Il Piccolo Giornale di Cremona

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PICCOLO Giornale di Cremona

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Anno IX • n° 39 • VENERDI’ 10 OTTOBRE 2008

Settimanale • € 0,02 Copia Omaggio

SMOG IN CITTÀ: DATI PREOCCUPANTI

La situazione è peggiorata. Cremona è al quinto posto, a livello nazionale, per numero di giorni in cui le Pm10 si collocano al di sopra della soglia di attenzione. Intanto la Procura aggiunge nuovi tasselli alle indagini sull'inquinamento Tamoil. I Verdi: «Bisogna capire se la raffineria inquina ancora»

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Rischio idrogeologico

In prevenzione voto scarso per il territorio cremonese a pagina 3

Multato

230 km/h in autostrada, fa ricorso e vince ▲

PD VERSO IL CANDIDATO UNITARIO Secondo Luciano Pizzetti Corada è una buona carta. Con la sua grande esperienza non avrà difficoltà ad assimilare il progetto di innovazione a cui il partito sta lavorando. Un progetto per il rinnovamento, la ricerca di alleanze e l'apertura alla società.

a pagina 8

Cerchi casa? Alcune proposte scelte per voi ▲

l’incertezza dell’eventuale contributo e del suo ammontare, comporterà la loro chiusura. Da qualche tempo, da più parti, si chiedeva al Parlamento una riforma dell'editoria che prevedesse un riordino dei criteri di erogazione dei contributi per evitare discriminazioni e abusi se non vere e proprie truffe. Fino a ieri erano tanti quei giornali che attingevano ai fondi pubblici sulla base di tirature gonfiate o aggirando la legge; pertanto siamo favorevoli a una razionalizzazione del sistema dei contributi evitando però di mortificare o peggio ancora “soggiogare” la libertà e il pluralismo dell’informazione. Il pluralismo dell’informazione è condizione indispensabile per una vera democrazia; una democrazia non è tale se viene meno la possibilità di scelta. Il poter scegliere ha come presupposto la conoscenza delle alternative e quindi delle diverse opinioni. Questo è anche uno dei compiti dell’informazione: dare voce alle diverse opinioni. La diversità delle idee e il poterle diffondere sono la base di una convivenza democratica e lo Stato dovrebbe esserne garante. Daniele Tamburini

n questi giorni una buona parte della stampa italiana è in subbuglio per effetto del decreto del Governo che prevede una riduzione del contributo pubblico destinato ai giornali editi dalle cooperative di giornalisti e ai giornali politici. Preciso subito che Il Piccolo Giornale è un settimanale a diffusione gratuita che non gode, non avendone titolo, di alcun contributo statale o di altra sovvenzione di qualsiasi natura, eccezion fatta della riduzione sulla tariffa postale per la spedizione delle copie agli abbonati. Riduzione che si traduce in un risparmio annuo di poche centinaia di euro. Pertanto la questione non ci riguarda direttamente. Il Piccolo vive soltanto di pubblicità. Sono i nostri inserzionisti, ai quali va la nostra infinita gratitudine, che permettono la pubblicazione settimanale e consentono a migliaia e migliaia di persone la lettura gratuita del giornale. A seguito dei tagli decisi dal Ministro dell’economia diverse aziende editoriali hanno già annunciato la richiesta dello stato di crisi, dichiarando che la riduzione, ma soprattutto

Pro Domo Nostra

a pagina 39

Gli allevatori incontrano il ministro Vaia. Agricoltura italiana buona ma non remunerata - A pagina 15



Cronaca

Venerdì 10 Ottobre 2008

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Il 47% dei comuni cremonesi è minacciato dalle alluvioni. Ma le misure di sicurezza non bastano

Provincia scarsa in prevenzione

Il Rapporto sul rischio idrogeologico. I voti di Legambiente ai comuni cremonesi

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GIUNTA COMUNALE

di Laura Bosio

n voto decisamente scarso alla provincia di Cremona arriva da Legambiente, che nello studio del «rischio idrogeologico 2008» posizione il nostro territorio tra quelli che meno hanno fatto per rispondere al rischio di alluvioni, frane e smottamenti, a cui sono soggetti ben 900 comuni in tutta la Lombardia, tra cui parecchi del Cremonese (circa il 47 per cento). Le classi di merito sul lavoro di mitigazione del rischio idrogeologico sono state valutate in base al punteggio ottenuto dai comuni nella risposta positiva o negativa a tutti i parametri dell’indagine (insufficiente da 0 a 3,5 punti; scarso da 4 a 5,5 punti; sufficiente da 6 a 6,5 punti; buono da 7 a 9 punti; ottimo da 9,5 a 10 punti). Per quanto riguarda i nostri comuni, il risultato peggiore, con 1,5 punti (insufficiente), va il comune di Scandolara Ripa d'Oglio, seguito da Moscazzano, anch'esso insufficiente, con 3 punti. C'è poi Ostiano, con 3,5 punti. Nella fascia degli "scarsi", entrano diversi comuni. A partire da Credera Rubbiano e Ripalta Cremasca, che totalizzano solo 4 punti. Nella stessa fascia, con 4,5 punti, si collocano San Daniele Po, Pieve d'Olmi, Rivolta d'Adda, Martignana Po. Sempre scarsi, ma con cinque punti, seguono Spino d'Adda, Crotta d'Adda. Appena sotto la sufficienza, con 5,5 punti, , la stessa città di Cremona, Pizzighettone, Bordolano, Crema. Si passa quindi ai comuni appena sufficienti. Con 6 punti si trovano Drizzona, Genivolta, Ricengo, Spino d'Adda, Sergnano, Stagno Lombardo. Il voto "buono", invece, va a Gerre Caprioli (7 punti), e a Piadena, il comune cremonese più virtuoso, con 7,5 punti. Ad una valutazione complessiva, sono il 47% dei comuni cremonesi ad esse-

Assegnazione del marchio «Centrale del Latte»

Il fiume Po

re a rischio, e tutti collocati nel comparto del rischio alluvioni, mentre naturalmente non è presente il rischio di frane. L’indagine di Legambiente, che ha interessato l'intera regione intervistato un numero campione di comuni, si è concentrata sulla rilevazione di parametri attraverso i quali è possibile valutare la realizzazione e lo stato di attuazione delle iniziative di prevenzione messe in opera dalle amministrazioni comunali (gestione del territorio, piani di emergenza, campagne di informazione alla popolazione ecc.). L'analisi di tali parametri ha determinato una vera e propria classifica dello stato di sicurezza in merito al dissesto idrogeologico, che possa contemporaneamente valorizzare il buon lavoro svolto da alcune amministrazioni comunali e stimolare le altre risolvere eventuali inadempienze o lentezze. Sono state poi prese in considerazione quattro diverse tipologie di attività considerate fondamentali per un buon lavoro di mitigazione del rischio idrogeologico da parte dei comuni. La manutenzione ordinaria degli alvei e delle opere idrauliche e rispetto delle norme dettate dai Piani di bacino. La presenza di sistemi di monitoraggio e allerta della popolazione in caso di emergenza. La presenza, validità, struttura del piano di emergenza comunale o intercomunale. La messa in atto di iniziative di informazione rivolte alla popolazione. La realizzazione di esercitazioni

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di protezione civile. La presenza, infine, di strutture di protezione civile operative in modalità «24 ore». «Nel 75% dei comuni intervistati» dichiara il rapporto di Legambiente «sono presenti abitazioni in aree golenali, in prossimità degli alvei e in aree a rischio frana e uno su quattro presenta in tali aree interi quartieri. Sono oltre la metà, il 54%, i comuni in cui sono presenti in aree a rischio fabbricati industriali, che comportano in caso di alluvione, oltre al rischio per le vite dei dipendenti, anche il pericolo di sversamento di prodotti inquinanti nelle acque e nei terreni. Nonostante questo, nel 35% dei casi non vengono realizzate attività di manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua e delle opere di difesa idraulica». Risultano essere ancora in ritardo gli interventi di delocalizzazione strutture presenti in aree a rischio: solo nel 6% dei casi, infatti, sono state avviate iniziative di delocalizzazione di abitazioni dalle aree più a rischio e nel 9% dei comuni si è provveduto a delocalizzare strutture industriali. «Tali elementi sono certamente sintomatici di un percorso di urbanizzazione e di una gestione del territorio in cui troppo spesso non si considera il rischio idrogeologico» continua Legambiente, «anche se ben il 90% dei comuni intervistati ha previsto nel proprio piano urbanistico vincolo all’edificazione delle aree a rischio. Il 70% dei comuni intervistati ha realizzato opere di messa in sicurezza dei corsi d’acqua e dei versanti, inter-

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Numero chiuso in tipografia: Giovedì 9 Ottobre ore 24,00

venti che però non sempre hanno migliorato la situazione in caso di piogge eccezionali». Insomma, la strada da percorrere sembra essere ancora tanta, troppa. «Complessivamente sono ancora troppe le amministrazioni comunali della Lombardia che tardano a svolgere un’efficace ed adeguata politica di prevenzione, informazione e pianificazione d’emergenza» conclude Legambiente. «Soltanto il 37% dei comuni risulta infatti svolgere un lavoro positivo di mitigazione del rischio idrogeologico. Quasi un comune su cinque non fa praticamente nulla per mitigare i rischi e prevenire i danni conseguenti ad alluvioni e frane».

Via libera della Giunta alla nuova procedura concorsuale per l’assegnazione del marchio «Centrale del latte Cremona» di proprietà del Comune di Cremona. I criteri utilizzati per la selezione saranno i seguenti, già stabiliti nel 2005: per l’aggiudicazione, ricorrere ad una procedura ristretta attraverso la prequalificazione dei partecipanti, da invitare successivamente alla gara. Ammettere alla gara i soggetti, iscritti al registro delle imprese, che operano nei settori della lavorazione e/o trasformazione e/o commercializzazione del latte e dei suoi derivati, a cui è collegato il marchio «Centrale del latte Cremona», che abbiano un’adeguata capacità finanziaria. Si prevedere l’obbligo di utilizzare esclusivamente latte di produzione italiana. Bisogna poi stabilire l’obbligo per il concessionario di avvalersi di stabilimenti produttivi situati nel territorio della provincia di

Cremona, obbligo a cui si dovrà ottemperare entro il termine massimo di 24 mesi dalla data di aggiudicazione. Importante è definire puntualmente le modalità e le limitazioni di utilizzo del marchio prevedendo anche misure atte a garantire la tutela del mantenimento di una posizione di prestigio sul mercato. Per la valutazione qualitativa dei progetti, si terrà conto anche dei seguenti criteri: impegno a produrre latte alimentare nel territorio provinciale. Fondamentale infine la realizzazione di percorsi di educazione alimentare legati al territorio. Servono quindi forme di integrazione della filiera.


L'INCHIESTA

Cronaca

E intanto i Verdi tornano a puntare i riflettori sul “Caso Raffineria”

Inquinamento da Pm10, Cremona è maglia nera L'incubo dell'inquinamento continua ad assillare le notti dei cremonesi. E anche i giorni. La Tamoil torna a far parlare di sé, dopo lo scoppio che ha visto il ferimento di

P

un giovane lavoratore. Allo stesso tempo la Procura indaga sullo sversamento nel fiume Po di un sostanzioso quantitativo di idrocarburi, di cui è ancora ignota la fonte.

E intanto la città del Torrazzo scala le classifiche nazionali del maggior numero di giorni di concentrazione delle polveri sottili sopra la soglia di attenzione.

di Laura Bosio

rimato decisamente nero per la città del Torrazzo, che si classifica nientemeno che al quinto posto, a livello italiano, per il numero di giorni all'anno con la maggior concentrazione delle famigerato particolato sottile, o pm10 (i giorni sono 93). Un dato tutt'altro che lusinghiero per la città del Torrazzo, che si attesta come decisamente malata. Del resto sono alcuni anni che le centraline dell'Arpa rivelano un picco delle polveri sottili molto spesso al di sopra della soglia di attenzione, e spesso anche di allarme. Del resto il primato italiano sull'inquinamento la dice lunga. Prendendo in esame i giorni di «allarme Pm10», ad esempio (in cui viene superata nell’atmosfera la quota limite di 50 microgrammi di polveri sottili Pm10 per ogni metro cubo d’aria), si nota che a Lione sono 14 in un anno, a Francoforte 19, a Dortmund 30, a Madrid 47, a Milano, 133,5; a Torino, 173. E il

La città del Torrazzo al quinto posto verde pubblico, i metri quadrati pro capite riservati a parchi e installazioni sportive? In una città tedesca come Brema, pochini, 0,05. Ma a Bologna, 0,001. E a Torino, e Padova? Zero tondo. Insomma, le città italiane

nel loro insieme non brillano certo per la cura all'ambiente. E a poco servono le continue giornate ecologiche, con il blocco del traffico, imposte dai comuni in alcune domeniche dell'anno per far scendere i livelli di inquinanti: è palese, infatti, che si tratti di poca cosa, mentre si è ancora lontani da una soluzione. Intanto l'attenzione della città si sposta di nuovo sulla Tamoil, e sull'inquinamento da idrocarburi. Dopo i recenti episodi, lo scoppio di un serbatoio della raffineria e uno sversamento di idrocarburi nel Po di provenienza

ignota, i Verdi si sono attivati con una nuova mozione in consiglio provinciale, per chiedere chiarimenti sui due episodi verificatisi. «Il problema vero è che la città vive con un punto di domanda sospeso in testa» dichiara il capogruppo Andrea Ladina. «Un interrogativo sulla caratterizzazione, ossia sapere se attualmente è in atto o meno un processo di inquinamento, e se sì di quale entità. Vogliamo sapere se da parte della raffineria sono ancora in corso degli sversamenti di idrocarburi nel sottosuolo, perché è questo il vero problema». Un problema che, secondo i Verdi, è di portata regionale, e che dovrebbe vedere il coinvolgimento del neo assessore regionale Stefano Maullu. «A seguito dell’esplosione e del conseguente grave infortunio sul lavoro avvenuti il giorno 3 ottobre all’interno della raffineria Tamoil che ha coinvolto un operaio addetto alle procedure di disinquinamento del suolo e sottosuolo si interroga la Giunta provinciale perché siano chiarite le ragioni di quanto è avvenuto» si legge nella mozione. E si punta anche il dito sullo sversamento avvenuto nei giorni scorsi in Po, ancora di provenienza ignota. «E' un fatto gravissimo» spiega Ladina. «Tra l'altro alcuni canoisti mi hanno raccontato che, prima che si vedesse la macchia di idrocarburi più grossa, già da una settimana vedevano piccole chiazze oleose. Bisogna rendersi conto che il fiume è un habitat naturale, non una fogna». E punta il dito sulla zona industriale di Cremona, che «è un colabrodo» sottolinea ancora Ladina. «Una situazione che non possiamo accettare in nome della crescita industriale. Questa è una mentalità da anni '70, che ha portato un sacco di problemi, e che oggi non è più tollerabile. Anche perché poi la bonifica ha costi economici elevatissimi, che una prevenzione adeguata permetterebbe di abbattere».

I Verdi in consiglio chiedono chiarimenti

La mozione dei Verdi e del Prc, a firma Andrea Ladina e Gian Paolo Dusi, richiama l'attenzione sulle più recenti questioni, e porta in consiglio comunale alcune richieste. In sostanza, chiede di conoscere: «1. I dettagli del Piano di disinquinamento in atto ed i compiti del personale addetto a questa operazione e se la ditta esterna che svolge il lavoro di disinquinamento abbia in corso una qualche forma di subappalto; 2. Le ragioni dello scoppio del serbatoio; 3. Se vi sia un collegamento tra questo scoppio e lo sversamento nel Po di idrocarburi avvenuto nel pomeriggio dello stesso 3 ottobre; 4. La quantificazione e la qualità dell’inquinamento avvenuto delle acque del fiume; 5. Segnalazioni da parte di cittadini e canoisti riguardanti le puzze da idrocarburi e le chiazze nel fiume erano state fatte anche prima di quest’ultimo sversamento. Perciò, dal momento che le procedure di “caratterizzazione dell’area interna ed ester-

na alla raffineria Tamoil” (per conoscere quale è la consistenza effettiva dell’inquinamento) partiranno da parte dell’Arpa dal giorno 6 ottobre e, presumibilmente, fino al 31 dicembre 2008, non si ri-

Anfrea Ladina, Verdi

tiene da parte della Provincia di intensificare i controlli relativi a possibili sversamenti di altri idrocarburi in Po? E’ possibile infatti che la quantità elevata di petrolio aspirato dal sottosuolo riesca solo in parte ad essere convogliato nei collettori di percolamento, diretti al depuratore interno, rischiando di finire di continuo nel fiume; 6. In previsione delle piogge autunnali e della crescita del livello del Po sono previste specifiche procedure di controllo per il controllo dei gas interstiziali?»


Venerdì 10 Ottobre 2008

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La procura avvia le indagini

Si indaga sullo scoppio di un serbatoio alla Tamoil e su uno sversamento sospetto di idrocarburi

A

di Sara Pizzorni

All'indagine della Procura di Cremona sull'inquinamento delle falde acquifere sotto la raffineria si aggiunge un altro tassello. A fare il punto della situazione è stato il sostituto procuratore della Repubblica Cinzia Piccioni che sta seguendo l'inchiesta sull'inquinamento ambientale e delle falde acquifere da idrocarburi scoperto l'estate di due anni fa e in seguito al quale è stata realizzata una barriera idraulica per il pompaggio degli scarti della lavorazione che evita la loro dispersione nel sottosuolo. Nel vertice svoltosi in Procura, la Piccioni ha convocato il comandante della polizia provinciale Mauro Barborini e il vice comandante dei vigili del fuoco, Piergiorgio D'Elia, per parlare dell'esplosione di venerdì all'interno della raffineria Tamoil e dello sversamento di idrocarburi nel Po. Nell'incidente è stato ferito seriamente, anche se non in pericolo di vita, un operaio romeno, M.C., 21 anni, dipendente di una società esterna, ustionato dallo scoppio di un serbatoio di

L'ingresso dello stabilimento della Tamoil

idrocarburi. Il giovane stava svolgendo normali operazioni di aspirazione del prodotto petrolifero da un serbatoio metallico di piccole dimensioni, quando si è verificata una detonazione. L'incidente è avvenuto in una zona adiacente alla recinzione esterna della Raffineria, lontano dalle aree degli impianti industriali. Immediatamente sono stati richiesti i soccorsi. In pochi minuti sul posto è intervenuto il personale medico del 118 che ha soccorso l'infortunato: per le ustioni riportate, il 21enne è stato trasportato prima all'ospedale di

Cremona e quindi al Centro Ustioni dell'ospedale di Verona. Sul posto sono poi intervenuti per i rilievi i vigili del fuoco e il personale dell'Asl di Cremona. «L'incidente», come ha riferito la stessa Tamoil in un comunicato, «limitato ad una zona perimetrale della Raffineria, non ha avuto alcuna ripercussione di carattere ambientale e si è esaurito sul momento». «Il primo pensiero di Tamoil Raffinazione», prosegue la nota, «va al signor M.C., al quale la compagnia esprime la propria sentita vicinanza e augura un pronto miglioramento delle condizioni di

salute». Intanto alla polizia provinciale è arrivata una segnalazione della presenza di uno scarico di idrocarburi che finivano in Po davanti alla Canottieri Flora, dove c'è uno scarico per le acque di raffreddamento. E' stato segnalato, da alcune persone, che mischiati alle acque c'erano anche degli idrocarburi. La polizia provinciale ha subito allertato l'Arpa e sono state effettuate delle verifiche e prelievi. Circa l'incidente dell'operaio, il pm Piccioni vuole acquisire elementi anche per stabilire eventuali responsabilità e soprattutto per verificare la sicurezza della struttura e il possibile collegamento tra l'esplosione e il nuovo inquinamento delle acque del fiume. Il vice comandante dei vigili del fuoco ha prodotto la relazione tecnica sul luogo della detonazione, una relazione che riguarda sia il serbatoio, sia l'autospurgo collegato alla cisterna, tutto, per ora, sottoposto a sequestro. Il comandante Barborini ha invece fornito i dati relativi ai prelievi effettuati nella raffineria e nello scolo situato nelle vicinanze della canottieri Flora.

Comune e Regione tentano di reagire

Un Piano per combattere l'inquinamento La novità del Piano regionale antismog di quest'anno prevede l’estensione delle limitazioni della circolazione ad alcune strade provinciali. L’applicazione del Piano antismog a Cremona coprirà il periodo che va dal prossimo 15 ottobre 2008 fino al 15 aprile 2009. La deroga di tali limitazioni è per le auto d’epoca ed ai mezzi pesanti diesel dotati di filtro. La Regione ha inoltre deciso di aggiungere i veicoli diesel Euro 2 alla lista

In programma nuovi divieti e fermi veicolari dei mezzi sottoposti al fermo del traffico a partire dal 15 ottobre 2009. Secondo il Rapporto sulla qualità dell’aria di Cremona e Provincia, pubblicato da Arpa, il parco veicolare cremonese aggiornato al 31 dicembre 2005, comprende 218.991 mezzi di cui, quelli soggetti alle limitazioni sarebbero all'incirca: 28mila autovetture a benzina (da cui togliere però i veicoli storici), 4.500 autovetture a gasolio, 7550 autocarri, 130 autobus. Il Piano d’azione per il contenimento degli inquinanti 2008-2009 ripropone gli stes-

si provvedimenti applicati l’inverno precedente ai 210 Comuni lombardi compresi nelle aree critiche, fatto salvo alcuni punti, che invece cambieranno sostanzialmente.

zina non catalizzati pre-euro 1, veicoli diesel pre-euro 1 ed euro 1, motoveicoli e ciclomotori a 2 tempi pre-euro 1. I limiti della circolazione si applicano a tutti i comuni il cui

Dosimo, Sesto ed Uniti, Spinadesco. Verrà istituito il divieto di utilizzo di biomassa legnosa in apparecchi a basso rendimento per il riscaldamento dome-

Le specifiche del Piano

I parcheggi di interscambio e le strade di collegamento

Parcheggi stradali e di collegamento In base alle indicazioni fornite dalla Regione Lombardia si è stabilito il seguente Piano di tratte stradali esenti dalle limitazioni alla circolazione del blocco del traffico per raggiungere i parcheggi di interscambio. Strade di penetrazione Ex SS 10 Piacenza, viale Po, via della Ceramica, via Vecchia, via Riglio, piazzale Caduti del Lavoro, via Milano, via Castelleone, via Bergamo, via Boschetto (da via Cimitero fino alla Motorizzazione Civile), via Cimitero, via Brescia (fino all’imbocco della “tangenziale”), via Persico (fino all’incrocio con via dell’Annona), via Mantova, via Buoso da Dovara (tratto compreso fra via Postumia e via Ghisleri), via Giuseppina, via Casalmaggiore (fino all’imbocco della circonvallazione sud-est), via Portinari del Po (limitatamente al tratto per raggiungere il

Come ad esempio il fermo del traffico dal 15 ottobre 2008 al 15 aprile 2009, nelle giornate da lunedì a venerdì, escluse le giornate festive infrasettimanali, dalle 7.30 alle 19.30, relativamente a: veicoli a ben-

piazzale Azzurri d’Italia). Strade di collegamento • Via Eridano, via Monviso, via Seminario, via N. Sauro, via Zaist (“tangenziale”); • viale Concordia, via Massarotti, via Ghinaglia, piazza Risorgimento, via Dante, viale Trento e Trieste, piazza della Libertà, via Ghisleri, via Novati, via del Giordano, piazzale Cadorna (cerchia delle vecchie mura); • via Tavernazze (tratto compreso da Bosco ex Parmigiano a via Busada), via Campanella, via Busada (circonvallazione sudest); • via dell’Annona (altre). Parcheggi Piazzale Atleti Azzurri d’Italia; parcheggio via della Ceramica; autosilo via Massarotti; parcheggio Ex Tranvie via Dante; parcheggio piazzale della Croce Rossa; parcheggio Stadio Zini via dell’Annona; parcheggio Ospedale Maggiore Largo Priori.

territorio ricade nell’area denominata A1. Oltre al comune di Cremona, il Piano antismog regionale interessa i comuni di: Bonemerse, Castelverde, Gadesco, Gerre de’ Caprioli, Malagnino, Persico

stico, nel caso siano presenti anche altri impianti alimentati con combustibili ammessi. Viene introdotto l'obbligo di spegnimento dei motori degli autobus in fase di stazionamento ai capolinea e dei vei-

Il Comune di Cremona

coli merci durante le fasi di carico/scarico, in particolare nelle zone abitate. Vigerà anche il divieto di combustione all’aperto, in particolare in ambito agricolo e di cantiere.

Infine vi sarà il divieto di climatizzare cantine, ripostigli, scale primarie e secondarie che collegano con cantine, box, garage, nonché box, garage e depositi. sg


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Cronaca

Venerdì 10 Ottobre 2008

Grazie alla fondazione Arvedi-Buschini si sono conclusi i nove anni di restauro della chiesa

Nuovo volto per Ss Margherita e Pelagia

E'

stata restituita alla comunità dopo un globale restauro, durato nove anni, che ha interessato non solo la decorazione pittorica, ma anche le strutture architettoniche, la chiesa delle Ss. Margherita e Pelagia. La struttura ha potuto ritornare al suo splendore grazie al cavalier Giovanni Arvedi e alla fondazione Arvedi-Buschini che, non solo ha coordinato e sostenuto interamen-

te il gravoso impegno di portare a compimento il globale recupero dell’importante monumento - vero capolavoro di arte e di fede - ma ha curato la pubblicazione di un lussuoso volume («Arti grafiche» Amilcare Pizzi), curato da don Pie-

tro Bonometti, rettore della chiesa ed esperto d’arte, e dal professor Colalucci, curatore del restauro con i preziosi interventi di Luigi Mezzadri, Monica Visioli, Giulio Bora, Jacopo Stoppa, Carlo Giantomassi, Daniela Bartoletti, Donatella Zari. Alla pubblicazione del volume la Fondazione ArvediBuschini ha aggiunto la realizzazione di un qualificatissimo dvd realizzato da Teleradio Cremona Cittanova, con regia di Pietro Bonometti e Attilio Cibolini - per una più diffusa conoscenza dell’arte e del restauro dell’intero cielo pittorico. «La fondazione Arvedi Buschini» ha spiegato Luciana Arvedi Buschini, in conferenza stampa «dal 1990 opera principalmente sul territorio cremonese attraverso attività che spaziano dall’istruzione, all’assistenza sociale, alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale. Tra queste ultime il restauro della chiesa delle Sante Margherita e Pelagia riveste per noi un’importane particolare perché rivolta ad un’opera di rilevanza nazionale che si configura come la sintesi di un documento d’arte concepito dal Vescovo umanista Girolamo Vida con un significato unitario di arte e sacralità». Il rettore della chiesa, don Bonometti, esperto d’arte ed appassionato conoscitore della storia locale, ha tracciato un quadro storicoartistico del secolo XVI per poi in-

serirvi quello splendido capolavoro del tempio appena restaurato. Ha preso poi la parola Gianluigi Colalucci, restauratore di fama internazionale, per spiegare le ragioni di un restauro, ormai non più procrastinabile nel tempo. Il cremonese Marco Girolamo Vida, già creato vescovo di Alba dal papa Paolo III, volle e curò la ricostruzione della chiesa, allogando al pittore Giulio Campi (1505 c.-1573), coadiuvato dal fratello Antonio (1523-1587), l’intera decorazione che, in parte, rispecchia il poema sacro vidiano «La Cristiade» che vale al Vida l’appellativo di «Virgilio cristiano». Questo autentico capolavoro del Manierismo cremonese, edificato nel 1547, torna così a splendere e ad essere, a pieno titolo, uno dei più preziosi esempi dell’arte rinascimentale dell’Italia settentrionale. Nei giorni scorsi, presso Palazzo Trecchi, con le relazioni degli esperti Giulio Bora («La decorazione pittorica di Giulio Campi»), Pietro Bonometti («Nuove proposte per una lettura iconografica»), Gianluigi Colalucci («La campagna di restauro, problemi e soluzioni»), Filippo Trevisani («Il patrimonio artistico») è stato presentato ufficialmente alle autorità civili e religiose il restauro. Una presentazione che si è conclusa nella stessa chiesa, alla presenza del Vescovo Dante Lafranconi. La visita guidata è stata preceduta dalle parole di circostanza del rettore che ha dato a tutti il benvenuto. Colalucci, curatore del restauro della Cappella Sistina e di molti altri importantissimi cicli pittorici italiani, personalmente ha condotto la difficile impresa di restituire la

Due immagini della chiesa (di Mauro Gaimarri)

chiesa al suo originario splendore. I lavori, approvati dal Soprintendente Filippo Trevisani e dal responsabile dell’Ufficio diocesiano per i beni culturali ecclesiastici, Achille Bonazzi, hanno seguito una dinamica complessa, considerate le pessime condizioni a motivo d’una ristagnante umidità e di precedenti, quanto discutibili restauri.

Grazie alla proficua collaborazione di Carlo Giantomassi, Donatella Zari e di una nutrita schiera di collaboratori, Colalucci ha provveduto al risanamento strutturale dell’edificio, per poi passare, a partire dal 2003, all’opera di ripulitura e di integrazione pittorica del ciclo campesco. Silvia Galli

Le visite vanno prenotate

La chiesa già da sabato sarà aperta al pubblico. Dopo il restauro sarà riaperta ai fedeli e al pubblico dal lunedì al sabato dalle 8 alle 19. (domenica dalle 8 alle 12.30). Le visite, coordinate dal rettore della chiesa, vanno prenotate, almeno tre giorni prima della data prevista, ai se-

guenti numeri: 0372/462258 (dalle 16 alle 18) e 0372/411263 (dalle 12 alle 14 e dalle 19 alle 21), ed iniziano la mattina alle 10. Il pomeriggio si svolgono invede dalle 15 fino alle 17, perché poi iniziano le funzioni quotidiane: recita del rosario e celebrazione della S. Messa.


Cronaca

Venerdì 10 Ottobre 2008

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Per Luciano Pizzetti Corada deve farsi carico del progetto di innovazione su cui il Pd sta puntando

Partito Democratico verso il candidato unitario

C

orada unico candidato del Partito Democratico? Così sembrerebbe dalle dichiarazioni del parlamentare del Pd Luciano Pizzetti, che fa luce sull'attuale situazione di un partito che in molti hanno definito spaccato. «La situazione è complicata, perché come sempre tali sono i processi innovativi» spiega. «Del resto le classi dirigenti servono proprio a risolvere le situazioni complesse» Quali saranno i prossimi passi del Pd? «Stiamo lavorando per individuare una nuova prospettiva, che faccia be-

ne al Pd ma anche alla città di Cremona. La buona politica non è quella delle parole, ma del produrre i fatti. Dovremo produrre quindi una candidatura di unità, e che al contempo esprima quello che il Pd è. Questo significa guardare alla società, e a quello di cui essa ha bisogno». Voci di corridoio mormorano di una nuova candidatura alternativa a Corada... «Coloro che parlano di contrapposizioni sono solo persone desiderose di gossip politico» Dunque pensate di puntare su Corada come unico candidato, ora?

«Nessun patto segreto»

«Leggo sugli organi di informazione locali due notizie che mi riguardano e che voglio smentire nella maniera più netta. Nella prima mi viene attribuita l`affermazione: «sono io il candidato unico del Pd!». Smentisco nella maniera piu` decisa di aver mai fatto una simile dichiarazione. Oltretutto con un tono di perentorietà ed arroganza che proprio non mi appartiene. Ciò che penso e che ho dichiarato è altra cosa: «auspico di poter diventare il punto di riferimento unitario nella battaglia per contrastare le mire del centrodestra in Comune a Cremona». Viene poi adombrato una sorta di “patto segreto” (che poi tanto segreto non sarebbe, visto che ne verrebbero anticipati dettagli) sul quale si baserebbe la ricomposizione interna al Pd cremonese. Voglio dire in maniera chiara ed esplicita che non esiste alcun “patto segreto”, non ne ho mai sentito parlare e mi è del tutto estranea la logica di potere che lo sottenderebbe. Gian Carlo Corada

«Penso che Corada possa essere una buona carta per il Pd. A suo tempo è stato un buon presidente della Provincia, è stato anche un bravo sindaco. Del resto anche lui è figlio di un progetto politico che ha sostenuto anche la formazione del Pd. Ora l'esperienza di Corada andrà messa a frutto nel progetto di innovazione su cui il partito sta puntando. E' da lì che bisogna partire, e in questo senso la candidatura di Corada ha una sua valenza. Il Pd deve essere in grado di portare avanti il progetto per cui è nato. Non credo che Corada farà fatica ad assumere il progetto di innovazione. Un progetto che nasce dalla concertazione comune. L'organismo dirigente deciderà le prossime mosse avendo a cuore innovazione e unità, che devono essere i pilastri su cui si fonda il lavoro del partito. Tutta la classe dirigente allargata è chiamata ad uno sforzo corale». Un lavoro fatto perché ci si crede, insomma... «La politica senza valori e passione non ha senso di esistere, sarebbe solo occupazione del potere. Essa deve raccogliere il dinamismo della società, e farlo proprio, altrimenti non si andrà mai avanti». Come mai è stato così contestato un eventuale confronto tra Corada e Beluzzi? Non sarebbe rientrato in una logica di primarie? «Le primarie sono uno strumento di democrazia importante, ma non ne

L'Idv raccoglie firme contro il Lodo Alfano

Luciano Pizzetti, Pd

sono la chiave. Se diventano la competizione portata all'eccesso, finiscono di essere solo dannose. Se noi avessimo fatto le primarie come hanno fatto Obama e Hilary Clinton, che se le sono date di santa ragione, avrebbero dovuto raccoglierci con il cucchiaino, ci saremmo autodistrutti. Le primarie per noi devono essere lo strumento naturale di una libera scelta dei cittadini, non una lotta all'ultimo sangue tra due sottoschieramenti contrapposti. Questo non vuol dire che le primarie sono bandite, anzi. Corada è il candidato unitario ma se qualcun altro deciderà di presentarsi, dopo aver raccolto le firme necessarie, può farlo senza alcun problema». lb

Appuntamento per il prossimo fine settimana (11 e 12 ottobre) con l'Italia dei Valori di Cremona che, in linea con l'iniziativa nazionale, promuove una raccolta di firme per abrogare il cosiddetto «Lodo Alfano». «Il decreto Lodo Alfano stabilisce l'impunità per qualsiasi reato commesso dai presidenti delle due Camere» si legge in un comunicato dell'Italia dei Valori, «dal presidente della Repubblica e dal presidente del consiglio». Dunque l'appuntamento per la raccolta delle firme, sul nostro territorio, sarà a Cremona in Galleria XXV Aprile, a Crema in piazza Duomo, e a Casalmaggiore in piazza Garibaldi. La raccolta proseguirà fino al mese di dicembre. Chi volesse collaborare, il comitato fa sapere che può essere con tattato al 329/1230686 o all'indirizzo mail: idv.cremona@libero.it

Chiara Cappelletti (An): «Cremona ha bisogno di un cambio di rotta» di Silvia Galli Tra i nomi che circolano insistentemente in An come candidato sindaco, oltre a quello di Andrea Pasquali, ben visto da tutti i quattro partiti della coalizione, circola anche insistentemente quello di Chiara Capelletti, segretario provinciale del partito. Chiara Capelletti, trentenne, donna, sposata, con un'esperienza politica di tutto rispetto e per di più ben inserita dal punto di vista politico sia a livello regionale che nazionale, corrisponde all'identikit del possibile candidato sindaco tracciato da Alleanza Nazionale. che sarebbe quindi pronta a lanciare la sua candidatura. Cosa la spinge a scendere in campo? «In realtà io non sono scesa in campo» spiega l'interessata. «Ho semplicemente detto che mi rendo disponibile rispetto a ciò che si riterrà opportuno decidere per ottenere il miglior risultato possibile per le amministrative. Credo che chi oggi sceglie di far politica debba anche sapere che bisogna dare la propria disponibilità: non faccio politica solo per “attaccare” o “criticare” o peggio ancora polemizzare. Faccio politica perché credo che si possa migliorare la comunità nella quale si vive. Quindi arriva un momento in cui la politica, e chi la fa, deve avere il coraggio di mettersi in gioco, anche in situazioni difficili. Sempre pronti a fare quel passo indietro o in avanti che serve quando si individua una soluzione

migliore. Insomma, un vero e proprio servizio». «Cremona ha bisogno di un po’ di sana e democratica alternanza al governo. Vent’anni di governo monocolore hanno definitivamente spento questa città. Il primo vero scossone sarebbe proprio una iniezione di fiducia ad una nuova classe dirigente che c’è, esiste, ed è sicura di poter affrontare questa scommessa in maniera positiva. Il centrosinistra ha esaurito la vitalità e la capacità propositiva perché ha perso i riferimenti; il centrodestra ha tanta voglia di dimostrare le proprie capacità. Con il centrodestra Cremona potrebbe trovare, finalmente, un rilancio competitivo». Qual'è il suo giudizio sugli amministratori che fino ad oggi hanno governato? «Secondo me hanno sbagliato nel trasformare Cremona in una città-periferia della Lombardia, ed ora hanno peggiorato questa situazione cercando di convincere che questo sia il destino che vogliono i cremonesi. Cremona ha potenzialità turistiche, culturali, commerciali che sono delle eccellenze, tutte da sviluppare e potenziare. Cremona può essere ancora e meglio una città a misura d’uomo, a misura d’anziano, ma deve di-

Chiara Cappelletti (An)

ventare anche città a misura dei giovani e delle nuove generazioni. Non possiamo andare avanti a perdere i cremonesi che lasciano la propria città per carenza di prospettive: più facciamo fuggire giovani, meno ricchezza produciamo e meno risorse ci sono da investire nel territorio per tutti». Quali obiettivi a breve, media e lunga scadenza si proporrebbe di raggiungere nel corso di un suo ipotetico mandato? «Mi viene da sorridere pensando ad un mio mandato, ma certamente mi piacerebbe dire e pensare ad un mandato con un sindaco, una giunta ed una maggioranza di centrodestra. Mi

piacerebbe vedere una città con un maggiore senso di sicurezza. Mi piacerebbe trovare la forza contrattuale per riposizionare la nostra città al centro del cuore pulsante economico commerciale della Lombardia. Mi piacerebbe vedere un centro cittadino vissuto dai cremonesi e dai giovani, con un commercio rivitalizzato e non continuamente schiacciato o minacciato dai grandi centri commerciali. Mi piacerebbe che le nostre eccellenze musicali (teatro, scuole, liuterie, eccetera) trovassero una un sistema di forte rilancio e di maggiore legame con la nostra città. Ed è solo qualche esempio». La sua candidatura, peraltro non ancora ufficiale, è in contrapposizione con la candidatura di Pasquali? «Assolutamente no. Credo che Andrea Pasquali sarebbe un ottimo candidato: è una persona che stimo ed apprezzo, è un imprenditore, espressione della società civile, legato al mondo del volontariato e con una importante esperienza associativa alla guida dei Giovani Imprenditori di Cremona. Io sono espressione del mondo della politica e con esperienza amministrativa. Credo in una politica nuova e in un

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nuovo modo di farla e non vedo perché dovrei aver paura di mettermi in gioco. Il centrodestra dovrà serenamente e rispettosamente (con molto rispetto) valutare tutti i nomi a disposizione (quello di Pasquali ed il mio non saranno certamente gli unici) e scegliere la strada migliore, gli uomini migliori, le idee migliori. Cosa pensa delle manovre del centrosinistra e del ricompattamento su Corada? «Non avrei mai pensato che il centrosinistra cremonese fosse così lacerato. Hanno dato un bruttissimo segnale ai cremonesi e regalato un’immagine della politica locale decisamente poco edificante. Il ricompattamento è solo di facciata perché le lacerazioni che abbiamo letto non credo siano superabili con un colpo di spugna. Spero che i cremonesi decidano di mettere a riposo il centrosinistra per un po’ così che possano chiarirsi all’interno senza farlo a discapito della città, come invece sta purtroppo avvenendo». Si parla tanto di innovazione ma dal suo punto di vista, cosa davvero significa innovazione? «L’innovazione è il coraggio di cambiare, è il coraggio di fare delle scelte importan-

ti che diano un segnale di vitalità. Siamo ancorati ad una mentalità chiusa e non vediamo che il mondo invece progredisce: innovazione è, per esempio, coniugare grandi scelte che investano lo sviluppo economico ed infrastrutturale con una maggiore attenzione all’ambiente ed in cui viviamo, alle sue caratteristiche ed al tipo di popolazione. L’innovazione non è l’informatizzazione del Comune. Innovare significa cambiare rotta, cambiare strada non a caso un sinonimo di innovazione, nella lingua italiana, è proprio novità». Domenica avete avuto un approccio con i cittadini, quali sono gli elementi che avete raccolto? «Abbiamo prima di tutto percepito una certa voglia dei cittadini a dire la propria su alcuni argomenti che abbiamo sottoposto, anche mettendo una semplice espressione di gradimento. C’è una reale voglia di partecipare di più, perché si sente una certa stanchezza dei cremonesi rispetto a come è stata amministrata Cremona negli ultimi anni. Noi siamo ottimisti e stare in piazza con i cremonesi è anche il tentativo di trasmettere questo ottimismo. Io credo che ce ne sia bisogno».

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Venerdì 10 Ottobre 2008

In Breve un convegno al politecnico Dal 9 all’11 ottobre il Politecnico ospiterà il convegno su «Recenti sviluppi e nuove direzioni di ricerca nella teoria delle tracce». L’incontro fa parte di una serie di eventi scientifici internazionali di altissimo livello, promossi dalla European Science Foundation allo scopo di catalizzare lo sviluppo scientifico in Europa. La teoria delle tracce è un recente sviluppo delle matematiche per l’informatica, che, secondo il parere degli specialisti, potrebbe dare ordine e metodo nelle applicazioni dell’informatica tipiche della Rete e del calcolo ad alte prestazioni.

fatturazione elettronica, il corso Servimpresa e Cesvin organizzano un corso dedicato alla fatturazione elettronica e alla conservazione sostitutiva. Il corso si rivolge ai dottori commercialisti e alle figure aziendali responsabili dei processi amministrativi e di fatturazione. Il corso si terrà Giovedì 23 ottobre dalle 9 alle 18, presso la sede di Cremona del Politecnico di Milano (via Sesto, 41 - Cremona). Per informazioni e iscrizioni è possibile contattare la segreteria Cesvin al numero 0372 567758 oppure la segreteria Servimpresa al numero 0372 490227.

Disponibile la guida «Cr 0-14» E' disponibile la terza edizione della guida «CR 0-14 il Comune di Cremona per i bambini e i ragazzi», promossa dal Comune di Cremona, dedicata in particolare alle famiglie ed agli insegnanti, che contiene progetti, iniziative e servizi che i diversi assessorati, anche in collaborazione con il privato sociale, producono per i cittadini da 0 a 14 anni. Nei prossimi giorni verrà distribuita nelle scuole e negli uffici comunali. La pubblicazione è divisa in due parti: la prima parte offre una panoramica sulle iniziative e i progetti offerti in ambito scolastico, extrascolastico e per il tempo libero. Nella seconda parte sono presentati i servizi dell'amministrazione comunale e quelli in collaborazione con il privato sociale. I progetti e le iniziative, promosse da tutti gli assessorati, sono relativi all'educazione ambientale, alla mobilità sostenibile, all'informazione, alla valorizzazione del patrimonio culturale, ai metodi di massaggio infantile, all'intercultura, all'attività sportiva, alla lettura, alle attività musicali e cinematografiche e alle offerte di gioco e spettacolo per il tempo libero.

premio lidia bittanti: il bando Anche quest'anno il Comune di Cremona ha indetto il bando per l'assegnazione del premio bontà Lidia Bittanti. Si invita quindi chiunque sia a conoscenza di atti di bontà che rispondono alle finalità del premio a segnalarli per lettera - entro le ore 12 del 31 ottobre 2008 - alla commissione del premio di bontà «Lidia Bittanti» presso l’ufficio gabinetto del Comune. Nelle segnalazioni, preferibilmente documentate, lo scrivente dovrà indicare: cognome, nome, età, professione, indirizzo della persona che ha compiuto l’atto di bontà; una descrizione del fatto o dei fatti con indicazione della data, del luogo, delle circostanze, ecc.; nome, cognome e indirizzo del segnalatore. I beneficiari del premio dovranno essere bambini o bambine, ragazzi o ragazze e giovani residenti in città o in uno dei Comuni della provincia di Cremona, compreso chi, pur non risiedendovi, vi svolga attività di studio o di lavoro, che si siano distinti per atti di bontà in seno la famiglia o verso terze persone e che non abbiano superato il 21° anno di età alla data del 18 novembre dell’anno di erogazione dei premi. La somma messa a disposizione per il concorso è di duemila euro, per la premiaizione di due persone, con mille euro ciascuna. Le premiazioni si svolgeranno il 18 novembre.

Cronaca

Ricorso, multa annullata

Andava a 230 km/h, e gli avevano ritirato la patente. Ma il giudice annulla il provvedimento

M

di Sara Pizzorni

ulta di 500 euro azzerata, patente di guida restituita, insieme ai dieci punti inizialmente decurtati. Nonostante sfrecciasse in autostrada a 230 chilometri all'ora, cento oltre il limite. Lo ha deciso il giudice di pace che ha dato ragione all’automobilista, un medico di Cremona diretto con il Suv a Brescia, e messo sotto accusa un autovelox “civetta”: il «ProVida 2000», un sistema munito di mini telecamera montata sulle auto “civetta” della polizia stradale, con cronometraggio manuale: l'agente per quattro volte deve rilevare la velocità. Nonostante l'aspetto altamente tecnologico «questo sistema di misurazione presenta un importante fattore di debolezza», ha spiegato l'avvocato Luca Curatti, che prima, con un ricorso in Prefettura, aveva ottenuto la sospensione del provvedimento, poi ha presentato ricorso contro il verbale. «Il fattore di debolezza» ha evidenziato il legale «è la soggettività umana nei tempi di reazione e

nella percezione dei riferimenti. L'intervento dell'operatore di polizia è infatti di rilevanza fondamentale e soprattutto minimi errori d'attivazione del cronometraggio del veicolo controllato possono determinare sovrastime della velocità ad esso attri-

Un auto civetta della Polizia

buita». Queste sovrastime possono andare «ben oltre il 5% di tolleranza ammessa dalla legge e tale valore può raggiungere il 6-8% ed anche percentuali superiori nel caso di usi impropri del sistema», ha osservato Curatti.

schiacciato ancora di più l'acceleratore, finché, all'altezza del comune di Bagnolo Mella, era stato affiancato e invitato a fermarsi. Multa, patente ritirata e dieci punti decurtati. «Il ProVida 2000 è un apparecchio con un cavo odo-

metrico che prende in considerazione il numero dei giri della ruota dell'auto della polizia, e questo è già un dato che può essere falsato, perché non si tiene conto di alcuni fattori: l'usura del battistrada, l'arrotolamento e il diametro, se le gomme siano state gonfiate in maniera corretta. C'è poi l'asperità della strada», ha sostenuto nel ricorso l'avvocato Curatti. Inoltre «il monitoraggio del veicolo è totalmente a vista e quindi anche tutti i riferimenti stradali. C'è poi il cronometraggio manuale. In tal caso gli errori di rilevazione cronometrica possono portare a sovrastime delle velocità attribuite, abbondantemente superiori alla tolleranza di legge». Il legale ha ricordato come già otto anni fa, quando fu presentato il ProVida 2000, «lo stesso ministero dei Trasporti chiese alla casa costruttrice una integrazione con riferimento alla soggettività dei tempi di reazione dell'operatore e la possibilità o meno di depurare la velocità stimata da questi errori di rilevazione. Restano perplessità nei tempi che vanno ad inficiare la bontà del rilevamento».

Razzia al seminario, rubati pezzi di valore inestimabile

gara d'acquisto di un terreno Hanno tempo fino al giorno 11 ottobre alle 12 gli interessati che intendono partecipare alla gara d’acquisto, attraverso asta pubblica, dell’ex Centro selvaggina della Provincia a Brancere, nel comune di Stagno Lombardo. L’area, di circa 16mila metri quadrati, è dismessa da lungo tempo, da quando la Provincia non si occupa più direttamente del ripopolamento della selvaggina nelle aree di caccia. Si è pensato così di valorizzarla e di alienarla. E’ stato sottoscritto un accordo con il Comune di Stagno Lombardo in base al quale l’area, attraverso un Programma integrato di intervento (Pii), può essere recuperata e riqualificata a fini residenziali.

I fatti si riferiscono al 4 marzo scorso, alle quattro e mezza del pomeriggio, sull'A21. Il medico, alla guida di un Suv lanciato a 230 all'ora, era stato inseguito da un'auto scura. Non immaginando che si trattasse di una vettura “civetta”, aveva

Il Vescovo Geremia bonomelli

Ingente furto al Seminario di via Milano. Oltre al denaro, i ladri hanno portato via le croci pettorali e gli anelli portati dai vescovi defunti Geremia Bonomelli, Giovanni Cazzani e Danio Bolognini. I soldi e gli oggetti sacri erano custoditi nella cassaforte di uno

degli uffici che è stata scardinata con un flessibile. Sicuramente un colpo eseguito da professionisti, quello sul quale ora indaga la polizia. I malviventi sono entrati in Seminario di notte dopo aver scassinato due cancelli e tre porte e dopo aver messo fuori uso gli allarmi. A scoprire il furto è stato don Enrico Travisi, rettore, che mentre i ladri agivano dormiva. «Hanno scassinato il cancello che dà sulla ferrovia, quindi un altro cancello, poi altre tre porte», ha spiegato don Trevisi, che non ha sentito nulla. «L'ufficio nel quale è collocata la cassaforte era in un'altra ala del seminario». Sul valore del furto, il rettore non sa dare cifre, perché, a parte il denaro, «meno di cinquemila euro», è incalcolabile il valore delle croci pettorali e degli anelli. Monsignor Geremia Bonomelli (Nigoline di Corte Franca, Brescia, 22 settembre 1831, Nigoline 3 agosto 1914) fu consacrato vescovo di Cremona il 26 novembre 1871 e resse la diocesi per oltre un quarantennio. Uomo di vasta cultura, fu un

protagonista del conciliatorismo cattolico, cioè del superamento della questione romana, e della riappacificazione fra la Chiesa e l'Italia unita nata nel Risorgimento. Monsignor Giovanni Cazzani, pavese, (Semperone 4 marzo 1867-Cremona 1952) fu trasferito alla sede di Cremona il 15 dicembre 1915 dopo l'episcopato a Cesena. Il 18 maggio 1944 il sommo pontefice Pio XII lo elevò alla dignità arcivescovile come attestazione personale di stima per il suo operato e come segno di incoraggiamento per la fermezza manifestata nei confronti del gerarca di Cremona, Roberto Farinacci. Si spense il 26 agosto 1952 e riposa nella cripta della cattedrale. Monsignor Danio Bolognini (1901 Amola di San Giovanni in Persiceto 1972) fu nominato vescovo di Cremona il 26 novembre 1952 e morì il 2 dicembre 1972, dopo vent'anni di episcopato cremonese durante i quali partecipò al Concilio Vaticano II. Prima di arrivare a Cremona era stato vescovo ausiliare di Bologna.


Cronaca

Venerdì 10 Ottobre 2008

I dati dell'Osservatorio evidenziano una media superiore a quella nazionale

Turismo in crescita a Cremona

R

di Giulia Sapelli

isultati decisamente positivi per il turismo in provincia di Cremona, come evidenzia l'ultimo rapporto dell'osservatorio sul turismo della Provincia. Complessivamente le strutture ricettive nella provincia di Cremona ottengono buoni risultati di occupazione durante l’estate appena trascorsa, vendendo la metà delle camere disponibili per tutto il periodo considerato. Il dato medio, sebbene nei mesi di luglio e agosto si discosti dalla media regionale e nazionale entrambe più elevate, nel mese di settembre (50,5%) si allinea al dato della Lombardia superando addirittura la media Italia (47,2%). E’ quanto emerge dall’«indagine congiunturale relativa al trimestre estivo commissionata ad Isnart dalla Provincia e dalla Camera di Commercio di Cremona nell’ambito del progetto “Osservatorio del Turismo Cremonese” a cui aderiscono anche i Comuni di Cremona, Crema e Casalmaggiore. Sono le strutture alberghiere ad ottenere i risultati migliori, in controtendenza rispetto all’andamento regionale e nazionale. Relativamente alle prenotazioni per l’autunno e per il mese di dicembre nello scenario regionale, la provincia di Cremona mostra un buon posizionamento superando anche la media

nazionale. Infatti, sono circa 4 le camere prenotate su 10 disponibili ad ottobre e più di 2 a novembre e dicembre, vale a dire quasi il doppio rispetto al dato Italia. Il comparto alberghiero si conferma in prima linea anche in autunno, allungando le distanze dalle strutture extralberghiere. Insomma, Cremona, nonostante ancora non abbia il vanto di classificarsi come città turistica, riesce a far lavorare bene le proprie strutture. E specialmente nel 2008 l'aumento dell'attività turistica si evidenzia notevolmente. Da rilevare che la presenza di turisti stranieri nella provincia di Cremona nel corso del primo semestre del 2008 risulta in aumento rispetto a quella dello stesso periodo del 2007. Importante invece la presenza italiana negli ultimi mesi dello scorso anno. Inoltre i primi mesi del 2008 mostrano un tendenziale aumento della quota di turisti abituali nelle strutture ricettive della provincia di Cremona. Il terzo trimestre presenta il dato più alto del

Consumatori: istruzioni per l'uso Unione Nazionale Consumatori Comitato di Cremona Piazza San Michele, 2 Tel. e Fax: 0372/28370

Si è conclusa in data 30 settembre, da parte di Telecom Italia, della disabilitazione permanente, per le linee telefoniche di rete fissa, delle chiamate verso i cosiddetti servizi a sovrapprezzo e verso le direttrici che possono presentare potenziali rischi per la clientela. Si tratta del blocco che impedirà agli utenti, a meno di un'esplicita richiesta, di comporre i cosiddetti numeri gonfia bolletta. L'operazione si è svolta: «In linea con quanto stabilito dall'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni» come spiega Telecom Italia, evidenziando così come la bollettenovela del blocco imposto dall'Authority per giugno 2008 sia finalmente terminata. E di telenovela, anzi bolettelenovela, è proprio il caso di parlare più che altro perché il problema delle numerazioni gonfia bolletta si trascina da anni, anzi da decenni, sin da quando Grillo denunciò il famigerato 144 durante una trasmissione su Rai Uno, evidenziando in primo luogo una nuova metodologia di “pescaggio” di denaro dalle tasche degli italiani secondariamente la completa impreparazione, da parte tanto delle autorità quanto delle associazioni di tutela al consumo, in materia di telecomunicazioni. Era il 1993, sono passati quindici anni. Quindici anni di addebiti stratosferici sui rendiconti delle famiglie, di contestazioni, di regolamentazioni, di trasformazione della truffa, di battaglie in difesa del consumatore con sconfitte e vittorie, di milioni di lire e migliaia di euro svaniti dalle tasche degli italiani e finiti sui conti correnti dei soliti furbetti. Le belle notizie comunque non sono finite: tutti coloro che hanno ricevuto delle bollette contente addebiti 899 e simili ed hanno effettuato una contestazione utilizzando il meccanismo, da noi calorosamente consigliato, della conciliazione, avranno soddisfazione vedendo cancellati addebiti anche per migliaia di euro. È una piccola vittoria del nostro Comitato che ha visto premiata la capacità di riconoscere nella conciliazione lo strumento adatto per risolvere positivamente gli innumerevoli casi di utenti truffati che si sono presentati allo sportello di Piazza San Michele, mantenendo loro anche attive le linee nonostante il perdurare per mesi di una situazione di morosità in merito agli addebiti contestati.

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In Breve concerto a S. Maria Maddalena Il consolato di Cremona del Touring Club Italiano, la parrocchia dei Santi Imerio e Clemente, l’Istituto musicale pareggiato «C. Monteverdi» invitano la cittadinanza, domenica 12 ottobre prossimo alle 21, al concerto che si terrà nella chiesa di S. Maria Maddalena in Via XI Febbraio. Prestigiosi gli interpreti: Beatrice Magnani al pianoforte, Marco Salvaggio al clarinetto. Con questa iniziativa si conclude il primo ciclo di visite alla chiesa rese possibili grazie ai Volontari Tci per il patrimonio culturale.

mettersi in proprio: come? «Mettersi in proprio, alcuni approfondimenti»: questo il titolo del seminario promosso da Servimpresa per il 23 ottobre prossimo. L'appuntamento è dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 16 presso la stessa sede di Servimpresa. Il seminario è rivolto in via preferenziale alle donne che volessero avviare una nuova attività d'impresa o lavoro autonomo, oppure coloro che l'avessero già avviata da non più di tre anni. Diverse le tematiche che verranno trattate, dalla contabilità alle tipologie di contratto. La partecipazione è gratuita.

piano di formazione manager

2007. Anche per quel che riguarda le prenotazioni tramite internet il 2008 registra no importanti aumenti. Tuttavia emerge che è il lavoro la principale motivazione che spinge turisti, sia italiani che stranieri, a Cremona (52,1%). Anche gli interessi enogastronomici (28%) e la presenza di parenti e amici che possono offrire ospitalità (25,4%) spingono i vacanzieri a scegliere questa località. Le principali motivazioni lavorative sono lo svolgimento di attività commerciali, tecniche o di rappresentanza per gli italiani (37,9%) e la partecipazione a fiere e rassegne per gli stranieri (58,4%). Gli impegni lavorativi non

impediscono però ai clienti stranieri di dedicarsi alle escursioni (37,6%) e alla degustazione dei prodotti tipici locali (35,7%) che rimane l’attività più praticata dai turisti nella provincia di Cremona. In molti comunque, sia italiani che stranieri, a partecipare a convegni, congressi, fiere ed esposizioni. E’ quello ricettivo il settore con un maggiore impatto sull’economia della provincia, costituendo oltre il 40% del totale delle entrate, seguito dai ristoranti e dalle pizzerie che ne costituiscono il 20%. Il Ramo h (alberghi, ristoranti, pizzerie, bar, caffè, pastccerie) nel complesso pesa per quasi il 70%.

DALLA PARTE DEI CITTADINI

di Damiano Talamazzini

Responsabile Provinciale Patronato Epaca

Questa rubrica rappresenta un luogo d'incontro a disposizione dei nostri lettori, nato per rispondere a dubbi e quesiti in materia di diritti previdenziali e assistenziali. Le lettere rivolte al Patronato Epaca possono essere indirizzate alla nostra redazione, per posta o via e-mail, oppure direttamente al Patronato (epaca.cr@coldiretti.it). Egregio Responsabile del Patronato Epaca, un quesito curioso da porre alla Sua gentile attenzione. Chi viene ferito nel corso di una rapina durante l’abituale svolgimento del proprio lavoro può chiedere il riconoscimento dell’infortunio in itinere? Lettera frmata Per quanto concerne il requisito dell'occasione di lavoro, la giurisprudenza riconosce l'esistenza di un infortunio sul lavoro, allorché esso sia derivato dall'esposizione del lavoratore ad un rischio specifico (cioè ad un rischio al quale è sottoposto solo l'assicurato a causa della specificità dell'attività da esso svolta, anche nella forma del rischio ambientale (cioè ad un rischio eziologicamente riconducibile al rischio insito nell'ambiente di lavoro e determinato dallo spazio delimitato, dal complesso dei lavoratori in esso operanti e dalla presenza di fonti di rischio), ovvero ad un rischio generico aggravato (cioè ad un rischio al quale sono sottoposti tutti, ma che viene aggravato dallo svolgimento dell'attività lavorativa: es. un impiegato di banca in relazione al rischio di subire rapine).

Confindustria e Federmanager hanno da tempo dato vita a Fondirigenti, il fondo interprofessionale per la formazione continua dei dirigenti, che rappresenta un’opportunità di cui le aziende possono disporre per realizzare piani formativi mirati agli specifici fabbisogni di aggiornamento dei propri dirigenti. Utilizzando risorse “di sistema”, l’Associazione Industriali di Cremona e l’Associazione dirigenti aziende industriali (Aldai) di Cremona, in collaborazione con Isfor 2000 Istituto Superiore di Formazione e Ricerca di Brescia e con la Fondazione Istud per la cultura d’impresa e di gestione hanno proposto congiuntamente un piano di formazione manageriale, che prevede la realizzazione a Cremona di una serie di iniziative formative gratuite destinate ai dirigenti di tutte imprese che hanno aderito a Fondirigenti. Le iniziative verranno attivate nel periodo compreso fra ottobre 2008 e marzo 2009.

genitori di fronte al bullismo Appuntamento per sabato 11 ottobre con l'avvo del corso intitolato «Da genitori di fronte al bullismo», promosso dalle parrocchie di S. Abbondio, S. Bernardo, S. Michele e S. Sebastiano, che si svolgerà presso S. Michele. E' prevista un'iscrizione simbolica di 5 euro.

si inaugura il parco fotovoltaico Appuntamento per venerdì 10 ottobre con l'inaugurazione del primo Parco fotovoltaico di Cremona, su iniziativa di Linea Group Holding. La presentazione dell'iniziativa si svolgerà alle 14.15 in sala Zelioli Lanzini (CremonaFiere). Seguirà, alle 15.15, il trasferimento (con bus navetta) presso il Centro servizi Aem di via Postumia 102, per visitare il Parco fotovoltaico. Sarà l'occasione per conoscere un'oportunità di produrre energia alternativa unica per Cremona.

Il ferimento durante una rapina è “infortunio in itinere”?

Il lavoratore che subisce un'aggressione o una rapina in occasione dell'attività lavorativa può pretendere il riconoscimento dell'infortunio in itinere. Lo ha stabilito la Cassazione (Sentenza n.3776/08) che ha precisato che «la rapina nel corso dell'iter del lavoratore del mezzo di trasporto, quale strumento necessario per l'iter stesso, nelle condizioni che danno luogo a tutela dell'infortunio in itinere, costituisce evento protetto». Gli Ermellini hanno infatti evidenziato che la giurisprudenza sul punto si è evoluta ed è giunta a ricomprendere nell'infortunio in itinere anche quegli eventi (es. aggressioni, rapine ecc.) che i lavoratori possano subire in occasione del lavoro e quindi anche in sede di percorrenza del tragitto per tornare a casa. Secondo la Corte, l'occasione di lavoro «implica la rilevanza di ogni esposizione a rischio ricollegabile allo svolgimento dell'attività lavorativa in modo diretto o indiretto, con il solo limite del rischio elettivo, o della totale estraneità del rischio, che non si richiede essere tipico o normale all’attività lavorativa». Aggiunge la Corte che «il possesso di un bene patrimoniale, quale strumento necessario attraverso il quale si realizza l'iter protetto, suscettibile di essere oggetto di rapina, costituisce il criterio di collegamento con l'iter che rende l'evento in questione tutelabile». Anche il caso di maneggio di denaro, ha osservato la Cassazione, viene a costituire un’ulteriore ipotesi oggettiva di attività protetta, alla cui luce la giurisprudenza di legit-

timità ha scrutinato i casi di rapina ad essa sottoposti, operando un’ulteriore duplice estensione della protezione, a casi di possesso di denaro anche fuori del luogo di lavoro, nonché di aggressione per motivi comunque di lucro, anche se non immediatamente e direttamente monetario. La Suprema Corte (Sezione Lavoro n. 3776 del 14/2/08) ha osservato che è configurabile l’infortunio sul lavoro, in quanto la giurisprudenza è da tempo orientata nel senso che la rapina rientri nella “occasione di lavoro” ai fini della tutela antinfortunistica. Mentre nel lontano passato si era ritenuto che il fatto delittuoso dei compagni o dei terzi interrompesse qualsiasi nesso causale con il lavoro, la prospettiva è mutata nel senso che è stata dichiarata l’illegittimità costituzionale, nella parte in cui non comprende nella previsione le persone che siano comunque addette in rapporto diretto con il pubblico. Sempre disponibili per tutti i Cittadini interessati, per fornire un'adeguata informazione, consulenza e chiarimenti, i nostri uffici Epaca in Cremona e Provincia, si trovano: • CREMONA Via D. Ruffini, 28 (adiacente Hotel IBIS) Tel. 0372/435620 • CREMA Via Macello, 34 Tel. 0373/256501 • CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 Tel. 0375/42132 • SORESINA Via Matteotti, 12 Tel. 0374/342329 • CREMONA Via Ala Ponzone, 8 Tel. 0372/499811


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Cronaca

Venerdì 10 Ottobre 2008

Aveva ucciso l'amico per errore. Procedimento subordinato all'ascolto dei testimoni diretti

Giudizio abbreviato per l'edicolante

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di Sara Pizzorni

abio Montagna, 50 anni, l'edicolante di via Ghinaglia accusato di omicidio colposo per aver ucciso con un colpo di pistola il suo cliente - amico Napoleone Borroni, 70 anni, sarà processato con il rito abbreviato il prossimo 11 dicembre.

APERTO PROCESSO IN ASSISE

anche le dichiarazioni spontanee del mio cliente». Il giudice per l'udienza preliminare Marco Cucchetto ha invece respinto al legale la richiesta di effettuare una perizia balistica e sullo stato dei luoghi, ritenendo già completo il quadro di quanto accaduto. Intanto la moglie e la figlia della vittima, presenti in Tribunale, si sono costituite parte civile. Anche lo stesso Montagna

Indiano sotto accusa per l'omicidio del fratello

L'edicola davanti a cui si sono svolti i fatti

I rilievi della scientifica

«Un giudizio abbreviato, però», come ha tenuto a sottolineare l'avvocato difensore Luca Curatti, «subordinato all'audizione delle persone che si trovavano lì al momento dei fatti e che sono intervenute subito. Poi si deciderà se sentire o meno

era presente. «Anche se è molto provato non ha voluto mancare», ha detto Curatti, «proprio perché vuole partecipare in prima persona, nonostante per lui questo momento di incontro con i familiari di Borroni sia stato molto doloroso».

Ora Montagna sta usufruendo della misura dell'obbligo di dimora. «Durante il giorno», ha concluso l'avvocato, «lavora in edicola ed aiuta la moglie, la sera, invece ha un vincolo di orario per cui deve rimanere in casa». Per il difensore, comunque, si è trattato di un terribile incidente. Tutti ricordano la dolorosa vicenda, accaduta a persone conosciute e stimate. Un episodio che ha lasciato sgomenta una città intera. Il colpo di pistola era stato esploso la mattina di venerdì 15 febbraio. Borroni, residente in via Ghinaglia 37, come tutte le mattine, dopo una sosta al bar, aveva raggiunto il suo amico edicolante per fare quattro

chiacchiere. I due, uno di fronte all'altro, l'edicolante nel chiosco e il cliente all'esterno, avevano cominciato a parlare fino a quando Montagna aveva mostrato all'amico la sua pistola. Improvvisamente era partito il colpo che aveva prima ferito e poi ucciso il 70enne alla testa. Soccorso per primo dallo stesso Montagna, era stato condotto d'urgenza all'ospedale dove era rimasto in coma per quattro giorni, per poi spegnersi del tutto. L'edicolante aveva la detenzione regolare dell'arma circoscritta solo all'interno della propria abitazione, non avrebbe quindi potuto portarla in edicola o altrove.

La giovane sarebbe stata attirata nell'appartamento di un amico, e quindi stuprata

Violentò una connazionale, romeno in aula

Un romeno 30enne è accusato di aver stuprato nella casa di un amico una connazionale di 27 anni, assistita dall'avvocato Massimiliano Cortellazzi che il 4 dicembre, in udienza preliminare, si costituirà parte civile. Non solo: il giovane deve rispondere anche di sequestro di persona in concorso con l'amico proprietario della casa dove, per l'accusa, sarebbe successo il fatto, un'abitazione in zona Porta Milano. Una sera di fine settembre dell'anno scorso la ragazza incontra in piazza del Duomo due connazionali, uno dei quali è il giovane accusato del suo stupro, un ragazzo che lei conosce e con il quale in passato ha condiviso una breve storia. I tre chiacchierano del più e del meno, poi lei torna a casa. Più tardi riceve la telefonata del

suo amico che le chiede di raggiungerlo a casa dell'altro romeno per un caffè. Lei accetta. Nell'appartamento ci sono i due giovani che erano con lei in piazza e altri due ragazzi romeni che dormivano sul divano. Quando i due “ex” rimangono da soli in cucina, lui le chiede di andare in camera da letto. Lei rifiuta, ma alla fine, a forza di schiaffi, si vede costretta ad assecondarlo. Una volta in camera si consuma lo stupro. «Non vestirti perché adesso tocca ai miei amici», le dice lui al termine del rapporto sessuale. Lei comincia ad urlare, si aggrappa ad una finestra, riesce ad agguantare il suo cellulare con il quale compone il 112, ma lui glielo strappa dalle mani. Dopo qualche minuto sul telefono della ragazza arriva una chiamata della polizia

alla quale risponde il romeno che rassicura gli agenti: «è tutto a posto, non preoccupatevi». Ma i poliziotti, evidentemente, si insospettiscono e in zona arriva una volante. Il romeno se la prende con la vittima, insieme all'amico padrone di casa le mette le mani sulla bocca, la minaccia, le dice di non raccontare niente, poi la lascia andare. Il referto medico stilato all'ospedale di Cremona parlerà di violenza e percosse. L'inchiesta è stata condotta dai carabinieri che, sulle dichiarazioni della giovane e dopo aver appurato i fatti, hanno incriminato i due amici. Degli altri due connazionali che erano nell'appartamento, invece, non è stata trovata traccia, anche se pare che non abbiamo alcuna responsabilità nella vicenda.

Si è aperto giovedì nell'aula della corte d'assise del Tribunale di Cremona il processo per omicidio nei confronti di B. S., 38 anni, l'indiano accusato di aver ucciso e fatto a pezzi il fratello Sukhwinder Singh, 29 anni, i cui resti furono trovati il 18 luglio del 2006 nell'ex casello ferroviario di Olmeneta. Davanti alla corte, presieduta da Carlo Grillo, il datore di lavoro della vittima, Bruno Bosetti, proprietario di un'azienda agricola di Olmeneta dove Singh lavorava da più di due anni. «Era un ragazzo serio, puntuale e disponibile», ha raccontato il testimone, che sapeva degli screzi del suo dipendente con il fratello. «Un giorno Singh mi confidò che il fratello lo aveva minacciato perché aveva capito che Singh aveva avuto una relazione con la cognata. Una volta lo vidi arrivare in azienda con il colletto della camicia sporco di sangue e gli chiesi spiegazioni. Lui si mise a piangere. Anche una seconda volta venni a sapere da lui che il fratello lo aveva picchiato. Si sentiva in colpa e nello stesso tempo aveva paura che gli potesse succedere qualcosa. Gli dissi di andare dai carabinieri ma lui non lo fece». Fu Bosetti a sporgere denuncia di scomparsa quando il 12 settembre del 2005 Sukhwinder Singh non si presentò al lavoro. «Il suo grande sogno», ha detto Bosetti al pm Francesco Messina, «era quello di ricongiungersi con la moglie rimasta in India, dalla quale aspettava un figlio». Delle indagini si occuparono in prima battuta i carabinieri di Robecco d'Oglio, coordinati dal maresciallo Sante Di Gioia, sentito come testimone. «Al momento della scomparsa la sua abitazione, una cascina a Gallarano, circa un chilometro da Olmeneta, è stata trovata in ordine, non mancava nulla, né abiti, né documenti, né lo scooter giallo che era parcheggiato nei pressi». Dopo due giorni di ricerche fu trovata la sua bicicletta abbandonata vicino ad un canale. Il 18 luglio del 2006 ci fu la svolta con il ritrovamento dei resti della vittima nell'ex casello ferroviario di Olmeneta. B. S., operaio in un'azienda metallurgica di Dello, nel bresciano, fu arrestato per la seconda volta nel gennaio di quest'anno dopo che in ottobre il gip Pierpalo Beluzzi non ne aveva convalidato il fermo, ritenendo inconsistente il pericolo di fuga e insufficienti le prove. L'indagine dei carabinieri di Cremona e dei Ris di Parma, partita praticamente da zero, aveva permesso di acquisire nuovi elementi nei confronti dell'indiano che fu nuovamente arrestato e condotto in carcere dove si trova attualmente rinchiuso. Secondo gli inquirenti, l'imputato sarebbe stato bloccato dal fratello mentre in bicicletta si stava recando al lavoro a Olmeneta nell'azienda di Bosetti. Nel bagagliaio della Brava grigio scura di B.S., che ha sempre negato ogni responsabilità, furono rinvenute tracce di sangue del fratello riconducibili all'omicidio, commesso, secondo gli inquirenti, a causa di una relazione sentimentale della vittima con la moglie del presunto carnefice. Mentre l'arma del delitto non si è mai trovata. Per gli avvocati Simona Bracchi e Marco Gamba, difensori dell'imputato, presente oggi in aula, si sarebbe invece trattato di un regolamento di conti all'interno della comunità indiana. Anche per quanto riguarda le tracce di sangue della vittima rinvenute nel baule della macchina dell'accusato, la difesa sostiene quella che è sempre stata la tesi iniziale: «Può anche darsi che la macchina sia stata veramente usata per il trasporto del cadavere», ha detto la Bracchi, «ma bisogna anche tenere presente che Balwinder era solito lasciare le chiavi all'interno. E' quindi possibile che qualcun altro possa averla utilizzata».


Ambiente

A cura del Circolo culturale «Ambientescienze»

Una concreta proposta per migliorare le cose per l’ambiente

I

Intervento del Vicepresidente del Circolo culturale “AmbienteScienze” di Cremona, Benito Fiori, al “CompraVerde-BuyGreen, Forum Internazionale degli Acquisti Verdi”- Cremona 9/10/2008

l tema affidatomi quest’oggi, “L’ambiente e l’etica: sfide per il futuro” sollecita riflessioni di appassionante interesse, pensando a quanto sta accadendo nel mondo in questi giorni su temi quali il risparmio e la finanza e a quanto tutto ciò indichi verosimilmente l’inizio di una nuova era per i mercati finanziari e la loro globalizzazione. Voglio però subito tranquillizzare il moderatore assicurandolo che qui finisce la mia divagazione per onorare invece il tema assegnatomi e per rispettare i tempi concordati per il mio intervento. Recentemente la prof.ssa Francesca Maffei dell’Università LUMSA (Libera Università Maria Ss. Assunta) di Roma, a proposito di etica d’impresa, ha scritto: «Negli ultimi anni le crescenti pressioni esterne hanno progressivamente aperto il confronto tra l’impresa e la società tanto da affermare il concetto di Corporate Social Responsibility. Se negli anni ’80 le esigenze del mercato riguardavano un miglioramento della qualità dei prodotti e, negli anni ’90, la loro compatibilità ambientale, all’inizio del nuovo millennio la richiesta del mercato è la Responsabilità Sociale dell’impresa.» Ebbene, in tutta umiltà, io credo che oggi, alla luce di quanto sta avvenendo, questa ultima affermazione risulta quanto mai auspicabile. È sufficiente infatti ricordare ciò che accade nei mercati finanziari, ciò che accade quotidianamente nelle aziende sulla questione della sicurezza sui posti di lavoro, ciò che incombe sul prossimo ruolo del sindacato nelle relazioni industriali. E se tutto

questo rientra, come ricorda la stessa prof.ssa Maffei, nel noto standard internazionale di certificazione SA 8000 (Social Accountability) redatto dal CEPAA (Council of Economical Priorities Accreditation Agency) volto a certificare alcuni aspetti della gestione aziendale attinenti alla responsabilità sociale d'impresa, oggi si impone una preoccupata attenzione al difficile rapporto tra impresa e ambiente. L’impresa quindi urge che guardi a standard che aprono il significato di responsabilità sociale alla difesa dell’ambiente, come quello di “Valore Sociale”, o che, come l’ISO 14000, si aggiungano al citato SA8000. Partendo dall’inquietante crescita della frequenza e della virulenza dei fenomeni meteorologici, quale effetto del Riscaldamento Globale, il Circolo culturale “AmbienteScienze” di Cremona ha cercato di riflettere su come sia possibile contribuire con urgenza, partendo dal livello locale per poi giungere a quello regionale e nazionale, ad una riduzione degli effetti dell’attività antropica, che, come sappiamo, è ritenuta, ormai unanimemente, non l’unica, ma la maggiore responsabile di quanto sta avvenendo. “AmbienteScienze” ha quindi cercato di individuare nelle principali Direttive europee, nelle legislazioni nazionale e regionale l’esistenza di norme cogenti per il miglioramento preventivo del difficile rapporto tra sistemi produttivi e rispetto per l’ambiente. Non ha trovato nulla. Tutto ciò che ha visto fa riferimento a interventi sanzionatori a danno già avvenuto per l’ambiente. Per contro, c’è

una ridondanza di esortazioni e di auspici che però restano per lo più inascoltati, tranne che da lodevolissime quanto sparute eccezioni, come, ad esempio, quella della ditta viadanese Palm. In ultima analisi, ricordato che l’impresa per sua natura ha come fine ultimo solo la crescita del fatturato e dei suoi utili, la scelta che sembra la più efficace è quella di indurla per convenienza economico-commerciale, e non per appelli a principi etici, a convertirsi sia al corretto uso delle risorse naturali, sia alla neutralità dei suoi prodotti rispetto all’ambiente. Oggi noi ci troviamo qui, al “Forum internazionale degli Acquisti verdi”, a questa importante ed intelligente iniziativa promossa in primis proprio dall’Amministrazione provinciale di Cremona in collaborazione con quella del Comune di Cremona, un luogo elettivamente ideale da cui fare partire un input significativo per una inversione di marcia. Il luogo più adatto per lanciare un segno concreto per una accelerazione dell’urgente processo di compatibilità tra mondo della produzione e rispetto per l’ambiente. Il Circolo “AmbienteScienze” ritiene infatti che è indispensabile un energico stimolo perché l’impresa si avvicini sempre di più alla ineluttabile esigenza di standard produttivi e di qualità di prodotto che non confliggano con l’attuale affannato bisogno dell’ambiente di rallentare la corsa del pianeta verso epiloghi, se non apocalittici, sicuramente drammatici. La proposta che “AmbienteScienze” in questa sede avanza allora si fonda sostanzialmente in una

offerta alle imprese di solidi elementi di convenienza economica per perseguire la strada virtuosa del rispetto per l’ambiente. Due i percorsi: il primo è quello di richiesta alla P.A., quindi non solo agli Enti Locali cremonesi, di riservare gli appalti di acquisto di beni e servizi alle imprese che siano state certificate rispetto agli Standard vigenti, ad esempio, come quello di “Valore Sociale” che è complementare a quello internazionale ISO 14000. Il secondo percorso è quello di chiedere a legislatori nazionali e regionali che approntino urgentemente Progetti di legge che uniformino queste scelte a tutto il territorio regionale e nazionale perché quelle aziende che affrontano i costi per accedere alla certificazione non abbiano a trovarsi svantaggiate con la concorrenza quando partecipano ad appalti in altre province e altre regioni. Qualche sera fa “AmbienteScienze” nel corso della presentazione pubblica delle conclusioni di una ricerca che ha condotto sulla situazione dell’inquinamento atmosferico a Cremona, ha ricordato che la cappa di smog che copre la Pianura padana toglie tre anni di aspettativa di vita rispetto a quasi tutti gli altri europei, in quanto la Pianura padana è uno dei punti più inquinati del pianeta. Se non altro, per il furto di vita di chi ci abita è “AmbienteScienze” è convinto della ineluttabilità di un immediato intervento pubblico per invertire lo stato delle cose e con questa proposta spera di avere dato un realistico contributo.

La Commissione Ambiente dell’Ue ha ribadito l'obiettivo di riduzione del 20% entro il 2020 Maxifinanziamento per le centrali a carbone che tengono sottoterra l'anidride carbonica

L'Europarlamento resiste al primo assalto confermati i tagli alle emissioni di CO2 Governo e industria italiana, insieme al blocco ex comunista, chiedevano di rivedere il pacchetto. Ora il provvedimento passa al Consiglio europeo dell'energia. Greenpeace: "Luci e ombre"

BRUXELLES - Gli ambientalisti di Greenpeace alla fine parlano di voto con "luci e ombre", ma in realtà vista la pessima aria che tirava, l'impressione è che per il movimento verde si sia trattato di una vittoria. La commissione Ambiente dell'Europarlamento ha approvato infatti con 44 voti contro 20 (e 1 astenuto) la parte più importante e controversa del pacchetto dell'Unione Europea su clima ed energia, riguardante la nuova 'borsa delle emissioni' di gas serra (Ets) che funzionerà dal 2013 al 2020. Il voto conferma l'obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra del 20% entro il 2020, che passerebbe automaticamente al 30% in caso di accordo internazionale alla conferenza di Copenaghen del dicembre 2009 sul periodo post-Kyoto. Un obiettivo che in questi giorni era stato bersaglio di attacchi concentrici da parte di governi e settori industriali in forte ritardo nelle riconversione verde, a iniziare proprio da quelli

italiani. Contro la conferma del pacchetto Ue si erano scagliati infatti nei giorni scorsi sia il ministro per le Politiche comunitarie Andrea Ronchi, sia il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia. Ma a cercare di gettare i bastoni tra le ruote del percorso ambientalista intrapreso da Bruxelles erano anche molti paesi dell'ex blocco comunista, Polonia in testa. Il voto di questa mattina conferma anche la posizione iniziale della Commissione europea riguardo ai permessi di emissione, che prevede fin dal 2013 l'obbligo per il settore energetico di acquistare all'asta il 100% delle emissioni attribuite a ciascuna installazione (oggi le quote di anidride carbonica sono assegnate gratis, e si paga solo in caso di superamento dei tetti previsti). Nel 2013, gli altri settori industriali, invece, dovranno pagare solo per il 15% dei loro premessi di emissione, ma ogni anno questa percentuale aumenterà fino a raggiungere il 100% nel 2020. E' previsto, tuttavia, che entro il 31 marzo 2010 la commissione valuti l'opportunità di concedere un trattamento di favore ai settori ad alto consumo energetico (acciaio e cemento in particolare), dopo aver preso in conto i risultati e

l'eventuale accordo internazionale di Copenaghen. Dove si concentrano però gli aspetti più ambigui e controversi è la parte del pacchetto che affronta il futuro del carbone, la fonte energetica dal maggior impatto sul clima. Un emendamento approvato prevede che dal 2015 sia proibito costruire centrali termoelettriche che emettano più di 500 grammi di CO2 per kilowatt ora generato. Questa disposizione mette al bando, di fatto, le centrali a carbone, a meno che non siano dotate della tecnologia Ccs (carbon capture and storage), ovvero un dispositivo di "cattura" delle emissioni e il loro stoccaggio in un deposito geologico. Un tecnologia ancora agli albori (il primo e unico impianto è stato inaugurato recentemente in Germania) che gli ambientalisti avversano fortemente, ritenendola poco sicura (chi garantisce che in futuro non ci siano fughe di CO2?) e soprattutto colpevole di drenare risorse che potrebbero essere molto più proficue se investite nel miglioramento delle fonti rinnovabili. "Una truffa per tenere in piedi l'industria del carbone", non esita a definirla Greenpeace. www.repubblica.it

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PROTOCOLLO DI KYOTO

Costo per l’Italia dell’anidride carbonica (CO2): € 47,6/sec; € 4.112.640/giorno; € 123.379.200/mese) Dal 1° gennaio 2008 al 9 ottobre: € 1.196.778.240

BIOCOMBUSTIBILI “CELLULOSICI”: UNA VIA SOSTENIBILE Con standard di produzione e programmi di incentivi, i sistemi di coltivazione per i biocombustibili derivati dalla cellulosa potrebbero fornire significativi benefici ambientali. L’industria dei biocombustibili, soprattutto negli Stati Uniti, non ha ancora dimostrato di poter rappresentare una valida alternativa ai combustibili fossili, ma proprio per questa sua “giovane età” ha l’opportunità di stabilire i propri standard in modo relativamente libero da condizionamenti, così come di stabilire una serie di incentivi alla produzione “pulita”. È quanto afferma un gruppo di studiosi statunitensi sull'ultimo numero della rivista "Science” nell’articolo "Sustainable Biofuels Redux". "Gli standard ambientali sono necessari ora, prima che l’industria esca da questa fase di ricerca e sviluppo”, ha spiegato Phil Robertson, docente di agronomia della Michigan State University e primo autore dello studio. "Con standard di produzione e programmi di incentivi, i sistemi di coltivazione per i biocombustibili derivati dalla cellulosa potrebbero fornire signifi-

cativi benefici ambientali.” Attualmente, tutto l’etanolo commerciale prodotto negli Stati Uniti è ottenuto da cereali, in primo luogo mais. Secondo Robertson, è stato ormai dimostrato che quasi tutti i sistemi di coltivazione intensiva basati su cereali rappresentano una minaccia ambientale. "Potremmo ridurre l’impatto ambientale utilizzando strategie come le coltivazioni no-till per minimizzare l’erosione e ricorrendo alle coltivazioni di copertura (cover crop) per sequestrare il carbonio e ridurre il dilavamento dell’azoto e del fosforo; ma attualmente pochi agricoltori utilizzano le tecniche migliori poiché gli incentivi sono pochi.” Le prospettive di miglioramento esistono. “Via via che la tecnologia per produrre biocombustibile dalla cellulosa progredisce e il processo diventa più abbordabile dal punto di vista commerciale, crediamo che sia cruciale che l’industria e i legislatori adottino politiche che premino le pratiche di produzione sostenibile per i biocombustibili cellulosici.” (fc) Da “Le Scienze” (Edizione italiana di “Scientific American”)

E' stata costruita in Svezia una stazione radiobase con un impatto meno invadente sull'ambiente, consuma meno energia, riduce i rischi sulla salute News GEVAM n. 66 del 03-10-2008 STOCCOLMA - Ha un impatto meno invadente sull'ambiente, consuma meno energia, riduce i rischi sulla salute dell'uomo e forse ne vedremo presto anche in Italia. E' un nuovo modello di stazione radiobase per le telecomunicazioni progettata da Ericsson e installata a Stoccolma, tappa dell' ecotour organizzato da BMW Italia su vetture della gamma EfficientDynamics. ''Di solito le stazioni radio base per le tlc sono 'brutte' con le loro fredde strutture d'acciaio ed emettono radiazioni, per cui devono essere collocate a debita distanza da centri abitati'', spiega Susanna Elfors, ingegnere e responsabile della Ecotours di Stoccolma, secondo la quale, ''l'idea e' stata quella di rivestire l'antenna con una struttura in cemento a fibra, in questo caso opera dell'architetto Thomas Sandell, e di collocare sulla sommita' la stazione vera e propria''. La Ericsson Tower Tube ha l'aspetto

di una moderna scultura, un cono bianco alto 40 metri ai cui piedi c'e' una panchina di legno che ne segue la circonferenza. L'ingegnere precisa che lo stile svedese e' abbastanza lineare, ma con un materiale come il cemento a fibre la creativita' degli artisti puo' produrre soluzioni piu' originali. ''In questo modo non solo la stazione non e' un elemento conflittuale rispetto al paesaggio aggiunge Susanna Elfors ma la posizione della radio base sulla cima della torre evita di dover costruire lontano dal centro abitato. La stazione consuma inoltre il 40% di energia in meno rispetto a una torre tradizionale. Anche il semplice fatto che si trova in alto e non a terra fa si' che si raffreddi da sola e i costi di realizzazione risultano perfino inferiori di quelli delle torri tradizionali'¬'. ''Il progetto di sostituire le torri attuali con nuove come questa - conclude l'ingegnere - non riguarda solo la Svezia ma tutti i Paesi in cui opera Ericsson, anche l'Italia''.


anacea mi

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Lettere

Venerdì 10 Ottobre 2008

italia

La vera emergenza è la sicurezza sul lavoro Gentile Direttore, Le vere emergenze dell’Italia sono la sicurezza sui posti di lavoro, la sicurezza sulle strade, e aggiungerei anche, salari e pensioni troppo basse. Viviamo in un periodo e in un sistema sociale in cui la ricchezza del paese viene distribuita in modo che i ricchi diventano sempre più ricchi, e i poveri sempre più poveri. Pensioni e salari sono del 25% in meno della media europea, invece tante altre categorie si sono arricchite e stanno ai primi posti. Cari pensionati, cari lavoratori dipendenti, dobbiamo alzare la testa, darci una mossa in più, impegnarci e prendere di petto il problema, per invertire velocemente la rotta, per fare in modo che quello che produce il nostro bel paese Italia, venga distribuito più equamente, per far si che pensioni e salari siano più alti, e tante famiglie si possano permettere di arrivare a fine mese. Dobbiamo dire con forza al governo, questa è una vera emergenza da affrontare e da risolvere subito. L’Italia è il paese europeo dove il divario tra ricchi e poveri è il più elevato. La sicurezza sui posti di lavoro, è diventata drammatica, una vera emergenza nazionale. Abbiamo il primato negativo in Europa, l’Italia è il paese dove ci sono più infortuni sui posti di lavoro. Qui cari governanti, care istituzioni, care associazioni, cari lavoratori, tutti insieme abbiamo il dovere morale di prendere coscienza di questo dramma, e prenderci la responsabilità, e con grande impegno, per risolvere il problema, per salvaguardare la dignità dei lavoratori, delle persone, e soprattutto per salvare tante vite umane, e sul posto di lavoro si possa andare per guadagnare il pane per vivere, e non per morire. Gli incidenti stradali sono un'altra grande emergenza nazionale. Siamo soliti aprire i telegiornali e giornali, vedere e leggere, tutti i giorni drammatiche notizie di cronaca, di paurosi incidenti stradali, che spesso costano la vita giovani meno giovani e bambini. Le cause sono quasi sempre le stesse, ovvero alta velocità, abuso di alcool, e di droghe, distrazione e non rispetto del codice stradale. Anche su questo tema è urgente prendere coscienza, e mettere in atto tutte le strategie possibili per prevenire, limitare, evitare, incidenti stradali. Le forze dell’ordine intensificare i controlli, e chi trasgredisce le leggi, e mette a rischio la propria vita e quella degli altri, deve pagare severamente. Anche su questo tema , bisogna che tutti insieme, forze dell’ordine, governo, istituzioni, cittadini, mettere in atto velocemente sistemi di prevenzione, promuovere anche nuovi stili di vita meno frenetica, per salvaguardare la salute delle persone, e della vita. Cari governanti, queste sono alcune delle vere emergenze nazionali, da affrontare prioritariamente, urgentemente da subito. Francesco Lena Cremona * inflazione

Tra bollette impazzite e avvisi di accertamento Egregio direttore, da quando in Italia c’è l’euro sono state le tariffe dei servizi pubblici a dare il cattivo esempio all’inflazione, correndo ad un ritmo doppio dell’indice generale dei prezzi e trascinando tutti gli altri beni e servizi. Lo rileva l’ufficio studi, aggregando i dati economici dal 2002 al 2008. Intanto il passato viene a bussare in forma spiacevole alle porte di due milioni e mezzo di italiani con altrettanti «avvisi pazzi» che chiedono conto, in modo abusivo, dei bolli auto per gli anni dal 1999 al 2005; l’associazione Contribuenti.it ha preparato i moduli per i ricorsi. L'Ufficio studi della Cgia, rileva che

a fronte di un tasso cumulativo ufficiale del 16,2% fra il 2002 e oggi (e già su questo ci sarebbe da eccepire, perché non c’è quasi nessuno, all’infuori dell’Istat, disposto a credere che i prezzi siano cresciuti così poco in 6 anni) le tariffe del gas sono rincarate del 37,5%, quelle elettriche sono cresciute del 37,2%, quelle dei rifiuti urbani del 34,1% e quelle dell’acqua potabile del 30,5%. Incrementi sono ben al di sopra dell’indice ufficiale d’inflazione si sono visti per i pedaggi autostradali (+21,9%) e i trasporti urbani (+20,8%); quelli ferroviari hanno fatto un po’ peggio dell’indice generale (+17,7%) mentre al di sotto si sono fermati solo i servizi postali (+12,7%) e quelli della telefonia che mostrano addirittura il segno meno (-10,5%). Da segnalare che nell’ultimo anno preso in esame i prezzi di metano ed energia elettrica sono cresciuti del 15%. Si dice che «se per gas e luce gli incrementi sono legati all’aumento dei prezzi petroliferi avvenuti in questi anni, è invece difficile giustificare le impennate dei rifiuti e dell’acqua. Di fronte al boom di queste tariffe molti enti locali ci dovrebbero delle spiegazioni». Siccome piove spesso sul bagnato, ecco arrivare i 2,5 milioni di avvisi di accertamento e irrogazione di sanzione emessi dalle Regioni per il recupero dei bolli auto degli anni 1999-2005. Contribuenti.it - Associazione contribuenti italiani - ha predisposto il ricorso per impugnare gli avvisi «pazzi» notificati oltre il termine di prescrizione, senza contare quelli arrivati nei termini giusti ma relativi ad automobilisti in regola con il bollo auto, oppure deceduti, invalidi (e quindi esentati), o nemmeno possessori di auto; in un caso ha ricevuto un avviso una persona che aveva rottamato l’auto 22 anni fa. Il fenomeno si registra principalmente in Campania, Lazio, Lombardia, Liguria, Veneto, Piemonte, Umbria, Marche, Abruzzo, Calabria Puglia e Sicilia. Contribuenti.it chiede che «la magistratura accerti se il fenomeno delle avvisi pazzi non sia frutto di una manovra che tende artificialmente ad aumentare le entrate degli enti locali per coprire deficit di bilancio dovuti a mala gestione o ad operazioni finanziarie strutturate», del tipo di quelle che hanno causato le attuali turbolenze economiche internazionali. Andrea Delindati Cremona * Cordoglio/1

Un caro ricordo per Martino Manfredi Egregio direttore, Mi è caro ricordare Martino Manfredi: ha accompagnato i miei primi passi nella Democrazia Cristiana. L’ho ritrovato, come capogruppo, quando sono entrato in Provincia. Ha sempre seguito, con discrezione, da padre attento, il mio mandato in Parlamento. E, fino agli ultimi tempi è stato, per me un riferimento prezioso. Il grande dono che ho ricevuto da lui è stato quello di un’amicizia schietta, calda, sincera. Per questo oggi mi stringo al dolore dei familiari e ne piango la perdita. Sono certo che, chiunque ha avuto la fortuna di conoscerlo può testimoniare di quanto Martino fosse un uomo sensibile ed aperto, leale e con lui era difficile arrivare allo scontro. Aveva amici ed estimatori in tutto l’arco politico: nel centro destra e nel centro sinistra. Di lui non possiamo dimenticare la sua coerenza nel vivere e nell’operare, ispirato da una robusta dirittura del pensiero. Il suo impegno è sempre stato all’interno della Democrazia Cristiana, fin dalle origini, dal dopoguerra, sui banchi della minoranza a Persico Dosimo. Basista di ferro era vicino a Vernaschi. E analogamente a quanto avveniva in Comune, anche in Provincia seppe creare le condizioni per una apertura ai socialisti. Una stagione lunga e prodiga di risultati. Con lo stesso impegno affrontò i momenti difficili, quelli in cui l’alleanza tra socialisti e comunisti lo portò alla guida della mi-

noranza. Martino Manfredi, dunque seppe affrontare momenti politici, sociali e storici differenti, esprimendo idee, pareri, sempre misurati e permeati, e senza mai discostarsi da una carica di umanità, carità e impegno sociale difficile da ritrovare in un’unica personalità. Ha saputo fondere inoltre, in un’attività politica sempre di notevole rilevanza, la sua profonda fede cattolica, vero pilastro e punto di partenza di ogni sua decisione, la sua intelligenza e cultura, ausili fondamentali durante tutto il suo operato. Era medico all’Inail e, allora, la sanità non era ancora in capo alle regioni ma era delegata alle province. Lui seppe portare la sua esperienza e la sua sensibilità ed affrontare questioni centrali per la vita della comunità, con tanti progetti legati alla promozione sociale. Ricordo, solo per citare l’esempio più significativo, il tanto lavoro per Villa Salus. Risultati resi possibile dal suo essere sopra le fazioni, legato all’amministrare, al fare, al trovare risorse per le situazioni più complesse. A noi, oggi, spetta di raccoglierne l’eredità spirituale, che si traduce nell’impegnativo compito di continuare un’attività di servizio. Solo così le idee e gli insegnamenti di Manfredi, ancora oggi, possono camminare. Giuseppe Torchio presidente della Provincia Cremona * cordoglio/2

Addio a Paolo Zanini, grande amico dei partigiani Egregio direttore, Anche Paolo Zanini ci ha lasciato così improvvisamente da lasciarci ammutoliti. Amico dei partigiani, dirigente dell’Anpi di Crema, collaboratore di Alfredo Galmozzi - Elio -nelle attività collegate alla Resistenza. Diventa stimato dirigente sindacale e politico, integerrimo Deputato, lascia in tutti noi che l’abbiamo conosciuto, una profonda tristezza. Venne al movimento una mattina di domenica del mese di maggio del 1948. Si andava a fare riunioni di lavoratori per decidere lo sciopero per le “giusta causa” nelle disdette. Eravamo a Pozzaglio e la discussione fu intensa, soprattutto attorno al tema se fare aderire o meno allo sciopero anche i bergamini. Non era una scelta da poco. Le vacche, quando é il suo tempo, vanno munte. Ne va non solo della produzione, ma anche della loro esistenza. Intervenne un ragazzo, morettino, loquace e con un linguaggio appropriato Fu invitato a venire in Confederterra per un colloquio. La nostra struttura era in via di formazione, avevamo bisogno di nuovi quadri. Parlammo abbastanza a lungo, poi gli venne proposto di assumere una responsabilità in seno alla organizzazione. Accettò con un certo entusiasmo e fu inviato a Pizzighettone per attività dell'organizzazione, a livello di zona. Si inerì con una certa rapidità e dopo un periodo di esperienza al centro provinciale viene inviato a Crema.

Non tornerà più a Cremona per lavoro. L’incontro con Crema ospitale, con i lavoratori e la gente del posto. E poi l'incontro della vita, quello con Francesca Marazzi, operaia della Everest poi Olivetti, dirigente sindacale di fabbrica, ma poi a sua volta dirigente di partito e componente il mitico Comitato centrale del Pci. Formeranno una coppia che per decenni fu simbolo di impegno sociale e civile; la coppia simbolo della Crema operosa, democratica, onesta. Alla cara compagna ed amica Cechi, che salutiamo con un fraterno ed affettuoso abbraccio, i sentimenti di tanta e profonda solidarietà. Ai lavoratori e alla città di Crema, in lutto, i sensi della profonda partecipazione dell’Anpi provinciale, che inchina i suoi simboli e i suoi vessilli di Pace e solidarietà in segno di lutto in ricordo del caro Paolo Zanini. Enrico Fogliazza presidente Anpi Cremona * politica

La riqualificazione della Paullese e la metropolitana? Caro direttore, mi fa molto piacere che in Provincia, oggi, Tamagni e Ladina chiedano lumi sui cantieri non solo della riqualificazione paullese ma anche della metropolitana per Paullo. Singolare poi il fatto che siano proprio consiglieri provinciali del centrosinistra a chiederlo, che da tempo gestiscono la Provincia. Evidentemente la mia perplessità, e non unica, già da parecchio tempo, espressa anche a mezzo stampa (l'ultimo comunicato risale al 5 settembre) comincia a creare problemi di tenuta. Avevo, già parlato della mancanza di soldi da Expo per 2,5 miliardi di euro. Avevo già parlato della mancanza di soldi per la metropolitana. Avevo già chiesto come risolvere il problema del ponte di Spino e relativi finanziamenti. Ma questi signori dove vivono? Se tali esponenti, invece di arroccarsi nel loro bel castello di cartone, avessero quanto meno preso in considerazione e ascoltato le nostre voci, oggi la situazione sarebbe molto più chiara e trasparente. I cittadini avrebbero guadagnato mesi. Inaccettabile il loro cadere dal pero, come inaccettabile che chiedano praticamente a se stessi che cosa stanno facendo e che cosa hanno fatto. Le domande retoriche che si pongono avrebbero dovuto essere affrontate all'inizio della progettazione della riqualificazione e non ora. Stessa musica per la metropolitana. Ricordo infatti che il mese scorso a Crema (il 2 settembre se ricordo bene) alla festa centrale del PD si è parlato sia di Expo 2015 che dei progetti di viabilità con la presenza anche del presidente della Provincia di Giuseppe Torchio. Evidentemente, in provincia ogni eletto per meritocrazia lavora per se disinteressandosi di ogni altra cosa. Ennesimo sintomo di una giunta provinciale ormai allo sbando che non sa più non solo che cosa sta facendo

Per dire la vostra, scrivete a redazione@ilpiccologiornale.it Siate contenuti in 20, al massimo 30 righe. Le lettere più lunghe verranno tagliate. Le lettere senza nome, indirizzo e numero telefonico verranno cestinate. Le lettere giunte il giovedì potrebbero essere pubblicate non il giorno dopo, bensì la settimana successiva.

e che cosa ha fatto, ma non riesce nemmeno a valutare l'entità del proprio non operato. Simone defendi La Destra Crema e Cremona * lavori pubblici

L'incubo di attraversare l'impraticabile porta Milano Egregio direttore, la situazione è diventata letteralmente esasperante. Parlo dei lavori che da ormai un mese interessano porta Milano. Abitando in via Ghinaglia, per recarmi al lavoro sono costretto ad attraversare la famigerata piazza, imbarcandomi in una sorta di “mission impossible" locale. Gia riuscire ad inserirmi nella fila di auto che già alle otto di mattina ingombrano quasi metà di via Ghinaglia, è un'impresa non da poco. Segue poi una penosa quanto straziante attesa al semaforo, che diventa verde tre volte prima che io riesca a passare. Ma l'esodo non finisce qui, anzi; sono solo all'inizio! Bisogna infatti riuscire a guadare l'incrocio tra Corso Garibaldi e viale Trento Trieste, riuscendo ad entrare in quest'ulltima strada. Qui però si immettono sia le auto che provengono da via Ghinaglia che quelle che provengono da via Bergamo, nonché quelle che arrivano dalla stesso corso Garibaldi. Inutile dire che ci vuole una buona decina di minuti per riuscire ad inserirsi nella fila, che naturalmente deve attendere che il semaforo diventi verde. Qui per chi prosegue in viale Trento e Trieste il calvario è pressoché finito, mentre chi vuole tornare verso via Dante, per proseguire verso porta Venezia, deve innanzitutto cercare di capire se bisogna girare a sinistra prima o dopo il semaforo, quindi deve riuscire a posizionarsi nella giusta fila, ad attendere l'ennesimo semaforo verde, per poi svoltare finalmente a destra. E qui finisce l'Odissea di un povero automobilista, che vorrebbe solo recarsi al lavoro in tutta tranquillità, mentre invece si trova quotidianamente a fare i conti con una viabilità assurda. Ora, io mi chiedo: non vi era un modo un po' più agevole di gestire i lavori? Possibile che non ce ne siano ancora andati in fuori? E soprattutto: ma era proprio necessario fare questi sensi unici? Siamo sicuri che ai cittadini la cosa faccia piacere? Valeria Galli Cremona

Cremona permissiva con gli immigrati Dopo aver scritto in queste pagine che la Spagna ha introdotto un provvedimento per il quale vengono pagati incentivi agli stranieri disoccupati per tornare nel loro Paese, portiamo all'attenzione il caso della Svizzera, a noi vicinissima, che si prepara a chiudere le porte in faccia a bulgari e rumeni. Sono state depositate le firme necessarie per la richiesta di un referendum a tale proposito. Gli svizzeri sono stanchi di subire i crimini di quelli che definiscono "nuovi barbari". Notizia di questi giorni che Cremona è la decima città d'Italia per quanto riguarda percentuale di immigrati, e passeggiando per la strada il dato è molto evidente. Lo è anche per il grado di civiltà di questi sgraditi ospiti, e quanti cremonesi si chiedono: «ma come fanno a mantenere questi

macchinoni se non fanno nulla dalla mattina alla sera?». I parchi della città sarebbero vuoti, ma per fortuna ci sono loro a tenerli vivi, con la loro presenza chiassosa, prepotente e incurante delle regole. Cosa dire della moschea di Motta Baluffi, realizzata in un capannone, senza rispettare le regole di sicurezza, bagni, antincendio ecc... In Spagna pagano pur di rimandarli indietro, in Svizzera vorrebbero chiudere le frontiere, e da noi? Bè Cremona regala loro le case, i buoni per la spesa, e gli assessori di sinistra difendono la moschea, dimenticandosi quanto sia rigorosa l'amministrazione nel far rispettare le regole ai cremonesi. E allora non è ora di voltare pagina? Giacomo Zaffanella consigliere Comunale


Libere Opinioni

Venerdì 10 Ottobre 2008

Robin Hood

Giuseppe Scalisi di Maurizio Guerrini

Si tende ad una società sempre più disuguale

L’Italia è in una situazione di salari e pensioni trà i più bassi d’Europa, con prezzi e tariffe che salgono, senza controllo, in maniera insostenibile, mentre aumenta sempre più il numero delle persone che non riescono a far fronte ad una spesa imprevista o ad arrivare alla fine del mese. Una condizione, quella del nostro Paese, in cui crescono il lavoro precario e il lavoro nero e con le giovani generazioni che vengono, a causa di quella precarietà, private di una prospettiva di futuro. Altrettanto critica è la situazione dei servizi sociosanitari e del welfare con una pesante insufficienza che si scarica sulla condizione di vita e di lavoro soprattutto delle lavoratrici donne, con tassi di occupazione, livelli salariali e carichi di cura e di lavoro inaccettabili. Il tutto dentro una situazione di grave

www.aclicremona.it Il volontariato spesso rilancia parole, iniziative, progetti per accrescere coesione nei territori. Lo fa con lo sguardo necessariamente rivolto al futuro conscio di operare dentro una società sempre più complessa e frammentata, affrontando cambiamenti culturali e di valori spesso refrattari e insensibili a comprendere più a fondo le nuove difficoltà ed emergenze, non ultima quella della cosiddetta sicurezza. E il volontariato, a tale proposito, non intende arretrare dalla sua originale vocazione di essere “costruttore di coesione sociale”, di investire i valori della gratuità e della libertà per ridare fiducia e dignità ai molti contesti abitati dalla fa-

crisi del liberismo che produce recessione e collassi finanziari che verranno pagati dai lavoratori. Il governo Berlusconi e Confindustria hanno, a fronte di ciò, scatenato un attacco durissimo e complessivo in seguito al quale salari e pensioni perderanno ulteriormente potere di acquisto per lo scarto tra inflazione reale e programmata e la precarietà viene di fatto esaltata dai provvedimenti assunti dal governo. Le politiche governative acuiscono la crisi economica e l’attacco ai servizi sociali, alla sanità e ai lavoratori pubblici peggiorerà ulteriormente la qualità di vita di molti. Lo smantellamento della scuola pubblica ad opera del ministro Gelmini persegue l’obiettivo di una scuola di esclusione, che esalta le disuguaglianze, fra logiche neoautoritarie e volontà di

privatizzazione. Infine l’attacco al contratto collettivo nazionale di lavoro intende rompere ogni solidarietà trà i lavoratori, dividerli e impoverirli . Berlusconi e Confindustria vogliono cambiare il sindacato per renderlo subalterno e complice delle imprese. E’ un disegno organico che tende ad una società sempre più disuguale, gerarchica e autoritaria. Le politiche della destra aumentano le povertà e le insicurezze sociali e adottano misure incivili e razziste: ribellarsi a tutto questo non solo è giusto, ma è anche necessario per cercare di reintrodurre meccanismi automatici di indicizzazione di salari e pensioni, contro la precarietà, per un difesa della scuola pubblica e per nuovi diritti di cittadinanza.

Costruttori di “coesione sociale”

tica, dal dolore e dall’emarginazione. Rinsaldare legami, operare per migliorare relazioni, rinforzare i progetti per l’inclusione sociale, promuovere e sostenere i diritti dei più deboli sono alcuni dei molteplici ambiti in cui il volontariato impegna le sue migliori energie perché legalità, sussidiarietà e solidarietà non rimangano pratiche vuote e retoriche. Dentro questo orizzonte il volontariato cerca e attua positive collaborazioni anche con i pubblici enti, ma chiede alla politica e ai suoi decisori maggiore trasparenza e più capacità di ascolto ed attenzione ai bisogni delle persone e delle famiglie. Il volontariato ricerca una

comunicazione meno occasionale e intende rafforzare i percorsi di partecipazione dentro i processi di in-formazione e decisione delle politiche di promozione del welfare. Desideri e volontà che spesso si infrangono contro i muri della burocrazia e spesso dell’arroganza istituzionale. Sarebbero auspicabili percorsi formativi misti partecipati dai volontari e dai rappresentanti politici e dirigenziali. Ma concorrere allo sviluppo delle comunità, delle reti solidali e dei territori comporta compiti inediti e di maturità. Per costruire le condizioni per un futuro associativo più adeguato alla nuove sfide serve abbandonare pratiche di autore-

ferenzialità; dedicare più attenzione alla lettura non solo dei bisogni ma anche dei problemi del territorio; promuovere reti associative tematiche per non disperde in mille rivoli patrimoni di energie e gratuità; promuovere forum territoriali per rinforzare rappresentanze utili a non presentarsi deboli ai tavoli decisionali. Investire nel futuro allora vuol dire anche partire dal ricambio dei dirigenti, con processi che se accompagnati e condivisi spesso ridanno slancio e fiato all’azione volontaria organizzata e progettuale. Una prospettiva questa piena di ostacoli? Chi si è avviato su questa strada ha già raccolto significati risultati. Gigi Cappellini

A Cremona un poligono internazionale Cremona è ormai famosa per le occasioni perse, per questo abbiamo presentato in Provincia e in Comune una mozione onde evitare di farci soffiare da altre città un'altra opportunità di attrarre persone da tutta Europa. La questione riguarda la possibilità di ospitare a Cremona gare internazionali di tiro a segno mediante l'ampliamento del poligono e il prolungamento delle linee di tiro fino a 300 metri. Il Tiro a Segno Nazionale (TSN) di Cremona, ente pubblico, situato fuori dalla cerchia urbana nella zona di via Brescia, è luogo di addestramento per i vari corpi di polizia, vi si svolgono corsi per guardie giurate e attività sportive con discipline olimpiche. Esso sorge su area demaniale e potrebbe disporre a fianco di una ulteriore area dema-

niale di espansione. Prolungando le linee di tiro fino a 300 metri si potrebbero ospitare gare di livello internazionale, compresi i campionati del mondo e renderebbero il poligono di Cremona il numero uno in Italia. Per dare un'idea dell'indotto basti pensare che il poligono di Codogno con solo 8 linee di tiro contro le 25 realizzabili a Cremona, ha una frequenza annua di 11mila presenze provenienti da tutto il nord e centro Italia. Considerando inoltre che le città limitrofe, Milano compresa, non hanno le potenzialità di espansione pari alle nostre in quanto ormai troppo urbanizzate, pare chiara l'entità di questa opportunità. Non possiamo inoltre non considerare che nella vicina Provincia di Brescia operano le più importanti e blasonate fabbriche di armi per le quali il nostro poligono potrebbe

13

diventare un validissimo supporto per prove tecniche. Vorremmo infine ricordare che lo sport del tiro a segno, in tutte le sue specialità, è terzo nella graduatoria mondiale per numero di praticanti. Per tutti questi motivi abbiamo proposto all'Amministrazione Provinciale e Comunale di Cremona di istituire un tavolo con tutti gli enti pubblici e sportivi coinvolti finalizzato a perseguire il progetto di ampliamento del poligono che consentirebbe a Cremona di assurgere a un ruolo di primissimo piano in questo ambito e soprattutto portare nel nostro territorio decine di migliaia di visitatori all'anno, divulgando Cremona come città d'arte, cultura, ambiente, sport e gastronomia. Carlo Rusca (consigliere provinciale) Arrigo Frassi (consigliere comunale)

Questa pagina è aperta a tutti coloro che - rappresentando un'associazione di cittadini di varia natura ed estrazione - vogliano dire la loro in totale autonomia, nel rispetto della legge e della civile convivenza. Per questo "Libere Opinioni" non necessariamente rappresenta la linea editoriale de Il Piccolo Giornale.

Un arretramento nella scuola Il ritorno al maestro unico segna un arretramento didattico pedagogico per l’insieme della scuola primaria. Ma il vero problema è la somma dei provvedimenti messi in campo: il maestro unico, il voto in decimali, il voto in condotta, lo stesso grembiule. Non occorre riprendere pedagogisti che hanno trasformato la scuola italiana come Mario Lodi o Don Milani per capire cosa sta succedendo, ma è evidente la volontà di riproporre una scuola che cerca, anche attraverso la simbologia del grembiule, di annullare le differenze tra i bambini e di far credere che entrano a scuola tutti uguali pronti a essere giudicati sugli apprendimenti appresi. Il voto misurerà, in una scuola primaria che si vuole far ritornare trasmissiva, i livelli di apprendimento promuovendo o bocciando. «Non sa le tabelline, non conosce le province della Basilicata merita 5». All’insegnante verrà chiesto di valutare gli apprendimenti, non di conoscere il bambino, di considerare il suo percorso di crescita complessiva tra i quali certamente c’è anche l’aspetto delle conoscenze apprese, ma che va visto nel contesto di uno sviluppo equilibrato in cui molti fattori sono determinanti (contesto sociale e culturale di provenienza, vissuto affettivo e relazionale, percezione di sé, conoscenze pregresse…). La valutazione attraverso il giudizio, invece, cerca di articolare la valutazione sul bambino, ne può indicare i limiti e le potenzialità, i livelli raggiunti e quelli da raggiungere, indica, segnala, individua dove intervenire. I bambini non sono tutti uguali e i bambini di genitori stranieri sono ancora meno uguali degli altri. Saranno loro a pagare il prezzo più alto. E’ una storia che abbiamo già vissuto. Quanti disastri ha provocato la scuola selettiva e meritocratica ai tempi delle grandi migrazioni dal sud Italia. Gli abbandoni scolastici, i ripetenti, il “bullismo” nelle scuole sono esperienze già vissute. Sono state proprio queste situazioni che hanno reso necessario una profonda trasformazione del modo di fare scuola. La scuola allora si era interrogata e se la scuola primaria in Italia ha raggiunto livelli riconosciuti a livello internazionale è grazie allo sforzo di quei pedagogisti e insegnanti che hanno messo al centro della loro attività il bambino, la sua storia, i livelli di partenza e su questo hanno costruito il percorso pedagogico e didattico. Un patrimonio, un’esperienza ultra trentennale che non può essere cancellata semplicemente con un decreto sui tagli che il Governo vuole fare sulla spesa pubblica. Occorre mobilitarsi per difendere il ruolo della scuola pubblica, rivendicare le risorse necessarie al suo funzionamento e riconoscere il ruolo fondamentale che svolge nelle politiche di inclusione sociale dei bambini e delle famiglie straniere.

futuro del soldi a rischio Sono sempre di più le famiglie che si vedono costrette ad affidare i loro cari alle case di riposo; la nostra è una società che sta invecchiando, in cui la rete famigliare non riesce più a prendersi cura delle persone anziane e non più autosufficienti. Se da un lato aumentano le persone ospitate e dall'altro gli ospizi presentano bilanci preoccupanti. Dopo Sospiro, non possiamo che seguire da vicino quello che succede allo Ospizio Soldi, nella speranza che a Cremona non succedano le stesse cose. Lo scorso anno il bilancio dell'azienda speciale Cremona Solidale ha chiuso in perdita e memori di questo bilancio non brillantissimo, io ed altri colleghi della commissione affari sociali, abbiamo chiesto di convocare una commissione congiunta affari sociali- bilancio del comune di Cremona per poter analizzare le sorti del trimestrale dell'azienda. Passano le settimane, passano i mesi, ma niente, la commissione per mille intoppi, nonostante la piena disponibilità dei presidenti non viene convocata. Arriviamo a settembre, i lavori riprendono e si concorda di convocare i lavori non con il trimestrale ma con il semestrale entro la fine del mese di settembre, tutti d'accordo ma passa anche il mese di settembre e della commissione non se ne sa nulla, aprendo in noi qualche dubbio sulla gestione. Non è solo la mancanza della presentazione del bilancio che mi preoccupa, mi dispiace sentire dai dipendenti lamentele per una struttura in balia degli eventi, dove manca una programmazione di lungo respiro e dove soprattutto non si controllano gli sprechi cercando di ridurli. Non è possibile che il Soldi, che si occupa di servizi alla persona, sia costretto a pagare cifre esorbitanti in imposte, sprecando del denaro che potrebbe essere speso diversamente se la sinistra alla guida della città avesse a suo tempo preferito altre forme aziendali. Dispiace ascoltare le lamentele dei dipendenti arrabbiati, ma fa ancora più male sentire i familiari di un reparto che non vedono più quella cura e quella attenzione che da sempre è stata rivolta ai pazienti della struttura. E' spiacevole portare i propri cari in queste strutture, ma avere il dubbio di lasciarli in mani non sicure provoca rabbia e preoccupazione. L'attenzione sui bilanci e sulla struttura ospedaliera degli ospizi deve essere sempre alta. Spero di poter partecipare presto alla commissione per discutere del futuro dell'azienda, per vedere i bilanci trimestrali e semestrali, per sapere i livelli d'occupazione, per scoprire quali sono i reparti in crisi, per analizzare in pratica la gestione della struttura, come mi compete da Consigliere nel rispetto del mandato che i cittadini mi hanno dato. Domenico Maschi Consigliere comunale di Allenza Nazionale per il PdL



Agricoltura

Venerdì 10 Ottobre 2008

15

Incontro degli agricoltori cremonesi e lombardi con il ministro Zaia sul futuro degli allevatori

Agricoltura italiana: ottima ma non remunerata

P

er il Ministro per le Politiche agricole Luca Zaia quella di lunedì è stata una mattinata in azienda, affiancato da dirigenti e allevatori della Coldiretti Lombarda.

Accolto a Bertonico, presso l’azienda zootecnica del presidente di Coldiretti Lombardia, Nino Andena, il Ministro ha dapprima visitato l’allevamento, in un percorso che ha previsto varie tappe nelle stalle, quindi una sosta

nel locale dove è attivo il distributore automatico di latte. Dopo il saluto alla famiglia Andena, conclusa l’attenta visita dell’impresa agricola, il Ministro si è intrattenuto con dirigenti e allevatori (numerosa era la delegazione cre-

MERCATI - SETTIMANA DALl 3/10/2008 AL 9/10/2008 PRODOTTO

UNITà DI MISURA

CREMONA

MILANO

MANTOVA

MODENA

Tonn.

151,00155,00

155,00162,00

146,00151,00

187,00190,00

Tonn.

104,00131,00

141,00142,00

133,00135,00

151,00153,00

Tonn.

N.q.

360,00362,00

345,00350,00

--

FRUMENTO

tenero buono mercantile

GRANOTURCO

ibrido naz. 14% um.

SEMI DI SOIA nazionale

ORZO NAZ.

Tonn.

150,0-155,0 153,0-158,0- 150,00-157,0 163,0-169,0 N.q. 167,0-172,0 157,0-162,0 179,0-185,0

alla rinfusa

Tonn.

89,00-91,00

100,50102,00

101,00103,00

105,00106,00

FIENO maggengo agostano

Tonn.

N.q.

86,00.136,00 106,00-146,00

N.q.

--

Tonn.

N.q.

46,00-57,00 28,00-33,00

lattonzoli locali

15 kg.

3,00

2,990

3,040

3,050

SUINI lattonzoli locali

25 kg.

2,16

2,170

2,210

2,210

SUINI lattonzoli locali

30 kg.

2,07

2,090

2.110

2,130

SUINI lattonzoli locali

40 kg.

1,94

1,910

1,940

1,970

Suini da macello

156 kg.

1,570

1,560

1,565

1,535

Suini da macello

176 kg.

1,570

1,560

1,595

1,565

Suini da macello

Oltre 176

1,570

1,480

1,495

1,530

Vacche Frisone 1ª qualità (p.v)

Kg.

2,20-2,65

Montichiari peso vivo 1,00-1,20

1,0601,160

--

Vacche fris. 2ª qualità (p.v)

Kg.

2,00-2,10

0,70-0,83

0,730-0,830

--

Manze scottone 24 mesi

Kg.

2,20-2,60

1,145-1,200 1,000-1,700

--

Kg.

1,10-1,22

0,00-1,10

1,000-1,300

--

(50-60Kg) pie blue belga

Kg.

3,00-4,95

4,50-5,00

4,200-4,600

--

BURRO pastoriz.

Kg.

1,75-1,80

1,60

--

--

PROVOLONE VALPADANA

Kg.

5,05-5,20

5,05-5,15

--

--

PROVOLONE VALPADANA

Kg.

5,30-5,50

5,25-5,45

--

--

Kg.

5,90-6,10

5,90-6,25

5,950-6,100

--

Kg.

6,10-6,25

6,35-6,80

6,350-6,550

--

Kg.

N.q.

--

--

--

peso spec. 55-60 peso spec. 66-68

CRUSCA

PAGLIA

press.rotoballe

SUINI

Vitelli Baliotti (50-60 kg) fris.

Vitelli Baliotti

--

fino a tre mesi

oltre tre mesi

GRANA Scelto stag. 9 mesi

GRANA Scelto stag. 12-15 mesi

Latte naz. Crudo

(16-30 giugno)

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Non è escluso che in futuro venga ripristinato il mercato settimanale. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì.

monese, guidata dal presidente De Angeli e dal direttore Zampini), prendendo posto sul palco accanto al presidente Andena e al sindaco di Bertonico. Vari ed importanti i temi toccati dal Ministro nel suo intervento, in risposta alle richieste del presidente di Coldiretti Lombardia, che ha parlato anche a nome di tutti i Presidenti provinciali presenti. «La domanda è: noi allevatori avremo un futuro?» ha esordito Andena, introducendo i temi della competitività, della forbice dei prezzi, dell’emergenza nitrati. «Il momento è difficile. Abbiamo la più bella agricoltura del mondo, ma non è remunerata» ha evidenziato il ministro. «L’Italia ha l’agricoltura più competitiva sul piano della qualità, più seria, dacché i controlli funzionano, ma tutto ciò non viene remunerato. Anche fra i nostri partner a livello comunitario c’è chi, obiettivamente, fa concorrenza sleale». Parlando di latte, il ministro ha ribadito l’impegno di garantire una prospettiva e delle certezze alle aziende agricole «anche dopo il primo aprile 2015, quando il regime quote latte cesserà». Il ministro ha chiarito alcune delle richieste rivolte dall’Italia a livello comunitario. «Il negoziato sulla nuova Pac si chiuderà fra il 17 e il 18 novembre prossimi» ha spiegato «e noi stiamo puntando a un fondo comunitario per aiutare le imprese agricole

Il ministro Luca Zaia in visita all'allevamento di Nino Andena

italiane». L’esponente del Governo si è detto favorevole a mettere i dazi sull’importazione di cereali dai paesi extra Ue. Zaia ha inoltre evidenziato la preoccupante situazione del grana Padano e la necessità di dare risposte concrete. E’ intervenuto anche in merito al discorso “multe latte” e legalità. «Non ho mai pronunciato la parola sanatoria» ha detto. «C’è una legge e la legge va applicata, e questo non è in discussione. Ho solo detto che, nella modalità di applicazione, intendiamo cercare di fare in modo che tante famiglie non finiscano sulla strada. Da qui il mio tentativo di trovare il

sistema perché le multe vengano pagate da tutti i produttori, in maniera non drastica: anche nel 2002 c’è stata una rateizzazione. Certo è che non ci saranno sconti. Gli allevatori in regola hanno la tranquillità che anche gli altri si metteranno in regola». Sulla direttiva nitrati Zaia ha confermato l’impegno a livello comunitario. «Stiamo sostenendo una richiesta di deroga a livello comunitario per una direttiva che sta massacrando la nostra zootecnia» ha detto, aggiungendo che «sul tavolo della discussione comunitaria vi è la filosofia stessa dell’agricoltura che vogliamo».


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Salute

Venerdì 10 Ottobre 2008

GLI ORARI

PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle 18.00 in orario continuato, il sabato dalle ore 8.00 alle ore 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800 448 800, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati Dove: piano Rialzato, padiglione 5 Orario: da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 16.00 Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. • ANATOMIA PATOLOGICA: consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Dove: piano 1, corpo H (ala destra), monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Fax: 0372 405742. • RADIOLOGIA: Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Dove: piano 1, corpo H (ala destra), monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-70 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoled dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. • SENOLOGIA: prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M, monoblocco ospedaliero (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso). Orario: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. FISIOTERAPIA Esclusa la visita specialistica che si prenota presso il CUP-Cassa, le prenotazioni vanno effettuate di persona. Dove: piano 1, corpo C (ala sinistra), monoblocco ospedaliero. Orario: lunedì dalle 08.00 alle 14.00; da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00. Tel: 0372 405346 per informazioni. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario:da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO Allergologia per sospetti professionali Dove: piano Terra, padiglione 10 Da lunedì a venerdì, da 9.30 alle 13.00. Negli stessi orari è possibile prenotare al numero 0372 408178. • MEDICINA DEL LAVORO: visite specialistiche di medicina del lavoro Dove: piano Terra, padiglione 10 Da lunedì a venerdì, dalle 8.00 alle 17.00. Negli stessi orari è possibile prenotare al numero 0372 405777. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero.

Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche) Telefono: 0372 405715. Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. SERVIZIO DIETETICO valutazioni e controlli nutrizionali La prima visita si prenota al CUP. Dove: piano 4, ala sinistra monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 09.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 16.00. Telefono: le prenotazioni per il controllo nutrizionale può essere effettuata telefonicamente da lunedì a venerdì dalle 09.30 alle 15.30 ai numeri 0372 405732, 0372 405634, 0372 405631. LABORATORIO ANALISI previsto per il prelievo l'accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.00 alle 09.00. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio della terapia anticoagulante orale. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: dalle ore 07.00 alle 14.00 da lunedì a venerdì (prelievi e visite specialistiche). CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Dove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10 Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante. Le prenotazioni vengono effettuate telefonando al 0372 408178 da lunedì a venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00; oppure personalmente presso la Medicina del Lavoro dalle 7.30 alle 13.00 da lunedì a sabato e il martedì pomeriggio dalle 14.00 alle 16.30. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: emotrasfusioni, autotrasfusioni, salassi, terapia marziale endovenosa Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì Rivolgersi alla segreteria del servizio negli orari sopra indicati, muniti della relativa impegnativa al fine di stabilire un appuntamento, in base alle necessità del paziente. GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle ore 13.00 alle ore 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: piano Rialzato, ala sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. MEDICINA GENERALE E ONCOLOGIA MEDICA Dove: piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248 TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione pu essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.

Test diagnostico MammaPrint e studio del linfonodo sentinella: due tecniche per individuare la "carta d'identità" del tumore

Quando la terapia è su misura

U

di Laura Bosio

na vera e propria "carta d'identità" del tumore, che indichi di che tipo è, come si diffonderà, se renderà necessaria la chemioterapia, e quale sarà il tipo di cura più adeguato. Un sogno che diventa realtà presso la Breast Unit dell'Azienda ospedaliera di Cremona, che grazie a due procedimenti altamente innovativi sarà in grado di proporre cure sempre più mirate ed efficaci. La prima delle due tecniche prevede l'utilizzo di un particolare macchinario, che permette di individuare, analizzando il nodulo sentinella (ossia quello che indica il formarsi di un tumore), con che tipo di tumore si ha a che fare e che effetti avrà, oltre che la necessità o meno di una chemioterapia. «Il tutto nel giro di venti minuti, quindi mentre il paziente è ancora in sala operatoria» spiega Piergiorgio Spaggiari, direttore generale dell'Ospedale Maggiore di Cremona. «In questo modo il chirurgo saprà sin dall'inizio come intervenire». A spiegare come funziona la cosa, ha pensato Alberto Bottini, primario della Breast Unit. «La nuova procedura di diagnostica molecolare, che stiamo acquisendo, consente l’analisi del linfonodo sentinella nel carcinoma mammario. Si tratta di una tecnica innovativa che consente una diagnosi intraoperatoria di metastasi nel linfonodo sentinella. Questo permette al chirurgo, in caso di presenza di metastasi, di eseguire la asportazione immediata dei linfonodi in toto evitando il secondo intervento. La nuova tecnica di diagnosi si basa su un metodo bio-molecolare volto al riconoscimento

Da sinistra: Binda Beschi, Bottini, Spaggiari, Bernards e Generali

delle metastasi linfonodali nel carcinoma mammario. Quindi il linfonodo sentinella viene valutato con una tecnica oggettiva e non soggettiva come con l’istopatologia tradizionale. E' un test rapido che è in grado di riconoscere, durante l’intervento chirurgico per il tumore mammario, le metastasi anche piccole presenti nel linfonodo sentinella e contribuisce ad evitare un secondo intervento chirurgico. In caso di risultato positivo, il medico asporterà tutti i linfonodi ascellari, mentre in caso di risultato negativo l’intervento si concluderà con la sola asportazione del linfonodo sentinella oltre al tumore mammario». C'è poi una seconda metodologia che, abbinata alla prima, permette una diagnosi precisa e accurata. Si tratta del test diagnostico Mammaprint, in arrivo direttamente da Amsterdam. «Al giorno d'oggi una su due tra le donne malate di tumore alla mammella che vengono trattate con chemioterapia, non ne avrebbero bisogno» spiega il rappresentante mondiale di Mammaprint, Renè Bernards, del Netherlands Cancer Institute di Amsterdam. «E' quindi urgenza di capire chi davvero trae beneficio da questo tipo di cura, e soprattutto quale sia quella più mirata per il tumore in analisi. Inoltre questo test

può essere utilizzato anche per altri tipi di tumori, come quello al colon e polmonare». Il MammaPrint, test diagnostico bio-molecolare, è stato messo a punto per integrare i parametri prognostici clinico-patologici, allo scopo di meglio identificare le pazienti con elevata probabilità di sviluppare metastasi. L'utilizzo di MammaPrint nella pratica clinica ridurrà l'utilizzo della chemioterapia e assicurerà che tale trattamento sia prescritto solo alle pazienti che lo necessitano; infine porterà al miglioramento della prognosi di cancro al seno con benefiche ricadute in termini di riduzione significativa del numero di pazienti che sperimentano gli effetti avversi della chemioterapia. MammaPrint è un test diagnostico rivoluzionario che consente una più accurata stratificazione del rischio nei pazienti. Esso valuta l'espressione di 70 geni nel cancro al seno primario. E' stato dimostrato che questa “firma genica” correla con la probabilità di ricorrenza a distanza di tumore. Questi 70 geni sono conosciuti essere coinvolti nei processi che influenzano le fasi di sviluppo di metastasi, inclusi regolazione del ciclo cellulare, angiogenesi, invasione, migrazione cellulare e trasduzione del segnale». La diagnostica molecolare, quale la tecnologia mi-

croarray usata per MammaPrint, rappresenta un primo passo verso la “medicina personalizzata”. Con l'utilizzo di questi strumenti, i pazienti non sono più trattati in accordo a linee guida di carattere generale, ma in base alla conoscenza di difetti specifici perla malattia che affligge quel determinato paziente. Ma come funziona quindi la procedura? Lo spiega Daniele Generali, coordinatore del Centro di medicina molecolare dell'ospedale maggiore. «Nel momento in cui si interviene chirurgicamente, viene prelevato il tessuto, che viene messo in una soluzione a temperatura ambiente che ne preserva le caratteristiche genetiche. Il campione di tessuto fresco viene inviato ad Amsterdam, dove attraverso la tecnica di Mammaprint si riesce a determinare il profilo prognostico del malato. Entro 10 giorni, via mail arriva il responso». Le due nuove tecniche permettono quindi di avere una diagnosi mirata nel giro di soli 15 giorni. «In sostanza lo studio del linfonodo sentinella permette di capire come comportarsi a livello chirurgico, mentre il MammaPrint spiega quale terapia somministrare al paziente. In questo modo la risposta è quindi rapida, e soprattutto mirata, e va sempre più verso la cura personalizzata».


Speciale Viadana Appuntamento con i sapori del territorio a Viadana, dove domenica 12 ottobre si terrà la sagra «Folklore, sapori, cultura - Zona Oglio Po e oltre confine». Un momento di convivialità per riscoprire la gastronomia di un paese che ha molto da offrire. «L'iniziativa è alla sua seconda edizione» spiega il

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La zucca vera protagonista tra gastronomia e folklore

Viadana pronta alla kermesse

presidente della Pro-Loco di Viadana, Luciano Pagliari. «L'idea è nata l'anno scorso, quando un gruppo di studenti torinesi dell'accademia della cucina, durante un viaggio in bicicletta lungo il Po alla scoperta dei sapori del territorio, erano approdati a Viadana, e avevamo organizzato proprio per loro un momento di festa. Visto il successo riscosso dall'iniziativa, abbiamo quindi deciso di riproporla per il territorio». Così l'appuntamento a Viadana è con i sapori. E il pranzo che verrà organizzato

per l'occasione, sarà curato dalla scuola professionale Ial Cisl di Viadana. «Il momento topico della manifestazione è il primo trofeo nazionale «Zucca d'oro», che prevede l'assegnazione di premi al miglior intagliatore di zucche» continua Pagliari. «Ogni partecipante può portare da casa fino a 4 opere, che verranno premiate con un premio secondario. Il trofeo vero e proprio, invece, si baserà su lavori fatti durante la giornata stessa, e che poi verranno valutati da una giuria».

A rallegrare l'armosfera, durante la giornata si esibiranno due band musicali. Sarà presente anche l'emittente televisiva Italia 7 Gold, a raccontare tutti i segreti della gustosissima zucca. Una pianta dalle tantissime proprietà, la zucca. Dalla polpa e dai semi sono almeno tre gli impieghi salutari che se ne possono ottenere: per l'alimentazione, come vermifugo e come maschera di bellezza. Come ogni ortaggio e ogni frutta di colore giallo-arancione, la zucca è ricca di vitamina A, di mine-

rali (soprattutto potassio, calcio e fosforo), di fibre ed è povera di calorie. Quindi è uno di quegli ortaggi consigliati per la prevenzione dei tumori e per il corretto mantenimento del bilancio idrico di tutto l'organismo (grazie al potassio) e di tutte le mucose. In cucina è un ottimo ingrediente per preparare zuppe e minestre, ma anche gnocchi, risotti, torte, confetture, marmellate, mostarde, mentre nel Nord Italia viene usata anche per preparare particolari ravioli, alla zucca appunto. Il sapore un po' dolciastro può essere tranquillamente stemperato accompagnando i piatti a base di zucca con una buona dose di parmigiano. I suoi semi hanno invece proprietà rinfrescanti e vermifughe. Va detto subito che i semi non sono tossici e quindi se ne possono consumare a volontà, bambini compresi. Il modo più efficace per prepararli e' il seguente: si pestano in un mortaio con dello zucchero o del miele (20 grammi di zucchero per 60 grammi di semi). L'impasto così ottenuto è già consumabile, altrimenti si può emulsionarlo in 160 grammi di acqua aromatizzandola con acqua distillata ai fiori d'arancio. Cinque ore dopo aver assunto questo

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Appuntamento a Viadana domenica 12 ottobre

Zucca, grande protagonista

prodotto, è consigliabile prendere una purga di olio di ricino, e addio ai vermi. Altra indicazione dell'estratto di zucca, da bere aggiunto a latte o succo di frutta, è il controllo della nausea mattutina, dei disturbi gastrici e prostatici. Dalla polpa si può ricavare una buona maschera emol-

liente, bisogna dapprima schiacciare la polpa e poi mescolarla con un po' di miele. A questo punto si applica sul viso e si lascia in posa per una decina di minuti. Ma anche i semi trovano applicazione in fitocosmesi come ingredienti per una maschera purificante e rassodante.


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Speciale Edilizia

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Riscaldare una casa diventa sempre più costoso, a volte troppo, soprattutto in un periodo in cui è sempre più difficile arrivare a fine mese. Così in molti stanno scegliendo di acquistare la stufa, che sopperisce all'inadeguatezza del camino come mezzo per il riscaldamento. A differenza del camino la stufa ha il grande vantaggio

Quando riscaldare è conveniente: camini o stufe a pellets

Sono sempre più in voga le fonti di calore alternative ed economiche

Riscaldare risparmiando

che può essere collocata quasi dove si vuole all'interno della casa e collegata alla canna fumaria attraverso opportuni tubi per l'incanalamento dei fumi. Ne esistono di diversi tipi, le più comuni sono quelle in ghisa, ma molto diffuse sono anche le stufe in ceramica, in pietra ollare, in maiolica.

Ultimamente stanno prendendo piede anche le stufe a pellets, un particolare combustibile molto versatile ricavato da segatura compressa. Sono dunque le stufe a pellets quelle più in voga oggigiorno, anche perché son quelle che maggiormente fanno risparmiare.

Apparentemente assomigliano a normali stufe o camini da incastro, in realtà si tratta di una nuova tecnologia molto avanzata, che si basa appunto sui pellets, combustibile legnoso formato da segatura compressa.

Nate in Canada già da molti anni, si sono diffuse un po' dappertutto. si tratta di stufe ecologiche ad alto rendimento, poco inquinanti. Sono diventate molto affidabili con l'utilizzo dell'elettronica. Hanno il grande vantaggio, rispetto alle tradizionali stufe a legna, di poter dosare il combustibile a piacimento e quindi consentono un preciso controllo della temperatura. L'accensione può essere automatica e possono essere regolate in temperatura tramite normali termostati o cronotermostati. Necessitano di poca manutenzione e sono molto pratiche. La maggioranza di queste stufe sono automatiche: accensione, regolazione alimentazione, quantità di aria o acqua calda sono automatiche, se manca la corrente elettrica la stufa si ferma e riprende a funzionare automaticamente quando torna.

 Vengono gestite da un microprocessore e possono avere in dotazione un telecomando. Sono disponibili con capacità di riscaldamento da

70 a 200 metri quadri, con una autonomia che va da 15 a 45 ore secondo i modelli. Esistono modelli sia ad aria calda che ad acqua collegabili in serie, o in parallelo all'impianto di riscaldamento a termosifoni. Esistono inoltre agevolazioni fiscali che promuovono la loro installazione a livello regionale presso i vari assessorati energia e ambiente. Il combustibile di queste stufe è costituito dal pellets, ossia piccoli tronchetti legnosi costituiti da segatura

giore resa termica con un basso residuo di ceneri. Le stufe a pellets si possono anche alimentare con diversi materiali di biomasse legnose purchè opportunamente tritate e sminuzzate come per es. gusci di nocciole, di noci, di pesche, di mandorle, tralci d'uve, cippato, ramaglia di potature, ecc. Una sottocategoria delle stufe a pellets è quella delle stufe funzionanti a mais o granoturco, cippato, biomasse. Si tratta di stufe ecologiche il cui principale combu-

I pellets consrentono una ottima resa

compressa e scarti della lavorazione del legno. Ha una percentuale di umidità molto più bassa rispetto alla legna tradizionale, quindi una mag-

stibile è il mais o granoturco, ma possono funzionare anche a pellets o a cippato come gusci di nocciole o mandorle. Il mais o granoturco è

uno dei combustibili più potenti esistenti in natura: non inquinante, rinnovabile e di facile reperibilità, si può trasportare e immagazzinare facilmente. Ha un potere calorico di circa 6200 Kcal/kg (con umidita intorno al 15%). Il mais come il pellets garantisce una combustione pulita, neutra, migliore dei combustibili di origine fossile come gasolio, olio combustibile, gas e carbone, i quali causano un aumento del contenuto di ossidi di carbonio e altre sostanze nocive nell'atmosfera. Il mais è quello normalissimo in grani, facilmente reperibile, il prezzo è tra i più bassi in fatto di combustibili. La resa è di oltre 6000 kcal/h al kg e bruciato in stufe e caldaie dove la resa si avvicina al 90% non emana fumi ed il residuo secco è circa uguale a quello del pellets. Prodotte in diversi modelli, queste stufe si distinguono in termostufe funzionanti ad acqua calda e aerostufe funzionanti ad aria calda. Come per le stufe a pellets, anche queste stufe si installano facilmente, infatti sembra che non necessitino di canna fumaria e che basti un tubo da 8 cm. di diametro per scaricare i fumi all'esterno. La pulizia è facile, perché queste stufe sporcano poco.


Speciale Edilizia

Caldaie: come orientarsi nel mondo del riscaldamento

Sono sempre di più le persone e le famiglie che scelgono di adottare il riscaldamento autonomo. I dati più recenti parlano di oltre 10 milioni, ma è un numero in continuo aumento. Per chi deve istallare una caldaia o utilizzare quella già esistente, è bene seguire alcuni semplici consigli. Le caldaie che hanno la marcatura Ce seguita dal numero 0051 sono state controllate, e quindi più sicure.

apertura frontale, l’aria che serve per bruciare il gas. I fumi della combustione, caldi e leggeri, vengono scaricati con tiraggio naturale attraverso una canna fumaria verticale, che li convoglia in un camino posto sul tetto, o con un condotto che li porta all’esterno. Nei nuovi impianti questo tipo di caldaia deve essere collocato all’esterno della casa o in appositi locali areati. Particolari modelli dotati di sistemi di protezio-

Importante tenere controllato il sistema filtraggio

Sostanzialmente vi sono tre tipi di caldaie, C'è la caldaia a camera aperta, chiamata anche a “tiraggio naturale”, la quale preleva dall’ambiente, attraverso una piccola

ne dagli agenti atmosferici, possono essere collocati sui balconi, anche al di fuori di armadietti o nicchie. E’ possibile istallare questo tipo di caldaia all’interno di un’abi-

tazione solo per sostituirne una dello stesso tipo, già istallata in precedenza. Di solito, viene istallata in cucina. E’ vietato invece collocarla in bagno e in camera da letto. Oltre al collegamento dell’apparecchio alla canna fumaria, è obbligatoria per legge un’apertura di ventilazione del locale per ripristinare nell’ambiente il corretto livello di ossigeno ed espellere l’aria viziata.
 C'è poi la caldaia a camera stagna, detta anche “a tiraggio forzato”. In questo tipo la fiamma è completamente i s o l a t a dall’ambiente e l’aria viene prelevata dall’esterno attraverso un doppio tubo che serve a espellere l’aria inquinata interna. In questo caso, il tiraggio è forzato da un piccolo ventilatore inserito nel circuito di combustione. Le caldaie a camera stagna possono essere istallate in qualsiasi locale, compreso il bagno e la camera da letto, in quanto il

prelievo e l’espulsione dell’aria avvengono all’esterno. Il loro costo è maggiore rispetto ai modelli a camera aperta, ma hanno il vantaggio di essere isolate dall’ambiente in cui vengono inserite. C'è infine la caldaia a condensazione, in cui il calore dei gas combustibili, che nei modelli tradizionali è espulso con i fumi di scarico, viene, invece, recuperato. Questo vapore caldissimo è, infatti, condensato e riutilizzato nel processo di riscaldamento. Le caldaie a condensazione consentono un notevole risparmio energetico e producono un minore inquinamento. Il loro costo è superiore del 30-40 per cento rispetto alle caldaie tradizionali, ma viene ammortizzato in un arco di tempo ridotto in quanto il loro rendimento è superiore, in media, del 10-15 per cento. Essendo totalmente a tenuta stagna, possono essere inserite in qualsiasi ambiente domestico, previa installazione di un tubo di scarico dell’acqua di condensa.
 Comunque nella scelta della caldaia la prima cosa da chiedersi è se deve servire solo al riscaldamento oppure anche per produrre acqua calda. In quest’ultimo caso, si deve ricorrere ad apparecchi di tipo combinato che presentano, a loro volta, due diversi tipi di soluzioni: la

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La scelta della caldaia va valutata attentamente

produzione istantanea e quella ad accumulo. Nel primo caso, aprendo il rubinetto, la caldaia si accende e inizia a riscaldare l’acqua. Nel secondo caso, viene riscaldata l’acqua di un serbatoio (boiler) che contiene, mediamente, da 60 a 200 li-

del serbatoio. Per quanto concerne l’installazione, le caldaie possono essere di due tipi. Quelle normali possono essere istallate ovunque in quanto si montano sulla parete allo stesso modo dei mobili pensili e rappresentano la scelta migliore per

Le famiglie preferiscono il riscaldamento autonomo tri. Per andare a regime, è sufficiente circa un quarto d’ora. Nelle abitazioni dove le necessità sono elevate (vari bagni che funzionano contemporaneamente, vasca idromassaggio, ecc.), sono consigliabili le caldaie ad accumulo, che garantiscono un flusso d’acqua abbondante, seppur limitato alla capacità

un appartamento di pochi locali. Invece quelle a basamento si installano sul pavimento, hanno una potenza più elevata della media e consentono una maggior produzione di acqua. Sono indicate per abitazioni medio-grandi o per villette. I modelli più recenti sono dotati di particolari dispositivi di grande utilità .


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Speciale Edilizia

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di Giulia Sapelli Rifare la propria abitazione in base alle proprie esigenze: capita a tutti, presto o tardi, di doversi cimentare in un lavoro di ristrutturazione e, perché no, di rinnovamento della propria casa. Ma per farlo bisogna partire da valutazioni precise ed oculate. La realizzazione di un buon progetto comporta la necessità di avere idee chiare, e individuare le decisioni fondamentali per porre le basi di una buona riuscita. Innanzitutto bisogna conoscere la propria casa in modo approfondito, e questo è possibile osservandola

Ristrutturare la propria casa, tra scelte mirate e burocrazia

base ai propri gusti. Nulla vieta, infatti, di pensare anche a scelte estetiche successive come la tinta delle pareti o il disegno dei tessuti, o ancora eventuali decorazioni particolari. E´ indubbio che, anche quando si tratta

Per una migliore e diversificata distribuzione degli spazi è importante conoscere la composizione del nucleo familiare che abiterà la casa da ristrutturare o se l´uso di quest´ultima è destinato ad ufficio o rappresen-

operare nell´ambito interno si può valutare l´ipotesi di ampliamenti verso l´esterno aggiungendo una piccola costruzione o rendendo abitabili un solaio o un garage (si tenga per presente che per simili interventi occorre ri-

Sono moltissime le variabili di cui tener conto Prima di cominciare meglio chiedere diversi preventivi

Per ristrutturare bisogna conoscere bene la casa

con attenzione per riuscire a metterne a fuoco le sue caratteristiche, le potenzialità e anche i difetti. Dopo averla analizzata a fondo, risulterà più semplice immaginare come sfruttare al massimo e nel migliore dei modi lo spazio esistente, adattando la casa alle proprie esigenze ed in

di ristrutturare un solo ambiente, ci sono sempre lavori di aggiustamento cui dare la precedenza: spostare una presa elettrica o un interruttore, rifare un pezzo di intonaco, spostare un termosifone e così via. La regola regina è unica: evitare di fare le cose in fretta.

tanza. Naturalmente bisogna tener presente che la presenza di bambini comporterà la realizzazione di una o più camerette. Se la casa, invece, sarà abitata da sole due persone anziane il tutto si concentrerà sull´essenziale e così via. Quando la ristrutturazione da fare è interna, si può scegliere di portare a termine un intervento più limitato, diretto alle sole pareti divisorie tra i vari locali. Questo consente di riorganizzare gli spazi senza spendere troppo. Villette o case unifamiliari hanno possibilità più ampie d´intervento. Infatti oltre ad

chiedere l´autorizzazione presso gli uffici competenti). Anche in questo caso è bene programmare le cose con un certo anticipo: se effettivamente esiste la possibilità di operare degli ampliamenti, è importante tenerne già conto nel progetto iniziale, per evitare ulteriori lavori con costi onerosi. Il semplice rinnovo di un locale, comporta sempre una particolare attenzione sia sulla disposizione dei mobili che sull´illuminazione. Molto spesso, infatti, intervenire semplicemente su questi due elementi può risolvere la situazione con grande efficacia. Bisogna, inoltre, valutare

l'effettiva funzionalità dei mobili e la loro giusta collocazione. Spesso una semplice variazione della disposizione dei mobili risolve problemi che sembravano insormontabili. Un certo tono a tutto l´arredamento può derivare anche da una buona illuminazione: si possono ottenere cambiamenti radicali semplicemente eliminando il tradizionale lampadario centrale a favore di lampade a stelo poste negli angoli della stanza o dietro le piante, oppure regolando l´intensità luminosa delle principali fonti di luce. C'è poi da valutare l'aspetto economico, che è tutt'al-

tro che secondario quando si decide di mettere sottosopra la casa. Stabiliti i lavori da eseguire è possibile affrontare la scelta più importante: quella della ditta a cui affidare i lavori progettati. A tale scopo è opportuno richiedere preventivi dettagliati per valutare i costi da sostenere, tenendo presente alcune cose fondamentali. Le limitazioni di spesa, in certi casi, possono avere conseguenze positive, costringendo a pianificare tutto con la massima cura ed inventiva. Affidarsi a personale esperto è la garanzia migliore per un risultato soddisfacente.


ITALIA CREATIVA – PROGETTI PER LA GIOVANE CREATIVITÀ ITALIANA UN PROGETTO DI:

CON IL CONTRIBUTO DI:

I

PROMOTORE LOCALE:

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA GIOVENTÙ

Vivere la città

documetazione è stata fornita ai curatori della rassegna. Gemine Muse è suddivisa in cinque sezioni, ognuna delle quali è curata da uno o più giovani critici, che hanno interpretato il tema secondo il linguaggio specifico e hanno invitato i giovani artisti. Le sezioni della rassegna sono: Arti Visive, curata da Francesca Rizzardi e Silvia Scaravaggi: è prevista la realizzazione di quattro interventi pittorici in altrettanti luoghi della città con la partecipazione di dieci artisti. Fumetto, curata da David C. Fragale in collaborazione con il Centro Fumetto A. Pazienza, con la partecipazione di sette artisti. Scrittura, curata da Carmine Caletti, con la partecipazione di quattro giovani scrittori. Performance, curata da Annamaria Ghizzoni e prodotta da Pierfrancesco Pisani, con la partecipazione di tre artisti. Musica, curata da Marco Verdi in collaborazione con Il Centro Musica Il Cascinetto, con la partecipazione di un gruppo di base di quattro musicisti. La rassegna non è strutturata come un'esposizione ma come un calendario di appuntamenti a partire da Ottobre fino alla fine del 2008. A pri-

tra storia e oggi

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emine Muse è una rassegna di arte contemporanea che rientra nel programma ITALIA CREATIVA - progetti per la giovane creatività italiana, a cura di Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Gioventù, ANCI - Associazione Nazionale Comuni Italiani, in collaborazione con GAI - Circuito Giovani Artisti Italiani e in paternariato con CIDAC - Città Italiane d’Arte e Cultura. L'iniziativa ha come obiettivo quello di creare un legame tra il ricco e prestigioso patrimonio artistico delle città e la creatività delle generazioni emergenti nel campo dell’arte contemporanea. Si tratta quindi di un evento di carattere nazionale a cui aderiscono numerose città italiane che hanno il compito di organizzare e gestire un percorso per i giovani artisti, con il sostegno di giovani critici, istituzioni e figure culturali di riferimento, al fine di realizzare delle opere contemporanee ad hoc in relazione con le opere del passato. Per la corrente edizione di Gemine Muse, Cremona rappresenta l’anteprima nazionale in quanto si realizza da Ottobre a Dicembre 2008 mentre per le altre città le iniziative della rassegna sono previste per la primavera 2009. Gemine Muse non si limita a “confrontare” le opere conservate nei Musei con le forme e i linguaggi espressivi di carattere visivo proposti dai

Tutte le città di Gemine Muse 08/09 Ancona Aosta Bari Biella Bologna Cagliari Campobasso Cremona Ferrara Forlì Genova Messina Milano Modena Novara Pavia Padova Prato Roma Provincia di Teramo Torino Trento MAIN SPONSOR:

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PARTNER:

ARCHIVIO DI STATO DI CREMONA

giovani artisti contemporanei ma cerca di offrire una rilettura del patrimonio storico-artistico della città attraverso un percorso nel tessuto urbano guidato da un tema culturale unitario. Il Servizio Politiche Giovanili del Comune di Cremona, ed in particolare il Circuito di espressività giovanile Attraversarte e il Centro Musica Il Cascinetto, attraverso la rassegna si dedica alla promozione dei giovani artisti e sostiene le loro produzioni, anche attraverso il rapporto con i giovani curatori coinvolti nel progetto. L’edizione 2008/09 di Gemine Muse per Cremona si pone l’ambizioso obiettivo di una lettura storica della città attraverso il comune denominatore del supporto fisico individuato nei muri di alcuni luoghi e edifici della città. Questa idea nasce da due giovani artisti writers cremonesi (Giuseppe Lombardi e Francesco Soldi) che dopo l’esperienza della realizzazione di un murales di grande formato presso la sede dell’Avis Comunale di Cremona, hanno espresso la richiesta di poter intervenire con le loro produzioni in luoghi opportuni ma con l’obiettivo di superare l’estemporaneità del mezzo e di realizzare opere contestualizzate e coerenti con il tessuto urbano, sia in senso storico che paesaggistico. Vivere la città tra storia e oggi significa percorrerne i luoghi d’aggregazione, soggetto contemporaneo e trasversale ricco d’implicazioni storiche culturali economiche e sociali. Si suggerisce quindi di cogliere il segno di quei flussi umani che hanno lasciato o non hanno lasciato traccia nella memoria della cittadinanza, in tutti i suoi ambiti vitali. In sintesi l’opera antica di riferimento è quindi la città stessa, attraverso i muri che raccontano la sua storia: ogni parete-luogo individuato e oggetto di intervento diventa il riferimento diretto per l’opera del giovane artista. L'organizzazione della rassegna è iniziata da parecchi mesi con una proposta culturale forte, affidata ad un Comitato Culturale composto da: Celestina Villa, Assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Cremona, Dott.sa Angela Bellardi, direttrice dell'Archivio di Stato di Cremona, Dott. Francesco Pagliari, architetto e critico d'arte, Michele Bozzetti, responsabile del progetto e coordinatore di Attraversarte. Il Comitato Culturale ha focalizzato il tema e ha proposto agli artisti una serie di luoghi/ muri di Cremona; questi sono stati documentati attraverso il lavoro di ricerca di Enrico Platè (giovane storico) e la

mavera inoltre, contemporaneamente all'inaugurazione dell'iniziativa nazionale, sarà realizzato l'ultimo intervento pittorico presso il Foro Boario. Le sezioni fumetto e scrittura saranno pubblicate esclusivamente su Il Piccolo, media partner del progetto. Ventotto giovani artisti, sette giovani curatori, un giovane storico che hanno operato insieme per offrire alla cittadinanza il punto di vista delle nuove generazioni rispetto alla storia della propria città. Questo è sicuramente un elemento di grande importanza culturale e l'esempio di una vera partecipazione dei giovani alla vita culturale della città; aspetto che è stato colto dal GAI che ha proposto a Cremona di ospitare a Novembre un incontro sul tema della critica d'arte in Italia con la partecipazione di tutti i giovani critici di tutte le città aderenti alla rassegna nazionale. Il valore della formula cremonese è stata anche valorizzata dal significativo contributo concesso dalla Regione Lombardia - Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, e dalla collaborazione dei partner: l'Archivio di Stato di Cremona, l'Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Cremona, la Fondazione Città di Cremona e il Centro Fumetto A. Pazienza.

Un augurio dalla regione Lombardia

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di Massimo Zanello

Per informazioni: Comune di Cremona - Servizio Politiche Giovanili C/o Teatro Monteverdi - Via Dante 149 tel. 0372407785 - fax. 0372407320 attraversarte@comune.cremona.it

MEDIA PARTNER:

ullo sfondo della vivace realtà culturale lombarda ricca di iniziative capaci di suscitare l’interesse dei cittadini, la manifestazione Gemine Muse per Cremona - organizzata anche grazie al sostegno dell’Assessorato alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia - propone l’incontro tra la creatività delle nuove generazioni di artisti e la ricchezza del nostro storico patrimonio d’arte. La ricerca di dialogo tra queste due diverse tensioni - in bilico tra passato e presente - è la pietra angolare di questa manifestazione che, ne sono sicuro, trarrà sostanziosa linfa dall’esito del percorso tra linguaggi e forme espressive differenti. Il punto di partenza resta la contemporaneità e il dialogo si apre partendo proprio da questo presupposto. Il cartellone tematico pensato per questa edizione è variegato. Alla realizzazione di opere contemporanee, ispirate ai capolavori della tradizione, si affiancano iniziative che attraversano le arti visive e la musica, il design e il teatro, la scrittura e vere e proprie performance. Non solo uno spazio espositivo dunque,

SPONSOR LOCALI:

ma un percorso artistico e dinamico, che modifica lo spazio urbano in cui è inserito e lo avvicina ai fruitori in modo diretto. E’ la partecipazione all’evento artistico che crea l’immedesimazione e il coinvolgimento. Della bellezza dell’arte gode e si nutre anche lo spazio urbano della città, così ricca di cultura, tradizioni musicali e architettoniche. Da questa consapevolezza possiamo partire per progettare meglio il nostro presente e per guardare al futuro che si apre all’orizzonte. Esprimo dunque vivo apprezzamento ai giovani artisti - a cui auguro un futuro di grandi soddisfazioni - e a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questa iniziativa che si conferma, ancora una volta, un momento suggestivo per gli amanti dell’arte e del bello.

Dott. Massimo Zanello Assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia


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gemine muse

Venerdì 10 Ottobre 2008

ASSESSORE ALLE POLITICHE GIOVANILI

SINDACO DI CREMONA

Giovani artisti firmano la città

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di Celestina Villa

nizia con questo numero del settimanale un viaggio alla scoperta dell’edizione cremonese di Gemine Muse. Come avrete avuto modo di apprendere leggendo queste pagine, Gemine Muse è una rassegna nazionale di arte contemporanea, riservata a giovani artisti di età non superiore ai 35 anni, che dal corrente anno rientra nel programma ITALIA CREATIVA - progetti per la giovane creatività italiana, promosso: dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Gioventù, dall’ANCI - Associazione Nazionale Comuni Italiani, in collaborazione con GAI - Circuito Giovani Artisti Italiani ed in pater-

nariato con CIDAC - Città Italiane d’Arte e Cultura. Giovani artisti che devono mettere la loro creatività a confronto con i tesori artistici del nostro passato. Il Comune di Cremona ha aderito a questa manifestazione fin dai suoi esordi per poter offrire anche ai nostri giovani artisti l’opportunità di “lavorare”, farsi conoscere e riconoscere anche nella loro città. Le edizioni “cremonesi” si sono sempre contraddistinte per la particolare ricchezza ed articolazione della proposta ed anche quest’anno si tiene fede alla “tradizione”, con la caratteristica che i cittadini potranno incontrare l’arte senza andare a cercarla, perché la troveranno per strada. In quelle strade dove sorgono i muri che ispireranno le opere pittoriche, poeti-

che, musicali, quelle a fumetti e le performance. Muri e strade della nostra città che rappresentano il nostro passato ed il nostro presente e che l’abitudine a vederli lì da sempre li fa sembrare scontati, a volte anche banali, eppure hanno molto da dire e questo molto sarà svelato dai nostri giovani artisti. Così se noi, passando per strada, saremo un po’ meno distratti il merito sarà anche loro. Come loro sarà il merito di aver insegnato a quei giovani che scrivono semplicemente sui muri, che quella non è arte e neppure espressività e che si può e si deve fare di meglio, basta volerlo. Ma avranno anche dimostrato che i cosiddetti ”graffitari” non sono solo quelli che “sporcano” i muri, ma anche

Un percorso culturale innovativo di Giancarlo Corada Celestina Villa, Assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Cremona

quelli che li sanno vedere e reinventare, valorizzandoli. Il mio ringraziamento ai giovani artisti, al personale dell’Amministrazione Comunale, ma soprattutto a chi, a partire dalla Regione Lombardia, nella persona dell’Assessore Massimo Zanello, fino ai nostri Partner e Sponsor, ha riconosciuto la validità del progetto locale e lo ha fortemente sostenuto. I giovani, non solo artisti, hanno davvero bisogno di sapere che c’è chi crede in loro.

L'arte incontra la città di Francesco Pagliari

Nell’ambiente urbano gli interventi artistici possono trovare terreno fertile: nella città, essa stessa opera d’arte, si accumula una concomitanza di luoghi, architetture, colori, forme, un insieme di stimoli visivi, che si alimenta con la presenza delle persone e dei loro sguardi. Un ambiente che induce alla riflessione, per tutte le opportunità che nascono e si sviluppano nella vitalità urbana come campo d’analisi artistica. “Gemine Muse” si avvicina al nucleo della città e alla sua complessità: si approfondisce la lettura di luoghi e architetture, si coglie la presenza di una memoria storica e civile, ci si introduce in un’attività artistica che assume caratteri di un vero e proprio progetto. Si immaginano luoghi e “muri” dove creare un valore aggiunto d’espressione artistica, dove il “writing” (caratterizzazione

specifica e di tendenza giovanile) è un punto di partenza per raggiungere in realtà il vasto insieme espressivo delle arti visive. Gli interventi diventano pittorici in senso largo, installazioni fisicamente definite, coinvolgendo lo spazio urbano. La scelta individua vie e piazze della città, nel centro storico e nella periferia, in modo che escano da visuali consolidate, conservino qualche tratto della loro memoria di edifici e luoghi urbani per raccontare ancora una storia, nuova d’immagini e di colori: quella storia che giovani artisti hanno concepito per quell’edificio, quella muratura di parete o di confine, quella prospettiva che evolve. I luoghi sono densi di memorie. L’odierno Archivio di Stato un tempo ospitava orfani e giovani in difficoltà; il muro di confine dell’ASL in via Postumia è una parete oltre la quale gli edifici – ora in gran parte a funzioni amministrative - accoglievano

ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMUNI ITALIANI

Arte giovane in Italia

l’Ospedale Psichiatrico; l’edificio che era adibito al Servizio di Nettezza Urbana (SNUM), fra via Giordano e via Cadore, può rappresentare memorie proprie e della zona: lì si ergevano le antiche mura urbane e scorreva secoli addietro il fiume. Ai giovani artisti il compito di rileggere, interpretare, trasformare in immagini e installazioni le forme dei luoghi, per “vivere la città fra storia ed oggi”, prospettando nuove pareti pittoriche.

Roberto Pella Comm. Naz. Politiche Giovanili ANCI

ma Italia Creativa, ampio ed articolato contenitore di proposte a supporto della creatività giovanile. Gemine Muse è una di queste e l’edizione autunnale di Cremona è quella che apre la più ampia Rassegna nazionale che vede coinvolte 22 città in tutta Italia. L’anteprima di Cremona, di notevole spessore per la tematica individuata, ma anche per la ricchezza degli eventi previsti, dà luce a tutta la Manifestazione , perché ne diventa il “mezzo pubblicitario”: di Gemine Muse si inizierà a parlare da questo mese di ottobre e si smetterà nella tarda primavera del 2009. Per chi ha creduto ed investito sui giovani e la loro capacità artistica questa è un buona partenza!

Prof. Giancarlo Corada Sindaco di Cremona

fondano il significato sociale e l’importanza storica e culturale e al contempo, luogo interpretato ex novo attraverso i linguaggi del contemporaneo, tra passato e presente. Tali opere, inserite in un simile contesto, sono il frutto dell’arte contemporanea, e danno vita ad un percorso espositivo nella città davvero inusuale e molto innovativo per la nostra città. Un’esperienza positiva e stimolante, che permette a giovani artisti di esprimere il proprio punto di vista all'interno di un dialogo culturale con la città, dando vita ad una sorta di rinascita della volontà, da parte dei ragazzi, di dare visibilità alle loro produzioni artistiche nel contesto in cui vivono.

CIRCUITO GIOVANI ARTISTI NAZIONALE

Cremona: anteprima significativa di Fiorenzo Alfieri

di Roberto Pella

L’Associazione Nazionale Comuni Italiani, più comunemente conosciuta come ANCI, da quando si è costituita al suo interno la Commissione Nazionale Politiche Giovanili, che mi onoro di presiedere, ha indirizzato molta della sua attenzione e del suo impegno proprio alle politiche per i giovani. Il merito della Commissione è stato quello di far incontrare i diversi assessori alle politiche giovanili prima di tutto dei Comuni capoluogo di provincia, ma anche quelli dei piccoli Comuni e pure i consiglieri comunali giovani. Da questo incontro sono nate tante e diverse idee che con il contributo di tutti hanno trovato gambe sulle quali camminare e ascolto e stanziamento di risorse da parte del nostro Governo, tramite i fondi del Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Tra i diversi progetti finanziati: Piano locale Giovani, coordinamento degli Informagiovani, Città universitarie, Città metropolitane, Piccoli Comuni, tutti destinati a sostenere le politiche territoriali rivolte ai giovani, vi è il program-

Architetto Francesco Pagliari

La rassegna Gemine Muse ha sempre rappresentato per Attraversarte (Circuito di espressività giovanile del Servizio Politiche Giovanili del Comune di Cremona) un canale privilegiato per dialogare con la cultura e la storia cremonese, in quanto caratterizzata dal rapporto tra produzione contemporanea dei giovani artisti e patrimonio storico-culturale del territorio. Dopo tre edizioni realizzate alla Pinacoteca del Museo Civico “Ala Ponzone”, nell’ottica di cogliere le indicazioni del Circuito Giovani Artisti, per l’edizione 2007 è stato individuato il Battistero della Cattedrale di Cremona come sede centrale dell’evento e contemporaneamente come opera antica di riferimento. L’edizione 2008/09 si pone l’ambizioso obiettivo di una lettura storica della città attraverso il comune denominatore del supporto fisico individuato nei muri di alcuni luoghi e edifici della città. Il titolo “La parete desnuda, vivere la città tra storia e oggi” sottolinea gli aspetti interpretativi e immaginativi delle opere contemporanee. Chiaro il riferimento ai celebri dipinti di Goya, riferimento che suggerisce un gioco di svelamenti e nascondimenti allo sguardo che si adatta al progetto della rassegna: intervenire sui muri cittadini con forte valenza storica significa svelarli, renderli trasparenti alla storia per restituirli alla memoria della città e tuttavia anche “vestirli” di un nuovo aspetto. La parete messa a nudo è, dunque, metafora di luogo restituito alla città ed ai suoi abitanti, negli elementi che ne

Gemine Muse prende il via a Cremona con una anteprima nazionale che rappresenta una partenza veramente straordinaria. Il tema scelto è una scommessa ambiziosa: il titolo La parete desnuda, vivere la città tra storia e oggi ci introduce da subito con una metafora ad un percorso storico che si concretizza con una lettura inedita proposta dai giovani creativi attraverso i più svariati linguaggi. Questo appuntamento testimonia l’evoluzione del progetto che, a livello nazionale, coinvolge oltre venti città con un unico obiettivo: far nascere un legame tra il ricco e prestigioso patrimonio artistico e la ricerca contemporanea. Il successo testimoniato dalla critica favorevole e dall’affluenza di pubblico sono importanti fattori dei quali abbiamo tenuto conto nel riproporre il modello utilizzato in una ottica di ulteriore rilancio. Oggi Gemine Muse rientra infatti tra le attività del pro-

gramma di lavoro biennale Italia Creativa a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù e dell’ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani, in collaborazione con il GAI – Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani. Attraverso questo importante accordo istituzionale si realizza una piattaforma di interventi finalizzata alla valorizzazione del nostro capitale creativo costituito dai giovani artisti che operano con obiettivi professionali con la convinzione che questa parte di cittadini rappresenti la componente innovativa della società. Sempre più in questi ultimi anni è emersa la necessità di offrire servizi e concrete opportunità ai nuovi talenti consentendo loro occasioni di promozione, di scambio e condivisione di esperienze ma anche di sostegno alla produzione facilitando la circolazione di informazioni a livello nazionale e internazionale e, non ultimo per importanza, il rapporto con il mercato.

Oggi assistiamo dunque a un concreto impegno da parte degli enti coinvolti per rispondere adeguatamente alle istanze di coloro che vogliono praticare il mestiere d’artista con la certezza che si tratti di un utile investimento che ci renderà partecipi di un processo di trasformazione che testimonia la vitalità intellettuale del nostro Paese.

Dott. Fiorenzo Alfieri Presidente del GAI e Assessore alla Cultura e al 150° dell'Unità d'Italia del Comune di Torino


gemine muse

Un ponte tra passato e presente

P

Venerdì 10 Ottobre 2008

III

la storia di Gemine Muse a Cremona

ortare l’arte nella città significa ricordare alla città che deve sempre di nuovo essere ripresa, sempre di nuovo re-inventata". Questo raccontava il filosofo Franco Riva durante un appuntamento di approfondimento culturale dell'edizione 2007 di Gemine Muse. L'atteggiamento di ri-scoperta, e di reinvenzione è infatti proprio di questa rassegna di arte contemporanea ideata da Virginia Baradel nel 2000 nella sola città di Padova. Due anni dopo la rassegna diventa nazionale e si dissemina in numerose città itialiane con il sostegno di GAI e CIDAC. La formula nazionale dell'iniziativa è infatti sostanzialmente rimasta invariata fino ad oggi: sull'idea comune di rileggere e promuovere contemporaneamente giovani artisti e patrimonio storico, la varie sedi scelgono in autonomia i luoghi espositivi, gli artisti e i linguaggi. Lo sforzo comune è poi documentato dal catalogo nazionale a cura del Circuito Giovani Artisti Italiani (GAI). Come mai una formula così apparentemente semplice ha avuto un successo così significativo? In primo luogo Gemine Muse deve la sua ricchezza alla valorizzazione della diversità dei luoghi nei quali si realizza, ma anche nel modo con cui la stessa semplice formula viene interpretata dalle singole città: nel suo complesso la rassegna disegna con un solo tratto i luoghi storici e artistici più significativi, le emergenze estetiche e gli approcci sempre diversi al fare artistico delle singole sedi espositive. E' la ricchezza propria dell'Italia che rinnova la propria storia nella particolarità culturale. Il successo di Gemine Muse si misura inoltre non sui "numeri" del pubblico che spesso coincidono con la normale frequenza dei Musei, ma sui "numeri" degli artisti che hanno

"Pigiamine" opera plastica di Riccardo Orsoni in relazione al "Cavaspino"- edizione 2003/04

Tutti gli artisti di Gemine Muse

Chiara Servalli, performance per l'inaugurazione dell'edizione 2004/05

partecipato nel corso degli anni a questa rassegna. Questi "numeri" per Cremona sono particolarmente significativi: solo l'edizione corrente coinvolge ventotto artisti e sette giovani critici ma il totale delle cinque edizioni che sono state realizzate nella nostra città è di 152 giovani artisti nella stragrande maggioranza provenienti dalla nostra città. Il successo di Gemine Muse è dunque un successo della "storia", del patrimonio estetico che conserviamo dentro e fuori i musei che non è "morto" ma che si anima se osservato, come racconta emblematicamente il video "Lei" (E. Guarneri, D. Fragale, F. Lottici, T. Zanibelli, C. Brambati) dell'edizione 2004/05 presso il Museo Ala Ponzone sull'opera di Dante Ruffini "Nudo di donna accosciata". La scultura magicamente si muove e si trasforma in quattro modi diversi come quattro sono stati gli autori. L'arte del passato è seducente sembrano dire i giovani artisti che hanno partecipato alla rassegna, ma è anche flessibile, duttile alla creatività interpretativa. Il successo di Gemine Muse è anche un successo del "contemporaneo" o per essere più precisi dei linguaggi-media artisti contemporanei che gli autori hanno saputo utilizzare con sapienza e rispetto in luoghi, come il Museo o in spazi

Marco Maturo, Florindo Grillo, Thomas Sinigaglia, Fabio Crespiatico durante "Eco Evo" nel Battistero Della Cattedrale di Cremona - edizione 2007 "Invita" performance del collettivo artistico MicroONDE presso il Cortile Federico II - edizione 2007

sacri (edizione 2007). Un video accanto ad un dipinto del '500, un'installazione accanto ad una scultura rinascimentale, libri d'artista fatti con pietre, metallo e stoffe accanto a fonti battesimali. Soluzioni anche disorientanti che hanno forse "infastidito" i più tradizionalisti ma affascinato i più ricettivi. Il successo di Gemine è infine un successo della città e degli artisti: questi ultimi infatti hanno trovato nell'iniziativa quel diritto di cittadinanza che in poche occasioni Cremona è stata in grado di offrire. Dalla prima edizione la rassegna è sempre stata promossa a livello locale dal Servizio Politiche Giovanili del Comune di Cremona, ed in particolare dallo staff del circuito di espressività giovanile Attraversarte. Le edizioni 2003/04, 04/05 e 05/06 sono state realizzate in collaborazione con il Sistema Museale e l'Assessorato alla Cultura, ed hanno avuto luogo presso il Museo Civico Ala Ponzone. Sebbene la rassegna prevedesse solamente l'esposizione delle opere contemporanee a fianco delle opere antiche, a Cremona fin dal primo anno si sono attivati anche i linguaggi performativi della musica, della danza, della performance e della scrittura al fine di strutturare un calendario di eventi all'interno del museo per animare l'inaugurazione ed altri momenti dell'iniziativa. Durante l'edizione 2003/04 è da ricordare per la musica la partecipazione di Sergej Krylov e la collaborazione con l'artista Aldo Spoldi nell'evento "Lezioni di filosofia morale", intervento teatrale "firmato" dal filosofo virtuale Andrea Bortolon, alterego di Spoldi e interpretato dalla giovane performer cremonese Eloisa Alquati. L'anno successivo le opere pittoriche conservate nel Museo sono omaggiate da concerti, interventi teatrali e di danza. Dall'edizione 2005/06 i linguaggi si strutturano in vere e proprie sezioni della rassegna con un proprio curatore. Nel 2007 il GAI invita ad una riflessione sul rinnovamento della rassegna attraverso una commissione a cui partecipa anche Cremona: le indicazioni che ne escono sono un invito per tutte le città a coinvolgere altri linguaggi artistici oltre alle arti visive, ma soprattutto proporre ai giovani artisti una riflessione sul patrimonio storico artistico non solo pittorico, archeologico o plastico conservato nei musei ma dell'intera città di riferimento, attraverso l'individuazione di un tema culturale. Cremona si concentra sul Battistero della Catte-

EDIZIONE 2003-2004 - Museo civico Ala Ponzone

"Cicuta" opera di Gabriele Montano e Gianluca Mangano in relazione all'opera "La morte di Socrate" di A. Diotti - edizione 2005/06

Arti visive: Riccardo Orsoni - gruppo composto da: Eloisa Alquati, Marco Anzani, Elena Baila, Anna Cigoli, Massimiliano Ciocca, Lara Favagrossa, Rossella Ferraris, David C. Fragale, Bianca Giommi, Fabio Guarneri, Fausto Merli, Irina Miletic’, Riccardo Orsoni, Roberta Pancera, Riccardo Pirovano, Luca Riboni, Elena Salami, Emiliano Guarneri - Elisiana Ricci. Curatore: Antonio Grulli. Musica: Sergej Krylov. Scrittura: Francesca Genti, Rossella Ferraris, Mario Robusti, Walter Borghisani, Giovanni Locatelli. Performance: Eliosa Alquati, Elena Bianchi, Francesca Cavedo, Elena Dati, Alice Maestroni, Andrea Marchesi, Pietro Ginevra, Michele Lanzi, Luca Riboni. Evento speciale: LEZIONI DI FILOSOFIA MORALE di Andrea Bortolon, a cura di Aldo Spoldi. Con Moira Contessa, Eloisa Alquati, Fausto Merli, Michele Lanzi.

EDIZIONE 2004-2005 - Museo civico Ala Ponzone

"Arcimboldo virtuale", video di Emiliano Guarneri in relazione a "L'ortolano" di Arcimboldo - edizione 2004/05

drale, coinvolgendo per l'edizione 2007 altre sei chiese cittadine: "Cremona infinito ottagono" è il titolo che sottolinea i tre elementi chiave: l’aspetto storico, l’aspetto artistico e l’aspetto simbolico (teologico-liturgico). I giovani artisti sono infatti stati chiamati ad operare in contesti nei quali il livello storico, il livello artistico ed il significato simbolico si sovrappongono e si identificano nella stessa opera di riferimento. L'edizione è stata possibile grazie alla collaborazione della Diocesi di Cremona e dell'Accademia di Belle Arti di Brera - Dipartimento di arti e antropologia del sacro. Gemine Muse ha un'altra significativa finalità: la promozione dei giovani critici. Le edizioni realizzate a Cremona sono state curate da numerosi giovani critici che hanno saputo scegliere gli artisti più significativi che offre il nostro territorio. Firme prestigiose come quelle di Gianluca Marziani, Andrea Del Guercio, Roberto Castello hanno accompagnato giovani talenti tra cui sono da ricordare Simone Fappanni e Stefania Mattioli per le arti visive, Luca Muchetti per la scrittura e Marco Maturo per la musica. Fin dalla prima edizione, con la partecipazione della giovane scrittrice milanese Francesca Genti, la rassegna cremonese ha coinvolto artisti di altre città ed ha inviato in altri sedi artisti cremonesi. Scambi sono infatti avvenuti con Milano, con Aosta nel 20004/05 (Roberta Pancera) e per il 2007 con Firenze (Riccardo Benassi). Per la presente edizione sono stati invitati anche artisti provenienti da Milano, Brescia, Verona e Roma.

Arti visive: Lara Favagrossa, Emiliano Guarneri, Roberta Pancera e Elena Salami, Elisa Presta. Curatori: Gianluca Marziani, Simone Fappanni, Alessandra Corsi, Valentina Santangelo. Performance: Eloisa Alquati, Alessandra Ardu, Ilona Arcari, Alice Bonzanini, Beatrice Brignani, Lucrezia Capelli, Doris Di Nicola, Nicola Galli, Gilberto Girardi, Fabio Guarneri, Antonia Infranco, Michele Lanzi, Alice Maestroni, Gabriele Montano, Mirko Ongini, Margherita Piu, Giulia Principato, Chiara Servalli, Paolo Sinelli. The Buskers – Francesco Attanasi, Luca Congedo, Fabio Calzia. Giocoleria: Alberto Barcellari, Beatrice Brignani, Alice Bonzanini, Serena Brigati, Lucrezia Cavedagna, Giorgia Denti, Carolina Farina, Gabriele Montano, Mirko Ongini, Chiara Persico, Elena Ripari, Laura Sforza, Paolo Sinelli. Musica: Giovanni Gnocchi Danza: Afrodanza: Friederike Dangel, Cristina Dernini, Valentina Mauri, Licia Rossetti, Valeria Santini, Paola Zagli. Esperimento Danza: Mimma Yourdanos Abebe, Gwladys Konan, Carlotta Passeri, Marianna Generali, Valentina Villa. Chocobos: Cristian Munteanu, Florin Munteanu, Cosmin Arsene.

EDIZIONE 2005-2006 - Museo civico Ala Ponzone Arti visive: Sabrina Milazzo, Gianluca Mangano, Gabriele Montano, Chiara Bramati, Emiliano Guarneri, David Fragale, Filippo Lottici, Tullio Zanibelli. Curatori: Simone Fappanni, Stefania Mattioli. Scrittura: Laura Accerboni, Nicola Galli, Mario Robusti, Giovanni Locatelli, Fabio Mulattieri. Curatori: Mario Feraboli, Lucia Zanotti. Musica: Andrea Maffini, Luca Vascelli, Gianluca Gambini. Curatori: Serena Facci. Performance: Eloisa Alquati. Curatori: Nicola Arrigoni, Mara Serina

EDIZIONE 2007-2008 Battistero della Cattedrale di Cremona, S. Abbondio, S. Agata, S.Agostino, S. Ambrogio, S. Pietro al Po, S. Sigismondo Arti visive: Siria Bertorelli e Vittoria Attianese, Elena De Prezzo, Alberto Gianfreda, Emiliano Guarneri, Fausto Merli, Francesca Reboani, Francesca Banchelli, Roberto Benvenuto, Marta Colombi, Giulia Zara, Francesco Benassi (Firenze). Curatori: Andrea del Guercio, Simone Fappanni, Stefania Mattioli, Letizia Bellini. Fumetto: Margherita Allegri, Beatrice Brignani, Anna Cigoli, Francesca Follini, Alessandro Fusari, Emiliano Guarneri, Patrizia Sacchi. Curatore: Michele Ginevra. Musica: Fabio Crespiatico, Florindo Grillo, Marco Maturo, Ingrid Pustijanic, Thomas Sinigaglia. Con il coro della facoltà di musicologia: Rossella Biagioni, Elsia Della Valle, Sara Vincenzi, Benedetta Zucconi, Giulia Matelli, Roberta Ocozia, Monica Serafin, Katalin-Maria Tanko, Domenico Arenella, Loris Braga, Pasquale De Seta, Emanuele Giarrusso, Simone Milesi, Francesco Saggio, Davide Viviani, Guglielmo Buonsanti, Renato Dolcini, Roberto Maietta, Francesco Pezzi. Curatore: Marco Maturo. Performance: Dario Dellanoce, Nicola Galli, Fabio Guarneri, Giovanni Locatelli, Roberta Marchesi, Marco Maturo, Lorena Montini, Fabio Mulatieri, Francesca Reboani, Mario Robusti, Nicola Spotti. Curatore: Roberto Castello. Scrittura: Eloisa Alquati, Nicola Galli, Giovanni Locatelli, Fabio Mulatieri, Mario Robusti - Nicola Galli - Eloisa Alquati - Mario Robusti Giovanni Locatelli - Fabio Mulatieri. Curatore: Luca Muchetti.

"Homelles" libro d'artista di Fabio Mulatieri esposto presso la chiesa di San Sigismondo - premio speciale "Gemine Muse 2007"


IV

Venerdì 10 Ottobre 2008

I CURATORI - ARTI VISIVE

FRANCESCA RIZZARDI

Francesca Rizzardi è nata a Cremona nel 1978, è organizzatrice di eventi in ambito culturale. Si occupa di fotografia ed arte contemporanea. Diplomata al Liceo Artistico di Cremona, si è laureata a pieni voti in Conservazione dei Beni Culturali presso l'Università degli Studi di Parma ; ha studiato storia dell'arte contemporanea presso l'Università Rovira y Virgilii di Tarragona, si è specializzata in gestione dei musei e dei servizi museali presso la Fondazione CUOA di Altavilla Vicentina. Ha collaborato, per lungo tempo, con la Fondazione Querini Stampalia di Venezia dove si è occupata d'organizzazione di eventi legati all'arte contemporanea e di un progetto per la tutela e valorizzazione del patrimonio culturale del Veneto. Ha lavorato presso Solares Fondazione delle Arti di Parma, nell'ambito dell'organizzazione e appoggio alla curatela di mostre nazionali ed internazionali. Ha partecipato in qualità di Storica della Fo-

tografia alla Conferenza Stampa d'inaugurazione della mostra « Rose per Baghdad e ritratti d'epoca» del maestro Antonio Leoni. E' presidente di giuria del concorso fotografico Artisti alla scoperta del territorio organizzato dalla Cooperativa Educarte e dalla Provincia di Piacenza. Di Gemine Muse dice :"è un'esperienza particolarmente formativa, di scambio e di crescita, un modo per rendere il cittadino spettatore consapevole e partecipe della creazione artistica.

Francesca Rizzardi

I CURATORI - ARTI VISIVE

SILVIA SCARAVAGGI Silvia Scaravaggi è nata a Crema nel 1979. Curatrice e critica indipendente, si interessa dell’uso creativo dei nuovi media, di interattività, del rapporto tra arte, scienza e tecnologia. Si è laureata nel 2004 in Teoria e Tecnica dei Mezzi di Comunicazione Audiovisiva presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Pisa, con una tesi sull’organizzazione di festival di arte elettronica; ha studiato Cinema e Nuovi Media all’Universiteit van Amsterdam. Dal 2006 scrive per la rivista Digimag e fa parte della redazione di Digicult.it, progetto dedicato alla cultura digitale e alle arti elettroniche. Dal 2005 è assistente dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Cremona. Dal 2008 è membro della commissione cultura dell’Associazione per le arti ContemporaneA di Cremona, per cui cura "ContemporaneA per l’arte emergente", percorso dedicato alla promozione degli artisti locali emergenti che ha preso avvio con il “progetto zero” nell’ottobre 2008.

La sezione arti visive

T

di Francesca Rizzardi e Silvia Scaravaggi

orna Gemine Muse a Cremona e lo fa con i modi e gli scopi che da sempre hanno contraddistinto l’evento, ovvero, indagare e sperimentare il complesso rapporto tra le giovani generazioni creative e il patrimonio storico e artistico. Il tema scelto quest’anno è “La parete desnuda”, un’analisi storica di edifici cittadini che porterà alla creazione di opere inserite coerentemente nel tessuto urbano e, per la sezione arti visive, concepite dagli artisti nella forma del writing e dell’arte pubblica. Scopo primario vuole essere la rivisitazione di spazi che in città si sono contraddistinti come punti di crescita e di scambio, i centri economici, formativi e di cura fisica, che hanno, o non hanno, lasciato tracce nella memoria della cittadinanza. Rinascita o recupero, attraverso l’intervento di

NEL PROSSIMO NUMERO: sezione arti visive intervista a DEM sezione fumetto Carolina Farina Avete critiche o suggerimenti? scrivete a: Silvia Scaravaggi

Ha redatto testi di critica d’arte e curato mostre, tra cui “Objects-Rooms” con Gianluca Ferrari (Galleria Ground’s Art - Parma, 2007), e “On The Web”, ciclo di conferenze online per il festival “Altri Confini” (Abano Terme, 2006). Ha fatto parte dello staff organizzativo del festival “Techne05, tra arte e tecnologia” (Milano, 2005) e di “Invideo, Mostra internazionale di video e cinema oltre” (Milano, 20032005). Ha pubblicato articoli sul video e l’arte contemporanea per Exibart.com.

attraversarte@comune. cremona.it

artisti contemporanei che affrontano il ruolo di quei luoghi oggi, materia che implicitamente contiene l’idea di movimento, di scambio e di viaggio, elementi fondanti e primari per la rassegna Gemine Muse. Gli artisti svilupperanno un rapporto personale con i luoghi della città prescelti, interpretandone il significato storico e culturale, alla luce delle testimonianze che i luoghi stessi - architetture, palazzi, spazi comuni - portano con sé. Il rapporto tra città, storia ed intervento artistico contemporaneo si delinea nella capacità degli artisti selezionati di rivelare l’anima talvolta sconosciuta degli ambienti che circondano la vita quotidiana, attraverso la costruzione di un percorso creativo ed evocativo. La sezione Arti Visive è composta da due gruppi di writers – il gruppo di Cremona formato da Lombardi, Soldi, Freschi e Coppiardi, ed i Surfisti di Crema – e da tre autori singoli, Dem, Nais e Filippo Minelli. Gli artisti lavoreranno, attraverso gli strumenti più congeniali alla loro forma di espressione, in quattro luoghi della città particolarmente significativi, trasformando le pareti in luoghi della comunicazione, in interfacce tra gli spazi e gli uomini, costruendo un dialogo tra l’interno e l’esterno. Loro compito è far parlare questi luoghi, rendere le pareti “porte di accesso” al patrimonio della città, rinnovato in

gemine muse

ITALIA CREATIVA

PROGETTI PER LA GIOVANE CREATIVITÀ

UN PROGETTO DI:

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA GIOVENTÙ

CON IL CONTRIBUTO DI:

PROMOTORE LOCALE:

chiave contemporanea, urbana, odierna. Dem ed il gruppo Surfisti realizzeranno degli interventi sui muri esterni dell’ex Snum in via del Giordano, una rivisitazione del mondo industriale; Nais ed il gruppo di Cremona indagheranno i lati nascosti della mente e dell’animo umano creando la propria opera per il muro di cinta dell’ex ospedale psichiatrico di Cremona, infine Filippo Minelli interverrà presso l’Archivio di Stato, dando voce al pensiero ed alla memoria dell’essere.

I LUOGHI DEGLI INTERVENTI: 1 - Mura storiche 2 - Santa Monica 3 - Palazzo Cittanova 4 - Archivio di Stato 5 - Ospedale vecchio 6 - P.zza Roma 7 - Ex carcere 8 - Ponte di Po 9 - Ex Snum 10 - Foro Boario 11 - Ex Villa Salus

PARTNER:

ARCHIVIO DI STATO DI CREMONA

MAIN SPONSOR:

SPONSOR TECNICO:

MEDIA PARTNER:

SPONSOR LOCALI:

Mappa dei luoghi di Gemine Muse


Speciale Edilizia Con il termine "ristrutturazione" si indicano tutti gli interventi che riguardano un edificio in una sua parte o nella sua interezza, sia all'interno sia all'esterno. Possono così individuarsi tre tipologie di interventi: ristrutturazione con manutenzione ordinaria, ristrutturazione con manutenzione straordinaria, ristrutturazione con "grandi opere". Le "piccole opere" (manutenzione ordinaria e manutenzione straordinaria) si realizzano senza bisogno diconcessione edilizia e quindi senza pagare nulla al Comune. Le "grandi opere", invece. prevedono il rilascio di una concessione edilizia e quindi il versamento di oneri, in proporzione alla superficie interessata e al tipo di edificio. Vediamo ora più nel dettaglio i vari tipi di manutenzione

Per ogni intervento l'autorizzazione giusta

ti limitate di un edificio o interventi che restituiscono funzionalità a un edificio, perché cadente o non abitabile. Questi interventi possono interessare tutto il contenuto dello stabile. Devono, però, mantenere sia l'aspetto esterno sia l'ingombro precedenti. Una delle caratteristiche di questo tipo di ristrutturazione è che si realizza senza bisogno di concessione edilizia e quindi

Tra le piccole opere gli interventi per restituire funzionalità ad un edificio

possibili. Quella ordinaria prevde interventi su edifici già esistenti. Questa voce comprende le cosiddette opere minori o "piccole opere" che possono essere di due tipi: interventi che riguardano par-

Venerdì 10 Ottobre 2008

senza pagare nulla al Comune. La manutenzione ordinaria si compie attraverso le opere edilizie minori e costituisce la parte più consistente degli interventi realizzati sugli edifici e sugli apparta-

menti. I proprietari non devono così presentare alcuna domanda o segnalazione al Comune. Sono però responsabili della regolarità del lavoro, specie riguardo alle norme di sicurezza e di igiene. Gli impianti, in particolare quelli elettrici e del gas, devono quindi essere realizzati da personale qualificato, che deve certificare la conformità alla legge. All'interno dei fabbricati, per esempio, si possono così riparare e rinforzare senza alcuna formalità parti della struttura, delle murature e delle coperture, riparare e sostituire le finiture interne delle costruzioni, installare doppi serramenti o cancellati di sicurezza posti all'interno, installare o spostare pareti mobili, rispettando però i rapporti di areazione e illuminazione previsti dalla legge. All'esterno dei fabbricati vengono considerate di manutenzione ordinaria le seguenti opere: rifacimento del tetto, riparazione e sostituzione dei pluviali e grondaie anche con materiali diversi, purché non siano modificate le caratteristiche tecniche delle coperture, ripristino delle facciate con materiali aventi stesse caratteristiche e colori di quelli preesistenti, riparazione e sostituzione degli infissi e di serramenti esterni, di

Le piccole opere non richiedono la concessione edilizia

La manutenzione straordinaria richiede autorizzazione edilizia

portoni, cancelli, vetrine e parti di ingresso dei negozi, anche con materiali diversi, purché non siano mutate le caratteristiche esteriori, installazione di grate al vano finestra, realizzazione di posti auto al livello del terreno, interventi di manutenzione del verde. Tra le opere edilizie minori rientra anche la manutenzio-

ne straordinaria. Comprende gli interventi riguardanti il consolidamento, il rinnovamento e la sostituzione di parti della struttura, anche portanti, delle costruzioni: per esempio i muri di sostegno, le architravi e le solette. Nella manutenzione straordinaria rientrano anche le opere per la realizzazione di servizi igienici e di servizi tec-

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nologici, le opere di modificazione dell'assetto distributivo, gli interventi sulle facciate dei fabbricati, la portineria (ossia tutte le aree o le strutture al servizio di un edificio), la creazione di cortili, giardini, verde pensile e verticale. E' considerata manutenzione straordinaria la trasformazione di singole unità immobiliari in più unità immobiliari e viceversa. Per realizzare interventi di manutenzione straordinaria occorre presentare un progetto edilizio, unito a una domanda di autorizzazione edilizia o a una denuncia di inizio attività. Va sottolineato che l'autorizzazione edilizia può essere ottenuta anche implicitamente, con il cosiddetto silenzioassenso, entro 90 giorni dalla presentazione della domanda. Va ricordato però che i lavori di manutenzione straordinaria, per rientrare nella categoria delle "piccole opere" non debbono portare alla realizzazione di un edificio completamente diverso per forma, aspetto e uso dal precedente. È quindi importante verificare attentamente col progettista che gli interventi rientrino effettivamente nelle categorie previste dal Regolamento Edilizio. Sono compresi invece trale grandi opere tutti gli interventi che riguardano un edificio nella sua interezza, sia all'interno sia all'esterno. Sono cioè le trasformazioni che comportano cambiamenti sostanziali: cambio d'uso, aspetto estetico, dimensione dell'edificio o addirittura la ricostruzione dello stabile. Questi interventi, per essere realizzati, hanno bisogno di una specifica concessione edilizia richiedendo il versamento di un contributo all'amministrazione comunale.


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Speciale Costruzioni

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Un complesso residenziale di livello medio-alto, situato a soli 15 chilometri dalla città, nel tranquillo comune di Cingia de Botti. Si chiama «Villaggio Locap», e sorge proprio lungo la via Giuseppina. Si tratta di una struttura che offre davvero numerose possibilità, e con una spesa decisamente abbordabile. La zona comprende un'area verde con spazio relaz ad utilizzo delle singole unità abitative. Viene fatta una progetta-

Un complesso residenziale lungo la via Giuseppina

menti pedonali protetti. Il comparto poi potrà svilupparsi, nel tempo, con servizi, uffici e spazi commer-

Il villaggio Locap offre moltissime possibilità di scelta

Un appartamento con 2 camere da letto

zione architettonica su misura rispetto alle esigenze delle famiglie. Non mancherà una pista ciclabile e attraversa-

ciali, Insomma, una vera e propria cittadina a sè. Il complesso residenziale vede la suddivisione per lotti

di intervento. Dal 2007 è in costruzione il primo lotto, che comprende una villa singola, 10 ville a schiera e 20 appartamenti (di cui 4 attici). Le abitazioni potranno essere consegnate dal maggio 2009. Una particolare attenzione viene posta in essere per assicurare la salubrità delle abitazioni, privilegiando l'utilizzo di tecniche all'avanguardia e di materiali naturali e traspiranti nelle strutture murarie. L'utilizzo di materiali coibenti e fonoassorbenti per le strutture in comune tra un'abitazione e l'altra permette di garantire maggiori confort e privacy. Naturalmente la massima flessibilità della progettazione permette di personalizzare gli spazi interni, relativamente alle esigenze degli acquirenti. Tutti gli edifici vengono realizzati applicando sistemi e accorgimenti energetici particolari, sia per quanto riguarda applicando sistemi e accorgimenti energetici sia per quanto riguarda gli impianti che per l'isolamento termico, che è un elemento indispensabile per creare il microclima più adeguato in base alla stagione. Vengono isolate anche le strutture interne riscaldate che danno verso locali freddi o verso al-

Sopra il piano terra della Viletta, sotto il primo piano

tre abitazioni, in modo da garantire un risparmio energetico notevole. I materiali utilizzati sono i più vari, dalle fibre di legno, ai mattoni porizzati termoisolanti, caldane alleggerite termoisolanti di riempimento, impianti.

La pianta di un bilocale

Tutte le abitazioni verranno vendute tramite vendita diretta dal costruttore, quindi senza intermediari nè

agenzie. Inoltre, oltre all'acquisto, sarà possibile unna locazione a canone di mercato. E ancora, è prevista un'offer-

ta particolare: locazione a canone moderato per 2 anni, con possibilità di riscatto. Anche i prezzi sono decisamente concorrenziali. Vanno dai 64mila euro per i bilocali, 79mila per i trilocali, mentre le villette a schiera partono da 148mila euro.


Speciale Edilizia

Quando la ristrutturazione è fiscalmente conveniente

Bisogna tener presente che ristrutturare è sempre e comunque conveniente, anche dal punto di vista fiscale e legislativo. Per gli interventi di ristrutturazione edilizia su immobili e

agevolazioni in materia di ristrutturazioni edilizie, prevedendo che, per il periodo intercorrente tra il 1° ottobre 2006 e il 31 dicembre 2006, il limite massimo di spesa di 48.000 euro su cui calcolare

Tetto massimo di spesa di 48mila euro su cui calcolare la detrazione

Il limite massimo di spesa si riferisce all'nità immobiliare

sulle relative pertinenze, spetta un unico tetto massimo di spesa di 48mila euro su cui calcolare la detrazione del 36%. L’Agenzia ricorda preliminarmente che il DL 223/2006 ha modificato la disciplina delle

la detrazione va riferito alla singola abitazione. Di conseguenza, il tetto massimo di spesa su cui applicare la detrazione non è più riferito anche alla persona fisica che sostiene la spesa, ma alla sola abitazione.

Per quanto riguarda le pertinenze dell’abitazione, l’Agenzia cita la propria Risoluzione n. 124 del 4 giugno 2007, con la quale ha chiarito che il tetto di spesa va collegato all'abitazione, escludendo che per le pertinenze si possa computare un ulteriore autonomo limite di spesa (leggi tutto). In sostanza il legislatore ha inteso riferire il limite di 48.000 euro all'unità abitativa e alle sue pertinenze unitariamente considerate. Per quanto riguarda invece le spese sostenute dopo il 2006, la detrazione del 36% è stata prorogata, per il 2007, dall' art. 1, comma 387, della Finanziaria per il 2007, e per gli anni 2008, 2009 e 2010, dall'art. 1, comma 17, della Finanziaria per il 2008. Entrambe le disposizioni riconoscono la detrazione nei limiti di 48mila euro per unità immobiliare. Va precisato che anche il limite massimo di spesa fa riferimento genericamente all'unità immobiliare e non all'unità abitativa, eventuali lavori di ristrutturazione concernenti un'unità abitativa e le relative pertinenze sarebbero ammessi a fruire di una detrazione d'imposta calcolata su un limite di spesa riferito comunque alla sola abitazione, senza poter compu-

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Meglio aver sempre presente quanto si andrà a spendere

tare un ulteriore autonomo limite per le pertinenze. Quando si dà l'avvio ad un lavoro di ristrutturazione, in ogni caso, bisogna sempre aver presente quanto si andrà a spendere. I costi di una ristrutturazione si devono misurare considerando non solamente il valore iniziale, la spesa ed il valore finale, ma anche la qualità in termini sociali e di civiltà di un recupero ben realizzato. I primi sono computabili solamente dal punto di vista economico e potrebbero essere validi per chi ristruttura per lavoro, i secondi sono stimabili da parte del committente che adopererà per suo conto, per il suo ufficio, per la sua azienda, per la sua abitazione l'immo-

bile appena rigenerato. Questi costi, che possono definirsi anche affettivi, non sono quantificabili su un mercato che non li apprezzerebbe, ma esistono ugualmente e di essi ne gode chi fruisce della costruzione, con la sua sensibilità, con la sua cultura, con la sua soddisfazione finale. Non bisogna dimenticare mai che ciò che piace non ha prezzo: recuperare vecchi mattoni fatti a mano, inglobare un parquet in un pavimento in ceramica, realizzare una inferriata come un termosifone, riutilizzare vecchi infissi, ripulire muri in pietra da lasciare a vista, possono essere lavori molto costosi, anche più delle soluzioni con

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nuovi materiali, ma diversamente andrebbe distrutta una parte della civiltà che ha prodotto quell'edificio. Chi la recupera, la rivitalizza, la ristruttura, la rende ancora parte della nostra storia: il costo allora non è altro che un investimento per la cultura e per il futuro. Ci sono però da tenere presenti degli errori che assolutamente vanno evitati. Essi possono essere dovuti dovuti ad un'infinità di casi: è inutile pensare all'esperienza o alla perizia del tecnico e delle maestranze. Molti di essi sono dovuti alle scelte che opera anche il committente e che trova non adeguate solo dopo la loro realizzazione. Sapere già prima di iniziare che vi saranno delle incongruenze ci potrebbe far sentire un pò meno depressi alla fine. E' errato pensare che la ristrutturazione alla fine ci consegnerà un immobile di minor valore o qualità rispetto ad uno nuovo. O avere il terrore di demolire parti anche strutturali. O ancora avere la convinzione di dover demolire tutto. E' sempre meglio non cercare il risparmio sui materiali o sui lavori di tipo strutturale, o operare scelte economicamente diverse per le varie parti della costruzione (pavimenti, infissi, impianti). Meglio evitare anche di recuperare materiali di scarso valore, o al contrario gettare tra i rifiuti materiali o componenti di valore storico e sociale. Mai pensare che non si possano organizzare elementi vecchi o antichi con altri moderni anche per tecnologia. Infine non è mai sbagliato di tentare soluzioni innovative rispettando la natura della costruzione esistente.


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Porte e finestre sono appendici fondamentali per la propria abitazione. La porta d’ingresso deve essere scelta in funzione dei rischi cui si ritiene di essere esposti, deve possedere una solida resistenza agli attacchi, essere antintrusione. La porta d’ingresso di una villetta unifamiliare, deve possedere caratteristiche di sicurezza superiori ad una porta d’ingresso situata in un condominio. Nella ipotesi in cui la porta d’ingresso (portoncino) è situata direttamente all’esterno, deve presentare anche un’adeguata resistenza agli agenti atmosferici. In questa ipotesi, i materiali maggiormente indicati sono l’alluminio, l’acciaio, il pvc ed alcune essenze di legno. Negli ultimi anni è cresciuta in maniera esponenziale l’esigenza di sicurezza, per cui la gran parte delle porte d’ingresso sono ormai porte blin-

Porte e finestre: essenziali per sicurezza e isolamento

vengono sottoposte ad una serie di prove, per stabilirne il grado di affidabilità. La porta blindata consta di un’anima di acciaio sistemata tra due pannelli (legno, laminato). Corre l’obbligo far presente che gran parte della sicurezza offerta dalla porta blindata dipende dalla posa in opera. Infatti, i punti di debolezza delle porte d’ingresso sono rappresentati dalla serratura e dalla posa in opera del controtelaio. Questo ultimo, al quale vengono saldate apposite piastre di acciaio, deve

I serramenti devono essere coordinati all'appartamento

date. Porte con particolari caratteristiche tecniche, come la resistenza allo sfondamento, all’intrusione, che assicurano un buon isolamento termico e acustico. Le porte blindate, pertanto,

Speciale Edilizia

essere fissato con cemento a presa rapida con l’aggiunta di iniezioni di prodotti consolidanti a base di cemento. Un tempo si parlava di porte con riferimento alle sole porte per esterno, che aveva-

no l’esclusiva funzione di difesa dalle insidie del mondo esterno. E’ a partire dal XVIII secolo che si registra una grande diffusione di questi elementi, che sempre in numero maggiore entrano nelle case per unire e separare gli ambienti, nonché contribuire all’arredamento degli stessi. Nel corso degli anni le porte per interni hanno fatto registrare una notevole evoluzione. In virtù dell’interesse dei consumatori, gli operatori del settore non si sono mai fermati, sempre alla ricerca di nuovi design, materiali innovativi, tecnologie di nuova generazione. Il mercato offre un’ampia gamma di porte per interno, che in sintesi, indipendentemente dal materiale utilizzato, comprendono le porte a battenti e quelle scorrevoli. Le porte per interni maggiormente commercializzate sono quelle moderne, tipologia di porte che esalta la funzionalità. Porte dalle linee semplici e lineari, in linea con le preferenze delle nuove generazioni minimaliste ed essenzialiste. In realtà, le nuove generazioni prediligono gli ambienti aperti, multifunzione, eventualmente divisi con pareti scorrevoli. La protezione della casa dalle intemperie è affidata alle finestre. La maggior parte dei serramenti sono in legno,

un materiale che, se troppo tenero, poco stagionato e protetto male, si deteriora rapidamente o si deforma in modo da impedire una corretta chiusura o un'agevole apertura delle ante. Quando i serramenti sono costruiti in legno pregiato come il douglas, il pitchpine, il rovere o comunque in un legno duro, vengono trattati con vernici trasparenti al poliestere o vernici poliuretaniche (comunemente indicate con il nome di flatting), perché rimanga visibile il caratteristico aspetto naturale. Il legno è un materiale che non degenera se trattato nel modo giusto. Quelli in acciaio inox, praticamente inalterabili, non richiedono verniciatura protettiva, mentre se sono costruiti in alluminio o leghe leggere vengono forniti laccati (o in colore oro, nero, bronzo o naturale) perché la superficie risulti più dura e il metallo più resistente agli agenti esterni. I più comuni serramenti metallici sono costituiti da elementi tubolari di lamierino d'acciaio dello spessore massimo di 10 mm. Questi telai permettono uno sfruttamento migliore del vano finestra rispetto ai tradizionali telai in legno. Le parti in vista andranno normalmente verniciate anche se il serramento è stato difeso all'origine da un procedimen-

to di zincatura. Gli stessi serramenti, se sono stati smaltati a forno, avranno una verniciatura molto più resistente. I serramenti in plastica pos-

ciature. Attenzione però: se scelti nella produzione cosiddetta "andante" possono dare inconvenienti, come l'instabilità, la difficoltà di pulizia

Importante è una buona progettazione

Importante scegliere i materiali più adatti e maggiormente isolanti sono essere buoni se ben progettati e ben costruiti, perché oltre alla leggerezza e a una discreta resistenza all'abrasione sono anche economici: colorati in pasta, non richiedono ulteriori verni-

e l'alterazione dei colori. Esistono poi certi serramenti in legno rivestiti in poliuretano, una materia plastica molto resistente anche alle sostanze corrosive come lo smog e la salsedine.


Taccuino

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VIABILITA’ Via S. Predengo Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Ottobre

Zona Borgo Loreto (via Ceccopieri) Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Dicembre Via Ronchi, Via Cattaro Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Ottobre

Zona Incrociatello (Via Valcamonica) Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Durata alcuni mesi

Piazza Padella Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Ottobre

Via Acquaviva Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Ottobre Vicolo delle Rose Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Novembre

• Borgo Loreto: (via Ceccopieri): cantiere per il rifacimento dei sottoservizi e della sede stradale nell'ambito della riqualificazione di Borgo Loreto (Fine lavori: 20 dicembre). • Zona Incrociatello (via Valcamonica e via Valtoce): Ristrutturazione della rete di distribuzione di energia elettrica e illuminazione pubblica (Durata lavori: diversi mesi). • Via Acquaviva: cantiere per la posa della nuova tubazione del gas metano (Fine lavori: 31 ottobre). • Via Ronchi, Via Cattaro: ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine lavori: 31 ottobre). • Vicolo delle Rose: cantiere per il rifacimento dei sottoservizi (fognature, servizio elettrico, servizio gas e acquedotto) e della sede stradale (Fine lavori: 30 novembre). • Via S.Predengo: rifacimento della condotta della fognatura (Fine lavori: 30 ottobre). • Piazza Padella: rifacimento della pavimentazione in ciottoli (Fine lavori: 31 ottobre).

L’Oroscopo Della Settimana

di Romeo

Cercate di placare la vostra aggressività nei confronti del partner. Nel Lavoro potreste ottenere ottime nuove “mission”.

Mercurio vi incita ad essere maggiormente spensierati. Dovrete però chiarire i rapporti di lavoro e verrete aiutati, se chiederete aiuto.

In ottobre l’amore si annuncia complicato. Scontri con i colleghi sono sempre possibili.

Si stanno risolvendo le questioni familiari, che vi hanno tenuto in piena crisi nei mesi passati. In ambito lavorativo è il vostro momento.

Siete amati e potete anche dimostrare le vostre emozioni senza troppe paure. C'è un forte recupero professionale.

Siete corteggiati perché irradiate un grande carisma. Evitate però le gelosie esasperate. L'attività lavorativa è in pieno fermento.

La vostra mente sarà coinvolta in buona parte dai moti delle emozioni. Ottimi sono gli accadimenti nella professione.

La frustrazione di settembre stanno per scomparire. Siete pronti a mettere a segno lavorativi progetti davvero importanti.

Cercate di non badare troppo alle provocazioni di familiari e partner, che richiedono a gran voce la vostra attenzione.

State provando la gioia di vivere, anche in famiglia. Nel lavoro sarete spinti a modificare qualcosa che ancora non vi rende soddisfatti e liberi di agire.

Ritorna quella passionalità accesa nei confronti del partner. Previsti maggiori affari del consueto.

Sono in arrivo nuovi amori e passione intensa. Lanciatevi nelle situazioni che non conoscete a fondo, perché da esse trarrete benefici.

Farmacie di turno Dal 10 al 17 Ottobre 2008 SAN BASSANO VENTURELLI PIERANGELO Via Roma, 45 26020 San Bassano Tel. 0374-373212

ORARI DI APERTURA Mattino: 09:00 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:10 Giorno di chiusura settimanale: GIOVEDÌ POMERIGGIO

CIGNONE DI CORTE DE´ CORTESI FERRARI GIANMARIO Via Matteotti, 5 26020 Cignone di C.de´ Cortesi Tel. 0372-925002

SOSPIRO DELLA GIOVANNA LINA Via Giuseppina, 100 26048 Sospiro Tel. 0372-623059 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:15 - 19:15 Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO GRONTARDO MELEGARI ETTORINA Via Roma, 15 26044 Grontardo Tel. 0372-89396

METEO WEEK-END

TEMPERATURE MASSIME PREVISTE IN LOMBARDIA Città Venerdì Sabato Domenica Bergamo 22 23 24 Brescia 23 23 23 Como 21 22 23 CREMONA 22 22 23 Lecco 22 23 24 Lodi 23 23 23 Mantova 24 23 23 Milano 23 24 25 Pavia 21 22 23 Sondrio 20 21 22 Varese 21 22 23

sabato 11 ottobre 2008

domenica 12 ottobre 2008

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale: GIOVEDÌ MATTINA CASTELVERDE CASTELVERDE DI CAVIGGIA Piazza Municipio, 5 26022 Castelverde Tel. 0372-427346 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00

Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO CREMONA ZAMBONI FEDERICO Via Oglio, 5 Via Oglio, 5 26100 Cremona Tel. 0372-25347 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:20 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO CREMONA - FARMACIA 6 A.F.M. DI CREMONA s.p.a. Piazza IV Novembre, 2 26100 Cremona Tel. 0372-433017 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00 Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO


Cultura&Spettacoli

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Appuntamento presso la chiesa di Costa Sant'Abramo l'11 ottobre

Abramo in uno spettacolo tra musica e rappresentazione

U

di Silvia Galli

no spettacolo dedicato nientemeno che ad Abramo. Appuntamento per sabato 11 ottobre alle 20.45 con l’Ensemble PerIncantamento e il coro Il Cantiere, presso la chiesa parrocchiale di Costa S. Abramo, dove verrà messo in scena il recital «Dies Dei Abramo il viandante». L’ensemble musico-teatrale PerIncantamento è da anni impegnato nello studio e nella valorizzazione delle fonti medievali (testi e melodie) e nella loro ambientazione in tessuti artistici contemporanei e anche in questo testo ha alle spalle uno studio approfondito delle fonti testuali, sia bibliche sia attinte da altre tradizioni, da parte di Adelaide Ricci (direttore artistico dell’ensemble, medievista specializzata in testi agiografici) e la creazione di una originale composizione musicale di Paolo Bottini (organista noto in campo nazionale). Adelaide Ricci, direttore artistico spiega com’è nata l’idea: «Ci è stata commissionata dalla parrocchia di Costa Sant’Abramo dal parroco don Federico Celini, che ci ha contattato sapendo che prepariamo sacre rappresentazioni. In genere lavoriamo con i testi antichi ricostruendo lo spirito della sacra rappresentazione sul nuovo. Tendiamo dunque ad unire i testi antichi con la composizione contemporanea. Stavolta la realizzazione musicale è stata affidata al compositore Paolo Bottini, che ha composto la colonna sonora, che verrà cantata dal coro Il Cantiere».

Cosa mette in scena la rappresentazione? Mette in scena il personaggio di Abramo e la sua storia come personaggio in cammino. Abramo è un personaggio chiave dell’alleanza con Dio nell’Antico Testamento. Esso è infatti presente anche nella tradizione islamica come campione del monoteismo, in quella dell’Occidente cristiano come rappresentante della fede, e in quella cristiana orientale come modello della carità. «Padre di una moltitudine» e «amico di Dio», Abramo realizza la sua vicenda umana sotto il segno del viaggio, dalla Mesopotamia alla Palestina e, in altro senso, verso le radici della propria identità spirituale. Questo messaggio è “messo in scena” secondo una formula artistica che, di fatto, segue il (nel senso arcaico di «inven-

di effetti sonoro-narrativi. E’ la prima volta che vi esibite a Cremona? «Nel 2004 ci siamo esibiti a Sant’Ilario, ma è la prima volta che siamo sul territorio provinciale». Si esibirà tutto l'ensem-

Adelaide Ricci e Paolo Bottini

ble? «In questa occasione intervengono tre attori e quattro musicisti: io (direttore artistico, realizzazione testi, attore), Walfrido Ricci

Rossi (arpa), Antonio Minello (percussioni), Vittorio Zanibelli (flauti diritti, clarinetto). Inoltre si affianca la partecipazione del coro Il Cantiere diretto da Carla Milanesi e di alcuni solisti: Daniela Codignola (soprano), la stessa Carla Milanesi (contralto), Emmanuele Brambilla (tenore), Gualtiero Cervini (basso). L'ensemble è formato da attori e musicisti. Noi prepariamo dei progetti nostri originali che sono da sempre un pacchetto di sintesi tra testo e musica. Ma oltre alla nostra base di musicisti, andiamo poi a cercare collaborazione anche di altri. Così in questo caso, visto che si prevedono parti corali, abbiamo trovato la collaborazione del Cantiere diretto da Carla Milanesi. Da quanto tempo è nato il vostro ensemble? «Siamo in pista dal 2002, abbiamo fatto anche poesia e musica, progetti di teatro profani con simbologia dei tarocchi, abbiamo partecipato a qualche festival con testi medievali, non prettamente sacri, teniamo sem-

Il coro Il Cantiere con Carla Milanesi

tare»), dunque in musica e parole, con recitazione in parte libera e interventi musicali anche in forma di improvvisazioni d’assieme e

(attore, graphic designer, microfonia), Antonio Peri Campana (attore), Paolo Bottini (composizione musicale, organo), Eddy De

pre presente il connubio fra testo e musica. Ogni volta nasce dalle nostre opere una pubblicazione».

ARCHITETTURA

Parco dei monasteri, forum per valorizzarlo

Venerdì 10 ottobre al Museo civico Nel proprio programma di attività per il 2008-2009, il Rotary club Cremona Po ha individuato un settore di attenzione verso i progetti culturali della nostra città, in particolare il «Parco dei Monasteri». Il prossimo 10 ottobre alle 15, nella Sala Puerari del Museo Civico (via Ugolani Dati, 4) si terrà un forum sui monasteri. «Si tratta di un tema ricorrente negli ultimi anni» spiega Antonio Corvino, presidente Rotary Club Cremona Po «per l’importanza dei propositi e dei progetti che si incentrano su un comparto di grande valore architettonico ed urbano: avviare un attento e pieno recupero per il grande complesso monumentale, più conosciuto sotto il nome di “ex caserme”, costituisce un’operazione coerente con le ambizioni di città d’arte, cultura e turismo che la nostra comunità intende perseguire». Il club non è nuovo a questo genere di convegni perché nell'aprile del 1998 il club realizzò la tavola rotonda «Cremona città della musica?» allo scopo di analizzare se l'immagine di Cremona, abitualmente trasmessa, corrispondesse al valore che vuole esprimere: il nodo relativo al Parco dei Monasteri vi era già contemplato. «Ora» continua il presidente Corvino, «dopo nove anni, il nostro club torna ad affrontare il tema, organizzando un forum che vedrà l'intervento di personalità del mondo politico, culturale ed economico, allo scopo di pervenire ad un documento propositivo in cui individuare le soluzioni più idonee a facilitare la realizzazione del progetto per la riqualificazione urbana del

Parco dei Monasteri. Tornare a porre al centro dell’attenzione le prospettive del Parco dei Monasteri, significa tentare di coniugare al meglio le risorse e le forze culturali, progettuali, realizzative della città, per cogliere tutte le opportunità che il recupero funzionale propone, innescando una sinergia effettiva per la crescita complessiva della nostra città. E ragionare attraverso un programma di interventi in una sequenza temporale definita potrà consentire di cogliere ogni correlazione con lo straordinario appuntamento dell'Expo 2015». L'obiettivo identificato per il Parco dei Monasteri è condiviso da tutte le istituzioni e forze politiche locali: trasformare la zona delle ex caserme nella «Cittadella della Musica», col recupero dei complessi monastici di Santa Monica, San Benedetto, Corpus Domini e Santa Chiara, significa restituire alla città un polo urbano di grande spessore, un elemento vivo nel tessuto storico, una meta della frequentazione pubblica. L'imponente opera di riqualificazione dell'area prevede, infatti, che il Monastero di Santa Monica sia destinato al campus per la Facoltà di Lettere e Musicologia ed il Monastero di San Benedetto -acquistato recentemente dalla Fondazione Stauffer-, alla nuova sede della Scuola Internazionale di Liuteria. I lavori di restauro e recupero avviati per le architetture del Monastero di Santa Monica sono un importante passo di questo complesso ed affascinante itinerario. sg

Grande successo per Mondomusica: boom di visitatori stranieri e tanta qualità Record di espositori e di visitatori dall’estero a Monomusica. L’edizione appena conclusa conferma il trend di crescita internazionale della manifestazione. Le basi per un’edizione di Mondomusica come non si era mai vista, dal punto di vista della internazionalizzazione, c’erano tutte, e i tre giorni di Fiera appena conclusi hanno confermato le attese. Mondomusica è ormai una delle manifestazioni fieristiche in Italia con la più alta percentuale di espositori e visitatori stranieri, ma quest’anno ha superato tutte le aspettative: +43% di espositori esteri e, su un totale di 234 ditte presenti, il 45% proveniva da 21 Paesi diversi, tra cui Stati Uniti, Cina, India, Israele e, naturalmente, tutta Europa. A doppia cifra anche l’aumento dei visitatori e dei giornalisti stranieri, quest’ultimo un segno chiaro della sempre mag-

Un momento di Mondomusica

giore attenzione che i media internazionali dedicano a Mondomusica. Magazine giapponesi, cinesi, francesi e tedeschi hanno mandato a Cremona degli inviati per seguire

la Manifestazione, e i commenti sono stati decisamente lusinghieri. Senza contare la visita, per la prima volta, di Joseph Regh, vice

presidente della Violin Society of America, la più importante istituzione statunitense per la promozione della liuteria, arrivato a Mondomusica per studiare insieme a CremonaFiere le diverse possibilità di collaborazione per fare crescere ancora di più la manifestazione e, perché no, qualche nuova iniziativa internazionale sugli strumenti artigianali. «Una grossa spinta verso questa sempre crescente internazionalizzazione di Mondomusica» ha dichiarato Antonio Piva, presidente di CremonaFiere «è in parte arrivata anche grazie alla nostra scelta di proporre non solo un appuntamento importantissimo dal punto di vista commerciale, ma anche un cartellone di eventi che ha elevato Mondomusica ad un vero e proprio festival, con oltre 170 artisti che si sono esibiti in più di 36 ore di gran-

dissima musica». Molto apprezzata, sia dagli espositori che dai visitatori anche la nuova sezione NotAntica, che ha aperto la strada verso nuove categorie espositive e nuovi eventi dedicati alla musica barocca. “Questa edizione di Mondomusica – ha concluso Piva – ci ha dato molte soddisfazioni anche dal punto di vista del numero dei visitatori: in un periodo di grande crisi generale il pubblico di Mondomusica ha risposto bene, confermandosi sopra le 10.000 presenze (10.107 i biglietti staccati nei tre giorni) e anzi incrementando del 10% le presenze dall’estero.” E adesso, per confermare l’ottimo inizio delle manifestazioni autunnali di CremonaFiere, si aspetta la Fiera Internazionale del Bovino da Latte, in programma dal 23 al 26 ottobre.


Cultura

Venerdì 10 Ottobre 2008

SFOGLIANDO a cura di Edizione Nuovi Autori

«Giovani ubriachi all'osteria di Hitler»

A Barbaiago, un piccolo centro della Val Padana, quattro giovani liceali di ottime famiglie si dichiarano apertamente neonazisti, sopportando il muro eretto nei loro confronti da compagni, insegnanti e genitori. Ciascun ragazzo si immedesima con fervida fantasia nelle vesti di un famoso gerarca tedesco, e insieme discutono di ciò che potrebbe essere modificato nelle attuali istituzioni e di come certe situazioni potrebbero cambiare. Si rivolgono alla Maga Osiridis, capace con infusi di erbe di far rivivere ai propri clienti una qualsiasi vita anteriore essi scelgano. Ma qualcosa non funziona, e loro non vivono da eroi a Berlino il culmine del regime come avrebbero desiderato. La rabbia e l’arroganza dei quattro si trasforma in furia che devasta tutto ciò che li circonda, portandoli direttamente in prigione. Dalla finestra della loro cella i ragazzi osservano un pezzetto di cielo e scoprono che esiste un’unica Grandezza.

fiere

Buongusto a Pizzighettone Dal 31 ottobre al 2 novembre

Appuntamento a Pizzighettone con la VIII edizione di «Buongusto», la mostra mercato enogastronomica prevista per il 31 ottobre e 1-2 novembre. Buongusto vuole essere un viaggio nella tipicità dei prodotti enogastronomici del paese e punta l’attenzione sui prodotti locali, tipici, la maggior parte dei quali riconosciuti con marchi Doc, Docg e Igp. Circa 50 espositori selezionati e provenienti da tutta italia sono a disposizione dei visitatori negli orari di apertura della fiera, presentando quanto di meglio il panorama della produzione nel settore alimentare, vitivinicolo ed enologico propone sul mercato. Gli stands offrono la possibilità di degustazioni guidate e acquisto sul posto. Buongusto rappresenta per Pizzighettone un appuntamento di metà autunno irrinunciabile per moltissimi

visitatori provenienti da tutto il nord italia. La novità dell’ottava edizione è legata ad un alimento amato praticamente da tutti: il cioccolato, prelibatezza a cui è dedicata un’intera casamatta, all’interno della quale sarà possibile assaggiare, degustare e scoprire le infinite declinazioni culinarie e gli inaspettati accostamenti di questo prodotto principe e che farà da anteprima alla prima edizione fieristica ad esso dedicata che si terrà nel 2009. All’interno dei 34 ambienti, a volta di botte (casematte), tutti comunicanti tra loro (su una superficie di migliaia di mq), troveranno spazio gli stand espositivi. Anche quest’anno la rassegna «Buongusto», accompagna la degustazione dei “Fasulin de l’òc cun le cudeghe”, il tradizionale piatto servito nei giorni della commemorazione della festività di ognissanti.

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A Croce Santo Spirito ritorna l'Autunno organistico «Autunno Organistico a Croce Santo Spirito»: appuntamento con la X edizione dell'evento, sotto l'egida del direttore artistico Paolo Bottini. L'evento comprende due concerti nelle sere del 12 ottobre e del 1° novembre (entrambi alle ore 21 e ad ingresso libero), presso la chiesa parrocchiale dello Spirito Santo di Castelvetro Piacentino. Con questa edizione della rassegna si vuole ricordare il decennale del restauro dell'organo «Lingiardi» del 1865, restauro effettuato nel 1998 dalla ditta «Giani Casa d'Organi» di Corte de' Frati per volere dell'indimenticato parroco don Giuseppe Panini, dietro accorato stimolo dell'organista titolare Paolo Bottini. Il 12 ottobre torna a Croce il noto organista torinese Roberto Cognazzo (fu presente nei concerti inaugurali del 1998), specialista del repertorio operistico ottocentesco, il

quale proporrà un programma inedito ed originale dal titolo «...da nuovi mondi», eseguendo, tra l'altro, anche musiche di Giuseppe Verdi. Il 1° novembre l'organista titolare di Croce S. Spirito Paolo Bottini presenterà la sua prima registrazione discografica effettuata all'organo «Lingiardi» con musiche del grande organista cremasco Vincenzo Antonio Petrali (18301889) con la partecipazione del soprano Hiroko Miura.

LO SPAZIO DELL’ARTE

In mostra presso l'Adafa gli scatti di Paolo Mazzoni

C

di Silvia Galli

ontinuano le proiezioni del gruppo fotografico «Cascinetto» di Cremona, in collaborazione con il comune di Castelvetro Piacentino, con il patrocinio della provincia di Piacenza, della Fiaf. Giunto alla settima edizione «Diatour viaggio intorno al mondo proiezioni di diaporama d'autore», continuano venerdì 10 ottobre alle 21 con la proiezione di Paolo Mazzoni, 50 anni di San Giorgio Piacentino, che presenterà tre lavori: «El Condor Pasa »(Perù), «La pescheria» (Catania), e «Riflessi di Londra». Paolo Mazzoni

Uno scatto di Mazzoni

come molti fotoamatori si avvicina alla fotografia in età adolescenziale percorrendo tutto il tragitto formativo incominciando con le foto in bianco e nero e relativa stampa. Ha sviluppato una predilezione per le diapositive e gli audiovisivi avvici-

nandosi negli ultimi anni anche al digitale che gli consente una maggiore versatilità e una continua ricerca tecnica con un accurato approfondimento nella cura delle proprie immagini. Le sue foto sono state esposte a numerose mostre, e ha partecipato a diversi

concorsi, spesso vincendo. Spesso invitato come ospite con diaporama da associazione e circoli di rinomata fama come dall’Adafa, e non ultimo alla manifestazione internazionale che si svolge in primavera a Reggio Emilia: il «Mese della fotografia europea». Questa sua passione la trasmette nei molti viaggi fatti, soprattutto all’estero, per fissare nelle foto l’arricchimento culturale di altre etnie. Le proiezioni sono ad ingresso libero si tengono presso il teatro della casa della gioventù di Castelvetro Piacentino con inizio alle ore 21. L’ ingresso è gratuito. Gli ultimo due appuntamenti sono per il 17 e 24 ottobre.

Un incontro sull'attualità del periodo medioevale

Ci sarà anche Andrea Pamparana, Vicedirettore del Tg5, al secondo appuntamento sul Medioevo, promosso dal Gruppo Laico Canossiano “Giuseppina Ghisi“, col patrocinio e la collaborazione del Comune di Cremona. Dopo il successo riscosso con la prima giornata del convegno, lo scorso 24 maggio, l'organizzazione ci riprova e rilancia con un secondo incontro previsto nella stessa sede per il prossimo 18 ottobre alle 16.30, contando ancora una volta sulla presenza di relatori stimati tanto in ambito nazionale quanto in ambito locale. Oltre ad Andrea Pamparana, che interverrà sul tema «L'attualità delle grandi figure del Medioevo», sarà possi-

bile ascoltare Adolfo Morganti -docente presso l'Istituto di scienze religiose della diocesi di Rimini- su «Perché ancora oggi affascina l'esperienza monastica medioevale?», nonché la professoressa Adelaide Ricci -docente, scrittrice e giornalista- sul tema «Medioevo: l'altrove. Mille anni con gli occhi dell'oggi», il tutto idealmente unito da una breve comunicazione di Mauro Faverzani, giornalista e scrittore, su «Duns Scoto, ponte tra passato e presente». L'obiettivo dell'iniziativa, intitolata complessivamente "Progetto: Raccontare il Medioevo oggi", è quello di mostrare l'estrema attualità di un periodo storico, quello medioevale per l'appunto. sg

Un concorso fotografico Il linguaggio della pittura italiana negli anni '70 per i giovani di Castelverde Il Comune di Castelverde bandisce un concorso fotografico indirizzato ai giovani abitanti del suo territorio. Il concorso si articola in due sezioni: immagini a tema libero, e «Le perle del mio paese: immagini sul territorio e le persone di Castelverde». Per la prima sezione, i partecipanti potranno presentare fino a 3 fotografie a scelta. Nella seconda invece i partecipanti sono invitati a presentare fino a 3 immagini che a loro giudizio sintetizzano gli aspetti più interessanti e rappresentativi del territorio di Castelverde. Le foto-

grafie, in bianco e nero o a colori, dovranno essere montate su cartonici di misura equivalente al formato A3. Il concorso è riservato ai cittadini residenti a Castelverde che non abbiano superato i 25 anni. Tutte le immagini verranno esposte in una mostra fotografica che si svolgerà sabato 1 novembre e domenica 2 novembre, in occasione della Festa del fungo. Successivamente, le immagini riguardanti il territorio e gli uomini di Castelverde verranno selezionate per poter ricavare 15 illustrazioni da pubblicare nel Calendario 2009 del Comune.

La Pittura italiana degli anni ’70 sarà in mostra alla Fondazione città di Cremona. «Pittura- pittura e astrazione. Arte e linguaggio negli anni ’70» è il titolo della mostra che verrà inaugurata il 14 ottobre, alle 17, nel Palazzo della Carità a Cremona (P.zza Giovanni XXIII). La conferenza d’apertura sarà tenuta da Flaminio Gualdoni, una delle figure di maggior rilievo della critica d'arte contemporanea. Quinto di sette percorsi espositivi, la mostra è parte integrante di un progetto più ampio e complesso - «L’arte in Italia del 1945» - curato da Mariarosa Ferrari Romanini. Un vero e proprio excursus storico-artistico che si pone l’obiettivo di raccontare l’evoluzione della rappresentazione pittorica dal ‘45 ad oggi, mediante un’analisi attenta e fruibile. Nello specifico, le 26 opere espo-

ste consentono allo spettatore di comprendere l’essenza di una pittura, quella degli anni ’70, che arriva a negare la sua intrinseca potenzialità figurativa assecondando l’urgenza di dare significato al puro atto del “fare” pittura; un atto fine a se stesso, una sorta di “anti-pittura”, ma non per questo immune da possibilità interpretative. Come spiega Ferrari Romanini nel saggio introduttivo del catalogo, «gli artisti di Pittura-pittura usano per le loro opere un linguaggio che rifiuta ogni riferimento ai movimenti o alle correnti pittoriche precedenti. Non solo rinnega la pittura figurativa ma anche l’astrattismo delle avanguardie storiche, e nello stesso tempo, tutti i modi di fare arte propri degli anni sessanta». Ecco dunque che “Pittura pittura, la nuova tendenza che diviene

dominante nel decennio Settanta, è colore o frammento di colore, è luce, macchia, segno, linea, ma è anche tutto ciò che si deposita su una parete, su un tela. Per questo, spesso, «ogni descrizione, in una ricerca assolutamente antidescrittiva, diviene spesso fuorviante». Ecco l'elenco degli artisti presenti alla mostra: Rodolfo Aricò, Giancarlo Bargoni, Luciano Bartolini, Carlo Battaglia, Enzo Cacciola, Carlo Ciussi, Sandro De Alexandris, Diego Esposito, Marco Gastini, Giorgio Griffa, Riccardo Guarneri, Gianni Madella, Elio Marchegiani, Paolo Masi, Vittorio Matino, Carmen Gloria Morales, Carlo Nangeroni, Claudio Olivieri, Gottardo Ortelli, Paolo Patelli, Pino Pinelli, Lucio Pozzi, Sergio Sermidi, Valentino Vago, Claudio Verna, Gianfranco Zappettini.


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Cultura

Venerdì 10 Ottobre 2008

La banda festeggia il 160esimo

Appuntamenti a Cremona e dintorni... ARTE & CULTURA

Fino al 18 ottobre 08 cremona Commercio a Cremona : Passato + Presente + Futuro 2 / Testimonianza e Identità Mostra didattico-fotografica sulla storia del Commercio a Cremona, organizzata in collaborazione da Comune di Cremona, Ascom e Confesercenti. Sala Alabardieri, palazzo comunale. Orario: dal Lunedì al Sabato dalle 9 alle 18 domenica dalle 10 alle 18. Fino al 14 ottobre 08 cremona Isa Miranda-Light from the star Mostra e riflessioni su Isa Miranda, star italiana di fama internazionale. Orario: dal lunedì alla domenica dalle 17 alle 19,30 - Galleria Daniela Rallo (piazza S.Abbondio, 1). Inaugurazione Sabato 4 Ottobre ore 17. Giovedì 9 Ottobre ore 21 conversazione con Elena Mosconi su Isa Miranda. Martedì 14 Ottobre al cinema-teatro Filo proiezione del film di M. Ophuls «La signora di tutti» (1943) alle ore 21,15.

Fino al 19 ottobre 08 cremona Cremona 1730/1750 nell'Olimpo della Liuteria Evento dedicato agli ultimi anni della grande liuteria classica - Mostre storiche, incontri, audizioni e concerti. Museo Stradivariano (Via Ugolani Dati, 4) Fino al 19 ottobre 08 cremona Mostra Felice Abitanti / L'Opera Pittorica Mostra d'arte del pittore cremonese Orario: dal lunedì al sabato 9-13 e 15-19 domenica e festivi 10-13 e 15-19 centro culturale San Vitale (piazza Sant' Angelo, 1). Fino al 19 ottobre 08 cremona mostra I Maestri della Scuola Internazionale di Liuteria Mostra in occasione del 70° Anniversario di Fondazione della Scuola Internazionale di Liuteria. Orario; feriali dalle 9 alle 18 festivi dalle 10 alle 18 Museo Civico di Via Ugolani Dati, 4 (sala mostre temporanee). Fino al 25 ottobre 08 cremona L'Arte Italiana dal 1945 Mostra di pittura astrazione di opere rappresentative del periodo dal 1945 in poi. Fondazione Città di Cremona Piazza Giovanni XXIII, 1.

ALTRO

SPETTACOLI

Fino al 10 ottobre 08 cremona Forum CompraVerdeBuyGreen Mostra/Convegno dedicata a politiche, progetti, beni e servizi di Green Procurement pubblico e privato. Dalle ore 9 - Spazio Fiera Cremona.

Fino al 12 ottobre 08 cremona - Stagione Lirica «la medium» Di G.Menotti e Gianni Shicchi di G.Puccini. - Teatro Ponchielli.

musica

Dal 10 al 12 ottobre 08 bonemerse Sagra d'Ottobre Tradizionale festa con appuntamenti culturali, sportivi, gastronomici. Inaugurazione Venerdì 10 ottobre alle ore 21 presso le Scuole Elementari.

11 ottobre 08 castelverde - Concerto Dies Dei - Abramo il viandante Con l'Ensemble Perincantamento e il coro Il Cantiere. Orario: ore 20.45 - chiesa parrocchiale di Costa S. Abramo.

11 ottobre 08 capergnanica Sagra Cena Etnica benefica «Colori e Sapori del Senegal». Orario: ore 20 agriturismo Arcobaleno. Costo: 15 euro.

Appuntamento a Castelverde il 18 ottobre

Mostra all'Opera pia

il 18 ottobre prossimo verrà inaugurata, presso la Fondazione Opera Pia Ss Redentore di Castelverde, la mostra del pittore bresciano Fiorenzo Bissolotti, infermiere professionale della Fondazione stessa. L’esposizione dei suoi quadri, oltre ad offrire un momento di interazione tra il territorio e la struttura sociosanitaria, sarà l’occasione per avviare un progetto d’arte presso le Rsa e Rsd presenti nella struttura stessa. E' in corso di allestimento, infatti,

un laboratorio di pittura nell'ambito del quale l’artista terrà alcuni incontri didattici con anziani e disabili residenti nella struttura in questione. Gli ospiti avranno così la possibilità di utilizzare tempere e pennelli per lasciare traccia di sè, per esprimere i loro ricordi e le loro emozioni. Ma il progetto non finisce qui: c'è l'idea, in futuro, di ospitare altri artisti che possano interagire con gli ospiti mettendo a disposizione la loro sensibilità e competenza.

Fino al 4 novembre 08 cremona Mostra Controlled Mental Space Il Liceo B. Munari ospita la Performance di Annamaria Tina. Orario: dal lunedì ala venerdì dalle 10 alle 16 - Liceo B. Munari (via XI Febbraio, 80). 10 ottobre 08 crema Come si cura chi non si cura Convegno medico organizzato dall'associazione "La Tartavela". Orario: ore 21 - sala Alessandrini (via Matilde di Canossa). 10 ottobre 08 crotta d'adda Mostra Lo Sport...... Educativo? Convegno organizzato dal Centro Sportivo Italiano. Orario: ore 21 - centro culturale di Via Maris. 10 ottobre 08 malagnino Rassegna autunnale 2008 Seconda proiezione fotografica con l'ANFI, che proporrà "Viaggio nella natura", alla scoperta dei paesaggi del territorio cremonese. Biblioteca comunale (Via Marconi, 2).

11 ottobre 08 cremona Festa - Cena Latino Americana Cena benefica con i sapori dell'America Latina. Orario: ore 20 Circolo Acli/Parrocchia di S. Ambrogio (via San Francesco d'Assisi). 12 ottobre 08 madignano Festa - 7° Trofeo Avis «Rally delle Madonnine» Gara competitiva di mountain bike, valida per il Campionato Provinciale. Orario: ore 9 - vie del Comune. 12 ottobre 08 formigara Castagnata Avis Gita in Valcamonica organizzata dalle sede Avis locale. Orario: partenza alle 6,30. Costo: 45 euro. 12 ottobre 08 crotta d'adda La Valle dell'Adda Tradizionale appuntamento di festa per festeggiare l'arrivo dell'autunno. Mostra e documentazione fotografica presso il Centro culturale (da venerdì 10 ottobre ore 17) Mercato d'autunno in Via Roma Attività per i bambini e spettacolo con pupazzi e burattini «Il mago di Oz». Orario: ore 15.30 le attività, ore 17 lo spettacolo centro culturale, via Vincenzo Maris.

Audizione per laboratorio teatrale Martedi 21 ottobre alle 20.30, il regista Enzo Cecchi terrà, presso il Teatro G. Galilei di Romanengo, una audizione/provino per scegliere i partecipanti al Laboratorio teatrale (l'età dovrà essere compresa tra i 25 e i 55 anni) per la realizzazione dello spettacolo «Il Poema di Gilgamesh», che verrà presentato nell'estate 2009 sul Fiume Oglio. La partecipazione al Laboratorio sarà totalmente gratuita. Il laboratorio sarà condotto dallo stesso Cecchi e si terrà da martedì 21 ottobre, per tutti i martedi, fino a febbraio 2009 presso il Teatro di Romanengo. Da marzo a giugno 2009 il Laboratorio si sposterà presso il Mulino di Sotto a Torre Pallavicina (Bg) nelle serate di martedì e giovedì dalle 20,30 alle 22,30. In maggio e giugno si lavorerà anche alcuni pomeriggi domenicali. I partecipanti lavoreranno assieme agli attori dello spettacolo «Meditazioni verso Eva nascente».

Trigolo in concerto

Appuntamento per domenica 12 ottobre, a Trigolo, alle 21, presso la Sala della comunità parrocchiale (via Roma, 6) con ingresso libero, un concerto lirico vocale che vedrà la presenza del Soprano Barbara Di Rosa che, accompagnata al pianoforte dal Maestro Alberto Bruni, presenterà un programma di arie d’opera e da camera, fino alla canzone napoletana, con intermezzi pianistici. Si tratta di una delle manifestazioni culturali e musicali che la Banda di Trigolo organizza con cadenza mensile per celebrare il 160esi-

Barbara di Rosa

mo anniversario di fondazione e che si svolge con la collaborazione della parrocchia di Trigolo ed il patrocinio di Regione Lombardia - culture, identità e autonomie della Lombardia, della Provincia di Cremona e del Comune di Trigolo.

BREVI DAL SECOLO BREVE di Giuseppe Azzoni

1961: INSIEME LA DC ED IL PSI, SINDACO E' VERNASCHI [...segue] Personalità di notevole spessore culturale e politico fu senz’altro Vincenzo Vernaschi, laureato in giurisprudenza e designato Sindaco dal Consiglio comunale eletto nell’aprile 1961. Esponente della sinistra DC ed ex segretario di Ghisalberti, legato a Moro e Marcora, con lui si esperimenta qui tra le primissime città in Italia una maggioranza che vede insieme la DC e il PSI. Forte la critica del PCI che denuncia la conseguente divisione della sinistra. Vi è fermento ed entusiasmo ma i contrasti su temi politici ed amministrativi interni a DC e PSI sono acuti. In particolare quello delle municipalizzazioni, considerate irrinunciabili dal PSI ma sordamente e tenacemente contrastate all’interno della DC. Tra il giugno e l’ottobre l’accordo non si perfeziona e Vernaschi è Sindaco con una Giunta minoritaria mentre il PSI è in posizione di attesa. Il 4 ottobre egli viene confermato, questa volta con una maggioranza e Giunta di centrosinistra DC-PSIPSDI. Pur se con qualche traballamento, data la novità e le contraddizioni non del tutto risolte, lavora e prosegue fino alla scadenza elettorale del giugno 1965. In queste elezioni il PSI paga un prezzo molto pesante, passando da 10 a 6 consiglieri e perdendo voti sia verso il PCI sia a vantaggio del PSIUP, che era nato nel 1964 staccandosi dal PSI per non condividere la scelta del centro sinistra. E’ un risultato che causa naturalmente forti difficoltà al rinnovo della alleanza DC - PSI, anche se la formula del centro

sinistra intanto si era affermata a livello nazionale. Dopo alcuni mesi di travaglio, nell’ottobre ’65, viene confermato lo stesso Sindaco Vernaschi con lo stesso tipo di maggioranza della precedente tornata. Si accentuano però contrasti e difficoltà, con rotture e ricuciture. Le divergenze tra DC e PSI – in primis quella sulla municipalizzazione del gas - si accentuano al punto da portare ad una crisi definitiva. Il 9 Ottobre 1968, Vernaschi è costretto a dare le dimissioni essendosi trovato senza più maggioranza in Consiglio. Subentrò lo scioglimento dello stesso Consiglio ed un lunghissimo commissariamento ( Dott. Giovanni Santini ) che perdurò fino alle elezioni del giugno 1970. Le due tornate amministrative nelle quali Vernaschi è stato Sindaco, pur se così tormentate, hanno visto il Comune (anche in sinergia con la Provincia ed altri enti per alcune grandi partite) impegnato su temi di notevole respiro. Particolare l’impegno per l’Autostrada Piacenza - CremonaBrescia (il Vicesindaco Coppetti vi rappresenta il Comune e dal 1969 ne è anche Presidente): l’ANAS ne approva il progetto nel 1963, nel 1968 c’è la consegna di diversi lotti funzionali. Si inizia la costruzione – con risorse locali- del nuovo ospedale, con la posa della prima pietra nell’aprile 1965 e l’entrata in funzione nel 1970; la nuova centrale municipale del latte è inaugurata nel 1965; si ha l’avvio nel 1962 del primo tratto del canale navigabile, a fianco del quale si insedia l’acciaieria e tubificio Arvedi.


Zibaldone

A cura del Circolo Culturale "Arcangelo Ghisleri"

Venerdì 3 Ottobre 2008

La Banda del Jumbo Club (una storia della Bassa) - 2

I

Racconto di Vincenzo Montuori

compagni emisero grugniti di approvazione mentre Vasco proponeva: -Non si potrebbe passare un attimino da un pub, che siamo in anticipo?- - Non se ne parla nemmeno- ribatté il “Boss” –al momento dell’azione non posso mica tirarti su come un sacco di patate fradicio di birra!- A mezzanotte meno dieci erano nel piazzale interno della stazione di Fidenza: - In leggero anticipo – riprese il “Boss” –abbiamo tutto? Mitraglietta, cloroformio, passamontagna…- -..Le maschere!- suggerì Steve. – Ce l’ho le maschere- aggiunse Brian – prendetele, sono nel baule.- - Bella idea, queste maschere! Sembra di essere al veglione di Carnevale! –concluse Vasco, gettando dal finestrino la bottiglia vuota. – Già, possiamo giocare sull’effetto sorpresa- osservò il “Boss”, controllando tutto l’armamentario. -Hai capito Brian, aspetta che sia tornato Steve! - O.K.; in c…alla balena! – grugnì

per tutta risposta quello. Si avvicinarono alla palazzina dello smistamento postale e Vasco aprì la porta: c’erano dentro due operatori, uno che sonnecchiava appoggiato alla stufa, l’altro che stava sistemando i pacchi postali sul carrello, dicendo, rivolto con le spalle alla porta: - Su, Magrelli, svegliati, che portiamo questa corrispondenza sul binario tre.- Cucù- intervenne Vasco, già in maschera come i suoi compagni. – E che? Siamo a Carnevale? – fece l’operatore, voltandosi verso l’uscio ma venne investito da una nuvola di cloroformio e scivolò verso terra mentre a quello che ronfava venne messo un tampone imbevuto sulla bocca. – Steve, tienili a bada, nel caso si risvegliassero! – ordinò il “Boss”, iniziando a spogliare il più grasso scivolato in terra. – Questi mi andranno bene; tu, Vasco, che sei più magro, prendi i vestiti del piccoletto! – Si rivestirono, adattandosi la maschera in viso; lasciato Steve nella palazzina, spinsero il

carrello verso i binari, senza incontrare nessuno. Mezzanotte e ventotto; in genere, il regionale era puntuale e si sarebbe dovuta sentire la campanella d’arrivo. Due minuti; cinque minuti, dieci minuti, niente. Cominciavano ad innervosirsi quando dal silenzio notturno emerse la voce gracchiante dell’altoparlante: -Si avvisano i signori viaggiatori che il regionale 3444 delle mezzanotte e trenta per Bologna è stato annullato per sciopero dei macchinisti del compartimento di Milano. I viaggiatori potranno attendere sul piazzale della stazione servizio sostitutivo di autobus. – Schifosa di una ferrovia! – sibilò il “Boss”, scagliando a terra il passamontagna e la maschera- Via, Vasco, via, subito!- e se lo trascinò dietro, passando di corsa a fianco della palazzina e gridando: - Steve, vieni fuori, subito! - La faccia di Steve, ancora mascherato, non fece in tempo a materializzarsi sull’uscio:- Ma cosa…?- - Fuori dai piedi, scappiamo, il treno non arriva- urlò il

“Boss”. Brian, che ascoltava la musica, sbirciando verso i binari, se li vide arrivare tutti in un gran sbattere di portiere: - Allora…?ebbe appena il tempo di borbottare, che il “Boss” gli ruggì nelle orecchie: -Parti subito, è andata buca, via, via!- Lui via a far fischiare le gomme di carriera verso la circonvallazione, intuendo che il “Boss” doveva essere molto arrabbiato. – Vai dove vuoi ma allontanati dalla stazione! – ripeteva, smaniando e arrotando i denti il “Boss”. Si trovò sulla strada per Parma, all’altezza del Jumbo Club di Fontanellato; in macchina, silenzio: la tensione e la rabbia si tagliavano a fette. Ruppe il ghiaccio Vasco: - Visto che siamo in giro, che ne direste di fare un break in discoteca, così ci rinfreschiamo un po’ la gola e torniamo a casa alle cinque, come previsto?Non aveva ancora chiuso la bocca che un pugno-fulmine del “Boss”, giratosi di scatto, lo inchiodò al montante del finestrino posteriore sinistro.

Conservazione dei Beni culturali – IIIª puntata di Ornella Bolzani Alla Conferenza nazionale sulle aree protette svoltasi a Torino 1'11 ottobre 2002 è emersa la volontà di rottura i della piena e paritaria cooperazione istituzionale con le Regioni e gli Enti locali promossa dal ministro dell'ambiente che allontana i cittadini alla vita dei Parchi, rendendo più difficile l'azione di tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale e naturale. Il commissariamento, poi, viola la legge 394/91 che prevede le intese con le Regioni attraverso la nomina di Presidenti... Tra la qualità dell'ambiente e la qualità dello sviluppo sostenibile c'è uno stretto rapporto. Non volendo per ora entrare in merito al concetto di sviluppo che si è venuto delineando nel mondo occidentale e che si basa sullo sfruttamento dell'uomo sull'uomo (sappiamo da dove si dovrebbe partire per arrivare a concepire una qualità di vita migliore per tutti gli

abitanti del pianeta), mi limito qui a sottolineare che, limitando funzioni, competenze ed iniziative si verificherà un generale abbassamento dei livelli di tutela dell'ambiente, vissuto di nuovo come ostacolo aduno sviluppo di bassa qualità e arretrato. Per Matteoli bisogna togliere i recinti per rendere più godibili i parchi ai cittadini in quanto, dice, va privilegiato l'aspetto antropocentrico, cioè l'uomo al centro del sistema, mentre non dà nessuna importanza alla tutela della biodiversità e delle realtà locali, delle mobilità sostenibili e delle energie pulite, che d'altronde sarebbero superflue alle esigenze di certa imprenditoria. Alcune cifre: ai tempi della legge quadro 394 del 1991 la superficie delle aree protette era del 3%. Oggi è dell'11% diventando così, l'Italia tra i primi paesi in Europa per quantità e qualità delle superfici protette. Vi è stato pure un notevole incremento sia

occupazionale che turistico (circa il 20%). Che ne sarà ora di tutte queste conquiste? Recentemente sono stati rimossi tre alti funzionari del Consiglio Nazionale dei Beni culturali colpevoli di aver inviato una lettera di protesta per il cronico ritardo sulla convocazione del Consiglio stesso, protesta che esprime anche il parere di Lega Ambiente, WWF e Italia nostra di cui tre sono i rappresentanti. Molto probabilmente, il motivo della mancata convocazione era quello di tagliare fuori il parere, che il Consiglio è tenuto d’obbligo a dare, sulle iniziative di governo che riguardano la legge-delega sul riordino del Ministero, la legge Tremonti ribattezzata "Patrimonio S.p.A." (per l'impostazione economicistica e privatizzante riguardo alla gestione del patrimonio culturale), e la legge Lunardi sulle infrastrutture che estende 1a possibilità di realizzare lavori senza autorizzazione dei Comuni anche ai centri storici.

L'Evento: «ESOR-DIRE» Scritture Esordienti a confronto a cura della Scuola Holden Terza edizione Scrittorincittà, Cuneo 13 – 16 novembre 2008 Esordire [e-Sor-dì-re] Dal lat. exordiri 'cominciare a tessere, a ordire una trama', comp. di ex- e ordiri; cfr. ordire Esordire o meglio esor-dire: iniziare a dire qualcosa, intraprendere un certo percorso perché si ha qualcosa da dire, perché si vuole raccontare una storia. Esordire è una “manifestazione-

evento” dedicata allo scouting letterario e alla promozione di giovani autori di narrativa italiana under 35. Una “diagnosi precoce” dei talenti, delle potenzialità, delle doti da affinare e raffinare per far emergere gli scrittori del futuro. Esor-dire offre agli editori l’opportunità di confrontarsi sul tema dell’esordio nel panorama

«il PICCOLO zibaldone» con l’obiettivo di recuperare negli abitanti di questa città un orgoglio delle proprie radici, senza scomodare ampolle e letture un po’ personalizzate della storia, inaugura una rubrica fissa dedicata ai grandi cremonesi che hanno segnato la Storia nei vari campi del sapere e della cultura.

Da poco più di un mese è ricorso il 70° anniversario della morte di Arcangelo Ghisleri. Il Circolo culturale che porta il suo nome e che cura questa pagina sente il dovere morale di ricordare a tutti i cremonesi la grandezza di questa personalità e il peso che ebbe nel panorama culturale e politico italiano nel periodo che va a cavallo tra il XIX e XX secolo.

italiano, e ai giovani scrittori quella di incontrarsi, mettersi alla prova, creare nuove amicizie e legami. Nato nel 2007, con due edizioni in meno di un anno, Esor-dire si è imposto come un appuntamento fondamentale nel calendario degli eventi legati alla scrittura. La stima e la fiducia degli addetti ai lavori l’hanno consacrato come un

Arcangelo Ghisleri Anticipato da una sua frase dell’8/9/1908, emblematica della dignità e delle alte qualità morali di cui i nostri giorni lamentano l’assenza, si ricorda qui molto sinteticamente la sua biografia. “Noi prepariamo il domani senza ambizioni di potere. La Repubblica verrà, ma non sarà fatta dal partito, che ne fu banditore fedele. Essa verrà quando i conservatori stessi la invocheranno come unica salvezza e guarentigia d’ordine sociale; e la porranno i socialisti come lo strumento più idoneo per accelerare tutte le conquiste e tutti i progressi popolari. Ma noi, anche allora, tra la sub-

evento di respiro nazionale, punto di riferimento per le case editrici, gli aspiranti autori e per i lettori appassionati di narrativa italiana. Dalla seconda edizione la Scuola Holden ha dato vita ad una partnership col festival letterario Scrittorincittà, ambientazione ideale per atmosfere e carattere. Esordire è sostenuto da Vodafone.

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Che cosa e’ mai la poesia? (Poeti allo specchio) di Vincenzo Montuori

Antonella Anedda Una delle poetesse italiane che meglio oggi sa coniugare l’ispirazione privata con la riflessione pubblica e con l’urgenza della storia è Antonella Anedda. Di origine sarda, nata a Roma nel 1958, la poetessa vive tra la capitale e la Sardegna. Laureata in Storia dell’arte, collabora a quotidiani (“il manifesto”) e riviste (“Linea d’ombra” e “Nuovi argomenti”) e insegna mediazione linguistica all’Università di Siena- Arezzo, occupandosi di tenere corsi per mediatori culturali. Questa attività l’ha condotto a cimentarsi nella traduzione-riscrittura di autori stranieri come i poeti russi, francesi o quelli dialettali del Novecento, da Noventa a Loi, attività che si è condensata nella pubblicazione del volume di liriche Nomi distanti(1998). Il suo esordio poetico risale alla raccolta Residenze invernali (1992), sostanzialmente declinata su una pronuncia intimistica. Il secondo volume, con cui la poetessa si è aggiudicata il premio Montale, e cioè Notti di pace occidentale (1999), si apre, invece, ad una prospettiva di più largo respiro in cui va anche incluso l’orizzonte della storia; e, infatti, il libro parla della prima guerra del Golfo e di quella bosniaca, riflette sui nuovi orizzonti planetari, sul ruolo della nuova Russia e su quello dell’ Occidente, in un difficile ma felice equilibrio tra le parti. La Anedda, del resto, in quegli anni, porta avanti un programma poetico nel quale il poeta intende mescolarsi al mondo, uscendo dal suo rifugio privato. Afferma, infatti:” Sogno un linguaggio capace di dire io senza l’invadenza dell’io… Un io capace di sguardo, capace di ascolto ma con il proprio sguardo e il proprio orecchio…deposti di lato: accantonati”. Nel libro successivo, Il catalogo della gioia (2003), l’autrice ritrova una dimensione insulare, tra la Maddalena e la Corsica, e con essa va ripensando la propria storia , senza per questo dimenticare il mondo circostante. Saggista con Cosa sono gli anni (1997) e La luce delle cose (2000), da cui sono tratte le considerazioni sopra riportate, Anedda ha curato opere dei più famosi autori francesi contemporanei come P. Jaccottet (Casa Russia del 2004). Nel volume citato del 2003, pubblicato dalla casa editrice Donzelli a Roma, si può leggere un testo senza titolo che risulta essere una sorta di programma poetico: la poetessa ci descrive come nasce, per lei, una poesia. Si tratta di registrare sulla pagina la minima auscultazione delle voci della natura: il rumore della brina, una bava di vento, nella consapevolezza, umile ma non per questo meno significativa, che al poeta non resta che interpretare il gran libro della Natura, la poesia degli oggetti di fronte ai quali tutte le parole sono insufficienti. Si legga il testo: Scrivere una poesia: respirare l’aria tra la notte e il giorno e insieme a loro tra gli alberi quasi venisse sulla punta di ogni foglia un tintinnio di brina un tepore di bava l’inizio confuso di una frase che strisciando mi scaccia depone oggetti, basse note tremando leggermente fa del mio guscio un cielo.

Orgoglio delle radici

dola conversione degli uni e le scatenate cupidigie degli altri, noi, invece che al potere, ci troveremo anche allora all’opposizione, per salvaguardare la nostra idealità contro tutti gli egoismi e contro tutte le prepotenze.” Nato nel comune di Persico Dosimo, più precisamente nella Cascina Sant'Alberto nei pressi di Persichello, il 5 settembre 1855, Ghisleri fu un importante geografo, realizzò numerose cartografie dell'Africa, e giornalista, diresse la rivista Preludio di stampo filosofico positivista e progressista, , «La geografia per tutti» 1891-95, e «Le comunicazioni di un collega» 1894-

1911. Nel 1875 fonda l’Associazione del Libero Pensiero, di chiare simpatie democratiche e repubblicane Dal 1887 al 1890 diresse la rivista Cuore e critica che assieme alle altre riviste La rivista repubblicana, L'educazione politica, furono importanti per la messa a punto di una ideologia di scuola repubblicana. Di idee mazziniane, in campo politico fu vicino ai movimenti rivoluzionari e nel 1895 fu tra fondatori del Partito Repubblicano Italiano. Tuttavia Ghisleri non fu un ideologo sistematico: una sistematizzazione del suo pensiero è soprattutto opera di Giovanni Conti. Si spense a Bergamo il 19 agosto del 1938.

A questo foglio preme però riportare alla memoria dei suoi concittadini con tre interventi a partire dal prossimo numero lo spessore del suo pensiero che tanto segnò la cultura e la politica non soltanto del suo periodo.


Televisione&Cinema

Programmi televisivi da Sabato 11 a Venerdì 17 Ottobre

Raiuno punta sul revival

Carlo Conti e la Clerici sfidano le fiction e l'umorismo proposti su Canale 5

R

eality a parte smo garantito da Zelig e (Isola contro Paperissima. Meglio per i La Talpa), finaltelespettatori che posso mente le due scegliere e fuggire dall’oscontendenti sessione dei reality. (Rai e MediaAncora una volta dobset) puntano su cavalli dibiamo però costatare la versi. Raiuno, programmi scarsa presenza di proalla mano, deve aver costagrammi storico-culturali, tato che riscoprire il passaalmeno in prima o seconda to piace ai telespettatori, serata. molto critici con la televiEppure «Correva l’anno» sione del Duemila. di Rai 3 piace sempre di Questo spiega la scelta di più, ma appare purtroppo Del Noce di proporre due un cameo incastonato nella trasmissioni revival come tv di oggi. «Tutti pazzi per la tele» condotto da Antonella Clerici e «I migliori anni» con Carlo Conti, il prezzemolo della tv pubblica. Quest’ultima sembra riscuotere maggiori consensi se non altro per la presenza di buona musica e di cantanti di grosso calibro. Canale 5, invece, gioca la carta del mix composto da fiction e film commedia, intervallati dall’umori- Carlo Conti, sopra Bisio e l'Incontrada e a lato Antonella Clerici

tv

raiuno

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la 7

sabato 11

AZZURRI, DOPPIA SFIDA PER I MONDIALI DEL 2010

Paperissima e Zelig continuano a garantire buoni ascolti Marcello Lippi è tornato alla guida della Nazionale azzurra dopo due anni

I prossimi sette giorni propongono anche il doppio impegno della Nazionale che fa audience anche se non gioca bene. Il ritorno di Marcello Lippi alla guida degli azzurri (dopo l'insperato ed esaltante successo ai Mondiali di Germania) ha riacceso gli entusiasmi e anche le polemiche: quindi tutti davanti al televisore sabato per Bulgaria-

domenica 12 Lunedi’ 13

Martedi’ 14

mercoledi’ 15

Italia (ore 20.15 su Raiuno) e mercoledì 15 sempre sullo stesso canale alle 20.30 per la sfida con il Montenegro, una novità assoluta. Il ct ha deciso di convocare alcuni giovani per svecchiare la squadra in vista dei Mondiali sudafricani del 2010. Dopo due successi stentati, la Nazionale cerca altri punti ma con un gioco più convincente.

giovedi’ 16

venerdi’ 17

11.30 12.30 13.30 14.00 14.30 16.15 17.00 17.15 17.45 18.50 20.00 20.15 22.35 22.55

occhio alla spesa la bibbia giorno e notte Tg 1 easy driver. Attualita' lineablu. Attualita' dreams road. Doc. tg1 - che tempo fa a sua immagine - tg1 l.i.s passaggio a nordovest l'eredita'. Quiz Tg1 - tg1 sport calcio: bulgaria- italia Qualificazioni mondiali 2010 tg1 telegiornale parole d'amore. Film

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ss messa - angelus linea verde diretta Tg1 - benjamin domenica in - l'arena domenica in... sieme tg1 - che tempo fa domenica in - 110 e lode domenica in - 7 giorni la bibbia giorno e notte Tg1 - Rai Tg Sport affari tuoi. Quiz raccontami 2. Film - 1a pt. tg1 - speciale tg1 oltremoda. Attualita' tg1 notte/benjamin

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10.00 11.00 11.25 12.00 13.30 14.10 16.15 18.50 20.00 20.30 21.10 23.05 23.15

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10.00 11.00 11.25 12.00 13.30 14.10 16.15 18.50 20.00 20.30 21.20 23.15 00.20

verdetto finale. Attualita' occhio alla spesa che tempo fa/Tg 1 la prova del cuoco Tg 1 / tg1 economia festa italiana. Varieta' la vita in diretta. Att. (16.50 - tg parlamento 17.00- che tempo fa/tg 1) l'eredita'. Quiz Tg1 affari tuoi. Quiz i migliori anni. Varieta' tg1 - tv7 l'appuntamento. Att.

11.25 11.35 13.00 14.00 17.10 18.00 18.10 18.50 19.35 20.00 20.25 21.05 22.40 23.20

aprirai. Attualita' mezzogiorno in famiglia tg 2 Giorno - dribbling scalo 76. Musicale sereno variabile. Att. tg2 notizie - meteo 2 the district. Telefilm l'isola dei famosi la settimana. Reality l'isola dei famosi. Reality piloti. Sit Com LOTTO - Tg 2 20.30 cold case. Telefilm sabato sprint tg2 notte

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mezzogiorno in famiglia Tg 2 Giorno tg2 motori - eat parade quelli che... aspettano quelli che il calcio e... sintesi gara formula 1 gp giappone. Sportivo tg2 notizie - dossier 90° minuto numero uno. Sportivo friends. Telefilm piloti. Sit Com Tg 2 20.30 N.c.i.s. Telefilm la domenica sportiva

13.00 13.50 14.00 14.40 16.15 17.15 18.00 19.00 19.35 20.15 21.05 23.45 23.50 24.00

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tg3 sport - meteo tgr settimanale tgr speciale bellitalia tgr mediterraneo Tg Regione - meteo - tg3 tgr ambiente italia tg3 flash l.i.s. sabato sport - calcio Playoff europei italia - israele under 21 - ciclismo: giro d'emilia Tg Regione - tg3 - meteo blob - che tempo che fa ulisse. Documentario Tg Regione - tg3

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vela: barcolana tg3 sport - meteo telecamere salute okkupati. Attualita' timbuctu. Documentario Tg 3 - tgr - meteo in 1/2 h. Attualita' alle falde del kilimangiaro. Doc ciclismo: parigi - tours 90° minuto serie b Tg Regione - tg3 - meteo blob - che tempo che fa report. Attualita' tg3 regione - tg3

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terra nostra. Telenovela Tg Regione - tg 3 tgr leonardo tgr neapolis tg3 flash L.I.S. trebisonda. Varieta' cose dell'altro geo geo & geo. Documentario - tg3 - tg regione Blob. Varieta' agrodolce. Soap Un posto al sole. Soap chi l'ha visto? Attualita' tg3 -  tg regione tg3 primo piano

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le storie - diario terra nostra. Telenovela Tg Regione - tg 3 tgr leonardo tgr neapolis tg3 flash L.I.S. trebisonda. Varieta' cose dell'altro geo geo & geo. Documentario - tg3 - tg regione Blob. Varieta' agrodolce. Soap Un posto al sole. Soap ballaro'. Attualita' tg3 - Tg Regione

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terra nostra. Telenovela Tg Regione - tg 3 tgr leonardo tgr neapolis tg3 flash L.I.S. trebisonda. Varieta' cose dell'altro geo geo & geo. Documentario - tg3 - tg regione Blob. Varieta' agrodolce. Soap Un posto al sole. Soap mi manda raitre. Attualita' Tg3 - tg3 regione pianeta files. Attualita'

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omnibus weekend l'intervista. Attualita' doc: animal treasure l'amante italiana. Film tg la7 - sport7 in tribunale con lynn jack frost. Telefilm per favore non toccate le palline. Film le ali delle aquile. Film tg la7 la valigia dei sogni made in italy. Film la chiave. Film tg la7 - M.o.d.a.

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la settimana. Attualita' i tesori dell'umanita' oggi, domani, dopodomani. Film Tg La7 - sport 7 in tribunale con lynn l'ispettore barnaby nuova casa per lassie pollice da scasso. Film Tg La7 - sport 7 la resa dei conti. Att. vivo x miracolo. Reality reality. Attualita' sport 7 - tg la7 la citta' delle donne

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Venerdì 10 Ottobre 2008

Giovanni Biondi

Dentro le notizie...

Nell'ambito della trasmissione «Dentro le notizie», in onda su Telesolregina, l'assessore all'agricoltura e all'ambiente Giovanni Biondi parlerà dei principali eventi che riguardano il territorio. •Cremona: Federalismo, la scommessa. •Cremona: Corada critica il Governo. •Soresina: Ospedale Robbiani «C'è penuria di posti letto». •Cremona: Mondomusica da record: superata quota 10mila. •Cremona: E' morto Martino Manfredi. •Cremona: Acquisti Verdi, in Fiera la mostra-convegno. •Cremona: Aglio racconta un'infaticida vista dal padre. La trasmissione va in onda sono il venerdì alle ore 23.10, replicata il sabato alle ore 12 e la domenica alle ore 17.30.

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cinema programmazione settimanale cremona Megacine CremonaPo (199.404.406) www.cremona.megacine.it • Disaster Movie • Kung Fu Panda • La Mummia - La Tomba Dell'imperatore Dragone • L’arca Di Noe’ • Mamma Mia! • Sfda Senza Regole Righteous Kill Tognazzi (0372 458892) • Mamma Mia! • No Problem

Filo (0372 411252) • The women Lunedì 13: L'Abbuffata Martedì 14: Serata teatrale crema Porta Nova (0373 218411) www.multisalaportanova.it • Disaster Movie • No Problem • The Mist • La Mummia - La Tomba Dell'imperatore Dragone • Mamma Mia! • Zohan

Rassegne a 3euro cinema qualita’ "Ora o mai più" • Un segreto tra di noi (lunedì) "Cineforum" • Pranzo Di Ferragosto (martedi') "Over 60" • Pranzo Di Ferragosto (mercoledi') "Cineforum" • Paris (giovedi') castelleone Cineteatro Giovanni Paolo II (0374 56052) Riposo

ostiano Cinema Don Rosa (0372 840405) • CHIUSURA ESTIVA pieve fissiraga Cinelandia (0371 237012) www.cinelandia.it • Disaster Movie • Il Pugile E La Ballerina • The Mist • La Classe - Entre Le Murs • The Hurt Locker • No Problem • The Women

CINEMA - Grandi attori nel film di Jon Avnet dal titolo «Sfida senza regole»

Al Pacino e De Niro, due fuoriclasse a fianco sul set

Un film con Al Pacino e De Niro. Roba da ricchi. E’ come sognare Pelè e Maradona nella stessa squadra. Due fuoriclasse non possono che affascinare gli spettatori in qualsiasi campo si

cimentino, figurarsi nel cinema. Con queste prospettive si presenta “Sfida senza regole”, un film di Jon Avnet, che propone due detective poco inclini al pensionamento dopo 30 anni di lavoro nella polizia di New York. De Niro e Pacino, a seguito dell’uccisione di presunti criminali, si mettono sulle tracce del serial killer, che celebra i suoi cadaveri con sonetti in rima. Da sempre i due attori hanno mostrato di amare il cinema che parla dei gangster italo-americani e per questo che si muovono con naturalezza in questa storia di killer dannati, antieroi e poliziotti. La trama propone anche un affascinante personaggio femminile, agente della squadra CSI e malata di sesso, che non disdegna di praticare con più colleghi. Ma è anche lo scontro generazionale tra i due veterani della Polizia e i più giovani che vengono criticati per i loro metodi investigativi. Un film che conferma le gradi qualità di recitazione dei due mostri sacri di Hollywood.

sabato 11

canale 5

italia 1

rete 4

SOL REGINA po

Di Jon Avnet

Genere: Azione

Cast: Al Pacino, Robert De Niro, Carla Gugino, John Leguizamo, Brian Dennehy Donnie Wahlberg, Dan Futterman, Trilby Glover, Rob Dyrdek. Durata: 100 minuti. Produzione: Usa, 2008

Pellicola d'azione ambientata a New York

Due scene del film e sopra il regista Jon Avnet

domenica 12 Lunedi’ 13

Martedi’ 14

mercoledi’ 15 giovedi’ 16

venerdi’ 17

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L

Venerdì 10 Ottobre 2008

a bellezza carioca invade l’Italia e l’Europa. E’ diventata un’autentica moda l’esaltazione delle ragazze brasiliane, presenti ormai dappertutto. Il Brasile, famoso per essere lo stato delle contraddizioni e innamorato del calcio, è da sempre esaltato per la bellezza delle proprie donne tanto da diventare meta prediletta per i maschi europei. Ma da alcuni anni sono le ragazze carioca a venire da noi, dove hanno trovato fortuna. Una delle prime bellezze ad irrompere sulle passerelle milanesi e diventata famosa in tv è stata Gaia Amaral, celebre protagonista di un fortunato spot della Tim nel 2000. Da allora l’invasione brasileira non ha conosciuto sosta e al momento le top model più famose arrivano proprio da Rio de Janeiro e dintorni. Ma non si limitano a sfilare sulle passerelle di tutta Europa: le troviamo, infatti, nei programmi televisivi nelle vesti di vallette affascinanti che pronunciano poche frasi in perfetto slang brasiliano, oppure spopolano sulle copertine dei settimanali e nei calendari per soli uomini. Una lunga lista destinata ad arricchirsi visto che il ricambio è assicurato da teen agers che superano di poco la maggiore età. Tra le veterane del gossip troviamo Fernanda Lessa, che nelle ultime stagioni sembra più impegnata nelle moda piuttosto che al centro del pettegolezzo (meno male!), mentre la novità è rappre-

Le bellezze brasiliane invadono le copertine

Coffee Break

Stefano Bettarini parla male della Ventura

Le ragazze carioca sono le più richieste in Italia ed Europa

Laura Barriales e sotto Flores Karina

Giselle Bündchen, regina delle passerelle e a lato Fernanda Lessa in veste di dj

sentata da Karina Flores, che ha già pronto il suo calendario del 2009. La più gettonata sulle passerelle è però Gisele Bündchen, ma anche Ana Beatriz Barroz, Michelle Alves e Dandara Oliveira sono molto quotate e su-

per pagare per sfilare. Poi ci sono le bellone televisive come Laura Barriales che salta dalla Rai a Mediaset con naturalezza e la sensualità tipica del proprio Paese, oppure come Adriana Lima, capace di emulare Gaia Amaral sempre in uno spot della

telefonia mobile al fianco di Cristian De Sica. Insomma, una vera mania tanto che nell’ambiente dello spettacolo circola questa battuta: in Brasile sono rimaste poche ragazze visto che quasi tutte si trovano all’estero.

Demi Moore ingrassa ed è felice

Basta con attrici e modelle super magre. La tendenza ad apprezzare anche le bellezze più in carne sembra confermata dagli stilisti, alcuni dei quali hanno annunciato di non volere più ragazze sotto peso.

L'attrice americana assicura: «Ora mi voglio molto bene»

Una spinta a questa svolta che avrà risvolti positivi anche sulle giovani di tutto il mondo, arriva da una delle attrici più celebrate d’America, Demi Moore, famosa anche per la sua linea invidiabile, mostrata in più di una pellicola di successo. Ebbene la Moore ha annunciato nei giorni scorsi di essere ingrassata di ben dieci chili in un mese e di non essere aumentata per esigenze sceniche. Ma ha anche aggiunto (ed è questa la notizia più interessante) di non essere assolutamente angosciata dalla sentenza della bilancia. Addirittura ha sottolineato: “Finalmente ora mi voglio bene”, forse per essersi finalmente lasciata andare ai piaceri della tavola. Da tempo i medici hanno criticato l’ossessione di molte adolescenti nel voler entrare in taglie sempre più basse, con il rischio di ammalarsi di anoressia, ma lo spot migliore è rappresentato dai modelli giovanili ed è per questo che la riscoperta di una bellezza più formosa può indurre le ragazze ad alimentarsi in modo corretto. Del resto anche con qualche chilo di troppo Demi Moore resta sempre affascinante e non deve temere un calo della popolarità.

Stefano Bettarini spara a zero sull’ex moglie Simona Ventura. Tra le critiche mosse dall’ex calciatore vi è quella di eccessivo egocentrismo della showgirl. Dopo tanto tempo dalla separazione, Bettarini poteva parlare d’altro a meno che non voglia metterla sul piano della concorrenza televisiva, proprio all’esordio de “La Talpa”. Che sia una mossa per sfidare l’Isola dei Famosi? Ai telespettatori la scelta del reality (o di qualcosa d’altro, naturalmente).

Martina Colombari sexy in fotografia

Fotografata senza veli dopo quasi dieci anni. La protagonista è Martina Colombari, che con vanto ha dichiarato: “Le mie foto non sono state nemmeno ritoccate”. Ma dopo questo ritorno in versione sexy, Martina sembra voler cambiare rotta nella recitazione. Presente in molte fiction nei ruoli più disparati (come la professoressa irrequieta nei “Cesaroni”), l’ex Miss Italia (edizione 1991) interpreterà un ruolo drammatico al fianco di Virna Lisi.


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Gli altri sport, dal Corriere al basket Intanto la serie A riposa

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ul Corrierone (sarebbe quello della Sera) leggo una domanda molto retorica di Aldo Grasso: ”Dove sono finiti i giornalisti sportivi?”. Probabile intenda alludere a quei colleghi che a vario titolo incensano la propria ” parrocchia”, il che equivale a fazione. Esempi in quantità a perdere, Rai in testa. Come è noto una percentuale stratosferica di colleghi de Roma incassa stipendio e prebende per “diritto di nascita” (centro-sud più la grande isola e non sono razzista, ma questa è la verità), oppure per diritto di “raccomandazione”. Lazio in testa, 10 punti, Napoli a seguire: evviva c’è l’Udinese, ma non dura. Silenzio discreto sulla Roma. Una settimana dopo: Lazio, 13 punti, Udinese ( continua, ma non durerà), però c’è l’Inter. Alle spalle il Palermo e l’Atalanta ( un’altra che non durerà), subito sotto Napoli e Catania. Poi Milan e Fiorentina. Grandi lodi al Milan che ha vinto il derby, ci sono i colleghi della Mediaset, e non si sa mai, col Berlusca che vuol far ripulisti in casa altrui per allargare lo spazio di casa sua. Addosso alla Juve che ha perso in casa contro il Palermo, mentre la Roma non po-

teva far di più con due espulsioni ad ingigantire le cotiche di Spalletti ormai scese sotto il livello di guardia. Sugli arresti di un paio di soci di Preziosi per mafia nulla so, mancano le prove. Una cosa è certa: la sospensione assoluta del cambio di allenatore. Tutto il resto conta poco, anche la sostituzione perenne degli occhidi Mughini che però serve poco ai bianconeri. Ai figli di Angelo Piccioni Colori devo restituire quattro vetrine che ho tolto loro senza cattiveria: un modesto contributo personale, per mitigare il mio errore e alleviare la loro pena di sostenitori juventini, educati cioè senza inutili schiamazzi. Settimana prossima niente serie A, gioca la Nazionale e campiamo lo stesso. Blatter, presidente della FIFA, ex colonnello svizzero di una repubblica che non partecipa a guerre dai tempi di GuglielmoTell, si è scagliato contro le società inglesi che pur di allargarsi si vendono a magnati russi, arabi e ora anche cinesi. Questo non serve al calcio, dice lui, ma in effetti pensa che gli tremi la poltrona sotto. Meneghin è stato per anni il re della pallacanestro italiana: tre società, Varese, Milano, Trieste: 12 scudetti, 7 coppe campioni, 6 coppe

INTERMEZZO

Egri

Ma ecco che arriva in squadra Calabria

E' iniziata male per la Vanoli l'avventura nel campionato di Legadue 2008-2009. A Livorno infatti, nella conferma della tradizione, i cremonesi han perso per 87-76, cedendo ai padroni di casa in modo netto, dopo essere stati aggrappati al risultato per 20 minuti (45-43 a metà gara). Nel terzo quarto, segnando solo 2 punti nei primi 5 minuti, Lollis e compagni si son scavati il baratro sotto i piedi precipitandovi, al cospetto di una squadra di casa non certo in condizioni smaglianti. Insomma, una partitaccia, giocata male in attacco e con scarsa determinazione difensiva. Individualmente poi, molti sono stati i protagonisti che han meritato l'insufficienza e con il calare di rendimento degli uomini cardine si è avvertito ancora di più il "cigolare" della panchina, quasi mai in grado di buttare nella mischia un fattore determinante, o almeno da "sei pieno". A livello delle prestazioni dei singoli ci piace sottolineare come il play Mbemba sia stato uno dei migliori. Ora siamo già all'esame di riparazione che si materializzerà domenica quando alle

18,15 al Palasomenzi la Vanoli ospiterà il Roseto. I rosetani arriveranno a Cremona col dente avvelenato. Domenica infatti han tenuto a lungo il pallino al cospetto di un Varese che pare in Legadue per caso, destinato a salire da subito ai piani superiori. Ancora nel terzo quarto la squadra di casa era in vantaggio di 20 punti, poi le truppe di Pillastrini si son date una mossa riuscendo a capovolgere l'esito della contesa vincendo 78-80. Non sono mancate contestazioni alla terna arbitrale da

parte dei padroni di casa. Ciò premesso, attendiamoci uno scontro al cardiopalma domenica pomeriggio poichè se è vero che gli ospiti saranno super-carichi, in egual misura gli uomini di Cioppi vorranno cancellare la "molle" prova di Livorno con una prestazione degna di rilievo. Non è il caso di fare drammi dopo una sconfitta in trasferta, ma va rilevato che non si devono gettare punti "accessibili" in queste prime fasi di campionato poichè il recuperarli diventa molto arduo nel prosieguo.

E' stato un inizio di stagione felice quello dell JuVi Witor's alla sua prima esperienza in A dilettanti. L'avversario era un altro "debuttante", lo Jesolo San Donà che s'è dimostrato compagine agguerrita nei suo quintetto iniziale (19-20al 10') ma un po' debole nei sostituti. La JuVi ha meritatamente chiuso l'incontro con 8 punti di margine (8072) ma diremmo che il verdetto era già sotto controllo sin dall'inizio del secondo tempo. Ovvio che ci sia ancora parecchio da fare per coach Adami (siamo solo all'inizio), ma la JuVi ha mostrato ottime qualità individuali sia negli esperti nuovi arrivati (Filat-

Eugenio Grignani

La squadra è buona…

S

econdo gli appassionati di una squadra, più noti come tifosi, le partite dovrebbero essere vinte sempre, tutte: specie “in casa”, al massimo si accetta l’eventuale pareggio, ma solo in trasferta e solo contro le squadre considerate forti. Breve: a Lecco le braghe che raramente ho visto così grigie si sono colorate di un rosso-vergogna che più rosso non si può. E i padroni di casa non erano poi così spavaldi, e io non sono un ultras. Vincere? Una speranza che ho dovuto abbandonare dopo sette/dieci minuti dal fischio d’inizio. Il golletto del pareggio avrebbe ripagato, anche se parzialmente, la trasferta resa insopportabile dalle lunghe code di un rientro tanto infelice da proibire a chiunque il gusto del tramonto manzoniano. Una vocina dentro la testa mi balbetta di altre gocce sullo Zini previste da queste colonne dopo le due col Portogruaro.Reso inquieto ho detto alla vocina: ” Ma io alludevo alla ProPatria”.Adesso mi tocca sperare bel tempo per Domenica anche se questa è una speranza irta di incognite: utinam secondo Cicerone, volesse il Cielo davvero, secondo me.

sposto: «Non è vero che non ci sono più ragazzi italiani con gambe, braccia e testa come le mie. Certo vanno seguiti e allevati, ne conosco molti. Ma al primo errore vengono sostituiti, la squadra deve, deve vincere. Questione di incassi. Ai mie tempi… Ma senza ragazzi italiani il basket vivrà in affanno, purtroppo».

Pallacanestro: Esordio negativo per la Vanoli di Giovanni Zagni

il calcio

… se non perde a Lecco

Caro presidente Giovanni Arvedi, cavaliere del lavoro. Parecchi anni fa ho firmato una delle tre prefazioni del libro “La Signora” (Juventus), autore Giovanni Arpino. Le altre due erano di Giovanni Agnelli e Giampiero Boniperti. Presentazione prevista a Roma in Campidoglio, sindaco Franco Carraro, alle 9. L’aereo dell’Avvocato fermo a Linate per nebbia. Un segretario mi porta in Centrale a Milano, cabina riservata. Poco dopo Parma, un bussare discreto, è il Capotreno a chiedere se si desiderava un caffè: «Gvazie, (gvazie…) si sieda e lo beva con noi… Quando tovna a casa?». Risposta: «Domani mattina sono di nuovo a Cremona …» «Cvemona? Ho un gvande amico, si chiama Giovanni come me: Giovanni Avvedi, si occupa di acciaio, è sempve elegantissimo nel vestive e nei modi». Quel Capotreno mi ha rintracciato anni dopo; Fiorenzo Agosti, quando è stagione, mi porta in casa mazzi di insalata fresca e pomodori. Questo inciso a ritroso nel tempo si lega alla decisione di Cobolli Gigli che tronca tutte le voci su un rapido cambio di Raineri come allenatore. «Non fa parte della mia indole, le partite si vincono e si perdono insieme: studieremo il da farsi». Col giovane Elkann in Fiat e Luca Cordero di Montezemolo, sembrano tornati i tempi degli Stevens, Camerana, Gabetti e pochi altri intimi. Alla Juve riflettono.

Italia. Chi non ricorda Gamba, Riminucci, Marzorati, Recalcati? Ma dimenticare chi è uscito dal parquet giocato a 44 anni è fuori discussione. Il basket italiano è in crisi, Petrucci gran capo del CONI si è rivolto a lui per la funzione di Commissario straordinario. A chi gli ha chiesto come mai tanti giocatori stranieri in Italia ha ri-

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Giunge graditissima la notizia che la società ha deciso di “allungare la panchina” e che allungo! Infatti già da domenica probabilmente in campo sarà Dante Calabria, un grande del basket, 35 anni, dal fisico integro, eccellente tiratore, ma soprattutto uomo dall’enorme esperienza e di straordinario carisma. Saprà essere lui l’uomo che darà la spinta decisiva a questa squadra per fare il salto di qualità? E’ quanto si augurano tutti quelli che tifano Vanoli.

Inizio della ripresa, fine della speranza (foto Pedroni)

Volesse anche che chi crede di saperla lunga non racconti di un ritorno sulla nostra panchina di un ex-allenatore - non alludo a Emiliano -­ visto in tribuna due settimane fa a gufare contro non per amore verso la Cremo, ma per se stesso e un suo rientro su una panca ancorché in provincia di Venezia. Queste stupidate (per non usare una parola che comincia con st…e termina con …te. Meglio lasciarle in bocca a qualche esperto della curva, un paio di quelli che con due zampironi lanciati sul prato speravano di vendicare l’onore offeso di chi non vuol correre per salvare il proprio. L’onore della Cremo vale più di 500 euro. Nessuna polemica con Iaconi e con il DG Turotti: impareranno a conoscere questo spogliatoio e questa città, stampa, curva e distinti compresi. Come dicevano una volta i bigliettai su tram e filobus pieni zeppi: “Signori, avanti, c’è posto”. Mercoledì pomeriggio la partita di Coppa, ospite il MezzoCorona, non è andata oltre un prevedibile incontro di allenamento: 5 a 2, dopo un primo tempo a far fiato, con gli ospiti in vantaggio per 2 a 0, un rigore sparato contro un invisibile allodola alta nel cielo da piè di pietra, poi riscattatosi nella ripresa aprendo la cinquina.

Partenza a tutto gas per la Juvi Witor's

tiera, Quaroni, Paolo Conti) sia negli under Negri e Grilli. Ancora lontano dalla forma migliore sia Cristelli tormentato da un infortunio, che Degli Agosti, mentre Andrea Conti oltre che "caldo" nel tiro, ha lavorato molto per la squadra. Gli ospiti, pur inesperti in molti giovani della panchina, contano nelle loro fila giocatori di personalità e tecnica come Fanchini, Volpa-

to e Cutolo, nonchè l'infortunato Truccolo, non utilizzato. L'impressione generale è stata eccellente ed il pubblico ha gradito l'esibizione dei propri beniamini. Il livello del torneo, anche se è prematuro fare proclami, ci pare molto elevato e qualche squadra tra le favorite ha già dato segnali importanti (Ozzano 92-78 su Castelletto, Treviglio 89-72 a Vado Li-

gure, Vigevano-Casalpusterlengo 85-78) La Witor's comunque, a nostro parere ha tutte le carte in regola per ben figurare. Il primo ostacolo poteva considerarsi a priori molto ruvido poichè l'emozione avrebbe potuto giocare qualche cattivo scherzo ai meno navigati, ma il campo ha evidenziato il contrario, per cui le aspettative crescono. Già nel prossimo scontro, a Forlì,che ha vinto a Cagliari 62-69, si potrà valutare con miglior cognizione di causa la potenzialità del gruppo, comunque destinato a migliorare col tempo sia l'intensità difensiva che la precisione in attacco. gz


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Sport

Venerdì 10 Ottobre 2008

ciclismo: Gran Premio

Sprinter beffati sul traguardo di Calvatone

C

di Cesare Castellani

i si attendeva uno sprint a tre sulla fettuccia d’arrivo del 58° Gran Premio Calvatone, uno sprint fra quello che è ormai considerato da tutti i tecnici l’erede designato di Mario Cipollini, l’ex CCC 1891 Jacopo Guarnieri, alle sue ultime battute nel ciclismo dei dilettanti, Daniele Merlo, l’uomo veloce più in forma del momento, e Edoardo Costanzi, faticosamente tornato ai livelli di primavera dopo la rovinosa caduta del 26 aprile scorso che lo ha costretto a 40 giorni di busto. E’ invece spuntato il nome di Andrea Piechele, uno che a vincere è abituato, se non sempre allo sprint, come è stato in questa occasione in cui ha sfruttato la forza di una squadra che si è dimostrata superiore a tutte le altre, che ha dominato la corsa controllandola sempre

Andrea Piechele taglia il traguardo a Calvatone

e che, infine, ha lanciato il suo uomo più fresco all’attacco negli ultimi settecento metri. Piechele, con un finale di gara che ha ricordato quello, sullo stesso traguardo sei anni fa di Alessandro Ballan, ha piazzato la botta vincente sorprendendo Merlo, l’unico dei velocisti rimasto nel gruppo dei 21 superstiti, ma al quale non è rimasto che accontentarsi del

secondo posto. Corsa difficile da commentare quella di martedì scorso, perché difficilmente ci è capitato di vedere un gruppo di quaranta corridori (tra i quali Costanzi) doppiato dopo meno di trenta chilometri e di constatare subito dopo l’uscita di altri venti (tra cui Jacopo Guarnieri) incapaci di tenere le ruote dei primi e precipitati a tre minu-

ti di distacco nel giro d’una manciata di chilometri. Ma son cose che possono capitare a fine stagione quando i corridori sono ormai stanchi e tutte le squadre più forti si trovano ad avere tre o quattro uomini nel gruppetto di testa. E’ mancato un po’ lo spettacolo per la moltitudine di appassionati che, come sempre, ha affollato il circuito, ma il nome del vincitore è di quelli che arricchiscono l’Albo d’Oro di una corsa anche se, confessiamolo, avremmo preferito avere sul palco Jacopo Guarnieri o Edoardo Costanzi. Per quest’ultimo, che a Calvatone non ha mai avuto fortuna (lo scorso anno fu coinvolto in una caduta) un’ultima occasione potrà esserci il prossimo anno, mentre per Jacopo si aprono con grandi speranze le porte del professionismo. Lo rivedremo, e in questa veste, alla Sei Giorni di Cremona che sicuramente correrà da protagonista.

pallavolo

La Magic Pack inizia il campionato a Piombino C’è attesa e tanta curiosità nell’ambiente pallavolistico, attorno alla Magic Pack. Rinnovata per sette undicesimi e addirittura ringiovanita (non dimentichiamo che è sempre stata la squadra più giovane del torneo) si presenta ai nastri di partenza priva di alcune ragazze che ne avevano fatto la storia recente e che sono volate nella serie superiore, come Bacchi, Rondon, Carocci e Stufi. Le partite di avvicinamento al campionato sono state avare di risultati (da rilevare la sconfitta di mercoledì contro Cariparma per 3-1 preceduta da quella di Milano con lo stesso punteggio) ma hanno mostrato una squadra con margini di miglioramento notevolissimi in considerazione anche del fatto che tre giocatrici importantissime come la neocapitana Dumler, come Gentili e Signorile fanno parte del gruppo da una settimana soltanto. Se pensiamo a come la squadra del giovanissimo neoallenatore Signorelli (anch’egli una

La presentazione della Magic Pack in Comune

grossa novità) ha affrontato gli ultimi due set della sfida con la Foppapedretti, allora possiamo dire che la Magic Pack si presenta al torneo (14 squadre soltanto quest’anno a causa delle dolorose rinunce di alcune formazioni di rango per motivi essenzialmente finanziari) con le credenziali in regola per andare molto avanti e migliorare il risultato dello scorso anno. Intanto già domenica si va a Piombino per affrontarvi il Donoratico,

squadra cui è arrivata Elena Garcia Marquez, protagonista proprio a Cremona lo scorso anno del suo primo campionato italiano e stavolta alla guida delle toscane. Squadra da prendere con le dovute cautele quella toscana specie nelle partite casalinghe, ma Dumler e compagne promettono scintille e meritano fiducia. Non ci meraviglieremmo affatto di vederle tornate con in tasca i primi tre punti di questo campionato.

triathlon

Martina Dogana alla gara più famosa del mondo

Martina Dogana, triathleta dello Stradivari balzata quest’anno alla cronaca con grandissimo merito, vivrà domenica la sua grande giornata coronando praticamente il sogno di una vita sportiva: sarà infatti al via della gara più famosa al mondo, l’Ironman delle Haway. E’ la corsa che ha determinato la nascita del triathlon, la più affascinante di tutte le sfide: tre chilometri e ottocento metri di nuoto, centottanta in bicicletta su un tracciato tortuoso, difficile e pieno di salite, quindi la maratona con nemici insidiosi come il caldo torrido e le strade spesso insidiose. Il

tutto da percorrere in meno di nove ore se si vuole ottenere un risultato di rilievo e Martina Dogana parte con tutte le credenziali per riuscirci. Ha un traguardo per questa sua prima partecipazione: arrivare nelle prime quindici. E un sogno: piazzarsi entro il decimo posto. Martina è già alle Haway da qualche giorno, mentre sono in viaggio in queste ore tutti quelli del suo clan (la mamma, la sorella, il fidanzato) che la raggiungeranno per sostenerla in questa difficilissima prova e le sensazioni appaiono buone. Un risultato di rilievo è nelle sue possibilità, l’attendiamo con molta fiducia.

Pugilato

Massimo Avosani miglior pugile agli Interregionali Accademia boxe Cremona in evidenza ai campionati italiani juniores (fase interregionale) di Riccione ove i tre ragazzi cremonesi (l’ABC era l’unica società a presentarsi ai nastri di partenza con tre elementi) hanno fornito eccellenti prestazioni. A partire da Massimo Avosani che, nel novero di un

Nikolski che, nei pesi medi, s’è trovato di fronte, dopo aver superato il toscano Ravecca, il più esperto laziale Simone Fiori (due sole sconfitte in trenta incontri, una delle quali con l’argento mondiale Galli). Niente da fare per l’ex russo, da qualche giorno soltanto diventato italiano, per il quale si te-

Massimo Avosani contro Vittorio Esposto

centinaio di partecipanti, s’è anche meritato la qualifica di miglior pugile in assoluto del torneo al termine del match di finale in cui ha superato abbastanza chiaramente ai punti il pavese Vittorio Esposto, un ragazzo di due anni più anziano dal quale era stato battuto in precedenza per ben due volte, seppure con verdetti che erano stati aspramente contestati dal maestro Luca Avosani e dai dirigenti cremonesi. Stavolta però non c’è stato nulla da fare per Esposto che non ha potuto godere del favore degli arbitri lombardi ed è stato giustamente battuto, così come era stato in semifinale per il romano Alex Campisano, sicuramente l’avversario più pericoloso incontrato dal pugile cremonese. Massimo tornerà sul ring fra due settimane a Crotone per il quadrangolare in cui sarà in palio il titolo italiano. Con lui si è già qualificato il campione uscente, il marchigiano Marvin Perugini che si è aggiudicato l’altro torneo a otto di Riccione, mentre ancora non si conoscono i due qualificati del girone Sud-Isole. In finale è pure arrivato Yuri

meva una disfatta di fronte al fortissimo avversario, ma che invece ha disputato un’ottima prova tenendo spesso sotto pressione l’avversario e dando l’impressione di essere migliorato parecchio nelle ultime settimane. E’ invece uscito in semifinale, dopo aver eliminato il pavese Della Savia, Fulvio Dernini dal quale, onestamente, ci si poteva attendere qualcosa di più. Fulvio non ha trovato la giusta misura contro il longilineo romano Mirko Geografo ed ha finito per perdere di stretta misura contro un avversario che era comunque alla sua portata. Avrà modo di rifarsi sin dal prossimo weekend in cui parteciperà, a Varese, alle cinture lombarde, torneo che vedrà in lizza le categorie juniores, seconda e terza serie dilettanti. Oltre a Dernini, l’ABC potrà schierare il mediomassimo Orsini, il supermassimo Udrea e il leggero Bocchi. Nessuna novità, invece, per quanto riguarda Marchetti. Il suo prossimo incontro rimane quello fissato per il 24 ottobre a Podenzano contro il mancino ungherese Istvan Petroczki.

pattinaggio artistico

Argento per Denise Bozzoni C’è un mondo nascosto nello sport che pochi conoscono e che solo quanto tocca all’improvviso risultati eclatanti balza alla vista e sulle pagine dei giornali. E’ il caso del Pattinaggio Primavera di San Daniele Po e della sua atleta di maggior caratura, la quattordicenne Denise Bozzoni improvvisamente balzata agli onori della cronaca per il secondo posto conquistato a Trieste domenica scorsa in Coppa Europa. Quasi nessuno neppure conosceva l’esistenza di questa società nata tre anni fa e che pure in così breve tempo è riuscita a raggiungere un risultato di prestigio con un’atleta formata e cresciuta in casa grazie ad un’allenatrice che evidentemente sa il fatto suo come Ilaria Barbieri. Le avversarie di Denise erano 14, provenienti da tutta Europa, ma per lei, al suo esordio in azzurro, l’ostacolo da superare poteva anche essere l’emozione della prima volta. A togliere ogni dubbio era già la prima giornata di gara con un bel prova pista, in cui Denise non ha mostrato difficoltà ad eseguire i salti e le trottole del suo programma breve nonostante la pavimentazione in parquet, molto diversa dal cemento sul quale solitamente si allena. In gara, però, un errore sul doppio axel, punto forte del suo programma, e nonostante l’esecuzione perfetta della catena di cinque salti, le è costato un punteggio penalizzante. E' finita così in quarta posizione, alle spalle dell’altra italiana Da Re, prima, della tedesca Wolf e della portoghese Soares. Nella seconda giornata, Denise è entrata in pista per ultima con l’obiettivo di superare almeno la portoghese e salire sul podio, ma ha fatto molto di più: ha vinto il parziale del programma lungo grazie all'esecuzione magistrale del doppio axel, ad una catena di cinque salti perfetta e alle trottole di alto livello “tacco” e “rovesciata”. Il tutto le ha fatto risalire due posizioni andando a sistemarsi alle spalle della sola Da Re e vincendo quindi la medaglia d’argento, il che non è poco al debutto in una competizione europea.


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Sport

Venerdì 10 Ottobre 2008

Nella gara promozionale di Soresina splendido 2° posto di Mattia e Roberto Visconti

Meroni e Bresciani trionfano nel «Milly One»

L

di Massimo Malfatto

a disciplina della pazienza dicono sia un’arte orientale, ma non sempre è vero. Infatti con tenacia, meticolosità e soprattutto tanto coraggio Walter Minerva ha promosso una gara con un consistente monte-premi e con una notevole presenza di giocatori che ha ampiamente ripagato gli sforzi organizzativi e finanziari del “bizzarro” Walter. Pubblico sempre numeroso sulle corsie del bocciodromo di Soresina durante le tre settimane di gara, ottimo il livello del gioco favorito anche dalla presenza di parecchi big e, nota positiva, di molti giovani del boccismo nazionale.

Ottimo successo della gara organizzata da Walter e Brunella Minerva

Roberto e Mattia Visconti secondi classificati con l'organizzatore Walter Minerva

Calendario invernale gare anno agonistico 2008/2009 DATA

DENOMINAZIONE

SOCIETA'

TIPO

CARATTERE

OTTOBRE 13-25

Trofeo dei Presidenti

Pizzighettone

Coppie

Provinciale

27-8/11

Trofeo bar Bocciodromo

Tranquillo

Individuale

Provinciale

NOVEMBRE 10-22

Memorial Pietralunga-Ghiraldi

Ferroviario

Coppie

Regionale 2 finali

17-29

Trofeo Berlonghi

Tranquillo

Individuale

Regionale 2 finali

DICEMBRE 1-13

Campionato prov.le coppie

Comitato

Coppie

Provinciale

9-20

Trofeo bar Bocciodromo

Tranquillo

Individuale

Provinciale

22-03/01

Gara Promozionale

Comune Gerre C.

Coppie

5-17

Trofeo Signorini

Signorini

Coppie

Provinciale

12-24

Trofeo Moroni

Puntoraffavolo

Individuale

Provinciale

26-31

Campionato prov.le terne

Comitato

Terne

Provinciale

---

GENNAIO

FEBBRAIO 02-07

Trofeo Salvini

Can.Bissolati

Coppie

Provinciale

09-21

Campionato prov.individuale

Comitato

Individuale

Provinciale

23-28

Trofeo Acquarone

C.A.S.C.

Coppie

Provinciale

MARZO 02-13

Trofeo Ambrogio Minoia

Can.Baldesio

Individuale

Regionale

08

Parata Rosa di Primavera

Puntoraffavolo

Individuale

Nazionale Femm.

09-21

Trofeo Arr. Bonizzoni

Mob.Bonizzoni

Coppie

Provinciale

16-28

Memorial Domi-Bonvini

Ferroviario

Terne

Regionale

30-11/04

G.P. Città di Soresina

Tranquillo

Individuale

Regionale 2 finali

14-24

Memorial Ivan Begarelli

S.Zeno

Coppie

Regionale

25

Trofeo Martiri della Libertà

Puntoraffavolo

Individuale

Nazionale

27-02/05

Trofeo Santininox

Amica

Coppie

Provinciale

Memorial Giulio Arcari

Coop Castelvetro

Quadrangol.

Giovanile

APRILE

MAGGIO 01

Calendario invernale Venti gare da lunedì prossimo al 2 maggio, due in meno dello scorso anno. E’ questo il contenuto del nuovo calendario invernale del boccismo cremonese per l’annata sportiva 2008/2009 diramato dal comitato provinciale FIB. Di queste venti gare previste due manifestazioni nazionali, entrambe organizzate dalla A.S.D. Puntoraffavolo: la Parata Rosa di Primavera valida per il Circuito FIB femminile e la tradizionale “Martiri”. Saranno ben sei le gare regionali oltre ai campionati provinciali di tutte e tre le specialità, mentre la novità di quest’anno sarà la gara promozionale organizzata dal comune di Gerre De’ Caprioli che si svolgerà durante le festività natalizie. Tra le varie bocciofile impegnate nell’organizzazione di gare in pole- position troviamo la bocciofila soresinese Tranquillo con ben quattro manifestazioni seguita dalla PRV con tre e il Dopolavoro Ferroviario con due. All’appello manca, strano ma vero, la bocciofila Stradivari che lo scorso anno aveva organizzato (alla grande!) due splendide gare. Un’ultima curiosità: sette delle venti gare sono organizzate da bocciofile della segreteria di Soresina, come lo scorso anno! Infine è stato confermato per il 1° maggio il quadrangolare giovanile organizzato dalla Coop Castelvetro in memoria di Giulio Arcari.

Ben 216 le coppie partecipanti a questo 7° trofeo “Milly One”, gara promozionale senza vincolo di società, organizzata da William e Brunella, gestori dell’impianto soresinese. Sul gradino più alto del podio sono saliti meritatamente i bergamaschi Claudio Meroni e Gigi Bresciani che si sono portati a casa un monte-premi da favola ma, senza nulla togliere ai vincitori, i grandi e sorprendenti protagonisti della manifestazione sono stati Roberto e Mattia Visconti. Uno splendido acuto quello dei cremaschi (papà e figlio) che hanno dato spettacolo, hanno entusia-

CLASSIFICA GENERALE 7° Trofeo «Milly One» 1° Meroni - Bresciani 2° Visconti R. - Visconti M. 3° Capeti C. - Capeti L. 4° Nava - Gatta 5° Riboldi - Pastori 6° Alessi – Merlini 7° Mirandola - Buzzago 8° Marcarini - Sovardi 9° Ghisolfi L. - Tosi 10° Passeri - Morelli 11° Minerva - Scavoni 12° Ferrari - Frittoli 13° Sandrini - Bracchi 14° Campi - Bolzoni 15° Catani - Sacchi 16° Signorini - Fiameni

I pimi classificati Meroni e Bresciani

smato il pubblico presente ed hanno sfiorato il clamoroso successo. Dopo aver superato nei quarti il blasonato Daniele Alessi in coppia con il giovane Merlini per 12-6, la famiglia Visconti approdava in finale imponendosi su Gatta-Nava con il punteggio di 12-9. Nella parte alta del tabellone in evidenza gli orobici Meroni-Bresciani che nei quarti si “sbarazzavano” di Ripoldi-Pastori (12-4) ed in semifinale avevano la meglio sui pur bravi Luca Capeti (14anni!) in coppia con papà Carlo per 12-5. Match di finale equilibrato nella fa-

se iniziale, poi Meroni-Bresciani prendevano il largo ed avevano la meglio su Visconti-Visconti per 126, ma tanti applausi per i portacolori della “Delma” e soprattutto una ricca “paghetta” per Mattia (solamente 11 anni!) che mai avrebbe sognato di ritirare una simile cifra alla sua giovanissima età. Sono da poco passate le 23.45 quando il referente-gara Giuseppe Mosconi calava il sipario su questa tradizionale manifestazione dove, purtroppo, c’è stata l’assenza ingiustificata delle autorità locali benché fossero state invitate.


Speciale Impianti Solari

Venerdì 10 Ottobre 2008

Con i pannelli solari energia pulita ed economica per la casa

Una vera e propria centrale energetica in casa

La propria casa può diventare una vera e propria "centrale energetica", anche se di piccole dimensioni. Questo è possibile sfruttando una fonte inesauribile e non inquinante: il sole. La soluzione è installare sul tetto o a terra un impianto fotovoltaico ed usufruire degli incentivi provenienti dal meccanismo di incentivazione pubblica "in conto energia". Attraverso di esso l'energia elettrica prodotta dall'impianto viene remunerata per venti anni dal Gestore dei servizi elettrici. Il "conto energia" incentiva l'energia prodotta da impianti di piccole, medie e grandi dimensioni connessi alla re-

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te, in altri termini idonei sia per le piccole utenze domestiche che per le grandi aziende. Un impianto fotovoltaico è costituito da un insieme di

Gli impianti per la produzione di energia elettrica mediante tecnologia fotovoltaica presentano diversi vantaggi, tra i quali i più significativi sono: assenza di qualsiasi tipo di emissioni inquinanti, risparmio dei combustibili fossili, estrema affidabilità poiché non esistono parti in movimento (vita utile superiore a 25 anni), costi di manutenzione ridotti al minimo, modularità del sistema (per aumentare la taglia basta aumentare il numero dei moduli). Una prima classificazione

La vita utile di un impianto supera i 25 anni

apparecchiature che consentono di trasformare direttamente l'energia solare in energia elettrica.

delle tipologie di impianti fotovoltaici può essere: impianti autonomi funzionanti in isola (stand-alone), im-

pianti collegati in parallelo alla rete elettrica pubblica (grid connected). Questi ultimi generalmente non dispongono di dispositivi di accumulo di energia (batterie) e in caso di black-out non possono garantire l'elettricità all'utente proprietario dell'impianto. E' importante sapere che l'incentivo statale in conto energia può essere richiesto solamente per impianti connessi alla rete. Una ulteriore classificazione può essere fatta in base alla potenza degli impianti: impianti di potenza non superiore a 20kWp, impianti con potenza superiore a 20kWp. La prima tipologia raccoglie un insieme di impianti particolarmente indicati per installazione su immobili di privati cittadini, di attività commerciali e di piccole aziende. L'impianto fotovoltaico è composto da una serie di dispositivi. I moduli fotovoltaici, elemento essenziale dell'impianto, captano la radiazione solare durante il giorno e la trasformano in energia elettrica in corrente continua. L' inverter, trasforma l'energia elettrica da corrente continua a corrente alternata rendendola idonea alle esigenze delle comuni apparecchiature elettriche (lampade, elettrodomestici, alimentatori, computer...). I

L'impianto fotovoltaico permette di usufruire del conto energia

Le superfici dei pannelli vanno esposte a sud

misuratori di energia, sono dispositivi che servono a controllare e contabilizzare la quantità di energia elettrica prodotta e scambiata con la rete. Un impianto fotovoltaico deve essere installato con le superfici dei pannelli esposte a sud. Installazioni con esposizione verso sud-est o sudovest sono ammesse, prevedendo che, una volta in esercizio, l'impianto abbia una leggera perdita di produttivi-

tà rispetto alla soluzione con esposizione ottimale. Per quanto riguarda l'inclinazione dei pannelli, l'inclinazione di 30 gradi rispetto al piano è quella che in Italia permette di avere la massima produzione annua di energia. In questo caso l'incidenza di una differente inclinazione sulla potenzialità produttiva dell'impianto è minore, ad esempio se contenuta tra +/- 10 gradi può essere trascurata.


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Venerdì 10 Ottobre 2008

Forse molti si chiederanno perché installare i pannelli solari fotovoltaici. Basti pensare che installare sul proprio tetto 8 metri quadri di pannelli fotovoltaici consente di abbattere per almeno 25 anni la propria spesa per l'energia elettrica. Il costo dell'installazione oscilla intorno ai 9-10mila euro, in altre parole pari a una normale automobile utilitaria. Chiedendo diversi preventivi a più aziende installatrici il costo può anche essere anche inferiore. Il rap-

Una tecnologia che permette di produrre energia dal sole

gionali per ottenere finanziamenti agevolati e contributi pubblici per affrontare la spesa iniziale. Molte Regioni

Il costo dell'istallazione può oscillare tra i 9 e i 10mila euro

Pannelli solari

porto prezzo/rendimento dei pannelli solari in trend discendente da anni. Esistono agevolazioni re-

Speciale Impianti Solari

hanno attivato bandi per richiedere contributi o finanziamenti a fondo perduto. L'energia solare è una ri-

sorsa pulita e rinnovabile, indispensabile per la vita sulla terra. L'energia solare ci offre anche una possibilità di liberarci dal peso della bolletta dell'elettricità e migliorare la qualità di vita. Ma come i pannelli possonoo produrre energia? Alcuni materiali come il silicio possono produrre energia elettrica se irragiati dall'energia solare. Una caratteristica fisica che ha consentito negli anni '50 di realizzare la prima cella fotovoltaica della storia dell'uomo, una cella in grado di produrre direttamente energia elettrica se esposta ai raggi del sole. Lo stesso nome "fotovoltaico" esprime in sè tutto il significato della scoperta, "foto" deriva da "luce", "voltaico" deriva invece da Alessandro Volta, inventore della batteria. Le celle fotovoltaiche collegate tra loro formano un "modulo". I moduli sono collocati in serie nei pannelli da installare sui tetti delle abitazioni o in qualsiasi spazio esposto alla luce solare. Il Conto Energia fotovoltaico fissa le tariffe incentivanti per chi produce energia con impianti fotovoltaici da un minimo di 36 ad un massimo di 49 centesimi di euro per kWh prodotto. L'obiettivo nazionale di potenza fotovoltaica da installare entro il 2016 sarà di 3000

VENERDI’ 10 OTTOBRE 2008

Ore 09:00 – 13:15 – Sala C (100 posti) – CremonaFiere

Convegno “Fotovoltaico e Conto Energia” - Il Sole è Energia! L’Assessorato all’Ambiente della Provincia di Cremona ritiene fondamentale aumentare presso i cittadini consumatori la diffusione dell’informazione sui benefici ambientali, sociali ed economici del “fotovoltaico”. Per chi installa un impianto fotovoltaico, la legge (il cosiddetto “Conto energia”) stabilisce una rendita per 20 anni, in proporzione all’energia elettrica prodotta, tramite l’erogazione di tariffe incentivanti. Il proprietario dell’ impianto (privato e azienda pubblica o privata) può, quindi, rivendere l’energia prodotta dai suoi pannelli, a tariffa incentivata, al gestore della rete. Esiste oggi in Italia, da parte dei governi locali e nazionali, una forte necessità di incrementare la quota delle energie rinnovabili, al fine di allinearsi ai recenti obiettivi tracciati dall’Unione Europea: copertura del 20 % del fabbisogno energetico complessivo.

Giovanni Biondi, Assessore all’Ambiente Provincia di Cremona

09:00 Registrazione partecipanti 09:30 Saluti istituzionali Giuseppe Torchio Presidente Provincia di Cremona Gian Carlo Corada Sindaco di Cremona 09:45 Il piano agro-energetico provinciale e il sole rinnovabile di Corte Madama Giovanni Biondi Assessore Ambiente Provincia di Cremona 10:20 Il mondo agricolo e le agroenergie Antonio Piva Presidente Libera Associazione Agricoltori Cremonesi 10:40 Fotovoltaico, opportunità per l’agricoltura Roberto De Angeli Presidente Coldiretti Cremona 11:00 Quale energia per il futuro dell’industria Ernesto Cabrini Direttore Associazione Industriali Cremona 11:20 Regione Lombardia: terra di sole e d’acqua. E il vento? Massimo Buscemi Assessore Regionale Reti, Servizi e Sviluppo Sostenibile 11:50 Fotovoltaico “chiavi in mano” per scuole e palestre Rino Ferri Sindaco di Annicco 12:10 Il finanziamento del fotovoltaico per il cittadino Paolo Eusebio Funzionario Banca Cremonese Credito Cooperativo 12:30 Dibattito finale 13:15 Chiusura

Moderatore: Giornalista de La Provincia di Cremona e Crema Organizzazione: Provincia di Cremona – Assessorato all’Ambiente

MW. Il Conto Energia stabilisce un incentivo per 20 anni a chi installa un impianto solare fotovoltaico. L'incentivo è proporzionale all'energia elettrica prodotta. In altri termini non viene erogato alcun contributo sulla spesa di acquisto e di in-

stallazione dei pannelli solari bensì l'energia prodotta dai pannelli viene riacquistata a un prezzo (36-49 centesimi) quasi triplo rispetto a quello di mercato (18 centesimi). L'incentivo viene pagato su tutta l'energia prodotta dall'impianto fo-

tovoltaico, non soltanto su quella in eccesso che riversiamo alla rete elettrica. L'incentivo viene pagato mensilmente dak Gestore del sistema elettrico per 20 anni agli utenti con regolare impianto solare in Conto energia.

Al Forum acquisti verdi si parla di energie alternative Appuntamento, il 9 e 10 ottobre prossimi, alla Fiera di Cremona, con il Forum degli acquisti verdi «CompraVerde-BuyGreen», la mostra convegno dedicata al Green Procurement pubblico e privato, giunta alla seconda edizione. «Comprare Verde» significa operare scelte di acquisto di beni e servizi valutando l’impatto ambientale che questi possono generare nel corso del loro intero ciclo di vita (produzione, utilizzo, smaltimento), e preferendo l’utilizzo di prodotti ecocompatibili. Progetti ed esperienze di comuni, province, scuole, aziende, enti e associazioni, in ambito di efficienza energetica, raccolta differenziata e smaltimento dei rifiuti, di utilizzo di fonti per l’energie rinnovabili, di mobilità sostenibile, di consumo di prodotti biologici e promozione del commercio equo per la ristorazione. E ancora in ambito di acquisti di materiali e prodotti sostenibili e di incentivi per lo sviluppo e la gestione socialmente responsabile delle imprese. «La seconda edizione del Forum è per noi una scommessa già vinta ed è la testimonianza concreta di come il nostro

territorio sia ormai riconosciuto anche a livello europeo esempio da seguire per chi vuole acquistare pensando all’ambiente e alla salute» ha esordito così Giuseppe Torchio presidente della Provincia di Cremona. «Sono numerosi i progetti che ci vedono protagonisti nel promuovere metodologie ed esperienze concrete per la sistematizzazione di criteri ecologici nelle forniture pubbliche». Molte le buone pratiche già in uso da parte dell’amministrazione provinciale cremonese: l’uso di carta riciclata, gli arredi realizzati con pannelli ecologici, le attrezzature elettroniche e informatiche a basso consumo energetico, i pneumatici rigenerati per i mezzi la cui flotta è rinnovata anche con veicoli ibridi, a metano o elettrici, l’acquisto di biciclette per la Polizia provinciale per gli spostamenti dei dipendenti tra le varie sedi. L’evento vede in rassegna oltre 100 espositori, 35 appuntamenti culturali tra convegni, seminari e workshop, e più di 200 relatori nazionali e internazionali, inoltre mostre, presentazione di libri e laboratori interattivi dedicati a sensibilizzare sui temi anche i più piccoli.




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