Il
PICCOLO giornale del
CREMASCO
VENERDI’ 27 FEBBRAIO 2009 • Supplemento settimanale al n° 9 de "Il Piccolo Giornale"
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Direzione e redazione: Piazza Premoli, 7 - Crema • Tel. 0373 83.041 • Fax 0373 83.041 • E-mail: cremasco@cuticomunicazione.it Pubblicità: Immagina srl - Via S. Bernardo, 37 - Cremona • Tel. 0372 45.39.67 - 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60 • Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96-Cremona
E' CONTRARIA A QUALSIASI PIANO DI AGGREGAZIONE
POPOLARE DI CREMA VUOLE STARE DA SOLA Il Banco Popolare vorrebbe aggregarla a Lodi. Gli industriali la vorrebbero unire a PopCremona. Ma esiste una clausola che impedirebbe di fondarla con altri istituti di credito contro la sua volontà. E le voci dal Cda dicono che...
Il sindaco sia più decisionista OMAGGIO A DE ANDRE' AL SAN DOMENICO Firmato: Claudio Ceravolo GRANDE SPETTACOLO PER VILLA OBIZZA
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Sistema turistico lombardo
Il disagio continua
Il Pirellone boccia tutti i progetti del comune
Code sicure: nessuna assunzione all'Inps
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Crollo del soffitto alla Vailati
La Bonaldi attacca Beretta: «Ora controlli in tutte le scuole» ▲
rizzazione alla costruzione di Porta Nova e della Multisala, l’adozione del nuovo Piano regolatore. A volte c’è solo un passo tra il bloccare tutto oppure trovare un accordo. Lo sappiamo dolorosamente noi del Centro Sinistra, che stiamo ancora pagando il fatto d’aver avuto al Governo nazionale una coalizione in cui i veti reciproci impedivano di governare, e gli elettori ci hanno giustamente punito. Solo il Sindaco può far fare alla sua coalizione il saltino per uscire dallo stallo. È necessario che il dr. Bruttomesso sappia riunire nel suo studio tutti i “duellanti”, faccia parlare tutti, trovi i punti di convergenza, se necessario sappia imporre un suo punto di vista. Un Sindaco ha sempre un’arma fondamentale in mano: se si dimette, tutta la coalizione va a casa. Non esiti a minacciare di mandare tutti a casa, ma sappia riportare un minimo di operatività dentro la coalizione. A me non fa per nulla piacere vedere la città ingessata, non godo proprio delle difficoltà altrui, e sarei al contrario felice se - in un momento di crisi come l’attuale, in cui è indispensabile avere un Comune vicino ai sempre più numerosi cittadini in difficoltà – la macchina comunale riprendesse a correre. È per questo che mi permetto di incitare Bruno Bruttomesso a una presenza più incisiva, a un tratto più decisionista. Se è necessario ripristinare l’autorità del Sindaco, gli assicuro che la minoranza non farà mancare il suo appoggio leale, pur nel rispetto dei differenti ruoli. Claudio Ceravolo
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on mi è facile scrivere della situazione del Comune di Crema oggi, a poche settimane dalla tornata elettorale. Se mi sono deciso a scrivere qualche riga, non è di sicuro per fare propaganda politica o – peggio – per fare dello sciacallaggio sulle difficoltà della maggioranza, che sono sotto gli occhi di tutti. Quello che mi interessa è dare un pur piccolo contributo per far sì che Crema esca dalla situazione di stallo in cui è posta per le continue contrapposizioni tra esponenti dei partiti al governo della città. A me non interessa sapere se ha ragione Lorenzetti o Bettinelli, se è meglio l’ipotesi sovrappasso di Beretta o quella di sottopasso di Donati e Chironi; a me interessa che queste legittime differenze di vedute non si traducano in un blocco dell’attività amministrativa. Che ci sia dialettica all’interno di una coalizione è solo segno di democrazia, purché questo non si traduca in blocchi e veti reciproci. Lasciatelo dire a me, che ho tenuto insieme per quasi dieci anni una compagine molto più disparata di quella che è attualmente in Giunta a Crema, una compagine che allora andava dagli ex Democristiani ai Rifondatori agli ambientalisti. Si discuteva molto, ci si confrontava, si battevano i pugni sul tavolo, ma in fondo poi si è arrivati a prendere tutti insieme decisioni fondamentali per la città, quali l’aziendalizzazione dei Servizi di rilevanza industriale, la creazione della Fondazione san Domenico, l’auto-
La partecipazione certa di Lucio Violino Fabbri, da Sanremo direttamente nella nostra città. Era così tanta l'attesa per questo evento che è già stato registrato il «tutto esaurito». Il ricavato andrà a beneficio della ristrutturazione di uno dei più storici e illustri monumenti del nostro territorio. Un plauso agli organizzatori.
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Sottopasso di via Indipendenza: dopo tante promesse, i cremaschi non sanno ancora quando partiranno i lavori - A pag.8 pagpagine 13-18
Cronaca
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PopCrema vuole stare da sola
C'è una clausola che la metterebbe al riparo da qualsiasi aggregazione contro la sua volontà. E ora guarda a Ubi e Bpm
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di Roberto Bettinelli
na fusione troppo bella per essere vera. La proposta dell'Associazione Industriali di Cremona di unire in un solo istituto, denominato «Banco popolare del Cremonese», PopCrema e PopCremona, ha tutta l'aria di essere una soluzione affascinante sotto il profilo teorico, ma poco rea-
invece, del Banco Popolare che vuole aggregare PopCrema e la PopCremona in PopLodi. Siamo, quindi, ancora in un momento di riflessione anche perché nel frattempo, a Verona è cambiato l'amministratore delegato: si è dimesso Fabio Innocenzi ed è stato nominato Pier Francesco Saviotti, il quale potrebbe avere in mente una strategia diversa da quella studiata dal suo predecessore. Partiamo dalla soluzione
La sede della Popolare di Crema
contrerebbe difficoltà proprio a Crema. Qui, infatti, non ci sarebbe alcuna volontà di avvalorare la fusione di PopCrema con Cremona. La Fondazione che governa la Banca popolare di Crema, almeno in questa fase ancora “progettuale” della vicenda, sarebbe contraria a una qualsiasi iniziativa che possa limitare l'indipendenza dell'istituto di via XX Settembre. Un veto pronto a ripetersi anche verso l'altra proposta: aggregare PopCrema a Lodi. Qui la banca cremasca è anche più attrezzata. Rispetto alla “gemella” cremonese possiede, infatti, il 5% delle azioni privilegiate della banca popolare di Lodi. E' l'eredità, preziosissima, di un accordo che risale ai tempi in cui la banca, allora governata da Gianpiero Fiorani, comprò PopCrema, e che impedisce all'istituto lodigiano, acquistato a sua volta dai veronesi di Banco Popolare, di agire contro il volere della Fondazione che regge l'istituto cremasco. Non è tutto. La possibilità di veto della banca Pololare di Crema è compresa nello statuto e nel patto di vendita. Una situazione, questa, che mette la Popolare della nostra città al riparo da qualsiasi iniziativa di aggregazione che non venga condivisa dalla Fondazione e dal Consiglio di amministrazione dell'istituto. Una carta che la Banca popolare di Cremona, invece, non ha e che la mette in una condizione di maggiore sudditanza nei confronti di Banco Popolare. Insomma è proprio questa differenza a fare in modo che la nostra Popolare non rischi di essere inglobata nè dalla PopLodi nè dal piano di fusione con Cremona, e continui invece ad operare in piena autonomia. Di certo, è una banca in attivo, che funziona, è sana, che interessa a tanti, e proprio per questi motivi alcune “gole profonde” della finanza cremasca non escudono una cessione ad altri istituti. Ma chi c'è in prima linea? Magari Ubi Banca o la Banca Popolare di Milano che da tempo guardano con attenzione a PopCrema e ai suoi conti virtuosi. La quale non ora, ma forse tra un anno, potrebbero fare un affare.
lizzabile nella pratica. Questa, almeno, sembrerebbe l'impressione di alcuni membri del Consiglio di amministrazione della banca cremasca che si sono interrogati sulla fattibilità della proposta di Assoindustria. Ovviamente non si tratta di commenti ufficiali, ma di "si dice", di pareri e opinioni che si sono sviluppate all'indomani della soluzione prospettata da Confindustria cremonese. E' di questi "rumors" che vogliamo rendere conto. Preché sono significativi. La proposta degli industriali è nata per scongiurare l'altra fusione che è nell'aria da tempo, e che vede PopCrema e PopCremona inglobate in PopLodi. Un'idea, questa, già prevista dal piano stilato dalla honding veronese, il Banco Popolare, e che in molti ritengono concreta a breve, dal momento che sia l'istituto cremasco che quello cremonese e lodigiano sono di proprietà del Banco. Per cui, due sono i disegni che la Popolare di Crema ha ora di fronte: uno proposto, come abbiamo visto, dagli industriali cremonesi; l'altro,
degli industriali e cerchiamo di capire cosa dicono i "rumors" e che tipo di reazioni ha provocato negli addetti ai lavori. Si comprende perfettamente l'appello degli impredntiori per la difesa di una banca radicata nel territorio, capace di mostrare un'attenzione particolare per le aziende cremasche e cremonesi, soprattutto in un periodo di crisi come questo dove c'è stata una forte stretta del credito. Se questo è lo scenario, è evidente che chi fa impresa si sente più rassicurato da una presenza vicina, localizzata, con un occhio di riguardo per gli imprenditori attivi sul territorio. Un valore, quello della territorialità, che i vertici dell'associazione degli Industriali ritengono messo a rischio dall'iniziativa del Banco Popolare di aggregare a PopLodi le Popolari di Crema e Cremona per dare vita a una banca più grande, destinata ad occuparsi di più province, e come tale caratterizzata da una minore attenzione per le aziende cremasche e crenonesi. Ma questa partita, cioè la «Banca del Cremonese», in-
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Numero chiuso in tipografia: Giovedì 26 Febbraio ore 16,00
UNA STORIA INCREDIBILE E AMARA
Quattro progetti di Crema tutti bocciati al Pirellone
I documenti raccontano sempre la verità. Lì c'è scritto nero su bianco. E la storia che vi stiamo per raccontare ha dell'incredibile. Cosa è successo di tanto sorprendente? Questo: la regione Lombardia metteva a disposizione dei soldi veri per quei comuni che avessero inviato al Pirellone progetti in merito allo sviluppo turistico del proprio territorio nell'ambito di un programma denominato «Po di Lombardia». Tutto questo nell'ambito dell'Accordo quadro di sviluppo territoriale che anche il nostro comune aveva firmato a Cremona in una cerimonia ufficiale che si era tenuta a Cremona. L'abbiamo
fatta lunga per spiegare il contesto tutto ufficiale nel quale le istituzioni avevano preso accordi per lo sviluppo dei singoli territori. Crema ha inviato alla regione quattro progetti che sono stati tutti respinti. Perché il governatore Formigoni è cattivo e non ci vuole bene? Il problema è un altro e sta nel documento sopra citato. Ci hanno mandato a quel paese perché i 4 interventi inviati dal nostro comune erano tra di loro «indipendenti e di differenti livelli di progettazione». Un guazzabuglio, insomma. Quattro progetti che non avevano fra di loro un filo logico. Non solo. Siamo proprio andati fuori tema. Milano ci chiedeva progetti inerenti al sistema turistico, noi chissà che cosa gli abbiamo consegnato. Non è possibile saperlo perché i documenti non ne parlano; avvertono solo che le nostre proposte non erano in argomento. Anzi: una c'entrava. Ed era la ciclabile nel tratto Crema-Offanengo. Ma an-
che questa ci è stata bocciato. Come mai? Il motivo l'hanno spiegato quelli del Pirellone. Ce l'hanno respinta per due motivi. Il primo: mancava a quest'opera l'assenso «di adesione del comune di Offanengo titolare del progetto». Avete capito bene: finora ci avevano sempre raccontato la storiella che Offanengo è d'accordo nel costruire la ciclabile che lo unisce a Crema e, invece... Il secondo motivo: «la documentazione inviata non è stata accompagnata dalla richiesta relazione illustrativa, inerente la rilevanza del progetto nell'ambito del Sistema turistico e le possibili connessioni tra i diversi tratti». Ulteriori spiegazioni sono superflue. Quattro progetti, quattro bocciature Qual è la morale di questa vicenda? Le morali sono due: a differenza di altri comuni lombardi non riceveremo il becco di un quattrino; non siamo neppure in grado di far dei progetti. Dobbiamo metterci le mani nei capelli?
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Cronaca
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«Municipalizzate, sono troppo care»
Venerdì 27 Febbraio 2009
C piùono da scia vic mo in li o
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Lo sostiene Martino Boschiroli, segretario e consigliere comunale dell'Udc in un'intervista a tutto campo. Le frizioni recenti con la Lega Nord, l'eredità democristiana del suo partito, gli obiettivi da realizzare per la città. E alcuni flash sul suo passato
di Tiziano Guerini
ntervistare il consigliere comunale nonché avvocato Martino Boschiroli, nonostante lo si veda spesso sui giornali locali, non è facile. Sarà la professione che lo impegna molto, sarà che la passione politica lo porta a parlare più del suo partito che di se stesso… Anche in questa intervista, infatti, il discorso scivola spesso nell’appello politico più che nella confessione. Ci proviamo. Qualche nota di carattere personale. «Sono nato nel 1946, ho conseguito due lauree, cinque abilitazioni ed un diploma biennale di storia alla Statale di Milano, svolgendo il ruolo di docente e libero professionista». Un inizio di intervista da togliere il fiato. Passiamo, se possibile, a cose più “normali.” «Le mie letture preferite sono Tucidide, Senofonte, Erodoto e Thomas Mann. I film preferiti “Il giardino dei Finzi Contini”, “Il maestro e Margherita” e “La ragazza dall’orecchino di perla"». Basta così. Iniziamo a parlare di Crema. «La città di Crema è una città a misura d’uomo, con un centro storico splendido, con una cattedrale, una basilica e delle chiese di grande valore artistico, con una
periferia caratterizzata da tanto verde, ma anche con molti problemi di traffico e viabilità». Ma ora ecco i problemi... Il partito di cui è segretario è parte della maggioranza di centrodestra in consiglio comunale, e lei svolge la funzione di capogruppo: cosa pensa si possa fare per migliorare la città? «Mi aspetto che l’amministrazione comunale ed il consiglio si diano una marcia in più per risolvere i pro-
«Confermo il mio giudizio positivo sul sindaco che è un galantuomo e che cerca di dare un contributo di sintesi alle varie iniziative». Lapidario. E un giudizio sui colleghi consiglieri? «Mi trovo bene in consiglio comunale. Esprimo una valutazione lusinghiera nei confronti dei gruppi maggiormente rappresentativi, composti da personalità di rilievo. Un apprezzamento particolare va dato al presidente del consiglio comuna-
Martino Boschiroli, segretario e consigliere comunale dell'Udc
blemi dei servizi, dei collegamenti infrastrutturali e dei trasporti, con particolare riferimento allo stato di assoluta precarietà della ferrovia, ferma alla metà del '900». Un giudizio sul sindaco?
le nel suo ruolo di garante istituzionale». Ci sarà pure qualcosa in Comune che non va alla perfezione, qualcosa che cambierebbe. «Una cosa che cambierei
decisamente è il modo di approccio nei confronti delle società partecipate, perché devono, in un momento di difficoltà di famiglie, imprese e cittadini, garantire maggiore efficienza ai servizi e ridurre i costi relativi». Il suo partito, l’UdC, è al centro di qualche difficoltà nei rapporti a livello locale con gli altri partiti del centrodestra, soprattutto la Lega. Perché questa situazione, e a suo giudizio ha qualche fondamento? «Vorrei spendere due parole sulla iniziativa promossa dall’UdC con il convegno di Todi per lanciare l’idea ed il progetto di un grande partito di centro federato. L’idea è stata quella di rilanciare il manifesto del grande centro ispirato agli insegnamenti di don Luigi Sturzo e Alcide De Gasperi. Si tratta di un’occasione importante per riflettere sulla situazione generale che stiamo attraversando e su una serie di valori da recuperare». Veramente la domanda riguardava la situazione locale, provinciale e cremasca… «D’accordo: ho chiesto alla maggioranza della città una riflessione sul quoziente familiare: non possiamo pensare ad una politica di potenziamento dei servizi aumentando il costo degli stessi. Quanto al contendere specifico sul federalismo dico che non possiamo limi-
tarci al federalismo fiscale; il discorso deve essere molto più ampio ed articolarsi attorno a tre principi: responsabilità della spesa, solidarietà e giustizia sociale che
realizzare per la sua città? «Vorrei contribuire a realizzare una città a dimensione d’uomo e non una città dove speculazione e sviluppo incontrollato possano prende-
Palazzo comunale di Crema
si traduce poi nel concetto di quoziente familiare». Forse è tardi per chiederlo, ma come è arrivato all’impegno politico? «Politicamente mi sono formato negli ambienti cattolici. Ho avuto modo di apprezzare gli insegnamenti del vescovo Manziana e di don Agostino Cantoni, mio insegnante di religione». Una cosa che vorrebbe
re il sopravvento». Un obiettivo importante: chissà forse anche una “velata” critica a coloro che hanno nella città di Crema precise responsabilità di gestione. Non lo sapremo mai. Martino Boschiroli è un signore e di scuola democristiana: non lo direbbe mai direttamente, ma questo non gli impedisce di colpire nel segno.
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Il Partito Democratico dopo Veltroni Venerdì 27 Febbraio 2009
Il racconto dei cremaschi che sono stati a Roma per l'Assemblea nazionale per eleggere il nuovo segretario
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di Tiziano Guerini
l Partito Democratico, il più forte partito di opposizione al governo di centrodestra, dopo il voto negativo nelle regionali in Sardegna, con la sconfitta del presidente uscente Renato Soru, ha vissuto un momento drammatico con le dimissioni del segretario Walter Veltroni eletto solo un anno e mezzo fa col plebiscito delle “primarie”. Fra la volontà di un nuovo Congresso Nazionale, il desiderio di riprendere il discorso delle “primarie” e la necessità di far presto (e bene) con la investitura a segretario del “vice” Dario Franceschini, è stata quest’ultima la soluzione preferita dall’Assemblea nazionale, che, è bene ricordarlo, è costituita dagli eletti alla “costituente” attraverso “le primarie” dell’ottobre 2007, le stesse del mandato plebiscitario a Walter Veltroni. Ma se alla fine l’elezione di Franceschini è avvenuta in modo quasi plebiscitario (l’antagonista Arturo Parisi ha avuto pochissimi consensi), non tutti erano all’inizio convinti che questa sarebbe stata la soluzione migliore. Anche fra gli stessi rappresentanti della Federazione Cremasca del partito Democratico presenti all’assise romana, la senatrice Cinzia Fontana, Valentina Gritti e Graziella Della Giovanna, all’inizio i dubbi erano tanti. «Personalmente sono andata a Roma» dice Graziella Della Giovanna, «convinta che la scelta migliore sarebbe stata quella del Congresso anticipato. Mi hanno spiegato che il tempo per celebrare un congresso sarebbe stato troppo breve dal momento che sono ormai imminenti le elezioni europee e in parecchie province, fra cui Cremona, anche le elezioni amministrative. Ma questa considerazione, pur ragionevole, non mi ha del tutto convinta, prima di aver sentito il discorso del candidato Dario Franceschini. Ha fatto un discorso convincente: si è coerentemente assunto le corresponsabilità legate al suo ruolo di vice
segretario. Ha dato anche precisi segnali di discontinuità rispetto alla segreteria precedente: azzerato il governoombra, cambiamento nella classe dirigente…ha chiesto di smetterla con gli eccessi di personalismo; ha rivendicato un rapporto diretto col territorio. Anche rispetto al con-
Il nuovo segretario del Pd Dario Franceschini
cetto di laicità, vero aspetto centrale della politica oggi, è stato chiaro. Insomma: non un passaggio di consegne scontato e burocratico, ma una iniezione di fiducia che merita attenzione». Anche Matteo Piloni, il portavoce del Partito Democratico nel Cremasco, è sulla stessa lunghezza d’onda: «Ero perplesso per la nomina immediata di un segretario, avrei preferito un vero e proprio Congresso. Ma alla fine il discorso di Dario mi ha convinto; e anche l’ipotesi da alcuni richiesta della celebrazione delle “primarie” è stata più rituale che convinta: di questo strumento non bisogna abusare. Dario Franceschini non ha nascosto gli errori soprattutto di metodo compiuti dalla segreteria uscente, ma ha saputo buttare in avanti la palla, evitando il rischio di un eccesso di continuità e nello stesso tempo senza buttare a mare gli aspetti positivi dell’azione di Veltroni. Credo si sia trattato di una svolta importante che vedrà un metodo nuovo e persone nuove per affrontare le prossime scadenze elettorali con lo spirito giusto».
La senatrice Cinzia Fontana è stata naturalmente fra le presenti all’assemblea nazionale. «Le dimissioni del segretario Veltroni, pur dolorose e immeritate della persona, devo dire che non mi hanno colto di sorpresa: sono giunte al termine di un percorso politico diventato via via sempre più impervio e alla fine la sconfitta elettorale in Sardegna è stata solo il colpo di grazia». Qual’era il clima nell’assemblea a Roma? «Siamo entrati in assemblea tutti molto preoccupati e anche incerti sul da farsi: non nascondo che il mio primo pensiero era per un congresso perchè non è solo un problema di leaderschip ma anche di linea politica. Poi ci siamo un poco tutti arresi al dato di fatto che un congresso fatto seriamente e democraticamente ci avrebbe portato in rotta di collisione con le elezioni europee. La scelta poi fra “primarie” e elezione subito del segretario non ha avuto storia: l’80% dei delegati è stata per la seconda ipotesi». La scelta di Dario Franceschini ti ha soddisfatto? «Era la scelta naturale, ma non scontata. Il neo segretario ha dovuto conquistarsi il consenso con un discorso che ho molto apprezzato: basta divisioni pubbliche, un segretario non ostaggio della nomenklatura, lo sbocco naturale verso il Congresso d’autunno, la laicità, l’attenzione al mondo del lavoro… Tutte cose importanti che hanno fatto in modo che l’assemblea non si chiudesse in modo burocratico, ma con un vero rilancio di immagine e di contenuto del Partito Democratico. Anche se rimangono molti problemi aperti». Valentina Gritti, la più giovane del gruppo, anche lei presente a Roma: «Sono entrata in assemblea molto preoccupata: nessuno avrebbe saputo dire come sarebbe finita. Poi, guardando l’assemblea dei delegati a poco a poco si è fatta strada la certezza che la volontà di riprendersi, di mandare avanti l’esperienza del Partito Democratico non era venuta meno. E questo mi ha rincuo-
rato». Quali interventi ti hanno particolarmente rincuorato? «Non tanto quelli dei dirigenti, che pure hanno detto cose condivisibili, quanto piuttosto gli interventi di persone impegnate a livello locale, sul territorio (ricordo in particolare il segretario di Piombino): sono state loro a prendere in mano il partito in un momento difficile e a dargli la carica giusta». Alla fine eri un po’ più sollevata… «Sinceramente sì: Dario Franceschini ha fatto un discorso chiaro, deciso e combattivo, dimostrando di non solo credere in questo partito ma di amarlo. E questa è una garanzia importan-
indietro. Il partito non deve aver paura: io gli dò fiducia». Giuseppe Moretti di Vaiano: «Il Partito Democratico si era impantanato nei problemi sia di politica sia di conduzione del partito, non era più né carne né pesce: ho accolto positivamente la decisione di Veltroni di farsi da parte. Con Franceschini l’area cattolica sarà più tranquilla? Me lo auguro. Soprattutto mi auguro che le diverse posizioni rimangano oggetto di dibattito interno al partito, senza uscire all’esterno con posizioni contrapposte. Ora è il momento di ridare fiducia agli iscritti, anche se vedo che diventa difficile affrontare il tesseramento». Fiorangelo Salada, una vita nel sindacato e nel partito, politico di lungo corso, che ne ha viste tante: «Più che delusione per le dimissioni di Veltroni, mi sono sentito frastornato, confuso. E’ vero che il risultato negativo in Sardegna era abbondantemente preventivabile, ma non mi aspettavo dimissioni così immediate e irrevocabili. Ora bisogna far di tutto perché l’esperienza del Partito Democratico, in sé positiva, non venga meno; anche se alcune ipotesi già anticipate, come quella di non entrare nel PSE, mi dà qualche problema. Non si tratta di un problema ideologico, si badi bene, ma di una questione di efficacia e di incisività a livello europeo dove si decidono in un senso o nell’altro molti problemi anche italiani.
Quanto a Franceschini mi parrebbe ingeneroso caricarlo eccessivamente di troppa responsabilità: il Partito sta assieme se ha le idee chiare sui veri problemi e sui reali interessi dei cittadini più deboli e più poveri come gli operai, i pensionati, i precari, i disoccupati. Vediamo se riusciamo a far questo: poi ci sarà il tempo del Congresso per definire meglio linea politica e indirizzi programmatici». Bertoldi Luciano è il coordinatore P.D. di Dovera: «Le dimissioni di Veltroni non mi hanno sorpreso; anzi, a dire la verità, me le aspettavo anche prima. L’esito elettorale negativo in Sardegna è stato solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso: in realtà già da tempo esistevano malumori e insoddisfazioni nel partito. Per me, ad esempio, è necessario fare del Partito Democratico un partito federato, con una organizzazione e un programma specifico per il Nord: così come mi pare chieda a gran voce sia il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino che il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari». E l’elezione di Dario Franceschini? «Forse non si poteva fare altrimenti, anche se il suo ruolo di vice Veltroni fino a ieri non lo esenta da colpe. Lo vedo comunque come semplice “traghettatore”, forse anche utile per tenere assieme il partito, ma non lo vedo come il vincitore del prossimo Congresso». Anche Andrea Barbati di Quintano, dice di non essere stato sorpreso dalle dimissioni di Veltroni: «Doveva farlo anche prima, di fronte alle improvvide dimissioni di Soru da presidente della Sardegna, a mio modo di vedere motivate solo da presunzione e orgoglio, che doveva stoppare. Troppi personalismi nel partito, così le cose non possono funzionare. Purtroppo anche con Franceschini le differenze interne al partito non sono svanite: forse solo un congresso potrebbe essere occasione di maggior chiarimento; sperando che nel frattempo le elezioni europee diano un buon risultato al PD Ce ne sarebbe veramente bisogno».
dire che, al di là del gioco delle parti, si è cercato di fare l’interesse della nostra gente, del nostro territorio, togliendoci anche il distintivo di appartenenza. Ho apprezzato soprattutto alcune persone che pur stando al centro dello schieramento non hanno mai rinunciato alla coerenza e alla linearità del loro comportamento. Ma è proprio forse per questa ragione che vengono poco ascoltati e poco considerati. Io credo che le forze sane del Paese si devono confrontare, devono trovare la sintesi dei progetti e lavorare insieme a Roma come a Milano, a Crema come a Cremona nell’interesse generale della nostra gente. Pierluigi tamagni
Pierluigi Tamagni
Il portavoce del Partito Democratico Matteo Piloni
te». Ma cosa ne pensano, appunto, i dirigenti di base, quelli che vivono direttamente la vita delle sezioni e dei nostri paesi e che sono quotidianamente a contatto con i cittadini? Emilio Morali, di Capralba: «Confido in Franceschini anche se non è proprio un volto nuovo. Penso che dovrebbe fare meno fatica, lui ex Margherita, a tenere unito il partito anche sui temi delicati della bioetica, del testamento biologico, dell’immigrazione. Riconosco che ha avuto un grande coraggio ad accettare la nomina in un momento tanto delicato per il partito, quando altri si sono affrettati a fare un passo
Graziella Della Giovanna
«Le forze sane del Paese devono unirsi» Si avvicina giugno, le elezioni sono dietro l’angolo e le grandi manovre sono in corso. Da quello che leggo quotidianamente sui giornali intravedo un’Italia sempre uguale; tutti dicono che vogliono cambiare, ma il film che si vede è ancora quello in bianco e nero del dopoguerra e molti addetti alla politica vogliono che quel film rimanga vecchio. Mi riferisco agli equilibri politici dei diversi livelli di potere e dei salti mortali con avvitamento che certe forze politiche fanno pur di restare in equilibrio. Assistiamo così alle diverse metamorfosi, ovviamente secondo convenienza. A Roma si sta all’opposizione (fuori dal Centro Destra), in Sardegna si sta al governo con lo stesso grup-
po politico. A Roma il Governo eroga milioni di Euro alla Capitale e a Catanzaro, e a Milano si dice: «Roma Ladrona». A Cremona si sbatte la porta in faccia all’UDC e a Crema si continua ad amministrare la città con la stessa forza politica. Per non parlare poi della spartizione a livello di Regione Lombardia, ove sulla stampa di questi giorni si legge che, se a Brescia viene candidato alla Provincia una Presidente targato AN, a Cremona si deve scegliere un candidato targato Lega. Ma la capacità delle persone, il loro radicamento nel territorio non contano nulla? E qualcuno ancora si chiede perché sempre meno cittadini vanno a votare? Come si dice: non sono più di pri-
mo pelo e dal mio mezzo secolo suonato ne ho viste molte in politica. Mi ricordo quando i Socialdemocratici, poi i Repubblicani, poi i Socialisti, poi i Mastelliani e poi altri piccoli partiti erano l’ago della bilancia per far vivere i governi. Il PD con Veltroni, ha dato una bella spallata a tutto questo, ma purtroppo pare che l’elettorato non l’abbia ancora capito e soprattutto non l’hanno capito alcuni politici che pur di non mollare le poltrone accettano qualsiasi compromesso. Io non credo che in Italia la democrazia sia in pericolo, ma la voglia di partecipare alla vita politica si. Durante il mio mandato amministrativo in Provincia ho avuto modo di conoscere molte persone e devo
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«Il Comune non può chiamarsi fuori» Cremasco Venerdì 27 Febbraio 2009
Dopo il crollo del soffitto alla scuola media «Vailati», Stefania Bonaldi chiede controlli negli istituti
L'
di Barbara Milanesi
episodio della caduta di calcinacci dal soffitto di un’aula della scuola media Vailati che ha portato nella mattinata di venerdì 20 febbraio all’evacuazione di una classe non smette di suscitare polemiche da parte dell’opposizione e preoccupazione da parte dei genitori, non solo della scuola protagonista dell’evento, ma di tutti gli istituti del cremasco. La situazione è ripristinata e gli alunni sono tornati a scuola dopo la pausa del carnevale che ha permesso agli addetti di effettuare i lavori necessari. Nonostante questo, Stefania Bonaldi, consigliere del Pd, non esita a manifestare le sue preoccupazioni: «Il fatto è grave anche se si è risolto bene. Si è sfiorato il dramma e questo di certo non rassicura i genitori degli alunni, né di quella scuola, né delle altre. Parlo da genitore più che da politico e non è mia intenzione, non lo è mai stata, strumentalizzare l’accaduto per trasformarlo in uno scontro politico. Semplicemente faccio presente che l’ammi-
nistrazione comunale è normativamente tenuta a garantire la sicurezza». Stefania Bonaldi tempo fa in consiglio comunale aveva fatto un’interpellanza in merito alla sicurezza dell’edilizia scolastica: «All’epoca feci un’interpellanza sempre perché mi ero voluta far interprete delle esigenze e preoccupazione di alcuni genitori. Era da poco successa la tragedia dell’istituto di Torino e alcuni genitori, portando a scuola i figli, si sono chiesti se anche a Crema potesse esserci un pericolo di questo genere. Le strutture cremasche che ospitano i diversi istituti in alcuni casi sono palazzi antichi che necessitano di ristrutturazioni o di assidui controlli. Così in Consiglio chiesi conferma della certificazione di ogni immobile e domandai se l’amministrazione non ritenesse utile che un perito facesse ulteriori sopraluoghi per individuare se tutti gli interventi fossero
aggiornati. Mi venne risposto dall’assessore Simone Beretta in modo evasivo e liquidatorio che l’amministrazione aveva tutto sotto controllo. Beretta mi disse
Stefania Bonaldi, capogruppo del Pd in Consiglio comunale
che aveva ben presente la situazione degli edifici e che si sarebbero attivati per velocizzare ulteriori verifiche. Poi l’avvenimento di venerdì scorso». Stefania Bonaldi vuole sottolineare come i suoi commenti non vogliano essere atteggiamenti politici: «La politica ha un brutto vizio e non voglio che le mie
Plafoniera e parte del soffitto sono caduti sui primi banchi
Il soffitto è caduto appena gli alunni della terza C sono usciti dall’aula per volere del preside. Paura e sconcerto la mattina di venerdì 20 febbraio nella sede staccata delle scuole medie Vailati in via Riva Fredda. E’ stata l’insegnante che faceva lezione ad accorgersi della crepa nell’intonaco del soffitto. Mentre parlava le è scapato l'occhio verso l'alto e ha visto le crepe nell'intonaco. Non si è fidata. Ha immediatamente interrotto la lezione e chiamato il preside Giuseppe Di Scipio. Il dirigente è entrato in classe e ha verificato la situazione. Ha capito subito che poteva essere più grave di quello che sembrava. Ha detto all'insegnante e ai ragazzi di uscire dall'aula. Questi si sono alzati dalle rispettive sedie e sono usciti nel corridoio. A questo punto il soffitto ha ceduto. Dopo che l’ultimo alunno ha lasciato l’aula, il preside ha chiuso la porta. Un istante dopo l’intonaco e la plafoniera sono crollati so-
pra i primi banchi dell’aula. Fortunatamente non ci sono stati feriti, ma se il preside non avesse ordinato lo sgombero dell’aula, qualche studente avrebbe potuto ferirsi. E anche gravemente. Subito dopo il crollo è intervenuta la polizia. Due ispettori che hanno redatto un verbale scattando fotografie. Anche i tecnici del Comune hanno eseguito un sopralluogo. L'ispezione è durata per tutta la mattina. Gli alunni non sono più rientrati nell’aula e ora si sta cercando di capire come sia potuto accadere. Giovedì mattina gli alunni sono tornati a scuola. L'aula è stata rimessa a nuovo. Gli operai hanno messo a posto l'intonaco e la plafoniera. Una terza C nuova, dopo lo scampato pericolo. I genitori hanno giustamente preteso delle assicurazioni. Il preside Di Scipio li ha incontrati e rassicurati. Un incontro ufficiale al quale ha partecipato anche l'assessore all'Istruzione Maria Laura Zanibelli.
sottolineature siano mal interpretate. Spesso succede che appena qualcuno porta all’attenzione pubblica un fatto sia per strumentalizzare la situazione. La mia i n t e r p e l l a n z a all’epoca e il mio attuale commento è privo di ideologia. Semplicemente ho portato alla luce un problema che è la preoccupazione di molti genitori. Perché rappresento i cittadini che mi hanno eletta. La mia istanza è per i cittadini. Mi sento io stessa cittadina più che politica nell’affrontare certe tematiche, questa in particolare». Stefania Bonaldi annuncia che riproporrà una mozione in consiglio: «A questo punto riproporre una mozione diventa ancor più urgente. L’obiettivo è quello di operare ulteriori verifiche in relazione al nuovo piano di aggiornamento. Il sollecito si rivolge tanto al Comune di Crema quanto alla Provincia di Cremona responsabile degli istituti superiori. L’amministrazione ha in affitto le strutture che appartengono alla fondazione San Pantaleone ma non può chiamarsi fuori dall’adempiere le necessarie verifiche». Stefania Bonaldi si rende conto che il problema non è di immediata risoluzione ma, seppur con il contagocce, crede che sia possibile placare la preoccupazione dei genitori in vista di ulteriori futuri interventi: «Le risorse sono effettivamente limitate, per questo è necessario a mio parere razionalizzare gli interventi. I costanti controlli e aggiornamenti già permetterebbero di tamponare le situazioni urgenti o evitare disastri come quello di venerdì, fortunatamente finito bene. Certo è che se i finanziamenti più generosi della Regione continueranno a riguardare i privati e non i pubblici, si farà sempre più fatica a risolvere la situazione. Ricordo che in Lombardia la percentuale di allievi iscritti alle scuole private è l’8% contro il 92% di allievi iscritti alle scuole pubbliche. Le risorse della Regione sono le risorse della collettività e lì dovrebbero andare».
Zanibelli: «I genitori possono stare tranquilli»
L'assessore Maria Laura Zanibelli
«Capisco la preoccupazione dei genitori, sono mamma anch’io ed è normale che ci si preoccupi della vita dei propri figli» spiega Laura Zanibelli, assessore alla pubblica istruzione per il comune di Crema. «Ma voglio rassicurarli e spiegar loro che tutte le persone che lavorano nel mondo della scuola, a livello tecnico, politico o scolastico, si sentono addosso una corresponsabilità. Proprio per questo motivi siamo tutti costantemente impegnati affinchè venga garantita sicurezza». Laura Zanibelli spiega dell’episodio di venerdì scorso: «Grazie al tempestivo intervento dell’insegnante e del preside non ci sono state delle conseguenze gravi. Il fatto è stato una coincidenza perché da sempre vengono effettuati controlli e perizie. Posso rassicurare i genitori dicendo loro che è costantemente in atto una collaborazione e una comunicazione continua tra il personale, che vive la scuola tutti i giorni, il comune e gli uffici tecnici di competenza. Le scuole erano e sono rigorosamente monitorate». Laura Zanibelli replica anche alle sottolineature della Bonaldi: «Quando il consigliere Bonaldi fece
l’interpellanza in consiglio comunale le fu risposto in modo chiaro, e non evasivo, circa ciò che realmente stava accadendo. La risposta di Beretta fu chiara: la scuole sono monitorate; in ogni caso ci attiveremo per velocizzare ulteriori verifiche. Gli uffici tecnici per primi hanno preoccupazione per la stabilità dell’edilizia scolastica e da sempre lavorano con precisione. Ora la situazione per quel che riguarda un’eventuale ristrutturazione è complicata. E’ vero che il comune non può chiamarsi fuori dalla manutenzione pur non essendo proprietario dell’Istituto, ma infatti fa di continuo verifiche e accertamenti. Ciò che riguarda la manutenzione ordinaria è competenza dell’amministrazione che già se ne occupa. Il resto è manutenzione straordinaria e deve essere compito della Fondazione San Pantaleone, proprietaria della struttura. In merito alla probabile futura mozione non so che dire, se non che mi sembra assurdo mettere in dubbio l’operato dell’amministrazione che è scontato vada a cercar di risolvere la situazione. Ripeto, la sicurezza è fondamentale e in questo il personale si sentirà sempre corresponsabile».
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Fantasia, divertimento e fuochi d'artificio. Grazie ai 200 volontari che hanno realizzato la sfilata
Carnevale, l'edizione dei record. Migliaia di visitatori Il carro degli «Amici» si è aggiudicato il primo premio
Si è conclusa alla grande la terza ed ultima domenica del Gran Carnevale Cremasco. Nel pomeriggio di dome-
piazza Largo Falcone della vita in cascina del gruppo di PontOglio, sia dal Gruppo Storico di Sbandieratori composto da 45 personaggi
perché questo evento veramente di successo non ha fatto altro che accrescere il lustro e il prestigio di una bella cittadina come la nostra». Entusiasti anche Luciano Capetti, assessore allo sport, letteralmente trascinato in balli e danze, ovviamente il sindaco Bruno Bruttomesso che ha premiato i vincitori e Antonio Agazzi, presidente del Consiglio Comunale. Insomma l’ennesimo successo di una manifestazione che ormai, ogni anno, attira migliaia di visitatori da tutta la Lombardia e non solo. Un appuntamento, quello del Carnevale Cremasco davvero da perdere.
Il momento della premiazione con il sindaco Bruttomesso
A destra il presidente del Comitato Giancarlo Murelli
nica 22 febbraio migliaia di persone hanno affollato il circuito di Piazza Giovanni XXIII e Porta Ombriano per assistere alla sfilata e all’animazione. Stelle filanti, coriandoli, centinaia di maschere e mascherine, ma soprattutto i fantastici carri allegorici. Grande festa dopo le 18.00. Ritrovo in Piazza Garibaldi con premiazioni e fuochi d’artificio. Il primo premio è andato al carro “Ballo in Maschera” del gruppo degli Amici; il secondo premio a “Gioventù Bruciata” premiato anche per la finalità sociale del messaggio anti alcool lanciato ai giovani; al terzo posto, ex aequo, tre carri: “Carosello delle Quade”, “Ultimo domatore” e “Siamo tutti orsi”. La sfida era dura: bellissimo come sempre il carro della maschera cremasca, il mitico Gaget; ma anche quello di Radio Zeta con un gruppo di giovani vestiti da cavalieri e dame del medioevo impegnati in danze rock e quello del gruppo di Campagnola con i balli e il pupazzo gigante. A divertire ulteriormente ci hanno pensato i bresciani con il carro “Black Pearl”, dedicato ai pirati dei caraibi che, esplodendo un colpo di cannone, ha riempito il circuito ad ogni passaggio di coriandoli e stelle filanti. Coinvolgente anche l’animazione: sia le ballerine de “Fuego de Caribe” impegnate in danze sudamericane, sia La famosa banda di Stunaa, il gruppo folkloristico di Sesto Calende hanno divertito il pubblico. La scenografia è stata arricchita sia dalla ricostruzione in
tra sbandieratori, tamburini, chiarini, dame e nobili. Molta gente anche ai mercatini che per tre domeniche hanno accompagnato il carnevale
Come ogni anno, il circolo del Ridotto in via Benzoni è stato teatro sabato 21 febbraio del Gran Galà della Solidarietà, la festa in maschera organizzata da tutti i service club per raccogliere fondi da donare in beneficenza. La Società del Ridotto e tutti i clubs di
facendo da cornice in piazza Duomo. Tra gli stand, grande successo per l’Associazione Tavole Cremasche, ma anche per gli operatori turistici di Misano Adriatico. Orgoglioso il presidente del Comitato Carnevale Cremasco, Giancarlo Murelli: «Siamo assolutamente soddisfatti, non solo per come sia andato la sfilata in se ma anche per tutte la iniziative collaterali che quest’anno hanno fatto da vera e propria coreografia. Grazie alle diverse iniziative la città ha visto alternarsi visitatori da tutta la regione e spesso anche delle regioni limitrofe. Siamo contenti soprattutto
Ha vinto il carro degli «Amici», denominato «Ballo in maschera»
Festa in maschera al Circolo del Ridotto
Aima, associazione italiana malattia di Alzhaimer e al reparto di neuropsichiatria infantile dell’Ospedale Maggiore di Crema. I soci del club versano a questo
zione e alla disponibilità dei doni per la sottoscrizione: Ad Personam, Agorà, Fratelli Vailati, Creazioni St. Michel, Crema Diesel, Farmacia Sagrada, Gioielleria Ferrari, Filipponi arredamento, Icas, l’Enoteca Fuori Porta, Arco- arte contemporanea Milano, Milcri e Le Grazie. La festa quest’anno ha visto ballare e sfilare davvero molte maschere, soprattutto giovani. Circa un centinaio in più
rispetto alla precedente edizione il numero di ragazzi dai 20 ai 40 anni che hanno partecipato alla serata. La fantasia dei travestimenti ha spaziato dal musical alla fiaba, dall’attualità ai grandi classici: Bianca neve e i sette i nani, cow boy e indiani, cappuccetto rosso, gangster e ballerine di charleston, Grease e carcerati. Il dj in frac rosa confetto, Francesco Borsieri, ha allieta-
to la serata musicalmente divisa in due: la prima parte soft in cui si sono alternate melodie adatte a tutti. La seconda parte molto più dance e giovanile. Soddisfatti gli organizzatori che hanno visto nella numerosa presenza giovanile un buon approccio alle finalità benefiche della festa. Un grande successo quest’anno destinato a ripetersi. La festa più divertente dell’anno che fa del bene.
Il dj Fracesco Borsieri, in frac osa
servizio di Crema (Lions Crema Host, Lions Crema Gerundo, Leo Club, Rotary Crema, Rotary Cremasco San Marco, Rotaract Terre Cremasche) comunicheranno in conferenza stampa lunedì 2 marzo l’incasso della raccolta benefica, quest’anno destinata all’
obiettivo una quota annuale, la quale verrà sommata alla cifra raggiunta con la sottoscrizione a premi che ha caratterizzato la serata. Gigi Aschedamini, presidente del circolo Ridotto, ha ringraziato gli sponsor che hanno contribuito in vario modo all’organizza-
Moltissimi i giovani, tutti mascherati
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Sottopasso finanziato col leasing. Ma il sindaco Bruttomesso frena: «Prima dobbiamo approvare il bilancio»
Via Indipendenza, Beretta promette: «Entro fine mese la gara d'appalto»
A
di Tiziano Guerini
ccantonato per il momento il problema del superamento della ferrovia in via Stazione verso l’area Nord-Est, tutte le attenzioni si concentrano sull’altra proposta in campo, quella del superamento della ferrovia in via Indipendenza. La scorsa settimana sull’argomento si è espresso anzitutto l’assessore Simone Beretta dicendo che «entro fine febbraio faremo partire la gara d’appalto per la realizzazione del sottopasso in leasing», subito seguito dal sindaco Bruttomesso che ha ribadito che «prima bisognerà approvare il bilancio nel mese di marzo». E’ evidente che il problema non è di un mese prima o di un mese dopo; la discussione verte piuttosto su come realizzare il sottopasso: diretto lungo via Indi-
Simone Beretta, assessore ai Lavori Pubblici
pendenza o attraverso il prolungamento di quella che viene definita “gronda nord” e che passando dietro il Centro natatorio, finirebbe con un sottopasso verso via Gaeta. Intanto sull’argomento è intervenuto ancora una volta l’assessore Renato Ancorotti, principale esponente della fronda maturata in Forza Italia contro il coordinatore cittadino Enzo Bettinelli. «Mentre si continua a discutere di come meglio servire
la viabilità dell’area a futura edilizia residenziale di Nord Est, non bisogna trascurare il problema di servire meglio l’area industriale “Reindustria”: a questo proposito è del tutto urgente risolvere il problema sottopasso in via Indipendenza». Su tutto questo aleggia il dibattito in Commissione urbanistica, già rinviata una volta dal presidente Elia Avaldi per impossibilità a parteciparvi da parte di qualche assessore, ma ora pres-
soché “imposta” dal presidente del consiglio Comunale Antonio Agazzi dopo le ennesime rimostranze del consigliere Gianni Risari. A questo si aggiunga il tema del referendum proposto dall’apposito comitato, portavoce Alvaro Dellera, che non riguarda solo il tema del sovrappasso/sottopasso in via Stazione, ma anche quello riferito alla via Indipendenza. E’ vero che il referendum non è ufficialmente definito, occorre perfezionare i quesiti in base alla richiesta della Commissione degli esperti che li hanno esaminati, e poi bisognerà raccogliere le firme necessarie, ma l’ipotesi della sua effettuazione è del tutto realistica. Soprattutto dopo l’incontro chiesto e ottenuto dal sindaco nei confronti dei promotori, che non ha sostanzialmente mutato alcuna posizione. L’impressione è che nessuno abbia ancora scritto la parola fine sulla vicenda.
Ecco il doppio referendum che spaventa la Giunta. Dellera: «I tempi sono stretti»
Lo scorso venerdì, all’ora di pranzo, nello studio del sindaco di Crema Bruno Bruttomesso, è stato servito l’incontro con il Comitato pro referendum. Il Comitato non ha proposto solo il referendum per il sotto/sovrappasso di via Stazione, ma anche quello, a cui pare la Giunta tenere particolarmente, di via Indipendenza. «Il sindaco» ci dice Alvaro Dellera che del Comitato è il portavoce, «dopo aver riconosciuto che il referendum è uno strumento di democrazia, ci ha chiesto, pari pari, di ritirarlo. Naturalmente la risposta è stata negativa». Il sindaco, allora, è tornato alla carica, lamentando tempi lunghi per un’opera che la città attende da molto tempo, e temendo, per organizzare un referendum, un costo da parte del comune molto alto. «E’ co-
sì, ma è stato facile per noi rispondere che, sulla base del regolamento, il referendum, una volta proposto correttamente, passa nelle aule del Consiglio Comunale che può decidere autonomamente le modalità del suo svolgimento. Basta che il Consiglio decida tempi stretti, e modalità non costose ce ne sono». Ma l’assessore Simone Beretta, anche se corretto in parte dal Sindaco, ha già annunciato gare d’appalto imminenti per il sottopasso di via Indipendenza. «Non so in base a quale valutazione lo possa dire; a me consta, lo ha detto l’assessore all’Urbanistica nonché vice sindaco che era presenta all’incontro, che ci siano in campo ancora tre o forse quattro ipotesi da valutare per il sottopasso di via Indipendenza. Anche se l’opera verrà decisa in leasing in con-
il sindaco Bruno Bruttomesso
struendo, bisognerà che il Comune indichi quale manufatto fare, e come costruirlo: diritto su via Indipendenza, prolungando il tratto della cosi detta “gronda nord”… e con quale percorso?». La Giunta su questo per ora tace. «Credo che per saperlo dovremo aspettare l’appalto in leasing. O, meglio, l’esito del referendum».
FARMACIE COMUNALI
Il Comune vuole venderle: i pareri
In settimana si è tenuta la riunione del Consiglio di amministrazione delle farmacie comunali per prendere in esame la lettera inviata a firma del sindaco di Crema e dell’assessore al Bilancio Cesare Giovinetti, con l’indicazione di effettuare una valutazione del “valore” delle due farmacie comunali in vista di una loro alienazione. «Un poco di contrarietà» dice Graziella Della Giovanna, uno dei membri del consiglio di amministrazione, per aver dovuto apprendere solo dalla stampa la decisione del Comune e non attraverso un contatto diretto specie dopo che avevamo inviato, non più tardi di un paio di mesi fa, a nostra volta una lettera al sindaco sollecitando gli “indirizzi” e le indicazioni necessarie per poter procedere alla programmazione dell’attività del corrente anno». Il contenuto della lettera è noto: invito al consiglio di amministrazione a procedere ad una valutazione del “valore” delle farmacie comunali per trasmetterlo al comune per le ulteriori decisioni. «Non sarà una cosa immediata» continua Della Giovanna, «perché per quanto il consiglio abbia già provveduto alla nomina di un tecnico consulente, bisognerà approvare il bilancio consuntivo 2009. Poi chiederemo un incontro al Comune per fare assieme le valutazioni più opportune». L’assessore Giovinetti, cofirmatario della lettera assieme al sindaco, ovviamente conferma: «non so-
lo, ma già più di una volta in consiglio comunale ho anticipato questa volontà della maggioranza di alienare le farmacie comunali per avere a disposizione una somma significativa da investire in opere pubbliche senza sforare il patto di stabilità». Sul valore stimato: «C’è un calcolo preciso e semplice da fare: la media del fatturato degli ultimi tre anni moltiplicata per 1,5. Dovrebbe quindi aggirarsi dai 4 ai 5 milioni di euro». Ci risulta, però, che ci siano delle disposizioni ministeriali (Ministero delle Finanze) che impedirebbero in caso di alienazione di beni da parte di un comune l’immediata possibilità di investire. «E’ vero, conferma Giovinetti; è però anche vero che si tratta di una “circolare” contestata violentemente dai comuni e dalla stessa ANCI (associazione nazionale comuni italiani), e che in molti sperano possa essere superata». In caso di alienazione quale potrà esere la destinazione delle farmacie? «Anche questo è già stato chiarito. Riteniamo non possa essere che il passaggio da Azienda municipalizzata a SpA a totale capitale pubblico. Il Comune ha già una società totalmente partecipata dal Comune di Crema (Azienda Cremasca Servizi Spa) che potrebbe essere il riferimento adatto». I tempi? «Medio-lunghi: forse tutto potrebbe essere fatto in autunno, così da immettere le somme reperite nel bilancio di previsione 2010».
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Le Cinema in fiamme: arrestati
furto in parrocchia da 50mila euro
Un socio del locale e un giovane pierre inchiodati dalle intercettazioni
I
di Roberto Bettinelli
Carabinieri in azione
Furto alla parrocchia di San Giacomo Maggiore Apostolo in piazza Casati a Spino d’Adda. I ladri hanno rubato nel primo pomeriggio di mercoledì 25 febbraio arte sacra per un valore che si aggirerebbe intorno ai 50mila euro. Ma la cifra è ancorada da confermare. E’ stato il parroco a chiamare il 112 quando si è accorti della razzia. I ladri hanno rubato un quadro di San Carlo Borromeo, tre ostensori dorati, un tronetto in ottone, due reliquari, un aspersorio, una brocca d’argento, un turibolo, un boccale d’argento. I primi a intervenire sono stati i militari della stazione di Pandino. Subito dopo sono arrivati gli investigatori del nucleo operativo della compagnia di Crema che hano eseguito i rilievi per il Ris di Parma.
l locale «"Le Cinema Art» di via Palmieri è andato a fuoco la notte a cavallo tra il 30 e il 31 dicembre. I carabinieri hanno arrestato lunedì per tentata estorsione e incendio doloso un 36enne siciliano residente a Milano e un 22enne di Bagnolo Cremasco. I due arrestati ora sono in carcere a Cremona. E’ stato il giudice per le indagini preliminari Anto-
investigativa. Secondo la ricostruzione effettuata dai carabinieri il 36enne, che puntava a diventare socio del locale gestito dal croato Goran Anic-Isic, avrebbe dato fuoco a Le Cinema per «tollerare la sua ingerenza nella gestione del locale». Ci sarebbe un altro motivo che per i carabinieri avrebbe spinto il 36enne a bruciare il locale: non condivideva le idee di Goran sulla gestione de Le Cinema. Organizzazioni degli eventi, in-
Schianto: un morto e nove feriti L'incidente è avvenuto domenica pomeriggio a Madignano. Ha perso la vita Gianfranco Capellini, 75 anni, milanese, che era alla guida di una Peugeot 206 con tre passeggeri. Tutto sarebbe nato proprio da una sbandata della Peugeot che arrivava da Cremona. Molto probabilmente a causa di un malore improvviso. L’incidente è avvenuto alle 17.30 circa, e la Peugeot sarebbe andata a sbattere contro la Fiat Bravo condotta da A.L., 40 anni, cremasco, che proveniva dalla direzione opposta. La Peugeot si è ribaltata e si è scontrata contro una Opel Astra guidata da marocchino di 47 anni residente a Crema, e contro una Golf condotta da M.M., 31 anni. Drammatico il bilancio: un morto e nove feriti.
Le «Cinema Art» di via Palmieri dopo l'incendio
nio Ferrari a firmare l’ordine di misura cautelare in carcere. Ha coordinato l’indagine il sostituto procuratore Delia Anibaldi. Martedì il capitano Antonio Savino ha incontrato i giornalisti nel comando di via Macallè per illustrare i dettagli dell’attività
«Accoltellato, come un videogioco»
permesso ai poliziotti di avere un primo elemento decisivo dal quale partire. «L’impressione che abbiamo avuto è che non si è reso conto né di aver rischiato lui stesso la vita affrontando da solo quattro persone, né che poteva uccidere» ha spiegato Segre ai giornalisti. Insomma l’accoltellamento è simile a uno di quegli episodi in cui il giovane protagonista sembra quasi alle prese con la partita di un videogioco. Terminata la partita, si ricomincia. «Qui invece ha rischiato di ammazzare una persona» ha concluso Segre. Dopo un precedente abboccamento nel quale ha tentato di vendere dell’hashish insieme a due ragazze, N.A., con un amico romeno, è tornato nel piazzale della stazione. Ha provocato il gruppo di quattro ragazzi. Tra
Il vice questore Daniel Segre ha eseguito le indagini
Tre ferite, due quasi letali all’aorta e al polmone. Sono le lesioni che i medici hanno curato al 25enne cremasco accoltellato la sera di sabato 21 febbraio nel piazzale della stazione. Il giovane è ancora in prognosi riservata, ma i medici hanno fatto sapere che l’operazione è riuscita. Il 25enne è salvo. Ma le tre coltellate inferte da N.A., 18 anni, cremasco, potevano ucciderlo. «Io non ho paura di quei quattro» così ha esordito N.A. arrestato sabato notte e ora agli arresti domiciliari. Gli uomini del vice questore Daniel Segre sono riusciti a individuarlo alcune ore dopo il fatto, avvenuto intorno alle 22.45. Il giovane è stato prelevato a casa. Ha confessato. «Chiedo scusa a tutti, alla sua famiglia, ma mica mi accuserete adesso di tentato omicidio» ha detto il 18enne prima di finire in carcere. Si è trattato di «un’indagine vecchio stampo». Fondata sul lavoro degli investigatori che hanno contattato le loro “fonti” attraverso le quali sono arrivati al 18enne. Un lavoro reso possibile dal fatto che durante la rissa l’amico romeno dell’accoltellatore l’ha chiamato con un soprannome. Questo ha
Una volante della polizia
questi c’era anche il 25enne ferito. N.A. l’ha aggredito con tre fendenti, tutti andati a segno. Poi, quando il giovane ha iniziato a sanguinare, la fuga. Il 25enne è arrivato a piedi fino in piazza Garibaldi dove ha chiamato il 118. L’ambulanza l’ha trasportato in ospedale. (R.B.)
cassi, rapporti con i fornitori, tutti argomenti sui quali l’arrestato non era d’accodo con Goran. L’ombra di un uomo che arriva in contromano alla guida di una Ford Mondeo alle tre del mattino in via Palmieri. Scende dalla mac-
china con una tanica di benzina riempita poco prima al distributore self service di Porta Serio, si avvicina, incendia alcuni fazzoletti di carta e li butta nel locale. Poi svuota la tanica davanti alla porta del locale e accende. Le fiamme salgono subito verso l’alto. L’uomo scappa con l’auto. Non è stato possibile identificarlo con certezza. La qualità delle immagini non è così elevata. E’ questo il contenuto del filmato della videocamera comunale analizzato dai carabinieri subito dopo il fatto e che si è rivelato molto utile per l'indagine. Attraverso la Ford Mondeo individuata grazie alla videocamera, i carabinieri sono risaliti a un’auto noleggio di Milano dove il 36enne avrebbe preso la macchina a spese del locale. In più ci sarebbero delle intercettazioni telefoniche. Frasi pronunciate dal 36enne, che lo incastrerebbero. E’ grazie alle registrazioni che gli uomini del capitano Savino sono arrivati al giovane di Bagnolo che lavorava nel locale come addetto alle relazioni pubbliche. Il 36enne ha precedenti penali: aveva cercato di sbarazzarsi di una pistola prima di un posto di controllo dei carabinieri. Gli investigatori
hanno perquisito le due case in cui abitava. Una a Cologno Monzese, l’altra a Crema. Hanno articoli di giornali stampati dal quotidiano on line Cremaonline e da un’altra testata di Como. Gli articoli parlavano della stra-
I vigili del fuoco
ge di Erba, di furti in abitazione e il rogo di una villa. Nell'abitazione c'era anche una pettorina della polstrada e chiavi di Bmw e Audi. Tutto materiale sul quale i carabinieri stanno svolgendo delle verifiche. «Le nostre indagini sono state direzionate dalle indicazioni che ci ha fornito il titolare del locale» ha spiegato Savino, «ma le intercettazioni telefoniche si sono rivelate decisive per risalire alle responsabilità degli arrestati. Ora spetterà alla magistratura confermare il quadro emerso dall’indagine».
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Inps, code e disagi: «Nessuna assunzione» Venerdì 27 Febbraio 2009
Meno di 20 dipendenti per un bacino di 150mila persone. Intervista al direttore provinciale Artese
N
di Roberto Bettinelli
on ci saranno assunzioni all'agenzia dell'Inps di Crema. E questo nonostante le punte massime di affluenza del pubblico siano arrivate fino a 200 persone al giorno. Il direttore provinciale dell'Inps, Franco Artese, non vuole alimentare illusioni, e parla chiaro dopo le iniziative dei due consiglieri del Partito Democratico Claudio Ceravolo e Felice Lopopolo che in due diversi sedi, il consiglio provinciale il primo e quello comunale l'altro, hanno sollevato il problema delle forti difficoltà in cui opera da tempo l'agenzia di via De Gasperi. Il motivo, noto da tempo, è la drastica riduzione dell'organico. Le difficoltà sembravano poter essere superate con un aumento delle risorse dopo l'incontro del marzo scorso al quale avevano partecipato alcuni esponenti politici locali e i vertici provinciali e regionali dell'Inps. Al tavolo si erano seduti Agostino Alloni in rappresentanza della Provincia, il sindaco di Crema Bruno Bruttomesso, il consigliere Lopopolo, l'onorevole Cinzia Fontana, e dai dirigenti dell'Inps avevano ricevuto precise rassicurazioni per raggiungere un esito positivo sul fronte dell'organico. Eppure a distanza di un anno non ci sono stati cambiamenti di rlievo. «Sia io che il direttore regionale Elide Longa» ha spiegato Artese, «abbiamo chiesto nuove assunzioni per Crema, ma non è stato possibile. Questa è una cosa che spetta solo alla sede nazionale dell'Inps, a
Roma per intenderci. E sappiamo tutti cosa sta succedendo nell'amministrazione pubblica: di concorsi ce ne sono sempre meno, o addirittura non ci sono più. Dicono che bisogna risparmiare e questo è il risultato...». Continua Artese: «Nel frattempo a Crema ci sono già stati due pensionamen-
ne. Questo è un segno di attenzione particolare per Crema. E' il solo caso, infatti, di una sede dell'Inps non provinciale dove esiste un ambulatorio». Artese ammette però che i dipendenti cremaschi stanno subendo una forte pressione. «Il disagio è più che altro loro, e noi abbiamo cercato
Cremona. Saranno questi funzionari a occuparsi delle pratiche moltiplicate a dismisura dalla crisi. Anche di quelle di provenienza cremasca. «L'agenzia di Crema copre un bacino di 150mila persone e se è vero che sono in pochi, è anche vero che l'organico provinciale, che conta complessiva-
L'incontro dello scorso anno con i vertici provinciali e regionali dell'Inps
ti e ora ho saputo che ci sarà un'ulteriore assenza a causa di una maternità». Ma, stando a quello che ci ha spiegato il direttore provinciale, i disagi hanno colpito soprattutto i dipendenti dell'agenzia cremasca, rimasti in 17, sottoposti a un regime di lavoro più intenso. Non però gli utenti che continuerebbero a usufruire di un servizio efficiente, anche se Lopopolo e Ceravolo hanno raccolto molte lamentele per le code troppo lunghe davanti agli sportelli dell'agenzia di via De Gasperi. «Il 2008 è stato un anno difficile per Crema» spiega Artese, «al punto che siamo stati costretti a chiudere per alcuni mesi il gabinetto per le visite mediche. Il medico si era infortunato. Ora il gabinetto è in funzio-
di diminuirlo il più possibile. Ci siamo presi in carico tutte le pratiche che riguardano la previdenza agricola, che ormai vengono esaminate solo a Cremona». Artese aggiunge che anche la situazione di emergenza denunciata dal consigliere Lo Popolo, dovuta all'enorme aumento delle prestazioni a sostegno del reddito come richieste di cassa integrazione e sussidi di disoccupazione, o di altre iniziative come la social card e il bonus per i pensionati e le famiglie in difficoltà, hanno ingolfato ulteriormente il lavoro dell'agenzia di Crema. Ma per rispondere a una situazione di emergenza dettata dalla crisi economica, Artese dice che si è cercato di correre ai ripari con una task force nella sede di
mente 130 addetti, è in linea con le statistiche nazionali». Al punto, spiega Artese, che «noi svolgiamo il lavoro che altre province come
In via De Gasperi anche fino a 200 utenti al giorno Milano, Lodi, Bergamo, non riescono a smaltire con le risorse umane che hanno a disposizione». Il punto è proprio questo: a Crema l'agenzia dell'Inps è ridotta all'osso, ma l'organico provinciale, che comprende la sede di
Cremona e l'agenzia di Casalmaggiore, non lo è affatto. Con il risultato che a Roma, chi ha il compito di decidere nuove assunzioni, non ritiene opportuno assegnare altri addetti a Crema. Inoltre, conclude Artese, una situazione come quella che si è creata nel pubblico, e che esclude concorsi pubblici per assumere nuovo personale, avrebbe come unica soluzione la mobilità interna. Ma, finora, questa strada è stata impraticabile. «Spostare dipendenti da un'agenzia a un'altra è molto difficile, qui a Cremona per esempio non ci sono persone che vorrebbero sottoporsi a una vita da pendolare per andare a lavorare nell'agenzia di Crema e d'altronde non si può obbligare nessuno...». Insomma il problema sembra irrisolvibile. Anche se la sede della nuova sede dell'Inps in città potrebbe rappresentare uno stimolo per migliorare le cose. Artese è fiducioso: «Abbiamo inviato alla sede nazionale le proposte con le offerte dei privati e credo che una risposta definitiva con l'analisi dei costi e benefici sarà disponibile per l'anno prossimo. Abbiamo intenzione di mantenere sicuramente il gabinetto diagnostico e di ampliare la sala di accoglienza per gli utenti. Sappiamo che a Crema in alcuni giorni ci sono fino a 200 persone in attesa di parlare con il personale. E' evidente che serve un nuovo spazio. Nella nuova sede, gli sportelli, nei momenti di punta, saranno cinque. Almeno due in più rispetto agli attuali». Uno sforzo apprezzabile, ma sulla necessità di potenziare il personale, continuano a non esserci risposte certe. E il disagi cresce.
Buono famiglia
La sede dell'ASL in via Gramsci
Dal 16 febbraio e fino a venerdì 13 marzo 2009 si potranno presentare alle ASL le domande per ottenere il «Buono Famiglia» rivolto ai nuclei familiari a basso reddito con almeno tre figli minorenni. Si entra così nella fase operativa di un contributo straordinario istituito dalla Regione Lombardia. Potrà essere richiesto infatti dalle famiglie con almeno tre figli (compresi quelli in affido) minorenni, uno dei quali deve avere meno di sei anni. E’ inclusa la fascia di età 0-6 anni anni perché è quella nella quale l`onere della cura è più elevato e per la quale invece non sono previsti altri sostegni. Le famiglie possono rivolgersi all’ASL della provincia di Cremona per avere informazioni e per la compilazione della domanda presso gli sportelli delle sedi dei Consultori Familiari di Cremona – Vicolo Maurino n. 12, Crema – Via Gramsci n.13, Casalmaggiore – Via Azzo Porzio n.73. E’ attivo il n° telefonico 0373/899367 dal lunedì al venerdì, con servizio di segreteria telefonica, per offrire ai cittadini tutte le informazioni necessarie a comprendere le caratteristiche del buono famiglia. Chi può presentare la domanda: il genitore con almeno tre figli minori e con una situazione reddituale familiare (ISR) calcolata e ponderata considerando vari fattori come indicato dalla Regione Lombardia.
PremiAgalilei con la Web-Tv
Mercoledì 25 febbraio presso l’ITIS Galilei in Via Matilde di Canossa a Crema si è tenuta la conferenza stampa nel corso della quale è stato presentato il programma del premiAgalilei. L’evento, che l’istituto dedica alle proprie eccellenze, si svolgerà sabato 28 febbraio alle ore 10 presso la sala Alessandrini. In continuità con l’iniziativa degli scorsi anni e proseguendo nell’intenzione di promuovere e valorizzare i meriti scolastici
ed i riconoscimenti extrascolastici ottenuti dagli studenti nell’anno scolastico passato, saranno premiati i diplomati con 100 e lode, i diplomati con 100, gli studenti che hanno ottenuto le migliori medie per le varie specializzazioni, coloro che hanno ottenuto significativi piazzamenti nelle olimpiadi di disciplina o conseguito certificazioni in ambito linguistico o dell’ICT (PET, FIRST, ECDL, ECDL CAD, SIEMENS, ecc.); gli allievi
Parkinson, incontri per conoscere
che realizzato progetti commissionati da enti o associazioni esterne alla scuola ma anche chi ha ottenuto risultati sportivi di eccellenza. A dare ulteriore rilevanza all’evento, quest’anno si terrà anche la cerimonia di premiazione dei vincitori della Gara Nazionale di Meccanica svoltasi il 20 e 21 novembre scorsi proprio presso l’ITIS Galilei. Il primo premio andrà Luca Gatelli dell'Itis Castelli di Brescia. Per l’occasione l’ITIS intende inau-
L'associazione provinciale Parkinson e disturbi del movimento La Tartaruga onlus propone una serie di incontri formativi per pazienti e caregivers a Crema. Il corso «I giovedì con James Parkinson» si terranno presso la sala Polenghi dell Ospedale Maggiore di Crema a
gurare un nuovo servizio informatico della propria rete, garantendo la trasmissione in diretta dell’evento, via Web-TV, in particolare invitando alla connessione proprio gli studenti che hanno partecipato alla competizione.Ospite di eccezione Vittorio Parma, ingegnere aeronautico del Politecnico di Milano che lavora da alcuni anni nella divisione LHC del CERN di Ginevra, al progetto del superacceleratore di particelle.
partire da giovedì 26 febbraio. Gli incontri si inseriscono nel progetto «Veloci Lentamente» realizzato con il contributo della Regione Lombardia. I giovedì con James Parkinson, incontri formativi per pazienti e caregivers: giovedì 26 febbraio, 12 marzo 2009, 26 marzo, 2 aprile,
16 aprile, 7 maggio. Sede degli incontri: Sala Polenghi, Ospedale Maggiore, Largo Ugo Dossena 2, Crema (CR)Un passaggio dalla Tartaruga. Per i soci impossibilitati a raggiungere la sede degli incontri con mezzi propri è possibile accordare il trasporto grazie alla disponibilità
L'Itis e il Liceo Tecnologico Galilei
data da alcuni volontari, è necessario però prenotarsi dalle ore 8 alle ore 9 dal lunedì al venerdì allo 0373.280213 oppure al cell. 329.4297082 Per informazioni.Cremona: Ospedale Maggiore Largo Ugo Dossena 2, piano terrada lunedì a venerdì 8-9 tel. 0373.280213
Cronaca
il PICCOLO
Scada, ogni veicolo a noleggio
In via Cremona. Una scelta infinita: auto, camper, furgoni. E non solo...
I
di Barbara Milanesi
l Gruppo Scada, che dal 1989 è leader nel settore dei traslochi e nella movimentazione e logistica dei mobili finiti, a partire dal 2 marzo 2009 offrirà un nuovo servizio, Scada Rent. “Moving in freedom”, ovvero viaggiare in libertà sarà lo slogan che rappresenterà la neo attività del Gruppo Scada. Il servizio metterà a disposizione dei clienti mezzi a noleggio, tutti delle migliori marche, accessoriati e garantiti. L’idea è nata per andare incontro alle differenti necessità di privati e aziende con l’ obiettivo di rappresentare un punto d’appoggio costante nel tempo per quanto riguarda il noleggio di mezzi per il tempo libero e per le esigenze lavorative degli stessi.Tra le disponibilità sarà possibile noleggiare i camper. Da sempre passione per milioni di vacanzieri, i camper che Scada Rent mette a disposizione, sono i più com-
giornale del
CREMASCO Venerdì 27 Febbraio 2009
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L'opinione di CINZIA FONTANA
Altri 2 miliardi di euro sul capitolo "finanza creativa di Tremonti"
Tra i mezzi disponibili presso l'azienda di via Cremona anche i camper
petitivi offerti dal mercato grazie al design elegante all’esterno , ad una distribuzione interna pratica curata nei minimi dettagli, una notevole varietà di accessori e alle soluzioni tecnologiche
Veicoli sicuri, competitivi nelle prestazioni e nel prezzo
avanzate che li rendono ideali per chi cerca il massimo comfort senza mai dimenticare solidità e sicurezza. E’ possibile inoltre noleggiare furgoni di dimensioni, portata e volumi caricabili differenti, fondamentali per le aziende che fanno del trasporto di merce il proprio business, per chi deve trasportare attrezzature di supporto alla propria attività ma anche per chi, più semplicemente, deve solamente spostare qualcosa d’ingombrante. Ma non è finita, Scada Rent metterà a noleggio piattaforme aeree ed elevatori esterni di varie tipologie per chi deve raggiungere altezze più o meno importanti, posizionabili anche nei punti più difficili, con il supporto di operatori specializzati. Ma anche macchine lavapavimenti, per chi vuole mantenere sempre pulito il proprio luogo i lavoro senza gravare di spese eccessive e altri macchinari di fondamentale utilità. Senza dimenticare le autovetture, che tutti sappiamo essere alla base della vita di tutti i giorni, sia in ambito lavorativo che per il proprio tempo libero, pratiche e maneggevoli per spostamenti in
città ma anche agili ed economiche per spostamenti fuori porta. La Scada Rent offre inoltre una modalità di deposito innovativa ed esclusiva, ovvero la possibilità di custodire la merce nello stesso container adibito al trasferimento della stessa, il quale una volta sganciato dalla motrice verrà lasciato in uno spazio di proprietà del cliente oppure in magazzini dedicati per tutto il tempo necessario prima della consegna definitiva. Da sempre marchio di qualità e professionalità, il gruppo Scada garantisce di trovare sempre il mezzo adatto con assoluta facilità, con l’aiuto di personale esperto, costantemente aggiornato, flessibile ed efficiente, sempre alla ricerca della miglior soluzione. La Scada Rent è ubicata in via Cremona, 100 a Crema, nei pressi della rotatoria di Ca’ delle Mosche, collegamento fondamentale alle principali città della Lombardia. Per maggiori informazioni è possibile contattare al numero 0373 83621 il Responsabile della Scada Rent, ovvero il Sig. Riboni Marco che esaudirà ogni vostra richiesta.
Assemblea nella sala dei Ricevimenti. Più di mille gli aventi diritto al voto
Avis, si rinnova il consiglio direttivo dopo 7 anni. Premiati 297 donatori
Avis, si vota per il nuovo Consiglio. Nei prossimi giorni l’AVIS Comunale di Crema affronterà un importante impegno statutario: l’assemblea annuale che quest’anno vivrà un momento estremamente significativo coincidendo la stessa con il rinnovo degli organismi direttivi. Si tratterà di un vero rinnovo totale visto che lo statuto associativo non permetterà a nessuno della squadra guidata per 7 anni dal Presidente Mario Tacca di ricoprire gli stessi incarichi. Per questo il Consiglio Direttivo in carica ha sollecitato a più riprese tutti gli Avisini (al 31 dicembre 2008 gli aventi diritto al voto sono 1230) a vivere questo appuntamento in maniera attiva e partecipata e a proporrere le loro candi-
dature per la formazione del Nuovo Consiglio. Il termine per la presentazione delle candidature per il consiglio direttivo e per il Collegio dei Revisori dei Conti è stato indicato in otto giorni prima dell’assemblea che è stata programmata per il giorno 27 febbraio 2009 dalle ore 17,30 presso la sala dei Ricevimenti del Comune di Crema. Nel corso dell’Assemblea saranno consegnati distintivi di benemerenza a 297 donatori attivi. Le benemerenze (che saranno di tipi diverse) tengono sia del numero di donazioni effettuate che degli anni di appartenenza all’associazione.
Volontari dell'Avis
Personalmente mi interessa poco seguire le diverse e, negli ultimi anni, contraddittorie teorie economiche del Ministro Tremonti, le cui dissertazioni filosofiche hanno l'unico obiettivo di nascondere e non affrontare nel merito i problemi reali della famiglie e delle imprese. Ciò che invece credo sia doveroso è stare con i piedi per terra, sostenere proposte concrete di fronte al dramma della crisi internazionale e denunciare lo sperpero di risorse che proprio le scelte nefaste dello stesso Ministro stanno sottraendo alle misure che il nostro Paese avrebbe dovuto assumere urgentemente. Ho già avuto modo di scrivere sui soldi pubblici dirottati su Alitalia, sull'esonero dell'ICI per le case dei più ricchi, sui contributi ai comuni di Catania, di Roma e tra poco - si dice - di Palermo, ma l'ennesimo emendamento del Governo inserito all'ultimo minuto nel cosiddetto "decreto milleproroghe" (su cui ancora una volta è stata posta la fiducia per problemi all'interno della maggioranza) dà ulteriore conferma delle nostre forti preoccupazioni sui conti dello Stato. Mi riferisco all'operazione SCIP (Società di cartolarizzazione di immobili pubblici), un'operazione fatta sugli immobili degli enti previdenziali pagati con i contributi dei lavoratori e trasferiti, per legge, a una società privata che, alla fine di un percorso tortuoso, non è riuscita a venderli. Risale all'autunno del 2001 l'avvio della stagione delle cartolarizzazioni immobiliari da parte del Ministro Tremonti, con lo scopo di convertire gli immobili di proprietà degli enti previdenziali, e in parte dello Stato, in strumenti finanziari facilmente collocabili sui mercati. Per gestire tutta questa operazione, venne creata un'unica società, la SCIP Srl, società di diritto lussemburghese, con capitale sociale di 10 mila euro, detenuta da due fondazioni olandesi, avente come amministratore unico uno scono-
sciuto cittadino inglese. Il problema ora è che ad aprile 2009 scadono debiti per 1,7 miliardi di euro, che SCIP non è in condizione di pagare. È questa la ragione per cui, con questo emendamento nel decreto-legge, in fretta e furia, il Ministro Tremonti ha deciso di sbaraccare tutto, per evitare il fallimento di SCIP e una figuraccia del nostro Paese sui mercati internazionali. Questa operazione viene chiusa con una scelta drastica: si restituiscono gli immobili ancora in carico a SCIP agli enti previdenziali di partenza, che sborseranno 1,7 miliardi che verranno utilizzati per chiudere le passività di SCIP, e gli enti previdenziali, se ci riusciranno, li venderanno, rivalendosi sugli incassi. E' scandaloso che di fronte a una vicenda di tali proporzioni e così controversa, segnalata anche dalla Corte dei Conti, la maggioranza abbia votato compatta contro un ordine del giorno del Partito democratico che chiedeva al Governo di presentare una relazione nelle aule parlamentari al fine di fare chiarezza sull'intera operazione. Il Ministro Tremonti, che da mesi ci fa la morale sulla globalizzazione, sulla crisi finanziaria, sull'etica e sulla speculazione, ha fatto e sta facendo esattamente le stesse cose per cui oggi vengono accusati e additati al pubblico ludibrio i finanzieri americani ed europei. Lasciando così a carico del bilancio pubblico quasi due miliardi di euro. Per affrontare la crisi, noi abbiamo presentato un pacchetto di proposte per un impegno di risorse finanziarie di circa 16 miliardi di euro. Ci hanno deriso, ci hanno accusato di voler aumentare il debito pubblico, ci hanno snobbato, ma tant'è... di decreto in decreto, di emendamento in emendamento, a quella cifra questo Governo e questa maggioranza ci stanno comunque arrivando senza mettere nulla a favore di coloro che stanno pagando maggiormente gli effetti della crisi.
12
il PICCOLO
Agricoltura
giornale del
Cremasco Venerdì 27 Febbraio 2009
Un Consorzio che raggruppa oltre cento aziende florovivaistiche del territorio novarese, con 20 milioni di fatturato annui
Giovani e donne alla scoperta della floricoltura
U
na preziosa occasione per conoscere più a fondo la floricoltura made in Italy, dialogando con imprenditori agricoli che hanno saputo coniugare tradizione e innovazione, passione
per la bellezza e grande tenacia, spirito imprenditoriale ed elevata professionalità: questo ha rappresentato, per tutti i partecipanti, la visita tecnica al Polo Floricolo di Verbania, sul Lago Maggiore, organizzata da Giovani impresa e Donne impresa Coldiretti Cremona. L’intenso programma della
giornata ha previsto una serie di tappe presso le aziende florovivaistiche del Distretto floricolo del Lago Maggiore, ove ammirare un paradiso di colori in cui, nel regno delle acidofile (fra azalee, pieris, rododendri, leucotoe), il ruolo di regina spetta senza dubbio alla camelia, fiore che oggi gode, co-
MERCATI - SETTIMANA DAL 20/2/2009 AL 26/2/2009 UNITà DI MISURA
CREMONA
MILANO
MANTOVA
MODENA
Tonn.
131,00139,00
144,00149,00
142,00145,00
155,00158,00
Tonn.
122,00123,00
131,00132,00
124,00126,00
135,00136,00
Tonn.
N.q.
330,00356,00
312,00317,00
--
Tonn.
N.q. N.q.
alla rinfusa
Tonn.
76,0078,00
87,5089,00
92,0093,00
92,0093,00
FIENO maggengo agostano
Tonn.
N.q.
80,00-130,00 100,00-140,00
--
--
Tonn.
N.q.
44,00-55,00
--
--
lattonzoli locali
15 kg.
3,640
3,630
3,610
3,780
SUINI lattonzoli locali
25 kg.
2,660
2,650
2,640
2,780
SUINI lattonzoli locali
30 kg.
2,500
2,490
2,460
2,560
SUINI lattonzoli locali
40 kg.
2,050
2,020
2,040
2,090
Suini da macello
156 kg.
1,090
1,090
1,050
1,090
Suini da macello
176 kg.
1,090
1,090
1,080
1,125
Suini da macello
Oltre 176
1,090
1,010
1,080
1,090
Vacche Frisone 1ª qualità (p.v)
Kg.
2,00-2,35 p. morto
Montichiari peso vivo 0,90-1,15
0,890-0,990
--
Vacche fris. 2ª qualità (p.v)
Kg.
1,70-1,85 p. morto
0,65-0,73
0,580-0,680
--
Manze scottone 24 mesi
Kg.
2,10-2,45 p. morto
1,00-1,18
0,970-1,140
--
Kg.
0,70-1,00
0,80-1,00
0,900-1,120
--
(50-60Kg) pie blue belga
Kg.
3,00-4,95
4,50-5,00
4,250-4,650
--
BURRO pastoriz.
Kg.
1,50-1,55
1,30
1,300
--
PROVOLONE VALPADANA
Kg.
5,05-5,20
4,95-5,05
--
--
PROVOLONE VALPADANA
Kg.
5,30-5,50
5,15-5,35
--
--
Kg.
5,55-5,85
5,00-6,00
5,80-6,00
--
Kg.
5,85-6,00
6,05-6,55
6,20-6,45
--
Kg.
--
--
--
--
PRODOTTO FRUMENTO
tenero buono mercantile
GRANOTURCO
ibrido naz. 14% um.
SEMI DI SOIA nazionale
ORZO NAZ.
peso spec. 55-60 peso spec. 66-68
CRUSCA
PAGLIA
press.rotoballe
SUINI
Vitelli Baliotti (50-60 kg) fris.
Vitelli Baliotti
124,0-131,0- 150,0-155,0 N.q. 137,0-136,0 139,0-144,0 155,0-157,0
fino a tre mesi
oltre tre mesi
GRANA Scelto stag. 9 mesi
GRANA Scelto stag. 12-15 mesi
Latte naz. Crudo (16-30 giugno)
N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Non è escluso che in futuro venga ripristinato il mercato settimanale. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì.
me confermato dai floricoltori incontrati, di crescente interesse e grandissima richiesta. Nella mattinata dedicata all’incontro con un territorio che ha raggiunto indiscussi esempi d’eccellenza nella produzione di fiori unici, si è passati dalla visita ad una grande realtà, come l’azienda Tecnoverde di Verbania (dove, guidati dal direttore tecnico Morandi, gli imprenditori agricoli cremonesi hanno percorso un itinerario tra immense serre, organizzate nel segno dell’efficienza e della modernità), alle tappe presso alcune imprese frutto della dedizione e tradizione familiare, come la Floricoltura «Ratti Luigi e Alfredo», a Ghiffa (dove, accolti dai fratelli Ratti, si è ammirato un complesso di serre sorte lungo il pendio, valorizzando ogni centimetro utile di terra, per trasformarlo in giardino) e la Floricoltura Lotto, ad Unchio (un’azienda fondata nel 1974, condotta dai fratelli Lotto, divenuta leader nella produzione di acidofile a livello nazionale ed internazionale). La giornata ha incluso l’incontro con Elio Savioli, vice-
Il gruppo in visita a Verbania
presidente di Coldiretti Novara VCO, tra i fondatori del Consorzio dei fiori tipici del Lago Maggiore. Favorita dal direttore Coldiretti Assuero Zampini, questa conoscenza ha offerto la preziosa occasione per parlare del Consorzio, una “scommessa” lanciata nel 2000, con l’obiettivo di legare i floricoltori del territorio: oggi sono più di un centinaio le aziende florovivistiche e di manutenzione del verde collocate nell’area del Distretto floricolo del Lago Maggiore (le province di Ver-
bania Cusio Ossola, Novara e Biella) unite dal marchio «Fiori tipici del Lago Maggiore», che contraddistingue una produzione d’eccellenza di camelie, azalee, rododendri, pieris, skimmie, kalmie e vari arbusti. Come spiegato dal vicepresidente Savioli, il Consorzio, con un fatturato di circa 20 milioni di euro, una produzione di circa 2.500.000 piante acidofile vendute l’anno ed una forte propensione all’export (30% del fatturato) è leader nazionale nel proprio settore.
Un premio per gli imprenditori innovativi Un premio per gli imprenditori che hanno saputo cambiare e innovare la propria impresa e l'agricoltura italiana, offrendo sicurezza e qualità ai cittadini-consumatori, tutela dell’ambiente e promozione del territorio, assicurando un fattivo contributo alla creazione di una filiera tutta agricola e tutta italiana. Questo è “Oscar Green”, il concorso promosso da Giovani impresa Coldiretti, rivolto a tutti gli imprenditori agricoli e agroalimentari, singoli o associati, operanti sul territorio nazionale e di qualsiasi età che, all'interno del proprio percorso imprenditoriale, abbiano sviluppato un’idea innovativa, in grado di
testimoniare l’apporto offerto dall'agricoltura alla società in termini di valore, sicurezza, fiducia e qualità della vita. Le iscrizioni alla terza edizione del premio sono ufficialmente aperte, con sei categorie: «Stile e cultura d'impresa», «Sviluppo locale», «Energia per il futuro», «Esportare il territorio», «Oltre la filiera», «Campagna Amica». Per partecipare a Oscar Green 2009 è possibile rivolgersi alla Segreteria Provinciale Coldiretti Giovani Impresa (tel. 0372.499814, e.mail: movgiovani.cr@coldiretti.it). Le domande di partecipazione potranno essere presentate fino al 31 marzo 2009.
Ecologia di Barbara Milanesi Domenica 19 aprile 2009 torna RIFIUTANDO, la grande iniziativa promossa da SCS GESTIONI e dai Comuni del Cremasco contro l’abbandono dei rifiuti. La manifestazione, giunta alla settima edizione, cresce sempre più tanto che è diventato un vero e proprio evento per tutto il territorio. Lo conferma lo straordinario record di iscritti registrato l’anno scorso: oltre 9 mila persone che, “armate” di scope e palette, hanno pulito il nostro territorio dando così un forte segnale di sensibilità e responsabilità ambientale. L’edizione 2009 si appresta a bissare il successo dello scorso anno: le iscrizioni sono aperte e già la tendenza sembra essere quella di un altro record di adesioni. L’iniziativa si svolgerà la mattina di domenica 19 aprile in tutti i Comuni del territorio Cremasco. I partecipanti, come per le precedenti edizioni, saranno organizzati in ciascun comune in gruppi di 8/10 persone e saranno seguiti dai mezzi comunali e dai mezzi di SCS Gestioni per il trasporto dei rifiuti. Il materiale raccolto durante la mattina sarà poi
il PICCOLO
giornale del
Cremasco
Il Tam tam di Rifiutando 2009
Venerdì 27 Febbraio 2009
alunni delle scuole del territorio con materiali da riciclo. La mostra è stata organizzata nell’ambito del progetto didattico VERSO IL BLU, promosso in tutte le scuole del Cremasco da SCRP e SCS GESTIONI. Anche Verso il Blu, così come Rifiutando, è un significativo progetto di educazione ambientale rivolto a tutto il territorio finalizzato a sensibilizzare i ragazzi, cittadini di domani, sulle tematiche ambientali e dello sviluppo sostenibile e
I gruppi si muoveranno nelle campagne del Cremasco
conferito alla piattaforma per la raccolta differenziata più vicina a ciascun Comune. Ad ogni gruppo, prima della partenza, saranno consegnati il kit per la pulizia degli spazi dove vengono abbandonati i rifiuti (scope, guanti, palette e sacchi). La giornata di “Ri-
corso proprio in questi giorni quali attività complementari a Rifiutando. La prima è un’iniziativa che ha avuto grande successo l’anno scorso e che ha l’obiettivo di offrire l’opportunità ad alunni ed insegnanti di verificare e “toccare con mano” che il materiale recuperato con la raccolta differenziata viene effettivamente rigenerato, trasformato e riutilizzato. L’attività si traduce infatti in visite guidate alle aziende di trasformazione del vetro, lattine, plastica, legno, umido. Sono diverse decine le classi
Lo scorso anno hanno partecipato circa nove mila persone
Alla raccolta parteciperanno il personale e i mezzi dell'Scs
L'iniziativa coinvolge tutte le scuole del territorio
scere e raccontare il loro territorio e creare momenti aggreganti sui temi dell’ambiente, del territorio, del sociale. VERSO IL BLU è ormai
13
fiutando” sarà inoltre accompagnata da un’altra significativa iniziativa, in programma presso la Rocca di Soncino: l’inaugurazione della ECOMOSTRA, un’interessante esposizione di oggetti e opere d’arte realizzate dagli
più in particolare a promuovere l’educazione ambientale nelle scuole e a fornire strumenti di conoscenza relativi ai temi dell’energia, dei rifiuti e del ciclo idrico. Lo scopo è anche quello di permettere ai ragazzi di cono-
uno strumento didattico riconosciuto da tutte le scuole del territorio, così come confermato dal crescente numero di adesioni registrate dal 2002 ad oggi: l’edizione 2008/2009 ha fatto registrare, infatti, oltre 7.000 alunni per un totale di 370 classi e 130 insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado di Crema e dei Comuni del territorio. Numerose sono le attività previste nell’ambito del progetto, sempre più multi-disciplinare, di VERSO IL BLU. Tra queste meritano di essere segnalate “Ci metto il naso” e “Amico esperto”, in
delle scuole del territorio che in questi giorni stanno effettuando queste visite guidate, che suscitano grande interesse e curiosità da parte degli alunni. La seconda attività, “Amico esperto”, offre invece l’opportunità, per le scuole che ne fanno richiesta, della presenza di un esperto in classe per lezioni inerenti la raccolta differenziata dei rifiuti, con possibilità di effettuare anche visite guidate alle piattaforme del Cremasco, con lezione all'aperto. Le iscrizioni per Rifiutando sono aperte ancora per qualche settimana.
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il PICCOLO
Ecologia
giornale del
Cremasco Venerdì 27 Febbraio 2009
di Barbara Milanesi Con l’arrivo della bella stagione compare il problema degli insetti, in particolare delle zanzare. Le zanzare appartengono alla famiglia dei Culicidi, insetti caratterizzati da addome lungo e stretto e apparato boccale che forma un lungo rostro atto a pungere e succhiare. Le uova vengono deposte nell’acqua; larve e ninfe sono acquatiche e si portano ogni tanto in superficie a respirare disponendosi in maniera diversa per le due sottofamiglie. I maschi adulti si nutrono di succhi vegetali, mentre le femmine attaccano animali a sangue caldo (per lo sviluppo delle uova necessitano di sangue). Possono trasmettere gravi malattie (Anofele: nei climi
Gli appartenenti alle due sottofamiglie hanno modi diversi di posarsi sulla superficie e di respirare allo stadio larvale. Le femmine di zanzara vengono attirate prevalentemente dagli odori e dalla anidride carbonica emessa durante la respirazione. Sono insetti piccoli, con dimorfismo sessuale: le femmine hanno antenne con peli radi, mentre i maschi hanno antenne fittamente piumate. Inoltre, la differenza che più ci riguarda, è legata al rostro pungente-succhiante delle femmine. Dopo lo sfarfallamento, possono allontanarsi fino a 5-6 chilometri. E’ utile distinguere i gruppi, perché così si identifica l’ambiente in cui vivono, prolificano e si determina la loro pericolosità (diversa a seconda del genere). Ci sono specie ubiquita-
E' necessario un lavoro di disinfestazione
caldi malaria, febbre gialla ecc .). Le zanzare presenti in Italia, appartengono a due sottofamiglie: Anofelini (Anopheles) e Culicini (Culex, Aedes, Mensonia e Theobaldia).
rie e altre che vivono prevalentemente in ambienti determinati (ad es. Culex pipiens vive prevalentemente in zone abitate). La lotta a questi insetti diventa impor-
Zanzare tigre, come difendersi
tante e fondamentale. La disinfezione può essere indirizzata contro gli adulti o, meglio, contro le larve. La lotta alle larve è il mezzo principale, anche se richiede l’intervento su un vasto comprensorio. Per questo motivo è preferibile un intervento pubblico, se possibile. Vengono suggerite tre fasi: il censimento (devono essere individuati i focolai larvali); il controllo (i focolai vengono tenuti sotto osservazione regolarmente per verificarne la consistenza, i cambiamenti e principalmente lo stadio delle larve per ottimizzare il momento utile al trattamento, in base ai diversi p.a.); il trattamento (il prodotto più utilizzato sulle grandi superfici è il Bacillus thuringiensis v. isr. In casi di acque putride o contenenti molta sostanza organica, intervenire con altri prodotti). Gli interventi su superfici ampie dovrebbe essere compito delle pubbliche amministrazioni. Per ottenere un buon controllo, è però indispensabile la collaborazione di tutti, per individuare e rimuovere i focolai nelle aree private. Ci sono alcuni luoghi tipici di ovideposizione: le zone depresse con ristagni; i piccoli canali e ruscelli (specialmente con vegetazione non controllata o rimossa); i depositi di auto e pneumatici; gli abbeveratoi; le piscine
Le uova vengono deposte nell'acqua
con cattiva manutenzione; le cavità negli alberi; i sottovasi con acqua; i barattoli abbandonati; le grondaie ostruite. Per prevenire è meglio attenersi ad alcuni utili consigli: pulire canali e ruscelli rimuovendo la vegetazione; chiudere i cavi degli alberi; mantenere pulite le vasche e le piscine; immettere nelle vasche pesci che si nutrono di larve (Gambusia affinis: piccolo pesciolino portato in tutto il mondo per combattere la malaria. Questo pesciolino mangia le larve della zanzara anophele, che tra-
smette la malattia); rimuovere ogni ristagno d’acqua; cambiare l’acqua nei sottovasi e abbeveratoi giornalmente. I tradizionali metodi di lotta, si possono suddividere in mezzi chimici (esalazioni di sostanze insetticide e repellenti come aerosol, piastrine, fumiganti, zampironi; trattamenti alle pareti, infissi, serramenti, lampadari con prodotti a base di piretro e/o piretrine sintetiche; trattamenti alle zone circostanti attorno alle case con prodotti ad azione residuale) oppure con mezzi fisici: (reti e zan-
zariere; lampade con griglia elettrica che catturano tutto ma poche zanzare). Ci sono oggi utili indicazioni per l’utilizzo di impianti che emettono anidride carbonica, che attira le zanzare, che poi vengono eliminate. E’ un sistema selettivo che colpisce solo le zanzare (e quindi non modifica l’ambiente e non colpisce gli insetti utili) con una buona zona coperta attorno alle case. Co la primavera alle porte è meglio pensarci ora per evitare di avere problemi durante la bella stagione.
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Protagonista con Crema Ricerche nelle più famose fiere internazionali. Un 2008 di grandi successi
Le sfide di Reindustria: Polo della Cosmesi e della Meccanica
Per Reindustria e Crema Ricerche il 2008 si è chiuso con un bilancio della attività sicuramente positivo: nel corso dell’anno entrambe le società hanno infatti avviato con successo numerosi progetti. In particolare, le attività delle due società si sono concentrate sulle due eccellenze produttive del territorio: il Polo Tecnologico della Cosmesi, che conta oggi 130 aziende aderenti, e il MEC (Meccanica Eccellenza Cremonese). A fronte del successo dimostrato dall’aggregazione delle imprese del comparto cosmetico, Reindustria sta infatti affrontando un’analisi approfondita sul settore della meccanica di
Creativity e sponsorizzato da I-POD, il Forum ha dato voce a dodici Regioni innovative, tra cui Regione Lombardia che ha coinvolto tre filiere lombarde collegate con il settore fashion: il calzaturiero, la produzione di calze e la cosmesi. Il Polo della Cosmesi ha presentato alle oltre 2.000 persone convenute al Lotto Arena di Anversa la grande capacità creativa e produttiva delle imprese lombarde, con una particolare attenzione agli aspetti del design e della creatività che si concretizzano anche nelle azioni collettive del Polo della Cosmesi. Reindustria e Crema Ri-
vede la collaborazione tra centri di ricerca pubblici e privati, università, imprese, enti locali con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo precompetitivo e l’innovazione organizzativa. Cinque le aziende coinvolte nel progetto “La sicurezza dei consumatori: verso il marchio Ecolabel”. Il Consorzio Crema Ricerche ha presentato, sempre nell’ambito del programma di sviluppo, innovazione e ricerca a valere sul Bando l.r.1/2007, due progetti anche per il settore della meccanica di precisione, a cui hanno preso parte in totale otto imprese. A poche settimane di di-
La presentazione delle ultime linee di prodotti cosmetici
viato in collaborazione con Christophe Bouckaert, designer belga in Italia con il progetto europeo Leonardo Da Vinci - IPOD. Attraverso questa iniziativa, Reindustria e Crema Ricerche intendono
Le aziende del Polo della Cosmesi mettono in mostra le loro più recenti novità
precisione, con l’intenzione di dare vita ad un Polo della Meccanica. Obiettivo del Polo della Cosmesi è quello di far conoscere l’eccellenza lombarda anche all’estero: nel corso del 2008 il Polo della Cosmesi ha partecipato con successo a Cosmoprof (Bologna, 10-13 aprile), a HBA Global Expo (New York, 9-11 settembre) e a Beyond Beauty, che si è tenuta a Parigi dal 5 all’8 ottobre. Le aziende, soddisfatte dei risultati ottenuti in termini di presenza internazionale, apertura ai nuovi mercati e ampliamento della clientela, hanno già confermato la loro presenza per l’edizione 2009 di Cosmoprof e di Beyond Beauty Paris. Il Polo della Cosmesi ha consolidato poi la propria esperienza in ambito internazionale partecipando al Creativity World Forum (Anversa, 19-20 novembre). Organizzato da Flanders District of
cerche, attraverso un’attività di network di territorio, predispongono inoltre programmi di sviluppo, ricerca e innovazione, anche attraverso la stesura progetti di innovazioni di prodotto, di processo e innovazione organizzativa. In merito al settore della cosmesi, due i progetti presentati in Regione Lombardia. Il progetto per l’attivazione del servizio di Direzione Tecnica Condivisa che Reindustria ha presentato lo scorso 3 ottobre per il Bando DG Artigianato – Convenzione Unioncamere è stato recentemente approvato: il servizio, già attivo con una sperimentazione partita a luglio 2008, si rivolge a 10 aziende artigiane del Polo Cosmesi, che sempre più sta diventando un centro servizi per le aziende associate. Crema Ricerche ha invece presentato a fine ottobre un programma di sviluppo, innovazione e ricerca a valere sul Bando l.r.1/2007 che pre-
stanza dalla chiusura di questo bando, alcune aziende del territorio hanno aderito al bando nazionale Industria 2015, confermando il continuo impegno del nostro territorio per l’innovazione e la ricerca. Per la predisposizione dei progetti, che hanno coinvolto da una parte un’azienda della cosmesi e dall’altra tre aziende del settore meccanico, il Consorzio Crema Ricerche si è appoggiato al CNR. Attraverso il bando Industria 2015 il governo intende promuovere le reti di impresa, la finanza innovativa e soprattutto i Progetti di Innovazione Industriale come nuovi strumenti per garantire il riposizionamento strategico del sistema industriale italiano nell’ambito dell’economia mondiale, globalizzata e fortemente competitiva. A ottobre è partita infine l’attività dell’Accademia del Design, che Reindustria e Crema Ricerche hanno av-
offrire un servizio di consulenza di progettazione legata al design industriale non solo per il settore della cosmesi ma anche per quelli della meccanica e dell’agroalimentare, rilanciando così la
capacità di fare design che il nostro territorio ha sempre manifestato in passato – l’Olivetti ne è un emblematico esempio – ma che ora deve essere incentivata e incrementata.
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Anche il 2009 sarà un anno ricco di progetti
alimentari e di cultura materiale, riconoscendo ad esse capacità di creare importanti occasioni di marketing territoriale, con utili ricadute sulla comunità. Il progetto prevede inoltre l’elaborazione di proposte in vista dell’Expo 2015, incentrato proprio sulla tematica dell’alimentazione: questo permetterà alla provincia di Cremona di presentarsi all’Expo con un ricco paniere di prodotti tipici locali. Sono partiti in queste settimane gli incontri con i Comuni interessati • Nelle prossime settimane verranno firmati i Protocolli d’Intesa con le banche del territorio cremasco e cremonese. Tali protocolli hanno per obiettivo lo sviluppo economico, in una logica di rafforzamento e consolidamento del tessuto produttivo locale e si inseriscono nell’ambito della volontà dei soci di Reindustria di incentivare la collaborazione tra sistema imprese, enti territo-
Polo della Cosmesi sarà al Cosmoprof: è il quarto anno consecutivo
riali, agenzie di sviluppo e banca. In particolare gli istituti di credito si sono resi disponibili ad esaminare e strutturare operazioni finanziarie dedicate alla realizzazione di iniziative di sviluppo di imprese e all’implementazione di progetti e interventi pubblici e privati finalizzati all’innalzamento della competitività, dell’attrattività e della coesione dei sistemi socio-economici locali. Gli attuali protocolli vanno a rin-
ci sarà la presentazione del volume "LEVRES DE LUXE – le rouge est mis” di JeanMarie Martin Hattemberg, con un aperitivo in tema con il colore rosso. Già presentato lo scorso 22 gennaio nella splendida cornice della Sala Pietro da Cemmo a Crema, il volume è in realtà un progetto ancora in corso, un book in progress che l’autore ha voluto portare proprio a Crema per stringere una prima collaborazione con il Polo
DE.CO valorizza le attività agro-alimentari del territorio
• E’ in fase di avvio la “Fabbrica della Bioenergia”, il progetto industriale e di ricerca nato dalla richiesta del territorio cremonese di costituire un Distretto agroenergetico, elaborato nell’ambito del Patto per lo sviluppo e raccolto nell’Aqst con la Regione Lombardia. Lo scopo della “Fabbrica” è di favorire la diversificazione dell’attività agricola, realizzare un luogo di verifica e confronto di tecnologie e di sperimentazione impiantistica e industriale; favorire e rafforzare il dialogo nel tessuto produttivo, promuovere e sostenere la ricerca, l’innovazione tecnologica e l’alta formazione. L’attività della “Fabbrica” si svolgerà su quattro linee: dimostrazione, ricerca, servizi e osservatorio. In questo contesto il ruolo di Reindustria è di coinvolgere le aziende meccaniche del territorio, per la realizzazione
dei macchinari innovativi necessari per avviare il progetto. • Reindustria è promotore del progetto DE.CO – Denominazioni Comunali – con le quali si intende tutelare e valorizzare le attività agro-alimentari tradizionali locali, che costituiscono una risorsa di sicuro valore economico, culturale e turistico e uno strumento di promozione dell’immagine della provincia. Le De.Co. non sono marchi né si pongono come vie brevi rispetto alle denominazioni europee riconosciute: sono delibere di un’amministrazione comunale che registra un prodotto, un piatto, un sapere, con i quali quella Comunità si identifica. Reindustria darà supporto ai Comuni nella promozione e nello sviluppo del territorio, attraverso la valorizzazione delle produzioni artigianali,
Reindustria è il promotore dei DE.CO, Denominazioni Comunali
Lo staff del Polo della Cosmesi
novare quelli già stipulati nel 2006 e 2007, a dimostrazione di come si stiano sempre più affinando le sinergie fra finanza pubblica e finanza privata, entrambe a supporto del sistema economico provinciale. • Per il quarto anno consecutivo il Polo della Cosmesi parteciperà a Cosmoprof 2009, che si terrà a Bologna dal 02 al 05 aprile: nello stand collettivo di 100 mq 6 aziende avranno a disposizione un business desk di 9 mq dove esporre i propri prodotti e il materiale promozionale e incontrare vecchi e nuovi clienti. Nell’area lounge dello stand altre aziende potranno disporre di una postazione per incontri di business anche solo per mezza giornata o un giorno. Venerdì 3 aprile presso lo stand del Polo della Cosmesi
della Cosmesi. Appassionato da quasi trent'anni di tutto ciò che riguarda la storia e il patrimonio dei grandi marchi di profumeria e cosmetici dal 1880 ai giorni nostri, Hattemberg possiede una collezione di 400 rossetti storici. Pezzi unici davvero straordinari, veri e propri gioielli creati dai grandi marchi internazionali che hanno fatto la storia del make-up. Intimamente legato con il rossetto è ovviamente il colore che gli dà il nome, a cui il libro dedica alcuni capitoli. Rosso: simbolo di passione, di vita, di seduzione ma anche di dolore e di sangue, questo colore provocante e provocatorio sulle labbra ha significato, per le donne degli anni ’40, poter esprimere la propria personalità e indipendenza.
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Un studio per conoscere le potenzialità del Casalasco E' il contenuto del volume commissionato da Reindustria. Con analisi e strategie di sviluppo
GENERALE Il settore agricolo è il settore di riferimento del circondario e raggruppa il più alto numero di imprese attive, seguito dal settore industriale. La densità imprenditoriale del Casalasco presenta il tasso complessivo più eleva-
Veduta di piazza Garibaldi a Casalmaggiore
“Il Casalasco – primo studio su un territorio poco conosciuto ma dalle grandi potenzialità”: questo il volume presentato lo scorso 6 febbraio presso l’Istituto Santa Chiara a Casalmaggiore. Il progetto, commissionato e coordinato da Reindustria, è stato cofinanziato da Provincia di Cremona, Camera di Commercio di Cremona, Comune di Casalmaggiore, Cassa Padana, Consorzio Casalasco del Po-
modoro e Gruppo Cogeme. Il volume realizzato dallo “Studio Vitale-Novello-Zane & Co” propone un’attenta analisi del territorio casalasco da un punto di vista demografico, economico e sociale, individuando le possibili linee di sviluppo che il Casalasco può seguire. Questa ricerca, non limitandosi ad una fotografia dell’oggi, si offre quindi come strumento utile per la pianificazione di strategie volte
La chiesa cinquecentesca di Santa Chiara
alla crescita e allo sviluppo del territorio. Un territorio, come ha orgogliosamente ricordato il sindaco Luciano Toscani, ricco di valori, di uomini volenterosi, di opportunità e potenzialità che proprio questo studio ha portato alla luce. PROFILO TERRITORIALE Il territorio casalasco ha un elevato valore materiale e immateriale ma una bassa consapevolezza del proprio valore: è auspicabile dunque la creazione di un specifico piano pluriennale di comunicazione condiviso dai comuni e affidato ad un soggetto specializzato, per valorizzare il territorio come tale, la sua integrità, naturalità, ricchezza d’acqua, con l’obbiettivo di una valorizzazione sia sotto il profilo dei prodotti agricoli e agroalimentari, che del turismo compatibile. Questa azione deve essere rivolta sia all’esterno (far conoscere il territorio) che all’interno (aumentare la consapevolezza del valore del territorio). QUADRO DEMOGRAFICO Forte incremento della dinamica migratoria: l’incidenza della popolazione straniera, che risulta discretamente integrata ed istruita, è superiore alla media provinciale. Contemporaneamente si assiste allo spopolamento delle aree rurali e alla diminuzione complessiva della popolazione, che è la più anziana rispetto al dato medio provinciale: è necessario dunque Attivare un percorso di sviluppo locale in grado di conservare e attrarre giovani nel territorio. QUADRO ECONOMICO
to della provincia nel settore dell’agricoltura, dell’industria e del commercio. Il territorio presenta un patrimonio di piccole e micro imprese, che dovranno trovare la loro ragione di esistere in un contesto economico e culturale vivace, che ne ri-
conosca la funzione e che riesca a mettere in atto le necessarie attività “di sistema” che consentono di superare i vincoli ed i limiti delle ridotte dimensioni aziendali. Ciò non potrà che avvenire valorizzando le specializzazioni esistenti.
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L'agricoltura, settore strategico Aziende specializzate di nicchia Venerdì 27 Febbraio 2009
Dietro le coltivazioni una costante attività di ricerca
AGRICOLTURA Nel sistema economico e produttivo casalasco gioca un ruolo fondamentale l’agricoltura, che presenta colture specializzate di nicchia e di qualità (ortofrutticole). Caso di eccellenza nella trasformazione e commercializzazione agro-industriale di prodotti del territorio è rappresentato dal Consorzio Casalasco del Pomodoro; altre importanti specializzazioni produttive sono quelle del florovivaismo e la coltivazione del melone. La direttiva strategica proposta alle amministrazioni
sfuggire alla lettura di coloro che vi risiedono e vi operano quotidianamente. i rapporti tra le imprese, anche all’interno dello stesso settore, non sempre sono collaborativi: per questo si rende sempre più necessario coinvolgere le imprese principali negli sviluppi strategici del territorio. Fiore all’occhiello del casalasco è la filiera del legno, che rappresenta un’eccellenza a livello nazionale. Sfruttando questa presenza, sarebbe opportuno impostare un ragionamento sull’opportunità di stimolare una valorizzazione a livello distrettuale, cominciando a individuare un soggetto di riferimento che riesca a fare sintesi dei vari interessi nell’ottica di uno sviluppo complessivo del settore, affinché lo stesso possa definirsi a pieno titolo distretto industriale ed in tal modo essere di sprone anche per altri operatori economici. SERVIZI Nel settore dei servizi il territorio casalasco presenta un carattere nel complesso molto positivo: il sistema crediti-
zio sembra in grado di rispondere in misura adeguata alle necessità delle famiglie e delle imprese locali. Il casalasco è il comprensorio provinciale col maggior numero di esercizi commerciali per abitante: le strutture commerciali moderne sono concentrate in pochi centri che sono a servizio dell’intero circondario ma contemporaneamente è radicata una rete tradizionale di vendita molto forte. Per quanto riguarda il sistema turistico, il casalasco può contare su un territorio ben conservato e un’alta qualità ambientale. Come per altri settori economici sarebbe necessario un potenziamento delle iniziative tese ad accrescere la consapevolezza nella popolazione del valore e delle potenzialità del territorio dal punto di vista ambientale, naturalistico e storico-artistico. Sul lato della mobilità, il contesto infrastrutturale è potenziabile ma senza pregiudicare la qualità paesaggistica ed ambientale del territorio.
locali è quella di sviluppare e potenziare tutte le attività di ricerca e formazione connesse all’agricoltura e all’agroalimentare (come il Parco Scientifico-Tecnologico di Casalmaggiore), anche per permettere al territorio di inserirsi attivamente nel nuovo ciclo economico caratterizzato da un “ritorno” all’agricoltura ed a una valorizzazione dei prodotti della terra, ponendo l’agricoltura al centro della strategia di valorizzazione del territorio. INDUSTRIA L’industria è una realtà del circondario che sembra
L'agricoltura al centro della valorizzazione del territorio
L'obiettivo è un prodotto di qualità
Turismo
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Bit, la vacanza su misura. Viaggi a prezzi convenienti, in tutti i continenti hanno completato ed arricchito il quadro espositivo: Bit Technology, il mondo delle tecnologie per il turismo on e off-line, CRS, HRS E TOUR OPERATOR on line; e Certicibit. Cinquemila espositori da 140 paesi differenti. In esposizione per la prima volta quest’anno: Bulgaria, Cambogia, Costa d’Avorio, Fiji, Filippine, Georgia, Giordania, Kenia e Montenegro. Hanno invece rafforzato la loro presenza Cina, Fiandre, Irlanda, Israele, Spagna e Sudafrica. Un grande mappamondo, distribuito in uno spazio di 57 mila metri quadri, lungo nove padiglioni di cui quattro occupati dall’Italia, che è stata presente in forza con tutte le regioni. 153.800 le presenze complessive, di cui 101.000 sono
Gli stand presi d'assalto
Si è tenuto da giovedì 19 febbraio a domenica 22 febbraio a Milano la 29esima edizione del Bit, la fiera internazionale del turismo. 9 i padiglioni occupati dalla Bit a Fieramilano di Rho-Pero. Insomma, il mondo dei viaggi e della vacanza è salito ancora una volta sul palcoscenico. Italia e estero hanno messo in mostra la loro offerta turistica. La Fiera è stata un richiamo fortissimo per i visitatori professionali e gli Operatori sono apparsi motivati a sviluppare soluzioni alla crisi ed essere pronti per la futura
ripresa. Ma la fiera ha visto alternarsi anche diversi curiosi, tanti visitatori coloro che hanno deciso di scegliere "in diretta" la vacanza su misura fra le migliaia di proposte in esposizione. Infatti la Bit è stata aperta al grande pubblico sabato e domenica. Il tema centrale di quest’anno è stato “Globalizzazione e Turismo. Rischi e opportunità di una sfida senza confini”. La Bit era suddivisa in tre macroaree tematiche: Italy, tutta l’offerta turistica italiana; The world, una panoramica completa della proposta
I numeri: più di 150mila visitatori e 100mila addetti del settore turistico internazionale; Tourism Collection, con tour operator, agenzie di viaggio, catene alberghiere, vettori aerei, marittimi e ferroviari, società di servizi. Poi due aree speciali
stati gli Operatori Professionali (81.500 italiani e 19.500 esteri). Numerosi i convegni e le tavole rotonde che si sono tenuti all’interno della Bit. Tra le novità di quest’anno
Bit Itinera, primo workshop dedicato al turismo religioso in Italia che si è svolto venerdì 20 e che ha visto la partecipazione di almeno 60 incaricati diocesani, agenzie di viaggi, animatori parrocchiali e 150 rappresentanti di luo-
e ambiente: ricetta del made in Italy per attrarre i viaggiatori”. Un’attenzione particolare è poi stata rivolta, quest’anno, all’incontro tra agenzie di viaggi e tour Operator. Non solo. Numerosi sono stati anche gli appunta-
La filosofia: viaggiare anche in tempo di crisi economica
ghi di culto, mete di pellegrinaggi e centri di accoglienza. Da non perdere assolutamente era il padiglione che ha ospitato CerticiBit, dedicato al turismo delle buone abitudini alimentari e delle produzioni di qualità, patrocinato dal ministero delle Politiche Agricole e dal Ministero dell’Ambiente. Il tema del CerticiBit quest’anno è stato: “Il cibo come medium dei territori. Prodotti, vini, cucina
menti, gli incontri dedicati alla politica turistica, alle previsioni sull'andamento della stagione, mettendo a confronto esigenze dei mercati e desideri e possibilità di chi viaggia. La cosiddetta bilancia dei pagamenti turistici ha lanciato segnali di cauto ottimismo. La Bit, giunta alla ventinovesima edizione, si è riconfermata il riferimento dell’industria turistica mondiale.
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Motori
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Anche nel settore dei trasporti tira aria di cambiamento e Iveco ha prontamente studiato una strategia vincente per restare al passo coi tempi la casa torinese intende infatti rispondere alla crisi con una strategia tutta volta alla fidelizzazione del cliente attraverso un’offerta di veicoli sempre più flessibili nel loro utilizzo ma al contempo piacevoli da vedere confortevoli da guidare, veicoli semplificati e sempre più adatti
leadership sul mercato senza cedere nulla alle aziende concorrenti ma la sfida di Iveco è di migliorare le proprie performance in quei segmenti di mercato che ricercano uno strumento di lavoro affidabile e conveniente in termini di prezzo. Il Daily MiniCab e MidiCab sono l’esempio calzante di questa nuova tendenza. Cabinati agili e robusti, ideali per molte categorie di artigiani, professionisti della
Iveco, sempre al passo dei tempi
leggera. Si tratta quindi di veicoli estremamente versatili, ideali per imprese edili e varie categorie di artigiani, in particolare quelli che operano all’interno dei centri storici per lavori di ristrutturazione e manutenzione degli immobili e hanno la necessità di disporre di un veicolo dalle dimensioni contenute, robusto e autorizzato ad accedere anche nelle zone a traffico limitato. Allestiti con box di lega leggera, i due nuovi Daily sono invece la soluzione ideale
attenzione all’ambiente, rispondendo così a una reale esigenza dei clienti, che vogliono contenere i costi senza rinunciare alla robustezza, alla durata e al valore di un Daily. Il Daily MiniCab presenta un’offerta semplificata che si basa su due motorizzazioni con tre diverse opzioni di accessoristica, i modelli 29L10, 29L12 e 29L14 con due passi di 3000 e 3450 mm. Per il cambio si può scegliere tra il manuale a cinque marce e l’automatizzato Agile a sei
per cilindro a iniezione diretta di 2300 CC da 100 CV e 120 CV, in versione Euro 4 con dispositivo EGR e la possibilità di montare, come optional, il filtro antiparticolato, che consente la circolazione
.18 è disponibile la sospensione pneumatica posteriore che consente di abbassare il piano di carico. Il Daily MidiCab è la soluzione ideale per ogni missione che richieda un veicolo maneggevole in
Daily, comfort e prestazioni efficienti
anche ai settori merceologici più insoliti con un prezzo tra i più competitivi del mercato. Una strategia di posizionamento di prezzo calibrata sulle reali possibilità del mercato e soprattutto, sul fronte dei leggeri, una semplificazione dell’offerta e una decisa virata verso veicoli dall’utilizzo flessibile e di assoluta guidabilità. La casa torinese è partita all’attacco della crisi che ci aspetta in questo 2009 appena agli inizi, decisa a riportare una vittoria. Certo dati i tempi vincere potrebbe anche voler dire mantenere le posizioni di
distribuzione e per le imprese edili. Come già realizzato con successo con i Daily MiniVan e MidiVan, l’obiettivo dei nuovi modelli è quello di raggiungere ulteriori settori merceologici attraverso un’offerta semplificata che, riducendo le personalizzazioni, punta a standardizzare i contenuti in base al valore percepito. Sono mezzi che fanno della flessibilità il proprio segno di riconoscimento, entrambi a ruota singola, si possono condurre con patente B e si propongono prevalentemente per l’allestimento con cassone fisso o con box di lega
Cabinati agili e robusti
Veicoli versatili, ideali per imprese edili e artigiane
per gli operatori della distribuzione urbana. L’obiettivo tanto ambizioso quanto stimolante è quello di offrire un cabinato con un eccezionale rapporto prezzo contenuti e una particolare
mentre per i modelli 29L12 e 29L14 è disponibile anche la sospensione pneumatica. Per quanto riguarda le motorizzazioni, le versioni proposte montano i motori quattro cilindri a quattro valvole
anche nei giorni di blocco del traffico. Sulla base del modello 35S, il Daily MidiCab è invece proposto con una vasta offerta declinata su quattro motorizzazioni (2.3 litri da 96, 116 e 136 CV e 3.0 litri da 176 CV), tre soluzioni di passo (3000 mm, 3450 mm e 3750 mm), cambi manuali a cinque e sei rapporti e cambio automatizzato Agile. Per le versioni .12, .14 e
città, ma adatto anche a impieghi più gravosi dove il carico utile è importante. Quindi non solo utilizzo urbano con alta densità di traffico e manovrabilità nei centri storici, ma anche un vero campione di produttività e versatilità. Ogni versione del Daily MidiCab è altamente personalizzabile, ma si è deciso comunque di semplificare la vendita creando dei pacchetti opzionali.
Lettere biomasse vegetali
Un piano provinciale e norme più certe Il consiglio provinciale ha approvato all’unanimità l’Ordine del giorno elaborato dalla Commissione Ambiente di indirizzo in merito alla pianificazione di centrali di produzione energetica da biomasse vegetali. Di seguito il testo del documento. In questi ultimi anni i crescenti costi per l’approvvigionamento di materie prime energetiche, in particolar modo il petrolio, hanno incrementato la ricerca di soluzioni alternative per produrre energia che si è indirizzata anche verso l’utilizzo di prodotti agricoli, dalla canna da zucchero agli oli vegetali derivati dalla palma, dalla colza e da altri semi oleosi importati dall’estero. Dopo i primi entusiasmi per questi impianti adesso ci si accorge che destinare ampie aree del pianeta a produzioni agricole quali “biocombustibili” contribuisce, in realtà alla crescita della fame nel mondo e all’impennata dei prezzi delle materie prime alimentari. La conversione della produzione alimentare in combustibili per auto sta generando, ad esempio negli USA, una instabilità alimentare in una forma mai vista prima. In Italia in questi ultimi tempi vi è stato un dilagare di richieste di centrali a combustibile vegetale e a fronte di una normativa iniziale che spalancava le porte a tutti questi progetti con l’ultima Finanziaria, invece, ci si è accorti della complessità della questione e si è deciso di premiare il sistema della “filiera corta” . Di avvantaggiare cioè le produzioni vegetali locali (prodotte nell’arco di 70 km dall’impianto) per evitare di ricorrere a produzioni africane, americane od asiatiche . Il pericolo infatti oltre all’impennata dei prezzi agricoli sia nel Paesi in via di Sviluppo sia in Europa è anche quello di un depauperamento ambientale di grandi dimensioni con la scomparsa di vaste aree di foresta pluviale per far posto a queste estese coltivazioni. Con il paradosso di aggravare il carico inquinante di anidride carbonica in atmosfera per la conseguente riduzione di ossigeno prodotto dalla foresta. Riteniamo che sia, invece, necessario produrre energia da fonti rinnovabili puntando soprattutto sul solare, l’eolico, la geotermia, l’idroelettrico e lo sfruttamento delle correnti marine, la bio-edilizia, il risparmio energetico…e se se vuole ricorrere al mondo vegetale che lo si faccia con gli scarti della lavorazione di prodotti locali. Evitando il trasporto su lunghe percorrenze internazionali vi sarebbe, inoltre, minor inquinamento rendendo, invece, possibile collegare il nostro sistema agricolo direttamente alle esigenze energetiche del territorio realizzando piccole centrali e di bassissimo impatto ambientale senza incidere negativamente sul mercato dei terreni. Riteniamo indispensabile, infine, che sia il Piano Energetico della Regione Lombardia che il Piano Energetico provinciale includano chiare direttive e regole al riguardo e tali da privilegiare le energie rinnovabili che abbiano una piena sostenibilità ambientale. Tutto ciò premesso il Consiglio provinciale di Cremona chiede alla Giunta Provinciale che nel nuovo Piano Energetico Provinciale si introducano orientamenti ed indicazioni affinchè gli impianti che producono energia elettrica da biomasse utilizzino prevalentemente sottoprodotti della filiera agroalimentare, incentivando impianti di misure adeguate all’utilizzo della produzione locale e da filiera corta. Si attui una pianificazione sul territorio provinciale che tenga conto di prescrizioni quali: distanze dalle abitazioni per evitare ai residenti inquinamento acustico ed emissioni altrettanto inquinanti in atmosfera, studio sull’impatto prodotto dai mezzi di trasporto dei materiali da utilizzare sui centri abitati,
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tutela del paesaggio. Si promuovano presso le comunità locali iniziative preliminari di incontro e di informazione in occasione di richieste di autorizzazione alla realizzazione di detti impianti. Chiede al Parlamento una nuova normativa per l’utilizzo a fini energetici delle biomasse che indirizzi le agevolazioni fiscali a quegli impianti che producono energia in maniera rinnovabile e sostenibile: filiera corta, scarti della produzione agricola locale e dimensione degli impianti coerente con le precedenti caratteristiche. Chiede al Governo, in attesa di una nuova normativa nazionale sulla materia, di attuare una moratoria su questi impianti. La Commissione Ambiente della Provincia di Cremona disagi per i pendolari
Carrozze sporche e treni in ritardo Treni in ritardo 5 volte su 10 e pendolari che arrivano a Milano ben oltre l'ora prevista. Si tratta di una indagine realizzata in un tempo molto breve, con la netta sensazione che se avessimo continuato ad appuntare dati al taccuino la media dei ritardi sarebbe solo peggiorata. Nulla di nuovo quindi, purtroppo, come sempre. Riprendendo anche i recenti dati di Legambiente il dato si fa sempre più sconsolante al punto che su 444 treni monitorati dall’associazione, anche in questo caso in un piccolo lasso di tempo, ben 173 portavano un ritardo fino all'ora e mezza! Ricordiamo che sono 250.000 i pendolari che ogni giorno affollano i treni della Lombardia, tra i quali si annoverano decine di migliaia di cremonesi, un numero considerevole che ogni giorno si trova ad affrontare una realtà fatta di ritardi, disagi e disservizi e misteri…del tipo: non so quando parto, non so quando arrivo. E i problemi sono legati non solo alla mancanza di manutenzione sulla rete ferroviaria e sui treni che hanno un'età media di quasi trent’anni anni e un’usura difficilmente riscontrabile in convogli di altri paesi europei ma al forte senso che avvertono tutti quelli che come noi sono dentro al problema, ovvero che non ci sia affatto il desiderio politico di far andare bene le cose; non si spiegherebbe diversamente un comportamento che perdura da decenni e che vede la classe dirigente al vertice investire i denari pubblici per le autostrade dei privati. Va da se che tutte le assicurazioni fornite, in questi anni, da Trenitalia e da RFI, Rete Ferroviaria Italiana, e tese a garantire un miglioramento del trasporto su ferrovia vengono puntualmente smentite, mentre i rincari non si sono mai fermati. Poi potremmo parlare di igiene sulle carrozze, ma la pelle d’oca a questo punto è già troppo alta. A fronte di uno scenario già ampiamente e tristemente conosciuto intendiamo sostenere il nostro sforzo affinché una soluzione alternativa a chi oggi ha in gestione i treni che ci portano ogni giorno al lavoro o a scuola e ci vede solo come una scocciatura, un insostenibile costo (e quell’abbonamento salato per cosa lo paghiamo allora?) anziché la ragione della propria professione, si adotti e presto, perché se non è oggi domani sarà colpevolmente tardi se non impossibile. E la soluzione migliore, che noi sosteniamo con la nostra lista, è senza dubbio la più genuina, derivata dal buon senso di chi il problema lo vive e lo vuole risolvere. Se Trenitalia sembra lontana dalla propria utenza si localizzi la gestione, con Regione e Province al tavolo di una nuova azienda, assieme al comparto positivo delle società di trasporto su rotaia, perché la soluzione sia pensata con la testa qui e non a Roma, perché quando le cose non funzionano è bene voltare pagina prima che la corda si spezzi irrimediabilmen-
te e il disagio divenga, come sempre in Italia quando processi, cause e istanze saranno in archivio, una routine da sopportare silenziosamente come se fosse quasi la normalità. Francesco Bozzi Consigliere Comunale della Lista Gerundo Nucleare /1
Siti in provincia? Non è questo il metodo La Giunta Provinciale ha affrontato le problematiche legate all’annuncio del Governo per la costruzione di nuove centrali nucleari. I media nazionali oggi diffondono ipotesi di localizzazione per i nuovi impianti e, tra questi, figurano Viadana, al confine con Casalmaggiore, e San Benedetto Po. Pur trattandosi di siti individuati sommariamente nel piano nazionale degli anni Settanta e Ottanta, la Giunta provinciale non accetta ne il metodo, ne la forma, né, tantomeno, il contenuto dell’ipotesi del piano. «In provincia di Cremona si lavora da anni ai progetti legati alla produzione di energia elettrica sfruttando il Po ed altri salti d’acqua minori» commenta il presidente Torchio, «si lavora al progetto di regimazione che comprende anche i temi della navigazione e della sicurezza idraulica. Credo che il Governo dovrebbe essere al nostro fianco per questi progetti che, in altri Paesi europei, sono una secolare realtà concreta e tangibile. Abbiamo la disponibilità di grandi gruppi energetici nazionali ed internazionali, che hanno compreso come il Grande Fiume possa essere una “risorsa energetica”. Pensare al nostro territorio per progetti nucleari - senza peraltro alcuna compensazione, come dimostra platealmente il caso corso, che ha comportato solo spese senza alcun corrispettivo - ci trovano contrari, dimenticando ciò che – da subito – è realizzabile, lascia allibiti. Spero che coloro che, a vario titolo, si professano padani, sappiano passare dalla propaganda ai fatti concreti. Se, invece, dobbiamo diventare il territorio delle discariche di amianto, delle mega cave, delle centrali nucleari, delle umiliazioni agli allevatori che hanno rispettato la legge per le “quote latte”, coloro che in Regione e a Roma sono al governo dovranno risponderne ai cittadini». La Giunta Provinciale nucleare /2
Basta pagare meno la bolletta Anche nomi illustri dei cosiddetti "partiti ambientalisti" rivedono le proprie posizioni sul nucleare, come ad esempio, Patrick Moore co-fondatore ed ex membro di Greenpeace, che da anni definisce i movimenti ambientalisti politicizzati senza logica in favore del sensazionalismo. Ambientalisti e sinistra è ora che la smettano di prendere come esempio Chernobyl, la quale centrale era definita già a suo tempo un catorcio imparagonabile alle altre contemporanee costruite nei Paesi democratici e che mai ovviamente hanno avuto problemi di quel tipo. L'Italia ha bisogno di energia. Non di paura. Un esempio? delle oltre 60 centrali nucleari attive in Francia, 6 di queste lavorano esclusivamente per fornirci energia! E mentre noi intanto paghiamo 150mila euro al giorno per la centrale di Caorso in cui oltre 160 persone specializzate a tutt'oggi ci lavorano senza produrre un solo kilowatt (fino al completo spegnimento del reattore nel 2016), tutti gli altri Paesi Europei si stanno muovendo verso tale soluzione energetica. Questa terza generazione di centrali garantisce una fornitura elevata (1600 megawatt) a basso costo (le bollette scenderanno di costo in rapporto al
numero di centrali). Sono enormemente più efficienti e sicure di quelle del passato e producono una quantità di scorie da "stoccare" di gran lunga inferiore. A mio avviso ha fatto bene il Governo con la Francia, che, grazie al loro "know-how", farà risparmiare all'Italia anni di ricerca e tempi realizzativi. Realizzazione che sarà forse lunga e ostacolata. Il punto cruciale infatti sembra essere il "dove", perchè l'informazione è troppo spesso negativa, ed i cittadini sono di conseguenza terrorizzati dall'idea che tali centrali siano bombe pronte a esplodere. Basta, con la strada del "non si può mai fare nulla"; l'energia nucleare non preclude quella rinnovabile che continuerà giustamente il suo naturale percorso di forte espansione. Altrimenti, chi è ancora contrario, dovrà fornire alternative valide, fattibili ed equivalenti in termini sommari di costi e tempi realizzativi, costi della bolletta, produttività energetica in qualunque condizione atmosferica, sicurezza di tutto l'iter, impatto e decoro ambientale. Personalmente, se mi facessero una centrale nucleare sicura vicino a casa (la Finlandia, ad esempio ne ha 7 di centrali) non ne sarei per nulla preoccupato, specialmente pensando all'alternativa che oggi qualche sconsiderato ancora propone, cioè una bella centrale a carbone oppure ad un bell'inceneritore sia di rifiuti che per vetrificare scorie ed amianto, oppure una megadiscarica all'aperto. Simone Defendi coordinatore Destra azienda sanitaria
Liste di attesa troppo lunghe in ospedale I consiglieri provinciali Pierluigi Tamagni (Pd), Claudio Ceravolo (Pd), Attilio Galmozzi (Prc) e Andrea Ladina (Verdi) hanno presentato il seguente Ordine del giorno urgente in merito a problemi riscontrati nel servizio sanitario ospedaliero e di medicina di base. Nella nostra veste di Consiglieri Provinciali siamo spesso contattati da semplici cittadini, spesso anziani, che ci segnalano problemi o disservizi dell’ambito sanitario. Questi cittadini non sanno che le Province, nell’attuale legislazione, non hanno nessuna competenza in tale ambito, ma non per questo il Consiglio Provinciale si sente estraneo alle problematiche del Servizio Sanitario del nostro territorio.Il primo problema riguarda le liste di attese per gli esami specialistici. Dal sito dell’Azienda Ospedaliera di Crema apprendiamo che «Obiettivo primario di questo progetto è mantenere tempi di attesa entro standard predefiniti per gravità (rischio oncologico, cardiovascolare, anziani, area materno infantile). Tutte le unità operative hanno quindi l’obiettivo di uniformarsi allo standard» mentre il sito dell’Azienda Ospedaliera di Cremona non affronta neppure l’argomento. Al di là delle buone intenzioni, sta di fatto che oggi per un controllo in Gastroenetrologia ci vogliono sei mesi; per un esame Eco Color Doppler TSA ci vogliono tre mesi; per un Holter pressorio ci vogliono circa tre mesi; per un esame oculistico o dermatologico siamo sempre oltre il mese. Rivolgendosi ai vari sportelli di prenotazione, si viene costantemente indirizzati a strutture private, che offrono le prestazioni con tempi di attesa minori. In questi anni, infatti, le strutture sanitarie hanno fatto il massimo sforzo per ridurre i costi, ma spesso a questa riduzione dei costi si è accompagnata una riduzione dei servizi, o un allungamento delle liste di attesa. Riteniamo quindi sia opportuno sollecitare l’Azienda Sanitaria affinchè sviluppi progetti di miglioramento, o renda più stringenti i progetti già in atto. Il secondo problema concerne la
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struttura attuale dei Distretti sanitari, e più precisamente la dimensione territoriale su cui operano i Medici di Medicina Generale. Ai tempi dei nostri nonni, il Medico Condotto era strettamente legato a un territorio, ed ogni Comune aveva il suo; oggi, ogni Medico ha pazienti in Comuni anche distanti, nei quali magari fa Ambulatorio, a rotazione, poche volte per settimana. A titolo di esempio Citiamo il Comune di Spino d’Adda (7.000 ab.), che ha quattro medici di base, ognuno dei quali ha pazienti in un territorio che arriva anche a 25 Km. Risultato di questo stato di cose: spesso i nostri cittadini devono scegliere tra l’aspettare molti giorni per accedere all’Ambulatorio, oppure sobbarcarsi molti chilometri (con dei servizi di trasporto pubblico che sappiamo carenti) per raggiungere l’Ambulatorio del proprio Medico in un altro Paese. A ciò si aggiunge una crescente burocratizzazione del rapporto medico paziente, che ci fa sinceramente rimpiangere il vecchio “Medico di Famiglia”. Il Consiglio Provinciale chiede agli Organi Competenti di farsi portavoce presso l’ASL per una più razionale distribuzione dei distretti e degli Ambulatori dei medici di base, ponendosi chiari obiettivi (ad esempio che gli Ambulatori dello stesso medico siano tutti raggiungibili in un tempo standard). Al Sig. Sindaco di Cremona Prof. Giancarlo Corata Presidente del Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci Dell’ASL di CREMONA di rappresentare queste istanze, nei modi e nei tempi che riterrà più opportuni, presso i vertici dell’Azienda Sanitaria. Alla Regione Lombardia di provvedere affinchè il Servizio Sanitario della nostra Provincia venga migliorato. I Consiglieri Provinciali Pierluigi Tamagni Claudio Ceravolo Attilio Galmozzi Andrea Ladina espropri brebemi
Serve una legge più semplice e più chiara Durante il dibattito in Consiglio Regionale sulla proposta di legge “Norme regionali in materia di espropriazione per pubblica utilità”, è intervenuto il relatore del provvedimento e consigliere regionale del Carroccio, Enio Moretti. «Con questo progetto di legge – ha spiegato Moretti – diamo completezza alle norme contenute nella legislazione statale, permettendo a Regione Lombardia di esercitare la propria potestà concorrente e l’ambito di competenza in materia. Fra gli obiettivi la maggior leggibilità delle norme statali, la semplificazione procedurale, l’armonizzazione con la legge regionale sul territorio». «Faccio appello al Presidente della Giunta – ha affermato Moretti – affinché, nell’applicazione di queste nuove norme, vengano evitate situazioni imbarazzanti per l’amministrazione regionale. Cerco di mettermi nei panni di quei contadini o proprietari di terreni che dovranno subire le procedure di esproprio e penso che si debba fare tutto il possibile per limitare il calvario di queste persone. Innanzitutto – ha precisato il rappresentante della Lega Nord - le segreterie tecniche di TAV e BREBEMI devono, a mio avviso, confrontarsi e coordinarsi sulle procedure di esproprio per attuare una sinergia su questo fronte. In secondo luogo, considerato che ANAS è socio di CAL, non possiamo permettere che vengano espropriati quei proprietari che aspettano da 20 anni di essere risarciti da ANAS». Gruppo Consiliare Lega Nord della Regione Lombardia
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il PICCOLO
Paesi
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Cremasco Venerdì 20 Febbraio 2009
alto cremasco
Piano territoriale d'area per i 18 Comuni Perchè è importante uno sviluppo condiviso. Lo spiega il vice presidente provinciale Agostino Alloni
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opo l’approvazione da parte dei consigli comunali interessati (Vailate, Sergnano, Capralba, Casale Cremasco, Camisano, Pieranica, Quintano, Castelgabbiano e Torlino Vimercati) e quella del consiglio provinciale, che ne discuterà il 4 marzo, il Piano territoriale d’Area dell’Alto Cremasco verrà presentato alle comunità coinvolte e alle categorie economiche giovedì 5 marzo a Vailate. L'incontro pubblico si terrà alle ore 11,30 nella sala civica di via Dante Alighieri 7, vicino al plesso scolastico. Saranno presenti, oltre ai sindaci, il presidente e il vicepresidente
della Provincia, Giuseppe Torchio e Agostino Alloni, e l’assessore regionale al Territorio Davide Boni. «Il Piano d’area» commenta Alloni, «è un importante strumento di pianificazione sovracomunale che nasce dal basso, attraverso un lavoro di condivisione e concertazione fra i Comuni, sostenuto e coordinato dalla Provincia. Una volta approvato da tutti i soggetti, esso diventa parte integrante dal Ptcp (Piano territoriale di coordinamento provinciale). Si tratta, se così possiamo definirlo, di un piano regolatore sovracomuale, attraverso il quale i Comuni aderenti decidono insieme l’assetto del territorio per quanto riguarda alcuni assi di interesse comune: insediamenti produttivi e resi-
Agostino Alloni, vice presidente provincia
denziali di carattere esogeno, cioè di attrazione dall’esterno, poli sportivi, infrastrutture eccetera. Nel caso dell’Alto Cremasco l’importanza di tale strumento è ancor più significativa. Quel territorio,
infatti, è un’area di confine con il Basso Bergamasco, con il quale costituisce una continuità: un territorio che nei prossimi anni verrà interessato da numerosissimi interventi, dall’alta velocità alla Bre.Be.Mi, che avranno impatti inevitabili anche sulle zone limitrofe. Un processo che il territorio deve governare e non subire. I Piani d’area sono un’iniziativa originale della nostra provincia, riconosciuta an-
Spino d'Adda
Una cava tra Spino e Zelo Spino d'Adda
Questa mattina a Palazzo San Cristoforo si sono incontrati i vertici delle Province di Lodi e Cremona, dei Comuni di Zelo Buon Persico e Spino d’Adda, e del Parco Adda Sud per di-
scutere sull’ipotesi di localizzare una cava sul territorio Zelo Buon Persico e Spino d’Adda. L’incontro - a cui hanno partecipato il Presidente della Provincia di Lodi, Lino Osvaldo Felissari, gli Assessori all’Ambiente delle Province di Lodi e Cremona, rispettivamente Antonio Bagnaschi e Giovanni Biondi, il sindaco di Zelo Buon Persico, Paolo Della Maggiore, l’Assessore all’urbanistica del Comune di Spino d’Adda, Luigi Poli, il Presidente e il vice Presidente del Parco Adda Sud, Silverio Gori e Claudio Bordogna - è servito per mettere a punto una strategia comune da parte degli Enti coinvolti, che è stata espressa in questi
termini: «Considerato che ad oggi agli atti non c’è nulla, dal momento che manca l’ipotesi progettuale, si è deciso di chiedere da subito a Regione Lombardia la sospensione dell’istruttoria. La richiesta verrà formalizzata nei prossimi giorni con l’invio alla Regione di una comunicazione da parte di tutti gli Enti presenti alla riunione di questa mattina. E’ evidente che rispetto al progetto, per quel poco che ci è dato di sapere, è confermata la nostra contrarietà, dal momento che, qualora il progetto fosse uguale o simile a quello precedentemente presentato, è da noi ritenuto un’insidia per l’ambiente e per il nostro territorio».
Rivolta d'Adda/1
Blitz anti clandestini
Blitz anti clandestini. Si è svolto la scorsa settimana l’inatteso blitz della Guardia di Finanza presso un'azienda rivoltana. Le Fiamme Gialle hanno fatto irruzione all’alba, durante una normale mattina di lavoro, nello stabilimento della società, effettuando delle perquisizioni a sorpresa
e alla ricerca di immigrati irregolari. Questi ultimi sono stati immediatamente condotti in commissariato a Crema per l’identificazione di rito, mentre l’attenzione degli agenti si poi è rivolta ad alcune cooperative per comprendere a pieno la posizione dei soggetti irregolari in seno al loro
organico. La procedura d'identificazione è avvenuta negli uffici di via Macallè, attrezzati per questo tipo di esigenze, ma la titolarità dell'indagine era della Guardia di Finanza. È la prima volta che si assiste a un’operazione di tale portata a Rivolta d’Adda, ma non sono da escludere ulte-
riori futuri controlli approfonditi nelle ditte della zona, considerato il sempre crescente numero di immigrati in paese (più che raddoppiato negli ultimi anni), che lascia supporre la presenza, assieme alle persone con permesso di soggiorno, di un certo numero di irregolari. (Davide Airoldi)
Capergnanica
Remulas, piace il teatro in dialetto
Riprende con il botto la stagione di Remulas. Sabato 14 febbraio al cospetto di un teatro che ha festeggiato il tutto esaurito si è esibita la compagnia la Carabela di Spino d’Adda che ha portato alla ribalta una delle più divertenti commedie di Edoardo Scarpetta, ‘O miedeco de’ pazzi, tradotto nel cremasco ‘L dutur di matt. Tre atti ben recitati da parte degli attori dilettati di Spino che hanno dimostrato di essere pronti a divertire anche chi andrà a vederli alla sa-
gra del pese, il mese prossimo. Oltre 160 gli spettatori paganti per un teatro che ha registrato il tutto esaurito, riempiendo i 170 posti a sedere. Soddisfazione da parte degli organizzatori cha hanno portato a casa questo ottimo risultato, dopo oltre due mesi di pausa dovuti alle feste e anche all’impossibilità di trovare una compagnia dialettale per il mese di gennaio. Infatti, gli artisti che dove-
vano esibirsi lo scorso mese sono stati costretti a spostare la loro commedia ad aprile, a causa di defezioni non preventivate. Cose che succedono nelle compagnie amatoriali che devono essere tenute in conto senza farne dei drammi, come è accaduto per la compagnia di Rivolta d’Adda, costretta a non presentarsi a nessuno dei suoi appuntamenti. In sostituzione, il prossimo 14 aprile, è stata chiamata la compagnia dei Pieranichesi, che ha dato
ottima prova di sé all’esordio di questa terza stagione di Remulas. Per quanto riguarda la rappresentazione di sabato sera della compagnia della Carabela, le risate e numerosi applausi che hanno accompagnato le gag portate in scena sono state il suggello di una bella serata di teatro popolare a cui la rassegna Remulas vuole dare continuità nel nostro territorio, facendo di Capergnanica l’ideale capitale del dialetto.
che dalla Regione. Per questo è significativa la presenza, giovedì, dell’assessore regionale Boni. Il piano d’area dell’Alto Cremasco, il secondo nell’area Nord della provincia dopo quello di Crema che coinvolge 18 Comuni, ha una novità in più. Proprio perché si tratta di un territorio di confine, si è ragionato insieme alla Provincia di Bergamo per cercare di dare omogeneità ai progetti strategici dell’intera Gera d’Adda. E giovedì verrà firmato, proprio con la Provincia di Bergamo che sarà presente con il suo assessore Felice Sonzogni, un protocollo d’intesa che prevede accordi specifici per l’attuazione di scelte strategiche di sviluppo territoriale in un’ottica di cooperazione».
Trescore Cremasco Gravissimo incidente la mattina di martedì 24 febbraio in una cascina di Moscazzano. Uno dei titolari, Giuseppe Marchesetti, 48 anni, è caduto al suolo mentre riparava una lastra di eternit della stalla. E’ successo intorno alle 11.30. E’ stato il fratello a soccorrerlo. Il ferito era lucido, parlava, ma ha detto subito che non aveva sensibilità nelle gambe. Il fratello ha chiamato il 118. Quando sono arrivati i paramedici, hanno capito che le condizioni del 48enne erano gravissime. E’ stato richiesto l’intervento dell’eliambulanza. Giuseppe Marchesetti è stato trasportato all’ospedale di Cremona. Alla cascina di Moscazzano si sono precipitati i carabinieri che hanno eseguito un sopralluogo insieme ai tecnici dell’Asl. Questi hanno scattato delle fotografie nel punto dove è avvenuto l’infortunio e hanno raccolto i dati per la relazione da consegnare alla magistratura. Nel frattempo è stato ricostruito il fatto: il 48enne, aiutandosi con delle rotoballe di fieno, è salito sul tetto della stalla per riparare alcune lastre. Una, molto probabilmente, non ha sopportato il suo peso e ha ceduto. Giuseppe Marchesetti è caduto da un'altezza di cinque metri sbattendo la schiena e la testa. Il fratello, che lavorava nelle vicinanze, ha sentito l'urlo e l'ha soccorso. Anche i paramedici del 118 sono arrivati poco dopo. Il ferito è ricoverato all'ospedale di Cremona e la speranza di medici e parenti è che non ci siano lesioni permanenti.
Cumignano sul Naviglio Le Parrocchie di Cumignano Sul Naviglio e Villacampagna organizzano Viaggio a Madrid , Avila e Toledo (in aereo) dal 14 AL 17 APRILE 2009 con partenza da Crema e dintorni in bus per, trattamento di pensione completa con bevande. Il prezzo è di 810 euro. Sono aperte le iscrizioni. Per info. 393/3991636 (Giovanna); 340/0894710 (Don Silvio)
Rivolta d'Adda /2 Anche il Partito Democratico rivoltano partecipa in prima fila alla corsa per il rinnovo del Consiglio Provinciale e della carica di Presidente della Provincia di Cremona, che avrà luogo i prossimi 6 e 7 giugno 2009. Per fare ciò i vertici locali del partito hanno deciso di utilizzare ancora una volta il più potente strumento democratico per la scelta dei candidati alle elezioni: le primarie. Queste si svolgeranno infatti nelle giornate del 28 febbraio (dalle 9 alle 18) e del 1 marzo (dalle 9 alle 12), presso la sede del PD di via Garibaldi 8 e gli elettori saranno chiamati a scegliere chi potrà presentarsi a giugno, pescando tra una lista di nomi che comprende: l’ex Sindaco Marta Mondonico, l’ex Assessore Milo Francesco Carera, il Consigliere comunale Angelo Cirtoli e il nuovo volto del partito Marco Viscanti. L’importanza della presenza di un rappresentante rivoltano nel Consiglio provinciale risiede nella posizione del comune di Rivolta, il quale, essendo all’estremo nord del territorio della Provincia di Cremona, rischia troppo spesso di essere dimenticato. In attesa di conoscere l’esito delle primarie del PD, resta incerta la possibile candidatura dell’attuale sindaco di Rivolta Lamberto Grillotti da parte del centrodestra per la poltrona di Presidente della Provincia: sebbene fossero circolate diverse voci in merito, attualmente non si hanno ancora conferme e si dovrà attendere altro tempo per sapere con certezza quale sarà il candidato ufficiale del centrodestra.
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Torrefazione Ligure
via Verdi, 8 Crema
Cultura &Spettacoli
Fabrizio De Andrè per Villa Obizza Tutto esaurito per l'attesissimo concerto con la Giò Breassanelli Band
P
di Tiziano Guerini
er Villa Obizza questa sera venerdi 27 febbraio suona Giò Bressanelli Band per un “omaggio a Fabrizio Dè André”. Finalmente l’evento tanto atteso è pronto per compiersi questa sera, venerdì 27 febbraio: l’omaggio a De Andrè nel decennale della scomparsa del grande musicista e poeta genovese, affidato alla Giò Bressanelli Band prenderà il via alle 21 al teatro S. Domenico di Crema. Preziosa anche la finalità dell’iniziativa, il cui incasso verrà destinato ai lavori di ristrutturazione della villa Obizza secondo gli intenti dell’apposito comitato sorto con questo obiettivo. Da sottolineare anche la partecipazione all’iniziativa musicale del cremasco Lucio “Violino” Fabbri che dopo aver mosso i primi
passi come musicista nella nostra città, poi è approdato alla ribalta nazionale come componente della PFM (Premiata Fonderia Marconi), la band che ripetutamente ha accompagnato nelle sua tournèe proprio il grande Fabrizio De André. Per lui si può dire “da Sanremo a Crema”, dal momento che proprio alcuni giorni fa nella serata del Festival della Canzone Italiana ha presentato con i (vecchi) compagni della PMF alcune delle più famose canzoni di Fabrizio Dè André. Da parte sua Giò Bressanelli afferma di voler rendere l’appuntamento particolarmente interessante dal momento che riconosce nello scomparso cantantepoeta genovese uno dei suoi riferimenti artistici fondamentali. Chi lo conosce bene conferma che si sta preparando come non mai e che la serata si annuncia unica e irripetibile. Bisognerà esserci!
Fabrizio De Andrè
Teatro San Domenico
Bues delle “origini” con Treves
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omani sabato 28 febbraio alle ore 21 al teatro S. Domenico in Crema nuovo appuntamento musicale con la “Treves Blues Band”. L’armonicista milanese Fabrio Treves costituisce la sua “band” storica del blues made in Italy nel lontano 1974. Da allora ha seguito grandi interpreti internazionali di blues nei loro concerti italiani con grande successo e apprezzamento. In particolare si ricordano i suoi incontri musicali con Frank Zappa nei concerti di Milano e di Genova del 1988. Fabio Treves è presente con la sua armonica nei dischi dei più famosi interpreti musicali italiani: Branduardi, Finardi, Baccini, Mina, Cocciante… per citarne solo alcuni. A Crema – dove Treves ha molti appassionati e qualche amico – presenterà
i pezzi musicali del suo ultimo nuovo disco “Live 2008” registrato durante il concerto del 10 febbraio 2008 allo Spaziomusica di Pavia Questo concerto dà anche il via alla 5° edizione di Crema Blues presentata in settimana dall’assessore alle politiche giovanili del comune di Crema Mia Miglioli. Anzi subito la prossima settimana, giovedi 5 marzo, ci sarà il secondo appuntamento dei dodici previsti fra febbraio e marzo 2009: alla “sala del Podestà di Soresina, in via Matteotti 4, alle ore 21 si esibiranno Marco Pandolfi & Mauro Ferrarese. Daremo conto degli altri appuntamenti di questa manifestazione musicale che si avvia ad essere una tradizione della primavera cremasca, volta a volta secondo la programmazione.
Fabio Treves
Compagnia fa parte Pippo Santonastaso, famoso attore dalla comicità un poco surreale che allieterà il programma fra una gag e l’altra. Tutti i brani verranno eseguiti rigorosamente in costumi relativi all’operetta. Ancora una volta in scena al S. Domenico le arie più belle delle operette più famose.
giornale del
Cart. il Viaggiatore
via XX Settembre, 88 - Crema
AL GALILEI
In compagnia di Pippi Calzelunghe
Per la rassegna teAtrale “E domenica…teatro” al Galilei di Romanengo domenica 1 marzo alle ore 15,30 andrà in scena lo spettacolo “Pippi Calzelunghe” di Astrid Lindgren proposto dalla Fondazione A.I.D.A. di Verona, che nasce come associazione per promuovere e diffondere il teatro per ragazzi. Riduzione teatrale e regia di Pino Costalunga e Marinella Rolfart. Interpreti Claudio Brovedani, Sabrina Carletti, Rossella Terragnoli. Scene pupazzi e costumi di Tiasa Gusfor. In occasione del centenario della nascita della maggiore scrittrice svedese per ragazzi, Astrid Lindgreen, AIDA porta in scena il suo personaggio più amato. Lo spettacolo narra le vicenda di Pippi Calzelunghe e dei suoi
amici attraverso i loro occhi spensierati. La storia si snoda dal suo arrivo nella vecchia casa, Villa Villacolle, con una scimmietta dallo strano nome il Signor Nilsson e con un cavallo sistemato nella veranda; narra le sue avventure con Annika e Tommy i suoi vicini di casa e compagni di giochi in una scenografia coloratissima e divertente. Un quadro completo e divertente di uno dei personaggi più celebri nel mondo proprio per la sua simpatia e capacità di comunicare, di cercare guai e di comportarsi in maniera un po’ rude con la stessa libertà dei maschi. Lo spettacolo verrà replicato lunedi e mercoledi 2 e 4 marzo per le scuole all’interno della rassegna: “Oltre i banchi” sempre al teatro Galilei di Romanengo.
AMENIC CINEMA
Il “Primo amore” del regista di Gomorra
Continua per Amenic Cinema la rassegna cinematografica “Cinema è donna” lunedi 2 marzo alle ore 21 presso la sala Alessandrini di via Matilde di Canossa a Crema con la proiezione del film “Primo amore” di Matteo Garrone, Italia 2004. La rassegna è proposta in collaborazione con l’Associazione Donne contro la violenza. Interpreti del film sono Vitaliano Trevisan e Miche-
la Cescon, musiche della Banda Osiris. Vittorio riesce a stabilire una relazione con una donna solo se questa rientra nel suo ideale estetico: l'estrema magrezza. Sonia è una ragazza intelligente, attratta dal lato oscuro dell’uomo. La fortissima passione reciproca li porterà lentamente verso il baratro. Dal regista di Gomorra, la storia privata di un’ossessione che si tinge di valenze noir.
Jenny's Joke
Musica e Varietà mente coloro che vogliono passare un ora e più in compagnia del bel canto e per un’occasione di intelligente divertimento. “La duchessa del Bal Tabarin, Il conte di Lussemburgo, La principessa della Czarda, La contessa Marita”…tutte musiche da operetta molto conosciute ed apprezzate. Della
il PICCOLO
ALICE NELLA CITTÀ
SPETTACOLO
Stessa Compagnia – peraltro famosa ed apprezzata – dello scorso 18 gennaio “Edoardo Guarnera, Cosetta Gigli”, ma programma tutto diverso per il “Varietè d’Operetta di domenica 1 marzo, ore 15, al S. Domenico di Crema. Un concertospettacolo che soddisferà sia gli appassionati sia semplice-
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Edoardo Guarnera
Domani sabato 28 febbraio Alice nella città ospita alle ore 22 nella propria sede di via Cappi a Castelleone, il gradito ritrono dei Jenny’s Joke con la presentazione del loro ultimo album prodotto dalla Seahorse Recordings. Dopo un centinaio di concerti in tutta Italia, i Jenny's Joke arrivano a concepire un lavoro di grande peso.Lo fanno nel migliore dei modi avvalendosi della collaborazione
di un’etichetta in forte crescita, la Seahorse, e di Paolo Messere (Ulan Bator e The Handle), personaggio attivo sulla scena indie da molti anni. Il nuovo album propone un indie-rock adulto che sa unire con estrema facilità suoni dolci e rassicuranti ad altri dannatamente elettrici. I Jenny’s Joke amano da sempre giocare con i suoni e lo dimostrano trasportandoci nel tempo con il loro album denso e vibrante.
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il PICCOLO
Appuntamenti
giornale del
Cremasco Venerdì 27 Febbraio 2009
Appuntamenti a Cremona e dintorni... ARTE & CULTURA
Fino al 1 marzo 09 gabbioneta binanuova MOSTRA Soli Deo Gloria Mostra di strumenti e reperti organari raccolti per celebrare i 100 anni della "Casa Organaria Pedrini" di Binanuova. Centro Civico di Binanuova. Fino al 2 marzo 09 cremona MOSTRA Sulla Strada di Ghiaia Mostra d'arte dedicata all'artista cremonese Valco Gerevini. Dal lunedì al Sabato dalle 9 alle 18; domenica dalle 10 alle 18 - Sala Decurioni (Palazzo Comunale). Fino all'8 marzo 09 cremona MOSTRA Dante...Maestro di umanità Percorso espositivo con dipinti, sculture e opere librarie dedicate al Sommo Poeta. Orario: feriali dalle ore 9,30 alle 13 e dalle 15 alle 19; festivi dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 e dalle 19 - Centro Espositivo San Vitale (via Altobello Melone). Fino al 15 marzo 09 soresinA MOSTRA Il Mondo di Giacomo Bergomi Mostra d'Arte del famoso pittore bresciano. Orario:dal lunedì alla domenica dalle ore 11 alle ore 22 - Hotel Dellearti (via Bonomelli, 8). Fino al 22 marzo 09 casalmaggiore MOSTRA Dipinti e Disegni di Danilo Aroldi Martedì dalle 9 alle 16; mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12,30; giovedì dalle 9 alle 12,30 e dalle 14 alle 16: sabato e festivi dalle 15 alle 19 - Museo Diotti (via Formis, 17). Costo: 3 euro. Fino al 28 marzo 09 cremona Mostra Transavanguardia, Citazionismo e altre esperienze negli anni 80 in Italia Orario: dal Lunedì al Venerdì dalle 9 alle
musica
SPETTACOLI
12,30 e dalle 15 alle 19; sabato e festivi dalle 17 alle 19 - CrFondazione Città di Cremona (piazza Giovanni XXIII, 1). Fino al 10 giugno 09 PIADENA ARCHAEO@TRADE ANTICHI COMMERCI IN LOMBARDIA ORIENTALE Panorama dei contatti tra antiche culture e degli spostamenti di materie prime e manufatti dalla preistoria al medioevo. Rete dei Musei Archeologici Piazza Garibaldi, 4 (Biblioteca). Orari: da lunedì a venerdì ore 8.30/13.30. Fino al 10 giugno 09 cremona Mostra L a Via delle Anfore. Il commercio di derrate alimentari a Cremona Orario: feriali : dalle 9 alle ore 18; festivi: dalle 10 alle 18; lunedì chiuso sale del Museo Civico Ala Ponzone (Palazzo Affaitati - via U. Dati, 4). Fino al 14 giugno 09 cremona MOSTRA Darwin 1809/2009 Mostra scentifica per ricordare il bicentenario della nascita del grande scienziato. Orario: dalle ore 9 alle ore 13 dal martedì alla domenica Museo di Storia Naturale. 27 febbraio 09 cremona incontro Difendiamo la Costituzione Diritti costituzionali, bioetica, poteri dello Stato: cosa sta dietro una legge sul testamento biologico? Sarà presente il professor Maurizio Mori - Docente di Bioetica all'Università di Torino e Presidente della Consulta di Bioetica. Ore 18 - "SpazioComune" - Palazzo Comunale. 27 febbraio 09 cremona incontro La Vita dietro le Mura La Fondazione Sospiro invita la Cittadinanza alla presentazione del volume di R. Cea dedicato alla vita all'interno dell'Istituto Ospedaliero di Sospiro dal Secondo dopoguerra agli anni '70. Ore 17 - sala Quadri di Palazzo Comunale. 27 febbraio 09 cremona incontro Ricordo di Amelia Earhart Lo Zonta Club sede Cremona organizza un incontro per presentare la figura del-
27 febbraio 09 cremona incontro Cremona 2014 - Laboratori per la costruzione del programma La città della conoscenza - coordina MariaRosa Zanacchi. Dalle 18 alle 23 - sala Zanoni.
Dal 28 febbraio al 15 marzo 09 cremona mostra Gli Illustratori di Tapirulan Mostra collettiva di Illustratori contemporanei. Tutti i giorni escluso il Lunedì dalle ore 10 alle ore 18 - Salone degli Alabardieri (Palazzo Comunale). Dal 28 febbraio all'8 marzo 09 cremona mostra fotografica Antologica di Pepi Merisio 1 marzo 09 pizzighettone incontro POESIE E NEBBIA Rassegna di poesie. Lettura di due composizioni per ogni autore e proiezioni di immagini a tema. Ex Scuola Elementare - Regona - ore 21. 4 marzo 09 cremona incontro Eros e Kronos in Saffo Conferenza del Prof. Fausto Montana docente dell'Università degli studi di Pavia. Ore 17 - Sala Puerari (Museo Civico Ala Ponzone). 5 marzo 09 cremona incontro Imposte e tributi comunali: tutto quello che c'è da sapere Il Settore Gestione Entrata del Comune di Cremona organizza un incontro aperto a tutti, cittadini e addetti ai lavori, per presentare la nuova Carta dei Servizi e la Manovra Fiscale del Comune per il 2009. Ore 10 - SpazioComune. 3 marzo 09 cremona Concerto Ludovico Einaudi in Concerto Concerto di Ludovico Einaudi famoso compositore e pianista. Ore 21 - Teatro San Domenico (piazza Trento e Trieste).
1 marzo 09 cremona Concerto Vinicio Capossela Ore 20,30 - Teatro Ponchielli.
3 marzo 09 casalmaggiore Concerto THE PUPPINI SISTERS IN CONCERTO Teatro Comunale- Ore 21.
Ore 21 - Teatro Comunale.
spettacolo: «Primo Toccare». Ore 20,30 - Teatro Ponchielli.
3 marzo 09 cremona Danza Matteo Laveggi / Balletto Teatro di Torino Il giovane coreografo italiano presenta lo
pro loco
“Per le antiche strade” di Pepi Merisio
27 febbraio 09 cremona incontro Acli : Conferenze sul lavoro Le Acli promuovono iniziative per dare risposte ai problemi quotidiani del lavoro. Interviene Adriano Poletti. Ore 21 - c/o Parrocchia S. Giuseppe (piazza Aldo Moro, 10).
28 febbraio 09 crema Concerto Treves Blues Band in Concerto Concerto della storica Band Blues made in Italy. Ore 21 - Teatro San Domenico (Piazza Trento e Trieste).
1 marzo 09 SAN GIOVANNI IN CROCE teatro La compagnia Gank presenta "ANFITRIONE" di Moliére Teatro Gallerani - Ore 21.
27 febbraio 09 casalmaggiore Danza, spettacolo con i Muvs Spettacolo di danza: in scena i Muvs con "The Box".
la leggendaria pilota A. Earhart, prima donna a conseguire il brevetto di pilota. Ore 17 - Sala Puerari (Museo Civico Ala Ponzone).
3 marzo 09 CASTELLEONE teatro IL MEDICO PER FORZA di Moliére. Con Carlo Croccolo. Cineteatro Giovanni Paolo II - Ore 21. 3 marzo 09 derovere teatro COMMEDIA DIALETTALE Teatro Parrocchiale - Ore 21.
Sabato 28 febbraio ore 16,30 inaugurazione nella sede della Pro Loco di Crema, via Racchetti, della mostra fotografica “Per le antiche strade” di Pepi Merisio. Il fotografo professionista (in Grandi Fotografi fin dal 1982), nato a Caravaggio e residente a Bergamo, è un protagonista a livello nazionale ed internazionale della fotografia assurta ad arte. A Crema, per l’occasione, esporrà una cinquantina delle sue fotografie, solita-
mente dedicate ai paesaggi ed ai personaggi della sua terra bergamasca. Il titolo della mostra di Crema è tratto dal volume di fotografie realizzato per il Centro Studi Valle Imagna nel 2003. Nel 1988 Pepi Merisio è stato nominato dalle FIAF Maestro della fotografia italiana. Siamo certi che questo omaggio che la Pro Loco di Crema offre all’artista, riscuoterà il più vivo successo.
L’Oroscopo Della Settimana
di Romeo
Le cattive notizie che in questa giornata sembreranno arrivare, in realtà non sono poi così malvage, perché avete le capacità di rendere migliore quello che non va. Questo non è il periodo giusto per rintanarsi in se stessi, senza condividere con le persone che vi sono affianco i vostri timori e le incertezze. Anche se in questo periodo siete abbastanza stressati dal lavoro, potreste anche accettare un invito carino per andare fuori a divertirvi. Vi farà bene. Nei prossimi giorni i vostri amici vi aiuteranno a prendere delle decisioni che potrebbero rivelarsi importanti per il vostro futuro, sia professionale che sentimentale. Tutto quello che credevate essere oro, non sarà propriamente così poiché le cose che in apparenza vi sembreranno vantaggiose, potrebbero rivelare il loro lato oscuro. In questa giornata potreste fare molto per il vostro lavoro. Basterà trovare un giusto equilibrio, senza pretendere di risolvere completamente le situazioni. In questa giornata avrete tutte le ragioni per prendervela con le persone che non considerate sincere e dalle quali in realtà vorreste allontanarvi. I vostri sogni stanno prendendo forma, per cui dovreste curarli in modo più convinto e meno superficiale. Quando sarete ad un passo dalla meta, non molate. La vostra ambizione vi ha portato spesso a raggiungere traguardi considerevoli, tuttavia in questo periodo vi sentite un pochino sotto tono. Non deprimetevi. In questa giornata potrete fortunatamente concentrare la vostra attenzione su poche persone, in modo tale da soddisfare i loro bisogni come si deve. Sarà indispensabile pensare a come poter preservare lo stato di grazia in cui vi trovate, senza dover fare sforzi eccessivi. Molte persone puntano su di voi. In questa giornata potrete dedicarvi alle cose che vi piacciono di più, sempre che la stanchezza di questi tempi non vi lasci nient’altro che il tempo per riposare.
Coffee Break
il PICCOLO
Venerdì 27 Febbraio 2009
LA STORIA La relazione con una ragazza di Genova ha cambiato il calciatore barese
I
l gioco era chiaro. Esaltare le bravate di un ragazzo nato povero e arrivato presto alla fama (calcistica) e al successo. Mai una riga sulle cose positive fatte da Antonio Cassano, mentre i suoi eccessi venivano sparati in prima pagina. Come un paio di mesi fa, quando la sua biografia (scelta mal consigliata da qualche presunto amico…), che ha gettato ancora il talento di Bari Vecchia nel fango. NUOVO CORSO Ma ora il vento è cambiato, Cassano è diventato un atleta modello e un ragazzo come tanti altri fuori dal cam-
giornale del
CREMASCO
ANTONIO CASSANO Rinato grazie all’amore
25
sportcafè
SCI NORDICO La fatica va in paradiso
po. Quindi non fa più notizia sulle pagine dei quotidiani sportivi, che delusi aspettano (invano) da settimane una nuova caduta di stile. In campo fa mirabilie, eppure Lippi lo snobba non convocandolo in Nazionale, ma a Genova è un ido-
Arianna Follis, oro mondiale
Cassano con la maglia della Samp e a lato con la fidanzata Carolina Marcialis
lo e molte grandi società lo corteggiano. Eppure i servizi su Cassano sono scarni, almeno sui quotidiano, mentre le trasmissioni non sportive sono più generose a dargli spazio. Come è accaduto alla trasmissione di Fabio Fazio qualche mese fa. IL SEGRETO A fargli cambiare rotta è stata sicuramente Carolina Marcialis, diciassettenne pallanuotista genovese con la quale il barese fa coppia fissa da almeno un anno e che sarebbe pronto a portare all’altare.
«Tra un po’ mi sposerò. Nemmeno tra molto, credo. Succederà a Genova, penso. E’ giusto farlo nella città della sposa, è una tradizione che rispetterò», ha rivelato un Cassano così diverso da quello di Roma oppure di Madrid, dove spopolava nelle pagine di gossip. Insomma, a meno di clamorosi inciampi, l’Italia calcistica ha ritrovato un grande talento e la vita un ragazzo “normale”, che forse è cresciuto troppo in fretta. Per evitare tentazioni, speriamo resti a Genova…
IL CASO La presentatrice non accetta l’etichetta di raccomandata
CATERINA BALIVO L’ex valletta e ora miss RaiUno
Due immagini di Marco Balestri, conduttore radiofonico
Due immagini di Carolina Balivo, presentatrice di RaiUno
Con il suo programma serale (“Dimmi la verità”) ha superato lo share del litigiosissimo “Amici" della De Filippi. Un risultato che ha sorpreso tutta RaiUno e che rilancia le quotazioni di Caterina Balivo, una delle conduttrici lanciate da Del Noce. Eppure qualcuno l'ha definita una raccomandata, definizione che la Balivo non accetta e rispedisce al mittente: «Sono luoghi comuni, ho iniziato con Miss Italia e non conoscevo nessuno. Poi ho fatto la valletta, l'inviata... Oggi la gavetta quasi non esiste più. Sono forse l’unica conduttrice che ha fatto la valletta. Sono fiera di aver sgambettato a Miss Italia e di aver indossato improbabili mise aspettando tre ore per dire una battuta», ha rivelato al Corriere della Sera. LA VITA PRIVATA Vista l’avvenenza, i corteggiatori non le mancano, eppure l’interessata si dichiara single. Ma il suo goffo tentativo di nascondere un pranzetto romantico con un
nuovo accompagnatore le è costato un’accesa discussione con i vigili, in pieno centro storico a Roma: ovvero una multa salata e una passerella involontaria fino all’auto, sotto i flash dei paparazzi. E’ il prezzo della fama e del successo.
L’Italia che fatica non tradisce mai. Agli appuntamenti che contano, il medagliere si gonfia e porta lustro a tutto il movimento sportivo italico, malgrado risorse sempre più scarse e un’attenzione dei media limitata ai grandi avvenimenti. L’ultima eroina della lunga serie dello sci di fondo si chiama Arianna Follis (valdostana di 31 anni) poco nota solo al grande pubblico. Sì, perché Arianna, prima del titolo mondiale nella gara sprint di Liberec conquistato martedì, aveva ottenuto un bronzo olimpico a Torino nella staffetta e due bronzi mondiali a Obersdorf 2005 e Sapporo 2007. Trionfo che si aggiunge all’argento di Marianna Longa nella 10 km (poi terza in staffetta con la Follis) e al bronzo di Giorgio Di Centa, fratello d’arte della mitica Manuela e capace di conquistare due ori alle Olimpiadi di Torino (nella 50 km e in staffetta). Ma è da Seefeld 1985 che gli azzurri del fondo mietono successi. Un movimento di successi creato quasi dal nulla, visto che solo nel 1968 a Grenoble Franco Nones stupì il mondo vincendo le Olimpiadi nella 30 km. Poi più nulla, fino agli eroi capitanati da Maurilio De Zolt, che nel 1994 a Lillehammer batterono i favoritissimi padroni di casa nella staffetta. Vanzetta, Albarello, Fauner, Piller Cottrer, Giorgio Di Centa e Cristian Zorzi sono i grandi medagliati in campo maschile, spalleggiati alla grande da Manuela Di Centa, Stefania Belmondo ed ora da Arianna Follis e Marianna Longa. Una lunga scia azzurra che non sembra esaurirsi, come accade nel canottaggio. L’Italia sa anche soffrire e vincere. Un esempio per la nazione intera.
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Programmi televisivi da Sabato 28 Febbraio a Venerdì 6 Marzo 2009
L
a fiction “Butta la luna 2” entra nel vivo. Partita in sordina a dicembre 2006, è andata in crescendo ottenendo il consenso del pubblico: il primo episodio è stato seguito da 6.606.000 spettatori (share del 25,66%), l'ottavo ed ultimo addirittura da 8.412.000 (32,48%). Ed ora la miniserie di RaiUno ispirata all'omonimo best seller di Maria Farnesi presenta la seconda serie, composta da 13 episodi. LE NOVITA’ Tra le new entry troviamo Vanessa Gravina, alias Sandra, stilista inacidita
“Butta la luna”, la fiction raddoppia con tante novità che si scaglia contro tutto e tutti perché il marito la trascura. Renderà la vita particolarmente difficile ad Alyssa Calangida (l’ex campionessa di atletica leggera Fiona May) e a sua figlia Cosima (Chiara Conti), che già nella prima serie avevano dovuto affrontare una serie di problemi.
Tra i protagonisti della serie anche l’ex campionessa Fiona May
Sopra Roberto Farnesi e a lato l'ex campionessa di salto in lungo Fiona May
tv
raiuno
raidue
raitre
la 7
sabato 28
La Gravina ha ritrovato sul set alcuni vecchi amici, tra i quali Vittorio Sindoni, con cui, a 12 anni, girò il suo primo sceneggiato televisivo (“Voglia di vincere”) assieme a Gianni Morandi. Per proseguire con Roberto Farnesi, incrociato sul set di Centovetrine e che interpreterà il magistrato troppo attento alle pandette e poco
domenica 1 Lunedi’ 2
alla moglie Sandra. Nino Frassica tornerà a vestire i panni del portiere “caratterista” Mario, mentre Lola Ponce, vincitrice del Festival di Sanremo 2008, farà una breve apparizione nel ruolo di se stessa. Non ci sarà più, invece, Giampaolo Morelli, che è stato impegnato nella serie dell’Ispettore Coliandro. RaiUno, giovedì ore 21.10
Martedi’ 3
IL SARTO DI PANAMA
Film di spionaggio con Brosnan Appuntamento con lo spionaggio grazie al film di John Boorman intitolato “Il sarto di Panama”. Tra i protagonisti Jamie Lee Curtis e Pierce Brosnan. LA TRAMA Harry Pendel è un inglese che vive a Panama, dove ha aperto una sartoria che garantisce la confezione su misura di abiti di alta classe. Siamo nel 1999 e il Canale di Panama è stato da poco riconsegnato al governo locale, ma non tutti sono favorevoli a questa decisione. Un agente britannico, Andy Osnard, viene inviato sul posto per tenere sotto controllo la situazione. Avendo bisogno di informazioni, l'agente si cerca un partner desideroso di raccontare uno che è ricattabile per il modo in cui ha avviato la propria attività in loco. Harry comincia a raccontare e s’inventa una “opposizione silenziosa” pronta ad innescare una ribellione e aggiunge che il
mercoledi’ 4
Canale sta per essere venduto. Andy passa le informazioni e s’innesca un meccanismo che induce gli americani a intervenire in forze. Sarà possibile arre-
stare l'operazione? IL REGISTA John Boorman si lascia alle spalle Excalibur e Rangoon e realizza un film sul genere spionistico in cui tutti gli elementi, grazie all'intervento di uno che se ne intende come Le Carré, vengono proposti e ribaltati ironicamente. Rete 4, martedì ore 23.45
giovedi’ 5
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occhio alla spesa la prova del cuoco Tg 1 easy driver. Attualita' effetto sabato. Attualita' tg1 - che tempo fa a sua immagine Attualita' tg1 l.i.s passaggio a nordovest l'eredita'. Quiz Tg1 - tg1 sport affari tuoi. Quiz ballando con le stelle tg1 telegiornale applausi. Attualita'
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linea verde orizzonti a sua immagine ss messa - angelus Tg1 - benjamin domenica in - l'arena domenica in... sieme tg1 - che tempo fa domenica in - 110 e lode domenica in - 7 giorni Tg1 - Rai Tg Sport affari tuoi. Quiz puccini. Film TV - 1a pt tg1 - speciale tg1 oltremoda. Attualita' tg1 notte / benjamin
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verdetto finale. Attualita' occhio alla spesa che tempo fa/Tg 1 la prova del cuoco Tg 1 / tg1 economia festa italiana. Varieta' la vita in diretta. Att. (16.50 - tg parlamento 17.00- che tempo fa/tg 1) l'eredita'. Quiz Tg1 affari tuoi. Quiz puccini. Film TV - 2a pt tg1 telegiornale porta a porta. Attualita'
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verdetto finale. Attualita' occhio alla spesa che tempo fa/Tg 1 la prova del cuoco Tg 1 / tg1 economia festa italiana. Varieta' la vita in diretta. Att. (16.50 - tg parlamento 17.00- che tempo fa/tg 1) l'eredita'. Quiz Tg1 calcio: coppa italia lazio - juventus tg1 telegiornale porta a porta. Attualita'
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verdetto finale. Attualita' occhio alla spesa che tempo fa/Tg 1 la prova del cuoco Tg 1 / tg1 economia festa italiana. Varieta' la vita in diretta. Att. (16.50 - tg parlamento 17.00- che tempo fa/tg 1) l'eredita'. Quiz Tg1 calcio: coppa italia sampdoria - inter tg1 telegiornale porta a porta. Attualita'
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verdetto finale. Attualita' occhio alla spesa che tempo fa/Tg 1 la prova del cuoco Tg 1 / tg1 economia festa italiana. Varieta' la vita in diretta. Att. (16.50 - tg parlamento 17.00- che tempo fa/tg 1) l'eredita'. Quiz Tg1 affari tuoi. Quiz butta al luna 2. Fiction tg1 telegiornale sottovoce. Attualita'
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verdetto finale. Attualita' occhio alla spesa che tempo fa/Tg 1 la prova del cuoco Tg 1 / tg1 economia festa italiana. Varieta' la vita in diretta. Att. (16.50 - tg parlamento 17.00- che tempo fa/tg 1) l'eredita'. Quiz Tg1 affari tuoi. Quiz i raccomandati. Varieta' tg1 telegiornale tv7 - l'appuntamento
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mezzogiorno in famiglia Tg 2 Giorno - dribbling mondiali di sci: fondo x factor - il processo scalo 76. Musicale sereno variabile. Att. tg2 notizie - meteo the district. Telefilm x factor - la settimana scorie di scorie. Varieta' estrazioni del LOTTO Tg 2 notizie cold case. Telefilm sabato sprint - tg2 tg2 dossier
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mezzogiorno in famiglia Tg 2 Giorno - motori tg2 eat parade quelli che... aspettano quelli che il calcio e... stadio sprint tg2 notizie - dossier 90° minuto numero uno squadra speciale lipsia piloti. Sit Com Tg 2 notizie Numb3rs. Telefilm criminal minds. Telefilm la domenica sportiva
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medicina 33. rubrica x factor . Reality italia allo specchio ricomincio da qui law & order. Telefilm tg 2 Sport - Tg2 - meteo x factor . Reality squadra speciale cobra 11. Telefilm lotto - Tg 2 notizie senza trAccia. Telefilm law & order. Telefilm tg2 notte tg2 punto di vista hot movie. Film
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telecamere. Attualita' mondiali di sci: fondo Tg 3 - tgr - meteo mondiali di sci: fondo atletica leggera: maratona roma - ostia alle falde del kilimangiaro. Doc per un pugno di libri Tg Regione - tg3 - meteo blob. Varieta' che tempo che fa presa diretta. Rubrica tg3 regione - tg3 tatami. Attualita'
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terra nostra. Telenovela Tg Regione - tg 3 tgr leonardo - neapolis tg3 flash L.I.S. trebisonda. Varieta' cose dell'altro geo geo & geo. Documentario - tg3 - tg regione Blob. Varieta' agrodolce. Soap Un posto al sole. Soap tg3 mi manda raitre. Attualita' parla con me. Varieta' tg3 - tg regione - meteo
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l'intervista. Attualita' alla conquista del west tg la7 sport 7 rugby: 6 nazioni francia - galles scozia - italia irlanda - inghilterra tg la7 l'ispettore barnaby "patto di sangue". Tf fai come ti pare. Film tg la7 superbike: gara 1 gran premio australia
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il PICCOLO
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Cremasco Venerdì 27 Febbraio 2009
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Un film di P.J. Hogan Dal best seller di Sophie Kinsella, ecco il ritorno del regista de “Il matrimonio del mio migliore amico”. LA TRAMA Nel mondo glamour di New York City, Robecca Bloomwood, amante dei divertimenti, è bravissima nel fare shopping, sogna di lavorare per il suo magazine preferito, fino a quando al colmo dell’ironia, riesce a strappare un lavoro come articolista di una rubrica per un magazine finanziario pubblicato dalla stessa compagnia. Ora che i sogni stanno finalmente per realizzarsi, cercherà strenuamente, e spesso in maniera molto divertente, di evitare che il suo passato non rovini il promettente futuro.
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CINEMA - David S. Goyer dirige “Il mai nato” con l’affascinante Odette Yustman
Un film horror firmato dal maestro della paura
“Il mai nato”, diretto da David S. Goyer, è un film horror dalla trama intricata, che apre innumerevoli spiragli e sparge indecifrabili simboli cabalistici. LA TRAMA Casey è tormentata da un incubo premonitore di infausti eventi. Quando le visioni cominciano a manifestarsi anche di giorno, temendo per la sua incolumità, la giovane inizia ad indagare sul suo passato e sulla morte
della madre finendo per scoprire una terribile verità che la riguarda. La giovane, infatti, odia sua madre per averla abbandonata da bambina. Ma quando cominciano a verificarsi alcuni eventi inesplicabili, Casey inizia a capire il perché di quell’abbandono Affascinato dai meccanismi genetici e dai misteri della gemellologia, Goyer (diventato famoso per la regia de “Il corvo 2”) confeziona uno script che sfugge la scienza per focalizzare l’occulto. L’attrice californiana Odette Yustman dà alla sua Casey il giusto sguardo spaventato e un corpo tonico pronto ad affrontare il male. E poi, il concetto del demone che si nutre della paura della sua vittima non può non far venire in mente il flagello del post-11 settembre e i tempi che stiamo vivendo. Forse però questa lettura tra le righe è un po’ troppo sgangherata per riuscire a fare de “Il mai nato” un horror da raccomandare.
sabato 28
canale 5
italia 1
rete 4
SOL REGINA po
Genere: Horror
di David S. Goyer
Cast: Odette Yustman, Gary Oldman, Jane Alexander (I), Meagan Good, Idris Elba, Cam Gigandet, James Remar, Carla Gugino, Rhys Coiro Durata: 87 minuti Produzione: Universal Pictures - Usa 2009
Sopra una scena di "Il mai nato" e a lato la locandina del film diretto da David S. Goyer
domenica 1 Lunedi’ 2
27
Martedi’ 3
Giovanni Biondi
Dentro le notizie...
Nell'ambito della trasmissione «Dentro le notizie», in onda su Telesolregina, l'assessore provinciale con delega all'ambiente e allo sport Giovanni Biondi farà il punto sui principali eventi accaduti sul nostro territorio negli ultimi tempi. •Piano Cave della Provincia di Cremona; • Cingia de' Botti: Amianto, sessanta sindaci al Pirellone; • Laurea in scienze motorie di un ragazzo tetraplegico; • "La Gelmini taglia 180 maestri"; • I politici cremonesi? Tutti su "Facebook"; • Basket Legadue: Final Four di Coppa Cremona"Capitale". La trasmissione va in onda sono il venerdì alle ore 23.10, replicata il sabato alle ore 12 e la domenica alle ore 17.30.
mercoledi’ 4 giovedi’ 5
venerdi’ 6
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tg4 - vie d'italia ricomincio da me. ficton Tg 4 - meteo 4 pomeriggio con rete4 il tribunale di forum poirot «Corpi al sole» detective monk. Telefilm le barriere coralline Tg 4 - meteo 4 walker texas ranger law & order: unita' speciale. Telefilm guida al campionato Phase IV. Film tg4 rassegna stampa
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Santa Messa Pianeta mare Tg 4 - notizie traffico Melaverde / Tg 4 - meteo donnavventura. Att. helen of troy: il destino di un amore. Film tg4 - meteo 4 colombo. Telefilm «Assassinio a Bordo» siska. Telefilm controcampo fuoricampo tg4 rassegna stampa hedwig. Film
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«Il massimo per il Pergo»
Tutto quello che l'attaccante Tarallo sogna per la maglia gialloblù
M
di Stefano Mauri
ichele Tarallo, attaccante del Pergo alla scoperta della Prima Divisione da protagonista, fisico da “tronista” macho, intelligenza notevole, sopra la media, ha gli attributi. Decisamente. Se così non fosse, lo scorso lunedì 15 febbraio, non avrebbe tirato (e segnato), sotto la fantastica “Curva Nichetti”, il penalty decisivo nel match della svolta con la Pro Patria. Chapeau. Nella metà degli anni Novanta, Tarallo, sul rettangolo verde, dava del tu, in attacco, a un certo Nicola Ventola (attuale punta del Torino): erano quelli, i suoi anni magici nella “Primavera” del Bari; in seguito, complice un infortunio e le storie della vita, Michele si mise in viaggio approdando all’Uso Calcio (Cnd), dove, caratterizzò una felice epoca di reti pesanti. Approdato tre stagioni fa al Genoa di Enrico Preziosi, l’ex bomber dell’Uso, causa infortuni (maledetta, ricorrente sfortuna, ndr) ha praticamente “saltato” due annate agonistiche a Padova e Monza. L’estate scorsa, in prestito, è giunto, circondato da frizzanti aspettative, alla corte di Stefano Bergamelli. “Convocato” nel laboratorio del paparazzo Giulio “King” Giordano (suo sincero ammiratore), con l’aitante centravanti abbiamo scambiato due parole per voi.
Finalmente vi siete sbloccati: questione di testa, polmoni o del nuovo corso tattico? «Mah! Tutti attribuiscono meriti al modulo tattico attuale, ma secondo me ora giochiamo con la testa libera, leggera. L’età media del gruppo è abbastanza elevata, ma, per molti di noi, compreso il sottoscritto, la Prima Divisione, mi si passi il termine, rappresentava e rappre-
Il professor Gigi Pasinelli, il vostro preparatore atletico sa il fatto suo. «E’ un bravo professionista il “prof”, ma è innanzitutto la testa a fare la differenza». Quindici giorni fa hai riprovato l’ebbrezza del gol. «Sapevo, reduce da stagioni tribolate dal punto di vista fisico, che avrei faticato parecchio quest’anno: due anni fermo, si pagano. Parti-
Michele Tarallo
senta una novità. Il girone d’andata ci è servito per rompere il ghiaccio. Questa è una latitudine agonistica impegnativa, dal ritmo elevato. Certe partite in serie B, viaggiano a velocità minori della nostra, per questo dico che il modulo conta sino a un certo punto, l’importante è che siamo riusciti a tararci sull’intensità del girone».
Il Personaggio
E’ già nella storia il Pergocrema, vincente a Verona, che domenica, al Voltini, complice la collaborazione con l’Assessorato alla Famiglia e relativi accessi “agevolati” ad hoc (1 euro agli under 14 e relativi familiari) confida in un pubblico record per sfidare, alle 14.30, il Cesena capolista, nonché squadra del cuore dell’assessore Maurizio Borghetti. Lo scorso weekend, nella patria di Romeo e Giulietta, “Carlito” Le Noci (Il “Brigante” ha realizzato il gol storico) e soci hanno scritto una commovente pagina del glorioso, nobile almanacco gialloblù e ora sfidano la leggenda. Questa società, “nipote” dell’indimenticabile, fantastica gestione griffata
to bene, verso Natale ho avuto un calo, fisiologico secondo qualcuno, ora sto bene, sono tranquillo, voglio dare il mio contributo alla causa». Ti trovi meglio a giocare da solo, là davanti, oppure con un compagno quale “El Brigante” Le Noci? «Non è una questione di moduli: ho giocato in vari
Massimiliano Aschedamini (e soci) ora è “figlia” del pragmatismo dell’imprenditore orobico Stefano Bergamelli, il quale, in tre mosse ha dato la scossa alla sua creatura calcistica al ritorno, dopo trent’anni, in C1, anzi, in Prima Divisione… che è meglio. Una campagna acquisti caratterizzata da conferme pesanti e dall’arrivo di scommesse affascinanti (il portiere Danilo Russo su tutte); l’esonero autunnale di Daniele Fortunato, una campagna rafforzamento dicembrina incisiva: queste le decisioni “azzeccate” prese, sin qui, da Bergamelli. Autentica, indispensabile, provvidenziale “Manna dal cielo” (Lord Max dixit – maggio 2005, ndr) per gli orizzonti “gialloblù”, l’imprenditore bergamasco e
modi durante la carriera. Certamente con una seconda punta vicino so con chi dialogare in campo». Le squadre che ti hanno maggiormente impressionato sin qui? «La Pro Patria, nonostante i problemi societari notevoli e il Cesena che domenica arriva al Voltini». L’otto marzo, il giorno dedicato alla Festa della Donna vi attende il derby allo Zini con la ricca Cremonese. «Ecco appunto, la Cremo è l’esempio lampante che nel calcio non bastano i soldi per vincere». Il presidente Bergamelli vi segue sempre con attenzione e vicinanza partecipe, complice. «Naturalmente e io gli sono molto grato: mi ha voluto a tutti i costi e crede in me». La Prima Divisione per Crema è un punto d’arrivo, oppure… «Sulle rive cremasche del Serio sto benissimo. Per quanto riguarda il resto della domanda, mai dire mai, soprattutto se guardiamo ad esempi calcistici vicini quali Chievo ed Albinoleffe. Nel calcio, per fare strada, servono una società forte e una piazza disposta a seguire il progetto assecondandolo». Cosa chiedi al tuo futuro? «Penso soltanto a fare il massimo per il Pergocrema in una categoria impegnativa qual è quella in cui militiamo. Il resto lo affronteremo a tempo debito».
i suoi collaboratori meritano un plauso caloroso di ringraziamento. A proposito. Ancora non ha ufficialmente sciolto le riserve sul suo futuro il “Berga”; naturalmente la speranza è che rimanga al Pergo, la meravigliosa favola “canarina” merita un seguito. Che ne pensa presidente? A Crema è annunciato in arrivo il diretto romagnolo proveniente da Cesena. Nobile decaduta, la corazzata allenata da Bisoli, colui il quale, un mese fa, con somma gioia dei tifosi “cannibali”, preferì Piangerelli a Pippo Sambugaro, complice la grave crisi societaria della Pro Patria punta al ritorno immediato in serie B. Sornione, mestierante, ingannevole e ruffiano, il modulo 3-4-1-2 bianconero sa far male.
Mister Piantoni: la forza è nel dialogo
Non sarà bravo come Fabio Capello, non avrà il carisma di Marcello Lippi, non è fashion come l’incantatore di “serpenti” Josè Mourinho, ma, calcisticamente parlando (ci mancherebbe!), Oscar Piantoni, “navigato” allenatore del Pergocrema non è l’ultimo arrivato. Anzi! Classe 1949, il trainer orobico subentrato nello scorso mese di ottobre a Fortunato, anche se non è simpatico a tutti, a Crema sta facendo
bene. Le sue caratteristiche migliori? Pragmatismo, capacità di dialogo e la massima fiducia nei confronti dello staff (composto da professionisti validi, ndr) ereditato dal predecessore Daniele Fortunato. Procediamo con ordine. Arrivato a Crema in autunno, l’ex collaboratore di Walter Zenga in Romania ha ridato subito armonia ed equilibrio alla fase difensiva del team “canarino”.
A differenza del pur bravo Fortunato poi Piantoni, con i calciatori e il presidente Stefano Bergamelli dialoga parecchio e, ricambiato, ha un buon feeling. Parla e ascolta molto nello spogliatoio Oscar Piantoni da Pradalunga. Il modulo 4-3-1-2 “appartiene” in parte (e Piantoni l’ha ammesso pubblicamente: chapeau, ndr) al suo secondo Danilo Bianco. A proposito di Bianco è doverosa una “sottoli-
neatura”: il calciofilo piemontese mastica la materia e sa il fatto suo. Un difetto? A detta di molti, per “affermarsi” sul serio, “in proprio” nel frenetico e “cattivo” football attuale è … troppo buono. Questa però è un’altra storia, per il momento è doveroso applaudire calorosamente Oscar Piantoni, trainer del Pergo vincente e coinvolgente, eppure… qualche volta “pizzicato” dalla tribuna. Mah!
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L'intervista
L'altro Crema di Ennio Valdameri
Ennio Valdameri, calciofilo appassionato e competente, è il bravo presidente… dell’altro Crema: quello militante in Terza categoria. Parlare con lui di calcio è una piacevole, inteeressante, periodica routine. State rispettando i programmi estivi? «All’inizio di questa stagione abbiamo fissato come obiettivo primario l’accesso ai playoff. Nella prima parte del campionato siamo stati nelle prime cinque posizioni. Abbiamo poi avuto qualche problema di continuità scendendo qualche gradino. Ora iniziato il ritorno, siamo riusciti a riportarci ad un passo dalla zona che conta». Felice Belloli è il nuovo patron del football dilettantistico lombardo. «Credo che Belloli sia stato eletto per la chiarezza e la voglia di fare che ha trasferito agli elettori nei vari incontri con le società. Si è sentito infatti parlare di cose concrete e ben poco di politichese sportivo. Naturalmente ora ci si aspetta che quanto promesso in campagna elettorale venga messo in pratica». Chiodo è il tuo fedelissimo coach alla “Ferguson” (il trainer dello United, ndr)? «Roberto Chiodo è un allenatore che sa il fatto suo e che, cosa importantissima, lavora per la società Quest’anno sta facendo un campionato di buon livello, non sarà Sir Alex Ferguson, ma ha dimostrato capacità, volontà e, cosa non da poco, attaccamento alla squadra». Cosa dici a quanti in città continuano a chiedersi perché ci siano due Crema? «Penso che la storia sia ormai stata chiarita in più circostanze. Si sono fatte scelte diverse e coerentemente si stanno portando avanti da entrambe le parti. Il mio augurio è che il Calcio Crema che il Crema 1908 riescano a raggiungere i rispettivi obiettivi». Quest’anno al “Trofeo Angelo Dossena” non ci sarà una selezione locale? «Non facendo parte, ormai da tempo dell’organizzazione del Dossena, non conosco le ragioni delle varie scelte. Tuttavia penso che il Comitato Organizzatore possa mettere in cantiere un altro torneo interessante, come dimostrato negli anni, le capacità organizzative, non mancano».
AC crema 1908
Debutta in panchina Marco Lucchi Tuelli
E’ il giovane, debuttante in panchina, Marco Lucchi Tuelli l’allenatore dell’Associazione Calcio Crema 1908 presieduta da Francesco Barbaglio. All’ambiente cremino, stravolto da ripetute e, soprattutto pesanti, nette sconfitte serviva una scossa. In tal senso va letto l’esonero di Davide Fiorani, il quale, reduce da un girone d’andata superlativo, dopo Natale, neve al sole, si è perso per strada… appunto, letteralmente squagliandosi. Reduce dalla debacle di Travagliato (3 a 0 per i padroni di casa, ndr), domenica la ciurma nerobianca, tra le mura amiche riceverà la visita della quotata Pontirolese: sulla carta la contesa si annuncia … problematica per Patrini e soci. Attualmente, i 32 punti in classifica, per la compagine cara a Barbaglio rappresentano un bel gruzzolo, ma, Lucchi
Tuelli dovrà cercare di mantenere alta la guardia. Causa una preparazione estiva leggera e, un richiamo invernale … “da crociera amatoriale”, il Crema ha già il fiato grosso: i giocatori chiave sono lontani dalla loro forma migliore. Fantasista creativo in campo, il nuovo coach deve inventarsi qualcosa. Patron Barbaglio intanto, lontano dalle luci della ribalta sembra piuttosto abbacchiato, preoccupato e nauseato. Se il generoso presidente si stanca di mettere mano al portafoglio, per il Crema inizieranno i guai. Basterà da solo, l’allontanamento di “Fashion” Fiorani a ricaricare una comunità depressa? La risposta al campo. Augurando tempi migliori a Barbaglio ribadiamo un concetto: caro “pres” meriti dirigenti all’altezza della situazione.
Sport
il PICCOLO
giornale del
Cremasco Venerdì 27 Febbraio 2009
29
Sei mesi di gare nella nostra provincia Ciclismo
Antonio Pegoiani, presidente del Comitato Provinciale della Fci: «Sarà una stagione coi fiocchi»
M
di Fortunato Chiodo
issione compiuta. “ Nessun Dorma” popolarissima aria di Puccini, tratta dalla “ Turandot” con l’ originale arrangiamento, senza tanto tirarla per le lunghe e sottilizzare, ha monopolizzato la stesura del calendario ciclistico provinciale 2009 della Federciclo stilato nella sala del Coni di Cremona. Antonio Pegoiani, governatore del Comitato Provinciale, tira un sospiro, fa i conti, e lascia tutti con il fiato sospeso. Dopo tutte le polemiche che ci sono state sulla indicativa regionale juniores, ha trovato una soluzione, confermando l’assegnazione alla Polisportiva Madignanese, mettendo fine alla love story. Il neo presidente Pegoiani, ha illustrato la designazione degli incarichi dei consiglieri: Enrico Guadrini, Giuseppe Viola, e Matteo Casoni, e poi ha esordito: «Porto il saluto personale e del consiglio a tutti voi, una stagione tutto sommato interessante, con due nuove formazioni tesserate: la SuperBici Crema, e il Torrazzo di Cremona, malgrado la crisi economica del nostro Paese, non siamo stati penalizzati, si preannuncia una stagione coi fiocchi». Varcheranno nel comprensorio a scrivere tante fiabe dello sport del ciclismo, collezionisti della nobiltà della corsa, che piace alla gente, è stato testato alla “ Sei Giorni” internazionale di Cremona, ma anche al “Marco Villa
day”, enfant prodige del ciclismo mondiale su pista, festeggiato per il suo” quarantesimo” compleanno, e per l’addio allo sport agonistico, con lo stato maggiore al “ picchetto d’onore”, capeggiato da “ patron” Claudio Santi. Il ciclismo va verso il cambio generazionale, la guida al calendario 2009, di rivalità forti, ha riconfermato due momenti fondamentali della stagione, due classicissime del calendario ”mondiale” di primavera, le meno tecniche ( si fa per dire) delle corse in linea, non sarà solo questione di volata finale. Sarà molto interessante vedere come le squadre dei velocisti affronteranno la corsa, come la gestiranno, come faranno correre le loro squadre, ma soprattutto dalle presenze inquietanti, della velocità impressa, tutti temi agonistici ai quali va aggiunto, talento, coraggio, potenza nelle gambe, due grandi corse: il “ 24° Gran Premio Liberazione,” internazionale donne di Elite, e Junior, schierate a Santa Maria della Croce di Crema ( il 25 aprile), patrocinato dal “ Gs Arci Cremasco”, il “ 43° Circuito del Porto- Trofeo Arvedi”, meeting internazionale di Elite e Under 23, organizzato dal “ CC Cremonese Arvedi” (3 maggio), una stagione cominciata con la Sei Giorni di Cremona ( ci sono le credenziali per un roseo futuro, ndr). Nessuno è salvatore della patria o si sente come Mourinho, solo con il gioco di squadra possiamo fare meglio. Non ci sono alibi, è un calendario importantissimo.
Coppa San Geo, bene la CC Cremonese
Coppa San Geo, benissimo la CC Cremonese. Tutti si aspettavano il siciliano Salvatore Mancuso ( CC Cremonese ArvediLucchini- Unidelta) o il bergamasco Paolo Locatelli (De Nardi Daigo- Bergamasca), e invece è spuntato l’astuto carneade Davide Cimolai ( Team 2000 Marchiol), dicianovenne di Vigonovo di Fontanafredda, mettendo tutti quanti a tacere, beffando i cinque corridori con i quali era andato all’attacco nel corso dell’ ultimo giro, dopo aver inghiottito una lunga fuga solitaria di Omar Lombardi (CC Cremonese Arvedi- Lucchini Unidelta), Rocchetti, Benedetti e Valsecchi, truppa che ha praticamente deciso la “ 85° Coppa San Geo”, classicissima internazionale di apertura del calendario ciclistico italiano degli Elite e Under 23,
con partenza da Salò (194 partenti e arrivo sullo strappo a Malerba (Brescia). Cimolai, che possiede grandi doti ha pistard avendo finora vinto tre titoli italiani. «E’ sicuramente la vittoria più importante della carriera, ringrazio i miei compagni per il lavoro fatto alle spalle, ho lasciato dietro il mio compagno di squadra, il polacco Maciej Paterski , terzo Mancuso» ha detto Cimolai all'arrivo. FIRENZE – EMPOLI Davide Appollonio (Hopplà) con soli 9” di distacco sul bergamasco Fabio Fadini (CC Cremonese Arvedi), terzo De Negri (Luca Benedetti, compagno di squadra di Fadini tra i più attivi e protagonista della fuga con Appollonio, è rimasto vittima di una foratura e ha dovuto abbandonare i sogni di gloria).
Calendario: dove e quando si corre Data
Categoria
Soc. Organizzatrice
Località
Denominazione
05/04 Dom Giovanissimi
UC Cremasca
Salvirola
2° Tr. Cicli Francesconi - 14° Trofeo Avis Aido
05/04 Dom BMX
BMX Action Cremona
Cremona
1° Trofeo dei Fiumi
13/04 Lun
C.C. Cremonese 1891 Gruppo Arvedi
Sesto Cremonese
31° Mem. Sportivi Sestesi
12/04 Dom Giovanissimi
UC Cremasca
Vailate
5° Trofeo Pierino Baffi
19/04 Dom Giovanissimi
Masanclà Piscine Laghetto
Vescovato
19/04 Dom Junior
Ped. Romanenghese
Romanengo
25/04 Sab
Esordienti 1°
Pol. Madignanese
Agnadello
2° Trofeo Caseificio Leccigno
Camp. Provinciale
25/04 Sab
Esordienti 2°
Pol. Madignanese
Agnadello
2° Trofeo Caseificio Leccigno
Camp. Provinciale
25/04 Sab
Donne Elite
Arci Cremasco
S. Maria Della Croce
24° Gran Premio Liberazione
Internazionale 1.2 WE
25/04 Sab
Donne Junior
Arci Cremasco
S. Maria Della Croce
24° Gran Premio Liberazione
Nazionale
25/04 Sab
Under 23
C.C. Cremonese 1891 Gruppo Arvedi
Pessina Cremonese
60° Coppa Ardigò
Camp. Provinciale
26/04 Dom Giovanissimi
UC Cremasca
Sergnano
10° Trofeo Sportivi
01/05 Ven
GC Sergio Viola
Stagno Lombardo
54° Coppa 1° Maggio mem. Sergio Viola
03/05 Dom Giovanissimi
Pol. Madignanese
Madignano
20° Trofeo F.lli Pavesi
03/05 Dom Allievi
Pol. Madignanese
Villacampagna
10° Trofeo Bar Livi
Camp. Provinciale
03/05 Dom Elite & Under23
C.C. Cremonese 1891 Gruppo Arvedi
Cremona
43° Circuito del Porto - Trofeo Arvedi
Internazionale 1.2 ME
10/05 Dom Giovanissimi
GS Avis Aido Offanengo
Offanengo
8° Trofeo Mem. Corlazzoli
10/05 Dom Amatori
Pedale Cremonese
Costa S. Abramo
30° Gran Premio Tricolore
10/05 Dom BMX
BMX Action Cremona
Cremona
Trofeo Lombardia 2009
17/05 Dom Giovanissimi
UC Cremasca
S. Bernardino di Crema
9° Trofeo M.C.L.
17/05 Dom BMX
BMX Action Cremona
Cremona
BMX Old School
24/05 Dom Giovanissimi
C.C. Cremonese 1891 Gruppo Arvedi
Cremona
15° Trofeo Ugo Dodi - 7° Trofeo Codazzi
24/05 Dom BMX
BMX Action Cremona
Cremona
Campionato Regionale
31/05 Dom Giovanissimi
Team Guadrini
Malagnino
1° G.P. Ca' degli Alemanni
02/06 Mar
Pol. Madignanese
Junior
Under 21
Junior
1° Trofeo Ennio Marcarini
07/06 Dom Giovanissimi
Pol. Madignanese
Chieve
5° Trofeo Comune di Chieve
14/06 Dom Giovanissimi
Team Guadrini
Casalmorano
4° Trofeo Della Repubblica
14/06 Dom Esordienti 1°
C.C. Cremonese 1891 Gruppo Arvedi
Cremona - Zona Cavatigozzi
1° Trofeo Sportivi Cavatigozzi
14/06 Dom Esordienti 2°
C.C. Cremonese 1891 Gruppo Arvedi
Cremona - Zona Cavatigozzi
1° Trofeo Sportivi Cavatigozzi
21/06 Dom Giovanissimi
UC Cremasca
Crema
6° Trofeo Meri e Giovanni Fusar Poli a.m.
21/06 Dom Allievi
Pol. Madignanese
Genivolta
12° Trofeo Renato Ferrari
28/06 Dom Giovanissimi
C.C. Cremonese 1891 Gruppo Arvedi
Cremona
2° Trofeo Amici del Boschetto
05/07 Dom Giovanissimi
UC Cremasca
Credera
9° Trofeo Sportivi
12/07 Dom Giovanissimi
UC Cremasca
Capergnanica
8° Trofeo M.C.L.
19/07 Dom Giovanissimi
Arci Cremasco
S. Maria della Croce
13° Trofeo Elio Bergamaschi
19/07 Dom Esordienti 1° Anno
UC Cremasca
Moscazzano
8° Trofeo Agardi - Brambini Salvoldi a.m.
19/07 Dom Esordienti 2° Anno
UC Cremasca
Moscazzano
8° Trofeo Agardi - Brambini Salvoldi a.m.
19/07 Dom MTB
MTB Cignone
Corte De' Cortesi in Cignone
Gran Fondo Parco Oglio PO
26/07 Dom Giovanissimi
UC Cremasca
Ripalta Cremasca
8° Trofeo Marimar
02/08 Dom Giovanissimi
UC Cremasca
Montodine
14° Memorial Mamma Villa
09/08 Dom Giovanissimi
Imbalplast Soncino
Ricengo
6° Trofeo Comune di Ricengo
16/08 Dom Giovanissimi
Cremasca
Agnadello
3° Trofeo Comune di Agnadello
16/08 Dom Allievi
Imbalplast Soncino
Genivolta
10° Trofeo Marco Noci a.m.
23/08 Dom Esordienti 1° Anno
Imbalplast Soncino
Soncino
9° Trofeo Zuccotti Assicurazioni
23/08 Dom Esordienti 2° Anno
Imbalplast Soncino
Soncino
9° Trofeo Zuccotti Assicurazioni
30/08 Dom Giovanissimi
G.C. Amat. Piadena
Piadena
5° Trofeo Offcina Sinelli
23/08 Dom Giovanissimi
Titolazione
Camp. Provinciale
Regolarità
Camp. Regionale
Ind. Regionale
Camp. Provinciale
** Sospesa per concomitanza Trofeo Lombardia
30
il PICCOLO
Sport
giornale del
Cremasco Venerdì 27 Febbraio 2009
Volley: reima samgas
«Mantova, un solo preziosissimo punto»
La Reima è tornata e al termine di un incontro di qualità conquista un punto a Mantova contro la squadra più in forma della A2. La partita comincia con la Samgas in palla che con Cazzaniga raggiunge il 5-8. I blues si portano sul 7-11 grazie a due ace di Patriarca. Benito con due servizi vincenti e poi Nagy firmano la parità a quota 14. Da qui le due formazioni procedono a strappi e con l’epilogo che non può che essere ai vantaggi dove la spuntano i ragazzi di Monti. Nel secondo set Mantova parte forte (5-1 e 9-4). I padroni di casa allungano senza problemi fino al 19-11. A questo punto però accusano un blackout che consente alla Samgas di issarsi sul 23-19. I virgiliani però non tremano e chiudono sul 25-20. Il parziale successivo vede Cazzaniga e Jacobsen
consecutivi di capitan Finazzi. Successivamente un ace di Jacobsen (12 punti per lui alla fine) e poi un muro di Patriarca siglano un confortante +8. Ci pensa infine Cazzaniga a mettere la parola fine sul set. Il tiebreak vede Mantova dominante fino all’11-6. La Samgas prova a riaprire la gara raggiungendo il 12-10 con un ace di Batista. La rimonta si ferma qui però con Barbareschi che chiude la disputa.
La Reima è tornata ad esprimere un buon gioco
proiettare la squadra sul 6-9. Walter firma il pareggio e poi un muro di Nemec consente ai mantovani di trovare il vantaggio al secondo timeout tecnico. Al ritorno in campo i locali scappano sul +3 ma Crema rientra con gli ace di Finazzi e Silva. Si va ancora una volta ai vantaggi decisi da un muro di Barbareschi. Bella reazione dei Blues che nella quarta frazione si portano sull’1-5 con due muri
CANADIENS MANTOVA
3
SAMGAS CREMA
2
27-29 (29‘), 25-20 (23‘), 29-27 (29‘), 20-25 (24‘)15–11 (15‘)
Paolucci 2, Zappaterra L, Mazzonelli 1, Benito 21, Frosini 1, Nagy 22, Tognazzoni, Nemec 11, Barbareschi 11, Modnicki, De Marco, Walter 16. All: Marchesi.
Cazzaniga 19, Sgrò, Ricci Petitoni 1, Alletti, Patriarca 10, Batista 19, Jacobsen 12, Finazzi 12, Silva 5, Caprotti L, Orel, Damaro. All: Monti.
In fuga dalla retrocessione. Ora c'è Santa Croce
Il punto conquistato a Mantova non ha solamente rappresentato il ritorno a certi livelli della squadra dopo il brutto ko interno con Catania, ma ha anche contribuito ad allungare il margine sulla zona retrocessione al termine di una giornata sulla carta molto difficile. Il vantaggio sulla terz’ultima infatti è ora di ben undici lunghezze a sette giornate dalla fine della regular season. Oltre al gap accumulato, Finazzi e compagni
dispongono anche di una partita in più da giocare (visto che hanno già osservato il turno di riposo) rispetto alle ultime sei della graduatoria, eccezion fatta che per Citta di Castello (anch’essa a quota 21 incontri). Nel prossimo turno i Blues saranno chiamati ad un’altra partita davvero ostica, visto che alla Bertoni domenica arriva Santa Croce, prima in classifica che nell’ultimo turno ha vinto per 3-1 il big match contro Latina.
Il ds Michele Rota Continua l'avventura «All'inizio del Campionato ed a maggior ragione prima della gara, devo dire con tutta onestà che avremmo tutti sottoscritto un tie-break a Mantova. Con il senno di poi posso dire che avremmo potuto fare qualcosa in più, se solo avessimo sfruttato meglio un paio di passaggi nel terzo set» commenta il ds Michele Rota. «La Canadiens è una squadra costruita per il salto di categoria, perchè non si prendono giocatori come Nemec, Barbareschi, Nagy, Benito, Walter (e chi più ne
ha più ne metta) per fare un campionato anonimo. Siamo andati per giocare a viso aperto dovendo rinunciare, oltre ai soliti noti, anche al palleggiatore Baranowicz; un altro titolare, l'ennesimo. Jacobsen ha dimostrato a tutti di essere un signor palleggiatore, semmai ce ne fosse bisogno, un uomo che non ha paura di prendersi le responsabilità senza andare mai fuori giri. Purtroppo finchè il nostro terminale d'attacco (leggasi Cazzaniga) non avrà percentuali superiori rispetto a quella cui ci sta abituando
ultimamente, avremo poche possibilità di fare i tre punti. Roberto può e deve fare meglio, lui ne è cosciente, anche se ieri era sorvegliato speciale e trovarsi di fronte il muro di Nemec o Walter non è cosa piacevole per nessun attaccante. Archiviamo comunque positivamente la gara, che sulla carta era proibitiva e torniamo più coscienti che mai di avere un grande allenatore, un grande staff ed un grande gruppo. La nostra società da anni ha deciso di investire sullo staff tecnico e dirigenziale, perchè crediamo che per la squadra sia fondamentale avere dei punti di riferimento importanti sotto l'aspetto tecnico, medico e societario in genere. Ora ci aspetta un'altra gara proibitiva contro Santa Croce, credo però che non mancheranno gli stimoli e sono certo che i nostri ragazzi vorranno ben figurare al cospetto dei nostri tifosi».
di Videoton Ombriano
Partita intensa quella giocata giovedì 19 febbraio tra la formazione cremasca e quella milanese, che vede gli ospiti disputare ottimamente i primi 20 minuti dell'incontro e potarsi in vantaggio per 3 a 1 giocando alti in modo aggressivo e facendo pressing sui portatori di palla avversari. I primi due gol sono stati realizzati da Serina che da vero bomber con due splendide girate fa secco l'ottimo portiere dell'Hickory. Il terzo gol invece è siglato da Giluivi che con una splendida discesa in fascia fa secco difensore avversario e portiere insaccando con un rasoterra nell'angolino. Qui purtroppo finisce il Videoton che si deve arrendere alla reazione avversaria composta e di gran spessore tecnico: in 10 minuti l'Hickory ribalta l'incontro siglando consecutivamente tre reti da cineteca e portandosi alla fine del primo tempo sul risultato di 4 a 3. La ripresa parte male per la squadra cremasca che subisce subito il gol del 5 a 3. Tuttavia la formazione rosso blu non molla e continua a macinare gioco ed occasioni, ben sventate dal portiere milanese. Le squadre sono lunghe ed alla fine arrivano ancora reti da entrambe le parti fino al risultato fi-
nale di 8 a 5 per la squadra di casa. Per il Videoton segnano il capitano Severgnini su punizione e Guerini con una pregevole girata nell'angolino. Risultato giusto per quanto visto in campo, la sensazione però è che questo Videoton possa fare di più per potenzialità e voglia. Ora lunedì in casa (ore 21.30 alla palestra Toffetti di Ombriano) ci sarà il match della verità contro il Boca, diretta pretendente per la zona playoff. All'andata fini 7 a 2 per la squadra di Zelo; una vera disfatta che la squadra cremasca vuole subito cancellare con una bella prestazione. (Massimiliano Nanì)
Cucina
il PICCOLO
Gastronomia italiana
giornale del
Cremasco Venerdì 27 Febbraio 2009
31
PiErre - auguste Renoir Frutta dal Midi Particolare, 1881
Le ricette gustose alla portata di tutti
Il menù della settimana
Antipasto: Strudel taleggio e verdura
Primo piatto: Pisarèi e fasò
Preparazione elaborata Tempo 50 minuti - Per 4 persone Ingredienti: • 1 porro • pasta sfoglia • 4 zucchine • 2 carote • 400 gr. di spinaci • 250 gr. di taleggio • 1 uovo • 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva • sale e pepe
preparazione • Pulite il porro, affettatelo e fatelo soffriggere nell’olio in una padella molto grande.. • Tagliate a pezzettini le carote e le zucchine e gli spinaci. • Aggiungete le carote e dopo 5 minuti le zucchine e dopo altri 2 minuti gli spinaci. • Proseguite la cottura per altri 3 minuti, salate e pepate e lasciate raffreddare.
• Tagliate a pezzetti il taleggio, unitelo alle verdure e mescolate. • Prendete la pasta sfoglia, srotolatela e unitevi le verdure; arrotolate e chiudete bene. • Mescolate il tuorlo d’uovo a un cucchiaino d’acqua e spennellate tutta la superficie dello strudel. • Infornate a forno già caldo a 200 gradi per 25 minuti, finchè risulterà dorato. • Servitelo tiepido.
Curiosità e astuzie in cucina • Pulire gli oggetti di argento. Per pulire l'argento basta immergerlo nell'acqua della cottura delle patate
Ingredienti: Per la pasta • 500 g di farina, • 150 g di pangrattato • sale, acqua ingredienti per il condimento: •burro, • olio extravergine, • lardo pestato • cipolla • fagioli borlotti • pepe • salsa di pomodoro, • formaggio grana padano.
di facile preparazione Tempo 20 minuti – Per 4 persone preparazione • Il pane grattugiato va scottato in acqua bollente. Mettete a lessare quattro etti di borlotti in acqua non salata, condita con un cucchiaio di olio extravergine e una fetta di cipolla fresca. • Togliete i fagioli dopo tre quarti di cottura. Lavorare bene l’impasto di farina, pane grattugiato e acqua, fino a che sia morbido e elastico, per ottenere delle strisce di pasta. Tagliate le strisce a pezzetti di pochi centimetri e schiacciate lievemente con il pollice. • Lasciate riposare i pisarèi così ottenuti. In un
tegame di cotto fate soffriggere il burro con olio, cipolla e prezzemolo tritato e un pezzo di lardo che andrà tolto a fine cottura. Chi lo gradisce può aggiungere uno spicchio d’aglio. • Unite i fagioli con aggiunta di sale e pepe e insaporite a fuoco lento aggiungendo la salsa di pomodoro (diluita con un po’ di acqua tipida). Fate ora cuocere i pisarèi in abbondante acqua salata. • Una volta saliti a galla nella pentola, scolateli e versateli in una zuppiera con il sugo e i fagioli. Scompargete con abbondante grana grattugiato.
Dolce: Ciambelle di Carnevale di facile preparazione Tempo 20 minuti Per 4 persone
Ingredienti: • 2 bicchieri d'acqua, • 2 cucchiai di olio d'oliva, • 3 cucchiai di zucchero, • 250 g di farina, • 2 uova, •1 bustina di vaniglia, • 1 pizzico di sale, • scorza grattugiata di un limone
preparazione • Mettete in una pentola i due bicchieri d’acqua, lo zucchero, il sale, l’olio e la scorza del limone. • Portate ad ebollizione, togliete dal fuoco e aggiungete la farina. Mescolate bene, evitandola formazione di grumi, lasciate raffreddare. • Aggiungete le uova, mescolate fino a rendere l'impasto omogeneo. Senza smettere di mescolare aggiungete una bustina di vaniglia. • Scaldate l'olio, quando l’olio è caldo aggiungete l’impasto in modo da formare delle ciambelle. • Una volta pronte, prendete le vostre ciambelle, aggiungete tanto zucchero e servitele calde.
Secondo piatto: Tacchino agli aromi di facile preparazione - Tempo 25 minuti – Per 4 persone
Ingredienti: • 700 g di cosciotto di tacchino • 1 bicchiere di vino rosato • 1 dado vegetale • un rametto di salvia • un rametto di rosmarino • qualche bacca di ginepro • 1 spicchio d'aglio • 1 foglia d'alloro • sale e pepe. preparazione • il tacchino deve essere disossato e senza pelle. Tritate gli aromi e impastarli con il dado, pepe e un pò di vino. • Bagnate il cosciotto con il vino e cospargetelo con il tritato di aromi. • Lasciate marinare per mezza giornata in frigorifero. • Rivestite una teglia con la carta da forno; aggiungetei il tacchino e gli aromi. Sigillate il tutto con carta d'alluminio. • Fate cuocere per un'ora in forno a 200°. • Togliete il coperchio e fate restringre il sugo per circa 5 minuti. • Taglaite il tacchino a fette e servite.
La Bottiglia Acciaiolo Castello D’Albola
La proprietà di Castello d’Albola si estende nel comune di Radda in Chianti, ed è compreso nella docg del Chianti Classico. Il vino è di colore Rosso rubino dai luminosi riflessi granata. Il profumo ampio, di piacevole complessità, in cui si colgono ricordi di viola, marasca e piccoli frutti di bosco armoniosamente esaltati da un leggero fondo vanigliato. Sapore asciutto, sapido, di singolare finezza e nobile stoffa vellutata, ripropone al palato le sensazioni avvertite dal naso. Temperature di servizio 17°-18° Gradazione alcolica 13,5%.