Il Piccolo Giornale di Cremona

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Anno XII • n° 11 • SABATO 3 MARZO 2012

Periodico • € 0,02 copia omaggio

Non riceve alcun finanziamento pubblico o privato

INCHIESTA Costo del carburante sempre più alto. Secondo gli esperti si toccheranno presto i due euro al litro

Alle pagine 3-8

BENZINA: COSTERA’ SEMPRE PIU’. RASSEGNATEVI

Secondo Toufic El Asmar, vice presidente Aspo: «Bisogna cambiare lo stile di vita e ridurre i consumi, altrimenti collasseremo» L’EDITORIALE

Coraggio, il tempo stringe Daniele Tamburini daniele.tamburini@fastpiu.it

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L’IRPEF CRESCE DEL 100%

L’assessore Nolli: «Gli aumenti sono stati necessari» ▲

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NOSTRA INTERVISTA

La sociologa Carmen Leccardi 8 marzo tra luci e ombre ▲ PM10 ANCORA ALLE STELLE

Domenica nuovo blocco, ma è una misura inutile ▲

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CALCIO - INTERVISTA

PRIMA DEL MATCH CON ROMA

INCIDENTE DI VIA MILANO

CASALASCO

Sambugaro vede la Cremo ai playoff

In regalo il magazine della Vanoli Braga domenica al PalaRadi

Strade poco sicure Adesso servono misure urgenti

Taxisti in rivolta contro la concorrenza dei finti volontari

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uello spread che ha iniziato a tormentarci la scorsa estate, il cui incremento vertiginoso era sparato dai giornali in prima pagina, quasi in assonanza con lo spettro non più del comunismo, ma del default, adesso sembra addomesticato. Da interventi pesanti sulle pensioni, dall'introduzione di nuove tasse o dall'incremento di quelle precedenti, dalle liberalizzazioni, da una rinnovata lotta all'evasione e all'elusione fiscale, dalla indubbia considerazione di cui Monti gode in Europa (non risulta che Merkel e Sarkozy ridano di lui). E' vero che, nel frattempo, le varie lobbies si sono fatte sentire: è recentissima la - scandalosa - presa di posizione dell'ABI: o cambia la decisione del governo sulla riduzione delle commissioni bancarie, oppure finiremo per strozzare il credito per imprese e famiglie. Proprio quel che ci voleva, in tempi di crisi. Una “chiara” risposta all’appello fatto nei giorni scorsi dal ministro per lo sviluppo Corrado Passera, che aveva chiesto alle banche di sostenere il sistema Italia. Lo scontro è sull’emendamento al decreto liberalizzazioni, che vorrebbe imporre alle banche l’eliminazione di tutte le commissioni previste quando viene concesso un credito. Già bastano e avanzano gli esosi tassi di interesse. O no? Comunque sia, il governo ha fatto cassa. E forse non poteva far altro, vista la situazione in cui ci eravamo cacciati. Ma le imprese e i lavoratori, dipendenti o autonomi che siano, sono sempre più in difficoltà. I segnali si moltiplicano. Misure di sviluppo e creazione di lavoro sono urgenti, dai Super Mario, le attendiamo con impazienza. E' difficile pagare in maniera convinta le tasse, se ti dicono in eterno che l'obiettivo è la lotta allo spread, al default, elementi impalpabili e remoti. Sarebbe diverso se si vedesse che i giovani iniziano a trovare lavori dignitosi, se rinascessero le aziende, se qualche cassintegrato venisse riassunto, se si tornasse, insomma, a respirare. Forza e coraggio, che il tempo stringe.

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CREMONA

Progetto “mUNIcity”: 300mila euro per l’università Università e municipalità si incontrano nel progetto "mUNIcity", che alcune settimane fa è stato interamente finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Gioventù e dall'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) - per un importo complessivo di 294.800 euro. Quasi 300mila euro per portare a compimento quanto definito in fase

progettuale; in particolare, le azioni riguardano il tema della cittadinanza studentesca, il problema degli alloggi e degli spazi per lo studio, illustrate davanti ad una rappresentanza di tutti i soggetti coinvolti: il Comune di Cremona, il Comune di Crema, la Consulta Universitaria di Cremona, l'Università degli Studi di Pavia sede di Cremona, l'Istituto Superiore di Studi Musicali

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Sabato 3 Marzo 2012

Claudio Monteverdi, il Politecnico di Milano Polo territoriale di Cremona, l'Azienda Ospedaliera Istituti Ospitalieri di Cremona. Sono previsti inoltre interventi nel campo della cultura e dello sport, oltre che l'attivazione di servizi in rete per gli studenti e per gli studenti disabili e l'accoglienza degli studenti stranieri. "Un grande lavoro di squadra – ha sot-

tolineato l'assessore alle Politiche Educative Jane Alquati - che permetterà agli studenti universitari ed al territorio di usufruire di preziose risorse; un concreto investimento nel futuro dei giovani". L'assessore Laura Zanibelli, in rappresentanza del Comune di Crema, ha parlato dei vantaggi di cui gli studenti universitari dei due poli (quello cremonese e quello cremasco) potranno godere, coniugando "sotto una comune progettualità le buone prassi che rispettivamente le due realtà in questi anni hanno sviluppato».

Pm10 ancora alle stelle. Nel dossier di Larsen le soluzioni? L’esperto della Commissione europea: «Si può guadagnare poco da strategie locali e temporanee come i blocchi del traffico»

onostante la circolazione a targhe alterne, non scende il livello delle pm10 che ieri, anzi, ha ricominciato a salire notevolmente. Dopo la boccata d’ossigeno dello scorso giovedì 29, in cui il livello si era ritirato sotto i 50 microgrammi per metro cubo, toccando i 33 alla centralina di via Gerre Borghi (il riferimento è sempre alle 24 ore precedenti), da giovedì l’illusione si è subito infranta contro i 105 microgrammi per metrocubo di nuovo raggiunti dalla capannina di via Fatebenefratelli, mentre ieri sono stati raggiunti i 127. Per domenica 4 si prevede un altro blocco delle auto. La circolazione a targhe alterne verrà mantenuta sino all' abbassamento delle polveri. Siamo ancora lontani dalla meta. Che fare? In un dossier redatto recentemente, e diffuso dalla Regione, Bo Richter Larsen, esperto della Commissione europea, ha svolto un'analisi scientificamente motivata riguardo l'origine dell'inquinamento dell'aria in Lombardia. «Le particelle fini e l’ozono sono abbondanti nell’aria che respiria-

Bordi: «Avanti con il protocollo» «Proseguiamo con il protocollo, domenica ci sarà il blocco del traffico poi si vedrà. Intanto proseguirà anche la circolazione a targhe alterne» ha pronosticato ieri l'Assessore all'Ambiente Francesco Bordi, definendo il dossier di Larsen «ricco di spunti per una pianificazione efficiente». Ieri il Sindaco Oreste Perri ha firmato l'ordinanza per il blocco del traffico domenica 4 marzo, dalle 8

mo e sono importanti per la qualita’ dell’aria - spiega Larsen al principio del documento - ma quali sono le loro sorgenti?». Dallo studio risulterebbe che il trasporto su strada (traffico)sia la piu’ importante sorgente per il particolato primario nella regione Lombardia, e quindi lo scarico dei motori, l’usura di freni e pneumatici e la polvere stradale risospesa. «Le emissioni primarie da trasporto su strada contribuiscono - il dossier - durante l’inverno col 23-26%, in media per tutte le stazioni di misura, alla massa di PM10 (2007), e col 1722 % alla massa di PM2.5 (2009).

alle 20. Restano comunque esclusi dal divieto di circolazione i motoveicoli, i motocicli e i ciclomotori ad emissione nulla (motore esclusivamente elettrico); gli autoveicoli equipaggiati con motore elettrico; gli autoveicoli, con motore ad accensione comandata alimentati a carburanti gassosi, ossia metano o GPL; le autovetture equipaggiate con motore ibrido-elettrico e termico.

Inoltre, devono essere inclusi i contributi secondari del trasporto su strada che ammontano a un addizionale 20-25%». L’aerosol secondario sarebbe la frazione maggiore del particolato in Lombardia e durante l’inverno contribuisce con il 33-47% alla massa del PM10, mentre «il riscaldamento residenziale a legna e’ la terza sorgente per ordine di importanza durante l’inverno». L'inverno lombardo, come spiega Larsen, «è caratterizzato da prolungati periodi di bassa temperatura con venti molto deboli e inversione termica delle

CREMONA - Fatebenefratelli (particelle sospese PM10 - PM10 120

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di Michele Scolari

masse d’aria». Queste condizioni «intrappolano gli inquinanti dell’aria a livello del suolo», dove noi respiriamo, e «rendono l’inverno il periodo dell’anno con di gran lunga le piu’ alte concentrazioni di particolato». Dunque, secondo Larsen, una via d'uscita è la progettazione di strategie d'abbattimento che inevitabilmente intervengano sul trasporto su strada e sulle emissioni gassose dall’industria, dalla produzione di energia, e dalla combustione di gas natura-

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Febbraio le». Larsen pone l'accento almeno su due aspetti strategici necessari nelle misure di mitigazione: la lunga durata e la diffusione su scala non locale. «Solo poco puo’ essere guadagnato da misure di mitigazione locale e di breve termine come i blocchi del traffico ad-hoc durante picchi di inquinamento o restrizioni al traffico in zone confinate delle citta’». In sostanza, ciò che serve sono «strategie coordinate di abbattimento su larga scala e a lungo termine». Dunque, con-

Servono misure interurbane e a lungo termine

clude Larsen, «L’abbattimento delle emissioni dei trasporti attraverso il rinnovo del parco veicoli (Euro 5 per veicoli leggeri, Euro 6 per quelli pesanti) e’ essenziale, ma puo’ non essere sufficiente per ridurre l’inquinamento da particolato sotto i limiti per il PM10», tenendo presente che «con le tecnologie di trattamento degli scarichi disponibili oggi, una riduzione delle emissioni di particolato e’ accompagnata da un aumento delle emissioni di NOx, che a sua volta implica un aumento vertiginoso delle concentrazioni di particelle secondarie in atmosfera».


4 Fare il pieno? Ormai costa più che mangiare. Si va verso i 2 euro al litro Sabato 3 Marzo 2012

Carburanti: la corsa dei prezzi. Quali le cause? Continua a risalire il prezzo dei carburanti, che in Italia si sta avvicinando ai 2 euro al litro. Un preoccupante record, un livello mai raggiunto prima.

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Del resto, nel solo 2011 l’aliquota dell’accisa sulla benzina è passata dai 564 euro per mille litri di aprile, ai 704,2 euro di dicembre. Una stangata che porterà, nel 2012, circa 200

di Laura Bosio

a cosa dipendono questi aumenti, che rendono i prezzi del carburante nettamente più alti che in altri paesi? Analizzare questi fenomeni è un'impresa complessa: tantissime sono infatti le variabili da prendere in considerazione. Ne abbiamo parlato con Toufic El Asmar, vice presidente di Aspo Italia (Associazione per lo studio del picco del petrolio). «Il prezzo del petrolio al barile, che è la prima componente del costo del carburante, dipende da dinamiche diverse: dai costi di estrazione, alle condizioni geopolitiche delle aree il cui si estrae. Peraltro il petrolio è un prodotto che non risponde al normale meccanismo della domanda e dell'offerta, ma che segue una dinamica tutta sua. Il prezzo del carburante dipende anche da altri fattori, che vanno dai costi della raffinazione a quelli di trasporto, alla localizzazione delle stazioni di distribuzione». Per quale motivo in Italia i prezzi sono così alti rispetto agli altri paesi? «Perché abbiamo un elemento in più rispetto agli altri paesi: un carico di accise decisamente im-

ponente. In Italia non abbiamo, infatti, solo la tassa governativa, ma anche quelle legate ai vari enti territoriali (regioni, province, comuni). A tutto questo si aggiungono gli accordi interni tra le lobby del petrolio per aumentare il profitto. In più recentemente il nostro Paese ha imposto l'embargo del petrolio sull'Iran: questo comporta la necessità di procurarlo altrove, spesso a prezzi più alti». Questo rialzo dei prezzi per quanto andrà avanti ancora? Si arresterà prima o poi? «Difficile fare previsioni. Bisogna tener conto di diversi fattori,

euro pro capite di spesa in più per fare il pieno. A questo si aggiungono le ripercussioni degli aumenti anche sui prezzi dei prodotti e dei beni di largo consumo.

Ne abbiamo parlato con Toufic El Asmar, vice presidente di Aspo Italia «In Italia c’è un imponente carico di accise»

a partire dalle modalità di estrazione: nel corso degli anni si è estratto senza fare attenzione nè programmazione, esaurendo tutto quello che si poteva estrarre a basso costo, ossia il petrolio presente agli strati più superficiali. Questo comporterà ulteriori incrementi dei costi di estrazione: il "picco del petrolio" l'abbiamo ormai superato da tempo, e ormai siamo nella fase di discesa e quello a basso costo sarà sempre meno. E' per questo che si può essere certi che arriveremo a superare i prezzo di 2 euro al litro, con ripercussioni multiple in tutti i settori: aumento

dei prezzi dei beni essenziali (dalle utenze agli alimentari), dei trasporti e di tutti i beni di consumo. Se non si trovano soluzioni alternative le cose andranno sempre peggio». Cosa dobbiamo aspettarci dal futuro? «Purtroppo non si può più parlare di problema transitorio, come alcuni vogliono sostenere. Ci sono molti elementi da tenere in considerazione, a partire dai cambiamenti climatici, che portano a picchi di freddo e quindi di utilizzo dei riscaldamenti, alle abitudini degli italiani, che da sempre vivono al di sopra delle proprie possibilità. Consumiamo troppo e troppo velocemente, senza programmare i consumi con un po' di logica. Con tutto questo le risorse naturali da cui noi attingiamo a piene mani vanno esaurendosi: petrolio, acqua, terra, elementi minerali, ecc. Andando avanti in questa direzione finiremo per collassare e i primi segnali già si vedono. D'altro canto l'attuale crisi economica non è da attribuire solo al capitalismo sfrenato, ma dal nostro modo di vivere, non sostenibile». Esiste una soluzione?

«L'unica è quella di cambiare completamente gli stili di vita. Bisogna ridurre i consumi, i week end fuori porta, l'utilizzo dell'auto. Si tratta di un cambio di mentalità necessario e graduale, ma che deve essere perseguito a ogni costo, per permettere alle future generazioni di acquisire la resilienza. Dovrà cambiare tutto. Se pensiamo che oggi basta uno sciopero dei camionisti per svuotare gli scaffali dei supermercati, immaginiamo come potrebbe andare quando il prezzo della benzina diventerà talmente alto da non permettere più l'arrivo di cibarie e altri beni di primo consumo, molti dei quali peraltro arrivano dal'estero. Tuttavia questa situazione può

«Occorre maggiore attenzione nell’uso delle risorse»

anche essere letta in chiave positiva: con questi incrementi di prezzo la gente reimparerà l'oculatezza nei consumi, utilizzerà l'automobile solo quando è strettamente necessario, tornerà a fare acquisti nei mercatini rionali, ecc. In sostanza si tornerà ad avere quelle abitudini che permettano di vivere in maniera dignitosa ma senza cadere nel consumismo esasperato». Il problema petrolio riporta l'attenzione sulla ricerca rispetto alle energie alternative. Ci sono possibilità concrete in questa direzione? «In realtà bisogna valutare quali sono le risorse a nostra disposizione. Molti paesi puntano sul biodisel, ma secondo me è una scelta sbagliata, primo perché per produrre questo carburante si porta via terreno all'agricoltura, secondo perché la sua produzione compor-


5 La protesta della Figisc: «Il nostro margine di guadagno è minimo, si vuol far scomparire questa figura professionale»

«Anche i benzinai vittime dei rincari»

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ta costi alti e inquinamento. Secondo me la soluzione è quindi quella di lavorare sui sistemi già esistenti: eolico, fotovoltaico, geotermico, solare termodinamico. Per quanto riguarda il fotovoltaico, bisogna puntare sull'installazione presso grandi aziende, edifici pubblici e privati, mentre è meglio evitare di utilizzare dei terreni agricoli produttivi. Naturalmente su questo tipo di energie è necessario dare un'accelerata alla ricerca, per migliorarne l'efficienza. Si dovrà arrivare a una vera rete di rinnovabili, che ora manca. Tuttavia dovremo sempre tenere in mente una cosa: non potremo più avere una rete energetica che possa sostituire il petrolio. Dovremo quindi imparare a farci bastare il rinnovabile, e qui si torna al discorso che facevamo prima, sul cambio decisivo degli stili di vita.

li alti prezzi dei carburanti, ormai quasi insostenibili, non danneggiano solo gli automobilisti: anche i benzinai, infatti, si trovano in forte difficoltà. Da un lato sono bersaglio delle accuse della gente, dall’altra devono fare i conti con le imposizioni dettate dalle compagnie petrolifere. «Il nostro guadagno resta sempre di 4 centesimi lordi a litro» spiega Graziano Bossi, responsabile della Figisc Ascom di Cremona, che lamenta una situazione ormai insostenibile. «Tutti gli aumenti a cui stiamo assistendo in questo periodo dipendono dalle tasse imposte dal Governo, che sono pari al 67% del costo totale del carburante. Poi ci sono i profitti della compagnia, le spese... il nostro margine di guadagno è minimo: siamo l'ultimo anello della catena». Anche i prezzi sono decisi delle compagnie, che spesso scelgono di differenziarli nello stesso territorio. Lo stesso vale per gli sconti: non sono decisi dagli esercenti, nella maggior parte dei casi. «Spesso ci impongono di fare determinati sconti e noi ci rimettiamo parte del nostro guadagno» spiega ancora Bossi. «A volte invece siamo noi stessi a esservi

costretti, se vogliamo restare sul mercato». Anche i prezzi più bassi che spesso si vedono ai self-service sono decisi dalle compagnie, anche se, come sottolinea il responsabile Figisc, «spesso in questo senso le compagnie - e anche qualche gestore poco onesto - praticano pubblicità ingannevole, mettendo sui cartelli i prezzi già scontati, quando invece sui cartelloni dovrebbe essere segnato il prezzo pieno e a parte lo sconto valido per il self service». Del resto la crisi pesa notevolmente anche su questa categoria, come testimoniano i dati rilevati proprio dalla Figisc: per i gestori del cremonese è diminuito un volume di vendita complessivo pari a 3,5 milioni di litri nel giro di un anno. «Questo significa che un impianto medio-piccolo ha perso dal 20 al 40 per cento dell'erogato» spiega Bossi. «Addirittura capita spesso che molti lascino spento il selfservice, la sera, in quanto il guadagno di quelle ore non basta neppure a coprire i costi». Questo è un altro chiaro segnale della crisi: la gente consuma meno, non fa più il pieno, spesso rinuncia a viaggiare e lascia a casa l'auto. «Questo calo dei volumi di vendita dipende dall'economia che non gira:

Graziano Bossi, responsabile Figisc Ascom

l'artigiano non si muove più perché non c'è lavoro, la gente gira meno, non esce la sera e sta a casa nei fine settimana. Secondo Monti in questo modo l'economia dovrebbe ripartire. A mio avviso la si sta affossando ancora di più. Chi prima faceva il pieno ora fa 20-30 euro. Chi prima ne metteva 30, ora ne fa 5 o 10. Chi paga con la carte di credito arriva a metà del mese a non aver già più disponibilità,

qualcuno addirittura tira fuori la scusa di "aver dimenticato a casa il portafogli"». I benzinai sono in difficoltà, a causa di una politica, da parte delle compagnie, che punta al modello francese: portare tutte le pompe di benzina ad essere solo self-service. «Nella nostra provincia ci sono 150 impianti, e questo significa che circa 300 famiglie resterebbero senza un reddito, se si togliesse la figura del benzinaio» spiega Bossi. «Senza contare che verrebbe meno anche una componente di sicurezza che la presenza umana garantisce. Le compagnie vogliono abbattere i costi, ma in questo modo abbattono le persone e rovinano delle vite». A tutto questo si aggiunge il fatto che il decremento delle vendite porta i gestori ad essere spesso esposti nei confronti delle banche: qualora quest'ultime dovessero "chiudere i rubinetti", molti gestori rischierebbero il fallimento. I benzinai denunciano anche un'altra questione che spesso è sottaciuta: il loro continuo contatto con il benzene comporta rischi per la salute. «Spesso veniamo sottoposti a controlli medici a causa della tossicità dei carburanti, che ci pone costantemente a rischio di contrarre tumori e leucemie».

Cna: «Un prezzo che pone l’Italia fuori dal mercato europeo»

«Un prezzo che pone l'Italia fuori dal mercato europeo»: così la Cna definisce il costo attuale dei carburanti. Per questo la Cna Fita scrive al presidente Monti chiedendo: la sterilizzazione dell'Iva sulle accise, una decisa liberalizzazione della distribuzione del carburante e una Borsa europea del petrolio. Secondo Francesco Ferruggia, presidente di Cna Fita Cremona «con circa 0,27

centesimi in più rispetto alla media europea a 27 che fissa il prezzo alla pompa ad 1,465 euro, siamo decisamente fuori mercato. Un autotrasportatore italiano oggi è costretto a pagare 33 centesimi in più di un suo collega francese, oltre 20 centesimi di quello tedesco, 35 centesimi di quello spagnolo, 33 centesimi di quello austriaco e ben 43 centesimi in più di quello sloveno. Una competi-

zione impari, anzi inesistente perché "inesistente" in Italia è la liberalizzazione della distribuzione dei carburanti». La Cna Fita denuncia il superamento della soglia psicologica di 1,8 centesimi definendola come drammatica ed insostenibile per l' autotrasporto italiano: secondo l'associazione, se non si correrà ai ripari in tempi brevi sarà inevitabile la protesta della categoria.

Quali soluzioni? La sterilizzazione dell'Iva sulle accise, come chiesto al governo, porrebbe fine al fenomeno delle "tasse sulle tasse" reso ancora più gravoso dallo stesso incremento dell'aliquota Iva recentemente introdotta. Nel medio lungo periodo, invece, la Cna invita l'esecutivo ad un più deciso e risoluto intervento nella liberalizzazione. «Le aziende» conclude Ferrug-

gia «non riescono più a sopportare il peso di un aumento dei costi interamente assorbito o scaricato sulle imprese di trasporto. Anche se ci danno continuamente la colpa dell’aumento dei prezzi dei beni di consumo, questo non è vero e possiamo dimostrarlo con dati alla mano. Non spaventiamoci se poi la protesta assume caratteri spontanei e difficilmente controllabili».


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Cremona

Sabato 3 Marzo 2012

Operazione “car wash”

Evasione fiscale, anche due cremonesi nella rete delle Fiamme Gialle di Sondrio

Ci sono anche due cremonesi tra gli 11 arrestati dalla Guardia di Finanza di Sondrio per un giro di fatture false per oltre 400 milioni di euro, che ha comportato un'evasione, in termini di imposte dovute, superiore agli 80 milioni di euro. L'operazione, denominata "CarWash", che ha impegnato oltre 200 finanzieri nel centro-nord Italia, ha consentito di colpire il cuore dell'organizzazione, giungndo al sequestro preventivo per "equivalente" di 8 immobili residenziali (tra cui una lussuosa villa con piscina), un capannone industriale di oltre 2.000 mq per un valore complessivo di circa 3.300.000 euro; piú di 50 autovetture di lusso tra cui Porsche, Jaguar, BMW, Land Rover per un valore complessivo stimato di circa 3.000.000 di euro, nonch‚ conti correnti, titoli e preziosi per un valore ancora in via di definizione ed allo stato pari a 1.000.000 euro. In tutto sono 83 le persone denunciate, 11 gli arrestati (8 persone sono finite in carcere e 3 domiciliari). Due di queste in provincia di Cremona. Si tratta di F. C., un 42enne residente nel Cremasco ma originario di Milano e V. G., pizzighettonese del '44 e residente nel Lodigiano Il sodalizio era architettato su due distinti livelli: il primo composto da tre concessionari, operanti nelle province di Lodi, Treviso e Mantova, all’apparenza regolari ma gestiti da altrettanti imprenditori in grado di finanziare l'intero meccanismo di frode, nonché di immettere le autovetture sul mercato lecito. Il secondo, costituito da 16 società tecnicamente qualificabili come "cartiere" o "filtri", il cui unico scopo era quello di interporsi nell'acquisto degli autoveicoli destinati ai concessionari del gruppo per poter frodare l'Iva dovuta allo Stato, oppure di inserirsi a loro volta tra i concessionari ed altre cartiere rendendo ancora più intricata la "rete". Tutto per smistare, incanalare e cancellare il più possibile le tracce in una complessa rete di società. Le cartiere hanno sistematicamente omesso di adempiere a qualsivoglia obbligo dichiarativo e di versamento. Gli autoveicoli non venivano movimentati fisicamente in corrispondenza dei passaggi "fatturati", ma gli stessi venivano spostati direttamente dal fornitore iniziale, sia italiano sia estero, al concessionario finale. mi.sco.

Che fine ha fatto il Patto dei Sindaci?

Attualmente Cremona non compare come aderente all’iniziativa sul sito web del progetto UE E’ del novembre 2010 l’ultima interrogazione del Pd in Consiglio sullo stato di avanzamento dei lavori. Da allora più nulla

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di Michele Scolari

he fine ha fatto a Cremona il Patto dei Sindaci, l'iniziativa internazionale promossa dall'Unione Europea e rivolta ai sindaci di tutta Europa raggiungere gli obiettivi fissati dall’UE per il 2020, con l'obiettivo di ridurre almeno del 20% le proprie emissioni di gas serra attraverso politiche e misure locali che aumentino del 20% il ricorso alle fonti di energia rinnovabile, che migliorino del 20% l’efficienza energetica e che attuino programmi ad hoc sul risparmio energetico e sull’uso razionale dell’energia? Risale alla fine del 2010 l'ultima interrogazione con la quale Alessia Manfredini del Pd chiedeva ragguagli sullo stato di avanzamento dei lavori sulla tabella di marcia prescritta dalla normativa del patto (al quale il Comune di Cremona aveva aderito condelibera consiliare nel novembre del 2009). Nel luglio 2011, l'Assessore comunale all'ambiente Francesco Bordi rispondeva che in data 5 luglio veniva comunicata l’esclusione del Comune di Cremona dal Patto dei Sindaci ma il Comune aveva chiesto la riattivazione della partecipazione al Patto dei Sindaci impegnandosi a presentare l’inventario delle emissioni e il Piano d’Azione. Il Patto prevede infatti per i comuni aderenti varie azioni, suddivise in 4 steps: all'adesione formale al Patto seguirebbero la predisposizione di un inventario base delle emissioni di CO2 (baseline), la redazione del Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile (PAES), la predisposizione di un sistema di monitoraggio degli obiettivi e delle azioni previste dal PAES, il rafforzamento del-

Il Patto rappresenta un’occasione per armonizzare tutte le azioni in atto nei vari settori per contrastare il fenomeno dell’inquinamento le competenze energetiche all’interno dell’Amministrazione comunale e la sensibilizzazione della cittadinanza sul processo in corso. Ancora a novembre 2011, un dossier di Legambiente lamentava che, al momento, solo 4 città in Italia avevano già pronto il PAES mentre Cremona rientrava nell'elenco dei 24 ritardatari per cui la Commissione Europea aveva deciso per una sospensione temporanea. Stando a quanto si apprende, pare che l'inventario delle emissioni di gas sul territorio sia stato recentemente ultimato. E nei giorni precedenti, l'Assessore Bordi ha comunicato che si è anche conclusa la gara d'appalto indetta per la nomina dell'ente partner del Comune, partner specializzato nei settori dell'efficienza energetica e dell'edilizia a basso consumo energetico nella redazione del Piano d'Azione. Ma, curiosamente, sul sito web del Patto dei Sindaci per l'Ita-

lia, il Comune di Cremona non risulta attualmente tra gli iscritti al Patto, neppure tra quelli che ancora devono redigere il PAES. «ll patto dei Sindaci è una cosa seria, perché prevede verifiche e controlli. È anche uno strumento concreto perché la battaglia contro i cambiamenti climatici va combattuta e vinta principalmente nelle aree urbane - ha dichiarato il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza -. La riqualificazione delle nostre città in chiave energetica ma anche in tema di mobilità e trasporti è, infatti, la principale sfida per lo sviluppo di settori economici importanti come l’edilizia ed insieme per il miglioramento della vivibilità dei nostri centri urbani». Proprio il Patto dei Sindaci, al qule già molti comuni della Provincia hanno aderito (tra cui Castelverde, Vescovato, Pieva San Giacomo, Cicognolo, Isola Dovarese) «rappresenta la possibilità di un proget-

to di più ampio respiro e di più larga diffusione in grado di offrire una risposta concreta al problema dell'inquinamento dell'aria» fa sapere la Manfredini. Un progetto che andrebbe ad agire non solamente sulle emissioni del parco auto ma in grado di intervenire anche su una gamma più vasta di altri settori, come gli edifici pubblici, l'industria, la produzione di energia e la mobilità sostenibile, correlando in un quadro più organico le azioni in atto separatamente in tali settori. Un'iniziativa tanto più importante dunque dopo che nel dossier redatto da Bo Richter Larsen, è emerso che, sul nostro territorio, «solo poco puo’ essere guadagnato da misure di mitigazione locale e di breve termine come i blocchi del traffico adhoc durante picchi di inquinamento o restrizioni al traffico in zone confinate delle città. Strategie coordinate di abbattimento su larga scala e a lungo termine sono richieste».


Cremona

Sabato 3 Marzo 2012

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L’assessore al bilancio replica ai dati dello Spi- CGIL che denunciano un aumento dell’aliquota del 100%

Nolli:«Irpef, gli aumenti sono stati necessari» Ai tagli dei trasferimenti statali il Comune ha dovuto far fronte con l’incremento delle imposte. Ora si punta a ottimizzare i servizi e a incentivare turismo e cultura

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di Martina Pugno

entre gli aumenti legati a tasse e imposte e l’impennata dei prezzi, dai generi di prima necessità al carburante, si fanno sentire a livello nazionale, balza in questi giorni all'attenzione anche un dato poco incoraggiante relativo alla città di Cremona: secondo lo Spi- CGIL, nel 2011, in città, gli aumenti relativi alle aliquote Irpef hanno sforato il 100%; in aumento anche la Tarsu, tassa sui rifiuti al centro di polemiche legate alla qualità del servizio nel Comune di Cremona. La situazione locale assume particolare rilievo se si considera che il nostro Comune si pone tra i primi quattro per aumento percentuale, riflettendo dunque l'andamento nazionale caratterizzato dalla crescita di imposte e diminuzione di servizi legati al welfare. Un binomio che però, come afferma l'assessore al bilancio Roberto Nolli, non si è verificato in città: «Gli aumenti sono stati necessari per fare fronte ai tagli effettuati a livello statale, tuttavia abbiamo mantenuto invariati i servizi, incrementando gli investimenti nei settori della cultura e del sociale». Mentre nelle casse del Comune sono arrivati, nel corso del 2008, sette milioni e mezzo di euro in meno, «la manovra ha comportato un aumento dell'imposta Irpef che ha permesso di recuperare due milioni di euro; i restanti sono stati recuperati invece grazie all'ottimizzazione, riducendo ad esempio di tre milioni annui le spese per le consulenze esterne, nonché grazie alla lotta all'evasione fiscale. Mentre nel 2008 erano stati rispettati solo otto parametri di virtuosità, nel 2011 sono stati rispettati tutti e dieci. Tutto ciò ci ha permesso di chiudere il bilancio, dopo anni di disavanzo, non solo in pareggio, ma addirittura in lieve avanzo che ha comportato la riduzione del debito pubblico cittadino del 10%, passando da 50 milioni a 45». A fronte degli ulteriori tagli previsti per il 2012, dunque, il principale terreno di battaglia sarà l'ottimizzazione delle risorse e dei costi di gestione dell'apparato burocratico: «Verrà fatto uno sforzo assoluto per non imporre ulteriori aumenti né delle aliquote Irpef né della Tarsu quest'anno, e i servizi finora garantiti continueranno ad essere tali». Sono altre le strade che verranno quindi intraprese per fare fronte agli ulteriori tagli degli interventi statali: «Continueremo a puntare sull'ottimizzazione e sull'aumento delle entrate, investendo nel sociale e nella cultura. Occorre promuovere il concetto che la cultura meriti di essere pagata: incentivare le visite al museo favorisce le entrate comunali, ma anche degli esercizi commerciali, che a loro volta potranno ampliare i propri plateatici e di conseguenza contribuire maggiormente agli introiti co-

Irpef

Cremona Marsala Carrara Lamezia Terme Imola Roma Brindisi Bari Napoli

TARSU Reggio Calabria L'Aquila Catania Lecce Cremona Palermo Torino Napoli Milano

+100% +100% +100% +100% +100% +82,5% +36,4% +32% +15,6%

Lascia spazio a maggiori polemiche munali. In questo senso, incentivare il l'aumento della Tarsu, a fronte di un turismo va a vantaggio dell'intera città». servizio non ancora efficiente in tutte le Resta il fatto, però, che l'aumento Irzone della città. pef nel corso del 2011 rilevato a Cremo«Non è possibile fare miracoli gratis», na si posiziona tra i più consistenti a liè il commento dell'assessore Nolli. «Si vello nazionale: «Presentati in questo tratta di un servizio che modo i dati sono fuorper essere migliorato rivianti, peraltro per steschiede tempo e denaro: so riconoscimento della un sistema di raccolta riSpi-CGIL, e non sono infiuti efficiente va organizdicativi dell'effettivo pezato e pagato. Voglio riso fiscale. E' vero, l'aucordare che fino al 2008 mento ha superato il la raccolta rifiuti differen100% a livello percenziata non era nemmeno tuale, ma resta il fatto stata introdotta. Noi siache le aliquote Irpef si mo riusciti ad ottenere già mantengono comunque tantissimi miglioramenti al di sotto della media in poco tempo, ad un lombarda. A Cremona Roberto Nolli prezzo bassissimo». attualmente l'aliquota è A chi accusa l'Amministrazione coallo 0.35, contro una media regionale munale di investire molto più impegno e dello 0.58. Sondrio, ad esempio, è allo risorse nel risanamento del bilancio, a 0.80. Chiedo ai cremonesi: a fronte di tutto vantaggio anche dell'immagine questi dati relativi all'aumento percendell'Amministrazione stessa, rispetto tuale, preferiscono pagare lo 0.35 a all'impegno mostrato nell'estensione Cremona, o lo 0.80 a Sondrio?».

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del servizio di raccolta differenziata all'intero territorio comunale, l'assessore risponde: «Il servizio va gestito in maniera progressiva, e anche in questo caso la parola chiave è ottimizzazione. Preferiamo puntare innanzitutto su questo, prima di estendere il servizio. Se non fosse stata una priorità di questa Amministrazione, comunque, non avremmo introdotto il servizio che precedentemente era completamente assente. La qualità e la diffusione del servizio aumenterà, ma il costo del servizio resterà lo stesso». Il servizio di raccolta differenziata attivo su circa il 40% del territorio comunale, afferma l'assessore, è attualmente sotto osservazione, al fine di svilupparlo al meglio e ridurne il più possibile i costi. «Perché pagare un servizio undici quando lo si può pagare dieci? Allo stato attuale, ad esempio, il Comune copre

+64% +53% +35,4% +34% +15% +6% +3% +3% -4,3%

il 75% dei costi, ma con alcuni miglioramenti la stessa cifra potrebbe essere sufficiente per coprire l'85%. Ci sono però delle questioni da risolvere e valutare: la penetrazione nelle case ad esempio non è semplice, perché il centro storico è ampio e anche la circolazione con i mezzi di raccolta risulta difficoltosa. In alternativa, c'è la possibilità della raccolta notturna, ma anche questa presenta delle difficoltà: occorre abituare i cittadini a lasciare fuori dalle abitazioni i sacchi contenenti il materiale da ritirare nelle ore serali, con il rischio che ci si dimentichi o li si ponga all'esterno già in mattinata, svalorizzando il centro storico». Ancora nubi, insomma, per quanto riguarda il futuro della raccolta differenziata a Cremona, ma almeno consola una certezza: per quest'anno non ci saranno ulteriori aumenti riguardanti il costo del servizio.

«I dati relativi all’aumento del 100% sono fuorvianti»

Quinzani: «Accettabili gli aumenti, ma gli introiti dovevano essere investiti a favore dei cittadini » Un aumento giustificabile, quello dell'Irpef al centro delle polemiche sorte in questi giorni, ma i cui introiti devono essere meglio gestiti: questa l'opinione espressa da Ferdinando Quinzani (Cremona per la libertà). «Bisogna considerare che l'aliquota Irpef è rimasta ferma a lungo negli anni passati, e che a fronte dei tagli compiuti dal Governo è necessario in qualche modo far quadrare i conti». Esprime qualche perplessità, invece, nei confronti degli investimenti fatti con gli introiti addizionali legati

Tarsu, aumentati i costi nel 2011, ma non la qualità del servizio

agli aumenti: « Premetto che faccio riferimento solamente ai dati relativi all'anno scorso, poiché il bilancio per il 2012 ancora non è stato ufficialmente presentato e discusso. Ritengo l'aumento Irpef una manovra generalmente equa, in quanto in grado di influire sui singoli cittadini in modo percentuale, proporzionalmente al red-

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dito. Non sono però totalmente d'accordo con l'uso che si è fatto con gli introiti in questo modo recuperati: in particolare in questo momento di difficoltà, ritengo si sarebbe dovuto puntare maggiormente ad un miglioramento del welfare, fornendo validi sistemi di supporto alle famiglie, con contributi per gli asili, gli ospizi, le

mense scolastiche... Il maggiore sacrificio richiesto ai cremonesi non copre, a mio avviso, questi fabbisogni. Ulteriori tagli potevano essere fatti alla macchina amministrativa: personalmente, ho proposto già un anno e mezzo fa la riduzione del numero di consiglieri da dieci a otto. Per quanto riguarda la Tarsu, poco da aggiungere, i

Ferdinando Quinzani

dati riflettono la realtà: Cremona è indietro. Ad un aumento della tariffa dovrebbero corrispondere miglioramenti del servizio, ma così non è stato ».

Il 5 marzo Roberto Maroni a Cremona Lunedì 5 marzo alle ore 21, l’onorevole Roberto Maroni terrà un incontro pubblico a Cremona presso il Palazzo Cittanova. «Sarà l’occasione per contrastare le scelte del Governo delle Banche, dei banchieri e dei poteri forti» dichiarano i vertici cremonesi del movimento. Secondo Maroni, infatti, «proprio sul federalismo il Governo Monti ci ha messo due dita negli occhi, e chi ha votato la manovra come il Pdl ha contribuito a mettere due dita negli occhi alla Lega. Quando uno lo fa una, due, tre volte e poi viene a dirmi facciamo gli accordi per-

ché conviene a loro sul territorio, io gli dico: non va bene, non si può». Lo stesso Maroni dichiara che: «questo è uno solo dei

tanti esempi che potrei fare dell’inversione di rotta del Pdl rispetto agli impegni presi con noi, noi siamo coerenti sui nostri impegni gli altri no. Noi siamo leghisti, siamo barbari un po' sognanti, i barbari le hanno prese dai romani. Noi oggi vogliamo prenderci la rivincita. E noi siamo persone semplici: se stai con me facciamo l’accordo, se no ognuno con la sua strada. Perché, i cittadini non capiscono, non capirebbero perchè si portano via i nostri soldi, per colpa di Monti e di chi l’ha votato e poi facciamo l’alleanza con questi qua».


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Cremona

Sabato 3 Marzo 2012

La sociologa Carmen Leccardi: «Il capitale umano femminile viene decisamente sottovalutato» Il 50% dei Cda delle partecipate saranno in rosa A Cremona il 50% dei consigli di amministrazione delle società partecipate dovranno essere composti da donne. Un grande risultato, ottenuto nel corso dell'ultimo consiglio comunale, con un ordine del giorno - presentato dal gruppo consiliare del Pd - votato quasi all'unanimità (con la sola esclesione della Lega). Il documento richiamava «la normativa nazionale che dal 2012 obbliga i consigli di amministrazione e gli organi di controllo delle società quotate e delle controllate pubbliche ad adeguarsi alle nuove norme che impongono la rappresentanza di genere del 30% subito e del 50% entro il 2015». Si ricordava inoltre che «in caso di inadempienza, scatteranno provvedimenti sanzionatori da parte della Autorità di vigilanza, anche di natura economica e pena la decadenza dello stesso consiglio di amministrazione». Il Pd evidenziava quindi «la necessità di procedere a

garantire una altrettanta equa rappresentanza di genere nei consigli di amministrazione delle società partecipate di questo Comune nella quali la presenza femminile oggi è pressoché inesistente. Tutto ciò considerato che la presenza femminile nelle istituzioni locali non è solo una questione di democrazia, ma rappresenta una strada necessaria per rinnovare la politica e la pubblica amministrazione». Alla luce di tutto questo, il documento «impegna il sindaco e la Giunta ad avviare le procedure per arrivare ad una modifica statutaria che introduca la garanzia di una rappresentanza paritaria di genere nelle aziende partecipate; ad affidare alle rispettive commissioni consiliari, l'incarico di elaborare una proposta di modifica dell'art. 12 dello Statuto comunale introducendo una formula che obblighi al rispetto della normativa nazionale».

Un 8 marzo tra luci ed ombre

Le iniziative

• Lunedi 5 marzo - ore 17.30 (Sala Eventi SpazioComune). Incontro: “La condizione femminile nella storia”. • Dal 6 al 18 marzo - ore 18 (Palazzo Comunale, Sala Alabardieri). Inaugurazione mostra di pittura “Trame cromatiche dell’anima” di Antonella Giapponesi Tarenghi. • Martedi 6 marzo - ore 10 e ore 21 (Teatro Monteverdi). Spettacolo teatrale “Gioco di specchi”. • Da Mercoledi 7 a domenica 11 marzo - or 16-19 (Sala S. Vitale). Mostra d’arte contemporanea al femminile: “Donna emozioni a colori”. • Mercoledi 7 marzo (Museo Archeologico - Via San Lorenzo 4) - ore 17 Mostra: "I reperti fantasma. Un cesto e altri oggetti in legno di 2000 anni fa". • Giovedì 8 marzo (sala Maffei - Camera di Commercio) - dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 16. Convegno “Conciliazione per integrare vita e lavoro”. • Giovedi 8 marzo - ore 17 (Teatro Monteverdi) Proiezione cinematografica “Il primo respiro”. • Giovedì 8 marzo - Entrata gratuita nei musei comunali per tutte le donne. • Giovedì 8 marzo (Ospedale di Cremona) Open day "La salute delle donne al centro dell'attenzione". • Venerdi 9 marzo - ore 15.30 e 17 (Centro Culturale S. Maria della Pietà). Visita guidata Mostra “L’eleganza del Segno” Federica Galli • Sabato 10 marzo - ore 16.30 (sala Puerari c/o Museo Civico Ala Ponzone). Conferenza: “Consapevolezza dello stalking” Intervento sugli aspetti giuridici e psicologici dello stalking. • Domenica 11 marzo - ore 18 (Teatro Monteverdi). Spettacolo danza con Happy hour – “Emozioni” • Domenica 11 marzo (Canottieri Dopolavoro Ferroviario). La corsa rosa - Marcia podistica di Km. 5,5 e Km. 11 non competitiva delle Donne, aperta a tutti. Partenze libere dalle 8.30 alle 9.30 – partenza ufficiale (con foto) ore 9.30 Iscrizione con pacco gara (euro 3).

C

di Daniele Tamburini

ome ogni anno, l'8 marzo le donne diventeranno protagoniste, per un giorno, dei mezzi di informazione. Mimose e dibattiti: ma il resto dell'anno? La parità dei diritti tra uomo e donna esiste, sancita dalla Costituzione e da tante leggi successive, ma, nella realtà, le cose stanno proprio così? O ci sono ancora disuguaglianze, magari non palesi, ma concrete? Il carico del lavoro familiare si fa ancora sentire in maniera rilevante? E la questione della rappresentanza politica femminile, così scarsa, nel nostro Paese, e certamente non corrispondente al ruolo che le donne hanno nella società? Non ultima questione, quella del lavoro, del lavoro che non c'è, del lavoro precario, che coinvolge molto le giovani donne. Ne parliamo con Carmen Leccardi, docente ordinario di sociologia dell'Università Bicocca.

do si parla di donne in posizioni dirigenziali: se è vero che le giovani hanno una migliore istruzione, voti più alti e ci mettono meno a concludere gli studi rispetto ai loro coetanei maschi, a conti fatti la loro presenza ai vertici risulta sempre scarsa».

A questo proposito in Italia balza all'occhio la scarsa rappresentanza politica delle donne. Perché partiti ed istituzioni "resistono" alla presenza femminile? «Purtroppo nella politica le donne sono ancora il fanalino di coda, come del resto accade negli ambienti istituzionali. Ci sono vincoli legati a una tradizione di esclusione delle donne dal mondo politico che ancora non sono stati abbattuti. I partiti sono da sempre strutturati con logiche di potere maschile. Del resto anche le tempistiche negli ambienti politici sono costruite su misura dell'uomo, possibilmente scapolo e senza vincoli familiari. La stessa opinione pubblica ancora oggi manifesta un consenso limitato rispetto alla presenza femminile in politica. Chiara Saraceno (una delle sociologhe italiane di maggior spicco, nota per i suoi studi sulla questione femminile nel mercato del lavoro, ndr) non a caso nei suoi studi parla di monopolio maschile delle posizioni politiche, e sostiene la necessità di rompere questa quota monopolistica. Invece ancora oggi queste situazioni vengono date per scontate.

«Il nostro welfare è insufficiente per accompagnare le donne nel lavoro di cura »

Professoressa Leccardi, tra poco sarà l'8 marzo e si parlerà di donne: le conquiste delle donne, le difficoltà delle donne. Un quadro di luci e ombre. Vuole parlarcene? «La situazione, in effetti, è davvero ricca di luci e ombre. Da un lato abbiamo una realtà normativa che dovrebbe consentire le donne di essere cittadine "a tutto campo". Dall'altra vi sono delle pratiche quotidiane e delle visioni culturali che continuano a dominare il mondo sociale, in base alle quali le cose non vanno propriamente come dovrebbero. Purtroppo esiste infatti un gap notevole tra quanto è possibile fare sulla carta e quanto è invece effettivamente realizzabile. Questa situazione rappresenta una difficoltà soprattutto per le giovani generazioni, che rispetto alle loro madri non hanno vissuto in prima persona i risultati delle mobilitazioni degli anni 60-70, e si trovano invece a dover affrontare la realtà di porte che dovrebbero essere spalancate ma che invece restano pervicacemente chiuse. Ora che le donne, grazie alla cultura e alle competenze acquisite, hanno aumentato le loro possibilità, non riescono così a concretizzarle nel quotidiano. In questo modo il capitale umano femminile viene decisamente sottovalutato. Questo è ben visibile quan-

Continuiamo ad assistere al monopolio maschile delle posizioni politiche

Un altro dato, che emerge in diverse ricerche sociologiche, è la diversa concezione di potere che hanno uomini e donne. Si tratta di una differenza che tende spesso a emergere anche in Parlamento, quando si vedono coalizioni femminili trasversali, di donne appartenenti alle più diverse forze politiche. Purtroppo, però, spesso le donne non riescono a portare nella politica la propria visione delle cose, e finiscono con l'essere isolate». Si dice che la stagione del femminismo sia passata, e che le donne abbiano necessità, più che di rivendicare diritti, di essere protagoniste reali del lavoro, dell'economi,a della politica. Lei che ne pensa? «I movimenti femministi oggi hanno la possibilità di esprimere meglio le proprie posizioni grazie anche alle nuove tecnologie, che permettono una rapida diffusione delle informazioni. Oggi questi movimenti si dimostrano particolarmente consapevoli e capaci. Si tratta ora di riuscire a riversare questa forza sia nella costruzione di rapporti tra vecchie e nuove generazioni femministe, sia all'inter-

no delle istituzioni. Invece questa forza rischia spesso di perdersi ogni qualvolta si devono prendere delle decisioni. C'è anche un altro aspetto da considerare: negli ultimi anni è stato fatto un uso sbagliato del corpo della donna, e spesso il "velinismo" si è introdotto anche nella politica, con risultati deleteri. Un utilizzo che è stato ripreso con forza anche nei messaggi mediatici quotidiani: passa l'idea di una donna-oggetto. Una visione che va assolutamente estirpata». Un problema ancora attuale della dimensione femminile è quello del lavoro "nascosto", quel lavoro di cura che le donne compiono quotidianamente ma che raramente viene riconosciuto e valorizzato. Ciò nonostante il fatto che, sui presupposti della parità dei sessi, ormai donne e uomini lavorano e vanno in pensione alla stessa età. Qual è la sua opinione? «La prima discriminazione sta nel tempo che uomini e donne dedicano all'attività di cura: secondo l'Istat per la donna è circa tre volte superiore a quello del partner. Questo si lega alle difficoltà del

mondo del lavoro: l'Italia non ha raggiunto l'obiettivo previsto dal trattato di Lisbona, che prevede un'occupazione femminile al 60%. In Italia, infatti, raggiungiamo appena il 50%. Intanto la donna si trova dover fare i conti con un carico di impegni decisamente eccessivo, tra famiglia, figli e anziani da accudire, senza che vi sia un welfare in grado di accompagnarla nel lavoro di cura. A questo si aggiunge il problema dell'età pensionabile: il lavoro di cura della donna non è mai stato remunerato, ma almeno veniva riconosciuto con un pensionamento anticipato. L'equiparazione dell'età pensionabile porta alla necessità di trovare un'altra forma di remunerazione per la donna». Ora, una domanda sulle giovani donne, che spesso sono strette tra il desiderio di trovare lavoro e affermarsi nella società, e quello della famiglia e della maternità. Quali prospettive per loro? C'è la possibilità di conciliare ogni cosa? «Sotto un certo profilo le biografie maschili e femminili sono omogenee. C'è un livello in cui entrambi i generi si confrontano con le stesse contraddizioni. Però per le donne c'è in più la difficoltà di conciliare i tempi biologici con quelli lavorativi. Il tema della maternità conta molto per le giovani donne, ma spesso viene sottaciuto, se non addirittura esasperato. Basti pensare che spesso durante il colloquio lavorativo si chiede alla donna se desideri avere dei figli, in quanto questo incide sulle prospettive di assunzione. Quindi chi progetta la maternità si scontra con il precariato e con impegni insostenibili. Purtroppo al momento l'unica soluzione che viene individuata per conciliare i tempi lavorativi e quelli familiari, è quella di una negoziazione con il proprio partner. C'è poi il problema delle dimissioni in bianco, che esprime a pieno il gap tra le normative e quanto viene effettivamente attuato. Il problema è che c'è sempre qualcuno che cerca di rimettere in discussione diritti già acquisiti, così che spesso ci si trova a combattere battaglie vecchie accanto a quelle nuove. Le giovani donne, tuttavia, hanno una grande forza: la capacità di costruire progetti a breve e medio termine, in cui sono padrone del proprio tempo. Dunque se si riuscirà ad abbattere il muro della strumentalizzazione del corpo femminile, si apriranno nuove modalità di ricerca».


Cremona

Sabato 3 Marzo 2012

Adriano Bruneri, responsabile Fita: «Per lo sviluppo del territorio bisogna costruire le infrastrutture» Anche la Cna interviene nel dibattito sul terzo ponte, a fronte dei numerosi problemi che in questi giorni interessano il ponte sul Po, chiuso al traffico pesante per problemi strutturali. «I problemi legati al ponte sul Po ci trovano costretti ad intervenire nuovamente su una questione fondamentale che è legata allo sviluppo del nostro territorio», sottolinea l'associazione rappresentante degli artigiani. «Se consideriamo la situazione infrastrutture del nostro territorio, sarebbe troppo facile affermare che “si vuole isolare Cremona per avvantaggiare altre località” ma non ci sentiamo di cavalcare questa tesi. Vogliamo però affermare che mentre noi stiamo attenti a salvaguardare il nostro territorio da un possibile sviluppo economico e da un possibile evento facilitatore di sviluppo industriale con conseguente sviluppo occupazionale, altri, già serviti da infrastrutture costruiscono insediamenti logistici ed

La Cna favorevole al Terzo Ponte

industriali sul piacentino». Cna spezza dunque una lancia a favore del terzo ponte, indicandolo come infrastruttura necessaria alle esigenze delle nostre imprese. «Non capiamo perché a Cremona debba essere vietato dare un senso al Porto ed alle future aree di Tencara» attacca Adriano Bruneri, responsabile della Cna Fita di Cremona. «Non credo alla guerra tra territori, ma è necessario riflettere sui dati e sui fatti. Anni fa come associazione avevamo detto, chiesto ed auspicato che il traffico pesante continuasse a transitare sul ponte di ferro ad alcune condizioni: il divieto di passaggio veicoli eccezionali; l’istituzione di

dissuasori della velocità e sanzioni pesantissime a chi avesse fatto il furbo infrangendo i divieti. A parte il primo punto gli altri non sono stati rispettati, perché? E’ una domanda legittima a cui non c’è per ora risposta». In effetti la diminuzione della velocità di percorrenza avrebbe consentito ai veicoli di transitare normalmente perché esiste una stretta dipendenza sull’elasticità del manufatto che è diversa tra frequenza di transito e velocità di transito. «Non insistiamo su questioni che meriterebbero ben più di una riflessione» continua Bruneri «ma, ciò che vogliamo esprimere è che, proprio in virtù dei volumi di traffico censiti ed

«Assurdo non dare un senso al Porto e alle aree di Tencara»

espressi, c’è la necessità di un terzo accesso (il terzo ponte, ndr). Qualche dato lo vogliamo dare anche noi: 1300 passaggi al giorno equivalgono a oltre 3 milioni di km in più all’anno con un aggravio a carico delle imprese di 2-2,5 milioni di euro in più solo per consumi di carburante. Non ci paiono numeri da poco». A questo punto bisogna capire come procedere. E’ possibile immaginare quali sarebbero le conseguenze di un incidente sul ponte del Po autostradale?, si chiede la Cna. Secondo l'associazione decisamente pesanti. «Siamo certi» conclude Bruneri «che la proposta di una tangenziale a doppio senso di marcia e a raso che, dalla località Cristo (tra Monticelli e Castelvetro), risolverebbe alcuni problemi ma la domanda che poniamo

Le proposte del Cta Acli per viaggiare insieme.

Adriano Bruneri della Cna

è: a cosa serve? Pur facendoci piacere lo sviluppo del piacentino, quella zona è già servita bene. Chiediamo almeno che le autorità locali si adoperino urgentemente per coinvolgere Anas a deliberare immediatamente e temporaneamente l’utilizzo gratuito dell’autostrada nel tratto da Cremona a Castelvetro fino alla costruzione del terzo ponte perché al danno non si aggiunga la beffa».

Viabilità, servono misure urgenti

Dopo l’ultimo incidente di via Milano, in cui è morta una donna, Ordine del giorno del Pd sul tema della sicurezza

Guerreschi: «Le possibili soluzioni vanno studiate con cura, ma intanto bisogna tamponare l’emergenza»

S

di Laura Bosio

trade poco sicure e incidenti frequenti: se ne discute in questi giorni a Cremona, soprattutto in merito alla pericolosità di via Milano e, più in generale, alla scarsa sicurezza delle strade della nostra città. Sotto accusa, in primo luogo, gli incroci con via Sesto e via Barosi. Tanto che i consiglieri comunali del Pd Elena Guerreschi e Daniele Bonali hanno predipsoto un ordine del giorno da discutere nel Consiglio. «La situazione viabilistica di quest’area presenta un alto tasso di criticità e rischio sia a causa dell’inadeguatezza dell’attuale segnaletica sia a causa dell’elevata densità del traffico» spiega Elena Guerreschi, che sottolinea la necessità di trovare al più presto delle soluzioni condivise per mettere in sicurezza le strade, soprattutto a fronte del tragico incidente stradale che, nei giorni scorsi, ha

Maura Ruggeri

Daniele Bonali

provocato la morte di una giovane ciclista. «I mezzi esposti ai rischi maggiori appaiono essere pedoni, biciclette e motocicli, sia in considerazione della mancata moderazione della velocità da parte delle vetture, sia a causa della persistente violazione del divieto di parcheggiare le auto a ridosso della pista ciclabile nel tratto posto fra via Sesto e via Barosi, oltre che della scarsissima visibilità per le auto in uscita da via Barosi e della difficoltà di immissione nel traffico per i mezzi provenienti dalla via Sesto» scrivono i consiglieri Pd nell’ordine del giorno. Guerreschi e Bonali sottolineano che «i rischi sono ancor più elevati e gravi se si considera che nelle immediate adiacenze ci sono, oltre a luoghi residenziali che vengono raggiunti prevalentemente attraverso il passaggio a quell’incrocio, luoghi di aggregazione per ragazzi quali la scuola, l’oratorio e l’università, ove gli utenti si spostano prevalentemente con mezzi ‘deboli’ quali biciclette e motorini». Il Pd denuncia anche il fatto che le segnalazioni della Fiab, fatte già da tempo all’Amministrazione comunale su questi

Elena Guerreschi

temi, non hanno avuto alcun riscontro. Quali soluzioni? «Si tratta di un’area delicata, con presenza di passaggio a livello, incroci con diverse strade, una pista ciclabile» dice Guerreschi. «Le possibili soluzioni vanno studiate con cura. Tuttavia si potrebbe intanto pensare a qualche misura urgente di messa in sicurezza, almeno temporanea». In particolare, si legge nell’ordine del giorno: «si invita la giunta a porre in essere misure urgenti per la messa in sicurezza della zona interessata quali: regolare in sicurezza l’incrocio fra via Barosi e Via Milano; impedire da subito e definitivamente la sosta nella zona adiacente la pista ciclabile fra via Milano e Via Barosi; valutare l’approntamento di un impianto semaforico provvisorio che regoli l’uscita dei mezzi dalla Via Sesto consentendone il passaggio solo quando non provengano mezzi dalla Via Ghinaglia e dalla Via Massarotti». A questo proposito, secondo Guerreschi, si potrebbe anche pensare di mettere un semaforo tempora-

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neo all’incrocio con via Sesto, per ridurne la pericolosità. Ovviamente, però, non deve mancare un progetto di revisione complessiva dell’assetto viabilistico della zona, a lungo termine. «Un progetto che possa definitivamente mettere in sicurezza gli incroci, valutando possibilità come rotonde o diversa regolamentazione semaforica anche con l’eventuale ricorso a sensi unici che impediscano l’uscita delle auto dalla Via Barosi verso Via Milano», conclude l’ordine del giorno. Sul tema della viabilità, anche del centro storico, è intervenuta più volta anche Maura Ruggeri, capogruppo del Pd in Consiglio comunale, secondo cui il miglioramento delle condizioni del traffico veicolare potrebbe incidere anche sulla qualità dell'aria. «E' necessario che i provvedimenti sulla mobilità e sul trasporto pubblico urbano siano coerenti con quell'obiettivo» dice Ruggeri. «E' coerente allora la scelta di aprire la ztl? È coerente riempire il centro di strisce blu incentivando il girovagare degli autoveicoli alla ricerca del posto per parcheggiare? E' coerente aprire corso Campi al transito dei bus?». Le domande della capogruppo Pd ripropongono i principali problemi viabilistici del centro storico. «Quali provvedimenti s'intendono intraprendere per favorire la sosta nei parcheggi corona e nei contenitori Massarotti e Marconi? Quali per allargare le aree pedonalizzate ed aumentare le piste ciclabili? Come si fa a sostenere che si sta facendo tutto il possibile?».

Il problema coinvolge anche il centro storico

• Dal 10 all’11 marzo. Weekend dedicato alla visita di Firenze, Prato e della Villa Medicea di Poggio a Caiano. • 18 marzo. Giornata dedicata a Lecco e ai luoghi manzoniani per ripercorrere le tappe che hanno portato alla creazione del romanzo storico de «I Promessi Sposi». • Dal 24 al 25 marzo Weekend dedicato alla visita del Principato di Monaco e della suggestiva sfilata dei carri di Sanremo in Fiore. • Dal 27 al 31 marzo Tour della Costa Brava. Si visiteranno inoltre: Tossa de Mar, Barcellona, Girona e Figueras. • 1 aprile. Una giornata all’insegna dello shopping all’Outlet di Serravalle Scrivia dove sono presenti oltre 180 negozi delle migliori marche. • Dal 05 all’11 aprile. Tour della Polonia per Pasqua. Si visiteranno: Wadowice, Auschwitz, Cracovia, Breslavia e Czestochowa. • Dal 5 all’11 aprile. Soggiorno per Pasqua a Garda presso l’Hotel Bisesti 3***. • Dal 06 al 09 aprile. Tour della Tuscia per Pasqua alla scoperta degli Etruschi. Si visiteranno: Bagnoregio, Caprarola, Tuscanica, Tarquinia e Viterbo. • Dal 7 al 9 aprile. Una Pasqua alle Isole Tremiti, tra natura, arte e storia. • Dall'8 all’11 maggio. Pellegrinaggio a Lourdes. • Dal 30 aprile al 01 maggio. Weekend dedicato alla visita di Venezia, città unica al mondo, e delle Isole lagunari: Torcello, Burano e Murano. • Dal 12 al 13 maggio. Weekend in Svizzera dedicato alla visita di Ginevra, Losanna e Montreaux. • Dal 14 al 20 maggio Tour di Belgio e Olanda. Si visiteranno: Bruxelles, Gent, Brugge, Amsterdam e Marchen. • Dal 29 maggio al 03 giugno. Tour dalla Germania «sulle orme di Carlo Magno». Si visiteranno: Aquisgrana, Treviri, Colonia, Coblenza e Francoforte. • Dal 30 giugno al 28 luglio. Soggiorni con turni quindicinali ad Andalo presso l’Hotel Stella Alpina 3***. • Dal 01 al 29 luglio. Turni settimanali e quindicinali al Mare in Calabria a Cassano allo Ionio (Cosenza) presso il Villaggio Sibari Green 4**** • DLe iscrizioni e tutte le informazioni relative agli eventi saranno fornite presso la sede di via Sant’Antonio del Fuoco, 9/A o contattando i numeri di telefono 0372.800423, 800429. Sito: www.ctacremona.it

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confronto sul welfare

Il 5, 6 e 7 marzo si svolgeranno le elezioni della rappresentanza sindacale unitaria (Rsu) nel pubblico impiego. A questo proposito la Uil Fpl fa appello ai propri iscritti affinché si impegnino a votare. La sigla sindacale si impegna «a proseguire la battaglia per una previdenza equa». In particolare promuove: l«a revisione del sistema di calcolo dei trattamenti di fine servizio; l'abolizione della trattenuta del 2,5% dei trattamenti di fine rapporto, l'estensione del riconoscimento dei lavori usuranti». La Uil si impegna anche «a rivendicare una reale riduzione dei costi della politica e della spesa improduttiva». Infine si chiede «una riorganizzazione degli ambiti territoriali delle amministrazioni locali e della sanità», «la definizione di un nuovo modello di relazioni sindacali», «un'alleanza con gli amministratori locali, lavoratori e cittadini».

Sono ancora aperte le iscrizioni per le prossime edizioni dei corsi abilitanti all’esercizio dell’attività di vendita del settore alimentare e di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, promossi da Servimpresa. I corsi prenderanno il via, previo raggiungimento del numero minimo di iscrizioni, secondo un calendario ben definito. In particolare a Cremona partiranno lunedì 5 marzo – nei giorni di lunedì, martedì e mercoledì dalle ore 14.30 alle ore 18.30 - mentre a Crema prenderanno il via lunedì 12 marzo – nei giorni di lunedì, martedì e giovedì dalle ore 14.30 alle ore 18.30. Per scaricare le schede informative e di adesione e per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito internet www.servimpresa.cremona.it nell'apposita sezione attività di formazione o contattare gli uffici di Servimpresa (Referente: Greta Zanetti - tel. 0372/490228).

Il corso di alta formazione per l’impegno sociale e politico promosso da Diocesi di Cremona e Università Cattolica del Sacro Cuore sabato 3 marzo fa tappa a Bozzolo, nella terra di don Primo Mazzolari. E' l’occasione per una giornata di studio sulla figura del profetico sacerdote cremonese, che ha contribuito ad aprire le strade della Chiesa al Concilio Vaticano II. La giornata prevede l'intervento di don Virginio Colmegna, direttore della Casa della Carità di Milano e autore della prefazione di “Come pecore in mezzo ai lupi”, un instant book edito da Chiarelettere che raccoglie alcuni scritti sociali del prete nato al Boschetto. L’incontro, che si svolgerà alle ore 10 presso l’oratorio di Bozzolo, è aperto a tutti.

L’Azienda Sociale del Cremonese a.s.c. promuove un percorso di confronto con gli attori locali del welfare in vista della costruzione del nuovo Piano di Zona dell’Ambito distrettuale di Cremona (2012-2014). Per i 47 Comuni dell’Ambito di Cremona, i Sindaci hanno approvato un documento di indirizzo locale «Lavorare insieme per un sistema di welfare territoriale Idee, spunti ed azioni per la programmazione sociale 2012– 2014». Su queste tematiche, l’Azienda Sociale del Cremonese promuove in ciclo di incontri: il primo vuole coinvolgere le realtà del volontariato, dell’associazionismo e del privato sociale che operano sul territorio: martedì 6 marzo (ore 16-18) appuntamento presso Fondazione Cascina Moreni (via Pennelli). Gli incontri sono pubblici e aperti a chiunque voglia portare il proprio contributo.

In Breve

elezioni delle rsu pubblico impiego


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Rubriche

Sabato 3 Marzo 2012

DALLA PARTE DEI CITTADINI

di Damiano Talamazzini

Responsabile Provinciale Patronato Epaca

Questa rubrica rappresenta un luogo d'incontro a disposizione dei nostri lettori, nato per rispondere a dubbi e quesiti in materia di diritti previdenziali e assistenziali. Le lettere rivolte al Patronato Epaca possono essere indirizzate alla nostra redazione, per posta o via e-mail, oppure direttamente al Patronato Epaca (epaca.cr@coldiretti.it). Egregio Responsabile Patronato Epaca, vi sono nuove disposizioni in materia di attività usuranti? L’Inps ha fornito disposizioni riguardanti la trattazione delle domande di riconoscimento del beneficio pensionistico per gli addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti, con particolare riguardo al riconoscimento di tale beneficio per chi perfeziona il requisito agevolato di accesso alla pensione di anzianità entro il 31 dicembre 2011. Riguardo i lavoratori impegnati nelle mansioni per le quali venivano richieste le condizioni della prevalenza e della continuità, la “prevalenza” si può considerare comunque soddisfatta per alcune di tali mansioni, in quanto le condizioni dettate dal Decreto legislativo del 2011 già prevedono un periodo di tempo minimo di svolgimento di attività usuranti pari ad almeno 7 anni, compreso l’anno di

maturazione dei requisiti, negli ultimi 10 anni di attività lavorativa, per le pensioni con decorrenza entro il 2017, e ad almeno la metà della vita lavorativa complessiva, per pensioni con decorrenza dal 2018. Per l’individuazione del periodo corrispondente agli ultimi 10 anni di svolgimento di attività lavorativa, l’Inps procederà alla valutazione per anno solare. Nel computo dei 10 anni non si devono considerare i periodi di mancato svolgimento di attività lavorativa, come i periodi di non occupazione, di mobilità, ecc. Per chi ha presentato domanda entro il 30 settembre 2011 ed ha maturato i requisiti per il pensionamento anticipato entro il 31 dicembre 2011, qualora abbia cessato l’attività lavorativa prima di tale data, i 10 anni da considerare sono quelli precedenti la data di cessazione del rapporto di lavoro. Per i lavoratori che al 31 dicembre 2011 siano ancora in attività, i 10 anni da considerare sono quelli precedenti il 31-12-2011. Dal computo dei 7 anni di attività usurante vanno esclusi i periodi totalmente coperti da contribuzione figurativa, perché occorre tenere conto dei periodi di svolgimento effettivo di tali lavori. Nel periodo di 7 anni solari, anche non continuativi, deve essere compreso l’anno di maturazione dei requisiti.

PRECARIARE STANCA A cura di Nidl - Cgil

La favola della flexsecurity Se la flessibilità consistesse nella libertà dei lavoratori di scegliere il lavoro che preferiscono a seconda delle loro capacità e se le imprese si facessero concorrenza tra loro offrendo migliori condizioni lavorative per attrarre i più capaci e se durante questi passaggi tra un lavoro e l'altro, oltre a godere dei vantaggi di un sistema efficiente di servizi, il disoccupato venisse indennizzato in modo soddisfacente sarebbe auspicabile introdurre la flessibilità nel nostro paese. Fino a dieci anni fa così veniva concepita in Danimarca la flexcurity. Purtroppo questo modello non è più così efficiente: al massimo si può restare disoccupati per tre anni (contro i 5 di qualche anno fa) e, dopo il primo anno, scattano forti pressioni per accettare nuovi lavori o fare corsi di riqualificazione.

www.aclicremona.it

Benefici pensionistici per le attività faticose

Tuttavia, se il lavoratore rifiuta gli viene tolto il sussidio e finisce su quello sociale che equivale alla pensione minima, ovvero un livello molto basso. Un esempio: un professore universitario oppure un impiegato bancario che resta disoccupato, dopo il primo anno gli viene offerto un qualunque lavoro, per esempio come si usa in Danimarca portare il giornale la mattina nelle case, e se uno rifiuta perde il contributo di disoccupazione che ammonta al 90% dello stipendio medio di un lavoratore dell'industria. Questo sistema costa in Danimarca circa il 4.5% del pil, mentre in Italia si usa circa l'1% del pil per gli ammortizzatori sociali con la differenza che nel nostro paese il 30-35% del mercato del lavoro e delle attività produttive sono sommerse. Stefano Zurpa

La Nidl Cgil si trova in via Mantova 25 Cremona • tel 0372 448608 e-mail: nidilcremona@cgil.lombardia.it

Sull’immigrazione serve un’ottica di scambio

L’immigrazione «deve essere affrontata nella prospettiva dello scambio e non soltanto del mero aiuto. L’Italia ha bisogno di immigrati, così come i paesi da dove provengono hanno bisogno delle rimesse». Lo ha detto il presidente nazionale delle Acli, Andrea Olivero, in occasione della presentazione del libro Le migrazioni in Italia, tra passato e futuro, pubblicato dall'Oim, l'Organizzazione internazionale delle migrazioni. Bisogna superare la logica "emergenziale" e la mentalità della "paura". «Utilizzare immigrati laureati per fare le badanti o gli operai è una sciocchezza. Anche questo è un segno di impreparazione da parte del nostro Paese. Se guardiamo ad altri Paesi come gli Stati Uniti, vediamo che una selezione intelligente dell’immigrazione ha portato ad un arricchimento gigantesco. Noi facciamo l’esatto contrario. Così facendo ci priviamo di risorse strategiche».«Pensare al migrante solamente come a un lavoratore, senza valutare la sua famiglia o le sue aspirazioni, è una sciocchezza: dietro ai dati, ci sono volti e ci sono progetti. Questi progetti, tra l’altro, sono interessanti per noi perché aprono una prospettiva di nuova cittadinanza, di una cittadinanza rinnovata nella quale i migranti partecipano con un entusiasmo degli autoctoni ad un progetto di futuro».

www.welfarecremona.it - Gian Carlo Storti - storti@welfareitalia.it NUOVI IMPORTI AMMORTIZZATORI SOCIALI ANNO 2012

L’Inps con la circolare n. 20 dell’8 febbraio 2012 ha fissato i nuovi importi massimi degli ammortizzatori sociali (CIG, mobilità, disoccupazione) per l’anno 2012. Ecco i nuovi importi. Per retribuzioni inferiori o uguali a 2.014,77 euro: 931,28 euro (netto 876,89). (Per il 2011 l’importo lordo era 906,80 per retribuzioni inferiori a 1961,80 euro). Per retribuzioni superiori a 2.014,77 euro: 1.119,32 euro (netto 1.053,95). (Per il 2011 l’importo lordo era 1089,89 per retribuzioni superiori a 1961,80 euro). Cassa integrazione settore edile (intemperie stagionali). Gli importi precedenti vanno incrementati del 20% per retribuzioni inferiori o uguali a 2.014,77 euro: 1.117,54 euro (netto 1.052,28). (Per il 2011 l’importo lordo era 1088,16 per retribuzioni inferiori a 1961,80 euro). Per retribuzioni superiori a 2.014,77 euro: 1.343,18 euro (netto 1.264,74) (Per il 2011 l’importo lordo era 1307,87 per retribuzioni superiori a 1961,80 euro). NB: Per “netto” si intende al netto del contributo obbligatorio del 5,84%; agli importi vanno quindi ulteriormente applicate le normali trattenute fiscali. Va ricordato anche che gli importi vanno ridotti del 10% nel caso di prima proroga, del 30% nel caso di seconda proroga e del 40% nel caso di proroghe successive (Legge 183/2011, art. 33, comma 21).

VOGLIO UN CANE! Condividere la propria vita con un cane può essere una delle esperienze più appaganti, o al contrario può rivelarsi un vero disastro! La scelta di avere un cane non andrebbe mai presa alla leggera, è un impegno a lungo termine. Dovremo analizzare attentamente la nostra personalità, lo stile di vita, il nostro livello energetico e scegliere il tipo di cane più adatto a noi. La maggior parte dei problemi di convivenza nasce infatti da un errato abbinamento uomo-cane. Uno dei peggiori errori è scegliere solo in base all’aspetto fisico. Soprattutto, se decidiamo di adottare un cucciolo, dovremo impegnarci ad educarlo, socializzarlo e farlo crescere sano. Dovremo rimodellare in parte il nostro stile di vita, ritagliando tempo per attività insieme al

nostro quattro zampe. Passeggiate giornaliere sono solo una parte dell’impegno energetico per un cane mediamente attivo, a cui dovremo sommare attività ludiche e momenti di educazione. EInoltre, avere un cane vuole anche dire occuparsi in prima persona del suo benessere (cura del pelo, igiene dentale, ispezione per eventuali parassiti, raccolta dei ‘bisognini’…). Spesso il cane è sinonimo di impronte fangose, pelo sparso per casa, bava, vomito… Per ultimo, ma non meno importante, avere un cane è anche un impegno economico. Se, dopo aver valutato tutti i pro e contro siamo ancora convinti di volere al nostro fianco un compagno peloso, ricordiamoci che ne saremo sempre noi gli unici responsabili. Elisa Giudici (Educatrice Cinofila)

La Vostra copia GRATUITA de Spazio comune Acli La Cafetera Caffe Del Corso CR Forma Bar Supermoka Bar Aurora Bar Cittanova Bar Garibaldi Osteria Garibaldi Caffe’ Dimeglio Dall'Ara Sara Ospedale Portineria Unione Consumatori Caffe’ Porta Romana Banca Del Monte INPS Comune Di Cremona Macelleria Ruggeri Rio Bar Bar Fiume Dimeglio Banca Di Roma Parrucchiere Bertoletti Bar Stradivari Il Planetario Viaggi Banca Popolare Bar Oasi Distributore Esso Dimeglio Bar Da Walter Distributore Agip Caserma Col Di Lana Bar Stella Sapore Di Mare Da Pietro Snack Bar Agip Panetteria Galbignani Italmark Teatro Monteverdi

Piazza Stradivari Cremona Via S. Antonio del Fuoco 9/A Cremona C.So V. Emanuele 14 Cremona C.So V. Emanuele 84 Cremona Via Cesari 7 Cremona Corso Campi 39 Cremona C.so Garibaldi 228 Cremona Corso Garibaldi 114 Cremona Corso Garibaldi 219 Cremona Corso Garibaldi 38 Cremona Corso Garibaldi 85 Cremona Via S. Barbara 19 Cremona Ospedale Cremona Piazza San Michele 2 Cremona Piazza IV Novembre 17 Cremona Piazza Cadorna 1 Cremona Piazza Cadorna 17 Cremona Piazza Del Comune Cremona Piazza Della Liberta’ 7 Cremona Piazza Della Pace 2 Cremona Piazza Fiume 6 Cremona Piazza Marconi 15/A Cremona Piazza Roma 20 Cremona Piazza Roma 29 Cremona Piazza Roma 7/B Cremona Piazza Stradivari 17 Cremona Viale Po 83 Cremona Via Bergamo 221 Cremona Via Bergamo 91 Cremona Via Boschetto 93 Cremona Via Brescia 128 Cremona Via Brescia 219 Cremona Via Brescia 189 Cremona Via Brescia 27 Cremona Via Cappuccini 8 Cremona Via Castelleone 29/A Cremona Via Castelleone 49 Cremona Via Castelleone Cremona Via Dante 102 Cremona Via Dante 149 Cremona

Bar Lancia Bar San Giorgio Fotoline Re Mida Pane, dolci e caffè Sister Caffe’ Angolo Del Gusto Farmacia Leggeri Bar le torri Oggi Pizza Torrione Cafe’ Dico Caffe’ghisleri Esselunga Tango Bar Pasticceria Caffe’ Betti Crai Bonseri Fornaio Bar I 3 Gradini Dimeglio Bar - Figlie Di San Camillo Bibi Bar Bar Pasticceria S. Remo Camera Del Lavoro Bet Fish Bottega Del Gusto Gelateria Matisse Panificio Usberti Agip Cafe’ Gio’ Bar Associazione Commercianti Montecarlo - Slot Machine Caffe’ Parking Bar Roma Bar Mincio Bar Il Cantuccio Edicola Caffe’ Boldori Bar Primavera Panetteria Quarantani Bar Gallo

Via Dante 185 Cremona Via Dante 2 Cremona Via Dante 31 Cremona Via Dante 87 Cremona Via Del Giordano 133 Cremona Via Del Giordano 65 Cremona Piazza Risorgimento 30 Cremona Via F. Filzi 40/E Cremona Via F. Filzi Cremona Via Ghinaglia 94 Cremona Via Ghinaglia 104 Cremona Via Ghinaglia 49 Cremona Via Ghisleri 46 Cremona Via Ghisleri 53/A Cremona Via Giuseppina 11/B Cremona Via Giuseppina 11/B Cremona Via Giuseppina 27 Cremona Via Grado 20 Cremona Via Grado 40 Cremona Via Lazzari Cremona Via Litta 50 Cremona Piazza Libertà Cremona Via Mantova 25 Cremona Via Mantova 39 Cremona Via Mantova 133 Cremona Via Mantova 141/B Cremona Via Mantova 101 Cremona Via Mantova 141/B Cremona Via Mantova 81 Cremona Via Manzoni 2 Cremona Via Massarotti 15 Cremona Via Massarotti 19/A Cremona Via Mazzini 7 Cremona Via Mincio 2 Cremona Via Mincio 34 Cremona Via Nino Bixio 20 Cremona Via Nino Bixio 8 Cremona Via Persico 2 Cremona Via Platina 34 Cremona Via Rosario 49 Cremona

LA PRATICHE COMMERCIALI SCORRETTE

A volte produttori e commercianti per vendere un bene o un servizio, si comportano in maniera scorretta, ingannando il consumatore. Il codice del consumo, per tutelare meglio il cittadino, punisce qualsiasi azione, omissione condotta, compresa la pubblicità e il marketing, posta in essere allo scopo di convincere il consumatore a fare un acquisto che altrimenti non avrebbe fatto. Il codice contempla due distinti tipi di pratiche commerciali scorrette. Da un lato, vi sono le “pratiche ingannevoli”, che possono consistere in “azioni ingannevoli” o “omissioni ingannevoli”. Azioni od omissioni sono considerate ingannevoli nella misura in cui inducono o sono idonee ad indurre il consumatore medio ad assumere decisioni che altrimenti non avrebbe preso. Dall’altro lato, vi sono le “pratiche aggressive”, intese come quelle che inducono o sono idonee ad indurre il consumatore medio ad assumere decisioni di natura commerciale che diversamente non avrebbe assunto, mediante molestie, coercizione o altre forme di indebito condizionamento. Come tutelarsi dalle pratiche commerciali scorrette? Il consumatore ingannato può certamente chiedere al giudice di annullare il contratto e di risarcire i danni. Si tratta però di uno strumento che comporta costi elevati ed è soggetto a tempi lunghi della giustizia: ciò induce spesso a rinunciare a tale azione. Ma c'è un altro modo semplice e veloce per sanzionare l'operatore scorretto, senza però poter richiedere un risarcimento dei danni: basta rivolgersi all'Agcom che ha il compito di “punire” i comportamenti scorretti; la denuncia è importante perché l'Agcom può anche far pubblicare sui quotidiani e siti internet a spese del responsabile della pratica scorretta, una dichiarazione di rettifica, in modo da informare i cittadini su quanto accaduto. Alessia Recupero

Assoutenti delegazione di Cremona (tel. 328-1547751) viaTrecchi 25 • e-mail: assoutenticremona@libero.it

la trovate QUI

Smeg Centro Sportivo Sanzeno Coffee Time Q.In Forneria Pan&Piu Bar Dragone Distributore Agip Non Solo Piada Uil sindacato Bar Zanzibar A.E.M. Cisl sindacato Fattorie del gusto Tabacchi Universita’ Cattolica Politecnico Di Milano Il Beccofino Cremona Po Bar Greco Linea Junior Seven Caffè Latteria Plac Politiche Educative Farmacia Zamboni Noemi Panetteria Tosi Bar Smile Macalli Medic Center Pane E Amore Bar Tabacchi Edicola Ortenilla Edicola Compiani Panetteria Merlini Panetteria Merlini Farmacia Leggeri Immobiliare B&G La Bottega del Gelato Osteria del Mento Palabosco

Via Ruffini 6 Cremona Via San Zeno 53 Cremona Via Solferino 9 Cremona Via XI Febbraio 64 Cremona Via XX Settembre 32/A Cremona Via Vittori 2 Cremona Viale Po 139 Cremona Viale Po 68 Cremona Viale Trento Trieste 27/B Cremona Viale Trento Trieste 36 Cremona Viale Trento Trieste 38 Cremona Viale Trento Trieste 54 Cremona Via Massarotti 46/D Cremona Piazza Migliavacca 6 Cremona Via Milano 24 Cremona Via Sesto 39 Cremona Via F.Soldi 2 Cremona Piano 2° Musetti Caffe’ Cremona Corso Campi 5 Cremona Via Mercatello 4 Cremona Piazza S. Anna Cremona Corso Vittorio Emanuele Cremona Via Vecchio Passeggio 1 Cremona Via Oglio 5 Cremona Via Aporti 43 Cremona Via Aselli 29 Cremona Via Cadore Corso Vittorio Emanuele 43 Cremona Via Giuseppina 21 Cremona Via Tonani 24 Cremona Battaglione Bonemerse Cremona Due Gadesco Via Cesare Battisti 47/B Gadesco Via San Savino 17 -San Savino Persichello Piazza Roma 8 Vescovato Via Cavallotti 25 Piadena Bosco Ex Parmigiano Bosco Ex Parmigiano


CREMA

Sabato 3 Marzo 2012

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Pdl, è partita la corsa alle primarie. I candidati Ancorotti: «Chi fa il sindaco a tempo pieno, cerca un lavoro» Agazzi:«Governare la città dal basso»

R

di Tiziano Guerini

enato Ancorotti è già pronto a dare battaglia, già per vincere primarie del centrodestra. «Il centrodestra se vuol vincere a Crema deve fare un grande recupero politico, e per questo la prima condizione è l’unità nel Pdl, il partito più importante della coalizione. La mia partecipazione come candidato potrebbe sancire questa ritrovata unità dopo le polemiche degli ultimi anni nelle quali anch’io - credo a ragion veduta - ho avuto parte». Ancorotti, il candidato di Simone Beretta? «Sono il candidato alle primarie del centrodestra e non sono il candidato di nessuno in particolare. Ho

sempre dimostrato di essere autonomo nelle mie decisioni: quando le cose non mi andavano bene, me ne sono andato. Non tutti lo possono dire». Quale giudizio sugli altri due concorrenti alle primarie: Antonio Agazzi e Maurizio Borghetti? «La differenza fra me e gli

altri due candidati alle primarie sta nel fatto che io non sono un uomo di apparato e, nel mio caso, non si tratta di una autocandidatura. Lo dico senza polemica ma solo per sottolineare il fatto che sulla mia candidatura sono scattate, di conseguenza, delle importanti garanzie di sostegno e appoggio da parte di chi me l’ha proposta». Il programma. «Breve, ma condiviso. Lavoro, occupazione e sviluppo: queste le linee guida per migliorare la situazione di Crema e del Cremasco». L’impegno di sindaco esige disponibilità di tempo. «Chi parla di fare il sindaco a tempo pieno cerca un lavoro, non il modo di dare un servizio alla propria comunità. Penso a un sindaco non presenzialista, im-

matici, Maurizio Borghetti sottolinea solo una cosa, ma lo fa con assoluta decisione e convinzione («per le altre cose chi vincerà le primarie dovrà concordare con amici e alleati»): fra risparmi alla spesa pubblica e aumento di tasse e tariffe non ho dubbi, bisogna tagliare le spese. Contenimento rigoroso delle spese perché di tasse ce ne sono già tante per i cittadini. Rigore anche per le società partecipate». Domanda: e per gli investimenti come potrà fare il Comune? «Unica possibilità, per opere di un certo livello, sarà ricercare accordi con i privati o con altri enti pubblici. Faccio due esempi:

un nuovo palazzetto dello sport in accordo con le società sportive, cosa che la minoranza di centrosinistra ha sempre osteggiato, e la Cittadella dell’anziano in accordo con la Fondazione Benefattori Cremaschi, anche questa osteggiata dalla sinistra» C’è il tempo ancora per una scommessa. «Se vincerò le primarie e poi sarò sindaco, continuerò a svolgere il mio ruolo di medico in ospedale, perché il mio lavoro è la mia libertà». La scommessa. «A proposito di accordi, Renato Ancorotti ha già dichiarato che se sarà eletto indicherà una donna come vicesindaco. Accetto scommesse

Renato Ancorotti

pegnato più a realizzare il programma che ad apparire». Le alleanze. «Spero in un impegno unitario di tutto il centrodestra». Dobbiamo aspettarci una lista del sindaco? «E’una possibilità che non scarto». Qual è il giudizio sul candidato di centrosinistra Stefania Bonaldi? «Si tratta di un buon candidato. Nutro qualche dubbio sul fatto che riesca a tener a bada i partiti di sinistra che l’appoggiano. Penso, comunque, a una competizione leale e non polemica. Penso anche a una campagna elettorale non all’americana, ma molto sobria, anche per rispetto al periodo di crisi economica che esige senso della misura e responsabilità».

Borghetti: «Più tasse? No, un taglio alle spese»

«Io mi rivolgo alla gente, non agli apparati politici. Anche perché quanto delle candidature si è deciso “a tavolino” l’ho saputo solo perché per fortuna ci sono i giornali che informano». Dice Maurizio Borghetti, assessore allo Sport e Commercio. Per candidatura “ a tavolino”, Borghetti intende quella di Renato Ancorotti, mentre dell’altro concorrente Antonio Agazzi dice: «Proveniamo da due storie politiche molto diverse, e siamo anche molto diversi come carattere: dalla mia parte c’è maggior decisionismo nelle scelte politiche ed amministrative». Quanto agli aspetti program-

Maurizio Borghetti

con voi che sarà Laura Zanibelli». Fra i sostenitori di Borghetti presenti alla conferenza stampa è stato notato il consigliere comunale Elia Avaldi.

«Il mio metodo di governo sarà conseguente a una mia radicata convinzione: non si governa una città dall’alto, la si fa crescere dal basso, con il concorso di tutti, cittadini, famiglie, associazioni, aziende, scuole; il mio compito, il compito della politica, sarà di offrire un sostegno al fiorire delle iniziative pensate dai o insieme ai cittadini». Con queste parole che vogliono esplicitamente indicare un segno di discontinuità con la politica della maggioranza di questi anni, Antonio Agazzi, attuale presidente del consiglio comunale, dà la propria convinta adesione alla partecipazione delle primarie del centrodestra per la scelta del candidato sindaco delle elezioni amministrative del 6 e 7 maggio. Con quasi 300 firme di adesione alla propria candidatura Antonio Agazzi dà avvio a quello che ritiene debba essere «una stagione di grande rinnovamento». «Farò il sindaco a tempo pieno e sarò il sindaco di tutti»: chiederò l’ aspettativa dal mio lavoro in università (cosa che mi pesa molto) «e tratterò tutti in ugual modo come ritengo di aver fatto da presidente del consiglio comunale».

Antonio Agazzi

Trasparenza e oculatezza nel gestire il bilancio comunale, incentivazione per i privati che intendano operare per la città, rispetto per la Diocesi, anima della nostra comunità civile: questi gli altri punti del programma di Agazzi. Quale giudizio dà della amministrazione uscente di centrodestra? «Sottolineo l’esigenza di una rigenerazione rispetto al recente passato. Per il resto preferisco guardare al futuro piuttosto che allo specchietto retrovisore». Il suo maggior concorrete alle primarie è Renato Ancorotti già assessore alla Cultura poi dimissionario per contrasti con l’apparato del Pdl. Qual è il suo giudizio in proposito? «Ancorotti è già stato da me battuto in occasione delle elezioni per la Provincia: eravamo tutti e due candidati per il collegio di Crema in liste diverse».

Matteo Piloni: «Disastro Cielle divisa tra chi s’impegna e chi ha scelto di astenersi dopo 5 anni. Bocciati»

Che disastro dopo 5 anni! Persino il centrodestra a Crema boccia per ben tre volte il centrodestra! La prima bocciatura è contro i suoi stessi "manager", eletti 5 anni fa in aziende pubbliche sane che ora riportano bilanci in rosso! La seconda bocciatura è contro la loro stessa coalizione che 5 anni fa vedeva insieme pdl, lega e udc e che ora si presenta sgretolata: il pdl da una parte, la lega da un'altra, l'udc da un'altra ancora! La terza bocciatura è contro il loro Sindaco: il pdl boccia Bruttomesso e convoca primarie, tutte interne al pdl, senza neppure ipotizzare una sua candidatura; la lega boccia Bruttomesso e candida Barbati, o forse Longhino; l'Udc boccia Bruttomesso ed è in cerca del suo candidato! Bocciati, bocciati, bocciati! Che disastro di consuntivo dopo 5 anni! È la conseguenza scontata di un lungo e litigioso malgoverno della città pagato dai cittadini con servizi più costosi, immobilismo, e tante occasioni perdute. Matteo Piloni (Coord. PD Cremasco)

GIORNALE DI CREMONA E supplemento: IL PICCOLO GIORNALE DEL CREMASCO direttore responsabile: Sergio Cuti ilpiccolocremona@fastpiu.it direttore editoriale: Daniele Tamburini Società editrice: Promedia Società Cooperativa Via del Sale, 19 - Cremona Amministrazione e diffusione Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona Tel. 0372 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60 Direzione, redazione e prestampa Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona Tel. 0372 45.49.31 - 45.13.14 Fax 0372 59.78.60

Redazione di Crema Piazza Premoli, 7 - 26100 Crema Tel. 0373 83.041 Fax 0373 83.041 Pubblicità Tel. 0372 43.54.74 Fax 0372 59.78.60 www.immaginapubblicita.it Stampa: SEL - Società Editrice Lombarda 26100 Cremona Autorizz. del Tribunale di Cremona n° 357 del 16/05/2000

Pubblicazione associata all’Uspi (Unione Stampa Periodica Italiana) Progetto Grafico: Gianluca Galli Numero chiuso in tipografia: Venerdì 2 Marzo alle ore 20

C’è una domanda maliziosa che aleggia sulle tre candidature - Agazzi, Ancorotti, Borghetti - alle primarie del centrodestra: «Come mai nessuna presenza di espressione Comunione e Liberazione?». Francesco Martelli, ex capogruppo Pdl, se la cava così. «Non ho la residenza a Crema e non ho partecipato a nessun momento di dibattito né tanto meno di scelta di possibili candidati alle primarie. Ho fatto la scelta di stare a guardare. Voglio prendermi, per la politica, un periodo sabbatico, come si usa dire. Per questo non entrerò in nessuna lista». Laura Zanibelli non nasconde che sarebbe suo desiderio continuare a impegnarsi attiva-

mente nella politica amministrativa. «A titolo personale» precisa. «Ognuno in politica impegna solo se stesso, non gli eventuali gruppi di cui può far parte, tanto più se si tratta di movimenti non di stretto carattere politico». Il parere sulle primarie del centrodestra e sui tre candidati? «Confesso che avrei preferito una maggiore presenza di candidati. E sono ansiosa di conoscere meglio il loro programma. E’ vero che conosco bene il presente di tutti e tre, ma è importante anche sapere come immaginano il futuro». Non è un mistero che qualcuno si sarebbe aspettato anche il nome di Laura Zanibelli fra i candidati alle primarie. «Non mi metto in con-

correnza con coloro con cui sto collaborando: e lo sto facendo con tutti e tre». Con uno forse più degli altri: si dice che Renato Ancorotti se sarà sindaco sceglierà come vicesindaco una donna… «Per il momento è solo una battuta. Chissà quante ne dovremo ascoltare durante tutta la campagna elettorale!» Tutti a Crema sanno che c’è una persona importante di Comunione e Liberazione molto ascoltata dentro e fuori il Movimento: Claudio Cogorno. «Il centrodestra a Crema esce da un periodo di sfrangiamento. Spero che il confronto fra i tre candidati porti alla fine più elementi di unione che di divisione: chiunque vincerà dovrà essere il riferimento di tutti».

Città per la Terza età: gli anziani all’interno di Crema

Intervista a Stefania Bonaldi, candidata sindaco per il centrosinistra

Fedele all’impegno preso con i cittadini di affrontare ogni volta un tema importante per la città, stavolta Stefania Bonaldi candidata sindaco per il centrosinistra, ritiene di esprimere pubblicamente a nome della coalizione la posizione in merito alle politiche per gli anziani del nostro territorio. «Un sondaggio Ipsos commissionato dalla coalizione di centrosinistra, su un campione di 500 cittadini effettuato lo scorso 22 febbraio su un campione di 500 cittadini di Crema fa emerge questo risultato. Alla domanda su cosa preferiscano riguardo alle strutture per anziani esistenti in città (istituti di via Kennedy e di via Zurla): il 53% risponde «meglio che la struttura rimanga dov'è e

che si facciano i lavori di sistemazione», il 39% risponde «meglio costruire una nuova struttura», l'8% risponde «non sa». Crediamo che il sondaggio dimostri come i cittadini si aspettino non l’isolamento degli anziani ma un vero e proprio «sistema integrato anziani». Non siamo contrari alla “Cittadella dell’anziano”, ma preferiamo parlare di “Città per la terza età”. Non vogliamo che la vecchiaia diventi un destino sociale all’isolamento, ma ci impegniamo per tenere dentro la collettività tutti gli anziani che vogliono e possono esserci. Quali sono in sintesi le proposte del centrosinistra per gli anziani? «Chiederemo alla Fondazione

Benefattori Cremaschi di intervenire con urgenza per la messa a norma degli edifici esistenti; attiveremo da subito un tavolo di lavoro comprensoriale con Comunità sociale, Ufficio di Piano e Fondazione per analizzare e comprendere, con l’aiuto degli esperti delle politiche per gli anziani, i bisogni del territorio e le possibili risposte. E ancora: ci impegneremo a limitare dolorose separazioni dell’anziano dalla propria storia, dai propri luoghi e dai propri affetti; a tale fine potenzieremo l’assistenza domiciliare, attivando centri diurni integrati e contesti abitativi protetti. Infine: chiederemo alla Fondazione Benefattori Cremaschi che eventuali ipotesi per la realizzazione di nuove strutture,

Stefania Bonaldi

tengano conto del criterio della sostenibilità sociale, ma anche urbanistica ed ambientale, favorendo il riutilizzo delle aree e degli immobili già esistenti.


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Crema

Sabato 3 Marzo 2012

Quanto ci costa il tribunale all’anno? 350mila euro Tutte le spese del 2011, una ad una. I rimborsi, in ritardo, dello Stato che dovrebbe pagare anche l'affitto. I commenti del sindaco Bruttomesso

A

di Tiziano Guerini

nno 2011: spese telefoniche 22.000 euro, riscaldamento 62.000 euro, manutenzione ordinaria e straordinaria (nonostante la proprietà sia del Ministero di Grazia e Giustizia) e pulizia locali 64.500 euro, altre spese generali (elettricità, sorveglianza, acqua…) 199.000 euro. Fanno un totale di 350.000 euro circa. E’ la spesa che il comune di Crema ha dovuto affrontare lo scorso anno per il mantenimento del tribunale a Crema. A queste cifre andrebbe aggiunto l’importo dell’affitto per tutto l’edificio di via Libero Comune con un calcolo presunto da parte degli uffici comunali di 624.000 euro di cui il ministero di Grazia e Giustizia non ha mai tenuto conto anche se l’edificio, di proprietà del Comune, è occupato esclusivamente dai vari uffici del Tribunale. A fronte delle spese annualmente sostenuto quanto riceve come rimborso il comune di Crema dal ministero? Il dato del 2011 evidentemente non è ancora dato saperlo, perché il versamento av-

viene regolarmente con qualche anno di ritardo (le spese del 2006, ad esempio, vennero rimborsate nel 2009; quelle del 2009 nel 2011) con ulteriore aggravio per il bilancio del Comune che deve anticipare le spese in tempo reale. Si è stabilito il record di ritardo nei pagamenti nel 1999 quando gli arretrati degli anni precedenti ammontarono a circa un miliardo di “vecchie lire”. Escludendo l’im-

porto figurativo e del tutto ipotetico per l’affitto (che, come detto, il ministero non riconosce), il rimborso si aggira tra il 60% e l’ 80% delle spese. Nel 2010, per esempio, a fronte di una spesa di 385.000 (sempre al netto dell’ affitto) il rimborso è stato di 235.400 euro, pari al 61% della spesa effettivamente sostenuta. Il saldo passivo è stato quindi di 150.000 euro. Anno dopo anno

il passivo è diventato notevole: centinaia di euro che sono finiti sotto la voce “spese ordinarie” del Comune, senza che arrivasse mai il saldo. Il tema è di attualità visto che il comune di Crema sta affrontando un anno difficile e il bilancio preventivo 2012 è oggetto di tagli pesanti. Sarebbe estremamente utile che spese formalmente a carico dello Stato, non gravassero per una quota non indifferente sulle già difficile situazione delle casse comunali. Che fare? «Premesso» afferma Bruno Bruttomesso, «che il gioco vale la candela, vale a dire che il mantenimento del tribunale a Crema è cosa importante e vale la spesa che affrontiamo, se trovassimo il modo per spendere di meno o per recuperare qualche euro in più dal ministero sarebbe certamente una bella cosa. Ma come?». Limitare le spese all’essenziale cercando il massimo risparmio potrebbe essere una prima risposta. «E’ la prima cosa che viene in mente» conferma il sindaco, «ma è anche la cosa più difficile. Un conto è cercare il risparmio a casa propria, un altro quando chi gestisce la situazione non coincide con chi poi deve

pagare. E’ solo di qualche mese fa la visita di una nostra delegazione a Roma per essere ricevuta dai funzionari del ministero di Grazia e Giustizia. Si trattava di avere delle rassicurazioni circa il mantenimento del tribunale a Crema, e la faccenda non è poi così tranquilla di fronte ad una nuova normativa nazionale che per il mantenimento dei tribunali fa riferimento alla dimensione provinciale. Avessimo chiesto anche un rimborso maggiore delle spese che sostiene il Comune avremmo avuto risposte anche meno rassicuranti». Dobbiamo rassegnarci a non poter far nulla? «Rimangono a mio parere, due altre ipotesi: un coinvolgimento che non può essere che politico di tutto il territorio cremasco per le spese per un servizio che indubbiamente non riguarda solo la città di Crema; oppure ricercare delle sinergie con territori vicini: si è parlato spesso di Cremona o di Cassano, ma credo che l’ipotesi più concreta e realistica possa essere una unione con il tribunale di Treviglio. Potrebbe essere questa la soluzione? So che qualcuno ci sta lavorando».

Consiglio comunale, nuovo Calano i fatturati, ma i piccoli non licenziano polo scolastico: 23 milioni libera Artigiani di Crema, conferenza

Consiglio comunale: due questioni importanti approvate alla unanimità. La prima riguarda il bilancio di previsione 2012 dell’Azienda farmaceutica municipalizzata (Afm) di Crema. che ha in previsione per il 2012 un risultato economico positivo di 193.859 euro. La seconda riguarda la convenzione Provincia-Comune per nuovi insediamenti di edilizia scolastica. Laura Zanibelli, assessore alla Scuola ha presentato un progetto di massima che prevede la costruzione della nuova sede del liceo classico «Racchetti», di due palestre, di impianti sportivi e un centro di ristorazione in ampliamento dell’area posta fra via Libero Comune e via Piacenza dove attualmente già sorgono i due edifici delle scuole superiori del liceo artistico «Munari» e dell’istituto professionale «Sraffa». Il nuovo edificio per il liceo classico consentirà l’ampliamento degli spazi del liceo Scientifico in via Stazione, e la disponibilità dello stabile di largo Falcone e Borsellino per la nuova sede della scuola media «Vailati» attualmente e infelicemente alloggiata nei vecchi stabili di piazza Moro. Si calcola che i nuovi insediamenti scolastici porteranno ad oltre 5.000 gli studenti che graviteranno lungo via Libero Comune. I costi? Complessivamente 23 milioni. I tempi di realizzazione? Fine 2022. Priorità per il nuovo liceo classico - 8 milioni di euro – che si spera possa essere pronto per l’anno scolastico 2013/14. Per ora è solo un annuncio, o poco più. Voto favorevole unanime, con disponibilità delle forze politiche di minoranza a farsi carico del progetto complessivo per la prossima tornata amministrativa.

Associazione Slossel, nel proprio 10°anniversario cerca volontari

L’Associazione Sergio e Mariolina Slossel nasce a Crema nel 2002 a ricordo dell’ingegner Sergio Slossel, stimato ricercatore e progettista. E' un’associazione di volontariato che persegue scopi di solidarietà sociale e di promozione culturale. Gli associati mettono gratuitamente a disposizione tempo e competenze per promuovere iniziative, organizzare convegni, favorire attività di ricerca in collaborazione con altre agenzie culturali, siano esse associazioni, enti pubblici o privati. Il

lavoro svolto dai volontari è stato proficuo, ultimamente però sono venuti a mancare alcuni apporti: l'associazione ha perciò bisogno di nuove energie per proseguire con nuove idee e nuovi progetti. er prendere contatto con l’associazione Slossel, chiamare tel e fax 0373-83178, inviando un e.mail a associazione.slossel@libero.it o prendenre contatto con i soci: Antonio Guerini Rocco, 0373-31256; Adriana Cappalunga, 0373-30630; Lucia Scarpini, 0373-86622.

Conferenza stampa, giovedì mattina, nella sede della Libera associazione artigiani di Crema, con la partecipazione degli assessori provinciale Paola Orini e comunale Simone Beretta. In questa occasione è stato fornito un sondaggio interessante prodotto dalla stessa associazione. Vediamo. L’84% ha registrato una contrazione del proprio fatturato. E pessimistiche sono le previsioni: il 75% è convinto che questo calo di fatturato si è mantenuto sullo stesso trend anche negli ultimi mesi del 2011. E, quindi, sono risicate le speranze di un’inversione di tendenza anche per il 2012. E ancora: il 68% sostiene che di avere avuto, e di avere tuttora, una maggiore difficoltà di accesso al credito. Mentre, grazie ad Arfidi, il 51% ha ottenuto dalle banche finanziamenti e a tassi agevolati. Non è finita: il 93% non ha ridotto il personale e, quindi, solo il 7% ha dichiarato di essere stato costretto a farlo, mentre l’11% sta addirittura programmando nuove assunzioni nel 2012. Inoltre: molti si sforzano di guardare a nuovi mercati; infatti, il 20% sta cercando ulteriori sbocchi commerciali, il 5% punterà sulla maggiore qualità dei prodotti e il 7% ha programmi di investimento. Infine: fra le richieste avanzate al governo, al primo posto gli artigiani chiedono una maggiore semplificazione burocratico-amministrativa che pesa eccessivamente sui costi delle imprese. Questi sono i risultati più rilevanti del sondaggio, condotto a fine 2011 da Libera artigiani di Crema su 500 artigiani associati, rappresentativi della totali degli iscritti all’associazione. Un sondaggio che ha visto le risposte degli intervistati coperte da anonimato. In modo per incentivare il panel a esprimere, senza alcuna reticenza, la situazione della propria azienda. «Dai dati, un fatto emerge senza alcun dubbio di smentita: la crisi c’è. E sta colpendo duro l’artigianato» è il commento del presidente Giuseppe Capellini. «Anche se qualche segnale di ripresa, nella risposte fornite, si comincia ad intravedere». E altri fatti sono certi, sostiene il segretario dell’associazione, Giuseppe Zuccheti: «Gli artigiani avvertono che stanno vivendo la fase più acuta della crisi. Ma che, nella stragrande maggioranza dei casi, non licenziano». Ma vediamo il sondaggio nel dettaglio. In generale, le risposte indicano che i piccoli imprenditori stanno vivendo una stagione di grande incertezza. A partire dai fatturati. Se, infatti, l’84% degli intervistati ne ha denunciato la contrazione rispetto al 2010, di quanto è stato, percentualmente, questo calo? Qua-

Da sinistra: Mario Bettini, Giuseppe Zucchetti, Giuseppe Capellini, Paola Orini, Simone Beretta

si tre su 10 (il 28%) hanno verificato un crollo del 50% e un altro 8% del 40%. Infine due su dieci hanno registrato un calo del 30%. Oltre la metà degli intervistati dalla Libera artigiani di Crema ha avuto flessioni nel fatturato da far tremare i polsi. E, anche dopo la paura estiva, un artigiano su quattro ha dichiarato che la sua situazione non è migliorata. Nonostante questo, gli artigiani difficilmente licenziano i loro dipendenti proprio in omaggio alla filosofia propria di questo mondo che considera l’azienda una “famiglia” nella quale nessuno è un numero e si lavora fianco a fianco per sviluppare l’impresa: solo il 7%, infatti, è stato costretto a ridurre il personale. E se l’80% prevede di non effettuare nuove assunzioni, l’11% invece sì. Il sondaggio ha affrontato anche un altro punto cruciale per l’impresa artigiana: l’accesso al credito. Rispetto al 2010, il 68% ritiene più sfavorevoli le condizioni poste dalla banca, rispetto a un 20% che non ha trovato alcun atteggiamento differente, dietro lo sportello, fra lo scorso anno e il 2010. Tra i maggiori ostacoli riscontrati, gli intervistati hanno evidenziato da parte delle banche la richiesta di maggiori garanzie reali (34%), la limitazione del credito (22%), le forti pressioni per il rientro del fido (22%), l’allungamento dei tempi di erogazione dei fidi (14%) e i tassi più onerosi (8%). Per fortuna ci sono i Confidi. Positivo, infatti, è stato il riscontro da parte di chi ha presentato la richiesta di un finanziamento attraverso questi organismi di garanzia: il 41% si è dichiarato soddisfatto per avere ricevuto un fido a tasso più agevolato, il 23% perché ha visto ridursi i tempi di risposta, mentre quasi tutti gli altri intervistati (tranne un esiguo 5%) hanno rilevato benefici sul costo del finanziamento o sull’ammontare del credito concesso.

Le ricerche sono rivolte a candidati dell’uno e dell’altro sesso (L:903/77 e L. 125/91). Trattamento dati personali secondo D.Lgs. 196/2003 visionabile sul sito www.ddlspa.it. Aut. Min. Prot. N° 1239 - SG del 22/12/2004

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Crema

Sabato 3 Marzo 2012

Case popolari, 46% agli immigrati

L’assessore Capetti: «Legge rispettata». Lega: «Favorire i cremaschi»: perché non l’ha fatto prima?

G

di Gionata Agisti

li uffici comunali hanno reso nota la graduatoria definitiva del bando di assegnazione degli alloggi popolari. Il dato che emerge subito è che a beneficiare del 46%delle case assegnate dal Comune entro il 2012 saranno residenti immigrati. Basti dire che, nelle prime 30 posizioni, se ne contano 14 e che, se si prende in considerazione un numero più ampio, i primi 50 posti ad esempio, si può rilevare come i residenti di origine straniera siano 23. Va detto che chi è più sicuro di ottenere una abitazione è proprio chi è collocato nei primi 30. Il problema, infatti, è sempre il solito: le domande di alloggi ad affitto calmierato non fanno che aumentare, mentre, di contro, il numero degli stessi alloggi non aumenta. D'altra parte, sono state ben 540 le richieste presentate nei mesi scorsi, per la maggior parte un aggiornamento di domande già presentate, dal momento che la loro validità è triennale. Una quantità decisamente insostenibile per un ente locale che,

a causa di questa crisi, deve fare sempre di più i conti con una situazione di emergenza sociale, che ormai è arrivata a coinvolgere anche il cosiddetto ceto medio. Sarà difficile, insomma, riuscire a soddisfare più del 10% delle richieste. L'anno scorso, gli alloggi assegnati sono stati all'incirca una quarantina, un numero considerato decisamente sopra la media dall'assessore ai Servizi alla famiglia e alla persona, Luciano Capetti. Questo la dice lunga sul numero di richieste che potranno essere soddisfatte. Eppure il patrimonio totale di appartamenti a disposizione non è esiguo:

Le aziende della cosmesi saranno presenti a Bologna COSMOPROF, 9-12 MARZO

Martedì 28 febbraio, presso la Sala Verde della Camera di Commercio di Cremona, il Polo della Cosmesi ha presentato la sua partecipazione alla 45° edizione di Cosmoprof Worldwide, che si terrà a Bologna dal 9 al 12 marzo e considerato ormai punto di riferimento internazionale per le aziende di tutto il mondo che operano nella vasta filiera della Cosmesi. Anche quest’anno il Polo della Cosmesi sarà presente con un nutrito gruppo di aziende, sempre più protagoniste con i suoi 432 metri quadrati di stand. Uno spazio più che raddoppiato rispetto all’edizione precedente, segno della grande mentalità imprenditoriale delle aziende del Polo, ma anche della loro costante crescita e della loro volontà di aprirsi al mercato internazionale. Lo spazio targato Polo si propone come punto di riferimento della qualità italiana in campo cosmetico. Queste le aziende che, a Bologna, saranno protagoniste nello spazio del Polo: Omnicos Group, Cosmei, Idm Automation, Imei Division, Drop Nail, Pharma Cos, Itit Cosmetics, Enova Europe, Tecmes, A.P.S., Tecno Automazione, Grafin, Team Beauty, Cosmetec, Gandolfi, Hypnotic Cosmetics, San, Dra.W, Phytoremedial. Sempre

del Polo, saranno presenti in fiera anche Ancorotti Cosmetics, Crystalmoda, Eurovetrocap, ICC, Inca, Landoll, Lemi By Brusaferri & C., Lumson, Nastri-tex, Orograf, Pevonia Italia, Regi, Silc, Solchim, Tecnosas, Trendcolor e Vetraco Group. In totale le aziende cremonesi sono 19. Alla conferenza stampa ha voluto essere presente il Presidente della Camera di Commercio di Cremona Gian Domenico Auricchio che ha citato alcuni numeri del settore cosmetico locale mettendo in risalto le 90 aziende e i 2.400 posti di lavoro. Anche Giuseppe Capellini, presidente di Reindustria, ha voluto sottolineare il supporto della Camera di Commercio di Cremona, un supporto anche economico che permetterà a molte piccole aziende di essere presenti in fiera, dando loro l’opportunità di intercettare nuove opportunità di crescita.

si tratta di 870 alloggi, in cui sono compresi non solo quelli di proprietà del Comune ma anche quelli dell'Aler, l'Azienda lombarda di edilizia residenziale. Ed è proprio l'Aler che, a detta sempre dell'assessore Capetti, sta complicando non poco la vita al Comune. «Una parte degli alloggi sarebbe anche a disposizione ma ha bisogno di essere ristrutturata e i lavori di manutenzione, a carico dell'azienda, procedono troppo a rilento. È ormai più di un mese che ho chiesto un incontro con la dirigenza dell'Aler ma non ho ricevuto ancora alcuna risposta in merito». Per quanto riguarda

l'assegnazione degli alloggi a un gran numero di immigrati, l'assessore è sempre stato chiaro: «Ci sono delle normative regionali molto precise al riguardo, a cui non si può trasgredire. Quando una persona è in regola, dal punto di vista legale, e presenta tutte le condizioni per poter fare domanda di alloggio, il Comune non può fare alcuna differenza». Non la pensa così la Lega Nord. O meglio, è consapevole delle norme esistenti, tant'è vero che, finché è rimasta nella giunta Bruttomesso, non ha potuto fare in modo diverso che accettare l'esistente, ma ora, anche in vista delle elezioni, tramite il segretario cittadino, Walter Longhino, si sente libera di esprimere chiaramente il proprio malumore: «Sarebbe utile inserire qualche paletto, per favorire i cittadini cremaschi. Mi sembra che sia un discorso di buon senso e che, dopo tutto, sia anche una questione di diritto dare la precedenza a chi risiede a Crema da più tempo. La Regione si è espressa in un certo modo, ma l'impegno della Lega è sempre stato e rimane quello di privilegiare i nostri e si batterà per questo scopo».

Pianalto della Melotta: Italia Nostra dà ragione ad Alloni Italia Nostra dà sostanzialmente ragione al Pd e al suo consigliere regionale Agostino Alloni: sul Pianalto della Melotta non va fatta alcuna cava. «Ma di fatto» aggiunge lo stesso Alloni, «la stessa cosa la dice Regione Lombardia. Se si legge, infatti, il testo del Piano territoriale regionale, all’articolo 22, dove parla dei geositi, c’è scritto chiaramente che “sono da escludersi tutti gli interventi che possano alterarne o comprometterne l’integrità e la riconoscibilità causando sbancamenti o movimenti di terra che modificano in modo permanente l’assetto geomorfologico”. Mi pare chiaro». E che si stia parlando anche della Melotta, è confermato, dal «Piano territoriale di coordinamento provinciale: «Nei suoi suoli e sedimenti si conserva la storia materiale e climatica della pianura lombarda, riferibile, quantomeno, agli ultimi 300-400mila anni. Questa sua origine tettonica è oltre tutto la causa dell’inserimento dei comuni ad esso limitrofi tra quelli dichiarati a medio rischio di sismicità (Zona sismica 2) presenti nella Provincia di Cremona”. E qualcuno ha ancora dei dubbi?» chiude Alloni.

Offanengo: storie comiche di donne l 7 marzo alle ore 21, presso la Biblioteca di Offanengo si terrà l'incontro «Storie soprattutto comiche di donne tendenzialmente meravigliose» lettura di brani tratti da Mark Twain, France Rame, Carla Signoris e Luciana Littizzetto. La serata è organizzata dall Commissione Biblioteca di Offanengo e sarà condotta da Margherita Giacobbi. Al termine della lettura le signore presenti potranno gustare tisane e biscotti.

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Spartita una torta di 56.000 euro

SCUOLE & LAVORO

In questi giorni, il ministero dell'Istruzione ha stanziato la consueta cifra destinata a finanziare i progetti di alternanza scuola-lavoro messi in campo dagli istituti scolastici. Nel caso di Crema, sono 4 le scuole che ne hanno beneficiato, che si sono spartite una torta di 56mila euro. Si tratta dello Sraffa, del Marazzi, del Racchetti e del Pacioli. Il contributo va ad aggiungersi a quanto si sta già facendo a livello locale, per tentare di colmare il divario tra la preparazione offerta dalle scuole e le esigenze delle aziende, che ritengono che quella offerta dagli istituti scolastici sia una formazione troppo teorica e lontana dalle necessità delle imprese. L’amministrazione provinciale e le istituzioni delle categorie produttive si stanno muovendo in questa direzione. «È indirizzo di tutte le amministrazioni provinciali cercare di mettere in collegamento il mondo della scuola con quello del lavoro» commenta l'assessore provinciale alla partita, Paola Orini. «E anche noi stiamo favorendo esperienze di tirocinio e stage, in base a due considerazioni: il passaggio da un ambito all'altro, scuola e lavoro, risulta essere spesso faticoso e, poi, con la crisi attuale, è sotto gli occhi di tutti il fatto che ci troviamo a dover affrontare una disoccupazione giovanile molto alta». «Insieme all'Asl, all'Ufficio scolastico provinciale e alla Camera di commercio, abbiamo istituito un tavolo per semplificare l'iter burocratico necessario ad accogliere un giovane studente in azienda e a dare supporto a quella stessa azienda che voglia dare la sua disponibilità. Non può non essere una priorità cercare di fare il possibile per migliorare questa situazione ed è quanto stiamo facendo anche nell'ambito dei rapporti con la Regione e tramite i nostri centri per l'impiego, che sono in contatto costante con gli istituti scolastici e hanno l'obiettivo di accompagnare i giovani nella loro ricerca di un posto di lavoro. In quest'ottica, anche i finanziamenti del Ministero sono molto positivi e vanno nella direzione giusta». Come spiega la professoressa Roberta Mozzi, dirigente dell'Itis di Cremona e del Marazzi, il contributo destinato all'istituto cremasco servirà a organizzare degli stage nelle aziende convenzionate, che hanno raggiunto ormai quota 300. «Ogni istituto deve poi rendicontare sui soldi effettivamente spesi, perché può darsi che non tutti i ragazzi vengano collocati, dopotutto non è una cosa così semplice, oppure si può verificare il caso che qualcuno si ritiri. I soldi non impiegati vanno restituiti». I risultati si possono dire senz'altro positivi, soprattutto per i ragazzi, per i quali la ricaduta è ottima, non solo in termini di apprendimento del modo corretto di approcciarsi al mondo del lavoro ma anche di effettivo impiego una volta terminati gli studi. Per l'80% di loro, quello dello stage durante gli studi è il preludio a un effettivo rapporto di lavoro con l'azienda stessa. Gionata Agisti


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Crema

Sabato 3 Marzo 2012

Trovata una “discarica” in via Rossi Martini LA DENUNCIA DI SCS: STOP AI RIFIUTI ABBANDONATI

Scs Gestioni si trova suo malgrado a denunciare l’ennesimo episodio di abbandono indiscriminato e illegale di rifiuti lungo le strade del nostro territorio. La scorsa settimana, infatti, a seguito della solerte segnalazione da parte di un cittadino (che l’azienda ringrazia per la co-

struttiva collaborazione), sono stati rinvenuti numerosi scarti di materiale elettrico, scatoloni e rifiuti di ogni genere in fondo a via Rossi Martini, nel quartiere dei Sabbioni a Crema. I rifiuti giacevano abbandonati da un paio di giorni. Scs Gestioni, non appena allertata, è immediatamente

intervenuta sul posto unitamente agli agenti della polizia locale che, confermando ancora una volta la volontà di collaborare sinergicamente per arginare il deplorevole fenomeno dell’abbandono rifiuti, hanno provveduto a rilevare la presenza di documenti che possono (l’azien-

da ne è certa) ricondurre al responsabile dell’incivile azione. Si tratta di un episodio che SCS stigmatizza con determinazione. La stessa determinazione con cui invita tutta la cittadinanza a segnalare qualsiasi abbandono e a collaborare con l’azienda e soprattutto le Forze dell’Ordine per arginare questo fenomeno di inciviltà e assoluta mancanza di rispetto sia per il nostro ambiente che per la maggior parte dei cittadini cremaschi.

Faip, presidio davanti alla Provincia E un altro presidio con volantinaggio anche a Vaiano: 114 dipendenti chiedono soluzioni per evitare il licenziamento

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di Gionata Agisti

omenica scorsa, c’è stato un presidio, a Vaiano, da parte dei lavoratori della Faip, con tanto di volantinaggio, per manifestare il loro disappunto nei confronti dell’annunciata chiusura dell’azienda e sensibilizzare la cittadinanza e anche l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Domenico Calzi. La Faip, che da tre anni a questa parte versava in condizioni critiche, facendo temere il peggio ai sindacati, ha annunciato la chiusura del suo stabilimento di Vaiano per il prossimo 31 dicembre, dopo aver promesso inutilmente un progetto per rilanciare la produzione. A rimanere appiedate sono 114 persone, tutte coperte da

cassa integrazione fino al 31 ottobre. Da maggio, nel novero entrano anche quella quarantina di dipendenti che finora aveva comunque continuato a lavorare e i 35 che avevano già deciso di ac-

cettare i 18mila euro, messi a disposizione dal gruppo industriale come incentivo all'esodo. «Giovedì pomeriggio» ci informa Omar Cattaneo, della FimCisl, «abbiamo tenuto un incontro

Rubbiano, una nomade ruba e usa il Bancomat I carabinieri di Montodine appena concluse le indagini e raccolti sufficienti indizi, hanno deferito in stato di libertà alla procura della Repubblica di Crema R.M., una nomade 27enne ritenuta responsabile d’indebito utilizzo di una carta bancomat. Il 16 febbraio scorsa, risulta infati che la donna abbia effettuato due transazioni telematiche, una non andata a buon fine, l’altra con un prelievo di cinquecento euro, in danno di una collaboratrice scolastica 43enne di Rubbiano titolare del conto. La cremasca, per pagare al bar nella piazza del Paese, aveva appoggiato il portafogli sul bancone e non avendolo più ritrovato aveva sporto denunciava ai carabinieri che, presi I contatti con il gestore dei servizi bancari, localizzavano in tempo utile gli sportelli dove era stata utilizzata la carta di pagamento. Acquisite le immagini dal circuito di sorveglian-

za degli istituti di credito sono state esibite alla parte lesa che ha riconosciuto la donna presente quel giorno nel bar, con il suo compagno. La somma non è stata ancora risarcita. B. Bettinelli

Precedenze: con il coltello mima taglio alla gola I carabinieri di Romanengo hanno deferito in stato di libertà alla procura della Repubblica di Crema, F.Z. 37enne residente a Soncino, operaio, ritenuto responsabile di minaccia aggravata.

Alle ore 16,30 del 23 febbraio, a Offanengo, alla guida della propria auto, nel corso di un diverbio per questioni di viabilità, minacciava brandendo un coltello la controparte che gli aveva attraversato la

strada senza dargli la precedenza. L’uomo rimanendo seduto alla guida, fermata l’auto, rivolgendosi all’altro automobilista mimava il taglio della gola impugnando un coltello. Berenice Bettinelli

in Provincia, con il presidente Massimiliano Salini e il sindaco di Vaiano, Domenico Calzi. I lavoratori, intanto, hanno manifestato all’esterno del palazzo provinciale. Al centro dell’incontro, le possibili soluzioni aggiuntive agli ammortizzatori sociali. Stiamo già lavorando con i tecnici della Provincia, per riuscire in questo intento. I modi sono diversi: si può procedere sfruttando la dote formativa ma si può istituire anche una cabina di regia per individuare quelle aziende, anche non manifatturiere, di Vaiano o limitrofi, in grado di insediarsi nell’area che rimarrà dismessa. In questo caso, si può pensare a degli incentivi per le imprese interessate, se non a tutto il sito, almeno a una sua parte: agevolazione fiscali e burocratiche. Noi andiamo all’incontro

con tutte le speranze del caso. La situazione è difficile ma riteniamo che gli spazi per una trattativa ci siano». I sindacati sono concordi nel ritenere che non ci si possa permettere di perdere altri 114 lavoratori, in un territorio già martoriato come il nostro. «Tutte le istituzioni devono avvertire l’urgenza del problema» aggiunge Massimiliano Bosio, della Fiom-Cgil, «e devono mettere sul tavolo tutti gli strumenti possibili a loro disposizione. Occorre uno sforzo maggiore e una sinergia con i rappresentanti del mondo del lavoro. Anche l’Associazione Industriali deve fare la sua parte, in quanto può aiutarci a capire in quali settori puntare, per evitare il rischio che la dote formativa venga impiegata in maniera non proficua. In secondo luogo, una cas-

Festeggiati i primi 24 anni del Lion club Crema Gerundo

Il L.C. Crema Gerundo, nella Villa Toscanini, ha festeggiato il 21 febbraio la sua Charter Night, il 24° compleanno del Club. Al tavolo della presidenza vi erano tre fondatrici, Franca Lucchi Boschiroli, Melania Pracchi Ciaramella e Piera Merico Buzzella, mentre le altre fondatrici, Lidia Ceserani Ermentini, Anna Riva Vicario e Maria Rosa De Briganti Zappelli, impossibilitate a prendere parte alla serata, sono state ricordate unitamente alle prime. La presidente Pupilla Bergo ha ricordato l’importante iniziativa di queste socie che nel dicembre 1987 fondarono il L.C. Crema Gerundo, a sua volta derivato dalla «trasformazione di un precedente Lioness Club. Grazie alla loro intraprendenza e alla energia delle loro attività il club ha iniziato a percorrere la strada della solidarietà in forma associativa, attuando nel corso di questi anni molti service che hanno contribuito in modi diversi sia ad aiutare il nostro territorio sia a risollevare situazioni di difficoltà umana (dal restauro di alcuni affreschi della chiesa di S. Giovanni e S. Bernardino in Crema, una tela di Guido Reni in Duomo fino alla promozione di varie attività di informazione e prevenzione nelle scuole, nonché di aiuto a diversi centri di soccorso per i più deboli, anziani e ragazze madri; contributi per l’acquisto di apparecchiature ospedaliere, eccetera). T. Barbati

Massimiliano Salini, presidente della Provincia

sa di un anno non è abbastanza». «In questo modo» continua Bosio, «solo una decina dei dipendenti potrebbero avvalersene, in vista di un percorso di accompagnamento verso la pensione. Bisognerebbe riuscire a convincere la Regione a concedere una cassa in deroga ulteriore; in seguito, si potrebbe contare su una cassa straordinaria per chiusura. Ma la trattativa è difficile, perché stando alla normativa l’operazione non è possibile. Sempre, poi, che il Governo non modifichi la legislazione in materia».

CAPRALBA

Tanti bambini in festa a Farinate

Circa 60 bambini dai 3 ai 10 anni hanno partecipato domenica 26 febbraio alla Festa organizzata, dall'Amministrazione comunale di Capralba, presso il Centro comunale di Farinate. I bambini sono stati coinvolti i giochi e danze. Presente anche il Teatro Caverna con truccabimbi e palloncini. La giornata si è conclusa con la merenda per tutti offerta dai genitori. Berenice Bettinelli

Il degrado nel quartiere San Carlo: nessuno interviene LA SEGNALAZIONE

Un lampione rotto

La teoria della finestra rotta indica come il modo migliore per creare luoghi e situazioni, vivibili e, in generale, promozionali per le persone che li abitano, consiste nel mantenere quel luogo bello e curato. Al contrario lasciare una finestra rotta porterà, probabilmente, a creare le condizioni perché venga rotta anche la finestra vicina. La scorsa estate si è descritto San Carlo come un quartiere in mano ai teppisti. Solo visioni miopi e grossolane, come quella di Ardigò, hanno indicato nei ragazzi accusati (i presunti teppisti) la causa di una situazione non ideale e in ipotetiche telecamere di controllo la soluzione. Dopo il polverone di quelle settimane, dopo che i ragazzi hanno organizzato un aperitivo di riconciliazione e una pulizia del quartiere, l’intervento dell’amministrazione è stato nullo. Zero, ecco quanto é l’interesse che questa Giunta nutre verso gli abitanti di un quartiere che ha la colpa di non essere centrale e verso dei ragazzi che probabilmente hanno più bisogno di essere inclusi che

esclusi ed accusati. Le finestre rotte di San Carlo sono molte: lampioni, bidoni spaccati e, da un paio di settimane, cartelli abbattuti. Nessun intervento. Sarebbe stato sufficiente, con poche decine di euro, aggiustare la prima finestra per evitare di dover aggiustare le successive. La cura verso i propri cittadini deve essere il principale interesse per l’amministrazione di una città e questo atteggiamento passa anche attraverso la manutenzione dei luoghi di vita: evidentemente Bruttomesso&C hanno altro a cui pensare! Resta chiaro che le finestre rotte sono visibili a tutti gli abitanti di San Carlo e testimoniano il disinteresse di questa amministrazione. I cittadini trascurati hanno, adesso, l’occasione per osservare quanto tempo verrà impiegato per provvedere alla sistemazione e misurare quindi quanta è la fiducia che vale la pena accordare a queste persone: il cambiamento del 6 e 7 maggio si vedrà anche in questo! Emanuele Coti Zelati

Un carello stradale divelto


Crema

Sabato 3 Marzo 2012

Incredibile, ma vero. Ma sembra che le risorse scarseggino anche per il tratto milanese. E’ allarme

Paullese, mancano i soldi per il ponte

N

di Gionata Agisti

on ci sono i soldi per il nuovo ponte della Paullese a Spino d’Adda. Di questo si è parlato la settimana scorsa nella riunione convocata dal sindaco di Spino d'Adda, Paolo Riccaboni, in qualità di presidente dei Comuni dell'asta della Paullese, a cui hanno partecipato i sindaci del Cremasco e del Lodigiano e l'amministrazione provinciale, nelle persone del presidente Massimiliano Salini e del suo assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe Fontanella, per fare il punto della situazione sulle risorse economiche che ancora mancano per completare il raddoppio della ex statale, per quanto riguarda il suo tratto cremonese. All'incontro, erano presenti anche l'assessore regionale del PdL, Gianni Rossoni, il consigliere regionale del Pd, Agostino Alloni e, sempre per il Pd, la senatrice Cinzia Fontana. «Un tavolo all'insegna della trasversali-

tà» come tiene a rimarcare il sindaco Riccaboni, «dal momento che la Paullese richiede unità d'intenti, in un interesse squisitamente generale». Dopo una prima parte, dedicata alla sintesi dei passi fin qui svolti, di cui il risultato fondamentale risale al 15 novembre scorso, con lo sblocco dei finanziamenti necessari a completare il secondo lotto, da Dovera a Spino, la discussione si è concentrata sul nodo ancora irrisolto del ponte e del secondo

stralcio del secondo lotto di Milano. Le due opere sono collegate, dal momento che ad avere l'onere di procurare i soldi per il rifacimento del ponte è proprio la Provincia milanese. Di questo aspetto cruciale se ne riparlerà in modo più approfondito in un'altra riunione, a marzo o aprile. Nel frattempo, si è cercato di individuare le strade possibili, per aiutare i “cugini” dell'altra parte del fiume a recuperare questi soldi. Il

problema, infatti, è che la prima soluzione avanzata da Milano prevedeva l'utilizzo degli eventuali ribassi d'asta sulle infrastrutture di raccordo alla Paullese e un contributo della Tem, ma su questo versante sembrano sorte delle difficoltà. «Un'alternativa» ci spiega Riccaboni, «potrebbe essere quella di rivedere il progetto e, di conseguenza, i costi dell'opera, che attualmente si aggirano attorno ai 20 milioni di euro, cercando anche di coinvolgere il governo centrale, che finora non ha messo un euro. Ci sono anche dei finanziamenti europei a disposizione ma, per accedervi, occorre l'accordo fra le due Province». Intanto, da Milano, c'è chi considera con allarme lo stallo in cui sono incorsi i lavori dalla rotonda di Zelo fino al ponte sull'Adda. «In merito ai fondi per il completamento del secondo lotto» interviene Massimo Gatti, consigliere provinciale di Un'altra Provincia Prc-Pdci, «l’assessore provinciale ai Trasporti, Giovanni De Nicola, ci deve spiegare co-

me farà la società Tem a garantire la quota a suo carico, di 21 milioni di euro, dal momento che oggi la società non sa nemmeno dove trovare il 95% dei fondi, che le occorrono per realizzare la stessa Tangenziale Est esterna. Per colmare un ritardo ingiustificabile – la fine dei lavori del primo lotto era prevista per l'ottobre scorso -, Stato, Regione e Provincia devono garantire risorse economiche e non tagli continui. Aspetteremo l’assessore al varco del prossimo settembre, visto che lui stesso ha indicato questa data come quella della conclusione dei lavori del primo lotto. Il territorio ha bisogno di una Paullese sicura e di una metropolitana che si materializzi». Comunque, a partire da lunedì, verrà chiuso anche l'ultimo tratto della Paullese che ancora mancava all'appello: quel chilometro che, da Vaiano Cremasco, porta fino all'incrocio della Madonna delle Assi, a Monte. Lo stesso giorno, sarà aperta la strada di servizio. La situazione durerà almeno fino all'estate.

Il podio è tutto della Taiji Kase Karate Pianengo

karate

Domenica 26 Febbraio si è svolta a Pantigliate (Mi) una gara organizzata dall'associazione Kookan, nella quale anche l'A.s.d. Taiji Kase Karate Pianengo è ormai entrata a far parte. Due intense ore di stage, suddivise in karate e kobudo, tenute dal maestro Silvio Campari, più volte campione mondiale, hanno preceduto la competizione. Gli atleti della Taiji Kase hanno ottenuto ottimi risultati grazie all'impegno e alla dedizione che gli istruttori Gabriele Stellato e Marco Buratti, con l'aiuto di Paolo Dossena hanno saputo estrarre da loro. Nella gara individuale si sono classificate Clara Della Noce, cintura verde, al quarto posto e Greta Ganini, cintura nera, anch'essa al quarto posto. La gara a squadre ha lasciato tutti, istruttori, atleti e genitori a bocca aperta: la Taiji Kase ha

presentato quattro squadre e tutte e quattro sono salite sul podio. La squadra composta da Giona Lucchetti, Lorenzo Patrini e Andrea Assandri, cinture marroni, si è aggiudicata il titolo di campioni salendo sul gradino più alto del podio; Gaia Stellato, Greta Ganini e Giorgia Bassini, cinture nere, si sono aggiudicate il secondo posto; Laura Martinazzi, cintura nera, con Samuele Lucchetti e Luca Zireddu, cinture marroni, hanno raggiunto il terzo posto e la squadra di Carlotta Ganini, Stella De Santis e Giorgia Giavaldi, cinture marroni, ha conquistato il quarto posto. Un risultato davvero ottimo e una soddisfazione eccellente per la Taiji Kase Karate Pianengo. La Taiji Kase pero' non e' solo karate: domenica 4 marzo, nella palestra comunale di Pianengo, dalle ore 10 alle 11.30 inizie-

rà un corso di Difesa personale rivolto soprattutto alle donne, di qualsiasi età. Il maestro Gabriele Stellato sosterrà il corso per quanto riguarda la parte tecnica e pratica, e non mancheranno gli interventi di un medico e di una psicologa. Il corso è aperto a tutti, non è complicato, ma soprattutto, è molto efficace.

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Soncino, 8 marzo

L’evento: le «Voci di donna» Giovedì 8 marzo, alle 21, presso la sala conferenze dell'ex Filanda di Soncino appuntamento con l'evento Voci di Donna, dedicato alla lettura di poesie e testi delle autrici soncinesi Anna Martinenghi, Elide Zuccotti e Roberta Tosetti e di altre importanti scrittrici del 900, tra cui Alda Merini, Antonia Pozzi, Pasqua Teora, Valentina Acava Mmaka e Wisława Szymborska, premio Nobel nel 1996 per la letteratura e recentemente scomparsa. Una serata di poesie e letteratura a tematica femminile che intende celebrare la ricorrenza dell'8 marzo in maniera piacevole e profonda insieme, raccontando le varie sfaccettature le aspirazioni, le emozioni, i tormenti e la straordinaria felicità - dell'essere donna. Il reading, che si avvale delle voci narranti della attrici Nevia Marten e Marcella Pezzarossa, sarà impreziosito e intervallato dall'accompagnamento musicale del gruppo vocale Scoticarda Quartet. L'iniziativa fa parte di una serie di eventi ideati dal Comitato Donne dell'associazione politico-culturale ApertaMenteLab in occasione dell'8 marzo con lo scopo, tra impegno e intrattenimento, di invogliare alla riflessione, sensibilizzando la cittadinanza sulle tematiche femminili, nella convinzione che l' «altra metà del cielo» abbia ancora molto da dare alla comunità in cui viviamo.


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Sabato 3 Marzo 2012

CASALMAGGIORE

Il parroco di Santo Stefano don Alberto Franzini caccia le malelingue e annuncia la chiusura del Duomo fino a maggio

«Faccio il furbo? Allora siamo in tanti» Nelle foto alcune immagini dei calcinacci caduti all'interno del Duomo di Casalmaggiore ed evidenti crepe nella struttura

Q

di Giovanni Gardani

uattro sopralluoghi, altri due mesi (almeno) di chiusura, diverse ditte contattate. Parliamo della situazione del Duomo di Casalmaggiore, scosso (letterale!) dal terremoto del 25 gennaio scorso. Soprattutto abbiamo a che fare con numeri reali, che cozzano contro le malelingue serpeggianti, alle quali il parroco di Santo Stefano, don Alberto Franzini risponde con ironia: «Qualcuno ha detto che il parroco è furbo e fa chiudere il Duomo per guadagnare un po’ di soldi, arrivando a mettere le mani sui fondi destinati alla sistemazione della struttura. Beh, considerando tutte le chiese che sono state colpite e danneggiate in zona, allora l’esercito dei furbi è numeroso. A dirla tutta, magari fossi davvero così astuto…». Cattiverie e parte, l’aggiornamento impone di parlare di dettagli tecnici, di tempistiche, di cifre. Cifre cospicue “che forse,

Necessario elevare un ponteggio. Verrà rimosso l’intonaco e saranno posizionati sensori in grado di “informare” su tutti i movimenti tra l’altro, non riusciremo ad ottenere”, sottolinea don Alberto, a metà tra preoccupazione e conferma che non c’è stato, neppure lontanamente, nessun giochino. Chiusa la parentesi “destruens”, passiamo agli aspetti

seri. Che lo stesso parroco snocciola. «Dopo la chiusura precauzionale di fine gennaio, abbiamo effettuato un primo sopralluogo con i tecnici locali, il geometra Stefano Busi e l’ingegner Aldo

Gerevini. Dopo di che anche monsignor Achille Bonazzi, responsabile diocesano dei Beni Culturali, ha potuto verificare di persona. La ditta Pontex di Mantova, che dovrà posare il ponteggio, ha fatto poi tappa così come, lunedì scorso, l’ingegner Fasser, della Sovrintendenza ai Beni Culturali di Brescia. In tutto quattro “summit” sotto la copertura dell’altare e della navata destra». Ossia in corrispondenza dei punti sensibili colpiti. Risultato? «Abbiamo preso atto che occorrerà elevare un ponteggio. Una volta che questo verrà alzato, le maestranze e gli ingegneri sopra citati, da vicino, potranno rendersi meglio conto dei danni. A quel punto si dovrà scrostare qualche metro di intonaco, rinforzando alcune giunture, e poi ovviamente rimuovere il ponteggio. Se tutto va bene, ci vorranno due mesi tondi». Due mesi di chiusura del Duomo, con le messe celebrate in San Francesco. Quel “se tutto va bene”, tuttavia, po-

trebbe aprire spiragli meno ottimistici? «Pare siano stati scongiurati danni strutturali. Ma dato che la prudenza non è mai troppa, al momento del rifacimento dell’intonaco, verranno posati sensori miniaturizzati che, con onde radio, trasmetteranno ad un computer ogni movimento, di qualsiasi entità, rilevato nel corso dei

due mesi di lavoro dalla struttura. Speriamo non portino brutte notizie». Preventivo di spesa? «220mila euro. Sappiamo che non potranno arrivare dal Ministero e non dalla parte civile. La speranza è che con i fondi dell’8 per mille la sponda cosiddetta ecclesiale riesca a coprire buona parte della spesa».

Qui trovate la vostra copia GRATUITA de Bar Giulia Bar Barracuda Portici del Municipio Bar Italia Farmacia Comunale Bar Tavola Calda Rist. Pizz. Piccolo Paradiso Bar La Nuova Luna Portici del Comune Bar Pizzeria Il Vesuvio Caffè Roma Bar Sport Bar Time Out Fermata KM Bottega del Gelato

angolo Conad Casalmaggiore via Martelli 2 Casalmaggiore piazza Garibaldi Casalmaggiore piazza Garibaldi Casalmaggiore piazza Garibaldi Casalmaggiore Centro Commerciale Padano Casalmaggiore via Molossi 47 Vicobellignano via Roma 7 Torricella del Pizzo piazza Italia Scandolara Ravara via Buschini 16 Castelponzone via Giuseppina 97 Solarolo Rainerio via Grasselli Barni San Giovanni in Croce via della libertà 46/b Martignana di Po piazza Comaschi Gussola via Cavallotti Piadena


Casalmaggiore

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Sabato 3 Marzo 2012

L’iniziativa degli Aironi Viadana, partita dalle scuole, approda al campo

Scandolara Ravara si dà al rugby

SCANDOLARA RAVARA - Il rugby allarga i suoi confini nel casalasco, una pratica sempre più diffusa tra i giovani grazie ai successi mietuti dagli Aironi di Viadana, da anni una delle principali realtà della palla ovale a livello nazionale. E proprio la società viadanese promuove il mini-rugby in una ventina di realtà del territorio tra Oglio, Po e Chiese. L'ultima in ordine cronologico è Scandolara Ravara, dove mercoledì è iniziata, presso il campo sportivo dell'oratorio, l'attività rivolta ai ragazzi delle classi 3ª, 4ª e 5ª elementare. Al primo appuntamento oltre trenta piccoli atleti si sono presentati al campo, coordinati dal responsabile del Viadana settore mini-rugby Roberto De Biase. D'ora in poi l'appuntamento è fisso ogni mercoledì dalle ore 15 alle ore 16. L'iniziativa poggia le sue basi sull'attività scolastica attuata presso le locali scuole elemen-

Riccardo Melegari e il sindaco Gianmario Magni. A destra i baby rugbisti in azione sul campo parrocchiale di Scandolara Ravara

tari, e ne è la logica continuazione al di fuori degli orari scolastici. Così De Biase presenta la novità: «Il Rugby Viadana ha iniziato il progetto scolastico dieci anni fa per diffondere la

cultura del rugby. Dopo una decina di lezioni presso le elementari inizia l'attività sul campo grazie alla presenza di diversi istruttori della società». Ad aver introdotto il rugby nella scuola è l'insegnante di

inglese Barbara Bertoletti. Alla "prima" di mercoledì erano presenti il sindaco Gianmario Magni e l'assessore alla cultura e pubblica istruzione Velleda Rivaroli, oltre a don Adriano Veluti, che gentilmente concede l'utilizzo del campo parrocchiale. Così l'assessore Rivaroli: «L'iniziativa coinvolge il territorio dell'Istituto Comprensivo Dedalo 2000 (una dozzina di comuni del basso casalasco, ndr), e chi prosegue sarà tesserato nel Rugby Viadana». Con loro c'era anche Riccardo Melegari, fratello del presidente degli Aironi Silvano. «Tutte le nostre giovanili - ha affermato Melegari - nascono dal progetto scuola. Non abbiamo velleità di scovare i grandi atleti del futuro, ma vogliamo forgiare buoni dirigenti e cittadini. Non crediamo nella selezione di ragazzi di 8 anni, questa va fatta più avanti e in modo graduale. Faccio un

esempio: Marco Savi, di Sabbioneta, il nostro ex capitano, ha fatto con noi tutta la trafila. A 16 anni gli avrei consigliato di smettere, ma questo è uno sport complesso, che esige rigore mentale, e ci sono evoluzioni sorprendenti. Alla fine Marco è arrivato sino alla nazionale, ed è solo un esempio». Chiude l'insegnante Barbara Bertoletti: «Del rugby mi entusiasma il fatto che ci sia spazio per ragazzi con ogni caratteristica fisica. Questo progetto è partito nell'ambito dell'insegnamento della lingua inglese

Autonoleggiatori casalaschi sul piede di guerra: taxisti improvvisati coperti da enti

Se il volontariato diventa abusivismo F Di Giovanni Gardani

unziona più o meno così. Il signor Rossi (nome di fantasia) chiama il signor Bianchi (nome inventato) perché desidera essere trasportato in un punto x. A quel punto le due parti si accordano su data e ora dell’incontro e arriva la disponibilità da parte dell’ente (rappresentato dal signor Bianchi) che eroga il servizio. Dietro pagamento, spesso e volentieri. Tutto normale, se non fosse che, dopo la chiusura del servizio di trasporto urbano a Casalmaggiore (aprile 2011), su questo business qualcuno ha iniziato a marciare. Ponendo sul piede di guerra chi l’autonoleggiatore lo fa per professione, pagando profumatamente per essere in regola, tra licenze ncc, autisti professionisti, tasse e assicurazioni con massimali alti. In partenza tutto funzionava nel modo corretto: il comune stilava una lista di persone “deboli” che non potevano permettersi di pagare un taxi o qualsiasi altra forma di trasporto, per recarsi, ad esempio, all’ospedale Oglio-Po: vengono selezionati a Casalmaggiore 29 cittadini con i requisiti per accedere al servizio di volontariato. Se non che, poco dopo e mediante prova provata di qualche telefonatatrabocchetto anonima, si scopre che a usufruire di questo servizio può es-

Il gruppo degli autotrasportatori regolari di Casalmaggiore, Piadena, Gussola, Viadana, Brescello e Bozzolo che si sono riuniti per protestare contro la presenza di abusivi

sere chiunque… Della serie: io signor Rossi chiamo, anche se non faccio parte della famosa fascia “debole”, e ottengo il passaggio. Come da incipit. Dal volontariato all’abusivismo, in questo senso, il passo rischia di essere troppo breve. Anche perché – nota non a margine – sono state raccolte testimonianze di fatture emesse dall’ente di volontariato, che, per restare a qualche esempio, incassa 33 euro per il trasporto da Casalmaggiore all’ospedale Oglio-Po, oppure, in zona viadanese, si “limita” a chiedere 15 euro. Comunque sia se salta fuori un profitto, viene meno tutto l’assunto iniziale.

Vertice e protesta «Monitoreremo la situazione»

Abbiamo parlato di zona viadanese: proprio così perché l’inghippo non riguarda soltanto Casalmaggiore, ma anche Piadena, Gussola, Viadana, Brescello e Bozzolo. Questi i comuni rappresentati nell’ultima riunione dagli autonoleggiatori Cesare Mori e Riccardo Bandini (Casalmaggiore), Maurizio Biacca (Gussola), Mauro Busi (Piadena), Edoardo Torelli (Brescello), Mario Montanaro e Fausto Tenca (Viadana) e Daniele Rivaroli (Bozzolo). “Nessuno vuole mettere in cattiva luce le associazioni di volontariato” spiegano “ma vogliamo che le opere meritorie si limitino a chi davvero ha bisogno. Il trasporto di persona a mezzo autovettura è il nostro lavoro e non ce lo siamo inventato al ritorno da un viaggio ai Tropici: il noleggio da ri-

messa esiste da quando esistono le auto”. “Chi fa volontariato” proseguono gli autonoleggiatori “deve identificare il richiedente servizio e capire se rientra nei requisiti stabiliti dal comune. Per reagire abbiamo pensato di monitorare continuamente la situazione riguardo l’accettazione della richiesta dei transfer, automezzi e autisti. Inoltre sensibilizzeremo l’opinione pubblica sul problema, ponendo sotto la lente il distinguo tra il nostro servizio e quello “alternativo”. Infine, arriveremo a prendere provvedimenti più pesanti se la situazione non migliorerà”. Alle viste anche la possibilità da parte dei suddetti autonoleggiatori di unirsi in una sorta di associazione corporativa.

ed è stato poi portato all'esterno della scuola». Uno sport decisamente anglosassone, ma che sta sfondando anche nel nostro paese, sperando che riesca ad inculcare, partendo ovviamente dai più piccoli, i valori che promuove da quasi due secoli: uno spiccato contenuto agonistico che però si accompagna con un senso di condivisione nello spirito di amicizia che davvero non si riscontra in altre discipline sportive ben più praticate in Italia. Vanni Raineri

INCONTRI

Gian Antonio Stella: “l’anticasta” sarà a Solarolo Rainerio SOLAROLO RAINERIO - Una personalità di spicco è in arrivo a Solarolo. Il 21 marzo sarà ospite presso il Ristorante La Clochette di una conviviale dei Rotary Club Casalmaggiore Viadana Sabbioneta e Casalmaggiore Oglio Po il noto giornalista Gian Antonio Stella. Inviato speciale ed editorialista del Corriere della Sera, da anni Stella, affiancato da Sergio Rizzo, sforna bestseller uno dietro l'altro. Il primo grande successo fu "La casta", del 2007, mentre l'ultima fatica della coppia riprende il tema con la recente uscita de "Licenziare i Padreterni, l’Italia tradita dalla Casta". Che sarà il tema della serata. La denuncia di sprechi ed ingiustizie sociali nel nostro paese si è trasformata in genere letterario, ed è indubbio che Stella, che pure non ne è stato il precursore, ha raggiunto le più alte vette di notorietà. Recentemente proprio a Solarolo è stato ospite l'altro giornalista Mario Giordano, per presentare "Sanguisughe. Le pensioni d'oro che ci prosciugano le tasche". La serata avrà luogo mercoledì 21 marzo alle ore 20.


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Sabato 3 Marzo 2012

" punto di vista

Rivediamo le disposizioni relative ai genitori in difficoltà Gentile direttore, è di pochi giorni fa la triste notizia di una giovane madre di tre figli che si è suicidata ed ha contemporaneamente ucciso la figlia lanciandosi dal terzo piano di una comunità protetta di Torino. Ora, se ne può fare un’analisi semplicistica e superficiale e sommando i due più due che gli operatori, più coinvolti che interessati, normalmente forniscono in casi analoghi, può sembrare che la signora non fosse stata sufficientemente curata o non avesse ricevuto sufficiente supporto psicologico o psichiatrico o che, Dio glielo perdoni, chiedendo disperatamente di potersene andare dalla casa famiglia o almeno di lasciare vivere la figlia con il padre, non si sia adeguatamente sottoposta alle raccomandazioni imposte. E questa è una visione che apparentemente regge. Invito invece ad andare un poco oltre e a prendere in considerazione situazioni che assomigliano a quelle della madre in questione e ad analizzarle profondamente. Sulla base di cosa è stabilita la reclusione di madre e figli in casi simili? Aiuto? Solidarietà? E ancora: se in molti casi i figli sono allontanati dai genitori, perché i genitori non sono in grado di mantenerli, perché non aiutare questi genitori a crescere i propri figli e questi figli ad essere cresciuti dai propri genitori con un sussidio, che in termini di costi è sicuramente inferiore al mantenimento di personale e strutture sociosanitarie, costringerli invece a vivere separati? Dov’è il bene dei bambini, che dovrebbe essere tenuto in considerazione come prima cosa dalle figure che invece dovrebbe assistere? Ma soprattutto, dov’è il lucro, a quanto ammonta il guadagno sulla speculazione del disagio di alcune famiglie? Non conosco il caso specifico e tutti gli aspetti clinici, eppure anch’io potrei impazzire se i miei figli mi fossero portati via. Forse andrebbero rivisti i criteri con i quali vengono prese simili devastanti decisioni e verificare se ci siano in coloro che le stabiliscono motivazioni diverse da quelle caritatevoli e misericordiose. La mia comprensione va a quella famiglia distrutta, il mio disprezzo a quelle persone che l’hanno attivamente causata. Invito i cittadini ad informarsi perché, attraverso le tasse che paghiamo stiamo mantenendo un business che negli effetti scardina il pilastro su cui si fonda la società, la famiglia appunto e a rendersi conto che il problema ormai sta coinvolgendo gli interessi personali di pochi e i danni irreparabili di molti. Nessuno purtroppo può dirsi al sicuro, è sufficiente una segnalazione, un’interpretazione, un errore e la macchina si muove, con una solerzia encomiabile che troppo spesso non tiene conto degli aspetti umani. Del resto, c’è un mercato legato a questo. E, preciso, non mi sto riferendo a situazioni di effettiva violenza, maltrattamenti o disperazione che possono giustificare un allontanamento dalla famiglia, perché la vita di un bambino è in pericolo. Sto parlando di persone che incontrano difficoltà. E chi non ne incontra. M.M. Brescia ***

" sentenza di torino

Tragedia dell’amianto, forse ci sono altri responsabili Egregio direttore, si è parlato tanto, in questi giorni, della sentenza emessa dai giudici del tribunale di Torino nei confronti dei responsabili della tragedia dell’amianto, sentenza che io condivido pienamente. A mio avviso, però, ci potrebbero essere altri responsabili. Dov’erano i controllori ed i tecnici delle varie istituzioni italiane nonché i politici che avrebbero dovuto effettuare i controlli nell’arco di tempo della vita dell’azienda? La responsabilità di tutti questi “individui” non rientra, per caso, nella cosidetta “responsabilità oggettiva”, così come vengono sanzionate le società di calcio quando un loro calciatore o qualsiasi dipendente commette qualche illecito sportivo? Poiché questa norma (re-

Per dire la vostra, scrivete a:

lettere@ilpiccologiornale.it • cremasco@cuticomunicazione.it

Lettere & Opinioni

Termoregolazione, come interpretare la legge regionale Buongiorno, vivo in condominio con riscaldamento centralizzato e vorrei sapere cosa stabilisce la Legge Raimondi-Formigoni sulla termoregolazione. Angela *** Cara Angela, la Regione Lombardia per contenere i livelli d’inquinamento ha introdotto come provvedimento anti-smog l’obbligo di termoregolazione e contabilizzazione autonoma del calore nei condomini di tutto il territorio lombardo. In particolare, l’obbligo scatta dal 1° di agosto 2012 per gli impianti superiori a 350 kw (supercondomini che hanno più di 20 appartamenti), installati prima del 1997. Dall’anno successivo toccherà agli impianti con

A cura della dott.ssa Emilia Codignola* potenza superiore a 116,4 kw (condomini fino a 20 unità) e installati prima del 1998; infine, dal 1° asgosto 2014 per le singole unità abitative e piccoli condomini. Negli edifici citati, l’obbligo di termoregolarsi è previsto in caso di ristrutturazione o installazione dell’impianto termico o qualora venga sostituita la caldaia. Per l’approvazione della contabilizzazione del calore in assemblea di condominio si fa riferimento all’art. 26 comma 5 della legge 9 gennaio 1991 n. 10, che recita testualmente: “Per le innovazioni relative all’adozione di sistemi di termoregolazione e di contabilizzazione del calore e

sponsabilità oggettiva) nonè prevista dai nostri 4 codici, non crede che dovrebbe essere discussa in parlamento dai politici non corrotti e inserita nel nostro ordinamento giuridico? Vorrei che ci fosse qualcuno, chiunque esso sia, che mi convincesse del contrario. Sono interrogativi, questi, che dovrebbero far riflettere i signori magistrati inquirenti e non solo. Carla Groppi Cremona ***

" l’udc

Attestato di cittadinanza Persa una buona occasione Egregio direttore, la bocciatura dell’odg che proponeva di conferire simbolicamente un attestato di cittadinanza ai figli di immigrati regolari nati e residenti nel nostro Paese lascia l’amaro in bocca. Si è persa l’occasione di un gesto di civiltà, sicuramente non esaustivo, cui devono seguire reali politiche per la famiglia, per la casa, per l’ inserimento scolastico e sociale, destinata ad una popolazione che sta costruendo il proprio futuro nel nostro Paese. Ad uno di questi bambini potrebbe capitare nei prossimi anni quello che è capitato a Barack Obama! Un gesto di civiltà, nel solco di una tradizione centenaria che ha visto nascere a Cremona l’Opera Bonomelli per l’assistenza ai migranti, che le forze politiche della maggioranza hanno preferito accantonare, nascondendosi dietro ad un voto di astensione. Un iniziativa che si va ad aggiungere e rafforza l’adesione data dal Comune all’iniziativa Anci per i figli di immigrati che compiono i 18 anni. Chiaro e scontato il voto della Lega, che da sempre ha cavalcato il disagio dell’immigrazione, mettendo sullo stesso piano immigrazione e illegalità, favorendo la diffusione di una cultura ostile a queste popolazioni, non rendendosi conto che il fenomeno dell’immigrazione non è un fatto emergenziale o temporaneo, ma un fatto strutturale che porterà la nostra società ad essere sempre più un insieme di culture, tradizioni, religioni, in cui quel che conta è il rispetto e l’educazione ai doveri, che sono indispensabili per rivendicare i diritti. Incomprensibile invece il voto di astensione del Pdl, soprattutto di quella componente che in ogni istante riconduce il suo impegno politico ai valori della pratica cattolica, incomprensibile l’astensione del gruppo misto ed in particolare di coloro che si riconoscono nel Fli, il cui leader è tra i più convinti sostenitori dei diritti civili e di cittadinanza per gli immigrati. Poiché non voglio pensare che anche il Pdl sia condizionato da una visione qualunquista anche se diffusa e preferisca non apparire come quello che sposa la causa degli immigrati, devo concludere che ancora una volta vi è la volontà di affossare ogni iniziativa dell’Udc, in particolare su temi che hanno rilevanza etica e che vogliono dare il segno di un modo diverso per fare politica. Così è stato sulla trasparenza per le società partecipate, così è stato sull’abolizione del cumulo di cariche e di

per il conseguente riparto degli oneri di riscaldamento in base al consumo effettivamente registrato, l'assemblea di condominio decide a maggioranza, in deroga agli artt. 1120 e 1136 del codice civile”. Tale locuzione è stata interpretata da alcuni nel senso che sia sufficiente la maggioranza semplice delle quote millesimali, da altri la maggioranza semplice dei presenti senza alcun riferimento alle quote millesimali e quindi per “teste” (Trib. Roma 1112-2000), da altri, infine, nel senso che sia necessario in seconda convocazione un terzo dei partecipanti al condominio e un terzo del valore dell’edificio. La nor-

compensi, così sulla semplificazione delle società, come pure sulla gestione del ciclo idrico. Non è sicuramente un buon viatico alla condivisione di obiettivi e priorità che l’Udc ha chiesto nella verifica di maggioranza. Angelo Zanibelli Udc di Cremona ***

" nelle partecipate

Rappresentanza paritaria tra uomini e donne: un successo Egregio direttore, nel consiglio comunale di Cremona di lunedì 27 febbraio è stato approvata all’unanimità (solo la Lega contraria) l’applicazione, anche nelle partecipate del Comune, della rappresentanza paritaria tra donne e uomini nei consigli di amministrazione. Una proposta che non vede più la rappresentanza di genere femminile solo come il solito auspicio (ove possibile), ma come un obbligo da rispettare, sempre. Con questo atto si è dato un timido segno di guarigione rompendo così il monopolio di una politica machilista, caparbiamente chiusa alla società femminile. Un dato tra i tanti: su un centinaio di amministratori delle tante società e aziende di Ldh, ci sono solo 2 donne. Ma davvero tra i 100 componenti, rappresentanti delle diverse aziende e società di Lgh, in questi anni, ma anche in quelli passati, non è stato possibile segnalare e nominare una donna? Con questo provvedimento non si vuole ribaltare il dato, si vuole semplicemente equilibrarlo, pareggiarlo e riconoscere che è uno spreco non utilizzare il 50% di risorse umane, ricche di sapere, di professionalità e di competenze. Il fatto che dà ancora più valore al provvedimento è il sostegno dato a questo percorso dalle donne e dagli uomini del Pdl in Consiglio comunale. Applaudiamo così all’abbattimento di pregiudizi e di ostilità nei confronti della paritaria rappresentanza di genere nelle istituzioni, riconoscendo nel contempo il protagonismo delle donne, la loro richiesta di rispetto, di visibilità positiva contro la volgarità, lo svilimento dell’immagine femminile, contro i soli corpi da premiare. Grande risultato che merita spazio e visibilità anche sulla stampa. Caterina Ruggeri Consigliere comunale del Pd ***

" provocazione

I nostri politici hanno scoperto l’acqua calda Egregio direttore, mi deve scusare ma credo proprio di aver vissuto in un altro mondo per oltre un decennio e lo spiego. Proprio in questi giorni, con il governo Monti scopro che i nostri salari sono i più bassi di Europa. Ma scusate, con quali governanti e sindacati abbiamo parlato sino ad ieri? C’è una forte evasione e Monti ha dato disposizione alla Guardia di Finanza di procedere a tappeto dando

ma non brilla certo per chiarezza ed inoltre costitiusce un ulteriore aggravio per le tasche dei contribuenti che protestano contro tale imposizione. Intanto Assoedilizia e Federlombarda edilizia hanno deciso di impugnare la delibera regionale e chiedono una proroga dei termini. Dunque la partita resta aperta. *Avvocato Stabilito e mediatore civile emiliacodignola@libero.it

carta bianca. Sscusate, ma ieri non esisteva la Guardia di Finanza o nessuno aveva detto loro niente? I nostri politici e governanti cremonesi ci fanno sapere (ah, grazie del buon cuore!) che intervenire in Parlamento e farsi sentire è veramente impresa dura. E proprio a noi lo venite a dire, che neppure ci ascoltate? Termino subito: ho come la bruttissima impressione che i nostri politicanti, politologi e quant’altro, stiano scoprendo l’acqua calda, avete visto mai? Ivan Loris Davoò Spinadesco ***

" appello

E’ arrivato il momento di dire basta alla vivisezione Egregio direttore, in seguito alla notizia delle 900 scimmie che stanno giungendo in Italia dalla Cina, destinate alla sperimentazione, riteniamo che sia giunto il momento di dire: ora basta. Basta di far passare per valido un metodo di ricerca che non è mai stato sottoposto al processo di verifica imposto ad ogni altro metodo (e che mai potrebbe superarlo). Basta imporre all’Europa un metodo di ricerca biomedica ritenuto antiscientifico e dunque fuorviante, da un numero di scienziati sempre più esteso e nei centri della scienza più accreditati (vedi articoli pubblicati su Science, British Medical Journal, Scientific American, Nature, ecc.), in quanto le risposte ottenute su di un animale non sono trasferibili alla specie umana. Basta lasciare indisturbate le lobby che rendono l’Europa impermeabile al “cambiamento epocale” nella ricerca biomedica. Il cambiamento epocale, che porta all’abbandono dei test su animali, è stato lanciato e illustrato negli Stati Uniti già nel 2007 dal Nrc (Consiglio nazionale delle ricerche) con il documento “Toxicity testing in the XXI century: a vision and a strategy”. Basta impedire in Europa ciò che negli Stati Uniti avviene già da 5 anni nei centri statali per la ricerca tossicologica (Epa, Fda, Usda, Niehs): la sostituzione dei dati derivati dal “modello animale” (inaffidabili per noi), con dati specifici per la specie umana, basati sullo studio di cellule e tessuti. Basta fare in modo che gli interessi privati prevarichino su quelli della collettività e che l’Unione Europea si ritrovi, per la ricerca biomedica e tossicologica, nelle retrovie del progresso scientifico. Basta mettere a repentaglio la salute dei cittadini, ostacolando l’accesso a metodi di ricerca ben più esaurienti, affidabili, veloci ed economici, ottenuti con le straordinarie nuove tecnologie, già di uso comune in molti paesi e sole in grado di tutelarci dalle insidie di un ambiente sempre più inquinato. Basta, infine, di restare sordi all’appello della grande maggioranza dei cittadini europei (86% della popolazione nel 2006, secondo un sondaggio della Commissione) che, avvalendosi dell’art. 13 del Trattato della UE, invocano la fine della vivisezione e il rispetto degli animali quali “esseri senzienti”. Basta in con-

clusione alla direttiva europea 2010/63, che, incurante della strada tracciata oltreatlantico, ha rilanciato la sperimentazione animale, estendendone addirittura le modalità di applicazione e ha mancato un’occasione unica per l’Europa di un aggiornamento sia etico che scientifico. Equivita ritiene che sia giunta l’ora per l’Europa di una presa di coscienza su questo tema e dell’inizio di un nuovo ruolo da protagonista in un importante cambiamento culturale, indispensabile alla tutela dei diritti di tutti i viventi, indispensabile all’avanzamento della ricerca. Le 900 scimmie potranno essere il detonatore per un’azione (pacifica ma rivoluzionaria) di tutti i cittadini europei contro la crudele, fuorviante, delirante pratica chiamata vivisezione. Comitato scientifico Equivita ***

" replica

Per Acerbi le nuove strade servono a prescindere Egregio direttore, su il Piccolo del 3 marzo 2012 (a pagina 7) è apparsa una divertente intervista del direttore di Centropadane Spa Francesco Acerbi. Un’intera pagina per una non-notizia. Un signore che viene pagato per dirigere una società che ha come ragione sociale quella di costruire autostrade (e strade?), afferma che le infrastrutture che fa costruire sono utilissime a prescindere! Naturalmente dall’alto della sua cattedra, il direttore lancia anatemi, strali ed insinuazioni a quanti osano mettere in dubbio il “verbo”. Poco importa se tra questi ci sono fior di professori di 13 università, studiosi del traffico, parlamentari, europarlamentari. Nulla smuove le sue certezze. Veniamo ora al dettaglio delle sue affermazioni. Prima perla: tutti coloro che protestano lo fanno a tutela di interessi privati, ergo isi erge a difensore degli interessi pubblici che, evidentemente secondo il direttore, devono per forza coincidere con quelli di Centropadane Spa. Seconda perla: siccome il terzo ponte «è figlio di un’ingegneria tutta cremonese», è stato progettato da autoctoni che per definizione o scienza geneticamente infusa «sanno esattamente quello di cui il territorio ha bisogno». Malgrado lo sciovinismo localistico del direttore, ci permettiamo di far rilevare che la devastazione del territorio lombardo e la sua progressiva ed irrefrenabile cementificazione non è stata realizzata da marziani, ma da localissime imprese costruttrici. Terza perla: non si può discutere il progetto perché gli oppositori sono contrari a prescindere. Luci ha già raccontato il modo in cui si intende discutere il progetto con la popolazione [...] Quarta perla: naturalmente anche il parere di medici, esperti ambientali, docenti universitari sul devastante impatto ambientale del progetto sul territorio, fauna e flora è liquidato come «interesse privato». Il progetto «rispetta il fiume e migliora il territorio». La grande quercia si faccia pure insaccare tra terrapieni ed autostrada: non ne risentirà. Il giornalista, sperando in un cambio di spartito, chiede anche ragione dell’autostrada Cremona-Mantova, della Strada Sud, della mobilità sostenibile, delle ferrovie da terzo mondo. Niente da fare: qualsiasi costruzione di autostrada o strada sul nostro territorio lo fa andare in brodo di giuggiole. Si improvvisa esperto d’urbanistica, di traffico e mobilità, d’ecosistemi. A tal proposito arriva la quinta perla: «Arrivare ad avere un cerchio stradale che gira intorno alla città è il meglio che si possa auspicare dal punto di vista della sicurezza, senza contare che questi sistemi di tangenziali, che peraltro hanno tutte le città di un certo livello, attirano investimenti privati». Qui ci arrendiamo. Sul nostro sito trovate anche la risposta al presidente del Cna (che nella stessa pagina si lancia nell’apologia del progetto) e dovremmo ripetere le stesse argomentazioni. Il nostro direttore, come vedete non ne ha bisogno, spazia già in tutti i campi dello scibile umano e non ammette critiche. E’ così, punto e basta. La soluzione dei problemi per il direttore è chiara: autostrade, strade, autostrade. Bisogna solo capire se si tratta dei suoi privatissimi problemi “centropadani” o di quelli del nostro territorio. Luci Cremona


Casa e Primavera

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Arriva la primavera, il giardino prende vita Pagine a cura di Martina Pugno

I lavori e gli interventi da fare nel mese di marzo

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a primavera è finalmente in arrivo e con essa il desiderio di sfruttare appieno il proprio giardino o angolo verde per trascorrervi del tempo in assoluto relax. E' quindi il momento di pensare a come prendersi cura degli spazi a disposizione: dare vita ad un'area verde elegante e ben strutturata significa creare un elemento estremamente decorativo che sarà in grado perfino di accrescere il valore estetico della casa. Ogni intervento, però, che riguarda il giardino e la cura del verde ha dei tempi naturali nel quale essere svolto o applicato: ecco dunque alcuni consigli riguardanti le operazioni che è possibile compiere nel mese di marzo. Innanzitutto, quando le temperature lo permettono, è possibile togliere le coperture e i teli posti a protezione delle piante nel corso dell'inverno, avendo cura anche di ripulirle dalle foglie secche e dai rami rovinati. Allo stesso modo si

possono ripulire anche le znoe intorno agli arbusti e agli alberi, avendo cura di eliminare ogni traccia di pianta infestante. Dopo aver sparso piccole quantità di concime organico,

una leggera zappatura permetterà di interrare il nutrimento e di farlo giungere più velocemente alle radici delle piante. Ad eccezione degli arbusti a fioritura primaverile, marzo è il mese migliore per eseguire la potatura delle piante da frutto, arbusti come le rose, le siepi, in modo tale da favorire la crescita di nuovi rami sani e vigorosi. Per le altre piante invece è meglio attendere l'appassimento dei fiori. Marzo è il termine ultimo per porre a dimora alcuni bulbi a fioritura primaverile, mentre, quando le temperature saranno sufficientemente elevate, potranno essere posti a dimora anche i bulbi a fioritura estiva o autunnale. In questo periodo possono essere posti a dimora anche arbusti, alberi da frutto e roseti, sia a radice nuda, sia quelli già in vaso. Se si desidera apportare

un tocco di novità allo spazio verde o adattarlo a nuove esigenze di spazio e praticità, le prime settimane di marzo costituiscono il periodo ideale per effettuare lo spostamento di alcune piante. Meglio evitare, però, di aspettare dopo il 15-20 di marzo: avanzando con la primavera sradicare e spostare le piante causerebbe loro uno stress troppo elevato, poichè in questa fase della crescita e maturazione le piante hanno già bisogno di nutrimento e acqua costante. Per piante soggette a questo tipo di problematica, è il momento di spargere le prime sostanze fungigne, per garantire alle piante la crescita e la fioritura sana. Il giardino inizierà in questo modo a prendere forma e svilupparsi rigoglioso e con piante in ottima salute, che valorizzeranno l'intero spazio.

Sabato 3 Marzo 2012

PROTEGGERE LA CASA IN ESTATE Scegliere le tende da sole più indicate

Proteggere l'abitazione dai raggi solari diretti diventa un'esigenza nel corso dei mesi più caldi: è importante poter scegliere il modello più adatto alle proprie esigenze . Innanzitutto, il primo criterio di scelta di una tenda da sole è la sua funzionalità. Le tende da sole, oltre a riparare dai raggi più caldi, possono anche essere un elemento decorativo della facciata di un edificio. Un aspetto oggi da non sottovalutare è quello del risparmio energetico. Una tenda da sole infatti può limitare i consumi elettrici, in quanto la protezione di finestre da parte di tende da sole fa penetrare meno calore all’interno delle case: in questo modo si useranno meno sia condizionatori che ventilatori, per un risparmio diretto ed immediato. Le tende da sole più comuni sono disponibili in tipologie diverse a seconda dei sistemi di chiusura e apertura e della struttura che le sostiene. Ogni tipologia si adatta maggiormente a un tipo diverso di ambiente esterno che deve essere protetto, che sia esso un balcone, un terrazzo o una finestra. La tenda a bracci è la più utilizzata per i balconi, perchè consente di aprire a sbalzo il telo tramite due bracci estensibili. Tale tipologia di tenda offre esclusivamente una protezione superiore. Questa tipologia di tenda si fissa a muro oppure a soffitto. La tenda a caduta scende in verticale a filo facciata e offre una protezione frontale e laterale. Questa tipologia può essere suddivisa in due tratti: uno superiore che cade in verticale e uno inferiore che può sporgere oltre il balcone per far entrare più luce e più aria nel balcone stesso. La tenda con guide laterali è adatta e indicata per coprire zone di grandi dimensioni, come terrazzi, lastrici solari o giardini. Tale tenda offre una schermatura superiore. La tenda ad attico prevede guide laterali e struttura da agganciare al muro, quindi a una parete perimetrale, e da poggiare a terra o sul parapetto.


Casa e Primavera

Sabato 3 Marzo 2012

Spazi verdi dal sapore orientale Cresce il fascino dei giardini giapponesi, sempre più diffusi anche in Italia

Progettare un giardino zen

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La progettazione di un giardino zen richiede particolare attenzione ai principi alla base di questa filosofia: l'estetica infatti è soltanto uno degli elementi che condiziona la nascita e la realizzazione di un giardino ispirato alla cultura orientale. Quattro sono i fondamentali principi alla base del giardino zen. Al contrario della tradizione europea, l'asimmetria è un concetto fondamentale, poichè tutto ciò che è simmetrico è artificiale e frutto della creazione dell'uomo; le linee devono quindi essere sinuose e morbide, la disposizione degli elementi sempre asimmetrica. Ne deriva un secondo importante principio, quello della disparità: gli oggetti e i singoli elementi saranno dunque presenti in numeri dispari, dando vita a figure che si legano alla forma del triangolo. Forse meno immediato, ma parimenti significativo, è il principio del contrasto: gli elementi devono essere posti in contrasto tra loro, dunque le rocce si troveranno in prossimità dell'acqua, la presenza di alberi d'alto fusto sarà accompagnata da arbusti, i canneti troveranno collocazione nei pressi dei sentieri. La natura, dunque, al centro di tutto: nonostante la creazione artificiale, il giardino zen cercherà di far notare il meno possibile l'intervento umano, in uno spazio comunque studiato ed elaborato nei minimi dettagli. L'obiettivo estetico di un giardino zen, infatti, è quello di ripro-

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durre in un piccolo spazio i grandi orizzonti naturali, evocando nell'uomo le stesse sensazioni. Lo spazio dev sembrare ampio ed illimitato, illudendo lo sguardo di poter correre verso l’orizzonte per fare questo si possono sfruttare molti elementi. Le rocce richiameranno le montagne, gruppetti di alberi di media altezza i boschi, mentre i sentieri contribuiranno a creare la giusta prospettiva e indirizzare lo sguardo. L'acqua è un elemento immancabile, fonte di vita in natura. Che si tratti di un ruscello gorgogliante o di un piccolo stagno, l'importante è non cadere nella tentazione di inserire delle fontane o delle piscine dalla forma rigida, che possano balzare all'occhio come elementi artificiali e rompere l'equilibrio e l'armonia dell'intero giardino.Lo spazio può essere arricchito anche dalla presenza di un piccolo ponte e dalle classiche lanterne in pietra. La grande diffusione dei giardini zen in Europa si lega al fascino esercitato dall'esotico, ma anche da esigenze più pratiche: gli spazi a disposizione per dare vita ad un giardino sono sempre più spesso limitati e non permettono la creazione di spazi artificiali di particolare suggestione. Il giardino zen è invece perfetto per creare anche in aree ristrette un giardino rilassante, in grado di ingannare lo sguardo e dare vita all'illusione di ampi e sconfinati ambienti di ineguagliabile fascino.

rogettare il proprio giardino non significa dare vita per forza a spazi dall'aspetto solenne e retrò, oppure minimal ed essenziali: in alternativa alla tradizione, molte idee e suggerimenti arrivano oggi dall'Oriente, più precisamente da Cina e Giappone. In particolare, il giardino giapponese ha una storia di oltre mille anni e una complessa filosofia alla base. Inizialmente, gli antichi giapponesi impararono le tecniche e i motivi di composizioni dagli artigiani cinesi e coreani, ma in seguito, intorno al X secolo, cominciarono ad inventare le tipologie propriamente giapponesi che sopravvivono ancora oggi ed esercitano in Occidente un fascino sempre maggiore. I principali stili ereditati dalla tradizioni del giardino giapponese sono il giardino di Shinden-zukuri, il giardino di Jodo, il giardino Karesansui e il giardino del Tè. Il giardino di Shinden-zukuri è uno stile di giardino sviluppato intorno al X secolo per la residenza aristocratica. È caratterizzato da un lago giacente a sud del padiglione con isolotti e ponticelli, dove i nobili ospitavano riti e banchetti stagionali. Il giardino di Jodo, nato parallelamente al giardino di Shinden-zukuri,risponde al

desiderio di riprodurre il paradiso buddhista dopo la morte, che si credeva situato ad Ovest. Il giardino karesansui è quello che ad oggi offre le maggiori fonti di ispirazione per i giardini moderni: è il paesaggio ideale di montagne, fiumi e mare ricreato nel giardino utilizzando, rocce e sabbia. Ven-

ne adottato dai monasteri zen per favorire la meditazione. Il giardino del tè è lo stile di giardino creato intorno al XV secolo ed affinato nel tempo dai maestri del Tè, per sublimare in estetica, ispirandosi al paesaggio di montagna, l'ambiente che viene percorso prima di entrare nel padiglione del tè, in cui si tiene la cerimonia. I diversi tipi di giardino riflettono le diverse classi sociali ed epoche che ne hanno ispirato la nascita, anche se oggi non di rado i singoli elementi vengono mischiati per dare vita a spazi originali dal sapore orientale. Al centro delle composizioni vi è sempre la natura: immancabili elementi quali montagne, rocce, acqua, alberi e erbe, per ricreare un ideale percorso che coinvolga anche spirito e mente. La disposizione dei singoli elementi riveste particolare attenzione, per dare vita a spazi di grande equilibrio, ricchi di rigore geometrico ma allo stesso tempo dall'aspetto estremamente naturale, senza però che nulla sia davvero lasciato al caso. Il risultato finale è un giardino di grande fascino, in grado di valorizzare l'intera abitazione e di offrire pace e serenità a chi lo vive nel quotidiano.


Casa e Primavera

Sabato 3 Marzo 2012

Tra gli elementi da considerare, l’architettura e l’ambiente circostante

Pareti esterne, la scelta del colore L

a facciata della casa è come un biglietto da visita: il primo elemento di presentazione dell'intera abitazione che salta all'occhio di chi si avvicina all'ambiente per la prima volta. Sebbene in apparenza secondaria per i proprietari, dunque, la facciata riveste tanta importanza quanto i dettagli interni che contribuiscono a creare la personalità e l'atmosfera dell'intero ambiente. Se la scelta del colore delle pareti interne è totalmente libera e legata solo al gusto personale, lo stesso non si può dire delle pareti esterne: occorre informarsi circa le limitazioni legate, ad esempio, alle case in centro storico, ma anche tenere conto della struttura architettonica dell'edificio e delle caratteristiche delle abitazioni circostanti, per non creare troppo spiacevoli contrasti. Sebbene gradevoli, ad esempio, i colori più accesi e brillanti non si adattano a tutte le aree urbane. Un'idea che non comporta un impatto troppo invasivo è quella di utilizzare diverse tonalità di terracotta di diversa saturazione, combinate in ordine vario e con magari diverse forme e dimensioni dei singoli spazi. In alternativa, si può optare per la combinazione di diverse sfumature della stessa tinta oppure colori simili tra loro. Per una casa di maggiore impatto invece non sono rari gli interventi che lasciano spazio all'arte, con decorazioni e progetti di varia complessità, per attirare l'attenzione a colpo sicuro ed affascinare anche i passanti. Particolarmente influente, per la scelta del colore, è la tipologia di ambiente naturale o urbano nel quale la casa è immersa: alcune scelte potrebbero rivelarsi perfette per abitazioni di campagne, ma essere

stridenti all'interno di un contesto cittadino. In linea generale, comunque, è bene tenere conto anche dello stile e dell'epoca che caratterizzano non solo la casa, ma l'intero quartiere, in particolare

in caso di aree unitarie e omogenee. Il colore della facciata esterna si deve poi adattare in modo armonico anche con porte e finestre, per un aspetto più elegante.

Con infissi e serramenti di colori scuri e cupi, ad esempio, può risaltare una tinta accesa, mentre infissi più brillanti potranno valorizzare una facciata esterna di colore più sobrio. Sul mercato sono ad oggi disponibili infinite varietà cromatiche e moltissime varianti di vernici, in grado di proteggere l'abitazione da qualsiasi tipo di clima e mantenersi in ottimo stato anche con il passare del tempo. La pittura delle pareti esterne della casa è una operazione delicata e di non semplice realizzazione; il risultato, poi, sarà sempre visibile agli occhi di tutti. Per queste ragioni è bene affidarsi ad esperti e professionisti del settore, che potranno garantire la massima qualità dei servizi e guidare i clienti attraverso la migliore scelta possibile del tipo di vernice e del colore più indicato.

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Un bus carico di eleganza e comfort

Il comfort approda nelle vie di Cremona: il bus di Divani&Divani by Natuzzi percorre le strade della città per illustrare le offerte e le novità della prestigiosa catena che ha fatto dell'eleganza e della comodità il segreto del proprio successo. Divani&Divani by Natuzzi propone saloni imbottiti, zone living e soluzioni d'arredo complete per rendere unica e accogliente ogni zona relax. Entrare in un negozio Divani&Divani è come accomodarsi nel salotto di casa, selezionando tra una vastissima gamma di stili e modelli, per individuare quello più in linea con le proprie esigenze di praticità e design. Grazie a Divani&Divani è possibile dare vita a una casa arredata sperimentando linguaggi nuovi e confrontando tradizione e innovazione. L'abitazione diventa così il luogo d’elezione di una famiglia allargata, aperta alla condivisione del tempo libero con gli amici, per riscoprire il piacere di passare il proprio tempo in un ambiente confortevole.

E per sentirsi a proprio agio anche in compagnia, niente di meglio che arredi di tipo essenziale e funzionale capaci di evocare valori sicuri, sia per le forme sobrie rigorose, sia per i materiali che per i colori impiegati che devono suggerire solidità. Nel punto vendita di Cremona, in via Mantova 54/c, sono disponibili tutte le novità della collezione 2012, come i nuovi modelli dotati di meccanismo reclinabile progettati per associare all'alta tecnologia un relax completamente naturale. Innovazione, dunque, è la parola d'ordine, sotto tutti gli aspetti; anche quello estetico, che renderà il divano un prezioso gioiello all'interno del salotto grazie alla progettazione di designer altamente qualificati. Per il massimo della praticità anche nella scelta, i consulenti d'arredo del punto vendita possono consigliare ed effettuare rilievi direttamente a casa, su appuntamento telefonando al numero 0372 454311.


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Casa e Primavera

Sabato 3 Marzo 2012

salotti da giardino

Comporre il proprio spazio Non sono necessari spazi sconfinati per trasformare il proprio giardino in un piacevole luogo di ritrovo e relax, da sfruttare in compagnia della famiglia o degli amici: con un po' di attenzione è possibile dare vita a spazi raccolti eppure estremamente confortevoli e funzionali. Per dare vita a un salotto per esterni occorre innanzitutto considerare lo spazio a disposizione e quante persone si desidera poter accogliere: in base a queste informazioni ci si potrà orientare su salotti precombinati, da acquistare in blocco, oppure all'acquisto dei singoli elementi da inserire. Divani e poltrone da giardino sono certamente elementi importanti per accogliere i propri ospiti, ma se lo spazio è ristretto è possibile optare per sdraio o chaise longue, oppure moderne sedie da giardino che conferiscano all'intero spazio un tocco di design. Un tavolo ampio è fonda-

mentale per coloro che desiderano sfruttare il salotto da giardino per pasti in compagnia, magari cucinati su un barbecue, mentre per piccoli salotti può essere sufficiente un tavolino elegante e dalle dimensioni contenute, che possa offrire un valido appoggio per riviste, bevande e quant'altro si desideri tenere a portata di mano. Per salotti da giardino completamente esposti agli agenti atmosferici occorre valutare attentamente la scelta dei materiali e provvedere, nei momenti di inutilizzo, a riporre in luoghi riparati i cuscini che con la pioggia potrebbero danneggiarsi. Per quanto riguarda i salotti da giardino disposti sotto pergolati, gazebo o ampi ombrelloni, invece, ci si può sbizzarrire con cuscini colorati che creino un'atmosfera allegra e conferiscano un tocco di freschezza all'intero spazio verde, garantendo allo stesso tempo il massimo comfort.

La copertura ideale per un salotto all’aria aperta e immerso nel verde

Gazebo e pergolati per il massimo relax C on l’arrivo della bella stagione inizia anche a farsi sentire il desiderio di poter vivere appieno il proprio giardino, dando vita nello spazio a disposizione a una gradevole area relax nella quale trascorrere il proprio tempo libero. Per sfruttare il giardino al meglio, è importante poter avere a disposizione uno spazio coperto, nel quale allestire il proprio salotto per esterni: in questo modo non solo i mobili e cuscini saranno protetti da eventuali piogge, ma sarà possibile usufruirne anche durante le ore più calde del giorno o in caso di temporali estivi, per sfruttare al massimo la propria piccola oasi domestica. Gli elementi più diffusi per garantire il massimo del comfort all’interno del giardino sono i pergolati e i gazebo. Si tratta di due tipologie di struttura che, seppure un po’ diverse, garantiscono entrambe la possibilità di sfruttare uno spazio riparato ma allo stesso tempo aperto ed esposto alla luce e alla brezza primaverile, con un inserimento armonico anche dal punto di vista estetico. Proprio per garantire l’aspetto unitario e

un’atmosfera piacevole nel giardino, i gazebo e i pergolati sono solitamente realizzati in legno, anche se non mancano strutture in altri materiali che si possono adattare a qualsiasi tipo di arredamento e stile già presente. I pergolati in legno possono essere acquistati secondo due diverse tipologie principali: vi sono i modelli autoportanti, che possono trovare collocazione in qualsiasi parte del giardino e si reggono autonomamente, oppure i modelli addossati alla parete esterna dell’edificio, che consentono di creare una sorta di prolungamento dello spazio vivibile della casa occupando il minor spazio possibile. Anche il ferro gode di ampia diffusione, grazie alla sua elevatissima resistenza e alla possibilità di essere forgiato a formare dettagli e preziosi decori. Solitamente i pergolati addossati vengono accompagnati da una copertura in tegole, per un aspetto più rustico e massima protezione dagli agenti atmosferici, tuttavia le soluzioni sono molteplici, dall’assenza di copertura superiore fino alla copertura, molto suggestiva e decorativa, realizzata con piante rampicanti. Come i pergolati autopor-

tanti, anche i gazebo possono essere collocati in qualsiasi angolo del giardino; si tratta, solitamente, di strutture più raccolte rispetto ai pergolati e presentano la possibilità di essere chiusi con tende di vario materiale e venire sfruttati quindi per un periodo di tempo maggiore nel corso dell’anno. Per posizionare una struttura all’interno del giardino, occorre valutare attentamente alcuni aspetti. Innanzitutto bisogna pensare all’uso che si ha in mente di fare del gazebo: se questo ha lo scopo di accogliere gli ospiti durante il pranzo e i pasti all’aperto, allora è bene posizionarlo vicino al barbecue o quantomeno alla cucina. Se si ha in previsione di utilizzarlo prevalentemente in inverno sarà invece consigliabile puntare alla migliore esposizione solare possibile. Il gazebo potrebbe diventare uno snodo fondamentale del giardino, un punto focale e di riferimento per la vista e per la funzionalità degli spazi: gazebo e pergolati possono rivelarsi infatti elementi estremamente decorativi e in grado di valorizzare lo spazio anche dal punto di vista estetico, oltre che dal punto di vista della pura funzionalità.


Cultura&Spettacoli A Soresina protagonista Mario Zucca

Domenica 4 marzo alle 21, al Teatro Sociale di Soresina va in scena “L’insostenibile leggerezza del cuore”, adattamento del romanzo di Milan Kundera “L’insostenibile leggerezza dell’essere”, rivisitato dalla regista Marina Thovez, in scena

con Mario Zucca. Un medico chirurgo donnaiolo incontra una cameriera autodidatta con un grande amore per i libri e il suo Paese: la Boemia. Ma un grande nemico adombra il loro matrimonio: l’Unione Sovietica che nel ’68 invade Praga...

In scena martedì sera “Tutto sua mia madre” per la rassegna DiversaMente

Il film di Almodovar sul palco a teatro

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di Federica Ermete

artedì 6 marzo alle 20.30, la stagione di prosa del Teatro Ponchielli propone uno spettacolo del cartellone “DiversaMente”. Fondazione Teatro Due e Teatro Stabile del Veneto portano in scena “Tutto su mia madre”, di Samuel Adamson e con la regia di Leo Muscato. Lo spettacolo è tratto dall’omonimo film capolavoro, scritto e diretto da Pedro Almodóvar nel 1999 ed è una dedica “a tutte le attrici che hanno interpretato delle attrici, a tutte le donne che recitano e a tutte le persone che vogliono essere madre”. Tre uomini per rappresentare un universo tutto al femminile in cui, anche gli uomini, sono donne, almeno a metà. Donne che ruotano intorno a due transessuali: Agrado e Lola. Sette esistenze segnate dal continuo intrecciarsi di due spinte: Eros e Thanatos, che caratterizzano le scelte individuali e l’incontro con l’altro. Agli estremi della narrazione due Esteben, entrambi figli di quel primo Esteban, che poi divenne Lola: uno muore all’inizio, l’altro alla fine si salva. Il regista Muscato ha espresso la sua opinione sull’opera originale di Almodòvar dicendo: «Si parla di maternità, paternità, omosessualità, uomini che diventano donne, padri che diventano madri. Si parla fortemente di teatro, cinema e scrittura; di malattia, di droga, aids, di trapianti, donazione di organi, d’amore e di morte. Un dolore di fondo, filtrato da una visione ironica dell’esistenza stessa. L’incrocio di questi temi

INIZIATIVA

Un momento dello spettacolo

Al Bellini uno show su genitori e figli

sarebbe potuto diventare un guazzabuglio senza pari. Nelle mani di Almodóvar, invece, ogni cosa si concatena perfettamente, nella vita di tutti quei personaggi che Manuela, la protagonista, incontra nel suo viaggio». Quello che emerge è un modello di famiglia anticonvenzionale, in cui l’unica cosa che conta e l’amore che si è in grado di dare a un’anima innocente. E’ il trionfo dei grandi sentimenti, basterebbe poco per scivolare

nel “melodrammatico”, ma a fare da paracadute ci sono il gioco, la leggerezza, l’ironia e il ritmo serratissimo. L’elemento dominante nell’adattamento di Adamson è la metateatralità, grande omaggio al teatro e all’arte degli attori. Sulla scena, oltre ad Alberto Onofrietti, Alberto Fasoli, Alvia Reale e Paola Di Meglio, anche Elisabetta Pozzi nei panni di un'intensa Manuela ed Eva Robins nei panni di Agrado.

Sabato 3 marzo alle ore 21, al Teatro Bellini di Casalbuttano, va in scena “Mi si è rotta la Playstation”, con testi di Pino Campagna (nella foto) e Marco Del Conte. Lo show prende spunto dal libro “I figli non crescono più” del psichiatra Paolo Crepet, diventando però, immediatamente, un’interpretazione comica della realtà che mette a confronto l’infanzia di vent’anni fa, fatta di ingenuità e di innocenza – quando per divertirsi bastava un pallone e la merenda era composta da pane e pomodoro – con quella attuale, più artefatta e costruita attorno a realtà virtuali. Pino Campagna cerca di immedesimarsi nel duro ruolo dei figli e dei genitori di oggi e li confronta con quelli delle generazioni precedenti. Per fare ciò, egli trae spunto dalla sua infanzia vissuta tra i cortili di Foggia. Un intreccio di generazioni diverse che si incontra e si confronta, il tutto rivisitato in chiave comica, arricchito dall’impareggiabile stile ed ironia di Campagna.

Alla scoperta delle bellezze di Soncino con il Touring Club

Domenica 4 marzo l’iniziativa nazionale del Touring Club dal tema “Penisola del tesoro”, varca le porte di Soncino per mostrare le bellezze del borgo ai soci del Tci. E’ un evento molto importante e significativo per la cittadina della provincia di Cremona, dato l’effetto promozionale che ne potrà deri-

vare. La visita guidata parte dal centro storico, prosegue per la pieve di S. Maria Assunta e si snoda verso il Museo della Stampa - Casa degli Stampatori Ebrei Soncino, per proseguire con la visita del Monte di Pietà , il Portico Rosso e il convento di San Giacomo con annessa Torre Ettagonale.

L’itinerario continua con la visita ai portici e agli edifici che conservano ancora la preziosa decorazione tipica Lombarda in cotto. Tappa finale alla possente Rocca Sforzesca, gioiello dell’architettura militare medievale, nonché simbolo della città e all’adiacente ex Filanda.

Lunedì sera al Ponchielli è protagonista la Filarmonica Toscanini

Serata di musica spagnoleggiante

Lunedì 5 marzo alle 20.30, la stagione concertistica del Teatro Ponchielli propone una serata dal carattere spagnoleggiante. Protagonista di questo concerto iberico è la Filarmonica Toscanini: creata nel 2002, l’orchestra costituisce il punto d’eccellenza dell’attività produttiva dell’omonima Fondazione. Il complesso generalmente si affida a grandi direttori, quali Charles Dutoit, Lorin Maazel, Zubin Mehta, Yuri Temirkanov… In quest’occasione l’ensemble è diretto dal maestro John Axelrod, direttore principale dell’Orchestra Verdi, dotato di uno stile direttoriale carismatico, e con all’attivo collaborazioni con 130 orchestre, comprese il Gewandhaus di Lipsia, la Filarmonica di Dresda, l’Orchestre de Paris, Santa Cecilia, la Royal Philharmonic di Londra… L’affascinante programma è un omaggio alla Spagna. La prima parte della serata vede infatti l’orchestra impegnata nel “Don Quixote - Don Chisciotte, Variazioni fantastiche su un tema di carattere

cavalleresco op. 35” composte da Richard Strass nel 1897. Il “Don Quijote de la Mancha” di Cervantes è un libro pieno di musica; le parole più belle le pronuncia Sancio Panza: «Señora – dice rivolto alla Duchessa – donde hay música no puede haber cosa mala». Il mondo di Don Chisciotte risuona di molteplici strumenti, e la musica ha ripagato tanta attenzione con numerose versioni del celebre personaggio; tra queste, il poema sinfonico di Strauss costituisce il capolavoro massimo. Nella seconda parte, la serata volge verso connotazioni più folcloriche. Si inizia con la sognante rievocazione paesistica della Rhapsodie espagnole per orchestra di Maurice Ravel; si passa attraverso l’ebbrezza dei colori e dei ritmi popolari del Capriccio spagnolo di Nikolaj A. Rimskij-Korsakov; per poi concludere con uno dei pezzi più sconcertanti che la storia della musica conosca: quel Bolero per orchestra di Ravel, del 1928, che culmina in sonorità deliranti.

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Cultura CREMA Spettacoli

Sabato 3 Marzo 2012

Il professor Tullio Gregory, in un recente articolo, lamenta giustamente il fatto che la riforma del Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche) abbia ulteriormente marginalizzato il settore delle scienze umane: dalla filosofia all’economia, alla sociologia alla storia dell’arte, alla linguistica. Si tratta di un non nuovo “declassamento” delle scienze umane rispetto alle scienze “dure”: la fisica, la chimica, l’ingegneria, la geologia, e via dicendo. Un pregiudizio? Certamente, e, come tutti i pregiudizi, tanto self-evident, quanto difficile da sfatare. Si tratta dell’idea che le scienze uma-

Apollineo e Dionisiaco ne siano poco adatte a confrontarsi con la contemporaneità. Vanno in questa direzione anche gli appelli che, tutti gli anni, si susseguono perché ragazzi e ragazze si iscrivano a facoltà “scientifiche” invece che rivolgersi ad una scelta umanistica. Posto che alcune discipline, come l’economia, sono difficilmente posizionabili nell’uno o nell’altro versante, mi domando quale miopia sia sottesa a questo pregiudizio. Non c’è di meglio, credo, di un laureato in filosofia per occuparsi, in una azien-

da, della cosiddetta “risorsa umana”, termine brutto per dire le persone che ci lavorano. L’abitudine alla flessibilità mentale e la capacità di relativizzare saranno di grande aiuto per la mediazione, il giudizio, la scelta. Non c’è niente di più potente ed efficace del mito per narrare e comprendere le grandi questioni di oggi. Gli archetipi culturali della Grecia antica (e ci sanguina il cuore, a vedere così in difficoltà, oggi, quel Paese) sono la chiave per capire tanti dram-

mi e tipi umani, da chi uccide per amore, a chi è accecato da invidia e cupidigia, a chi si illude di potenza e precipita poi nell’errore e nel disonore. Affrontiamo meglio la crisi di oggi, se pensiamo ai grandi dilemmi, ai grandi sacrifici del mito: il fegato di Prometeo divorato da un’aquila, perché ha donato il fuoco agli uomini; l’odio implacabile di una donna offesa nel matrimonio e nell’amor materno, e Clitemnestra fa trucidare il tronfio marito Agamennone la

sfida al dio punita come tracotanza, e Apollo, impassibile, fa scorticare vivo Marsia. Oggi ci sentiamo tutti un po’feriti da rapaci che volteggiano senza tregua, mentre noi umani non sappiamo come ripararci; traditi, e certo non possiamo reagire con la violenza di Clitemnestra; scorticati nella speranza, nell’attesa, nella fiducia. Leggiamo queste pagine: saremo meno smarriti. Agopoli* *Agopoli (pseudonimo) si occupa di economia e finanza, ma coltiva una grande passione: la filosofia.

Il mito di Totò rivive al San Domenico

Appuntamento martedì 9 marzo con Francesco Paolantoni

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Presentazione del libro “Un gioiello di tornio”

Sabato 3 marzo alle ore 17 in sala Alessandrini (via Matilde di Canossa a Crema) viene presentato alla cittadinanza l’ultima pubblicazione curata dal Centro Ricerca “Galmozzi” di Crema: “Un gioiello di tornio, il mondo di Canavese”. Il volume, con la presentazione di Romano Dasti, è stato scritto da tre autori: Anna Maria Zambelli, Walter Bianchessi e Antonio Vailati: gli ultimi due per molti anni dipendenti della fabbrica Canavese. Vita di fabbrica, viaggi di lavoro all’estero, impegni sportivi, fiere a cui partecipare… veramente tutto un mondo che per decenni ha caratterizzato la vita lavorativa a Crema. L’incontro inizierà con la proiezione della prima parte del film che accompagna la pubblicazione con a seguire la lettura di alcune composizioni dialettali lette da Federica Longhi Pezzotti. La serata si concluderà con la visione della seconda parte del filmato

er la stagione di prosa, venerdì 9 marzo alle ore 21 al teatro San Domenico di Crema, Francesco Paolantoni e Giovanni Esposito presentano “Compagnia Totò” sul testo originale di Yasmina Reza, per la regia di Giancarlo Sepe. In memoria di Totò, il più grande attore comico italiano, coi suoi vezzi, le sue mimiche, le poesie, le canzonette, i lazzi… E’ morto nel lontano 1967, ma il suo ricordo è ancora fortissimo e i più di centro film che ha girato si incaricano di presentarlo ancora a chi lo ha amato in vita e alle nuove generazioni. Imparò subito a guardare le miserie del mondo, della povertà e le pativa facendole rivivere attraverso la sua decantazione d’attore: fatta di sguardi affamati, occhi concupiscenti, racconti accen-

Un momento dello spettacolo

Serata a tutta musica a teatro per la Festa della donna

Giovedì 8 marzo, in occasione della “festa della donna” al teatro San Domenico alle ore 21, Marco Colombo (affermato chitarrista milanese, collaboratore nella band di Gianna Nannini) e Linda Paganelli (savonese, tastierista e compositrice, voce dal timbro caldo e spontanea dinamica espressiva) presentano “Slam”. Marco e Linda propongono un repertorio che ha origini nel blues, nello swing, cha cha cha, rock: una rivisitazione in chia-

DOMENICA AL GALILEI DI ROMANENGO

MOSTRA

A Romanengo al teatro Galilei domenica 4 marzo – a seguito di variazione di programma – per la rassegna “E domenica a teatro” viene rappresentato lo spettacolo “Che regalo hai? Feste e fiabe dal mondo” della Compagnia Fiorditeatro. Accanto alle voci registrate di Daniele, Alice e Chiara, sulla scena Nicola Pazzocco con oggetti e musiche tradizionali di varie parti del mondo. Ai bambini (ma in realtà anche ai grandi) piacciono le feste, i regali e le storie... Elementi che non mancano mai nella cultura di ogni Paese del mondo. In questo spettacolo cinque fanciulli di altrettante nazioni decidono di narrarsi a vicenda una ricorrenza gioiosa del proprio popolo, legandola poi alla loro fiaba preferita.

Sabato 3 marzo alle ore 17 si inaugura presso gli spazi conventuali del San Domenico la mostra di Cinzia Munari dal titolo “The solo show”. L’artista è nata a Lodi e fa la grafica pubblicitaria specializzata in marketing aziendale e sportivo. Ad ogni osservatore viene lasciato il compito di cercare, scoprire e ricordare, tramite le sue sensazioni e le sue capacità di lettura, che cosa viene comunicato, perché quelle ombre che si intravedono sono anche superfici, masse in movimento, strutturate dagli altri colori che l’artista utilizza, come il rosso e il bianco mescolati al nero, creando toni di grigio che contribuiscono ad ammorbidire le sensazioni. La mostra rimarrà aperta fino al 18 marzo.

In scena “Che regalo hai?”

tati dalle mani e virgolettati dal movimento della fronte. Nel 1922 lascia Napoli dopo un insuccesso e raggiunge Roma, dove debutta con successo. Nel ’26 calca i palcoscenici della rivista e dal 1933 al 1940, gira l’Italia con la sua compagnia. Ecco l’attore necessario, quello senza il quale non avremmo capito la miseria, la ribellione, l’umanità e il riscatto della povera gente. Morto Totò, ci siamo inventati dei surrogati: c’è tutto un popolo che lo cerca ancora, ostinatamente, ma non lo trova e lo reinventa dando ad ogni mariuolo o ad ogni sofferente un po’ della sua vitalità. Lo spettacolo di Giancarlo Sepe lo vuole far rivivere per quanto possibile, nel suo atto d’amore che è divertire la gente. Tiziano Guerini

ve innovativa della musica popolare americana. Un vero e proprio show ricco di emozioni. A seguire le “Giannissime” in un “Tributo a Gianna Nannini”. Interpreti: Annalisa Carelli voce, Daniela Passeri chitarra, Veronica Bellettato basso e cori, Gloria Remonti chitarra, e Michela Rota drums e cori. La passione per le canzoni di Gianna Nannini trasformata nella formazione di un gruppo di quattro valenti musiciste. Una rivisitazione delle canzoni del-

la Nannini, se possibile con un sound decisamente più aggressivo • MOSTRA L’associazione “Ex alunni del liceo classico Racchetti di Crema” ha allestito una mostra fotografica nella sala dell’ex biblioteca al primo piano del Museo di Crema. La mostra si intitola “Storia per immagini del Liceo Ginnasio del 1893 al oggi” e viene inaugurata sabato 3 marzo alle ore 16 e Rimaane aperta fino a domenica 11 marzo.

RASSEGNA

“The solo show” di Cinzia Munari Sacre scene a Bagnolo

Sette spettacoli tra marzo e maggio in diverse sedi per la II edizione della rassegna “Sacre scene”, festival teatrale della spiritualità, diretto da Fausto Lazzari, quest’anno intitolata a S.E. Mons. Marco Cè. Un progetto nato per valorizzare le forti potenzialità teatrali presenti sul territorio cremasco. Dopo che venerdì 2 marzo al teatro San Domenico di Crema la rassegna è partita con la prima rappresentazione con l’ensemble Azioni Musicali di Loppiano (Fi) in “Giulia, la cattedrale di pietre scartate” dedicata alla figura di Giulia Colbert (fondatrice delle Suore del Buon Pastore) e ai santi sociali dell’ottocento, sabato 3 marzo la rassegna prosegue con il secondo appuntamento al teatro oratorio don Bosco di Bagnolo Cremasco. Alle ore 21 “In cammino” con testimonianza di artisti, attori e operatori culturali per il teatro, per la musica, per la cultura.


Appuntamenti

Arte & Cultura Gianni Rodari

Al posto dell’antico autore di favole (che si rivolgeva agli animali attribuendo ad essi i vizi e le qualità degli uomini) è oggi il naturalista, intento a scoprire la vita degli animali nella realtà dei loro istinti, dei loro costumi. Il mondo degli animali sa comunicare meraviglie incredibili, al pari dei migliori testi di fantascienza: la ferocia mostruosa di alcuni insetti, l’organizzazione sociale di altri, il modo in cui l’intelligenza di alcuni animali risponde alle sollecitazioni umane, gli enigmi che si celano nell’infinitamente piccolo: tutto è fatto per stupire, per attirare l’attenzione del ricercatore e del lettore. Non è

necessario cercare a tutti i costi la novità, la meraviglia negli abissi, nei luoghi più remoti, nel futuro della scienza e della tecnologia. “Ogni palmo di terra è un’Africa”, scriveva tre secoli fa Daniello Bartoli, per dire che lo straordinario, l’inverosimile, l’inatteso li troviamo alla porta di casa, negli aspetti e nelle cose che crediamo più note, più conosciute. In questa brevissima composizione di Gianni Rodari, la cicala e la formica, metafore che il poeta usa per rovesciare la morale del passato, che avverte angusta e limitata, danno il senso di una scelta di vita.

LA FAVOLA ANTICA Chiedo scusa alla favola antica, se non mi piace l’avara formica. Io sto dalla parte della cicala Che il più bel canto non vende, regala.

Gianni Rodari

Fino a sabato 3 marzo CREMONA MOSTRA SERGIO BOZUFFI - RETROSPETTIVA Una mostra organizzata (in sala Alabardieri) a due anni dalla sua scomparsa, rende il giusto merito ad una figura di spicco nel panorama cremonese dell’ultimo mezzo secolo e offre la giusta ribalta ad un artista a tutto tondo. *** Domenica 11 marzo CASTELLEONE MOSTRA-MERCATO DELL’ANTIQUARIATO, VINTAGE, ARTIGIANATO ARTISTICO Appuntamento dalle 9 alle 19 per le vie del centro storico. Per informazioni: 348-8555756. *** Domenica 11 marzo PANDINO MERCATO COSE D’ALTRI TEMPI Mercatino di piccolo antiquariato, oggettistica e libri, dalle 9 alle 19 presso il Castello Visconteo. Per informazioni: 345-0888866.

Musica & Spettacoli Domenica 4 marzo SORESINA TEATRO L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELL’ESSERE Alle ore 21 al Teatro Sociale (ingresso libero) va in scena l’adattamento teatrale dell’omonimo romanzo di Milan Kundera, con Marina Thovez e Mario Zucca. Scene di Nicola Rubertelli, regia Per informazioni: 0374-340454. *** Domenica 4 Marzo CREMA TEATRO UN CONSERTO VAGO

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Da mercoledì 7 a domenica 11 marzo CREMONA MOSTRA DONNA EMOZIONI A COLORI A cura di Aics (Associazione italiana cultura e sport, sede di Cremona). Dalle 16 alle 19 in Sala S. Vitale in piazza S. Angelo 1 (ingresso gratuito). *** Domenica 11 marzo RIVOLTA D’ADDA MOSTRA-MERCATO DELL'USATO E PICCOLO ANTIQUARIATO Piccolo antiquariato, mobili, oggettistica, dipinti. Appuntamento dalle 8.30 alle 19 in piazza Vittorio Emanuele II. Per informazioni: 0373-377050. *** Domenica 11 marzo CREMONA EVENTO SPORTIVO LA CORSA ROSA Marcia podistica di km 5,5 e km 11 non competitiva delle Donne, aperta a tutti. Per informazioni: 0372 431771 - 3927168762 - 349-0078781. *** Fino a domenica 1° aprile CREMONA MOSTRA

FEDERICA GALLI - L’ELEGANZA DEL SEGNO La mostra (nel Centro culturale S. Maria della Pietà) propone lo stile straordinariamente raffinato e assai personale dell’autrice originaria di Soresina e scomparsa nel 2009. Orario: da martedì a domenica ore 10-12.30 e 15.30-19 (ingresso libero). Per informazioni: 0375-40039. *** Da martedì 6 a domenica 18 marzo CREMONA MOSTRA TRAME CROMATICHE DELL’ANIMA Mostra di pittura di Antonella Giapponesi Tarenghi in Sala Alabardieri di Palazzo comunale (ingresso gratuito). Inaugurazione 6 marzo ore 18 alla presenza delle autorità, del critico Simone Fappanni. Orario: da martedì a sabato ore 9-18, domenica ore 10-18, lunedi chiuso). *** Da giovedì 15 a sabato 17 marzo CREMONA FIERA BIOENERGY ITALY 2012 - BIOMASSE RINNOVABILI Appuntamento presso CremonaFiere. Per informazioni: 0372-598011.

Alle ore 21 al Teatro San Domenico, concerto con Diego Cantalupi (liuto e chitarrone), Claudio Nuzzo (liuto, chitarra e chitarrino), Diego Leveric (liuto e chitarra). Per informazioni: 0373-85418. *** Lunedì 5 marzo CREMONA CONCERTO ORCHESTRA FILARMONICA TOSCANINI Alle 20.30 al Teatro Ponchielli, sul palco è protagonista la Filarmonica Toscanini,, che per questo concerto è diretta da John Axelrod, direttore principale dell’Orchestra Verdi, dotato di uno stile direttoriale carismatico e con all’attivo collaborazioni con 130 orchestre. Per informazioni: 0372-022010. **** Martedì 6 marzo CREMONA TEATRO

TUTTO SU MIA MADRE Alle ore 20.30 al Teatro Ponchielli, Fondazione Teatro Due e Teatro Stabile Del Veneto propongono lo spettacolo di Samuel Adamson, tratto dal film dall’omonimo film di Pedro Almodóvar, traduzione di Giovanni Lombardo Radice, con Elisabetta Pozzi, Alvia Reale, Eva Robin’s, Paola Di Meglio, Alberto Fasoli, Silvia Giulia Mendola, Giovanna Mangiù, Alberto Onofrietti. Regia di Leo Muscato. Per informazioni: 0372-022010. *** Mercoledì 7 marzo CASALMAGGIORE TEATRO ALMAS Alle ore 21 al Teatro Comunale di Casalmaggiore spettacolo con Paolo Fresu e Omar Sosa (fuori abbonamento). Per informazioni: 0375-284434.

L’Oroscopo della settimana

a cura di: MICHELA

Per scrivere a Maria: promedia@fastpiu.it Cara Maria, la leggo sempre volentieri, ma devo rivolgere una critica alla sua rubrica: raramente parla di avvenimenti felici, di persone contente, di gesti belli e generosi. Ricordo che, quando andavo a scuola, una professoressa ci fece fare un tema, su questa frase: “Il male è rumoroso, mentre il bene è silenzioso”. Sarà per questo che ascoltiamo sempre meno la sua voce? In questa epoca così chiassosa? Io vorrei leggere di figli che rendono orgogliosi i genitori, di mariti che amano le mogli, di fratelli che si aiutano, di amici sempre vicini. Davvero non le scrive mai nessuno per raccontare queste cose? Una ottantenne curiosa

Cara signora, che bellissima lettera ha scritto. Mi dice che l’ha scritta a mano e data da copiare al computer ad un suo bisnipote. Mi sembra di vederla, mentre osserva il ragazzo che la legge e che le sorride (perché sarà sicuramente successo così). Leggerla è stata una boccata di ossigeno. Ma no, il termine è inadeguato: un sorriso. È vero, spesso devo fronteggiare il peggio, in questa rubrica: dolori, affanni, amarezze, difficoltà. Cerco di dare consigli misurati, di non esasperare i toni, ma, a volte, è davvero difficile. Sono conscia della forza delle parole e della negatività che possono trasmettere; per

questo, è bellissima la frase centrale della sua lettera: figli che rendono orgogliosi i genitori, mariti che amano le mogli, fratelli che si aiutano, amici sempre vicini. Sono parole positive, e l’impatto è forte e salutare. Ciò che dice mi aiuta anche in una pratica che ritengo essenziale: la pratica del buon esempio. Raccontare, quando si può, i sorrisi, le buone emozioni, i piccoli eroismi quotidiani. insegnare, o meglio, tentare di insegnare, che non si deve vivere dominati dalla paura. Per cogliere il bello della vita – che è tanto – il messaggio da dare è: non avere paura. Grazie, davvero.

Vi attendono una valanga di emozioni. Ottimismo, intraprendenza e coraggio vi contraddistinguono. Ritroverete la voglia di amare. Un incontro o una riappacificazione fa risorgere il vostro cuore. Giove brilla per i vostri occhi, sulla vostra fortuna non tramonta il sole. Colpi professionali, investimenti e transazioni vi ricoprono di onori e economicamente parlando siete in una botte d’argento. Prosegue l’agitazione portata da pianeti in Pesci che interessa il lavoro e l’ambiente nel quale muovete i vostri affari. Concentrate le energie soprattutto sulla vita familiare e quella personale. Giove vi sostiene finanziariamente con un contratto, un lavoro, transazioni o business lucrosi. Avete un po’ di incomprensioni con il vostro partner, ma questo potrebbe fare passi importanti per accontantarvi in tutto. La marcia di Venere in Ariete è trionfante. I single faranno incontri fatali mentre chi di voi è felicemente in coppia farà progetti di convivenza e di matrimonio. Gli affari procedono molto bene. Gli sforzi per riportare tutto ad una normale rassicurante situazione sono efficaci ma fino a un certo punto. Dovrete essere particolarmente creativi. Dialogo con il partner bloccato. E siate prudenti anche nel lavoro e con le finanze. State ricostruendo le vostre certezze e instaurando nuove amicizie piuttosto che strade professionali e amorose. Dovete fare i conti con spese, malinconia e rapporti amorosi litigarelli. Ma ce la potrete fare... Tutto cambia in meglio, la fortuna gira dalla vostra parte. Prosperità, successo e persone positive sono sul vostro cammini e vi supporteranno per un lungo periodo. Ci sono in vista buoni contatti amorosi e lavorativi. Avete bisogno di rilassarvi, ma ci sono mille cose da fare, alcune persone da evitare, parenti e colleghi da dirigere. Il morale però resta alto. Venere, come una fata turchina porta soldi, chance, incontri e unioni importanti. Giove e Marte vi supportano così da risolvere problemi legali e concludere una trattativa importante. Un incontro amoroso importante è nell’aria. Potete giocare un po’ con le gelosie così da riavviare il desiderio del partner. Venere canta dolci melodie e il mese si conclude con il trionfo dell’amore. Non potete lasciare in sospeso i problemi quindi dato che Mercurio è dalla vostra parte e vi sostiene cercate di risolvere i vostri problemi lavorativi. La settimana sarà all’insegna di impulsività ed esaltazione. Lavorativamente parlando siete poco attivi, perché deconcentrati. Prende corpo un progetto creativo che potrà risolvere più di un problema, però ricordate la concentrazione.


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sabato 3

rete 4

canale 5

italia 1

la 7

Sport

Sabato 3 Marzo 2012

domenica 4

Lunedi’ 5

Martedi’ 6

mercoledi’ 7

giovedi’ 8

venerdi’ 9

06.30 09.45 11.10 11.45 13.30 14.40 17.00 17.15 17.45 18.50 20.00 20.35 00.30 01.30 02.30

unomattina. Att settegiorni.Att uno mattina storie vere.a la prova del cuoco Tg 1 Telegiornale le amiche del sabato.Att tg1 Telegiornale a sua immagine passaggio a nord ovest.Doc l'eredità. Game Tg1/rai tg sport ballando con le stelle 8 di che talento sei? cinematografo caramel. film

06.30 09.30 10.00 10.55 12.20 13.30 14.00 16.35 20.00 20.40 21.30 23.30 00.45 01.10 03.05

UNOMATTINA in famiglia.A tg1 lis /easy driver linea verde orizzonti.Att santa messa/recita angelus linea verde. attualità tg1 telegiornale domenica in l'arena domenica in cosi' è la vita tg1 / tg sport affari tuoi la certosa di parma. fict speciale tg1. attualità tg1 notte applausi/sette note una storia qualunque.Film

06.45 11.00 11.05 12.00 13.30 14.10 15.15 18.50 20.00 20.30 20.35 21.10 23.15 01.00 01.25

unomattina. Attualità Tg1 telegiornale occhio alla spesa la prova del cuoco Tg 1 / tg1 Focus/economia verdetto finale la vita in diretta.Attualità l'eredità. Game Show Tg1/soliti ignoti.Game qui radio londra.Att affari tuoi provaci ancora prof. fict porta a porta tg1 notte/focus sottovoce. attualità

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unomattina. Attualità Tg1 telegiornale occhio alla spesa la prova del cuoco Tg 1 / tg1 Focus/economia verdetto finale la vita in diretta.Attualità l'eredità. Game Show Tg1 qui radio londra.Att affari tuoi provaci ancora prof.fic porta a porta tg1 notte/focus sottovoce. attualità

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unomattina. Attualità Tg1 telegiornale occhio alla spesa la prova del cuoco Tg 1 / tg1 Focus/economia verdetto finale la vita in diretta.Attualità l'eredità. Game Show Tg1 qui radio londra.Att affari tuoi primaserata porta a porta amori e bugie. Film tg1 notte/focus sottovoce. attualità

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unomattina. Attualità Tg1 telegiornale occhio alla spesa la prova del cuoco Tg 1 / tg1 Focus/economia verdetto finale la vita in diretta.Attualità l'eredità. Game Show Tg1 qui radio londra.Att affari tuoi il giovane montalbano.fic porta a porta tg1 notte/Focus/che tempo fa sottovoce. attualità

06.45 11.00 11.05 12.00 13.30 14.10 15.15 17.00 18.50 20.00 20.30 20.35 21.10 23.25 00.25

unomattina. Attualità Tg1 telegiornale occhio alla spesa la prova del cuoco Tg 1 / tg1 Focus/economia verdetto finale la vita in diretta.Attualità Tg1 telegiornale l'eredità. Game Show Tg1 qui radio londra.Att affari tuoi non sparata sul pianista tv7. Attualità l'appuntamento

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Agricoltura

Sabato 3 Marzo 2012

Ancora non sono chiare neppure le condizioni di cessione del prodotto all’industria

Pomodoro, nessuna certezza sul prezzo A • A cura di Libera Agricoltori •

lla vigilia dell’inizio della campagna del pomodoro 2012, ancora non vi è alcuna certezza circa il prezzo e le condizioni di cessione del prodotto all’industria di trasformazione. E’ una situazione insostenibile caratterizzata anche dell’aumento dei costi di produzione, a partire dal gasolio che nel corso di un anno è aumentato di oltre il trenta per cento, e anche della stretta creditizia operata dal sistema bancario. I produttori sono esasperati, perché da parte dell’industria di trasformazione sono stati ben pochi, o meglio assenti del tutto, i segnali per cercare l’avvio di una sinergia della filiera del pomodoro che, è giusto ricordarlo, rappresenta uno dei fiori all’occhiello del made in Italy agroalimentare. Nelle ultime ore qualcosa è sembrato muoversi; ma l’incontro tenutosi lunedì a Parma tra le organizzazioni di prodotto del nord Italia con i rappresentanti dell’industria

di trasformazione non ha portato ai risultati sperati. Anche il primo incontro, che si era tenuto a fine gennaio, non aveva sortito alcun effetto. La necessità ora è di arrivare ad una conclusione tempestiva sui prezzi e sulle condizioni di pagamento; inclusa la qualità, che deve essere un elemento di distinzione e di valorizzazione, e non di discriminazione del prodotto come troppo spesso è accaduto. Riguardo alla

questione della qualità - inoltre - è auspicabile che venga istituita una commissione di vigilanza e valutazione neutrale, da porre come garante nei confronti di ambo le parti. Infine è necessario predisporre i trapianti e programmare la produzione. Insomma, è una situazione che nei primi anelli della filiera del pomodoro ha già oltrepassato ogni limite. I produttori hanno la necessità di conoscere per tempo le condi-

AGROMECCANICI

Uniti per un’agricoltura competitiva La scorsa settimana a Persico Dosimo si è tenuta l’assemblea ordinaria dell’Associazione provinciale imprese di meccanizzazione agricola. Tra gli argomenti all’ordine del giorno il bilancio consuntivo 2011 e la necessità di una marcata correzione di rotta della Pac che, secondo quanto dichiarato dal presidente Clevio Demicheli, è costruita quasi esclusivamente intorno agli agricoltori, mentre taglia fuori il comparto agromeccanico da molti degli interven-

ti che invece dovrebbero riguardarlo. A tal proposito il comparto sta combattendo a livello europeo per ottenere canali di finanziamento a favore della categoria. Un traguardo che sembra finalmente più vicino, grazie ad alcuni emendamenti presentati al Parlamento Europeo anche su input di Unima; emendamenti che finalmente consentano agli agromeccanici l’accesso ai benefici dei psr. Apprezzamento è stato dimostrato anche per il testo unico regiona-

le dell’agricoltura, che ha istituito l’albo delle imprese agromeccaniche. Ai lavori è intervenuto il presidente di Unima (l’Unione nazionale), Aproniano Tassinari che ha ribadito che il primo obiettivo del settore è quello di avere un riconoscimento ufficiale grazie alla legge di qualificazione dell’agromeccanico, in corso di presentazione e di discussione sia alla Camera che al Senato: un vero salto di qualità nella prospettiva di un’agricoltura competitiva.

DEROGA SUI NITRATI

Oltre mille domande dalle aziende lombarde

Secondo i dati forniti dalla Direzione generale agricoltura di Regione Lombardia sono 1033 aziende agricole lombarde, di cui 950 sono allevamenti che hanno presentato le domande di deroga entro il 15 febbraio, scadenza imposta dall’Unione Europea. Con la deroga viene introdotta la possibilità di innalzare , nelle zone vulnerabili ai nitrati di origine zootecnica, la quantità di azoto spandibile sui campi da 170 a 250 kg/ha l’anno. A diffe-

TABELLA AGGIORNATA AL 23 FEBBRAIO 2012 PRODOTTO

zioni di cessione del prodotto, anche perché si devono organizzare in termini di pianificazione colturale (e in funzione di questa devono pianificare i fattori di produzione), e di pianificazione del lavoro aziendale. Fattori tanto più importanti nel settore dell’ortofrutta e delle colture industriali, dove è necessario coinvolgere per tempo i vivaisti e gli operai stagionali. Intanto sulla programmazione delle produzioni, vera chiave di volta per la remuneratività delle produzioni in capo al mondo agricolo, si registra una netta presa di posizione anche di Confagricoltura Emilia Romagna che raccoglie le forti preoccupazioni giunte dalle proprie aziende produttrici; e richiama tutta la filiera agricola e le organizzazioni di prodotto a definire programmi di coltivazione coerenti con le realtà di mercato, e in grado di salvaguardare il reddito dei produttori’. Con queste finalità, ha posto indicazioni precise ritenendo indispensabile procedere ad una riduzione del 25% delle superfici coltivate a pomodoro rispetto al 2011.

renza di altre regioni più fredde ad accogliere la deroga come un'opportunità, la risposta lombarda può considerarsi un record assoluto. Quello dei nitrati è un problema che, in Lombardia, e in particolare in pianura, dove si concentrano la maggior parte degli allevamenti, è particolarmente sofferto. L'applicazione della deroga impone alle aziende agricole anche nuovi e impegnativi vincoli, necessari a garantire la massima tutela delle acque.

PRODOTTO

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CONFAGRICOLTURA LOMBARDIA

Franco Bettoni eletto nuovo presidente

Franco Bettoni

E’ Franco Bettoni il nuovo presidente di Confagricoltura Lombardia, eletto nel consiglio riunito lunedì pomeriggio a Milano. Leader di Upa Brescia, durante la sua carriera dirigenziale è già stato per quattro mandati non consecutivi alla guida di Federlombarda. A suo favore si sono espressi i rappresentanti di quasi tutte le associazioni provinciali; con la sola eccezione di Mantova. «Ma quella di Franco Bettoni» ha commentato ieri Antonio Piva, presidente della Libera Associazione Agricoltori cremonesi e vice presidente di Confagricoltura «era l’unica candidatura possibile alla guida di un’organizzazione importante come Confagricoltura Lombardia; per la sua autorevolezza e per i rapporti costruiti negli anni con i vari livelli istituzionali, regionali e nazionali. Questo a maggior ragione adesso, in un momento di grande difficoltà per il settore. Il mondo agricolo ha bisogno di stimoli e di nuova progettualità. E Franco Bettoni ha tra le sue doti peculiari proprio la dinamicità e la capacità di interloquire. Proprio per questo, Cremona ha

Il 6 marzo a CremonaFiere si terrà la grande assemblea regionale dei dirigenti supportato con convinzione la sua candidatura. Ed oltre alla mia posizione personale, favorevole al suo ritorno alla guida di Confagricoltura Lombardia è stata anche quella del consiglio della Libera Associazione Agricoltori cremonesi». Tra gli obiettivi espressi il neopresidente ha sottolineato l’importanza di un costante confronto con Regione e Governo, per contribuire alla costruzione di una politica agricola realmente attenta alle esigenze del comparto; che mantiene una straordinaria valenza economica e deve essere sempre più tutelato e "promosso" anche attraverso un’incisiva strategia di internazionalizzazione. Il consiglio di Federlombarda ha anche fissato la data della grande assemblea regionale dei dirigenti e consiglieri delle unioni provinciali e delle federazioni di prodotto; per analizzare lo "stato di salute" dell’agricoltura regionale a fronte dei venti di crisi e dei temuti, pesanti contraccolpi della manovra economica varata dal governo Monti. L’appuntamento è per la sera di martedì 6 marzo alle 20.30 a CremonaFiere.

UNITA’ DI MISURA

CREMONA

MILANO

MANTOVA

MODENA

VACCHE Frisone 1ª qualità peso vivo

kg.

2,50-2,85

MONTICHIARI 1,15-1,27

da macello 1,220-1,320

--

UNITA’ DI MISURA

CREMONA

MILANO

MANTOVA

MODENA

Tonn.

201-203

n.q.

216-219

(fino) 222-225

VACCHE Frisone 2ª qualità peso vivo

Kg.

2,20-2,45

MONTICHIARI 0,80-0,95

0,98-1,08

GRANOTURCO ibrido naz.14% um.

Tonn.

189-190

201-202

196-198

204-205

kg.

2,30-2,85

Vitelloni da macello 24/30 mesi 1,35-1,54

1,20-1,37

SEMI di SOIA Nazionale

MANZE SCOTTONE 24 mesi

Vitelloni femm. da macello pezz. nere (kg. 450-500) p.v. 1,24–1,39

Tonn.

n.q.

395-397

390-395

Sorgo nazionale 205-208

1,00-1,10

MONTICHIARI 1,00-1,10

(da 46 a 55 kg) 1,10-1,40

(45-55 kg) 1,00-1,40

ORZO naz. Peso spec. 55-60 peso spec. 66-68

VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg ) frisona

Tonn.

n.q. n.q.

n.q. 229–231

n.q. 213-220

(p.spec. 63-65) 232-235

VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg) pie blue belga

kg.

2,50-3,70

MONTICHIARI 3,80-4,00

3,95-4,45

(pregiate 70 kg) 3,51-4,55

CRUSCA Alla rinfusa

Tonn.

163–165

146–147

146-149

149-150

BURRO pastorizzato

kg.

2,75-2,80

past. 2,70 centr. 3,25

2,30

FIENO Maggengo Agostano

Tonn.

135 – 150 di erba med. 135-150

114-138 129-142

Mag. 1° t. 122-127

Medica fienata 1° t. 120,0-130,0

kg.

(dolce) 4,95-5,15

5,05-5,20

n.q.

PAGLIA press. (rotoballe)

Tonn.

105 – 115

105-117

Erba med f. 1° t. 122-127

Paglia di frumento press. ball. 75-80

PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi

(piccante) 5,10-5,50

5,25-5,50

n.q.

7,70-7,95

7,80-8,00

7,75-8,00

PARMIGIANO REGGIANO fino a 24 m 11,75-12,05

8,40-8,60

8,75-9,15

8,75-9,00

PARMIG. REGG. 30 mesi e oltre 13,10-13,50

FRUMENTO tenero buono mercantile

SUINI Lattonzoli locali

15 kg

4,090

4,050

4,040

4,090

SUINI Lattonzoli locali

25 kg

3,180

3,140

3,130

3,180

SUINI Lattonzoli locali

30 kg

2,940

2,940

2,895

2, 950

SUINI Lattonzoli locali

40 kg

2,420

2,440

2,410

2,420

SUINI da macello

156 kg

1,310

1,373

n.q.

(da 144 a 156 kg) 1,321

SUINI da macello

176 kg

1,370

1,373

n.q.

(da 156 a 176 kg) 1,375

SUINI da macello

Oltre 176 kg

1,340

1,348

n.q.

(da 176 a 180 kg) 1,359

PROVOLONE VALPADANA oltre 3 mesi

kg.

kg.

GRANA scelto stag. 9 mesi

kg.

GRANA scelto stag. 12-15 mesi

kg.

Zangolato di creme X burrificaz. 2,10 --

PARMIGIANO REGGIANO 12 mesi 9,75-10,10

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì. Tutti gli aggiornamenti della tabella mercati, insieme ai collegamenti alle principali borse, sono sul sito: www.cremona.coldiretti.it.


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Salute

Sabato 3 Marzo 2012

GLI ORARI CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00.

PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi c ome indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario:da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Dove: Medicina del Lavoro, padiglione 10 Impegnativa del medico curante. Allergologia per sospetti professionali Tel. 0372 408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 13.00; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia dalle 09.00 alle 13.00 da lunedì a venerdì. Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, d alle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari.

PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Dove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10 Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante. Le prenotazioni vengono effettuate telefonando allo 0372 408178 da lunedì a venerdì dalle 10.30 alle 13.00; oppure personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia da lunedì a venerdì dalle 09.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.

Gioacchino Caresana, dermatologo: «Le abitudini alimentari sbagliate possono favorirne l’insorgenza

La psoriasi, un tabù da superare E’

la psoriasi porta ad un drastico miglioramento della qualità della vita dei pazienti che ne sono affetti».

di Laura Bosio

una patologia che spaventa gli italiani, tanto che molti la chiamano "la nuova lebbra". Stiamo parlando della psoriasi, un disturbo che ancora oggi mette a disagio i malati, oltre 2 milioni e mezzo nel nostro paese. Per molti è un tabù, qualcosa di cui vergognarsi. Nella realtà è una patologia che si può curare. Ne abbiamo parlato con il dottor Gioacchino Caresana, direttore dell'unità operativa di dermatologia dell'Ospedale di Cremona. «La psoriasi è una patologia molto frequente nell’etnia caucasica, che quella attualmente più diffusa in Italia, in Europa e nel mondo occidentale» spiega il dermatologo. «Si stima che dal 2 al 3% della popolazione ne soffra. Si tratta quindi di un dato epidemiologico molto consistente e significativo anche in termini di bisogni assistenziali e spesa farmaceutica». Quali sono le caratteristiche di questa patologia e quali sono le cause? «Si tratta di una patologia cutanea, ma che in alcuni casi può presentare un interessamento articolare associato. Sulla pelle si manifesta, nella sua variante più comune, la psoriasi in placche, con delle chiazze arrossate e inspessite ricoperte da squame biancastre. Nella forma cosiddetta "guttata" compaiono sulla pelle piccole chiazze arrossate e desquamanti. In queste forme spesso l’evento scatenante può essere un’infezione intercorrente delle alte vie respiratorie. Più rare sono le forme di psoriasi invertita che interessano le pieghe cutanee come inguine, ascelle, solchi interglutei: le forme di psoriasi pustolosa, circoscritta e generalizzata, le forme di psoriasi cheratodermica palmo-plantare e le gravi forme di psoriasi eritrodermica. A queste forme cutanee può inoltre associarsi un interessamento articolare noto come artopatia psoriasica, che in alcuni casi può risultare gravemente invalidante per il paziente. L’affinamento progressivo delle metodiche di diagnostica per immagini permette di individuare sempre più precocemente l’interessamento articolare associato alle forme di psoriasi cutanea e ha evidenziato come l’interessamento articolare risulti essere molto più frequente (fino al 50% dei casi) di quanto lo si ritenesse in passato. Per quanto riguarda le cause della psoriasi risulta sempre più evidente l’origine polifattoriale a cui concorrono fattori genetici, fattori immunologici, fattori metabolici e fattori ambientali. Quali sono i sintomi a cui fare attenzione? «Le manifestazioni cutanee iniziali talvolta sono modeste; le sedi più frequentemente colpite sono i gomiti, le ginocchia, il cuoio ca-

Il dottor Gioacchino Caresana, direttore dell'unità operativa di dermatologia dell'Azienda ospedaliera di Cremona

pelluto. Il prurito può essere presente, ma non è un sintomo costante né patognomonico, cioè peculiare della psoriasi. Attenzione va prestata all’insorgenza di dolori e rigonfiamenti articolari. Anche l’alterazione delle lamine ungueali (unghie) può essere un segno di psoriasi e indice predittivo di possibile interessamento articolare».

Recentemente la stampa nazionale ha definito la psoriasi "nuova lebbra" per indicare la paura che ne ha la gente. Per quale motivo questa fobia? «Non sarebbe la prima volta che la psoriasi viene associata alla lebbra anche se queste patologie sono ben distinte sotto il profilo eziologico: la lebbra è contagiosa, la psoriasi no. Fino al XIX secolo si faceva confusione tra queste due problematiche; confusione a cui contribuiva l’uso di termini ambigui come “psora lepromatosa” per definire quadri che attualmente vengono definiti semplicemente come psoriasici. Ciò che purtroppo accomuna ancora oggi lebbra e psoriasi è il disagio psicologico che grava su chi è affetto da psoriasi: una malattia che può portare a sentimenti di emarginazione ed inadeguatezza nella vita di relazione quotidiana con implicazioni nella sfera lavorativa, ricreativa, affettiva e sessuale. La risoluzione clinica del-

Parliamo di cura: in che modo si può affrontare questa patologia dermatologica? «Fortunatamente rispetto al passato le possibilità terapeutiche sono decisamente migliorate e ampliate. Dopo i farmaci per via orale che sono stati sviluppati negli ultimi decenni del secolo scorso (metotressato, acitretina, ciclosporina) e le terapie a raggi ultravioletti (Uva più psoraleni e Uvb a banda stretta), il nuovo millennio ha portato all’avvento di una nuova classe di farmaci, i cosiddetti farmaci biologici. Non bisogna farsi fuorviare dal nome: non si tratta di rimedi semplici e naturali, ma sono il frutto di sofisticate e complesse ricerche di biologia molecolare, abbinate all’impiego di batteri geneticamente modificati per la produzione di molecole ad azione immunosoppressiva selettiva, che agiscono su specifiche fasi del processo patogenetico della psoriasi. Tali farmaci vanno riservati ai casi più gravi e complessi, quan-

do non sono efficaci o sono controindicate le terapie convenzionali; mentre per i casi meno gravi, che fortunatamente sono la maggioranza, possono essere sufficienti le terapie locali topiche e la fototerapia con raggi ultravioletti». Esiste un modo per prevenire? «Oltre alla prevenzione secondaria ,che consiste nella diagnosi precoce seguita da un tempestivo ed efficace intervento terapeutico, vi sono prove convincenti che abitudini alimentari scorrette ed i conseguenti squilibri metabolici associati ad aumento dell’indice di massa corporea possano favorire l’insorgenza della psoriasi in persone geneticamente predisposte. Anche il fumo di sigaretta può svolgere un ruolo aggravante nella patologia. Quindi la prevenzione della psoriasi passa attraverso stili di vita equilibrati anche sotto il profilo voluttuario e alimentare».

di Ermanna Allevi

Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA

Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA) Gentile Naturopata buongiorno e complimenti per la sua rubrica che leggo sempre con grande interesse. Fra poco inizia la primavera e sento che la mia pelle ha bisogno di pulizia, cosa si può fare per aiutare la pelle a ripulirsi? Le malattie della pelle hanno a che fare con l'emozione? A cosa serve la pelle credo mi sia chiaro, ma mi sfugge un aspetto che trovo sempre quando lei spiega qualcosa. Spero possa accontentarmi e di trovare la spiegazione nella sua risposta. Grazie, Agata La pelle riveste il nostro corpo e stabilisce il confine fra noi e il mondo esterno. Il suo compito è quello di proteggere i rapporti col mondo esterno, attraverso l'utizzo dei tre strati con cui è composta: epidermide, derma, ipoderma. Contribuisce anche a difendere il corpo da germi e radiazioni solari attraverso le ghiandole sudoripare e sebacee. Per questo motivo, il ruolo che svolge nalla nostra vita quotidiana è di primaria importanza. Una pelle curata e sana

ci farà sentire anche più sicuri nel nostro rapporto con gli altri. La pelle riflette le condizioni di salute del nostro organismo. Essa subisce non solo l'influenza dell'ambiente esterno, ma anche degli organi interni con cui è in contatto attraverso la circolazione sanguigna. Motivo per cui, se la pelle presenta segni di intossicazione, depurandola si otterrà un buon effetto anche sugli organi interni e depurando gli organi interni si avrà, di conseguenza, un beneficio anche sulla pelle. La pelle rappresenta la sede dell'espressione delle emozioni, Sress, preoccupazioni, dolori, traumi e tutte le situazioni che possono alterare il nostro equilibrio emotivo possono trovare sfogo a livello cutaneo. Fra i vari rimedi che la natura offre per la pulizia della pelle troviamo la CALENDULA: i fiori contengono sostanze efficaci nel trattamento di diversi disturbi della pelle, la VIOLA DEL PENSIERO: i fiori proteggono, depurano e tonificano la cute, la BARDANA: le sue radici depurano la pelle migliorando acne, sebo in eccesso, eczemi e dermatosi.

Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@naturopatia-cremona.com Oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it • Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372. • Riceve a Crema telefonando al 388 9037275.


Dottor Luigi Mitoli, medico-chirurgo ozonoterapia

Cosa fare dopo l’ozonoterapia. Consigli pratici per stare meglio Sempre a proposito dei piccoli segreti per non fare più del male alla nostra colonna vertebrale, vediamo ancora quali strategie difensive possiamo attuare. E’ importantee l’allenamento muscolare per combattere e prevenire il dolore. Camminare di buon passo o usare la bicicletta può essere utile. Ma per la bici attenzione alla posizione del manubrio, che sia più alto rispetto alla sella. Che ci allontani insomma il più possibile dalla posizione dei ciclisti professionisti. E’ utile anche la cyclette. Usare scarpe con tacchi non troppo alti, comode e facili da portare. Un bustino può dare sollievo,ma a lungo andare provoca indebolimento (ipotonia) dei muscoli addominali e paravertebrali. Ricordiamo che la colonna è sostenuta non solo dai muscoli della schiena, ma anche dagli aaddominali. Infine può esser utile anche una trazione della colonna vertebrale per allontanare i dischi troppo schiacciati tra loro e allevia il dolore. Quella indotta da macchinari è però sempre meno controllabile di una trazione “naturale”: Quindi usiamo un asse di legno liscio e lucido che ci dà un lieve scivolamento, appoggia-

mo l’asse in terra sollevandolo di circa 30 – 40 cm. da una parte sola e sdraiamoci a testa in giù e piedi in su. Sarà il nostro stesso peso a farci scivolare, distendendo e allontanando le vertebre senza esagerare. L’ultimo suggerimento riguarda l’idratazione. I dischi intervertebrali sono “fatti” di acqua e, quando sono sofferenti, un maggior apporto di acqua (un litro e mezzo al giorno almeno) non può che aiutarli. Ci dà fastidio bere acqua fuori pasto o ci dimentichiamo di farlo? Possiamo munirci delle bottigliette da mezzo litro d’acqua non gasata. E’ piu facile ricordarsene avendole sempre con noi, non pesa e psicologicamente non è troppa e tutta insieme. Se bere a digiuno ci appesantisce, possiamo scuoterla vigorasamente per ossigenarla rendendola più leggera, come quella di montagna. Va aggiunto che il massimo sarebbe poter bere l’acqua ozonizzata, prodotta da macchinari appositi, ottenendo così anche l’effetto di prevenire e curare le disbiosi intestinali e scongiurando la possibilità che l’acqua che beviamo sia inquinata da germi e batteri. Riceve a Cremona in via Giuseppina 21 Tel. 0372 434988 • 331 5825327

Continua la campagna “Gardenia Aism”

Continua fino all'11 marzo la campagna dell'Associazione italiana sclerosi multipla (Aism) dal titolo «Gardenia Aism». Scopo è raccogliere fondi da impiegare per una ricerca scientifica in corso al Centro di riferimento per la sclerosi multipla del Piemonte, all'ospedale di Orbassano, dove un'equipe di ricercatori, guidati da Francesca Gilli (che ha vinto il premio Rita Levi Montalcini Aism nel 2011 come giovane ricercatrice) ha individuato i sette geni coinvolti nel processo di adattamento immunologico materno e nello 'spegnimento' della malattia durante la gravidanza. Per contribuire alla ricerca, fino all'11 marzo è possibile inviare un sms al 45599, per donare un euro (da cellulare). Oppure si possono donare 2 euro chiamando il 45599 da rete fissa TeleTu o ancora da 2 a 5 euro per ogni chiamata fatta da rete fissa Telecom Italia, Infostrada e Fastweb. Inoltre, sabato 3 e domenica 4 febbraio in tremila piazze italiane si potrà acquistare la «gardenia Aism», allo scopo di sostenere la ricerca, portandosi a casa un simbolo a testimonianza del proprio impegno.

Obiettivo: realizzare interventi di sterilizzazione della popolazione canina e felina della Regione

Lotta al randagismo e tutela per gli animali

P

di Giulia Sapelli

romuovere il controllo demografico della popolazione animale e la prevenzione del randagismo; creare degli Uffici diritti animali presso le Province e i Comuni. Con questi obiettivi Regione Lombardia ha lanciato due bandi che stanziano complessivamente quasi due milioni di euro: 1,4 milioni per un primo progetto riguardante il controllo demografico e la prevenzione del randagismo, 500mila euro per un altro progetto dedicato allo sviluppo degli Uffici diritti animali. Questa doppia azione va nella direzione di mettere in atto quanto previsto dal Piano regionale triennale, varato a dicembre 2010, che prevede appunto la realizzazione di interventi di sterilizzazione della popolazione canina e felina, di prevenzione del randagismo e di incremento della presenza, a livello comunale e provinciale, di 'sportelli' dedicati agli animali”. Scendendo nello specifico dei due bandi, va sottolineato come la dotazione stanziata complessivamente per il primo vada suddivisa in tre diverse aree: 900 mila euro saranno destinati a finanziare le azioni volte a promuovere la sterilizzazione di cani ospitati presso i canili sanitari o i rifugi, 400 mila per la sterilizzazione di gatti di colonia e 100 mila per la sterilizzazione di cani e gatti di proprietà. Tre sono anche gli obiettivi prioritari indicati: incentivare la sterilizzazione dei cani senza proprietario, accolti presso i canili o i rifugi, per evitare

La Lombardia indìce due bandi: uno per il controllo demografico, l’altro per la creazione di Uffici - provinciali e comunali - per i diritti degli animali

29 via al piano di prevenzione veterinaria E' partito nei mesi scorsi il Piano regionale della prevenzione veterinaria: un documento importante perché ad esso è affidato il compito di definire i principi di riferimento, lo scenario, gli obiettivi strategici, i temi prioritari di intervento, gli strumenti attuativi che dovranno caratterizzare la prevenzione veterinaria fino al 2014. Obiettivi che dovranno essere perseguiti attraverso una sinergia tra i diversi soggetti attivi nel sistema sanitario lombardo. Il piano nello specifico dettaglia le modalità attuative di quanto indicato a livello nazionale per potenziare l’integrazione dei processi di programmazione sanitaria; tra gli obiettivi prioritari rientrano le attività volte a ridurre l’incidenza di rischi biologici e chimici per l’uomo; la promozione della salute degli animali attraverso la prevenzione/riduzione dell’incidenza delle malattie degli animali, così da sostenere l’allevamento e l’economia rurale; il miglioramento della crescita economica e della competitività attraverso la libera circolazione delle merci; la promozione delle corrette pratiche di allevamento per il benessere degli animali; le attività volte a minimizzare l’impatto ambientale. Un capitolo fondamentale riguarda i controlli sul settore alimentare, dove intervengono diversi livelli di governo: europeo, nazionale, regionale e locale. Rifacendosi al “Libro bianco sulla sicurezza alimentare”, il Piano indica i principi generali attorno a cui costruire un’efficace azione di sicurezza alimentare.

festa della donna in ospedale Per la Festa della donna, l'8 marzo, l'ospedale di Cremona da appuntamento a tutte le donne cremonesi con un Open day che mette la salute al centro dell'attenzione. Sarà quindi occasione per una giornata di visite e consulenze gratuite dalle 9 alle 17, senza prenotazione, presso i reparti di senologia, ginecologia e centro di emostasi e trombosi.

boom di infiammazioni intestinali

Stanziati per i 2 progetti rispettivamente 1,4 milioni e 500mila euro cucciolate indesiderate; assicurare condizioni di benessere alle colonie feline; evitare che proprietari di cani e gatti in condizioni di povertà possano abbandonare o cedere in maniera non corretta eventuali cucciolate. Va ricordato che a questo bando possono partecipare Asl, Comuni e Comunità montane, presentando progetti che dovranno essere realizzati entro il 1° dicembre 2013.

Per quanto riguarda il secondo bando, la somma complessiva di 500 mila euro si suddivide in 100mila stanziati per la creazione di nuovi Uffici diritti animali (Uda) provinciali, e 400mila per finanziare Uda comunali nuovi o già esistenti. L’attività di questi uffici si articola normalmente in azioni sia di front office (sportello per i cittadini per fornire informazioni, accogliere doman-

de, attivare procedure o spiegare opportunità) sia di back office (preparazione della modulistica, raccolta, gestione e organizzazione delle informazioni). Il bando si rivolge a Province, Comuni e Comunità montane; per poter accedere ai finanziamenti previsti dovranno impegnarsi a tenere aperti gli Uda per almeno cinque anni e a formare il personale che vi lavorerà.

Sempre più diffuse, soprattutto tra i giovani, le malattie infiammatorie croniche intestinali, che colpiscono circa 200mila italiani, soprattutto giovani tra i 20 e i 35 anni: patologie gravemente invalidanti, come il morbo di Crohn e la rettocolite ulcerosa, che negli ultimi decenni hanno fatto registrare un'esplosione di casi (quasi 8mila all'anno). Se negli ultimi 10 anni i malati sono cresciuti di circa 20 volte, nella popolazione pediatrica l'incremento è circa 20 volte superiore rispetto al trend segnalato negli adulti. Le cause sono tuttora incerte. Tra le teorie più accreditate vi è quella dell'igiene, secondo la quale il nostro sistema immunitario, non essendo più costretto a cimentarsi con le infezioni cui è stato esposto per millenni per via di pratiche igieniche eccessive, si rivolgerebbe verso tessuti o organi propri. Nei bambini i sintomi sistemici come il dimagrimento compaiono prima, facilitando la diagnosi. Per accelerare la diagnosi si sta cercando di codificare a livello internazionale le "bandiere rosse" delle Mici, cioè i campanelli d'allarme in presenza dei quali bisogna sospettare una di queste patologie, e si sta cercando di arrivare a un Registro nazionale per creare una banca dati di tutte le informazioni sulla storia clinica e sulle terapie.

a cura della dottoressa Annalisa Subacchi Nutrizionista, specialista in test intolleranze alimentari e diete personalizzate. Master in Nutrizione Fitness e Sport• Pesidente ALIAC Onlus di Cremona. Gentilissima dottoressa Subacchi, ci stiamo avvicinando al periodo primaverile. Esiste un’alimentazione specifica per sopportare meglio la mia allergia alle graminacee? Carla. Gentile Carla, chi soffre di allergie deve tenere conto della cross-reattività. Si tratta di una situazione in cui una proteina è in grado di creare delle somiglianze tra sostanze diverse con la conseguenza che chi soffre di allergie ad una data sostanza può trarre pericoli anche da un alimento che apparentemente non rappresenterebbe nessun danno. Per esempio: nel suo caso, l’allergia alle graminacee, soprattutto nel periodo dell’impollinazione , maggio-giugno, bisognerebbe evitare certi alimenti come pomodoro, anguria, melone, pera, mela, pesca, kiwi, agrumi, che apparentemente sembrano innocui, ma a causa della cross reattività pollini-alimenti potrebbero aumentare le

sue problematiche respiratorie o cutanee già provocate dall’impollinazione e dalla rinascita delle graminacee stesse. Dopo una dieta di esclusione, terminata l’impollinazione, possiamo reintrodurre tranquillamente gli alimenti. Attenzione perché le allergie possono anche portare un aumento di peso in quanto il corpo non riesce a nutrirsi correttamente causando uno stato di malnutrizione che porta ad una diminuzione di massa magra o muscolatura ed ad un aumento di grasso addominale. Sempre bene correlare alle allergie anche un piano alimentare ben bilanciato che possa sopperire alla mancanza di nutrienti causata dalla perdita di determinate sostanze.

La dottoressa Subacchi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@nutrizionistabiologo.it oppure a ilpiccolocremona@fastpiu.it Riceve a Cremona: presso L’ambulatorio Medicenter, via Giuseppina 21 (0372-434988) CREMONA: Ambulatorio Med di Gadesco Pieve Delmona (0372-803801) • Crema presso ambulatorio Santa Claudia (366-4759134)


SPORT

lo SERIE D

Pizzighettone cerca il tris col fanalino

Reduce da due vittorie consecutive, il Pizzighetone (secondo in classifica) cerca conferme domenica sul campo della Gallaratese, fanalino di coda. CLASSIFICA (27ª giornata) Castiglione 54; Pizzighettone 48; Mapello, Olginatese, Ponte San

Pietro-Isola 47; Caronnese 45; Voghera 40; Castellana 38; Darfo Boario, Rudianese 35; Seriate 34; Gozzano, Colognese 32; Pro Piacenza, AlzanoCene* 31; Fidenza 28; Fiorenzuola, Carpenedolo 27; Seregno* 26; Gallaratese 19.

Sambugaro: «Saremo protagonisti»

IL PERSONAGGIO Assente per mesi a causa di un infortunio, il centrocampista vuole arrivare ai playoff A Portogruaro ritorna Pestrin

Q

di Micheal Guerini

Filippo Sambugaro (foto Ivano Frittoli)

LA SCHEDA

uesta settimana conosciamo Filippo Sambugaro. Nato a Padova nel 1984, il centrocampista, in grigiorosso da ormai due stagioni, ha trascorsi nel Rovigo, nel Pergocrema e nel Piacenza, con il quale ha pure esordito in serie B. Infortunatosi ad agosto, dopo essersi sottoposto ad un delicato intervento, sta cercando di recuperare per ritornare in campo al più presto. E’ la tua seconda stagione a Cremona. Come ti trovi? «Molto bene, perché sono in una società importante della Lega Pro, che vuole vincere ed è molto ambiziosa». Nella tua carriera hai vestito sia la maglia del Pergo, sia quella del Piacenza, rivali storiche della Cremonese. Come è il rapporto con i tifosi visto i tuoi trascorsi? «Mi hanno accettato da subito. Sono del parere che se uno fa bene in campo e dimostra quanto vale, i tifosi dimenticano il passato di un giocatore. Inoltre, credo di aver dimostrato di voler bene alla squadra». Quale delle tue esperienze passate è stata la più significativa? «Di certo l’esordio in serie B con il Piacenza. Partire dalla serie D e arrivare nella serie cadetta è di certo un importante traguardo. La partita si giocava ad Empoli per la

STAGIONE

SQUADRA

SERIE

PRESENZE

RETI

2003-2004 2004-2005 2005-2006 2006-2007 2007-2008 2008-2009 2009-2010 2010-2011 2011-2012

Rovigo Rovigo Pergocrema Pergocrema Pergocrema Pergocrema Piacenza Cremonese Cremonese

D D C2 C2 C2 1ª Div. B 1ª Div. 1ª Div.

30 30 31 24 30 23 33 26 1

2 9 2 6 3 2 3 -

prima giornata della stagione. Sono entrato a partita iniziata e, nonostante abbia fatto poco, ho provato una forte emozione». Come mai hai deciso di militare nella Cremonese?

«Per il semplice fatto che la società mi ha richiesto e, vedendo le loro ambizioni di voler salire di categoria, ho deciso di accettare l’offerta». Parlando del presente, come

stai ora? «L’operazione effettuata a fine agosto, purtroppo mi ha compromesso la stagione. Adesso non sono ancora al 100%, poiché avverto ancora qualche fastidio che spero passi in fretta». In merito all’ultima gara, cosa puoi dirci della reazione dei tifosi che sventolavano fazzoletti bianchi in segno di protesta? «I tifosi hanno fatto una protesta contro una penalizzazione chiaramente ingiusta. Speriamo che la protesta possa servire a qualcosa, spero anche che ci possa essere una riduzione della penalità». Come valuti la stagione della squadra fino a questo momento? «Posso dire che stiamo facendo una buona stagione. Siamo partiti molte forte nelle prime gare e ciò ci ha permesso di recuperare subito lo svantaggio iniziale. Abbiamo avuto poi un piccolo calo, ma ci siamo ripresi alla svelta. Anche nell’ultima partita con il Trapani, nonostante la sconfitta, abbiamo dimostrato di essere in grado di giocare bene». Come concluderà, secondo te, il campionato la Cremonese? «La prima posizione ormai è difficile da raggiungere. Dobbiamo lottare fino alla fine per conquistare i playoff e sicuramente ce li giocheremo da protagonisti». Tifi per qualche squadra in particolare? «Diciamo che sono tifoso del Milan, anche se non in maniera sfegatata. Di certo non mi dispero per giorni se i rossoneri perdono».

(M.V.) Cornuti e mazzati per l’ennesima volta. Dopo il ko beffardo con il Trapani, anche la mano pesante del giudice sportivo (multa di 13.500 euro e inibizioni al presidente Arvedi ed a Turotti) lascia intendere che nessuno sta dalla nostra parte. Ma dov’è la novità? A Portogruaro la Cremonese è attesa da una sfida molto difficile contro una compagine quadrata, per fronteggiare la quale servirà mettere in campo tutta la rabbia accumulata in queste ultime settimane. Importante il rientro di Pestrin dopo la squalifica, non ci sarà invece Rigione, tra i peggiori in campo contro il Trapani. Incerto il recupero di Coralli in attacco. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Alfonso; Semenzato, Cesar, Minelli, Favalli; Fietta, Pestrin, Dettori; Filippini, Possanzini, Le Noci. All.: Brevi.

CLASSIFICA Trapani 49 Siracusa (-5) 40 Spezia 38 Pergocrema (-2) 38 Cremonese (-6) 35 SudTirol 35 Portogruaro 35 Barletta 35 Carrarese (-1) 34 Lanciano* (-1) 33 Frosinone 30 Prato 28 Triestina 27 Andria 24 Latina 23 Bassano 22 Piacenza* (-6) 21 FeralpiSalò 18

24ª Giornata Andria-Carrarese 2-0 Bassano-Portogruaro 1-0 Cremonese-Trapani 2-4 Latina-Prato 0-1 Piacenza-FeralpiSalò 2-2 Siracusa-Pergocrem 1-2 Spezia-Lanciano 1-0 SudTirol-Barletta 3-2 Triestina-Frosinone 1-2 Recupero Frosinone-Carrarese 1-0 Prossimo Turno (4-3 h 14.30) Barletta-Triestina Carrarese-Bassano FeralpiSalò-Latina Frosinone-Andria Lanciano-SudTirol Pergocrema-Spezia Portogruaro-Cremonese Prato-Piacenza Trapani-Siracusa (h 20.30)

PRIMA DIVISIONE Dopo Siracusa va all’assalto dello Spezia

Il Pergo delle sorprese ora sogna di Stefano Mauri

SERIE A

Vincente EUROPEI 2012 SQUADRE

QUOTE

11

SPAGNA

3,50

3,30

2,15

3,30

5,00

GERMANIA

3,75

2,15

3,15

3,40

OLANDA

8,00

CESENA

1,55

3,75

6,00

GENOA

2,15

3,30

3,30

INGHILTERRA

10

DATA

ORA

SQUADRA 1

SQUADRA 2

1

X

2

3/3

18.00

PALERMO

MILAN

4,25

3,75

1,75

3/3

20.45

JUVENTUS

CHIEVO

1,27

5,00

4/3

12.30

PARMA

NAPOLI

3,30

4/3

15.00

UDINESE

ATALANTA

1,75

4/3

15.00

SIENA

CAGLIARI

4/3

15.00

FIORENTINA

4/3

15.00

LECCE

4/3

15.00

ROMA

LAZIO

2,30

3,30

3,00

ITALIA

12

4/3

15.00

BOLOGNA

NOVARA

1,70

3,50

5,00

4/3

20.45

INTER

CATANIA

1,70

3,60

4,75

FRANCIA

16

PORTOGALLO

18

RUSSIA

25

SERIE B

DATA

ORA

SQUADRA 1

SQUADRA 2

1

X

2

CROAZIA

40

3/3

15.00

BARI

CROTONE

1,95

2,95

4,50

3/3

15.00

EMPOLI

LIVORNO

2,55

2,85

3,00

UCRAINA

50

3/3

15.00

GROSSETO

TORINO

3,50

2,90

2,25

DANIMARCA

75

3/3

15.00

JUVE STABIA

NOCERINA

1,75

3,20

5,25

3/3

15.00

MODENA

CITTADELLA

2,35

2,85

3,35

IRLANDA

60

3/3

15.00

PADOVA

ALBINOLEFFE

1,55

3,50

7,00

POLONIA

60

3/3

15.00

PESCARA

SASSUOLO

2,00

3,75

3,25

REP. CECA

75

3/3

15.00

REGGINA

ASCOLI

1,70

3,25

5,50

3/3

15.00

SAMPDORIA

VERONA

2,15

2,90

3,75

SVEZIA

80

5/3

20.45

GUBBIO

BRESCIA

3,25

2,85

2,40

GRECIA

80

Punto Snai Cremona: Via Dante Ruffini, 28 www.snaicremona.it - info@snaicremona.it Punto Snai Codogno: Via Pandolfi, 13 www.snaicodogno.it - info@snaicodogno.it

Il Pergo, grazie a Joelson (da brocco “chiacchierato” per via di un suo presunto coinvolgimento nel “calcioscommesse”, si è trasformato in eroe gialloblu, ndr), con merito e giocando di contropiede (il football in fondo è cosa assai semplice) ha espugnato il campo del Siracusa per due reti a uno. E domenica, alle ore 14.30, tra le mura amiche dello stadio “Giuseppe Voltini” (che si spera finalmente gremito) attende al varco il nobile decaduto e quotato Spezia. Nota a margine: dietro a questo Pergocrema, sorprendente e vincente alla faccia dei (tanti) problemi, oltre alla mano del presidente Sergio Briganti (al netto dei guai, se la truppa cremasca viaggia forte in Prima Divisione, essenzialmente il Il tecnico Brini merito è suo) e all’apporto dei calciatori, indubbiamente c’è il lavoro del silente (ma bravo) trainer Fabio Brini (voto 8), vale a dire colui il quale, sino a ieri, suo malgrado nonostante i buoni risultati sin qui ottenuti, si trovava in mezzo al fuoco (amico e forestiero) delle contestazioni. Briganti, massimo dirigente alle prese con varie difficoltà, per continuare il suo percorso calcistico cremasco, oppure, per cedere serenamente il testimone ha certamente bisogno di aiuto. Nei giorni scorsi, l’assessore allo Sport Maurizio Borghetti, per provare ad aiutare concretamente, o meglio finanziariamente, il sodalizio gialloblù cremasco (altrimenti l’estate, ahimé, potrebbe nuova-

mente riservare sofferenze) ha convocato i poteri forti ed economici autoctoni. Inutile negare l’evidenza: sul rettangolo verde agonistico l’intramontabile Pergolettese, ricostruita due volte in soli cinque mesi, viaggia veloce, purtroppo sul fronte societario (e dintorni) invece c’è parecchio da fare. Dunque, in blocco o in parte (cioè acquistando una percentuale di quote), il club “canarino” è in vendita: se qualcuno ha proposte serie da mettere in campo, questo è il momento giusto per farle, a patto però che il management lazial-cremasco, senza inutili giri di parole metta chiaramente le carte in tavola per avviare una proficua discussione. E’ insomma un’annata strana, questa per il Pergocrema: da un lato la squadra vola e sogna in classifica, dall’altro bisogna fare chiarezza sul futuro dirigenziale. E continua intanto a tenere banco la questione “Voltini”: per allestire la “PergoArena” da serie B (Briganti sogna di costruire uno stadio con annesso un centro commerciale ad hoc), l’assessore Borghetti, al privato che si assumesse l’onere di costruire un impianto da 8mila posti vorrebbe dare in cambio l’area immobiliare di viale De Gasperi (quella del Voltini, per intenderci). E’ quindi una realtà, quella calcistica gialloblù, in movimento: verso quale direzione lo scopriremo presto. PROBABILE FORMAZIONE Cicioni, Celjak, Rizza, Angiulli, Cuomo, Fabbro, Tortolano, Babù, Pià, Cazzamalli, Joelson. All.: Brini.

Crema 1908, delicata sfida-salvezza a Verola ECCELLENZA

(S.M.) Gli applausi al Crema 1908, i tre punti al Sant’Angelo (2-3). E questa la chiave di lettura del match andato in scena, domenica scorsa al Voltini? Mah! Opposti alla capolista ormai in serie D, i cremini hanno disputato una partita gagliarda, ma purtroppo la classifica piange. E domenica c’è la sfida salvezza con la Nuova Verolese.

CLASSIFICA (23ª giornata) Sant’Angelo 47; Pro Desenzano 38; Travagliato 37; Sancolombano 35; Rigamonti Nuvolera 32; Palazzolo 31; Sarnico 30; Oltrepo, Dellese, Orsa Corte Franca 29; Villanterio, Chiari 27; Ciliverghe Mazzano, Vallecamonica 25; Castellucchio 22; Crema 1908, Nuova Verolese 21; Codogno 1908 11.


Sport

Broni-Crema vale la vetta solitaria SERIE B

Doppio colpo del Basket Team Crema. Oltre ad aver vinto nettamente il secondo derby stagionale contro l’Assi Manzi Cremona (64-42), ha sfruttando il passo falso interno del Broni e lo ha raggiunto in vetta alla classifica. E domenica alle 18 in terra pavese va in scena il big-match che vale la vetta solitaria. Tornando al derby, la formazione cremasca ha dominato il match grazie a una buona prestazione corale e con Caccialanza (13 punti) e Conti (11) come migliori marcatrici.

Sottotono, invece l’Assi Manzi: solo la Marcolini (16 punti) e la giovane Scarsi si sono salvate dal grigiore generale. Sabato sera le cremonesi hanno la possibilità di riscattarsi contro il modesto Vittuone, consapevoli che è vietato sbagliare. CLASSIFICA (20ª giornata) Crema, Broni 36; Valmadrera 34; Costamasnaga 28; Lussana Bergamo, Carugate 22; Usmate 18; Cremona 18; Albino 16; Cantù, Villasanta, Vittuone 12; Pontevico 6; Lodi 4.

Sabato 3 Marzo 2012

31

Erogasmet, assalto agli invincibili SERIE C

Sconfitta amara per l’Erogasmet Crema, vogliosa di riscattare il ko interno con il Lecco, ma inaspettatamente battuta dal fanalino di coda Bergamo. Un match terminato dopo due tempi supplementari, con il punteggio di 75-65 per gli orobici. Qualche decisione arbitrale discutibile e una prestazione non proprio all’altezza del valore della squadra, hanno condannato i cremaschi al secondo ko di fila. Ma non c’è tempo per recriminare, perché sabato sera è in programma il match

casalingo contro la capolista Monticelli Brusati, ancora imbattuta. Servirà una grande prestazione per provare a vincere. Confortante successo, invece, per Piadena che ha travolto Bernareggio (80-62) e sabato sera proverà a ripetersi a Varese. CLASSIFICA (23ª giornata) Monticelli Brusati 46; Crema, Desio 34; Saronno, Urania Milano 32; Orzinuovi 30; Lecco 28; Piadena 26; Lissone 24; Pisogne 22; Gazzada Schianno 14; Bernareggio 12; Meda 10; Varese, Brescia, Bergamo 8.

Vanoli Braga, con Roma serve l’impresa

Doppio impegno casalingo per i biancoblu: domenica contro l’Acea e mercoledì con la diretta concorrente Teramo

SERIE A I numerosi acciacchi preoccupano coach Caja proprio nel momento topico della stagione

A

di Giovanni Zagni

rchiviata non senza problemi la sconfitta di Biella, la Vanoli Braga va preparando i “dieci giorni dieci” - tra domenica scorsa e mercoledì prossimo - probabilmente i più pesanti dell’intera annata agonistica. Purtroppo il match con l’Angelico ci ha regalato una situazione infortuni davvero sconcertante, con Cinciarini, Rich, Lighty e D’Ercole acciaccati in maniera più o meno seria, cui va aggiunta la perdurante difficoltà di Tusek, che almeno ha ripreso a correre, anche se non al massimo della velocità. Insomma, quel maledetto viaggio in Piemonte, insieme alla sconfitta ed a una prestazione assolutamente insufficiente in fase offensiva (ma non sono mancate nemmeno le amnesie difensive, specie a rimbalzo) ci ha portato tante situazioni di cui la Vanoli Braga ed i suoi tifosi avrebbero volentieri fatto a meno. Ma adesso l’ultima cosa da fare è “piangersi addosso” e disperare. Domenica alle 18.15 arriva al PalaRadi l’Acea Roma e mercoledì prossimo troveremo la Banca Tercas Teramo alle 20.30. Due partite che teoricamente si potrebbero vincere per continuare a sperare in tempi migliori. Sarebbe stata fatica improba

La Bissolati col fanalino

22ª Giornata Biella-Cremona 73-62 Bologna-Teramo 86-71 Cantù-Treviso 79-67 Caserta-Varese 87-91 Milano-Casale M. 83-60 Roma-Siena 77-76 Sassari-Avellino 87-73 Venezia-Pesaro 87-61 Riposa: Montegranaro

CLASSIFICA Siena 30 Milano 26 Bologna 26 Sassari 26 Venezia* 24 Cantù* 24 Avellino 24 Pesaro* 22 22 Prossimo Turno (4-3 h 18.15) Varese 20 Teramo-Venezia (3-3 h 16.10) Biella Roma 20 Avellino-Cantù Varese-Bologna Caserta 18 Pesaro-Caserta Treviso 16 Treviso-Casale Monferrato Montegranaro* 14 Cremona-Roma Teramo 14 Biella-Montegranaro Cremona 12 Siena-Milano (h 20.30) Casale M. 10 Riposa: Sassari

anche in condizioni normali far punti, specialmente con Roma, figuriamoci con questi “chiari di luna”, ma bisogna guardare avanti con fiducia e serenità nonostante tutto. Possono essere proprio contrattempi e difficoltà imprevedibili a dare una carica anche superiore alle aspettative, ad un gruppo di perso-

PALLANUOTO

BOXE

Dopo l’incredibile sconfitta casalinga contro Varese, maturata nell’ultimo tempo, con la Bissolati in vantaggio di tre reti, i cremonesi devono voltare pagina e incamerare i tre punti nel match di sabato alle 19.30 contro la Bocconi Sport, fanalino di cosa ancora a quota zero. Un successo proietterebbe la Bissolati in una tranquilla posizione di classifica, ma guai a pensare che sia un sfida facile. CLASSIFICA (6ª giornata) Torino, Piacenza 18; Farnese, Osio 12; Varese 9; Monza 7; Milano 6; Bissolati 4; Treviglio 3; Bocconi Sport 0.

Dernini e Bouaroui avanti tutta! I due pugili che l’Abc ha portato al Torneo di Rovereto, hanno superato brillantemente i quarti di finale ed il 31 marzo saranno nuovamente sul ring della cittadina trentina per giocarsi un posto in finale. Quasi un record per Fulvio Dernini (nella foto): gli è bastato il primo pugno, un gancio sinistro corto ed efficace per sventare l’attacco del romagnolo Cardinale (Boxe Riccione) e costringilo alla resa con l’occhio destro gonfio come un melone. Ora lo aspetta, in semifinale, il numero 2 d’Italia, Carmine Cirillo, 142 incontri all’attivo, di cui oltre 40 in azzurro. Il migliore in assoluto tra i partecipanti al torneo, ma Dernini punta a fare la sorpresa e i mezzi per uscire vincente da questa sfida li

ne che vogliono assolutamente mantenere la categoria, dai giocatori ai tecnici, alla società, al presidente e perché no... agli appassionati. L’Acea Roma è avversario tosto, non per nulla domenica scorsa ha messo sotto Siena (77-76) ed oggi aspira ad un posto nei playoff che non è lontanissimo in classifica, per cui

Rich a canestro contro Bologna (foto Castellani)

arriverà sotto il Tor-razzo con le giuste motivazioni ed ambiziosi progetti. Dopo il cambio del coach, Calvani al posto di Lardo, i capitolini hanno ingranato le marce giuste e fidando su un organico di gran valore e notevole consistenza fisica, stanno scalando posizioni ed hanno abbandonato decisamente le zone

Al PalaRadi domenica ore 18.15 VANOLI BRAGA CREMONA: 4 Lighty, 5 Cinciarini, 7 Lottici, 8 Antonelli, 9 Tabu, 10 D’Ercole, 11 Perkovic, 12 Milic, 15 Rich, 17 Tusek, 18 Belloni. Coach: Caja. ACEA ROMA: 7 Marchetti, 8 Tonolli, 9 Mordente, 11 Crosariol, 13 Datome, 14 Dedovic, 15 Kakiouzis, 16 Gordic, 18 Maestranzi, 24 Tucker, 30 Varnado, 55 Slokar. Coach: Calvani. basse della graduatoria. Mordente, Datome Maestranzi, Dedovic, Gordic, Tucker, Slokar e l’ex Kakiouzis, sanno farsi valere in ogni circostanza, per cui aspettiamoci un confronto ricco di insidie per i biancoblu. Ci vorrà un miracolo, o almeno un “mezzo miracolo” per cogliere un successo ristoratore ed indispensabile sarà l’aiuto dell’appassionato pubblico di casa nostra, già protagonista al fianco della squadra nel match contro Bologna. Auspicando che fisioterapisti e personale sanitario aiutino il gruppo a trovare entro domenica pomeriggio la condizione accettabile per essere competitivo, confidiamo nella buona sorte e nella voglia di provarci, di tutti quelli che scenderanno in campo. RECUPERO Avellino-Teramo 75-63.

Ottime prestazioni dei due pugili dell’Abc nel Torneo di Rovereto, che torna il 31 marzo

Dernini e Bouaroui volano in semifinale

può trovare. Nella boxe fatta di tecnica e di colpi efficaci, Ahmid Bouraoui, per contro, non ha avuto vita facile contro il toscano

Adriano Salaris (Pugilistica Lucchese). Amid Bouraoui è l’unico Youth iscritto tra i pesi medi. Gli altri lo sovrastano tutti in età e quindi in esperienza. Al pugile di Lucca, il cremonese rendeva ben 12 anni e l’esperienza è servita a Salan-dris per tenerlo a bada per le prime due riprese. In quella decisiva, però, Bouraoui è andato all’arrembaggio ed ha scaricato tutta la sua rabbia con colpi efficaci al corpo che hanno costretto il rivale a rifugiarsi spesso in clinch e a lasciare il successo nelle sue mani. Anche per lui il 31 marzo il tono riserva un avversario molto difficile, il 32enne Alessandro Farre che avrà, oltretutto, il vantaggio di combattere sul quadrato di casa e che ha passato il primo turno per assenza dell’avversario.

Snipe spegne 25 candeline

VELA

Il 2012 ha assunto un significato del tutto particolare, poiché la flotta Snipe di Cremona festeggia proprio quest’anno i suoi 25 anni di storia. Nata nel 1987 con l’iscrizione alla Scira (Snipe class international racing association) con tre barche, oggi ne può contare circa una decina, ma con anche tanti altri velisti iscritti alla classe come non proprietari: senza dimenticare ovviamente Renato Bruni, capitano di flotta oggi come allora. Due decenni, quelli trascorsi, ricchi di soddisfazioni agonistiche e iniziative per lo sviluppo e la promozione della vela.


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Sport

Sabato 3 Marzo 2012

TENNIS TAVOLO

Una vittoria e un successo per il Ggs

Undicesima giornata di campionato in chiaroscuro per il Ggs Ripalta Cremasca. In serie B1, Rossini, Tarocco e Frigiolini si sono imposti a fatica per 5-3 sul TT Vigevano, allontanandosi così dalle zone basse della classifica. Nel prossimo

turno sfida in trasferta a Monza con la Corona Ferrea. Pessima sconfitta, invece, per l’altra squadra di B1 contro il Brescia, che con questa vittoria ha raggiunto in vetta il Ggs ed il Parma confermandosi interessante outsider. Sconfitta dura da

digerire soprattutto per il punteggio (5-1). Sabato a partire dalle ore 20.30 presso la Palestra di Ripalta è in programma il match contro il San Polo, formazione di bassa classifica Sarà un pronto riscatto per Manukian, Oldoni e Gusmini?

Icos all’assalto della Coppa Italia Pomì Casalmaggiore in campo a Pontecagnano nel recupero: in palio il quarto posto solitario in classifica

SERIE A2 Violarosa impegnata sabato nella difficile semifinale contro la formazione di casa

F

ine settimana impegnativo per Crema e Casalmaggiore, malgrado il campionato sia fermo. Partiamo dall’Icos Crema, impegnata nella final four di Coppa Italia, in scena nel week end a Giaveno. Sabato 3 marzo sono in programma le semifinali al PalaBancaReale di Giaveno: Loreto-Santa Croce (ore 15.30), Giaveno-Crema (18). Poi domenica si giocheranno le due finali: quella per il 3° posto alle ore 15.30 e quella che assegnerà la coppa alle 18. In campo ci sono le tre formazioni che stanno dominando la serie A2 e il match più incerto è quello tra la squadra di casa e l’Icos, che dovrà sfoderare una grande prestazione per conquistare la finale. Le violarosa stanno attraversando un ottimo momento di

Caterina Fanzini (Icos Crema)

forma, trascinate da una super Togut, tornata finalmente sui suoi livelli e lo hanno dimostrato anche nell’ultimo match di campionato vinto facilmente

contro Pontecagnano per 3-0 (Fanzini 16, Togut 15 e Secolo 12). Quindi è lecito aspettarsi una grande prestazione anche in Coppa Italia. Niente riposo nemmeno per la Pomì Casalmaggiore, che ha sicuramente superato il periodo di appannamento e con grande autorità si è sbarazzata di Montichiari nell’ultimo turno (Zago 19, Kucerova 14). Sabato pomeriggio le ragazze di Milano giocano a Pontecagnano il recupero della 18ª giornata, rinviata per maltempo. Un’ottima occasione per la Pomì, che vincendo conquisterebbe il quarto posto solitario: un traguardo di grande prestigio per una neopromossa. Attenzione però alla voglia di riscatto del Pontecagnano, a caccia di punti per puntare alla salvezza.

Serie A2 21ª Giornata Casalmaggiore-Montichiari 3-0 Crema-Pontecagnano 3-0 Forlì-Sala Consilina 1-3 Giaveno-San Vito 3-0 Loreto-Frosinone 3-1 Matera-Santa Croce 1-3 San Severino-Fontanellato 1-3 Soverato-Busnago 3-2 Prossimo Turno (11-3 h 18) Busnago-Loreto Fontanellato-Soverato Frosinone-Forlì Montichiari-Crema Pontecagnano-Mstera Sala Consilina-Casalmaggiore Santa Croce-Giaveno San Vito-San Severino

CLASSIFICA Giaveno 53 Loreto 52 Crema 51 Santa Croce 44 Casalmaggiore* 42 Busnago (-4) 36 Soverato 32 Montichiari* 28 S. Consilina (-1) 26 Frosinone* 23 Fonta-nellato 22 San Severino 21 San Vito* 18 Pontecagn.* (-1) 14 Forlì* (-3) 9 Matera 9

VOLLEY B2

Dopo l’inattesa sconfitta interna contro Parma i blues cercano l’immediato riscatto

Reima ferita, a Verona ritrova Faccioli

La Reima Crema, giocando una delle peggiori partite stagionali, ha perso la prima partita fra le mura amiche del PalaBertoni contro l’Opem Audax Parma, interrompendo una striscia positiva di dieci gare che durava dal 9 aprile 2011. Eppure i blues hanno vinto il primo set con estrema agilità, dopodiché un calo di concentrazione ha permesso al Parma di vincere ai vantaggi, nonostante la buona partenza dei padroni di casa. Una decisione arbitrale molto contestata sul 24-22, ha innervosito Crema e ha permesso agli emiliani di pareggiare i conti nei set. A questo punto l’incontro ha preso una piega diversa e così punto su punto gli ospiti sono riusciti ad aggiudicarsi il terzo set. Purtroppo il colpo di coda che ha rimesso in piedi gare difficili come contro Verona e Costa Volpino, non è arrivato. Parma ha così chiuso la contesa e conquisto i tre punti, grazie ai quali si allontana dalle zone infuocate della classifica. Nonostante la

Fci lombarda alle elezioni

(F.C.) E va bene, se nessuno se la sente più di passare per bacchettone, mi offro volontario. Qui tutti ormai, si nascondono dietro il comodo conformismo della modernità e dell’apertura mentale, dei costumi evolutivi e della nuova morale, con tanti show senza precedenti. Lo scetticismo è legittimo, la prudenza obbligata. La cronaca, però, lancia segnali stonati di una burrasca senza precedenti, con sei dei nove consiglieri in carica del governo lombardo della Federciclo che si sono dimessi, sfiduciando il presidente Luigi Resnati, navigato dirigente brianzolo di Sovico, costretto quindi ad indire nuove elezioni. Il voto è previsto per il prossimo 17 marzo a Carugate. Tra i papapili aleggia il nome di Franco Bernardelli, presidente del comitato provinciale di Lodi, dirigente assai apprezzato. Staremo a vedere.

Il mondo della promozione sportiva si mobilita e per iniziativa delle associazioni nazionali Uisp, Csi, Aics e Us Acli, convoca un incontro delle società sportive per manifestare il disagio che sta vivendo lo sport di base, in conseguenza della crisi economica e finanziaria e dei tagli di risorse che a vari livelli sono stati operati dallo Stato centrale e dagli enti pubblici

La Reima Crema esulta dopo un punto

battuta d’arresto la graduatoria vede i ragazzi di Verderio ancora al vertice, anche se i punti di vantaggio sul Sassuolo sono stati dimezzati. «Gara molto brutta – ha affermato il team manager Andrea Mombelli – non è stata la Reima che eravamo abituati a vedere. Riprenderemo a lavorare per tornare prontamente alla vittoria». L’obiettivo è lasciarsi subito alle spalle questa sconfitta e prepararsi al meglio alla prossima gara di campionato che vede impegnata la Reima su campo del Pastificio Avesani Verona, settimo in classifica. Per l’occasione tornerà Pietro Faccioli, dopo un’assenza di ben quattro mesi. Con il suo rientro Verderio potrà contare su una freccia in più al proprio arco. CLASSIFICA (17ª giornata) Reima Crema 41; Sassuolo 38; Viadana 35; Montecchio 34; Modena Est 32; Cisano 28; Verona 26; Parma 25; Bedizzole 24; Castelnuovo 22; Costa Volpino 21; Argentia 20; Vignola 9; Piacenza 2.

CICLISMO

Confermata la corsa internazionale in programma il 25 aprile a Santa Maria della Croce

E’ sicuro, il 27° Liberazione si correrà

Malgrado tutto, sul ciclismo non piove! Sotto la spinta dei due “Angeli”, Bassi (presidente del comitato organizzatore) e Peia (presidente del Gruppo Ciclistico Arci Cremasco), che curano l’organizzazione della classica più antica, sono state sciolto le riserve, confermando il “27° Gran Premio Liberazione” internazionale, corsa riservata alle donne di Elite e Junior di Santa Maria della Croce di Crema, programmato il 25 aprile. L’ultima edizione è stata vinta da Giorgia Bronzini, 28 anni piacentina, con tre titoli mondiali in bacheca: quello della corsa a punti in pista (Pruszkow 2009) e due trionfi su strada di Geelong 2010 e Copenaghen 2011. La Bronzini ha fatto il suo debutto nel 2012 al Giro del Qatar, con la maglia della Diadora-Pasta Zara, pur essendo anche atleta del Corpo Forestale di Stato ed ha come

L’arrivo nel 2011

obiettivi stagionali il poker al “Liberazione”, poi dovrà difendere il titolo mondiale su pista nella corsa a punti in Australia e il 29 luglio correrà la prova olimpica su strada, che sarà il giorno più importante della sua carriera. Nella caccia alla maglia a cinque cerchi, dovrà misurarsi contro l’olandese Vos , le tedesche Worreck e Arndt e l’australiana Gilmore. • NEWS Marco Benfatto, 24enne padovano in forza al Team Idea

Milano, con una stilettata ha vinto sul traguardo del Memorial Lorenzo Mola a Botticino (Brescia), dopo il nono posto conquistato ventiquatt’ore prima alla Coppa San Geo (vinta da Cavasin). Nello sprint finale a ranghi compatti, i compagni della compagine di Pier Gaffuri, hanno designato la via del successo, poi agli ultimi 250 metri ha messo il turbo e si è imposto sul milanese Mirko Nosotti (Team Casati Milano Impian-

Iniziativa per salvaguardare lo sport di base

locali. La manifestazione si svolge sabato 3 marzo a Roma presso l’Acquario Romano, con lo slogan “Diamo voce allo sport di base”;. Vi prenderanno parte diverse centinaia di società sportive provenienti da tutte le regioni d’Italia per ribadire con forza le ragioni dello “sport so-

ciale” come risorsa insostituibile da sostenere, anziché da comprimere o addirittura azzerare. «L’attività sportiva - sostengono i promotori - contribuisce alla salute delle persone, serve a prevenire le patologie, svolge un’ azione educativa soprattutto fra i giovani, mette in relazione

persone di lingua e cultura diverse, aiuta la socialità di adulti e anziani, stimola la partecipazione democratica, educa al rispetto delle regole e dei dirittti e dei doveri di cittadinanza». Per tutte queste ragioni le associazioni promotrici avanzano alcune proposte innovative, a costo zero

ti) e al bresciano Nicola Ruffoni (Team Colpack), centrando la sua 19ª perla tra i dilettanti. Da sottolineare la quinta posizione del ligure Niccolò Bonifazio, della Viris Maserati Vigevano, al suo esordio in campo dilettantistico. Marco Zamparelli (Maltinti), invece, si è imposto nella volata ristretta della Firenze-Empoli. Trionfo in solitudine invece a San Michele di Piave (Treviso) per Andrea Magrin (Team Friuli ). Ad Andrea Viola (Farnese) allo sprint, infine, il Gp Industria a Civitanova Marche (Macerata). • GUARDINI CONCEDE IL BIS Andrea Guardini, 22 anni della Farnese Selle Italia, ha vinto la seconda e terza tappa al Tour de Langkawi, in Malesia, i primi successo dell’anno. Sonny Colbrelli è giunto quarto. Leader della corsa a tappe è Zabriskie. Fortunato Chiodo

per la pubblica amministrazione, per aiutare le società sportive a reggere il peso della crisi e continuare nella loro preziosa attività sul territorio. In particolare pongono l’accento sul riconoscimento del valore sociale dello sport nelle leggi di settore, a partire dai Piani sanitari, sia nazionali che regionali, come pure nella legge istitutiva delle Fondazioni bancarie.

BOCCE

“Acquarone”: sabato le finali

La gara nazionale femminile di domenica avrà un interessante prologo la sera preGalantini cedente con la finale del 23° trofeo “Acquarone dott. Prospero”, gara regionale organizzata dal Cral Aziende Sanitarie Cremonesi. Nei gironi eliminatori, tra gli altri, in evidenza Galantini-Guglieri, Miglioli-Salvaderi, CassettaGilberti, Ellani-Caccialanza, Pozzali-Zorza, Benna-Rota, VitaloniDaguati, Sacchini-Dotti e Folzini-Bergamaschi. Le finali, sotto la direzione di Franco Bassetti, inizieranno alle ore 18 (con gli spareggi) e si giocheranno sulle corsie del bocciodromo Ferroviario e del Palabosco, dove si concluderà la tradizionale manifestazione. *** • MEMORIAL MARTINETTI Bocciofile canottieri Bissolati e Casiratese protagoniste del memorial “Roberto Martinetti”, gara (con due finali) organizzata dal comitato tecnico di Crema. Nella categoria A/B vittoria di Mattia e Roberto Visconti, che in semifinale si sbarazzavano di Galantini-Guglieri ed in finale superavano Alessandro Chiappa e Paolo Scarpelli. Al quarto posto gli ombrianesi Bettinelli e Pietrobelli. Nella categoria C/D meritato successo di G. Battista Frecchiani e Pietro Sonzogni, che in semifinale eliminavano Branchi-Paloschi ed in finale avevano la meglio su Mario Raimondi e Andrea Paladini. Quarto posto per Rozza e Antonio Pedrignani. Ha diretto la gara Franco Cantelli, coadiuvato dagli arbitri Attilio Bisotti e Antonio Polenghi. Alle premiazioni erano presenti la moglie ed i figli di Martinetti, ineccepibile dirigente ed zelante arbitro prematuramente scomparso lo scorso anno. Massimo Malfatto

Neroverdi col Gussago

RUGBY

Crema Rugby forte coi forti e debole coi deboli. Questa potrebbe essere la sintesi di questa stagione del XV neroverde. Malgrado la sconfitta di Botticino (4515), il Crema ha però finalmente ritrovato grinta e gioco dopo due prestazioni non all’altezza. Contro la squadra più forte del campionato, che solo per le penalizzazioni non è al primo posto della classifica, i ragazzi di mister Zaini - in formazione altamente rimaneggiata e con giocatori in ruoli non abituali - hanno sfoderato una prestazione che non fa che aumentare i rimpianti per una stagione che avrebbe potuto essere di gran lunga migliore. Ora sono in programma due partite che il Crema deve assolutamente vincere per dare ossigeno ad una posizione di classifica preoccupante: quella con il Gussago, domenica sul campo amico e quella col Seregno. Formazioni battibili e sulla carta inferiori al Crema, se parliamo però di quello visto contro il Botticino. E cioè di un Crema sceso sul rettangolo verde senza timori reverenziali, deciso ad imporre il proprio gioco con tranquillità senza adeguarsi a quello degli avversari mettendo sul campo grinta e cuore. CLASSIFICA Cernusco 37; Marco Polo Cus Brescia 36; Botticino 33; Dalmine 24; Elephant Rugby, Gussago 21; Asola 14; Crema 11; Seregno 8.


Sport JUDO

CICLISMO

A Segrate si è disputato il campionato lombardo di Ju-no-kata, valido per l’ammissione alla finale del campionato italiano e solo le prime tre coppie classificate acquisivano il pass. Dopo l’oro a Firenze, nel trofeo interregionale “Coroma” e l’argento in Coppa Italia a Pordenone nel 2011, l’obiettivo minimo per Monia Castelli e Sara Barboglio era la qualificazione e, per raggiungerlo, le due judoka del Kodokan si sono sottoposte a duri allenamenti guidate da Ilaria Sozzi. E grazie ad una esecuzione di alto profilo tecnico e di estrema concentrazione, Monia Castelli e Sara Barboglio hanno stracciato tutte le coppie avversarie, conquistando la medaglia d’oro, oltre ovviamente al pass per le finali di Pordenone.

Per una decina d’anni il Gran Premio Sportivi Sestesi, dedicato alla categoria dei Dilettanti Juniores, ha aperto la stagione agonistica cremonese. Si correva il lunedì di Pasqua ed era una festa per tutti gli appassionati delle due ruote che si davano appuntamento sul percorso. Sparita la corsa di Sesto dal calendario, il suo posto viene preso dalla rinata Coppa Dondeo che, dalla tradizionale data della prima domenica di settembre, viene anticipata al 9 aprile. Coppa Dondeo che, passata dalle mani del Club Ciclistico Cremonese 1891 a quelle del Triathlon Stradivari grazie all’interessamento, oltre che del presidente del Club, Massimo Grezzi, soprattutto del Comune, dopo le note polemiche vicende, vivrà la sua grande giornata proprio nel giorno di Pasquetta. Data ideale per una corsa che si snoda sulle colline piacentine, che darà così l’occasione ai moltissimi appassionati

Castelli e Barboglio vincono a Segrate

Sabato 3 Marzo 2012

Dopo tante polemiche è stata finalmente ufficilizzata la data della corsa

La Dondeo si corre il 9 aprile

cremonesi per la classica gita fuori porta. L’organizzazione che si avvale anche dell’esperienza dell’ex presidente del CCC 1891 Fulvio Feraboli, è già all’opera e sta valutando di apportare qualche variante al percorso, che sicuramente avrà come punto di partenza ed arrivo il Bar Dondeo, davanti alla stazione. Quindi, d’ora in avanti, bando a tutte le polemiche. Ora entra in gioco solo lo sport e la competizione. La Coppa Dondeo è un patrimonio che la città non poteva perdere, che tutti i paesi che attraversa, soprattutto in collina, attendono di veder passare ogni anno, che è stata salvata e che quindi va organizzata in modo esemplare, come sempre aveva fatto per 64 anni il Club Ciclistico Cremonese. Sicuramente il 9 aprile assisteremo ad una corsa di grande spessore tecnico e agonistico. Cesare Castellani

DUATHLON

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Vittoria della Simic Ok anche la Dogana

Un esordio con i fiocchi per il Triathlon Cremona Stradivari: la società cremonese è salita con Mateja Simic sul gradino più alto del podio del duathlon di Sirone, prima prova del circuito nazionale. Vittoria netta quella dell’atleta slovena, che si sta preparando per il debutto in Coppa del Mondo tra un mese a Mooloolaba, in Australia. Bene anche Martina Dogana, che malgrado un attacco influenzale, ha disputato una prova più che positiva, traendo buone indicazioni da questo test in preparazione agli impegni sulle lunghe distanze. Dogana ha concluso al quarto posto a soli 15” dal podio Domenica ha fatto il suo esordio stagionale anche Csaba Rendes, con il 14° posto colto a Lima, in Perù.

SPORT WEEK

Il Milan vuole sfatare il tabù Palermo

SERIE A In Sicilia i rossoneri hanno spesso deluso. La Juve attende un passo falso dei rivali per conquistare la vetta

L’

impegno della nazionale (deludente con sconfitta casalinga per mano degli Stati Uniti) ha stemperato le tensioni dopo Milan-Juve, anche perché è già tempo di tornare in campo. Un turno sulla carta favorevole ai bianconeri, che ospitano sabato sera il Chievo, mentre il Milan è impegnato a Palermo, su un campo ostico e nelle ultime stagioni avaro di soddisfazioni per i rossoneri. Oltretutto Allegri è ancora alle prese con infortuni e squalifiche, che gli impediscono di schierare la formazione titolare. Basterà il ritorno di Ibra per difendere la vetta? Forse, anche se i rosanero in casa sono quasi infallibili e hanno voglia riscattare il pesante ko di Siena, favorito da un arbitraggio discutibile. Oltre al duello per il titolo, c’è anche l’interessante corsa ai preliminari di Champions. In primo piano il derby di Roma, che probabilmente concede ai giallorossi l’ultima occasione per rilanciarsi. In caso di mancato successo, il terzo posto rischia di diventare irraggiungibile. A conti fatti, alla Lazio potrebbe bastare un pareggio, ma in una stracittadina è difficile accontentarsi. Più abbordabile l’impegno

Basket: Siena ko col Real ma vola lo stesso ai quarti ZOOM

Ibra torna dopo la squalifica

25ª Giornata Atalanta-Roma 4-1 Bologna-Udinese 1-3 Cagliari-Lecce 1-2 Catania-Novara 3-1 Chievo-Cesena 1-0 Genoa-Parma 2-2 Lazio-Fiorentina 1-0 Milan-Juventus 1-1 Napoli-Inter 1-0 Siena-Palermo 4-1 Prossimo Turno (4-3 h 15) Bologna-Novara Fiorentina-Cesena Inter-Catania (h 20.45) Juventus-Chievo (3-3 h 20.45) Lecce-Genoa Palermo-Milan (3-3 h 18) Parma-Napoli (h 12.30) Roma-Lazio Siena-Cagliari Udinese-Atalanta

CLASSIFICA Milan 51 Juventus* 50 Udinese 45 Lazio 45 Napoli 40 Roma 38 Inter 36 Palermo 34 Catania* 33 Chievo 33 Atalanta (-6) 31 Cagliari 31 Genoa 31 Parma* 29 Fiorentina* 28 Bologna* 28 Siena 26 Lecce 24 Novara 17 Cesena* 16

per una rinfrancata Udinese, che vuole imporre la legge del Friuli anche con l’Atalanta, che però è un cliente assai scomodo. Impegno non semplice neppure per il Napoli, in campo all’ora di pranzo a Parma: i ducali non solo ancora al sicuro e hanno voglia di allontanarsi al più presto dalla zona retrocessione, ma ospitano una squadra che gode di ottima salu-

te, tornata in gioco per il terzo posto. Un match che si annuncia interessante e molto incerto. Poi c’è l’Inter, in pratica tagliata fuori dalla lotta per la zona Champions e costretta ad interrompere una crisi profondissima. Ma anche contro il Catania sarà dura per i nerazzurri, che non segnano da una vita e soprattutto accusano sempre un netto calo fisico nella

ripresa. Basterà l’orgoglio di tanti campioni per finire la stagione in modo dignitoso? Vedremo. In coda, molto delicata la sfida di Firenze tra i viola in crisi e il Cesena, all’ultima chance per non essere condannato già ai primi di marzo. Lo stesso discorso vale per il match tra Bologna e Novara. Fabio Varesi fabiovaresi16@libero.it

La Samp contro il Verona non ha alternative alla vittoria SERIE B

Sabato pomeriggio fari puntati su “Marassi”, dove la Sampdoria si gioca con il Verona una delle ultime possibilità per restare in corsa per i playoff. Con otto punti di distacco dal Varese, i blucerchiati devono fare il pieno sia con i veneti, che martedì nel recupero con l’Empoli. Ma battere il Verona non è facile per nessuno, figurarsi per una Samp spesso deludente sul proprio campo. 29ª GIORNATA (3-3 h 15) Bari-Crotone, Empoli-Livorno, Grosseto-Torino, Gubbio-Brescia (5-3 h 20.45), Juve Stabia-Nocerina, Modena-Cittadel-

la, Padova-AlbinoLeffe, Pescara-Sassuolo, Reggina-Ascoli, Sampdoria-Verona, Varese-Vicenza (2-3 h 20.45). CLASSIFICA Torino 56; Sassuolo 55; Verona 54; Pescara* 52; Padova* 46; Varese 45; Reggina, Brescia 42; Bari (-2) 39; Sampdoria*, Cittadella, Grosseto 37; Juve Stabia* (-4) 36; Livorno 30; Vicenza 29; Crotone (-1) 28; Gubbio, Modena* 26; AlbinoLeffe 25; Empoli* 24; Ascoli (-7) 23; Nocerina 18. RECUPERI (6-3 h 18.30) Modena-Padova, Pescara-Juve Stabia, Sampdoria-Empoli.

Mandorlini (Verona)

Due sconfitte indolore per la Montepaschi Siena. Prima in campionato a Roma, che non mette in discussione la leadership dei toscani, poi il ko il Eurolega contro il Real Madrid (90-102), che promuove comunque il team di Pianigiani ai quarti come prima in classifica e sentenzia l’eliminazione degli spagnoli. La final four di Eurolega è forse l’obiettivo primaria dei senesi, che nei quarti se la vedranno con l’Olympiacos Pireo, con il vantaggio del fattore campo. Ecco le altre sfide: Cska MoscaGescrap Bilbao, PanathinaikosMaccabi Tel Aviv e BarcellonaUnics Kazan. Molto soddisfatto il Coach coach Pianigiani, malgrado il ko: Pianigiani «Il primo posto del girone è un’impresa. Giocarci il match punto a punto fino al terzo quarto è stato decisivo per il nostro passaggio del turno e per questo sono molto contento. Risultato ottenuto contro avversari di grande qualità e con tanti infortuni che hanno penalizzato la squadra». Siena ancora una volta salva il basket italiano, visto che tutte le altre squadre sono state eliminate.

PALLANUOTO

Il settebello iridato affronta la Gran Bretagna a Cremona

Il 6 marzo alle 20.30 a Cremona (in diretta su Rai Sport 1) è in programma Italia-Gran Bretagna, ultimo incontro del gruppo B della World League di pallanuoto maschile (gli azzurri hanno già vinto il girone e sono qualificati alla superfinal in programma a Almaty, in Kazakistan, dal 12 al 17 giugno). L’Italia arriverà a Cremona il 4 marzo e sosterrà il primo allenamento alle 19 nella piscina comunale. Tutti gli allenamenti sono aperti al pubblico e i biglietti per assistere alla partita di martedì 6 marzo sono disponibili sul sito di Ticketone. I posti disponibili sono 900. Ecco i convocati dal ct Alessandro Campagna: Christian Presciutti (AN Brescia), Valentino Gallo, Amaurys Perez (CN Posillipo), Matteo Aicardi (Carisa Savona), Maurizio Felugo, Massimo Giacoppo, Niccolò Figari, Pietro Figlioli, Deni Fiorentini, Alex Giorgetti, Niccolò Gitto, Federico Lapenna, Giacomo Pastorino e Stefano Tempesti (Ferla Recco), Arnaldo Deserti (RN Bogliasco), Stefano Luongo (RN Camogli).


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Le ricette di Nonna Felicita

Sabato 3 Marzo 2012

Fusilli alle vongole

INGREDIENTI PER 6 PERSONE • 200 g di vongole • 400 g di pasta tipo fusilli • Un bicchiere di olio d'oliva • 200 g di pelati • 8 filetti d'acciughe sott'olio • 2 spicchi di aglio • Un cucchiaio di prezzemolo tritato

• Fate aprire le vongole sul fuoco vivo. • Fate cuocere la pasta in abbondante acqua salata • Sciogliete le acciughe in poco olio. • In una padella mettete olio abbondante e i 2 spicchi d'aglio e fate scaldare. • Aggiungete i pelati, tagliati a fette, e le vongole. • Scolate i fusilli e conditeli nella padella, unendo le acciughe. • Per finire, spolverizzare con il prezzemolo tritato.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 320 g di rigatoni • 150 g di tonno sott'olio • 40 g di nocciole • Un limone (scorza grattugiata) • Un cucchiaio di maggiorana • Un cucchiaio di prezzemolo • 5 cucchiai di olio extravergine d'oliva • Sale e pepe bianco

PREPARAZIONE

• 1Kg di patate • 350 g di farina • 1 uovo • 1 spicchio di aglio

• 60 g di burro • Acciughe sotto sale • Prezzemolo tritato • Sale

PREPARAZIONE • Lavate e lessate le patate, sbucciatele, passatele allo schiacciapatate, unite la farina, l'uovo e impastate. • Fate dei salamini e tagliateli a tocchetti di 2 cm. • Passateli sui rebbi di una forchetta con una leggera pressione e avrete così un buco all'interno e delle righe all'esterno. • Gli gnocchi devono essere lessati subito in abbondante acqua salata. • Intanto in una piccola casseruola fate sciogliere il burro con l'aglio schiacciato a fuoco bassissimo. • Stemperate le acciughe e unitele al burro. • Condite gli gnocchi con questa salsa e servite cospargendo la superficie di prezzemolo tritato.

Risotto ai moscardini e asparagi verdi

Rigatoni tonno e nocciole

Gnocchi al profumo di alici

INGREDIENTI PER 6 PERSONE

Primi di Mare

• Mettete nel frullatore le nocciole, metà del tonno, un cucchiaio di maggiorana e uno di prezzemolo, la buccia grattugiata del limone, 5 cucchiai di olio, sale e pepe. • Frullate il tutto finché andrete a ottenere un

Bigoli con le sarde INGREDIENTI PER 6 PERSONE • 400 g di pasta (bigoli) • 6 sarde di lago • Una manciata di prezzemolo

• Un bicchiere di olio extra-vergine • Sale • Uno spicchio di aglio

PREPARAZIONE • Pulite le sarde, lavatele, lasciatele asciugare su un canovaccio e poi tagliatele a pezzettini. • Rosolatele nell'olio caldo e, prima di spegnere, unire un trito di aglio e prezzemolo. • Lessate i bigoli in abbondante acqua salata; quindi scolateli e conditeli con il sugo di sarde.

composto cremoso. • Lessate i rigatoni in abbondante acqua salata, scolateli e conditeli con la salsa e il tonno rimasto e spezzettato. • Mescolate bene e servite.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 250 g di riso • 400 g di moscardini • 250 g di asparagi • 1/2 cucchiaio di trito di prezzemolo, timo, maggiorana • Sale, Pepe

• Brodo vegetale • Un bicchiere di vino bianco secco • 4 cucchiai di olio d'oliva • Uno scalogno • Una foglia di alloro

PREPARAZIONE • Pulite i moscardini eviscerandoli e privandoli di becco e occhi. • Lavateli e fateli lessare per 15 minuti mettendoli in acqua bollente non salata, aromatizzata con 1/2 bicchiere di vino e una foglia di alloro. • Mondate gli asparagi raschiandoli e privandoli della parte più legnosa dei gambi, quindi tagliateli a rondelle tranne le punte che dovranno rimanere intere. • Tritate lo scalogno, fatelo appassire in 3 cucchiai d'olio, unite il riso, tostatelo a fuoco vivo, bagnatelo con 1/2 bicchiere di vino e, non appena quest'ultimo sarà evaporato, aggiungete i moscardini, gli asparagi e un pizzico di sale. • Proseguite la cottura mescolando spesso e versando poco per volta il brodo (circa 700 g). Dopo 15 minuti, quando il riso sarà cotto al dente e ancora all'onda, spegnete e mantecatelo con un filo d'olio d'oliva crudo, una macinata di pepe, mezzo cucchiaio di trito aromatico. • Lasciate riposare il risotto, coperto, per un paio di minuti, quindi trasferitelo nel piatto da portata e servitelo subito.




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