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PICCOLO
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Anno X • n° 28 • VENERDI’ 10 LUGLIO 2009
Settimanale • € 0,02 Copia Omaggio
PRESENTATA LA GIUNTA COMUNALE
E’ COMINCIATA L’ERA DI PERRI
Chi sono gli uomini e le donne della squadra del sindaco: i nomi e gli incarichi. L'Udc è stata lasciata fuori dalla stanza dei bottoni. Durissima la replica del segretario del partito, Giuseppe Trespidi, che ha puntato il dito contro il Pdl e la Lega: «Hanno tradito noi e i nostri elettori».
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Tremonti e banche: è scoppiato l’amore
Cronaca
VIOLENZA A 14ENNE
La polizia arresta 2 giostrai ▲
BADANTI E DECRETO SICUREZZA: SI RISCHIA L'ALLARME SOCIALE
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Lei ha solo 14 anni. Ed è di Cremona. Loro erano in quattro. Di questi, due sono giostrai e maggiorenni, gli altri due sono minorenni di 14 e 17 anni. Il «branco», agendo in gruppo, avrebbe usato violenza contro questa ragazzina incontrata al luna park di San Pietro. I giostrai sono già finiti in carcere. La posizione dei ragazzi minorenni è, invece, al vaglio della Procura dei minori di Brescia.
Opportunità di lavoro
Economia
Servizio civile: i bandi emessi a Cremona
Lotta alla crisi: Salini incontra i sindacati
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economica. L’apertura di Faissola sulla moratoria delle scadenze ha evidenziato la volontà di ABI di ricucire un rapporto sfilacciato, riprendendo un discorso che si era incrinato a seguito delle discussioni passate sulla commissione di massimo scoperto, sulla Robin Tax e sul restringimento del credito alle imprese. Positiva è stata la valutazione di Confindustria che per bocca del presidente Emma Marcegaglia ha sollecitato ed ottenuto tempi rapidi (la prima riunione con ABI è stata fissata entro la prossima settimana) per discutere le iniziative per le imprese. Di altro tenore, e ritengo di livello superiore rispetto a quello degli altri oratori, è stato l’intervento del governatore di Banca d’Italia Mario Draghi che ha strigliato le banche, ricordando come il rallentamento nella concessione del credito alle imprese ha riguardato soprattutto le maggiori banche. In evidenza inoltre l’aumento dei crediti in sofferenza, diretta conseguenza della crisi economica e della stretta sul credito. Draghi ha rivelato come gli stress test condotti sulle banche italiane abbiano dato risultati positivi ma che comunque vada perseguito una rafforzamento patrimoniale per far fronte ad un quadro macroeconomico deteriorato e per non far mancare il necessario sostegno alle imprese, alle famiglie ed alla economia. Enrico Tupone tuponee@alice.it
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opo un anno di pesanti attacchi del ministro Tremonti alle banche sembra stia sbocciando un nuovo idillio, un cambiamento nei rapporti, sino ad ora tesi, fra governo e banche. L’assemblea dell’ABI, tenutasi Mercoledì 8 Luglio a Roma, apparentemente ha sancito questo cambiamento, anche se non sono mancate rivendicazione da entrambe le parti: infatti mentre il ministro Tremonti chiedeva alle banche una “moratoria sulle scadenze più pressanti dei crediti delle imprese”, l’avvocato Faissola, presidente dell’ABI, invocava un “ impegno del governo a rivedere in meglio il regime fiscale di deduzione delle perdite su crediti”. Dunque uno scambio di favori che sembra da un lato venire incontro alle esigenze delle imprese, soffocate dalla crisi economica e spesso incapaci o non in condizione di chiedere credito alle banche o di rinegoziare il debito, e dall’altro concedere alle banche un aumento della deducibilità delle perdite su crediti sanando, almeno parzialmente, una assurda disparità di trattamento fra l’Italia e gli altri paesi europei, paesi dove le perdite sono sovente interamente deducibili. Tale richiesta sulla deducibilità delle perdite su crediti è un intervento che sicuramente renderebbe meno costosa l’erogazione del credito in un momento di crisi
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NUOVE AUTOSTRADE: I cantieri della Brescia-Bergamo-Milano (BreBeMi) aperti dal 22 luglio. Pronta nel 2012 • A pag. 9
Cronaca
Venerdì 10 Luglio 2009
«Ora mi aspetto che gli assessori si mettano al lavoro seriamente»
Comune, la giunta è fatta Il sindaco Perri si dichiara soddisfatto dei nomi che la compongono
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di Silvia Galli
inalmente è stato trovato l'accordo sugli assessori da inserire in giunta. Ora si parte. L'unico nodo ancora da sciogliere era quello dell'Udc che è stata lasciata fuori dalla stanza dei bottoni. «Sono contento» ha detto il sindaco. «Ora bisogna iniziare a lavorare. Sulla giunta è stato fatto quadrato all'unanimità. Era questo quello che volevo io. Era giusto che tutti quelli che mi hanno sostenuto, Pdl, Lega e gli apparentati, fossero lì e che insieme sostenessero la giunta». L'Udc resta fuori dalla giunta e paga pegno per le mancate dimissioni di Angelo Zanibelli. Entra invece in giunta l'altro Zanibelli, Francesco. Francesco Zanibelli è ingegnere civile e ambientale, va a ricoprire un posto delicato con competenze specifiche: viabilità, mobilità, arredo urbano, lavori pubblici, edilizia scolastica. Sindaco, è cambiata qualche delega rispetto a quanto trapelato nei gironi scorsi? «No, le deleghe sono le stesse, anche se strada facendo ci potrebbero essere degli aggiustamenti». Lei sosteneva l'Udc, poi, alla fine, c'è stata un'inver-
sione di marcia.. «Purtroppo sì, c'è stata una spaccatura interna. Anche il"caso" Angelo Zanibelli. ha complicato notevolmente l'inserimento dell'Udc all'interno della giunta. Nutro grande stima verso questo partitom e verso le persone che vi militano. Le elezioni le abbiamo vinte insieme, però successivamente sono sorte quelle incomprensioni». L'Udc c'era all'incontro definitivo? «No, non c'era». Ha già pensato a come valorizzare i rappresentanti di questo partito? «Si apre ora il capitolo delle aziende partecipate, e loro potrebbero rientrarvi. Anche in questo caso, però, seguirò i criteri che ho applicato per la composizione della giunta, cioè cercherò di affidare gli incarichi in base alle competenze che devono venire prima del colore politico. Anche questi sarannoincarichi pesanti e impegnativi». Che dire del «caso Zaffanella» (Lega)? «Cercherò di valorizzarlo per le sue competenze e le sue capacità. D'altronde la giunta è a 10, non a 40. Ci sono molte persone in gamba che purtroppo sono rimaste fuori. Un altro nome è quello della Carlino». Qual è il messaggio che vuole mandare ai suoi as-
Oreste Perri, sindaco di Cremona
sessori? «Che ora è il momento di rimboccarsi le maniche e di lavorare: io voglio vedere i risultati. Come ho accettato di fare il sindaco e mi sto impegnando per farlo bene, anche loro devono avere lo stesso comportamento. Non è un merito quello di essere un assessore, ma è un incarico che deve essere portato avanti con dignità, umilità e per il bene della città. Anche un piccolo errore potrebbe causare danni enormi». Nel suo discorso di insediamento, che cosa dirà ai consiglieri? «Che le idee non hanno appartenenza politica. Il mio
discorso sarà basato sul fatto che i cittadini ci hanno eletto, sia noi della maggioranza che quelli della minoranza. Questo significa che tutti noi abbiamo delle responsabilità nei confronti della città, e che quindi tutti dobbiamo essere aperti alle proposte fatte anche dalla minoranza. Tutti dovranno contribuire a portare nuove idee. Ringrazierò il sindaco Gian Carlo Corada e la sua giunta. Mi auguro che tutti abbiano in questi anni l'umilità di ascoltare e che tutti ci mettano impegno per cercare di fare crescere la città trovando le soluzioni per tutti i problemi».
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il caso
Le misteriose dimissioni di Emiliano Ferrari La lettera di dimissioni firmata dal segretario cittadino della Lega, Emiliano Ferrari, è finita sul tavolo del segretario provinciale Alessandro Carpani nelle scorse settimane. E sulla questione si è aperto un giallo, con tensioni legate, sembra, ai nomi dei papabili assessori lumbard da proporre al sindaco Oreste Perri. «Dopo aver raggiunto con voi risultati che fino ad oggi la Lega Nord non aveva mai ottenuto» così inizia la lettera a firma di Emiliano Ferrari «e dopo aver gioito insieme per il cambiamento storico avvenuto nel comune di Cremona, risultato ottenuto sicuramente per l'impegno e la disponibilità data da tutti voi considero esaurito il compito come segretario cittadino e per motivi personali rassegno da subito le mie dimissioni e torno a fare il militante insieme a tutti voi». La lettera ha provocato un vero e proprio tsunami nel bel mezzo delle trattative per la composizione della giunta comunale con l'ipotesi di un secondo commissariamento per la segreteria cittadina della Lega in pochi mesi. «Sono assolute illazioni» ha dichiarato successivamente lo stesso Ferrari. «Non mi sono dimesso, tant'è vero che lo scorso martedì (30 giugno) ho convocato un direttivo cittadino e ho partecipato alle trattative per le giunte. Per il resto non rilascio dichiarazioni». Nella lettera, Ferrari aveva scritto di un «Mio mandato breve, ma intenso, sono certo che lascerò una sezione di
Cremona coesa. Lascio un cittadino riorganizzato e meglio strutturato». Ma cosa avrebbe portato Ferrari all'ipotesi di dimissioni? Il segretario cittadino non ne fa cenno. Ma se si pensa alla data della lettera, il 25 giugno, solo una settimana dopo l'incoronazione di Perri a sindaco, tutto farebbe pensare ai due nomi da mettere in giunta: Zaffanella e De Micheli. Da sempre sui due c'è stato un tira e molla. Inizialmente il grande escluso doveva essere De Micheli. Invece alla fine il grande escluso è stato Zaffanella, che però non si dice amareggiato. «Se il criterio era in base a competenze ed esperienza deduco che chi è al mio posto sicuuramente ha più esperienza di me». Esce dalla Lega? «No. Come disse Garibaldi, “obbedisco”». In queste settimane c'è stata qualche tensione dentro la Lega. Si è chiarito con il segretario cittadino? «Non c'è niente da chiarire. E' tutto chiaro». Ma c'è chi potrebbe averle remato contro. Come ha vissuto questa esclusione? «Sto ricevendo moltissimi attestati di stima che mi ripagano della poltrona. Il direttivo cittadino aveva fatto tre nomi votati da tutti, De Micheli, Alquati e Zaffanella, con Zagni come sostituto. Alla fine sul tavolo di Perri sono finiti quattro nomi e non tre. La volontà del direttivo mi risulta fosse quella dei tre nomi». Chi ha orecchie per intendere, intenda.
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Cronaca
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Chi sono gli assessori e quali compiti hanno
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l sindaco Oreste Perri ha nominato gli assessori e conferito loro le deleghe. Ecco, quindi, come è composta la giunta.
SINDACO Oreste Perri Affari generali e legali; rapporto con le Istituzioni; governance enti e aziende partecipate; coordinamento dell’attività programmatoria; Expo 2015; comunicazione; sport. VICE SINDACO Salvatore Carlo Malvezzi (Pdl) Funzioni sostitutive del sindaco in caso di sua assenza o impedimento; rapporti con il consiglio comunale; pianificazione urbanistica ed edilizia privata; attuazione piani insediamenti produttivi; sportello unico delle imprese e dell’edi-
La giunta comunale
lizia; servizio informativo territoriale; piano strategico e Aqst (Accordo quadro di sviluppo territoriale). ASSESSORI Jane Alquati (Lega Nord) Politiche educative e della
famiglia; politiche giovanili e Informagiovani; università e formazione professionale; pari opportunità; tempi e orari della città. Luigi Amore (PDL) Politiche sociali; rapporti
con le istituzioni e aziende socio-sanitarie del territorio; Azienda speciale comunale; fondazioni e mondo del volontariato. Francesco Bordi (Obiettivo Cremona) Politiche ambientali e Agenda 21; politiche energetiche; sviluppo sostenibile; politiche di gestione dello smaltimento rifiuti e degli impianti di trattamento. Maria Vittoria Ceraso (Lista Ceraso) Politiche delle risorse umane; sviluppo informatico e delle nuove tecnologie; servizi demografici e statistici, diritti di cittadinanza, innovazione amministrativa. Irene Nicoletta De Bona (Pdl) Politiche culturali; sistema museale; turismo e gemellag-
gi; politiche commerciali e pubblici spettacoli. Claudio De Micheli (Lega Nord) Patrimonio comunale ed espropriazioni; rapporti con i cittadini, le periferie e i quartieri; aree e servizi cimiteriali. Roberto Nolli (Pdl) Politiche finanziarie e di bilancio; economato; rapporti finanziari con enti e aziende partecipate; controllo di gestione; ufficio Europa; sviluppo economico. Alessandro Zagni (Lega Nord) Sicurezza e polizia municipale; protezione civile. Francesco Zanibelli (PDL) Lavori Pubblici; edilizia scolastica e abitativa; impiantistica sportiva; verde pubblico e arredo urbano; gestione mobilità, traffico e viabilità.
L'Udc esclusa dalla giunta comunale. Dura replica del segretario provinciale
Trespidi attacca Pdl e Lega: «Hanno tradito noi e gli elettori»
Duro attacco a Pdl e Lega da parte del segretario provinciale dell'Udc, Giuseppe Trespidi, che si è visto improvvisamente escluso dalla giunta copmunale. «Vista la composizione della giunta Perri ed il modo con il quale si è determinata non può passare sotto silenzio che l’appoggio dato dagli
elettori dell’Udc, decisivo per la elezione di Perri sindaco, viene disconosciuto nel momento in cui si va a formare il governo della città». Considerazioni, dunque, senza peli sulla lingua quelle di Trespidi che non manca di sottolineare il fatto di essersi sentito tradito. E insieme a lui, anche gli elettori dell'Udc. «Da questa vicenda esce sconfitta una volta per tutte l’idea che l’Udc pur di occupare posti è disposta a tutto anche a passare sopra la testa delle persone» continua. «Escono sconfitti e traditi gli
elettori, in questo caso dell’Udc, che al primo turno ci hanno dato i loro voti eleggendo il candidato sindaco Zanibelli consigliere comunale dell’Udc e, a seguito dell’apparentamento fatto con PdL e Lega, gli stessi elettori hanno scelto di sostenere e di far eleggere Perri sindaco. Elettori che ora si ritrovano esclusi dalla Giunta». Trespidi tuttavia vuol tener fede agli impegni, e dichiara che il partito manterrà l'appoggio a Perri. Questo però non gli impedisce di dire chiaramente come la pensa.
«Esce sconfitta l’autonomia dei partiti che, secondo la logica di PdL e Lega, non possono farsi rappresentare in consiglio da chi è stato legittimamente eletto nelle loro liste dai cittadini. Esce, infine e purtroppo, sconfitta la libertà del sindaco di scegliersi la propria giunta perché PdL e Lega lo hanno costretto a sottostare alle loro esigenze. In questa vicenda vince un’idea ed un modo di fare politica che non mi appartiene. L’aver posto come condizione per l’entrata in giunta dell’Udc le dimissioni di Za-
nibelli da consigliere comunale si commenta da solo. Per quanto mi riguarda l’uomo e la sua dignità sono sempre al primo posto: anche in politica. Voglio ricordare che il Comitato provinciale oltre all’apparentamento con PdL e Lega nel sostegno a Perri sindaco ha fatto una ulteriore apertura che si è manifestata il 6 luglio giorno dell’insediamento della giunta provinciale, appoggiando la giunta Salini. Dopo l’epilogo che ha avuto la giunta Perri vedremo in quale logica politica si muoveranno Lega e PdL».
LA GIUNTA PROVINCIALE Pronta ormai da alcuni giorni, la giunta provinciale si è già insediata ufficialmente. Si è già svolto il primo consiglio provinciale. Ecco come è composta la squadra di corso Vittorio Emanuele. PRESIDENTE Massimiliano Salini Bilancio - personale VICEPRESIDENTE Federico Lena Sicurezza del territorio e rapporto con i piccoli vomuni, turismo ed Expo, innovazione. ASSESSORI Filippo Bongiovanni Federalismo e semplificazione, rapporti con il Consiglio, statuto e regolamenti. Chiara Capelletti Cultura, sport, giovani Giuseppe Fontanella Patrimonio e servizi generali. Giovanni Leoni Governo del territorio e opere pubbliche. Paola Orini Istruzione, formazione, lavoro. Gianluca Pinotti Agricoltura e ambiente. Silvia Schiavi Politiche sociali ed associative. Matteo Soccini Sviluppo economico.
Marco Lodigiani, Oreste Perri, Sandro Vaccaro, Francesco Ferrari
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Il presidente Salini: «Ora si cambia»
Il numero uno della Provincia non esclude l'ipotesi delle ronde. «Bisogna assicurare tranquillità ai piccoli comuni»
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di Laura Bosio
assimiliano Salini, presidente della Provincia di Cremona, punta molto sul tema sicurezza. Lo ha sottolineato anche nel suo discorso di insediamento annunciando una nuova politica dell'immigrazione, dicendo che «il fenomeno nel nostro territorio deve essere gestito e ripensato in modo diverso rispetto a quanto fat-
to con una certa leggerezza negli anni passati». Con l’approvazione del Ddl, la sicurezza diventa una questione fondamentale. Tra le misure mes-
se in atto, una delle più discusse riguarda la legalizzazione delle ronde. Che cosa ne pensa? «E' sì una delle norme più discusse, ma non mi pare assolutamente che sia uno degli elementi centrali del Ddl. Nel testo si trova, insieme ad altre questioni ben più importanti e prioritarie, anche il provvedimento sulle ronde. Per quanto riguarda la mia opinione in merito, penso che innanzitutto la sicurezza debba essere garantita dalle forze dell’ordine; la possibilità però che
cittadini, secondo le regole indicate dal Ddl, pensino a forme di monitoraggio del territorio che vadano a supportare l’azione delle forze dell’ordine non mi sembra che deb-
ba destare scandalo. Ci sono importanti e noti amministratori di sinistra, come l’ex presidente della Provincia di Milano Filippo Penati, che hanno espresso parere favorevole in merito». Quali saranno le prime misure che pensa di adottare sul tema della sicurezza ora che la sua giunta si è insediata? «Come ho detto nel mio discorso di insediamento, la cosa che mi sta a cuore è la vivibilità e la tranquillità dei piccoli paesi. Il rapporto con i piccoli Comuni del territorio cremonese, attraverso l’attività dell’assessorato competente, sarà per me fondamentale. Voglio che la Provincia faccia sentire la propria vicinanza su un tema così importante a tutte quelle piccole realtà comunali che non devono sentirsi abbandonate». Immigrazione clandestina come reato: in che modo pensa di recepire questa misura? «Semplicemente facendo applicare sul territorio le norme previste dal Ddl; non ci sono altre possibilità di intervento della Provincia». Si parla di un registro per i senzatetto: sarà un provvedimento attuabile anche sul nostro territorio? «Non conosco nel dettaglio la questione e, se si presenterà, la valuteremo».
C’è chi accusa il nuovo Ddl di mettere in croce gli immigrati che non fanno niente di male. Qual è il suo parere? «Dico che l’accusa non ha alcun fondamento. A meno che non si voglia dire che è una cosa normale
sono qui per lavorare e per migliorare le proprie condizioni di vita, sono sempre i primi a guardare di buon occhio norme che prevedano la regolarizzazione della situazione. Punendo chi non rispetta le regole, indirettamente si premia chi invece le rispetta; nell’impunità generale chi ci guadagna sono proprio i furbi e gli irregolari». Il dibattito sul tema delle badanti è ancora aperto: lei come affronterebbe la questione? «L’ipotesi al momento più accreditata, cui stanno lavorando il ministro del Welfare Sacconi e il ministro
«Nessuno vuole mettere in croce gli immigrati»
Massimiliano Salini, presidente della Provincia
e accettabile il fenomeno della clandestinità. Nessuno vuole mettere in croce gli immigrati: anzi, si vogliono creare le condizioni per attuare una vera integrazione. C’è qualcuno che pensa che l’integrazione si possa attuare lasciando tutto al caso e al di fuori del rispetto delle regole? Penso proprio di no. E gli immigrati che non fanno nulla di male, e che
dell’Interno Maroni, è questa: l’inserimento di una norma specifica sulle badanti nel decreto legge sulla prossima manovra economica. Sarebbe la soluzione migliore perché permetterebbe di valorizzare l’importantissimo contributo sociale che le badanti offrono, ma al tempo stesso eviterebbe sbagliate e dannose sanatorie».
La Lega Nord
«Via gli ambulanti e gli accattoni dal centro storico» Molto soddisfatto del nuovo pacchetto sulla sicurezza è Alessandro Carpani, segretario provinciale della Lega di Cremona. «Si tratta di un pacchetto importante, dove sono state accolte molte idee della Lega» dichiara. «Il reato di clandestinità permette di poter espellere la persona clandestina che viene trovata sul nostro territorio, e questa è una svolta decisamente positiva. Così come è un traguardo importante l'aver ampliato a 6 mesi la permanenza nei centri di identificazione contro i 15 giorni di prima - in modo che le autorità possano verificare al meglio la provenienza degli immigrati che vi sostano. Questo è uno aspetto che potrebbe fungere da deterrente per chi vuol venire in Italia da clandestino: è il chiaro segnale che le cose
sono cambiate completamente». Altro cavallo di battaglia della Lega è quello delle ronde. «E' un provvedimento importante che prevede l'impiego di volontari impegnati al pattugliamento del territorio. Ed è un ottimo sistema di implementare il volontariato sul territorio. Ma non si tratta di prendere delle persone e mandarle allo sbaraglio: verranno preparate con gli appositi corsi». Cosa invece non va di questo decreto? «Avremmo voluto che fossero recepite anche altre misure come la legge sui presidi spia, ma nel suo complesso il pacchetto sicurezza è buono e spero porti ad ottimi risultati. Voglio inoltre far notare che da quando è stato stipulato l'accordo con la Libia, non sono più sbarcati
Permessi di soggiorno: il costo da pagare va da 80 a 200 euro La richiesta di rilascio e di rinnovo del permesso di soggiorno è sottoposta al versamento di un contributo il cui importo va da un minimo di 80 a un massimo di 200 euro. Il rinnovo del permesso deve essere chiesto dallo straniero al questore della provincia in cui dimora almeno 60 giorni prima della scadenza. Per l'acquisto della cittadinanza il contributo da versare allo Stato è di 200 euro. Il coniuge straniero di un cittadino italiano può acquisire la cittadinanza quando, dopo il matrimonio, risieda legalmente da almeno due anni nel territorio della Repubblica, oppure dopo tre anni dalla data del matrimonio se risiede all'estero.
clandestini dalle loro coste: uno dei risultati positivi per i quali dobbiamo ringraziare il ministro Maroni che è riuscito a mettere freno a un fenomeno che era in corso da anni. Chi entra nel nostro paese senza un permesso è clandestino. E comunque anche chi entra con il permesso deve avere un lavoro». Molti, anche nella stessa maggioranza, hanno sollevato il problema delle badanti. «La società è cambiata e le famiglie non si prendono più cura dei propri anziani: questo è l'errore. Le badanti ora offrono questo servizio, e va benissimo, ma devono essere assunte e loro devono pagare le tasse, come facciamo tutti. Chi lo fa clandestinamente è giusto che venga mandato via. Non penso che sia così difficile
essere regolari. Basta rispettare le normative vigenti». Molte famiglie, però, non potrebbero permettersi di assumere regolarmente una badante. «Ognuno si fa i propri conti. In ogni caso si potrebbe mettere in atto un discorso di facilitazioni per queste famiglie, purché si impegnino con un contratto di lavoro legale». Quali sono i primi passi da fare, a livello locale, per risolvere eventuali problemi legati alla sicurezza? «La Lega ha ottenuto l'assessorato alla Sicurezza e ci metteremo subito al lavoro. La prima cosa da fare sarà ridare un decoro alla nostra città, innanzitutto eliminando gli abusivi presenti in centro: la nostra risorsa è il commercio, e i nostri commercianti sono perfettamente in grado di far fronte alla richiesta di
Alessandro Carpani, segretario provinciale della Lega Nord
negozi. Non abbiamo bisogno di ambulanti clandestini e accattoni sulle nostre strade. Per il resto si dovrà agire in modo più profondo, lavorando a stretto contatto con
Case in affitto ai clandestini: c'è il carcere E' stato introdotto il reato di clandestinità: è punito con un'ammenda che va dai 5mila ai 10mila euro lo straniero clandestino. Inoltre, «chiunque, a titolo oneroso, al fine di trarre ingiusto profitto, dà alloggio ovvero cede, anche in locazione, un immobile ad uno straniero che sia privo di titolo di soggiorno al momento della stipula o del rinnovo del contratto di locazione, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni».
le forze dell'ordine che sono quelle che hanno la maggior responsabilità. Ci impegneremo perché la polizia locale resti tra la gente per dare sicurezza».
Fino a 180 giorni nei Centri di identificazione ed espulsione
Prolungata fino a 180 giorni la possibilità di trattenimento degli irregolari nei Centri di identificazione ed espulsione. In caso di mancata cooperazione al rimpatrio da parte del paese terzo interessato o nel caso di ritardi per ottenere la documentazione necessaria, il que-
store può chiedere una prima proroga di 60 giorni di questo periodo, cui se ne può aggiungere una seconda. Sparite le norme sui cosiddetti «medicispia». Resta invece la norma sulla necessità di essere in regola con i documenti per accedere agli uffici pubblici.
l'inchiesta
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Esplode il “caso” badanti Famiglie cremonesi a rischio
Manca il dato degli irregolari sul nostro territorio, ma la polizia è pronta ad intervenire Il nuovo decreto legge sulla sicurezza che introduce il reato di clandestinità sta mettendo in allarme
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di Laura Bosio e Sara Pizzorni
i potrebbe arrivare all'emergenza sociale, anche a Cremona. Il decreto sicurezza recentemente approvato mette in discussione anche l'esercito delle badanti (o collaboratrici domestiche), portando l'attenzione su un problema che spesso passa inosservato. Sono infatti molto numerose le famiglie che
centinaia di migliaia di badanti in Italia senza il permesso di soggiorno. E anche se il ministro Ignazio La
Quelle regolari sono 769, comprese le domestiche potrebbero rischiare dal punto di vista penale tenendo in casa una badante che non è in regola. E, secondo i dati della Cgil regionale, sono oltre 50mila le
Russa ha proposto di salvaguardare la categoria, e che ne parlerà con il ministro Roberto Maroni, forte è la
preoccupazione anche a Cremona dove numerose sarebbero le famiglie che si troverebbero in difficoltà.
badanti irregolari in Lombardia le quali, con l’approvazione del disegno di legge sulla sicurezza, potrebbero ritrovarsi a dover affrontare un procedimento penale per il reato di clandestinità. Sul territorio regionale sono circa 130mila in tutto le badanti, il 40% delle quali è senza permesso di soggiorno. Anche la Questura di Cremona è pronta ad entrare in azione se la norma sulla regolarizzazione di colf e badanti dovesse entrare in vigore.
Sergio Lo Presti, vicequestore aggiunto
Gli extracomunitari attualmente presenti in città e in provincia, infatti, sarebbero considerati 'fuori-legge' dopo l'approvazione del pacchetto sicurezza che istituisce il reato di clandestinità. Secondo i dati diffusi dalla Questura, ad oggi il numero dei domestici stranieri in provincia di Cremona è di 608 unità, mentre quello riferito alle sole badanti (ossia coloro che si occupano anche della cura della persona) è di 161. «Ovviamente» ha sottolineato il portavoce della Questura, il
«Si colpiscono persone che sono qui solo per lavorare»
nel proprio paese d'origine. «Che fare? Regolarizzare. In questo momento invece, la politica che va per la maggiore è quella degli slogan. Come Cgil abbiamo messo in piedi una campagna contro il razzismo, l'indifferenza e la paura della diversità. Il problema immigrazione va affrontato seriamente: più incisivi contro la delinquenza, senza accanirsi con chi lavora».
Giuseppe Scalisi (Cgil)
Di circa 2mila flussi che si presentano agli sportelli immigrazione della Cgil provinciale, le badanti sono circa 1.500. Questo il dato che esprime Giuseppe Scalisi, della segreteria del sindacato, che si occupa del settore. «La situazione è molto grave perché va a colpire persone che sono qui per lavorare, e non per delinquere» spiega. «Infatti si sta cercando di trovare un rimedio perché sarebbe assurdo lasciare che queste persone vengano additate come delinquenti».
Scalisi attacca il nuovo provvedimento sulla sicurezza. «Si tratta di provvedimenti inutili che colpiscono le persone che sono in Italia con buone intenzioni. In questo modo si ottiene l'effetto opposto, ossia si genera insicurezza: chi è qui non ritornerà facilmente nel suo paese, e se si trova nell'impossibilità di lavorare, rischia di finire nel giro della delinquenza». Secondo Scalisi, questo decreto non sortirà l'effetto di far tornare le persone
Giuseppe Scalisi (Cgil): «Una situazione grave» Una frecciatina va anche alla nuova amministrazione locale. «Il nuovo presidente della Provincia ha affrontato il discorso della sicurezza. Vorrei però sapere cosa vuole mettere in campo nel concreto. Non vorrei che finisse con il creare problemi dove ora non ci sono».
vicequestore aggiunto Sergio Lo Presti, questi dati si riferiscono alle persone che sono in possesso di un regolare permesso di soggiorno, mentre non si conosce il numero degli extracomunitari clandestini che lavorano in nero alle dipendenze delle famiglie». «Nei 769 extracomunitari regolari che sono registrati sul territorio» ha sottolineato a sua volta il dirigente dell'ufficio immigrazione, il commissario capo Angelo Lonardo, «è ancora compreso anche un certo numero di cittadini romeni,
che però ora sono a tutti gli effetti cittadini comunitari e che quindi non necessitano del permesso di soggiorno per rimanere in Italia». «Attualmente non abbiamo ricevuto ancora alcuna comunicazione sul da farsi», ha aggiunto Lonardo, «prima di agire, aspettiamo che la norma entri in vigore». C'è comunque da sottolineare che a tutt'oggi i lavoratori stranieri trovati a svolgere un lavoro in nero vengono sottoposti alle pratiche di espulsione. Esistono già, in sostanza, le leggi che puniscono il lavoro nero, specie se viene svolto da un clandestino. Per contro, alcuni ritengono che questo nuovo provvedimento andrà non solo a criminalizzare le badanti, che rischiano un processo per il neo reato di clandestinità, ma procurerà anche alle famiglie italiane non pochi problemi giudiziari.
Giuseppe De Maria (Cisl): «Non si tiene conto di chi è onesto»
Disappunto anche dalla Cisl che, per bocca del suo segretario, Giuseppe De Maria, esprime una posizione «critica per un provvedimento che non tiene conto delle persone che vengono
zioni diverse, e c'è chi chiede deroghe. Questo dimostra che non si tratta di un provvedimento condiviso». Cosa comporterebbe a livello locale, questa nuova legge?
«L'accoglienza degli stranieri è una nostra necessità» Giuseppe De Maria (Cisl)
nel nostro paese con intenti onesti». De Maria sottolinea che la legalità è importante, ma che la gente va perseguita solo nel momento in cui si rende responsabile di atti criminosi. «L'accoglienza di questi stranieri, è una necessità che viene espressa prima di tutto dalle imprese italiane» continua De Maria. «Del resto anche nella stessa maggioranza di governo si stanno aprendo posi-
«La situazione di Cremona è nota a tutti: il nostro è un territorio che tende sempre di più all'invecchiamento, e quindi avrà sempre maggiori necessità di una rete assistenziale, e le badanti si rivelano fondamentali. Certo, avere una badante oggi è un costo non indifferente per la famiglia, che deve mettere a bilancio almeno 13001400 euro al mese, ma portare l'anziano in casa di riposo è de-
cisamente più oneroso. Ci vorrebbe, poi, che il Governo desse corpo alle richieste che il sindacato porta avanti da tempo, in merito alla creazione di un fondo per la non autosufficienza, che permetterebbe di abbassare ulteriormente i costi». Insomma, secondo De Maria la badante diventa una forma di ammortizzatore sociale per le famiglie. «Ritengo, per questo, che il permesso di
soggiorno a questi soggetti andrebbe rilasciato non sulla base delle quote, ma rispetto al tipo di professione in sé». Qual è la situazione cremonese ora? «Vi sono diverse etnie che fanno questo lavoro. E se per le rumene, con l'ingresso nell'Ue, il problema del permesso di soggiorno non c'è più, vi sono altri stranieri che cercano lavoro e hanno bisogno di essere regolarizzati».
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«Cremona invecchia, le assistenti domestiche sono necessarie»
Gigi Cappellini (Acli): «E' un meccanismo che, se si spezza, creerà problemi a tutti»
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MINO GROSSI (UIL):
«Queste donne sono una risorsa anche per il nostro territorio»
Mino Grossi (Cisl)
Una risorsa. Così il segretario della Uil Mino Grossi definisce la figura della badante, che incontra la domanda delle famiglie. «Siamo contrari agli irregolari, però non consideriamo una cosa positiva il fatto che queste persone, che lavorano onestamente, vengano additate come criminali. Sono un vero esercito, e quindi il problema va affrontato con cautela». La Uil riconosce legittimo che lo Stato governi i processi migratori, «ma proprio in questa fase di crisi, i primi colpiti sono proprio gli immigrati» sottolinea Grossi. «Bisogna quindi guardare lontano: sono persone di cui noi abbiamo bisogno perché svolgono lavori che gli italiani
non fanno più. Dunque non ha senso bloccare i flussi. A maggior ragione quando si parla di una categoria come quella delle badanti che lavorano già duramente e svolgono un ruolo importante. Per questo noi chiediamo al governo un confronto più serrato e meno impulsivo, che prenda in considerazione norme condivise, e che tenga conto del fatto che questa categoria lavora nel sociale. L'allontanamento di queste persone metterebbe in crisi migliaia di famiglie. Non bisogna dimenticare che queste donne sostituiscono lo Stato in una forma di assistenza in cui è carenteperché non dispone delle risorse necessarie».
na questione sociale su cui intervengono anche le componenti cattoliche locali. A partire dalle Acli che alle badanti e ai loro datori di lavoro offrono un servizio completo di assistenza per la regolarizzazione. «Sono decenni che ci occupiamo di seguire l'andamento demografico e annotiamo l'invecchiamento della popolazione» sottolinea il segretario Gigi Cappellini. «E se da una parte fa piacere il fatto che la popolazione invecchi bene, ciò anche grazie all'elevato grado della nostra sanità, l'altra faccia della medaglia è rappresentata dall'aumento della fragilità. E' qui che iniziano i problemi: un tempo le famiglie erano "allargate", e quindi i più giovani si prendevano cura dei più vecchiche vivevano con loro. Oggi le cose vanno diversamente, questo modello di famiglia non esiste più, e nel momento in cui i genitori si trovano nella condizione di aver bisogno di assistenza entrano in gioco le assistenti familiari (o badanti), che si occupano della cura ma anche della compagnia». Quante sono? «Solo quelle che seguiamo noi attualmente sono circa 150, ma sono in aumento. E quest'anno abbiamo portato a buon fine già 350 rapporti di lavoro di questo tipo. E c'è anche un aspetto nuovo: negli ultimi tempi iniziano ad arrivare anche le italiane a voler fare questo lavoro. Spesso si tratta di madri di famiglia, che si trovano in difficoltà a far quadrare il bilancio familiare. In questo caso naturalmente non si tratta di badanti che risiedono presso l'assistito, cosa che accade invece per le straniere». Qual è il volto di queste straniere? «Molte sono rumene, ma anche provenienti da altri paesi dell'Est. Arrivano in
«Dall'inizio dell'anno abbiamo concluso 350 rapporti di lavoro» Italia per cercare un lavoro, in modo da mantenere i figli e la famiglia che lasciano in patria. Molte fanno questo lavoro solo per necessità, e non è detto che diverrà la loro professione. Spesso poi cercano qualcosa d'altro. C'è anche da dire che dal punto di vista della gratificazione economica e professionale la strada da fare è ancora molta: lo stipendio spesso è inadeguato, e per chi convive a tempo pieno con il proprio assistito fa spesso una vita di sacrifici. La legge dovrebbe riconoscere meglio il loro lavoro». Come può essere definito il rapporto tra le ba-
che. Mandare i propri anziani o malati in case di riposo si rivela troppo oneroso. Una badante costa decisamente meno, ma è comunque una bella spesa. Per questo la politica dovrebbe intervenire con vaucher e sostegni, da una parte, per
«Sicuramente la nuova legge non agevola questo tipo di assistenza. Se il meccanismo si spezza, questo si ripercuote sulla gente, ma anche sui comuni che si troverebbero a dover far fronte ad una vera e propria emergenza sociale. Le situazioni
danti e i propri assistiti? «Sostanzialmente è l'incontro di due fragilità: chi arriva da un paese straniero con molti problemi da affrontare, e le famiglie che hanno bisogno della badante e spesso non navigano in buone condizioni economi-
permettere alla famiglia di pagarsi l'assistenza, mentre dall'altra parte lo Stato dovrebbe aiutare le badanti a migliorare la propria condizione economica». Oggi le badanti, con il nuovo decreto sicurezza, risultano a rischio.
a rischio sono molte. E si parla di persone reali e concrete, che già sono presenti sul territorio italiano da tempo, che lavorano e che ora rischiano di venire classificate come "criminali". E insieme a loro anche i datori di lavoro».
Gigi Cappellini (Acli)
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Cronaca
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Appello ai cristiani: lavorate per l'integrazione
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Nei giorni scorsi, con un documento, la Conferenza episcopale lombarda ha preso posizione sul nuovo disegno di legge
n messaggio forte, sul tema degli immigrati, arriva dalla Diocesi di Cremona, insieme con le altre diocesi lombarde, che nei giorni scorsi si sono radunate a Caravaggio nella Conferenza episcopale lombarda (Cel) presieduta dal cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano, per la consueta sessione estiva. Tra gli argomenti trattati c'è stato appunto anche il pacchetto sicurezza recentemente trasformato in legge dal Parlamento. I Vescovi hanno trattato il tema delle migrazioni, e posto l'accento sulla difficoltà per una situazione che è ormai di forte disagio. E invita tutti i cristiani a promuovere l'integrazione, stimolati anche dalle parole della nuova Enciclica di papa Benedetto XVI «Caritas in veritate» appena pubblicata. «Il fenomeno delle migrazioni impressiona per la quantità di persone coinvolte, per le problematiche sociali, economiche, politiche, culturali e religiose che solleva, per le sfide drammatiche che pone alle comunità nazionali e a quella internazionale» riporta l'enciclica. «Possiamo dire che siamo di fronte a un fenomeno
Dante Lafranconi, Vescovo di Cremona
sociale di natura epocale, che richiede una forte e lungimirante politica di cooperazione internazionale per essere adeguatamente affrontato […] Nessun Paese da solo può ritenersi in grado di far fronte ai problemi migratori del nostro tempo. Tutti siamo testimoni del carico di sofferenza, di disagio e di aspirazioni che accompagna i flussi migratori». Parole a cui i Vescovi lombardi vogliono dare un seguito, rivolgendosi ai fedeli delle comunità cristiane della Lombardia per invitarli alla riflessione. «Il consenso ad alcune parti della legge contenente “Disposizioni in materia di sicurezza”, emerso anche nelle comunità cristiane, fa nascere interrogativi e suscita preoccupazione» scrivono i vescovi lombardi. «Sembra che la paura
- in qualche circostanza purtroppo non priva di ragioni - troppo spesso amplificata artificialmente, spinga ad una reazione emotiva che non aiuta a leggere in verità il fenomeno della migrazione e ostacola la considerazione della dignità umana di cui ogni persona - anche quando migrante - è portatrice. Straniero non è sinonimo di pericolo o di delinquente: la maggior parte degli immigrati che vivono e lavorano tra noi lo fanno in modo onesto e responsabile a tal punto da costituire una presenza fondamentale e insostituibile per molte attività produttive e per la vita di molte famiglie. Per sostenere questo sguardo libero da precomprensioni e paure eccessive, le nostre comunità cristiane devono rinnovare lo sforzo educativo sui temi dell’accoglienza e della dignità di ogni persona, principi irrinunciabili dell’autentica razionalità e ancor più dell’insegnamento evangelico. In una società moderna - come vuole essere la nostra - che si fonda sul rispetto delle leggi, sul senso di responsabilità da parte di tutti, i cristiani sono chiamati ad operare con gli uomini di buona volontà affinché sia prati-
cata la giustizia e rispettata la dignità delle persone, di tutte le persone. I cristiani pertanto devono farsi promotori di atteggiamenti e di una legislazione che riconoscano i diritti delle persone oneste (anche quando immigrate); promuovano e sostengano la responsabilità sociale di questi
«Il decreto suscita preoccupazione» “nuovi cittadini” provenienti da altri Paesi; favoriscano la solidarietà verso tutti i soggetti più deboli; realizzino procedure praticabili, sensate ed efficienti per la regolarizzazione degli stranieri presenti da tempo nella nostra regione ma formalmente irregolari solo perché la burocrazia rallenta e complica l’applicazione di regole già in vigore. Favorire l’integrazione degli immigrati presenti nella nostra regione alla ricerca di condizioni di vita oneste e dignitose è la via più promettente per realizzare una convivenza serena che vinca la paura e giovi al bene comune».
Don Pezzetti: «Per le badanti, spero che si trovi una soluzione» Sono molte le famiglie che si trovano a rischio. Lo afferma don Antonio Pezzetti, direttore della Caritas. «Non abbiamo una panoramica di quali e quanti siano le situazioni di questo Don Angelo Pezzetti, tipo, ma possiadirettore della Caritas mo facilmente ipotizzarne un numero notevole» spiega. «Come Caritas non ci occupiamo di collocare badanti non in regola, ma la percezione è che ce ne siano parecchie. Certo, ci sono le rumene che, essendo entrate nella Comunità europea, non hanno più di questi problemi, ma ve ne sono anche tante altre che ancora non sono riuscite ad accedere ai benefici della sanatoria. E questo è un problema non da poco perché nel caso che non si trovasse una soluzione, i problemi sarebbero molti per le famiglie, oltre che per gli immigrati stessi. Dal canto mio sono fiducioso che verrà trovata una soluzione da parte del governo che sul problema delle badanti sta discutendo proprio in questi giorni».
Ruggeri: «Forniscono un servizio che lo Stato non dà»
Maura Ruggeri, consigliere comunale del Pd
«La vicenda delle badanti mette in luce come il welfare del nostro paese sia in gran parte sostenuto dal lavoro, spesso nascosto e sommerso, di queste assistenti familiari» dichiara Maura Ruggeri, consigliere comunale del Pd ed ex assessore ai servizi sociali. «Queste persone suppliscono una grave carenza dello Stato: forniscono infatti un'assistenza continua domiciliare, cosa che in Italia
altrimenti non verrebbe erogata». E se questa realtà venisse meno? «Si è disvelata una realtà che, se venisse a mancare, metterebbe in difficoltà moltissime famiglie. I servizi sociali non bastano, lo Stato non mette a disposizione nulla. Certo, qualcosa la fanno i comuni, ma è solo una goccia nel mare: le amministrazioni locali
purtroppo possono contare su fondi sempre più ridotti all'osso, e questo non aiuta certo la causa del sostegno alle famiglie. Dunque mi chiedo che senso abbia accanirsi su queste donne che lasciano a casa i loro cari e vengono ad accudire i nostri anziani, spesso con una scarsa possibilità di regolarizzazione, e senza dubbio con stipendi discutibili».
C'è però l'aspetto della legalità. «Bisogna far emergere il sommerso, questo è certo. Ma bisogna anche aiutare le famiglie, perché spesso l'assunzione piena costa troppo. Dunque non guasterebbe un sostegno, in modo che possano mettersi in regola. Questo però non accade, e ciò dimostra la mancanza di sensibilità da parte del governo».
Cronaca
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BreBeMi al via, si parte il 22 luglio
Approvato dal Cipe il progetto definitivo per l'autostrada che toccherà il nostro territorio. Un tracciato complessivo di 62 chilometri
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na nuova autostrada è pronta per attraversare parte del nostro territorio. Dopo la CremonaMantova, è stato infatti ora approvato dal Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) il progetto definitivo della Brebemi, collegamento autostradale Brescia-Bergamo-Milano. Un'opera di cui si parlava da diversi anni, e che ha incontrato non poche difficoltà sul proprio cammino, ma che ora è pronta per essere messa in cantiere. Infatti i cantieri dell'opera (del valore di 1,6 miliardi interamente in project finance) apriranno, come programmato, il 22 luglio.
I lavori dureranno 40 mesi: sarà pronta nel 2012 L'arteria sarà lunga complessivamente 62,1 km e attraverserà 43 Comuni di 5 Province (Milano, Bergamo, Brescia, Cremona e Lodi). Sono previste dal tracciato due corsie per senso di marcia (con predisposizione alla terza corsia), oltre a quella d'emergenza nel tratto tra Brescia e Treviglio (Bergamo), e tre corsie più quella d'emergenza da Treviglio all'innesto con la futu-
Tutto il tracciato in cifre
Roberto Di Martino, Cinque province interessate della Repubblica Bergamo - procuratore Brescia - Cremona - Lodi - Milano.
43 comuni interessati (compresa la viabilità di connessione e la viabilità compensativa) tra cui in Provincia di Cremona: Camisano - Ricengo - Casale Cremasco - Castel Gabbiano.
ra Tem, la Tangenziale est esterna di Milano. La nuova infrastruttura mette in cantiere anche opere viabilistiche di collegamento, il potenziamento e la riqualificazione di numerose strade locali, per un totale di 70 chilometri. Tra le strade che verranno risistemate, ci sono la "Rivoltana" e la "Cassanese", che avranno quattro corsie e saranno completamente senza semafori. I lavori dureranno 40 mesi:
dunque nel 2012 tutto dovrebbe essere completato. L'assessore regionale Raffaele Catteneo ha descritto il nuovo collegamento come «un`opera rivoluzionaria per il panorama delle infrastrutture del nostro Paese che avrà un`influenza positiva sul traffico giornaliero». E` previsto, infatti, un traffico di 60mila veicoli al giorno e un decongestionamento delle altre arterie stradali molto significativo.
L'autostrada è conforme alla categoria A in ambito extraurbano del D.M. 5/11/2001 «Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade» con sezione bidirezionale a due corsie per senso di marcia (con predisposizione all'ampliamento a tre) più corsia di emergenza nel tratto tra Brescia e Treviglio ed a tre corsie più corsia di emergenza nel tratto tra Treviglio ed il punto d'attestamento sulla futura Tangenziale Est Esterna di Milano. Le caratteristiche geometriche del tracciato sono state studiate in modo da permettere sempre il mantenimento della velocità massima di progetto (140 km/h).
Allo stesso tempo, la velocità media passerà dagli attuali 23 chilometri orari a 72. La Brebemi sarà realizzata secondo i più moderni
4 corsi d'acqua principali interessati Fiume Oglio - Fiume Serio - Fiume Adda - Canale della Muzza. 2 barriere di esazione Castrezzato e Liscate. 6 caselli Chiari, Calcio-Antegnate, Fara Olivana-Romano di Lombardia, Bariano, Caravaggio-Treviglio Est, Treviglio Ovest, Casirate d'Adda.
Lungo la strada saranno presenti 270 telecamere standard di sicurezza autostradali europei. L`illuminazione, presente sull`intera tratta, rispetterà le normative per contenere l'inquinamento luminoso. Tutte le gestioni del sistema
LA NOVITA'
Piazza Fiume: il nuovo mercato rionale avrà inizio dal 14 luglio Dal prossimo martedì 14 luglio prenderà il via la sperimentazione di un nuovo mercato rionale, a cadenza settimanale, nella zona a ridosso di piazza Fiume ed occuperà le vie Piave, Cattaro e Ronchi. Il mercato si terrà ogni martedì mattina, dalle ore 8 alle ore 13, ed avrà 32 banchi, che venderanno sia prodotti alimentari che non alimentari. Il nuovo mercato sarà sperimentato per un anno, al termine del quale, sulla base dei risultati conseguiti, l'amministrazione deciderà se istituirlo in via definitiva. L'iniziativa nasce su proposta di un gruppo di commercianti ed artigiani che operano nel quartiere con l'obiettivo di accrescerne l'attrattività e l'animazione. Il Comune di Cremona ha accolto la richiesta, ritenendo che la presenza di un mercato possa risultare utile, in primo luogo, agli stessi cittadini che risiedono nella zona, che avranno così la possibilità di fare la spesa sotto casa a prezzi contenuti, trovando anche generi di prima necessità.
5 parchi interessati Parco Oglio Nord - Parco del Serio - Parco Agricolo Sud Milano - Parco Adda Nord - Parco Adda Sud.
Nei giorni di mercato, l'area interessata verrà transennata; sarà istituito il divieto di sosta e transito con rimozione forzata su ambo i lati delle vie Piave (dall'intersezione lato via Zara sino all'intersezione lato via Cavalieri di Vittorio Veneto), Cattaro e Ronchi, dalle ore 6 fino alle ore 14; verrà comunque consentito l'accesso per raggiunge-
re le proprietà laterali (autorimesse, cortili, ecc.), a velocità moderata; saranno inoltre salvaguardate le aree di sosta riservate ai portatori di handicap. Un'iniziativa che vuole riportare l'attenzione, ancora una volta, sulla necessità dei cremonesi di trovare l'opportunità di acquistare mercedi buon livello spendendo meno.
autostradale (traffico, manutenzione, operazioni di soccorso) saranno controllate dal centro operativo di Romano di Lombardia. Sul tracciato saranno inoltre presenti 270 telecamere per il monitoraggio dell`intero asse autostradale. Di queste, 220 sono dotate di sensori per il riconoscimento degli incidenti. Sull`autostrada ci saranno inoltre 50 pannelli a messaggio variabile, 16 dislocati lungo l`autostrada e 34 agli ingressi.
LA NATUROPATA RISPONDE di Ermanna Allevi - Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA) Ho letto la sua rubrica su "Il Piccolo", lei scrive di autostima, talento e rinascita interiore. Comprendo autostima e rinascita interiore ma il talento...non capisco bene cosa c'entra. Grazie. Il talento è il nostro essere veri, è la nostra natura, la nostra unicità, è la strada per essere la nostra funzione nell'universo e con l'universo. E' la nostra parte creativa, è luce, è armonia, è pace, è vita. Il talento è una realtà che vive dentro di noi e ci porta dove dobbiamo essere senza sforzi, né fatica se non lo ignorassimo o peggio ancora, lo ostacolassimo. Non essere consapevoli del proprio talento ci fa vivere una vita costruita su modelli di altri, che forse tentiamo di imitare, ma che ci portano inesorabilmente a vivere una vita sempre più abitudinaria, piatta, e senza luce. Si perde la vera strada e ci si affanna in false certezze, si creano miti e verità assolute, inutili aspettative che si vogliono raggiungere a qualsiasi costo, si diventa dipendenti dei luoghi comuni e si cerca di ottenere sempre l'approvazione degli altri con comportamenti di compiacenza. Si continua a pensare, pensare, si incasella tutto e ci si dimentica di vivere. La nostra " mente intelligente ", che sa tutto, ci avvisa che stiamo sprecando la nostra vita creandoci disagi, malattie, ma non sempre questo ci porta alla consapevolezza che in noi c'è una luce che vuole accendersi e allora ci aggrappiamo sempre più alle cose e costringiamo gli altri a riconoscerci per dare un senso alla nostra vita, nella speranza di lasciare una testimonianza del nostro passaggio, della nostra storia, dalla quale non solo riusciamo a slegarci, ma ne ri-
maniamo aggrappati come fosse un'ancora di salvezza. E' necessario uscire dalla propria storia, è necessario non corrispondere alle altrui aspettative per liberare il talento. Bisogna affidarsi alla nostra intuizione, togliere lo guardo dall'oggetto e lasciar sfumare il giudizio, la ragione, le certezze e il talento inizierà a fluire in noi, non importa cosa o se produrrà qualcosa, l'importante è che si liberi, che sgorghi come una sorgente dentro noi, permettendoci di essere vivi. Per incontrare il talento è necessario il caos, è indispensabile rompere gli schemi pre-costituiti dalla ragione, osservarsi, fare cose che sembrano non avere senso, inutili, ma saranno quelle che ci aiuteranno a restituire la magia della nostra esistenza. Dal libro: " E venne chiamata due cuori " di M. Morgan, il capo tribù degli aborigeni ( che si riferisce agli uomini chiamandoli mutanti ) salutando la donna che aveva viaggiato con loro dice: " Pare che i Mutanti abbiano nella vita qualcosa chiamato sugo di carne. Conoscono la verità, ma essa è sepolta sotto una strato aromatico di materialismo, interesse, insicurezza e paura. Possiedono inoltre una cosa chiamata glassa, ciò sembrerebbe indicare che sprecano quasi tutta la vita assaggiando esperienze superficiali, artificiali ed effimere, inseguendo progetti dall'aspetto gradevole e dedicando pochissimi secondi dell'esistenza allo sviluppo del loro essere eterno". E' indispensabile avere il coraggio di vivere la propria vita, per essere come scrive Rilte: " Io sono la pausa fra due note che formano un vero accordo". Ed è in questa pausa che il nostro talento si manifesta in tutta la sua totalità.
Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a
info@naturopatia-cremona.com
Oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 - tel. 0372-412372.
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Cronaca
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Il Comune di Cremona e altri enti offrono diverse possibilità di impiego per i giovani tra i 18 e i 28 anni
Servizio civile, valanga di offerte a Cremona I POSTI DISPONIBILI
Il Comune di Cremona offre un'ampia offerta di posti per il servizio civile, nei più svariati settori.
Progetto «Click Cremona»: l'informatizzazione, chiave per innovare servizi di comunicazione e relazione (6 posti disponibili) sedi d'impiego: • Comune di Cremona: - SpazioComune (2 posti); - Agenzia servizi informagiovani (1 posto); - Ufficio servizi al contribuente (1 posto); - Ufficio Rapporti di lavoro e contenzioso (1 posto); - Uffico Stampa (1 posto).
Sempre più giovani aderiscono al Servizio civile
E’
di Elisa Milani
la tendenza dei nostri giorni, soprattutto alla luce della difficoltà s e m p re p i ù forti per i giovani di trovare lavoro. Il servizio civile serve a questo: scevro dal suo significato originario, quello dell'obiezione di coscienza, oggi è un'opportunità per i giovani di fare un'esperienza nel mondo del lavoro, anche per iniziare a delineare la propria strada. A questo proposito sono sempre di più, anche a Cremona, i posti disponibili per il Servizio civile nazionale, i cui bandi sono usciti proprio
nelle scorse settimane. Per la presentazione della domanda vi è una procedura ben definita da seguire: dalla data di pubblicazione del bando (26 giugno 2009) sono previsti 30 giorni di tempo per la presentazione della domanda, da presentare all'Ufficio Protocollo del Comune di Cremona (piazza del Comune, 8). Alla richiesta andranno allegate fotocopia della carta di identità e del codice fiscale e curriculum. Ma chi può partecipare al bando? Esso è aperto a tutte le ragazze ed i ragazzi dai 18 ai 28 anni, di cittadinanza italiana e che non abbiano subito condanne di primo grado.
Il Servizio offre l'opportunità ai giovani di compiere una esperienza formativa e di cittadinanza attiva della durata di un anno. In cambio di un impegno di circa 30 ore settimanali, è previsto un compenso mensile di 433,80 euro. Nella realizzazione delle attività è previsto una sorta di tutor che seguirà il giovane durante tutte le sue attività. Inoltre sono previste per i volontari sessioni di formazione generale e specifica nonché il riconoscimento di 15 giorni di malattia retribuita e la possibilità di usufruire di 20 giorni di permesso nell'arco dell'anno di servizio civile.
Progetto «Conosciamo i nostri parchi» (3 posti) Sedi d'impiego: • Comune di Cremona: - Ufficio Ecologia (1 posto) - Ufficio Mobilità traffico e trasporti (1 posto). • Comune di Gerre de Caprioli: - Servizio Ecologia (1 posto). Progetto «Eureka!»: scoprire, esplorare e conoscere le raccolte librarie e museali (9 posti) Sedi d'impiego: • Comune di Cremona: - Museo Archeologico (1 posto); - Museo di Storia Naturale (1 posto); - Servizio promozione del libro e della lettura (1 posto); - Centro Stampa (1 posto). • Centro Fumetto A. Pazienza (1 posto). • Scuola primaria statale Trento Trieste (1 posto). • Centro Studi e Ricerca So-
ciale (1 posto). • Liceo Scientifico G. Aselli - Biblioteca (1 posto). • Comune di Acquanegra Cremonese: - Servizi socio-cultirali ed educativi (1 posto). Progetto «Territori dell'arte»: il Servizio Civile Nazionale per partecipare da protagonisti (4 posti). Sedi d'impiego: • Comune di Cremona - Attraversarte (1 posto); - Teatro Monteverdi (1 posto); - Centro Musica (1 posto). • Liceo Artistico Munari; - Servizi culturali (1 posto).
- Progetto «Synthesis» (7 posti). Sedi d'impiego: • Comune di Cremona - Centro di Aggregazione Giovanile Cag Cambinino (1 posto); - Cag Cascinetto (1 posto); - Cag Ghisiotto (1 posto). • Società Iride Cooperativa sociale: - centro ragazzi (1 posto). • Federazione Oratori Cremonesi (1 posto). • Cremona Forma - servizio erogazione attività formativa e di orientamento (1 posto); - servizio progettazione didattica (1 posto). Progetto «Obiettivo comune: il cittadino» (7 posti). Sedi d'impiego: • Comune di Cremona: - Settore Affari Sociali - servizio anziani (1 posto); - Settore Affari Sociali - servizio adulti/stranieri (1 po-
sto); - Settore Affari Sociali - servizio handicap (1 posto); - Settore Affari Sociali - servizio tutela minori (1 posto); - Settore Affari Sociali - ufficio alloggi (1 posto). • Comune di Malagnino: - servizi socio-sulturali (1 posto). • Comune di Spinadesco - Palazzo Municipale (1 posto). Progetto «Progettare i tempi e la qualità della vita per la città d'Europa» (2 posti). Sedi d'impiego: • Comune di Cremona - Ufficio Tempi (1 posto); - Ufficio Europa (1 posto). Progetto «La scuola va in città: per una cultura dell'infanzia e dell'accoglienza». (7 posti). Sedi d'impiego: • Comune di Cremona - Settore Politiche Educative - Asilo Nido Lancetti (1 posto); - Settore Politiche Educative - Asilo Nido Navaroli (1 posto); - Settore Politiche Educative - Asilo Nido Sacchi (1 posto); - Settore Politiche Educative - Scuola per l'infanzia Gallina (1 posto); - Settore Politiche Educative - Laboratorio Cremona dei Bambini (1 posto); - Settore Politiche Educative - Centro Interculturale (1 posto). • Direzione Didattica 1° circolo Cremona - Scuola Primaria S. Ambrogio (1 posto).
LE PROPOSTE SUL TERRITORIO
Fondazione Sospiro: sostegno ai disabili e agli anziani
Anche quest’anno l’Ufficio nazionale per il Servizio civile e la Regione Lombardia hanno finanziato 4 progetti di Servizio civile proposti da Fondazione Sospiro. I progetti offrono la possibilità di acquisire
esperienze e certificare competenze e professionalità in ambito sociale. Infatti tutti i progetti sono destinati ad interventi specifici destinati ad anziani o diversamente abili. Il Servizio partirà nel mese di set-
tembre 2009, e le adesioni possono essere presentate nel mese di luglio presso Fondazione Sospiro. I giovani possono scegliere l’area preferita optando tra l’area anziani e l’area disabili. La fondazio-
Quattro progetti per acquisire esperienze e certificare professionalità e esperienze ne offre, oltre al mensile assegno destinato a questo tipo di servizio, ticket pasti, rimborso delle spese di viaggio mensili e tour di Roma. L’orario settimanale previsto è di 30 ore. Dedicare un anno al Servizio Civile rappresenta quindi una scelta forte, che mette in gioco passioni e capacità, rafforzando il senso civico e fornendo contenuti concreti alla voglia, spesso generica e spontaneista, di “fare per la comunità”. Per informazioni rivolgersi telefonare a 0372620323 o scrivere a serviziocivile@fondazionesospiro.it.
«Il Ponte»: iniziative legate alla solidarietà e al terzo settore
Nuove proposte per il servizio civile anche dal centro di solidarietà Il Ponte. Si tratta naturalmente di proposte legate alla solidarietà e al terzo settore. «Candidarsi al progetto denominato “Help! Risposte concrete” significa voler dedicare un anno a quanti si rivolgono al Centro con esigenze nei campi dell’orientamento, dell’accompagnamento al lavoro, dell’affiancamento nei corsi di alfabetizzazione, esami di certificazione rivolti ad adulti, nonché della distribuzione di viveri e beni di prima necessità a quanti - italiani e stranieri - si trovino in difficoltà»
spiegano i promotori. Un secondo progetto è invece denominato «Portofranco: a scuola da protagonisti», ed indica la volontà di mettersi in gioco come educatore allo studio, affiancando ragazzi italiani e stranieri con fragilità scolastiche, iscritti alle scuole medie e superiori. I due progetti sono rivolti ai giovani di età compresa tra i 18 ed i 28 anni (non ancora compiuti). Per informazioni ed iscrizioni (entro le ore 14 del 27 luglio) rivolgersi a Michela presso la sede del Ponte (via Palestro 28 - tel 0372 460324) da lunedì a venerdì dalle 9 alle 12.30.
Cronaca
Crisi occupazionale: incontro tra la Provincia e i sindacati
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di Giulia Sapelli
n tavolo contro la crisi economica. Si è svolto nei giorni scorsi l'incontro tra Massimiliano Salini, presidente della Provincia di Cremona, Gianni Rossoni, vicepresidente della regione Lombardia, e Paola Orini, assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Provincia di Cremona, insieme ai sindacati Cgil, Cisl e Uil (presenti Mimmo Dolci, Giuseppe De Maria e Mino Grossi). Scopo del tavolo, fare il punto sulle modalità di applicazione nel nostro territorio delle misure approntate dal Governo e dalla Regione
Lombardia per far fronte alla crisi occupazionale. In particolare, l’incontro si pone in continuità con la stipula del «Protocollo di intesa tra Regione Lombardia e Province per l’attuazione dell’accordo quadro per gli ammortizzatori sociali in deroga, Anni 2009-2010», firmato il giorno prima presso la sede della Regione. Inoltre, al tavolo di oggi si è fatto il punto sulla pianificazione degli interventi relativi al «Protocollo d’intesa per la condivisione delle informazioni e delle misure anticrisi» del 3 aprile 2009, al «Protocollo per l’anticipazione dell’indennità di cassa integrazione» del 26 marzo 2009 e al «Fondo di solidarietà».
Nei prossimi giorni, verranno organizzati altri incontri con i rappresentanti delle diverse categorie economiche, per proseguire la pianificazione dell’impegno dell’amministrazione provinciale sul tema occupazione. «Si conferma» ha dichiarato Salini «l’impegno della Provincia di Cremona per costruire un terreno di collaborazione tra i vari soggetti del mondo del lavoro e dell’impresa al fine di attuare un piano comune di risposta alla crisi occupazionale. I dati messi in campo oggi dal vicepresidente Rossoni sono molto eloquenti: dall’inizio dell’anno la Regione Lombardia ha stanziato fondi pari a quasi 11 milioni di euro per gli ammortizzatori sociali
in deroga per il nostro territorio, venendo incontro alle richieste di oltre 1.400 lavoratori della provincia di Cremona. Sono dati significativi, che parlano di risposte concrete date a lavoratori che fino ad oggi non avevano tutela alcuna in caso di perdita del posto di lavoro». «l monito della Provincia di Cremona, in questa fase di difficoltà, è chiaro: le aziende in crisi non spengano i motori. E' possibile, grazie agli ammortizzatori, attraversare senza oneri la fase di crisi, in attesa che ritorni il sereno. E' necessario, quindi, non fermare le macchine, continuare l’attività produttiva per essere pronti nel momento in cui la situazione generale migliorerà».
Regione, firma per gli ammortizzatori sociali Nei giorni scorsi il presidente della Provincia Massimiliano Salini si è recato a Milano, presso la sede della Regione Lombardia, per la firma del «Protocollo di intesa tra Regione Lombardia e Province per l’attuazione dell’accordo quadro per gli ammortizzatori sociali in deroga, Anni 2009-2010». Il Protocollo prevede il fatto che alle Province competa «l’esame degli stati di crisi delle aziende sul territorio», e che le Province «svolgono un ruolo strategico coin-
Salini, Formigoni e Podestà
volgendo le municipalità ed in generale gli enti locali, nella promozione e nella catalizzazione delle energie
Le agevolazioni contro la crisi UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI Comitato di Cremona Piazza San Michele, 2 Tel. e Fax: 0372/28370
Lo scorso 29 maggio la Prefettura di Cremona ha convocato diversi enti, sensibilizzando tutti ad un'azione "anticrisi" finalizzata alla sospensione del pagamento rate a famiglie in difficoltà: infatti tra istituti di credito ed enti locali (nonchè molti altri enti promossi dal privato sociale, in aggiunta ai sindacati) già esistono protocolli, patti, convenzioni ed altro per sostenere le fasce più deboli della popolazione ed imprese in difficicoltà per la crisi in atto. Lo rammenta a tutti gli enti una "circolare"della stessa Prefettura di Cremona, giunta proprio in questi giorni per mantenere alta la coesione sociale del territorio. Nel documento indirizzato quindi anche a noi, il Prefetto Tancredi Bruno di Clarafond ribadisce la necessità prioritaria di sviluppare sinergie tra istituzioni pubbliche e private per implementare proposte e soluzioni che valgano ad attutire le ricadute negative sulle famiglie. Per tali famiglie infatti si dovranno individuare
al più presto soluzioni che consentano loro di far fronte ad impegni finanziari che siano stati assunti con banche e/o altri intermediari per mutui, nonchè per altre ormai troppo onerose forme di credito al consumo. Nell'articolato ed esauriente documento prefettizio vengono quindi analizzati in dettaglio i punti oggetto dell'accordo-quadro stipulato il 25.03.09 tra l'Abi ed il Ministero delle Finanze circa l'avvenuta sottoscrizione degli strumenti finanziari previsti ex art.12 del D.L. 185/2008, ai fini - tra l'altro - della sospensione dei versamenti, per almeno 12 mesi, delle rate di mutuo, senza oneri finanziari per il cliente e con conseguente traslazione del rimborso. I consumatori che ritengono d'esser beneficiari di tali agevolazioni potranno far riferimento ai Comuni, che prioritariamente dovranno esser informati e di seguito alle altre Istituzioni di livello Superiore.
del contesto di riferimento al fine di costruire soluzioni strutturali a specifici stati di crisi».
«La firma del Protocollo sugli ammortizzatori sociali ci permette di fare un passo avanti fondamentale per impostare al meglio gli interventi urgenti in termini di politiche occupazionali per il nostro territorio» ha detto Salini. «Ci sono problemi urgenti, su cui la Provincia di Cremona ha già dimostrato nei giorni scorsi il proprio diretto interessamento e impegno. Ora potremo in modo più spedito proseguire in questa direzione, per attuare i provvedimenti più urgenti».
DALLA PARTE DEI CITTADINI
di Damiano Talamazzini
Responsabile Provinciale Patronato Epaca
Questa rubrica rappresenta un luogo d'incontro a disposizione dei nostri lettori, nato per rispondere a dubbi e quesiti in materia di diritti previdenziali e assistenziali. Le lettere rivolte al Patronato Epaca possono essere indirizzate alla nostra redazione, per posta o via e-mail, oppure direttamente al Patronato Epaca (epaca.cr@coldiretti.it). Egregio Responsabile del Patronato Epaca, esiste una recente normativa che detti nuove regole sui diritti delle lavoratrici madri dipendenti? Grazie per la Sua risposta. La lavoratrice madre assicurata all’Inps per la maternità (con esclusione delle lavoratrici domestiche, a domicilio, autonome o parasubordinate) ha diritto, durante il 1° anno di vita del bambino, ai seguenti riposi giornalieri indennizzati dall’Inps: 2 ore al giorno, se l’orario di lavoro è pari o superiore alle sei ore quotidiane. Le 2 ore possono essere fruite separatamente (es.1 ora in entrata e 1 in uscita) o cumulate; 1 ora al giorno se l’orario di lavoro quotidiano è inferiore alle 6 ore. Qualora il datore di lavoro metta a disposizione, all’interno dell’azienda, un asilo nido o un’altra struttura idonea, i riposi giornalieri si riducono della metà: 1 ora, in caso di orario di lavoro pari o superiore alle 6 ore; mezzora, in caso di orario inferiore alle 6 ore. I riposi giornalieri sono riconosciuti anche al padre, in alternativa alla madre, quando: i figli sono affidati al solo padre; la
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LA PAROLA ALL'AVVOCATO A cura dell’ Avv. Alessio Romanelli
Inviate i vostri quesiti a: ilpiccolocremona@fastpiu.it La presente rubrica non offre pareri legali ai lettori, ma affronta con spirito divulgativo tematiche di natura giuridica di interesse generale. Per pareri legali su pratiche determinate o casi concreti è necessario rivolgersi ad un avvocato iscritto all'Albo tenuto dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati con sede presso il Palazzo di Giustizia, via dei Tribunali 13, Cremona
"Egregio Avvocato, ho ricevuto qualche giorno fa la visita dell’ufficiale giudiziario che mi ha pignorato alcune cose che avevo in casa per un vecchio debito. Vorrei pagare ma non ho tutta la somma, ma vorrei comunque evitare la vendita delle mie cose. Adesso cosa posso fare?" Prima che sia disposta la vendita dei beni pignorati può presentare ai sensi dell’art. 495 c.p.c. istanza per la conversione del pignoramento. In pratica chiede di sostituire ai beni pignorati una somma di denaro. Al momento della presentazione dell’istanza deve depositare una somma pari ad un quinto del credito per cui si procede e delle spese. Successivamente il Giudice dell’Esecuzione fisserà un udienza per la comparizione delle parti. All’udienza assegnerà al debitore un termine entro il quale depositare la somma residua. Se il termine sarà rispettato e la somma versata, la stessa verrà assegnata al creditore procedente e i beni saranno liberati dal vincolo del pignoramento. "Caro Avvocato, l’anno scorso ho divorziato da mia moglie dopo una lunga causa in Tribunale. Nella sentenza tra le altre cose c’era scritto che la casa, pur di proprietà della mia famiglia, veniva assegnata momentaneamente alla moglie. Quest’ultima però mi ha
da poco comunicato la sua intenzione di risposarsi. Nel caso cosa succede? La casa resta sempre assegnata a lei? Corre in suo aiuto l’art. 155 quater del codice civile, il quale dispone, sotto la rubrica assegnazione della casa famigliare e prescrizione in tema di residenza, che il diritto al godimento della casa famigliare viene meno nel caso che l’assegnatario non abiti o cessi di abitare stabilmente nella casa famigliare o conviva more uxorio o contragga nuovo matrimonio. Ritengo pertanto che con apposita domanda giudiziale volta alla modifica delle condizioni di divorzio possa rientrare nella disponibilità dell’immobile. "Gentile Avvocato, ho letto che a seguito della recente riforma del processo civile la prova per testi non sarà più resa di persona ma tramite dichiarazione scritta. E’ vero?” Non del tutto. La testimonianza orale resa di persona dal teste resta tutt’ora l’ipotesi principale. Tuttavia, in base al neo articolo 257 bis c.p.c., il Giudice, su accordo delle parti e tenuto conto della natura della causa e di ogni altra circostanza, può disporre di assumere la deposizione chiedendo al testimone di fornire per iscritto le risposte ai quesiti sui quali deve essere interrogato mediante compilazione di un apposito modello.
La lavoratrice madre: quali sono i suoi diritti?
madre è deceduta o è gravemente malata; la madre, lavoratrice dipendente, non se ne avvale; la madre è lavoratrice autonoma o libera professionista. Il padre non può goderne, invece, durante il congedo di maternità e/o parentale della madre, qualora questa sia lavoratrice domestica, a domicilio o non svolga alcuna attività lavorativa. I genitori adottivi o affidatari possono fruire dei riposi giornalieri entro il 1° anno dall’ingresso del minore nella famiglia. Il lavoratore, uomo o donna, che abbia adottato o preso in affidamento un minore può utilizzare i riposi giornalieri a partire dal giorno successivo all’ingresso in famiglia del bambino. La successiva richiesta di congedo di maternità o paternità (non oltre il 3° mese dall’ingresso in famiglia) sostituisce la richiesta, per i giorni coincidenti, dei riposi giornalieri. La madre adottiva o affidataria può beneficiare dei riposi giornalieri durante il congedo parentale del padre adottivo o affidatario, ma non durante il congedo di paternità di quest’ultimo. Il padre adottivo o affidatario non può invece godere dei riposi durante il congedo di maternità, durante il congedo parentale della madre e durante i periodi di sospensione del rapporto di lavoro di quest’ultima. Nel caso in cui i genitori abbiano fruito dei riposi giornalieri durante l’affidamento preadottivo non hanno diritto ad ulteriori periodi dopo l’adozione. Entrambi i genitori, alternativamente, hanno diritto ad astenersi dal lavoro in caso di malattia dei propri figli: fino a 3 anni di età
del bambino, senza alcun limite; dai 3 agli 8 anni di età del bambino, nel limite di 5 giorni lavorativi all’anno per ciascun genitore. La malattia del bambino deve essere documentata con certificato rilasciato da un medico del Ssn o con esso convenzionato. L’assenza per malattia del bambino fino al 3° anno di vita non è retribuita, ma i periodi di congedo per tale motivo sono calcolati nell’anzianità di servizio. In caso di adozione o affidamento, l’astensione dei genitori per malattia del figlio può effettuarsi: fino a 6 anni d’età del bambino, senza limiti; dai 6 agli 8 anni d’età del bambino, nel limite di 5 giorni lavorativi l’anno. Se la malattia del bambino dà luogo ad un ricovero ospedaliero e si presenta mentre i genitori stanno usufruendo di un periodo di ferie, queste vengono interrotte, previa richiesta, e l’assenza viene considerata come congedo per malattia del bambino. Sempre disponibili per tutti i Cittadini interessati, per fornire un'adeguata informazione, consulenza e chiarimenti, i nostri uffici Epaca in Cremona e Provincia, si trovano: • CREMONA Via D. Ruffini, 28 (adiacente Hotel IBIS) Tel. 0372/435620 • CREMA Via Macello, 34 Tel. 0373/256501 • CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 Tel. 0375/42132 • SORESINA Via Matteotti, 12 Tel. 0374/342329 • CREMONA Via Ala Ponzone, 8 Tel. 0372/499811
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Cronaca
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SPACCATA IN VIA GHINAGLIA Ma i malviventi cadono in trappola Tutto è iniziato con una spaccata al negozio «Acqua & Sapone» di via Ghinaglia. Poi la fuga a bordo di una Ford station wagon verde e di un furgone telonato sul quale era caricata la refurtiva (cosmetici, profumi, detersivi e detergenti) per un valore di oltre 25mila euro. E’ stato un vero e proprio in-
risultato essere di proprietà di un connazionale residente in Francia. Con un grosso sasso hanno mandato in frantumi i vetri dell’ingresso. Il frastuono ha svegliato alcuni residenti che hanno lanciato l’allarme. Nel frattempo i quattro romeni avevano già caricato la merce rubata sul furgone, pronti
Il negozio «Acqua & Sapone» dove si è verificato il furto
seguimento da film quello avvenuto tra le forze dell’ordine e i ladri, quattro romeni, fermati sulla Paullese, all’altezza di Santa Maria dei Sabbioni, grazie alla strategia messa in atto dagli agenti della polizia stradale, e cioè posizionare di traverso un tir sulla carreggiata per sbarrare la strada ai malviventi, la cui folle corsa è terminata all’interno di una roggia. In manette sono finiti S.I., 40 anni, F.M. e F.A.I., entrambi di 29 anni, e V.M.M., 20 anni, l’unico incensurato e in Italia da solo una settimana. Ora i quattro, tutti romeni senza fissa dimora, si trovano nel carcere di via Cà del Ferro, accusati di furto aggravato in concorso, resistenza a pubblico ufficiale e ricettazione della Ford che è risultata rubata. Tutti i particolari dell’operazione congiunta di polizia di Stato, carabinieri e polizia stradale, sono stati illustrati dal vicequestore aggiunto Sergio Lo Presti, dal maggiore dei carabinieri Rosario Gemma, dal capitano Rocco Truda e dal comandante della stradale Marco Tangorra. I ladri si sono presentati davanti al negozio di via Ghinaglia alle 4 del mattino a bordo della Ford e del furgone,
per la fuga. Le indicazioni dei residenti sono state essenziali, in quanto hanno permesso alle forze dell’ordine di capire quale poteva essere la via di fuga dei ladri: le auto della polizia e dei carabinieri hanno raggiunto la via Bergamo, e poi la Paullese: all’altezza del primo rondò i due mezzi sono stati intercettati ed è scattato un vero e proprio inseguimento da film, con speronamenti e pericolosi salti di corsia, terminato grazie all’intervento di una pattuglia della sezione di Crema della polizia stradale in servizio a Pizzighettone. Utilizzando un autoarticolato parcheggiato in zona, gli agenti lo hanno posizionato sulla strada in modo da impedire completamente il passaggio. Una tattica vincente che è riuscita ad intrappolare i quattro romeni in fuga. «Un perfetto coordinamento tra le forze dell’ordine e la determinante collaborazione della cittadinanza hanno permesso l’arresto degli autori del colpo al negozio di via Ghinaglia» ha sottolineato Lo Presti, soddisfatto dei risultati dell’operazione congiunta, rivelatasi fatale per i quattro malviventi. Tutta la refurtiva è già stata restituita ai proprietari del negozio.
I due giostrai avrebbero abusato di una 14enne al luna park di San Pietro
Violenza di gruppo, 2 arresti
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di Sara Pizzorni
iolenza sessuale di gruppo con l'aggravante della limitazione della libertà personale. E' l'accusa contestata al 23enne E.G., e al 19enne M.B., entrambi giostrai di professione, finiti nel carcere di Cremona: per il gip Marco Cucchetto, che ha firmato le due ordinanze di custodia cautelare in carcere, e per il procuratore capo, Francesco Di Martino, che ha richiesto i provvedimenti, gli arrestati sarebbero due dei quattro responsabili della violenza al luna park avvenuta alla fine di giugno tra le roulottes della fiera di San Pietro. Vittima una ragazzina cremonese di 14 anni costretta dal branco ad atti sessuali orali. A mettere le
manette ai polsi dei violentatori sono stati gli agenti della prima e seconda sezione della Squadra Mobile diretta da Sergio Lo Presti, gli stessi che li avevano identificati, insieme ad un 14enne e ad un 17enne, la cui posizione è ancora al vaglio della Procura dei minori di Brescia, dopo poche ore dalla deposizione-fiume rilasciata dalla ragazzina nelle stanze della Questura. E.G. è stato rintracciato in provincia di Brescia, mentre M.B. in quella di Parma. Il branco aveva cercato di discolparsi, raccontando ai poliziotti che la ragazzina non era una loro vittima, ma che si era fatta avanti, li aveva avvicinati e attirati con avance. Insomma, era consenziente. Un mese c'è voluto per stabilire con una certa sicurezza che la verità era quella raccontata da lei, che i ruoli nella sgradevole
La conferenza stampa in questura
vicenda erano quelli definiti dal suo racconto. Gli investigatori hanno lavorato sulle testimonianze degli amici della 14enne, quelli che l'avevano accompagnata al luna park, che l'avevano vista parlare e poi sparire con quei ragazzi e che poi l'avevano rivista cambiata. Tutti gli indizi recuperati sono finiti nel fascicolo inviato al Procura-
tore che ha inviato la richiesta al giudice per le indagini preliminari per l'emissione di un provvedimento restrittivo nei confronti dei due maggiorenni. Una decisione accolta dal gip Cucchetto e che potrebbe essere seguita da quella dei magistrati bresciani che si stanno occupando degli altri due ragazzi coinvolti nella vicenda.
Un libro sui giovani imprenditori Cna
Si è svolta oggi giovedì 9 luglio presso la sede della Cna di Cremona la presentazione ufficiale del libro edito da Cna Giovani imprenditori Cremona. Il libro è una piccola pubblicazione, una monografia, dei primi tre anni di attività del gruppo. Una testimonianza reale di quello che è stato e di quello che sarà. «E’ semplicemente il racconto in poche pagine» afferma Vittorio Venturini «di una esperienza vissuta da un gruppo di giovani associati alla Cna, che da ormai più di tre anni ha raccolto la sfida di costituire una nuova entità nel panorama associativo lo-
La presentazione del libro
cale. Un gruppo affiatato e fortemente motivato che, giunto al momento congressuale per il rinnovo delle ca-
riche, ha deciso di lasciare traccia del lavoro e delle attività svolte nel corso di questa esperienza».
Una raccolta di immagini e pensieri che fanno sintesi delle attività svolte ma soprattutto della passione di tanti giovani imprenditori, accomunati dalla volontà di crescere e di fare crescere l’associazione e il sistema imprenditoriale locale, fortemente caratterizzato dalla presenza di artigiani e di piccole e piccolissime imprese. «In questo libro è raccolto l’egregio lavoro svolto in soli tre anni, proseguire da qui non sarà un lavoro facile, ma l’impegno e la devozione all’incarico saranno totali» conclude Valentino Boiocchi presidente di Cna Giovani.
La Festa del Pd continua con successo
Continua anche per questo week end la Festa del Pd, che si concluderà in bellezza nella sera di lunedì 13 con i fuochi d'artificio. Una festa che anche quest'anno sta registrando grande successo, con moltissima partecipazione da parte dei cremonesi. La Festa è l’unico spazio nel quale politica, gastronomia, impegno e divertimento convivono in modo positivo ed attraente. Ecco il programma degli ultimi giorni.
Venerdì 10 luglio Area spettacoli - Faber per sempre (omaggio a Fabrizio De Andrè). Piazza del Liscio - Eros Valbusa Sabato 11 Area spettacoli – Esibizione Scuola di Ballo Maristella Asd Maris Team dei Maestri Raffaella e Luciano Scarinzi, e “Ballando” della Scuola “Ganxhe” di Volta Mantovana. Piazza del Liscio - Gypo Pezzotti Ombre Rosse - Musica dal vivo.
Domenica 12 Area spettacoli - Asilo Republic (cover di Vasco Rossi). Area liscio - Marco Riboni All’interno della festa mostra d’arte contemporanea - «Armonie naturali» (espongono Patrizia Agatensi, Cristina Biondi, Marina Sissa). Lunedì 13 Area spettacoli – Gwen (rock band) Piazza del Liscio - Brunali e Franchi Gran finale coi fuochi d’artificio (ore 23).
News
Venerdì 10 Luglio 2009
Se le mucche sono stressate per il troppo caldo cala la produzione di latte
E’
provato, le mucche soffrono terribilmente di stress da caldo. Lo rileva uno studio dell‘Istituto di biometeorologia del Cnr nell’ambito del progetto di ricerca “Climanimal” condotto dal ministero delle Politiche agricole per individuare quali sono le condizioni termo-igrometriche (rapporto tra temperatura e umidità) rischiose per gli animali. Secondo i ricercatori il contenuto proteico del latte cambia se la mucca è stressata. Sono sufficienti tre o quattro giorni di caldo perché le mucche raggiungano uno stato di stress tale che si ripercuote sulla produzione in particolare sulla qualità. Il ri-
scontro si ha in particolare sulle produzioni casearie e sui prodotti a Denominazione di Origine Protetta che hanno necessariamente bisogno della stessa qualità. Ma i rischi sono anche sulla quantità, infatti, lo stress da caldo può ridurre anche del 20% la produzione di latte. Non sono solo le mucche a soffrire il caldo: secondo lo stesso studio anche i maiali risentono delle alte temperature e prosciutti e insaccati risulterebbero meno gustosi. Una contromisura potrebbe essere il raffreddamento delle stalle e un’appropriata distribuzione di acqua e mangime. In futuro, per salvaguardare la qualità della nostra produzione, stalle con l’aria condizionata?
Pipistrelli contro le zanzare. Bat-box in vendita anche nei supermercati
Un modello di Bat-Box
Il proliferare delle zanzare in alcuni quartieri della periferia di Roma preoccupa molto; a tal punto che il Comune ha deciso di intervenire, in via sperimentale, facendosi aiutare dai pipistrelli. In un quartiere della periferia, infatti, sono state installate 25 “batbox”, cioè scatole per pipi-
strelli. Le bat-box sono state installate sugli alberi nei pressi degli edifici gestiti dall’Istituto Case Popolari. I pipistrelli sono grandi divoratori d’insetti, in particolare di zanzare, e sono capaci di divorarne grandi quantità in un solo giorno. Anche altre regioni, tra le quali Toscana,
Trentino Alto Adige, Piemonte, Emilia Romagna, Marche e Liguria hanno già aderito all’iniziativa. In Toscana sono già in vendita delle bat-box prefabbricate, disponibili sugli scaffali di alcuni ipermercati con tanto di libretto d’istruzioni: “ Un pipistrello per amico”.
Al G8 Michelle Obama: “Thank you for the carbonara”. Applauso finale al cuoco «Thank you for the carbonara» , grazie per la carbonara, ha detto Michelle Obama, moglie del presidente americano, entusiasta per il tipico piatto romano realizzato dallo chef Heinz Beck. Come è noto Il cuoco tedesco è stato preferito ai nostri Vissani, Marchesi, Gennaro Esposito e tanti altri. Uno smacco per la categoria dei cuochi nazionali, ma non per la cucina, tipicamente italiana e mediterranea. Il pranzo, per sole donne, per le first ladies del G8 si è svolto
nella terrazza del Palazzo Caffarelli, a Roma ed è terminato addirittura con un applauso di ringraziamento. Sono stati serviti tre i risotti e undici tipi di pasta. Al termine del pranzo, Michelle Obama ha guardato dritto negli occhi il sindaco di Roma Gianni Alemanno e gli ha detto: «Si comporti bene con sua moglie». Dato che è impossibile che la first lady possa averlo scambiato per Berlusconi, cosa avrà combinato il sindaco di Roma?
Pillole...
Mutui casa, stangata delle banche.
Tassi quasi a zero ma in un anno gli spread sono aumentati del 55%.
I tassi d'interesse sono calati e di molto, ma chi ha contratto un mutuo non sempre riesce a gioire. L'Euribor scende da tempo. Quello a un mese, nelle ultime due settimane, si è abbassato addirittura a quota 0,70%. Una vera pacchia se intanto, in questi mesi, con effetto uguale e contrario, non fossero saliti i ricarichi bancari. Lo spread preteso dalle banche, infatti, in alcuni casi ha subito impennate re-
cord, superiori anche al 50%. Il sito MutuiOnline confronta le condizioni che i principali istituti hanno applicato a fine agosto 2008 con quelle applicati invece lo scorso 2 luglio. Si scopre, così, che i ricarichi, gli spread dei mutui ventennali a tasso variabile hanno registrato un aumento del 55% mentre quelli a tasso variabile addirittura del 57. Stangate che azzerano parte delle riduzioni dell'Euribor.
I semafori “cantano” musica rilassante per gli automobilisti stressati Lunghe code al semaforo? Attese snervanti per chi ha premura? Ecco la soluzione per aiutare i conducenti a rilassarsi: musicoterapia. Non è uno scherzo ma un rimedio in corso di sperimentazione in Israele, precisamente a un incrocio della città di Hadera a nord di Tel Aviv. Infatti, il municipio di questa cittadina, di fronte al problema degli ingorghi stradali a un ingresso della città, ha deciso di rasserenare gli automobilisti imbottigliati. Quando scatta il rosso, i semafori diffondono musica e canzoni mediante appositi altoparlanti. La giunta si è riunita in apposita seduta per scegliere l’elenco di canzoni ritenute le più adatte alla situazione di particolare stress che gli automobilisti subiscono ogni mattina, costretti a perdere tempo prezioso nel tentativo di superare quel particolare tratto di strada. Non c’è che dire: un’idea per il sindaco Oreste Perri da prendere in considerazione per il semaforo di viale Trento e Trieste.
Bolletta da 800 milioni di euro: apre la busta e sviene Un uomo di cinquantaquattro anni residente a Jolanda di Savoia, in provincia di Ferrara, è svenuto dopo aver aperto una busta inviata dalla società incaricata della riscossione. Secondo quanto gli veniva comunicato avrebbe dovuto pagare 800 milioni di euro per cartelle esattoriali non pa-
gate o non in regola. L’uomo è stato portato al pronto soccorso dai familiari, dove i medici diagnosticano “stress acuto secondario ad inaspettata comunicazione”. Ma non è un caso isolato, sono molte le “cartelle pazze”, che presentano conti astronomici frutto di errori, recapitate in Emilia.
Il pastore tiene testa a Berlusconi
A pochi chilometri da Villa Certosa vive il pastore sardo che, sordo alle lusinghe, ai soldi e ai ricorsi legali, tiene testa al presidente del Consiglio. Si chiama Paolo Murgia. Di mestiere fa appunto il pastore di pecore. Da ben trenta anni riesce a tenere in scacco Silvio Berlusconi, che ha provato, attraverso suoi incaricati, a far ragionare il pastore in tutti i modi. Offrendo anche montagne di soldi. Ma gli è andata sempre male. Il presidente attraverso la società di Edilizia Alta Italia, società del gruppo Fininvest, dal 1980 sta cercando di realizzare il progetto “Costa turchese”, un comprenso-
rio di ville, abitazioni e alberghi e un porto turistico da duemila posti barca. Ma su una parte del terreno il Murgia ha diritto di usucapione e non ha intenzione di cederla. “Ci pascolo da una vita” dice lui, ed è iniziata così una guerra fatta di carta bollata davanti a Tar e tribunale di Tempio Pausania. Nel novembre 1984 la società di Berlusconi per addivenire a una conciliazione concesse a Murgia, a titolo gratuito e sino a revoca, il diritto di pascolo su una parte dei terreni in una località vicina, confidando così di far desistere il pastore. Ma Murgia alla fine non si
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accontenta: le sue pecore avevano bisogno di più pascolo. E ha sconfinato tornando sui terreni interessati dal progetto. Ancora citazioni e carta bollata, ma per la società di Berlusconi niente da fare. Nessuna sentenza definitivamente favorevole alla società costruttrice. Poi tutto si blocca con l’arrivo di Renato Soru come governatore della Regione che con la legge ambientale vieta ogni nuova costruzione vicino alla costa. Via Soru, con le nuove elezioni, arriva Ugo Cappellacci, uomo di Berlusconi. Edilizia alta Italia esulta immaginando una revisio-
ne dei vincoli di costruzione come dichiarato da Cappellacci in campagna elettorale. Ma la speranza s’infrange ancora una volta contro Murgia. Il pastore rifiuta anco-
ra una volta un'offerta in denaro. E Berlusconi non riesce a costruire. Inutile dire che il pastore è diventato il beniamino e l’eroe per molte persone.
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Salute
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GLI ORARI
PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle 18.00 in orario continuato, il sabato dalle ore 8.00 alle ore 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a vnerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Orario: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. FISIOTERAPIA Esclusa la visita specialistica che si prenota presso il CUP-Cassa, le prenotazioni vanno effettuate di persona. Dove: piano 1, corpo C (ala sinistra), monoblocco ospedaliero. Orario: lunedì dalle 08.00 alle 14.00; da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00. Tel: 0372 405346 per informazioni. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario:da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Dove: Medicina del Lavoro, padiglione 10 Impegnativa del medico curante. Allergologia per sospetti professionali Tel. 0372 408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 13.00; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia dalle 09.00 alle 13.00 da lunedì a venerdì. Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Spe-
cialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. SERVIZIO DIETETICO valutazioni e controlli nutrizionali La prima visita si prenota al CUP. Dove: piano 4, ala sinistra. Orario: da lunedì a venerdì dalle 09.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 16.00. Telefono: le prenotazioni per il controllo nutrizionale può essere effettuata telefonicamente da lunedì a venerdì dalle 09.30 alle 15.30 ai numeri 0372 405732, 0372 405634, 0372 405631. centro prelievi LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle ore 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Dove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10 Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante. Le prenotazioni vengono effettuate telefonando al 0372 408178 da lunedì a venerdì dalle ore 10.30 alle ore 13.00; oppure personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, - Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle ore 13.00 alle ore 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: piano Rialzato, ala sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248 TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione pu essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.
Inaugurata nei giorni scorsi la struttura, con una nuova ubicazione, che va a completare il Punto nascita. I parti sono aumentati del 30% in un anno e mezzo
Nuovo nido per la neonatologia
C
di Laura Bosio
ontinua a grandi passi la riorganizzazione dei reparti di ostetricia e neonatologia dell'Ospedale Maggiore di Cremona. A questo proposito è stato inaugurato proprio nei giorni scorsi il nuovo nido della neonatologia (o nursery). Nuova ubicazione, accanto all’unità di ostetricia e ginecologia, nuovi locali e nuove strumentazioni vanno a completare il nuovo Punto nascita dell’Ospedale di Cremona, iniziato con la realizzazione del nuovo reparto di Ostetricia, dotato di 4 modernissime sale parto con annessa sala operatoria per le urgenze. «Sono soddisfatto del lavoro fatto in questi anni» spiega il primario di neonatologia e patologia neonatale, Carlo Poggiani. «Si è rinnovata prima la terapia neonatale e ora la nursery, con nuovi macchinari tecnologicamente più avanzati». Il Nido rappresenta quindi l’ultimo passo nella creazione del Punto nascita. Non solo una nuovo struttura, ma nuove anche le apparecchiature a disposizione del personale medico ed infermieristico.
Il Nido è stato concepito come struttura tipicamente “aperta”: il bimbo esce dal nido per essere allattato, per stare con la mamma in camera, per fare degli esami. Senza che però ne venga trascurata la sicurezza. Il neonato, infatti, è più suscettibile alle infezioni rispetto ad un bambino più grande ad un adulto. La struttura del nido, solitamente, è maggiormente esposta alle infezioni rispetto alla camera di degenza. Per ovviare a questo inconveniente è stata concepita una zona ‘filtro’, ossia una stanza che si frappone tra l’ingresso alla struttura dal corridoio ed il nido stesso. Prima di accedere alla stanza che ospita i bambini è previsto il lavaggio accurato delle mani, sia per il personale medico ed infermieristico, sia per i genitori. Le decorazioni alle pareti sono state eseguite dagli studenti della 4 C del Corso tradizionale accademico del liceo artistico «Bruno Munari» di Cremona. Gli alunni hanno prestato la loro opera gratuitamente, mentre i fondi per l’acquisto del materiale (circa 800 euro) sono stati raccolti in occasione della manifestazione canora dei ragazzi della Corale Lauretana (diretta da Giovanni Gre-
Carlo Poggiani, primario di neonatologia e patologia neonatale
co), tenutasi presso la chiesa Sant’Abbondio a Cremona 13 dicembre scorso. «Questo nido è il completamento di una struttura perfetta, che sta avendo il successo che merita» dichiara Aldo Riccardi, primario di ostetricia e neonatologia del Maggiore di Cremona. «Abbiamo avuto, nel giro di un anno e mezzo, un incremento delle nascite del 30%. Questo prova che la città inizia a compredere che la nostra è una struttura seria, e in grande collaborazione tra ostetrici, neonatologi e anestesisti. Sono quindi contanto che il dottor Poggiani possa fruire di questa struttura di pre-
gio». nel 2008 sono nati presso la struttura cremonese circa 1300 bambini, quest’anno saranno almeno 100 in più rispetto lo scorso. L’aumento denota l’attrattività crescente della struttura ospedaliera cremonese. «Il passo successivo sarà quello di mettere mano alla pediatria e al pronto soccorso pediatrico. Il reparto ha bisogno di lavori imponenti, perché le stanze di degenza vannor rinnovate, e devono essere supportate da servizi igienici dedicati: uno per stanza o ogni due stanze. Sarà un cambiamento strutturale ed ambientale profondo».
Francesco Lanza, responsabile di ematologia
«La capacità di attrazione di un ospedale si fa attraverso grandi uomini» è con queste parole che Piergiorgio Spaggiari ha presentato il nuovo responsabile dell’ematologia di Cremona, Francesco Lanza. Specialista in ematologia generale, arriva da un’esperienza ventennale presso la sezione di ematologia dell’Azienda ospedaliera universitaria «Arcispedale S. Anna» di Ferrara. Da due anni è responsabile dell’unità trapianti di Ferrara dal suo avvio, nell’ambito della Società europea trapianti (Ebmt), la quale redige il registro dei trapianti di cellule staminali in Europa e nei paesi mediterranei affiliati. Docente presso le Università di Mo-
Piergiorgio Spaggiari e Francesco Lanza
dena, Urbino, Pavia, ha inoltre avuto contratti di insegnamento presso l’Università olandese di Rotterdam e Salamanca in Spagna. È presidente della Società italiana di citometria (GIC) e presidente europeo della Società internazionale Isct (International society for cell therapy). Ha pubblicato 129 lavori scientifici in riviste internazionali, 23 articoli di revisione della letteratura o editoriali ad invito in riviste internazionali, 83 sono le pubblicazioni in riviste a divulgazione nazionale. Lanza ha partecipato a diversi programmi di ricerca sponsorizzati dalla Comunità Europea, Cnr, ministero Pubblica Istruzione, Università di Ferrara.
Agricoltura
Venerdì 10 Luglio 2009
15
Un prodotto nato dalla collaborazione tra la gelateria Bandirali di Crema e l'azienda agricola Gerardo da Izano
Gelato con latte di bufala... a chilometri zero
L
a qualità e genuinità del latte di bufala “made in Izano”, munto presso l’azienda agricola Gerardo da Izano dell’allevatore Silvio Massari, unite alla tradizione e professionalità di Bandirali, gelate-
ria di Crema già riconosciuta tra le migliori in Italia: sono questi gli ingredienti del nuovo “gelato al latte di bufala” che gli appassionati possono gustare a Crema, in via Piacenza, scoprendo un alimento davvero strepitoso per gusto, cremosità e fre-
schezza. «Quando si dice un vero gelato a km zero! La strada che il nostro latte percorre, dall’azienda alla gelateria, è davvero minima» sottolinea Massari. «Tutto è nato dall’incontro con il signor Bandirali, la cui gelateria per il secondo
MERCATI - SETTIMANA DAL 3/7/2009 AL 9/7/2009 UNITà DI MISURA
CREMONA
MILANO
MANTOVA
MODENA
Tonn.
N.q.
135,00142,00
142,00145,00
150,00153,00
Tonn.
136,00137,00
146,50147,50
142,00144,00
152,00153,00
Tonn.
N.q.
382,00384,00
N.q.
--
Tonn.
N.q.
alla rinfusa
Tonn.
61,0063,00
68,5070,00
78,0081,00
72,0073,00
FIENO maggengo agostano
Tonn.
130,00140,00
107,0-117,0 N.q.
N.q.
--
Tonn.
50,0-60,0
50,00-60,00 28,00-33,00
lattonzoli locali
15 kg.
3,350
3,310
3,330
3,310
SUINI lattonzoli locali
25 kg.
2,450
2,410
2,410
2,430
SUINI lattonzoli locali
30 kg.
2,370
2,350
2,360
2,400
SUINI lattonzoli locali
40 kg.
2,050
2,010
2,010
2,090
Suini da macello
156 kg.
1,250
N.q.
N.q.
1,200
Suini da macello
176 kg.
1,250
N.q.
N.q.
1,235
Suini da macello
Oltre 176
1,250
N.q.
N.q.
1,200
Vacche Frisone 1ª qualità (p.v)
Kg.
2,00-2,35 p. morto
Montichiari peso vivo 0,94-1,10
0,910-1,010
--
Vacche fris. 2ª qualità (p.v)
Kg.
1,60-1,80 p. morto
0,58-0,71
0,600-0,700
--
Manze scottone 24 mesi
Kg.
2,00-2,35 p. morto
1,00-1,18
0,920-1,090
--
Kg.
2,00-2,60
2,40-2,60
2,400-2,700
--
(50-60Kg) pie blue belga
Kg.
3,00-5,00
5,10-5,30
5,350-5,750
--
BURRO pastoriz.
Kg.
1,50-1,55
1,30
1,300
--
PROVOLONE VALPADANA
Kg.
4,50-4,70
4,55-4,70
N.q.
--
PROVOLONE VALPADANA
Kg.
4,75-5,00
4,75-5,00
N.q.
--
Kg.
5,50-5,75
5,50-5,90
5,700-5,900
--
Kg.
5,80-5,95
6,00-6,50
6,100-6,350
--
Kg.
--
--
--
--
PRODOTTO FRUMENTO
tenero buono mercantile
GRANOTURCO
ibrido naz. 14% um.
SEMI DI SOIA nazionale
ORZO NAZ.
peso spec. 55-60 peso spec. 66-68
CRUSCA
PAGLIA
press.rotoballe
SUINI
Vitelli Baliotti (50-60 kg) fris.
Vitelli Baliotti
120,0-127,0 125,0-129,0 128,0-130,0 130,0-135,0 130,5-135,5 131,0-133,0
--
fino a tre mesi
oltre tre mesi
GRANA Scelto stag. 9 mesi
GRANA Scelto stag. 12-15 mesi
Latte Spot
N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Non è escluso che in futuro venga ripristinato il mercato settimanale. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì.
anno è stata premiata tra le migliori gelaterie italiane. Gli abbiamo rivolto la proposta di dar vita ad un gelato artigianale preparato con latte di bufala. La gelateria Bandirali, con la sua esperienza e con la straordinaria competenza dei suoi tecnici, si è messa al lavoro: ne è nato un prodotto che abbiamo già presentato in degustazione al pubblico, in occasione della Fiera di San Pantaleone, a conclusione del convegno Aral Sezione bufale Lombardia, ricevendo grandissimi apprezzamenti». Quello proposto è un gelato interamente preparato con latte di bufala: anche la panna aggiunta è totalmente di latte di bufale (cremasche). Come dire: genuinità e tracciabilità al 100%. La nuova avventura che vede protagonista il territorio cremasco è frutto dell’incontro tra due eccellenze, cresciute a nemmeno tre chilometri di distanza l’una dall’altra: l’allevamento di bufale Gerardo da Izano (un’azienda che si è distinta per i successi ottenuti nella genetica, che hanno contribuito alla produzione di un latte di alta qualità, lavorato direttamente e trasformato in formaggi, proposti ai consumatori nello spaccio aziendale e attraverso la partecipazione al Mercato di Campagna Amica) e la Gelateria Bandirali, realtà molto nota nel territorio, apprezzata per il gusto inconfondibile del suo gelato, frutto dell’attenzione posta nella scelta delle ‘materie prime’ e
di un’esperienza e creatività da veri “artisti del gelato”. Un successo confermato dal conferimento al titolare, Mauro Bandirali, del premio del Golosario 2009, iniziativa riservata ai protagonisti italiani del gusto, fondata dal noto critico gastronomico Paolo Massobrio, che ha posto a tutti gli effetti la Gelateria di via Piacenza tra le migliori del territorio nazionale. «Credo sia comprensibile la nostra soddisfazione, per il positivo avvio di una sfida dalla quale ci aspettiamo importanti sviluppi. E’ un’avventura senza dubbio accattivante, che riconosce la qualità del latte delle nostre bufale e, al tempo stesso, attesta la bontà del messaggio di Campagna Amica» prosegue Massari, allevatore e presidente della sezione regionale Aral per la specie bufalina. «Lavoriamo personalmente il nostro latte, producendo formaggi che, accanto a carne e affettati di bufala, proponiamo direttamente ai
cittadini. L’incontro con Bandirali ci permette di dar vita ad un’altra filiera corta, che lega direttamente il produttore agricolo all’artigiano alimentare che produce e commercializza il gelato. Il tutto a garanzia del consumatore, che così ottiene gusto, qualità e origine garantita». E poiché, come si suol dire, l’appetito vien mangiando, l’incontro si è già arricchito di un terzo protagonista, ugualmente “in arrivo” dal Mercato di Campagna Amica: accanto al latte dell’allevamento Gerardo da Izano, la Gelateria Bandirali ha voluto “mettere alla prova” anche lamponi, more e frutti di bosco dell’agriturismo Il Campagnino di Pessina Cremonese, frutti coltivati lungo le sponde del fiume Oglio nel segno della freschezza e stagionalità. Ne è nato uno strepitoso gelato al latte di bufala e frutta, che si candida ad essere tra i più ‘gettonati’ dell’estate 2009.
16
Lettere
Venerdì 10 Luglio 2009
questione badanti
Pacchetto sicurezza tuteliamo le famiglie Egregio direttore, le leggi non sono retroattive, ma quando il pacchetto sicurezza entrerà in vigore le badanti entrate irregolarmente e che di conseguenza lavorano senza regolare contratto, sono a rischio di espulsione e a rischio è l’assistenza per tante persone anziane. Per questo siamo in molti a ritenere che le badanti in lista d’attesa di visto e che dimostrino di avere un rapporto di lavoro effettivo si possano regolarizzare e che i datori di lavoro di badanti entrate in modo irregolare debbano richiedere, entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto, la loro regolarizzazione, pena per loro stessi di un aggravio delle sanzioni che spettano a chi dà lavoro in nero. Questa iniziativa renderà più efficace il pacchetto sicurezza e più giusto il nostro Paese. Quanto alle prostitute di cui parla Calderoli, è meglio stendere un pietoso velo. Cristiana Muscardini *** lettera aperta
Riportiamo la scuola alla sua funzione didattico-educativa Signor direttore, la scuola italiana sta vivendo in questi ultimi anni cambiamenti che ne stanno snaturando l’essenza e la funzione: istruire e formare le nuove generazioni. Da un decennio circa la scuola è sotto osservazione e "monitorata" da enti e associazioni pubbliche e private, estranee al mondo della scuola, che stanno proponendo soluzioni insolite, inusuali e di dubbia efficacia, per risolvere le problematiche legate all’istruzione. Con l'utilizzo di screening e progetti vari, l'attenzione è stata deviata dalla vera didattica per incanalarla verso problematiche di carattere medico-psicologico che nulla hanno a che fare con l’ambiente scolastico, nella ricerca e individuazione di presunti disturbi psichici negli studenti. Preoccupanti in particolare sono le iniziative anche a livello istituzionale in merito ai cosiddetti disturbi dell'apprendimento, come “dislessia”, “discalculia”, “disortografia”, ecc... Con una manipolazione del linguaggio si sta cercando di far passare per “disturbi” di origine neurologica gli errori nella lettura, nella scrittura e nel far di conto dei nostri alunni, errori che esistono da sempre. Oggi in molte scuole dove queste teorie sono entrate, un ragazzo che fa errori di scrittura, calcolo o lettura, viene segnalato, certificato poi come dislessico, disortografico o discalculico e con questa certificazione seguirà poi percorsi indivi-
www.aclicremona.it
dualizzati alla stregua di un portatore di handicap o di un diversamente abile, come dir si voglia, in quanto le sue difficoltà vengono stigmatizzate e tradotte in “disturbi mentali”. Sulla base di queste “teorie”, chi non potrebbe avere un disturbo dell'apprendimento ed essere al riparo da una diagnosi psichiatrica? Qualunque insegnante può trasformare un alunno in un soggetto affetto da tale disturbo: è sufficiente che spieghi male o che non sappia insegnare. Attualmente c'è addirittura in discussione in Commissione Istruzione al Senato una legge sulla dislessia che tra le altre cose sollecita screening di massa preventivi in tutte le scuole, a partire dalla scuola dell'infanzia. Sulla base di test cronometrati e con punteggi del tutto arbitrari, i bambini che non rientrano nei parametri saranno i futuri disabili incanalati in un percorso scolastico differenziato, che ne farà degli incapaci. Ad esempio in un alunno che fa errori nella lettura non solo non vengono individuate le parole che non ha capito e che lo portano a sbagliare, ma gli viene inculcata l'idea che i suoi errori sono dovuti ad un suo disturbo mentale e che per questo non dovrà più leggere, ma potrà utilizzare strumenti sostitutivi, come ad esempio audio libri. Per tutta la vita non solo non migliorerà le sue capacità, ma non ci proverà neanche. Alla fine di un percorso di studi avremo un bambino che non saprà leggere, convinto di essere portatore di un handicap per sempre. Come si può considerare questo un aiuto o la risoluzione di un disagio? Per non parlare dei genitori, che si troveranno i propri figli etichettati disabili, parcheggiati in una scuola che non ha tenuto in nessun conto i percorsi educativi e didattici intrapresi, le unità di apprendimento affrontate in classe, l’ambiente familiare e il contesto sociale in cui sono inseriti, né tanto meno la possibile incapacità dei docenti di trasmettere il sapere. Avremo una scuola che si limita, attraverso degli “specialisti”, a discriminare gli studenti sollecitando il corpo docente ad utilizzare strumenti compensativi e misure dispensative. Questi alunni passeranno da una classe all'altra senza aver acquisito alla fine neanche la strumentalità di base necessaria alla loro autonomia, destinati ad un sicuro fallimento, ad un abbandono scolastico con effetti negativi a pioggia su tutta la nostra società. Riteniamo che sia la scuola a dover essere migliorata, indirizzandosi in particolare alle metodologie didattiche e alle programmazioni funzionali, ponendo particolare attenzione sulla qualità dell'insegnamento piuttosto che su presunte incapacità genetiche dell'alunno. Occorre riportare la scuola alla sua
funzione didattico-educativa, così che possa dare un reale contributo alla società in termini di persone istruite e competenti. Pertanto noi, insegnanti e genitori, chiediamo che vengano messe al bando queste dannose e demagogiche teorie “innovative”, perché è in gioco il futuro dei nostri figli e della nostra società. Avv. Andrea Di Francia, Dott.ssa M. Paola Casali, Andrea Pirrone, Andrea Trentini, Antonella Nesti, Domenico Mileto, Chiara Masiero, Angelo Lunetti, Denise Fasanelli, Andrea Vice, Laura Gatti, Celestina Schmidt, Antonella Raschetti, Marco Pezzotti, Paola Leonardi, Mario Casiraghi, Maria Vallias, Annalucia Mantovani, Giovanna Leone, Marina Pogliani, Marta Padova *** E' vero, da tempo la scuola italiana ha mostrato numerose lacune, è lo specchio fedele del nostro Paese, che ha perso le sue peculiarità. Condividiamo le vostre preoccupazioni. *** sinistra e liberta'
Diventare uno strumento di trasformazione Egregio direttore, il 3 luglio scorso a Roma si sono incontrati decine di candidati alle recenti elezioni europee ed amministrative, oltre a molte persone interessate ad approfondire il dibattito interno a Sinistra e Libertà, per analizzare gli esiti elettorali del 6 e 7 giugno, ma soprattutto per verificare la stabilità di un progetto nato, non tanto su necessità elettorali, quanto sulla convinzione che il “popolo della sinistra” doveva ritrovare un’opportunità di aggregazione nuova, attuale, non costruita sui fantasmi del passato, ma su idee e linguaggi in grado di interpretare il mondo nuovo in cui ci muoviamo. Molti i giovani che hanno giustamente rivendicato un primato: quello di essere coloro che subiscono direttamente le nefandezze delle scelte di questo governo che, loro affermano, “odia i giovani e le donne”. Più di 60 interventi hanno animato ininterrottamente un dibattito che confermava la forte volontà di proseguire sui territori un’attività politica senza “barriere”, fatta di confronti e di campagne nazionali e locali, attorno alle quali continuare ad aggregare pensieri nuovi sui temi in grado di rafforzare l’affezione alle parole contenute nel nostro simbolo. La decisione di costruire una sinistra autonoma in grado di camminare non tanto attraverso i sentimenti ma misurandosi sui comportamenti che ci raccontino agli altri come siamo ora, non per quello che molti di noi sono stati. La decisione di non interrompere il nostro cammino durante l’estate, marcando concretamente la nostra pre-
senza. La decisione di lavorare da qui al 12 settembre - data dell’assemblea nazionale - per arricchire i documenti su cui si è aperta la discussione e che affrontano i nodi da sciogliere in tempi brevi: quale organizzazione, quali le modalità di partecipazione e quale interlocuzione con il mondo della Sinistra, quali gli strumenti per una trasformazione vera che faccia della Sinistra uno strumento di trasformazione vera della vita, della società, della cultura politica... Progetto ambizioso? Si’ e Sinistra e Libertà della provincia di Cremona ci sta. Per la Sinistra - Sinistra e Libertà di Cremona *** controreplica
Il consumatore citato non è colui che fa la spesa Egregio direttore, con una certa sorpresa ho letto la cortese lettera critica dell'amico Luigi Bellini, della meritoria associazione "Unione Nazionale Consumatori", a proposito del mio consueto fondo sulla pagina di "Democrazia e Informazione" che "Il Piccolo" ha generosamente ospitato il 26 giugno scorso. Per evitare, almeno in questa occasione, la prolissità, sarò lapidario: temo che il mio gentile non abbia letto con una certa attenzione il mio scritto. Il "consumatore" citato non da me, ma da Bauman e Vattimo, nulla ha a che vedere con il consumatore alle prese con i prezzi del supermercato e che proficuamente protegge l'Unione Nazionale Consumatori. L'"homo consumens", come i due luminari l'hanno chiamato, è il risultato di un modello sociale fondato sul consumismo. Benito Fiori Gruppo di riflessione politica "Il Frantoio" *** abusivismo
Basta con i massaggatori improvvisati sulle spiagge Signor direttore, l’ordinanza con la quale il Sottosegretario alla Salute Francesca Martini dispone «misure per la tutela e la incolumità pubblica dal rischio derivante dall’esecuzione di massaggi estetici o terapeutici da parte di soggetti ambulanti» trovano il pieno consenso degli estetisti associati alla Cna. L’ordinanza in particolare prevede il divieto di offrire a qualsiasi titolo, prestazioni riconducibili a massaggi estetici o terapeutici da parte di soggetti ambulanti allo scopo di salvaguardare la salute dei consumatori, messa a rischio dall’esecuzione di prestazioni effettuate da soggetti privi di qualsiasi competenza e preparazione ed in più effettuati in luoghi non idonei. Elsa Forte, coordinatrice nazionale
I diritti umani vengono prima di ogni cittadinanza
C'era una volta un paese fatto di poeti, santi e navigatori. E oggi forse non c'è più, o almeno di sicuro noi italiani sembriamo guardare altrove: dimenticata la poesia nei libri sugli scaffali, cerchiamo i santi solo in necessità di tornaconti personali. E soprattutto fermiamo i moderni navigatori in mezzo ai mari e li respingiamo indietro, senza ascoltare ragioni, facendo finta di non vedere diritti. Triste quel paese che smarrisce la sacralità dell'ospitalità, rinnegando il proprio passato in forza di ragioni di stato fondate sulla paura e gli interessi privati. Povero quel paese che non annovera l'accoglienza tra le proprie virtù, povero di incontri e confronti occasioni di crescita, povero di relazioni realmente autentiche, ricco solo di una sicurezza fasulla e ingannatrice. Vergognoso quel paese che antepone alla persona il profitto, ai diritti umani gli interessi di pochi, alla realtà la costruzione di una finzione a proprio uso e consumo. Ma soprattutto triste quel paese che non è più capace di indignarsi e far sentire la propria voce all'unisono: i respingimenti dei migranti in mare aperto, il ri-
conoscimento della clandestinità come reato, la sistematica distinzione tra cittadini di serie a, serie b e, ormai, non-cittadini, la cattiveria come prassi politica dichiarata fan poco più male della rassegnazione e, a tratti, dell'indifferenza che sembra mostrare il popolo italiano. È di fronte a questo paese che non possiamo non dirci tutti clandestini. Clandestini perché ci riconosciamo innanzitutto come esseri umani, prima ancora che come italiani: i diritti umani vengono infatti prima di ogni cittadinanza, il rispetto della persona umana non può avere confini, la pur legittima necessità di regolamentazione del fenomeno migratorio non può calpestare la libertà di altri cittadini. Se la fraternità per noi ha ancora un valore, non possiamo non dirci clandestini al pari del nostro fratello che oggi la legge equipara ad un criminale per il solo fatto di essere un migrante irregolare. Ma siamo tutti clandestini anche perché crediamo che un'altra cittadinanza, un altro paese sia realmente possibile. Una cittadinanza fondata sulla responsabilità personale, che abbia i propri capisaldi nell'accoglienza
e nell'incontro con l'altro. Un paese davvero capace di anteporre gli interessi di tutti ai privilegi di pochi, che sappia fondare le proprie azioni sulla giustizia e la solidarietà, in grado di pretendere doveri e riconoscere diritti. Siamo clandestini alla deriva in un paese che non ci rappresenta più: più si moltiplicano le buone pratiche e le esperienze di giustizia e solidarietà, più ci ritroviamo afoni e impotenti di fronte ad un paese che sembra andare in tutt'altra direzione. Siamo come tanti lillipuziani, divisi e parcellizzati, concentrati sul piccolo gigante che ci siamo costruiti su misura, incapaci di riconoscere il gigante reale che ci sovrasta ancor prima di poter pensare di collaborare insieme per fermarlo. Possiamo ancora, anzi dobbiamo, ritrovare la rotta: cerchiamoci, incontriamoci, diamo peso politico al nostro fare solidale, diamo concretezza ai nostri ideali. Dobbiamo muoverci subito, adesso: come disse un poeta, “La cosa più pericolosa da fare è rimanere immobili”. Alberto Fusar Poli Direttivo IPSIA Nazionale
delle estetiste della Cna, nel concordare con la misura assunta dal Sottosegretario Martini, ricorda come la pratica di effettuare massaggi sulla spiaggia da parte di soggetti ambulanti, oltre che produrre un danno economico alle imprese che effettuano tali prestazioni nel rigoroso rispetto delle norme, può essere, per i cittadini, causa di seri problemi epidermici, allergici, infezioni cutanee, sia per l’assenza di igiene degli abusivi che per l’uso di prodotti, spesso di ignota provenienza o non conformi alle norme relative alla produzione e conservazione dei prodotti cosmetici. Considerando che l’attuazione pratica e operativa di tale divieto sarà di fatto di competenza dei sindaci delle località balneari, Danilo Garone, responsabile nazionale del settore Benessere Cna, si augura che non si creino intoppi burocratici o scarsa attenzione verso un problema che è invece grave e che proprio in questi mesi rischia di coinvolgere centinaia di migliaia di bagnanti, turisti compresi con i rischi che ben conosciamo. In questo senso è auspicabile anche la collaborazione dei gestori degli stabilimenti balneari. La Cna Benessere, si augura infine che da parte delle autorità pubbliche, sia nazionali che locali, vengano adottate ulteriori e continue misure di controllo e repressione delle attività abusive che purtroppo colpiscono le imprese di estetica anche in altri contesti oltre a quello dei massaggi abusivi sulle nostre spiagge. Cna Benessere e Sanità *** Era ora che qualcuno intervenisse a stoppare i numerosi cittadini cinesi che offrono massaggi sulle spiagge. Anche questo è salvaguadia della professionalità italiana. *** allarme in citta' e provincia
Facciamo qualcosa contro i tumori Caro direttore, chi in famiglia, o fra parenti, amici o conoscenti non è stato colpito dalla morte di un proprio caro per tumore. Recentemente l’Asl ha concluso le analisi fatte nel periodo che va dal 1998 al 2006 dove vengono esaminati ed elaborati i dati di mortalità per tumore nella Provincia di Cremona. Dati allarmanti… Dal documento si evince che siamo primi in Italia per il tumore allo stomaco, quinti per il tumore al fegato, sesti per il tumore alla mammella e infine siamo terzi assoluti in tutta Italia per tumori di qualunque tipo. Con questi dati, non posso non ricordare la proposta che feci più di un mese fa ai candidati alla presidenza della Provincia ai quali inviai a mie spese un opuscolo dove proponevo di fare un assessorato ad hoc contro le frodi alimentari con delega ai Nas. Questa proposta che ora non credo che si possa dire che fosse campata in aria (visti i recenti dati dell’Asl), era stata recepita solo dal presidente uscente Torchio che mi aveva risposto. Il candidato del centrodestra e neo presidente Massimiliano Salini, invece, non aveva ritenuto opportuno rispondermi. Questi dati purtroppo sono inconfutabili e soprattutto drammatici per la salute degli abitanti del nostro territorio. A fronte di questo riformulo a tutti coloro i quali hanno a cuore (e non solo a parole) la salute di noi tutti, ma soprattutto dei nostri figli, che cosa intendono fare le istituzioni, i politici per prevenire questa vera e propria carneficina che vede anche il territorio Cremonese emergere per dati che dire allarmanti è ancora dire poco? Gabriele Cervi
Speciale Sposi
Venerdì 10 Luglio 2009
Passo dopo passo verso l’altare
Organizzare un matrimonio non è certo una passeggiata, specialmente se si vogliono fare le cose per bene. Sono molti gli aspetti da considerare, quando ciò accade. In particolare alcuni dettagli non possono assolutamente essere trascurati.
La location Il primo di questi è il luogo che si sceglie per festeggiare il gran giorno. Esistono luoghi perfettisin dall'inizio, e altri che si possono trasformare in location da sogno
grazie ad una buona decorazione. La cosa importante è che in quello spazio, gli sposi e i loro invitati si possano sentire a loro agio. I luoghi perfetti sono quelle che riflettono la personalità degli sposi, la loro essenza.
La pianificazione Le nozze ideali sono quelle dove ogni particolare è curato nei minimi dettagli. Perciò, giunto il momento di pianificare un matrimonio, bisogna riflettere, sapere e
conoscere i propri obiettivi, i sogni che si vogliono vedere realizzati ed il budget di cui si dispone. Gli invitati Considerare gli inviati, quando si organizza un matrimonio, è uno degli aspetti principali. Cercare e fare cose che facciano in modo che gli invitati si sentano partecipi, avere ben chiaro in mente quello che si vuole che sentano e provino quel giorno, il tono e l’ambiente che si vuole creare. Le decorazioni La decorazione floreale del luogo della cerimonia e del banchetto va pensata con anticipo e seguendo alcuni criteri guida come, ad esempio, il colore del bouquet della sposa e. L’aspetto principale da tenere in considerazione nel momento di scegliere una decorazione floreale, tanto del luogo della cerimonia quanto del ristorante, è la dimensione degli spazi da decorare e lo stile architettonico dei luoghi. Quando si conoscono questi dettagli, si può pensare a quale decorazione floreale sia la migliore. Per quanto riguarda gli spazi della cerimonia, è importante considerare come sarà il bouquet della sposa, di modo che il resto della decora-
zione possa essere in tinta. Per quanto riguarda la decorazione del luogo del banchetto, in molti ristoranti o location dove si celebrano matrimoni è lo stesso stabilimento che s’incarica della decorazione floreale del posto. Qualora non fosse così è possibile scegliere in base al proprio gusto personale, facendosi consigliare dal fiorista di fiducia e tenendo comunque in considerazione il colore del luogo del ricevimento (tende e decorazioni) e il bouquet della sposa. La musica Al momento di scegliere la musica per il ricevimento sarà importante differenziare due momenti: il banchetto di
per sé e il ballo che lo segue. Il momento del cocktail, prima di sedersi al tavolo, può venire accompagnato da musica d’ambiente. Secondo il tipo di matrimonio, la musica potrà essere più o meno classica. Lo stile classico, che vanta possibilità come il quartetto d’archi o un’interpretazione lirica, sono comuni nei matrimoni d’etichetta o in grande stile. Per questo tipo di matrimonio, può risultare interessante l’opzione dell’arpa, che con la sua soave melodia saprà creare un’ambientazione sonora elegante e di gran classe. Per una celebrazione più informale, sceglieremo inve-
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ce uno stile più moderno. Normalmente la maggioranza degli invitati concorda su alcuni gusti musicali generali, pertanto non è consigliato optare per generi musicali troppo estremi o alternativi. Questo suggerimento perde valore nel caso delle nozze tipiche regionali, che vorranno come colonna sonora la musica folk o tradizionale. La musica pop-rock solitamente piace a tutti e può essere considerata una buona scelta (chiaramente dipende anche dalla playlist particolare che la band o il dj in questione avrà preparato). In ogni caso, si dovrebbe valutare la scelta musicale in base al cocktail, se si farà all’aperto o al chiuso. Una volta seduti ai tavoli, la musica passerà in secondo piano. E’ opportuno che ci sia musica solo all’entrata degli sposi in sala ed in momenti precisi come il lancio del bouquet o l’entrata della torta nuziale, il taglio (ad effetto “scenico”) o la distribuzione delle bomboniere. Se ci si attiene rigidamente al protocollo, l’inizio del divertimento in musica dopo il banchetto dovrebbe cominciare con il valzer che balleranno gli sposi, seguito dal valzer tra sposo e madre e tra sposa e padrino (o padre) e infine, il resto degli invitati. Tuttavia nei giorni nostri, l’usanza del valzer non è molto comune e sono sempre più numerosi gli sposi che preferiscono scambiare il valzer con canzoni o brani romantici più attuali e che hanno segnato la loro storia d’amore. Alcuni sposi addirittura si lanciano in coreografie animate con le quali sorprendono o divertono i loro invitati.
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Sposi
Venerdì 10 Luglio 2009
Inviti e partecipazioni: come scegliere con classe
L'eleganza dei caratteri e della carta
Se si sta pianificando un matrimonio, uno degli step da non sottovalutare nell’organizzazione è il momento in cui si dovranno inviare le partecipazioni. La scelta degli invitati non è affare semplice perché non si può correre il rischio di tralasciare qualcuno. Il primo passo da fare, il più presto possibile, praticamente poco dopo la decisione del si, è stilare un elenco di parenti, in genere anche quelli di terzo grado, amici, conoscenti e colleghi di lavoro con famiglia o compagni annessi. Una volta stilata la lista, sarebbe bene
selezionare tutti gli invitati d’obbligo, quelli che, per un motivo o per un altro, è praticamente impossibile escludere. Poi, dopo aver contato e controllato gli ospiti selezionati, si dovrebbero scegliere anche gli ospiti da invi-
tare sulla base di aspetti pratici come ad esempio il rischio di sforare il budget e l’impossibilità di esclusione (perché ad esempio eravate state invitati al loro matrimonio, oppure perché sarebbe davvero scortese non invitare). Il passo successivo è distinguere quante persone si vogliono invitare non solo alla cerimonia, ma anche al pranzo. Finiti gli aspetti pratici si passa alla scelta del modello di partecipazione da inviare. Sarebbe carino personalizzare il più possibile le partecipazioni dato che verranno considerate il biglietto da visita del matrimonio. Infatti, vedendole, chi le riceverà dovrà capire quale tono avrà la cerimonia. Questa è la parte più creativa e divertente ma non è affatto compito semplice. Esistono svariati tipi di partecipazioni. Solitamente per il proprio matrimonio si sceglie la linea tradizionale: cartoncino a libro con bordi tagliati a mano o carta raffinata; co-
lore rigorosamente bianco o avorio; caratteri corsivi grigio scuro o seppia; fedi intrecciate disegnate. Eppure esistono anche partecipazioni fantasiose, addirittura via mail o web. La tradizione vuole che di tutto si occupino i genitori degli sposi, in particolare la famiglia della sposa. In questo caso sono i genitori ad annunciare il matrimonio dei rispettivi figli, indicando il nome degli sposi, al centro la data, l’ora e il luogo in cui si svolgeranno le nozze. In fondo a sinistra l’indirizzo dello sposo, a destra quello della
sposa, in mezzo quello della nuova casa. Nel caso in cui fossero proprio gli sposi ad annunciare il matrimonio, il nome dello sposo va indicato in alto a sinistra, quello della sposa a destra; per le altre indicazioni vale quanto detto sopra. Per quanto riguarda l’invito gli sposi dovrebbero indicare il luogo del ricevimento, la sigla R.S.V.P. (Répondez s'il vous plaît) per chiedere la conferma e, sul retro, come arrivare. Un suggerimento: sarebbe meglio inserire il numero di cellulare del capofila perchè puntualmente qual-
cuno si perderà appena usciti di città. Per spedire le partecipazioni solitamente si ricorre a posta, corriere o consegna a mano. In ogni caso, le partecipazioni con invito devono giungere a destinazione non più tardi di un mese e mezzo dal giorno delle nozze, mentre quelle senza invito al massimo due settimane prima. Un ultimo consiglio. Nella lista compilata probabilmente sarà sfuggita almeno una persona. Proprio per questo motivo sarebbe meglio ordinare partecipazioni in abbondanza.
Sposi di Barbara Milanesi Il galateo non prevede una lista nozze anche se oggi l'idea è diffusa e accettata comunemente. Il fatto di non preparare una lista nozze presuppone di mettere gli invitati nella condizione di pensare da soli al regalo più appropriato. Capita spesso allora che gli ospiti versino in busta chiusa dei soldi. Saranno poi gli sposi a decidere che uso farne. Per evitare di metter gli ospiti nella condi-
poi essere integrata o modificata secondo il gusto dell’invitato che sceglierà il regalo. Insomma, la lista nozze oggi serve per evitare doppioni, imbarazzi, difficoltà nei regali. Normalmente è possibile aprire una lista nozze in un negozio di oggettistica per la casa e in un negozio di casalinghi/elettrodomestici. La lista nozze deve essere stilata, quando si spediscono gli inviti e con indicato dove si è scelto di farla. Bisogna comunque fare attenzio-
la lista è un modo per risparmiare tempo e denaro
zione di versare una cifra, gli si può facilitare il compito e toglierli dall’imbarazzo stilando una mini lista che potrà
ne. E’ necessario offrire a tutti la possibilità di acquistare secondo il loro budget. Quindi, sarebbe corretto
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Lista nozze: che sia per tutte le tasche Venerdì 10 Luglio 2009
scegliere vari articoli di diverso prezzo e valore. Il negozio dovrebbe aggiornare periodicamente sullo stato delle prenotazioni. Una lista classica prevede: un servizio di piatti formale, un servizio di piatti per tutti i giorni, un servizio di posate formale , un servizio di posate per tutti i giorni, un servizio da pesce, argenteria, cristalleria, accessori per tavola e cucina, accessori da bar, set di pentole, elettrodomestici, accessori per la casa, biancheria da tavola e da cucina, biancheria per il letto, biancheria per il bagno e valigeria. In alternativa delle liste più originali. Se già si convive oppure in casa non manca nulla, è possibile aprire una lista nozze in un'agenzia di viaggi, in una libreria oppure in una galleria d'arte, dove collettivamente gli invitati contribuiscono all'acquisto dei biglietti degli sposi o di un quadro o una scultura. Per un viaggio di luna di miele indimenticabile la scelta è veramente ampia: una crociera nel Mediterraneo, una crociera tropicale, in vela tra gli arcipelaghi del Mediterraneo,tour vari in diversi paesi del mondo,ecc. Il viaggio di nozze ovviamente dovrebbe essere il viaggio più importante della vita. Quindi è necessario sceglie-
Gli invitati potranno scegliere il regalo con la certezza che sarà apprezzato re secondo i propri sogni e secondo la curiosità che lega alla vista di un luogo in particolare. Il viaggio di nozze è importante, sarà legato ai ri-
cordi migliori. L’altra lista si potrebbe fare in una galleria d’arte. Se si ha un’opera in particolare che si vorrebbe possedere, allora il matrimo-
nio è l’occasione migliore. Questa alternativa, così come quella del viaggio conviene in genere a chi già convive o a chi già possiede casa ed arredamento. Insomma, non è detto che la lista nozze debba essere quella tradizionale. Il senso del regalo del matrimonio è proprio quello di ricordare quanto parenti, amici, colleghi siano stati felici dell’unione e di come ci tengano a farsi ricordare come presenti durante una giornata così importante.
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Edilizia
Venerdì 10 Luglio 2009
Con la bella stagione, molti iniziano a prendere in considerazione l'opportunità di mettere mano alla propria abitazione, per darle una "rinfrescatina": è quindi il momento di pensare a ristrutturare. Con il termine ristrutturazione vogliamo indicare il significato letterale della parola: ridare una struttura ad un edificio. Per questa non bisogna intendere la statica o l'ossatura in cemento armato, o almeno non solo essa, ma l'insieme di elementi portanti ed organizzativi della funzionalità della costruzione considerata. Per iniziare un lavoro simile bisogna prevedere, ancor prima della fase progettuale, i reali obiettivi che ci si propone di raggiungere. Certamente serve l'aiuto di un tecnico, ma occorre che il committente abbia le idee chiare sulle proprie richieste senza che, come
avviene talora, proponga le soluzioni: egli deve dichiarare i suoi desideri, come raggiungerli è compito del progettista Innanzitutto teniamo presente che non è sempre necessario procedere a costosi lavori di edilizia. Un edificio con determinate caratteristiche non può acquistarne facilmente di altre senza grandi sacrifici in termini di demolizioni e di costi. Spesso il risultato non è migliore della situazione precedente e tutto potrebbe risolversi in un buco nell'acqua. Ma se l'edificio non presenta più le caratteristiche di un'opera di architettura come si è definita nell'apposita pagina di questo sito, oppure gli elementi sono inadeguati o le funzioni sono modificate, può essere giusto intervenire con lavori anche molto incisivi. In primo luogo è necessario
Estate, tempo di ristrutturazioni
fare una lista di tutti i requisiti che si intendono ottenere, prima senza alcun ordine, così come vengono in mente, e poi sistemati in una scala di priorità. Questa classifica va presentata al tecnico che progetterà l'opera. Si pensi quindi a come ristrutturare. Bisogna scegliere quali sono gli elementi che vanno mantenuti integri o rinforzati, quali vanno eliminati, quali modificati sostanzialmente. L'organismo della costruzione deve continuare a vivere con maggior vigoria architettonica: solo così la ristrutturazione sarà riuscita. Nei lavori di ristrutturazione si commettono tantissimi errori dovuti ad un'infinità di casi: è inutile pensare all'esperienza (che non guasta mai) o alla perizia del tecnico e delle maestranze (che comunque va sempre ricercata). Molti di essi sono dovuti alle scelte
che opera anche il committente e che trova non adeguate solo dopo la loro realizzazione. Sapere già prima di iniziare che vi saranno delle incongruenze ci potrebbe far sentire un pò meno depressi alla fine. Ecco gli errori più ricorrenti, che sarebbe meglio evitare: pensare che la ristrutturazione alla fine ci consegnerà un immobile di minor valore o qualità rispetto ad uno nuovo; avere il terrore di demolire parti anche strutturali; avere la convinzione di dover demolire tutto; cercare il risparmio sui materiali o sui lavori di tipo strutturale; operare scelte economicamente diverse per le varie parti della costruzione (pavimenti, infissi, impianti); recuperare materiali di scarso valore; gettare tra i rifiuti materiali o componenti di valore storico e sociale; pensare che non si possano organizzare elementi vecchi o antichi con altri moderni anche per tecnologia; non avere coraggio di tentare soluzioni innovative rispettando la natura della costruzione esistente; pensare che l'onorario minore di un progettista o il costo inferiore di un'impresa siano sempre risparmio. I costi di una ristrutturazione si devono misurare considerando non solamente il valore iniziale, la spesa ed il valore finale, ma anche la qualità
in termini sociali e di civiltà di un recupero ben realizzato. I primi sono computabili solamente dal punto di vista economico e potrebbero essere validi per chi ristruttura per lavoro, i secondi sono stimabili da parte del committente che adopererà per suo conto, per il suo ufficio, per la sua azienda, per la sua abitazione l'immobile appena rigenerato. Questi costi, che possiamo chiamare anche affettivi, non sono quantificabili su un mercato che non li apprezzerebbe, ma esistono ugualmente e di essi ne gode chi fruisce della costruzione, con la sua sensibilità, con la sua cultura, con la sua soddisfazione finale.
Non bisogna dimenticare mai che ciò che piace non ha prezzo: recuperare vecchi mattoni fatti a mano, inglobare un parquet in un pavimento in ceramica, realizzare una inferriata come un termosifone, riutilizzare vecchi infissi, ripulire muri in pietra da lasciare a vista, possono essere lavori molto costosi, anche più delle soluzioni con nuovi materiali, ma diversamente andrebbe distrutta una parte della civiltà che ha prodotto quell'edificio. Chi la recupera, la rivitalizza, la ristruttura, la rende ancora parte della nostra storia: il costo allora non è altro che un investimento per la cultura e per il futuro
Edilizia
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Cambiare pavimento: come scegliere materiali e tipo di lavorazione La ristrutturazione della casa può portare, a volte, alla scelta di sostituire i pavimenti, magari ormai brutti e rovinati. Il pavimento è infatti un po' il biglietto da visita della propria abitazione, ed è importante che sia di bell'aspetto e curato. Fondamentale, quando si sceglie di pavimentare la propria casa, è la scelta del materiale da utilizzare. Oltre a ciò è importante scegliere il tipo di lavorazione che le piastrelle dovranno avere. Tanti sono i materiali ceramici, ognuno con caratteristiche e destinazione d’uso ben precise. La prima grande distinzione è tra piastrelle smaltate e non smaltate. La smaltatura è uno strato di vetro colorato che consente di creare una vastissima gamma di colori e sfumature. Le piastrelle non smaltate hanno invece
un'estetica uniforme in tutto il loro spessore. Il cotto, ad esempio, noto anche con il nome di cotto rustico, cotto toscano o cotto fiorentino, non viene smaltato (anche se sono state proposte piastrelle in cotto smaltate, totalmente o parzialmente). Si tratta in genere di piastrelle di grande formato (25x25 cm, 30x30 cm, 20x40 cm, 40 x60 cm) che vengono usate prevalentemente nella pavimentazione di interni, previo trattamenti di impregnazione con sostanze che ne esaltano la tonalità cromatica e la pulibilità. Altro materiale è il cottoforte, prodotto tipicamente emiliano, le cui piastrelle sono sempre smaltate con smalto non trasparente e servono prevalentemente per pavimentazione d’interni e più raramente, come rivestimento. La monocottura è invece
una tecnologia di produzione nella quale il supporto e lo smalto vengono cotti in contemporanea, con un solo trattamento termico. Grazie all’ampio intervallo di variabilità dell’assorbimento d’acqua del supporto (da valori vicini allo zero a valori intorno al 15%), essa può comprendere un’ampia gamma di materiali smaltati con caratteristiche fisiche molto diverse. Il fattore che li accomuna è l’impiego, per la preparazione del supporto, di argille contenenti ossidi di ferro. La monocottura può essere utilizzata indistintamente sia nei rivestimenti sia nei pavimenti. Il processo di produzione della piastrella in bicottura prevede invece due fasi: nella prima avviene la cottura del supporto, mentre nella seconda si procede al trattamento termico per fondere lo smalto. La bicottura è utilizzata esclusivamente per i rivestimenti. La monocottura e la bicottura possono essere sia di pasta rossa che di pasta chiara e sono destinate quasi esclusivamente al mercato residenziale, per lo più interni. Le piastrelle in clinker sono prodotti a pasta compatta ampiamente utilizzati soprattutto nelle pavimentazioni esterne grazie alle loro peculiari caratteristiche che derivano dalle materie prime utilizzate e dalle tecnologie di lavorazione. E'
un materiale resistente all'usura, agli agenti atmosferici ed alle sollecitazioni meccaniche. Mentre nei prodotti ceramici a superficie smaltata è possibile distinguere, in sezione, il supporto, che determina le caratteristiche di resistenza meccanica della piastrella e lo smalto, che ne determina
l’aspetto estetico e le caratteristiche di usura, nel grès porcellanato superficie e massa sono invece identiche. Esso è composto da una miscela di materie prime simili a quelle che vengono impiegate per i sanitari. L’aggettivo porcellanato, che sottolinea la raffinata eleganza che lo caratterizza, deriva dall’utilizzo
Se è ben curato è un ottimo biglietto da visita per la casa
Un pavimento in marmo rosa
del caolino, una argilla bianca che viene utilizzata anche per la produzione di porcellana. Argille e feldspati pregiati vengono sottoposti a un processo di cottura a temperature estremamente elevate e si trasformano in piastrelle di grès con caratteristiche di antigelività, resistenza agli urti, ai graffi ed agli attacchi chimici. Il grès porcellanato è quindi estremamente resistente, igienico e dotato di un'estetica elegante grazie alla sua superficie vetrificata che rende la piastrella completamente idrorepellente e con alte caratteristiche di resistenza meccanica. Questa vetrificazione fa parte della struttura della piastrella che non ha bisogno quindi di essere smaltata. Destinato prevalentemente alla pavimentazione, interna ed esterna, nell'edilizia pubblica e privata, il grès porcellanato è stato all’inizio diviso in due tipologie: il grès naturale, più comunemente conosciuto come grès tecnico, e il grès smaltato. Il grès tecnico ha un effetto marmorizzato del tutto simile al marmo naturale senza per questo perdere le caratteristiche tecniche del grès porcellanato. Il grès porcellanato smaltato permette di scegliere tra una varietà di colori, stili, formati, decori e “texture” riscontrabile solo nella ceramica smaltata.
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Tra gli elementi fondamentali di un'abitazione, vi sono le finestre, elemento di raccordo tra interno ed esterno: esse portano luce, aria fresca ed energia a una stanza, e per questo la scelta è fondamentale. Una finestra deve garantire il massimo comfort abitativo: questo significa valorizzare lo spazio, assicurare un buon isolamento termo-acustico e soprattutto, proteggere gli ambienti interni dalle variazioni climatiche; un insieme di prestazioni che permette di mante-
Finestre impeccabili: ecco come devono essere
risulta difettoso, o di limitata durata, si compromette il risultato finale. Questi elementi sono mol-
E' l'elemento di raccordo tra interno e esterno: portano luce, aria fresca e energia
nere condizioni abitative ottimali. E' l’insieme dei componenti di un serramento che permette di ottenere un prodotto di ottima qualità durevole nel tempo; se anche solo uno di questi elementi
teplici. Il falso telaio è la struttura in legno o in metallo che viene immessa nel varco predisposto nella muratura (imbotte9 ed ha la funzione di accogliere la struttura del serramento. Il telaio fisso è l'insieme
degli elementi che compongono la struttura non mobile, cioè fissata alla parete (o al falso telaio connesso). Sul telaio fisso sono montate le ante. Anta: elemento apribile composto da telaio mobile e vetro. I coprifili sono elementi di copertura della giunzione tra la parete o il controtelaio e il telaio fisso. La battuta è una conformazione ricavata nell’anta e/o sul telaio fisso atta a ridurre la perdita di tenuta e permettere il montaggio delle guarnizioni. Il gocciolatoio è l'elemento applicato al traverso inferiore o a quello di base dell’anta con lo scopo di consentire all’acqua di defluire. Il fermavetro rappresenta invece l'elemento che connette il vetro al telaio dell’anta, fissandolo. Vi sono infine gli ccessori: tapparelle, persiane, cerniere, maniglie, guarnizioni di tenuta, metratura Compiti specifici di un serramento di qualità sono: rResistenza al vento e agli urti. Il telaio, le cerniere e il sistema di chiusura devono costituire un corpo solido e duraturo. Tenuta all'aria e all'acqua. La finestra deve essere dotata di guarnizioni che assicurano una perfetta sigillatura contro gli spifferi e le infiltrazioni di pioggia. Isola-
mento termico. Fondamentale per ridurre le spese di riscaldamento. Isolamento acustico. Sia il telaio che il vetro devono avere un buon valore fonoisolante (compreso tra 30 e 40 decibel); è infatti inutile montare un vetro perfettamente isolante su un telaio poco affidabile. Questi requisiti tecnici devono essere garantiti dal rivenditore al momento dell'acquisto del serramento, anche se, in alcuni casi, riconoscere un prodotto di qualità, per esempio nel caso del serramento in legno è facile perché contraddistinto dal marchio del Consorzio Italiano Superlegno che certifica la rispondenza alle prestazioni stabilite dalle normative italiane ed europee. Analoghi enti certificano serramenti di materiali diversi… I serramenti possono avere diversi sistemi di apertura: l'apertura a battente ad una o due ante, è la classica apertura per cui l’anta viene ruotata all’interno di circa 90°, solitamente ad apertura manuale, mediante rotazione di una maniglia; apertura a ribalta (a bilico orizzontale o a wasistas), è il serramento più utilizzato nei sottotetti ed è particolarmente indicato per bagno e cucina perché, lasciando una sottile fessura nella parte alta della finestra,
permette un leggero ma costante ricambio d'aria. Si può inoltre tenere socchiusa anche quando piove perché
Edilizia consentita solo al personale addetto e con le tutte le misure di sicurezza necessarie). Due perni posti a metà dei lati verticali del serramento, consentono di ruotare ed ottenere senza sforzi l’apertura desiderata. In particolare, le finestre a bilico si articolano su un perno centrale, con una speciale frizione facilmente regolabile che consente la comoda rotazione del battente e il mantenimento nella posizione desiderata, anche col
Sempre affascinanti gli infissi in legno
l'acqua defluisce all'esterno. Viene installato sulla falda del tetto e la sua apertura, molto pratica, permette di aerare il locale in maniera calibrata, senza che la finestra sbatta, consente di pulire il vetro esterno direttamente dall'interno e l’eventuale uscita sul tetto (ovviamente
vento, per permettere la migliore aerazione dell'ambiente ed impedire che entri la pioggia. Può essere installato su falde con pendenza da 15° a 90° (quindi anche in verticale, come le finestre tradizionali) e il battente può essere ruotato fino a 180° per la pulizia del vetro esterno.
Edilizia
Venerdì 10 Luglio 2009
Casa a prova di portafogli: il risparmio energetico
Con i prezzi sempre in salita delle fonti energetiche non rinnovabili, sempre più numerose sono le famiglie che ragionano in termini di risparmio energetico.
alla riduzione dell’inquinamento del nostro paese e dell’intero pianeta; investire in modo intelligente e produttivo i nostri risparmi. I nostri alloggi sprecano
L'solamento termnico di un tetto
Intraprendere interventi di risparmio energetico significa: consumare meno energia e ridurre subito le spese di riscaldamento e condizionamento; migliorare le condizioni di vita all’interno dell’appartamento migliorando il suo livello di comfort ed il benessere di chi soggiorna e vi abita; partecipare allo sforzo nazionale ed europeo per ridurre sensibilmente i consumi di combustibile da fonti fossili; proteggere l’ambiente in cui viviamo e contribuire
quotidianamente molta energia e le nostre bollette continuano ad aumentare. Di tutta l’energia utilizzata in una stagione per riscaldare a 20°C e condizionare a 26 ° C un edificio, una buona parte viene dispersa dalle strutture (tetto, muri, finestre) ed una parte dall’impianto. Sul consumo totale di combustibile consumato per riscaldare il nostro edificio, si può risparmiare anche dal 20% al 40% fin dal 1° anno, con benefici notevoli sulla
bolletta energetica. Per risparmiare ogni anno tanto combustibile dobbiamo: ridurre le dispersioni di calore in inverno e le rientrate di calore in estate; attraverso le pareti, il pavimento ed il tetto della casa; limitare le fughe di aria calda attraverso i vetri e gli infissi delle finestre; abbassare la temperatura di riscaldamento nei locali non utilizzati; sfruttare al meglio l’energia contenuta nel combustibile progettando, manutenendo e regolando bene l’impianto di riscaldamento e condizionamento. Questo investimento porta ad un risparmio immediato sulle nostre bollette. Occorre solo decidere di sostenere queste spese. Un alloggio confortevole è un alloggio correttamente riscaldato e condizionato. Un edificio mal isolato fa aumentare le spese di riscaldamento e di condizionamento di tutti gli inquilini, pertanto è molto importante eliminare le dispersioni di calore in inverno e le rientrate di calore in estate con un accurato isolamento. Le spese di riscaldamento e condizionamento, infatti, non dipendono solo dal volume da riscaldare e condizionare, dal clima e dalla temperatura mantenuta all’interno dell’appartamento, ma anche
dell’entità delle dispersioni di calore e rientrate attraverso le pareti, i solai, i pavimenti ed i tetti. Coibentare le pareti di un edificio significa aggiungere uno strato di materiale isolante, e quindi mettere una sorta di cappotto all’edificio stesso. L’isolamento dei muri può essere realizzato dall’interno, dall’esterno o nell’intercapedine. Tutti e tre i sistemi presentano dei vantaggi: la scelta dell’intervento da adottare dipenderà dallo stato di degrado dell’edificio e dalla somma di denaro disponibile per la sua realizzazione. L'isolamento dall’esterno è senza dubbio la soluzione più efficace per isolare bene un edificio. In particolare è molto conveniente quando è comunque previsto un rifacimento della facciata. Per questo particolare tipo di intervento si consiglia di affidarsi ad un’impresa esperta. L'isolamento dall’interno è un intervento non eccessivamente costoso che può essere realizzato anche “da soli”. Provoca, però, una leggera diminuzione dello spazio abitabile e può necessitare della risistemazione dei radiatori, delle prese e degli interruttori elettrici. L'isolamento nell’intercapedine, prevede il riempimento della parete con degli
opportuni materiali isolanti. La spesa è modesta e l’intervento è conveniente. Per conseguire un effettivo risparmio energetico, ad ogni intervento di isolamento deve corrispondere una nuova regolazione dell’impianto di riscaldamento e condizionamento. Viceversa si rischia di surriscaldare o raffrescare eccessivamente l’edificio, perdendo i risparmi energetici ed economici apportati dall’intervento. Tra tutte le superfici esterne di un edificio, spesso, il tetto è l’elemento che disperde più calore durante la stagione invernale e provoca surriscaldamento nei mesi estivi, a causa del basso livello di isolamento. Isolarlo non è difficile, l’importante è individuare la soluzione più adatta alle nostre esigenze. Se la copertura non è mai stata isolata è consigliabile intervenire immediatamente. Se la copertura è stata isolata più di 10 anni fa è consigliabile verificare lo stato dell’isolante: deve essere perfettamente asciutto, non lacerato, coprire tutta la superficie del tetto e aver con-
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servato il suo spessore iniziale. Nel caso contrario è meglio provvedere ad un nuovo isolamento. Se la copertura dell’edificio è piana (terrazzato) è possibile intervenire dall’interno oppure dall’esterno. L’isolamento esterno è un intervento delicato perché il terrazzo necessita di un’accurata impermeabilizzazione e, se è praticabile, anche di un’adeguata pavimentazione. Si consiglia, pertanto, di rivolgersi a personale esperto. Quando il sottotetto non è praticabile, conviene posare l’isolante sul pavimento dello stesso. Isolare la parte inclinata porterebbe solo a riscaldare inutilmente il volume del sottotetto con il calore che sale dagli ambienti sottostanti. Quando invece il sottotetto è praticabile, conviene isolare dall’interno, fissando l’isolante parallelamente alla pendenza del tetto. Se la mansarda è abitata conviene posizionare l’isolante all’esterno, sotto i coppi o le tegole, in modo da non ridurre la superficie utile, altrimenti è possibile isolare dall’interno.
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Venerdì 10 Luglio 2009
La porta è un elemento dell'arredo che talvolta viene trascurato, o dato per scontato. Eppure una porta azzeccata può cambiare molto l'aspetto della propria casa, può darle nuovo carattere e personalità. In realtà una porta interna difficilmente attira su di sé l'attenzione, a meno che non sia tanto bella da diventare un elemento non solo funzionale, ma anche decorativo e architettonico. Partiamo naturalmente dalle porte realizzate in le-
La scelta della porta adatta per dare personalità alla casa
soggettiva, la qualità è un dato oggettivo. Informarsi sulla natura del prodotto che intendiamo
Si può scegliere tra diversi materiali, e soluzioni originali
Bastano alcune finiture per rendere la casa più prestigiosa
gno, materiale tradizionale per la produzione dei serramenti. Se la scelta del design della porta è una questione
Edilizia
comprare ci permetterà di valutarlo e pagarlo correttamente. Per esempio, può essere utile sapere che il mate-
riale di cui è composta l’anta di una porta influenza la sua capacità di isolamento dai rumori e dal freddo. E anche più importante è accertarsi se quello che abbiamo davanti è legno o un pannello (prodotto semilavorato) o addirittura laminato. In commercio la scelta di porte in legno è vastissima. Diverse sono le soluzioni decorative: oltre alle classiche porte a riquadri opachi o vetrati (che a loro volta si sono evolute proponendo nuove e inaspettate geometrie), è possibile scegliere tra porte dalle superfici intarsiate con essenze diverse, che creano motivi di forte impatto visivo. Non è detto comunque che una bella porta debba essere per forza in legno. In commercio sono disponibili numerose versioni laccate, dal verde al rosso senza per forza passare per il bianco, che, se ben armonizzate con l'arredamento e lo stile della casa, ne valorizzano l'aspetto. L’utilizzo del vetro è un'altra buona alternativa per creare movimento nel disegno della porta: solitamente è utilizzato in abbinamento con altri materiali, profilato con legno per dare sensazioni più naturali o con alluminio, per un aspetto più moderno e
tecnico. In queste soluzioni, il vetro è di rado impiegato nella sua versione trasparente, piuttosto è sabbiato, acidato o addirittura decorato. Nel primo caso è trattato con dell’acido fluoridrico per realizzare le satinature o delle decorazioni particolari: l’acido corrode la superficie e le microporosità prodotte creano l’effetto acidato. La sabbiatura è invece un processo mediante il quale si proietta con un potente getto d’aria compressa della sabbia sulla lastra di vetro. L’azione abrasiva sulla superficie porta la lastra ad avere un aspetto traslucido, quasi opaco. Un capitolo a sé meritano i sistemi di scorrevoli. Più che aprire e chiudere, questi sistemi hanno il compito di ridisegnare gli spazi domestici: in un salotto troppo grande si può ricavare un angolo studio senza necessariamente erigere pareti in muratura oppure un "sipario" di scorrevoli può creare una divisione meno netta tra la cucina e la zona pranzo, tra cabina armadio e camera da letto. Questo tipo di struttura solitamente sfrutta l'intera altezza della casa e scorre su binari saldati al pavimento e al soffitto: insomma, sostituisce di fatto le pareti, con il
vantaggio di renderle mobili ed esteticamente più interessanti. I vetri possono essere trasparenti, ma se ricorriamo alla versione sabbiata possiamo garantire tanto l'illuminazione quanto la privacy.
Un discorso diverso è quello delle porte scorrevoli, che possono essere nascoste in apposite nicchie ricavate nelle pareti in fase di ristrutturazione della casa oppure a vista.
Taccuino
Venerdì 10 Luglio 2009
VIABILITA’
Zona Incrociatello (Via Valtoce via Valseriana) Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Durata alcuni mesi
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NUMERI UTILI COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291
Via Litta (via Ceccopieri via dei Cipressi ) Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Ottobre
via Dalmazia via Montegrappa Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Luglio
Via Serio Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 7 Agosto
PREFETTURA Centralino: 0372-4881 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581
Via trento e Trieste (via Porta del Tempio Piazza Libertà ) Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Luglio
Via Acquaviva Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Settembre
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 -
COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307
Via Caldara, Piazza Merisi Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 24 Luglio
POLIZIA MUNICIPALE Centrale operativa: 0372-407427 Pronto intervento: 0372-454516 POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511
Via Gaspare Pedone Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 17 Luglio
via Del Sale (via Vecchia via dei Navaroli) Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 8 Agosto
GUARDIA DI FINANZA Centralino: 0372-21576 Pronto intervento: 117 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968
QUESTURA Centralino: 0372-4881 Pronto intervento: 113 VIGILI DEL FUOCO Centralino: 0372-4157511 Pronto intervento: 115 PROCURA Centralino: 0372-548233
• Zona Incrociatello (via Valtoce, via Val Seriana): Preparazione della sede stradale per l'esecuzione dell'asfaltatura a termine dei vari lavori (Durata lavori: diverse settimane). • Via Acquaviva: cantiere per la posa della nuova tubazione del gas metano (Fine lavori: 30 settembre). • Via Dalmazia, via Montegrappa: ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine lavori: 31 luglio). • Via Gaspare Pedone: cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione dell'illuminazione pubblica (Fine lavori: 17 luglio). • Via Serio: ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine lavori: 7 agosto).
L’Oroscopo Della Settimana
• Via Caldara, piazza Merisi: cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione dell'illuminazione pubblica (Fine lavori: 24 luglio 2009). • Viale Trento e Trieste (tratto V.Porta del Tempio-P.zza Libertà): cantiere per la realizzazione degli allacci alla rete del teleriscaldamento, del gas metano e dell'acquedotto. (Fine lavori: 31 luglio). • Via Litta (tratto V.Ceccopieri-Via Cipressi): cantiere per il rifacimento dei sottoservizi e della sede stradale, nell'ambito del programma di riqualificazione di Borgo Loreto. (Fine lavori: 30 ottobre). • Via del Sale (tratto V.Vecchia-V.Navaroli): cantiere per la realizzazione degli allacci alla rete del teleriscaldamento e del gas metano.(Fine lavori: 8 agosto).
L’ottimismo e la serenità di cui state beneficiando vi sono di grande aiuto nel confrontarvi col prossimo ed a cogliere al volo le opportunità che si presentano.
Qualche difficoltà nel soddisfare il bisogno di darsi e confrontarsi col sesso opposto potrebbe demoralizzarvi. E’ una frustrazione passeggera che presto si dissolverà.
Piccoli ostacoli ed una inaspettata competitività appesantiranno la mole di lavoro oltre gli standard a cui siete abituati impegnando le vostre energie. Tenete duro.
E’ il momento di prendere delle decisioni e di valutare se interrompere una storia ormai finita. Sul lavoro valutate alcune valide opportunità che si prospetteranno.
In luglio e in vacanza non mancheranno le occasioni per flirtare e lasciarsi andare a relazioni frivole, poco concrete ma stimolanti e piene di vitalità. Divertitevi.
Un'incertezza interiore vi spinge a mettere sotto esame chi vi circonda, compreso il partner. Attenti a non esagerare! La condizione finanziaria non subirà scossoni.
Una grande sicurezza in voi stessi vi farà sentire in più occasioni padroni delle situazioni che vivrete al punto da spingervi ad osare là dove non avreste neppure pensato.
Non aspettatevi troppo dal lavoro, i cambiamenti e le gratificazioni che sembravano imminenti tarderanno a presentarvisi. Per quanto attiene ai soldi, evitate gli stravizi.
Sentirete un gran bisogno di dimostrare la vostra sensibilità, amore ed affetto verso le persone vicine, pertanto ne trarranno beneficio tutti i rapporti di coppia.
I sentimenti tendono a consolidarsi e le relazioni iniziate la scorsa primavera cominciano a prendere forma. Il lavoro sta per premiarvi facendovi raccogliere i primi frutti.
Un po’ di confusione emotiva vi indurrà a disperdere le energie in contesti effimeri perdendo di vista gli obiettivi. Riflettete! Sul lavoro trattenete la voglia di cambiamento.
SORESINA LOMBARDINI GHEZZI Via Genala, 16 26015 Soresina Tel. 0374-342483 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale: SABATO PIEVE SAN GIACOMO CAUZZI EMANUELE In appoggio fino alle ore 24.00 Via Mazzini, 2 26035 Pieve San Giacomo Tel. 0372-64323 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30
Pomeriggio: 15:30 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale: GIOVEDÌ POMERIGGIO FORMIGARA CACCIAPUOTI FABIO Via Roma, 28 26020 Formigara Tel. 0374-78028 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale: SABATO CREMONA - FARMACIA 7 A.F.M. DI CREMONA S.P.A. VIA DANTE, 104 Via Dante, 104
METEO WEEK-END
TEMPERATURE MASSIME PREVISTE IN LOMBARDIA Città Venerdì Sabato Domenica Bergamo 25 26 27 Brescia 26 27 28 Como 26 27 27 CREMONA 27 28 30 Lecco 26 27 27 Lodi 26 27 27 Mantova 27 28 29 Milano 28 29 31 Pavia 28 29 30 Sondrio 27 28 30 Varese 26 27 28
SABATO 11 LUGLIO 2009
AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215
FARMACIE DI TURNO Dal 3 al 10 Luglio 2009
a cura di: www.oroscopo-2009.com
Il mese di luglio vi offrirà la possibilità di fare incontri interessanti nella sfera sentimentale. Inoltre, non si presenteranno situazioni tali che necessitino l’aiuto della fortuna.
OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118
DOMENICA 12 LUGLIO 2009
Settimanale di informazione direttore responsabile: Sergio Cuti ilpiccolocremona@fastpiu.it direttore editoriale: Daniele Tamburini Società editrice: Promedia Società Cooperativa Via del Sale, 19 - Cremona Amministrazione e diffusione Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona Tel. 0372 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60 Direzione, redazione e prestampa Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona Tel. 0372 45.49.31 - 45.13.14 Fax 0372 59.78.74
26100 Cremona Tel. 0372-460135 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 13:00 Pomeriggio: 15:00 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale: NO CREMONA - FARMACIA 12 A.F.M. DI CREMONA S.P.A. VIA GIORDANO, 125 In appoggio fino alle ore 24.00 26100 Cremona Tel. 0372-29724 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale: LUNEDÌ
Pubblicità Tel. 0372 43.54.74 Fax 0372 59.78.60 www.immaginapubblicita.it Stampa: SEL - Società Editrice Lombarda 26100 Cremona Autorizz. del Tribunale di Cremona n° 357 del 16/05/2000
Pubblicazione associata all’Uspi (Unione Stampa Periodica Italiana) Progetto Grafico: Gianluca Galli Numero chiuso in tipografia: Giovedì 9 Luglio ore 24,00
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Indagine Ecorit+Astra In azienda il 90% della carta ed il 67% di Raee viene conferito nella raccolta differenziata dei rifiuti
I
Fonte: E-gazette
l 90% delle aziende italiane raccoglie in modo differenziato la carta, il 74% la plastica e il 67% le apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee). Seguono il vetro, le pile, l’alluminio e il legno. Ma l’effetto crisi si fa sentire anche nell’ambito della gestione dei rifiuti: rallentati i tempi di sostituzione delle apparecchiature It. Causa crisi, i computer, monitor, stampanti, registratori di cassa o macchine digitali aziendali per quest’anno non saranno sostituiti anche se obsoleti. Sono questo alcuni dei dati emersi dalla ricerca promossa dal consorzio Ecorit e presentata da Astraricerche nel convegno che il consorzio ha organizzato in collaborazione con la Camera di commercio di Milano.
Più nel dettaglio, se il 67% delle aziende dice di effettuare la raccolta dei Raee, rilevanti sono le differenze sia tra nord (oltre 70%) e centro sud (non raggiungono il 60%) e sia in base al numero degli addetti (la conoscenza delle modalità di raccolta cresce al crescere della dimensione aziendale). Il 35% di queste aziende, infatti, avverte difficoltà nella gestione dei rifiuti elettronici per scarsa informazione o eccessiva burocrazia e il 25% dice di non aver definito una soluzione di smaltimento. Viene anche sottolineato che le difficoltà aumenteranno dal momento che l’attuale crisi economica ha rallentato il ritmo di sostituzione delle apparecchiature, mitigando al momento il problema ma facendo presagire un deciso aggravamento quando l’economia
ripartirà (e con essa gli acquisti di device elettronici). A oggi il numero di apparecchiature elettriche ed elettroniche presenti in azienda è mediamente di quaranta, con una “rotazione” ogni 5/6 anni). E ancora: il 43% delle aziende utilizza il “fai da te” portando il proprio e-waste in piazzola, il 48% lo affida ai fornitori dei nuovi prodotti e quasi un’impresa su tre utilizza aziende e consorzi specializzati. Infine, la normativa Raee è scarsamente conosciuta in azienda (il 40% ne ha una conoscenza solo parziale). “I rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche sono in continuo aumento - sottolinea Giulio Rentocchini, presidente del consorzio Ecorit. - Oggi in Italia si vendono circa 1,5 milioni di tonnellate di apparecchiature elettriche ed elettroniche nuove. Ma so-
Ottenuti materiali plastici dalla CO2 riusciamo a rimpiazzare con la CO2 i dispendiosi materiali, che oggi si usano per produrre plastica, avremo anche una significativa spinta economica”. E' davvero un'ottima notizia che si possa bloccare sul nascere l'inquinamento da anidride carbonica almeno nelle fabbriche e nelle centrali elettriche. Sembra che in pochi anni si potranno avere bottiglie fabbricate proprio con questo materiale. Un’analoga ricerca è stata presentata dal giapponese Toshiyasu Sakakura, che ha dimostrato come sostituire con la CO2 i carbonati e gli uretani presenti oggi nelle plastiche e nelle componenti delle batterie. Come conferma lo stesso Müller, è chiaro che l'utilizzo di CO2 per produrre policarbonati non è la soluzione definitiva per il global warming, ma sicuramente potrà dare un contributo significativo. Non ci resta che attendere...
di Michele Merlini unmondodifferente.com Quando si sente parlare di CO2 (anidride carbonica) se ne sente parlare quasi sempre in modo dispregiativo. Si dice che è un gas serra, che inquina, che bisogna ridurne le emissioni... Oggi finalmente vi posso riportare una bella notizia sulla CO2: al congresso dell'American Chemical Society, è stato presentato un procedimento per ottenere materiali plastici direttamente dalla CO2! Si parla di trasformare la CO2 in policarbonato. I materiali ottenibili possono essere utilizzati per fabbricare cd, dvd, bottiglie, lenti ma anche altri prodotti. Thomas E. Müller, il chimico che ha illustrato la ricerca, ha spiegato che “la CO2 è facilmente estraibile specialmente dai fumi delle industrie e delle centrali a carbone. Ed è una materia prima molto economica. Se
lo circa due kg pro capite di Raee viene sottratto alla discarica e portato negli impianti di trattamento. Inoltre, la sempre maggiore offerta di prodotti elettronici e la crescente adozione degli stessi aumenteranno il problema Raee, al momento mitigato dalla crisi economica. Quando l’economia riprenderà, e con essa gli acquisti di strumenti elettronici, le aziende dovranno definire una soluzione di smaltimento”. “Occorre informare e supportare i cittadini e soprattutto le imprese nella corretta gestione dei rifiuti elettronici”, aggiunge Luciano Teli, direttore generale di Ecorit, che annovera già seicento aziende aderenti. Per “fare cultura” sul tema il consorzio ha anche realizzato un manuale che è a disposizione delle aziende sul sito www.ecorit.it.
Certificazione energetica degli edifici
L’Italia messa in mora dalla UE per la cancellazione dell’obbligo di allegare il certificato energetico
Fonte: Edilportale
Il 25 maggio la Commissione Europea ha inviato all'Italia una lettera di messa in mora per chiedere chiarimenti in merito alla cancellazione - introdotta dalla legge 133/2008 dell'obbligo di allegare il certificato di rendimento energetico agli atti di compravendita degli immobili. L'Italia avrà due mesi per rispondere o chiedere un'ulteriore proroga alla Commissione. Da luglio 2009 infatti in Italia sussiste l’obbligo - previsto inizialmente dal Dlgs 192/2005 – di redigere l’attestato di certificazione energetica ma non di allegarlo agli atti di compravendita e affitto. Nel frattempo il Parlamento Europeo ha approvato ad aprile una modifica alla Direttiva CE/91/2002, in base alla quale i nuovi edifici da gennaio 2019 dovranno produrre da fonti rinnovabili tanta energia quanta ne consumano. L'obbligo, introdotto in Italia dalle finanziarie 2007 e 2008 e slittato al 2010 con il "decreto milleproghe", prevede attualmente che dal 1° gennaio 2010 gli edifici di nuova costruzione integrino impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili per una produzione energetica di almeno 1 kW per ciascuna unità abitativa, "compatibilmente con la realizzabilità tecnica dell'intervento". Per i fabbricati industriali, di estensione superficiale non inferiore a 100 metri quadrati, la produzione minima richiesta è di 5 kW.
Non è tutto oro quel che riluce… ovvero: note sulla pericolosità delle lampadine a basso consumo Fonte: Aduc di Annapaola Laldi Sabato 23 maggio sono andata a visitare Villa Nobel a Sanremo. Quando sono arrivata, nel salone principale, era in corso un incontro sul Lupus Eritematoso Sistemico (LES), che e' una malattia subdola, per certi versi ancora misteriosa e per fortuna piuttosto rara, che colpisce soprattutto le donne, e che in Italia, dal 2006, e' stata classificata come malattia cronica e invalidante. Dopo aver ascoltato alcune battute dell'incontro, ho preso con me una copia di "Icaro", la
Ambiente
A cura del Circolo culturale «Ambientescienze»
Venerdì 10 Luglio 2009
rivista del "Gruppo Italiano LES" per portarla a un'amica medico. Ma, nel darle una scorsa, mi sono imbattuta in un articolo che ho trovato interessante e inquietante; esso infatti richiama l'attenzione in modo documentato sul fatto che le lampadine fluorescenti compatte -LFC-(note come lampadine a basso consumo energetico), considerate un toccasana per l'ambiente, provocano invece ulteriori gravi danni alle persone affette dal LES o da altre malattie (o disturbi) quali, per esempio, l'autismo, l'epilessia e l'emicrania.
Istintivamente mi e' sembrato giusto dedicare le mie noterelle di inizio giugno a questo problema, anche perché forse c'e' ancora un qualche margine di intervento presso l'Unione Europea, e così riproduco di seguito l'articolo in questione; si tratta della traduzione italiana di un appello che, come si legge nell'introduzione, e' stato "lanciato da David Price, coordinatore della Spectrum Alliance, (http://www.spectrumalliance.org.uk), nell’ambito della più vasta campagna di sensibilizzazione in Europa sulle conseguenze sulla salute originate dall’uso di questo ge-
nere di illuminazione". Lo posso riprodurre col gentile permesso della Presidente del "Gruppo Italiano LES", Maria Teresa Tuccio. La quale fa anche sapere che chi fosse interessato a mettersi in contatto col gruppo puo' rivolgersi ad Augusta Canzona, vicepresidente del "Gruppo Italiano LES", scrivendole a questo indirizzo: lupusroma@virgilio.it. L'articolo si trova nella rivista "Icaro" n. 57/maggio 2009, p. 55 ss. e che nella sua veste originale si può leggere anche a questo indirizzo: http://www.lupus-italy.org/ icaro/index.html.
Il rischio di una centrale nucleare Una storia che ci riguarda e le sue problematiche
Parte 3: Non solo gli usa, anche Germania e Spagna puntano sulle rinnovabili Di Marco Pezzoni del Coordinamento “CREAfuturo”
Oggi in Italia il contributo delle rinnovabili alla produzione energetica primaria è di poco superiore al 3% (tenendo conto che l’80% è rappresentato sostanzialmente da petrolio e gas), contributo che equivale al 14% se riferito invece al solo settore dell’energia elettrica: dunque esistono grandissimi margini di crescita, basta investire in questa direzione come gli USA di Obama che puntano ad un raddoppio dell’elettricità verde in 3 anni o come hanno fatto Germania e Spagna nel solare termico e nel fotovoltaico. Persino il Portogallo ci sta surclassando: secondo il Financial Times del 28 febbraio, è ormai un leader mondiale nelle fonti alternative con il suo programma di produrre entro il 2020 il 60% dell’energia elettrica da fonti alternative. Persino la Francia ha raddoppiato i propri impianti eolici, arrivando ad una produzione di 4 mila MW, l’equivalente di 3 centrali nucleari. Certo, ogni Paese deve costruire un proprio specifico modello energetico, fondato su un mix in grado di meglio corrispondere alle proprie peculiarità economiche e territoriali. Proprio per questo non si spiega l’ideologica (o interessata) insistenza sul nucleare in Italia, quando l’obiettivo di diminuire la nostra dipendenza dall’estero può agevolmente e più rapidamente essere raggiunta con investimenti complessivamente meno costosi nelle fonti rinnovabili che, oltretutto, hanno un impatto ambientale minimo, contribuiscono in modo efficace a fermare il “global warming” e le modificazioni climatiche, possono godere di un ampio consenso tra le popolazioni. Questo è un punto politico centrale. Perché insistere con megacentrali nucleari che spaccano le popolazioni locali, militarizzano la sicurezza e il territorio, dividono gli Enti locali tra chi ha diritto ai vari “tesoretti “compensativi e chi, senza ricevere nulla, deve comunque essere coinvolto nei Piani di sicurezza ed evacuazione? Non è meglio puntare decisamente su una rete di produzione e di distribuzione di energia più diffusa e intelligente, in grado di convivere e accompagnare nella sua crescita
economica e civile una società più complessa, più democratica, più corresponsabilizzata nei destini della propria comunità? Si veda a questo proposito l’editoriale di Gianni Silvestrini, direttore scientifico del Kyoto Club, sulla rivista QualEnergia dove parla di “rivoluzione energetica” già in atto nel 2008 in Europa con l’eolico, in termini di potenza netta elettrica installata, posizionatosi al primo posto (35%), seguito dalle centrali a gas (29%) e, al terzo posto, dal fotovoltaico (19%). E si veda il documento “Proposte del Partito Democratico sulle linee guida per un Piano sull’energia e sui mutamenti climatici per l’Italia”. L’alternativa al ritorno al nucleare è assolutamente a portata di mano: basta portare il contributo delle fonti rinnovabili alla produzione di energia elettrica dall’attuale 14% al 30% per coprire l’intera potenza che verrà apportata solo dopo il 2020 dalle future 4 centrali nucleari. Dunque uno sforzo percentualmente inferiore della metà a quello che sta progettando il Portogallo e paragonabile a quello che già sta sostenendo la Francia in questo settore. A proposito, perché non copiamo la Francia nelle rinnovabili, che sono il futuro, piuttosto che inseguirla sul nucleare? In realtà il modello francese, secondo il prof. Angelo Baracca, docente di fisica all’Università di Firenze, è tutt’altro che invidiabile visto che nel 2008 ha importato più petrolio della stessa Italia, malgrado produca il 73% dell’energia elettrica con il nucleare. Il futuro, secondo Thomas L. Friedman, è tutto dalla parte delle fonti rinnovabili: la prossima grande industria globale sarà l’E.T. (Energy Technology) con l’innovazione scientifica a guidare sistemi energetici puliti e acquisterà una rilevanza paragonabile all’ attuale I.T. (Information Technology). Il recente Rapporto delle Nazioni Unite sui green jobs conferma il tema ambientale come “nuovo paradigma industriale”: il mercato globale dei prodotti e servizi ambientali è destinato a crescere entro il 2020 dagli attuali 1.370 miliardi di dollari a 2.740 miliardi di dollari, generando oltre 15 milioni di nuovi posti di lavoro.
Polveri sottili: da uno studio l’inquinamento è più pericoloso col caldo - Legambiente: le politiche non cambino ogni momento di Ovidio Diamanti (Fonte: www.ecodallecitta.it) In inverno le polveri sottili sono più elevate rispetto alla stagione estiva, ma col caldo diventano più dannose. E’ quanto emerso da uno studio del progetto Tosca realizzato dall’Università Milano Bicocca e dalla Fondazione Cariplo. Nonostante i riscaldamenti spenti e la riduzione delle auto, durante l’estate aumentano la particelle tossiche come i mineral dust, legati alle polveri del
suolo, e quelle di spore e batteri che prolificano con temperature elevate. In inverno normalmente c’è a Milano una media invernale di 73,4 microgrammi su metro cubo, mentre in estate la concentrazione di Pm10 diminuisce al 31,3%. Lo studio della Bicocca ha misurato le polveri alla Torre Sarca, tra Milano e Sesto San Giovanni, e quelle individuali grazie a una centralina mobile di rilevamento. «Le esposizioni più nocive sono state rilevate alla guida dell´auto, soprattutto se si viaggia con finestrini
aperti, e in casa, quando ci sono fornelli a gas accesi» spiega Paolo Carrer del dipartimento di Medicina del Lavoro della Statale. Inoltre, Giancarlo Cesana, del dipartimento di Medicina clinica della Bicocca, precisa: Non c´è differenza fra centro e periferia, quando il Pm10 supera i limiti prescritti, il numero dei ricoveri per patologie cardiovascolari e delle prescrizioni di farmaci aumenta. Per Legambiente Lombardia non è che una conferma di quanto gli studiosi dicono da anni. Per Andrea Poggio di
Legambiente: «l´inquinamento estivo è meno frequente, ma più dannoso di quello invernale: però, se Comune e Regione non fanno una seria programmazione in inverno, cosa possiamo aspettarci d´estate? L´ultima domenica ecologica non la ricordo più, in tutta Europa a settembre c´è la settimana della mobilità sostenibile: noi ci limitiamo all’ottimo Salone della bicicletta». D’altronde, continua Poggio, «in tutta Europa le zone sul modello Ecopass - quindi con divieti di ingresso o pedaggi - sono
un centinaio, si estendono continuamente e prevedono regole rigide: a Londra un camion senza filtri antiparticolato paga, per entrare, 200 sterline al giorno. È normale che tutti corrano a comprarsi i filtri. Qui da noi le politiche cambiano ogni momento: diamo le multe, però poi ci ripensiamo, annunciamo che estenderemo i divieti, poi tutto si ferma per mesi, pensiamo alle nuove linee del metrò e poi non le costruiamo, si continua a investire nelle autostrade e non nelle ferrovie».
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Cultura &Spettacoli
Momix e Pendleton tra luci ombre e dinamiche di corpo
D
di Federica Ermete
oppio appuntamento per la danza nell’ambito della kermesse “Festival di Mezza Estate”. Venerdì 10 e sabato 11 luglio, alle 21.30, negli spazi dell’Arena Giardino la compagnia di ballerini Momix, conosciuta nel mondo intero per le sue opere di eccezionale inventiva e bellezza, presenterà “Bothanica”. Si tratta di una coreografia che accompagna gli spettatori in un viaggio dentro una natura meravigliosa ed affascinante, fortemente minacciata dalle costanti incursioni disequilibratrici dell'uomo. Moses Pendleton, uno dei coreografi più innovativi della scena mondiale che nel 1980 ha fondato la compagnia, con il suo usuale ed ineguagliabile linguaggio visuale e coreografico, suggestivo e seducente, ci porterà in trepidanti mondi nascosti,
Due immagini della danza dei Momix
costantemente in fermento. Con delicatissimo umore si addentrerà fino ad esplorare la particolare sessualità delle api o l'algida voluttuosità di creature arcane. Pendleton è una delle più acute teste pensanti nel campo dell'intrattenimento
intelligente, che associa la libertà di ricerca della danza moderna e la spettacolarità del varietà e del teatro leggero: grazie alla sua capacità di evocare un mondo di immagini surreali utilizzando corpo, costumi, attrezzi, luci e giochi d’ombra, ha creato - e crea tuttora - numerosi titoli a partire da un'intuizione, da un oggetto o da un dettaglio, che diventano occasioni di giocosi virtuosismi ginnici e di invenzioni fantasiose, sfruttando le potenzialità dinamiche del corpo. In “Bothanica”, più che mai, sono utilizzati elementi scenici fantastici per riprodurre immagini in grado di accrescere la gamma di emozioni normalmente disponibili. Resta sottinteso il fatto che c'è anche un intensissimo impegno fisico da parte dei ballerini, come ad esempio nella scena in cui due corpi si “combinano”
per dare l’idea dei centauri. Il mix di danza, acrobazia, luci e scenografie si traduce in illusioni ottiche vivificate da affascinantissimi suoni naturali, dalle musiche delle “Quattro Stagioni” di Vivaldi e da alcuni brani di Peter Gabriel. Alla base della straordinaria fortuna che il pubblico internazionale tributa alla danza allegra e surreale dei Momix ci sono il talento e l’inventiva del loro coreografo, uniti a un grande senso del ritmo teatrale e ad un sicuro istinto registico che sceglie la via della semplicità per arrivare in modo diretto e immediatamente comprensibile a qualsiasi spettatore. A Cremona, stupefacenti ed emozionanti, Pendleton e Momix prepareranno certamente uno spettacolo inebriante e struggente, che ci farà soffermare sulla bellezza e la meraviglia di un mondo da preservare.
Danza Butoh a Soncino, spettacolo suggestivo con Yumiko Yoshioka
Nell’ambito del progetto “Naturalmente arte” lunedì 13 luglio, alle ore 21.30, nel Parco del Tinazzo di Soncino, avrà luogo uno spettacolo di danza "Butoh" su un tappeto d'erba, singolare e suggestiva esibizione coreografica eseguita alla sola luce di fuochi e fiaccole. Protagonista della serata sarà Yumiko Yoshioka, danzatrice butoh regista e coreografa di fama internazionale. L’artista, entrata nel 1977 nella compagnia Ariadone, con cui ha partecipato alla prima performance butoh femminile in Europa, ha segnato la storia della danza contemporanea. Fondatrice della compagnia “Ten pen chii Art Labour” a Berlino, vive tra Tokio e l’Europa tenendo workshop e performance in tutto il mondo. La danza Butoh, nota anche come danza delle tenebre, nasce in Giappone negli anni '50 come un vero e proprio manifesto contro gli orrori della bomba atomica di Hiroshima. Da qui parte per interrogarsi sull'origine dell'universo, dell'uomo
Yumiko Yoshioka sul palco
e del legame tra la vita e la morte. È una danza fatta di gesti minimi o violenti, di corpi fetali che ci conducono in un mondo primordiale; corpi flessuosi sottoposti a distorsioni disarmoniche, corpi a volte coperti di un bianco accecante, teste rasate dove l'identità sessuale è irriconoscibile. Per questa carica dirompente e per la drammaticità delle immagini che ne scaturiscono si è detto che la danza Butoh rappresenterebbe il
vero teatro della crudeltà di Artaud. L'assolo che Yumiko eseguirà s'intitola "Before the dawn" e, come tutti gli spettacoli di Butoh, è sospeso tra sogno e realtà, in quel luogo della mente dove i confini tra conscio ed inconscio svaniscono. La protagonista appare come una sorta di demone che lotta per venire alla luce, ricoperta da un lungo abito rosso che le scopre il seno e il dorso, evidenziando la sensuale metamorfosi della muscolatura. Si ha la sensazione che di lì a poco da quel corpo usciranno creature provenienti da altre ere zoologiche, rettili di altre specie. I brevi inserti musicali, sonorità ambient alternate ad onde sonore vagamente industriali, suggeriscono il senso di un fragore primordiale e di una ritrovata naturalità. Sensazione ancor più accentuata dal fatto che lo spettacolo sarà rappresentato all'aperto in una radura e solo alla luce di piccoli fuochi. L'ingresso costa10 euro (i posti sono limitati, quindi è consigliata la prenotazione).
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FESTIVAL DI MEZZA ESTATE
I ballerini della Scala sulle note dei Pink Floyd Giovedì 14 luglio alle 21.30 il “Festival di Mezza Estate” propone un appuntamento davvero imperdibile sia per gli appassionati di danza che per gli amanti del rock anni Settanta. Questi due ambiti artistici, apparentemente inconciliabili tra loro tanto da apparire due universi differenti, trovano un’armonica fusione in uno spettacolo di tutto rispetto. Il corpo di ballo del Teatro alla Scala si esibirà infatti nel “Pink Floyd Ballet”, la più recente produzione scaligera che riprende il grande successo di Roland Petit risalente a più di una trentina di anni fa. Il famoso coreografo francese nel 1972 realizzò questo psichedelico show, per il suo appena fondato Ballet National de Marseille al Palais des Sports di Marsiglia. Lo spettacolo riscosse uno strepitoso successo che, di sicuro, troverà il medesimo consenso da parte del pubblico dell’Arena Giardino, dove invece si esibiranno i ballerini del corpo di ballo scaligero. Si tratta di un vero balletto rock, sapiente connubio fra danza accademica e musica live dei Pink Floyd, che solo la mente aperta di Roland Petit poteva concepire. Affascinato dalla potenza evocatrice del pop visionario dei Pink Floyd degli anni Settanta, Petit tradusse sulle punte l'energia di quella musica, dando vita ad una caleidoscopica inondazione di luce ed effetti
laser degni delle più note sperimentazioni live della band inglese. All’epoca dell’ideazione la coreografia era articolata in quattro movimenti; con il passare del tempo lo stesso Petit ampliò ed applicò delle modifiche alla sua creazione, mantenendo tuttavia immutata la valenza impalpabile della scenografia fatta di sola luce, i cui aspetti sono stati studiati da JeanMichel Désiré. Nella sua nuova - e ben più articolata - veste, il balletto è stato rappresentato praticamente in tutto il mondo. In Italia il debutto è avvenuto lo scorso 29 giugno alla Scala di Milano ed ha visto la partecipazione di due étoile d'eccezione: Svetlana Zakharova e Massimo Murru. Sebbene non dal vivo, come avvenne al debutto, la colonna sonora di questo capolavoro coreutico sarà costituita dall’alternarsi tra rock psichedelico, space rock e rock progressivo; risuoneranno brani storici come "The Wall", "The Dark Side of the Moon", "Meddle", "Relics" e "Obscured by Clouds". In quest’ora e mezza di pura danza, i protagonisti in scena daranno mostra di tutta la loro abilità esibendosi in assoli, passi a due e movimenti di gruppo. Prezzo del biglietto 20 euro (posto unico). F.E.
CASALMAGGIORE
INTERNATIONAL FESTIVAL Giovani talenti in concerto Dall’8 al 28 luglio a Casalmaggiore ha luogo la 13ª edizione dell’International Festival, scuola di perfezionamento e festival musicale per giovani strumentisti, la cui direzione artistica è affidata al violinista canadese Taras Gabora. Si tratta di una scuola estiva di musica da camera a cui partecipano 35 musicisti di età compresa tra i 12 e i 28 anni selezionati in ogni parte del mondo. Accanto all’attività prettamente formativa trova spazio l’attività concertistica che costituisce infatti parte integrante e qualificante dei corsi; ogni giorno gli studenti, assieme ai loro insegnanti, offriranno concerti pomeridiani e serali. Quest’anno il programma comprende 31 esecuzioni per le quali l’amministrazione comunale mette a disposizione le sue strutture più belle: l’Istituto Santa Chiara, il Teatro Comunale e l’Auditorium Santa Croce. Per i giovani musicisti questa manifestazione rappresenta una grande opportunità non solo per la loro crescita professionale, ma anche dal punto di vista sociale; le dimensioni contenute di Casalmaggiore e la permanenza per tre settimane infatti rendono quest’esperienza una vera e propria occasione di scambio culturale a tutto campo. Il festival è inserito nei loro programmi culturali ufficiali. Come ogni anno si segnala inoltre la collaborazione con il Consorzio Liutai e Archettai “A. Stradivari” di Cremona che esporrà e metterà a disposizione dei partecipanti gli strumenti costruiti dai suoi aderenti e che organizzerà la visita dei partecipanti alle botteghe dei liutai cremonesi. Tutti i concerti sono gratuiti.
TRIGOLO
Risuona la musica antica
Sabato 11 luglio, alle ore 21, in occasione della festa patronale di San Benedetto Abate, a Trigolo viene rinnovata la tradizione della serata dedicata alla musica medioevale. Il concerto, che avrà luogo presso la Grangia dei Disciplini, è organizzato dal Corpo Bandistico “Giuseppe Anelli”. L’evento rappresenta anche l’occasione per la banda trigolese di ricordare il cinquantenario della riunificazione delle due Bande musicali esistenti in paese nel dopoguerra.
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Cultura
Venerdì 10 Luglio 2009
SFOGLIANDO a cura di Edizione Nuovi Autori
“No Remorse”
Un profondo senso di dolore, di solitudine e di impotenza si impossessano dell’animo di un padre la cui figlia diciassettenne viene uccisa da una pastiglia di ecstasy. Nulla potrà mai restituire al padre la propria ragazza, ma qualcuno deve soffrire, e “pagare”, per aver spezzato l’esistenza di un’innocente che si era appena affacciata alla finestra della vita. Quanti genitori si sentono veramente in questa condizione? L’amoroso e tranquillo padre di famiglia si trasforma, per uscire dall’incubo che lo attanaglia. Il linguaggio crudo ed essenziale diviene sempre più forte e violento tenendo perfettamente il ritmo delle azioni descritte, che si compiono con una musica costante di sottofondo. Il finale, sorprendente, pone il beneficio del dubbio nell’animo del lettore più sensibile e lascia largo margine alla discussione di un argomento di estrema attualità.
Approda a Cremona la collezione d’archi Sau-Wing Lam
V
di Federica Ermete
enerdì 3 luglio è stata presentata, nella sala delle Colonne del Museo Civico “Ala Ponzone”, la collezione Sau-Wing Lam costituita da parecchi strumenti ed archi forgiati da grandi maestri quali Stradivari, Guarneri, Amati e Tourte.
Grazie all’accordo raggiunto tra il Comune di Cremona, la Fondazione Stradivari e gli eredi di Sau-Wing Lam, il nostro museo si è arricchito di sei violini di scuola classica – due Antonio Stradivari, un Nicolò Amati, un Giuseppe Guarneri “filius Andreae”, un Gagliano ed un Guadagnini – e cinque archi antichi di scuola francese. Mr. Lam, classe 1923, ha da
Eva Lam con Oreste Perri e Paolo Bodini
A Romanengo si ricorda il “Papa buono” con “Giovanni XXIII - Una finestra sul mondo
Mercoledì 15 luglio nel cortile del Comune di Romanengo, la compagnia “Il Pandemonium Teatro” metterà in scena la conferenza-spettacolo “Giovanni XXIII - Una finestra sul mondo”. A quasi cinquant'anni dalla scomparsa di quello che può essere definito il primo Papa dell’epoca mass-mediatica, sopraggiunta il 3 giugno del 1963, l’interesse nei suoi confronti è sempre vivo. Tiziano Manzini, autore ed interprete dello spettacolo, con il suo lavoro si pone come obiettivo il tentativo di capire, almeno un poco, la complessità della figura e la meraviglia della vita di colui che è da tutti ricordato come il “Papa buono”. Spunto creativo per il regista è il periodo di pontificato di Giovanni XXIII, visto e vissuto dallo stesso Manzini, all’epoca bambino, come qualcosa di grande, importante e magico. Ciò che egli maggiormente ricorda, e quindi tenta di far rivivere ai suoi spettatori, è il senso di familiarità e di semplicità che caratterizzava i pellegrinaggi di centinaia di devoti che si recava-
Tiziano Manzini durante lo spettacolo
no a Sotto il Monte. A tal fine, durante la conferenza-spettacolo verranno proposti testi, conversazioni, filmati e curiosità sulla figura e l’umanità di Papa Roncalli evocando, in tutti coloro che ne hanno anche solo sentito parlare, la statura e la personalità di un uomo che ha segnato profondamente la sua epoca. L’ideazione di questo spettacolo pare essere stata suggerita
al regista dalla frase che lo stesso Papa Giovanni aveva scritto parlando del suo “Giornale dell’Anima”: «Comprendo bene che di un Papa si voglia conoscere tutto, e tutto possa servire alla storia. La mia anima è in questi fogli più che in qualsiasi altro mio scritto». La compagnia “Il Pandemonium Teatro”, con sede a Bergamo ed operante su tutto il territorio nazionale, è nata nel 1988 per iniziativa di alcuni artisti e operatori attivi in Italia da oltre un decennio nel settore Teatro Ragazzi e Giovani; i suoi spettacoli sono stati visti nei principali festival e programmati dai più importanti Centri di produzione teatrale italiani. Il lavoro è caratterizzato dalla ricerca di una nuova drammaturgia e da una crescente attenzione per la narrazione teatrale come spazio e luogo dove favorire una nuova funzione di attorecreatore. Questo lavoro potrebbe dunque essere definito “teatro di confine”, dove il confine è la linea di contatto tra diversi territori, uno spazio dove si parlano più lingue. F.E.
sempre coltivato la sua passione per la musica suonando violino e viola ed invitando, spesso e volentieri, nella sua dimora, famosi interpreti per eseguire concerti che poi sfociavano in lunghe ed amene conversazioni musicali. Il progetto internazionale “Friends of Stradivari” mette in comunicazione istituzioni, musicisti, collezionisti e ricercatori, uniti dall’amore per la liuteria. La Fondazione “Antonio Stradivari”, autorevole punto di riferimento nel campo della liuteria, promuovendo quest’arte attraverso concorsi, convegni, congressi e rassegne commerciali durante i suoi quasi 30 anni di vita, si annovera ai primi posti quale sostenitore di questo sistema. La conclusione dell’inaugurazione è stata affidata al maestro Sergej Krylov che si è esibito suonando, ovviamente, uno dei prestigiosi strumenti. L’evento, che valorizza il patrimonio storico ed artistico legato agli strumenti ad arco antichi, rafforza la centralità di Cremona,
a livello mondiale nel panorama della liuteria, alimentando e rendendo sempre più dinamica l’affascinante trama culturale che affonda le sue radici nella storia della città.
“Armonie espressive” di Luigi Dainesi in mostra alle porte di Brescia Le opere di Luigi Dainesi sono esposte, sino a fine agosto, a San Zeno, alle porte di Brescia, presso Tuttolibri. La personale, che segue di qualche mese quella tenuta a Mosca, con la pittrice Laura Ferrazzi, al Museo Glinka, con lavori dedicati ad Antonio Stradivari, si intitola “Armonie espressive”. Dainesi, oltre ad essere un artista eclettico - dalle indubbie doti - che spazia con disinvoltura dalla pittura alla scultura sino ad arrivare alla grafica, è anche un infaticabile organizzatore di iniziative culturali spesso benefiche o a favore degli anziani. Nel catalogo monografico dedicato al pittore, Simone Fappanni scrive: «La vita umana come quella dei vegetali è per lui motivo di riflessione e spunto per procedere in composizioni dagli accenti luministici intensi, dai volumi preziosi e dalle timbriche sempre ben modulate. Negli ultimi anni l'artista, oltre a un’ampia produzione d’impostazione tradizionale (fiori, paesaggi, vedute…) ha dato vita a non pochi pezzi in
cui inserisce oggetti-simbolo capaci di lambire misure informali». Questa esposizione è divisa in tre sezioni. La prima comprende quadri spiccatamente figurativi, come il ritratto della nipote e un violino in prospettiva, mentre la seconda si muove verso misure sempre più astratte. Apice conclusivo di questo percorso è un colore denso e pastoso che, modulatamente, si inserisce all’interno di un disegno sempre più essenziale da cui derivano composizioni ricche di simboli. Accanto a questi quadri è poi presente una serie di oli a tema musicale ove si assiste ad una progressiva ed inarrestabile scomposizione degli strumenti musicali sino alla completa “dissoluzione” degli stessi, risolta secondo misure di sapore informale. La personale, che gode del patrocinio dell’amministrazione locale e che rientra nella rassegna “Opere di…”, rappresenta una parabola espressiva che magistralmente rappresenta la multiformità del singolare artista.
Nel parco di Soncino “Le farfalle magiche” volano per i bambini Proseguono le manifestazioni programmate all’interno della rassegna “Odissea”. Nel pomeriggio di domenica 12 luglio, nel Parco del Tinazzo a Soncino, bambini ed adulti potranno partecipare al laboratorio-spettacolo “Le farfalle magiche”. L’evento, presentato dalla compagnia “Teatro Caverna”, giovane rivelazione teatrale, vede la partecipazione di Valentina Battarola e Rossella Vaerini. L’iniziativa si colloca all’interno della rassegna “Naturalmente arte”, unico festival d’arte e di teatro che si concentra sulla realizzazione di spettacoli teatrali ed eventi artistici creati specificamente
per luoghi naturali, aventi come tema la relazione fra l’uomo e la natura o ispirati dai luoghi e dai paesaggi che li ospitano. Il laboratorio che prenderà vita a Soncino insegnerà ai piccoli partecipanti come costruire farfalle in compagnia di un folletto custode del parco. Per scoprire tutte le meraviglie del parco i bambini dovranno superare semplici prove come cantare l’inno del parco, delle piante e dei fiori… Una volta conquistata la simpatia del folletto potranno ascoltare la misteriosa storia di Azzurrino, un bambino vissuto tanto tempo fa proprio nel parco del Ti-
nazzo e che, come narra la leggenda, continua a vagare tra le grandi querce e il canneto ormai da secoli. La cornice sarà la natura, gli alberi e soprattutto tantissime farfalle colorate, che i bambini potranno imparare a costruire e a far volare in mezzo agli alberi. Un’esperienza di sicuro insolita e divertente quanto educativa, volta all’insegnamento di una forma di educazione all’insegna del rispetto per la natura, l’ambiente, il paesaggio ed i suoi abitanti. L’iniziativa avrà inizio alle ore 16 e, in caso di maltempo, si svolgerà presso l’Oratorio campestre. F.E.
Appuntamenti
Venerdì 10 Luglio 2009
ARTE & cultura
Fino al 13 luglio Soncino Evento Festa della solidarietà Settima edizione della tradizionale festa dedicata alla solidarietà e al volontariato nell'Area feste "Castelgiardino". Ingresso libero con contributo volontario. Per informazioni: 0374-837811. *** Fino al 22 luglio Cremona Mostra Opere Gruppo Corea Collettiva di opere d'arte del gruppo artistic "Corea". Dal martedì alla domenica dalle ore 15 alle 20 presso la Galleria d'arte "Love2Arts" in Palazzo Cattaneo in via Oscasali 3. Ingresso libero. Per informazioni: 340-7947623. *** Fino al 30 settembre Pieve San Giacomo Mostra Opere d'arte di Graziella Borgna Esposizione di opere di pittura e scultura di Graziella Borgna presso il Centro d'arte "Il Torchio". Orario: tutti i giorni esclusivamente su appuntamento.
zoom
Morgan in concerto il 17 luglio
Ultimamente è conosciuto soprattutto per la sua partecipazione come giurato a "X Factor, ma Morgan (nella foto) è principalmente un cantante e un musicista, che si esibirà in un concerto per il "Festival di Mezza Estate". Appuntamento venerdì 17 luglio alle ore 21.30 a Cremona presso l'Arena Giardino (costo 30 euro poltronissima e 23 euro prima e seconda tribuna). LA CARRIERA Nel 1986 Morgan inizia il suo sodalizio musicale con Andrea Fumagalli (detto Andy), con cui nel 1991, unitamente a Sergio Carnevale e Marco Pancaldi, poi sostituito da Livio Magnini, fonda i Bluvertigo. Nel 1995 il gruppo
pubblica il primo album, "Acidi e basi", seguito da "Metallo non metallo" (1997) e "Zero" (1999) che chiude la cosiddetta trilogia chimica. I tredici brani che compongono "Zero" verranno pubblicati dalla Bompiani in una raccolta poetica del-
Ingresso libero e gratuito. Per informazioni: 346-3231792. *** Fino al 12 luglio CASALMAGGIORE Evento Fiera di Piazza Spagna 2009 Tradizionale appuntamento estivo dedicato allo Sport, alla Musica, alla Danza e alle Rappresentazioni teatrali IN Piazza Garibaldi e Piazza Marini. Ingresso libero e gratuito.
SPETTACOLO Fino al 26 settembre Crema Eventi Cremarena 2009. E...state in citta' Tradizionale appuntamento estivo di spettacoli e musica presso la CremArena di via Dante Alighieri 45. Ecco le prossime date: 11 luglio Cin Ci Là 26 luglio Finalmente Ambeta 2 agosto Brividi... la musica si fa leggera 29 agosto Madame Butterfly 7 settembre Base per altezza diviso due 10 settembre After Dinner 26 settembre Sogno... notte di tango Per informazioni: 0373-893340. *** Fino a domenica 26 luglio Soncino Teatro Odissea 2009 Appuntamenti nell'ambito del Festival della Valle dell'Oglio, giunto alla nona edizione presso gli spazi al Parco del Tinazzo. Orario: ore 21.30 i giorni feriali, ore 23 giorni i festivi. Prossimi appuntamenti: 12 luglio "Le Farfalle magiche" alle 16. Ingresso gratuito.
lo stesso Morgan con il titolo "Dissoluzione". Al libro è allegato un cd contenente "Canone inverso", esperimento dei Bluvertigo e dei poeti Alda Merini, Manlio Sgalambro, Enrico Ghezzi e Murray Lachlan Young. Nel 2001 il grup-
Fino al 13 settembre Cremona Mostra Arte d' Estate Pittura d'autore dedicata ai grandi artisti del Novecento italiano presso la galleria d'arte "La Saletta" in corso Mazzini 55. Ingresso libero e gratuito. Orario: solo il mattino dalle 10 alle ore 12; festivi e lunedì chiuso. Per informazioni: 335-6004582.
13 luglio "Before the Dawn" alle 21,30. Ingresso: 10 euro. 19 luglio "Giacomino e il fagiolo magico" alle 16,30. Ingresso gratuito. 26 luglio "Le favole dell'Oca" alle 16. Ingresso gratuito. Per informazioni: 0373-729263. *** Venerdì 10 e sabato 11 luglio Cremona Danza Festival Mezza Estate 2009 - Momix in "BOTHANICA" Alle ore 21.30 presso l'Arena Giardino in via della Ceramica. *** Dal 15 al 31 luglio Romanengo Teatro Odissea - Destini e Desideri Appuntamenti culturali nell'ambito del Festival della Valle dell'Oglio nelle piazze e nei luoghi storici del Borgo. 15 luglio Pandemonium Teatro. Una finestra sul mondo alle ore 21.30 nel Cortile di Palazzo Comunale. Ingresso gratuito. 21 luglio Sylvie Coyaud. Loca del Mulino alle 21.30 al Mulino Ravizza. Ingresso gratuito. 31 luglio Gruppo Taiko. Taiko no Koe alle 21.30 in Piazza Matteotti. Ingresso gratuito. Per informazioni: 0373-729263.
fuori provincia
Fino al 25 agosto Offanengo Evento Estate Offanenghese Tradizionale appuntamento estivo con musica, teatro, cinema e intrattenimento che allieterà le serate estive sino al 25 agosto con il grande concerto di fine estate. Dalle 21 nei cortili e palazzi del centro storico. Ingresso libero e gratuito. Per informazioni 0373-24731.
MUSICA Dal 10 al 12 luglio Robecco d'Oglio Concerto Cantando sotto le stelle Tradizionale concorso canoro a premi organizzato in tre serate. Appuntamento dalle ore 20 presso i Giardini di Villa Barni della Scala. Info: 339-1894182. *** Sabato 11 luglio Pizzighettone concerto Corale della Valle dell'Adda "Paolo Asti" Appuntamento dalle 21 in Piazza D'Armi. Info: 0372-730333. *** Fino al 24 luglio casalmaggiore Festival Casalmaggiore Music Festival Tradizionale appuntamento dedicato alla musica d'autore, dalle 21 (Piazzale Santo Stefano e Parco Corsica). Per informazioni: 030-2531536.
Madonna illuminerà la notte di S. Siro
Dopo aver ricordato l'amico Jacko da poco scomparso durante il concerto di Londra, Madonna (nella foto) si prepara a sbarcare a Milano per un grande show a S. Siro la sera di martedì 14 luglio. Il fenomenale "Sticky & Sweet Tour" è già stato proclamato il tour con il maggiore incasso nella storia per un artista solista. Tra le tappe di questa nuova tranche ci saranno città non ancora toccate dall'artista, come Werchter in Belgio, Marsiglia in Francia, Amburgo in Germania, Oslo in Norvegia, Helsinki in Finlandia, Tallinn in Estonia, Lubiana in
Slovenia, oltre che date in Romania, Ungheria, Serbia e Bulgaria. Il tour comprenderà, inoltre, tappe a Madrid, Göteborg e Monaco, città da cui Madonna manca da oltre 15 anni. «Non ho mai prolungato un tour prima d'ora. Sono emozionata all'idea di ripartire, andare in posti nuovi e tornare in quelli che amo" ha commentato Madonna. Durante il concerto milanese proporrà il ricco repertorio oltre alle canzoni del nuovo album. Il costo del biglietto varia da 60 a 150 euro. Per informazioni: 02-53006501.
po pubblica Pop Tools, una raccolta di successi che contiene alcuni inediti, tra cui "L'assenzio", brano con il quale la band ha partecipato al festival di Sanremo. Nel 2008, in seguito alla partecipazione come giudice al programma di Rai 2 "X Factor", insieme a Mara Maionchi e Simona Ventura e alla riunione dei Bluvertigo, viene pubblicato l'album "E' successo a Morgan", una raccolta contenente brani dai suoi album da solista e 3 inediti: le cover di "Il nostro concerto" (Umberto Bindi), "L'oceano di silenzio" (Franco Battiato) e la rarità "23 roses", canzone in inglese inserita come bonus nella versione digitale di "Da A ad A".
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Fino al 31 dicembre cremona Mostra Collezione d'archi Sau-Wing Lam Nella Sala delle Colonne del Museo Civico Ala Ponzone in via U. Dati 4. Orario: feriali dalle 9 alle 18, festivi dalle 10 alle 18. Lunedì chiuso. Per informazioni: 0372-407269. *** Fino al 26 luglio Annicco EventO Luglio Annicchese Tradizionale appuntamento di festa con musica, giochi, intrattenimento e buona cucina. Dalle ore 21 in Piazza Misani. Info: 0374-79064. *** Giovedì 16 luglio CREMONA Incontro I Giovedì d'autore - Assassinio in libreria Lello Gurrado presenta "Assassinio in libreria", presso il gazebo di Piazza Roma. Sarà presente la vittima Tecla Dozio. *** Mercoledì 15 luglio PANDINO Eventi Mercatini in Via Tradizionale appuntamento estivo del mercoledì sera allietato da musica, prodotti commerciali in vendita e danze. appuntamento dalle ore 20 lungo le strade del centro del paese. Per informazioni 0373-973300. *** Giovedì 16 luglio Cremona Festival Burattini d'estate 2009 - Il lago del cigno Alle 21.30 nel Cortile Federico II (portici di Palazzo Comunale). ingresso gratuito.
BREVI DAL SECOLO BREVE
di Giuseppe Azzoni
1945: TRAGICI LASCITI DI GUERRA [segue...] Il Politeama e l’Italia abbinano spesso film e rivista, con la formula del cinema-varietà. La rivista “Raichel” è al Politeama il 23 e 24 maggio, “con comici e indiavolati balletti” mentre all’Italia si assiste a “Abbi fortuna e veglia” della compagnia Fronzi. A fine mese, il 26 maggio, su “Fronte Democratico” appare il titolo: “Scoprimento del protiro della Cattedrale”. La facciata del Duomo, da tempo protetta e coperta da sacchetti di sabbia ed assi di legno, gradualmente torna a mostrarsi. Prendendo spunto da questo evento sul numero del 9 giugno il professor Giulio Grasselli parla dell’urbanistica cittadina. Lo fa con una densa nota che prende in considerazione gli sfregi subiti dal centro storico durante il regime, propugna la necessità di ripristinare per il possibile dignità nella architettura della città e di evitare di peggiorare le cose ulteriormente per il futuro. Rimangono a questo punto un pò di annotazioni per concludere la mia carrellata su questa straordinaria primavera 1945 con le ultime settimane, quelle di giugno, che precedono l’estate. Il giornale assume provvisoriamente un formato diverso, più piccolo, le pagine diventano quattro ed una di esse è dedicata a turno ai partiti del Cln “che hanno dovuto sospendere la pubblicazione del loro foglio settimanale”,
cioè “La Riscossa” della Dc, “Democrazia liberale” del Pli, “La voce repubblicana” del Pri, “Giustizia e libertà” del Partito d’Azione, “L’Eco del popolo del Partito socialista”, “Lotta di popolo” del Partito comunista. Vi sono fatti anche atroci che richiamano brutalmente a considerare quali eredità lasci una guerra. Di uno di questi si dà notizia su “Fronte Democratico” del 20 giugno. Una tragedia si è consumata il giorno 17 a S. Giacomo di Malagnino. Otto ragazzi, di età tra gli 8 ed i 15 anni, rinvenivano uno spezzone esplosivo. Ci giocavano ed esso disgraziatamente esplodeva causando la morte di cinque di loro ed il ferimento degli altri tre. Il giornale ripete l’appello a non toccare i relitti di guerra eventualmente ritrovati su terreni e spiagge di Po ed altri fiumi ma di avvertire le autorità. Una nota firmata “Giampi” il 24 giugno descrive un frammento del paesaggio lasciato dalla guerra: “la ceramica spezzonata e mitragliata all’inizio di viale Po ... le villette demolite da Pippo... sul Po i resti del ponte che sembra un gigante abbattuto imponente anche nella rovina. Qui c’era una casa rossa che non c’è più. Alla Baldesio per salire in barca bisogna passare tra cavalli di Frisia e reticolati. Nei boschi ogni tanto incontri un panzerfaust, una cassa di mine, un carriaggio capovolto...”
Il 17 giugno una tregedia scosse Malagnino
Pianeta Giovani
Con la collaborazione di
http://informagiovani.comune.cremona.it
Venerdì 10 Luglio 2009
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JESOLO, un mare di divertimento A tutto... Panama E' una delle località più giovanili del Veneto, con il bel mare e la vita notturna VIAGGI
MODA - LE NOVITA’ ESTIVE
Q
Nella bella stagione 2009 torna in voga uno dei cappelli più classici
di Diego Corsini
uando mi è stato chiesto di scriviere qualcosa sui viaggi da proporre ai giovani, la prima cosa che mi è venuta in mente è stata Riccione, o comunque la Riviera romagnola, patria del divertimento e della movida notturna, ma così sarebbe stato banale. E' troppo facile divertirsi dove tutti si vanno a divertire, e allora munito di ingegno e mouse in mano, vagando un po’ sul web ho deciso di proporvi un luogo pieno di divertimento, ma un po’ meno commerciale della terra della piadina: Jesolo. Situato a nord di Venezia, Jesolo (foto a lato) è sicuramente la città più giovanile del Veneto, con i suoi 15 km di spiaggia e la sempre attiva vita notturna, la cittadina veneta è una realtà da vivere 24 ore su 24. Bellissimo il mare, bandiera blu da svariati anni, e bellissime anche le piscine e i
parchi acquatici: “acqualandia” uno dei parchi acquatici più grandi d’Italia, con i suoi 80.000 metri quadri, ha al suo interno lo scivolo più alto del mondo, 42 metri di altezza per 60 gradi di pendenza. Molti anche gli sport
che si possono praticare, svariati sono i campi da basket, calcio, beach soccer e tennis, posti in riva al mare o all’interno dell’abitato. Rinomati sono gli hotel e gli alloggi affacciati sul litorale, con qualche centinaia di euro si
può pernottare in strutture di tutte le categorie, le quali vi proporranno piatti tipici e prodotti Dop e Igp della tradizione veneta, ottimi anche i vini e distillati vari. La movida notturna è caratterizzata dai locali adiacenti il porto
ed il lungo mare, ma il fulcro della notte è la spiaggia del faro, che durante la stagione estiva ospita eventi di rilevanza internazionale. Per maggiori informazioni visitate il sito www.vacanzejesolo.com
Ora si studia su You Tube INTERNET E TECNOLOGIA
Da sempre la matematica è il mio tallone di Achille, io e i calcoli matematici non siamo mai andati d’accordo, allora per imparare andavo al “dopo scuola”, cioè un luogo dove per qualche ora una professoressa ti spiegava ciò che non avevi capito a scuola. Oggi il “dopo scuola” si chiama internet… Con i suoi siti specializzati e la condivisione veloce, studiare ma soprattutto capire ciò che si sta studiando è diventato molto più facile rispetto al passato. Solo la soggettività di ogni individuo può decretare se questa situazione sia positiva o meno, molti genitori saranno discordi, altri invece saranno contenti, perché non devono pagare le lezioni
private, o semplicemente per il fatto che sono favorevoli ai tempi che corrono. Di sicuro però, i più contenti rimangono i figli. Sul sito youtube.com (il portale web per eccellenza nella condivisione video) esistono centinaia di filmati, in svariate lingue del mondo, che spiegano in maniera chiara e dettagliata, argomenti scolastici e testi letterari. I filmati riportano un professore, o comunque un addetto del settore, che con l’ausilio di una lavagna o addirittura tramite una rappresentazione grafica digitale, spiega e commenta una determinata lezione. Per non parlare poi dell’enciclopedia che ha salvato ogni alunno, Wikipedia, con
le sue 584.120 voci in italiano, è sicuramente il sito più cliccato dagli scolari bisognosi di chiarimenti, c’è da dire però che essendo scritta dagli utenti, molte volte non rappresenta l’effettiva realtà. Un grande aiuto lo dà anche Yahoo Answers, cioè un sito dove gli utenti possono scambiarsi dubbi e curiosità, molto spesso il medesimo risulta più chiaro rispetto a qualsiasi altro sito specializzato, in quanto è spiegato direttamente dagli studenti,
o comunque da persone comuni, che in un linguaggio semplice e colloquiale riescono a far capire concetti e questioni di svariato genere, che molto spesso un professore non riesce a chiarire, dato il suo linguaggio tecnico e forbito, al quale non vuol venir meno. Ma secondo voi, internet è un mezzo che può aiutare a studiare, o è solo uno strumento inutile che distrae l’attenzione dal vero studio? Ditemi cosa ne pensate a diego.corsini@gmail.it
Musica
Il primo ad indossarlo fu niente meno che il presidente degli Stati Uniti, Theodore Roosevelt, che lo indossò per la prima volta nel lontano 1906, durante l’inaugurazione del canale di Panama. Da quel fatidico giorno, un cappello di origine ecuadoriana fatto mediante l’intreccio di svariate fibre di una palma nana, prese il nome di Panama. Molto amato dai leader politici di casa nostra, nell’estate del 2008 fu indossato da Silvio Berlusconi durante la visita in Sardegna di Tony Blair e poco tempo dopo fu indossato anche dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano du-
rante una manifestazione romana. Rilanciato dalle star del cinema e della moda, da Pete Doherty a Brad Pitt, dalla pin up Jessica Alba alle top-model Elle MacPherson e Kate Moss, arriva nell’immancabile versione 2009, disimpegnata e unisex viene proposta su abiti lunghi o su jeans e t-shirt che lo allontanano dall’ideale “borghese” di un tempo. Nei colori bianco con fascia nera, o nero con fascia bianca o dorata, è un cimelio facile da abbinare con qualsiasi altro capo, da indossare in spiaggia sotto il sole, non sfigura nelle uscite serali cittadine.
APPUNTAMENTI IN CITTÀ • Giovedì 16 luglio Dal 2 luglio fino al 23 luglio, ogni giovedì, tornano gli appuntamenti con l'Informagiovani ai Giovedì d'Estate. Le quattro serate sono dedicate a temi di interesse giovanile e con una novità nella location. Quest'estate 2009, infatti, lo stand Informagiovani, è ospitato all'interno di Spazio Comune in Piazza Stradivari. Per chi vuole sapere tutto sulle offerte di lavoro e su come accedervi, per chi ha sempre sognato di studiare all'estero, per chi desidera organizzare una vacanza e per chi vuole orientarsi nel mondo della scuola e università... per ogni esigenza un'area dedicata sarà allestita dagli operatori dell'Informagiovani. Per tutti a disposizione guide e pubblicazioni, materiali informativi, brochure e supporti tecnologici all'avanguardia.. Giovedì 16 luglio la serata sarà dedicata a formazione e università. FUORI CITTÀ • Sabato 11 luglio A Casalromano (Mantova) presso il teatro tenda, nell’ambito del "Bier Fest", si esibiranno in concerto i Gem Boy, gruppo rock demenziale di Bologna, famoso per le esilaranti esibizioni live, all’attivo dal 1998. ingresso libero • Lunedì 13 luglio A Villimpenta (Mantova) presso il "Festival di villa Arconati" si terrà il concerto di Ivano Fossati, dove il cantautore genovese presenterà il suo ultimo cd “musica moderna”. Ingresso dai 25 ai 45 euro, in base al settore prescelto. Inizio concerto alle ore 21.30. • Giovedì 16 luglio Philippe Cohen Solal, fondatore e leader dei Gotan Project, presso il Fidenza village presenterà un’indimenticabile ed esclusivo dj set, dove l’artista francese unirà i ritmi calienti del tango argentino, con quelli freddi e taglienti della musica house-elettronica, un evento imperdibile di rilevanza internazionale a pochi passi dalla nostra città. • Il 16 e 17 luglio Al Teatro Dal Verme di Milano Expo Milano 2015 proporne un laboratorio di idee per raccogliere la sfida di uno sviluppo a misura d'uomo: nutrire il pianeta, energia per la vita! Quattro sessioni speciali aperte al pubblico: una dedicata ai giovani, una alle aspettative delle donne, una sul format della manifestazione e una quarta sui grandi contenuti dell'Expo.
Lo storico dj Fargetta torna con The Radio
Lo storico dj Fargetta (marito di Federica Panicucci) torna con un nuovo singolo
Uno dei migliori dj e producer italiani, la colonna portante di Radio Deejay, marito di Federica Panicucci ed eterno compagno di Albertino, in un solo nome, Mario “get far” Fargetta. Artista milanese rubato al mondo del calcio, inizia la sua carriera nel lontano 1980, dopo 4 anni approda a Radio Deejay per volere dell’amico Linus e dal 1986 dirige il deejay time, programma storico della medesima
radio condotto da Alberto di Molfetta, in arte Albertino. Molti i successi realizzati: The music is movin' nel 92, People on the beat nel 2003, Shining star nel 2006 e Feel It uscita nel '97, nata dalla collaborazione con Alex Farolfi, famoso dj torinese, è arrivata alla numero uno nelle classifiche di vendita inglesi. Get Far arrivato quasi al trentesimo anno di carriera, esce con un nuovo
singolo, The Radio, che lo vedrà sicuramente protagonista dell’estate 2009. Il brano fa leva su un campione di un vecchio pezzo di Angelo Branduardi ("Il giocatore di biliardo") e su una melodia dolcissima mette in mostra le ottime doti vocali di H-Boogie, interessante cantante londinese della scena electro-pop. D.C.
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Televisione &Cinema
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Programmi televisivi da Sabato 11 a Venerdì 17 Luglio 2009
Risate assicurate con le candid-camera
E’
iniziata il 6 luglio la riproposizione di “Mai dire candid”, il programma televisivo marchiato dall’irruenza de “Le Iene”, mescolato alla comicità e all’ironia della “Gialappa’s Band”. Al timone di questa avventura ci sono il Mago Forest e Ilary Blasi, tormentati e mes-
di questo show sono vere e proprie candid camera realizzate con la disarmante ironia di Andrea Pellizzari, travestito da Mr. Brown. CARATTERISTICHE “Mai dire candid” si presenta, quindi, come un’evoluzione delle candid-camera realizzate negli anni '60 da Nanny Loy e vuole offrire non solo momenti di divertimento, ma
Andrea Pellizzari nei panni di Mr. Brown; sotto Ilary Blasi e il Mago Forest, conduttori del programma
Le Iene e la Gialappa ’s Band insieme in un programma che assicura il divertimento
si in difficoltà dalle voci fuori campo più sfacciate del piccolo schermo: Giorgio Gherarducci, Marco Santin e Carlo Taranto. Protagoniste
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anche spunti per svelare, attraverso l’occhio della telecamera nascosta, gli aspetti più autentici della società italiana del XXI secolo. Gli
sabato 11
Il thriller e la fanstasia in GHOST WHISPERER
Alcuni degli attori del cast di "Ghost Whisperer - Presenze"
imprevisti sono assicurati, ma non mancheranno anche spunti di riflessione. Infatti, a differenza delle classiche candid, le ignare vittime si trovano spesso costrette ad affrontare situazioni create ad hoc che attingono a tematiche sociali, di attualità o di costume. Le candid-camera si presentano quindi come uno specchio dei cambiamenti
domenica 12 Lunedi’ 13
avvenuti nel corso degli anni nelle abitudini, negli stili di vita e soprattutto nelle reazioni degli italiani. Lo studio 10 di Cologno Monzese, ospita, oltre al pubblico, anche alcuni protagonisti delle candid presentate. La regia del programma è affidata a Massimo Fusi. Italia 1, lunedì ore 21.10
Martedi’ 14
Che cos'è "Ghost Whisperer - Presenze"? E' una serie televisiva thriller e fantasy le cui vicende sono incentrate su una giovane donna, Melinda Gordon, che può comunicare con gli spiriti delle persone morte. Lo show è stato creato da John Gray e i protagonisti sono Jennifer Love Hewitt e David Conrad, cui si sono succeduti diversi altri co-protagonisti. Aisha Tyler nel ruolo di Andrea durante la prima stagione, Camryn Manheim e Jay Mohr che subentrano nella seconda stagione rispettivamente nei ruoli di Delia Banks e del prof. Rick Payne. Mohr lascia il cast all'inizio della quarta stagione e arriva Jamie Ken-
mercoledi’ 15
nedy nel ruolo di Eli James. P.K. Simonds, uno dei produttori, ha annunciato che Ghost Whisperer continuerà con la sua quinta stagione, che debutterà in America nel settembre 2009. LA PUNTATA L'episodio di giovedì 16 luglio è intitolato "Sangue cattivo", durante il quale Delia vende una villa a Steve Marlo Sinclair, padre e figlio. Ma Melinda scopre che la casa è infestata dagli spiriti e vorrebbe capire il perché: all'inizio crede che si tratti della moglie di Steve, morta cadendo da una scogliera, ma... Raidue, giovedì ore 21.05
giovedi’ 16
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Venerdì 10 Luglio 2009
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Porta Nova (0373 218411) www.multisalaportanova.it • Transformers La Vendetta Del Caduto • Harry Potter • La Ragazza Del Mio Migliore Amico • La Rivolta Delle Ex • Outlander • Una Notte Da Leoni •Coraline E La Porta Magica
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Prossimamente...
“Immagina che” è un film sulla necessità di tornare a vedere con gli occhi dei bambini. LA TRAMA Evan Danielson (Eddie Murphy) è un mago della finanza, il prototipo del lavoratore di successo. Elegante, ambizioso, separato, si occupa della figlia Olivia quando può. Alla vigilia della promozione tanto attesa, nel bel mezzo di una
lotta all’ultimo neurone con il collega e rivale Whitefeather, Evan si ritrova a doversi occupare di Olivia, 7 anni e un’inseparabile amica: una copertina viola. Spazientito, farebbe volentieri a meno del fardello, almeno fino a quando non comincia a credere che la copertina detenga dei poteri magici e possa essergli utile nella strada per il salto di carriera.
Regia: Karey Kirkpatrick
CINEMA – St. Trinian’s è ambientato nell’omonimo college femminile
Una commedia divertente con Rupert Everett
Il film è un remake contemporaneo dei film classici anni ’50 e ’60, ambientato nell’omonima scuola per ragazze. LA TRAMA St. Trinian's, collegio femminile di dubbia fama, imperversa in una grave crisi economica. La banca ha infatti intimato la chiusura alla direttrice Camilla Fritton (Rupert Everett). Nel frattempo il nuovo direttore educativo Geoffrey Thwaites, vecchia fiamma della Fritton, è determinato a riportare ordine e disciplina all'interno del collegio in cui ormai la dottrina liberale della Fritton ha portato alla
completa anarchia. Un gruppo di ragazze è comunque intenzionato a risolvere la crisi economica trafugando il famoso dipinto “La ragazza con l’orecchino di Perla” dalla National Gallery di Londra. PROTAGONISTA Nel cast troviamo Rupert Everett, 50enne attore britannico, celebre per il suo fascino da seduttore che ha saputo imporsi in grandi commedie romantiche come pure in interpretazioni di personaggi complessi. Everett è inoltre uno degli attori più liberamente gay di Hollywood. I REGISTI Oliver Parker è divento famoso nel 1999 grazie al film “Un marito ideale”, adattamento di una commedia di Oscar Wilde, autore che Parker ha rivisitato anche nel 2002 con “L’importanza di chiamarsi Ernesto”. Barnaby Thompson è, invece, il capo di Ealing Studios. Ha prodotto 4 dei 12 migliori film britannici indipendenti di tutti i tempi.
sabato 11
canale 5
italia 1
rete 4
di Oliver Parker e Barnaby Thompson
UNA NOTTE CON BETH COOPER
Genere: Commedia
Cast: Rupert Everett, Colin Firth, Jodie Whittaker, Lena Headey, Russell Brand, Stephen Fry, Celia Imrie, Caterina Murino, Gemma Arterton, Talulah Riley, Tamsin Egerton Durata: 100 minuti Produzione: Warner Bros Italia - Usa 2009
Sopra una scena del film e a lato la locandina
domenica 12 Lunedi’ 13
Martedi’ 14
mercoledi’ 15
Il film è ispirato all’omonimo romanzo di Larry Doyle, ex sceneggiatore dei Simpsons. La storia è incentrata su Denis, un appassionato di informatica e innamorato di Beth, così innamorato che decide di dichiararsi durante il suo discorso alla cerimonia di consegna dei diplomi: Beth è inorridita, il suo ragazzo incavolato nero e il miglior amico e possibile gay di Denis, tale Rich, a dir poco pietrificato. Denis comunque non demorde, e decide di organizzare una festa dove inviterà la ragazza dei suoi sogni e le sue amiche.
giovedi’ 16
venerdi’ 17
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the prestige Martedì 13 - Canale 5 - Ore 21.20
Mercoledì 15 - Rete 4 - Ore 21.10
Londra, fine '800, una sfida tra illusionisti: Robert Angier è affascinante e sofisticato e Alfred Borden è un purista della professione. I due faranno di tutto per cercare di carpire i segreti dell'altro, fino ad oltrepassare qualsiasi limite...
Rivalità, sogni e amori di un gruppo di soldati italiani, stanziati e abbandonati su una piccola isoletta greca dell'Egeo. Alla fine della guerra però qualcuno preferirà restare nell'isola... Vincitore del Premio Oscar 1992 come migliore film straniero e 3 David di Donatello 1991.
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Basket: la Vanoli e il rebus palasport S telefona allo 0372.43 54 74 • 45 39 67
di Giovanni Zagni
e atleti e staff tecnico della Vanoli si godono le meritate vacanze, dopo aver acquisito sul campo la promozione in Lega A, la dirigenza sta lavorando 24 ore al giorno sulle nuove problematiche da affrontare che noi sintetizzeremmo così: 1) Roster della squadra 2009-2010; 2) completamento della "fusione fredda" con la JuVi; 3) questione palasport. Ecco la situazione sui tre temi "caldi. L'ORGANICO Questo è il momento peggiore per il cronista, poiché poco c'è da dire sul futuro, senza il rischio di sbagliare. Se non che, a furia di sparare nomi, finisce che qualcuno lo si azzecca. La società è come il solito abbottonatissima su strategie e ruoli dei "venturi". Di certo c'è il primo nome sicuro, dopo la riconferma di Cusin: è quello di Matteo Formenti, guardia con 4 stagioni alle spalle in LegaDue con Casale Monferrato. Formenti, classe 1982, è stato l'unico giocatore di LegaDue a mettere in difficoltà quel "peperino" che è Troy Bell e probabilmente è stato questo il motivo tecnico per il qua-
Matteo Formenti in azione proprio contro la Vanoli
le la Vanoli ha pensato a lui in primis per il ruolo di guardia o di vice-play. Atleta solido e la conferma della solidità del giocatore viene dalle sue statistiche, migliorate nei playoff, rispetto a quelle della stagione regolare. Non un salto nel buio, dunque, ma una scelta avveduta che troverà valorizzazione cammin facendo. Per il resto solo ipotesi o speranze, a seconda da che parte le si consideri. Siamo certi comunque che patron Triboldi non starà a guardare FUSIONE Completamento della" fusione fredda" con la JuVi. Perché fredda? Perché non c'è stato entusiasmo delle tifoserie per questa operazione. Speriamo che porti i frutti auspicati da entrambe le parti, ma non ne siamo troppo sicuri, a questo punto. La JuVi,
pare, andrà a Brescia e Matteo Bonetti ne seguirà con orgoglio e trepidazioni le gesta. Ma Cremona perderà qualcosa ed anche, probabilmente, tutto il basket cremonese. PALASPORT Problema Palasomenzi. Di certo
è che sarà necessario ampliarlo in vista del campionato che dovrebbe iniziare il 11 ottobre, salvo spostamenti in là causa il contenzioso esistente tra Lega e Fip circa i regolamenti sulla formazione dei roster (tra stranieri, comunitari, extracomunitari, passaportati ed italiani, noi rinunciamo a capirci cosa vogliono le due posizioni) ma certo il "vil denaro" centra eccome, se la Lega minaccia scioperi ad oltranza. Noi provinciali, invece dobbiamo innanzi tutto risolvere il problema Palasomenzi che per la LegaA non è sufficientemente capiente. Gli uomini di Triboldi, per necessità (la Lega
vuole che si indichi già da ora il campo di gioco) sono stati in trasferta a Parma ma guardano anche ad altre soluzioni (Montichiari, Piacenza), poiché è quasi impensabile che l'ampliamento possa essere approntato entro ottobre. A complicare le cose, sono arrivate pure le elezioni politiche, con cambio della maggioranza in Comune. Corada aveva già dato il via all'iter burocratico, ma inevitabilmente i tempi si allungheranno e così noi tutti saremo costretti a "viaggiare" per un po' se vorremo seguire i nostri beniamini da bordo campo. Auguriamoci che i viaggi siano pochi e brevi.
Dopo Formenti, arriva l’americano Rowland Quel "diavolo" di Secondo Triboldi ha piazzato il primo botto di rilevanza internazionale, ingaggiando in un battibaleno un giocatore di valore assoluto. Dopo Matteo Formenti arriva, infatti, a Soresina-Cremona Earl Jerrod Rowland, play classe 1983, relativamente giovane dunque, ma già con trascorsi da urlo. Rowland, infatti, dopo la naturale carriera nelle giovanili Usa, ha già giocato in Australia, in Lettonia e da due stagioni è alla guida, in regia, di compagini tedesche, l'ultima delle quali, la Telekom Bonn, addirittura arrivata alla finalissima del campionato tedesco. Si dice sia "una mente", un organizzatore del centrocampo, un assist-man di
gran livello, non disdegnando puntate a canestro ed anche rimbalzi. Centonovanta centimetri per 90 kg di peso, gli consentono un impatto pesante con gli avversari e lo mettono al sicuro, vista la proverbiale grinta, dal doversi tirare indietro nell'uno contro uno. Aspettiamo di vederlo (non che manchi la fiducia nei referenti), ma per convincerci che ci troveremo di fronte ad un gran giocatore. La "mente" che era mancata in passato, nel dopo Morri, alla Vanoli. L'entusiasmo cresce in società e Cioppi, sorridente, lo conferma. Chissà che la Vanoli possa ancora stupire tutti nella prossima stagione? G.Z.
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Calcio
Cremo con Zanchetta al lavoro dal 14 luglio
La Cremonese punta sull’esperienza. Il primo colpo del mercato è stato, infatti, Andrea Zanchetta, 34enne biellese, da tante stagioni protagonista in serie A e B. E’ reduce da una buona annata, anche se sfortunata, nelle file del Lecce e promette di dare qualità al centrocampo di Venturato. In attesa di conoAndrea Zanchetta scere il destino di alcuni grigiorossi, come Graziani, Temelin e Saverino, la Cremonese ha ingaggiato anche il 23enne centrocampista Luca Nizzetto, proveniente dal Legnano. Inoltre, sono stati rinnovati i contratti di Tacchinardi e Giorgio Bianchi, mentre con Ferrarese è stata siglata la risoluzione del contratto. RITIRO La Squadra tornerà al lavoro il 14 luglio. La squadra resterà a Cremona fino al 18 luglio per le visite mediche di rito, poi si trasferirà a Bressanone per il ritiro estivo, dove rimarrà presumibilmente fino al 31 luglio o al 1° agosto, a seconda degli impegni di Coppa Italia. La prima amichevole è in programma domenica 19 luglio a Bressanone contro una selezione locale. La Cremonese, inoltre, parteciperà insieme a Torino e Merano al Trofeo Birra Forst in programma a Merano nel tardo pomeriggio di domenica 26 luglio. LUTTO E’ morto Mihai Baicu, 33 anni, ex giocatore della Cremonese. L’attaccante è deceduto per arresto cardiaco durante una partita amichevole di calcio giocata allo stadio Steaua di Bucarest. Dopo aver militato in serie B con il Cittadella dal 2000 al 2002 siglando in totale 6 reti, Baicu aveva vestito la maglia grigiorossa in serie C. red.
BEACH VOLLEY Giochi del Meditterraneo, bel podio per Raineri Bacchi a un soffio dall’oro di Cesare Castellani
Ottimi risultati per gli atleti cremonesi ai Giochi del Mediterraneo: due medaglie d'oro, un argento e un bronzo il bottino conquistato, oltre al quarto posto colto da Benedini nel K2 500. Germana Cantarini, Simone Raineri e Lucia Bacchi sono i medagliati. REMI SUL PODIO Simone Raineri è stato il primo a gareggiare ed il primo a salire sul podio. Medaglia di bronzo per l'atleta cresciuto all'Eridaneo e attualmente in forza alle Fiamme Gialle. Potrebbe sembrare una medaglia da poco per uno che in bacheca vanta un oro ed un argento olimpico, oltre a tanti altri titoli nazionali ed internazionali, ma non è così. Il bronzo conquistato da Simone va visto in un'ottica particolare: intanto, il casalasco ha gareggiato su una barca che non è la sua preferita, quella con cui ha conquistato tutto i carriera, cioè il quadruplo. E' salito, invece, sul doppio e ha fatto coppia con Matteo Stefanini, suo compa-
Matteo Stefanini e Simone Raineri
gno di colori nel Gruppo sportivo della Finanza. Sapevano, i due, di non essere un equipaggio da medaglia d'oro, ma purtroppo ai Mediterranei non era prevista la partecipazione della loro barca preferita, il quattro di coppia, e così si sono adattati. Erano comunque il miglior equipaggio in ambito nazionale e ai Giochi si sono fatti valere. Li hanno superati solo Francia e Slovenia, due barche collaudate e da primi posti in regate internazionali. E' stata oltretutto una finale non facile da interpretare, perché i greci Papachristos e
BOCCE
«Più bello che vincere un mondiale!». E’ il primo commento di Germana Cantarini (nella foto), dominatrice dei Giochi del Mediterraneo con due medaglie d’oro al collo. E c’è de crederle, visto che di ori mondiali
Tsamis con una partenza scriteriata, hanno scombussolato i piani di tutti, soprattutto degli azzurri che con loro ambivano al terzo posto. I greci sono infatti passati ai 1000 metri davanti a tutti, poi hanno ceduto, ma intanto lo sforzo fatto per tenere il loro passo aveva rischiato di far saltare anche i nostri che, comunque, nel finale hanno superato l'Egitto e agguantato il terzo posto. Francia, secondo Simone Raineri, che sarà in corso per l'oro ai mondiali. Lui è comunque soddisfatto: «Siamo in crescita, la migliore condizione è ancora lontana e per questo il mio bilancio è ottimo. Dopo l'argento di Pechino, dedico il bronzo dei Giochi del Mediterraneo alla mia fidanzata Elena, ai miei genitori, alla mia Casalmaggiore e alla Guardia di Finanza». Ora lo sguardo dell'oro di Sidney è rivolto a Lucerna, alle regate internazionali più famose del mondo che da una decina d'anni lo vedono protagonista. In Svizzera sul bacino del Rotsee remerà sul quattro di coppia e, allora, per lui e per Stefanini, sarà tutta un'altra cosa.
termine di due set equilibraSi è fermata all'argento la corsa di Lucia Bacchi ai Giotissimi, quindi il rientro battendo l'altra coppia italiana chi del Mediterraneo, dove composta da Ferretti-Giamha difeso i colori azzurri in bini con il punteggio di 21-18 coppia con la Circolari. e 21-14. Vittoria E' stata una vera e propria cavalquesta che permetteva alle due cata quella delle ragazze di accedue azzurre, che dere alla semifisono state fermanale contro la te dalla coppia spagnola formata Francia di Faureda Hopf-Simon Giordano, superata brillantesolo al tie-break e mente per 20-18 per 17-15. e 20-14, mentre L'avventura le spagnole endella due azzurre Lucia Bacchi era iniziata sotto i travano in finale battendo la seconda coppia migliori auspici, battendo francese. una dopo l'altra le due copFinale tiratissima e giocapie greche, Angelopoulota punto a punto. Le spagnoKonstantinou e Malousor le si aggiudicavano a fatica il Tassou per 2-0, poi c'era stata una sconfitta con le primo set con il punteggio di slovene Fabian-Fabian al 21-19, ma la reazione di Bacchi e Circolari era efficacissima tanto che la seconda frazione di gioco si concludeva a loro favore per 21-15. Terzo set decisivo. Si andava un paio di volte ai vansimo, degno di un mondiale». taggi, poi la Spagna riusciva Parliamo anche della gara a prevalere per 17-15 e ad individuale. «L’unico problema aggiudicarsi la medaglia era il caldo, tutto liscio fino alla d'oro. finale. Nessuna avversaria mi Un argento, comunque, di ha impensierito, neppure la cui Lucia Bacchi (in pratica al turca, ormai la conoscevo. In suo secondo anno seriafinale non è stato facile. La mente nel beach) può essere sanmarinese Ciucci è un’avlieta. Sarebbe bastato un versaria molto forte. Ha tenuto niente per tornare con la meil mio passo fino al 5-4, ma lì ho daglia d’oro, ma l'argento intravisto uno spiraglio. Una arriva subito dopo la conquigiocata da quattro punti, poi sta del campionato d’Europa subito dopo una da tre e la parper club con la Foppapetita è finita». dretti e consacrato un’annaComplimenti davvero. ta dai risultati eccezionali.
Cantarini racconta l’impresa dei due ori
se ne intende. «Già la sfilata è stata affascinante. Indescrivibile l’emozione dell’ingresso nello stadio con la squadra italiana dietro la bandiera, poi il villaggio e soprattutto i festeggiamenti a Casa Italia. Sono stata anche fortunata, perché quando sono tornata con l’oro individuale, hanno scoperto che quella era la duemillesima medaglia d’oro dei Giochi del Mediterraneo e quindi altri tappi di champagne sono saltati per l’occasione». Germana è già al lavoro da
qualche giorno nel suo negozio di via San Rocco, ma le medaglie appena conquistate sono ancora in bella vista. Poi racconta della gara. «Bellissimo lo scenario, non mi era mai capitato di giocare in mezzo ad uno stadio, con il sole a picco. Campi difficili perché costruiti per l’occasione. Poi ha piovuto parecchio nei giorni precedenti e sui campi c’erano buche e avvallamenti incredibili. Ho visto delle bocce tornare indietro di 50 cm. Il guaio è stato che sia-
mo arrivati in ritardo, pioveva e il primo giorno non abbiamo provato i campi, a differenza di Turchia e San Marino. Così quando siamo scese in campo contro le turche ci siamo spaventate. Ci hanno rifilato un 12-0 incredibile. Spaventate perché se avessimo perso un’altra partita saremmo state fuori, ma pian piano ci siamo abituate, abbiamo imparato i segreti di quei campi e, alla fine, non c’è stato problema, anche se bisogna dire che il livello dei campionati era altis-
Sport
Venerdì 10 Luglio 2009
Il Memorial Donato con auto storiche Andrà in scena sabato e domenica 11 e 12 luglio la decima edizione del Circuito Città di Cremona, rievocazione per auto storiche del famoso Circuito di Cremona, che negli anni tra il 1924 ed 1929 si rivelò uno dei più importanti e soprattutto veloci al mondo. Protagonista di questa edizione (verrà esposta in Piazza del Comune) sarà l’Alfa Romeo P2 che vinse l’edizione del 1929. Alla guida vi era Brilli Peri che stabilì la media record del circuito con 184,128 orari km. Al Circuito di Cremona Memorial Grazia Donato parteci-
Da sinistra Donato, Perri e Adessi durante la conferenza stampa
peranno un centinaio di auto storiche che si daranno battaglia nelle prove speciali previste sull’Appennino Piacentino e
Parmense prima di tornare a Cremona sulla pista Alfo Ferrari e Silvio Pedroni, dove si concluderà la manifestazione.
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Tennis: il Futures va alla Sabino Conclusione in grande stile, alla Bissolati, del torneo Futures Femminile di tennis, giunto alla terza edizione. Un torneo che ha suscitato notevole interesse nel pubblico della Bissolati, che ha assistito a partite avvincenti durante tutto il torneo. Si è imposta, e non senza fatica, la favorita del torneo Lisa Sabino che in finale ha superato la svizzera Knoll col punteggio di 6-4 7-5 al termine di un incontro avvincente, in cui l’italiano ha sempre dovuto rimontare, prima da 0-3, poi da 3-5. Esemplare l’organizzazione della Canottieri Bissolati che potrebbe ora puntare ad un edizione di livello anche superiore.
Da sinistra: Tozzi, Perri, Knoll, Sabino, Bruno di Clarafond e Masseroni
ciclismo - Marvulli e Aeschbach hanno battuto sul filo di lana il veterano Risi e il cremonese Guarnieri
La Sei Giorni delle Rose parla svizzero
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di Cesare Castellani
l velodromo "Attilio Pavesi", con le tribuna stipate all’inverosimile (come raramente ci era capitato di vedere nelle undici edizioni precedenti della Sei Giorni delle Rose), ha accolto con grande entusiasmo la quarta vittoria consecutiva di Franco Marvulli. Il pistard che, con l’abbandono imminente delle scene ciclistiche di Bruno Risi, si sta avviando a diventare, nei prossimi anni il vero “Signore degli anelli”, si è imposto con il connazionale Alexander Aeschbach (la stessa coppia che alla Sei Giorni di Cremona aveva perduto il primato proprio negli ultimi minuti di gara a favore degli argentini Perez-Donadio). BATTAGLIA Stavolta a contrastare i due rossocrociati fino all’ultimo sprint c’erano il quarantenne Bruno Risi, che nonostante l’età è ancora validamente in sella e non ha ancora ceduto il suo scettro di re delle Sei Giorni (56 vittorie all’attivo in carriera, di cui 49 in coppia con il cognato Betschart, costretto al ritiro due stagioni fa per una caduta) e l’astro nascente del ciclismo azzurro Jacopo Guarnieri, piacentino sulla carta d’identità, ma cremonese di formazione ciclistica. Il 22enne si è esaltato dal fatto di correre in casa e di avere come compagno quello che da sempre considerato il suo
Il podio (da sinistra) Bruno Risi, Jacopo Guarnieri, Alexander Aeschbach, Franco Marvulli, Petr Lazar, Alois Kankovsky
idolo e l’esempio da imitare nelle gare su pista. Jacopo è arrivato alla Sei Giorni delle Rose preparatissimo, reduce da una già lunga stagione su strada, la sua prima da professionista e lo si è visto nelle impressionanti frenate che hanno esaltato il pubblico e tenuto a galla la coppia nei momenti di battaglia. Risi ci ha messo tutta la sua esperienza ed il suo impegno. Hanno vinto a sorpresa la prima tappa, hanno accusato una battuta d’arresto nella seconda, ma poi sono risaliti in vetta alla classifica e solo all’ultimo sprint Franco Marvulli, quando la corsa era diventata una sfida a due, è riuscito ad aggiudicarsi la più bella delle Sei Giorni estive. BILANCIO Se vogliamo fare un bilancio, anche in vista di ciò che potrà verificarsi in gennaio in quella di Cremona, diciamo che vorremmo rivedere sull’anello pic-
colo della Fiera tutte le prime quattro coppie: Lazar-Kankovski giunti terzi e KejsseStam che hanno chiuso a ridosso dei primi, tutti a pieni giri. Risi, se venisse a Cremo-
na, potrebbe dare proprio qui l’addio definitivo al ciclismo, dato che questa è dichiaratamente la sua ultima stagione. Ci piacerebbe che in qualcuna delle Sei Giorni invernali potesse ancora gareggiare ancora con Guarnieri: al di là dei risultati sarebbe un’ottima occasione per Jacopo per imparare parecchio ed introdursi, passando dal portone principale, nel mondo delle Sei Giorni che sta ritrovando nuova linfa in questi tempi. Marvulli-Aeschbach promettono di essere i dominatori della stagione che ha preso il via a Fiorenzuola, ma alle loro spalle c’è gente che promette battaglia come Kejsse, Lazar, Kankovski, Stam, come lo stesso Sa-
La coppia Risi e Guarnieri mentre festeggia sul podio
Classifica Finale
1) Franco Marvulli-Alexander AesCHbach 218/0 2) Bruno Risi-Jacopo Guarnieri 208/0 3) Peter Lazar-Alois Kankovsky 124/0 4) Iljo Keisse-Danny Stam 125/1 5) Mark Hester-Samuele Marzoli 122/2 6) Angelo Ciccone -Alex Buttazzoni 87/2 7) Milan Kadlec-Joseph Zabka 46/3 8) Nolan Hoffmann-Dean Edwards 178/4 9) Andrea Pinos-Fabrizio Braggion 52/5 10) Guy East-Daniel Holloway 24/5 muele Marzoli, neo acquisto del Gruppo Arvedi, come i sudafricani HofmannEdwards che sono stati la vera rivelazione di questa Sei Giorni con Edwards, il primo ciclista di colore in pista a Fiorenzuola, che sul Giro lanciato ha sfiorato il record della pista detenuto dagli argentini Colla-Donadio. Proprio gli argentini sono stati la delusione dal punto di vista del rendimento in pista. Il campione olimpico dell’americana Walter Perez, accoppiato alla medaglia d’argento dei Giochi, lo spagnolo Tauler, è arrivato solo undicesimo e Donadio, che con lui aveva vinto a Cremona, è finito quattordicesimo insieme a Dario Colla. Ma a Fiorenzuola gli argentini non hanno mai brillato. La loro stagione ciclistica non è ancora iniziata: la preparazione, evidentemente è ancora scarsa. Le cose cambieranno totalmente a gennaio quando, invece, saranno all’apice della condizione
atletica. La Sei Giorni delle Rose, comunque, ha registrato l’ennesimo successo tecnico e di pubblico. Il pubblico ha risposto infatti con grande entusiasmo, soprattutto nelle serate conclusive. UNDER 23 Da non sottovalutare anche i risultati della manifestazione voluta dall’Uci e dedicata ai giovani talenti, gli Under 23 che hanno entusiasmato nelle prime tre serate. Il Ccc Arvedi ha lanciato in pista la coppia Baffi-Costanzi guidata nientemeno che da Adriano Baffi. Hanno colto un ottimo terzo posto, ma avrebbero probabilmente potuto fare qualcosa di più se non fosse stato per la caduta che ha coinvolto Costanzi nella seconda serata e per qualche incertezza palesata nella prima tappa. La vittoria finale è andata alla coppia azzurra formata da Dario Sonda ed Elia Ongaretto che hanno preceduto i ceki Jan Dostal e Marek Benda.
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Sport
Venerdì 10 Luglio 2009
Nella gara regionale battuto nettamente in finale il bissolatino Gilberto De Stefani per 12-2
Il parmense Paglioli esulta sotto “Le Querce”
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di Massimo Malfatto
arla emiliano la 16° targa “Le Querce”, gara regionale individuale organizzata dalla omonima bocciofila di Pieve d’Olmi: sul gradino più alto del podio è salito, con grande autorità e con pieno merito, il parmense Giuseppe Paglioli che iscrive così per la prima volta il suo nome nell’albo d’oro di questa importante manifestazione. Inizio difficile per il portacolori della “Audace” che, complice dolori cervicali, supera a fatica (12-9) il beniamino di casa Palmiro Penotti. Dai quarti di finale l’uomo del “Mulino Bianco” ritrova la sicurezza nelle proprie possibilità, gioca ad alto livello, in scioltezza e senza sbavature e per gli avversari (tutti bissolatini!) sono dolori: prima supera Roberto Dilda (12-6) e successivamente si “sbarazza” di Edo Massarini con un perentorio 12-3. Dall’altra parte del tabellone in evidenza Gilberto De Stefani. Marcia inarrestabile quella del bissolatino che s’impone al primo turno su Giancarlo Tosi (12-2), quindi ha la meglio su Carlo Ricini
Gilberto De Stefani, secondo classificato premiato da Germano Betti, sotto il parmense Paglioli, con il vicepresidente regionale Soldi e il signor Cerioli
CLASSIFICA GENERALE 16° Targa “Le Querce”
1° Paglioli Giuseppe 2° De Stefani Gilberto 3° Massarini Edoardo 4° Ziglioli Maurizio 5° Dilda Roberto 6° Ricini Carlo 7° Gargioni Virginio 8° Masseroni Enrico 9° Penotti Palmiro 10° Tosi Giancarlo 11° Milanesi Bruno 12° Ferrari Giorgio 13° Luccini Giuseppe 14° Cantarini Luigi 15° Scassa Giacomo 16° Nizzoli Emanuele rezione di gara di Ennio Clementi, coadiuvato dagli arbitri di finale Franco Bassetti e Carlo Spadafora. Alle finali gradite le presenze del vice-presidente vicario regionale Giancarlo Soldi e del presidente del comitato Giovanni Piccioni mentre gli onori di casa sono stati fatti da un polemico Pietro Ri-
MEMORIAL “CERUTI”
Venerdì 10 alle 19 finali sulle corsie del CASC
Saleri e Benedetti, i vincitori della scorsa edizione del Memorial Ceruti
Come lo scorso anno sarà il 23° trofeo Cral Aziende Sanitarie Cremonesi e il 13° memorial Adriano Ceruti a fare da apripista alla mitica “Fanino Alquanti”. La concomitanza con altre manifestazioni (calendario da rivedere il prossimo anno!) ha, logicamente, fatto diminuire il numero degli iscritti ed anche la presenza di pubblico, costretta a dividersi su varie corsie, non è stata numerosa come gli scorsi anni, ma i solerti organizzatori, guidati da Enzo Ferrari, sono ugualmente soddisfatti soprattutto per lo svolgimento di parecchi gironi eliminatori dove i bocciofili di casa sono stati i veri protagonisti. Nella categoria A successi di Dolara-Assirati, Vitaloni-Daguati e Zinetti-Scandelli mentre in categoria B note positive per i “sanitari”Amarossi-Canta-
(12-3) ed in semifinale infligge un bel “cappotto” al pur bravo Maurizio Ziglioli. Finale a senso unico, senza storia, che si è dipanata per sole otto tornate: troppo forte questo Paglioli per un De Stefani sfiduciato che ormai aveva dato tutto nei precedenti incontri. Eloquente il risultato finale 12-2! Alla gara hanno partecipato 231 giocatori (ben 12 i forfait!) in rappresentanza dei comitati di Cremona, Parma, Brescia e Lodi, oculata la di-
Nelle eliminatorie in evidenza i giocatori di casa relli, Bongiorni-Boselli e Bellini-Furregoni. Nella categoria C, tra gli altri, esultano Fanfoni-Ferrari, Bini-Fornasari, RotaBorlenghi, Tromba-Frittoli mentre in categoria D un bel sussulto per D’Amato-Mascolo e Masseroni-Bodini. Le finali sono previste per venerdì 10 con inizio ore 19 sotto la direzione di Livio Scaratti e si svolgeranno interamente al CASC di via Postumia, in caso di maltempo trasferimento sulle corsie del Dopolavoro Ferroviario di via Bergamo.
47° FANINO ALQUATI
(Audace PR) (Can.Bissolati) (Can.Bissolati) (Signorini) (Can.Bissolati) (Fadigati) (San Zeno) (San Zeno) (Le Querce) (Astra) (Can.Bissolati) (Can.Bissolati) (Fadigati) (Stradivari) (Can.Bissolati) (Audace PR) ghetti ( ha detto anche alcune cose giuste, ma forse non era il momento ed il luogo adatto!). Un gustoso rinfresco a base di squisiti dolci offerti da Germano Betti, la grande disponibilità di Nino (gestore delle Querce) e del suo personale hanno fatto da “valore aggiunto” a questa splendida serata estiva bocciofila.
Sabato 11 torna la mitica nazionale notturna
Dura lo spazio di una notte, la notte più lunga del boccismo cremonese, ma ti lascia dentro qualcosa che non ti abbandona per diverso tempo: stiamo parlando della mitica “Fanino Alquati”, gara nazionale notturna organizzata dalla canottieri Bissolati. Una manifestazione affascinante e spettacolare, unica in Italia, che raduna ogni anno dal 1963 i migliori bocciofili italiani (e del mondo!). Anche per questa ennesima edizione le adesioni sono arrivate numerose e l’organizzatore Giovanni Piccioni è stato costretto a fare gli ”straordinari” per accontentare tutti. A questa 47° edizione della “Fanino” e Memorial Nacy Pettenazzi, come lo scorso anno inserita nel circuito FIB, sono iscritte 224 formazioni in rappresentanza di 126 società e 43 comitati provinciali. Eccezionale il lotto dei partecipanti (quasi certa la presenza di tutti e 32 i giocatori di A1!) in rappresentanza di Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo, Lazio e Calabria.
Nella scorsa edizione hanno dominato gli Emiliani Cavazzutti e Maione
Difficile fare dei pronostici, quasi impossibile sarà vedere qualche bocciofilo di casa nostra sul podio. L’ultimo successo cremonese risale al lontano 1987 con Balestra e Torresani e chissà quanti anni dovranno ancora passare per poter vedere un nostro bocciofilo alzare questo prestigioso trofeo.
La gara inizierà sabato 11 alle ore 18 sotto la direzione del bresciano Enrico Nicoli che sarà coadiuvato da Gabriele Ceriati, finali previste alle prime ore del mattino sulle splendide ed accoglienti corsie della canottieri Bissolati, in caso di pioggia tutto il programma si trasferirà al bocciodromo comunale. MM
Campanini e Guglieri profeti in casa Flora
Paolo Guglieri, Giancarlo Soldi, Massimo Campanini
Massimo Campanini e Paolo Guglieri profeti in patria: secondo successo stagione della coppia e vittoria strameritata nel 31° trofeo Flora, gara regionale che ha visto la partecipazione di 110 formazioni. Molto ispirati i portacolori della bocciofila rivierasca che si sbarazzavano nei quarti degli “stradivariani” Spotti-Fiorani (12-1) ed in semifinale infliggevano un bel “cappotto” fuori stagione a Foroni-Ghisolfi. Sicuramente
più equilibrata l’altra semifinale che vedeva Ghisleri e “Butta” Ferrari avere la meglio sui “sanitari” PagliariFrittoli per 12-11. Finale a senso unico, senza storia ed agevole successo di CampaniniGuglieri sui pur bravi Ghisleri-Ferrari con il netto punteggio di 12-2. Perfetta la direzione di gara di Gabiele Ceriati, coadiuvato dagli arbitri di finale Giancarlo Bongiorni e Primo Massarini.
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Cucina
Venerdì 10 Luglio 2009
Gastronomia italiana
Le ricette gustose alla portata di tutti
Luis Meléndez Natura morta con pane e fichi 1760 Particolare
Il menù della settimana
Antipasto: Cocktail Rossini
Primo piatto: RISOTTO AL NERO DI SEPPIA
Difficoltà facile Tempo 10 minuti - Per 1 personA Ingredienti: • fragole • spumante secco
preparazione • Lavare ed asciugare le fragole; frullarle e conservare il frullato in frigorifero fino al momento di servire.
Difficoltà media - Tempo 60 minuti Per 4 persone Ingredienti: • 350 g di riso • 300 g seppie • 300 g bietole
• aglio • cipollina • olio extravergine d’oliva • formaggio grana grattugiato
preparazione • Pulire le seppie (tenendo da parte la vescichetta piena di nero): dopo aver tolto la pelle alle seppie si asporta l’osso centrale, si aprono, si puliscono bene e si tagliano a striscioline. • Si asportano la bocca e gli occhi, si ritagliano i tentacoli e si lava tutto abbondantemente con acqua corrente fino a farle diventare bianchissime. Soffriggere in
un tegame l'olio, l'aglio e la cipolla tritati; appena imbiondiscono aggiungere le seppie, mescolare per qualche minuto, poi unire anche le bietole ben ripulite dalle costole e tritate. Aggiustare di sale e pepe e cuocere per 30 minuti. Poi, unire il riso e il nero delle seppie e continuare la cottura, aggiungendo, se necessario, acqua calda. Prima di servire aggiungere il grana grattugiato.
• Versare il frullato nella flute (1/3) e aggiungere poi lo spumante secco, ben freddo (2/3). • Il cocktail è pronto da servire.
Dessert: Ciliegie cotte Difficoltà facile - Tempo 20 minuti Per 4 persone Ingredienti: • 1 kg di ciliegie
• 200 g di zucchero • 10 Chiodi di garofano
preparazione • Lavare le ciliegie senza tenerle troppo nell'acqua. Togliere il picciolo e porle in una casseruola con lo zucchero e i chiodi di garofano. • Portare a bollore a calore moderato e coperto non allontanandosi dal fornello perché le ciliegie in questo caso tendono a schiumare. • Appena si fa un quantitativo sufficiente di acqua,
aumentare la fiamma e mescolare ma delicatamente. L'operazione non deve essere portata avanti che per pochi minuti, altrimenti i frutti perdono la loro consistenza. Se l'acqua è eccessiva estrarla con un mestolo. • A fine cottura, però, deve rimanere un po' di liquido per accompagnare il dessert. Ottime sopra il gelato.
Secondo piatto: Baccalà alla livornese Difficoltà media - Tempo 40 minuti Per 4 persone
Ingredienti: • 800 g di baccalà ammollato • farina • 500 g di pomodori pelati • Olio extravergine d'oliva
• Sale • Prezzemolo • Aglio • Peperoncino
preparazione • Pulire molto bene il baccalà togliendo le lische. • Tagliare il baccalà in pezzi ( circa cm 5 x 5) e infarinarlo. In un tegame versare circa 10 cucchiai di olio extravergine d'oliva e quando è ben caldo cuocere i pezzi di baccalà da entrambi il lati in modo che si formi una crosticina dorata. Dopo circa 15 minuti di cottura togliere il
baccalà dal tegame e nel medesimo olio di cottura (insaporito dal pesce) mettete un battuto di aglio prezzemolo e peperoncino. Appena ha preso colore mettere i pomodori pelati, salare leggermente e far ritirare a fuoco moderato. • Infine mettere nuovamente i pezzi di baccalà e far cuocere per altri 20 minuti circa. Spolverare con un trito di prezzemolo fresco e servire ben caldo.
La Bottiglia
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