Il Piccolo Giornale

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PICCOLO Giornale di Cremona

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Anno X • n° 2 • VENERDI’ 9 GENNAIO 2009

Settimanale • € 0,02 Copia Omaggio

TUTTI I DANNI PROVOCATI DALLA NEVE

Centinaia le richieste di intervento ai vigili del fuoco e al pronto soccorso. Numerosi gli incidenti stradali e i tamponamenti. Tante le cadute dei passanti sui marciapiedi. Ma il piano del comune ha funzionato.

Ancora ZTL. E se i bus fossero gratuiti?

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Politica

Commercio

Torchio sulla Ztl: e scoppia la polemica

Saldi a tutto sprint: chi ha fatto l'affare

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Nuove povertà

Un milione dalla Provincia per le famiglie in difficoltà ▲

Ancora clienti acquirenti che visitano i negozi anche provenendo da “fuori”; ma anche passanti e turisti che si appropriano, per poche ore, del centro semplicemente per apprezzarlo e per goderne, passeggiando o sostando per un caffè. Un centro meno congestionato è un vantaggio anche per le attività commerciali, lo sanno i commercianti e lo sa Paolo Mantovani, presidente delle Botteghe del Centro che, infatti, non si dichiara contrario alla ZTL e a un’eventuale zona pedonale, ma piuttosto lamenta l’insufficienza di parcheggi. Parcheggi che si sarebbero dovuti prevedere e realizzare. Per questo, allo stesso modo, mi riesce difficile non dare ragione a chi protesta, anche con veemenza, per l’insufficienza di soluzioni tendenti ad evitare che i miglioramenti per la vivibilità del centro si trasformino in gravi disagi per gli abitanti delle zone limitrofe all’area ZTL. Ossia, che i vantaggi dell'interdizione del centro al traffico privato vengano pagati dagli abitanti delle zone circostanti, dove si concentra maggiormente il traffico delle auto e l'inquinamento acustico e atmosferico. E’ questo il problema più difficile da affrontare e risolvere. Continua a pagina 3

i è difficile immaginare la maggioranza dei cremonesi contraria alla limitazione del traffico in centro, contraria alla ZTL e ad una sua naturale evoluzione che dovrebbe, a mio parere, portare ad aree pedonali. L’alleggerimento del traffico è semplice buonsenso, non solo a tutela del centro storico, e quindi del patrimonio architettonico, ma a vantaggio di una maggiore vivibilità per gli “utenti”. Il centro storico è l’anima della Città, la memoria collettiva. Assolve una funzione simbolica di aggregazione e d’identità alla quale si può anche non dare eccessivo valore, ma obiettivamente ha un enorme valore economico per il prestigio dei suoi edifici e la bellezza dei monumenti che esercitano una notevole attrattiva sui turisti. Inoltre il centro storico si identifica con il centro direzionale e culturale, il centro degli “affari” e di molti servizi della città. Esso è frequentato da svariate categorie di cittadini, da chi lo abita a chi lo vive. In primis gli abitanti, poi studenti, liberi professionisti, commercianti, artigiani, impiegati di uffici pubblici e privati, lavoratori in genere.

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Cronaca

Venerdì 9 Gennaio 2009

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«Le decisioni vanno prese dal basso». Il sindaco Corada decide di non commentare la vicenda

Ztl: Torchio interviene sull'operato del Comune Il caso emerge da uno scambio di missive tra il presidente della Provincia e le mamme della Beata Vergine

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PROSEGUE DALLA PRIMA PAGINA

di Silvia Galli

a Ztl fa di nuovo discutere. Questa volta a livello politico, con l’intervento del presidente della Provincia Giuseppe Torchio, sollecitato da un gruppo di mamme della scuola Beata Vergine. Le mamme descrivono dettagliatamente i disagi che la Ztl comporta. Soprattutto il problema del posteggio. «In via Ruggero Manna non esistono materialmente parcheggi sufficienti per lasciare le nostre auto senza l’ansia della multa. Dobbiamo, quindi, andare a piedi. Ma noi genitori al mattino dobbiamo anche recarci al lavoro; i parcheggi che ci vengono suggeriti dal Comune sono il Massarotti (e quale mamma ci va da sola, con i bambini, in quel posto isolato e al buio pesto?), il par-

Ancora ZTL. E se i bus fossero gratuiti?

Alcuni autobus in stazione a Cremona

che Lei mi ha fatto a nome delle mamme degli alunni della Beata Vergine ed i riscontri delle cronache riportate sui giornali che ho letto, è grave e preoccupante». Il presidente spiega che «spostarsi diventa sempre più faticoso: molte città adottano il care-sharing, altre prediligono mezzi diversificati, elettrici e non, anche di dimensioni ridotte, per velocizzare i tempi e la funzionalità

Giuseppe Torchio, presidente della Provincia di Cremona

cheggio Coop oppure zone ancor più lontane» si legge nella lettera. La quale continua parlando delle «300 firme depositate in Comune per chiedere la deroga», (al momento concessa, n.d.r.), e della vicenda Ztl di via XI Febbraio: «La cosa più eclatante» viene scritto «è che anche via XI Febbraio doveva essere chiusa e compressa nella Ztl… anche questi residenti hanno raccolto 1.000 firme, depositate in Comune, e dopo pochi giorni hanno ottenuto che la strada non rientrerà più nella Ztl, potendo così raggiungere la scuola». La lettera termina con una richiesta al presidente Torchio «nella speranza che la nostra causa possa essere da Lei presa in considerazione». Ed ecco che la risposta del presidente dell’amministrazine provinciale non si fa attendere. Torchio risponde con una sua lettera riservata alle mamme. «La segnalazione

del mezzo di trasporto. Certamente quando poi le scuole sono in centro città, è veramente difficoltoso». Il presidente della Provincia dice anche di aver fatto pressioni, «pur non essendo l'argomento di mia competenza». Il Comune gli ha spiegato che «fino al 2 febbraio è stato prorogato l'avvio della Ztl. Verranno poi consegnati ai richiedenti della Beata Vergine dei pass ad hoc per il transito, ma non per la sosta, e dal 19 gennaio partirà lo Studiobus, con dei punti di raccolta dei bambini». Torchio continua scrivendo che «grazie alle giuste pressioni dei cittadini il Comune ha rivisto alcune scelte, nonostante la segnaletica sia già cambiata». La lettera chiude così: «Non ho mai preso, da presidente della Provincia, decisioni calate dall'alto. Ovviamente gli amministratori devono mediare tra le parti e prendere anche posizioni che

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possono non trovare tutti d'accordo, ma sempre a seguito, comunque, di un percorso concertato dal basso». Mentre sulla questione il sindaco Gian Carlo Corada ha risposto con un no comment, è intervenuto invece Andrea Virgilio, capogruppo del Pd in consiglio comunale: «Il problema principale per il centro storico non è solo quello dell’inquinamento. Qui si tratta di restituire dignità e tutela ad alcuni degli spazi più frequentati della nostra città. Non è un caso che i grandi progetti di riforma viabilistica prevedano anche la sistemazione e il miglioramento dei diversi contesti: penso a Piazza Marconi, al Corso Garibaldi, alla Stazione, al Dante/Trieste, luoghi che in prospettiva saranno in grado di essere senza dubbio più accoglienti e fruibili. C’è quindi un progetto chiaro di città che oltrepassa il provvisorio disagio dei cantieri, un progetto indicato nel programma del Sindaco e sostenuto dalla maggioranza dei cremonesi. Per queste ragioni occorre respingere i toni apocalittici e poco propositivi che da sempre caratterizzano il centrodestra. Sulla Ztl occorre proseguire con gradualità e con l’impegno di ascoltare i cittadini. La volontà è sempre stata questa: quella di un confronto aperto e schietto. E’ fuori luogo il tentativo di appropriarsi di un tema, ostentare pressioni per sollecitare al dialogo, perché c’è già la disponibilità a una tempistica più morbida, a un confronto costruttivo con le associazioni del commercio, con i pendolari, con i genitori. La nostra intenzione è quella di cambiare le modalità di azione dei cittadini, senza sgradevoli approcci ideologici, ma con la volontà di promuovere nuovi servizi, di valorizzare le risorse della città, il suo centro storico e salvaguardare le esigenze di tutti, a partire dai residenti».

0372.43.54.74 Autorizz. del Tribunale di Cremona n° 357 del 16/05/2000

Pubblicazione associata all’Uspi (Unione Stampa Periodica Italiana) Progetto Grafico: Gianluca Galli Numero chiuso in tipografia: Giovedì 8 Gennaio ore 24,00

Tutto sarebbe più semplice e di facile soluzione se utilizzassimo maggiormente i mezzi pubblici e meno le automobili. Ma così non è, non siamo stati abituati, non ci viene naturale, istintivamente saliamo in macchina e con essa ci spostiamo anche per un breve tragitto, innescando tutte quelle problematiche conseguenti che sono connesse alla mobilità, all’inquinamento, all’economia e non ultimo alla nostra integrità fisica. Occorrerebbe un cambiamento generalizzato di mentalità, supportato da efficienti alternative alla mobilità privata. Un’idea, ovviamente tutta da verificare nella fattibilità, nel rapporto costi/benefici, nell’aspetto legislativo e quant’altro, potrebbe essere quella di rendere il servizio di trasporto pubblico urbano gratuito per tutti. Offrire il trasporto pubblico gratuitamente a tutti potrebbe favorire la propensione a una mobilità più sostenibile. Molti potrebbero trovare ”conveniente” salire sull’autobus anche solo per poche fermate e piano piano abituarsi a salire, scendere e risalire ancora. Il bus come servizio, a nostra misura, da prendere anche per uno spostamento di poche centinaia di metri, quindi comodo e di facile fruizione anche per chi giunge dai quartieri periferici lasciando a casa l’auto. A utilizzarlo con maggiore frequenza oltre gli anziani e i lavoratori, sarebbero i giovani, e questo potrebbe essere l’inizio di una buona abitudine soggettiva che potrebbe diventare “un’educazione” contagiosa. Intuibili tutti i be-

nefici in termini di salute, conservazione del patrimonio monumentale e non solo, di manutenzione, di risparmio di denaro e di tempo, di stress, di vivibilità e di vantaggi per il commercio. Il Comune dovrebbe, certo, compensare i mancati introiti della KM, ma non penso siano cifre esorbitanti, forse più grave per le casse comunali, orfane dell’ICI, sarebbe il mancato introito delle multe. La stessa KM potrebbe impegnarsi a sostituire progressivamente le vecchie vetture con mezzi più ecologici: alimentati a metano o altro. E’ un’idea che necessita di condivisione e di convinzione, ma perché no? Hasselt è una città belga comparabile con Cremona, un po’ più grande ma con lo stesso numero di abitanti. Per ciò che riguarda il traffico da alcuni anni ha adottato questo sistema: là il trasporto pubblico è completamente gratuito. Al sindaco e alla giunta di Piazza del Comune verificare le possibilità, la compatibilità con la legge 422/97 e la conseguente fattibilità. Qualcuno incaricato potrebbe prendere contatto con la municipalità di Hasselt, andare a vedere come funziona e studiarne l’esempio. A mio parere può essere una scelta che guarda al futuro nell’interesse, questa volta sì, di tutti i cremonesi. d.e.

Per intervenire sull’argomento, anche semplicemente inviando il proprio parere, questi sono i recapiti: promedia@fastpiu.it. Oppure Il Piccolo via San Bernardo 37 - Cremona.

Le opinioni della minoranza

Francesco Zanibelli (Coordinatore cittadino di Forza Italia): «Il presidente Torchio, nella sua lettera alle mamme della Beata Vergine, oltre ad occuparsi di questioni che non gli competono, trova l'occasione per gettare discredito sull'amministrazione comunale. Premesso che siamo ovviamente noi i primi a criticare le scelte del Comune, in particolare l'idea di allargare la Ztl senza aver prima provveduto alla creazione di parcheggi in centro, domandiamo a Torchio come mai si scopra inflessibile e responsabile amministratore proprio rispetto a questioni che non lo riguardano oltretutto criticando in forma riservata una amministrazione del suo stesso colore politico. Il suo atteggiamento rende ulteriormente manifeste le molte fratture createsi all'interno della sinistra cremonese. Anche il carattere di riservatezza col quale Torchio, che è un pubblico amministratore, invia alle famiglie le proprie denigranti opinioni rispetto ad un'altra pubblica amministrazione, dà la misura della grande scorrettezza politica che sta negli ultimi mesi caratterizzando la sinistra cremonese». «Sono convinto» continua Zanibelli, «che anziché lettere riservate portatrici di fumosa solidarietà, le mamme degli allievi della Beata Vergine avrebbero preferito una chiara presa di posizione fatta alla luce del sole e comunicata a livello istituzionale». Giacomo Zaffanella (consigliere comunale della Lega): «Spero che la presa di posizione di Torchio non illuda le mamme della Beata Vergine, in quanto il suo compagno Corada ha dichiarato apertamente che "la città è con lui" per quanto riguarda le decisioni prese sulla ztl. Torchio usa toni molto simili a quelli usati dalla Lega all'inizio della vicenda, ovvero il richiamo al buon senso, al dialogo ed alla condivisione delle scelte, ma solo dopo che c'è stata una mezza rivoluzione si è ottenuto qualcosa. Torchio vuole iniziare a recuperare consensi per tentare la rimonta, chissà che anche Corada in merito alla Ztl non faccia qualche mossa clamorosa...». Ugo Carminati (segretario cittadino di

An): «La singolare presa di posizione del presidente Torchio in merito alla Ztl e alle modalità con la quale sono state prese molte scelte risulta certamente avversa alla linea seguita dall'amministrazione comunale. Tutto questo però non colpisce e non stupisce più di tanto. Pare essere un chiaro messaggio inviato dai vertici del Partito Democratico, che da tempo hanno confermato il presidente Torchio quale loro candidato alla amministrazione provinciale per le elezioni della prossima primavera, direttamente al Sindaco Corada ed alla sua Giunta. La grave frattura apertasi all'interno del Pd dal tentativo, momentaneamente fallito, di non ricandidare la prossima primavera il sindaco Corada, non avendo questi accettato supinamente di farsi da parte, è stata certamente aggravata da scelte di chiaro stampo elettoralistico le quali per fretta, mancanza di fondi e di tempo tecnico si stanno ritorcendo, in termini di consenso, contro chi le ha volute». Giuseppe Trespidi (segretario provinciale dell'Udc): «La risposta che il presidente della Provincia Torchio ha dato ad un cittadina cremonese sull’introduzione della Ztl a Cremona evidenzia in modo inequivocabile lo stato dei rapporti che ci sono all’interno del Partito democratico. Il fatto che la lettera sia stata resa pubblica non penso sia fine a se stesso, ma credo sia frutto di questo disagio che, in questo caso, si riversa sul modo con cui viene gestita la città. Il disagio dei rapporti tra Comune e Provincia non è di oggi ma viene da lontano: inquinamento Tamoil e sicurezza dei cittadini sono gli episodi che, al di là delle dichiarazioni di rito, hanno maggiormente fatto emergere queste divergenze». «Ma non è questo» continua Trespidi, «che interessa all’Udc e neppure ai cittadini. A noi ed ai cittadini interessa sapere quale sarà il futuro della Ztl: se e come sarà introdotta. Vogliamo altresì sapere se questo futuro sarà concertato con i referenti dei portatori di interessi e se gli eventuali provvedimenti prima di essere adottati saranno oggetto di incontri e confronti pubblici oppure si andrà avanti solo con comunicati».


L'Inchiesta

Cronaca

Cremona coperta dalla neve: ora a rischio sono le strade

Una nevicata che è già stata definita storica: sono scesi oltre 40 centimetri

Uno scenario che ha lasciato tutti i cremonesi a bocca aperta guardando quel manto candido che s'andava via via inspessendo con il passare delle ore. Una

S

nevicata come non se ne vedeva da tempo, nel nostro territorio: sono caduti oltre 40 centimetri. Il maltempo non ha comunque scoraggiato i cremonesi

i quali, armati di pale, vanghe e tanta pazienza, si sono prodigati a far pulizia, affiancando il lavoro degli addetti alla viabilità. Ma i danni sono stati ingenti.

di Laura Bosio

gomenti i cremonesi hanno osservato la città ricoprirsi completamente di una coltre di neve. Tanta: oltre 40 centimetri nel giro di 12 ore, lo scorso mercoledì. Neve che ha poi replicato, anche se in misura molto inferiore, il giorno dopo. Nel quale la prefettura ha decretato la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado. E lo scenario che si apre, pur non creando problemi nell'immediato, traccia un futuro abbastanza preoccupante dal punto di vista viabilistico, come spiega Marco Pagliarini, direttore ai lavori pubblici del comune di Cremona. «Dovremo valutare i danni al manto stradale che emergeranno con il passare del tempo, verso primavera» spiega. «Lo spargimento del sale sull'asfalto per limitarne la scivolosità ed evitare la formazio-

Piazza del Comune dopo il passaggio della calata

Decine di mezzi e centinaia di uomini per l'emergenza

resto, li ha riscontrati anche il settore manutenzione della Provincia di Cremona. «La resa e l'efficacia delle operazioni per evitare il ghiacciarsi del fondo stradale e di rimozione della neve, è risultata fortemente condizionata oltre che dalle condizioni esterne (precipitazioni nevose o piovose e

temperature esterne e della pavimentazione, esposizione a nord, zone d'ombra etc.) anche da condizioni specifiche del piano viabile» spiegano in un comunicato. «Alcune tipologie di bitumi, che sono in grado di garantire situazioni ottimali di percorribilità, di durata e di stesa, condizioni prevalentemente presenti sulle strade padane, risultano però maggiormente resistenti ai trattamenti antigelo». Anche la presenza di manufatti e di condutture che passano sotto le strade hanno reso differenti i tempi di azione degli interventi effettuati. «Ciò è risultato particolarmente evidente, ad esempio, sulla ex SS10 (via Mantova) o sulla Paullese dove, a parità di azioni poste in essere, una corsia risultava perfettamente praticabile mentre l'altra lo era con difficoltà anche dopo l'esecuzione di ulteriori tre trattamenti aggiuntivi» continua il comunicato.

Corada: «Bene il Piano neve»

Il sindaco Gian Carlo Corada ha fatto il punto sull’attuazione del piano neve. «In quella che è stata una nevicata eccezionale, con inevitabili disagi, mi sento di dire che il piano ha funzionato: se solo pensiamo ai disagi di altre città, come Milano, abbiamo avuto ritardi solo nel trasporto pubblico, qualche disagio per la neve ai bordi delle strade e per i parcheggi. Le critiche che sono state fatte sono solo strumentali». La giunta chiede comunque scusa a tutti i cittadini per i disagi subiti. «Rivolgo un plauso a tutti coloro che hanno contribuito a mettere in campo le varie ne del ghiaccio, infatti, abbinato alla neve, ha effetti devastanti, e causerà, con il tempo, il formarsi di buche. Il sale, infatti, fa venir meno la coerenza dell'asfalto che si sgretola e permette le infiltrazioni d'acqua. A lungo andare si possono aprire buche e voragini». Fortunatamente, invece, nessun altro danno grave si è verificato nel nostro comune, almeno nell'immediato, anche se l'attenzione è sempre alta, specialmente per quanto riguarda gli alberi, che potrebbero cedere sotto il peso della neve, ma anche alcune tettoie o impalcature poco stabili. Del resto, il piano neve sembra aver funzionato abbastanza bene: pur non essendo possibile sgomberare completamente le strade, a causa del continua caduta dei fiocchi, che in pochi minuti ricoprivano di nuovo l'asfaldo dove era appena stato pulito, la circolazione è riuscita a scorrere in modo abbastanza fluido. Problemi sulle strade, del

azioni svolte attraverso turni di lavoro piuttosto pesanti» ha continuato il primo cittadino. Soddisfazione è stata espressa anche per quei cittadini che hanno spontaneamente offerto la propria collaborazione, molto preziosa in simili circostanze dove serve il contributo di tutti. «Considerevole è lo sforzo fatto e i soldi spesi per attuare il piano neve» ha concluso Corada. «Sono state impegnate 60 lame, 8 spargisale, 16 squadre a piedi (composte da 4 uomini ciascuna), 8 bob cat, 3 ruspe caricatrici ed altrettanti camion per portare via la neve dalle piazze». Ma quali sono le operazioni messe in campo? «Sono stati effettuati servizi di salatura e rotte neve tripli nel Cremasco, colpito fortemente dal maltempo, e di una volta e mezzo sulla restante rete provinciale: complessivamente circa mille chilometri di strade, con lo spargimento di circa 180 tonnellate di sale ad ogni passaggio» ha detto il presidente della Provincia, Giuseppe Torchio. «Un trattamento preventivo iniziato il 5 gennaio, con particolare riferimento ai ponti, su cui sono stati svolti trattamenti specifici. Per fronteggiare l’emergenza neve, abbiamo messo al lavoro, anche per 36 ore continuate 74 lame, 14 spargisale, con quattro di minor dimensione per i ponti, a cui si aggiungono 74 appaltatori esterni. L’organico della provincia del settore Manutenzione è al lavoro con dieci tecnici, una decina di capi zona, quindici autisti e 30 operai con turni forzati» Sul fronte scolastico, l’as-

sessore Pietro Morini ha reso nota la volontà del Prefetto di Cremona, a seguito di un incontro, per la chiusura, per l’intera giornata di giovedì 8 gennaio, di tutte le scuole di ogni ordine e grado. A questo proposito la polizia provinciale ed il servizio tecnico della Provincia con la protezione Civile stanno facendo i monitoraggi per i carichi delle strutture scolastiche (tetti) e la pulizia dei luoghi di pertinenza degli stessi istituti, secondo una precisa priorità. Le scuole hanno poi riaperto il giorno successivo. Molte le lamentele di cittadini e di automobilisti per i disagi e la difficile percorribilità delle strade. Tra cui quelle di chi, con pneumatici consumati e senza catene, pretendeva di guidare come se nulla fosse. Intanto le previsioni metereologiche rincuorano un po': per il week end è previsto un miglioramento generale delle condizioni del tempo, e si potrà ben sperare in qualche giornata di sole.


Venerdì 9 Gennaio 2009

La città ha osservato con sgomento l'ininterrotta caduta di fiocchi

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Raffica di incidenti e cadute

Centinaia di richieste di intervento ai vigili del fuoco e al pronto soccorso

E'

di Sara Pizzorni

stata una vera e propria mobilitazione di massa quella delle forze dell'ordine di Cremona e provincia, per far fronte agli incidenti, alle cadute, agli alberi crollati, al pericolo dei tetti appesantiti, ai disagi e ai disservizi vari causati dalla bufera di neve caduta in queste ultime ore a Cremona e provincia. Gli incidenti sono stati numerosi, fortunatamente nessuno di grave entità. In particolare si è trattato di molte fuoriuscite di strada dovute al fondo stradale bagnato o ghiacciato, e quindi scivoloso, e di tamponamenti, nella maggior parte dei casi per il non rispetto delle distanze di sicurezza. Le zone dove si sono verificati gli incidenti più numerosi sono state la tangenziale, la Paullese, la via Mantova, il centro città e alcune zone di periferia. Da segnalare anche diverse cadute di pedoni sui marciapiedi: una trentina le persone sono scivolate rovinosamente, tutte in condizioni comunque non gravi, per le quali è stato necessario ricorrere alle cure dei medici

elettriche, creando un vero e proprio allarme. Venti sono stati gli interventi messi in atto dai pompieri su questo fronte, in particolare in Largo Po Europa, via Ciria e via

Protezione Civile, se dovesse piovere, si potrebbe essere di fronte ad una vera e propria emergenza. Le riunioni per monitorare la situazione sono all'ordine del giorno. Decine sono stati anche gli interventi dei vigili del fuoco e degli agenti della polizia municipale, non soltanto a Cremona, ma anche in vari centri limitrofi, per far fronte a casi di strutture messe a dura prova dal brusco abbassamento delle temperature, come, ad esempio, le condutture dell'acqua danneggiate dal ghiaccio. I disagi, quindi, non sono mancati nemmeno su questo fronte. In considerazione dell'ondata di gelo è stata richiamata l'attenzione di tutti gli enti di protezione civile, della provincia, dei comuni e degli enti gestori del servizio di trasporto pubblico sulla necessità di adottare ogni opportuno accorgimento allo scopo di rendere sicuri la

Arenili. L'ultimo è avvenuto in piazza Roma: i vigili del fuoco sono stati costretti a salire con l'autoscala su un grosso albero che era completamente ricoperto di neve. I problemi di stabilità di tettoie e piante sono più che mai concreti: come detto anche dai responsabili della

viabilità e il servizio di trasporto. Anche tutti gli organi di polizia stradale sono stati allertati per un'attenta attività di sorveglianza del traffico stradale. Opportune misure di prevenzione sono state adottate anche per le linee ferroviarie e per la fornitura di energia elettrica e telefonica.

Piazza Roma completamente imbiancata

del pronto soccorso dell'ospedale Maggiore. Proprio per rendere più praticabili gli accessi al nosocomio cittadino, visti i continui interventi di ambulanze e auto mediche, i vigili del fuoco sono stati mobilitati per ore per smuovere le lastre di ghiaccio che si erano create sulle rampe di accesso e per

E ora l'allerta è per il rischio di crolli rendere sicuro il passaggio dei mezzi sia sanitari che privati. Solo nella giornata di mercoledì le telefonate alla centrale del 118 e le uscite delle auto di servizio dell'ospedale sono state il triplo di quelle che si registrano quotidianamente. Si è arrivati fino a 600 telefonate nell'arco di due turni, tra richieste di intervento per malori, cadute, incidenti, e sintomi influenzali. Molti gli interventi dei vigili del fuoco e dei vigili urbani per scongiurare il pericolo dei crolli: in queste ore la neve, continuando a cadere, si è depositata sugli alberi, sui tetti, sui cornicioni e sulle linee


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Cronaca

Venerdì 9 Gennaio 2009

Gli auspici di alcuni dirigenti cremonesi per il 2009: dal commercio ai servizi, al volontariato, al mondo del lavoro, al turismo

Fare sistema per risollevare l'economia

A

di Laura Bosio

nno nuovo, vita nuova, afferma un vecchio detto. Ma che cosa si aspetta la nostra città dal 2009? Quali sono gli auspici e i desideri? Lo abbiamo chiesto ad alcuni cremonesi illustri, rappresentanti di diversi settori. A partire da quello economico che Giandomenico Auricchio rappresenta come presidente della Camera di

tura in diminuzione. Il secondo punto su cui far leva è quello dell'innovazione a 360 gradi, ossia l'importanza di essere sempre aggiornati e all'avanguardia per restare competitivi sul mercato». La preoccupazione resta, comunque, forte per l'economia reale, «seriamente compromessa da una finanza scellerata che è partita dagli Stati Uniti» continua il presidente Auricchio. «Bisogna però guardare la situazione anche dal lato positivo: la nostra provincia tiene ancora bene, e i dati sono superiori rispetto alla media lombarda. Mi auguro dunque che, nonostante le preoccupazioni che è giusto avere, la grande qualità delle produzioni locali possa continuare a

Giandomenic Auricchio, presidente Camera di commercio

Commercio, oltre che come titolare di una delle più importanti aziende del nostro territorio. «Il nuovo anno si apre su uno scenario tutt'altro che roseo: alla crisi interna si somma quella di respiro internazionale. Per questo, come Camera di Commercio, proseguiremo con l'azione di sostegno alle piccole e medie imprese. Sono due i punti su cui lavorare: innanzitutto l'internazionalizzazione, punto fermo per tutte le aziende, a fronte di consumi interni sempre più statici, se non addirit-

Gerardo Paloschi, presidente di AemCom

mietere successi sulla scia degli anni passati». L'auspicio del presidente di AemCom, Gerardo Paloschi, invece, è quello di una maggior coesione per la nostra comunità locale. «Il 2009 si preannuncia un anno difficile per il Paese e per Cremona» spiega. «La crisi economica

Mino Grossi, segretario Uil

sta mostrando segni sempre più evidenti e tangibili; tocca le persone e aumenta la precarietà. Di fronte a questo scenario, la nostra comunità può fare alcune cose. La prima è quella di “fare sistema”, cioè di perseguire tutti insieme obiettivi prioritari e condivisi. Lo sviluppo economico va, naturalmente, messo al primo posto. Senza sviluppo, il modello virtuoso di una Cremona solidale rischia di entrare in crisi. La storia di Cremona insegna che la nostra comunità di fronte alle grandi sfide sa reagire con forza, slancio e determinazione. In questo senso la crisi potrebbe essere non solo una minaccia ma trasformarsi anche in un’opportunità. Questo mi auguro accada nel 2009». Anche il mondo del lavoro e sindacale si aggrappa alla speranza per un 2009 che si prospetta tutt'altro che facile, come dichiara il segretario provinciale della Uil, Mino Grossi. «Le previsioni non sono buone, se si guarda all'andamento dell'economia provinciale. Si prevedono forti

flessioni. Le imprese hanno ordini molto più bassi del previsto e le piccole realtà lavorano fra tante difficoltà, senza contare chi ha già messo in atto la cassa integrazione. Da parte nostra lavoriamo su diversi fronti. Innanzitutto chiediamo che vengano confermate le ipotesi di provvedimenti per estendere la cassa integrazione ad aziende che ora non ne hanno diritto. Altro punto è l'introduzione di ammortizzatori sociali per le persone che si trovano in stato di precarietà. Infine, a livello locale, si sta lavorando per sostenere le famiglie in difficoltà, a partire dalle tariffe che devono sostenere: si auspica la possibilità di riduzioni e dilazioni per chi si trova in cassa integrazione, per esempio». Un discorso simile dovrebbe valere per le banche, secondo Grossi. «Bisognerebbe dare la possibilità a chi fa fatica di poter sospendere temporaneamente la rata del mutuo» spiega. «Le banche devono rendersi conto che aiutare il cliente significa anche non perderlo. E non va ridotto l'impegno di quanto scritto sul Patto per lo sviluppo che resta fondamentale». Anche il mondo del volontariato sembra aver bisogno di nuove spinte nel 2009. «Per il volontariato è auspicabile invocare più decisamente un rafforzamento delle proprie identità, mission, autonomia e libertà d'azione» dichiara Gigi Cappellini, presidente del Cisvol e segretario delle Acli. «Meno autoreferenzialità e più disponibilità a creare reti, co-

ordinamenti e forum municipali, nella prospettiva di un'effettiva coesione sociale, a partire da una lettura comune dei bisogni territoriali. Agli amministratori che governano la nostra comunità faccio la richiesta di non utilizzare stru-

promozione. Abbiamo già accordi, a questo proposito, con Piacenza e Parma per quanto riguarda la navigazione sul fiume, che è per noi una grossa risorsa. Auspichiamo, inoltre, una grande attenzione al marchio Cremona per quanto riguarda la liuteria, ma anche il distretto della musica che verrà presentato ufficialmente alla prossima Bit (Borsa internazionale del turismo). Altro filone da valorizzare è la gastronomia. Infine, un discorso importante è quello del turi-

Gigi Cappellini, presidente Cisvol e segretario delle Acli

mentalmente il volontariato per calcoli politici, ma di rispettarne l'autonomia e la libertà di pensiero, in vista di una collaborazione trasparente e produttiva». Dal canto suo, il turismo vuole avere un ruolo primario: il nostro territorio è ormai pronto a decollare, anche a livello internazionale. Ne è certa Barbara Manfredini, responsabile dell'Apt e della Strada del gusto cremonese. «Speriamo che il bilancio positivo, relativamente al turismo, che Cremona ha visto eccellere negli ultimi tempi, continui. Aumentano le presenze di persone che vogliono visitare la nostra città e il territorio. Speriamo, quindi, che nel 2009 vi sia una grande attenzione al tema del turismo: ormai le infrastrutture le abbiamo, ora si tratta di far

Paolo Bodini, presidente della Fondazione Stradivari

smo scolastico che va valorizzato, tanto più che nel nostro territorio le strutture adatte a supportarlo non mancano di certo». E parlando di musica, non poteva mancare Paolo Bodini, presidente della Fondazione Stradivari. «Questo sarà l'anno del nostro tradizionale concorso di livello mondiale, e ci auguriamo che possa essere all'altezza delle aspettative. Mi auguro che si trovi una sede per la liuteria: è assurdo che il fiore all'occhiello della città non abbia una sua sede e un luogo di riferimento».


Cronaca

Venerdì 9 Gennaio 2009

Ottima è stata l'affluenza nei primi giorni. Mantovani e Pugnoli: «Speriamo non sia un fuoco di paglia»

Saldi, partenza a tutto sprint

P

di Laura Bosio

artenza in quinta per i saldi invernali che hanno regalato ai negozianti cremonesi, già dai primissimi giorni, una gradevole sorpresa. Gli esercizi commerciali sono stati letteralmente presi d'assalto dai cittadini che si sono affollati lungo le vie del centro cittadino, ma anche nei centri commerciali che fanno da corona alla città. Come fossero tutti lì, in attesa dell'ora X: l'inizio degli sconti. Mesi di soldi risparmiati per acquistare il capo prescelto. Una tornata di acquisti piuttosto mirata, come conferma

Paolo Mantovani, presidente delle Botteghe del Centro

anche Paolo Mantovani, presidente delle Botteghe del Centro. «Molti avevano già individuato in precedenza il prodotto di cui avevano bisogno, e sono andati a colpo sicuro, una volta iniziati i saldi».

Claudio Pugnoli, presidente dell'Ascom di Cremona

Un'ondata di acquisti che, però, può, avere una doppia faccia. Se da una parte, infatti, moltiplica gli incassi, dall'altra significa che molte persone hanno rinviato gli acquisti per poter comprare con i saldi.

Le regole per evitare delusioni I saldi sono una festa per tutti; ma se gli acquisti, in questo periodo, possono comportare grandi opportunità, non sempre si possono fare dei buoni affari. Le associazioni dei consumatori, a questo proposito, hanno stilato un decalogo di suggerimenti. 1) Comprate possibilmente in negozi abituali; sarà più facile accertarsi della convenienza. E' opportuno fare un giro per le varioe botteghe, prima dell’avvio della stagione, per verificare il prezzo del bene che interessa. 2) Conservate lo scontrino perché il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se vi sono cartelli con dicitura che i capi in svendita non si possono cambiare. 3) E’ obbligatorio esporre sul talloncino dei capi il prezzo pieno, la percentuale di sconto e il prezzo scontato. 4) Confrontate, anche durante i saldi, i prezzi dei vari esercizi.

5) Verificate che l’etichetta del capo d’abbigliamento contenga la composizione e le istruzioni per il lavaggio. 6) La merce a saldo deve essere tenuta fisicamente separata da quella a prezzo pieno. 7) I negozianti sono obbligati ad accettare il pagamento con carte di credito anche nei saldi; in caso di rifiuto, non acquistate il bene e segnalatelo per iscritto alla Società servizi interbancari e a un’associazione di consumatori. 8) Il consumatore ha diritto di provare i capi, esclusa la biancheria intima. 9) Attenzione ai saldi superiori al 50%; potrebbero essere merce dell’anno passato. Il che potrebbe essere ugualmente un buon affare purchè il negoziante informi il cliente. 10) Attenzione poi alle false informazioni. La garanzia per vizi e difetti è comunque di due anni, secondo il Decreto legislativo n.24/2002.

Consumatori: istruzioni per l'uso UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI Comitato di Cremona Piazza San Michele, 2 Tel. e Fax: 0372/28370

Chi per le feste natalizie o l’Epifania compra giocattoli per i propri bambini deve fare attenzione a quelli che apparentemente sono giocattoli e che invece sono considerati prodotti per adulti e quindi non rientrano nelle più severe norme di sicurezza dei giocattoli. E’ quanto avverte l’Unione nazionale consumatori osservando che la legge esclude dalla disciplina dei giocattoli diversi prodotti come i trenini e i fornelletti elettrici, i puzzle di oltre 500 pezzi destinati agli specialisti, i piccoli ferri da stiro e altri mini-prodotti elettrici che funzionano con la corrente normale o comunque con una tensione superiore a 24 volt, le fionde, le attrezzature sportive, le decorazioni natalizie, le piccole auto guidabili dotate di motori a scoppio e altri ancora.

«Un vero giocattolo, avverte Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Consumatori, si riconosce sostanzialmente dalla marcatura CE o, meglio ancora, dal marchio di un organismo cer-

tificatore autorizzato dal Ministero dello Sviluppo Economico, dal nome e indirizzo del fabbricante o del distributore sull’imballaggio o sullo stesso giocattolo e dall’indicazione dell’età per cui è adatto».

«Così, noi negozianti ci guadagnamo di meno, visto che i prezzi vengono abbassati drasticamente» spiega Mantovani. «Si svuotano i magazzini, ma gli introiti sono quelli che sono». Tuttavia il presidente è ottimista e spera che l'ondata continui. «Mi auguro che non sia un fuoco di paglia, ma l'inizio di un periodo di commercio fiorente». I negozi che hanno fatto faville sono stati soprattutto quelli dell'abbigliamento e dell'accessoristica: dalle scarpe alle borsette, alla pelletteria. «Il nostro commercio aveva bisogno di un po' di respiro» aggiunge Claudio Pugnoli, presidente dell'Ascom di Cremona. «Per cui ci auguriamo che il trend positivo non si esaurisca in breve. L'economia cremonese ha bisogno di risollevarsi». E non manca un cenno ai soliti problemi: «In questi giorni il tempo non ci sta aiutando, ma speriamo che per il fine settimana si rassereni per permettere ai cittadini di girare in città tranquillamente. Accanto a questo ci sono le difficoltà di parcheggi e viabilità che, in questo periodo, sono uno dei nostri crucci maggiori. Ma confidiamo ugualmente in una stagione positiva. Certo è che la concorrenza è fortissima: non solo quella dei centri commerciali cittadini, ma anche quella dei centri esterni, dove diverse cremonesi si recano per gli acquisti».

DALLA PARTE DEI CITTADINI

di Damiano Talamazzini

Responsabile Provinciale Patronato Epaca

Questa rubrica rappresenta un luogo d'incontro a disposizione dei nostri lettori, nato per rispondere a dubbi e quesiti in materia di diritti previdenziali e assistenziali. Le lettere rivolte al Patronato Epaca possono essere indirizzate alla nostra redazione, per posta o via e-mail, oppure direttamente al Patronato Epaca (epaca.cr@coldiretti.it). Egregio responsabile del Patronato Epaca, ho subito un infortunio mentre mi recavo al lavoro; si tratta dunque di un infortunio in itinere? Nel caso, sono tenuta a rispettare le fasce di reperibilità oraria? Lettera frmata L'infortunio in itinere è quell'evento accidentale che può colpire il lavoratore mentre si reca o torna dal lavoro; dal 01/01/2000 opera a livello generale la disciplina normativa dell'assicurazione contro gli infortuni in itinere. L'infortunio in itinere è assicurato quando l'infortunio stesso è occorso al lavoratore: durante il normale percorso di andata e ritorno dal luogo di abitazione a quello di lavoro; durante il normale percorso che collega due luoghi di lavoro se il lavoratore ha più rapporti di lavoro; durante il normale percorso di andata e ritorno dal luogo di lavoro a quello di consumazione abituale dei pasti. La copertura assicurativa non opera: in caso di interruzione o deviazione del tutto indipendente dal lavoro o comunque non necessitata; qualora l'infortunio sia direttamente causato dall'abuso di alcolici, psico-

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LA PAROLA ALL'AVVOCATO A cura dell’ Avv. Alessio Romanelli Inviate i vostri quesiti a: ilpiccolocremona@fastpiu.it La presente rubrica non offre pareri legali ai lettori, ma affronta con spirito divulgativo tematiche di natura giuridica di interesse generale. Per pareri legali su pratiche determinate o casi concreti è necessario rivolgersi ad un avvocato iscritto all'Albo tenuto dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati con sede presso il Palazzo di Giustizia, via dei Tribunali 13, Cremona

«Qualche tempo fa ho avuto un piccolo screzio con un mio dirimpettaio per una questione di porte lasciate aperte. E' volata da tutte e due le parti qualche parola grossa, ma niente di più. Ho però paura che l'altro abbia sporto querela, è possibile? Come posso fare per difendermi?». Se ben comprendo la richiesta, c'è stata una discussione animata tra lei ed un'altra persona durante la quale vi siete scambiati degli insulti. La fattispecie è - ovviamente - punita dal nostro ordinamento, e in particolare dal reato di ingiuria previsto dall'articolo 594 del codice penale, secondo cui "Chiunque offende l'onore o il decoro di una persona presente è punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa fino a €. 516". Il delitto è perseguibile a querela di parte e - salvo specifiche ipotesi aggravate - appartiene alla competenza del Giudice di Pace. Se effettivamente il suo vicino l'ha querelata, Lei verrà a conoscenza del procedimento quando sarà contattato dalla Polizia Giudiziaria per l'identificazione, la nomina del difensore e l'elezione di domicilio. E' però anche possibile che ciò non avvenga e che Lei scopra di essere imputato solo all'atto della notifica della citazione diretta a giudizio avanti al Giudice. In ogni caso, anche prima di tali atti, lei può informarsi sull'eventuale iscrizione della notizia di reato a suo carico attraverso la richiesta alla segreteria della Procura della Repubblica della certificazione di cui all'art. 335 c.p.p.. Il consiglio è quello di rivolgersi ad un difensore di fiducia, che meglio potrà illustrarle ogni singolo aspetto della questione.

«Mi è arrivata a casa una multa per un divieto di sosta a Napoli. Ma io non ero a Napoli quel giorno, e neppure la mia automobile. Sono sicuro perché ho anche l'estratto conto del telepass. Si può fare ricorso?». Sì. Lei ha due possibilità, che sicuramente sono anche descritte, magari in caratteri piccoli, nel verbale di contravvenzione che le è stato notificato. La prima, disciplinata dall'art. 203 cds, è quella di fare ricorso al Prefetto del luogo della commessa violazione entro 60 giorni dalla notificazione, cioè dal giorno in cui ha ricevuto la "multa". Nel ricorso, che può essere trasmesso tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, descriva accuratamente i motivi per cui non si ritiene responsabile e alleghi tutta la documentazione in suo possesso che ritiene utile per la difesa. Può anche chiedere di essere sentito personalmente. La seconda possibilità è quella di far ricorso, nello stesso termine di 60 giorni, al Giudice di Pace competente per territorio, ai sensi dell'art. 204 bis cds. Per entrambe le ipotesi può farsi assistere da un legale ovvero provvedere di persona. «Mi sono separata consensualmente da mio marito. Quanto tempo devo aspettare per poter avere il divorzio?». Tre anni. Il divorzio (cioè lo scioglimento del matrimonio civile ovvero la cessazione degli effetti civili del matrimonio religioso trascritto), salvo rare ipotesi, può essere pronunziato solo se la separazione personale si protrae ininterrottamente da almeno tre anni (art. 3, n. 2, lett. b, l. 1.12.1970 n.898) a far data dalla comparizione avanti il Presidente del Tribunale.

Infortunio in itinere: casistiche e obblighi per il lavoratore

farmaci o dall'uso non terapeutico di stupefacenti ed allucinogeni; nell'ipotesi in cui il conducente del veicolo sia sprovvisto della patente di guida. Casistica infortunio in itinere: • Durante il normale percorso di andata e ritorno dall’abitazione al luogo di lavoro. • Durante il normale percorso che collega due lavori in caso di più rapporti di lavoro del lavoratore. • Durante il normale percorso di andata e ritorno dal luogo di lavoro a quello di consumazione dei pasti. • Infortunio occorso a causa di un investimento mentre il lavoratore si recava a prendere il mezzo pubblico il cui utilizzo era necessario. • Infortunio a seguito dell’incidente stradale occorso all’autobus di linea sul quale viaggiava per raggiungere dal luogo di residenza il posto di lavoro, quando l’uso del mezzo costituisce l’unica possibilità di raggiungere il posto di lavoro. • Infortunio occorso sul mezzo pubblico a causa di brusca frenata del conducente del mezzo pubblico mentre si recava al lavoro. • Infortunio occorso al lavoratore che a piedi si recava a prendere la propria auto per recarsi al lavoro e il cui uso era necessario (l’uso è necessario o quando non ci sono mezzi pubblici di collegamento o quando gli orari dei mezzi non coincidono con quelli del lavoro, o quando il lavoratore ha problemi a deambulare). • Infortunio occorso per incidente con la propria auto utilizzata al rientro dal lavoro a causa della maggiore permanenza necessitata sul luogo di lavoro per effettuare prestazioni straordinarie. • Infortunio occorso al lavoratore

che, dopo aver timbrato il cartellino, si recava allo spogliatoio per cambiare indumenti. • Infortunio occorso per incidente stradale al ritorno in auto (necessitato) anche se l’addebito dell’incidente è da imputare al lavoratore che non si era fermato al segnale di stop. L’obbligo per il lavoratore di restare a casa nelle fasce orarie per il controllo medico non sussiste nel caso di assenza dovuta ad infortunio sul lavoro. Così ha stabilito la Cassazione con una propria Sentenza. A giudizio della Corte le norme relative alle fasce orarie di reperibilità che il lavoratore deve osservare ai fini dei controlli medici in caso di assenza devono interpretarsi restrittivamente, dal momento che incidono sul diritto garantito al lavoratore, quale cittadino. Pertanto esse riguardano solo quelli relativi a malattie ordinarie e non quelli sullo stato di inabilità conseguente ad infortunio sul lavoro.

Sempre disponibili per tutti i Cittadini interessati, per fornire un'adeguata informazione, consulenza e chiarimenti, i nostri uffici Epaca in Cremona e Provincia, si trovano: • CREMONA Via D. Ruffini, 28 (adiacente Hotel IBIS) Tel. 0372/435620 • CREMA Via Macello, 34 Tel. 0373/256501 • CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 Tel. 0375/42132 • SORESINA Via Matteotti, 12 Tel. 0374/342329 • CREMONA Via Ala Ponzone, 8 Tel. 0372/499811


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Cronaca

Venerdì 9 Gennaio 2009

Tavolo di lavoro tra sindacati, associazioni di categoria, banche e Camera di commercio

Nuove povertà, scende in campo una task force

La Provincia di Cremona ha stanziato un milione di euro a favore delle famiglie in difficoltà

I

di Giulia Sapelli

il ceto medio è sempre più a rischio. Una situazione che anche Cremona sta vivendo in pieno: i poveri sono in aumento, e lo stesso vale per le famiglie che faticano ad arrivare a fine mese. Tanto da spingere tutto il territorio a mettersi in moto per correre ai ripari. L'idea è partita dal mondo sindacale. «Come Cgil, Cisl e Uil abbiamo ritenuto di realizzare un documento per promuovere la costituzione di un tavolo concertativo, individuando la Provincia di Cremona come soggetto coordinatore» spiega Giuseppe Sbaruffati (membro del direttivo Cisl). «Un tavolo che comprendesse tutti i soggetti del territorio: associazione di categoria, datori di lavoro, cooperative, Camera di commercio e istituti di credito. Lo scopo è aggiungere alle politiche attive di lavoro un sostegno al reddito». A questo proposito i sindacati hanno chiesto un incontro con la cabina di regia del Patto per lo sviluppo, in

cui si è discusso ciò che ognuno avrebbe potuto mettere in campo. Si tratta, in particolare, di intervenire sulle spese delle famiglie, ma anche sui lavoratori atipici ai quali non viene riconfermato il contratto. «C'è stata una risposta positiva di tutti i soggetti coinvolti» spiega ancora Sbaruffati. «Ci ha stupito positivamente la disponibilità economica dataci dalla provincia che ha stanziato circa un milione di euro per lo scopo. Anche il comune di Casalmaggiore ha fatto la sua, mettendo in campo 100mila euro». Ora si tratta di sviluppare un percorso con il tavolo di lavoro. «Bisognerà dar corso agli impegni presi, e incassare dagli altri soggetti quanto sono disponibili a mettere sul piatto» spiega il sindacalista. «Nel giro di 15 giorni dovremmo avere l'accordo complessivo». La Provincia, dal canto suo, ha le idee ben chiare su quello che si deve mettere in campo. Si tratta di un piano articolato e di forte impatto sociale a favore delle famiglie in difficoltà, di coloro che hanno perso il lavoro,

La Provincia di Cremona

dei giovani che intendono acquistare casa, dei singoli o nuclei che rasentano la soglia di povertà. Annullato il “grande evento” culturale che era previsto quest’anno (sostituito con iniziativa meno onerosa grazie alla sinergia con la pinacoteca della Fondazione Cariplo), i fondi sono stati destinati a favore delle emergenze sociali. «Ci prendiamo un anno sabbatico» aveva detto Torchio. «Oggi, con la crisi alle porte, dobbiamo concentrarci sui bisogni del-

la gente. La cultura, sia pur importante, per il momento può attendere tempi migliori». Il primo intervento riguarda l’aiuto economico diretto alle famiglie in stato di bisogno, avvalendosi anche della rete dei Comuni, che già dispongono di una mappa della povertà e degli indigenti. Ma poiché numerose persone preferiscono non rivolgersi al comune, per pudore o dignità, nel piano saranno coinvolte anche realtà che assicurano l’aiuto in modo discreto e poco visto-

Fuga dei cervelli: una cartolina da Washington

La «fuga dei cervelli» è uno dei maggiori problemi per l'Italia. E anche la nostra provincia ha sperimentato questo problema sulla propria pelle. Come è accaduto per il casalasco Andrea Taracchini, laureato in fisica all’università di Trieste con 110 e lode proprio lo scorso anno, e che già è volato in America, dove un’Università gli ha offerto una cattedra per insegnare ad altri studenti ciò che lui ha imparato bene. Gli ha offerto anche un contratto di approfondimento nella sua materia, con uno stipendio. Ed intanto, come ci aveva promesso, ci ha inviato una cartolina, direttamente da Washington.

so come le San Vincenzo, la Caritas, il Cisvol e le associazioni di volontariato. «La base dell’intervento» spiega Torchio, «sarà costituita da fondi della Provincia che vorremmo implementare creando una sinergia operativa con la Fondazione Cariplo, con l’intento di mettere a disposizione circa un milione di euro. La nostra operazione, cui da tempo stiamo lavorando, va nella medesima direzione dell’iniziativa varata dal cardinal Tettamanzi: dare una risposta concreta al bisogno». Altro punto su cui lavorare è l’aiuto diretto tramite la fornitura a chi versa in stato di bisogno di cospicue derrate alimentari. Si tratta quindi si una sorta di “scaffale alimentare” da cui le famiglie potranno attingere. Verrà definito, inoltre, un accordo quadro con tutte le realtà della filiera agroalimentare del territorio e le associazioni di categoria, con l’obiettivo di assicurare per un adeguato periodo una costante fornitura di prodotti, che saranno distribuiti sempre mediante la rete del terzo settore, della rete caritativa delle diocesi e dei comuni. Questa via d’intervento riguarda gli indigenti, da qui il nome di progetto «Fine mese». E' in arrivo, inoltre, un bando per favorire l’acquisto della prima casa da parte dei cittadini residenti in provincia sino a 40 anni di età. «A coloro che avranno diritto» spiega Torchio, «assicureremo un assegno “una tantum”, un tasso di interesse sul muto significativamente più basso poiché faremo una gara tra tutte le banche del territorio e la disponibilità della Provincia a assicurare il pagamento di alcune rate del mutuo a fronte di una imprevista situazione di bisogno. Il valore

massimo dell’immobile previsto dal bando è di 200/250 mila euro a seconda della collocazione geografica della casa e il contributo non potrà essere assomato con altri analoghi erogati dalla Regione o dai Comuni. Un segnale concreto a tutti i giovani per l’investimento della loro vita». Sul fronte economico, oltre alla messa a disposizione da parte della Provincia di un milione di euro per l’accesso al credito delle aziende, (che si assomma al milione messo a disposizione con la Camera di Commercio per l’innovazione nelle imprese) Torchio e l’assessore al bilancio, Agostino Savoldi, si sono attivati con la rete delle Banche di Credito Cooperativo e le Banche Popolari, per assicurare l’anticipo della cassa integrazione ai lavoratori, definendo l’abbattimento degli oneri per i beneficiari. Inoltre, sarà sostenuta la proposta di estendere gli ammortizzatori sociali ai lavoratori interinali. «Si tratta di un piano complesso e ambizioso» conclude Torchio, «che tenta di intercettare le diverse fasce di bisogno presenti e che, a seguito della crisi, temiamo si accentueranno ulteriormente. Sino ad oggi siamo intervenuti con 300mila euro annui a favore della maternità responsabile e dei nuclei monogenitoriali, per un totale di 1,3 milioni di euro, (unica provincia in Lombardia), ma ora, pur non avendo deleghe specifiche, non potevamo restare inermi di fronte all’acuirsi problema: ci siamo mossi tempestivamente e presto il progetto diverrà operativo. Siamo tra le prime e poche province italiane ad intervenire con tanta tempestività e concretezza nell’ambito sociale, con fondi certi e disponibili».

Autobus a prenotazione per gli studenti: al via Studiobus

Alcuni studenti in attesa del bus

Bus su prenotazione anche per gli studenti. E' questa la grande novità che prenderà il via dal 19 gennaio 2009. Si chiama Studiobus ed è un servizio di trasporto scolastico che, su

prenotazione, accompagna a scuola e riaccompagna verso casa i bambini e i ragazzi che frequentano le scuole primarie e secondarie di primo grado. Il servizio parte per ora in

via sperimentale, per le scuole: Sacra Famiglia, Capra Plasio, Beata Vergine e Vida. Dopo questa prima fase, lo Studiobus sarà esteso anche ad altre scuole del centro cittadino. Il progetto viene effettuato con mezzi e personale adeguati al trasporto scolastico con servizio di assistenza e può essere utilizzato per periodi continuativi o solo nei giorni in cui serve. Per usufruire del servizio è indispensabile la prenotazione, che andrà effettuata entro le 17 del giorno precedente. Il servizio è gratuito per l'anno scolastico 2008/2009. Studiobus effettua fermate presso alcuni punti di raccolta sul perimetro del centro storico, scelti perché sicuri, facilmente raggiungibi-

li e vicini a un parcheggio. Gli alunni che non abitano in centro città possono essere accompagnati, anche con l'auto, ai punti di raccolta. I punti di raccolta e le fermate sono individuati in funzione della scuola da raggiungere e sono segnalati con l'immagine dello Studiobus. Nel corso del progetto potrebbero essere incrementati o adeguati sulla base delle richieste degli utenti. Il servizio è attivo nelle fasce orarie di ingresso e di uscita da scuola: andata dalle 7 alle 9; ritorno dalle 12.30 alle 14 e dalle 15.30 alle 17. Quando si desidera prenotare il servizio per la prima volta è innanzitutto necessario registrarsi chiamando il numero verde 800 190 520 di Km S.p.A. fino al giorno

precedente a quello in cui si desidera usare Studiobus. Solo per chi vuole avvalersi del servizio già a partire dal 19 gennaio 2009, è necessario registrarsi compilando l'apposito modulo e riconsegnandolo alla scuola entro il 9 gennaio 2009. Se si decide di usare Studiobus per un periodo continuativo (anno scolastico, mese, settimana) è sufficiente chiamare la prima volta il numero verde 800 190 520 per richiedere il servizio.

Successivamente, sarà necessario avvisare solo nel caso in cui non si possa usare lo Studiobus anche solo per un giorno. Se si decide di usare Studiobus saltuariamente si deve chiamare il numero verde 800 190 520 ogni volta che serve. L'operatore indicherà l'orario in cui Studiobus passerà presso la fermata o il punto di raccolta richiesti dal cittadino. Il numero verde 800 190 520 è attivo dal lunedì al sabato dalle ore 7 alle 19.

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Cronaca

Venerdì 9 Gennaio 2009

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Torchio: «Potremmo beneficiare del Programma per il recupero di siti industriali inquinati»

Area Tamoil, la bonifica è prioritaria

S

i viaggia spediti verso l'ipotesi di una bonifica dell'area Tamoil. Una misura di recupero fortemente richiesta dall'amministrazione provinciale. Regione e Provincia di Cremona stanno, infatti, portando avanti il progetto di bonifica e reindustrializzazione dell’area «zona porto e Tamoil» per azioni specifiche di bonifica e recupero all’attività produttiva. Il sito è definito dalla Regione e Governo con il termine «Golena Aperta». «Il Fondo per le aree sottoutilizzate e i finanziamenti relativi al Programma di bonifica per i siti inquinati di rilevanza nazionale sono di due differenti tipologie di interventi: l’accordo quadro recentemente sottoscritto da Regione Lombardia e dal ministero per l’Ambiente non riguarda il sito Tamoil, così come emerso dalla stampa, in quanto sito di rilevanza regionale. Nonostante il Cipe del 23 dicembre scorso abbia aperto tale plafond finanziario, per l’emergenza cassa integrazione e grandi opere, stiamo approfondendo con Regione e Governo l’entità delle risorse disponibili, che andranno subito allocate a questo progetto prioritario e quarto nella graduatoria degli interventi del ministero dello Sviluppo economico. Se adeguatamente sostenuti dalla Regione e dai soggetti locali, infatti, i siti di rilevanza regionale possono però beneficiare dei contributi del Fondo per le aree sottoutilizzate (Fas)».

La Raffineria Tamoil

I fondi Fas hanno il compito di finanziare il Progetto strategico speciale (Pss) «Programma straordinario per il recupero economico produttivo di siti industriali inquinati». Esso è finalizzato a interventi integrati per il risanamento ambientale e la riqualificazione industriale al fine di restituire all’uso collettivo e produttivo le aree industriali compromesse da inquinamento e si attua, non solo nei siti inquinati di interesse nazionale ma anche nei siti di interesse regionale. «Tra questi, per Regione Lombardia, è ricompresa l’area CremonaTamoil» spiega Torchio. «Pertanto, la Provincia di Cremona collabora con regione Lombardia nell’iter necessario per attivare le risorse Fas destinate al Progetto strategico speciale per il recupero di siti inquinati, sostenendo il progetto di riqualificazione e miglioramento ambientale del

Marconi, un altro capitolo Ennesimo round sul parcheggio sotterraneo di Piazza Marconi. Il Tar di Brescia ha respinto il ricorso della Guerrino Pivato, l’azienda terza classificata nella gara per l'aggiudicazione del secondo lotto (il più importante) dei lavori, che aveva a suo tempo chiesto l'annullamento della gara, dopo il ricorso della Beltrami. Le motivazioni spiegano che «manca il fumus del ricorso». Soddisfazione ai piani alti comunali, difesi dall’avvocato Edoardo Boccalini. Anche se il parcheggio sotterraneo non sembra dare tregua. Infatti si attende ora la trattazione del ricorso davanti al Consiglio di Stato, che è stata fissata per il 20 gennaio. Il 2 gennaio 2009 era stato notificato al Comune di Cremona il ricorso in appello al Consiglio di Stato proposto da Saba Italia S.p.A. nei confronti della Sentenz emessa dal Tar Lombardia Brescia relativamente al ricorso dell'Impresa Paolo Beltrami S.p.A. Comunque vadano le cose, dopo il 20 gennaio i lavori del parcheggio dovrebbero iniziare.

sito Tamoil, da realizzarsi anche grazie agli investimenti dell’azienda, che, secondo il piano industriale presentato ammonta a 900 milioni di euro». Per quanto riguarda l'eventuale bonifica della Tamoil, l'azienda ha presentato, nei primi mesi del 2001, i Piani di caratterizzazione sia della raffineria sia dei depositi, di piazzale Caduti del Lavoro e di via Eridano in Cremona a cui è seguita, da parte della Regione, l’iscrizione all’Anagrafe dei siti da bonificare della regione Lombardia (che permarrà fino alla certificazione di avvenuta bonifica disposta dalla Provincia). «La Provincia ha partecipato attivamente a tutta la procedura ed in particolare alle conferenze dei servizi ed ai tavoli tecnici che si sono succeduti» ha spiegato Torchio. «Fa parte inoltre dell’Osservatorio Tamoil gestito dal Comu-

ne di Cremona. Sempre in ambito Tamoil, in data 27 luglio 2007, la Provincia ha provveduto ad emettere diffida nei confronti della raffineria per obbligare la ditta ad effettuare immediatamente misure di prevenzione e messa in sicurezza della zona interessata alla contaminazione». Attualmente la Provincia sta seguendo con il Comune ed Arpa l’esecuzione del piano di caratterizzazione approvato con la conferenza dei servizi del luglio scorso. L’esecuzione di tale piano prevede la realizzazione di circa 900 campioni solo nell’area interna alla raffineria. Per affrontare in via generale i numerosi problemi dell’area compresa tra la raffineria e il porto, la Provincia ha presentato un progetto al Mise (Ministero dello Sviluppo economico), riguardante anche aree esterne all’impianto industriale nella “golena aperta” sia a monte con la necessità di rimuovere una discarica nell’area del porto, che a valle dove hanno operato altre attività nel campo dei fanghi e dei rifiuti, per ottenere i finanziamenti dai fondi FAS 2007-2013 per il recupero economico produttivo dei siti industriali inquinati. Il progetto prosegue nel suo percorso attraverso la realizzazione di incontri programmati a breve con tutti gli interessati per la definizione del progetto di re-industrializzazione del sito (miglioramento ambientale delle strutture esistenti e interventi di infrastrutturazione collegati al sito industriale).

In Breve

ENTRO IL 20 DENUNCE PER I RIFIUTI Entro il 20 gennaio devono essere presentate le denunce per le occupazioni, iniziate nell'anno 2008, ai fini della Tassa rifiuti solidi urbani. La tassa è dovuta da tutti coloro che, nel territorio comunale, occupano dei locali o delle aree scoperte per abitazione o per l'esercizio di attività. Gli uffici comunali di via Geromini 7 sono a disposizione dei contribuenti dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.30, al mercoledì dalle 8,30 alle 16,30. E' possibile contattarli anche telefonando ai numeri 0372 407/383-379-453-348-350 oppure inviando un'email a entrata. servizi@comune.cremona.it. Tutte le informazioni sono consultabili sul sito internet del Comune www.comune.cremona.it.

CREMONA DEI BAMBINI D'INVERNO Dall'11 gennaio al 19 aprile si terrà la seconda edizione di «Cremona dei Bambini d'Inverno». Quest'anno l'appuntamento è particolarmente ricco di spettacoli teatrali e laboratori sui temi ambientali, per imparare divertendosi, che si terranno la domenica pomeriggio alle 16 presso il Teatro Monteverdi e il Museo di Storia Naturale. E' un'occasione da non perdere, per trascorrere insieme la domenica pomeriggio, bambini e genitori, con momenti di gioco, spettacolo e animazioni adatti a tutti.

CONVEGNO SULL'ETICA D'IMPRESA Il circolo culturale «AmbienteScienze», in collaborazione con gli assessorati per l’ambiente di Provincia e Comune di Cremona, l'associazione «Valore sociale», Legambiente, il «Forum giovani ambiente» e la Presidenza provinciale delle Acli, organizza un Convegno sul tema: «L'etica d'impresa: non un’altra ‘palla al piede’, ma una nuova opportunità per le aziende». L'appuntamento è per venerdì 16 gennaio alle 18. Nel corso

del congegno verrà illustrata la proposta di favorire, nella selezione degli appalti pubblici, le imprese certificate “etiche” sia da un punto di vista ambientale che sociale, attraverso l’attribuzione di un punteggio premiale nella graduatoria.

PRESIDIO CONTRO LA STRAGE DI GAZA Anche a Cremona c'è chi si solleva contro la strage che si sta portando avanti nella Striscia di Gaza. A questo proposito il Partito di Alternativa Comunista preparerà un presidio informativo e divulgativo sabato 10 gennaio a partire dalle 16, di fronte alla Farmacia Centrale.

Elezioni all'Ascom: Pugnoli verso la riconferma

Se non ci saranno colpi di scena dell’ultima ora, Claudio Pugnoli sarà riconfermato per altri 4 anni alla presidenza dell’Ascom. Pugnoli, era succeduto alla gestione di Franco Stanga che rimase alla guida dell’Ascom per otto anni. Si era parlato nei mesi scorsi di una candidatura da contrapporre, e circolava la voce del giovane assicuratore Vittorio Principe. Ma ad oggi non c’è alcun contendente. Il consiglio direttivo per l’elezione del nuovo presidente dovrà essere convocato dall’attuale presidente Ascom, e come data si parla di fine gennaio. Nel fondo dell'house organ dell'Ascom di fine anno, Pugnoli fa un breve consuntivo del 2008 e delle azioni svolte «Non ci siamo risparmiati nella tutela sindacale né nella ricerca di valorizzazione della piccola e media impresa del commercio e dei servizi» scrive il presidente «così come nello sforzo incessante di richiedere una seria politica per il turismo, maggior sicurezza, maggiori garan-

zie per la salute e l’ambiente. Siamo, insomma, intervenuti in tutte le tematiche che, direttamente o indirettamente, interessavano la nostra Associazione, il nostro mondo, anche penalizzanti per il nostro comparto». Su corso Garibaldi così scrive: «Mai ci siamo abbassati a toni polemici di chi ha voluto strumentalizzare: mentre rileggo articoli e dichiarazioni capziose e false su Corso Garibaldi, ripenso all’impegno, alla disponibilità messe in campo e mi pervade una profonda amarezza». Pensando al 2009 Pugnoli osserva che «alla vigilia di un anno che, sotto la spinta delle prossime elezioni amministrative, vedrà un rinnovato concorso di idee per il rilancio del Territorio, ribadisco la centralità del terziario come motore dell’economia provinciale e la disponibilità della nostra Associazione a investire un patrimonio importante di competenze e di risorse per lo sviluppo locale. È un obiettivo trasversale alle scelte di campo e che richiede l’impegno di tutti».

Rubava i gratta e vinci, denunciato Atti osceni davanti all'asilo, 9 mesi Approfittando di un momento di distrazione dei gestori, rubava gratta e vinci e altra merce dalle tabaccherie. Ma, grazie alle immagini delle telecamere che sono state attentamente visionate, il ladro è stato identificato e denunciato: si tratta di G.V., 36 anni, operaio residente a Cremona, accusato ieri pomeriggio di furto aggravato continuato di articoli vari per un valore quantificato in 3mila euro. Secondo quanto appurato dai carabinieri di Cremona, che hanno seguito le indagini, l'uomo

aveva rubato gratta e vinci e altra merce da almeno tre tabaccherie del centro di Cremona. Fingeva di essere un cliente e aspettava il momento giusto per agire. Un attimo di distrazione da parte dei titolari o dei commessi, e il 36enne arraffava tutto ciò che poteva, prediligendo in particolar modo i gratta e vinci. Ma è stato tradito dalle telecamere, le cui immagini registrate durante i raid nelle varie tabaccherie lo hanno messo di fronte alle proprie responsabilità.

Per Eddy F. M., 32 anni, cubano, accusato di atti osceni in luogo pubblico, il pm aveva chiesto una pena di tre mesi, ma il giudice Pierpaolo Beluzzi lo ha condannato a nove mesi, senza le attenuanti generiche, né la sospensione condizionale della pena. Causa: la gravità della condotta e perché l'imputa-

La sede dell'Ascom di Cremona

to, difeso dall'avvocato Pia Gerevini, non ha dimostrato di essersi in alcun modo ravveduto del gesto che lo ha visto protagonista il 13 ottobre del 2006 davanti al portone dell'asilo Sant'Angelo di Cremona. L'uomo era stato notato mentre si masturbava da due mamme che avevano appena portato

i loro figli a scuola. Erano state le due donne, allarmate, ad avvertire la polizia che, dopo immediate ricerche in zona, aveva fermato un cubano che indossava jeans, una felpa e un cappuccio. L'uomo era stato riconosciuto proprio dalle due donne che lo avevano accuratamente descritto agli agenti.


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Salute

Venerdì 9 Gennaio 2009

GLI ORARI

PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle 18.00 in orario continuato, il sabato dalle ore 8.00 alle ore 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati Dove: piano Rialzato, padiglione 5 Orario: da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 16.00 Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. • ANATOMIA PATOLOGICA: consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Dove: piano 1, corpo H (ala destra), monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Fax: 0372 405742. • RADIOLOGIA: Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Dove: piano 1, corpo H (ala destra), monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-70 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoled dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. • SENOLOGIA: prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M, monoblocco ospedaliero (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso). Orario: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. FISIOTERAPIA Esclusa la visita specialistica che si prenota presso il CUP-Cassa, le prenotazioni vanno effettuate di persona. Dove: piano 1, corpo C (ala sinistra), monoblocco ospedaliero. Orario: lunedì dalle 08.00 alle 14.00; da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00. Tel: 0372 405346 per informazioni. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario:da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO Allergologia per sospetti professionali Dove: piano Terra, padiglione 10 Da lunedì a venerdì, da 9.30 alle 13.00. Negli stessi orari è possibile prenotare al numero 0372 408178. • MEDICINA DEL LAVORO: visite specialistiche di medicina del lavoro Dove: piano Terra, padiglione 10 Da lunedì a venerdì, dalle 8.00 alle 17.00. Negli stessi orari è possibile prenotare al numero 0372 405777. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero.

Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche) Telefono: 0372 405715. Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. SERVIZIO DIETETICO valutazioni e controlli nutrizionali La prima visita si prenota al CUP. Dove: piano 4, ala sinistra monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 09.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 16.00. Telefono: le prenotazioni per il controllo nutrizionale può essere effettuata telefonicamente da lunedì a venerdì dalle 09.30 alle 15.30 ai numeri 0372 405732, 0372 405634, 0372 405631. LABORATORIO ANALISI previsto per il prelievo l'accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.00 alle 09.00. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio della terapia anticoagulante orale. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: dalle ore 07.00 alle 14.00 da lunedì a venerdì (prelievi e visite specialistiche).

L'ospedale Oglio Po di Casalmaggiore mette in campo progetti destinati al confort e alla migliore cura dei più piccoli

Più attenzione ai bambini

P

di Laura Bosio

arola d'ordine: umanizzazione. Secondo Angelo Romano, p r i m a r i o dell'unità operativa di pediatria dell'ospedale Oglio Po di Casalmaggiore, le cure ai bambini devono tendere sempre di più a metodi di cura improntati all'umanizzazione. «I bambini hanno spesso bisogno di attenzioni maggiori» spiega il medico. «Proprio in questi giorni, grazie a donazioni dei Rotary di Viadana, Casalmaggiore e Sabbioneta abbiamo potuto ricevere dei respiratori CPap per nati prematuri. Essi vengono utilizzati per bambini con prematurità polmonare, e che quindi necessitano di assistenza respiratoria. Sono solitamente sottopeso

stosa, che però ci verrà donata, e nel giro di un mese dovremmo partire con lo screening». Insomma, la cura dei bambini necessita di una particolare attenzione... «Servono tecniche molto precise. Ad esempio siamo uno degli unici centri del circondario che effettua i prelievi nei neonati, che sono particolarmente difficili. Facciamo quindi questo servizio per esterni, ogni giorno a prenotazione. Abbiamo uno staff di infermieri appositamente preparati per questo. Facciamo anche prelievi con l'anestetico locale, secondo un protocollo mirato al miglioramento del dolore in età pediatrica». Come è strutturato il progetto? «Si valuta la soglia del dolore del bambino in età pediatrica, secondo una

dia, e al Hph (Ospedale promozione salute). Viene studiata la terapia del dolore». Che è uno degli aspetti dell'umanizzazione... «Certo. E' importante valutare ed evitare il dolore del bambino, che viene visto come persona. Ma

(1,8-2 chili) e ve ne sono circa 7-8 casi ogni anno. L'introduzione di questo strumento permette una maggior stabilizzazione nella cura del bambino. Un'altra novità che partirà entro fine mese è lo screening audiologico». Di cosa si tratta? «Andremo a misurare le otomissioni acustiche per poter valutare, tra il terzo e il settimo giorno di vita del neonato, il rischio di sordità neonatale, che colpisce il 2 per mille dei bambini. Si tratta di un'apparecchiatura co-

scala ben precisa, in base alla quale vengono poi somministrati i trattamenti. L'indagine viene fatta mostrando al bambino una scala di valori rappresentati da faccine che mostrano il dolore nelle sue varie fasi, e vanno in scala da uno a otto. Il bambino indica l'espressione che rappresenta il suo stato di dolore, e in base a quello agiamo con i trattamenti (il metodo è detto Scala a faccine di Wong Baker). Tale progetto è stato portato anche in Regione Lombar-

non è solo questo. Bisogna fare il modo di creare condizioni di maggior confort possibile per i più piccoli. Un'altra iniziativa che abbiamo messo in campo a questo proposito ho attrezzato, nelle stanze di isolamento, in cui i bambini devono restare in caso di patologie particolarmente infettive, dei televisori con lettori dvd personali, in modo che loro possano portare i loro video, e passare il tempo in modo meno noioso. Il reparto è dotato inoltre di lettini attrezzati

Il dottor Angelo Romano

CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Dove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10 Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante. Le prenotazioni vengono effettuate telefonando al 0372 408178 da lunedì a venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00; oppure personalmente presso la Medicina del Lavoro dalle 7.30 alle 13.00 da lunedì a sabato e il martedì pomeriggio dalle 14.00 alle 16.30. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: emotrasfusioni, autotrasfusioni, salassi, terapia marziale endovenosa Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì Rivolgersi alla segreteria del servizio negli orari sopra indicati, muniti della relativa impegnativa al fine di stabilire un appuntamento, in base alle necessità del paziente. GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle ore 13.00 alle ore 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: piano Rialzato, ala sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. MEDICINA GENERALE E ONCOLOGIA MEDICA Dove: piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248 TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione pu essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.

e ultramoderni, adatti ad ogni esigenza. Vogliamo che i bambini si sentano bene a a proprio agio. L'ospedale Oglio Po è anche accreditato con la Joint Commission Iternational, che prevede il rispetto di determinati parametri qualitativi, a cui tutti i reparti devono contribuire. E noi cerchiamo di farlo in questo modo. Siamo uno dei 4 ospedali italiani ad avere tale certificazione». La qualità passa anche dall'attenzione alla famiglie... «Vero, infatti il nostro reparto è disponibile ad ogni ora per l'apertura ai parenti, senza orari fissi. Per le famiglie straniere ci sono dei mediatori culturali, e abbiamo realizzato alcuni depliant tradotti in quattro lingue, su tematiche come l'allattamento al seno, o l'importanza di certe vitamine nella dieta dei bambini». Parliamo di numeri... «L'ambulatorio in un anno ricovera 1200 bambini, mentre i nuovi nati sono 700. Il personale conta 6 medici più il primario, e 15 infermieri». Fondamentale poi il servizio di pronto soccorso... «Per i bambini c'è una corsia preferenziale al pronto soccorso, che non tiene conto dei codici di attesa: il bambino ha sempre la precedenza».


Agricoltura

Venerdì 9 Gennaio 2009

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Coldiretti propone una nuova edizione dell'iniziativa, invitando le amministrazioni a partecipare

Al via il concorso «Comuni fioriti»

C

on soddisfazione, segnaliamo che sono aperte le iscrizioni al Concorso “Comuni Fioriti” promosso da Asproflor, con la collaborazione di Coldiretti,

per l’anno 2009. Si tratta di una manifestazione che premia i Comuni in funzione del loro impegno nella realizzazione, gestione, manutenzione del verde e nella promozione, attraverso manifestazioni e convegni, della

cultura di piante e fiori, vale a dire della “cultura del bello”. E’ giusto evidenziare che, nel 2008, il nostro territorio si è fatto onore al concorso: il Comune di Cremona, grazie al suo parco didattico, ha conquistato il premio

MERCATI - SETTIMANA DALl 2/1/2009 ALl'8/1/2009 UNITà DI MISURA

CREMONA

MILANO

MANTOVA

MODENA

Tonn.

127,00135,00

130,00137,00

140,00143,00

146,00149,00

Tonn.

146,00149,00

124,00125,00

125,00127,00

134,00136,00

Tonn.

N.q.

280,00282,00

280,00285,00

--

Tonn.

115,0-120,0 N.q.

alla rinfusa

Tonn.

112,00114,00

FIENO maggengo agostano

Tonn.

PRODOTTO FRUMENTO

tenero buono mercantile

GRANOTURCO

ibrido naz. 14% um.

SEMI DI SOIA nazionale

ORZO NAZ.

peso spec. 55-60 peso spec. 66-68

CRUSCA

PAGLIA

126,0-132,0- 146,0-151,0 N.q. 137,0-142,0 133,0-138,0 157,0-163,0 126,50128,50

160,00-179,00 80,00-130,00 maggengo 100,00-140,00

136.0-139,0

129,00130,00

“”

--

Tonn.

55,0-59,5

lattonzoli locali

15 kg.

3,470

3,490

3,510

3,600

SUINI lattonzoli locali

25 kg.

2,550

2,530

2,550

2,610

SUINI lattonzoli locali

30 kg.

2,400

2,380

2,390

2,400

SUINI lattonzoli locali

40 kg.

1,970

1,970

2,000

2,010

Suini da macello

156 kg.

1,250

1,210

1,235

1,190

Suini da macello

176 kg.

1,250

1,210

1,265

1,220

Suini da macello

Oltre 176

1,250

1,140

1,165

1,185

Vacche Frisone 1ª qualità (p.v)

Kg.

Mercato sospeso

Montichiari peso vivo 0,95-1,12

0,950-1,050

--

Vacche fris. 2ª qualità (p.v)

Kg.

““

0,65-0,78

0,630-0,730

--

Manze scottone 24 mesi

Kg.

““

0,95-1,12

1,020-1,190

--

Kg.

““

0,80-1,00

1,300-1,600

--

(50-60Kg) pie blue belga

Kg.

““

4,50-5,00

4,150-4,550

--

BURRO pastoriz.

Kg.

1,60-1,65

N.q.

1,350

--

PROVOLONE VALPADANA

Kg.

5,05-5,20

4,95-5,05

--

--

PROVOLONE VALPADANA

Kg.

5,30-5,50

5,15-5,35.

--

--

Kg.

5,55-5,85

5,60-6,00

5,80-6,00

--

Kg.

5,85-6,00

6,05-6,55

6,20-6,45

--

Kg.

N.q.

--

--

--

press.rotoballe

SUINI

Vitelli Baliotti (50-60 kg) fris.

Vitelli Baliotti

44,00-55,00 28,00-33,00

--

fino a tre mesi

oltre tre mesi

GRANA Scelto stag. 9 mesi

GRANA Scelto stag. 12-15 mesi

Latte naz. Crudo

(16-30 giugno)

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Non è escluso che in futuro venga ripristinato il mercato settimanale. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì.

speciale della critica, cioè una delle targhe assegnate “per le iniziative di sensibilizzazione e coinvolgimento degli abitanti”. Il concorso prevede l’assegnazione di quattro, tre, due o un fiore, e Cremona ha ottenuto ben tre fiori. Ci sembra un risultato di tutto rispetto che speriamo si possa ripetere nel 2009». A parlare è Assuero Zampini, direttore di Coldiretti Cremona, che rilancia l’impegno dell’Organizzazione nella promozione di un’iniziativa nata per valorizzare il verde pubblico. L’edizione del 2008 ha coinvolto 89 Comuni italiani e 11 Regioni. «Comuni Fioriti è tra i più importanti concorsi rivolti alle amministrazioni comunali e rappresenta un invito, per amministratori e cittadini, ad impegnarsi facendo fiorire il territorio» spiega Zampini. «Attraverso questo concorso, Coldiretti punta a rendere più accoglienti le nostre città, paesi, borghi, in modo che ai prodotti agroalimentari di eccellenza, legati al territorio, corrisponda un’adeguata immagine dei luoghi. E’ anche un modo per valorizzare il ruolo delle imprese agricole che, attraverso le opportunità generate dalla legge di Orientamento, hanno la possibilità di proporsi ai Comuni per la gestione, manutenzione e la realizzazione delle aree a verde, delle rotonde, delle aiuole e degli elementi di arredo urbano». L’impegno delle comunità

locali che intendono aderire al concorso può essere a 360 gradi, con una sinergia tra l’azione dell’amministrazione pubblica (fioritura di vie, piazze, strade, aree verdi) e dei privati cittadini (cura e abbellimento di balconi, giardini privati). I Comuni partecipanti alla manifestazione vengono inseriti ogni anno nella «Guida ai Comuni Fioriti d’Italia», distribuita in edicola in oltre 50mila copie allegata alle riviste Giardini e Agriturismo, nonché diffusa alla Bit, Borsa internazionale del turismo. La manifestazione è inoltre collegata al concorso europeo «Entente Floreale Europe», organizzato in 12 paesi, ed ogni anno vengono scelti due comuni in rappre-

sentanza dell’Italia. «Le adesioni dei Comuni per il 2009 dovranno essere formalizzate entro il 31 maggio. I Comuni della nostra provincia interessati a prendere parte all’iniziativa possono contattarci, per ogni informazione utile» conclude il Direttore di Coldiretti Cremona. «Migliaia di aziende Coldiretti, in Italia, si dedicano alla floricoltura. Ed anche Cremona vanta aziende florovivaistiche di prim’ordine, che intendiamo sostenere e promuovere. Da qui il nostro impegno perché la provincia di Cremona abbia un numero sempre maggiore di Comuni fioriti, riscoprendo e valorizzando quella “cultura floreale” che è caratteristica del nostro Paese».


Lettere & Opinioni crforma

Una realtà importante nella formazione professionale Egregio direttore, di CrForma si è parlato molto alla fine dell’anno appena trascorso per le polemiche connesse al trasferimento a decorrere dal primo gennaio 2009 di tutto il personale provinciale comandato. Ma l’Azienda speciale della Provincia di Cremona ha da far parlare di sé per molti altri motivi. E’ una realtà importante e leader nel settore della formazione professionale nel territorio provinciale che, a seguito delle innumerevoli trasformazioni che l’hanno nel tempo interessata ha ora più che mai l’opportunità di ripensarsi, ristrutturarsi e consolidarsi. La forza di questa Azienda sta indubbiamente nella professionalità e nella passione che da sempre anima chi vi opera: 36 dipendenti, oltre 250 collaboratori impegnati presso le due sedi operative di Cremona e di Crema ad erogare percorsi di formazione per formare figure professionali da inserire nel mercato del lavoro. E’ in corso una intensa attività di orientamento sui percorsi dell’anno scolastico 2009/2010 e i dati sinora raccolti nel corso delle giornate di Scuola Aperta ci indicano importanti segnali di crescita degli iscritti a conferma che la formazione professionale non può più essere considerata una scelta di serie B. Siamo molto attenti anche ai nuovi strumenti messi a disposizione dalla Regione Lombardia quali le Doti. Una proficua collaborazione si sta realizzando con gli Istituti scolastici del territorio con cui abbiamo recentemente presentato ben 21 Learning Week, settimane di approfondimento che consentiranno agli allievi degli Istituti scolastici e della formazione professionale di beneficiare di innovativi percorsi di approfondimento interdisciplinare. L’Azienda dispone di un ricco sistema di relazioni con il territorio e pertanto può svolgere un ruolo determinante al fine di attivare partnership strategiche finalizzate ad elaborare progetti complessi che consentano di attingere a risorse degli enti finanziatori. Gli investimenti infrastrutturali garantiti dalla Provincia ci consentiranno di investire nel potenziamento dei corsi del settore alberghiero creando

www.aclicremona.it «In un momento non certo facile dove tutto sembra poter essere monetabilizzabile, ci fa piacere sottolineare il valore di un gesto controcorrente e di estrema generosità», con queste parole Gianbattista Brunati ha presentato, durante una conferenza stampa lo scorso 7 gennaio, la donazione dell’artista Rosalba Fogliazza a sostegno del progetto dell’insediamento delle Acli in via Cardinal Massaia; infatti, conoscendo da anni le attività delle Acli ha voluto donato tutte le sue opere per facilitare la realizzazione di una nuova sede dell’associazione. Rosalba Fogliazza si è diplomata presso l’Istituto Statale d’Arte “Paolo Toschi” di Parma, ha insegnato educazione artistica e sto-

finalmente una zona cucina di cui da tempo il Centro ha necessità. Grande attenzione riserveremo come sempre alla persona e alla famiglia e al contesto; abbiamo elaborato progetti rivolti ai ragazzi che presentano difficoltà di adattamento o hanno necessità di recuperare contenuti didattici, progetti di alfabetizzazione per gli allievi stranieri che oggi rappresentano il 40 % della nostra utenza e progetti speciali come lo «Sportello Dislessia». Ci aspettano sfide importanti che siamo certi di poter cogliere anche intensificando i rapporti con le associazioni di categoria del territorio per rispondere in modo sempre più adeguato alle esigenze del sistema economico locale. Manuela Piloni presidente CrForma Cremona * neve

Complimenti al Comune per l'ottimo lavoro svolto Caro direttore, non mi riconosco nei termini con i quali la gran parte dei media cremonesi hanno dato notizia degli interventi del Comune di Cremona in seguito alle due recenti nevicate: quella della notte del 31 dicembre, più lieve, e quella molto più pesante del 7 gennaio. Ovviamente do per scontate le inevitabili difficoltà dovute a precipitazioni di quel tipo. Nelle due occasioni sono state impegnate (stando a quanto dichiara il Comune) ben 60 lame, 8 spargisale, 16 squadre a piedi (composte da 4 uomini ciascuna), 8 bob cat, 3 ruspe caricatrici ed altrettanti camion per portare via la neve dalle piazze. Personalmente ho potuto toccare con mano la tempestività degli interventi. La notte di San Silvestro, come tanti cremonesi, ero in giro per la città in festa per l'arrivo del nuovo anno ed ho potuto constatare direttamente la rapidità degli interventi. Ancor migliore é il giudizio che mi sento di dare rispetto alla eccezionalità ed alla durata della nevicata del giorno dopo l'Epifania, che ha riversato sulle strade quasi mezzo metro di neve. Gli interventi organizzati dal Comune il giorno 7 e la notte tra il 7 e l'8 gennaio a mio parere sono stati

all'altezza, soprattutto se paragonati a quanto successo in altre città anche a noi vicine, come ad esempio Milano. Mi spiace che tutto questo sia in gran parte sfuggito ai media cremonesi. Ho letto titoli negativi (addirittura pesantemente negativi) che davvero poco hanno a che fare con la realtà concreta da me vissuta e percepita. E mi spiace, anche, che non venga dato merito del buon lavoro fatto sia alla Giunta comunale che ai dipendenti pubblici nei confronti dei quali, troppo spesso, vengono spese critiche ed accuse molte volte gratuite. Annamaria Somenzi Cremona * alitalia

Fallimento della capacità di rappresentare i territori Egregio direttore, in relazione allo sviluppo della nuova compagnia aerea Alitalia, e se nelle prossime ore verranno ufficializzate le scelte anticipate in questi giorni, non si può non rilevare che il piano predisposto da Cai conferma anche il fallimento senza appello della capacità di rappresentanza degli interessi dei nostri territori da parte del centrodestra. Per mesi abbiamo ascoltato decine di dichiarazione roboanti a difesa di Malpensa da parte di ministri, deputati e rappresentanti istituzionali soprattutto con il fazzoletto verde in bella vista. Ora i fatti però raccontano un’altra storia: Malpensa viene lasciata al suo destino e con esso decine e decine di lavoratori del comparto. A ciò si aggiunga il fatto che i contribuenti italiani hanno dovuto sborsare oltre 3 miliardi di euro che potevano invece essere impegnati per misure forti contro la crisi e a tutela di lavoratori e famiglie. Questa vicenda la dice lunga sulla differenza fondamentale che passa tra gli slogan leghisti da manifesto elettorale e i fatti che interesseranno nei prossimi mesi i lavoratori, le imprese e le famiglie coinvolte. Per il futuro del nostro scalo più importante noi continuiamo a chiedere con forza lo sblocco immediato dei diritti di volo e la riassegnazione rapida degli slot non utilizzati dalla nuova Alitalia per consentire ad altri vettori

Un sostegno per la nuova sede Acli

ria dell’arte a Cremona e le sue opere si trovano in diversi musei e in collezioni private sia in Italia sia all’estero. Riconosciuta come artista di grande esperienza espone da quarantacinque anni (la prima mostra è stata realizzata nel 1964). Figlia d’arte, si è sempre fatta promotrice di iniziative di solidarietà ed ha riconosciuto nel progetto delle Acli la forte valenza sociale e il beneficio che l’intera comunità potrebbe trarne. Numerose sono le esposizioni realizzate a titolo di beneficienza, principalmente a sostegno di progetti di sviluppo e di cooperazione. Le opere donate ammontano a più di 150 quadri ad olio, acrilico, pastello e numerosi sono i disegni ed in prevalenza ritraggono fi-

gure. Ogni quadro, ogni viso è una storia realizzata mischiando la dimensione onirica con una più concreta e mette in evidenza l’umanità e la fragilità delle persone e delle figure. Anche occhi non esperti possono cogliere come ogni dipinto sia l’espressione di emozioni e di affetti forti. Come associazione possiamo solo immaginare il significato che queste opere possono avere per un artista, non si tratta del solo valore economico, ma del valore affettivo, di quello dei ricordi che sanno generare e della fatica del momento creativo. Per questo valutiamo cosi importante la scelta di Rosalba Fogliazza, che desidera con queste opere sostenere la realizzazione della “Cittadella delle

Acli”. Infatti, questo riconoscimento non solo ci rafforza nell’impegno e nella certezza di stare svolgendo servizi utili alla comunità, ma anche nella convinzione di dover continuamente rafforzare l’associazione tentando di essere più vicini ai bisogni della gente. Il gesto di Rosalba Fogliazza è senz’altro esemplificativo della generosità cremonese che più volte abbiamo avuto modo di elogiare e che speriamo possa sempre trovare seguito nel sostegno della strada scelta dalle Acli provinciali di Cremona. Dal 17 al 31 marzo parte dei quadri donati alle Acli saranno in esposizione presso la sala Alabardieri del Comune Cremona, la mostra antologica sarà curata dalla critica d’arte Tiziana Cordani.

Robin Hood

di Maurizio Guerrini segretario Rifondazione Comunista

Gaza, terrorismo da parte dell'esercito israeliano Il 2009 è arrivato nel pieno del massacro perpetrato dall'esercito di Israele nella striscia di Gaza, dove sono già state assassinate centinaia di civili inermi, tra cui moltissimi bambini, donne e anziani senza che nessuno, nemmeno le potenti diplomazie occidentali, abbia voluto o potuto fermare la carneficina. Si dice e si scrive sui media che quella di Israele sia stata una reazione di legittima difesa ai lanci dei razzi di Hamas, ma come sempre è avvenuto, siamo in presenza di atti di terrorismo da parte dell'esercito ebraico che nascono da un esagerato uso dello strapotere militare di Tel Aviv. Non ci pare infatti che vi sia qualche differenza , se non in termini di risultati quantitativi, tra mettere una bomba in un locale di una città ebraica e bombardare dall'alto un territorio palestinese, uccidendo in entrambi i casi civili inermi. Da tempo le popolazioni palestinesi di Gaza , e non solo, soffrono a causa di un durissimo embargo, al quale a suo tempo, sciaguratamente, nè il governo Prodi e nemmeno la sinistra italiana si opposero e le condizioni di vita nei territori sono al limite della sopravvivenza pura. Si deve fermare a tutti i costi quella mattanza . In un dispaccio Ansa vengono citati i 120 bambini uccisi dall'inizio della operazione israeliana; bambini terrorizzati, bambini in lacrime che si abbracciano, che muoiono nelle case perchè non hanno rifugi in cui ripararsi. Una strage di innocenti che rappresenta una vergogna non solo per Israele ma per il mondo intero. A tutto ciò fanno eco le dichiarazioni dell'ex presidente degli ebrei italiani, Vito Anav che da Gerusalemme, e noi proviamo orrore per quelle

di poter rapidamente insediarsi a Malpensa con i loro progetti di sviluppo. Siamo ancora in attesa di capire se la Lega e il Pdl della Lombardia intendano battere un colpo e aiutare questo passaggio decisivo per le sorti dello scalo lombardo. Maurizio Martina consigliere comunale Pd *

dichiarazioni, afferma che ora si sente sollevato perchè l'intervento israeliano ha fatto cessare i lanci dei missili di Hamas. I lanci dei rudimentali missili Qassam, che certo noi non approviamo, per danni a cose e persone, sono comunque una goccia nel mare in relazione alla violenza che da sessanta anni lo stato di Israele ha prodotto nei confronti delle popolazioni palestinesi. Ben altro si potrebbe e si dovrebbe fare per evitare la macelleria che da anni insanguina i territori! Invece lunedi il Times di Londra ha dichiarato che l'esercito israeliano sta usando proiettili al fosforo bianco, sostanza vietata dal trattato di Ginevra del 1980 in aree abitate da civili, in quanto provoca ustioni gravissime a contatto della pelle; quelle stesse armi usate ancora da Israele nella guerra del Libano nel 2006 e dalle truppe americane e inglesi nella guerra contro l'Iraq , durante l'operazione graziosamente chiamata “Scuoti e cuoci”, La situazione umanitaria a Gaza è altamente drammatica; da giorni è isolata, senza acqua ed elettricità e senza generi alimentari. L'alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati ha lanciato un appello per ricordare al mondo intero e ai Governi il diritto universale per chi fugge dalla guerra e cerca rifugio negli Stati limitrofi. Una cosa è certa: Israele uccidendo i bambini palestinesi uccide anche i propri bambini e il loro domani, perchè questo massacro indegno chiamerà altro sangue. Aveva ragione Harold Pinter, il drammaturgo recentemente scomparso e premio Nobel per la letteratura quando ha dichairato, in tempi non sospetti, che lo Stato di Israele è indegno di appartenere al consesso civile delle nazioni.

gas dalla russia

Anche l'Italia dovrebbe iniziare a negoziare Caro direttore, dopo l'abbondante nevicata e gelo dei giorni scorsi, la Russia ha interrotto tutti i rifornimenti di gas destinati all’Europa Occidentale che passano

Polveri sottili, Cremona oppressa da un inquinamento soffocante Per tutte le feste di Natale ed anche in questi giorni, come sempre, nonostante le scuole chiuse e molti cremonesi via da Cremona, le micidiali polveri sottili sono sempre state sopra il limite di legge, o appena sotto. Ma guardiamo meglio questi limiti di Legge: sono fissati oggi a 50 microgrammi per metro cubo di aria che respiriamo ogni giorno, tutti i giorni. Questo limite dobbiamo già oggi considerarlo obsoleto perchè la Comunità Europea lo ha già abbassato a 20 ed i medici e l'Organizzazione mondiale della sanità parlano di 10 per evitare quasi ogni rischio per la salute. Ricordiamoci che stiamo parlando di particolato costituito da metalli, sostanze di sintesi, benzene e idrocarburi, sostanze sia organiche che inorganiche prodotte dalle alte temperature dei motori e processi industruali più nocivi composti ancora sconosciuti per i loro effetti deleteri sull'organismo umano. Cremona e le città della pianura padana sono ai vertici di questa nefasta classifica. Precisiamo inoltre che quando parliamo dei limiti sopradetti, stiamo parando della media nelle 24 ore del giorno, in via Fatebenefratelli - zona Zaist - a Cremona, dove non c'è particolare traffico o industrie inquinanti.... pensiamo che per fare questa media in zona Zaist, nelle ore diurne o di trafico più intenso: al mattino, a mezzogiorno, alle 18, e nelle zone come piazza Libertà - dove 2 anni fa avevamo la centra-

lina di controllo, ma poi per rassicurarci, l'hanno spostata in una zona meno inquinata - o via Dante, T.Trieste, Massarotti, Trebbia, Giordano, le piazzze Cadorna, 4 Novembre, Stazione. O ad alta concentrazione industriale: Incrociatello, Cavatigozzi, zona Inceneritore, via Milano, o via Bergamo. Quindi, per i cittadini che vivono di giorno, e magari attraversano o vivono in zone di alto inquinamento, la media di polveri sottili pm10 o ultrasottili pm2,5 o pm1 assorbite sono circa il doppio della media dichiarata con la notte ed in zona poco inquinata, circa di 100 con picchi anche superiori. Questa è la ragione più importante perchè Cremona muore, troppe malattie hanno origine da questa aria pessima, da quelle cardiocircolatorie e tutte le respiratorie e quelle allergiche ed autoimmuni, c'è una enorme bibliografia a cura dell'Oms, patologie soprattutto a carico dei bambini. Le famiglie dovrebbero essere meglio informate dagli organi preposti alla tutela della salute, senza inutili e demagogiche, qualunquistiche, infondate, rassicurazioni per farci continuare a consumare e produrre nei modi consueti, senza innovazione produttiva e mofica degli stili di vita per un futuro veramente sostenibile per Cremona, senza imbelletature di convenienza e legate a situazioni di interessi consolidati, che si preferisce non affrontare. Matteo Lodi


Venerdì 9 Gennaio 2009

Falsi elogi e nessuna coerenza Fu Luigi Einaudi, nel lontano 1949, il primo Presidente ad entrare nelle case degli italiani, la sera di San Silvestro. Il suo messaggio augurale fu brevissimo, appena una ventina di righe, in uno stile alto e così accorato, da diventare immediatamente una “tradizione” della nostra allora giovanissima Repubblica. Da 70 anni, attraversando l’intera Storia repubblicana, il Messaggio del Presidente ci raggiunge la sera del 31 dicembre («Vi confesso che non volevo introdurmi nell'intimità delle vostre case in questo giorno in cui festeggiate il sorgere dell'anno nuovo...» così Pertini, con stupefacente semplicità nel 1978), e col tempo, forse qualche italiano ha finito per considerare il tradizionale appuntamento solo una ritualità. La gravità e lo spirito di verità dell’ultimo messaggio presidenziale hanno ancora una volta dimostrato l’insostituibile valore della prima carica dello Stato come delineata dalla nostra Costituzione: arbitro rigoroso, imparziale e indipendente tra le forze politiche in campo, garante dell’unità nazionale e custode dei valori costituzionali. Un messaggio denso di richiami forti: sul ruolo centrale del Parlamento, che deve essere valorizzato nel suo compito

attraverso il territorio ucraino. Lo ha annunciato il portavoce della società ucraina degli idrocarburi Naftogaz. Il gas, quindi, non arriva più dalla mezzanotte in Romania, Cecoslovacchia, Austria. Anche la Commissione europea ha confermato la totale interruzione delle forniture di gas russo ai Paesi Ue. La Russia tuttavia sostiene di non aver interrotto completamente i rifornimenti di metano ai gasdotti ucraini, ma di averli solo ridotti di altri 21 milioni di metri cubi che Kiev «in modo illegittimo ha rubato nelle ultime 24 ore». Per parte sua, il numero due di Gazprom, Aleksandr Medvedev, ha affermato che l’Ucraina ha chiuso l’ultima stazione di pompaggio verso l’Europa ancora aperta, dopo che ieri aveva fermato le prime tre. La guerra del gas tra Kiev e Mosca sta colpendo duramente l’Europa e «ora sta all’Europa vedersela con Gazprom e la Russia», dichiara Valentin Zemljansky, portavoce della compagnia ucraina Naftogaz, sostenendo che il colosso del gas russo ha completamente interrotto le forniture di gas dirette verso la parte occidentale del Continente. «La Russia ha scelto la via del ricatto», dice ad Apcom, che lo ha contattato telefoni-

di giudizio e di proposta, e non svilito; sulla necessità che la politica torni a svolgere il proprio ruolo onestamente occupandosi delle questioni veramente rilevanti nella vita degli italiani: la povertà, la disoccupazione, la crescita della diseguaglianza e la sfiducia nella quale rischiano di precipitare le nostre istituzioni; sulla difesa dell’eguaglianza democratica dei cittadini, che è eguaglianza di fronte alla legge ma anche nella vita sociale concreta e quindi nelle opportunità («dare ai figli delle famiglie più modeste le possibilità di istruzione fin dai primi anni e di ascesa nella scala sociale …»); sul preoccupante declino delle nostre istituzioni scolastiche e accademiche, che dovrebbero essere il primo motore di crescita sociale; e un fermo appello, con il ricorso a riferimenti storici dal forte impatto evocativo, affinché il paese ritrovi lo spirito unitario che aveva consentito la ricostruzione della nazione dopo la seconda guerra mondiale e la rifondazione della democrazia dopo gli anni di piombo. Davanti a una tale straordinaria lezione istituzionale, un certo mondo politico ha ipocritamente e opportunisticamente reagito come il furbo idiota davanti ad un’opera d’arte che non sa comprende-

camente dopo le accuse lanciate a sua volta da Gazprom, secondo cui è stata l’Ucraina a chiudere anche l’ultimo dei quattro gasdotti per il transito del gas russo, quindi a bloccare le forniture per l’Europa. «Non possiamo farlo, la chiusura può avvenire solo dalla parte russa, è tecnicamente impossibile», afferma Zemljansky. Naftogaz domani intende riprendere i negoziati con Gazprom, ma l’Ucraina pensa che a questo punto sia imprescindibile un intervento europeo. «L’Europa deve affrontare la questione direttamente con i russi», ribadisce il portavoce di Naftogaz da Kiev. E nell'Europa è compresa anche l'Italia...sarebbe opportuno che anche i nostri Ministri intervengano a negoziare, prima che sia troppo tardi. Andrea Delindati Cremona * pessina cremonese

Dolore per la scomparsa di Carlo Lucini Caro direttore, l’Anpi annuncia con dolore la scomparsa avvenuta a Pessina Cremonese del Patriota Carlo Lucini di anni 85

re: che triste spettacolo quel coro di lodi sperticate e spudorate, nel solo palese intento di rendere irrilevante, soprattutto sul piano mediatico, il più rapidamente possibile, il messaggio di Napolitano. A questi politici rivolgiamo un invito alla coerenza e qualche domanda: chi ha ridotto nei fatti, prima ancora che ope legis, il Parlamento all’irrilevanza in cui attualmente versa? Il richiamo al principio costituzionale delle eguali opportunità trova un qualche riscontro nelle politiche di questo governo, o la disparità e la diseguaglianza sociale sono perseguite con politiche che penalizzano le scuole pubbliche, e quindi condizionano negativamente il destino dei cittadini "fin dai primi anni" di vita? L a tutela dell’unità nazionale e dei valori costituzionali nella loro essenza più piena, manifestata con tanto vigore da Napolitano, come si concilia con l’agenda di questo governo, che loda ipocritamente il discorso del Presidente, ma va esattamente nella direzione opposta, tra federalismo rabberciato, riforma della giustizia pro domo sua(chiedo scusa: pro villa sua), presidenzialismo ad personam? Annamaria Abbate Segretario cittadino PD Cremona

deportato nei campi di concentramento tedeschi, già valoroso capo lega dei contadini del suo paese e presidente della Sezione Anpi “Le Barricate” di Pessina Cremonese. Era un popolare personaggio stimato e benvoluto, per il suo carattere gioviale, per la sua disponibilità verso tutti e la sua bontà d’animo. Ricordava spesso la sua partecipazione alla manifestazione dei contadini d’Italia tenutasi alla Montagnola di Bologna nell’ottobre 1947 conclusasi nello Stadio di detta città. Lucini lascia un vuoto che i suoi compagni colmeranno seguendone l’esempio e l'ìmpegno. Anpi Cremona Per dire la vostra, scrivete a

ilpiccolocremona@fastpiu.it Siate contenuti in 20, al massimo 30 righe. Le lettere più lunghe verranno tagliate. Le lettere senza nome, indirizzo e numero telefonico verranno cestinate. Le lettere giunte il giovedì potrebbero essere pubblicate non il giorno dopo, bensì la settimana successiva.

i nodi verranno al pettine alle elezioni Passata la Befana anche le feste se ne vanno e si torna tutti alla normalità. Certamente in molti sono tornati alla realtà con un giorno di ritardo causa nevicata eccezionale, ma almeno avremo la certezza che la parola siccità questo 2009 non verrà pronunciata o scritta molto spesso. Sicuramente sarebbe uno sbaglio dimenticarsi del problema, perché proprio quando si ha tempo non lo si deve sprecare, dovendo proseguire la discussione e la messa in pratica della bacinizzazione del Po, opera la cui utilità è stata ampiamente discussa, ma per la quale si deve trovare la volontà politica. Parlando però di cose delle quali ci si è dimenticati non possono non venirmi alla mente anche molte promesse ed impegni pubblicamente presi dal Sindaco e dai sui assessori e che ad oggi non hanno visto la luce. Parlo ad esempio della pensilina di piazza Stradivari, che all’inizio dell’autunno anche il PD aveva sostenuto di voler far togliere, e invece è ancora al suo posto. Sempre più brutta, degradata e temo pericolosa. Questo perché mentre durante la nevicata la città

andava in crisi ben due ruspe si affrettavano a togliere la neve che sopra questo orrore architettonico si era depositata. Certamente per il timore che il peso causasse qualche ulteriore danno. Ma per la gioia di tutti non dovevano toglierla? A questo punto ricordo un’altra promessa, il sottopasso alla rotonda per Milano in tangenziale. Che serva è oggettivo basta passarci tra le 17 e 19, che si voglia però risolvere il problema code dubito fortemente. Ovviamente e non per par condicio penso anche l’altra grande rotonda della tangenziale, quella per Mantova, che è spesso teatro di code anche peggiori, ma di portarla a tre corsie non se ne parla. Chiedo troppo? Fatemelo poi dire, anche si mi sembra banale, ma non dovrebbe esserci un parcheggio multipiani in centro a Cremona, ed invece ammiriamo un grande buco abbandonato a se stesso. Ci vuole forse un miracolo? Non si deve infine essere attenti lettori dei quotidiani locali per ricordare eterne promesse in merito alla riqualificazione del Parco dei Monasteri, del-

la Mediateca in via Palestro, della riqualificazione del Parco di Via Navaroli e tanti altri. Si deve invece registrare una nuova ennesima promessa, fatta forse per cambiare argomento non certo metodo. Parrebbe notizia di oggi della volontà di rilanciare il Politeama. Grazie per l’ennesima promessa. Forse prima era meglio dare concretezza alle altre. Non dubito però che l’arrivo imminente delle elezioni amministrative avrà un effetto stimolante per chi vuole farsi votare sul presupposto “vedrai che faro”. Al contrario chi ha governato la città per anni dovrebbe, a mio parere, avere la politica dignità di dire “votami perché ho fatto”, ma questo è per loro governanti impossibile, altrimenti dovrebbero portare la ZTL come loro fiore all’occhiello, senza dimenticare la mai realizzata strada sud, lo scomparso terzo ponte, i meravigliosi sensi unici di vai Dante e Trento e Trieste. Credo che i nodi vengano sempre al pettine e le elezioni di maggio saranno questo pettine. Ugo Carminati An verso PDL

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La Lega difende l'aereoporto di Malpensa La Lega difende a spada tratta l'areoporto di Malpensa e ritiene che la soluzione per la salvezza dell' Hub milanese sia la partnership tra Alitalia e la tedesca Lufthansa. Ma spieghiamo in modo molto semplificato una situazione complessa che si trascina da mesi, e che non è una questione soltanto tecnica o di strategia aziendale, ma ha importanti riflessi sulla vita di migliaia di lavoratori e sullo sviluppo economico del nord. Come si sa, Alitalia è stata rilevata da Cai sull'orlo del fallimento. La nuova Alitalia è un'azienda ridimensionata rispetto alla precedente, e per restare competitiva necessita di alleanze strategiche con altre grandi compagnie aeree. Interessate a tali alleanze sono Air France e Lufthansa. Il problema Malpensa nasce perchè Air France non ha interesse a sviluppare un Hub che può fare concorrenza al suo, il De Gaulle di Parigi. Quindi

ridimensionerebbe Malpensa privilegiando soltanto Roma-Fiumicino. Ricordiamo che su Milano si concentra il 71% di vendita biglietti, quindi di passeggeri. Ricordiamo anche che nel 2015 a Milano ci sarà l'Expo, evento mondiale che attirerà sul capoluogo lombardo milioni di visitatori, con evidente ricaduta positiva anche per Cremona, se sarà in grado di sfruttare l'occasione. Lufthansa invece garantirebbe a Milano la sopravvivenza, con benefici effetti per migliaia di lavoratori e per l'economia del nord intero. Per questo la Lega si schiera dalla parte di Lufthansa, tutto il nord è compatto e le adesioni alla battaglia della Lega stanno arrivando anche dal Presidente della Provincia di Milano, di centrosinistra, e da altri sindaci di vari colori politici. Per una volta speriamo che il Nord risponda compatto all'ennesimo scippo che sta subendo da Roma. Giacomo Zaffanella

Conta più la realtà o la percezione? La classifica della qualità della vita pubblicata dal Sole24ore, che ha collocato la provincia di Cremona al 25° posto, ha avuto, come presumibile, diverse ed interessate reazioni. Penso che se i risultati avessero posizionato Cremona diversamente il dibattito politico sarebbe stato probabilmente se non certamente diverso da quello che si è manifestato fino ad oggi. Credo, però che sia opportuno riflettere su problemi concreti, sulla loro entità, sulla loro percezione e su come e se sono affrontati. Se da un lato non dobbiamo farci prendere dall’ottimismo o dal pessimismo, che non ci portano da nessuna parte, però è altrettanto vero che non possiamo chiudere gli occhi su quello che viene percepito dalla gente. Non credo che si possa liquidare come un accidente dovuto ai profeti di sventura, ai quali secondo Torchio e Corada da spazio la stampa, il fatto che nella suddetta classifica la percezione della felicità dei Cremonesi ci colloca al sestultimo posto della graduatoria. Non credo neppure che sia frutto del destino ingrato che la gente percepisca un peggioramento della vivibilità, dell’inquinamento e del traffico urbano. A ciò vanno aggiunti i disservizi che Cittadini del cremonese che devono, per necessità, avvalersi del mezzo pubblico per i loro spostamenti troppo di sovente incappano. Disservizi la cui origine risale alle carenze strutturali in cui versano tuttora le nostre ferrovie. Ferrovie che nel nostro territorio senza un adeguato intervento infrastrutturale sono destinate a rimanere la Cenerentola della Lombardia. Penso che sarebbe opportuna una serena riflessione su ciò che in questi ultimi anni ha tenuto banco nel dibattito politico e sui nostri quotidiani. Il dibattito verteva su ciò che è la realtà e come i Cittadini, gli amministratori pubblici e la politica la percepiscono. Uno ha senz’altro riguardato la sicurezza dei Cittadini, un altro l’inquinamento Tamoil e da Pm 10, di recente si è aggiunta l’introduzione della Ztl a Cremona. Sulla sicurezza dei Cittadini si è discusso molto a lungo. Alla fine su pressione delle opposizioni, che si sono fatte portavoce della percezione di insicurezza dei Cittadini cremonesi, l’ex vice questore Sorrentino è stato nominato assessore alla sicurezza del Comune di Cremona e, per parte sua, la Provincia ha stipulato un Patto per la sicurezza con i Comuni di Crema, Cremona e Casalmaggiore. Patto che, stando a quanto affermano i soggetti interessati, andrà in vigore quanto prima. La nomina di Sorrentino ha certa-

mente dato quell’iniezione di fiducia che i Cittadini si aspettavano. Non ci sono ancora sufficienti dati per esprimere una opinione sull’efficacia dei provvedimenti che ha e che sta adottatando però sembra che le avvisaglie siano positive. Il problema inquinamento, che è la vera emergenza della città, l’impressione è che nessuno se ne stia preoccupando o che si stia agendo concretamente per diminuirne l’incidenza. Dal 2002 Comune e Provincia sapevano della situazione della Tamoil per l’auto denuncia della stessa raffineria ma nessuno degli amministratori pubblici sapeva (?) e ha affrontato la questione. Quel che è certo è che i terreni attorno alla Tamoil sono intrisi di porcherie Ci sono state lunghe dispute che alla fine sembra abbiano portato alla rimozione del problema (non se ne parla più). C’è tuttora in corso una inchiesta della magistratura. L’inquinamento dell’aria dovuto al Pm10 è, nel nostro caso, alle stelle. Siamo tra le città europee con l’aria più inquinata. Quello che si percepisce è che contro il Pm10 e l’inquinamento non si vede una adeguata strategia. Milano ci sta provando con l’Ecopass, Brescia con il metro leggero, Piacenza con l’estensione dell’isola pedonale. E Cremona? Il trasporto pubblico è allo sfascio. I commercianti chiedono di allargare l’isola pedonale e il Comune gli risponde con la contestatissima Ztl. Lo stesso disallineamento tra realtà e percezione della realtà si sta verificando con le modifiche alla viabilità nella città di Cremona, dove sembra che la Giunta Corada non sappia più interpretare le attese e le aspettative della maggior parte dei propri Cittadini. Si è accertato che la protesta riguardo la Ztl non era di pochi o di chi aveva interessi particolari. Un confronto con i portatori di interessi ed i Cittadini sembra si stia avviando. Bene. Credo però che non si debba trascurare il fatto che guardando i dati del Bilancio di previsione del 2009, dove le entrate per contravvenzioni sono pari a 2,6 milioni di euro, si ha la sensazione che il provvedimento sembra configurarsi sempre di più solo vessatorio. Buttiamo da parte il pessimismo e l’ottimismo di maniera e cimentiamoci su quelli che sono i problemi percepiti dalla gente sulla propria pelle: sicurezza, inquinamento, trasporto ferroviario, viabilità, qualità dei servizi pubblici, infrastrutture e ampliamo l’orizzonte del futuro progetto amministrativo. Entriamo anche nell’ordine di idee che l’alternanza al governo amministrativo del nostro territorio è anch’essa una necessità percepita dalla gente. Giuseppe Trespidi


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Taccuino

Venerdì 9 Gennaio 2009

VIABILITA’ Zona Borgo Loreto (via Ceccopieri) Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Gennaio Zona Incrociatello (Via Valtoce) Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Durata alcuni mesi

Via Montello Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Gennaio

Via Acquaviva Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Gennaio

Viale Trento e Trieste Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Gennaio

Zona piazza Somenzi (via Boccoli) Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Gennaio

Via Barezzi Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Gennaio

• Borgo Loreto: (via Ceccopieri): cantiere per il rifacimento dei sottoservizi e della sede stradale nell'ambito della riqualificazione di Borgo Loreto (Fine lavori: 30 gennaio 2009). • Zona Incrociatello (via Valtoce): Ristrutturazione della rete di distribuzione di energia elettrica e illuminazione pubblica (Durata lavori: diversi mesi). • Via Acquaviva: cantiere per la posa della nuova tubazione del gas metano (Fine lavori: 30 gennaio 2009). • Via Montello: ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine lavori: 30 gennaio 2009). • Viale Trento e Trieste (tra V.Belfiore e V. P.ta del Tempio): ristrutturazione della rete semaforica (Fine lavori: 30 gennaio 2009). • Zona piazza Somenzi (via Boccoli): ristrutturazione degli allacci alla rete del gas e dell'acquedotto, rifacimento marciapiedi (Fine lavori: 30 gennaio 2009). • Via Barezzi: cantiere per gli allacci alla rete del teleriscaldamento e della fognatura (Fine lavori: 30 gennaio 2009).

L’Oroscopo Della Settimana

di Romeo

Siete pronti per affrontare un nuovo periodo della vostra vita amorosa? Un capitolo si sta aprendo e voi dovrete essere sicuri di poter fronteggiare tutto ciò che ne verrà in seguito.

Dovete convincervi che se volete ottenere qualcosa potete averla. E’ necessario un po’ di impegno ed un po’ di volontà in più del normale.

Ci sono molte persone pronte a prender le vostre parti e ad assicurarvi che non vi pugnalino alle spalle. Nonostante queste professioni di lealtà, voi dovrete dividere i buoni dai cattivi.

In giornata sarà il caso che vi ricordiate che avete un affare in sospeso da concludere al più presto se non volete incappare in ritardi e soprattutto se non volete che vi sgridino.

Le scelte che compierete in questa giornata potrebbero essere sopravvalutate e potreste ritrovarvi con degli incarichi che proprio non vi aspettavate di ottenere in così breve tempo.

Convincere le persone a far ciò che si vuole non è da tutti, e voi avrete questo dono, che potrete adoperare nelle discussioni che più vi tedierebbero, senza arrivare ad una soluzione.

Avrete molte possibilità di rinnovare la vostra vita sociale da oggi, ma raramente coglierete l’occasione, per un motivo ancora imprecisato.

In questa giornata dovrete confrontarvi con i bambini, che possono raccontarvi e farvi imparare molto, soprattutto coloro che non sono abituati a trattare con queste anime pure.

Cercate di evitare di prendere troppo sul serio dettagli che invece andrebbero trascurati per non prendervi troppo tempo togliendolo alla vostra causa.

Cercate di non andare su di giri in questa giornata se troverete un ostacolo sulla vostra via. Dovevate procedere con più prudenza se volevate che nulla turbi il vostro cammino.

Se non ci state con la testa in questo periodo, evitate di fare soprattutto viaggi molto lunghi, in cui sarà impossibile tornare a prendere ciò di cui non potete privarvi.

La vostra vita potrebbe essere maggiormente equilibrata se solo riusciste a prendere delle decisioni più nette che vi permetterebbero di affrontare in modo più rilassato il futuro.

Farmacie di turno Dal 9 al 16 Gennaio 2009 CASTELVERDE CASTELVERDE DI CAVIGGIA Piazza Municipio, 5 26022 Castelverde Tel. 0372-427346 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00 Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

Giorno di chiusura settimanale: MERCOLEDÌ POMERIGGIO

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale: LUNEDÌ MATTINA

PIEVE D´OLMI SINELLI MARIA GIACOMINA Via Quaini, 10 26040 Pieve d´Olmi Tel. 0372-626204

CREMONA - FARMACIA 14 Largo Priori, 14 (Zona Ospedale) In appoggio fino alle ore 24.00 26100 Cremona Tel. 0372-431983

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:10 - 12:10 Pomeriggio: 15:00 - 19:00

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 13:00 Pomeriggio: 15:30 - 19:30

Giorno di chiusura settimanale: SABATO

Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

TEMPERATURE MASSIME PREVISTE IN LOMBARDIA sabato 10 gennaio 2008

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:30

CREMONA GALLI - Via Bissolati, 78 Via Bissolati, 78 26100 Cremona Tel. 0372-30293

SORESINA SEGALINI CAMILLO Piazza Garibaldi, 1 26015 Soresina Tel. 0374-342624

METEO WEEK-END Città Venerdì Sabato Domenica Bergamo 3 3 4 Brescia 2 2 2 Como 5 5 5 CREMONA 1 1 1 Lecco 6 5 6 Lodi 2 2 1 Mantova 1 1 1 Milano 2 2 3 Pavia 1 1 1 Sondrio 4 3 4 Varese 3 4 4

PESCAROLO FRATELLI PEZZINI s.n.c In appoggio fino alle ore 24.00 Piazza Garibaldi, 23 26033 Pescarolo Tel. 0372-836026

domenica 11 gennaio 2008


Via Ghinaglia, 75 - CREMONA Cell. 329 69.486.69 - Cell. 335 61.62.267 C.so Garibaldi

Al 1° piano si vende libero bilocale così composto: soggiorno con angolo cottura, stanza da letto, bagno, balcone, cantina e stanza uso studio con entrata indipendente

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Si vende libero appartamento al 1° piano,composto da: ingresso, soggiorno, due letto, cucina abitabile, bagno, balcone, cantina e soffitta

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Si vende libera porzione di cascina “Bifamigliare” a “Corte chiusa” con abitazione così composta: soggiorno, cucina, sala pranzo, due stanze da letto matrimoniali, una singola, bagno e balcone oltre a rustico, fienile, ex stalla ad uso garage/ magazzino, e 2.500 mq. di terreno agricolo.

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Costa S. Abramo Si vende nuova villa d’angolo disposta su due piani così composta: soggiorno, cucina, tre stanze da letto, doppi servizi, terrazzino, portico, balcone, ripostiglio, garage e giardino.

Zona Po Al 1° piano si vende libero appartamento così composto: soggiorno, cucinotto, stanza da letto, bagno, balcone e cantina. Pronto da abitare. Ottimo prezzo.

Sesto Cremonese

Si vende libera “Villa Bifamigliare” così composta: soggiorno, cucina, tre tranze da letto, doppi servizi, ripostiglio, balconi, garage e giardino.

Località Bagnara

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Si vende libera villa su due piani composta da soggiorno con camino, cucina abitabile, tre stanze da letto di cui due matrimoniali, cabina armadio, doppi servizi con lavanderia, ripostiglio, portico, garage e giardino.

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Si vendono anche separatamente tre unità immobiliari adiacenti:

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Sposi

Venerdì 9 Gennaio 2009

di Giulia Sapelli Il giorno più atteso della vita di una persona è quello in cui pronunciare il grande “sì”. E non può esserci giorno di festa senza l'abito adatto. Dunque il vestito da sposa diventa il vero protagonista del grande evento: quello che tutti guardano e tutti commentano. Per sceglierlo al meglio sarà utile farsi consigliare dalle persone più vicine, tenendo però presente che i punti di riferimento da tenere sempre in mente nella scelta sono: la propria altezza, la corporatura, il colore dei capelli e i lineamenti del viso. Una donna slanciata potrà concedersi di tutto: semplice o sfarzoso che sia. Per le ma-

grissime è giusto valorizzarsi con delle linee ampie arricchite di particolari anche se voluminosi. Per chi ha dei fianchi larghi meglio puntare sul decolté quindi un taglio sotto il seno

Lui e lei davanti all'altare: gli abiti giusti per il grande evento e gonna fluida. Per chi invece ha un seno prosperoso e magari i fianchi stretti i due pezzi con gonna e corpetto sono l'ideale. Passiamo ora ad un altro fondamentale aspetto: il tessuto. Esso dipende molto dal momento della giornata in cui si celebra la cerimonia. Gli stilisti consigliano: raso in seta pesante per il mattino o seta rigida per il mattino; raso o seta leggera per il pomeriggio. Per quanto riguarda il colore, sembra passato di moda, ma rimane pur sempre romantico, l’abito bianco: oggi le tendenze puntano sul colore seppur tenue o pastello vedi avorio e champagne o il pesco, il rosa ed anche verde ed azzurro. Attenzione però: le tonalità devono essere chiarissime, quasi impercettibile. Per una sposa trasgressiva, ma di gusto, i migliori stilisti propongono anche il rosso e addirittura il nero ma per matrimoni che non vengono celebrati in Chiesa o Cattedrale ma bensì in residenze diverse (vedi matrimoni in ville

ecc). Una volta scelto l’abito, almeno 6 mesi prima del matrimonio, andrà provato con la lingerie che verrà usata il giorno del si, al fine di evitare difetti estetici o fastidi. Dovrà essere rigorosamente chiara; fa eccezione la giarrettiera che, come tradizione, potrà essere di colore blu poiché ha fama di portare fortuna. Non vanno dimenticate scarpe e calze: solitamente si troveranno anche questi accessori nella boutique dove si sarà acquistato l’abito. Nei grossi centri c’è anche la possibilità di richiamare il colore dell’abito o un particolare su bomboniere e sacchetti per gli invitati tutto all’insegna dell’originalità e per rendervi unici. Per valutare al massimo l’effetto finale l’abito va provato con tutti gli accessori che faranno da contorno al vostro look: orecchini bracciale collana. Niente di vistoso se l’abito si presenta già sfarzoso; al contrario un gioiello importante su un abito molto semplice ed essenziale lo impreziosisce. E' bene riportare alla sarta ogni imperfezione che viene riscontrata, e concordare con la boutique il giorno della consegna qualche giorno prima dell’evento e assicuratevi che sia perfetto. E dopo aver parlato della sposa, vediamo ora come

Gli abiti vanno scelti in base alla personalità degli sposi

veste lo sposo. L’abito, in questo caso, cambia nello stile in base all’orario della cerimonia. Abito classico e di colore grigio chiaro, scuro o blu, in base all’orario della cerimonia; naturalmente i colori scuri come il nero ben stanno per le celebrazioni del tardo pomeriggio. Pantalone liscio, senza risvolto e calze lunghe e scure come le scarpe sono le premesse da rispettare. La camicia sarà bianca, il gilet in tinta con pantalone e giacca o grigio perla, cravatta grigia con piccoli disegni, secondo il proprio gusto tenuta da una spilla con perla. Si alla po-

chette bianca di lino. Pochi sono i gioielli previsti per lo sposo: l’anello solo se ne identifica un nobile casato; l’orologio, e i gemelli doppi. Per cerimonia formale, dalle 16 in poi e con la sposa in vestito lungo, l’abito che meglio si addice per lui è il tight, che dovrà essere indossato anche dal padre, da eventuali fratelli e dai testimoni. Il tight si compone di: giacca nera o color antracite, a code lunghe, fasciante vita e fianchi e da portare allacciata, un gilet doppiopetto grigio chiaro e pantaloni a righe grigie e nere. La camicia ha il collo rigido

e i polsini doppi chiusi da gemelli e la cravatta deve essere grigia e fermata da una spilla con perla. Le calze sono antracite o nere, lunghe fino al ginocchio, e le scarpe rigorosamente nere. Il classico tight richiede inoltre il cappello a cilindro e i guanti in camoscio grigio chiaro. il tessuto del vesti deve essere il fresco di lana per le belle stagioni, lana se la cerimonia si svolge in periodi più freddi. In qualunque caso deve sempre essere foderato per mantenere la struttura. Non può mancare per sposo genitore, fratelli ed testimoni un fiore bianco all’occhiello.


Sposi Senza esagerare, qualche accessorio è sempre un buon accompagnamento per l'abito da sposa: ma, non tutto è permesso. Quindi no alla borsetta per il rito religioso e occhiali da vista. Il discorso cambia per il rito civile dove saranno concessi entrambi. Le calze non devono disco-

starsi troppo dall’abito, non devono essere molto coprenti ma neanche troppo leggere per non fa spiccare la gamba nuda su un abito candido. Sempre bene portarne con sè sempre un paio di riserva, al fine di evitare probabili incidenti in un giorno così importante. Via libera per i guanti che danno quel tocco di eleganza in più all’abito. Potranno essere lunghi o semilunghi. Quelli corti sono indicati solo per certi modelli estivi. Pizzo, tulle, raso sono i tessuti più indicati. Durante la cerimonia

Venerdì 9 Gennaio 2009

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Accessori, capelli, trucco e cura del corpo: come essere perfetti

però vanno appoggiati sull'inginocchiatoio, insieme al bouquet. Le scarpe dovranno essere della stessa tonalità dell’abito. Se l'atelier non le fornisce nello stesso tessuto, è fondamentale portare con sè, per la scelta, un campione di stoffa, in modo da verificare il colore e la sintonia se proprio non troverai la stessa tonalità. Con un costo maggiore sarà possibile optare per una scarpa su misura. Molto indicate sono delle décolleté con tacchi non vertiginosi. E se comunque non si è abituati ai tacchi,

si possono usare in casa per qualche giorno, giusto per prenderci confidenza visto che, per il fatidico giorno, si dovranno indossare per molte ore. Attenzione: se lo sposo non è particolarmente alto meglio evitare il tacco. Al contrario di quanto si possa pensare, il velo non è obbligatorio ma se lo si vuole indossare, allora che sia lungo e ovviamente intonato con l’abito. Corto o lungo che sia, le misure più adatte sono: se lo si preferisce corto scenderà per 90 centimetri sulle spalle e 70 centimetri davanti. Se dovrà ricoprire metà abito, invece, la misura è 3 metri più 70 cm. Per arrivare fino alla coda, ci vogliono 7 metri. Ma, una cosa molto importante da tener presente sono le misure della sposa: no al velo troppo lungo se non si è molto alte. Oltre agli accessori, sono importanti dettagli come la cura della persona, il trucco e l'acconciatura. Anche il trucco e l’acconciatura, infatti, devono seguire le linee e lo stile dell’abito, nonché variare in base al fatto che la cerimonia si svolga di sera o di giorno. L’appuntamento andrebbe fissato almeno 6 mesi prima per evitare che prendano impegni. 7/8 mesi prima è bene iniziarea le cure per il corpo con massaggi e trattamenti per la pelle: servono a migliorare

l'aspetto fisico, tonificarlo e rilassarlo. E' importante dedicarsi all’attività fisica prima del matrimonio e, se necessario, adottare una buona alimentazione: servirà sia a livello estetico che non. Quella depurativa ad esempio servirà a rendere più levigata la pelle. Naturalmente sempre sotto consiglio del medico. Bisogna poi pianificare quando dedicarsi ad un’accurata depilazione. Vanno iniziati per tempo anche i trattamenti per le mani, che saranno molto in vista insieme alla fede. Quindi dovranno essere curate e le unghie tagliate mediamente con punta arrotondata, smalto trasparente o perlato. La manicure va eseguita una settimana prima della data e un ritocco nel giorno che precede le nozze. Una settimana di anticipo va bene anche per la pulizia del viso in maniera profonda con delle maschere esfolianti ed un massaggio rilassante. Il make-up sarà poi soggettivo ma le linee guida dettano di giocare sui toni neutri. Fondotinta luminoso e pelle fissato con un velo di cipria. No a fard e rossetti caldi. Il trucco dovrà durare per una giornata intera e soprattutto resistere alle forti emozioni, quindi meglio se resistente all’acqua per eventuali lacrime o sudore. Il parrucchiere deve pren-

Arrivare al gran giorno in forma e con i giusti accorgimenti

Make up: si punta sui toni neutri

dere visione del copricapo da te scelto o potete concordarlo insieme. Per una pettinatura elegante bisogna lasciare il viso libero e la fronte scoperta il tutto impreziosito da inserti come decorazioni floreali o particolari del vestito. I capelli sciolti non sono da scartare anzi da sfruttare laddove avete una modesta lunghezza o

accentuarla con ciocche naturali. Ma se l'abito prevede le spalle scoperte meglio le pettinature raccolte. Anche lo sposo avrà bisogno di degli effetti benefici dei massaggi e di sano sport. Pulizia del viso anche per lui manicure e taglio di capelli preciso e messa in piega per il giorno tanto atteso.


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Venerdì 9 Gennaio 2009

Sono pochi i gioielli concessi per il giorno del sì, soprattutto sulle mani che devono essere libere proprio per mettere in risalto la fede che è il simbolo dell’unione. Eccezion fatta nel caso di lei per l’anello di fidanzamento, da tenere sull’anulare della mano destra, e per lui in caso di anelli che identificano il casato di appartenenza.

Sposi

Fedi nunziali: la scelta più elegante per dire “sì”

Fotografie e film per ricordare i momenti più belli

La fede va scelta da entrambi

La scelta delle fedi è importantissima poiché l’anello dovrà essere portato per lungo tempo. A sceglierle sono entrambi i fidanzati, ma è lo sposo ad acquistarle e a portarle in chiesa o in municipio il giorno delle nozze. Gli sposi lo sceglieranno secondo i propri gusti perché dovrà es-

sere portato per tutta la vita. Lo stile classico è quindi consigliabile anche perché ben si adatta ad eventuali altri anelli che si possono indossare successivamente. I modelli più classici sono: la francesina tonda e sottile, la fede tradizionale, mezzatonda, la fede mantovana a

fascia larga e ad arco ribassato, la fede piatta. Per tutte è possibile averle in oro bianco o giallo sia satinato che lucido. Spazio alla fantasia per proporre al gioielliere varianti con brillanti, inserti particolari e incisioni. La consuetudine di incidere i nomi degli sposi e la data delle nozze all'interno della vera risale al Settecento. Il cuscinetto portafedi può essere confezionato nello stesso tessuto dell'abito da sposa, ma se ne trovano in commercio in materiale sintetico. Le forme sono svariate. Sarà il testimone dello sposo a consegnarli al Sacerdote per la benedizione e poi successivamente al paggetto che le porterà sull’altare durante il rito al momento opportuno. Nel giorno del matrimonio non possono poi mancare degli scatti fotografici che catturino degli istanti irripetibili e che sarà sempre un piacere rivedere. Un professionista è ciò che serve per immortalarela giornata del si. Il fotografo va contattato anche lui parecchi mesi prima, e per scegliere quello giusto basta visionare i lavori che ha già effettuato. In fase di accordo bisogna stabilire se: il costo del servizio è determinato a stampe realizzate o ad ore, i formati delle stampe, i rullini che occorre-

ranno, gli orari in cui volete la sua presenza, i tempi di consegna di book fotografico e materiale video, l’acquisizione dei negativi di ogni vostra immagine, accordo sui momenti degli scatti almeno per quelli essenziali. Le foto che non possono mancare sono: gli sposi nella casa paterna, l’arrivo e l’ingresso in chiesa, la consegna della sposa al futuro marito, lo scambio degli anelli le firme sul registro; l’uscita dalla chiesa e

si per un breve servizio fotografico in location particolari se il paesaggio lo consente. E' buona norma però che questo non sottragga molto tempo lontano dagli ospiti. In chiesa invece potrebbero esserci problemi con l’uso del flash. C'è poi la scelta dell’album fotografico: i materiali sono dei più diversi (cuoio, cartoncino ecc). mentre per l’interno i fogli avranno una grammatura pesante di colore chiaro, per far risaltare solo la foto. Ogni pa-

il lancio del riso, e le varie foto con parenti ed amici, il taglio della torta. Generalmente si concede agli sposi prima o durante il rinfresco, di allontanar-

gina sarà separata da carta velina, servirà a proteggere le fotografie. Verranno inserite all’interno solo le pose che più piacciono e in questo caso

chiederete al fotografo di fare qualche scatto in più per dare a voi la possibilità di scelta. Le foto possono poi essere a colori, in bianco e nero o anticate sia per l’intero book che solo per alcune. Va scelto in anticipo lo stile del servizio fotografico: classico, con i soggetti in posa a cui sono concessi dei filtri o effetti particolari per conferire alla foto un’atmosfera calda e romantica; moderno, con pose in ambienti insoliti sfruttando al luce naturale e l’ambiente; reportage, ovvero un servizio spontaneo che colgono casualmente i vostri gesti e le vostre espressioni. Per le riprese video invece le soluzioni sono le seguenti: ripresa in presa diretta, quindi con l’audio originale della cerimonia in chiesa/municipio, al rinfresco, o per tutta la giornata; ripresa dell’intera giornata o di una parte di essa intervallata da sottofondi musicali montati sulle immagini. Le riprese posso essere effettuate con telecamere fisse o mobili che riprendano passo passo i vostri movimenti che dovranno risultare quanto più naturali possibili e non artefatti. Sarà abilità del fotografo e dell’operatore cercare di essere discreto per non generare i disagi di avere una telecamera puntata addosso, soprattutto se non si è abituati.


Zibaldone

A cura del Circolo Culturale "Arcangelo Ghisleri"

Consigli di viaggio - parte Iª

S

carabocchiava su un foglietto bianco prospettive di autostrade con indicazioni di viaggio, svincoli panoramici e immense stazioni di servizio mentre il presidente del collegio giudicante snocciolava i punti della sentenza di condanna a suo carico. Sapeva, in qualche modo, che si sarebbe trattato di una sentenza lieve perché, insomma, non si era macchiato di nessun delitto anche se aveva provocato un bel casino. Ascoltava con la stessa stupefatta ottusità con cui si osserva un acquario di pesci rossi, la voce del presidente: «Prospero Zanardi, di professione controllore del traffico al posto di polizia di Modena Nord dell’Autosole, visti gli artt. bla…bla… bla. del codice di procedura civile, vista la giurisprudenza e le sentenze della corte di Cassazione bla… bla… bla… -mentre lui continuava a tracciare nodi autostradali sui fogli – questa corte la condanna a sei mesi di reclusione con la condizionale,

alla multa di 5.000 euro e al licenziamento senza benefici in tronco dalla società autostradale. La sentenza sarà eseguita entro dieci giorni da oggi, 10 settembre 2000. La giuria è sciolta; l’imputato ha qualcosa da aggiungere?». Al presidente che lo scrutava da sotto gli occhiali, lui rivolse il suo sguardo azzurro un po’ folle nella sua trasparenza: «Sono colpevole, signor presidente, ma le posso dire francamente che mi sono divertito … ». Quello lo fissò per un momento con aria tra divertita e disperata, quasi stesse sul punto di rispondere; poi, con un gesto stanco della mano, ai carabinieri che circondavano il condannato fece segno di accompagnarlo fuori e proseguì: «Vada, Zanardi, vada …». Lo Zanardi, mentre ciabattava fuori dell’aula, pensava che si era proprio divertito. Cosa doveva fare, insomma, un povero controllore, condannato a passare le sue giornate in una stanza afosa mentre fuori imperversava e splendeva l’estate e le mac-

Racconto di Vincenzo Montuori

chine dei vacanzieri sfrecciavano verso Rimini, verso Firenze, o verso Roma? Cosa doveva fare, se non guardare come un allocco quelli che correvano felici verso qualche meta e sognare ad occhi aperti un orizzonte azzurro, l’accecamento rutilante della sabbia, una ragazza da schianto che ti spalmava dolcemente la schiena di olio abbronzante? Certo, a volte, provava un piacere maligno a controllare le code che spesso si formavano tra Modena nord e l’imbocco dell’autostrada del Brennero in entrambi i sensi: zoomava a fondo con l’obiet-

tivo delle telecamere fisse a scrutare il volto impaziente di quelli che in macchina si recavano al mare e quello disfatto, dietro la maschera abbronzata, di quelli che tornavano in città. Ma era stufo di fare da spettatore passivo, voleva in qualche maniera inserirsi, comunicare con la massa amorfa degli automobilisti: avrebbe potuto farlo tramite le segnalazioni di viaggio che apparivano sui tabelloni luminosi installati lungo il percorso. Quelle indicazioni erano spaventosamente noiose e banali: ”Allacciate le cinture; non rischiate la vita. Proteggi i tuoi bambini; allacciagli le cinture” Ovvio! “Infotraffico numero verde 00855150”; a che cosa serviva se nessuno riusciva mai a mettersi in contatto con il numero verde? Oppure “ Stiamo provando il sistema infonebbia”, una scritta che gli avevano imposto di inserire sui tabelloni luminosi in un giorno limpido d’estate, limpido tanto che dal casello di Modena si vedevano le Prealpi veronesi. (Segue al prossimo numero)

Ritorno a casa. Alla prossima uscita - 1 Racconto di Vincenzo Montuori Nel grigiore spento del tramonto annuvolato d’inverno che dilagava in macchina, si accese il display verde del telefono viva-voce collocato sulla destra del volante: un piccolo occhio di luce nello scuro che montava. Si modulò una voce femminile: «Dove sei, U.? Ti devo aspettare stasera o è meglio che vada a dormire prima?» U. guidava regolare lasciandosi cullare dal flusso continuo, e non troppo pressante, del traffico di quel venerdì pomeriggio, prima che si riversasse sull’autostrada l’orda dei weekendisti “mordi e fuggi”. Era così intento e libero da pensieri che quasi si riscosse alla voce che proveniva dal basso, vicino alla leva del cambio: «Come dici, D.? Sì, certo, non c’è molto traffico; sarò a casa per ora di cena.» «Allora, a presto» chiuse la comunicazione D., con una nota nella voce vibrante speranza. Ad U. piaceva fantasticare sulla voce della moglie, scoprirne le tonalità più segrete e far loro corrispondere, nei suoi solitari viaggi di rappresentante di commercio, un atteggiamento del viso, un broncio o un particolare sorriso che avrebbe cercato di ritrovare quando l’avrebbe rivista; oppure una malcelata impazienza, un segreto accoramento che lui avrebbe dissipato con leggeri baci sugli occhi. Tutti guidavano verso una mèta, senza quasi

guardare, se non con la coda dell’occhio, i compagni di viaggio, incolonnati sulle corsie.U. era prossimo all’uscita di Pratolungo, la sua uscita, quando gettò l’occhio sul cartello luminoso sospeso sulla carreggiata: ”Uscita di Pratolungo chiusa; prossima uscita Belsito”. Strano! Non si era accorto di nessun avviso, all’entrata dell’autostrada, che comunicasse la chiusura di Pratolungo. Poco male; avrebbe avvisato D. quando sarebbe uscito per non farla stare troppo in pensiero. Dieci chilometri in più non erano la fine del mondo. Ma nessuno degli altri automobilisti sembrava preoccupato, né c’era qualcuno che avesse abbozzato un gesto sia pur lieve di disappunto; tutti proseguivano sicuri verso la mèta. Dopo un po’ lo raggiunse la voce di D.: «U., stai arrivando?» velata di apprensione. «Sì, sì, D.» rispose il giovane un poco infastidito: «Ho trovato chiusa

Stefano Jacini «il PICCOLO zibaldone» con l’obiettivo di recuperare negli abitanti di questa città un orgoglio delle proprie radici, senza scomodare ampolle e letture un po’ personalizzate della storia, inaugura una rubrica fissa dedicata ai grandi cremonesi che hanno segnato la Storia nei vari campi del sapere e della cultura.

Il conte Stefano Jacini (Casalbuttano, 20 giugno 1826 – Milano, 25 marzo 1891) è stato un politico ed economista italiano. Proveniva da una delle famiglie più antiche e benestanti della Bassa lombarda. Studiò in Svizzera, a Milano e in alcune università tedesche. Durante il periodo della Re-

staurazione del dominio asburgico sulla Lombardia (1849-1859), si dedicò a studi economici e letterari. Per il suo lavoro su La Proprietà fondiaria in Lombardia (Milano, 1856) ricevette un premio dalla "Società d'incoraggiamento di scienze e lettere" del capoluogo lombardo e fu accolto nell'Istituto Lombardo. In un altro suo lavoro, Sulle condizioni economiche della Valtellina (Milano, 1858), Jacini espose i mali del dominio austriaco e scrisse per Camillo Cavour, un libro bianco sulle condizioni generali di Lombardia e Veneto. Cavour stesso lo nominò ministro dei Lavori pubblici del Regno di Sardegna (1860-

l’uscita di Pratolungo; tarderò un po’ perché devo arrivare fino a Belsito; comunque aspettami.» Aveva chiuso in fretta la comunicazione per non metterla eccessivamente in allarme e si era tutto concentrato alla guida. Regolare la situazione fino a pochi chilometri da Belsito, quando un altro cartellone annunciava: ”Uscita di Belsito chiusa per incidente. Proseguire.” Ma “proseguire” per dove se la prossima uscita era almeno a trenta chilometri? Ora cominciava ad arrabbiarsi; decelerò e si accostò alla rampa di uscita che era interrotta da transenne e da paletti catarifrangenti. Aldilà di essi un gruppo di uomini vestiti con le tute arancione dei Vigili del Fuoco spargevano solvente sulla strada dove si allargava una macchia più scura di olio e sangue. U. si avvicinò per chiedere spiegazioni, urlò qualcosa e solo a fatica uno di loro si voltò ma, un po’ per gli occhialini che gli ricoprivano il viso, un po’ per il buio sopraggiunto, non si riusciva a scorgerne i tratti. Quella maschera lo fissò un po’ interrogativamente e poi tornò al suo lavoro, mentre gli altri sembrava che non lo avessero nemmeno sentito. U. si rivolse, allora, ad un altro automobilista che si era accostato, anche lui disorientato al guardrail: «Scusi, sa dove si può uscire?» «Mah abbozzò l’altro – si potrà dove si potrà, forse alla prossima uscita di Dolcedorme.» (Segue al prossimo numero)

Orgoglio delle radici 1861). Fu Ministro dei Lavori Pubblici anche nel neonato Regno d'Italia nei Governi La Marmora I, La Marmora II e Ricasoli II (fino al 17 febbraio 1867). Le sue capacità diplomatiche (unite alla conoscenza del tedesco) fruttarono il raggiungimento di un accordo anti-austriaco con la Prussia, che fu alleata dell'Italia nella Terza guerra d'indipendenza. Jacini fornì preziose consulenze anche sull'organizzazione della rete ferroviaria nazionale. Dal 1881 al 1886 fu presidente della commissione d'inchiesta sulle condizioni dell'agricoltura in Italia, e pubblicò un voluminoso rapporto, tutt'ora noto col nome

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Che cosa e’ mai la poesia? (Poeti allo specchio) di Vincenzo Montuori

UGO FOSCOLO ALESSANDRO MANZONI I due grandi del primo Ottocento italiano si interrogarono, nella fase giovanile della loro attività, più volte, sulla funzione dell’attività poetica, sulle sue difficoltà e sulla identità della propria ispirazione. Il Foscolo, oltre che affidare le sue riflessioni ai saggi sull’”Origine e sull’ufficio della letteratura”, Ugo Foscolo che entrarono a far parte del suo manipolo di lezioni all’Università di Pavia, aveva riflettuto sulle questioni citate già in altre occasioni: si pensi al ciclo di sonetti che pubblicherà nel 1803, a 25 anni, e più specificamente a quello dedicato Alla Musa. Nel testo il poeta ripropone il tema della efficacia consolatrice della poesia; purtroppo, gli anni e l’affievolirsi dell’ispirazione vanificheranno questa funzione perché l’esercizio poetico diventerà sempre più difficile. Leggiamo il sonetto nell’intonazione malinconica ma classicamente atteggiata dell’autore: Pur tu copia versavi alma di canto Su le mie labbra un tempo, aonia Diva, Quando de’ miei fiorenti anni fuggiva La stagion prima, e dietro erale intanto Questa, che meco per la via del pianto Scende di Lete ver la muta riva: Non udito or t’invoco; ohimé! Soltanto Una favilla del tuo spirto è viva. E tu fuggisti in compagnia dell’ore, O Dea! tu pur mi lasci alle pensose Membranze, e del futuro al timor cieco. Però mi accorgo, e mel ridice Amore, Che mal ponno sfogar rade, operose Rime il dolor che deve albergar meco. Il giovane Manzoni (era nato nel 1785), si era chiesto quali dovessero essere i fondamenti di un’ispirazione sincera, che aderisse alla necessità di raccontare il “ Santo Vero”, come si afferma nel carme “In morte di Carlo Imbonati” del 1805, e si proponeva di individuare una propria cifra espressiva Alessandro Manzoni che lo sottraesse alle pastoie della poetica dell’imitazione, allora in voga: è questo il senso di uno dei quattro sonetti scritti tra il 1801 e il 1802 e dedicato Alla Musa: si noti il contrasto tra l’accumulazione dei riferimenti mitologici e letterari di tutto il testo e l’affermazione della propria originalità nel verso finale: Novo intatto sentier segnami, o Musa, Onde non stia tua fiamma in me sepolta. E’ forse a somma gloria ogni via chiusa, Che ancor non sia d’altri vestigi folta? Dante ha la tromba, e il cigno di Valchiusa La dolce lira; e dietro han turba molta. Flora ad Ascre agguagliosse; e Orobbia incolta Emulò Smirna, e vinse Siracusa. Primo signor de l’italo coturno, Te vanta il secol nostro, e te cui dieo Venosa il plettro, e chi il flagello audace? Clio, che tratti la tromba e il plettro eburno, Deh! Fa che, s’io cadrò sul calle ascreo, Dicasi almen: su l’orma propria ei giace.

Quando… Quando i nazisti vennero per i comunisti, Io restai in silenzio; Non ero comunista. Quando rinchiusero i socialdemocratici, Rimasi in silenzio; Non ero un socialdemocratico.

“Inchiesta Jacini” (commissionatogli dal Parlamento nel 1877, n.d.r.): liberista, chiedeva la riduzione delle spese militari e sgravi fiscali per l'agricoltura. Fu nominato senatore il 6 febbraio 1870 e ricevette il titolo di conte nel 1880. Morì a Milano nel 1891. (Fonte: Wikipedia.it e altri)

Quando vennero per i sindacalisti, Io non feci sentire la mia voce; Non ero un sindacalista. Quando vennero per gli ebrei, Rimasi in silenzio; Non ero un ebreo. Quando vennero per me, Non era più rimasto nessuno che potesse far sentire la mia voce. Rev. Emil Gustav Friedrich Martin Niemöller (Lippstadt, 14 gennaio 1892 Wiesbaden, 6 marzo 1984), teologo e pastore luterano tedesco, oppositore del nazismo.


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Coffee Break

Venerdì 9 Gennaio 2009

IL CASO Pregadio non ha accettato di affiancare Vince Tempera

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a Corrida di Corrado non esiste più. A tenerla in vita, dopo la scomparsa del popolare conduttore, era lo storico maestro Pregadio, amato dal pubblico per la sua proverbiale pazienza con gli stonati concorrenti. Ma l’edizione 2009 si presenta a sorpresa con un nuovo maestro: Vince Tempera. LA POLEMICA Tanti si sono chiesti i motivi del forfait di Pregadio, ma non hanno dovuto attendere molto tempo per conoscere la verità. E’ stato lo stesso maestro a scatenare la polemica, seccato dal fatto che qualcuno avrebbe spiegato la sua assenza dal programma per motivi di salute.

Il maestro della Corrida lascia tra le polemiche

«La decisione di non prendere parte alla nuova edizione della Corrida - ha dichiarato Pregadio non è mia, ma di altri e non è in alcun modo determinata dalle mie condizioni di salute che - a dispetto dell’età - sono tuttora ottime. Finora sono stato zitto, ma quando ho letto che non avrei fatto il programma per motivi di salute mi sono infuriato. Non si gioca su queste cose e io, facendo gli scongiuri, ho compiuto 80 anni il 6 dicembre scorso e sto benissimo». IL RETROSCENA Pare che il vero motivo del forfait sia legato alla scelta della produzione di affiancare Tempera a Pregadio. Una sorta di tutore, che l’anziano ma arzillo maestro non ha affatto gradito. «Conosco il programma come le mie tasche e so che troppi galli a cantare complicano solo le cose. Loro sono liberissimi di fare altre scelte, ma dire che sono stanco o malato, Sopra il maestro Pregadio e a lato Vince Tempera questo non lo accetto.

George Clooney amoreggia con Paris Hilton

L'attore George Clooney

George Clooney innamorato di Paris Hilton? Verità e mossa pubblicitaria? Difficile dirlo con certezza, anche se i due sono stati paparazzati insieme già due volte negli ultimi giorni. In entrambe le occasioni sono usciti insieme di sera e hanno passato la nottata come due fidanzatini, malgrado la notevole differenza di età. Gli amici di entrambi avrebbero confermato l’attrazione fatale. Ai posteri l’ardua sentenza…

Ho iniziato con Corrado in radio a fare “La Corrida” e credo di meritare la verità». LA REPLICA «Sono veramente dispiaciuta - ribatte Marina Donato, vedova di Corrado e produttrice del programma - che il maestro Pregadio non abbia accettato l’offerta di partecipare ad ogni puntata della Corrida, pur condividendone la direzione musicale col

maestro Tempera. Nel fargli gli auguri di buon anno, solo pochi giorni fa, gli ho rinnovato l’invito ad accettare la nostra proposta contrattuale che, evidentemente, dimostra quanto siamo consapevoli della sua buona salute della quale nessuno di noi ha mai parlato ed anche della sua età». Chissà cosa avrebbe detto il compianto Corrado…

L’Inferno di Dante in videogame

LA STORIA L’ex modella si è fatta fotografare senza veli a 47 anni

Carol dice Alt al tempo che passa

Due immagini di Carol Alt pubblicate da Playboy

Non è mai troppo tardi. Forse per dimostrare a milioni di donne che la bellezza non ha età e che si può essere affascinanti anche alle soglie dei 50 anni. Carol Alt, modella e sex symbol degli anni ’80, dopo anni lontana dalla ribalta si è fatta immortalare senza veli da Playboy. L’idea di scegliere la 47enne Carol Alt è arrivata direttamente dal magnate di Playboy, Hugh Hefner, che ha preferito lei a ragazze molto più giovani, forse anche per sottolineare come si può essere belle anche senza l’ausilio della chirurgia estetica. Per questo motivo Carol Alt ha posato per Playboy, dove è comparsa in topless sulla copertina del numero del mese di dicembre. E pensare che da giovane aveva ri-

fiutato più volte di posare completamente nuda. Ma oggi si spoglia «per dimostrare gli effetti benefici del mio stile alimentare: non mi sono mai sentita così in forma».

L’Inferno della Divina Commedia diventa un videogioco e forse appassionerà gli studenti. C’è grande attesa per l’uscita del nuovo videogame della Electronics Art che porterà nel mondo dei giochi elettronici di nuovissima generazione quello della letteratura “alta”. Nel trailer si vede il protagonista, un Dante enorme e forzuto, che uccide un demone infernale. Queste prime immagini di “Dantès Inferno” (questo il nome del gioco) hanno già fatto il giro del mondo, suscitando molta curiosità.


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Bar Cittanova

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Cultura &Spettacoli

Il teatro Ponchielli si trasforma in un salotto da happy hour

Il teatro per le nuove generazioni: tre appuntamenti con i giovani

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TEATRO PONCHIELLI

La favola di Babar tra pittura e ombre

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di Silvia Galli

opo i pub, i bar della movida, i privè, gli alberghi, adesso è arrivato il momento del teatro, come luogo di aggregazione per i giovani. Angela Cauzzi, sovrintendente della Fondazione, ha deciso di coinvolgere le giovani generazioni, che già a teatro ci vanno a vedere alcuni spettacoli, grazie alla scuola, ma che questa volta li rende protagonisti. Al posto degli attori sabato 10 gennaio a partire dalle 18,30, sul palcoscenico saliranno loro, i giovani che organizzeranno all’interno di questa nuova rassegna sperimentale dal titolo «Invasioni diversamente teatrali», un happy hour, primo di tre appuntamenti. Il palcoscenico si trasformerà: salottini, video multimediali realizzati dai Visuals Anteguerra e Scex e The Visual Sensation con enormi schermi posizionati ai lati, per lasciare aperta la visuale della suggestiva platea vuota del teatro. E nel teatro si ascolteranno non arie di Verdi e musica da camera, bensì musica hiphop, funky anni 70, musica black, rock, mixate sapientemente dai due dj che a Cremona sono ormai delle pietre miliari: “Giampi” e “Allo”, i quali siederanno alla consolle per allietare la serata. Un palcoscenico che si trasformerà in una vera e propria pista da ballo e in una location da happy hour. Non mancherà quello che caratterizza l’happy hour tradizionale: apertivi

La presentazione dell'iniziativa, nel corso di una conferenza stampa

di ogni genere, abbinati a ottima cucina, con stuzzichini e anche pietanze più sostanziose. E’ il primo teatro in Lombardia che organizza un tale evento. Molto fashion: «Abbiamo voluto pensare ai giovani» ha spiegato la sovrintendente Angela Cauzzi «quindi ho contattato “Era di Maggio” nella persona di Gemma Mantovani. Spesso non si riesce a comunicare con i giovani, poi ci si incontra e ci si entusiasma a vicenda. Si parte quest’anno con tre appuntamenti, l’Happy Hour, il concerto di Caparezza il 20 marzo e i Corti a Teatro in maggio. Un ulteriore modo per aprire le porte a quei giovani che mai avrebbero guardato al Ponchielli, altrimenti». Un momento d’arte, di aggregazione e di svago collettivo. Questo nuovo ritrovo teatrale facilita l’approccio dei giovani verso il teatro, in un luogo che solitamente, durante le rappresentazioni è calcato solo dagli attori. «Un’esperienza positiva che deve essere accresciuta» ha continuato il sindaco Gian Carlo Corada. Scoppia dunque anche a Cremona la risto-disco-teatro-mania, una nuova ten-

denza dei giovani per ritrovarsi anche in nome dell'arte. Del resto bisogna rivalutare i luoghi deputati all'arte, con un’abbinata di cultura e vivacità. E tutto gratuito. La rassegna per il 20 marzo continuerà con il concerto di Caparezza, pseudonimo di Michele Salvemini, molfettese, rapper italiano, fervente compositore di pompose biografie, il “vate dalla chioma boccoluta”. CapaRezza divenne famoso per aver composto alcuni brani quali «Il secondo secondo me» (2003), «Fuori dal tunnel», «Vengo dalla luna», che sono tutti singoli estratti dall'album «Verità supposte» (2003). La sua musica tratta tematiche sociali. Da un punto di vista esclusivamente tecnico le sue composizioni sono ben curate, seguendo lo stile del grande "chitarrista ribelle" Frank Zappa, cui CapaRezza si ispira considerandolo il suo "maestro". Molti fans anche che per la straordinaria capacità di sciorinare parole e ironiche invettive a raffica, lo chiamano spesso «Il Beppe Grillo della musica». Posto unico numerato al prezzo di 10 euro con prevendita da sabato 24 gennaio.

Ultimo appuntamento sarà «I Corti e Teatro”, il concorso di corti cinematografici proposto dal Ponchielli, «Era di Maggio» e «Cremonapalloza». Al concorso potranno partecipare tutti gli appassionati di corti che muniti di telecamera digitale e di un computer per il montaggio seguiranno le regole del bando che sarà visibile sul sito www.teatroponchielli.it e www.cremonapalloza.org. La traccia dovrà prendere spunto dagli spettacoli proposti nella rassegna Diversamente 2009. I corti in formato dvd e della durata massima di 10 minuti dovranno poi essere depositati entro 24 ore dalla consegna del tema. Tutti i dvd verranno poi visionati da una giuria che, in base ai parametri dettati dal banod selezionerà le migliori opere che verranno proiettate nella serata del 5 maggio. Al termine la giuria proclamerà il vincitore. Per organizzare questa rassegna si sono impegnati Gemma Mantovani, Era di Maggio; i dj Giampietro Zanetti, Marco Allegri; il dj visual sensation Davide Viola, Guido Ruggeri e Alessandro Dal Grosso video artisti di Visual Sensation, Francesco Terni di Ante Guerra.

Un'immagine dello spettacolo

Venerdi 30 gennaio alle 10 e alle 14.30 il «Teatro gioco vita» e la Fondazione teatro comunale di Modena presenteranno al Ponchielli «Babar», testo e drammaturgia di Elsa Bossi. Lo spettacolo s’ispira liberamente a come mamma e papà De Brunhoff crearono per i loro figli un libro illustrato con la storia dell’elefantino Babar. In scena Jean e Cécile, due artisti eclettici, che danno vita al racconto inizialmente con il disegno e la pittura. Poi, utilizzando tutto quello che trovano nel loro studio, creano uno spettacolo di teatro d’ombre. Babar, nato in una meravigliosa foresta, perde la mamma uccisa da un cacciatore. Per salvarsi scappa giungendo in una città dove cominciano tutte le sue avventure e scoperte. Si veste da umano, vive con la signora Antoinette, impara a parlare, scrivere e contare, fa il bagno in una vasca e guida l’automobile. Ha tutto quello che desidera… ma la sera, guardando lontano, è spesso assalito dal ricordo della sua mamma e dalla malinconia per la foresta. Due anni dopo, incontrati di nuovo i

suoi simili, decide di tornare nella foresta, a cui sente di appartenere. Con tutta la conoscenza acquisita durante il suo viaggio risolve con ironia un conflitto tra il suo popolo e quello dei rinoceronti. E Babar diventa Re. Lo spettacolo inizia con la nascita di Babar nel ventre di un’amaca: Cécile vi riposa e sogna la musica dello spettacolo che ispira Jean nel dar forma all’elefantino. Insieme poi inventano il racconto su fogli, tele da dipingere e quadri che diventano schermi, creando spazi sempre diversi per le avventure del piccolo Babar. Le illustrazioni minuziose si mescolano al tratto più gestuale della pittura e alle ombre che insieme alla musica ci raccontano la storia e le emozioni dei personaggi. La musica di Claudio Rastelli, giocata tra pianoforte “tradizionale” e pianoforte “preparato”, trova spazio sia all’interno della partitura di Francis Poulenc (composta tra il 1940 e il 1945 dal musicista per la nipotina sulle parole della tenera favola di Jean de Brunhoff) sia in brani creati appositamente per lo spettacolo.

Gerundia Felix: il dialetto cremonese va in scena al Piccolo Parallelo Sarà a Romanengo, presso il teatro «Piccolo Parallelo», la prima nazionale di Gerundia Felix, spettacolo di Enzo Cecchi, con Marco Zappalaglio, Francesco Viviani, Giovanni Massimo, Angelo Lucchi, Giovanni Gallorini. Tre serate (giovedì 8, venerdì 9, sabato 10 gennaio 2009 - ore 21,15) all'insegna dello spettacolo in grande stile. Un imprenditore edile di mezza età e un domestico straniero. Un muratore bergamasco-bresciano e un muratore straniero che parla solo in cremonese. Un vecchio senza meta e un cantante che il vecchio crede sia Cristo. Questi gli elementi di «Gerundia Felix». Gerundia perchè ambientato in una di quelle zone un tempo ricoperte dal lago Gerundo, ai confini delle province di Bergamo , Brescia e Cremona. Si parla di razzismo e di intolleranza, ma anche di vicinanze e assenze. «Qua nel mio cortile tutto va bene o quasi» racconta Cecchi. «Poteva chiamarsi in altra maniera o poteva essere parlato in altri dialetti, Gerundia perchè è la zona in

cui abito da più vent'anni e cui maggiormente mi sono affezionato. Gerundia perchè è la zona abitata anche dai miei attori. Uno

spettacolo duro, a volte surreale, a volte comico. Non si vuole prendere in giro nessuno, non ci si vuole porre con giudizi di ordine morale. E' una sorta di sezionamento, pur a volte con allegria, di un cadavere e di una società. Che è qua e potrebbe essere tranquillamente da qualsiasi altra parte. Un piccolo imprenditore edile logorroico, incattivo dalla vita e da alcune sventure, ha problemi di salute e preoccupazioni per l'unico figlio rimasto anche lui con problemi di salute molto più gravi. Ha un domestico straniero e fino alla fine non si saprà, neanche lo sa l'imprenditore, da quale parte del mondo provenga.

Un domestico indifferente alle parole del proprio “padrone” e apparentemente senza nessuna emozione se non una cocente nostalgia per la propria terra. La conclusione eclatante fra i due è una compravendita neanche troppo surreale. Io ti pago e tu mi permetti di sopravvivere. Io ho bisogno dei tuoi soldi e ti do quello di cui tu hai bisogno. Questo che è il corpo dello spettacolo, diviso in tre scene, l'ho chiamato “Cuore di padre”. Ci sono anche due muratori, due piccoli “insignificanti” manovali abbandonati in mezzo ad una campagna dal loro padrone che non ha nessuna intenzione di pagarli per il lavoro fatto. Uno è bergamasco-bresciano, l'altro, lo straniero, sa parlare solo in dialetto cremonese che alterna a frasi e canti in una lingua, forse il croato. Aspettano una corriera che non passerà mai e scoprono di abitare nello stesso paese e nella stessa casa e non si erano mai accorti uno dell'altro. Forse non nasce amicizia, ma hanno bisogno uno dell'altro per sopravvivere alla notte. Questo pezzo “minore”, è divi-

so in due scene con un prologo ed un epilogo e l'ho chiamato “La corriera” C'è poi un vecchio con tutta la propria vita rinchiusa in tanti sacchetti di plastica e scatole di cartone e che non sa più riconoscersi in un posto da chiamare casa. E' presente nei passaggi fra una scena e l'altra e l'unica parola che gli sfugge è “Cristo!”. A questo punto compare un cantante che il vecchio scambia per Cristo. Il vecchio si avvicina, vorrebbe una mano, ma l'altro, il cantante, lo allontana dato che è capitato li per caso, c'è un microfono e deve cantare. Questa non è una scena vera e propria, ma il prologo, l'epilogo e “l'intervallo” fra una scena e l'altra, l'ho chiamato “ i meticci”. Gerundia felix è una metafora e “Cuore di padre”, “La corriera” e “I meticci” sono il corpo che definisce lo spettacolo. Tutti suddivisi e incastrati fra di loro, quasi come in un film. Si parlano diverse lingue e diversi dialetti in una sorta di babilonia linguistica che non è confusione, ma i sentimenti e le paure delle persone che rappresentiamo».


Cultura

Venerdì 19 Dicembre 2008

SFOGLIANDO a cura di Edizione Nuovi Autori

«Il lupo nel recinto»

Le Gallie di Cesare alla vigilia della rivolta di Vercingetorige. Aper, temuto ufficiale di Roma, supera le incertezze e decide di affrontare la sua ennesima sfida con se stesso: accetta il rischiosissimo appalto della costruzione di una strada, desiderata da Cesare, ma odiata dai celti. Aper sa bene che è un’impresa rischiosa che lo porterà a sfidare pericoli ben oltre l’immaginazione: mentre vecchi fantasmi lo perseguitano dal passato e nuovi avversari lo insidiano lungo il cammino, investirà tutto se stesso in una lotta senza esclusioni che lo porterà a mettere in gioco tutto il suo mondo, la sua ricchezza e perfino l’amore di sua moglie Giulia. Nella sua impresa non sarà solo: tra intrighi, accordi velati e minacce, in un incessante gioco politico guadagnerà al suo fianco Firmo, eccezionale veterano della Settima Legione con il quale si getterà a testa bassa in una missione che va oltre ogni ragionevolezza. Gian Marco Concas conferma le proprie qualità letterarie con una scrittura intensa, ben definita, raffinata, dinamica.

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«Il Paese dei Campanelli» in scena a Castelleone Appuntamento con la compagnia Belle Epoque al teatro del Viale domenica 11 gennaio

Appuntamento per domenica 11 gennaio 2009 (ore 17), presso il teatro del Viale di Castelleone, con la compagnia Belle Epoque, che si cimenterà nello spettacolo «Il Paese dei campanelli» di Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato. Personaggi e interpreti saranno Dianora Marangoni, Alessandro Tampieri, Anna Maria Orsi, Franco Fornarelli, Vittorio Regina, Michelangela Berti, Ferdinando Schiamone, Dino Centone, Massimiliano Tradii Bersani, Emanuela Fontana, Piero Tarlazzi, Luca Masselli, Alvaro Tazzari. Con la partecipazione di Gian Luigi Bertocchi come primo ballerino, di Giorgio Tazzari come maestro concertatore. Regia di Cice Lombardo. La storia del "Paese dei Campanelli" è ormai nota a tutti. In un isola di pescatori dei campanelli, in ogni casa, si mettono a suonare se si consumano amori extraconiugali. Immaginatevi che cosa può succedere se un bel giorno in quell'isola approda un intera squadra militare. Equivoci, amori, al tempo di "balla la giava, boccuccia di baci" o altre musiche ormai famosissime come "Luna tu non sai dirmi cos'è". Una divertentissima pièce scritta da Carlo Lobardo e Virginio Ranzato nel 1923 ma che non fa per niente sentire i suoi settanta e passa anni. Nela, Hans, bonbon reggono il confron-

Un momento dello spettacolo

to con gli anni grazie anche alla spumeggiante musica, agli ammiccanti dialoghi, alla fresca comicità basata sull'equivoco. Insomma un boccone ghiotto per chi ama l'operetta e un occasione unica per chi, invece, la vuol scoprire. La serata vive della collaborazione con il Comune di Castelleone che per i suoi residenti dai capelli d’argento promuove un’iniziativa volta a consentire loro di vivere una splendida serata a teatro in compagnia di uno degli allestimenti operettistici

maggiormente coinvolgenti. Sconto sul biglietto e possibilità di trasporto rientrano nella proposta. Per informazioni contattare gli uffici sociali del Comune di Castelleone. Lo spettacolo è in prevendita presso la biglietteria del Teatro del Viale Sala Giovanni Paolo II (viale Santuario 7 Castelleone), aperta ogni martedì e sabato dalle 17 alle 19. E’ anche possibile effettuare prenotazioni di abbonamenti e biglietti al sito www.teatrodelviale.it, o ai numeri telefonici 0374/350944 o 348/6566386. Se si prenota attraverso posta elettronica all’indirizzo biglietteria@ teatrodelviale.it specificare i dati del richiedente con recapito telefonico e la tipologia di posto desiderato per lo spettacolo. Attendere quindi l’e-mail di conferma che sarà inviata nella stessa giornata dell’inoltro. Ogni prenotazione resterà valida non oltre i 7 giorni dalla data in cui è stata effettuata.

L'Angolo dell'Arte

Un calendario dedicato agli scavi di piazza Marconi

S

ono piazza Marconi e i suoi scavi i protagonisti del calendario che lo studio grafico Pitre e Arti Grafiche Persico S.p.A. hanno messo in campo quest'anno per esaltare la città di Cremona. Dopo i più recenti successi, ottenuti negli anni appena trascorsi, con «Espressioni», in occasione del novecentenario di fondazione della Cattedrale nel 2007, e «Ritratti di donna», per celebrare l’anno 2008 dedicato alle pari opportunità, quest’anno il progetto è dedicato ai reperti archeologici rinvenuti dagli scavi di Piazza Marconi e, in particolare, a dodici, tra i più importanti. La scelta del tema si pone come principale

obiettivo quello di sottolineare l’importanza, il valore inestimabile ed il significato che questi eccezionali tesori rappresentano per la città di Cremona e non solo. Attraverso questo scavo archeologico, a Cremona è stato esplorato un settore della città antica dalla sua fondazione alla ricca città imperiale, senza tralasciare gli strati medioevali e tardomedioevali della stessa. La sorpresa più rilevante, che getta lustro sulla nostra città, è la scoperta della ricca domus, riconducibile alla prima età imperiale. Essa è di certo appartenuta ad una

facoltosa famiglia di rango senatorio. Ciò dimostra, in maniera inequivocabile, che Piazza Marconi ha portato alla luce veri e propri tesori. Titolo del calendario è dunque «Amoenissimis Aedificiis - La Domus di piazza Marconi». Il calendario di quest’anno ha un’impostazione sobria, lineare ed al tempo stesso estremamen-

te elegante, in perfetta sintonia con la serietà del tema affrontato. Il formato di questa edizione è 50x70 cm, e vuole enfatizzare il grande valore storico-artistico dei ritrovamenti. Scatti fotografici di alta qualità ne mostrano i particolari svelando anche l’accuratezza delle lavorazioni. Ognuno dei 12 mesi è associato ad un reperto e, sul retro di ogni pagina, è riportata la scheda tecnicoscientifica, redatta da esperti archeologi, che ne illustra, in maniera esauriente e dettagliata, tutte le caratteristiche ed anche alcune curiosità. Stampati su carta pregiata, ai soggetti è stata applicata una lavorazione lucida od opaca, in special modo

alcuni vantano l’utilizzo di uno “special effect” in finitura che ricrea sul foglio la ruvidità e la porosità dei rispettivi materiali. Il retro di copertina contiene invece un testo dedicato allo scavo archeologico in senso generale e a tutta l’equipe di esperti che ha preso parte alla monumentale scoperta. La scelta dei 12 pezzi da attribuire ad ogni mese dell’anno, è spettata a Lynn Passi Pitcher, Sovrintendente dei Beni Archeologici della Regione Lombardia per la sezione di Cremona. Più di uno sono stati i criteri sulla base dei quali tale scelta è stata operata. Hanno infatti avuto preferenza e precedenza sugli altri, i reperti aventi diretta connessione e vicinanza alla do-

mus, e di conseguenza incommensurabile importanza dal punto di vista storicoarcheologico. I pezzi sono stati infine anche selezionati sulla base della categoria tipologica di appartenenza; si possono infatti ammirare sculture, bronzi, affreschi, mosaici e terrecotte. La presentazione del calendario è prevista per Sabato 17 Gennaio 2009 alle ore 20:45 presso Palazzo Cittanova. A seconda dell’importo raccolto, il ricavato sarà utilizzato per la messa in atto di un progetto avente come scopo l’attiva fruibilità da parte degli utenti non vedenti del Museo di San Lorenzo, la cui apertura è prevista prossimamente, con la collaborazione dell’Associazione Ciechi.

Padova: in mostra il noto artista di Casalmaggiore dal 3 aprile al 1 maggio

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na mostra antologica del pittore Goliardo Padova in occasione del centenario della nascita, (avvenuta a Casalmaggiore) nel 1909. Questo è una delle iniziative in programma, in ambito artistico, dell'amministrazione provinciale, dal 3 aprile fino al primo maggio. L'artista cremonese, scomparso a Parma nel 1979, è universalmente considerato uno dei Maestri della pittura del Novecento e come tale è stato in tempi recenti oggetto di numerose manifestazioni e di studi accurati. La mostra cremonese sarà realizzata con il patrocinio della Regione Lombardia, del Comune di Casalmaggiore e della Regione Emilia e Provincia di Parma, con il sostegno della

Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza e grazie alla collaborazione con la figlia dell'artista professoressa Fiammetta Padova. L'organizzazione dell'esposizione sarà affidata all'Apic, mentre l'allestimento, la curatela della mostra e del catalogo saranno affidati a Tiziana Cordani, critico d'arte cremonese che da tempo si occupa dell'attività dell'artista. Il catalogo edito per l'occasione vedrà anche il contributo di eminenti studiosi, fra i quali figurano il Direttore del Museo del Vittoriale Riccioni e Bianchino del Csac dell'Università di Parma. Le opere presenti in mostra sono state scelte tra quelle presenti nelle collezioni pubbliche e private al fine di illustrare non solo i temi maggiori della poetica

di Goliardo Padova ma anche con lo scopo di mostrare lavori meno noti o inediti. Attivo a Milano, dove fondò la cattedra di grafica pubblicitaria presso la Scuola degli Artefici di Brera, occupata sino allo scoppio della II Guerra Mondiale, Padova fu attivissimo sia nel campo artistico che in quello pubblicitario. Dopo un periodo chiarista, la pittura dell'artista risentì fortemente dell'esperienza bellica, drammaticamente segnata dall'internamento in lager e dalla terribile fuga a piedi che lo ricondusse nella natia casa di Casalmaggiore fortemente provato nel corpo e nello spirito. Nel dopoguerra il Maestro cremonese si chiuse in un lungo e tormentato silenzio artistico dal quale emerse con nuove idee e nuove forze che determinarono

la sua operatività matura nel segno di una robusta e tesa visionarietà. che coglie con ironia, con pungente acume e talora con inaspettata dolcezza non solo i tratti salienti del paesaggio parmense, poiché l'artista nel frattempo si era trasferito a Parma con la famiglia, ma anche elementi della quotidianità espressi con la potenza di una immaginazione potente e profonda che trova nel colore e nel segno le forme di espressione più energicamente consonati. L’amicizia e la collaborazione con studiosi e uomini di cultura, quali Roberto Tassi, i Bertolucci, Carlo Arturo Quintavalle e tanti altri arricchisce non solo una biografia interessante ma anche il vasto elenco di quanti, in momenti diversi, si sono occupati dell'arte di Goliardo Padova,

accanto a Rossana Boscaglia, Elena Pontiggia, Vittorio Sgarbi, Gloria Bianchino, Vania Strukelij, Lucia Fornari Scianchi, Tiziana Cordani. La mostra celebrativa del centenario della nascita del Maestro, dunque, va ad aumentare il numero imponente di iniziative espositive che, anche dopo la scomparsa, ne hanno onorato la memoria, molte delle quali volute e coordinate dalla figlia dell'artista, Fiammetta Padova ed ha lo scopo di chiarire e sottolineare, attraverso le opere, le interazioni tra le diverse aree culturali in cui l'artista è vissuto (Cremona, Milano e Parma) ed evidenziare la alta stima e considerazione in cui il Maestro è tenuto nella sua terra d'origine che ha dato radicamento forte alla sua spiritualità ed alla sua cultura.


Appuntamenti

Venerdì 9 Gennaio 2009

23

Appuntamenti a Cremona e dintorni... ARTE & CULTURA

Fino all'11 gennaio 09 Cremona Mostra Cremona-Alaquas. Cinque anni di gemellaggio Immagine e parole per festeggiare il quinto anniversario del Patto di gemellaggio fa Cremona e la città spagnola di Alaquas. Orario: dal martedì al sabato dalle 9 alle 18, giorni Festivi dalle 10 alle 18 Cremona, Palazzo Comunale Sala Degli Alabardieri. Fino all'11 gennaio 09 Cremona Mostra Diciannovesima Mostra Sociale Tradizionale Mostra Collettiva d'arte di fine anno.

musica

Orario: feriali: dalle 17 alle 19,30; festivi : dalle 16,30 alle 19 - Adafa/Casa Sperlari (via Palestro, 32). Fino al 24 gennaio 08 cremona Mostra Cremona Caritativa e Previdente Storia della Carità Cremonese dal Consorzio della Donna alla Fondazione Città di Cremona. Orario: dal Lunedì al venerdì dalle 9 alle 12,30 e dalle 15 alle 19. Sabato dalle 17 alle 19. - Fondazione Città di Cremona (piazza Giovanni XXIII, 1). Fino al 31 gennaio 08 cremona Mostra Alfonso Martini / Gran Gourmet Inaugurazione della mostra d'arte sabato 25 Ottobre alle ore 17,30. Osteria Garibaldi Caffè (c.so Garibaldi, 38). Fino al 1 febbraio 09 CREMONA MOSTRA Mario Toffetti, lo scultore dei Papi Mostra dedicata al famoso scultore nativo di Mozzanica

9 e 10 gennaio 09 ROMANENGO - concerto GERUNDIA FELIX di Enzo Checchi Con Marco Zapplaglio - canzoni di Gabriella Ferri, liscio e musiche celtiche prima nazionale. 13 gennaio 09 cremona Musica e Ideale: il Quartetto d'archi Orario; ore 20,30 - Teatro Ponchielli.

di Noel Coward Con Gianfranco Jannuzzo e Daniela Poggi Teatro San Domenico- Orari: ore 21.00 11 gennaio 09 CASTELLEONE «IL PAESE DEI CAMPANELLI» di Lombardo e Ranzato. Con la Compagnia Belle Epoque. Cinetratro Giovanni Paolo II Orari: ore 17.

10 gennaio 09 soresina Scherzi Con Zuzzurro e Gaspare. Stagione Teatrale Soresinese. Orario: ore 21 Teatro Sociale di Via Verdi, 23.

11 gennaio 09 ROMANENGO «MICROCIRCO» Il più piccolo circo del mondo con il più grande dei piccoli spettacoli Auditorium Galilei - Orari: ore 15.30

10 gennaio 09 CREMA «IL DIVO GARRY»

11 gennaio 09 CREMA NEVE

ALTRO

Fino al 10 giugno 09 PIADENA ARCHAEO@TRADE ANTICHI COMMERCI IN LOMBARDIA ORIENTALE Panorama dei contatti tra antiche culture e degli spostamenti di materie prime e manufatti dalla preistoria al medioevo Rete dei Musei Archeologici. Piazza Garibaldi, 4 (Biblioteca) Orari: da lunedì a venerdì ore 8.30/13.30.

11 gennaio 09 TORRE DE' PICENARDI ARIE D'OPERA IN CASTELLO Concerto augurale per il nuovo anno con Federica Zanello e la partecipazione straordinaria di Luca Favaron. Arie, duetti, romanze di Verdi. Puccini, Donizetti, Bizet, Mascagni. Castello San Lorenzo Orari: ore 17.

Con Aida - Teatro Stabile di Innovazione Verona. Spettacolo per bambini. Teatro San Domenico Orari: ore 16. 13 gennaio 09 cremona teatro Italiopoli Spettacolo di e con Oliviero Beha. Regia di Beppe Arena. Orario: ore 21 Teatro Filodrammatici (p.zza dei Filodrammatici, 1). Costo: posto unico 12 euro. 15 gennaio 09 casalmaggiore teatro la badante Orario; ore 21 Teatro Comunale di Via Cairoli, 53.

11 gennaio 09 PANDINO COSE D'ALTRI TEMPI Mercatino di antiquariato. Castello Visconteo- Orari: ore 9/19.

11 gennaio 09 CASTELLEONE MOSTRA-MERCATO DEL PICCOLO ANTIQUARIATO Mercatino di antiquariato, oggettistica d'epoca, collezionismo, dipinti e artigianato artistico. Centro Storico Orari: ore 9/19.

11 gennaio 09 RIVOLTA D'ADDA MOSTRA-MERCATO DELL' USATO E PICCOLO ANTIQUARIATO Piccolo antiquariato, mobili, oggettistica, dipinti. Piazza Vittorio Emanuele II° Orari: ore 8.30/19.

Dal 15 gennaio al 15 febbraio 09 CREMA LA MAIALATA 2009 Menù degustazione con ricette del territorio interpretate dai cuochi delle Tavole Cremasche. Ristoranti delle Tavole Cremasche.

Orario: tutti i giorni dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 23 - Area tra Via Rossi- Martini e Via Caprotti.

Fino al 31 gennaio 09 crema Presepe della civiltà contadina Diciannovesima edizione del presepe a statue grandezza naturale che rievoca un piccolo borgo lombardo di fine ottocento.

In mostra le opere di Conte

Fino al 1 febbraio 09 Casalmaggiore MOSTRA Ri...cordai il lavoro degli artigiani cordai nella tradizione del nostro territorio. Orario: sabato, domenica e Festivi dalle 15,00 alle 19, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12.30, martedì dalle 9 alle 16, giovedì dalle 9 alle 12,30 e dalle 14,00 alle 16Casalmaggiore, Museo Diotti.

Olivero Beha al Filo racconta «Italiopoli» Anteprima nazionale al teatro Filodrammatici di Cremona il prossimo martedì 13 gennaio alle 21 con la rassegna «Quando la Storia è di scena». Protagonista della serata dal titolo «Italiopoli» sarà Oliviero Beha, con regia del cremonese Beppe Arena e con Paola Cerimele e Daniela Coelli. Spiega Oliviero Beha: «Che Italia abbiamo sotto gli occhi? Meglio, peggio di trent’anni fa? E quest’Italia “scandalosa” riassunta in un neologismo atroce come Italiopoli,alla letterà “città Italia”, nello spirito e nell’accezione comune ormai “pasticcio Italia”, è figlia di quella di Pasolini? Più di trent’anni fa,in effetti, per aver descritto l’Italia contemporanea Pier Paolo Pasolini venne infilato in una busta di cellophane quasi fosse il reperto di un delitto ed etichettato come decadente. Ebbene, ho intenzione di lacerare quella busta non tanto dal punto di vista del poeta assassinato quanto dell’oggetto della sua descrizione di allora.

Cioè l’Italia, ma di oggi. Vista dalla mia finestra, infatti, dalla finestra di una persona che fa comunque un lavoro pubblico pur essendo forse il “clandestino più noto in circolazione”, la realtà del mio paese mi sembra aver finalmente raggiunto e forse ormai superato Pasolini e le sue parole, aggiornandole quotidianamente in qualunque campo. Siamo in una palude, la palude di “Italiopoli”, lo scandalo di un Paese intiero». «E’ in una parola un’Italia che Pasolini prefigurava tentando di esorcizzarla e che invece ci ha travolto. Metto dunque in scena il mio malessere per una degenerazione che ha decisamente oltrepassato il concetto pasoliniano di mutazione antropologica: allora lui lo trasfigurava poeticamente, oggi è la didascalia di ogni tipo di cronaca quotidiana. Ma poiché si tratta pur sempre di noi come materia prima, prima di essere ingoiati dalla palude forse va tentata una bonifica. Almeno a teatro…»

BREVI DAL SECOLO BREVE di Giuseppe Azzoni

SPETTACOLI

san vitale

Orario: dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13,00 e dalle 15 alle 18, domenica e festivi dalle 10 alle 13,00 e dalle 15 alle 19 Cremona, Sale nobili di Palazzo Stanga, via Palestro, 36.

Fino al 29 gennaio al centro culturale San Vitale sarà possibile visitare la mostra patrocinata dalla provincia del pittore Luigi Colombi, dal titolo Emozioni. «Nella pittura di Luigi Colombi “Conte”, pittore di area reggiana» spiega la critica d’arte Tiziana Cordani «si intrecciano diversi filoni tematici, alcuni dei quali sono presenti nella mostra personale intitolata “Emozioni dal profondo” in quanto sono accomunati da una profonda e pungente istanza interiore che determina le scelte poetiche e incide sul linguaggio dell’auto-

re». Si tratta di un artista che, pur avendo una formulazione astratto-gestuale, nelle sue opere alcune tracce segniche rafforzano il versante grafico mentre, in altre situazioni, predomina la scelta e la elaborazione dei materiali nei quali trovano sviluppo i soggetti. All’interno dello spazio espositivo una serie di opere è stata collocata nelle bacheche, in modo coordinato ed unitario, al fine di offrire una esposizione articolata di un percorso tematico compiuto.

LA VITA GRAMA DELLA GENTE DI CASCINA

La vita della gente della cascina nei primi decenni del ‘900 aveva molta somiglianza con quella che vi si conduceva uno o due secoli prima. Nel “secolo breve”, specie dopo la seconda guerra mondiale sono cambiate più cose nel corso di una ventina d’anni di quante ne fossero cambiate nel corso di alcuni secoli in precedenza. Sviluppo economico, scientifico e tecnologico, grandi lotte per il progresso sociale e per superare ingiustizie per secoli subite con rassegnazione come “naturali”, tormentati processi politici di libertà e di democrazia hanno radicalmente cambiato certe condizioni alle quali accenneremo per quanto riguarda il mondo della cascina. Il tipico salariato viveva in cascina con la famiglia. Egli era legato alla azienda agricola da un contratto di lavoro che di anno in anno poteva essere rinnovato oppure interrotto con la disdetta. Esso iniziava e finiva il giorno di S. Martino, 11 novembre, di ogni anno. Il “nuovo” salariato, proveniente in genere da un’altra cascina, arrivava per S. Martino col carro delle sue povere masserizie e trovava una abitazione su per giù come quella che aveva appena lasciato. Pavimento di mattoni grezzi o in terra battuta, muri e tetti appena sufficienti per essere chiamati tali, pareti con intonaci logori, dal colore indefinibile e bucherellate per gli innumerevoli chiodi piantati e cavati negli anni, camino nero di fuliggine, porte e finestre di vecchio

legno con molte fessure. Ben scarsa la protezione sia dal freddo umido del lungo inverno che dal torrido caldo della piena estate. A piano terra c’era la cucina – “la casa” – con a fianco in genere un’altra stanza, col pavimento di terra battuta, la “camera” che faceva da cantina e quant’altro. In cucina un tavolone, sedie, credenza per le stoviglie, le pentole ecc., i tegami spesso appesi, la madia per la farina e l’asse per impastare... Vicino al camino un mucchietto di legna. Man mano al camino si è aggiunta la stufa a legna, col mattone refrattario che dava un calore più uniforme e durevole, teneva l’acqua calda, era più comoda per cucinare anche se era pesante nei trasporti di S. Martino. Per la illuminazione, dopo secoli di lume ad olio e a petrolio, con l’elettricità (che pian piano arrivava anche alle cascine) si usava una lampadina da poche candele e da tenere accesa il minimo possibile. Ad un rampone sporgente vicino alla porta era appeso il secchio dell’acqua col suo mestolo. Un catino di smalto sul portacatino ed una brocca facevano da lavandino – toilette. L’acqua si prendeva dal pozzo, in genere con relativa pompa. Un pozzo derivato dalla falda superficiale e di regola non lontano da stalla e letamaio. Per i bambini c’era il seggiolone e la “corriera” o “andadura” per sorreggerne i primi passi non impegnando la madre. [continua...]


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Caffè Flora

corso Vittorio Emanuele 11, 6

Televisione &Cinema

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Programmi televisivi da Sabato 10 a Venerdì 16 Gennaio 2009

L

I Ris indagano per la quinta volta

e serie poliziesche e investigative piacciono sempre e hanno lunga vita. Non sfugge a questa regola neppure “Ris – Delitti imperfetti”, che propone la quinta stagione. Ris 5 è composto da 10 puntate con 20 episodi di 50 minuti l’uno e ed è diretto da Fabio Tagliavia per conto della Taodue. LA STORIA Si annuncia intrigante: il capitano Riccardo Venturi (Lorenzo Flaherty) scoprirà l’esistenza di una misteriosa setta, a causa di una serie di delitti inspiegabili, che vuole rovesciare la società attraverso azioni criminali. Per supportarlo nelle indagini viene contattata la dottoressa Veronica Gambetta, studiosa ed esperta in sette e movimenti religiosi. Un’altra figura che si aggiungerà al cast sarà il tenente Flavia Ayroldi (Jun Ichikawa), specializzata in entomologia e scienze naturali.

Riparte martedì sera la serie investigativa con 20 nuovi episodi

IL CAST Ecco gli altri protagonisti della serie: il tenente Giorgia Levi (Romina Mondello), il maresciallo Vincenzo De Biase (Ugo Dighero), il sottotenente Daniele Ghirelli (Fabio Troiano), il tenente Giovanni Rinaldi, il capitano Rocchi (Paolo Maria Scalondro) e il tenente Spada, l’anatomopatologa Claudia Morandi (Gea Lionello), il responsabile superiore dei Ris, generale Tosi (Nino D’Agata), il dottor Antonio Di Maio (che però lascerà il posto al giovane e volitivo dottor Manlio Pasinato). Canale 5, martedì ore 21.10

Alcune immagini di "Ris 5 - Delitti imperfetti" giunto alla quinta serie

tv

raiuno

raidue

raitre

la 7

sabato 10

domenica 11 Lunedi’ 12

Martedi’ 13

RED DRAGON

Esalta le doti di Anthony Hopkins Tratto dal primo romanzo della trilogia di Thomas Harris dedicata al personaggio di Hannibal “The Cannibal” Lecter, “Red Dragon” è l’antecedente de “Il silenzio degli innocenti”. E’ diretto da Brett Ratner ed annovera nel cast Anthony Hopkins ed Edward Norton. LA TRAMA Lecter aiuta, come consulente, l’agente dell’Fbi Will Graham, che tempo prima l’ha arrestato. Questi è costretto suo malgrado a chiedere aiuto a Lecter per riuscire a catturare un pericoloso serial killer, che tenta di emulare proprio le efferatezze commesse a suo tempo dallo psichiatra.

ruolo ha già vinto un’Oscar: per interpretare Red Dragon, però, l’attore è stato ringiovanito di quasi 20 anni, per rendere la storia coerente

L’assassino massacra un’intera famiglia ogni notte di luna piena: a Graham restano tre settimane per sventare il prossimo delitto. Hannibal ha ancora una volta il volto di Anthony Hopkins, che per questo

con la cronologia del romanzo. Il romanzo aveva già avuto una trasposizione cinematografica negli anni ’80 con “Manunter - Frammenti di un omicidio” di Michael Mann. Rete 4, giovedì ore 21.10

mercoledi’ 14

giovedi’ 15

venerdi’ 16

11.30 12.00 13.30 14.00 14.30 17.00 17.15 17.40 17.45 18.50 20.00 20.30 21.30 23.50 10.00

occhio alla spesa la prova del cuoco Tg 1 easy driver. Attualita' effetto sabato. Attualita' tg1 - che tempo fa a sua immagine tg1 l.i.s passaggio a nordovest l'eredita'. Quiz Tg1 - tg1 sport affari tuoi. Quiz ballando con le stelle tg1 - applausi linea verde orizzonti

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verdetto finale. Attualita' occhio alla spesa che tempo fa/Tg 1 la prova del cuoco Tg 1 / tg1 economia festa italiana. Varieta' la vita in diretta. Att. (16.50 - tg parlamento 17.00- che tempo fa/tg 1) l'eredita'. Quiz Tg1 affari tuoi. Quiz ciak... si canta! Varieta' tg1 - tv7 l'appuntamento. Attualita'

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sinbad contro i sette saraceni. Film tg la7 - sport 7 cuore e batticuore jack frost. Telefilm lassie: le avventure di neeka. Film base artica zebra tg la7 otto e mezzo - diario sciuscia'. Film la valigia dei sogni the practice - professione avvocati. Telefilm tg la7/m.o.d.a.

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Venerdì 9 Gennaio 2009

cinema programmazione settimanale cremona Megacine CremonaPo (199.404.406) www.cremona.megacine.it • Come Un Uragano • Il Cosmo Sul Comò • Lissy - Principessa Alla Riscossa • Madagascar 2 • Natale A Rio • Sette Anime • The Strangers • Yes Man Tognazzi (0372 458892) • Un matrimonio all'inglese • Sette Anime

Filo (0372 411252) • Baby Love Multi Starplex Gadesco (0372 838295) • Lissy - Principessa Alla Riscossa • Lasciami Entrare • Yes Man • Madagascar 2 • Natale A Rio • Sette Anime • Il Cosmo Sul Comò

ostiano Cinema Don Rosa (0372 840405) • Nights in Rodanthe

crema Porta Nova (0373 218411) www.multisalaportanova.it • Sette Anime • Yes Man • La Duchessa • Lissy - La Principessa Alla Riscossa • Madagascar 2 • Natale a Rio • Il cosmo Sul Comò • Come un Uragano Rassegne settimanali "Ora o mai più" • Passengers (lunedì) "Circolo Culturale" • Racconto di Natale (martedi')

"Over 60" • La Duchessa (mercoledi') "Cineforum" • Galantuomini (giovedi')

casalmaggiore Zenith (0375 40544) • Yes Man pieve fissiraga Cinelandia (0371 237012) www.cinelandia.it • Lasciami Entrare • W. • Sette Anime • Valzer Con Bashir • Un Matrimonio All'inglese Easy Virtue • Yes Man

YES MaN

Peyton Reed

“Yes man” è una commedia all’insegna del puro divertimento, interpretata da Jim Carrey che ha saputo adattare il personaggio alla perfezione su di sé, diventandone così anche il produttore. LA TRAMA Il film ruota attorno alla monotona vita di Carl Allen che va praticamente in frantumi. Dal suo lavoro in banca che ormai non gli dà più soddisfazioni, agli amici sempre pronti a lamentarsi per il suo egoismo, fino alla drastica rottura con la sua fidanzata. E proprio mentre tutto gli crolla davanti agli occhi ecco che un caro amico gli presenta un tipo new age: Terence Stamp, diventato famoso per la sua teoria del “si”. Egli sostiene che bisogna dire davanti ad ogni richiesta sempre si, cancellando dai nostri pensieri per un intero anno la parola no.

CINEMA – Il regista italiano dirige la star americana in “Sette anime”

Muccino-Smith in un film drammatico

Gabriele Muccino alla regia e Will Smith sul set, una coppia sulla carta vincente per il film drammatico “Sette anime”. LA TRAMA Un uomo divorato da un segreto sul suo passato cerca di redimersi cambiando drasticamente le vite di sette estranei. Una volta che il suo piano è partito, nulla può modificarlo. O almeno è quello che pensa lui, perché

Ben Thomas non si aspetta certo di innamorarsi di una dei sette estranei. In quel momento, sarà lei a cambiare lui. Un mistero avvincente e una sorprendente storia d’amore, “Sette anime” pone delle domande provocatorie sulla vita e la morte, il rimpianto e il perdono, gli estranei e l’amicizia, l’amore e la redenzione ed esplora i legami che collegano i destini umani in maniera sorprendente. Tutto ha inizio con una lista di sette nomi. L’unica cosa che hanno in comune è che ognuno ha raggiunto un punto di svolta nella vita e ha bisogno di aiuto, che sia economico, spirituale o medico. A loro insaputa, Ben li ha scelti accuratamente per far parte del suo piano di redenzione. Ma è Emily Posa, una donna che soffre di problemi cardiaci, a intralciare i suoi progetti quando compie l’unica cosa che Ben riteneva impossibile, ossia maturare vicino a lui, stravolgendo completamente la sua visione del mondo e di quello che ritiene possibile.

sabato 10

canale 5

italia 1

rete 4

SOL REGINA po

Genere: Drammatico

di Gabriele Muccino

Cast: Will Smith, Rosario Dawson, Woody Harrelson, Barry Pepper, Michael Ealy, Bill Smitrovich, Elpidia Carrillo, Robinne Lee, Joe Nunez. Durata: 125 minuti Produzione: Usa 2008

Sopra una scena del film di Gabriele Muccino e a lato la locandina

domenica 11 Lunedi’ 12

25

Martedi’ 13

Giovanni Biondi

Dentro le notizie...

Nell'ambito della trasmissione «Dentro le notizie», in onda su Telesolregina, l'assessore provinciale Giovanni Biondi farà il punto sui principali eventi accaduti sul nostro territorio. • Cremona: Le pagelle indigeste - Forza Italia, alzo zero. Volantino per la città; • Cremona: Il rapporto 2008 - Cremona, la città è viva e conquista il 25° posto; • Lina Bolzoni, la letteratura e il rapporto con le immagini - Cattedra alla Normale di Pisa; • Soresina: Stop alla linea ferroviaria "Si cerchi un'altra soluzione"; • Sovrapasso dei Sospiri - L'alto Soresinese si muove; • Soresina, Albo d'Oro Ravanelli - Aperte le prenotazioni del libro. La trasmissione va in onda sono il venerdì alle ore 23.10, replicata il sabato alle ore 12 e la domenica alle ore 17.30.

mercoledi’ 14 giovedi’ 15

venerdi’ 16

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tg5 mattina loggione. musicale amici libri. Attualita' tin cup. Film tg5 - meteo 5 il supermercato. Sit-com amici. Reality verissimo. Attualita' chi vuol essere milionario edizione straordinaria Tg 5 - meteo 5 STRISCIA LA NOTIZIA la corrida. Varieta' tsunami. Film tg5 notte/meteo5

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tg5 mattina LE FRONTIERE DELLO SPIRITO. attualita' verissimo (R). Attualita' Tg 5 - meteo 5 belli dentro. Telefilm amici. Reality questa domenica chi vuol essere milionario edizione straordinaria Tg 5 - meteo 5 paperissima sprint dr. house. Telefilm maurizio costanzo show tg5 notte/meteo5

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Sport&Sport

Neve e sci, palazzetti, basket, volley e ciclismo Anche un po’ di calcio e di Domenico Morfeo

I

ncredibile ma vero. A Reggio Emilia forse è nato l’emulo di Tomba, si chiama Razzoli, è partito con il pettorale 48 ed è salito sul podio, terzo, nello slalom speciale di Zagabria. Qualche spiritone scrive in tedesco che è stato aiutato dalla nebbia rarefatta della seconda manche. Può anche essere un aiutino, ma i secondi non si macino così, meno ancora i decimi e i centesimi. Nicol Gius, Alto Adige, il giorno seguente, nello stesso speciale è salito sul secondo gradino, visibilità buona per tutti. Spiritone uber alles servito, con Moelegg che ha lucidato a dovere i pattini del suo slittino, sempre primo, anche se resta solo appuntato nell’Arma. Qui da noi 40 cm di neve, niente discese, in auto qualche piccolo tamponamento e qualche screzio, moglie - marito, non importa chi guida. Bloccata la Ztl a Cremona anche da qualche semaforo rosso, a Milano si sono sdraiati alberi stanchi di stare diritti a guardare il cielo corrucciato, Linate e Malpensa in tilt alla faccia della disputa fra Berlusconi e Bossi (Air France o Luftansa), e Alitalia coi biglietti più 30% così ripianeranno i conti, si capisce non tutti e non subito. Palazzotti, in Cremona e fuori, indigesti per le nostre squadre di basket e volley, uomini e donne, presidenti e allenatori, tutti urlanti: scrivani e tipografi sempre pronti con lo slogan “dovete

vincere”: tutti sanno che mena gramo ma insistono, la Befana non li scopa via, viaggia sopra le nuvole: loro senza realistico buon senso. A Milano è stato finalmente ristrutturato il Vigorelli, già sede di primati ciclistici, come quello dell’ora di Fausto Coppi. Crollato vent’anni fa per neve il Palasport di fronte a San Siro - era stato costruito coi soldi del CONI su disegno di due architetti romani - Il Vigorelli ospiterà riunione sportive di alto livello, comprese varie specialità ciclistiche, con quasi 30.000 posti tutti a sedere e rigorosamente al coperto. Anche Cremona si appresta alla sua “SeiGiorni” a scartamento ridotto: mille posti al giorno, per sei giorni fanno 6.000 posti, ristorante e bar sul posto, ad allietare incontri ed attese. Siamo pratici, è tutto in proporzione, il diversivo costa solo 15 euro al dì, si mangia nel parterre a 50, vini e liquorino esclusi. Il calcio che conta, per quello che conta, si risolve in qualche amichevole d’allenamento, Juve e Milan con pareggi o vittorie risicate ai rigori. L’Inter si allena alla Pinetina alla faccia di Adriano che svolazza per conto suo, Mou lo ignora, il suo procuratore puntualizza per il rispetto integrale del contratto, il che significa che non lo vuole nessuno. Moratti è obbligato a scrivere sul libricino dei conti. Ma il brasileiro paga di tasca sua cibi, minerali, bevande di fine pranzo e le invitate di turno a tenergli caldo: non è abituato ai freddi

Gianluca Tizzi

INTERMEZZO

Una via da intestare a Gino Rancati, perché Cremona non dimentica i suoi figli, specie quelli che si sono costruiti una fama fuori dalla loro città. Gino Rancati si è sempre occupato di motori e automobili, e da questo punto di vista la città gli andava stretta. Le vicende della vita lo hanno portato fino a Torino, casa Fiat. Ma già da tempo negli studi Rai aveva conosciuto Nives Zegna, una delle mitiche “signorine buonasera”. Amore, matrimonio e figlia, con la giornata divisa tra gli uffici stampa della casa torinese, le prove su strada ­una delle sue invenzioni – e le costanti apparizioni sui teleschermi di mezza Europa. A ricordarci tutto ciò e a firmare una richiesta ufficiale in Comune per la via di Gino è un altro figlio di Cremona, Luca Dal Monte, responsabile PR e Stampa della Maserati, autore di diversi libri dentro i quali girano a mille i motori dei bolidi a quattro ruote, Ferrari in testa. e i battiti del suo cuore per la nostra città Torneremo presto sull’argomento. Oggi preghiamo chi di dovere di dare una risposta rapida e possibilmente affermativa. lombardi. Spalletti declama sul nuovo stop der mejo. Eugrigna mi chiede di aggiungere qualche particolare al poco già scritto su Morfeo, ma sa che non posso competere con le due pagine del quotidiano di Cremona. Il Piccolo gioca su una pagina per due o tre sport tutti ammontonati, quasi un orgia tra maschi, auto e moto da corsa, femmine della scherma, judoche locali, una del nuoto olimpico e una campionessa mondiale di bocce. Ariel Feltri da Bergamo mi informa, lo ha seguito ai suoi inizi in Atalanta a 16 anni e mezzo «Un grande talento, mi avevano colpito la sua fantasia, la duttilità di tocco, la precisione nei passaggi e la rapidità di capire il gioco là davanti. Un’ottantina

di partite, 20 gol o giù di lì, vinto un campionato europeo under 21, negli anni dal 93 al 97.Un caratterino da artista, con quel che segue…Poi Fiorentina, Milan, Inter, altre e di nuovo Fiorentina. Un anno ancora a Bergamo e poi 5 campionati a Parma che con l’Atalanta divide i suoi periodi più continuativi. Lo conosce bene Mondonico che è tornato sulla panchina della Cremonese. Auguri a tutte e due, alla squadra e al suo Presidente». Qui chiudo, purtroppo son finiti i miei giorni spensierati nei mari del sud, là avevo nostalgia di Milano e anche del Piccolo. Proibito riferirlo a chi sapete, diversamente se ne approfitta. Ciao a tutti.

trovi

anche da:

A.E.M.

viale Trento e Trieste, 38

il calcio

Eugenio Grignani

Allenatevi e partiamo …senza sogni

M

orfeo, il dio dei sogni secondo la mitologia greca. Appariva sempre con grandi ali, assumeva l’aspetto di persone conosciute e rivelava qualche segreto. E i suoi segreti erano positivi e confortanti, ad una sola condizione: il sognatore doveva ricordare il sogno e tutti i suoi particolari. Domenico Morfeo non appartiene ancora alla mitologia, e forse non ci tiene: sul suo sito dichiara di essere nato a Pescina, provincia dell’Aquila, il 16 gennaio del ’76 «…la mia vita fin da ragazzino è sempre stata il calcio». Di calcio ha sempre vissuto e a Brescia sembrava aver giocato l’ultima breve partita. Seguivo idealmente le sue orme da qualche giorno, anche se i soliti “informatissimi” hanno strologato di scoop (sgubb secondo Biscardone): in termini giornakustici “scoop” significa “notizia esclusiva». All’alba dell’8 mattina era già giunto in redazione il comunicato stampa e il relativo invito alla conferenza di via Persico. Quindi niente “scoop”. Posso scrivere che Domenico è stato fortemente voluto da Mondonico? Credo di sì! I petali della margherita Domenico Morfeo si chiamano Cagliari, Chievo, Fiorentina, Bologna, Parma, Inter, Milan, Aatalanta, da dove ha iniziato il suo “fantasioso” cammino. Esperienza e fantasia da vendere. So come tutti che in via Persico non cade foglia che il Presidente non voglia. E proprio la sua apertura all’incontro mi ha esaltato, lo scrivo senza ombra di meschina adulazione.

Vanoli, serve un pronto riscatto di Giovanni Zagni

La trasferta di Varese s'è rivelata quanto mai deficitaria per la Vanoli Soresina. Citiamo a memoria, ma non pensiamo di sbagliarci se diciamo che la squadra di patron Triboldi ha "conseguito" il minimo storico di segnature (quarantanove punti in tutto). Un disastro per percentuali al tiro ridicole ed assoluta inferiorità a rimbalzo, nonchè quel che non compare nelle statistiche, scarsa determinazione, poca lucidità, persino scarsa voglia di lottare. Fortunatamente la Cimberio, pur'essa, non era in una delle sue migliori giornate, per cui, anche se pesante, il distacco non è diventato catastrofico. Tra i singoli dobbiamo segnalare assolutamente in positivo, la prestazione di Reyshawn Terry che ha confermato tutto quel che si era già visto: classe, concretezza, determinazione, mezzi fisici eccellenti. Peccato sia stato “voce nel deserto”. Così la qualificazione alle finali di Cop-

pa è pesantemente a rischio. Necessario battere domenica alle 18,15 al Palasomenzi Casale Monferrato che sopravanza in classifica gli uomini di Cioppi di 2 lunghezze e godere di qualche risultato favorevole dagli altri campi. Speriamo bene. Ma al momento più che la vetrina pur prestigiosa delle finali di Coppa , deve interessare il ritrovare la necessaria concentrazione per battere un avversario di grande spessore qual'è Casale Monferrato. I piemontesi, a nostro parere, ma non solo, rimangono i candidati più accreditati a salire in serie A insieme con la Cimberio Varese, per cui le motivazioni non dovrebbero mancare alla Vanoli, ancora “orfana” di capitan Lollis che comunque pare stia riprendendosi bene dall'infortunio muscolare. Purtroppo negli ultimi periodi, ancor prima della sosta natalizia s'è verificato il netto calo nelle prestazioni di qualche uomo importante. Si ha un bel dire che forse la Vanoli, come roster ,è stella di

Domenico Morfeo, nuovo acquisto grigiorosso, speriamo

Bell della Vanoli in azione

primaria grandezza nel campionato, ma se poi qualcuna o forse troppe delle sue "star" non danno secondo aspettativa, il cammino si complica maledettamente.

«Il rilancio del nostro progetto…, mettiamoci sempre in discussione…, i campioni sono sempre campioni…, la Cremonese è una bella realtà…, deve onorare tutta Cremona…, noi della Cremo amiamo fino in fondo questa città». Questo è il vero scoop, che Giovanni Arvedi rivela agli intimi presenti, con un rinnovato entusiasmo che poco prima di Natale pareva assopito. Emiliano Mondonico apre il suo intervento con l’identica impressione. «Ho rivisto nel Presidente lo spirito del primo anno della sua Cremo. Un breve stop, forza si riparte». Evita con intelligenza il discorso economico che prude sulle labbra di uno scriba. Un paio di settimane di riflessione fanno bene a tutti, anche all’interessato, che si accarezza l’addome a indicare il lavoro che lo attende per riprendere la forma fisica appannata da qualche tempo di riposo. «Spero di essere la scintilla che accende il fuoco. Voglio già bene a questa squadra e a questa città, e tutti voi dovete volermi bene». Non ha detto spero o mi auguro, ma dovete. Vai tranquillo Domenico, noi lo faremo volentieri e tu cerca di meritarlo.

JuVi: crederci sempre, arrendersi mai

Quaroni della JuVi marcato da Gamba

Foto Castellani

La JuVi Witor's ha "steccato" il suo appuntamento casalingo con l'Intertrasport di Treviglio, palesando difficoltà soprattutto difensive, al cospetto comunque di un'ottimo avversario che ha sfruttato appieno anche i suoi giovani in panchina. S'è avuta conferma che i grigiorossi possono lottare con tutti anche se certi avversari (Casalpusterlengo, Vigevano, Ber-

gamo e Forlì) hanno qualcosa in più da spendere nel girone di ritorno che va ad iniziare tra sabato e domenica prossimi. Nulla è compromesso circa l'ambizione di partecipazione ai play off finali, ma qualcosa ci pare necessario correggere tatticamente e migliorare come, per entrare nel particolare, l'aggressività difensiva e la maggior consistenza a rimbalzo.

Il prossimo turno vedrà la JuVi impegnata sul campo dello Jesolosandonà, una compagine che era partita male ma che s'è ripresa alla grande, impegnando a fondo anche gli squadroni, com'è successo domenica scorsa a Forlì. Questa prima giornata di ritorno può rivelarsi determinante, anche psicologicamente, per il prosieguo del campionato ed il

far punti in Veneto diventa tremendamente importante. Al momento la classifica, se pur non brillantissima, sorride ancora alla JuVi che tuttavia ha l'obbligo di provarci sempre specie se l'avversario non è di prima fascia. E Jesolo sarà una buona squadra, ma non dovrebbe impensierire più di tanto una Witor's che ha pochi margini di errore.


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Sport

Venerdì 9 Gennaio 2009

Pallavolo: Per poter sperare di accedere ai playoff

Magic Pack: ora una grande vittoria

A

di Cesare Castellani

l giro di boa di metà campionato, la Magic Pack ha virato a quota 17 punti, nove punti di distacco dalle tre che guidano la classifica, con un bottino probabilmente inferiore a quello che il suo roster e quanto fatto vedere in gara nelle ultime giornate sul piano tecnico.

e soprattutto Cibele Lucindo (tutti ex Magic Pack) sta marciando a passo di carica e non nasconde ambizioni di promozione proprio mentre in testa alla classifica si è verificato un certo rallentamento (Villa Cortese, dopo la sconfitta di Cremona, s’è presa una scoppola imprevista, in casa, da San Vito, mentre Nocera è crollata sul campo di una Volta Mantovana in striscia positiva da tre giornate).

alla squadra emiliana. L’Esperia ha praticamente giocato al meglio solo nel quarto set che si è aggiudicata mitigando l’amarezza della sconfitta, ma resta la certezza di non aver giocato all’altezza delle proprie possibilità, come del resto è avvenuto troppo spesso in trasferta in questo campionato. Si torna in campo sabato per la prima giornata di ritorno e al PalaSomenzi (ore 20,30) arriva Donoratico, una delle due squadre (con Benevento) in lotta per la salvezza. All’andata finì con un successo della Magic Pack per 2-3, ma stavolta è indubbio che l’obiettivo è quello di fare bottino pieno per arricchire una classifica ancora un po’ deficitaria e che comunque non pregiudica ancora la possibilità di accedere ai playoff, traguardo

risultati che probabilmente non sta ripetendo con la sua nuova squadra. La formazione Simoncelli sembra in piena salute. La sconfitta di Parma non dovrebbe aver intaccato il morale della squadra che sul parquet del PalaRaschi ha anche tro-

cui aspira la Magic Pack. La squadra toscana si è rafforzata recentemente con l’acquisto della schiacciatrice Elisa Rocca (dalla Yamamay di A/1) che va ad affiancare in attacco Elena Garcia Marquez, lo scorso anno a Cremona con buoni

vato una Vasileva in grado di dare un apporto sostanzioso all’attacco e dalla quale ci si attende un finale di campionato di grande intensità sempre sperando in una ripresa, a breve termine, di Cornelia Dumler.

Classifica Carnaghi Villa Cortese 27 Rebecchi Piacenza 27 Europea 92 Milano 27 Brunelli Nocera Umbra 26 Cariparma 26 Volta Mantovana 24 Sea Urbino 21 Acqua&Sapone Aprilia 18 Volley S. Vito 18 Magic Pack 17 MGM Roma 15 Infotel Forlì 12 Pallavolo Donoratico 8 Acc Volley Benevento 7

Fanzini in ricezione per la Magic Pack, a lato l'esultanza a fine partita

La chiusura del girone di andata, a Parma, ha lasciato un po’ di delusione in chi pensava che, dopo la vittoria casalinga su Villa Cortese si potesse strappare qualche punto sul campo di una Cariparma che sta viaggiando di gran carriera e che, dopo un inizio di campionato balbettante, si è portata di gran carriera a ridosso delle prime della classifica con una progressione davvero straordinaria (nove vittorie nelle ultime dieci partite!). Indubbiamente la Cariparma del dg Patrizio Ginelli (ex Edilkamin), di Stefano Micoli, Giulia Cosci

judo

Al PalaRaschi di Parma, davanti ad uno sparuto pubblico di un centinaio di persone che ha sfidato l’abbondante nevicata, la Magic Pack ancora una volta non è riuscita ad esprimere tutte le sue potenzialità: ha accusato la cattiva giornata di Cornelia Dumler, la non brillante vena di Nardini e Sacconi e non le sono bastate una Shopova che avrebbe fatto il diavolo a quattro pur di fare lo sgambetto alla sua ex squadra e una Fanzini alquanto decisa soprattutto in attacco per ribaltare un pronostico che era comunque favorevole

Per il Kodokan grande 2008

Chiusura d’anno n grande soddisfazione per i judoiti del Kodokan che hanno saputo piazzare, come del resto era avvenuto nell’anno precedente, almeno un atleta in ogni finale nazionale federale (Alessandro Conti “Esordienti”, Simone Gliottone “Cadetti”, Elena Solari “Juniores”, Alessandra Frittoli “Assoluti”) e che, col settimo posto conquistato proprio da Alessandra Frittoli agli “Assoluti” d’Italia, ha ottenuto un risul-

vicinate alla vetta mondiale del Ju-nokata conquistando a Parigi l’argento nella Coppa del Mondo, ed ora hanno ormai nel mirino le campionesse giapponesi Yokoyama/Omori che solo lo scorso anno sembravano irraggiungibili. Ma non solo Ju-no-kata . Infatti Andrea Sozzi e Antonio De Fazio, dopo l’argento agli “italiani” hanno marcato ai Campionati d’Europa di Malta un pregevole sesto posto nel Nage-no-kata e la medaglia d’argento nella nuova specialità del “Judo Show Cup”. Risultati che pongono il Kodokan Cremona al vertice del judo italiano nel campo delle gare di kata. Ritornando al judo/ competizione, nel 2008 il Kodokan ha portato in gara, fra “shiai” e “kata” 24 judoka (con 101 presenze nelle 36 competizioni disputate e la classifica della “Coppa Kodokan”,ossia quella Alessandra Frittoli, col 7° posto agli “Assoluti d’Italia” ha colto che sancisce i migliori un risultatto che mancava da anni al judo sportivo cremonese agonisti di ogni anno, tato che da molti anni il judo cremonese per la prima volta dal 1973, data della non vantava. sua istituzione, vede, nello “shiai”, due Nelle gare di “kata” Ilaria Sozzi e judoka a pari punti: Alessandra Frittoli, Marta Frittoli, dopo il sesto posto a Tokormai al suo quinto centro e la “new” yo nel 2007 si sono ulteriormente aventry”, il giovane Alessadro Conti men-

pugilato

Cristian Marchetti primo in Italia

Cristian Marchetti in un incontro

Tira le somme, a fine anno, il pugilato professionistico italiano e con esso quello cremonese che oggi vanta tre pugili in attività: non molti se si pensa ai trenta-quaranta che costituivano la colonia cremonese negli Anni Sessanta, ma già qualcosa rispetto alla situazione degli ultimi vent’anni, quando al massimo ne abbiamo avuto uno e, oltretutto, fatta eccezione per gli anni d’oro di Silvano Usini, anche di scarso valore a livello nazionale. Cristian Marchetti, Abdulwahed Bel Lelly (in attesa della cittadinanza italiana) e Franco Batzella (che di recente si è trasferito in Sardegna) sono i tre alfieri della attuale boxe professionistica di casa nostra che comunque si stanno comportando assai degnamente. Ecco alcuni dei dati più importanti riguardanti la boxe professionistica in Italia e i dati che si riferiscono a Marchetti, Ben Lelly e Batzella: Ecco i pugili più attivi dell'anno: 8 incontri: Luca Marasco; 7 incontri: Francesco Di Fiore, Laze Suat, Giovanni De Carolis, Stefano Loriga, Giuseppe Langella, Salvatore Erittu; 6 incontri: nove sono i pugili che sono saliti sul ring sei volte. Tra questi Cristian Marchetti che però ha iniziato l'attività solo nel mese di maggio. Ecco i plurivincitori dell'anno: 8 vittorie: Luca Marasco; 7 vittorie: Salvatore Erittu, Laze Suat; 6

vittorie: Cristian Marchetti, Giovanni De Carolis, Massimiliano Buccheri. Luca Marasco è anche il re delle vittorie anzitempo con 5 affermazioni prima del limite, seguito da Cristian Marchetti con 4. L’esordiente più giovane è Antonio Amato del 21 dicembre 1986, seguito da Architravo, Leonardi, Di Micco ed Ernesti, tutti del 1986. Il neo-professionista meno giovane è Domenico Mussari, nato il 20 giugno 1972, seguito da Franco Batzella (che ha vinto all'esordio per Ko alla prima ripresa) classe 1974 e Di Palmo del 1975. I neo-professionisti più attivi: Cristian Marchetti, Massimiliano Buccheri, Giovanni Architravo con 6 match; Cristian Costarelli, Lenny Bottai, Kadri Xhulaj, Gianluca Mandras, Salvatore Carrozza, Gianluca Frezza con 5 match. I debuttanti più vittoriosi: Cristian Marchetti e Massimiliano Buccheri con 6 successi, Giovanni Architravo, Lenny Bottai e Gianluca Mandras con 5 vittorie. Il maggior numero di vittorie prima del limite per i neo-pro è stato ottenuto da Gianluca Mandras e Cristian Marchetti, che ne hanno colte 4. Il record dei cremonesi: Cristian Marchetti: 6 incontri, tutti vinti (4 prima del limite); Franco Batzella: 1 incontro, vinto prima del limite; Abdul Ben Lelly: 4 incontri (due vittorie e due sconfitte).

ciclismo: 6 giorni

in piedi, Marta Frittoli, Antonio De Fazio, e, accosciati Ilaria e Andrea Sozzi hanno portato il Kodokan al vertice delle gare di Kata in Italia

tre, al terzo posto, si è piazzato Silvano Lucini. La classifica nel “kata” ha visto invece ancora la stessa graduatoria dello scorso anno: il primato di Ilaria Sozzi e Marta Frittoli, seguite da Andrea Sozzi e Antonio De Fazio e, al terzo posto, da Enio Vignola e Ciro Araldi. Ma la pur intensa attività agonistica del Kodokan non è che la punta dell’iceberg. Infatti, alla base c’è una grande mole di lavoro a tutto campo - tecnico, didattico, culturale, sociale, promozionale - che richiede un impegno pressoché quotidiano: dal lontano settembre 1971…

La 6 giorni di Cremona internazionale avrà al suo interno eventi dedicati allo spettacolo, come da tradizione delle 6 giorni e in omaggio alla "prima" disputata 110 anni fa, nel 1899 al Madison Square Garden di New York. La delegazione Argentina oltre a partecipare con i validissimi atleti Dario Colla, Sebastian Donadio e la medaglia d'oro di Pechino 2008 Walter Perez, parteciperà con una coppia di eccezionali ballerini di Tango, Veronica Palacios e Guillermo Berzins. Veronica, più volte protagonista in Teatri e milonghe di diverse città del mondo, ballerina della compagnia «Esquina de Carlos Gardel" con Guillermo Berzins, già primo ballerino della «Confiteria Ideal» di Buenos Aires. Lo spazio deicato al Tango sarà organizzato con la collaborazione della Compagnia del Tango di Cremona), associazione che si dedica alla conoscenza e alla pratica del Tango Argentino nella città che ospita l'evento e che ha coinvolto diverse associazioni del territorio nel sostenere l'iniziativa. Con il Presidente Anna Ganda, la Compagnia del Tango di Cremona sarà presentata al pubblico della 6 Giorni di Cremona durante la serata di sabato 7. Lo "spazio milonga" per poter fare pratica e ballare sarà aperto tutte le sere dalle 22,30, mentre dalle 19 alle 20 sarà dedicato a lezioni di Veronica y Guillermo per primi passi e principianti, successivamente dalle 20 alle 21 per intermedi e avanzati.



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Sport

Venerdì 9 Gennaio 2009

Dopo diciotto anni di comitato, di cui quattro da presidente, Giancarlo Soldi getta la spugna

Giovanni Piccioni presidente del Comitato Provinciale

N

di Massimo Malfatto

on è più solo un’indiscrezione o una possibilità, ma ora è una certezza: Giovanni Piccioni è il nuovo presidente del comitato F.I.B. per il prossimo quadriennio 2009/2012. Questo è quanto è scaturito dall’affollata Assemblea elettiva svoltasi domenica presso il Dopolavoro Ferroviario alla presenza, tra gli altri, del vice-sindaco Baldani, dell’assessore provinciale Biondi, del presidente del Coni Verga e dell’addetta stampa della Fib Lombardia Bina Albani (assente ingiustificata la Federazione!). Per la verità Giancarlo Soldi aveva annunciato con un congruo anticipo la sua ferma intenzione di non candidarsi alle prossime elezioni e, nonostante le tante pressioni di addetti ai lavori ed amici di cambiare idea, le sue decisioni sono state irrevocabili. Dopo ben diciotto anni nel comitato provinciale, gli ultimi quattro da presidente, Soldi ha deci-

Passaggio di consegna tra Giovanni Piccioni e Giacarlo Soldi

so quindi di lasciare spazio ad altri dirigenti boccistici e concedersi un po’ di meritato riposo. Conoscendolo abbastanza bene siamo certi che Giancarlo rimarrà ancora per molto nel mondo delle bocce, dove ha scritto molte pagine con l’inchiostro dell’entusiasmo, passione, costanza e competenza senza mai esaltarsi in un ambiente non facile: voci insistenti dicono che dopo il 31 gennaio per lui potrebbe arrivare un importante incarico nella F.I.B.

Lombardia? Nella sua ultima relazione da Presidente un Soldi commosso, dopo aver tracciato un breve consuntivo del suo quadriennio con i risultati più eclatanti, ha ringraziato i suoi collaboratori ed ha evidenziato il leggero calo di cartellinati. Ha poi biasimato il comportamento di qualche giovane bocciofilo che, a malincuore, è stato costretto a sospendere così come il presidente Soldi ha dovuto, suo malgrado, fermare un arbitro, poi dimessosi per motivi familiari, per abuso di potere.

Presidenti e delegati delleSocietà in assemblea

Comitato Provinciale F.I.B. Cremona ORGANIGRAMMA ANNO 2009/2012 Piccioni Giovanni

Presidente

Motti Franco

Vice-Presidente

Ronda Gabriele

Segretario

Amarossi Maurizio Barbisotti Annibale Clementi Ennio Marchesini Eleonora Miglioli Roberto

Consigliere Effettivo Consigliere Effettivo Consigliere Effettivo Consigliere Effettivo Consigliere Effettivo

Bizzarri Claudio Ghirardi Gianfranco Pedretti Franco

Consigliere Supplente Consigliere Supplente Consigliere Supplente

Giarrusso Gennaro

Giovanni Piccioni ha anticipato che Franco Motti sarà il suo vice ed ha poi presentato la sua formazione: parecchie riconferme ed alcune facce nuove in una lista dove sono state coinvolte il maggior numero di società bocciofile. Un impegno severo quello che attende il nuovo presidente che si occuperà principalmente della gestione ed amministrazione del comitato, oltre che dei rapporti con enti ed istituzioni. Nessuna intenzione di Piccioni di costituire commissioni, ma ogni componente del comitato avrà i propri compiti e le proprie respon-

Revisore Dei Conti

sabilità. Probabile invece la creazione di una task-force, anche con l’apporto di persone esterne al comitato, in occasione di eventi particolari come potrebbe essere il campionato italiano femminile in programma a Cremona nei giorni 12-13 settembre. Il sogno del nuovo presidente? «Fare della sportività e della lealtà i fondamenti del prossimo quadriennio e di ridurre al minimo le situazioni conflittuali: da solo mi è impossibile farlo e chiedo ai presidenti delle varie società bocciofile di eliminare gli elementi di polemica».

gara benefica

A Frattini - Galantini e Fanfoni - Ferrari la gara di Solidarietà L’attività boccistica a Cremona non si è fermata nemmeno per le festività. L’amministrazione comunale di Gerre de’ Caprioli, con l’autorizzazione del comitato FIB ed in collaborazione con l’Associazione “Amici di Gianni e Massimiliano” ha organizzato una gara a coppie (con due finali) a scopo benefico. Le finali si sono disputate sulle corsie del nuovo bocciodromo di Bosco ex Parmigiano, uno splendido impianto inaugurato lo scorso anno dove però manca il bar e soprattutto il gestore. Nella categoria A/B sofferto, ma meritato successo dei cremaschi Gianpietro Frattini e Giuliano Galantini. I portacolori della “Delma” s’imponevano nei quarti su Superchi-Amarossi (12-8) e con l’identico punteggio superavano in semifinale i pur bravi Capelli-Rossetti. Finale a sen-

Sulle corsie del nuovo bocciodromo di Bosco Ex Parmigiano bissolatini in evidenza

Ferrari premia i bissolatini Mauro Fanfoni ed Erminio Ferrari vicitori nella cat. C/D

so unico con netto successo di Frattini-Galantini sui bissolatini Rota e Scazza per 12-1. Nella categoria C/D en plein della canottieri Bissolati che non poteva iniziare meglio il 2009 (nel giorno dell’Epifania ha vinto anche la Cantarini!) piazzando due formazioni ai primi due posti. Sul gradino più alto del podio sono saliti Mauro Fanfoni ed Erminio Ferrari. I bissolatini si “sbarazzavano”

nei quarti di Bastoni-Betti (12-4) ed in semifinale avevano la meglio sui “ferrovieri” Franzini-Taglietti con il punteggio di 12-3. In finale approdavano anche Giorgio Filippi e Claudio Ripari che in semifinale superavano Borlenghi-Franzini per 12-2. Match di finale in famiglia molto equilibrato dove il “ruggito del leone” (Fanfoni) ben assistito da Ferrari prevaleva sui compagni di squadra con il risultato finale di 12-10. Pubblico abbastanza numeroso, precisa la direzione di gara di Ennio Clementi coadiuvato dall’arbitro di finale Stefano De Stefani. Frattanto lunedì 5 è iniziata una gara provinciale (con ben due finali!) organizzata dalla bocciofila Signorini, la cui finale è prevista per sabato 17 (inizio ore 18) sulle corsie del bocciodromo di via Castelleone. MM




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