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PICCOLO
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Anno X • n° 15 • VENERDI’ 10 APRILE 2009
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DOPO I TAGLI DEL GOVERNO E LE PROTESTE DAVANTI AL VIMINALE
POLIZIA SENZA SOLDI. SICUREZZA A RISCHIO?
I due sindacati dei poliziotti Sap e Siulp spiegano cosa non va a Cremona e Crema: gli straordinari non pagati, auto vecchie, esauriti i fondi delle missioni, uffici sempre più sporchi, il toner delle stampanti pagato di tasca propria dagli agenti.
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l' augurio del vescovo
Fare Pasqua in verità
Ambiente, sicurezza, viabilità, famiglia e sostegno alle imprese: ecco i loro primi impegni La protesta di Savoldi
Dote lavoro: i soldi sono insufficienti
Da Cremona tutti gli aiuti all'Abruzzo
Donna leader dei Giovani Industriali a pagina 8
Il piano di sviluppo
Km rilancia il trasporto pubblico ▲
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Alessia Zucchi
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a pagina 6
Solidarietà
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perché imparino a riconoscere la verità dell’amore contro le contraffazioni esibite dalla pubblicità e dal malcostume; ai genitori e a quanti hanno compiti educativi perché sappiano dire la verità, con la parola e con l’esempio, ai giovani, onorando la propria scelta di essere cristiani e di appartenere alla Chiesa; ai politici perché nella loro funzione si lascino guidare dal vero bene dei cittadini, che antecede ogni interesse di parte o simpatia ideologica, e si astengano dal fare promesse se sanno di non poterle mantenere; agli uomini di legge perché onorino sempre e in tutto la giustizia nella consapevolezza che solo una onesta ricerca della verità congiunta alla correttezza professionale, preserva la legalità dal cadere in un vuoto nominalismo; alle istituzioni sanitarie e a quanti si prendono cura dei malati perché, operando in scienza e coscienza, rispettino sempre la persona nella verità della sua condizione creaturale; agli operatori della comunicazione sociale perché siano sempre a servizio della verità evitando di manipolare l’informazione secondo gli interessi di mercato o i preconcetti ideologici. A tutti la Pasqua porti la passione della verità, il gusto di apprenderla, la forza di testimoniarla. + Dante, vescovo
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an Paolo invitava i cristiani di Corinto a celebrare la Pasqua “non con lievito di malizia e di perversità, ma con azzimi di sincerità e verità” (1 Cor 6, 8). Il lievito qui è considerato come elemento che corrompe in rapporto alla sua funzione di fermentazione; mentre il pane azzimo (senza lievito) è simbolo di integrità e purezza. Per questa ragione san Paolo parla del lievito di malizia e degli azzimi di sincerità e verità. Dall’invito dell’Apostolo prende ispirazione il mio augurio: che la Pasqua conduca ciascuno di noi a guardarci dentro nella nostra coscienza con verità e a comportarci con sincerità, cioè senza doppiezza. In questa prospettiva auguro Buona Pasqua: a tutti i cristiani perché sappiano comprendere che Gesù Cristo è la verità, anche quando la sua parola e le sue scelte - come quella di morire in croce per donarci la sua vita - ci sembrano strane, fuori dalla ragione e dal politicamente corretto; a quanti fanno professione di radicalità evangelica nella vita consacrata o nel ministero ordinato perché testimonino il primato di Dio nella propria esistenza e rivelino il cuore di Dio dove verità e amore convivono in perfetta armonia; agli sposi e ai fidanzati
SALINI E PERRI: INTERVISTE AI CANDIDATI DEL CENTRODESTRA
a pagina 11
Il mondo economico e istituzionale ha firmato un accordo per battere la crisi: i provvedimenti che sono stati presi - A pag. 10
Cronaca
Venerdì 10 Aprile 2009
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Sicurezza: la protesta contro i tagli I
Polizia: volanti vecchie, straordinari non pagati, esauriti i fondi per le missioni. Ma non bisognava investire?
di Roberto Bettinelli
cittadini chiedono più sicurezza, ma il governo si dimentica della polizia. Organico ridotto all’osso, vecchie volanti «Marea» sfiancate da 200mila chilometri e ancora in uso, pochi computer che è impossibile riparare perchè mancano i soldi, straordinari non pagati o rimborsati con sei mesi di ritardo, fondi esauriti per le missioni. E’ il bilancio di Gianluca Epicoco, segretario provinciale del (Sap) Sindacato autonomo di polizia, sulla difficile situazione in cui si trova la polizia di Stato nella provincia di Cremona. Il 30 marzo, scorso, il Sap non ha partecipato, con le altre sigle sindacali della polizia, alla protesta davanti al Viminale contro i tagli alla sicurezza voluti dal ministro delle Finanze, Giulio Tremonti. Ma la protesta, sostiene Epicoco, era sacrosanta. I tagli alla sicurezza, secondo i sindacati di polizia, si aggirano intorno ai 900 milioni di euro. Da noi come stanno le cose? Partiamo da qualche dato: tra questura, commissariato cremasco, distaccamenti della Polstrada, polizia ferroviaria e postale, i poliziotti in servizio sul territorio provinciale sono 333. Un numero che Epicoco giudica inadeguato per un territorio che si estende da Spino d’Adda al Casalasco e che conta 355mila abitanti. Perché voi del Sap non avete protestato davanti al Viminale? «Non abbiamo condiviso il fatto che ci fossero anche gli altri sindacati esterni alla polizia. Parlo di Cgil Cisl, Uil e Ugl. Non hanno mai combattuto per difendere i nostri diritti. Ora invece sono scesi in piazza. Abbiamo voluto evitare strumentalizzazioni politiche. Ma condividiamo la protesta». Parliamo dei tagli: il nostro territorio sarà penalizzato? «Si sentono già anche da noi, certo. Una volta si facevano più straordinari.
Una manifestazione del Sap
Erano più soldi in busta paga alla fine del mese. Ora, invece, o li recuperi con i giorni di riposo, oppure, se anche te li pagano, devi aspettare un’infinità di tempo. Fino a cinque mesi». Quali sono gli altri problemi? «I fondi missione, per esempio: adesso si vocifera addirittura che siano esauriti. Se uno di noi va fuori provincia a testimoniare in un processo, viene pa-
Gianluca Epicoco
gato con i fondi missione. Un altro esempio: se fai indagini fuori provincia, anche qui è previsto il rimborso. Ma se questi fondi sono finiti, chi paga questi servizi?». Parliamo dell’organico: su questo punto voi del Sap di Cremona siete sempre stati molto critici. Perchè? «Non è esatto dire che siamo noi a sollevare il problema: è stato il ministero dell’Interno con uno studio specifico a dire che la polizia in provincia di Cremona è sotto organico e che ci vorrebbero almeno altri 60 uomini per raggiungere uno standard accettabile». Eppure su questo fronte non si muove niente. «Storicamente il personale è sempre stato destinato in numero maggiore alle città del Meridione. Questo ha fatto sì che le città del nord, soprattutto quelle apparentemente più sicure, come appunto Crema e Cremona, non ricevessero la giusta attenzione. Personalmente non sono ottimista. So che non ci saranno concorsi per nuove assunzioni. Intanto però i servizi di ordine pubblico aumentano e l’età media dei poliziotti si sta alzando. Un conto è uscire di pattu-
glia con la volante a 20 anni, un conto a 40 e 45 anni». A Crema partiranno le ronde di cittadini. Cosa ne pensate? «E’ un’idea che rischia di intralciare il nostro lavoro. E’ inutile mandare in strada persone che non sono preparate, non hanno esperienza, non sanno cosa fare in certe situazioni, e non è detto che sappiano valutare correttamente i problemi. Ma se serve più sicurezza perché non investono sui poliziotti?». Insomma, volete solo lavorare meglio… «Esatto. Parliamo di Crema. Le volanti in forza al commissariato sono vecchie "Marea" che hanno fatto 200mila chilometri di strada. Ma vi immaginate fare un inseguimento con queste auto? Cremona: l’estate scorsa sono arrivate tre Alfa "159". Per coprire le 24 ore ne servirebbero sei». Sembra che a Crema il nuovo commissariato si farà. E' così o no? «Sappiamo che il prefetto è stato moto chiaro a questo proposito e sembra che anche gli amministratori della città si siano finalmente convinti. Ma stiamo a vedere». Non sembra molto fiducioso. «L’edificio che ospita il commissariato è vergognoso. Non dimentichiamoci che Crema, più di Cremona, è un territorio pericoloso. C’è una criminalità che proviene dal Milanese e dal Bergamasco e che non va sottovalutata. Se Crema avrà, come è stato promesso dal sindaco, il nuovo commissariato, noi saremo i primi ad essere contenti». In che modo i Comuni possono collaborare con voi? «Gli enti locali, proprio per l’autonomia di spesa che hanno, potrebbero aiutare le forze dell’ordine. Se aspettiamo che sia il ministero a dare i soldi, i tempi si fanno troppo lunghi. Gli enti locali sono più veloci. A un sindaco, che cosa mi sento di chiedere? Magari non da solo, ma con l’aiuto della Provincia, potrebbe provvedere a fornirci di qual-
Carmine Scotti
che mezzo in più. E' già successo». Carmine Scotti è il rappresentante del Siulp della questura di Cremona. Il Siulp, Sindacato unitario lavoratori polizia, insieme al Sap, è la sigla con maggior seguito tra il personale della polizia di Stato nelle questure e nei commissariati. «La situazione, qui a Cremona, noi la denunciamo da tempo» dice Scotti, «e di certo non si risolve con le tre nuove Alfa "159" che ci hanno assegnato la scorsa estate. Servono altri mezzi, computer, uomini». Da anni è sospeso l'argomento della nuova questura. «Questa è una ferita aperta: qualche anno fa ce l’avevamo quasi fatta, ma mancavano 200mila euro per far partire il primo lotto di lavori e così alla fine è saltato tutto». Che cosa ne pensa delle ronde? «In strada ci vanno i professionisti. Chi sarà nelle ronde potrebbe fare chiamate inopportune e distoglierci da situazioni più gravi». Ma se la situazione è questa, il morale dei poliziotti com'è? «Tutti noi facciamo il nostro dovere, ma certo con qualche straordinario in più saremmo tutti più motivati. Operazioni a costo zero non si fanno, soprattutto in un settore come questo. Più sicurezza, più risorse alla polizia».
l'inchiesta
Cronaca
Oreste Perri in corsa per diventare sindaco
«Le nostre priorità? Ambiente, sicurezza, viabilità e famiglia»
A
di Silvia Galli
lla fine Oreste Perri, il pluridecorato campione di canoa, ha vinto la sua gara in politica. Sarà lui «l’anti-Corada». Allo sprint finale ha tagliato il traguardo colui che nel centrodestra è già stato battezzato il «campione di unità, onestà e umilità». E’ arrivato prima del medico antiabortista Paolo Emiliani sostenuto dall’area ciellina di Forza Italia. Grazie al pressing della Lega. Proprio a causa delle tensioni nel centrodestra, il medico cremonese ha annunciato al governatore Roberto Formigoni, nell’incontro di lunedì sera a Milano: «Ho deciso di ritirarmi, non ci sono quelle precondizioni di unità che avevo chiesto fin dall’inizio». Riferendosi così alla Lega e alla parte più laica di Forza Italia che ha sempre “tifato” per Oreste Perri. Il medico ha continuato: «Non voglio apparire come il candidato imposto dall’alto». Il governatore ha chiesto a Paolo Emiliani di candidarsi alla presidenza della Provincia, ma lui ha rinunciato anche a questa possibilità: «Ho
Oreste Perri, candidato sindaco del centrodestra
dato la mia disponibilità a correre per la carica di sindaco, e non mi interessa fare politica a tutti i costi». Da qui il passo indietro di Formigoni che ha lanciato un suo “uomo” per la presidenza della Provincia, il promettente trentaseienne Massimiliano Salini, di area ciellina, attualmente consigliere di Linea Group Holding, la multiutility che opera nella bassa Lombardia. La voce grossa, per giungere alla soluzione finale, in particolare sul candidato del centrodestra alla poltrona di
«Bisogna rilanciare la città, che necessita di freschezza» sindaco, l’ha fatta la Lega che si è alleata con An e la parte più laica della segreteria provinciale dell'ex Forza Italia. «O Perri o andiamo da soli»: questo l’aut aut del segretario provinciale dei leghi-
sti, Alessandro Carpani, fatto pervenire al segretario regionale Giancarlo Giorgetti. La presa di posizione netta della Lega ha dato i suoi frutti. L'accordo è stato trovato martedì, dopo una riunione alla quale hanno partecipato i vertici regionali del Pdl, Guido Podestà e Massimo Corsaro, con il governatore della regione. «Sono molto sereno. Ho atteso questa decisione con estrema tranquillità» dichiara il candidato sindaco Oreste Perri. «Sono contento per la fiducia e ho grande ammirazione per Emiliani che non valeva meno di me. Questo non è un premio, ma un incarico che voglio onorare con serietà e determinazione. Il mio obiettivo è quello di portare il centrodestra alla vittoria». Ha intenzione di portare Emiliani nella sua squadra? «Sarei felicissimo di poterlo fare. Credo che le nostre strade si incroceranno. Sta facendo molto per la città. Potrebbe fare parte del gruppo, ma prima bisogna vincere. Dobbiamo stare molto uniti e non sottovalutare l’avversario. Comunque, sia che si vinca o che si perda, bisogna governare bene nel pri-
«Una lista che vada oltre le appartenenze della politica» mo caso, fare un’ottima opposizione nel secondo. Dobbiamo cercare di rilanciare Cremona. La città ha bisogno di freschezza e di ripartire davvero». In che modo vuole rilanciare Cremona? Aveva anticipato che aveva buttato giù qualche punto del programma. «E’ vero, i punti riguardano la viabilità, l’ambiente, la sicurezza, la famiglia. Ma tutto il centrodestra si deve confrontare e proporre. L’importante è che ci sia unità di idee e condivisione degli obiettivi da raggiungere. Poi bisogna dar voce ai cittadini. Il mio ruolo è quello di essere al servizio della gente. Sono pronto all’ascolto degli altri». Ha risolto la questione contratto? «Lo sto definendo. Incontrerò nelle prossime ore il presidente Luciano Bonfiglio». Che cosa porta con sè
dal mondo dello sport? «Rispetto per l’avversario, che è un amico; la meritocrazia e i ruoli nel mondo sportivo vengono definiti in base alle capacità e al lavoro che uno fa. E naturalmente lo spirito di squadra. Sono convinto che se nella vita hai attorno dei collaboratori capaci e coesi, binomio indissolubile, raggiungi i migliori risultati». Sta pensando di creare una lista civica? «Si, mi piacerebbe fare una lista che vada al di là delle appartenenze politiche. Vorrei i rappresentanti delle diverse categorie, dei settori, voglio quella gente che tutti i giorni lavora. Alla fine sono loro quelli che possono fare la migliore politica. Una lista un po’ fuori dagli schemi, con le persone che hanno fiducia in me». Qual è il più bel messaggio che ha ricevuto dopo la sua investitura? «Ne ho ricevuti moltissimi, anche dagli avversari. “Grande Oreste complimenti sono contentissimo per la tua candidatura”, “Finalmente, ora viene il difficile ma tu saprai dare le giuste motivazioni, sono e siamo tutti con te”. Ho ricevuto tante conferme di stima e questo mi rende molto felice».
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Massimiliano Salini corre per la Provincia
«Oggi l'emergenza vera è l'occupazione. Ma al primo posto va anche il sostegno alle imprese che generano lavoro»
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ato a Soresina l'11 marzo 1973, Massimiliano Salini oggi risiede a Crema. Sposato, ha tre figli. Laure a t o i n G i u r i s p r u d e n z a all'Università degli Studi di Milano. Durante gli anni universitari viene eletto nel Senato accademico; successivamente è Presidente della Conferenza degli Studenti e membro del Comitato Regionale di Coordinamento delle Università lombarde. Dal 1998 al 2000 è membro dello staff del Presidente Roberto Formigoni e si occupa in particolare delle politiche regionali relative alle attività economiche e produttive. Contemporaneamente collabora con il professor Giorgio Vittadini alla nascita del Crisp (Centro di ricerca interuniversitario sui servizi di pubblica utilità alla persona). Dal 2000 ad oggi è project manager nel Gruppo Icos, leader nel settore della costruzio-
ne e gestione di strutture sanitarie, dove si occupa di relazioni istituzionali. Dal 2006 è consigliere d'amministrazione di Società cremasca servizi Spa (nell'ottobre 2007 ne diventa vicepresidente) e dalla stessa nominato nel Consiglio della Fondazione Teatro San Domenico di Crema. Dal gennaio 2007 è membro della Commissione Utilities della Fondazione per la Sussidiarietà. Nel novembre 2007 viene nominato consigliere d'amministrazione di Linea Group Holdingrassi Lei ha sentito Oreste Perri. Che cosa vi siete detti? «Ci siamo salutati e poi abbiamo fissato un incontro per parlare». Lo conosce personalmente? «Purtroppo non ho mai avuto modo di conoscerlo, non ci siamo mai incontrati, il vantaggio di questa avventura è che avrò un nuovo amico». Di cosa parlerete? «Del metodo di governo: siamo entrambi in linea, c’è terre-
no fertile di collaborazione». In che situazione ha trovato la Provincia di Cremona, che cosa lascerebbe e che cosa toglierebbe? «Più che elencare dei punti negativi o positivi, oggi l’emergenza vera è l’occupazione. E' anche un argomento pertinente alle competenze della Provincia di Cremona. La metto al primo posto con il sostegno alle imprese, perché è l’impresa che genera lavoro». Ma sarà questo il punto all’apice del suo programma? «Vorrei sottolineare che il programma deve essere un corpo vivo che segue la vita della società. In questo momento la realtà attuale richiede che ci siano al primo posto occupazione e sostegno alle imprese. Il programma deve essere un metodo di approccio alla realtà». Si parla di abolizione delle province. Che cosa ne pensa in merito? «Ho una convinzione: il compito di un buon amministratore è che l’istituzione sia il
Massimiliano Salini, candidato del centrodestra alla presidenza dell'amministrazione provinciale
meno invasiva possibile nel non ostacolare la creatività della gente». Si spieghi… «L’istituzione ha il dovere di intervenire e di aiutare. Posso dirle di rappresentare un valore aggiunto perché ho rappor-
ti e contatti non solo con la Regione, ma anche con il Governo e con l’Europa. E questo è un vantaggio, perché posso fare in modo che le decisioni avvengano nel modo più veloce. Sono infatti convinto che le istituzioni abbiano
il compito di operare il più celermente possibile per il bene della gente». Qual è il messaggio più bello che ha ricevuto dopo l’investitura di lunedì? «Un caro amico mi ha detto: quando parli con le persone dì che hai bisogno di loro, e questo rispecchia la mia personalità». Passiamo alle domande meno impegnative: ci parli un po’ di lei.. «Sono sposato con tre figli. Laureato in Giurisprudenza». Letture? «Ho una particolare predilezione per la letteratura americana in questo periodo leggo Cormac McCarthy. E poi mi piace la lettura giuridica». Hobby? «La cucina e il buon vivo». Lei è di Crema e sa che per motivi storici c’è un certo campanilismo tra Cremona e Crema. «Sono nato a Soresina, ho studiato a Cremona, ho vissuto a Milano, mi ritengo un abitante della Provincia di Cremona.»
I pareri senza seguire la pazienza che in politica paga, credo ormai che la loro direzione sia non controvertibile. Credo che ci voglia maggiore serenità nelle scelte e si debba valutare il bene comune e mai quello individuale».
Mino Jotta
Mino Jotta, (coordinatore del Pdl): «Sono due candidati eccellenti. E' l’assetto migliore che potevamo raggiungere rispetto alle tensioni degli ultimi giorni. Grande soddisfazione per l’innovatività della proposta. Abbiamo tenuto fede a ciò che si diceva da un anno, cioè la ricerca di candidati di area, non dei politici nel senso stretto della parola, ma che comunque avessero caratteristiche da politici. Entrambi infatti anche se in settori diversi, hanno fatto una loro esperienza politica. E il territorio su questa scelta ci darà ragione. Sui Circoli? Rispetto le scelte, anche se il centrodestra ha bisogno di tutti. Tutti avrebbero potuto concorrere al perseguimento di un comune risultato».
Chiara Cappelletti
Chiara Cappelletti, (vice vicario del Pdl): «Sono soddisfatta e ottimista: abbiamo due ottimi candidati e non mi spaventa la non notorietà di Salini, perché è appoggiato da tutti, compresa la Lega, con una campagna di grandi dimensioni. Si tratta di un risultato storico, non solo per le due candidature indirizzate a prospettive di cambiamento reale, ma anche perché Pdl e Lega sono insieme fin dal primo turno. Per quanto riguarda i Circoli, dopo le scelte fatte
vera forza di cambiamento e ciò è dimostrato anche dalle scelte scellerate che parte del Pdl in Parlamento ha fatto in queste ore difendendo i clandestini e attaccando le ronde. Atteggiamenti di questo tipo non saranno ammessi nelle nostre amministrazioni comunali e provinciali. Per quanto riguarda i Circoli, mi chiedo cosa hanno intenzione di fare. Visto che Quinzani è stato uno di quelli che ha sponsorizzato Perri, la coerenza delle persone si vede in questi momenti e non capisco come possa far campagna elettorale contro un candidato che ha appoggiato fino all’altro ieri».
Alessandro Carpani
Alessandro Carpani (segretario provinciale Lega Nord Cremona): «Dopo una lunga settimana di passione, il Pdl è finalmente riuscito a ufficializzare i candidati della coalizione Lega Nord-Pdl. Perri in Comune e Salini in Provincia, nomi che la Lega Nord aveva già indicato una settimana prima al tavolo regionale preposto alla scelta delle candidature. Per questo motivo siamo ampiamente soddisfatti dal risultato raggiunto: le nostre prese di posizioni sono state ampiamente ascoltate dagli alleati, a dimostrazione che siamo una vera alleanza dove tutte le componenti sono sullo stesso piano. La nostra indicazione su entrambi i candidati era semplicemente dettata dal fatto che sono considerati da noi e dai cittadini le figure migliori che possono portare il centrodestra cremonese ad espugnare sia il capoluogo che l'ente Provincia. Ci siamo esposti fortemente per cercare di dare al nostro territorio uomini che fossero segno di cambiamento rispetto al passato e rispetto a Corada e Torchio. Ora dobbiamo iniziare tutti a lavorare sul completamento dei programmi, inserendo anche quel valore aggiunto che ogni candidato porta con se; con particolare riguardo alla sicurezza, alla lotta all'abusivismo, alla difesa delle classi sociali più deboli e allo sviluppo territoriale ed economico difendendo il nostro territorio dalla cementificazione selvaggia. Su alcuni temi, però, la Lega non retrocederà di un passo: siamo l'unica
ottimi testimoni della quotidianità vissuta in mezzo alla gente. Credo che le persone siano ormai stanche di certe logiche di potere tipiche del centrosinistra che, anche quest'anno, candida personaggi che non rappresentano alcuna novità e che non hanno lasciato sul territorio nulla che lo abbia reso migliore o più ricco. Perri e Salini sono la vera novità della politica cremonese, rappresentano splendidamente il Pdl e ne interpretano lo spirito e la ragione stessa per la quale Berlusconi e Fini hanno immaginato questa rivoluzione democratica. La nostra parte politica ha dunque autorevolmente deciso di far contare i valori, la concretezza e lo spirito di disponibilità verso i cittadini proponendo volti nuovi che appartengono e provengono da quello stesso territorio che, grazie al loro impegno, hanno già contribuito a far crescere ancor prima di spendersi in politica. A mio avviso questa scelta sarà premiante per il centro destra».
Francesco Zanibelli
Francesco Zanibelli (ex segretario cittadino di Forza Italia): «Con l'ufficializzazione delle candidature per il Comune e la Provincia di Cremona inizia la parte più impegnativa di una campagna elettorale che, di fatto, è iniziata quando il nome di Oreste Perri ha cominciato a circolare sui mass media locali alcuni mesi or sono. Il risultato è stato eccezionale, la città si è innamorata di lui e, immediatamente, abbiamo raccolto apprezzamenti trasversali rispetto alla sua disponibilità. La genuinità di Oreste, le sue indiscutibili qualità umane, il suo successo personale e, non da ultima, la sua notorietà, ne fanno il candidato perfetto per le amministrative di giugno. Sia Perri che l'amico Max Salini provengono dalla società civile, sono persone vere, credibili che hanno raggiunto livelli di eccellenza nella vita e nel lavoro grazie alle loro qualità e al loro valore. Il percorso che Forza Italia ed An hanno costruito sposa perfettamente il progetto Pdl, ovvero l'idea di mettere al centro della Politica le persone e i cittadini che abbiano dimostrato di avere i numeri e di essere
Ugo Carminati
Ugo Carminati, (ex segretario cittadino di An): «Si sono finalmente concluse le lunghe trattative che hanno portato alla definizione dei candidati del centrodestra alle prossime elezioni amministrative per il comune di Cremona e l’Amministrazione provinciale. Certamente queste sono state lunghe e molti avrebbero voluto una loro più celere definizione. Questo però è stato reso difficile non solo dalla contemporaneità della rivoluzionaria nascita del Popolo della Libertà, ma e soprattutto dalla presenza in campo di ottimi candidati tra i quali non era semplice scegliere. Anche se ho sempre personalmente e apertamente sostenuto Oreste Perri, debbo ribadire tutta la mia stima
«Al fianco di Oreste "pagaiando" verso il cambiamento» per il dottor Emiliani ringraziandolo per la disponibilità data. Oggi però con la contemporanea scesa in campo del candidato Salini per l’Amministrazione provinciale e l’alleanza sempre più salda con la Lega Nord, nostro compito e dovere è quello di organizzare e coordinare una campagna elettorale sinergica tra i due candidati. Attraverso l’azione ed il lavoro di squadra sarà così possibile andare a raccogliere il massimo consenso, dando contemporaneamente una risposta a quella esigenza di cambiamento che i cittadini cremonesi e della provincia chiedono ormai a gran voce. Il fatto che il centrosinistra non sia riuscito al contrario a sostituire i propri candidati, deve essere il nostro primo e forse più importante argomento della campagna elettorale. Questo perché nessuno potrà credere che senza cambiare i registi possa mutare la scena ed il film cui abbiamo tristemente assistito in questi anni. Emiliano Ferrari, (segretario cittadino della Lega Nord): «La segreteria cittadina di Cremona esprime molta soddisfazione riguardo alle scelte dei candidati Salini e Perri. Salini è un volto nuovo, giovane, competente e pronto per ricoprire il ruolo di presidente della Provincia. Perri è una persona straordinaria; è un campione sotto tutti gli aspetti ed è un leader dal carisma eccezionale. Il concetto di team e squadra con Perri è alla base di tutto; sono sicuro che l'umiltà, la grinta, l'amore per la nostra città e lo spirito di sacrificio e di mettersi pienamente in gioco per Cremona e per i Cremonesi saranno pienamente percepiti dagli elettori. La Lega Nord di Cremona sarà come sempre in prima linea a fianco del nostro caro Oreste "pagaiando" verso il cambiamento».
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Cronaca
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Per il lavoro, quelle disponibili sono 598 a fronte di una richiesta di quasi 4mila. Per la formazione sono invece 119
Doti regionali: una misura insufficiente Savoldi: «Con le somme destinate a Cremona riusciremo a soddisfare solo il 17 per cento degli aventi diritto»
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di Laura Bosio
l sistema delle doti? Parziale e non rispondente alle necessità del territorio. Così gli amministratori provinciali hanno definito lo strumento stabilito dalla Regione, che presenta difformità tra fabbisogno e copertura. Basti pensare che la dote lavoro copre solo il 17% del fabbisogno provinciale. Quanto spetterà al nostro territorio? Per quanto riguarda il lavoro la somma stanziata è pari a 1.794.200 euro (pari a 598 doti massime), mentre per la dote formazione è pari a 598.645,38 (pari a 119 doti). «Calcolando che, basandoci sui dati 2008, sono 7mila le persone che si sono rivolte ai centri per l'impiego della provincia (Cremona, Crema, Soresina e Casalmaggiore), e di questi circa 4mila rientrano nei requisiti per essere assegnatari della dote lavoro, le doti disponibili sono solo il 17% del necessario» ha confermatoAgostino Savoldi, assessore provinciale all'Economia e al Lavoro. «E il problema non riguarda solo noi: le lamentele sono piovute da tutte le province lombarde, come Brescia, Bergamo, Varese e Como che si trovano nella nostra stessa situazione. Bisognerebbe dunque ridiscutere il concetto di dote».
Agostino Savoldi, assessore provinciale all'economia e al lavoro
Tipologia Doti
Finanziamento assegnato
Dote Formazione
€ 598.645,38
119
Dote Lavoro
€ 1.794.200,00
598
La Provincia, prendendo atto delle risorse disponibili, ha deciso così di attivare esclusivamente i percorsi di specializzazione e di formazione
Scuola: poca comunicazione relativa ai fondi erogarti
L'assessore Daniela Polenghi
Anche la dote scuola crea qualche problema, come sottolinea l'assessore comunale Daniela Polenghi. «Ad oggi abbiamo circa 67% (415 domande,per un totale di 737 casi - in quanto si può richiedere la dote per ogni figlio) delle richieste rispetto a quelle dell'anno scorso. Anche se siamo ancora all'inizio del periodo in cui è possibile fare le domande, questo dato evidenzia una carenza comunicativa da parte della Regione rispetto alla dote. Basti pensare che abbiamo qui, dall'anno scorso, 90 buste di vaucher inutilizzati. In sostanza la gente
N. max
non ha neppure capito chi è stato finanziato e chi no. Insomma, la situazione è preoccupante». Ma il problema, riguarda anche il divario tra pubblico e privato. «Da notare che l'anno scorso, su 1203 iscritti alle scuole private paritarie, la dote è arrivata per 583 persone, ossia il 50%. Invece nell'ambito della pubblica, con 11300 iscritti, le doti erogate sono 992, ossia meno del 10% degli iscritti. Una discrepanza plateale, soprattutto considerando che nel pubblico i limiti sono decisamente maggiori che nelle scuole private».
permanente, e di rivolgere la dote formazione a persone inoccupate e disoccupate, residenti o domiciliate in Lombardia e in possesso dei seguenti titoli di studio: diploma di scuola secondaria superiore, attestato di competenza di III livello europeo in uscita da percorsi di IV annualità di istruzione e formazione professionale, laurea. Per quanto riguarda la dote lavoro, la Provincia ha deciso di accorpare la componente base e la componente aggiuntiva «Categorie prioritarie» per un ammontare complessivo massimo di 3mila euro. e di rivolgerla a lavoratori “espulsi o mai entrati nel mercato del lavoro”, rientranti in una delle seguenti tipologie: inoccupati e disoccupati (persone alla ricerca di occupazione, compresi i lavoratori espulsi dal mercato a causa di crisi aziendali o persone senza un posto da sempre che percepiscano o meno un'indennità di disoccupazione), lavoratori iscritti nelle liste di mobilità, che percepiscano o meno una indennità di disoccupazione, lavoratori sospesi dal lavoro in cassa integrazione straordinaria. Anche il presidente della Provincia, Giuseppe Torchio, interviene sul tema delle doti. «Si tratta di un provvedimento del tutto parziale e insufficiente in un momento di grande difficoltà occupazionale e di conclamata crisi economica». Torchio ha anche constatato la necessitá che Finlombarda, dopo un anno di attesa, liquidi alle decine di imprese cremonesi vincitrici del bando per l'innovazione le risorse già stanziate e che il pacchetto della formazione professionale non fosse più orientato per
quasi la metà a corsi per parrucchiere ed estetiste ma dirottato ai settori più in sofferenza a causa della crisi, come il meccanico, eccetera. A fronte di questo quadro complesso ha destato scalpore la notizia che la regione Lombardia abbia deciso di aprire il bando delle "doti lavoro" il venerdì sera alle 19, e quindi a uffici pubblici già chiusi per il fine settimana. Essendo infatti le risorse così limitate nel numero e nell'entità potrebbero essere facilmente veicolate a determinate agenzie bene informate e gravitanti nell'area del governatore della regione, anche per la priorità cronologica che verrebbe assegnata alle "doti" in base alla data di trasmissione delle domande. Altro problema che riguarda i corsi, è che con la cifra messa a disposizione per la formazione nella nostra provincia risulta scarso il numero di quelli realizzabili «Sette o otto al massimo» sottolinea Savoldi. E calcolando che poi i soldi verranno distribuiti tra i vari centri formativi del territorio, il rischio sarà di non riuscire ad attivare i corsi in certe realtà, che potrebbero non raggiungere il numero minimo di partecipanti per iniziare il corso». Uno dei rischi che si corrono è che il ridotto volume di doti determinerà un prevedibile trasferimento degli utenti dal sistema privato a quello pubblico in particolare per quanto concerne l’attività dei Cpi (Centri di formazione professionale), in quanto, mentre l’ente privato potrà erogare il servizio solo a fronte della certezza della dote, i centri pubblici non potranno rifiutar-
«L'onere formativo ricadrà soprattutto sulle nostre spalle» si di accogliere tutta l’utenza sia con dote che senza dote, con il conseguente risultato di un’inevitabile disparità del rapporto risorse finanziarie/ servizi erogati tra il sistema pubblico e quello privato. «Essendo noi un ente pubblico, dovremo sobbarcarci la realizzazione dei corsi, per importi decisamente superiori alle risorse disponibili». «La giunta provinciale rileva pertanto, l’inadeguatezza dello strumento “dote” in risposta alle necessità territoriali, nonché l’inadeguatezza dello “spazio” riservato alla programmazione territoriale nel “sistema della dote” predisposto dalla Regione, che, per limiti interni al sistema stesso, non consente un intervento mirato tale per cui le doti possano riflettersi nelle vere esigenze del territorio» si legge nella delibera di giunta.
LAVORO E CONCILIAZIONE: LE DIFFICOLTA “IN ROSA” Giovani donne insoddisfatte
«Lavoro e conciliazione tempi: le priorità». Questo il titolo della ricerca presentata nei giorni scorsi in provincia, relativa alle giovani donne, promossa da Provincia di Cremona – settore politiche sociali - con Synergia, che fotografa la realtà femminile giovanile e le giovani famiglie a livello locale. Le intervistate sono donne istruite e propense a partecipare al mercato del lavoro. Propensione che cala però in presenza di figli. In tale situazione emerge il lavoro part time, a discapito del prevalente full time. Secondo la ricerca, le traiettorie lavorative delle trentenni sono più stabili di quelle delle ventenni anche se sono proprio le più “mature” quelle maggiormente insoddisfatte della propria collocazione lavorativa: evidentemente con il crescere dell’età aumentano anche le aspettative e le necessità economiche. Ed è infatti riconducibile proprio alla sfera economica la prima motivazione per l’insoddisfazione prevalente rispetto al lavoro, in entrambi i gruppi di età. Per le più giovani tra i fattori di insoddisfazione pesa la precarietà contrattuale. Lavoro, conciliazione dei tempi, alloggi, flessibilità oraria sui luoghi di lavoro, servizi alle persone, preoccupazione per l’occupazione e il capitolo reddito gli indicatori più evidenti delle giovani donne cremonesi. «La ricerca ben evidenzia le necessità delle famiglie e delle donne, soprattutto nella conciliazione dei tempi e dell’accesso al mercato del lavoro» ha precisato il presidente della Provincia Giuseppe Torchio «Su tali versanti la Provincia si è concentrata, con progetti a supporto delle famiglie e delle donne: dal bando per l’acquisto della prima casa al sostegno dei minori e delle famiglie in condizioni di fragilità sociale; da interventi nel settore lavorativo per l’anticipo della cassa integrazione o per il
pagamento di rate del mutuo allo scaffale sociale. Le azioni da noi condotte, anche in tema di welfare leggero, si muovono lungo la linea della stessa ricerca, come le questioni di conciliazione dei tempi sono quelle più rilevanti, tra cui la scomodità di raggiungimento del luogo di lavoro o legate alla scarsa flessibilità oraria, interessando per lo più le donne trentenni che, nella maggioranza dei casi, convivono e in molti casi hanno anche figli». Da qui la risposta: «Le istituzioni locali hanno varato progetti per lo scaffale sociale, per la terza settimana, per l’anticipo della cassa integrazione, il bando per l’acquisto della prima casa, ma da Regione e Governo, giungono molti proclami e pochi fatti concreti» continua To rc h i o . « O c c o r re spingere l’acceleratore anche sul fronte del reddito. Non è pensabile attuare un metodo come quello relativo alle doti lavoro, provvedimento del tutto parziale e insufficiente, che va a coprire solo il 15% del fabbisogno riscontrato a livello provinciale, in un momento di grande difficoltà occupazionale e di conclamata crisi economica e pertanto va aumentata di molto la copertura finanziaria». L’assessore Anna Rozza ha evidenziato il problema della conciliazione dei tempi e le politiche attuate a livello interistituzionale nelle comunità locali per superare queste quotidiane difficoltà: finanziamento per asili, per il lavoro di cura delle famiglie e delle donne, per i servizi. Inoltre – in una situazione di crisi come quella odierna – non è stato aperto un tavolo di confronto specifico sulla questione donne e lavoro. In aggiunta la “Riforma Gelmini” della scuola rende sempre più improbabile un intervento di sostegno e supporto, ovvero il tempo pieno o attività integrative del tempo scuola, a beneficio delle famiglie lavoratrici.
Cronaca
Venerdì 10 Aprile 2009
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Terremoto: la solidarietà dei cremonesi In partenza 10 volontari e altri 30 pronti per i prossimi turni. La Provincia stanzia 50mila euro, e la Cremo devolve gli incassi della partita
E'
di Laura Bosio
una bella giornata di sole, di quelle in cui sembra che tutto debba andar bene. Poi basta accendere la tv, e la magia si rompe, crolla, si frantuma come quelle case in Abruzzo, tingendo di sangue l'azzurro di questo cielo primaverile. E non ci sono parole, nè proclami, per una tragedia che in una manciata di secondi ha falcidiato circa 300 persone. Solo l'angoscia e le lacrime hanno diritto di esprimere gli stati d'animo di chi guarda attonito. Ma la tragedia chiama solidarietà, e Cremona non resta indifferente alla sofferenza. Il territorio si stringe attorno alle vittime e ai superstiti, e si unisce per mandare il proprio contributo. Il territorio tutto si sta rimboccando le maniche, per portare il proprio contributo. I volontari della Protezione civile provinciale, attraverso i loro gruppi, si sono immediatamente messi a disposizione, dichiarandosi pronti a partire in una quarantina, ben oltre il numero poi effettivamente richiesto dalla Regione Lombardia che coordina gli aiuti a livello regionale. Per ora partiranno i dieci volontari, più il capogruppo, per il primo turno. Saranno destinati al campo realizzato da Regione Lombardia in locali-
della vita e poi della ricostruzione» ha dichiarato il presidente della Provincia Giuseppe Torchio. «Siamo in attesa di comunicazioni della Regione che ci dicano di eventuali necessità specifiche di merci da portare insieme al gruppo di protezione civile. In ogni caso cercheremo, come territorio, di avere una voce e un braccio soli, così come è stato per l’aiuto
grigiorossi che, acquistando un biglietto per assistere alla partita contribuiranno ad una finalità benefica: l’incasso di Cremonese-Padova in programma sabato allo stadio Zini di Cremona viene infatti devoluto alle vittime del sisma. Anche la squadra ha deciso di aggiungere un proprio contributo: tutti i giocatori della squadra stanzieranno
ai territori coliti dallo tsunami, in modo da ottimizzare le risorse e quindi aumentare l’efficacia degli interventi». Un segnale arriva anche dal mondo dello sport: L'US Cremonese ha deciso di aiutare la popolazione colpita dal terremoto, e per questo chiama all’appello tutti i tifosi
una somma a favore delle popolazioni abruzzesi. Ci vuole poco, in fondo, per esprimere la propria solidarietà. Una piccola rinuncia, può voler dire molto. Forse solo una goccia, che però messa insieme a tante gocce, diventa un mare, e può davvero fare la differenza.
Due immagini della tragedia in Abruzzo. Sotto Giuseppe Torchio, presidente della Provincia di Cremona
tà Bazzano frazione Monticchio. I volontari appartengono a tre associazioni di volontariato: il gruppo comunale «La Torre» di Rivolta d’Adda con 3 volontari, l’associazione «Lo Stagno» di Stagno Lombardo con 3 volontari, l’associazione «Le Aquile» sez. Oglio Po con 4 volontari oltre al capogruppo che sarà Maurizio Stradiotti. La partenza sabato pomeriggio alle 17, nel cortile della sede della Provincia, con una breve cerimonia di saluto al gruppo in partenza. Intanto il segretario generale della Provincia, Giorgio Lovili, è già partito per l’Aquila, dove a lungo è stato segreta-
rio generale del Comune, per prendere i primi contatti e rendersi conto della situazione. La giunta provinciale, dal canto suo, ha stanziato 50mila euro per il primo interven-
Gli aiuti
Raccolta fondi: grande mobilitazione
Anche la Cna si mobilità per i terremotati. A tale scopo l'associazione è già attiva per tenere i contatti con i gruppi dirigenti locali per assicurarci sulle loro condizioni personali. Intanto, per contribuire alla ricostruzione, è stato aperto un conto corrente intestato a Cna Pro Terremoto L’Aquila Unipol Banca (Filiale 157 Roma. IT 39V 03127 05011 CC1570001214). La Cna Nazionale ha provveduto intanto a contribuire con la somma di 100mila euro, a cui si aggiungeranno le somme devolute dalle strutture locali, per ricostruire le Cna ed i sistemi di Imprese messi in ginocchio dal terremoto. Non mancano, all'appello di chi raccoglie fondi, gli aiuti da parte della Caritas Cremonese, che si unisce all’appello delle Caritas di tutta Italia ed esprime piena solidarietà all’arcivescovo dell’Aquila S.E. Mons.Giuseppe Molinari, assicurando la preghiera per le vittime e le loro famiglie e il pronto impegno in favore delle persone colpite. La Caritas invita a coordinarsi con la re-
te nazionale Caritas ed evitare iniziative individuali per non creare confusione o difficoltà all'opera dei soccorsi e per dare massima efficacia, anche in prospettiva, alla capillare distribuzione degli aiuti. A questo proposito, per sostenere gli interventi in corso (causale “Terremoto Abruzzo”), si potranno far pervenire gli aiuti: direttamente presso gli uffici Caritas tramite assegno bancario, con versamento sul Conto corrente postale (intestato a Fondazione San Facio Onlus n° 68411503), con versamento su conto corrente bancario (Banca di Piacenza filiale di Cremona Iban IT57h0515611400CC0540005161 intestato a Fondazione San Facio Onlus). Anche l'Arci di Cremona, dal canto suo, è solidale con le vittime del terremoto, ed esorta volontari ad arruolarsi per la gestione dei campi di sfollati, preferibilmente formati alla protezione civile, ma anche per i servizi, la cucina e le attività di sostegno alle persone. I volontari che intendessero proporsi per queste attività possono segnalare la propria disponibilità inviando una mail con i propri riferimenti e il proprio curriculum all'indirizzo: cremona@arci.it. Intanto è già stata lanciata una raccolta di fondi straordinaria, con un nuovo conto corrente attivato presso la Banca etica popolare, attraverso un c/c bancario intestato a: Associazione Arci - Emergenza Terremoto Abruzzo (Via Monti di Pietralata,16 00157 Roma - Codice Iban: IT 32 K 05018 03200 000000128000). Non manca infine la voce della politica: è partita in queste ore la raccolta fondi del Pd lombardo, che fa riferimento alla sottoscrizione della Caritas nazionale, per aiutare la popolazione abruzzese colpita dal terremoto. E’ un’operazione capillare, su tutto il territorio, che vede mobilitati i mille circoli lombardi.
to. A tale somma si sono aggiunte le somme messe a disposizione personalmente da singoli consiglieri e assessori. La Provincia ha cercato di mettere insieme tutte le iniziative che la generosità di singoli e collettività sta mettendo in campo, per arrivare a costituire un unico riferimento che, una volta superata la prima emergenza, possa sostenere uno o più progetti specifici insieme alle istituzioni locali colpite dal sisma. «E' auspicabile la costituzione di un gruppo di lavoro unico anche a livello tecnico, per poter sostenere un grande lavoro nella fase del ritorno a una qualche normalità
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Cronaca
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Cna: formazione contro la crisi
Da sinistra: Simona Galasi, responsabile formazione Cna Cremona. Bruno Cavagnoli, direttore, e Giuseppe Ghisani, presidente Cna Cremona.
Cna di Cremona e Ecipa Lombardia, il consorzio delle Cna Lombarde dedicato alla formazione, mettono in campo un percorso di formazione per la gestione della crisi. Si tratta di otto seminari strutturati e pensati per affrontare diversi aspetti. Dalla gestione del bilancio, così da imparare ad individuare quali siano le voci da tenere sotto controllo con maggiore attenzione, all’organizzazione aziendale, il recupero crediti e l'utilizzo del web e delle fiere come canale commerciale. «Crediamo sia importante che le aziende affrontino la crisi con le conoscenze e gli strumenti opportuni» spiega Giuseppe Ghisani, presidente della Cna di Cremona «In questo momento è necessario dire no alla politica dello spreco, aumentare al massimo l’efficienza dell’organizzazione ambientale, non perdere tempo con lunghe e inutili battaglie per il recupero crediti e aprirsi nuovi canali di mercato. Sono questi gli elementi che possono fare la differenza per la sopravvivenza di un’azienda. E sono cose che si possono imparare a gestire: bisogna evitare che l’imprenditore si trovi da solo di fronte a bilanci dimezzati da una parte e fiumi di consigli contraddittori dall’altra. Per gestire al me-
glio un’azienda in fase di recessione è necessario capire su cosa è opportuno investire e quali sono invece le voci cui si può rinunciare». «Al di là delle pezze che i governi stanno mettendo ai dissesti di bilancio delle banche e agli ammortizzatori sociali» afferma Vittorio Venturini, presidente di Cna Giovani Imprenditori «c'è anche un lavoro di più ampio respiro per riprogettare il sistema e farlo ripartire con un nuovo assetto. La conoscenza, la cultura, le diversità come opportunità e le regole saranno gli elementi che giocheranno il ruolo chiave della ripresa vera. Occorre consapevolezza per scegliere cosa comprare, cosa produrre e come produrre. Ci vuole un nuovo modello di sviluppo, una coscienza collettiva diversa e questo tipo di seminari sono un passo in questa direzione». I seminari, che si terranno a Cremona nella sede locale della Cna (Via Lucchini 105). Si propongono otto serate a tema con cadenza bisettimanale dalle 18 alle 21 a partire dal 21 aprile 2009. Le lezioni saranno strutturate per dare strumenti concreti ed occasioni di confronto e condivisione. Ogni argomento potrà essere successivamente sviluppato con ulteriori incontri di approfondimento.
«Pane & Amore», al via progetto di full franchising
L'inaugurazione del locale
Si chiama «Pane & Amore», ed è un progetto di full franchising, promosso dall'esperienza cinquantennale del panificio Generali. «L'idea è nata sull'onda del successo ottenuto dai negozi che abbiamo aperto in città» spiega uno dei titolari, Cristina Generali, che insieme a Stefano Allegri ha dato il via a questo progetto. «Alla gente piace molto l'ambiente accogliente delle nostre fornerie, e il servizio che offriamo, alla portata di tutti». A questo proposito un nuovo punto vendita è stato
recentemente inaugurato in corso Garibaldi, gestito da Katia Robuschi. L'innovazione di questi punti vendita è rapp re s e n t a t a dalla presenza di un angolo caffetteria, come nell'esperienza del negozio di corso Vittorio Emanuele, che ha riscontrato grande successo. La panetteria diventa così anche un punto di incontro. Il franchising che regge il marchio «Pane & Amore» ha già una diffusione nazionale (Torino, Mantova, e altri 15 sono in apertura entro fine anno), e presto aprirà due nuovi punti, a New York e Chicago. I negozi che fanno capo a Generali, tra quelli di proprietà e i franchising, sono ben 20 su tutta la provincia di Cremona. Pubblicità
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«Vogliamo lavorare nel rispetto di quanto fatto sino ad oggi»
Alessia Zucchi, la prima donna alla guida dei Giovani Industriali
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di Elisa Milani
er la prima volta l’Associazione giovani industriali ha un presidente donna: è stata infatti eletta a pieni voti Alessia Zucchi, consigliere di amministrazione dell’omonimo oleificio, oltre che di Uliveto del Garda Srl. «Vogliamo lavorare nel rispetto di quanto fatto sino ad oggi dalle presidenze precedenti» ha detto con emozione la neoeletta nell’incontro pubblico svoltosi appena dopo l’elezione. «Quello che mi affianca è un gruppo eccezionale, con tanta voglia di fare. Nel gruppo vi sono molte donne, che meritano, e tanti giovani imprenditori che vogliono portare avanti le proprie aziende. Il grande augurio, in un momento di
a riprendere quota una volta fuori da questa crisi, che sono certa che passerà». Alessia Zucchi ha 33 anni e un curriculum di studio di tutto rispetto: dopo il diploma come Perito aziendale e corrispondente in lingue estere, ha conseguito la laurea in relazionii pubbliche presso lo Iulm di Milano. Ha quindi seguito alcuni corsi di formazione relativi all’impresa presso l’Università Bocconi. Nel suo curriculum si contano impieghi come responsabile area comunicazione e marketing, responsabile formazione, e direzione area acquisti. Oltre a lei sono stati eletti, nel consiglio direttivo: Massimo Allegri (titolare Magroup Spa), RositaBellometti (amministratore delegato Nuova Metal Srl di Drizzona), Marco Bosio (socio amministratore di Hcq
Passaggio di consegne tra l'ex presidente Andrea Pasquali e Alessia Zucchi
Cè (direttore generale Fanku Srl), Emanuele Fazzi (amministratore unico di Cmf Consulting di Cremona), Luca Ferla (consigliere delegato Idraulica Ferla Multiservice Srl di Credera Rubbiano), Elena Prandelli (responsabile marketing Atp Spa di Spino d’Adda),
Il nuovo direttivo dei giovani indistriali
crisi come questo, è di saper trasmettere i valori di impresa, e far sì che i giovani imprenditori siano pronti
Srl di Cremona), Maria Rosa Cavalli (legale rappresentante di Spazio Moda Srl di San Bassano), Alessio
Gianluca Storti (socio amministratore e direttore generale Storti Spa di Motta Baluffi), Cristiano Villa (so-
cio e amministratore delegato della Villa&Bonaldi Spa di Ricengo). Il presidente uscente, Andrea Pasquali, ha salutato con commozione la sua carica. «Sono felice che si concluda questa esperienza positiva» ha detto. «Ora serve linfa nuova, e un giusto cambio generazionale. Alessia ha puntato su innovazione e continuità, e credo che siano le scelte migliori. E’ un momento importante, perché per la prima volta una donna è stata eletta presidente dell’associazione». Pasquali ha quindi ringraziato tutti coloro che l’hanno seguito nel suo mandato: dalle istituzioni, ai membri della stessa Associazione Industriali. «Le aziende sono una cellula di ricchezza, una cellula vitale» ha continuato. «Per questo abbiamo lavorato nelle scuole, e continueremo a farlo: per stimolare nei giovani la voglia di imprenditorialità».
Vandalismo tra indiani: piovono le denunce per danneggiamento
Tre indiani arrestati, condannati e già rimessi in libertà (due di questi espulsi perché clandestini), due denunciati, diciotto accompagnati in caserma, di cui cinque trattenuti. E' il bilancio dell'intervento effettuato dai carabinieri di Cremona e Casalmaggiore nei confronti di alcuni cittadini indiani accusati di aver danneggiato cinque autovetture di proprietà dei loro connazionali. I militari hanno anche posto sotto sequestro quattro asce, una mannaia, una spranga di ferro, un coltello e la parte metallica di una
quinta ascia senza manico, materiale che i carabinieri hanno trovato nei fossi e nelle vicinanze del luogo dove è scoppiata la furiosa azione di violenza sulle cose, la sede Sikh di Martignana Po, lungo l'Asolana. «La segnalazione che abbiamo ricevuto», ha spiegato Luigi Regni, comandante della Compagnia di Casalmaggiore, «era di alcune macchine di indiani provenienti dal Bresciano e dal Mantovano che stavano convergendo verso San Giovanni in Croce». La causa di tutto sarebbe
una precedente lite avvenuta nella zona di Desenzano che avrebbe innescato il regolamento di conti. Le auto degli indiani erano state viste procedere a forte velocità da Calvatone a Piadena, e poi verso Casalmaggiore. Alla fine i militari, in tutto dieci pattuglie, hanno trovato nel mezzo dell'Asolana una Fiat Uno con i vetri in frantumi e altre auto danneggiate lungo la strada e nei fossi, comprese le asce e gli altri oggetti usati per rompere le auto. A bordo della Fiat Uno c'erano tre persone che sono riuscite a fuggire, mentre un 30enne residente in provincia di Brescia, alla guida di una Fiat Brava, anch'essa danneggiata, è stato arrestato per violenza e resistenza a pubblico uf-
ficiale: nel tentativo di fuggire, innescando la retromarcia, è entrato in contatto con uno dei militari che è stato strattonato e picchiato, tanto che è stato necessario ricorrere alle cure dei medici del pronto soccorso dell'ospedale Oglio Po di Casalmaggiore. Al carabiniere sono stati diagnosticati una decina di giorni di prognosi. L'indiano era anche ubriaco, così gli è stata ritirata la patente. Processato per direttissima, è stato condannato ad una pena di dieci mesi, ma è già stato messo in libertà. Altri due indiani senza fissa dimora sono stati arrestati: si tratta di un 27enne, nei guai perché inottemperante ad un decreto di espulsione del questore di Brescia del gennaio del
2008 e di un 26enne, espulso a novembre del 2007, pure denunciato per false dichiarazioni sulla sua identità. Anch'essi processati, sono stati condannati ad otto mesi e tornati liberi. Per altri due indiani, invece, un 27enne e un 30enne, sono state avviate le procedure di espulsione, mentre per un 23enne residente a Milano è scattata la denuncia per guida senza patente, che tra l'altro non aveva mai conseguito. Non è stato possibile denunciare nessuno per il porto delle asce perché non si è potuti risalire ai loro proprietari. Le indagini proseguono anche per capire quale possa essere stato il motivo scatenante della maxi rissa scoppiata tra gli indiani coinvolti.
Cronaca
Venerdì 10 Aprile 2009
Rissa tra bikers in piazza Cittanova, tre denunce per aggressione e minacce
Sono bastati pochi giorni di indagini, e gli uomini della squadra Mobile della Questura di Cremona, guidati dal vice questore aggiunto Sergio Lo Presti, sono riusciti a dare un nome e un volto agli autori dell'aggressione avvenuta sabato 28 marzo davanti a palazzo Cittanova da parte di un gruppo di motociclisti del gruppo Custom nei confronti di altri bikers avversari del gruppo TreT. La polizia ha denunciato per lesioni e minacce R.R., 39enne di fuori provincia, e P.B., 43 anni di Cremona, mentre F.T., di 36 anni, sempre di Cremona, è stato denuncia-
to per minacce. «Quello accaduto sabato», ha detto Lo Presti, «è un fatto molto grave, e non tollereremo altri episodi da Far West». L'episodio risale alle 17 del pomeriggio, in una piazza Cittanova affollata di persone e famiglie che stavano partecipando alla festa di primavera. Dal corso erano transitati i motociclisti del Custom, impegnati a loro volta in una manifestazione motociclistica. Fermi sulla piazza c'erano anche tre bikers del gruppo TreT che avevano salutato il passaggio dei rivali con gesti volgari, suscitando il nervosismo dei Custom che aveva-
no fatto dietro front. Ne era nata una discussione sfociata nell'aggressione. Un 40enne di Cremona delle TreT era finito in ospedale con una prognosi di 15 giorni in seguito alle botte ricevute. Le minacce, tra l'altro, non erano state rivolte solo ai bikers dell'altro gruppo, ma anche alle persone che attonite avevano assistito alla scena. «Una apposita sezione della squadra mobile è incaricata anche di monitorare il fenomeno dei gruppi di motociclisti», ha spiegato Lo Presti, «l'obiettivo è quello di evitare che si verifichino altri episodi spiacevoli».
Il campione Cassarà a processo per atti osceni E' stato fissato per il 23 novembre il processo a carico del campione di fioretto Andrea Cassarà, 25 anni, nato a Passirano e residente a Corte Franca, in provincia di Brescia, accusato di atti osceni. Il giovane, medaglia d'oro nel torneo di fioretto a squadre alle Olimpiadi di Atene 2004, vincitore della coppa del mondo di fioretto nel 2006, campione europeo individuale di fioretto nel luglio del 2008, e oro, sempre l'anno scorso, nel Campionato Mondiale a squadre, sarà giudicato con il rito abbreviato, così come richiesto dai uno dei suoi
Andrea Cassarà
difensori, il legale di Brescia Elena Frigo. L’avvocato Michela Soldi, invece, si è costituita parte civile per la
Vandali in oratorio, 20 identificati Le accuse: danneggiamenti, violazione di domicilio e preparazione di esplosivi
S
di Sara Pizzorni
ono più di una ventina i giovani identificati dai carabinieri che sono sospettati a vario titolo di danneggiamenti, violazione di domicilio, maltrattamento di animali e preparazione di prodotti esplosivi ed esplosioni pericolose ai danni dell'oratorio di Grontardo. Secondo l'accusa, i ragazzi, sia minorenni che maggiorenni, avrebbero ricoperto di neve il presepe a Natale, tentato di bruciare la tribuna del campo di calcio e l'impianto elettrico della chiesa, distrutto i giochi del parco, rotto specchietti retrovisori e tergicristalli dell'auto del parroco, preso a sassate le galline del religioso, tentato di scassinare alcuni armadietti e infine, e, cosa più grave, confezionato bottiglie esplosive fatte scoppiare nei pressi della parrocchia (una tecnica, questa, che i giovani avrebbero imparato navigando in Internet). L'indagine dei carabinieri aveva preso avvio dopo la denuncia del parroco, don Giancarlo Bosio, stanco dei continui episodi vandalici
L'oratorio di Grontardo
Dieci minorenni denunciati e altri 6 segnalati messi in atto nei suoi confronti e anche di alcuni suoi collaboratori. In tutto una decina i minorenni che dovranno rispondere della loro condotta al Tribunale dei minorenni di Brescia, mentre sono sei i
TENTO' IL FURTO: 800 EURO DI MULTA Il suo intento era quello di rubare al bar Tiffany di via Palestro, ma è stato arrestato dalla polizia. Francesco M., 28 anni, di Crotone, domiciliato a Cremona, incensurato, è finito in carcere accusato di tentato furto e di resistenza a pubblico ufficiale, ma è poi tornato in libertà. L'uomo, difeso dall'avvocato Michele Tolomini, ha patteggiato una pena di otto mesi e 300 euro di multa. A chiamare la polizia è stato un residente che aveva sentito dei rumori provenire dallo stabile attiguo al locale. Una volta sul posto, la polizia ha rintracciato il ladro che si era rintanato nel pianerottolo. Alla vista degli agenti, il 28enne, nel tentativo di fuggire, si è scagliato contro di loro, ma poi è stato reso inoffensivo e arrestato. Sequestrati uno scalpello, un piede di porco, e un sacco contenente cacciaviti e torce elettriche.
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maggiorenni denunciati a piede libero. Coinvolti anche altri sei minorenni di 14 anni che, pur non essendo imputabili, sono stati identificati. Nel corso delle perquisizioni eseguite dai militari, sono stati trovati e sequestrati un paio di coltellini e alcuni petardi. «Un apparente costante degenerare nei comportamenti e un evidente atteggiamento di prevaricazione nei confronti del parroco, sempre, e degli educatori, qualche volta», hanno detto gli inquirenti, che in questi giorni hanno
raccolto testimonianze e fatto interrogatori, chiudendo il cerchio della loro inchiesta su ventidue persone. Gli episodi vandalici, però, nonostante il grande clamore suscitato non solo in paese, non hanno fermato l'attività dell'oratorio. Il sindaco di Grontardo, Ivan Scaratti, ha espresso la propria solidarietà al parroco e agli educatori che ogni giorno si impegnano per portare avanti le attività della parrocchia. «Gli atti vandalici che si sono verificati in questi mesi», ha detto il primo cittadino, «sono una parentesi della realtà locale, ma l'oratorio è frequentato da tantissimi ragazzi responsabili». Una situazione, comunque, non semplice da gestire quella che ha riguardato questi "ragazzini terribili", che mette in evidenza ancora una volta il problema del disagio giovanile che già il comune di Grontardo aveva cercato di risolvere attraverso un progetto educativo realizzato in collaborazione con la parrocchia. Era stata organizzata una serie di incontri con esperti per affrontare i temi legati al mondo dei giovani che però sfortunatamente non ha portato ai risultati sperati.
LUCCIOLA MINACCIATA CON LA PISTOLA Si stanno ancora chiarendo i motivi dell'episodio accaduto nella notte tra sabato e domenica scorsi a Cremona di cui è stata vittima una prostituta, minacciata con una pistola da un uomo che l'aveva avvicinata in via Mantova a bordo di un'auto. Le versioni dei due, che si conoscono, sono infatti contrastanti. Intanto gli uomini della squadra Volante della Questura, riusciti ad identificare l'uomo subito dopo la segnalazione della lucciola, lo hanno denunciato: si tratta di F.P., 35 anni, incensurato, residente a Cremona, accusato di minacce aggravate e resistenza a pubblico ufficiale. L'uomo è stato fermato nei pressi della sua abitazione dopo un inse-
guimento con la polizia. Poco prima si era avvicinato alla prostituta e l'aveva minacciata puntandole una pistola. Grazie al numero di targa che la donna ha comunicato agli agenti della Questura, il cremonese è stato identificato e rintracciato. Alla vista dei poliziotti, l'uomo, invece di fermarsi, ha accelerato, ma è stato tallonato dalla Volante e bloccato proprio nelle vicinanze della sua abitazione in via Giordano. Il 35enne è stato trovato in possesso della pistola che è risultata essere un'arma giocattolo. Ora restano solo da chiarire i motivi del suo gesto. Entrambi i protagonisti dell'episodio sono stati sentiti negli uffici della Questura.
signora che aveva denunciato il campione. «Se sarà accordato alla parte civile un risarcimento», ha detto l’av-
vocato Soldi, «la cifra verrà data in beneficenza alle zone terremotate dell’Abruzzo». Il 30 agosto del 2007 Cassarà, a bordo di una Lancia Musa, con la scusa di chiedere un'informazione stradale, avrebbe mostrato gli attributi ad una donna poco più che quarantenne che aveva fermato nelle vicinanze di via dell'Annona. La targa dell’auto aveva permesso di arrivare all’identificazione dell’automobilista. Non solo: la donna aveva riconosciuto l’imputato anche in una fotografia che le era stata mostrata in Questura in sede di denuncia.
IL PROCESSO
Forleo: udienza al Tar contro il trasferimento Udienza pubblica al Tribunale amministrativo del Lazio sul ricorso presentato dall'ex gip del tribunale di Milano, Clementina Forleo, ora a Cremona, contro la decisione del Csm di trasferirla per incompatibilità ambientale. Il collegio della prima sezione del Tar, presieduto da Giorgio Giovannini, avrà ora 60 giorni di tempo per decidere se annullare o meno il provvedimento del Consiglio superiore della magistratura, che nel luglio scorso dispose il trasferimento della Forleo al termine di una lunga istruttoria, aperta in seguito alle dichiarazioni dell'ex gip milanese su presunte pressioni ricevute da ambienti istituzionali, rilasciate anche durante la trasmissione «Annozero». L'Avvocatura generale dello Stato, che rappresenta il Csm davanti ai giudici amministrativi, ha ribadito nell'udienza pubblica la legittimità del provvedimento adottato nei confronti di Clementina Forleo. «Questo è un classico caso di incompatibilità ambientale» ha sostenuto l'Avvocatura generale dello Stato «perché sappiamo che è un provvedimento che non va ad attaccare la correttezza
Clementina Forleo
dell'azione del magistrato, infatti non siamo in presenza di un provvedimento disciplinare. Tutti i magistrati di Milano ascoltati dal Csm hanno dato giudizi che asserivano una incompatibilità ambientale». Secondo la difesa dell'ex gip di Milano il provvedimento del Csm è del tutto illegittimo. «Se nell'esercizio delle proprie funzioni» ha detto Mario Sanino, uno dei legali della Forleo «un giudice ha dei contrasti con altri giudici, allora il Csm deve allontanarlo?». «Occorre affermare con chiarezza - ha aggiuntop l'avvocato Giovanni Pesce, altro difensore della Forleo «che il Csm non puo' esprimere dubbi sulla salute mentale dei magistrati».
In Breve GOICO MRKANOVIC TORNA IN AULA Ha patteggiato una pena di un anno e due mesi, Goico Mrkanovic, 24 anni, pluripregiudicato, accusato dell'ennesimo furto aggravato di un'autovettura, oltraggio, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, porto abusivo di oggetti atti ad offendere e porto di attrezzi per lo scasso. Il giovane, nativo della ex Jugoslavia, per anni entrato ed uscito dal carcere di Cremona per le sue numerose scorribande. Nel dicembre scorso, quando era ospite alla Casa dell'Accoglienza di Cremona, aveva rubato un'Alfa 75 parcheggiata all' interno del cortile dell'abitazione di un pensionato residente in via Brancere, a Stagno Lombardo. Il mezzo rubato, che viaggiava a forte velocità, era stato individuato poco più tardi in via Verdi a Cremona. Ne era seguito un inseguimento con i carabinieri terminato in via Pallavicino. Il ladro era andato a schiantarsi contro un'abitazione al civico 13. Riuscito ad uscire dall'auto, il malvivente si era scagliato contro i carabinieri che, dopo una breve colluttazione, erano riusciti a renderlo inoffensivo e a condurlo in caserma, dove era stato arrestato. Nel 2003 il nomade era stato accusato di omicidio colposo, furto e omissione di soccorso. Senza patente e alla guida di un'auto rubata era stato fermato e arrestato dopo l'incidente stradale nel quale era rimasto ucciso il44ne bresciano di Quinzano d'Oglio Tranquillo Piccinotti.
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Cronaca
Venerdì 10 Aprile 2009
FIUME PO
Regimazione: il primo Tavolo
I progetti in campo per battere la crisi
Il mondo economico ed istituzionale fa quadrato per risollevare l'economia cremonese
T
di Elisa Milani
Una veduta del fiume Po
Il futuro del Po si snoda tra la sistemazione a corrente libera e la successiva regimazione tra Cremona e Foce Mincio: dalle parole si è passati ai fatti, con l’insediamento del primo tavolo di lavoro e confronto su tali tematiche, svoltosi nei giorni scorsi presso la Provincia di Cremona. Alloni ha presentato l’incontro propedeutico al sostegno di regimazione del Po, da Isola Serafini a Foce Mincio, predisposto da Aipo con Infrastrutture Lombarde, per rendere navigabile il fiume tutto l’anno, garantendo un deflusso minimo vitale, con particolare attenzione alla rinaturazione golenale. Sull’uso plurimo delle acque si inserisce il polo di Tencara ed il Porto di Cremona, con una vera politica intermodale, per una reale autostrada del mare. «Su tali questioni ci credono il Commissario Europeo Tajani ed il Governo assieme alle Regioni, non possiamo stare con le mani in mano» ha precisato il vice presidente della Provincia Agostino Alloni. «Dobbiamo procedere con la sistemazione del Po a corrente libera per poi arrivare alla regimazione». Lo sviluppo sostenibile punta sulla mobilità sostenibile e quindi passa attraverso un contratto di fiume per operare attivamente sul bacino idrografico padano-veneto. Fondamentale l’intervento di sistemazione del Po a “corrente libera”, redatto da AIPo per conto della Regione Lombardia, in sinergia con Arni, che garantirà un fondale di almeno 2 metri
per 340 giorni/anno (costo complessi vo di 77 milioni di euro, primo stralcio di 16 milioni di euro). Durante il tavolo sono stati presentati gli studi di prima fase della regimazione per superare le criticità del Po, tra cui l’andamento monocorsuale per lunghi periodi dell’anno del fiume. Tra gli obiettivi della regimazione: riequilibrio idraulico/ morfologico del fiume, miglioramento delle condizioni di navigabilità, produzione di energia idroelettrica da fonte rinnovabile, miglioramento delle possibilità di derivazione a fini irrigui, innalzamento e stabilizzazione delle falde idriche, maggiore disponibilità di risorsa idrica da gestire durante i periodi siccitosi, riqualificazione paesistica ed ambientale. Notevole la produzione di energia pulita attraverso l’idroelettrico, con 4 sbarramenti: circa 900.000 MWh/ anno, circa il 3% di tutta la produzione energetica idroelettrica nazionale, che rende praticamente totalmente autofinanziabile il progetto multiobiettivo. Dati incrementabili con un quinto sbarramento, ipotesi, quest’ultima, richiesta anche dagli enti locali mantovani. Nel chiudere il lavori, dopo il confronto tra i presenti, il presidente Giuseppe Torchio ha precisato come «la novità sia l’interesse molto forte delle Regioni, degli operatori fluviali e dei portatori di interessi: ora va chiusa la partita dell’Autorità di Bacino, con l’elezione del Segretario dell’Autorità, non più rinviabile».
utti per uno, uno per tutti», mai frase fu più azzeccata dell'intramontabile slogan dei moschettieri. Soprattutto in tempi di crisi, quando ogni aiuto è importante. E anche il mondo economico ed istituzionale cremonese fa quadrato contro la crisi, come testimonia il protocollo di intesa «per la condivisione delle informazioni e delle misure anticrisi». Sviluppo locale e azioni per superare la crisi economica: questi i due pilastri prioritari del summit del Comitato Strategico del Patto per lo Sviluppo e della Cabina di Regia svoltosi alla Camera di Commercio, dopo un lungo percorso pluriennale di concertazione attuato con istituzioni, associazioni di categoria, portatori di interessi, ente camerale. La carta vincente è il lavoro in rete, lo scambio di informazioni per superare la crisi, per accedere ai bandi regionali ed
La sede dell'amministrazione provinciale in corso Vittorio Emanuele
informazioni su crisi aziendali, dati sulla cassa integrazione, per avere un monitoraggio continuo e previsionale più approfondito sul disagio economico-sociale in provincia di Cremona. Insomma, una vera e propria rete di informazioni condivise, che permettano di agire con tempestività in ogni situazione. «Il protocollo anti-crisi è sta-
Giuseppe Torchio, presidente della Provincia di Cremona
europei, con idee innovative a favore delle imprese, della società, delle piccole comunità, attraverso appunto la costituzione di uno specifico Tavolo Provinciale. Al centro dell’accordo l’impegno dei sottoscrittori a trasmettere tempestivamente alla segretaria del Tavolo le informazioni, i dati, le analisi in possesso sulla crisi, tra cui i dati relativi al mercato del lavoro, quelli concernenti la situazione produttiva, l’export,
to, per ora, condiviso da 40 soggetti: 7 istituzioni pubbliche, 2 rappresentanze delle autonomie locali, 3 organizzazioni sindacali, 16 associazioni datoriali, 9 banche, 2 Caritas, la Fiera di Cremona» ha spiegato il presidente della Provincia Giuseppe torchio. «A ciò si aggiungano le azioni svolte per superare le difficoltà aziendali, avviate con la Camera di Commercio, gli Istituti di Credito per l’anticipo della cassa integrazione e per le rate dei
mutui casa o i protocolli siglati con i sindacati anche per quanto riguarda il welfare e la sfera sociale». Ma oltre alle politiche di “tamponamento” della crisi, occorre anche pensare al dopo-crisi e continuare il percorso di pianificazione strategica territoriale iniziato con il processo del Patto per lo sviluppo. Il Patto ha consolidato la concertazione locale, indirizzando gli sforzi di categorie e soggetti collettivi territoriali verso strategie di lungo periodo e progetti rilevanti per lo sviluppo sostenibile del territorio cremonese. In particolare lo sforzo prioritario è stato e sarà quello di cercare di attrarre risorse anche esterne all’area, perché solo grazie alla valorizzazione congiunta di investimenti interni ed esterni (fattori endogeni ed esogeni) lo sviluppo della provincia di Cremona potrà riprendere in modo diffuso sul territorio quando arriverà la ripresa. Le scelte di fondo del Patto, sono riconducibili alla promozione delle Reti collettive strategiche (infrastrutture e servizi, welfare e pubblica amministrazione), allo sviluppo di nuove filiere dell’innovazione (per le imprese dei diversi settori e per la nuova green economy) e delle filiere della cultura (turismo, distretti culturali, marketing territoriale). Questi indirizzi ed i progetti derivati
rappresentano le strategie prioritarie di Cremona e provincia per essere pronti dopo la crisi a rafforzare l’identità del territorio, sostenere la competitività delle imprese, promuovere la coesione e la sostenibilità sociale, economica ed ambientale. In sintesi gli attori territoriali di Cremona dovranno avere la forza di una duplice ottica: da un lato gli interventi di contenimento degli effetti perversi della crisi, dall’altro continuare a pensare al futuro. I progetti del Patto per lo sviluppo divisi per asse strategico. Per il sistema agroalimentare sono: biosicurezza degli allevamenti bovini e suini; distretto del pomodoro, De.Co per i prodotti agro-alimentari della tradizione cremonese. Nell'ambito di innovazione, ricerca e formazione, e rafforzamento e valorizzazione del sistema produttivo si parla di: innovazione per la competitività delle micro, piccole-medie imprese della Lombardia; protocolli di intesa Reindustria e Istituti di Credito; azione emblematica “formazione: impresa e lavoro”; Polo tecnologico della cosmesi;Sistema Cremona all’estero;Soundlab. Nell'ambito dello sviluppo dell'energia rinnovabile: rete degli acquisti verdi (Gpp); Compra-verde buy green; la fabbrica ella bioeneria; Smart (miniidroelettrico); certificazione energetica degli edifici. Per quanto riguarda Welfare e Integrazione Sociale i progetti riguardano: utenza fragile; agenzia per l’inclusione sociale. Nell'ambito di cultura, turismo e creatività, i progetti sono: Cre.Ar.t.E, il distretto culturale; il Distretto della Musica; Parco dei Monasteri; Vie d’Acqua. Infine, nel settore infrastrutture materiali e immateriali, si trovano i progetti relativi a: Polo di Cavatigozzi – Porto di Cremona; Terminal Intermodale logistico nell’area portuale; raddoppio del binario tratta Cremona-Cavatigozzi; raddoppio del binario della tratta Cremona-Olmeneta; Polo produttivo di Tencara; sistemazione a corrente libera e regimazione del Po.
In Breve
LAUREATI IN ECONOMIA AZIENDALE
GIORNATA DI STUDIO SULLE POLITICHE FAMILIARI
BORSA DI STUDIO A LUCIA CARIANI
Si è svolta nei giorni scorsi, presso l’Università Cattolica di Cremona, una sessione di Laurea in Economia aziendale. In questa occasione hanno terminato il proprio curriculum di studi 6 studenti, di cui 4 residenti in provincia di Cremona. Si tratta, per quanto riguarda l'orientamento gestionale, di: Andrea Emiliani, Melania Ferri, Angelo Guerreschi, Marco Pizzamiglio. Per quanto riguarda invece l'orientamentop professionale, i laureati sono Marco Cason e Daniele Della Frera.
Il Comune di Cremona organizza un'intensa giornata di riflessione e di studio sui temi legati alle famiglie e alle politiche famigliari. Si tratta di un appuntamento di grande rilievo perché, fra l'altro, darà voce e metterà in dialogo il mondo delle associazioni famigliari del territorio. L'iniziativa si terrà giovedì 16 aprile (Sala Puerari, Museo Civico). Il convegno si propone di individuare, nella strardinaria complessità delle questioni relative alla famiglia, un punto di vista che dischiuda nuove prospettive teoriche e operative per le politiche, per i servizi e per le azioni sociali. Interverranno studiosi ed esperti provenienti da diversi ambiti disciplinari che porteranno un loro contributo sul tema per offrire uno sguardo profondo e nuovo sulle trasformazioni in corso.
Si è svolta nei giorni scorsi la cerimonia di consegna della borsa di studio intitolata alla memoria di Attilio Bernabè. Sono intervenuti il sindaco Gian Carlo Corada, l'assessore Daniela Polenghi e il Dirigente Scolastico del Liceo Classico "D. Manin" Pietro Bellisario. Attilio Bernabè (classe 1932) è stato studente del Liceo Ginnasio Statale "D. Manin". Il premio segue lo studente per tutto il corso di studio se lo stesso mantiene i requisiti previsti dal regolamento. La borsa di studio, che ha un importo di 300 euro, viene confermata a Lucia Cariani (classe 3a D).
PASQUETTA DEI MOTOCICLISTI TRIGOLESI Ritorna anche quest’anno, come avviene ininterrottamente da oltre dieci anni, la tradizionale Pasquetta dei Motociclisti Trigolesi. Alle 10.30 gli oltre 40 motociclisti iscritti al gruppo assisteranno alla Santa Messa in chiesa parrocchiale come momento di preghiera, riflessione e memoria. Al termine, sul sagrato, il Parroco Don Giuseppe Ferri impartirà a tutti la benedizione. Dopo il giro per le vie del paese tutti si ritroveranno in oratorio per un rinfresco e, successivamente, per la tradizionale escursione sulle colline piacentine.
I CAVALIERI INCONTRANO TORCHIO Una delegazione dell’Associazione Cavalieri della Repubblica, guidata dal cav. Mario Vicini, ha incontrato il presidente della Provincia, on. Giuseppe Torchio per lo scambio di auguri per la S. Pasqua. Nel corso dell’incontro Vicini ha presentato l’attività svolta, evidenziando i valori che animano l’Associazione, la spinta solidaristica e l’altruismo all’interno della società, linfa vitale del sodalizio, in ogni sfera dell’agire sociale. Torchio, nel ricambiare gli auguri, ha ringraziato il Consiglio dell’Associazione, con un pensiero per chi ci ha lasciato recentemente.
Cronaca
Venerdì 10 Aprile 2009
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Nuove pensiline, 5 mezzi a metano, pannelli informativi, emettitrici a bordo e nuova biglietteria
Rilancio del trasporto pubblico
T
rasporto pubblico locale pronto al rilancio. E' stato finalmente raggiunto l'accordo tra i due azionisti di Km, Aem Spa e Sab Autoservizi Srl (di proprietà di Arriva Srl) che hanno messo a punto un piano di rilancio e sviluppo della società, e il rinnovo dei patti parasociali, che determineranno la gestione della società per i prossimi 5 anni. «La formalizzazione dell'accordo è seguita a un lungo confronto, che ha permesso di trovare un punto di incontro e individuare le linee di intervento» ha spiegato il presidente di Aem Spa, Franco Albertoni. AEM è socio pubblico con il 51%. «Abbiamo confrontato inoltre la situazione locale con altre realtà simili e abbiamo appurato come la società abbia buoni fondamentali». Ma cosa cambierà in sostanza? Il Piano è caratterizzato da significativi investimenti finalizzati al miglioramento della fruibilità del servizio, soprattutto sulla rete urbana, con 5 nuovi mezzi a metano, 5 nuove pensiline, pannelli informativi sulla linea 2, emettitrici a bordo, la nuova ubicazione di biglietteria e sala d’attesa. Il Piano, inoltre, prevede una forte attenzione alla comunicazione e alle relazioni con gli utenti attraverso la creazione di un nuovo sito web aziendale, il potenziamento delle risorse orientate
alla comunicazione ed alla risposta agli utenti. Un investimento complessivo di 585mila euro. In questa fase di rilancio, particolare interesse sarà rivolto nei confronti del personale dipendente finalizzato a suscitare una maggiore motivazione anche attraverso programmi di formazione ed azioni incentivanti. «La convinzione di fondo è quella di ridare dignità al servizio di trasporto pubblico locale, attraverso queste azioni, ed altre che seguiranno» continua Albertoni.
Bazzani, Guarneri, Saradini, Albertoni, Piuri (a.d. di Arriva Italia Srl) ed Elena Colombo (a.d. di Km) alla presentazione del piano di rilancio
«Ma la cosa fondamentale è fare un discorso culturale, facendo in modo che la gente conosca il trasporto pubblico e soprattutto che lo utilizzi». Dal canto suo, l'amministratore delegato di Arriva
Risarcimento per disservizi postali Unione Nazionale Consumatori Comitato di Cremona Piazza San Michele, 2 Tel. e Fax: 0372/28370 Tempo di Auguri, quello di Pasqua? Certamente! Però talvolta accade che non arrivino le cartoline spedite dal mare o dai monti; e talvolta nemmeno le raccomandate. Peggio ancora se poi capita che non viene consegnato qualche "dono augurale"… C'è però la possibilità di avere almeno un risarcimento, ai sensi del DPR n°156/1973: in base a tale provvedimento però l'utente postale poteva ricevere una somma di poco superiore al valore dell'affrancatura… Fortunatamente però una sentenza della Corte Costituzionale (!) aveva poco dopo stabilito che l'utente postale aveva pieno diritto ad un risarcimento del danno sofferto a causa dell'eventuale sottrazione di valori spediti a mezzo posta qualora l'utente fosse riuscito a provare che la sottrazione era avvenuta per dolo (=furto) del personale dell'Ufficio Postale…. Era una "prova diabolica", praticamente impossibile da dare! Finalmente, nel 2003, la situazione è decisamente migliorata quando per la soluzione delle controversie fu avviata la procedura di Conciliazione an-
Lorenzo Saradini, presidente di KM e Franco Albertoni, presidente di AEM Spa.
che nel settore postale - come previsto dalla Direttiva CE n°67/1997…- in collaborazione con le associazioni dei Consumatori. Tale procedura è possibile per controversie e danni sino ad 500 euro, e purchè prima l'utente abbia inoltrato regolare reclamo all'ufficio postale di competenza. A tal fine l'utente dovrà, se non soddisfatto: a) ritirare l'apposito presso lo stesso ufficio per chiedere la Conciliazione; b) ricorrere entro 30 gg. dalla ricezione della risposta al reclamo precedentemente presentato, oppure 90 gg. dalla presentazione del reclamo se a questo non ha ricevuta risposta. Il Risarcimento è previsto fino a 500 euro; e potrebbe rigurdare anche giacenze oltre i 30 gg; oppure i servizi di Bancoposta. E' comunque importante ricordare che ora qualsiasi valore, assegno et similia la spedizione deve comunque essere stata fatta sempre e solamente con "raccomandata-assicurata", per cui - in caso inverso il ricorso verrebbe rigettato, la conciliazione non sarebbe possibile ed…amen!
Italia Srl, Marco Piuri ha espresso grande soddisfazione per l'accordo raggiunto. «Km è una buona azienda in termini di gestione ed efficienza. Ha grandi positività: a partire dall'età media del parco rotabile, alla velo-
cità commerciale. Certo, bisogna fare i conti con la realtà che è Cremona». Ma la sfida è ancora più ampia. «Tra alcuni anni si parlerà di accorpare alcune aree con lo stesso servizio di trasporto pubblico. Fonda-
DALLA PARTE DEI CITTADINI
di Damiano Talamazzini
Responsabile Provinciale Patronato Epaca
Questa rubrica rappresenta un luogo d'incontro a disposizione dei nostri lettori, nato per rispondere a dubbi e quesiti in materia di diritti previdenziali e assistenziali. Le lettere rivolte al Patronato Epaca possono essere indirizzate alla nostra redazione, per posta o via e-mail, oppure direttamente al Patronato Epaca (epaca.cr@coldiretti.it). Egregio responsabile del Patronato Epaca, è vero che i titolari di invalidità civile vengono sottoposti ad accertamenti sanitari e reddituali? Grazie per la risposta che vorrà darmi. Lettera frmata L’Inps provvederà entro il 31 dicembre 2009, a campione, ad effettuare accertamenti di verifica delle invalidità civile, sanitaria e reddituale, finalizzati ad accertare la permanenza dello stato invalidante, nonché dei requisiti reddituali, nei confronti dei titolari di benefici economici di invalidità, cecità e sordità civile. Il campione di verifiche riguarda soggetti di età compresa tra i 18 ed i 78 anni, escludendo i minori ed i soggetti titolari di prestazioni sospese. Verranno convocati a visita coloro i quali: risultano svolgere attività lavorativa; riscuotono direttamente la prestazione di invalidità civile. I titolari di prestazioni di invalidità civile così individuati riceveranno una lettera contenente l’indicazione delle modalità con cui si procederà all’accertamento di verifica, con espresso riferimento alle conseguenze derivanti dalla mancata presentazione alla visita
mentale è per Km arrivare preparata alla sfida» continua Piuri. Il governo della società definito nei patti parasociali, che declinano i ruoli all’interno della società, ribadiscono il ruolo importante di de-
finizione delle strategie in capo all’assemblea e quindi al consiglio di amministrazione (tre membri, di cui il presidente di parte pubblica e due membri, di cui l’amministratore delegato di parte privata). In particolare viene riconfermato il principio che assegna all’amministratore delegato l’esercizio dell’ordinaria amministrazione in stretta relazione con il presidente, al quale sono assegnate funzioni specifiche di mantenimento delle relazioni con gli enti e con i bisogni e le aspettative dell’utenza per i quali è responsabile delle azioni di customer satisfaction. Alla conferenza di presentazione del nuovo piano erano presenti oltre ad Albertoni e Piuri, Aurelio Guarneri e Giacomo Bazzani, consiglieri di AEM; Lorenzo Saradini ed Elena Colombo, rispettivamente presidente ed amministratore delegato di Km.
Invalidità civile: presto un piano di verifica
medica. Sono esclusi dalle verifiche: invalidi e sordi civili ultrasessantacinquenni, titolari delle prestazioni assistenziali (pensione sociale); soggetti portatori di menomazioni o patologie stabilizzate o ingravescenti, inclusi quelli affetti da sindrome da talidomide, che abbiano ottenuto il riconoscimento dell’indennità di accompagnamento o di comunicazione, a condizione che la documentazione agli atti, valutata dalla Commissione medica decentrata, confermi l’esclusione dalla visita; Una previsione particolare riguarda i minori affetti da persistenti difficoltà a svolgere le funzioni e i compiti propri dell'età e gli ultrasettantenni affetti da patologie irreversibili tali da determinare la non trasportabilità. Per tali soggetti, qualora, non si presentino e comunichino di non potersi presentare, la Commissione medica procede obbligatoriamente alla visita domiciliare. Inoltre, per tutti coloro che si trovino nell'impossibilità fisica di raggiungere la sede di verifica e presentino idonea documentazione medica attestante la non trasportabilità, viene disposta la visita domiciliare. Non è prevista la presenza di medici delle Associazioni di categoria nelle Commissioni, ma il soggetto può essere accompagnato da un proprio medico di fiducia. Qualora l'interessato non si presenti a visita medica senza giustificato motivo, l'Istituto dispone la sospensione dei relativi pagamenti. L'interessato è tenuto a fornire, entro novanta giorni dalla data del provvedimento di sospensione, idonee giustificazioni in ordine
alla mancata presentazione a visita. Se non si provvede a fornire alcuna giustificazione per la mancata presentazione a visita, oppure, qualora le giustificazioni fornite non siano ritenute valide, verrà assunto il provvedimento di revoca della provvidenza economica con decorrenza dalla data di sospensione. Qualora invece le giustificazioni siano ritenute valide, sarà fissata una nuova data di visita medica. Qualora l'interessato non si sottoponga agli ulteriori accertamenti specialistici, eventualmente richiesti nel corso della procedura di verifica, la stessa si concluderà sulla base degli elementi clinico-documentali acquisiti e potrà comportare la sospensione dei pagamenti e la revoca del beneficio economico. In caso di accertata insussistenza dei requisiti sanitari prescritti per il godimento dei benefici, l'Istituto dispone l'immediata sospensione dell'erogazione del beneficio in godimento.
Sempre disponibili per tutti i Cittadini interessati, per fornire un'adeguata informazione, consulenza e chiarimenti, i nostri uffici Epaca in Cremona e Provincia, si trovano: • CREMONA Via D. Ruffini, 28 (adiacente Hotel IBIS) Tel. 0372/435620 • CREMA Via Macello, 34 Tel. 0373/256501 • CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 Tel. 0375/42132 • SORESINA Via Matteotti, 12 Tel. 0374/342329 • CREMONA Via Ala Ponzone, 8 Tel. 0372/499811
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Agricoltura
Venerdì 10 Aprile 2009
Formaggi, salumi, frutta, verdura, miele, farine ed altri prodotti agricoli di vario genere, distribuiti “a chilometri zero”
Mercato degli agricoltori anche a Ostiano e Soresina
F
ormaggi, salumi, frutta, verdura, miele, farine… tutto rigorosamente “a km zero”, cioè in arrivo direttamente dall’azienda agricola, con origine certa dei prodotti e piena garanzia di qualità e convenienza.
E’ quanto assicura il «Mercato di Campagna Amica», proposto dagli imprenditori agricoli della Coldiretti, un’iniziativa che sta estendendo la propria presenza in sempre più Comuni della provincia del Cremona: sulla scia del successo, ormai consolidato, a Cremona (dove il Mercato si tiene ogni seconda
e, quando ricorre, ogni quinta domenica del mese, in Piazza Stradivari), a Casalmaggiore (tutti i sabati, in piazza Turati) e a Crema (in via Terni, ogni prima e terza domenica del mese), le imprese agricole della Coldiretti si preparano ad essere presenti anche ad Ostiano e Soresina.
MERCATI - SETTIMANA DAL 3/4/2009 AL 9/4/2009 PRODOTTO
UNITà DI MISURA
CREMONA
MILANO
MANTOVA
MODENA
Tonn.
117,00120,00
135,00140,00
133,00136,00
141,00144,00
Tonn.
121,50122,50
130,00131,00
123,00125,00
132,00133,00
358,00359,00
339,00344,00
--
FRUMENTO
tenero buono mercantile
GRANOTURCO
ibrido naz. 14% um.
SEMI DI SOIA
Tonn.
N.q.
Tonn.
113,0-118,0 N.q.
alla rinfusa
Tonn.
85,0087,00
93,5095,00
96,0098,00
94,0095,00
FIENO maggengo agostano
Tonn.
N.q.
N.q 105,0-145,0
--
--
Tonn.
N.q.
44,00-55,00
--
--
lattonzoli locali
15 kg.
3,590
3,550
3,550
3,620
SUINI lattonzoli locali
25 kg.
2,620
2,590
2,590
2,670
nazionale
ORZO NAZ.
peso spec. 55-60 peso spec. 66-68
CRUSCA
PAGLIA
press.rotoballe
SUINI
30 kg.
2,470
2,440
2,450
2,550
SUINI lattonzoli locali
40 kg.
2,040
2,030
2,030
2,120
Suini da macello
156 kg.
1,130
N.q.
1,096
1,094
Suini da macello
176 kg.
1,130
N.q.
1,126
1,129
Suini da macello
Oltre 176
1,130
N.q.
1,126
1,094
Vacche Frisone 1ª qualità (p.v)
Kg.
2,00-2,40 p. morto
Montichiari peso vivo 0,90-1,15
0,940-1,040
--
Vacche fris. 2ª qualità (p.v)
Kg.
1,75-1,90 p. morto
0,65-0,78
0,630-0,730
--
Manze scottone 24 mesi
Kg.
2,10-2,45 p. morto
1,00-1,18
0,970-1,140
--
Kg.
1,50-2,00
1,80-2,00
1,800-2,100
--
(50-60Kg) pie blue belga
Kg.
3,00-5,00
5,00-5,10
4,950-5,350
--
BURRO pastoriz.
Kg.
1,45-1,50
2,15
1,250
--
PROVOLONE VALPADANA
Kg.
4,80-5,00
4,85-4,95
--
--
PROVOLONE VALPADANA
Kg.
5,05-5,30
5,05-5,25
--
--
Kg.
5,60-5,85
5,60-6,00
5,80-6,00
--
Kg.
5,85-6,00
6,05-6,30
6,20-6,45
--
Kg.
--
--
--
--
(50-60 kg) fris.
Vitelli Baliotti
fino a tre mesi
oltre tre mesi
GRANA Scelto stag. 9 mesi
GRANA Scelto stag. 12-15 mesi
Latte Spot
di Campagna amica, si garantisce un prodotto buono, fresco, dall’origine certa, ad un prezzo conveniente. Scegliere i frutti delle nostre campagne, che non richiedono lunghi viaggi e quindi grande consumo di energia, è anche un modo concreto per salvaguardare l’ambiente e la qualità della nostra vita». Per il ‘taglio del nastro’ ad Ostiano è ormai tutto pronto: domenica 26 aprile, nella centralissima piazza Garibaldi, il Mercato di Campagna Amica vivrà il suo debutto. L’iniziativa sarà riproposta ogni quarta domenica del mese. Con grande determinazione,
N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Non è escluso che in futuro venga ripristinato il mercato settimanale. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì.
si sta operando per condurre il mercato anche a Soresina. «L’incontro con gli Amministratori soresinesi ha permesso di raggiungere una positiva intesa: siamo ora al lavoro per definire calendario e spazi» testimonia Francesco Cazzamali, eesponsabile del settore vendite dirette di Coldiretti Cremona. «Siamo felici di aver aperto il mese di aprile annunciando l’avvio del Mercato di Campagna Amica ad Ostiano e auspichiamo di poter salutare il mese di maggio in maniera analoga, invitando questa volta tutti i soresinesi alla “prima” del loro Mercato di Campagna Amica».
Epaca apre anche a Piadena e Calvatone
113,0-120,0- 139,0-144,0 N.q. 128,0-134,0 130,0-135,0 144,0-147,0
SUINI lattonzoli locali
Vitelli Baliotti
«Il nostro intento è far sbocciare un “Mercato degli agricoltori” in ogni città della provincia. Da qui nasce l’impegno di incontrare le amministrazioni comunali» spiega Assuero Zampini, direttore di Coldiretti Cremona. «Agricoltori e amministratori locali devono condividere la volontà di diffondere i Mercati di Campagna Amica: si tratta di appuntamenti che rappresentano una preziosa occasione per promuovere l’agricoltura e l’economia del territorio, sviluppando il concetto della filiera corta e rafforzando l’alleanza fra agricoltori e consumatori. Ai cittadini, attraverso il Mercato
L'inaugurazione dell'epaca di Piadena: Talmazzini, Damiani e Magni
Un servizio sempre più presente, attento, efficace, vicino alle persone. A questo tende EPpaca, il Patronato nato in casa Coldiretti, che sta rafforzando la propria azione sul territorio cremonese, attivando
una serie di recapiti affidati agli Operatori, ove proporre a tutti i cittadini l’assistenza e le risposte frutto di un’esperienza ormai cinquantennale. «Il nostro Patronato ha sede centrale a Cremona, in via Ruf-
fini, e da tempo può contare su quattro sportelli presenti a Cremona, Crema, Soresina e Casalmaggiore, presso gli Uffici Zona Coldiretti. La novità importante è che, dal mese di marzo, abbiamo dato avvio ad una presenza settimanale anche nei recapiti Coldiretti dislocati sul territorio: siamo partiti con l’inaugurazione di uno sportello a Soncino, cui è già seguito il rafforzamento della nostra azione nel territorio casalasco». A parlare è Damiano Talamazzini, responsabile provinciale del Patronato Epaca, che ha recentemente inaugurato i nuovi recapiti a Piadena (in piazza Libertà, avrà apertura il martedì mattina dalle ore 10 alle 12) e a Calvatone (in piazza Donatori del sangue, sarà aperto sempre il martedì mattina, ore 8,30-9,30), con la presenza dell’Operatrice Nicoletta Damiani e del Segretario di Zona Claudio Magni.
Salute
Venerdì 10 Aprile 2009
GLI ORARI
PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle 18.00 in orario continuato, il sabato dalle ore 8.00 alle ore 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a vnerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Orario: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. FISIOTERAPIA Esclusa la visita specialistica che si prenota presso il CUP-Cassa, le prenotazioni vanno effettuate di persona. Dove: piano 1, corpo C (ala sinistra), monoblocco ospedaliero. Orario: lunedì dalle 08.00 alle 14.00; da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00. Tel: 0372 405346 per informazioni. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario:da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Dove: Medicina del Lavoro, padiglione 10 Impegnativa del medico curante. Allergologia per sospetti professionali Tel. 0372 408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 13.00; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia dalle 09.00 alle 13.00 da lunedì a venerdì. Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Spe-
cialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. SERVIZIO DIETETICO valutazioni e controlli nutrizionali La prima visita si prenota al CUP. Dove: piano 4, ala sinistra. Orario: da lunedì a venerdì dalle 09.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 16.00. Telefono: le prenotazioni per il controllo nutrizionale può essere effettuata telefonicamente da lunedì a venerdì dalle 09.30 alle 15.30 ai numeri 0372 405732, 0372 405634, 0372 405631. centro prelievi LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.00 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle ore 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Dove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10 Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante. Le prenotazioni vengono effettuate telefonando al 0372 408178 da lunedì a venerdì dalle ore 10.30 alle ore 13.00; oppure personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, - Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle ore 13.00 alle ore 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: piano Rialzato, ala sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248 TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione pu essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.
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E' partita la sperimentazione di un nuovo sistema di cura: consiste in una serie di esercizi al computer, che stimolano la sfera cognitiva
Un software contro la schizofrenia
P
di Laura Bosio
assa dal pc la nuova tecnica di riabilitazione messa in campo dall'unità operativa di psichiatria dell'Ospedale Maggiore di Cremona, diretta da Emilia Agrimi. Si tratta di un software, denominato Cog-Pack (Cognitive package), strutturato in una serie di esercizi specifici, mirati al recupero dei deficit cognitivi, in pazienti affetti da schizofrenia. «Il paziente, affiancato da un operatore, segue un programma della durata di sei mesi, con cadenza bisettimanale, durante il quale esegue alcuni esercizi al computer» spiega Roberto Poli, responsabile del servizio psichiatrico di diagnosi e cura. «Si tratta di esercizi che mirano a recuperare alcune aree cognitive che a causa della schizofrenia sono divenute deficitarie: si tratta della memoria, dell'attenzione selettiva e delle funzioni superiori (ossia quelle legate alla sfera della logica)». In cosa consiste questo programma? «Il software è un programma intelligente, nel senso che somministra al paziente il tipo di esercizio da svolgere e la difficoltà in base a quello che è il suo livello cognitivo. L'innovazione di questo sistema consiste in due punti fondamentali. Innanzitutto l'uso di un software informatico, mai utilizzato prima in psichiatria, anche se su questo tipo di cura già vi sono delle ricerche che ne certificano l'efficacia. L'altra novità è il fatto di insistere su queste funzioni cognitive e sul loro recupero, mentre un tempo si credeva che le malattie psichiatriche non fossero reversibili, non essendo il cervello in grado di rigenerarsi. Ora si è capito che alcune funzioni possono essere recuperate, e
che dove esse vengono stimolate il numero dei neuroni aumenta. Questo è anche il motivo per cui oggi vanno molto di moda i giochi elettronici per allenare il cervello». In cosa consistono i miglioramenti per i pazienti sottoposti a questo test? «Se migliorano i deficit presenti, sin dall'esordio della malattia, si può poi lavorare meglio su altri aspetti, come i disturbi comportamentali, e anche con l'attività di riabilitazione. Infatti il fallimento di quest'ultima può dipendere dal fatto che tali deficit non vengono recuperati». A che punto è la ricerca? «Stiamo lavorando con la collaborazione dell'Università di Brescia. Per il momento abbiamo potuto verificare che si tratta di uno strumento che trova forte gradimento, specialmente tra i pazienti più giovani, che hanno familiarità con la tecnologia. L'impressione è che funzioni, ma valuteremo i risultati al termine della sperimentazione, che è prevista entro giugno. Abbiamo arruolato una trentina di pazienti». Fino a quanto è possibile recuperare?
Il dottor Roberto Poli, responsabile del servizio psichiatrico di diagnosi e cura dell'Ospedale Maggiore
mente a questa sperimentazione si associano gli interventi standard, come farmaci e psicoterapia». In cosa consiste la schizofrenia? «E' un disturbo psicotico, caratterizzato da una frattura con la realtà. Si manifesta attraverso allucinazioni e deliri nei casi più eclatanti, ma anche con sintomi negativi, come il ritiro sociale, l'appiattimento affettivo, e la presenza dei deficit cognitivi». Come si cura? La riabilitazione della schizofrenia negli ultimi anni si è evoluta, passando ad interventi sempre
La dottoressa Emili Agrimi, responsabile dell'unità operativa di psichiatria dell'Ospedale Maggiore
«Il recupero è difficile da quantificare, ma l'importante è che esso sia sufficiente per permettere alla persona di procedere nella riabilitazione. Ovvia-
più strutturati dal punto di vista dell'efficacia». E' possibile una guarigione, o quanto meno una regressione della malattia?
«Di fronte ad un quantitativo di pazienti che presentano una cronicizzazione, c'è un'ampia fascia di persone che ha buoni margini di recupero. A volte addirittura può esserci un recupero completo». Quali sono le cause di questa patologia? «L'eziologia è legata a diversi fattori: la vulnerabilità genetica, fattori psicologici e fattori ambientali (come l'abuso di sostanze stupefacenti e gli stili di vita)». Come si riconosce un paziente schizofrenico? «A volte l'esordio è acuto e facilmente riscontrabile: il paziente esprime idee non coerenti con la realtà, o comportamenti bizzarri. Altre volte è più subdolo: la persona si ritira dal mondo, si chiude in se stessa, e la patologia non è sempre individuabile con facilità. E' per questo che è importante che la gente sia informata su questa malattia. Dal canto nostro, tra i vari interventi che portiamo avanti, vi è anche una serie di incontri nelle scuole, in quanto spesso i casi di schizofrenia esplodono tra i giovanissimi. E' giusto quindi che si impari a mettere da parte i pregiudizi contro la psichiatria, e si impari a riconoscere i sintomi di un disagio».
Lettere & Opinioni Lettera della settimana
Il Pd lavora per una gestione efficace dell'acqua
Gentile Direttore, comprendo che in campagna elettorale ogni forza politica cerchi di portare più acqua possibile al suo mulino, ma quello a cui assisto in queste ore è uno spettacolo davvero sconfortante. Leggo che il Pd sarebbe la forza politica che punta a "svendere" ai privati l'acqua potabile. E' una barzelletta. Il Partito Democratico sta lavorando da mesi per garantire alla
acqua
Deve rimanere pubblica e bene comune Caro direttore, è urgente riprendere ed intensificare, a livello nazionale e locale, la lotta per il riconoscimento dell’acqua come “bene comune” e per il mantenimento della proprietà e della gestione pubblica delle reti idriche, degli acquedotti, delle sorgenti e per la ripubblicizzazione laddove è già realtà la gestione privatizzata. Questa battaglia è tanto più urgente in quanto l’art. 23-bis della legge n. 133/2008 (conversione in legge del decreto Tremonti) stabilisce che tutti i servizi pubblici locali (in cui per “pubblici” non s’intende più a gestione pubblica ma che si rivolgono ad una pluralità di utenti) a rilevanza economica devono essere messi a gara per l’affidamento a favore di privati, comprese, a partire dal 2010, le concessioni per il servizio idrico. L’affidamento ai privati è previsto in ogni caso e non solo dove la gestione pubblica non ha funzionato. E’ una norma gravissima – che va contrastata con tutte le forze disponibili – basata su una visione ideologica della bontà del privato e del mercato rispetto alla gestione pubblica.
comunità cremonese una gestione efficace ed efficiente della risorsa acqua e, al contempo, valorizzare le aziende pubbliche che da decenni operano con capacità nel settore della gestione idrica integrata. Per questa ragione valuto positivamente la decisione dell'Ato, assunta oggi a larghissima maggioranza (61 voti favorevoli, 5 contrari e 5 astenuti), di confermare la scelta della patrimoniale unica e di approfondire, alla luce delle ultime novità legislative, le possibili soluzioni gestionali. Il Partito Democratico non sceglie sulla base di ideologie preconfezionate ma sull'evidenza dei dati e delle cifre, poiché ritiene che ai cittadini cremonesi interessi soprattutto che si operino scelte in grado di ottimizzare il rap-
A questo scopo è necessario un lavoro di ricerca e documentazione sull’esito della gestione privatizzata anche al fine di dimostrare che non corrisponde al vero che il privato funziona meglio del pubblico (reti colabrodo, mancata manutenzione degli acquedotti, funzionalità dello spreco, bollette alle stelle). Il risparmio idrico, il riutilizzo dell’acqua piovana, la riqualificazione dei corsi d’acqua con il divieto di deviazione, di tombamento e di cementificazione degli argini, sono obiettivi da porre come centrali nelle amministrazioni che hanno le competenze per agire - province e comuni, di concerto con la Regione - mettendo in campo, contestualmente, un sistema di monitoraggio e la trasmissione agli enti di controllo dei principali parametri chimici e fisici mediante una rete di stazioni di rilevamento dislocate nei punti strategici dei più importanti corsi d’acqua. Anche le 9 azioni che contrastano l’eutrofizzazione del mare allontanando dalle coste gli scarichi delle acque fognarie e depurandole, la disincentivazione dell’uso di diserbanti e pesticidi nei terreni agricoli vicini ai corsi d’acqua, la trasparenza delle scelte legate alla gestione dell’acqua e dei costi maggiori indotti con la privatizzazione (comprese le tariffe), sono necessarie per
porto qualità/prezzo. Che senso avrebbe puntare sulla soluzione "in house" se questa produrrebbe un aumento medio di cinque volte il costo dell'acqua? Sospendiamo però il giudizio finale in attesa degli approfondimenti tecnici e normativi che l'Ato si è impegnato a produrre in tempi brevi. E' questa per noi la sola stella polare da tenere presente nella individuazione delle scelte organizzative future. Il Pd non considera un tabù la collaborazione pubblico-privato se questa è finalizzata a garantire, all'interno di serie politiche pubbliche di indirizzo e controllo, servizi idrici di qualità alla comunità cremonese. Mauro Fanti Segretario PD Cremona
cominciare a farsi carico concretamente della gestione di questo bene primario e irrinunciabile, non solo a parole. Il primo concreto passo in questa direzione è l’introduzione negli Statuti degli Enti Locali della definizione dell’acqua come bene privo di rilevanza economica. Partito dei Comunisti italiani Cremona * berlusconi/1
La maggioranza sostituisca il suo rappresentante Caro direttore, dopo le disavventure del nostro Presidente del Consiglio in questi due giorni, chiedo cortesemente un po' di spazio per avanzare, sommessamente, una proposta a chi crede che l'Italia meriti rispetto nel mondo più di quanto ne abbia oggi. La premessa. L'altra sera Berlusconi si era così rivolto ai giornalisti: «... non farò più conferenze stampa, io lavoro per l’Italia e voi invece lavorate contro». Successivamente ha dato loro un'altra occasione di dileggio: prima increduli, poi irridenti, hanno assistito al patetico siparietto della sua telefonata e della Merkel che per molti minuti ha atteso inutilmente il suo arrivo. Una telefonata inop-
Per l'Abruzzo ci vogliono fatti, non riflettori e passerelle La tragedia abruzzese è una ferita per tutto il paese e gli italiani, per una volta tutti insieme, stanno dimostrando in vario modo la loro solidarietà e tutta la vicinanza possibile a coloro che stanno vivendo il dramma del terremoto. Soprattutto la politica deve fare la sua parte: questo è il momento della responsabilità e della serietà dell’azione, non è il tempo di annunci irresponsabili e di strumentalizzazioni spregiudicate. Registriamo con sollievo che di fronte all’immane tragedia abruzzese che richiede il massimo dell’impegno di ogni risorsa possibile, il sottosegretario leghista Roberto Castelli liquidi finalmente il Ponte sullo Stretto come opera non prioritaria e che il ministro forzista Raffaele Fitto proponga una “pausa di riflessione” sul piano casa. E mentre il Premier palazzinaro insiste sulla futura New Town, come se bastasse un giardino o un laghetto per ricreare lo spiritus loci di un’antica e nobile città quale è L’Aquila e dei suoi piccoli borghi storici devastati dal terremoto, il ministro Claudio Scajola annuncia che nel decreto casa saranno inse-
rite precise “misure antisismiche” a cui, a quanto pare, prima d’ora non si era affatto pensato. Infatti la parola sisma compariva sì nel precedente testo, ma solo per smantellare “fastidiosi” divieti (art. 6 semplificazioni in materia antisismica). Solo dopo il terremoto si è ricordato che siamo un paese ad altissimo rischio sismico e ha cancellato l’art. 6, infilando al suo posto qualche riga di misure urgenti in materia antisismica: “Gli ampliamenti delle case non saranno autorizzati ove non sia documentalmente provato il rispetto della normativa antisismica”. Intanto c’è tutto un vistoso e convulso agitarsi dei ministri accorsi prontamente sui luoghi del disastro, ma solo ove ci sono telecamere accese. La presidente della provincia di L’Aquila, Stefania Pezzopane , è stata testimone di un episodio esemplare: il ministro dell´Agricoltura Luca Zaia è sceso da un elicottero ed è corso subito davanti alle telecamere della Rai, senza nemmeno voltarsi a dare uno sguardo alle macerie . L’elenco dei ministri in visita al
terremoto è lungo: Sacconi, Carfagna , Alfano, Maroni, La Russa, Meloni, Rotondi, Gelmini. Sarebbe troppo facile polemizzare su queste infruttuose esibizioni mediatiche che i terremotati subiscono, con giustificato fastidio, come uno sciacallaggio morale dopo quello materiale da parte di delinquenti senza scrupoli. Soprassediamo, dunque, questo è il tempo della responsabilità non delle polemiche, questo è il momento delle proposte. Il Pd, mette a disposizione della Protezione civile mille volontari e, come ha annunciato Franceschini, è pronto a votare i provvedimenti d´urgenza per aiutare l´Abruzzo. «Le divisioni devono essere messe da parte», quindi pieno sostegno al governo sulle misure ad hoc in nome di quell´unità nazionale che l’emergenza richiede. Ma dopo la fase della prima emergenza è assolutamente indispensabile introdurre nel nostro ordinamento non solo incentivando ma rendendo obbligatorie, stringenti norme antisismiche. Annamaria Abbate segretario cittadino
portuna per i tanti illustri ospiti presenti, inutile per i risultati ottenuti ed offensiva per i caduti italiani e stranieri della Nato nel suo 60° compleanno. L'ennesima brutta figura fatta fare all'Italia che Palazzo Chigi ha tentato pateticamente di giusticare, informando che Berlusconi stava telefonando, con rara insipienza politica ed eccessiva considerazione di sé, al Presidente del Consiglio turco Erdogan per convincerlo ad accettare la candidatura a segretario generale della Nato del danese Andres Fogh Rasmussen. Candidatura andata a buon fine solo dopo il successivo intervento di Barack Obama sul Presidente della Turchia Abdullah Gulha. Un fallito "coup du théatre" del Cavaliere risultato maldestro (perché non attentamente valutato), avventato (perché non intelligentemente preparato), cialtronesco (perché incredibilmente plateale) condotto nel tentativo di recuperare qualche punto di credibilità agli occhi internazionali (si ricorda, solo per parlare degli ultimi due giorni, il disprezzo dei giornali inglesi, il rimbrotto della Regina Elisabetta al "caciarone" italiano). Insomma, basta con i "magliari", l'Italia non merita anche questo insulto. La proposta. Tutte le forze democratiche di minoranza si attivino per organizzare una raccolta di firme per una petizione popolare in cui si chieda a questa maggioranza, che ha indubbiamente vinto le elezioni e che democraticamente è giusto che governi, di sostituire, nel tentativo di recuperare sul piano internazionale un po' di credibilità, chi deve rappresentare il Governo italiano nel mondo. Benito Fiori Gruppo cremonese di riflessione politica "il frantoio" * berlusconi/2
Continuano a credergli soltanto gli italiani Caro direttore, tenuto in disparte al tavolo dei Grandi il Presidente del Consiglio, ha pensato bene di procurarsi con i soliti mezzi da show man la visibilità che altrimenti gli sarebbe stata negata. Nel bene come nel male la cosa importante è che se ne parli, poi ci penseranno i suoi portavoce e la stampa asservita a trasmettere al Popolo italiano il suo messaggio. In
questo modo la gaffe con la Regina Elisabetta potrà diventare il comportamento saggio di chi, nonostante tutto, sa smussare, ridere e scherzare mentre la foto che lo ritrae, con la sua solita aria da buffone di corte, fra Obama e Medvedev potrà essere smerciata come il felice esito alla sua missione di pacificatore fra USA e Russia. Mi preme però sottolineare che i giornali del resto del mondo a questi episodi danno ben altre interpretazioni e non mi risulta che nessuno dei Capi di Stato presenti ai vari vertici abbia mai messo in risalto i meriti che egli, da buon affabulatore, costantemente si attribuisce. Forse in giro per il mondo non hanno la sua stessa voglia di ridere e scherzare, sta di fatto che solo gli italiani, lasciandosi convincere, continuano a credergli. Rosa Maria Marchesi Cremona * smog
Se le aziende non inquinano perché abbiamo il primato? Gentile Direttore, leggo sulla stampa cremonese che grazie ad attendibilissimi modelli matematici l'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente ha stabilito che una raffineria, un'acciaieria, un tubificio, un inceneritore sono responsabili dell'inquinamento dell'aria (unica cosa che nessuno discute) per meno dell'1% del totale. Anzi con l'ampliamento dell'acciaieria e l'ammodernamento della raffineria ci sarebbero lievi miglioramenti della qualità dell'aria... Diverrà anche balsamica? Forse sarebbe il caso che i tecnici dell'ARPA di Cremona, così solerti a segnalare il disastro ambientale della raffineria (scoperto se non erro da un auto denuncia della stessa...), rivolgessero le loro attenzioni alle ben più inquinanti produzioni del torrone, del salame e delle uova di Pasqua. Dopo i dati tranquillizzanti dell'Asl e dell'Arpa attendiamo qualcuno che ci spieghi con modelli matematici perchè risultiamo essere più inquinati di Berlino, Londra, Amsterdam, Bruxelles e Barcellona (vedi Corriere della Sera Lombardia del 24/2/2009) e perchè abbiamo il record italiano di tumori allo stomaco ed il terzo posto in Italia per tumori in generale. Ugo Di Felice Cremona *
Industrie cremonesi poco inquinanti? I dati sono confusi e incerti Oggi stiamo contando i danni e le vittime di un fenomeno naturale: il terremoto, conosciuto ed in larga parte prevedibile nelle zone sismiche del ns Paese. Eppure in Italia la parola disastro, emergenza sembra una regola consueta, come i volti contriti di chi poteva e doveva provvedere alle costruzioni antisismiche, alle analisi delle scosse preventive o del gas radon che preannuncia i terremoti. La Natura è più forte degli uomini, le leggi naturali non si possono violare o non conoscere, evitare. Se l'uomo si trastulla nelle sue diatribe egoistiche fatte di giochi e di inganni per interessi di gruppo, di casta o di portafoglio personale, la Natura comunque fa il suo corso, senza rispettare i conflitti di competenza tra enti pubblici e i titoli accademici di chi non vuole veramente affrontare i problemi. Di fronte alla Potenza della Natura noi possiamo solo adeguarci, rispettando ciò che esiste da milioni di anni e non trascurare mai la Vita dell'uomo inserito nell'ambiente naturale. Anche quando ci dicono che l'inquinamento non esiste, perchè non si vede, ed il cittadino non ha
gli strumenti per misurarlo da solo. Quando ci dicono che le fonti di inquinamento sono quelle che produce il singolo cittadino: le stufe a legna o le marmitte delle auto, rimaniamo molto sbalorditi. E le industrie inquinanti delle città? Poco o niente inquinamento? Sorridiamo ed abbiamo una sensazione. Le tonnellate di sostanze nell'aria ogni giorno dalle ciminiere industriali inquinano meno dei caminetti di casa, delle auto? Erano stati fatti anche studi alcuni anni fa, con risultati diversi, e non erano stati volutamente divulgati. Perchè? Davano un'idea diversa delle fonti di inquinamento che oggi vengono totalmente stravolte. A chi giova questa confusione di dati? Non certo ai nostri polmoni che intanto si riempiono di malessere. La nostra vita individuale e terrena è a termine ed abbiamo la responsabilità di conservare la Vita: non inquinare, sporcare, uccidere, violare, avvelenare... per cosa poi? Per un qualche sviluppo malato? Augurando a tutti la Pasqua come cambiamento e rispetto della Natura creata da Dio, un saluto verde e di sole. Matteo Lodi
Venerdì 10 Aprile 2009
www.aclicremona.it Mercoledì 15 aprile alle ore 21 presso il centro Pastorale di Cremona si terrà l’incontro, organizzato dal Forum per la pace e i diritti dei popoli “Primo Mazzolari”, “No alle armi atomiche”. Sono previsti gli interventi di don Fabio Corazzina della Campagna “un futuro senza atomiche” e coordinatore nazionale di Pax Christi, di Diego Anto-
No alle armi atomiche
nioli, che porterà la sua testimonianza sull’impegno della società civile cremonese per il disarmo e di Marco Pezzoni che approfondirà il tema: “Tornano le centrali nucleari sul territorio?”. Il momento di riflessione nasce dalla consapevolezza che nonostante avere un mondo senza atomiche sia un’aspettativa di tutti i popoli, che non han-
in tavola
Una Pasqua vegetariana in rispetto degli animali Egregio Direttore, all’avvicinarsi della Pasqua cristiana, non riesco a non pensare quanti agnelli e capretti verranno uccisi, cucinati e serviti in tavola. Secondo me, il mangiare un altro essere vivente senziente non trova giustificazioni né religiose, né salutistiche. Mi chiedo: perché un Dio dovrebbe permettere l’uccisione di una sua creatura che lui stesso ha voluto capace di soffrire, di piangere mentre arriva il suo turno sotto al coltello del macellaio, già sporco del sangue dei suoi fratelli che hanno subito il taglio della gola e il successivo, lento dissanguamento? Non mangiare carne e pesce non solo è possibile dal punto di vista salutistico, ma anche consigliato per ridurre l’incidenza di alcune patologie (cancri, tumori, ictus, infarti, cardiopatie, diabete, ad esempio): è più facile che mangiare la carne faccia male al nostro organismo piuttosto che bene! Spero che qualcuno rifletterà sulla sofferenza che causa ad altri esseri viventi e che da una Pasqua vegetariana inizi un nuovo percorso che lo porti ad eliminare tutti i cadaveri dal proprio piatto ogni giorno dell’anno. Giulia Lodigiani Cremona * terremoto
Non uccide il terremoto, ma la casa mal costruita Caro direttore, si vedono immagini terrificanti, tragedie umane, che non vorresti mai vedere e assistere ecc. ma purtroppo è la vita, o meglio la natura, che si "Ribella" e fa strage di vittime innocenti! E’ sempre spiacevole riflettere sulle catastrofi quando ci sono ancora persone da tirare fuori dalle macerie, e quando ancora le scosse si sussegguono incessanti, una dopo l'altra di "Assestamento"
no ancora dimenticato Hiroshima, stiamo assistendo ad una nuova corsa al riarmo nucleare. In questi ultimi anni alcune potenze emergenti si sono dotate di ordigni atomici; l’Europa è un potenziale sito di progetti di “scudo missilistico,” mentre l’Italia ha in dotazione una scorta di testate nucleari che -a detta dei vari esperti del settore-
come vengono definite, ma la paura è tanta e persiste. Rabbia e ingiustizia, sono le parole giuste. Quando sono anni che si classifica meticolosamente il territorio nazionale, mettendo in luce quanto sia esposto ai rischi naturali, e sono anni che non se ne tiene alcun conto. Agli italiani sembra di poter vivere in Scandinavia, ma il terremoto dell’Aquila ci ricorda brutalmente che non è così, che da noi ci sono alluvioni, frane ed eruzioni vulcaniche, che in buona misura possono essere previste, e terremoti di cui, invece, non si sa né l’ora o il giorno né tanto meno il mese o l’anno in cui si scateneranno. E' pero certo che lo faranno e ormai si sa bene, dove sono le sone più a rischio. Eppure non viene speso un centesimo nel risanamento antisismico degli edifici pubblici, anzi si progettano faraoniche grandi opere che stornano denari dall’unico uso sensato che se ne dovrebbe fare in un contesto come il nostro. D’ora in avanti bisognerebbe costruire tutti e dico tutti gli edifici, con materiale antisismico, invece purtroppo nulla o solo in sporadici casi!! Sarà bene ricordare che non solo le città italiane sono il frutto di ricostruzioni dopo innumerevoli terremoti, ma anche il paesaggio è un paesaggio sismico, prodotto cioè da successivi eventi, come è normale in un paese geologicamente attivo, in cui si può convivere con il rischio solo usando scienza e intelligenza. Non uccide il terremoto, ma la casa mal costruita o mal posta. Sarebbe bene ricordarlo sempre. Dovremmo infine farla finita di parlare di ipotetiche catastrofi naturali, che in realtà non esistono: esiste solo la nostra incapacità, ignoranza o malafede nel rapportarci con il rischio e una delittuosa propensione a perdere la memoria degli eventi passati. Ma in Italia nessun posto è immune dal rischio e la Terra non smetterà di ricordarcelo e di mietere vittime senza nessuna colpa! Andrea Delindati Cremona *
sono considerate non sicure. Per questo la società civile italiana si è mobilitata nella Campagna“un futuro senza atomiche” per sollecitare al nostro Parlamento la promulgazione di una legge di iniziativa popolare volta a rimuovere le testate nucleari dal nostro paese ed a promuovere il disarmo atomico a livello internazionale.
crisi economica
Sviluppo e sostenibilità In Europa sta scoppiando la rabbia sociale, ha detto Massimo Cacciari in una recente intervista nella quale affronta i “sequestri” francesi, le proteste di Londra, Strasburgo, Atene e imputa la terribile situazione di crisi che l’Europa ed il mondo stanno vivendo alla sciagurata deregulation che ha improntato la colossale crescita economica degli anni Novanta e del primo scorcio del millennio, senza alcuna capacità né volontà di regolazione dei mercati o della finanza. Prosegue dicendo che teme soluzioni autoritarie, perché a sinistra non vede nessuno capace di dare riposte adeguate a questa sfida. Parla di crisi della democrazia, poiché è cambiata in profondità non solo l’idea, ma la stessa possibilità di rappresentanza. Dice “siamo diventati tutti democratici non a caso quando la democrazia che abbiamo conosciuto ha cominciato a far acqua da tutte le parti …”. Tutto convincente, ma devo fare un’osservazione. Che lasciare lo sviluppo economico nelle mani del mercato e dei meccanismi finanziari fosse pericoloso e carico di rischi per l’equità e la giustizia sociale è questione posta anche con maggiore vigore, già negli anni scorsi, ma, nella migliore delle ipotesi, ha ricevuto accuse di arretratezza, di inadeguatezza, quando non addirittura di sovietismo. Che occorreva agire politicamente sullo sviluppo economico ragionando in termini di limiti allo sviluppo, di sostenibilità, di attenzione alla Terra Madre è stato cavallo di battaglia di grandi movimenti di opinione e di soggetti politici, ma anche la sinistra “di governo” spesso li ha bellamente ignorati. P.M. Cremona
altro che tragedie naturali! Dopo ogni inondazione, frana, allagamento, chi governa si premura di spiegare che si tratta di fenomeni "naturali". Nel caso del terremoto aggiungono che l'evento è "imprevedibile". Non resta dunque che stringersi attorno al governo "evitando polemiche che intralcerebbero gli aiuti". Questo ha spiegato Berlusconi, trovando l'immediata solidarietà di Franceschini e del Pd. "Naturale" e "imprevedibile", con due parole si sono subito auto-assolti: chi governava prima, chi governa oggi, insieme alle giunte dell'Abruzzo di cui sono corresponsabili, in perfetta alternanza, centrodestra e centrosinistra. Tutti complici della criminale speculazione edilizia e della mancata prevenzione. Inondazioni e frane che i padroni e i loro politici chiamano "naturali" sono in realtà il prodotto della devastazione dell'ambiente operata dal capitalismo. Quanto ai terremoti, se certo sono fenomeni naturali, non è per nulla naturale che, anche quando non sono fortissimi, producano centinaia di morti. Ciò su cui Berlusconi e Franceschini sorvolano è che essendo gli studi in grado di indicare le zone a rischio sismico,
se non si fanno investimenti per mettere in sicurezza gli edifici vecchi e per costruire in sicurezza quelli nuovi è solo per una questione di profitti. L'ospedale dell'Aquila, crollato, era stato inaugurato nove anni fa. Nelle zone a rischio sismico gli edifici scolastici costruiti con criteri anti-sismici sono una piccola minoranza. Si tagliano i fondi per l'edilizia pubblica e per la sicurezza anti-sismica (ecco un vero "problema sicurezza"!), si avviano opere faraoniche, mentre il "piano casa" di Berlusconi prevedeva di diminuire ulteriormente i vincoli (ora, per necessità di immagine, lo hanno rinviato). Tutto in nome della rendita speculativa. I terremoti sono eventi naturali: ma innaturale è il sistema capitalistico che, mettendo il profitto di pochi al di sopra della vita delle masse popolari, è il vero responsabile di questi massacri. Altro che "concordia nazionale": per evitare le prossime tragedie annunciate bisogna cacciare governi e giunte padronali e porre la ricostruzione delle zone disastrate sotto il controllo dei lavoratori. Francesco Ricci (portavoce nazionale Pdac)
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Lotta alle "moderne schiavitù» Secondo la stampa din sinistra e parte di quella estera, la politica del Ministro Maroni sull'immigrazione è "fallimentare". Peccato solo che la Francia si sta muovendo nella stessa direzione. L'Eliseo desidera infatti "migliorare la procedura di espulsione dei clandestini, irrigidire le norme di ingresso e di soggiorno in Francia per i lavoratori stranieri". Una semplice frase del Presidente Sarkozy contenuta in una lettera inviata al Ministro per l'immigrazione, integrazione ed identità nazionale Besson, nella quale si dice anche:"obiettivo prioritario deve essere far tornare al lavoro le persone che risiedono in Francia". Le nuove disposizioni riguardano anche le frodi in materia di matrimoni combinati, ma soprattutto, vista la crisi internazionale e la conseguente disoccupazione, si vuole salvaguardare il lavoro dei francesi.
Si pensa anche di introdurre un limite agli studenti extracomunitari nell'ottica di contrastare la fuga di cervelli dai paesi più poveri, affinchè costoro possano essere utili alla crescita dei loro Paesi di origine. La lotta a quella che viene definita "moderna schiavitù", ovvero a quelle cooperative e datori di lavoro che approfittano della manodopera straniera pagando stipendi bassissimi, sarà un punto centrale. Sono proposte che la Lega Nord ha avanzato da anni, ma da noi la sinistra gioca a creare confusione fra i termini immigrato e clandestino, ben sapendo che la Lega non se la prende di certo con gli immigrati regolari. Mentre la sinistra si schiera con l'illegalità invitando i medici a far finta di non vedere i clandestini negli ospedali, a non denunciare chi è in Italia contro ogni legge. Giacomo Zaffanella consigliere comunale Lega Nord
Si va verso il Partito della Nazione
Il 3 e 4 aprile all’Auditorium della Conciliazione di Roma si è fatto un ulteriore passo avanti nella costituzione della Unione di Centro. Soggetto politico alternativo ai due blocchi conservatori di destra (PdL e Lega) e di sinistra (Pd e IdV). Nell’intervento conclusivo dell’assemblea Casini ha tenuto a sottolineare come davanti a questa crisi ci sono due visioni politiche diverse, opposte. La prima: un atteggiamento di catastrofismo, una notte in cui le tenebre sono destinate a prevalere. Un atteggiamento che forse confonde i propri desideri con la realtà. Atteggiamento da respingere perché non si può aspettare sulle rive del fiume il cadavere del nostro Paese. La seconda è uno stato d’animo, un sentimento, un’idea, tra l’irresponsabilità e la superficialità, come se fare gli scherzetti tra Obama e il Presidente russo contribuisse alla pace del mondo. [...] L’Udc ha fatto una battaglia per difendere la propria identità e i propri valori» ha proseguito Casini «E' sta una battaglia di retroguardia difendere la propria identità? Certo se volessimo il frazionismo, se non volessimo gli sbarramenti, sarebbe forse una battaglia di retroguardia. Ma noi siamo stati i primi a sostenere che fossero necessari gli sbarramenti e le semplificazioni. [...] Ma qui c’è qualcosa di diverso nell’aria, c’è una sistema di rappresentazione del Parlamento come di un’accolita di scansafatiche come un ente inutile, come una perdita di tempo, abbinata alla rappresentazione di un Presidente senza poteri e senza potere. E’ uno scherzo o è la realtà? Ha 100 deputati di maggioranza alla camera, il Lodo Alfano si è fatto in 15 giorni, a dimostrazione che quando si vogliono fare le cose, il Par-
lamento non è un intralcio. [...] Noi non criminalizziamo il Presidenzialismo ma pesi e contrappesi sono tipici delle democrazie vere, il Presidente Obama ha dovuto contrattare fino all’ultimo voto al Senato e al Congresso la maggioranza per i provvedimenti economici. E certamente negli Stati Uniti non sarebbe possibile un premier dotato di tanti poteri, nel mondo dell’informazione. Noi non temiamo i rischi di regime. Ma evidenziamo un’idea diversa. Il popolo e il leader, tutto si riassume in questo rapporto che detto così dovrebbe essere sano, ma che in realtà rischia di essere insano. Bene in questo ambito che ruolo hanno il Partito e lo Stato? Sono enti inutili. Il Partito, e non a caso Berlusconi si è costruito un Partito non contendibile, con poteri assoluti per il premier, che ne è Presidente. E lo stato? Non c’è bisogno di Parlamento. [...]. Molto meglio un Parlamento di nominati, che non intralcia nemmeno quel pochino che potrebbero i parlamentari se eletti con le preferenze, essendo rappresentativi di un territorio e di una Nazione. Noi non demonizziamo l’avversario politico, ma proprio perché abbiamo sempre rifiutato questo schema, proprio perché votiamo in Parlamento i provvedimenti legislativi che fanno il bene dell’Italia, anche quelli che presenta il governo Berlusconi. [...] Questo schema è pericoloso, impoverisce la vita democratica, dietro un finto richiamo efficientista, l’evocazione di poteri forti, nasconde l’inesistenza di un’idea vera con cui rispondere alla crisi sociale e politica del Paese. Il continuo circuito mediatico propagandistico eccita gli animi, ma non costruisce. Giuseppe Trespidi
I nostri enti locali si riprendano l'urbanistica L’enorme cava di sabbia ipotizzata tra S.Sigismondo e l’autostrada probabilmente non si farà più, tanto deciso ed unanime è stato il parere negativo espresso dalla commissione provinciale ambiente. La stessa scandalizzata reazione dell’opinione pubblica, sollecitata dalla tempestiva iniziativa di Italia Nostra, fa bene sperare, anche se gli ultimi tempi, in materia urbanistica, ci siamo quasi rassegnati a vedere alla lunga trionfare sempre il peggio. A questo punto dobbiamo però soprattutto chiederci perché mai un’idea così bislacca e così in palese contrasto con gli strumenti urbanistici vigenti sia potuta entrare in una proposta pianificatoria di iniziativa pubblica quale è il Piano provinciale cave e per iniziativa della stessa Provincia. Non si tratta
certo dell’unica scelta incomprensibile: basti pensare alla analoga vicenda di Barzaniga, dove il lago a suo tempo scavato, tra mille contestazioni, da una ditta privata, lago già rigorosamente e giustissimamente osteggiato con successo da Comune e Provincia, è clamorosamente ricomparso, a sanatoria, tra le proposte dello stesso Piano Provinciale Cave. Se è vero che il Governo del Territorio è la funzione amministrativa primaria che la Provincia dovrebbe esercitare, è lecito chiedersi quale senso logico abbia avuto, per la stessa Provincia, recepire nel proprio Piano Cave due bizzarre proposte contraddicendo grossolanamente la pianificazione locale e gli atti conseguenti da anni pazientemente costruiti e concordati con gli enti locali e
con i cittadini. L’episodio, certo non edificante, ripropone in piccolo il colossale disastro pianificatorio che si produsse pochi anni or sono quando le sole e banali esigenze imprenditoriali della società Autostrade Centro Padane, tutta tesa ad inventarsi nuovi spazi d’azione, costrinsero la stessa Amministrazione Provinciale a recepire nella propria Pianificazione Territoriale l'abominevole mostro del nuovo tracciato autostradale CR - MN, arteria di cui la zelante preparazione del PTCP si era mai, sino ad allora, neppure sognata di ipotizzare la necessità. La politica locale deve tornare con coraggio a progettare il destino del territorio, adottando coerenza di obiettivi e di metodi. [...] Michele De Crecchio
Libere Opinioni latte
Un prezzo troppo basso può portare disoccupazione Signor Direttore, che cosa sta succedendo? E' questa l'inevitabile domanda che ci si pone allorchè seguiamo, con angoscia, la cronaca di quanto è successo in Abruzzo con il terremoto della notte tra il 5 ed il 6 aprile; ed ancora di più quando "facciamo mente locale" su quel "po'-po'di guai" che ha sconvolto il mondo intero nel campo finanziario ed economico… Od ancora - e questa volta tuttavia e fortunatamente (per ora!) con effetti più circoscritti - nel settore dei prezzi alla stalla del latte! Riceviamo pressanti ed allarmanti appelli; e non possiamo quindi che domandarci se e quali disastrose e disastranti conseguenze il fatto potrà avere o meno, soprattutto qui, nel cremonese! Anche se si tratta di un prodotto a sè del settore, il fatto che dall'estero - a quanto ci viene detto! - entrino produzioni estere con prezzi inferiori anche del 30% a quello della produzione nostrana dovrebbe, a prima vista, apparire un vantaggio per i consumatori; e quindi dovremmo rallegrarci; ed esaltare la "bontà" della concorrenza e del libero mercato… Non appena si ponga mente alla prospettiva della crisi che potrebbe travolgere anche le più sane aziende agricole del nostro territorio, è naturale che - come Comitato di Cremona - ci si debba chiedere "perché" e "come mai" ciò possa avvenire tutto d'un botto! Ossia perché molte aziende possano trovarsi addirittura nella probabile necessità di chiudere, licenziare, abbandonare l'attività agricola… Ed in buona sostanza creare ulteriore disoccupazione… Ci chiediamo se è questa la "sorpresa" che troveremo quest'anno nell' uovo pasquale ; e se "questo piovere sul bagnato" possa avere una contropartita…Ma quale? Quando? Per intanto limitiamoci ad esprimere solidarietà agli allevatori e sollecitare "chi di dovere" a porre in atto quanto valga a scongiurare tali pessimistiche previsioni, fermo il sincero nostro augurio che i prezzi possano scendere senza travolgere le aziende del settore… Unione Consumatori Cremona * terremoto
Contro la tragedia bisogna lavorare uniti Egregio Direttore, nei giorni scorsi il segretario del PD Franceschini ha più volte incalzato il Governo affinché il prossimo giugno si tenga l’election day e che insieme ad europee ed amministrative si possa votare anche il referendum Segni-Gozzetta sulla legge elettorale. In questo modo, per il PD, i 400 miliardi risparmiati si potrebbero utilizzare per la sicurezza dotando le forze dell’ordine dei mezzi necessari per svolgere al meglio il loro lavoro. Il Governo, costretto a tenersi buono Bossi e la sua Lega che proprio non vogliono sentir parlare di liquidare la “porcata “ di Calderoni, ha sempre fatto spallucce. Anche al ministro Maroni, interessato solo a che il territorio sia presidiato dalle sue ronde,sembra non importare poi molto risparmiare tutti quei soldi e rendere più efficiente la sicurezza di Stato. In questi giorni, purtroppo, con il terremoto che ha colpito l’Abruzzo, si è venuta a creare un’emergenza che per essere risolta avrà bisogno di ingenti stanziamenti e alla quale non si potrà ancora una volta rispondere facen-
Venerdì 10 Aprile 2009
do spallucce. Ecco perché mi sembra una buona idea accogliere la proposta di un telespettatore che, nella trasmissione del 7/04 scorso condotta da Corrado Augias, ha proposto di devolvere i soldi che verrebbero risparmiati, con la proposta del Pd, per la ricostruzione dei paesi devastati dal sisma. La catastrofe di questi giorni ha portato ad una sorta di tregua fra il Governo e le opposizioni e a mio parere sarebbe un segnale di buon senso mettere da parte i distinguo e i personalismi per pensare finalmente al bene del Paese. Matteo Gatti Cremona * parlamento
Assistenti degli onorevoli che lavorano in nero Caro direttore, è proprio vero che siamo un popolo di furbi dove l’ipocrisia sembra che regni sovrana anche nel nostro Parlamento. Apprendo da fonti televisive (trasmissione inchiesta delle Iene) che su 683 assistenti degli onorevoli (e che quindi fruiscono di un proprio ufficio in Parlamento) il 92% di loro lavora in nero. E’ mai possibile che dove si fanno le leggi, dove si è fatta la legge sul precariato (che tanto male ha fatto a queste ultime generazioni), questi onorevoli poco onorevoli (che tra l’altro fanno mille lavorì per arrotondare il loro magro e poco onorevole stipendio pagato con i nostri soldi), siano così immorali da non retribuire con un vero contratto i propri fedeli servi. Certo da questi pianisti del Parlamento non si poteva certamente attendere onestà, ma ora che molti italiani, che molte famiglie tirano la cinghia, credo che sarebbe opportuno che qualcuno facesse una proposta di dimezzare lo stipendio a questi ladroni istituzionalizzati e di restituire i 4000 euro che a loro vengono dati mensilmente per sostenere le spese dei loro servitori e che in vece si intascano alla faccia della crisi e del pudore che molti di loro trasversalmente non hanno. Gabriele Cervi Cremona * politica
Privilegiare la chiarezza delle posizioni Caro direttore, dopo la decisione di Rifondazione Comunista di correre con i propri candidati è sempre più chiaro che l’unico modo per fermare la vittoria delle destre e garantire cinque anni di sviluppo al nostro territorio è quella di votare Torchio e Corada. La scelta ideologica di Rifondazione, compiuta non solo a Cremo-
na ma anche a Bergamo, Pavia, Milano contiene degli elementi di riflessione, non vi è dubbio, ma anche elementi di grande chiarezza. Il Partito Democratico fin dall’inizio della campagna elettorale ha detto di voler dar vita ad alleanze basate sui programmi e non più sulle scelte ideologiche. L’intento è quello di realizzare un programma ed una maggioranza in grado non solo di vincere ma di governare e, soprattutto, di concretizzare quelle cose che i cremonesi vogliono e attendono. Ciò è ancora più vero in un momento delicato e difficile come quello che stiamo vivendo. Ora più che mai serve l’impegno di tutte le forze riformiste capaci di coniugare in modo efficace sviluppo e protezione sociale, tutela ambientale e crescita economica, sicurezza vera per i cittadini e politiche d’integrazione. Una cultura del far bene capace di dire “sì” ad infrastrutture fondamentali come l’autostrada Cremona-Mantova, il terzo ponte, la strada sud garantendo, al contempo, la ricerca di un consenso reale attraverso moderne forme di partecipazione alle scelte. Il Partito Democratico prosegue il suo cammino convinto che, in questo momento, sia meglio privilegiare la chiarezza delle posizioni rispetto alle vecchie logiche del mettere tutti insieme pur di vincere. I cremonesi, ne sono certo, apprezzeranno questa svolta del PD e peseranno nel modo giusto la scelta del centrodestra di costruire una santa alleanza basata non su programmi e scelte prioritarie ma sulla voglia di dividersi poltrone. Per comprendere quello che potrebbe capitare a Cremona è sufficiente osservare cosa sta capitando a Crema da quando governa il centro destra… Mauro Fanti Segretario Pd Cremona * economia
Serve un piano per il credito agevolato alle pmi Egregio direttore, le piccole e medie imprese che sono il 96% delle imprese europee, devono necessariamente riorganizzarsi a fronte della diminuzione della produzione e degli scambi commerciali e non possono affrontare le lunghezze ed i costi attualmente in essere per l’apertura di mobilità, occorre varare norme urgenti e transitorie, fino alla durata della crisi, affinché le Pmi abbiano una libertà di scelta per almeno il 10% del personale da inserire nelle liste di mobilità onde soddisfare le reali esigenze dell’azienda rispetto alla nuova organizzazione della catena di produzione. Troppe Pmi
stanno chiudendo pur essendo sane, è urgente predisporre un piano per il ricorso ad un credito agevolato per il periodo della crisi. Il sistema bancario chiede ingiustificati rientri e rifiuta ogni forma di finanziamento. Solo un piano europeo per il credito e uno snellimento delle procedure dei costi per la mobilità possono dare una speranza immediata alla ripresa. Cristiana Moscardini vicepresidente commissione commercio internazionale del Parlamento Europeo * polemica
L'acqua è un bene che deve restare pubblico Caro direttore, L'acqua è un bene pubblico e pubblico deve rimanere. Il concetto per me é chiaro e lampante. E' un obiettivo sul quale non ho alcun dubbio: non ho mai pensato che l’acqua dovesse essere privatizzata, nè ho mai sostenuto che l'organizzazione del sistema idrico debba essere svenduta ai privati. Una volta fissato questo "paletto", non ci si può nascondere che il tema é complesso. Perché l'acqua rischia di diventare un bene costosissimo e dunque occorre trovare la strada migliore e rispettosa delle leggi vigenti (piacciano o meno) per raggiungere l'obiettivo indicato. L'Assemblea dei Sindaci, a stragrande maggioranza, ha indicato un modo per raggiungere l'obiettivo del carattere pubblico dell'acqua, attraverso la formazione di una Società, unica rispetto alle 1314 oggi attive sull'intero territorio provinciale, che faccia gli investimenti necessari, razionalizzi e contenga al massimo i costi. Vi sono altre strade per raggiungere l'obiettivo? Se ce n'é, sono assolutamente pronto ad esaminarle e percorrerle. Devono essere ovviamente praticabili: non devono portare ad un costo esorbitante dell'acqua (come sarebbe se gli ammortamenti sugli investimenti dovessero essere fatti in dieci invece che in trent'anni), non devono far collassare i Bilanci dei Comuni che hanno affidato le reti della loro Azienda (con quali danari il Comune di Cremona potrebbe comprare reti ed impianti?), devono rispettare le normative ed il buon senso (quali sono le motivazioni particolari, da sottoporre all'Authority, che giustificherebbero in Provincia di Cremona scelte diverse da quella indicata dall'Ato?). Ragioniamo sulle questioni poste. Senza anatemi reciproci ma con serietà e pacatezza. Gian Carlo Corada, sindaco di Cremona
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Fronte nord lombardia autonoma
26 ml per il ponte di Messina, e nulla per il Nord
Con grande entusiasmo il Governo ha annunciato che quest'anno verrà posata la prima pietra del Ponte di Messina e l'ammodernamento della Salerno-Reggio Calabria che costerà una cifra inaudita ma ancora non stabilita. Il costo iniziale del Ponte è invece chiaro: 20 miliardi di euro per le infrastrutture di collegamento sulle sponde, 6 miliardi per il solo ponte e 1 miliardo per l'abbellimento di Messina. Totale 27 miliardi cui altri se ne aggiungeranno in corso d'opera: molti, moltissimi di più di quelli che servirebbero al nord per fare la Bre.Be.Mi, la Pedemontana, la via d'acqua sul Po, il collegamento Malpensa-Svizzera e i collegamenti Malpensa alta velocità tramite l'allacciamento FS-FNM. In totale queste opere costerebbero 26 miliardi ma, a detta di tutti, rilancerebbero l'economia dell'area padano-alpina, mentre il Ponte, come ebbe a dire il Governatore pugliese Niki Vendola, "servirà ad unire due cosche: mafia e 'ndrangheta". Anche la Lega la pensava così e basta fare una ricerchina in internet per trovare decine di dichiarazioni pesantissime contro il Ponte e di pesanti allusioni alle infiltrazioni mafiose negli appalti. Il sottosegretario alle infrastrutture Castelli, oggi entusiasta a favore del Ponte, scriveva su "La Padania" che tecnicamente la cosa era ad alto rischio e la stessa "Padania" titolava: "il Ponte non sta in piedi" argomentando con paginate di pareri contrarissimi di politici leghisti che facevano a gara nel denunciare il solito magna magna romano e nel dire che prima bisognava fare le opere al nord. Oggi potenza delle poltrone romane, la Lega approva un fumoso e costosissimo ammodernamento dell'Autostrada Salerno -Reggio Calabria e la stessa Lega che definiva il Ponte di Messina un "ecomostro inutile sotto tutti i punti di vista", afferma oggi che quel Ponte è un opera utile e saggia in un ottica federalista che consenta ad ogni regione di decidere le opere da fare, anche se poco utili. Peccato che le opere inutili del Sud vengano fatte con i soldi nostri e che le opere che noi vorremmo fare da anni a casa nostra(e in provincia di Cremona), non si possano fare anche grazie alla Lega che si fa complice di chi da sempre ci depreda.
fine mandato. e ora ci aspetta un'altra sfida Cari cittadini, cari elettori, è terminato un mandato amministrativo e vogliamo ringraziare tutti coloro che a vario titolo ci hanno aiutato a svolgere al meglio il nostro mandato di consigliere comunale. In questi dieci anni abbiamo incontrato centinaia, migliaia di persone, che con il loro senso civico ci hanno fornito indicazioni, segnalato disservizi, suggerito possibilità di miglioramento per la nostra città. Ci siamo occupati del commercio cittadino sempre più in affanno, della viabilità che non ha ancora un assetto ottimale, dei sempre carenti parcheggi. Abbiamo sostenuto la necessità di tutelare l'ambiente, senza scadere nel la trappola demagogica del “no a tutto”, abbiamo seguito con la vostra stessa apprensione il caso Tamoil che andrà gestito nei prossimi anni con intelligenza istituzionale, vigilando sugli investimenti che l'azienda, solo l'azienda, potrà e dovrà fare per rimediare all'inquinamento. Abbiamo contribuito al dibattito per la stesura del nuovo PGT che sostituisce il vecchio Piano Regolatore e l'abbiamo fatto con senso di responsabilità verso la città, cercando l'equilibrio tra i legittimi interessi di cittadini ed imprenditori e le necessarie tutele della città
pubblica, dei servizi, delle infrastrutture. Ci siamo battuti per la realizzazione della Strada Sud senza riuscire a convincere gli attuali amministratori di quanto sia indispensabile per alleggerire traffico alle vie Giuseppina, Novati, Giordano e Del Sale. Abbiamo approvato la tutela del Parco del Po, il nostro grande fiume che sta morendo e per il quale proponiamo su tutti i tavoli istituzionali la necessità di giungere alla sua regimazione o bacinizzazione. Abbiamo ascoltato le esigenze dei più deboli chiedendo più spazi gioco per i piccoli, soprattutto nei quartieri, più sicurezza per tutti, più servizi per gli anziani, più attenzione per chi è disabile. Ci siamo impegnati a fondo per migliorare le condizioni delle periferie. Solo grazie a noi, ai finanziamenti da noi ottenuti dallo stato, si è potuta realizzare la ciclabile Cremona-San Felice che poi proseguirà verso la bassa cremonese! Abbiamo contrastato questa amministrazione che a nostro avviso è a fine corsa, incapace di rinnovarsi, ma lo abbiamo fatto con lealtà, mai con argomenti pretestuosi, mai cedendo alla polemica sterile, nemmeno in questi giorni pre-elettorali. Abbiamo votato contro bilanci che non corrispondevano alla nostra visio-
ne delle priorità di investimento per Cremona, ma ci siamo assunti la responsabilità di approvare col nostro voto favorevole tutti quegli atti che potessero avvantaggiare i nostri concittadini. Quando purtroppo si è reso necessario, ci siamo anche dissociati da altri gruppi di opposizione di centrodestra, perchè la ricerca della verità deve essere ancor più forte dell'appartenenza politica! [...] Abbiamo fatto tanto altro che lo spazio non ci consente per ora di approfondire. Dopo dieci anni di impegno nelle istituzioni crediamo fortemente nella necessità rinnovamento, ricambio generazionale, meritocrazia nella politica. Crediamo nello spirito civico che deve illuminare chi ci guiderà nei prossimi anni. Noi ci candidiamo a farlo proprio con una lista civica a cui vi chiediamo di dare fiducia: nessuna adesione ideologica, solo spirito civico e di buon governo. A giugno, ricordatevi del nostro impegno e sostenete Cremona per la Libertà Ferdinando Quinzani Camillo Zilioli Arrigo Frassi consiglieri comunali
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Lunedì dell'Angelo
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Mille opportunità di divertimento: arte, cultura, prelibatezze e prodotti della
Una gita fuori porta per la grande
Il lunedì dell’Angelo tutto il centro storico di Soresina si anima per dar vita alla famosa Festa omonima, appunto fiera del Lunedì dell’Angelo. Oltre 140 bancarelle invadono le vie e le piazze. Ma anche aperitivi in musica, giocolieri, saltimbanchi, spazi adibiti al gioco dei bambini. Insomma chi volesse approfittare del lunedì festivo ha trovato il posto giusto per una bella gita fuori porta. I visitatori, oltre a gustare le bancarelle, le vetrine dei negozi aperti e oltre a sfruttare le mille opportunità per il divertimento dei bimbi, possono partecipare a una
Bancarelle e negozi aperti
delle numerose visite guidate ai monumenti cittadini: dalla sala del Podestà con i suoi dipinti cinquecenteschi, alla chiesa di San Francesco, dall'Osservatorio astronomico, all'ottocentesco Teatro Sociale. Anche nei negozi aperti ci saranno delle sorprese. Molti dei negozianti
hanno partecipato all’iniziativa Arte in vetrina, dando la possibilità a diversi artisti del territorio di usare la loro sede come esposizione delle opere d’arte. Sono 60 gli artisti che vi hanno partecipato e 54 le vetrine che ospiteranno l’esposizione. Le opere sono
Visite guidate agli affreschi della Sala del Podestà e al Teatro Sociale
Giochi per i bambini
Artisti di strada
esposte da tutta la settimana e lunedì, alla fine della giornata, una giuria premierà l’opera migliore. Anche questo un mondo per mettere in mostra sia i negozi della cittadina sia i giovani talenti di cui è ricco il circondario. Insomma Soresina a Pasquetta ha tutti gli «ingredienti» giusti per essere scelta come meta della tradizionale gita del lunedì dell’Angelo. A confermare l’importanza e la tipicità dell’evento, Giorgio Armelloni, sindaco di Soresina: «Un grande evento per i soresinesi quello della fiera del lunedì dell’Angelo. Ma da qualche anno un grande evento per tutti i cremaschi e i visitatori
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terra in esposizione, musica. Attesi, come ogni anno, migliaia di visitatori
festa del Lunedì dell'Angelo Il sindaco: «Un grande evento». Nato nel '92 in occasione dei 500 anni del mercato
Il campanile dall chiesa parrocchiale di San Siro
provenienti, a volte, da tutta la Regione. La festa è nata a patire dal 1992 quando, proprio il giorno di Pasquetta, abbiamo festeggiato i 500 anni del mercato di Soresina. Il mercato, sempre svoltosi ogni lunedì feriale, ormai sviluppato e soprattutto molto frequentato, è diventato il fulcro della proposta. Perché non trasformare il mercato del lunedì mattina
in un grande mercato diurno il giorno del lunedì dell’Angelo? Dal 1992 ad oggi, unito a diverse iniziative collaterali, il mercato è diventato un evento a cui nessuno soresinese può rinunciare, ma allo stesso tempo un’attrazione che ha portato al nostro paese più di 15.000 visitatori». Il sindaco Armelloni, ex presidente della ProLoco, tiene a sottolineare come il
merito principale vada proprio all’associazione, che da anni si occupa dell’organizzazione della manifestazione. Lo stesso Armelloni, Lunedì terrà una conferenza in cui presenterà la riedizione di Sapori e Profumi Soresinesi, il libro che ha scritto e che contiene diverse ricette gastronomiche cremonesi. Non solo, Armelloni ci tiene a sottolineare come, diversi ristoratori locali hanno aderito alla buona riuscita della manifestazione proponendo come menù per i loro ristoranti piatti tipici cucinati con prodotti tipici della zona. Il ringraziamento di Armelloni alla Proloco è davvero dovuto. La Proloco di Soresina è un'Associazione di volontariato che ha da sempre come scopo istituzionale la promozione turistica della Città. Lo fa organizzando, promuovendo, divulgando manifestazioni, iniziative culturali e ricreative che valorizzino le tradizioni locali: gli addetti Proloco coinvolgono la cittadinanza e suscitino
l'interesse dei visitatori, aiutata e sostenuta economicamente dai propri soci, dai commercianti e dagli imprenditori che credono in questa attività. Lo stesso presidente Pier Paolo Bolzoni ci ha sottolineato il gran lavoro che sta dietro all’organizzazione del
Lunedì dell’Angelo: «Si tratta di coordinare tutti i lavori: volgiamo accontentare tutti, dagli anziani ai bambini, ma anche i più giovani. Ci saranno delle zone della cittadina adibite a parco gioco per bimbi con gonfiabili e giostre; le visite guidate ai monumenti cittadini; spettacoli di danza e teatro; artista da strada e giocolieri; un dj set per i più giovani; negozi di ogni genere aperti con le esposizioni di artisti per Arte in vetrina e il mercato per tutti. Lo stesso giorno abbiamo organizzato presso il mercato coperto di Piazza Garibaldi il
ProLoco Day. Le ProLoco della Provincia potranno esporre il loro stand ed utilizzare l’occasione per far conoscere le meraviglie dei piccoli centri della nostra zone, le loro sagre, i loro prodotti e le loro culture. Sono convinto che sarà una bella manifestazione, come negli anni abbiamo potuto verificare. Le uniche preoccupazioni riguardano il tempo, ma siamo fiduciosi». Insomma, non resta che fare un giro a Soresina lunedì, una gita che può durare tutto il giorno, dalla mattina alla sera perché di visite da fare ce e sono di ogni genere.
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L'aria di primavera porta la voglia di cambiamento e rinnovamento. C'è quindi chi sta pensando alla ristrutturazione della propria casa, oppure chi pensa ad acquistarne una da rimettere a nuovo. Qualunque occorrerà effettuare una serie di verifiche (magari con l’assistenza di un tecnico abilitato) in modo da acquisire alcuni elementi fondamentali. Innanzitutto la liceità dell’atto di provenienza ossia conoscenza dell’atto concessorio mediante il quale l’immobile è stato realizzato nel tempo, oltre ad eventuali atti accessori. Bisogna quindi conoscere la rispondenza delle destinazioni d’uso legittime con quelle di cui si necessiterà in futuro. Bisognerà quindi porre in essere un esame delle lesioni evidenti su parti strutturali; (interno, esterno) particolare attenzione andrà rivolta alle condizioni generali in cui si trova l’immobile da ristrutturare. Da non trascurare neppure il tipo di rifiniture e loro condizioni generali di conservazione. Una volta verificato tutto, è necessaria l’acquisizione di un certificato di destinazione urbanistica della zona in cui ricade l’immobile, da richiedere nel Comune in cui l’immobile è situato. Da tale certificato, si potranno evincere la maggior parte dei vincoli urbanistici da rispettare nell’eventuale intervento di ristrutturazione. Agevolazioni fiscali E' fissato per il 31 dicembre 2010 il termine per fruire della detrazione del 36 per cento delle spese sostenute per i lavori di recupero del patrimonio edilizio.
La casa si fa il lifting: come ristrutturare "al risparmio"
La legge finanziaria 2008 ha introdotto nuovamente anche la detrazione d’imposta sull’acquisto di immobili ristrutturati da imprese di costruzione o ristrutturazione o da cooperative. L’agevolazione è applicabile alle abitazioni facenti parte di edifici interamente ristrutturati dal 1° gennaio 2008 al 31 dicembre 2010 e acquistati entro il 30 giugno 2011. E' stata prorogata, inoltre, l’applicazione dell’aliquota Iva agevolata del 10 per cento, per le prestazioni di servi-
zi e le forniture di beni relative agli interventi di recupero edilizio di manutenzione ordinaria e straordinaria, di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione, realizzati sugli immobili a prevalente destinazione abitativa privata. Non ha scadenze, invece, la possibilità di fruire: della detrazione Irpef del 19 per cento sugli interessi passivi pagati per mutui stipulati per la costruzione (e la ristrutturazione) dell’abitazione principale; dell’applicazione
dell’aliquota Iva al 4 per cento sui beni finiti acquistati per la costruzione di abitazioni non di lusso (a prescindere che siano prima casa o meno) ed edifici assimilati. Detrazioni Irpef I contribuenti hanno la possibilità di detrarre dall’Irpef le spese sostenute fino al 31 dicembre 2010 per la ristrutturazione di case di abitazione e delle parti comuni di edifici residenziali situati nel territorio dello Stato. Il beneficio sul quale calcola-
re la detrazione spetta fino al limite massimo di spesa di 48.000 euro da suddividere in dieci anni. Dal 1° ottobre 2006, l’importo massimo di spesa (48.000 euro), per cui è possibile fruire dell’agevolazione Irpef, va riferito alla singola unità immobiliare e non più ad ogni persona fisica che abbia sostenuto le spese. Di conseguenza, tale ammontare va suddiviso fra tutti i soggetti aventi diritto alla detrazione (ad esempio marito e moglie cointestatari di un’abitazione
possono calcolare la detrazione spettante sull’ammontare complessivo di spesa di 48.000 euro). Nel caso in cui gli interventi consistano nella prosecuzione di lavori iniziati negli anni precedenti, sulla singola unità immobiliare, ai fini della determinazione del limite massimo delle spese detraibili occorre tenere conto delle spese sostenute negli anni pregressi. I contribuenti di età non inferiore a 75 e 80 anni possono ripartire la detrazione rispet-
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prio carico. Ha diritto alla detrazione anche chi esegue in proprio i lavori sull’immobile, per le sole spesedi acquisto dei materiali utilizzati. Quali lavori? I lavori per i quali spettano le agevolazioni fiscali sono quelli elencati nell’articolo 3 del Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, approvato con D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 (precedentemente individuati dall’art. 31, lettere a), b), c) e d) della legge 5 agosto 1978, n. 457).
Detrazioni fiscali per la manutenzione straordinaria
Le detrazioni fiscali, chi ne ha diritto, e per quali spese
Ammessi alle detrazioni coloro che sono assoggettati all'Irpef
tivamente in cinque o tre rate annuali di pari importo. Beneficiari Trattandosi di una detrazione dall’Irpef sono ammessi a fruire della detrazione sulle spese di ristrutturazione tutti coloro che sono assoggettati all’Irpef, residenti o meno nel territorio dello Stato. Più in particolare possono beneficiare dell’agevolazione anche tutti coloro che sono titolari di diritti reali sugli immobili oggetto degli interventi e che ne sostengono le re-
lative spese. In sostanza i soggetti di seguito indicati: il proprietario o il nudo proprietario; il titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie); chi occupa l’immobile a titolo di locazione o comodato; i soci di cooperative divise e indivise; i soci delle società semplici; gli imprenditori individuali, limitatamente agli immobili che non rientrano fra quelli strumentali o merce. Ha diritto alla detrazione anche il familiare convivente del
possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento, purché sostenga le spese, le fatture e i bonifici siano a lui intestati e purché la condizione di convivente o comodatario sussista al momento dell’invio della comunicazione di inizio lavori (vedi più avanti). Se è stato stipulato un contratto preliminare di vendita (compromesso), l’acquirente dell’immobile ha diritto alla detrazione qualora sia stato immesso nel possesso ed esegua gli interventi a pro-
In particolare, la detrazione Irpef riguarda le spese sostenute per eseguire gli interventi di manutenzione straordinaria, le opere di restauro e risanamento conservativo e i lavori di ristrutturazione edilizia per i sin-
goli appartamenti e per gli immobili condominiali. Gli interventi di manutenzione ordinaria sono ammessi all’agevolazione Irpef solo se riguardano determinate parti comuni di edifici residenziali.
Tra le spese per le quali compete la detrazione, oltre a quelle per l’esecuzione dei lavori, sono comprese: le spese per la progettazione e le altre prestazioni professionali connesse; le spese per prestazioni professionali comunque richieste dal tipo di intervento; le spese per la messa in regola degli edifici ai sensi della legge 46/90 (impianti elettrici) e delle norme Unicig per gli impianti a metano, le spese per l’acquisto dei materiali; il compenso corrisposto per la relazione di conformità dei lavori alle leggi vigenti; le spese per l’effettuazione di perizie e sopralluoghi; l’imposta sul valore aggiunto, l’imposta di bollo e i diritti pagati per le concessioni, le autorizzazioni e le denunzie di inizio lavori; gli oneri di urbanizzazione; gli altri eventuali costi strettamente collegati alla realizzazione degli interventi nonché agli adempimenti stabiliti dal regolamento di attuazione degli interventi agevolati. Non possono invece ritenersi comprese tra quelle oggetto della detrazione le spese di trasloco e custodia dei mobili per il periodo necessario all’effettuazione degli interventi di recupero edilizio.
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Dureranno fino al 31 dicembre 2010 le agevolazioni fiscali spettanti ai contribuenti che sostengono spese per il conseguimento di risparmio energetico. I benefici consistono in una detrazione dalle imposte sui redditi (Irpef o Ires) del 55 per cento delle spese sostenute, entro un limite massimo che varia a seconda della tipologia dell'intervento eseguito. L'agevolazione consiste nel riconoscimento di detrazioni d'imposta nella misura del 55 per cento delle spese soste-
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Sostituire gli impianti di riscaldamento:le agevolazioni
vello di efficienza energetica degli edifici esistenti e che riguardano, in particolare, le spese sostenute per: la ridu-
Detrazione di imposta per il 55% delle spese sostenute, da ripartire in rate annuali
nute, da ripartire in rate annuali di pari importo, entro un limite massimo di detrazione, diverso in relazione a ciascuno degli interventi previsti. Si tratta di riduzioni dall'Irpef e dall'Ires concesse per interventi che aumentino il li-
zione del fabbisogno energetico (per il riscaldamento, il raffreddamento, la ventilazione, l'illuminazione); il miglioramento termico dell'edificio (finestre, comprensive di infissi, coibentazioni, pavimenti); l'installazione di pannelli solari; la
sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale. Per gli interventi realizzati a partire dal 2008, quando essi consistono nella prosecuzione di interventi appartenenti alla stessa categoria effettuati in precedenza sullo stesso immobile, ai fini del computo del limite massimo della detrazione occorre tener conto anche delle detrazioni fruite negli anni precedenti. In ogni caso, come tutte le detrazioni d'imposta, l'agevolazione è ammessa entro il limite che trova capienza nell'imposta annua derivante dalla dichiarazione dei redditi. In sostanza, la somma eventualmente eccedente non può essere chiesta a rimborso. Condizione indispensabile per fruire della detrazione è che gli interventi siano eseguiti su unità immobiliari e su edifici (o su parti di edifici) residenziali esistenti, di qualunque categoria catastale, anche se rurali, compresi quelli strumentali (per l'attività d'impresa o professionale). La prova dell'esistenza dell'edificio può essere fornita o dall'iscrizione dello stesso in catasto, oppure dalla richiesta di accatastamento, nonché dal pagamento dell'Ici, ove dovuta. Non sono agevolabili, quindi, le spese effettuate in corso di costruzione dell'immobile. L'esclusione degli edifici di nuova costruzione, peraltro,
risulta coerente con la normativa di settore adottata a livello comunitario in base alla quale tutti i nuovi edifici sono assoggettati a prescrizioni minime della prestazione energetica in funzione delle locali condizioni climatiche e della tipologia. Per quanto riguarda gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale, il valore massimo della detrazione fiscale è di 30mila euro. Per interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale si intendono quelli concernenti la sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti dotati di caldaie a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione. Per fruire della agevolazione è necessario quindi, sostituire gli impianti preesistenti e installare le caldaie a condensazione. Non sono, pertanto, agevolabili né l'installazione di sistemi di climatizzazione invernale in edifici che ne erano sprovvisti né, se effettuata nel 2007, la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con generatori di calore ad alto rendimento ma diversi dalle caldaie a condensazione. Tuttavia tali interventi possono essere compresi tra quelli di riqualificazione energetica dell'edificio, se rispettano l'in-
dice di prestazione energetica previsto, permettendo così di usufruire della relativa detrazione. Dal 1° gennaio 2008 l'age-
zione dell'impianto centralizzato per rendere applicabile la contabilizzazione del calore, mentre è esclusa la trasformazione dell'impianto di climatiz-
Quando cambiare l'impianto di riscaldamento conviene
volazione è ammessa anche per la sostituzione di impianti di riscaldamento con pompe di calore ad alta efficienza e impianti geotermici a bassa entalpia. In questa agevolazione sono compresi anche gli interventi riguardanti la trasformazione degli impianti individuali autonomi in impianti di climatizzazione invernale centralizzati, con contabilizzazione del calore, nonchè la trasforma-
zazione invernale da centralizzato ad individuale o autonomo. Per l'individuazione delle caratteristiche tecniche e di rendimento che devono possedere le caldaie a condensazione ed il sistema di distribuzione si rinvia al capitolo 4 che illustra le specifiche tecniche e le prescrizioni relativamente all'asseverazione degli interventi di climatizzazione invernale.
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Serramenti ed infissi: chiedere agevolazioni
Anche cambiare i serramenti permette di ottenere delle detrazioni fiscali. Può dunque essere interessante sapere in che modo è possibile usufruirne. Devono infatti sussistere alcune condizioni, relative all'immobile: deve essere “esistente”, ossia accatastato o con richiesta di accatastamento in corso e con Ici pagata, se dovuta; deve essere dotato di un impianto di riscaldamento; in caso di demolizione, è ammessa a detrazione la sola “fedele ricostruzione”.
L’intervento deve configurarsi come sostituzione di elementi già esistenti (e non come nuova installazione). Esso deve inoltre delimitare un locale riscaldato verso l’esterno o verso vani non riscaldati. Vi sono poi anche altre opere una volta assicurate le condizioni su esposte. Innanzitutto scuri, persiane, avvolgibili, cassonetti (se solidali con l’infisso) e suoi elementi accessori, purché tale sostituzione avvenga simultaneamente a quella degli
sedere tutta la documentazione: la certificazione del produttore dell’infisso, corredata dai certificati dei singoli componenti (vetro e telaio), rilasciate nel rispetto della normativa europea; in alternativa, l’asseverazione redatta da un tecnico abilitato, nella quale deve essere indicato il valore di trasmittanza dei nuovi infissi. Si necessita inoltre di un documento che attesti il valore di trasmittanza dei vecchi infissi, che può essere riportato: all’interno della
re relative alle spese sostenute, che rechino chiaramente separata la voce “manodopera” da quella delle opere; ricevuta del bonifico bancario o postale (modalità di pagamento obbligata nel caso di richiedente persona fisica), che rechi chiaramente come causale il riferimento alla legge finanziaria 2008, numero della fattura e relativa data, oltre ai dati del richiedente la detrazione e del beneficiario del bonifico; ricevuta dell’invio effettuato all’Enea, che costituisce ga-
Sostituendo le finestre è possibile usufruire di detrazioni fiscali
Meglio scegliere finestre che isolino termicamente
Se viceversa questa comporta ampliamenti, si ritiene che possano essere ritenute agevolabili unicamente le opere che riguardano le parti “esistenti”.
infissi (o del solo vetro). Sono agevolabili anche iI portoni d'ingresso, basculanti per box. Naturalmente per usufruire dei benefici, bisogna pos-
certificazione del produttore, in una zona a campo libero, in un’autocertificazione del produttore, nell’asseverazione. Ed infine occorrono: fattu-
ranzia che la documentazione è stata trasmessa. La documentazione da trasmettere all’Enea, entro i 90 giorni successivi alla fine dei lavori, è varia. Solo nel
caso di interventi in singole unità immobiliari, ossia univocamente definite al Catasto urbano, tale documentazione consiste in: Allegato F al “decreto edifici” che può anche essere redatto dal singolo utente. In tutti i casi diversi, la documentazione è la seguente: Attestato di qualificazione energetica, redatto da un tecnico abilitato, con i dati di cui all’Allegato A al “decreto edifici”. Serve poi una scheda descrittiva dell’intervento (Allegato E al “decreto edifici”). All'agenzia delle entrate si dovrà invece trasmettere la
comunicazione, con modello di prossima pubblicazione. Sia che occorra redigere una pratica semplificata Prs o una pratica ordinaria Prq, i nuovi infissi possono essere inseriti uno alla volta, ciascuno con le sue dimensioni e la sua trasmittanza (cliccando su “nuovo intervento”, al termine del primo inserimento, per poter inserirne di nuovi), o una sola volta (riportando quindi la somma delle loro superfici), se questi hanno medesime dimensioni, medesime caratteristiche costruttive e conseguentemente, medesima trasmittanza.
Taccuino
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VIABILITA’
Via Piave, via Tagliamento via Montenero Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Aprile
Zona Incrociatello (Via Valsabbia) Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Durata alcuni mesi
Via Acquaviva Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Settembre
Zona piazza Somenzi (via Calvi) Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Aprile Via Bissolati Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 24 Aprile
Via Amidani Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Aprile
Via Barezzi, via San Rocco Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 17 Aprile
• Via Amidani: cantiere per il rifacimento della tubazione dell'acqua potabile e del gas metano con relativi allacci (Fine lavori: 30 aprile). • Via Bissolati: cantiere per l'allaccio alla rete del teleriscaldamento (Fine lavori: 24 aprile). • Zona Incrociatello (via Valsabbia): Ristrutturazione della rete di distribuzione di energia elettrica e illuminazione pubblica (Durata lavori: diversi mesi). • Via Acquaviva: cantiere per la posa della nuova tubazione del gas metano (Fine lavori: 30 settembre). • Via Piave, via Montenero, via Tagliamento: ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine lavori: 30 aprile). • Zona piazza Somenzi (via Calvi): ristrutturazione degli allacci alla rete del gas e dell'acquedotto, rifacimento marciapiedi (Fine lavori: 30 aprile). • Via Barezzi, via San Rocco: cantiere per gli allacci alla rete del teleriscaldamento e della fognatura (Fine lavori: 30 aprile).
L’Oroscopo Della Settimana
FARMACIE DI TURNO Dal 10 al 17 Aprile 2009
di Romeo
Saprete arrivare alla meta, realizzando alcuni vostri progetti lavorativi. La vostra giornata si riempirà di impegni da portare avanti e i contatti potranno essere costruttivi.
Mettete in ordine i vostri progetti e i vostri pensieri ma non esagerate con le elucubrazioni mentali. Magari fate bene ma state attenti a non trascendere con la fantasia.
Oggi potreste avere la conferma di essere nella giusta strada. Cercate di essere sempre diplomatici con i vostri collaboratori. Contatti positivi in arrivo.
Molte possibilità di avanzare nella carriera. Ci sono consensi che arrivano dal vostro ambiente. Voi siete intraprendenti e vi attirate l’ammirazione e la stima altrui.
L’eccessiva tensione potrebbe penalizzarvi anche sul lato pratico. Possibili perplessità su una decisione che dovrete prendere di natura immobiliare.
Probabile che sarete in un momento difficile in cui molto probabilmente potreste pensare al peggio. Ma si tratta solo di un momento no. Non drammatizzate.
C'è in voi oggi una grande volontà di arrivare alla meta prefissata, nonostante gli ostacoli. Vi sentite più sicuri e gli altri se ne accorgono.
Oggi sarà una giornata di vere soddisfazioni. Si annuncia, quindi, favoloso il fine settimana. Sarete maggiormente sicuri di voi stessi. Potete realizzare mete ambite.
Siate intraprendenti e velocizzate le vostre iniziative. Chi lavora in veste di libero professionista potrebbe avere maggiori conferme. Avanti con brio.
E' un buon giorno per guardarvi indietro nei confronti di alcuni rapporti del passato. Potreste rendere la giornata piacevole in compagnia di amici dei tempi che furono.
E' un giorno d’amore nonostante qualche possibile critica da parte delle persone vicine. D’altronde si tratta di alcune incomprensioni del passato.
La tensione nervosa è molta. Certo, non vi sentite in armonia con il mondo circostante ma dovete anche pensare a voi stessi. Trascorrete la serata in pieno relax.
SORESINA SOLZI DI ANNIGONI Via Genala, 72 26015 Soresina Tel. 0374-342228 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale: SABATO SAN DANIELE PO CASTELLINI LOANA Via Marconi, 2 26046 San Daniele Po Tel. 0372-65545 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00 Giorno di chiusura settimanale:
GIOVEDÌ POMERIGGIO GADESCO P. DELMONA CERIALI PIERLUIGI SNC Via Berlinguer c/o Centro Commerciale “Cremona Due” 26030 Gadesco P. Delmona Tel. 0372-838429 ORARI DI APERTURA Mattino: 9:00 - 12:30 Lunedì: 15:00 - 19:40 Sabato: 9:00 - 19:40 Pomeriggio: 15:00 - 19:40 Giorno di chiusura settimanale: LUNEDÌ MATTINA CREMONA LEGGERI ALBERTO CORSO MATTEOTTI, 22 In appoggio fino alle ore 24.00
METEO WEEK-END
TEMPERATURE MASSIME PREVISTE IN LOMBARDIA Città Venerdì Sabato Domenica Bergamo 20 21 21 Brescia 22 22 22 Como 18 18 19 CREMONA 23 23 23 Lecco 18 18 19 Lodi 22 22 22 Mantova 24 24 24 Milano 22 22 23 Pavia 22 22 22 Sondrio 22 21 23 Varese 19 19 20
SABATO 11 APRILE 2009
DOMENICA 12 APRILE 2009
Settimanale di informazione direttore responsabile: Sergio Cuti ilpiccolocremona@fastpiu.it Società editrice: Promedia Società Cooperativa Via del Sale, 19 - Cremona Amministrazione e diffusione Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona Tel. 0372 43.54.74 Fax 0372 59.78.60 Direzione, redazione e prestampa Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona Tel. 0372 45.49.31 - 45.13.14 Fax 0372 59.78.74
26100 Cremona Tel. 0372-22210 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO CREMONA - FARMACIA 10 A.F.M. DI CREMONA S.P.A. VIA GHINAGLIA, 97 26100 Cremona Tel. 0372-23534 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale: SABATO
Pubblicità Tel. 0372 43.54.74 Fax 0372 59.78.60 www.immaginapubblicita.it Stampa: SEL - Società Editrice Lombarda 26100 Cremona Autorizz. del Tribunale di Cremona n° 357 del 16/05/2000
Pubblicazione associata all’Uspi (Unione Stampa Periodica Italiana) Progetto Grafico: Gianluca Galli Numero chiuso in tipografia: Giovedì 9 Aprile ore 24,00
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G
di Silvia Galli
ran finale della stagione concertistica del Ponchielli, con l'esibizione di Uto Ughi, in duo con il pianista Alessandro Specchi, in un recital ad alto contenuto virtuosistico, ma anche con la celebre Sonata a Kreutzer di Beethoven. L’appuntamento è per mercoledi 15 aprile alle ore 21, con il teatro “sold out”. Il concerto avrà per titolo «Il violino concertante». In programma: «La Ciaccona in sol minore per violino e basso continuo» di Tomaso A. Vitali; «la Sonata n. 9 in la maggiore op. 47 “A Kreutzer”» (1802-03) di Ludwig van Beethoven; l«a Polonaise da concerto in re maggiore op. 4 (ca. 1852) & Scherzo tarantella in sol minore op. 16 (1855)» di Henryk Wieniawski; «Tzigane (1924)» di Maurice Ravel; «Introduction et Rondo capriccioso in la minore op. 28 (1863)» di Charles-Camille Saint-Saëns. Un programma fatto di brani celebri, che indulge al virtuosismo più brillante, ma che non rinuncia a presentare autentici capolavori, quali la Sonata op. 47 di Beethoven, che, come lo stesso compositore enunciava nel lungo titolo, è “scritta in uno stile molto concertante”. Un programma che mette anche in luce le risorse foniche del violino, e le doti tecniche ed interpretative dell’esecutore, passando dai ritmi di danza barocchi della Ciaccona di Vitali, ai colori nazionali e alle inflessioni folcoriche di Polonaise e Scherzo-Tarantella di Wieniawski, della Tzigane di Ravel, dell’habanera di Introduzione e Rondò capriccioso di Saint-Saëns), ad uno degli esempi più fulgidi di sonata concertante, l’op. 47 in la maggiore “Kreutzer” di Ludwig van Beethoven, in un arco temporale che va dai primi decenni del Settecento agli anni Venti del secolo scorso. Considerato tra i maggiori violinisti del nostro tempo, Uto Ughi è un autentico erede della tradizione che ha visto nascere e fiorire in Italia le prime grandi scuole violinistiche. Nato a Busto Arsizio il 21 gennaio 1944 da genitori di Pirano d'Istria, ha iniziato da piccolo («5 o 6 anni» dice lui stesso) lo studio della musica e l'apprendimento delle tecni-
Cultura &Spettacoli
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IL VIOLINO CONCERTANTE Tinto Brass porta in Uto Ughi al Ponchielli scena il Don Giovanni
che violinistiche, debuttando a soli sette anni al Teatro Lirico di Milano imponendosi subito all'attenzione della critica e del pubblico come uno straordinario talento. Già a dodici anni Uto Ughi veniva considerato
trando nel ricco ambiente culturale senese Andrés Segovia e Pablo Casals. Oltre alla prolifica attività musicale, sia in sala di incisione, sia in numerose tournée, Uto Ughi è un protagonista
Il celebre violinista si esibisce accompagnato al pianoforte da Alessandro Specchi
Il teatro Ponchielli e sopra un concerto di Uto Ughi
un artista tecnicamente ed espressivamente maturo. E' considerato uno dei massimi esponenti della scuola violinistica italiana ed è fra i massimi interpreti contemporanei. Ha studiato con i maestri George Enescu a Parigi e Corrado Romano a Ginevra e all'Accademia Chigiana di Siena e in seguito ha proseguito gli studi con Riccardo Brengola, incon-
anche nell'animazione culturale: ha fondato e anima diversi festival, manifestazioni e rassegne musicali: "Omaggio a Venezia", finalizzato alla raccolta di fondi per il restauro dei monumenti della città, "Omaggio a Roma" (19992002), per la diffusione del patrimonio musicale. Dal 2003 gli ideali di tali eventi sono stati ripresi nel festival "Uto
Ughi per Roma", del quale Uto Ughi è fondatore e direttore artistico. Da ricordare anche l'istituzione con Bruno Tosi del premio "Una vita per la Musica". Il 4 settembre 1997 gli venne conferita l'onorificenza di Cavaliere della Gran Croce dal Presidente della Repubblica, per i suoi significativi meriti in campo artistico, mentre nell'aprile del 2002 ricevette la Laurea honoris causa in Scienze delle Comunicazioni. Fra le altre onorificenze ricevute da Uto Ughi, vi sono il titolo di Accademico di Santa Cecilia (1978), di Commendatore della Repubblica (18 febbraio 1981, conferitogli dal presidente Pertini) di Gran Ufficiale (2 giugno 1985). Tra i premi più significativi vinti da Uto Ughi vi sono il premio "Una vita per la musica - Leonard Berstein" (23 giugno 1997), il premio "Galileo 2000" (8 luglio 2003) ed il premio internazionale "Ostia Mare" di Roma (8 agosto 2003). Tra i violini in possesso di Ughi, due strumenti sono oltremodo preziosi: uno Stradivari "Van-HoutenKreutzer" del 1701, chiamato così perché appartenuto al violinista omonimo al quale Beethoven aveva dedicato la sonata in la maggiore op.47, ed un "Guarneri del Gesù" del 1744, appartenuto al sommo violinista Grumiaux. A Cremona la scelta di Ughi cadrà sul Guarneri del Gesù del 1744.
Concorso di cortometraggio in 24 ore
«Raccontate una storia. Raccontatela bene. Usate la telecamera con la stessa semplicità e libertà con cui utilizzate le parole e le frasi. CremonaPalloza sostiene un cinema personale, spontaneo, a bassi costi, con idee e linguaggi di qualità. Ma soprattutto veloce. Avete 24 ore». Sono queste le parole che aprono il bando del De Sica daylong emergent showbiz initiative CremonaPalloza award, concorso di cortometraggi in 24 ore che, giunto nel 2009 alla sua quarta edizione, viene proposto dal Teatro Ponchielli come evento conclusivo nel percorso della rassegna «Invasioni DiversaMente teatrali», grazie alla collaborazione delle associazioni CremonaPalloza e Era di Maggio. L’invito a partecipare è esteso a tutti coloro i quali vogliono cimentarsi nella realizzazione di un cortometraggio narrativo, da realizzare sulla scorta di una traccia comune assegnata dagli organizzatori.
La giuria avrà il compito di decretare il corometraggio vincitore per il quale è previsto un premio a sorpresa. Sono i ritratti o le formule di famiglia il filo conduttore del cartellone DiversaMente della stagione di prosa 2008-09 del Ponchielli. Sono le diverse visioni della famiglia ad attraversare gli spettacoli proposti: i legami interni, solidi o fragili; l’ordine dettato dalle leggi del sangue; la famiglia come appartenenza; la famiglia tribù, che si apre o si chiude al mondo esterno; la famiglia come fonte o riflesso del disagio, ma anche come protezione e rifugio. Anche la quotidianità pone al centro delle riflessioni singole e collettive il tema della famiglia, con le sue infinite implicazioni: gli spettacoli proposti non fanno che sottolineare ed enfatizzare alcuni aspetti di una problematica che tutti, pur se con modalità diverse, sono chiamati a vivere. E’ il tema della famiglia che muta con l’evolvere più gene-
rale dei costumi, che si allarga in declinazioni inedite, che accoglie o subisce al suo interno nuove presenze... Il tema che sarà suggerito per la realizzazione del cortometraggio, pur svincolato da ogni riferimento diretto agli spettacoli di DiversaMente, rifletterà in qualche modo le problematiche legate alla famiglia, che sono poi quelle del nostro vivere quotidiano. Ne usciranno aforistici ritratti di vita, istantanee vere, verosimili o paradossali di tante microsocietà che sono il riflesso più reale e più vero del mondo in cui viviamo. Il termine di scadenza per le iscrizioni è fissato per giovedì 30 aprile. Sabato 9 maggio ore 20 è prevista la consegna della traccia, mentre domenica 10 maggio alle 20 è invece fissato il termine di consegna dei corti. Appuntamento, infine, per domenica 17 maggio alle 20 per la serata dedicata alle premiazioni e alla proiezione dei corti.
TEATRO PONCHIELLI
Ha fatto tappa a Cremona il regista veneziano Tinto Brass, per la presentazione dello spettacolo «Don Giovanni», che sarà rappresentato il prossimo luglio al «Festival di Mezza Estate» di Cremona in co-produzione con il Festival La Versiliana di Marina di Pietrasanta per la regia del cremonese Beppe Arena. «Don Giovanni» ha spiegato il regista veneziano «l’ho sempre immaginato come un campione di amoralità, un disincantato dandy intellettuale, un cinico seduttore dedito unicamente alla lussuria e al piacere. Circondato da donne/farfalle notturne dalle ali di velluto, languide, pallide, inquiete, illuse e conquistate dal suo fascino virile, smorfiose, lamentose, smaniose e umide come Venezia con l'acqua alta, labbra e unghie smaltate di rosso cupo,
spiritualità fashion» ha continuato Beppe Arena «la figura di Don Giovanni è diventata, nel comune pensare, lo stereotipo, negativo, del libertino superficiale e cinico, il povero maschio che annega i propri sentimenti e la ragione in un caos di pulsioni carnali, la cui collocazione, disgregata in più punti, è ben individuabile sulla mappa del corpo, proprio e dell’altro». Luoghi comuni che difettano della capacità di sognare, di bellezza e di passione. E proprio l’amore è il protagonista di questo testo visionario. Amore che si diverte a cambiare continuamente maschera o a sovrapporne diverse. «La maschera del desiderio: una forza incontrollata che irrompe nella stabilità, un movimento estraneo alla logica, che non è contrario
Beppe Arena, Tinto Brass e Gianfranco Berneri
occhi lionati, mazzetti di violette sulle gote esangui, velette nere a proteggere volti ardenti e reticenti insieme, corpi nudi avvolti in mantelli di lontra ornati di biondo castoro. Immerso in un ambiente con arredamento belle époque e cianfrusaglie da modernariato déco, rose bianche ai samovar e ai profumieri accesi, fazzoletti di lino spruzzati di afrodisiaci strategicamente collocati sotto i cuscini damascati, scatolette di “polvere folle” da versare al momento opportuno sulla “ala di rondine”. Riflesso nella figura di Gabriele D'Annunzio, quello degli anni ’19 e ‘20 che abitava a Venezia nella “Casetta rossa” sul Canal Grande, con calli odorose di “freschin”, fiori putridi, urina di gatti in amore, ponti e fondamenta accarezzati dallo sciabordio dell’acqua nei canali, campi notturni tagliati dalle ombre lunari di cupole e campanili, sottoportici, nicchie di portoni, corti “sconta” come propizie e complici alcove. In questo contesto le avventure erotiche di Don Giovanni, con derive non di rado fetish, saffiche, scatologiche e perverse, faranno di lui quel “porco con le ali” di cui parla D'Annunzio nei suoi taccuini per definire se stesso». Insomma, una figura alternativa a tutto campo, irriverente e divertente. «In questi anni, popolati da intellettuali da discount e psicanalisi da tascabile, da moralismo di partito e
alla verità, ma la sua rottura» continua Arena. «La maschera della seduzione: un gioco di specchi fra realtà (il corpo nudo) e l’irrealtà (la trasparenza delle vesti) che non è abbastanza definito per bloccare l’immaginazione, e non è abbastanza nascosto per non suscitarla. La maschera della gelosia: un tormento che altera la percezione, l’attenzione, la memoria, il pensiero e il comportamento. La maschera del sesso: una follia che disgrega l’ordine, la fuga dall’esperienza ordinata, il possibile che eccede sul reale, l’apertura vertiginosa per tutti i sensi, la sensazione della totalità sfuggente. La maschera della passione: una sfida all’esistenza che si alimenta di fantasia, che inizia dall’ammirazione per una persona per poi trasfigurare tutto, lentamente, nel tempo, fino a lambire il sogno ad occhi aperti esponendosi all’illusione e alla delusione. La maschera dell’erotismo: una sfida alla morte lanciata dall’indifferenza, l’approvazione della vita fin dentro la morte, la sottrazione del corpo alla sua semplice natura perché non lascia spazio alla creazione dell’altro, mentre Eros si dà solo là dove ci sono ideazione e creazione. La maschera del tradimento: una lacerazione che segna l’atto di nascita della coscienza, un dubbio notturno senza il quale non potrebbe esistere l’amore».
Cultura
Venerdì 10 Aprile 2009
SFOGLIANDO a cura di Edizione Nuovi Autori
«Sentieri di un destino» Sullo sfondo storico che copre un arco temporale che spazia dalla prima alla seconda guerra mondiale si muovono personaggi le cui storie di vita tendono a dimostrare quanto le singole esistenze siano mosse da un volere divino. L’autore, Andrea Bertelli, utilizza il dialogo per dare maggiore incisività alla descrizione di flash di vita e per fornire al lettore l’opportunità di seguire le diverse storie dando una propria interpretazione personale al significato più profondo che ogni attore esprime. Come un cerchio che si chiude, così i diversi sentieri di vita arrivano a delineare un unico destino. Lo stile e la struttura dell’opera rispecchiano la stesura originale dell’Autore, che intende mantenerne inalterata la costruzione.
Festival del racconto ai nastri di partenza Dal 16 al 19 aprile va in scena, nei teatri e nelle piazze di Cremona, la seconda edizione del festival del Racconto. Comune e Provincia, insieme a Rizzoli, anche per questa seconda edizione hanno voluto proporre una rassegna aperta, informale, imperniata sul piacere della lettura e sulla voglia di mettersi in gioco, di cogliere nuovi stimoli sui quali riflettere e sui quali confrontarsi: un Festival allegro, da vivere con il gusto della piazza, senza paludamenti, pensato per gli appassionati di libri. «Ancora una volta» ha spiegato Stefano Magagnali, direttore artistico «saremo tutti nelle piazze e nei palazzi storici di Cremona per ascoltare Antonia Arslan, Franco Cordelli, Sandrone Dazieri, Antonio Debenedetti, Paolo Giordano, Valerio Massimo Manfredi, Alessandro Piperno, Antonio Scurati, Simona Vinci, Andrea Vitali che, con le loro scelte, tracciano un inusuale percorso nella grande tradizione del racconto italiano. Anna Banti, Giovanni Boccaccio, Massimo Bontempelli, Dino Buzzati, Italo Calvino, Beppe Fenoglio, Giovannino Guareschi, Michele Mari, Cesare Pavese e
Valerio Massimo Manfredi
Giovanni Verga sono i loro compagni di viaggio. Laleh Khadivi e Antonia Arslan ci raccontano le storie tragiche e affascinanti del popolo curdo e del popolo armeno, raccolte in due libri di grande forza. Andrea Bacchetti continua la sua maratona dedicata a Bach - iniziata in Duomo lo scorso anno - aggiungendo una lunga e delicata sessione di opere». Ma ci saranno anche giornalisti di fama che cureranno la rassegna stampa del mattino svelando magari qualche segreto del mondo dell’informazione. «Ogni giorno» ha continuato il direttore artistico «avremo un commento d’eccezione su quello che succede in Italia: sono Enrico Mentana, Piero Ostellino, Antonio Polito, Tito Boeri e Vito Mancuso a leggere per
noi i giornali del mattino. Il Canone in re maggiore di Johann Pachelbel rincorrerà se stesso nei luoghi del Festival suonato in diverse maniere: classico, jazz, blues, rock, danzato da Simona Bucci e dalla sua compagnia in diversi modi e luoghi. Scrittori leggono un radiodramma di Melania Mazzucco, scrivono e interpretano dei delitti esemplari per attualizzare la società in cui viviamo e giocare con Max Aub, ripercorrono la straordinaria originalità degli Esercizi di stile di Raymond Queneau, ci raccontano qualcosa che non sapevamo di James Joyce e provano, sempre in teatro, a restituirci la perfezione di Casa d’altri di Silvio D’Arzo, un racconto da molti ritenuto il più segreto del Novecento italiano». Ai trentaquattro protagonisti, che si alterneranno sul palco nei tre giorni, è affidato il compito di rendere nuova e vitale la manifestazione alla sua seconda edizione. E tra le tante novità volute dagli organizzatori, come ha spiegato il presidente della Provincia, vi sarà anche la possibilità di seguire gli incontri connettendosi con il sito della rassegna.
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«Il sistema idroviario cremonese» in un libro
«Il sistema idroviario cremonese»: questa la nuova opera editoriale della casa editrice Diabasis e curata da Floriana Petracco con i contributi di Francesco Ceccarelli ed Elisabetta Bondioni. Un'opera editoriale commissionata dall’allora azienda dei Porti e conclusasi ora con le Province di Cremona e Mantova. Si tratta di una ricerca che «per la prima volta presenta una sistematica ricostruzione storica della navigazione fluviale del cremonese, dall’antichità ai giorni nostri, ove il porto di Cremona è stato sempre strategico sulle rotte padane» ha detto il vice presidente della Provincia Agostino Alloni. «Nell’opera si evidenzia la strategicità di Cremona e del territorio sia nelle dinamiche commerciali che del trasporto fluviale, con ampio utilizzo di strutture, anche a fini militari» ha continuato il presidente Giuseppe Torchio. «Oggi, sulla scorta di tale importante ruolo, in cui cercavamo sinergie con il veneziano, assistiamo ad un rinnovato interesse degli operatori fluviali e della aziende al Po, con Marghera che chiama e prontamente Cremona risponde. Certamente vi sono coni d’ombra, compreso i fondi Fas dedicati al Po, che vengon spostati da un Ministero all’altro e poi alla Presidenza del Consiglio, ma non per questo ci si è fermati. Anzi, stiamo attivando una serie di interventi che renderanno sempre più navigabile il Po».
Le ultime fatiche di Picasso nella Suite 347. Inaugurata la mostra
I
di Silvia Galli
naugurata al Museo civico Ala Ponzone di Cremona, la Suite 347 con una delle rarissime e mai viste in Italia raccolte di incisioni di Pablo Ricasso. Questo grazie al vicesindaco Luigi Baldani, e al suo stretto collegamento e gemellaggio con la cittadina di Alaquas. La raccolta è una delle imprese più colossali del Picasso maturo che, in pochi mesi frenetici, tra il marzo e l'agosto del tumultuoso 1968, realizzò oltre trecento incisioni nelle quali confluisce l'intera immaginazione dell'ormai anziano autore. In Italia Suite 347 non è mai stata presentata. Una lacuna che viene ora colmata dalla città di Cremona che - sino al 28 giugno nell'Ala Ponzone del Museo Civico - espone l'intero ciclo di 347 incisioni, in collaborazione con il comune gemellato di Alaquàs, Fondazione Bancaja presieduta da Sar l'Infanta Cristina, duchessa di Palma di Maiorca. La Fondazione spagnola è proprietaria di una delle rarissime raccolte complete di questa Suite, che è stata recentemente mostrata al pubblico iberico. Prima di questa di Cremona vi erano state esposizioni parziali, a Parigi e a Chicago, in parte riservate ad un pubblico adulto per l'erotismo di alcune immagini come quelle riguardanti i giochi di Raffaello con la bella Fornarina. La sequenza della Suite 347 è aperta da un'immagine composi-
Una delle opere della suite. Sotto Picasso
Esposta al Museo Civico fino al 28 giugno prossimo ta, «Picasso la sua opera e il suo pubblico», in cui sulla sinistra appare un mago, dinnanzi a lui è ritratto di profilo lo stesso Picasso che contempla la scena del ratto d'Europa davanti a Ercole. Nella parte inferiore una donna sdraiata osserva la scena dal basso. L'ultima immagine è invece intitolata «Serenata al tramonto in un bosco alla Monet»; si tratta di un'acquatinta allo zucchero in cui Picasso riprende importanti opere di Monet e Poussin, fino al paesaggio
del «San Giorgio nella foresta» del tedesco Albert Altdorfer, riprodotto su una cartolina che un amico aveva spedito da Monaco all'artista. Sono solo due esempi della fantasmagoria inventiva di questo tardo capolavoro picassiano. Nelle 347 incisioni c'è tutto Picasso: il mondo della corrida e dei cantaores flamenchi; la mitologia greco-romana e, soprattutto, il paesaggio mediterraneo. 66 incisioni sono dedicate al tema prettamente spagnolo della Celestina (la Tra-
gicommedia di Calisto e Melibea, un'opera che nella produzione letteraria castigliana, è seconda per rilevanza solo al Don Chisciotte). Vi si incontrano anche ampi riferimenti alla vita quotidiana e a quel che l'artista poteva vedere alla televisione francese. Picasso utilizza vari procedimenti di incisione e passa, con estrema naturalezza, da una modalità all'altra. A volte inizia da un rapido schizzo sulla lastra di rame e questa prima struttura lineare viene progressivamente modificata fino al completo annullamento dell'immagine originale. Altre volte parte dall'acquatinta, imbrattando completamente la lastra di metallo alla ricerca di specifiche caratteristiche tonali, evidenziate successivamente dall'utilizzo della puntasecca, del brunitoio e dell'acquaforte. Nella stampa 87 ad esempio, descrive un episodio tratto dai «Tre Moschettieri» di Alexandre Dumas - probabilmente visto in televisione -, avvalendosi di due modalità differenti di lavoro. Inizia con la tecnica dell'incisione con acido tramite l'acquatinta e termina con l'incisione a secco, servendosi del raschietto della puntasecca. «Alla Suite 347» annota in catalogo Brigitte Baer «conviene accostarsi con spirito pronto all'allegria, agli scherzi, alle burle, alla comicità, al buonumore e al piacere: piacere di vedere, di ridere, di divertirsi. Uno striscione con lo slogan «Vietato l'accesso agli scorbutici!» dovrebbe essere appeso all'ingresso della mostra»
Circoli fotografici in esposizione a Soresina, nelle sale del Podestà Appuntamento con una nuova mostra fotografica, aperta da sabato 11 fino al 20 aprile presso la sala mostra del Podestà a Soresina. La mostra fotografica
vedrà la partecipazione di tutti i circoli fotografici della provincia di Cremona (13 in tutto), con una selezione dei migliori lavori dei circoli stessi. Sabato 18 aprile 2009
alle 9,30, presso la sala del Podestà a Soresina, si terrà una tavola rotonda sul tema della fotografia amatoriale e non, alla presenza del noto fotografo Pepi Merisio e
di Sergio Magni, critico fotografico e dirigente della Fiaf (Federazione italiana associazioni fotografiche), aperta a tutti. La tavola rotonda sarà full time e si protrarrà fi-
no al pomeriggio inoltrato. Gli orari della mostra saranno i seguenti: feriali: 17.30-19; festivi: 10.30-12.30 e 16.3019.30. sg
Manuale scolastico di cultura Punjabi
«Manuale Indiani Punjabi a Scuola –Aspetti culturali, dinamiche relazionali in classe e introduzione alla lingua Punjabi». Questo il titolo dell'ultima pubblicazione curata dal Centro studi di Cremona, che si inserisce in un progetto editoriale più ampio che ha già visto la pubblicazione di una guida sui fondamenti della lingua araba e di una sui fondamenti della lingua cinese. «L’intento che perseguiamo con la pubblicazione di queste monografie che portano il nome de I Quaderni del Centro Studi, è quello di offrire uno strumento utile per comprendere le strutture linguistiche di partenza degli stranieri residenti sul territorio e, di conseguenza, migliorare la didattica dell’italiano come lingua seconda» spiega Tiziana Tocchi, direttrice del Centro. In particolare, la monografia sulle strutture della lingua punjabi fornisce informazioni preziose su una cultura e una lingua ancora molto poco esplorate nel nostro Paese ma molto rappresentate tra gli stranieri, uomini, donne e bambini, residenti sul territorio della nostra provincia. Inoltre, in considerazione della peculiarità dell’immigrazione dal Punjab nella nostra regione, immigrazione costituita, nella maggior parte dei casi, da nuclei familiari dispersi e isolati nelle campagne, questa realizzazione editoriale è rientrata nel contesto più ampio di un progetto di contrasto alla segregazione etnica e di genere. «Il nostro prossimo progetto editoriale» continua Tocchi «sarà dedicato al complesso universo degli zingari, e più in particolare dei Rom: oltre a chiarire le distinzioni tra i diversi gruppi maggioritari (Rom, Sinti, Kalé), il manuale si soffermerà sopratutto su quegli aspetti della loro storia e della loro cultura che maggiormente rischiano di entrare in conflitto con il nostro sistema culturale e valoriale».
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Appuntamenti
Venerdì 10 Aprile 2009
Appuntamenti a Cremona e dintorni... ARTE & CULTURA
Fino al 13 aprile 09 cremona mostra Aquiloni, i colori del vento Mostra fotografica di Franco Mammaria dedicata agli aquiloni. Orario: dal Lunedì al Sabato dalle 9 alle 18; domenica alle 10 alle ore 18 Sala Decurioni di Palazzo Comunale. Fino al 13 aprile 09 cremona mostra Mostra di fotografia a cura del Gruppo Fotografico Cremonese presieduto da Giorgio Scotti. Feriali: dalle 17 alle 19,30; festivi dalle 16,30 alle 19,30 Adafa (via Palestro, 32). Fino al 14 aprile 09 crema Mostra I Morandi artisti. Antonia e Giovanni Mostra d'arte dedicata ai famosi pittori Antonia e Giovanni Morandi.
musica
11 aprile 09 CREMONA MESSA D' ORGANO IN SANT'AGOSTINO Paolo Bottini suona il prestigioso organo "Tezani/Bossi ( sec. XVI-XIX). Chiesa di Sant'Agostino ore 18.30.
ALTRO
12 aprile 09 PANDINO COSE D'ALTRI TEMPI Mercatino di antiquariato. Castello Visconteo ore 9-19.
teatro filo Appuntamento martedì 14 aprile presso il teatro Filodrammatici, con lo spettacolo intitolato «Sebben che siamo donne 1848-1948 dai moti del Risorgimento alla Costituente: un secolo di storia femminile con canto popolare», promosso dal Centro socio culturale e comitato soci Coop Lombardia.
Orario: feriali: dalle 15 alle 19; festivi: dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 22 Santa Maria di Porta Ripalta. Fino al 14 aprile 09 cremona Mostra Primizie Le opere di quaranta artisti in mostra raccolte dalla nuova associazione culturale "CremonaArte". Dalle 15 alle 18,30 Cremona Solidale / Ex Ospizio Soldi (via Brescia, 207). Fino al 15 aprile 09 crema mostra Touchez la matière Mostra dello scultore Marco Lorandi. Opere di argilla e creta tra i chiostri e le sale del Convento San Domenico. Dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18; domenica dalle 14 alle 18 - Teatro Fondazione San Domenico (Piazza Trento e Trieste). Fino al 17 aprile 09 cremona mostra Opere di Hannelore Vantieghem Personale della famosa pittrice cecoslovacca H. Vantieghem dal titolo "A bridge too far". Dal martedì alla domenica dalle ore 15 alle ore 20 Galleria d'arte Love2Arts (presso Palazzo Cattaneo).
14 aprile 09 CREMA concerto La Gloria della Resurezzione Concerto post pasquale del Coro e Orchestra " Collegium Vocale " di Crema diretti dal M. Giampiero Innocente. Ore 21 - Chiesa di San Benedetto (piazza Garibaldi, 57). 15 aprile 09 CREMONA concerto Il Violino concertante Il violino di Uto Ughi e il pianoforte di Alessandro Specchi per la serata conclusiva della stagione concertistica al Teatro Ponchielli. Ore 21 - Teatro Ponchielli corso Vittorio Emanuele II, 52.
12 aprile 09 CASTELLEONE MOSTRA-MERCATO DEL PICCOLO ANTIQUARIATO Mercatino di antiquariato, oggettistica d'epoca, collezionismo, dipinti e artigianato artistico. Centro Storico - ore 9-19. 13 aprile 09 SORESINA MERCATO STRAORDINARIO DEL LUNEDI' DELL'ANGELO Mercato "d'altri tempi", animazione con giocolieri e saltimbanchi, attrazioni per bambini e adulti - Apertura straordinaria dei negozi. Centro storico - ore 9-19.
Fino al 28 aprile 09 cremona mostra Per margherite, e il tempo passa Installazioni e sculture in terracotta di Maria Giuseppina Marjni. Orario: martedì dalle 9 alle 16; mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12,30; giovedì dalle 9 alle 12,30 e dalle 14 alle 16; sabato, domenica e festivi dalle 15 alle 19 - Museo Diotti (via Formis 13). Costo: 3 euro. Fino al 10 maggio 09 crema Mostra a cielo aperto Diciannove artisti: pittori, scultori, fotografi espongono le proprie opere lungo le vie dello shopping e del passeggio. Esposizione aperta ad ogni orario lungo le vie: XX Settembre--Matteotti--Cavour--Mazzini--Manzoni. Fino al 18 maggio 09 cremona Mostra '68 e Dintorni Mostra libera di manifesti cinematografici e locandine fine anni '60 e inizi anni '70. Contestualmente partendo da lunedì 20 Aprile si terrà una breve rassegna cinematografica con proiezioni d'autore. 20 Aprile: La Chinoise di J.L.Godard; 27 Aprile: Fragole e Sangue di M. Hagmann; 4 Maggio: La Classe Operaia va in
Fino al 10 giugno 09 PIADENA ARCHAEO@TRADE ANTICHI COMMERCI IN LOMBARDIA ORIENTALE Panorama dei contatti tra antiche culture e degli spostamenti di materie prime e manufatti dalla preistoria al medioevo. Rete dei Musei Archeologici - Piazza Garibaldi, 4 (Biblioteca). Orari: da lunedì a venerdì ore 8.30/13.30. Fino al 10 giugno 09 cremona Mostra L a Via delle Anfore. Il commercio di derrate alimentari a Cremona Orario: feriali : dalle 9 alle ore 18; festivi: dalle 10 alle 18; lunedì chiuso - sale del Museo Civico Ala Ponzone (Palazzo Affaitati - via U. Dati, 4). Fino al 14 giugno 09 cremona MOSTRA Darwin 1809/2009 Mostra scentifica per ricordare il bicentenario della nascita del grande scienziato. Orario: dalle ore 9 alle ore 13 dal martedì alla domenica - Museo di Storia Naturale.
SPETTACOLI
16 aprile 09 CREMA «MI VOLEVA STREHLER» di Umberto Simonetta e Maurizio Micheli. Con Maurizio Micheli Teatro San Domenico ore 21.
16 aprile 09 cremona festa Giardini in festa! Ore 17.30 - Giardino di largo Ragazzi del '99. 16 aprile 09 cremona festa Open Day Open Mind L'Università Cattolica sede di Cremona apre le proprie porte agli studenti degli Istituti Superiori e alle aspiranti matricole dei Corsi di Agraria ed Economia. Dalle 9 alle 14 - Università Cattolica del Sacro Cuore (via Milano , 24).
«Sebben che siamo donne...»
Uno spettacolo di e con Ivana Monti, interpretato con il Gruppo Padano di Piadena, che vuole celebrare i 60 anni di voto delle donne italiane (2 giugno 1946) ricordando il lungo percorso della loro costante, incisiva presenza in pagine significative della nostra storia. Sostenitrici dell’unità nazionale, le troviamo in gran nu-
Paradiso di E. Petri; 12 Maggio: Sbatti il mostro in prima pagina di M.Bellocchio. Inizio proiezioni: ore 21,15. Costo: 3 euro.
mero “crocerossine“ ante litteram nella rivoluzionaria Repubblica Romana di Mazzini e Garibaldi (1849) quindi, nel Regno d’Italia di fine ‘800, ispiratrici di politiche per l’uguaglianza sociale. Il ‘900 vede le donne dirigenti sindacali, organizzatrici di proteste salariali, di manifestazioni per la pace e per il suffragio, edu-
catrici, contestatrici della avvenuta dittatura fascista. Finalmente con il suffragio universale del ’46, in cui si vota insieme per il referendum monarchia- repubblica e per eleggere i componenti della Costituente, 21 donne italiane entrano per la prima volta in Parlamento ove, e partecipano alla assemblea costituente.
Dal 10 al 13 aprile 09 robecco d'oglio mostra Esposizione fotografica “Botteghe--Insegne--Negozi” Mostra fotografica promossa da Gruppo Fotografico Beltrami -Vacchelli. Dalle 10, 30 alle 12,30 e dalle 15,00 alle 18,30; sabato 11 Aprile solo il pomeriggio dalle 16,30 alle 18,30 Villa Barni della Scala , sede del Comune (via Martiri della Libertà). 16 aprile 09 cremona incontro Famiglie che cambiano. Politiche, servizi e reti sociali Ore 9 - Sala Puerari, Museo Civico "Ala Ponzone" (Via Ugolani Dati, 4). Dal 16 al 19 aprile 09 cremona incontro Festival del Racconto, Seconda Edizione Perl il secondoanno consecutivo Cremona ospita un appuntamento letterario di rilevanza nazionale, Quattro giorni di incontri fra letteratura colta e popolare insieme , una kermesse di parole, fascino. Una occasione per incontrare da vicino scrittori, giornalisti, intellettuali confrontandosi sul valore dei "Linguaggi". Apertura Giovedì 16 Aprile alle ore 11 presso Teatro Filodrammatici Cortili e Piazze Storiche, Palazzo Cittanova, Teatro Filodrammatici.
BREVI DAL SECOLO BREVE
di Giuseppe Azzoni
LA MOTONAVE “CISTERNA 1” ...E IL PIANO “SIMPO” Il Consiglio comunale di Cremona nella seduta del 12 luglio del 1947 delibera un investimento di 22 milioni di lire per riattivare la banchina sul fiume, dotandola di una gru, di un magazzino e di binari per carrelli. Nel relativo dibattito consiliare emergono i problemi da risolvere per la navigabilità del fiume e si sottolinea l’importanza di queste opere ai fini dello sviluppo economico e di un positivo utilizzo di forza lavoro disoccupata. La banchina sarà attiva negli anni successivi per trasporti di sabbia ed inerti, legname ecc. Per la sua gestione si costituisce il Consorzio cremonese navigazione interna. A seguito della paurosa piena del 1951 riprende l’attenzione nazionale al fiume, prima di tutto per le arginature da rialzare e rafforzare, ma si parla anche di collegare i lavori sul fiume alle necessità della navigazione e degli altri usi idrici. Attorno al 1954 si constata un certo risveglio di interesse a livello governativo, su sollecitazione di vari territori interessati, al ripristino di vecchi porti e linee di navigazione interna. Questo interesse ha però carattere assai vago e dispersivo e non si traduce in una volontà politica precisa, finalizzata ad un disegno unitario e concreto. Si cerca di andare incontro con qualche provvedimento e finanziamento a questa o quella spinta locale, si avviano opere senza che siano chiare le idee circa il loro inserimento in un sistema funzionale ed addirittura circa la loro ultimazione. Altra caratteristica è la discontinuità di queste operazioni. Con questi gravi limiti qualcosa si
muove e Cremona naturalmente vi è pienamente coinvolta. Nel marzo 1957 con grande enfasi rimbalza, anche a livello nazionale, la notizia che la motonave petroliera “Cisterna 1”, di 720 tonnellate di stazza, è arrivata dall’Adriatico a Cremona via fiume. Essa accosta alla riva e rifornisce la vicina raffineria “Italia” della Società Camangi tramite tubo. E’ la prima di un consistente traffico fluviale, che avverrà effettivamente ma che cesserà qualche tempo dopo essendo stati messi in opera appositi oleodotti. L’arrivo della “Cisterna 1” è comunque l’epilogo di spinte presenti nella nostra realtà, dal dopoguerra ed in particolare dal 1953 – 54, di cui la stampa locale dà ampia testimonianza, con interviste, congressi e convegni, programmi elettorali, iniziative ed impegno dei parlamentari e degli amministratori locali. Sono spinte che fanno della navigazione sul Po e del collegamento idroviario con Milano un argomento di prima grandezza, intensamente perseguito a Cremona. Purtroppo esso non risulta interessare con pari intensità e continuità gli ambienti politici ed economici a Roma ed anche a Milano. Comunque l’avvio nel 1957 di un continuativo trasporto petrolifero contribuisce a ridare concretezza e fiato alla prospettiva della navigazione. La navigabilità del Po ed il problema dell’abbassamento del suo alveo di magra in quel periodo tornano ad essere oggetto di grande attenzione, fino a parlare di necessità di sistemazione e di possibile bacinizzazione.
Zibaldone
A cura del Circolo Culturale "Arcangelo Ghisleri"
Musica da strada - 2 (segue dal numero precedente)
I professionisti dell’autostrada, commessi viaggiatori, camionisti, ragazzi delle gite fuori porta erano i loro tifosi più accaniti. E poi il declino, lento dapprima, poi sempre più evidente, dagli anni Ottanta in poi, quando anche sulle utilitarie si cominciò ad installare le autoradio; e poi, ancora di più, quando si diffusero gli impianti CD sulle macchine. Il P.S.E. che, fino ad allora, aveva tenuto concerti lungo tutta l’Autosole, dovette limitarsi ai tratti presso Roma e a diradare le proprie presenze mentre i suoi componenti venivano emarginati dalla scena musicale. Il furgone Caravelle svoltò nell’area di Badia al Pino, vicino Chiusi, ed accostò sotto un gruppo di piante.
- Gliela facciamo vedere che siamo ancora in gamba!- bofonchiò Ringo, scolandosi in due sorsi una lattina di Cocacola. - Sì, va bene, Ringo - interruppe Jimmy che cominciava ad innervosirsi - ma io ho bisogno, prima di sera, di un po’ di polvere; altrimenti, non riesco ad ingranare. - E l’avrai, l’avrai…- ammiccò Baiocchi - Dylan, tastandosi, con fare complice, le tasche del giubbotto di jeans. – Vedrete che qui, fuori del solito circuito, sapremo ancora farci apprezzare, soprattutto se Janis, con quella sua aria assorta da madonna senese, si mette a cantare…- continuò Dylan che, ogni tanto, faceva sfoggio di cultura pittorica. – Vero, Janis?- le chiese e quella annuì, scuotendo la sua lunga capigliatura di fiamma. Dal furgone usciva musica
Racconto in due puntate di Vincenzo Montuori tutto a volume ma intorno non si fermava nessuno; alcuni rallentavano, si guardavano intorno e ripartivano scuotendo la testa finché si fermò una volante e ne uscirono due poliziotti, uno giovanissimo ed uno un po’ più anziano. - Pisa 57, agente Cudicini al comando: abbiamo davanti a noi un furgone sospetto; che cosa facciamo? – chiese il primo. - No, ancora loro! Quegli sbandati del P.S.E.! Pensavo fossero spariti dalla circolazione; adesso li facciamo tacere! – intervenne il secondo e si avvicinò al furgone che, nella notte, aveva i portelloni socchiusi. Alla luce obliqua delle lampade al sodio che illuminavano il piazzale, l’agente Fiorini direzionò la torcia d’ordinanza all’interno del furgone. Sul piatto di un giradischi, un
disco che gracchiava; alla sinistra, un uomo chino con la faccia in un pugno di polvere bianca; alla destra, un altro con gli occhi sbarrati a palla verso un punto imprecisato e una siringa spezzata accanto. L’agente Cudicini si avvicinò al giradischi e lo bloccò alzando la puntina; poi prese delicatamente tra due dita il vecchio vinile: - Ma pensa: un 45 giri! - e lesse il titolo alla luce della torcia: - “Rolling Stones, Brown Sugar” … Mi sembra che mio padre me ne avesse parlato…L’agente Fiorini fissò il collega con un mezzo sorriso triste di compatimento e, quasi come se parlasse fra sé e sé, concluse: - Il viaggio dei P.S.E. è finito qui; guarda, sui sedili davanti ci sono gli altri due morti. Chiama la centrale e il procuratore della Repubblica.(Fine)
Storia di Cremona - 8 di Giancarlo Corada
A “il Piccolo – Zibaldone” sembra interessante riproporre a puntate la ricca storia della città di Cremona ricorrendo all’opera scritta dal prof. Giancarlo Corada, noto storico cremonese, presentata il 17 dicembre del 2006 (seguito da numero precedente) Ben peggio era la vita nei villaggi che gravitavano attorno a queste minuscole capitali locali o direttamente attorno alla città: obbligo di inviare contingenti armati dietro semplice convocazione, multe pesantissime in caso di ogni inottemperanza, tasse ed imposte gravosissime. Nel Duecento si assiste nelle campagne cremonesi a quella che gli storici hanno chiamato “reazione signorile”, non particolarmente osteggiata dal potere cittadino. Si assiste cioè alla tendenza, in disuso nel secolo precedente, a “fissare” il contadino alla terra o alla persona del suo signore, prendendo in prestito norme del diritto romano. Questa tendenza a fidelizzare la dipendenza contadina, in contrasto con la crescita demografica e l’abbondanza di manodopera, era determinata dal desiderio di impedire la fuga dalle campagne ai “borghi franchi” o alla città, dove le condizioni di vita e di libertà erano infinitamente migliori. “L’aria di città rende liberi” è un motto che da allora a tutto l’ottocento ha avuto grande significato. La domanda che gli storici si pongono
Non abbiate paura: non stiamo parlando dell’ingorgo normativo prodotto dalla pseudoriforma del ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, tra pii desideri e la crudezza della realtà; tra le assicurazioni di venire incontro alle richieste dei genitori sul tempo pieno e la concretezza dei tagli all’organico, che già si faranno sentire dal prossimo anno scolastico; tra la “severità” annunciata sulla condotta e la nebulosità delle circolari, in base alle quali, a tutt’oggi, non è dato capire se il voto di condotta influirà o meno sulla media finale. Intanto, s’impone per legge la creazione di classi-ghetto nelle quali parcheggiare i figli degli immigrati, nella speranza che imparino un po’ di italiano ascoltando i programmi televisivi, che sono notoriamente un modello di eccellenza linguistica (si fa per dire). No, qui si tratta proprio di una scuola-babele nella quale si parlano tantissime lingue e si confrontano tantissime culture: la Woodside High School di
attiene al perché nel Cremonese, nel ‘200, quando il Comune si affermava, quando molte terre si bonificavano e la ricchezza cresceva, le condizioni di vita dei contadini addirittura peggiorassero. Cito per tutti François Menant: “I contadini di Cicognara, di Alfiano o di Sospiro continuano a subire l’autoritarismo della badessa di S. Giulia e del vescovo di Cremona proprio quando in tutta la Lombardia i loro simili vivono per lo più liberi ed hanno tutta la libertà di partire verso le terre nuove che li circondano e verso i borghi franchi dove li attende uno statuto infinitamente più favorevole. Perché questa condizione depressa dei contadini cremonesi perdura malgrado tutto? La questione rimane aperta”. Perché il Comune di Cremona non favorisce più di tanto l’emancipazione dei contadini, la loro venuta in città o nei borghi franchi? “La questione rimane aperta”, come dice Menant. Potremmo cercare la risposta nelle divisioni interne alla città di cui abbiamo parlato ma soprattutto – io credo – nella necessità, da parte dei governanti la città, di non alienarsi le simpatie dei signori locali e nella comune estrazione sociale di questi e dei “milites”, del legame tra potere politico cittadino e proprietà della terra. Fatto sta che il contadino continuava a non avere diritti, ad essere considerato poco più che l’ “homo bestialis” di cui parlavano i cantari. Vittima di tutte le violenze ed i soprusi possibili. * * *
Non che non vi fosse chi a ciò non si opponesse! Pochi anni prima della fondazione del Palazzo comunale, nel gennaio del 1199, era stato canonizzato, a poco più di un anno dalla morte (13 novembre 1197), Omobono Tucenghi, uomo del popolo e di pace quant’altri mai. Ed abbiamo visto che, ad Assisi, nello stesso 1206, Francesco inizia la sua meravigliosa avventura. A dimostrazione, le vicende di S. Omobono e di S. Francesco, che il mondo del tempo era percorso anche da straordinari fremiti di spiritualità, da desideri insopprimibili di pace e di giustizia. Certo, minoritari ed in fin dei conti perdenti, in quel contesto, ma ripresi più e più volte nel corso dei secoli successivi (a loro volta, Omobono, Francesco e tanti altri nobili spiriti del loro tempo svilupparono idee e posizioni precedenti), in modo tale da rappresentare comunque una mitigazione del potere e delle violenze. La storia, non sembri una bestemmia (oggi è convinzione largamente diffusa anche tra gli studiosi più tradizionalisti), si fa anche non solo studiando i “perdenti” nei vari periodi, gli utopisti, i “predicatori nel deserto”, gli “ostaggi della speranza” (per usare un’espressione cara all’attuale vescovo di Cremona, monsignor Lafranconi), ma studiando anche i “se”, le alternative possibili e quelle impossibili. (segue il prossimo numero)
Una babele di scuola Tottenham, quartiere nord di Londra, un istituto secondario statale dove il ministero dell’istruzione britannico sta sperimentando con successo un modello di integrazione dal basso che smentisce la linea delle “comunità separate” dominante nel Regno Unito. Quel modello, che noi ci apprestiamo con le classi-ghetto a seguire, infatti, ha permesso alle nazionalità di immigrati di costituire forti comunità in Inghilterra ma ha creato di fatto delle “isole chiuse”, in cui sono cresciuti i terroristi dell’ultima generazione inglese, quelli degli attentati del luglio 2005 nella metropolitana, tutti bravi ragazzi pakistani o iracheni della porta accanto. Nella scuola di Tottenham, invece, si mescolano culture dell’est europeo, dell’Africa, dell’Asia, in una babele di lingue. Per far funzionare con profitto un sistema del genere ci vo-
gliono, però, mezzi e spirito creativo: così, ogni ragazzo appena arrivato viene affiancato da un tutore, un suo coetaneo, che funzione da prima “interfaccia linguistica” per lo straniero, visto che, spesso, anche i genitori masticano poco l’inglese. Del resto, come vi confermerà ogni studioso del linguaggio (ma evidentemente a viale Trastevere non ce ne è), una lingua e una cultura si imparano nella relazione e non in “classi differenziali”, come si diceva una volta. Ci vogliono, quindi, soldi per pagare i mediatori culturali adulti nelle diverse lingue, per formare i genitori che vengono a prendere i bambini e si fermano per una lezione di lingua inglese. Servono mezzi per ingaggiare insegnanti inglesi che siano, però, capaci di esprimersi in più lingue, servono mezzi per comunicare con i genitori; ed infatti le comunicazioni ai geni-
tori sono presentate nelle lingue maggiormente rappresentative tra quelle parlate dagli alunni, un po’ come si fa negli ospedali pubblici. Questo è il sistema integrativo che ha fatto il merito della nostra scuola elementare, che gli altri Paesi ci invidiano e che ci si appresta a smantellare; questo è il modello, (mi sia consentito un piccolo ricordo da “terrone” qual sono) che ha permesso l’unificazione e lo sviluppo reali dell’Italia negli anni del boom economico e delle grandi migrazioni interne tra gli anni Cinquanta e gli anni Settanta. Questo è il modello che si vuole ribaltare per tornare ad un Paese di “piccole patrie”, il che farebbe comodo a tanti. Ma forse non è nemmeno questione di soldi o di idee retrograde: in un Paese dove si va avanti per tutte le ragioni fuor che per il merito e la competenza, la scuola, e soprattutto quella pubblica, che ci sta a fare? Aristarco
Venerdì 10 Aprile 2009
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Che cosa e’ mai la poesia? (Poeti allo specchio)
di Vincenzo Montuori
JORGE MANRIQUE
Uno dei più significativi rappresentanti della cultura castigliana del tardo Quattrocento, tutta tramata di sentimenti eroici e di pensose riflessioni sulla caducità della vita terrena, in accordo con l’epopea di quegli anni,che videro l’assalto finale, da parte cattolica,alle ultimevestigia islamiche in Spagna (la conquista dell’ultimo califfato, quello di Granada, è del 1492), è JORGE MANRIQUE. Nato intorno al 1440a Paredes de Nava, presso Palencia, per volere del padre, il cavaliere dell’Ordine Militare di Santiago don Rodrigo Manrique, il giovane cadetto compì la sua educazione guerresca, seguendo il padre nelle varie campagne belliche che i principi cristiani compivano lungo la frontiera del califfato Andaluso. Morto il padre nel 1476, Jorge che, nel frattempo, era stato eletto Maestro del Capitolo di Uclés, continuò a profondere il suo impegno a fianco delle forze di Isabella e Ferdinando che si erano uniti in matrimonio nel 1469 per favorire l’unificazione dei regni di Castiglia e di Aragona e dare l’assalto finale al regno di Granata. Si può affermare che la produzione poetica di M. si concentra tutta sulle esperienze di amore e di guerra, in cui si insinua una consapevolezza sottilmente “moderna” relativamente alla caducità della vita e alla sensazione angosciosa del tempo che passa, secondo una tonalità del “disinganno”, che è propriamente spagnola. L’attività di Manrique si lega inizialmente alla produzione dei Cancioneros (i “Canzonieri”) del tardo Quattrocento, che contenevano notazioni comico-burlesche (ricordiamo, di M., il testo A una cugina che lo infastidiva in una vicenda amorosa, la Canzone ad una ubriacona e il Banchetto che offrì alla sua matrigna). Di lui, inoltre, ci sono pervenute cinquanta composizioni, raccolte postume nel Cancionero General del 1511 e nel Cancionero de Sevilla del 1535 ma la sua fortuna è legata soprattutto all’Elegia per la morte del padre del 1477, che egli scrisse come forma di compianto per la morte del genitore, e che rappresenta una delle espressioni più alte della poesia castigliana relativamente alla meditazione sulla morte. Il testo, scritto secondo una struttura strofica in genere usata per le rime di argomento amoroso, e cioè la “copla de pié quebrado” ( la “strofa dal piede spezzato”) che alterna versi di otto a versi di quattro sillabe, è modulato su un accento malinconico ma virile che mette in rilievo la caducità della gloria letteraria rispetto a Coluiche è sceso su questa terra ed è stato incompreso: così la parola poetica si deve piegare alla Parola eterna: leggiamo questa Invocazione, tratta dalla Elegia: Dexo las invocaciones de los famosos poetas y oradores; no curo de sus ficciones que trahen yervas secretas sus sabores. Aquel sólo me encomiendo, aquel sólo invoco yo de verdad, que en este mundo viviendo, el mundo no conosció su deidad.
Tralascio le invocazioni dei rinomati poeti e oratori; ricuso quelle finzioni; ché hanno veleni segreti quei sapori. In Lui solo io confido, Lui solo voglio invocare in realtà, che in questo mondo è disceso, e il mondo non ne ha compreso la deità.
Un po’ di Esopo oggi ci vuole...
Zeus e la volpe Ammirato dell’intelligenza e della versatilità della volpe, Zeus le conferì la sovranità sulle bestie. Ma poi volle vedere se, mutando sorte, s’era anche corretta delle sue abitudini meschine e, mentre essa passava in lettiga, le fece volare davanti agli occhi uno scarabeo. La volpe, incapace di dominarsi dinanzi all’insetto che continuava a svolazzare intorno alla lettiga, e incurante del suo decoro, balzò fuori per cercar d’acchiapparlo. Allora Zeus, sdegnatosi con lei, la retrocesse alla sua primitiva condizione. La favola mostra che gli uomini dappoco non mutano affatto la loro natura, anche se si rivestono delle più splendide apparenze.
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Programmi televisivi da Sabato 11 a Venerdì 17 Aprile 2009
N
ulla di nuovo all’orizzonte televisivo. Ormai Rai e Mediaset si sfidano con gli stessi programmi. Appena terminato “Amici”, RaiDue risponde proponendo “Academy”, il programma talenti scout della danza. Appuntamento da lunedì 13 aprile tutti i giorni fino a venerdì dalle 14 alle 15. Un palio per il vincitore non un premio in denaro, ma uno stage prolungato di danza ad altissimo livello, che consenta davvero di spiccare il volo nell’olimpo del professionismo.
Appena terminato “AMICI” arriva “ACADEMY” sulla Rai
LA GARA Dunque Academy dovrebbe essere un programma per addetti al palcoscenico, più che per “consumatori” del piccolo schermo. I concorrenti saranno dieci ragazzi e dieci ragazze tra i 18 e 24 anni, alcuni reduci dai provini, altri “segnalati” da istituti prestigiosi di tutta Italia, come l’Acca-
Parte lunedì un altro reality sulla danza Il vincitore otterrà uno stage di alto livello
Sopra Raffaele Paganini (insegnante) e a lato la conduttrice Lucilla Agosti
demia della Scala, Balletto di Toscana, Scuola danza Torino, Ials di Roma, Mara Fusco di Napoli. Gli insegnanti sono Raffaele Paganini, Luciana Savignano (prima ballerina del Teatro alla Scala di Milano) e il belga Little Phil (esperto di hiphop). La preside dell’accademia è invece la scrittrice Barbara Alberti, ormai consumata opinionista dei reality. Le prime dieci strisce del programma saranno dedicate ai provini, mentre sabato 25 aprile i professori sceglieranno i 20 concorrenti che entreranno nell’Academy, allestita negli stu-
tv
raiuno
raidue
raitre
la 7
sabato 11
domenica 12 Lunedi’ 13
di Rai milanesi di via Mecenate. Il sabato dalle 14 andrà in onda la diretta di tre ore, con la conduttrice Lucilla Agosti. Nello studio ci sarà una megapedana, 200 metri quadri di legno chiaro, per ospitare anche guest star e compagnie di balletto. Il meccanismo di eliminazione sarà quello del torneo all’italiana, tutti contro tutti (con intervento del televoto). Al termine delle 43 puntate in daytime e dei 7 sabati si disputerà la finale, prevista per lunedì 8 giugno in prima serata. RaiDue, lunedì ore 14
Martedi’ 14
SPERIAMO CHE SIA FEMMINA Un’altra perla di Mario Monicelli Dopo “Amici Miei”, Mario Monicelli torna a dirigere con successo Philippe Noiret e Bernard Blier in un film del 1986. LA TRAMA In un bel casale di campagna di proprietà del conte Leonardo, vive la moglie Elena, che lo ha lasciato da anni per via dei suoi continui tradimenti, insieme alla figlia minore Malvina, al vecchio zio Gugo e alla bambina di sua sorella Claudia, che vive a Roma dove fa l’attrice. Mentre la figlia si occupa dei cavalli, Elena gestisce la proprietà con l’aiuto dell’amministratore con cui ha una relazione da anni, il fattore Nardoni. Un giorno Leonardo, che vive a Roma con Lolli, la sua amante, arriva per chiedere ad Elena l’ennesimo prestito perché vuole realizzare un progetto: riaprire e sfruttare le vecchie terme che esistono nelle sue terre. Ma Elena è carica di debiti e lo stesso amministratore, esaminati i progetti e i documenti, sconsiglia un’operazione così costosa ed impegnativa. Mentre arriva nella tenuta anche Francesca, la figlia maggiore di Elena e Leonardo, insieme al nuovo fidan-
mercoledi’ 15
zato, specializzato in glottologia, del quale la ragazza è anche l’assistente, Leonardo muore in un malaugurato incidente d’auto sotto gli occhi dello zio Gugo, un vecchio bislacco, ma ben voluto da tutti. Il luttuoso evento ha effetti disgreganti: Elena decide di vendere la tenuta all’amministratore, Malvina decide di cercare lavoro a Roma, Claudia pensa di riportarsi nella Capitale la bambina e perfino Fosca è ormai convinta che sarebbe l’ora di partire con la figlia per l’Australia, dove da anni vive il marito. Ci sarà un nuovo arrivato, e speriamo che sia femmina. La7, domenica ore 21.30
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occhio alla spesa la prova del cuoco Tg 1 - easy driver. Att. easy driver. Attualita' effetto sabato. Attualita' tg1 - che tempo fa a sua immagine Attualita' tg1 l.i.s passaggio a nordovest l'eredita'. Quiz Tg1 - tg1 sport affari tuoi. Quiz ti lascio una canzone tg1 telegiornale applausi. Attualita'
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benedizione delle palme messa - angelus linea verde Tg1 - benjamin domenica in - l'arena domenica in... sieme tg1 - che tempo fa domenica in - 110 e lode domenica in - 7 giorni Tg1 - Rai Tg Sport affari tuoi. Quiz rex. Telefilm tg1 - speciale tg1 oltremoda. Attualita' tg1 notte / benjamin
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verdetto finale. Attualita' occhio alla spesa che tempo fa/Tg 1 la prova del cuoco Tg 1 / tg1 economia il re dei re. Film che tempo fa tg1 - tg1 economia oltre l'oceano. Film l'eredita'. Quiz Tg1 - affari tuoi. Quiz x factor - la finale tg1 telegiornale sottovoce. Attualita' tg1 notte - le idee
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verdetto finale. Attualita' occhio alla spesa che tempo fa/Tg 1 la prova del cuoco Tg 1 / tg1 economia festa italiana. Varieta' la vita in diretta. Att. (16.50 - tg parlamento 17.00- che tempo fa/tg 1) l'eredita'. Quiz Tg1 affari tuoi. Quiz mal'aria. Film TV 1a pt tg1 telegiornale porta a porta. Attualita'
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verdetto finale. Attualita' occhio alla spesa che tempo fa/Tg 1 la prova del cuoco Tg 1 / tg1 economia festa italiana. Varieta' la vita in diretta. Att. (16.50 - tg parlamento 17.00- che tempo fa/tg 1) l'eredita'. Quiz Tg1 - affari tuoi. Quiz mal'aria. Film TV 2a pt tg1 telegiornale porta a porta. Attualita' tg1 notte / le idee
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verdetto finale. Attualita' occhio alla spesa che tempo fa/Tg 1 la prova del cuoco Tg 1 / tg1 economia festa italiana. Varieta' la vita in diretta. Att. (16.50 - tg parlamento 17.00- che tempo fa/tg 1) l'eredita'. Quiz Tg1 affari tuoi. Quiz butta al luna 2. Fiction tg1 telegiornale sottovoce. Attualita'
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verdetto finale. Attualita' occhio alla spesa che tempo fa/Tg 1 la prova del cuoco Tg 1 / tg1 economia festa italiana. Varieta' la vita in diretta. Att. (16.50 - tg parlamento 17.00- che tempo fa/tg 1) l'eredita'. Quiz Tg1 affari tuoi. Quiz rito della via crucis tg1 telegiornale tv7 - l'appuntamento
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Venerdì 10 Aprile 2009
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Filo (0372 411252) • Gli Amici Del Bar Margherita Martedì 14 Aprile: Spettacolo Teatrale Multi Starplex Gadesco (0372 838295) • Che - L'argentino • Gli Amici Del Bar Margherita • Dragonball Evolution • Io & Marley • Ballare Per Un Sogno • Push • Mostri Vs. Alieni
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pieve fissiraga Cinelandia (0371 237012) www.cinelandia.it • Sbirri • Dragonball - Evolution • Che - L'Argentino • Duplicity • Tutta Colpa Di Giuda
DUPLICITY
Di Tony Gilroy Il film thriller racconta la storia di due spie industriali (nonché ex amanti) che si ritrovano ad essere rivali sul lavoro. L’agente della Cia, Claire Stenwick (Julia Roberts) e l’agente dei servizi segreti britannici Ray Koval (Clive Owen) hanno lasciato i loro incarichi governativi per un’attività decisamente più remunerativa, mettendosi al servizio di due aziende private in perenne competizione. La loro missione: ottenere la formula di un prodotto che potrebbe fare la fortuna delle loro rispettive aziende. A intralciare questa guerra senza esclusione di colpi irrompe un fattore inatteso un’attrazione fatale tra Claire e Ray.
spino d’adda Vittoria (0373 980106) • I Mostri Oggi
CINEMA - La pellicola “Dragonball Evolution” è diretta da James Wong
Il celebre fumetto di Goku diventa un film
Dopo tanti anni di tentativi infruttuosi, la 20th Century Fox è riuscita finalmente a portare sullo schermo “Dragonball Evolution”, il film di effetti speciali diretto dallo statunitense di origini cinesi James Wong. Dal 2002, infatti, la famosa casa di distribuzione cinematografica sognava di accaparrarsi i diritti per la seconda trasposizione sul grande schermo del celebre manga e anime
di Akira Toriyama, trasformato in attori in carne ed ossa, ma con scarsi risultati, già nel 1989 dalla coppia di registi Joe Chan e Leung Chung. Girato per lo più in Messico, in particolare a Durango con un budget di cento milioni di dollari, il film è stato ultimato negli studios di Los Angeles. Noto per aver diretto per diversi anni la serie televisiva di “X Files”, Wong ha rivelato: «Mi sono sempre appassionato ai manga. I romanzi fantasy ci conducono in mondi in cui agiscono personaggi meravigliosi e personalmente trovo che sia un genere molto divertente». LA TRAMA In seguito alla morte del nonno per mano del terribile antagonista Piccolo (James Marsters), il diciottenne Goku conosce quella che nel manga viene descritta come la ragazza più intelligente del mon-
sabato 11
canale 5
italia 1
rete 4
SOL REGINA po
Genere: Avventura
di James Wong
Cast: Justin Chatwin, Emmy Rossum, Joon Park, Chow Yun-Fat, James Marsters, Eriko Tamura, Jamie Chung, Randall Duk Kim. Durata: 100 minuti Produzione: 20th Century Fox - Usa 2009
Una scena del film e a lato i protagonisti
domenica 12 Lunedi’ 13
Martedi’ 14
31
do, la bellissima Bulma (Emmy Rossum) ed inizia con lei una straordinaria avventura alla ricerca delle mitiche sfere del drago, così da impedire al guerriero Piccolo di usarle per esprimere il desiderio di dominare il mondo. Nel giro di poco tempo, da semplice studente universitario, il ragazzo diventa un eroe, il simbolo del bene. Il suo anziano e stravagante maestro si chiama Roshi (Chow YunFat). Pur avendo poteri sovrannaturali, Roshi, artista marziale estremamente dotato, ha un animo umano e sensibile.
Giovanni Biondi
Dentro le notizie...
Nell'ambito della trasmissione «Dentro le notizie», in onda su Telesolregina, l'assessore provinciale con delega all'ambiente e allo sport Giovanni Biondi farà il punto sui principali eventi accaduti sul nostro territorio. • Cremona: Sotto l'ombrello per Picasso; • Qualità dell'aria: Polveri sottili: "Le aziende incidono solo per l'1%"; • Cremona: I Solitari di Mina suonano per Elena; • Cremona: Il Cibo va a Teatro nel progetto Spaventapasseri; • Soresina omaggia Triboldi. La trasmissione va in onda sono il venerdì alle ore 23.10, replicata il sabato alle ore 12 e la domenica alle ore 17.30.
mercoledi’ 15 giovedi’ 16
venerdi’ 17
08.50 09.30 10.00 13.00 13.45 14.10 15.30 18.50 20.00 20.30 21.10 23.40 24.00
loggione. musicale nonsolomoda. Attualita' super partes tg5 - meteo 5 la fattoria. Reality grande fratello verissimo. Attualita' chi vuol essere milionario edizione straordinaria Tg 5 - meteo 5 STRISCIA LA NOTIZIA bellissima - cabaret anticrisi. Varieta' ciao, oreste. Attualita' maurizio costanzo show
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verissimo. Attualita' Tg 5 - meteo 5 la fattoria. Reality grande fratello anna e i cinque. Fiction questa domenica chi vuol essere milionario edizione straordinaria Tg 5 - meteo 5 paperissima sprint pirati dei caraibi - la maledizione del forziere fantasma speciale tg5 - il papa della misericordia
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forum. attualita' Tg5 - meteo beautiful. soap la fattoria. Reality centovetrine. Soap piccole donne. Film pomeriggio cinque (18.00 tg5 minuti ) chi vuol essere milionario edizione straordinaria Tg 5 - meteo 5 striscia la notizia grande fratello mai dire g.f. tg5 notte/meteo5
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forum. attualita' Tg5 - meteo beautiful. soap la fattoria. Reality centovetrine. Soap uomini e donne. Reality pomeriggio cinque (18.00 tg5 minuti ) chi vuol essere milionario edizione straordinaria Tg 5 - meteo 5 striscia la notizia squadra antimafia palermo oggi. Fiction matrix. Attualita'
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forum. attualita' Tg5 - meteo beautiful. soap la fattoria. Reality centovetrine. Soap uomini e donne. Reality pomeriggio cinque (18.00 tg5 minuti ) chi vuol essere milionario edizione straordinaria Tg 5 - meteo 5 striscia la notizia poseidon. Film matrix. Attualita' tg5 notte/meteo5
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forum. attualita' Tg5 - meteo beautiful. soap la fattoria. Reality centovetrine. Soap uomini e donne. Reality pomeriggio cinque (18.00 tg5 minuti ) chi vuol essere milionario edizione straordinaria Tg 5 - meteo 5 striscia la notizia la fattoria. Reality terra! attualita' nonsolomoda. attualita'
11.00 13.00 13.40 14.00 14.10 14.45 16.15 18.50 20.00 20.30 21.10 23.30 01.30
forum. attualita' Tg5 - meteo beautiful. soap la fattoria. Reality centovetrine. Soap uomini e donne. Reality pomeriggio cinque (18.00 tg5 minuti ) chi vuol essere milionario edizione straordinaria Tg 5 - meteo 5 striscia la notizia i cesaroni. Telefilm matrix. Attualita' tg5 notte/meteo5
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dharma & greg. Telefilm v.i.p. Telefilm studio aperto - meteo guida al campionato il segreto del mio successo. Film doc hollywood. Film studio aperto - meteo stuart little 3. Film stuart little 2. Film moto: qualifiche g.p. quatar poker1mania studio sport tristano e isotta. Film
07.45 10.55 11.50 12.25 13.05 14.00 16.55 18.45 20.15 22.00 22.50 23.45 00.15
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cuochi senza frontiere tg4 - vie d'italia renegade. Telefilm Tg 4 - meteo 4 il tribunale di forum poirot. Telefilm «Il Ritratto di Elsa Greer» detective monk. Telefilm il mistero della sacra sindone. Documentario Tg 4 - meteo 4 walker texas ranger il commissario cordier controcampo passwo*rd. Attualita'
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puglia: da molfetta a bari. Documentario Santa Messa Pianeta mare Tg 4 - notizie traffico Melaverde / Tg 4 - meteo fra diavolo. Film il capitano di castiglia tg4 - meteo 4 colombo. «Una ghigliottina per il Tenente Colombo». Tf ben hur. Film le ceneri di angela tg4 rassegna stampa jesus christ superstar
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Coffee Break
Venerdì 10 Aprile 2009
IL CASO Daniela Melchiorre è la più apprezzata tra i camionisti italiani
D
di Emilia Codignola
opo un’indigestione di veline e modelle, gli uomini “puntano” le donne in politica. Dopo l'introduzione delle quote rosa, la presenza delle donne in Parlamento italiano è aumentata. Ma non solo, molte segreterie di partito scelgono anche donne avvenenti, la cui presenza tra banchi della Camera non passa inosservata. CURIOSITA’ Ma per tastare il polso sull’effettivo fascino delle onorevoli, un sondaggio si è rivolto alla categoria dei camionisti, categoria che da sempre ha una predilezione per i calendari non certo castigati, da esporre sul cruscotto dei loro tir. Ebbene, molti autotrasportatori hanno affermato di gradire le donne impegnate in politica e tra le candidate hanno scelto Daniela Melchiorre, la leader dell’Ld (il partito di Lamberto Dini, ovvero i Liberaldemocratici) come deputata più bella. Ed è stato il 28% del campione intervistato a preferirla, in un sondaggio realizzato da un magazine on-line. SORPRESA Contro ogni pronostico non ha vinto la ministra per le Pari Opportunità Mara
La deputata più sexy non gradisce ed attacca
Carfagna, che dall’inizio del nuovo governo Berlusconi è stata indicata come la pin-up del Parlamento. La Carfagna ha però ottenuto il 25% dei voti e si è piazzata al secondo posto. Terza classificata col 19% delle
preferenze è invece Elisabetta Gardini, che ha preceduto Stefania Prestigiacomo, ministro dell’Ambiente. Chiude la classifica l’onorevole Pina Picierno, giovane deputato del Pd ed ex ministro ombra della Gioventù. STIZZA Ma la palma di più sexy della politica italiana non sembra esaltare più di tanto la vincitrice, che anzi rivendica un ruolo da protagonista per le donne impegnate nel Parlamento: «Spesso si parla delle deputate italiane soltanto in funzione della loro bellezza (o magari bruttezza), mentre in altri Paesi ci sono donne premier... In Italia si parla di questo e non si mettono in evidenza altri pregi delle donne in politica. L'immagine è gradevole, in una donna come in un uomo: certo, è la prima cosa che si nota in una persona, ritengo però che sia ora di finirla. Io vengo dalla magistratura, ho
A lato Daniela Melchiorre, sopra Mara Carfagna
avuto incarichi importanti, sono anche l’unica donna capolista per le Europee. Ora di questo non si parla e questa è una cosa vergognosa». Forse i camionisti faranno meglio a tornare a lusingare le veline…
LA CURIOSITÀ Lo testimonia un video del 1993 spuntato in internet
Victoria, prima del chirurgo era più carina Dopo alcune rivelazioni eccellenti, il mondo dello spettacolo confessa senza pudore il ricorso al bisturi per rendere più belle molte protagoniste di televisione e cinema.
Ormai è diventata una moda e forse un’esagerazione. In alcuni casi l’intervento della chirurgia estetica appare inutile e spesso dà risultati negativi.
L’ESEMPIO Che Victoria Silvstedt, la 33enne bionda e maggiorata svedese, non fosse esattamente come mamma l’aveva fatta lo sanno tutti. Ma scoprire che prima
Sopra Victoria Silvstedt oggi e a lato in un'immagine di quindici anni fa. Si vede la differenza?
del bisturi era molto più carina, fa un certo effetto. Grazie al web è stato possibile scovare rarissime immagini della bellezza svedese precedenti alla mastoplastica. In particolare, nei giorni scorsi, è spuntato in rete un filmato del 1993 che ha
sciolto ogni dubbio: la ragazza era molto carina, ma decisamente irriconoscibile rispetto ad oggi. Possibile che per sfondare nel mondo dello spettacolo sia indispensabile passare dal chirurgo plastico. Noi siamo convinti di no…
sportcafè
LEGROTTAGLIE La castità dietro la rinascita L’alter ego di Antonio Cassano? Un suo compaesano, Nicola Legrottaglie. Il primo ha rivelato in un libro di aver collezionato relazioni con donne di tutte le latitudini, mentre il difensore della Juventus ha confessato senza imbarazzo che da 6-700 giorni con una donna non ci va più.
Nicola Legrottaglie, difensore della Juve
LA RIVELAZIONE Lo ha ammesso (come ha fatto Cassano) nel suo libro “Ho fatto una promessa” e di essere comunque felice e sereno. Un caso assai raro nel mondo del calcio, che vede i protagonisti a caccia di starlette da vantare come trofei. Eppure Legrottaglie ha “le physique du role” dello sciupafemmine, quindi la sua deve essere diventata una vera vocazione. O forse, si trattiene e aspetta la donna giusta, dopo tante relazioni di scarso valore sentimentale. Scelta comune a molti giovani, ma che fa rumore se riguarda un calciatore famoso. Oltretutto non nasconde la sua vocazione per la fede religiosa e mostra con orgoglio magliette inneggianti a Dio. RISCATTO A parte le sue convinzioni religiose, del tutto legittime, dietro al cambio radicale del suo stile di vita ci sta probabilmente la consapevolezza di aver messo a repentaglio la sua carriera ad alto livello. Esploso nelle file del Chievo e raggiunta la Nazionale, Legrottaglie è stato acquistato a caro prezzo dalla Juve, che voleva ricostruire il reparto difensivo. Ma una volta giunto a Torino, è stato distratto da sfilate di moda e appuntamenti mondani, che lo hanno allontanato dall’impegno sul campo. E alla Juve certi errori si pagano cari. Da acquisto di valore, il difensore barese è diventato un peso per i bianconeri, che lo hanno girato a Bologna e Siena, dove non ha lasciato traccia. Tornato a Torino, la nuova dirigenza ha tentato in tutti i modi di venderlo, senza però riuscirci. Dimenticato in panchina, per necessità Ranieri lo ha ripescato e Legrottaglie non ha sprecato una seconda opportunità. E da allora è diventato una colonna della Juve ed ha riconquistato la Nazionale. Insomma, la serietà paga a tutti i livelli e soprattutto nello sport. Purtroppo lo sa bene Adriano… fa
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Ambiente
A cura del Circolo culturale «Ambientescienze»
Venerdì 10 Aprile 2009
È il PD il partito che si farà carico ENERGIA NUCLEARE: soluzione o diversivo? dell’ambiente nel Parlamento italiano?
D
ario Franceschini, segretario del PD, domenica 5 aprile, con il discorso di chiusura del secondo appuntamento della Scuola di formazione politica del suo partito dall’impegnativo titolo “AmbienteFuturo” tenutasi ad Amalfi, non può non avere riscosso l’interesse dell’ambientalismo italiano. Egli di fatto ha ritagliato per il suo partito, in sintonia con tutto il mondo avanzato nella battaglia contro il riscaldamento globale, un ruolo che nel Parlamento italiano oggi manca, quello della forza politica che si farà carico dei problemi dell’ambiente. Questo il passaggio davvero impegnativo: «La lotta contro i mutamenti climatici, investimenti sulla green economy sono fondamentali per tutto il mondo, ma per l’Italia significa investire sui nostri punti
Benito Fiori (Vice presidente del Circolo culturale “AmbienteScienze”)
di forza, il turismo, lo sviluppo, le tecnologie, la cultura, il sistema di tutela sociale … investire sulla nostra vocazione, per essere vincente nell’economia globale. Noi pensiamo che l’Italia debba essere leader mondiale nella rivoluzione verde, ma siamo indietro e questo governo non fa nulla per recuperare la differenza … ed è chiaro che rispetto alla nostra vocazione abbiamo un drammatico ritardo. Anche perché il nostro paese già ha perso il treno dell’informatica negli anni ’80, anche se allora eravamo all’avanguardia … Oggi nel mondo l’economa verde può essere ciò che l’informatica è stata per gli anni ’80… Servono scelte strategiche, investire nella ricerca, finalizzare su questo il sistema formativo, serve aiutare le imprese, in tutto il Paese, e capire che proprio il Sud può essere elemento
Antartide, cede ponte di ghiaccio alla deriva l'iceberg più grande di Elena Dusi (www.repubblica.it)
Si era formato silenziosamente nel corso di diecimila anni. In pochi giorni, sorprendendo tutti gli scienziati, l'iceberg di Wilkins, a nord dell'Antartide, si è spaccato in mille pezzi e i suoi frammenti sono caduti in mare con una serie di schianti fragorosi. Così si è rotto il cordone ombelicale. Il cordone ombelicale che teneva ancorata alla penisola antartica questa piattaforma bianca di 3.700 chilometri quadri era ormai ridotto a una passerella di ghiaccio lunga 40 chilometri e larga 500 metri. Nel corso della settimana scorsa si è sbriciolato quasi completamente lasciando alle correnti dell'Oceano antartico il compito di spazzare via blocchi di iceberg grandi come palazzi. Anche se nella penisola antartica oggi soggiornano diverse spedizioni scientifiche, il cataclisma è avvenuto lontano da testimoni umani. Solo gli occhi del satellite dell'Agenzia spaziale europea Envisat hanno registrato la perdita del più grande e più meridionale fra i pezzi di calotta mai distrutti dal riscaldamento climatico. "Wilkins ha iniziato a restringersi negli anni '90", spiega Angelika Humbert, la glacio-
trainante per lo sviluppo di tutto il Paese … Ad esempio è giusto aiutare il settore automobilistico, ma è il momento di puntare sul ferro, non sulla gomma … scelte strategiche di questo tipo influenzano la quantità della nostra vita, che pesano sulla quotidianità di tutti noi. Scelte strategiche che hanno bisogno di tempo, ma anche scelte immediate, su cui noi puntiamo e dovremmo forse impegnarci di più, come un grande piano di riqualificazione energetica di tutti gli edifici pubblici, investendo sul risparmio energetico, investimenti sul trasporto pubblico, sui treni dei pendolari, non solo alta velocità, dire con chiarezza no al nucleare ma si ad un grande investimento sulle energie rinnovabili, raddoppiandone in 10 anni la quantità prodotta, aiutando la nascita di industrie nazionali del set-
tore, riqualificazione energetica degli edifici privati e lotta all’abusivismo, altro che piano casa di questo governo. Dobbiamo guidare una grande rivoluzione verde, è il compito del Pd, e possiamo farlo anche all’opposizione, perché siamo presenti nelle regioni, negli enti locali, e dobbiamo per questo essere coerenti sia come partito che nelle scelte di vita individuale di ognuno di noi.» Sarebbe singolare che questa innovatrice linea politica non trovasse riscontri evidenti nei programmi che il PD sta stendendo nei vari territori per le prossime amministrative di giugno. Anche in quei Comuni e Province dove l’ambiente per le amministrazioni uscenti è stato un tema abbastanza sentito. Sicuramente, il Circolo “AmbienteScienze” ne seguirà con attenzione le coerenti applicazioni.
Il collasso dell'iceberg di Wilkins
loga dell'università tedesca di Munster che segue quotidianamente le immagini del polo sud inviate da Envisat. "Ultimamente però il ritmo della distruzione delle piattaforme di ghiaccio è accelerato. Non passa anno senza registrare la perdita di un iceberg gigante". Da una stazione della British Antarctic Survey, il glaciologo inglese David Vaughan, che a gennaio aveva percorso il corridoio di ghiaccio nel suo punto più stretto - appena 500 metri a 20 metri di altezza dal mare - commenta stupefatto: "Tre giorni fa il corridoio era sottile, ma intatto. È incredibile quanto la distruzione sia stata rapida". Solo nel 2008 il calore aveva rubato alla piattaforma il 14 per cento della sua superficie, seminando in mare un'accozzaglia di frammenti di iceberg. Nel 1930, quando Hubert Wilkins sorvolò questa piattaforma rivendicandola fra i possedimenti di re Giorgio V e lanciando dall'aereo una bandiera inglese e un certificato di proprietà, la sua area toccava i 13mila chilometri quadri. Al polo sud è ancora conservato il 91 per cento di tutto il ghiaccio del pianeta. Per ragioni non del tutto chiare però, la penisola antartica oggi si sta riscaldando
Nuovo allarme per il riscaldamento globale: la placca che si è staccata dal continente è grande come la Giamaica a una velocità superiore rispetto al resto del continente, e anche al pianeta nel suo complesso. Negli ultimi 50 anni la temperatura media è aumentata di 2,5 gradi e l'emorragia di ghiaccio ha superato la soglia dei 25mila chilometri quadri, restringendo il profilo del continente. Neanche negli ultimi inverni, quando il bilancio fra neve fresca che cade e ghiaccio che si scioglie dovrebbe essere positivo, Wilkins era riuscito a recuperare il volume perduto. Dal momento che l'iceberg era già un blocco galleggiante, il suo distacco e il prevedibile scioglimento non provocheranno di per sé un aumento dei livelli degli oceani. La sua perdita però, come un tappo che salta, faciliterà il deflusso del ghiaccio disciolto che dall'interno della penisola antartica si riversa in mare ogni estate.
La corsa all'oro verde non ha tregua. Bandito in Brasile, il taglio del mogano si intensifica negli altri paesi dell'America Latina. Il caso, denunciato da Global Witness, riguarda la principale area protetta dell'Honduras, il Parco del Rio Plátano, riserva della biosfera dell'Unesco, nel nordest del paese. Il mogano è sempre più raro e più prezio-
so. Per catturarne un singolo tronco vengono aperte strade di chilometri nel cuore di foreste in contaminate, ma il suo lucroso mercato compensa i costi e attira faccendieri e gang criminali. In occasione del suo insediamento nel 2006, il Presidente della Repubblica Manuel Zelaya Rosales aveva promesso si estirpare la piaga del taglio illegale. Ma già alcuni mesi più tardi, le stesse autorità forestali
incoraggiavano il taglio illegale nel Río Plátano: 8.000 metri cubi di legname, per oltre un milioni di dollari dello Stato finiti nelle mani della mafia del legno. Il legname viene portato via falsificando documenti e marchi apposti sul legname, infiltrando le cooperative locali, o costringendole le ad assicurare copertura alle operazioni. Il caso è documentato nel rapporto di Global Witness IIllegal Logging in the Rio Pla-
tano Biosphere. A farce in three acts (Taglio illegale nella biosfera del Rio Platano: un farsa in tre atti), che descrive nel dettaglio le massicce operazioni di taglio illegale, organizzato dalle stesse autorità, ai danni delle comunità locali e del prezioso bioma forestale. Global Witness ha organizzato il monitoraggio del sistema forestale in Honduras tra il 2005 e il 2006, e ha poi continuato a investigare sul taglio illegale nel paese.
una centrale termoelettrica a ciclo combinato a gas, ma solo nel caso in cui venga usato minerale ad alta concentrazione (high grade), disponibile in quantità molto limitate, in caso contrario la percentuale aumenta notevolmente. In Italia è disponibile un rapporto di Greenpeace che sottolinea l'antieconomicità del nucleare in assenza di incentivi economici statali: lo dimostra, nel caso degli Stati Uniti, l'assenza di investimenti privati nel settore. Sulla sostenibilità nel lungo periodo, va ricordato poi che l'uranio estraibile sarebbe attorno ai 3,5 milioni di tonnellate, sufficienti per circa 50 anni calcolando gli attuali consumi. E’ chiaro come un aumento della produzione porterebbe ad una riduzione della durata di questa risorsa.
PIÙ LUCE DAL SOLE?
Sempre minore la superficie richiesta dal fotovoltaico Fonte: Il Sole24Ore
IL MOGANO RUBATO DELL'HONDURAS. BANDITO IN BRASILE, IL TAGLIO DEL MOGANO SI INTENSIFICA NEGLI ALTRI PAESI DELL'AMERICA LATINA. Fonte: Osservatorio sulle Foreste Primarie
Di fronte allo spettro dell'aumento delle emissioni di gas serra cresce la schiera dei sostenitori del nucleare come tecnologia a zeroemissioni, sicura, economica ed in grado di soddisfare ampiamente i nostri consumi. I dubbi sull'opportunità di investire nel nucleare però sono molti: possiamo dire che un reattore non emette CO2, ma è certamente fuorviante non considerare i costi energetici di estrazione, raffinazione e arricchimento dell'uranio, di costruzione e manutenzione dell'impianto, di smantellamento dello stesso e di trasporto e riprocessamento delle scorie. Secondo un rapporto presentato dai Verdi al Parlamento europeo, le emissioni di anidride carbonica per questi processi è pari a circa un terzo di quello emesso da
Mentre l'Europa riscopre il nucleare cresce gradualmente il ricorso all'energia solare. Alla fine dell'anno scorso infatti ha superato la barriera dei 10mila MW di capacità installata su scala mondiale, e l'Agenzia internazionale per l'Energia (lEA) stima arriverà a coprire nel 2030 il 9% di tutta l'elettricità prodotta. Inoltre, l'altrettanto graduale miglioramento delle tecnologie sta cancellando uno dei principa-
li ostacoli all'installazione. La superficie richiesta è in via di costante riduzione e l'area richiesta dalle nuove centrali è ormai simile a quella di un impianto a combustibili fossili o nucleari. La maggior taglia degli impianti riduce poi il divario nei costi di produzione, tanto che l'European Photovoltaic Industry Association stima che entro il 2015 tutta l'Europa meridionale potrà produrre energia a costi competitivi con le altre fonti.
BOTTIGLIE IN PET DELL’ACQUA MINERALE SOTTO OSSERVAZIONE Uno studio dell'Universita' di Francoforte sul Meno rivela ch l'acqua minerale nelle bottiglie di plastica spesso contiene ormoni Fonte: Aduc, Secondo uno studio dell'Universita' di Francoforte sul Meno, l'acqua minerale che si compra nelle bottiglie di plastica spesso contiene ormoni. Lo scorso 12 febbraio due biologi hanno individuato, in 12 campioni su 20, delle sostanze chimiche simili agli ormoni umani, in particolare a quelli femminili, gli estrogeni, e che almeno una parte deriva dalle bottiglie di Pet (polietilene tereftalato). "Abbiamo confrontato l'acqua minerale nelle bottiglie di vetro con quella nelle bottiglie di plastica, ed e' risultato che il tasso di estrogeni era quasi doppio nell'acqua contenuta nel Pet", ha spiegato Martin Wagner. La causa potrebbe essere il rilascio degli additivi della plastica, come gli ammorbidenti delle bottiglie di pet. Ancora non e' stato possibile stabilire se la contaminazione rappresenti un rischio per la salute. "All'inizio del nostro lavoro non ci aspettavamo una ontaminazione tanto massiccia di estrogeni in un prodotto alimentare soggetto a controlli severi" - ha precisato Wagner
- "invece, abbiamo dovuto constatare che dal lato ormonale l'acqua minerale ha una qualita' paragonabile a quella di un impianto di depurazione". Non si sa ancora precisamente quali siano le sostanze responsabili del carico ormonale nell'acqua minerale, ma l'equipe di Francoforte sta procedendo alla loro identificazione. Se pensiamo che si tratta di un tipo di contenitore massicciamente diffuso per vari liquidi, e che ormoni oltre quanto gia' assimiliamo quotidianamente non sono il massimo per la nostra salute, la preoccupazione di non avere a che fare con un problema di una gravita' inaudita e' quantomeno giustificata. Per questo chiediamo al ministero di Maurizio Sacconi (Lavoro, Salute e Politiche Sociali) se e' informato di quanto ci giunge dall'Universita' di Francoforte, se simili indagini sono state fatte o sono in corso presso i laboratori del nostro Paese e se, nel caso, intende avviarle o fare tesoro di quelle tedesche. Una interrogazione in merito verra' presentata dalla senatrice Donatella Poretti.
Sport&Sport Due Ferrari, una Cantarini, 34 italiani Per la Pubblicità su
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A Pasqua 1 di Stoner o 46 di Rossi?
O
Eugrigna
ggi è un pezzo ricco di numeri, ma al contrario di quanto scritto come qui a fianco, non tutti validi per giocare al Lotto. Due Ferrari, una fin troppo semplice è la ferrarona di Mourinho ferma in garage, visto che a Udine il medesimo si è recato con il macropullman nerazzurro, ed è tornato con il golletto omaggio di uno del Frul. L’ovetto di Pasqua è piccolo ma pesa tre punti, che con gli altri sei fanno nove oltre la soglia Juventus, 14 sul Milan, delle altre sempre più lontane non m’interesso molto, e qui è come dire ago e filo pronti a cucire lo scudetto sulle maglie dalla parte del cuore interista. Non rifuggo dalla frase fatta “ solo l’Inter lo può perdere “. * * * L’altra è Vanessa, la farfalla di Genivolta per i quotidiani locali, anche se è bresciana di Orzinuovi. Il Sole 24 Ore, “ammiraglia” della Confindustria stampata, l’ha eletta atleta dell’anno,
Joisè Mourinho
Federico Macheda
Germana Cantarini, h.1,70 X 60 kg. circa, quindi tutto regolare. Non rubo il mestiere allo specialista che gli dedica ampio servizio nel suo spazio, e non anelo come altri allo scoop che non è uno scoop. Quello che scrivo lo sanno anche in Katanga: 5 mondiali, 3 europei, 6 italiani, parlo di titoli. Nell’ultimo confronto ha battuto le cinesi. Altro che l’Uomo dal Braccio d’Oro. Vincerebbe anche se inventassero una specialità dove
Vanessa Ferrari
Gennaro Gattuso
e tra le nostre belle campionesse è certamente la più carina e la più minuta poco più di h.1,50 X 45 kg di muscoletti artistici. Già campionessa mondiale a 14 anni, oggi ne ha 19, si è presa la medaglia d’argento agli europei di Assago nella libera, benché con un tendine ancora in disordine, alla faccia dei professoroni della FIG, accusati dal suo allenatore di non aver fatto il loro dovere solo per menefreghismo. Riferisco senza impegno.
lei deve giocare a fiuto o a orecchio, e questo sarebbe uno scoop da sei colonne: “Germana vince con un cappuccio nero in testa “. Indispensabile non bendarle le mani. * * * Federico Macheda, E’ romano con cognome vagamente portoghese, è cresciuto tra i rampolli della Lazio, che gli dava pane e cipolla. Si è accorto di lui Sir Fergusson, CT del Manchester, proprio quello che ha sfottuto Mou in Champions.Qui non si
parla di calcio ma di intuizioni e di fiducia. Su nove colonne: “Macheda la Meraviglia “, vabbè, è il solito Daily Mail. Ma su altre nove, a piena pagina “Macheda subito Eroe” è il commento del The Times, il più tradizionale quotidiano del mondo, sempre parco nelle lodi soprattutto verso gli italiani. La storia è breve e Lotito tirchio. Il CT inglese offre, Lotito tentenna per alzare la posta, il papà decide per il figlio minorenne: vada a Londra. Il fisco bussa alla porta della presidenza laziale, il capo molla le coordinate bancarie. Federico si allena per qualche mese a 80mila, contratto per 3 anni, e a parte un posto di lavoro per il babbo. Lo spartito è scritto: 8 gol in 13 partite nella giovanile, 10 su 16 nelle riserve, Fergusson lo caccia dentro in prima squadra per la prima volta e per il primo gol che frega il Liverpool. Adesso è Kiko anche per un rompi come Rooney. Non ho notizie circa le giovanette e le sorelle maggiori, ma… Gattuso era al Rangers Glasgow ( guardie forestali scozzesi, nda) nel ’97, ed è stato il primo di una serie di campioncini lunga 34 nomi. Petrucci, Trotta, Di Carmine, Luppoli, Borini, Sala, altri che non hanno ancora 15 anni e non nomino. Qualcuno torna a casa diventato grande e famoso, come Camilleri al Cosenza, Zamblera e Soriano alla Samp in sostituzione di Cassano rientrato dalla Spagna e in partenza per Torino ( ? ) in bianco nero Conclusione. Vedo con gli altri come si gioca oggi in Inghilterra e altrove. Mi chiedo cosa farà l’Italia nel prossimo mondiale, Sud Africa giugno 2010. Basterà il solito stellone?
il calcio
In Coda ai Tormenti… Eugenio Grignani
… 0-1 al Piccolo San Siro
N
umeri da giocare al lotto. 1,16,21. Spiego: 1 è il golletto, 16 il giorno di San Benedetto, 21 i giorni di ritardo della rondine di San Benedetto che segue l’esempio del Cremo/ Milano e giunge in ritardo di 21 giorni. Volendo si può anche variare
con il 7il minuto del gol e con il 2 del 2° tempo. I tecnici del Lotto la chiamano cinquina, le uniche ruote che conosco bene sono quelle della mia MG con i cerchioni a raggi: ne hanno sempre uno fuori fase. Tutti questi numeri non servono per imitare la moglie del noto (ahi lui) professore, o l’appassionato delle formazioni in campo, elastiche e mutevoli come l’umore di una morosa di sfroso ai tempi che furono, e della sua vibrante passione per i voti, probabile vendetta per studi non completati fino ad oggi. Grazie all’aeroplanino dell’avv. impiego più tempo per raggiungere il Catullo che da là Il Dalle Palme. Una rapida ispezione alle 11 e scarto la tribuna stampa a favore di uno spazio quasi a bordo campo, perciò mi mancherà il pocketcoffee di Ivano Sbrosi. Nessun colore in vista, il solito cannocchiale Canon marino a tracolla, la radiolina all’orecchio a seguire la serie A. Detto le mie impressioni al registratore con aria seriosa e col dito faccio no a domande di due curiosi. Qualcuno mi ha rimproverato di essere avaro di nomi nei miei rendiconti. Rispondo che chi mi legge al venerdì ha gia avuto modo di consultare articoli farciti di nomi e io preferisco evitare segnalazioni per qualcuno tipo vorrei ma non posso. Svanito il pericolo (Pitti a 3’, la fortuna ha avuto la sua parte) la partita ha trotterellato fino all’ammonizione di Viali inutilmente burbero, poi è proseguita peggio. L’arbitro Manera tenta di frenare uno scontro votato al dio Fallo, ma tutto sommato dirige senza infamia e senza lode: ammonisce per tempo, e perdona qualche cosa per non incattivire gli animi già troppo accesi, i nostri a nuotare fuor dal fango degli off, gli altri cer-
Classifica lega pro 1 • divisione A •
Pro Patria Cesena Reggiana Ravenna Spal Verona Novara Pergocrema Padova Lumezzane Cremonese Portogruaro Monza Legnano Lecco Pro Sesto Sambenedettese Venezia (-4)
49 49 46 45 44 40 39 38 38 37 36 36 32 29 28 28 25 20
cando di non essere inghiottiti dall’incombente disastro. Totale falli circa 70, un numero in difetto. Qui azzardo che se la Cremo avesse incontrato altri Manera in passato, forse oggi sarebbe più su in classifica, di quanto non so. Punto e a capo. Il vantaggio procurato da Coda, che qualche nesci ha voluto descrivere come voluto, ha il merito che gli deriva da un gesto atletico di valore assistito da buona fortuna. Scelgo nel mucchio due brevi commenti, uno dal valore pratico di Bersellini ex allenatore di livello: “Senza fortuna è difficile vincere coppe, scudetti o promozioni”. Il secondo, filosofico, di Leonardo da Vinci nell’italiano dell’epoca “ Afferra la fortuna per lo davanti che di rietro è calva “. Venturato ha costruito il successo prima del gol quando a Paoloni, Colucci e Cremonesi aggiunge Argilli. Forse l’allenatore lo voleva risparmiare di più in vista dell’incontro di sabato, ma la salinòn verso il centro gli premeva in petto. Il gol ha rasserenato un tantino l’orizzonte della Cremo. Idealmente dedicarlo al cavaliere Arvedi certo gli è stato di sollievo: benché lontano dal 24 giugno o dal compleanno, siamo sotto Pasqua. Su sabato neanche una parola. Piccoli grandi auguri a tutti.
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Sport
Venerdì 10 Aprile 2009
Pallacanestro: Vanoli al rash finale
E' lecito puntare al 2° posto
P
di Giovanni Zagni
alasport gremito domenica scorsa per vedere da vicino Vanoli - Edimes Pavia. Una gara attesissima e ricca di fascino tra due squadre partite con proponimenti diversi, ma ora a confronto per un posto importante nella graduatoria finale Opposti gli stati d'animo negli spiogliatoi del pre-gara, con gli ospiti esaltati dagli ultimissimi verdetti positivi ed i cremonesi di Triboldi alle preClassifica legadue Cimberio Varese Prima Veroli Vanoli Soresina Fastweb Casale M. Basket Rimini Crabs Basket Livorno B. Sardegna Sassari Harem Scafati Edimes Pavia Fileni Jesi Enel Brindisi Carmatic Pistoia Umana Venezia Trenkwalder R. Emilia Aget Imola Pallacanestro Roseto
38 34 32 30 28 28 28 28 26 26 24 24 24 24 20 18
se con qualche grosso problema interno (Calabria estromesso in settimana)., due sconfitte pesanti da smaltire e qualche acciacco di troppo. Partita tecnicamente non da "vetrina di Natale" ma quante ansie, quanti mattoncini buttati al vento, che disperazione ora sull'uno, ora sull'altro fronte per gli svarioni offensivi e le amnesie difensive. Coach De Raffaele a provarle tatticamente tutte e Cioppi, pronto, alle contromisure, con protagonisti anche un po' inaspettati (Filloy su tutti) e "Gigio" Gigena, rispolverato dalla panchina e rimesso a nuovo in una settimana. Parzialmente protagonisti in negativo anche gli arbitri, troppo fiscali con i falli a carico di Lollis, troppo permissivi sui contatti voluti dalle due difese. Ma alla fine, con merito, diremmo, l'ha spuntata Soresina che di questa vittoria aveva gran bisogno per riprendere coraggio e "lucidare il blasone". Giovedì sera (mente il Piccolo è in stampa n.d.r.) s'è giocato con l'Imola, squadra che sgomita sul fondo, ma non per questo meno problematica di altre (quindici giorni fa ha umiliato la capolista Varese), tra-
scinata dal solto mini-pivot Bunn, re di tutte le classifiche (581 punti realizzati sinora e miglior marcatore per minuto giocato), occhio comunque al Canavesi da Gallarate, che ha il vizietto di metterla nei momenti topici. Se la Vanoli sarà la squadra guerriera che abbiamo visto con Pavia o quella precedente alla sconfitta con Veroli, i problemi per far punti dovrebbero essere ridotti al minimo. Altrimenti si lascerà altra occasione importante per guardare dall'alto,o quasi, tutti gli avversari nelle griglia play-off. Dopo quest'ultimo appun-
tamento, mancheranno due turni alla fine, con la gara interna con Varese e la terribile trasferta di Casale Monferrato. Ottenesse 6 punti la Vanoli, potrebbero non bastare per finire al secondo posto, ma sarebbe una prova di forza con pesanti ripercussioni psicologiche sugli spareggi della post-season. A Soresina e non solo, credono nella possibilità di fare il gran salto e perciò hanno ingaggiato Aguiar, ala, che porterà fisicità e grinta ulteriore sotto i tabelloni. Chissà che per gli avversari non sia il colpo del K.O.
Per i grigiorossi ripartenza dai playout Classifica serie a/dil.
Ha chiuso con una sconfitta più che onorevole la stagione regolare, la JuVi di Patron Bonetti in quel di Treviglio. Secondo previsione i bergamaschi, com'è giusto sia, non han regalato nulla e si sono tenuto stretto quel secondo posto
Andrea Sozzi e Antonio De Fazio agli Europei
Ariel Filloy
juvi: Finito il campionato si riprende il 16 aprile
Andrea Conti in elevazione
judo/kata
Van Sistem Forlì Intertrasporti Treviglio Finance Vigevano Assigeco Casalpusterl. Paffoni Omegna Siram Fidenza L.Maggiore-Castelletto Basket Lumezzane Gira Ozzano Tirreno Power Vado JuVi Witor's Jesolosandonà RB Montecatini Russo Cagliari
38 38 36 36 30 28 28 26 26 22 20 18 14 4
che vale per la griglia play-off. Gli uomini di Furlani son stati all'altezza dei padroni di casa e del resto poco o nulla avrebbe spostato il vincere perchè ormai i playout erano aggiudicati ed anche l'avversario era designato: lo Jesolosandonà.
Paradossalmente potremmo dire che il campionato juvino comincia adesso con il primo spareggio con i veneti al meglio delle tre gare su cinque, col vantaggio comunque di giocarsi l'eventuare gara cinque, tra le mura amiche. Un verdetto il campionato l'ha già emesso ed è quello della retrocessione del Cagliari. Per la vetta invece saranno 8 le squadre a provarci con Forlì, Treviglio, Vigevano e Casalpusterlengo con qualche speranza in più delle altre, di centrare l'obiettivo. Ora ci si ferma. Si riprenderà il 16 aprile e che sia una buona Pasqua per tutti. Non saranno molti i giorni di vacanza perchè ora non è più pensabile si possa sbagliare. La JuVi deve stare nella categoria che ha dimostrato ampiamente di meritare, nonostante le molte vicissitudini fisiche e tecniche che ne hanno accompagnato il cammino. GZ
Andrea Sozzi eAntonio De Fazio in Uchi-mata
di Cesare Castellani Grande soddisfazione in casa Kodokan: Andrea Sozzi e Antonio De Fazio sono stati convocati per i Campionati d’Europa di Kata a Bucarest nel prossimo mese di maggio. La loro performance nel “Nage-no- kata“ agli “italiani” di Castiglion Fiorentino è stata così convincente per i dirigenti federali da meritare la chance europea. E così con Ilaria Sozzi e Marta Frittoli, già qualificate di diritto per l’argento alla Coppa del Mondo di Parigi 2008, saranno quattro i judoka del Kodokan chiamati dall’Italia per difendere i valori del “kata” italiano
in Romania. Mentre per Ilaria e Marta quello di Bucarest è il loro quarto campionato europeo consecutivo, Andrea e Antonio sono al loro secondo appuntamento continentale, dopo Malta 2008. E il sodalizio cremonese di via Corte, fondato da Giorgio Sozzi nel lontano 1971, si conferma anche per il 2009 la prima società d’Italia nel “kata” sportivo, quello che si rifà al cosiddetto judo tradizionale. E, adesso, sotto con la rifinitura della preparazione per la quale si è guardato al Giappone opzionando un tecnico della massima esperienza in fatto di gare di kata.
Pasqua al Kodokan. Una quarantina di piccoli judoka partecipanti ai corsi hanno partecipato alla cerimonia di rottura dell'uovo pasquale fatta da tre di loro con le spade tradizionali giapponesi. Poi, una sorpresa per tutti.
ciclismo: Lunedì di Pasqua sulle due ruote con il 21° GP Polisportivi Sestesi
A Sesto Cremonese ci si gioca la maglia di campione provinciale juniores
Loris Paoli vincitore in volata nel 2008
Parte finalmente la stagione agonistica del ciclismo cremonese con la prima gara dell’anno, il 21° Gran Premio Sportivi Sestesi che da ormai una decina di anni costituisce l’esordio delle due ruote sul nostro territorio. La competizione, che porta anche la denominazione di “Memorial Mario Mauri-Tullio Lazzari” si terrà il Lunedì di Pasqua con partenza alle ore 14,00 da Sesto Cremonese sul tradizionale circuito da percorrere otto volte che da Sesto porta sulla Castelleonese per rientrare a Casanova del Morbasco e quindi ripresentarsi ancora a Sesto per un totale di 100 Km. Un traguardo, quello di Sesto, che ha visto primeggiare spesso corridori che sono poi giunti al professionismo a testimonianza di una gara che spesso il vento e le condizioni
atmosferiche rendono molto più dura di quanto la planimetria del percorso possa far pensare. Pierluigi Fiorini, tenacemente coadiuvato da un bel gruppo di sportivi sestesi, s’appresta ad organizzare questa nuova edizione con il supporto tecnico del CCC Arvedi e spera di offrire come di consueto al numeroso pubblico che sempre affolla il percorso, un grande avvenimento sportivo. Così è stato per le precedenti edizioni poiché poche sono le gare che possono vantare una così piena affluenza di appassionati sul circuito e, in contemporanea, un ricco montepremi all’altezza dell’evento. Tutto ciò fa da incentivo ad una sicuramente nutrita partecipazione di corridori che si presentano per interpretare al meglio la ga
ra e puntare possibilmente ad una brillante vittoria. Lo scorso anno vinse Loris Paoli della Liquigas con una poderosa volata dopo che il gruppo aveva raggiunto proprio all’ultimo chilometro, cinque indomiti fuggitivi. Al momento non si conosce ancora l’elenco dei partecipanti che verrà completato solo nella giornata odierna con le ultime iscrizioni, ma il numero dei partecipanti dovrebbe, secondo le previsioni, superare quello dello scorso anno, quando al via si presentarono in 112. Grande attenzione alla gara soprattutto da parte dei corridori appartenenti alle società cremonesi in quanto sarà in palio la maglia di campione provinciale della categoria juniores. CC
Sport
Venerdì 10 Aprile 2009
pallavolo: Ultima di campionato per la Magic Pack
Con cariparma prove di playoff
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di Cesare Castellani
agic Pack, ultimo atto. Per quanto concerne la regular season, naturalmente, perché il diritto a disputare i play off, per la terza stagione consecutiva, è ormai matematicamente acquisito e quindi si scende in campo, da una parte e dall'altra (la Cariparma), con l'intento principale di provare la condizione e di saggiare anche l'avversario che potrebbe anche immediatamente ipresentarsi nel corso dei playoff. Prova generale di post season, quindi, il match di sabato pomeriggio (ore 18) tra la Magic Pack e la Cariparma. Rivalità accesa, quasi da derby, tra le due squadre anche a causa dei numerosi ex che saranno in campo a contenersi l'ultima vittoria che il campionato può offrire.
Classifica Rebecchi Piacenza Carnaghi Villa Cortese Cariparma Parma Brunelli Nocera Umbra Europea 92 Milano Volta Mantovana Magic Pack Volley S. Vito Sea Urbino Acqua&Sapone Aprilia Pallavolo Donoratico MGM Roma Infotel Forlì Acc Volley Benevento
Nardini Boscoscuro e Fanzini in ricezione sottorete
Nella Magic Pack c'è una una Nadia Shopova che nella sua prima stagione a Parma non ha avuto fortuna, ma che proprio a Cremona è stata valorizzata e ha mostrato mo-
Nardini in schiacciata
menti di grande eccellenza nonostante qualche piccolo infortunio che l'ha comunque frenata costringendola spesso a minutaggi troppo brevi. Nadia ha offerto un contributo notevole alla squadra e contro le ex compagne di squadra potrebbe esplodere in modo concreto, ora che i problemi fisici sembrano definitivamente alle spalle. Nella formazione ducale, ove a coprire il ruolo di General Manager c'è il cremonese Patrizio Ginelli, ex Pallavolo Ostiano, e a reggere le sorti dal punto di vista tecnico Stefano Micoli, giostrano invece Cibele Lucindo e Giulia Cosci, due ragazze che sicuramente il pubblico cremonese non ha dimenticato per i loro trascorsi in gialloblu, soprattutto la brasiliana che è stata senza dubbio una delle migliori straniere viste giocare a Cremona. Reduce dalla sconfitta, abbastanza prevedibile di Vinzaghello contro Villa Cortese, la Magic Pack si presenta al pubblico cremonese con le credenziali in regola per ren-
63 54 50 50 47 39 37 36 34 31 25 24 22 13
dere dura la vita alla cariparma che pure arriva a Cremona forte del suo terzo posto in classifica che cercherà di difendere ad agni costo dall'assalto di Nocera Umbra che la appaia in graduatoria e he avrà nell'ultima giornata il vantaggio di giocare in casa contro la non irresistibile Volta Mantovana il cui quinto posto in griglia potrebbe eancora esser messo in discussione da un eventuale successo della Magic Pack. Interessi che si incrociano, dunque, e volontà ferma di prevalere per affrontare i playoff nelle migliori condizioni di griglia possibili. La Magic, per non voler trascurare alcunché nella preparazione, ha giocato mercoledì sera a Verona contro il Gaiga di Serie B1 affinando gli schemi e valutando al meglio le possibilità tecniche cui ricorrere contro la formazione emiliana. E’ finita in parità tra le due compagini e con qualche preoccupazione per il ginocchio di Caterina Fanzini che comunque dovrebbe essere regolarmente in campo contro la foprmazione parmense. Rientrati quasi tutti o problemi fisici che affliggevano alcune ragazze (Boscoscuro e Shopova soprattutto) Simoncelli dovrebbe avere a disposizione la sua truppa al completo.
pugilato: Completamnte rinnovata la palestra dell’ABC
Verso la definizione il match Marchetti - Saiani Finalmente agibile al completo la palestra dell’Accademia Boxe Cremona in Via Postumia. Terminati i lavori di ristrutturazione operati dall’Amministrzione Comunale, infatti, si è reso necessario anche il rinnovo di tutte le attrezzature he è stato ultimato dalla società nei giorni scorsi. Nuovo il ring, infatti, e tutti gli altri attrezzi che ora rendono completamente nuova ed agibile la struttura. Pugili e amatori, comunque, hanno fatto ritorno in palestra già da un paio di settimane e soprattutto i primi, dopo un periodo di preparazione quasi esclusivamente atletica, stanno preparando i primi impegni fissati per la fine del mese di aprile e per i primi giorni di maggio. Al palo il solo Lodovico Orsini fermato da guai fisici e che probabilmente dovrà rimandare all’estate il rientro agonistico, ma che punta soprattutto ai prossimi campionati col dente avvelenato per la sconfitta assegnatagli dagli arbitri lo scorso dicembre in un match contro il manto-
vano Jamel Haddaji che si era invece nettamente aggiudicato. E’ in pena attività, invece, la palestra di Cicognara ove si allena anche Marchetti in vista del suo prossimo incontro di maggio a Brescia con Saiani. C’è ancora qualche dubbio sulla effettuazione del confronto in quanto sembra che il pugile piacentino stia cercando di far alzare il proprio compenso, ma c’è molta fiducia nel clan di?marchetti perché l’accordo vada in porto. Nel frattempo, Saiani ha combattuto in Germania, a Dusseldorf, ove è stato dichiarato sconfitto in otto riprese contro Artur Hein, considerato la grande speranza tedesca dei mediomassimi, imbattuto negli otto incontri finora disputati e già classificato al quarto posto nelle graduatorie tedesche. Verdetto unanime per il tedesco, ma Saiani non è apparso mai in difficoltà e, in fin dei conti, sembra abbia disputato un buon match senza mai correre rischi di fronte ad un picchiatore che, sino a quel momento, aveva
Marchetti sul ring contro Lovaglio
sempre vinto prima del limite i suoi incontri. Tornando ai dilettanti, una sconfitta di stretto margine ha subito Massimo Avosani a Bari nella semifinale del torneo nazionale davanti al campano Donato Cosenza che si è così confermato titolare della maglia azzurra che il pugile casalasco gli aveva soffiato in occasione della trasferta in Germania del mese scorso.
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ginnastica: Europei
Ferrari: un argento voluto che salva la ginnastica italiana
Vanessa Ferrari al 2° posto sul podio agli Europei di Milano
Vanessa Ferrari continua ad essere la regina della ginnastica italiana, a dispetto di tutto e di tutti. A dispetto dei suoi guai fisici che sembrano moltiplicarsi ad ogni stagione e della considerazione di cui gode in una federazione che, in pratica l’aveva quasi scaricata ritenendola probabilmente irrecuperabile e che l’aveva penalizzata nella preparazione ai campionati europei privandola anche del suo allenatore di sempre, il bresciano?casella, invitato a farsi da parte. Dopo le prime prove dei campionati europei, che l’avevano vista cedere al dolore e alle avversarie e portare in pedana una preparazione forzatamente insufficiente per un impegno di questa portata, Vanessa, da campionessa qual’è, ha dato il suo colpo di coda nell’ultima occasione che le si è presentata conquistando una medaglia d’argento che è l’unica per gli azzurri in una edizione che si riteneva, invece, ricca di soddisfazioni anche al maschile. Così, mentre Igor Cassina ha fallito l'assalto al titolo europeo, Vanessa Ferrari, dimenticando per un attimo tutti i suoi guai, ha voluto scendere sulla pedana del corpo libero, l'unica specialità che le aveva riservato la soddisfazione di potersi qualificare per la finale, ed ha conquistato una incredibile medaglia d'argento con un esercizio perfetto anche se dal suo programma si è vista costretta ad eliminare un paio di esercizi troppo pericolosi per il suo tendine di Achille. Vanessa Ferrari vince la medaglia europea numero 49 della storia della Federginnastica, l'11° argento. Il secondo posto al corpo libero, come a Volos nel 2006, ci restituisce il fenomeno di un tempo. Sono nove, in totale, i podi continentali della ginnastica azzurra. All'infuori di Vanessa, che nel 2008 ad Amsterdam bissò con un oro di
specialità il titolo nel Generale, soltanto Maria Teresa Gargano era riuscita a conquistare un bronzo, nel 2004. Nonostante i problemi fisici, dunque, la Ferrari si conferma una delle migliori interpreti in questo apparato. “La Tweddle era irraggiungibile ma dopo il mio esercizio ero sicura di vincere una medaglia. Sinceramente, prima di partire per Milano, non pensavo che avrei potuto far così bene al corpo libero. Stamani mi sentivo ok, al punto che ho chiesto a Casella di provare lo Tsukahara avvitato sulla prima diagonale, ma lui mi ha convinto che avremmo potuto vincere anche senza rischiare. Siamo sulla strada giusta. Dedico l’argento al Gruppo Sportivo dell’Esercito Italiano. Una signora nell’ascensore dell’albergo mi aveva detto: dopo il male viene sempre il bene! Aveva ragione, spero di incontrarla ancora per ringraziarla”. Sulla pedana del corpo libero soltanto Franco Menichelli, tra gli uomini, è riuscito, con 4 piazzamenti (3 ori e 1 argento) a far meglio di super Vany, per ora ferma a 3. “Sono contento per il successo di Vanessa – ha dichiarato il Presidente della Federazione Ginnastica d’Italia, il prof. Riccardo Agabio - Spero che questa medaglia possa aiutarla a sbloccarsi e a superare il periodo nero post-olimpico. I suoi successi sono anche i nostri, della Federazione, dell’Italia intera. La Ferrari è un patrimonio della ginnastica azzurra e la FGI continuerà, come abbiamo fatto finora, a fare tutto il possibile affinché rimanga a questi livelli. E’ il fiore all’occhiello del Team Italia, l’abbiamo protetta fino all’ultimo per consentirle di recuperare completamente, l’ho personalmente persuasa a continuare quando aveva intenzione di mollare ed ora sono felice di vederla sorridente, di nuovo al posto che le compete.”
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Sport
Venerdì 10 Aprile 2009
La nazionale azzurra conquista il titolo iridato superando in finale la Cina per 2-1
Per Germana Cantarini quinto sigillo mondiale
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di Massimo Malfatto
iracolo? Impresa? No, solamente una splendida settimana da incorniciare per Germana Cantarini e per le sue compagne che a Bevagna (PG) annichiliscono le avversarie e conquistano il prestigioso titolo mondiale a squadre. La favola della boccista cremonese è una realtà che dura da tanti anni e che è continuata anche in terra umbra dove la Germana ha incantato, stupito ed ha confermato il suo immenso valore, conquistando il suo quinto titolo mondiale e scrivendo un’altra importante pagina nella storia del nostro boccismo. Apertura del sipario dei mondiali tutto in discesa per la Cantarini e socie che si “sbarazzano” della Francia, Turchia, S.Marino e Perù con netti 3-0 : eloquenti i punti fatti (180) e quelli subiti (solamente 38!). Le prime difficoltà per le azzurre nei quarti dove superano la Svizzera per 2-1: sconfitta la terna entra in scena la Cantarini che vince il suo incontro d’individuale per 15-7. Senza storia il match di semifinale dove l’Italia “strapazza” l’Argentina ed in finale trova la pericolosa Cina. Germana e compagne perdono l’incontro di terna (9-15), ma la cremonese si vendica infliggendo una dura lezione alla cinese (15-1) nella specialità individuale e la coppia Capelli-Luccarini conclude il capolavoro. Tante le congratulazioni per la Cantarini, tra le prime quelle di Giovanni Piccioni, presidente del comitato FIB e vice-presidente della canottieri Bissolati, società di appartenenza della Germana:” Ho espresso alla neo-campionessa mondiale i più calorosi
la scheda:
Germana Cantarini
Età : 45 anni Grande amore : Paolo La formazione dell'Italia campionessa del mondo capitanata dalla Cantarini con Capelli, Guzzetti e Luccarini
complimenti per il risultato sportivo conquistato, un risultato di enorme importanza, non così scontato come qualcuno poteva pensare. La principale caratteristica della Cantarini e quella di saper tirar fuori la grinta quando la situazione si fa critica ed è quello che ha dimostrato anche stavolta nella finale, dopo che la terna azzurra aveva perso il suo incontro. Questa sua capacità si è palesata più volte, non solo in campo sportivo, ma anche nelle occasioni in cui le vicende della vita l’hanno messa alla prova. Germana è da tutti considerata una fredda calcolatrice e sicu-
ramente questa è una caratteristica che manifesta e che la rende vincente sui campi di gioco, ma l’ho vista emozionarsi fino alle lacrime quando qualcuno o qualcosa ha toccato le corde giuste della sua sensibilità. Vorrei anche sottolineare come nelle occasioni che si sono presentate Germana abbia saputo dare il suo generoso apporto anche per cause umanitarie. Nella mia veste di Presidente agirò affinché in tutte le occasioni in cui sarà possibile Germana possa essere presente a testimoniare le sue grandi capacità sportive e a tenere alto il vessillo del nostro Comitato”.
italiani per società
La Bissolati “B” sconfitta a Verbania esce a testa alta
Zero vittorie, un 0-2 finale senza appelli per la canottieri Bissolati che comporta l’eliminazione nel campionato italiano per società categoria B dove comunque i rivieraschi ne escono a testa alta. Sulle corsie del bocciodromo di Possaccio i campioni d’Italia si sono trovati di fronte un brutto cliente chiamato “Casa del Popolo Suna”, che già nel match di andata al comunale (perso 1-2) aveva fatto vedere alcune buone individualità ed una discreta personalità. Non ha giocato la miglior partita la formazione del c.t. Borghi,con un motore un pò tossicchiante ed ha pagato anche qualche giocata abbastanza sfortunata. Tra gli avversari una citazione particolare per il giovane Colombo che ha salvato i compagni in difficoltà con al-
La formazione della Canottieri Bissolati di Seconda Categoria
cune bocciate belle e decisive. Nella specialità individuale missione compiuta per Gianpietro Lanfredi che perde il primo set (1-8), ma vince (bene) il secondo per 8-3. Ricco di emozioni e di recriminazioni gli incontri di terna. Nel primo set i bissolatini Ce-
riati-Ronda-Scazza si portano avanti 5-0, ma non sfruttano l’occasione, si fanno rimontare e perdono inopinatamente per 5-8. Secondo set e fotocopia del primo con partenza fulminea dei rivieraschi (5-0), poi black-out con sostituzione (irrilevante) di Ceriati con Pedretti ed i locali s’aggiudicano
il set per 8-6. Inizia male la seconda fase per i cremonesi con i verbani che prendono in mano le redini dell’incontro. Maurizio Pedretti perde il set (2-8), mentre sull’altra corsia Scazza e Ronda (poi sostituito da Ceriati) vengono sconfitti dai locali per 3-8. I rivieraschi crollano e subiscono il gioco degli avversari che affondano i colpi: la coppia Ceriati-Scazza perde anche il secondo set (6-8) ed a questo punto era inutile proseguire il match di Pedretti. Sara quindi la bocciofila verbana ad andare in maggio (9-10) alla la finale del campionato, mentre per la canottieri Bissolati brucia parecchio questa sconfitta a pochi passi dal rettilineo finale, una vera beffa quando già si respirava aria toscana. M.M.
Professione: parrucchiera Segno zodiacale : Capricorno Autovettura : Opel Corsa Hobby : Cucinare Non accetto : egoismo e falsità Attore preferito : Richard Gere Animale preferito : Cane (la mia Minou) Cantante preferito : Povia Piatto preferito : Fiorentina Fiore : Orchidea Anno inizio attività boccistica : 1972 Titoli Mondiali : cinque Titoli Europei : tre Titoli Italiani : sei Totale vittorie : trecento (circa) Il miglior boccista : Formicone La miglior boccista : Luccarini
finali a soresina
Stasera, venerdì 10, si conclude il 5° Gran Premio Città di Soresina, gara regionale individuale a categorie separate (con due finali) organizzata dalla Tranquillo in collaborazione con la segreteria di Soresina ed il patrocinio del comune. Tra i big da segnalare i successi di Zovadelli, Pedrignani, Cremaschi, Caccialanza e Minerva. Le finali, sotto la direzione di Annibale Barbisotti, inizieranno alle ore 19 sulle corsie di Pizzighettone, Mirabello, comunale Cremona e Soresina dove si concluderà la gara. Sarà presente anche la neocampionessa del mondo Germana Cantarini che sarà salutata da sportivi e dirigenti della canottieri Bissolati.
Pasqua
Venerdì 10 Aprile 2009
La Pasqua cristiana: origini antichissime
Uova di cioccolato, agnello arrosto, grandi pranzi con i parenti... la Pasqua oggi è un pretesto per ritrovarsi, per vivere una giornata di incontro con parenti o amici. Ma non bisogna dimenticarne il significato più profondo: quello di una festività del calendario liturgico cristiano. Essa celebra la resurrezione di Gesù, che, secondo le Scritture, sarebbe avvenuta il terzo giorno successivo alla sua morte in croce. La Pasqua deriva, e per certi aspetti dipende, dalla Pasqua ebraica. Quest'ultima, chiamata Pesach, celebra essenzialmente la liberazione degli ebrei dall'Egitto grazie a Mosè. La Pasqua con il Cristianesimo ha modificato il suo si-
gnificato originario, venendo a connotare un passaggio, ovvero: passaggio da morte a vita per Gesù Cristo e passaggio a vita nuova per i cristiani (in particolare per quelli che, nella Veglia Pasquale, ricevono il battesimo). Perciò, la Pasqua cristiana è detta Pasqua di risurrezione, mentre quella ebraica è Pasqua di liberazione, dalla schiavitù d'Egitto. La festa della Pasqua cristiana viene fissata di anno in anno nella domenica successiva al primo plenilunio successivo all'Equinozio di Primavera (il 21 marzo). Questo sistema venne fissato definitivamente nel IV secolo. In precedenza invece esistevano diversi usi locali sulla data da
Per i cristiani, un momento di preghiera
seguire, tutti comunque legati al calcolo della Pasqua ebraica. In particolare alcune chiese dell'Asia seguivano la tradizione di celebrare la pasqua nello stesso giorno degli ebrei, senza tenere conto della domenica, Dunque, nella Chiesa cattolica, la data della Pasqua è compresa tra il 22 marzo ed il 25 aprile. Infatti, se proprio il 21 marzo è di luna piena, e questo giorno è sabato, sarà Pasqua il giorno dopo (22 marzo); se invece è domenica, il giorno di Pasqua sarà la domenica successiva (28 marzo). D'altro canto, se il plenilunio succede il 20 marzo, quello successivo si verificherà il 18 aprile, e se questo giorno fosse per caso una domenica occorrerebbe aspettare la domenica successiva, cioè il 25 aprile. La chiesa ortodossa segue il calendario giuliano e quindi la data della Pasqua può variare dal 4 aprile all'8 maggio. La Pasqua cristiana è preceduta da un periodo preparatorio di astinenza e digiuno della durata di quaranta giorni, chiamato Quaresima, che ha inizio il Mercoledì delle Ceneri. L'ultima settimana del tempo di quaresima è detta Settimana Santa, periodo ricco di celebrazioni e dedicato al silenzio ed alla contemplazione. Comincia con la Domenica delle Palme, che ricorda l'ingresso di Gesù in Gerusalem-
me, dove fu accolto trionfalmente dalla folla che agitava in segno di saluto delle foglie di palma. Per questo motivo nelle chiese cattoliche, durante questa domenica, vengono distribuiti ai fedeli dei rametti di olivo benedetto (segno della passione di Cristo). Gli ultimi giorni della Settimana Santa segnano la fine del tempo di Quaresima e l'inizio del Triduo Pasquale. Durante il Giovedì Santo, di mattina, nella Chiesa Cattedrale, si celebra la Messa Crismale, durante la quale il Vescovo consacra gli Olii Santi (Crisma, Olio dei Catecumeni ed Olio degli Infermi), i quali serviranno durante tutto il corso dell'anno rispettivamente per celebrare le Cresime e i Battesimi, ordinare i sacerdoti e celebrare il sacramento dell'Unzione degli Infermi. L'Ora Nona del Giovedì Santo conclude il tempo di Quaresima, e dà inizio al Tri-
duo Pasquale, con la “Messa in coena domini”: questa è il memoriale dell'Ultima Cena consumata da Gesù nella sua vita terrena. Durante questa celebrazione si svolge la tradizionale lavanda dei piedi e vengono 'legate' le campane (le campane non possono suonare dal Gloria della messa del giovedì sera al Gloria della Veglia di Pasqua). In questo giorno è inoltre tradizione, non certificata dalla dottrina, compiere il cosiddetto giro "delle sette chiese" o "sepolcri", andando ad adorare i sepolcri allestiti in sette chiese vicine. Il Venerdì Santo non si celebra l'Eucarestia: la liturgia è incentrata sulla narrazione degli ultimi giorni della vita terrena di Gesù secondo il Vangelo di Giovanni e sull'adorazione della Croce, da alcuni anni in questo giorno si celebra in modo solenne la Via Crucis. Il Sabato Santo, unico giorno dell'anno in cui non si am-
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ministra la Comunione salvo come viatico, è incentrato sull'attesa della solenne Veglia di Pasqua che si celebra fra il tramonto del sabato e l'alba del «Nuovo giorno”. Inoltre il Sabato Santo è l'unico giorno dell'anno senza alcuna liturgia, ed è perciò detto "aliturgico". Non soltanto non può essere somministrata la Comunione, ma non si celebra nemmeno la Messa, e di solito nelle chiese i tabernacoli sono spalancati, e privi del Santissimo, che viene conservato in sacrestia. Gli altari sono spogli, senza fiori e paramenti, e un senso di lutto pervade tutta l'area del tempio. La Veglia pasquale si compone di quattro fasi: la benedizione del fuoco, la celebrazione della Parola, con sette letture tratte dall'Antico Testamento che narrano la storia della salvezza, i battesimi ed il rinnovo delle promesse battesimali.
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Venerdì 10 Aprile 2009
Alle celebrazioni Pasquali sono indissolubilmente legate alcune tradizioni culinarie. La tradizione del pranzo pasquale, e dei cibi caratteristici che lo contraddistinguono, risale spesso ad antichi rituali o a simboliche rappresentazioni religiose. L'agnello, per esempio, rappresenta per i cristiani il corpo innocente di Gesù crocifisso. Sulla tavola pasquale si ritrovano cibi caratteristici della tradizione agreste: le spighe del grano tramutate in pane (esso ha un
Pasqua
Pranzo pasquale: una tradizione dalle radici molto antiche
La tradizione vuole che la mattina del giorno di Pasqua si mangi la pizza salata. Essa ha la forma di un panettone
Tradizioni
Pasqua è anche l'inizio della bella stagione
Caratteristici sono l'agnello, la colomba dolce, le uova e la pizza salata
significato votivo); le erbe, quasi sempre in forma di torte rustiche (la più celebre la torta pasqualina, che proviene da Genova); le uova, che hanno origini diverse, a metà tra il sacro e il profano.
dall'impasto salato, arricchito da pecorino fresco a cubetti, pecorino stagionato grattugiato, uova e olio di oliva. La pizza si accompagna, solitamente, al salame di Norcia ed alle uova sode.
Tra i dolci, sicuramente i più classici sono la colomba pasquale, la pastiera napoletana e la pizza dolce. Si racconta che alla metà del sesto secolo Alboino, re dei Longobardi, durante l'assedio della città di Pavia, ricevette un pane lievitato dalla forma di colomba. La colomba era un segno di pace; da allora, questo dolce fatto di semplici ingredienti come uova, farina e lievito, fu arricchito con burro, zucchero e canditi ed entrò nella tradizione pasquale. Sulla classica pastiera si racconta, invece, che le mogli di alcuni pescatori lasciassero ceste con ricotta, frutta candita, grano, uova e fiori d'arancio sulla spiaggia, affinché il mare riportasse a casa i mariti. Al mattino, le donne trovarono i pescatori
e videro che le onde avevano mischiato gli ingredienti e creato la torta pastiera. Gli ingredienti di questo dolce conservano una forte valenza simbolica. La ricotta, addolcita dallo zucchero, trasfigura le offerte votive di latte e miele, tipiche delle prime cerimonie cristiane. Il grano è augurio di ricchezza e fecondità. Le uova simboleggiano la vita nascente. L'acqua di fiori d'arancio annuncia la primavera. La pizza dolce di Pasqua veniva tradizionalmente consumata al mattino della domenica. Poiché, infatti, impiegava due giorni di lievitazione, se ne faceva l'impasto il venerdì santo, si lavorava nuovamente il giorno seguente per poi cuocerla la sera e farla trovare pronta la mattina.
E' nella ritualità popolare che, spesso, va ricercato il significato profondo di alcune scelte gastronomiche. Una particolarità della Pasqua italiana risiede proprio nella sua cucina. Nonostante tutte le regioni si preparino ai festeggiamenti con piatti tipici, è facile ritrovare nei diversi menù regionali alcuni elementi tradizionali, ricorrenti al di là delle specificità locali: le uova, le verdure primaverili, l'agnello. Ed ancora, le uova di cioccolato e i dolci a forma di colomba. La tradizione delle uova è legata al coincidere della Pasqua con l'inizio della primavera, stagione anticamente celebrata con riti per la fecondità ed il rinnovamento della natura. L'uovo simboleggia, infatti, la vita che si rinnova. Le verdure primaverili riecheggiano l'antica offerta sacrale delle primizie
dei campi. Sin dall'antichità, l'agnello era una vittima sacrificale da offrire alle divinità per ingraziarsele e, nella religione cattolica, esso simboleggia il sacrificio di Gesù. Nel Medioevo, quando erano numerosi i giorni in cui la dottrina cattolica vietava di mangiare le carni rosse, sono state riscoperte attribuzioni positive della carne d'agnello, che è diventata simbolo di purezza e, dunque, un piatto tradizionale delle feste religiose più importanti. Le uova di cioccolato sembra siano state inventate a Torino nel 1800, come simbolo dell'usanza che consisteva nel regalarsi a Pasqua uova di gallina, per esprimere il senso di liberazione dal digiuno quaresimale. Questo digiuno, infatti, vietava tutti i prodotti di origine animale, uova e latte compresi.
Pasqua
Venerdì 10 Aprile 2009
Usi e costumi: come si festeggia la Pasqua nel mondo
In ogni parte del mondo, la Pasqua può assumere diverse angolazioni e significati. In Italia, come in molti Paesi cattolici, negli ultimi giorni prima della domenica di Pasqua si svolgono diversi riti che rievocano la Passione di Cristo. In questa occasione, hanno luogo molte cerimonie
La Pasqua Cristiana celebrata in Spagna
folcloristiche in cui vengono rappresentati alcuni episodi della Passione, si benedicono le case, si consuma l'agnello pasquale, e si distribuiscono i tipici simboli pasquali: uova e dolci a forma di colomba. Una particolarità della Pasqua italiana risiede anche nella sua cucina. Tutte le regioni italiane si preparano, infatti, ai festeggiamenti con piatti tipici. Nel Regno Unito, una delle cerimonie più vive è quella del Giovedì Santo, giorno dedicato all'attività caritativa e si svolge secondo un rituale tradizionale. Un'usanza curiosa è quella di far rotolare le uova colorate su di un prato o lungo una strada, fino a quando tutti i gusci non siano stati spezzati; questo avviene a Preston, dove le uova rotolano su un pen-
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dio erboso. Un'altra tradizione divertente è quella di contendersi le uova e le torte con battaglie, combattute principalmente da ragazzi. In Francia campane della chiesa restano silenziose dal venerdì fino a Pasqua, un segno di dolore per il Cristo crocifisso. Ai bambini francesi, per giustificare il silenzio, si dice che le campane sono volate via a Roma. La mattina di Pasqua i bambini corrono veloci all'esterno per guardare le campane che volano nuovamente verso casa. Intanto che i piccoli sono occupati a guardare il cielo per scoprire se riescono a vedere le campane, i genitori nascondono le uova di cioccolato, affinché i bambini le trovino più tardi. In Germania la domenica di
Pasqua è il giorno in cui i bambini vanno alla ricerca delle uova, precedentemente nascoste dai genitori in giardino o in casa. Per i bambini il simbolo della Pasqua è rappresentato da un coniglietto chiamato "Osterhase". Altra tradizione tipicamente tedesca sono i fuochi di Pasqua, la cui usanza vive ancora specialmente nella Germania settentrionale. I fuochi devono essere accesi con mezzi naturali, cioè con la silice o strofinando due pezzi di legno, o con una grossa lente. In Spagna la tradizione pasquale a Barcellona è sentita soprattutto durante la domenica delle Palme. Una volta i rami di palma venivano tagliati, le foglie intrecciate e conservate lontano dalla luce, quindi veniva mantenuto il loro originale colore bianco con lo zolfo, l'oscurità e l'umidità. Oggi le palme vengono decorate con un rosario di zucchero e dolci. E', poi, usanza appendere alle porte e alle finestre palme e "palmons" per proteggere la casa da streghe e spiriti maligni. In Portogallo la Pasqua è vissuta con intensità, rinnovando rituali il cui vero significato è l’unione. Della famiglia, degli amici, della comunità. In Russia, a Pasqua, tutti gli occhi sono puntati sulla cittadina di Sagorsk, dove risiede il Patriarca di Mosca e di tutta la Russia. Il rito pasquale inco-
mincia a mezzanotte di sabato con una processione attorno alla cattedrale. La mattina del giorno di Pasqua la famiglia Russa si reca sulla tomba di un parente e lì consuma un picnic. Alla sera si fa un banchetto con diversi tipi di carne, pesce e funghi, dove non manca il "Pabcha", un piatto sostanzioso a base di quark e il panettone pasquale chiamato "Kulitch" accompagnato dalla ricotta dolce. In Russia le uova sode vengono colorate di rosso, simbolo di nuova vita ottenuta mediante il sacrificio di Cristo. In Grecia nella notte di Pasqua vengono suonate le campane. I fedeli si recano in chiesa, che è tenuta al buio, ed accendono la candela che recano con sè e che poi porteranno a casa, per celebrare la il Dio Risorto che porta la luce. Dopo giorni di rigoroso digiuno, si pranza con la "soupa mayeritsa" accompagnata da riso alla greca, con le uova colorate di rosso, con il pane pasquale e la tipica "Maghiritsa", una zuppa fatta con le interiore dell'agnello. In Olanda, durante la Pasqua, i genitori nascondono in giardino le uova per il divertimento dei bambini che devono cercarle. La maggior parte della gente appende una corona decorata alla porta di casa. Si pitturano le uova che poi vengono appese ad un albero nel giardino. Una delle specilità culinarie di questo periodo
Ogni paese ha le proprie tradizioni incentrate su questa festività
Pasqua ortodossa. L'antica cerimonia del 'fuoco sacro', raccolto dai patriarchi greco-ortodosso e armeno
è il "Paasbrod", un buonissimo pane dolce pieno di uvetta. In Svezia durante il giorno delle Palme vengono benedetti i gattici (rami del pioppo bianco con le gemme che assomigliano alla coda di gatto), mentre nei giorni che precedono la Pasqua, i bimbi si travestono da streghe e vanno in giro per la città. Queste usanze risalgono al medioevo,
quando si aveva il terrore delle streghe. Durante il pranzo pasquale si mangiano uova sode con il guscio colorato. In Israele la Pasqua coincide con la festa ebraica del "Pesah". La Pasqua ebraica è una festività che dura otto giorni (sette nella sola Israele) e che ricorda l'Esodo e la liberazione del popolo israelita dall'Egitto.
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Cucina
Venerdì 10 Aprile 2009
Gastronomia italiana
Jan Davidsz de Heem Splendid quiet life with gold cup and fruits particolare
Le ricette gustose alla portata di tutti
Il menù della settimana
Antipasto: Torta di patate Ingredienti: • 400 g di farina • 1 kg patate • 6 uova • 1 cucchiaio di olio extravergine
• 30 g di burro • 140 g di formaggio grana padano grattugiato • sale
difficoltà media Tempo 30 minuti Per 4 persone preparazione • Sulla spianatoia disporre la farina, aggiungere 4 uova e lavorare l'impasto fino ad ottenerlo liscio e sodo. Coprire con pellicola alimentare e lasciarlo riposare. • Lessare le patate in acqua bollente salata, poi sbucciarle, passarle nello schiacciapatate e unirele 2 uova, 30 g. di burro, il formaggio grattugiato e poco sale. • Riprendere la pasta, fare una sfoglia sottile con il mattarello e tagliare due dischi grandi poco più del fondo della teglia. Imburrare la teglia e foderarla con un disco di sfoglia, adagiarvi sopra l'impasto di patate, ricoprire con l'altro disco di pasta e ripiegare i bordi saldandoli insieme. • Forare la superficie della torta con uno stuzzicadenti e pennellare sopra un velo di olio. • Mettere in forno già caldo a 180° e far cuocere per 30 minuti fino a che la torta diventa dorata. Servirla calda.
Primo piatto: Fusilli con zucca Secondo piatto: Scaloppina al prezzemolo e salmone affumicato
Ingredienti: • 800 g di zucca gialla • 20 g di burro • 200 g di salmone affumicato • 300 g di pasta di smola di grano duro • scorza di limone
secco: • rhum: • scorza grattugiata di limone: • 400 g di mele • 150 g di pane francese raffermo
Ingredienti: • Un po’ di brodo • 80 g di burro • Una manciata di prezzemolo • vino bianco secco
• succo di limone: • farina bianca: • 600 g di fesa di vitello • sale
preparazione • Lavare e tritare finemente il prezzemolo. • Battere le fettine di vitello e infarinarle. Soffriggere in una padella un pezzetto di burro (circa 40 gr.) quindi disporvi la carne, salarla e cuo-
cerla. • Toglierla poi dal recipiente e sistemarla sul piatto di portata, tenendola in caldo. • Versare nella padella un poco di vino bianco, mescolare bene, fare evaporare leggermente e unire prima mezzobicchiere di brodo, il succo di limone e il prezzemolo tritato. • Mescolare, lasciare sul fuoco ancora qualche minuto, quindi versare il sughetto sopra la carne e servire caldo.
difficoltà media Tempo 15 minuti - Per 4 persone preparazione • Sciogliere il burro in una padella e soffriggere l'aglio tagliato in due parti insieme al rosmarino, quindi aggiungere la zucca tagliata a dadini di circa 2 cm di lato, la scorza di limone e la radice di zenzero, mezzo bicchere di acqua e 4 cucchiai di succo di limone, salare pochis-
Dolce: Charlotte alla milanese Ingredienti: • 30 g di burro • 50 g di pinoli • 50 g di uva sultanina • 150 g di zucchero • vino bianco
• 4 cucchiai di succo di limone • 1 cucchiaio di rosmarino tritato • 1 spicchio d’aglio • radice di zenzero ( circa 2 cm) • zenzero • sale e pepe
Difficoltà facile Tempo 10 minuti – Per 4 persone
preparazione • Ammorbidire in acqua tiepida l’uvetta. Tagliare le mele a spicchi non troppo sottili, metterli in una casseruola, unire 130 g. di zucchero, un poco di scorza di limone grattugiata, mezzo bicchiere di vino bianco e coprire d’acqua. • Fare cuocere le mele poi scolarle e distendere le fettine sopra un tovagliolo. • Mescolare il burro
simo, portare ad ebollizione e cuocere per 5-10 minuti coperto, finché la zucca non è cotta. • Nel frattempo lessare la pasta in abbondante acqua salata e tagliare a pezzetti il salmone affumicato. • Quando la zucca
è pronta, spegnere, rimuovere l'aglio, lo zenzero e la scorza di limone e aggiungere il salmone, mescolare molto bene, coprire e far riposare per almeno 4 minuti. • Scolare la pasta e condirla con il sugo, regolare di pepe e servire in tavola.
difficoltà media Tempo 70 minuti - Per 4 persone con il rimanente zucchero e con questp preparato ungere uno stampo da charlotte (rotondo, senza buco centrale), e foderarlo con sottili fette di pane; riempire il vuoto al centro con le mele, intervallandole con l’uvetta che nel frattempo è stata scolata e asciugata aggiungere i pinoli; spruzzare sopra un poco di rhum e coprire le mele con altre fette di pane,
spalmando su questo il poco burro avanzato. • Mettere il recipiente scoperto in forno caldo (170°) lasciandovelo per 30 minuti e altrettanto tempo con lo stampo coperto con carta di alluminio. • A cottura ultimata capovolgerlo su un piatto di portata piano, irrorare generosamente il dolce di rhum, dargli fuoco e servire la charlotte alla fiamma.
La Bottiglia
Castello del Terriccio 2005
Ottimo vino da vitigni: Syrah 50%, PetitVerdot 25% e 25% altre rosse invecchiato per 18 mesi in barriques di rovere. Il colore è molto profondo: porpora con riflessi violacei. Il naso è piacevole, intenso, con un sentore di legno . aromi di spezie come il pepe nero, frutti a bacca nera come la mora, note leggere di cacao amaro, un leggero sentore balsamico e profumi di macchia mediterranea. In bocca è fresco, con tannini setosi.il finale e la persistenza sono molto lunghi. E’ un vino da apprezzare sempre con scaraffamento. Un rosso con grandi potenzialità e uno straordinario carattere esplosivo..La fattoria del Terriccio che si trova nel Comune di Castellina Marittima (Pisa) produce anche gli ottimi e famosi il Lupicaia ed il Tassinaia