di Cremona ha stanziato un fondo iniziale pari ad 500mila euro, finalizzato ad aumentare le controgaranzie del sistema dei Confidi e ad incrementare così ulteriori flussi di credito alle imprese. Altre misure vengono messe a disposizione per supportare i processi di internazionalizzazione. Su questo fronte, in aggiunta alle consuete agevolazioni previste dal Regolamento camerale volte ad incentivare la partecipazione collettiva delle imprese del territorio a fiere e missioni in Italia e all’estero, per il 2009 ha stanziato un fondo di 25mila euro per la concessione di contributi a fondo perduto destinati a favorire la partecipazione individuale a fiere all’estero delle imprese di tutti i comparti merceologici, ad esclusione dei settori dell’agroalimentare, della liuteria e della cosmesi che già beneficiano di altre iniziative. Allo stesso modo la Camera punta sull’innovazione e sulla formazione come leve competitive per lo sviluppo. Oggi anche le piccole e medie imprese stanno scoprendo quanto sia necessario investire non solo nel processo produttivo, ma anche in ricerca e innovazione. In questo ambito, è in atto una nuova edizione del Bando Innovazione che, a

Auricchio (Camera di Commercio): «Garantire l'accesso al credito»

La Camera di Commercio di Cremona

livello locale, mette a disposizione 375mila euro per interventi nel campo della sicurezza sul lavoro, dell’energia e dell’ambiente. Anche per quanto riguarda

la formazione, tema anche questo strettamente correlato alla competitività d’impresa, la Camera di Commercio è in prima linea con l’azienda speciale Servimpresa».


Artigianato In un periodo in cui la crisi è sempre in agguato per tutti, assume una valenza fondamentale il discorso dell'accesso al credito, per le imprese. Un settore che ha visto da poco l'erogazione di nuove Sono le nuove regole regionali per il credito alle imprese, frutto della legge regionale 1/2007. I nuovi strumenti creditizi regionali sono pienamente operativi, e questo è importante, in quanto rende il sistema dell’accesso al credito agevolato per le imprese artigiane più efficiente, moderno e funzionale. Le misure sono sostanzialmente tre. La misura denominata A riguarda il microcredito, ed è un contributo in conto garanzia. La finalità è di sostenere all’accesso al credito per finanziamenti di microcredito per concessione di contributi in conto garanzia. In questo caso l'agevolazione prevista è un contributo in conto garanzia (max 0,8% annuo dell’importo garantito per la durata del finanziamento). E' ammesso un investimento minimo di 10mila euro, e massimo di 15mila euro, fino al 100% dell’investimento ammesso. Le spese che riguardano tale misura sono: attrezzature e macchinari, costi di manutenzione ordinaria e straordinaria, scorte. Il finanziamento è gevolabile e la sua durata è liberamente concordata, tenendo conto che ha una durata minima di 2 anni e massima di 5 anni. Per i finanziamenti è prevista la garanzia collettiva rilasciata dai Confidi associati ad Artigiancredit Lombardia che copre fino all’80% del finanziamento. Non è prevista la

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Credito alle imprese: le misure regionali

garanzia sulle operazioni di leasing. La misura B riguarda invece gli investimenti, ed è un contributo in conto interessi/ canoni. Scopo della misura è il sostegno all’accesso al credito per finanziamenti a medio termine mediante la concessione di contributi in conto interessi/canoni. Le agevolazioni previste sono: finanziamento, leasing agevolato, contributo in conto interessi, canoni. L'investimento ammesso va dai 15mila euro ai 350mila. Le spese ammesse sono le seguenti: attrezzature, macchinari e automezzi nuovi; impianto, ampliamento e all’ammodernamento dell’unità produttiva (laboratori, capannoni, ecc.). Il finanziamento è agevolabile. Le condizioni di finanziamento sono stipulate al tasso d’interesse pari, euroribor 3/6 mesi pro-tempore maggiorato di uno spread massimo di 1,5 punti per operazioni a tasso variabile. Irs vigente, in funzione della durata del finanziamento maggiorato di uno spread massimo di 1,5 punti per operazioni a tasso fisso, possono prevedere un periodo d’utilizzo e/o di preammortamento della durata massima di 1 anno, qualora il finanziamento sia assistito da garanzia di Confidi a valere

sui fondi pubblici, lo spread applicato sarà ridotto di 25 punti base. La durata è liberamente concordato, e va da un minimo di 3 a un massimo di 10 anni. La misura C riguarda infine lo sviluppo aziendale, e prevede alcune sottomisure. La prima è inerente all'avviamento di nuove imprese. Si vuole dare un sostegno per l'accesso al credito per finanziamenti a medio termine per la concessione di finanziamenti a tasso agevolato. Il finanziamento/leasing è agevolato: 40% è a carico del Fondo regionale, mentre le banche e le società di leasing convenzionate con la Regione coprono il 60%. L'importo di investimento ammesso va da un minimo 20mila euro a un massimo 250mila. Il finanziamento concesso è fino al 100% dell’investimento ammesso. Sono ammesse: le spese di costituzione, i canoni d’affitto (max un anno), il costo lordo (massimo un anno) di un dipendente, i macchinari, le attrezzature, le scorte (massimo euro 5.164,57). l'impiantistica, gli interventi di tutela ambientale, di sicurezza sul lavoro, le consulenze tecniche, gli studi, le ricerche, i costi ristrutturazione (max 50% dell’investimento totale), altre spese coerenti con l’investi-

Agevolazioni e finanziamenti anche fino al 100% dell'investimento ammesso

Un artigiano al lavoro

mento dichiarato. Le attrezzature ed i macchinari devono essere nuovi. Sono ammessi attrezzature e macchinari usati, se solo se sono in regola con le norme. L’impresa non potrà cedere i beni oggetto dell’agevolazione per tutta la durata del finanziamento. Sono ammis-

sibili le spese sostenute non oltre l’anno precedente la data di richiesta dell’agevolazione. Le domande possono essere presentate anche a preventivo entro l’anno dalla data d’iscrizione agli albi provinciali e, l’erogazione del finanziamento, è condizionata alla

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realizzazione del 50% dell’investimento. La durata va da un minimo di 2 anni a un massimo 6 anni. Per il leasing la durata massima è di 5 anni. La Sottomisura 2 riguarda «Innovazione tecnologica, sviluppo produttivo e commerciale, ambiente e sicurezza», e mira a sostenere l'accesso al credito per finanziamenti a medio termine mediante erogazione finanziamenti a tasso agevolato. Il 40% è a carico del Fondo regionale, le banche e le società di leasing convenzionate con la Regione coprono il 60%. L'investimento ammesso va da un minimo di 50mila euro a un massimo di 500mila. Il finanziamento concesso va fino al 100% dell’investimento ammesso. Sono ammesse le seguenti spese: licenze, brevetti, consulenze tecniche, attrezzature e immobilizzazioni, formazione dipendenti, studi, ricerche, certificazioni prodotto, qualità sviluppo e controllo qualità, incremento occupazionale (costo lordo biennale dei nuovi assunti nell’anno precedente la data della domanda, ammodernamento/ampliamento del ciclo produttivo, sviluppo commerciale/produttivo in Italia e all’estero, accordi commerciali, fiere/mostre, pubblicità, ampliamento/ristrutturazione sede produttiva (max 50% dell’investimento totale), attrezzature, dispositivi e macchinari (spese di installazione incluse), adeguamenti alla normativa legislativa/contrattuale in materia di salvaguardia ambientale e sicurezza sul lavoro, scorte e lavorazioni esterne (max 20% del totale investimento e comunque non superiore a 25.822,85 euro).


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Cremasco Venerdì 23 Gennaio 2009

L'artigianato edile è sempre molto richiesto, nonostante il calo del settore. E soprattutto sempre più ricercate sono le professionalità ad esso legate. A questo proposito cadono i corsi promossi dalla scuola edile, rivolti a tutti coloro che vogliono accostarsi alla professione di operatore edile. Si tratta di un corso gratuito e di durata triennale, rivolto a giovani tra i 14 e i 18 anni. Esso si svolgerà sia a Cremona sia a Crema. La Scuola Edile cremonese, presente da oltre 20 anni a Cremona e da alcuni anni sul territorio cremasco, rappresenta un’ importante occasione in grado di offrire ai ragazzi una formazione improntata alla crescita personale ed alla realizzazione professionale. I corsi promossi, infatti, risultano essere particolarmente dedicati a tutti quei ragazzi che hanno la necessità di trovare un efficace sostegno educativo all’interno di un percorso professio-

nalizzante attraverso il quale assolvere l’obbligo scolastico e formativo, ed anche vedere realizzate le loro aspirazioni professionali nel campo dell’edilizia. La Scuola Edile cremonese si rivolge a quei giovani che possono scegliere un percorso lavorativo. Da sempre fondamentale è l’organizzazione di corsi ad hoc, capaci di garantire ai ragazzi sia la necessaria preparazione lavorativa sia di sostenere la loro crescita personale ed il loro successo formativo. La scuola è inoltre pronta ad accogliere anche coloro che, per motivi diversi, hanno interrotto il corso di studi o hanno deciso di indirizzarlo diversamente e che si trovano ora nella condizione di riprendere un percorso di formazione. Ogni anno la Scuola Edile organizza corsi di recupero linguistico per rispondere alle esigenze di quei ragazzi stranieri che necessitino di una facilitazione in lingua italiana.

Professione: operatore edile al via la scuola triennale

Al terzo anno di corso, la scuola organizza tirocini formativi presso le imprese edili iscritte alla Cassa Edile della Provincia di Cremona con l’intento di avvicinare gli studenti al mondo del lavoro e di facilitare la collocazione lavorativa nel campo dell’edilizia dopo il percorso formativo. L’iscrizione al triennio è completamente gratuita e prevede importanti agevolazioni e servizi per gli allievi: bus gratuito dalla stazione al cantiere scuola di via Cappuccini, rimborso delle spese di viaggio extraurbane, visite formative gratuite, dotazione didattica, corredo antinfortunistico e attrezzi da lavoro. Ogni anno, inoltre, per gli allievi più meritevoli vengono erogate borse di studio ed in collaborazione con la Cassa Edile si organizza un soggiorno estivo completamente gratuito. La Scuola Edile Cremonese è l’ente paritetico di emanazione contrattuale del settore edile (organizzazione delle imprese Ance Cremona e organizzazioni sindacali FeNeal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil) con compiti di interesse pubblico i cui obiettivi sono: offrire al settore edile azioni di orientamento, formazione ed aggiornamento professionale; favorire l’approccio fra domanda e offerta di lavoro in edilizia.

Altra novità degli ultimi giorni è che è stato avviato il primo corso in provincia di Cremona per i neo assunti di primo ingresso nel settore edile Il corso, completamente gratuito per imprese e futuri lavoratori, è previsto dai contratti collettivi nazionali di lavoro (edili industria, edili artigiani, edili Pmi, edili cooperative) sottoscritti nel periodo giugno-luglio 2008. L’innovazione contrattuale prevede che, con decorrenza dal primo gennaio 2009, ciascun lavoratore al primo ingresso nel settore riceva, prima dell’assunzione in impresa, una formazione professionale e alla sicurezza di 16 ore presso la locale scuola, nella nostra provincia presso Scuola Edile Cremonese. L’innovazione contrattuale, positivamente implementata in provincia di Cremona con l’avvio del primo corso 16 ore, offre al sistema delle costruzioni interessanti opportunità. Innanzitutto la formazione d’ingresso (16 ore in due giornate a tempo pieno) è collocata prima dell’inizio del rapporto di lavoro e pertanto non grava né economicamente, né organizzativamente sull’impresa. Impartisce inoltre un “minimo etico” di formazione al “sapersi muovere in cantiere in modo razionale e sicuro” a tutti i nuovi ingressi prima del

In partenza anche i corsi per i neo assunti di primo ingresso

L'importanza di imparare un mestiere

primo minuto di lavoro. L’impresa è in grado di dimostrare in modo inequivocabile che ha assolto all’obbligo della formazione d’ingresso prevista di legge (dall’articolo 37, comma 4, lettera A del Testo Unico sulla Sicurezza Dlgs 81/2008),e alla norma contrattuale. Essa prevede una formazione che è prima di tutto “formazione professionale”, ovvero formazione finalizzata a mettere in grado il nuovo

lavoratore di svolgere in modo professionalmente produttivo e corretto (e di conseguenza sicuro) le mansioni che normalmente vengono assegnate ad un nuovo entrato e che costituiscono l’abc del mestiere. Questo aspetto diventa particolarmente interessante nel caso di lavoratori stranieri. La Scuola Edile Cremonese ha in calendario un corso alla settimana che verrà attivato in base alle iscrizioni.


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Cavagnoli (Cna): «Ora bisogna stringere i denti»

Il 2008 si è chiuso sotto il segno della crisi, e il 2009 non si apre certo sotto le più rosee prospettive, come conferma anche il direttore della Cna di Cremona, Bruno Cavagnoli. «Alla fine del 2008 si è registrato un significativo aumento di richiesta per la cassa integrazione in deroga». Quali sono i settori che maggiormente risentono della crisi? «I segnali più forti di que-

sto problema arrivano dal settore tessile e delle confezioni, ma anche dal settore metalmeccanico, specialmente per quanto riguarda il segmento dell'industria automobilistica. Ma un altro fattore che ci preoccupa, anche se ancora non è evidenziato come preoccupante, è il settore delle costruzioni, che attualmente vive una fase discendente. C'è un forte squilibrio, nel mercato immobiliare, tra do-

manda e offerta, anche nella nostra provincia. Non si sente ancora una vera crisi in questo segmento di mercato, ma il futuro ci preoccupa fortemente. Intanto si moltiplicano gli immobili che restano invenduti. E anche il settore delle infrastrutture, che nelle costruzioni rappresentano un punto di forza, ora tengono il passo. Se non vengono posti in essere dal

Venerdì 23 Gennaio 2009

ma anche aziende di vari settori che ancora riescono a sfondare sul mercato. Il vero problema è il clima di incertezza generale che permane». Cosa ci si aspetta da questo 2009? «Ormai ci si interroga sulla durata della crisi. Gli imprenditori dicono che stringeranno i denti. Pur essendo ottimisti, devono fare i conti con

L'associazione mette in campo misure a sostegno del credito Governo alcune misure di sostegno, il futuro sarà tutt'altro che roseo». Quali misure? «Sostegni ad interventi di ristrutturazione, innovazione tecnologica e riqualificazione energetica. Quest'ultimo è un campo che stava prendendo piede, ed ha bisogno di nuova linfa». Vi sono settori che ancora tengono? «Certi settori di nicchia,

La sede della CNA Cremona

I dati evidenziano, purtroppo, una sempre più marcata tendenza alla recessione, nel settore artigiano. Basti pensare che gli ultimi dati evidenziano il triste passaggio, per le aziende, dalla necessità di inserire personale specializzato, a quella di adottare la cassa integrazione. Lo sottolinea Giuseppe Ferrari, presidente dell'Associazione artigiani (Confartigianato) di Cremona. «Le nostra aziende si stanno dando da fare per cercare soluzioni. Purtroppo però si incontrano diverse difficoltà, in quanto la crisi è dovuta ad una congiuntura negativa che non colpisce solo l'Italia, ma l'economia mondiale» spiega Ferrari. «Crediamo però che per la sua vivacità, la dimensione, la capacità di reagire e la dinamicità, il noastro settore sarà in grado di superare questo periodo». Quali azioni si stanno mettendo in campo oggi? «Stiamo facendo tutto quanto sia possibile. Si cercano sbocchi su nuovi mercati attraverso fiere e missioni estere. Ma anche su fiere interne, come quelle dedicate alla liuteria e alla gastronomia, fiori all'occhiello del nostro territorio. Si lavora molto anche su settori fidi e garanzie, attraverso i nostri consorzi, che lavorano per il credito alle imprese. A questo proposito sfruttiamo anche quello che viene messo in campo dalle istituzioni presenti sul territorio. Dal punto di vista associativo mettiamo

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quello che sta succedendo a livello internazionale». In che modo dovrebbe agire il Governo per tamponare la crisi? «Innanzitutto servirebbe una spinta ai consumi interni, e quindi dare potere di acquisto ai salari. Inoltre bisogna mettere in atto una serie di ammortizzatori sociali, che servano a contenere la crisi. Ci sono anche misure di intervento sul credito.

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Bruno Cavagnoli direttore dell CNA

Queste però ormai hanno un'efficacia relativa, perché gli imprenditori non chiedono neppure più i soldi alle banche: c'è troppa paura ad investire. Ci sono poi tante cose che dovrebbero essere sistemate, nel sistema fiscale italiano. A partire da una minore burocrazia per le aziende, in quanto essa potrebbe ridurre sia i costi che i tempi di attuazione. Così come sarebbe importante il provvedimento dell'Iva all'incasso, ossia il pagamento dell'imposta solo dopo che si sono incassati i soldi». Quali sono le misure messe in campo da cna? «Abbiamo fatto una serie di azioni che riguardano il credito, attraverso delle convenzioni con le banche, per

far si che la liquidità non manchi. Questo perché esistono diverse aziende che ne hanno bisogno non solo per gli investimenti, ma anche solo per la gestione ordinaria. Ci sono poi in campo una serie di interventi sulla formazione professionale e sugli approfondimenti: è importante che le nostre aziende cerchino di essere sempre più competitive, e pronte a cogliere eventuale nuove opportunità. Per questo l'aggiornamento continuo è fondamentale. Infine ci sono una serie di interventi a livello nazionale, con il Governo, perché vengano poste in essere le misure di cui parlavamo prima. C'è bisogno di tutto il sostegno possibile, in un periodo come questo».

«La situazione è difficile, ma il nostro settore può resistere» in campo gli strumenti per reperire fondi per le aziende. Sfruttiamo molto l'attività dei consorzi. Come ad esempio il Cenpi, che vende energia elettrica a prezzi più bassi di quelli che ci sono sul mercato, cosa che torna molto utile alle aziende.

di mettere in campo, un sistema di consulenza, che entri in gioco prima della repressione, per permettere alle aziende di mettersi in regola». La formazione ha una sua importanza fondamentale nella competitività...

Ferrari (Associazione artigiani): «Bisogna sburocratizzare le aziende» Come facciamo da ormai due anni, promuoviamo il made in Italy, che va valorizzato, e se sostenuto può far da volano all'economia italiana». Importanti sono anche gli accordi bilaterali... «Ne stiamo definendo uno attualmente con Asl, ufficio provinciale del lavoro ed altri enti preposti al controllo. Ad esempio con l'Asl si è deciso

«Infatti uno dei nostri punti di forza è la formazione professionalizzante. Abbiamo un ente di formazione accreditato, che si occupa della formazione di professionalità specializzate, sia per i dipendenti che per i titolari». Non si può poi trascurare il problema dei dipendenti... «Infatti stiamo portando

avanti, dal confronto con i sindacati, gli accordi Elba, che riguardano la cassa integrazione delle aziende. Funziona con la messa a disposizione di una serie di previdenze per lavoratori dipendenti». Sono già molte le richieste di cassa integrazione? «Molte no, ma di certo sono in aumento rispetto ai mesi precedenti, purtroppo. E' invece sorprendentemente positivo il dato del numero delle imprese artigiane, che non è diminuito, anzi, è in continua crescita. Basta pensare che a fine 2007 erano 10.237, mentre a novembre 2008 erano 10.402. Si tratta di 170 imprese in più. Sono meno numerose le cessazioni di attività rispetto allo scorso anno, mentre crescono le nuove iscrizioni. Si tratta per lo più di imprese edili, e questo ci fa pensare che anche questa crescita finirà con l'arrestarsi, visto l'andamento del mercato edile, che ora ha subito una battuta d'arresto». Quali sono le battaglie

Giuseppe Ferrari, presidente dell'Associazione Artigiani Cremona

da portare avanti a livello nazionale? «Stiamo lavorando per arrivare ad una sburocratizzazione del sistema aziendale, una battaglia fondamentale, perché la burocrazia ammaz-

za le attività, e ha costi davvero proibitivi. Si vuole inoltre portare avanti il provvedimento dell'Iva all'incasso, che permette di pagare l'Iva solo quando si incassano i proventi».



Lettere pendolari

I treni lombardi sono i più inaffidabili Ancora pessimi i dati di affidabilità delle linee ferroviarie lombarde: lo confermano i dati di novembre, appena resi noti dalla Regione, che vedono i treni lombardi ottenere il record negativo del 2009. Sono infatti 14 su 29 le linee di Trenitalia che hanno sforato la soglia dell’indice di affidabilità, mentre è “inaffidabile” una linea su cinque di Ferrovie Nord. I dati si riferiscono ancora al vecchio orario ferroviario e quindi non comprendono i fortissimi disagi del mese di dicembre. Esistono casi eclatanti, come la tratta Seregno – Carnate - Usmate, che supera di tre volte la soglia di affidabilità, peraltro superata ogni mese da gennaio a novembre. Pessima la situazione anche sulla Milano – Varese – Porto Ceresio, la Milano - Bergamo via Carnate e la Milano – Mortara - Novara, che hanno superato il valore soglia più o meno del doppio. Per le linee cremonesi quelle che hanno superato l’indice di affidabilità sono la Bergamo-Treviglio-Cremona (6.95% di affidabilità), la Brescia-Cremona (7.15% di affidabilità), la Milano-TreviglioCremona (6.41% di affidabilità) Il tutto senza che ai pendolari sia riconosciuto il bonus previsto dal contratto di servizio con Trenitalia, perché la Regione non lo ha ancora rinnovato. Anzi, con l’introduzione degli Eurostar city, la soppressione della ICPass e la sospensione delle tariffe integrate per molti utenti ci sono già stati aumenti consistenti delle tariffe dall’inizio dell’anno. «La metà delle tratte ferroviarie lombarde a novembre ha avuto ritardi e soppressioni oltre il livello di guardia – commenta il consigliere regionale PD Fortunato Pedrazzi - in un crescendo che, come sappiamo, a dicembre ha raggiunto un altro picco. La situazione è fuori controllo, eppure dalla Regione si diramano rassicurazioni. Ricordiamo che in Aula consiliare il 17 dicembre l’assessore Cattaneo aveva rassicurato che la situazione si stava avviando alla normalità. I pendolari sono di diverso avviso». «Avevamo chiesto – continua Pedrazzi - che ai pendolari fosse concesso gratis l’abbonamento di febbraio per ripagarli di un anno di disagi senza nemmeno il bonus, e gli ultimi dati dimostrano che avevamo qualche ragione. Invece, grazie agli accordi raggiunti in extremis tra la Regione e il gestore, già molti pendolari hanno trovato da gennaio aumenti consistenti degli abbonamenti, mentre per tutti gli altri le tariffe aumenteranno, come già previsto, durante l’estate. È una vera beffa». Fortunato Pedrazzi Consigliere regionale del Pd don sturzo

Un leader per tutti gli uomini liberi e forti Egregio Direttore, 90 anni fa, il 18 gennaio 1919, a poca distanza dal Pantheon, nel cuore di Roma, veniva presentato l’ appello “A tutti gli uomini liberi e forti…” e, con esso, il testo definitivo del programma del P.P.I.. Un programma che si componeva di dodici punti e che ricevette non poche critiche dalla stampa laica, che lo accusava di genericità. Forse solo Gramsci intuì piena-

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mente gli elementi fortemente innovativi che tale evento portava con sé: era la prima volta, infatti, che il movimento cattolico italiano si rivolgeva non solo alla Chiesa e ai fedeli, ma indirizzava, per così dire in termini più ampi, un appello ai liberi, intendendo con tale espressione tutto il paese. Si poneva, inoltre, fine alla questione romana e al famoso “non expedit”, ovvero all’ opposizione della Chiesa allo Stato liberale, avviando l’ ingresso dei cattolici nella vita politica italiana, attraverso lo strumento del Partito popolare, un partito che si dichiarava laico e aconfessionale. Con il popolarismo Sturzo riportava all’interno della società civile esigenze di libertà e solidarietà che erano proprie del mondo cattolico ma che egli riteneva dovessero e potessero divenire criteri di una moderna politica democratica. Muoveva da un ambito ben preciso – quello cattolico – ma riusciva a trascenderlo, rivolgendosi, appunto, “a tutti gli uomini liberi e forti…”. Rileggendo le tesi e gli scritti di Don Sturzo si rimane colpiti dalla straordinaria attualità del Suo pensiero, su tanti versanti, in primis quello della centralità che assegna al ruolo delle autonomie locali. Nei mesi scorsi, a Crema, in Sala Consiliare, abbiamo ricordato il trentennale del martirio dell’ On. Aldo Moro, il 60 della Costituzione Repubblicana; reputo doveroso non omettere di rendere memoria anche di tale evento che molto a contribuito a segnare in senso democratico l’ evoluzione della nazione italiana. Grato per la cortese ospitalità, La saluto cordialmente. Antonio Agazzi Presidente del Consiglio comunale di Crema (CR inquinamento

La città nella morsa di PM10 e biossido di azoto I consiglieri comunali Stefania Bonaldi del PD e Gianemilio Ardigo’ dei Verdi inoltrano una interpellanza per l’allarme dovuto alle polveri sottili da PM 10 e da biossido di azoto che da alcuni giorni, come riportato ampiamente dalle cronache giornalistiche, sono aumentate in maniera esponenziale e con procurato allarme sanitario. L’inquinamento atmosferico è uno dei fenomeni ai danni del nostro ambiente e della nostra salute più gravi: oggi esso, in Europa, è all’origine del 6% delle morti e in Italia si stima che il 40% delle malattie respiratorie dei bambini sia causata proprio dall’inquinamento del traffico. Come e’ ben noto infatti , le emissioni dei veicoli possono avere un effetto enorme sull’esposizione agli agenti inquinanti primari perché esse tendono a concentrarsi in prossimità del suolo. Dunque a risentirne maggiormente sono i bambini e ma il pericolo è generale. Ci rendiamo conto che il problema non e’ di facile soluzione e che alcune iniziative, come il blocco del traffico, possono risultare fastidiose e apparire inconcludenti o poco efficaci. Esistono tuttavia, secondo noi, alcuni ambiti e taluni accorgimenti che l’Amministrazione Comunale può prendere in considerazione, a tutela della salute pubblica: una informativa più efficace nei confronti dei cittadini; la limitazione della circolazione laddove vi sia il superamento o anche solo il ri-

schio di superamento di valori limite; l’attivazione di campagne ed iniziative di educazione all’uso dell’automobile in città; la progettazione e la messa in atto di iniziative come quella nota come “Pedibus”, che stimolando i bambini all’autonomia ed educandoli ad una vita sana, si prefigura anche come un progetto volto al miglioramento della qualità dell’aria. Potenziamento dei percorsi ciclo – pedonali verso le scuole elementari / medie e la stazione FS. La tecnologia ci puo’ venire incontro con soluzioni che possono essere temporanee ma essenzialmente efficaci e di immediata messa a punto. A tutt’oggi non riscontriamo da parte della Amministrazione Comunale l’attenzione che questo problema meriterebbe, e pertanto siamo a chiedere come si ponga l’Amministrazione Comunale rispetto al l’allarme dovuto alle polveri sottili da PM 10 e da biossido di azoto che da molti giorni affligge il nostro Comune; quali azioni l’Amministrazione Comunale abbia intrapreso o intenda intraprendere in merito… Aspettando il vento…. Ringraziando, porgiamo cordiali saluti

al fine di adottare tutti gli atti normativi necessari per ripristinare per il comune di Roma, così come avviene per l'insieme dei comuni italiani con popolazione superiore a 5.000 abitanti, l'applicazione delle regole del Patto di stabilità interno per gli anni 2009 e 2010; a procedere ad una valutazione attenta e rigorosa della proposta di piano di rientro del Comune di Roma, così come è avvenuto e avviene per esempio nel caso dei piani di rientro sanitari di alcune Regioni, chiedendo all'ufficio commissariale e al Comune di Roma una proiezione nel tempo di quali siano gli equilibri fra le spese e le entrate comunali necessari per garantire i servizi essenziali e gli investimenti prioritari per la città Capitale della Repubblica, oltre che per assicurare la sostenibilità del debito, ancorando così a questa previsione strutturale ogni eventuale apporto aggiuntivo di risorse per il Comune di Roma.

Stefania Bonaldi – PD Gianemilio Ardigo’ - Verdi

Siamo dirigenti scolastici, docenti e personale ATA delle scuole del cremasco. Aldilà dei propri convincimenti politici, religiosi e sindacali, ci sentiamo accomunati da un giudizio negativo sulla politica scolastica del ministro Gelmini, contro cui intendiamo esprimere una posizione chiara e decisa. La riduzione del personale che interessa tutto il pubblico impiego e riguarda la scuola nella misura di 100.000 docenti e 43.000 del personale ATA e la chiusura di più di 2000 istituti nei piccoli comuni determinerà il collasso di un sistema fiaccato peraltro dall'enorme riduzione dei finanziamenti (circa 8 miliardi di euro entro il 2012). Una sciagurata politica che colpisce al cuore la concezione egualitaria e democratica che della scuola ci ha consegnato la costituzione Repubblicana. E’ la stessa autonomia scolastica, su cui tanto aveva puntato il mondo della scuola per il proprio rinnovamento che si vede svuotata e immiserita. Noi non siamo per la difesa ad oltranza dello stato di fatto, pensiamo che sia necessaria una riforma della scuola, ma che nasca da un confronto e un serio dibattito sul sistema scolastico con i docenti e i sindacati. Nel frattempo riteniamo inoltre indispensabile: il ritiro del DDL n. 953/2008 Aprea, proposta di legge anticostituzionale che porterebbe a compimento la completa distruzione della Scuola dello Stato, visto tra l’altro che ogni singolo istituto avrebbe un’organizzazione di tipo aziendale, mentre gli insegnanti perderebbero totalmente la loro funzione, in quanto privi di libertà reale di insegnamento. Inoltre introduce l’assunzione diretta del personale a tempo determinato con nomina biennale da parte dei dirigenti scolastici. Pertanto le nostre rivendicazioni riguardano i seguenti punti: la difesa del carattere statale della Scuola di tutte e di tutti. Viene garantita l’esistenza delle scuole private, ma senza oneri per lo Stato, come prevede la Costituzione. L’opposizione al disegno di aziendalizzazione della Scuola e dell’ingresso dei privati nella gestione degli istituti. La difesa dello stato giuridico professionale degli insegnanti L’opposizione ai tagli di cattedre e di finanziamenti e all’espulsione dal mondo della

patto di stabilità

Alla città di Roma un trattamento di favore Alla Camera dei Deputati, premesso che: il provvedimento in esame, all'articolo 18, commi 4-quater e 4-quinquies, esclude l'applicazione del Patto di stabilità interno per gli anni 2009 e 2010 nei confronti del Comune di Roma, ponendo a carico del piano di rientro dall'indebitamento pregresso il concorso al raggiungimento degli obiettivi di risparmio che avrebbero dovuto derivare dall'applicazione delle regole del Patto negli anni 2009 e 2010. Si prevede, altresì, che la tempistica per le entrate e le spese del piano di rientro sia rimodulata con apposito accordo tra il Ministero dell'economia e delle finanze e il Commissario straordinario del Governo in modo da garantire la neutralità finanziaria in termini di saldi di finanza pubblica. Il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, ha determinato una manovra di riequilibrio particolarmente onerosa per il comparto degli enti locali, prevedendo un concorso dei Comuni e delle Province alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica pari a 1.650 milioni di euro per l'anno 2009, 2.900 per il 2010 e 5.140 per il 2011. L'esclusione del Comune di Roma dalle regole del Patto di stabilità interno rischia di configurare un improprio regime di favore, particolarmente inopportuno in una fase in cui agli altri comuni italiani è richiesto uno sforzo assai rilevante di riequilibrio dei conti. La garanzia della neutralità finanziaria dell'esclusione del Comune di Roma dal Patto attraverso la rimodulazione della tempistica del piano di rientro appare una soluzione piuttosto discutibile. A fronte di ciò, appare quanto mai indispensabile una verifica accurata, anche in sede delle competenti commissioni parlamentari, della proposta di piano di rientro presentata dall'ufficio commissariale di Roma, impegna il Governo: a valutare gli effetti applicativi della disposizione citata in premessa,

Luciano Pizzetti, deputato del Partito Democratico scuola

Riforma Gelmini: ecco dove sbaglia

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scuola dei precari. La difesa del tempo scuola, normale, pieno e prolungato con doppi insegnanti, perché l’apprendimento avviene solo con i tempi distesi e vanno rispettati i processi cognitivi di tutte e tutti. La salvaguardia dell’insegnamento di sostegno e del diritto all’istruzione per tutti, senza discriminazioni etniche e linguistiche e quindi difesa dell’insegnamento di sostegno in classe e per tutte le ore necessarie e garanzia dell’ausilio didattico dei mediatori linguistico - culturali per assicurare il diritto allo studio degli alunni stranieri. Rete Scuole Crema cassa integrazione

La crisi finanziaria è prima di tutto una crisi sociale Il Sottoscritto presenta la seguente interpellanza affinché venga iscritta all’OdG del Consiglio Comunale di Crema: “Quali misure anticrisi a sostegno delle famiglie di lavoratori cassaintegrati o licenziati?” Premesso che la crisi economica e finanziaria si sta trasformando rapidamente in una crisi sociale che vede coinvolte le fasce più deboli della popolazione ed è trasversale a tutte le realtà produttive ed economiche del Paese; la suddetta crisi sta colpendo molti lavoratori e interessa numerose famiglie del territorio nonché residenti nel nostro comune. Considerato che le prospettive per il 2009 ci dicono che pure a Crema altri lavoratori rischiano di essere posti in Cassa Integrazione; casi di licenziamento o di mancato rinnovo di contratto di lavoro sono già una drammatica realtà. Rilevato che i provvedimenti adottati dal Governo sono assolutamente insufficienti per fronteggiare le difficoltà economiche che diverse famiglie cremasche dovranno affrontare nel corrente e prossimo anno. Sono a chiedere: l’Amministrazione Comunale ha intenzione di attivare un “pacchetto di misure anticrisi” per aiutare le fasce più deboli e i lavoratori posti in Cassa Integrazione o che hanno perso il posto di lavoro? E, più specificatamente, intende impegnarsi per promuovere le seguenti iniziative? Sostenere presso i Commercianti e le relative Associazioni di Categoria la necessità che venga istituito un “paniere” di prodotti alimentari e non con prezzi calmierati e scontati. Attivarsi presso l’Azienda Farmaceutica Municipalizzata e presso le Società fornitrici di servizi pubblici (gas, acqua,rifiuti) per concordare con le stesse forme di sostegno alle famiglie maggiormente colpite tramite l’attivazione di fondi di solidarietà per il pagamento delle bollette o dei prodotti forniti e, per i casi meno pesanti, di forme di dilazione dei pagamenti. Istituire un proprio fondo di solidarietà per garantire la fruizione di servizi comunali come l’asilo nido, la scuola materna, la mensa scolastica, la piscina, la scuola di musica a quelle famiglie in cui un genitore venga posto in Cassa Integrazione o che perda il posto di lavoro, affinché la crisi tocchi il meno possibile bambini e ragazzi nei loro diritti legati all’istruzione, allo sport, alla salute, alla socializzazione. Franco Bordo Consigliere comunale di Rifondazione Comunista


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Romanengo

«Restauro del castello e caserma nuova»

Il sindaco Cavalli elenca tutti i cantieri del nuovo anno. Investiti quasi due milioni di euro

S

aranno numerosi i cantieri che saranno attivati nel nuovo anno. Lo ha annunciato il sindaco Marco Cavalli nell’ultima seduta consigliare del 2008 durante la dettagliata presentazione dei lavori pubblici relativi al trennio 2008-2011. «Si tratta di interventi importanti – ha precisato Cavalli - finalizzati a tradurre in realtà il paese che vogliamo, sempre più vivibile. Lasciato alle spalle il 2008, nel nuovo anno sarà tradotto in realtà un impegnativo programma. Tra le opere di maggior rilievo figura la realizzazione della caserma dei carabinieri. Il nuovo edificio, che avrà la sua collocazione a ridosso dell’area industriale, all’incrocio tra le vie

Guaiarini e Maffezzoni, sarà realizzato affrontando una spesa di un milione e 300mila euro secondo il progetto approvato dai responsabili dell’Arma». Il progetto della caserma di Romanengo è stato redatto dall’architetto Bugliesi che durante la seduta consiliare lo ha illustrato. Struttura che verrà concessa in affitto al Ministero per la stessa cifra, pagata sino ad oggi ad un privato per l’attuale caserma. Per quanto riguarda il centro storico dopo la conclusione dei Piani di Recupero di via Vezzoli, il Comune procederà alla riqualificazione di detta arteria sino al vicolo Chiesa con la sistemazione anche dei marciapiedi e dell’asfalto di via Marconi unitamente al completa-

Il sindaco Marco Cavalli

mento della illuminazione. L’importo dell’intervento è stimato in circa 200mila euro. Anche le strade al di fuori del

centro storico saranno sistemate e completamente riasfaltate. Saranno interessate dagli interventi di manutenzione: via volontari del sangue, via Sangalli, via Albera, un tratto di via Gramsci. La spesa prevista di 60mila euro. Per il triennio 2009 – 2011 gli interventi previsti riguardano soprattutto il Castello. Negli ultimi mesi del 2008 si sono aperte, per il comune di Romanengo, nuove possibilità di ottenere finanziamenti per il completamento della attesa ristrutturazione della Rocca. L’ultimo lotto di lavori per la riqualificazione della struttura comporterà una spesa di circa un milione di euro. Per completare l’operazione di rivalutazione del castello, affrontando una spesa di

Rivolta d'Adda/1

Polemica sulla rassegna musicale

Un concerto di musica jazz

L’annuncio pubblico dell’assessore alla Cultura Marianna Patrini in merito a un cambio di direzione nella decennale rassegna “Rivolta In Musica” – che si svolgerà a marzo 2009 – risale a pochi giorni fa: non più solo jazz, ma anche musica classica e “easy listening”. È tuttavia necessario domandarsi la

ragione per cui, pur essendo Rivolta uno dei paesi del cremasco dal più alto numero di rock band giovani, l’amministrazione comunale si ostini a ignorare tale fenomeno, preferendo incentivare e proporre altri generi e altri spettacoli. Sono anni che i giovani musicisti rivoltani attendono di avere l’occasione per potersi esibire in contesti con un grande pubblico, come la Fiera di Sant’Apollonia, ma il Comune pretende la previa redazione di un progetto compiuto da parte delle band e poi valuterà il da farsi. Evidentemente si tratta della conferma del disinteresse generale che l’amministrazione Grillotti ha già ampiamente dimostrato nei confronti delle reali esigenze dei giovani cittadini rivoltani.

Alle rock band del paese, non resta che guardare alle proposte musicali dei comuni della zona, o partecipare all’Arci Rock (le cui iscrizioni termineranno il 25 gennaio 2009), che rappresenta l’unica manifestazione musicale aperta a tutti, dal momento che anche l’Ildelirium Music Festival di Ildebranda prevede delle selezioni per potersi esibire. Lo scopo di un assessorato alla cultura non consiste nell’incentivare i fenomeni culturali preferiti dalla giunta, bensì analizzare le realtà del territorio, per valorizzare le manifestazioni artistiche che vanno per la maggiore e che contraddistinguono i gusti della comunità. Forse questo aspetto non è ben chiaro all’assessore Patrini, le cui priorità sembrano essere altre. (Davide Airoldi)

Rivolta d'Adda/3

Sala polifunzionale, accuse a Grillotti

Le polemiche sulle recenti scelte della giunta Grillotti in tema di opere pubbliche e sviluppo del territorio stentano a placarsi: il centrosinistra non si arrende e prosegue la propria opera di sensibilizzazione dell’opinione pubblica in merito all’assurdità della decisione del sindaco di costruire una sala polifunzionale fuori dal centro storico rivoltano. Non solo infatti in tal modo non sorgerà il tanto atteso centro culturale che avrebbe idealmente unito la biblioteca a una struttura di riferimento per concerti, dibattiti, spettacoli teatrali, proiezioni cinematografiche, ma si dubita altresì che la cifra di un milione di euro iscritta a bilancio preventivo sia sufficiente a sostenere i costi di un’opera ex novo. L’opposizione accusa il centrodestra di non aver colto il valore di una sala polifunzionale posta nel centro storico. L’impressione è che l’amministrazione comunale voglia semplicemente far cassa vendendo l’ex cinema Ariston a oltre il doppio del prezzo cui è stato pagato, senza prendere in considerazione altre strategie di valorizzazione dell'edificio. Lo stesso è avvenuto con la recente vendita di terreni edificabili che il centrosinistra aveva proposto di destinare

350mila euro, verrà realizzato, sull’area di proprietà comunale lungo via Borghetto, un parcheggio giardino. Il progetto è stato realizzato dall’architetto Gritti. A seguito la vicenda delle ex scuole elementari, per sopperire alla necessità di spazi per il deposito dei beni del comune, verrà costruito un magazzino. L’area individuata potrebbe essere un lotto di circa 650mq nella zona PIP già di proprietà del comune. Costo dell’opera 250mila euro circa. Anche per il centro storico si continueranno i lavori di recupero e di riqualificazione che vedranno il completamento di via Vezzoli, della piazzetta Di Rauso e via De Brazzi.

Rivolta/2 L’associazione Ildebranda si accinge a dare il via agli interessanti appuntamenti che, a partire da settimana prossima, animeranno il centro socio-culturale “La Chiocciola” fino a primavera inoltrata; ecco il programma e le date di inizio: il primo a partire, lunedì 26 gennaio alle 21, sarà il corso di scrittura autobiografica, le cui iscrizioni sono raccolte da Silvia (tel. 338/2263354) ed Emanuela (tel. 348/4922512); martedì sera sarà invece la volta del corso base di elaborazione fotografica digitale, tenuto dal fotografo professionista Livio Pandini e le cui adesioni sono raccolte da Veronica (tel. 346/8073632); mercoledì 28 chiuderà la griglia di partenza l’interessante corso base di informatica, volto ad avvicinare i meno esperti al pc e alle sue funzioni più comuni (per iscriversi rivolgersi al 339/4967301). Occorrerà invece attendere il prossimo 19 febbraio per partecipare al consueto appuntamento mensile con la degustazione di vini in abbinamento, quando sarà la volta delle bollicine trentine.

Vaiano/1

In apertura del nuovo anno la consueta festa dell’Excelsior Calcio. La società si è riunita presso il ristorante Sette Sapori di Vaiano domenica 11 gennaio per un buon pranzo in compagnia. Erano presenti oltre 150 persone tra atleti, dirigenti e simpatizzanti della società. I membri della Polisportiva e tutti i collaboratori sono persone che si impegnano e che dedicano volontariamente e gratuitamente il loro tempo all’attività calcistica. Oggi gli oltre cento ragazzi che fanno parte della società sono divisi in sei squadre: III categoria, Juniores, Allievi, Esordienti, Pulcini e Primi Calci. Alla festa erano presenti anche Bruno e Jaqlin, Presidente della società di calcio di Veigy Foncenex (Francia), città gemellata con Vaiano, e consorte. Tra le due società si è consolidata in questi anni una collaborazione costante: le squadre partecipano reciprocamente ai vari tornei che vengono organizzati nei due paesi. Tutta la dirigenza della società Excelsior, nelle persone di: Danilo Maggi, presidente, Giorgio Crotti, vice presidente ed il direttore sportivo Weger, hanno ringraziato in conclusione della festa tutti gli atleti ed i collaboratori, l’amministrazione comunale per la disponibilità e la concessione gratuita delle strutture sportive.

Vaiano/2

Una veduta di Rivolta d'Adda

a edilizia per le famiglie disagiate. Come se non fosse sufficiente, mentre si avvicina la fiera di Sant’Apollonia, il sindaco Lamberto Grillotti dichiara di volersi dimostrare vicino agli agricoltori locali e di voler porre i prodotti della zona in prima fila: sebbene sia un atteggiamento positivo, agli occhi di molti si tratta dell’ennesimo tentativo di tenersi stretto l’elettorato di categoria che si è rivelato decisivo per la sua vittoria alle amministrative del 2006. Come si spiegherebbe altrimenti l’at-

teggiamento del centrodestra nei confronti di altre manifestazioni caratteristiche della fiera, come la commedia dialettale e “Riolta Vegia”? Sant’Apollonia perde pezzi da novanta come questi due eventi culturali e la maggioranza non fa nulla per aiutare gli organizzatori a portare avanti la tradizione anche contro le difficoltà del momento: senza dubbio un modo discutibile di fare il bene del paese e della comunità intera. (Davide Airoldi)

Partirà oggi venerdì 23 la Marcia della Pace con metà Borgo San Dalmazzo (Cuneo). Il Gruppo “Marciatori della pace” di Vaiano Cremasco organizza da ormai 13 anni questo tipo di manifestazioni, che vengono effettuate ad ani alternati, verso le località interessate dalle deportazioni e dallo sterminio degli ebrei. Parteciperanno a questa prossima marcia a staffetta 80 podisti, che verranno accompagnati dallo staff tecnico – sanitario fino a Borgo San Dalmazzo. Le soste previste sono: prima notte a Castelnuovo Scrivia, con pernottamento nella palestra comunale; seconda notte presso la palestra di Vezza d’Alba. L’arrivo è previsto per le ore 16 di domenica 25 gennaio, a seguire vi saranno l’incontro con l’amministrazione comunale locale e la conclusone della manifestazione. L’evento è patrocinato dalle amministrazioni di: Vaiano Cr., Monte Cr., Crespiatica, Dovera, Lodi e Borgo San Dalmazzo. Hanno collaborato inoltre le scuole medie di Vaiano Cremasco e Dovera, l’istituto Ada Negri di Lodi, la scuola media statale di Soncino e l’amministrazione comunale di Vezza d’Alba e Castelnuovo Scrivia.


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Bar Duomo

piazza Duomo,13 Crema

Cultura &Spettacoli

Lo spettacolo nella rassegna «Viaggi tra teatro e danza» al San Domenico

Il volo romantico di Leo Muscato P di Tiziano Guerini

er la nuova rassegna inaugurata quest’anno dal teatro S: Domenico di Crema e che si intitola “Viaggi… tra teatro e danza” mercoledì 28 gennaio alle ore 21 si rappresenta lo spettacolo “Gabbiano/Il volo”. Si tratta di una proposta particolarmente innovativa, dove si fondono diversi sentimenti: – l’amore nei tanti suoi aspetti, il desiderio di emergere delle nuove generazioni, la certezza di poter cambiare in meglio il mondo – e naturalmente diversi generi d’arte (una volta si chiamava “contaminazione”): - prosa, teatro, danza, canto… Cosa ci si aspetta dall’arte? Ognuno ha le sue

aspettative: ricerca dell’ intima verità delle cose, recupero di fiducia in se stessi, occasione per diventare famoso, possibilità di cambiare il mondo… Quindi forse anche come lotta fra coloro che già hanno raggiunto i loro obiettivi e coloro che ancora aspirano a conquistarli, magari a discapito dei primi. Tutto questo si ritrova nello spettacolo di Leo Muscato, autore e regista. Numerosi gli interpreti provenienti da nazionalità diverse con differenze di razza e di colore, e per questo meritevoli di essere tutti citati: Elena Arcuri, Giulio Baraldi, Barbara Bedrina, Alex Cendron, Andrea Collavino, Francesca Cutolo, Rufin Dho, Simone Luglio, Denise Ozdogan, Vincenza Pastore, Andrea Pinna.

Un momento dello spettacolo

Tib e le memorie della Shoa

A

Lettura di brani sulla Shoa

come degli altri. Identità negate, cancellate quelle dei deportati della Shoa, emozioni raggelate nelle parole strappate, tra cronaca e testimonianza. Dettagli, del grande quadro della deportazione, rivelati a fior di labbra, a distanza ravvicinata, mentre, accanto a noi, la quotidianità si impone nella preparazione del cibo, negli atti ripetuti di ogni giorno. Una figura femminile, raccolta e terribile negli sguardi, accompagna con la sua assorta gestualità il racconto di chi, in prima persona rivive; entrambi compongono questa sinfonia del silenzio. Memoria che si fa segno, qualcosa che resta, coinvolge i sensi, naviga tra le voci di chi, da Primo Levi a Elie Wiesel, ha vissuto sulla propria pelle l’oltraggio della Shoa».

UN CONCERTO PER VILLA OBIZZA

«De Andrè, sognatore e realista»

Fabrizio De Andrè

Ricordando che venerdi 27 febbraio si terrà in S. Domenico a Crema un concerto in memoria di Fabrizio De Andrè

con la Giò Bressanelli Band, e che il ricavato della vendita dei biglietti verrà devoluto per la ristrutturazione e il recupero di villa Obizza in comune di Ricengo, abbiamo sentito qualche interessante argomentazione nel merito da parte di Elisa Foglia, presidente della Associazione Amici di Villa Obizza: «Villa Obizza è per chi l'ha seguito fin dall'inizio un progetto ideale, un'esperienza fatta di tenacia e di grande lavoro che speriamo possa arrivare presto a buon fine. La scelta del concerto dedicato a De Andrè, non è stata casuale: è data sì dal suo anniversario, ma anche dal fatto che le note di un grande "realistico sognatore" non possono che accompagnare tutti coloro che con impegno, dedizione e passione si dedicano alla realizzazione di questo progetto». Ma qual è allo stato attuale la situ-

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Bar Tabacchi

piazza Fulcheria, 15 - Crema

NARRATIVA E STORIA

Valerio Massimo Manfredi, un successo I cremaschi hanno dimostrato di apprezzare moltissimi i libri di Valerio Massimo Manfredi. Archeologo, saggista, conduttore televiso e scrittore di successo, Manfredi è un vero autore di culto per gli amanti della storia e della cultura dell'antica Roma. Nella serata di mercoledì 21 gennaio, Manfredi ha saputo attrarre un pubblico numeroso e attento nella serata organizzata da Francesca Moruzzi, direttrice della Biblioteca Comunale, che si è svolta nella sala degli Ostaggi del palazzo comunale. Un successo, indubbiamente, e

complimenti alla Moruzzi che ancora una volta ha portato a Crema un autore importante e di grande interesse. Manfredi ha presentato il suo ultimo libro, «Le idi di marzo», un romanzo sulla congiura che uccise Giulio Cesare. Il volume, come sempre accade nei lavori di Manfredi, si avvale di una competenza storia eccezionale. Ricostruzione al dettaglio, intrigo avvincente, scavo documentario sui personaggi di una dramma storicamente avvenuto, il libro non deluderà certamente.

SIMPOSIO DELLE MUSE

Teatro Galilei di Romanengo

l teatro Galilei di Romanengo domani sabato 24 gennaio ore 21,15 “Giornata della memoria 2009” (in collaborazione con il Comitato Provinciale per la difesa e lo sviluppo della democrazia). In scena TIB TEATRO: “Shoa le memorie” con Valerio Maffioletti e Vania Bortot; drammaturgia e regia di Daniela Nicosia. Lettura di brani di importanti opere sulla deportazione degli ebrei durante l’ultimo conflitto mondiale. «Una pagina già scritta dalla storia, una pagina da sfogliare ancora insieme attori e spettatori, entrambi protagonisti di un unico universo che coinvolge l’intero spazio teatro, solcato, attraversato dalle presenze degli uni

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azione del restauro della bellissima villa in stile veneto? «Per ora il cantiere è fermo, ma sono state fatte numerose richieste di finanziamento, auspichiamo che una buona parte di queste vadano a buon fine e prima dell'estate si possa riaprire il cantiere. La stesura dei progetti di destinazione d'uso è ormai nella fase conclusiva e in primavera verranno presentati». Vogliamo allora fare un appello particolare ai cittadini interessanti a questo impegnativo progetto? «Volentieri: tutti coloro che desiderano sostenere e promuovere le iniziative dedicate a Villa Obizza o sono semplicemente appassionati di arte e architettura troveranno le informazioni relative presso l'Associazione Daniele Verga - Amici Villa Obizza www.amicidivillaobizza.org».

Un incontro per capire i vostri sogni

Interessante ed insolita iniziativa delle pur molteplici messe in atto dalla libreria “Il simposio delle muse” di via Marazzi a Crema. Stavolta, in due serate – domani sabato 24 gennaio, ore 20,30 (prima parte) e domenica 25 gennaio ore 10 (seconda parte): “Crema sogna Crema – esplorazioni nel mondo onirico della nostra città”. Conduttori dell’”Avventura” saranno: Giancarlo Stòccoro (psichiatra e psicoterapeuta) e Giovanna Cantarella (psicoanalista). La partecipazione è gratuita e ai partecipanti si chiede di intervenire a raccontare liberamente i propri sogni, col solo obiettivo di mostrare come essi (i sogni) non ap-

partengono solo alle persone che li raccontano ma “possono essere sperimentati come espressione di un patrimonio comune e transindividuale”. Si possono insomma, ricondurre all’immaginario sociale condiviso della nostra città, come sostiene il Social Dreaming, generando così pensieri nuovi e accedere al non pensato, facilitando l’assunzione di nuove prospettive. L’incontro, come introduzione a questa nuova formula di esplorazione interna – appunto il Social Dreaming -, intende dimostrare come ciascuno di noi sia connesso con l’ambiente sociale, culturale e naturale che ci circonda.

GLI EROI E LA MITOLOGIA E’ stato ufficialmente presentato nei giorni scorsi in biblioteca a Crema, il secondo libro della professoressa Paola Orini “L’avventuroso mondo degli eroi”. Le abbiamo rivolto alcune domande. Questo è il tuo secondo libro. Che rapporti ha col primo sulla mitologia? «Si pone, da una parte, in continuità, riprendendo personaggi, situazioni e suggestioni del mondo mitologico ed epico con un linguaggio ed uno stile adatto anche ad un pubblico moderno e, in particolar modo, ai ragazzi. Però, è ravvisabile anche un notevole cambiamento. Ci si sofferma di più sull’ elemento umano, privilegiando, quindi, l’elemento leggendario, caratterizzato spesso da un nucleo storico. Qui si parte dalle tradizioni egizie, per passare a quelle ebraiche, ritornare al mondo greco, accostarsi alla civiltà latina e termina-

re, infine, con gli eroi dell’ epica medioevale, da Roland a re Artù e a Parsifal, Lancillotto e Ginevra e con Tristano e Isotta». Figure diverse, quindi, della storia e soprattutto della leggenda… «Gli eroi presentati hanno in comune la straordinarietà delle imprese affrontate, ma sono profondamente diversi tra di loro; si va, infatti, da eroi possenti come Sansone o Prometeo a delicate figure femminili come Giuditta o Ester. Le figure descritte, pur presentando aspetti e comportamenti diversi, a volte positivi a volte negativi, agiscono, comunque, in base a forti valori ed ideali di riferimento che spingono persone a volte fragili e indifese a gesti apparentemente impossibili Si pensi , a questo proposito alle Sabine,deboli donne che seppero “ imporre” la pace a Romani e Sabini».


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il PICCOLO

Appuntamenti

giornale del

Cremasco Venerdì 23 Gennaio 2009

Appuntamenti a Cremona e dintorni... ARTE & CULTURA

Fino al 31 gennaio 08 cremona Mostra Cremona Caritativa e Previdente Storia della Carità Cremonese dal Consorzio della Donna alla Fondazione Città di Cremona. Orario: dal Lunedì al venerdì dalle 9 alle 12,30 e dalle 15 alle 19. Sabato dalle 17 alle 19. Fondazione Città di Cremona (piazza Giovanni XXIII, 1). Fino al 31 gennaio 08 cremona Mostra Alfonso Martini / Gran Gourmet Inaugurazione della mostra d'arte sabato 25 Ottobre alle ore 17,30. Osteria Garibaldi Caffè (c.so Garibaldi, 38). Fino al 1 febbraio 09 CREMONA MOSTRA Mario Toffetti, lo scultore dei Papi Mostra dedicata al famoso scultore nativo di Mozzanica Orario: dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13,00 e dalle 15 alle 18, domenica e festivi dalle 10 alle 13,00 e dalle 15 alle 19 Sale nobili di Palazzo Stanga, via Palestro, 36. Fino al 1 febbraio 09 Casalmaggiore MOSTRA Ri...cordai il lavoro degli artigiani cordai nella tradizione del nostro territorio. Orario: sabato, domenica e Festivi dalle 15,00 alle 19, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12.30, martedì dalle 9 alle 16, giovedì dalle 9 alle 12,30 e dalle 14,00 alle 16 Casalmaggiore, Museo Diotti. Fino al 1 febbraio 09 CREMONA MOSTRA Italo Coccorese. Gesto e apertura del tempo Mostra personale dell'Artista presso le Sale Espositive Adafa. Orario: feriali dalle 17 alle 19,30; festivi dalle ore 16 alle ore 19 - Adafa di Casa Sperlari (via Palestro, 32).

ALTRO

Fino al 31 gennaio 09 crema Presepe della civiltà contadina Diciannovesima edizione del presepe a statue grandezza naturale che rievoca un piccolo borgo lombardo di fine ottocento. Orario: tutti i giorni dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 23 - Area tra Via Rossi Martini e Via Caprotti. Fino al 15 febbraio 09 CREMA

Fino al 1 febbraio 09 soresinA MOSTRA In Viaggio Opere d'Arte di Giuseppe Zumbolo - Excursus sui vari " momenti " artistici del noto pittore campano. Orario: feriali dalle 17 alle 19 festivi dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 Sale del Podestà di Via Matteotti. Fino al 1 febbraio 09 CREMONA MOSTRA Shoah - 3500. Un' Azione positiva dell'Esercito Italiano nella ex Iugoslavia. La memoria degli Ebrei della ex Iugoslavia sottratti all'Olocausto. Orario: dal martedì alla domenica dalle ore 9 alle ore 18 - Salone dei Quadri (Palazzo Comunale). Fino all'8 febbraio 09 CREMONA MOSTRA Il Testamento di Liebig Installazione e Progetto visuale di Ettore Favini, artista cremonese. Orario: dal lunedì al sabato dalle 9 alle 16,30 Liceo Bruno Munari (via XI Febbraio, 80). Fino al 1 marzo 09 gabbioneta binanuova MOSTRA Soli Deo Gloria Mostra di strumenti e reperti organari raccolti per celebrare i 100 anni della "Casa Organaria Pedrini" di Binanuova. Centro Civico di Binanuova. Fino al 15 marzo 09 soresinA MOSTRA Il Mondo di Giacomo Bergomi Mostra d'Arte del famoso pittore bresciano. Orario:dal lunedì alla domenica dalle ore 11 alle ore 22 - Hotel Dellearti (via Bonomelli, 8).

Fino al 10 giugno 09 PIADENA ARCHAEO@TRADE ANTICHI COMMERCI IN LOMBARDIA ORIENTALE Panorama dei contatti tra antiche culture e degli spostamenti di materie prime e manufatti dalla preistoria al medioevo. Rete dei Musei Archeologici. Piazza Garibaldi, 4 (Biblioteca) Orari: da lunedì a venerdì ore 8.30/13.30. 23 gennaio 09 cremona incontro

LA MAIALATA 2009 Menù degustazione con ricette del territorio interpretate dai cuochi delle Tavole Cremasche. Ristoranti delle Tavole Cremasche. 24 gennaio 09 pizzighettone Sagra Stornelli della Merla Tradizionale festa con cori musicali, degustazione di prodotti tipici, e falo' conclusivo per ricordare il passaggio dei giorni piu' freddi dell'anno. Orario: ore 21 - Piazza Mercato, Torrione Storico e Rive del fiume Adda libero e gratuito. 24-25 gennaio 09 pieve san giacomo Sagra di San Babila Tradizionale week-end di festa con appuntamenti gastronomici e musicali.

La Violenza nella relazione familiarE Iniziativa formativa proposta dall'Ordine degliAvvocati di Cremona avente per tema le violenze palesate all'interno delle dinamiche familiari. Orario: dallle ore 14,30 sala Maffei / Camera di Commercio (via Lanaioli, 7). 23 gennaio 09 cremona incontro Morire per Amore: il sacrificio di Alcesti dal mito al dramma euripideo Conferenza del Prof. Cesare Marelli docente al Liceo Classico «D.Manin» di Cremona. Orario: ore 17 - sala Puerari - Museo Civico Ala Ponzone (via U. Dati, 4). 23 gennaio 09 cremona incontro Terre e Dimore Presentazione del Calendario 2009 realizzato da Studio Art Photo, Fantigrafica, Servicelito raffigurante scorci fotografici suggestivi della Provincia di Cremona. Il ricavato delle offerte sarà devoluto all'Associazione Giorgio Conti e ad Anffas. Orario: ore 21 - Teatro Ponchielli. 26 gennaio 09 crema incontro La mia vita a fianco di Padre Pio da Pietralcina Conversazione con Enzo Bertani, amministratore per 30 anni di Casa Sollievo, ospedale di San Giovanni Rotondo fatto costruire dal Santo di Pietralcina all'interno degli incontri di Caffè Letterario. Orario: ore 20,45 - sala Alessandrini (via Matilde di Canossa).

musica

SPETTACOLI

Fino al 25 gennaio 09 cremona Circus Festival Al Circo con artisti internazionali e attrazzioni inedite. Orario: alle ore 17 e alle ore 21,15 - Piazzale Azzurri d'Italia. 23 e 24 gennaio 09 cremona Teatro Percorso sulle discipline del corpo e della creatività Laboratorio teatrale nell'ambito del progetto " Frammenti Teatrali / Con i piedi sul Palco " organizzato in due sessioni e coordinato da Alberto Ghisoni. Orari: venerdì 23 dalle ore 21 alle ore 23,30; sabato 24 dalle ore 15 alle ore 18,30 - Teatro Monteverdi (via Dante 149). Costo: 50 euro (prenotazione obbligatoria). 23 gennaio 09 SORESINA teatro «RICCARDO III» di William Shakespeare. Progetto Urt - Compagnia Juri Ferrini. Teatro Sociale - via Verdi, 23 Orari: ore 21. 23 gennaio 09 SORESINA CASALMAGGIORE L'INTERVISTA Teatro Stabile di Firenze - Teatro Eliseo di Roma. Con Natalia Ginzburg - Teatro Comunale (via Cairoli, 53) - Orari: ore 21. 24 gennaio 09 romanengo - Teatro

"SHOA LE MEMORIE" con Valerio Maffioletti e Vania Bortot. Auditorium GalileiOrari: ore 21.15 25 gennaio 09 romanengo teatro «PELUCHE OVVERO DI ORSI, SCIMMIE, BIANCANEVE...» Un grande gioco con 50 grandi e morbidi peluches in scena. Con Pandemonium Teatro. Auditorium GalileiOrari: ore 15.30 25 gennaio 09 cremona teatro Meditazione sulla Shoah In occasione della Giornata della memoria evento teatrale musicale con omaggio a Olivier Messianen. Con Elio e i solisti della Scala. Orario: ore 20,30 Teatro Ponchielli. 25 gennaio 09 cremona spettacolo Troppo odio per Madame Serata gastronomico-teatrale a cura di AnubiSquaw. Orario: ore 21 - Tacabanda, Hosteria della Musica (via Marmolada). 28 gennaio 09 crema teatro Viaggi fra Danza e Teatro: Gabbiano/il Volo Piece teatrale scritta e diretta da Leo Muscato. Orario: ore 21 - Teatro San Domenico (piazza Trento e Trieste). 29 gennaio 09 casalbuttano teatro Anne Frank In occasione della Giornata della Memoria lettura con immagini e musica ideata da Laura Mantovi. Orario: ore 21 Teatro V.Bellini (via Jacini, 23).

L’Oroscopo Della Settimana 25 gennaio 09 cremona concerto L'arte strumentale in Provincia Concerto mattutino con le musiche di Carlo Zuccari, Giuseppe Carcani, Andrea Zani nell'ambito del progetto "Ricerca d'ascolto". Orario: ore 11 - sala San Domenico Museo Civico Ala Ponzone (via U.Dati, 4).

Orario: dalle ore 19 di sabato 24 sale Scuola Materna (via Patrioti, 25). 25 gennaio 09 MOTTA BALUFFI GNOCCATA DI SANT'ANTONIO Tradizionale degustazione di gnocchi e tombola. Salone Parrocchiale Solarolo Monasterolo. Dal 25 al 30 gennaio 09 crotta d'adda Sagra Merla di Crotta e di Meleti Crotta d'Adda, Strade, Piazze del borgo e rive del fiume Adda. Tradizionale rievocazione dei Giorni della Merla, gli ultimi giorni del mese di Gennaio, ( 29--30--31 )considerati i piu' freddi dell'anno con musica, danze, bancarelle e degustazione di prodotti tipici.

di Romeo

Oggi forse vi sentirete dubbiosi per qualcosa. Chiedete il supporto di validi consulenti per evitare passi azzardati. Attenzione soprattutto ai beni in comune. Mantenete la calma per andare oltre qualche divergenza del quotidiano. Gli altri a volte esagerano se vi vedono duri. Voi in realtà avete il cuore tenero. E' arrivata la giornata adatta per osare. Oggi direte di sì alle novità. Prendete al volo le occasioni giuste e volate verso ulteriori posti di grande soddisfazione. Oggi potrebbe essere la giornata giusta per recarvi in posti legati al passato. Potrete scoprire qualcosa di veramente importante per la vostra vita. La Luna renderà più armonici i vostri discorsi con figli, se ne avete, o con qualche persona che percepite più indifeso e che sentite di proteggere. Sarete soddisfatti di quello che arriverà da questo settore. Finanze che vi faranno ricredere in positivo, con la speranza di un futuro migliore. Oggi avete lo spirito giocherellone e nessuna regola vi impedirà di giocare, anche a giochi di seduzione con il vostro partner. Tutto è concesso. Chiedete aiuto ad un legale. Tramite questo supporto ricevuto potreste scoprire qualcosa che non vi era chiaro. Sarà bene per evitare errori di percorso. Arriveranno buone nuove. Oppure delle conferme che le cose vanno per la giusta strada. Ciò che avrete intrapreso vi porterà bene. E non dimenticatevi dell'amore. Nel settore sentimentale state attraversando un momento sereno grazie soprattutto al vostro spirito. La vita di coppia gode di una fase positiva. Oggi è il giorno giusto per riposare. E per dedicarsi al vostro fisico. Vi sentirete non proprio in forma ed è meglio andare a fare qualche visita accurata. Le occasioni buone arrivano dal vostro ambito professionale, ma è anche merito delle vostre capacità. Frequentate ambienti nuovi e occasioni sociali per avere fortuna.


Coffee Break

il PICCOLO

Venerdì 23 Gennaio 2009

LA STORIA La Granbassi fa la giornalista e la Vezzali balla su Raiuno

Valentina & Margherita duellano a distanza in tv D ue donne così diverse non potevano che finire in programmi tanto distanti tra loro. Valentina Vezzal i e M a rg h e r i t a Granbassi hanno in comune solo il fioretto che le ha fatte diventare due grandi campionesse dello sport. Più vincente la prima, non

gonabile a quella del dorato mondo dello spettacolo, che attrae tutti come una calamita. Eccole allora pronte a sfidare pregiudizi e critiche pur di cimentarsi su un altro palcoscenico. SFIDA A DISTANZA Diverse in tutto Valentina e Margherita. Non stupisce quindi che la loro presenza in tv sia agli antipodi. Scar-

Sopra Valentina Vezzali e a lato Margherita Granbassi

tanto però da impedire alla sua rivale di ritagliarsi un ruolo importante nella scherma mondiale. Ma la fama sportiva non è certo para-

giornale del

CREMASCO

tati i reality da entrambe, la Granbassi ha spiazzato tutti accettando la proposta di spalleggiare Santoro ad “AnnoZero”. Un ruolo

da aspirante giornalista difeso con forza tanto da congedarsi dai carabinieri. La parata e risposta (azione della scherma…) della Vezzali è arrivata a passo di danza. Il rigore del dibattito politico contro la frivolezza del ballo. Vestiti e trucco accattivante con tanto di bacio al partner durante la seconda puntata di “Ballando con

le stelle” su Raiuno. Valentina ha voluto dimostrare a tutti di essere anche femminile e la sua popolarità le ha permesso di sopperire a evidenti carenze tecniche nella danza. Probabilmente entrambe torneranno a sfidarsi sulla pedana con il fioretto. Di certo la contesa sarà ancora più accesa.

CURIOSITÀ Sarà l’inviata in Brasile per la quarta edizione della Fattoria

Dopo i lamenti la Venier torna a Mediaset

Mara Venier e a lato una precedente edizione della Fattoria

Lo sfogo di qualche settimana fa ha prodotto i suoi effetti. Mara Venier rientra a Mediaset dopo 9 anni. La conduttrice veneta aveva più volte lamentato che nessuno le offriva più un ruolo da protagonista in tv, ma l’amarezza è durata poco visto che la Venier è stata ingaggiata per il ruolo di inviata in Brasile nel reality la Fattoria 4. Un bel colpo, se si pensa che l’ex signora della domenica avrebbe soffiato il posto nientemeno che alla giovane Melissa Satta. TUFFO NEL PASSATO Per la Venier si tratta di un grande ritorno a Mediaset, che aveva lasciato nel 2000 dopo un paio di flop. Pare però che la scelta sia

stata presa solo dopo molte perplessità, legate principalmente alla necessità di restare in Sudamerica per almeno due mesi. Ma la prospettiva di avere per una volta dopo tanto tempo un ruolo diverso da quello di semplice ospite, avrà fatta cadere ogni tabù.

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sportcafè

Due squadroni offuscati dai soldi di Kakà

La Pro Recco in azione

Non è purtroppo un luogo comune che il calcio offusca il resto dello sport. Concesso che il football, malgrado un netto calo di interesse, resta la disciplina più seguita dagli italiani, ciò non autorizza il mondo dell’informazione a tralasciare le imprese che arrivano da altri sport. Questa nuova rubrica vuole quindi premiare quei campioni che lasciano il segno, anche se molti non se ne accorgono perché troppo presi dal destino di Kakà. In copertina meritano di esserci due squadre che dall’inizio della stagione hanno solo vinto, impresa notevole nello sport italiano, competitivo in tutte le discipline. Le corazzate in questione sono la Montepaschi di Siena e la Pro Recco. I toscani giocano a basket e hanno conquistato trenta punti in quindici giornate. Ma quello che rende ancor più clamorosa l’impresa Shaun Stonerook della è la facilità Montepaschi Siena con cui la squadra batte gli avversari, spesso distanziati di 20-30 punti. Roba d’altri tempi. Il sogno di Siena è fare filotto in campionato, Coppa Italia ed Eurolega (la Champions League del basket) e l’impresa non è affatto impossibile. Ma sul trono dei dominatori siedono anche i liguri della Pro Recco, da anni assoluti padroni della pallanuoto. Campioni d’Italia e d’Europa in carica, hanno vinto dodici partite in altrettanti turni e come i colleghi della pallacanestro, lasciano agli avversari solo le briciole. Eppure tutti insieme non guadagnano quanto Kakà. Per carità, sarà la legge di mercato, ma lo sport a volte va oltre l’aspetto economico…


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Programmi televisivi da Sabato 24 a Venerdì 30 Gennaio 2009

D

opo le performance tanto apprezzate a Markette su La7, Piero Chiambretti (foto a destra) è sbarcato a Mediaset portando con sé una buona scorta di ironia. Ironia che non risparmia nessuno, nemmeno il patron di Mediaset. Del resto “Striscia la notizia” autorizza questo tipo di televisione. IL PROGRAMMA E’ partito martedì scorso, rigorosamente in fascia notturna, il programma “Chiambretti Night”, che per settimane ha fatto parlare l’opinione pubblica. E come nella tradizione, anche i promo hanno annunciato qualcosa di in-

L’ironia di Chiambretti invade la notte di Italia 1

novativo per la rete giovane diretta da Luca Tiraboschi. Dopo il primo video che mostrava dei giovani Fedele Confalonieri, Silvio Berlusconi e Piero Chiambretti quando si guadagnavano da vivere cantando e suonando sulle navi da crociera, il secondo della trilogia riprende la battuta del presidente del Consiglio su Barack Obama che ha fatto il giro del mon-

La scorsa settimana ha preso il via il nuovo programma dell’ex conduttore di Markette

Il promo del programma con Berlusconi e Confalonieri giovani

tv

raiuno

raidue

raitre

la 7

sabato 24

do, la definizione di “abbronzato”. Come si può vedere sulla rete, il nuovo annuncio comincia dalle immagini sbiadite e celeberrime del cult cinematografico Casablanca con l’addio tra Humphrey Bogart e Ingrid

domenica 25 Lunedi’ 26

Bergman e sullo sfondo l’aereo pronto alla partenza. Per Chiambretti una nuova sfida, da vincere come è accaduto per alcune stagioni a La7. Italia 1, martedì e giovedì ore 23.55

Martedi’ 27

MIAMI VICE

La serie culto diventa un film In due parole Miami Vice, pellicola diretta da Michael Mann e ispirata alla serie che ottenne un grande successo in tutto il mondo tra il 1984 e il 1994, si permette oggi ciò che la televisione di allora non poteva proporre al proprio pubblico.

vano Don Johnson e Philip Michael Thomas. Sullo sfondo una città con i toni marcati sul rosso della notte (come in Collateral) e una magistrale sequenza (in apertura) girata in una discoteca in cui divertimento e violenza sembrano non vedersi reciproca-

LA TRAMA A differenza del telefilm, nella vicenda di Sonny e Tubbs, i due poliziotti abilissimi a infiltrarsi in un grosso giro di droga, il regista inserisce violenza ad alta intensità di decibel e una storia di passione al calor bianco. Del resto, Michael Mann è un maestro accreditato del genere. Colin Farrell e Jamie Foxx (nella foto) rile-

mente e sparatorie in cui i colpi delle pistole esplodono come cannonate. In più c’è la variante esotica rappresentata da Gong Li, attrice resa famosa dai film di Zhang Yimou che offre la sua bellezza al complesso personaggio di Isabella, donna del boss e business woman combattuta per amore. Italia 1, lunedì ore 21.10

mercoledi’ 28

giovedi’ 29

venerdi’ 30

11.30 12.00 13.30 14.00 14.30 17.00 17.15 17.40 17.45 18.50 20.00 20.30 21.30 23.50 00.50

occhio alla spesa la prova del cuoco Tg 1 easy driver. Attualita' effetto sabato. Attualita' tg1 - che tempo fa a sua immagine Attualita' tg1 l.i.s passaggio a nordovest l'eredita'. Quiz Tg1 - tg1 sport affari tuoi. Quiz ballando con le stelle tg1 - applausi tg1 notte

10.00 10.30 10.55 13.10 14.00 15.15 16.20 16.35 18.00 20.00 20.40 21.30 23.35 00.30

linea verde orizzonti a sua immagine ss messa - angelus Tg1 - benjamin domenica in - l'arena domenica in... sieme tg1 - che tempo fa domenica in - 110 e lode domenica in - 7 giorni Tg1 - Rai Tg Sport affari tuoi. Quiz tutti pazzi per amore. Film TV - 7a puntata. tg1 - speciale tg1 oltremoda. Attualita'

10.00 11.00 11.25 12.00 13.30 14.10 16.15 18.50 20.00 20.30 21.20 23.15 23.20

verdetto finale. Attualita' occhio alla spesa che tempo fa/Tg 1 la prova del cuoco Tg 1 / tg1 economia festa italiana. Varieta' la vita in diretta. Att. (16.50 - tg parlamento 17.00- che tempo fa/tg 1) l'eredita'. Quiz Tg1 affari tuoi. Quiz il bene e il male. Fiction tg1 telegiornale porta a porta. Attualita'

10.00 11.00 11.25 12.00 13.30 14.10 16.15 18.50 20.00 20.30 21.10 23.15 23.20

verdetto finale. Attualita' occhio alla spesa che tempo fa/Tg 1 la prova del cuoco Tg 1 / tg1 economia festa italiana. Varieta' la vita in diretta. Att. (16.50 - tg parlamento 17.00- che tempo fa/tg 1) l'eredita'. Quiz Tg1 affari tuoi. Quiz dimmi la verita'. Varieta' tg1 telegiornale porta a porta. Attualita'

10.00 11.00 11.25 12.00 13.30 14.10 16.15 18.50 20.00 20.30 21.10 23.15 23.25

verdetto finale. Attualita' occhio alla spesa che tempo fa/Tg 1 la prova del cuoco Tg 1 / tg1 economia festa italiana. Varieta' la vita in diretta. Att. (16.50 - tg parlamento 17.00- che tempo fa/tg 1) l'eredita'. Quiz Tg1 affari tuoi. Quiz mr. & mrs. smith. Film tg1 telegiornale porta a porta. Attualita'

10.00 11.00 11.25 12.00 13.30 14.10 16.15 18.50 20.00 20.30 21.10 23.15 23.25

verdetto finale. Attualita' occhio alla spesa che tempo fa/Tg 1 la prova del cuoco Tg 1 / tg1 economia festa italiana. Varieta' la vita in diretta. Att. (16.50 - tg parlamento 17.00- che tempo fa/tg 1) l'eredita'. Quiz Tg1 affari tuoi. Quiz il commissario manara tg1 telegiornale porta a porta. Attualita'

10.00 11.00 11.25 12.00 13.30 14.10 16.15 18.50 20.00 20.30 21.10 23.15 00.20

verdetto finale. Attualita' occhio alla spesa che tempo fa/Tg 1 la prova del cuoco Tg 1 / tg1 economia festa italiana. Varieta' la vita in diretta. Att. (16.50 - tg parlamento 17.00- che tempo fa/tg 1) l'eredita'. Quiz Tg1 affari tuoi. Quiz ciak... si canta! Varieta' tg1 - tv7 l'appuntamento. Attualita'

11.20 13.00 14.00 15.30 17.10 18.05 18.10 19.00 19.35 20.25 20.35 21.05 21.50 22.45 23.20

coppa del mondo di sci Tg 2 Giorno - dribbling x factor - il processo scalo 76. Musicale sereno variabile. Att. tg2 notizie - meteo the district. Telefilm x factor - la settimana scorie di scorie. Varieta' estrazioni del LOTTO Tg 2 notizie cold case. Telefilm justice. Telefilm sabato sprint tg2 notte

11.35 13.00 13.35 13.45 15.25 17.05 18.05 18.10 19.00 19.30 20.00 20.30 21.05 21.55 22.35

mezzogiorno in famiglia Tg 2 Giorno - motori tg2 eat parade quelli che... aspettano quelli che il calcio e... stadio sprint tg2 notizie - dossier 90° minuto numero uno piloti. Sit Com friends. Telefilm Tg 2 notizie N.c.i.s. Telefilm criminal minds. Telefilm la domenica sportiva

13.00 13.50 14.00 14.40 16.15 17.15 18.00 18.55 19.35 20.35 21.05 22.55 23.05 23.55

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omnibus weekend l'intervista. Attualita' tempo della politica amore e chiacchiere tg la7 - sport 7 animal face off. Doc. jack frost. Telefilm il miracolo di lassie il ponte di remagen tg la7 doctorology. Sit-Com l'ispettore barnaby "la srtega di paglia". tf quarto protocollo tg la7/m.o.d.a.

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alla conquista del west. Telefilm tg la7 - sport 7 gli straordinari viaggi di tippi. Documentario new tricks. Telefilm i magnifici tre. Film milady - i quattro moschettieri. Film Tg La7 - sport 7 jag - avvocati in divisa il silenzio degli innocenti. Film reality. Attualita' tg la7 - sport 7

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due minuti un libro il tocco di un angelo matlock. Telefilm Tg La7 - sport 7 l'ispettore tibbs. Tf i mostri. Film mac gyver. Telefilm atlantide. Documentario cold squad. Telefilm Tg La7 otto e mezzo. Attualita' l'infedele. Attualita' caravaggio - l'eredita' di un rivoluzionario tg la7

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il PICCOLO

giornale del

Cremasco Venerdì 23 Gennaio 2009

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Filo (0372 411252) • Un matrimonio all'inglese • Rassegna gratuita “Giramondo Film” Ti Amero’ Per Sempre • Giovedi 29 Gennaio: Teatro Multi Starplex Gadesco (0372 838295) • Australia • tutti insieme inevitabilmente • Italians • il respiro del diavolo • Beverly Hills Chihuahua • Defiance

crema Porta Nova (0373 218411) www.multisalaportanova.it • Sette Anime • Yes Man • Italians • Beverly Hills Chihuahua • Viaggio al centro della terra • Australia Rassegne settimanali "Ora o mai più" Davanti Agli Occhi (lunedì) "Cineforum" • Baby Love (martedi') "Over 60" • Sette Arime (mercoledi') "Cineforum" • The Millionaire (giovedi')

pieve fissiraga Cinelandia (0371 237012) www.cinelandia.it • Il Respiro Del Diavolo • Beket • Milk • Defiance - I Giorni Del Coraggio • Italians • Home - Casa Dolce Casa? • Tutti Insieme Inevitabilmente

ITALIANS

Di Giovanni Veronesi Carlo Verdone e Sergio Castellitto sono i protagonisti del nuovo film di Giovanni Veronesi. Un’inedita coppia che promette gradi cose. LA TRAMA Fortunato è un camionista che da molti anni trasporta Ferrari rubate negli Emirati Arabi per conto di una ditta romana. Ma quello che sta per compiere sarà il suo ultimo viaggio. E’ ora di passare il testimone al giovane Marcello, da pochi mesi in prova nella stessa società. Per due giorni e due notti attraversano il deserto dell’Arabia Saudita alla guida di una bisarca stipata di lussuosissime automobili. E tra esilaranti avventure e surreali posti di blocco, tra loro nasce una vera e propria amicizia. Arrivati a Dubai, decidono di concedersi una serata all’insegna del divertimento. Ma a causa di un incontro inatteso, finiscono per passare la notte in prigione e per ritrovarsi coinvolti in una folle gara di velocità tra Ferrari…

spino d’adda Vittoria (0373 980106) • Sette Anime • Pranzo di Ferragosto

CINEMA – La pellicola drammatica si intitola “Il respiro del diavolo”

Storia di un rapimento nel film di Hendler

Arriva sul grande schermo la pellicola drammatica diretta da Stewart Hendler. Un cast formato da bravi attori, anche se manca la star di prima grandezza. Ma non è detto che sia un difetto. LA STORIA Un banale malvivente di nome Max sta cercando con tutte le sue forze di comportarsi in modo onesto, dopo un’esistenza passata a sfidare la legge. Ma tutti i suoi sforzi vengono vanificati quando la banca rifiuta di concedergli il prestito che gli avrebbe permesso di iniziare una nuova vita, as-

sieme alla sua fidanzata Roxanne. Poco dopo, Max riceve una telefonata da parte di un suo vecchio amico, un ex carcerato di nome Sidney, che gli offre un ultimo, facile lavoro. Si tratta di rapire una persona per poi chiedere il riscatto alla famiglia: non sembrerebbe tanto complicato. Max è tentato all’idea di guadagnare un po’ di soldi facili; il denaro gli permetterebbero di realizzare il sogno della sua vita: aprire un ristorante. Certo è rischioso, ma in questo modo otterrà i soldi di cui ha bisogno per lasciarsi definitivamente il passato alle spalle. In fondo, che problemi potrebbe mai causare un ragazzino di dieci anni? David Sandborn è l’unico figlio di un benestante uomo dell’alta società del Vermont. Sembra proprio un bambino innocente, che vive una vita tranquilla e privilegiata; per lo meno fino al giorno del suo decimo compleanno, quando un uomo vestito da babbo natale bussa alla porta della sua casa. E’ il giorno

sabato 24

canale 5

italia 1

rete 4

SOL REGINA po

Genere: Drammatico

di Stewart Hendler

Cast: Josh Holloway, Sarah Wayne Callies, Blake Woodruff, Joel Edgerton, John Kapelos, Dulé Hill, Michael Rooker, Jennifer Shirley. Durata: 95 minuti Produzione: Eagle Pictures, Usa 2007

Josh Holloway in una sequenza del film

domenica 25 Lunedi’ 26

Martedi’ 27

27

della festa di compleanno di David, Max si sta occupando di intrattenere i bambini. Max distrae l’attenzione dei bambini e dei loro genitori mostrando loro un grande sacco colmo di giocattoli, poi, improvvisamente, fugge via dalla casa trascinandosi dietro David. Max porta David da Sidney, con lui c’è Vince, uno dei suoi scagnozzi. Questi, assieme alla fedele Roxanne, portano David nel bosco, in un rifugio lugubre e isolato. Roxanne appare decisamente in disaccordo in merito al rapimento, ma è preoccupata per l’incolumità del bambino, perciò decide di prendersene cura, almeno fino a quando resterà nelle loro mani.

Giovanni Biondi

Dentro le notizie...

Nell'ambito della trasmissione «Dentro le notizie», in onda su Telesolregina, l'assessore provinciale all'ambiente e allo sport Giovanni Biondi farà il punto sui principali eventi accaduti sul nostro territorio. • Cremona: Si della Provincia alla riconversione Tamoil; • Cremona: Sei Giorni, successo per il Gala di presentazione; • Lettera di Protesta di Luciano Pizzetti; • Casalmaggiore: L'assessore dona 5mila euro al Comune; • Linate rischia la chiusura Cremona non stia a guardare. La trasmissione va in onda sono il venerdì alle ore 23.10, replicata il sabato alle ore 12 e la domenica alle ore 17.30.

mercoledi’ 28 giovedi’ 29

venerdi’ 30

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Bene con la Sambenedettese nello scontro-salvezza. Domenica c'è il Legnano

F

di Stefano Mauri

inalmente, sospinto dal suo meraviglioso popolo innamorato (e preoccupato), il Pergo si muove. Settimana scorsa, in un gelido, polemico (con Claudio Finetti e soci spinti ripetutamente ad andare a lavorare e … tirare fuori gli attributi, ndr) stadio Voltini, al termine di novantacinque agrodolci minuti, i Piantoni Boys (pure il mister ha ricevuto critiche, per la cronaca) sono riusciti a superare una pazza Sambenedettese. Ma se il purosangue delle aree di rigore Fabrizio Cammarata (scuola Juve), invece di indossare la casacca gloriosa della Samb, giocasse con quella gialloblù, spalla a spalla con Giuseppe Le Noci o Roberto “Mutu” Bonazzi, il Pergocrema soffrirebbe del cosiddetto “mal da gol”? Mah! Se è vero che l’appetito vien mangiando, domenica, a Legnano, al cospetto di una compagine in crisi e in svendita, magari anche giocando male, bisogna vincere: la classifica, evento comunque preventivabile (in fondo a Crema, il jolly Prima Divisione è un evento straordinario, capitato una volta sola, 30 anni fa, dal lontano 1932, ndr), non ammette distrazioni o rilassamenti. A margine dell’ultima recente vittoria, dal punto di vista (prettamente) tattico, due, i dati significativi da sot-

tolineare: Michele Tarallo (immenso nelle categorie minori, ancora da “testare” a queste latitudini, ndr) e il nuovo acquisto Christian Araboni, schierati in contemporanea faticano a “capirsi”. La seconda annotazione riguarda invece il modulo: col 4-42, tema rispolverato nel se-

sie laterali? Un centrocampo a quattro, indubbiamente darebbe maggiore sicurezza alla difesa, reparto questo ultimamente un po’ troppo “traballante”. Le note positive, oltre al recupero di Marconi (si “diverte” a giocare da laterale destro avanzato, ndr) riguardano principalmente altri

Una domenica da ricordare (Per gentile comcessione US Pergocrema)

condo tempo dell’ultimo match salvezza con la Sambeneddettese, complice l’ingresso del generoso, ordinato Andrea Marconi, l’equipe “canarina” si muove meglio. Ebbene, visto che, alla terza giornata di ritorno, Piantoni ancora non ha trovato una definitiva, proficua alchimia, conviene continuare a schierare un trequartista oppure, costringere il fantasista di turno a giocare isolato sulle cor-

INTERVISTA

Vito Romaniello prima di essere un bravo (e preparato) giornalista sportivo è un grande appassionato di calcio. Oggi, per lavoro, il buon Vito si occupa di serie A e B, ma per oltre 20 anni ha seguito la serie C (sino all’estate scorsa, così si chiamava l’attuale Lega Pro, ndr). Recentemente è uscito il suo libro “Viva il Calcio”, l’occasione è ghiotta per scambiare due chiacchiere con lui. Ci parli di “Viva il Calcio”: sua ultima, recentissima fatica letteraria. «Dopo 15 anni e 28 almanacchi, l’eredità di C … come il Calcio è stata raccolta appunto da “Viva il calcio”. Sostanzialmente trattasi di cambiamento fisiologico, soprattutto nel titolo, considerato che la C non esiste più.

quattro giocatori: Giacomo Bonaventura (bello il suo debutto con rete, applaudito dal tifoso speciale Lord Max Aschedamini), Danilo Russo (portiere oggi affidabilissimo), Daniele Ghidotti (piacevole scoperta il difensore di Martinengo) e Beppe Le Noci (la panchina pare abbuia giovato alla seconda punta comasca). E in panchina scalpita il vispo Niccolò Galli. Capitolo cessioni.

Il volume (oltre 500 pagine) riporta tutte le rose agonistiche della stagione 2008 – 2009: dalla serie A, alla Seconda Divisione passando per il campionato Primavera. Ad ogni singolo calciatore di A e B è specificato il curriculum comprensivo di presenze e reti persino di quando giocava nelle giovanili. Ricchissima la cosiddetta sezione storica: il mio almanacco somiglia sempre di più ad un libro». Dove si acquista “Viva il Calcio”? «Via mail al seguente indirizzo: info@ ccomeilcalcio.it oppure telefonando al numero di cellulare 340 9133779». Quanto costa? «Ventotto euro, la spedizione avrà “luogo” in contrassegno». Un giudizio sull’operato federale di Mario Macalli, presidente della Lega Pro e cremasco d’adozione. «Persona schietta, vera, maldispo-

In settimana se ne sono andati Alessandro “Crespo” Andreini, “Ectoplasma” Crisopulli (chi si ricorda una sua azione in campo alzi la mano) e Lauro Florean. Il primo, con immensa gioia di Lorenzo Crocetti (sul mercato?) si è accasato al lanciato Varese di “Vulcano” Sannino. Il competente presidente Stefano Bergamelli, provvidenziale “Obama” del calcio cittadino, (applaudito, giustamente lo scorso weekend dai tifosi cremaschi) ha davvero chiuso le operazioni di calciomercato (intriga la pista Michele Piccolo)? L’impressione è che qualcosa potrebbe muoversi da un momento all’altro. E, dinanzi a proposte ghiotte, nessuno, compresi Filippo Sambugaro, Andrea Quaresmini, Stefano Ragnoli (corteggiatissimo), Marconi e Paolo Facchinetti è incedibile. Adesso però bisogna soltanto pensare all’imminente, ennesima contesa salvezza con il Legnano. Il sodalizio lilla allenato da Attilio Lombardo (panchina in bilico) e presieduto da Giuseppe Resta (disposto a cedere il club al miglior offerente) sta attraversando un momentaccio. Da quella parti, si (soprav)vive alla giornata, al massimo e rigoroso … risparmio, senza volontà di investire, ma bensì con intenzioni di capitalizzare. Il prossimo tuttavia non va mai sottovalutato! Pergocrema (visitate il rinnovato sito internet: www.uspergocrema. it) avvisato, quindi.

sta a compromessi. Ritengo sia arrivato il momento che Macalli prema sull’acceleratore per rilanciare il progetto teso a diminuire le società professionistiche. Il football, così come è organizzato, non andrà avanti a lungo». Il futuro della Lega Pro? «La passione del presidente è una garanzia per i club che in lui vedono un preciso punto di riferimento. L’ex serie C deve essere una “palestra” per le giovani leve». Il Pergo è tornato in Prima Divisione dopo trent’anni… «Vivo a Varese ma seguo con attenzione il calcio cremasco gialloblù. La promozione ottenuta dal team allenato da Sannino mi ha riempito di gioia: fino a quando piazze quali Padova o Ferrara si misureranno con il Pergocrema il calcio regalerà sogni e divertimento».

Una targa per Paolino, poeta del calcio

Martedì 3 febbraio, alle 20.45, nella Sala dei Ricevimenti del comune di Crema, il circolo culturale Caffè Letterario rinnoverà una buona tradizione: la consegna della Targa ricordo alla memoria del compianto Paolo Scorsetti, ex dirigente del Pergo. Quest’anno, il prestigioso riconoscimento è stato assegnato all’ex calciatore, ora opinionista - allenatore, ex naufrago da Reality Show

(“Isola dei famosi”) e scrittore Antonio Cabrini. “Ricatto perfetto”: questo, il titolo (tratto da una reale, passata esperienza vissuta?) del libro giallo scritto da Cabrini, edito da Edizioni Il Filo. “Perché anche nel calcio ci può essere poesia” è la motivazione della Targa dedicata all’indimenticabile “Paolino”, calciofilo romantico, imprenditore e uomo di cultura. Il “Caffè Letterario” pre-

sieduto da Paolo Gualandris si avvale della collaborazione dell’Assessorato allo Sport e del Comitato promotore del “Trofeo Angelo Dossena”. Giorgio Barbieri, caporedattore della redazione sportiva del quotidiano la Provincia “condurrà” la seratona del prossimo venturo 3 febbraio. A proposito di “Trofeo Dossena”: l’edizione 2009 è ormai già in via di definizio-

ne, il presidente Mario Palmieri, Pinetto Riboldi, Silvana Farea, Paolo Donarini, Gianni Marchetti, Roberto Rabbaglio, Giorgio Riboldi, Alvaro Stella e soci avrebbero addirittura pianificato data (giugno) e squadre invitate alla seguita manifestazione. La rappresentativa locale La Provincia, salvo sorprese dell’ultima ora dovrebbe nuovamente essere invitata alla kermesse.

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Nerobianchi, una vera valanga

Fabio Treccani, attaccante da urlo e copertina: Superstar (l’iniziale maiuscola è doverosa) e il Crema vola in zona playoff. Settimana scorsa, il campionato di Promozione è ripreso con la squadra cara a patron Francesco Barbaglio che si è imposta, a valanga (5 reti a 0!) sul malcapitato San Biagio. Se i nerobianchi allenati da Davide Fiorani (assente causa ferie post natalizie sette giorni fa, ndr) si manterranno sui livelli tattici – agonistici intravisti nell’ultimo mese, allora, l’Eccellenza potrebbe trasformarsi in qualcosa in più di un semplice sogno. Anche per questo il generoso e vincente Barbaglio merita di trovare, sul suo percorso calcistico sponsor e compagni d’avventura con portafoglio e, soprattutto, disposti a investire euro nel progetto. Da quando ha rilevato l’Ac Crema 1908, il buon immobiliarista cremasco ha messo tanto denaro nel calcio. Cifre da capogiro. Da qualche anno, il fascino nerobianco è tornato in auge e la squadra, quando il massimo tempio calcistico cittadino è libero (ancora complimenti a chi ha stilato i calendari agonistici, ndr) Francesco Barbaglio è (pure) tornata a bazzicare lo stadio Giuseppe Voltini. Tornando alla stretta attualità, oltre al poca’anzi citato Treccani (centravanti da Cnd), meritano un cenno anche i vari Andrea Spinelli (magnifico jolly tuttofare a centrocampo), Davide Patrini (il centrocampista in internet, su Facebook vanta un fans club ad hoc, ndr) e il portiere Campana (“scommessa” calcistica vinta dal calciofilo Ugo Della Frera). A proposito, da quando l’elegante, ex direttore generele Ugo (presente, on line e attivo in … “rete”) ha ripreso a seguire, con maggiore attenzione, le gesta nerobianche, i “Fiorani Boys” hanno iniziato a volare. Solo una fortunata casualità? Domenica big match Eccellenza esterno contro la quotatissima Rudianese. In caso di risultato positivo, allora il Crema potrà fare la voce grossa sul serio. Troverà soci volenterosi il presidentissimo Francesco Barbaglio?

dallo spogliatoio

Gatta, il preparatore dei bravi portieroni

Non è un abusivo, nel senso che è regolarmente iscritto all’albo federale dei preparatori atletici; e questa, visti i tempi … “approssimativi” è già una bella notizia. E’ preparato, lavora con scrupolo sul campo e, i suoi metodi, vengono apprezzati da molti suoi ex allievi, chiedere informazioni in merito a Federico “Pinturicchio” Cantoni. Nell’autunno 2006, furbescamente, da quel “volpone” di Matteo “Thuram” Placida (oggi alle dipendenze di un altro ex cannibale: coach Marco Falsettini alla Lavagnese, ndr), probabilmente per giustificare il pessimo rendimento e il desiderio di cambiare aria, fu definito un terribile “torturatore”. Per la cronaca, l’accusa fu poi smentita dai fatti: la squadra corse infatti sino al mese di giugno. Se non l’avete ancora capito stiamo parlando del bravo professor Gianluigi Pasinelli, responsabile della preparazione atletica dei

calciatori “canarini”. Vanta trascorsi significativi in diverse realtà calcistiche (AlbinoLeffe, Nuova Albano, Rodengo Saiano), la materia, il preparatissimo “Giangi” la conosce e ci sa fare. Chapeau! E grazie, (anche), al “Prof” orobico, lo staff tecnico “canarino” coordinato dall’esperto mister Oscar Piantoni è di livello. Con l’allenatore e Pasinelli collaborano infatti professionisti del calibro di Danilo Bianco (trainer in seconda precettato a Crema, nel luglio scorso, dal poi esonerato Daniele Fortunato) e Giuseppe Gatta (preparatore dei portieri). Bello, affascinante e “interessante”, bianco (on line su Facebook) è considerato un tecnico emergente. Il pescarese Gatta invece è un mito. Quando, ai suoi tempi parava in serie A, era addirittura considerato l’erede di Walter Zenga. Gatta è una positiva leggenda vivente del football fu (ahimè) romantico.


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29

La serata della Sei Giorni di Cremona Ciclismo

Al Ponchielli la presentazione della grande manifestazione con i big dell'economia, del giornalismo e dello sport

C

di Fortunato Chiodo

on un vernissage straordinario, al teatro Amilcare Ponchielli, gremito all’ inverosimile di autorità,. e di pubblico, è stata ufficialmente presentata la “Sei Giorni” internazionale di Cremona, con tanti vip del mondo politico e sportivo, personaggi illustri, una grande occasione, un impatto socio economico non indifferente, nella città delle bellezze naturali, del Torrazzo, di Stradivari, del Torrone, della Liuteria, delle Belle donne…. Cremona pavoneggia, a giusta ragione, è la capitale del ciclismo “ pane e bicicletta”, terra del pedale da più di un secolo di vita, epicentro di scosse telluriche con arrivi di tappe del Giro d’ Italia, del “ Circuito del Porto- Trofeo Arvedi”, e ora con l’ internazionale “Cycling and Show ” all’ interno di CremonaFiere, il polo fieristico cittadino che, ospita al padiglione 3 di Ca’ dè Somenzi di Cremona, un evento sportivo di grandezza, dal 6 all’ 11 febbraio, che avrà come main sponsor: Arvedi, CremonaPo, Cariparma, Bianchissi, il Comune, Cremona Fiere, Associazione Industriali, CC Cremonese 1891-Gruppo Arvedi, Sgr Sport, e Florerntia, con timoniere d’alto bordo e organizzatore il “ patron” Claudio Santi, esperto navigato di ciclismo, e non solo, una bella festa, alla quale il mondo intero aspettava da tempo. Tanti ospiti illustri sul palco del Ponchielli, a cominciare dal sindaco Gian Carlo Corada, Giuseppe Torchio, presidente dell'amministrazione provinciale, Fulvio Feraboli, presidente del CC Cremonese 1891- Arvedi, Antonio Piva, presidente Libera e CremonaFiere, Luigi

Baldani, assessore allo sport del comune di Cremona, Renato Di Rocco, presidente nazionale della Federciclismo, Marco Villa, direttore di corsa, Giovanni Compiani, sindaco di Fiorenzuola d’ Arda, Gaetano Rizzuto, direttore La Libertà, e Vittoriano Zanolli, direttore La Provincia. Una show solenne, cominciato con gli applausi al ma-

2005 a Los Angeles e nel 2006 a Bordeaux tra le donne di Elite). «E’ un impegno non indifferente, di grandissimo spessore organizzativo - ha detto Claudio Santi, con tono emozionato- , questa manifestazione legherà le due sponde del fiume Po, quella cremonese e quella piacentina». Sport, spettacolo, e gastronomia, vanno a braccet-

Il sindaco Corada durante la presentazione

estro Antonio De Lorenzi, con un suono delizioso dello Stradivari 1715, e proseguito con l’ incantevole voce della cantante Silvia Mezzanotte, con tanto tributo alle canzone di Mina Mazzini, la “tigre” di Cremona. Un cast di grande livello, non solo sport, musica, spettacolo, ballo, intrattenimenti, faranno da contorno alle dodici coppie della Sei Giorni dei “grandi” con campioni di otto nazioni, tanti giovani promesse del ciclismo provinciali ed extraprovinciali, con in lizza, anche i nostri: Piero Baffi, figlio d’arte, ingaggiato dal CC Cremonese 1891- Arvedi, e Mirko Nosotti, tanto per citarne qualcuno. Madrina della serata, abilmente condotta dallo speaker Stefano Bertolotti, l’ iridata su pista Vera Carrara, campionessa del mondo della corsa a punti (nel 1998 a L’ Avana, tra le Junior, nel

to, l’area ristorante sarà curata dagli chef Sergio Carboni (Locanda degli Artisti ) e Paolo Finocchio ( L’Aquila Nera), la pista in legno e ferro arriva dall’Olanda con 16 camion, 200 metri di listoni in legno, il vascello che sarà allestita alla Fiera di Cremona, struttura che garantirà 3.000 posti, e un parterre spettacolare garantito. Marco Villa, re dei seigiornisti di tutto il mondo, che ha fattola leggenda del ciclismo agonistico, scenderà sulla pista per l’ addio,domenica 8 febbraio alle 22, giorno del suo “quarantesimo” compleanno, il direttore di corsa della 6 Giorni di Cremona, ha invitato alla festa campioni del calibro di Paolo Bettini, Adriano Baffi, Giovanni Lombardi, Silvio Martinello, Andrea Collinelli, Ivan Quaranta, Roberto Chiappa e Ivan Cerioli, tanto per fare dei nomi.

Standing ovation per il cavaliere Ordine al merito della Repubblica Italiana del 3 ottobre 20008, Marco Villa campione del mondo dell’ Americana (1995 Bogotà e 1996 Manchester). Medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici di Sydney 2000. Medaglia d’ argento ai Campionati del Mondo dell’Americana (1997 Perth). Bronzo ai Campionati del Mondo nel quartetto a squadre (1989 Lione). Medaglia d’oro ai Giochi del Mediterraneo nella corsa a punti nel 1991. Vincitore di una tappa al Coca Cola Trophy (Austria 1994). Vincitore di 24 Sei Giorni: Grenoble (1995, 2002 ), Milano (1996, 1997), Brema (1996 ), Bassano del Grappa (1996, 1998 ), Bordeaux ( 1996, 1997), Zurigo 8 1997),

Berlino ( 1998, 1999, 2000), Gand ( 1998), Copenaghen (1998), Stoccarda ( 2001), Fiorenzuola d’ Arda (2001, 2002,. 2006 ), Torino ( 2001, 2004, 2005 ), Amsterdam ( 2002). Sua maestà Franco Marvulli, specialista svizzero che vanta 4 titoli iridati, insieme all’ argentino Walter Perez, medaglia d’ oro alle olimpiadi di Pechino 2008 entusiasma i frequentatori dei velodromi per la sua caratura, sono furetti mai domi, vantano un palmarès d’alto bordo, dovranno vedersela con i tricolori dell’ Americana e azzurri Fabio Masotti e Angelo Ciccone, con Elia Viviani e Thomas Alberio, Campioni Europei del Madison under 23, titolo conquistato ad Alkmaar Olanda nell’ ottobre 2008, ma

anche l’argentino Angel Dario Colla, campione Panamericano, più volte campione nazionale strada e pista, argento ai campionati del mondo, in coppia con Edoardo Costanzi under del CC CremoneseArvedi. Starter e madrina d’ eccezione, della Sei Giorni di Cremona , sarà Vera Carrara ( tre volte campionessa del mondo della corsa a punti (nel 1998 a L’ Avana tra le Junior, nel 2005 a Los Angeles e nel 2006 a Bordeaux tra le donne di Elite), con inizio delle prove venerdì alle venerdì 6 febbraio alle ore 19, le gare in programma sono lo scratch, Eliminazione all’ americana. Giro lanciato, Inseguimento 2000 metri, serie di sprint, e Americana: la corsa denominata anche Madison, specialità regina delle Sei Giorni..

Federciclo: lascia Oneta, Pegoiani è il nuovo presidente Cambio della guardia ai vertici di presidenza del Comitato provinciale della Federciclo. Successore di Angelo Oneta, è stato eletto all’ unanimità con votazione segreta il cremonese Antonio Pegoiani, personaggio conosciuto nel mondo delle due ruote, per l’incarico alla vicepresidenza e come direttore di corsa internazionale. Il congresso ha nominato i tre consiglieri: (riconfermato l’ ex professionista Enrico Guadrini, con voti 8 ), nominati: Matteo Casoni (voti 18), e Giuseppe Viola (8 voti, già consigliere regionale ), gruppo dirigenziale eletto per il quadriennio olimpico 2009- 2012, non è stato eletto Perluigi Francesconi (5 voti), assemblea che si è svolto nella Sala del Podestà a Soresina, sotto la presidenza dei Vicepresidenti del Comitato Lombardo Fci, Elio Barlocco e Bruno Righetti. Signori in carrozza, tutti a bordo, l’ ultima meraviglia. Tra i passeggeri illustri: Giorgio Armelloni, sindaco di Soresina, Marco Mazzolari, consigliere con delega allo sport del Comune di Soresina, Rodolfo Verga, presidente provinciale del Coni, Bruno Righetti, e Adriano Baffi, sovrintendente

al settore tecnico nazionale della Federciclismo. Nella sua relazione Oneta ha rimarcato l’impegno del Comitato uscente nel promuovere il ciclismo giovanile in maniera sinergico, e sul trend di crescita dei tesserati. I dirigenti delle 15 società presenti , hanno votato i rappresentati alla prossima Assemblea elettiva nazionali di Imola, (14 e 15 marzo), delegando: Matteo Casoni, e Giuseppe Viola. Nell’ occasione sono stati consegnati attestati di benemerenza del Comitato Regionale Lombardo Fci, a: Miriam Vece, Anna Pedroni regionali giovanissimi, alla Imbalplast di Soncino, CC Cremonese Arvedi, Action Cremona Bmx, a Roberto Cristofori campione italiano e lombardo della Bmx , e anche a Claudio Capelli tra i Master 1. Pegoiani ha ringraziato tutti della fiducia: «I dirigenti sono le espressioni delle società, sinergicamente siamo impegnati a migliora le carenze, mi piacerebbe programmare corsi dei direttori di corsa, commissari di gara, dirigenziali, senza personalismo, serate con le società del comprensorio, con i virgulti necessarie al reclutamento del settore giovanile».

L’anno della verità per Armstrong, Basso e Gonchar

Noi apriamo il giornale e promettiamo di dedicare sempre più spazio al movimento nella speranza ch’ esso diventi una autentica valanga e travolga tutto il male esistente intorno ai corridori. Chi ha sbagliato paghi ma non è giusto che tutto il gruppo venga considerato l’ espressione di una categoria di malfattori quali ormai, per ingiusta superficialità , tanta gente considera i corridori. Tanta gente che sulla strada li apostrofa è pronta a cambiare radicalmente atteggiamento. Basta solo che i corridori sappiano restituire alla gente l’immagine di un ciclismo autorevole, consapevole, leale e padrone della sua realtà, un anno lasciato alle spalle, incredibile, terremoto doping che ha raso al suolo. Come si dice: non è mai troppo tardi. Adesso è arrivato il momento di girare violentemente pagina con la forza dei più giovani che hanno le idee chiarissime, la loro volontà è quella di buttar fuori le mele marce dando il segno della loro determinazione, della chiarezza

za, tattica, tenuta in salita. Daniele Bennati ( 29 anni), se lo porti a freno e arriva fresco allo sprint è il più completo di tutti. Tra i grandi velocisti, la novità, è quella dell’ inserimento anche di Theo Bos missile olandese in pista, detentore del record mondiale sui 200 metri con 9” 772, una

delle loro idee e della loro voglia di fare, subito. Ritornano alla luce del sole il texano Lance Armostrong, che non parla mai a vanvera, e dovrebbe

Ivan Basso

Lance Armstrong

andare fortissimo al Giro d’ Italia. Ivan Basso, tornerà a essere il numero uno. Tornano dopo anni di inattività. Ma in giro c’ è molta qualità, come il lussemburghese Andy Scleck (24

anni) e lo spagnolo Alberto Velasco Contador (27 anni), corridori completi con la marcia in più nelle corse a tappe. Pochi sono i specialisti delle cronometro, i più esplosivi sono: l’ucraino Sergej Gonchar, Fabian Cancellara, e Marco Pinotti. Che stagione mi aspetto dai velocisti? Non ci sono paragoni, su tutti spicca il britannico Mark Cavendish (23 anni), giovane, e esplosivo, correre una Sanremo, necessita resisten-

Sergej Gonchar del Team Corratec

scommessa la sua senza precedenti. La maglia di campione del mondo è sulle spalle di Alessandro Ballan (30 anni) , motivato più che mai a

reggere la responsabilità su quella maglia iridata. Damiano Cunego (28 anni) non si sa ancora se punti alle classiche di un giorno oppure alle corse a tappe. Filippo Pozzato (28 anni) deve cancellare una stagione nera, è un campione, la trovato una squadra forte e potrebbe esplodere. Mentalmente forte Giovanni Visconti, maglia rosa nell’ ultimo Giro d’ Italia, è molto giovane ( 26 anni), è un talento naturale, arguto e vincente. Tutti lavorano su obiettivi mirati alla crescita, il neonato “Team Corratec” con radice nel “Cremasco” ci crede e vuole fare grandi cose . Roberto Stupppia, direttore generale, insieme al direttore del marketing Edoardo De Briganti, al direttore sportivo Gabriele Missaglia, e al team manager Silvano Massardi lavorano su un trend mirato, la squadra professionisti farà il suo esordio a Donorato, in Toscana, al “Gran Premio Costa degli Etruschi”.


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Volley: reima samgas

«Un punto prezioso in trasferta per i Blues»

Partita a dir poco palpitante fra Isernia e Crema che si battono per cinque set e anche al tiebreak ci vogliono i vantaggi per porre fine alla parità. Un punto per i ragazzi di Luca Monti ai quali va un grande applauso per avere recuperato due set di svantaggio e più in generale aver giocato alla pari su un campo davvero caldo contro una formazione d’alto livello. La rimonta ed il punto ottenuto dai Blues è anche dovuto alla grande accoglienza della Agnone Volley, città di appartenenza del centrale Stefano Patriarca e di Lucio Sammartino (dirigente Reima). Grande equilibrio all’inizio con l’Olio Pignatelli che dopo la prima pausa (8-7) conqui-

La Reima Samgas in campo

sta un minibreak di vantaggio sul 12-10. I Blues ribaltano il punteggio portandosi avanti per 1415 e poi raggiungendo il 1417. Gli umbri impattano a quota 19 e la parità permane

fino al 24-24. Ai vantaggi la spuntano i padroni di casa con un muro di Libraro. La squadra di Fenoglio sfrutta il momento positivo e si porta sul +3 al primo timeout tecnico del secondo

Calcio a cinque

Torna a vincere la Videoton 1990

Venerdì 16 gennaio 2009 è tornata in campo Videoton ed è subito vittoria dopo la sosta natalizia,. Un bellissimo risultato agguantato nella prima di ritorno in quel di Stezzano i cremaschi centrano la terza vittoria consecutiva.Gara sulla carta difficile per il Videoton, visto il 4-4 dell’andata, e reso complicato dai soli 9 elementi a disposizione di Mister Valente che a inizio gara perde Severgnini per stiramento del polpaccio e non può sfruttare oltre 3 minuti Nanì e Pavesi che rientrano rispettivamente da fabbre ed infortunio. La gara è quindi affidata a Mondora, Meschini, Giulivi, De Felice, Guerini e Serina. Pronti via i cremaschi hanno ritmo e voglia e si portano subito in vantaggio con Serina che recupera palla a metà campo e nell’uno contro uno beffa il portiere 0-1. Gli avversari creano poco e subiscono molto ma alla prima azione pareggiano con conclusione da fuori. Gli ospiti spingono e su schema da corner De Felice è servito nell’area piccola e sigla in nuovo vantaggio 1-2. Il paereggio arriva alla seconda azione avversaria con bella triangolazione e prima della fine pure la beffa di chiudere sotto la prima frazione di gara: punizione ribattuta e poi ribadita in rete. Videoton bene che sbaglia un gol gia fatto con Guerini e pur creando

molto più degli avversari chiude sotto. Ripresa di altro spessore per gli ospiti che impattano subito con Guerini che questa volta non si fa pregare e la mette in rete e poco dopo è Serina a prendere palla fuori area, si beve il suo marcatore e calcia nell’angolino. 3-4. Il Videoton ora gestisce bene ed aspetta gli avversari ma è sempre pronto a pungere e questa volta è Giulivi in area piccola a metterci la punta per il doppio vantaggio. Palla al centro e su azione di rimessa arriva il gol di testa dei locali. 4-5. La conta viene chiusa con la tripletta di bomber Serina che riceve da rimessa laterale e scaglia la palla nel sette.4-6 e fine dei giochi. Ottima gara dei cremaschi, Mondora para e concede poco, Meschini è un muro in difesa, De Felice e Guerini lavorano bene e corrono molto, Serina dimostra l’ottimo stato di forma e ritrova il gol e per Giulivi una prestazione super ed ai suoi livelli oltre a tanto sacrificio. Adesso 4 gare in casa per agganciare oltre alla zona play-off le parti alte della classifica. Classifica e tante info sul sito www.videoton1990.it <http://www.videoton1990.it> CPS Stezzano - Videoton 1990: 4 a 6 (3-2 p.t.) Marcatori Videoton: (1) Guerini, (3) Serina, (1) Giulivi, (1) De Felice

Posizione Squadra

Partite

V

N

P

Goal

Diff

Punti

2

12

8

0

4

65:43

22

24

1

(1)

Futsal Hickory Arcore C5 11

3

(3)

Sporting Cassina

4 5 6 7 8 9

10 11

12

(2) (4) (5)

Calcio a 5 San Damiano Futsal Carugate

2

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Calcetto Pontirolo

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Real QCM 2003

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Vimodronese A.S.D.

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Abra Club

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Gorgonzola

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-30 -59

Riparte l'attività a squadre del GGS Ripalta Cremasca Tennis Tavolo dopo la lunga pausa invernale dedicata anche alla disputa di vari tornei tra cui i campionati regionali giovanili dove i portacolori ripaltesi sono saliti sul gradino più alto del podio con Andrea Benedetti, Danilo Oldoni e Marco Valcarenghi tra gli Allievi e Michele Muletti e Filippo Inzoli tra i Ragazzi, guidati dal tecnico Andrea Tomasoni. Mentre nella a prima prova regionale del 19° Trofeo Lombardia

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SAMGAS CREMA

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30-28 (30‘), 25-20 (26‘), 24-26 (26‘), 19-25 (23‘)23–21 (26‘)

Valera 9, Bertoli, Kindgard 1, Pagni 1, Libraro 13, Gemmi 13, Spampinato L, Peralta 15, D’Avanzo 8, Darraidou 25, Mari, De Luca. All: Fenoglio.

ta era tutta a nostro favore dopo il quarto set conquistato con autorità». Ora Rota pensa al match di domenica e alla situazione dei blues in classifica, che sembra aperta ad ogni soluzione: «La classifica è più che mai fluida. Gli undici punti sulla terz'ultima piazza non mettono ancora tranquillità ma sono importanti. Domenica abbiamo un altro scontro diretto: alla Bertoni arriva la Materdomini, complesso di indubbio valore. Poi osserveremo il turno di riposo, sarà importante far punti anche domenica di fronte ai nostri tifosi, che ci danno sempre un grosso aiuto nella gare casalinghe». Domenica sera ore

di tennistavolo disputata il team ripaltese ha sbaragliato il campo cogliendo due vittorie, tre secondi ed altrettanti terzi posti. Filippo Inzoli e Michele Mulettl hanno dominato la categoria Ragazzi, Marco Valcarenghi ha avuto la meglio su Danilo Oldoni negli Allievi mentre Marco Gipponi si è classificato terzo tra gli juniores. Altre soddisfazini nei tornei individuali con Gyrogy Szilard che in quel di Molfetta ha sbaragliato l'agguerrita concorrenza salendo

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avanti sull’11-8, con i Blues che però recuperano e portano anche questa frazione ai vantaggi. Alla fine la spuntano i locali per 23-21 con il punto decisivo firmato da Darraidou.

Cazzaniga 23, Sgrò, Ricci Petitoni L, Alletti, Patriarca 13, Batista 28, Jacobsen 1, Finazzi 8, Silva 9, Orel, Baranowicz 2, Damaro. All: Monti.

20:30 alla Bertoni c’è Crema-Castellana Dopo i nove punti conquistati nelle prime quattro giornate del girone di ritorno, la Reima è già scesa in palestra per preparare al meglio la sfida di domenica sera (ore 20:30 al PalaBertoni) contro la Materdomini Castellana. Il match sarà visibile anche sul canale Snaisat (220 del pacchetto Sky) e quindi ancora una volta la Samgas sarà in diretta nazionale. Davvero quindi una serata importante per la realtà sportiva cremasca, che vede i Blues come fiore all’occhiello, con l’augurio di riempire il palazzetto e regalare uno spettacolo all’altezza dell’evento.

GGS Tennis Tavolo

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CPS Stezzano

OLIO PIGNATELLI ISERNIA

della reima Samgas: «Il risultato di Isernia la dice lunga sulla forza di volontà di un gruppo che non ha mollato fino alla fine. Non ho ancora avuto tempo di vedere la partita, ma non posso negare che il punto conquistato a Isernia ha un valore aggiunto, la conferma che il nostro gruppo è tenace e non si arrende mai». Rota è rimasto stupito, e molto favorevolmente, dal modo in cui i ragazzi di Monti si sono comportati in campo: «Giocare fuori casa, essere sotto di due set e rimettere la gara in discussione non sempre accade. Peccato solo per il risultato finale, anche perché l'inerzia della parti-

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«Innanzitutto a nome della società ringrazio la città di Agnone e gli amministratori locali, tra cui l'assessore allo Sport della Regione Molise avv. Franco Giorgio Marinelli, il Sindaco di Agnone dott. Gelsomino De Vita e l'assessore al Comune di Agnone avv. Francesco Del Basso per la calorosa accoglienza ricevuta e l'ospitalità; un grazie sentito anche ai dirigenti della società Volley Agnone che hanno messo a disposizione della nostra squadra il palazzetto per gli allenamenti pre gara, dandoci preziosa assistenza» ha commentato il direttore sportivo Michele Rota. Ha aggiunto il dirigente

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muro di Valera (9-10), ma qui i Blues piazzano un break di 5-1 che di fatto risolve il set. Infatti Crema si mantiene sempre avanti con un buon margine e conquista il tiebreak. Il quinto set vede Isernia

I commenti, Rota: «Siamo tenaci»

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(8)

(11)

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64:37

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Videoton 1990

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Futsal Club Boca C5

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parziale. La Samgas abbozza una rimonta (11-9) ma Isernia riscappa subito via (14-10 e 16-11) e chiude senza soffrire sul 25-20. Nella terza frazione Monti inserisce Jacobsen per Baranowicz. Valera e compagni scattano meglio dai blocchi e ottengono due punti di margine prima dei timeout tecnici (8-6 e 16-14). Crema riconquista la parità sul 17-17, con le due compagini proseguono a braccetto fino alle battute finali dove Cazzaniga e un attacco out di Darraidou determinano il 24-26 che riapre la sfida. E’ la Reima questa volta a viaggiare sulle ali dell’entusiasmo, con Batista e compagni che si issano sul 7-10. La Olio Pignatelli accorcia con un

I giovanissimi atleti della GGS Ripalta Cremasca

sul gradino più alto del podio nel singolare assoluto. Sabato 24, come dicevo, riprendono i campionati a squadre con i moschettieri della A2 impegnati sul difficile campo di Castelgoffredo, sarà un rientro difficile per gli uomini di Tomasoni ma sicuramente Ricci, Szilard e Giuliani saranno all'altezza del compito visto anche il posibile sorpasso in classifica. Incontro casalingo per la serie B1 che giocherà a partire dalle ore 20,15 (Palestra Comunale di Ripalta Cremasca, Via Roma) contro il Termeno, squadra appaiata al GGS in classifica, una vittoria porterebbe Persico, Guerrini, Rossini e Manukian in seconda posizione. Nei campionati Regionali tutti incontri in trasferta con le tre squadre di C2 impegnate a Erba, Brescia e Bergamo mentre in D1 giocheranno a San Donato Milanese, Montichiari e Varese. Incontro casalingo per la D2 che alle ore 15,30 a Ripalta Cremasca giocherà contro la Libertas Tental. Come sempre si possono trovare tutte le informazioni sul sito ufficiale del ggstt all'indirizzo web www.ggstt.it.


Cucina

il PICCOLO

Venerdì 23 Gennaio 2009

Gastronomia italiana Il menù della settimana

di facile preparazione • PER 4 PERSONE Ingredienti: • pane toscano (500 gr) • milza (200 gr) • fegatini di pollo (1) • sale • pepe • brodo buono di carne (1/2 bicchiere) • vino bianco (1/2 bicchiere) • capperi • sedano (1) • porri (2)

preparazione • Per prima cosa privare la milza della pelle e il fegatino della bile. • Tagliare finemente il bianco dei porri e del sedano e farne un leggero soffritto nell'olio extravergine d'oliva. • Quando le verdure sono dorate unire il fegatino e la milza tagliati precedentemente a pezzetti.

• Far cuocere lentamente poi versare il vino bianco e lasciare che evapori. • Aggiungere i capperi tagliuzzati e poco dopo il brodo. • Quando la salsa è ben tirata togliere dal fuoco e tritare ancora più finemente carne e verdure. • Spalmare il composto ottenuto su fettine di pane baguette • Servire i crostini caldi.

Ingredienti: • ceci (200 gr) • tagliolini (200 gr) • aglio (1 spicchio) • rosmarino (un rametto) • pomodori maturi (conserva) • olio extravergine d'oliva • sale • pepe

di facile preparazione - Tempo 40 minuti – Per 4 persone

Ingredienti: • cime di rapa (4 o 5 mazzetti) • olio extravergine d'oliva (4 cucchiai) • aglio (4 spicchi) • bistecche di maiale (4 ) • vino rosso (1 bicchiere) • sale • pepe scuro

di facile preparazione • PER 4 PERSONE

Dolce: Latte Dolce Fritto Ingredienti: • 1 lt di latte • 150 gr di farina • 150 gr di zucchero • 4 uova sbattute • 2 tuorli di uova • 1 scorza di limone 100 gr di pane grattato • olio di oliva extravergine

Secondo piatto: Bistecche di maiale con le rape

Primo piatto: Minestra di Ceci

preparazione • Versare i ceci in una ciotola, coprirli con acqua tiepida e lasciarli ammorbidire per 24 ore. Poi scolarli e cuocerli in un litro d'acqua non molto salata. • Quando saranno cotti mettere in un tegamino un po' d'olio extravergine, il rametto di rosmarino e lo spicchio d'aglio. • Appena l'aglio avrà pre-

so colore, unire un cucchiaio di conserva di pomodoro sciolta in mezzo bicchiere d'acqua calda. • Passare al passatutto circa la metà dei ceci e rimetterli nella pentola, aggiungere il sughetto preparato, assaggiare e aggiustare di sale e pepare. • Portare a bollore, unire i tagliolini e cuocerli per pochi minuti. • Servire subito.

preparazione • Pulite le foglie delle rape. Dopo averle ben lavate, lessatele in acqua bollente e salata per circa 20 minuti. • Scolatele, strizzatele aiutandovi con un canovaccio, quindi tritatele con la mezzaluna o con il coltello, niente robot.. • In una teglia che possa contenere tutte e quattro le bistecchine, mettete l’olio extravergine e gli spicchi d aglio tritati. • Fate scaldare senza far bruciare l’aglio. Aggiungete le bistecchine e fatele rosolare da ambedue i lati, unite il vino rosso, coprite e fate cuocere per circa quindici minuti a fuoco basso. • Togliete la carne dal fuoco e nel sughetto fate insaporire le rape rigirandole ben bene, rimettete sul fuoco aggiungendo di nuovo le bistecchine, fate insaporire il tutto per altri cinque minuti.

Preparazione abbastanza semplice • per 4 pesone preparazione • Portare ad ebollizione il latte dopo avervi stemperato, a poco a poco, la farina. • Aggiungere lo zucchero, la scorza di limone (cheinseguito andrà tolta) e le 4 uova sbattute. • Continuiamo la cottura mescolando a fuoco molto lento fino ad ottenere

una consistente crema. Stendere la crema ottenuta in un piatto largo unto d'olio e lasciate freddare. • Una volta che il composto è freddo e solido, tagliatelo a rombi e passate nei tuorli d'uovo sbattuti, nel pane grattuggiato ed infine friggete in olio caldo. • Sploverate con un po' di zucchero a velo e servite.

La ricetta firmata: Involtino di radicchio trevigiano con salsa di porro Secondo Gianluca Tomasi • chef della Nazionale Italiana Cuochi

Ingredienti per 4 persone: • 4 radicchi spadoni di Treviso • 8 fettine sottili di speck • 150 g di emmenthal • 1 spicchio d’aglio • rosmarino • sale • pepe • ¼ dl di olio extra vergine d’oliva

preparazione • Pulite il radicchio e tagliatelo in quattro parti verticalmente. Posizionatelo in una padella capiente con olio, l’aglio schiacciato, il rosmarino, insaporite con sale e pepe e cuocere a fuoco lento con il coperchio per 10 minuti. • Togliete il radicchio dalla padella, mettete al centro di ogni ciuffo, in modo ordinato un pezzo di emmenthal, piegatelo a metà e avvolgetelo con lo speck. • Mettete poi ciascun involtino su una pirofila,

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Luis Meléndez Natura Morta Con Pane E Fichi, Particolare, 1760

Le ricette gustose alla portata di tutti Antipasto: Crostini toscani

giornale del

Cremasco

cospargete con parmigiano e burro fuso e infornate a 160° per 10 minuti. • In una casseruola a fondo largo rosolate delicatamente il porro con il burro, toglietene un terzo e tenetelo da parte, aggiungete la farina, poi il latte e la panna bollenti, mescolate bene e lasciate bollire qualche minuto. • Togliete dal fuoco e incorporate il parmigiano, il tuorlo e frullate con il mixer ad immersione, unite poi il prezzemolo tritato ed il porro rimasto e servite la salsa, come base per il radicchio.

La Bottiglia Ciacci Piccolomini d’Aragona "Brunello di montalcino" Pianrosso 100% Sangiovese Grosso Colore: rosso rubino tendente al granato Un vino di corpo con lunga persistenza gusto olfattiva che potrà ancora evolversi con un lungo invecchiamento in bottiglia. Servire a 18°C, stappare un’ora prima della mescita e servire in calice di cristallo a forma “ballon”. Le bottiglie vanno conservate al buio, distese, al fresco e senza sbalzi di temperatura. Adatto ad accompagnare principalmente secondi piatti di carni in salmì, arrosti e selvaggina da pelo. Appropriato con formaggi molto stagionati.



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