Il
PICCOLO giornale del
Cremasco
venerDI’ 15 Maggio 2009 • Supplemento settimanale al n° 20 de "Il Piccolo Giornale"
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Direzione e redazione: Piazza Premoli, 7 - Crema • Tel. 0373 83.041 • Fax 0373 83.041 • E-mail: cremasco@cuticomunicazione.it Pubblicità: Immagina srl - Via S. Bernardo, 37 - Cremona • Tel. 0372 45.39.67 - 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60 • Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96-Cremona
Verso le elezioni
Scontro su famiglia, economia, chiesa
Sono questi i temi più trattati dai candidati. E sui quali, forse, si trionfa o si perde. Torchio, Salini, Ancorotti, Alessandra Ginelli: ognuno chiarisce la propria posizione. Ecco che cosa pensano di questi argomenti e quali sono i loro programmi. Se vinceranno.
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Dal petrolio alla terra Le nuovi fonti energetiche
ndubbiamente la convenienza economica è ancora oggi il metro con cui si giudica lo sfruttamento delle fonti di energia mondiali. Ma la convenienza economica è un fattore di calcolo che non tiene conto di quanto differente sia l’impatto sul nostro pianeta fra l’utilizzare energie fossili od energie rinnovabili, ma tiene solamente conto del puro costo del prodotto, non delle sue implicazioni ambientali e dei costi futuri che il crescente inquinamento creerà. Jeremy Rifkin, scienziato e membro della Foundation of Economic Trends afferma: «Se pensate che oggi il petrolio è un problema, aspettate vent’anni. Sarà un incubo». Le previsioni più ottimistiche stimano in circa 40 anni la durata delle riserve di petrolio, senza contare di come il costo del petrolio possa condizionare l’economia, di quale peso possano avere i paesi emergenti sui consumi e di quale sia la quantità di anidride carbonica prodotta ed il relativo riscaldamento del pianeta. Discorso analogo può essere fatto per il gas naturale, fonte energetica di cui ad oggi non si conoscono le riserve ma di cui si conosce sicuramente l’utilizzo strumentale che ne viene fatto dai paesi produttori, in particolare dai paesi dell’est europeo. Il carbone, di cui esistono riserve per circa 1000 anni, è un combustibile altamente inquinante, il cui utilizzo comporta problemi gravissimi per la salute. Fra i combustibili non fossili il nucleare occupa un posto a se
stante: circa 450 reattori nucleari in funzione nel mondo e 30 in costruzione. Un'energia apparentemente pulita, ma che richiede altissimi costi di costruzione degli impianti, elevati pericoli nel caso di guasti ed il problema irrisolvibile dello smaltimento delle scorie. Dunque la strada delle energie rinnovabili sembra essere quella che il futuro ci indica. L’energia eolica, solare, geotermica, idroelettrica, marina, sono alternative che da sole non possono coprire il fabbisogno mondiale di energia ma nel loro insieme possono ridurre drasticamente l’uso delle energie fossili, abbattere l’inquinamento, sottrarre le economie occidentali dal ricatto dei paesi produttori, innescare un circolo economico che può creare innumerevoli posti di lavoro. Ulteriori investimenti andranno fatti per il settore del trasporto: le avvisaglie di alternative al petrolio sono costituite dall’uso delle celle a combustibile, vale a dire dispositivi che producono energia elettrica dall’idrogeno. Obama si è fatto un orto alla casa Bianca: dunque una filosofia nuova dei bisogni dell’uomo, una filosofia che privilegia il ritorno alla terra, a un'economia di consumi compatibili, a una terra rispettosa delle sue risorse, a una civiltà che produce l’energia necessaria alla vita e al lavoro non distruggendo risorse ma utilizzando fonti che può rinnovare. Ed ora non fatemi dire a che punto è l’Italia in questo percorso perché forse non lo abbiamo neanche iniziato. Enrico Tupone
La battaglia di Agnadello
Domenica si rivive l'evento storico con i soldati in costume. Iniziative
Il sindaco "scusa"
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La storica battaglia di Agnadello
alle pagine 13-16
hiedere «scusa» quando si pensa di essere in torto è sempre un gesto nobile. Ma se uno chiede «scusa» continuamente diventa penoso. Il nostro sindaco, in queste settimane, è riuscito persino a chiedere scusa a se stesso, per non avere approfondito quello che ormai è diventato l’affaire-Stalloni. Anche in passato, le sue scuse si sono sprecate. Un comportamento che fa riflettere. E deve far riflettere. Nella carrellata sui consiglieri comunali che vi stiamo presentando ogni settimana su queste pagine, tutti - nessuno escluso - considerano Bruttomesso «una brava persona». E lo pensiamo anche noi. Sinceramente. Ma, ormai, diventa sempre più forte il dubbio che fare il sindaco di Crema non sia il suo mestiere. Ma se così è, questo suo continuo tentennare, titubare, esitare, ritrattare e sconfessarsi lo sta dipingendo agli occhi della gente come l’allenatore che non ha più in mano la squadra. Ognuno gioca per sé e la formazione la fanno gli altri. Così si genera solo una gran confusione e si possono perdere le partite.
Due cremaschi nello Yemen: Paolo Mariani e Santo Carniti. Ci sono stati per lavoro. La loro esperienza - A pag. 11
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Perchè il nostro settimanale piace ai cremaschi: articoli e pagine più lette, veste grafica, titoli e linguaggio
Sondaggio sui lettori de il Piccolo del Cremasco Dati positivi e gratificanti. I consigli e le preziose indicazioni degli intervistati
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sette mesi, dalla nascita del giornale a diffusione gratuita, noi de «Il Piccolo del Cremasco» abbiamo deciso di soffermarci per riflettere e meditare sul lavoro sin qui compiuto e trarre un primo bilancio, un primo step di verifica sul piano editoriale. Per prima cosa abbiamo deciso di conoscere meglio i nostri lettori e quindi le nostre potenzialità, ottenere un feedback che ci
consenta di fare un bilancio e di apportare, eventualmente, alcune modifiche al settimanale. E’ per questo che abbiamo realizzato un sondaggio telefonico tra i cremaschi e in particolare tra i nostri lettori. Il nostro obiettivo era quello di conoscere quanto è popolare il settimanale, quante persone lo leggono e valutare così la percentuale di penetrazione, del giornale, a livello cittadino. Un altro obiettivo che ci siamo posti con questa rilevazione è di conoscere il grado di apprezzamento e cogliere eventuali suggerimenti dei nostri lettori per migliorare o apportare correttivi al periodico. Il sondaggio si è svolto, attraverso interviste telefoniche compiute all’inizio del mese di aprile. A 250 persone, residenti in città, sono state rivolte alcune domande. Un campione significativo di persone adulte, di età superiore a diciotto anni appunto, intervistate da personale addetto; il tutto si è sviluppato nell’arco di una decina di giorni in fasce orarie diverse. L’universo di riferi-
mento, come dicono i sondaggisti, è di circa 26.000 persone. Il nostro segmento composto da 250 persone appunto, costituisce quindi un’alta percentuale, che ci consente di ottenere una rappresentazione e un quadro molto realistico. Le domande che abbiamo rivolto agli intervistati erano molto semplici e prevedevano risposte brevi; questo per vincere la naturale ritrosia e diffidenza di chi ha poco tempo e poca voglia di ri-
CREMASCO Supplemento settimanale de "Il Piccolo Giornale"
numero di copie stampate. Coloro che conoscono il «Piccolo del Cremasco» possono essere suddivisi in lettori abituali, il 56% legge il giornale regolarmente e ogni venerdì ne va alla ricerca e in lettori saltuari o occasionali che rappresentano il 12% degli intervistati. Rapportato all’universo considerato, ciò dovrebbe significare circa 18.000 persone che leggono abitualmente il settimanale, ossia circa 2,5 lettori ogni copia distribuita. Diciamo che i conti tornano, infatti, la media dei 2,5 lettori per copia è verosimile.
spondere. In generale, dopo aver rassicurato dicendo che l’intervista sarebbe durata poco, quasi tutte le persone intervistate si sono rese molto disponibili. Le prime domande sono state rivolte con l’obiettivo di costituire il campione con il quale sviluppare il sondag-
gio e quindi abbiamo chiesto l’età, il sesso, la composizione del nucleo familiare, oltre a domande riguardanti la classe socio professionale di appartenenza, il titolo di studio eccetera. La prima domanda specifica, inerente al settimanale, è stata ovviamente quella sulla conoscenza del mezzo: abbiamo chiesto alle persone intervistate se conosce-
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vano «Il Piccolo del Cremasco». In città il giornale è conosciuto dal 72% degli intervistati, infatti, il settimanale non passa inosservato grazie alla capillare distribuzione attraverso i bar e le attività commerciali e per l’alto
Abbiamo anche chiesto se il «Cremasco» è di facile reperimento. Grazie ai numerosi espositori ubicati soprattutto nelle zone più frequentate, il ’76% degli intervistati riesce a trovare il giornale facilmente ogni venerdì mattina. Alcuni disagi si presentano invece nel tardo pomeriggio soprattutto nel centro storico, a causa del forte passaggio. Una successiva domanda posta riguardava il grado di soddisfazione: l’89% dei lettori si dichiara soddisfatto dei contenuti del settimanale, in particolare degli articoli di cronaca e di politica. Il linguaggio del giornale è ritenuto semplice, comprensibile, adatto a tutti. Alla domanda: quali sono le pagine pre-
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Amministrazione e diffusione Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona Tel. 0372 43.54.74 - Fax 0372 59.78.60
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Numero chiuso in tipografia: Giovedì 14 Maggio ore 16,00
ferite, l’84% si divide tra le pagine di cronaca e generalmente tutto il giornale. I nostri lettori, infatti, si ritengono soddisfatti e oltre alle notizie piacciono anche la grafica e l’impaginazione, ritenuta gradevole e con un lettering
chiaro e un corpo del carattere tipografico adatto anche alle persone più anziane. Il settimanale è molto letto anche per la semplicità degli articoli che spaziando dalla cronaca alla cucina e dalla politica agli spettacoli; i nostri lettori trovano il linguaggio semplice comprensibile adatto ai giovani e ai meno giovani. Comunque il grado di gradimento riguarda tutto il giornale, compreso l’informazione pubblicitaria, ed eventuali mancanze sono assolutamente tollerate e mitigate dal fatto che il giornale è gratuito. Abbiamo chiesto ai nostri lettori alcuni suggerimenti e quali eventuali ulteriori argomenti vorrebbero trovare. Le risposte prevalenti hanno riguardato le problematiche riguardanti la città, l’informa-
zione sugli eventi e informazione di servizio. I consigli che i lettori hanno ritenuto di avanzare riguardano la possibilità di dare maggiore spazio alle notizie locali, e di inserire inserti speciali sulla storia della città, del cremasco e sull’arte. Inoltre è stata avanzata la richiesta di maggiore informazione utile agli anziani. Un’altra richiesta proposta da alcuni intervistati, dopo averci ancora ringraziato per la gratuità del giornale, ri-
esaurito già dal primo mattino. Il materiale che abbiamo ricavato da questo nostro sondaggio è notevole e prezioso e intendiamo prossimamente analizzare e prendere in considerazione i consigli e i suggerimenti pervenuti sia per quanto riguarda i contenuti del giornale sia per migliorare la distribuzione. Complessivamente siamo molto soddisfatti dei risultati, che rappresentano per noi, un incentivo che ci sprona
guarda la possibilità di aumentare i punti di distribuzione sia in città ma soprattutto in periferia e aumentare il numero di copie perché in alcune aree il giornale va
ad andare avanti, con l’impegno e l’obiettivo costante di migliorare. Un grazie di cuore a tutti i lettori. Per noi dialogare con loro è un piacere oltre che un dovere.
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C piùono da scia vic mo in li o
«E' urgente superare il passaggio a livello»
«Ma poiché i tempi non saranno brevi, partire subito con l'automazione delle sbarre, con il Comune che ci mette qualche soldo» Ne è convinto Emilio Guerini, consigliere comunale del Pd. Che sul primo cittadino dice: «Non è in grado di reggere il ruolo».
G
di Tiziano Guerini
uerini Emilio è consigliere comunale di lungo corso: non solo siede sui banchi del Comune da ben tre tornate amministrative continue, ma è già stato consigliere comunale “nella prima repubblica” dal 1980 al 1985, sindaco Ferruccio Bianchessi, per intenderci. Ha lavorato per una vita alla VDB di via Gaeta, più esattamente come responsabile dello spaccio aziendale. Le molte preferenze che ha sempre ottenuto alle elezioni comunali, oltre che alla stima personale di cui gode, gli derivano anche da quell' ampia frequentazione professionale. Personalmente coltiva l’hobby della lettura – libri di carattere storico (ultimo libro letto «Gomorra» di Saviano) – ma ha anche la passione della fotografia e segue, da spettatore, la pallavolo. Ha avuto esperienza diretta di diversi consigli comunali: che differenza vede fra i precedenti e l’attuale? «Una volta si discuteva di più, e soprattutto ci si confrontava davvero: capitava perfino che qualcuno cambiasse la propria idea ascol-
tando; ora non succede più: ciascuno parla per se stesso e non per convincere altri. Ora tutti vengono in Consiglio già schierati per una o per l’altra posizione. E’ anche vero, d’altra parte, che le competenze del consiglio comunale si sono molto ridotte». Come è, allora, il rapporto con i colleghi consiglie-
un diverso schieramento politico. Apprezzo anche in modo particolare Federico Pesadori e Paolo Mariani per la loro autonomia di giudizio». Che cosa farebbe subito per migliorare i lavori dei consiglieri? «Si potrebbero meglio preparare le decisioni su cui discutere, incrementando il di-
Emilio Guerini, consigliere comunale del Pd
ri? «Il rapporto personale è molto buono, ci si rispetta e ciascuno riconosce agli altri uguale passione politica anche se vissuta in modo diverso. Personalmente mi trovo molto bene con i consiglieri residenti ad Ombriano: Guerci, Piloni, ma anche Doldi e Dossena pur appartengono a
battito nelle Commissioni, o trovando maggiore disponibilità da parte della giunta nel suo complesso e dei singoli assessori». Che cosa farebbe subito per la città? «Sicuramente il superamento della barriera ferroviaria. In modo corretto e funzionale, però, non come sta pro-
ponendo in modo sbagliato la giunta. E comunque – dal momento che i lavori lungo la ferrovia non saranno necessariamente brevi - ribadisco quanto già proposto in Consiglio trovando l’accordo unanime: nel frattempo un'automatizzazione totale dei passaggi a livello, con il Comune a metterci qualche soldo, però, perché altrimenti le Ferrovie non le convinceremo mai». Un giudizio sul sindaco? «Persona squisita sul piano personale, ma si sta dimostrando non in grado di reggere il suo importante e difficile ruolo: smentire continuamente se stesso non aumenta la sua credibilità come amministratore». E un giudizio sulla giunta? «Il cambio con la precedente giunta di centrosinistra è stato peggiorativo. Grande è la delusione perché si ha l’impressione che ci sia qualcuno più importante della giunta (che non è il sindaco!) a decidere e che non risponde mai direttamente né al Consiglio né ai cittadini. Non è una bella impressione! Gli interessi della città a volte lasciano il posto ad altri interessi più di natura privatistica».
Lettera al sindaco
Incontro urgente sollecitato da Cna Il passaggio a livello di via Indipendenza Avevano chiesto un incontro al sindaco di Crema, Bruno Bruttomesso, fin dal 6 marzo. Gli imprenditori della Cna, infatti, mettevano in rilievo la totale assenza delle associazioni di categoria del territorio «in merito alle scelte strategiche infrastrutturali e di viabilità». E, quindi, chiedevano di essere degli attori in campo per questioni che interessano anche e soprattutto chi ha un'azienda. Da quel 6 marzo, però, nessuna risposta a questo invito è mai arrivata alla Cna. Una richiesta completamente snobbata Ecco perché mercoledì scorso, oltre due mesi dopo, questa organizzazione ha preso ancora carta e penna e ha sollecitato ed eviden-
ziato un'altra volta la richiesta «di coinvolgimento su temi che appartengono sì alle forze politiche e di governo, ma che non possono prescindere dall'ascolto e dal contributo delle forze economiche locali». Il reinvito a discutere è firmato da Daniele Tarenzi, responsabile della Cna per il territorio cremasco. E di problemi viabilistici su cui dibattere ce ne sono molti. Per esempio, il superamento dei binari, in via Indipendenza. Oggi, infatti, gli imprenditori, i loro clienti, fornitori e gli autotrasportatori che si devono recare nell'area ex Olivetti perdono troppo tempo di fronte alle sbarre abbassate. E, come si sa, il tempo è denaro.
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«Ecco cosa vuol dire essere un Pantelù»
Lo spiega Renato Stanghellini, presidente e anima del gruppo. Sono in 50, simpaticissimi. E fanno un sacco di bene
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di Barbara Milanesi
e n a t o Stanghellini è da sempre il presidente del « G r u p p o Pantelù», l’associazione che si occupa di fare del bene, in tutti i modi e con tutti i mezzi a disposizione. «Ci sono delle manifestazioni, durante l’anno, che ormai ci rappresentano: il Natale, Santa Lucia, Carnevale, La Partita del Cuore eccetera. Ma siamo sempre disponibili a dare una mano a chiunque, laddove necessario» spiega Stanghellini. «Fare del bene, regalare un sorriso al momento giusto mi ha sempre fatto sentire meglio». Oggi il «Gruppo Pantelù» rappresenta l’anima della città, una delle associazioni Onlus più vecchie del territorio, una presenza preziosa per Crema che mescola all’impegno sociale cultura, spettacolo, creatività e vitalità. Renato Stanghellini ne rappresenta il cuore e l’anima… Ci dica qualcosa in più su di lei. «Ho 61 anni, ho fatto la quinta elementare e ho fatto il consigliere comunale per 40 anni, prima ad Izano e poi a Crema. Sono un comunista convinto, ma ho imparato a lasciare la politica fuori dagli affari del gruppo. Lavoro alla “Gsl Esecutive” e ho lavorato per diversi anni come montatore di computer e scenografo per Mediaset. Quell’esperienza mi è servita soprattutto per creare legami e avere contatti con il mondo dello spet-
tacolo. Grazie alle diverse conoscenze coltivate negli anni, ogni edizione “La Partita del Cuore” si avvale della collaborazione di veline, Iene, staff di trasmissioni televisive». Ha qualche hobby particolare? Cosa fa nel tempo libero? «Il mio tempo libero è dedicato tutto all’attività dei Pantelù, che già include diversi hobby: viaggi e visite culturali, ricerca su particolarità della nostra città, costruzione dei carri di Carnevale in cartapesta, eccetera. Ultimamente sto costruendo l’archivio del Gruppo: raccolgo materiale e articoli, li seleziono e cerco di mettere nero su bianco la nostra storia. Il Centro Galmozzi ha dato la sua disponibilità per darci una mano in questo senso. Mi piace l’idea che un domani Crema abbia la sua storia popolare, la storia di gente che non fa altro se non dedicarsi al bene degli altri e al bene della città». Come sono nati i Pantelù? «La nostra storia nasce nel 1978. Io, Giorgio e Pierino insieme a Sergio Calegari avevamo qualche amico che venne espulso dalla fabbrica in cui lavorava. Questi ragazzi avevano famiglia, ma allo stesso tempo erano troppo orgogliosi per chiedere aiuto. Così decidemmo di dargli una mano. Sfruttammo l’occasione del Natale per vestirci da Babbo Natale e presentarci a casa loro offrendo doni. Da quel momento nacque l’idea dello zaino scuola pieno di sorprese e doni. Nel dicem-
bre del 1981 ci venne un’altra idea. Io e Sergio Calegari passeggiando per il centro della città illuminato per le feste, notammo come il Natale stesse diventando solo una ricorrenza consumistica. Decidemmo di inventarci qualcosa per far riemergere il vero significato del Natale. Con due miseri e improvvisati vestiti di Babbo Natale decidemmo di fare il primo approccio verso quel-
noi. E lo dico riportando le parole di molti. Qualche anno dopo, ci chiesero di organizzare qualcosa anche per il Carnevale. Costruimmo il primo carro, un immenso direttore d’orchestra, che circolava per le vie del centro. Da quel giorno il Carnevale non si è più fermato. Gli organizzatori si unirono in Comitato e oggi rappresenta una delle manifestazioni più note della
Renato Stanghellini, presidente dei Pantelù e Lidia Gallanti, addetta stampa del gruppo
le realtà famigliari che conoscevamo e che sapevamo essere in difficoltà e decidemmo di appostarci anche in piazza Duomo per regalare caramelle e sorrisi alla gente che passeggiava per il centro. Il primo tentativo non andò benissimo, ma con il tempo raccogliemmo anche adesioni significative. Qualche anno dopo Francesco Bona ci donò slitta e Fiorellina, la nostra cavallina. L’iniziativa del Natale si allargò anche a Santa Lucia. Oggi le feste non sarebbero le stesse se per via Mazzini e via XX Settembre non ci fossimo
nostra Regione». Di cosa si occupano i Pantelù? «I Pantelù si occupano di diverse iniziative di beneficenza. Oltre al Natale che comprende i doni alle famiglie meno abbienti, la passeggiata con Fiorellina nel centro e il pranzo con gli anziani alla Casa Albergo, ed oltre al Carnevale, organizziamo dal 1998 la “Partita del Cuore”, la gara di calcio a scopo benefico. Non solo. La castagnata dell’autunno in Piazza Duomo spesso ci permette di far conoscere altre realtà di volontariato. Infatti, altra missione dei
San Domenico, Cabini: «Attività al massimo»
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di Tiziano Guerini
uesta seconda metà di maggio si presenta densa di appuntamenti al teatro S. Domenico di Crema. «L’attività è al massimo» dice il presidente Umberto Cabini, «non c’è un giorno di riposo; non sembra nemmeno che la stagione normale programmata dal consiglio del teatro si sia conclusa». Ecco alcuni degli appun-
tamenti che si sono succeduti e che si succederanno a ritmo frenetico. La giornata di martedì 12 maggio, con il «Premio Anna Adelmi» programmato dal Centro «Galmozzi», ha visto la partecipazione di dieci scuole, medie inferiori ed istituti superiori, con notevole successo di pubblico e di critica. La programmazione del concerto per il 16 maggio per i dipendenti della Banca Popolare di Crema. Le cinque giornate occupate dal momento finale della edizio-
ne 2009 del Franco Agostino Teatro Festival che culminerà con la festa di domenica 24 maggio. Dal 22 maggio fino al 7 giugno sarà aperta la mostra «La visione dello spazio» nei chiostri del teatro. Quest’ultima iniziativa è proposta dall’ordine nazionale degli architetti ed è curata localmente dall’ordine provinciale col presidente Emiliano Campari e Fiorenzo Lodi, presidente della Associazione degli Architetti, a tirare le fila, ed è curata da Roberto Mutti. Si tratta di una mostra fotogra-
Al centro, Umbero Cabini, presidente della Fondazione del teatro San Domenico
fica con la partecipazione di nove fra i più importanti fotografi di architettura internazionali.
Pantelù è proprio quella della sussidiarietà: aiutiamo le associazioni appena nate a farsi conoscere. Molte compagnie ci chiedono una mano per avere i permessi legali di fare qualche manifestazione o solo per avere materiale tecnico che non possiedono. Diamo una mano nell’organizzazione della Risottata organizzata da Don Emilio Lingiardi, diamo supporto alla compagnia teatrale delle 4 strade e alla compagnia teatrale di Francesco Edallo. Insomma, ci piace quando qualcuno si offre per fare delle opere benefiche, di qualsiasi cosa si tratti. Venire dai Pantelù significa trovare sempre la disponibilità». Da dove deriva il vostro nome? «Pantelù in dialetto cremasco significa birichino. In toscano si direbbe bischero. Credo che questo nome ci rappresenti in tutto e per tutto. Il bischero è allegro, rumoroso, spesso combina guai ma è un buono che si dedica al bene. Come noi». Come funziona l’organizzazione del gruppo? «Ogni martedì ci si riunisce. Sono 12 le persone del consiglio di amministrazione. Ma i Pantelù sono circa una cinquantina. Non abbiamo una tessera e chiunque può diventare un nostro membro». Quali sono i progetti in corso? «Dopo il terremoto in Abruzzo, abbiamo pensato come poter dare una mano. Abbiamo deciso di adottare un asilo di San Biagio in Tempera, a 40 km da L’Aquila. Ad agosto molti di noi andranno giù con mate-
riale di diverso genere: giochi, cancelleria, quaderni, colori, libri, per ricostruire materialmente l’asilo. L’archittetto Massimo Aschedamini ha già donato il suo progetto per la ricostruzione dell’asilo stesso». Sogni e preoccupazioni per il futuro… «La preoccupazione che ultimamente mi assilla riguarda il futuro degli Stalloni. L’idea dell’hotel e del parcheggio non sono piaciute al nostro gruppo. Noi Pantelù pensiamo che il cuore verde della città debba restare tale. La zona verde potrebbe dare un valore aggiunto alla città, migliorare la qualità di vita dei cremaschi oltre che continuare a regalare sorrisi ai bimbi che vanno a farci visita. Uno spazio verde, cancelli sempre aperti, magari un museo delle carrozze da corsa e da traino. Idee, alle quali se ne potrebbero aggiungere altre diverse da quelle del cemento. Ci chiediamo solo, insomma, se davvero la nostra città abbia proprio bisogno di un grande albergo nel centro. I sogni poi sono diversi. Uno in particolare mi tormenta. La speranza che molti ragazzi dopo di me vengano nel gruppo e continuino l’opera che abbiamo iniziato. La speranza è quella che i Pantelù possano continuare a fare del bene per la città e che sempre più persone si accorgano di quanto si stia facendo del bene. Vorrei che le nuove generazioni capiscano il vero valore della solidarietà e che non facciano continuamente vasche nel centro senza vedere realmente ciò che li circonda».
Giovani e politica nel centrodestra
Un incontro culturale voluto dal Pdl
Chiusa la stagione, il teatro prosegue con molte iniziative «La visione dello spazio», ha detto il presidente Umberto Cabini, «è una mostra che si preannuncia come un evento di conoscenza rivolto a tutti, ed è un’occasione per valorizzare la città di Crema e il suo territorio». Per questo la mostra si avvale del patrocinio del comune di Crema e della amministrazione provinciale di Cremona. Alla fine di questo mese “di fuoco” il San Domenico ospiterà un altro importante evento teatrale con «I pettegolezzi delle donne» un’opera fra le più famose del grande Carlo Goldoni.
Alberto Lo Presti, Paolo Beretta, Marco Fatuzzo
Si è tenuto sabato 9 maggio presso la sala dei Ricevimenti del Comune di Crema il convegno organizzato dai giovani del Pdl: «L’ingenuità e la politica». Ospite del giorno Aberto Lo Presti, docente di sociologia e dei fenomeni politici e di Dottrine politiche contemporanee presso l’università degli Studi del Molise, nonché autore del testo «L’ingenuità e la politica», da cui anche il titolo dell’incontro. I giovani del Pdl hanno voluto il professor Lo Presti proprio per parlare di come i giovani politicamente attivi siano visti, oggi come oggi. L’intento, hanno spiegato i ragazzi, era proprio quello di abbattere le barriere ideologiche che contraddistinguono il clima politico. Non solo. L’incontro è stato un pretesto per far incontrare e confrontare le diverse realtà giovanili del territorio.
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Torchio: «Cosa ho fatto per la famiglia e la Chiesa»
Il presidente della Provincia si ricandida con il Pd e affronta i temi forti del confronto politico
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di Chiara Dossena
iuseppe Torchio, presidente della Provincia uscente, si ricandida. In un'ampia intervista ci spiega i suoi valori, le sue idee e le politiche che ha messo in campo per aiutale la famiglia e il mondo della Chiesa. Ecco come ha risposto alle nostre domande. Che importanza ha la famiglia e quali sono i problemi più urgenti che sta vivendo? «Ce ne siamo occupati fattivamente e concretamente per cinque anni. Lo abbiamo fatto, unici in Lombardia, assicurando 1,5 milioni di euro per la maternità responsabile e i minori in difficoltà. Stipulando accordi con le cosiddette “agenzie formative” (parrocchie, associazioni, circoli) perché crediamo nella sussidiarietà e vogliamo che ognuno faccia ciò che gli compete. Abbiamo lavorato molto sulla formazione fina-
lizzata all’impiego o al reimpiego, tramite il Cfp prima e con l’Azienda Speciale, chiedendo alla Regione di attivare ambiti formativi nuovi e in linea con le richieste del mercato, così come per le Doti lavoro e Doti Formazione del tutto insufficienti, per le quali abbiamo richiesto l’integrazione. Ma anche assicurando scuole sicure e attrezzate, investendo 40milioni di euro sugli edifici. Con i Comuni abbiamo cercato di fare sistema sia per quanto concerne l’aiuto ai nuclei bisognosi o con familiari diversamente abili tramite i Distretti di zona, ma anche chiedendo misure di contenimento delle tariffe di accesso a servizi primari come gli asili nido». Cosa ha fatto la sua amministrazione a favore della famiglia contro la crisi economica? «Abbiamo messo sul tavolo oltre cinque milioni di euro di denaro fresco, di soldi veri, che ne potranno generare cinquanta. Abbiamo attivato una vera e propria “task for-
Giuseppe Torchio, presidente della Provincia
ce” anticrisi operando sinergie con la Camera di Commercio, Associazioni di categoria, Istituti di credito, Sindacati, mettendo a frutto il patrimonio di relazioni, progetti e condivisione nati dal “Patto per lo Sviluppo”. Siamo la nona Provincia lombarda come numero di abitanti, ma la quarta come investimenti con oltre 200 milioni di euro, che hanno generato un volano virtuoso. Abbiamo presentato con la Camera di Commercio e le banche locali un progetto per integrare lo stipendio dei la-
voratori in Cassa Integrazione e Mobilità. I mille euro al mese rappresentano già la “soglia di sopravvivenza” per un lavoratore e non possiamo lasciare sole le famiglie. Per questo, d’intesa con la Camera di Commercio e in accordo con le parti sociali, stiamo attivando un “fondo di solidarietà” stanziando complessivamente 400mila euro, integrabili da parte di altri soggetti, fino al milione. Con questo fondo azzereremo gli interessi bancari a coloro che chiederanno una integrazione mensile dello stipendio agli
La cena a Cà del Facco La cena a Cà del Facco a Salvirola
Cena elettorale la scorsa settimana del Partito Democratico, del Partito dei Verdi e della Associazione della Sinistra, a Cà del Facco a Salvirola dei fratelli Bertesago, per rilanciare i temi e gli aspetti organizzativi delle elezioni provinciali a sostegno del candidato a presidente Giuseppe Torchio. Presenti naturalmente anche alcuni esponenti della “lista Torchio”. L’occasione è stata importante per permettere al candidato presidente di illustrare ai numerosi presenti i punti fondamentali del proprio programma, ringraziare quanti hanno collaborato direttamente con lui durante questa tornata amministrativa che ha visto l’amministrazione provinciale portare a termine o iniziare opere importanti che da anni attendeva-
no di essere realizzate. «L’elenco sarebbe troppo lungo» ha detto Giuseppe Torchio che ha voluto sottolineare l'iniziativa più attesa nel Cremasco e cioè la nuova Paullese, «per tutte cito l’avvio dei lavori per l’ampliamento e l’adeguamento della Paullese, arteria di vitale importanza verso il capoluogo lombardo». Un ringraziamento particolare il presidente ha voluto esprimere nei confronti del proprio vice presidente Agostino Alloni, una figura decisiva della sua giunta, che si è distinta per aver portato avanti un progetto che ha voluto unire tutte le cetegorie produttive e gli enti locali per sostenere un rilancio concreto di tutta la provincia. «Per la prima volta» ha detto il presidente in riferimento all'operato di Alloni,
«in occasione di importanti momenti di pianificazione, ad esempio il Patto per lo Sviluppo,è andato letteralmente casa per casa a parlare con quanti rappresentano gli interessi e le volontà dei cittadini e volevano dare il loro contributo. Alla fine è stato in grado di trovare un’ampia intesa e altrettanto ampia condivisione su progetti reali, che hanno lo scopo di contribuire all'economia e al benessere di tutta la nostra provincia». Con la volontà di confrontarsi su problemi concreti, le liste apparentate sul nome di Torchio si propongono come riferimento di maggioranza anche per la prossima tornata amministrativa. Il trend di voto, è stato detto durante la cena, favorisce l’alleanza di centrosinistra in provincia di Cremona e anche a livello nazionale le percentuali di voto favorevole sono in crescita. «Molto dipende» ha proseguito in seguito Mauro Fanti coordinatore provinciale del Partito Democratico, «dalla nostra capacità di convinzione: il contesto politico generale non ci è favorevole, ma dobbiamo puntare su quello che abbiamo fatto di buono in favore di tutti i cittadini, la nostra capacità amministrativa che da molti anni abbiamo saputo dimostrare, farà la differenza a nostro vantaggio».
istituti di credito e garantiremo l’anticipazione per il mutuo casa. Anche la restituzione sarà diluita in almeno due o tre anni. Questo nuovo intervento si assomma all’accordo siglato il 26 marzo scorso tra Provincia, Camera di Commercio e Istituti di Credito locali per l’anticipazione ai lavoratori da parte delle banche dell’indennità spettante in caso di ricorso agli ammortizzatori sociali: Cassa integrazione guadagni ordinaria, straordinaria, in deroga e la mobilità, anche per le piccole imprese. Di rilevante importanza è anche l’estensione della Cassa in deroga alle aziende con meno di 15 dipendenti. Dovremo inoltre insistere nei confronti della Regione affinché si rifedano i criteri legati alla formazione: ad oggi il 46% delle risorse dei corsi formativi è destinato alla formazione di estetiste e parrucchiere, che faticheranno a trovare lavoro, mentre si dimentica la richiesta di altre professionalità che giunge dalle aziende». E le giovani coppie? «A favore dei giovani la Provincia ha fatto molto. Per quanto concerne l’abitazione abbiamo emanato un bando per l’acquisto della prima casa da parte dei giovani e delle coppie, che ha registrato circa 300 domande di partecipazione. Con il bando assicuriamo un contributo economico diretto per abbattere il costo d’acquisto dell’abitazione. Sicuramente, data la significativa risposta, il bando sarà riproposto in autunno. Abbiamo inoltre lavorato in stretto raccordo con il dipartimento “housing sociale” della Fondazione Cariplo, per la costruzione di abitazioni con locazione contenuta a Crema, mentre a Cremona stiamo lavorando per alloggi universitari nell’ex “Caserma del Diavolo”» Il candidato del PdL Salini proviene da Comunicazione e Liberazione e ha fatto del suo stretto rapporto con il mondo della Chiesa un punto di forza. Quanto è importante per lei questo mondo? «Da cattolico sono abituato a non trascinare la Chiesa
e le gerarchie o, come nel caso del mio antagonista, una parte di essa, nella contesa politica. La politica è laica e non deve diventare confessionale, ma confrontarsi con rispetto. Se così non fosse, si confonderebbero i ruoli. Sono cresciuto in questo mondo, sono stato educato al collegio vescovile “Don Bosco”, ho militato in associazioni cattoliche, ho iniziato il mio impegno politico nella Democrazia Cristiana prima e dei Popolari dopo, rifacendoci agli insegnamenti di don Sturzo, Maritain, Mounier, di amministratori come De Gasperi, Cappi, La Pira e don Mazzolari. E non chiedo alle gerarchie, ai sacerdoti, ai movimenti di fare “professione di fede” per me». Parrocchie e oratori rappresentano una rete capillare e importante. Che tipo di iniziative ha avviato per aiutare queste realtà? «Con gli Uffici della Pastorale giovanile delle diocesi di Cremona e Crema abbiamo stipulato una convenzione con la quale sosteniamo concretamente il progetto “Formare i formatori”, che abbiamo condiviso nelle linee guida e nelle finalità. La Provincia con la Fondazione Comunitaria ha poi emanato un bando in partnership dal valore di 200mila euro con il quale ogni anno interveniamo per il restauro di beni artistici e monumentali. A ciò si aggiungono i bandi “ordinari” della Fondazione Comunitaria con i quali finanziamo singoli progetti di restauro, ma anche progetti di carattere sociale presentati spesso da associazioni e gruppi cattolici o dalle stesse parrocchie. Ogni anno grazie ai contributi “emblematici” della Fondazione Cariplo sosteniamo interventi indicati dalle diocesi. Ogni anno, inoltre, come Provincia, sosteniamo direttamente una miriade di iniziative (sociali, sportive, formative ecc.). Non possiamo dimenticare il rinnovo della convenzione da 20 milioni di euro con l'Istituto del credito sportivo per garantire finanziamenti a tasso agevolato agli oratori o alle associazione che debbono costruire, ristrutturare o mettere a norma gli impianti».
Cronaca
il PICCOLO
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Le liste dei candidati alle elezioni provinciali
Prosegue la pubblicazione. In questo numero tocca a Verdi, Italia dei Valori, Lista Torchio e Pensionati
VERDI - SOLE CHE RIDE
Si tratta dei candidati che hanno fatto della difesa e della valorizzazione del patrimonio ambientale della nostra provincia il loro cavallo di battaglia. In città è molto noto il nome di Gianemilio Ardigò, consigliere comunale da diverse legislature. A livello provinciale si dintingue, invece, Andrea Ladina, già consigiere. Il loro candidato alla presidenza della Provincia è Giuseppe Torchio. Fanno parte, quindi, dello schieramento di centrosinistra.
ITALIA DEI VALORI
Sono gli esponenti locali che hanno deciso di correre sotto la bandiera della formazione politica nata alle ultime elezioni politiche e guidata a livello nazionale da Antonio Di Pietro. La coalizione nella quale fanno parte è quella di centrosinistra, il loro candidato alla presidenza della Provincia è quindi Giuseppe Torchio, presidente uscente e pronto a sottoporsi di nuovo al vaglio degli elettori. Collegio
Nome e Cognome
Collegio
Nome e Cognome
BAGNOLO CREMASCO
DANIELA GORLA
BAGNOLO CREMASCO
ANDREA LADINA
GIUSEPPE MORONI
CREMA I S. Bernardino Castelnuovo
GRAZIELLA CROCI
CREMA I S. Bernardino Castelnuovo
DANIELA GORLA
CREMA II Crema centro storico
GIANEMILIO ARDIGO’
CREMA II Crema centro storico
CARLO LIBERO RANELLI
CREMA III Ombriano Sabbioni
GIANEMILIO ARDIGO’
CREMA III Ombriano Sabbioni OFFANENGO
ROBERTO CIGALA
OFFANENGO
GRAZIELLA CROCI
PANDINO
GIOVANNI FALATO
PANDINO
TARCISIO RAIMONDI
RIPALTA CREMASCA
GIACOMO GUERRINI
RIPALTA CREMASCA
ELEONORA COLOMBO
RIVOLTA D'ADDA
GIAN PIETRO CORTI
RIVOLTA D'ADDA
EDGARDO BERTICELLI
SPINO D'ADDA
CLAUDIO BORDOGNA
SPINO D'ADDA
OSCAR STEFANINI
CASTELLEONE
SECONDO BRAGUTI
SONCINO
ANDREA PARMIGIANI
SONCINO
ERNESTA DEL SARTO
VAILATE
GIOVANNI DIOLE IOSE
VAILATE
CARLO LIBERO RANELLI
LISTA PENSIONATI
Questa lista esprime candidati solo in 26 collegi su 30 Il nome cremasco più conosciuto nella lista del partito dei pensionati è quello di Nestore Parati. La lista si colloca nell'area di centrodestra, ma non all'interno della coalizione formata da Pdl e Lega Nord. I pensionati appoggiano infatti Pierantonio Ventura nella corsa a presidente della Provincia. Ventura guida la lista «Cremona per la Libertà», della quale Renato Ancorotti è candidato a vice presidente. Collegio
LISTA TORCHIO
E’ evidentemente la lista di sostegno al candidato presidente nonché presidente uscente della Provincia. Già nella precedente tornata amministrativa si era presentata una lista analoga ottenendo un discreto successo. Di spicco, per l’area cremasca, la candidatura di Agostino Savoldi, presente in due collegi, attuale assessore alle Attività Produttive e presidente di Reindustria. Interessante anche la presenza di Angelo Pasqualini in rappresentanza del riferimento socialista.
Collegio
Nome e Cognome
BAGNOLO CREMASCO
ANTONIO AMATO
BAGNOLO CREMASCO
DANIELA ZAMBIASI
CREMA I S. Bernardino Castelnuovo
NESTORE PARATI
CREMA I S. Bernardino Castelnuovo
BASILIO MONACI
CREMA II Crema centro storico
NESTORE PARATI
CREMA II Crema centro storico
ALESSANDRA LUCHERINI
CREMA III Ombriano Sabbioni
NESTORE PARATI
CREMA III Ombriano Sabbioni
AGOSTINO SAVOLDI
OFFANENGO
VIORICA TOTIR
OFFANENGO
ISMAELE DOLDI
PANDINO
PAOLO LAZZARI
RIPALTA CREMASCA
WILLIAM ZAMBELLI
PANDINO
GIULIANO ZAMBON
RIVOLTA D'ADDA
FABIO BOLDRINI
RIPALTA CREMASCA
AGOSTINO SAVOLDI
SPINO D'ADDA
DANIEL FRANCOIS BARBIERI
RIVOLTA D'ADDA
ANGELO PASQUALINI
SPINO D'ADDA
LUCIANO PATRINI
CASTELLEONE
/////
CASTELLEONE
DAVIDE JACCHETTI
SONCINO
LUIGI BREGALANTI
SONCINO
GIOVANNI SILVA
VAILATE
EGIDIA BARATTA
VAILATE
CARLO LIBERO RANELLI
Il più govane: 18 anni 48 ore prima del voto
La presentazione della «Lista Torchio»
Presentazione ufficiale per la lista civica «Torchio presidente». Il candidato alla guida della Provincia, Giuseppe Torchio, ha radunato le 30 persone che hanno accettato di sostenerlo in forza dell’inteso lavoro portato avanti in cinque anni, condividendo il profilo amministrativo e la caratteristica del “fare”, all’insegna del motto di Cappi, «meno politica, più amministrazione». La compagine comprende imprenditori, operai, insegnanti, commercianti, pensionati, studenti, liberi professionisti, agricoltori, artigiani, dirigenti, bancari, medici, musicologi. E vanta un prima: il presidente del Comitato elettorale Torchio presidente è Ermanno Antonioli, che compirà i 18 anni 48 ore prima del voto. «Abbiamo una lista forte, di persone preparate, molte delle quali al primo impegno amministrativo» ha spiegato Torchio, «rappresentative dell’intera società produttiva, ma anche del mondo del volontariato cattolico e laico. Sono orgoglioso per la loro adesione, spontanea e numerosa, tanto che molti altri amici non hanno potuto essere candidati, ma proseguiranno a sostenerci. Questo stride con
altri che non hanno nemmeno provato a presentare una lista civica, forse perché non hanno abbastanza sostenitori se non la nomenclatura dei partiti». Nel corso dell’interven-
Agostino Savoldi
to Torchio ha poi mostrato due sondaggi, l’uno pubblicato da «Panorama» e l’altro da «La Stampa» che prevedono per la provincia di Cremona un netto vantaggio del candidato Torchio che viene accreditato come vincitore già al primo turno. «In questi anni abbiamo lavorato molto ed i risultati sono davanti agli occhi di tutti» ha concluso Torchio, «ora vogliamo completare l’opera. Per noi, il futuro è già iniziato».
Offanengo, Mary Scartabellati per il Pd
Psicologa e psicoterapeuta, sposata con due figli: «Andiamo avanti con un forte entusiasmo» Senso etico, rispetto delle regole, propositività, insieme a trasparenza, partecipazione e moderazione sono i principi su cui si basa l’esperimento politico di «Progetto Offanengo». Un’esperienza davvero nuova che, promossa dal PD locale, si è estesa aprendosi a persone appartenenti a credi politici diversi. La figura che meglio sembra rappresentare, per caratteristiche e storia personale, i valori fondanti la lista coniugando tra l’altro tradizione e
novità, è la dottoressa Mary Scartabellati designata al ruolo di candidato sindaco. Prima donna a candidarsi al ruolo di sindaco è nata il 1/03/966 ad Offanengo e qui risiede. E’ sposata con due figli. Psicologa e psicoterapeuta ha sviluppato, accanto ad una lunga esperienza di lavoro con il disagio (tossicodipendenze, psichiatria, psicogeriatria , malati terminali, migranti ecc..) competenze organizzative e gestionali (svolge attività di coordinamento e formazione). Ha
Mary Scartabellati, candidato sindaco a Offanengo
un particolare interesse per la condizione e la memoria femminile nella Resistenza e nella guerra balcanica. Ha collaborato con la rivista «DEP Deportate», esuli e profughe. Afferma: «Il nostro progetto nasce dall’incontro di un gruppo di persone attente alla collettività. I nostri programmi, nostro punto di forza, sono fattibili, realistici e soprattutto nascono da richieste concrete di chi vive il paese». Prosegue: «Per me non è stato facile accettare:
ho ben presente tutte le possibili ricadute che questo può avere sulla mia famiglia. Però sono convinta che si andrà avanti, perché alla base c’è un forte entusiasmo, una forte partecipazione giovanile, una forte partecipazione di gente. Già poter fare questa esperienza, superando i timori ad esporsi in un clima non favorevole, è un grande successo. Mi auguro che gli offanenghesi accolgano con interesse la nostra iniziativa e il coraggio di chi si mette in gioco».
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Cremasco Venerdì 15 Maggio 2009
Ancorotti: «Posti di lavoro e imprese, da qui si rilancia il nostro territorio» L'imprenditore corre alle provinciali nella lista «Cremona per la Libertà». Si candida a vice presidente. Il suo programma
U
di Tiziano Guerini
n centrodestra laico, liberale, attento alle ragioni dell'impresa e del lavoro, consapevole che in una situazione come è quella attuale fra dipendenti e datore di lavoro ci deve essere un patto di ferro, una stretta alleanza, all'insegna della competitività dell'azienda in un mercato sempre più agguerrito. E' questo il credo di Renato Ancorotti, che una volta sceso nell'agone politico, appare sempre più deciso e motivato. Tanto più ora che è in corso la campagna elettorale per le provinciali. Crede nella lista «Cremona per la Libertà» di
Renato Ancorotti
cui è parte essenziale Ancorotti, non solo perché è indicato come suo vice, in caso di vittoria, dal candidato pre-
sidente Pier Antonio Ventura, ma soprattutto perché il suo nome attira consensi elettorali importanti sul terri-
A pranzo con Ventura: «Laici e indipendenti»
Incontro con la stampa cremasca del candidato presidente e vice presidente Pierantonio Ventu-
Pierantonio Ventura
ra e Renato Ancorotti (collegi di Crema I e Crema II) della lista «Cremona per la Libertà» accompagnati da Roberta Giubilo candidata nel collegio di Crema III. «Questa lista è il risultato di un problema non risolto all’interno del Popolo della Libertà, a cui il partito di Jotta e Beretta ha cer-
cato di dare una risposta sbagliata e fuori tempo massimo con l’offerta di qualche posto più o meno di potere che non ci interessa» ha esordito molto duramente Ventura. Continua il candidato alla presidenza della Provincia: «Dopo dieci anni di minoranza ci si poteva aspettare una classe dirigente meno inadeguata». Qual è la caratteristica principale della vostra lista? «Indipendenza, laicità e esperienza professionale diretta. Siamo abituati a reggere personalmente le nostre responsabilità anche se ciascuno di noi ha un curriculum diverso; soprattutto ciò che non ci piace è che all’interno di un unico partito ci debba essere anche un pensiero unico: questo lede il principio della democrazia». Un giudizio sui due principali candidati per la presidenza della pro-
vincia: Giuseppe Torchio e Massimiliano Salini? «Torchio pare ricercare più la visibilità che la sostanza, anche se si tratta di persona sicuramente disponibile e competente. Salini, meno noto ai cremonesi perché nuovo alla ribalta politica diretta, dà l’impressione di non aver studiato per questo incarico, ma di arrivarci quasi a sorpresa. Ciò non toglie che possa rapidamente recuperare documentandosi, anche se dà fastidio il suo continuo ricorrere al livello regionale quasi fosse disponibile soltanto per lui». Pier Antonio Ventura e Renato Ancorotti non sono disposti a parlare del loro atteggiamento in caso di “ballottaggio”: «E' tutto da vedere al momento opportuno; adesso ricerchiamo il massimo consenso possibile degli elettori nei confronti della lista “Cremona per la Libertà”».
torio e nell’ambiente imprenditoriale. In molti sostenitori del centrodestra non esitano a considerarlo una sorta di “sentinella”, capace di intervenire con spirito critico nelle discussioni che maturano di volta in volta dentro la coalizione di cui fa parte. Ancorotti non ha paura di prendere posizione e di esprimere le sue convinzioni, anche quando sono in disaccordo con il resto del Pdl. Ma sentiamo cosa ha da dirci su questa tornata elettorale. «Voglio comunque fare una campagna elettorale evitando eccessi verbali e forzature ideologiche. Qualche nuovo candidato pensa che il troppo rumore può essere un buon metodo per farsi conoscere più in fretta. Può anche darsi, ma credo che sia più importante farsi riconoscere per la vera capacità amministrativa e per l'intelligenza politica». Ancorotti parla anche delle elezioni provinciali e della situazione della sua lista: «Certo, senza una organizzazione di partito alle spalle si determina una situazione elettoralmente difficile; noi comunque puntiamo ad ottenere il massimo con i mezzi che abbiamo». L'imprenditore cremasco crede anche che lo scenario politico consenta una possibilità di affermazione a chi ha qualcosa di serio e di concreto da dire, e da fare, per i cittadini. «Il mio programma è incentrato sull’impegno a rilanciare l’economia del territorio provinciale. E la prima cosa, il primo obiettivo deve essere quello di favorire una coesione nel mondo imprenditoriale fra le aziende. Se competizione deve essere, che non sia fra di noi, ma verso gli altri». Gli avversari da battere sono proprio quei Paesi che hanno messo in crisi le aziende italiane, operando sui mercato senza il rispetto delle regole. «La produttività forzata e socialmente arretrata di alcuni Paesi emergenti e tutto il mondo finanziario tutto teso
al profitto di rendita e speculativo. In un periodo di crisi economico-produttiva chi va contro le regole fa doppio danno». Ora però bisogna rimboccarsi le maniche per dare un futuro alle aziende cremasche, salvare i posti di lavoro, riconquistare i mercati. «Bisogna non essere catastrofisti ma nemmeno troppo ottimisti» avverte Ancorotti. «La cri-
si va interpretata perché ha andamenti diversi nei diversi Paesi e nei diversi settori produttivi. Difficile quindi contrastarla con regole generali. Bisogna agire su diversi fronti e in modi diversi». Il messaggio di Ancorotti è chiaro: rispetto delle regole, coraggio, solidarietà e forza delle idee. E in tutto questo imprenditori e lavoratori devono allearsi.
Salini: «Un fondo per i disoccupati»
Prosegue l’impegno elettorale per Massimiliano Salini, candidato alla presidenza della provincia di Cremona per il centrodestra. L'abbiamo intervistato. «L’emergenza lavoro e occupazione» sottolinea, «è certamente una delle grandi priorità di questo momento. La strada per una ripresa c’è: non bisogna sottovalutare una crisi grave come quella attuale, ma non bisogna farsi scappare le grandi occasioni che ci sono per ripartire». Crisi significa anche oppurtunità. «Lo ricordava proprio a Cremona il ministro del Welfare Maurizio Sacconi, rilanciando le importanti scelte del governo in materia di politiche occupazionali, soprattutto con gli ammortizzatori sociali in deroga. C'è poi la coesione sociale che l’attuale crisi ha generato, come l’esempio virtuoso della vicinanza tra lavoratori e proprietà delle acciaierie Arvedi». La Regione deve fare la sua parte. «Il 4 maggio tra regione Lombardia, sindacati e parti sociali è stato siglato un grande piano di tutela dei lavoratori solitamente esclusi da questi provvedimenti, gli atipici e coloro che hanno impiego in imprese con
meno di 15 dipendenti (che sono la stragrande maggioranza nel territorio cremonese). E soprattutto un grande piano di recupero dei lavoratori espulsi dal mercato, tramite l’investimento in formazione». L'azione sul territorio. Qual è la sua idea-forza? «Proprio per rispondere al grave problema della disoccupazione, è mia intenzione istituire un “Fondo unico per la Formazione”, con la collaborazione della Camera di Commercio e delle varie associazioni e soggetti del mondo imprenditoriale, per attribuire un voucher a chi deciderà di partecipare a corsi di formazione e aggiornamento. I lavoratori in mobilità o cassa integrazione dovranno essere incentivati a investire sul proprio futuro, e lo stesso discorso vale anche per i giovani in cerca del primo impiego». C’è anche lo stringente problema del credito alle imprese. «Bisogna aiutare il lavoro e l’occupazione attraverso il sostegno al credito, perché è dalla capacità di rischiare dei nostri tanti piccoli imprenditori e artigiani che continua ad arrivare la linfa vitale della nostra economia e la possibilità di generare posti di lavoro».
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Agente della polizia locale indagato e sospeso Non avrebbe ritirato la patente a una ragazza sorpresa a guidare in stato di ebbrezza. E le avrebbe fatto delle avances
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di Roberto Bettinelli
gente della polizia locale indagato e sospeso dal servizio per due mesi in seguito alla denuncia di una giovane automobilista. La vicenda ha costretto l’amministrazione comunale di Crema a diffondere un comunicato venerdì 8 maggio nel quale si evidenzia l'indagine della Procura a carico di un vigile urbano in forza al comando di via Macello. Non si diceva niente di più. ma la notizia è trapelata comunque. A denunciare il vigile sarebbe stata una ragazza fermata alla guida durante un controllo stradale. Sembra, che la giovane si fosse messa alla guida pur avendo superato il livello di alcol tollerato dalla legge. E' qui che si sarebbe verificata la prima anomalia nel comportamento del pubblico ufficiale. Pur avendo accertato l'ebbrezza della giovane, infatti, il vigile non le avrebbe ritirato la patente di guida, come invece prevede la legge. Anzi. Ci sarebbero state,
a detta della giovane, delle avances. Che sarebbero continuate anche dopo il controllo. Tutto deve ancora essere
no sequestrato dei documenti. I militari giovedì 7 maggio si sono presentati in Comune alla ricerca del sindaco Bruno Bruttomesso,
ha spiegato il sindaco rintracciato al telefono. Alberto Peverelli, comandante della polizia locale, è consapevole che la vi-
Per due anni lei, 40enne sposata e con figli, l’ha perseguitato con telefonate, messaggi Sms e posta elettronica, fogliettini lasciati sotto il tergicristalli dell’auto e in ufficio. Fino a quando, lui, professionista cremasco di 38 anni, si è
Il Palazzo di Giustizia
provato. Siamo insomma nel campo delle ipotesi; l’unica certezza è che la giovane ha fatto denuncia, il vigile è indagato ed è stato sospeso dal suo incarico. Sembra anche che la ragazza, al comando dei carabinieri, fosse accompagnata da un’amica che avrebbe testimoniato in suo favore. I carabinieri, nei giorni successivi alla denuncia, hanno eseguito una perquisizione nel comando della polizia locale di via Macello e han-
che non c’era. Era a casa, malato. I militari l’hanno raggiunto nella sua abitazione e gli hanno consegnato l’ordine della Procura in cui si chiedeva un «provvedimento di natura cautelare a carico di un agente della polizia locale». «Mi sono solo attenuto alle indicazioni della Procura e ho firmato l’ordine di sospensione per l’agente, che è stato allontanato per due mesi. Non posso dire di più, l'indagine è in corso»
cenda possa provocare delle tensioni all'interno del comando di via Macello, ma ha assicurato che l'ambiente è sereno e ha voluto sottolineare che «non è stata toccata la compattezza del nostro corpo, l’immagine di fedeltà e correttezza resta integra». In ogni caso, ha concluso il comandante dei vigili urbani, tutto deve essere accertato «dall’operato della magistratura che sta lavorando».
Presi dai carabinieri prima del furto L’equipaggio del nucleo radiomobile della compagnia di Crema ha intercettato la Fiat Punto con a bordo i due uomini alle 3.15 di lunedì mattina 11 maggio. I carabinieri pattugliavano la zona industriale di Bagnolo Cremasco. Un controllo di routine, necessario a causa dei continui furti che si ripetono nel Cremasco. I ladri prendono di mira non solo abitazioni
private, ma colpiscono anche le aziende. I carabinieri, quando hanno visto la Punto che procedeva lentamente, hanno iniziato ad avere i primi sospetti. Il capo equipaggio ha ordinato al carabiniere alla guida di bloccare la Punto e nel frattempo ha informato la centrale operativa di quanto stava accadendo. I due uomini sulla Punto, un dominicano e un milanese, si sono
Carabinieri in azione
trovati l’auto dei carabinieri alle spalle, pochi metri dietro di loro, e non hanno potuto fare altro che fermarsi. I carabinieri hanno preso tutte le precauzioni del caso. Prima
Controlli nei supermercati
Controlli a tappeto nei centri commerciali e supermercati della città. Sono durati per tutta la giornata di martedì 12 maggio. Equipaggi della polizia di stato, polstrada, carabinieri, guardia di finanza e polizia locale, hanno pattugliato i parcheggi e l’interno dei centri commerciali. Una decina di auto. Ipercoop, Famula, Lidl, Sma, Standa, gli uomini delle forze dell’ordine comandati dal vice questore Daniel Segre hanno fermato 100 e identificato 120 persone. «Una risposta che rientra in un piano di prevenzione» ha detto il vice questore Segre, «nato sulla base dei dati che ci vengono forniti da altre situazioni del Paese e che ci informano come in questi luoghi possono verificarsi furti e rapine». Gli uomini al comando di Segre hanno controllato ogni ato sospetta, italiani, stranieri. Non sono state rilevate gravi irregolarità se non una decina
Perseguitato da una 40enne, la denuncia
Volante della polizia
di multe per violazioni al codice della strada. Un incremento delle razzie nei supermercati si è verificata anche nel nostro territorio. I furti nei supermercati sono ormai all’ordine del giorno. Un fenomeno che sta aumentando. Un dato che certamente non è sfuggito alla polizia. I furti negli scaffali riguardano cibo e alimenti, ma anche ve-
stiti. Lunedì 11 maggio due giovani marocchini, 18 e 19 anni, sono stati bloccati e denunciati dopo un furto in un negozio di scarpe del centro commerciale Ipercoop. Un terzo è riuscito a dileguarsi nonostante le ricerche della polizia. E’ stata la commessa del negozio di scarpe a seguire i tre stranieri dopo che erano stati nel negozio.
hanno fatto scendere dalla vettura i due uomini e li hanno perquisiti, poi hanno controllato l’interno della Punto. Hanno comunicato anche i loro nominativi alla centrale.
Il commissariato di polizia
stancato e ha denunciato tutto alla polizia. Sono entrati in azione gli uomini del vice questore Daniel Segre, che già dal primo racconto del professionista, hanno capito di trovarsi di fronte a un caso di stalking. Ma questa volta, contrariamente a quello
Nel bagagliaio dell'auto i carabinieri hanno infine trovato la conferma ai loro sospetti: un piede di porco, due cesoie nuove, tre ricetrasmittenti, guanti, torce. Tutto il necessario, insomma, per portare a termine qualche furto. Nel frattempo è arrivata anche la risposta della centrale: i due uomini avevano entrambi dei precedenti alle spalle. Per furto. I carabinieri li hanno accompagnati al comando di via Macallè. Il dominicano e l’italiano sono stati denunciati per porto di arnesi atti allo scasso. I carabinieri hanno
che succede di solito, non era la donna ad essere perseguitata da un ammiratore. Gli investigatori cremaschi, approfondendo il caso, hanno scoperto che era l’uomo a non volerne sapere della donna, mentre lei continuava a ossessionarlo con inviti e avance. Lui ha sempre negato ogni appuntamento, ma lei non ha mai smesso di inseguirlo arrivando anche a fare 40 telefonate al giorno. Si sono conosciuti durante un corso. Lui insegnava e lei era una delle allieve. Terminato il ciclo di lezioni, lei ha chiesto lezioni private e in quel momento ha dimostrato le sue attenzioni . Lui l’ha rifiutata e le ha detto che non ne voleva sapere di avere una relazione. Ma lei non ha mai rinunciato a proporsi ed è andata avanti in un gioco inquietante e perverso che ha obbligato il professionista a denunciarla alla polizia.
sequestrato tutto il materiale sospetto trovato sulla vettura. «Il fatto che a bordo della Punto ci fossero anche tre ricetrasmittenti ci ha indotti a pensare a un'eventuale staffetta» ha dichiarato il maresciallo Paolo Serra, «il che significa che in zona ci poteva essere qualche altro malintenzionato. Le ricetrasmittenti potevano servire a mantenere i contatti con altre auto». I carabinieri sono convinti che i due uomini stessero per commettere un furto in una delle ditte della zona industriale.
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«Siamo la prima provincia a Carbon Zero» Venerdì 15 Maggio 2009
Convegno del Pd sul protocollo di Kyoto. Agostino Alloni spiega come abbattere le emissioni di CO2
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di Barbara Milanesi
yoto chiama Cremona» era il titolo del convegno organizzato da Partito Democratico tenutosi nella mattinata di sabato 9 maggio presso la Sala Alessandrini di via Matilde di Canossa a Crema. Per il Pd il tema ambiente è una priorità del programma. Durante la mattinata si sono sottolineati ed approfonditi progetti importanti per il territorio: gli impianti mini-idroelettrici e la fabbrica della bionenergia, iniziato con il Patto per lo sviluppo. «Due esempi importanti che hanno avuto la luce in questi cinque anni, ma che devono poter crescere nel futuro» ha commentato Matteo Piloni, segretario cremasco del Pd. Ogni progetto ha lo scopo di ridurre e compensare le emissioni di CO2 sfruttando la trasformazione delle risorse fossili ed idriche. In questo senso Cremona diventerebbe la prima provincia Carbon Zero, ovvero la prima ad abbassare il livello di consumo energetico. La comunità europea ha infatti posto come obiettivo che entro il 2020 almeno il 20% del consumo energetico di ogni stato membro derivi da energia rinnovabile. Durante la giornata sono intervenuti: Giuseppe Torchio, presidente della provincia di Cremona; Agostino Alloni, vice presidente; Maurizio Martina, segretario regionale Pd Lombardia. Ma anche esperti del settore: l'architetto Gian Carlo Magnoli Bocchi, che ha fatto un corposo intervento sulla certificazione energetica; l'astrofisico Giovanni Bignami, candidato alle europee per il Pd; Giovanni Biondi, assessore ambiente ed ecologia alla Provincia che è intervenuto sul discorso degli impianti fotovoltaici e Bruno Garatti, presidente dell’azienda Scs che ha parlato dei mini impianti idroelettrici nel territorio cremasco. Alloni ha presentato un lungo intervento sulla Fabbrica della Bioenergia. «Il progetto della Fabbrica» ha spiegato, «prevede di realizzare azioni coerenti e sinergiche sul terri-
getti attuatori con compiti decisionali, strategici, gestionali e cofinanziatori dell’iniziativa sono la Provincia di Cremona e il Politecnico di Milano nel suo Centro per lo Sviluppo del
torio cremonese e cremasco mirate al miglioramento della qualità della vita urbana e rurale. E' necessario uno sviluppo dell’interdipendenza tra campagna e città che si effet-
Numeroso il pubblico in sala Alessandrini a Crema
Polo di Cremona. Ma anche AEM Cremona, Scs Crema, Comune di Cremona, Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Cremona e Reindustria. Mentre saranno partner di progetto: ACSU-CESVINI, Coldiretti di Cremona e Libera Associazione Agricoltori cremonesi. I soggetti attuatori saranno raggruppati all’interno di una
tua con un agricoltura innovativa sociale sostenibile. Il primo passo deve essere quello di favorire la diversificazione dell’attività agricola, poi realizzare un luogo di verifica e confronto, favorire e rafforzare il dialogo tra attori e promuovere e sostenere la ricerca continua». Quello descritto da Alloni è un progetto già pronto. Sog-
Società Consortile (Scarl). Da giugno 2008 ad oggi si è arrivati alla definizione del progetto. Nel mese di maggio si arriverà ad avere la condivisione del progetto da parte di tutti i portatori di interesse, anche di regione Lombardia, al protocollo di intesa con la Provincia di Lodi e alla presentazione dei bandi. Partiranno diverse linee di attività di ricerca, di servizi e di osservatorio. «La Provincia di Cremona è un territorio che ha straordinarie potenzialità economiche, sociali e ambientali» ha concluso Alloni. «Natura e città convivono con un buon grado di simbiosi. Il progetto della Fabbrica della Bioenergia ambisce ad enfatizzare l’interdipendenza tra ambiente naturale ed ambiente costruito dall’uomo, generando un contesto territoriale unico ed innovativo, a zero emissioni nocive». Il progetto presentato da Alloni «Cremona: la prima provincia Carbon Zero, un esempio emblematico in Europa» si pone come unico esempio europeo di progetto che rispetti appieno il protocollo di Kyoto.
Biomasse, che cosa sono e perchè sono importanti
Le fonti di energia da biomassa sono costituite dalle sostanze di origine animale e vegetale, non fossili, che possono essere usate come combustibili per la produzione di energia sia termica che elettrica. Oltre ai vegetali coltivati, anche i rifiuti vegetali e liquami di origine animale possono essere sottoposti a digestione o fermentazione anaerobica (cioè in assenza di ossigeno). La biomassa viene chiusa in un digestore nel quale si sviluppano microorganismi che con la fermentazione dei rifiuti formano il cosiddetto biogas. Può essere usato come carburante, combustibile
Francesco Giubelli
per il riscaldamento e per la produzione di energia elettrica. Anche dai rifiuti raccolti nelle città si può ricavare energia. Questi impianti si stanno diffondendo anche nel nostro territorio (l’ultimo inaugurato nel Cremasco è stato quello a Moscazzano nell’azienda agricola di Pietro Bertesago, un
impianto da 370 kw.). Biomasse legnose: tutti i materiali costituiti da cellulosa e lignina, sono convertibili in energia termica ed elettrica tramite processo di combustione diretta o dei biocombustibili derivati. Gassificazione/pirolisi. La gassificazione è un processo di conversione termochimica delle biomasse in energia. La materia prima viene trasformata in gas di gasogeno, a sua volta destinato alla produzione di energia elettrica. L’agricoltura guarda con particolare attenzione ai gassificatori di piccola taglia sul modello dei prototipi sperimentati di recente in Lombardia. Francesco Giubelli
L'opinione di CINZIA FONTANA
Decreto sicurezza: porta solo più paura
Nel disegno di legge sulla sicurezza su cui è stata votata la fiducia, oltre ai tentativi di inserire medici spia, presidi spia e via spiando, ci sono una serie di norme che riguardano i bambini immigrati. C'e' una norma che di fatto strappa i figli ai genitori naturali, solo perché clandestini: sancisce, infatti, l'impossibilità di riconoscimento del figlio naturale o legittimo per gli immigrati privi di permesso di soggiorno. Una donna che si trovi per una qualsiasi ragione priva di un titolo che legittimi il suo soggiorno, magari perché non l'ha ancora ottenuto, magari solo per ritardi burocratici, potrà andare in ospedale per partorire il suo bambino, ma al momento del riconoscimento del figlio, l'ufficiale di Stato civile dovrà rifiutarsi di iscrivere il bambino perché l'art. 45 obbliga ad esibire il permesso di soggiorno per accedere all’anagrafe. La conseguenza? O nascondersi, nascondere il bambino che così è come se non esistesse o, rischio reale, che il tribunale dei minori ne dichiari lo stato di abbandono
e l'adottabilità, levandolo ai genitori. Alla faccia della difesa della “famiglia”, così tanto sbandierata dal centrodestra nelle campagne elettorali. Sempre lo stesso articolo mette stretti vincoli alla possibilità del minore non accompagnato di rimanere in Italia. Stiamo parlando di bambini e ragazzi soli! E all'art. 53 ne dispone il rimpatrio assistito “nell'interesse del minore” con il rischio di rimandarli nella miseria e nella violenza a cui avevano tentato di sfuggire. Con i vincoli e le procedure imposte recentemente alla procedura di rilascio dei permessi di soggiorno e la crisi economica in atto che fa perdere posti di lavoro, il numero dei clandestini aumenterà enormemente e sarà di uomini, donne, famiglie, in Italia da anni. La paura li porta a nascondersi, con il rischio che si diffonda un modello “cinese” di immigrazione, con reti clandestine in mano alla criminalità. Tutto ciò non ci darà più sicurezza, ma più paura e più criminalità. Cinzia Fontana, senatrice fontana_c@posta.senato.it
Manager e direttrice di Reindustria, il candidato del Pd a Crema centro punta su formazione e innovazione
Ginelli: «Più università per trasferire tecnologia alle imprese»
Alessandra Ginelli si candida per il Pd a Crema centro. Manager e direttrice di Reindustria, Ginelli è una profonda conoscitrice dell'economia territoriale, in rapporto ai mercati nazionali e internazionali. Come procede la campagna elettorale? «In questi giorni sto partecipando a incontri con cittadini e imprenditori, il riscontro è positivo e sono piacevolmente colpita dal desiderio che tanti esprimono di vedere persone nuove in politica, con il coraggio di mettersi in gioco e il loro baga-
glio di competenza». I temi su cui sta puntando? «La mia professione si incentra sullo sviluppo socioeconomico e quindi sulla capacità di un territorio ad esprimersi nei settori produttivi che lo caratterizzano. La nostra provincia si caratterizza per la filiera agro-alimentare, meccanica e per la chimica fine. Vi sono poi altri settori molto localizzati (cosmesi nel Cremasco, ortofrutta nel Casalasco, ad esempio) che presidiano nicchie di mercato a livello mondiale. Dobbiamo sup-
Alessandra Ginelli
portare le imprese locali che devono restare competitive innovandosi ogni giorno». Come? «L’innovazione, che si basa sulla ricerca che ha come fulcro le università, fucine di talenti, sedi deputate alla ricerca e al trasferimento tecnologico per le imprese. In provincia abbiamo quattro Università, in particolare su Crema è insediato un dipartimento di Tecnologie dell’Informazione». E' questo il valore aggiunto? «Il raddoppio della sede di Crema è sicuramente un’oc-
casione importante che la Provincia di Cremona, con il Comune e regione Lombardia, ha saputo cogliere per far crescere questo Polo universitario. Ma i muri non bastano, serve ragionare su nuove proposte didattiche». Si è parlato di un calo degli iscritti... «Le prospettive occupazionali dei neo laureati devono essere misurate in relazione alle possibilità di trovare un lavoro alle dipendenze di un’azienda pre-esistente ma anche in relazione alla possibilità di far nascere e crescere nuove imprese».
L'università di Crema lo sta facendo? «Occorre dare maggiore spinta all’offerta didattica, considerato che presso la sede di Crema è attivo dal Gennaio 2000 un Laboratorio di Ricerca Operativa, la cui istituzione fu interamente finanziata dall’ACSU – Associazione Cremasca Studi Universitari. È fondamentale rilanciare la sede universitaria di Crema e farne un centro di eccellenza aperto all’iinternazionalizzazione e anche ben raccordato con le esigenze dell’economia e della società».
Cronaca
il PICCOLO
giornale del
CREMASCO
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Stalloni: sindaco ritira le scuse alle Belle Arti Venerdì 15 Maggio 2009
Il passo indietro a sorpresa in una conferenza stampa: «Sovrintendenza informata dalla Regione»
Adesso Rinaldi in Commissione
C
di Tiziano Guerini
onferenza stampa del sindaco, con molti assessori al fianco, lunedi scorso sulle ultime vicende sollevate dalla stampa locale a proposito della firma del protocollo d’intesa sulla ristrutturazione/valorizzazione dell’area dell’Istituto di Incremento Ippico. Per il vero, la stampa si è “limitata” a riportare alcune esternazioni di due consiglieri comunali di maggioranza, Emilio Pini e Martino Boschiroli, critici a proposito di quella firma, e di un atteggiamento a dir poco sorpreso del sovrintendente per i Beni Architettonici di Brescia che affermava di essere all’oscuro di tutto quanto si va da tempo discutendo, o meglio proclamando, a Crema sull’area degli Stalloni. Il sindaco Bruttomesso aveva dapprima avanzato le sue scuse nei confronti del sovrintendente che lamentava il silenzio del Comune, e successivamente le aveva indirizzate invece nei confronti della Regione «l’unica che può disporre del bene e quindi ad intrattenere rapporti con terzi interessati». Un dietrofront che ha sconcertato molti, e sul quale Bruttomesso ha voluto fare chiarezza ricostruendo quanto era avvenuto in precedenza. Il sindaco, infatti, durante la conferenza stampa, ha consegnato una “memoria” da cui risulta che la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici è stata coinvolta dalla Regione in
Il sindaco Bruno Bruttomesso e la giunta durante la conferenza stampa sul caso «Stalloni»
data 6 ottobre 2008, e che a sua volta la Direzione Regionale ha “sentito” la Sovrintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesag-
gio di Brescia che ha espresso parere in data 9 dicembre 2008. Insomma: un giro di informativa c’è stato, dice la Re-
Ersaf: cosa da dilettanti
La replica piccata del Pdl al nostro comunicato sul pasticcio Ersaf non ci stupisce: chi critica “intralcia”, chi la pensa diversamente è preda di “preconcetti”, la forte perplessità di chi aveva la responsabilità di firmare un accordo tanto delicato diventa un «tentativo di ritardare o impedire la realizzazione di un'opera importante». Preferiamo non aggiungere altro, per ora, al preoccupante andazzo di questa amministrazione sull'Ersaf: allergica ai pareri, superficiale nei giudizi, spregiudicata nei metodi. Ma lo ripetiamo: dilettanti allo sbaraglio. Il destino dell'Ersaf è legato dunque – e su questo siamo d'accordo – al lavoro di chi ha effettivamente la responsabilità. Nel frattempo, ci bastano le dichiarazioni del sovrintendente Rinaldi, che sulla stampa ha chiarito come sul progetto non è stato chiesto un parere, che però vincola tutto il resto: senza il Ministero, senza il parere sulla fruizione pubblica ogni altro assenso è subordinato. Matteo Piloni Coordinatore Pd Cremasco
gione, e ribadisce il sindaco, e quindi nessuno può adesso affermare il contrario. Però fa pensare un sindaco che dice: «Ho sbagliato, non parlerò più prima di essermi informato». Ci si chiede cosa sia successo fino ad ora in questi due anni da quando è in carica. Ma tutto questo concerne l’aspetto «formale» che sarà anche importante, ma quello che veramente interessa ai cittadini è «il merito» della questione. E il «merito» è del tutto chiaro nella stessa comunicazione distribuita dal primo cittadino. La Soprintendenza di Brescia «ha apposto sull’area un vincolo specifico con provvedimento del 25 febbraio 2009». La regione Lombardia si affretta a dichiarare di essere «perfettamente edotta che dovrà sottoporre i progetti di ristrutturazione degli immobili alla autorizzazione della competente Soprintendenza di Brescia». Così come il passaggio di
In qualita’ di vice presidente della commissione «Ambiente e Territorio», inoltro la richiesta affinché si riunisca urgentemente la commissione «Ambiente e territorio» in modo che si venga a conoscenza della reale situazione dell’Accordo di Programma stipulato sull’ERSAF, invitando il Sovrintendente per i beni architettonici e paesaggistici di Brescia, Cremona e Mantova, dott. Luca Rinaldi. Questo per evitare inutili proprietà dei beni (che resteranno pubblici) avverrà «previa procedura notarile di richiesta di autorizzazione alla competente Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici». Naturalmente il tutto viene riservato per approfondimento e fattibilità, in sede di progettazione definitiva. Il nocciolo del problema sollevato è proprio qui. Perché non essere chiari fin dall’inizio con tutti, informando dei vincoli sia storico-artistici di competenza la Soprintendenza di Brescia sia di possibile prelazione da parte dello Stato in caso di alienazione e di cambio di destinazione d’uso? Proprio su queste questioni «di merito» sia i consiglieri comunali di minoranza e (alcuni) di maggioranza, hanno avanzato dubbi e soprattutto richiesta di coinvolgimento. La stampa non ha fatto
Cremaschi nello Yemen
Due cremaschi nello Yemen sulle orme di Pasolini e di Moravia quarant’anni dopo. «Lo Yemen, architettonicamente, è il paese più bello del mondo. Sana'a, la capitale, è una Venezia selvaggia sulla polvere senza S.Marco e senza la Giudecca, una cittàforma, la cui bellezza non risiede nei deperibili monumenti, ma nell'incompatibile disegno, raccontarla è uno dei miei sogni…». Così scriveva Pasolini nel 1970 impegnato nello Yemen per la regia e le riprese dei film «Il fiore delle mille e una notte» e il «Decameron» oltre al filmdocumentario «Le mura di Sana’a». Paolo Mariani e Santo Carniti, di ritorno dallo Yemen confermano tutto; in più aggiungono, anch’essi sulla base della loro esperienza di lavoro a Sana’a che i beni culturali sono un mezzo potente per quel dialogo interculturale che diversamente né il tenore di vita occidentale né tanto meno la religio-
ne riescono a proporre. La città di Sana’a, capitale dello Yemen, è stata dichiarata patrimonio culturale dell’umanità. Lo Yemen è uno dei più antichi centri di civilizzazione del mondo. Fu il regno della regina di Saba al tempo di Salomone; fu «L’Arabia Felix» degli antichi romani; fu fra i primi ad aderire alla fede islamica e oggi è fra le nazioni più fondamentaliste del mondo, e per Bush, uno degli “stati canaglia”. Ma veniamo ai nostri due cremaschi. Dice Paolo Mariani: «L’Istituto Italiano Beni Culturali per conto del “Social Found for development”, ha attivato in Yemen un progetto interculturale finalizzato al restauro della grande Moschea di Sana’a. Un lavoro dai risvolti straordinari che persegue le stesse finalità dell’Unesco, cioè intervenire con azioni concrete in loco, nello specifico con interventi di restauro, ma al contempo trasferire ai giovani del posto, compre-
se le donne, le conoscenze ed i mezzi per poter diventare essi stessi i protagonisti del recupero e della valorizzazione dell’immenso patrimonio che il loro Paese possiede. Santo Carniti, su mia indicazione in quanto consulente e collaboratore dell’Istituto per i Beni Culturali, è stato invitato a Sana’a dal 1 al 16 dello scorso mese di aprile, a tenere un corso di aggiornamento teorico-pratico sul restauro di opere d’arte o decorazioni in legno». «Il corso» interviene Santo Carniti, si è articolato in due momenti, «le cause di degrado e metodo di risanamento delle opere in legno e una parte pratica di laboratorio perché alla fine i partecipanti potessero essere subito pronti per il mondo del lavoro». «Quando un progetto di questo livello riesce a coinvolgere giovani donne yemenite» prosegue Carniti, «che lavorano a fianco a fianco di restauratrici italiane in una
Paolo Mariani durante il restauro
Moschea riservata agli uomini, il risultato supera le più rosee aspettative e diventa un dato sensazionale dal punto di vista storico, culturale e religioso». Alla fine Mariani e Carniti tracciano un bilancio sulla funzione scientifica e culturale dell'organizazione che ha consentito il loro viaggio di studio: «Così si può considerare l’esperienza dell’Istituto Italiano per i Beni Cultu-
rali alla quale abbiamo partecipato, come il fondamento per un dialogo tra civiltà. In questa direzione è di grande rilievo la fattiva e proficua collaborazione che si è definita e consolidata tra l’equipe dei restauratori italiani e quella composta da giovani yemenita e che costituisce una reale e concreta promessa per costruire in un futuro molto prossimo quell’intesa che tutti noi auspichiamo».
schermaglie giornalistiche che creano disagio, incomprensioni e diatribe. Nell’ultima commissione relativa alla presentazione del progetto avevo inoltrato la seguente domanda. Se era stata effettuata la verifica dell’interesse culturale ex articolo 12 del Codice dei Beni Culturali? La risposta e’ stata di piena assicurazione in merito. Gianemilio Ardigò Consigliere comunale Verdi
altro che dare doverosamente conto di queste richieste. Ora alcune domande essenziali rimangono del tutto in piedi. Ad esempio: fino a che punto si può intervenire in modo invasivo su un convento del 1600? E fino a che punto è possibile immaginare una stretta convivenza, in centro storico, fra albergo e cavalli? E sarà possibile un parcheggio sotterraneo con la (eventuale) presenza di resti più o meno interessanti delle antiche mura della città? Domande che sarebbe stato meglio verificare e alle quali rispondere prima dell’effetto annuncio che si è voluto dare, prendendosi i rischi conseguenti della critica. A noi interessa conservare il valore e la funzione di un tesoro pubblico di questa città, un polmone verde, con dei fabbricati di pregio. A noi interessa il merito.
Lega Nord Crema Sabato 16 maggio alle 10, il gruppo in Consiglio provinciale della Lega Nord Padania organizza un convegno sul tema «Sicurezza a Crema» presso la sede della Provincia di via Matteotti 39. Interverrà il sindaco di Caravaggio, Giuseppe Prevedini, che presenterà la sua personale testimonianza. Saranno presenti tra gli altri i candidati alle elezioni provinciali dei collegi di Crema, Cesare Giovinetti, Walter Longhino e Alberto Lupo Pasini. Con questo convegno, dice la Lega, si intende dare un contributo al miglioramento delle politiche sulla sicurezza nella nostra città.
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il PICCOLO
giornale del
Cremasco VenerdĂŹ 24 Aprile 2009
Cronaca
Agnadello di Barbara Milanesi La battaglia di Agnadello, chiamata anche battaglia della Ghiaradadda (Gera d'Adda), fu combattuta il 14 maggio 1509 nel quadro della guerra tra le forze della Lega di Cambrai (costituitasi cinque mesi prima) e la Repubblica di Venezia, che dovette soccombere alle forze francesi di Luigi XII e rinunciare così alle speranze espansionistiche sul resto d'Italia. Già un mese prima, il 15 aprile 1509, un esercito francese sotto il comando di Luigi XII aveva lasciato Milano pronto a invadere il territorio veneto. Per opporsi all'avanzata, la Serenissima aveva ammassato truppe provenienti da tutto il dominio (venete, dalmate, albanesi, greche) vicino a Bergamo, comandate dai cugini Niccolò di Pitigliano, capitano generale, e Bartolomeo d'Alviano, capitano della cavalleria. Costoro avevano ri-
il PICCOLO
La Battaglia di Agnadello
Cremasco Venerdì 15 Maggio 2009
cevuto l'ordine di non cercare il confronto diretto, quindi spesero le successive settimane in schermaglie. Entro il 9 maggio, comunque, Luigi XII passò il fiume Adda a Cassano d'Adda. Anche Gian Giacomo Trivulzio, con i suoi 6.000 fanti svizzeri al servizio del re francese, passò il fiume senza incontrare resistenza. I due capitani veneziani, accampati attorno a Treviglio, non furono d'accordo su come fronteggiare i francesi, dato che l'impetuoso Bartolomeo
Una delle battaglie più amate fra gli appassionati di modellismo
L'esercito venziano venne sconfitto a causa dei dissidi dei suoi generali
d'Alviano voleva attaccare senza rispettare l'ordine ricevuto. Alla fine decisero di andare verso sud in cerca di una posizione migliore. La battaglia tra veneziani e francesi si combatté soprattutto nella cosiddetta Gera d'Adda, territorio compreso tra i fiumi Adda e Serio, zona storica di confine tra il Ducato di Milano e la Repubblica di Venezia. Mentre le truppe della Serenissima si dirigevano da Vailate verso Pandino, disposte su una colonna lunga oltre cinque chilometri, a Cascina Mirabello, nei pressi di Agnadello, la loro retroguardia entrò in contatto con la
giornale del
La cappella fatta erigere da Luigi XII in memoria della vittoria
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testa dell'esercito francese: la cavalleria, comandata dal governatore di Milano Charles II d'Amboise. Questi tentò di attaccare, seguito poi dagli svizzeri di Trivulzio, ma i francesi, forzati a salire lungo una collina irrigata che presto si trasformò in un pantano, non riuscirono a fare breccia. Pitigliano era partito prima di Alviano, ed era lontano molte miglia quando i francesi iniziarono l'attacco. Alla richiesta di intervento da parte di Alviano, il cugino Niccolò di Pitigliano rispose che gli ordini del senato veneziano erano di evitare lo scontro e continuò la propria marcia verso sud. Luigi XII, informato dei movimenti del nemico, accorse da Rivolta d'Adda, dove aveva il suo quartier generale, per guidare personalmente le truppe nella battaglia. I francesi circondarono Alviano su tre lati e procedettero ad annientare le sue forze nelle successive tre ore. La cavalleria veneta collassò e fuggì, Alviano venne ferito e catturato. Più di 4.000 uomini furono uccisi. Sebbene il conte di Pitigliano avesse evitato un contatto diretto con i francesi, le cattive notizie giunsero alla sera e la maggior parte delle sue forze avevano già disertato entro il mattino successivo. Con le truppe rimastegli si ritirò verso Venezia. Molti storici sostengono che, se il grosso dell'esercito veneziano guidato da Niccolò di Pitigliano si fosse diretto immediatamente ad aiutare la retroguardia comandata da Bartolomeo d'Alviano, le forze veneziane avrebbero annientato quelle francesi costringendole alla ritirata oltre le Alpi.
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il PICCOLO
Agnadello
giornale del
Cremasco Venerdì 15 Maggio 2009
I veneziani, inferiori di numero e con un esercito affidato ai
Lo scontro che ha cambiato la
La battaglia Di Agnadello durò dalle ore 14.00 fino alle 18.00 e sul campo si contarono circa 14.600 morti. Il bottino ricavato fu cospicuo; tra i
in Francia per ben quattro anni. In seguito alla vittoria francese, tutta la Gera D'Adda fu dichiarata contea e data in possesso ad un nobile fran-
na dedicata a S. Maria della Vittoria, contenente un affresco di pregevole fattura raffigurante Maria, il Bambino e i Santi, attualmente conservato nella chiesetta seicentesca della cascina "Costa vecchia" (detta anche Costa Cremasca). La cappella di Luigi XII, intitolata ai Morti della Vittoriadivenne luogo di devozione per gli abitanti di Agnadello e dei paesi circostanti. Attorno al racconto della battaglia, sorsero anche delle leggen-
che, avendo un gran desiderio di emulare il suo predecessore nelle imprese guerresche, scese senza indugi in Italia per riprendersi il Ducato di Milano che gli Svizzeri, nel frattempo, avevano affidato a Massimiliano Sforza. Per riuscire nell'impresa il sovrano francese cercò l'alleanza dell'antica nemica Venezia, promettendo in cambio proprio la Gera d'Adda ed altre città contese della Lombardia. A Melegnano i Francesi alleati con l'armata vene-
Agnadello divenne un feudo di proprietà del conte Arturo Gauffier, conte di Escamps
La pubblicazione che analizza le fasi della battaglia
molti prigionieri, vi fu il comandante Bartolomeo d'Alviano, ferito da un colpo di lancia, che rimase agli arresti
cese di nome Arturo Gauffier conte di Estampes, nel 1516. Sul campo di battaglia, Luigi XII fece erigere una cappelli-
de. Tra le principali si ricordano quella riguardante l'intervento della Madonna, invocata dal re dei Francesi, che fece nevicare benché fosse maggio, e ostacolò così le manovre dei Veneziani; un'altra che parla di un cannone d'oro sepolto in zona. Dopo le vicende della battaglia, il territorio fu annesso a quello di Milano, sotto il dominio di Luigi XII, re di Francia. Con la sua morte, nel 1513, il trono passò al giovane Francesco I
ziana agli ordini di Bartolomeo d'Alviano, ottennero un'importante vittoria contro le truppe svizzere assoldate da Massimiliano Sforza. Con questa vittoria la Francia riprendeva il dominio sul Ducato di Milano nel 1515. La pace, tuttavia, nei nostri territori che rivestivano un certo interesse strategico, non fu duratura: solo un anno dopo, infatti, l'imperatore Massimiliano d'Austria condusse un'offensiva contro i Francesi, in
Il terreno dello scontro e le manovre dei due eserciti
Lombardia, riuscendo a impossessarsi di Milano che fu affidata al potere di Francesco Sforza. I Francesi rimasero accampati a Cremona, mentre a Milano erano concentrate le forze asburgiche. Nel frattempo sul trono di Spagna era salito il giovanissimo Carlo I d'Asburgo che, in breve tempo, riunì sotto la sua corona enormi territori, facendosi proclamare imperatore con il nome di Carlo V .
È curioso notare che ad Agnadello è molto usuale la frase " ai tempi di Carlo Cudiga o Codiga " per indicare qualcosa di vetusto e non adatto ai tempi attuali, ma è interessante scoprire che il personaggio citato non è altri che Carlo V, così chiamato per la cotica rossa sulla nuca e sul collo tipica dei tedeschi. Il re di Francia Francesco I si scontrò duramente con questo giovane potente e ambi-
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Cremasco Venerdì 15 Maggio 2009
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capitani di ventura, furono sconfitti dalla truppe di Luigi XII
storia d'Italia e dell'Europa zioso e la lunga contesa fra i due sovrani ebbe come campo di battaglia l'intera Italia. In questo periodo la Gera d'Adda era terra di nessuno, o di tutti, dato che periodicamente vi giungevano a fare razzie fanti e cavalleggeri di diverse fazioni e perciò le popolazioni locali dovevano essere sempre pronte a lasciarsi depredare dall'invasore di turno pena la distruzione dei paesi o la morte. La guerra tra Spagna e Francia ebbe una svolta decisiva con la battaglia di Pavia nel 1525 che portò le forze di
Carlo V alla vittoria, affermando così la dominazione spagnola. Per tutti i paesi della nostra zona il periodo successivo fu ancora molto difficile perché fu il luogo della ripresa delle ostilità fra gli Spagnoli e gli Sforza di Milano. Con la morte degli ultimi eredi degli Sforza, il Ducato di Milano, del quale faceva parte il nostro paese, divenne una provincia dell'Impero di Spagna. La dominazione spagnola perdurò per tutto il XVII secolo, portando i paesi della Gera d'Adda a una grave deca-
Ora è tutto pronto per la rievocazione storica con centinaia di figuranti
denza economica per le pesanti tasse a cui erano sottoposti. La Guerra dei Trent'anni (1618-1648) interessò anche la nostra regione, con saccheggi e distruzioni. Nel 1630-1631, l'Italia settentrionale fu colpita da un'epidemia di peste che ridusse drasticamente la popolazione del territorio di Milano. Anche Agnadello fu colpita e una via del paese, infatti, si chiama
La vittoria di Luigi XII segnò il declino della Serenissima
ancora oggi via Lazzaretto e la chiesa di S. Bernardino fu utilizzata come ricovero per gli ammalati. Terminata l'epidemia, allo scopo di disinfettare, le pareti interne dell'edificio furono ricoperte di calce, facendo scomparire quasi totalmente gli affreschi quattrocenteschi preesistenti. L'avvento del nuovo secolo, portò in Lombardia notevoli cambiamenti: nel 1714 Milano passò dal dominio
Via Lazzaretto c'è ancora oggi. E' qui che vennero portati i numerosi feriti in battaglia
spagnolo a quello austriaco, accogliendo così le riforme imposte dagli asburgici e nel 1758 furono ridefiniti i confini fra gli Stati di Milano e Venezia opportunamente indicati mediante cippi. Verso la fine del 1700, nell'Italia settentrionale, conquistata da Napoleone, sorse la Repubblica Cisalpina, con Milano come capitale. Dopo la caduta di Napoleone, la Lombardia, che faceva prima parte del LombardoVeneto ritornò nuovamente sotto il dominio austriaco. Le successive Guerre d'Indipendenza videro ancora la zona teatro di imprese militari. Nel 1859 la Lombardia ottenne finalmente l'indipendenza dall'impero Austro-ungarico.
Agnadello a quell'epoca faceva parte del VII distretto di Pandino nella provincia di Lodi; contava 1.343 abitanti e aveva già un consiglio comunale. Dal 1861 la storia del paese entrò a far parte di quella nazionale con l'annessione ufficiale al Regno d'Italia. In conseguenza di tale evento, il lodigiano fu aggregato al milanese, mentre la maggior parte del distretto di Pandino, passò alla provincia di Cremona. Gli anni trascorsi sotto le varie dominazioni straniere hanno lasciato parecchi ricordi fra i quali l'origine di alcuni cognomi locali e diversi termini del dialetto agnadellese che risultano influenzati da lingue straniere.
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il PICCOLO
Agnadello
giornale del
Cremasco Venerdì 15 Maggio 2009
di Barbara Milanesi Il Comune di Agnadello, in collaborazione con il Comitato Intercomunale e con il Comitato La Battaglia di Agnadello organizza il Quinto Centenario della Battaglia di Agnadello, con il patrocinio della Provincia di Cremona, di Regione Lombardia, del Centro Studi Storici della Geradadda e la partecipazione dei Comuni di Arzago, Pandino, Palazzo Pignano, Pieranica, Quintano, Trescore Cremasco, Rivolta d’Adda, Spino d’Adda, Torlino e Vailate. A 500 anni dalla storica battaglia del 1509, Agnadello e i comuni interessati
Grande rievocazione con i soldati in costume
anche storicamente dall’evento hanno organizzato una manifestazione di 2 mesi che ha visto alternarsi incontri a tema storico, mostre (in particolare quella storico itinerante si è spostate nei diversi comuni dal mese di Marzo ad oggi) ed eventi.
Il sindaco: «La storia insegna, oggi più che mai serve un messaggio dio pace» Il comune di Agnadello
La battaglia di Agnadello segnò il declino della repubblica Serenissima
Da ieri, giovedì 14 fino a domenica, 17 Maggio Agnadello è stato e sarà teatro della vera e propria cerimonia. Giovedì è stata la volta del corteo storico con la fiaccolata. Oggi sarà la volta della Festa al Castello, che si terrà a partire dalle 21.00 e che si ripeterà domani sera. Domenica ci sarà la vera festa. Per tutto il pomeriggio, a partire dalle 14.00 musici, sbandieratori, Gruppi Storici e folcloristici si esibiranno in cammino verso
il campo della rievocazione della battaglia. Alle 15.00 la rievocazione storica in cui “Veneziani” e “Francesi” si attaccheranno sul campo di battaglia. La rievocazione della battaglia avrà luogo in ogni paese che ha aderito alla manifestazione. La sera dalle 22.30 ci sarà uno spettacolo pirotecnico. Per tutti i giorni della manifestazione Agnadello è stata e sarà teatro di diverse iniziative: mostre di pittura, disegni e poesie; concor-
so miglior vetrina, presentazione del volume “battaglia di Agnadello” a cura della Banca dell’Adda di Rivolta e Agnadello e una corsa podistica in costume. La festa per il quinto centenario avrà la degna conclusione ufficiale il 27 maggio quando il Gruppo Concertistico Marc’Antonio Ingegneri di Cremona si esibirà in un Concerto Rinascimentale presso la Chiesa di San Bernardino. Il sindaco di Agnadello, Laura Calderara, si è detta entusiasta: «Abbiamo ritenuto fondamentale festeggiare il quinto centenario della battaglia, non solo perché l’iniziativa è volta a ricordare un pezzo di storia e la storia ha sempre da insegnare, ma anche perché, oggi più che mai, è necessario trasmettere un messaggio di pace. Inoltre è una buona occasione per far conoscere il territorio e il fatto che molti comuni si siano uniti in un comitato intercomunale e abbiano deciso di partecipare, aggiunge valore all’iniziativa». Ed aggiunge la Calderara: «Mi auguro che siano in molti a partecipare, non solo per le diverse iniziative anche di rilievo che abbiamo organizzato, ma proprio perché la conoscenza e la memoria storica hanno molto da trasmettere, soprattutto ai giovani».
Motori La nuova Lancia Musa si è rifatta il trucco ed ora è pronta per la commercializzazione, iniziata proprio ad ottobre. Il monovolume compatto più venduto in Italia nel 2006 e nel 2007 si ripropone sul mercato con un estetica aggiornata e nuovi contenuti per quel che riguarda gli alle-
il PICCOLO
Lancia Musa: stile, comfort e sicurezza
stimenti. La Nuova Lancia Musa si rinnova, evolvendosi in una nuova versione del monovolume compatto. Le dimensioni, aumentate in lunghezza di 5 cm, vanno a tutto beneficio della capacità di carico, cresciuta di ben 70 litri , e della versatilità di utilizzo, senza però alterarne la filosofia di agile compatta, ideale per l’ambiente urbano. All’esterno, spiccano alcuni elementi cromati sul frontale che accentuano l’impressione come di dinamismo del modello, mentre al centro della calandra cromata risalta il nuovo logo Lancia, un segno del passato riletto in chiave moderna. Nella parte posteriore poi, ri-
Cremasco Venerdì 15 Maggio 2009
spetto al modello precedente, il portellone è più ampio ed assicura una maggiore accessibilità: la capienza totale tocca quota 460 litri sfruttando la funzionalità dei sedili scorrevoli. Nel profilo laterale spicca invece una modanatura cromata che si abbina ai nuovi cerchi in lega dal design inedito. Scegliere Lancia Musa significa essere molto attenti allo stile: la vettura è un misto d'eleganza ed informalità, d'attenzione e disinvoltura, di lusso e naturalezza, capace di mettere qualsiasi passeggero a proprio agio. Nell’abitacolo come all’esterno, la cura dei dettagli è no-
La nuova versione del monovolume
Dimenzioni aumentate e più capacità di carico
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tacolo. Sotto al cofano sono cinque la motorizzazioni disponibili. I tre turbodiesel Multijet sono il 1.9 da 100 CV e i due 1.3 da 70 CV o 90 CV (possono essere abbinati al cambio automatico DFN mentre la versione da 90 CV è offerta, su richiesta); sul fronte dei benzina la gamma
Grande attenzione allo stile
tevole. Per questo nuovo modello, oltre agli equipaggiamenti fini ad oggi disponibili, la novità è rappresentata della introduzione di una colorazione blu scuro per la plancia, che si aggiunge a quella marrone. L’ambiente offerto da Musa, può essere inoltre completato dalla lunga lista di accessori: dal tetto apribile panoramico al climatizzatore bi-zona, dal Sound System Bose®, oltre al “Blue&Me”. Da sottolineare che la Nuova Musa adotta, per migliorare l’insonorizzazione interna, un nuovo padiglione fonoassorbente, realizzato con materiale innovativo a base di poliestere, che attenua di circa 2 db il rumore interno nell’abi-
annovera invece il 1.4 “Fire” benzina, proposto con 77 CV o 95 CV di potenza (quest’ultimo anche con cambio DFN). Nell’era delle personalizzazioni, il monovolume di Lancia si propone alla sua clientela in oltre 80 combinazioni disponibili che nascono incrociando 5 diversi allestimenti interni (Argento, Oro e Platino entrambi disponibili in due tonalità di colori, calde e fredde), 14 tinte di carrozzerie (10 delle quali inedite) e 4 nuovi abbinamenti “bi-colore”. Il listino per la nuova Musa ha prezzi compresi tra i 15.551 euro per la 1.4 a benzina in allestimento Argento, fino ai 23.401 euro per la 1.9 mtj da 100 CV in versione Platino.
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Motori
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Honda CVR: è il vostro futuro Venerdì 15 Maggio 2009
Garantisce prestazioni ottimali anche su strade di campagna
La Honda CVR è un’ottima risposta a tante esigenze contemporanee. E’ un’auto molto comoda, decisamente silenziosa, ma anche sicura su strada. Una vettura adatta alla guida di tutti i giorni insomma, dedicata a tutti coloro i quali sono alla ricerca di un’ammiraglia che sia in grado di assicurare spazio da monovolume, sia per i passeggeri che per i bagagli, senza mettere da parte una buona dose di versatilità dinamica che le consente di affrontare, senza timori reverenziali, praticamente tutti i tipi di percorso. Certo, non è una jeep specializzata ed il suo habitat naturale è l’asfalto, ma la sicurezza e la rapidità con cui il sistema “realtime 4 wheel drive” distribuisce in modo automatico la coppia motrice sulle quattro ruote, consente di levarsi più
di qualche soddisfazione sullo sterrato, in particolar modo su percorsi innevati, mulattiere o strade di campagna. Il
propulsore due litri, alimentato a verde, offre prestazioni interessanti nonostante i 1452 Kg di massa ed una se-
zione frontale piuttosto voluminosa: il tempo per toccare quota 100 km/h, infatti, è limitato a soli 11 secondi – con cambio manuale - mentre sul fronte della velocità di punta si fa notare un interessante 177 km/h. La versione con cambio automatico non limita la prestazione velocistica mentre nella prova di accelerazione si perdono lungo la strada solamente pochi decimi di secondo. Un automatico di tipo assolutamente tradizionale, ma che si dimostra ben tarato rispetto alle caratteristiche di erogazione del propulsore, offrendo al contempo comodità e facilità di guida di assoluto rilievo, tipi-
Nata solida e sicura
Sterzo leggero in manovra e più pesante quando creswce la velocità
che di un’ammiraglia di rango. Lo sterzo è ben assistito, perché leggero in manovra e via via più pesante con l’accrescere della velocità ed offre un buon feeling: peccato che non sia diretto come quello di una station wagon tradizionale ma nella sua categoria è indubbiamente uno di quelli più a punto. L’impianto frenante è ben calibrato per le esigenze della vettura. Il mordente è quello giusto così come la modulabilità del pedale. Anche la resistenza alla è di buon livello. La CRV è disponibile in concessionaria a partire dai 25.390 euro per arrivare ai 32.740 della più lussuosa versione EX in abbinamento al “nuovo” propulsore turbodiesel 2.2 iCDTi. Inoltre, non solo tecnica raffinata ma anche un design piacevole grazie ad un frontale che sfoggia generosi proiettori tipo Civic, la maxy calandra cromata ed il generoso paraurti ben profilato. Niente male anche la ruota di scorta in bella mostra al centro del portellone posteriore e giudizio identico
anche per i gruppi ottici posteriori che si sviluppano in altezza - sino al tetto - ai lati della carrozzeria. Anche l’abitacolo è spazioso. Infatti, internamente troviamo i frutti della "global compact platform": si tratta di una concezione progettuale che “taglia” centimetri inutili nella zona anteriore per fare in modo che l’abitacolo risulti spazioso anche in senso longitudinale. E proprio per fare in modo che il nobile concetto dello spazio spopoli all’interno dell’abitacolo della SUV Honda, sono state introdotte alcune soluzioni davvero originali come la leva del cambio, posizionata vicino allo sterzo e quella del freno, in bella mostra al centro della plancia. Il bagagliaio vanta una capacità di 952 litri di volume ed è facilmente raggiungibile, grazie al largo portellone principale con apertura laterale, che si unisce al lunotto apribile separatamente. I sedili posteriori possono ripiegarsi con un rapporto 60:40 e presentano cinque livelli di regolazione.
Motori
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Lorenzetti: tutto per auto e camion
La Iveco è un’azienda paneuropea nata nel 1975, Iveco è oggi uno dei maggiori costruttori di veicoli industriali e commerciali nel mondo. Progetta, costruisce e commercializza una gamma completa di veicoli industriali (da 2,8 t a 16 t e oltre di massa totale a terra) sia stradali sia cava cantiere, antincendio,
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attualmente situata in Lungo Stura Lazio 49. L'attività commerciale si esplica attraverso la vendita di veicoli leggeri quali il Daily, veicoli medi come l'Eurocargo e veicoli pesanti stradali e cava cantiere della gamma Stralis e Trakker. Ai prodotti si unisce un ampio ventaglio di servizi mirati ed esclusivi - dalla diagnostica
Italia una presenza capillare in grado di garantire un servizio 24 ore su 24 per 365 giorni l'anno. L’Officina Lorenzetti di Vaiano Cremasco, situata lungo la statale Paullese è un’ officina autorizzata Iveco. Lorenzetti di Vaiano però è in grado di offrire al cliente molti altri servizi, tanto da diventare un
riparazione multimarche per vetture; officina riparazione multimarche autobus, autocarri e movimento terra; officina autorizzata tachigrafi digitali e analogici e officina linea revisioni autovetture, ciclomotori e motocicli e linea revisioni autocarri superiori 35 q. La revisione soprattutto è una scadenza periodica che mette, da sempre, paura all'automobilista. Nel corso degli anni le tempistiche si sono fatte via via più restrittive al fine di assicurare una corretta efficienza meccanica del parco circolante. L'art. 80/3° del Codice della Strada presume l'obbligo di revisione periodica entro quattro anni e poi ogni 2
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anni dopo la prima revisione per autovetture, autocaravan, autocarri con massa complessiva inferiore o uguale a 3500 Kg, carrelli appendice insieme agli autoveicoli ai quali sono agganciati. Ogni anno invece per autocarri di massa complessiva superiore a 3500 Kg, rimorchi con massa complessiva superiore a 3500 Kg, taxi, veicoli usati per noleggio con conducente, autobus, autoambulanze, veicoli atipici. La revisione occupa circa 25 minuti
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e non bisogna fare la prenotazione. E' obbligatorio presentarsi con la carta di circolazione in originale. Si compila la domanda, vengono fatti i controlli e poi in collegamento telematico con il CED del Ministero dei Trasporti di Roma, viene stampata un'etichetta da porre sulla carta di circolazione. Per effettuare la revisione occorre recarsi in uno dei centri autorizzati. Lorenzetti è uno di questi e tutto diventa più semplice.
Officina autorizzata Iveco e Checkstar Marelli
per la protezione civile e per la difesa. È attiva in oltre 100 paesi del mondo e ha fatto della presenza industriale in paesi ad alto potere di sviluppo come, ad esempio, la Cina un suo specifico punto di forza. In Italia, Iveco commercializza l'intera gamma di prodotto attraverso la Direzione Mercato Italia a Torino,
alla manutenzione ordinaria e programmata, ai servizi finanziari di Iveco Finance - in armonia con la strategia dell'azienda che pone il cliente al centro dell’attenzione. Attraverso 58 concessionarie, 34 punti assistenziali delle concessionarie e 754 officine autorizzate (tra le quali i 47 Daily Center) Iveco vanta in
punto di riferimento per il territorio. Lorenzetti è anche officina autorizzata Checkstar Marelli, azienda che si posiziona sul mercato mondiale dell’aftermarket come un distributore di ricambi nel segmento IAM (Independent After Market) del mercato dell’autoveicolo (automobili e veicoli commerciali); officina
Controlli all'avanguardia su ogni tipo di veicolo
Lettere
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candidati elezioni
Emanuele Filiberto, altro che veline Lavoro in centro a Crema, e avevo ricevuto l’invito del Partito Democratico per l’incontro alla sala Alessandrini a Crema. Al quale purtroppo, proprio a causa degli impegni di lavoro, non ho potuto partecipare. Ed è un peccato, perché riguardava l’ambiente, e addirittura dei progetti sull’energia pulita del nostro territorio. Ho scoperto poi – qualcuno che c’è stato me l’ha raccontato – che con le mini centrali idroelettriche potremmo essere autosufficienti. E chi lo sapeva? Non si parla abbastanza dell’ambiente, secondo me. La politica spesso preferisce buttarla sulle solite polemiche, oppure sullo spettacolo. Infatti, se mi sono persa l’incontro sui temi dell’ambiente del PD, in compenso però ho visto Emanuele Filiberto. Che è passato in centro città per la sua campagna elettorale nelle fila dell’UDC. Emanuele Filiberto l’avevo già visto in televisione: un bel ragazzo, niente da dire. E in tivù ha dimostrato di ballare bene. Per carità, ognuno fa quello che meglio crede, e qualche signora era tutta emozionata e ha chiesto l’autografo; io però ho avuto un senso di tristezza. Ho pensato: «Altro che le veline! Ormai anche i candidati maschi li prendono così». Credo di dire una cosa sulla quale in tanti siamo d’accordo: l’ambiente, il futuro, a volte sono argomenti difficili, ma trasformare tutto in uno spettacolo è come l’orchestrina che suona mentre affonda la nave. Paola Cattaneo tangenziale a madignano
Siamo sicuri che rispetta la nostra storia? Recentemente, spinto da spirito costruttivo e da nessun ritorno personale (anche in questa tornata amministrativa, ho rinunciato alla candidatura a sindaco di Madignano pervenutami da più parti, come ho rinunciato alla candidatura in Provincia), ho invitato alcune persone ad impegnarsi direttamente nelle liste elettorali per essere più incisive, più stimolanti nonché legittimamente riconosciute quale membri eletti, a seguire l’iter per la formazione del nuovo tracciato della strada Milano- Cremona. Ritorno sull’argomento perché l’assemblea pubblica tenutasi recentemente a Madignano, in sala delle Capriate, presenta stranezze e anomalie che potremmo non aver sufficientemente afferrato e analizzato. Ribadisco interamente il contenuto della mia lettera aperta pubblicata su alcuni giornali locali, e di nuovo sollecitato da alcuni cittadini per ulteriori chiarimenti e informazioni sulla tangenziale, devo completare il mio pensiero. Per chiarezza verso tutti, concedetemi di chiamare l’attuale arteria Milano – Cremona - “Statale 415-Paullese”, perché non tutti sanno che l’ANAS ha dimesso da tempo la strada e da alcuni anni, l’importante arteria è in carico alla provincia di Cremona per il tratto Ponte sull’Adda-Cremona. Madignano da sempre è attraversata dalla SS 415. All’inizio del secolo, la MI-CR entrava nelle vie impolverate e strette del paese (il traffico era sostanzialmente zero), poi, negli anni ‘50 con la circolazione delle prime automobili, camion e altri mezzi, è stato disegnato l’attuale tracciato, dividendo in due il paese. Madignano in quegli anni era formato dalla sola via principale e poche vie laterali. Dagli anni ’60-‘70, il paese ha conosciuto uno espansione edilizia importante, raggiungendo l’attuale
dimensione. La crescita e l’ampliamento del paese, bisogna riconoscerlo, è dovuta anche alla presenza della Statale 415 che serviva e serve ottimamente il paese. Inoltre, l’avvedutezza delle scelte del passato e la presenza di importanti zone industriali oggi esistenti hanno portato lavoro e benessere se non a tutti certamente a molti cittadini. Quindi Madignano ha sempre condiviso con la Statale 415 le proprie scelte urbanistiche, e questa strada, piaccia o no, è nella nostra storia, nei nostri eventi, nella nostra tradizione, nel nostro costume e quindi ce la teniamo: oggi occorre un nuovo tracciato, ma la “strada” dobbiamo tenerla. La Statale 415 è in fase di raddoppio da Milano sino a Crema. Quando la Provincia realizzerà il raddoppio anche del tratto Crema- Cremona, la strada in questione sarà raddoppiata anche a Madignano. Ai candidati Sindaci mi permetto di fare una raccomandazione o se desiderano un suggerimento: operate per un nuovo tracciato della strada, ma a due corsie, e l’ampliamento a 4 corsie (divulgato in assemblea) si attuerà solo quando la Provincia di Cremona attuerà il raddoppio del tratto CremaCremona. In questo caso la strada sarà sempre chiamata Paullese o MICR, e non con altri nomi. Ed ecco la stranezza della situazione!!! Ma come, sono anni che alcuni concittadini si battono per modificare il tracciato della Paullese, e la Provincia di Cremona (per la verità in armonia e con il consenso silenzioso dell’attuale amministrazione) ci prospetta una seconda strada statale: la 591 la Bergamo-Piacenza. Quindi, non una tangenziale, ma due strade statali. Avere anche la 591 sul nostro territorio (Madignano è un comune con un territoriale piccolo) è decisamente troppo e Madignano non può né deve “ospitarla”. Suggerisco al prossimo Sindaco di respingere al mittente la proposta, altrimenti, fra qualche anno… avremo un altro comitato che chiederà di spostare in altra zona e tracciato la nuova tangenziale. Poi, se una strada di 4 corsie richiede una larghezza di 33 metri e alta in alcuni punti oltre 9 metri, per aggiungere alla 415 (quando sarà raddoppiata) la 591, vuol dire insieme avere una strada larga 45 metri o più. Oggi a questa proposta si leveranno detrattori per affermare che non sarà cosi, diranno che sarà sempre di quattro corsie, metteremo alberi ecc. ecc. ecc. Assicuro, è solo questione di tempo, ma sarà cosi. Ai candidati Sindaci suggerisco di perseguire la ricerca della nuova sede della Statale 415 a due corsie (ribadisco a due corsie) e con fermezza rifiutare e rispedire all’attuale tracciato la 591 e là ci resti, perché con la statale 591 non siamo cresciuti e mai abbiamo condiviso la nostra storia. Teniamoci le problematiche positive e negative della statale 415, il resto non ci interessa. Alfredo Venturelli magdi allam
Ha ragione: noi cattolici mai irrilevanti in politica Esprimo il mio compiacimento per l’alto contenuto culturale della conferenza di Magdi Cristiano Allam tenutasi l’8 maggio scorso, patrocinata dal Circolo Culturale Nuova Città su proposta del Socio Avv. Martino Boschiroli. Il Circolo prende atto delle varie opzioni di candidati che si richiamano ai valori cristiani e non intende interferire nelle scelte che gli elettori vorranno prendere in sede elettorale. Siamo pienamente d’accordo con il card. Scola (Avvenire, 14 marzo 2009) che ha rilevato come “in una società pluralistica” vi è “spazio in cui tutti i soggetti raccontano la loro esperienza”, ma “quan-
do le posizioni si divaricano bisogna concentrarsi sul contenuto, anche distinguendo tra i diritti, quali siano fondamentali e quali sono solo diritti (e su questi quando è necessario si può chiedere un sacrificio)”. “Archiviato il partito unico dei cattolici, continua il Cardinale … essi non devono rassegnarsi all’irrilevanza, ma concorrere al bene comune rendendo pubblicamente ragione della fecondità sociale della propria fede”. Da qui viene spontaneo un auspicio che, pur distinguendosi, essi sappiano unirsi e “non perdere il senso della comune appartenenza ecclesiale e mostrare ‘ in necessariis unitas’ in dubiis libertas’ ma sempre ‘in omnibus charitas”. Il Circolo auspica, quindi, un confronto pacato, per il quale esprime la propria disponibilità.
di stampa, solo per il fatto che svolgono il loro dovere d’informazione? Per coprire le loro corbellerie amministrative ci vogliono tutti imbavagliati? Dietro all’incapacità amministrativa del Sindaco e della sua Giunta, dietro alle brutte figure che fanno subire a Crema, però c’è di peggio: stiamo perdendo i “beni comuni” della città, del patrimonio pubblico. E per avere del tutto mano libera vogliono anche la Provincia, per tentare di portare avanti i loro affari indisturbati, incontrollati. Franco Bordo Consigliere Comunale Coordinatori Pdl
Non leggere soltanto i titoli dei giornali
Elia Ruggeri Presidente Circolo Nuova Città liste civiche
Caro Salini, non basta il potere di Formigoni Ho letto che il Presidente Torchio ha presentato una lista civica a suo sostegno. Come mai il candidato della Destra Salini non l’ha fatto? Pensa forse che gli può essere sufficiente l’appoggio di Formigoni attraverso una telefonata (per sua stessa ammissione) e le liste dei ddue partiti che l’appoggiano e quindi la nomenclatura di partito? Forse Salini dimentica che in Provincia si votano le persone, e non i leader nazionali. E farebbe bene a cominciare a ragionare un po’ in questi termini e non sedersi sui poteri forti di Comunione e Liberazione. Amministrare la provincia di Cremona è una cosa seria! E poi la sua compagine sta già dando dimostrazione a Crema di come non sa amministrare! Forse di questo dovrebbe cominciare a preoccuparsi. Andrea Samanni Stalloni/1
Sarà distrutto il verde dei cittadini La speculazione edilizia, la cementificazione dell’area degli STALLONI, è una insopportabile ferita al verde e all’ambiente della città. La federazione del Partito della Rifondazione Comunista del Cremasco, ha già manifestato la propria ferma opposizione a questa ulteriore distruzione di un polmone verde della città.
Incredibile: firmano ciò che non conoscono Non ne possiamo più di un Sindaco che non sa amministrare, che non sa gestire e guidare la sua Giunta e che, di conseguenza non sa guidare e rappresentare la sua Città. Siamo stufi di un Sindaco che firma ciò che non conosce: dove ci porterà? La vicenda della firma in calce all’accordo di programma per la svendita degli “Stalloni” è emblematica ed è oramai l’ennesima prova dell’incapacità amministrativa del nostro Sindaco e della capacità, invece, a far guadagnare brutte figure alla città in tutto il territorio lombardo (Patto per lo Sviluppo, Expo, mancati accordi con le Ferrovie,…ci ricordano qualcosa,vero?). Come possiamo fidarci di un Sindaco e di una Giunta che firmano ciò che non conoscono? Di un Sindaco che dopo aver firmato dà ragione a chi lo critica per aver firmato? Come giudicare chi,governando una città, si scaglia contro gli organi
biomasse e altre forme pulite di energia e non deve essere sottoposto al grave rischio di inquinamento nucleare come invece vorrebbe il Governo Italiano. Fin da subito chi verrà eletto in Consiglio Provinciale per la nostra lista darà battaglia per scongiurare il rischio nucleare nel nostro territorio e nei territori limitrofi. Il candidato Salini, invece di farneticare e di lanciare anatemi vergognosi che gli servono solo per tentare di guadagnare qualche presunto voto accostando i morti della Provincia alla presunta connivenza della Tamoil con gli amministratori attuali, dovrebbe preoccuparsi di protestare con il Governo per scongiurare un antistorico ritorno al nucleare, per lo più in casa nostra; ma visto il suo programma dove le energie rinnovabili vengono usate come specchietto per le allodole e la totale assenza di strategie per la protezione ambientale della nostra Provincia ci viene da pensare che Salini è totalmente d'accordo col Governo. Del resto al Padrone non può certo dire di no! La Lista “La Sinistra per la Provincia” elezioni bagnolo
Lista di Canidio, un aiuto alla sinistra?
Enzo Bettinelli
A Torchio e Pizzetti, evidentemente in confusione, va spiegato proprio tutto. Le liste civiche, per essere tali, dovrebbero essere formate dalle persone della società civile desiderose di offrire il proprio contributo sociale. Quando mai, queste liste, si compongono coi scartati o in dissenso dai partiti? La Lista Torchio è ben diversa da quella che ha sostenuto la candidatura di Bruttomesso a Crema e di quella che sostiene la candidatura di Perri a Cremona. Sarebbe cosa gradita di smetterla con le menzogne su Crema, governata da una maggioranza che ha una propria normale dialettica interna ma che è sempre presente nel realizzare il programma del sindaco Bruttomesso. Il centro-sinistra sa bene che non è stato sempre così per loro, né in Comune né in Provincia. D’altra parte, comprendendo le difficoltà di Torchio e Pizzetti, non possiamo che consigliar loro di guardare alla sostanza dei problemi e di non fermarsi alla lettura dei titoli dei giornali. Maurizio Borghetti Enzo Bettinelli Coordinatori PdL Crema
Gentilissimo Direttore, l'assessore ai lavori pubblici della giunta Peretti (che tra l'altro si ricandida), Agostino Canidio, ha presentato la propria lista Bagnolo Insieme, in cui lui è il candidato sindaco. Il paese resta sorpreso, soprattutto dopo un'attenta analisi di quanto avvenuto. La lista di Canidio Agostino presenta 12 candidati tra cui si evidenzia un nome dall'ampio significato: Malosio Monica. La signora è la moglie di Donida Maglio Massimo, consigliere uscente del comune e componente del gruppo autonomo di maggioranza che da anni si era staccato dalla giunta Peretti e quindi anche da Canidio. Per di più, si vocifera che lo stesso Donida Maglio Massimo abbia sostenuto la candidatura di Doriano Aiolfi per Progetto Bagnolo partecipando a numerose riunioni presso la sede locale del PD e coinvolgendo un gran numero di persone. Non sarà mai che esperti politici, quali ad esempio i componenti dei Progressisti per Bagnolo (che hanno calcato la scena per 15 anni), abbiamo spinto dalle retrovie Canidio alfine di favorirlo con quest'ultima mossa, che comunque indebolisce la lista Peretti ed avvantaggia gli eredi dei Progressisti? Gianantonio Rossi
Antonio Miglio stalloni/2
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centrali nucleari
Torna l'incubo Caorso sulla Provincia di Cremona Il Governo Italiano ha deciso di tirare dritto e di riaprire in Italia centrali nucleari nonostante un Referendum del 1987 abbia definitivamente bocciato questa tesi. In un'Europa dove i Paesi civili sono impegnati nella ricerca per le energie rinnovabili e pulite, sempre più presenti specie nel nord Europa, il Governo Italiano getta l'Italia nello spettro nucleare. Come sappiamo la centrale di Caorso, attaccata al nostro territorio e non ancora messa in sicurezza, potrebbe essere oggetto di un processo di riattivazione (come già paventato alcuni mesi fa da Ministri e da Berlusconi) che creerebbe paura e apprensione giustificati per tutti i cittadini della zona. Come lista “La Sinistra per la Provincia” ribadiamo con forza il nostro NO al nucleare e il nostro SI' alla produzione di energia da fonti rinnovabili come contenuto ampiamente nel nostro programma: il cremonese è il territorio ideale per la produzione di
Migranti respinti.
Simo tutti complici: esseri umani come spazzatura Mi vergogno di essere cittadina di un Paese che ha un ministro il quale dichiara riguardo agli extracomunitari respinti: «Si tratta di un risultato storico»: «Le nostre motovedette stanno attraccando a Tripoli restituendo cittadini extracomunitari partiti dai porti libic». Restituendo: abbiamo letto bene. Come merce scadente, come cibi scaduti. Vergogna e infamia, anche nel linguaggio. Siamo tutti complici del fatto che esseri umani vengano trattati come spazzatura, lasciati tra lacrime, sofferenze e pericolo di vita. Siamo tutti complici del fatto che ci commuoviamo quando vediamo i bambini dalle pance gonfie alla TV e poi non muoviamo un dito di fronte a questa vergogna inenarrabile. Dove è finita la carità cristiana? Mi sarei aspettata un pronunciamento del Papa. Niente. Lettera Firmata
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il PICCOLO
Paesi
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Cremasco Venerdì 15 Maggio 2009
bagnolo Cremasco
«Rinnova Bagnolo» per Carlo Peretti
E' la lista del sindaco uscente. I valori: «Radici cristiane, buon senso e buon governo»
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uperata la sorpresa delle tre liste presentate per le consultazioni del 6 e 7 giugno prossimi, di cui l’ultima in extremis, la lista civica «Rinnova Bagnolo» che sostiene la candidatura di Carlo Peretti (sindaco uscente), martedì 19 maggio 2009 presenterà i candidati ed il programma durante un’assemblea pubblica che si terrà presso il centro culturale di Bagnolo Cremasco. Tra i sedici candidati si evidenziano le riconferme degli assessori uscenti Andreina Broglio (47 anni, educatrice presso centro disabili diurno ed assessore uscente ai servizi sociali), Carlo Locatelli (62 anni, impiegato comunale in pensione e vice sindaco uscente con delega allo sport), Alessandro Marazzi (35 anni tecnico in citologia ed assessore uscente all’istruzione), Giacomo Premoli (52 anni architetto per un’amministrazione pubblica ed assessore uscente all’edilizia ed urbanistica privata) e Stefano Vanelli Tagliacane (25 anni laureando in scienze dello
spettacolo assessore uscente alla cultura). Insieme agli assessori uscenti ci sono i seguenti candidati che rappresentano in modo completo la società civile con buona parte di candidature femminili e di volti nuovi. Tra le donne spiccano Mariella Giardinelli (44 anni infermiera professionale pediatrica), Giancarla Guadagni (27 anni laurea in economia, bancaria), Eleonora Legi (32 anni con laurea in scienze politiche ed un assessorato nei primi anni della giunta Peretti), Elena Severgnini (38 anni impiegata comunale) ed Elena Zucchetti in De Cenzo (40 anni infermiera professionale). A chiudere la lista dei candidati Andrea Berti (35 anni elettrotecnico), Alessandro Bombelli (61 anni dirigente d’azienda), Crotti Giovanni Battista (51 anni imprenditore), Alberto Pacchioni (23 laureando in giurisprudenza), Premoli Flaviano (45 anni assistente sociale) e Luca Zuccotti (30 anni laurea in economia funzionario di associazione di imprenditori).
La lista al completo con il candidato sindaco Carlo Peretti
Insieme al sindaco tutti candidati presenteranno il proprio impegno per il paese illustrando il ricco programma elettorale, che è stato studiato anche insieme ad altri autorevoli sostenitori di «Rinnova Bagnolo», tra cui spiccano il
prof. Marco Cadisco (giovane insegnante delle medie superiori), il prof. Diego Viviani (docente di management presso il Politecnico di Milano) ed il Dott. Silvio De Cenzo (medico specialistico). «Abbiamo lavorato molto e siamo
riusciti a comporre un ottimo programma per Bagnolo Cremasco, nell’intento di migliorare il rapporto con i cittadini per accogliere i loro importantissimi suggerimenti» ci comunica il candidato sindaco Carlo Peretti. E continua: «Le radici cristiane e cattoliche, la concretezza ed il buon senso sono valori fondanti del buon governo dell’amministrazione comunale. Punteremo sul completamento del ciclo di miglioramento della manutenzione ordinaria del paese con nuove ed ordinate soluzioni di arredo urbano ed una rinnovata manutenzione. Non dimenticando le fasce più deboli, aumenteremo l’attenzione verso le imprese con lo sportello unico. Ed infine per i cittadini realizzeremo l’ufficio relazioni con il pubblico. Oltre a questo ci sarà molto altro». Rinnova Bagnolo con volti nuovi e conosciuti si ripresenta compatta per completare il lavoro iniziato 5 anni fa. La parola ora agli elettori che si troveranno a scegliere tra tre agguerrite liste.
Ripalta Cremasca
Pagni: «Vengo dal volontariato, questo è il mio programma»
Non ho mai avuto esperienze dirette in politica né tessere di partito. L’idea di correre alle elezioni comunali con una lista civica, denominata «Progetto Ripalta Cremasca», è nata da una chiacchierata tra un gruppo di amici. Insieme al gruppo che è andato man mano aumentando, formato da persone con passione, entusiasmo e competenza mi propongo di portare davvero innovazione e sviluppo. La lista dei 16 candidati consiglieri è equamente distribuita tra uomini e donne (8 donne e 8 uomini): della squadra fanno parte
giovani che daranno grande entusiasmo e rappresentanti femminili che porteranno concretezza e praticità nei risultati che ci prefiggiamo di raggiungere. I valori nei quali ci siamo tutti ritrovati sono: il senso c i v i c o , l a t r a s p a re n z a , l’apertura al dialogo, la solidarietà e la moderazione. Dedicheremo particolare attenzione a istruzione-cultura-tempo libero, ambiente, sport, sicurezza-legalità, ottimizzazione macchina amministrativa e da ultimo, ma non per importanza, servizi sociali (anziani, handicap,infanzia-giovani).
Tra i punti che caratterizzano il nostro programma spiccano: la messa in sicurezza della viabilità in tutte le frazioni, intervenendo con rotatorie in corrispondenza degli incroci pericolosi posti lungo via De Gasperi; un maggior coordinamento tra il Comune, le parrocchie e le associazioni; una più assidua presenza in paese dell’agente di polizia locale per garantire sicurezza e legalità, assieme ad un maggior coinvolgimento dei pensionati attivi come “nonni vigile” per attività sociali e di volontariato; la riduzione dei consumi energetici del sistema
di illuminazione pubblico attuata mediante il miglioramento dell’efficienza delle lampade; per la scuola proponiamo il comodato d’uso (prestito) dei libri di testo al fine di alleviare il costo dell’istruzione per le famiglie; in campo urbanistico cercheremo di recuperare e preservare gli edifici storici del nostro paese come ad esempio le scuole
Cremasco
Giornata dei Castelli, gli eventi
Dal 9 al 31 maggio si svolgerà un importante evento di valorizzazione dei castelli e delle mure antiche creCREMA Sabato 23, ore 16.30, presso il Museo Civico, via Alighieri 49, inaugurazione della mostra sulle antiche mura di Crema e della mostra sui campanili cremaschi, con presentazione del volume intitolato «I campanili della Diocesi di Crema», seguita da una tavola rotonda. Apertura mostre fino al 31 maggio (orari: da martedì a venerdì 9-12 e 14.3018.30; sabato e domenica 10-12 e 16-19; lunedì chiuso). Sabato 30, alle ore 14.30, con partenza da Piazza Giovanni XXIII, escur-
masche. L'iniziativa, sostenuta dalla Provincia e dalla regione Lombardia, si inserisce all'interno di una manife-
sione tra torri e campanili nella campagna cremasca (in caso di maltempo, l'escursione è annullata). Domenica 31 alle ore 1 5, a c u r a dell'Associazione Guide «Il Ghirlo», visita guidata gratuita al centro storico di Crema, con partenza da Piazza Garibaldi; seguirà rinfresco offerto dal GSR Olympia con prodotti tipici cremaschi. Collaborano alle iniziative il Museo Civico di Crema, il Gruppo Antropologico Cremasco, l'associazione GSR Olympia e l'Istituto Italiano dei Castelli.
stazione più ampia. Ecco il programma di eventi che riguarda Crema, Soncino e Pandino.
SONCINO Sabato 23, ingresso gratuito alla rocca sforzesca (orari: 10-12.30 e 15-19). Domenica 24, «Festa di primavera: Giornata del Gusto»; artigiani e hobbisti al lavoro nel borgo antico. PANDINO Sabato 23,visite guidate al castello visconteo (orari: 10.30 - 12.30 , 15 - 18.30 e 21 - 22.30; biglietto: € 3,00 intero e € 1,00 ridotto); alle 21 inaugurazione della manifestazione «Colori e suoni di primavera», in collaborazione con l'associazione Artisti e Associati di Crema: esibi-
zioni di pittori, scultori, musicisti, ballerini. Domenica 24, per tutta la giornata il mercatino a cura dell'Associazione Commercianti Pandinesi, raduno di camperisti nell'arena esterna del castello. Visite guidate al castello visconteo (orari: 10.30 - 12.30 e 14.30 - 18.30; biglietto: € 3,00 intero e € 1.00 ridotto). Alle 15: esibizione del gruppo percussioni della banda di Pandino. Alle 21: commedia brillante «L'eredità dei placidi» a cura della compagnia «Gli Scombinati» di Rodano.
Nato a Mantova l' 11.7.1954. Padre di tre figli. Professione: funzionario presso il Tribunale di Crema. Diploma: liceo scientifico. Attività volontariato: presso l’oratorio di Ripalta Nuova come “barista” e presso la locale sezione Avis.
di Zappello. Vogliamo un’amministrazione più vicina ai cittadini, che ne ascolti i bisogni e comunichi con loro in modo chiaro e rapido.
Il dialogo con la gente è ciò in cui crediamo per dare veramente qualcosa di nuovo alla nostra comunità. Marco Pagni
Castelleone Il territorio della provincia di Cremona, analizzato attraverso le sue risorse idriche, è stato al centro di un’interessante conferenza tenuta presso il Lions Club di Castelleone, guidato da Bernardo Vanelli. Il relatore, Valerio Ferrari, funzionario della Provincia di Cremona presso il Settore Ambiente, si occupa di tematiche ecomuseali e naturalistiche, del paesaggio locale e di educazione ambientale. Con puntualità di immagini, ha evidenziato la complessità del reticolo di acque superficiali della provincia di Cremona, che trova origine nel Medioevo: intorno ad esse sono nate riserve naturali e parchi, tra cui quello della valle del «Serio morto». Nel 1987, su impulso del relatore, è stato realizzato il «Bosco didattico» della Provincia, sito in località Monticelli di Castelleone, mentre, nell’attigua Cascina Stella, è nato un centro di Documentazione Ambientale della Provincia, costituito da una biblioteca specialistica, a carattere naturalistico-ambientale e territoriale, composta di circa 12000 volumi. Il dott. Ferrari ha illustrato il suo progetto denominato «Il territorio come ecomuseo», consistente nell’individuazione di siti sparsi nella provincia, frutto dell’ingegno, della fatica, delle capacità tecnologiche dei nostri antenati (strade antiche, nodi idraulici, sistemi fortificati), oppure prodotte da agenti naturali (fontanili, valli fluviali, dossi), spesso sconosciute ai più, ma che sono risultate, invece, meritevoli di conoscenza, approfondimento e di consapevole conservazione.
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giornale del
CTS
Portanova - Crema
Cultura &Spettacoli
E' l'ottavo Festival della Valle dell'Adda
Il programma di questa edizione: arte, cultura, gastronomia, spettacoli
D
di Tiziano Guerini
al 17 maggio all’11 ottobre occupando tutta l’estate, si terrà la nuova e ottava edizione del «Festival Valle dell’Adda»: tradizioni, cultura e identità un appuntamento irrinunciabile per valorizzare e promuovere la natura storico, artistica, culturale, gastronomica e ambientale dei borghi situati lungo il fiume Adda. Coinvolti otto comuni (Pizzighettone, Castiglione d’Adda, Crotta d’Adda, Maleo, Formigara , Gombito, Montodine e Camairago) che si affacciano sul fiume e le due province di Cremona e Lodi.
Il cartellone della rassegna, articolato in quindici appuntamenti, dal 17 maggio all’11 ottobre, è stata presentato in Provincia, dall’assessore alla Cultura Denis Spingardi e da alcuni sindaci dei comuni interessati. Era presente anche Claudio Bertoglio che ha curato la direzione artistica. Il «Festival La Valle dell'Adda» spazia dalle serate musicali, a momenti dedicati alla danza, senza trascurare il divertimento del cabaret e la festa popolare, con sagre e orchestre da ballo. «Un programma articolato» hanno spiegato gli organizzatori, «che si prefigge lo scopo di far riscoprire le tradizioni popolari, offrendo un calendario ricco di musi-
La locandina del Festival
ca e spettacoli lungo i paesi lambiti dal fiume». «I corsi d’acqua» dichiara l’assessore alla Cultura della provincia di Cremona,
Spingardi, «si fanno, in estate, motivo di aggregazione culturale. Penso, oltre alla valle dell’Adda, anche ad Odissea lungo l’Oglio, e a Terre d’Acqua, sulle sponde del Po. In questo modo la cultura si fa strumento di coesione sociale, di incontro generazionale, di scoperta del proprio territorio e quindi anche di promozione turistica e territoriale. Proprio per questo, anche per l’ottava edizione, la Provincia ha voluto garantire il proprio sostegno all’iniziativa». Il primo appuntamento è per domenica 17 maggio ore 16,30 a Castiglione d’ Adda (LO) con «Tutti i colori del verde» melodie e fiabe irlandesi al parco cittadino di S. Bernardino.
Mostra di pittura
Gatti e il maestro dell'estetismo
R
iscoprire un pittore cremonese a Crema non è cosa di tutti i giorni. Alcune opere di Giuseppe Rivaroli (1885-1943) sono in mostra in via Forte a Crema nel nuovo spazio espositivo del noto antiquario Giuseppe Gatti. Al vernissage della scorsa settimana il critico d’arte Cesare Alpini ne ha illustrato vita e opere con la solita competenza, includendolo fra i migliori pittori del periodo romano d’inizio ‘900 fra neoclassicismo e liberty. Come Giuseppe Rivaroli nato a Cremona e finito fra gli autori di maggior successo nella capitale è parte della sua vita triste e insieme
fortunata per le doti innate di disegno e di colore che il giovane Rivaroli seppe mostrare fin da ragazzo. A Roma ebbe occasioni importanti per mostrare la sua arte: suoi dipinti si trovano a Villa Torlonia, al Ministero della Marina, alla Galleria d’Arte Moderna di Roma. I suoi dipinti sono caratterizzati da colori brillanti accostati in modo assolutamente originale fino a lasciar intravedere quasi una anticipazione dell’informale. Nello stesso tempo le figure spiccano per leggerezza di movimenti e sicurezza tecnica nei tratti; gli argomenti, spesso di natura mitologica, corrispondono al gusto del tempo post-risorgimentale e
quindi carico di energia eroica e di sensualità. Grazie alla intuizione di Giuseppe Gatti siamo certi che la figu-
Uno spettacolo
giornale del
Bar 30 e Lode
via dell'industria, 19 - Crema
NARRATIVA
Ecco l'ultimo libro di Nino Antonaccio La drammatica odissea di una bambina veneta che dalla sua terra natia viene portata prima in Libia poi in Liguria, Lombardia e Puglia, attraverso la dilagante tragedia della guerra, è narrata con stile asciutto ed essenziale ne «La bambina libica», ultima opera di Nino Antonaccio che sarà presentata giovedì 21 maggio alle ore 21 presso la libreria «Il Simposio delle Muse», via Marazzi a Crema che ne è anche l’editore. Antonaccio, autore ben noto per i numerosi contributi di carattere storico sociologico comparsi in
Le invenzioni di Bombelli
opere lo stesso autore. Le opere esposte trasmettono grande vivacità cromatica, sono accattivanti e suggestive nella loro originalità. «Con un po’ di allegria e un po’ di colore, il legno prende vita ed assume forme cangianti dove spesso è l’ombra più che il disegno geometrico a dare il senso all’opera». La mostra merita una visita se non altro per la sua originalità.
LICEO SCIENTIFICO
Uno dei dipinti esposti in via Forte
erdi 22 maggio, ore 21 (ingresso libero) con un grande concerto al teatro S. Domenico di Crema. Il concerto «Un viaggio verso…» coinvolgerà ragazzi italiani, francesi e tedeschi con l’intento di regalare al pubblico ma anche agli stessi protagonisti sul palco «un’esperienza diversa e altamente creativa volendo unire, nel linguaggio universale della musica, ragazzi che hanno culture e lingue diverse». La musica sarà accompagnata da immagini e da parole, tra suggestioni e racconti che guideranno la platea alla scoperta della libertà che è appunto il tema di questa XI°
varie pubblicazioni sulla storia recente di Crema, affronta un tema di particolare interesse storico, prendendo spunto da una esperienza vissuta che sembra riassumere i caratteri specifici del tragico scenario della guerra, descrivendo con abilità i risvolti psicologici e le difficoltà esistenziali di un’adolescente costretta a crescere troppo in fretta. La presentazione del libro comprenderà la lettura di alcuni passi significativi, oltre alla proiezione di un breve filmato documentaristico.
ARTE ASTRATTA
Nuova mostra di impegno artistico alla sede della Pro Loco di Crema in via Racchetti, di Vitaliano Bombelli, in arte Bonvi, fino a domenica 17 maggio. Presentazione col presidente della Pro Loco Luigi Ferrigno e col presidente del consiglio comunale di Crema Antonio Agazzi. «Legno, tela, colore, fantasia»: astrattismo geometrico, definisce le proprie
Concerto e giovani in scena laggio artistico con le scuole di Melun, con al petto la medaglia che il Presidente della Repubblica ha voluto recentemente offrire al Festival, i tre giorni finali dell’evento cultural-formativo inizieranno appunto ven-
il PICCOLO
ra di questo artista troverà la giusta collocazione nello scenario artistico dell'inizio del secolo scorso.
FRANCO AGOSTINO TEATRO FESTIVAL
Il 22, 23 e 24 maggio saranno i giorni conclusivi del lungo viaggio compiuto anche quest’anno, per l’undicesima volta, dal Franco Agostino Teatro Festival (FATF). Dopo i laboratori nelle scuole, dopo il gemel-
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edizione del FATF. «Siamo contenti» dice la presidente Gloria Angelotti, «di offrire una rappresentazione artistica che nasce dalla collaborazione fra giovani di Paesi diversi a dimostrazione che per crescere, ivertirsi e comprendersi non sempre è necessario parlare la stessa lingua». L’orchestra sarà formata dai giovani della Scuola di Musica Folcioni, del Conservatorio di Melun e della Scuola di Musica di Stuttgard e sarà diretta dal Maestro Maurizio Tambara. A loro si aggiungerà la musica del Corpo Bandistico «G.Verdi» di Ombriano guidato da Paolo Petrini.
«La Gazzetta d'Europa»
Lo scorso sabato 9 maggio si celebrava in tutta Italia la festa dell’Europa. Il Liceo Scientifico di Crema «Leonardo da Vinci» col proprio «Centro studi sull’Europa» ha presentato uno studio di alcuni allievi, coordinati dalla professoressa Grazia Periello, sui sistemi scolastici europei con particolare riferimento alla Finlandia che pare essere il Paese meglio organizzato. Altri temi: come si attua l’integrazione nei Paesi europei, e i principali problemi dei giovani stranieri frequentanti le scuole in Italia. A questo lavoro gli allievi hanno aggiunto la pubblicazione
di un loro giornale, un numero unico «La Gazzetta d’Europa» a cura dell’Europa Club dell’Istituto. A presentare i lavori il dirigente scolastico professor Rinaldo Zucchi con l’insegnante coordinatrice; presenti l’assessore alla Scuola del Comune di Crema Laura Zanibelli e l’assessore provinciale alle Attività produttive Agostino Savoldi. Con l’occasione Ferrante Benvenuti, figlio dell’illustre europeista, il cremasco Ludovico Benvenuti, ha donato alla biblioteca del liceo scientifico due opuscoli d’epoca con scritti del padre sul tema dell’unificazione europea.
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il PICCOLO
Appuntamenti
giornale del
Cremasco Venerdì 15 Maggio 2009
Appuntamenti a Cremona e dintorni... ARTE & cultura
zoom
In questi giorni ricorre il quinto centenario della Battaglia di Agnadello. Fino a domenica 17 maggio ad Agnadello e in alcuni Comuni del territorio circostante è in programma la rievocazione storico-militare della "Battaglia di Agnadello", detta anche della "Ghiaradadda" combattuta tra la Repubblica di Venezia e la Lega di Cambrai capitanata da Luigi XII. Un evento datato 14 maggio 1509, che vide i francesi marciare verso Treviglio, che era occupata da una cospicua guarnigione di veneziani. Attraversarono l'Adda a Cassano con 600 fanti ed alcune centinaia di cavalieri ed occuparono prima Rivolta, poi puntarono decisamente su Treviglio; cinsero d'assedio la città ed in-
Fino al 18 maggio cremona Mostra '68 e Dintorni Mostra libera di manifesti cinematografici e locandine fine anni '60 e inizi anni '70 presso il Cineteatro Filo di Piazza Filodrammatici. La conclusione dell'evento avverrà lunedì 18 maggio alle ore 18 con la conferenza libera di Renato Rozzi che presenterà il proprio libro "Giovani e Adulti nel '68". Costo: 3 euro. Per informazioni: 0372-407912. Fino al 10 giugno PIADENA ARCHAEO@TRADE ANTICHI COMMERCI IN LOMBARDIA ORIENTALE Rete dei Musei Archeologici - Piazza Garibaldi 4 (presso la Biblioteca). Orario: da lunedì a venerdì ore 8.3013.30. Panorama dei contatti tra antiche culture e degli spostamenti di materie prime e manufatti dalla preistoria al medioevo. Fino al 10 giugno cremona Mostra La Via delle Anfore. Il commercio di derrate alimentari a Cremona
Rievocazioni della Battaglia di Agnadello
Appuntamento nelle sale del Museo Civico Ala Ponzone (Palazzo Affaitati in via Ugolani Dati 4). Orario: feriali dalle 9 alle ore 18; festivi dalle 10 alle 18. Lunedì chiuso. Venerdì 15 maggio CREMONA EVENTO KABUL ANDATA E RITORNO Serata dedicata all'approfondimento della tragica situazione afgana, fra guerra e speranze di pace, dalle ore 18
musica
Un disegno raffigurante la battaglia
cominciarono ad abbattere le mura con l'artiglieria pesante. Ben presto la città si arrese. A presidiare Treviglio rimasero so-
presso il Teatro Monteverdi di via Dante. Ingresso libero e gratuito. Fino al 16 maggio CREMONA MOSTRA EX TENEBRIS AD LUCEM Presso la Biblioteca Statale in via U. Dati 4, in mostra frammenti di codici liturgico-musicali Orario: da martedì a venerdì ore 9-17.30; lunedì e sabato 9-13.30. Ingresso libero.
Dal 15 maggio CREMONA Musica/Concerto Festival di Cremona "Claudio Monteverdi" XXVI Edizione Presso la Chiesa di San Marcellino le celebrazioni nel 250° anniversario della morte G.F. Handel. Ecco gli appuntamenti alle ore 21: 15 maggio: Israel in Egypt.
lo 1.600 fanti, mentre il grosso dell'esercito francese rientrò a Milano per attendere l'arrivo di Luigi XII dalla Francia, il quale vi giunse il 1° maggio 1509. La Gera d'Adda rimase così praticamente del tutto sguarnita. I veneziani, accortisi di questo fatto, decisero allora di contrattaccare per riconquistare nuovamente i territori perduti e, da Fontanella, dove erano accampati, marciarono verso Rivolta e la occuparono. Ma ben presto le sorti della battaglia cambiarono e alla fine i francesi ebbero la meglio. In seguito alla vittoria della Francia, tutta la Gera D'Adda fu dichiarata contea e data in possesso ad un nobile francese di nome Arturo Gauffier conte di Estampes, nel 1516. Per informazioni: 0373-976192.
Fino al 17 maggio CREMONA MOSTRA La tribù dei tributi: giornata della restituzione Nella sala dei Decurioni di Palazzo comunale in Mostra gli elaborati prodotti dai partecipanti al progetto "Il Fisco a scuola". Orario: lunedì-sabato ore 9-18, domenica ore 10-18. Ingresso gratuito. Per informazioni: 0372-407291.
16 maggio: concerti Grossi e Dixit Dominus. 22 maggio: Il pianto di Maria. 23 maggio: Music Across "Contemporanea", omaggio a L. Berio. 29 maggio: Sì dolce è il Tormento. 30 maggio: dal Madrigale alla Cantata Italiana. 5 Giugno: G.F. Handel in viaggio tra Roma e Italia. Per informazioni: 0372-022001.
Per segnalarci iniziative, manifestazioni , rassegne e mostre mandate una mail entro il martedì all'indirizzo:
ilpiccolocremona@fastpiu.it
ALTRO Fino al 20 maggio CREMONA INCONTRI "AMICI MICI" Serie di incontri (i prossimi il 13 e il 20 maggio) dedicati alla conoscenza e alla protezione del mondo felino e dei suoi... abitanti. Appuntamento nella sede del Cisvol di via San Bernardo 2. Per informazioni: 0372-20585. Ingresso libero.
Fino al 31 maggio CREMONA ESPOSIZIONE L' ARTE E IL TORCHIO Sesta rassegna internazionale dell'incisione di piccolo formato, dedicata al filosofo e maestro di vita Dino Formaggio. Saranno presentati i maestri dell'incisione latinoamericana contemporanea e l'incisione italiana under 35. Appuntamento al Centro Culturale Santa Maria della Pietà di Piazza Giovanni XXIII. Per informazioni: 0372-24679.
SPETTACOLI Venerdì 15 Maggio CREMONA FESTIVAL/RASSEGNA CREMONA DEI BAMBINI 2009 Laboratorio artistico a cura di Timpetill. Dalle ore 17 presso la libreria Timpetill di via Mercatello. In caso di pioggia, il laboratorio si svolgerà all'interno della libreria. Ingresso gratuito.
fuori provincia
A Brescia il jazz di Bobby Watson
Per gli amanti del jazz appuntamento stasera (venerdì 15 maggio alle 21) al Jazzonlive di Brescia (in via Genova 76) con la musica d'autore di Bobby Watson. Ad esibirsi è uno degli eminenti musicisti della sua generazione, con alle spalle una notevole quantità di successi fin dai primi anni ’80, che hanno testimoniato la sua innegabile individualità di artista. Combinando ragguardevole destrezza e energia con una qualità interiore che viene direttamente dall’anima, la produzione musicale di Watson ricopre una vasta gamma di espressioni e di ambientazio-
ni; dall’assolo di sax al gruppo completo, senza dimenticare i coraggiosi progetti col suo gruppo Horizon (un quintetto diretto insieme al percussionista Victor Lewis negli anni ’90) e con i 29th Street Saxophone Quartet. L’ultimo lavoro diretto da Watson, "Live & Learn", mostra la sua capacità di spingersi verso suoni impetuosi in numeri intensi quali "Thank You" e "River Jordan", mentre scava con entusiasmo anche nelle sue radici religiose nel numero di gospel contemporaneo "We Fall Down". Per informazioni: 347-7986100.
Fino al 30 Maggio CREMA MOSTRA OPERE DI ANTONELLA GIAPPONESI TERENGHI In esposizione i ritratti femminili dell'artista soresinese nella Sala espositiva Santa Maria di Porta Ripalta. Orario: lunedì-venerdì ore 1619, sabato e domenica ore 15-19. Ingresso libero e gratuito. Fino al 2 giugno CREMONA MOSTRA OPERE DI NUCCIA SANSONI Presso il Centro Culturale San Vitale. Orario: lunedì-sabato ore 9-13 e 1519, domenica e festivi ore 10-13 e 15-19. Ingresso libero e gratuito. Per informazioni: 0372-406253. Fino al 14 giugno cremona MOSTRA Darwin 1809/2009 Mostra scientifica per ricordare il bicentenario della nascita del grande scienziato Charles Darwin. Orario: dalle ore 9 alle ore 13 dal martedì alla domenica presso il Museo di Storia Naturale. Fino al 28 giugno CREMONA MOSTRA "Suite 347" Opere Grafiche di Pablo Picasso Quaderno di opere grafiche di Picasso in mostra al Museo Civico, Sala delle mostre temporanee in via Ugolani Dati 4. Una raccolta di incisioni in bianco e nero sui temi più cari a Picasso: l'artista, l'eros, il mito, la politica. Orario: martedì-sabato ore 9-18, domenica e festivi ore 1018. Lunedì chiuso. Costo: intero 5 euro, ridotto 4 euro.
L’Oroscopo Della Settimana
di Romeo
In arrivo numerose opportunità di avanzamenti nella professione. Opportunità che arrivano da ambienti nuovi. Le lotte ci sono ma voi sapete anche vincere. C'è ancora tanto nervosismo in voi, ma dovrete essere molto disponibili e calmi soprattutto con qualche collega o collaboratore decisamente un po' invadente. L’amore vede nuovamente un piccolo spiraglio di luce nel buio delle troppe parole. Le situazioni in famiglia si fanno meno tese grazie a un po’ di tenerezza. E' un buon momento per provare ad appianare alcune situazioni esprimendo ciò che non va. Niente eccessi ma solo la verità e avrete evidenti miglioramenti. In questo periodo siete più disponibili anche nei rapporti con i collaboratori e loro ricambiano con maggiore equilibrio. Diplomazia e sarete vincenti. Qualche difficoltà nei rapporti di comunicazione. L’ambiente vi mette un po’ alla prova e dovrete mettere i puntini sulle i nelle questioni personali una volta per tutte. Cercate di arrivare a un compromesso sul lavoro perché se tirate troppo la corda rischiate di perdere un'occasione. Potreste avviare un affare nonostante qualche perplessità. Qualche momento di incertezza potrebbe disturbarvi, soprattutto sul piano affettivo. Forse sarete coinvolti in qualche discussione: mantenete la calma. C’è in vista un miglioramento della situazione sentimentale, ma dovrete essere presenti nella vostra arte seduttiva. Se qualcuno fosse in cerca di facili prede, non le troverà. Colloqui di lavoro promettono buoni risultati. Più siete disponibili e più sarete presi in considerazione, anche come tramite per arrivare al successo. Prendete in mano le redini dei vostri progetti e andate avanti anche in ambienti nuovi. Così potete mettere delle pedine vincenti. Dovrete essere incisivi in situazioni speciali.
Bobby Watson e la sua musica jazz si esibiascono a Brescia
Potreste evitare di muovervi in questo week end. Se avete in mente di mettervi in viaggio, potreste avere ostacoli. Pensate piuttosto a programmare i vostri progetti futuri.
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via Cadorna - Crema
Televisione &Cinema
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Programmi televisivi da Sabato 16 a Venerdì 22 Maggio 2009
M
algrado abbia compiuto 24 anni, la trasmissione Forum continua a piacere al pubblico. La formula dell'arbitrato per risolvere piccole controversie tra cittadini in materia di questioni condominiali, sinistri stradali, ma anche problematiche familiari piuttosto spinose, è rimasta intatta negli anni ed è alla base del successo del format televisivo, che questa stagione più vantare uno share del 28% nella sua sessione mattutina su Canale 5. Sì, perché dall’8 novembre 2008 viene trasmessa la sessione pomeridiana su Rete4 con nuove puntate.
FORUM, dopo 24 anni continua a piacere GLI ESORDI La prima puntata del programma, condotta da Catherine Spaak (foto a destra), è andata in onda il 29 settembre1985, all’interno del contenitore domenicale di Canale 5 “Buona Domenica”. Fin da quella puntata era presente il giudice Santi Licheri, presidente aggiunto onorario della Corte di Cassazione, malgrado l’età ancora
Anche quest’anno il “tribunale” di Mediaset ha ottenuto ottimi ascolti (oltre il 28% di share al mattino)
Da sinistra: Fabrizio Bracconeri, Rita Dalla Chiesa e Marco Senise
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la 7
sabato 16
oggi sulla cresta dell’onda. Visto il successo del programma, Forum è stato collocato nei palinsesti giornalieri dapprima nella fascia pomeridiana, e poi in quella mattutina, prima sotto la conduzione della stessa Spaak e in seguito, nel 1988, di Rita Dalla Chiesa. A partire dal 31 maggio 1994, tra l'altro, il programma è stato proposto anche in prima serata con il titolo di “Forum di sera”, dove la conduttrice era protagonista anche di un salotto vip e affrontava cause anche insolite. Nel 1997 la trasmissione ha cambiato canale, passando dalla rete principale a Rete4, nella fascia oraria 11.30-13.30, con la conduzione di Paola Perego (succeduta a Rita Dalla Chiesa dopo non poche polemiche) ottenendo per anni ottimi risultati in termini di ascolti che hanno portato il programma ad essere tra i più visti della rete.. GIUDICI & CONDUTTORI Nel 1998 la nota avvocata Tina Lagostena Bassi (da poco scomparsa) ha affiancato il giudice Licheri nella risoluzione dei casi, seguita poi dall’altrettanto noto giudice Ferdinando Imposimato nel 2001.
domenica 17 Lunedi’ 18
FORREST GUMP, incorona la poliedricità di TOM HANKS
Nel 2003 la conduzione è tornata in mano alla Dalla Chiesa, storica conduttrice del programma, accanto alla quale c’era sempre la guardia giurata del programma Pasquale Africano (deceduto lo scorso anno), personaggio più longevo della trasmissione insieme al giudice Licheri e ritiratosi nel 2004.
Prosegue su Rete4 la miniserie dedicata all’attore Tom Hanks, con la proiezione del film “Forrest Gump”, commedia del 1994 diretta da Robert Zemeckis.
Al suo posto è poi tornato Fabrizio Bracconeri (già aiutante nei primi anni ’90), che con la conduttrice e Marco Senise forma l’attuale cast della trasmissione. Canale 5, lunedì-venerdì ore 11 - Rete4 ore 14
Martedi’ 19
LA TRAMA Nato e cresciuto in un paesino dell’Alabama, Forrest Gump, che alla scarsa intelligenza accoppia la generosità del cuore, riesce a laurearsi perché è un campione di corsa. Inoltre diventa un eroe in Vietnam, fa i miliardi (per caso) con la pesca dei gamberi e diventa una specie di guru.
mercoledi’ 20
E’ ricevuto anche da tre presidenti alla Casa Bianca, sempre per caso provoca lo scandalo Watergate, dopo anni di attesa sposa il suo grande amore che gli dà un figlio e muore di qualcosa che assomiglia all’Aids. Tratto dal romanzo di Winston Groom – che è stato sottoposto ad un “lavaggio” hollywoodiano – è un film che, come scrisse un critico americano, non ti fa pensare ma sentire, oppure ti fa pensare al modo con cui si sente. Bravissimo Tom Hanks, idiota gentile anche nei minimi dettagli. Efficaci gli effetti speciali con nuove tecniche di editing digitale che hanno consentito al regista Robert Zemeckis di inserire Hanks in vecchi telegiornali accanto a Nixon, Kennedy, Johnson, John Lennon e di moltiplicare le comparse davanti al Lincoln Memorial di Washington. Non per nulla ha incamerato 6 Oscar. Rete4, martedì ore 21.10
giovedi’ 21
venerdi’ 22
11.30 12.00 13.30 14.00 14.30 15.00 17.00 17.10 17.40 17.45 18.50 20.00 20.30 21.10 00.05
occhio alla spesa la prova del cuoco Tg 1 - easy driver. Att. easy driver. Attualita' speciale moda - design effetto sabato. Attualita' tg1 - che tempo fa a sua immagine Attualita' tg1 l.i.s passaggio a nordovest l'eredita'. Quiz Tg1 - tg1 sport affari tuoi. Quiz ti lascio una canzone tg1 telegiornale
10.55 12.20 13.30 14.00 15.15 16.30 18.00 20.00 20.40 21.30 23.35 00.35
ss messa - regina coeli linea verde Tg1 - benjamin il meglio di domenica in l'arena il meglio di domenica in... sieme tg1 l.i.s. - che tempo fa schegge di domenica in 7 giorni Tg1 - Rai Tg Sport affari tuoi. Quiz IL PADRE DELLE SPOSE tg1 - speciale tg1 oltremoda. Attualita'
11.00 11.25 12.00 13.30 14.10 16.15 18.50 20.00 20.30 21.10 23.15 23.45
occhio alla spesa che tempo fa/Tg 1 la prova del cuoco Tg 1 / tg1 economia festa italiana. Varieta' la vita in diretta. Att. (16.50 - tg parlamento 17.00- che tempo fa/tg 1) l'eredita'. Quiz Tg1 affari tuoi. Quiz calcio: partita del cuore 2009 tg1 telegiornale porta a porta. Attualita'
10.00 11.00 11.25 12.00 13.30 14.10 16.15 18.50 20.00 20.30 21.10 23.00 23.05
verdetto finale. Attualita' occhio alla spesa che tempo fa/Tg 1 la prova del cuoco Tg 1 / tg1 economia festa italiana. Varieta' la vita in diretta. Att. (16.50 - tg parlamento 17.00- che tempo fa/tg 1) l'eredita'. Quiz Tg1 affari tuoi. Quiz i sogni son desideri tg1 telegiornale porta a porta. Attualita'
10.00 11.00 11.25 12.00 13.30 14.10 16.15 18.50 20.00 20.30 21.10 23.15 23.05
verdetto finale. Attualita' occhio alla spesa che tempo fa/Tg 1 la prova del cuoco Tg 1 / tg1 economia festa italiana. Varieta' la vita in diretta. Att. (16.50 - tg parlamento 17.00- che tempo fa/tg 1) l'eredita'. Quiz Tg1 affari tuoi. Quiz notte prima degli esami tg1 telegiornale porta a porta. Attualita'
10.00 11.00 11.25 12.00 13.30 14.10 16.15 18.50 20.00 20.30 21.10 23.00 23.05
verdetto finale. Attualita' occhio alla spesa che tempo fa/Tg 1 la prova del cuoco Tg 1 / tg1 economia festa italiana. Varieta' la vita in diretta. Att. (16.50 - tg parlamento 17.00- che tempo fa/tg 1) l'eredita'. Quiz Tg1 affari tuoi. Quiz butta la luna 2. Fiction tg1 telegiornale porta a porta. Attualita'
10.00 11.00 11.25 12.00 13.30 14.10 16.15 18.50 20.00 20.30 22.45 23.50 00.25
unomattina. Attualita' occhio alla spesa che tempo fa/Tg 1 la prova del cuoco Tg 1 / tg1 economia festa italiana. Varieta' la vita in diretta. Att. (16.50 - tg parlamento 17.00- che tempo fa/tg 1) l'eredita'. Quiz Tg1 affari tuoi speciale per 2 tg1 telegiornale/tv7 l'appuntamento. Attualita' sottovoce. Attualita'
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mezzogiorno in famiglia Tg 2 Giorno dribbling - pit lane formula uno qualifiche g.p. di spagna italian academy 2 sereno variabile. Att. tg2 notizie - meteo jag. Telefilm piloti. Sit-Com scorie di scorie. Varieta' estrazioni del LOTTO Tg 2 notizie cold case. Telefilm sabato sprint
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mezzogiorno in famiglia Tg 2 Giorno tg 2 motori tg2 eat parade quelli che... aspettano quelli che il calcio e... stadio sprint tg2 notizie - dossier nomero uno squadra speciale lipsia Tg 2 notizie ncis - unita' anticrimine numb3rs. Telefilm la domenica sportiva tg2 notte
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martedi' champions tg2 - costume e societa' medicina 33. rubrica italian academy 2. Reality italia allo specchio ricomincio da qui law & order. Telefilm tg 2 Sport - Tg2 - meteo piloti. Reality squadra speciale lipsia Tg 2 notizie voyager. Documentario tg2 notte - punto di vista la storia siamo noi 12° round 2089
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insieme sul due tg2 - costume e societa' medicina 33. rubrica italian academy 2. Reality italia allo specchio ricomincio da qui law & order. Telefilm tg 2 Sport - Tg2 - meteo piloti. Reality squadra speciale lipsia Tg 2 notizie annozero. Attualita' TG2 notizie tg2 punto di vista completamente spettinato
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insieme sul due tg2 giorno tg2 si, viaggiare! italian academy 2. Reality italia allo specchio ricomincio da qui law & order. Telefilm tg 2 Sport - Tg2 - meteo piloti. Reality squadra speciale lipsia tg 2 notizie e.r. medici in prima linea tg2 - tg2 punto di vista l'era glaciale. Att. tg parlamento
11.25 12.55 13.25 14.00 14.50 14.50 15.50 16.00 16.25 18.10 18.45 20.00 21.30 23.25 23.50
tgr il settimanale tgr bellitalia tgr mediterraneo Tg Regione - meteo - tg3 sabato sport tgr ambienteitalia tg3 flash l.i.s. magazine champions giro d'italia: 8a tappa 90° minuto serie b meteo - Tg Regione - tg3 blob - che tempo che fa ulisse. Documentario Tg Regione - tg3 amore criminale
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tgr regioneuropa telecamere. Attualita' racconti di vita. Attualita' timbuctu. Documentario Tg 3 - tgr - meteo in 1/2 h. Attualita' tg3 flash l.i.s. giro d'italia: 9a tappa per un pugno di libri Tg Regione - tg3 - meteo blob. Varieta' che tempo che fa. Att. report. Attualita' tg3 regione - tg3 glob. Varieta'
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terra nostra. Telenovela Tg Regione - tg 3 tgr leonardo - neapolis tg3 flash L.I.S. giro d'italia: 10a tappa melevisione. Varieta' cose dell'altro geo geo & geo. Documentario - tg3 - tg regione Blob. Varieta' agrodolce. Soap Un posto al sole. Soap ballaro'. Attualita' parla con me. Varieta' tg3 linea notte - tgr
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le storie. Attualita' terra nostra. Telenovela Tg Regione - tg 3 tgr leonardo - neapolis tg3 flash L.I.S. giro d'italia: 11a tappa cose dell'altro geo geo & geo. Documentario - tg3 - tg regione Blob. Varieta' agrodolce. Soap Un posto al sole. Soap che tempo che fa speciale. Varieta' parla con me. Attualita'
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terra nostra. Telenovela Tg Regione - tg 3 tgr leonardo - neapolis tg3 flash L.I.S. giro d'italia: 12a tappa cose dell'altro geo geo & geo. Documentario - tg3 - tg regione Blob. Varieta' agrodolce. Soap Un posto al sole. Soap per qualche dollaro in piu'. Film parla con me. Varieta' tg3 linea notte - tgr
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terra nostra. Telenovela Tg Regione - tg 3 tgr leonardo - neapolis tg3 flash L.I.S. giro d'italia: 13a tappa cose dell'altro geo geo & geo. Documentario - tg3 - tg regione Blob. Varieta' agrodolce. Soap Un posto al sole. Soap mi manda raitre. Attualita' parla con me. Varieta' tg3 - tg regione - meteo giro notte - economix
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l'intervista. Attualita' io, due figlie, tre valigie. Film tg la7 - sport 7 diane, uno sbirro in famiglia. Telefilm superbike - qualifiche gp del sud africa relic hunter. Telefilm atlantide. Documentario jag. Telefilm tg la7 victor victoria. Varieta' le pistole dei magnifici 7 la contropartita
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la settimana. Attualita' new tricks. Telefilm superbike - diretta gp sud africa - gara 1 tg la7 - sport 7 signora per un giorno superbike - diretta gp sud africa - gara 2 hollywood science una vedova allegra... ma non troppo Tg La7 - sport 7 chef per un giorno la gaia scienza. Attualita' sport 7 - reality. Att.
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il PICCOLO
giornale del
Cremasco Venerdì 15 Maggio 2009
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Filo (0372 411252) • Earth- La Nostra Terra Multi Starplex Gadesco (0372 838295) • Angeli E Demoni • 17 Again • Angeli E Demoni • Hannah Montana • San Valentino Di Sangue • X-Men : Wolverine • State Of Play • Vincere • Star Trek
crema Porta Nova (0373 218411) www.multisalaportanova.it • San Valentino Di Sangue • Star Trek Il Futuro Ha Inizio •17 Again - Ritorno Al Liceo • Angeli & Demoni • Hannah Montana: The Movie • State Of Play • X-Men - Le Origini : Wolverine
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pieve fissiraga Cinelandia (0371 237012) www.cinelandia.it • 17 Again - Ritorno Al Liceo • Angeli E Demoni • Feisbum! - Il Film • Hannah Montana: The Movie • Le Avventure Del Topino Desperaux • San Valentino Di Sangue • Star Trek Il Futuro Ha Inizio • The Wrestler • X-Men Le Origini: Wolverine
ANGELI & DEMONI
Di Ron Howard
Il professor Robert Langdon (Tom Hanks) è alle prese con l’indagine su un misterioso ed efferato omicidio che sembra essere collegato agli Illuminati, un’antica confraternita segreta che rappresenta anche la più potente organizzazione sotto copertura della storia. Per gli Illuminati il nemico più disprezzato da sempre è la Chiesa cattolica. Gli indizi portano Langdon a Roma, dove con l’aiuto della scienziata Vittoria Vetra, figlia della vittima, proverà a scongiurare il pericolo dell’esplosione di una bomba piazzata dagli Illuminati in Vaticano.
CINEMA - Il mito della fantascienza torna in un film che rispetta la tradizione
17 Again Ritorno al Liceo
Star Trek riveduto e corretto da J.J. Abrams
Con Star Trek XI, J.J. Abrams ripropone il mito della fantascienza, concepisce le origini di Kirk e Spock, gira il timone del tempo e naviga verso un futuro da inventare. LA TRAMA James Tiberius Kirk è nato tra le stelle ed è cresciuto nell’Iowa, ribelle e ostinato vuole conoscere il nome della bella Uhura, onorare
la memoria del padre, servire una causa, esplorare nuovi mondi e arrivare là dove nessun uomo è giunto prima. Spock è nato sul pianeta Vulcano da madre umana e padre vulcaniano, razionale e controllato pratica la disciplina del Kolinahr per purificarsi dalle emozioni, ama con virtuoso trasporto Uhura, domina la sua metà umana e si arruola nella Flotta stellare. E’ a bordo dell’Enterprise, prestigiosa nave spaziale governata dal capitano Christopher Pike, che i due giovani si incontrano e si scontrano per affrontare un temibile nemico venuto dal futuro. Nero, diabolico capitano Romulano, ha infatti deciso di distruggere tutti i pianeti della Federazione per mettere a tacere il dolore di una perdita incommensurabile. Tra passato, presente e futuro, Kirk e Spock si arrenderanno ad una gran-
sabato 16
canale 5
italia 1
rete 4
SOL REGINA po
27
Genere: Fantascienza
di J.J. Abrams
Cast: Chris Pine, Zachary Quinto, Eric Bana, Simon Pegg, Winona Ryder, Zoe Saldana, Karl Urban, John Cho, Bruce Greenwood, Ben Cross Durata: 127 minuti Produzione: Universal Pictures - Usa 2009
Una scena del film di J.J. Abrams
domenica 17 Lunedi’ 18
Martedi’ 19
de amicizia e curveranno lo spaziotempo, salpando verso l’ultima frontiera. SFIDA VINTA Non è mai facile adattare un’opera letteraria al grande schermo, figuriamoci realizzare la versione cinematografica della più celebre serie di fantascienza della storia della televisione americana. Eppure, tre stagioni e dieci film dopo, J.J. Abrams ha accettato la sfida Star Trek e ha varato una nuova nave stellare, esplorando nuovi mondi e nuove possibilità narrative, nel rispetto del culto e del mito e nell’osservanza della tradizione.
E’ una commedia americana di Burr Steers dalla trama divertente: Mike O’Donne (Matthew Perry) ha 37 anni, la sua vita non gli piace, il suo matrimonio è un disastro e lui è triste. Vorrebbe tornare indietro per rifare tutto e… il miracolo accade. Mike torna ragazzo (Zac Efron), ai 17 anni. Ma nel tempo presente.
mercoledi’ 20 giovedi’ 21
venerdi’ 22
08.00 tg5 mattina 08.50 loggione. Musicale 09.30 super partes. Attualita' 10.45 finalmente arriva kalle 13.00 tg5 - meteo 5 13.45 il mammo. Telefilm 14.00 amici casting 15.30 verissimo. Attualita' 18.15 il mammo. Telefilm 18.50 chi vuol essere milionario 20.00 Tg 5 - meteo 5 20.30 STRISCIA LA NOTIZIA 21.10 no scherzi, no party 23.40 original sin. Film 01.30 tg5 notte/meteo5
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mattino 5. attualita' le frontiere dello spirito ciak junior verissimo -r-. Attualita' Tg 5 - meteo 5 belli dentro. Sit-Com il posto delle farfalle io e mamma. Fiction chi vuol essere milionario Tg 5 - meteo 5 paperissima sprint speciale mai dire grande fratello closer. Film tg5 notte/meteo5
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mattino 5. attualita' forum. attualita' Tg5 - meteo beautiful. soap centovetrine. Soap uomini e donne. attualita' pomeriggio cinque (18.00 tg5 minuti ) chi vuol essere milionario Tg 5 - meteo 5 striscia la notizia i cesaroni. Fiction matrix. Attualita' tg5 notte/meteo5 striscia la notizia - r -
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cuochi senza frontiere (11.30 tg4 - vie d'italia) distretto di polizia 3 Tg 4 - meteo 4 il tribunale di forum poirot. «L'importanza di chiamarsi Robinson Crociera con il morto» detective monk. Telefilm l'orso polare. Doc Tg 4 - meteo 4 walker texas ranger double taem. Film guida al campionato law & order. Telefilm
09.20 10.00 11.00 11.30 12.10 14.00 16.20 18.55 19.35 21.30 22.40
sicilia: da agrigento a castellamare del golfo Santa Messa Pianeta mare Tg 4 - notizie traffico Melaverde / Tg 4 - meteo come rubare un milione di dollari e vivere felici. Film la collina degli stivali tg4 - meteo 4 colombo «Qualcuno ha ingannato il Tenente Colombo» siska. Telefilm controcampo
11.30 11.40 12.25 13.30 14.00 15.10 16.00 16.20 18.40 20.20 21.10 23.20 01.25
tg4 notizie traffico un detective in corsia distretto di polizia 3 Tg 4 - meteo 4 il tribunale di forum wolff. Telefilm sentieri. Soap l'indomabile angelica tempesta d’amore. Soap (all’interno 18.55 tg4) walker texas ranger il comandante florent «Errore di Gioventu'» malena. Film tg4 rassegna stampa
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«Pergo, sei nella storia»
Intervista alla “penna” Beppe Torresani, tifoso doc dei gialloblù
I
di Stefano Mauri
l Pergo è nella storia: anche nella prossima stagione militerà nella prestigiosa platea della Prima Divisione. Per commentare l’attimo fuggente canarino… da leggenda abbiamo interpellato Beppe Torresani, acuta “penna” cremasca, nonché vero “cuore” cannibale. E parlare con il “Gianni Brera” nostrano non è mai banale. Ha festeggiato la salvezza del sodalizio gialloblù? «Con esultanza, ovviamente. Anche se qualcuno l’ha dimenticato, ho raccontato a lungo le imprese della Pergolettese prima, del Pergocrema poi. Carta canta: “Il Nuovo Torrazzo”, “La Provincia” e “Gazzetta dello Sport”. Non trascurerai l’invidiatoci “Alè Pergo”, voce (d’un tempo) della tifoseria canarina, la cui collezione completa è in possesso del magazziniere Paolo Tolasi. Ventinove anni or sono festeggiai la prima promozione nella categoria superiore; purtroppo immediata fu la retrocessione. Stavolta così non è stato, grazie al cielo, pertanto alzo il bicchiere e brindo: prosit. Complimenti a dirigenti, allenatore, giocatori e ai meravigliosi tifosi». Come ha visto il campionato gialloblù? «Per motivi strettamente personale non frequento più il Voltini. Ma nel mio condominio abita un ragazzo della fantastica Curva Sud. Da antico cuore Pergo, con lui,
seppur indirettamente, ho sofferto e gioito ogni domenica. Diciamolo chiaro e tondo: alla partenza del torneo, un risultato del genere l’avremmo subito sottoscritto toto corde. Il rischio di essere una meteora c’è sempre. Nel corso della stagione si sono alternati momenti di lusinghe e apprensioni. For-
no i giorni dei mugugni. Contestazione? Non esageriamo, bisogna capire i sentimenti della gente, anzi, le passioni. Alla fine comunque, la felice, storica conclusione è arrivata. Per inciso: che goduria i punti ottenuti con la Cremonese e il momentaneo sorpasso in graduatoria».
Un formidabile campionato (per gentile concessione US Pergocrema)
se hanno illuso le vittorie con le prime della classe sino ad ipotizzare i playoff. Di contro, però, in entrambe le gare si è perso col Lecco dell’amico Adriano Cadregari. Successivamente si è temuto addirittura lo spettro playout, complice la matematica salvezza che non arrivava. Era-
Il Fatto
Domenica, con la trasferta a Ferrara, nella nobile tana della Spal del centrocampista cremasco (obiettivo del nuovo mercato “canarino”?) Alex Cazzamalli, cala il sipario sulla stagione regolare 2009 – 2010. Per il Pergo, sano e salvo nel gruppo A della Prima Divisione è stato un anno fantastico, ora bisogna guardare oltre e progettare il futuro. Patron Stefano Bergamelli ha le idee chiare, complici i nuovi regolamenti, disegnerà una squadra giovane… iniziando dal mister per finire con la rosa agonistica. Fa bene il “Berga” ad agire in tal senso. Saranno quindi tante le partenze: il fantasista Roberto Bonazzi appenderà
Attriti ed incomprensioni con il comune. La sua opinione in merito? «Che solfa, basta polemiche abrasive. Ho sentito di questa situazione, se a palazzo ci fossero persone pragmatiche (assessore al ramo in primis, come mi auguro), si farebbe di tutto per
le scarpe al chiodo e passerà al servizio del settore giovanile gialloblù. Farà l’allenatore o il dirigente “Mutu” Bonazzi? Probabilmente partirà proprio dalla panchina (“Berretti”). Salvo capovolgimenti di rotta, il trainer della prima squadra sarà dunque un giovane in grado di lavorare e plasmare calciatori in rampa di lancio. Nomination? Lorenzo Ciulli, Magoni, Notaristefano, Rastelli, Manzo, Michele Serena, Alessio Pala. Bergamelli sa il fatto suo, ha già scelto l’erede di Oscar Piantoni, (l’esperto mister potrebbe restare come osservatore nell’entourage “cannibale”, ndr) e presto ne ufficializzerà l’ingaggio. Occhio alle sorprese. Da Atalanta, Inter, Genoa, Albinoleffe e Parma arriveranno sicuramente pre-
scongiurare iatture, fornendo garanzie logistiche per il futuro dell’Us Pergocrema. Speriamo non si ripetano ancora, un domani, tali situazioni. Non avendo a disposizione sponsor e risorse finanziarie autoctone, costringere patron Stefano Bergamelli a fare le valigie sarebbe da irresponsabili. Rischieremmo di rivivere, ahimè, derive d’antan. Al solo pensiero, mi metto le mani, nei pochi capelli rimasti». Uno sguardo al futuro dell’intramontabile Pergolettese? «Una volta per tutte va auspicata una positiva, duratura soluzione della querelle con la civica amministrazione. Le fortune di una società calcistica nascono da una saggia, sicura programmazione. L’annata prossima alla conclusione può servire per progettare traguardi ancora migliori con una squadra sempre più competitiva. Mi sono ingolosito, spero positivo: basterà qualche ritocco nei settori nevralgici dell’attacco. Ma ve lo immaginate il Pergocrema in serie B? E’ una favola stupenda? Forse, ma l’AlbinoLeffe attuale insegna che nuovi spiragli agonistici sono sempre possibili. Sognare del resto non è vietato, nemmeno alle mie ottanta primavere». Cos’hanno in comune il Pergo è sua maestà Beppe Torresani? «Portano benissimo i loro splendidi anni, guardano sereni avanti e… pensano, (“entrambi”), positivo». Chapeau!
stiti intriganti. Avrebbero invece la valigia in mano Filippo “Tardelli” Sambugaro (la sua partenza porterà euro preziosi), Michele Tarallo, Danilo Russo, Quaresmini, Boscolo, Brivio, Garavelli e Le Noci (il suo cartellino è del Parma, ndr). Insomma, muterà radicalmente pelle il sodalizio bergacremasco. Complimenti infine alla rappresentativa “canarina” giovanile allenata da Stefano Bazzarin (e cara al dirigente Mario Maccabelli) che ha vinto il rispettivo torneo agonistico d’appartenenza. Tra l’altro, due baby centrocampisti allenati da Bazzarin, vale a dire Fabrizio Scarniglia e Marco Nichetti sarebbero nel mirino dell’Inter. Insomma, vince, convince e fa sognare a più livelli l’inebriante Pergochampagne.
Bergamelli e il miracolo “canarino” Stefano Bergamelli superstar. Il Pergocrema, promosso in Prima Divisione dopo trent’anni, nell’impegnativa dimensione agonistica non si è rivelato una meteora: il presidente, in quest’impresa straordinaria ha avuto un ruolo fondamentale. Direttore sportivo, talent scout, referente privilegiato di mister Oscar Piantoni (promosso al posto dell’esonerato Daniele Fortunato), idolo (giustamente) della
Curva Sud Nichetti e dei tifosi gialloblù, “team manager” partecipe in panchina: questo e altro ancora è il “Berga” da Scanzorosciate, magica “patria” Docg orobica del Moscato, dolcissimo nettare caro a Bacco. Imprenditore rampante e affermato attivo in tutto il mondo, partner economico, nonché amico, collega calcistico di Enrico Preziosi, (bravissimo patron genoano del momento in corsa per un
posto in Champions), Bergamelli conosce la materia calcistica e sa il fatto suo. Particolare non indifferente: avendo i contatti giusti con i procuratori, (e coi calciatori), interpreta in chiave moderna il ruolo presidenziale e non ha bisogno di un direttore sportivo, anche se, in fondo, un diesse “speciale”, vale a dire Alessio Delpiano, in caso di conferma, il Pergo ce l’avrà. Silente e pragmatico, il successore del carismatico
Lord Max Aschedamini parla poco, (a parte i continui contatti con il nucleo di collaboratori – amici fidati), preferisce la politica del fare. Insomma, il deus ex machina del leggendario sodalizio canarino merita applausi, ringraziamenti ed ovazioni. Ma che aspetta, questa giunta a proporgli project financing per dotare la città di nuove strutture? Ah se Agostino Alloni fosse ancora assessore!
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Palmieri e la vetrina del grande Calcio
Signori e signore ci siamo: martedì 19 maggio, a partire dalle ore 21, nella poetica cornice del teatro San Domenico sarà tolto il sipario sulla 33° edizione del «Trofeo Angelo Dossena», kermesse internazionale di football giovanile. Per l’occasione, lo staff promotore guidato dall’avvocato Mario Palmieri ha fatto le cose in grande: sul palco (e in platea), presentati da Marco Civoli (prima voce Rai) e dall’incantevole Cristina Firetto sfileranno tanti vip. Qualche nome? L’attaccante “doriano” e “azzurro” Giampaolo Pazzini, il team manager della Juventus Gianluca Pessotto (attenzione: a Crema potrebbe “ufficializzare” il nome del nuovo trainer della Juve, ndr), Sandro Mazzola, Giuseppe Torchio, Francesco Barbaglio, Agostino Alloni, Biondi, Giulio Giordano, Angelo Peia, Gianprimo Guatterini, Mario Macalli, Daniele Tombolini, il manager della Samp Marotta, la coreografa (bella e brava) Elena Bonizzi, il baby milanista Mattioni, Stefano Bergamelli, Cesare Fogliazza, Mimmo Tassiero, Aldo Jacopetti, Ugo Della Frera, Gianni Crotti, Walter Della Frera e, direttamente da X Factor la cantante (suo, l’intrattenimento musicale, ndr) Ambramarie Facchetti. Insomma, la serata di gala del “Dossena” si annuncia densa di stelle luminose. E… non mancheGianluca Pessotto ranno piacevoli sorprese. Dal punto di vista prettamente agonistico, le fantastiche otto squadre precettate da Pinetto Riboldi e dai suoi collaboratori, sul campo, confermata la formula itinerante in giro pel la Lombardia, si sfideranno poi a partire dal prossimo mese di giugno: dal 12 al 19 precisamente. Gremio (Brasile), Milan, Atalanta, Genoa, Sampdoria (squadra favorita per la vittoria finale), Pergocrema (un graditissimo ritorno), rappresentativa Lega Pro (il commissario tecnico e Giorgio Veneri) e NY Magic (Usa): queste le illustri formazioni “Primavera” che incroceranno i tacchetti per aggiudicarsi l’ambita coppa finale. Allacciatevi dunque le cinture, il “Trofeo Dossena” parte ufficialmente martedì. Volete maggiori informazioni in merito? Il sito internet ufficiale: www.trofeodossena.it (curato anche dal bravo pierre Roberto Rabbaglio, ndr) è a vostra completa disposizione.
ac crema 1908
Tutti i “contatti” di Barbaglio
Nei giorni scorsi, il presidente del Crema Francesco Barbaglio, nei (pochi) ritagli di tempo ha parlato con due imprenditori vincenti e competenti: Giordano Boschiroli (fusione in vista?) e Domenico Scorsetti. L’argomento delle chiacchierate? L’eventualità di verificare se esistano, o meno, i presupposti di fare football insieme sotto la bandiera nerobianca. Per la cronaca, Boschiroli, immobiliarista elegante e raffinato è il patron del Casale Vidolasco, equipe reduce da una stagione favolosa, culminata nei playoff. Il sogno casalasco si è “fermato” soltanto al cospetto di sua maestà Federico “Pinturicchio” Cantoni da Passarera, (a proposito: la riapertura del Type Cafè del fratello Diego gli ha giovato, ndr), regista tutto campo e capitano del quotatissimo
Palazzolo. Scorsetti (profondo conoscitore della materia calcistica) invece è l’ex presidentissimo del Sergnano ed ex dirigente del Pizzighettone retrocesso nel Cnd. Conosceremo nelle prossime ore gli sviluppi (ne seguiranno altri) di queste situazioni. Ora è doveroso applaudire l’ex portiere del Crema Razvan Lucescu, figlio d’arte (suo padre è il famoso allenatore Mircea), da poco diventato commissario tecnico della nazionale rumena. Allenatore preparato e ambizioso, Lucescu junior, indimenticabile estremo difensore cremino agli inizi degli anni Novanta (quando Sergio e Luigi Bianchi guidavano il team cremino, ndr), adesso ha (quindi) la ghiotta opportunità di cimentarsi con il football internazionale che conta. I cremini sono sempre in auge.
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Venerdì 15 Maggio 2009
Giro diventa “austriaco” D Ciclismo
L'Alpe di Siusi ha evidenziato la forma di Di Luca, Armstrong sfinito di Fortunato Chiodo
anilo Di Luca nuova maglia rosa. Denis Menchov ha vinto la quinta tappa del Giro d’Italia, arrivo in salita sull’Alpe di Siusi dopo 125 chilometri. Terzo lo svedese Lövkvist, quarto Ivan Basso. Mentre scriviamo è anco-
mossa, con 2 Gpm nella seconda parte: il secondo, Hochkrimml, è di prima categoria (quota 1628 metri) e termina a 45 km dalla fine. Il traguardo è posto su un falsopiano di 15 km. Un Giro parecchio complicato, svolazzano campioni vecchi e nuovi, tre settimane che non daranno respiro ai corridori, è questo il primo segnale della corsa rosa assolutamente fuori
Lance Armstrong
dagli schemi, che festeggia i 100 anni di vita, con salite poste all’inizio, una crono assassina a metà, e una tappa disegnata nelle Mar-
che su montagne che potrebbero veramente decidere il Giro. E’ questo Giro sembra fatto apposta per dare alla storia della corsa un tocco di straordinaria e divertita modernità, che torna sulle strade della Lombardia, proveniente da Innsbruck, attraverso il Passo Maloja, con tre arrivi di tappa a Chiavenna, Bergamo (sabato 16 maggio), Milano Show 100, mentre lunedì 18 ci sarà il primo dei due ri-
posi. Strizzano l’occhio alla crono di 62 chilometri da Sestri Levante a Riomaggiore corridori come Basso, Armstrong, Menchov e Sastre. Bella con tante trappole la tappa marchigiana del Monte Petrano, mozzafiato ma brevissima ( e quindi rischiosa), quella del Block Haus, suggestiva quella del Vesuvio. Chiusura a Roma, ancora a cronometro il 31 maggio.
“Mini” Vuelta: Arvedi brilla con Facchini e Benedetti
Grande trasferta spagnola per Arvedi-Lucchini-Unidelta
In Spagna si è conclusa la Vuelta al Bidasoa. La tappa del 9 maggio, con partenza ed arrivo ad Irun, ha visto Patrick Facchini particolarmente attivo lungo le tre salite di giornata; nel finale il trentino si è inserito nel drappello dei migliori ed ha accusato un leggero cedimento negli ultimi chilometri. Al traguardo il porta-
colori della Cremonese – Arvedi – Lucchini – Unidelta si è classificato al quinto posto a 24 di ritardo dal vincitore. La Vuelta al Bidasoa per la squadra diretta da Bruno Leali si conclude con una vittoria di tappa per Luca Benedetti e un secondo posto con Partick Facchini; quest’ultimo si è imposto nella speciale clas-
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Davide Rebelin, l'ombra del doping
Davide Rebellin
Danilo Di Luca
ra in sesto la sesta tappa, che sconfina e arriva in Austria: da Bressanone a Mayrhofen Im Zillertal, per 248 chilometri. Una frazione
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sifica della combinata ed ha conquistato il secondo posto nella classifica dei gran premi della montagna e il terzo in quella degli stranieri, mentre in classifica generale ha concluso in ottava posizione a 18 dal vincitore. In Spagna i ragazzidi Leali si sono tolti molte sodisfazioni. Grande la prova di forza di Luca Benedetti che sul traguardo di Hondarribia ha conquistato la seconda frazione della Vuelta Bidasoa. La gara presentava nelle fasi conclusive la scalata all’Eskibel (la salita affrontata anche dai professionisti nel GP di San Sebastian), e proprio questa asperità ha visto come protagonista Patrick Facchini che, in compagnia di un altro fuggitivo, ha caratterizzato le fasi più importanti di gara transitando
anche in prima posizione al Gran Premio della Montagna ad otto chilometri dall’arrivo. Nel finale sul tandem di testa si è riportato un drappello comprendente tra gli altri anche Luca Benedetti che nello sprint conclusivo si è imposto nettamente conquistando la prima affermazione stagionale. Al termine di questa tappa la Cremonese – Arvedi – Lucchini – Unidelta vanta il terzo posto in classifica generale con Luca Benedetti (accreditato dello stesso tempo del leader) che ha conquistato anche la leadership nella classifica combinata e nella classifica a punti, oltre al primato nella classifica degli scalatori con Patrick Facchini. Una caduta di benedetti nell'ultima tappa ha rovinato la festa a tutti.
Trofeo Mcl San bernardino
carlos Sastre alla cervelo
Talento è coraggio, va ai partecipanti del «9° Trofeo Mcl» di San Bernardino di Crema, meeting patrocinato dalla UC. Cremasca, del presidente Albino Ferla, organizzato domenica 17 maggio, con partenza della prima delle sei corse, alle 9,30. Una corsa riservata ai mini corridori. Un approccio “soft” alle due ruote, indispensabile come quello “strong” del ciclismo professionistico. Tutto grazie alla mirabile pazienza organizzativa del l'instancabile presidente Ferla.
Carlos Sastre ha deciso di seguire la Cervelo nel nuovo progetto di una squadra tagliata alla perfezione sulle sue misure. «Gli attriti con la squadra e con Riis» ha detto Sastre, «mi hanno impedito di fare una Vuelta migliore e di godermi la vittoria del Tour. Il Tour de France sarà nuovamente al centro delle sue ambizioni, anche se la presenza al Giro d’ Italia del Centenario lo sollecita: dopo Tour e Vuelta, il podio italiano è quello che ancora gli manca.
ecco la nuova Vuelta
test bocciati dal garante
Vuelta: partenza il 29 agosto dal circuito del Motomondiale di Assen, in Olanda, e si concluderà a Madrid il 20 settembre. La corsa spagnola, comprende cinque arrivi in salita, tutti fra Alicante e l’ Andalusia, tre cronometro, dieci frazioni pianeggianti e otto di media e alta montagna. Vuelta terribile ma senza Pirenei, le montagne più dure sono quasi tutte concentrate nella seconda settimana della corsa: nell’ottava tappa da Alzira ad Alto de Aitana si toccheranno pendenze massime del 13%.
I Controlli antidoping sono leciti, ma l’ informativa del Coni dovrà essere modificata. Lo ha stabilito il Garante per la privacy rispondendo ad un rilievo dell’ Associazione corridori. Gli standard della Wada prevedono informazioni da scrivere su un documento: nome, cognome, disciplina, indirizzi, orari e sedi degli allenamenti, itinerari di viaggi. Il Garante ritiene che la disciplina Coni non prevede fino a che punto queste informazioni debbano entrare nel dettaglio.
Anche Davide Rebellin, persino Rebellin. Fino a domenica sera, dopo aver vinto la Freccia Vallone ed essere salito sul podio della Liegi-Bastone-Liegi, era l’eroe positivo da mostrare ai giovani, con quei suoi 38 anni ancora tutti di lavoro, di umiltà e di sacrificio. Era la silenziosa e indomita icona della determinazione, più forte dei troppi secondi posti collezionati in carriera, una sequela capace di sfinire un toro, non lui “il Chierico”, infaticabile devoto della fatica. Puntualmente, come altre due o tremila volte negli ultimi anni, non appena l’ hanno messo sul piedistallo arriva la mattonata che manda in frantumi l’altarino. Anche questo. L’ultimo della serie, non l’ultimo della storia. Perché deve essere chiarissimo a tutti: finchè c’ è sport, c’ è doping: E chi si illude del contrario è rimbambito o in malafede. Basta guardarsi in giro: in tutti i rami della società brulicano i bari e i malviventi, per quale ragione dovrebbero improvvisamente sparire proprio dallo sport? Se mai, come è già qualcosa insistere con una sana lotta antiracket e antimafia, per arginare i fenomeni e rendere loro la vita durissima, ugualmente importante è insistere con una sana lotta antidoping. Oggi come oggi bisognerebbe fare un monumento allo scienziato del ramo buono che ha permesso, grazie anche alla collaborazione delle case farmaceutiche, di individuare la Cera nel sangue degli atleti. Santo subito. Con questo suo bernoccolo della biologia, sta ottenendo risultati mai visti. Sulla Cera, che sarebbe la nipote della vecchia Epo, stanno scivolando tanti illustri personaggi. Smascherati grazie a un tracciato messo nel medicinale, molti casi sono stati facilmente individuati. Sembra che ormai l’antico e umiliante rapporto tra dopati e scienziati, i primi astuti e imprendibili come diavoli, i secondi goffi e fuori tempo come cariatidi, si sta ribaltando. Noi italiani, con Riccò al Tour, pensavamo di avere già dato. Perché non si dica che il nostro ciclismo debba farsi scavalcare a sinistra da qualcun altro, ecco rintuzzare subito il rischio con un altro pezzo grosso. Rebellin, medaglia d’argento, l’eterno secondo, secondo pure ai Giochi. Uomo di fiducia del citty Ballerini, esempio di abnegazione e di fedeltà ai
colori azzurri, fresco di giuramento solenne sulla bandiera e sui supremi valori della patria olimpica. Tutta una carriera esemplare rovinata a 38 anni, proprio nel momento della gloria perenne? Ad essere sinceri, non è proprio così. Anni fa, Rebellin era già finito in un’ inchiesta per doping, nel Veneto. Ne era uscito solo perché il giudice non aveva ritenuto ammissibili le intercettazioni ambientali, che lo ritraevano nello studio di un medico dopatore. «Voglio andare avanti almeno un paio d’anni ed essere di insegnamento ai giovani», aveva detto il veneto una settimana fa dal palco della Freccia Vallone, non immaginando che catastrofe gli sarebbe piovuta addosso in seguito alla decisione del Cio di far ricontrollare tutti i campioni di sangue prelevati a Pechino, procedimento iniziato a Natale e concluso in questi giorni con un totale di sette positività riscontrate a sei atleti, segno evidente che uno di questi c’ è cascato due volte. E’ il magro bilancio del “doppio controllo” sui 948 test olimpici, quanto è bastato a riportare tristemente alla ribalta il ciclismo, ma anche atletica e sollevamento pesi, le discipline dove risiedono gli altri casi comunicati dal Cio. Incredulità, sgomento e dolore. Questa la reazione di Franco Ballerini, il ct d’ oro del ciclismo azzurro: «Mi sento un pugile suonato, è un duro colpo per il nostro sport, purtroppo l’ennesimo. Non me la sento di commentare una notizia così grave a caldo, vorrei capirne di più». Addolorato, scosso, anche il presidente della Federciclismo Renato di Rocco: «C’è poco da dire, c’è solo da riflettere e stringere ancora di più le maglie dell’ antidoping. Il ciclismo sta facendo molto, tanto, ma è evidente che bisogna fare di più». Ma ora, terminata la schietta cronaca degli eventi, vorrei concedermi una riflessione. Sul metodo, e non nella sostanza. La mano sul fuoco non la metto per nessuno, non sono per nulla sorpreso, la cosa che non mi convince, è la tempistica degli esiti di controllo, non si può arrivare dopo otto mesi a sapere chi ha barato o no: perchè il Cio non ha pensato di farli prima? La cosa è inammissibile.
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Cazzaniga, altri due anni reima
Roberto Cazzaniga
Grande colpo di mercato messo a segno dalla dirigenza blues: Roberto Cazzaniga, top scorer della Serie A2 nella stagione appena conclusa, attualmente in ritiro con la Nazionale di Andrea Anastasi, vestirà per i prossimi due anni la casacca blues. L'accordo, di durata biennale, è stato siglato da poche ore, ed in seno alla So-
cietà di patron Percivaldi c'è ovviamente grande soddisfazione per la conclusione della trattativa. «Siamo estremamente soddisfatti perchè Roberto ha scelto di legarsi al nostro progetto» commenta il Presidente Percivaldi, «virus, come lo chiamano i tifosi, si è detto molto motivato a rimanere e schiacciare ancora per i nostri tifosi.
L'altro ieri, il nostro direttore denerale Rota mi ha informato che l'accordo con il giocatore era stato trovato e quindi stiamo sbrigando le pratiche per formalizzare il tutto. Siamo molto contenti, ripeto, perchè Roberto ha iniziato a Crema una second acarriera, dopo tanti anni di panchina a Milano, Parma e Montichiari». Percivaldi ricorda bene la prima stagione alla Reima di Virus: «Monti lo volle a Crema nel 2005 e conquistammo la Serie A1 disputando una stagione stellare. Poi seguì l'importante infortunio, l'intervento chirurgico e la lunga riabilitazione. Nonostante tutto ciò, Robi ha giocato una buona ultima stagione, ma quello che più rileva è che ha dimostrato, soprattutto nel finale di Torneo, di saper essere uomo
di squadra oltre che bomber individuale, e sono certo che avrà gli stimoli giusti per iniziare la quinta stagione in maglia Reima. Riteniamo di aver fatto la scelta migliore nel ruolo ed anche Roberto è soddisfatto dell'accordo, che dal punto di vista economico, tengo a sottolinearlo, non ha avuto alcun incremento». Cazzaniga, quest'anno vice capitano, potrà regalare ancora ai tifosi blues i suoi grandi colpi d'attacco e le sue micidiali battute. Dopo la conferma di Ricardo, dunque, un altro importante tassello per la squadra che sarà guidata da Luca Monti, legato dall'anno scorso alla Reima da un contratto triennale. Un ottimo colpo quello di Virus. Ma quali saranno le prossime mosse della Società?
«Liberi e Forti» vince ancora nei campionati di atletica
La società «Liberi e Forti» nell’ultimo mese ha visto diversi dei suoi atleti presenti in diverse manifestazioni sportive a tutti i livelli. Il 4 aprile a Torino la fase interegionale di ginnastica aerobica ha visto classificarsi al 2° posto Ismaele Gritti seguito da vicino da Vittoria Bellandi con il 5° posto. Di seguito la piccola Iris Tolomelli con un ottimo 10° posto ed in fine benelli cinzia con il 17° posto che pero’ non ha ottenuto l’accesso alla fase nazionale . La finale nazionale si e’ svolta ad ancona il 25 e 26 aprile dove Gritti saliva al 2° posto del podio, mantre Tolomelli si aggiudicava l’11 ° posto. Gara non svolta purtroppo da bellandi vittoria a causa di un infortunio. Il 25 e 26 aprile si e’ anche svolta la finale regionale della fase promozionale chiamato ‘’trofeo prime gare‘’ svoltasi a castelleone e quindi ospitata dalla soc. «Liberi e Forti». nei due giorni di gare, fra maschile, femminile e ritmica si sono con-
frontate circa 200 scuadre per un totale di piu’ di 800 atleti. Grande sforzo organizzativo che ha permesso a tutti di gareggiare e di cercare di ottenere l’accesso alla fase nazionale di Fiuggi del 27 e 28 giugno. Per la soc. liberi e forti erano presenti: per la prima fascia (elementari) – Nodari Serena, Rosi Elena, Pedrinazzi Michela, Pastori Re-
becca, Albertini Anna. Per la 2° fascia (medie): Stangha Margherita, Tominelli Chiara, Botti Eleonora. Per la 3° fascia (superiori ed univers): Fusari Irene, Gritti melania, Pinardi Ginevra, Albertini Giulia. Dopo i due giorni troviamo che la 1° fascia si e’ piazzata 17° su 49 scuadre la 2° fascia 13 ° su 40 scuadre e la 3° fascia 6° su 24 squadre.
Con questi risultati tutte e tre le scuadre della liberi e forti accedono alle finali di fiuggi . bravissime tutte e complimenti agli allenatori. Ultimo importante impegno della soc. liberi e forti e’ stato il 1° maggio a mortara per la fase regionale del torneo ‘’mare di ginnastica ‘’. Della soc. di castelleone era in gara l’atleta Manue Benna di Vaiano Cremasco che dopo essersi piazzato 1° in tutte le prove della vase provinciale svoltasi a cremona, ottiene a mortara un ottimo 2° posto nella classifica generale. Nelle singole prove ottiene il 1° posto alle parallele pari, il 4° posto al corpo libero ed il 7° posto al trampolino. quindi di diritto si qualifica per le nazionali di fiuggi a fine giugno. Bel risultato ottenuto anche grazie all’allenatore Alberto Tolonini coadiuvato da silvia marchetti e da elisabetta della noce. Ancora una volta la «Libera e Forti» ha dimostrato di poter contare su atleti giovanissimi e vincenti.
Itis Galilei: 16 ori ai giochi studenteschi
L’I.T.I.S., Liceo Scientifico Tecnologico “G. Galilei” di Crema, torna a far parlare di sé in occasione della Gara provinciale giochi studenteschi di atletica leggera, svoltasi al Campo Scuola di Cremona giovedì 7 maggio 2009. Tre le discipline fondamentali in cui 50 studenti dell’istituto cremasco, accompagnati dalle prof.sse Giovanna Achilli e Daniela Piazza, si sono messi alla prova: corsa, salti e lanci. Due le categorie in cui tutti i partecipanti hanno gareggiato: allievi/e (frequentanti il biennio comune) e juniores (frequentanti il triennio di specializzazione). I risultati sono stati davvero brillanti, con gli atleti dell'istituto che hanno primeggiato egregiamente. Ben 16 giovani atleti si sono accaparrati la medaglia d’oro della prima posizione nelle diverse discipline: tra gli allievi/e Marazzi Michela (Salto in lungo + Staffetta), Rottoli Giulia (1000 mt.), Carpani Davide (110 ostacoli + Staffetta), Piacentini Federico (Lancio del disco), Zaninelli Giada (300 mt. + Staffetta), Viola Simone (1000 mt.); tra gli juniores Bottacin Federico (Salto in alto + Staffetta), Bazzi Fiorella (100 mt.) e Loda Andrea (300 mt. + Staffetta). Sempre nella staffetta (4 per 100 mt.) primi in classifica anche Bellandi Stefania, Beccalli Mattia, Caramatti Oscar, Franzoni Sara, Lena Edoardo, Fusar Poli Manuel e Lunghi Davide. Da segnalare, inoltre, la grande ‘tripletta’ del salto in lungo, disciplina in cui il Ga-
lilei ha guadagnato tutti e tre i posti del podio. «E’ stata una grande soddisfazione per la nostra scuola» afferma Federico Bottacin, classe 1991, studente del 4° anno di Informatica. E’ con lui, protagonista di uno spettacolare salto di 1 metro e 90, che abbiamo avuto l’occasione di parlare al termine delle gare. Così ha sottolineato l’importanza dell’attività sportiva nell’ambito della scuola: «E’ un’ottima occasione offerta a tutti gli studenti per mettersi in gioco, per provare nuovi sport… l’atletica solitamente non è uno dei più ambìti rispetto al calcio, al basket o alla pallavolo. Sicuramente rappresenta anche un’opportunità a livello sociale: si ha la possibilità di incontrare nuove persone, anche di altri paesi, e di venire a contatto con realtà diverse». Un nuovo punto a favore del Galilei, dunque, che ha dimostrato come sempre di saper valorizzare le abilità dei suoi studenti anche promuovendo, attraverso queste iniziative, l’attività sportiva, considerata aspetto fondamentale della crescita psico-fisica dei ragazzi e strumento primario per la tutela della loro salute, senza dimenticarne la funzione sociale ed educativa. «L’atletica» prosegue Bottacin, «è una disciplina sportiva che mette al centro la persona, la soddisfazione individuale perciò è maggiore. C’è una competitività sempre positiva con gli avversari, che a mio avviso incentiva molto la voglia di impegnarsi a migliorare». E se i risultati sono questi, c’è davvero da crederci.
Videoton vince i playoff
Il Videoton vince i playoff, cremaschi verso la C2 a coronare una super stagione e un super gruppo: Sporting Cassina - Videoton 1990: 1 a 5 (p.t. 0-4), marcatori Videoton: (4) Serina, (1) Meschini. Nella gara di ritorno contro il Cassina De Pecchi, in trasferta, i ragazzi di mister Valente, coadiuvato per tutta la stagione da un generossismo Giavazzi, portano a compimento un percorso iniziato l'anno scorso e si involano verso la C2. Ora manca solo la finale con la retrocessa dalla categoria superiore per mettere il sigillo conclusivo e portare nella storia l'unica realtà del calcio a 5 F.I.G.C. dell'intera provincia. La gara di andata, dopo il vantaggio di 4-1 dei cremaschi, si era conclusa con un clamoroso 4-4 che poteva finire anche in beffa. Nella gara di ritorno i ragazzi del Videoton non calano mai e chiudono sopra di 5-1 dopo una gara ben giocata e ben gestita. Testa e cuore! Della gara si può raccontare di un Cassina costretto alle corde e obbligato ai tiri dalla distanza e di un Videoton che copre bene gli spazi e affonda in contropiede, per la prima frazione, e di una gestione a tutto campo nella ripresa con i locali che, pur pressando, non trovano gli spazi e si devono accontentare solo del gol della bandiera. Gara corretta e finita tra gli applausi di un folto pubblico. Grazie a tutti i nostri sostenitori che non ci hanno mai fatto mancare il loro supporto. Oggi il Videoton non vuole parlare dei singoli giocatori, dei mister, della dirigenza, dei tifosi, degli amici ma di un gruppo che formato da tutte queste componenti, tutte importanti, realizza un sogno che la società aspetta sin dalla sua fondazione nel 1990. Grazie a tutti e ora via verso la gara finale (21 maggio 2009 campo e avversario da definirsi). Per info sulla gara finale e altre info in merito alla società visitate il sito www.videoton1990.it. Ora la febbre per il match decisivo sale decisamente a Ombriano e in tutta la città.
Cucina
il PICCOLO
Venerdì 15 Maggio 2009
Gastronomia italiana
Antipasto: Involtini Primo piatto: Orecchiette e cime di rapa fagiolini e prosciutto Ingredienti: • 200 g di fagiolini • 400 g di bietola in foglie medio-piccole • 400 g di prosciutto cotto di buona qualità • 2 cucchiai di pangrattato • prezzemolo • sale
difficoltà facile - Tempo 45 minuti Per 4 persone preparazione • Lavate bene e pulite i fagiolini. Separate le coste della bietola e sciacquatele sotto acqua corrente. Scartate i gambi. • Lessate le verdure separatamente per circa 15 minuti in acqua salata, a pentola scoperta. • Finita la cottura ritirate le verdure e scolarle accuratamente. Conditele con un filo d’olio extravergine. • Lavate il prezzemolo, selezionarne le foglie e tritatele finemente con la mezzaluna su un tagliere. In una ciotola mescolate il pangrattato ad un cucchiaino di prezzemolo tritato. • Disponete le fette di prosciutto cotto su un tagliere. Su ognuna ponete uno strato di foglie di bietola. Dividete i fagiolini in mazzetti (uno per ogni fetta di prosciutto), passateli nel pangrattato e disponeteli sopra la bietola. • Arrotolare ad involtino. Ungere con un filo d’olio una teglia, disporvi gli involtini ed infornare a 200° C per 10 minuti.
difficoltà Facile Tempo 45 minuti Per 4 persone
Ingredienti: • 1 Kg di cime di rapa • 4 cucchiai di olio extravergine di oliva • 3 spicchi d'aglio preparazione • Pulite le cime di rapa selezionando solamente i fiori e le foglie più tenere. • Lavate molto bene sotto acqua fresca corrente. • In una padella capiente mettete l'olio, l'aglio spellato e le acciugge ben scolate, tamponate con carta da cucina e spezzettatele. • Fate dorare l'aglio e le acciughe. Spegnete ed unite il peperoncino a pezzetti. • Portate a bollore l'acqua per la pasta, salatela e buttate le orecchiette. 5 minuti prima che la pasta sia cotta buttate le cime di rapa. • Portate a fine cottura, quindi scolate. • Accendete il fuoco sotto la padella con aglio, olio e pepe-
Dolce: Torta nerina Ingredienti: • 15 Biscotti Secchi • 75 g Burro • 45 Cl Latte • 30 g Farina Gialla • 6 Cl Acqua Fredda • 1 Bustina di gelatina chiara Per Torte
• 130 g zucchero • 4 tuorli d'uovo • Sale • 25 Cl di panna montata • 2 quadrettoni cioccolato fondente • 1 bustina di vaniglina
• 2 filetti di acciuga sott'olio peperoncino • 300 g di orecchiette • pepe
roncino e aggiungete la pasta. • Saltate la pasta a fiamma vivace nella padella del condimento per un paio di minuti, girando di frequente. • Servite immediatamente aggiungendo il pepe ed un filo d'olio a crudo.
difficoltà media - Tempo 30 minuti Per 10 persone preparazione • Sbriciolate i biscotti secchi e mescolateli con il burro (fuso a bagno maria). • Con il composto, create una base di circa un centimetro di altezza all'interno di una teglia, sul fondo e sui lati. • Pressate bene. Cuocete in forno a 180 gradi per circa 10 minuti. Sciogliete la gelatina in acqua fredda. • Scottate il latte e aggiungete lo zucchero, la farina gialla, un pizzico di
sale e i tuorli d'uovo. • Cuocete su fuoco basso, mescolando continuamente fino a che la crema si addensa e rimane attaccata al cucchiaio. • Mescolate con la gelatina, unite le scaglie di cioccolato e la vaniglia. Intanto che è ancora calda, versate nella teglia rivestita con la base di biscotti. • Fate raffreddare in frigorifero e servite con un cucchiaio di panna montata.
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Giorgio Morandi natura morta particolare, 1919
Le ricette gustose alla portata di tutti
Il menù della settimana
giornale del
Cremasco
Secondo piatto: Tacchino e carciofi
difficoltà facile - Tempo 30 minuti Per 4 persone Ingredienti: • 600 g di tacchino a fette • 8 carciofi trifolati * • farina • 6 rametti di prezzemolo • 3 spicchi d'aglio
• 4 cucchiai d'olio extravergine di oliva • vino bianco secco • sale • pepe
preparazione • Togliete dalle fette di tacchino il grasso e le parti nervose e battetele con il batticarne su un tagliere di legno. • Passatele nella farina. Lavate il prezzemolo, selezionando le foglie e tritatele con la mezzaluna su un tagliere. • Mettete l'olio in una capace padella e fate imbiondire l'aglio a fiamma vivace. • Togliete l'aglio e aggiun-
gete la carne, da far ben rosolare sui due lati. Bagnate con un poco di vino bianco secco giusto due dita, salate e fate evaporare sempre a fiamma vivace fino a che la carne non risulterà ben cotta. • Unite i carciofi trifolati, un cucchiaino di prezzemolo tritato e mescolare. • Spegnete la fiamma, cospargete di pepe grattugiato e servite immediatamente.
* Carciofi trifolati • 8 carciofi • 1 limone • 5 rametti di prezzemolo • 500 ml circa di brodo vegetale
• 3 spicchi d'aglio • 2 cucchiaio di olio extravergine di oliva • sale • pepe
preparazione • Lavare i carciofi, togliere le foglie dure più esterne fino ad ottenere i cuori di foglie chiare e tenere, togliere le punte. • Tagliarli a metà, eliminare il fieno, ridurli a spicchietti e metterli in acqua con il limone. Lavare il prezzemolo, selezionarne le foglie e tritarle con la mezzaluna su un tagliere. Scaldare il brodo. In una padella far imbiondire l'aglio spellato nell’olio, quindi toglierlo. • Lasciare raffreddare un
poco l’olio, unire i carciofi ben scolati e farli saltare a fuoco vivo per un paio di minuti. • Abbassare il fuoco, aggiungere due mestoli di brodo, un pizzico di sale, una grattugiata di pepe, due cucchiai di prezzemolo tritato e lasciar proseguire la cottura a fiamma media, coperto, per 10-15 minuti circa. • Se il fondo di cottura dovesse asciugarsi troppo aggiungere altro brodo vegetale. A fine cottura regolare di sale.
La Bottiglia
Sylvaner della Valle Isarco DOC
Proveniente dalla Germania e introdotto in Alto Adige con tutta probabilità nel 18° secolo. Il vino è prodotto in uno dei vigneti migliori dell'Alto Adige - Chiusa di Bressanone. Il Sylvaner è un vino bianco nobile gradevolmente fresco con corpo armonioso. Il suo colore varia da giallo chiaro a verdognolo. Il sapore secco, citrino, aromatico e fruttato. Naso di buona finezza con note minerali, fiori e frutta delicata. Ottimo equilibrio tra tenore alcolico e freschezza acida. Con zuppe e risotti alle verdure