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PICCOLO
Giornale
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Anno XII • n° 18 • MERCOLEDÌ 28 MARZO 2012
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Periodico • € 0,02 copia omaggio
Il dato sul territorio è superiore alla media europea: circa un morto la settimana. L’appello del prefetto
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ANCORA TROPPI GLI INCIDENTI MORTALI A pagina 6
Secondo le forze dell’ordine: «Bisogna intervenire su velocità e guida in stato ebbrezza, ma soprattutto fare opera di prevenzione»
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VANOLI BASKET PATRIMONIO DELLA CITTA’ ▲
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VENDITA FARMACI ON-LINE
Un acquisto rischioso Dottor Leggeri: «Si tratta di prodotti non certificati» ▲
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RIQUALIFICAZIONE EX SCAC
Carlo Malvezzi: «Bisogna garantire pari opportunità» ▲
VIOLENZA SULLA PAULLESE
genza all’ospedale di Crema dagli operatori del Soccorso, dove si trova in prognosi riservata ed in condizioni gravissime per «emorragia cerebrale post traumatica». Il facchino, oltre che per lesioni pluriaggravate, è stato de-
nunciato anche per simulazione di reato. Dopo il pestaggio, per avere un alibi, si sarebbe infatti allontanato ed avrebbe presentato una denuncia a Lodi per una presunta minaccia ad opera di uno sconosciuto armato di coltel-
lo. Ma il trucco non è riuscito ed il 35enne è stato rintracciato dai carabinieri di Pandino, titolari delle indagini, e denunciato, oltre che per lesioni aggravate, anche per simulazione di reato. Michele Scolari
Monsignor Vincenzo Rini parroco al Duomo di Casalmaggiore ▲
Bastonato per un sorpasso azzardato
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DIOCESI - NUOVO INCARICARICO
CALCIO PRIMA DIVISIONE
Cremo, obiettivo difendere la zona playoff ▲
o ha inseguito per oltre venti chilometri sulla Paullese e quando lo ha raggiunto l’ha preso a bastonate. E’ successo martedì mattina sulla statale 415 all’altezza del paese di Spino d’Adda. A finire denunciato a piede libero per lesioni pluriaggravate un 35enne facchino di Monte Cremasco, già conosciuto dalle forze dell’ordine per truffe e minacce. Un episodio di violenza dall’epilogo ancor più drammatico, specie se messo a confronto con i futili motivi dai quali era scaturito. Pare infatti che il tutto sia nato, a Paullo, da un acceso litigio per la viabilità: sembra che un fattorino 31enne abbia compiuto un sorpasso ritenuto azzardato dal facchino, che viaggiava immediatamente davanti a lui a bordo della sua Mercedes classe A. Il fattorino, ultimato il sorpasso, ha proseguito la propria strada diretto verso Cremona, ignaro di ciò che il 35enne aveva in mente. Il facchino lo ha infatti inseguito per oltre venti chilometri fin quasi a Spino d’Adda, dove il fattorino era diretto per effettuare una consegna in un’azienda del paese. Una volta giunto alla ditta, il 31enne si è visto piombare addosso la Mercedes del facchino il quale, sceso dal proprio mezzo, si è diretto verso il furgone del fattorino, intestato ad una ditta di catering di Paullo, lo ha trascinato fuori dall’abitacolo ed ha cominciato a suonargliele di santa ragione. Nella gragnuola di colpi, alcune bastonate hanno raggiunto alla testa il fattorino, procurandogli ferite gravissime. La vittima è stata trasportata e ricoverata d’ur-
PARLANO I TIFOSI
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CREMONA Clinic internazionale Corso per allenatori di basket giovanile
E’ stato presentato lunedì mattina, presso la sala dei Quadri di Palazzo comunale, il “Clinic internazionale” per allenatori del settore giovanile, che si terrà presso il palazzetto dello sport della Baldesio,
il 14 e 15 aprile. L’ evento, ideato e organizzato da Giorgio Gandolfi, ha come obiettivo la formazione e l’aggiornamento di tutti i coach di basket che vogliono ampliare le loro conoscenze.
Corrono voci che la società possa migrare A destra gli appassionati tifosi della Vanoli Braga sempre numerosi al PalaRadi (foto Castellani)
Vanoli Basket, patrimonio da salvare
Viaggio tra i tifosi della squadra biancoblu che spronano gli imprenditori ad aiutare l’attuale presidenza
R
di Federico Contini
educe da un successo storico ed emozionante nell’ultimo turno di campionato di serie A, contro la corazzata Emporio Armani Milano, la Vanoli Braga Cremona continua a scatenare la passione per il basket dei cremonesi, mai sazi di sport ad alto livello. C’è però un risvolto della medaglia che sta preoccupando e non poco i sostenitori biancoblu: quale sarà il destino di questa società? Se la salvezza nel campionato di serie A sembra quasi acquisita, appare molto più cupo il futuro societario, soprattutto dopo l’abbandono dell’ex patron Secondo Triboli, proprietario del 60% delle azioni e protagonista della scalata dalla B2 alla massima serie. Leadership passata dunque nelle mani di Aldo Vanoli, il quale sta traghettando la squadra a grandi risultati, ma che nel frattempo ha lanciato un appello: servono nuovi capitali per proseguire
l’attività ad alto livello. Appello, però, a quanto pare caduto nel vuoto, o meglio, respinto dal Comune al mittente con un secco: «Non siamo l’ufficio marketing della società». Incertezza sul futuro che mette in apprensione gli appassionati, vere vittime di questa situazione. Cosa fare dunque per salvaguardare una realtà che ormai da anni dà lustro alla città?
I tifosi interpellati hanno provato ad esprimere idee, opinioni e proposte che possano dare soluzioni. Si va da Gianni, tifoso sulla sessantina, a Luca giovane appassionato dei biancoblu, che hanno un unico messaggio: «La Vanoli Braga deve rimanere a Cremona, perché è un patrimonio della città». Un’affermazione tutt’altro che campata in aria, anzi volta
a scongiurare l’ipotesi, circolata in questi giorni, di possibili investitori che potrebbero “scippare” la squadra portandola lontano da Cremona. Una prospettiva che anche Stefano Raglio, appassionato tifoso, spera di scongiurare: «Sarebbe un peccato, dopo tanti anni di sacrifici fatti da parte della società e dopo aver avuto così tanto successo fra la gente, che tutto ciò finisse. Serve un progetto duraturo e non sottoscrizioni popolari, che risolverebbero solo provvisoriamente il problema». Come Luigi, che ribadisce: «Improponibile l’azionariato popolare. Qui non avrebbe seguito». Affermazioni che Mario condivide, aggiungendo: «La Vanoli Basket è Cremona e nuovi sponsor devono salvarla». Più dura invece Annalisa, tifosissima da anni della squadra di mister Caja, che si fa portavoce dei suoi “colleghi” del tifoso organizzato: «E’ ora che gli imprenditori cremonesi si sveglino e che creino una società importante per poter mantenere questa bella realtà
sportiva a Cremona, perchèé è qui che è partito il sogno della serie A». Sulla stessa linea è Aldo: «Nuovi capitali devono entrare, non possiamo permetterci la perdita di una ricchezza così importante per la città». Pessimista, invece, è Alessandro Ronca, uno dei soci fondatori della JuVi Cremona, gloriosa società di basket mai dimenticata dagli appassionati di questo sport: «La pallacanestro a Cremona ha tifosi preparati, ma purtroppo i capitali non ci sono. Siamo una terra di agricoltori non disposti ad investire denaro nel basket; la mia speranza è che non succeda, ma è probabile che la Vanoli Basket sia destinata ad essere assorbita». Tifosi, appassionati e cremonesi in generale, sembrano comunque tutti in sintonia nel lanciare un appello agli imprenditori di Cremona e non, per salvare un patrimonio della città, in modo che le tribune del PalaRadi, per molti anni ancora, possano esplodere di gioia per un canestro delle aquile biancoblu.
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Cremona
Mercoledì 28 Marzo 2012
Malvezzi: «Dobbiamo garantire pari opportunità»
Il progetto di riqualificazione prevede la realizzazione di aree commerciali, alberghiere e interventi per la rete stradale
Il progetto
Prenderanno il via a partire da settembre i lavori per la riqualificazione dell'ex area Scac, convertita su progetto della società proprietaria Toto Costruzioni Spa in area commerciale e dedicata al terziario. Parallelamente verranno realizzati nuovi collegamenti stradali e un sottopassaggio, da parte dell'amministrazione comunale, per facilitare fruizione e accessi. 73.400 metri quadri, di cui 15.400 metri quadri di superficie coperta, è la superficie totale che interesserà la realizzazione dell'area polifunzionale, come definita in sede progettuale, dell'ex Scac. A corredo dell’intervento di recupero, la realizzazione di un sottopassaggio che collegherà via Sesto e via Milano, piste ciclabili, aree verdi e un collegamento diretto tra via Sesto e via Milano. Nella zona non sono previsti insediamenti residenziali. La parte commerciale insisterà su un’estensione di circa 11mila metri quadri, dai quali sarà però escluso il commercio alimentare, mentre il terziario occuperà circa 8.600 metri quadri. niente centri commerciali, dunque ma solo medie strutture di vendita. Destinati al settore alberghiero, inoltre, 3.800 metri quadri, mentre poco meno di mille metri quadri saranno occupati da un ristorante. Al progetto si aggiungono nuovi parcheggi riservati all'area, per una superficie totale di 8.350 metri quadri.
Dal recupero dell’ex Scac 1.700.000 euro che il Comune investirà nella valorizzazione del centro
E’
di Martina Pugno
stato approvato il progetto di riqualificazione per l'ex area Scac, in via Sesto: secondo i dati forniti dal Comune, il piano di rilancio prevede la realizzazione di un insediamento commerciale con una superficie di vendita di circa 1000 mq, che si affiancherà a strutture alberghiere, palestre, uffici e ristoranti, per un totale di 73000 mq di territorio recuperato. I lavori prenderanno il via a settembre e comprenderanno, comunica sempre l’amministrazione comunale, il miglioramento della rete stradale per favorire automobilisti e pedoni, aumentando la sicurezza dell'area. Al progetto sono state tuttavia mosse critiche da parte dei piccoli e medi commercianti e delle associazioni di settore, che temono ripercussioni negative sul centro storico, già in difficoltà. Un rischio che invece è inesistente, secondo il vicesindaco Carlo Malvezzi. L’amministrazione comunale ritiene che la città trarrà benefici dalla realizzazione di un nuovo polo commerciale e dal recupero dell'ex area Scac? «I vantaggi sono molteplici: in questo modo si può risanare quella che costituisce una ferita aperta per la città. Un comparto abbandonato è una zona cittadina che si perde. L'area è proprietà di una società privata ed è catalogata come dismessa secondo il piano di Governo. Gli attuali proprietari, la società Toto Co-
struzioni, permetteranno invece di renderla un'area di interesse pubblico grazie all'operazione di bonifica dell'ex sito produttivo. Ad ogni modo, il piano attuativo da loro presentato è ancora in fase di progettazione, mentre i lavori inizieranno a settembre. In questo periodo di contrazione del mercato immobiliare ed edilizio, è importante avere soggetti che investono sul territorio. Tra i vantaggi anche il miglioramento della rete stradale, con la realizzazione di un collegamento diretto tra via Milano e via delle Industrie e un nuovo sottopassaggio tra via Sesto e via Milano. Come risponde alle critiche di chi teme una ulteriore decentralizzazione del commercio a danno dei piccoli e medi esercizi del centro storico? La questione, in particolare, è stata sollevata dai commercianti e dalle associazioni di settore... «Cremona non è più un'entità murata; lo è stata stati secoli fa, ma oggi occorre consentire la permeabilità del mercato. Il rilancio non deve passare attraverso
una politica protezionistica, che peraltro non è supportata da nessuna legge attuale. Al contrario, bisogna favorire la piena liberalizzazione. La competitività deve essere sviluppata attraverso un'azione sinergica tra le diverse realtà territoriali, e il Comune deve poter garantire le pari opportunità. Proprio per questo, sono
«Un comparto abbandonato è una ferita aperta per la città. Dal recupero dell’ex Scac benefici per tutti»
in corso e verranno portati avanti alcuni interventi per migliorare le condizioni di decoro e di qualità urbana, valorizzando il centro storico e con esso gli esercizi commerciali presenti. Tra questi interventi vi è la sostituzione dei lampioni, la razionalizzazione dei permessi per l'ingresso nella Ztl, il recupero del parcheggio di piazza Marconi e l'acquisizione di quello di via Glori. Cosa risponde invece a chi critica la realizzazione di nuove strutture alberghiere in un periodo di contrazione del turismo? Non si metterebbero ulteriormente in difficoltà le strutture già presenti? «Il progetto è stato proposto proprio dalla società Toto; gli operatori fanno investimenti sulla base di analisi di mercato, avranno dunque fatto le loro corrette e oculate valutazioni. Del resto, da sempre, è il dinamismo a smuo-
vere i mercati, non è impedendo gli investimenti che si potrà rilanciare l'economia del territorio. Al contrario, per invertire questa tendenza occorre favorire gli investimenti in grado di creare turismo e di fornire servizi alla città. Quali sono i costi e i benefici per il Comune? «Si tratta di un'opera che ha costi per l'urbanizzazione primaria e secondaria. L'attuale valore di mercato dell'ex area Scac è di 2.755.000 euro, che salirà a 4.483.000 euro in seguito agli interventi, per 1.700.000 euro a favore del Comune. Come verranno reinvestite queste somme? «Proseguendo nella riqualificazione del centro storico, ulteriore prova che costituisce una priorità per l'amministrazione comunale e che non verrà minacciato dalla riqualificazione dell'aria periferica».
Cremona
Mercoledì 28 Marzo 2012
I rischi dei farmaci on-line Acquisto di farmaci su Internet: occorre grande prudenza. Fondamentali la ricetta medica e la consulenza di un farmacista Dopo la morte di una donna a causa dell’ingestione di una sostanza acquistata in internet, scatta l’allarme
N
di Laura Bosio
onostante l'e-commerce (cioè gli acquisti in rete, su Internet) sia una realtà in forte espansione, occorre valutare con attenzione cosa acquistare in sicurezza e su cosa essere cauti. Soprattutto, se si tratta di prodotti per la salute e la cura del corpo. E' esemplare, a questo proposito, una vicenda dei giorni scorsi: la morte di una donna a seguito dell'assunzione di sorbitolo (che poi si è scoperto essere in realtà nitrito di sodio) durante un test per le intolleranze. Un farmaco acquistato appunto via internet dall'ambulatorio medico di Barletta in cui la donna era in cura. Abbiamo provato a capire come funzionano le procedure di acquisto: sono semplici e immediate. E' sufficiente scegliere tra le centinaia di nomi che compaiono sul motore di ricerca dopo aver cercato "farmacia online". Le opzioni sono davvero tantissime: siti italiani e siti stranieri, e non è sempre possibile verificarne l'attendibilità. Alcuni si limitano a vendere parafarmaci, dagli integratori ai prodotti di bellezza, ma molti siti, specialmente quelli esteri, propongono dagli analgesici agli antibiotici. A volte si legge la notazione che si tratta di farmaci assumibili senza ricetta, cosa che invece nel nostro Paese non è sempre vera. In alcuni siti basta inserire le proprie generalità e compilare un semplice questionario sul proprio stato di salute, a scarso carattere scientifico; alcuni chiedono di sottoscrivere che
"la responsabilità dell'assunzione del farmaco acquistato ricade sul medico curante, anche senza che lo stesso ne venga informato". Nella maggior parte dei siti, per di più, non appare da nessuna parte la composizione dei farmaci che sono in vendita, e non è quindi dato di sapere cosa esattamente si sta acquistando. Quali sono i rischi connessi all'acquisto di un farmaco online? «Tantissimi» dice Paolo Leggeri, noto farmacista cremonese. «Si tratta di prodotti non certificati da nessuno. In farmacia esiste una filiera di controllo, che va dal produttore al venditore finale, con la descrizione precisa di principi attivi
e di tutte le componenti del farmaco, con le controindicazioni. Di questi fantomatici medicinali venduti online, invece, non è dato di sapere nulla. Acquistando con queste modalità porta a diversi rischi. Si potrebbero acquistare farmaci già scaduti, senza alcuna garanzia e senza controlli». Molto diffusa è anche la vendita del viagra su Internet. «Ad esempio, un'indagine condotta a livello europeo ha portato alla luce il fatto che spesso nel viagra che si acquista in internet non sono contenute le sostanze che invece sono dichiarate». Il consiglio è quindi di evitare acquisti poco prudenti, facendosi ma-
Secondo l’Aifa solo l’1% dei negozi in rete sarebbe legale
gari allettare da prezzi molto più bassi di quelli del comune mercato dei farmaci. La consulenza di un farmacista è sempre e comunque fondamentale. Sappiamo che, dopo la vicenda della donna deceduta, sono state annullate su E-bay tutte le vendite di sorbitolo, ma si trova ancora una lunga lista di prodotti. Nell'ambito dei test, ad andare per la maggiore sono quelli per ovulazione e gravidanza. Così come tanti altri prodotti di dubbia provenienza. Peraltro, secondo un'indagine dell'Aifa (Agenzia italiana del farmaco), solo l'1% dei 40mila negozi di medicine censiti in Rete sarebbe legale. Nello specifico, le farmacie monitorate sono 227.792, delle quali 40.238 attive. 246 vengono riconosciute come legali, su 1.121 aleggia lo spettro dell'illegalità e tutte le restanti 38.947 decisamente non sono a norma. Quest'ultima definizione fa riferimento a portali dediti a truffe informatiche, a vendita senza richiesta di valida prescrizione, all'assenza di licenze e alla commercializzazione di farmaci non autorizzati. L'Aifa ha inoltre riscontrato con il supporto dell' Istituto Superiore di Sanità che il 50% dei farmaci acquistati in rete, escludendo i negozi online dediti alla truffa informatica, risulta contraffatto. Si tratta per lo più di prodotti importati, essendo in Italia vietata la compravendita di questa tipologia di prodotti online. Nel nostro paese il fenomeno è limitato allo 0,1% della merce, anche se solo il 41% del campione interrogato dall'Aifa è a conoscenza di quanto previsto dalla normativa vigente.
Al via «Un amico in divisa»
Santo, proiezione di immagini Anziani, come tutelarsi dai malviventi Venerdì sacre su alcuni edifici del centro città Si chiaman "Un amico in divisa" il progetto promosso dalla polizia provinciale di Cremona, allo scopo di realizzare un’azione mirata per diffondere sul territorio una maggiore consapevolezza sui rischi derivanti da truffe, raggiri, scippi, rapine e altri eventi criminosi ai danni degli anziani. L’obiettivo è quello di avvicinarli e creare un rapporto di fiducia e sensibilizzarli sui pericoli che corrono quando vengono contattati da estranei suggerendo comportamenti, misure di sicurezza, recapiti da contattare per ogni necessità. La decisione di far partire un progetto di questo tipo prende il via anche dall'analisi dei dati statistici, da cui emerge l'incremento dela popolazione anziana nella nostra
provincia. Gli anziani vivono spesso soli e questo ha creato una sorta di diffidenza, anche verso le stesse istituzioni. Le truffe sono attuate a volte per la strada, ma più spesso all’interno delle mura domestiche. Alla luce di questa realtà è indispensabile fornire agli anziani le informazioni e gli strumenti cognitivi per non incappare nelle reti dei criminali. Il progetto risponde proprio a tale esigenza. Nel corso di quest’anno, accogliendo le richieste dei Comuni, gli agenti della polizia provinciale terranno incontri con la terza età per presentarsi, avvicinarli, divulgare materiale informativo su cui sia possibile ritrovare in modi chiari e semplici le stesse tematiche esposte negli incontri.
La tradizionale processione del Venerdì Santo di Cremona (il prossimo 6 aprile) sarà accompagnata quest’anno da alcune proiezioni artistiche sulle pareti degli edifici cittadini: interpretazioni creative ed espressive delle frasi pronunciate da Gesù Cristo sulla croce. Da qui il titolo dell’iniziativa: «Sette parole. Luce di morte e di resurrezione». Successivamente le sette proiezioni, insieme ad altre opere, saranno visibili nella chiesa cittadina di S. Agostino. Il progetto, coordinato dalla Federazione Oratori Cremonesi, ha visto impegnati gli studenti di alcune scuole di Cremona e gruppi delle Accademie di belle arti lombarde, per un totale di più di un centinaio gli studenti complessivamente impegnati. Questa proposta artistica tende a riattualizzare l’antica tradizione della sacra rappresentazione, dove la rappresentazione scenica, accompagnando il suono e il canto, rafforzava e completava la trasmissione del messaggio. Le sette proiezioni si accosteranno così al tragitto della processione cercando di essere una proposta e una provocazione anche per chi non partecipa.
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IN BREVE
Economia e politica, incontro con Piva e Torresani
Giovedi 29 marzo alle ore 21, presso il circolo politico di via Palestro, n°42 Visioni contemporanee, si terrà l'ultimo appuntamento del ciclo "Punto e a capo, dalla crisi economica alla creazione di nuove opportunità". Nell'incontro, che vedrà protagonisti Antonio Piva, presidente di Cremona Fiere e Gigi Torresani, promotore di Cremona Città europea dello sport, si discuterà di come gli eventi e le manifestazioni possano catalizzare investimenti e generare risorse. La serie di incontri nasce con l'obbiettivo di stimolare una reazione da parte del tessuto sociale ed imprenditoriale del nostro territorio, partendo dalla valutazione degli effetti causati dalla crisi finanziaria mondiale sull’economia locale fino ad arrivare ad analizzare le prospettive occupazionali di medio-lungo termine. I lavori sono stati condotti sotto forma di dibattito.
Cna, è nato il coordinamento di Soresina
Si è costituito nei giorni scorsi il coordinamento territoriale della Cna a Soresina, che va ad aggiungersi a quelli già costituiti negli anni di Cremona, Crema e Casalmaggiore. La Cna è presente sul territorio soresinese da diverso tempo, fin dalla sua prima costituzione e, molti degli artigiani del zona hanno ricoperto nel corso degli anni molteplici ruoli all’interno dell’associazione provinciale. Come presidente del coordinamento è stato eletto all’unanimità è stato Giuseppe Bertoli, titolare della ditta Elettrica 2000. Il primo appuntamento pubblico già organizzato è per mercoledì 28 marzo quando, presso la Sala del Podestà a Soresina si terrà un’assemblea che vedrà coinvolti tutti i membri del neo costituito coordinamento di zona, gli associati del territorio e i cittadini che vorranno intervenire, sul tema della Manovra Salva Italia e le novità fiscali e previdenziali.
Agenda Digitale Lombarda, successo per il convegno Successo per il convegno sull'Azienda digitale lombarda promosso da AemCom e svoltosi nei giorni scorsi a Cremona. Un progetto questo che vede Cremona coinvolta in modo attivo e propositivo come prima area di sperimentazione. «Alcuni importanti progetti dell’Agenda Digitale Lombarda prendono le mosse proprio da Cremona grazie alla rete in fibra ottica Ngn di Aem gestita da Aemcom» spiega Mirko Grasselli (AemCom). «La nostra apertura alla sperimentazione di iniziative sulla banda larga rende possibile testare soluzioni e servizi che possono rivoluzionare alcuni aspetti della quotidianità di imprese e cittadini».
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Cremona
Mercoledì 28 Marzo 2012
"Last bet" atto terzo
Il calcio sotto accusa da Cremona a Bari
Le inchieste sul calcioscommesse volgono al termine ed il mondo del pallone italiano si prepara alla terza inchiesta in arrivo. Ben tre (Cremona, Bari, Napoli) sono le procure che guidano le inchieste sulla rete corrotta in cui è rimasto insaccato il pallone, e non solo quello italiano. A Cremona è imminente il fischio d’inizio sul «terzo tempo» dell’inchiesta coordinata dal Procuratore della Repubblica Roberto di Martino. Sotto indagine da parte della procura cremonese vi sarebbe il tentativo da parte degli “Zingari” di comprare squadre di serie B o C1, come Grosseto e Como, e di alterare anche match nazionali (Lituania-Bolivia, Argentina-Bolivia, Estonia-Bulgaria) o campionati europei, come i preliminari di Champions League ed Europa League. Si parla di circa 120 indagati, 41 dei quali tirati in ballo da Carlo Gervasoni nel suo interrogatorio, mentre a 200 ammonterebbero gli incontri dei campionati minori di Germania, Ungheria, Bosnia, Slovenia, Croazia, Svizzera, Francia e Italia manipolati dalla gang degli asiatici. Ma risultati eclatanti si attendono anche dalle procure di Bari e Napoli, dove i magistrati procedono non solamente per frode sportiva, ma anche per associazione mafiosa e riciclaggio. Nel capoluogo pugliese, finita la fase delle indagini, potrebbero emergere novità alquanto compromettenti per lo storico club biancorosso: novità inerenti ai riscontri ottenuti dai magistrati baresi incrociando interessi della Sacra Corona Unita, «zingari», giocatori e società corrotte. I pm baresi hanno indagato, finora, 17 persone, tra cui sei ex calciatori del Bari (Andrea Masiello, Simone Bentivoglio, Marco Rossi, Alessandro Parisi, Marco Esposito e Abdelkader Ghezzal), tre gangster e alcuni tifosi, mentre sono più di nove i match ormai sotto osservazione. Ma le indagini sono recentemente state estese anche ad alcuni dirigenti. Per riciclaggio si indaga anche a Napoli, dove al centro dell’inchiesta coordinata dalla procura vi sarebbero le partite pilotate, in Italia ed all’estero, dal clan D’Alessandro di Castellammare di Stabia, oltre alle agenzie di scommesse gestite dalla camorra come presunti punti di riciclaggio di denaro sporco. Ed altre indagini sono aperte anche in Calabria dove si indaga su alcuni club, come Rosarno, Locri e Crotone, controllati dalla ‘ndrangheta, e su altre partite sospette di combine, pilotate in sinergia con club campani di serie D.
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il progetto dell’associazione arco
Cellulari usati per finanziare la ricerca in ospedale Fare beneficenza con un cellulare usato? Oggi si può. Il progetto, ideato dall’associazione Arco di Cremona (associazione che si occupa di finanziare la ricerca in ospedale), prevede un sistema di raccolta degli apparecchi telefonici che non vengono più utilizzati, attraverso la sistemazione, in diversi punti della città, di contenitori dedicati a questo tipo di raccolta. «In Italia oggi ognuno ha due o tre cellulari, e li si cambia con grande frequenza» spiega il dottor Daniele Generali, presidente del comitato scientifico dell’associazione. «Molti buttano via quelli vecchi. Noi abbiamo pensato di recuperarli, attraverso la collaborazione di società che si occupano del recupero delle componenti tecnologiche degli apparecchi». Il ricavato verrà devoluto per Arco, che lo utilizzerà per promuovere da un lato la diagnosi precoce, e dall’altro il progetto Tris. «Si tratta di un progetto ambizioso» sottolinea Generali. «Insieme al direttore sanitario, Camillo Rossi, e al dottor Bottini, siamo andati in America, Inghilterra e Australia per cercare una fattiva collaborazione al fine di portare a Cremona un centro
di eccellenza nella diagnostica. Il nostro intento è di implementare dal punto di vista tecnologico, l'unità di patologia mammaria, con un nuovo punto per lo sviluppo dei farmaci, in parternariato con gli Stati Uniti. Si vuole inoltre creare una vera e propria banca tissutale, che permetta di avere a
disposizione grande quantità di tessuti per studiare le patologie tumorali e farne una mappa precisa. Infine vogliamo realizzare un reparto di chirurgia robotica ad alta innovazione tecnologica». Partecipare alla raccolta fondi è semplicissimo. «Non si deve far altro che inserire nell'apposito raccoglitore il telefono cellulare, iPod, iPad, mp3 in disuso» spiega il presidente di Arco Matteo Tedoldi. «Aem si occuperà del ritiro sul territorio, mentre Comprocellulari si farà carico del riciclo nel pieno rispetto dell'ambiente e delle normative vigenti». Naturalmente, in base al valore dell’apparecchio, Comprocellulari devolverà l'importo corrispondente ad Arco. I punti di raccolta, con contenitori personalizzati con il logo di Arco, saranno posizionati nei luoghi pubblici: sale comunali, scuole, librerie, Asl e Ospedali ma anche bar e ristoranti (con la collaborazione di Botteghe del centro). «Basta davvero poco per realizzare qualcosa» conclude Generali. «Sarebbe sufficiente un impegno minimo da parte di tutti i cremonesi per raggiungere gli obiettivi prefissati in soli due anni». lb
Incidenti stradali, il Prefetto invita a potenziare i controlli
P
di Michele Scolari
otenziare le attività di vigilanza e controllo in materia di viabilità nei confronti di ogni aspetto della circolazione e di ogni categoria di utenti della strada». E’ l’invito espresso dal prefetto Bruno Tancredi di Clarafond sul tema “la prevenzione dell’incidentalità stradale e delle criticità connesse alla viabilità, attraverso la gestione del territorio nel contesto della rete interistituzionale”, discusso nell’ambito della Conferenza provinciale permanente. Dall’analisi sull’andamento negli anni dell’incidentalità stradale, è emersa infatti una sostanziale stabilità nel numero dei sinistri mortali (43 nel 2009 e 43 nel 2010), a fronte di una generale diminuzione degli incidenti. Il fenomeno in questione manifesta valori ancora superiori alla media europea anche in ragione del fatto che la rete stradale provinciale favorisce le alte velocità e, quindi, atteggiamenti poco prudenti da parte degli automobilisti. «Proprio l’elevata velocità assieme alla guida in stato d’ebrezza rappresenta una delle cause più frequenti di incidenti mortali», commentano dalla Polizia Locale, dove, in aggiunta alle capillari attività di controllo già in atto, è in fase di valutazione un’azione più stringente dal punto di vista sanzionatorio. «Tutti gli anni - proseguono dai comandi di piazza Libertà viene svolta un’analisi puntuale degli
Gli ambiti sui quali intervenire: elevata velocità, guida in stato di ebbrezza e manufatti non omologati
incidenti sul territorio, con l’obiettivo di elaborare un documento, elaborato in stretta sinergia con l’Ufficio Mobilità e Traffico del Comune di Cremona, mirato ad apportare piccole modifiche nei luoghi ritenuti a rischio». Modifiche destinate soprattutto ad incrementare la sicurezza dei tracciati come una differente sagomatura delle rotatorie o la messa in sicurezza di passaggi pedonali o ciclabili. «Tenendo comunque presente che tali modifiche devono originarsi da dati certi ed analizzati criticamente e razionalmente tramite una profonda analisi dei percorsi» e che «è soprattutto la disattenzione dei conducenti la principale causa di in-
cidenti, anche mortali». Tutto questo in aggiunta alle specifiche attività di prevenzione già in atto da parte della Polizia Locale. Attività di educazione stradale che spaziano dal target studentesco (dalle scuole materne alle superiori) agli anziani, con particolare attenzione anche ai ciclisti e non solamente come soggetti a rischio. «Non passare con il rosso, non viaggiare contromano, rispettare i tracciati, sono disposizioni dalle quali gli utenti del pedale non sono esenti e che devono essere rispettate». Anche il vicequestore aggiunto Federica Deledda, comandante provinciale della Polizia Stradale, pone l’accento sulla disattenzione e sullo
scarso rispetto delle regole dal parte dei conducenti, unitamente a dubbi sulla viabilità “fai da te” in troppi comuni della provincia. Secondo il comandante, i tredici semafori regolati sulla velocità installati in provincia di Cremona sarebbero «da non usare» e «non regolari». «Questi manufatti spiega il comandante - devono essere omologati e non lo sono. Si può discutere che un semaforo “intelligente” abbia agito in senso buono ma sta di fatto che a tali manufatti manca l’omologazione, circostanza che porta con sé prevedibili rischi, tra i quali l’esposizione ad inutili contenziosi con gli utenti ed i rapporti con questi». Ed i rischi relativi alla non omologazione dei manufatti proseguono anche riguardo le colonnine “Speed-check”, che somigliano agli autovelox ma fungono da deterrenti, senza contenere alcun materiale elettronico: «Se qualcuno impatta contro simili manufatti, chi ne risponde?». Contestualmente, conclude il comandante, «occorre da parte degli utenti realizzare che il limite è un obbligo imposto non perché piace ma basato su dati scientificamente analizzati, ovvero sono stati compiuti degli studi approfonditi ed accurati sulla conformazione stradale che hanno portato a fissare per un certo tratto un certo limite. Ed è ora di considerare che gli organi di polizia stradale operano sulla strada non con intenti vessatori ma con l’obiettivo di garantire la sicurezza degli automobilisti».
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Rubriche DALLA PARTE DEI CITTADINI
di Damiano Talamazzini
Responsabile Provinciale Patronato Epaca
Questa rubrica rappresenta un luogo d'incontro a disposizione dei nostri lettori, nato per rispondere a dubbi e quesiti in materia di diritti previdenziali e assistenziali. Le lettere rivolte al Patronato Epaca possono essere indirizzate alla nostra redazione, per posta o via e-mail, oppure direttamente al Patronato Epaca (epaca.cr@coldiretti.it). Egregio Responsabile del Patronato Epaca, è vero che, con la Manovra Monti , Inps e Inpdap adotteranno nuove modalità di pagamento per le pensioni superiori a 1.000 euro? E’ differita al 1° maggio 2012 l’efficacia della disposizione relativa al divieto per Enti e Amministrazioni pubbliche di effettuare pagamenti di stipendi e pensioni con denaro contante per un importo superiore a 1.000 euro ( legge n. 214/2011). Il differimento è stato introdotto dal decreto legge 2 marzo 2012 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 2 marzo 2012 ed entrato in vigore dalla stessa data. L’INPS informa riguardo le novità normative relative all’utilizzo di mezzi di pagamento alternativi
Fermare la dipendenza dal gioco d'azzardo
al denaro contante per la corresponsione di stipendi, pensioni e compensi comunque dovuti in via continuativa, ed ogni altro tipo di emolumento a chiunque destinato, di importo superiore a 1.000 euro. Sono state inviate comunicazioni a chi risulta essere titolare di pensioni con rata corrente pagata in contanti di importo superiore a 1.000 euro. Gli strumenti di pagamento che possono essere scelti dal pensionato: accredito su c/c bancario, rivolgendosi a Poste Italiane, accredito su c/c BancoPosta, libretto di risparmio postale nominativo ordinario, INPS Card, o utilizzo carte di pagamento ricaricabili. Pertanto gli Istituti previdenziali non potranno più effettuare pagamenti in contanti di importi superiori a 1.000 € a partire dal 1° maggio 2012. Per ogni informazione, gli Uffici Epaca sono a disposizione di tutti i Cittadini.
Le Associazioni cristiane lavoratori italiani sostengono l’azione del Governo nel contrasto alla dipendenza dal gioco d’azzardo e esprimono il loro “convinto apprezzamento” al riconoscimento della ludopatia tra le malattie più pericolose, annunciato nei giorni scorsi dal ministro della Salute Renato Balduzzi. «Il gioco d’azzardo – sostiene il responsabile nazionale del dipartimento Pace e stili di vita, Alfredo Cucciniello crea dipendenza e compromette la salute delle persone, mina la coesione sociale e le condizioni economiche delle famiglie già impoverite dalla crisi, affida al caso e alla fortuna le aspettative di una vita migliore, ed è quasi sempre alimentato e gestito dalla criminalità organizzata». Secondo i dati diffusi dall’Organizzazione mondiale della sanità, sono più di un milione gli italiani colpiti dalla dipendenza da lotterie e slot machine, per un fatturato lordo totale di 80 miliardi di euro: un fenomeno che rischia di esplodere e coinvolgere 1,8 milioni di cittadini. «Lo Stato – continua Cucciniello - non può farsi complice del diffondersi di una pericolosa epidemia né rendersi favoreggiatore di clan malavitosi, ed ha pertanto il dovere di porre un argine ed un freno». Le Acli, dal canto loro, invitano le proprie strutture di base ed i Circoli sul territorio a bandire le slot machine e a vigilare su ogni gioco che rischia di passare da innocente passatempo a pericoloso gioco d’azzardo.
Gli uffici Epaca: • CREMONA - Via D. Ruffini, 28 (Tel. 0372.732930); via Ala Ponzone, 8 (Tel. 0372/499811. • CREMA Via Macello, 34 (Tel. 0373/732900); • CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 (Tel. 0372.732960); • SORESINA Via Matteotti, 12 (Tel. 0372.732990).
A cura di Nidl - Cgil
Mercificare i lavoratori Questa settimana vogliamo denunciare l’ignobile campagna commerciale di Manpower. In una sua brochure commerciale questa agenzia per il lavoro, considerando i lavoratori alla stregua di merce, offre alla propria clientela, cioè le imprese, “personale a costi particolarmente vantaggiosi rispetto ad altre forme di flessibilità”. Ciò avviene in base a una convenzione stipulata di recente con Italia Lavoro per l’applicazione dell’art. 13/a del decreto legislativo 276/03, norma che prevede di usare la somministrazione con significative riduzioni salariali in caso di lavoratori svantaggiati. Inoltre, per quegli stessi lavoratori svantaggiati il recente decreto legislativo di recepimento della direttiva Ue sul principio di parità retributiva e normativa fra somministrati e lavoratori dipendenti dell’impresa utilizzatrice, prevede l’eliminazione di causali e tetti contrattua-
www.aclicremona.it
Pensioni: nuove modalità per i pagamenti superiori a 1000 euro
PRECARIARE STANCA
li massimi all’utilizzo della somministrazione. «In un solo colpo lo “svantaggio “ delle persone diventa “vantaggio” economico per agenzie e imprese, e la direttiva sulla parità di trattamento si trasforma nel suo opposto: un formidabile incentivo all’uso non regolamentato e sottocosto della somministrazione». È evidente che così stanti le cose, siamo in presenza di un vero cambio di pelle della somministrazione, da flessibilità tutelata a precarietà economicamente vantaggiosa per le imprese al pari delle altre tipologie che il Governo dichiara di voler contenere o eliminare per i loro effetti negativi. Nidil Cgil chiede con forza la revisione della normativa adottata e l’abrogazione dell’art. 13/a, oltre che, nell’immediato, l’abolizione della convenzione fra Assolavoro, agenzie e Italia Lavoro. Chiara Rizzi
La Nidl Cgil si trova in via Mantova 25 Cremona • tel 0372 448608 e-mail: nidilcremona@cgil.lombardia.it
Sabato 28 Marzo 2012
www.welfarecremona.it - Gian Carlo Storti - storti@welfareitalia.it DISCIPLINA SULLA FLESSIBILITA’ IN USCITA E TUTELE DEL LAVORATORE Il Governo precisa «che di tale regime rimane immutato il campo di applicazione, che comprende, di massima e fatte salve situazioni particolari come quelle delle organizzazioni di tendenza, i datori di lavoro, imprenditori e non imprenditori, aventi più di 15 dipendenti nell’ambito comunale, o più di 60 nell’ambito nazionale. Questo comporta che il regime applicabile ai licenziamenti illegittimi disposti dalle piccole imprese continua ad essere fissato dall’art. 8 della legge 15 luglio 1966, n. 604». Ciò premesso, il nuovo testo dell’art. 18 prefigura l’articolazione fra tre regimi sanzionatori del licenziamento individuale illegittimo, a seconda che del licenziamento venga accertata dal giudice: a) La natura discriminatoria o il motivo illecito determinante. Le le conseguenze rimangono quelle del testo attuale dell’art. 18: condanna del datore di lavoro a reintegrare il dipendente nel posto di lavoro. b) L’inesistenza del giustificato motivo soggettivo o della giusta causa addotti dal datore di lavoro (licenziamenti soggettivi o disciplinari): il giudice annulla il licenziamento-se illegittimo- e condanna il datore di lavoro alla reintegrazione del dipendente e al risarcimento dei danni retributivi patiti, dedotto quanto percepito. c) L’inesistenza del giustificato motivo oggettivo addotto dal datore di lavoro (licenziamenti oggettivi o economici): il giudice ove accerti l’inesistenza del giustificato motivo oggettivo addotto, il giudice dichiara risolto il rapporto di lavoro disponendo il pagamento, in favore del lavoratore, di un’indennità risarcitoria onnicomprensiva ( non esiste più la reintegra nel posto di lavoro). Infine il Governo si impegna a definire un rito processuale veloce per le controversie in tema di licenziamento.
Partire con la zampa giusta Molti problemi di gestione e di "aggressività" del cane adulto derivano da una superficiale o del tutto mancata socializzazione del cucciolo. Socializzare un cucciolo significa abituarlo agli elementi dell’ambiente in cui dovrà vivere, attraverso una esposizione mirata e positiva agli stessi. I cani adulti allo stato selvatico approcciano con molta cautela tutto ciò che non conoscono, poiché potrebbe rivelarsi pericoloso. Ciò è fondamentale per la sopravvivenza della specie. Tuttavia i cuccioli, all’incirca tra le 4 e le 12 settimane di vita, attraversano una fase di "socializzazione" in cui la curiosità prevale sulla paura, permettendo loro di investigare e abituarsi a ciò che è normale nell’ambiente in cui vivono, prima che si consolidino i meccanismi di
difesa (fuga/attacco). Nei cani domestici avviene esattamente la stessa cosa, ed è quindi di fondamentale importanza quando adottiamo un cucciolo pianificare un attento programma di socializzazione. Ciò significa esporre attivamente il piccolo a tutto ciò che incontrerà abitualmente nella sua vita "domestica", creando innumerevoli associazioni positive. Abituarlo quindi non solo ad interagire con persone e cani di ogni età e tipologia, ma anche a conoscere oggetti e mezzi d’uso quotidiano, ambienti diversi, rumori, ecc., sempre mantenendo un’atmosfera positiva e serena. Più socializziamo il cucciolo più diventerà un adulto emotivamente stabile e rilassato, meno propenso a reazioni aggressive. Elisa Giudici eli.giudici@yahoo.it
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Via Del Giordano 133 Cremona Via Del Giordano 65 Cremona Piazza Risorgimento 30 Cremona Via F. Filzi 40/E Cremona Via F. Filzi Cremona Via Ghinaglia 94 Cremona Via Ghinaglia 104 Cremona Via Ghinaglia 49 Cremona Via Ghisleri 46 Cremona Via Ghisleri 53/A Cremona Via Giuseppina 11/B Cremona Via Giuseppina 11/B Cremona Via Giuseppina 27 Cremona Via Grado 20 Cremona Via Grado 40 Cremona Via Lazzari Cremona Via Litta 50 Cremona Corso Matteotti 20 Cremona Piazza Della Liberta’ 4 Cremona Piazza Della Libertà Cremona Via Mantova 25 Cremona Via Mantova 39 Cremona Via Mantova 133 Cremona Via Mantova 141/B Cremona Via Mantova 101 Cremona Via Mantova 141/B Cremona Via Mantova 81 Cremona Via Manzoni 2 Cremona Via Massarotti 15 Cremona Via Massarotti 19/A Cremona Via Mazzini 7 Cremona Via Mincio 2 Cremona Via Mincio 34 Cremona Via Nino Bixio 20 Cremona Via Nino Bixio 8 Cremona Via Buoso da Dovara 6 Cremona Via Eridano 15 Cremona Via Platina 34 Cremona Via Rosario 49 Cremona Via Ruffini 6 Cremona Via San Zeno 53 Cremona
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COME REGOLARSI IN CASO DI VIAGGI A ROULETTE
I viaggi a formula roulette sono quelli in cui il consumatore turista sceglie unicamente il periodo, la località e la tipologia dell'hotel; nello specifico la scelta dell'albergo viene effettuata direttamente dal tour operetor che propone il viaggio sulla base delle disponibilità residue sia per quanto riguarda il volo charter che, appunto, l'hotel che lo accoglierà. La formula cd. "roulette" implica in re ipsa l'esistenza di un rischio maggiore per il consumatore che, a fronte di un indubbio risparmio sul prezzo, non ha la certezza di conoscere a priori l'albergo di destinazione e la sua ubicazione, ma solo la categoria di appartenenza e l'area turistica in cui lo stesso si potrà trovare. E chiaro che se il tour operator non si assuma specifici obblighi e la brochure nulla dica in senso contrario, utilizzando la formula roulette, lo stesso tour operator non è in grado di individuare, se non solo pochi giorni prinma della partenza, il nominativo dell'albergo di destinazione che viene assegnato al turista. Dunque, l'unico caso in cui l'organizzatore di viaggi è tenuto al risarcimento del danno al malcapitato turista, è quello in cui la categoria di appartenenza dell'albergo sia inferiore a quella pattuita, ovvero l'albergo non sia dotato dei servizi e delle caratteristiche proprie della categoria. Il tour operator è altresì tenuto al risarcimento del danno qualora l'area turistica in cui si trovi l'albergo non coincide con quella oggetto del contratto. Il danno nei suddetti casi comprenderà non solo la voce "differenza tra il prezzo effettivamente sborsato ed il prezzo che sarebbe dovuto essere corrisposto qualora la prenotazione avesse avuto ad oggetto il servizio successivamente offerto", ma anche la voce "danno da vacanza rovinata". Alessandro De Nittis e Luca Curatti
Assoutenti delegazione di Cremona (tel. 328-1547751) viaTrecchi 25 • e-mail: assoutenticremona@libero.it
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CASALMAGGIORE Venerdì sera i premi Ferri e del Coni
Si terrà venerdì sera presso il Tearo Comunale di Casalmaggiore la cerimonia di consegna delle Stelle al Merito del Coni, abbinata quest'anno ai Premi Ferri. Parecchi i casalaschi che saranno premiati, in primis Carlo Stassano che riceverà la
Stella d'Oro del Coni assieme a Renato Bruni e a Maurizio Mondoni. Riconoscimenti andranno tra gli altri anche al Casalmaggiore Basket, a Pietro Bonfatti Paini, a Daniela Panizzi, all'olimpionico Simone Raineri e a Efrem Morelli.
La febbre del gioco contagia il casalasco Rispetto al 2010, nello scorso anno in grande crescita scommesse sportive e gratta e vinci. Ed è boom per slot machine e videolottery
Ecco come e quanto si gioca a Casalmaggiore
I
di Giovanni Gardani
l gioco non va mai in crisi. C’è poco da fare, la moda tutta italiana ha messo radici anche nel casalasco, com'è normale che sia in virtù di un meccanismo psicologico che, sul piatto della bilancia, offre più peso al sogno del colpaccio (o almeno della “vincitina”) rispetto all’assunto ormai assodato de “il banco vince sempre”. Per lo Stato è un affare garantito, perché il Preu (Prelievo Erariale Unico, con percentuali differenti a seconda del gioco) viene valutato sull’in, ossia sui soldi in entrata, sulle giocate, al netto delle vincite. Non è tutto: il sistema di payout sulle cifre alte, ossia nell’ordine di migliaia di euro, lascia al vincitore una percentuale maggioritaria, mentre la rimanenza viene spartita tra agenzia, gestore e ancora Stato. Doppio incasso, insomma, per il Monopolio: sulla giocata in entrata (sicuro) e sulla vincita in uscita (variabile, ma qualche fortunato c’è sempre, giocoforza). Partendo da questa premessa, abbiamo condotto un’inchiesta sui giochi più in voga, applicata a Casalmaggiore, dunque ad un comune di 15mila abitanti. Ecco, nel dettaglio, quanto abbiamo raccolto. SCOMMESSE SPORTIVE – Escludiamo l’ippica, prodotto di nicchia. L’agenzia Snai di Casalmaggiore ha fatto il boom. Quasi il 50% di giocate in più rispetto a inizio 2011, anno in cui la crisi ha iniziato a mordere. Rispetto al 2009, anno dell’apertura dell’esercizio, giocate aumentate, invece, del 500%. “Dobbiamo differenziare” spiega il gestore “tra vincente e vincitore. Il vincente è chi punta a guadagnare, ogni tanto, un centinaio di euro, ossia a incassare una cifra che non ti cambia la vita, ma fa comodo. Il vincitore è chi invece gioca forte ma cerca la puntata indimenticabile. Negli ultimi
due anni ricordo due schedine pazzesche: c’è chi ha vinto 9mila euro con una schedina da 5 euro e chi 6mila con una giocata da 3”. Tuttavia la vittoria pesantissima arriva nel 2% dei casi. Il restante 6-7% si accontenta di vincere quel tanto che basta (dai 100 ai 500 euro circa). La schedina da 2 euro è antieconomica: chi la gioca in genere lega molti eventi (dai 7 ai 10) per aumentare il montepremi, dunque registrarla al computer comporta una spesatempo di un minuto circa. La schedina da 100 euro giocati, invece, lega sì e no tre eventi ed è pronta in dieci secondi. Prevale, comunque, la giocata da 10 euro. Il boom di schedine è tra sabato (300 giocate) e domenica (500), che da soli valgono più del 50% del monte giocate settimanale, ma anche i martedì e mercoledì di Champions, ovviamente, attirano. Particolare non di poco conto: il 95% di chi scommette è straniero. Lo stato incassa, sull’in, il 5%, percentuale che però tra tassazioni ulteriori e costi di gestione (oltre a luce e internet) si attesta quasi sempre sul 13-14%. GRATTA E VINCI – Incremento del 20% delle giocate rispetto al 2010, e si vince nel 70% dei casi. Attenzione, però: spesso e volentieri si tratta di premi di consolazione. Del tipo, con un “grattino” da 2 euro ne vinco altri 2, appianando la spesa. Le vincite pesanti, come afferma Stefano Buzzi della Tabaccheria Anversa, viaggiano, in media, nell’ordine di 2-3 tagliandi da 500 euro e uno da 1000 euro pagati a settimana. Prevalenza, leggera, italiana, inglobando nel discorso anche Lotto e Superenalotto, più sentiti nel Belpaese che altrove. Payout fissato nella misura del 66%, ovviamente per pagamenti di qualche migliaio di euro: dunque sulle vincite, il 34% viene diviso tra Stato (che prende la fetta più consistente), agenzia (AAMS) e gestore.
TIPO DI GIOCO
GIOCATA MEDIA
NUMERO GIOCATE
FLUSSO GIOCATE
VINCITA MEDIA Euro-%
INCREMENTO/ DECREMENTO SUL 2010
PREU STATO % delle giocate
Scommessa sportiva
10 euro
1200 schedine a settimana
12000 euro a settimana
8%
+50%
5%
Gratta e vinci
5 euro
3200 “grattini” a settimana
16000 euro a settimana
70% - 3000 euro a settimana
+20%
19%
Lotto
10 euro
800 giocate a settimana
8000 euro a settimana
35%
-15%
28%
Superenalotto
4 euro
1300 giocate a settimana
5000 euro a settimana
Non quantif.
-20% in media, +40% con Jackpot alto
49%
Slot Machine e VLT
Non quantif.
Non quantifi.
84000 euro a settimana
Non quantif.
Attività nuova
4% VLT, 12% Slot
Totocalcio
5 euro
100 schedine a settimana
500 euro a settimana
Non quantif.
stabile (-95% rispetto al 2001)
20%
LOTTO E SUPERENALOTTO – Sono voci variabili. Nel senso che il Lotto è in decrescita netta, mentre il Superenalotto va forte solo sul traino di media e tv (tradotto: se il jackpot vale un titolo del telegiornale). “Non che il giocatore investa meno” spiega sempre Buzzi “ma negli ultimi anni preferisce variare la giocata. Un esempio: se prima il signor x giocava 100 euro tutti sul Lotto, ora preferisce
metterne 60 sul Lotto, 20 al Gratta e Vinci e 20 al Superenalotto o alle Slot Machine”. Il Lotto resta comunque davanti al Superenalotto (quasi doppiata la distanza), per un motivo evidente: è molto più semplice vincere, anche se i premi sono ovviamente bassi in molti casi. Tanto che la percentuale di vincita al Lotto è quantificabile (35% circa), quella del Superenalotto è di fatto impossibile da certificare, contando che vincono varie combinazioni numeriche e non solo il fortunatissimo 6. Proprio il fenomeno del Superenalotto è curioso (ma non troppo): rispetto al 2010 -20% delle giocate in media, ma si passa al +40% con jackpot reclamizzato. “Il Jackpot altissimo inoltre” rivela Buzzi “attira molto il sistemista: da 15-20 sistemi a settimana di media si passa a 50-60 se, come si suol dire, vale la pena tentare visto il montepremi”. Lo Stato con la caccia al 6 ci sguazza: 49% di Preu, con payout in caso di vincita del 74%. Sul Lotto, invece 28% di Preu, ma anche solo il 56% di payout (dunque il 44% non arriva al vincitore effettivo). Curiosità da un altro gioco tutto italiano, ormai vicino alla pensione: il Totocalcio, che un tempo finanziava l’intero sistema sport, raccoglie oggigiorno 500 euro a settimana di giocate: un tempo sullo stesso periodo erano 10-12mila
euro. Parliamo di dieci anni fa, non di secoli. Guarda caso, 12mila euro è anche la somma investita alla Snai: capito dove s’è spostato, da una generazione all’altra, il popolo dell’ormai superato “13” domenicale? SLOT MACHINE E VIDEOLOTTERY (VLT) – L’ultimo fenomeno è un autentico boom: essendo nuovo (da pochi mesi è stata aperta la sala apposita in Vicolo del Tesoro), non si possono fare paragoni, ma la febbre delle “macchinette” è destinata a crescere. Già adesso si raccolgono in media 12mila euro. Come le scommesse? No, perché si tratta di 12mila euro al giorno (!), non a settimana. Tutte entrate da considerare al netto delle vincite, in quanto queste ultime vengono pagate a parte alla cassa e non dalla Slot stessa. La differenza tra Slot Machine e Videolottery è semplice: la prima consente vincite contenute, la seconda, essendo in rete con il Monopolio di Stato e con le altre macchine in sala, può arrivare a sfornare jackpot da paura. Pochi giorni fa in Vicolo del Tesoro, il jackpot di sala ha portato il fortunato giocatore a vincere 10mila euro in un colpo. Del resto la Slot Machine è, più di altri, il vero gioco della Dea Bendata e, più di altri dunque, offre l’illusione di potere sbancare con semplicità. “Basta” una botta di fortuna…
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Casalmaggiore
Mercoledì 28 Marzo 2012
Don Rini a Santo Stefano
Atteso dopo Pasqua l’annuncio del trasferimento di don Alberto Franzini a Caravaggio. Pronto il successore
L’
di Giovanni Gardani
incastro atteso, e annunciato, sta per concretizzarsi. Siamo ancora nel campo dell’ufficiosità, ma è altresì vero che si tratta di una questione di giorni per avere l’annuncio ufficiale. Per la precisione, questo dovrebbe arrivare subito dopo la Pasqua dall’altare del Duomo di Casalmaggiore. Stando ad ambienti vicini alla parrocchia casalese, don Alberto Franzini avrebbe infatti accettato l’incarico presso la parrocchia di Caravaggio, location paventata da tempo con un bacino di 3-4 volte più ampio rispetto a quello casalese. L’accettazione, previo "corteggiamento" durato diversi anni vista la volontà di don Alberto di rimanere vicino agli anziani genitori (il padre è mancato lo scorso 29 settembre) e di seguire la ristrutturazione del palazzo abbaziale, è ovviamente il passo necessario per chiudere la “trattativa” e fa
Monsignor Vincenzo Rini
seguito all’offerta formulata qualche settimana fa dal vescovo di Cremona monsignor Dante Lafranconi. Don Alberto, insomma, si prepara a lasciare
don Allberto Franzini
una parrocchia e una comunità che ha servito, da parroco, per 15 anni, da quando arrivò a Casalmaggiore nel 1997. La cittadina casalese, tra l’altro, è
in fermento sempre per altre vicende legate alla Diocesi: entro il 2013, infatti, verrà istituita una parrocchia unica, come proposto dal vescovo Lafranconi nell’ottica di un'ottimizzazione delle risorse. San Leonardo e Santo Stefano, quindi, formeranno un’unica unità pastorale, sotto la guida di un parroco e di un vicario (anche se questa formula, comunque prevedibile, non ha ancora conferme). Indiscrezioni abbastanza precise offrono già il nome del successore di don Alberto Franzini. Si tratta di monsignor Vincenzo Rini, attuale direttore di “Vita Cattolica”, che prese in mano tale incarico nel 1985 proprio da don Alberto. Il destino, pardon la Provvidenza, potrebbe in questo caso divertirsi a capovolgere i ruoli tra predecessore e successore.
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IN BREVE
Domani serata del FAI che apre un suo Punto a Casalmaggiore Dopo aver festeggiato i vent'anni col boom di visitatori alle Giornate Fai di Primavera 600mila visite ai 670 beni aperti per l'occasione sabato e domenica scorsi - il Fondo Ambiente Italiano si presenterà alla cittadinanza di Casalmaggiore domani sera, alle ore 21, presso la biblioteca comunale. Sarà la delegazione cremonese del Fai a tenere l'incontro, alla presenza dell'assessore alla Cultura e all'Istruzione casalese Ettore Gialdi. Durante la serata verrà presentato anche il nuovo Punto Fai che aprirà in città, a Casalmaggiore. Non solo: i delegati provinciali (compresa Francesca Bottini, il capo delegazione) illustreranno proprio i risultati ottenuti alle recenti Giornate Fai di Primavera. Due record su tutti: 100mila visitatori in più rispetto al 2011 e 115mila adesioni solo in Lombardia.
L’Interflumina verso il ricambio vuole “adottare” Desalu e Feudatari
Casa al Mare di Forte Da sabato le iscrizioni Al via gli adolescenti
semblea, ha detto di sentirsi pienamente coinvolto, non ci lascerà soli. D'altra parte il Comune è proprietario di immobili a nostro uso. C'erano anche altri amministratori del territorio, ed è importante perché la società nacque proprio come espressione del territorio e tale deve restare». E qui entriamo nel secondo argomento, vale a dire l'iniziativa “Adottiamo Alessandra e Fausto: un patrimonio di tutti”. In pratica si vuole far sì che ad accompagnare i due promettenti atleti Fausto Desalu ed Alessandra Feudatari verso la possibile partecipazione alle Olimpiadi del 2016 sia la stessa Interflumina, e non i Gruppi Sportivi Militari che, come noto, sono in grado di stipendiare gli atleti più interessanti consentendo loro di allenarsi secondo i programmi federali. «Non dobbiamo essere timidi su questo - prosegue Stassano - i due ragazzi hanno la possibilità di raggiungere l'obiettivo, e come arrivarci sta nelle nostre forze». Insomma il 18enne Fausto Desalu crescerebbe meglio nella tranquillità di casa sua, senza l'ansia di rincorrere le Fiamme Gialle, e lo stesso dicasi per la Feudatari con la Forestale (en-
CASALMAGGIORE - Sabato, dalle ore 8 alle 12,30, presso l'ufficio servizi sociali di via Corsica verrano aperte le iscrizioni alla colonia 2012. Saranno 3 i soggiorni marini alla Casa al mare di Forte dei Marmi riservati a bambini e ragazzi. Al primo turno, dal 23 giugno al 4 luglio, potranno iscriversi i bambini dai 7 agli 11 anni (nativi fra il 2005 ed il 2001). Il secondo turno, dal 5 al 16 luglio, accoglierà ragazzi di 12 e 13 anni (nati nel 2000 e nel 1999). Il terzo soggiorno, indirizzato agli adolescenti, sarà invece riservato a quattordicenni e quindicenni (nativi del 1997 e ‘98). Essendo quest'ultimo un turno sperimentale, avrà durata e posti dimezzati: verranno ammessi 30-35 adolescenti, che potranno vivere la colonia per sei giorni e cinque notti, dal 17 al 22 luglio. Per tutti i turni, i residenti casalesi avranno priorità d'iscrizione. Dopo sabato, l'ufficio servizi sociali riceverà le adesioni ogni giovedì dalle ore 8,15 alle 17,30. Non saranno ammesse domande cumulative. La retta verrà comunicata all'atto d'iscrizione.
CASALMAGGIORE - Si è tenuta lunedì sera l'assemblea ordinaria dell'Associazione Atletica Interflumina chiamata ad approvare il bilancio consuntivo e previsionale. Ma ben altri temi hanno prevalso nel corso della serata: il futuro del sodalizio e un nuovo, ambizioso, progetto agonistico. Il futuro riguarda il cambio al vertice della società che si manifesterà il 27 ottobre, in occasione dell'assemblea elettiva quadriennale. L'intenzione della "vecchia guardia" rappresentata in primis da Carlo Stassano e dall'odierno presidente Piero Bonfatti Paini è quello di favorire un deciso ricambio generazionale. Ne parliamo proprio con Carlo Stassano: «Lo stesso presidente nel suo intervento ha chiesto che sia dato spazio ai giovani che ancor più conoscano lo sport, che vengano dal mondo sportivo ma con esperienza manageriale. Bonfatti Paini stesso ha affermato di essere medico». La storia dell'Interflumina è stata fatta in gran parte da dirigenti senza un passato agonistico di rilievo. «Vero, serve coniugare la competenza tecnica a quella manageriale. Questo è l'obiettivo, e il sindaco di Casalmaggiore Silla, presente all'as-
Carlo Stassano in occasione dell'allungamento della pista
trambi i Gruppi si sono già detti pronti ad accogliere gli atleti). «Un patrimonio del genere non deve diventare estraneo alla realtà locale, e lo dico nell'interesse dei ragazzi che sono all'inizio di una carriera vera. Certo servono due grossi sponsor, che capiscano come un bacino di 100mila abitanti possa sostenere il progetto». Una provocazione: centri federali e tecnici nazionali della Fidal non potrebbero meglio consentire la preparazione? «Non credo, perché innanzitutto ritengo che il professor Contini non abbia rivali, è la figura giusta per accompagnarli. Inoltre il nostro centro sportivo ha tutto, da oggi anche il prolungamento della pista per la stagione invernale. Infine non va dimenticata la presenza del Centro di Medicina Sportiva. Il nostro territorio ha tutto per far sì che si possano vedere a Rio de Janeiro 2016 due atleti con la casacca dell'Interflumina». Vanni Raineri
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Taccuino
Mercoledì 28 Marzo 2012
NUMERI UTILI Cremona
Via Lazzari Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 6 Aprile 2012
COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291
Via Cappucini Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 6 Aprile 2012
Via Romanino Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Aprile
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 PREFETTURA Centralino: 0372-4881 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307 GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968
Via Gerre Borghi Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Maggio 2012
• Via Cappuccini incrocio Via del Macello: cantiere per la realizzazione della rotatoria; (fine lavori: 6 aprile). • Piazza Dossena, Via Romanino, Via Trentacoste, Via Perugino, Via Giancristoforo, Via Galeotti, Viale Cambonino: cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica e illuminazione pubblica; (durata lavori: diversi mesi anche se coinvolgerà di volta in volta tratti limitati di vie diverse, indicativamente fine prevista 30 aprile). La via attualmente interessata è Via Romanino e via Perugino.
NUMERI UTILI
Via San Rocco, via Bosco Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 1 Giugno 2012
Via Vittori Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 13 Aprile 2012
Via Lungastretta Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Aprile 2012
POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511 QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881
Via Battaglione Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Aprile 2012
• Via Lungastretta: cantiere per la sostituzione della condotta dell'acqua potabile, rifacimento degli allacci del gas metano e acqua potabile, predisposizione di condotte per linee elettriche; (fine lavori: 30 aprile).
• Via Battaglione (tratto da V. Giuseppina a V. S.Rocco): cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica e illuminazione pubblica; (fine lavori: 30 aprile).
• Via Vittori (tratto da V. le Po a V. Arenili): cantiere per la sostituzione della condotta del gas metano; (fine lavori: 13 aprile);
• Via Lazzari, 18: cantiere per la realizzazione del nuovo allaccio alla pubblica fognatura; (fine lavori: 6 aprile).
• Via Gerre Borghi: cantiere per la realizzazione della posa della nuova condotta dell'acqua potabile; (fine lavori: 31 maggio).
• Via S.Rocco, Via Bosco: cantiere per la realizzazione della pista ciclabile di collegamento al comune di Gerre de' Caprioli; (fine lavori: 01 giugno).
METEO WEEK-END
POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427
VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511 PROCURA Centralino: 0372-548233 OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215
Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it
Redazione di Crema Piazza Premoli, 7 - 26100 Crema Tel. 0373 83.041 Fax 0373 83.041
Casalmaggiore
GIORNALE DI CREMONA
COMUNE DI CASALMAGGIORE www.comune.casalmaggiore.cr.it Centralino: 0375 42668
E supplemento: IL PICCOLO GIORNALE DEL CREMASCO direttore responsabile: Sergio Cuti ilpiccolocremona@fastpiu.it
Stampa: SEL - Società Editrice Lombarda 26100 Cremona
direttore editoriale: Daniele Tamburini
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Centralino: 0375-42233
Società editrice: Promedia Società Cooperativa Via del Sale, 19 - Cremona
Autorizz. del Tribunale di Cremona n° 357 del 16/05/2000
CENTRO PER L’IMPIEGO Centralino: 0375-42213
Amministrazione e diffusione Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona Tel. 0372 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60
CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0375-284500
Direzione, redazione e prestampa Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona Tel. 0372 45.49.31 - 45.13.14 Fax 0372 59.78.60
POLIZIA MUNICIPALE Centralino: 0375-40540
OSPEDALE Centralino: 0375-2811 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 MUSEO DIOTTI www.museodiotti.it Centralino: 0375-200416 MUSEO DEL BIJOU Centralino: 0375-284423 TEATRO COMUNALE www.teatrocasalmaggiore.it Centralino: 0375-284434 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO Direzione: 0375-284020 Distretto Veterinario: 0375-284029
Pubblicazione associata all’Uspi (Unione Stampa Periodica Italiana) Progetto Grafico: Gianluca Galli Numero chiuso in tipografia: Martedi 27 Marzo alle ore 21
FARMACIE DI TURNO Dal 23 al 30 Marzo 2012 Distretto di Cremona
POLIZIA STRADALE Centralino: 0375-42288 GIUDICE DI PACE Centralino: 0375-42273
Pubblicità Tel. 0372 43.54.74 Fax 0372 59.78.60 www.immaginapubblicita.it
BONEMERSE VOLPICELLI PIA VIA ROMA, 9 26040 Bonemerse Tel. 0372 496375
CREMONA - FARMACIA 2 A.F.M. DI CREMONA S.P.A. VIA GUARNERI DEL GESÙ, 2 26100 Cremona Tel. 0372 27581
Orari di apertura Mattino: 09.00 - 13.00 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
Orari di apertura Mattino: 08.30 - 13:00 Pomeriggio: 15:00 - 19:30 Sabato: 15:30 - 20:00
Giorno di chiusura settimanale SABATO POMERIGGIO CORTE DE' CORTESI CON CIGNONE FERRARI GIANMARIO Via Matteotti, 5 26020 Corte de' Cortesi Tel. 0372 925002
Giorno di chiusura settimanale NO CREMONA - FARMACIA 8 A.F.M. DI CREMONA S.P.A. PIAZZA DELLA SORGENTE, 7 26100 Cremona Tel. 0372 491118
Distretto di Casalmaggiore
GRUMELLO CREMONESE ED UNITI S. RITA DI ASTORRI VIA MARTIRI LIBERTÀ, 19 26023 Grumello Cremonese Tel. 0372 729335
CASALMAGGIORE A.F.M. S.R.L. VIA SILVIO PELLICO, 36 26041 Casalmaggiore Tel. 0375 59114
TORRE DE' PICENARDI BONASSI MARGHERITA VIA MAZZINI, 7/BIS 26038 Torre de' Picenardi Tel. 0375 94392
Orari di apertura Mattino: 08:00 - 12:30 Giovedì: 08:00 - 13:00 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
Giorno di chiusura settimanale
SABATO
Giorno di chiusura settimanale
Giorno di chiusura settimanale GIOVEDÌ POMERIGGIO VOLONGO BELUFFI LUISA VIA GARIBALDI, 61 26030 Volongo Tel. 0372 845736
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
Giorno di chiusura settimanale NO
Giorno di chiusura settimanale SABATO POMERIGGIO
Giorno di chiusura settimanale SABATO POMERIGGIO
MARTIGNANA DI PO FARMACIA COMUNALE VIA DELLA LIBERTÀ, 76 26040 Martignana di Po Tel. 0375 261241 Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale
SABATO
SABATO POMERIGGIO
Le farmacie di turno e gli orari dei distretti di Cremona e Casalmaggiore sono consultabili sul sito internet: www.aslcremona.it
Cultura&Spettacoli Si conclude la rassegna Art&Drink
L’incontro conclusivo con la rassegna “Art &Drink” è in programma giovedì 29 marzo alle 18. Con il conservatore della Pinacoteca Mario Marubbi, all’interno delle sale del Museo civico, si affronta il tema “I Campi e la Maniera cremo-
nese”. Un modo insolito e originale per iniziare la serata, con un aperitivo al museo, passeggiando tra le opere esposte ed affrontando conversazioni sulla storia dell’arte. Per prenotazioni: 0372803622 (ingresso € 7).
Mostra di Rose Marie Zavattoni
L’Italia coloniale è protagonista della mostra didattica nel museo F di Federica Ermete
ino al 7 aprile, presso la biblioteca statale di Cremona, è allestita la mostra didattica “L’Italia coloniale da Vittorio Bottego alla Libia”. La mostra, curata dall’Istituto Risorgimento della provincia Cremona e dalla biblioteca statale, con il contributo del Rotary Club Cremona Po, si sviluppa in quattro momenti importanti per la storia italiana: la campagna nel Corno d’Africa di fine Ottocento (che si concluderà con la disfatta di Adua), la conquista della Libia nel 1911-12, la figura dell’esploratore e comandante Vittorio Bottego e il capitolo dei grandi esploratori dedicato al ricordo
del più importante esploratore cremonese Cesare Calciati. La documentazione esposta è inedita ed è stata concessa, per l’occasione, dal dottor Eugenio Poletti de Chaurand, discendente del generale Felice de Chaurand comandante della III Divisione Speciale in Libia nel 1912 e fondatore del primo Servizio di Intelligence italiano. Tra i pezzi più significativi esposti troviamo il diario manoscritto del generale Felice de Chaurand, alcune carte sottratte ai libici e materiale fotografico inedito. A livello di cimeli, un contributo importante è dato dall’Istituto per il Nastro Azzurro tra combattenti decorati al Valor Militare, che ha prestato per l’occasione il tricolore issato dalla truppe italiane dopo la conquista di Mergheb
(28 febbraio 1912) e il berretto con fascia dell’ammiraglio Enrico Millo, colui che forzò lo Stretto dei Dardanelli nella notte tra l’8 e il 9 luglio 1912. Ricordiamo, inoltre, le foto originali di Vittorio Bottego con una lettera autografa, gli atti parlamentari in originale dal 1890 al 1896 e 2 scudi di ras abissini risalenti alla battaglia di Adua, prestati dallo studioso Manlio Bonati dell’Isri di Parma. La figura dell’esploratore Cesare Calciati è presentata attraverso l’esposizione di materiale fotografico in originale proveniente da collezioni private, riguardante le esplorazioni in Himalaya e in Africa e da numerosi libri scritti dallo stesso Calciati sulle esplorazioni da lui condotte, nonché da un ritratto dello stesso.
Opere in porcellana nelle sale del Podestà
Fino al 1° aprile, nelle sale del Podestà di Soresina, è visitabile la mostra “La poesia della porcellana”, opere di Rose Marie Zavattoni. Il curatore Simone Fappanni spiega: «In questa interessante rassegna è possibile ammirare l’ampia e articolata produzione di questa nota e apprezzata creativa che, come lei stessa afferma, dipinge su porcellana come dipingere su tela, avvalendosi della complessa tecnica del ‘terzo fuoco’, che conduce a risultati di intenso equilibrio e armonia. Ciò risulta alquanto evidente scorrendo gli oggetti che la Zavattoni dipinge con notevole trasporto: vasi, anche di grandi dimensioni, tazze, piatti e tanti altri elementi d’uso quotidiano o che adornano gli ambienti, conferendo agli stessi un tocco veramente “arti-
stico”, imprimendo sulla superficie i più diversi soggetti, con un gusto e un senso per il “bello” che richiama notazioni romantiche e poetiche… Dopo le prime mostre, con quadri a olio, s’è subito lasciata conquistare dalle tecniche che permettono di pervenire a quei risultati di straordinaria brillantezza e consistenza cromatica... La sua formazione inizia negli anni ’80, e si è via via perfezionata mediante studi attenti e approfonditi dei vari procedimenti che permettono al pigmento di fissarsi sul supporto tramite il fuoco». L’artista dice: «Non basta la tecnica, ti deve essere ‘amico’ anche il fuoco». In effetti ha ragione, dal momento che è proprio il calore a determinare, in fondo, il risultato finale, complessivo del lavoro. L’ingresso è libero.
Venerdì sera alle 21 esibizione dell’ensemble vocale “Il Continuo”
Pagine polifoniche a Sant’Ambrogio
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FORD NEW FOCUS 5 PORTE PLUS 1.6 TDCI 115CV, RUOTE LEGA, RADIO BLUTOOTH, SEMESTRALE, CON GARANZIA, EURO 16.500,00
L’ensemble “Il Continuo”
Venerdì 30 marzo alle ore 21, nella chiesa di Sant'Ambrogio, durante la Solenne Via Crucis nel corso della quale sono letti i commenti alle stazioni scritti dal Cardinale Joseph Ratzinger, ora Papa Benedetto XVI, in occasione della celebrazione al Colosseo del 2005, l’ensemble vocale “Il Continuo”, diretto da Isidoro Gusberti, esegue pagine polifoniche di Palestrina, De Prez, Scarlatti, nonché il suggestivo e monumentale “Miserere mei Deus” di Perti. Con queste esecuzioni, il gruppo “Il Continuo” chiude un intenso periodo concertistico che lo ha portato ad esibirsi , tra l’altro, nel Teatro “G. Verdi” di Busseto, nell’auditorium del conservatorio di musica “G. Nicolini” di Piacenza, in vista dell’eventuale corso di formazione per direttori di coro e nel Teatro Sociale di Trento, con la rappresentazione del “Festino avanti cena” di Banchieri in collaborazione con l’ensemble strumentale “A.Corelli”.
In scena venerdì sera al Teatro Giovanni Paolo II di Castelleone RENAULT CLIO DYNAMIQUE 1.2cc 16V 75CV,CLIMA, RADIO CD, NAVIGATORE, 5 PORTE, ANNO 2010, CON GARANZIA, EURO 8.800,00
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FORD S-MAX TITANIUM 2.0 TDCI 140CV,RADIO CD, CAMBIO AUTOMATICO, ANNO 2008 CLIMA AUTOMATICO, CON GARANZIA EURO 13.900,00
ALFA ROMEO 159 ANNO 2007 1.9 MultiJet 120 cv, 4 P EURO 9.500,00; SW EURO 10.500,00 MultiJet 150CV SW EURO 11.500,00 CON GARANZIA
FORD FOCUS SW e 5 PORTE 1.6 TDCI 90CV – 110CV ANNO 2007 CON GARAZIA, VARI COLORI EURO 7.500,00
SKODA FABIA AMBIENTE 1.2cc, 5 PORTE,CLIMA, RADIO CD, ANNO 2005, Km 31.000 CON GARANZIA, EURO 4.800,00
Spettacolo ispirato a ‘Novecento’
Venerdì sera alle ore 21 sul palco del Teatro Giovanni Paolo II di Castelleone è protagonista lo spettacolo “Non sei fregato veramente finché non hai da parte una buona storia e qualcuno a cui raccontarla”, liberamente ispirato a “Novecento” di Alessandro Baricco. Spettacolo del 3° corso teatrale castelleonese, per la regia di Elena Ferrari, con Ilaria Berti, Marialuisa Bignardi, Maria Pia Bissolotti, Ilaria Chioda, Davide Corradi, Stefania Cristiani, Erika Daumiller, Marta Donini, Miriam Dusi, Massimo Mandelli, Anna Monticelli, Marco Ostuni, Marco Pedrinazzi, Mario Pedrinazzi e Janeth Razzetti.
13
Afterhour
Venerdì sera la band presenterà dal vivo il terzo album, registrato in Nuova Zelanda
Ex-Otago e Hipsteria Party al Covo di Bologna
F
di Martina Pugno
a tappa anche a Mantova il tour promozionale degli ExOtago, sul palco per presentare dal vivo i brani dell'album di recente pubblicazione "Mezze stagioni". L'album segna il terzo capitolo discografico per la band genovese, formatasi nel 2003 per mano di Simone Bertuccini, Maurizio Carucci e Alberto Argentesi. Il trio dà vita ad un universo musicale fatto di melodie pop, chitarre acustiche, pianole e giocattoli per un sound fresco e originale, che nel 2003 confluisce nel primo album della band, "The Chesnuts Time". Gli Ex-Otago sono una massa di pensieri ed idee eterogenei e la loro musica è figlia di questo marasma. "Soprattutto all'inizio, ci siamo ispirati a Belle and Sebastian, Fonda500, Dashboard Confessional. In questi anni abbiamo colto in alcune band più o meno emergenti caratteristiche e componenti a noi molto familiari, come un certo approccio con il pubblico o il lancio di oggetti dolci e contundenti dal palco (noi lo facevamo ad esempio con i chupa chups). Abbiamo sempre cercato di trasformare un concerto in un piccolo spettacolo che avesse a che fare più con le nostre canzoni che con noi" questa la filosofia alla base della musica e dei live degli Ex-Otago, il cui nome si ispira a una squadra di rugby della Nuova Zelanda: "Un team che viene sempre
CASTELVETRO PIACENTINO
Il Play Girl’s... accende la notte
In occasione del week end di Pasqua, il Play Girl's prepara per i suoi ospiti uno special show e sorprese targate Play Girl's. Il locale apre a Castelvetro Piacentino il 4 febbraio 2005, in una struttura ampia, capace di accogliere una vasta clientela con oltre quaranta lap dancers nei week end di grande avvenenza, che insieme all'attenzione profusa nella pianificazione dell'intrattenimento, consta in uno dei più significativi punti di forza di questo locale. Gli spettacoli si susseguono, le lap dancers ballano numerose e le serate scorrono come veri e proprie eventi, con estrazioni di table dance omaggio, elezione della ragazza più ammirata dal pubblico, buffet per tutti e one night party a tema: vere e proprie feste in cui la parola d'ordine è animazione.
“Mezze stagioni”
Mercoledì 28 Marzo 2012
Per segnalarci eventi o concerti scriveteci o inviateci un link all’indirizzo appuntamenti@ilpiccologiornale.it
TREZZO SULL’ADDA
Mojomatics, al via il tour
Il disco prodotto dai fan "Una carovana con all’interno le più differenti sensibilità. Un progetto aperto, possibilista, apartitico e fortemente impegnato, se non altro a inventare cose buone: immagini, melodie e parole". Così gli Ex-Otago descrivono il loro più recente album, "Mezze stagioni", pubblicato lo scorso 21 marzo. "Spesso discutiamo sui tanti mali dei nostri tempi, su come fuggire da una crisi che non abbiamo creato noi e su come fare a diminuire il nostro impatto sull’ambiente. Parliamo di buone pratiche, di contadini, di grafici, di verdura biologica e di musica. Chi lo ha detto che con la musica non si possono cambiare le cose? Chi lo ha detto che non esistono più le mezze stagioni?". Eccole, dunque, le mezze stagioni, intrise di melodie pop e pubblicate tramite un'iniziativa di azionariato popolare che ha visto i fan della band partecipare attivamente al finanziamento del progetto. Ora non resta che ascoltare, per sapere se il proprio contributo si è rivelato un buon investimento. dato per perdente, ma che ogni anno vince il campionato contro ogni pronostico". Nel 2004 entra a far parte degli ExOtago anche il batterista e percussionista Simone Fallani, membro della band fino al 2008 e in seguito sostituito da Gabriele Floris. Il secondo album,"Tanti saluti", pubblicato nel 2007, mantiene la formula risultata
"vincente: melodie che si incollano in testa, ritmi smaccatamente pop e brani leggeri e ricchi di ironia compongono il lavoro, che conferma il successo precedente. Attitudine pop e arrangiamenti asciutti caratterizzano anche il terzo album, registrato a Bergen, in Norvegia, con Davide Bertolini, già produttore dei Kings of Convenience. L'inizio dei lavori nel 2009 coincide
anche con un progetto parallelo per Alberto Argentesi, che diventa ospite fisso del Chiambretti Night vestendo i panni del coniglio rapper. In seguito al concerto, Il Covo darà il via all'Hipsteria Party, per far ballare le note più moderne delle migliori band in circolazione, ma anche tanti pezzi old school, il tutto circondati da un’immaginario ironico ed innovativo.
The Niro presenta il Post atomic tour Chitarrista, bassista, batterista: Davide Combusti, in arte The Niro, di certo non ha problemi a creare musica e calcare il palco in solitaria per portare avanti il suo progetto, nato come band e diventato 'one man show'. Venerdi sera alle 22.30 l'artista porterà sul palco delle Scimmie di Milano il suo Post Atomic Tour. Recentemente, The Niro si è impegnato anche su altri fronti artistici, come quello cinematografico: «Devo proprio ammettere che è un ambito che mi si addice», ha rivelato nel corso di una recente intervista. L'autore ha firmato la colonna sonora del film di Michele Placido “Il Grande Sogno”, per il quale ha reinterpretato alla chitarra “Suzanne”, classico di Leonard Cohen, insieme alla voce di Violante Placido. Non contento, The Niro ha anche realizzato una cover del brano “Summertime” di Janis Joplin, contenuta in una speciale compilation Woodstock Wave uscita in allegato con il mensile XL. L'omonimo album d'esordio, pubblicato nel 2008, ha riscosso immediato successo; il successivo “Best Wishes” del 2010 conferma il talento dell'artista. Un lavoro suonato e registrato in gran parte dal solo
Il nuovo album dei Mojomatics, "You are the reasons of my troubles", arriverà nei negozi il 29 marzo; già la sera successiva sarà possibile gustare le tracce dal vivo all'Amigdala Theatre di Trezzo sull'Adda. La band calcherà il palco alle 22.30 per la prima data assoluta del tour. Dopo migliaia di concerti ovunque, dopo 3 acclamati album ristampati diverse volte, singoli per etichette sparse in tutto il mondo, il duo veneto torna dunque a far ballare con il loro sound a cavallo tra l'energia garage e le melodie folk, i ritmi hillibilly e rock n roll e le melodie che attingono a piene mani dal pop anni Sessanta. Aprirà lo show Diego deadman Potron, che darà vita ad un vero e proprio one man show basato su un repertorio di spiritual e canti afroamericani rurali in chiave trash blues.
CREMONA
One Trick Pony all’Arci
Serata in musica domenica all'Arci di Cremona, con il concerto acustico degli One Trick Pony a partire dalle 19. One Trick Pony è la chitarra acustica arpeggiata di Simone Siano; è la voce eterea e graffiata di Francesca Paola Liborio; è l'arrangiamento minimale e la ricerca sonora dei tasti di Claudia Carrara; è l'amalgama di basse frequenze e ritmi essenziali di Fabio Guarneri. Tra atmosfere rarefatte e melodie sognanti, una serata per allontanare lo stress e prepararsi alla nuova settimana.
BOLOGNA
Dieci anni di Perturbazione
The Niro, undici canzoni che trattano il tema della solitudine su un tappeto sonoro che miscela sonorità acustiche ed elettriche. Un lavoro intimo e personale. Davide ha così commentato la copertina del più recente album: «Mi sono immaginato un ragazzo che si sveglia dopo un'esplosione atomica e non sa dove andare, ma comincia a muoversi lo stesso seguendo
qualcosa, che potrebbe essere, nel mio immaginario, il sole. Un'immagine che canto in “Post atomic dawn”». Da qui, dunque, nasce il Post atomic tour, che farà tappa venerdì sera alle Scimmie per far gustare al pubblico le undici tracce dell'album con tutta l'intensità della performance live, ambito in cui The Niro rivela il meglio delle proprie doti artistiche.
Continua il tour promozionale dei Perturbazione per celebrare i dieci anni dalla pubblicazione dell'album di debutto, “In Circolo”. La band sabato sera calcherà il palco del Locomotiv Club per in live che ripercorrerà per intero la tracklist del disco, senza dimenticare i successi che hanno segnato la prima decade in musica dei Perturbazione. La ristampa dell'album è stata pubblicata lo scorso novembre in doppia edizione deluxe: accanto alla versione originale di “In circolo” anche “Fuori dal giro”, raccolta di inediti risalenti al periodo di registrazione. Dopo il live si ballerà con A Tropical Clash, che ospita il dj-set del messicano Rebolledo.
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Mercoledì 28 Marzo 2012
«Il Governo sbaglia a rifiutare la concertazione»
Pagine a cura di LAURA BOSIO
La riforma dell’articolo 18 può portare ad abusi. Sono necessarie, invece, misure per lo sviluppo
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Mino Grossi (Uil): «Assurdo il non reintegro dei lavoratori licenziati per motivi economici»
a riforma in materia di lavoro, approntata dal governo Monti, è pronta ad approdare in Parlamento. Ma in tutto il Paese continua un acceso dibattito in merito alla riforma stessa, che coinvolge in prima persona il mondo sindacale, che, pur con diversi accenti, giudica la riforma incompleta e rischiosa. Ne abbiamo parlato con Mino Grossi, segretario provinciale della Uil.
Il Governo ha delineato la riforma in materia di lavoro, che ora approderà in Parlamento. Il dibattito più acceso resta quello sull’articolo 18: Monti e Fornero hanno introdotto la possibilità del licenziamento individuale per ragioni economiche, scelta contestata da più parti. Qual è la vostra posizione? «La nostra posizione rispetto a questa manovra non è negativa, a livello generale. Tuttavia la condizione del non reintegro in azienda del lavoratore licenziato per motivi economici che avesse provato l'illegittimità del licenziamento, non ci trova concordi: il seguire una logica oggettiva nel licenziare il lavoratore può risultare pericoloso, in quanto si rischierebbe di andare incontro a molti licenziamenti ingiusti. La proposta del Governo, infatti, apprezzabile nella parte che riconsegna al giudice la facoltà di reintegrare il lavoratore licenziato senza giusta causa o giustificato motivo soggettivo, non risponde, però, al
tema del rischio di abuso di potere in mano all’azienda per i licenziamenti cosiddetti economici o oggettivi. La nostra proposta è quindi che sia vincolante, per l’azienda, l’obbligo di informazione alle rappresentanze sindacali presenti nell’impresa, con il fine di fornire al giudice un alto grado di conoscenza di come si è sviluppata la procedura». Come definisce il modo con cui il Governo si rapporta con le parti sociali? «Decisamente sbagliato e troppo rigido. In termini di confronto, Monti considera il sindacato solo un soggetto da informare rispetto alle decisioni da prendere, ma rifiuta la concertazione. Tutto ciò è molto grave, in quanto a noi non rimane altro strumento che la lotta e la protesta. Siamo lontani da quello che le rappresentanze sindacali avrebbero voluto da tempo, ossia l’avere un rapporto di concertazione con valenza
«I lavori sopra i 50 anni sono a rischio»
legislativa. Con questo atteggiamento viene meno il dialogo tra le parti, e questo non è assolutamente accettabile». Tra i punti salienti della riforma, anche una razionalizzazione sulle tipologie contrattuali flessibili a maggior rischio di precarietà. E’ sufficiente? «Sicuramente è una misura positiva. Si fa così pulizia su tanti rapporti di lavoro precari, che facevano del precariato una vera
e propria prassi, che poi si portava avanti per anni. Con questa manovra si affida all’apprendistato il compito di gestire l’ingresso nel mondo del lavoro, con elementi formativi che accompagnano il lavoratore. Questo deve diventare l’unico canale di accesso e soprattutto deve trasformarsi in un tempo indeterminato».
Il tema degli ammortizzatori sociali è senza dubbio tra quelli più importanti. Il governo Monti ha introdotto delle nuove forme di accompagnamento dei lavoratori, una volta cessato il rapporto di lavoro. Sono sufficienti? «In realtà queste misure hanno un limite di fondo: va bene introdurre nuovi ammortizzatori, ma non eliminare quelli esistenti. In uno scenario di recessione, come quella attuale, che si siede su un’altra recessione, è importante avere a disposizione tutti gli ammortizzatori possibili. Bisogna fare di tutto perché si conservino i posti di lavoro. Il rischio, altrimenti, è che si riduca il perio-
do in cui il lavoratore gode di un sostegno e di contro incrementi il tempo in cui egli rimane senza lavoro e senza un reddito. Si dovrebbe allora alimentare un processo di ricollocazione, con relativa formazione, ma oggi questo non è possibile, in quanto mancano i fondi». Una delle preoccupazioni dei sindacati è il futuro dei lavoratori ultracinquantenni: quali sono i rischi? «I rischi sono altissimi: ora che in pensione si va intorno ai 65 anni, un cinquantenne che resta disoccupato avrebbe ancora 15 anni di lavoro davanti. Queste persone non possono restare senza un'occupazione per così tanto tempo, ma ricollocarle si rivela difficilissimo».
concertazione. Questo porta ad avere una riforma alquanto precaria. E’ assente, inoltre, tutta quella parte di intervento volto a creare sviluppo e occupazione. Senza fornire carburante all’economia non si va da nessuna parte. Se non si restituiscono soldi alle famiglie e alle imprese non si potrà neppure sperare di far crescere i consumi, e di conseguenza la domanda interna continuerà a calare. Monti si definiva keynesiano (l’economia keynesiana deriva dal pensiero dell’economista Keynes, il quale ha sempre sostenuto la necessità di un intervento pubblico di sostegno alla domanda ndr), ma non sta agendo secondo questi principi. Ci troviamo in una situazione in cui l’export continua a volare, ma gli italiani non consumano. Perché le cose cambino è necessario ridurre il carico fiscale. Così com'è, questa riforma non farà crescere il Paese».
«Positiva la valorizzazione dell’apprendistato»
Cosa manca a questa riforma? «Innanzitutto, come dicevo prima, manca l’elemento della
«Chiederemo aiuto ai parlamentari» «E’ nostra intenzione, durante il dibattito alle Camere, chiedere ai gruppi parlamentari di apportare quelle modifiche, non accettate dal governo, che consideriamo necessarie per sanare le distorsioni presenti nel documento presentato dal Governo e per evitare abusi nell’attuazione del provvedimento che possano derivare da una scrittura indefinita della norma» ha detto Luigi Angeletti, segretario nazionale della Uil. «La scelta fatta dal Governo, secondo noi, non consentirà nessuna approvazione prima delle ferie e forse nemmeno dopo».
Luigi Angeletti
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«Creare posti di lavoro con le risorse europee non spese»
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Tante iniziative di mobilitazione per contrastare le nuove norme
Mimmo Palmieri illustra il no della Cgil: «Si crea arbitrio e altra disoccupazione»
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a perché è così centrale il dibattito sull'articolo 18? Secondo Mimmo Palmieri, segretario provinciale della Cgil, «si è data un'importanza eccessiva a questo articolo, nell'ambito della riforma, indicando la sua presenza come la causa della mancata crescita dell'Italia. In realtà, se gli investitori non vengono nel nostro Paese la colpa non è certo dell'articolo 18, ma di tante altre cause: dalla poca legalità, all'ingerenza delle mafie, all'assenza di infrastrutture, alla burocrazia eccessiva. Il problema è invece che le nostre aziende sono costrette a vendere a stranieri e stanno smantellando il nostro patrimonio imprenditoriale». La Cgil ribadisce la propria contrarietà a questa riforma, che mette mano «all'unico deterrente rispetto ai licenziamenti. Con questa manovra, se l'azienda licenzia un lavoratore ed egli prova che non vi è giustificato motivo, deve risarcirlo, ma non ha più l'obbligo di reintegrarlo nella sua posizione lavorativa. Tutto questo, in un Paese come il nostro, dove i posti di lavoro sono pochi e dove il 2012 si rivela ancora più complicato del 2011, sarà difficile pensare a un ricollocamento. C'è una forte contraddizione: ci fanno credere che si debbano togliere le garanzie a chi le ha, mentre invece la necessità sarebbe di dare tali garanzie a chi non le ha». Tra i punti salienti della riforma, anche una razionalizzazione delle tipologie contrattuali flessibili a maggior rischio di precarietà. Un buon risultato, secondo Palmieri: «Per la prima
Mimmo Palmieri, segretario provinciale Cgil
volta, dopo dieci anni in cui si è legiferato a favore dell'incremento della precarietà, ora ci si ferma e si volta pagina. Dunque è pregevole aver messo fine a tirocini, stage, lavoro a partita Iva e lavoro intermittente in favore di una maggior stabilizzazione dei contratti. Tuttavia questo non basta a rimuovere la piaga del precariato. Sono ancora molte, infatti, le forme contrattuali che lo favoriscono». Si parla poi di ammortizzatori sociali e delle nuove forme di accompagnamento dei lavoratori inoccupati. Tuttavia questo non basta, secondo la CGIL. «La nuova Aspi (Assicurazione sociale per l'impiego) sostituisce indennità attualmente operative come la mobilità, la disoccupazione non agricola ordinaria, quella di disoccupazione con requisiti ridotti e l'indennità di disoccupazione speciale edile. Tuttavia essa prevede una più ristret-
«Con la riforma, se l'azienda licenzia un lavoratore ed egli prova che non vi è giustificato motivo, deve risarcirlo, ma non ha più l'obbligo di reintegrarlo nella sua posizione lavorativa» ta tutela sociale: se prima, infatti, si coprivano tre anni, ora il sostegno dura solo 12 mesi». Una delle preoccupazioni dei sindacati è il futuro dei lavoratori ultracinquantenni che, se restano senza lavoro, difficilmente riusciranno a trovarne un altro, soprattutto a fronte di 500mila persone, di cui molti giovani, che sono senza lavoro. «Troppe persone rischiano di essere espulse dal mondo del lavoro» dice Palmieri. Il problema più grosso è quindi l'assenza di misure destinate a far crescere il Paese. «Se non si inizia a parlare di nuova politica economica ed industriale, e di una nuova dimensione del lavoro, sarà difficile migliorare le cose» spiega Palmieri. «Tra 7-8 anni le classifiche sull'andamento del Pil nel mondo saranno ben diverse da quelle di oggi: l'Europa è destinata a peggiorare, a fronte di un miglioramento per i
paesi in via di sviluppo. Bisogna quindi pensare a un nuovo tipo di occupazione ed a nuovi lavori, come la protezione del territorio o la gestione del welfare. Bisogna anche restituire il reddito alle famiglie, attraverso una redistribuzione economica che non è mai stata affrontata seriamente». Anche la Cgil, come le altre sigle sindacali, è preoccupata dell'assenza di concertazione. «L'idea di avere solo il parlamento come punto di riferimento è disprezzo nei confronti dei sindacati. E' sbagliato mettere da parte le organizzazioni sociali, che comunque rappresentano una buona fetta della popolazione». Palmieri ribadisce quindi la necessità che il governo tenga maggiormente in considerazione le parti sociali. «Ora vogliamo aprire una mobilitazione che perduri nel tempo: partiremo con due ore di assemblea sul territorio, seguito da altre ore di mobilitazione. Il nostro appello va ai parlamentari, ai quali chiederemo di prendersi la responsabilità di assumere una posizione netta». Alla riforma, secondo la CGIL, mancano molte cose. «Serve recuperare il ruolo dissuasivo che aveva l'articolo 18 sui licenziamenti ed estendere il potenziale degli ammortizzatori sociali». Ma non basta. «Ora è importante capire in che modo creare nuovi posti di lavoro nel nostro paese. Ad esempio, ci sono 28 miliardi di euro stanziati dall'Europa sotto forma di bandi regionali, ma l'80% del budget è inutilizzato. Bisogna allora fare in modo di recuperare tali risorse, e investirle nell'imprenditoria e nel lavoro».
«I provvedimenti del governo sul mercato del lavoro contengono un evidente tratto di ingiustizia verso i lavoratori e pensionati e ripercorrono le strade di altri paesi sul superamento del modello sociale europeo. Il governo punta a imporre un ruolo residuale del sindacato confederale italiano e delle forze sociali e a introdurre un modello assicurativo individuale al posto del patto sociale storico». Così Fulvio Fammoni, segretario confederale della Cgil, ha introdotto i lavori del direttivo della Cgil riunito a Roma per discutere le contromosse del sindacato. «Con le nuove norme» ha detto Fammoni «è molto facile prevedere che nei prossimi due/tre anni si avvi un vero e proprio processo di espulsione di massa di lavoratori ultracinquantenni che si troveranno senza lavoro e senza aver raggiunto i requisiti per la pensione». La Cgil è quindi pronta a dare battaglia contro le norme proposte dal governo per la riforma del mercato del lavoro e in particolare per l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. Una mobilitazione che sarà dura e articolata e che punta a ottenere risultati concreti durante il dibattito parlamentare della riforma Ecco una prima scaletta di massima delle iniziative: una petizione popolare per raccogliere milioni di firme; iniziative specifiche con i giovani per contrastare le norme sbagliate sul precariato; campagna nazionale a tappeto di informazione in tutti i territori; prime mobilitazioni nei posti di lavoro e nei territori; assemblee in tutti i luoghi di lavoro; avvio del lavoro con la Consulta giuridica per i percorsi legali (ricorsi, ecc); 16 ore di sciopero: 8 per le assemblee e iniziative specifiche e 8 ore in un'unica giornata con manifestazioni territoriali e assemblee nei posti di lavoro. La data sarà definita sulla base del calendario della discussione in Parlamento.
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COSA CAMBIERÀ Dall’articolo 18 agli ammortizzatori sociali Articolo 18. Da subito e per tutti i lavoratori sarà possibile essere licenziati per motivi economici. Qualora il giudice dovesse ritenere il provvedimento dell'azienda illegittimo il lavoratore non potrà essere reintegrato in azienda ma riceverà un indennizzo di 15-27 mensilità tenendo conto dell'ultima retribuzione. Sarà possibile anche il licenziamento per ragioni disciplinari. In caso di provvedimento illegittimo il giudice potrà decidere o il reintegro del lavoratore o una indennità fino a 27 mensilità in base all'anzianità. In caso di licenziamenti discriminatori resta il diritto al reintegro al lavoro che, sostiene il Governo, viene esteso anche alle aziende con meno di 15 dipendenti. Ammortizzatori sociali. La riforma entra a regime nel 2017: da un lato la cassa integrazione per sostenere lavoratori e imprese in temporanea difficoltà, istituto che rimane sostanzialmente invariato; dall'altro un'assicurazione sociale per l'impiego per chi
perde il lavoro. La platea degli interessati dovrebbe ampliarsi a 12 milioni di lavoratori dagli attuali 8, includendo i contratti a termine (pubblica amministrazione compresa) e gli apprendisti. Cassa integrazione ordinaria (cigo). Non cambia niente. Cassa integrazione straordinaria. Scatterà quando la crisi porta a ristrutturazioni aziendali ma sparirà nel caso di cessazioni di attività aziendali. Cassa integrazione in deroga, indennità di disoccupazione e indennità di mobilità. Scompariranno e saranno sostituite dall'Aspi. Aspi. Prenderà il posto dell'indennità di mobilità, degli incentivi di mobilità, della disoccupazione per apprendisti, della cig in deroga e delle una tantum per i co.co.pro. Si applicherà a tutti i lavoratori privati con contratto a tempo indeterminato e determinato e ai dipendenti della pubblica amministrazione a termine. Vale anche per gli apprendisti e gli artisti.
I requisiti per accedervi sono: 2 anni di anzianità e almeno 52 settimane di lavoro nell'ultimo biennio. Dura 12 mesi, 18 per i lavoratori over 55 anni. Contratto a termine. Aumenteranno i contributi a carico delle imprese (1,4% in più) ma per chi stabilizza il rapporto di lavoro saranno restituiti 6 mesi di maggiorazione. Apprendistato. Dovrebbe diventare il canale privilegiato per l'accesso dei giovani al mondo del lavoro. Dovrà avere durata minima con l'obbligo di trasformare una parte degli apprendisti in dipendenti a tempo indeterminato. Partita Iva. Per disincentivare l'uso di quelle fittizie, la riforma prevede che la partita Iva sia trasformata in collaborazione subordinata qualora si dimostri che il rapporto di lavoro superi i 6 mesi in un anno, valga oltre il 75% dei ricavi del lavoratore, e il lavoratore abbia una postazione presso il committente. Part-time e collaborazioni. La riforma prevede
l'obligo di comunicazione amministrativa del parttime per ogni variazione di orario al fine di limitarne gli abusi. Per i contratti a progetto sarà necessaria una definizione più stringente del progetto e aumenteranno i contributi. Spariscono gli stage non retribuiti così come l'imposizione delle cosiddette dimissioni in bianco.
Che trattamento avranno i nostri giovani?
A rischio pensione i lavoratori incentivati all’esodo o in mobilità. Tempi allungati, problemi per le reti di sostegno familiare
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l pacchetto di riforme già realizzato o in fase di approvazione da parte del governo Monti ha coinvolto il tema del lavoro anche a partire dalle revisione del sistema pensionistico, risalente a pochi mesi fa. Tempi di permanenza in servizio procrastinati, anche di diversi anni, ma non solo, come spiega Massimo Sarzi Sartori, responsabile del Patronato Cisl. «Chi ha ancora un posto di lavoro risente meno della situazione. La cosa è più tragica per le migliaia di lavoratori che hanno invece cessato il rapporto di lavoro, accettando incentivi all'esodo, o che erano in mobilità dopo la chiusura di un'azienda. Persone che erano convinte di maturare la pensione in tempi brevi, e che invece ora si trovano a dover attendere ancora 5 o 6 anni per percepire la pensione di vecchiaia».
Non è tutto: la riforma presenta, infatti, dei punti ancora poco chiari. «Ad esempio, le donne che hanno alle spalle 15 anni di contributi e che con la vecchia normativa avrebbero avuto diritto alla pensione con il compimento dell'età prevista dalla legge. Ora non solo dovranno attendere di più, ma forse non percepiranno neppure mai la pensione. Con la nuova normativa, infatti, non si è presa in considerazione questa categoria, e non si sa se queste donne dovranno versare ancora cinque anni di contributi per arrivare ai 20 anni complessivi, requisito minimo attuale». E se è vero che il ministro Elsa Fornero ha assicurato che a giugno penserà a una soluzione per tutte queste categorie di persone, secondo Sarzi Sartori «il problema è gravissimo, da affrontare subito. Non si possono lasciare in sospeso così tante
Massimo Sarzi Sartori (Patronato Cisl): «E’ un problema gravissimo, che va affrontato subito»
persone senza una certezza. Tanto più che non è certo che si riesca a trovare una soluzione, visti i limiti di risorse economiche disponibili». Anche l'aumento dell'età pensionabile crea molti problemi,
specialmente per quanto riguarda determinate professioni, particolarmente usuranti o rischiose. «La nuova normativa prevede che chi ha svolto attività usuranti potrà andare in pensione se la somma di età anagrafica e anzia-
nità contributiva risulta pari a 96, con almeno 60 anni di età e 36 di contributi. Dal 2013 il requisito si fa ancora più rigoroso, posto che la somma tra età anagrafica e anzianità contributiva deve essere 97, con almeno 61 anni di età. Tuttavia per certi lavori anche 60 anni sono troppi. E non parliamo poi di professioni, come quelle dell'edilizia, che non sono neppure riconosciute come usuranti, ma che senza dubbio possono essere rischiose per un lavoratore 60enne. Non è il massimo, infatti, a 60 anni di età, lavorare su un ponteggio. Si mette a rischio la sicurezza della persona». Altro limite della riforma, secondo Sarzi Sartori, è il calcolo automatico di incremento dell'età pensionabile all'aumentare delle aspettative di vita. «Questo significa che i nostri giovani andranno in pensione magari con 46 o 47 anni di lavoro alle spalle. A pena-
lizzare ulteriormente i giovani c'è la componente del precariato. Visto che per certi tipi di contratto vengono versati meno contributi, sarà più difficile raggiungere una soglia minima, e la pensione arriverà sempre più tardi». Una riforma che sconvolge, quindi, la vita delle persone, che di fatto si trovano in grosse difficoltà. «Tra l'altro, se si rimane al lavoro fino a oltre 65 anni, viene meno anche la rete famigliare, che oggi è fondamentale». Viene meno la risorsa del nonno, fondamentale per molte coppie di giovani genitori, che magari devono lavorare entrambi per arrivare a fine mese. «Il vero problema è che questo Governo ha fatto una scelta puramente economica: prorogando le pensioni ha tagliato abbondantemente la spesa pubblica, cercando di fare cassa per ridurre il debito».
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«Ammortizzatori differenziati in base alla situazione dell’azienda»
«Una riforma in materia di lavoro era necessaria»
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asterebbero pochi ritocchi per ovviare in modo significativo ad alcune criticità della riforma in materia di lavoro: ne è convinto Andrea Tolomini, direttore di Confcooperative Cremona. «Una riforma del mondo del lavoro era necessaria, su questo non ci sono dubbi. Tuttavia quanto delineato dal Governo, specialmente per quanto riguarda i giovani, non è all’altezza delle sfide del sistema economico moderno. C’è una preoccupazione di fondo piuttosto significativa, da parte del mondo economico: la difficoltà a mantenere in piedi il nostro sistema manifatturiero, soprattutto in futuro, dal momento che si paga un dazio molto forte sul tema della concorrenza sui mercati globali». Dunque mancano provvedimenti che stimolino la crescita? «Assolutamente. Purtroppo le nostre aziende pagano dazio su alcuni elementi di base: il costo dell’energia, delle materie prime, la pressione fiscale… Questo ci mette in posizione svantaggiata rispetto ai competitor stranieri nella corsa alla cre-
Andrea Tolomini (Confcooperative): «Bisogna competere sulla qualità e non sulla quantità»
scita. Per questo motivo, l’Italia dovrà puntare prima di tutto sulla qualità, e spingere verso la concorrenza in questo senso. Non potremo mai, infatti, competere con gli altri sotto il profilo quantitativo». E la questione occupazionale? «Il mondo della cooperazione è molto attento alla persona, e ci preoccupa il dato della crescente disoccupazione, anche perché mancano gli spazi per assorbirla. Bisogna quindi limitare la perdita dei posti di lavoro. A questo proposito, ritengo che sia positiva l’idea di introdurre l’apprendistato come unico canale di accesso al lavoro. Il precariato, infatti, è più difficile da gestire, mentre invece l’occupazione stabile fa bene anche all’impresa». In queste ore si sta giungendo alla definizione della riforma in materia di lavoro, e il dibattito più acceso è quello sull’articolo 18: Monti e Fornero vogliono introdurre la possibilità del licenziamento per ragioni economiche,
scelta contestata da più parti… Qual è la sua posizione? «Mi piace molto il modello tedesco, e auspico che si possa trovare un migliore equilibrio anche in Italia nella riforma dell’articolo 18. Serve una formula che vada incontro alle esigenze di lavoratori e imprese». In tema di ammortizzatori sociali, Monti ha introdotto delle nuove forme di accompagnamento dei lavoratori, una volta cessato il rapporto di lavoro. Sono sufficienti? «L’indirizzo intrapreso è interessante. Tuttavia i nuovi ammortizzatori devono essere legittimati per tutti, perché ad esempio il mondo della cooperazione prima non riusciva ad accedere a determinati ammortizzatori. Tuttavia ritengo che sia sbagliato insistere con queste misure, laddove ci si trovi di fronte a un’impresa che ormai sta chiudendo. Ci vuole quindi una differenziazione di trattamento sulla base della situazione della singola azienda».
Mercoledì 28 Marzo 2012
GIUSEPPE STREPPAROLA - AUSER
«Il sistema pubblico deve sostenere il volontariato» «Un sostegno forte alle persone n condizioni di fragilità sociale. La solitudine degli anziani è una nuova povertà» In tempi di crisi, i primi soggetti che ne subiscono le conseguenze sono le persone fragili: anziani, malati, disoccupati. Una situazione sempre più preoccupante, che viene rilevata da tutti gli operatori del sociale e del terzo settore. Lo sottolinea anche Giuseppe Strepparola, presidente dell’Auser provinciale, secondo il quale «da un lato aumentano i servizi che le persone fragili richiedono, dall’altro si riducono le risorse a disposizione delle istituzioni. In mezzo a questo si colloca il volontariato, che deve fare da cuscinetto per quello che il sistema pubblico non riesce più a fornire, cercando di garantire un'assistenza sempre più completa». Lo testimonia anche la quantità di servizi erogati da parte dell'Auser nel corso del 2011, molto più corposo rispetto agli anni precedenti. «Nella sola città di Cremona, il Filo d’Argento Auser ha effettuato ben 4.523 servizi complessivi, di cui 3.293 trasporti per utilizzo di prestazioni sanitarie, 1.114 consegne di spese a domicilio e 116 disbrighi di pratiche. Abbiamo ricevuto in tutto 7.405 telefonate, e abbiamo preso in carico 389 persone».
Giuseppe Strepparola
Un numero di richieste talmente elevato che ha costretto l’Auser a dare il via a una campagna di reclutamento di volontari, denominata “Un’ora sola ti vorrei”, in cui chiede la disponibilità di nuovi volontari, almeno un'ora ogni tanto, per impegnarsi in uno dei tanti servizi forniti: dalla spesa a domicilio, all'accompagnamento, al sostegno telefonico. «La solitudine degli anziani è una delle nuove povertà più rilevanti, ed è una condizione terribile. E’ su questo fronte che Auser sta lavorando: abbiamo recentemente aperto un Centro Sociale in via Alfeno Varo, che viene molto frequentato, specialmente dalle donne. Vogliamo potenziare la nostra rete assistenziale per dare risposte sempre più puntuali e precise alle persone». Il sistema del terzo settore si rivela quindi fondamentale. «Ritengo che si debba fare un salto di qualità, cercando di lavorare sempre più in rete, anche con gli enti pubblici. Da parte di quest’ultimi, per contro, serve un maggiore sostegno al volontariato. Se il Terzo settore non ce la facesse più, subentrerebbe la privatizzazione dei servizi, con tutto quello che ne consegue».
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Mercoledì 28 Marzo 2012
SPORT
Pizzighettone micidiale in trasferta SERIE D
Immediato riscatto del Pizzighettone, che si conferma squadra da trasferta, vincendo anche a Voghera (2-0) grazie a una doppietta di Marchesetti (gol in avvio e trasformazione di un calcio di rigore al 90’). Con questi tre punti i rivieraschi si mantengono nelle zone alte della classifica, anche se la capolista ha vinto a questo punto della stagione il vantaggio sulle inse-
guitrici appare difficile da colmare. CLASSIFICA (32ª giornata) Castiglione 63; Ponte San Pietro-Isola 56; Pizzighettone, Olginatese 55; Mapello 52; Caronnese 49; AlzanoCene 47; Castellana 46; Voghera 44; Gozzano, Darfo Boario, Pro Piacenza 41; Seriate 40; Rudianese 38; Fidenza, Colognese 36; Seregno 35; Carpenedolo 34; Fiorenzuola 29; Gallaratese 22.
Casalese a due passi della capolista PROMOZIONE
Luigi Mariniello, 21 anni, mediano: è l'identikit dell’uomo della provvidenza maggiorina. Grazie alla sua doppietta, la seconda nelle ultime quattro gare casalinghe, la Casalese ha battuto in extremis il Fiore (2-1 al 95’). I concomitanti pareggi di Libertaspes e Sampolese aprono nuovi scenari per il team di un euforico Mantovani: la capolista, al terzo pari consecutivo, dista due sole lunghez-
ze, mentre la terza (prossima sfidante) è precipitata a -8 dai biancocelesti. CLASSIFICA (27ª giornata) Libertaspes 59; Casalese 57; Sampolese 49; Meletolese 46; Brescello, Langhiranese 43; Lentigione 41; Castellana 40; Medesanese 33; Castelnovese 32; Arcetana, Povigliese 30; Montecchio, Falk 28; Valtarese, Biancazzurra, Fiore 27; Fontana Audax 23.
Quinto posto da difendere coi denti
La prestazione con il Frosinone ha confortato il tecnico Brevi. Sugli scudi la difesa, Possanzini e Le Noci
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PRIMA DIVISIONE Obiettivo della Cremo è conservare la zona playoff con grande concretezza di Matteo Volpi
l ritorno al quinto posto solitario fa tornare il sereno in casa grigiorossa. Contro il Frosinone, pur senza esaltare, la squadra è piaciuta per applicazione, concretezza e soprattutto cinismo. Il bel calcio, in Lega Pro, può attendere. Le Noci ha confermato la sua vena realizzativa con l’arrivo della bella stagione, che lo mantiene tra i bomber del girone e il baby Favalli si è subito rifatto con una prestazione degna delle sue doti dopo la brutta serata di Lanciano. Per il resto, le principali conferme sono arrivate dalla difesa, dove la coppia formata da Minelli (ancora in gol) e Cesar è tornata a convincere, giocando in sicurezza e lasciando pochi appigli agli avanti del Frosinone. Ora serve restare concentrati in vista della trasferta di Salò, contro una Feralpi che tenterà comunque di vender cara la pelle, vista la fame di punti-salvezza: uno dei pericoli da evitare in questa parte finale di stagione. Mister Brevi è consapevole che l'aspetto mentale è ben più importante rispetto a qualsiasi ipotesi tattica suggerita dai soloni di turno. E con un Possanzini disposto a rincorrere gli avversari fino alla propria area, è tutto
CREMONESE-FROSINONE 2-0 CREMONESE: Bianchi, Semenzato, Favalli, Minelli, Cesar, Pestrin, Le Noci (39’ st Filippini), Tacchinardi (8’ Riva), Coralli (3’ st Nizzetto), Dettori, Possanzini. A disposizione: Ziglioli, Rigione, Rabito, Musetti. All.: Brevi. FROSINONE: Nordi, Ristovski, Vitale, Stefani, Carrus, Guidi, Nicco, Aurelio (35’ st Manzoni), Bonvissuto, Miramontes (5’ st Cesaretti), Baccolo (23’ st Ganci). A disposizione: Vaccarecci, Catacchini, Federici, Fautario. All.: Corini. ARBITRO: Gallo di Barcellona Pozzo di Gotto. RETI: 43’ Le Noci, 14’ st Minelli. NOTE: ammoniti Bianchi, Riva, Nizzetto; Ristovski, Nicco. Angoli 4-4.
più facile. Un po’ come faceva Eto’o nell’Inter di Mourinho (perdonate il paragone un po’ blasfemo e forse un po' nostalgico....). In un periodo nel quale “Manolone” Pestrin deve lottare con i cartellini gialli prima ancora che con gli avversari, la grinta del “Possa” sembra in
Grigiorossi in festa domenica scorsa (foto L. Dassi)
grado di dare quella spinta in più sul campo, che serve nei momenti in cui il gioco si fa duro. Ora occorre restare attaccati ai playoff in ogni modo e in ogni luogo, anche perché fortunatamente, a differenza dei cuginastri, in via Persico non ci sono né problemi di società né pro-
CLASSIFICA Trapani 54 Siracusa (-5) 46 Spezia 46 Lanciano (-1) 45 Cremonese (-6) 42 Pergocrema (-2) 41 Carrarese (-1) 40 SudTirol 40 Barletta (-1) 37 Portogruaro 37 Frosinone 33 Triestina 33 Piacenza (-6) 30 Prato 30 Latina 29 Andria 27 FeralpiSalò 27 Bassano 23
blemi di fallimenti in essere. Una bella spinta per chi deve dimostrare di valere i contratti che rappresenta, conquistando l’affetto di una piazza come Cremona che quando c’è da rispondere presente, non si tira mai indietro. Nel frattempo, nella giornata di ieri c’era aria di festa alla Cittadella dello
28ª Giornata Barletta-Portogruaro Bassano-Andria Carrarese-Prato Cremonese-Frosinone Latina-Lanciano Piacenza-Siracusa Spezia-FeralpiSalò SudTirol-Triestina Trapani-Pergocrema
1-1 0-2 0-0 2-0 1-3 1-1 3-0 1-1 0-0
Prossimo Turno (1-4 h 15) Andria-SudTirol FeralpiSalò-Cremonese Frosinone-Piacenza Lanciano-Trapani Pergocrema-Barletta Portogruaro-Latina Prato-Spezia Siracusa-Carrarese Triestina-Bassano
Sport dove si è festeggiato il compleanno di Sandro Turotti. NEWS La gara FeralpiSalò-Cremonese in programma domenica 1° aprile sarà arbitrata da Daniele Bindoni della sezione di Venezia, con gli assistenti Stefano Liturco di Collegno e Francesco Gualtieri di Asti.
19 Quattro medaglie d’oro per la Baldesio che primeggia tra gli Under 23 con Chiodelli, Manzoli e Margheri Sport
Mercoledì 28 Marzo 2012
Super “Vale” nel 1° Meeting nazionale
CANOTTAGGIO Valentina Rodini (Bissolati) fa la gara perfetta e vince il singolo Junior. Poi il bis nel doppio
P
VOLLEY A2
di Daniele Tamburini
IEDILUCO - Primo appuntamento a livello nazionale, nello scorso week end, presso il Centro Federale di Piediluco. Il colpo d’occhio è, come al solito, emozionante: centinaia di atleti, che vanno dalla categoria Ragazzi a quella dei Senior, animano il prato antistante il bacino remiero. Centinaia di atleti pronti a misurarsi, nel primo importante appuntamento della stagione, dopo il lungo lavoro invernale; pronti a dare il massimo per sé, per i propri allenatori, per i propri colori societari. Molti, lo si vede subito, mostrano sicurezza e ambiscono al risultato di prestigio. Ma molte sono, anche, le facce “tirate” per la concentrazione o per la tensione, magari con annesso mal di stomaco e respiro che viene a mancare. Molti di più sono, però, i volti allegri e sorridenti degli atleti perché lo sport è, per tanti di loro, soprattutto divertimento. Sono oltre 700 gli equipaggi in gara in rappresentanza di oltre 100 società sportive. Il lago di Piediluco si presenta prima sotto il cielo coperto, poi, nella giornata di domenica, ecco che esce uno splendido sole; la temperatura è mite, lo scenario stupendo. La giornata di sabato è riservata alle gare di qualificazione, domeni-
Casalmaggiore è inarrestabile
A sinistra Marco Chiodelli e Matteo Macario durante la premiazione e a destra Valentina Rodini felice sul podio dopo il suo exploit nelle regate d Piediluco (foto C. Cecchin)
ca si disputano le finali. La bissolatina Valentina Rodini già nella gara di semifinale fa registrare il miglior tempo (8’18”01), preludio alla fantastica finale di domenica mattina: una prova di grande spessore, quella di Valentina, che fa la gara perfetta e vince, con un grande spunto finale, davanti a Ondoli e Calabrese. Una giornata da ricordare per Rodini, che nel pomeriggio vince anche l’oro nel doppio insieme a Valentina Calabrese. Per i colori della Bissolati, sempre nel pomeriggio di domenica, una ottima prova nel doppio misto Senior quella di
Bissolati, preziosissimo successo ad Osio (5-3)
Selene Gigliobianco e Veronica Paccagnella, terze nella finale, prime nella categoria Under 23. Grande soddisfazione in casa Baldesio, grazie a Marco Chiodelli, oro Under 23 nel doppio Senior e oro nel quattro di coppia Senior, sempre Under 23, con Baluganti, Macario, e Manzoli. Bravissimo anche Edoardo Margheri che nel doppio Pesi Leggeri Under 23, conquista la medaglia d’oro. La quarta medaglia per la Baldesio arriva grazie a Carlotta Tamburini che vince con il quattro di coppia Ragazzi con il misto Corgeno (Bianchi, Luppi,
PALLANUOTO
CICLISMO
Finalmente una buona notizia dalla piscina. La Bissolati ha invertito la rotta con l’inizio del girone di ritorno. E’ andata a vincere, infatti, in trasferta contro Osio, da cui era stata battuta nella prima giornata di campionato. E' stata una gara difficile, che comunque la Bissolati ha iniziato bene, con una bella rete di Felissari ed il raddoppio di Costantino. Immediato riscatto dei bergamanschi, che hanno trovato il 2-2 e dopo due quarti senza reti, la Bissolati ha colto il 5-3 decisivo e preziosissimo. CLASSIFICA (10ª giornata) Torino 30; Piacenza 24; Farnese 22; Osio 19; Varese 15; Milano 12; Monza 11; Bissolati 10; Treviglio 4; Bocconi Sport 0.
E’ iniziata bene la stagione agonistica per gli Allievi del CCC-Arvedi che hanno colto un prestigioso secondo posto con Giovanni Pedretti a San Martino in Vignale (Lucca). Pedretti era stato invitato alla corsa toscana in quanto aveva vinto, nella stessa località, l’ultima gara della scorsa stagione ed era quindi il sorvegliato speciale da parte dei 150 partenti. Protagonista per tutta la distanza dei 61 km previsti, Pedretti è stato superato solo da Daniel Marcellusi
Tamburini, Ferretti). Purtroppo non hanno potuto gareggiare Lorenzo Cortesi e Lupi, per un problema fisico dello stesso Lupi. L’azzurro Simone Raineri (Fiamme Gialle) vince nel quattro di Coppia (con Stefanini, Fossi, Paonessa). Le gare delle rappresentative regionali, per la categoria cadetti, hanno fatto di contorno al meeting. Sugli armi lombardi erano presenti tre ragazzi della Baldesio che con le rispettive barche si sono ben comportanti: Cora Passamonti, Marcello Caldonazzo, Jonas Vacchelli hanno conquistato la medaglia di bronzo.
Pedretti, acuto in Toscana L’allievo del CCC-Arvedi secondo a San Martino di Vignale
(Cicli Montanini) in volata. Note meno liete, invece, per l’ex CCC-Arvedi Cristian Rossi, attualmente in organico al Team Casati e già vincitore, in questo inizio di stagione, di ben due corse. Il corridore di Castiglione d’Adda è infatti risultato non negativo ad un recente controllo antidoping. In attesa delle verifiche, nel frattempo, il Team Casati ha deciso di sospendere l’attività agonistica di tutti i suoi corridori. Cesare Castellani
Witor’s, bene con la capolista
RUGBY
Due buone prestazioni per Cremona e Casalmaggiore nell’ultima giornata di campionato. I cremonesi hanno perso solo 15-9 con la capolista Mantova e non sono così riusciti ad aiutare i cugini casalaschi (secondi in classifica), vincitori a Leno per 24-12. Comunque un’ottima prestazione, soprattutto difensiva, per la Witor’s, che aveva chiuso il primo tempo in vantaggio 6-5.
Ormai non fa più notizia la marcia trionfale della Pomì Casalmaggiore che con autorità e in tre soli set (25-17, 25-23, 25-20) ha travolto Loreto, terza forza del campionato, confermando le propri amizioni di alta classifica. Pomì: Petrucci 3, Zago 19, Nardini 10, Olivotto 9, Tomasevic 5, Kucerova 11, Giorgi (L), Bertone, Trabucchi ne, Masotti. All.: Milano. E’ tornata a sorridere anche l’Icos Crema, che pur soffrondo, è passata 1-3 (25-18 15-25 14-25 20-25) a San Vito dei Normanni ed è tornata così al secondo posto in classifica, grazie al ko di Loreto a Casalmaggiore. ICOS CREMA: Paolini 13, Baggi ne, Togut 18, Nicolini ne, Fanzini 8, Carrara ne, Devetag 16, Secol0 13, Cagninelli ne, Rossetto (L), Freni ne, Portalupi, Rondon 5. All.: Barbieri. CLASSIFICA (24ª giornata) Giaveno 62; Crema 56; Loreto 55; Casalmaggiore 54; Santa Croce 50; Busnago (-4) 48, Montichiari 36; Fontanellato 33; Soverato 32; Frosinone, Sala Consilina (-1) 26; San Severino 23; San Vito 22; Pontecagnano (-1) 20; Forlì (-3) 15; Matera 9.
Basket femminile: l’Assi è travolgente
Serie B femminile: Tec Mar Crema-Valmadrera 50-60, CantùAssi Manzi Cremona 54-70. Serie C: Erogasmet Crema-Desio 69-62, Meda-Mg. K Vis Piadena 72-78.
Zovadelli protagonista a Soresina
Nella regionale individuale “memorial Papà Angelo” battuto in finale un sorprendente Aldo Boccali
di Massimo Malfatto
Aldo Boccali e Pietro Zovadelli, finalisti della gara
Passano le mode e passano i numeri uno, ma il boccismo di casa nostra deve ancora gran parte del suo glamour ad un giovane di quarantotto anni: Pietro Zovadelli. Dopo il successo di quindici giorni fa nel memorial “Minoia” un’altra vittoria ed il segno tangibile del carattere, della forza e della qualità di questo bocciofilo da tanti anni sulla breccia. Ancora una prestazione notevole, una prova di forza di Zovadelli, campione di sempre
che si aggiudica alla grande il 9° memorial “Papà Angelo” e lancia messaggi sconfortanti agli avversari costretti a racimolare solamente buoni piazzamenti. Dopo essersi sbarazzato di Pierantonio Comizzoli (12-3), Zovadelli superava sul filo di lana Edoardo Massarini ed in semifinale infliggeva un “cappotto” ormai fuori stagione al pur bravo Mauro Zorza. Nella parte bassa del tabellone (categoria C/D) i contendenti hanno incrociato la straordinaria serata di Aldo Boccali. Il “ferroviere” eliminava nella
partita di “spareggio” il codognese Domenico Ghizzinardi per 12-11, successivamente s’imponeva su Roberto Maranzoni (12-3), sul “sanitario” Angelo Pagliari per 12-8 e con l’identico punteggio aveva la meglio in semifinale su Massimo Grazioli. Finale senza storia, troppo il divario tecnico tra i due giocatori e netto successo di Zovadelli su Boccali con il punteggio finale di 12-2. La gara soresinese (separata al possibile) organizzata dalla bocciofila “Tranquillo” ha fatto registrare
un record di iscritti (ben 217 individualisti!) superiore all’ultima edizione ed era la prima manifestazione con l’esperimento delle partite ai punti 10 (solo nelle batterie!): tutto bene e la conferma del risparmio di tempo di circa un’ora. Ha diretto la gara Annibale Barbisotti coadiuvato dagli arbitri di finale Giacomo Bonelli e Massimo Barbisotti. Alle finali, svoltesi sulle belle corsie del bocciodromo soresinese era presente, tra gli altri, il presidente del comitato Giovanni Piccioni.
memorial bonvini-domi
Gara a terne: finale al Ferroviario
Riflettori puntati sulle accoglienti corsie del Dopolavoro Ferroviario dove sabato 31 si concluderà il 5° memorial “Bonvini” e 9° memorial “Mario Domi” tradizionale gara regionale a terne miste. Un notevole sforzo finanziario (la medaglia d’oro alle prime quattro formazioni classificate!) grazie al contributo dei familiari ed ai molti amici di Andrea e “Batèlo” prematuramente scomparsi ed un impegno organizzativo non indifferente per il settorebocce del DLF ripagati dal successo di pubblico e di gioco a cui si è assi-
stito nelle due settimane di batterie. Iscritte 108 terne (sedici in meno dello scorso anno!) di cui diverse provenienti da altri comitati a cui sembra che siano particolarmente affezionati a questa gara: ricordiamo che l’anno scorso nelle prime quattro classificate ben tre terne erano di fuori comitato, due addirittura della “Codognese” e una della “Magri Gomme”. Dai risultati dei primi giorni sembra che la tendenza non sia cambiata, ma attendiamo una reazione dei nostri bocciofili nella fase finale. Nella categoria maggiore successi dei bissola-
tini Visconti M.-Visconti R.-Ferrari, degli stradivariani Ronda-Dilda-Ferri, di Zaniboni-Galelli-Picchi, de i bresciani Carrera-Cassetta-Cassetta e Cappa-Zini-Bonera, mentre nella categoria inferiore note positive per i “codognesi” Antoniazzi-ColombottiLazzarini. Le finali, sotto la direzione di gara di Ennio Clementi, inizieranno alle ore 18 con gli spareggi e si giocherà sulle corsie del Palabosco e del bocciodromo di via Bergamo dove di concluderà la manifestazione. MM
La terna della codognese, vincitrice della scorsa edizione
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Sport
Mercoledì 28 Marzo 2012
CREMONA-MILANO 77-73 (20-19, 36-37; 52-55) VANOLI BRAGA CREMONA: Lighty (0/6, 0/1), Cinciarini 11 (2/6, 2/4), Mazic ne, Lottici ne, Antonelli ne, Tabu 8 (1/3, 2/5), DErcole 3 (1/2 da tre), Perkovic 11 (3/5, 1/4), Milic 16 (5/15 da due), Rich 26 (7/15, 1/3), Tusek 2 (1/2, 0/3), Belloni ne. All.: Caja. EA7 EMPORIO ARMANI MILANO: Giachetti, Mancinelli 6 (2/8, 0/2), Hairston 21 (6/9, 2/3), Fotsis 6 (1/1, 1/3), Cook 14 (1/1, 3/5), Rocca 2 (1/4 da due), Filloy ne, Bourousis 11 (2/3, 2/4), Melli ne, Bremer 9 (0/1, 2/5), Gentile 2 (1/2, 0/2), Radosevic 2 (1/1 da due). All.: Scariolo.
La Vanoli Braga ora vede la salvezza BASKET SERIE A
Dopo l’exploit con Milano, le cose si sono messe bene. Almeno sul campo... In attesa di fare chiarezza sul futuro societario, la Vanoli Braga ha ipotecato la salvezza. E per come si erano messe le cose dopo l’incredibile ko interno con Casale, l’impresa ha del miracoloso, anche se è il frutto del sapiente lavoro di coach Caja e delle qualità tecniche di Jason Rich, il cui ingaggio ha cambiato il corso della stagione biancoblu. Senza dimenticare il magic moment di Milic e l’apporto dei tifosi, che hanno reso il PalaRadi un fortino difficile da espugnare. Tutti fattori positivi, che hanno mandato in tilt anche l’Armani Milano, incapace di portare a casa il match, malgrado il +8 raggiunto nell’ultimo quarto. In campo ha pesato la maggiore determinazione della Vanoli Braga,
al cospetto un team più forte, ma apparso poco concentrato, soprattutto negli ultimi minuti. Due punti meritati e pesantissimi, che aggiunti ai ko di Casale e Teramo, avvicinano i biancoblu alla terza salvezza in serie A. Coach Caja non vuole che la squadra abbassi la guardia ed ha ragione, ma non possiamo mentire: le cose si sono messe bene, almeno sul campo. Come abbiamo documentato a pagina 3, i tifosi sono preoccupati per le voci di un possibile trasferimento della squadra a Montichiari. Per ora si tratta solo di ipotesi, ma è indubbio che presidente Vanoli ha bisogno di un supporto per continuare l’avventura a Cremona e lo sta cercando. Speriamo lo trovi...
Jason Rich contro Milano (foto Castellani)
26ª Giornata Avellino-Biella 71-70 Cantù-Siena 12/04 Casale M.-Venezia 85-90 Caserta-Roma 80-90 Cremona-Milano 77-73 Pesaro-Teramo 87-72 89-55 Sassari-Bologna Treviso-Montegranaro 95-91 Ha riposato: Varese Prossimo Turno (1-4 h 18.15) Bologna-Biella Caserta-Cremona Milano-Venezia Montegranaro-Pesaro Roma-Treviso (h 20.30) Siena-Avellino (19-4 h 20.30) Teramo-Cantù (31-3 h 16.10) Varese-Sassari Riposa: Casale Monferrato
CLASSIFICA Siena* 36 Venezia 30 Sassari 30 Pesaro 30 Cantù* 30 Milano 28 Bologna 28 Avellino 26 Varese 24 Treviso 22 Biella 22 Roma 22 Montegranaro 20 Caserta 20 Cremona 18 Teramo 16 Casale M. 12
Via Ranieri, l’Inter ha toccato il fondo
SERIE A Il tecnico romano paga colpe anche della società. Il Milan, blindato il primo posto, ci prova in Champions
T
ralasciamo per un momento la marcia sicura di Milan e Juventus e concentriamoci sull’ennesimo capitolo della stagione orribile dell’Inter. Dopo la 12ª sconfitta stagionale, sul campo della Juve, Claudio Ranieri ha ricevuto il benservito, pagando anche e soprattutto per colpe altrui. Che il feeling con il presidente fosse finito, lo testimonia il disinteresse di Moratti nei confronti del match di Torino, tanto da spingerlo a seguire la squadra Primavera a Londra per la finale della Champions League giovanile. Ma che senso ha cacciare un tecnico preparato come Ranieri ora che non c’è più nulla da salvare? Anzi, da salvare c’è l’onore, che potrebbe essere a rischio con un esordiente nel calcio professionistico come Andrea Stramaccioni. Inutile ostinarsi a voler credere che l’Inter attuale possa ancora ottenere grandi risultati. E’ finito un ciclo vincente e senza adeguati innesti, si aprono scenari tutt’altro che rosei per il futuro. Una situazione che riabilita il bistrattato Gasperini, cacciato dopo poche partite perché la squadra non decollava. Probabilmente, anche con l’ex tecnico del Genoa, la squadra si
FORMULA 1 In gara ad aprile a Shanghia
Dopo l’incredibile e inattesa vittoria di Fernando Alonso a Sepang, la Formula 1 tonerà il 15 aprile con il Gp della Cina in programma a Shanghai. CLASSIFICA PILOTI 1) Fernando Alonso (Ferrari) 35; 2) Lewis Hamilton (McLaren) 30; 3) Jenson Button (McLaren) 25; 4) Mark Webber (Red Bull) 24.
Brescia, grazie ai giovani torna a sognare i playoff SERIE B
28ª Giornata Atalanta-Bologna Cesena-Parma Chievo-Siena Genoa-Fiorentina Juventus-Inter Lazio-Cagliari Milan-Roma Napoli-Catania Novara-Lecce Palermo-Udinese
2-0 2-2 1-1 2-2 2-0 1-0 2-1 2-2 0-0 1-1
Prossimo Turno (1-4 h 15) Bologna-Palermo Cagliari-Atalanta Catania-Milan (31-3 h 18) Fiorentina-Chievo Inter-Genoa Juventus-Napoli (h 20.45) Lecce-Cesena Parma-Lazio (31-3 h 20.45) Roma-Novara (12.30) Siena-Udinese
CLASSIFICA Milan 63 Juventus 59 Lazio 51 Napoli 48 Udinese 48 Roma 44 Catania 42 Inter 41 Atalanta (-6) 37 Bologna 36 Chievo 36 Palermo 36 Cagliari 34 Genoa 34 Siena 33 Fiorentina 33 Parma 32 Lecce 27 Novara 24 Cesena 18
sarebbe ripresa, ma con una rosa non certo giovane, prima o poi avrebbe pagato dazio. Speriamo che con Stramaccioni si privilegi l’inserimento dei giovani, anche se di elementi interessanti nell’Inter attuale ce ne sono pochi. I cicli vincenti prima o poi finiscono, ma in questo caso si poteva abdicare in un modo migliore. Lasciamo il campionato al suo destino e con-
dal nostro inviato
Claudio Ranieri lascia l’Inter
centriamoci ora sulla super sfida di S. Siro tra Milan e Barcellona. Rossoneri in campo mercoledì (ore 20.45) senza due pilastri come Thiago Silva e Van Bommel, ma non certo battuti in partenza, anche se l’esito della sfida dipenderà dal rendimento di Messi. PROBABILI FORMAZIONI MILAN (4-3-1-2): Abbiati; Bonera, Nesta, Mexès, Antonini; No-
cerino, Ambrosini, Seedorf; Boateng; Ibrahimovic, Robinho. All.: Allegri. BARCELLONA (4-3-3): Victor Valdes; Dani Alves, Piqué, Mascherano, Puyol; Xavi, Sergio Busquets, Fabregas; Sanchez, Messi, Iniesta. All.: Guardiola. ARBITRO: Eriksson (Svezia). Fabio Varesi fabiovaresi16@libero.it
Spettacolo ai campionati italiani di Milano K1 RULES
Ottimo esordio stagionale nel K1 Rules per l’Accademia Boxe Cremona, che è riuscita a conquistare una medaglia d’oro ed una d’argento ai campionati italiani della Fikbms, la più importante delle federazioni degli sport da ring che si sono svolti a Milano, al Palabadmington. Ben 800 gli atleti partecipanti in rappresentanza di 159 società. L’Abc ha schierato due soli atleti ed ha conquistato la medaglia di bronzo con Gigi Giandebiaggi nei 67 kg Classe A e quella d’oro con Paolo Garavelli nella categoria dei +91 kg Classe N. Garavelli, al primo anno di attività agonistica, ha strapazzato la concorrenza senza grossi problemi, malgrado una botta rimediata in semifinale.
BRESCIA - Il futuro sono i giovani, soprattutto nelle squadre di provincia. La scorsa stagione, malgrado la presenza di molti giocatori affermati, il Brescia è malamente retrocesso, mentre in questa stagione, affidandosi ai giovani, sta lottando per i playoff e soprattutto il presidente ha speso poco per allestire la squadra. Dopo Jonathas ed El Kaddouri, già ampiamente celebrati, le rondinelle hanno lanciato Fausto Rossi, 21 anni, prodotto del vivaio juventino e pedina importante della Under 21 di Ferrara. Sabato scorso Rossi, lanciato titolare da Calori, ha ripagato la fiducia, realizzando la doppietta decisiva per la vittoria con il Grosseto, al termine di un’ottima prestazione. La strada che porta ai playoff è ancora lunga e con tante insidie, ma con la linea verde e il ritrovato entusiasmo, il Brescia ha buone chance di centrare l’obiettivo. IL PUNTO In vetta il Torino ha ripresa a correre, mentre sono caduti malamente Pescara e Verona. Gli abruzzesi, torti subìti a parte, Fausto Rossi stanno accusando una netta fles(Brescia) sione, dopo aver corso tanto ed ora rischiano di segnare il passo, anche se i playoff dovrebbero essere al sicuro. Molto interessante è la corsa agli ultimi due posti per gli spareggi promozione, con Padova e Varese in pole position, ma non al sicuro con Brescia e Sampdoria lanciate alla rincorsa. Decisivi saranno gli scontri diretti, che potrebbero rimettere in gioco anche la Reggina. In coda si sta facendo pesante la situazione dell’AlbinoLeffe, mentre l’Ascoli appare la squadra più in forma. F.V. RISULTATI (32ª giornata) Ascoli-Pescara 3-0, Bari-Juve Stabia 0-0, Brescia-Grosseto 2-1, Cittadella-Sampdoria 1-2, Crotone-AlbinoLeffe 5-2, Livorno-Modena 2-2, Nocerina-Verona 3-1, Sassuolo-Empoli 1-0, Torino-Gubbio 6-0, Varese-Reggina 2-0, Vicenza-Padova 0-1. CLASSIFICA Torino 66; Pescara, Sassuolo 62; Verona 60; Padova 53; Varese 52; Brescia 49; Sampdoria 48; Reggina 46; Bari 42; Grosseto 41; Juve Stabia 40; Cittadella 38; Modena 37; Livorno 35; Crotone 34; Empoli 31; Vicenza, Ascoli 29; Gubbio 27; AlbinoLeffe, Nocerina 25.
A proposito di...
Andalusia: una terra dal fascino senza tempo
L'Andalusia, regione della Spagna meridionale, racchiude in sé tutti gli aspetti più sfaccettati e caratteristici della penisola iberica. E' “il ponte tra due continen-
ti", l’Europa e l’Africa, il punto di incontro tra due mari, l'Oceano Atlantico ed il Mediterraneo. Differenti e, allo stesso tempo affascinanti sono i paesaggi che si
susseguono: quello alpino delle cime innevate della Sierra Morena, il panorama arido della catena Meseta, quello rigoglioso di boschi e parchi naturali della Sierra Nevada e le zone costiere della Costa del Sol. E' terra di gitani e toreri, patria delle case bianche, dei fiori variopinti che coprono i cortili, di sole e flamenco. E' unione tra sacro e profano: dalle sfrenate notti di Marbella e Puerto Banus alla Settimana Santa, dalle spiagge dei surfisti di Tarifa al pellegrinaggio del Rocio ( Huelva) alla Feria della Vergine del Mare ad Almeria per terminare con la Fiesta de San Lucas di Jaèn. Questa terra non rinuncia alla tradizione, alla storia radicata nel cuore dei suoi abitanti, fieri e solari, amanti della compagnia e del divertimento. Per la mescolanza di arte, storia e cultura imperdibili sono città di Sivi-
glia, Granada e Cordoba. Peculiarità sono le differenti religioni che si sono susseguite: l'araba raffigurata dall’Alhambra di Granada, la cattolica dalla Cattedrale di Siviglia e l' ebraica dalla Sinagoga nel quartiere della Juderia di Cordoba. Poco distante dalle metropoli si trovano paesini e cittadine come Ronda, Mijas, Nerja e Firigliana dove il tempo sembra essersi fermato al medioevo: ogni angolo è una scoperta, una sorpresa.
La degustazione - Il colore dei vini
I
ciliegia e o prugna, in bocca il vino dovrebbe essere più equilibrato. Il colore granato evidenzia un vino affinato, più maturo, con profumi di frutta matura, di vaniglia, di erbe e di spezie. Il vino è affinato in legno e bottiglia, in bocca questo vino si presenterà equilibrato e morbido. Il colore aranciato denota un vino molto affinato in legno e bottiglia, i profumi sono fruttati di frutta rossa ma di confettura, e tutti i profumi terziari, spezie, tostato, cuoio, pellame ecc. In bocca dovrebbe presentarsi con una grande morbidezza, eleganza, molto serbevole. Il colore dei vini spumanti racchiude il colore dei vini bianchi, dei rosati e dei rossi, perché lo spumante può presentare colori diversi e vale quanto detto precedentemente. Con lo spumante oltre a leggere il colore dobbiamo valutare l’ effervescenza, la grana delle bollicine, la persistenza ed il numero delle bollicine. Uno spu-
mante dovrebbe presentare una buona effervescenza con bollicine di grana fine, numerose e persistenti, ma è dimostrato che un vino versato in due bicchieri flute perfettamente uguali può presentare un effervescenza diversa. Basta che un bicchiere sia perfettamente levigato e l'altro presenti anche una piccola imperfezione, una piccola cavità non visibile ad occhio nudo e l’ effervescenza si svilupperà in modo molto marcato. Quando degustiamo uno spumante cerchiamo di dare il giusto peso all’ effervescenza e valutiamo la qualità dello spumante. Ora voglio presentarvi il vino che ho assaggiato mercoledì 21 marzo alle ore 12,30.
BIANCO DI CUSTOZA AMEDEO DOC 2010 E’ ottenuto da una cuvée, che si realizza a fine maggio, di 4 vini ottenuti da uve di Garganega al 40%, di Fernanda 30%, di Trebbianello 15% e Trebbiano 15%. Questa scelta è data dalla diversa epoca di maturazione e la diversa tipologia delle uve. Ha una gradazione alcoolica di 13,5 gradi ed è prodotto dalla “Az. Agr. Cavalchina” di Sommacampagna VR. Il vino presenta un colore giallo paglierino con alcuni riflessi verdolini, è molto limpido, un profumo molto intenso e persistente, fine, netto, frutta bianca, mela, pesca, ananas, sentore di agrumi, floreale. Questo vino presenta molti profumi. Dopo la cuvèe il vino viene messo in bottiglia dove si affina per alcuni mesi. In bocca è secco, intenso avvolgente e persistente con giusto equilibrio tra acidità e sapidità, pre-
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di Ermanna Allevi, naturopata, diplomata Riza
Micky Fonty
a cura di Damiano Domenico Palumbo
l colore dei vini rosati spazia dal rosa, al chiaretto, al cerasuolo. Il colore è dato dal tipo di uva e dal sistema di vinificazione. Il buon “Chiaretto” del lago di Garda è chiamato anche “il vino di una notte” perché la parte solida del mosto viene lasciata a contatto con la parte liquida per poche ore ottenendo un colore molto delicato e raffinato. I rosati dai colori più delicati si avvicinano come tipologia ai vini bianchi, i rosati dai colori carichi, molto carichi si avvicinano ai rossi. In alcuni casi se degustate un rosato di questo tipo a temperatura di 16 gradi ad occhi chiusi lo potete confondere con un vino rosso. I colorI del vino rosso sono: porpora, rubino, granato, aranciato. Le sostanze che caratterizzano il colore dei vini rossi sono gli antociani ed i tannini. Gli antociani si trovano nelle bucce dell’ uva ed i tannini nei vinaccioli ed in quantità minore nel raspo e nella buccia. L’estrazione di queste sostanze avviene durante la macerazione delle uve. Come già detto il colore ci può indicare: la stagione del vino, i profumi, ed il sapore sempre che questo vino sia stato vinificato in modo tradizionale. Il rosso porpora è il colore dei vini giovani freschi, appena svinati, il profumo di questi vini evidenzierà una vinosità marcata, profumo di mosto e profumi fruttati di frutta sottobosco, fragola, mirtillo, lamponi, in bocca grande freschezza con acidità e tannino marcati e poco equilibrato. Il colore rosso rubino è il classico colore dei vini rossi presenterà profumi di fruttato frutta matura rossa con sentori di
Mercoledì 28 Marzo 2012
Damiano Domenico Palumbo e la sua famiglia si occupano di vino da generazioni. Relatore e docente in molti corsi dedicati al vino, formaggi, olio extravergine. Ha collaborato con diversi Istituti Alberghieri sia Regionale che Statali. E’ stato coordinatore responsabile di Associazioni gastronomiche. senta una buona mineralità, ottimo rapporto naso- palato.E’ un buon bicchiere di vino bianco che ben accompagna le grigliate di pesce , piatti di pesce al forno , risotti di sapore e formaggi semi stagionati. E’ pronto da bersi, ma può rimanere coricato in cantina per 2-3 anni.Il bianco di custoza solitamente è un vino di minore struttura e complessità , più serbevole e beverino , di pronta beva e non da affinamento. Questo “AMEDEO” si presenta in modo completamente diverso, è decisamente un bianco interessante e di personalità, ha ricevuto da parte della guida “Gambero rosso” ai vini il massimo della valutazione: “il tre bicchieri”. Il nome “Amedeo”, per questo vino, è legato alla terza guerra di indipendenza del 1866 in cui il Principe Amedeo di Savoia fu ferito nel vigneto, ora di proprietà dell ‘”Azienda Agricola Cavalchina” ed un cippo è stato posto all’ ingresso dell’Azienda in ricordo di questo evento. Buona degustazione.
TARASSACO
Sopra la cicoria, a lato il Tarassaco
(taraxacum officinale) Con i suoi fiori giallo intenso è una tra le piante spontanee più nota, vanta molte proprietà fitoterapeutiche, appartiene alla famiglia delle Asteraceae (Composite) e la sua origine, secondo alcuni studiosi, deriva dal greco “taràsso/tarachè” che significa turbamento, mentre secondo altri deriva dall'arabo “tarakchen” termine che indica un tipo di cicoria. Lo conosciamo anche come: Dente di leone, Soffione, Cicoria matta, Girasole dei prati. L'antica medicina cinese apprezzava il Taràssaco come cura per la bellezza, per rendere luminosa la pelle e limpidi gli occhi. I medici indiani lo consigliavano per la cura delle ulcere, epatiti, problemi dentali e lesioni interne, mentre la medicina araba del x secolo ne individuò le proprietà diuretiche. L'utilizzo di questa pianta in Europa iniziò nel Medioevo, periodo in cui medici ed erboristi iniziarono ad apprezzarne le qualità depurative e diuretiche, mentre nel Seicento la sua radice era accreditata come amuleto per tutti i problemi della vista. Nel vocabolario dei fiori è un Oracolo vegetale su cui soffiano gli innamorati e, se tutti gli acheni volani via al primo soffio, le loro speranze d'amore si realizzeranno. La tradizione popolare narra che le streghe usavano frizionarsi tutto il corpo con il taràssaco, perché questo le avrebbe aiutate a farsi accettare dalla gente oltre che a realizzare i loro desideri. Le foglie contengono succo lattiginoso composto da zuccheri, tannino, taraxicina( principio fortemente amaro), sali minerali, colina e mucillaggini, carotenoidi, flavonoidi, vitamine, ferro, magnesio. Le sostanze amare sono in grado di stimolare l'attività gastrica. La radice è ricca di inulina, taraxina, acido linolico. E' indicato in caso di digestione difficile, disturbi del fegato, reumatismi, gotta, alti livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue, leggermente lassativo grazie alla presenza di inulina nella radice. Il Taràssaco ha un'azione colagoga,( agisce provocando la contrazione della cistifellea), per questo non va usato in caso di occlusione delle vie biliari, asportazione della cistifellea, presenza di calcoli, può anche causare problemi gastrici e di iperacidità. Il suo consumo è particolarmente adatto in primavera, durante il cambio di stagione. Non ultima delle sue virtù è una pianta mellifera e il risultato è un miele saporito, dalle proprietà depurative e diuretiche. Cresce anche in città, nelle crepe dell'asfalto, ai bordi dei marciapiedi, è una pianta che resiste anche all'inquinamento cittadino e per questo la si considera ottima per difendere il corpo dalle tossine. Esiste una branca della medicina alternativa che si chiama tarassacoterapia, che impiega principalmente questa pianta per curare il fegato e disintossicare l'organismo. In Liguria viene chiamato: Radiciun; in Lombardia: Cicoria mata, Pisacan; in Veneto: Brusa oci, Pisacani; in Emilia: Pessalet, Dent d'allion; in Toscana. Piscialletto, Ingrassaporci; nelle Marche: Girasole selvatico; in Sicilia: Tarassaco, Missinina; in Sardegna: Patanzom, Cicoria burda.
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Mercoledì 28 Marzo 2012
A cura di Laura Bosio
Gite Fuori Porta LAGO MAGGIORE
DA VEDERE
Con la primavera riaprono i Domini dei Borromeo
Con la primavera hanno riaperto i Domini dei Borromeo, una serie di splendide ville affacciate sul Lago Maggiore, situati sull'Isola Madre e sull'Isola Bella. Anche se la nuova stagione tra laghi e montagne del Distretto turistico dei Laghi, inizierà ufficialmente dopo Pasqua, già dalla fine di marzo ville e giardini riaprono i cancelli per accogliere, con tutta la loro bellezza, i turisti italiani e stranieri che vorranno visitare questo angolo di paradiso immerso nella natura, e incorniciato dalle acque blu del lago. Le Isole Borromee da sempre attraggono, con i loro tesori, un pubblico internazionale fatto anche di estimatori dell’arte pittorica. Infatti, nei palazzi dell’Isola Bella e
dell’Isola Madre sono conservati oltre 2.000 dipinti. Da visitare sicuramente la Galleria dei Quadri, ospitata nel palazzo sull’Isola Bella, uno dei luoghi privilegiati per l'esposizione delle opere più importanti della raccolta Borromeo. Dopo essere stata chiusa per più di mezzo secolo, nel 2008 è stata riaperta al pubblico, al quale ora è consentito di visitare anche l’ala del palazzo in cui è inserita, che comprende alcuni camerini d'accesso riccamente decorati, la Sala del Trono e la Sala delle Regine. In quello che può essere considerato un vero e proprio museo del Barocco lombardo, sono esposti 130 quadri che vanno dai seguaci di Leonardo al pieno periodo barocco, con opere
Viaggio nei “paradisi in terra”
Nuovo itinerario per visitare i giardini di Isola Madre, Isola Bella e Rocca Borromeo
U
n itinerario fatto di giardini, colori, profumi e arte, in una passeggiata che percorre oltre un millennio di storia. Questo uno degli itinerari più apprezzati tra le isole Borromee. Grazie al circuito denominato "Paradisi in terra", è possibile ammirare tutti e tre i gioielli Borromeo: i Giardini dell'Isola Bella, quelli dell'Isola Madre e quelli della Rocca Borromeo di Angera. Un itinerario unico che unisce tre esempi fondamentali dalla storia del giardino e che si presenta come un'alternanza tra un Giardino Medievale (Rocca Borromeo), un Giardino all'Italiana (Isola Bella) e un Parco di Impronta Romantica (Isola Madre).
INFORMAZIONI UTILI STAGIONE DI APERTURA Isola Bella, Isola Madre e Rocca Borromeo di Angera sono aperte tutti i giorni da sabato 24 marzo a domenica 21 ottobre 2012. ORARI DI VISITA Tutti i giorni dalle ore 9 alle ore 17.30 (ultimo ingresso) La Galleria dei Quadri o del Generale Berthier all'Isola Bella è visitabile dalle 9 alle 13 e dalle 13.30 alle 17 (ultimo ingresso). VISITARE LE ISOLE Audioguide. Grazie alle audioguide è possibile vivere delle esperienze indimenticabili riscoprendo i tesori delle tre proprietà. Visite guidate. E' disponibile, previa prenotazione, un servizio di visite guidate all'interno dei Palazzi in italiano, inglese, francese e tedesco. Prenotazione Isola Bella e Isola Madre. Il servizio è prenotabile telefonicamente allo 0323.30556. Prenotazione Rocca Borromeo di Angera. Il servizio è prenotabile telefonicamente al 0331.931300.
L'isola Bella
Chi voglia rispettare rigorosamente l'ordine cronologico dovrà iniziare il suo percorso dalla Rocca Borromeo di Angera, sulla sponda lombarda del lago. La seconda tappa è all'Isola Bella, per ammirare l'elegante giardino barocco all'italiana, uno degli esempi più noti e meglio conservati in Europa, riconosciuto recentemente come il "Più bel giardino d'Italia". Nel punto più ampio del Golfo Borromeo si leva dalle acque la più grande delle isole del Verbano: l'Isola Madre. L'Isola Madre, terza tappa, è rinomata non solo per le spettacolari fioriture di camelie, glicini, azalee, ma anche per i giardini botanici che ospitano rare essenze vegetali originarie delle più diverse latitudini.
Una gastronomia a base di pesce La tradizione culinaria del Verbano predilige una gastronomia dedicata alla fauna ittica tipica di quei luoghi: soprattutto persici ed alborelle, ma anche i più rari, ormai, lucci, e le sublimi trote di lago della Livrea argentata, a macchie nere. Il persico viene cucinato sfilettato ed impanato, da solo, o su di un letto di risotto, come vuole una tipica ricetta. Invece le alborelle vengono preparate soprattutto fritte o in carpione. Il luccio e la trota lacustre andranno invece bolliti e serviti con abbondante maionese, come chiede l'antica tradizione lacustre. L'anguilla, o capitone, rallegra soprattutto i pranzi invernali, e gradisce la compagnia della polenta bianca, che bene accoglie il saporito sugo. Ovviamente, questi piatti, che potete gustare in raffinati ristoranti o nelle tipiche trattorie dei borghi, necessitano vini adeguati: la scel-
d'arte di primo piano e alcune copie da grandi maestri del passato che documentano il successo duraturo degli artisti più illustri (Raffaello, Correggio, Tiziano, Guido Reni). Tra le opere di rilievo, da citare quelle del Bergognone, del Boltraffio, Giampietrino. Contigua alla Galleria è la sala del Trono così detta per la presenza del monumentale seggio in legno scolpito e dorato, sormontato da un baldacchino in seta ricamata. La sala è coperta da una volta a vela decorata a stucco con figure antropomorfe, conchiglie e motivi vegetali eseguiti da Francesco Maino e da altre maestranze lombarde. Il Palazzo è aperto al pubblico tutti i giorni fino ad ottobre con orario continuato dalle 9 alle 17.30.
LA ROCCA
Un po' di storia...
Anticamente nominata Isola di San Vittore per la presenza di una cappella dedicata al Santo, l'Isola Madre è stata probabilmente la prima ad essere abitata. I primi lavori di trasformazione in luogo di residenza privata, furono realizzati dal Conte Lancillotto Borromeo agli inizi del secolo XVI. L'Isola visse negli ultimi decenni del '500 un periodo di vivace attività edificatoria con Renato I Borromeo (allora ribattezzata Renata), ad opera di importanti architetti quali Pellegrino Tibaldi, il Crivelli e Filippo Cagnola. Alla fine del secolo XVIII il luogo aveva assunto l'aspetto che sostanzialmente conserva ancora oggi. L'ultima grande opera architettonica intrapresa fu la Cappella di famiglia, voluta a partire dal 1858 da Vitaliano IX ad opera dell'architetto Defendente Vannini.
LA CUCINA
ta deve cadere soprattutto sui bianchi. A partire dai vini piemontesi, come il Ghemme Docg, il Nrbiolo, la Vespolina Doc, o ancora il Prunent (che ha recentemente celebrato i suoi 700 anni di storia) ai vini rinomati dell'Oltrepò Pavese. Nella parte più interna e pianeggiante del Lago Maggiore è rimasta radicata una cucina tipicamente piemontese, legata alla terra ed ai suoi frutti. Ad esempio il riso nelle sue molteplici varietà. E ancora le carni, gli arrosti, la selvaggina, i bolliti misti, e non ultimo la bagna cauda, servita con ortaggi di stagione.
Raro esempio di edificio medievale fortificato integralmente conservato, il castello o Rocca Borromeo di Angera si erge su uno sperone di roccia calcarea che domina la parte meridionale del Lago Maggiore. In posizione strategica per il controllo dei traffici, fu proprietà della casata dei Visconti, originaria del Verbano, e nel 1449 fu acquistata dai Borromeo, cui ancor oggi appartiene. L'imponente costruzione racchiude testimonianze importanti della storia locale. Da non dimenticare la Torre Castellana, dalla cui sommità si gode un panorama di rara suggestione. LE SALE STORICHE La Rocca è il risultato perfettamente armonico di cinque diversi corpi di fabbrica eretti a partire dal secolo successivo al Mille e sino al Seicento: la Torre Castellana, l'Ala Scaligera, l'Ala Viscontea o Palazzo Ottoniano, la Torre di Giovanni Visconti, l'Ala dei Borromeo. Impossibile non farsi sorprendere dall'imponenza di questo edificio e dalla solennità delle sale del Buon Romano, della Mitologia, delle Cerimonie, di San Carlo, dei Fasti Borromeo dove grandi tele, ritratti e arredi riportano ad epoche antiche. Di grande importanza è infine la Sala di Giustizia che ospita il ciclo di affreschi realizzato nel secolo XIII da un anonimo maestro denominato "Maestro di Angera". IL MUSEO DELLA BAMBOLA E DEL GIOCATTOLO Fondato nel 1988 dalla principessa Bona Borromeo Arese, il Museo della Bambola e del Giocattolo espone oltre mille bambole realizzate dal XVIII secolo fino ad oggi, nei materiali tra i più noti e diffusi appartenenti alla tradizione antica.
Fino a l
7 aprile 2012