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PICCOLO
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Anno X • n° 27 • VENERDI’ 3 LUGLIO 2009
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DOPO LA TRAGEDIA DI VIAREGGIO
MA I NOSTRI TRENI SONO SICURI?
La risposta dei sindacati è «no». Sotto accusa il materiale rotabile vecchio, la manutenzione scadente, la mancanza di personale e risorse. Nel 2005, un convoglio deragliò proprio vicino a Cavatigozzi. Fu sfiorato il disastro. Quattro anni dopo, possiamo pensare di viaggiare tranquilli?
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Politica
Salini e Perri: chi nelle loro giunte? ▲
Riconoscimento mondiale
Cronaca
Premio ad Arvedi per la ricerca e l'innovazione
Caso bustarelle: altri imprenditori entrati nel mirino
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sidente di Confagricoltura Vecchione che ha rilevato come il provvedimento interesserà solo il 10% delle aziende del settore agricolo, costituite in massima parte da aziende familiari a cui chiede che il provvedimento venga esteso, accompagnando inoltre tale richiesta ad una proposta di emendamento che riguardi il prolungamento dei mutui agrari. La norma sulla accelerazione dei pagamenti degli enti pubblici alle imprese tenta di sanare uno scandalo prettamente italiano che vede il nostro paese in testa alla classifica dei ritardatari con 135 giorni medi per l’arrivo dei pagamenti, contro i 71 della Francia, i 48 del Regno Unito ed i 40 della Germania, con un danno stimato per le imprese di 10 miliardi l’anno. Pesano notevolmente sul calcolo dei ritardi medi dei pagamenti i debiti della Sanità, debiti ripagati con ritardi che spesso si aggirano fra i 2 ed i 4 anni, soprattutto nel Lazio e nelle regioni del sud Italia. Tornando al decreto Tremonti Ter nel suo insieme non risulta affrontato il problema dei lavoratori momentaneamente in cassa integrazione ma che presto si troveranno a dover subire le pesanti ristrutturazioni di personale che molte aziende hanno sino ad ora solo dilazionato e che richiederanno un intervento sicuramente più incisivo da parte del governo perché non cresca il numero drammatico degli 8 milioni di poveri che vivono nel nostro paese. Enrico Tupone tuponee@aliceposta.it
12.600 persone soffrono la fame
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l Tremonti Ter appare come uno dei Decreti Legge più leggeri rispetto a quelli emanati in passato ma comunque molto dettagliato nei suoi 26 Articoli che vanno dalla detassazione degli utili reinvestiti alla stretta sui capitali nei paradisi fiscali, dalle norme sulle commissioni bancarie all’accelerazione dei pagamenti della pubblica amministrazione alle imprese. Il decreto inoltre vara numerose norme anti-crisi, mirate soprattutto ad agevolare le imprese, stabilendo riduzioni per il costo del gas, lo sblocco degli investimenti per le reti elettriche e l’avvio di una serie di opere per le aree terremotate. Le valutazioni di tale decreto non possono che essere in larga misura positive e di tale tono sono stati i commenti della presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia. Molte voci si sono però levate per lamentare la limitazione circa l’applicazione della norma sulla detassazione degli utili reinvestiti agli acquisti di nuovi macchinari, tralasciando la possibilità di detassare gli investimenti per il miglioramento degli impianti esistenti, così come voci critiche si sono levate dal presidente dell’Anfia, Eugenio Razelli, che ha sottolineato come l’esclusione dei mezzi di trasporto dalla norma di detassazione degli utili penalizzi pesantemente un settore come quello dei veicoli industriali che ha registrato una flessione del 31% nei primi 5 mesi del 2009. Analoghi i commenti del pre-
Cremona e provincia
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Tremonti, ecco che cosa ti sei dimenticato
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VOGLIA DI SALDI - Dal 4 luglio, e per 60 giorni, è caccia all'occasione. I commercianti sperano in buoni affari - A pagina 8
Cronaca
Venerdì 3 Luglio 2009
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Le cause vanno dalla scarsità di reddito, alla perdita del lavoro, ai problemi di salute, alle dipendenze
Sono 12.600 i cremonesi che soffrono la fame
Questo il quadro che emerge dal rapporto Ores 2008. In Lombardia i poveri sono il 3,2% della popolazione
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di Laura Bosio
ono 12.600 i cremonesi che soffrono la fame tanto da dover richiedere assistenza agli enti del privato sociale. Questo il quadro che emerge dal Rapporto 2008 di Ores (Osservatorio regionale sull´esclusione sociale) presentato nei giorni scorsi, nel corso del convegno «Povertà in Lombardia: nuovi bisogni e nuove risposte». Insomma, sotto il Torrazzo e in provincia la situazione è critica, non meno che in diverse altre realtà lombarde (Cremona si colloca al quinto poto, dopo Milano, Brescia, Bregamo e Varese). Le schiere degli indigenti si allungano e le istituzioni si trovano oggi a fare i conti con una realtà davvero difficile. Dando uno sguardo alla realtà regionale, i poveri alimentari sono 140mila (esattamente 139.912). Si tratta di nuclei costretti a contrarre al massimo la
il caso
spesa per farla rientrare nei 140 euro al mese a disposizione contro una media di 500 euro. Cresce anche il numero complessivo dei poveri, passati dai 315 mila del 2007 a 340mila stimati a fine 2008 con una media di 8.500 persone che vengono
assistite in media ogni giorno dalle strutture del privato sociale. Di questi 200mila sono stranieri, il 60% dei quali donne. In particolare, il numero degli assistiti in Lombardia dagli enti del privato sociale sono sono così distribuiti per provincia (in senso decrescente): Milano 202.817,
Stalking, altri due casi sotto il Torrazzo
Brescia 24.543, Bergamo 19.328, Varese 17.791, Cremona 12.600, Como 9.529, Pavia 9.486, Mantova 5.056, Lecco 4.891, Lodi 4. 190, Sondrio 4.006. Le cause del bisogno sono, oltre alla scarsità di reddito, la perdita o mancanza di lavoro (24,2%), i motivi di salute (16,7%), le dipendenze (9,8%). Secondo il rapporto Ores la povertà in Lombardia riguarda il 3,2% della popolazione, contro una media nazionale del 4,2%. Emerge inoltre che in maggio la cassa integrazione ha fatto registrare un rallentamento rispetto ai mesi precedenti e anche le informazioni sulla fiducia dei lombardi sono più rassicuranti. Intanto la povertà degli anziani appare in crescita, come ha sottolineato nei giorni scorsi il leader provinciale della Uil, Mino Grossi. «Tra le persone anziane, la povertà è più diffusa che nella media della popolazione. E’ infatti povero più di 1 anziano su 7, il 14,3%. Più del 50% dei pensionati italiani, inoltre, a fine 2007 aveva pensioni inferiori a 1000 euro e il 22% di questi, addirittura, sotto i 500 euro. Il 5% non è in grado di acquistare i generi alimentari, cioè non ha avuto soldi per mangiare» aveva spiegato il sindacalista.
Si parla ancora di stalking a Cremona, con due altre denunce, da parte della polizia, nei confronti di un uomo di 36 anni di Cremona e di una donna di 40 anni di origini campane residente in provincia di Cremona, entrambi accusati di aver tormentato i rispettivi "ex". Ora i due devono rispondere di atti persecutori in base all'articolo 612 bis del codice penale. «Quello dello stalking» ha detto il dirigente della squadra Mobile Sergio Lo Presti, «è un fenomeno in espansione. Bene ha fatto il legislatore a prevedere sanzioni afflittive. Nei casi seguiti dai nostri agenti è capitato spesso di vedere situazioni di una certa gravità, con le vittime che ricevono un centinaio al giorno di telefonate o sms, minacce o appostamenti sui luoghi di lavoro. Si tratta prevalentemente di episodi che nascono da relazioni finite male nelle quali una delle due parti non vuole rendersi conto che la storia non può più andare avanti». Gli agenti della seconda sezione della squadra Mobile, specializzata nei reati contro la persona e contro i
minori, lavorano quasi esclusivamente su episodi di questo genere. «Nel corso di poco tempo abbiamo assistito a veri e propri atti persecutori nei confronti di uomini e donne» ha proseguito Lo Presti, «situazioni che molto spesso, purtroppo, coinvolgono anche i figli. In certi casi il questore Antonio Bufano, su proposta della Divisione Anticrimine, ha emesso provvedimenti di ammonimento nei confronti di alcuni soggetti quando ancora si era all'inizio della storia, proprio per cercare di non arrivare alle estreme conseguenze e prevenire comportamenti ossessivi. Abbiamo anche avuto casi di svariate denunce presentate dalla parte lesa e di certificati medici in seguito agli episodi di violenza subiti, con situazioni, anche molto gravi, che si trascinano da mesi, se non da anni». «Spesso e volentieri» ha concluso il dirigente della Mobile, «le vittime arrivano alla denuncia quando proprio non ne possono più, probabilmente per timore di ritorsioni». Sara Pizzorni
l'inchiesta
Cronaca
La sicurezza corre lungo i nostri binari?
Dopo l'incidente di Viareggio, le polemiche. E qualcuno ricorda l'incidente di Cavatigozzi
Dopo la tragedia di Viareggio, è tempo per le domande e per le riflessioni, specialmente per chi viaggia quoti-
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dianamente in treno. Quanto sono sicure le nostre linee ferroviarie e i convogli che le percorrono? Il treno incrimi-
nato, tra l'altro, era stato inviato nel vicino paese di Bozzolo, quattro mesi fa, perché ne venisse effettuata la ma-
rendere il treno: un'abitudine, per molti. Milioni di persone ci salgono ogni giorno. Ma troppo spesso questi treni diventano macchine di morte. Quanto sono sicuri i convogli che viaggiano sul nostro territorio, portando avanti e indietro migliaia di persone ogni giorno?
Sindacati denunciano molti problemi su tutta la linea
Ancora in circolazione le vecchie e antiquate automotrici diesel L'intervento dei Vigili del Fuoco in un'abitazione
Non lo sono. La risposta, laconica e quasi unanime, proviene dal mondo sindacale, ma anche da quello dei pendolari, che ogni giorno affrontano la giornata rischiando in prima persona per raggiungere scuole e aziende. Ma a rischiare sono anche le ignare persone che
nutenzione. Allora che cosa non ha funzionato? Se lo chiedono tutti. Intanto la paura viaggia sui binari.
vivono vicino alle stazioni. Viareggio è una lezione per tutti, se ancora esiste qualcuno in grado di imparare dagli errori. Tristezza, rabbia, sgomento: questo si respira nell'aria attorno alla stazione della cittadina toscana, ora, insieme all'odore della morte che
alleggia sulle macerie ancora calde. E questo disastro, nella mente di molti cremonesi, riporta indietro i ricordi a pochi anni fa. Era il 2005, un autunno come tanti. Quel 6 novembre, sotto gli occhi attoniti di molti spettatori, un identico incidente interessò i
binari cremonesi in prossimità di Cavatigozzi. Un treno merci deragliò rovinosamente, con il ribaltamento di tre cisterne da 110 mila litri di Gpl, lasciando tutti per giorni con il fiato sospeso: sarebbe bastato un niente per scatenare una tragedia simile a quella toscana di questi giorni. Forse allora pochi se ne resero conto, ma osservando le immagini di Viareggio, ora molti cremonesi stanno aprendo gli occhi su quanto furono fortunati, quel giorno. Entrambi gli incidenti richiamano l'attenzione al problema della sicurezza del sistema ferroviario italiano. I sindacati accusano il governo per le sforbiciate al personale e alla manutenzione, per far quadrare i bilanci.
Tutti però concordano che nel capitolo infrastrutturale entrano in gioco le Ferrovie dello Stato. Tra i problemi segnalati dalle organizzazioni sindacali, emerge che nel 2009 la rete Gsm copre solo metà dei nostri binari: l’Adriatica, la Tirrenica, la Torino-Venezia, la Milano-Reggio Calabria, la Ancona-Roma e la Bari-Napoli. E ciò significa
che spesso non si possono fare le chiamate d'emergenza in caso di pericolo. Poi c’è il problema drammatico delle gallerie. Tutte, tranne quelle dell’Alta velocità, sono fuori norma: prive di camminamenti, vie di fuga, illuminazione. In pratica, trappole mortali. Ma le situazioni di rischio non finiscono qui: in molte zone italiane circolano ancora le automotrici diesel
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Sindacati divisi sulle responsabilità Sotto accusa il materiale rotabile vecchio, i pochi controlli, la scarsità di personale e delle risorse
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prive dei moderni apparati di sicurezza. Sulla Pavia-Cremona, come anche sulla Aulla-Lucca o sulla TrevisoBelluno, la tecnologia a bordo non esiste. Non parliamo poi del materiale rotabile che risulta scadente, vecchio e privo della necessaria manutenzione. C'è inoltre il problema della carenza di personale (sul nostro territorio, secondo i sindacati, i dipendenti sono il 20% in meno di quanti sarebbero necessarii), che peggiora ulteriormente la capacità di manutenzione dell'azienda.
e organizzazioni sindacali cremonesi sono concordi nel puntare il dito contro la scarsa manutenzione e l'età del materiale rotabile e dei convogli che circolano sul nostro territorio. Ma se c'è chi accusa le Ferrovie dello Stato, c'è anche chi le difende, accusando l'Europa, come già ha affermato anche Mauro Moretti, amministratore delegato del gruppo Fs. «Oggi ci troviamo a denunciare la scarsa manutenzione del materiale rotabile, ma anche la linea aerea» dichiara Guglielmo Reali, responsabile delle ferrovie per la Uil. «Per risparmiare hanno mandato in pensione anticipata diverse persone, senza assumere nuova forza lavoro. In questo modo le cose vengono fatte male. L'asse rottosi a Viareggio dipende proprio da un'errata manutenzione dei mezzi, che già sono pochi anche a livello numerico». Secondo il sindacalista, la trascuratezza corre senza freno lungo i binari italiani, e anche cremonesi. «Basta pensare alle nostre linee: sono vetuste, e non vengono controllate regolarmente» continua Reali. «Il materiale è ormai logoro, e quello di età più "giovane" ha 20 anni. Con questi presupposti, non si può certo pretendere né qualità né sicurezza. Le linee ferroviarie sono questi tutte a rischio». Reali punta il dito anche contro la privatizzazione, a cui ascrive la responsabilità
«Sicurezza tra le priorità» «Non è pensabile che possano accadere simili episodi»
Matteo Casoni, coordinatore del comitato Pendolari in orario
«Il tema della sicurezza è stato più volte anche da noi richiamato. Freni che non funzionano a dovere, locomotori che vanno in fiamme, passaggi a livello che non si chiudono, porte dei vagoni che restano aperte, sono all’ordine del giorno per chi, come noi, prende il treno tutti i giorni. Alzare eccessivamente i toni in questo momento non ci sembra rispettoso nei confronti di quanti, incolpevolmente, sono stati direttamente interessati
da questi avvenimenti. Speriamo solo che questo tremendo “gioco” di scaricabarile a cui stiamo assistendo non porti nuovamente ad un nulla di fatto. La sicurezza deve essere al primo posto nella scala dei valori. Il trasporto Regionale e quello Merci deve ricevere le medesime attenzioni ed i medesimi contributi dell’Alta Velocità. Non è pensabile che al giorno d’oggi, ancora, possano succedere episodi simili. Nel 2005 solo il fato ha graziato Cremona, quando un episodio simile si è verificato nella stazione di Cavatigozzi. Giornalmente vagoni uguali transitano sulla nostra linea». Matteo Casoni
Antonino Crinò, segretario Trasporti Cgil
del calo qualitativo delle nostre ferrovie. «Queste negligenze, alla fine, portano al sacrificio di vite innocenti». conclude. Dello stesso parere è Antonino Crinò, segretario del comparto trasporti per la Cgil, secondo cui «La situazione attuale deriva dal fatto che negli ultimi anni, a livello istituzionale, non si sono
Guglielmo Reali, responsabile ferrovie per la Uil
orientate le scelte sul trasporto ferroviario. Oggi i finanziamenti per i trasporti pubblici sono ridotti all'osso. Questo non significa
«I guasti noi li viviamo ogni giorno» A rincarare la dose delle proteste arriva anche il comitato dei pendolari «Viaggiare con dignità» che esprime la sua solidarietà alle vittime di Viareggio. «Purtroppo quello che è successo è l'apice di quanto ogni giorno vediamo sui nostri treni» dichiara Massimiliano Donelli, coordinatore del comitato. «La manutenzione dei treni e dei binari è ridotta ai minimi termini, e questo comporta non solo disagi, ma a volte anche disgrazie. Nel nostro piccolo abbiamo a che fare ogni giorno con piccoli guasti e problemi sulla linea: dalla carrozza che non si apre perché gli sportelli sono rotti, ai riscaldamenti non funzionanti, al materiale rotto, a guasti sulla linea che provocano ritardi. E fortunatamente in questi casi si tratta di piccoli problemi. I guai seri arrivano quando ci troviamo di fronte ad accadimenti come quelli di Viareggio. E in questi casi ci si rende davvero conto di quanto scarse siano le condizioni del trasporto ferroviario».
creare una visione allarmistica o negativa della situazione. Però quando accadono incidenti come quello di Viareggio, è importante capire quali siano le cause, e rimuoverle, perché eventi del genere non si verifichino più». I sindacati individuano dunque delle criticità, che affliggono il sistema ferroviario italiano e cremonese. «Innanzitutto la carenza di risorse economiche» sottolinea Crinò. «Se vengono a mancare queste, non è nep-
«La manutenzione è insufficiente: mancano le risorse» pure possibile acquistare nuovi treni e migliorare il sistema infrastrutturale. La sicurezza dipende anche da questo».
Il sindacato non rimane pepiuttosto che curare». Crinò rò con le mani in mano: anne è convinto. «La sicurezza che a livello locale, infatti, è sta a monte rispetto alla da tempo che la Cgil è in marcia del treno. Le rotaie campo sul tema della mahanno bisogno di una manutenzione delle linee che nutenzione che non c'è, e la corrono sul nostro territorio. massicciata lungo cui cor«Da tempo abbiamo aperto rono i treni spesso è ingomuna vertenza in proposito, bra di vegetazione, che non perché vengano innanzitutpermette una visibilità ottito rivisti gli organici: nel momale della segnaletica semento in cui manca il persomaforica». nale, non si può pretendere che i treni vengano riparati. Nelle officine cremonesi, di personale ne manca parecchio: secondo noi fino al 20% in meno di quanto sarebbe necessario. Inoltre noi puntiamo a una riorganizzazione delle linee ferroviarie locali con tecnologie più Nicola Garofalo, responsabile Fit Cisl avanzate ed efficienti. Non ha senso promettere Di altro avviso è invece Niai pendolari che verrà camcola Garofalo, responsabibiato un treno, quando poi le Fit Cisl. «La sicurezza è non può essere revisionato un problema dovuto alle imcome si deve sul nostro terprese ferroviarie che manritorio». dano via i treni, e la responMa il sindacalista entra sabilità è dell'Europa. Certo, ancora più nel merito delle il nostro materiale ferrovianostre linee, e specialmente rio è scadente, ma è anche di quella che collega Manmigliore di molti altri. Più tova con Milano. «Sulla Coche altro sarebbe necessadogno-Mantova vi sono due rio rinnovare il parco macproblemi decisivi: da una chine e locomotive». parte non si sono ancora Ma se la responsabilità è eliminati tutti i passaggi a lidell'Europa, l'Italia non ha vello, e questo rallenta il nessuna colpa? «Credo che transito dei treni. Accanto a ci sia un problema di comquesto c'è il discorso del petenze: si dovrebbero ribinario unico: quella linea è portare le cose come erano satura, e questo produce prima, ossia lasciare alle una maggiore usura sia ferrovie italiane l'onere di dell'infrastruttura ferroviaria controllare la sicurezza. E' che sulla linea elettrica». assurdo che siano gli imIl motto, come spesso in prenditori a certificare la questi casi, è «prevenire sicurezza dei propri mezzi».
«Nessuna colpa per le Ferrovie dello Stato» «L’incidente è stato causato dalla rottura di un asse del carro che poi è svitato, non di proprietà di Ferrovie dello Stato» ha dichiarato Mauro Moretti, ad del Gruppo Fs. «La rete italiana è la più sicura d’Europa. Non sono io a dirlo, ma le statistiche internazionali che ci piazzano prima di Francia e Germania, due dei più ricchi ed evoluti Paesi europei in campo ferroviario. Negli ultimi anni abbiamo avuto tassi d’incremento della qualità eccellenti, e non si devono confondere gli sforzi che abbiamo fatto per ripianare il bilancio, con gli investimenti in sicurezza. Per noi ferrovieri, la sicurezza viene al primo posto, è sacra». E Moretti attacca il sistema normativo europeo. «La prima cosa da fare è l’omogenizzazione delle normative, partendo proprio dall’emissione delle licenze e dei certificati di sicurezza. Oggi, in Europa, sulla sicurezza ferroviaria, c’è un mosaico di norme nazionali che hanno interpretato in vario modo le direttive Ue. Gli italiani devono abituarsi che liberalizzazione vuol dire anche privatizzazione, e quin-
Mauro Moretti, amministratore delegato del gruppo FS
di è normale avere una locomotiva di Trenitalia che traina un treno formato da vagoni di proprietà di diverse società americane, tedesche o polacche, che magari, a loro volta, hanno affittato i carri ad altri. Per questo proprio noi delle FS abbiamo spinto perché nascesse un’Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria. Ci siamo privati dei nostri 100 migliori tecnici per darli all’Agenzia Nazionale. Chi ci accusa poi di ridurre la sicurezza perché chiudiamo alcuni scali merci è un analfabeta in campo ferroviario e in
malafede, dato che gli scali merci che scegliamo di lasciare aperti sono i più moderni e fuori dai centri abitati. A tutto vantaggio della sicurezza, naturalmente. Oggi vi è l’esigenza di passare da un sistema a tempo a uno basato sui chilometri percorsi e il peso trasportato dai carri: di questa proposta mi sono fatto io stesso promotore. E sostengo anche che, in uno scenario di liberalizzazione, anche le flotte delle compagnie private dovranno riuscire a raggiungere gli standard di sicurezza delle Fs».
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Cronaca
Venerdì 3 Luglio 2009
Abbate: «La nuova coalizione di centrosinistra non è riuscita ad ampliare il consenso in nessuna direzione»
«Abbiamo perso, ma siamo pronti a ripartire» Il Partito Democratico analizza le cause della sconfitta: «Siamo stati percepiti come i conservatori»
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di Silvia Galli
empo di bilanci per il Partito democratico che, poche settimane dopo le elezioni, è già pronto a rimettersi in campo. «Ripartire è il nostro motto, ora» sottolinea il segretario cittadino Annamaria Abbate. «Nell'assemblea cittadina svoltasi nei giorni scorsi questa volontà è emersa da tutti. Vogliamo rilanciare un progetto che riteniamo tuttora valido: siamo convinti che sia quella la strada giusta». Nel corso dell'assemblea, si è fatto il punto sulla sconfitta, cercando di capire cosa è stato sbagliato. «Sicuramente, tra le nostre priorità, ci sarà quella di migliorare il rapporto con le persone. Non secondo, l'intento di fare un'opposizione seria e critica alla nuova amministrazione». Si parla dunque di ripartire. Ma come? «Ripartire è possibile solo se sapremo condurre un’analisi onesta della sconfitta, le cui cause sono numerose, più o meno remote, più o meno politicamente pesanti. Prima di addentrarci nelle cause locali che pur hanno pesato significativamente, è doveroso un riferimento al quadro nazionale, senza la cui cornice la nostra situazione cremonese sembrerebbe fluttuare nel nulla. Ad un anno dalla sconfitta alle politiche, il risultato di queste elezioni, europee e amministrative, ha purtroppo confermato il radicamento della destra e le evidenti difficoltà della nostra prospettiva democratica e progressista.
La nostra “storia”, i nostri valori, la nostra visione di società, non ci sono bastati per reggere l’urto del mutamento antropologico che l’egemonia culturale di questa destra ha saputo imporre. E’ saltato il nostro rapporto con interi pezzi di società; abbiamo perso la capacità di interpretare e rappresentare interi mondi; vecchi e nuovi bisogni ci hanno parlato con lingue che non siamo stati capaci di comprendere e perciò non li abbiamo ascoltati. Il centrosinistra, dunque, non è più percepito come
«Alcune scelte sono state percepite come imposizioni» Annamaria Abbate, segretario cittadino del Pd
capace di esprimere il buon governo, né a livello locale, né a livello nazionale. Quel che è certo è che il Pd, malgrado le tante profezie di un’imminente dissoluzione, ha retto e si dimostra un progetto vitale sebbene ancora tutto da strutturare. Per quanto riguarda il voto comunale, il risultato complessivo della coalizione che ha sostenuto Corada, 16.369 voti, si è dimostrato basato sulla colonna portante del Pd primo partito in città con il 31,8%, e un apporto alquanto scarso delle altre liste della coalizione». Dunque a cosa imputare la sconfitta? «Complessivamente le cause che hanno
determinato lo scivolamento a destra dell’elettorato, sono da far risalire alcune alla coalizione, altre alla responsabilità dell'amministrazione uscente e allo stesso candidato, altre ancora al nostro partito» ha detto la Abbate. «Saltato il quadro delle alleanze pregresse per separazione consensuale, la nuova coalizione, nata sulla centralità del programma di Corada, non è riuscita ad ampliare il consenso in nessuna direzione, e in particolare ha fallito sul fronte del civismo. Le esperienze civiche non hanno saputo coinvolgere a sufficienza la società civile al di fuori dei partiti e non hanno saputo parlare ai
mondi vitali a cui la proposta Corada si rivolgeva. Nonostante il buon governo, soprattutto in determinati settori (servizi sociali, politiche per l’infanzia e gli anziani, politiche abitative) alcune scelte dell’amministrazione uscente, particolarmente appariscenti e dall’impatto immediato alquanto disagevole per i cittadini, sono state percepite come pervicacemente imposte, avulse dai reali bisogni della città e non abbastanza condivise e partecipate. In un contesto evidente di malumore crescente, ha prevalso l’immagine di una giunta sorda e autoreferenziale, soprattutto in quelle fasce dell’elettorato dove
era stato smarrito ogni senso di appartenenza, nel dilagare di un individualismo opportunista che vede nelle istituzioni, anche locali, un risolutore dei propri personalissimi problemi a prescindere da quelli della comunità. Alla domanda insistente di cambiamento emergente in tutto l’elettorato, sia di destra che di sinistra, noi non abbiamo saputo dare né una chiara interpretazione né un’adeguata risposta. Derubricare questa domanda ad elemento escliusivamente umorale non ci ha aiutato. Bisogna essere capaci di uno sguardo sinottico dei fenomeni collettivi prepolitici per comprendere che purtroppo spesso non conta quello che fai, ma la percezione di quello che sei. E noi eravamo quelli al comando da troppo tempo per permetterci il lusso di sottovalutare questo aspetto. E così, pur essendo portatori di una visione di rinnovamento e di rilancio della
«Siamo chiamati ad avviare un percorso di innovazione» città, non abbiamo saputo farci riconoscere come “innovatori”. Al contrario siamo stati percepiti in difesa della conservazione». Ma il partito è ora intenzionato a ripartire dall'opposizione. «Svolgeremo il nostro ruolo in totale auto-
nomia e senza commistioni di sorta. A loro l’onere del governo, a noi quello del controllo della critica, della denuncia e della proposta alternativa. Non ci metteremo mai di traverso in maniera pregiudiziale, ma non gli faremo mancare per un solo istante il nostro fiato sul collo» ha sottolineato la segretaria cittadina. «Siamo chiamati ad avviare un percorso di innovazione culturale e politica di portata storica. Il lavoro che abbiamo davanti è tanto ed estremamente appassionante. Spero che lo faremo assieme, camminando fianco a fianco». Del resto il "mea culpa" del Pd, sul tema della sconfitta elettorale, era già arrivato chiaro e senza sconti nei giorni scorsi. «E’ necessario un bagno di umiltà» aveva scritto il comitato esecutivo del partito. «Fin qui abbiamo tenuto intrecciate, più o meno virtuosamente, l’attività politica e quella amministrativa. Essere ora all’opposizione ci impone un cambio di paradigma radicale sul nostro modo di costruire e governare i processi politici, esige una rigenerazione delle modalità di partecipazione alla vita interna del partito che vogliamo più partecipata, trasparente e ampiamente democratica, richiede la scelta di pratiche di costruzione del consenso più autentiche e rispettose dei reali bisogni dei cittadini, non solo attraverso l’ascolto, che è doveroso, ma soprattutto promuovendo la crescita di una cittadinanza attiva, partecipe ed esigente».
Giovanni Biondi
«Voglio contribuire al futuro del Partito» A fare un bilancio delle elezioni europee e amministrative da poco terminate, a freddo, è Giovanni Biondi, ex assessore all’Ambiente e allo Sport, e ora membro del consiglio provinciale, con un altissimo numero di preferenze. «Questa svolta, nelle elezioni cremonesi, interrompe un percorso che alcuni amministratori avevano avviato da anni» sottolinea. «Così anch’io cedo il passo, dopo un decennio di impegno nell'esecutivo provinciale». Come sta vivendo questo momento? «Da una parte sento la delusione per questo risultato, così negativo, e per certi versi inaspettato. Sapevamo che il vento, a livello nazionale, era contrario, e per la prima volta ci siamo trovati di fronte un'alleanza organica, fin dal primo turno, tra Pdl e Lega. Ma essendo abituati a vincere pur partendo da un dato politico di minoranza, pensavamo di farcela anche stavolta, sostanzialmente per due ragioni: una proposta programmatica più convincente dei nostri av-
versari e una classe dirigente più attrezzata. Per questo la sconfitta, specialmente quella in provincia, al primo turno, è un risultato che brucia, soprattutto con questi numeri, davvero inaspettati». Lei ha qualcosa da rimproverars? «Personalmente no. Ho fatto una campagna elettorale intensa, e la sensazione era di un forte apprezzamento da parte dei cittadini. Evidentemente esiste una maggioranza silenziosa, quella formata da persone che non partecipano alla vita pubblica, e spesso si tratta di giovani, che è lontana dai valori in cui noi crediamo. Una maggioranza condizionata da temi, come la sicurezza, sui quali è risaputo che la proposta politica del centrosinistra è insufficiente». Quali saranno le prossime valutazioni da fare nel centrosinistra? «Si tratta di una sconfitta piuttosto pesante che dovrà farci aprire una discussione interna a Pd e centrosinistra, in modo molto franco. Senza cercare i colpevoli, ma
con la consapevolezza di quanto sia necessario costruire un progetto solido, che abbia anche elementi di discontinuità. Servono nuove idee e un diverso modo di rapportarsi con i cittadini e il territorio. E soprattutto bisogna lavorare seriamente sul ricambio della classe dirigente. C’è un gruppo di 40enni, all’interno del partito, che ha maturato una certa esperienza, e attorno a questi è necessario costruire un nuovo progetto. Perché sarà questa la sfida dei prossimi mesi. Una sfida che prima di tutto ci porterà ai vari Congressi». Lei che cosa farà? «Mi rimboccherò le maniche per contribuire a dare un futuro a questo partito nel quale continuo a credere anche se oggi la partita è persa. Per quanto mi riguarda poi posso dire che queste elezioni hanno confermato un forte radicamento territoriale: nella sconfitta sono uno dei pochi ad aver avuto un consenso personale alto, portando il mio collegio elettorale dal 14° al 5° posto. E’ quindi stato premiato il lavoro che ho svolto in
questi anni, una gestione del territorio attenta ai cittadini e alle loro necessità». Proprio in virtù dell’esperienza maturata e del consenso ottenuto circola la voce che nel prossimo futuro lei potrebbe ricoprire l’incarico politico di capogruppo del Pd in consiglio provinciale. «Su questo non abbiamo ancora deciso nulla, se ne parlerà prossimamente. E’ un ruolo che accetterei volentieri, consapevole di mettermi in campo personalmente per il futuro di questo partito». Quali sono i suoi progetti, professionalmente parlando? «Con la mia famiglia, abbiamo un’azienda zootecnica. Dunque la seguirò, anche se part-time, perché non voglio trascurare il mio impegno in politica. Quindi per circa un anno mi dividerò tra queste due mansioni. Assicurerò la mia presenza a Cremona per almeno un paio di giorni ogni settimana. Certamente, si ridurranno un po’ gli impegni serali e la “rappresentanza” nel week end, e que-
Giovanni Biondi
sto, forse, è un bene». Cosa farà dopo questo “anno sabbatico”? «Farò una scelta tra la politica e altre attività. Nel frattempo valuterò anche ipotesi alternative, anche se la passione e la predisposizione che ho per la politica mi portano a propendere più verso quella direzione, sperando di raccogliere i frutti di un lavoro intenso e appassionato che ha sempre avuto un forte riscontro dall’elettorato».
Cronaca Un premio mondiale per la ricerca e l'innovazione. Giovanni Arvedi, industriale cremonese, re dell'acciaio, ha conquistato, infatti, la «Bessemer Gold Medal Award 2009», il riconoscimento più ambito a livello internazionale nel settore della siderurgia, assegnato alle aziende per l'innovazione in campo siderurgico. In
Venerdì 3 luglio 2009
Ricerca e innovazione: assegnato ad Arvedi il prestigioso "Oscar" di livello mondiale
135 edizioni di questo premio, Arvedi è il secondo italiano ad ottenere questo prestigioso "Oscar": il primo fu assegnato nel 1915 a Federico Giolitti, tra i fondatori delle acciaierie di Aosta. L'organiz-
zazione inglese Iom3 (The institute of materials, minerals and mining) consegnerà il 7 luglio all'imprenditore cremonese l'ambito premio istituito da Henry Bessemer nel 1874. Come cremone-
si, ne siamo orgogliosi. In un campo come quello del trattamento della fusione metallurgica, i progressi nel tempo sono stati minimi, ma l'intelligenza di Giovanni Arvedi, la sua tensione a sperimen-
tare e innovare hanno prodotto una vera accelerazione. Tutto è cambiato nel mondo dell'acciaio da quando è sorta l'ISP. Ecco la motivazione del riconoscimento: «Per i servizi eccezio-
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nali prestati all'industria dell'acciaio, il premio viene assegnato a Giovanni Arvedi per il suo approccio coraggioso alla produzione di coilis a caldo, attraverso la realizzazione di un processo di colata continua a laminazione in linea con il primo impianto ISP costruito a Cremona, in Italia». Complimenti, Cavaliere!
Voci di corridoio sussurrano, tra gli altri, i nomi di Malvezzi, Zanibelli, Zaffanella, De Micheli, ma anche di Trespidi e Ceraso
Chi nella giunta di Perri? Impazza il toto-assessore
N
on accetto imposizioni, ma proposte». È questo il messaggio che il sindaco Oreste Perri lancia ai partiti che in queste ore si stanno riunendo per trovare una rosa di nomi degli assessori. «Il problema non è il numero: gli assessori possono essere 8 o 10, l’importante è che abbiano la qualità e la competenza per quel posto che vanno a occupare» sottolinea Perri. «Se però si deciderà per 10 assessori, questa scelta non deve dipendere dal desiderio di occupare due posti in più, ma dalla voglia di lavorare meglio». C’è già qualche nome che vuole annunciare? «Non c’è nessuno di definitivo. Mi auguro però che, fatta la giunta provinciale, si affronti al più presto la composizione di quella comunale. Mi auguro, inoltre, che il senso di responsabilità prevalga in tutti quanti. Proprio per il bene della città che altrimenti perderebbe un’opportunità. Dobbiamo affrontare i 5 anni di mandato con serietà e determinazione». Come devono essere scelti gli assessori? «Secondo coscienza civica e non per opportunismo. L’assessore deve essere scelto perché è utile agli altri, prima di tutto. Si tratta di ruoli chiave e delicati che contribuiscono a decidere il destino e il futuro di una città. Ecco perché ci vuole molto senso di responsabilità. Le scelte vanno fatte non in base a quote partitiche, ma per le qualità umane delle persone. La mia discesa in campo ha voluto dare que-
Il Palazzo del Comune di Cremona
sto segnale. E' come in un’azienda privata: si scelgono quelle persone che hanno competenze specifiche. Ho accettato questo incarico con la consapevolezza che i cittadini mi hanno votato per il mio senso di responsabilità e non intendo tradirli e deluderli». Si sente assediato? «Assolutamente no. So che il mio ruolo comporta l'essere impegnato dalla mattina alla sera e che dovrò affrontare tutto con serietà e determinazione». Nominerà in giunta suoi
«L'obiettivo è creare una buona giunta» uomini di fiducia? «Aspetterò che i partiti mi facciano delle proposte. Nel momento in cui qualche nome mi andasse stretto, o non mi dà delle garanzie, certamente proporrei qualcun'altro. L’obiettivo è quello di creare una buona giunta e di non accontentare questo o quel partito. La mia
amarezza maggiore sarebbe proprio quella di non raggiungere l’obiettivo che mi sono posto e per il quale i cittadini mi hanno dato la fiducia». Intanto tra i corridoi comunali impazza il «toto-assessori». Gli unici nomi certi, al momento, sono quelli della Lega, dopo il superamento delle tensioni comparse nelle scorse settimane all’interno della segreteria cittadina del Carroccio, che hanno visto un tira e molla sulle dimissioni del segretario cittadino Emiliano Ferrari, legate appunto ai nomi degli assessori. C’era chi non voleva Giacomo Zaffanella, chi Claudio De Micheli. E proprio su queste divergenze, il segretario cittadino aveva preparato una lettera di dimissioni. Nel bel mezzo delle trattative per la giunta comunale si prospettava così un nuovo tsunami politico con l’ipotetico commissariamento per la segreteria cittadina della Lega. Ma poi il caso è rientrato grazie alla mediazione del segretario provinciale Alessandro Carpani. Dopo essersi incontrato con lo stesso Ferrari sabato scorso, Carpani lunedì po-
meriggio è “volato” a Milano e ha incontrato il segretario nazionale Giancarlo Giorgetti. Uscendo dall’incontro, lo stesso Carpani lunedì ha affermato «E’ tutto chiarito, i nomi sono quelli di Zaffanella e De Micheli, e inoltre ci sarà quello di una donna». Mercoledì sera, dal comitato cittadino è uscita una rosa di candidature «tutte approvate all’unanimità» ha specificato Ferrari, che si è detto «molto soddisfatto del lavoro svolto». I nomi? Sono appunto quelli prospettati da Carpani: Giacomo Zaffanella che mirerebbe all’assessorato alla Sicurezza, tema molto caro alla Lega, e Claudio De Micheli al quale andrebbe l'assessorato alle Periferie, Servizi cimiteriali e Patrimonio. Viste poi le quote rose che
ni, impiegata al centro Sant’Agostino di Piazza Vida, nota per essersi battuta contro la Ztl. Tramontato invece il nome di Jane Alquanti, che andrà a ricoprire un assessorato in provincia. La candidatura di Giuseppe Ferrari, gradita al sindaco Perri, (si è parlato a lungo del tecnico di area leghista come vicesindaco), è praticamente tramontata. «Nessuno dei Ferrari» ha confermato Ferrari junior «ricoprirà incarichi in giunta». Ma veniamo all’Udc. Il nome più papabile è quello di Giuseppe Trespidi, segretario provinciale del partito centrista. All’orizzonte c'è qualche nube da parte di Pdl e Lega che imporrebbero il veto o comunque un chiarimento politico su Angelo Zanibelli in consiglio comunale, il quale fino al giorno
Oreste Perri, sindaco di Cremona
in comune devono essere rispettate, i leghisti porteranno sul tavolo del sindaco i nomi di tre donne: Antonia Bertocchi, antropologa cremonese di 69 anni; Nora Bigatti, imprenditrice, 66 anni, laureata in chimica industriale, e Attilia Mainardi, 41 an-
prima del voto al ballottaggio aveva affermato di appoggiare Corada (il caso è rientrato dopo il suo incontro con Casini a Roma). Venendo al Pdl, la rosa di nomi che circolano con insistenza è quella del ciellino Carlo Malvezzi che mire-
rebbe al ruolo di vicesindaco, oltre che alle deleghe per la Viabilità e Urbanistica. E' spuntato il nome del laico Francesco Zanibelli (ex Forza Italia) al quale sarebbe stato promesso l’assessorato all’Ambiente. Roberto Nolli (ex An), commercialista: per lui la delega al Bilancio. Nel mazzo anche Luigi Amore ex sindaco di Bordolano. E' scesa, invece, la quotazione di Laura Carlino (ex Forza Italia): era stata indicata come assessore alla Cultura, ma a lei andrebbe la presidenza di una commissione. Salgono le quotazioni per Nicoletta De Bona, (ex An): veniva indicata come presidente del consiglio comunale; una delle ipotesi più accreditate sarebbe una delega al commercio. In quota al Pdl rientra anche il nome di Maria Vittoria Ceraso che ha appoggiato con la sua lista civica Oreste Perri. Anche questo sembrerebbe un nome gradito al sindaco. Il quadro degli ipotetici assessori sarebbe chiuso con qualche nome della lista civica «Obiettivo Cremona con Perri». Si parla con insistenza di Alessio Zanardi, ma a volere un posto in giunta, come assessore alla Cultura, ci sarebbe anche Agostino Melega. Tra le voci che si rincorrono in questi giorni c'è anche quello di Francesco Bordi, tecnico dell’Arpa, che potrebbe essere un papabile assessore all’Ambiente. Il presidente del consiglio comunale? Oltre a quello della De Bona, circola anche il nome di Domenico Maschi, delfino di Chiara Capelletti.
Secondo indiscrezioni il Pdl schiererebbe Capelletti, Leoni, Pinotti e Orini, mentre per la Lega ci sarebbero Lena, Soccini, Longhino e Alquati
Provincia, ancora un altro rinvio
Massimiliano Salini, presidente della Provincia di Cremona
Non è ancora stata trovata la quadratura sulla giunta provinciale. Dopo una lunga riunione, giovedì sera, c'è stato un “rompete le righe» con un aggiornamento a sabato mattina, 4 luglio. A quanto pare, nessuna tensione tra le parti, così fanno sapere dalla Provincia: a provocare il ritardo nella decisione finale è la scelta del numero degli assessori, da 8 a 9, ma anche l’equilibrio tra gli assessori chiesti dal Pdl e quelli chie-
sti dalla Lega. Visto che il consiglio provinciale è stato indetto per lunedì, c’è ancora tempo per rifletterre, da qui la decisione di riaggiornarsi con un nuovo incontro. In ogni caso da palazzo provinciale qualche indiscrezione è già trapelata. Abbiamo detto che il numero degli assessori della squadra di Massimiliano Salini potrebbero oscillare tra 8 e 9. Il Pdl schiererebbe Chiara Cappelletti, attualmen-
te vice coordinatore del Pdl, ed ex An; Giovanni Leoni, ex sindaco di Gussola, area Forza Italia; Gianluca Pinotti, ex Forza Italia, ed ex assessore alla Cultura del comune di Pizzighettone, attualmente consigliere comunale a Pizzighettone. A quest'ultimo andrebbe l’assessorato all’Agricoltura. E' spuntato, poi, il nome della cremasca Paola Orini che fu assessore nella prima giunta provinciale di Gian Carlo Corada. Espo-
nente di spicco della Margherita, ex presidente della Fondazione teatro San Domenico di Crema ai tempi di Corada, Paola Orini, insegnante, aveva la delega alla Cultura. La rosa di Salini si chiuderebbe con quattro leghisti: Federico Lena, attuale assessore a Soresina, diventerebbe vice presidente e a lui spetterebbe la delega alla Sicurezza. Gli altri nomi: Matteo Soccini e Walter Longhino - attualmente segretario provinciale e cittadino di Crema - e Jane Alquati. Per lei, l’assessorato alla Cultura.
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Cronaca
Venerdì 3 Luglio 2009
Il 4 luglio sarà il gran giorno. Bandera (Ascom): «Le vendite estive vanno male, ma le aspettative sono ottimistiche»
Voglia di saldi: al via la corsa allo shopping
L’
Alcune regole per un corretto acquisto
inizio dei saldi può essere considerato, né più né meno, la vera «festa della donna». Mi sembra quasi di vederci, pronte ad uscire già di prima mattina. Il bancomat e la carta di credito in pole position nel portafogli, la borsetta "da combattimento", di quelle che si mettono a tracolla, per lasciare libere le mani. Un esercito colorato e pretenzioso, pronto a lanciarsi in una lotta all'ultimo sangue per quella magliettina lilla, o per quello splendido paio di scarpe che cura-
Tutto è pronto per l'"assalto" ai negozi
Mediamente ogni famiglia spenderà circa 240 euro
Alessandro Bandera, presidente del Gruppo Moda della Ascom
vamo da mesi. E poi via, scatta l'ora X: le nove, orario di apertura dei negozi, nel giorno dei saldi. Il giorno in cui sbizzarrirsi, e dare sfogo alla propria voglia di shopping: un desiderio latente che alberga in
tutte le donne, con ben poche eccezioni. Luglio, tempo di saldi. In regione Lombardia inizieranno, infatti, sabato 4 e domenica 5. In questi giorni tutti gli esercizi commerciali potranno rimanere aperti per i clienti che vorranno approfittare della lunga ondata di vendite straordinarie che durerà 60 giorni. E nonostante la crisi, o forse proprio a causa di questa, non mancheranno, secondo l'Ufficio studi di Confcommercio, gli assalti
ai negozi: ogni famiglia - secondo le stime - spenderà, in media, poco più di 240 euro per l’acquisto di articoli in saldo, per un valore complessivo di circa 3,6 miliardi di euro (il 12% circa del fatturato totale annuo del settore abbigliamento). «Le vendite estive» dice Alessandro Bandera, pre-
Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Confcommercio ricorda alcuni principi di base: 1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n. 24/2002). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
2. Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante. 3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l'adesivo che attesta la relativa convenzione. 4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso. 5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
sidente del Gruppo Moda di Ascom della provincia di Cremona «non stanno andando bene sia per una generalizzata crisi dei consumi che interessa ogni settori e, in maniera particolarmente pesante, il comparto abbigliamento, accessori e calzature, sia per fattori legati a condizioni climatiche poco favorevoli. Un parziale recupero potrà eserci grazie ai saldi esti-
vi che rappresentano, indubbiamente, un’importante occasione per le famiglie di poter acquistare articoli con sconti che in media saranno superiori al 30 per cento. C’è comunque una generale aspettativa ottimistica che conferma come la fiducia delle famiglie sia in ripresa. Ci auspichiamo, quindi, da subito un buon andamento delle vendite».
Bando competitività per il commercio Riconoscendo il ruolo del commercio come fattore strategico di sviluppo economico e crescita sociale del territorio, la regione Lombardia mette a disposizione 20 milioni di euro - di cui 800 mila per la sola provincia di Cremona - per sostenere gli investimenti per lo sviluppo dei sistemi locali. E' quanto prevede il provvedimento che fissa i «Criteri per la promozione dei Distretti diffusi del commercio per la competitività e l'innovazione dei sistemi distributivi nelle aree urbane». Il bando prevede l'adozione ed il co-finanziamento di un unico progetto di sviluppo, condiviso dai principali soggetti economici di un territorio, che punti al miglioramento dell'efficienza commerciale, a una maggior soddisfazione dei consumatori, a valorizzare la dimensione territoriale del commercio, con la sua funzione attrattiva nei contesti urbani. Possono concorrere all’assegnazione dei fondi i Comuni non capoluogo che, in base al numero degli abitanti, presentino domanda individualmente oppure in forma associata. Le domande di finanziamento potranno essere inoltrate, esclusivamente per via telematica, entro il 30 luglio. Il finanziamento regionale consiste in un contributo fino a un massimo del 50 percento
Claudio Pugnoli, presidente provinciale Ascom
delle spese ritenute ammissibili. Si considerano ammissibili le spese effettuate a partire dal primo aprile 2009. I temi interessati sono la comunicazione e il marketing di distretto, la promozione e l’animazione, gli interventi strutturali di qualificazione urbana, l’accessibilità e la mobilità, la sicurezza e la gestione di servizi in comune. Possono essere beneficiarie, per il tramite dell’ente capofila, anche le imprese del comparto della distribuzione commerciale e dei pubblici esercizi. Tra le spese ammissibili: acquisto di plateatici, vetrine, risistemazioni di facciate e fronti strada pertinenti ad attività commerciali. Parallelamente conferma anche l’importante ruolo delle associazioni imprenditoriali rappresentative per il settore del commercio a livello provincia-
le in quanto la loro presenza all’interno del partenariato, insieme al Comune capofila o all’Unione di comuni, è un requisito necessario per la presentazione dell’Accordo di distretto e di conseguenza per l’ammissibilità al bando. Ascom è in grado di indicare, altresì, esperti e professionisti capaci di redigere e coordinare la realizzazione del programma d’intervento ed inoltre, sulla base dell’esperienza acquisita, individuare la figura del cosiddetto manager di distretto. «Il commercio, e in particolare quello di vicinato» spiega Claudio Pugnoli, presidente di Ascom della provincia di Cremona «è sempre più elemento centrale e qualificante nella trasformazione dei centri urbani e fattore fondamentale nelle politiche di valorizzazione territoriale e di miglioramento della qualità della vita. La competitività degli esercizi di vicinato, soprattutto nelle aree urbane, si gioca oggi non solo sulle abilità del singolo operatore ma richiede strategie di pianificazione e di investimento comune, così come una capacità di regia e di coerente sostegno da parte del Comune, o, per i consorzi territoriali, dell’Ente di governo, che deve saper mettere in gioco tutte le proprie competenze per raggiungere quest’obiettivo».
Cronaca
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Corruzione, bustarelle sotto il Torrazzo Venerdì 3 Luglio 2009
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di Sara Pizzorni
uesta è solo la punta di un iceberg». Non ha dubbi Lucio Bardi, procuratore capo di Piacenza, nell'attribuire un grande merito ai carabinieri del Nucleo investigativo che hanno arrestato Alfonso Filosa, 64enne responsabile della Direzione provinciale del Lavoro di Piacenza, con la gravissima accusa di corruzione. Importante esponente dell'allora partito «I Democratici», Filosa è stato presidente del Centro geriatrico Soldi di Cremona dal 1999 al 2004. Sedici anni intensi, quelli durante i quali Filosa, nato a Castellamare di Stabia, in provincia di Napoli, con casa a Piacenza, ha lavorato a Cremona anche come direttore provinciale dell'Ispettorato del Lavoro, incarico che ha coperto fino al 2007. Ad inchiodarlo nella sua vicenda piacentina c'è un filmato ripreso dalla telecamera che i carabinieri hanno nascosto nel suo ufficio, nel quale un imprenditore piacentino (Gerardo Mainardi, amministratore di fatto della società di servizi «La nuova rinascente») consegna a Filosa un assegno di 1500 euro. «E' la tranche di un pagamento» affermano in procura, «uno dei tanti che Mainardi ha effettuato negli ulti-
Secondo gli inquirenti l'arresto di Alfonso Filosa è solo la punta dell'iceberg. Sarebbero decine gli imprenditori coinvolti nel giro
La conferenza stampa dei Carabinieri di Piacenza
mi 5 anni». «Niente altro che la contropartita di un prestito» secondo Filosa che si difende. I carabinieri in borghese del nucleo investigativo, una volta assistito allo scambio del denaro, sono entrati subito in azione, bloccando sia Mainardi che Filosa presso la sede centrale della Direzione del Lavoro in via IV Novembre. L'imprenditore piacentino è stato de-
nunciato a piede libero, mentre Alfonso Filosa è stato portato in carcere con l'accusa di corruzione. L'indagine è durata diversi mesi e ha preso le mosse, quasi casualmente, da alcune irregolarità fiscali che i carabinieri del Nucleo ispettorato del Lavoro hanno notato in alcune pratiche relative a un accertamento in azienda. Ma in procura affermano
IL CASO
Benzene nel sangue: aumenta il numero dei lavoratori Tamoil
Aumenta il numero dei lavoratori della Tamoil nelle cui urine è stata trovata una quantità di benzene superiore alla media. In queste ore, infatti, come confermato dalla Procura della Repubblica di Cremona, si è saputo che sono molti di più i dipendenti (il numero esatto non è stato reso noto) ad avere benzene fuori norma. Ai lavoratori della raffineria Tamoil, sotto inchiesta perché sarebbe sospettata di avere inquinato la falda acquifera, sarebbe stato riscontrato un valore di 300/350 microgrammi al metro cubo. Per la Procura, è «una misura sicuramente da non sottovalutare e da mantenere monitorata». Con queste nuove scoperte e con il sequestro,
da parte dei carabinieri del Nas, delle cartelle sanitarie dei 315 dipendenti, la salute dei lavoratori entra a far parte a pieno titolo dell'indagine sull'inquinamento da idrocarburi della falda acquifera. Il sostituto procuratore della Repubblica di Cremona, Cinzia Piccioni, titolare dal 2007 di questa delicata inchiesta, ha aperto un fascicolo su questo nuovo fronte nel quale per ora non ci sono indagati. Certo è che con le novità non di poco conto emerse in questi giorni sulla salute dei lavoratori, i tempi dell'indagine si allungano ulteriormente. Sul fronte inquinamento, inoltre, c'è da ricordare il sequestro dei pozzi della canottieri Bissolati, tra
le più colpite delle società che si affacciano sul Po. «Le analisi», aveva detto il 19 maggio dell'anno scorso il pubblico ministero Cinzia Piccioni, «hanno dimostrato un grave grado di contaminazione della falda acquifera superficiale, con un concentramento di idrocarburi superiore anche di 2.000 volte al parametro consentito. Si tratta prevalentemente di inquinamento da idrocarburi leggeri riconducibili a benzina per autotrazione». Secondo la consulenza tecnica, erano idrocarburi cancerogeni le sostanze contenute nei tredici fusti interrati e scoperti un anno prima dai carabinieri del Noe. Il consulente aveva accertato che i fusti contenevano rifiuti peri-
colosi, «ma si tratta di materiale non imputabile alla Tamoil, perché molto risalente nel tempo». Un anno fa la raffineria si era attivata per la realizzazione della barriera idraulica e delle pompe collegate ai piezometri. «Ma», per il pubblico ministero, «l'effettiva bonifica dell'area richiederà decenni». Per ora il fascicolo rimane a quota dieci indagati, tutti dirigenti della Tamoil, tra presidenti e componenti del consiglio di amministrazione dal 1999 al 2007, sotto inchiesta per avvelenamento di acque ed altri reati in materia ambientale. Sulle loro identità c'è ancora il massimo riserbo, fino a quando il quadro della vicenda sarà completamente chiaro.
Sparatoria in via Manin, romeno condannato
Alle 21,40 del 10 aprile del 2007 in via Manini ci fu una sparatoria da Far West a causa di un regolamento di conti tra romeni e albanesi. Ci fu anche un inseguimento e la mattina successiva l'arresto di due persone, accusate di tentato omicidio, porto abusivo di arma da fuoco e per aver sparato in un luogo pubblico. In manette finirono i romeni Emanuel George M., 29 anni, e Miail P., 31 anni, entrambi incensurati. Giovedì i due sono stati processati e assolti dal giudice Marco Cucchetto per il solo reato di tentato omicidio. Per gli altri due capi di imputazione, il 29enne processato con il rito abbreviato, è stato
condannato ad una pena di due anni e dieci mesi, mentre il 31enne è stato rinviato a giudizio. Visto che è irreperibile, il suo legale, l'avvocato Massimo Tabaglio, è stato costretto a decidere per il rito ordinario. Per questi il processo si aprirà il 18 giugno dell'anno prossimo. L'accusa, rappresentata dal pm Cristina Gava, aveva chiesto una pena di tre anni. I due romeni furono riconosciuti da alcuni testimoni che quella sera sentirono degli spari e videro la Mercedes con a bordo la coppia che inseguiva un'altra auto, una Fiat Punto, sulla quale viaggiavano tre albanesi. Il testimone chiave della vicenda, O.P., 24 anni, romeno, raccontò
agli investigatori di essere stato lui, quella sera, ad accompagnare gli albanesi in via Manini e che si era trattato di una spedizione punitiva contro Miron a causa di una vecchia diatriba. Ma il giovane non fu in grado di fornire le generalità degli albanesi. Fatto sta che i due romeni a bordo della Mercedes cominciarono ad esplodere colpi di arma da fuoco, almeno cinque, in direzione dell'altra macchina, senza, però, riuscire a colpire gli occupanti dell'altra auto. Lo si dedusse dal fatto che nelle ore successive alla sparatoria nell'ospedale della città e anche in quelli della provincia nessuno si presentò per farsi curare ferite da arma da fuoco.
che sono già pronte almeno altre tre custodie cautelari. L'indagine infatti è destinata ad allargarsi a macchia d'olio con un ventaglio di situazioni a rischio e con il coinvolgimento sicuro di altri imprenditori e dirigenti d'azienda. «Filosa» sottolineano il procuratore Lucio Bardi e il suo sostituto Antonio Colonna «si faceva pagare e in cambio spifferava agli imprenditori, anche telefonicamente, quando sarebbero arrivati i controlli nelle loro aziende. Non solo, ma nel caso fossero state trovate irregolarità, si proponeva per "sistemare" la pratica relativa agli accertamenti». E, secondo i carabinieri, non si faceva dare soltanto denaro, ma anche viaggi pagati e la disponibilità di appartamenti e alloggi. Nelle ore successive all'arresto di Filosa, è finito in manette anche un imprenditore piacentino di 40 anni: Fausto Bianchi, originario di Castelvetro e responsabile di una ditta di facchinaggio. Secondo gli inquirenti, l'imprenditore avrebbe pagato per almeno quattro anni Filosa per evitare sgraditi controlli alle sue imprese. In sostanza il responsabile della Direzione provin-
Alfonso Filosa
ciale del Lavoro di Piacenza avrebbe informato l'imprenditore tempestivamente allorquando si profilavano all'orizzonte controlli riguardanti la sicurezza per la sua impresa. Attualmente Bianchi è agli arresti domiciliari nella sua casa di Cremona, così come deciso dal gip che l'ha ascoltato durante l'interrogatorio. «Il mio cliente è stato molto collaborativo» ha commentato l'avvocato difensore, Giuseppe Magistretti. Pare comunque che il giro di corruzione sia molto ampio e sarebbero decine e decine gli imprenditori sospettati di aver elargito bustarelle al direttore dell'Ufficio del Lavoro. Filosa, che è molto abbattuto per la vicenda che lo ha visto coinvolto, nega ogni responsabilità.
Violenza, sotto accusa padre e zio
Sono accuse pesantissime quelle di cui deve rispondere in aula un 44enne catanese residente a Cremona, prima tra tutte quella di violenza sessuale nei confronti della figlia minore di 16 anni. I fatti si riferiscono all'aprile del 2006. Anche suo fratello minore di 40 anni è imputato dello stesso reato. Il primo è accusato di aver abusato, in diverse circostanze, della potestà genitoriale, costringendo la giovane a subire atti sessuali. Non solo: il 44enne deve anche rispondere di violazioni della legge sulle armi, perché, durante il trasferimento da Biancavilla a Cremona, aveva trasportato i fucili di sua proprietà senza dare avviso all'autorità ed inoltre aveva
omesso di ripetere la denuncia delle armi in suo possesso. Per quanto riguarda il fratello minore, «in più occasioni», recita il capo di imputazione nei confronti dell'uomo, «con abuso di autorità, essendo lo zio, abbracciava con forza la nipote minorenne, baciandola e toccandole il seno e le parti intime». Il 44enne residente a Cremona era già stato condannato nel marzo del 2007 in primo grado a 2 anni e 4 mesi di reclusione per aver maltrattato i componenti del proprio nucleo familiare, in particolare per averli per anni vessati, offesi e picchiati con schiaffi, calci e pugni, costringendoli a vivere in condizioni di estremo disagio.
LA NATUROPATA RISPONDE di Ermanna Allevi - Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA) Soffro di acidita' di stomaco e bruciore che si acutizza in alcune situazioni dove lo stress aumenta e nei cambi di stagione. Puo' darmi qualche consiglio? Grazie Massimiliano. Gentile signor Massimiliano, lo stomaco dal punto di vista simbolico rappresenta un passaggio obbligato che consente l'evolvere da uno stato all'altro. Sul piano fisico invece grazie alla mucosa gastrica che svolge la sua funzione, c'è la trasformazione degli alimenti perchè possano essere assimilati diventando così il nostro carburante, consentendoci la crescità e l'evoluzione. E' importante tenere presente che il cibo introdotto non ha solo valore nutrizionale ( proteine, vitamine, carboidrati, zuccheri, grassi ), ma anche tutte le valenze che attribuiamo a quell'alimento ( affetto, amore, dolcezza, rabbia, amarezza). Introdurre un alimento equivale per il nostro psicosoma ad identificarsi in ciò che esso rappresenta. Il consiglio è non togliere subito i sintomi, ma li osservi e cerchi di comprendere cosa le sta dicendo il suo stomaco. Può aiutarsi con piccoli pasti preferendo cibi solidi e usi il macerato glicerico alla
1DH di Ficus Carica, 30 gocce 3 volte al giorno, per l'acidità il succo di mezzo limone prima di ogni pasto. Se i sintomi permangono consulti il suo medico per svolgere analisi specifiche. Buongiorno vorrei sapere se e' vero che d'estate il mirtillo fa bene e perchè. Grazie Nadia. Gentile signora Nadia, il mirtillo è una bacca che agisce sulla microcircolazione anche a livello dei tessuti oculari e rinforza la retina, drena anche tutte le mucose con effetto calmante e protettivo su vescica e colon. Sui testi di erboristeria si legge che l'assunzione di estratto secco di mirtillo ha significativi effetti antiossidanti. Inoltre gli antociani ( sostanza contenuta in essi ), sono in grado di proteggere e rafforzare le pareti dei vasi sanguigni e questo li rende indicati anche per la fragilità capillare, per la couperose, emorroidi,varici, anche in situazioni ripetitive di arrossamento oculare. Tra le virtù degli antociani c'è quella di contrastare l'adesione dei batteri alle pareti intestinali e della vescica, motivo per cui il suo estratto viene utilizzato anche in caso di diarrea e cistiti.
Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a
info@naturopatia-cremona.com
Oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 - tel. 0372-412372.
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Cronaca
Venerdì 3 Luglio 2009
Appuntamento dal 4 al 7 luglio in piazza Stradivari con numerosi eventi
In Breve
IMPRENDITORI LOCALI AD AMSTERDAM La partecipazione collettiva alla manifestazione «Plma - World of Private Label», realizzata ad Amsterdam presso il Centro Congressi Rai, il 26 e 27 maggio 2009 organizzata dalla Camera di Commercio di Cremona ha fatto registrare una presenza nutrita di imprese cremonesi. La delegazione cremonese, accompagnata dal funzionario camerale Monica Gazzola, era composta dalle seguenti imprese: Fbf di Romanengo, Lameri SpA di Cremona, Solchim Spa di Fiesco, Sorini Spa di Castelleone, Secondo Vergani Spa di Cremona, Witor's Srl di Corte de’ Frati, Papermon Srl di Cremona, Pharmatek Pmc Srl di Cremosano, Polimer Srl di Sospiro. Le imprese cremonesi hanno espresso una valutazione fortemente positiva circa la partecipazione, sia in termini di esperienza diretta in un mercato sicuramente promettente e interessante, sia in termini di contatti ottenuti.
S. MARIA MADDALENA APERTA AL PUBBLICO Il Consolato del Touring club italiano di Cremona, nell'ambito dell'iniziativa I Giovedì d'Estate, promuove l'apertura al pubblico della Chiesa di S. Maria Maddalena, dalle 21 alle 22.30 circa. Inoltre giovedì 23 luglio è prevista visita guidata degli interni a cura dell'Associazione guide turistiche ed interpreti di Cremona in collaborazione con il dettore sviluppo turistico. Ritrovo alle 21 presso l'Ufficio Iat della Provincia di Cremona (P.zza Comune 5). Per info e prenotazioni: tel. 0372-23233 o e-mail.
S. ANTONIO MARIA ZACCARIA: CELEBRAZIONE Sant'Antonio Maria Zaccaria, compatrono della Diocesi di Cremona, verrà celebrato il prossimo sabato 4 luglio. L'appuntamento sarà per le 18 con una messa solenne, presieduta da monsignor Mario Marchesi, vicario generale della Diocesi di Cremona. e le celebrazioni procederanno il 5 luglio con le messe delle 8, 10, 11.30 e 21. S. Antonio nasce a Cremona nel 1502 e muore nel 1539, nella sua casa di via Beltrami.
ALTERNATIVA COMUNISTA IN FESTA Torna per il terzo anno, da venerdì 3 a domenica 5 luglio, la festa cremonese di Alternativa Comunista, nell'aia del Cascinetto (via Maffi, 2). Tra un primo e un secondo, una birra e un bicchiere di vino, «sarà l'occasione per approfondire il tema di come ricostruire una sinistra di lotta dopo il fallimento della sinistra governista che ha pagato, anche a Cremona, anni di subalternità al Pd. L'interrogativo dei dibattiti della festa girerà invece attorno al tema di come organizzare un autunno caldo di lotte contro l'attacco anti-operaio del governo, contro la chiusura delle fabbriche e le migliaia di licenziamenti annunciati». Di questi temi si discuterà con i dirigenti del Pdac: Alessandro Mazzolini (candidato alla presidenza della Provincia nelle amministrative di giugno), Francesco Ricci (candidato sindaco alle stesse elezioni) e Fabiana Stefanoni (direttrice della rivista del partito, Progetto Comunista, candidata premier del Pdac alle ultime elezioni politiche). Alla festa, oltre a ristorante e birreria, stand politici e libreria, molta musica anche quest'anno: venerdì si parte con Dj Zooma; si prosegue sabato col rock dei Gonzo Club e dei West Mascara e domenica si finisce con Dj Kalabro e con i ritmi ballabili dei Samba Soul. L'ingresso ai concerti è libero e gratuito. La festa inizia ogni sera alle 18 con l'aperitivo, prosegue con la cena e finisce con i cocktail cubani.
Happening 2009: famiglia al centro
T
di Elisa Milani
orna anche quest'anno, con una grande ricchezza di eventi, l'appuntamento con l'Happening, che per l'edizione 2009 dal 4 al 7 luglio - ha in serbo moltissime sorprese. Teatro della festa sarà Piazza Stradivari. Non mancheranno gli incontri dedicati al problema centrale dei giorni nostri, quello della famiglia. Su questo tema non mancheranno mostre espositive. Spazio anche allo svago: dallo sport ai concerti musicali. «La perdurante crisi economico-finanziaria che attanaglia il nostro paese, nel nostro piccolo, ha minacciato concretamente il riproporsi stesso dell’Happening 2009» sottolineano gli organizzatori, della Compagnia delle Opere. «Oltre alla crisi, altre vicende quest'anno si sono imposte alla nostra attenzione. Quella di Eluana Englaro, vittima designata di una cultura della morte, frutto di un cinismo che non appartiene all’innato istinto di conservazione dell’uomo. E, più recentemente, il dramma del terremoto in Abruzzo, col suo carico di vittime sotto le macerie. Questi fatti “scomodi”, hanno sfidato, poco o tanto, le vicende personali di ciascuno, forse già sufficientemente travagliate, lasciandoci l’animo inquieto, pur sempre desideroso della vera felicità». L'importanza della famiglia sarà, come sempre, il filo conduttore della manifestazione. «L’esperienza semplice di alcuni tra noi -
«Pane & Salame», è stato inaugurato il nuovo ristorante
Atmosfera calda e accogliente, elegante e al contempo rustica: questa la cornice che accoglie chi si reca a mangiare presso il ristorante Pane & Salame, inaugurato nei giorni scorsi. Si tratta di un bar ristorante con una cinquantina di coperti, più una zona estiva.
L'interno del nuovo ristorante «Pane & Salame»
«La cucina cremonese è protagonista del nostro menù» spiega il proprietatio Emilio Luigi Mozzi, «ma spaziamo anche su altri cibi. Offriamo sia carne che pesce, puntanto molto sugli alimenti stagionali. E infatti il menù segue la stagione».
Il ristorante è aperto a mezzogiorno e sera. Per la pausa pranzo vi è un menù ristretto, in modo da poter preparare tutto in tempi brevi, mentre la sera vi è una maggior varietà. «Le pietanze sono preparate tutte da noi, per intero, compresa la pasta. Il nostro cavallo di battaglia sono la freschezza e la qualità dei prodotti che offriamo. Per quanto riguarda il pesce, cambiamo sempre le ricette, in base alla
disponibilità del pescato». Alimento forte è il salame, rigorosamente locale. Ma accanto ad esso anche salumi di Langhirano e spalla cotta di San Secondo. «A proposito di salumi, il giovedì è la giornata dedicata alla torta fritta» sottolinea il proprietario. Con l'autunno prenderà quindi il via il menù più tipicamente cremonese, con il carrello dei lessi, i tortelli e i marubini. Il tutto a prezzi competitivi.
Un momento della passata edizione in piazza Stradivari
che durante l’Happening celebreranno chi venticinque, chi trenta o, come Gabriella e Giampietro, addirit-
tura cinquanta’anni di matrimonio - testimonia a tutti che la promessa di felicità posta nel cuore umano può
trovare compimento, attraversando e vivendo anche grandi dolori, come la prematura scomparsa di una figlia, o del marito o della moglie» dicono ancora gli organizzatori. «Queste famiglie si pongono come punti silenziosi di vera umanità, da seguire e da imitare. E la società di oggi, per non smarrirsi nel nulla, ne ha assoluto bisogno». E viene fatto pervenire un appello ai nuovi amministratori locali. «E’ un messaggio questo che vogliamo lanciare anche a chi gestisce la Provincia e il Comune, assicurando loro il nostro impegno e lavoro, nella più larga condivisione e difesa dei valori della famiglia, della vita e della libertà di educazione. E’ tempo di rimboccarsi insieme le maniche».
IL PROGRAMMA
4 LUGLIO Ore 19,30 Apertura mostre, stand espositivi e gastronomici (Peppo’s Bar, RistorHappening, Hosteria degli Amici). Ore 21,30 Inaugurazione Happening 2009 Ore 21,45 Concerto: «Pop Secret» 5 LUGLIO Ore 9,30 Apertura Happening Ore 11,00 S. Messa in Cattedrale Ore 13,30 Pranzo-buffet ore 14.30 Inizio torneo di ping pong Ore 17,30
• Apertura stand • Mostra Happening - presentazione della mostra: "Ci vorrebbe una carezza del Nazareno" Ore 19 • Incontro Happening: «La famiglia è un bene da riscoprire» • Apertura stand gastronomici Ore 21,45 Concerto: «Il re degli ignoranti» tributo a Celentano. 6 LUGLIO Ore 17 • Apertura Happening • Torneo di ping pong Ore 19 • Apertura stand • Incontro Happening: «La
sfida del presente». • Apertura stand gastronomici Ore 21,45 Concerto: «Battisti e dintorni». 7 LUGLIO Ore 17 • Apertura Happening • Torneo di ping pong Ore 19 • Apertura stand gastronomici Incontro Happening «Per quale destino siamo fatti» Ore 21,45 Grande festa finale con «Blood Brothers Band Show» Ore 23,30 Chiusura Happening 2009
Giovani della Cna: dopo Venturini, eletto presidente Valentino Boiocchi
Mercoledì 25 giugno, nel corso dell’assemblea elettiva di Cna giovani imprenditori che si è svolta presso la sala Mercanti della Camera di Commercio di Cremona, Valentino Boiocchi, 36 anni, impiantista di Castelleone è stato eletto Presidente del Gruppo. Succede a Vittorio Venturini che rimane nella presidenza. «L’avventura di Cna giovani imprenditori» afferma Venturini nella sua relazione di apertura «è iniziata tre anni fa quando eravamo dei giovani che in comune avevano la vocazione del "fare impresa". Lungo il percorso
abbiamo condiviso idee, problemi e proposte, ci siamo formati, scontrati e sostenuti. Oggi
Il gruppo, in soli tre anni di attività ha già fatto molti passi in avanti, creando e realizzando
tecipazione a missioni imprenditoriali all’estero come, per esempio, Lione e Dubai. Ora
Da sinistra: Giuseppe Ghisani, Valentino Boiocchi, Vittorio Venturini e Fausto Cacciatori
siamo un Gruppo che dà voce al mondo delle giovani imprese... una scommessa della Cna che non è stata disattesa».
diversi eventi, corsi di formazione indirizzati alla giovane imprenditoria e momenti di confronto che hanno visto anche la par-
spetta al neo presidente, eletto all’unanimità dall’assemblea cremonese, portare avanti questo percorso.
Cronaca
Venerdì 3 Luglio 2009
La Cna denuncia una situazione difficile. Indebitamento medio di 250mila euro
Crisi dell'autotrasporto: imprese in calo del 5%
L’
di Giulia Sapelli
autotrasporto cremonese lancia l'allarme. Una situazione critica, emersa nell'ambito dell'assemblea elettiva di Cna Fita, domenica 28 giugno, che ha visto la rielezione a presidente di Vincenzo Gamba, autotrasportatore cremonese. «Quella che stiamo vivendo» ha detto Gamba, «è una crisi pesante per il trasporto. A Cremona a tutt’oggi registriamo un calo di imprese del 5%, uno dei valori più alti in Lombardia. A complicare la situazione vi è poi la complicata vertenza con il governo che non ci fa vedere chiaro nel futuro. Non escludendo la possibilità di un fermo. Noi diciamo che siamo attenti e vogliamo scongiurare un nuovo clamoroso fermo, ma per
politica faccia la sua di parte, di soluzioni ne abbiamo già prospettate tante, finora tutte senza risposta». L'autotrasporto italiano negli ultimi 10 anni ha visto migliaia di aziende chiuse ed è stato colonizzato da vettori esteri. Questo è il sintomo di un collasso del sistema, nel quale le imprese italiane sono
farlo occorre che ognuno faccia la propria parte. Noi dobbiamo operare con sempre maggiore responsabilità. La
in gran parte soffocate e quindi annientate da un mercato della logistica e del trasporto che, in Italia, continua ad
Vincenzo Gamba, presidente della Cna-Fita di Cremona e Daniele Caffi, presidente della Cna-Fita Lombardia
Difendersi dai topi d'appartamento Unione Nazionale Consumatori Comitato di Cremona Piazza San Michele, 2 Tel. e Fax: 0372/28370
Le sospirate ferie sono iniziate per alcuni e prossime per la maggior parte degli italiani... E i "topi d'appartamento" stanno preparandosi a trarne vantaggio! In una lunga nota, giuntaci dalla sede centrale dell'Unione Nazionale Consumatori nei gg. scorsi vengono date agli iscritti dettagliate e sagge "istruzioni" per non trovarsi con spiacevolissime sorprese al rientro in casa. Vediamone alcune, quelle più importanti ed attuali: a) Installazione di "antifurto" di ultima generazione,che più difficilmente possono essere disattivati; b) incaricare un vicino di provvedere al quotidiano ritiro della corrispondenza dalla cassetta postale; c) installare una porta blindata costruita secondo le norne Uni con chiavi consegnate in busta sigillata dal costruttore; d) Non mettere mai sulla segreteria telefonica il mes-
saggio "siamo in ferie"; e) Lasciare qualche panno stesso fuori dalla finestra o sul balcone; f) Mettere sulla porta un cartello raffigurante il muso di un cane feroce con la scritta conseguente; g) Portare pellicce e gioelli al Banco dei Pegni; h) Non comunicare mai ad estranei il programma delle proprie vacanze; i) lasciare bene in vista almeno 100 euro; l) Non lasciare mai le chiavi di casa su un mobile posto vicino all'ingresso; m) Se viene scippata la borsetta, con le chiavi di casa, telefonare subito a casa (oppure ad un vicino di casa!) per allertare sul possibile arrivo di malintenzionati; n) Chiudere sempre la porta d'ingresso con qualche mandata; o) Non lasciare mai la chiave nella toppa interna perchè un abile "topo" è spesso capace di farla girare anche dall'esterno.
essere profondamente malato, compresso com'è fra intermediazione, mancato riconoscimento del valore del servizio, distorsione del traffico e concorrenza sleale da parte di operatori esteri. Così le imprese italiane di autotrasporto partecipano al traffico italiano in export ormai solo per il 32%, e questa percentuale precipita al 22% per i traffici in import. La diretta conseguenza è il venir meno di livelli di sicurezza stradale, di affidabilità, di rispetto delle norme sugli orari di lavoro e sulle condizioni di utilizzo degli autisti. Che il mercato sia ormai cronicamente malato è testimoniato anche dalla situazione finanziaria delle imprese, anche locali. Le aziende di autotrasporto denunciano infatti un indebitamento medio piuttosto alto, che ha superato di gran lunga la
di Damiano Talamazzini
Responsabile Provinciale Patronato Epaca
Questa rubrica rappresenta un luogo d'incontro a disposizione dei nostri lettori, nato per rispondere a dubbi e quesiti in materia di diritti previdenziali e assistenziali. Le lettere rivolte al Patronato Epaca possono essere indirizzate alla nostra redazione, per posta o via e-mail, oppure direttamente al Patronato Epaca (epaca.cr@coldiretti.it). Egregio Responsabile del Patronato Epaca, sono stato informato verbalmente, e purtroppo genericamente, di una nuova norma legislativa che permetterebbe una sospensiva dal lavoro attuale, con la possibilità di mantenere una quota parte dello stipendio, se si certifica di prestare servizio dipendente presso un organismo di volontariato. E’ vero? La circolare del Ministero della Funzione pubblica ha dato disposizioni attuative della L. 133/08, che ha introdotto importanti innovazioni in materia di esonero dal servizio e trattenimento in servizio dei pubblici dipendenti e di risoluzione del contratto di lavoro per i dipendenti che abbiano maturato 40 anni di anzianità contributiva. Può richiedere l’applicazione della disposizione in esame il personale in servizio presso: Amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, Agenzie fiscali, Presidenza Consiglio dei Ministri, Enti pubblici non economici, Università, Istituzioni ed Enti di ricerca, Enti di cui all’art.70L.165/01. La norma prevede che, esclusivamente
La Parola all'Avvocato A cura dell’ Avv. Alessio Romanelli
Inviate i vostri quesiti a: ilpiccolocremona@fastpiu.it La presente rubrica non offre pareri legali ai lettori, ma affronta con spirito divulgativo tematiche di natura giuridica di interesse generale. Per pareri legali su pratiche determinate o casi concreti è necessario rivolgersi ad un avvocato iscritto all'Albo tenuto dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati con sede presso il Palazzo di Giustizia, via dei Tribunali 13, Cremona
soglia di guardia: 250mila euro per impresa. E' un settore che, per riemergere, ha bisogno, quindi, di regole certe e diritti certi. «Abbiamo visto imprese strutturate che operano nella provincia di Cremona e in Lombardia aprire sedi nei paesi neo-comunitari dell'Est Europa» continua Gamba, «perché va ricordato che un autista rumeno, per esempio, costa il 50% in meno di uno italiano». «Per quanto riguarda la sicurezza noi continuiamo a sostenere che la corresponsabilità dei committenti deve essere un dato fermo» continua Gamba. «Non può essere che si lavori sempre sotto ricatto “o fai il sovraccarico, non fai i riposi, non rispetti i tempi di guida oppure non lavori più per me”. Occorre aprire una verifica sulle varie concause: limite di velocità, sovraccarico, manutenzione del veicolo, tutti aspetti di cui il committente può essere responsabile. Chiediamo di attivare subito e urgentemente il fondo di garanzia per l'autotrasporto, garantire tempi e modalità di pagamento dei servizi, rendere operativa per mezzo di qualificati controlli la nuova disposizione sul cabotaggio stradale e migliorare gli attuali strumenti normativi per la trasparenza del mercato. Ricordo che c'è un ultimatum che scade all'inizio di luglio, e quindi proprio in questi giorni».
DALLA PARTE DEI CITTADINI
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"Egregio Avvocato, ho letto qualche tempo fa una sua risposta in merito alla possibilità di cancellare i protesti relativamente alle cambiali. Io pochi giorni fa sono stato protestato per un assegno, dice la banca che devo pagare una penale del 10%, e va bene, ma dopo sono a posto o no? Grazie per la risposta." Si è no. Mi spiego meglio. Lei ha almeno tre problemi da affrontare: il primo, il più urgente, è quello di evitare la segnalazione presso la centrale d'allarme interbancaria (CAI): deve quindi pagare al portatore dell'assegno, entro sessanta giorni dal termine per la presentazione dell'assegno, la somma portata dal titolo (cosiddetto importo facciale), le spese di protesto, gli interessi e il 10% a titolo di penale; all'atto del pagamento il portatore dell'assegno dovrà renderle il titolo quietanzato e rilasciare una dichiarazione con sottoscrizione autenticata in cui dichiara di avere ricevuto tutti gli importi sopra indicati. Lei dovrà poi consegnare la predetta dichiarazione alla sua Banca ovvero al pubblico ufficiale che ha levato il protesto. Secondo problema, che in realtà va di pari passo con il primo, è quello di evitare la segnalazione al Prefetto e la conseguente sanzione amministrativa: seguendo la procedura sopra indicata e completandola correttamente nel termine indicato (60 giorni) tutto si risolverà. Terzo problema, meno facile da affrontare, è quello relativo alla cancellazione del protesto: per prima cosa deve passare almeno un anno dalla data del protesto e nell'anno lei non de-
ve ricevere altri protesti; quindi, ricorrendo i presupposti di cui all'art. 17 della L. 7 marzo 1996, n.108, potrà chiedere la riabilitazione al Presidente del Tribunale; infine, col provvedimento di riabilitazione, chiederà la cancellazione dal registro informatico dei protesti al Presidente della Camera di Commercio "Caro Avvocato, le pongo una domanda che chissà quante volte le hanno già rivolto: vorrei intentare una causa, perché credo di avere ragione, ma ho paura di dover aspettare tutta la vita prima di vedere la sentenza e soprattutto ho una paura che è questa: che mi ripaga tutte le spese che dovrò affrontare (avvocati, marche da bollo ecc.)? Il canone VI del decalogo per il cliente dell'avvocato riportato sul Gazzettino Forense pubblicato tanti anni fa in Padova recita: "Non chiedere profezie all'Avvocato. Se fosse profeta egli non farebbe l'Avvocato". Che altro aggiungere? Solo che l'articolo 91 cod. proc. civ stabilisce che il Giudice, con la sentenza che chiude il processo davanti a lui, condanna la parte soccombente al rimborso delle spese a favore dell'altra parte e ne liquida l'ammontare insieme con gli onorari di difesa, mentre il successivo art. 92, recentemente e a più riprese modificato, consente al Giudice di compensare le spese solo in caso di soccombenza reciproca o qualora concorrano altre gravi ed eccezionali ragioni, da indicare esplicitamente nella motivazione. Detto in altre parole: se vince, vince anche le spese.
Sospensione dal lavoro con una quota di stipendio
per gli anni 2009/10/11, i soggetti interessati possano chiedere di essere esonerati dal servizio nel corso del quinquennio antecedente la data di maturazione dell’anzianità massima contributiva di 40 anni. La relativa domanda di esonero va presentata dal dipendente entro il 1° marzo di ciascun anno, a condizione che nell’anno di presentazione della domanda stessa egli raggiunga, anche successivamente alla data della domanda stessa, il requisito minimo di anzianità contributiva richiesto. Tale requisito deve essere individuato nel regime previdenziale di iscrizione del dipendente e, per la pensione di anzianità, è pari a 35 anni, senza che sia necessario il possesso dell’ulteriore requisito dell’età. L’esonero non configura una cessazione dal servizio, ma è una sospensione del rapporto di impiego o di lavoro di durata variabile, fino ad un massimo di 5 anni, in cui il soggetto non è tenuto ad effettuare la prestazione lavorativa presso l’Amministrazione, ma si percepisce un trattamento economico temporaneo pari al 50% di quello complessivamente goduto al momento della collocazione in posizione di esonero e i contributi previdenziali vengono versati in misura intera. Durante il periodo del collocamento in esonero non si possono instaurare rapporti di lavoro dipendente con soggetti privati o pubblici, ma si possono svolgere prestazioni di lavoro autonomo con carattere di occasionalità, professionalità e continuatività, purché non siano a favore di amministrazioni pubbliche o società e consorzi dalle stesse partecipati. In ogni caso non è consenti-
to lo svolgimento di attività che, per la natura o per l’oggetto del rapporto, risultino incompatibili con l’attività istituzionale dell’amministrazione: l’interessato deve pertanto comunicare all’amministrazione il tipo di attività che intende svolgere durante tale periodo. E’ invece favorito lo svolgimento, durante il periodo dell’esonero, di attività di volontariato, se effettuata in modo continuativo ed esclusivo, opportunamente certificata, presso organizzazioni non lucrative di utilità sociale, associazioni di promozione sociale, organizzazioni non governative che operano nel campo della cooperazione con i Paesi in via di sviluppo. Il trattamento previdenziale spettante al dipendente, al termine del periodo di esonero, è il medesimo spettante se fosse rimasto in servizio, cioè quello spettante per raggiunti limiti di età o in presenza dell’anzianità contributiva di 40 anni. Sempre disponibili per tutti i Cittadini interessati, per fornire un'adeguata informazione, consulenza e chiarimenti, i nostri uffici Epaca in Cremona e Provincia, si trovano: • CREMONA Via D. Ruffini, 28 (adiacente Hotel IBIS) Tel. 0372/435620 • CREMA Via Macello, 34 Tel. 0373/256501 • CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 Tel. 0375/42132 • SORESINA Via Matteotti, 12 Tel. 0374/342329 • CREMONA Via Ala Ponzone, 8 Tel. 0372/499811
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News
Venerdì 3 Luglio 2009
I pesci del Po cambiano sesso a causa degli agenti inquinanti
Gli interferenti endocrini ne modificano l'apparato riproduttivo
I
pesci del Po stanno cambiando sesso a causa dell’inquinamento. La causa è dovuta alle grandi quantità di “interferenti endocrini”, presenti nel fiume, che vengono ingeriti dai pesci e che modificano il loro apparato produttivo. Un Interferente Endocrino è una sostanza esogena che altera la funzionalità del sistema endocrino, causando effetti avversi sulla salute di un organismo. A riverarlo è professor Luigi Viganò del Centro Nazionale delel Ricerche. Secondo Viganò quest’alterazione mette a rischio la sopravvivenza delle
Il Fiume Po a Cremona
specie e porta diverse specie di pesci verso la femminilizzazione, fenomeno per cui negli esemplari di sesso maschile il testicolo subisce una trasformazione in ovaia. Gli interferenti endocrini sono sostanze di origine sia naturale che sintetica, e comprendono farmaci, sostanze usate per le pulizie nell’industria, nella produzione di vernici, plastiche e cosmetici. Sono inoltre presenti nei composti antiaderenti di molti contenitori alimentari, nei ritardanti di fiamma, nei tessuti sintetici e nelle plastiche di computer, televisori e autoveicoli. Oltre ai diserbanti.
Pillole...
Computer troppo lento, pensionato gli spara 5 colpi Esasperato dalla lentezza del pc un pensionato di Pordenone, ha sparato cinque colpi di pistola al personal computer riducendolo in frantumi. L’uomo, un appassionato di informatica di 68 anni, invece del solito Control-Alt-Canc, ha scaricato il caricatore della sua calibro 22 contro lo schermo del computer, dopo avere aspet-
tato invano che il problema si risolvesse da solo. Accorsi dopo aver sentito gli spari e le urla di rabbia, i parenti dell'uomo hanno chiamato le forze dell’ordine. I carabinieri hanno accompagnato l’uomo in caserma. Chiarita la dinamica, i militari hanno sequestrato la pistola prima di rimettere in libertà il pensionato
L’ abbronzatura fa bene e ha un effetto anticancro
Parola del presidente dell'Associazione dermatologi
Le Dolomiti sono patrimonio dell’Umanità In lite le amministrazioni di Bolzano, Belluno, Udine e Pordenone. Le Dolomiti sono state inserite dall’ Unesco nella lista del Patrimonio Universale dell’Umanità. La decisione è stata presa all’unanimità dai 21 membri della commissione riunita nei giorni scorsi a Siviglia. Ma è sorto subito il problema: le Dolomiti si estendono su un’area di 231 mila ettari, suddivisi tra le
province di Trento, Bolzano, Pordenone, Udine e dal momento che la decisione dell’Unesco vuol dire anche inevitabilmente finanziamenti, enti, poltrone, iniziano da subito le discussioni per sfruttare la situazione a proprio vantaggio. Il primo scontro è su quale città dovrà ospitare La Fondazione.
Banca svizzera disposta a pagare 5miliardi di dollari pur di non rivelare i nomi degli evasori americani
Secondo fonti svizzere, sarebbero in corso trattative tra la banca Ubs e il governo statunitense che dovrebbe prevedere un esborso di 5 miliardi di dollari. Tanto infatti sarebbe disposta la banca in questione a sborsare pur di addivenire ad un accordo. La banca si trova con le spalle al muro, chiamata in giudizio dal fisco americano che vorrebbe mettere le mani sui depositi dei 52mila cittadini a stelle e strisce custoditi presso l’Ubs. Un vero e proprio tesoro che non viene tassato e che, secondo il governo Usa,
ammonta a 15 miliardi di dollari. L’Ubs si rifiuta di rivelare i nomi dei correntisti americani. Il segreto bancario previsto dalla legge elvetica impone la massima discrezione nei confronti dei suoi clienti. Se la causa che oppone Ubs e Washington fosse vinta dal fisco americano, all’istituto bancario resterebbero due scelte: consegnare i dati dei suoi clienti o cessare le attività sul suolo americano. Ma in questi giorni, appunto, è spuntata la terza possibilità, quella di un accordo milionario tra Washington e la banca.
La tintarella, assicurano i dermatologi, fa bene. Dunque, sì all’abbronzatura, purché si faccia attenzione agli orari in cui ci si espone e si ricorra una protezione solare. “Il sole – dice il presidente dell’Associazione dermatologi ospedalieri italiani, Patrizio Mulas - se “preso” con intelligenza, ha effetti benefici sulla salute e esercita anche un’azione antitumorale. Può invece diventare pericoloso se si eccede nell’esposizione”.
Gli Sms costano troppo? Spediamoli dall’estero Dal 1 luglio 2009, inviare un sms, con il cellulare, costa di meno se il cliente si trova in un altro Paese dell’Unione Europea; l’invio di un “messaggino” infatti, non potrà costare più di 0,11 euro più Iva. Si tratta di un abbattimento di costo notevole considerando che la media in Europa per l’invio di un sms dall’estero è di circa 30 centesimi di euro. Adesso in Italia si ge-
nera una vera e propria anomalia: escludendo eventuali promozioni e tariffe speciali infatti è più conveniente mandare un sms all’estero piuttosto che sul territorio nazionale. Abbassati anche i costi per le chiamate: per chi chiama all’interno dell’Unione Europea verso un altro Paese dell’Unione Europea il costo di una telefonata non potrà superare i 0,43 euro al minuto.
Pianeta Giovani MODA
Con la collaborazione di
Cremona
I COLORI DELL’ESTATE 2009
Stagione calda all’insegna di solarità e allegria, con tonalità semplici e innovative
E’
di Diego Corsini
tempo di shopping estivo. Cosa troveremo nei negozi? E cosa si dovrà acquistare per non sfigurare nella calura cremonese? Molte le proposte dettate dalla moda estiva, sempre più propensa al bello a basso costo (per favorire i giovani), con pochi euro e molto buon gusto si può ve stir bene senza essere eccessivamente antiquati. Estate, tempo di allegria e solarità, dopo il viola per l'autunno-inverno, quest’anno le passerelle milanesi, sfornano una serie di colori molto vivaci, al fine di sottolineare le caratteristiche clas-
siche della stagione più calda dell’anno. Per la maggiore andranno colori come il verde, dallo smeraldo al salvia, tinte bril-
lanti che evocano freschezza, vivacità e allegria; il giallo, simbolo della bella stagione, trasmette carattere e solarità; il rosa, colore estrema-
MUSICA The
mente raffinato, nelle tonalità pastello, molto apprezzato e indossato dal gentil sesso. Ed infine una novità assoluta: il blu elettrico, a richiamare gli anni '60, impone la sua dinamicità catturando l’occhio dei passanti, si mostra attraente e seducente, sempre se ben portato. Mentre invece per tutti i nostalgici, che non vogliono approcciarsi a tinte eccessivamente sfarzose e difficili da abbinare, ricordiamo il binomio sempre elegante e mai fuori moda: il nero, simbolo dell’eleganza e del fascino è e rimane il colore universale, facilita l’abbinamento e non sfigura mai e il bianco, elegante e serio in ogni occasione, sfila egregiamente su soggetti di tutte le età.
Gossip - Heavy Cross
Dopo il successo di "Standing in the way control", uscito nel 2006, i "The Gossip" tornano a scalare le classifiche di tutto il mondo con "Heavy cross". Il singolo ha anticipato l’uscita del loro nuovo disco "Music for men" prevista per la metà di giugno. Etichettati come "garage punk," i The Gossip sono l’esempio lampante di come il rock possa arrivare al successo; armati di un sound inconfondibile, non hanno vita
facile agli inizi della loro carriera. Nati nel 1999 in America, nell’Arkansas, trovano l’apprezzamento delle folle solo dopo 7 anni di insuccessi e delusioni. Arrivano al successo grazie anche al carisma della cantante e leader del gruppo, Beth Ditto, orgogliosamente obesa, migliore amica di Mika e Kate Moss, alla quale c’è da attribuire una voce assolutamente unica e inimitabile.
INTERNET E TECNOLOGIA
E’ uscito il nuovo i-Phone 3 Gs
D
a poco è arrivata anche in Italia l’ultima versione dell’ormai popolare "i-Phone", inventato dalla società informatica californiana Apple. L’i-Phone è uno degli strumenti tecnologici di ultima generazione, apprezzato da tecnici e non del settore, che rimane però una primizia in campo tecnologico, dato il suo elevato costo d’acquisto. Il dispositivo, oltre ai normali servizi di telefonia qua-
li chiamate ed Sms, permette di utilizzare servizi come e-mail, e navigazione web. In particolare l’i-Phone 3 Gs, ultimo modello dell’omonimo Gsm multimediale, è dotato di una telecamera da 3 milioni di pixel, di streaming audio e video e di una bussola digitale. C’è, inoltre, la possibilità di utilizzarlo come modem, ma soprattutto quest’ultimo garantisce una maggior autonomia rispetto al precendente modello, perché dotato di una batteria avente copiosa potenza del tutto
Un primo piano del nuovo "i-Phone" 3 Gs
autosufficiente. Ad accontentare anche i meno esperti del settore, è il fatto che l’antecedente modello ha subìto una netta diminuzione di prezzo, il che permette l’acquisto a chi, meno abbiente, ha sempre desiderato possedere una perla della tecnologia moderna.
Il re dei telefonini sforna una nuova versione superveloce e i prezzi del modello vecchio, intanto, si dimezzano
Venerdì 3 Luglio 2009
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APPUNTAMENTI IN CITTA’
Giovedì d’Estate
All’ombra del Torrazzo, sono iniziati i “Giovedì d’estate”. Arrivato al tredicesimo anno, il tradizionale appuntamento pone come principale obiettivo il rinnovo e la constante attrazione di residenti e non, in quello che è diventato l’evento principe della bella stagione cremonese. Per 5 serate, la città del torrone, è letteralmente invasa da nuove iniziative, e proverbiali tradizioni, che faranno tremare il ciottolato cittadino, data la moltitudine di persone che affolleranno le vie del centro. Ogni giovedì di luglio, le botteghe del centro e l’as-
La rassegna da 12 anni contraddistingue il centro storico sociazione commercianti in sinergia con il Comune di Cremona, organizzano animazioni, spettacoli, eventi, mercatini e concerti, in un mix che fa da cornice alla sublime atmosfera che solo la città di Cremona è in grado di offrire. Ricordiamo, infine, che le attività commerciali del centro rimarranno aperte fino alle 24, offrendo il cortese servizio che da anni le contraddistingue.
FUORI CITTA’ SABATO 4 LUGLIO A Casalmaggiore ha inizio la “Fiera di Piazza di Spagna”, giunta ormai al suo 50° anniversario. Durante la serata, e per tutto il resto della settimana, i negozi dei dintorni rimarranno aperti tutta la giornata fino a tarda sera e dalle ore 21 di ogni sera, sul palco principale si terranno balletti, concerti, e spettacoli live. Per i più piccoli nella zona lido Po sarà allestito un luna park. DOMENICA 5 LUGLIO A Mantova presso le piazze del centro si tiene il “Festival delle passioni”, che nella serata domenicale raggiunge il termine: 4 le serate tra venerdì e domenica che ospitano la prima edizione di un evento curioso e interessante, nato dall’idea di far dialogare, attraverso contaminazioni e confronti, musica e cibo. Il Festival delle passioni è un evento da non perdere, curato nella parte tecnico-musicale da Roy Paci e nella parte enogostronomica da Davide Paolini, pone come principale obiettivo il connubio tra cibo e musica. Ogni artista, infatti, sarà affiancato da un cuoco, che cucinerà intriganti delizie sulle note del medesimo. In quello che si pone come principale evento dell’estate mantovana. Previsto per la serata, è il concerto di Arisa e Mario Venuti, ma durante tutto il festival moltissimi artisti calcheranno i palchi della città; per citarne alcuni: Frankie Hinrg, l’Aura, Neri Marcorè, Albertino e Max Brigante. GIOVEDÌ 9 LUGLIO A Casalromano (Mn) alle 21.30 presso il Teatro Tenda, si terrà il concerto dei Negrita. La band di Arezzo presenterà il nuovo album "Helldorado" e proporrà vecchi successi come "L’uomo sogna di volare", "Rotolando verso sud", "Cambio", "Magnolia" e molti altri ancora.
Inizia la festa del Partito Democratico
Il Partito Democratico di Cremona riparte dalla sua tradizionale Festa, che come sempre si svolgerà presso Ca' de Somenzi, dal 3 al 12 luglio. Molti gli appuntamenti politici e di divertimento. Inaugurazione la sera di Venerdì 3 luglio con lo spettacolo di Paolo Hendel, seguirà sabato 4 la serata con i Legnanesi. Mercoledì 8 appuntamento con il concerto dei Nomadi e molto altro. Il tutto fino al 12 luglio, quando ci sarà la chiusura con i Fuochi d'artificio. Ecco il programma: Venerdì 3 luglio Area liscio: Fausto Pedroni- area spettacolo: Paolo Hendel.
Sabato 4 luglio Area liscio: I Favalli - area spettacolo: I Legnanesi (ingresso: 10 euro). Domenica 5 luglio Area liscio: Laura Talenti- area spett: Dibattito Lunedì 6 luglio Area liscio: Roger la voce del sole - area spett: Lorenzo Biagiarelli (tributo ai Beatles) Martedì 7 luglio Area liscio: I Rodigini area spett.: Parole di Tango. Mercoledì 8 luglio Area liscio: Ruggero Scandiuzzi - area spett.: I Nomadi (ingresso: 15 euro)
Giovedì 9 luglio area liscio: Camillo del Vho - area spettacoli: Fint Floyd (tributo ai Pink Floyd). Venerdì 10 luglio area liscio: Eros Valbusa - area spett.: Faber per sempre (omaggio a Fabrizio De Andrè). Sabato 11 luglio Area liscio: Gypo Pezzotti - area spett: Scuola ballo: A.S.D. Maris Team Domenica 12 luglio Area liscio: Brunale e Franchi area spett.: Gwen. Lunedì 13 luglio Gran finale con i fuochi d'artificio
Appuntamento a Ca' de Somenzi dal 3 al 13 luglio
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Salute
Venerdì 3 Luglio 2009
GLI ORARI
PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle 18.00 in orario continuato, il sabato dalle ore 8.00 alle ore 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a vnerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Orario: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. FISIOTERAPIA Esclusa la visita specialistica che si prenota presso il CUP-Cassa, le prenotazioni vanno effettuate di persona. Dove: piano 1, corpo C (ala sinistra), monoblocco ospedaliero. Orario: lunedì dalle 08.00 alle 14.00; da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00. Tel: 0372 405346 per informazioni. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario:da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Dove: Medicina del Lavoro, padiglione 10 Impegnativa del medico curante. Allergologia per sospetti professionali Tel. 0372 408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 13.00; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia dalle 09.00 alle 13.00 da lunedì a venerdì. Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Spe-
cialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. SERVIZIO DIETETICO valutazioni e controlli nutrizionali La prima visita si prenota al CUP. Dove: piano 4, ala sinistra. Orario: da lunedì a venerdì dalle 09.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 16.00. Telefono: le prenotazioni per il controllo nutrizionale può essere effettuata telefonicamente da lunedì a venerdì dalle 09.30 alle 15.30 ai numeri 0372 405732, 0372 405634, 0372 405631. centro prelievi LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452
Sono molte le malattie legate alla vista. Sotto il Torrazzo un servizio specializzato. Lo descrive il nuovo primario dell'u.o di oculistica, Matteo Cacciatori
La cura degli occhi a Cremona
M
di Laura Bosio
aculopatie, cataratte, retinopatie... sono moltissime oggi le patologie legate alla vista, al giorno d'oggi. Ma cosa offre l'oculistica cremonese, per curarle? Vi sono alcune novità rivolte ai cremonesi. Tra esse la chirurgia vitro-retinica e l'oftalmologia pediatrica. «La chirurgia vetro-retinica si basa sull'esportazione del corpo vitreo presente all'interno dell'occhio (vitrectomia)» spiega Matteo Cacciatori, primario di recente nomina dell'unità operativa di oculistica dell'Ospedale Maggiore di Cremona, «a cui possono seguire varie procedure, a seconda della patologia,
Oltre a questi, quali sono i servizi che il reparto offre ai suoi pazienti? «Naturalmente vi sono i tradizionali servizi ambulatoriali, di visita e controlli. Accanto ad essi, vi sono parecchie specialità, in quanto oggi la disciplina oculistica si è suddivisa in tante branchie, ed ognuna ha i propri specialisti. Ad esempio c'è la chirurgia oculoplastica, ossia quella che riguarda le palpebre. Questo non significa che si tratti di chirurgia estetica, come alcuni pensano. Questo tipo di intervento viene messo in atto in caso di persone che ad esempio hanno una palpebra che scende troppo, impedendo una visuale chiara, oppure quando si presentano problemi di natura traumatica, ad esempio in seguito ad un incidente. A
che va dal distacco della retina a dei fori sulla stessa, e via di seguito». E l'oftalmologia pediatrica in cosa consiste? «E' una disciplina che si rivolge ai bambini tra gli 0 e gli 8-9 anni, per i quali vengono effettuate delle particolari visite rivolte alla motilità oculare. Tali visite vengono fatte da un medico e da un ortottista, che è quello specialista che si occupa appunto dei movimenti dell'occhio. Nel caso vi siano i problemi, o un occhio risulti storto, può anche essere raddrizzato chirurgicamente».
questo proposito abbiamo un chirurgo oculoplasta esperto in questo tipo di interventi». Uno dei servizi introdotti recentemente nella vostra unità operativa è quello dedicato al trattamento medico della degenerazione maculare senile. Vogliamo parlarne? Le maculopatie, che comunque non riguardano solo gli anziani, vengono trattate con la tecnica della retina medica. In sostanza si tratta di utilizzare dei farmaci specifici che vengono iniettati direttamente nell'occhio, e questo inibisce la crescita
CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle ore 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Dove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10 Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante. Le prenotazioni vengono effettuate telefonando al 0372 408178 da lunedì a venerdì dalle ore 10.30 alle ore 13.00; oppure personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, - Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle ore 13.00 alle ore 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: piano Rialzato, ala sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248 TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione pu essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.
Matteo Cacciatori, primario dell'unità oculistica dell'Ospedale Maggiore di Cremona
di vasi sanguigni nella retina». Insomma, Cremona offre tutto quello che potrebbe offrire un ospedale sito in una grande città... «Esattamente. E' interessante poi notare che ogni sottodisciplina è seguita da un medico specializzato in quell'ambito. Naturalmente offriamo anche la classica chirurgia relativa alla cataratta, e i trapianti di cornea. Per quanto riguarda quest'ultimi, attualmente operiamo solo quelli completi, mentre dal prossimo anno prenderanno il via anche quelli parziali (o lamellari), che necessitano di un investimento, in quanto servono attrezzature ben specifiche, per tagliare le parti di cornea». Quali sono le patolo-
gie più frequenti? «Quella più frequente in assoluto è la cataratta, che rappresenta circa i 2/3 degli interventi chirurgici. Subito dopo viene la patologia vitroretinica». Quali sono le cause della cataratta? «Solitamente è l'età avanzata, accompagnata dal distacco della retina, dalla miopia e dalla retinopatia diabetica». Uno sguardo ai dati: quanti pazienti visitate ogni anno? «Circa 12mila visite, con 1500 interventi. In reparto siamo sei medici più il primario. Di questi, un paio coprono anche parte del servizio dell'Ospedale Oglio Po di Casalmaggiore. A questo proposito, a Casalmaggiore è partita dallo scorso maggio la chirurgia della cataratta».
Il centro prelievi di viale Trento Trieste va in ferie A partire da lunedì 6 luglio il Centro prelievi del poliambulatorio specialistico di Viale Trento e Trieste resterà chiuso fino al 30 settembre. L’attività del Centro Prelievi confluirà, per tutta la pausa estiva, al Centro Prelievi dell’Ospedale di Cremona (ingresso ospedale da largo Priori 1, da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30).
Agricoltura
Venerdì 3 Luglio 2009
13
Luglio sarà il mese della mobilitazione sull'origine dei prodotti agricoli e contro la concorrenza sleale dall'estero
Contraffazioni: gli agricoltori dicono basta
L
uglio sarà il mese della grande mobilitazione sull’origine e contro le contraffazioni che continuano ad affossare i prezzi all’origine di latte, suini, bovini e di tutti i prodotti agricoli.
L’annuncio viene da Coldiretti. «Dopo la discussione nel nostro ultimo Consiglio regionale svoltosi la scorsa settimana a Bergamo, stiamo mettendo a punto le nostre azioni» spiega Nino Andena, Presidente di Coldiretti Lombardia «che non si
concluderanno in una sola giornata di protesta e non si limiteranno ad un solo obiettivo. La mobilitazione riguarderà l’intero territorio nazionale. Sarà un mese caldo perché saranno molte e variegate le azioni che metteremo in atto
MERCATI - SETTIMANA DAL 26/6/2009 AL 2/7/2009 UNITà DI MISURA
CREMONA
Tonn.
N.q.
N.q.
142,00145,00
N.q.
Tonn.
136,00137,00
146,50147,50
142,00144,00
155,00156,00
Tonn.
N.q.
382,00384,00
N.q.
--
Tonn.
N.q.
alla rinfusa
Tonn.
61,0063,00
70,5072,00
78,0081,00
78,0079,00
FIENO maggengo agostano
Tonn.
130,00140,00
105,0-115,0 N.q.
N.q.
--
Tonn.
50,0-60,0
55,00
28,00-33,00
--
lattonzoli locali
15 kg.
3,350
3,350 3,400
3,330
3,340
SUINI lattonzoli locali
25 kg.
2,450
2,430
2,410
2,470
SUINI lattonzoli locali
30 kg.
2,370
2,390
2,360
2,460
SUINI lattonzoli locali
40 kg.
2,050
2,030
2,010
2,120
Suini da macello
156 kg.
1,250
1,250
N.q.
1,252
Suini da macello
176 kg.
1,250
1,250
N.q.
1,217
Suini da macello
Oltre 176
1,250
1,180
N.q.
1,217
Vacche Frisone 1ª qualità (p.v)
Kg.
2,00-2,35 p. morto
Montichiari peso vivo 0,94-1,10
0,910-1,010
--
Vacche fris. 2ª qualità (p.v)
Kg.
1,60-1,80 p. morto
0,58-0,71
0,600-0,700
--
Manze scottone 24 mesi
Kg.
2,00-2,35 p. morto
1,00-1,18
0,920-1,090
--
Kg.
2,00-2,60
2,40-2,60
2,400-2,700
--
(50-60Kg) pie blue belga
Kg.
3,00-5,00
5,10-5,30
5,350-5,750
--
BURRO pastoriz.
Kg.
1,50-1,55
1,30
1,300
--
PROVOLONE VALPADANA
Kg.
4,50-4,70
4,55-4,70
N.q.
--
PROVOLONE VALPADANA
Kg.
4,75-5,00
4,75-5,00
N.q.
--
Kg.
5,50-5,75
5,50-5,90
5,700-5,900
--
Kg.
5,80-5,95
6,00-6,50
6,100-6,350
--
Kg.
--
--
--
--
PRODOTTO FRUMENTO
tenero buono mercantile
GRANOTURCO
ibrido naz. 14% um.
SEMI DI SOIA nazionale
ORZO NAZ.
peso spec. 55-60 peso spec. 66-68
CRUSCA
PAGLIA
press.rotoballe
SUINI
Vitelli Baliotti (50-60 kg) fris.
Vitelli Baliotti
MILANO
MANTOVA
MODENA
120,0-127,0 125,0-129,0 130,0-132,0 130,0-135,0 130,5-135,5 133,0-135,0
fino a tre mesi
oltre tre mesi
GRANA Scelto stag. 9 mesi
GRANA Scelto stag. 12-15 mesi
Latte Spot
N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Non è escluso che in futuro venga ripristinato il mercato settimanale. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì.
e perché saranno coinvolti migliaia di nostri associati». «L’agricoltura sta vivendo una generale e pesantissima crisi» rimarca Coldiretti Cremona «a causa di prezzi dei prodotti mai così bassi. I prezzi del nostro latte, dei nostri suini e bovini, dei nostri cereali sono ormai al di sotto dei costi di produzione e dall’estero giungono quantità incredibili di prodotti anonimi che fanno concorrenza sleale alle nostre produzioni deprimendo i prezzi all’origine, senza per altro alcun beneficio per i consumatori come hanno documentato recentemente la Commissione europea ed il Parlamento italiano. Per questo Coldiretti chiede che vengano resi pubblici i dati riguardanti tutte le im-
portazioni ed in particolare di latte, derivati lattiero-caseari, caseine e cagliate». Problemi di prezzo, di trasparenza, di qualità, ma anche di sicurezza alimentare. In Italia - precisa la Coldiretti - in un anno sono arrivati ben 1,3 miliardi di chili di latte sterile, 86 milioni di chili di cagliate e 130 milioni di chili polvere di latte di cui circa 15 milioni di chili di caseina. Con questi derivati del latte, importati e lavorati nel nostro Paese, si producono mozzarelle e formaggi che nulla hanno a che vedere con
il nostro Paese e con la nostra agricoltura. Vengono poi venduti con il marchio made in Italy, con un evidente inganno nei confronti dei consumatori e con gravi danni per il nostro latte e il vero made in Italy. Questa situazione si ripete in altri settori. Esemplare il settore suinicolo (prodotti per i quali non è obbligatoria l’indicazione di origine) dove ben 2 prosciutti su 3 sono stranieri ma i consumatori italiani non lo sanno e li comprano e li pagano come se fossero italiani.
Campagna amica, appuntamenti sul territorio Segnaliamo gli appuntamenti con il Mercato di Campagna Amica proposto dagli agricoltori di Coldiretti Cremona, che offrono in vendita diretta frutta, verdura, formaggi, salumi, miele, farine, legna, fiori e vari altri prodotti delle nostre campagne (ai quali si aggiungono riso e vino, portati dalle imprese agricole delle vicine province). Il calendario: CREMONA. Al Foro Boario ogni venerdì,
dalle ore 8 alle 13. CASALMAGGIORE. In Piazza Turati, il sabato mattina. CREMA. In via Terni, dalle ore 8 alle 12.30, ogni prima e terza domenica del mese. OSTIANO. In Piazza Garibaldi, la quarta domenica del mese, dalle 8 alle 12.30. SORESINA. Tutti i lunedì, dalle ore 8 alle 13, nella piazza davanti al Palazzo Comunale.
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Lettere
Venerdì 3 Luglio 2009
replica
Difendiamo l'operato dei consumatori Egregio direttore, il sempre dotto e documentato - anche se maledettamente prolisso intervento su "Il Piccolo Giornale" del 26 giugno scorso a firma dell'ottimo Benito Fiori, con cui sembra s'abbiano ad assimilare i consumatori con i peggiori sciuponi (uguale consumoòn nel nostro significativo vernacolo...) m'impone precisare che - nella terminologia corrente con il termine di consumatore s'intende soltanto e soprattutto chi non è professionista, ossia non opera o agisce come attività professionale e con Partita Iva... Assimilati ai consumatori infatti sono gli utenti: e vorrei proprio capire perché e come questi ultimi possano essere accusati di concorrere alla distruzione del pianeta... Contestare quanto l'omo sapiens è riuscito a fare e creare nei milioni di anni che hanno preceduto l'oggi e che l' hanno portato dalla sopravvivenza nelle caverne alla missione lunare è veramente espressione del peggiore oscurantismo e veramente mi lascia stupefatto che Benito Fiori - riconosciuto rappresentante di Ambiente e Scienze - possa proporre e farsi paladino di tanta confusione... Spero veramente che in un prossimo pezzo chiarisca meglio la strana posizione assunta, che in ogni caso ha amareggiato chi s'è visto messo all'indice soltanto perché... consumatore e non professionista! Dott. Luigi Bellini Unione Nazionale Consumatori Cremona *** annuncio
Il Comitato Quartiere Po niente politica Caro direttore, in una lettera a un quotidiano di Cremona, i signori Ezio Benna, Mario Gaiardi e Maria Monteverdi si autodefiniscono Comitato Quartiere Po. E’ una bugia. Sono avvenute quasi un anno fa due riunioni in una sala di Cristo Re. Alla seconda, tenutasi il giorno 18 giugno 2008, hanno presenziato, in forze, Corada, Soregaroli, Sorrentino e un altro paio di persone che non ricordo. Nessuno ha mai visto un "verbalino" , neanche fossimo ai tempi dei carbonari. E’ vero che c’è troppa maleducazione in città, ma ciò non solo intorno a viale Po. Un cambiamento in meglio nel quartiere c’è stato: la rotonda di via Trebbia incrocio via Serio, ha i sassi bianchi, la luminaria, alcuni cespugli di fiori e la pianta di lagostroemia nel mezzo. Sembra un omaggio del Comune alla signora Monteverdi, comandantessa occulta ma non troppo della riunione di cui sopra; lei abita pochi metri più avanti. Da oggi forse riusciremo a
www.aclicremona.it
fare un comitato eletto dai presenti aperto a tutti. Nessuno potrà togliere la parola a Grignani, al sottoscritto o ad altri, come è avvenuto allora. Tutti potranno esprimere il proprio parere, nei tempi previsti per tutte le riunioni di questo tipo, e che saranno uguali per tutti. A dispetto dei "carbonari" comparirà un "verbalino" corredato dalle firme dei presenti. Grazie per l’attenzione, ci faremo vivi dopo aver concluso un programmino di massima. Prof. Pier Attilio Carletti, Eugenio Grignani, Matteo G., Federico G., Ilaria F., Giacomo R. Federico M. *** bacchettate alla citta'
Cremonesi zavorrati dal conservatorismo Caro direttore, finite le elezioni, a risultati acquisiti, quindi al netto di malizie o di difesa di tesi precostituite, emerge un dato inconfutabile: Cremona, e ancor più il suo territorio, è conservatrice. Chiariamoci subito: non nel senso politico del termine o meglio, non solo. Perché, sia chiaro una volta per tutte, la conservazione (spesso si può parlare di restaurazione) alligna sia a destra che a sinistra. Conservazione che significa paura del nuovo, ma anche inerzia, difesa gelosa e passiva di posizioni e prebende, provincialismo e predisposizione alla sottomissione. In materia troviamo numerosi ed illuminanti esempi nei poteri che hanno dominato la città per circa un secolo e fin qui è abbastanza naturale, direi quasi fisiologico, anche se non del tutto scontato, come vedremo; ma altrettanti e forse più clamorosi esempi li troviamo nelle forze politiche. Nella Destra è anche comprensibile, può essere l’antonomasia (ma non è sempre detto), ma nella Sinistra la conservazione risulta deleteria, disorientante e, alla lunga, punitiva. Situazione fotocopia, o forse peggio, nel campo sindacale. Nonostante gli sforzi benemeriti di qualche raro soggetto (infatti ostacolato o reietto) non si salva neppure il campo imprenditoriale, che forse sarebbe quello più bisognoso di progresso e novità. L’imprenditoria infatti (non sono parole mie ma dell’attuale maggior imprenditore cremonese) è l’unico soggetto, in Italia e a Cremona in particolare, che crea ricchezza vera, e quindi lavoro, risorse, investimenti , a creare un circolo virtuoso. Imprenditoria non significa solo industria, ma anche agricoltura, commercio, artigianato, credito, ricerca. Quella stessa imprenditoria che circa un secolo fa fece di Cremona e provincia una delle realtà più vive della nazione. Ma quella era la Cremona dei Vacchelli, degli agrari illuminati, dei Frassi, Vergani e Negroni, Genala e Jacini, questi ultimi pure valenti
politici al pari di Bissolati, Ghisleri, Sacchi, lo stesso vescovo Bonomelli e, purtroppo, ne tralascio parecchi altri. Tutta gente che, pur schierata in opposti campi o nelle varie attività, sapeva guardare avanti, cercava il nuovo e non ne aveva paura. Gente che non perdeva tempo a rimirarsi le punte delle scarpe o in sterili diatribe da cortile condominiale. Insomma allora si volava alto, si progrediva e i risultati venivano. Oggi, anche da noi, qualche personalità ed iniziativa volte al nuovo ed al progresso c'è (industria, credito, servizi, ricerca, energie alternative), ma deve fare i conti e vincere la zavorra della conservazione che impedisce loro di spiccare il volo che, tolto un ahimè unico esempio, li costringe in un ruolo marginale o di sopravvivenza, mortificandone le enormi potenzialità che rimarranno inespresse. E i cremonesi cosa dicono? Nulla: mugugnano, belano, ma accettano, da rassegnati conservatori doc. Da tempo immemorabile non si assiste ad un dibattito (non a una lite!) serio e di livello a Cremona: gli argomenti non mancherebbero, gli strumenti (giornali) e le competenze nemmeno. Cos’è allora che frena? Quale inerzia (ignavia?) impedisce di sollecitare e far emergere le migliori intelligenze cremonesi? O dobbiamo pensare che non esistano? Io mi rifiuto di crederlo: ci sono, e nemmeno poche o di poco valore. Certamente il clima litigioso e manicheo dell’ultima campagna elettorale non aiuta a farle emergere. Forse aprire dei dibattiti sulle cose concrete può essere un modo per riprendere a vivere in un clima più sereno (sarà lo strumento o sarà il prodotto?) e sarà comunque un modo per sconfiggere il conservatorismo imperante. Sicuramente il progresso è un treno che passa e non aspetta, da prendere in corsa. Il conservatorismo che appesantisce Cremona ostacola il balzo necessario. Troppe volte i treni sono passati, troppe volte la zavorra ci ha tenuto a terra. Sarebbe ora di fare il balzo... per un buon viaggio alle nuove generazioni. Anselmo Gusperti Cremona per la Libertà *** economia
Crisi favorita anche dai prezzi troppo alti Caro direttore, propongo alcune considerazioni sulla crisi economica che ci attanaglia. In primo luogo credo che l’Italia soffra gli effetti di un’onda lunga partita nel 2001. Fu il governo guidato dall’attuale premier a non controllare l’ingiustificata salita dei prezzi dopo la conversione all’euro. Il lavoro salariato forse ha tenuto in virtù del credito al consumo. Ma, alla lunga, mi pare che si siano aperte crepe molto profonde nel salvadanaio delle famiglie. La seconda considerazione è una
constatazione: negli anni a venire, molte persone pian piano hanno perso il lavoro e non è finita...! Terza considerazione: la filiera distributiva, in Italia, sembra architettata con il preciso scopo di far lievitare i prezzi. Altrimenti non mi spiego come sia possibile che un medesimo prodotto da noi costi, mettiamo, 1 e in Germania costi da 1/3 a 1/8 del nostro prezzo. Quarta e ultima considerazione: sono d’accordo che il dilagare di una sindrome, come la paura del futuro, spinga le masse verso atteggiamenti che sanciscono la contrazione del mercato. Sono però convinto che senza una analisi realistica di quanto accade e in presenza di un mercato ingessato come il nostro, arroccato su posizioni incartapecorite di interessi dominanti, difficilmente il presidente del Consiglio potrà agitare ancora a lungo la bacchetta magica ed ammaliarci con i suoi giochi di prestigio. Avremmo bisogno di ben altro, per affrontare questa crisi economica mondiale. Che forse sta offrendo a molti l’alibi insperato per operare quei tagli al personale che in altri tempi non avrebbero potuto realizzare tanto facilmente. Andrea Delindati *** dopo il voto
La lista "Gente Nuova" ringrazia gli elettori Signor direttore, la lista civica "Gente Nuova" ringrazia tutti gli elettori che ci hanno accordato la loro fiducia, tutte le persone che hanno contribuito a vario titolo e in vari modi affinché si realizzasse questo progetto ambizioso che ha ottenuto un eccellente risultato. Un grazie sentito a tutti! Perché senza lo straordinario entusiasmo di tutti, senza le competenze messe in campo, senza l'appoggio e il lavoro di molti, senza la grande volontà di lavorare e realizzare qualcosa di nuovo e importante, non ce l'avremmo mai fatta a raggiungere questo risultato. Ancora grazie a chi ha partecipato, a chi ci ha sostenuto, a chi ci ha votato, a chiunque abbia in qualunque misura o modo contribuito a questo progetto. Questo lavoro non rappresenta un piccolo periodo nella storia di queste elezioni, non rappresenterà una breve parentesi nella politica di questa città, ma "Gente Nuova" è un impegno per il futuro, un punto di partenza, un'esperienza da valorizzare e far crescere. Questo è un doveroso impegno che ci prendiamo verso tutti coloro che in questo progetto hanno creduto e verso tutti coloro che hanno collaborato, oltre che per tutti gli elettori che hanno voluto testimoniare attraverso la loro fiducia che "Gente Nuova" rappresenta una realtà seria, credibile, unica. Grazie ancora, non ci stancheremo mai di dirlo, Grazie davvero di cuore! Lista civica "Gente Nuova"
Basta con la politica economica del laissez-faire
Il 31 maggio si è tenuta in tutte la diocesi italiane la colletta nazionale a favore del “Fondo di garanzia” per le famiglie in difficoltà, istituito dalla Cei, a fronte dei casi di bisogno più gravi determinati dalla crisi economica in atto. L’iniziativa fa seguito all’atto di generosità del Cardinale di Milano, mons. Tettamanzi, che qualche settimana fa aveva stanziato, per scopi analoghi, un milione di euro. Riconosciuta l’utilità (ma anche i necessari limiti) dell’iniziativa, sicuramente da incoraggiare, non si può però tacere sul contesto in cui essa viene a collocarsi. La crisi economica attuale non è una catastrofe naturale improvvisa e imprevedibile, ma il frutto avvelenato di una politica di deregulation dell’economia portata avanti negli ultimi 30 anni. Politica economica del laissez-faire che ha reso più iniqua la distribuzione della ricchezza prodotta, opprimendo le fasce deboli della società e avvantaggiando quelle forti (vedasi, ad es., la divaricazione del rapporto tra i salari dei lavoratori dipendenti e gli stipendi e i
benefit dei dirigenti). Le condizioni di vita dei lavoratori sono enormemente peggiorate perché in nome della flessibilità e della produttività si è precarizzata la loro vita (si ricorda come la Chiesa sia sempre più fortemente preoccupata per le ricadute sulla formazione delle nuove famiglie: quando si ha una vita precaria anche le unioni diventano precarie!). Inoltre, a fianco di questa precarizzazione, già di per sé negativa, non sono stati creati adeguati ammortizzatori sociali che ne tamponassero i guasti. E’ un caso, una distrazione della politica o non, piuttosto, una scelta precisa? E come cattolici abbiamo fatto tutto quanto potevamo per correggere questa vera ingiustizia sociale? Non sembra proprio se si pensa che, poco tempo fa, si è sostanzialmente condannato un minimo di intervento redistributivo che lo Stato è in grado di realizzare, come assistenzialismo (“le risorse ricevute dallo Stato non consentono, nell’uso delle stesse,
lo stesso grado di libertà delle risorse autonomamente guadagnate”). Ci si è dimenticati che, in un sistema che non sa redistribuire in maniera equa la ricchezza prodotta, l’azione perequativa dello Stato è indispensabile. Così non si è battuto ciglio quando risorse ingenti sono state utilizzate per l’abolizione dell’ultima tranche dell’ICI, (provvedimento indubbiamente a vantaggio della parte più benestante della popolazione) anziché destinarla alle famiglie più a rischio povertà o agli ammortizzatori sociali per i precari? E anche adesso troppe prudenze. Se veramente pensiamo che ci siano famiglie che rischiano di perdere ogni forma di sostegno economico non basta l’aiuto concreto, ma forzatamente limitato. Occorre invece chiedere con forza un serio intervento pubblico, che da un lato cambi alcune priorità di spesa e dall’altro intervenga, se necessario, anche attraverso la leva fiscale a carico di chi è, oggettivamente, più fortunato.
crisi economica
E' severamente vietato essere pessimisti Signor direttore, leggo che il presidente del Consiglio del nostro Paese dichiara che la crisi, che ha causato e sta causando enormi guasti finanziari, economici e sociali e che mette in allarme il mondo, qui da noi è fondamentalmente un fatto psicologico. Esso è indotto, come la peste dagli untori dell’epoca, da chi diffonde pessimismo e addirittura catastrofismo. Quindi chi porta dati, riflessioni negative e preoccupate, proteste sulla crisi ne è al tempo stesso la causa e quindi va messo in condizioni di non nuocere. Questo vale particolarmente per i mezzi di informazione ai quali sarebbe bene tappare la bocca togliendo a chi non è ottimista la pubblicità (che per un giornale è uguale all'ossigeno per una bocca). Mi colpisce, ma non mi meraviglia più di tanto, il fatto che queste dichiarazione dal capo del governo vengono fatte in più occasioni a platee di imprenditori – liberali per definizione – che applaudono. Osservo anche che il Nostro è anche il capo effettivo della maggiore impresa italiana che raccoglie la pubblicità, naturalmente di parte ottimista. Dunque molti possono pensare con sollievo che la crisi forse è solo psicologica, fenomeni strutturali seri che hanno a che fare con la (alta) finanza e col sistema economico così com’è non c’entrano. Bisognerà solo aggiungere alla lotta agli zingari ed ai barconi clandestini quella ai pessimisti... Tutto questo è oggi il messaggio che viene dalla patria del diritto, del moderatismo e del liberalismo. Giuseppe Azzoni *** trenitalia sotto accusa
La linea Cremona-Brescia non è più accettabile Signor direttore, pazientemente da molti anni attendiamo un significativo miglioramento del servizio ferroviario sulla tratta Cremona - Brescia. Dobbiamo, purtroppo, constatare un costante aggravamento delle condizioni di trasporto. Ciò è dovuto al fatto che oltre ai sistematici ritardi, dal 14 dicembre, con il nuovo orario cadenzato, vi è stato un notevole peggioramento nei tempi di percorrenza (la velocità media si è assestata sui 50 km/h) nonché la sostituzione del materiale rotabile su alcune corse, passando dai treni Etr 582, non più giovani ma in un qualche modo condizionati e con prestazioni tecniche decenti alle vecchie automotrici diesel 668, obsolete, inquinanti, caldissime e poco capienti. In considerazione del prolungarsi di queste inefficienti condizioni di trasporto che creano gravi disagi all’economia del territorio, chiediamo a Trenitalia di fare un passo indietro e di cedere il servizio ad altri operatori, visto che non crediamo possa ritenersi soddisfatta di erogare un così scadente servizio, incapace di rispondere alle basilari richieste dei viaggiatori (pulizia, puntualità, velocità...). Chiediamo, inoltre, alla Regione Lombardia e alle Province di Brescia e Cremona di prendere in considerazione l’ipotesi di bandire una gara per la gestione del servizio aperta ad altri operatori ferroviari, ponendo fine ad un monopolio non più sostenibile. Siamo convinti che vi sarebbero numerose aziende europee interessate alla gestione di tratte ferroviarie lombarde. Riteniamo che l’adozione di questo meccanismo competitivo sia l’unico modo per rendere più efficiente il trasporto regionale e, quindi, invitiamo i soggetti responsabili, in breve tempo, ad indire una gara pubblica per la gestione dei servizi ferroviari locali lombardi al fine di porre fine ad una lunga serie di disagi. Coordinamento Viaggiatori linea ferroviaria Cremona-Brescia
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Fiera Piazza di Spagna
Venerdì 3 Luglio 2009
Speciale Fiera di Piazza di Spagna di Andrea Pighi Pronta a partire anche quest'anno l'ormai tradizionale Fiera di Piazza di Spagna, che dal 4 al 12 luglio animerà la vita cittadina di Casalmaggiore, con un nutrito calendario di appuntamenti. Una serie di eventi e iniziative per tutti i gusti e tutte le età, a celebrare la cinquantesima edizione della festa. «In realtà essa si svolgeva già agli inizi del Novecento, ma in
cittadina. Una fiera che, a differenza di quella di San Carlo - di stampo maggiormente commerciale -, è rivolta soprattutto al divertimento». Basta leggere il programma per capire quanto questa affermazione sia vera. Ad aprire la manifestazione, l'esibizione della CB Band, un gruppo di giovani provenienti dal conservatorio. «Anche se non è risaputo da molti, si tratta di un gruppo dietro cui c'è Beppe Carletti, dei Noma-
Appuntamento con l'estate tra divertimento e spettacoli
La CB Band
tempi di guerra era stata interrotta. «E' stata ripresa nel 1959 dal sindaco Galantini» spiega Gianpietro Tenca, membro del direttivo della Pro Loco di Casalmaggiore. «Da allora va avanti da sempre. All'epoca si erano interessati alla cosa un gruppo di giovani, tra cui vi ero anch'io. Abbiamo messo un grande impegno nel lavoro per ripristinare questo evento, ed esso è diventato la fiera estiva per eccellenza della nostra
di. Di qui il nome, CB Band» sottolinea Tenca. Sempre nel campo dello svago, saranno numerosi gli eventi in calendario. A partire dal balletto di una ballerina della scuola locale di danza. Ma si passerà anche dal teatro, con la rappresentazione di una commedia, proprio sulle gradinate del Duomo di Casalmaggiore. «Non mancheranno i grandi ritorni, come Bernardo Lanzetti e Camillo del Vho: come si noterà,
Piazza del Comune Gremita
cerchiamo sempre di privilegiare artisti casalaschi, coloro che rappresentano il nostro territorio» spiega ancora Tenca. Tra gli eventi, oltre al Casalmaggiore International fe-
stival, grande importanza, avrà il concorso canoro dedicato alle voci nuove, che si esibiranno con il complesso di Fausto Tenca. Anche per questa edizione,
gli organizzatori prevedono un notevole afflusso di presenze: del resto basta pensare agli spettacoli dello scorso anno, che vedevano fino a 1500 persone in piazza.
«Speriamo solo che le condizioni climatiche siano favorevoli, e ci permettano di mettere in scena tutto senza troppi problemi» conclude Tenca.
Fiera di Piazza di Spagna Sabato 4 Luglio • Ore 21.30 - Piazza Garibaldi Concerto della Cb Band Orchestra (Brani classici vocali e strumentali che hanno fatto la storia del jazz, dello swing, del soul e della musica leggera degli anni ’70 e ’80). Domenica 5 Luglio • Ore 9.30 - presso Canottieri
Venerdì 3 Luglio 2009
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Una settimana ricca di eventi per una festa ormai tradizionale Giovedì 9 Luglio • Ore 21.30 - Piazza Garibaldi Concorso «Voci Nuove Città di Casalmaggiore» (organizzato da Pro Loco e Fausto Tenca: Prima Serata). Venerdì 10 Luglio • Ore 21.30 - Piazza Garibaldi Concorso «Voci Nuove Città di Casalmaggiore» (organizzato da Pro Loco e Fausto Tenca: Serata con Finalissima).
Dalla musica, alla cultura, all'arte. E un gran finale.
Sabato 11 Luglio • Ore 21.30 - Piazza Garibaldi Superballo popolare con l’orchestra spettacolo di Camillo del Vho. Domenica 12 Luglio • Ore 18 - Argine Maestro Acrobazie Aeree
Studenti pronti a tornare tra i banchi
Eridanea e Amici del Po Casalmaggiore «Il Triathlon del Po» (manifestazione sportiva di corsa, nuoto e canottaggio. Per info contattare Canottieri Eridanea o Amici del Po). • Ore 21.30 - Piazza Garibaldi «The Box» (Spettacolo di musica e danza, con coreografie di Alessandro Formis, a cura dell’Associazione Culturale Muvs). Lunedì 6 Luglio • Ore 21.30 - Piazza Marini (davanti al Duomo di S. Stefano) La «Compagnia Dialettale Ca-
salasca» presenta: «Giallo in casa Pagani» (commedia brillante in 3 atti di Kramer Moggia). Martedì 7 Luglio • Ore 21.30 - Piazza Garibaldi Grande concerto di Bernardo Lanzetti con gli Extra (con musica leggera degli anni ’60 e ’70). Mercoledì 8 Luglio • Ore 21.30 Auditorium Santa Croce Concerto di apertura di «Casalmaggiore International Festival».
• Ore 21.30 - Piazza Garibaldi Gli “Smakko” in concerto (Rock Cover Band). • Ore 23 Incendio del Grande Fiume con discesa di lumini sul Po. • Ore 23,30
Grandioso spettacolo pirotecnico di chiusura. Inolre: Zona Lido Po dal 4 al 12 Luglio Luna Park Apertura serale del Museo del Bijou.
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Venerdì 3 Luglio 2009
Fa ormai parte della tradizione locale di Casalmaggiore, e affonda le sue radici in un passato piuttosto lontano: La fiera di Piazza Spagna è una festa che tutti conoscono, e che i più anziani abitanti di Casalmaggiore ricordano con piacere. Già dall'ottocento la Fiera di Piazza Spagna si svolgeva dopo la mietitura, e
Fiera di Piazza di Spagna
Una Fiera dalle origini molto antiche: si svolgeva già nell'Ottocento
Un tempo le bancarelle erano carretti posti lungo la via, fino a San Sebastiano
cioè nel periodo tra la fine del mese di giugno e la prima decade di Luglio, quando iniziavano a maturare le angurie. Questa manifestazione si differenziava da quella novembrina di S. Carlo perchè non era una fiera mercato: era dedicata esclusivamente al divertimento. In una società prevalentemente agricola, questa manifestazione di ri-
chiamo era sostanzialmente una gioiosa pausa dopo il primo raccolto. Fino agli anni '30, quando ancora non erano stati demoliti gli Archi Trionfali, il quartiere in cui si svolgeva la Fiera interessava le attuali Piazza Marini, Via Formis e Via Romani, il cui incrocio era denominato Piazza Spagna. Bancarelle modeste (poco più che carrettini, nel perfetto
uso di un tempo), erano esposte lungo la via fino alla chiesa di S.Sebastiano. Esse vendevano oltre ai tradizionali dolci, anche fette d'anguria e sciroppose granite grattugiate a mano al momento da sbarre di ghiaccio. Immancabile era il banchetto dei “subiòi”, ocarine fatte di terracotta a forma di uccellino o di pulcino con alcuni fori per il passaggio dell'aria. Nei pressi del "Fabbricone" era allestita una balera. I "Cantoni", famoso gruppo parmense ospite anche della fiera di S.Carlo, per molti anni ha animato le serate di Piazza Spagna. Negli anni '20-'30 arrivò anche la passione per la danza, e in particolare il tango. Altri balli improvvisati e meno "scandalosi" erano a "Saltarello", come "Al Bal di tri gobb", "Al Bal dal basen", "Al Bal dal Spec". Oggi la festa si svolge tra il Lido Po di Casalmaggiore e la Piazza Garibaldi, luoghi ospitanti rispettivamente giostre da una parte, concerti o grandi eventi dall'altra. Ogni anno il programma è ricco di manifestazioni sempre diverse e per ogni tipo di pubblico. Tradizione vuole che la Pro Loco organizzi un coreografico spettacolo pirotecnico sulle acque del grande fiume, per chiudere in bellezza la più importante ed attesa manifestazione estiva della città.
Una città dalle origini ancora misteriose
L'origine e la genesi della città di Casalmaggiore resta ancora un mistero. Il ritrovamento della “Stazione Enea” nel 1970 al Santuario della Fontana, unitamente ai reperti rinvenuti nella frazione di Fossacaprara, confermano la presenza di insediamenti fin dall'età del bronzo, ma la disposizione della città e il ritrovamento di armi fanno pensare che Casalmaggiore sia stata fondata in epoca romana con il nome di Castra Majora, ovvero “Accampamento Principale». Il primo documento scritto che citi Casalmaggiore è un'iscrizione rinvenuta sotto un'immagine della Beata Vergine nella chiesa di San Giovanni Battista (collocata un tempo nell'area dell'odierna Isolabella). Attorno al 1000 Casalmaggiore era un castello fortificato sotto il dominio estense e la solitaria rocca di via Vaghi ne è una traccia. Sotto la dominazione veneziana, nel XV secolo, Casalmaggiore aveva la giurisdizione "sugli uomini e le ville" di Rivarolo Intus (odierna Rivarolo del Re), Villanova, Gambalone, Camminata, Cappella di Staurci, Quattrocase, Casalbellotto, Roncadello, Staffolo, Fossacaprara, Vicomoscano, Motta dei Maltraversi, corrispondenti a grandi linee alle odierne frazioni. Durante la dominazione veneziana, Casalmaggiore ribadì la propria vocazione commerciale, grazie alla propria collocazione geografica. Proprio a causa di questa ubicazione strategica, nel Cinquecento molti potentati posarono gli occhi sulla città, tra cui il Ducato di Milano e il Marchesato di Mantova, senza dimenticare l'attenzione delle truppe francesi e spa-
gnole. Sul finire del Seicento, prese corpo l'idea di creare una vera e propria signoria di Casalmaggiore. Nel 1754 Maria Teresa d'Austria concesse a Casalmaggiore il titolo di città e negli anni successivi la comunità locale poté ospitare l'imperatore d'Austria Giuseppe II. Nel XVIII secolo prese forma la provincia di Casalmaggiore, comprendente le zone dell'odierno comprensorio Oglio-Po. Casalmaggiore passò poi attraverso la dominazione napoleonica e i vari stati che si succedettero in breve tempo finché, dopo il Congresso di Vienna, entrò nel Regno Lombardo-Veneto. Dopo la Seconda Guerra d'Indipendenza fu unita al Regno di Sardegna, che nel 1861 divenne il Regno d'Italia. Nel 1862 Casalmaggiore ricevette la visita di Giuseppe Garibaldi. Da allora Casalmaggiore seguì le vicende italiane.
Fiera di Piazza di Spagna
Venerdì 3 Luglio 2009
Calendario dei concerti
Tutti i concerti si tengono a Casalmaggiore e sono ad ingresso gratuito. Mercoledì 8 luglio
21:15
Auditorium Santa Croce
Concerto di apertura
Giovedì 9 luglio
17:30
Cappella di Santa Chiara
Concerto degli studenti
21:15
Santa Chiara, Aula Magna
Concerto degli studenti
17:30
Cappella di Santa Chiara
Esploriamo Johan Sebastian, prima parte
21:15
Teatro Comunale
Un concerto sul Fazioli
Sabato 11 luglio
21:15
Teatro Comunale
Concerto degli insegnanti
Lunedì 13 luglio
17:30
Cappella di Santa Chiara
Concerto degli studenti
21:15
Santa Chiara, Aula Magna
Concerto degli studenti
17:30
Cappella di Santa Chiara
Esploriamo Johan Sebastian, seconda parte
21:15
Auditorium Santa Croce
Concerto degli studenti
Cappella di Santa Chiara
I concerti per violino, prima parte
21:15
Auditorium Santa Croce
Concerto degli studenti
17:30
Cappella di Santa Chiara
I concerti per violino, seconda parte
21:15
Santa Chiara, Aula Magna
Concerto degli studenti
17:30
Cappella di Santa Chiara
Concerto degli studenti
21:15
Teatro Comunale
Serata con le sonate per pianoforte di L. V. Beethoven
Sabato 18 luglio
21:15
Auditorium Santa Croce
Concerto degli insegnanti
Lunedì 20 luglio
17:30
Cappella di Santa Chiara
Concerto degli studenti
21:15
Santa Chiara, Aula Magna
Concerto degli studenti
17:30
Cappella di Santa Chiara
Recital di Mira Benjamin
21:15
Auditorium Santa Croce
Una selezione delle sonate per violino e pianoforte di L.V. Beethoven
Cortile di Santa Chiara
Il progetto Berio
21:15
Santa Chiara, Aula Magna
Concerto degli studenti
17:30
Cappella di Santa Chiara
Concerto degli studenti
21:15
Auditorium Santa Croce
Concerto degli studenti
17:30
Cappella di Santa Chiara
Concerto degli studenti
21:15
Auditorium Santa Croce
Concerto degli studenti
Sabato 25 luglio
21:15
Auditorium Santa Croce
Concerto degli insegnanti
Lunedì 27 luglio
14:30
Cappella di Santa Chiara
Maratona di musica da camera
21:15
Santa Chiara, Aula Magna
Concerto degli studenti
21:15
Sagrato del Duomo
Concerto finale di gala
Venerdì 10 luglio
Martedì 14 luglio
Mercoledì 15 luglio 17:30 Giovedì 16 luglio Venerdì 17 luglio
Martedì 21 luglio
Mercoledì 22 luglio 17:30 Giovedì 23 luglio Venerdì 24 luglio
Martedì 28 luglio
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Al via il Casalmaggiore International Festival
Prenderà il via proprio nell'ambito della Fiera di Piazza di Spagna il Casalmaggiore International Festival, un appuntamento con la musica attesissimo, e che richiama gente da ogni parte del mondo. Si tratta di una vera e propria scuola di perfezionamento di musica da camera, iniziativa che il Comune di Casalmaggiore organizza dal 1997, ed è rivolta a giovani musicisti di età prevalentemente compresa tra 15 e 25 anni e provenienti da ogni parte del mondo. La scuola si svolge per tre settimane nel mese di luglio, e nel 2009 la tredicesima edizione sarà dall’8 al 28 luglio. I corsi proposti quest’anno sono: pianoforte, violino, viola, violoncello e musica da camera. I docenti provengono da rinomate istituzioni musicali europee, nord-americane e asiatiche, e sono scelti e coordinati dal Direttore Artistico del Festival, il violinista canadese Taras Gabora. All’attività didattica è associata un’intensa attività concertistica offerta a Casalmaggiore e nel territorio circostante. Il calendario comprende circa 30 concerti pomeridiani e serali da parte degli studenti e dei loro insegnanti. Come attività collaterali, i giovani musicisti sono anche impegnati
Appuntamento con la scuola di musica, mostre e concerti
nell’accompagnamento delle liturgie domenicali nelle parrocchie della nostra zona. I partecipanti alla scuola sono selezionati nei mesi precedenti dal direttore artistico sulla base delle registrazioni presentate, dei loro curricula e da lettere di presentazione delle istituzioni di appartenenza. In media, ogni anno tra loro vi sono una decina di vincitori o finalisti di concorsi internazionali. Grazie a questa selezione i docenti hanno a disposizione un gruppo di giovani artisti che garantiscono un alto livello didattico e una qualità esecutiva eccellente, condizioni che consentono di programmare un così alto numero di concerti. L’intensità e la qualità dell’offerta fa del Casalmaggiore International Festival l’iniziativa di musica colta più importante realizzata nel nostro territorio e uno dei pochi festival giovanili organizzati in Italia. L’organizzazione ammini-
strativa e logistica si basa su un’esperienza ormai consolidata. Essa è curata direttamente dal Comune di Casalmaggiore, che mette a disposizione le proprie strutture e il proprio personale per la programmazione, la promozione e la realizzazione delle attività del Festival e per gestire l’ospitalità di studenti, insegnanti e accompagnatori. Un altro ente coinvolto è la Camera di Commercio di Cremona, attraverso il Consorzio Liutai “A. Stradivari”, il quale organizza un’esposizione di strumenti dei maestri associati presso la sede del Festival e la visita alle botteghe di Cremona per i partecipanti che hanno interessi specifici. Il concerto d’apertura si terrà proprio mercoledì 8 luglio presso l’Auditorium Santa Croce ed è uno degli eventi inseriti nel calendario della Fiera di Piazza Spagna. Il concerto finale di gala si terrà invece sul sagrato del Duomo martedì 28 luglio.
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Venerdì 3 Luglio 2009
Uno dei protagonisti della festa, sarà nientemeno che Bernardo Lanzetti, insieme al suo gruppo, gli Extra, che si esibiranno in piazza Garibaldi - martedì 7 luglio - con musica leggera anni '60-'70. Un artista noto a molti per il periodo della Pfm, e precedentemente con l’Acqua Fragile, oppure quando, in qualità di vocalist, partecipava con la “Cantautores Big Band” ad una nota serie di trasmissioni televisive. Nel 1979, uscito dalla Pfm, ha continuato a produrre ed
Fiera di Piazza di Spagna
Bernardo Lanzetti e gli Extra: musica leggera in piazza
a Bishop in Texas (Usa) dove studia e si diploma. Tornato in Italia suona in vari gruppi finché, nel 1971, forma gli "Acqua Fragile", uno dei primi
Martedì 7 luglio il fascino della musica pop dei mitici anni '70
interpretare una sequela di opere non solo in campo musicale ma anche in quello teatrale ed artistico in genere. Alcuni lavori rivelano una tendenza alla ricerca e sperimentazione di nuove frontiere della voce e dei suoni che ben pochi possono vantare. Nato a Casalmaggiore, Lanzetti inizia a suonare la chitarra
gruppi italiani di rock progressivo con il quale, nel dicembre dello stesso anno, debutta a Bologna come spalla degli Uriah Heep. Nel 1975 entra a fare parte della Pfm (Premiata Forneria Marconi) incidendo 3 album Chocholate Kings (1975), Jet Lag (1977) e Passpartù (1978) - partecipando come front man
alle tourné in Giappone, Gran Bretagna, Canada e Stati Uniti. Nel 1979 lascia la Pfm per realizzare il primo album come solista: K.O. (in versione Inglese High Roller). Nello stesso anno si trasferisce a Londra, dove lavora presso gli studi di Vangelis e registra 3 album - Generazione Nucleare (No Limits), Gente Nervosa (Everybody Wants Credit) e Bernardo Lanzetti -lavorando con musicisti come Klive Bunker (Jethro Tull), John Perry (Caravan), Steve Simpson, Frank Ricotti e Ian Carr. Dopo gli anni londinesi partecipa al primo album del chitarrista Maurizio Colonna, scrive ed interpreta spot pubblicitari, collabora con Roberto Colombo ed Ivano Fossati. Compone da solo o in coppia con il chitarrista Marco Colombo canzoni per Loredana Bertè ed Ornella Vanoni.Alla fine degli anni 80, con la "Cantautores Big Band" di Alberto Radius, partecipa a fortunate trasmissioni televisive, pubblicando due album: Cantautores e La terra siamo noi. Negli anni 90 Bernardo Lanzetti inizia l'esperienza teatrale partecipando a varie produzioni come L'opera Da Tre Soldi (K.Weill, B.Brecht), Porgy and Bess (G. Ghershwin) e Polifemo, un'opera moderna al Teatro Regio di Parma. Con l' Orchestra Toscanini nel 1992, Lanzetti è Tony in
West Side Story di L.Bernestein e nel '96 è Jago in Mr.O, un'opera jazz di G.Gaslini ispirata all'Otello di W.Shakespeare. Canta in Tour con diversi gruppi tra cui i "'70 Forever", cover band fondata nel 1990 con Dino D'autorio, ed anche con l'indimenticato Victor Sogliani e la sua Equipe 84. Cover Live, CD del 1997, dà un quadro completo dell'attivi-
poema di Allen Ginsberg in replica al Teatro Litta nel Febbraio 99. Nel dicembre 1998, Bernardo Lanzetti termina Master Poets. Nel Settembre del 1999 esce per la D.V. More Records il The Best di Bernardo Lanzetti comprendente i brani che meglio caratterizzano i primi 30 anni di carriera dell'artista. Nel 1999 Bernardo, insieme al batterista Walter Calloni, si
tanti-strumentisti di indiscusso talento e, alcuni di loro, di fama addirittura mondiale. Oltre a Lanzetti, si ricorda Giorgio Usai dei mitici New Trolls. A loro si uniscono Andrea Cervetto, una realtà musicale importante dell'area genovese, nonché Fulvio Monieri e Vanni Comotti che hanno fatto parte della gloriosa Equipe 84. I cinque elementi sono in grado di essere solisti della voce ma
tà dal vivo dell'artista Bernardo Lanzetti con una delle sue band. Nello stesso anno, esce in tutto il mondo, ad eccezione dell'Italia, Christmas in the World, una raccolta di composizioni natalizie. Per il Teatro dell'Arsenale di Milano, scrive ed interpreta in scena brani per Kaddish, dramma tratto dall'omonimo
esibisce in una serie di concerti con il gruppo «Memphis Hearts» rivisitando con energia il repertorio di Elvis Presley. Con la band denominata "Extra" si esibisce in numerosi club e nelle piazze italiane in un repertorio che percorre la storia del Rock. Quest'ultimo è un gruppo che riunisce 5 bravissimi can-
anche e soprattutto di creare armonie vocali di straordinaria potenza ed eccezionale limpidezza nel rispetto della tradizione dei grandi cori ma con il coraggio di una singolare forza innovativa. Tutto ciò, suonando ciascuno il proprio strumento con tecnica invidiabile e con padronanza della scena.
Fiera di Piazza di Spagna
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Con Camillo del Vho, va in scena il liscio
Anche l'altra "guest star" della Fiera di Piazza di Spagna è tutta casalasca. Si tratta di Camillo Raffaelli, ma ai più è noto come Camillo del
Vho, mito di molti appassionati di ballo liscio. Del Vho oggi ha sessant'anni e la sua storia cominciò in un piccolo paese del cremonese, nel centro della pianura Padana, Cà d'Andrea. La passione per il liscio gli viene trasmessa dai genitori contadini (la madre Adriana vive ancora a Piadena) ed è così che inizia a suonare la fisarmonica, strumento protagonista nella musica popolare. Ora è un popolare fisarmonicista, ed a tutt'oggi non ha ancora smesso di essere in prima linea sul palcoscenico. E' il "deus ex machina" non-
ché l'anima vitale della sua grande orchestra, che ha il quartier generale nella frazione Vho di Piadena, accanto alla chiesetta Santa Maria
quelle di Luciana Minuti (Cremona) e Monica Tartari (Lonato del Garda). Andrea Bianchi (Piadena), nipote di Camillo, è alle tastiere, inter-
Ballo liscio: l'intramontabile e popolare fenomeno Addolorata presso la Cascina Motta, da oltre 25 anni. L'Orchestra Camillo del Vho è composta da dieci ottimi elementi fra cui spiccano le voci di Gianluca Savoldi (Moscazzano), prima voce dell'orchestra, affiancato a
preta i più famosi brani della dance '70 - '80 e si occupa anche dell'impianto luci, adeguandolo in ogni serata alle esigenze del palcoscenico. Giorgio Ferrari (Cremona) suona sax, clarinetto, tromba, trombone, flauto. Lisa
Papotti (Peschiera del Garda) è il secondo sax dell'orchestra. Alla batteria c'è Andrea Norelli (Canneto sull'Oglio), al basso Matteo Noci (Gazzo Veronese), mentre Dario Passavini (Dosolo) suona la chitarra. Il repertorio musicale spazia dal liscio classico, fatto di valzer, mazurca, polca, tango, ai balli di gruppo importati dal sudamerica, ai più famosi successi nazionali ed internazionali di musica dance, agli immancabili anni '60,'70 e 80 con un repertorio frizzante, brillante e di forte coinvolgimento per tutti coloro che in ogni serata affollano la pista e che si sentono trascinati dall'orchestra stessa. Il maestro Camillo Raffaeli ha lanciato nel panorama del liscio nazionale interpreti che oggi vantano una grande popolarità con le loro orchestre: Ruggero Scandiuzzi, Gianni
e i Macedonia alias Giovanni Ratti (dal 1985 al 1988), Roberto Tagliani, Jolanda Moro, Lidia Gerola con la sua inimitabile voce, Fausto Tenca e molti altri. Autore e compositore delle proprie canzoni, tutte particolarmente apprezzate e ballabili, Camillo Raffaeli ha una sua casa discografica «Edizioni Musica-
li Camillo del Vho» e vanta una vastissima produzione di raccolte e singoli. Recentemente ha presentato la sua ultima incisione «Evviva le donne», che è la 15esima creazione dell'orchestra, e contiene numerosi brani inediti, scritti dal Maestro Raffaeli ed interpretati da Gianluca Savoldi. Da segnalare l'album n° 3 che è stato trasmesso per diverso tempo da Radio2 Rai. In totale si parla di circa venti dischi prodotti - fra inediti e raccolte - senza contare i numerosi artisti che si sono affidati alle edizioni Camillo del Vho per la produzione dei loro album. L'orchestra Camillo del Vho è specializzata nell'animazione musicale di feste di piazza e si esibisce sui palchi delle sale da ballo più rinomate di tutto il Nord Italia, dal Piemonte al Triveneto, passando per l'Emilia Romagna e la Toscana, con un repertorio coinvolgente, ma soprattutto completo di tutti i generi.
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Venerdì 3 Luglio 2009
Sarà uno dei protagonisti della manifestazione, il Museo del Bijou di Casalmaggiore, che durante la Fiera proporrà visite guidate ed aperture serali Si tratta di un museo che è stato istituito nel 1986. Dieci anni dopo è stato allestito nella sede attuale, appositamente ristrutturata, nel piano seminterrato dell'ex Collegio Santa Croce, edificio costruito dai Padri Barnabiti verso la metà del XVIII secolo. Le collezioni sono qui esposte su una su-
Fiera di Pizza di Spagna
Via alle aperture serali per il museo del Bijoux
prodotti dalle industrie di Casalmaggiore tra la fine dell'Ottocento e il 1970. Oltre alle tipologie tradizionali
La Fiera di Piazza di Spagna mette in primo piano l'aspetto culturale
perficie di 400 metri quadrati, ordinate in tre sezioni (oggettistica, archivistica e tecnologica). La sezione oggettistica raccoglie oltre 20mila pezzi
della bigiotteria (spille, gemelli, bracciali, cinture, orecchini, ciondoli), sono presenti portacipria, portarossetto, portasigarette, occhiali da sole, medaglie devozionali,
distintivi. L'industria del bijou a Casalmaggiore è sorta in una piccola bottega - laboratorio per iniziativa del pioniere e maestro Giulio Galluzzi (Codogno 1855 - Casalmaggiore 1932) che, trasferitosi a Casalmaggiore nel 1878, riusciva a realizzare nel 1882 la prima lastra di metallo placcato oro. Da questa fortunata esperienza ebbe origine un'importante e florida impresa che già nel 1887 esportava i suoi prodotti anche in America Latina con il marchio "G.G.". Sul finire degli anni '20, la ditta Giulio Galluzzi, la Società Federale Orefici, fondata nel 1905, e la ditta Il Placcato, attiva dal 1920, confluirono in una nuova azienda, la Società Anonima Fabbriche Riunite Placcato Oro. Il museo offre diverse possibilità di visita e approfindimento, E' possibile, ad esempio, richiedere una visita guidata di carattere generale attraverso la quale sarà offerta una panoramica degli svariati ambiti d'interesse a cui possono essere ricondotte le raccolte (dalla storia al costume, dall'economia alla moda, dalla tecnologia agli stili…). La visita dura circa un'ora
e non può rivolgersi a più di 25/30 persone. Per gruppi più numerosi è possibile richiedere due visite guidate affidate contemporaneamente a due diversi operatori. Il costo della visita guidata è di 25,50 euro per gruppo, da aggiungere al costo del biglietto d'ingresso. Oltre alla visita guidata di carattere generale sono disponibili dei percorsi tematici e/o laboratoriali particolarmente consigliati per le scolaresche. Tali percorsi possono essere affrontati singo-
larmente oppure in abbinamento fra di loro, secondo modalità concordate diretta-
mente con gli insegnanti e in relazione al tempo disponibile. Caratteristiche comuni
a tutti i percorsi sono la selettività (non si affrontano tutte le tematiche inerenti il museo, ma si approfondisce uno specifico filone d'interesse), l 'interattività (in alcuni casi si tratta di visite animate, in altri si fa ricorso a strumenti audiovisivi, in altri ancora prevale nettamente la dimensione laboratoriale) e la gradualità nell'approccio al tema, in relazione all'età dei visitatori. Ogni percorso tematico ha una durata di circa un'ora e mezza e può essere rivolto a non più di una classe (25 alunni). Il costo del percorso tematico e/o laboratoriale è di 1,50 euro per ogni partecipante, da aggiungere al costo del biglietto d'ingresso.
Taccuino
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VIABILITA’
Zona Incrociatello (Via Valsabbia) Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Durata alcuni mesi
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NUMERI UTILI COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 -
via Tagliamento via Montenero via Montegrappa Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Luglio
PREFETTURA Centralino: 0372-4881 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307 GUARDIA DI FINANZA Centralino: 0372-21576 Pronto intervento: 117 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968
Via Acquaviva Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Settembre
POLIZIA MUNICIPALE Centrale operativa: 0372-407427 Pronto intervento: 0372-454516 POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511 QUESTURA Centralino: 0372-4881 Pronto intervento: 113 Via Serio Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 7 Agosto
VIGILI DEL FUOCO Centralino: 0372-4157511 Pronto intervento: 115 PROCURA Centralino: 0372-548233 OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118
• Zona Incrociatello (via Valtoce, via Valsabbia): Ristrutturazione della rete di distribuzione di energia elettrica e illuminazione pubblica (Durata lavori: diversi mesi). • Via Acquaviva: cantiere per la posa della nuova tubazione del gas metano (Fine lavori: 30 settembre). • Via Montenero, via Tagliamento, via Montegrappa: ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine lavori: 31 luglio). • Via Serio: ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine lavori: 7 agosto).
L’Oroscopo Della Settimana
FARMACIE DI TURNO Dal 3 al 10 Luglio 2009
a cura di: www.oroscopo-2009.com
La maggior parte delle vostre energie saranno assorbite dal lavoro, per cercare di capire i possibili risvolti professionali ed economici nel prossimo futuro.
Le coppie non richiedono cambiamenti e coloro che sono da poco tornati ad essere single desiderano vivere questo momento senza ulteriori sbalzi emozionali.
Tutto procede al meglio senza bisogno di dover necessariamente ricorrere a dimostrazioni d’amore eclatanti per rassicurare il partner, che sa quanto siete impegnati.
Il lavoro non rappresenterà un ostacolo alla realizzazione di alcune idee, anzi, garantirà la disponibilità di tempo e di denaro, un bene in questo momento.
Aaccontentatevi di ciò che avete, anche se non vi sembrerà molto. Eventuali tentativi di cambiamento o miglioramento rispetto alla situazione attuale saranno vani.
Una delusione vi butterà un po’ giù di morale. Forse non si trattava di vero e proprio amore, ma è quanto basta ad incupirvi. Sul lavoro valutare una nuova offerta.
L’estate potrebbe riservare gradite sorprese in campo sentimentale e rivelarsi assai propizia alla nascita soprattutto sul posto di lavoro di simpatie.
Riscoprirete una grande sicurezza in voi stessi, che vi renderà autorevoli e ben voluti in tutti contesti sociali. Tale brillantezza vi renderà intriganti agli occhi degli altri.
Cercate di superare con intelligenza e maturità le vostre insicurezze circa l’interesse verso di voi manifestato da una persona che desiderate. Novità in arrivo sul lavoro.
Lo stress tenderà gradualmente ad affievolirsi specialmente nella seconda metà del mese, periodo in cui sarà anche possibile riscuotere buoni guadagni.
Questo periodo è caratterizzato da ingenti movimenti di denaro da parte vostra, sia in entrata che in uscita ma fortunatamente il saldo sarà sempre positivo.
La stanchezza generale che appesantisce le vostre giornate vi rende irritabili ed intransigenti con chi vi circonda. Riflettete e troverete la tranquillità che andate cercando.
AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215
SAN BASSANO VENTURELLI PIERANGELO Via Roma, 45 26020 San Bassano Tel. 0374-373212 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:30
CORTE DE´ FRATI BODANA ALESSANDRO In appoggio fino alle ore 24.00 Piazza Roma, 17 26010 Corte de´ Frati Tel. 0372-93123 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:15 - 19:30
Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO
Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO
ISOLA DOVARESE PASQUALI GIUSEPPINA Via Garibaldi, 83/84 26031 Isola Dovarese Tel. 0375-946126
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Giorno di chiusura settimanale: GIOVEDÌ
Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO
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METEO WEEK-END
TEMPERATURE MASSIME PREVISTE IN LOMBARDIA Città Venerdì Sabato Domenica Bergamo 30 29 28 Brescia 32 31 30 Como 29 29 28 CREMONA 33 33 31 Lecco 29 29 28 Lodi 32 31 30 Mantova 33 33 30 Milano 32 32 31 Pavia 33 32 31 Sondrio 32 31 30 Varese 30 29 28
SABATO 4 LUGLIO 2009
CREMONA MAINOLDI S.N.C. VIA FILZI, 40/E In appoggio fino alle ore 24.00 Via Filzi, 40/E 26100 Cremona Tel. 0372-22327
DOMENICA 5 LUGLIO 2009
Settimanale di informazione direttore responsabile: Sergio Cuti ilpiccolocremona@fastpiu.it direttore editoriale: Daniele Tamburini Società editrice: Promedia Società Cooperativa Via del Sale, 19 - Cremona Amministrazione e diffusione Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona Tel. 0372 43.54.74 Fax 0372 59.78.60 Direzione, redazione e prestampa Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona Tel. 0372 45.49.31 - 45.13.14 Fax 0372 59.78.74
Pubblicità Tel. 0372 43.54.74 Fax 0372 59.78.60 www.immaginapubblicita.it Stampa: SEL - Società Editrice Lombarda 26100 Cremona Autorizz. del Tribunale di Cremona n° 357 del 16/05/2000
Pubblicazione associata all’Uspi (Unione Stampa Periodica Italiana) Progetto Grafico: Gianluca Galli Numero chiuso in tipografia: Giovedì 2 Luglio ore 24,00
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COOLPLANET2009 L'UNRIC ha indetto per quest'anno una Campagna di informazione sui temi del cambiamento climatico, dell'innovazione tecnologica, dell'educazione.
A
breve sarà pubblico un portale che si propone come una sorta di contenitore su scala europea (esteso cioè ai 22 paesi che UNRIC (United Nations Regional Information Centre for Western Europe) copre, con "incursioni", comunque, gradite anche da paesi esterni) di progetti proposti dalle diverse articolazioni e componenti della società civile su questi temi. Tale campagna rappresenta una delle priorità delle Nazioni Unite in materia di informazione in un anno caratterizzato dalla Conferenza di Copenhagen. La coordinatrice di Nova Energy (Prof. Dianora Bardi, n.d.r.) è stata nominata coordinatrice su base nazionale delle iniziative e progetti da sottoporre poi a Bruxelles per inserimento nel sito. Chiunque volesse proporre proprie attività, convegni, eventi, può inviare una scheda sintetica a info@novaenergy.it
Crema e Cremona, 25-26-27 Settembre 2009: LABORATORIO DELL'ENERGIA Organizzato e coordinato dalla prof.ssa Dianora Bardi di Nova Energy nei giorni 25-26-27 settembre si terrà una evento di grande portata che vedrà nella prima giornata Crema dedicata all'educational, all'innovazione e alla ricerca, e le altre due giornate Cremona affollata di eventi, convegni, workshop, arte. Costituito il primo nucleo del gruppo di lavoro cittadino a cui hanno aderito, oltre al Comune di Cremona: AEM Cre-
mona S.p.A., AemCom S.r.l., AIPO Agenzia Interregionale fiume Po, Ance Cremona, Associazione Cremonese Studi Universitari ACSU CESVIN, Associazione Piccole Imprese API, ASVEA Onlus Ass. Sviluppo Veicoli Energia Alternativa, Azienda agricola Sant'Eurosia, Banca Cremonese - Credito Cooperativo Scrl, Banca Intesa Sanpaolo SpA, Circolo Culturale AmbienteScienze, Collegio dei Periti Industriali, Istituto Comprensivo U.
Ferrari, ITIS J. Torriani, LGH Linea Group Holding, Libera Associazione Agricoltori, Liceo Scientifico Aselli, Ordine degli Architetti, Politecnico di Milano. Centro Sviluppo Polo Cremona, Scuola Media "Vida", Unione Nazionale Consumatori, Università degli Studi di Milano. Dipartimento di Tecnologie dell'Informazione. Per eventuali contatti: info@novaenergy.it Dianora Bardi (coordinatrice del progetto): dianorabardi@tin.it
FOTOVOLTAICO: le principali differenze tra pannelli monocristallini, policristallini ed amorfo di Michele Merlini (www.unmondodifferente.com) Oggi vi voglio parlare in breve, senza entrare troppo nel tecnico, di quelle che sono le tecnologie attualmente più diffuse per i pannelli fotovoltaici. Ciò che leggerete mi è stato gentilmente preparato e redatto dagli amici di www.impiantipannellisolari.eu (colgo l'occasione per ringraziarli). Nel caso voleste approfondire o avere chiarimenti lasciate pure un commento o contattate me o impiantipannellisolari. eu. Buona lettura! Il procedimento fotovoltaico di conversione dell'irradiazione solare in energia elettrica avviene mediante il bombardamento dei fotoni (luce) su una molecola di materiale semi-conduttore. In questo settore il più utilizzato è il silico per il basso costo della materia prima e l'ampia disponibilità di cave e miniere. Il silicio utilizzato per il fotovoltaico non è necessariamente puro come invece avviene per l'elettronica ed è soggetto ad
un procedimento di cristalizzazione che ha la funzione di ricevere la luce in modo diretto e quindi di produrre più energia. Questo genere di trattamento però comporta che la molecola di silicio (e quindi successivamente il pannello fotovoltaico) debba essere orientato opportunamente verso sud ed inclinato opportunamente verso lo zenith (irraggiamento diretto). Così facendo si ottiene l'ottimizzazione della produzione elettrica.Va da sè che quando non fosse possibile tale esposizione al sole potrebbe essere consigliabile l'utilizzo di silicio non cristalizzato che ha il vantaggio di un costo industriale inferiore. In breve possiamo dire che il silicio cristallino funziona meglio con luce diretta mentre il silicio non cristallino (amorfo e thin film/film sottile) funziona meglio con la luce diffusa. In particolare la cella fotovoltaica può essere composta da elementi molecolari con un solo cristallo (monocristallino) oppure con cristalli sparsi (policri-
stallino). Per dirla con termini poveri è come se la cella monocristallina fosse stata realizzata con maggiore "attenzione" di quella policristallina è dunque evidente che il monocristallo abbia un costo superiore e, su certe latitudini, anche una resa superiore. Per quanto riguarda il silicio non cristallizzato viene utilizzato con diversi procedimenti industriali e, grazie alla sua duttilità, può essere sfruttato sia su superfici flessibili sia sottoforma di spray o vernice. Ciò detto essendo differenti i tassi di conversione dell'energia fotonica in energia elettrica a seconda del materiale usato appare chiaro che per ottenere un kilowatt di potenza sia necessaria una quantità inferiore di silicio nobile (cristallino) che non di amorfo. In termini di spazio possiamo dire che per un kilowatt di potenza di silicio monocristallino serve una superficie di 8 mq. per il policristallino serve una superficie di 9 mq. e per l'amorfo di 16 mq.
Tunisia, “Carthage Investment Forum”, per la prima volta la parola “biologico” di Antonio Felice (www.greenplanet.net) Ogni anno la Tunisia chiama a raccolta gli investitori stranieri per proporre loro qualcosa. L'occasione ha un nome: Carthage Investment Forum. E si ripete da undici anni. Sbarcano a Tunisi, per l'avvenimento imprenditori di tutto il mondo; italiani, francesi e spagnoli comunque in testa. Perché la "partita" è soprattutto mediterranea. Questo piccolo Paese è infatti una straordinaria piatta-
Ambiente
A cura del Circolo culturale «Ambientescienze»
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forma logistica e produttiva nel cuore del Mediterraneo. E offre agli stranieri molte agevolazioni, che si aggiungono all'assenza di dazi nei traffici con l'Unione Europea, tant'è che produrre in Tunisia è come produrre in Europa, ma a costi più bassi. La novità è che, per la prima volta, il Forum di Cartagine, svoltosi il 24 e il 25 giugno scorsi, si è aperto al settore agricolo e a quello alimentare. E per la prima volta, dalla bocca di insigni relatori e degli imprenditori presenti è stata pro-
nunciata la parola "biologico". Insomma per la prima volta la Tunisia invita gli operatori stranieri ad investire nell'agricoltura e nel settore biologico tunisino, alla ricerca di strade nuove, innovative, a livello colturale e di business. il segnale all'Italia è chiaro. La Tunisia vuole continuare sulla strada intrapresa con forza da cinque anni nell'espansione delle colture bio, per le quali i terreni, sia lungo la costa sia nelle oasi dell'interno, sono molto spesso favorevoli.
La Tunisia produce soprattutto olio d'oliva, datteri, agrumi, pomodori, patate e altri ortaggi, mandorle, piante aromatiche e officinali. Per tutti questi prodotti si è anche sviluppata la nicchia del bio per la quale cresce la domanda internazionale. Qualcuno vuole rispondere all'appello? Nell'integrazione mediterranea, la collaborazione nel settore biologico può diventare una carta molto importante, basta volerlo. La Tunisia lo ha capito.
Il rischio di una centrale nucleare Una storia che ci riguarda e le sue problematiche
Parte 2: Per uscire dalla crisi economica meglio investire nelle energie rinnovabili Di Marco Pezzoni del Coordinamento “CREAfuturo”
Proprio la “stretta creditizia” dovrebbe spingerci adesso a modernizzare il nostro sistema produttivo e il nostro sistema energetico, destinando a questo scopo tutte le risorse finanziarie disponibili. La priorità delle priorità è salvare, riqualificandola, la “rete” delle nostre imprese per renderle capaci di attraversare l’attuale crisi mondiale e in grado di ricollocarsi nei nuovi scenari, una volta che siano profondamente modificati. Al contrario l’investimento di quasi 20 miliardi richiesto per la costruzione delle 4 nuove centrali non solo prevede un ritorno economico nel lungo periodo, ma appare “laterale” alle esigenze del nostro sistema produttivo. Molto più urgente finanziare un piano di modernizzazione dei trasporti ferroviari per merci e per pendolari, ricordando che la rete ferroviaria italiana è molto meno sviluppata di quella tedesca e di quella francese. Molto più strategico per l’industria manifatturiera e per la stessa agricoltura posta sulle rive del Po il finanziamento completo della “regimazione” del fiume per renderlo davvero navigabile tutto l’anno (tra l’altro il progetto prevede 170 MW di potenza installata e la produzione media di un milione di chilowattora all’anno grazie agli
impianti idroelettrici che sfruttano i nuovi sbarramenti). Molto più in sintonia con la nostra vocazione agricola e agroalimentare di livello mondiale sostenere l’energia prodotta da fonti rinnovabili, come il solare termico e fotovoltaico o come l’eolico, investire nei settori delle biomasse, dei biocombustibili “a filiera corta”, del biogas. Negli ultimi anni è molto cresciuta anche in Italia la quota di energia elettrica generata in centrali termoelettriche o in termovalorizzatori dalla combustione di biomasse, rifiuti industriali o urbani. Poiché il 61% di tale quota è prodotta a partire dai cosiddetti “ RSU” che non sono strettamente assimilabili alle fonti rinnovabili, se non per la frazione organica che contengono, non li ho conteggiati nel paragrafo 3) per un rigore forse eccessivo o addirittura sbagliato. Si tratta infine di non sottovalutare il risparmio energetico anzi, meglio, l’uso razionale dell’energia da incoraggiare non solo a livello di consumo e nell’isolamento termico degli edifici (questo settore sì, andrebbe rifinanziato in modo più consistente!), ma attraverso la creazione e lo sviluppo di imprese di produzione, commercializzazione e installazione della componentistica per l’efficienza energetica.
Una corte penale internazionale per i crimini ambientali
Una mobilitazione dal basso perché non esistano più crimini impuniti come Bhopal o Chernobyl Fonte: A Sud Ha preso il via la campagna promossa dal premio Nobel argentino Adolfo Peréz Esquivel, l'associazione A Sud e l'Accademia di scienze ambientali di Venezia per estendere il mandato della Corte penale internazionale anche ai crimini ambientali. Una mobilitazione dal basso perché non esistano più crimini impuniti come Bhopal o Chernobyl. L'esigenza per la comunità internazionale di dotarsi di un sistema giuridico sovranazionale che giudichi e condanni i responsabili di crimini ecologici contro l'umanità è sempre più urgente. Perchè non riconoscere anche i diritti ambientali come parte integrante dell'architettura giudiziaria mondiale? L'Accademia Internazionale di Scienze Ambientali di Venezia (IAES) ha lanciato nel 2006 la proposta di ampliare le competenze della Corte Penale Internazionale dell'Aja prevedendo una nuova figura di reato: quella di disastro ambientale come crimine contro l'Umanità. Per farlo occorre l’approvazione di almeno 2/3 dei paesi firmatari. Ora il progetto diventa una campagna dal basso per raccogliere in tutto il mondo firme a sostegno della proposta. Si chiama Justice for Planet Earth e mira a raccogliere adesioni in tutto il mondo. In Italia è possibile aderire via web sul sito dell’associazione A Sud.
ONU, APPELLO PER UNA TRASFORMAZIONE MONDIALE VERSO UN’ECONOMIA PULITA Fonte: www.kyotoclub.org Ventuno agenzie del sistema delle Nazioni Unite hanno unito le proprie forze per lanciare un appello a livello mondiale affinché tutte le nazioni rendano urgentemente le loro economie “verdi” per far fronte alle molteplici crisi che stanno minacciando le possibilità di sviluppo. Le agenzie hanno sottoscritto e
presentato alla Conferenza dell’ONU di alto livello sugli impatti della crisi economica e finanziaria sullo sviluppo (“World Financial and Economic Crisis and its Impact on Development”, New York 24-26 giugno) una dichiarazione in sostegno a una trasformazione mondiale verso un’economia pulita, a basse emissioni di carbonio e
efficiente nell’uso delle risorse (“Green Economy”), per far fronte alle attuali molteplici crisi, e per creare opportunità economiche, ambientali e sociali nel 21° secolo. “L’attuale crisi economica e finanziaria”, recita la dichiarazione, “sta facendo cadere in povertà milioni di persone, specialmente le più vulnera-
bili nel mondo in via di sviluppo. Questo sta succedendo in mezzo alle crisi: alimentare, idrica, energetica, ecologica e climatica. Queste crisi stanno compromettendo gli sforzi di raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio” (Millennium Development Goal & MDG). Le agenzie dell’ONU, pertanto so-
no impegnate a lavorare insieme per promuovere la trasformazione verso un’economia pulita, e fanno appello ai capi di Stato in tutto il mondo affinché riescano a compiere gli impegni assunti, compresi quelli dei leader del G8 e del G20, per sostenere i Paesi in via di sviluppo, specialmente i più vulnerabili, a far fronte alle attuali crisi.
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Cultura &Spettacoli
Lirica al teatro Ponchielli, pronto il calendario della stagione 2009
A
di Silvia Galli
nche se è ancora lontana nel tempo, già è pronto il programma della prossima stagione lirica. Da lunedi 24 agosto e sino a venerdi 11 settembre sarà possibile, per gli ex abbonati, esercitare il diritto di prelazione al posto. per l'edizione 2009. I nuovi abbonamenti potranno invece essere sottoscritti da sabato 12 a venerdi 18 settembre, mentre i biglietti per le singole recite saranno messi in vendita da sabato 19 settembre. Ma vediamo quali sono gli appuntamenti. Il teatro Ponchielli di Cremona gremito
Si parte venerdi 9 ottobre - ore 20.30 (repliche domenica 11 ottobre, ore 15.30 e martedi 13 ottobre, ore 20.30) con «La Bohème», dramma lirico in quattro quadri di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica. Un'opera che corre sulle splendide musiche di Giacomo Puccini. La struggente storia del “poeta” Rodolfo e della
Pagliacci», dramma in un prologo e due atti, di Ruggero Leoncavallo. Un testo letterario di grande impatto emotivo, a firma di Jean Cocteau e messo in musica da Francis Poulenc a metà del secolo passato, offre la possibilità a Tiziana Fabbricini per mettere in mostra tutte le doti di interprete vocale e di attrice: La voix humaine è
Il soprano Silvia Dalla Benetta
vicina di casa Mimì, che dopo un avvio appassionato giunge al tragico epilogo, e quella dei loro amici, il pittore Marcello, il filosofo Colline, il musicista Schaunard, con le loro trame amorose, nelle quali s’insinua Musetta, civetta a caccia d’un buon partito, è affidata alle voci esuberanti di un gruppo di giovani cantanti. Tra di loro i vincitori dell’edizione 2009 del concorso As.Li.Co., i soprani Jessica Rose Cambio e Gülbin Kunduz, che si alterneranno nel ruolo di Mimì, e i baritoni Francesco Landolfi e Valdis Jansons, interpreti dei personaggi di Marcello e Schaunard. Venerdi 6 novembre, ore 20.30 (replica domenica 8, ore 15.30) verranno rappresentate ben due opere. «La voix humaine», tragédie lyrique in un atto di Jean Cocteau, sulla musica di Francis Poulenc. A questa farà seguito «I
una telefonata, nel corso della quale una giovane donna e il suo amante – che non appare in scena, ma che è evocato dall’incalzare del discorso della donna e dalle sue pause –, decidono di interrompere il loro rapporto, non senza averne ripercorso, tra rimpianti e risentimenti, tutta la storia. Una compagnia di prim’ordine porta invece in scena la vicenda amara dei Pagliacci, un dramma - teatro nel teatro - in cui i personaggi, quelli veri e quelli della finzione, sono tormentati da gelosia, risentimento e odio. Esther Andaloro, dopo alcune prove importanti in teatri italiani, debutta nel ruolo di Nedda, mentre il giovanissimo Mickael Spadacini mostrerà l’acquisita maturità vocale dopo gli ottimi esiti nella Carmen della passata stagione. Accanto a loro Ivan Inverardi, uno dei migliori
baritoni italiani. Venerdi 13 novembre, ore 20.30 (replica domenica 15 novembre, ore 15.30), sarà la volta di «La figlia del Reggimento», opéra-comique in due atti di Jean-François-Alfred Bayard e Jules-Henri Vernoy de Saint-Georges, sulla musica di Gaetano Donizetti. La vicenda di Maria, la ragazza cresciuta in caserma, allevata da un reggimento di truppe savoiarde, e di Tonio, il giovane svizzero che la ama perdutamente, viene presentata nella nuova edizione critica curata dal musicologo cremonese Claudio Toscani, che recupera la versione con testo italiano commissionata dallo stesso Donizetti al poeta Callisto Bassi in occasione della prima rappresentazione dell’opera in Italia. Nei ruoli dei protagonisti ci saranno due autentiche rivelazioni: il giovane soprano spagnolo Yolanda Auyanet, che ha già affrontato importanti personaggi sopranili, e Gianluca Terranova, che ha interpretato importanti ruoli in diversi teatri italiani. Giovedi 26 novembre, ore 20.30 (replica sabato 28 novembre, ore 20.30) toccherà alla «Norma», tragedia lirica in due atti di Felice Romani, con le musiche di Vincenzo Bellini. Il dramma musicato da Vincenzo Bellini, in cui gli affari di cuore si scontrano con quelli della politica, pone al centro della vicenda Norma. Sacerdotessa dei Druidi, innamorata del romano Pollione da cui ha avuto due figli, Norma si vede ripudiata dall’amato e “tradita” dall’amica Adalgisa. Il ruolo è stato affidato a Silvia Dalla Benetta, che grazie ad alcune fortunate interpretazioni degli ultimi anni, tra cui quella di Semiramide a Livorno, Pisa e Rovigo, ha attirato su di sé l’attenzione della critica internazionale. Accanto a lei Alessandra Palomba nel ruolo di Adalgisa e Francesco
Anile. Venerdi 4 dicembre, ore 20.30 (replica domenica 6 dicembre, ore 15.30) sarà la volta di «I sette peccati capitali», ballet chanté di Bertolt Brecht, sulla musica di Kurt Weill. Nella stessa sera andrà in scena anche «Trouble in Tahiti», atto unico su libretto e musica di Leonard Bernstein. I sette peccati capitali è la storia di Anna, che parte da un paesino della Luisiana
La stagione inizierà con la Boheme e viene spedita dalla famiglia in giro per le grandi città in cerca di fortuna, ma con una “consegna”: non cadere mai nei sette peccati capitali, che altro non sono che quegli ideali che si possono frapporre al raggiungimento del successo economico. Anna è la proiezione della sua coscienza, ed avrà l’importante voce e la splendida presenza scenica di Gladys Rossi, una delle voci emergenti nel panorama teatrale italiano, soprano dalle grandi doti vocali, con trascorsi anche nel mondo del rock. Gladys Rossi è anche la protagonista di Trouble in Tahiti, un fresco quadro autobiografico firmato da un giovane Leonard Bernstein, uno spaccato di vita di coppia condannata all’incomunicabilità. Accanto a lei, il ruolo del marito “distratto” è affidato a Nicolò Ceriani, importante voce baritonale, che nelle parti buffe ha trionfato al Rossini Opera Festival, ma che non disdegna anche quelle drammatiche (Fedora, Rigoletto, Tosca, Wozzek, Traviata, Turandot). Ceriani è impegnato anche nell’ambito dell’operetta, come interprete e come regista. Lo spettacolo sarà accompagnato dal Coro del Circuito lirico lombardo e dall'orchestra «I pomeriggi
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PALAZZO PIGNANO
“Tutti asini per amore” Plauto va in scena con Debora Caprioglio
Sabato 4 luglio spettacolo a Palazzo PIgnano alle 21,15, con «Tutti Asini per amore» con Debora Caprioglio e gli attori del laboratorio teatrale di Sarsina, scenografia Nicola Macolino, regia di Beppe Arena. Lo stesso regista ha spiegato che «L’intreccio dell’azione drammatica e la naturalezza della narrazione caratterizzano questa commedia il cui impianto generale ricalca il modello dell’Asinaria di Plauto. Del titolo plautino, che significa la “Commedia degli asini”, ci è sembrato indovinato il riferimento diretto ai simpatici ed umili animali: asini a quattro zampe sono questi ultimi, la cui vendita fornisce i quattrini necessari per soddisfare gli appetiti d’amore; e asini a due zampe sono i protagonisti della vicenda, che si fanno “tutti asini per amore”. In quest’opera, più che in altre, il commediografo latino ci sorprende per una certa creatività ed effervescenza della lingua che rende i dialoghi più spigliati». Ecco, in breve, la vicenda della commedia. Il giovane Argirippo ama la dolce Filenio, che ricambia il suo amore. La ragazza, però, è soggetta al potere dispotico di Cleareta, che le è con-temporaneamente madre e mezzana: la donna non consente più ai due di vedersi se il giovane non sborserà una notevole somma di de-
naro, venti mine. Demeneto, padre del ragazzo, decide di aiutare il figlio ricorrendo ai suoi schiavi Libano e Leonida: in città è arrivato un mercante che deve pagare, per la vendita di alcuni asini, la cifra di venti mine all’intendente di Artemona, la danarosa ma avara moglie di Demeneto. Leonida finge di essere l’intendente e
L'attrice Debora Caprioglio
raggira il mercante; dopo avere ottenuto il denaro, i due schiavi truffatori incontrano il giovane Argirippo e lo informano che possono fargli dono della somma, ma solo alla condizione posta da suo padre che, per l’aiuto che gli ha dato, vuole in cambio per una volta i favori della sua ragazza. I due innamorati sono costretti ad accettare e nella casa della mezzana si svolge l’atteso incontro. Ma, sul più bello, il vecchio viene colto in flagrante dalla moglie avvertita da Diabolo, il rivale in amore di Argirippo, che si è voluto vendicare per avere perduto la ragazza. La commedia si conclude con il ritorno a casa del vecchio marito.
ARENA GIARDINO
Rossella Brescia sarà Carmen al Festival di Mezza Estate Venerdì 3 luglio il Festival di mezza estate ospita Carmen in anteprima nazionale con Rossella Brescia. La famosa ballerina-attrice-conduttrice, così racconta il balletto «Quella che danziamo è una storia molto mediterranea, ambientata in una Lampedusa che, in realtà, è un luogo ideale: l’approdo di qualsiasi profugo, una terra di speranza e di frustrazione. All’interno di questo scenario si sviluppa un intreccio che ricalca quello dell’opera di Bizet: un racconto di passione e di sentimenti contrastanti». Un gruppo di profughi sbarca a Lampedusa dopo un
viaggio allucinante, sfruttati dallo scafista "Escamillo" e braccati dalle forze dell'ordine comandate dal severo carabiniere "Don Josè". Lo spettacolo viene ripresentato dopo un lungo periodo cosa deve aspettarsi il pubblico cremonese? «Le due rappresentazioni» ha spiegato la ballerina «a Palermo hanno riscosso un enorme successo. Ora, finalmente, abbiamo la possibilità di riproporre l’allestimento in una tournée strutturata: la forma rimane la stessa, di certo sapremo presentarci sul palco forti di un nuovo amalgama. Il pubblico non rimarrà deluso».
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Cultura
Venerdì 3 Luglio 2009
SFOGLIANDO a cura di Edizione Nuovi Autori
«Donna di carta velina»
… in alcuni momenti Mitzi ci appare come “donna di carta velina”. Si sente fragile, indifesa, in un mondo insensibile, aggressivo, violento e senza cuore. Però lei partecipa, vuole sapere, provare, condividere, per essere viva. Non rinuncia alla lotta, anche a costo di grande sofferenza. Nel corso degli anni la sua vena facile per la poesia e una prosa lirica le sono di aiuto. Fissa sulla carta sentimenti ed emozioni, rivela la profondità del suo animo. Nasce oggi con titolo Donna di carta velina la raccolta degli scritti degli ultimi venti anni della sua vita , che fanno scoprire ai lettori e agli amici il volto più vero e più profondo della versatile personalità di Mitzi Amoroso.
Preludio d'organo in San Luca
La musica d'organo torna sotto il Torrazzo, grazie alla passione dell'Associazione organistica cremonese. L'appuntamento è nella chiesa di San Luca, con l'organo Giuseppe Rotelli (1901), sabato 4 luglio alle 17.30. L'organista Michele Bosio, per l'occasione, suona brani di Johann Caspar Ferdinand Fischer (1656–1746): Passacaglia in re minore (Suite «Urania»); di Franz Joseph Haydn (1732– 1809): Klavier Sonata n. 16 in Mib maggiore (in tre tempi); di Paul Hindemith (1895-1963): Orgel Sonata n. 1 (1937) - 3 ter. Ruhig bewegt. Michele Bosio, musicologo e musicista cremonese, appassionato al processo storico-liturgico-musicale che va sotto il nome di riforma ceciliana, ha riscoperto la vita e le opere dell'organaro cremonese Giuseppe Rotelli specializzandosi «con lode» in Musicologia (Università degli Studi di Pavia) con una tesi dal titolo «La Premiata Fabbrica d'Organi di Giuseppe Rotelli a Cremona (1894-1937)», grazie alla quale ha vinto il Premio Tansini-Sovena per la migliore testi di storia cremonese dell'Anno Accademico 20032004. Si occupa di ricerca mu-
Michele Bosio con la moglie Hiroko Miura
sicologica pubblicando saggi ed articoli per riviste specializzate sia italiane che estere, ha ricoperto l'incarico di tutor di Filologia Musicale (A. A. 20042005) presso la Facoltà di Musicologia. E' docente di Storia della Musica presso l'Istituto Musicale «Giovanni Pierluigi da Palestrina» di Castel San Giovanni (PC) e la Scuola Diocesana di Musica Sacra «Dante Caifa» a Cremona. Pubblicista, si occupa, inoltre, della recensione delle novità organistiche per conto del mensile nazionale di cultura musica-
le e discografica «Musica» (Zecchini). Collabora anche con l'Università degli Studi di Pavia tenendo seminari e conferenze nell'ambito dei corsi di Organologia musicale moderna-Conservazione e restauro degli strumenti musicali. Ha studiato organo la sotto la guida di Enrico Viccardi. E' organista titolare della Cappella «Beata Vergine Addolorata» del cimitero di Cremona ed organista onorario del «Rotelli» (1901) della chiesa dei Padri Barnabiti di S. Luca a Cremona. (http://musicaliaorganalia.blogspot.com/)
Tiziano Calcari espone sotto il Torrazzo
S
pazio agli artisti bresciani nei locali di «Immagini, spazio, arte» - in via Beltrami a Cremona. Dopo la collettiva dedicata ad un gruppo di artisti piemontesi e dopo la 'personale' del lodigiano Paolo Crivelli, il direttore artistico Dino Cecconi ha scelto una giovane promessa dell'arte bresciana per proseguire nell'itinerario alla scoperta dell'arte contemporanea. Si tratta di Tiziano Calcari, autodidatta che ha già avuto modo di farsi apprezzare anche in Svizzera ed in Francia, oltre che nel nostro Paese. Con i suoi dipinti, dal '96 ad oggi, si è aggiudicato il primo premio in diversi concorsi artistici in Lombardia, nelle Marche e nel Trentino. «E' la conferma della buona qualità dei quadri realizzati da Calcari» ha ribadito nel suo intervento il critico
d'arte Gianluigi Guarneri. Paesaggista raffinato, ha avuto nella moglie la musa ispiratrice per le sue figure allungate, inserite in contesti nei quali risalta il sapiente
uso del colore. Da quadri fortemente cromatici, negli ultimi tempi l'artista bresciano ha scoperto l'uso dei bianchi e dei grigi per esprimere le sue compo-
sizioni eteree, nelle quali inserisce macchie di colore in prevalenza il rosso - che rendono particolarmente accattivanti i suoi dipinti. Lo hanno riconosciuto anche i due noti esponenti della cultura cremonese, Ferruccio Monterosso ed Angelo Rescaglio, che sono intervenuti alla presentazione della mostra. «Dobbiamo ringraziare gli organizzatori di queste rassegne perchè ci consentono di entrare nei percorsi più innovativi dell'arte contemporanea» hanno detto Rescaglio e Monterosso, riconoscendo la qualità delle opere realizzate da Calcari. I suoi dipinti resteranno a disposizione dei visitatori nei locali di «Immagini, spazio, arte» fino a sabato, 4 luglio. Nei giorni feriali la mostra è aperta al pubblico dalle 16.30 alle 19.30, il sabato e la domenica anche al mattino, dalle 10.30 alle 12.30.
Servizio Shuttle bus per Mondomusica Dall’aereo ai migliori strumenti musicali del mondo in soli 90 minuti. Per affrontare l'afflusso di operatori professionali e musicisti in arrivo a Cremona in occasione di Mondomusica - in programma dal 2 al 4 ottobre prossimi - è stato predisposto da CremonaFiere uno speciale servizio di shuttle bus che collegherà Mondomusica direttamente con l’aeroporto di Milano Orio al Serio, uno degli scali più utilizzati dai visitatori internazionali della Manifestazione. Già durante la passata edizione sono stati più di 4.000 i visitatori stranieri che non hanno mancato l’appuntamento con i Maestri più importanti dell’arte liutaria a livello internazionale; e quest’anno si prevede un ulteriore aumento, considerata anche la contemporaneità del prestigioso Concorso Triennale Internazionale degli Strumenti ad Arco. Basti pensare che saranno oltre 150 gli artisti che si esibiranno sui diversi palchi della Manifestazione, tra cui spiccano alcuni nomi considerati tra i massimi esponenti internazionali per i loro strumenti, come Pavel Steidl, Andrea Noferini, Giovanni Sollima e Vincent Cortvrint, per citarne alcuni.
Il pittore Adis Badaracchi dona all'Aism di Cremona una delle sue opere
Il pittore Adis Badaracchi di Castelvetro Piacentino, conosciuto in provincia di Piacenza ma anche a Cremona ed in varie altre parti d’Italia dove ha tenuto numerose personali, ha voluto donare all’Aism sezione di Cremona una sua opera importante che sarà prossimamente messa all’asta. L’artista che è apprezzato e stimato in particolare per le sue tele mai banali, mai uguali e che denotano naturalezza dei tratti, sa rendere vivo ciò che crea e gli spazi da lui dipinti sembrano plasmarsi, trasformarsi e prendere vita.
I burattini pronti ad animare le sere delle famiglie cremonesi Anche quest’anno le sere d’estate delle famiglie cremonesi saranno animate dalla rassegna di teatro di figura «Burattini d’estate» organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Cremona con la direzione artistica di Massimo Cauzzi animatore e presidente di EmmeCi Associazione Culturale. Quest’anno la rassegna è in parte abbinata ai Giovedì d’estate in
collaborazione con Ascom e Botteghe del centro. La rassegna estiva proseguirà i giovedì 2, 9 e 16 luglio per poi spostarsi al Museo della Civiltà Contadina il «Cambonino Vecchio» il 23 e il 30 luglio, il 6, il 13 e il 20 agosto. L’architettura a corte chiusa, tipica della cascina cremonese, è un anfiteatro “naturale” per la buona acustica e per la capacità di raccogliere e contenere
generazioni ed emozioni. Un ricco programma collaterale, per tutta la durata della manifestazione, a cura del personale del Museo, manterrà alto il livello della programmazione. Gli spazi del Museo del Cambonino riprenderanno vita come se, d’improvviso, il tempo avesse fatto marcia indietro, come se i contadini che lì abitarono avessero ripreso “l’usata opra”, le mucche
nella stalla, la fienagione, lo sgranamento dello pannocchie di mais, il rito del maiale, le feste per i matrimoni e per i funerali. Questa aria ce la faranno respirare gli Amici della Cucina Cremonese e il Teatro dei Ricordi di Castelverde. La superba voce di Elena Ravelli ci farà sognare mentre il Gruppo degli Astrofili cremonesi ci farà aprire per bene gli occhi... e le stelle stanno a guardare.
Appuntamenti ARTE & cultura
Mercoledì 8 luglio CREMONA Incontro Ruolo delle tecnologie informatiche nelle Imprese Confronti ed analisi nelle industrie alimentari cremonesi, dalle ore 16 presso il Politecnico di Cremona in via Sesto 41. Ingresso libero e gratuito. Per informazioni: 0372-499113 567758. *** Fino al 3 luglio Cremona Mostra Opere di Etienne Geeurickx Personale del pittore Etienne Geeurickx nella Galleria d'arte "Love2Arts" presso Palazzo Cattaneo in via Oscasali 3. Orario: Dal martedì alla domenica ore 15-20 Ingresso libero e gratuito. Per informazioni: 340-7947623. *** Sabato 4 luglio Casalmaggiore evento Fiera di Piazza Spagna 2009 Tradizionale appuntamento estivo dedicato a sport, musica, danza e rappresentazioni teatrali. Dalle ore
SPETTACOLO Venerdì 3 luglio CREMONA Danza Festival Mezza Estate "CARMEN" Balletto in due atti di Luciano Cannito. Musiche di George Bizet e Marco Schiavoni, con Rossella Brescia, Antonio Aguila e i solisti del Teatro Massimo di Palermo. Alle ore 21.30 presso l'Arena Giardino in via della Ceramica (16 euro posto unico). *** Fino al 26 settembre Crema Eventi Cremarena 2009. E...state in citta' Tradizionale appuntamento estivo di spettacoli e musica presso la CremArena di via Dante Alighieri 45. Ecco le prossime date: 4 luglio 50° volte Mina 11 luglio Cin Ci Là 26 luglio Finalmente Ambeta 2 agosto Brividi... la musica si fa leggera
Venerdì 3 Luglio 2009
zoom
Pendleton e i Momix illumineranno l’Arena
Dopo la "Carmen", il Festival di mezza estate 2009 ha in serbo un altro spettacolo di danza molto atteso: ovvero "Momix in Bothanica". Un doppio appuntamento per venerdì 10 e sabato 11 luglio dalle ore 21.30 a Cremona presso l'Arena Giardino (per informazioni: 0372407230 - 407048). LA SCHEDA Geniale coreografo ecologico, questa volta Moses Pendleton (da anni considerato uno dei coreografi più innovativi della scena mondiale ci guida, dopo il notturno ed alieno "Sun Flower Moon", in un viaggio dentro una natura meravigliosa ed affascinante, fortemente minacciata dalle costanti incursioni disequilibratrici dell'uomo. Con il suo usuale ed ineguagliabile linguaggio visuale e coreografico, suggestivo e seducente, ci porterà in trepidanti mondi nascosti, costantemente in fermento; con delicatissimo umore si addentrerà fino ad esplorare la particolare sessualità delle api o l'algida voluttuosità di creature arcane. Stupefacenti ed emozionanti, Pendleton e i Momix ci prepareranno certamente un altro spettacolo inebriante e struggente (nella foto), che ci farà soffermare forse un attimo sulla bellezza e la meraviglia di un mondo da preservare. Alla base della straordinaria fortuna che il pub-
21.30 in Piazza Garibaldi e Piazza Marini. Ingresso libero e gratuito. Per informazioni: 0375-284411. *** Da giovedì 9 a lunedì 13 luglio Soncino Evento Festa della solidarietà Settima edizione della tradizionale festa dedicata alla solidarietà e al volontariato nell'Area feste "Castel-
Una coreografia del gruppo Momix
blico internazionale tributa alla danza allegra e surreale dei Momix, ci sono indubbiamente il suo talento e la sua inventiva, uniti a un grande senso del ritmo teatrale e a un sicuro istinto registico che sceglie la via della semplicità per arrivare in modo diretto e immediatamente
giardino". Ingresso libero con contributo volontario. Per informazioni: 0374-837811. *** Giovedì 9 luglio Cremona Incontro I Giovedì d'autore Antonio Cabrini presenta "Ricatto perfetto". Appuntamento presso il gazebo di Piazza Roma.
29 agosto Madame Butterfly 7 settembre Base per altezza diviso due 10 settembre After Dinner 26 settembre Sogno... notte di tango Per informazioni: 0373-893340. *** Sabato 4 luglio Motta Baluffi Teatro Fratello clandestino Spettacolo teatrale ideato e diretto da Mimmo Sorrentino. Inizio alle 21.30 in località Ronchetto. Ingresso libero e gratuito. Per informazioni: 0375-968191. *** Fino a domenica 26 luglio Soncino Teatro Odissea 2009 Appuntamenti nell'ambito del Festival della Valle dell'Oglio, giunto alla nona edizione presso gli spazi al Parco del Tinazzo. Orario: ore 21.30 i giorni feriali, ore 23 giorni i festivi. Prossimo appuntamento: domenica 5 luglio alle ore 16 "La leggenda dell'uomo selvatico".
comprensibile a qualsiasi spettatore. INTERPRETI Tsarra Bequette, Jennifer Chicheportiche, Simona Di Tucci, Sarah Nachbauer, Cassandra Taylor, Joshua Christopher, Jon Eden, Donatello Iacobellis, Robert Laqui, Steven Marshall.
Da sabato 4 a mercoledì 22 luglio Cremona Mostra Opere Gruppo Corea Collettiva di opere d'arte del gruppo artistic "Corea". Dal martedì alla domenica dalle ore 15 alle 20 presso la Galleria d'arte "Love2Arts" in Palazzo Cattaneo in via Oscasali 3. Ingresso libero. Per informazioni: 340-7947623.
MUSICA Venerdì 3 luglio Ostiano Concerto La Rotta della Musica tra Ebraismo e Cristianesimo Concerto del quartetto Mishmash tra melodie klezmer, sefardite e persiane alle ore 21 presso il Castello Gonzaga. Ingresso libero e gratuito. Per informazioni: 0373-729263. *** Giovedì 9 luglio Crema Concerto Tradizionale appuntamento musicale dell'Orchestra di Trigolo e San Bassano per il grande concerto d'estate. Appuntamento alle ore 21 nell'Area spettacoli CremArena in via Dante 49. Ingresso libero e gratuito. Per informazioni: 335-8215824 *** Da venerdì 10 a domenica 12 luglio Robecco d'Oglio Concerto Cantando sotto le stelle Tradizionale concorso canoro a premi organizzato in tre serate. Appuntamento dalle ore 20 presso i Giardini di Villa Barni della Scala Per informazioni: 339-1894182.
fuori provincia
Il tour della Pausini fa tappa a Bergamo
Da anni è tra le cantanti più amate e lo conferma il successo del "World Tour 2009" che giovedì 9 luglio alle ore 21 fa tappa a Bergamo sul palco dell'Arena estiva della Fiera di Bergamo. In questo tour Laura Pausini (nella foto) canta oltre ai grandi successi del suo repertorio, i nuovi brani di "Primavera in anticipo", l’album che, grazie a vendite da record, ha ottenuto sei dischi di platino. Sul palco la Pausini sarà accompagnata da una band di otto elementi: alle chitarre Paolo Carta (a cui è affidata anche la direzione musicale) e Gabriele Fersini, Emiliano e Matteo Bassi, rispettivamente alla batteria e al basso, Bruno Zucchetti alle
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tastiere, mentre la seconda linea voci è formata dai back vocalist Roberta Granà, Emanuela Cortesi e Gianluigi Fazio. Il concept design è a cura di Francesco De Cave e Luigi Vallario che per il tour estivo hanno ideato un palco più grande (40 per 16 metri) rispetto a quello utilizzato per i palazzetti con l’aggiunta di 2 mega schermi laterali. I biglietti sono disponibili presso tutte le rivendite autorizzate e presso il circuito TicketOne. Informazioni sulla tournèe di Laura Pausini sono disponibili sul sito ufficiale dell’artista www.laurapausini.com oppure sul sito www.livenation.it
Giovedì 9 luglio Cremona Festival/Rassegna Burattini d'estate - Areste Paganòs e lo strano caso del paese di Trastullas Spettacolo di Is Mascareddas dalle ore 21.30 nel Cortile Federico II (portici di Palazzo Comunale), che partecipa all'iniziativa "Libruzzo: un libro per l'Abruzzo". Ingresso libero.
BREVI DAL SECOLO BREVE
di Giuseppe Azzoni
1945: TRAGICI LASCITI DI GUERRA Il 18 maggio, sul quotidiano “Fronte Democratico”, nella stessa rubrica “il nostro sport” si annuncia che l’USC, Unione Sportiva Cremonese, promuove un torneo di calcio per i giovani. A fine mese si dà vita anche al torneo calcistico studentesco, con le squadre dell’Istituto Tecnico, delle Magistrali, dello Scientifico, della Scuola Guida, dello Stanga, del Civico... Rinascono le bocciofile con gare intitolate alla Resistenza ed ai suoi Caduti: Novasconi, Righetti, Casaletti. Riprendono pallacanestro ed atletica leggera. Il 22 maggio si annuncia che è stata rimessa a nuovo la Banda musicale degli ex combattenti. Essa riprende l’attività con un concerto vocale e strumentale al Ponchielli in onore “dei rimpatriati dai campi di concentramento della Germania”. Orchestra (50 elementi) e coro (40) saranno diretti dal M.o Vertova. Cantano il baritono Carlo Tagliabue, il basso Luciano Donaggio, il soprano Luisa Magenta e il tenore Pietro Bobba. Due giorni dopo, giovedì 24, nei Giardini pubblici echeggiano le note di Ponchielli e Verdi nonchè l’inno americano. E’ la Banda cittadina che suona in onore del Gruppo di combattimento militare “Cremona” che si era distinto, con molti caduti, in azioni contro i tedeschi. Il martedì 29 di questo maggio, così febbrile nella ripresa nonostante tutto - di tanti aspetti della vita cittadina, al Politeama Verdi riapre il teatro di prosa con “il dramma patriot-
tico di Gerolamo Rovetta: Romanticismo”, che registrerà repliche nei giorni successivi. A questo dramma seguiranno recite della “Filodrammatica cremonese”. Sempre al Politeama più leggere le serate con la Compagnia di varietà “Valdemaro” in “Melodie di primavera” in cui si esibiscono “l’acclamato balletto di Tamara Beck... il Trio Marcantoni... Mita Ferroli e l’Orchestra ritmo del M.o Schisa.” Il giornale del 5 giugno parla molto positivamente di questo varietà pur osservando che..”sarebbe bene abbandonare la scenetta della coppia al cinema...” che si intuisce essere... troppo osée. Il 12 giugno spettacolo davvero d’eccezione: è a Cremona il “Club 03” con un cast che annovera Luciano Tajoli, il Quartetto Cetra, Kramer e la sua orchestra, Pippo Starnazza... Nelle quattro sale cittadine prosegue la programmazione cinematografica. Il giornale pubblica titoli e brevi recensioni. Si va da “L’inferno del jazz” a “Passione”, da “Casta Diva” (“per lungo tempo proibito dalla vecchia censura”) a “La famiglia Sullivan” al film sovietico “Il compagno P.” Si proiettano film importanti come “Alba tragica” con Jean Gabin, “Incantesimo” con la Hepburn e Cary Grant, “Accadde una notte” di Frank Capra con Clark Gable, “Il cappello a cilindro” con Ginger Rogers e Fred Astaire. Viene proiettato in più sale il documentario “Atrocità naziste nel campo di Buchenwald”. [continua...]
Rinascono lo sport, lo spettacolo e gli eventi musicali
Appuntamento con la Storia
L
PRESENTAZIONE
a sopravvivenza della Memoria e in particolare della Memoria storica, è un problema di vitale importanza cui tutti noi siamo chiamati a rispondere. Nella nostra società, schiacciata sul presente e sullo scambio rapi-
Venerdì 3 Luglio 2009
do dell’informazione, che presto diventa “passato” e ancor prima diventa “remoto”, il problema della custodia della Memoria collettiva diviene più che mai la prerogativa fondamentale dell’essere e del sentirsi popolo (e non solo ‘gente’). E’ quindi importante che la Memoria circoli nel sistema dei media,
nel luogo stesso dove nasce l’informazione ordinaria. Costretta a combattere quotidianamente con l’assillo dei reality show (con una realtà artificiosa e quindi irreale!), la Memoria storica sembra sparire lentamente, soffocata da un’inspiegabile sete di presente che, al contrario, inaridisce prosciugando le radici della nostra storia.
L'eroe dei due mondi “globalizzato”
Il recupero e il conseguente mantenimento della Memoria diviene quindi una scommessa per la crescita stessa della democrazia, quale memoria pubblica di una società intesa come singoli e come comunità politica. Ecco perché Il Piccolo ha deciso una volta al mese di dedicare una pagina alla nostra Memoria collettiva di popolo,
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cioè di società civile protagonista della propria storia. Una società libera, ma la cui libertà è il frutto del sacrificio e delle fatiche delle generazioni passate. Parleremo perciò di personalità e avvenimenti, dei momenti cruciali in cui, incontrandosi entrambi reciprocamente, si è generato il presente come presente storico. f.t.
Garibaldi, giovane europeo Paladino della pace e dei diritti umani
di Fabio Tumminello
S
UN PACIFISTA IN CAMICIA ROSSA
L’OCCASIONE MANCATA
i sono chiuse quest’anno le celebrazioni all’Onu per il bicentenario di Giuseppe Garibaldi e ancora una volta l’Italia e gli italiani hanno perso l’ennesima preziosissima occasione per portare all’attenzione dell’opinione pubblica la questione dell’unità nazionale. Inutile soffermarsi sulle imprese di questa straordinaria icona del Risorgimento italiano ed europeo, note a tutti e sulle quali non intendo soffermarmi. Ciò che a mio avviso risulta importante sottolineare, invece, sono due aspetti della storia italiana intimamente intrecciati
con la figura carismatica dell’”Eroe dei due mondi” e, non di minor importanza, strettamente collegate alla realtà dei nostri giorni. La prima è l’impegno di Garibaldi quale paladino dei diritti umani e nemico della pena di morte; tematica più che mai di attualità se si pensa alla moratoria lanciata proprio dall’Italia e approvata nel novembre 2008 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (104 voti favorevoli, 54 contrari, 29 astenuti). La seconda, invece, riguarda il problema dell’unità nazionale, di quel sentimento patrio messo in crisi dall’avvento del fascismo e che proprio in Garibaldi trovò uno dei più importanti sostenitori e teorizzatori, assieme a Mazzini, Cavour, Pisacane e tanti altri. Tematica anch’essa di attualità, sopratutto se si pensa alla profonda frattura culturale e sociale, nonché politica ed economica, che ancora oggi vi è fra il nord e il sud del Paese.
Vedere Garibaldi, protagonista di tante battaglie, reso celebre dal coraggio e dalle armi, combattere per la pace e per l’abolizione della pena di morte, è straordinariamente significativo. Il 22 ottobre 1860, Giuseppe Garibaldi, il combattente per la libertà dei popoli, lancia una personalissima offensiva per la pace in Europa: “Basta con la guerra delle Nazioni. Ogni disputa sia decisa da un areopago.” Con queste parole Garibaldi aprì un nuovo fronte: il fronte europeo della pace e contrario alla guerra indiscriminata fra le nazioni. Si delineò così, negli anni successivi che portarono all’Unità d’Italia, una duplice figura: un Garibaldi
rivoluzionario, convinto anticlericale, ardente repubblicano (ma consapevole della necessaria alleanza piemontese) da una parte e un Garibaldi pacifista, combattente per la libertà dei popoli e intransigente democratico dall’altra. Egli mise la propria vita al servizio dell’umanità e dei più deboli. L’”Eroe di guerra” italiano, assunse le vesti del “paladino della pace” europeo. Fu per queste ragioni che Garibaldi venne accolto in trionfo prima a Londra nel 1864 e poi a Ginevra nel 1867, come rappresentante di un’idea, forse di un’utopia, ma sempre e comunque rappresentante di una bandiera, che ancora oggi (ahinoi!) viene talvolta bistrattata e lasciata pericolosamente sventolare in balìa di quelle correnti reazionarie che stanno, con sempre maggior intensità, prendendo piede in alcuni Stati europei e non. Diritti umani e abolizione della pena di morte non possono e non devono essere
considerati opinabili, né tanto meno merce di scambio politico, ma un’imprescindibile e necessario fondamento su cui costruire (con urgenza) la pace e la salvaguardia dei popoli e dei diritti inalienabili di ogni individuo e che, senza ombra di dubbio, mettono in gioco la credibilità stessa delle democrazie che hanno sottoscritto la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948. Chissà come apparirebbe agli occhi di Garibaldi l’odierno areopago, quelle Nazioni Unite di cui l’Italia fa parte e che dovrebbe garantire l’effettivo rispetto di una tra le più importanti Dichiarazioni che la storia dell’uomo (la nostra storia) abbia mai conosciuto? PATRIOTTISMO E NAZIONALISMO: I DUE VOLTI DELLA STORIA D’ITALIA Da quando è nato, grazie alle sue gesta di “Eroe dei due mondi”, il moderno mito di Garibaldi ha attraversato le diverse “Italie” che si sono succedute nel corso della storia; dall’Italia liberale, a quella fascista sino all’Italia repubblicana che la sua figura ha tenuto a battesimo come principale simbolo della Resistenza. Tuttavia, il disfacimento della nazione l’8 settembre del ’43, per la totale e imperdonabile responsabilità della monarchia sabauda, e la guerra civile che ne seguì, hanno lasciato un eredità davvero tragica alla nascente Italia repubblicana. Un’eredità fatta di lutti e lacerazioni profonde, di piaghe costate la perdita di un senso comune di appartenenza alla Patria di tutti gli italiani. Come ha scritto lo storico Emilio Gentile nel suo importante volume “La Grande Italia. Il mito della nazione nel XX secolo.” (Laterza 2009) “Sono state molte le Italie degli italiani nei primi cento anni di unità, ciascuna coniugata con una propria ideologia della nazione.” Nel senso che l’idea di Patria risulta diversa a seconda dell’accoppiamento e della declinazione “con altri movimenti – liberalismo, socialismo, totalitarismo, democrazia, razzismo, ecc”. Il paradosso è quello noto a tutti di uno stato nazionale formatosi territorialmente in anticipo rispetto alla coscienza dei suoi futuri cittadini. “Abbiamo fatto l’Italia, ora dobbiamo fare gli italiani.” Questa contraddizione si esprime assai bene nel mito di Garibaldi (il mito nel mito della Grande Italia) dal momento che la sua figura è stata osannata tanto dall’Italia liberale quanto, del tutto impropria-
mente, da quella fascista. Anche il suo mito, tuttavia, ha cominciato col tempo a impallidire, cioè a subire il contro-mito della “morte della Patria” proprio quando era nata la Repubblica democratica. Così, l’eroe che nel nome dell’Italia unita aveva fatto tacere il suo ideale repubblicano, ha finito anch’esso per soccombere nel tempo alla “morte della Patria”, cioè alla mancata formazione del sentimento di appartenenza a una Patria comune. E la stessa sinistra democratica italiana ha stentato a lungo a riconoscere tutta la fecondità dell’ideale patriottico risorgimentale, proprio perché la sbornia di nazionalismo imperialistico e di retorica “patriottarda” imposta dal fascismo, ha creato diffidenza nei
smo non è stato un semplice evento contingente o congiunturale, ma una esito tragico difficilmente dimenticabile dalla storia. Un’alleanza che la stessa storia ha irreversibilmente giudicato. Se gli italiani di oggi hanno la memoria corta, la
Qui sopra, la statua di Giuseppe Garibaldi posta nella piazza antistante la stazione ferroviaria di Cremona. Opera dello scultore milanese Andrea Malfatti, il monumento fu deliberato dalla Giunta cittadina all’indomani della scomparsa dell’Eroe. (fonte: arch. Francesco Pagliari). L'interessante monumento, che il
confronti dell’ideale patrio. Ma ecco che oggi egli ritorna, assieme all’altro grande italiano, Mazzini, proprio perché urge la creazione di un’Italia europea secondo quello spirito liberale e democratico che ha ispirato tutto il nostro migliore Risorgimento. Perché il Risorgimento democratico era il solo che abbinasse l’Unità territoriale alla vera rigenerazione politica e morale degli italiani. In questo senso l’alleanza della monarchia sabauda col fasci-
morale di cui il nostro Paese (tutto!) ha così urgente bisogno, non può che ispirarsi a figure eroiche come quella di Garibaldi, l’Eroe dei due mondi, in questo senso un vero eroe globale ante litteram. Diversamente, noi giovani saremo condannati a
restauro ha restituito ad una piena fruibilità, ha subito negli anni un movimentato processo di collocazione cittadina. Probabilmente averlo lasciato “annerire” nel tempo è forse la più diretta e tangibile testimonianza di quella “morte della Patria” che rappresenta il mito negativo della Grande Italia.
storia italiana certamente no. E’ dunque con l’urgenza odierna della formazione dell’Europa politica che torna, per la nostra generazione di giovani italianieuropei, la necessità di ricollegarsi alla sola tradizione che esce vittoriosa da tutte le terribili prove cui è stato sottoposto il nostro Paese. E’ l’Italia repubblicana, garibaldina e mazziniana, della grande tradizione europea del nostro Risorgimento democratico e liberale. E la rigenerazione
languire entro i confini angusti delle pseudo patrie dei nuovi nazionalismi, frutto dell’egoismo e del localismo particolaristico. Ecco perché la mancata celebrazione del duecentesimo dalla nascita di Giuseppe Garibaldi rappresenta davvero un’occasione mancata. Siamo chiamati per questo a costruire robusti argini per respingere certe ondate reazionarie e secessioniste che hanno preso piede nel nostro Paese. Presto!
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Televisione &Cinema
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Programmi televisivi da Sabato 4 a Venerdì 10 Luglio 2009
A
volte ritornano. Ve lo ricordate “Beverly Hills 90210”, il telefilm tanto amato dai giovani negli anni ’90 imperniato sulle vicende della famiglia Walsh? Ora la Rai propone la prima visione del remake intitolato “Meet The Mills”. NOVITA’ La versione 2009 segue le vicende della famiglia Mills (padre, madre e due figli della stessa età, un maschio ed una femmi-
“BEVERLY HILLS 90210” Un remake legato al passato
per i problemi di alcool della madre del protagonista, Tabitha Mills (Jessica Walters), star cinematografica degli anni ’70. Sono ovviamente i due figli della coppia, interpretati da Shenae Grimes e
La nuova versione ricalca le orme del telefilm tanto amato negli anni ’90
A lato il cast della nuova serie e sopra quello del telefilm degli anni '90
na) che dal Kansas si spostano a Beverly Hills non solo per il lavoro del capofamiglia, Henry (Rob Estes), ex alunno del Beverly Hills High ed ora preside della stessa scuola, ma anche
tv
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Tristan Wilds, i protagonisti della serie, ambientata in un liceo molto più interraziale del suo predecessore, proprio per riflettere la realtà di alcune scuole americane dove il 40% degli stu-
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denti sono stranieri. I VETERANI Diversi i personaggi della vecchia serie che hanno preso parte anche alla nuova, tanto per mantenere un legame con il passato di grande successo: sin dalla prima puntata abbiamo visto Kelly Taylor (Jennie Garth), consulente scolastica, ma qua e là sono rispuntati anche Brenda Walsh (Shannen Doherty), diventata una famosa regista che dirigerà il musical della scuola e an-
domenica 5 Lunedi’ 6
che Donna Martin (Tori Spelling), diventata una famosa stilista trapiantata in Giappone, che ha problemi di coppia con David. Ruoli minori anche per Nat Bussichio (Joe E. Tata), rivisto nei panni del proprietario del mitico locale “Peach Pit Diner”, mentre Jason Priestley (Brandon Walsh, gemello di Brenda) è tornato solo dietro la macchina da presa. Raidue, martedì ore 21.50
Martedi’ 7
ZLATAN IBRAHiMOVIC si racconta a “SFIDE” Lo sport può essere spettacolo in molti modi. Uno dei più intensi è quello di ripercorrere le vicende umane e di cronaca legate a una serie di eventi sportivi, trovando le ragioni più profonde che ne hanno decretato il successo o la sconfitta. Proprio questo è il modo seguito da “Sfide”, il programma nato dall’intelligenza e dalla sensibilità di Simona Ercolani, che ha saputo ritrovare – e raccontare – il volto umano nelle vicende sportive e i personaggi più importanti del passato e del presente. “Sfide” è arrivata nel 2009 all’undicesimo anno di programmazione, segno di un successo e una professionalità che non teme smentite. Va in onda in una fascia orario molto tarda, ma per gli appassionati di sport vale la pena dormire qual-
mercoledi’ 8
Zlatan Ibrahimovic, detto Ibra, con la maglia dell'Inter
che ora in meno, soprattutto al venerdì sera. La puntata del 10 luglio vede protagonista Zlatan Ibrahimovic, uomo copertina del campionato italiano di calcio. L’attaccante svedese di origine slava racconta in un’intervista esclusiva la sua infanzia, il rapporto con i genitori, le prime partitelle al campetto sotto casa e i primi gol “veri” con la squadra del Balkan. Raitre, venerdì ore 0.05
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Venerdì 3 Luglio 2009
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OUTLANDER – L’ULTIMO VICHINGO
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Regia: Howard McCain Il film d’avventura è ambientati in Norvegia nel 709 d.C. nel pieno delle guerre tra Vichinghi, una nave spaziale precipita dal cielo sulle coste della nazione scandinava. A bordo c’è Kainan (James Caviezel), che sopravvive allo schianto, ma che si accorge presto di non essere l’unico ad averlo fatto. Dalla carcassa nella nave emerge un Moorwen, un creatura spaziale simile ad un drago che inizia a seminare panico e distruzione sul suo cammino. Kainan dovrà lottare fianco a fianco con i Vichinghi per cercare di uccidere la bestia prima che la bestia uccida tutti loro.
CINEMA – Una commedia divertente che spazia nella sfera sentimentale
MISS MARCH
Il mondo delle ex presentato da Mark Waters
La rivolta delle ex è una divertente commedia che propone un viaggio nel mondo delle relazioni amorose e dei suoi problemi. In particolare in quello della seconda chance e dell’opportunità riparatrice, che impegna il protagonista a riformulare la propria vita e a compiere il desiderio inesaudito dell’amore. Il regista è Mark Waters, famoso per le sue com-
medie che esibiscono un’estrosa freschezza, nonché per quel vivace sarcasmo che tanto piace al pubblico giovane. LA TRAMA Connor Mead (interpretato da Matthew David McConaughey) è un celebre fotografo di moda col vizio delle donne e della poligamia. Costretto suo malgrado a partecipare alle nozze del fratello minore, lo sciupafemmine incallito torna alla tenuta del defunto zio Wayne (Michael Douglas). Allergico all’istituzione del matrimonio e fermamente deciso a far saltare in aria nozze e torta nuziale, sarà al contrario costretto a rivedere il suo cinismo e il suo antisentimentalismo da tre fantasmi in gonnella. A bordo di un letto a due piazze viaggerà avanti e indietro nel tempo alla ricerca del suo cuore perduto. Tra fughe e viaggi metafisici, Connor rivedrà Jenny (Jennifer Garner), ex amata, lasciata e mai dimenticata. Forse per il seduttore impenitente è tempo di amare.
sabato 4
canale 5
italia 1
rete 4
33
Genere: Commedia
di Mark Waters
Cast: Matthew McConaughey, Jennifer Garner, Breckin Meyer, Lacey Chabert, Robert Forster, Anne Archer, Emma Stone, Michael Douglas, Daniel Sunjata. Durata: 100 minuti Produzione: Warner Bros Italia - Usa 2009
Sopra una scena del film e a lato la locandina
domenica 5 Lunedi’ 6
Martedi’ 7
mercoledi’ 8
I due adolescenti Eugene e Tucker hanno in comune solo un’amicizia di lunga data. Tanto è casto e strenuo promotore dell’astinenza sessuale il primo, quanto il secondo è un erotomane innamorato di Playboy. La sera del ballo scolastico, dopo aver deciso di consumare la prima volta con la sua ragazza Cindy, Eugene si ubriaca e cade dalle scale. Si risveglia dopo quattro anni di coma e il suo primo e unico pensiero è ritrovare Cindy, che d’improvviso appare nel paginone centrale del nuovo numero di Playboy.
giovedi’ 9
venerdi’ 10
7.55 traffico - meteo 5 08.00 tg5 mattina 08.50 documentari 09.50 finalmente arriva kalle 10.55 il misterioso mondo di charlotte. film 13.00 tg5 - meteo 5 13.45 elisa di rivombrosa parte seconda 16.00 the starter wife. telefilm 18.00 carabinieri 5. Telefilm 20.00 Tg 5 - meteo 5 20.30 paperissima sprint 21.25 scherzi a parte story 23.30 vita da paparazzo. Film
7.55 08.00 08.50 09.55 10.55 13.00 13.40 16.00 18.00 20.00 20.45 22.50 00.30 01.30
traffico - meteo 5 mattino 5. attualita' documentari finalmente arriva kalle. Tf il tesoro dei templari. Film Tg 5 - meteo 5 elisa di rivombrosa parte seconda il club degli imperatori wimbledon. Film Tg 5 - meteo 5 i cesaroni 2. fiction zelig off. Varieta' big shots. Telefilm tg5 notte/meteo5
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fia, piccola maga. film forum. attualita' Tg5 - meteo beautiful. soap centovetrine. Soap manager per due settimane. Film settimo cielo. Telefilm Tg 5 - 5 minuti carabinieri 6. Telefilm sarabanda Tg 5 - meteo 5 paperissima sprint mio fratello e' figlio unico le fate ignoranti. film
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estate di george. film forum. attualita' Tg5 - meteo beautiful. soap centovetrine. Soap inga lindstrom. Film settimo cielo. Telefim tg5 - 5 minuti carabinieri 6 sarabanda. Quiz Tg 5 - meteo 5 paperissima sprint mystere. Fiction damages. Telefim tg5 notte/meteo 5
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OVER THE TOP
UN AMERICANO A ROMA Lunedì 6 - La7 - Ore 21.20
Giovedì 9 - Rete 4 - Ore 21.20
Ambientato a Roma, dove il giovane Nando (Alberto Sordi), affascinato dagli eroi del cinema americano, fa di tutto per assomigliare a uno yankee. Ma finisce per rendersi davvero ridicolo. Il film è del 1954 ed è diretto da Steno.
Per racimolare denaro, un ex camionista (Sylvester Stallone) al quale l'ex moglie vuole togliere il figlio, decide di partecipare al campionato mondiale di braccio di ferro. Un'avventura che permetterà ai due di costruire un bellissimo rapporto.
i FILM in TV
Sport&Sport Marco Cusin resta e pensa in grande Per la Pubblicità su
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Basket - Il lungo è stato confermato nel roster della Vanoli Soresina
M
di Giovanni Zagni
arco Cusin, uno dei protagonisti della straordinaria cavalcata vincente della Vanoli Soresina in LegaDue, da lunedì è tornato a Cremona, dopo aver avuto la riconferma da parte della società anche per le prossime due stagioni (come anticipato nel numero scorso). Davanti a lui, a breve, l'impegno con la Nazionale di Recalcati per il raduno (a Bormio dal 5 luglio) in vista degli Europei. Ecco le sue prime impressioni. Marco, contento di essere rimasto a Cremona ? «Sicuramente era la mia prima scelta, senz'altro la migliore perché qui mi sono trovato benissimo con tutti, staff tecnico, compagni, società e sponsor. La Vanoli ha creduto in me ed io ho trovato la necessaria concentrazione per migliorare le mie prestazioni. Sono soddisfatto e felicissimo perché queste persone meravigliose meritavano il salto di categoria. Ho avuto tante richieste (Virtus Bologna, Milano, Varese, Cantù e Venezia) ma credo di aver fatto la scelta giusta». Ora l'avventura con la Nazionale. E' la prima volta che sei chiamato a provarci? «No, non è la prima volta, ma è il primo collegiale a cui partecipo con qualche ambizione. Sarà dura, ma ci proverò».
PUGILATO
Marco Cusin durante festeggiamenti per la promozione in serie A della Vanoli
Se andrai sino in fondo, per quanto tempo sarai impegnato con gli azzurri? «Non conosco le date precise, ma so che ad agosto ci sarà uno spareggio a tre, per un posto agli Europei di settembre». Poi finalmente tornerai per la nuova avventura. Come la vedi questa serie A? «Sarà di sicuro un campionato molto duro, tecnicamente più difficile di quello passato, ma soprattutto fisicamente molto più tosto». Quali prospettive ci sono per la Vanoli? «Secondo me molto dipenderà da che squadra la società vorrà allestire. Spero nella ri-
conferma di molti dei miei compagni. Per quel che riguarda gli stranieri, che saranno in numero maggiore rispetto al passato, bisognerà trovare quelli motivati e caratterialmente idonei, che si integrino facilmente in un tessuto già collaudato, altrimenti si giocherà soltanto per sopravvivere e sarebbe un peccato». Cusin dunque guarda in alto, convinto di vedere ancora una Vanoli lottare da protagonista, forse non per un posto in Europa, ma per togliersi e regalare tante soddisfazioni al pubblico cremonese. Ma in casa Vanoli arriva anche un'altra novità: è stato infatti raggiunto un accordo con l’atleta Matteo Formenti - classe 1982 - proveniente dal Casale Monferrato.
Portaluppi approda da dirigente all’Olimpia Armani di Milano
Flavio Portaluppi ha accettato le offerte dell'Armani Jeans e dal prossimo campionato lo vedremo di fronte, anche se in tribuna, da avversario. Non par vero che "il Lupo" dopo 4 stagioni se ne vada, ma è giusto così. Torna a casa alla "sua" Milano per ritrovarvi anche la sua famiglia e lavorare con il solito puntiglio e l'enorme energia che sprizza da tutti i suoi pori, al servizio di una delle società più ambiziose della penisola. Un grande "il Lupo", sul campo e fuori, sempre obiettivo, positivo, difficilmente critico con qualcuno, certamente troverà modo di farsi apprezzare così come ha fatto in casa Vanoli. Da parte nostra arriva un attestato di stima e l'augurio di vederlo sempre primeggiare in un mondo, quello del basket, cui ha sempre dato il meglio di sé. G.Z.
A Viadana Avosani supera nettamente Agosti
di Cesare Castellani
Seconda riunione estiva a Viadana, (dopo quella allo Stadio del Rugby è la volta della Piscina Comunale ad ospitare il pugilato). Otto incontri di buon livello e vittorie dei casalaschi Massimo Avosani e Yuryi Nickolskyi che hanno esaltato il pubblico con prestazioni abbastanza convincenti. Massimo Avosani, nei pesi welter, ha superato ai punti il bergamasco Agosti, cui rendeva qualche chilo sulla bilancia e che si è battuto gagliardamente sino al termine della seconda ripresa, per poi tirare i remi in barca e, in pratica, badare solo a difendersi. Massimo ha così vendicato la sconfitta subìta dal fratello maggiore Daniel solo qualche settimana fa a Bergamo e che in quest’occasione non ha potuto sostenere la rivincita col bergamasco a causa di un infortunio alla mano destra subito proprio in quell’occasione. Nei pesi medi, successo del giovane Nickolskyi sul mantovano Filippo Colombo. Yuri lo aveva già battuto in due pre-
PALLANUOTO La
Avosani attacca Agosti
cedenti occasioni, ma stavolta ha dovuto sudare più del previsto, lasciandosi trascinare dalla foga e dal suo pubblico e impostando il match più sullo scontro fisico che sul piano della tecnica che, invece, lo avrebbe visto prevalere nettamente. Così come era stato per Fulvio Dernini che lo stesso avversario, nella precedente riunione, aveva superato nettamente. Buon pareggio per il leggero Alex Boc-
chi che ha trovato sulla sua strada un osso veramente duro nel piemontese Galatà, ottimamente impostato e in possesso di colpi diritti molto efficaci. Bocchi ha dovuto adattarsi ad una boxe d’attacco e a cercare la corta distanza, ma non sempre il gioco gli è riuscito e ha dovuto esporsi spesso ai colpi d’incontro del piemontese. Match spettacolare e giusto il verdetto di parità. Non altrettanto giusto il verdetto assegnato al mantovano Di Gangi che ha superato solo sul cartellino dell'arbitro e giudice unico Fiorentino il rientrante Adamo Zanotti. Il pugile dell’Abc ha faticato un po' ad entrare nel clima del match (era assente dal ring da quasi cinque anni), ma a partire dalla seconda ripresa ha cominciato a martellare l’avversario con colpi sempre più efficaci tanto che, verso la fine del terzo round, Di Gangi appariva nettamente in difficoltà. Particolarmente apprezzati un paio di colpi al bersaglio grosso che Di Gangi ha accusato visibilmente. Peccato che Zanotti non sia riuscito ad approfittare dell’occasione per chiudere anzi tempo la contesa.
Bissolati ha festeggiato il trionfo
Bissolati in festa per esaltare l'ennesima impresa di una sua squadra, stavolta rinata dalle ceneri della vecchia formazione portata alla serie A di pallanuoto, ma poi malamente distrutta. Tutta la società ha seguito l'ultima partita disputata nella piscina di casa che ha visto i biancazzurri superare per 15-8 il Bergamo Nuoto con una prestazione che, nonostante qualche sbavatura ammissibile nella circostanza, nulla ha concesso agli ospiti, comunque volenterosi e mai domi. A far festa insieme al presidente Masseroni, a tutti i dirigenti della Canottieri, c'era anche il socio più famoso ed importante, il neo sindaco Oreste Perri cui è stato almeno risparmiato il tradizionale bagno finale che ha coinvolto giocatori, tecnici e dirigenti al termine della partita. IL MATCH Bissolati subito all'attacco e gol dell'1-0 che arriva dopo una manciata di secondi grazie a Costantino, pronto subito dopo al raddoppio, mentre andava a Falcone il merito del 3-0. Ancora Costantino metteva a segno la sua terza rete, mentre
sul finire Luzardi accorciava le distanze per il 4-1 che chiudeva il primo quarto di gara. Buon inizio dei bergamaschi nella seconda frazione. Le reti di Rota e Luzardi li portavano a ridosso dei bissolatini che però reagivano immediatamente, poi il 7-3 confezionato in rapida sequenza da Zoppi, Falcone e da una splendida rovesciata di Zatti. Terzo tempo con Costantino di nuovo in acqua a mettere un'altra tripletta che tagliava definitivamente le gambe alla squadra bergamasca ormai ferma sull'11-4, che al termine del tempo diventava 13-6 grazie a Lazzari e Piazzi. Ultimo quarto con la Bissolati ormai rilassata e in attesa solo del fischio finale e partita che finiva sul punteggio di 15-8 e... tutti in acqua. E, da oggi, già si pensa al futuro. Secondo l’allenatore Maurizio Stagno la squadra è già attrezzata per la serie B (del resto era stata già inizialmente studiata sperando che potesse essere ripescata in questo campionato), ma qualche rinforzo arriverà di sicuro e allora si può star certi che anche nel campionato superiore la Bissolati saprà farsi valere.
Sport news
Egri
Cremo nella Coppa dei grandi Decisivo il nono posto conquistato
Cremonese. Ora è ufficiale: la Cremonese parteciperà alla Coppa Italia riservata alle squadre di A e B. L'ufficialità è arrivata con un comunicato della Lega Pro che ha sanzionato il nono posto conquistato dai grigiorossi in campionato, ultimo utile per qualificarsi alla manifestazione (grazie alla miglior differenza reti nei confronti del Lumezzane, decisivo il gol nel finale dell'ultima partita col Novara di Temelin). I grigiorossi esordiranno con ogni probabilità in casa il 2 agosto contro una squadra di Seconda Divisione o di serie D. Per quanto riguarda la Coppa Italia Lega Pro, i grigiorossi parteciperanno comunque ma salteranno la fase a gironi (sono direttamente qualificati al secondo turno, a eliminazione diretta in gara secca). Federica Pellegrini. Genio e sregolatezza sono le caratteristiche dei campioni assoluti. Salgono in cima, inciampano, scendono, risalgono, piangono di gioia o di rabbia ma sorridono e continuano ad allenarsi. Per vincere. E continuano a vincere. Lei prende un pennarello nero e copre il marchio di chi fabbrica il costume. Placida e sorridente afferma: «Il mio sponsor è un altro, mi paga per allenarmi, mi aiuta in qualche capriccio… Ma io nuoto per l’Italia». Alla Federnuoto italiana ha portato sette record mondiali, cinque nei 200, due nei 400 stile libero - il re del nuoto olimpico. «Il costume copre ciò che deve, ma i record si vincono con braccia, gambe, fiato e… testa. Ho superato l’ansia dei 400, oggi sono felice in vasca e nella vita». Sa bene che al tramonto della giovinezza non dovrà vivere di ricordi. Valentino Rossi. Il suo vero rivale oggi non è più in pista ma nella storia di chi corre in moto. Si chiama Giacomo Agostini, bergamasco di Lovere, 123 vittorie mondiali, 163 volte sul podio, soprattutto 15 titoli iridati: un traguardo impossibile anche per un fenomeno come il 46 di Tavullia. Inutile e improponibile ogni paragone. Dal 1965 ad oggi è cambiato tutto: le moto, i freni, le sospensioni, l’ambaradam pre gara, soprattutto i circuiti. Raramente qualche pista seria, di solito circuiti cittadini. La prima volta che ho visto Ago è stata al Circuito delle Mura a Bergamo: andate a vedere le curve sullo strapiombo della funicolare.
PALLAVOLO
L’Esperia giocherà a Verona L'Us Esperia ha convocato per oggi (3 luglio) una conferenza stampa presso la propria sede in cui verrà chiarito il futuro della prima squadra che, comunque, risulta iscritta al campionato di A2 della prossima stagione. Con molta probabilità, stanti gli accordi raggiunti nelle ultime settimane, la prima squadra, pur mantenendo il nome che sarà affiancato da quello di un nuovo sponsor, giocherà le
partite casalinghe a Verona. Nel frattempo, è stata ceduta Caterina Fanzini alla FoppaPedretti Bergamo con grande soddisfazione di tutti perché il fatto che la ragazza sia cresciuta notevolmente nei tre anni trascorsi a Cremona tanto da approdare alla squadra campione d'Europa, dimostra ancora una volta come a Cremona, nonostante i gravi problemi finanziari che hanno afflitto la squadra, si sia lavorato molto bene.
TRIATHLON
Martina Dogana conquista il bronzo all’Ironman di Nizza Martina Dogana ha conquistato la medaglia di bronzo all’Ironman di Nizza, la gara più difficile del panorama europeo del triathlon sulle lunghe di stanze. Un risultato pieno per la ragazza del Triathlon Stradivari che in questa gara vanta già una medaglia di bronzo conquistata nel 2006 e un successo arrivato lo scorso anno (tra l’altro con il record della gara). Record che le è stato strappato dalla belga Deckers, giunta al traguardo davanti alla francese Robin e alla bravissima Dogana. Tine Deckers ha chiuso la gara in 9h30’19”. Marty ha impiegato 9h37’35” con parziali nel nuoto e nella bici rispettivamente di 58’53” e
Martina Dogana esultante
5h31’27”. E’ uscita dal secondo cambio piuttosto attardata avendo perso le ruote del gruppo di testa nel ciclismo, ma si è pienamente rifatta nella maratona percorrendola in 3h01’20” e rosicchiando ben 17’ alle prime della classifica.
Sport
Venerdì 3 Luglio 2009
canottaggio Simone Raineri ha portato a casa l'ennesima medaglia della sua splendida carriera: è solo un bronzo ai Giochi del Mediterraneo e potrebbe sembrare poco per uno che in bacheca ha già un oro ed un argento olimpici e un bronzo mondiale, ma ha un significato particolare, sia perché conquistata su una barca (il doppio) che non è la sua preferita, sia perché è il primo passo verso l'Olimpiade di Londra che, per il capitano della squadra azzurra di canottaggio, sarà la quarta in carriera. Raineri ha affrontato i Giochi di Pescara in coppia con Mat-
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Bronzo per Raineri ai Giochi del Mediterraneo
teo Stefanini (finanziere come lui) e dopo aver ottenuto la qualificazione alla finale vincendo direttamente la batteria, ha affrontato una finale difficilissima soprattutto per la presenza del doppio francese, considerato in questo momento il più forte al mondo. Partenza caratterizzata da un avvio fortissimo della coppia egiziana, destinata però a naufragare dopo i mille metri, mentre i due italiani, che avevano iniziato con una certa prudenza, hanno cominciato una bella rimonta dopo metà gara, superando nettamente l'Egitto e la
Matteo Stefanini e Simone Raineri (a destra) sul podio dei Giocchi del Mediterraneo
Grecia. Negli ultimi 500 metri Raineri ha chiamato il serrate e rinforzando la remata, la barca azzurra è arrivata con il bronzo a 3"32 dalla Slovenia e 5"97 dai francesi Bahain e Berrest. Simone Raineri così si è espresso al termine della gara: «Gara bella, difficile all'inizio a causa della buona partenza della Grecia: non ci siamo scoraggiati dopo i primi 1000 metri, abbiamo calato le nostre carte e conquistato questo bronzo. La Francia si giocherà sicuramente l'oro ai prossimi Mondiali, per ora sono su un altro pianeta rispetto a noi: sia-
mo in crescita, la migliore condizione è ancora lontana e per questo il mio bilancio è ottimo Dedico il bronzo alla mia fidanzata Elena, ai miei genitori, a Casalmaggiore e alla Guardia di Finanza: complimenti sinceri all'Abruzzo, in un momento così difficile hanno saputo rialzarsi facendo sentire tutto il loro calore a noi atleti». CANTARINI ORO A Pescara è arrivato anche l'oro nelle bocce di Germana Cantarini, che ha vinto con Sefora Corti la gara a coppie e si candida per il bis nella prova individuale (finale è in programma venerdì 3).
ciclismo - Il cremonese e il campione svizzero sono scattati al comando della Sei Giorni delle Rose
Guarnieri e Risi subito padroni della corsa
J
di Cesare Castellani
acopo Guarnieri, ventiduenne aspirante campione, nato e cresciuto nel Ccc 1891 sino al momento del passaggio tra i dilettanti. Da ragazzino gareggiava con la maglia biancorossa del Ccc e disputava le prime gare in pista, vincendo tra l’altro la “Boccioli di rosa” (destinata ai Giovanissimi come prologo delle Sei Giorni) e aveva un idolo dal quale si precipitava ogni sera a chiedere un autografo e per il quale faceva il tifo dalle tribune. Era lo svizzero Bruno Risi, il più grande seigiornista degli ultimi trent’anni, uno capace di vincerne ben 57 (di cui tre a Fiorenzuola, compresa la prima nel 1998 in coppia con Giovanni Lombardi). Non si sarebbe mai aspettato di correre e vincere un giorno con lui, ovvero con la leggenda delle Sei Giorni. Bruno Risi, quarant’anni da compiere il 6 settembre, è ancora validamente sulla breccia dopo oltre vent’anni di carriera ai massimi livelli, è ancora capace di vincere contro chiunque ed affronta l’ultima stagione di una carriera che l’ha visto per sette volte indossare una maglia iridata della pista. Ebbene, Bruno Risi ha accettato di tenere a battesimo il "pivellino", il suo primo tifoso, uno che quando lui vinceva il suo primo mondiale (a Valencia nel 1992) andava in prima elementare. Un altro, campione come lui, avrebbe sicuramente arricciato il naso quando Clau-
Jacopo Guarnieri (a destra) e Bruno Risi sul podio di Fiorenzuola
dio Santi gli ha proposto di far coppia con Guarnieri, dopo che Marvulli (che insieme a Risi ha conquistato due maglie iridate dell'Americana) aveva declinato l’invito essendo già accoppiato con Aeshbach. Evidentemente Risi aveva già adocchiato Guarnieri lo scorso anno, quando Jacopo aveva gareggiato nella sua prima Sei Giorni e ne aveva intuito le grandi possibilità. E Guarnieri non lo ha deluso. Insieme possono vincere la sei Giorni delle Rose. Insieme a Guarnieri, Bruno Risi ha potuto può chiudere un ciclo di dodici anni a Fiorenzuola con un successo eclatante. Ne ha avuto conferma subito dopo la prima prova, quando Jacopo ha tagliato per primo il traguardo davanti a due marpioni come Aeshbach e Stam, portandosi subito in testa alla classifica della Sei Giorni. «Abbiamo cominciato bene!». E’ stato il commento di Risi verso un soddisfattissimo
Guarnieri, che si avviava verso il podio per la premiazione e il rossocrociato ha sicuramente pensato che i mezzi per vincere la sua quarta Sei Giorni delle Rose ci sono tutte. Jacopo è in forma smagliante, forse tra i quaranta presenti alla corsa di Fiorenzuola, è quello che vanta la miglior condizione fisica in as-
soluto. Ha fondo e tenuta (del resto è tra i pochi che stanno facendo preparazione e corse su strada), riesce a scattare a ripetizione, a rilanciare spesso la velocità e anche a far volate una dietro l’altra. Chi vuol vincere quest’anno deve proprio fare i conti con la sua esuberanza e con la vasta esperienza di Risi: coppia meglio assortita non poteva esserci, anche perché i due sono in grado di dare spettacolo e stanno dimostrando pure di riuscire a divertirsi parecchio. I pericoli per loro dovrebbero arrivare dalla coppia svizzera Marvulli-Aeshbach, che ha perso un giro proprio negli ultimi minuti di corsa e dagli affiatatissimi Keisse-Stam che ancora non sono usciti allo scoperto, ma che appaiono sempre pericolosissimi anche se non al meglio della condizione, visto che per loro si tratta del rientro alle gare dopo la pausa seguita al termine della stagione invernale.
E’iniziata anche la Uiv Talent Cup E’ iniziata anche la "Uiv Talent Cup", gara con 14 coppie in gara fra Juniores e Under 23. Gareggeranno solo nelle prime tre giornate. La prima gara, la corsa a punti, è stata appannaggio di Edoardo Costanzi e Piero Baffi (figlio dell’ex velocista Adriano, che guidava magistralmente i due dal bordo della pista). La coppia del Ccc Arvedi ha vinto con 22 punti, mentre Manuel Cazzaro e Nicolò Rocchi si sono fermati a 17. Terzi Sonda e Ongaretto con 12. L’Americana, invece, ha premiato la coppia della Repubblica Ceca composta da Jan Dostal e Marek Benda, vincitori con 24 punti, mentre 21 ne hanno totalizzati gli azzurri Dario Sonda ed Elia Ongaretto. La coppia biancorossa, soprattutto Costanzi, ha fatica un poco a tenere il ritmo, I cambi non sono ancora buoni, ma con un maestro alle spalle come Adriano Baffi, non c’è dubbio che le cose miglioreranno in fretta. Intanto, in classifica, I due ragazzi sono dopo la prima tappa al quarto posto.
Risi cambia con Guarnieri durante la prima giornata della Sei Giorni
Da temere sono anche Peter Lazar e Alois Kankovsky, sempre pronti a rintuzzare gli attacchi della coppia italosvizzera, ma pure Walter Perez e Tony Tauler, rispettivamente oro e argento nell’Americana a Pechino. Soprattutto l’argentino Perez, come i suoi connazionali Donadio e Colla, appare ben allenato: del resto la stagione in Sud America è appena terminata e sembra sia stata particolarmente prodiga di buoni risultati per lui. Altre coppie in grado di vincere se ne vedono poche: gli azzurri Ciccone e Buttazzoni non sono riusciti ancora a dar corpo alle loro ambizione. Kadlec-Zabka hanno potenziali enormi, ma non hanno adeguatamente risposto ai primi attacchi di Risi-Guarnieri e degli altri. Tra le novità, c'è la coppia sudafricana che sta offrendo qualcosa in più con il bravo
Hoffman e con Dean Edwards, il primo corridore di colore affacciatosi al Velodromo Attilio Pavesi e che subito ha lasciato il segno vincendo la prova che preferisce, quella del giro lanciato davanti a due specialisti come Colla e Donadio. Per il Ccc Arvedi qualche soddisfazione dovrebbe pure arrivare da Samuele Marzoli, neo acquisto voluto dal presidente Feraboli che gareggia in coppia con l’austriaco Marc Hester (coppia già collaudata anche a Cremona) e che viaggia dopo la prima tappa in quinta posizione con una buona dose di punti, ma con un giro di ritardo. Sapranno sicuramente dare spettacolo soprattutto nel giro lanciato che è la specialità preferita da Marzoli. Nel frattempo, hanno vinto l’eliminazione; c’è da tener presente che Marzoli conosce questa pista come nessun altro.
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Sport
Venerdì 3 Luglio 2009
Nella nazionale organizzata dal Dopolavoro Ferroviario battuti in finale Cavazzuti e Brandoli
A Rossi e Govoni una splendida “Donato”
P
di Massimo Malfatto
arla emiliano il 56° trofeo “Donato”, gara nazionale a coppie ben organizzata dal Dopolavoro Ferroviario. Sul gradino più alto del podio sono saliti i bolognesi Marco Rossi ed Alberto Govoni che iscrivono così per la prima volta il loro nome nell’albo d’oro di questa prestigiosa manifestazione. Ben 109 le formazioni iscritte (nessun forfait!) in rappresentanza di 58 società e 23 comitati provinciali, ottimo il livello del gioco, pubblico abbastanza numeroso, organizzatori ampiamente soddisfatti, in primis il “factotum” Gianfranco Bonetti, in ansia fino all’ultima bocciata per qualche goccia di pioggia che ha rischiato di compromettere la conclusione della gara. Non sono mancate le sorprese nei gironi eliminatori che hanno visto la “debacle” di tutti i nostri bocciofili, ma questa ennesima disfatta del boccismo cremonese ormai non fa più notizia. Ci sono stati diversi risultati che hanno fatto scalpore già dagli ”spareggi”, il più clamoroso dei quali senz’altro il “cappotto” subito da
Le due formazioni finaliste del 56° trofeo Donato. I bolognesi Rossi e Govoni, i reggiani Cavazzuti e Brandoli.
Formicone-Di Nicola ad opera di Rinaldi-Bagnoli. Molto sofferto il successo di Cavazzuti-Brandoli su Alessi-
A Pieve d’Olmi finale della gara regionale Dopo la grande “abbuffata” della settimana scorsa con due manifestazioni nazionali in 48 ore, si preannuncia un altro weekend boccistico ricco di emozioni e spettacolo. Riflettori puntati sulle accoglienti corsie del centro sportivo Le Querce di Pieve d’Olmi dove venerdì 3 si concluderà la gara regionale individuale. Giunta alla sua sedicesima edizione, questa tradizionale manifestazione ha visto la partecipazione di ben 225 giocatori, non pochi considerando che sono in pieno svolgimento ben tre gare in contemporanea (veramente un’esagerazione!). Ampiamente ripagati gli sforzi degli organizzatori, in primis del suo presidente Pietro Righetti e dei suoi validi collaboratori. Nei gironi eliminatori,
CLASSIFICA GENERALE “56° Trofeo Donato”
1° Rossi-Govoni (Lavinese-BO) 2° Cavazzuti-Brandoli (Rubierese-RE) 3° Benedetti-Saleri (Brescia Bocce-BS) 4° Rinaldi-Bagnoli (Lavinese-BO) 5° Treccani-Palazzi (Inox Macel-BS) 6° Cambieri-Crespi (Colombo-MI) 7° Perotti-Biglieri (Campagnolese-RE) 8° D’Alterio-D’Alterio (Monastier-TV) 9° Paleari-Ceresoli (Tritium-BG) 10° Alessi-Selogna (Rinascita-MO) 11° Luraghi-Luraghi (Inox Macel-BS) 12° Formicone-Di Nicola (Virtus-AQ) 13° Riva-Paglioli (Audace-PR) 14° Vandelli-Berselli (Formiginese-MO)
di 12-8. Finale a senso unico che si è dipanata per sole sette tornate letteralmente dominate da Rossi-Govoni che surclassavano Cavazzuti-Brandoli con un eloquente 12-4. Ha diretto la gara il bergamasco Gianbattista Esposito assistito da Gabriele Ceriati e dagli arbitri di finale Bongiorni, Barozzi, Capelli, Pelizzi e
16° TROFEO LE QUERCE
Massarini della can. Bissolati
Selogna (12-11) e sempre sul filo di lana vittoria di Benedetti-Saleri sui fratelli Luraghi, mentre Perotti-Biglieri
s’imponevano sui pur bravi parmensi Riva-Paglioli per 12-10. Anche nei quarti di finale si sono verificati alcuni risultati inaspettati: gli emiliani Rinaldi-Bagnoli superavano i fratelli D’Alterio (12-4), GovoniRossi i bresciani TreccaniPalazzi (12-8), BenedettiSaleri i ”reggiani” Perotti-Biglieri mentre Cavazzuti-Brandoli avevano la meglio su Cambieri-Crespi per 12-11. Nella prima semifinale Cavazzuti-Brandoli si sbarazzavano di Bagnoli-Rinaldi per 12-4, mentre sull’altra corsia Govoni-Rossi avevano la meglio sui bresciani Benedetti e Saleri con il punteggio
Il parmense Nizzoli dell'Audace
Nei gironi eliminatori bene i bissolatini in catgoria A, successi dei bissolatini Dilda, De Stefani e Massarini (vincitore lo scorso anno!), di Marzolini e del parmense Nizzoli, mentre nelle categorie inferiori, tra gli altri, note positive per i beniamini di casa Bellardi, Franzini, Bastoni e Betti (bravo pasticcere, ma sembra che anche con le bocce non scherza?). Le finali, sotto la direzione di Ennio Clementi, inizieranno alle ore 19 con semifinali all’Azzurra, Fadigati, Soms e Querce dove si concluderà la manifestazione.
Scaratti. Alle premiazioni ha presenziato il vice-presidente regionale Giancarlo Soldi, il presidente della Fib Lazio Vincenzo Santucci, il presidente del comitato provinciale Giovanni Piccioni, mentre gli onori di casa sono stati fatti dal presidente del Dlf Virgilio Ferrari e dal suo responsabile settore-bocce Fiorenzo Nicoli.
GRAN PREMIO DEL PO
Giacomo Lorenzini esulta nel Gran Prix FIB
Il toscano Giacomo Lorenzini deve avere una “attrazione” particolare per le corsie cremonesi che gli stanno dando parecchie soddisfazioni: infatti, dopo il secondo posto nella “Martiri” (sconfitto da Zovadelli!) è arrivato un prestigioso ed inaspettato successo nel Gran Premio del Po, settima ed ultima prova del Gran Prix Fib. Muove la sua classifica ad alto livello, abbastanza deficitaria, il trentaduenne di Montecatini, conquista i primi punti “Gran Prix” e si porta a casa un bel assegno di 850 euro (più omaggi vari!), premio per il vincitore di questa manifestazione riservata ai 32 giocatori di categoria A1. Una splendida manifestazione quella organizzata dalla canottieri Baldesio e curata nei minimi particolari da Giancarlo Soldi, che ha visto la presenza di tanti big del boccismo nazionale (ben 25!) che per l’intera giornata hanno deliziato il numeroso pubblico presente attorno alle corsie della bocciofila di via Al Porto. Un cammino fantastico quello di Lorenzini che superava nel suo girone Dario Bartoli, Fabio Palma, Paolo Signorini. In semifinale il portacolori della “Rinascita”, al suo ultimo anno nella società emiliana, eliminava Leonardo Porrozzi ed in finale aveva la meglio su Mirko Savoretti per 12-8, dopo ben quattordici tornate di gioco
I quattro finalisti Porrozzi, Savoretti, Lorenzini e D'Alterio con sindaco Oreste Perri
ad alto livello tecnico ed agonistico. Che dire dei sette cremonesi che hanno completato il quadro? Qualcuno come Piazza e Ghisleri sono riusciti a fare sette punti, altri come Caccialanza “zeru” punti, ma alla fine tutti erano soddisfatti per aver partecipato ad una prestigiosa manifestazione, ma soprattutto aver percepito una discreta somma, pur perdendo la prima partita!
Ha diretto la gara l’arbitro internazionale Claudio Cassin coadiuvato da Annibale Barbisotti, alle premiazioni gradite le presenze del neosindaco Oreste Perri, del consigliere di presidenza FIB Giuseppe Asperti e dell’addetto stampa della federazione Corrado Breviglieri, mentre gli onori di casa sono stati fatti dal presidente della canottieri Baldesio Mario Ferraroni.
A Pizzighettone trionfano Pedrignani e Visconti Ancora una doppietta per la bocciofila Delma: a Pizzighettone un ennesimo acuto dell’insaziabile Alberto Pedrignani. In coppia con Roberto Visconti il buon “Pedro” ha dominato la manifestazione dando una dura lezione agli avversari. Dopo aver inflitto un bel “cappotto” a Scanacapra-Santini, Pedrignani-Vi-
sconti superavano in semifinale i soresinesi Raccagni-Nicolini (12-5) ed in finale avevano la meglio sui compagni di società Frattini-Galantini con il punteggio di 12-8. Al quarto posto i bravi portacolori della ”Baldesio” Virginio Delfanti e Gianantonio Passera. Precisa la direzione di gara di Annibale Barbisotti coadiuvato da Bonelli e Guerini Rocco.
TROFEO FLORA – Sempre intensa, a dir poco, l’attività boccistica che prevede per sabato 4 la finale del 31° trofeo “Flora”, tradizionale regionale a coppie organizzata dalla omonima bocciofila rivierasca sotto la direzione di gara di Gabriele Ceriati.
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Cucina
Venerdì 3 Luglio 2009
Gastronomia italiana
Le ricette gustose alla portata di tutti
jan davidsz de heem Natura morta 1650 ca. Particolare
Il menù della settimana
Antipasto: un’insalata elegante Difficoltà facile Tempo 15 minuti - Per 6 persone Ingredienti: • 1 peperone giallo • 3 pomodori sodi • 2 cetrioli • 1 cucchiaio di capperi dissalati • 1 cipollotto
• 1 cucchiaio di prezzemolo tritato • foglie di basilico • 3 cucchiai di olio extravergine di oliva • sale
preparazione • Lavate bene la verdura. Tagliate il peperone a lamelle, affettate i pomodori, i cetrioli e il cipollotto afette sottili. Disponete su un piatto, a giri concentrici, i pomodori, i cetrioli e il peperone. • Distribuiteci sopra il cipollotto a fettine, il prezzemolo e i capperi dissalati. • Condite con l'olio emulsionato col sale e decorate il centro del piatto con delle foglioline di basilico.
Dessert: Torta Paradiso Difficoltà media - Tempo 90 minuti Per 12 persone Ingredienti: • 6 uova • 125 g di farina 00 • 125 g di amido di mais • 1 bustina di lievito per dolci
• 250 g di burro • 200 g di zucchero semolato • burro e farina per lo stampo • zucchero a velo
Primo piatto: Spaghetti alle vongole Difficoltà facile - Tempo 30 minuti Per 4 persone
Ingredienti: • 1 Kg di vongole • 15 rametti di prezzemolo • 2 spicchi d'aglio • pepe
• 4 cucchiai d'olio extravergine di oliva • 300 g di spaghetti • sale grosso
preparazione • Lavare accuratamente le vongole sotto acqua corrente e metterle in un capace contenitore. Porle sul fuoco a fiamma vivace fino a che si aprano. Occorrono circa 5-7 minuti. Mescolare di tanto in tanto.Quando sono pronte sgusciarle lasciandone qualcuna intera per decorare e filtrare il liquido di cottura. Lavare il prezzemolo, selezionarne le foglie e tritarle finemente con la mezzaluna su un tagliere assieme all’aglio spellato. In una capace padella mettere l'olio, il trito e farlo soffriggere a fiamma bassa facendo molta attenzione a che l'aglio non bruci. Unire le vongole e mescolare accuratamente. Aggiungere 2 cucchiai di liquido di cottura, far insaporire qualche istante, aggiungere un poco di pepe, spegnere il fuoco e coprire.
• Lessare la pasta in abbondante acqua salata e, poco prima di scolarla, aggiungere mezzo mestolo di acqua di cottura nella padella del condimento, quindi accendere il fuoco.
preparazione • Preriscaldare il forno a 170° C. Rompere le uova in modo da tenere i 6 tuorli e mettere 4 albumi in una ciotola. In un’altra ciotola setacciare la farina, l’amido di mais ed il lievito, miscelandoli bene. In una terrina far ammorbidire il burro lavorandolo con una forchetta. Montarlo quindi con la frusta elettrica fino ad ottenere un composto morbido ed omogeneo. Aggiungere lo zucchero, un cucchiaio alla volta, fino ad amalgamarlo al burro. • Quando si è ottenuto un composto omogeneo, unire i tuorli uno alla volta. Unire il composto di farina, amido di mais e lievito fino ad ottenere una crema densa. Lavorarla accuratamente e dolcemente. Lavare molto bene le fruste elettriche e monta-
Saltare la pasta scolata a fiamma vivace nella padella del condimento per qualche minuto, girando di frequente. Servire caldo con un filo d'olio a crudo e decorare con foglie di prezzemolo.
re gli albumi a neve. Incorporare gli albumi al composto un cucchiaio alla volta, mescolando piano ed accuratamente, fino ad ottenere un composto chiaro ed omogeneo. Imburrare uno stampo da 24-26 cm, infarinarlo e versarvi dentro l’impasto. Infornare per 40-45 minuti, prolungando di qualche minuto la cottura se saggiando la torta con uno stecchino non esce completamente asciutto. • A fine cottura, spegnere il forno e socchiudere leggermente lo sportello. Lasciare 5 minuti in questa posizione, quindi sfornare il dolce. Quando la torta si è un po raffreddata toglierla dalla forma e metterla in un piatto da portata. Decorare spolverizzandola di zucchero a velo passato attraverso un setaccio.
Secondo piatto: Branzino al vino Difficoltà media - Tempo 45 minuti Per 2 persone
Ingredienti: • 2 piccoli branzini • 2 rametti di rosmarino • 4 spicchi d'aglio • sale grosso
• olio extravergine di oliva • 1 bicchiere di vino bianco • salamoia bolognese • pepe
preparazione Lavare accuratamente i branzini, aprirli per rimuovere le viscere e squamarli. Tagliare tutte le pinne. Mettere nella pancia del pesce il rosmarino, metà aglio affettato, qualche grano di sale grosso ed un filo d'olio di oliva. Ungere bene una capace padella antiaderente con l'olio e mettete il pesce. Bagnare con il vino, unire il restante aglio spellato ed affettato, un pizzico abbondante di salamoia bolognese, una abbondante grattugiata di pepe ed un altro filo d'olio sul pesce. Mettere la padella sul fuoco a fiamma vivace, quando l’oilio comincia a friggere abbassare la fiamma a metà, coprire e cuocere per 10 minuti. Controllare di tanto in tanto e
con un cucchiaio bagnare il branzino con il fondo di cottura. Trascorsi i dieci minuti girare il pesce, delicatamente senza romperlo aiutandosi con una paletta larga. Cuocere per altri 10 minuti. Se il fondo di cottura dovesse asciugarsi troppo unire un po' di brodo vegetale o brodo di pesce. Servire con il fondo di cottura come salsina di accompagnamento
Per la salamoia bolognese ingredienti • 100 g di sale grosso
• 10 g di foglie di rosmarino • 5 g di foglie di salvia • 1 spicchio d'aglio
La Bottiglia Moris Vermentino 2008 Colore: giallo paglierino. Bouquet: intenso e fruttato con sentori tipici di albicocca e fiori gialli. Gusto: fresco ed elegante con ottima bevibilità, caratterizzato da una spiccata sapidità in bocca. Uve 100% Vermentino. Un vino di buon livello e particolare finezza. Ottimo l’abbinamento con pesce e antipasti a base di pesce. Temperatura di servizio 14°.