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PICCOLO

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Anno X • n° 13 • VENERDI’ 27 MARZO 2009

INCERTEZZA SUL FUTURO DELLA RAFFINERIA

Settimanale • € 0,02 Copia Omaggio

TAMOIL A LIVORNO? TORCHIO: «PREOCCUPATI» Il presidente della Provincia avverte che con l'azienda «c'è un calo della comunicazione su tutti i fronti». Anche il sindaco Corada chiede maggior chiarezza: «Siamo venuti a sapere dell'ipotesi di trasloco in Toscana dai giornali»

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Discariche di amianto

Elezioni comunali

La Provincia pronta a fare ricorso al Tar

Oreste Perri: «Se diventerò io sindaco..» ▲

alle pagine 4-5-6

a pagina 8

Verso il Pdl

Criminalità

Cosa pensano i vertici locali di FI e di AN

A Cremona la mano della mafia

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ritti ad intere generazioni che si affacciavano al lavoro, esponendole all’arbitrio da parte delle imprese ed a nessuna prospettiva di crescita professionale e garanzia reddituale. E dall’altro non si è completato quel percorso avviato con l’accordo sul welfare del 2007, nel quale si erano individuate due strade per combattere questo fenomeno: la stabilizzazione dei rapporti di lavoro, interrotta bruscamente da questo Governo, e la riforma degli ammortizzatori sociali. Questo comporta per la Cgil facesse una doppia scelta: quella di chiedere indirizzi netti e di garanzia su lavoro, redditi e occupazione al Governo, sostenendo queste richieste con la mobilitazione, e iniziative di carattere locale dove, di concerto con le altre organizzazioni sindacali, vogliamo arrivare a stipulare accordi con tutti i soggetti di rappresentanza economica, sociale ed istituzionale, che mitighino sul territorio gli effetti della crisi. E’ per questo che fin dallo scorso anno abbiamo incalzato il Governo sul tema di redditi, occupazione e lavoro, e che concluderemo questa prima fase di mobilitazione con una grandissima manifestazione il 4 aprile. Iniziativa, quest’ultima, che vuole rappresentare un punto di riferimento per tutti coloro che non si rassegnano alle politiche della destra contro il lavoro, e completamente assenti sui temi della crisi. Mimmo Dolci - CGIL

a provincia di Cremona, numeri alla mano, è una provincia colpita dagli effetti della crisi con dinamiche assolutamente affini al resto del Paese e ad altri territori con caratteristiche produttive e occupazionali simili al nostro. Dal differenziale tra avviamenti al lavoro e cessazioni, all’utilizzo della cassa integrazione ordinaria, alla cassa integrazione in deroga, ai primi processi di mobilità avviati, siamo in presenza di numeri che volgono al peggio, e testimoniano una condizione di oggettiva grande difficoltà per il nostro territorio. Come spesso è accaduto anche in situazioni similari nel passato, la situazione produttiva variegata del territorio rappresenta un piccolo salvagente; ma va sottolineato che, in questa occasione, si tratta di una crisi globale che investe, con caratteristiche ed ordini di grandezza diversi, un po’ tutti i settori produttivi. La principale caratteristica nel lavoro di questa fase, è rappresentata dal fatto che per la prima volta siamo di fronte ad un fenomeno di importanti dimensioni, a valle del compimento di un lungo processo di liberalizzazione del mercato del lavoro, che ha portato milioni di persone a conoscere e vivere il lavoro solo attraverso la precarietà. Questo è un aspetto che distingue in negativo il nostro paese, dove da un lato si sono tolte garanzie e di-

Manifesteremo contro la crisi

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Donne e lavoro: uno studio presentato in città sottolinea le difficoltà del mondo femminile a trovare un'occupazione - A pag. 11



Cronaca

Venerdì 27 Marzo 2009

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«Se l'azienda se ne andasse dal territorio ci troveremmo sulle spalle la bonifica di quell'area e di quelle limitrofe»

Tamoil tenga le istituzioni in maggiore considerazione

Lo sfogo del presidente della Provincia, Giuseppe Torchio, sugli sviluppi della intricata vicenda

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di Laura Bosio

i è riacceso in questi giorni il dibattito relativo alla Tamoil, dopo lo scambio epistolare tra la società e le istituzioni locali, da cui è emersa un'incertezza rispetto al futuro della raffineria, e quindi all'investimento di 900 milioni di euro che dovrebbe essere destinato ad una riconversione della stessa. «C'è una situazione di riduzione del livello di impegno e di rappresentatività da parte della Tamoil, il tutto accompagnato da silenzi significativi» dichiara il presidente della Provincia, Giuseppe Torchio. «Con grande rispetto per le modalità libiche di lavoro, qui si vive un rapporto di tipo occidentale, dove le relazioni istituzionali vanno tenute a un certo livello». Qual è il ruolo istituzionale in questa vicenda? «Ospitiamo da decenni sul nostro territorio un'attività che alimenta una serie di attese. Le istituzioni locali vivono sotto la minaccia di avvisi di garanzie e altro. Dal canto nostro cerchiamo di risolvere il problema e riceviamo da Oilinvest (la società petrolifera proprietaria del gruppo Tamoil) soltanto parole». C'è poi il discorso di un possibile decentramento dell'attività produttiva a Livorno. «Le notizie che ci sono pervenute in merito a questa eventualità hanno destato in noi una certa preoccupazione. A questo si aggiunge la spinta dei sindacati che fremono per avere una soluzione del problema, nel mo-

Giuseppe Torchio, presidente della Provincia

mento in cui da parte della dirigenza della raffineria si verifica un calo della comunicazione, su tutti i fronti. Proprio per questo abbiamo convocato una riunione, estendendo l'invito, oltre che al mondo istituzionale, ai parlamentari, all'Asl, Arpa e Prefettura, anche ai vertici Tamoil. Non potranno continuare a mandarci persone che dicono tutto e il contrario di tutto. Abbiamo bisogno di risposte chiare. E lo chiedono anche i sindacati. C'è da chiudere una partita con migliaia di persone iscritte alle Canottieri e residenti nelle aree site attorno alla Raffineria. L'azienda è impegnata nella caratterizzazione, ora, ma la gente vuole dei rilievi più precisi e approfonditi. Noi non abbiamo mai voluto buttar giù tutto, ma dobbiamo rispondere alle attese della gente». Tamoil solleva il problema del ritardo nelle autorizzazioni per l'investimento di 900 milioni previsto. «Infatti abbiamo scritto al ministero perché le procedure vengano accelerate. Ci chiediamo cosa sta aspet-

tando Roma a dare il via libero rispetto a un investimento annunciato mesi fa. Verrebbe avviato un impianto che produce un impatto ambientale decisamente minore di quanto c'è attualmente, e quindi meno invasivo. In questo progetto c'è anche la conversione dell'attuale centrale di produzione energetica, che prevede l'autorizzazione della Provincia. Noi siamo pronti da tempo ad autorizzarla, e stiamo aspettando il via libera del ministero. Il nuovo impianto funzionerebbe a turbogas, e quindi si eviterebbero le emissioni di Co2 che causa invece quello attuale (alimentato ad olio combustibile). Esso permetterebbe anche di fornire il teleriscaldamento a tutta la parte nordovest della città. Inoltre abbiamo suggerito sinergie tra Tamoil e Arvedi sul piano energetico. C'è poi un'altra cosa fondamentale: l'investimento di Tamoil dà la possibilità agli enti locali di accedere a un finanziamento per bonificare le aree attigue agli impianti.

«Ora il Governo deve accelerare il procedimento di autorizzazione»

Anche il sindaco di Cremona Gian Carlo Corada, da noi interpellato, interviene sulla vicenda Tamoil, un po' preoccupato per l'incertezza di tutta la vicenda. «La dirigenza della raffineria dà la colpa della propria incertezza al ritardo del Governo che ancora non ha rilasciato le autorizzazioni del caso». Dunque ora che farà il Comune? «Controlleremo che il programma di caratterizzazione vada avanti, come previsto. Chiediamo però al Governo di dare delle risposte, che erano attese già dalla fine dello scorso anno. Chiediamo di sbrigarsi, in modo da togliere a Tamoil questa motivazione. Chiediamo inoltre a Tamoil di informarci in maniera costante su quelli che sono gli sviluppi, confron-

Gian Carlo Corada, sindaco di Cremona

tandosi sempre con noi: la vicenda di Livorno siamo venuti a saperla dai giornali. Se c'è una cosa non vera è che nei confronti della Tamoil abbiamo fatto valere il principio che conta

solo l'occupazione. Siamo sempre stati convinti che sia importante anche il fattore ambientale. Anche se i dati dell'Asl sono rassicuranti, bisogna andare avanti sul fronte della bonifica che conta di più».

Infatti Tamoil bonificherebbe solo l'area da essa inquinata, mentre noi siamo in presenza, a monte, di una zona di inquinamento derivante a precedenti attività produttive, ormai dismesse. Quindi non possiamo permetterci di restare senza la Tamoil, la qual cosa comporterebbe per noi di doverci sobbarcare da soli tutte le bonifiche. La Provincia ha quindi presentato la candidatura perché il progetto Golena Aperta Tamoil venga finanziato, in quanto "sito inquinato di priorità regionale". Questo progetto mette in moto anche il comparto infrastrutturale della zona. Già siamo riusciti a portare su ferrovia buona parte del traffico commerciale della zona del porto, portando a una diminuzione dell'impatto ambientale. Accanto a ciò va aggiunta la strutturazione dell'area Cremona-Cavatigozzi, lungo la quale si va verso il raddoppio ferroviario. Verrà fatto un terminal dei container anche in area porto, e tutta l'area verrà infrastrutturata fino al Terzo Ponte. Per arrivare a tutto ciò, serve che da Roma arrivi l'autorizzazione, e che la Regione inserisca il progetto nella programmazione territoriale. Bisogna che tengano presente che il problema Tamoil non è solo nostro, ma è inserito in un contesto prima regionale e poi nazionale, Vogliono incolpare gli enti cremonesi, quando la politica energetica gravita in ambiti nazionali o addirittura mondiali. Per questo teniamo fede all'idea che il presidente della Regione Formigoni, il suo vice Rossoni, il presidente del Consiglio Berlusconi e il ministro Prestigiacomo, insieme a Tamoil, debbano darci delle risposte il più possibile celeri».

la lettera

Al ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo

Veniamo alla Sua attenzione per evidenziarLe nuovamente la situazione critica e la viva preoccupazione che si è creata a Cremona, a livello Istituzionale, economico, sociale e civile a seguito dei tempi relativi alla procedura in oggetto che, pur comprendendo le difficoltà tecniche ed i tempi per istruttorie così complesse ed articolate, si stanno significativamente dilatando, anche in relazione ad una situazione economica che non risulta sicuramente lusinghiera. Tamoil Spa, per dar corso ai progetti già definiti e preventivati in circa 900 milioni di euro di investimenti, legati alla caratterizzazione e disinquinamento dell’area di pertinenza della raffineria, la modernizzazione degli impianti, con procedure ecologicamente più innovative e di minore impatto – con investimenti connessi anche all’intero impianto – attende il positivo esito dell’iter ministeriale. E’ facile comprendere che questa situazione di stallo ingenera nei cittadini notevoli apprensioni che si assommano alla preoccupazione legata al mantenimento dei livelli occupazionali ma, più in generale, ad una positiva evoluzione delle lavorazioni, alla realizzazione di una nuova centrale per la produzione di energia utilizzabile anche per il teleriscaldamento in città in luogo dell’utilizzo di olio combustibile. La Provincia e il Comune, in stretto raccordo operativo con Aem e la Regione Lombardia, si sono da tempo attivati redigendo un progetto per la realizzazione di programmi relativi al Progetto

Stefania Prestigiacomo

strategico speciale “Programma straordinario nazionale per il recupero economico produttivo di siti industriali inquinati”, che vede come attore principale Tamoil Spa, unitamente a soggetti imprenditoriali e le Istituzioni Locali per una fitta azione di infrastrutturazione dell’area, con particolare riferimento alla “golena aperta” a valere sui Fondi Fas, già indicata come priorità anche nel documento redatto da Upl (Unione Province Lombarde). L’iter relativo è in corso presso il Ministero per lo Sviluppo Economico e rappresenta un importante elemento aggiuntivo alla progettualità posta in essere da Tamoil. Per le ragioni sopra esposte, è di fondamentale importanza che la procedura in essere presso il Ministero dell’Ambiente sia speditamente esperita, onde non pregiudicare l’attuazione di progetti e programmi che già risentiranno dell’aggravarsi della congiuntura economica nazionale e internazionale. Confidando nel Suo cortese interessamento, restiamo in attesa di un cortese cenno di riscontro che, vivamente e coerentemente con le premesse, auspichiamo sollecito. Giuseppe Torchio Giancarlo Corada

Ladina: «Corada vuole solo salvare i posti di lavoro» E’ sul futuro della raffineria Tamoil il punto di frizione e di malessere tra i Verdi e la Giunta Corada: il futuro della raffineria Tamoil. Questo emerge dalle dichiarazioni del capogruppo dei Verdi in consiglio provinciale, Andrea Ladina. «Ci sembra infatti di vedere da parte del sindaco un rassegnato attendismo rispetto alla proprietà» spiega. «Un attendismo privo di lungimiranza e di prospettive. Il sindaco Corada dà infatti l’impressione che debbano essere salvaguardati ad ogni costo “questi” posti di lavoro e che l’attività della Tamoil debba senz’altro andare avanti con questa produzione. Noi crediamo, invece, che così facendo non si salvaguarderanno né i posti di lavoro né si otterrà di bonificare a regola d’arte l’inquinamento prodotto che è enorme e non ancora interamente quantificato. La città corre il rischio che la Tamoil se ne vada lasciando il territorio inzuppato di idrocarburi e proprio per questo si deve aprire una prospettiva nuova. Vogliamo che la proprietà incominci a ragionare sulla necessità di una “riconversione produttiva in senso ecologico” della sua attività. Come? Considerato che l’area di proprietà della Tamoil è “un’area d’oro” per la felice posizione tra la città ed il fiume, si può trasformare un’azienda del settore energeti-

co che inquina in un’azienda del settore energetico che produce senza inquinare. Questo, secondo i Verdi, deve proporre Corada con forza alla proprietà: il coraggio di scelte innovative con la trasformazione dell’area in questione in un “polo produttivo di eccellenza per le energie rinnovabili, la bio-edilizia, la casa energetica che non disperde energia ma che ne produce, una centrale solare…. E invece che cosa siamo costretti a leggere: una lettera quasi di supplica alla Tamoil perché continui a fare quello che ha sempre fatto, continuando ad inquinare come ha sempre fatto. Noi riteniamo che si debba invece aprire un grande dibattito nella politica locale su di un nuovo modo di produrre e cioè, nel campo dell’energia, se sia il caso di intestardirci su una difesa ad oltranza di “questi” posti di lavoro legati a una produzione che ha prodotto danni ingentissimi all’ambiente oppure, voltare pagina aprendo a tecnologie innovative come con coraggio lo stesso presidente americano Obama ha indicato. L’era del petrolio è finita, e prima la Tamoil se ne capacita, meglio è, soprattutto per lei, perché si aprono nuovi campi di intervento accrescendo i posti di lavoro connessi alle nuove tecnologie verdi».


l'inchiesta

Cronaca

Bocciata in Regione la moratoria per bloccare l'iter burocratico. Amministratori provinciali sul piede di guerra

«Se approvano le discariche di amianto, la Provincia farà ricorso al Tar». I motivi

Lo spauracchio dell'amianto sul nostro territorio è sempre più tangibile. Dopo le speranze riposte nella moratoria proposta in sede di consiglio regio-

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a discarica di amianto si farà. La Regione ha bocciato la moratoria della Provincia di Cremona, che chiedeva di bloccare le procedure di approvazione delle due discariche di amianto, di Cappella Cantone e Cingia de Botti. E ora che la battaglia politica è persa, la Provincia prende in considerazione, nel caso che le due discariche venissero davvero scelte sul nostro territorio, di passare a vie legali con un ricorso nelle opportune sedi. «E' stata una sconfitta della politica» ha dichiarato l'assessore all'Ambiente, Giovanni Biondi. «Siamo stati trattati a pesci in faccia dalla Regione che vuole imporre due discariche di amianto calate dall'alto contro la volontà non solo degli enti locali, ma anche di tutti i cittadini». Una posizione, quella della Regione, che ha creato scompiglio nel consiglio provinciale che ha espresso una posizione univoca e ha criticato l’atteggiamento della maggioranza del consiglio regionale. «Abbiamo assistito all’ennesimo esempio di arrogan-

nale per fermare ogni decisione relativa alle due discariche, il secco "no" della Regione fa precipitare di nuovo il territorio nell'incubo dell'amianto. Ora

la procedura, ormai avviata, porterà a decidere l'idoneità ambientale o meno dei siti individuati dai privati che vogliono costruire le discariche. Ma la

La sede dell'amministrazione provinciale a Cremona

L'assessore Biondi: «Siamo stati trattati a pesci in faccia» za di un assessore regionale “decisionista” che rifiuta il confronto, viola costantemente i principi della Costituzione che prevede pari dignità tra la Regione e gli enti locali» ha esordito il presidente dell'amministrazione provinciale, Giuseppe Torchio, nell'ambito del consiglio provinciale. «Nella mia esperienza politica questo è stato il punto più basso del

livello di confronto istituzionale. Abbiamo anche dovuto subire, senza possibilità di interlocuzione e di replica, offese che ogni membro di questo consiglio dovrebbe respingere per dignità istituzionale e personale. Ma ancora più assurdo è che mentre nei nostri confronti venivano messe in campo queste cose, il Piano rifiuti della Provincia di Pavia è stato approvato con la previsione di una distanza minima di due chilometri fra le discariche, da fare o preesistenti. Allora il metro è diverso e la Regione Lombardia ha comportamenti diversi a seconda del grado di apparentamento o gradimento politico». La Provincia chiedeva una

Provincia di Cremona, pur se contrariata dalla presa di posizione del Pirellone, adesso minaccia di fare ricorso al Tar in caso di approvazione delle discariche.

moratoria anche breve, per consentire la ricerca di un sito compatibile alle dimensioni del quantitativo presente in provincia di Cremona anche entro la scadenza elettorale. «Ma ci hanno rifiutato questa opportunità» ha aggiunto Biondi. «Insomma, il quadro della situazione è negativo e deludente. Viene nuovamente acclarata una volontà che era percepibile sin dall'inizio, ossia il disegno di realizzare le discariche nel nostro territorio. Insomma, la decisione era presa, l’operazione era partita da tempo e con interlocutori ben precisi». «Del resto» ha continuato Biondi, «la trattativa con la Regione si è interrotta perché il Pirellone ci chiedeva di individuare sì un altro sito, ma a condizione che l’interlocutore fosse lo stesso cavatore. Ribadisco che noi non siamo contrari alle discariche in sè, ma al modo in cui ci vengono imposte. Si riempiono la bocca di federalismo, poi agiscono all'opposto». «In consiglio regionale c’è stata da parte della maggioranza un’inversione di rotta rispetto alla posizione tenuta in consiglio provinciale dalla stessa Lega che a Milano

L'assessore Giovanni Biondi

non ha potuto o voluto essere coerente e si è messa contro il territorio, smentendo anche la posizione che a Cappella Cantone aveva avuto lo stesso assessore Davide Boni» ha continuato Torchio. «La Provincia vuole definire la discarica di amianto, ma di dimensioni compatibili e decidendo il sito». In consiglio provinciale, Giuseppe Torchio ha annunciato che in caso di autorizzazione delle discariche da parte della Regione, la Provincia ricorrerà al Tar per varie motivazioni, a partire dalla sollevazione di un vizio di costituzionalità legato al fatto che in materia di rifiuti, e nel caso dell’amianto, solo lo stato può legiferare ai sensi dell’art. 117 della Costituzione che stabilisce le competenze dello Stato e delle Re-

gioni riservando allo stato le competenze ambientali. «La nostra proposta resta valida» ha affermato ancora Biondi «ma non può certo diventare la terza proposta che si somma alle altre due. Quindi o c’è una posizione politica chiara da parte della Regione, che è ciò che abbiamo chiesto, oppure è una bufala. Pensavamo che con la presenza nella giunta regionale di un vicepresidente, di un rappresentante del territorio dopo 30 anni il Cremonese potesse contare un po’ di più. E’ triste invece constatare che l’assessore Rossoni non abbia in questo caso difeso il territorio e invece sia stato uno degli elementi ostativi maggiori».


Venerdì 27 Marzo 2009

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Rossoni non accetta le critiche. E ribatte L'assessore e vice presidente regionale: «La scelta dei siti delle discariche è lasciata al libero mercato»

A

lle proteste dell'amministrazione provinciale e dei sindaci del territorio, risponde il vice presidente della Regione Lombardia, Gianni Rossoni. «Cè l'esigenza di smaltire l'amianto, che si rivela dannoso quando è esposto all'aria, mentre non lo è se sepolto sotto terra. Dunque questa è ora la nostra priorità». Dunque Cremona dovrà sobbarcarsi due discariche? «Adesso non posso dare una risposta, in quanto dovremo vedere cosa deciderà la conferenza di servizi. Tutto viene fatto nel rispetto delle norme, secondo le quali non sono gli enti pubblici a pianifi-

care le location, ma esse vengono valutate sotto richiesta di privati che vogliono realizzare gli impianti di discarica». La Provincia ha chiesto di poter bloccare ogni decisione, ma la moratoria non è passata... «Quattro mesi fa avevamo detto alla Provincia di Cremona di fare una proposta alternativa, ma la proposta non è arrivata. E non ci sarebbe stata risposta fino a dopo le elezioni. Non possiamo fermare così a lungo i tempi burocratici. E per quanto riguarda la moratoria, non so neppure se sia possibile bloccare una procedura già avviata. Del resto è sbagliato dire che la discarica di amianto danneggia agricoltura e zootecnia: questo materiale, infatti, una volta

Gianni Rossoni, vice presidente della Regione

interrato è pericoloso. In Lombardia vi sono 2.400.000 di tonnellate di amianto da smaltire e bisogna darsi una mossa.Mancano i siti per lo

smaltimento, l'unico attivo è a Mantova, e lo spazio è quasi esaurito. Se si riescono a fare le cose in accordo con gli enti lo-

cali, tanto meglio. Ma se manca la disponibilità al dialogo, non possiamo farci niente». Come mai fare le discariche proprio a Cremona che non è certo la provincia con il quantitativo maggiore da smaltire? «Come già detto, la modalità di scelta delle zone è lasciata al libero mercato. Sono arrivate in provincia di Cremona due richieste che andranno valutate. Non che la cosa mi faccia piacere, anzi. Fosse per me preferirei si scegliessero altri siti. Vediamo se si riuscirà a fare in modo che invece di due, si costruisca una discarica sola. Ma sono tutte ipotesi: finché non si è conclusa la conferenza dei servizi, non ci sarà nulla da dire di certo».

I pareri

Lo scontento è serpeggiato in tutto il Consiglio Provinciale, a partire dalla persone del presidente Roberto Mariani: «Sono profondamente offeso e indignato per le dichiarazioni dell’assessore Buscemi di ieri in consiglio regionale e mi sento di chiedergli di porgere le sue scuse al consiglio e ai consiglieri provinciali che ho l’onore di rappresentare». Nel dibattito sono intervenuti tutti i gruppi consiliari. Pierfranco Patrini (Udc), ha innanzitutto dato piena solidarietà al presidente Torchio e a tutti gli amministratori presenti a Milano per l’atteggiamento poco rispettoso da parte della maggioranza. «E' caduta la foglia di fico sulle volontà di

Consiglio provinciale compatto contro le decisioni della Regione

attuare un vero federalismo, e anche la Lega cremonese ha avuto un ruolo di sudditanza politica a Milano”. Un’accusa non accettata da Cesare Giovinetti (Lega) il quale ha detto che «per noi le cose non cambiano. Se altrove alcuni partiti agiscono in modo diverso, le responsabilità sono di chi adotta quelle posizioni». Secondo il Verde Andrea Ladina la Regione «ha fatto dei pasticci. Ma abbiamo ancora la possibilità di rimettere in carreggiata il percorso, proponendo alcuni passaggi: un censimento reale

dell’amianto, in modo da ragionare si dati reali; prendere in considerazione alternative alle discariche, come il processo di vetrificazione; cambiare il sistema autorizzativo attuale, poco trasparente e legato agli interessi dei privati; incentivi allo smaltimento». Giuseppe Fontanella (Forza Italia). «Mi sento di chiedere scusa a nome della Regione per l’arroganza dell’assessore Buscemi». Tuttavia ha ribadito ciò che aveva già detto in consiglio provinciale: occorre un censimento dell’amianto perché emerge che nessuno sa quanto ce

ne sia. Anche Giampaolo Dusi (Prc) ritiene che «la battaglia non è conclusa. Buscemi ha detto che in provincia di Cremona ci sarebbe amianto quattro volte superiore a quello finora certificato: cioè circa 60mila metri cubi. Ma la Regione vuole imporne alla nostra provincia 670mila! Una cosa naturalmente inaccettabile». Sandro Gugliermetto (Pd) ha detto di essere rimasto colpito dal silenzio assordante, in consiglio regionale, da parte di importanti gruppi politici della maggioranza, rife-

rendosi in particolare al Pdl. «Ho sentito l’approssimazione con cui l’assessore affrontava l’argomento, evidentemente non conoscendo nemmeno i progetti che lui stesso approva. Non ho sentito, per converso, una parola circa le alternative possibili alle discariche: forse perché convengono di meno a certa politica» Nicoletta Massobrio (Gruppo delle Libertà) ha ringraziato il presidente Torchio “per la passione, la fermezza e la caparbietà nella difesa del nostro territorio al di sopra degli schieramenti politici. La stessa indipendenza che ha riconosciuto a Giovinetti. Ha poi chiesto di continuare la battaglia.


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Cronaca

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Mesioteloma: è il quarto caso che si verifica in un anno. Le sopravvissute adesso vivono nell'angoscia

Quando di amianto si muore: storie di vita

Un'ex operaia dell'Inar di Romanengo, che lavorava fibre del tossico materiale, è stata stroncata da un tumore

I

di Roberto Bettinelli

da, Angela, la Brambilla, la Rossini e adesso anche Maria. Tu t t e u c c i s e dall’amianto. Quattro in un solo anno. Tutte di Romanengo, ex operaie della Inar, la fabbrica che lavorava fibre di amianto. Ma in quante moriranno ancora? Se lo stanno domandando le altre operaie, le sopravvissute. Sono una cinquantina e vivono nell’angoscia, sottoposte ai controlli mensili dell’Asl di Crema. Per loro i segni di un piccolo raffreddore possono significare l'inizio della fine. I l t u m o re p ro v o c a t o dall'amianto ha un'incubazione lunghissima, fino a 30 anni. Ma tutto inizia con la febbre. E' successo anche il calvario di Maria Cavalli, 58 anni, pensionata, l’ultima tra le ex operaie dell'Inar ad essere uccisa dal mesotelioma pleurico, il tumore che colpisce chi ha lavorato a contatto con l’amianto. I sintomi della malattia anche nel suo caso sono stati un po' di tosse, raffreddore, qualche dolore alla schiena nella zona lombare, il respiro pesante, e la sensazione opprimente di un peso in mezzo al petto. Poi l'esplosione del tumore, la metastasi, la morte certa. E’ andata in pensione 10

anni fa Maria Cavalli, dopo aver lavorato al'Inar per 24 anni. Grazie alla legge che consente il prepensionamento ai lavoratori di amianto. Maria lavorava la fibra di amianto ai telai, insieme alle altre operaie. Finora, in paese, si parla di 25 decessi. Ma all'Inar, che ha chiuso

va essere quasi raccomandate per essere assunte» dice il marito di Maria, Vincenzo Alterni. E' davanti a me con la figlia di 29 anni, Silvia Alterni. Vivono a Romanengo in una villetta a schiera nella zona dell’impianto sportivo. Guardo Silvia. Ha gli occhi lucidi, ma non piange

La fabbrica dell'Inar a Romanengo

definitivamente nel 2004, la lavorazione dell'amianto è stata sospesa agli inizi degli anni '90. Nella fabbrica durante tutta la sua storia hanno lavorato 120 persone, in gran parte donne. L'Inar per loro rappresentava uno stipendio sicuro, l'opportunità di non dover prendere il pullman per andare a lavorare a Milano. «E pensare che bisogna-

quando ricorda la mamma. «E’ morta l’11 marzo. Per un po’, dopo l’operazione, abbiamo pensato che potesse farcela. Anche i medici erano speranzosi. Il chirurgo l’ha detto più di una volta che forse avrebbe potuto farcela». Silvia ha il telefono cellulare che si muove tra le mani. Piccoli scatti nervosi che tradiscono la tensione del

ricordo: «Il mesotelioma è un tumore raro, il chirurgo ha detto che in tutta la sua carriera ha operato 120 persone. Ma è un tumore che non risparmia». Un anno fa Maria Cavalli è ha subito l'asportazione di un polmone. Un’operazione difficile, alla quale non tutti riescono ad arrivare. Il mesotelioma di solito ti uccide prima. Ma per Maria l’intervento è stato possibile. Ne ha parlato con la figlia Silvia e il marito Vincenzo. Insieme hanno deciso che si doveva tentare. L’hanno operata a Brescia, nell'unico ospedale insieme alla clinica Mangiagalli dove si fa questo tipo d’interventi. Ha affrontato mesi di chemio e radioterapia. Cicli di 25 sedute. Un inferno. «Per un mese stava bene, poi arrivava il ciclo della chemio che durava cinque settimane. Dopo c'era il crollo. In un anno ho lavorato solo quattro mesi per starle vicino» racconta il marito Vincenzo. «Il 17 novembre ha fatto una visita di controllo, si sentiva debole. Ma è andata bene» continua Silvia, «non le hanno trovato niente, è tornata a casa, era felice. Un mese dopo il medico ha ordinato la Tac: il tumore si era sparso ovunque». Silvia rivede tutto quello che ha vissuto. «E' stata subito consapevole di quello che le stava capitando. Lei mangiava, ma era sempre debole. Mangiava...e dentro di lei mangiava anche lui...il tumore». Vincenzo è in piedi davanti alla porta che divide la cucina e il salotto. Un uomo forte, alto, con le mani abituate alla fatica. Ma la sua voce esprime tutta la fragilità: «Alla fine ha smesso di mangiare, non ce la faceva ad alzarsi dal letto, ha perso anche la lucidità». Lui e la figlia hanno cercato di non far sapere in paese che Maria si era ammalata e stava per morire. «Abbiamo pensato alle altre famiglie, a quelle dove ci sono persone ancora ammalate, alle ex operaie amiche di mia madre. Come si sarebbero sentite sapendo che un'altra di loro se n'era andata». Ma alla fine la verità è venuta fuori ugualmente. Maria aveva molte amiche tra le ex colleghe. Avevano i loro riti: la pizza ogni tanto, qualche volta il cinema, e poi, immancabile, ogni anno, lo stesso tavolo alla Festa dell'Unità di Romanengo. Anche da pensionate continuavano a vedersi. Come un tempo. Anche se i telai dell'Inar appartenevano ormai al passato. Qualcuna di loro è entrata anche nel comitato che sta trattando con i sindacati per ottenere un riconoscimento dalla proprietà dell'azienda. «Non mia madre» spiega

Silvia, «Prima della malattia si impegnava con i bambini bielorussi quando arrivavano per l'estate. Abbiamo ospitato una bambina per sei anni. Poi c'era l'impegno con l'oratorio. Faceva le pulizie. Si sentiva utile...». Le colleghe non hanno mai lasciato sola Maria mentre si avvicinava la fine. Andavano a trovarla a casa anche più volte al giorno. Cercando di non disturbare, ma facendo capire che non l'avrebbero abbandonata. «Hanno dimostrato di volerle bene. Eppure mi sono sempre chiesta come ci riuscissero. Mia madre stava morendo davanti ai nostri

occhi. E domani poteva capitare a loro». Silvia misura le parole. Le chiedo cosa ricorda di quando la madre lavorava all'Inar. «Mia madre con i capelli bianchi, tutti sporchi per l'amianto. Il suo bel carattere. Poi in paese le donne hanno iniziato a morire. Una dopo l'altra. Ricordo la sua incredulità e la paura». Le chiedo cosa ricorda di sua madre quando ha saputo che era affetta da un mesotelioma. «Mi ha guardato negli occhi dopo la visita medica e mi ha detto “Silvia ricordati che l'amianto non perdona”».

Circolo Culturale “AmbienteScienze” PALAZZO CATTANEO ALA PONZONE - CREMONA Via Oscasali, 3 • Tel. 0372/25659 • www.worldwewant.org e-mail: ambientescienze@worldwewant.org VENERDÌ, 27 MARZO 2009, ORE 18.30 Cremona, Palazzo Cattaneo Ala Ponzone, Sala dell’Albero

Conferenza sul tema:

“L'importanza del riciclaggio dei rifiuti in Italia. Un problema soprattutto culturale”

Carlo Montalbetti

Direttore Generale di Comieco, Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica Carlo Montalbetti - 55 anni, moglie e tre figli, laureato in Filosofia all’Università Statale di Milano. Dall’inizio degli anni Novanta contribuisce al decollo, partendo da Milano, della raccolta differenziata di carta e cartone. Oggi è Direttore Generale di Comieco, il Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica che promuove e sostiene il riciclo. Sul finire degli anni '90 il suo impegno civile lo ha portato, in-

sieme a tanti cittadini, a fondare il Coordinamento dei Comitati di Quartiere (www. cocomi.it) di Milano. Un’associazione rigorosamente apartitica, di cui oggi è il Presidente onorario, dopo avere lasciato la carica di Presidente a seguito della sua elezione al Consiglio comunale di Milano. Giornalista, è spesso chiamato come ospite presso le televisioni nazionali come esperto di riciclaggio rifiuti, della carta in particolare.

Uno dei problemi più pressanti per il prossimo futuro delle cosiddette società avanzate è quello dello smaltimento degli RSU, ii rifiuti solidi urbani. Le discariche ed i termovalorizzatori (inceneritori) sono tecnologie che vanno superate per le conseguenze che hanno sull’ambiente. La via da seguire è quella di un adeguato potenziamento della raccolta differenziata. Una strada però che necessita di una “nuova cultura” che veda il rifiuto come una risorsa rispettosa dell’ambiente, non perché recupera calore, ma perché fa diminuire il bisogno di materie prime. Oggigiorno esistono industrie che impiegano tecnologie che consentono il loro recupero ed il loro riutilizzo con un residuo delle lavorazioni del rifiuto che può arrivare a meno dell'1% dell'input in entrata (ad esempio, il “Centro riciclo” di Vedelago). La gamma di materie prime “secondarie” originate dai rifiuti si sta oggi allargando in Italia a interi settori industriali. L'attività consiste nel ricevere le frazioni secche riciclabili dei rifiuti urbani e assimilati, selezionare i materiali in base alla composizione merceologica, compiere le operazioni necessarie per la riduzione volumetrica, gestire la fase di destinazione in uscita delle singole tipologie di materiali che, in relazione alla possibilità di riutilizzo, vengono consegnati a impianti di seconda lavorazione o a specifiche aziende che impiegano i materiali nei loro cicli produttivi (esempio: “Comieco” per la carta). “In questo importante percorso sono molti gli interlocutori che possono dare il proprio contributo e primi fra tutti ci sono i consumatori (famiglie, bambini, giovani e adulti) che grazie alle loro scelte quotidiane permettono l'avvio del ciclo del riciclo, il mondo della scuola (studenti ed insegnanti) che educa le giovani generazioni e futuri consumatori ma anche enti, associazioni ed aziende attenti alla salvaguardia dell’ambiente o che desiderano diventare tali.” (http://www.comieco.org/Mondo_Riciclo/default.htm)


Cronaca

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Verso il Pdl: le aspettative dei vertici locali La nascita del nuovo partito vista da Mino Iotta (Fi), Chiara Cappelletti (An), Francesco Zanibelli (Fi) e Ugo Carminati (An)

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di Silvia Galli

ommozione ma al tempo stesso molta emozione: questo è il sentimento che si respira in questi giorni tra le delegazioni di An e Forza Italia, pronte a recarsi a Roma per assistere alla nascita del nuovo partito, il Pdl. E naturalmente c’è anche attesa per quello che succederà la prossima settimana quando, a tutti gli effetti An e Forza Italia confluiranno in un unico partito.

Mino Iotta

Mino Iotta, coordinatore provinciale di Forza Italia, usa una metafora per definire il nuovo partito: «E’ un grande fiume che si forma alimentato da una serie di affluenti. La nascita di questo soggetto politico rimarrà nella storia del paese per dimensione e perché va ad unire sensibilità diverse. E’ un fatto estremamente positivo». Una forte sensazione di proiezione verso il futuro anche per Chiara Cappelletti, presidente provinciale di An: «Porto con me nel Pdl tutta l'esperienza che ho maturato in An. Un altro obiettivo che mi pongo è quello del ricambio generazionale, essen-

do stata tra i firmatari dell’ordine del giorno su questo tema, al nostro congresso provinciale. Vedo a disposizione del Pdl cremonese un numero di potenziali dirigenti tutti nuovi, tutti under 40, che hanno moltissime potenzialità. Abbiamo il dovere di costruire e immaginare la politica dei prossimi 20 anni. Le nostre risorse e il nostro entusiasmo vanno poi accompagnati dalla saggezza da chi nella politica ci sta da tanto tempo». «La nascita del Pdl» spiega Francesco Zanibelli coordinatore comunale Forza Italia «ha richiesto un grande impegno per poter garantire una reale semplificazione della politica e degli apparati partitici. E’ evidente che, anche strutturalmente, la futura classe dirigente non potrà essere formata dalla somma delle precedenti. Vorrei che questo fosse uno degli elementi più graditi ai cremonesi perché testimonia una sincera volontà di andare contro la politica della moltiplicazione delle poltrone, delle clientele e dell’esponenziale aumento dei costi. La governance del partito verrà definita nei prossimi giorni e terrà conto dell’importante lavoro che è stato fatto sul territorio nel ri-

Chiara Cappelletti

Francesco Zanibelli

spetto dei ruoli di tutte le componenti che confluiscono nel Pdl. La mia speranza, che è sostenuta da moltissimi contatti con amici e cittadini, è che questo impegnativo passaggio sia veramente gradito alla gente e che possa dare un efficace contributo al governo nazionale, regionale e locale. Per quanto riguarda Cremona, gli ottimi rapporti personali con gli esponenti di An e degli altri partiti confluenti nel Pdl mi convince della possibilità di condurre insieme un ottimo lavoro sul territorio; molti di coloro che militeranno nel nuovo partito sono intimamente animati dagli stessi valori e dagli stessi principi. Per queste ragioni ripongo molte attese da questa rivoluzionaria novità, prima tra tutte la possibilità di vincere le elezioni comunali a Cremona e di poter offrire ai cremonesi una squadra di governo formata da persone serie, preparate e responsabili». «Questo fine settimana» aggiunge Ugo Carminati presidente cittadino di An «nasce il Popolo della Libertà, che a mio modo di vedere si caratterizzerà quale grande contenitore nel quale troveranno casa diversi modi di pensare e di fare politica. Questi differenti anime sono di fatto già alleate

coerentemente tra di loro da 15 anni, nelle varie passate tornate elettorali che si sono via via susseguite. Questo passaggio oggi è di fatto reso indispensabile dalla volontà del popolo, chiaramente espressa alle elezioni politiche del 2008. Resta comunque compito di chi andrà a costruire questo nuovo soggetto portare con sè tutte le proprie idee e valori di riferimento, come quando dalla casa vecchia si trasloca nella nuova portando con sè le proprie cose più care.

Ugo Carminati

Sono inoltre convinto che questo nuovo grande partito sarà l’occasione e lo strumento ideale perché i valori che li si vogliono Portare possano

venirne amplificati e meglio tutelati, diventando attraverso l’opera di governo, i valori fondanti del Paese. Già su questa linea del resto il governo del presidente Berlusconi si sta da un anno muovendo, avendo posto meritocrazia, senso della patria e sicurezza al centro della propria opera. Voglio credere perché ne sono convinto che il Popolo della Libertà sarà un partito non tanto di centro o di destra o di centro destra, manfrina nella quale sarebbe sbagliato cadere, ma per l’Italia».

Protesta agricoltori

Contro il decreto sulle quote latte

Antonio Piva, presidente della Libera Associazione Agricoltori cremonesi

Il sit-in davanti a Montecitorio di Confagricoltura ha sortito i suoi effetti. «La protesta è riuscita, abbiamo messo in difficoltà il Ministero» ha dichiarato Antonio Piva presidente della Libera Associazione Agricoltori cremonesi «il presidio continua, e martedì si ripeterà la protesta davanti a Montecitorio, a meno che non ci sia un’azione clamorosa come quella del ritiro del decreto sulle quote latte». Il voto definitivo alla Camera è per martedì prossimo. Circa una cinquantina le persone partite alla volta di Roma lo scorso mercoledì

dal quartier generale di Cà Dè Somenzi: il presidente Antonio Piva, il vice presidente vicario Maria Ausilia Bianchessi e il vice presidente Davide Balestreri; insieme anche una folta delegazione di giovani agricoltori di Confagricoltura di Cremona con il presidente Stefano Pasquali. E naturalmente tutti i giovani di Confagricoltura Lombardia che si appellano al Presidente del Consiglio Berlusconi «perché si sentono traditi da un Governo - che per altro hanno sempre sostenuto - per riportare nel decreto i principi di equità e giustizia per i produttori onesti e per evitare che le tasse dei contribuenti italiani vengano nuovamente utilizzati per pagare le multe latte non pagate: fino ad ora sono stati spesi ben oltre 2 miliardi di euro per questo motivo» si legge in comunicato dei giovani di Confagricoltura. «Il ministro Zaia sostiene di tutelare gli interessi di 17mila allevatori, ma, dati alla mano, tutela poche centinaia di loro che non rispettano la legge da anni. Che dire, ad esempio, del Segretario della Commissione Agricoltura alla Camera, l’allevatore/deputato leghista Fabio Rainieri, che ha totalizzato, dal 1996 ad oggi, una multa record pari a 1,7 miliardi di euro: una vera vergogna».


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Cronaca

Venerdì 27 Marzo 2009

«Voglio mettermi al servizio della mia città» Oreste Perri è in attesa di sapere se sarà lui il candidato sindaco. Intanto il Coni attende la sua risposta per le Olimpiadi 2012

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di Silvia Galli

reste Perri, probabile candidato sindaco, non solo accetta volentieri e con entusiasmo la corsa per diventare il primo cittadino della sua città, ma per questo impegno è pronto a sacrificare i suoi impegni in campo sportivo. In questi giorni l'atleta cremonese avrà un incontro al Coni: aveva preso l'impegno di formare la squadra per le Olimpiadi di Londra del 2012, ma gli hanno offerto la possibilità di temporeggiare ancora un po’. Di cosa si parlerà in campagna elettorale? Di rivoluzione del traffico e di sicurezza, soprattutto Oreste Perri ha già pronta una traccia del programma che resta top secret. Da sportivo qual è anche in questa ipotetica sfida tiene sempre ben presenti «la squadra, l'umilità, la voglia di lavorare e l’ascolto del popolo sovrano» spiega. Partiamo dall’inizio. Quando Oreste Perri si è avvicinato alla politica? «Sono stato interpellato dal centrodestra e ho dato la mia disponibilità. Ho risposto di essere molto lusingato dall'offerta e che, se sarò scelto, vi dedicherò il massimo del mio impegno. Tra l’altro ho sempre fatto politica anch’io: politica sportiva; vedo che alla fine le strategie da adottare nel mio campo si avvicinano molto alla politica». Quando ha ricevuto la proposta? E come l’ha vissuta? «Mi ha fatto piacere essere stato interpellato per un incarico così importante e delicato. Pensavo anche che la discussione su di me sarebbe finita di lì a poco, visto che

Quasi novanta ragazzi hanno partecipato, sabato al Realais Convento di Persico Dosimo, al primo incontro del corso «AAA… giovani Amministratori cercasi», promosso dal Partito Democratico per dare alla nuova classe dirigente le competenze necessarie ad affrontare la nuova esperienza in modo consapevole. «È un segno di speranza» ha scritto il segretario regionale Maurizio Martina nel saluto ai corsisti «di cui abbiamo bisogno in questi tempi difficili in cui la crisi sembra mordere alla caviglie ciascuno di noi. Proprio questi tempi duri ci offrono una possibilità che non è da poco e che non tutti hanno potuto avere iniziando a fare politica: abbiamo

Oreste Perri, candidato sindaco per il centrodestra?

hanno interpellato persone molto valide, tuttora in corsa, come Emiliani. La proposta mi ha quindi incuriosito, ma subito dopo è subentrato il senso di responsabilità. Molte persone mi hanno fermato per strada, mi hanno dato fiducia, e ho percepito che hanno bisogno di una figura di riferimento che non sia politica. Credo che il sindaco debba avere le qualità di coordinatore e debba essere un punto di riferimento per tutta la città. Servono persone nelle quali avere fiducia, c’è bisogno di trasparenza e onestà». Ci parli un po´ di lei. Quali sono le sue caratteristiche peculiari? «Io so di non essere un politico nel senso stretto della parola, ma so di essere corretto, onesto e che se mi impegno, cerco di raggiungere dei risultati. Mi metto a disposizione per quelle che sono le mie conoscenze. Ma la cosa che mi piace di più fare è quella di ascoltare la gente. I progetti non devono cadere dall’alto, ma devono essere condivisi con i cittadini per il bene comune». L’immagine del sindaco uscente, Corada, è forte. Teme questo confronto?

«Stimo Corada. C’è però una differenza tra la politica e lo sport: in politica l’avversario è un nemico, nello sport un amico. Il confronto ci deve essere, non ho paura, ma sarà sicuramente un confronto tra gentlemen. La vittoria poi deve essere un punto di partenza: un buon sindaco deve avere anche una buona squadra. Forse nell’amministrazione Corada non c’è stata, è mancata la coesione. La mia sensazione è che il gruppo abbia viaggiato con velocità diverse. Per quanto mi riguarda, la cosa che comunque farò, nel caso di vittoria, è di non criticare quello che è stato fatto fino adesso. Le buone idee tra l’altro non hanno appartenenza politica. Non bisogna precludere nulla, ma bisogna saper ascoltare gli altri e avere come obiettivo finale il bene della comunità». Su quali cardini ruoterà il suo programma? «Di rivoluzione del traffico, di sicurezza… le dico che ho già buttato giù dei punti, ma il problema è che questi punti devono essere oggetto di confronto con la coalizione, con la squadra. E se mai sarò io il candidato della coalizione, non vorrei essere

quello che pensa alle grandi opere trascurando i piccoli problemi quotidiani della gente. Quei problemi di cui i cremonesi mi parlano quando mi fermano per strada». Fino ad oggi ha avuto incontri informali, ed ha incontrato finalmente anche i responsabili della Lega: come li giudica? «Molto bene. Ho avuto un’ottima impressione, e trovo siano persone umili e determinate: così li ho visti nell'incontro informale di martedì scorso. Ognuno ha espresso i propri punti di vista e ne sono uscito più forte e più sereno di come sono entrato; questo perché ho percepito di avere intorno a me persone capaci e disposte a lavorare insieme, a fare squadra. E la squadra c’è, sia che sia io il candidato, sia che passi Emiliani. Ad oggi mi sono guadagnato credibilità e stima, e questo è quello che voglio mantenere nel caso in cui sia eletto. Un altro punto fondamentale è quello della correttezza: non bisogna fare promesse a vuote solo perché si è in campagna elettorale, perché poi le promesse devono essere mantenute. Vorrei anche che le porte del Comune fossero aperte a tutti: non voglio essere “il primo cittadino”, ma “l’ultimo”, quello che vuole ascoltare tutti. Il mio intento non è di entrare in Comune per usare la città, ma voglio che la città usi me». Torniamo allo sport. Se in Federazione le mettessero davanti il contratto, che cosa dirà? «Con il mio presidente federale incontreremo il segretario generale del Coni il dottor Pagnozzi, parleremo dei Giochi del Mediterraneo che si svolgeranno quest’anno a Pescara. Con la Federazione dovrò parlare anche del mio rapporto di lavoro. Se mi of-

Pd: 90 i partecipanti al corso per giovani amministratori, cioè l’opportunità di vivere l’idealismo che ci contraddistingue, ovvero il nostro credere ancora nella possibilità di cambiare, di crescere e di impegnarci, dentro un tempo in cui sono richiesti grande concretezza e lucidità». Solidi agganci alla realtà hanno, dunque, caratterizzato gli interventi dei relatori, tecnici e politici di primo piano, che hanno tenuto brevi relazioni su temi di stretta attualità, dal federalismo alla riforma dello Stato, dalla finanza locale alle nuove tecnologie, dalla responsabilità dell’amministratore alla sicurezza.

«Compito del Partito Democratico di Cremona» ha affermato in apertura il segretario Mauro Fanti «non è solo assicurare spazi adeguati di rappresentanza a tutti quei giovani che credono nella politica come strumento per cambiare in meglio la società, ma anche fornire loro gli “strumenti” per operare in maniera insieme coraggiosa e responsabile». Subito Marco Pezzoni ha tracciato il quadro di riferimento definendo come orizzonte il sistema sopranazionale dell’Europa. E di cambiamento ha parlato anche Renzo Rebec-

chi, curatore del corso insieme a Gerardo Paloschi, illustrando le linee di rinnovamento che maggiori competenze e nuovi bisogni impongono alle Amministrazioni locali. Quindi Giuseppe Torchio e Stefania Bonaldi hanno approfondito il ruolo della Provincia e la figura del Consigliere. Più tecnica la sessione pomeridiana, quando sono stati esaminati compiti e funzioni degli Enti Locali. Elisabetta Civetta ha, dunque, analizzato gli aspetti amministrativi e finanziari, mentre Mirco Favagrossa ha definito i profili di re-

sponsabilità della amministratore pubblico. Giacomo Di Matteo ha, invece, parlato di politiche della sicurezza e Gerardo Paloschi ha concluso il seminario illustrando il valore della comunicazione e lo straordinario contributo informativo garantito dalle nuove tecnologie. Sabato prossimo il corso prosegue con due approfondimenti di particolare interesse: “cultura territoriale e politica dello sviluppo” e “sussidiarietà e servizi alla persona”. Chi volesse partecipare può contattare la segreteria provinciale del partito Democratico, in Via Ippocastani 2, a Cremona, telefonare al numero 0372/49591 o inviare una e-mail all’indirizzo info@ pdcremona.it

CreBon, il marchio di qualità degli alimentaristi cremonesi

Egidio Violato, Francesco Pietrogrande, Giorgio Everett e Antonio Bonini

Si chiama Cre Bon, ed è il nuovo marchio degli alimentaristi cremonesi, promosso dalla Confartigianato di Cremona. «Abbiamo voluto impegnarci per creare un marchio importante, che avesse delle regole ben precise» ha spiegato Giorgio Everet, presidente del Gruppo alimentaristi di Confartigianato. «Così ci siamo rivolti al Politechico di Milano, che ci ha aiutato a creare il marchio stesso». La scelta di istituire un marchio deriva da una riflessione ben precisa. «Anche nell'alimentazione c'è stata una globalizzazione, e sul mercato si ritrovano prodotti che arrivano da ogni parte del mondo. E il consumatore vive questo spesso con una certa ostilità. C'è scarsa fiducia dei prodotti che arrivano da

friranno il contratto, cercherò di temporeggiare ancora qualche giorno: conoscono la mia situazione, la Federazione è un ambiente fatto di amici, non ho il coltello puntato dietro la schiena. Comunque vada, la scelta che io farò la porterò avanti con determinazione: se resterò dove sono, il mio obiettivo sarà quello di portare a casa medaglie alle Olimpiadi, in caso contrario la

fuori italia, e spesso la gente sceglie di andare direttamente dal produttore. Per questo abbiamo deciso di istituire questo marchio, che richiama fortemente l'appartenenza alla città di Cremona e al suo territorio, che è a forte vocazione agroalimentare». Ma in cosa consiste questo marchio? Sarà un contenitore di prodotti agroalimentari, che dovranno rispettare determinate caratteristiche di qualità e sicurezza. In particolare gli aderenti dovranno impegnarsi a: osservare i disciplinari del settore di appartenenza, rispettare le normative di autocontrollo stabilite dalla legge, operare nel rispetto delle norme di qualità e mantenere le tipicità dei prodotti e delle lavorazioni, esporre il marchio.

vittoria in Comune. Umiltà e voglia di lavorare sono alla base dei miei principi. Perché è dalla prima che nascono il desiderio di imparare, crescere, fare e la consapevolezza dei propri limiti e della necessità di colmarli. E se fosse scelto Emiliani farò di tutto per aiutarlo. L’importante è che chi sarà scelto affronti con determinazione la campagna elettorale».

In Breve

corso di cucina al tacabanda Presso il ristorante Tacabanda, il 31 marzo partirà il 3° Corso di cucina amatoriale curato dallo chef Daniele Persegani. Il corso è formato da 5 serate in ognuna delle quali verrà affrontato un argomento differente: il menu del mare, bavaresi-semifreddi e decorazioni di frutta e verdura, risi e risotti in piatto unico, la cucina messicana, la cucina greca e spagnola.

serata palestinese con nonsolonoi Mercoledì 1 aprile, a partire dalle 19.30, la Cooperativa di commercio equosolidale «Nonsolonoi» in collaborazione con l'Arci cremonese, invita ad una serata dedicata alla Palestina. In questa occasione l'Arci presenterà un progetto di teatro sociale organizzato in Cisgiordania; ospite speciale della serata Shadi S.Mahmoud che illustrerà la Campagna «Emergenza Gaza» organizzata dal Consorzio Altromercato che vuole sostenere la popolazione civile della Striscia di Gaza e l'organizzazione Fair Trade Parc. L'appuntamento aperto a tutti è presso la sede dell'Arci in Via Speciano 4 a Cremona. Alle 19.30 appuntamento con un Happy hour con buffet di assaggi di piatti palestinesi a base di prodotti dell commercio equo-solidale. Accompagnamento musicale con musica palestinese inaugurazione della mostra fotografica «Cultures on the stage. La Palestina non è solo un teatro di guerra». Alle 20 si terrà la presentazione del progetto «Cultures on the stage», workshop di teatro sociale interculturale organizzato dall'Arci di Cremona con delle Ong catalane e palestinesi con il coinvolgimento di ragazzi europei (molti di quelli italiani erano cremonesi), arabo-israeleiani e palestinesi a Ramallah. Seguirà, alle 21, un incontro e dibattito con Shadi S.Mahmoud responsabile delle relazioni esterne e comunicazione della sezione Fair Trade dell'Ong Palestinese Parc.


Cronaca

Venerdì 27 Marzo 2009

Organizzazione della malavita organizzata in manette. Un arresto anche sotto il Torrazzo

La mano della mafia a Cremona

E'

di Sara Pizzorni

finito in manette a Cremona Emanuele Scicolone, un muratore di 40 anni residente in città, appartenente a un gruppo di mafiosi legati alla «Stidda», che stava preparando il sequestro di un facoltoso imprenditore edile siciliano, Vincenzo Cavallaro. Il piano, sventato dai magistrati della procura della Repubblica di Caltanissetta e dai carabinieri, ha portato all'esecuzione di otto ordini di custodia cautelare in carcere. I provvedimenti sono stati eseguiti in Sicilia, in Puglia e in Lombardia. Gli inquirenti hanno attribuito proprio al gruppo mafioso il progetto di una rapina che avrebbe dovuto essere messa a segno

in una gioielleria di Cremona. Gli arrestati stavano preparando anche il sequestro del banchiere Giovanni Cartia, presidente della Banca Agricola Popolare di Ragusa. Gli indagati avevano studiato i movimenti dell'uomo ed effettuato sopralluoghi. Il piano stava per scattare e doveva essere messo a segno nei prossimi giorni. Anche il covo in cui doveva essere portato Cartia era stato preparato nei pressi di Comiso, in provincia di Ragusa. Il piano è stato scoperto grazie all'uso di intercettazioni ambientali. Già alcuni anni fa collaboratori di giustizia come La Barbera e Camarda avevano rivelato che i corleonesi, dopo aver a lungo vietato in Sicilia i sequestri di persona, volevano iniziare una "nuova stagione" criminale effettuando rapimenti di facoltosi

COMMERCIANTI DI CORSO GARIBALDI

Prima «Festa di primavera» Sabato 28 marzo si svolgerà la prima «Festa di primavera» organizzata dall'associazione «Comitato commercianti di corso Garibaldi» in collaborazione con la Confesercenti e Parrocchia di S. Agata e il patrocinio del Comune di Cremona. L'iniziativa prevede diversi momenti di spettaco. Alle 17, all'angolo tra corso Campi e corso Garibaldi, il Teatro di S. Giorgio e il Drago racconta la fiaba «Re Bazza di Tordo» dei fratelli Grimm. Alle 17.40, in piazza

Cittanova, appuntamento con il concerto del gruppo Assedio Rock, che presenterà delle cover di Vasco Rossi. Alle 18.30 il Bar La Mantovana preparerà un gustoso aperitivohappy hour. La festa si concluderà alle ore 21 presso il teatro di Sant'Agata, dove il Lab-Oratorio teatrale condotto da Antonia Stradivari metterà in scena «Il mago di Oz». Idea Verde Maschi metterà a disposizione gli allestimenti floreali e tutti gli spettacoli saranno gratuiti.

Classificazione alberghiera: caos normativo UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI Comitato di Cremona Piazza San Michele, 2 Tel. e Fax: 0372/28370

E' importante sapere che ogni regione - ai sensi della legge 217/1983 - stabilisce criteri ed obblighi abbastanza diversi l'una dall'altra, in quanto la legge 135/2001 aveva bensì stabilito che il Presidente del Consiglio avrebbe dovuto emanare un decreto con cui mettere ordine in una materia tanto importante; ma, al solito, poi tutto è rimasto… "lettera morta". Se non si vogliono sorprese, è quindi consigliabile chiedere sempre - eventualmente utilizzando internet e cercando proprio l'albergo singolo - quali sono i servizi offerti, i prezzi etc.etc. per ogni categoria. Considerato l'enorme sviluppo ed importanza assunta in questi anni dal turismo internazionale, sarebbe auspicabile che non soltanto la nostra Presidenza del Consiglio, bensì ancor più l'Europa stessa colmassero al più presto una lacuna veramente vergognosa per tutti… Parlando dell'Unione Europea peraltro è importante segnalare non soltanto lo speci-

fico vademecum diffuso in questi giorni con tutte le necessarie istruzioni per l'uso e reperibile sia presso la sede del nostro Comitato Locale (piazza San Michele, 2 in Cremona, aperta dalle 18 alle 19 di ogni giorno feriale ed anche il mercoledì mattina), sia chiedendolo direttamente agli uffici dell'Ue sia a Roma che a Milano (in quest'ultima città sia la Rappresentanza per l'Italia che gli Uffici specifici sono in Corso Magenta, 59 tel. 02.434.4171 - fax 02.434.41.75.00 - internet www.europarl.it e-mail epmilano@europaarl.europa.eu). Gli argomenti trattati e soggetti a controllo europeo sono: a) Sicurezza dei Prodotti; b) Garanzie del prodotto; c) Servizi Finanziari & Credito al Consumo; d) Trasparenza dei Prezzi; e) Clausole contrattuali e pratiche commerciali abusive; f) Pacchetti Vacanze; g) Multiproprietà; h) Trasporti aerei; i) Sicurezza Alimentare; l) Assistenza e diversi altri, finalizzati ad aiutare i Consumatori a cavarsela da soli!

imprenditori. Gli indagati sono accusati a vario titolo di associazione mafiosa e associazione per delinquere, detenzione di armi ed esplosivi, sequestro di persona a scopo di estorsione, con l'aggravante per tutti di essere un'associazione armata. L'inchiesta è stata coordinata dal procuratore Sergio Lari, dall'aggiunto Domenico Gozzo e dal sostituto della Direzione distrettuale antimafia, Nicolò Marino. Il piano per sequestrare l'imprenditore sarebbe stato organizzato da un ex militante delle Brigate Rosse. Gli investigatori hanno così individuato e arrestato Calogero La Mantia, 59 anni, originario di Sommatine, in provincia di Caltanissetta, ma residente a Gela, indicato come un ex brigatista. L'organizzazione sarebbe stata capeggiata da Vincenzo Pistritto, 41 anni, pregiudicato di Gela, il quale avrebbe avuto in programma un altro sequestro di persona che riguardava un familiare di un imprenditore nisseno. Anche lui è stato arrestato. L'ex Br La Mantia era stato arre-

stato negli anni Settanta per terrorismo perchè accusato di far parte della colonna milanese delle Brigate Rosse. Dopo aver scontato la pena in carcere, era ritornato a Gela. Delle otto ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip di Caltanissetta, Giuseppina Bonavenura, i carabinieri hanno fino adesso notificato il provvedimento solo a sette persone. Un indagato è ancora irreperibile. L'indagine ha permesso di ricostruire l'organigramma di una presunta associazione mafiosa che stava progettando rapine e sequestri di persona a Modugno, in provincia di Bari, Gela, nel Ragusano e anche a Cremona. L'indagine ruota intorno a Vincenzo Pistritto, uno degli arrestati, il cui spessore criminale è descritto da diversi collaboratori di giustizia. L'indagato, insieme ai suoi presunti complici, aveva ideato e materialmente pianificato, con vari sopralluoghi, diversi progetti criminosi, principalmente rapine (anche sul nostro territorio), per le quali è emersa la disponibilità di armi ed esplosivo al plastico.

DALLA PARTE DEI CITTADINI

di Damiano Talamazzini

Responsabile Provinciale Patronato Epaca

Questa rubrica rappresenta un luogo d'incontro a disposizione dei nostri lettori, nato per rispondere a dubbi e quesiti in materia di diritti previdenziali e assistenziali. Le lettere rivolte al Patronato Epaca possono essere indirizzate alla nostra redazione, per posta o via e-mail, oppure direttamente al Patronato Epaca (epaca.cr@coldiretti.it). Egregio responsabile del Patronato Epaca, avrei la necessità di conoscere dettagliatamente le condizioni stabilite dalla normativa che regolamenta le pensioni privilegiate e, nello specifico, diritti e termini di presentazione delle relative richieste. Lettera frmata La Corte Costituzionale con una recente sentenza, ha modificato i termini per l’ammissibilità della domanda di pensione di privilegio di cui all’art. 169 del DPR n. 1092/1973. Infatti l’articolo 169 citato prevede che «la domanda di trattamento privilegiato non è ammessa se il dipendente abbia lasciato decorrere cinque anni dalla cessazione del servizio senza chiedere l’accertamento della dipendenza delle infermità o delle lesioni contratte». La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima tale disposizione «nella parte in cui non prevede che, qualora la malattia insorga dopo i cinque anni dalla cessazione del servizio, il termine quinquennale di decadenza per l’inoltro della domanda di accertamento della dipendenza delle infermità o delle lesioni contratte, ai fini dell’am-

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LA PAROLA ALL'AVVOCATO A cura dell’ Avv. Alessio Romanelli

Inviate i vostri quesiti a: ilpiccolocremona@fastpiu.it La presente rubrica non offre pareri legali ai lettori, ma affronta con spirito divulgativo tematiche di natura giuridica di interesse generale. Per pareri legali su pratiche determinate o casi concreti è necessario rivolgersi ad un avvocato iscritto all'Albo tenuto dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati con sede presso il Palazzo di Giustizia, via dei Tribunali 13, Cremona

"Caro Avvocato, mio nonno negli ultimi tempi non è stato molto bene di salute, ha sempre problemi di memoria e fa fatica a ricordare le cose, anche molto vicine nel tempo. Dal momento che è proprietario di un appartamento e ha un deposito bancario un amico ci ha consigliato di avviare la procedura per l'interdizione per evitare possibili raggiri. Mi sono informato e ho scoperto che oggi esiste l'amministratore di sostegno. Sono la stessa cosa?" No. Dall'inizio del 2004 è stato introdotto in Italia l'istituto dell'amministrazione di sostegno, destinato nella volontà del Legislatore a sostituire quasi integralmente l'interdizione e ad essere applicato in tutti i casi in cui una persona, per effetto di una infermità ovvero di una menomazione fisica o psichica, si trovi nella impossibilità, anche solo parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi (art. 404 cod. civ.). In detti casi può essere nominato, su istanza dello stesso beneficiario ovvero dei prossimi congiunti, un amministratore di sostegno che sotto il controllo del Giudice Tutelare assisterà la persona nel compimento degli atti giuridici più rilevanti eventualmente (nei casi più gravi) avendone la rappresentanza esclusiva; per gli atti più semplici il beneficiario mantiene una residua capacità di agire. La scelta dell'amministratore deve cadere, di preferenza, sul coniuge non legalmente separato ovvero su altro parente convivente, ma non è esclusa la nomina un terzo (es. professionista). L'interdizione può invece essere disposta dal Tribunale solo nei casi più gravi, vale a dire quelli in cui la persona da tutelare si trova in condizioni di abituale infermità mentale tali da renderla incapace di prov-

vedere ai propri interessi (art. 414 cod. civ.). Entrambi gli istituti hanno come finalità quella di assicurare adeguata protezione ai soggetti deboli con la minor limitazione possibile della capacità di agire; lo strumento "preferito" dall'ordinamento è sicuramente quello dell'amministrazione di sostegno, dovendo il ricorso all'interdizione essere limitato ai casi più gravi "Egregio Avvocato, i giornali di oggi preannunziano un nuovo giro di vite sulla guida in stato di ebrezza. Cosa dice?" Sarò franco: la direzione intrapresa dal Legislatore è molto chiara e credo che nel giro di poco tempo si arriverà al tasso zero, vale a dire alla regola per cui chi beve, anche solo un sorso di alcol, non deve guidare. Presto o tardi questa diventerà un regola per tutti, anche perché gli interventi di modifica dell'art. 186 c.d.s. sono ormai a frequenza annuale. Allo stesso modo, è chiara l'intenzione del legislatore di aumentare le pene per i reati di lesioni o di omicidio colposo derivanti dalla guida in stato di ebbrezza. Ritengo sia questa la scelta giusta, anche per evitare pericolose forzature. Non condivido, infatti, la scelta di contestare a titolo di dolo, e non di colpa, i reati di lesioni o di omicidio in occasione di sinistri automobilistici cagionati dall'abuso di alcol o droghe. Se è vero che il diritto vigente non lascia altre possibilità e che molti casi luttuosi hanno recentemente scosso la cronaca e mosso il sentimento popolare verso comprensibili esigenze di giustizia sostanziale, è altrettanto vero che la forzatura del sistema e del principio di legalità non dà mai, a lungo termine, buoni risultati. Spesso, anzi, ne dà di pessimi.

Pensioni privilegiate: norme, diritti e termini di presentazione

missibilità della domanda di trattamento privilegiato, decorra dalla manifestazione della malattia stessa». La Corte osserva che la norma dichiarata illegittima stabilendo un termine di decadenza per la presentazione della domanda di pensione privilegiata, che prescinde dalle modalità concrete di manifestazione della malattia, comprime ingiustificatamente il diritto a tale prestazione dei lavoratori per i quali l’insorgenza della patologia sia successiva al decorso del termine di cinque anni. Si determina così una disparità di trattamento tra i lavoratori dipendenti che hanno contratto malattie a normale decorso e lavoratori con patologia a lunga latenza. Pertanto, nei casi in cui la malattia, pur derivando da fatti di servizio, si manifesti oltre i cinque anni dalla cessazione del servizio stesso, il termine quinquennale di decadenza per la richiesta di pensione privilegiata non decorre dalla data della cessazione dal servizio, ma dal momento in cui si manifesta la malattia. Il requisito della inabilità non è indispensabile nei casi del personale militare e del personale ad esso equiparato (Polizia di Stato, Corpo forestale dello Stato, Vigili del fuoco, Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria), per i quali si consegue il trattamento privilegiato se lesioni o infermità sono ascrivibili ad una delle categorie, dipendenti da fatti di servizio e non suscettibili di miglioramento. L’Inpdap precisa altresì che, nei casi pregressi di mancato accoglimento della domanda perché presentata oltre i previgenti

termini decadenziali (cinque anni dalla data di cessazione dal servizio), gli interessati possono presentare una nuova istanza di pensione di privilegio, sempre che non siano decorsi i termini previsti dalla sentenza della Corte Costituzionale (cinque anni dalla manifestazione della malattia). L’Inpdap procederà alla definizione di tali pensioni solo se già competente alla liquidazione della originaria pensione spettante agli interessati. Vi è infine da segnalare che sia l’Inpdap sia l’Ipost sostengono che, nei casi interessati dalla innovazione della sentenza della Corte Costituzionale, il trattamento privilegiato, una volta che sia stato riconosciuto il diritto, decorre dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda. Si sottolinea dunque l’importanza di presentare immediatamente la domanda di pensione privilegiata non appena si manifesti la malattia che si ritiene sia dovuta a cause di servizio.

Sempre disponibili per tutti i Cittadini interessati, per fornire un'adeguata informazione, consulenza e chiarimenti, i nostri uffici Epaca in Cremona e Provincia, si trovano: • CREMONA Via D. Ruffini, 28 (adiacente Hotel IBIS) Tel. 0372/435620 • CREMA Via Macello, 34 Tel. 0373/256501 • CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 Tel. 0375/42132 • SORESINA Via Matteotti, 12 Tel. 0374/342329 • CREMONA Via Ala Ponzone, 8 Tel. 0372/499811


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Cronaca

Venerdì 27 Marzo 2009

Le indagini sono state condotte dai carabinieri di Cremona e sono durate due anni

In Breve commemorazione di tonani e rapuzzi Appuntamento per sabato 28 con la commemorazione di Amedeo Tonani e Sergio Rapuzzi, comandante e vice comandante della XVII Brigata Garibaldi «Felice Cima», organizzata dal Comitato provinciale per la difesa e lo sviluppo della democrazia in collaborazione con il Comune di Cremona e l'Associazione partigiani cristiani e partigiani Italiani di Cremona nell'ambito del progetto «Il Futuro ha una Memoria. Diritti Umani senza confini. Da Struthof a Strasburgo - Viaggio nel cuore dell'Europa». L'iniziativa si svolgerà a partire dalle ore 9,30 presso il Salone dei Quadri del Comune di Cremona e si concluderà alle ore 16,15 con la deposizione delle corone d'alloro alla lapide dei caduti cremonesi in Val di Susa e Colle del Lys e alla lapide dei caduti cremonesi per la lotta di Liberazione presso i portici del Cortile Federico II di Palazzo comunale.

730 online: c'e' tempo fino al 31 marzo I sostituti d’imposta hanno tempo fino al 31 marzo per comunicare all’Agenzia delle Entrate l’utenza telematica dove ricevere i risultati contabili dei modelli 730, utili a effettuare i conguagli fiscali in busta paga. La procedura di trasmissione dei dati rappresenta per i sostituti un notevole risparmio sia sotto il profilo economico che della sicurezza. Da un lato, infatti, consente di risparmiare tempi e risorse, dall’altro offre agli stessi sostituti piena garanzia sulla provenienza dei dati. Per quanto riguarda la Lombardia, da quest’anno sono interessati i sostituti delle province di Cremona, Lecco e Lodi. In pratica, quindi, i sostituti d’imposta con domicilio fiscale nelle suddette province devono compilare il modello «Comunicazione per la ricezione in via telematica dei dati relativi ai mod. 730-4 resi disponibili dall’Agenzia delle Entrate» e trasmetterlo telematicamente entro il 31 marzo. Nella comunicazione va indicata l’utenza telematica (fisconline o entratel) o l’intermediario presso cui ricevere i dati. Il modello di comunicazione è disponibile online sul sito www. agenziaentrate.gov.it.

festa di 50enario a torre de' picenardi Il Gruppo Culturale di Torre de’ Picenardi e la cooperativa «Elena - Il Percorso della Vita» organizzano una festa domenica 5 aprile ore 16, presso il Castello ex Sommi Picenardi di Torre de’ Picenardi, in occasione dei 50 anni di vita del Coro Paulli di Cremona e di Elena. Un pomeriggio musicale all'insegna del canto popolare della tradizione cremonese, a cura del Coro Paulli di Cremona e dei cori delle scuole (asilo, elementari e medie) di Torre de’ Picenardi. Seguirà una breve presentazione delle attività della cooperativa e un buffet. Saranno presenti autorità regionali, provinciali e comunali.

Molestò una bambina: a processo Deve rispondere di violenza sessuale un 31enne cremonese che per l'accusa, nell'estate dell'anno scorso in un oratorio cittadino, rimasto solo con una bambina di nemmeno dieci anni, le avrebbe domandato di alzarsi la gonna. Il pm Cinzia Piccioni ha chiesto che l'uomo venga giudicato con una forma di reato più lieve, non essendoci stato alcun contatto fisico. La presunta vittima, infatti, come risulta da una perizia, non avrebbe fortunatamente subito dan-

ni di alcun tipo, né fisici, né morali. Tutto, per lei, sarebbe stato come un gioco, come aveva raccontato lei stessa tempo fa in sede di incidente probatorio. Lui, che i suoi genitori conoscevano bene e di cui si fidavano, aveva promesso di darle dei dolcetti se lei si fosse alzata la gonna. La piccola, una volta a casa, aveva raccontato tutto ai genitori che avevano fatto scattare la denuncia nei confronti del ragazzo. Il 31enne sarà processato con il rito abbreviato.

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Operazione antidroga, 14 arresti

S

di Sara Pizzorni

gominata un'organizzazione dedita al traffico della droga (hashish e cocaina), con 14 arresti in varie zone d'Italia. La maxi operazione è stata condotta dagli uomini del Comando compagnia carabinieri di Cremona, coadiuvati dai militari del reparto operativo di Cremona, dalle compagnie di Verolanuova, Desenzano del Garda, Crema e Casalmaggiore, dal nucleo cinofili e dal nucleo elicotteri di Orio Al Serio. L'organizzazione è stata sgominata dopo un'indagine durata quasi due anni: 14 le ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip Marco Cucchetto su richiesta del pm Cinzia Piccioni (di cui 13 in carcere e una ai domiciliari) ed eseguite dai militari dell'Arma nei confronti di tre calabresi abitanti nel Cremonese e di un gruppo di nordafricani residenti tra le province di Cremona e Brescia. Altre ordinanze sono state eseguite a Imperia, San Gimignano ed Arezzo. Questi ultimi arresti sono l'appendice finale di una più ampia attività d'indagine

Colpivano tra Cremona e Brescia, rubavano e poi estorcevano denaro alle loro vittime che pagavano per poter rientrare in possesso dei loro beni. La banda, composta da quattro calabresi e un pugliese, è stata sgominata da un blitz degli uomini della squadra Mobile di Cremona, coordinati dal vicequestore aggiunto Sergio Lo Presti, con il contributo dei colleghi di Reggio Calabria e Brescia. Le cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere, richieste dal pm Francesco Messina e autorizzate dal gip Clementina Forleo, sono state eseguite nei confronti di L.G., 43 anni, già detenuto nel

dell'Aliquota operativa della compagnia di Cremona, denominata «Calabria 2007», originata nel marzo 2007 e dalla quale, nei successivi mesi, scaturirono 14 arresti in flagranza di reato, 28 denunce a piede libero, circa 50 segnalazioni alla Prefettura per uso personale di stupefacenti e il sequestro di circa 2 chilogrammi di cocaina e 100mila euro provento di attivita' di spaccio. Le operazioni di intercettazione telefonica hanno permesso di accertare, non senza difficoltà, che pregiudicati italiani e marocchini gestivano un vasto e articolato spaccio di cocaina e hashish tra i comuni a cavallo delle province di Cremona e Brescia, mediante la complicità di altri soggetti che per la loro stabile collaborazione erano utilizzati come "cavallini". Le intercettazioni sono state estese anche alle utenze in uso a un fornitore straniero il quale, avvalendosi di due corrieri francesi di origine maghrebina, forti dei loro "appoggi" di connazionali sul suolo italiano, trasportava in Italia ingenti quantità di cocaina che talvolta superavano il chilogrammo. I due cittadini francesi,

arrestati in flagranza il 12 gennaio 2008 con 1,5 kg di cocaina assieme a 3 marocchini residenti a Ghedi (di cui due arrestati nuovamente ieri), sono tuttora detenuti. Durante l'operazione sono stati sequestrati una pistola Beretta, illegalmente detenuta, trovata nascosta sopra la trave di un sottotetto in casa di uno degli arrestati, targhe e documenti falsi. Tra i 14 arrestati c'è anche una donna, l'unica ad essere agli arresti domiciliari a Ghedi in quanto madre di figli ancora minorenni. In tutto hanno operato 140

uomini con 40 mezzi. Soddisfazione più totale è stata espressa dal comandante provinciale dei carabinieri di Cremona, il tenente colonnello Michele Cozzolino, che, insieme al capitano Rocco Truda, ha illustrato tutti i particolari e i numeri dell'operazione che è stata definita «un esempio di organizzazione». «E' stata smantellata un'ampia organizzazione dedita allo spaccio di droga tra le province di Cremona e Brescia, è un bel colpo che ci rende orgogliosi e soddisfatti», ha detto a sua volta il capitano Truda che ha diretto l'intera indagine.

Ladri ed estorsori: sgominata la banda, cinque in manette carcere di Cremona e ora accusato di minacce, estorsione e porto abusivo di armi; C.B., 51 anni, M.B., 31 anni, A.M., 33 anni e A.S. di 27, tutti nomadi calabresi rintracciati a Orzinuovi, a Reggio Calabria e nel campo nomadi di Brancaleone, in provincia di Reggio Calabria, accusati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti. L'indagine della Mobile di Cremona è durata un anno ed è partita da una rapina avvenuta nell'aprile 2008 ai

danni di una 80enne, aggredita e picchiata di notte nella sua villa di via Novati a Cremona: in quell'occasione i banditi portarono via un bottino di 150 mila euro in denaro e gioielli. Pochi giorni dopo l'assalto, un uomo era entrato in contatto con l'anziana chiedendole del denaro per poter rientrare in possesso dei suoi gioielli. Lo stesso personaggio finì poco dopo in carcere per avere minacciato e ricattato due imprenditori locali per riavere le apparec-

chiature necessarie per le loro attività. Si trattava del 43enne L.G., che venne tenuto d'occhio, in quanto sospettato di essere in collegamento con gli autori materiali di numerosi furti e della rapina: grazie a intercettazioni telefoniche e ambientali, gli agenti sono riusciti a individuare un gruppo di persone, ritenute membri del gruppo d'azione che aveva commesso anche una serie di furti di mezzi meccanici, trattori, autocarri, martelli pneumatici, cavi elettrici in rame nei

cantieri e in ditte tra Orzinuovi, in provincia di Brescia, Soncino, Casalmorano e Soresina, in provincia di Cremona. Identico il modus operandi: prima i colpi, poi le estorsioni. Secondo gli elementi probatori in mano alla polizia, L.G. era la mente dell'organizzazione, coordinava i banditi e dopo i colpi entrava in scena contattando e ricattando le vittime. Le indagini hanno portato anche all'individuazione di altre 14 persone, tutte indagate a piede libero: si tratta di fiancheggiatori, personaggi che davano appoggio logistico o effettuavano addirittura sopralluoghi prima dei furti.


Cronaca

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Venerdì 27 Marzo 2009

Lo studio voluto dalla Consigliera di parità evidenzia le difficoltà del mondo femminile a trovare un'occupazione

Donne e lavoro: un binomio ancora difficile

E'

di Laura Bosio

ancora difficile, per la donna, avere un posto di lavoro, anche se negli ultimi anni la situazione è migliorata negli ultimi tempi: aumenta l'occupazione femminile e diminuisce l'espulsione delle denne dal mondo produttivo. Lo dimostra lo studio denominato «La partecipazione femminile al mercato del lavoro nella provincia di Cremona», realizzato su richiesta della consigliera provinciale di Parità, Uliana Garoli, insieme a Carmen Fazzi, consigliere supplente, e che analizza i cambiamenti relativi alla presenza femminile nel mondo del lavoro dal 2004 al 2007. Lo studio è stato presentato nei giorni scorsi durante un convegno.

Partecipazione e occupazione I tassi di partecipazione al mondo del lavoro delle donne per la provincia di Cremona hanno raggiunto nel 2007 un livello pari alla media lombarda (51%), mentre i tassi di disoccupazione sono diminuiti in modo più accentuato nella provincia cremonese (da 6.5 nel 2004 a 3.9 nel 2007) rispetto alla regione Lombardia (5.6 nel 2004 a 4.6 nel 2007). Gli uomini si mantengono su tassi di partecipazione intorno al 70% e con tassi di disoccupazione poco inferiori al 3% sia in Lombardia che nella provincia di Cremona. Andando ad analizare i tassi di partecipazione specifici delle donne con riferimento ad alcune caratteristiche individuali e familiari, si rilevano tassi di partecipazione più alti per le donne con titolo universitario o post-laurea rispetto alle donne con un livello di scolarità inferiore. Emerge inoltre che gli impegni domestici e i legami familiari possono rappresentare dei vincoli all’ingresso e alla permanenza nel mercato del lavoro. Lo status di coniugata e di vedova sembrano penalizzare l’offerta di lavoro femminile, mentre le donne che si dichiarano separate (legalmente o di fatto) o divorziate presentano dei tassi di partecipazione elevati. La donna dunque ha ancora diversi ostacoli nella conciliazione del binomio tempi di famiglia/tempi di lavoro. Considerazioni interessanti possono trarsi dall’analisi dei

tassi di partecipazione per classi d’età: sia a livello regionale che per la provincia di Cremona, la fascia d’età con la più alta partecipazione è quella centrale, 25-44. Al contrario i tassi di partecipazione delle donne più giovani sono in calo nella fascia d’età 15-24 e 25-34. Per il primo gruppo si può pensare che il calo continui ad essere determinato dall’effetto “aumento della scolarità”. Infatti questa è la fascia d’età in cui le donne fanno più figli e una riduzione nel tasso di attività può indicare la presenza di problemi nel conciliare la gestione familiare e il lavoro. Facendo un confronto di genere, emerge che per il periodo in analisi, in Lombardia emergono tassi di partecipazione più elevati per gli uomini rispetto alle donne, anche se nel tempo vi è stata una riduzione dei differenziali di genere. Inoltre l’analisi fatta per classi di età mostra diversi tempi di fuoriuscita dal mercato a seconda del genere. Le donne escono dal mercato intorno ai 32 anni mentre gli uomini dopo i 50 anni. Andando ad analizzare la disoccupazione, si evidenzia una riduzione più marcata di quella femminile negli ultimi anni. Essa però è stata acccompagnata da un aumento del flusso di persone che escono dalla forza lavoro, facendo prevalere un fenomeno di “scoraggiamento” che consiste nella riduzione dell’offerta di lavoro quanto più bassa è la domanda e che riguarda in prevalenza le fasce più marginali della forza lavoro. In diversi casi analisi, è stata rilevata una partecipazione al mercato del lavoro ancora scarsa per le donne meno

stenti tra gli uomini e tra le donne senza carichi familiari. Il confronto mostra un significativa disoccupazione “nascosta”, nel campione di donne con carichi familiari, che fa lievitare la percentuale di lavoratori disoccupati dal 3% al 6%. Infine è rilevante notare come la percentuale di disoccupati scoraggiato nel campione sia di entità notevolmente minore tra gli uomini.

istruite, oltre che di età più elevata, sulle quali sono più visibili fattori di scoraggiamento o di convenienza economica all’inattività. Dunque le donne con carichi famigliari, sono le prime ad abbandonare la ricerca di un'occupazione. I disoccupati scoraggiati sono invece praticamente inesi-

me di lavoro non standard si evidenzia guardando la composizione dell’occupazione per tipologia di contratto in Lombardia e a Cremona nel 2004 e nel 2007. Nel 2007 il 29% delle donne in Lombardia ed il 27% a Cremona sono occupate con un contratto part-time. Tale quota è più elevate per le donne di 35-44

Orari di lavoro Dalla ricerca emerge che flessibilità e part-time siano i mezzi più idonei per aiutare le donne a conciliare famiglia e lavoro. Si tratta però di una combinazione pericolosa, in quanto può avere effetti negativi sulle prospettive di carriera e di guadagno delle donne. Il lavoro a tempo parziale è abbastanza sviluppato in Lombardia rispetto all’Italia e verosimilmente si diffonderà in futuro osservando il suo trend di crescita degli ultimi anni. Ma vediamo nello specifico cosa emerge dall'indagine. Le donne più giovani sono quelle che presentano una concentrazione più elevata, intorno alle 40 ore settimanali (si riscontra però una riduzione tra il 2004 e il 2007 per le donne entro i 40 anni). Invece, si nota una incidenza maggiore per orari più corti (intorno alle 20 ore settimanali) per le donne ultra quarantenni ed ultracinquantenni sia per l’intera regione che nella provincia di Cremona. Confrontando le distribuzioni degli orari di lavoro per il 2007 ed il 2004 si vede una riduzione delle differenze tra le diverse classi di età dovuta ad una diminuzione delle occupate con orari standard per le donne con meno di cinquant’anni. In generale, nel 2007 si nota una lenta diffusione delle altre tipologie di lavoro e di orario più flessibili, alternativi alla classica settimana lavorativa di 40 ore/5 giorni. La tendenza ad un maggior utilizzo di for-

Tassi di disoccupazione e partecipazione, % 2004

2007

tasso di disoccupazione

tasso di partecipazione

tasso di disoccupazione

tasso di partecipazione

uomo

2.88

70.26

2.61

70.76

donna

5.65

50.76

4.57

51.37

uomo

2.85

69.41

2.46

71.26

donna

6.50

48.86

3.91

51.43

Lombardia

Cremona

Fonte: Elaborazioni proprie, su microdati ISTAT, Rilevazione Trimestrale sulle Forze Lavoro (2004-2007).

Stato occupazione e carichi familiari, 2007 a) Lombardia

Donne

Uomini

Nessun carico familiare Carichi Familiari

Totale

Totale

Occupato

70.00

21.67

37.58

50.89

Disoccupato

0.01

2.75

2.74

1.33

Scoraggiato

0.02

3.78

3.76

1.00

Inattivo

29.97

71.79

58.03

46.77

Totale

26,353

53,719

80,072

82,103

Donne

Uomini

Nessun carico familiare Carichi Familiari

Totale

Totale

Occupato

70.03

21.13

36.91

50.87

Disoccupato

0

2.9

2.97

1.27

Scoraggiato

0

3.63

3.63

0.78

Inattivo

29.97

72.33

58.67

47.07

Totale

1,902

3,994

5,896

6,288

b) Cremona

Fonte: Elaborazioni proprie, su microdati ISTAT, Rilevazione Trimestrale sulle Forze Lavoro (2004-2007). Le variabili relative alle caratteristiche del Partner sono disponibili per l’anno 2006 e 2007.

anni sia in Lombardia (32%) che a Cremona (34%), per le quali è più probabile la presenza nel nucleo familiare di figli in età pre-scolare, in fatti vi è un’elevata incidenza delle donne che utilizzano il part-time in questa fascia di età per carichi familiari (68% delle occupate part-time in Lombardia e il 64% a Cremona). Il salario In media risulta che le donne guadagnano circa il 20-25% in meno rispetto agli uomini, anche se il gap risulta minore nella provincia di Cremona rispetto alla regione Lombardia.

Si evince un maggiore svantaggio salariale rispetto agli uomini delle donne che si trovano nella parte più alta della distribuzione dei redditi e una maggiore similarità delle donne con gli uomini che si trovano nella parte più bassa della distribuzione. Una possibile esigenza di flessibilità delle donne si traduce

nell’accettazione di un salario inferiore per le donne coniugate rispetto alle celibi, separate o divorziate. Anche il confronto tra diverse classi di età porta ad individuare un comportamento diverso sul livello del salario minimo accettato, a seconda del genere. Conclusione Dunque i dati che compaiono nello studio evidenziano chiaramente che le caratteristiche della famiglia di appartenenza (stato civile, numero di figli,ecc.) giocano un ruolo chiave nella decisione di una donna a partecipare al mercato del lavoro. «I risultati dell'analisi econometrica hanno evidenziato come la probabilità di partecipare al mercato del lavoro dipenda positivamente e significativamente dal livello di istruzione» si legge nelle conclusioni. «Se il partner ha un livello di istruzione più elevato rispetto alla donna influisce ciò positivamente sulla probabilità di lavorare part-time, mentre l’età del partner non ha effetti statisticamente significativi sulla probabilità di partecipazione al mercato part-time. La situazione familiare incide ovviamente sulle decisioni femminili. La partecipazione femminile appare fortemente correlata, e negativamente, alla presenza di figli nella famiglia. Anche la presenza di altre persone all'interno del nucleo familiare ha un effetto negativo sulla probabilità di partecipare al mercato del lavoro da parte delle donne. Le donne con figli tendono a preferire il contratto part-time e a trovare effettivamente posti di lavoro

con questa forma contrattuale. Le donne single evidenziano una più elevata partecipazione al mercato del lavoro e una spiccata preferenza per il contratto full-time. Tali risultati suggeriscono che si verifica una qualche forma di uscita dal mercato del lavoro alla nascita dei figli (riduzione della partecipazione), ma che una volta che i figli sono cresciuti le donne si riavvicinano al mercato del lavoro, ma preferibilmente con contratti part-time». «Le politiche di conciliazione tra lavoro e cura della famiglia diventano, in questo contesto, importanti nell’influenzare il livello di partecipazione femminile, soprattutto tra le donne con carichi familiari» si legge ancora. «Alcuni strumenti che possono essere utilizzati per facilitare la partecipazione delle donne e la continuità della stessa sono i congedi parentali e la riduzione dell’orario di lavoro ma soprattutto la disponibilità di un’offerta di servizi di cura per i familiari. La flessibilità degli orari di lavoro rappresenta un ulteriore aspetto importante, in quanto consente alti livelli di occupazione per le madri e ne agevola il rientro nel mercato del lavoro durante la maternità. Anche le politiche fiscali possono influenzare la partecipazione femminile. Al quadro fin qui descritto si deve aggiungere l’effetto che la crisi attuale sta generando sull’occupazione in generale e su quella femminile in particolare. Tale scenario avrà forti ripercussioni sia sul livello di partecipazione delle donne che sulla possibilità di conciliazione vita-lavoro».


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Cronaca

Venerdì 27 Marzo 2009

Cna Lombardia e la crisi economica: «In rosso il primo trimestre del 2009» Per artigiani e piccoli imprenditori dati negativi su tutti i fronti. Credito e investimenti bloccati. Cacciatori: «Adesso misure urgenti»

U

di Luigi Ravasi

n primo trimestre flagellato dalla crisi economica. E' il bilancio stilato dalla Cna Lombardia. L'associazione che riunisce gli artigiani, i piccoli e medi imprenditori ha fatto il punto sulla situazione economica, una sorta di vero e proprio “barometro” della crisi, e i dati raccolti non sono certo incoraggianti. «Una situazione per niente rassicurante e che continua a peggiorare» dichiara Fausto Cacciatori, Presidente di CNA Lombardia, lo diciamo da qualche tempo in ogni occasione, e i dati del

e strumenti di sostegno alle imprese che hanno effettuato investimenti e che sono oggi gravemente esposte con il sistema bancario: le imprese più innovative, paradossalmente, rischiano di essere quelle maggiormente penalizzate». Il quarto trimestre 2008 è stato particolarmente critico per l’artigianato e le piccole e medie imprese: gli indicatori qualitativi predisposti dalla Cna delineano infatti un quadro complessivo in generale peggioramento. La crisi non sembra per altro avere raggiunto il suo culmine dacché per i primi tre mesi del 2009 tutti gli indicatori prospettano un ulteriore aggravamento della situazione

Fausto Cacciatori, presidente Cna Lombardia

barometro confermano le nostre preoccupazioni soprattutto per quanto riguarda credito, ordinativi e lavoro. Occorrono provvedimenti urgenti e concreti, "soldi veri" per apportare la liquidità necessaria che serve alle imprese attraverso il potenziamento degli strumenti di garanzia pubblica. Occorre anche pensare ad una moratoria o alla revisione immediata degli studi di settore, poichè sono costruiti su dati che fanno riferimento ad un momento economico che non assomiglia neanche lontanamente a quello che stiamo vivendo. Occorre una diminuzione drastica dell’acconto sulle imposte che ci a p p re s t i a m o a v e r s a re

congiunturale. I principali risultati dell’indagine “barometro” della crisi”, sono riassunti nei punti seguenti. Fatturato, Produzione e Ordini. Nel quarto trimestre 2008 la gravità della crisi in atto si è manifestata soprattutto attraverso il drastico calo della domanda e ha comportato diminuzioni consistenti delle vendite, dei volumi prodotti e, in maniera particolarmente marcata, degli ordinativi. La riduzione del fatturato è dipesa in maniera simile sia dalla debolezza della componente interna della domanda sia di quella estera. L’occupazione. Negative appaiono anche le indicazioni relative all’occupazione: il

Provincia, Camera di Commercio e Istituti di Credito locale hanno sottoscritto il protocollo per l’anticipazione da parte delle banche dell’indennità che spetta ai lavoratori in caso di ricorso agli ammortizzatori sociali: cassa integrazione guadagni ordinaria, straordinaria, in deroga e la mobilità. «Il ricorso agli ammortizzatori sociale è in costante e forte aumento” illustra Giuseppe Torchio, presidente della Provincia. «La cassa integrazione straordinaria in deroga - cioè quella a cui possono ricorrere le aziende fino a 15 dipendenti, vale a dire la maggior parte delle nostre aziende e la cui procedura ha inizio, dal 2007, in Provincia - ha avuto un aumento imponente. In tutto il 2008 le richieste hanno riguardato 54 aziende, per 290 lavoratori, per un totale massimo impegnato di risorse pari a 479mila euro. Solo nei primi due mesi del 2009 le richieste hanno invece riguardato 69 aziende per 531

saldo tra imprese che hanno ampliato gli organici e imprese che li hanno ridotti è risultato infatti pari a -9. È comunque da sottolineare che il 17% degli intervistati ha dichiarato di aver ridotto il numero degli addetti rispetto al terzo trimestre 2008. Gli investimenti. L’indicatore relativo agli investimenti, presenta in questa fase una contrazione contenuta nonostante che un quinto degli intervistati dichiari di aver diminuito la relativa spesa. Il credito. Le difficoltà di

accesso al finanziamento bancario continuano a essere forti e riguardano non tanto il costo dei finanziamenti quanto la disponibilità degli stessi e le condizioni imposte alle imprese. I settori. Fatta eccezione per l’alimentare, dove sono cresciuti produzione, fatturato e ordini nonostante il venire meno del supporto della domanda estera, la crisi ha investito tutti gli ambiti settoriali seppure con diversa intensità. Particolarmente critica, sotto tutti gli aspetti analizzati, appare la situazione del settore dei traspor-

ti che, oltre a soffrire più pesantemente del crollo della domanda, ha registrato il più profondo calo dell’occupazione. Le attese per il primo trimestre 2009. Nei primi tre mesi dell’anno in corso gli imprenditori tracciano uno scenario in ulteriore aggravamento, evidenziato dal fatto che, fatta eccezione per gli investimenti, nel complesso oltre il 50% di essi prevede una diminuzione nell’andamento di tutte le variabili aziendali rilevate. Inoltre, la contrazione delle vendite dovrebbe riverberar-

si pesantemente sulla redditività aziendale: l’indicatore di previsione relativo all’utile di esercizio risulta infatti pari a -54, 36 punti in meno rispetto al dato di consuntivo di fine 2008. Il Barometro della Crisi. In sintesi, l’indicatore che misura le condizioni economiche per le micro e le piccole imprese si è attesta a –18,6 e la previsione per il primo trimestre 2009 presenta una discesa di altri 22, che porta il Barometro a segnare un –40,2 nella previsione per il primo trimestre 2009.

Pensionati: assegni e quattordicesima Unipol, arriva il conto «Zero spese»

La CNA Pensionati di Cremona ha organizzato la mattina di venerdì 20 marzo alle ore 10.00 presso il centro sportivo San Zeno di Cremona, l’assemblea di categoria. Tema centrale dell’iniziativa, che ha convocato tutti gli aderenti all’associazione, la crisi economica e le misure proposte dalla CNA per andare incontro alle esigenze dei pensionati cremonesi. L’incontro moderato dal direttore della CNA di Cremona, Bruno Cavagnoli, è stato introdotto dal Presidente della CNA Pensionati di Cremona Piergiorgio Boni. «Riteniamo» ha affermato il Presidente Boni, «che nonostante quanto affermato dal governo e da alcuni mass-media, siamo in una situazione di debolezza poiché siamo sprovvisti di strumenti atti a sostenere il mondo del lavoro, dell’artigianato e dei pensionati. Per questo ci sentiamo in dovere di fare alcune richieste prioritarie al governo. Adeguare le pensioni al costo della vita, consentendoci di mantenere lo stesso tenore di vita di quando si è anda-

ti in pensione. Approvare finalmente una legge sulla “non autosufficienza” da anni ferma in Parlamento. Estendere la 14° ottenuta nel 2007 anche a coloro che percepiscono più di 700 euro. Equiparare l’importo degli assegni familiari a quelli dei lavoratori di-

escursioni e la 7° edizione della mostra “gli hobby non hanno età” che si svolgerà dal 29 al 31 presso la Camera di Commercio di Cremona. Tra le iniziative messe in campo Stefano Bonetti vice direttore di Unipol Banca ha illustrato la convenzione che la banca stessa ha sottoscritto con la CNA Pensionati e che permette di avere oltre a un conto corrente a “zero spese” altri importantissimi vantaggi. Presente inoltre il Presidente Regionale di CNA Pensionati Gian Franco Albini che ha concluso l’assemblea. «E’ importante evidenziare» afferma il Presidente Albini, «che la crisi è grave e profonda e colpisce interi settori in cui operano le nostre aziende. Ci vuole ottimismo e forza di reazione per uscirne. Bisogna che tutti ci impegniamo per fare la nostra parte. Come CNA Pensionati Il tavolo dei relatori all'assemblea dei pensionati Cna Lombardia stiamo cercando in pendenti. Siamo consapevoli che con collaborazione con le altre associala crisi tutto è più difficile, ma queste zioni che fanno parte del CUPLA, di sono richieste per noi vitali». organizzare degli eventi per sensibiBoni ha anche ricordato quanto lizzare la Regione sulle problematiche fatto finora dall’associazione cremodei pensionati autonomi. Lavorando nese, le iniziative messe in campo e insieme possiamo ottenere quei ricoquelle in programma per il 2009 che noscimenti che, per la nostra categocomprendono fra l’altro, gite ed ria, sono necessari e urgenti».

Le banche anticiperanno la cassa integrazione lavoratori e per un ammontare totale di risorse impegnate pari a circa tre milioni di euro». La Provincia, dal prossimo primo aprile, gestirà le liste dei lavoratori in mobilità, attualmente gestite a livello regionale. I dati, anche in questo caso, evidenziano una crescita costante del ricorso alla mobilità e credo che nei prossimi mesi l’incremento sarà ancora maggiore. Al 28 febbraio 2009 i lavoratori iscritti nelle liste della provincia di Cremona erano già 1700. Nei Centri per l’impiego gli utenti sono in deciso aumento già dallo scorso mese di settembre e le file di persone che richiedono servizi e sostegno nella ricerca di un nuovo lavoro sono sempre più frequenti. «Il protocollo cremonese compren-

de tutti i tipi di ammortizzatori sociali: dalla cassa ordinaria alla mobilità» continua Torchio. «Si è scelto di estendere il protocollo anche a strumenti tra loro molto diversi nell’uso e nelle procedure per un motivo molto semplice: la crisi sta determinando un uso mai sperimentato prima degli ammortizzatori sociali e noi vorremmo avere la possibilità di utilizzare il nostro accordo quando serve e se serve». Basti pensare a cosa sta succedendo per la cassa straordinaria in deroga. Partita qualche anno fa come strumento eccezionale per le aziende con meno di 15 dipendenti appartenenti ad alcuni settori in grave crisi come il tessile, è diventata lo strumento ordinario per le aziende in crisi - con me-

no di 15 dipendenti - appartenenti a tutti i settori». L’eccezionalità del momento è dimostrata da un altro particolare: la cassa in deroga è finanziata - almeno in parte - dal Fondo Sociale Europeo, cosa mai avvenuta nel passato. «Si è spezzato l’incantesimo» ha esordito il presidente della Camera di Commercio, Giandomenico Auricchio, «dopo 20 trimestri consecutivi di crescita, negli ultimi tre mesi del 2008 abbiamo registrato un calo del fatturato dell 8,8%, con segni negativi anche per gli ordinativi. La strada della concertazione tra Istituzioni, Enti, parti sociali e mondo del credito è l’unica percorribile, poiché solo unendo le forze possiamo farcela». L’assessore provinciale all’econo-

mia, Agostino Savoldi, ha puntualizzato un altro iaspetto: «Nel protocollo è previsto che le banche possano accordare ai lavoratori in cassa la possibilità di sospendere il pagamento delle rate del mutuo per un periodo massimo di 6/12 mesi a seconda del tipo di mutuo. Inoltre, l’accordo contiene l’impegno delle parti a studiare altre forme di collaborazione riferite, per esempio, alla possibilità che venga anticipato il trattamento di fine rapporto in caso di licenziamento oppure a possibili integrazioni del reddito. E’ in fase di definizione - insieme alla Camera - un’altra iniziativa: un “fondo di solidarietà” le cui modalità di utilizzo devono ancora essere definite e lo saranno tenendo conto dei suggerimenti del territorio e soprattutto dei suggerimenti delle organizzazioni sindacali che, in questo periodo, svolgono un ruolo fondamentale di stimolo e di richiamo rispetto ai temi del lavoro e della crisi».


Salute

Venerdì 27 Marzo 2009

GLI ORARI

PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle 18.00 in orario continuato, il sabato dalle ore 8.00 alle ore 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a vnerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Orario: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. FISIOTERAPIA Esclusa la visita specialistica che si prenota presso il CUP-Cassa, le prenotazioni vanno effettuate di persona. Dove: piano 1, corpo C (ala sinistra), monoblocco ospedaliero. Orario: lunedì dalle 08.00 alle 14.00; da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00. Tel: 0372 405346 per informazioni. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario:da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Dove: Medicina del Lavoro, padiglione 10 Impegnativa del medico curante. Allergologia per sospetti professionali Tel. 0372 408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 13.00; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia dalle 09.00 alle 13.00 da lunedì a venerdì. Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Spe-

cialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. SERVIZIO DIETETICO valutazioni e controlli nutrizionali La prima visita si prenota al CUP. Dove: piano 4, ala sinistra. Orario: da lunedì a venerdì dalle 09.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 16.00. Telefono: le prenotazioni per il controllo nutrizionale può essere effettuata telefonicamente da lunedì a venerdì dalle 09.30 alle 15.30 ai numeri 0372 405732, 0372 405634, 0372 405631. centro prelievi LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.00 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle ore 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Dove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10 Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante. Le prenotazioni vengono effettuate telefonando al 0372 408178 da lunedì a venerdì dalle ore 10.30 alle ore 13.00; oppure personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, - Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle ore 13.00 alle ore 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: piano Rialzato, ala sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248 TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione pu essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.

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Quali sono i tipi di pollini più frequenti, i sintomi, e come difendersi dagli attacchi delle patologie allergiche

Primavera, allergie in arrivo

T

di Laura Bosio

empo di allergie, ora che la primavera è ormai entrata nel vivo: l'altra concentrazione dei pollini come ogni anno colpisce anche i cremonesi. «In realtà i pollini ci sono già nel periodo invernale, come ad esempio, tra dicembre e gennaio, quelli del cipresso, però non danno allergie diffuse, come accade invece con i pollini primaverili» spiega Mauro Parpanesi, dirigente del servizio di allergologia dell'Ospedale Maggiore di Cremona. Quali sono dunque i pollini che si rivelano problematici in questa stagione? Tra la fine di febbraio e l'inizio di marzo iniziano a girare nell'aria i pollini del nocciolo, del faggio e della betulla, che sono molto allergizzanti, e colpiscono molti cremonesi. Fino a 20 anni fa l'allergia alla betulla a Cremona è stata piuttosto bassa, Pooi c'è stata un'inversione di tendenza, perché si è iniziato a coltivare la pianta a scopi ornamentali. Da aprile, invece, inizieranno a circolare i pollici di graminacee, parietaria ed ulivo. Quest'ultimo ha avuto una storia simile a quella della betulla: è diventata un'allergia molto diffusa da quando si è iniziati a coltivarlo a scopo ornamentale, e quindi portarlo in città. Le graminacee, presenti in aprile, maggio e giugno, rappresentano i pollini più importanti. sono piante che crescono spontaneamenta, ma molte vengono anche coltivate (come granoturco, mais, avena, orzo, frumento). Particolarmente incisiva è la parietaria, detta anche erba murale. Essa dura tutta primavera e tutta estate, fino a settembre. E' il tipo di polline che più frequentemente porta problemi di asma, perché

essendo di piccole dimensioni entra più facilmente nei bronchi. Nella nostra zona, poi, con il grande aumento di traffico e di polveri sottili Pm10 nell'aria, che entrano in profondità nei polmoni, e favoriscono l'ingresso di pollini nelle vie respiratorie, determinando un peggioramento dei sintomi. Infatti vivere in città, per gli allergici, è più pericoloso che in campagna. Continuando con la carrellata dei pollini, verso fine estate troviamo le composite, di cui il capostipite è l'artemisia. Accanto a questa anche l'ambrosia, che però non è molto diffusa nel Cremonese. A proposito di questa pianta, una legge regionale obbliga gli agricoltori delle zone di campagna a bonificare il terreno da essa. Ci sono infine le allergie crociate tra pollini e alimenti, in cui sono presenti le stesse proteine allergeniche. Ad esempio con la betulla si può essere allergici a mela, pera, pesca, albicocca, prugna, ciliegia, banana, noce,

«Esse si manifestano con riniti allergiche, congiuntiviti o asma bronchiale. La rinite è caratterizzata da raffreddore, starnuti, colo nasale, ostruzione e prurito nasali. Pur non essendo una malattia importante, influisce molto sulla qualità della vita. Spesso è associata a congiuntiviti. Esse colpiscono una buona fetta della popolazione, e la tendenza è in aumento,

nocciola e sedano. Con il nocciolo possono dare reazioni anche mela, pesca, ciliegia, carota e limone. Con la parietaria il gelso, il basilico, la ciliegia e il melone. E così via». Parliamo dei sintomi che possono far scattare il campanello d'allarme per le allergie...

tanto che si pensa che entro il 2020 il 50% potrebbe esserne affetta. L'asma bronchiale è invece una patologia più severa, Si presenta con tosse stizzosa, prevalemtemente notturna, e a volte associata a difficoltà respiratorie. Al di fuori della stagione dei pollini il ma-

Il dottor Mauro Parpanesi

lato può stare bene, ma vi sono anche altre cause che possono innescare l'attacco d'arma: il clima, il freddo, un raffreddore, alcuni farmaci...». In che modo viene fatta la diagnosi? «Viene eseguita attraverso dei test cutanei di primo livello (prick test) che possono essere eseguiti in ogni periodo dell'anno, e sono a lettura immediata. Vi sono poi dei test in vitro, più specifici. Infine, per diagnosticare le malattie di tipo asmatico, vengono fatti test di funzionalità respiratoria, e test di provocazione bronchiale». Come difendersi? «Esistono degli accorgimenti e dei presidi terapeutici molrto efficaci. I nuovi farmaci antistaminici sono quasi privi di effetti collaterali. Ci sono poi preparati per uso topico, come spry nasali e colliri. Infine, a completare la gamma degli strumenti a disposizione dell'allergologo c'è l'immunoterapia specifica, ossia il vaccino, che è l'unica che può modificare la sotria della malattia allergica. La terapia va iniziata prima della stagione primaverile, e portata avanti per 3-5 anni. In questo modo si può eliminare la malattia per lunghi periodi, o comunque attenuarne i sintomi».


Lettere & Opinioni L’Associazione per La Sinistra

Lettera della settimana

Un luogo da cui puo’ nascere il cambiamento Una nuova sinistra deve saper mescolare i segni e i semi di più culture politiche per guardare in modo diverso le cose di questo tempo e di questo mondo. E’ su queste premesse che nasce anche nel nostro territorio l’Associazione “Per la Sinistra” uno spazio – vero, reale, possibile, crescente – per una nuova sinistra che susciti speranza e chiami all’impegno politico, che sia portatrice di una vera alternativa di società a livello globale, che lavori ad un progetto per il paese e che sappia mobilitare anche chi è deluso, distratto, distante. Un nuovo soggetto politico della sinistra italiana che vuole avere concreti elementi di novità: non la sommatoria di ceti politici ma un percorso democratico, partecipato, inclusivo. Un percorso che non sarà né semplice né breve, richiederà tempo per sviluppare la ricerca di altri linguaggi, la produzione di nuova cultura politica, la formazione di nuove classi dirigenti. Dalle elezioni di aprile dello scorso anno il panorama politico è radicalmente cambiato e l’agire politico si colloca in un profondo orizzonte economico recessivo allora appena accennato. Quando la condizione sociale e materiale di tanta parte della popolazione precipita verso il rischio di togliere ogni significato alla parola futuro; quando le donne e gli uomini di questo paese vedono crescere la propria solitudine di fronte alle istituzioni, nei luoghi di lavoro come in quelli del sapere; quando tutto questo accade nessuna coscienza civile può star ferma ad aspettare. A fronte di queste veloci trasformazioni i partiti usciti dalla sconfitta elettorale stanno gradualmente restringendo, invece di allargare l'area della propria rappresentanza. Numerosi cittadini, attori variamente collocati del precedente processo di partecipazione alla politica e alla società,

risposta a fiori

Bisogna aumentare il Pil con produzioni ecosostenibili Egregio Direttore, ringrazio Benito Fiori per l'attenzione che ha riservata a quanto avevo scritto nei giorni scorsi, fecendomi interprete dei "guai" che l'attuale crisi economica mondiale sta creando ai consumatori. Lo ringrazio anche per le dotte ed opportune citazioni, con cui m'aiuta a mettere a fuoco meglio molto di quel che è stato detto e scritto in tema di "decrescita" - anzi di sua necessità per evitare che il mondo intero vada a "carte quarantotto".

Abbiamo cambiato la legge sul Federalismo

guardano sconcertati le scosse di assestamento, gli arretramenti culturali, gli avvitamenti dei partiti e delle loro segreterie. I movimenti che attraversano tutto il Paese fuggono il circuito chiuso delle discussioni e delle stanze in cui l'esistente sembra rinchiudersi e si danno forme autonome di rappresentanza politico-sociale. L’Associazione “Per la Sinistra” vuole essere un luogo da cui partire e da cui può nascere il cambiamento, per una sinistra che rifiuti il rifugio identitario fine a se stesso, la fuga dalla politica, l’affannosa ricerca dei segni del passato come nuovi feticci da agitare verso il presente. Un luogo dove dare impulso ad un processo aggregativo su base locale che, a partire dai territori, dal nostro territorio, indichi quale percorso tracciare, come condividere valori e idee, per conoscere quali sono le pratiche, le esperienze concrete per il cambiamento delle politiche e dei modelli economici, sociali e culturali dominanti. Un’Associazione aperta a tutti coloro che condividono l’appello presentato pubblicamente per lanciare il suo processo costituente, presente e attiva sul territorio cremonese e che in pochi mesi dalla sua nascita ha già organizzato diversi incontri con gli aderenti e con la cittadinanza a Crema e Cremona, ha scelto di stare a fianco dei migranti partecipando alla fiaccolata contro ogni razzismo e il decreto sicurezza del governo, a favore della pace e della legalità internazionale riflettendo con Ali Rashid sul conflitto in Medioriente e le difficoltà del popolo palestinese, in piazza con i tutti lavoratori e la CGIL per denunciare il restringimento dei diritti economici e sociali. Il prossimo appuntamento sarà il 20 Aprile con Niki Vendola. Per adesioni e informazioni: la sinistra. cremona@gmail.com Rosita Viola

Egregio direttore, La legge delega sul Federalismo fiscale varata oggi dalla Camera è radicalmente diversa da quella proposta dal Governo. L’azione nostra ne ha cambiato la configurazione dal lato delle opportunità e dei diritti di cittadinanza. Noi sfidiamo il Governo ad attuarla

Fiori mi cita il Prof. Serge Latouce, padre delle teorie sulla "decrescita" appunto non meno che del "localismo", rimproverandomi di non aver individuata la grave responsabilità dello "sviluppo economico" nello sconvolgimento in atto sul nostro pianeta… Mi cita anche Robert Kennedy e mi fa ritornare, con la memoria, giovane studente che seguiva con attenzione Libero Lenti e Ferdinando di Fenizio nelle aule della «Alma Ticinensis Universitas», accusando il famigerato Pil (prodotto Interno Lordo) d'esser soltanto lo strumento per misurare la quantità e non la qualità della crescita economica… Cosa verissima, d'accordo; ma non

esaustiva della delicata problematica connessa con la crescita ovvero la decrescita dell'economia mondiale e meno che mai con il fatto che i consumatori - di cui appunto ci facciamo interpreti!…- si trovino a fine mese con o senza la busta paga, con o senza i denari per far la spesa e/o pagare l'affitto oppure le rate del mutuo e via dicendo... Per la verità, come comitato di Cremona dell'Unione nazionale consumatori, abbiamo organizzato più di una volta incontri con esperti, ad esempio, per sostenere e sollecitare il risparmio energetico etc.etc. In buona sostanza - e per non "tirarla lunga" più di quanto sia lecito sia uno scritto in questa rubrica e sede ritengo che non tanto si debba "decrescere", quanto piuttosto tutto il possibile perché il Pil continui a crescere ma con fattori di produzione diversi… Altrimenti - ed inevitabilmente - dovrei citare quel don Ferrante di cui ha scritto quel tal Sandro, autor d'un romanzetto ove si parla di Promessi Sposi, ch'ebbe a prestare altrettanta e troppa importanza alla congiunzione tra gli astri, sino al punto di morire di peste; né più né meno di quanto mi sembra facciano quanti attribuiscono al Pil responsabilità e colpe che vanno ricercate altrove. Notoriamente l'investimento è assimilabile alla semina; e non sarà certamente evitando di seminare e raccogliere che potremo sfamare la popolazione mondiale... Bensì piuttosto evitando di distruggere ricchezza, ab-

Il Miles gloriosus, ovvero fare il Premier a botta di annunci Nella famosa commedia di Plauto, il soldato fanfarone e prepotente spara le più grosse vanterie in fatto di donne e azioni guerresche, ma viene ignominiosamente gabbato dal servo furbo e alla fine verità trionfa. Così capita nelle migliori commedie, quasi mai nella realtà della nostra politica, ormai ridotta ben al di sotto persino della farsa. Quotidianamente ci tocca assistere alle esibizioni surreali del Premier trasformista, che con gran disinvoltura annuncia, dice, ridice, e si contraddice con la stessa velocità con cui cambia il cappello, bandana o berretto da capotreno che sia. Nei suoi siparietti ne ha per tutti: mentre invita i cassintegrati a non stare con le mani in mano e a cercarsi un'altra possibilità, “ un’attività diversa, magari in un negozio o una cosa commerciale”, si vanta che in Europa vogliono copiare il suo Piano Casa. E mentre ci maceriamo nella curiosità di sapere chi saranno mai questi misteriosi copioni europei, il piano casa, che si presentava come una mostruosa licenza di cementificare l’Italia, già si sta sgonfiando sotto i nostri occhi come un soufflé mal riuscito: dalla deregulation totale è passato più modestamente a quella per sole ville, villone e villette, mono e persino bifamiliari , ma dalle trifamiliari agli appartamenti in condominio, niente da fare. Si da il caso che la Costituzione, piaccia o no, all'articolo 117, affida alle

Regioni le leggi in materia urbanistica, perciò le Regioni e i Comuni hanno avuto buon gioco nel bocciare il provvedimento, che non verrà infatti presentato per decreto, come trionfalisticamente annunciato. La momentanea retromarcia del Premier gloriosus, incoraggiata anche dal messaggio riservato del presidente Napolitano e dalle esternazioni non tanto private dell’amico Bossi, è stata ricacciata dietro le quinte con una nuova spettacolare sceneggiata: sotto i riflettori di Acerra il miles è tornato a chiedere con forza le riforme dei regolamenti parlamentari. Interpellato dai giornalisti, ha detto: “Oggi, chi è in Parlamento è li con due dita ad approvare tutto il giorno emendamenti di cui non conosce nulla. Quando ho fatto il paradosso del capogruppo che vota per tutti era per dire che gli altri sono veramente lì, non per partecipare, ma per fare numero". Questi giudizi oltremodo offensivi nei confronti del Parlamento denotano e confermano le pulsioni autoritarie del Premier e in quale misura egli consideri il Parlamento come un fastidio ed un ostacolo al suo potere personale. Offendere il Parlamento, significa offendere gli italiani, e opportunamente il Presidente della Camera Fini ha ritenuto suo dovere intervenire con parole nette"La democrazia parlamentare ha procedure e regole precise che devono essere rispettate da tutti, in pri-

mis dal Capo del Governo. Si possono certo cambiare ma non irridere". “Non è vero che i deputati sono qui a fare numero e bisogna stare attenti a non alimentare un qualunquismo e senso di sfiducia nelle istituzioni di cui credo che nessuno oggi in Italia ravvisi la necessità. Lo dirò con chiarezza al presidente del Consiglio” . Siamo, dunque, nuovamente alla contrapposizione aperta tra il Premier e Fini che si gioca sulla profonda e manifesta diversità di natura, rispetto delle istituzioni e visione politica dei due, ma sullo sfondo incombe soprattutto la questione dell’egemonia all’interno del neonato Pdl e della necessità di Fini di non apparire subalterno allo strapotere berlusconiano. Siamo molto curiosi di assistere alla nascita di questa strana creatura: da domani a Roma partirà la tre giorni che sancirà la nascita del partito unico del centrodestra. Sappiamo già che il Premier tuttofare ha detto la sua su tutto, dalla composizione della platea al menù, alla banda musicale, ha seguito tutto personalmente nei minimi dettagli per creare una kermesse “giovane e piena di felicità”."Basta volti tristi" ha annunciato il premier. Via dalle prime file i dirigenti di partito. Solo giovani e donne. Che tristezza mi fa il povero Fini. Annamaria Abbate Segretario cittadino PD Cremona

con coerenza e in tempi celeri. A differenza dell’Italia dei Valori non ci fidiamo delle reali intenzioni di maggioranza e Governo. Da qui il nostro voto di astensione. Non ci fidiamo del Governo anche alla luce dei provvedimenti che quotidianamente danno colpi pesanti a regioni, comuni e province, in netto contrasto con una buona prassi federalista. La pervicacia sulla rigidità del Patto di stabilità, il decreto sulle quote latte, gli annunciati provvedimenti sulla de-

battendo il Pil, ed invece sforzandoci di aumentare il Pil con produzioni ecocompatibili e rispettose delle migliori condizioni ambientali. O sbaglio? Luigi Bellini presidente Unione consumatori Cremona * discariche amianto

Strumentalizzazioni e interessi milionari Egregio direttore, la lotta continua, contro la realizzazione delle megadiscariche di amianto. Lavoreremo per creare le condizioni per occupare l’area sulla quale dovrà essere realizzata la discarica di Cappella Cantone, allargando al mobilitazione a livello nazionale. La mozione della Lega assunta dal consiglio regionale non risolve nulla, di fatto sdogana la realizzazione della discarica di Cappella Cantone, imbroglia tutti i cittadini del territorio e gli stessi elettori della Lega che hanno aderito alle mobilitazioni di questi mesi. Le Lega, sul territorio, dichiara di essere contraria alle megadiscariche mentre a Milano dà il via libera alla loro realizzazione. La mozione approvata dal consiglio regionale dalla maggioranza di centro-destra con emendamenti peggiorativi e provocatori dell’assessore Buscemi (su cui nei prossimi giorni torneremo) è una gigantesca bufala elettoralistica. Infatti non blocca l’iter amministra-

regolamentazione edilizia, il mancato rimborso dell’ICI, sono lì a testimoniare come il Governo predichi in un modo e razzoli in un altro, togliendo costantemente risorse e autonomia agli enti territoriali. In questo contesto così negativo il voto favorevole suonava stonato, seppur su un testo largamente condivisibile. Luciano Pizzetti capogruppo Pd commissione parlamentare per le questioni regionali

tivo per impedire la realizzazione delle due megadiscariche, ma semplicemente e genericamente fa appello per il futuro all giunta Formigoni-Boni (assessore della Lega al territorio) sollecitandola ad una nuova normativa relativa al piano smaltimento rifiuti e ridimensiona di fatto anche lo sbandierato coinvolgimento delle istituzioni locali nelle scelte di individuazione dei siti adatti. In sostanza si tratta di una bieca e poco intelligente strumentalizzazione elettoralistica che getta fumo negli occhi ai cittadini e allo stesso elettorato di centro-destra e costituisce di fatto un’apripista che vorrebbe facilitare la realizzazione della megadiscariche di Cappella Cantone e Cingia de’ Botti. Tutto questo si spiega perché dietro ci sono interessi milionari sui quali sarebbe il caso di indagare. Noi comunque non ci fermeremo e continueremo le mobilitazioni e le iniziative in modo articolato ad ogni livello ivi compresa un’interrogazione al Parlamento europeo e, quando termineremo la raccolta dei documenti tesi a dimostrare la irregolarità dei rapporti tra politici e cavatori, avvieremo ricorso alla Magistratura affinché faccia luce sull’intreccio truffaldino fra interessi privati e quelli di alcuni politici del centro-destra e di associazioni gastonomico-ambientaliste che hanno forti interessi legati anche all’EXPO 2015, come illustreremo in una prossima conferenza stampa. Cittadini contro l’amianto Cremona *

In ricordo di un amico scomparso Tutti devono impegnarsi per la salute Voglio dedicare queste righe ad un amico, amante della Natura e del Fiume, della libertà e del Sole, dello sport e della Vita, che prima di compiere 39 anni ha dovuto lasciare questa vita. Ha dovuto perchè un brutto male incurabile e silenzioso lo ha portato via. Io credo che la morte prematura ci lasci tutti sgomenti ed il modo migliore di ricordare e celebrare sia quello di onorare ciò che favorisce la Vita e la salute, nostra e di chi amiamo... di tutti. Partendo dalla natura, fatta di aria pulita, acqua, alberi e luce, a cui tutti noi abbiamo diritto. Partendo dalla massima precauzione nella tutela dell'ambiente in cui la nostra vita è immersa. Io penso che sia un dovere verso chi ha subito conseguenze pesanti, verso chi soffre ed ha sofferto, fare il massimo nelle nostre possibilità perchè la salute e la vita possano svolgersi con meno rischi possibile e con meno cause scatenanti possibili. Precauzione vuol dire evitare di immettere in giro sostanze nocive o anche solo dubbie sui loro effetti alla salute. Nella scienza ancora ci si divide, a volte con interessata parzialità, tra chi vede tutto derivante da cause genetiche e quindi imprevedibile e non prevenibile , e chi vede l'influenza dell'ambiente come causa scatenante delle predisposizioni genetiche, specialmente in presenza di sostanze inquinanti

riconosciute. Per questo voglio ricordare questo amico coraggioso facendo ancora di più di quanto facevo ieri nella tutela dell'aria e nel controllo e riduzione delle sostanze che inaliamo giorno per giorno. Chiedo, a quanti vorranno ricordare , questo sacrificio: rendersi consapevoli sempre delle conseguenze che le nostre azioni hanno sull'ambiente, anche come gas di scarico delle auto, beni e servizi che usiamo e necessitano di energia e materia, che sempre hanno scarichi nell'ambiente. Se vogliamo più pulizia e salute attorno, dobbiamo cominciare con un impegno personale ed estenderlo anche attorno a noi, perchè della Natura fruiamo tutti e l'aria pulita è un bene indispensabile. Se sapremo fare tesoro dei messaggi forti ed importanti che nella nostra vita riceviamo, anche se dolorosi, tutto può cambiare e migliorare, anche se dobbbiamo affrontare abitudini ed ignoranza, interessi ed ipocrisie, egoismi ed indifferenza di chi spera che non capiti mai a lui stesso e preferisce nascondersi, non vedere, non sapere, non considerare che... dopo... è troppo tardi. Bisogna cominciare ora, e grazie amico del Fiume che ce lo hai ricordato. A presto. Andrea Ladina presidente provinciale Verdi


Venerdì 27 Marzo 2009

www.aclicremona.it Si è ricordato il 24 marzo l’anniversario dell’uccisione del Vescovo di El Salvador, Oscar Romero, trucidato dagli squadroni della morte, 29 anni fa, mentre celebrava la S.Messa nel piccolo ospedale “Divina Providencia”, in San Salvador. Quali le ragioni storico-ecclesiali della sua uccisione? Nel 1980 il Centroamerica era percorso da grande violenza che l’oligarchia, sostenuta dai militari, perpetrava nei confronti del popolo, il cui unico torto era quello di richiedere giustizia e rispetto dei diritti umani. La repressione nei confronti dei contadini, dei religiosi e sacerdoti che li difendevano, dei sindacalisti, degli attivisti dei diritti umani di varie organizzazioni di ispirazione

Oscar Romero una figura attuale

diversificata, diventava giorno per giorno sempre più crudele ed efferata. Chiunque osasse criticare i metodi delle giunte militari, veniva minacciato, fatto sparire, torturato, ucciso e fatto ritrovare cadavere nelle discariche di rifiuti. Il grido di sofferenza del popolo oppresso e nel contempo fortemente credente, trovò eco nel cuore e nella parola di Romero. Egli fu definito la “voz de lo sin voz”, la voce di coloro i quali venivano tacitati e uccisi, quando chiedevano giustizia, rispetto, dignità. La sua breve stagione come Arcivescovo della diocesi di San Salvador (19771980), lo vide progressivamente entrare nella dinamica della realtà di conflitto e violenza, come difensore del

animali/1

Gatti avvelenati a Persico Dosimo Caro direttore, ho appena appreso una notizia che mi ha sconvolto: secondo quanto mi è stato riferito, cinque gatti (almeno) sono morti avvelenati a Dosimo, in paese. Purtroppo io l'ho saputo in modo indiretto, quindi non ne so più di tanto, ma mi auguro la persona che si occupava di quei gatti (che vivevano randagi) e chiunque sappia qualcosa parli con i carabinieri, faccia una denuncia e informi anche il Sindaco. Non è possibile che in paese nessuno abbia visto! Preparare, detenere e spargere bocconi avvelenati è vietato dalla legge 157 del 1992 e ribadito la recente ordinanza del Sottosegretario alla Salute On. Francesca Martini pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.13 del 17 gennaio 2009. Voglio concludere rivolgendo un pensiero di profondo disprezzo verso chi ha compiuto il gesto che ha portato alla morte di questi animali, tra atroci sofferenze. Giulia Lodigiani Cremona * animali/2

La campagna elettorale porta a parlare a sproposito Signor Direttore, i cani ed i gatti del Rifugio hanno bisogno di tante cose, soprattutto affetto oltre che cibo e cure igieni-

popolo schiacciato e martirizzato. Emblematiche sono le parole che egli pronunciò in una omelia, il 17 febbraio 1980 poco prima di morire: “Questo è l’impegno di essere cristiano: seguire Cristo nella sua incarnazione, e se Cristo è Dio maestoso che si fa uomo umile fino alla morte di croce, come quella degli schiavi, e vive con i poveri, così deve essere la nostra fede cristiana. Il cristiano che non vuole vivere questo impegno di solidarietà con il povero non è degno di chiamarsi cristiano. Cristo ci invita a non temere la persecuzione perché, credetelo fratelli, colui che si compromette con i poveri deve correre lo stesso rischio dei poveri. Ed ad El Salvador sappiamo qual è il rischio dei poveri: scomparire, es-

che. Ma la campagna per le prossime elezioni sta portando alcuni consiglieri comunali a parlare a sproposito. Che Forza Italia si erga al rango di chi può dire certe cose sentendosi come Gesù nel tempio, mi sembra eccessivo. Forse non sanno o meglio non ricordano che la Signora On. Michela Vittoria Brambilla - attuale Sottosegretario di Stato al turismo - ha gestito il canile comunale di Lecco dal 2001 al 2007 in qualità di Presidente della locale sezione di Lega Nazionale per la Difesa del Cane. Ma poi detta struttura venne posta sotto sequestro a settembre 2007 in seguito ad una denuncia per maltrattamenti di animali. E Lecco è qui in Lombardia, non in Sicilia. Chi venne mandato a ispezionare? I Carabinieri del Nas? il Corpo Forestale dello Stato? A quali conclusione è giunta la Procura della Repubblica? Forse non fà comodo rispondere a troppe domande adesso. Meglio aspettare in giugno dopo le votazioni. Stefano Bandioli Castelvetro Piacentino * crisi

Gli italiani lavorano di più ma i salari non aumentano Egregio direttore, per correre di più e debellare la crisi, causata da quello che ha definito «il virus americano» che ha col-

sere torturati, ricomparire cadaveri…..L’esistenza della povertà come mancanza del necessario, è una denuncia. Fratelli, chi dice che il Vescovo, la Chiesa, i sacerdoti hanno causato il malessere nel paese, vuole buttare polvere sulla realtà. Quelli che hanno fatto il gran male sono coloro che hanno reso possibile la terribile ingiustizia sociale in cui vive il nostro popolo. I poveri hanno indicato per questo il vero percorso della Chiesa. Una Chiesa che non si unisce ai poveri per denunciare, partendo dalle ingiustizie che si commettono verso di loro, non è la vera Chiesa di Gesù Cristo. per questo, fratelli, non è prestigio per la Chiesa essere alleata dei potenti. don Antonio Agnelli [continua...]

pito un «corpo sano» come quello italiano, secondo Berlusconi, è necessario che tutti facciano la loro parte: «Bisognerebbe avere tutti la voglia di reagire, di avere molta fiducia, di impegnarsi e lavorare anche di più». Proseguire con le infrastrutture è quindi «un imperativo categorico» perchè il ritardo rispetto agli altri paesi fa pagare «4-5 punti di Pil all’anno». Secondo il premier, davanti a questa fotografia del Paese, ci sono tutte le condizioni «per pensare al futuro con fiducia e uscire da questa crisi di cui non si capisce bene quali siano le misure da adottare perchè tutti stiamo prendendo un pò di aspirina». Nessuno, insomma, ha la ricetta sicura: «Tutti i paesi sono in questa situazione ha spiegato e posso dire che essendo stato per due giorni ad ascoltare i miei colleghi d’Europa, l’Italia è quella che ha fatto prima e di più». Caro Presidente, sono d'accordo con lei, tutte belle parole, promesse ecc. Asserisce che gli Italiani devono lavorare di più. Le ribadisco che in parte lo stanno già facendo per uscire da questa tremenda crisi Economica-Finanziaria in cui siamo precipitati. Due cose non nomina mai, On.le Berlusconi : " Aumentare i Salari e le Pensioni degli Italiani, quelli sono sempre perennemente fermi"!! Sarerbbe un buon incentivo non pensa Cavaliere...?! Cordiali saluti, con la stima di sempre Andrea Delindati

le rosse radici di cremona Se vi capita di passare dalle parti di via Brescia, potete percorrere una piccola traversa di via Soldi che è intitolata a Tarquinio Pozzoli. Ma quanti lettori sanno chi era? A Cremona è tutto un fiorire di iniziative per ricordare (con eventi pseudo-culturali) personaggi detestabili, intitolare vie ad amici dei repubblichini, dedicare pagine intere a Farinacci. Nessuno (tantomeno la sinistra governista, in altre faccende affacendata) si ricorda invece delle radici rosse di Cremona e di bellissime figure come quella di Pozzoli. Giovane militante incarcerato per la sua lotta contro il macello della Prima guerra mondiale; primo segretario del Pci cremonese nato dalla scissione di Livorno, all'epoca sezione della Terza Internazionale di Lenin e Trotsky; sindaco di Cremona in una giunta a maggioranza rivoluzionaria nell'ottobre del 1920; sindaco della nostra città fino al 1921. Tarquinio Pozzoli era un operaio, autodidatta: la sua breve vita (morì a trent'anni) la dedicò a cercare di rovesciare il capitalismo con la rivoluzione. Morì nel 1927 per le complicazioni della tubercolosi e delle botte prese dalle squadracce fasciste (antecedenti di quelle ronde che qualcuno oggi vorrebbe ricostituire) contro cui aveva organizzato squadre di autodifesa operaie. Il 7 novembre 1920, questo sindaco così diverso da quelli che lo hanno seguito, fece esporre dalla finestra del Salone dei Quadri (dove ancora oggi si riunisce il Consiglio Comunale) la bandiera rossa, simbolo del potere operaio, commemo-

rando la Rivoluzione russa. Questa esemplare figura ci è venuta alla mente leggendo il dibattito che, come ogni anno, precede il 25 aprile; un dibattito che, di anno in anno, diventa sempre più un coro di centrodestra e centrosinistra, uniti nel "superare vecchie divisioni del passato". Nobile intento, se non fosse che quelle divisioni erano e sono il prodotto di questa società divisa in classi (sfruttati e sfruttatori). E ogni lavoratore vede ogni giorno come i salari da miseria, le guerre, il razzismo e persino le minacce di fascismo non appartengono a una chiusa stagione del passato ma, purtroppo, al nostro presente. Ecco perché far conoscere ai lavoratori e ai giovani figure come quella di Pozzoli non è opera da nostalgici ma uno dei compiti di chi lotta oggi contro le medesime ingiustizie contro cui si sono battuti ieri tanti nostri concittadini che, a differenza dei Farinacci e dei Protti, meritano davvero di essere ricordati. Perché, allora, invece di intestare i giardini a papi reazionari o ai militari che presidiavano i pozzi di petrolio a Nassyria, non dedichiamo una piazza principale della città (magari i giardini del centro) a questo sindaco comunista? Si dirà che era un uomo di parte. Lo era, come lo sono tutti: ma la parte di Pozzoli era quella dei lavoratori che lottano per liberarsi dalle catene del capitalismo. La sua parte era quella giusta. Francesco Ricci (portavoce nazionale Pdac) www.alternativacomunista.org

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Finalmente è arrivato il cambiamento Abbiamo dovuto aspettare 150 anni per ottenere un cambiamento, un primo cambiamento. Sono tanti anni, ma non ce l'avremmo fatta se Umberto Bossi e la Lega Nord non avessero posto con forza il tema del federalismo, in particolare il federalismo fiscale. Sono stati anni in cui lo Stato non è mai riuscito ad entrare in sintonia con la gente. Carlo Cattaneo e Rosmini, già allora, avevano detto inascoltati che il federalismo era l'unica soluzione possibile. Ci ricordiamo i primi manifesti della Lega, quelli con la gallina dalle uova d'oro, il Nord appunto, stretta dalle catene che la legano a Roma, si lavora per uno Stato centrale che ti prende tutto e in cambio non ti dà nulla. Si è consapevoli che il frutto del lavoro della gente viene letteralmente sottratto con un meccanismo di furto legalizzato per finanziare gli sprechi dello Stato e del Parastato e di quegli enti locali che hanno sempre ragionato in base al principio

"tanto paga il Nord!". Si risvegliavano le coscienze ma la battaglia è stata lunghissima e non ancora conclusa, perchè ora il federalismo è realtà ma va attuato nel migliore dei modi. Cosa succederà col federalismo fiscale? Le risorse rimarranno sul territorio che le produce, allo Stato andranno soltanto quelle necessarie per garantire il funzionamento,non un euro in più. Non sarà possibile ripianare i buchi della regione Lazio, del comune di Catania o di Roma. Si chiude un'era, un modo di intendere la politica che ha tolto al Nord ma non ha portato niente di buono al sud perchè non ha fatto crescere una classe politica responsabile. Per questo il federalismo è una grande occasione per tutti, per non sentire più che a Roma si spendono 16mila euro per un servizio di asilo nido e a Modena la metà. La spesa sarà standard, gli sprechi non tollerati. Giacomo Zaffanella Consigliere Comunale Lega Nord

La politica ignora le famiglie

Anche il Papa ha detto: «C'è bisogno di comune e forte impegno, ricordando che la priorità va data ai lavoratori e alle loro famiglie». Come in tutte le cose ci sono sempre due punti di vista chi la crisi non la vede o assicura che non è drammatica, o chi chiede agli italiani di smetterla di piangersi addosso, perché “i nostri ammortizzatori sociali sono i migliori d’Europa”. E così vediamo che saranno messi a disposizione quasi 18 miliardi di euro per le grandi opere infrastrutturali, ma i soldi per le famiglie (cioè per il "quoziente familiare") non si vedono nemmeno all’orizzonte. Napolitano nei giorni scorsi ha lanciato un monito, affermando che la crisi si aggrava, eppure c’è ancora chi strabocca di ottimismo, rimproverando giornali e Tv di catastrofismo. Draghi, governatore della Banca d’Italia, dice che il prodotto interno lordo va giù del 2,6 per cento, il Censis rileva che gli italiani consumano meno, a febbraio le ore di cassa integrazione sono aumentate di 5 volte, ma il ministro Brunetta, al Corriere della Sera, dice che non ci saranno problemi, perché c’è il lavoro nero. A questo punto risulta evidente che si gioca sulle emozioni e sulle pulsioni estreme, con un contrappunto di ottimismo e di paura. Ma di fronte alla grave crisi, con la prospettiva che i licenziamenti possano gettare nella disperazione molte famiglie, la politica dovrebbe fare di più, abbandonando le sterili dispute tra maggioranza e opposizione. L’appello di papa Benedetto XVI per i lavoratori e le famiglie, lanciato all’Angelus della prima domenica di Quaresima, e comunque altre iniziative della Chiesa italiana nascono dalla convinzione che questa crisi sarà dolorosa per tutti e drammatica per molti, soprattutto per le famiglie monoreddito, con un lavoro precario e con figli. Le iniziative delle varie diocesi non si limitano a

erogare somme, perché la Chiesa non propone ammortizzatori sociali alternativi allo Stato, indica delle priorità e un percorso. Come ha rimarcato il presidente delle Acli: «Essa non ha intenzione di proporre il suo Welfare, invita a riflettere e a cambiare stile di vita, perché la crisi non è solo economica e finanziaria, ma anche morale ed etica». Il modello di sviluppo e il mercato non possono emarginare i più poveri e i più deboli. Chiara Lubich, scomparsa un anno fa, parlava di "economia di comunione". Condividere è la parola chiave del futuro, se si vuole uscire dalla crisi. La Chiesa chiede di mettere in fila la solidarietà di ognuno, quella delle istituzioni, quella delle banche e delle imprese; chiede alla politica di non allenare la gente a difendersi dai poveri e dagli immigrati, a distinguere tra chi vive nel lusso (spesso al di sopra delle proprie possibilità) e chi versa in condizioni precarie e di vera indigenza, con un occhio particolare alle famiglie, oggi le più provate. La politica ha perso per strada il bene comune e il "benessere" delle famiglie, che si salvaguarda con interventi strutturali e di lungo termine. La famiglia è davvero strategica, bisogna ripartire da essa. I provvedimenti tampone una tantum servono a poco. In particolare, prendendo ad esempio il bonus familiare, si è ripetutamente evidenziato come questo provvedimento non sia adeguatamente tarato sulla realtà e vada, per l’80 per cento, nelle tasche di single con redditi doppi rispetto ai limiti di povertà e di famiglie senza figli. Alle altre restano poche briciole. Partendo da questi presupposti l’UDC ritiene che sia necessario porre al centro di tutte le attività politiche “la famiglia”, per questo si impegnerà a tutti i livelli, locali e nazionali, a promuovere iniziative volte a favorire l’equità fiscale e la promozione sociale. Giuseppe Trespidi

Grande Fratello: la bandiera dell'ignoranza Una di queste sere, nello zapping disperato imposto dalla povertà dei programmi propinati, sono rimasto affascinato da una sequenza del Grande Fratello : un consesso (cinque, sei?) di baldi giovani sui trent’anni, interrogato sui nomi e numero delle province di alcune regioni italiane (già di per sé domanda di inenarrabili difficoltà) non é riuscito in nessun caso e dopo sforzi meningei giganteschi ad andare oltre i due, tre nomi di capoluoghi di provincia, dopo sproloqui esilaranti o disperanti (secondo prospettiva). Caro Direttore, in un’epoca dove le glorie nazionali sono i ballerini coronati (perché non sanno fare altro, oltre che vendere sott’oli) e dove presentatrici come la sig.ra De Filippi hanno più carisma e seguito di maestri e professori la televisione assurge al rango di educatrice e divulgatrice del messianico messaggio dell’ignoranza (ap)pagante a

tutti i costi ed in ogni circostanza; messaggio rivolto alle moltitudini di umanoidi inebetiti che fanno dell’ignoranza la loro bandiera, inconsapevoli e felici greggi dei padroni dello strumento. Tornando ai nostri eroi: fino a quando la Tv ( privata o di stato) continuerà a divizzare (dopo averli selezionati) simili esempi di gioventù incolta che ride della sua catastrofica ignoranza? Esiste qualche politico di rango che riporti le cose (tutti parlano di meritocrazia) al loro posto? Esiste qualche politico di rango che vuole veramente bene ai giovani, ai tanti giovani, alla maggioranza che ancora non é fuorviata da questa propaganda nefasta (perché tale é). Se esiste si faccia avanti: verrà abbondantemente ricompensato... dai cittadini coscienti. Anselmo Gusperti consigliere provinciale Cremona per la Libertà


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Agricoltura

Venerdì 27 Marzo 2009

Una proposta per promuovere la logica "dai campi alla tavola". Grande partecipazione a Bagnolo Cremasco

Festa agricola, filo diretto con i consumatori

T

ra le tante attività che Coldiretti mette in campo nel corso dell’anno per avvicinare i consumatori all’attività agricola e far conoscere i nostri prodotti tipici, la FestAgricola recentemente

orchestrata a Bagnolo Cremasco è la prima del 2009, che apre ufficialmente le iniziative di maggiore visibilità esterna». A parlare è Giacomo Maghenzani, segretario provinciale di Coldiretti giovani impresa, che racconta così l’iniziativa svoltasi alla Magika,

con la nutrita partecipazione di imprese agricole, protagoniste della “oasi del gusto”, uno spazio dedicato alla promozione e degustazione di prodotti aziendali. In particolare erano presenti: Allevamento S. Pietro Bufala Mediterranea di Mandotti

MERCATI - SETTIMANA DAL 20/3/2009 AL 26/3/2009 UNITà DI MISURA

CREMONA

MILANO

MANTOVA

MODENA

Tonn.

117,00120,00

135,00140,00

133,00136,00

142,00145,00

Tonn.

120,50121,50

129,00130,00

123,00125,00

131,00132,00

Tonn.

N.q.

347,00349,00

328,00333,00

--

Tonn.

113,0-118,0 N.q.

alla rinfusa

Tonn.

71,0073,00

81,5083,00

83,0084,00

83,0084,00

FIENO maggengo agostano

Tonn.

N.q.

N.q 105,0-145,0

--

--

Tonn.

N.q.

44,00-55,00

--

--

lattonzoli locali

15 kg.

3,590

3,550

3,550

3,650

SUINI lattonzoli locali

25 kg.

2,620

2,590

2,580

2,680

SUINI lattonzoli locali

30 kg.

2,470

2,440

2,430

2,560

SUINI lattonzoli locali

40 kg.

2,020

2,020

2,010

2,110

Suini da macello

156 kg.

1,065

N.q.

N.q.

1,030

Suini da macello

176 kg.

1,065

N.q.

N.q.

1,068

Suini da macello

Oltre 176

1,065

N.q.

N.q.

1,033

Vacche Frisone 1ª qualità (p.v)

Kg.

2,00-2,40 p. morto

Montichiari peso vivo 0,90-1,15

0,930-1,030

--

Vacche fris. 2ª qualità (p.v)

Kg.

1,70-1,90 p. morto

0,65-0,78

0,620-0,720

--

Manze scottone 24 mesi

Kg.

2,10-2,45 p. morto

1,00-1,18

1,010-1,180

--

Kg.

1,00-1,20

1,20-1,68

1,500-1,800

--

(50-60Kg) pie blue belga

Kg.

3,00-4,95

5,00-5,10

4,750-5,150

--

BURRO pastoriz.

Kg.

1,45-1,50

2,15

1,250

--

PROVOLONE VALPADANA

Kg.

4,80-5,00

4,85-4,95

--

--

PROVOLONE VALPADANA

Kg.

5,05-5,30

5,05-5,25

--

--

Kg.

5,60-5,85

5,60-6,00

5,80-6,00

--

Kg.

5,85-6,00

6,05-6,55

6,20-6,45

--

Kg.

--

--

--

--

PRODOTTO FRUMENTO

tenero buono mercantile

GRANOTURCO

ibrido naz. 14% um.

SEMI DI SOIA nazionale

ORZO NAZ.

peso spec. 55-60 peso spec. 66-68

CRUSCA

PAGLIA

press.rotoballe

SUINI

Vitelli Baliotti (50-60 kg) fris.

Vitelli Baliotti

139,0-144,0- 139,0-144,0 N.q. 128,0-134,0 144,0-146,0 144,0-146,0

fino a tre mesi

oltre tre mesi

GRANA Scelto stag. 9 mesi

GRANA Scelto stag. 12-15 mesi

Latte naz. Crudo (16-30 giugno)

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Non è escluso che in futuro venga ripristinato il mercato settimanale. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì.

Gianfranco (Palazzo Pignano); Az. Agrituristica Gilli di Bassi Elena (Spino d’Adda); Agriturismo La Faccina (Spino d’Adda); Agriturismo e Fattoria Didattica “Il Campagnino” (Pessina Cremonese); Floricoltura De Cock Lucie e C. (Vailate); Cimini Mori Roberto Augusto (Dovera). Le specialità proposte (salumi, crostate di marmellata, gelato al latte di bufala, biscotti fatti con farina di monococco, insalata di farro, varie tipologie di vino) hanno entusiasmato le numerosissime persone presenti. Durante la serata sono stati inoltre consegnati riconoscimenti ad alcune imprese agricole che si sono distinte per l’elevata professionalità raggiunta nell’allevamento dei bo-

Alcuni dei premiati alla festa Agricola da Roberto De Angeli presidente Coldiretti Cremona

vini da latte e nella produzione di miele. Le aziende “premiate” sono state: l’azienda agricola Bosio Gianluigi (Persico Dosimo), l’allevamento Gozzini BrunoDomenico, Giuseppe e Roberto (Casalmorano); l’allevamento Reschisa di Foglio Rosolino e Domenico (Rivolta

d’Adda) e Apicoltura Zipoli di Balarini Ancilla (Romanengo). «L’interesse manifestato da parte dei presenti» conclude Maghenzani «ci conforta e ci stimola a proseguire nel percorso di avvicinamento tra consumatori e produttori agricoli, a sostegno delle nostre eccellenze alimentari».

Festa dell'albero a Cremona e Crema

Un momento della Festa in piazza a Crema

Nella suggestiva cornice di Piazza Duomo a Crema, si è tenuta il 19 marzo l’undicesima edizione della “Festa dell’Albero”, tradizionale appuntamento di inizio primavera che l’Istituto Agrario “Stanga” di Crema organizza, proponendo di anno in anno una tematica diversa su cui le scuole possono esprimere la loro creatività. Il tema di questa edizione è stato: “L’albero in Musica”. Ad animare la mattinata di sole, oltre agli studenti dell’Istituto Stanga che distri-

buivano giovani piantine coltivate nel vivaio della scuola, sono intervenute numerose associazioni ed Enti Pubblici. Anche Coldiretti, da sempre vicina alle scuole, era presente con il gazebo giallo di Campagna Amica, con un piacevole omaggio per tutti i partecipanti: una mela Royal Gala, proveniente dall’Azienda agricola Banderini Emanuela di Rivarolo del Re. Dopo la festosa mattinata a Crema, anche l’Istituto d’Istruzione Superiore “Stanga” di Cremona ha organizzato per il 20 marzo in Piazza Stradivari a Cremona l’ottava edizione della “Festa dell’Albero”, con modalità analoghe. Coldiretti Campagna Amica è stata presente anche nel salotto di Cremona, distribuendo gadget e materiale informativo ai ragazzi. Sotto il gazebo di Campagna Amica, alunni, insegnanti e genitori hanno potuto trovare tutte le informazioni sui prodotti tipici della nostra terra e sulle azioni della Coldiretti, volte a garantire un’alimentazione sicura e di qualità.



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Venerdì 27 Marzo 2009

Una somma che varia da 200 a 1.000 euro in base alle condizioni economiche dei richiedenti e che non può essere considerata un reddito né a fini fiscali né previdenziali. E' quanto previsto dal Consiglio dei ministri del 28 novembre 2008 per il bonus famiglie, all’interno del decreto anti-crisi. Vediamo di seguito chi ha diritto al bo-

Famiglie a basso reddito, un bonus contro la crisi

La Finanziaria 2009 prevede una serie di misure a sostegno delle difficoltà

La somma erogata varia in base alle condizioni economiche del soggetto

nus e i documenti necessari per presentare la domanda. Il bonus è erogato soltanto a uno dei componenti del nucleo familiare "a basso reddito" in seguito a una richiesta. Il richiedente quindi deve autocertificare i seguenti dati: il coniuge a carico o non a carico (purché non separato) e il suo codice fiscale, i figli, gli altri familiari

Famiglia

a carico, la relazione di parentela e il loro codice fiscale, il fatto che il reddito complessivo familiare, tra il 2007 e il 2008, rientra nei limiti richiesti dal decreto L’autocertificazione può anche essere fatta allegando alla richiesta la fotocopia sottoscritta di un documento d’identità. Per determinare il reddito

dell’intero nucleo familiare è necessario sommare i redditi complessivi ottenuti dai singoli componenti, calcolati sulla base delle indicazioni contenute nell’articolo numero 8 del Decreto del Presidente della Repubblica numero 917 del 1986. Ai fini del bonus è necessario che al reddito familiare contribuiscano soltanto: redditi da lavoro dipendente, pensioni, redditi assimilati a quelli da lavoro dipendente, redditi derivati da un lavoro autonomo non esercitato abitualmente dal soggetto a carico del richiedente o dal coniuge non a carico, redditi fondiari fino a 2.500 euro, se percepiti in aggiunta ai precedenti. Se il reddito di riferimento è quello del 2007, la domanda va presentata entro il 28 febbraio 2009 al datore di lavoro del richiedente o all’ente previdenziale che gli versa la pensione. Se il reddito di riferimento è quello del 2008, la domanda, con le stesse modalità, va presentata entro il 31 marzo 2009. Nei casi in cui il beneficio non sia erogato dai precedenti sostituti d’imposta, la richiesta può essere presentata in via telematica all’agenzia delle entrate entro il 30 aprile 2009 o con la dichiarazione dei redditi

2008. L’invio della domanda può avvenire in tutti i casi anche tramite i dottori commercialisti, i ragionieri, i periti commerciali, i consulenti del lavoro e i centri di assistenza fiscale ai quali non spetta alcun compenso. Per le richieste presentate sulla base del reddito 2007, il bonus è versato ai lavoratori entro il mese di febbraio 2009 dal sostituto d’imposta cui è

stata presentata la richiesta. Per i pensionati dall’ente previdenziale entro marzo 2009. Per le richieste presentate sulla base del reddito 2008 il bonus è erogato ai lavoratori entro aprile 2009 e ai pensionati entro maggio 2009. I sostituti d’imposta erogano il beneficio secondo l’ordine di presentazione delle richieste, nei limiti della somma disponibile al mo-

mento dei pagamenti, quindi nel mese di febbraio 2009 o nel mese di aprile 2009. Chi riceve il beneficio senza averne diritto deve restituirlo entro il termine di presentazione della prima dichiarazione dei redditi successiva all’erogazione. Chi non è tenuto alla presentazione della dichiarazione dei redditi, invece, deve restituire il bonus tramite il modello F24.

Risparmio del 20% sulle bollette elettriche Un risparmio del 20% sulle bollette elettriche a favore delle famiglie a basso reddito. E’ il bonus sociale sull’elettricità, sostegno economico, stabilito dall'Autorità per l'energia e il gas con la delibera numero 178 del 27 novembre 2008, che entra in vigore nel 2009. Vediamo requisiti, tempi e modi per ottenere il beneficio. Il godimento del bonus può essere anche retroattivo per tutto il 2008, per le richieste effettuate entro il 30 aprile 2009. E’ necessario che i nuclei familiari dispongono di un Isee, cioè l’indicatore di situazione economica della famiglia, il cui valore sia inferiore o uguale a 7500 euro. L’importo dello sconto in bolletta cambia in base al numero di componenti del nucleo familiare. Per il 2009 lo schema base prevede: - 58 euro/anno per un nucleo familiare di 1-2 persone
- 75 euro/anno per 3-4 persone
- 130 euro/anno per un nume-

ro di persone superiore a 4
- 144 euro/ anno per coloro che sono affetti da gravi malattie e che utilizzano apparecchiature elettromedicali.

 La domanda deve essere presentata al proprio comune di residenza. Per maggiori informazioni sulle condizioni e le modalità del bonus elettrico, è possibile chiamare il numero verde 800166654, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18.


Famiglia

Venerdì 27 Marzo 2009

Sostegno ai genitori che rimangono senza lavoro

Sospensione dal pagamento delle rette delle mense scolastiche. Sotto il Comune di Cremona

Sospensione del pagamento delle rette e del servizio mensa di asili nido, delle scuole infanzia comunali e statali, scuole primarie statali per famiglie in difficoltà: un aiuto concreto che il Comune di Cremona ha deciso di offrire ai cittadini che si trovano in situazioni di difficoltà, in un periodo di crisi che colpisce prima di tutto le famiglie in cui sono presenti figli piccoli. L'Amministrazione comunale ritiene dunque necessario sostenere le famiglie cremonesi. Per questo motivo il Comune ha stipulato un accordo con le organizzazioni Sindacali Confederali Cgil -

Cisl e Uil per affrontare questo difficile momento. Particolare attenzione è stata posta alle difficoltà delle famiglie in termini di reddito e di occupazione e sono state attivate iniziative per cercare di dare un aiuto concreto e mantenere accettabile la qualità della vita delle famiglie più esposte alle conseguenze immediate della crisi. Tra le misure adottate dal Comune, è previsto l'esonero del pagamento delle rette e del servizio mensa di asili nido, delle scuole infanzia comunali e statali, scuole primarie statali per le famiglie residenti nel Comune di Cremona nelle quali anche un

solo genitore, dal 1° gennaio 2009, sia stato licenziato, sia in cassa integrazione straordinaria o al quale non sia stato rinnovato un contratto di lavoro atipico. Un modo per offrire un sostegno che permetta di arrivare a fine mese con un po' più di respiro. Il servizio può essere richiesto nel momento in cui disgraziatamente si dovesse

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l'apposito modulo predisposto) va presentata con la seguente documentazione: genitore disoccupato (copia della lettera di licenziamento e documentazione del Centro per l'impiego che attesti l'attuale disoccupazione), genitore in cassa integrazione straordinaria (attestazione originale su carta intestata con timbro e firma del datore di lavoro), genitore a cui non è stato rinnovato un contratto atipico (attestazione del Centro per l'impiego che attesti l'attuale disoccupazione). La sospensione del pagamento della retta sarà applicata a partire dal mese di presentazione della domanda. La richiesta di sospensione del pagamento della retta, completa di documentazione, deve essere ripresentata entro la prima settimana di ogni mese. Nel caso in cui la richiesta non sia rinnovata, il Settore Politiche Educative farà pa-

Un'iniziativa del Comune di Cremona per far fronte alla crisi verificare il licenziamento, la cassa integrazione straordinaria o il mancato rinnovo del contratto di lavoro atipico anche di un solo genitore. La richiesta di esonero non prevede costi di procedimento. Dunque tutte le pratiche verranno sbrigate gratuitamente. La richiesta di esonero del pagamento rette (utilizzando

gare la retta. La sospensione del pagamento della retta termina se cessa la condizione di disoccupazione, o di cassa integrazione straordinaria o di mancato rinnovo del contratto atipico. L'ufficio si riserva di valutare la documentazione e di controllare la veridicità delle dichiarazioni.


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Famiglia

Venerdì 27 Marzo 2009

Prima casa: contributo per abbattere il mutuo

E’ stato emanato dalla Provincia il bando per l’acquisto della prima casa da parte dei giovani, che prevede un contributo diretto in denaro per abbattere il costo del mutuo. Le richieste do-

mento della popolazione residente nei comuni della provincia di Cremona al fine di sviluppare il tessuto socio economico urbano. A coloro che ne avranno diritto sarà assegnato un

presidente della Provincia di Cremona, Giuseppe Torchio, «gli aventi diritto potranno ottenere anche ulteriori benefici: un tasso di interesse più basso grazie alla negoziazione collettiva che

vranno essere depositate presso gli Uffici Urp di Cremona, Crema e Casalmaggiore entro le ore 12 del 20 aprile 2009. Scopo dell’iniziativa è agevolare l’inserimento dei “giovani” cittadini residenti nei comuni della Provincia di Cremona nella vita sociale, promuovendone il diritto all’abitazione. Ha altresì lo scopo di incentivare l’incre-

contributo “una tantum” per l’acquisto dell’abitazione principale nell’ambito del territorio provinciale da parte di cittadini residenti nei comuni della provincia di Cremona aventi un’età massima non superiore ai 40 anni alla scadenza del bando. Tale limite è stato fissato per favorire maggiormente i giovani. «Oltre al voucher» spiega il

la Provincia effettuerà interpellando gli istituti di credito: il “monte mutui” complessivo permetterà ai singoli di ottenere condizioni di particolare favore rispetto alla negoziazione individuale; la possibilità di prevedere una garanzia da parte della Provincia per problemi imprevisti e imprevedibili dei beneficiari nel pagamento di una rata del mutuo. In questo pe-

riodo di recessione e di crisi ci pare un segnale importante ed un aiuto concreto». Gli alloggi dovranno rientrare nella categoria A2, (abitazioni civili non di lusso) con un valore massimo di 200mila euro. Ulteriori 50mila euro sul valore dell’abitazione saranno valutati a discrezione della Commissione fino a un massimo totale di 250mila euro. Il margine di discrezionalità affidato alla Commissione è legato al differente valore degli immobili ne Comuni del territorio cremonese. «E’ un’importante e tangibile iniziativa a favore dei giovani» aggiunge Denis Spingardi, assessore alle Politiche giovanili, «per questo motivo abbiamo posto uno “sbarramento” a 40 anni, non per penalizzare qualcuno, ma per favorire soprattutto i più giovani, che potranno contare su questo aiuto da parte della Provincia». Ad ogni domanda sarà attribuito un punteggio legato ai componenti del nucleo familiare (singolo, coppie, nubendi, figli o adulti a carico, presenza di soggetti portatori di handicap ecc) ed al reddito complessivo. Il contributo non potrà essere assommato ad altre erogazioni similare erogate da Regione e Comuni.

20 milioni di euro per il Buono famiglia Anche la Regione Con DGR 8881 del 20.1.2009, la Giunta regionale ha deciso un primo stanziamento di 20 milioni di euro destinati al "Buono Famiglia" per l'anno 2009. Si tratta di un contributo di 1.500 euro (pari a 125 al mese), che verrà corrisposto in tre tranche quadrimestrali di 500 euro. Ne beneficeranno le famiglie a basso reddito che hanno almeno tre figli minorenni. Le domande potranno essere effettuate a partire dal 16 febbraio. «Si tratta di una straordinaria misura» ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, illustrando il provvedimento «a favore delle famiglie per aiutarle ad affrontare una situazione economica che si prospetta molto difficile. Questo provvedimento si affianca agli altri adottati dalla Giunta regionale con la stessa finalità. Possono richiedere il "Buono" le famiglie con almeno 3 figli (compresi quelli in affido) minorenni, uno dei quali deve avere meno di 6 anni. Le famiglie che vogliono ottenere il "Buono" devono avere un Isr (Indicatore della Situazione Reddituale), riferito ai redditi percepiti da tutti i componenti della famiglia nel 2007, non superiore a

10mila euro. Il calcolo dell'Isr è fatto tenendo conto di più elementi: il numero dei componenti della famiglia; il reddito complessivo, eventualmente ridotto del canone annuale di locazione dell'abitazione di residenza, e altre caratteristiche (la presenza di persone con handicap o invalidità, famiglie con un solo genitore o con entrambi genitori che lavorano). L'importo complessivo di 1.500 euro sarà accreditato sul conto corrente bancario o postale della famiglia beneficiaria in tre rate di euro 500, con cadenza quadrimestrale; ovvero potrà essere inviato con vaglia postale a coloro che non sono titolari di conto corrente. La prima tranche sarà corrisposta a fine aprile; le altre a fine agosto e dicembre. Spetta alle Asl la raccolta delle domande, la verifica della loro ammissibilità, la predisposizione delle graduatorie degli aventi diritto in base al reddito, l'erogazione dei contributi e la verifica della veridicità dei dati che i richiedenti hanno fornito. A partire dal 16 marzo l'Asl comunica alle famiglie l'assegnazione del contributo e disporrà per il bonifico o per l'invio del vaglia postale.



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Venerdì 27 Marzo 2009

Da molti decenni gli studiosi di sociologia e gli storici hanno considerato “la famiglia” argomento degno di analisi e di studio.
Nell’antichità e nell’epoca classica la famiglia era basata su regolamenti molto ampli, e poteva esserci una sorta di equazione tra il concetto di famiglia (inteso come somma di una struttura abitativa ed i suoi componenti) e quello di economia: l’economia è “domestico-familiare” in quanto dispensatrice di sussistenza che, in molti casi, è di tipo circolare e nasce, si sviluppa e si conclude in se stessa.
 Nel 1700, invece, comincia a svilupparsi una trasformazione di tali elementi che condurrà l’economia ad uscire dall’ambito familiare-domestico per unirsi all’ambito del “pubblico” e della “politica”, dando così origine "all’economia politica” retta da ele-

La famiglia nella storia: come è cambiata

no”, cioè chi è libero dal lavoro e che mantiene se e la propria famiglia, potrà occuparsi di politica risultando un buon patriota.
Gli studi sulla famiglia, inizialmente, videro forti differenziazioni metodologiche tra storici, sociologi e demografi, ma negli ultimi decenni si è assistito ad un riavvicinamento tra questi diversi campi di studio anche se le differenti scuole e correnti di studio hanno prodotto risultati molto discrepanti fra loro, la cui comparazione ed anali-

Dalla famiglia allargata...

menti legati a dinamiche non più solamente di autolimitazione e di sussistenza.
Non è un caso che per molti, filosofi e pensatori politici in primo luogo, solo il “buon cittadi-

si risulta molto interessante e stimolante.

 Con il termine “famiglia” si è soliti indicare tre differenti e distinte realtà: Con tale parola viene comunemente defini-

to un gruppo di individui che vivono insieme nella medesima abitazione, le regole con le quali si forma tale gruppo, la sua ampiezza e la sua composizione, le modalità secondo cui si trasforma, si sviluppa e si divide. In questo caso il termine più corretto per indicare tale situazione è “struttura familiare”. Essa è anche, però, identificata con i rapporti (affetto, autorità) esistenti in tale gruppo e le dinamiche con le quali i coresidenti sotto il medesimo tetto interagiscono e le emozioni che provano l’uno per l’altro. Il termine più adatto per indicare questa condizione è “relazioni familiari”. Si dice, infine, famiglia, anche dei legami ed i rapporti esistenti fra distinti gruppi di coresidenti tra i quali vi siano dei rapporti di parentela e tutto ciò che intercorre fra di loro (aiuto, frequenza degli incontri, ecc.). “Rapporto di parentela” è il termine più esplicito per indicare questa situazione.

 Le analisi e gli studi compiuti a riguardo dei tre angoli visivi sopracitati hanno con-

Nel corso dei secoli sono cambiati i ruoli dei vari componenti

...a quella mononucleare

dotto ad affermare che essi sono molto distinti ed indipendenti l’uno dall’altro e che quanto studiato in un singolo ambito non può essere automaticamente esteso agli altri poiché le dinamiche interne sono indipendenti le une dalle altre e conducono ad esiti disomogenei. 

 Nella società feudale, a base agraria, la struttura familia-

re (prevista anche da un punto di vista istituzionale) è in genere quella parentale estesa, con proprietà indivisibile e collettiva dei beni, in cui l'autorità è di tipo patriarcale. La donna è sottoposta ad un rapporto di subordinazione piena, che si accentua di fatto con il capitalismo, e che ritroviamo, fino alla legislazione italiana risalente all'epoca

Famiglia fascista. Nella società premoderna (e in questo risulta essere molto diversa dalla società borghese), però, il padre-marito non può disporre a suo piacimento dei beni della famiglia, e la divisione del lavoro, assegnando alla donna importanti compiti anche nella produzione domestica , le consente di gestire una certa quota di potere (soprattutto nelle comunità rurali). La famiglia premoderna, sia come modello prevalente (in sociologia, il modello culturalmente più diffuso e significativo in una popolazione) che come modello dominante (il modello presente nelle classi e/o strati sociali dominanti in una data società) il modello presente nelle classi e/o strati sociali dominanti in una data società. è strettamente legata, in modo vitale, al tessuto sociale della parentela, del villaggio, della comunità locale, e i ruoli del maritopadre e della moglie-madre sono al contempo vincoli limitativi per l'individualità, ma anche garanzie di solidarietà sociale. Il tipo prevalente di famiglia premoderna è quello che raggruppa in sé tre grandi funzioni sociali: innanzitutto quella di integrazione e socializzazione culturale di tutti i membri della parentela ad un comune sistema di leggi a cui attenersi (in cui occupa un posto preminente la religione); vi è poi la funzione economica (e di consumo) connotata da chiusura verso l'esterno e da pochissimi scambi economici; infine la funzione politica, che, comprende tanto aspetti di assistenza reciproca, che di governo e di controllo della proprietà.


Famiglia Ma come si è arrivati alla famiglia di oggi? A cavallo tra il XVIII e d il XIX secolo si verificarono numerose trasformazioni in seno alle famiglie aristocratiche: aumentò il numero dei figli che si sposavano e che sceglievano forme di residenza neolocale abbandonando il tetto paterno. Scompariva, inoltre, l’abitudine di lasciare i figli in affidamento alle balie.
La distanza sociale tra i membri della famiglia cominciavano a diminuire e ciò fu dovuto, essenzialmente, alla diminuzione dell’età dei ma-

Venerdì 27 Marzo 2009

La famiglia moderna: mononucleare ed emancipata

un secolo di trapasso: entrava in crisi la famiglia tradizionale ed autoritaria frutto del matrimonio di interesse e si vedeva

La diminuzione delle differenze di età ha portato al calo della distanza sociale

riti rispetto alle mogli. Il marito non è più decisore solo ed assoluto della vita intima, ma la moglie poteva intervenire ed influenzare tali decisioni se non, ma solo in pochi casi, essere corresponsabile di tali scelte. Il 1700 fu

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all’orizzonte un modello di famiglia tendenzialmente più democratica ed intima.
La fine della dominazione spagnola nel XVIII secolo avvicinò l’Italia al resto d’Europa e ciò fu un punto a favore dell’affermazione della famiglia mononu-

cleare. A favorire la razionalizzazione delle nascite furono alcune scoperte scientifiche tra cui il fatto che una donna che avesse allattato la propria prole correva meno rischi di rimanere di nuovo incinta: ciò favorì l’abbandono della pratica del baliatico. La famiglia nucleare favorì una più rapida emancipazione dei giovani sposi rispetto ai genitori ed agli suoceri e di figli rispetto ai genitori.
 Il passaggio dalla famiglia patriarcale a quella mononucleare iniziò ai vertici della scala sociale per poi diffondersi anche nella base della piramide sociale attraverso la trasformazione di alcuni istituti su cui si basava e si basa la struttura della famiglia stessa. Il matrimonio non era in origine un fatto privato, anzi era un evento pubblico in cui si registrava l’ingerenza e l’influenza di tutta la comunità. La comunità era solita aggredire e combattere la costituzione di famiglie “anomale” facendo così valere tutta la propria influenza nei confronti di chiunque osasse trasgredire alle tradizioni. Molto ristretti, in alcuni casi fino agli ’20 e ’30 del XX secolo, rimanevano gli spazi di intimità dei giovani fidanzati e coniugi. Il fidanzamento era un fatto pubblico ed i corteggiamenti e gli incontri prematrimoniali avveni-

vano alla presenza di parenti ed altri membri della comunità utilizzando espressioni di reciproca riverenza ed il “lei” Nel caso fosse scoperto un incontro clandestino la donna era seriamente minata nel suo onore e nella sua dignità. Il culmine del ritualismo e dell’ingerenza della comunità lo si ritrovava nei riti matrimoniali a cui seguivano pranzi allargati a buona parte della popolazione residente nella stessa comunità degli sposi. I costi di tali festeggiamenti erano ripartiti in maniera diversa a seconda delle differenti realtà geografiche o sociali sulla sola famiglia dello sposo (in campagna), su entrambe (sempre in ambito rurale) o su quella della sola sposa (in città).
Per ovviare a queste spese spesso le famiglie invitavano i giovani sposi a compiere atti, come ad esempio la fuga od un proficuo rapporto sessuale prematrimoniale, in modo da trasformare le nozze in una cerimonia riparatrice che non prevedeva grandi festeggiamenti e che, quindi, non rappresentava per le famiglie occasione di onerose ed ingenti spese.
L’aspetto pubblico del matrimonio proseguiva anche dopo lo sposalizio e non erano né rare, né inconsuete intromissioni nella stanza degli sposi durante la prima notte di nozze. 
Col passare dei secoli l’aspetto pubblico

calò a favore di una visione privata delle nozze, anche se la comunità continuò a far valere la propria influenza se non altro sotto forma di giudizio e

la sposa. È da sottolineare come nei molti casi in cui la verginità era stata da molto abbandonata il suddetto lenzuolo veniva appositamente

La famiglia si è evoluta negli anni

di chiacchiericcio.

Soprattutto nel Sud Italia e nelle comunità di minori dimensioni il giorno successivo alla prima notte di nozze era consuetudine l’esposizione del lenzuolo su cui i giovani sposi avevano svolto la propria “prima” attività sessuale. La presenza di macchie di sangue confermava la precedente verginità del-

sporcato con sangue animale per “ingannare” gli occhi indiscreti del vicinato.

Il privato cominciò ad affermarsi nel XX secolo quando, grazie all’istituzione della luna di miele, i giovani sposi compivano un viaggio postmatrimoniale che li poneva al riparo dall’influenza e dal giudizio della comunità.



Taccuino

Venerdì 27 Marzo 2009

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VIABILITA’

Via Piave, via Tagliamento via Montenero Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Aprile

Zona Incrociatello (Via Valsabbia) Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Durata alcuni mesi

Via Acquaviva Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Settembre

Zona piazza Somenzi (via Calvi) Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Aprile Via Bissolati Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 24 Aprile

Via Amidani Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Aprile

Via Barezzi, via San Rocco Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 17 Aprile

• Via Amidani: cantiere per il rifacimento della tubazione dell'acqua potabile e del gas metano con relativi allacci (Fine lavori: 30 aprile). • Via Bissolati: cantiere per l'allaccio alla rete del teleriscaldamento (Fine lavori: 24 aprile). • Zona Incrociatello (via Valsabbia): Ristrutturazione della rete di distribuzione di energia elettrica e illuminazione pubblica (Durata lavori: diversi mesi). • Via Acquaviva: cantiere per la posa della nuova tubazione del gas metano (Fine lavori: 30 settembre). • Via Piave, via Montenero, via Tagliamento: ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine lavori: 30 aprile). • Zona piazza Somenzi (via Calvi): ristrutturazione degli allacci alla rete del gas e dell'acquedotto, rifacimento marciapiedi (Fine lavori: 30 aprile). • Via Barezzi, via San Rocco: cantiere per gli allacci alla rete del teleriscaldamento e della fognatura (Fine lavori: 17 aprile).

L’Oroscopo Della Settimana

di Romeo

Sarebbe meglio prendere più sul serio le questioni di cuore, poiché cercare di glissare su questo tipo di argomenti, potrebbe mandare su tutte le furie la persona amata.

Oggi sarete rapidi nelle vostre scelte e questo potrebbe essere un bene perché vi risparmierete un sacco di dubbi, ma non siate troppo ansiosi nel vedere i risultati.

In questa giornata qualcuno potrebbe farvi molto arrabbiare, a causa del poco rispetto che mostrerà nei vostri confronti o nei confronti del vostro lavoro.

Cercate di essere più aperti a nuove opportunità, in quanto potreste scoprire nuove cose che imparereste a guardare sotto un'altra prospettiva, forse più conveniente.

Ci sono molte questioni lasciate in sospeso, che andrebbero risolte, in quanto non avete poi tutto questo tempo a disposizione, per cui non potete fare finta di nulla.

I vostri obiettivi potrebbero essere un po' troppo ambiziosi al momento, poiché non avete ben considerato gli sforzi che sono necessari per raggiungere un certo livello.

Potreste avere molte energie da spendere, ma nulla di interessante da fare. Questo potrebbe costituire un problema, rischiate di sprecare una giornata senza fare nulla.

Non c'è abbastanza tempo per fare tutto quello che avevate in mente; qualche appuntamento potrebbe saltare, ma non è poi la fine del mondo! Si tratta solo di rimandarli.

Nessuno può imporvi qualcosa che non vi convince. Siete intelligenti da capire quando qualcuno cerca, anche in modo subdolo, di farvi dimenticare la vostra idea.

Le persone intorno a voi potrebbero davvero stupirvi. Magari vi aspettereste un atteggiamento più freddo e distaccato ed ecco invece che vi dimostreranno calore.

In questa giornata è inutile cercare di pensare a nuovi progetti. Siete ancora alla fase embrionale di quello precedente e quindi siete poco credibili.

Dovreste cercare di mantenere la calma quando vi verranno mosse delle critiche, anche poco costruttive, che però saranno altrettanto legittime come le vostre posizioni.

FARMACIE DI TURNO Dal 27 Marzo al 3 Aprile 2009 SOSPIRO DELLA GIOVANNA LINA Via Giuseppina, 100 26048 Sospiro Tel. 0372-623059

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Settimanale di informazione direttore responsabile: Sergio Cuti ilpiccolocremona@fastpiu.it Società editrice: Promedia Società Cooperativa Via del Sale, 19 - Cremona Amministrazione e diffusione Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona Tel. 0372 43.54.74 Fax 0372 59.78.60 Direzione, redazione e prestampa Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona Tel. 0372 45.49.31 - 45.13.14 Fax 0372 59.78.74

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Pubblicità Tel. 0372 43.54.74 Fax 0372 59.78.60 www.immaginapubblicita.it Stampa: SEL - Società Editrice Lombarda 26100 Cremona Autorizz. del Tribunale di Cremona n° 357 del 16/05/2000

Pubblicazione associata all’Uspi (Unione Stampa Periodica Italiana) Progetto Grafico: Gianluca Galli Numero chiuso in tipografia: Giovedì 26 Marzo ore 24,00


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Cultura &Spettacoli

Appuntamento il 31 marzo al Ponchielli con la Kibbutz Contemporary Dance Company

Il viaggio immaginario di un'orfanella a passo di danza

P

di Silvia Galli

rosegue la stagione di danza del Ponchielli, con un nuovo appuntamento, per martedì 31 marzo alle 21, quando salirà sul palscoscenico la Kibbutz Contemporary Dance Company. La compagnia israeliana è stata fondata nel 1970 in Israele da Yehudit Arnon, che riuscì a trasformare un gruppo di giovani danzatori dilettanti in una compagnia di danza contemporanea riconosciuta ed apprezzata in campo internazionale. Oggi, la Compagnia si identifica nel suo direttore artistico e coreografo Rami Be’er che per essa ha già creato moltissimi spettacoli dei quali ha curato anche le scenografie ed il disegno luci. La Kibbutz Contemporary Dance Company è composta da 28 ballerini suddivisi in due gruppi, uno dei quali specializzato nella realizzazione di spettacoli particolarmente adatti ai bambini. Nel 1978 la Compagnia ini-

ziò le sue tournèe all’estero esibendosi fra l’altro in Giappone, Taiwan, Russia , Usa, Europa, Cina, Sud Africa e Centro America; in Italia è approdata la prima volta nel 1978, poi nel 1980 e, più recentemente, nel 2000 a Firenze, Torino e Pisa. Fondatrice è Yehudit Arnon. Nel corso degli anni, Yehudit Arnon ha ottenuto riconoscimenti a livello internazionale nell’ambito delle arti performative. Nel giugno 1997, ha ricevuto il premio ISPA come "Artista Emerita", per il suo contributo straordinario come talento creativo e ispiratore nel mondo della danza. La coreografia che sarà presentata avrà per titolo «Upon reaching the sun by rami be’er». Prende spunto da un estratto di “Woyzeck”, dramma frammentario dello scrittore tedesco dell’Ottocento Georg Büchner. L’estratto descrive il viaggio immaginario di un’orfanella, prima verso la luna, che si rivela nient’altro che la base di un vecchio tronco, poi verso il sole, che scopre essere un girasole

Un momento dello spettacolo

appassito, fino alle stelle, che non sono altro che insetti dorati; infine il ritorno - triste e sconsolato - sulla terra. «Non cercate una storia, perché non ce n’è una» afferma il direttore e coreografo della Compagnia Kibbutz, Rami Be’er. «Il suo scopo è quello di creare un prototipo di mondo sul palcoscenico, un mondo che combina e risalta le qualità di movimento, musica, scenografia, costumi e luci, e che fa scattare in ciascuno

spettatore associazioni del tutto personali». Hai mai avuto l’impressione, nel raggiungere un deteminato luogo, di perdere il senso del tempo? Rami Be’er, in modo unico e avvolgente, ci invita a prendere parte ad un viaggio verso una leggenda. Una leggenda che riguarda te? Una favola che riguarda noi? Un mito che riguarda lei? «Questa leggenda cerca di aprire uno spiraglio su ciò che è sepolto e celato...».

Tra Beethoven e Brahms Concerto, sinfonia e poema sinfonico

Torna al Ponchielli, mercoledì 1 aprile alle 21, dopo l’entusiastica accoglienza dello scorso anno, la Mahler Chamber Orchestra, ancora una volta con il suo direttore Daniel Harding e con un programma dedicato a due grandi compositori tedeschi Beethoven e Brahms. La Mahler ripropone il Brahms sinfonico: dopo la n. 2 eseguita nel 2008, quest’anno tocca alla Sinfonia n. 3 in fa maggiore, che contiene la pagina forse più famosa del compositore di Amburgo, quel Poco allegretto reso celebre da un film in bianco e nero di tanti anni fa, che si intitolava, per l’appunto, «Le piace Brahms?» (1961, con Anthony Perkins, Michèlle Mercier, Yves Montand e Ingrid Bergman). Nella prima parte della serata Fazil Say, pianista turco (è nato ad Ankara nel 1970) dalla genialità estrosa, cresciuto con la musica del vecchio impero ottomano, con i canti bizantini e la tradizione del suo paese, a cui ha poi unito una solida formazione “occidentale” in Germania, sarà l’interprete del più esuberante e teatrale dei Concerti pianistici di Beethoven, il n. 3 in do minore op.37.

CASALMAGGIORE

Silvio Castiglioni

La Junge Deutsche Philharmonie, diretta da Lawrence Foster, protagonista venerdì 27 marzo al Ponchielli, dello spettacolo «Tra concerto e sinfonia tra sinfonia e poema sinfonico», con Rudolf Buchbinder al pianoforte. Il programma prevede il «Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 in re minore op. 15» (1856-58) di Johannes Brahms e «Eine Alpensinfonie per grande orchestra op. 64» (1915) di Richard Strauss. Dal 1974, anno della sua fondazione, riunisce i migliori strumentisti che escono dalle 24 accademie musicali tedesche: giovani di diverse nazionalità che danno vita a questo grande complesso sinfonico - sono oltre 100 i suoi componenti - affidato alle cure di direttori di grande prestigio: sul podio della Junge Deutsche Philharmonie si sono alternati Rudolf Barshai

e Pierre Boulez, Emmanuel Krivine e Lorin Maazel, Kent Nagano e Sir Neville Marriner. La grande compagine orchestrale ritorna a Cremona sotto la guida di Lawrence Foster, direttore di grandi orchestre, noto per aver diretto nel 1998 alla Royal Albert Hall la prima assoluta dell’oratorio Standing Stone di Paul McCartney, e al pubblico italiano per le sue frequenti presenze all’Orchestra della Rai. La Junge Deutsche Philharmonie affronterà una delle più affascinanti partiture di Richard Strauss, Eine Alpensinfonie. Nella prima parte della serata, l’esecuzione del Concerto n. 1 per pianoforte di Brahms, sarà affidata a Rudolf Buchbinder, uno dei più grandi pianisti oggi in attività, che ha recentemente inciso i Concerti pianistici di Brahms diretto da Nikolaus Harnoncourt.

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TEATRO PONCHIELLI

I Solitari di Mina tornano sul palco dopo 40 anni Hanno quasi 400 anni in cinque: i Solitari di Mina, che si esibiranno al Ponchielli il prossimo giovedì 2 aprile, calcano le scene da diversi decenni. Il più vecchio è Lino Pavesi che di anni ne ha 81, «suona il sassofono, il baritono, ma ha ancora un gran fiato» spiega Fausto Coelli, 75enne, che salirà sul palco alle prese con la sua batteria. Poi c’è Ermanno Scolari contrabbassista di anni 74, e Nanni Modesti chitarrista 72. Il più giovane è il pianista Memo Fieschi, 68 anni. Sono tutti emozionati, ma la voglia di salire sul palcoscenico del Ponchielli è tanta. I Solitari, questo il nome del gruppo che accompagnò “la Mina” nei suoi primi passi di cantante, scalpitano. «L’idea del concerto? Ci è venuta ad una serata a Rivarolo del Re. C'era Gigi (Baldani, vicesindaco di Cremona), che a fine serata ci ha chiesto di fare un concerto a Cremona» spiega Fausto Coelli, «"Ma sì proviamo”, ho risposto. Così ho chiamato Elena Ravelli e ci siamo trovati ancora, come ai vecchi tempi. Il gruppo che ha accompagnato “la Mina” è stato ricostruito. Abbiamo tutti qualche anno in più, ma una gran voglia di suonare e tanto entusiasmo». Il concerto sarà un po’ “strano”. «Sì il pubblico non assisterà solo ai grandi successi, che hanno lanciato e reso celebre “la Mina”, ma ci saranno anche spezzoni di filmati, con delle proiezioni». I fantastici cinque hanno ripreso a suonare insieme dopo 40 anni, ma «è stato come andare in bicicletta» ha continuato Coelli. «Ero un po’ preoccupato all’inizio, ma quando ho preso in mano le bacchette, sono tornato “Il Fausto” di 40 anni fa». Coelli ha scritto una lettera a Mina «Era giusto avvisarla; le ho scritto che abbiamo voluto ritrovarci tutti». E’ la figlia Daniela la regista e organizzatrice dello spettacolo. «A me piace moltissimo suonare, ho iniziato tanti anni fa, negli anni 50. Volevo fare il vibrafonista, andai a Milano dal professor Salmistrari, che era

I Solitari di Mina

timpanista nell’orchestra della Scala di Toscanini. Ero andato da lui perché volevo studiare, ma a me piaceva il jazz, la musica moderna. Lui voleva che io prendessi il suo posto, una volta che andava in pensione, ma a me non piaceva la musica classica. Così ho iniziato a suonare la batteria. Prima con gli Happy Boys, ma è stata una toccata e fuga. Poi Mina mi disse “Vieni facciamo un complesso”, e nacquero così i Solitari. Alla fine del 58, 3 mesi prima dell’ultimo dell’anno facemmo le prove al Continental e lì debuttammo. Lei cantava in modo così strano, ma mi piaceva moltissimo: anch’io suonavo in modo strano. Eravamo in simbiosi. All’inizio ricordo che tutti ci davano dei matti. Ad esempio “Nessuno” canzone lentissima l’abbiamo arrangiata e trasformata in jazz». I famosi anni della dolce vita in cui Coelli, il suo gruppo e Mina hanno girato ovunque in tournèe, e si sono divertiti moltissimo. «Abbiamo partecipato al Musichiere, a Lascia e Raddoppia, abbiamo girato 3 film, siamo andati all’estero, quando Mina era impegnata in qualche trasmissione al suo posto cantava suo fratello Alfredo anche lui molto talentuoso». Per Coelli «La Mina è l’amica di sempre anche se per voi è un idolo. Ho ancora una foto che forse mi ha regalato in occasione del mio matrimonio: c’è una sua dedica con la scritta “A Fausto la Mina di sempre” e con il disegno di una piccola casa».

Doppio appuntamento con il dramma del silenzio

Sabato 28 marzo alle ore 21 doppio appuntamento al teatro Comunale di Casalmaggiore. Presentata «Casa d’altri» radiodramma teatrale dall’omonimo racconto di Silvio D’Arzo con Silvio Castiglioni e «Domani ti farò bruciare» da I fratelli Karamazov di Fëdor Dostoevskij con Silvio Castiglioni. Uno stesso silenzio - il silenzio di Dio - risuona in entrambi i pezzi. Alla sommessa domanda di una vecchia che chiede a un prete di potersi suicidare, fa eco la furente requisitoria di un demone che chiede a Cristo di potersi incarnare. In

entrambi i casi non c’è risposta poco importa che la resa alla morte lasci il posto alla tentazione di vivere - per un’umanità perennemente in bilico tra fame di libertà e di pane, nutrimento terrestre difficile da masticare per chi non ha più denti (come la Zelinda di D’Arzo) o addirittura pronto a trasformarsi in pietra (per le creature incompiute di Dostoevskij). Nel silenzio che accompagna queste figure tragiche risuona il sibilo di una lama che separa vita e morte, umano e divino. Una lama che gira come un satellite dall’orbita cieca, incurante del vuoto di senso che la

logica non riesce a colmare. E se dietro le maschere vocali di D’Arzo non ci sono che specchi, in Dostoevskij tutto avviene oltre lo specchio, dove le forme perdono i loro contorni per bruciare in un fuoco incessante. «Casa d’altri» è un giallo dell’anima. Un’indagine esistenziale scandita dall’attesa di una domanda continuamente differita. Una domanda che ammutolisce chi è chiamato a rispondere. Una suspance che il silenzio non scioglie. Ma è anche “un racconto perfetto”, come lo definì Eugenio Montale sul “Corriere della Sera”.

Sulla scena, le maschere vocali dietro cui si cela l’autore - la vecchia con la sua terribile domanda e il prete con il suo silenzio - affiorano tra gli echi di un paesaggio purgatoriale. «Domani ti farò bruciare» è un’invettiva violenta e malinconica. Un “presto con fuoco” in bilico tra il sublime e il burlesque. Un finale di partita tra un demone di mezza tacca e un Cristo consegnato al silenzio. Un interrogatorio che si rivela una confessione. Uno specchio ustorio in cui l’aguzzino e la vittima finiscono per fondersi in un’unica figura.


Cultura

Venerdì 27 Marzo 2009

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Futurismo: due giorni di arte, cultura e musica

SFOGLIANDO

Appuntamenti sabato 28 e domenica 29 marzo presso il Cafè letterario Bohèmien e il Teatro Monteverdi

a cura di Edizione Nuovi Autori

«Lo sciamano è in te» «Fu così che un giorno ripresi in mano un piccolo libro che parlava dell’Emozione Dominante. Al principio non ci capii nulla, dovetti rileggere con attenzione quel che c’era scritto e lo feci mio» racconta l'autore, Rosa Maria Sanino. «Quando feci questo, “Lo Sciamano è in te”, era scritto da due anni, ma non mi persi d’animo e vi aggiunsi i fogli della Saggezza e della Ricchezza. Il Percorso Sciamanico che vi illustro è un percorso spirituale, la parola stessa “Sciamano” ha il significato di “Guaritore dell’Anima” e non porta sconvolgimenti nella nostra vita. Se può esservi uno sconvolgimento, quello può essere l’avvenimento più gioioso nella nostra vita, ed è per questo che lo reputo un libro adatto anche per bambini. Che gli Orixà vi proteggano e vi guidino verso la meta della Pace e della Gioia; meta che auguro ad ogni essere umano. Ed è questo sano atteggiamento che porta a comprendere come ogni percorso spirituale porti sempre ad un’unica meta: la Conoscenza di chi siamo».

Il Futurismo dà appuntamento alla cittadinanza il prossimo fine settimana (sabato 28 e domenica 29): un mondo tutto da riscoprire, fatto di arte, musica, teatro e momenti culturali. Gli appuntamenti di «Cantiere Futurista» che arriva a celebrare il centenario del futurismo, si svolgeranno tra il Teatro Monteverdi e il Café letterario Bohèmien. La due giorni nasce dalla volontà di un gruppo di appassionati, che con il patrocinio del Comune e della Provincia di Cremona, hanno messo in piedi una cospicua serie di eventi. «Il futurismo fu un movimento talmente complesso da sfondare le barriere dell’arte per approdare fino alla cucina» spiegano gli organizzatori. «Noi ci occuperemo di rendere partecipi scuole e cittadinanza di quelle tematiche base che hanno lanciato Marinetti e colleghi. In modo amplio e dinamista daremo spazio a percorsi artistici-storico-culturali, passando per poesie ed agili quanto frizzanti cabaret. Percorsi avanguardisti destinati a scuole e cittadinanza ma volutamente di fattura mirata al destinatario». Il Cafè letterario arriverà a sfiorare il discorso culinario con aperitivi futuristi ad orari convenuti.

I relatori della conferenza stampa attorniati dai quadri di Mainardi

Il sabato e la domenica vedranno anche, fra gli ospiti, un conosciuto quanto apprezzato critico d’arte della capitale e di una responsabile di editoria di settore. Per un pubblico anche più giovane è previsto sabato pomeriggio al teatro Monteverdi l’esibizione del gruppo rock Ligera 73 , molto noto livello regionale, che si esibirà nel loro rock con chiare influenze futuriste. Evento collaterale a contorno sarà una mostra titolata «Declinando futurismo-i» presso la nota galleria «Il triangolo» che avrà la sua inaugurazione ufficiale domenica alle 10,30 con l’esibizione di un cabarettista nonché pittore con 30 anni di esperienza. Importante anche la partecipa-

zione della galleria «Rallo» che arriverà a dibattere il rapporto fra cucina ed arte futurista. Entrambi le mostre proseguiranno per alme-

no tre settimane. Altra mostra sarà quella fotografica di Simone Bianchi presso il cafè letterario ove saranno anche esposte le tele di Giancarlo Pucci. «Fiore all’occhiello dell’esposizione saranno però i quadri del nostro Enzo Mainardi grazie alla gentile concessione di una decina di opere da parte dei parenti dell’artista» continuano gli organizzatori. «A questi andrà affiancata una delle opere più famose dell’artista di proprietà dell'associazione culturale “Adafa”. Un encomio virtuale va a tutti quegli sponsor della piccola media imprenditoria cremonese, le istituzioni che hanno patrocinato l'evento, nella figura del Comune (l'assessore alla cultura Berneri), unitamente al presidente della Provincia di Cremona, l'on. Giuseppe Torchio. Un attenzione particolare và ai cremonesi Gianluigi Varoli e Vincenzo Montuori che declameranno in versi il Futurismo. Ringraziamo anche le nostre collaborazioni artistiche di qualità certificata, ovvero il regista e drammaturgo Beppe Arena, Christina Magnanelli, direttrice della rivista artistica “L’Aperitivo Illustrato” ed Elio Conzadori , stimato esperto di eventi culturali».

A Palazzo Cattaneo torna l'appuntamento con il Vintage

U

na mostra mercato di abiti e accessori vintage con i venti migliori espositori d'Italia. L'iniziativa Vintage Vanitas, legata alla moda d'epoca è in programma a Palazzo Cattaneo, nel centro città, dal 22 al 24 maggio prossimi, con la sua seconda edizione. «Sono molte le novità di quest’anno» spiega l'ideatrice e curatrice dell'evento, Elisa Boldori. «Innanzitutto la manifestazione durerà un giorno in più. Poi anche gli appuntamenti musicali si sono moltiplicati: ogni sera abbineremo uno spettacolo alla mostra-mercato. Il primo giorno è dedicato a un pubblico sofisticato di operatori, ma l'esposizione è comunque aperta a tutti». Un'idea, quella del vintage, che piace al pubblico ‘‘esigente” ma anche ai tanti appassionati in cerca di vestiti retrò da abbinare a capi nuovi. Ed ecco perché Elisa Boldori ha deciso che l’appuntamento annuale diventerà doppio con un’ edizione in maggio e una in dicembre. «Ho deciso di riproporlo due volte all’anno, a inizio estate e a inizio dicembre». Per la seconda edizione di questa manifestazione, l'organizzatrice è ottimista. «“La scorsa edizione ha visto molti visitatori, oltre 2mila. Un buon numero essendo la prima edizione, su un totale di 20 espositori, tra cui figura il meglio del vintage italiano da A.n.g.e.l.o., famoso

la prima volta a Cremona il burlesque, vale a dire lo spettacolo teatrale d'origine Vittoriana in cui spiritose ragazze si spogliano (ma mai completamente!) sul palco dei teatri, combinando sapientemente sensualità e ironia in uno show dalla chiara impronta circense» rac-

che è ancora in via di definizione. Infine domenica, sempre da Quinto, sarà l'occasione di uno spettacolo all’insegna del jazz. Nonostante la crisi, il vintage sembra godere di buona salute. E' un momento propizio per i guardaroba delle stagioni passate, non

conta l'organizzatrice. Si potrà assistere al Cabaret super sexy anni ’40-’50 che proporrà infatti sexy e ammiccanti spogliarelli Vintage, mai volgari. Venerdì sera, a chiusura della mostra, la festa si sposterà all’osteria “di Quinto” con il gruppo Sugar Ray Dogs, che proporrà Rockabilly. Sabato ci sarà invece lo spettacolo di Burlesque, in una location

tanto perché riutilizzare capi datati fa risparmiare, quanto perché fa ragionare sull'abbigliamento come composizione che stimola la creazione di stili personalizzati. Senza dimenticare la dimensione quasi ludica dell'acquisto vintage. Chi va per mercatini sa bene quanto sia divertente la fase della ricerca del capo. Ognuno si sente un po' autore del suo modo di vestire.

Alcuni momenti della scorsa manifestazione a Palazzo Cattaneo

In primo piano accessori, gioielli e abbigliamento per il suo palazzo di tre piani a Lugo di Ravenna a Tara Vintage specializzata in lingerie anni 40 e 50». Anche quest’anno in primo piano abbigliamento, accessori, gioielli. «Ma non mancherà una vera e propria mostra, all’interno di palazzo Cattaneo, con i 33 giri decorati dai più famosi artisti del tatuaggi» con-

tinua Boldori. Chi al passato vuole tornare, indossando i bustini delle pin up, che vanno a valorizzare le forme femminili più sacre, avrà l’opportunità di farlo, perché sarà allestito un temporary shop, che aprirà e chiuderà in occasione della mostra, e che si occuperà di bustini confezionati su misura, puntando molto sul burlesque. Il burlesque e l'allure delle pin up degli Anni 50 saranno il leit motiv dell’edizione di quest’anno. «La manifestazione si avvale anche quest'anno della preziosa collaborazione con gli specialisti di eventi in stile retrò della milanese Voodoo Deluxe, con cui già l'anno scorso Vintage Vanitas aveva portato per

«Le donne di casa Rosselli», il libro La magnificenza del banchetto rinascimentale

E' stato presentato nei giorni scorsi il volume di Gianfranco Taglietti, «Le Donne di Casa Rosselli» (Edizioni Persico), dove si è inteso approfondire e divulgare il ritratto appassionato di figure femminili che, pur restando nell’ombra, hanno esercitato un ruolo importante nella vita spiri-

tuale, politica e culturale della famiglia Rosselli e della nazione italiana. Il volume del docente e ricercatore, Taglietti, ricostruisce le vicende delle donne della famiglia fiorentina di Carlo e Nello, che fornì allo sviluppo del pensiero liberalsocialista un contributo fondamentale.

A partire dal ritratto della scrittrice e patriota Amelia Pincherle Rosselli, fino alle vicende meritorie di Marion Cave, moglie di Carlo Rosselli; dalla minuta ma fortissima Maria Todesco, moglie di Nello Rosselli, alla figlia di Carlo e di Marion Cave, Amelia Junior, la grande poetessa.

Il 2 aprile alle ore 17 nella sala Maffei della Camera di Commercio di Cremona (ngresso in via Lanaioli 7), l’Accademia italiana della cucina, in collaborazione con la Cciaa, promuove un incontro, aperto a tutti, su «La magnificenza del banchetto rinascimentale». Per l'occasione saranno due gli illustri relatori: June Di Schino e Giancarlo Malacarne. June Di Schino, studiosa di storia

dell’alimentazione, docente universitaria, membro del comitato scientifico dell’Accademia italiana della cucina e autrice di numerose pubblicazioni, presenterà il suo ultimo libro Il cuoco segreto dei papi: «Bartolomeo Scappi», mentre Giancarlo Malacarne, storico e giornalista, direttore della rivista Civiltà mantovana illustrerà la figura di Bartolomeo Stefani, cuoco dei Gonzaga.


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Appuntamenti

Venerdì 27 Marzo 2009

Appuntamenti a Cremona e dintorni... ARTE & CULTURA

Fino al 28 marzo 09 cremona Mostra Transavanguardia, Citazionismo e altre esperienze negli anni 80 in Italia Orario: dal Lunedì al Venerdì dalle 9 alle 12,30 e dalle 15 alle 19; sabato e festivi dalle 17 alle 19 CrFondazione Città di Cremona (piazza Giovanni XXIII, 1). Fino al 28 marzo 09 pizzighettone mostra Nuvole tra le Mura Mostra di Autori Cremonesi di Fumetto In mostra tavole originali, schizzi preparatori e matite degli autori cremonesi Alessandro Fusari, Francesca Follini e Marco Morandi, pubblicati dal Centro Fumetto "A.Pazienza" nella Collezione 100% Schizzo. Dal Martedì al Sabato dalle ore 16 alle ore 18; domenica dalle ore 10 alle 12,00 e dalle 15 alle 18 Centro Culturale di Via Garibaldi 18. Fino al 29 marzo 09 cremona Mostra Opere di Federico Boriani Opere pittoriche " Il Po e la sua poesia " del''artista Federico Boriani. dal Lunedì al Sabato dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19. Domenica e Festivi dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 Centro Culturale San Vitale (piazza Sant'Angelo).

musica

27 marzo 09 soresina Concerto L'Amore sciocco. Arie di Operetta Il Club " Amici della Lirica Renata Tebaldi " presenta una serata musicale dedicata alle più famose Arie d' Operetta. Ore 21 - Teatro Sociale di Via Verdi, 23. 27 marzo 09 cremona Concerto Tra Concerto e Sinfonia, tra Sinfonia e Poema Sinfonico La Junge Deutsche Philarmonie presenta musiche di Joahnnes Brahms e Richard Strauss. Ore 20,30 Teatro Ponchielli.

ALTRO

Fino al 29 marzo 09 cremona Mostra I colori della natura di Cornelio Bertazzoli Trenta opere inedite in mostra del pittore cremonese Cornelio Bertazzoli eseguite negli anni Settanta e Ottanta. Dal martedì al sabato dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19; domenica dalle 17 alle 19 - Galleria d'arte "La Saletta" (corso Mazzini 55). 28 - 29 marzo 09 cremona Mostra il cantiere futurista Duegiorni artistico-culturale presso il Teatro Monteverdi e il Cafè Letterario Bohèmien (via palestro 3). vari appuntamenti a ingresso libero Fino al 31 marzo 09 cremona Mostra Guardare con gli occhi e Dipingere con il cuore Mostra d'arte con le opere della pittrice Rosalba Fogliazza D'Avossa, recentemente donate alle Acli Provinciali di Cremona. Dal Martedì al Sabato dalle 9 alle 18. Domenica dalle 10 alle 18 Sala Alabardieri di Palazzo Comunale. Fino al 4 aprile 09 cremona mostra Opere di Michele Munno Mostra delle opere dell'Artista pugliese Michele Munno. Dal Mercoledì al Sabato dalle 15,30 alle 19,30 Galleria d'Arte Daniela Rallo (piazzetta S.Abbondio, 1). Fino al 15 aprile 09 crema mostra Touchez la matière Mostra dello scultore Marco Lorandi. Opere di argilla e creta tra i chio-

29 marzo 09 cremona Concerto « Ah non sai da quanti affetti» Il Teatro d'opera dei compositori cremonesi. Concerto mattutino con le musiche di Francesco Bianchi, Giuseppe Gazzaniga, Stefano Pavesi eseguite dall'Orchestra Barocca di Cremona nell'ambito del progetto "Ricerca d'ascolto". Ore 11 - Sala San Domenico/Museo Civico Ala Ponzone.

stri e le sale del Convento San Domenico. Dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18; domenica dalle 14 alle 18 - Teatro Fondazione San Domenico (Piazza Trento e Trieste). Fino al 17 aprile 09 cremona mostra Opere di Hannelore Vantieghem Personale della famosa pittrice cecoslovacca H. Vantieghem dal titolo "A bridge too far". Dal martedì alla domenica dalle ore 15 alle ore 20 Galleria d'arte Love2Arts (presso Palazzo Cattaneo). Fino al 10 giugno 09 PIADENA ARCHAEO@TRADE ANTICHI COMMERCI IN LOMBARDIA ORIENTALE Panorama dei contatti tra antiche culture e degli spostamenti di materie prime e manufatti dalla preistoria al medioevo. Rete dei Musei Archeologici Piazza Garibaldi, 4 (Biblioteca). Orari: da lunedì a venerdì ore 8.30/13.30. Fino al 10 giugno 09 cremona Mostra L a Via delle Anfore. Il commercio di derrate alimentari a Cremona Orario: feriali : dalle 9 alle ore 18; festivi: dalle 10 alle 18; lunedì chiuso - sale del Museo Civico Ala Ponzone (Palazzo Affaitati - via U. Dati, 4). Fino al 14 giugno 09 cremona MOSTRA Darwin 1809/2009 Mostra scentifica per ricordare il bicentenario della nascita del grande scienziato. Orario: dalle ore 9 alle ore 13

dal martedì alla domenica Museo di Storia Naturale. 27 marzo 09 cremona incontro Francesco Begnis e Domenico Ferrari Ore 21 Parrocchia S. Giuseppe Piazza Aldo Moro, 10 28 marzo 09 cremona incontro Il Contributo dei Partigiani Cremonesi alla guerra di liberazione nelle valli piemontesi Dalle ore 9,30 e per l'intera giornata, con cena conclusiva Palazzo Comunale, Salone dei Quadri. 28 marzo 09 cremona incontro Spartiti Segreti Logge, Muratori e Musicisti. Convegno circa il Rapporto fra l'Arte dei Suoni e il fenomeno della Massoneria. Dalle 9 alle 18 - Palazzo Cittanova (corso Garibaldi, 120). Dal 28 marzo al 14 aprile 09 crema Mostra I Morandi artisti. Antonia e Giovanni Mostra d'arte dedicata ai famosi pittori Antonia e Giovanni Morandi. Orario: feriali: dalle 15 alle 19; festivi: dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 22 Santa Maria di Porta Ripalta. 28 e 29 marzo 09 cremona Giornate Fai per l'Arte Visita al Palazzo Magio-Grasselli di Via XX Settembre. Dalle ore 9,30 alle 17. 28 e 29 marzo 09 crema

Orario: dalle 10 alle 18 Palco del Teatro Sociale. 29 marzo 09 cremona Concerto DOMENICHE D'ORGANO Con l'organo orchestra Lingiardi (1877). Musiche di Bach. Organista: Marco Ruggeri. San Pietro al Po - Orari: ore 17.30.

29 marzo 09 pianengo Concerto Concerto dei Bluespots All'interno della Rassegna «Crema Blues», il concerto del noto gruppo "Bluespots". Ore 21,30 - Locale Musicale "Terzo Tempo" (via Roma, 13).

1 aprile 09 cremona Concerto L'Esuberanza teatrale di Beethoven e il romanticismo virile di Brahms La Mahler Chambers Orchestra tra le composizioni di due giganti della storia della musica, J.Brahms e L. van Beethoven. Ore 21 - Teatro Ponchielli.

29 marzo 09 soresina Concerto Seconda Giornata di Classificazione per Bande Musicali Il Coordinamento Bande Musicali di Cremona organizza una Giornata di Studio e Confronto fra le Bande musicali operanti su tutto il territorio cremonese.

2 aprile 09 cremona Concerto I Solitari di mina in Concerto Storica Reunion del gruppo muicale " I Solitari " che nel lontano 1959 affianco' l'esordiente cantante cremonese Mina, accompagnati dalla voce di Elena Ravelli. Ore 21 - Teatro Ponchielli. Costo: 10 euro.

29 marzo 09 pizzighettone Il Trovantico nelle Mura Tradizionale mercatino dell'antiquariato con mobili d'epoca, tappeti, porcellane e tessuti. Orario: dalle 9 alle 18 - Casematte delle Mura Spagnole.

Mercatino tradizionale di antiquariato e oggettistica. Orario: dalle 9 alle 18 - via Roma.

29 marzo 09 san bassano Lo Svuotasoffitte

SPETTACOLI

29 marzo 09 PESCAROLO TRADIZIONALE FIERA DELLA MADONNA DELLA SENIGOLA Gastronomia tipica all'Oratorio campestre della Senigola. Oratorio della Senigola - Orari: Ven/sabato: ore 20 - domenica ore 12.

28 marzo 09 CASALMAGGIORE TEATRO «DOMANI TI FARO' BRUCIARE» da "I fratelli Karamazov" di Dostoevskij Teatro Comunale Orari: ore 21. 29 marzo 09 crema teatro Cinderella Vampirella All'Interno della Rassegna teatrale San Domenico appuntamento domenicale per i piccoli e le famiglie con il racconto diretto da Francesco Mattioni. Ore 16 Teatro San Domenico. 29 marzo 09 casalbuttano teatro Sexy Slalom Spettacolo diretto da Beppe Arena con Pamela Prati. Ore 21 - Teatro Bellini (via Jacini, 25).

I Talenti artistici delle Donne Esposizione artistica al femminile, musica , confronti dialettici al fine di valorizzare la creatività femminile nel mondo della Cultura in qualità di Muse ispiratrici e inventrici del Bello. Orari: sabato 28 dalle 16 alle 20; domenica 29 dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19 Presso le Sale della Cittadella della Cultura. 30 marzo 09 cremona Incontro con Luciana Savignano Conversazione con uno dei miti d ella Danza contemporanea Luciana Savignano. Ore 17,30 - Sala dell'Albero di Palazzo Cattaneo. 30 marzo 09 crema Appuntamento in Libreria Incontro con Duccio Demetrio Conversazione con lo scrittore Duccio Demetrio esperto di discipline psicologiche e teoria dei linguaggi. Ore 21 - Libreria Simposio delle Muse (via Marazzi, 12). 2-3 aprile 09 cremona convegno nazionale Le politiche della fiducia I Piani Locali Giovani e lo sviluppo del paese Cremona, Centro culturale S. Maria della Pietà (piazza Giovanni XXIII). Dal 2 al 13 aprile 09 cremona mostra Aquiloni, i colori del vento Mostra fotografica di Franco Mammaria dedicata agli aquiloni. Orario: dal Lunedì al Sabato dalle 9 alle 18; domenica dalle 10 alle ore 18 - Sala Decurioni di Palazzo Comunale.

30 marzo e 1 aprile 09 cremona teatro Inglese e francese a Cremona: • Moon Beam (30 marzo) • The wizard of Oz (1 aprile) Compagnia Teatro Arte Orizzonti Inclinati. Adatto al 1° e 2° ciclo scuola elementare (durata 60') Orario: ore 9 e 11 (due recite) Teatro Filodrammatici. Costo: 7 euro. 1 aprile 09 cremona danza Upon Reaching the sun Coreografia presentata dalla compagnia israeliana Kibbutz Contemporary Dance. Ore 21 - Teatro Ponchielli. 1 e 2 aprile 09 cremona teatro Inglese e francese a Cremona: The lesson of Eugene Ionesco Compagnia Teatro Arte Orizzonti Inclinati. Adatto alle scuole medie superiori (durata 60'). ore 9 e 11 Teatro Filodrammatici. Costo: 7 euro.


Zibaldone Il 25marzo, su invito del Lyons Stradivari, Magdi Cristiano Allam ha tenuto una conferenza a Palazzo Cittanova. Magdi , non più vice direttore del Corriere della Sera, ha fondato il partito “Protagonisti per un’Europa cristiana”, che si presenterà con l’UDC alle prossime elezioni parlamentari. La relazione incentrata sulla storia della sua conversione già ampiamente descritta nel libro “Grazie Gesù”, è stata una trattazione di filosofia scolastica e tomista da parte dell’autore. Un personaggio, Magdi, un po’ medioevale nella sua impostazione, vicina chiaramente alla posizione vaticana, ma ben lontano dalle istanze moderne. E’ dal 1300 con Marsilio da Padova nel “Defensor Pacis” e anche prima , che si discute e si dibatte il tema della laicità dello Stato e comunque della distinzione dei due poteri. Ascoltare Allam è sembrato di ripiombare nella conflittualità tra il primato del Sacerdotium e la subordinazione del Regnum di antica memoria tomista. Magdi, catturato dalla politica del Centro Destra, leggasi Forza Italia e UDC, ha l’entusiasmo e l’in-

A cura del Circolo Culturale "Arcangelo Ghisleri"

Magdi Cristiano Allam genuità del neofita recentemente convertitosi alla religione cristiana. Nulla da eccepire sulla sua buona fede , ma la critica che gli si può muovere è la sua assoluta adesione alla Chiesa senza rilevarne alcun difetto e senza muoverle alcuna critica. Quando Magdi afferma, sostenendo quanto detto dal Papa all’Università di Ratisbona, che l’Islam ha diffuso la religione con la spada, dimentica di chiedersi quanta responsabilità abbia avuto purtroppo anche la Chiesa nel processo di scristianizzazione dell’Europa. Sovrapposizione del potere e ingerenza politica, sono temi che in passato hanno visto ampi dibattiti tra filosofi, politologi e teologi. Lo stesso don Lorenzo Milani in “Esperienze pastorali” criticava un certo comportamento ecclesiale responsabile del diffondersi del Comunismo. Spiace che Magdi Allam si affidi solo ad una prospettiva senza tener conto delle vari correnti che hanno invece vivifica-

Storia di Cremona - 6 di Giancarlo Corada

A “il Piccolo – Zibaldone” sembra interessante riproporre a puntate la ricca storia della città di Cremona ricorrendo all’opera scritta dal prof. Giancarlo Corada, noto storico cremonese, presentata il 17 dicembre del 2006 Lo dimostra l’organizzazione dell’Amministrazione comunale, come risulta dallo studio di ciò che resta del ricchissimo Archivio (diviso in due: i documenti più antichi e preziosi in Cattedrale, il resto in Palazzo comunale). Non dimentichiamo che il Comune, allora, era di fatto ed in buona parte di diritto, un piccolo Stato, che batteva moneta, prelevava le imposte, aveva una politica estera ecc. Gli uffici comunali di quegli anni producevano una quantità impressionante di scritture, preparate da decine di scrivani. Migliaia di pagine, ben classificate, utilizzabili e consultabili. Proprio negli anni di costruzione del Palazzo si passa dall’utilizzo caso per caso degli specialisti necessari all’amministrazione alla dotazione di servizi amministrativi permanenti, per la manutenzione di strade, lavori pubblici, polizia, zecca, gestione dei beni comunali, rifornimenti ecc. A parte i Podestà (e, prima, i Consoli) e pochi altri, non c’è una distinzione rigida tra (per usare termini di oggi) amministratori e dirigenti. I capi degli uffici erano cittadini scelti dai Consigli, cittadini che a rotazione (quasi mai per più di un anno, ma con possibilità di reiterazione), con una remunerazione, ricoprivano a tempo pieno questi ruoli. Al termine del periodo poteva esserci un sindacato del loro operato, obbligatorio per le magistrature finanziarie. Erano cittadini istruiti, con una certa precedente esperienza negli affari pubblici (maturata in genere nelle “societates”), di solito proprietari di terre e talvolta di signorie o dediti ai commerci o al maneggio del danaro (dalla banca all’usura). Quasi tutti pronti anche, spessissimo, ad esercitare l’arte della guerra, uno degli obblighi civici del tempo. * * * La difficoltà dell’amministrare era accentuata anche dalle dispute di carattere religioso ed ecclesiastico. Le questioni religiose erano allora strettamente legate a quelle civili. A Cremona e Milano aveva avuto nei secoli precedenti un grande sviluppo la “pataria”, un movimento religioso contro Vescovi e preti simoniaci e corrotti, forte anche in Toscana, grazie soprattutto all’azione dei monaci di Vallombrosa. Un movimento che in buona parte si affermò e vinse, che godette spesso del sostegno dei Papi, quando si manteneva entro certi limiti, che si intrecciò stabilmente con le aspirazioni all’autonomia ed all’affrancamento dall’autorità del Vescovo-Signore proprie di buona parte della classe dirigente comunale. Un movimento che coinvolse, a Cremona, Milano, Firenze, anche le donne. Non fu cosa dappoco in secoli in cui, come dicevamo, la condizione femminile era segnata da feroce sottomissione. A Cremona addirittura, lo ricorda come motivo di scandalo un fiero anti-patarino, Pietro Grasso, verso la fine dell’XI secolo (quindi agli albori dell’età comunale) una “muliercula”, una “donnicciuola”, di nome Albizia, predicava spesso al popolo dall’ambone del Duomo! Fermenti religiosi continuarono per il XII ed il XIII secolo. Erano sopratutti i “populares”, a ragione o a torto, ad essere accusati di eresia e di civettare con essa. In realtà non sempre è facile distinguere fra appelli ortodossi alla riforma della Chiesa e forme di aperta contrapposizione. Sia l’eresia che i movimenti ortodossi di riforma nascevano dalla stessa esigenza di personalizzare la religione, di esprimerla ed istituzionalizzarla in forme nuove, di espellere dalla Chiesa mondanità e corruzione. A Cremona, come altrove, in quei secoli molte questioni che noi oggi consideriamo di carattere sociale o civile, si ponevano anzitutto a livello religioso. C’è da dire che la classe dirigente comunale seppe gestire abbastanza bene questi contrasti, cogliendo ogni occasione per rafforzarsi ma comportandosi in genere con moderazione ed equità (se pensiamo ai tempi ….). . (segue al prossimo numero)

to e rinnovato il cristianesimo attraverso la critica. Pur condividendo alcune sue prese di posizione nei confronti di un comportamento spesso lassista da parte del mondo occidentale verso l’Islam, il rischio è che si arrivi allo scontro frontale. In fondo anche la Chiesa in passato ha usato la spada per diffondere il cattolicesimo. Da condividere anche l’accusa che

Allam fa nei confronti dei cattolici che non difendono i propri valori “non negoziabili”, cioè spirituali e cristiani. C’è da chiedersi però da quale parte debbano stare i cattolici. Il cardinal Bagnasco ha chiesto il rispetto verso il Papa, ma se si assiste ad un ritorno alla tradizione più anacronistica, la voce critica cattolica è bene che si faccia sentire senza essere giudicata dissacrante. Anche questo è un modo per cercare la verità, come fa Magdi. Lucia Zanotti

Colonnina di soccorso - 2 Racconto in due puntate di Vincenzo Montuori

(segue dal numero precedente) così era: al terzo tentativo, alla cornetta rispose una voce gentile ma un po’ gutturale con quell’accento metallico del Nordest italiano: trentina, friulana che snocciolava la solita formula: ”Qui soccorso ACI, sono Alessia” e così via. Come poteva ricostruire nella mente le fattezze di Alessia? Certamente si trattava di una ragazza piuttosto alta, efebica, con quella pelle luminosa delle donne di montagna, una che doveva esser chiusa in un mondo tutto suo, con quelle pupille azzurre e tendenzialmente inespressive; carina, sì ma un po’ algida. Però, una così, magari a prenderla dal verso giusto, con una gentilezza qualsiasi, finiva che si scatenava come la più passionale delle amanti. Le quattro e mezza e Giovanni era lì impantanato in quelle fantasticherie, combattuto tra la necessità di sollecitare i soccorsi e la tentazione di continuare a telefonare: con il passare delle ore, avrebbe forse potuto ascoltare altre voci femminili. Albeggiava dietro le colline che chiudevano il Trasimeno ad est quando dei fari lampeggianti blu, che vorticavano avvicinandosi a lui, lo fecero riscuotere: il carro attrezzi! Ne venne fuori l’autista, ancora impastato di sonno: - E’ stato lei che ha telefonato alle due e trenta?- Sì, ma son passate più di due ore, e …Mentre l’altro lo stava ascoltando, sopraggiunse frenando un alto mezzo di soccorso, con il guidatore che si sporgeva dal finestrino, apostrofando l’altro: - Amidani, sei già intervenuto tu?- Sì; sei sicuro che dovevi fermarti qui, Cestari?Intanto che discutevano, ecco fermarsi un carro attrezzi privato con un tipo che, sceso in fretta, si avvicinò agli altri due: - Sono stato contattato dal centralino dell’ACI; c’è qualco-

«il PICCOLO zibaldone» con l’obiettivo di recuperare negli abitanti di questa città un orgoglio delle proprie radici, senza scomodare ampolle e letture un po’ personalizzate della storia, inaugura una rubrica fissa dedicata ai grandi cremonesi che hanno segnato la Storia nei vari campi del sapere e della cultura. Corrado Stajano, giornalista e saggista italiano, è nato a Cremona nel 1930. Nella sua lunga carriera ha scritto per i maggiori quoti-

Venerdì 27 Marzo 2009

sa di grave qui?I tre cominciarono a confabulare, finché uno di essi si rivolse a Giovanni: - Ma lei, quante volte ha telefonato?- Tre volte, a distanza di tre quarti d’ora l’una dall’altra- rispose Giovanni, un po’ intimorito, cominciando a capire dove stava l’inghippo. - Ma benissimo - continuò quello che gli aveva rivolto l’ultima domanda – lei non doveva richiamare ma aspettare dopo la prima richiesta, fiducioso, perché noi arriviamo sempre, tardi, ma arriviamo comunque. E invece lei si divertiva a richiamare tanto per sentire la voce delle telefoniste, dica la verità? Sappia che ad ogni sua telefonata corrisponde un avviso di soccorso. In questo modo lei ha fatto svegliare tre di noi per una bella passeggiata notturna. Crede di averci buggerato tutti ma lei non la passa liscia! - Dai, Cestari, non ti scaldare!- intervenne Amidani, che era arrivato per primo: - Siccome la prima chiamata era diretta a me, sistemo tutto io; voi andate pure.Mentre quelli ripartivano sbuffando e bestemmiando, Amidani si voltò verso Giovanni: - Adesso lei rimane buono buono in macchina; io la carico sul carro fino all’officina Renault di Perugia. Per il pagamento sono 400 euro: cento per ogni volta che ha chiamato e cento per il servizio notturno. Se vuole, mi può firmare un assegno!A Giovanni non rimase altro che farfugliare delle scuse e sottoscrivere l’assegno. Intanto che stava seduto sulla macchina, sobbalzando a tutte le buche che l’autista sembrava volontariamente centrare sulla vecchia strada statale, inclinandosi sulle curve in modo da fargli venire il mal di macchina, Giovanni rimuginava: - Ah, le donne, che care … ma quanto costano! (Fine)

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Che cosa e’ mai la poesia? (Poeti allo specchio)

di Vincenzo Montuori

ERICH FRIED

Uno dei tanti scrittori di lingua tedesca che dovettero sottrarsi al dominio nazista, lasciando il proprio Paese per stabilirsi all’estero, riuscendo a tornare in patria solo dopo la fine del secondo conflitto mondiale (basti pensare al caso di Brecht) è ERICH FRIED. Nato a Vienna nel 1921, quando i nazisti nel 1938 occuparono il suo Paese, egli, di origini ebraiche, riparò a Londra, dove lavorò come operaio, chimico, bibliotecario, redattore di vari giornali e commentatore del programma in lingua tedesca della BBC dal 1952 al 1968. Tornato in Germania, Fried è morto a Baden Baden nel 1988. Dopo aver pubblicato alcune plaquette verso la fine della seconda guerra mondiale, lo scrittore si dedicò alla stesura del suo primo romanzo, Un soldato e una ragazza, composto nel 1948, ma pubblicato solo nel 1960. Intanto nel 1958, F. aveva pubblicato una prima vera e propria raccolta di poesie a cui affiancò ben presto lavori per il teatro, libretti d’opera, drammi radiofonici, esercitandosi in traduzioni dai poeti di lingua inglese del Novecento come Eliot, Plath , oltre che da Shakespeare.Dal punto di vista poetico, F. approfondì le tematiche del canto civile e della lirica didascalica e politica alla maniera di Enzensberger, da Germania del 1944 a Contestazioni del 1967 fino alle Cento poesie senza patria del 1978 e alle Poesie della collera e dell’amore del 1987. La sua attività di romanziere intanto proseguiva con Figli e pazzi del 1957 e Quasi tutto è possibile del 1975. L’ultima parte della sua vita è stata dedicata a riflessioni critiche sul teatro e a volumi di memoria come una sorta di autobiografia dal titolo Talvolta persino si rideva. Tempi e contrattempi della mia vita del 1986. Formatosi nella temperie drammatica del Terzo Reich, Fried è stato autore che ha avuto un ampio repertorio, dalla poesia pubblica a quella privata, un repertorio sempre sostenuto dalla sobrietà e dalla asciuttezza della sua lingua poetica che risulta a volte veloce e leggera, caratterizzata, com’è, dal guizzo della trovata epigrammatica e quasi surreale, da una sintassi immediata, così diversa dalle ampie e complesse arcate strutturali della poesia tedesca classica. Probabilmente, il gusto della battuta sarcastica, della clausola apparentemente ovvia di tanti testi derivava a Fried dalla frequentazione dell’opera di Brecht. Per l’autore, la poesia è solo in apparenza un “divertimento” e dalla sua fruizione possono dipendere sia la speranza che la disperazione: la poesia, in sé, è neutra ma proprio perché dipende da noi darle un senso, essa è il luogo delle infinite possibilità e, quindi, della l ibertà. Si legga, da E’ quel che è. Poesie d’amore di paura di collera del 1983, il testo che presentiamo in lingua originale e in traduzione: Gedichte lesen

Lèggere poesie

Wer von einem Gedicht seine Rettung erwartet der sollte lieber lernen Gedichte zu lesen Wer von einem Gedicht keine Rettung erwartet der sollte lieber lernen Gedichte zu lesen

Chi da una poesia si aspetta la salvezza dovrebbe piuttosto imparare a lèggere poesie

Chi da una poesia non aspetta alcuna salvezza dovrebbe piuttosto imparare a lèggere poesie

Orgoglio delle radici

Corrado Stajano diani e settimanali italiani, distinguendosi per le sue inchieste su temi politici e di costume. Negli anni Settanta collaborò anche con la RAI, per il settimanale 'Tv7' e per altri programmi di attualità. Entrato nel 1987 nel "Corriere della Sera" ne uscì nel giugno 2003 «per protesta in difesa del giornalismo libero». Senatore progressista dal 1994 al 1995 (esperienza che ha raccontato in Pro-

memoria, 1997), fece parte della Commissione antimafia. Per la Legislatura successiva, elezioni del 1996, rifiutò una nuova candidatura. Nel 1998 prese parte al film Aprile sotto la regia di Nanni Moretti. Ha pubblicato numerose opere che hanno avuto sempre come centro la società e la politica italiana con i loro drammatici e contraddittori risvolti. Tra le sue numerose opere ne segnaliamo in particolare due: Un eroe borghese.

Il caso dell'avvocato Ambrosoli assassinato dalla mafia politica (Einaudi, 1995) e Promemoria. Uno straniero in patria tra Campo de' Fiori e Palazzo Madama (Garzanti), Premio Viareggio1997.


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Televisione &Cinema

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Programmi televisivi da Sabato 28 a Venerdì 3 Marzo 2009

I

l comedy show impazza nella tv italiana. Dopo “buona la prima” con Ale e Franz su Mediaset, è arrivato “Grazie al cielo sei qui”, ovvero la versione italiana del format “Thanks God you are here”. Appuntamento la domenica sera alle 21.30. FORMAT Si tratta di uno show nato in Australia, che mette in scena l’arte del bluff, con una componente di dissimulazione scenica ancora più marcata rispetto allo spettacolo di Ale e Franz e la totale assenza di suggerimenti esterni al palcoscenico.

L’arte del bluff su La7 sfida lo show di Ale e Franz

definita e al cospetto di comparse che recitano secondo copione. I concorrenti dovranno prima di tutto rispondere alla fatidica “battuta” di apertura “Grazie al cielo sei qui!” e poi esaudire ogni input e aspettativa dei propri interlocutori con la sola forza della finzione

Sul palcoscenico attori e comparse si cimentano in “Grazie al cielo sei qui”

Il conduttore Leonardo Manera e a lato i giurati Ricky Tognazzi e Rita Rusic

Cinque attori (diversi) per ogni puntata irromperanno uno dopo l’altro sul palco, trovandosi in una situazione già

tv

raiuno

raidue

raitre

la 7

teatrale. A fare da padrona, dunque, è la “forza equivoca” della parola, come la commedia

sabato 28

dell’arte nonché la stessa commedia all’italiana ci hanno abituato ad apprezzare, nell’intento di coniugare divertimento e contenuto. In più, alla fine degli sketch una giuria composta da Ricky Tognazzi, Lina Wertmüller, Rita Rusic e dal critico cinemato-

domenica 29 Lunedi’ 30

grafico Paulo Roberto Boal proclamerà il vincitore tra i cinque attori. A condurre lo show è Leonardo Manera, uno dei comici più apprezzati di Zelig, che diventa protagonista alla concorrenza… La7, domenica ore 21.30

Martedi’ 31

TI PRESENTO I MIEI Risate con De Niro e Stiller Il film di Jay Roach fa parte del filone che comprende anche “Tutti pazzi per Mary”. Sulla falsariga di quel personaggio, Ben Stiller ha questa volta un partner d’eccezione, un cattivissimo Robert De Niro, pronto a tutto pur di non fargli sposare la figlia. LA TRAMA La storia infatti ha inizio quando Greg, infermiere di origine ebrea, chiede alla sua ragazza Pam, di sposarlo. Deve pe-

rò passare il test di Jack, il padre di Pam, un De Niro che interpreta professionalmente un personaggio di un’antipatia sovrumana. Il weekend avrà sviluppi inverosimili e demenziali grazie anche al gatto di Jack, l’himalayano Jinxie. Altre sor-

mercoledi’ 1

prese verranno da un altro matrimonio concomitante e dal fatto che l’intransigente papà afferma di essere un ex-agente della Cia anche se in cantina ha ancora una fornita strumentazione di spionaggio. Si tratta di un film che ha riscosso un enorme successo in America che ha ricevuto consensi anche in Italia. Italia 1, lunedì ore 21.10

giovedi’ 2

venerdi’ 3

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l'intervista. Attualita' intermezzo. Film tg la7 - sport 7 animal face off. Doc. jack frost. Telefilm una nuova casa per lassie. Film mollo tutto. Film tg la7 doctor*ology. Telefilm relic hunter. Telefilm "La croce di Utu - L'ultimo contatto" la quarta guerra. Film tg la7 / m.o.d.a.

10.10 10.30 12.30 13.00 14.05 16.00 18.05 20.00 20.35 21.30 23.30 23.40 00.50 01.25

la settimana. Attualita' tipi da spiaggia. Film tg la7 - sport 7 anni luce. Documentario new tricks. Telefilm shiloh, un cucciolo per amico. Film uragano. Film Tg La7 - sport 7 chef per un giorno grazie al cielo sei qui sport 7 reality. Attualita' sport7 / tg la7 il grido. Film

10.05 10.10 10.30 11.30 12.30 13.00 14.00 16.20 17.20 19.00 20.00 20.30 21.10 23.25 00.30

punto tg due minuti un libro fx. Telefilm matlock. Telefilm Tg La7 - sport 7 l'ispettore tibbs. Tf la guerra di troia. Film mac gyver. Telefilm atlantide. Documentario jag. Telefilm Tg La7 otto e mezzo. Attualita' l'infedele. Attualita' delitti. Documentario tg la7

10.10 10.30 11.30 12.30 13.00 14.00 16.00 17.00 19.00 20.00 20.30 21.10 22.45 23.40 01.10

due minuti un libro fx. Telefilm matlock. Telefilm Tg La7 - sport 7 l'ispettore tibbs. Tf grandi manovre. Film mac gyver. Telefilm atlantide. Documentario jag. Telefilm speciale Tg La7 otto e mezzo. Attualita' crossing jordan. Tf cold squad. Telefilm victor victoria. Varieta' tg la7 - otto e mezzo

10.15 10.30 11.30 12.30 13.00 14.00 16.00 17.00 19.00 20.00 20.30 21.10 23.40 01.00 02.05

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10.15 10.30 11.30 12.30 13.00 14.00 16.00 17.00 19.00 20.00 20.30 21.10 23.15 01.30

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Venerdì 27 Marzo 2009

cinema programmazione settimanale cremona Megacine CremonaPo (199.404.406) www.cremona.megacine.it • Gran Torino • I Mostri Oggi • La Verità È Che Non Gli Piaci Abbastanza • La Pantera Rosa 2 • Push • The International • Two Lovers Tognazzi (0372 458892) • Gran Torino • Push

Filo (0372 411252) • Il Caso Dell'infedele Klara Martedì 10 Marzo: Valzer con Bashir (5euro) Multi Starplex Gadesco (0372 838295) • I Mostri Oggi • Il Caso Dell'infedele Klara • Push • La Pantera Rosa 2 • La Verita' E' Che Non Gli Piaci Abbastanza • Diverso Da Chi • La Matassa

crema Porta Nova (0373 218411) www.multisalaportanova.it • I Mostri Oggi • Impy Superstar • La Verita' E' Che Non Gli Piaci Abbastanza • Diverso Da Chi • The International • Gran Torino • La Matassa Rassegne settimanali "Ora o mai più" (lunedì) The Millionaire "Cineforum" (martedì) Frozen River "Over 60" (mercoledì) I Mostri Oggi

"Cineforum" Verso l'Eden

(giovedì)

PUSH

Di Paul McGuigan La Eagle Pictures propone un thriller fantascentifico che sprofonda nel pericoloso mondo dello spionaggio psichico, nel quale persone con poteri paranormali trovano il modo di muovere gli oggetti con il pensiero, prevedere il futuro, creare nuove realtà e uccidere senza toccare le vittime. Queste persone abbandoneranno gli Stati Uniti e si rifugeranno a Hong Kong, per sfuggire ad un organizzazione che vuole catturarli. IL CAST Sul set diretto da Paul McGuigan, recitano Chris Evans, Dakota Fanning, Camilla Belle, Cliff Curtis, Djimon Hounsou, Maggie Siff, Joel Gretsch, Hal Yamanouchi, Scott Michael Campbell, Neil Jackson, Nate Mooney, Colin Ford, Corey Stoll e Brandon Rhea.

pieve fissiraga Cinelandia (0371 237012) www.cinelandia.it • Teza • Dall'altra Parte Del Mare • Push • I Mostri Oggi • Cenci In Cina • Il Caso Dell'infedele Klara • Racconti Incantati • Il Primo Gionro D'inverno • Two Lovers

spino d’adda Vittoria (0373 980106) • La Matassa • Caos Calmo (martedì)

CINEMA – Enrico Oldoini ripropone le caricature dei vizi italiani

“I mostri oggi” come quelli di Dino Risi

Il film “I mostri oggi” va considerato a tutti gli effetti il terzo capitolo del filone iniziato nel 1963 con “I mostri” di Dino Risi e “I nuovi mostri” (1977), diretto a sei mani da Dino Risi, Mario Monicelli ed Ettore Scola, capisaldi della commedia all'italiana in pillole. LA TRAMA Anche in questo caso, in sedici episodi, vengono messi in mostra tutti i vizi, le debolezze e le

paure dell’Italia contemporanea. Perché passano gli anni, passano i decenni, ma i difetti che affliggono l’Italia sono sempre gli stessi, qui illustrati in episodi divertenti, amari e grotteschi: cinismo, avidità, indifferenza, falso perbenismo, cialtroneria, vanità e così via. Ciascun episodio, di durata e struttura diverse, ruota intorno a delle figure centrali, in genere caricaturali, che saranno interpretate da tre attori principali (Diego Abatantuono, Giorgio Panariello e Claudio Bisio), i quali compariranno sia alternativamente che insieme, così come in altri episodi con Sabrina Ferilli, Angela Finocchiaro, Carlo Buccirosso e molti altri ancora... Alcuni episodi sono assai brevi e fulminanti ed hanno la durata e la struttura di uno sketch, altri presentano invece le costruzioni più elaborate di un racconto.

sabato 28

canale 5

italia 1

rete 4

SOL REGINA po

31

Genere: Commedia

di Enrico Oldoini

Cast: Diego Abatantuono, Sabrina Ferilli, Claudio Bisio, Carlo Buccirosso, Angela Finocchiaro, Giorgio Panariello Durata: 102 minuti Produzione: Warner Bros Italia 2009

Giovanni Biondi

Dentro le notizie...

Nell'ambito della trasmissione «Dentro le notizie», in onda su Telesolregina, l'assessore provinciale con delega all'ambiente e allo sport Giovanni Biondi farà il punto sui principali eventi accaduti sul nostro territorio. • Amianto, la discarica va avanti; • Soresina: Ariadello, intesa sul parco; • Castelleone: Serio Morto, un ecomuseo; • Stagno Lombardo; Il territorio come ecomuseo, Domenica la presentazione; • Cremona: Soldi dalla Provincia per comprar casa; • Casalmorano plaude alla tangenziale sud; • Cremona: La Provincia per lo sport - Stanziati 15 mila euro a favore di 12 società e 20 manifestazioni locali. La trasmissione va in onda sono il venerdì alle ore 23.10, replicata il sabato alle ore 12 e la domenica alle ore 17.30.

Sopra una scena del film con Claudio Bisio e Diego Abatantuono, a lato la locandina

domenica 29 Lunedi’ 30

Martedi’ 31

mercoledi’ 1 giovedi’ 2

venerdi’ 3

08.50 09.30 10.00 13.00 13.45 14.10 15.30 18.50 20.00 20.30 21.10 24.00 01.30

loggione. musicale nonsolomoda. Attualita' super partes tg5 - meteo 5 grande fratello amici. Reality verissimo. Attualita' chi vuol essere milionario edizione straordinaria Tg 5 - meteo 5 STRISCIA LA NOTIZIA la corrida - dilettanti allo sbaraglio maurizio costanzo show tg5 notte/meteo5

08.00 08.50 09.45 13.00 13.35 14.10 16.30 18.50 20.00 20.40 21.30 23.30 01.30

tg5 mattina LE FRONTIERE DELLO SPIRITO. attualita' verissimo. Attualita' Tg 5 - meteo 5 grande fratello amici. Reality questa domenica chi vuol essere milionario edizione straordinaria Tg 5 - meteo 5 paperissima sprint la fattoria. Reality maurizio costanzo show tg5 notte/meteo5

11.00 13.00 13.40 14.00 14.10 14.45 16.15 18.50 20.00 20.30 21.10 00.20 01.30

forum. attualita' Tg5 - meteo beautiful. soap la fattoria. Reality centovetrine. Soap uomini e donne. Reality pomeriggio cinque (18.00 tg5 minuti ) chi vuol essere milionario edizione straordinaria Tg 5 - meteo 5 striscia la notizia grande fratello mai dire g.f. tg5 notte/meteo5

11.00 13.00 13.40 14.00 14.10 14.45 16.15 18.50 20.00 20.30 21.10 01.30

forum. attualita' Tg5 - meteo beautiful. soap la fattoria. Reality centovetrine. Soap uomini e donne. Reality pomeriggio cinque (18.00 tg5 minuti ) chi vuol essere milionario edizione straordinaria Tg 5 - meteo 5 striscia la notizia squadra antimafia palermo oggi. Fiction tg5 notte/meteo5

11.00 13.00 13.40 14.00 14.10 14.45 16.15 18.50 20.00 20.30 21.10 23.20 01.30

forum. attualita' Tg5 - meteo beautiful. soap la fattoria. Reality centovetrine. Soap uomini e donne. Reality pomeriggio cinque (18.00 tg5 minuti ) chi vuol essere milionario edizione straordinaria Tg 5 - meteo 5 striscia la notizia ti va di ballare?. Film matrix. Attualita' tg5 notte/meteo5

11.00 13.00 13.40 14.00 14.10 14.45 16.15 18.50 20.00 20.30 21.10 00.20 01.00

forum. attualita' Tg5 - meteo beautiful. soap la fattoria. Reality centovetrine. Soap uomini e donne. Reality pomeriggio cinque (18.00 tg5 minuti ) chi vuol essere milionario edizione straordinaria Tg 5 - meteo 5 striscia la notizia grande fratello mai dire g.f. nonsolomoda. attualita'

11.00 13.00 13.40 14.00 14.10 14.45 16.15 18.50 20.00 20.30 21.10 23.30 01.30

forum. attualita' Tg5 - meteo beautiful. soap la fattoria. Reality centovetrine. Soap uomini e donne. Reality pomeriggio cinque (18.00 tg5 minuti ) chi vuol essere milionario edizione straordinaria Tg 5 - meteo 5 striscia la notizia i cesaroni. Telefilm matrix. Attualita' tg5 notte/meteo5

10.45 11.15 12.25 13.00 13.40 14.15 16.10 17.55 18.30 19.00 20.30 22.45 00.35 01.30

dharma & greg. Telefilm v.i.p. Telefilm studio aperto - meteo studio sport - tg.com la vita secondo jim batman & robin. Film air bud 3. Film selvaggi. Telefilm studio aperto - meteo casper. Film madeleine - il diavoletto della scuola. Film cobra. Film oktagon milano poker1mania

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cartoni animati robin hood. Telefilm grand prix studio aperto - meteo mr. bean motociclismo: gp test invasion: il giorno delle locuste. Film asterix conquista l'america studio aperto - meteo io, me e irene. Film colorado. Varieta' le iene. Varieta' studio sport

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11.30 11.40 13.30 14.00 14.05 15.00 17.00 18.00 18.55 19.35 21.30 23.40 00.20

tg4 - vie d'italia christy - return to cutter gap. Film Tg 4 - meteo 4 pomeriggio con rete4 il tribunale di forum poirot . «Delitto in cielo» detective monk. Telefilm documentario Tg 4 - meteo 4 walker texas ranger law & order: unita' speciale. Telefilm guida al campionato passwo*rd. Attualita'

09.20 11.20 11.30 11.40 12.10 14.00 16.30 18.55 19.35 21.30 23.35 01.20 01.35

Santa Messa campania. Documentario Tg 4 - notizie traffico Pianeta mare Melaverde / Tg 4 - meteo la famiglia kennedy il giorno dello sciacallo tg4 - meteo 4 colombo. Telefilm «Alle prime luci dell'alba» siska. Telefilm rollerball. Film tg4 rassegna stampa drum - l'ultimo mandingo. Film

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11.40 12.25 13.30 14.00 15.00 15.50 18.40 20.20 21.10 23.35 01.40 02.35

un detective in corsia renegade. Telefilm Tg 4 - meteo 4 il tribunale di forum wolff. Telefilm gli implacabili. Film tempesta d’amore. Soap (all’interno 18.55 tg4) walker texas ranger il mandolino del capitano corelli. Film wolf - la belva e' fuori tg4 rassegna stampa chi dice donna dice donna. Film

10.30 11.30 11.40 12.25 13.30 14.00 15.00 15.50 16.20 18.40 20.30 21.10 23.25 01.15

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10.10 10.30 11.30 11.40 12.25 13.30 14.00 15.30 18.40 20.20 21.10 23.50 01.30 01.55

febbre d'amore. Soap my life. Soap tg4 notizie traffico un detective in corsia renegade. Telefilm Tg 4 - meteo 4 il tribunale di forum dalla terrazza. Film tempesta d’amore. Soap (all’interno 18.55 tg4) walker texas ranger cellular. Film il colore del crimine tg4 rassegna stampa l'uccello migratore

08.30 redazionali vendite 12.00 Obiettivo Notizie - TG 12.45 Cucinoone 13.30 Obiettivo Notizie - TG 14.30 Videoone 16.00 Obiettivo Notizie - TG 17.45 Viaggioone 18.00 Cinemaone 19.00 Obiettivo Notizie - TG 19.15 Truccoone 20.30 Obiettivo Notizie - TG 21.00 Dentro le notizie 22.30 Obiettivo Notizie - TG

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10.00 Dentro le Notizie 11.00 Santa messa 12.00 Obiettivo Notizie - TG 12.30 Il vangelo alla prova 13.30 Obiettivo Notizie - TG 14.00 Film 16.00 Obiettivo Notizie - TG 17.30 Obiettivo Judo 19.00 Obiettivo Notizie - TG 19.25 Obiettivo Show 20.30 Obiettivo Notizie - TG 21.00 Obiettivo territorio 22.30 Obiettivo Notizie - TG

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Coffee Break

Venerdì 27 Marzo 2009

IL CASO E’ definito troppo effemminato: meglio Amendola di Brad Pitt

I

di Emilia Codignola

l macho latino è ormai da anni caduto in disgrazia. Quello che una volta veniva definito il “sesso forte” (definizione oggi non politically correct), ha subìto una mutazione, tanto da crollare nella considerazione del planetario femminile. I NUMERI Da un’indagine realizzata dal mensile Playboy emerge chiaramente che alle donne non piacciono gli uomini di oggi e che rimpiangono il ma-

Alle donne italiane non piace il maschio di oggi

schio di una volta. I giudizi sono impietosi: troppo effemminati (per il 52% delle intervistate) e “molli” (36%), ma anche “mammoni” (51%) e permalosi (39%). Insomma, l’eccessiva cura per l’estetica e la troppa dipendenza dalle mamme hanno esasperato l’ormai ex sesso debole, visto che la stragrande maggioranza delle intervistate non accetta più questa etichetta. SORPRESA La nostalgia dell’uomo ruspante e per nulla costruito viene confermata da questo dato: le donne ritengono Claudio Amendola più sexy di Brad Brad Pitt, sex symbol del cinema americano Pitt e Bruce Willis.

sportcafè

GATTUSO, un esempio

Il calcio italiano deve ritrovarsi in Gennaro Gattuso e non in Zlatan Ibrahimovic. Il primo sputa sangue in mezzo al campo da anni come facevano grandi mediani del passato (Oriali, Trapattoni e Furino su tutti), si carica la squadra sulle spalle quando è in crisi e per riconoscenza a chi gli ha regalato fama e denaro, è disposto a tutto. L’altro, artista del pallone, fa la voce grossa solo con i deboli, mentre diventa un coniglio con i grandi. In Europa sparisce spesso dal campo (sia con l’Inter che con la Svezia) e pensa solo a guadagnare di più. Malgrado sia il recordman nei guadagni.

Claudio Amedola

Giulio Cesaroni simbolo della Garbatella affascina quindi di più della bellezza costruita da Hollywood. Ma c’è di più. I maschi italiani di oggi sarebbero “ossessionati

dalla cura per il loro corpo ed esageratamente attenti all’estetica” (52%) e “poco passionali” (21%). Un panorama poco gratificante, che dovrebbe far riflettere…

LA STORIA Valentina Vezzali si conferma campionessa difficile da eguagliare

Dalla tv alla pedana in poche ore per un altro trionfo

Valentina Vezzali con il maestro di ballo Samuel Peron

Valentina Vezzali, un esempio da seguire. La sua serietà non è mai stata messa in discussione, ma la partecipazione allo show “Ballando con le stelle” certamente ha fat-

to storcere il naso a molti sportivi. Cimentarsi in un’esperienza diversa non è però reato, soprattutto se affrontata con dignità e senza dimenticare chi si è.

CRITICHE Eppure Valentina, che per il ballo non è proprio portata, è stata duramente attaccata dai giudici, manco fossero Carla Fracci e Rudolf Nureyev. La jesina ha incassato tutto e come se fosse in pedana, ha lavorato sodo per migliorarsi. Mai una parola fuori posto o un cenno di stizza di fronte a tanto astio, anche delle colleghe che l’hanno attaccata di essere raccomandata. Forse perché si è sempre fatta benvolere da tutti, è stata premiata dal pubblico e la sua eliminazione è arrivata dopo molte puntate. L’EXPLOIT Durante le ultime settimane spese a ballare, la Vezzali si è però sempre allenata anche nella scherma, disciplina che le ha regalato ben cinque medaglie d’oro olimpiche. Ma quello che ha fatto domenica ha del clamoroso. Terminata l’ultima puntata di “Ballando

La Vezzali abbraccia l'avversaria dopo la vittoria di Torino

con le stelle”, a notte fonda è partita da Roma per raggiungere Torino dove ha gareggiato in Coppa del Mondo. E una volta in pedana è tornata la campionessa di sempre. Una

dopo l’altra ha stroncato le avversarie e malgrado la notte insonne, ha ottenuto il suo 63° successo in Coppa, record dei record. Complimenti davvero.

Gattuso (a sinistra) e Ibrahimovic

DOUBLE FACE Gattuso non ha mai dimenticato chi era e sensibile ai problemi degli italiani, è pronto a tagliare il proprio ingaggio milionario: «La mia famiglia - ha rivelato Gattuso - farebbe fatica ad arrivare alla fine del mese senza il mio contributo. La crisi è un problema che tocca tutti e anche noi calciatori abbiamo il dovere di ridimensionarci. Nessuno dovrà sentirsi obbligato a fare come me, però la crisi esiste e credo che sarà inevitabile sedersi ad un tavolo per affrontare la situazione». Bravo Gennaro, purtroppo temiamo che non saranno tanti a seguire il tuo proposito. Non certamente Ibra, che medita di lasciare l’Inter e di aumentare un ingaggio spropositato. Lui che non ha regalato l’unico alloro che Moratti sogna (la Champions League) e che fedele al suo modo di essere, non si affeziona ad alcun club. Non dimentichiamo che è stato il primo a fuggire dalla Juventus dopo “Calciopoli”. Gattuso è un esempio per i giovani, Ibra no, ma temiamo che sia il secondo ad affascinare maggiormente i nostri ragazzi. Speriamo di no… fa



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Sport&Sport

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Ritorna la nazionale: quella azzurra e quella rossa

Il giro d’Italia senza Armstrong? In molti sperano

I

Il ciclista texano tornato a correre alla bella età di 37 e dopo tre anni di pausa, era tornato in Europa, praticamente in Italia, per riportare in USA qualche chilo di cartamoneta: lire, franchi, marchi e pesetas, tutti in euro, e in assegni, che si fa più presto a contarli. L’ha fregato il Giro di Castillia y Leon in Spagna, dove si era recato per arrotondare le ingenti spese della sua trasferta europea - un procuratore, un segretario, un addetto stampa, un medico, due guardie del corpo -. Gente che fa colazione alla mattina con quattro uova al burro, un piatto o due di granoturco arrostito, un litro di latte, due caraffe di spremute varie, più qualche stuzzichino con beveroni durante la giornata e la ricca cena, pudding, stufati, bistecche alte un dito verticale, frutta esotica e di stagione, e ancora beveroni, qualche bottiglia di champagne millesimato ecc. il tutto nei migliori alberghi. L’eccetera riguarda le medicine anticolesterolo e antidoping, e gli stipendi in dollari. Diciamo circa 100/150mila al giorno. Per fortuna c’è anche lo stipendio ( top secret ) della Astana diretta da Johann Bruyneel, almeno la benzina e i biglietti aerei sono fuori dal libricino della spesa. Il Direttore ha annunciato “ Subito in Texas, la frattura non presenta complicazioni, guarirà presto” E’ proprio quello che sperano tutti i suoi, meno i colleghi di Giro e Tour. * * * Sabato la nazionale dei pedatori agli ordini di Lippi , va in Montenegro forse più per un allenamento che per un confronto di cartello, anche se non si può sapere prima ciò che avverrà dopo. Poi il 4 aprile ci sarà l’incontro con l’Irlanda e il suo attuale allenatore, al secolo Giovanni Trapattoni : sono curioso di scoprire se vincerà il

le dimissioni di mondonico Questo spazio doveva ospitare un altro comunicato stampa della Cremonese: Oggi la sua pubblicazione non ha più ragione. L’Editore mi chiede una nota a proposito delle dimissioni di Mondonico. La notizia mi ha sorpreso, tanto che per non scrivere banalità preferisco riflettere. Rimando i miei ghirigori mentali a dopo la conferenza stampa di oggi (Venerdì 27) e alla prossima partita di campionato. In bocca al lupo a Roberto Venturato. Tutti noi del Piccolo U.S. Cremonese S.p.a. Comunicato Stampa del 26 Marzo 2009 Il sig. Emiliano Mondonico, in mattinata, ha rassegnato le sue irrevocabili dimissioni nelle mani del Presidente Cav. Giovanni Arvedi. Il sig. Mondonico ha sottolineato che la sua decisione scaturisce essenzialmente dal grande amore che lo stesso nutre verso i colori grigiorossi, ai quali si sente indissolubilmente legato, e dal profondo rispetto verso il cav. Arvedi. Il sig. Mondonico, certo di avere fatto per intero il proprio dovere, ha inoltre esternato il sincero auspicio che il suo gesto possa servire a rasserenare tutto l’ambiente sportivo e consentire il raggiungimento dei migliori risultati. Il Cav. Arvedi ha preso atto con grande amarezza della decisione del sig. Mondonico e ritiene doveroso riconfermare che non lo ritiene unico responsabile della delicata situazione tecnica. Ritiene altresì doveroso ribadire a Mondonico l’amicizia, la stima e la gratitudine per il lavoro svolto assieme al suo personale apprezzamento per la serietà umana e professionale con cui ha affrontato il difficile incarico affidatogli il 16 dicembre 2008. La Società comunica che la squadra è stata affidata al Signor Roberto Venturato. Il nuovo allenatore sarà presentato ufficialmente domani. (Venerdì 27 per chi legge, n.d.r.)

do e dell’urlo ( 1982) Tardelli. Per il grande calcio di serie A niente di nuovo, tranne l’ultima trovata di Mourihno che oltre ad essere un gran campione di antipatia è anche un bravo allenatore e riesce sempre a fare titoloni sui giornali specializzati. Sembra rientrare la dichiarazione sussurrata dai ignoti piccoli scrivani

La nuova Ferrari F60 2009

sigaro del toscano ( ma fuma roba di Cuba ) o la bottiglietta dell’acqua santa lombarda del campione dei fischi col mignolino, coadiuvato da un altro toscano campione del mon-

Eugrigna

fiorentini secondo la quale Ibrahimovic, slavo nato in Svezia, voleva lasciare l’Inter per il Real. Moratti jr. è refrattario alle insinuazioni della stampa pro Juve ( Gazzetta,

Tuttosport, Corrierone, La Stampa) e a quella pro Milan, tutte le trasmissioni dei canali del biscione, più qualche transfuga della TV di Stato, speranzoso di un miglioramento negato a Roma dove vige la regola del raccomandato. * * * Domenica ritornano in pista a Melbourne quegli aerei senza ali ma con le ruote che si chiamano Bolidi di Formula. Ma già oggi ci sono le prime avvisaglie sui giornali di tutto il mondo e su un migliaio di stazioni TV. In tutte le lingue conosciute, tranne i dialetti maori, africani e degli indios. Da noi non mancano le pronunce dialettali delle varie regioni di appartenenza dei conduttori. Per Rai Uno ci sarà sempre Stella Bruno, piccoletta pacioccona ma menagramo di grande rilievo. Comincio a pensare che a Roma i suoi colleghi siano tutti contenti di saperla lontana almeno nei giorni intorno ai 17 gran premi di quest’anno. 17 X 7 = 119 giorni di relativa calma nei corridoi di Saxa Rubra e dintorni. Qualche fibrillazione negli stand della Rossa. Luca Cordero di Montezemolo Presidente Fiat, Ferrari, e tra l’altro della FOTA ­Formula One Team Asssociation – ha zittito tutte gli attacchi alla FIA –Federation International Automobiles- che voleva introdurre regolamenti cervellotici, secondo Briatore e Williams, che sono anche a capo della lotta alla Brawn per un sospetto diffusore posteriore di potenza che sarebbe illegale. Dichiara di essere fiducioso nella nuovissima creatura di Maranello “ Sono un presidente sofferente ( non è il solo, vero Giovanni Arvedi ?) continuo a telefonare non potendo essere sul posto e continuo a rompere le scatole a tecnici e piloti “. Rompi, conte Luca, che intanto chiudi i bilanci della tua superfabbrica con un attivo da far invidia a colossi come Mercedes e Toyota, per tacere di General Motors. Continua imperterrito a rompere, purché le rosse restino sempre in cima ai pensieri dei tuoi operai e ai sogni -viola- delle loro concorrenti.

il calcio

La canzonetta di Legnano 3 a 1, e via tornare

I

l primo a non crederci è stato Stefano Olgiati, AS del Legnano, gentile come pochi ne ho incontrati in trasferta, vero Luca P.? Chi mi legge avrebbe dovuto sentire il suo urlo di gioia incredula al gol del sorpasso sulla nostra truppa. Il secondo a convincersi, riluttante, che le cose si erano messe male sono stato io, che dopo un quarto d’ora gia soffrivo impaziente: avevo contato i nostri in dieci, col portiere, vista la presenza del “ palo “ da 1,90 circa per un quintale di peso, circa anche quello, ma in difetto. Correre gli suona come bestemmia, camminare in campo va bene, meglio se lentamente. Smentisco sia acrobatico l’assist per Saverino, che è stata solo una piroetta gestita dal caso. Il Save aveva già sbausciato un rigore, con conseguente finta disperazione: eravamo verso la mezz’ora. Il suo gol avrebbe cambiato la partita, anche se non esiste mai la riprova. Poi per noi è maturata solo la seconda inutile legnanata di Guidetti alla gamba di Enow: l’arbitro di Lucca (?) cambia due cartellini gialli “conquistati” in sette minuti con un rosso. Si gioca in nove.

Eugenio Grignani

Classifica lega pro 1 • divisione A •

Cesena Pro Patria Reggiana Ravenna Spal Novara Padova Pergocrema Verona Lumezzane Cremonese Monza Portogruaro Legnano Pro Sesto Lecco Sambenedettese Venezia (-4)

47 45 42 41 40 37 37 37 36 33 32 32 32 29 28 25 22 20

chi per sperare non dico nella vittoria ma nemmeno nel pareggio. Archiviato in borsa il libro degli appunti e delle riflessioni arriva la terza legnanata su un tiro da lontano deviato fortunosamente nell’angolino basso della nostra porta: In casi simili all’incolpevole portiere quasi mai riesce bene il suo lavoro. Infatti Paoloni (che aveva già sventato tre dispiaceri

Il DG Sandro Turotti annuncia un mini silenzio-stampa. ( Foto Pedroni )

Inizio del 2° tempo e unico tiro di Riganò verso la porta del Legnano: l’inutile gigante pagherà lo sforzo riposando per il resto della sua permanenza in campo, con il nove sulla schiena, numero che si avvicina ai tramezzini consumati quasi ogni sera da Ugo Grill ( così dicono ) ma che ricorda quanti giocatori abbiamo in campo. Con la manata di Pesaresi in area nel tentativo di sostituirsi a Paoloni e il crepacuore per il rigore del pareggio avversario, non si gioca più.La Cremonese resta in otto, e dopo l’atto di sola presenza di Temelin scende a sette giovanotti in campo. Troppo po-

a una cinquantina di tifosi presenti, compresi alcuni scriba e i fotografi) con Fietta e il giovanissimo Fanfoni è risultato tra i pochi all’altezza della professione scelta. Lombardo, detto Attila, contro le sue stesse previsioni, si è rivelato degno del nomignolo che gli avevano affibbiato in tempi non tanto remoti. Per la Cremonese di domenica si è rivelato quasi peggio del re degli Unni all’assalto di Roma. L’ho salutato con piacere, pur essendo dispiaciuto. Mi ha pregato di ricordarlo ai miei lettori, e qui chiudo obbedendo al suo desiderio e alla mia promessa.

Coppa Italia. Ore 20,30 di mercoledì, intorno allo stadio è tutto calmo, forze dell’ordine in relax, tranne un giovane “vigile”, probabilmente di prima nomina, alla transenna d’angolo di via Persico tutto compreso nel suo dovere. Mi arrampico fino alla mia postazione solita, ho il tempo e la fortuna di ricordare un brano di Senofonte scritto in greco 500 anni prima di Cristo, che qui trascrivo dopo quasi 2450:anni.”Il caso non svela mai nulla, gli uomini trovano il meglio poco per volta”, non sia esagerato usarlo per un fatto di sport , soprattutto quando si tratta di giovani.. Allo Zini poca voglia di applaudire gli 11 grigiorossi in campo, per fortuna nessuna voglia di insultare gli 11 ospiti. Il gemellaggio tra le due tifoserie gestito da Vito Raina e Graziella

Giuliani del Club Attilio e Domenico Luzzara lascia ben sperare per la partita di ritorno a Sorrento. I 700 ragazzi delle giovanili hanno sostenuto la prima squadra, che ha giocato con vivacità anche se non ha coronato al meglio il suo impegno. Guidetti non è riuscito a ritrovare il dolce piacere del gol, ancora una volta la sorte gli si è rivelata ben amara. Morfeo è sempre atteso con speranze forse superiori alla realtà attuale, anche se sono convinto della sua classe che presto lo abbraccerà di nuovo. In campionato deve scontare ancora la severa punizione che gli hanno inflitto, ma per fortuna l’ammonizione di mercoledì sera non priverà la squadra affidata oggi a Roberto Venturato per il ritorno del 23 aprile..


Sport

Venerdì 27 Marzo 2009

Pallacanestro: A Sassari col nuovo aquisto Ariel Filloy

Reagire per un pronto riscatto

G

di Giovanni Zagni

ran delusione quella patita dal "popolo del Palasomenzi" domenica scorsa, quando la Prima Veroli ha mortificato gli uomini di Cioppi per la seconda volta consecutiva (la prima era stata nella finale di Coppa), ma allora c'era la scusante dell'assenza di Lollis per infortunio. In quest'ultima circostanza non c'è nulla a cui aggrapparsi. I ciociari han vinto alla grande e la Vanoli non ha nulla da recriminare se non fare un profondo "mea culpa" perchè peggio di così sarà difficile torClassifica legadue Cimberio Varese Vanoli Soresina Prima Veroli Fastweb Casale M. Fileni Jesi Basket Rimini Crabs Basket Livorno B. Sardegna Sassari Enel Brindisi Edimes Pavia Harem Scafati Carmatic Pistoia Trenkwalder R. Emilia Umana Venezia Aget Imola Pallacanestro Roseto

34 30 30 28 26 26 26 24 24 24 24 22 22 22 20 18

nare a giocare. Se sarà stata giornata storta, specialmente al tiro, lo verificheremo a breve. E se ci sarà reazione, non ne faremmo un dramma, anche se le proporzioni della batosta sono epocali, ma noi temiamo che questa scoppola possa avere un'ombra lunga sul prosieguo anche per il nervosismo che ne ha accompagnato il divenire, non soltanto in campo, ma anche per le reazioni di Patron Triboldi. Auspichiamo una settimana di allenamenti sereni ed il ritrovare di tutte le motivazioni per andare in campo domenica a Sassari a giocare alla pari, senza remore psicologiche, contro i sardi. In settimana la Vanoli ha approfittato dell'ultima finestra di mercato per inserire nel suo roster un giocatore giovane, Ariel Filloy, classe 1987, playguardia, in prestito dall'Olimpia Milano, ove non aveva trovato spazio per le sue ambizioni e le potenzialità indubbie. Filloy, nato in Argentina, ma cestisticamente cresciuto in Italia (ha anche giocato nelle squadre nazionali giovanili) sarà utilizzato probabilmente per dare un po' di respiro a Mbemba, ma può ricoprire anche il ruolo di guardia o ala piccola. A Sassari sarà in campo da ex, in quanto proprio in Sarde-

gna ha fatto la sua prima esperienza da professionista nel campionato 2003-2004. Un giovane dunque, ma già con esperienza alle spalle e chissà che non rimpolpi con sostanza un reparto che col passare dei turni pare aver perso smalto, non soltanto per i problemi di Mbemba. Infortuni e stanchezza stanno limitando la pericolosità della Vanoli sul perimetro e certamente Filloy è fresco ed integro. Purtroppo i tempi per l'inserimento completo sono stretti. Speriamo bene. Per tornare alla partita di domenica a Sassari, la Vanoli avrà un osso duro da rodere. Una squadra che ha perso nell'ultimo minu-

Classifica serie a/dil. Van Sistem Forlì 34 Intertrasporti Treviglio 34 Finance Vigevano 34 Assigeco Casalpusterl. 32 Paffoni Omegna 30 Siram Fidenza 28 L.Maggiore-Castelletto 26 Gira Ozzano 24 Basket Lumezzane 24 JuVi Witor's 20 Tirreno Power Vado 18 Jesolosandonà 16 RB Montecatini 12 Russo Cagliari 4 Cristelli va a canestro

vano fa sempre caldo ed anche gli arbitri ...non sono di legno. Tutto sommato però, prima di andare per le due trasferte consecutive, tutti, riteniamo, avrebbero firmato per una vit-

to a Casala Monferrato, campo notoriamente molto difficile, davanti ai propri tifosi vorrà cercare altri punti play-off perchè allo stato attuale sta lottando per entrare nella fascia alta, ma la concorrenza è agguerrita . Aspettiamoci gran battaglia se la Vanoli avrà gettato ...le bende del dopo-Veroli.

toria su due. Accontentiamoci e vediamo nel bicchiere mezzo pieno che addirittura si potrebbe sperare ancora nel nono posto in classifica. Mal che vada sarà necessario battere Vado Ligure domenica pomeriggio al Palasomenzi per staccarlo definitivamente e partire nei play out col vantaggio di stare più al coperto della diretta concorrenza. Di certo la JuVi ha fatto passi da gigante nell'ultimo periodo per capacità di concentrazione nei momenti clou, ha migliorato le sue condizioni fisiche in generale e non soffre più la pressione "dell'ultimo quarto di gara" che ad inizio stagione ha procurato il dilapidare di vantaggi e situazioni del tutto favorevoli, negli ultimi minuti di partita. Un bel salto per maturità che lascia del tutto tranquilli se ci saranno da affrontare i play out, terribili per chi vi arriva non al meglio, ma certamente meno gravosi per una squadra, qual'è la Witor's di oggi, in buona salute. I fratelli Conti, se pur non giovanissimi, insieme con Quaroni, Filattiera, Cristelli ed il recuperato Bucci hanno ancora tanta birra in corpo e per quel che riguarda esperienza, potrebbero tenere corsi di formazione per le giovani leve. GZ

Il Circolo della vela ha riaperto i battenti

Con il mese di marzo è ripresa l’attività del Circolo Vela Cremona: tanti gli appuntamenti già in agenda sia nelle acque del Porto Canale che nel resto d’Italia e non solo. Dall’8 al 12 luglio, in particolare, Renato e Dario Bruni parteciperanno ai Campionati del mondo “Master” della Classe Snipe in programma a Trieste. Il Master Italiano avrà luogo, invece, dopo qualche settimana a Ledro, in concomitanza con il Campionato nazionale femminile: due im-

Una regata sul Porto Canale

portanti manifestazioni che sin dal 1995 il Circolo Vela Cremona porta in giro per tutta l’Italia in collaborazione con le diverse associazioni

Marchetti continua la scalata al tricolore

Calabria e a lato il neo-acquisto Ariel Filloy

Quasi uno spareggio

vela:

Pugilato

Affronterà il piacentino Saiani il 19 maggio a Brescia

juvi: Domenica al Palasomenzi

La JuVi Witor's non è riuscita a bissare l'impresa di una settimana prima in quel di Lodi, perdendo a Vigevano per 87-78, con qualche recriminaziione sull'arbitraggio. Capita. Ma si sa, a Vige-

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veliche. Da aprile spazio anche al Campionato zonale della classe Snipe e numerose altre manifestazioni per derive e imbarcazioni d’altura

che proseguiranno sino ad autunno. Domenica 15 marzo è iniziato il Campionato sociale. Come ogni anno cinque le regate in programma sino a ottobre, a cui a giugno si aggiungerà il tradizionale Match Race di Porto Canale, con la fase sfidanti che avrà luogo domenica 2 e la finale il 28. Da segnalare, inoltre, che a fine gennaio è stato riconfermato, assieme a tutto il Consiglio direttivo, il presidente Renato Bruni, al timone del Circolo ormai da più di dieci anni.

Marchetti nel match contro Lovaglio

di Cesare Castellani Subito all’indomani del match di Firenze in cui ha battuto l’ultimo sfidante al titolo italiano, Cristian Marchetti ha cominciato a pensare alla prossima avventura. Un confronto che ancor più lo avvicini al titolo italiani che vorrebbe disputare prima dell’autunno. Marchetti, intanto, tira le somme del suo primo anno di attività professionistica. Un anno che è volato letteralmente e che lo ha visto sette volte sul ring e sette volte nettamente vittorioso. Quattro avanti il limite. A questo punto, pur dopo il bel collaudo sostenuto contro Lovaglio, al ragazzo di Viadana si richiede una prova più sostanziosa ed ecco che il procuratore Loreni è andato a pescare un avversario ostico, ma in grado di insegnargli qualcosa, almeno sul piano dell’esperienza perché, in quanto tecnica è forse l’allievo di Avosani a possederne di più: si tratta del piacentino Massimiliano Saiani, sicuramente uno dei pugili più esperti in circolazione. Gran mestierante con i suoi sedici anni di attività professionistica alle spalle, dopo esser passato al vaglio di quasi tutti i migliori mediomassimi d’Europa, può veramente considerarsi una delle più belle pietre di paragone per un pugile in ascesa come Marchetti. Cristian è tornato in palestra da pochi giorni dopo aver smaltito le fatiche e un po’ di delusione per il match di Firenze che lo ha visto nettamente vittorioso, ma non brillante come ci si aspettava. Avrebbe dovuto combattere già in aprile, ma il persistente guaio muscolare alla spalla lo ha

consigliato di rimandare il rientro di qualche settimana. Avverrà il 19 maggio a Brescia e sarà un impegno di quelli tosti, un derby vero e proprio, uno scontro tra due generazioni. Cremona e Piacenza di fronte. Massimiliano Saiani, ex allievo di Bruno Orsi, poi di Giordano Mosconi alla Salus, oggi allenato da Maurizio Zanoni nella sua palestra di Parma è uno dei veterani della boxe italiana: una montagna di esperienza alle spalle maturata in 44 incontri sostenuti in 16 anni di professionismo in cui ha combattuto 15 volte con un titolo in palio, dal tricolore (la prima nel 1997) all’Intercontinentale Wba. all’IBF del Mediterraneo, al “Mondiale” dell’UBC, ultima sigla nata nel panorama internazionale. Quest’ultimo titolo, in effetti non di grande importanza, lo ha disputato nella City Sport Hall di Oroshaza, in Ungheria, perdendo ai punti da Tamas Popovics: non sarà stato quello un mondiale dalle grandi attrattive, ma rivela tuttavia che Saiani è ancora considerato un pugile in grado di battersi per un titolo internazionale. Tra i due contendenti corrono una decina d’anni di differenza ed una rivalità anche piuttosto accesa dal momento che quando è capitato loro di allenarsi insieme si sono viste scintille. Sarà sicuramente un incontro fondamentale per Marchetti visto che il piacentino non ha assolutamente voglia di abdicare e ha apertamente dichiarato di voler tentare un’ultima volta la strada del titolo italiano prima di appendere i guantoni al chiodo, naturalmente a spese di Marchetti.


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Sport

Venerdì 27 Marzo 2009

pallavolo: Ultime tre giornate della regular season

In palio ci sono punti "pesanti"

E'

di Cesare Castellani

ormai giunto alle battute finali il campionato di pallavolo femminile di A/2 dopo la pausa che ha consentito l’effettuazione della Final Four di Coppa. La vittoria è andata alla Rebecchi. Discorso ancora aperto, invece, per la Magic Pack che, sulla carta, godeva di un calendario apparentemente in discesa, ma che invece si è complicata la vita riuscendo a perdere le due consecutive partite esterne che avrebbero invece dovuto costituire il trampolino di lancio verso i playoff, dal momento che si trattava di affrontare le ultime due in classifica, Benevento e Forlì. La Magic Pack ha invece sprecato la ghiotta occasione subendo oltre tutto due batoste piuttosto pesanti e ora si trova a dover lottare, nelle ultime tre partite, contro formazioni estremamente agguerrite: il Volta Mantovana, domenica al Palasomenzi, quindi Villa Cortese e Cariparma in casa all’ultima di campionato. Con otto punti di vantaggio sulla zona playout e con nove punti a disposizione, dovrebbe stare assolutamente tranquilla, ma per evitare complicazioni di sorta, si dovrebbero conquistar punti già domenica prossima contro la formazione

Classifica Rebecchi Piacenza Carnaghi Villa Cortese Brunelli Nocera Umbra Cariparma Parma Europea 92 Milano Magic Pack Volta Mantovana Sea Urbino Volley S. Vito Acqua&Sapone Aprilia MGM Roma Infotel Forlì Pallavolo Donoratico Acc Volley Benevento

Gentili in schiacciata

mantovana. Non sono pochi coloro che ritengono la Magic Pack di questa stagione potenzialmente superiore a quella che lo scorso anno sfiorò la promozione nella massima serie. Solo che tale potenziale si è espresso solo in poche partite, fortunatamente quelle più impegnative, come contro Villa

Cortese e Milano e contro Piacenza in Coppa. A questo punto, però, è tempo che le ragazze, soprattutto le giovanissime come Signorile, Gentili e Vasileva escano allo scoperto e diano continuità e intensità al loro gioco. Le premesse ci sono tutte per chiudere una stagione con

57 48 46 44 40 38 37 34 30 30 24 22 20 13

risultati da incorniciare senza accontentarsi di quanto fatto finora che pure non è cosa da poco. La maggior attenzione dovrà comunque esere riservata proprio alla paryita di qeusto turno perché Volta è una rivale diretta oltre che avversaria tradizionale e quindi sempre estremamente pericolosa. La formazione mantovana non attraversa sicuramente un buon momento, colpita da molti infortuni e strapazzata anche a domicilio in un paio di occasioni, ma è sempre squadra capace di tirar fuori dal proprio bagaglio performance sorprendenti quando le necessità lo richiedono. La parola, naturalmente, al campo con la regazze di casa leggermente favorite, ma purché non commettano errori e leggerezze come nel recente passato.

ciclismo: Le gare del finesettimana

I prossimi impegni del CCC Arvedi

CCC Arvedi ancora alla ricerca del primo successo stagionale. Nell’ultimo weekend ci si è messa anche la sorte a d impedire ai ragazzi biancorossi di aggiudicarsi la loro prima gara. Alla Milano-Busseto, dopo aver tenuto le redini della corsa sino a due chilometri dall’arrivo, è bastata una minima disattenzione ed un rallentamento improvviso per provocare lo scatto perentorio del toscano Stefano Borchi, cronomen di grande spessore, per mandare all’aria tutti i piani della squadra che tentava in ogni modo di ripetere il successo colto lo scorso anno con Salvatore Mancuso sullo stesso traguardo. Anche martedì, nel Gran Premio della possenta di Ceresara è andata buca soprattutto a Edo Costanzi che la stessa gara aveva vinto nel 2007. Il ciclismo cremonese tentava di fare tripletta, visto che lo scorso anno sullo stesso traguardo s’era imposto Guarnieri e invece una caduta ha toldi mezzo una buona parte del gruppo proprio nell’ultimo giro e nella caduta è stato coinvolto anche Costanzi che non ha potuto così disputare la volata. Ci si riproverà certamente questa settimana. Ecco le gare iun programma per i ragazzi di Bruno Leali: Sabato 28 marzo Collecchio (Parma): Trofeo Edil C (Internazionale). Partenza ore 13,00. Percorso : Collecchio, Talignano, Pontescodogna, Collecchio da ripetere 7 volte, quindi: Collecchio, Talignano, Segalara (GPM), Gaiano, Pontescodogna e Collecchio (V.le Li-

Edoardo Costanzi del CCC Arvedi

bertà), da ripetere 4 volte per un totale di Km 147,85. Corridori: Eugenio Alafaci, Nicola Danesi, Stiven Fanelli, Marcello Franzini, Emanuele Moschen e Marino Pavan. Domenica 29 marzo Sovizzo (Vicenza): Piccola Sanremo (Nazionale). Partenza ore 13,30. 156 chilometri. La gara prevede un circuito cittadino iniziale nel territorio di Vicenza che i corridori dovranno affrontare per tre volte, prima del circuito centrale (6 giri) tra Creazzo, Tavernelle, Montecchio Maggiore, San Daniele e Sovizzo. Nel finale saranno 7 i giri da percorrere tra Sovizzo e Vigo, dove è posto il GPM. Corridori: Salvatore Mancuso, Emanuele Moschen, Stefano Rigotto

(Fra), Federico Sulas, Mikhail Zaffaina e Renzo Zanelli. Gavardo (Brescia). La gara (partenza ore 14,00) prevede un circuito che i corridori dovranno ripetere per cinque volte tra Gavardo, Muscoline, Castrezzone, Calvagese, Prevalle e Gavardo, prima della conclusione a Vallio. Corridori: Enrico Barbin, Luca Benedetti, Daniele Bettinsoli, Nicola Danesi, Patrik Facchini, Fabio Fadini, Stiven Fanelli, Omar Lombardi, Lorenzo Pavan, Federico Rizza, Alessandro Terlisio, Matteo Tonni e Andrea Trappa. Trento: 100^ La Bolghera. 98 chilometri da percorrere lungo un circuito cittadino da ripetere 35 volte con partenza alle ore 15,00. Corridori: Eugenio Alafaci, Piero Baffi, Vincenzo Bernardelli, Edoardo Costanzi, Sebastiano Dal Cappello, Marcello Franzini, Moreno Moser, Marino Pavan, Michele Perizzolo e Michele Piccoli. Martedì 31 marzo Castiglion Fibocchi (Arezzo). 146,5 chilometri con partenza alle ore 14,00. Castiglion Fibocchi, S. Giustino, Laterina, Castiglion Fibocchi, a seguire: Meliciano, Ponte Buriano, Santa Margherita, Pieve S. Giovanni, Ponte Buriano, Castiglion Fibocchi da ripetere 5 volte. Nel finale: Castiglion Fibocchi, Meliciano, Castiglion Fibocchi da ripetere 6 volte. Corridori: Luca Benedetti, Patrik Facchini, Stiven Fanelli, Omar Lombardi, Emanuele Moschen e Renzo Zanelli.

judo/1

Due argenti per il Kodokan ai tricolori

Andrea Sozzi

Come lo scorso anno a Cervia Ilaria Sozzi/Marta Frittoli, nel Ju-no-kata e Andrea Sozzi/Antonio De Fazio nel Nage-no-kata sono saliti sul secondo gradino del podio nei Campionati Italiani di Kata che si sono svolti domenica scorsa a Castiglion Fiorentino. Un bel risultato, non c’è che dire, ma con molto da recriminare. Ilaria Sozzi e Marta Frittoli si sono esibite nel solito elevato standard ma i giudici hanno preferito ancora una volta la coppia laziale, Volpi/Calderini, rivale di sempre. Coppia, come quella del Kodokan, di livello internazionale e anch’essa già campione d’Europa ma che a Castiglion Fiorentino non era certa stata certo superiore alle judoka cremonesi. Ma se questo argento ci potrebbe anche stare, quello di Andrea Sozzi e Antonio De Fazio, proprio no ! Infatti Andrea e Antonio, che avevano dominato nel girone eliminatorio, nella fase finale sono stati inopinatamente de-

rubati dell’oro per un punto di differenza ( 471 a 470) dalla coppia veneta dei fratelli Tommasi, tanto brava quanto … “protetta”! E quella dei due judoka del Kodokan non è stato l’unico caso in quanto di “protezioni” altrettanto palesi ne sono state accordate anche ad altre coppie gettando un’ombra non soltanto sulla preparazione non adeguata di qualche arbitro ma anche sulla correttezza sportiva. Della partita anche Araldi Ciro ed Enio Vignola che si sono ben comportati nel Ju-nokata anche se sono finiti lontano dal podio, ma, doveroso sottolinearlo, in questo kata il livello tecnico è cresciuto in maniera esponenziale ed avvicinarsi alla medaglia è sempre più difficile. Soddisfazione per un risultato che colloca il Kodokan Cremona ancora ai vertici nazionali delle gare di Kata di Judo, ma due medaglie d’oro quest’anno ci stavano tutte !

Judo-saigo

Andrea Maffi sfiora la qualificazione agli Assoluti Andrea Maffi (nella foto), il veterano del judo cremonese, ha mancato di pochissimo la qualificazione agli Assoluti di Crotone domenica scorsa ai campionati Regionali lombardi svoltisi a Ciserano Purtroppo, nonostante tre combattimenti vinti, di cui uno con uno splendido ippon, il forte atleta del Saigo Judo non è riuscito a qualificarsi per un soffio. Poca fortuna per Maffi dal sorteggio che infatti gli ha posto davanti al primo turno quello che sarebbe poi stato il vincitore della categoria. E dopo l’iniziale sconfitta Andrea ha dovuto correre tutta la gara in salita, cercando di recuperare il gap iniziale. Ha poi vinto tutti i successivi incontri, ottenen-

do il massimo risultato possibile, il terzo posto che non gli ha permesso la qualificazione in quanto alla Lombardia, nella sua categoria, erano stati assegnati due soli posti. Una gara comunque apprezzabile per Andrea Maffi, che è riuscito ad ottenere un piazzamento assolutamente di rilievo, e con una condotta di gara senza sbavature e incertezze nella quale ha dato tutto quanto era nelle sue possibilità.


Sport

Venerdì 27 Marzo 2009

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Battuta a sorpresa in finale la coppia della Delma Cremaschi e Comizzoli per 12 a 11

Nel Trofeo Bonizzoni esultano Milanesi e Palandi

C

di Massimo Malfatto

on un risultato a sorpresa si è concluso il 16° trofeo Arredamenti Bonizzoni, gara a coppie (separata al possibile) organizzata dall’omonima bocciofila soresinese. Splendido acuto di Emilio Milanesi e Giuseppe Palandi (formazione di categoria C!) che hanno sfoderato una gara quasi impeccabile, hanno trovato la grande serata e sono saliti sul gradino più alto del podio. I portacolori della “Tranquillo” superavano negli ottavi CapelliniMaffezzoni (12-3), nei quarti Borlenghi-Franzini (12-1) ed in semifinale avevano la meglio su Ferrari-Seghizzi sul filo di lana, (i bissolatini si erano trovati in vantaggio

Emilio Milanesi e Giuseppe Palandi a sorpresa vincitori a Soresina

10-3!). Nella parte alta del tabellone (cat.A/B) in evidenza Piero Cremaschi e Pierantonio Comizzoli. La

blasonata coppia della “Delma” s’imponeva nei quarti sui cremaschi BonizzoniPezzetti (12-8) ed approda-

va in finale battendo i “sanitari” Rossi-Bellini con il punteggio di 12-5. Nonostante la differenza di tecnica e categoria si è assistito ad un match di finale molto equilibrato. Colpaccio dei soresinesi Milanesi e Palandi che, trovatisi in svantaggio 5-10, non si perdevano di coraggio, sfruttavano un calo di Cremaschi che pagava dazio alla stanchezza e con tanto cuore e rabbia vincevano l’incontro (e l’ambito trofeo) per 12-11. Precisa la direzione di gara di Giuseppe Mosconi coadiuvato dagli arbitri di finale Giancarlo Tosi e Massimo Barbisotti, il comitato FIB era rappresentato da Annibale Barbisotti ed Ennio Clementi, pubblico abbastanza numeroso e buona l’organizzazione.

CLASSIFICA GENERALE Trofeo Arredamenti Bonizzoni

1° Milanesi-Palandi 2° Cremaschi-Comizzoli 3° Ferrari-Seghizzi 4° Bellini-Rossi 5° Borlenghi-Franzini 6° Bonizzoni-Pezzetti 7° Azzali-Motti 8° Superchi-Amarossi 9° Capellini-Maffezzoni 10° Pedrignani-Visconti 11° Avanzini-Morelli 12° Delfanti-Passeri 13° Ardigò-Bergamaschi 14° Bertoni-Ghisolfi 15° Gazzaniga-Picchi 16° Carotti-Bernuzzi

ITALIANI DI SOCIETÀ

La Canottieri Bissolati vince l'incontro di andata

Missione compiuta, pur tra qualche brivido, per la canottieri Bissolati che vince di stretta misura (2-1) l’incontro di andata del quinto turno del campionato italiano per società di 2° categoria, ma ci crede eccome alla qualificazione della fase finale di questa

Successo di stretta misura (2-1) dei bissolatini importante manifestazione. Gli avversari dei rivieraschi, la bocciofila Casa del Popolo Suna, si sono dimostrati una buona squadra con alcune discrete individualità ma niente di più; tra una settimana sulle corsie verbane per i campioni d’Italia ci sarà sicuramente

il giusto rispetto dell’avversario ma nessun timore reverenziale. Dopo la prima fase dell’incontro (2-0) i giochi sembravano praticamente fatti per i rivieraschi, ma l’incantesimo è svanito nella ripresa a causa di una deludente prestazione di Gianpietro Lanfredi che ha spianato la strada agli avversari. Inizio spumeggiante dei bissolatini: concreta, spietata, quasi perfetta la terna formata da Ronda-CeriatiScazza che, con un doppio 8-5, ha la meglio sugli avversari. Sull’altra corsia un Maurizio Pedretti al posto giusto al momento giusto cancella il malcapitato avversario della Val d’Ossola con un perentorio 8-1 ed 8-3. Seconda fase indigesta per i rivieraschi. Nella specialità individuale Lanfredi fallisce l’ennesimo esame di maturità, rimane ai margini della partita, regala un campionario di errori, perde il primo set (4-8) e si sgreto-

La formazione della Canottieri Bissolati di Seconda Categoria

la nel secondo dove è sostituito sullo 0-5 da Ceriati che nulla può in un match che non aveva più niente da dire. Gioca bene la coppia cremonese Ronda-Scazza che vince il primo set, ma si arrende nel secondo al termine di un incontro deciso da alcune giocate piuttosto

sfortunate. Un successo (parziale) che fa morale ai verbani e che rendono meno amara la sconfitta in vista del match di ritorno in programma sabato 4 aprile sulle corsie del bocciodromo di Possaccio dove tenteranno di ribaltare il risultato del comunale. Non sarà

facile perché troveranno di fronte una Bissolati determinata, intenzionata a non cedere il titolo italiano e quindi decisa a conquistare la fase finale dei top 16 che si svolgerà in Toscana (con ogni probabilità a Montecatini) nei giorni 9-10 maggio. MM

(Tranquillo) (Delma) (Can.Bissolati) (CASC) (Le Querce) (Vis Trescore) (Tranquillo) (CASC) (Can.Baldesio) (Delma) (Fadigati) (Can.Baldesio) (Tranquillo) (Can.Bissolati) (San Zeno) (Can.Flora)

SABATO 28 LE FINALI AL DLF Fari puntati sulle corsie del bocciodromo Ferroviario dove domani, sabato 28, si concluderà il 2° memorial Andrea Bonvini e 6° Mario Domi, tradizionale gara a terne organizzata dal Dopolavoro Ferroviario per ricordare i soci (e amici) prematuramente scomparsi. Ben 116 le formazioni iscritte (quasi 350 giocatori!), due settimane con gironi molto equilibrati e pubblico sempre abbastanza numeroso. Tra i vincitori di girone da segnalare Scandelli-RossettiCodazzi, Amarossi-Pompini-Pagliari, Frosi-Rancati-Nirali, Bonelli-Bono-Mametti ed i beniamini di casa GhirardiBoccali-Turini e AnelliBragalini-Ognibene. Le semifinali, sotto la direzione di Ennio Clementi, inizieranno alle ore 18.30 sulle corsie del comunale e del Ferroviario di via Bergamo dove si concluderà la manifestazione.


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Cucina

Venerdì 27 Marzo 2009

Gastronomia italiana

Caravaggio natura morta con fiori e frutti particolare, 1590

Le ricette gustose alla portata di tutti

Il menù della settimana

Antipasto: Crostini con alici Ingredienti: • 6 Fette di pane in cassetta • 6 Fettine di mozzarella • Noce moscata

• 6 Filetti di alici sott’olio • 6 Fiori di zucchine • Pepe • Sale

Primo piatto: Minestrone Secondo piatto: STRACOTTO ALLA MANTOVANA alla genovese Ingredienti: • Qualche foglia di cavolo • un etto di fagioli sgranati • un pugno di piselli secchi • una fettina di zucca • quattro patate • sedano e carota

difficoltà media Tempo 120 minuti - Per 4 persone

preparazione facile Tempo 30 minuti Per 4 persone preparazione • Tostare le sei fette di pane in cassetta fino a far loro prendere un bel colore bruno. • Quando fredde modellatele come preferite: a tringoli o rotonde. • Lavare i fiori di zucchina, privarli del picciolo centrale e asciugarli, passarli in una padella unta di olio per qualche secondo per farli ammorbidire. • Assemblare il tutto su una placca da forno dopo averla rivestita con della carta da forno seguendo questo ordine: iniziare con i cro-

stini di pane, su cui si poggeranno le fettine di mozzarella lasciata precedentemente a sgocciolare per qualche minuto. • A questo punto sulla mozzarella si dovrà Mettere un filetto di alice sulla mozzarella e il fiore di zucchina formando una piccola piramide. • Passare due minuti in forno preriscaldato a 200° fino a far sciogliere leggermente la mozzarella. • Sfornare e spolverare il crostino con pepe e noce moscata. • Servire tiepidi.

• una cipollina • dei fagiolini • olio e sale • due zucchine • un pugno di erbette • quattro pomodori • pesto genovese • grana padano

difficoltà media Tempo 330 minuti – Per 6 persone

Ingredienti: • 1 kg di carne per stracotto • 2 spicchi d’aglio • 30 g di lardo • farina bianca • 30 g di burro

• 1 costa di sedano • 120 g di carote • 120 g di cipolla di Tropea • 1 tazza di brodo di carne • 2 bichieri di vino bianco • sale

preparazione • Affettare grosso l'aglio e 20 g di lardo. Steccare la carne con i pezzi d'aglio e di lardo; salarla e infarinarla. • Sciogliere il burro con il lardo in una casseruola possibilmente di ghisa (*); aggiungere la carne e rosolare. Unire il sedano, la carota e la cipolla affettati; bagnare con il brodo,

coprire e far cuocere per circa 30 minuti. • Aggiungere il vino, abbassare le fiamma e coprire la casseruola prima con un foglio di carta pergamenata e poi con un piatto fondo pieno d'acqua (l'acqua fa condensare più velocemnete il vapore acqueo prodotto dallo stufato e a farlo ricadere sulla carne in modo che rimanga umida. Far cuocere per almeno 5 ore. (*) La brasiera di ghisa è il recipiente ideale per stufati, brasati e stracotti, ovvero per le preparazioni che richiedono una cottura prolungata e a fuoco lento.

gliatelle o altro a piacere, anche riso). • Quando la pasta sarà cotta aggiungere una o due tazzine da caffè di pesto.

preparazione • Mettere a freddo in una pentola con l'acqua delle foglie di cavolo, un etto di fagioli ammollati, un pugno di piselli secchi ammollati, le patate, una fettina di zucca, il sedano, la carota, una cipollina, dei fagiolini, due zucchine, un pugno di erbette, tre o quattro pomodori, l’olio e l’acqua; tutte le verdure vanno ovviamente tagliate prima. • Lasciar cuocere per due ore, poi salare, aggiungere la pasta (ta-

Dolce: TORTIONATA Ingredienti: • 300 g di farina bianca • 150 g di burro • 150 g di zucchero • 150 g di mandorle sgusciate • 1 tuorlo d’uovo • scorza di limone grattugiata

La Bottiglia

• Terminare la cottura schiacciando eventualmente qualche patata per rendere il minestrone più denso. • Terminata la cottura servire con una buona spolverata di grana.

preparazione facile Tempo 90 minuti - Per 4 persone preparazione • Tritare le mandorle e farle tostare leggermente in forno. • Impastare tutti gli ingredienti. • Mettere il composto un una teglia imburrata, raggiungendo una altezza di 2,5 cm.

• Cuocere in forno a 120° di temperatura per circa un'ora.

Cabernet Sauvignon Sant 'Antimo «Campo ai Mori»

Vino molto longevo, dotato di un ottimo equilibrio fenolico, riesce ad esprimere in pieno le sue potenzialità organolettiche alcuni anni dopo l’anno di raccolta e di vinificazione. E’ un Cabernet in purezza nel territorio di Montalcino. Il suo nome deriva dalla pianta del “gelso” (dal latino “morus”. Le caratteristiche di questo Cabernet Sauvignon conferiscono al vino quella freschezza di profumi fruttati, quella complessità ed equilibrio di aromi che provocano, all’istante,un piacevole stupore e subito dopo, una conferma positiva, data dalla persistenza al palato.




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