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PICCOLO Giornale di Cremona

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Anno X • n° 3 • VENERDI’ 16 GENNAIO 2009

Settimanale • € 0,02 Copia Omaggio

CREMONA ANCORA RISCHIO GELO

Centinaia di persone al pronto soccorso, decine di incidenti stradali, guasti all'acquedotto e alle tubazioni: questo il bilancio di una settimana di freddo polare. E i metereologi avvertono: un'altra ondata in arrivo

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Verso una nuova cultura AUTOBUS GRATUITI: IL PICCOLO LANCIA IL DIBATTITO della mobilità urbana Numerose lettere

Riconversione Tamoil

Agostino Alloni

Sì, ma solo se verrà fatta la bonifica

«Non sarò più vice presidente della Provincia»

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Comune di Cremona

Una Family Card in arrivo per le famiglie in difficoltà ▲

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sono pervenute in redazione in seguito alla proposta di non far pagare il trasporto pubblico. I cremonesi si dicono concordi. Sarebbe una buona opportunità per incentivare la mobilità sostenibile

d’estate, il giovedì sera. Se fosse dipeso da me, la Ztl l’avrei estesa a tutta la città della Magna Faseolus, del Grande Vascello: Via Dante, Via Ghinaglia, Via Massarotti, Via Giordano, Via Genala, Via Ghisleri. Mi chiedo spesso perché se fino adesso per la vecchia Ztl non ci sono state grandi critiche, per quella nuova assistiamo ad una levata di scudi. Forse perché la sua gestione con la cittadinanza non è priva di pecche, favorendo timori da parte dei commercianti interessati? Oppure, e mi si scusi per la perfidia, per la vigilanza per il suo rispetto che sarà messa in campo? Oggi, infatti, l’attuale Ztl è controllata per mille motivi solo virtualmente dai vigili urbani. Domani, invece, lo faranno “implacabili” telecamere che riconosceranno chi ne ha diritto e chi cercherà, per non fare qualche passo a piedi in più, di fare il furbo. La verità però, caro direttore, è che il traffico avvelenando la nostra vita quotidiana e la nostra salute. Mi chiedo se tutti sanno che le tanto citate polveri sottili (PM10) per il 49% ce le regala il traffico stradale che però è solo un valore medio e che, quindi, quello del traffico urbano non può non essere che ben più alto!

aro Direttore, lunedì, ore 11 del mattino, spostamento in macchina da Porta Venezia a Porta Milano su Via Dante, cinque semafori ed una attesa per ognuno di almeno due “verdi” prima di muoversi: per circa 900 metri, cinque minuti (10 se fatti a piedi con passo un po’ lesto). Ore 11,45, da Porta Milano, pardon San Luca, a Porta Venezia: più o meno la stessa cosa. Io, che mi do le arie di essere persona “informata”, mi sono ritrovato ad imprecare come molti cremonesi sui lavori in corso su queste due vie e sulla Ztl. Imperdonabile, visto che la Ztl nulla c’entra con quelle lentezze che dipendono solo dalla complessità dei lavori in corso per la rivoluzionaria sistemazione di Via Dante e Viale T. e Trieste che poi sarà assistita dall’impiego di semafori “intelligenti”. Per quanto riguarda invece la Ztl, che in verità si tratta solo del suo allargamento rispetto all’esistente, è una esigenza e non uno sfizio se vogliamo che girare per il centro storico sia un piacere e non, come oggi, un mezzo incubo, presi di mira come si è da auto e da bus. Basta guardare a come la gente, sapendo di essere difesa dal traffico, scenda volentieri in strada il sabato e la domenica pomeriggio e,

L'intervento di Benito Fiori

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Rimettersi in forma dopo le festività: intervista alla dietologa dell'Ospedale Maggiore Gabriella Pedrazzi - A Pagina 11 Cremona ALLOGGIO DI PRESTIGIO

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Cronaca

Venerdì 16 Gennaio 2009

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Biondi: «Abbiamo approvato la delibera, ma con delle condizioni che dovranno essere assolutamente rispettate»

Sì della Provincia alla riconversione Tamoil Ma solo a patto che venga portata a termine la bonifica, anche in aree a nord della raffineria

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di Laura Bosio

a Provincia dice sì al progetto di riconversione della raffineria Tamoil. Ma solo a patto che venga fatta la bonifica. Questo, in sintesi, quanto emerge da una delibera approvata nei giorni scorsi in giunta provinciale, che ha espresso parere favorevole al progetto di realizzazione dell'impianto Cup della raffineria stessa. Si tratta di un'intervento da 900mila euro complessivi. Il progetto prevede due filoni: il progetto Mip, che riguarda modifiche agli impianti già esistenti, che permetteranno di aumentare la lavorazione di grezzi leggeri, a minor contenuto di zolfo rispetto a quella di grezzi pesanti, massimizzare i recuperi termici e ridurre il consumo di combustibile, aumentare la capacità di desolforazione e di conversione della Raffineria, incrementando la produzione di distillati leggeri (kerosene e gasolio) minimizzando la produzione di olio combustibile. Il progetto Hcu, invece, prevede la costruzione di nuovi impianti al fine di produrre distillati medi in linea con le tendenze del mercato, riducendo la produzione di oli pesanti. Due progetti che porteranno ad un miglioramento dell'efficienza nell'approvvi-

L'assessore provinciale Giovanni Biondi

gionamento energetico, del controllo del processo di raffinazione e quindi una maggior qualità dei prodotti. «Questo significa che la Tamoil non se ne va dal nostro territorio, anzi, vuole investire in esso, riconvertendo la propria attività in modo da ridurre drasticamente l'impatto ambientale». spiega l'assessore provinciale all'ambiente Giovanni Biondi. «Ma la cosa fondamentale è che la Tamoil, con questa operazione, si impegna in modo particolare nel processo di caratterizzazione e bonifica dell'area in cui sorge, che già sta portando avanti. Difatti la nostra condizione è che potranno esser fatti gli investimenti che la Tamoil chiede, ma solo a patto che la bonifica venga portata a termine. E questo ci dà la garanzia

che ciò avverrà». Una richiesta che è ben specificata nella delibera, in cui si legge che «Lo scrivente Settore considera l’enorme opportunità del processo di reindustrializzazione che la ditta Tamoil ha inserito nel suo programma economico per l’area in oggetto, ma ritiene necessario che prima della realizzazione delle attività previste, dovrà terminare il Piano di caratterizzazione ed eseguire la bonifica delle aree interessate dagli interventi, nonché garantire dal punto di vista territoriale la bonifica di tutte le aree potenzialmente interessate dall’eventuale processo di inquinamento». Ma ecco che la Provincia porta avanti anche altre prescrizioni, dalle quali dipende il suo assenso al progetto di Tamoil...

L'etica d'impresa in un convegno

Appuntamento per venerdì 16 alle 18, presso Palazzo Cattaneo (via Oscasali 3) con il Convegno già previsto per il 28 novembre scorso e rinviato causa neve. Tema dell'incontro sarà «L'etica d'impresa: non un'altra palla al piede, ma una nuova opportunità per le aziende». Intanto nei giorni scorsi, a Roma, il mini-

stro dell'Ambiente, Altiero Matteoli ha consegnato al sindaco di Cremona, Giancarlo Corada, il premio «Un bosco per Kyoto», premio internazionale promosso da Accademia Kronos, assegnato ogni anno a personalità scientifiche e politiche che più delle altre si sono distinte nella difesa dell'ambiente e della qualità dell'aria nel loro Paese. Lo stesso premio è stato conferito anche al leader brasiliano dell'associazione «Amazonia», Plinio Leite da Encarnail. Alla cerimonia era presente anche il Presidente del Circolo cremonese «AmbienteScienze», Paolorberto Imperiali, che di "Amazonia" è un vecchio sostenitore. A questo proposito, giovedì 22 gennaio alle 21, sempre a Palazzo Cattaneo si terrà una conferenza arricchita dalla proiezione di video sulla preservazione integrale dei 172 mila ettari della Riserva Xixuau-Xiparina, in Amazzonia.

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«Innanzitutto chiediamo interventi di rimboschimento che Tamoil dovrà mettere in atto nei comuni limitofi» spiega Biondi. «In particolare abbiamo indicato come di notevole importanza che gli interventi da realizzare avvengano nell'ottica di miglioramento paesaggistico del parco del Morbasco a nord dello stabilimento, e dell'area portuale di Cremona. La seconda prescrizione riguarda la centrale di cogenerazione, che segue un procedimento a parte. Chiediamo che venga realizzata entro e non oltre il 26 gennaio 2011, ma soprattutto che la cosa sia fatta con la garanzia che preveda il teleriscaldamento per la città, in modo da diventare un valore aggiunto per la stessa. L'ultima cosa riguarda la bonifica, che era già una condicio sine qua non: l'intervento verrà posto in essere anche con dei finanziamenti. E noi vogliamo che in questi venga compresa anche una bonifica di quell'area che si estende oltre i confini della raffineria, nella zona che coinvolge la golena del Po, e quelle attività produttive a nord della Tamoil». Dopo l'approvazione della giunta provinciale, la delibera dovrà passare in Regione, e quindi al Ministero, per l'approvazione definitiva, e l'eventuale stanziamento di fondi.

TESORETTO ARTURO

Anche Cremona ne beneficerà: Scajola da ragione a Torchio Si torna a parlare del tanto discusso "tesoretto" Arturo, ossia dei benefici economici derivanti dall'essere territorio con presenza di siti nucleari. A questo proposito, sembra proprio che l’estensione di tali benefici anche ai Comuni ed alle Province comprese nel raggio dei 10 chilometri dai sisti stessi, sia fattibile. Parola del ministro per lo Sviluppo Economico Claudio Scaiola, che ha risposto positivamente alla richiesta inviata alla sua attenzione il 25 novembre scorso dal presidente della Provincia, Giuseppe Torchio. Ciò significa che tanto la Provincia e il Comune capoluogo, quanto le altre municipalità cremonesi di Sesto, Spinadesco, Crotta d’Adda, Acquanegra Cremonese e la stessa Provincia di Lodi ed i Comuni di Caselle Landi e Castelnuovo Bocca d’Adda, potranno accedere al riparto delle risorse che il Governo inserirà nei prossimi provvedimenti. «Ritengo di fondamentale importanza l’attuazione di meccanismi equilibrati per l’assegnazione dei contributi destinati alle compensazioni

per i territori che ospitano le centrali nucleari e gli impianti del ciclo del combustibile nucleare» scrive il ministro, «Proprio in questa ottica la proposta da Lei avanzata di ampliamento dei destinatari delle compensazioni ai Comuni ed alle Province contermini ai siti nucleari nell’ambito dei 10 chilometri, può essere valutata positivamente unitamente alla previsione di un idoneo piano di ripartizione». «E’ una prima importante vittoria, ma non bisogna abbassare la guardia» ha commentato soddisfatto il presidente Torchio. «Convocheremo in tempi rapidi un incontro per licenziare una proposta con tutti i soggetti che già avevamo coinvolto, compreso Asl, Istituti Ospitalieri, parlamentari e rappresentanti elettivi regionali per preparare una proposta da condividere con il Governo. E’ anche una risposta a coloro che, in questa iniziativa, leggevano non un riconoscimento alle comunità locali ma solo uno “scippo” o una “corsa alla carovana”: la risposta di oggi i testimonia ben altro».


L'Inchiesta

Cronaca

Numerose le lettere arrivate in risposta all'idea lanciata dal Piccolo

Autobus gratis? I Cremonesi dicono sì prosegue dalla prima

Se i cremonesi sono informati che l’Ue accusa lo smog della Pianura Padana (una delle 9 o 10 “fogne” del mondo) di essere responsabile di una diminuzione della aspettativa di vita per chi ci vive di ben tre anni di vita. E, sempre a proposito di traffico urbano, poco più di un anno fa, ottobre 2007, la Commissione europea ha adottato il suo “Libro verde” dall’emblematico titolo “Verso una nuova cultura della mobilità urbana”. Insomma, dobbiamo convincerci tutti che la realtà ci impone di fare qualcosa per migliorare non tanto il nostro benessere, quanto la qualità della nostra vita quotidiana. Specie se si vive in una città. Un riconoscimento va dato a questa amministrazione di avere realizzato il trasporto gratuito sui mezzi pubblici per gli alunni di alcune scuole in Ztl, provocando però, consapevolmente o meno, la ripresa del dibattito sul vecchio dilemma sul tema “trasporto pubblico o quello privato?”. Bene lo ha compreso, e bene ha fatto a cogliere l’occasione sul suo giornale, il signor d.e., avanzando la sua proposta di estendere a tutti questo servizio.

Una idea non nuova, ma non in contrasto con le vigenti disposizioni regionali, perfettamente coerente con le direttive europee in materia di rispetto ambientale, indispensabile per contribuire alla vitale battaglia per l’abbattimento dei gas serra e dell’inquinamento dell’aria. Una scelta, che richiederebbe una attenta quantificazione dei parcheggi “a corona” (che errore quel parcheggio in Piazza Marconi!). Si dirà, e i costi, visti i tempi? Non sono inavvicinabili. Infatti, dopo qualche ragionamento e l’acquisizione di qualche dato, i costi si aggirerebbero intorno ai 700 mila euro di minori entrate. Bisognerebbe però contare in una logica “full cost” i risparmi in altre spese, come, per esempio, in quelle sanitarie. Domanda che spero retorica: i cremonesi sarebbero disponibili a pagare mediamente 10 euro l’anno a testa per godere meglio della propria bella ed antica città, passeggiando in condizioni di salubrità dell’aria migliori, seppure di poco, rispetto a quella attuale e sperando di riguadagnare la speranza di vivere un po’ di più? Benito Fiori

Numerosi i cremonesi che hanno risposto all'idea che Il Piccolo ha lanciato la scorsa settimana, relativamente alla possibilità di rendere gratuito il trasporto pubblico cittadino. Un'iniziativa che, se venisse realizzata, potrebbe incentivare notevolmente l'utilizzo dei mezzi pubblici in città, ora molto scarso.

I commenti dei cittadini che hanno risposto, hanno sottolineato la positività di una simile iniziativa, che permetterebbe forse di lasciare diverse auto in garage, incentivando la mobilità pubblica, e insieme ad essa il risparmio energetico, il rispetto dell'ambiente e una migliore coscienza civica. E naturalmente andrebbe a favore della

realizzazione della Ztl, che forse verrebbe vista con minor preoccupazione. In questo modo molte persone potrebbero trovare conveniente salire sull'autobus anche solo per poche fermate, invece che prendere l'automobile, cosa che oggi viene fatta dalla maggior parte dei cremonesi anche per brevi tragitti.

Unione Nazionale Consumatori - Cremona Approviamo quanto scritto nel numero del 9 Gennaio u/s. evidenziando: a) che già a Bologna - e per diversi anni!...- il servizio trasporto pubblico era stato gratuito, con gli effetti da Voi stessi auspicato. Tant'è che ora è a pagamento e nessuno protesta. b) che in pressocchè tuttoil mondo i biglietti vengono "fatti" dall'autista all'atto della salita, mentre a Cremona - con "chiusura" sindacale degna di miglior causa!...- l'argomento è "chiuso" ed il maggior deterrente all'uso del mezzo pubblico sta - per quanto rigurda i bus - nell'obbligo di ricercare una rivendita (tabacchi e/o giornali..) per

Egregio direttore, si parla tanto di limitare l'uso delle auto a favore dei mezzi pubblici e delle bici. L’idea di avere l'autobus gratis potrebbe invogliuare i pigri automobilisti a lasciare a casa l'auto. Meno auto, meno inquinamento, meno traffico. I costi? Anche io non amo le tasse e

acquistare il biglietto o un blocchetto di biglietti, che poi spesso non vengono usati perchè il bus è già passato o tarda a passare.... e nel frattempo - di fermata in fermata - il consumatore è già arrivato a destinazione! Non è infatti il costo del biglietto che frena l'utente saltuario (e cioè la grande maggioranza dei cremonesi...) ma il fastidio ed il tempo che si è costretti a perdere per munirsi di un biglietto. c) che il costo della contabilizzazione e controllo dei pochi biglietti e tutto quanto connesso probabilmente è superiore al gettito dei biglietti emessi... Luigi Bellini Unione Nazionale Consumatori

forse mi illudo ma penso che la maggioranza sarebbe disposta ad accettare anche una tassa di scopo per il bus gratuito. Bisognerebbe averli anche di notte, soprattutto al sabato sera, per permettere ai ragazzi di uscire senza l'auto. Ci sarebbero tante cose da fare, il problema è volerle fare. A. Bellini -Cremona

Spettabile Il Piccolo, Ho letto l’articolo “Ancora Ztl. E se i bus fossero gratuiti?” L’idea sarebbe fantastica se venisse accettata e messa in pratica dal Comune, e ignoro le difficoltà economiche che comporterebbe. Ma ignoro anche gli eventuali tempi di attuazione che si protrarrebbero certamente oltre i tempi delle prossime elezioni amministrative, e ciò mi fa sorgere il dubbio che questa sia solo una mossa elettorale. Con maggioranza e opposizione che ci

ritroviamo non è difficile pensare al peggio. Comunque se chi ha avuto l’idea vuole rispondermi avrei tanto piacere di capire meglio metodi e sistemi per la sua realizzazione e dare personalmente il mio contributo da cittadino che lascia da tempo in garage la sua macchina e usa i mezzi pubblici in circolazione anche magari lamentandosi per ritardi e disservizi. Grazie per l’ospitalità, distinti saluti. M.Pagani da via Ghinaglia sempre molto trafficata.


Venerdì 16 Gennaio 2009

Egregio direttore, ho letto sul numero di venerdì 9 gennaio l’articolo in prima pagina a firma d.e. «Ancora Ztl. E se i bus fossero gratuiti?». Condivido pienamente la proposta avanzata nell’articolo per rendere il servizio di trasporto pubblico gratuito, forse a qualcuno può essere sembrata una boutade, per me invece è un’idea intelligente che potrebbe risolvere i problemi legati al traffico in città e non solo. Anch’io penso che i costi non siano così insormontabili, non ho dati certi, la mia è sola una valutazione empirica basata sul fatto che, a parte gli studenti, i bus viaggiano spesso vuoti. Viene da chiedersi come mai nessuno ci abbia pensato? Forse ci sono degli impedimenti, degli ostacoli che a noi sfuggono. Il Sindaco o chi per lui dovrebbe rispondere a questa domanda. Se alle prossime elezioni qualcuno dei contendenti inserisse questa idea nel proprio programma, ritengo personalmente che ne avrebbe non pochi vantaggi e consensi. Ringrazio per l’ospitalità. L.F.

Egregio Direttore, io e i miei amici del circolo Acli abbiamo letto l’articolo degli autobus gratuiti per tutti, saranno molto contenti gli anziani e pensionati speriamo che il Comune ci arrivi. Io sono di un paese in provincia di Foggia, qui da molti anni ma i miei parenti sono rimasti là e mi dicono che c’è vicino a Foggia una città piccola che si chiama Troia che ha gli impianti

elettrici che funzionano con i pannelli solari e che viaggiano tutti in città senza pagare il biglietto dell’autobus. Ma non ho capito bene come funziona, se mi può spiegare lo dico anche ai miei amici che non ci credono. Grazie per il disturbo se mi risponderà. Tanti auguri per la sua idea e coi miei saluti. M. Altamura

Egregio direttore, Faccio riferimento all’editoriale de Il Piccolo di venerdì 9 gennaio e non posso che ribadire quello che da alcuni anni chiediamo: «non sarebbe stato opportuno pensare prima ai parcheggi e poi alle limitazioni? Non sarebbe stato meglio prima studiare i flussi del traffico e poi introdurre la nuova viabilità? Non sarebbe stato saggio definire prima gli obiettivi e poi le strategie per perseguirli?» Perché si è cercato di dare nuova vita al centro e lo si è trasformato in un dedalo inestricabile?; si è immaginato di ridurre l’impatto ambientale semplicemente spostando il traffico, senza ridurre il numero dei veicoli, ma rallentandoli, con il risultato di emissioni nocive maggiori. Insomma tutti vogliamo una città più bella e vivibile, ma è altrettanto scontato definire “disastroso” il nuovo assetto viabilistico di Cremona. La città è sotto assedio: da una parte i cantieri in Piazza Risorgimento ed in Piazza Marconi, oramai destinato a protrarsi

per tempi biblici da quando alle difficoltà operative si sono aggiunti i contenziosi legali; dall’altra le strade ridotte a labirinto di divieti e sensi unici dall’entrata in vigore della ZTL. Col solo risultato di ottenere grande scompiglio e gravi disagi, perché parallelamente la rete di servizi, ad iniziare dai parcheggi, è insufficiente ed è mancata un’adeguata azione di comunicazione. Dai sostenitori della Ztl, infatti, vengono spesso citate le manifestazioni dei Giovedì d’Estate, della Festa del Torrone, del Natale: tanti visitatori hanno sicuramente trovato parcheggio. Ma è sbagliato sovrapporre chi si reca in città in occasione di un evento particolare, ed è dunque disposto a fare qualche chilometro a piedi, e quanti, durante la settimana, arrivano in centro per acquisti da completare nel breve volgere di qualche decina di minuti. Proprio per questo, non siamo contrari alla ZTL o all’isola

Ho letto con grande interesse la vostra proposta, che condivido pienamente. Credo infatti che sia molto importante tutelare l'ambiente e favorire ogni proposta che possa contribuire alla riduzione dell'inquinamento atmosferico e anche acustico. Sarebbe interessante sapere se i candidati sindaci delle prossime elezioni hanno qualcosa da dire sul punto. Susanna Sozzi Alcune navette sul piazzale della stazione

Ho letto l'articolo della settimana scorsa e vorrei dire la mia. Mi sembra una buona idea ma siamo sicuri che il comune abbia i soldi per pagare l'autobus a tutti? Sono una pensionata e uso la radiale abbastanza spesso e ho visto che l'abbonamento scontato e' comunque molto caro, i mezzi poi ci sono sempre meno. L'autobus passa ogni mezz'ora quando va bene. Speriamo che la campagna del piccolo porti qualche risultato. Amneris Farina - Cremona

Caro Direttore, La chiamo così perché ci ha presentato un suo collaboratore, e ho stima di Lei. Ho letto il pezzo in prima pagina e l’ho commentato con mia moglie. Premetto che ho una bella Mercedes (piccola, veh) ma mi sposto in città solo in bicicletta. La macchina serve per andare qualche volta in gita o a trovare qualche parente. Probabilmente a tempo debito la regalo a mia figlia. Vorrei che la sua idea per l’allargamento della Ztl fosse presa in considerazione da chi siederà in Comune, nuovo o riproposto sindaco. Non so come penseranno di sostituire i soldi dei bus facendo viaggiare gratis le persone, e perdendo certamente gli introiti di molte multe. Ma i vigili, compresi i nuovi assunti, avranno certamente da controllare meglio certi quartieri della città, oggi purtroppo non più come era una volta, e non mi introduco in una polemica che è già stata discussa sul suo e altri giornali e non solo a Cremona, e che forse non avrà mai fine. E lo scrivo io che vivo alle spalle di Viale Po verso via Ghinaglia, che è una zona abbastanza tranquilla e sorvegliata anche a spese anche dei proprietari delle ville a fianco di via Trebbia. Certamente molti lavoratori, soprattutto artigiani come idraulici, elettricisti, piccoli falegnami (tapparelle, finestre e porte spesso hanno bisogno di lavori), subiranno dei disturbi, salvo stabilire delle deroghe che saranno indispensabili per le consegne di merci ai negozi, o pacchi ecc. agli

PAOLO MANTOVANI

indirizzi privati. Ma forse si può provvedere con fasce orarie. Ma tutti gli altri e soprattutto i giovani impareranno poco alla volta e una volta abituati lasceranno a riposo vetturette, moto e ciclomotori. Non sono un esperto ma mi sembra con questa mia di dare un contributo alla civile convivenza, che pretende anche il rispetto della salute di tutti. Auto e motori inquinano, molto più di tutto il resto e a patto che anche i vecchi autobus della KM vengano regolarmente… controllati. La saluto cordialmente e buon lavoro. Fiorenzo Agosti, via Grembo.

Caro direttore, Dovrebbe essere compito di un buon amministrratore pubblico pensare alla salute dei cittadini e quindi all’inquinamento e al traffico. Mi rendo conto però che non è facile amministrare, soprattutto se si vuole accontentare tutti. Questo non è possibile. Giorni fa ho letto sulla Provincia la lettera di una signora imbestialita contro i vigili e contro il Comune perché era stata multata durante la nevicata. A suo dire, visto che a causa della neve i parcheggi per le auto erano pochi, il vigile non avrebbe dovuto farle la multa anche se non aveva pagato il parcheggio. Come dire che oltre alla sua infrazione anche il vigile avrebbe dovuto infrangere non applicando il codice. E’ un mondo sottosopra! Non ha pensato la cara signora agli altri automobilisti, prorpio perché i posti per parcheggiare erano ridotti, disposti a pagare pur di posteggiare? Se fossi stato io in cerca di parcheggio avrei chiamato i vigili per far spostare l’auto della signora con il carroatrrezzi. A parte questo “sfogo” l’idea dei bus gratuiti a me sembra una grande idea, forse troppo per vederla realizzata? Lettera firmata

Presidente delle Botteghe del Centro

pedonale, ma riteniamo sbagliato realizzarla semplicemente chiudendo al traffico parte della città. Prima, sarebbe stato meglio realizzare parcheggi-corona, aree a tempo. Se poi vogliamo anche garantire il trasporto pubblico gratuito, ben venga, ma non è questa la soluzione del problema: la vera criticità resta la scarsità di zone di sosta! Inoltre, questo assetto viabilistico presenta criticità oggettive ed evidenti. Cito ad esempio la chiusura di piazza Vida, che metterà in grave difficoltà le attività della zona. Ed, ancora: le operazioni di carico e scarico sono permesse nelle fasce orarie 5/12 – 13/17 nei giorni feriali, mentre sono escluse le domeniche ed i giorni festivi. In questo modo ci si scontra con una norma regionale, poiché la legge n. 30/2007, relativa agli orari di apertura e chiusura dei negozi, consente alle attività commerciali al di sotto dei 250 metri quadrati, di poter rima-

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nere aperti tutte le domeniche dell’anno, escluse quelle 7 stabilite dalla legge stessa, nelle quali è prevista la chiusura obbligatoria. Infine il varco elettronico a protezione della zona a traffico limitato di Piazza Roma, all’intersezione di via San Filippo, con funzionamento a regime per tutte le 24 ore del giorno, considerata la vicinanza dei Giardini Pubblici e di frequentatori non sempre corretti, espone a rischio quanti, anziani e donne soprattutto, vogliano raggiungere il centro nelle ore serali e notturne. Senza contare, poi, come il processo di marginalizzazione e di allontanamento dal centro storico e dai suoi dintorni abbia spesso innescato, parallelamente, una perdita di altre funzioni cittadine, ad iniziare da quella residenziale, e si è facilitato un percorso che inesorabilmente conduce al declino sociale ed economico. Insomma, l’introduzione della ZTL secondo queste

modalità non appare condivisibile nei suoi principi poiché si orienta in uno scenario che appare lontano dalla realtà di Cremona e che non tiene conto delle necessità oggettive di cittadini e operatori del territorio di fruire del centro storico, così come non vengono adeguatamente esplicate tutte le potenzialità di reperimento di nuove dotazioni di sosta. Come, invece, sarebbe stato auspicabile visti i tempi lunghi per la realizzazione del parcheggio sotterraneo in Piazza Marconi e la cronica carenza di posti-auto a rotazione. Garantire elevata accessibilità e fruibilità diviene, invece, un obiettivo strategico, funzionale alla sicurezza ed alla vivibilità di Cremona e quindi chiediamo di non riattivare, a febbraio, la Ztl e verificarne le scelte, valutando soluzioni operative idonee in un’ottica di pianificazione urbana moderna e responsabile. Tanto più che oggi occorre confrontarsi con una nuova

dimensione della competitività che va oltre quella tra insegne: è una sfida tra sistemi di offerta. Il luogo, inteso come somma di offerta commerciale, contesto di esperienza e intrattenimento, ha un peso sempre più importante nel definire il valore dell’acquisto. Ecco, quindi, la necessità di un cambiamento che deve coinvolgere dall’Amministrazione ai singoli portatori di interesse. Occorre, insomma, recuperare il valore del confronto ed il coraggio della governance condivisa, elaborando percorsi dove concorrano, ciascuno per la propria parte, Amministratori, Cittadini e Imprenditori. E proprio per questo vorremmo essere maggiormente coinvolti nello sviluppo di iniziative di gestione coordinata. Il futuro del centro storico è, infatti, collegato a filo doppio con il terziario: esiste profonda reciprocità tra le imprese come motore di sviluppo locale e il territorio, con le sue specificità, come parte integrante dell’offerta commerciale, turistica, di servizi.


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Cronaca

Venerdì 16 Gennaio 2009

Centinaia di persone al pronto soccorso per cadute e incidenti, tubature gelate e tanti malanni

Ghiaccio e freddo: Cremona in ginocchio Si preannuncia un inizio di settimana di freddo, neve e venti forti al centro nord

«Un freddo così non si vedeva da tempo». Una frase che è passata di bocca in bocca, nei giorni scorsi, mentre città e provincia erano messe in ginocchio da un clima dav-

O

di Laura Bosio

ltre cento persone finite al pronto soccorso per cadute a causa del ghiaccio, un'ottantina di richieste di intervento all'Aem di Cremona per contatori gelati, mezzo acquedotto in tilt, piccoli incidenti, strade dissestate: questo il bilancio del gelo che nelle scorse settimane ha attanagliato la città in una vera

e propria morsa. Un freddo a cui, ormai da decenni, non eravamo più abituati, e che ha messo in ginocchio la città, o meglio, i cittadini. Tanto che, in questi giorni nei negozi sono andati a ruba maglioni ultra pesanti, per non

vero troppo rigido, soprattutto a confronto con quello degli ultimi inverni. Un clima a cui più nessuno era abituato, e che quindi ha creato nimerosi problemi. E anche se in

parlare di guanti, sciarpe e cuffie di lana. Anche le pellicce, la cui presenza negli ultimi anni si era drasticamente ridotta, grazie ad inverni abbastanza miti, quest'anno hanno fatto la loro ricomparsa per le strade cremonesi.

questi giorni il gelo sembra aver dato un po' di tregua, nei prossimi giorni una nuova ondata potrebbe colpire il Nord Italia, portando ancora nevicate.

Cadute Già solo l'uscire di casa senza rischiare di rompersi l'osso del collo, era un problema non da poco: durante la notte le temperature scendevano anche fino a -11, e le

si sono rivolte al pronto soccorso dell'ospedale Maggiore di Cremona, in seguito a cadute sul ghiaccio. Intanto gli addetti alla viabilità del Comune non hanno cessato di spargere sale lungo le strade, per contrastare la formazione del ghiaccio. E in alcune strade provinciali non sono mancati i problemi, dovuti appunto al sale, di sgretolamento dell'asfalto, come ha spiegato il direttore ai lavori pubblici del Comune, Marco Pagliarini.

strade o gli ingressi delle abitazioni, ancora bagnati dalla neve scesa nei giorni precedenti, diventavano veri e propri lastroni di ghiaccio, che mettevano a rischio di caduta anche i più prudenti. Un centinaio sono state infatti le persone che

Tubature gelate Una difficoltà non da poco, poi, è stato quello delle tubature gelate: diverse persone si sono trovate senz'acqua corrente in casa, e sono piovute le chiamate agli idraulici e ai tecnici dell'Aem (solo quest'ultime sono state un'ottantina). «Il problema riguarda principalmente il congelamento delle prese delle utenze private» spiega Libero Zini, direttore generale dell'Aem di Cremona. «O tubi dell'acquedotto, infatti, si trovano ad oltre un metro sottoterra, e a quella profondità non soffrono il freddo. L'acqua che esce dai pozzi, dal canto suo, ha una temperatura costante di 14 gradi, e quindi non gela. Il problema invece riguarda quelle utenze private dove la conduttura, per inserirsi nella ca-

sa, esce da sottoterra. In quel caso, di notte specialmente, quando l'acqua non scorre, può capirare che geli, soprattutto se il contatore non è ben protetto. Il consiglio che diamo ai cittadini è di lasciare un rubinetto con un filo d'acqua che scorre, durante la notte: il passaggio dell'acqua evita infatti che il tubo si geli». Ma i problemi con l'acqua non si sono esauriti a questo: il freddo ha infatti bloccato uno dei due acquedotti cittadini, quello a est, ed è andato in tilt il sistema. Però nel momento in cui quello ad est era bloccato, l'acquedotto ovest ha supplito le sue funzioni, portando l'acqua in tutta la città. «In questo modo nessuno ha avuto cali di pressione nei rubinetti» ha spiegato Zini. «Però il fatto che fosse invertito il flusso dell'acqua, ha fatto si che i depositi ferrosi presenti nelle tubature si smuovessero, causando la fuoriuscita di acqua sporca dai rubinetti. Il problema si è complicato a causa del freddo: solitamente quando accadono episodi di questo tipo, apriamo gli idranti che son presenti lungo il percorso dell'acquedotto, per far defluire l'acqua sporca sulla strada. Con le temperature così basse, però, tale operazione non è stata possibile, perché l'acqua avrebbe gelato, cre-

Alcune immagini del gelo dei giorni scorsi

ando lastre di ghiaccio sulle strade. In ogni caso entro sera anche questo problema era risolto, mentre l'acquedotto è stato riparato nel giro di un'ora». Incidenti Grosse difficoltà le hanno incontrate gli automobilisti che si son trovati dover far fronte a strade ghiacciate. Sono stati numerosi gli incidenti e le cadute, per fortuna senza gravi conseguenze, registrati in città. Moltissimi anche quelli in provincia, soprattutto nel casalasco, dove le autoambulanze del 118 hanno rilevato decine di casi di automobili finite fuori strada, tamponamenti e incidenti con feriti a San Giovanni in Croce, a Motta San Fermo, in zona Baslenga, a Motta Baluffi, lungo la provinciale Bassa, tra Gussola e Solarolo, tra Rivarolo del Re e Dossi di Sabbioneta, lun-

go la provinciale che collega San Giovanni in Croce, Casteldidone e Rivarolo Mantovano, a Piadena e uno spettacolare incidente a San Martino del Lago, dove una macchina fuori controllo è finita nel Navarolo, lungo la Giuseppina. Una trentina sono state invece le persone che si sono rivolte ai medici dell'ospedale Oglio Po, anche per cadute sulle lastre di ghiaccio che si erano formate sui marciapiedi. Schianti a causa del ghiaccio sono stati rilevati anche a Bonemerse, Stagno Lombardo, Pieve d'Olmi e San Daniele Po: nove incidenti in sole tre ore e mezza, con sei auto e un furgone finiti fuori strada, un pullman coinvolto in uno scontro tra Bonemerse e Pieve d'Olmi e un tamponamento con tre vetture a Isola Pescaroli. Otto i feriti trasportati all'ospedale in condizioni non gravi.

Cna: «Slittare ancora l'avvio della Ztl»

Anche la Cna torna sulla questione della Ztl, chiedendo a gran voce all'amministrazione comunale di rivedere il piano della sosta e mobilità in centro. A questo proposito, proprio nei giorni scorsi si è svolta un’assemblea pubblica degli associati del comune di Cremona. L’assemblea era stata convocata per affrontare dal punto di vista delle imprese le nuove modifiche viabilistiche che il Comune si appresta ad adottare. Nel corso dell'incontro si è avuto modo di valutare l’avvio della seconda fase del piano di sosta e della mobilità in centro storico che dovrebbe entrare in vigore il prossimo 2 febbraio. Premesso che non esiste una pregiudiziale opposizione alla realizzazione degli interventi previsti dal piano, l’associazione ha ritenuto importante sottoporre all’attenzione del sindaco Gian Carlo Corada alcune considerazioni che evidenziano alcune criticità che possono avere ricadute negative sulle imprese. «Innanzitutto riteniamo» afferma Giuseppe Ghisani, presidente della Cna di Cremona «che l’avvio di questo progetto in un momento in cui la città è sottoposta ad altri importanti interventi di riorganizzazione viabilistica non ancora completati (sensi unici di via Dante e viale Trento e Trieste) e il blocco dell’area pertinente a piazza Marconi, possa rappresentare un fattore di “stress di adattamento urbano” particolarmente negativo soprattutto in funzione della ridotta fluidità di traffico di questi importanti assi di scorrimento. Saremmo favorevoli ad un ulteriore slittamento del provvedimento che si potrebbe sperimentare in un periodo in cui sia meno “indispensabile” l’uso dell’autovettura e magari dopo che alcuni intoppi alla viabilità si sono risolti».

L'assemblea della CNA

Nel merito del piano la Cna nutre qualche perplessità sul meccanismo d’accesso al parcheggio di via Villa Glori e, nel merito, chiede se non fosse possibile trovare una soluzione di accesso che non richieda l’attraversamento dei varchi elettronici. «Per quanto riguarda i permessi e le autorizzazioni» afferma il direttore Cna Bruno Cavagnoli «riteniamo indispensabile conoscere e definire insieme le tipologie d’attività che possono fruire di una più diversificata e ampia fascia oraria. Diversificazione basata sul fatto che, una delle peculiarità delle attività artigiane è quella di avere un orario di lavoro molto dilatato e flessibile. Riteniamo, inoltre, che vada data la massima estensione alle attività che operano nell’ambito del pronto intervento includendo anche operatori che tempestivamente possono intervenire per ristabilire condizioni, non solo di agibilità, ma anche di vivibilità, degli ambienti di vita e di lavoro». «La Cna di Cremona» conclude Ghisani «chiede di poter essere parte attiva dei processi decisionali e di essere perciò accreditati ai tavoli di confronto, in rappresentanza degli artigiani che operano o svolgono la loro attività nel centro storico della città».


Cronaca

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Agostino Alloni spiega perché non si ricandida a numero due. Senza peli sulla lingua e senza alcuna polemica

«Non sarò più vice presidente in provincia»

L

di Chiara Scuri

i ho davvero sorpresi». Anche se la decisione l'aveva presa ormai da tempo. E ne aveva parlato, discusso e ragionato con le persone che, a Crema, gli sono più vicine. In politica e nella vita privata. Eppure, nella riunione del Pd provinciale nel quale ha annunciato che non sarà più lui il vice di Giuseppe Torchio, è stato per molti un fulmine a ciel sereno. «Ho detto questo. Ma non sono uno che scappa. Perché l'ho fatto? Il motivo è molto semplice: oggi conta molto la percezione del messaggio che si lancia: non si può continuare a parlare di rinnovamento e, poi, si ripresenta alle elezioni la stessa coppia: Torchio-Alloni. La gente non capirebbe. Innovazione significa anche coerenze con le parole e i fatti. Bisogna avere coraggio a fare politica. E, quindi, anche il coraggio di fare un passo indietro».

Che cosa significa: «io non scappo»? Ricordo che lei, cinque anni fa, nelle ultime elezioni provinciali è stato il primo degli eletti nello schieramento del centrosinistra e il capolista nel collegio cremasco di S.Maria, l'unico dove il centrosinistra ha sconfitto il centrodestra. Ed era la prima volta che questo succedeva. Ora, le sue dichiarazioni potranno influenzare il voto fra qualche mese? «Le due cose sono collegate. Io "non scappo" nel senso che, se la direzione del partito me lo chiederà, correrò alle prossime provinciali come candidato consigliere provinciale. Anche in questo caso, la ragione è molto semplice: non voglio che vinca il centrodestra. Di danni a Crema questa coalizione ne ha fatti molti e continua a farli. Non voglio che abbia la possibilità di realizzare altri guasti anche a livello provinciale». Umanamente, le è costata questa decisione? «Certamente. Non l'ho presa a

Agostino Alloni, vice presidente della Provincia di Cremona

cuor leggero. E' stata una decisione sofferta. Ma andava fatta. Più che un politico, io mi sento un amministratore, mi piace risolvere i problemi. E ricordo che stanno prendendo corpo alcuni progetti del "Patto per lo sviluppo" che daranno più forza a

Treni, biglietti gratis in febbraio? La proposta di Alloni Un'altra settimana di passione per i pendolari cremonesi, accentuata dal clima particolarmente rigido che neigiorni scorsi ha avvolto la città. Così centinaia di pendolari cremonesi hanno dovuto aspettare al freddo treni in costante ritardo. In particolare sul treno per tornare a Cremona, che parte spesso con ritardi inquietanti, come ha spiegato Matteo Casoni, responsabile del comitato di pendolari InOrario. «Anche dal punto di vista del "comfort di viaggio" non è ammissibile che ancora circoli-

no carrozze con il riscaldamento guasto e con sedili che sarebbero da denuncia all'ufficio igiene». Ma ad intervenire, di nuovo, e con forza, sulla situazione dei pendolari, è l'assessore e vice presidente della Provincia Agostino alloni, che della situazione parlerà alla prossima riunione al Pirellone convocata il prossimo 20 gennaio dall'assessore regionale ai Trasporti, Raffaele Cattaneo, per discutere di ferrovie e pendolari. «Lancerò la mia proposta per il nostro territorio: non

far pagare il biglietto del treno per tutto il mese di febbraio. Dal momeno che non solo c'è stato un grave disservizio. Ma anche perché molti lavoratori, arrivando non per colpa loro in ritardo sul posto di lavoro, si sono visti decurtare lo stipendio». La situazione è davvero disastrosa. Non c'è giorno, ormai, che qualche convoglio arrivi puntuale (i ritardi ormai si misurano in decine di minuti) oppure venga improvvisamente soppresso. Insomma, disagi su disagi. Un continua calvario.

tutto il territorio provinciale. Abbiamo creato una coesione fra le forze economiche, politiche e sociali. Siamo riusciti a fare sistema. E se per 20 trimestri di seguito, l'economia cremonese ha retto con il segno più, rispetto ad altre province lombarde, significa che abbiamo preso la strada giusta. E sicuramente non posso dire di essere contento a lasciare questo lavoro». Arriviamo ai "si dice". Si dice che lei abbia preso la decisione dopo la mancata elezione di un cremasco scelto dal Pd di Crema alla testa di Padania Acque. In contrasto, quindi, con Torchio. «C'è chi leggerà la mia decisione in questo modo. Perché, purtroppo, la mia determinazione l'ho resa pubblica qualche giorno dopo le polemiche fra il sottoscritto e il presidente della Provincia. Ma sono situazioni completamente diverse fra loro. Una cosa è Padania Acque, un'altra sono le elezioni provinciali. Anche in tempi non sospetti, ho sostenuto che Torchio può vincere, che Torchio ci può far vincere, che Torchio può battere il centrodestra. E io sono sempre stato favorevole alla ricandidatura di Torchio. Tanto è vero che, se il partito lo riterrà utile, mi ricandiderò come consigliere nello schieramento di Torchio presidente». Come è stata presa questa sua decisione all'interno del Pd? «Non bene. Li ho sorpresi». Se Alloni, per lanciare un segnale di rinnovamento fa un passo indietro, è possibile che sia un messaggio anche per altri che sono nella stanza dei bottoni della provincia per cinque anni o di più? «Non ho voluto lanciare alcun messaggio. Ho parlato per me. Se, poi, qualcun altro volesse seguire il mio esempio... Io ho sempre creduto nella politica come servizio agli altri.

E, quindi, in quest'ottica serve anche qualche passo indietro». Chi al suo posto? «Ho proposto che il candidato a vice presidente della provincia di Cremona sia una donna, giovane, competente, con tanta voglia di fare e cremasca. Perché resto convinto che il presidente e il vice presidente debbano continuare ad essere espressione delle diverse anime territoriali della provincia. Resto, inoltre, convinto che debba essere messo in campo un progetto nuovo che faccia sognare cremonesi e cremaschi perché dovrà essere innovativo, credibile e realizzabile». Una stoccata a Torchio, comunque, non ha voluto risparmiarla quando ha detto che «la stagione dell'uomo solo al comando è finita». «Nessuna stoccata. Anche dopo questi cinque anni da vice presidente provinciale, sono sempre più convinto che, nelle grandi scelte, serve più coesione e concertazione all'interno della squadra di governo e nei partiti che la sostengono. Non si può far conto solo sulle individualità». Ritornando ai "si dice", c'è chi avanza l'ipotesi che questa sua scelta sia una mossa per presentarsi a candidato sindaco di Crema. A pensar male, diceva Andreotti...? «Nella mia testa non ho mai pensato di fare un passo indietro in provincia nella prospettiva di una mia candidatura a primo cittadino di Crema. Anche perché l'attesa sarebbe davvero lunga. Un fatto, comunque, è certo: io da Crema non sono mai andato via e anche in provincia ho sempre voluto rappresentare il mio territorio. Amo Crema e il Cremasco, ma vorrei, per loro, una migliore qualità della vita e una crescita economica che crei benessere economico diffuso per tutto il territorio.

Elezioni amministrative 2009 in Comune e Provincia. Centrodestra vicino alla scelta dei candidati: Sei i nomi E' stata finalmente divulgata la rosa dei nomi che il centro destra proporrà per la candidatura a sindaco di Cremona. Nei giorni scorsi, durante la riunione dei segretari cittadini, per la prima volta in un incontro ufficiale sono stati messi sul tavolo i nomi degli “anticorada”. Forza Italia, insieme all'Udc, proporrà Paolo Emiliani, medico antiabortista, An schiererà Andrea Pasquali, Rosanna Galli, Chiara Capelletti e Oreste Perri, mentre la Lega mette sul tavolo il nome di Giuseppe Ferrari degli artigiani. Per la Lega, però, ci sarebbe anche la possibilità, anche se abbastanza remota, che possa correre da sola. Nel caso in cui questo si verificasse sarebbe pronta e schierare Giacomo Zaffanella, attualmente consigliere comunale di 26 anni. Ora si tratta di quadrare attorno ad un nome unico. Hanno partecipato alla riunione Francesco Zanibelli, coordinatore cittadino di Forza Italia, Ugo Carminati, coordinatore cittadino di An, Paolo Zelioli segretario cittadino Udc, e Giacomo Zaffanella della Lega (la segreteria comunale è commissariata). «E' stata una riunione di ripresa dei lavori per fare il pun-

Paolo Emiliani

to della situazione e mettere insieme il programma che verrà sottoposto alle categorie economiche della città» ha spiegato a fine incontro Zanibelli. «C’eravamo dati un mandato, in cui dovevamo scegliere delle persone non legate ai partiti, da proporre come candidati sindaci alla città di Cremona, nomi che avessero delle chance di vittoria, abbiamo indicato Oreste Perri, che è più vicino ad An e Paolo Emiliani, più vicino all’Udc. Mi fa piacere che ci sia una rosa di candidati davvero autorevoli, che occupano posizioni di rilievo, provenienti dalla so-

cietà civile, che sono disposti a mettersi in gioco per governare la nostra città. Valuteremo ora insieme alle segreterie provinciali il nome più adatto, rendendoci davvero conto che tutti i nominativi sono quelli di persone qualificate e prestigiose». «Un momento per riallacciare i rapporti e riprendere il discorso in merito alle imminenti amministrative» ha spiegato Carminati. «Ho proposto al coordinatore Zanibelli di proporre ai gruppi in consiglio comunale di An e Fi la fusione e la costituzione del guppo unico del Pdl sin dal prossimo

febbraio, questo per dare agli elettori un ulteriore messaggio di unità, confermando che il processo di confluenza all'interno del nuovo grande soggetto politico sta inesorabilmente proseguendo. Ci siamo riservati di parlarne meglio nei prossimi giorni». «Si sono ufficializzate le candidature e il livello dei nomi messi in campo è davvero elevato» dichiara Zaffanella. «La Lega propone come candidato di coalizione, quindi non partitico, Giuseppe Ferrari, in quanto ritenuto interprete di quel rinnovamento e discontinuità rispetto alle passate amministrazioni, con l'aggiunta di una grande capacità dimostrata nella sua storia di imprenditore e rappresentante degli artigiani. Incontri come questo aiutano a fare importanti passi avanti, ricordando che anche il programma è in fase di costruzione. Tutto ciò dimostra che il centrodestra non è fermo come qualcuno vuole far credere e che il progetto serio e concreto di cambiamento procede nella giusta direzione». Di fatto le notizie che appaiono sulla stampa in questi giorni sembrano prefigurare

un accordo tra il Popolo della Libertà, la Lega e l'Udc sul candidato sindaco per la città di Cremona, mentre sembrerebbe che sul candidato a presidente per la provincia di Cremona non si sarebbe ancora raggiunto un accordo. «Premesso che tutti i nomi apparsi sui quotidiani come candidati sindaco e presidente della Provincia sono tutti di persone meritevoli di stima e di considerazione da parte dell'Udc» precisa Giuseppe Trespidi, segretario provinciale del partito, «tengo a ribadire che allo stato non ci sono ancora candidati che sono in campo, in panchina o esclusi dalla squadra. Questo perché come segreterie provinciali dei partiti che hanno deciso di dar vita alla coalizione di centro destra non ci siamo ancora incontrati ufficialmente per affrontare la questione.

I candidati dell'Udc sono tuttora in corsa per la candidatura a sindaco e presidente della Provincia. Anche loro, che sono persone della società civile che conoscono la macchina amministrativa di Comune e Provincia e che hanno esperienze di gestione e direzione di associazioni e imprese, sono titolate e quindi all'altezza di poter sfidare Corada e Torchio. Nei prossimi giorni le segreterie provinciali del Pdl, della Lega e dell'Udc valuteranno tutte le candidature e faranno le scelte in funzione delle esperienze dei singoli e la capacità di realizzare al meglio i programmi di profondo rinnovamento e cambiamento che sono necessari per il rilancio del nostro comune e del nostro territorio nell'esclusivo interesse della popolazione cremonese». sg

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Cronaca

Venerdì 16 Gennaio 2009

In Breve

UN CORTEO PER LA PACE A GAZA Appuntamento sabato 17 gennaio alle 15 con il Corteo per la pace, promosso dalla Comunità islamica di Cremona e provincia. La partenza sarà dalla stazione di benzina in via Persico con arrivo in Piazza Stradivari. Lo scopo è manifestare contro gli avvenimenti che coinvolgono la striscia di Gaza. «Tutto il mondo si è mosso per condannare questo terribile massacro con proteste popolari, manifestazioni e cortei in un accorato rifiuto a una macchina da guerra israeliana che distrugge abitazioni, scuole, ospedali e luoghi di culto senza fare alcuna distinzione tra uomini, donne e bambini» scrivono i promotori. «Tutti noi oggi: stati e popoli abbiamo il dovere più che mai di stare uniti e di avere una posizione chiara contro un simile ed ingiusto attacco».

SI' FINALE ALLA CICLABILE DEL MARISTELLA Si sono conclusi nei giorni scorsi gli incontri con la sessantina di proprietari delle aree interessate dal passaggio della ciclabile del Maristella, che va a congiungersi al tratto già realizzato in Comune di Persico Dosimo fino all’abitato di Persico. L’ultima fase ha visto il diretto intervento dello stesso presidente della Provincia Giuseppe Torchio. Per poter concludere la complessa pratica di dovrà far ricorso solo in un caso ad esproprio mentre la totalità degli altri frontisti ha provveduto alla cessione volontaria e bonaria delle aree necessarie alla realizzazione dell’infrastruttura. Si tratta di un intervento che andrà a toccare la strada lungo il lato destro della provinciale per Persico, per una lunghezza complessiva di 1,2 km e comporterà una spesa di 150mila euro e frutto di una intesa con il Comune di Cremona. Dopo il periodo invernale si potrà procedere alla realizzazione dell’opera.

CONCORSO PER GEOMETRA IN PROVINCIA La Provincia di Cremona ha bandito un concorso per esami per la copertura di 2 posti di “geometra”. Tra i requisiti specifici il diploma di geometra e la patente di guida tipo B. La domanda di ammissione al concorso deve essere redatta in carta semplice e indirizzata alla Provincia di Cremona (C.so V.Emanuele II n. 17 - 26100 Cremona). La domanda può essere presentata direttamente all’Ufficio relazioni con il pubblico o inviata all’amministrazione provinciale a mezzo di raccomandata con avviso di ricevimento con data di spedizione stabilita e comprovata dal timbro a data dell’ufficio postale accettante. L’Urp osserva il seguente orario: lunedì, martedì, giovedì e venerdì: ore 9-12.15 e 14.45-16.45; mercoledì: ore 9-16.45 (orario continuato); sabato: ore 9-12. La domanda deve essere presentata entro le ore 16.45 del giorno 21 gennaio 2009.

Presentazione di un libro al Cafè Letterario Bohèmien

Appuntamento con la presentazione del libro «Lavorare Uccide» di Marco Rovelli. L'incontro con l'autore si terra venerdi 23 gennaio 2009 presso il «Cafè Letterario Bohèmien» di via Palestro 3 a Cremona. A pochi mesi dai tragici fatti della ThyssenKrupp di Torino Marco Rovelli dona alle stampe questa opera volutamente emozionale e emozionante. Non a caso solo all’ultimo capitolo ci ricorda i numeri dell’inaccettabile fenomeno delle morti bianche. I milletrecento morti l’anno, nella stragrande mag-

gioranza dei casi, lavorano in aziende al di sotto dei dieci dipendenti, molto spesso sono ai primi o al primo giorno di lavoro, lavoratori temporanei e stranieri. «Per capire fino in fondo la tragedia, per non farsi ingannare dall’assurdo confronto delle percentuali bisogna guardare negli occhi una ad una queste vittime: Florian, Andrea, Salvatore, Stefan, Nicola, Joubert, Gianfranco, Bogdan, Artan, Pasquale, Jasmine, Matteo, Antonino e così avanti per millanta volte, come pietre di un blasfemo rosario» si legge.

Un esercito silenzioso ma presente

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Tantissimi gli interventi del Genio nel 2008. E ora i militari si preparano ad una missione ll'ombra della bandiera italiana, simbolo di ogni più alto valore, sembra essere senza sosta l'attività del Decimo reggimento Genio Guastatori di Cremona. Le missioni all'estero sono dietro ogni angolo per i militarti della Col di Lana, che giornalmente si addestrano, pronti a partire, pur mantenendo il più stretto riserbo sulle

Il comandante Giuseppe Poccia

prossime tappe, anche se alcune indiscrezioni li vedrebbero presto occupati in un teatro estero. L'anno appena trascorso li ha visti impegnati su molteplici fronti, sia all'estero che in Italia. L'operazione più importante è stata proprio quella in Libano, con

l'operazione denominata Leonte III, che ha visto i militari cremonesi lontani dall'italia per ben sei mesi. «C'è stato poi l'impegno dell'operazione “Strade sicure”, a Milano» spiega il comandante Giuseppe Poccia, «alla quale abbiamo dato un notevole contributo. Del resto i nostri militari passano da un compito all'altro con grande versatilità, e sono in grado di esprimere capacità ingegneristiche sul territorio». Dunque l'attività di un militare non si limita ad interventi nelle zone sensibili, ma anche come supporto nelle più svariate situazioni di protezione civile. Intervengono in alluvioni, viabilità, ripristino della circolazione stradale. Ma i militari cremonesi sono volati anche fino in Campania, per partecipare all'operazione “Strade pulite”, tra ottobre e novembre, con un centinaio di interventi e 200 ricognizioni. Ma non sono mancate anche le missioni dirigenziali: uno degli ufficiali della Col di Lana, infatti, è finito a dirigere uno stabilimento di trattamento dei rifiuti, proprio in quelle zone. E non si può non parlare

L'intervento dei militari durante l'emergenza neve

dell'emergenza neve, che li ha visti impegnati a Milano. Un centinaio di uomini hanno lavorato giorno e notte per spalare la neve, e riportare le strade in condizioni di percorribilità. «Uno dei compiti fondamentali del reggimento, oltre all'attività ingegneristica, è quello di bonifica degli ordigni esplosivi, per il quale copriamo tutta la Lombardia e la provincia di Modena» spiega il comandante. «Nel solo 2008 abbiamo distrutto oltre 13mila ordigni, in circa 200 interventi, di cui una decina in territorio cremonese». Ma qual'è la giornata tipo

di un militare della Col di Lana? La mattinata inizia alle otto, con l'alzabandiera e il canto dell'inno d'Italia. Un modo per rendere omaggio ai valori che contraddistinguono l'esercito. Nell'ambito della giornata, per chi non ha attività esterne, si svolge un addestramento, sia sui banchi che all'aperto. C'è poi tutta l'attività di manutenzione dei mezzi, o di supporto logistico alle attività del Reggimento. «Un reggimento che è composto da diverse centinaia di uomini» conclude il comandante, «sempre pronti a partire, sempre in attesa della prossima missione».

Festa del Pipen, Torricella scalda i motori

realizzata dall'Ammi (Associazione musica meccanica italiana). La kermesse che si svolgerà a Torricella domenica 18 gennaio a partire dalle 10, presso il Palatenda allestito in piazza del Municipio, ove si ripercorreranno epoche della società contadina, La conferenza stampa di presentazione dell'evento dalla mostra di strumenti meccanici ed organetti ai racconti Torna anche quest'anno, a Torricella del “ContaFolè”. del Pizzo, la «Festa del Pipen», tradizioPunto focale della giornata, alle 10, nale appuntamento promosso dal Cosarà il convegno «Terre e sapori, la tradimune e dal Comitato fiera locale con il zione suinicola, patrimonio della sociepatrocinio della Provincia. Una festa detà», con la presenza del sindaco Emadicata al maiale, il piedino, in particolare, nuel Sacchini, del presidente della Proche sottolinea uno dei più importanti savincia, Giuseppe Torchio, l’assessore pori della cucina locale. all’agricoltura Giorgio Toscani, Carla Ma questa edizione si spinge oltre, e Spotti Bettinelli (dell’Accademia italiana parla anche di cultura, con una novità della cucina), Susanna Cannata e il preassoluta: la presentazione del tamburo sidente del consorzio salame Cremona, meccanico costruito sulla base dei diseFrancesco Negroni. gni originali di Leonardo Da Vinci (1495),

«La Festa dal Pipen è uno dei richiami più forti di recupero e valorizzazione del patrimonio locale e rurale» ha evidenziato Torchio. «Si sono saputi coniugare aspetti tecnici ed innovativi della lavorazione delle carni suine, con l’analisi scientifica della ricostruzione sensoriale, fino ad arrivare alle antiche tradizioni, che erano attività ordinaria nelle cascine. Dopo tanto tempo è arrivato il riconoscimento del salame Cremona ed attendiamo altri riconoscimenti, attraverso anche lo strumento della De.co od altre tipologie, che vanno a valorizzare il nostro grande patrimonio enogastronomico». Il sindaco di Torricella del Pizzo Emanuel Sacchini ha precisato come all’opera per la sagra vi siano più di cento volontari e promotori in sinergia.Ernestino Marchetti, del Comitato Fiera e socio dell’Ammi, ha precisato come si sia «formata una rete virtuale nel campo degli strumenti musicali meccanici, con la fisarmonica nata a San Giovanni in Croce, il tamburo meccanico di Leonardo ricostruito appunto a Torricella del Pizzo».

Sgominata un'organizzazione che gestiva il traffico di droga. Uno si nascondeva nel Casalasco I presunti componenti di un'organizzazione che gestiva lo spaccio di droga a Messina e Milano sono stati arrestati in mattinata dalla polizia di Stato. Tra gli arresti, c'è anche Zoran A., 51 anni, che, sotto falso nome, da diverse settimane aveva trovato un nascondiglio nel casalasco, a Rivarolo del Re. L'uomo è stato arrestato dagli uomini della Mobile di Messina e dai colleghi di Cremona in esecuzione ad un ordine di custodia cautelare. Il 51enne, con alle spalle numerosi precedenti penali per droga e anche uno per tentato omicidio, è accusato di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. Era da alcuni giorni che gli investigatori avevano segnalato la sua presenza in territorio casalasco. Una volta scoperto che si

celava sotto falso nome grazie ad un documento di identità contraffatto, è stato localizzato e arrestato. Oltre all'arresto, nei suoi confronti è scattata anche una denuncia per uso di atto falso e sostituzione di persona. Ora il montenegrino si trova nel carcere di Cremona a disposizione dell'autorità giudiziaria di Messina, che procede per competenza. Nove in tutto sono stati ordini di custodia cautelare emessi dal giudice per le indagini preliminari Alfredo Sicuro eseguiti dagli agenti della Mobile di Messina, in collaborazione con i colleghi di Cremona, Genova, Sassari, Vercelli, Siena, Siracusa e Reggio Calabria. Nell'operazione sono indagate 23 persone e sono stati sequestrati 3 chilogrammi di hashish, 200 grammi di cocaina e,

Gli stupefacenbti sequestrati

secondo indiscrezioni, anche alcuni "provini" per realizzare banconote false da 50 e 100 euro. Gli indagati sono accusati di associazione per delinquere finalizzata al traffico e spaccio di stupefacenti e di svendita di monete falsificate. In cella, oltre al casalasco, sono finiti Giovanni A., 57 anni, originario di Messina ma domiciliato a Vercelli, considerato al vertice dell'organizzazione; Francesco R., 33 anni, residente a Genova; Giuseppe I., residente a Torrita di Siena; Santi M., 37 anni, di Messina; Pasqualino D., 55 anni, di Sassari e Placido Libro, 33 anni, di Messina. Dall'indagine sono emersi contatti con esponenti della criminalità organizzata locale e calabrese e con alcuni cittadini stranieri che gestivano il traffico in Lombardia.


Cronaca

Venerdì 16 Gennaio 2009

Aumentano i reati denunciati e scoperti. Bilanci di Gdf e Carabinieri

Raddoppia il lavoro nero

A

umentano i reati denunciati, ma contestualmente aumentano anche quelli scoperti. E' quanto emerso dai dati di fine anno resi noti dai carabinieri di Cremona nella persona del tenente colonnello Michele Arcangelo Cozzolino, che, alla presenza dei suoi uomini, ha incontrato i giornalisti al comando provinciale di viale Trento e Trieste. Nel 2008 i reati denunciati sono stati 8953, 6,30% in più rispetto al 2007. Quelli scoperti sono stati 3896, +8,70% dell'anno precedente. La percentuale dei reati scoperti è stata quindi del 43,5%. «In sostanza» ha detto Cozzolino con soddisfazione, «ogni due reati denunciati ne è stato scoperto uno». Nel 2008 le estorsioni denunciate sono state 9, mentre quelle scoperte, compresi anche alcuni casi degli anni precedenti, sono state 12. Soddisfazione è stata espressa anche per il lavoro svolto contro gli stupefacenti: 102 i casi denunciati, 97 quelli risolti. 46 sono state le denunce a piede libero, -34,30% rispetto al 2007, mentre gli arresti sono stati 91, con un incremento del 133,30%. Le persone segnalate sono state invece 277, e i sequestri 132,690 grammi. In tema di armi, invece, 67 i casi denunciati e 70 quelli scoperti. Le denunce complessive effettuate dai carabinieri sono state 3180, con un -3,80%, mentre 428 sono stati gli arresti, con un incremento del 6,70% rispetto al 2007. Per quanto riguarda le contravvenzioni al codice della strada: ne sono state effettuate 4.638 per un totale di 581.791 di euro. Sono 12 gli incidenti mortali rilevati, 363 quelli con feriti. Le pattuglie e

Una volante della Guardia di Finanza

le perlustrazioni sono state 33.850 con 59.517 militari impiegati per 171.451 ore di servizio (l'attività del carabiniere di quartiere ha registrato un incremento dell'1% di servizi esterni e un aumento del 53% delle ore di servizio). 113.228 sono state le persone controllate e 85.521 i mezzi. Importante anche l'attività della motovedetta, con 301 giorni di attività, 1.155 ore di attività nautica, 353 ore di moto, 8 per la ricerca di dispersi, 70 le imbarcazioni controllate, 18 quelle recuperate. Le operazioni antinquinamento sono state 4, mentre 8 sono state nel complesso le contravvenzioni amministrative comminate. Il comandante provinciale e i suoi uomini, il maggiore Rosario Gemma, il luogotenente Filiberto Giampà, e i due capitani di Crema e Casalmaggiore, Antonio Savino e Luigi Regni, hanno poi ricordato le tante operazioni svolte nel 2008, dall'arresto di Francesco Bevilacqua, il 40enne che aveva abbandonato sul ciglio della strada il corpo della 20enne di Vescovato Greta Ragazzini, ai numerosi arresti

e sequestri per droga, ai laboratori clandestini scoperti e al sequestro di una stamperia clandestina di passaporti a Milano. Anno record, quello appena trascorso, anche per la Guardia di finanza di Cremona, che ha lottato contro l'evasione fiscale e la piaga sempre crescente del lavoro nero e i traffici illeciti, con particolare riferimento al settore della frode alimentare e al traffico di sostanze stupefacenti. A tracciare il bilancio del 2008 è stato il nuovo comandante delle fiamme gialle di Cremona, colonnello Giampiero Ianni, che ha definito il 2008 «un anno particolarmente significativo sotto ogni aspetto». In particolare, nella lotta all'evasione fiscale sono state eseguite 190 verifiche, con il recupero di elementi di reddito per oltre 153 milioni di euro, con un incremento del 23% rispetto all'anno precedente. Nel settore dell'imposta sul valore aggiunto i milioni di euro sottratti all'evasione sono stati oltre 49, con un incremento rispetto all'anno precedente del 55%. Anche nella lotta alle frodi

fiscali si è registrato un trend positivo con quasi il 30% in più di fatture false scoperte, salite a quasi 170 milioni di euro. Ma è nel comparto del lavoro nero ed irregolare che sono stati ottenuti, in termini percentuali, gli incrementi più significativi. I controlli a tappeto disposti in particolare nel settore delle cooperative di lavoro e nel settore dell'edilizia hanno consentito di segnalare 1616 posizioni lavorative irregolari, di cui 239 riconducibili a soggetti totalmente in nero, oltre il 92% in più rispetto al 2007. Nel 2008 sono state anche svolte importanti e delicate indagini di polizia giudiziaria, alcune delle quali ancora in corso, nel settore delle frodi alimentari, nel contrasto al traffico internazionale di sostanze stupefacenti e nel settore dei reati contro la pubblica amministrazione. Per quanto riguarda il primo settore, il comandante ha ricordato il sequestro di 338.895 chilogrammi di formaggi alterati, ammuffiti o scaduti, una inchiesta che ha portato alla segnalazione all'autorità giudiziaria di 60 persone responsabili di vari reati, tre delle quali raggiunte da un'ordinanza di custodia in carcere. Nel contrasto al traffico internazionale di droga, invece, l'attenzione è stata rivolta alle organizzazioni criminali dedite all'importazione di haschish, con oltre 560 chilogrammi di stupefacente sequestrati nel corso di numerose operazioni condotte anche fuori provincia, e l'arresto di 34 persone. All'incontro per il consuntivo di fine anno, oltre al colonnello Ianni, hanno partecipato anche tutti i suoi collaboratori: il maggiore Alessandro Ferri, il tenente Antonio Mangeri e il tenente di Crema Stefania Baldari.

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In Breve

NUOVI DIRIGENTI IN PREFETTURA Tre nuovi dirigenti assunti in prefettura. Su nomina del Prefetto, Tancredi Bruno di Clarafond, essi andranno a ricoprire gli incarichi sinora rimasti vacanti. Maddalena Della Rosa, è nata a Napoli il 6 ottobre 1970. Laureatasi in Giurisprudenza presso l’Università degli studi di Napoli “Federico II”, ha conseguito l’abilitazione alla professione forense. Dal 3 luglio 2006 è consigliere di Prefettura ed ha svolto il tirocinio operativo nel biennio di formazione 2006-2008 presso il Ministero dell’Interno e presso la Prefettura di Napoli. Dal 3 luglio 2008 è stata nominata Vice Prefetto aggiunto e destinata alla Prefettura di Cremona come sede di prima assegnazione. Si occuperà della dirigenza dell’area III - applicazione del sistema sanzionatorio amministrativo; affari legali, contenzioso e rappresentanza in giudizio. Giuseppe Dinardo è nato a Potenza l’11 maggio 1965, coniugato con un figlio. Laureatosi in Giurisprudenza presso l’Università degli studi di Roma «La Sapienza», è avvocato dal 1994. Dal 3 luglio 2008 è stato nominato Vice Prefetto aggiunto e destinato alla Prefettura di Cremona come sede di prima assegnazione. Sarà dirigente dell’area V - protezione civile, difesa civile e coordinamento del soccorso pubblico. Francesca Federico è nata a Roma il 23 dicembre 1975. Si è laureata in Giurisprudenza presso l’Università degli studi di Roma “La Sapienza”. Dal 3 luglio 2008 è stata nominata Vice Prefetto aggiunto e destinata alla Prefettura di Cremona, come sede di prima assegnazione. Svolgerà il compito di dirigente dell’area IV - diritti civili, cittadinanza, condizione giuridica dello straniero, immigrazione e diritto d’asilo.

LA CNA RIAPRE A CASALBUTTANO Da martedì 13 gennaio la Cna di Cremona ha riaperto il suo ufficio territoriale nel comune di Casalbuttano ed Uniti. Infatti, dopo, l’inagibilità dei locali che aveva portato alla chiusura forzata del vecchio ufficio di via Cavallotti, la Cna si è messa alla ricerca di una nuova soluzione, soluzione che è stata trovata nei locali di Piazza Garibaldi 7. «In momenti non facili come quelli che stiamo attraversando» afferma il presidente Giuseppe Ghisani, «con la crisi e la recessione che mettono in difficoltà l’economia, la Cna vuole essere vicina agli artigiani e alle imprese, consolidando la sua presenza capillare nel territorio. Dopo l’apertura del nuovo ufficio di Casalmaggiore il settembre scorso, oggi, con l’apertura dei nuovi locali di Casalbuttano, facciamo un altro passo per essere ancora di più dalla parte delle imprese». Il recapito sarà aperto, nei medesimi giorni e orari del precedente e cioè ogni martedì e giovedì dalle 8.30 alle 12. Resta invariato il recapito telefonico che è 0374/362569. Il responsabile di zona, Roberto Lucini rintracciabile al n. 0373/82784, è comunque sempre a disposizione per ogni necessità delle imprese e degli artigiani della zona.

CESVIN: CERTIFICAZIONE ENERGETICA Sulla scia della pubblicazione delle nuova delibera regionale in materia di Certificazione energetica degli edifici, il Cesvin, in collaborazione con i docenti dei corsi Cened e con esperti del settore, organizza un convegno gratuito per illustrare le modifiche intervenute e presentare la programmazione delle prossime attività formative in materia. Il convegno si terrà giovedì 22 gennaio dalle 15 alle 17, presso la sede di Cremona del Politecnico, sita in via Sesto 41. Per partecipare all'evento è necessario iscriversi cliccando al seguente link: http://www.cesvin.com/ Iscrizione-Eventi-Energetica.htm.

Morì travolto dalle balle di fieno. Due a giudizio per omicidio colposo

Il 25 giugno scorso Aldo Bruscia perse la vita schiacciato dalle balle di fieno presso la sede dell'Anafi (Associazione nazionale allevatori frisona italiana) di via Bergamo a Cremona. Per la morte dell'uomo, un autotrasportatore di 54 anni, sono stati iscritti nel registro degli indagati con l'accusa di omicidio colposo il rappresentante legale dell'Anafi e il dipendente incaricato delle operazioni di scarico. Secondo quanto rico-

struito, Bruscia, nativo di Gemmano, in provincia di Foggia, e residente a Rimini, camionista in proprio, fu travolto da una balla di fieno del peso di 7 quintali caricata su un camion che gli operai erano intenti a scaricare nel cortile all'ingresso dell'azienda cremonese. Il camionista, che evidentemente voleva dare una mano, era da solo su un lato del mezzo, mentre dall'altra parte c'erano gli operai che stavano scaricando con un muletto le balle di fieno.

Il 54enne, secondo quanto ricostruito, tolse la barra d'acciaio che fermava le balle, creando in questo modo uno scompenso che fece perdere stabilità al carico. Una delle balle posizionate più in alto, infatti, mancando il supporto, cadde addosso al camionista che fu schiacciato nello stesso tempo dal peso della barra d'acciaio e della balla di fieno di 7 quintali. Soccorso dal personale medico del 118, Bruscia, che nelle mani aveva ancora il supporto

di acciaio, fu trasportato d'urgenza all'ospedale di Cremona, ma le sue condizioni erano già critiche, fino al decesso di qualche ora dopo. Le indagini, però, almeno sinora, hanno consentito di appurare che Bruscia non fu vittima di un suo errore. Per questo motivo sono indagati il rappresentante legale dell'Anafi ed il dipendente incarico delle operazioni di scarico. Dovranno rispondere dell'accusa di omicidio colposo.

Velocità eccessiva in tribunale I cremonesi scelgono il commercio equo e solidale Dove rispondere in Tribunale dell'accusa di resistenza a pubblico ufficiale un giovane cremonese di 24 anni, fermato, il 13 gennaio del 2007, sulla Paullese, dalla polizia stradale di Pizzighettone. Il ragazzo, insieme ad un amico, a bordo di una Subaru opportunamente modificata per ottenere maggiore velocità, viaggiava ad una velocità elevatissima, nonostante la fitta nebbia e il traffico. Sebbene gli fosse stato imposto l'alt dalla pattuglia il conducente non

aveva ubbidito ed aveva proseguito la sua folle corsa a 160 chilometri orari fino a quando era stato fermato. In aula gli agenti della stradale hanno detto che per raggiungere la Subaru, la loro Fiat Marea era arrivata addirittura a 200 chilometri orari. In Tribunale sia l'imputato che l'amico sono stati ascoltati dal giudice al quale hanno ribadito di non essersi accorti della presenza delle pattuglie. La sentenza verrà pronunciata il prossimo 23 febbraio.

Sono sempre di più i cremonesi che scelgono l'etica anche nei propri acquisti. Come dimostra la sempre più intensa attività del commercio equo e solidale, che sotto il Torrazzo sta prendendo sempre più piede. Sono tre le botteghe del mondo presenti in provincia di Cremona, gestite dalla cooperativa Nonsolonoi: uno a Cremona

(corso Matteotti), uno a Casalmaggiore e uno a Viadana. «La maggior parte della vendita viene fatta attraverso i negozi» spiega uno dei coordinatori, Max Ciocca «ma ci sono anche dei bar, circoli e oratori che tengono i nostri prodotti. Senza contare alcuni negozi o supermercati, e qualche mensa scolastica del comune», I prodotti sono quelli

della filiera del commercio equo, che rispetta una serie di principi. «Con le aziende produttrici c’è un rapporto di grande conoscenza. Si guarda molto all’etica, e si favorisce un prezzo comunque dignitoso per chi produce» continua Ciocca. Ma la filosofia del commercio equo e solidale non si limita alla vendita:

molti sono i progetti di informazione che vengono portati avanti, specialmente con le scuole, per sensibilizzare i più giovani ad un consumo etico. O ancora attraverso incontri pubblici. «A questo proposito il prossimo anno realizzeremo una serie di incontri a Casalmagiore, Viadana e Cremona» conclude Ciocca.


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Cronaca

Venerdì 16 Gennaio 2009

Una delle misure del Pacchetto anticrisi che il Comune di Cremona farà partire da febbraio

Family card per famiglie povere

P

di Silvia Galli

er rispondere alla crisi sempre più pressante, anche il Comune di Cremona a breve istituirà un pacchetto per poter aiutare le fasce deboli. «Crescono le povertà» ha spiegato il sindaco Gian Carlo Coarda «e anche noi vogliamo aiutare le famiglie in difficoltà». Tra le tante idee all'interno del pacchetto, che partirà il primo febbraio, sarà proposta anche una Family Card. «Per ora abbiamo pensato di istituirla per le famiglie numerose, con tre minori a carico e con basso reddito, ma non è detto che non possa essere estesa alle persone sole, ai nuclei monogenitoriali o a chi

Maura Ruggeri, assessore ai servizi sociali

è in cassa integrazione» ha spiegato l'assessore ai servizi sociali Maura Ruggeri. «Apriremo, non appena possibile, un bando per i commercianti, affinchè le fasce deboli della popolazione possano avere sconti e facilitazioni».

Un'iniziativa che va ad offrire un piccolo sostegno alle famiglie cremonesi. Per questo l'assessore Maura Ruggeri ha pensato di coinvolgere il maggior numero di esercizi commerciali. Prezzo ridotto dunque non solo per

Corruzione e spaccio in carcere, condanne Ha patteggiato una pena di 3 anni e 6 mesi e 6mila euro di multa per corruzione, Giulio G., 50 anni, sovrintendente della polizia penitenziaria in servizio nel carcere di Cremona. Secondo l'accusa, aggravata dal fatto di essere un pubblico ufficiale, tra il settembre e il dicembre del 2007 a Cremona Giulio G. ricevette somme di denaro per compiere atti contrari ai suoi doveri d'ufficio da due detenuti, Giuseppe P., 37 anni, di San Donato Milanese, ma residente a Cremona, ed Elton Z., 24 anni, albanese anch'egli residente a Cremona, in concorso con altri tre carcerati. Il giudice Marco Cucchetto ha condannato Giuseppe P. a 2 anni e 6 mesi, Marku B. a un anno e 6 mesi, Alketa Z. a 2 anni e 3 mesi e a 2400 euro di multa e Elton Z. a un anno e 8 mesi. Cristina B., invece, l'unica agli arresti domiciliari, è stata rinviata a giudizio e solo per lei il processo di aprirà

il 5 ottobre. Nel mese di settembre 2007 Giulio G. ricevette dalla convivente di Giuseppe P. la somma di 500 euro per ricevere in cambio un telefono cellulare completo di scheda telefonica, batteria e carica batterie, apparecchio non consentito dall'ordinamento penitenziario. Il 22 novembre Giulio G. ricevette poi 300 euro dalla sorella di Elton Z., Alketa, con la quale riuscì a prendere accordi grazie al contributo degli altri, mentre 200 euro li prese qualche giorno più tardi, dopo aver consegnato a Giuseppe P. un secondo telefono cellulare. In questa occasione Giulio G. ricevette anche da Alketa Z. due "palline" di cocaina da circa mezzo grammo ciascuna. Tra la fine di novembre e l'inizio di dicembre 2007, Giulio G. accettò dal carcerato la promessa di fargli avere la somma di 500 euro per la consegna di ulteriori 10 grammi di cocaina. sp

Consumatori: istruzioni per l'uso UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI Comitato di Cremona Piazza San Michele, 2 Tel. e Fax: 0372/28370

Il 3 gennaio sono iniziati i saldi, ma in molti negozi ci sono discussioni con i consumatori perché non tutti i prodotti sono scontati: alcuni sono venduti a prezzo pieno. A tale proposito l’Unione nazionale consumatori, che riceve ogni anno molti reclami, rammenta che l’art. 15 del decreto legislativo n. 114/1998 ha stabilito che i saldi «riguardano i prodotti, di carattere stagionale o di moda, suscettibili di naturale deprezzamento se non vengono venduti entro un certo periodo di tempo». Ciò, secondo l’Unione Consumatori, significa in pratica che il negoziante può decidere di vendere a prezzo pieno una parte dei prodotti del negozio, osservando comunque le regole per quelli esposti a saldo, ovvero indicando sul cartel-

lo la percentuale di sconto sul prezzo normale di vendita, che deve essere comunque esposto. Anche le vendite promozio-

generi alimentari, ma anche ristorazione, abbigliamento, farmaci da banco, elettrodomestici, libri, arredamento, nonché per alcuni servizi quali cinema o teatro. «Insomma, l'iniziativa riguarderà tutti quei negozi ed enti che vorranno aderire» ha continuato Ruggeri. L'assessorato intanto aveva già messo in atto altre misure di sostegno e supporto a situazioni di particolare fragilità, con l’aiuto del pagamento delle bollette di luce, gas e telefono, e con un continui monitoraggi, affinchè nei mesi invernali non vengano tagliati i fili del riscaldamento alle famiglie indigenti. Oltre alla riduzione della Tarsu, sempre per famiglie numerose, anziani e persone non autosufficienti. «Per quanto riguarda le mie competenze» ha invece spiegato l’assessore alla scuola Daniela Polenghi «ho proposto di fornire gratutitamente i servizi educativi (nido, scuola infanzia, mensa scolastica) a quelle famiglie in cui un genitore va in cassa integrazione o perde il lavoro, tanto più se precario, e di dare un contributo per le spese scolastiche a chi è nelle stesse condizioni: è vitale che la crisi tocchi il meno possibile bambini e ragazzi nel loro diritto fondamentale che è quello all'istruzione». «Sarà un pacchetto molto preciso» ha annunciato Corada. «Abbiamo chiesto dei dati per avere almeno un’idea di quante persone si possano trovare in difficoltà, e anche su questi numeri elaboreremo un pacchetto anticrisi di dimensioni consistenti».

DALLA PARTE DEI CITTADINI

di Damiano Talamazzini

Responsabile Provinciale Patronato Epaca

Questa rubrica rappresenta un luogo d'incontro a disposizione dei nostri lettori, nato per rispondere a dubbi e quesiti in materia di diritti previdenziali e assistenziali. Le lettere rivolte al Patronato Epaca possono essere indirizzate alla nostra redazione, per posta o via e-mail, oppure direttamente al Patronato Epaca (epaca.cr@coldiretti.it). Egregio responsabile del Patronato Epaca, desidererei mi fornisse alcune informazioni in merito alla certificazione del diritto a pensione, in favore dei lavoratori in mobilità ordinaria, poiché l’azienda presso la quale prestavo attività lavorativa come dipendente, per esuberanza strutturale, mi ha posto appunto in mobilità lunga. Complimentandomi per la professionalità, anticipatamente ringrazio. Lettera frmata

nali possono essere effettuate «per tutti o una parte dei prodotti merceologici», mentre le vendite di liquidazione, conclude l’associazione di consumatori, devono riguardare “tutte le merci” e non solo una parte.

Con un recente Messaggio, l’Inps precisa le modalità di determinazione della data di perfezionamento dei requisiti, nei casi dei lavoratori in mobilità ordinaria che possono beneficiare della salvaguardia del diritto a pensione di anzianità (art. 1, commi 18 e 18 bis della legge n. 243 del 2004). La norma prevede che continuino ad applicarsi le disposizioni sul pensionamento di anzianità, vigenti al momento dell’entrata in vigore della legge n. 243 del 2004, ai lavoratori collocati in mobilità ordinaria, che maturano i requisiti per il pensionamento di anzianità entro il periodo di mobilità. La disposizione deve essere intesa nel sen-

LA PAROLA ALL'AVVOCATO A cura dell’ Avv. Alessio Romanelli Inviate i vostri quesiti a: ilpiccolocremona@fastpiu.it La presente rubrica non offre pareri legali ai lettori, ma affronta con spirito divulgativo tematiche di natura giuridica di interesse generale. Per pareri legali su pratiche determinate o casi concreti è necessario rivolgersi ad un avvocato iscritto all'Albo tenuto dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati con sede presso il Palazzo di Giustizia, via dei Tribunali 13, Cremona

«Ho acquistato un cappello in un negozio del centro, ma mi sono accorto dopo qualche giorno che presenta un grave difetto di fabbricazione e non può essere utilizzato. Ho diritto solo al cambio della merce o posso avere indietro i miei soldi?» Ha diritto alla restituzione del prezzo pagato, sempre che il vizio della cosa compravenduta sia abbastanza grave da rendere la cosa inidonea all'utilizzo cui è destinata. Ai sensi dell’art. 1490 cod. civ. il venditore è tenuto a garantire che la cosa sia immune da vizi che la rendano inidonea all’uso a cui destinata. In presenza di detti vizi il compratore, ai sensi dell’art. 1492 cod. civ., può domandare a sua scelta la risoluzione del contratto ovvero la riduzione del prezzo. Ai sensi dell’art. 1493 cod. civ. in caso di risoluzione del contratto il venditore deve restituire il prezzo e rimborsare al compratore le spese e i pagamenti legittimamente fatti per la vendita. Ovviamente, nel caso Lei preferisca la sostituzione della merce potrà optare per questa scelta. «Ho ricevuto a casa una multa per divieto di sosta. La multa è arrivata dopo 9 mesi dal giorno del parcheggio. Devo per forza pagare?» No, può fare opposizione. Infatti, ai sensi dell'art. 201 del codice della strada, quando la contestazione della violazione non può avvenire immediatamente, deve essere notificato al trasgressore il verbale di accertamento della trasgressione entro 150 giorni dal fatto. Se la notifica avviene dopo tale termine si può chiedere l'annullamen-

to dell'accertamento e della sanzione con ricorso al Prefetto o al Giudice di Pace del luogo della commessa violazione. Il ricorso va presentato entro sessanta giorni dalla notifica del verbale a pena di inammissibilità. Se non presenta il ricorso nei termini è obbligato a pagare la sanzione indicata nel verbale. «Secondo alcuni amici la guida in stato di ebbrezza può essere applicata anche a chi guida la bicicletta, ma a me sembra assurdo. Chi ha ragione?» Hanno ragione i suoi amici. Anche la bicicletta è un veicolo ai sensi del Codice della strada, quindi chi guida una bicicletta deve essere sobrio, se è in stato di ebbrezza va soggetto alla condanna penale. Le segnalo comunque che un giudice della Repubblica (Trib. Rovereto, 5 marzo 2002, in Giur. merito 2002, 1359) ha però stabilito che benché la bicicletta rientri nell'ampio concetto di "veicolo" previsto dall'art. 47 cod. strada, non integra il reato di cui all'art. 186, comma 2 medesimo codice, la condotta di chi conduca una bicicletta in stato di ebbrezza. In ogni caso non può essere disposta la sospensione della patente di guida: la Corte di Cassazione ha infatti affermato che nei confronti di chi conduca in stato di ebbrezza da bevande alcoliche una bicicletta , veicolo per la guida del quale non è prevista patente alcuna, non può essere applicata la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida, che presuppone un abuso dell'autorizzazione amministrativa (Cass. pen. 9 luglio 1997, n. 2021).

Certificazione del diritto a pensione per i lavoratori in mobilità

so che entrambi i requisiti, quello anagrafico e quello contributivo, devono essere maturati entro il periodo di mobilità. La finestra di uscita, invece, non rappresenta un requisito di accesso al pensionamento, ma è soltanto una «collocazione temporale degli effetti di un diritto precedentemente perfezionato». Inoltre, un sostanziale chiarimento viene fornito dall’Istituto, ai fini della formazione della graduatoria degli aventi diritto alla salvaguardia del diritto a pensione di anzianità, riguardo tutti quei lavoratori che abbiano svolto attività lavorativa successiva all’invio della certificazione del diritto a pensione. In proposito, una precedente circolare Inps del 2008, affermava che «L’avvio di attività lavorativa, che comporti la sospensione o la perdita del diritto all’indennità di mobilità ordinaria, produrrà l’esclusione del soggetto dai benefici della salvaguardia in esame». Viene ora precisato che i lavoratori, i quali al momento dell’invio della certificazione avessero in corso un rapporto di lavoro subordinato a tempo determinato che ha dato luogo alla sospensione dell’indennità di mobilità, potranno continuare a svolgere la relativa attività a tempo determinato, fino al termine del contratto, senza che ciò comporti l’esclusione dalla salvaguardia del diritto a pensione di anzianità. Viene, però, operata una distinzione essenziale, riguardo gli effetti della data di certificazione ai fini dell’applicazione della salvaguardia: Il periodo di lavoro svolto fino alla data della

certificazione concorrerà al prolungamento del periodo di godimento dell’indennità di mobilità, entro cui dovranno essere raggiunti i requisiti di età e contribuzione per il pensionamento; Il periodo di tempo in cui si svolga ancora l’attività lavorativa oltre la data di certificazione non concorrerà al prolungamento; quindi, si mantiene la salvaguardia del diritto a pensione, ma il perfezionamento dei requisiti di età e contribuzione deve avvenire entro la data della certificazione; secondo l’Istituto occorre fare riferimento per tutti alla data del 31 maggio 2008, come data di certificazione, anche per le certificazioni effettuate in data successiva, ciò in quanto la fase principale dell’operazione è stata effettuata entro tale data e non si intendono creare disparità di trattamento fra lavoratori ammessi allo stesso beneficio, solo a causa di diverse date di comunicazione delle certificazioni del diritto a pensione.

Sempre disponibili per tutti i Cittadini interessati, per fornire un'adeguata informazione, consulenza e chiarimenti, i nostri uffici Epaca in Cremona e Provincia, si trovano: • CREMONA Via D. Ruffini, 28 (adiacente Hotel IBIS) Tel. 0372/435620 • CREMA Via Macello, 34 Tel. 0373/256501 • CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 Tel. 0375/42132 • SORESINA Via Matteotti, 12 Tel. 0374/342329 • CREMONA Via Ala Ponzone, 8 Tel. 0372/499811


Salute

Venerdì 16 Gennaio 2009

GLI ORARI

PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle 18.00 in orario continuato, il sabato dalle ore 8.00 alle ore 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati Dove: piano Rialzato, padiglione 5 Orario: da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 16.00 Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. ANATOMIA PATOLOGICA: consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Dove: piano 1, corpo H (ala destra), monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Fax: 0372 405742. RADIOLOGIA: Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Dove: piano 1, corpo H (ala destra), monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-70 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoled dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. SENOLOGIA: prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M, monoblocco ospedaliero (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso). Orario: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. ùTelefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. FISIOTERAPIA Esclusa la visita specialistica che si prenota presso il CUP-Cassa, le prenotazioni vanno effettuate di persona. Dove: piano 1, corpo C (ala sinistra), monoblocco ospedaliero. Orario: lunedì dalle 08.00 alle 14.00; da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00. Tel: 0372 405346 per informazioni. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario:da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO Allergologia per sospetti professionali Dove: piano Terra, padiglione 10 Da lunedì a venerdì, da 9.30 alle 13.00. Negli stessi orari è possibile prenotare al numero 0372 408178. MEDICINA DEL LAVORO: visite specialistiche di medicina del lavoro Dove: piano Terra, padiglione 10 Da lunedì a venerdì, dalle 8.00 alle 17.00. Negli stessi orari è possibile prenotare al numero 0372 405777. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro),

monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche) Telefono: 0372 405715. Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. SERVIZIO DIETETICO valutazioni e controlli nutrizionali La prima visita si prenota al CUP. Dove: piano 4, ala sinistra monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 09.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 16.00. Telefono: le prenotazioni per il controllo nutrizionale può essere effettuata telefonicamente da lunedì a venerdì dalle 09.30 alle 15.30 ai numeri 0372 405732, 0372 405634, 0372 405631. LABORATORIO ANALISI previsto per il prelievo l'accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.00 alle 09.00. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio della terapia anticoagulante orale. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle ore 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì (prelievi e visite specialistiche). CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Dove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10 Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante. Le prenotazioni vengono effettuate telefonando al 0372 408178 da lunedì a venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00; oppure personalmente presso la Medicina del Lavoro dalle 7.30 alle 13.00 da lunedì a sabato e il martedì pomeriggio dalle 14.00 alle 16.30. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: emotrasfusioni, autotrasfusioni, salassi, terapia marziale endovenosa Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì Rivolgersi alla segreteria del servizio negli orari sopra indicati, muniti della relativa impegnativa al fine di stabilire un appuntamento, in base alle necessità del paziente. GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle ore 13.00 alle ore 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: piano Rialzato, ala sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. MEDICINA GENERALE E ONCOLOGIA MEDICA Dove: piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248 TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione pu essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.

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Ridurre i chili di troppo dopo gli stravizi delle feste? Gabriella Pedrazzi: «Ridurre la pancia può essere facile, difficile è cambiare mentalità»

Tornare in forma... con la testa

D

di Laura Bosio

opo le abbuffate delle festività appena trascorse, ecco che giunge il momento di fare i conti con la bilancia, e con quei chili di troppo che inevitabilmente accompagnano questi periodi. «Sarebbe bene moderare l'alimentazione, anche durante le feste» spiega Gabriella Pedrazzi, coordinatrice del servizio di dietetica dell'Ospedale Maggiore di Cremona. «Va bene concedersi qualche sgarro, ma che non diventi un'abbuffata senza criterio. Le tentazioni sono sempre tante, ma bisogna imparare a resistere». Dunque questo è il momento di mettersi in riga? «In realtà si dovrebbe seguire un'alimentazione corretta per tutto l'anno, e non solo per perdere i chili acquisiti durante le feste. Ci vogliono quotidianamente controllo e

fibre, che sono poco calorici ed hanno alto potere saziante. E' il caso di legumi e cereali, preferibilmente integrali, ma anche verdura e frutta. Naturalmente è permesso mangiare di tutto, ma sempre con misura, e stando attenti a seguire una dieta mediterranea. Vanno predilette le carni bianche, e ridotte quelle rosse. Il pesce va sempre bene, in quanto contiene gli Omega 3. E' importante anche frazionare il più possibile l'alimentazione, suddividendo la giornata in più pasti: oltre che colazione, pranzo e cena, anche due spuntini, la mattina e il pomeriggio, naturalmente a base di frutta o verdura. Gli zuccheri semplici e raffinati vanno eliminati il più possibile. Altra cosa importantissima è moderare l'uso dei condimenti, che hanno un elevatissimo numero di calorie. Molto meglio, quindi, utilizzare dell'olio extravergine di oliva, rigorosamente crudo. A questo proposito è importante anche leggere bene le etichette, verifi-

misura, nella propria alimentazione. In ogni caso dopo queste feste è importante tornare ad alimentarsi in modo equilibrato e completo, prediligendo gli alimenti semplici». Quali sono le “regole d'oro” da seguire? «Innanzitutto bisogna prediligere cibi ricchi di

cando il contenuto degli alimenti che si acquistano». Anche le modalità di cottura sono importanti? «Lo sono eccome. I cibi non vanno cucinati con grassi aggiunti, perché più si mangiano grassi, più aumenta la massa grassa. Dunque meglio

Non deve mancare l'attività sportiva

prediligere cotture semplici, come la piastra, la griglia o il vapore. Smaltire i chili di troppo è un impegno gravoso? «Basti pensare che per smaltire un chilo bisogna eliminare 7mila calorie. Naturalmente tutto dipende da quanti chili di troppo bisogna smaltire». Oltre al controllo dell'alimentazione, quali altre strategie possono essere utili? «Fondamentale è il movimento. Anche nella quotidianità, facendo passeggiate, o prediligendo le scale piuttosto dell'ascensore. Importante è anche pesarsi sempre, preferibilmente la mattina: la bilancia funge da deterrente per stare attenti a quanto si mangia durante la giornata». Come si fa a sapere se si è in sovrappeso? «Bisogna calcolare l'indice di massa corporea, ossia il peso fratto l'altezza al quadrato. Se l'indice supera il 25 si può parlare di sovrappeso. Se supera il 30 siamo a livelli di obesità».

Parliamo del lavoro che porta avanti l'ambulatorio di dietetica... «Ha un'attività che si occupa sia di degenti che di esterni. Non si accettano solo persone con problemi di peso: soddisfiamo richieste di ogni tipo, legate all'alimentazione. La nostra filosofia è lontana dal vecchio concetto di dieta grammata (che viene data solo in casi particolari). Si tratta di educare all'alimentazione. Si forniscono al paziente dei consigli e una terapia comportamentale. Ogni colloquio dura oltre un'ora, e punta a creare empatia tra medico e paziente. Per dimagrire, è necessario un cambio di mentalità». Quante persone seguite ogni anno? «Circa seicento persone ogni anno. Ma non ci limitiamo a questo. Facciamo anche controlli sulla cucina delle diete speciali, per certi pazienti ricoverati. Inoltre abbiamo in corso diversi progetti. Presto faremo anche un corso dedicato agli operatori di cucina».


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Agricoltura

Venerdì 16 Gennaio 2009

Appuntamento promosso dalla coldiretti di Cremona, lunedì 19 gennaio in sala Zelioli Lanzini (CremonaFiere)

Il mercato mondiale dei cereali in convegno

I

l mercato mondiale dei cereali, quale futuro?». E’ questo il titolo del convegno proposto da Coldiretti Cremona e dall’Associazione regionale produttori cereali e semi oleosi del-

la Lombardia, per lunedì 19 gennaio, alle ore 10, presso la sala Zelioli Lanzini (Fiera di Cremona), con l’obiettivo di fare il punto sulla grave crisi che sta colpendo uno dei ‘rami’ fondamentali dell’agricoltura cremonese e italiana.

«In questo momento di “turbolenze” di mercato e crollo dei prezzi dei cereali, la Coldiretti è pronta a dare risposte concrete alle imprese agricole, affrontando le problematiche sul terreno attraverso un progetto, già ap-

MERCATI - SETTIMANA DAL 9/1/2009 AL 15/1/2009 UNITà DI MISURA

CREMONA

MILANO

MANTOVA

MODENA

Tonn.

129,00137,00

138,00143,00

145,00148,00

146,00149,00

Tonn.

119,00120,00

129,50130,50

127,00129,00

140,00142,00

Tonn.

N.q.

295,00297,00

285,00290,00

--

Tonn.

185,0-123,0 N.q.

alla rinfusa

Tonn.

102,00104,00

118,50120,00

126.00129,00

127,00128,00

FIENO maggengo agostano

Tonn.

N.q.

80,00-130,00 100,00-140,00

“”

--

Tonn.

N.q.

44,00-55,00 55,00-60,00

lattonzoli locali

15 kg.

3,520

3,540

3,560

3,720

SUINI lattonzoli locali

25 kg.

2,580

2,570

2,590

2,710

SUINI lattonzoli locali

30 kg.

2,440

2,420

2,420

2,470

SUINI lattonzoli locali

40 kg.

2,000

1,990

2,020

2,030

Suini da macello

156 kg.

1,285

1,270

1,235

1,250

Suini da macello

176 kg.

1,285

1,270

1,265

1,280

Suini da macello

Oltre 176

1,285

1,200

1,165

1,245

Vacche Frisone 1ª qualità (p.v)

Kg.

Non rilevato

Montichiari peso vivo 0,95-1,12

0,950-1,050

--

Vacche fris. 2ª qualità (p.v)

Kg.

““

0,70-0,83

0,630-0,730

--

Manze scottone 24 mesi

Kg.

““

0,95-1,15

1,020-1,190

--

Kg.

““

0,80-1,00

0,800-1,100

--

(50-60Kg) pie blue belga

Kg.

““

4,50-5,00

4,150-4,550

--

BURRO pastoriz.

Kg.

1,50-1,55

N.q.

1,300

--

PROVOLONE VALPADANA

Kg.

5,05-5,20

4,95-5,05

--

--

PROVOLONE VALPADANA

Kg.

5,30-5,50

5,15-5,35

--

--

Kg.

5,55-5,85

5,60-6,00

5,80-6,00

--

Kg.

5,85-6,00

6,05-6,55

6,20-6,45

--

Kg.

--

--

--

--

PRODOTTO FRUMENTO

tenero buono mercantile

GRANOTURCO

ibrido naz. 14% um.

SEMI DI SOIA nazionale

ORZO NAZ.

peso spec. 55-60 peso spec. 66-68

CRUSCA

PAGLIA

press.rotoballe

SUINI

Vitelli Baliotti (50-60 kg) fris.

Vitelli Baliotti

127,0-134,0- 151,0-156,0 N.q. 140,0-145,0 134,0-139,0 158,0-160,0

--

fino a tre mesi

oltre tre mesi

GRANA Scelto stag. 9 mesi

GRANA Scelto stag. 12-15 mesi

Latte naz. Crudo (16-30 giugno)

provato e pronto ad essere tradotto in realtà, con il contributo di Assocap e dell’Unione Seminativi» hanno evidenziato Roberto De Angeli e Assuero Zampini, rispettivamente presidente e direttore di Coldiretti Cremona, nell’invito rivolto alle imprese agricole del territorio, nonché ai rappresentanti delle Istituzioni e dell’economia, chiamati a prendere parte all’atteso appuntamento. «Scopo del convegno di lunedì è quello di condividere un’approfondita analisi del mercato nazionale ed internazionale, illustrando quindi le azioni che si stanno attuando a sostegno del comparto cerealicolo, la cui sopravvivenza è fondamentale per l’intero sistema agricolo» prosegue l’invito a firma dei responsabili della Coldiretti. «Affrontare e risolvere, con interventi concreti, questa crisi significa salvaguardare il futuro della cerealicoltura italiana, e con essa di tante

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Non è escluso che in futuro venga ripristinato il mercato settimanale. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì.

Arnaldo Freri, presidente Associaz. Regionale Priduttori Cereali

imprese del settore, garantendo, al tempo stesso, stabilità e sicurezza degli approvvigionamenti, oltre che qualità del prodotto, alle aziende zootecniche». Noti e qualificati relatori prenderanno parte alla tavola rotonda intorno al tema «Il mercato mondiale dei cereali, quale futuro? Il progetto per tutelare il reddito delle imprese». Dopo il saluto, alle ore 10, del Presidente De Angeli, che ripercorrerà le motivazioni dell’iniziativa, si apriranno gli interventi di Stefano Serra, esperto del mercato internazionale dei cereali (argomento della riflessione: «Gli scenari del mercato cerealicolo»), di Pietro Sandali, responsabile economico Coldiretti Nazionale (tratterà il tema: «Nuovi scenari della Pac dopo l’Health Check»), di Giacomo Galli,

Roberto De Angeli, presidente Coldiretti Cremona

presidente Consorzio agrario provinciale di Cremona (che porterà l’esperienza del Cap Cremona nel comparto cerealicolo), Marco Pancaldi, Presidente ASSOCAP (‘Il progetto Assocap per i cereali e mezzi tecnici’). Seguirà il dibattito, quindi le conclusioni di Arnaldo Freri, Presidente dell’Associazione Regionale Produttori Cereali.


Ambiente

A cura del Circolo culturale «Ambientescienze»

Circolo Culturale “AmbienteScienze” PALAZZO CATTANEO ALA PONZONE - CREMONA - Via Oscasali, 3

Tel. 0372/25659 • e-mail: ambientescienze@worldwewant.org - www.worldwewant.org CREMONA - Venerdì 16 gennaio 2009 – ore 18.00 Palazzo Cattaneo Ala Ponzone – Sala dell'Albero Il “Circolo culturale “AmbienteScienze” in collaborazione con: Assessorato per l'Ambiente per la Provincia di Cremona, Assessorato per l'Ambiente del Comune di Cremona, Associazione “Valore Sociale”, Sezione “Legambiente”, “Forum Giovani Ambiente” e Presidenza provinciale Acli di Cremona

Organizza un Convegno sul tema: “L'etica d'impresa: non un altra 'palla al piede', ma una NUOVA opportunità per le aziende” Il Circolo “AmbienteScienze”, alla presenza di autorevoli rappresentanti delle due più importanti amministrazioni locali, illustrerà la proposta di favorire, nella selezione degli appalti pubblici, le imprese certificate “etiche” sia da un punto di vista ambientale che sociale, attraverso l’attribuzione di un punteggio premiale nella graduatoria. Questo, oltre all’evidente vantaggio per l’ambiente, per la salute dei cittadini e per la sicurezza dei lavoratori, comporterebbe per le imprese, con il miglioramento della loro organizzazione e dei processi produttivi, una maggiore competitività sul mercato.

Paoloroberto Imperiali (Presidente di “AmbienteScienze”): Introduzione e saluti Mariarosa Cutillo (Relatrice al Parlamento europeo su responsabilità d'impresa e rispetto dei diritti umani): “Etica d’impresa. Una urgenza del mondo d’oggi” Primo Barzoni (Presidente Palm Spa): “La Responsabilità sociale dell’impresa: un conveniente investimento per il futuro dell’azienda” Umberto Musumeci (Segretario generale dell’Associazione “Valore sociale”): “Lo Standard Valore sociale” Lorenzo Paluan (Responsabile Certificazioni Etiche di ICEA, Istituto Certificazione Etica e Ambientale): “La certificazione per le imprese” Riccardo Groppali: (Presidente di Agenda 21 del Comune di Cremona): “La società civile e l’ambiente” Benito Fiori (Vice Presidente “AmbienteScienze”): “La Responsabilità sociale dell’impresa: un bene per l’ambiente e la salute dei cittadini. Una proposta concreta.” Hanno assicurato la loro presenza: Giovanni Biondi, Assessore per l'Ambiente della Provincia di Cremona Carlo Dal Conte, Assessore per l'Ambiente del Comune di Cremona Moderatore: Roberto Negrini

La Francia salvata dalla Germania Ondata di gelo di dicembre: la Francia nonostante le sue numerose centrali nucleari è salvata dalla Germania. La causa? Troppi riscaldamenti elettrici accesi ...

L'

di Benito Fiori

ondata di gelo che ha colpito la Francia sta svelando tutta la propaganda che si fa intorno all´opzione nucleare francese che garantirebbe energia sempre ed a buon prezzo, è infatti la Germania, impegnata in un percorso per uscire dal nucleare, che si basa su sole, vento ed altre energie rinnovabili (e gas russo), che sta approvvigionando gli infreddoliti francesi di elettricità. Réseau "Sortir du nucléaire" spiega cosa sta succedendo: «La spiegazione è semplice: per la loro politica nucleare, Edf e lo Stato francese hanno proceduto all´installazione di milioni di riscaldamenti elettrici. Ora, ogni volta che la temperatura cala, il consumo dovuto ai convettori elettrici è tale che, malgrado 58 reattori, il parco nucleare francese viene largamente superato: sono allora le

centrali termiche (gas, petrolio, carbone), francesi e straniere, principalmente tedesche, che vengono messe in servizio per riscaldare la "France électrique". Il fatto è che le centrali nucleari non sono del tutto adattate alle variazioni di potenza, forniscono una potenza costante... quale che sia la domanda di elettricità». Intanto Edf continua a promuovere il riscaldamento elettrico e poi chiede più centrali nucleari e termiche a carbone e gas. Una spiegazione che rende meno contraddittorio quanto si legge nel "Rapport d´information n° 357" del 2007 del Senato francese: «la Francia, per assicurare la sua sicurezza di approvvigionamento, deve consolidare la sua media di punta. In effetti, il parco produttivo dispone di una sovra-capacità di base che autorizza l´esportazione di elettricità, ma sembra insufficiente per assicurare la punta». Gli stessi Réseau de transport de l´electricité (Rte) e

Agence de l´environnement et de la maîtrise de l´energie (Ademe), sottolineano che il riscaldamento elettrico produce forti emissioni di CO2 che, anche se hanno luogo in Germania, devono essere attribuite alla Francia ed anche al poco flessibile nucleare francese». Gli antinuclearisti di oltralpe fanno notare che «Questi dati dequalificano di fatto la risposta di "buon senso" che ci viene sempre data, vale a dire... aumentare il numero di reattori nucleari: questo non risponde per nulla al problema del consumo di punta. In ogni modo, sarebbe tecnicamente pericoloso e finanziariamente suicida per Edf utilizzare reattori nucleari solamente per coprire le punte di consumo, lasciandoli fermi per il resto del tempo. Ecco la Francia molto handicappata, di fronte a forti cali di temperatura, con 58 reattori incapaci di alimentare milioni di riscaldamenti elettrici». Da 5 anni la Germania è diventata esportatrice netta di energia verso la Francia,

e non il contrario come vorrebbero far credere anche in Italia i cantori del rinascimento nucleare. E questo mentre la Grosse Koalition democristiana-socialdemocratica ha confermato e l´uscita dal nucleare... La questione è complicata perché resta intatto il problema del riscaldamento climatico, ma il generale inverno dimostra nella patria dell´atomo civile che la soluzione nucleare non è solo rischiosa, ma anche inefficace e può aggravare le situazioni di dipendenza con una produzione "rigida". Così, mentre Sarkozy invita al risparmio energetico, questa rigidità che ha prodotto milioni di riscaldamenti elettrici al servizio dell´industria nucleare di Stato, rischia di diventare un grattacapo insolubile per la Francia che esporta nucleare civile e militare e che dovrebbe forse pensare ancora di più a riconvertire il proprio sistema energetico uranio-dipendente verso il risparmio energetico e le energie rinnovabili.

RAPPORTO UNEP Nuvole marroni cariche di inquinanti soffocano 13 metropoli Influenzano il clima e hanno un impatto maggiore sulla qualità dell’aria

Gigantesche nuvole marroni cariche di inquinanti oggi soffocano 13 metropoli del Pianeta: Bangkok, Pechino, Cairo, Dhaka, Karachi, Calcutta, Lagos, Mumbai, Nuova Delhi, Seul, Shanghai, Shenzhen e Teheran. Si tratta del fenomeno delle cosiddette “Atmospheric brown clouds” che si sviluppa dalla penisola arabica alla Cina, fino all’oceano Pacifico occidentale. A fare il punto sulle maxi nuvole, che derivano da gas di scarico delle auto, centrali a carbone, combustione di legname e altre biomasse, è un nuovo rapporto dell’Unep (United nations en-

vironment programme). Secondo lo studio, questo fenomeno ha un’influenza sui cambiamenti climatici e un impatto sempre maggiore su qualità dell’aria e agricoltura, specie in Asia, mettendo a rischio la salute umana e la produzione di cibo di tre miliardi di persone. Si parla di 340 mila decessi in più l’anno in Cina e India per l’esposizione all’aperto degli effetti delle polveri sottili. Una stima afferma poi che le perdite economiche legate a problemi di salute dovuti all’esposizione alle micropolveri sottili (Pm 2,5) delle nuvole

avvelenate ammontano al 3,5% del prodotto interno lordo della Cina e al 2,2% del prodotto interno lordo dell’India. Ma un altro effetto sul Pianeta sarebbe quello di “mascherare” gli impatti del riscaldamento globale fra il 20 e l’80%. Come? Alcune particelle di queste nuvole riflettono la luce del Sole e raffreddano la superficie della Terra. Addirittura, se le nuvole incriminate sparissero nel giro di una notte, secondo il rapporto potrebbe scattare un rialzo della temperatura globale di due gradi.

Venerdì 16 Gennaio 2009

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PROTOCOLLO DI KYOTO

Costo per l’Italia dell’anidride carbonica (CO2): € 47,6/sec; € 4.112.640/giorno; € 123.379.200/mese Dal 1° gennaio 2008 al 31 Dicembre: € 1.513.451.520

Livelli di antiparassitari 300 volte superiori a quelli consentiti dall'Ue per l'acqua potabile

Succhi di frutta ai pesticidi Fonte: Galileo, GIORNALE DI SCIENZA E PROBLEMI GLOBALI Un'indagine su oltre cento marchi a distribuzione mondiale di bibite a base di frutta rivela livelli di antiparassitari 300 volte superiori a quelli consentiti dall'Ue per l'acqua potabile I succhi di frutta inglesi sono i più ricchi di pesticidi, seguiti a breve distanza dagli analoghi spagnoli. Centrifughe e spremute imbottigliate in Italia sono più sicure di quelle francesi, svizzere e tedesche, ma meno rispetto a quelle statunitensi e russe. Lo rivela uno studio dell’Università di Jaèn, in Spagna, il primo a riportare i dati sulla concentrazione di pesticidi in bevande analcoliche a base di frutta. Dopo aver analizzato oltre cento campioni di marchi a distribuzione mondiale provenienti da quindici diversi paesi, gli scienziati hanno concluso che la quantità di antiparassitari contenuta in molte delle bibite “di fama salutistica” oltrepassa la soglia massima di sicurezza stabilita dall’Ue per l’acqua potabile. Lo studio è pubblicato su

Journal of Analytical Chemistry. Carbendazim, tiabendazolo, imazalil e malatione sono solo alcune tra le più note delle cento sostanze chimiche con funzione antiparassitaria che i ricercatori hanno trovato nei campioni. I metodi automatizzati di screening hanno permesso di rilevare simultaneamente tracce delle diverse classi di antiparassitari, le cui quantità sono state poi stabilite con ulteriori analisi. In media il residuo delle sostanze incriminate è 300 volte il livello di residuo massimo (Mrl) fissato dall’Ue per l’acqua corrente o imbottigliata, anche se rimane ben al di sotto dei livelli consentiti per frutta e verdura fresca. “L'Ue ha stabilito limiti molto severi per la concentrazione di pesticidi sia per l’acqua che per prodotti freschi, ma non per le bevande imbottigliate a base di ortaggi”, commentano i ricercatori, secondo i quali l'adozione di tecniche più adeguate nella lavorazione industriale basterebbe a ridurre i rischi di tossicità delle bevande. (l.d.p.)

2009, un anno proprio difficile Antonio Felice (www.greenplanet.net) Questo è l'ultimo editoriale del 2008. Martedì 20 gennaio 2009 ci sarà il battesimo dell'edizione inglese. Una novità necessaria per tutti coloro che ci leggono dall'estero. Speriamo siano numerosi, visto che - uno - internet non ha barriere oltre a quella linguistica e - due - siamo convinti che il nostro progetto possa dire qualcosa di interessante e rappresentare una voce di riferimento per tutti coloro che in Europa, nel Mediterraneo e nel mondo hanno a cuore il mondo del biologico, dal cibo allo stile di vita, in armonia con la natura, nel rispetto della biodiversità. Un anno di transizione è stato il 2008, contrassegnato però da tanti fatti negativi, anche gravi, in economia come in politica. L'accresciuta sensibilità, in tutto il mondo, per i temi che più ci stanno a cuore non è stata tuttavia sufficiente a segnare passi avanti sostanziali per il rispetto e la valorizzazione di tutto ciò che è biologico ed ecocompatibile. Difficile è capire come la crescente crisi economica influenzerà gli stili di vita così come le scelte dei governi in materia ambientale, energetica, alimentare. Segni positivi sono evidenti ma altrettanto evidente è che un certo mondo, legato ad alcune multinazionali in particolare, in grado di influenzare la politica, la scienza e gli stessi organismi internazionali (pensiamo alla FAO), sta combattendo con virulenza, con impegno, la sua battaglia per uno sviluppo tecnologico impronta-

to anche sugli organismi geneticamente modificati definiti come un fatto risolutorio rispetto a problemi ambientali e salutistici oggi in primo piano. C'è in corso una battaglia tra due modi di intendere contrapposti e tra i quali è difficile una mediazione. Una battaglia che il nostro mondo non sarà in grado non solo di vincere ma nemmeno di perdere con onore se sarà soccombente sul piano dell'informazione. Ecco perché ci siamo e ci saremo sempre di più nel corso del 2009, che sarà un anno determinante nel fissare nuovi equilibri nel mondo con ricadute dirette sulla gestione delle scelte anche in materia ambientale, agricola e alimentare. Sì, il 2009 sarà un anno che contribuirà in modo forte a cambiare il mondo. Con Obama al posto di Bush, con le elezioni europee, con i vertici internazionali allargati ai colossi delle economie emergenti, con le conferenze sul clima. Come far sentire la propria voce, come "pesare" in questo cambiamento? Con una informazione più forte, con un associazionismo di settore più compatto e rappresentativo, con azioni mirate a livello culturale e politico che coinvolgano i cittadini, i consumatori, a partire dal mondo della scuola e da quello del lavoro; producendo bene. Abbiamo bisogno di voi, nostri lettori, del vostro sostegno. Avete bisogno di noi, ne siamo convinti, e faremo tutto il possibile per rendere un'informazione utile, all'interno e verso l'esterno, utile alle battaglie del biologico in questa fase cruciale.


Lettere & Opinioni La Lettera Della Settimana

SBAGLIATO L'ACCESSO AL BONUS FAMIGLIA

la tanto auspicata rimodulazione dei parametri di accesso al cosiddetto bonus famiglia, non è andata in porto. Non è bastata l'assenza di oneri aggiuntivi per la Finanziaria. Ed ora, il provvedimento

neve

nato per aiutare le famiglie, finisce per sostenere il reddito dei single e le coppie senza figli. Una vera contraddizione rispetto a quanto promesso dal Governo. In pratica, sarà proprio la classica coppia con uno o due figli, ad avere meno possibilità di accedere allo sconto fiscale. Infatti il limite di reddito di 17mila euro, vale tanto per le coppie sole quanto quelle con un figlio. E ancora, se consideriamo che con 3mila euro in più, si dovrebbe mantenere un secondo bambino ed anche un terzo, risulta evidente che qualche genio al Ministero c'è. Con la rimodulazione dei tetti di

politica

Ricordiamo la Capra Plasio dell'inizio degli anni '70

La sinistra deve dare una risposta unitaria

Egregio direttore, la Scuola statale Capra Plasio ha di recente prodotto un bel calendario e, in maniera simpatica ed accattivante, invita i genitori che dovranno iscrivere i propri figli alla scuola primaria a visitare l’istituto. A circa un anno dalla scomparsa di Ermes Gaboardi, mi piace riandare con la memoria alla situazione del Capra Plasio dell'inizio anni '70, quando la scuola viveva in cattive acque, in ambienti da risistemare e rischiava di dover ricorrere ai doppi turni. Ricordo che Gaboardi, con sua moglie Adriana e tanti amici di quello che poi diverrà il Comitato di Quartiere Po, organizzarono una protesta anche in collaborazione con la sezione Parizzi del PCI, coinvolgendo tutti i genitori, alla quale seguirono parecchi incontri con l'allora assessore Bruno Poli (anch'egli scomparso da qualche tempo). Tanto si fece, ed in maniera determinata ma costruttiva, che si riuscì ad ottenere gli interventi necessari, che non erano indifferenti, ed per il Capra Plasio fu possibile ripartire vento in poppa. Mi sembrava bello ricordarlo. Maura Gaffrini Cremona *

Egregio direttore, il coordinamento provinciale dell’area programmatica Rifondazione per la Sinistra è impegnato affinché cresca anche nel nostro territorio una pratica sociale capace di far maturare un’alternativa in questo Paese e per far nascere una proposta politica che si ponga il tema dell’efficacia e di conseguenza quello della ricostruzione della sinistra. Non vogliamo, non possiamo permetterci di rimuovere le ragioni di pesanti sconfitte che, ancor prima che elettorali, sono sociali e culturali. Riteniamo sbagliato confidare nel nostro rassicurante recinto, guardando al passato e ai simboli identitari per cercare di dare una risposta a questa pesante crisi. E’ indispensabile lavorare per una Sinistra all’altezza dei tempi e dei problemi dell’oggi, per costruire una soggettività vasta e plurale, nella quale possano convivere e confrontarsi dinamicamente culture diverse, unificate dalla comune volontà di fronteggiare il capitalismo contemporaneo, permettendo, inoltre, alle diverse anime che oggi convivono, purtroppo bellicosamente, dentro Rifondazione di uscire dal vicolo cieco in cui si trovano.

Gli imprenditori della Cai? «fanno solo i loro interessi e si presentano come i salvatori della Patria». E poi «Se Cai è una compagnia privata, allora non si capisce perché le è stato permesso di avere quello che la vecchia Alitalia non aveva avuto, cioè il non farsi carico dei 3-4 miliardi di euro che sono finiti a carico dei contribuenti». E ancora «Come si fa a pensare che l interesse nazionale coincida con quelli, pur legittimi, di una cordata di imprenditori privati?». Con queste inequivocabili parole di verità Letizia Moratti ha riconosciuto che Berlusconi, per interessi elettorali, ha promosso un' iniziativa che costerà ai contribuenti 4 miliardi, regalando un bel po' di soldi agli azionisti di Cai. «..è la prima volta che sento dire che viene posta la questione di fiducia in omaggio alla centralità del Parlamento». E poi «Il rispetto della centralità del Parlamento e

reddito si poteva superare questaevidente stortura, ma il buon senso non ha convito. Dalle ultime notizie si è saputo della nuova promessa: "aumentare gli assegni familiari". Per fare questo, si utilizzerebbe il fondo di garanzia per i mutui, che probabilmente non sarà distribuito, inquanto vi è stato l'abbassamento generalizzato dei Tassi di interesse sui variabili. Un po’ poco, visto che, se anche quei soldi saranno effettivamente risparmiati e non dirottati su altre emergenze, ammontano solo ad un decimo di quelli destinati al Bonus Famiglia. Roberto Vitali

Siamo impegnati per dare il nostro contributo allo sviluppo, anche nella nostra provincia, dell’Associazione per La Sinistra, per allargare i confini della sinistra d’alternativa e unificare le forze, non solo politiche,

alcun peso politico essendo drammaticamente relegati in una desolante prospettiva minoritaria e subalterna, ma soprattutto sarebbero definitivamente espulsi dall’agenda politica. Una Sinistra unità è una Sinistra più forte perché conseguentemente avrebbe più efficacia nel contrastare la deriva moderata che sta attanagliando anche il PD cremonese, acquisendo non solo più potere contrattuale in una eventuale e non scontata alleanza nelle prossime elezioni amministrative, ma soprattutto guadagnando credibilità nei confronti dei numerosi militanti e simpatizzanti che stanno vivendo questi mesi di evidente crisi con non poche titubanze e perplessità. Esiste una sinistra diffusa nel nostro territorio che va oltre alle forze politiche organizzate oggi in crisi di rappresentanza. Questa sinistra richiede e merita una risposta diversa da quella che sino ad oggi siamo riusciti a dare. Una risposta unitaria, capace di ridare fiducia e di restituire la speranza. Rifondazione per la sinistra * psichiatria

Bambini: ognuno ha i suoi tempi di apprendimento

che di quest’area fanno parte. Con il lavoro dell’associazione crediamo si possa recuperare quella che riteniamo essere l’unica, vera scissione: quella che si è prodotta tra noi e il nostro popolo, consapevoli del fatto che c’è un movimento

Lupi travestiti da agnelli

della sua funzione nel procedimento legislativo non si limita all'omaggio del lavoro fatto in commissione salvo poi porre la fiducia, ed impedendo ai deputati di pronunciarsi in Aula su un testo». Con queste poche severe affermazioni, Gianfranco Fini, dallo scranno della terza carica dello stato, ha denunciato il grave vulnus che questo governo ha inferto alla democrazia italiana. Due esponenti di questa destra, in un soprassalto di dignità, si ribellano al loro dominus assoluto e tentano di sollevarsi per un attimo dalla condizione gregaria in cui si sono autocondannati. Ci auguriamo che la rivolta abbia un seguito coerente, ma purtroppo tutto lascia prevedere un rapido tattico riallineamento dei dissidenti e una severa serrata dei ranghi ordinata dall’attico del Pdl (Partito del Leader). Perciò, non lasciamoci ingannare da opportunismi e

in campo che non si sente rappresentato - e che non vuole neanche esserlo - dalle attuali forze politiche. Ci domandiamo: la Sinistra può presentarsi ancora divisa, frammentata in numerosi partiti e liste di fronte a questa crisi senza precedenti della società, dell’economia capitalista, delle forme della rappresentanza politica e, allo stesso momento, pensare di essere credibile sul piano della costruzione di un progetto di alternativa e di trasformazione della società? Noi crediamo di no! Riteniamo utile e necessaria l’unità della sinistra. Tutto il nostro percorso va in questa direzione. Per questo proponiamo al nostro partito e a tutti gli altri partiti, alle forze e ai soggetti della sinistra politica e sociale, la costruzione qui in provincia di Cremona, di liste unitarie della sinistra per le prossime elezioni amministrative provinciale e comunali. Una Sinistra unita è una Sinistra più forte perchè avrebbe strumenti più risolutivi e decisivi per riaffermare quei contenuti e quei valori che

trasformismi nascosti dietro cortine di fumo. Questa è la destra che sbagliato le previsioni sulla crisi economica mondiale, ha sprecato i soldi degli italiani con l’affaire Alitalia e l’eliminazione dell’Ici per i più abbienti. Questa è la destra che ha prima tolto i soldi alle banche e alle assicurazioni con la Robin Tax, e poi glieli ha ridati. Questa è la destra che mentre la crisi morde la carne viva del paese, sforna un decreto pomposamente chiamato anticrisi che non stanzia un euro in più di quanto era già previsto e si limita a spostare i finanziamenti da un punto all’altro. Questa è la destra che per fare un po’ di sceneggiata, ricorre a bluff umilianti come la social card e prepara il “pizzo”, pardon, la tassa, sul permesso di soggiorno per gli extracomunitari. Annamaria Abbate Segretario cittadino PD Cremona

gli sono comunque comuni (salvaguardia dei beni comuni, welfare condiviso, solidale e pubblico, sviluppo sostenibile ed ecocompatibile, tutela dei diritti collettivi e individuali) i quali, nel caso si presentasse divisa, non solo non avrebbero

Caro direttore, sono una mamma di una bimba di 5 anni che ha partecipato a dicembre, presso la Biblioteca di Rozzano, ad un incontro sul tema della dislessia: “Quando le parole fanno gli scherzetti”, tenuto da un illustre Professore dell’AID e da una logopedista. Il relatore affermava che le capacità di lettura e scrittura avvengono in base a competenze genetiche e che pertanto la dislessia come la discalculia o la disortografia rappresentano disturbi congeniti o derivanti da danni neurologici. Lo stesso dichiara che alla fine della prima elementare i bambini italiani leggono e scrivono correttamente il 96% delle parole della loro lingua. I bambini inglesi solamente il 36% in quanto usano parole altamente irregolari e quindi foneticamente più complesse. Pertanto quest’ultimi soffrono maggiormente di dislessia. La mia perplessità si esprime con questa domanda a cui non sono riuscita ad avere un’esauriente risposta: “Se un bambino anglosas-

A Cremona ancora troppo lontano un modello di città sana All'inizio di questo 2009 , anno in cui si prospettano diversi auspicabili cambiamenti, anche a Cremona, voglio esaminare alcuni argomenti che stanno a cuore ai cittadini che mi interpellano per migliorare la vita in questa città di pianura. Traffico: ormai da tutti viene evidenziato che a Cremona c'è un traffico sproporzionato alle dimensioni della città, un traffico che causa molti problemi alla vita quotidiana ed al desiderio di tranquillità tipicamente padano . Da tempo, inascoltati, avevamo proposto anche all'ex sindaco Bodini, varie politiche di riduzione del traffico e per limitarne gli effetti, dotando la città di alternative praticabili ai mezzi privati e soprattutto ai suv nelle piccole vie del centro . Filobus ed Bus a metano piccoli e gratuiti, finanziati con i parcometri, a fermata libera, taxi collettivi e soprattutto in una piccola città : marciapiedi degni di questo nome , ampi, sicuri e sgombri per camminare . Parcheggi gratuiti all'esterno del centro storico, cioè alle 4 porte della città: Milano, Venezia, Romana, Po, collegati al centro dai marciapiedi - veri percorsi segnalati e preferenziali, e dai bus gratuiti . Senza tra-

scurare le biciclette che dovrebbero fare una grossa parte, come a Ferrara, se protette e rispettate con piste e percorsi ciclabili integrati e non spezzettati, praticabili anche da bambini e famiglie, anziani e per fare la spesa senza pericoli ad ogni incrocio . Ancora il verde, per proteggere l'aria dalle continue polveri intossicanti, alberi curati e tutelati, non come a S.Luca dive addirittura si "abbatte per motivi ecologici", senza considerare l'incredibile bellezza della vita degli alberi per tutti noi. Ma qualcuno pensa che gli unici alberi buoni sono gli alberi morti, che diventano legna da bruciare, liberano posti per parcheggi, non danno spese di manutenzione, non danno problemi di cadute in caso di vento forte... insomma senza alberi urbani i ciechi amministratori hanno sicuramente meno problemi da gestire, ma i cittadini vengono penalizzati, impotenti di fronte ad abbattimenti ingiustificati che ci impoveriscono tutti. Questa città più sana noi la vediamo ancora troppo lontana e chiediamo ai cremonesi di appoggiarci perche possa essere più concretamente realizzata. Matteo Lodi


Venerdì 16 Gennaio 2009

www.aclicremona.it Venerdì scorso le Acli, in accordo con altre associazioni cittadine, hanno organizzato presso il Centro Pastorale Diocesano un incontro di approfondimento sul pensiero di don Primo Mazzolari. L’incontro dal titolo “Pace Nostra Ostinazione” è stato molto partecipato ed ha rappresentato l’incontro inaugurale del ricco programma per il biennio mazzolariano (20092010). Durante la serata si sono susseguiti gli inter-

Riscoprire il pensiero di don Mazzolari

venti di don Giussani, di don Bignami e del dott. G.Campanini, che non solo hanno presentato il pensiero di Mazzolari, ma ne hanno evidenziato l’estrema attualità. Il secondo appuntamento si è svolto nel pomeriggio del 13 gennaio (anniversario della nascita di don Primo) proprio presso il Boschetto, suo paese nativo. L’importanza e la partecipazione di questi appuntamenti è facilmente spiegabile, in quanto la vicen-

sone studiasse l’italiano potrebbe non essere più geneticamente malato di dislessia? Visto che si parla di diagnosi mediche, quali sono gli esami medici che dimostrano il disturbo genetico? Esistono? Dalle risposte che ho ricevuto durante l’incontro non esistono prove che dimostrino cause genetiche. La dislessia viene stabilita esclusivamente in base ad osservazioni soggettive sul comportamento di bambini che stanno imparando una lingua nuova con il proprio ritmo di apprendimento, con il proprio grado di attenzione e interesse, e pertanto reputo non dovrebbero essere diagnosticati dislessici e non si dovrebbe far loro accettare l’idea di sentirsi stupidi! Da questo incontro la conclusione che ne è derivata, e che mi ha lasciato non solo a bocca aperta, ma esterrefatta e scioccata è stata la seguente: essere bambini ora è diventata una vera e propria malattia. Nessun esame oggettivo, solo opinioni, osservazioni, test fatti a scuola per diagnosticare il bambino affetto da qualche presunto disturbo. Daniela Rettori Cremona * lavoro

La disoccupazione sempre più in crescita Caro direttore, In Italia purtroppo aumenta la disoccupazione nel terzo trimestre dell'anno, secondo quanto rilevato dall'Istat. Il numero delle persone in cerca di occupazione ha registrato il terzo aumento tendenziale consecutivo, portandosi a 1.527.000 unità (+127.000 unità, pari al +9% ri-

da di don Primo costituisce un vero e proprio capitolo della storia della teologia morale e non è possibile prescindere dalla sua figura affrontando il tema del rapporto tra il cattolicesimo e la guerra o del pacifismo cristiano in Italia. Durante entrambi gli incontri è stata sottolineata l’importanza di riscoprire il pensiero mazzolariano infatti “il dibattito morale sulla guerra non ha mai abbandonato l'umanità e

spetto al terzo trimestre 2007). L'innalzamento del livello della disoccupazione risente soprattutto della crescita degli ex-occupati nel Nord e nel Centro e degli ex-inattivi nel Mezzogiorno. Per fronteggiare il difficile momento Il ministro del Lavoro Sacconi starebbe pensando di attingere alle risorse del Fondo Sociale Europeo, chiedendo a Bruxelles una maggiore flessibilità nell'utilizzo dei fondi tradizionalmente destinati alla formazione. In Italia esiste un, seppur esiguo, assegno di disoccupazione consistente in un'indennità che spetta ai lavoratori, assicurati contro la disoccupazione, che siano stati licenziati o ai lavoratori che siano stati sospesi da aziende colpite da eventi temporanei non causati né dai lavoratori né dal datore di lavoro (mancanza di lavoro, di commesse o di ordini, crisi di mercato ecc.).
Condizione sufficiente e necessaria per ottenerla è essere assicurati all'Inps da almeno due anni e avere almeno 52 contributi settimanali nel biennio precedente la data di cessazione del rapporto di lavoro. Aumentati per importo e durata nel 2008 gli assegni di disoccupazione ordinaria sono passati lo scorso anno da 7 a 8 mesi, con un'estensione a 12 (invece di 10) per chi ha superato i 50 anni di età.
L'importo spettante è pari al 60% della retribuzione per i primi 6 mesi, 50% per settimo e ottavo me-

si ripropone ciclicamente all'attenzione del cattolicesimo contemporaneo”; per le opere di don Primo, a partire dal “Tu non uccidere”, possono aiutarci nel leggere e nel assumere un atteggiamento propositivo di fronte ad alcune tragiche situazioni attuali. Particolare rilievo è stato riservato, infine, a due temi fondamentali nel pensiero di don Primo: quello della pace e quello dell'autonomia della coscienza.

se e 40 per cento per i mesi successivi.Per la disoccupazione ordinaria con requisiti ridotti, l'indennità passa dal 30% al 35% della retribuzione per i primi 120 giorni e al 40% per i successivi, fino a un massimo di 180 giorni. Andrea Delindati Cremona * ztl

Nessuna deroga concessa alla scuola Veata Vergine Caro direttore, Ho letto sul numero scorso l’articolo sulla Ztl circa la lettera occorsa tra il presidente Torchio e la Beata Vergine. Voglio precisare che nessuna deroga ci è stata concessa (al contrario di ciò che avete pubblicato), anzi, solo multe, nessuna convocazione abbiamo avuto, nonostante stia per scadere il termine entro cui il sindaco ci deve dare comunicazione scritta circa la nostra richiesta (60 gg. dal deposito delle 300 firme), cioè la deroga per passare in auto in ztl a prendere/portare a scuola i nostri bambini, i quali hanno diritto di essere accompagnati dai loro genitori, come accade per tutti i bambini della città. Elisabetta Scaglia rappresentante di classe della scuola Beata Vergine Cremona

Per dire la vostra, scrivete a

ilpiccolocremona@fastpiu.it Siate contenuti in 20, al massimo 30 righe. Le lettere più lunghe verranno tagliate. Le lettere senza nome, indirizzo e numero telefonico verranno cestinate. Le lettere giunte il giovedì potrebbero essere pubblicate non il giorno dopo, bensì la settimana successiva.

elezioni: si voti in base ai fatti, non alle promesse Qualche giorno fa, ascoltando le varie notizie più o meno utili del Tg5, ho potuto sentirne una in merito ad una iniziativa del Comune di Roma che definirei brillante. Nella Capitale infatti il sindaco Alemanno ha provveduto ad individuare una serie di aree pubbliche nelle quali, con l'aiuto del Corpo forestale delle Stato, potessero venire piantumati tutti gli alberi, pini ed abeti in particolare, che durante le feste erano serviti come alberelli di Natale. Tutti i cittadini romani potevano e possono consegnare i loro alberelli, divenuti ormai scomodi ed ingombranti, per andare a rinfoltire il sempre mai sufficiente patrimonio verde, oppure in alternativa per quelli non in buone condizioni, dopo essere stati raccolti in appositi contenitori verranno inviati al compostaggio per

la produzione di energia elettrica. Debbo ammettere che una semplice idea a costo irrisorio per la collettività ha dimostrato un forte senso ambientalista, dimostrato dai fatti, della amministrazione che ha vinto le elezioni a Roma. Temo che la stessa cosa non si possa dire di Cremona. Certamente durante le elezioni i Verdi sono serviti per raccogliere i voti ambientalisti, poi però dal caso Tamoil alla cura del verde pubblico si è capito che di ambientalista c'era ben poco. Oggi i Verdi hanno lo scopo residuale di bocciare il bilancio e di far infuriare il Presidente provinciale del Partito Democratico, il quale scordandosi forse di aver presieduto per 4 anni il Consiglio comunale, negli scorsi giorni ha anche lanciato la splendida proposta di ridurre il nu-

mero degli assessore nella prossima giunta. Peccato che siano stati Ds e Margherita a moltiplicarli quando nel 2004 il Sindaco Corada ha vinto le elezioni. Non dubito che oggi sia convinto della sua proposta, ma il sospetto è che le promesse circa il numero di assessori della prossima giunta sia un po' come quelle in tema di ambiente, buone a raccogliere voti alle elezioni, poi presto scordate una volta che il potere è raggiunto. Debbo auspicare quello che altre volte ho già scritto, ossia che chi si ripresenta dopo un primo mandato elettorale abbia il coraggio di chiedere il voto non per quello che a parole promette di fare, ma sulla scorta di quello che ha dimostrato aver fatto. Ugo Carminati An verso PDL

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Sensi unici, il fronte del malcontento Si sta aprendo un altro fronte caldo per l'amministrazione di sinistra che governa Cremona, ed è il forte malcontento dei commercianti, bar e artigiani che hanno le loro attività in via Dante, viale Trento e Trieste, vie laterali e dintorni. I lavori per i sensi unici e soprattutto il nuovo tipo di viabilità molto più intasata, caotica ed inquinante che si è voluto creare, sta mettendo in seria difficoltà tutte queste attività. Non possono più essere competitive in quanto: manca la possibilità per i clienti di poter sostare, mancano gli spazi per il carico e scarico delle merci, il traffico è incredibilmente aumentato in quanto si

sono ridotte le corsie totali e gli ingorghi, che prima si verificavano soltanto nelle ore di punta, ora sono costanti per tutta la giornata, con un notevole peggioramento dell'aria che già era fortemente inquinata. Questi sono solo alcuni dei problemi segnalati, che l'amministrazione comunale deve assolutamente considerare, verificare con mano e risolvere. Torniamo a ribadire il concetto: la Lega, se le cose non dovessero migliorare in primavera, è pronta a tornare indietro, riconsiderare questa viabilità alla luce dei molteplici disagi che sta creando, a fronte di vantaggi per ora inesistenti.. Giacomo Zaffanella

Si ricorda l'appello di don Sturzo Don Luigi Sturzo, a nome del Partito Popolare Italiano di cui era il Segretario Politico, il 18 gennaio 1919 rivolgeva un appello “a tutti gli uomini liberi e forti che sentivano il dovere di cooperare ai fini superiori della Patria, senza pregiudizi né preconcetti, perché uniti insieme propugnassero nella loro interezza gli ideali di giustizia e libertà”. Era un invito ai partiti politici di ogni paese affinché contribuissero a rafforzare le basi di una pace giusta e durevole che allontanasse ogni pericolo di nuove guerre, a dare un assetto stabile alle Nazioni, ad attuare gli ideali di giustizia sociale e migliorare le condizioni generali del lavoro, a sviluppare le energie spirituali e materiali di tutti i paesi uniti nel vincolo solenne della "Società delle Nazioni". Temi tuttora attuali compreso il richiamo al dovere di instaurare sane democrazie e governi popolari al fine di trovare un reale equilibrio dei diritti nazionali con i supremi interessi internazionali insieme alle perenni ragioni del pacifico progresso della società. Democrazie che salvaguardassero le libertà religiose contro ogni oppressione, che avessero la forza della sanzione e i mezzi per la tutela dei diritti dei popoli deboli contro le tendenze sopraffatrici dei forti. “Ad uno Stato accentratore tendente a limitare e regolare ogni potere organico e ogni attività civica e individuale, vogliamo sul terreno costituzionale costituire uno Stato veramente popolare, che riconosca i limiti della sua attività, che rispetti i nuclei e gli organismi naturali - la famiglia, le classi, i Comuni - che rispetti la personalità individuale e incoraggi le iniziative private. – recita l’appello - E perché lo Stato sia la più sincera espressione del volere popolare, domandiamo la riforma dell'Istituto Parlamentare sulla base della rappresentanza proporzionale, vogliamo la riforma della burocrazia e degli ordinamenti giudiziari e la semplificazione della legislazione, invochiamo il riconoscimento giuridico delle classi, l'autonomia comunale, la riforma degli Enti Provinciali e il più largo decentramento nelle unità regionali. Ma sarebbero queste vane riforme senza contenuto se non reclamassimo, come anima della nuova Società, il vero senso di libertà, rispondente alla maturità civile del nostro popolo e al più alto sviluppo delle sue energie: libertà religio-

sa, non solo agl'individui ma anche alla Chiesa, per la esplicazione della sua missione spirituale nel mondo; libertà di insegnamento, senza monopoli statali; libertà alle organizzazioni di classe, senza preferenze e privilegi di parte; libertà comunale e locale secondo le gloriose tradizioni italiche”. – L’appello si conclude così - : Ci presentiamo nella vita politica ispirandoci ai saldi principi del Cristianesimo, di fronte a democrazie socialiste che tentano la materializzazione di ogni identità, di fronte a vecchi liberalismi settari, che nella forza dell'organismo statale centralizzato resistono alle nuove correnti affrancatrici. A tutti gli uomini moralmente liberi, a quanti apprezzano e rispettano le virtù morali del nostro popolo, a nome del Partito Popolare Italiano facciamo appello e domandiamo l'adesione al nostro Programma. Non c’è dubbio che dopo 90 anni buona parte dell’Appello mantiene anche oggi la sua attualità. Penso vada sottolineato che don Sturzo esaltava l’umiltà perché fonte di rigetto della menzogna, dell’orgoglio, della vanità e della compiacenza di sé. Umiltà che toglie l’egocentrismo come motivo di azione o come compiacenza di avere agito. In sostanza umiltà come contrapposto alla superbia. Molto profonda ritengo sia la riflessione che don Sturzo fa sulla superbia: “per noi uomini superbi e peccatori occorre superare quella stima di se stessi, quella sopravvalutazione menzognera e vana di noi sugli altri. In ogni colpa c’è implicitamente una preferenza di noi stessi agli altri; la colpa è un atto di superbia che contiene in sé la menzogna e l’egoismo insieme alla negazione della verità, della carità e della sottomissione alla volontà di Dio”. Infine un’ultima sottolineatura è rivolta all’invito che don Sturzo fa agli uomini politici che vogliono rimanere buoni cristiani: “preghiamo per loro perché insieme alla necessaria competenza e moralità siano sempre più vigilanti perché esposti a montare in superbia ed a subire le tentazioni di ingiusti arricchimenti”. L’Udc della provincia di Cremona insieme a quella Regionale nel mese di marzo dedicherà una giornata di riflessione su ciò che ha rappresentato l’appello e l’insegnamento di don Sturzo per i cattolici impegnati in politica e l’attualità dei suoi principi nella vita politica di oggi. Giuseppe Trespidi


Libere Opinioni gaza/1

Vicinanza e solidarietà per i popoli in guerra Egregio direttore, Dal 26 dicembre 2008 al 2 gennaio 2009 sono stato in Palestina e in Israele per un viaggio di conoscenza e solidarietà assieme ad un gruppo eterogeneo proveniente da tutta Italia e accompagnato dalla vice presidente del Parlamento Europeo Luisa Morgantini. E’ superfluo affermare che, pur non volendolo, ci siamo trovati ad affrontare il viaggio mentre era in atto l’attacco massacro dell’esercito israeliano nella striscia di Gaza. Nel nostro viaggio in Cisgiordania abbiamo incontrato molte persone, abbiamo ascoltato il dolore, la rabbia dei Palestinesi anche nei confronti della comunità internazionale, complice ed inerte di fronte ai crimini dei governi israeliani. Ma abbiamo trovato anche determinazione e coraggio nel continuare a resistere quotidianamente e a non a farsi distruggere, nemmeno psicologicamente, dall’ingiustizia dell’occupazione. Siamo stati a Jenin nel campo profughi dove nel 2002 sono stati massacrati parecchi palestinesi, abbiamo incontrato Zakaria Zubeidi che ha lasciato le armi per una resistenza culturale e non violenta nel Freedom Theatre, siamo stati a Twani, a Hebron, dove i coloni fanatici tengono in ostaggio migliaia e migliaia di palestinesi, e poi a Betlemme dove il muro taglia la città e il territorio palestinese, a Gerusalemme Est abbiamo visitato la tenda di Um Kamel che è stata cacciata dalla sua casa per far posto ai coloni ebrei arrivati da Brooklyn e sostenuti dai finanziamenti di organizzazioni estremi-

Venerdì 16 Gennaio 2009

ste ebraiche e dal tribunale israeliano. Abbiamo partecipato a diverse manifestazioni in Palestina e in Israele, a Ramallah, Jaffa, Gerusalemme. In Israele abbiamo incontrato poeti, scrittori, ex militari dell’esercito israeliano, i partiti arabi in Israele, le donne per la pace. Questi israeliani sono persone straordinarie che combattono i pregiudizi e la disinformazione su quanto avviene veramente nei territori occupati. E’ stata un’esperienza scioccante ed intensa che il sottoscritto e Alex Corlazzoli, che ha partecipato al viaggio, vorremmo condividere con quanti sono incuriositi dello stato attuale dell’occupazione dei territori palestinesi. Crediamo, infatti, che la vicinanza e la solidarietà con questi popoli possa avvenire non solo con la partecipazione alle manifestazioni ma anche con l’approfondimento della conoscenza. Giuseppe Scalisi Cremona * gaza/2

Israele ha assassinato centinaia di palestinesi Caro direttore, l'ultimo atto dei "festeggiamenti" per il sessantesimo anniversario della nascita dello Stato d'Israele è il tentativo del governo sionista di infliggere al popolo palestinese una punizione durissima per aver osato resistere in questi anni al disegno di cancellazione del loro diritto alla terra, alla pace, alla vita. Israele sferra il proprio attacco contro la prigione a cielo aperto di Gaza con la complicità della quasi totalità delle borghesie nazionali arabe, dell'Europa, degli Usa. La maggior parte della stampa e dei

incidenti per droghe e alcol e i conducenti la fanno franca Ogni anno in Italia muoiono per incidenti stradali migliaia di persone. Per riuscire a responsabilizzare i cittadini, il Parlamento deve modificare il Codice Penale. Chi guida ubriaco o sotto l’effetto di droghe, deve essere sanzionato seriamente, senza che vi sia l’opportunità, con l’aiuto di un bravo avvocato, di farla franca. Ormai è diventata un’emergenza; non è accettabile, in un Paese che si ritenga civile, assistere a stragi causate da auto guidate da disgraziati sotto l’effetto dell’alcool o di droghe e, poco dopo, vedere i colpevoli allegramente in libertà. Se i tempi cambiano e certe norme non sono adeguate oppure non prevedevano determinati reati, devono essere modificate, aggiornate o sostituite, però subito. I giornali a volte ripor-

tano curiose notizie che lasciano sconcertati : per la morte di un pappagallo nutrito in modo non adeguato, il colpevole è stato condannato a quattro mesi di reclusione; lo scorso agosto, vicino a Pavia, per l’uccisione di un gatto, il colpevole condannato a due mesi di reclusione. Nulla da eccepire, se però non si vedesse con troppa frequenza, che, chi compie colpevolmente delle stragi di esseri umani non viene incarcerato. Ogni anno i casi di pirateria stradale aumentano in modo esponenziale; se non si inculca nelle persone la certezza della condanna, sarà molto difficile veder diminuire la cronaca nera. Ovviamente, vi è un’altra necessità impellente : aumentare l’organico delle Forze dell’Ordine e dar loro più libertà d’intervento. Non solo,

ma anche un maggior coordinamento tra di loro. Penso che nessuno voglia più leggere di tragedie e situazioni agghiaccianti come quella del sign. Chiodelli, a cui hanno ucciso il figlio e tre amici. L’assassino non trascorrerà un solo giorno in carcere. Di fronte a tanta gente che sta piangendo la morte dei propri cari causata da incoscienti, non è accettabile questa “giustizia”. Come non è più accettabile che si abbiano tutte le attenzioni possibili per chi causa questi lutti, distrugge delle vite e delle famiglie, dopo aver assunto alcolici o droghe per divertimento. Oltretutto, con evidente assenza di sensi di colpa per il reato commesso e per chi viene distrutto dal dolore procurato. Carlo Rusca Cremona per la Libertà

mezzi d'informazione di tutto il mondo continua a ripetere la linea di Tel Aviv, ovvero il "diritto" di Israele a "difendersi". Ma chi è che deve difendersi se in 24 ore Israele ha assassinato centinaia di palestinesi e nel giro di pochi giorni il bilancio dei morti è salito fino a 500 e chissà quanti altri ancora moriranno nei prossimi, data la situazione di emergenza sanitaria e di isolamento di Gaza e dei territori palestinesi occupati. In Italia governo, opposizione, il presidente sionista della Repubblica, i TG, i quotidiani… tutti hanno espresso il proprio incondizionato appoggio ad Israele e la propria condanna al "terrorismo" di Hamas. I palestinesi uccisi e mutilati dalla pioggia di fuoco dell'aviazione israeliana sarebbero i carnefici, gli ebrei occupanti le vittime. Ebbene, se così è, allora noi stiamo con i carnefici. In un'area geografica come il Medio Oriente, al centro degli interessi dell'imperialismo americano ed europeo, ma anche di borghesie arabe che non amano Hamas e a cui non interessa nulla della sorte dei palestinesi, per questo popolo la situazione diventa ogni anno, ogni mese, ogni giorno… sempre più difficile. Si spendono lacrime a fiumi per i "poveri" monaci tibetani oppressi ma per i palestinesi le uniche parole che si trovano sono sempre le stesse: terroristi. Spazio popolare La Forgia Crema * emergenza neve

Per pulire i comuni fanno quello che possono Egregio direttore, eh si, una volta dicevano «Piove: governo ladro» ora invece si dice così: «Nevica: comune ladro». E' proprio il caso di dirlo! Leggendo i giornali fioccano i proclami e le lamentele per i disagi causati dalla forte nevicata dei giorni scorsi e aggravatasi dal perdurare del gelo di questi giorni. Leggendo il Cittadino di Lodi di oggi, l'ex Sindaco di Melegnano, Assessore alla Provincia di Milano Pietro Mezzi non perde occasione per mettersi in mostra. Titolone e articolo con accuse alla Giunta perchè non ha fatto spalare bene la neve a Melegnano creando grossi disagi a tutti i cittadini. Non hanno fatto questo, non hanno fatto quest'altro, hanno perso del tempo, dove sono gli spalatori avventizi, dov'è il sale, perchè i marciapiedi non sono stati ripuliti bene. Il Comune è in difetto, etc.etc.. Lasciatemelo dire: non si perde occasione per apparire sui giornali, (come faccio io adesso del resto) a volte solo per dire delle ovvietà, come nel caso sopra esposto, cose scontate, banali, che potrebbero essere utilizzate in tutti i Comuni del Nord Italia e anche a Paullo dove vivo. I comuni fanno quello che possono, spendono quello che hanno stanziato e forse anche di più, ma in casi eccezionali, io penso, ci si deve dar da fare tutti, ognuno per quel che gli compete, marciapiedi, vialetto, negozio o strada che sia. E se il vicino o il Comune non ha spalato la neve davanti alla sua casa, ognuno prenda la pala, come hanno fatto in molti e contribuisca. Luca Lavinci Consigliere Com.le An-Pdl Paullo *

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Robin Hood di Maurizio Guerrini segretario Rifondazione Comunista

Caso Alitalia: a rimetterci sono i lavoratori

Al momento in cui scriviamo non sappiamo ancora se Air France abbia o meno definitivamente acquistato il 25% di Cai (la nuova Alitalia) al prezzo dichiarato di 310 milioni di euro, ma, se non sbagliamo l'equazione, valendo, appunto, 310 un quarto di compagnia aerea, l'intera società vale un miliardo e 240 milioni di euro. Stabilito ciò è necessario ricordare a chi ha la memoria corta che nove mesi fa la stessa Air France si é vista rifiutare l'offerta di un miliardo di euro che comprendeva l'enorme passività di Alitalia - ora ammontante a oltre 3 miliardi - e un numero di esuberi a carico dello Stato di gran lunga inferiore a quello attuale. Se fosse stata accettata quel'offerta si disse però che sarebbe stato penalizzato lo scalo di Malpensa; evento che si sta comunque materializzando nonostante la Lega ne abbia fatto un punto imprescindibile. Berlusconi ha risposto picche, anche per dimostrare ai suoi alleati, e non solo, che nessuno, nella coalizione di centro-destra, può porre veti o ricatti. Evidentemente chi ha proposto la

soluzione che si sta prospettando non sa contare e vuole anche negare le evidenze. Cosi come sono evidenti due questioni molto importanti: la prima è che non c'entra nulla l'italianità della compagnia aerea, ma che la stessa è stata invece svenduta ad una cordata di "amici" e la seconda evidenza é che il capitalismo cannibale italiano ha fatto le prove generali (riuscite) per chiudere definitivamente l'epoca delle residue tutele dei lavoratori. Non solo, ma con la penalizzazione di Malpensa, agli esuberi di Alitalia (lavoratori licenziati e conseguentemente famiglie in dfificoltà) vanno aggiunti i molti lavoratori dello scalo milanese che perderanno il lavoro. Davvero un grande risutato quello raggiunto da Berlusconi che aveva costruito strumentalmente su Alitalia una parte del suo successo elettorale. Ma tant'è, quella di Alitalia è solo una delle tante bufale del venditore di Arcore. Peccato che il 13 e 14 aprile molti abbiano abboccato e che a pagarne le spese siano, ancora una volta, i lavoratori.

Lotta senza quartiere contro il mobbing L’anno appena trascorso ha visto l’Associazione Contromobbing Gruppo di Autoaiuto di Cremona e Provincia impegnata in diversi fronti. Innanzitutto la mediazione è servita a risolvere il 99% dei nostri casi e questo è un buon segno in quanto noi stessi associati preferiamo che prevalga il buon senso (quando si può) da entrambi le parti. E’ stato l’anno in cui si è svolto un convegno (presso la biblioteca) con la relazione di un grande insigne professore il Dott. Pinelli. E’ l’anno che ha visto la nascita del nostro blog: wwwcontromobbincremona.it. E’ l’anno in cui ci siamo dedicati alla progettualità

aderendo ad un bando provinciale in cui il nostro progetto dal titolo: «No grazie mobbing!» è stato promosso e finanziato. Il 2009 ci vedrà grazie a questo nostro progetto, indire convegni pubblici, ma soprattutto avremo la possibilità (tramite il Cisvol e qui lo ringraziamo pubblicamente per l'importante supporto che ci ha dato) di entrare nelle quinte superiori per infornare gli studenti sulle problematiche relative alla piaga lavorativa e sociale che il mobbing può produrre. Il 2009 ci vedrà elaborarare altre iniziative, che paleseremo quando decolleranno. Gabriele Cervi



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Per migliaia di studenti è il momento di scegliere

La scuola italiana va verso una svolta. Non entriamo nel merito "politico", non sono queste le pagine adatte; elenchiamo i cambiamenti dettati dai recenti decreti ministeriali.

Ora, per gli studenti, di iniziare a pensare alle iscrizioni per il prossimo anno. Molti studenti si trovano infatti nella condizione di dover prendere la strada per il proprio futuro: la scelta delle scuola superiore. Ma è tempo di

iscrizioni anche per chi frequenta le scuole elementari e medie. Partono dunque i giri di visite agli istituti, l'esame delle offerte formative e via così. Non mancheranno, naturalmente, le giornate di

"scuola aperta". Le innovazioni didattiche che verranno introdotte nel sistema scolastico con i Regolamenti in corso di definizione (conseguenti all’attuazione delle leggi n. 40 del 2 aprile 2007, n. 133 del 6 ago-

Scuola

Anno scolastico 2009/2010: iscrizioni entro il 28 febbraio

sto 2008 e n. 169 del 30 ottobre 2008) necessitano di una conoscenza approfondita delle novità educative e formative che, a partire dell’anno scolastico 2009-2010, verranno offerte all’intero mondo della scuola, e in particolare alle famiglie e agli studenti. L’amministrazione scolastica, coadiuvata dall’Agenzia Nazionale per lo sviluppo dell’autonomia scolastica, promuoverà strumenti di informazione e accompagnamento dei processi di innovazione per le scuole, chiamate a comunicare alle fami-

glie e agli studenti la nuova organizzazione dei percorsi di studio. Entro la fine del mese di dicembre, successivamente alla emanazione dei Regolamenti, saranno presentati a tutte le componenti scolasti-

che sia i materiali informativi messi a punto, sia l’insieme delle azioni attraverso le quali si articola il piano di informazione. Nell’ambito del piano sono previsti, alcuni incontri con le associazioni professionali dei docenti e con i Forum delle associazioni dei genitori e degli studenti, per una capillare e completa comunicazione dei punti qualificanti le novità sul piano didattico ed educativo. Sempre sulla stessa linea d'onda sarà attivato, nei prossimi giorni, all’interno del sito del ministero, un apposito spazio, nell’ambito del quale verranno fornite ai docenti, alle famiglie e agli studenti dettagliate informazioni sui contenuti delle innovazioni previste, anche attraverso l’utilizzo di aree interattive dedicate. Verranno, inoltre, costituiti gruppi tecnici di lavoro presso gli uffici scolastici regionali e provinciali, con il compito di promuovere iniziative di supporto e di assistenza alle scuole nell’organizzazione degli incontri destinati alle famiglie per l’illustrazione delle novità introdotte. I mesi di gennaio e febbraio 2009 saranno dedicati alla realizzazione delle attività di informazione, al fine di approfondire i contenuti dei Regolamenti di prossima emanazione e per consentire ai Dirigenti scolastici di organiz-

Tantissime novità nella didattica del sistema scuola

Spostata la data per le iscrizioni

zare nelle diverse sedi i consueti incontri di presentazione delle nuove opportunità formative, destinati alle famiglie ed agli studenti, in modo da garantire loro tutte le informazioni utili per un più efficace orientamento. Di conseguenza, il termine di scadenza per la presentazione delle domande di iscrizione per l’anno scolastico 2009/2010 è fissato al 28 febbraio 2009. Lo spostamento della data delle iscrizioni permette, inoltre, anche sulla base di quanto previsto dall’art. 3 del D.L.

7 ottobre 2008, n. 154, una più adeguata attivazione, da parte degli enti locali competenti, delle iniziative territoriali che da anni accompagnano e sostengono gli studenti e le loro famiglie nella individuazione dei percorsi scolastici, soprattutto a conclusione del I ciclo di istruzione. La scelta, del resto, non è mai semplice: lo studente deve intraprendere la strada per il proprio futuro, e dovrà valutare accuratamente tutte le proposte possibili e decidere cosa maggiormente si avvicina alle proprie aspirazioni.


Scuola Una riforma organica di tutti i cicli di studio: elementari, medie e superiori. Questa la rivoluzione a cui si sta preparando il mondo della scuola, che vedrà per elementari e medie l'avvio dal primo settembre 2009, le superiori dal primo settembre 2010. Ma vediamo quali sono le principali novità. Innanzitutto si introduce nella scuola dell’infanzia la possibilità di anticipare l’iscrizione a 2 anni e mezzo. Passando alla scuola elementare, come noto verrà abolito il modulo a più maestri e viene introdotto l’unico maestro di riferimento. Alle scuole medie verrà introdotto un potenziamento dell'insegnamento della lingua inglese, se le famiglie lo desiderano: si passa da 3 a 5 ore. Veniamo quindi alle su-

Nuovi indirizzi di studio in arrivo

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Al via i cambiamenti della scuola: ecco tutte le novità previste periori, che saranno quelle maggiormente interessate dalle novità. Innanzitutto è prevista l'introduzione di 2 nuovi licei, oltre all'ampliamento del liceo artistico. Si tratta dei licei di scienze umane (ex-magistrali), musicale e coreutica (danza e musica). Per quanto riguarda l'artistico, vengono invece introdotti nuovi indirizzi: figurativo, design, new media. An-

che gli istituti tecnici subiranno dei cambiamenti notevoli. I nuovi istituti tecnici saranno quelli richiesti dal mondo del lavoro, con 2 settori e 11 indirizzi: uno economico e l’altro tecnologico. L’economico avrà 2 indirizzi, il tecnologico 9. Al quinto anno delle superiori c'è opportunità di svolgere degli stage nelle aziende, in base al proprio indirizzo di studio. Verrà aumentato

anche il tempo dedicato allo studio dell'inglese, in tutte le scuole di ogni ordine e grado. Nelle superiori viene reso obbligatorio per tutti e 5 gli anni. Sempre allo scopo di migliorare lo studio della lingua straniera, negli istituti tecnici, al quinto anno, una materia non linguistica verrà insegnata in inglese. Cambiamenti in arrivo anche nell'ambito delle lezioni stesse. Le ore di lezione passano da una durata di 50 minuti a 60. Gli istituti tecnici saranno organizzati in 2+2+1 anni. Il primo biennio con un contenuto formativo di base: italiano, matematica, e via di seguito. Il secondo biennio specialistico a seconda degli indirizzi. L’ultimo anno sarà infine di perfezionamento mirato all’indirizzo scelto. I laboratori saranno dei veri e propri centri di innovazione attraverso la costituzione di dipartimenti di ricerca. I tecnici si aprono al mondo del lavoro con esperti e professionisti che possono entrare nel comitato scientifico della scuola. In tutti i nuovi licei (musicale coreutico, artistico e scienze umane), due lingue obbligatorie. Dal 2011 i docenti migliori potranno ricevere un premio produttività che potrà arrivare fino a 7.000 euro l’anno.

Una scelta difficile

I più "colpiti" dai cambiamenti saranno gli istituti superiori Un'attenzione andrà anche al mondo dell'immigrazione: alle medie le due ore della seconda lingua potranno essere utilizzate per corsi di italiano per stranieri.

Infine verranno studiate più matematica e scienze in tutte le scuole. Ad esempio nei licei scientifico e classico saranno potenziate le materie scientifiche.


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Sono molti i ragazzi di terza media per i quali, in questo periodo, si pone il dilemma di “cosa fare da grande», e dunque di quale scuola superiore scegliere. La scelta è variegata, e le tipologie di scuole sono tante. Si può continuare nella scuola secondaria superiore (licei, istituti tecnici, istituti professionali statali o paritari), oppure

La scelta della scuola superiore: quali sono i parametri da seguire?

E' importante decidere tenendo presenti le proprie attitudini

Insegnanti e genitori, i migliori consiglieri

frequentare i corsi di formazione professionale, o ancora seguire un percorso triennale di istruzione e formazione professionale. Un'altra possibilità è rappresentata dall'inserimento nel mondo del lavoro attraverso il contratto di apprendistato, che garantisce comunque una formazione adeguata e ti consente di assolvere l'obbligo

Scuola

formativo. Ma come fare a scegliere? E a chi chiedere aiuto? Sicuramente, gli insegnanti e i genitori potranno essere buoni consiglieri per valutare le diverse opportunità. Sarà importante tenere presenti diversi elementi. Innanzitutto le attitudini personali, ossia le materie in cui lo studente è più portato. In secondo luogo gli interessi

che si hanno, e naturalmente le possibilità economiche della famiglia. Naturalmente si dovrà conoscere l'offerta formativa della provincia in cui si abita, che comunque a Cremona è completa e variegata. Del resto la scelta è sempre reversibile: durante gli anni di studio infatti c'è la possibilità o di passare ad un altro percorso, oppure di scegliere un inserimento più immediato nel mondo del lavoro, tramite l'apprendistato. Infatti, la frequenza positiva di qualsiasi percorso dà diritto al riconoscimento dei cosiddetti "crediti formativi", e sono assicurati passaggi assistiti tra i diversi percorsi oltre alla possibilità di cambio di indirizzo all'interno del sistema scolastico e/o della formazione professionale. Uno strumento importante, per chi studia, è l'alternanza scuola lavoro, una particolare metodologia didattica creata per rispondere all'esigenza di collegare il mondo della scuola a quello del lavoro e della produzione. Consente di acquisire competenze pratiche e di conoscere dall'interno il mondo del lavoro. Essa viene realizzata sotto la responsabilità dell'istituzione scolastica o formativa, sulla base di apposite convenzioni con le imprese, o con le rispettive associazioni di rappresentanza, o con le camere di com-

mercio, industria, artigianato e agricoltura, o con gli enti pubblici e privati, ivi inclusi quelli del terzo settore, disponibili ad accogliere gli studenti per periodi di apprendimento in situazione lavorativa, che non costituiscono rapporto individuale di lavoro. L'alternanza scuola-lavoro ha diversi obiettivi. In particolare, serve a creare una maggiore interazione tra scuola e lavoro riducendo la distanza da sempre esistente tra i due mondi. Inoltre, consente di sviluppare abilità pratiche per

ternanza lo studente viene sempre assistito da due tutor, uno interno e uno esterno alla scuola. Alla fine dell'esperienza, sarà la scuola a valutare le nuove competenze che lo studente ha acquisito e ad assegnare dei crediti formativi, utili per il proseguimento degli studi. Gli studenti hanno comunque diversi strumenti a disposizione per acquisire competenze pratiche e conoscere da vicino il mondo del lavoro. Tra questi: i laboratori, gli stage, i tirocini, i tirocini estivi,

meglio preparare lo studente al mondo del lavoro, una volta concluso il percorso formativo. Durante il percorso di al-

l'impresa formativa simulata e, per il settore artigiano, la bottega scuola. I laboratori sono i luoghi (

localizzati presso le aziende o interni agli edifici scolastici) in cui si svolgono tutte le fasi che permettono di realizzare un prodotto od un processo. Hanno una finalità formativa attraverso una realizzazione pratica. Lo stage è un'attività di osservazione all'interno di una realtà lavorativa reale allo scopo di integrare quanto osservato in azienda e quanto si è appreso in aula per consolidare il proprio bagaglio formativo. Ha, di solito una durata, piuttosto breve (1-2 mesi). Il tirocinio, prevede invece l'interazione pratica in una realtà lavorativa: in questo casosi dovranno svolgere vere e proprie mansione lavorative. Si differenzia dall'apprendistato in quanto è gratuito. Una forma particolare di tirocinio è il tirocinio estivo, (art. 60 del DLgs 276/2003), che ha finalità di orientamento e di sviluppo delle competenze operative. In questo caso si tratta di tirocini promossi durante le vacanze estive a favore di ragazzi, regolarmente iscritti a un ciclo di studi presso l'università o un istituto scolastico di ogni ordine e grado. Hanno una durata non superiore a tre mesi e si svolgono nel periodo compreso tra la fine dell'anno accademico e/o scolastico e l'inizio di quello successivo.


Scuola Per scegliere il proprio futuro, bisogna aver ben chiaro quale sia l'offerta formativa disponibile. La scuola superiore italiana è suddivisa in molti indirizzi diversi, benché alcune materie fondamentali siano comuni tutti. Dunque, in linea generale, la scelta verte tra:

istruzione liceale (classico, scientifico, linguistico, tecnologico, socio-pedagogico, artistico), l'istruzione tecnica (Itis - istituto tecnico industriale statale, Itpa - Istituto tecnici Periti aziendali, Itc Istituto tecnico commerciale, Itg - Istituto tecnico Geometri), l'istruzione professionale (Ipc - Istituto professionale commerciale, IPSIA-Istituto professionale statale Industria e artigianato). Il liceo è tradizionalmente il percorso prescelto dagli studenti che intendono proseguire gli studi. Ma i licei

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Dal liceo alle scuole professionali: decisione mirata e ben ponderata

non sono tutti uguali. Il liceo classico è un corso di studi della durata di 5 anni al termine del quale si ottiene il diploma di maturità classica. Offre una preparazione basata soprattutto sulle discipline umanistiche, in particolare lettere e letteratura latina e greca. Non mancano tuttavia le sperimentazioni che consentono di approfondire maggiormente alcune discipline come la matematica, l'informatica, le lingue, la storia dell'arte. Il liceo scientifico (5 anni)

consente invece di ottenere il diploma di maturità scientifica. Offre una preparazione basata sulle discipline umanistiche e scientifiche. Certamente, se scegli il liceo classico o il liceo scientifico devi sapere che riceverai una preparazione destinata a completarsi poi all'Università. Questi due licei, infatti, non offrono una formazione specifica per inserirti immediatamente nel mondo del lavoro. ll liceo linguistico, della durata di 5 anni, integra la formazione propria dei licei con materie che approfondiscono la conoscenza delle lingue, della letteratura e della civiltà di altri paesi. Il titolo di studio permette l'accesso a tutte le facoltà universitarie, ma anche di inserirti immediatamente nel mondo del lavoro (settore turistico, congressi ecc...). I licei psico-pedagogici (ex istituti magistrali) forniscono una preparazione in campo pedagogico e psicologico con lo scopo di indirizzarti verso professioni legate all'insegnamento. Permettono l'accesso a tutte le facoltà universitarie. Recentemente è stato introdotto anche il liceo delle scienze sociali che ha una durata di 5 anni al termine del quale si ottiene il diploma di maturità sociopsico-pedagogica. Il liceo

artistico infine, fornisce, oltre ad una preparazione culturale generale tipica dei licei, anche una formazione in campo artistico specifica a seconda della sezione scelta. Gli istituti tecnici sono scuole secondarie superiori della durata di 5 anni al termine dei quali si ottiene un diploma di maturità tecnica. E' un tipo di percorso che prepara all'esercizio di libere professioni e di professioni di livello intermedio tecnico e amministrativo in svariati settori. Il programma di studi prevede di solito un biennio comune e un triennio di specializzazione che approfondisce le materie specifiche relative all'indirizzo prescelto. Naturalmente ogni istituto ha diversi indirizzi e numerose sperimentazioni. Gli istituti professionali preparano tecnici qualificati per i settori dell'agricoltura, artigianato, industria e servizi. Rispetto agli istituti tecnici, gli istituti professionali hanno un insegnamento più "pratico" e sono mirati ad un inserimento "precoce" nel mercato del lavoro, pur lasciando aperta la possibilità di continuare gli studi. Gli indirizzi proposti sono molteplici: si passa dai commerciali agli industriali, dagli agrari ai marinari e agli alber-

Sono tantissime le possibilità tra cui scegliere

Percorsi di studi per tutti i gusti

ghieri. Il percorso di studi si articola: in un biennio comune; in un terzo anno specifico dell'indirizzo prescelto al termine del quale si ottiene il diploma statale di qualifica professionale. Dopo puoi pe-

rò proseguire e frequentare un biennio post-qualifica, al termine del quale si ottiene il diploma di maturità professionale che permette l'accesso a tutte le facoltà universitarie.


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di Andrea Pighi Realizzare un nuovo fabbricato, piccolo o grande che sia, richiede una serie di accorgimenti di cui bisogna essere sempre consci. Innanzitutto è da ricordare che i soggetti interessanti al cantiere sono il committente e l'appaltatore. Il committente è la persona fisica e giuridica per la quale viene realizzato il lavoro. Nei contratti viene spesso indicato come: appaltante o stazione appaltante. Il committente potrebbe essere un ente pubblico, ma anche un privato, che da inizio ai lavori. Il committente a volte può

Edilizia

Avviare un cantiere edile: tutte le procedure e i soggetti coinvolti

nire un opera od una prestazione con mezzi propri. L'appaltatore dovrà realizzare un'opera in cambio di un corrispettivo in denaro. Agisce di norma attraverso una struttura operativa chiamata impresa edile, in grado

dei lavori rimane l'appaltatore o, nel caso di contratto contratto di appalto scorporato, gli appaltatori nei quali sono stati affidati i lavoratori. L'incarico della gestione del cantiere può essere affi-

area sulla quale deve sorgere il fabbricato, zona uffici e servizi, zona per il deposito di leganti in sacchi zona per la lavorazione dell'acciaio in barre per opere in c.a., zona per il confezionamento di malte e calcestruzzi, zone

L'area va strutturata in base a delle regole ben precise Ogni cantiere deve seguire precise regole

coincidere con altri soggetti. Esso può agire direttamente o attraverso un responsabile dei lavori al quale affida una responsabilità di rappresentarlo. Il committente o il responsabile dei lavori affida l'incarico ad un appaltatore che attraverso un contratto di appalto si obbliga nei confronti del committente a for-

di garantire la gestione e l'organizzazione dei mezzi necessari per effettuare le operazioni richieste per la realizzazione dell'opera appaltata. Molto frequente è il rapporto di subappalto. In questi caso l'unico responsabile nei confronti del committente della gestione dei cantieri e della corretta esecuzione

dato ad un direttore tecnico del cantiere mentre gli adempimenti relativi alla sicurezza, che la legge propone a carico dell'impresa, sono di competenza del responsabile per la sicurezza. Una volta decisi i ruoli, bisogna pensare al cantiere in sè, e quindi alla sua realizzazione. Costruire un nuovo fabbricato prevede operazioni anche molto diversificate. Inoltre si ha nell' ambito del cantiere una movimentazione di materiali e di personale piuttosto ampia. Vi sono quindi, all'interno dell'area, diverse zone caratteristiche e precisamente:

per il ricovero delle attrezzature mobili e degli attrezzi, zone riservate alla viabilità interna. Nel caso di un grande cantiere, il progetto di questo necessita di appositi elaborati grafici che meglio consentono di valutare la più opportuna collocazione delle varie zone. Innanzitutto va effettuato un sopralluogo dettagliato della zona interessata, al fine di rendersi conto delle caratteristiche del terreno e della eventuale presenza di corsi d'acqua, delle possibilità di approvvigionamento idrico, di energia elettrica e dei materiali. La zona dovrà quindi essere delimitata con una re-

cinzione provvisoria in modo da facilitare la custodia di materiale e mezzi d'opera ed evitare l'ingresso di persone estranee. In relazione alle caratteristiche della costruzione da realizzare e della località, le varie zone del cantiere possono essere ridotte o aumentate, ma principalmente possono presentare dislocazioni differenti. La recinzione provvisoria deve delimitare la superficie occorrente per l'installazione di tutte le attrezzature necessarie. Nel caso di fabbricati essa viene realizzata sul confine della proprietà e, se necessario, estesa occupando una parte della sede strada-

le, cosa che richiede un permesso oneroso che viene rilasciato dalle autorità competenti. L'accesso al cantiere dalla strada deve consentire facilmente l'entrata e l'uscita degli automezzi, favorendo le operazioni di carico e scarico senza intralciare le operazioni del cantiere. Per quanto riguarda invece gli spostamenti interni, i percorsi devono essere studiati in modo da avere la minore interferenza possibile fra i percorsi seguiti dagli automezzi esterni che riforniscono il cantiere e il via vai di quelli interni impiegati nei lavori di costruzione.


Edilizia Un'abitazione, anche se un po' vecchia, può tornare a risplendere come nuova, con qualche ritocco. La ristrutturazione della propria casa è il risultato di scelte precise ed oculate. Per realizzare un buon progetto occorre chiarirsi bene le idee e individuare le decisioni fondamentali per porre le basi di una buona riuscita. Innanzitutto è importante conoscere bene la propria casa, per riuscire a metterne a fuoco le caratteristiche, le potenzialità e anche i difetti, è essenziale. Una volta acquisite tali caratteristiche (esposizioni, vedute, prospetti, ecc.) risulterà più semplice immaginare come sfruttare al massimo e nel migliore dei modi lo spazio esistente, adattando la casa alle proprie esigenze ed in base ai propri gusti. L'osservazione attenta dell'abitazione permette di pensare anche a scelte estetiche successive la ristrutturazione, come la tinta delle pareti o il disegno dei tessuti, e via dicendo. Anche quando si tratta di

Un nuovo volto alla casa: è ora di ristrutturare

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Bisogna aver ben presente la conformazione della propria abitazione

Una ristrutturazione prevede scelte precise ed oculate

ristrutturare un solo ambiente, ci sono sempre lavori di aggiustamento cui dare la precedenza: spostare una presa elettrica o un interruttore, rifare un pezzo di intonaco, spostare un termosifo-

La precedenza va ai lavori di aggiustamento

ne e così via. La regola regina è unica: evitare di fare le cose in fretta. Per una migliore e diversificata distribuzione degli spazi è importante conoscere la composizione del nucleo familiare (adulti, bambini, anziani) che abiterà la casa da ristrutturare o se l´uso di quest´ultima è destinato ad ufficio o rappresentanza. E´ logico che la presenza di bambini comporterà la realizzazione di una o più camerette. Se la casa, invece, sarà abitata da sole due persone anziane il tutto si concentrerà sull´essenziale e così via. Un intervento più limitato, diretto alle sole pareti divisorie (tramezzature) tra i vari locali, consente di riorganizzare gli spazi senza spendere troppo. Ad esempio se la

cucina e la sala da pranzo sono attigue è possibile unificare i due locali creando un soggiorno accogliente con un comodo angolo cottura, divisi da una porta a scrigno (meglio se a doppio battente). Altra possibilità: se adiacente alla camera da letto c'è un corridoio, si può prendere in considerazione l´eventualità di ricavare un nuovo bagno o magari un pratico ar-

madio spogliatoio. Villette o case unifamiliari hanno possibilità più ampie d´intervento. Infatti oltre ad operare nell´ambito interno si può valutare l´ipotesi di ampliamenti verso l´esterno aggiungendo una piccola costruzione o rendendo abitabili un solaio o un garage (si tenga per presente che per simili interventi occorre richiedere l´autorizzazione presso gli uffici competenti).

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Anche in questo caso è bene programmare le cose con un certo anticipo: se effettivamente esiste la possibilità di operare degli ampliamenti, è importante tenerne già conto nel progetto iniziale, per evitare ulteriori lavori con costi onerosi. Il semplice rinnovo di un locale, comporta sempre una particolare attenzione sia sulla disposizione dei mobili che sull´illuminazione. Molto spesso, infatti, intervenire semplicemente su questi due elementi può risolvere la situazione con grande efficacia. Bisogna, inoltre, valutare l´effettiva funzionalità dei mobili e la loro giusta collocazione. A volte variare la disposizione dei mobili risolve problemi che sembravano insormontabili. Una buona illuminazione può dare il giusto tono a tutto l´arredamento: si possono ottenere cambiamenti radicali semplicemente eliminando il tradizionale lampadario centrale a favore di lampade a stelo poste negli angoli della stanza o dietro le piante, oppure regolando l´intensità luminosa delle principali fonti di luce. Stabiliti i lavori da eseguire è possibile affrontare la scelta più importante: quella della ditta a cui affidare i lavori progettati. A tale scopo è opportuno richiedere diversi preventivi dettagliati per valutare i costi da sostenere, tenendo presente le limitazioni di spesa che, in certi casi, possono avere conseguenze positive, costringendo a pianificare tutto con la massima cura ed inventiva. Importante sarà affidarsi a personale esperto è la garanzia migliore per un risultato soddisfacente.


Via Ghinaglia, 75 - CREMONA Cell. 329 69.486.69 - Cell. 335 61.62.267 Zona Po

C.so Garibaldi

Al 1° piano si vende libero bilocale così composto: soggiorno con angolo cottura, stanza da letto, bagno, balcone, cantina e stanza uso studio con entrata indipendente

Via Dei Classici si vende al 2° e ultimo piano con ascensore libero, signorile, appartamento così composto: ingresso, soggiorno, cucina, due stanze da letto, doppi servizi, balconi, ripostigli, cantina, garage.

Piazza Roma

Persichello

Si vende libero appartamento al 1° piano,composto da: ingresso, soggiorno, due letto, cucina abitabile, bagno, balcone, cantina e soffitta

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Vicinanze Duomo

P.ta Venezia

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Zona di Porta Romana

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Località Bosco ex Parmigiano Al 1° e ultimo piano si vende libero appartamento così composto: soggiorno con angolo cottura, due stanze da letto, bagno, balcone, ripostiglio e garage collegato ad un piccolo giardino di proprietà.

Costa S. Abramo Si vende nuova villa d’angolo disposta su due piani così composta: soggiorno, cucina, tre stanze da letto, doppi servizi, terrazzino, portico, balcone, ripostiglio, garage e giardino.

Zona Po Al 1° piano si vende libero appartamento così composto: soggiorno, cucinotto, stanza da letto, bagno, balcone e cantina. Pronto da abitare. Ottimo prezzo.

Sesto Cremonese

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Località Bagnara

Al 2° e ultimo piano si vende libero bilocale con soffitto mansardato in travi a vista composto da: soggiorno con angolo cottura, stanza da letto, bagno, ripostiglio, balcone e garage.

Bosco ex Parmigiano

Si vende libera villa su due piani composta da soggiorno con camino, cucina abitabile, tre stanze da letto di cui due matrimoniali, cabina armadio, doppi servizi con lavanderia, ripostiglio, portico, garage e giardino.

Località Cignone Comune di Corte de Cortesi Si vendono anche separatamente tre unità immobiliari adiacenti:

1) CASA INDIPENDENTE formata da appartamento su unico piano con soggiorno, cucina, due letto, bagno, ripostiglio e balconi con sottostante LABORATORIO di 30 mq. con spogliatoio, servizi, garage

e 300 mq. di appezzamento di terreno agricolo.

2) APPARTAMENTO al piano terra composto da soggiorno, cucina, due stanze da letto,

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AFFITTIAMO: appartamenti arredati, vuoti – studi - uffici – negozi – magazzini – capannoni, eccetera... ampia disponibilità


Taccuino

Venerdì 16 Gennaio 2009

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VIABILITA’ Zona Borgo Loreto (via Ceccopieri) Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Gennaio Zona Incrociatello (Via Valtoce) Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Durata alcuni mesi

Via Montello Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Gennaio

Via Acquaviva Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Gennaio

Viale Trento e Trieste Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Gennaio

Zona piazza Somenzi (via Boccoli) Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Gennaio

Via Barezzi Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Gennaio

• Borgo Loreto: (via Ceccopieri): cantiere per il rifacimento dei sottoservizi e della sede stradale nell'ambito della riqualificazione di Borgo Loreto (Fine lavori: 30 gennaio 2009). • Zona Incrociatello (via Valtoce): Ristrutturazione della rete di distribuzione di energia elettrica e illuminazione pubblica (Durata lavori: diversi mesi). • Via Acquaviva: cantiere per la posa della nuova tubazione del gas metano (Fine lavori: 30 gennaio 2009). • Via Montello: ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine lavori: 30 gennaio 2009). • Viale Trento e Trieste (tra V.Belfiore e V. P.ta del Tempio): ristrutturazione della rete semaforica (Fine lavori: 30 gennaio 2009). • Zona piazza Somenzi (via Boccoli): ristrutturazione degli allacci alla rete del gas e dell'acquedotto, rifacimento marciapiedi (Fine lavori: 30 gennaio 2009). • Via Barezzi: cantiere per gli allacci alla rete del teleriscaldamento e della fognatura (Fine lavori: 30 gennaio 2009).

L’Oroscopo Della Settimana

di Romeo

Trascorrete la giornata con i vostri cari. Vedrete che arriverete alla sera pienamente soddisfatti perché saprete di essere riusciti a comunicare ciò che vorrete.

Siate disponibili a ricevere supporti dagli altri e offriteli anche voi. Anche solo moralmente riceverete del calore umano e lo darete, senza pretendere nulla in cambio.

Anche oggi non riuscirete a dare il massimo. Ci saranno un po’ di fastidiosi disturbi fisici e sarà bene non andare oltre le vostre energie.

Momento valido per staccare dalla quotidianità recandovi in un posto naturale e meno artificiale legato al grigio della città. Ben venga lo svago anche a livello mentale.

Se qualcosa mette in discussione il vostro amore, un maggiore ascolto vi aiuterà a riavvicinarvi. Quindi, chiedete chiarimenti se avete delle perplessità.

E’ un giorno atipico, in cui da un clima un po’ caotico in voi stessi ci può essere un netto miglioramento in serata. Rilassatevi.

Finalmente potete avere chiaro qual è la vostra meta del momento, anzi, potrete rinnovarvi nel vero senso del termine coltivando nuovi importanti obbiettivi.

Grandi vittorie si prospettano durante la giornata, accantonate le remore. Avete l’energia giusta quanto basta per non incappare negli ostacoli quotidiani.

Siete intraprendenti e volete esprimere al meglio voi stessi senza troppi impedimenti. Fatelo proprio oggi e non abbiate timore di essere eccessivi.

Avete una gran desiderio di evasione se siete in coppia e questo trasparirà nonostante cerchiate di tenerlo a bada. Umore instabile.

Siate intraprendenti in amore e nella vita più in generale. E' un buon giorno per trascorrere più tempo con la persona amata. Serata di grande Eros più romanticismo…

Di questi tempi, non si può prevedere nulla, ma nel vostro caso avrete delle conferme o rinnovamenti di contratti. Vagliate tutto e di più, ma accogliete subito le proposte.

Farmacie di turno Dal 16 al 23 Gennaio 2009 SOSPIRO DELLA GIOVANNA LINA Via Giuseppina, 100 26048 Sospiro Tel. 0372-623059

ACQUANEGRA CREMONESE GUIDA DONELLI s.n.c. Via Stazione, 27 26020 Acquanegra C.se Tel. 0372-729280

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ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:15 - 19:15

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:00

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30

Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

OLMENETA BAIONI DR. PIERPAOLO Piazza Volpari, 3 26010 Olmeneta Tel. 0372-924057

CASALMORANO STELLARI TIZIANO Via Anelli, 9 26020 Casalmorano Tel. 0374-74548

CREMONA - FARMACIA 9 A.F.M. DI CREMONA s.p.a. Via Brescia, 167 In appoggio fino alle ore 24.00 26100 Cremona Tel. 0372-434136

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:15 - 19:15

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30

Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

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METEO WEEK-END

TEMPERATURE MASSIME PREVISTE IN LOMBARDIA Città Venerdì Sabato Domenica Bergamo 7 6 5 Brescia 5 5 7 Como 7 7 6 CREMONA 4 5 3 Lecco 8 8 7 Lodi 5 5 7 Mantova 4 3 6 Milano 5 5 5 Pavia 2 3 4 Sondrio 6 6 5 Varese 6 5 6

sabato 17 gennaio 2009

domenica 18 gennaio 2009

Giorno di chiusura settimanale: SABATO


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Bar Cittanova

corso Garibaldi, 114

Cultura &Spettacoli

Intervista esclusiva. Appuntamento al Ponchielli il 20 gennaio alle 20.30

Arriva «A me me piace o' sciò»: Marisa Laurito per beneficienza

A

di Silvia Galli

Me Me Piace O’ Sciò» con questo esilarante spettacolo la sempre spumeggiante Marisa Laurito da appuntamento al Ponchielli il prossimo 22 gennaio. Un testo da lei stessa scritto, nato per festeggiare i trentacinque anni di carriera di questa artista (ha esordito nel 72 con Edoardo De Filippo), che è diventata popolare ed amata dal pubblico grazie ad un innato talento e a tanti anni di gavetta nel varietà, nel teatro di Eduardo De Filippo come in quello di avanguardia, diventando poi protagonista al cinema, in teatro e in televisione. Uno spettacolo definito dall’artista napoletana, stessa durante un lunga, piacevole e divertente conversazione telefonica «luminoso, con musiche firmate da grandi professionisti». Questo spettacolo, organizzato a scopo benefico dall’Associazione italiana pazienti anticoagulanti onlus, raccoglie i frammenti, i pezzi, i “pezzettini” che hanno riscosso maggiore successo e riscontro nella carriera della Laurito. Marisa Laurito anche in questo spettacolo, come nel precedente, «Menopause», ha voluto fare una campagna d’informazione, rivolta alle giovanissime, sui pericoli di un’alimentazione non corretta. «L’associazione donne medico collabora con me. Attraverso questo show vogliamo promuovere la dieta mediterranea e allontanare quegli stereotipi di donne semianoressiche che impongono i media oggi. Donne che allontanano quella che è la femminilità. I media di oggi pubblicizzano una donna magra, che non guarda verso

Marisa Laurito

la propria interiorità». Concetti uniti a brani inediti nati per questo show, e legati da una trama che vede Manuela Metri, regista dello spettacolo, recitare il divertente ruolo di una produttrice pressappochista, alla ricerca di soldi e facili successi, che crede nel moderno trash. Manuela, come nel gioco delle tre carte, tenta Marisa con false promesse di successi all’estero, per dominarla, ma non riesce però a piegarla ad uno spettacolo banale e commerciale… Accompagnata da una eclettica, irriverente e insubordinata orchestra, Marisa dialoga e improvvisa saltellando magistralmente tra un aneddoto e una boutade, rispolverando vecchi successi del varietà alternati a racconti divertenti e a monologhi di famosi autori, rivisitando generi e sapori d’altri tempi, per poi tornare con l’ironia di sempre a temi e canzoni contemporanee. «Ci sono dei veri professionisti che mi accompagnano, e ci sarà un corpo di ballo piuttosto “in carne”: persone generose nel fisico, tutto oltre i 60 chilogrammi, felici di avere chili in più. A Cremona, poi, abbiamo pensato di fare respi-

rare polvere di palcoscenico anche a quei ragazzi che si vogliono avvicinare al mondo dello spettacolo; ecco perché all’inizio, dopo una serie di provini, sono stati scelti alcuni ballerini, che danzeranno seguiti dalla nostra coreografa Evelyn Hanack». Lo spettacolo che metterà in scena la Laurito è uno spettacolo di riflessione: «Per riflettere su tutte quelle tematiche che riguardano le donne. Provengo da un’epoca in cui abbiamo combattuto per raggingere dei diritti, mentre oggi viviamo in un’era di estrema superficialità. Quello che mi infastidisce è ciò che sta accadendo nel mondo dello spettacolo, dove la donna sta facendo dei passi indietro: tutte magre, tutte belle, tutte uguali alle altre, grazie a queste operazioni chirurgiche cui si sottopongono. Non hanno personalità, nè interiorità. Invece bisogna pensare che ogni essere umano, anche se brutto, sgraziato, ha delle risorse interiori, e deve metterle a frutto. La bruttezza si trasforma in bellezza. Ecco nel mio spettacolo toccherà anche questi temi». Artista versatile, attrice di teatro, di cinema, ha fatto davve-

ro di tutto: avanspettacolo, televisione, cabaret, nell’anima si sente eclettica: «amo vivere, mi piacciono moltissime cose, sono curiosa, ho molti interessi, mi piace mettermi alla prova». Tornerà mai alla tv? «Ho esordito con Arbore in “Quelle della notte”, avevo una paura tremenda. Venivo da anni di gavetta dal teatro, avevo i primi ruoli come protagonista. Mi sono lanciata nella tv, perché me lo chiese Arbore, al tempo stesso avevo paura di rovinare tutto quello che avevo costruito fino a poco prima, ma partecipai lo stesso. Ho avuto la fortuna di incontrare persone straordinarie, veri maestri e professionisti, e ognuno mi ha dato moltissimo. Il messaggio che vorrei mandare ai giovani è quello di non mollare mai, di cercare il lato costruttivo di un lavoro. La tv di oggi è spazzatura, basta vedere i reality show. Ci sono in giro meteore che crollano dopo 6 o 7 mesi. Il teatro resta ancora uno spazio dove si può inventare. Tuttavia desidererei tornare in tv, ma per fare cose serie: rifiuto offerte ogni giorno che fanno parte della televisione moderna, una televisione fatta di non professionisti. Io vengo da una generazione di persone in cui si lavorava, oggi fai spettacolo con le tue debolezze. Tv e giornali sono diseducativi, danno insegnamenti sbagliati per chi si vuole avvicinare a questo tipo di lavoro». In palcoscenico Marisa è accompagnata da «The Kiavich Orchéstra», un ensemble vibrante e vitale magistralmente diretto da Tonino Esposito, che oltre a regalare rigore e passione ai suoi arrangiamenti, nel corso dello spettacolo battibecca simpaticamente con Marisa regalando al pubblico risate di cuore.

Gabriele Lavia e il “suo” Macbeth a Cremona Dopo averlo interpretato nel 1987, Gabriele Lavia porta in scena un nuovo Macbeth, di cui è anche regista. La feroce tragedia shakespeariana, “tragedia del tempo umano” come la definisce lo stesso Lavia, mostra atmosfere cupe, sanguinarie, dove ambizione e sete di potere vivono nella coppia regale: presenze quasi demoniache, anime mangiate da pensieri malefici. Lavia si esibirà al Ponchielli il 17 gennaio alle 20,30 e domenica 18 gennaio alle 20,30. E’ lo stesso Lavia a spiegare la tragedia shakesperiana: «“Davanti e dietro la scena del “Palcoscenico del Mondo”. Mi pare che queste parole raccontino bene l'idea dello spettacolo. Una “parte del tutto” di un camerino, col suo specchio, il suo lavandino, l'attaccapanni, le sedie, sulla sinistra del proscenio. Sulla destra, una scala, casse, bauli di trovarobato e sartoria. Dietro il sipario, uno spazio vuoto che, di scena in scena, viene occupato dagli oggetti che servono al modo del nostro racconto, un letto, uno specchio, un tavolo, le tombe di un cimitero, un muro bombardato in una delle guerre del nostro mondo. E poi il Palcoscenico del teatro, diverso in ogni città:

Roma, Torino, Pisa, Firenze, Venezia, Catania, Ravenna, Piacenza, Savona.... sempre palcoscenici diversi! Dannazione del teatrante! Così ho pensato a un attore che vive la sua “Storia raccontata da un idiota” sulla scena e dietro le quinte, divorato dall'angoscia di non essere mai nel “posto che gli spetta”, di sentirsi fuori ruolo in ogni spettacolo. Nella piccola e maldestra recita del Potere, quest'attore si trucca, si mette le scarpe coi rialzi, indossa doppio-petti esasperati, sfoggia vuoti sorrisi da marionetta, si affanna come un filodrammatico senza mestiere, con “la paura del debuttante, senza nessuna esperienza” e, nella sua crudeltà, fa crudelmente pena. E forse ci ricorda figure del Palcoscenico della Nostra Vita. Come quei sorridenti mascalzoni di cui parla Amleto quando allude allo zio diventato re». L'opera di Shakespeare ha come tema di fondo il grande mistero della filosofia: l'Essere. Il non essere di Amleto, l'illusione dell'essere di Otello, la rinuncia dell'essere di Lear, l'incertezza

dell'essere di Macbeth. «Essere così è niente se non si è qualcosa con certezza». «Cosa ci può essere di più lontano da noi, uomini di oggi, conficcati nel pensiero scientifico e tecnologico?» continua il regista. «Perciò è sempre una sfida occuparsi di “tali faccende”. E dunque la grande metafora del mondo come teatro che già appare nel Medioevo con Erasmo: “Tutta quanta la vita non è che una commedia dove ognuno recita con maschere diverse e continua nella parte, finchè il Grande direttore di scena (Dio) gli fa lasciare il palcoscenico. E piace a costui condurre, a volte, sulla stessa scena, lo stesso attore con diverse maschere e trasformare in accattone colui che prima indossava la porpora regale...”. Con Shakespeare la storia raccontata dal grande Drammaturgo-direttore di scena-Dio, di Erasmo, diventa il racconto “raccontato da un idiota...”.Forse il punto più alto del pessimismo umano, la sua più alta bestemmia. Forse ci siamo tutti dentro».

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anche da:

La Cafetera

corso Vittorio Emanuele 11, 14

TEATRO PONCHIELLI

Don Giovanni e Carmen: la Danza apre il sipario

Si apre il sipario sulla stagione di danza. Martedi 20 gennaio alle ore 20.30, infatti, darà il via alla stagione il Ballet Biarritz Centre Choréographique National, con la direzione artistica di Thierry Malandain. Saranno presentate alcune famosissime pièce: «La seduzione», il «Don Giovanni», e la «Carmen». Si alterneranno sul palcoscenico diversi danzatori: Véronique Aniorte, Camille Aublé, Giuseppe Chiavaro, Annalisa Cioffi, Frederik Deberdt, Cédric Godefroid, Mikel Irurzun del Castillo, Miyuki Kanei, Fabio Lopes, Silvia Magalhaes, Arnaud Mahouy, Ione Miren Aguirre, Miguel Pla Boluda, Magali Praud, Thibault Taniou, Nathalie Verspecht. Il coreografo Thierry Malandain descrive così la Seduzione e il Don Juan, unica coreografia: «Don Juan, che per tutte le donne è un gran seduttore, è nato a Siviglia nel secolo d’oro. In base alle ispirazioni che suscita, viene dipinto come un pensatore libertino, sciupa-femmine, malinconico, assetato di assoluto, e a malapena sfinito da questa corsa che tanto lo affascina. Per Gluck e Angiolini, è il libertino tratteggiato da Molière. Noi riteniamo che tutti questi tratti riuniti in lui gli attribuiscono altre espressioni. Generalmente l’idea di un personaggio che attraverso le donne cerca la donna. Parlare di Don Juan, legarsi a questo personaggio è cercare di trattenerlo un po’, che è contro la sua natura. Così, noi abbiamo preferito il riflesso, anzi i riflessi, dato che il suo ruolo, in questa interpretazione, beneficia di tre interpreti, tra cui la figura di Elvira che riflette tutte le conquiste del personaggio. Questo processo di divisione è simboleggiata dall’utilizzo dei un tavolo da banchetti che si scinde

in triangoli appuntititi per enumerare e commentare di volta in volta gli assalti di Don Juan. Infine, ad eccezione di Sganarelle, il servitore che si vuol fare solitamente notare dagli eroi e che è spesso pretesto di bugie, soltanto i personaggi necessari al dramma sono in scena: Don Juan, Donna Elvira, il Commendatore. Una disposizione triangolare, frantumata dall’apparizione della morte, senza la quale, mai nella storia, la figura leggendaria di Don Juan ha fatto versare così tante lacrime e inchiostro». La storia è ricca di intrighi e intrecci, in un susseguirsi di colpi di scena. Un’assemblea in grande lutto sembra piangere la morte di Don Juan, tanto che quest’ultimo si eclissa per andare a cantare una serenata sotto il balcone di Donna Elvira. Sul punto di guadagnarsi la sua fiducia, il padre, il Commendatore, li sorprende. Don Juan lo affronta in duello e lo uccide prima di scappare. Più tardi, durante un banchetto, ritroviamo Don Juan, circondato dalle sue donne, che volteggia da una all’altra. La festa raggiunge il culmine, ognuna di loro cede al fascino del libertino, mentre coloro che sono state abbandonate piangono. La morte è nell’aria e Don Juan non ascolta il suo avvertimento. Si sentono dei colpi sulla porta ed entra lo spettro del Commendatore. Don Juan gli va incontro e lo invita spavaldamente al suo tavolo. Lo spettro rifiuta e lo convince a fargli visita al cimitero. Quest’ultimo accetta per bravata. È notte, Don Juan arriva al cimitero dove l’aspetta la statua del Commendatore che cerca di farlo pentire, ma invano. Allora, lo spettro gli tende la mano, e in quel momento appaiono le furie che lo condannano alle torture dell’inferno, inghiottito dalla terra che si apre sotto i suoi piedi.


Cultura

Venerdì 16 Gennaio 2009

SFOGLIANDO a cura di Edizione Nuovi Autori

«Caretaker City»

Caretaker City, ovvero Città dei Custodi, è la seconda città più grande al mondo: qui la tecnologia raggiunge il massimo della perfezione e dell’evoluzione e a trarne vantaggio sono i venticinquemilioni di persone che la abitano. In questa fantastica città del futuro, dipinta nel libro di Marco Antuzi, tutto viene pilotato: persino le condizioni meteorologiche possono essere alterate da ingegnosi macchinari … Tra le figure di maggior importanza a livello cittadino si distingue il fisico Milton Rogers, genio dell’informatica, nonché creatore del V.A.N.N.A, un tipo di intelligenza artificiale. Come in tutte le società che si rispettino, del passato come di un ipotetico futuro, la perfezione viene insidiata dal Male, generato dalla malvagità dell’uomo, da cattiverie, invidie, bramosia del potere: a Caretaker City avvengono due omicidi, intorno ai quali si indaga… Il romanzo appartiene certamente al genere fantasy, ma con una pennellata di noir, che incuriosisce il lettore alla ricerca di indizi utili alla soluzione degli omicidi.

Danza cubana al Sociale di Soresina Appuntamento sabato 17 gennaio alle 21 con «Sonlar»

Al teatro Sociale di Soresina, sabato 17 gennaio alle 21 l'appuntamento è con la danza al ritmo di salsa, conga, samba, cha cha, e con la «Compagnia di danza e teatro dell’Havana», proveniente dal teatro Nacional di Cuba, che presenterà lo spettacolo «Sonlar». Sonlar, spettacolo di danza e percussioni cubano, creato e diretto da René de Cárdenas, raccoglie i suoni del quotidiano: pentole, bidoni, zoccoli, padelle, ventagli sono gli unici strumenti musicali che si trasformano nelle mani e nei corpi degli artisti, per ricreare dal vivo, nello stesso tempo, un chacha-chà, un hip hop, una conga o una samba. Cardenas ricrea coi suoni e i movimenti una giornata tipo all’interno di un solar cubano. Nei solar cubani si condivide tutto, dalla tazza di caffè alle baruffe, è come un micro-mondo che rispecchia un’immagine interiore di Cuba nel quale possono convivere un ingegnere, un trafficante o un musicista. René de Cardenas ha messo insieme ad hoc per questa produzione una compagnia che vanta uno staff creativo e artistico di grandissima qualità. Nello scegliere i suoi collaboratori alla messa in scena dello spettacolo, infatti, Cardenas ha mescolato il talento dei giovani cubani più apprezzati e riconosciuti per la loro arte e l’esperienza di personalità che hanno fatto la storia del mondo dello spetta-

Un momento dello spettacolo

colo e del teatro cubano. Curatore delle musiche è Yaroldy Abreu, diplomato come percussionista all’Istituto superiore delle arti. I danzatori selezionati da René de Cardenas sono tutti giovani diplomati alla Scuola Nazionale di Danza, Folklore, Musica e Canto de l’Havana, Cuba

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«Formidabili quegli anni» al Bellini Sabato 17 gennaio alle 21 al Bellini di Caslbuttano sarà presentato il testo di Mario Capanna, “Formidabili quegli anni”. Elaborazione drammaturgica di Giulio Casale, un'idea di Paolo Dal Bon con la direzione artistica Emilio Russo e musiche di scena eseguite dal vivo da Carlo Cialdo Capelli. Accanto al testo e alle parole tratte dal libro le musiche sono di Jacques Brel, Fabrizio De André, Francesco De Gregori, Giorgio Gaber, Francesco Guccini, Luigi Tenco e Boris Vian. Lo spettacolo si inserisce nella stagione “Quando la Storia è di scena” . Tratto dal testo omonimo di Mario Capanna, uno spettacolo dedicato al 1968: l’anno delle rivolte studentesche, ma anche l’anno dell’offensiva del tet in Vietnam, degli assassini di Martin Luther King e Bob Kennedy, della Primavera di Praga e dell’invasione della Cecoslovacchia. Quarant’anni dopo, lo spettacolo fa rivivere quelle atmosfere indimenticabili, la ribellione e la speranza o l’utopia del futuro.

L'Angolo dell'Arte

Storia, arte e letteratura nella «Strenna dell'Adafa»

E'

stato presentato giovedì presso la sede dell’Adafa (via Palestro, 32) la «Strenna dell’Adafa», volume XLVIII (2008). Dopo la presentazione del presidente dell’associazione, Giorgio Fouqué, il volume apre con una parte dedicata alla cultura a cremona, con la «Rassegna delle mostre d’arte dell’anno 2007-2008» di Tiziana Cordani. Segue l’ampia scheda sulla esposizione delle incisioni di William Hogarth all’Adafa, nell’ambito del progetto ormai decennale dedicato alla grafica, «l’Arte e il Torchio» (Vladimiro Elvieri). Un articolo sui film italiani (L’anno di Servillo) visti a Cremona durante

l’anno curato da Grazia Baldaro, una informativa sull’esito degli scavi archeologici in piazza Marconi (La domus di piazza Marconi a Cremona) di Lynn Passi Pitcher e Marina Volontè. Segue lo spazio dedicato alla cosiddetta letteratura creativa, con i racconti surreali (Favolare) di Adelaide Ricci, i versi, anonimi, dei «Colloqui con Paola», le Parabole ed apologhi di Paride Dondi, con le loro conclusioni paradossali. La parte del volume dedicata a «Studi e Contributi» presenta il Bestiario del mosaico del Camposanto (l’area sul fianco meridionale del Duomo) di Agostino Melega, che si occupa dei complessi significati simbolici dell’antichissimo manufatto. Segue un saggio dan-

tesco di Vittorio Cozzoli («A l’alta fantasia qui mancò possa» (Pd.XXIII,142: la fantasia dantesca). Di seguito, Bruna Davini Petracco continua le sue esplorazioni sulle Origini colte di alcune locuzioni idiomatiche cremonesi, a partire dai Gog e Magog che compaiono già nella Bibbia e poi nel Corano, per passare a copiose (e divertenti) citazioni dalla novellistica italiana quattrocinquecentesca. Ancora sul Quattrocento riflette Mariella Morandi, in margine ad uno studio su Bernardino de Lera comparso recentemente su «Arte lombarda». Bernardino e i suoi successori, toscani di Prato, sono largamente attivi a Cremona tra Quattrocento e Cinquecento, ma per molti versi l’organizzazione dei loro

cantieri e i loro rapporti con la cultura architettonica dell’epoca sono ancora un problema aperto. Passando al Seicento, Giovanni Fasani ricostruisce la storia dell’assedio di Cremona del 1648, e la illustra con un cospicuo corredo iconografico, attinto ad una larga letteratura. Cele Coppini ritorna su Giacomo Bertesi (Uno scultore cremonese a Valencia: nuovi documenti sull’opera di Giacomo Bertesi) con nuove notizie sulla sua opera, di architetto e di stuccatore, nella chiesa di San Joan del Mercat e sui suoi rapporti con l’ambiente culturale valenciano. Per l’Ottocento, Raffaella Barbierato, nell’ambito delle sue ricerche sulla musica a Cremona nel Sette-Ottocento,

pubblica un gruppo di documenti su uno strumentista cremonese ai suoi tempi famoso (Le carte del flautista Antonio Fontana), che testimoniano l’importanza della musica nella vita sociale e culturale della città. Su aspetti della nostra storia più recente si ferma Giampiero Goffi (Il “Regime fascista” e monsignor Montini) rievocando una polemica tra il giornale di Roberto Farinacci e l’«Osservatore romano» sulla politica estera del Vaticano nel 19401941. A tempi ancor più recenti si riferiscono la descrizione, e i disegni, di Margherita Pedrini Fornara (La mia Londra. Gli anni della rinascita), sul percorso che faceva ogni giorno per andare a scuola, nella città ancora

«Omaggio a Giuseppe Di Stefano» a Soresina

I

l «Caffè all’opera» di Soresina, video musicali di Patrizia Sudati, riprende la sua programmazione venerdì 16 gennaio, alle 20.30, con un «Omaggio a Giuseppe Di Stefano». Come sempre l’ingresso è gratuito ed al termine della proiezione si potrà gustare un caffè gentilmente offerto da Pasticceria Barbieri. «La qualità della sua voce, la naturalezza del fraseggio, il genio della sua interpretazione sono state unanimemente riconosciute in ogni parte del mondo. Quando si parla di opera lirica, di Melodramma Italiano, di voci tenorili ed in generale di tutto il "Bel canto", sarà impossibile fare a meno di ricordarLo. Lontano dagli stereotipi e da tutti i luoghi comuni di cui sono costruiti i divi ed i tenori in particolare, Giuseppe Di Stefano, al di là delle doti artistiche, e' sempre stato riconosciuto come un uomo di calda umanità, di istintiva simpatia, di sincera generosità, percepibile immedia-

tamente anche nelle sue interpretazioni». Così il sito internet ufficiale di Giuseppe Di Stefano accenna brevemente alle qualità artistiche ed umane del tenore. Nato a Motta Sant’Anastasia (CT) il 21 luglio 1921, intorno al 1923 con la famiglia si trasferisce a Milano, nel quartiere Ticinese, che lui definirà “la Montmartre milanese”. Ben presto le sue straordinarie doti vocali gli consentiranno prima di uscire dall’internamento militare in Svizzera nel 1944, dove terrà concerti per Radio Losanna, in seguito di arrivare velocemente sui palcoscenici più prestigiosi del mondo senza attraversare periodi di gavetta. Il suo timbro vocale, luminoso e seducente, la perfetta dizione, l’espressività del fraseggio, ma anche l’eccezionale estensione, gli consentiranno di visitare il repertorio operistico, da quello lirico della prima parte della carriera, a quello lirico - spinto e drammatico della seconda parte. Grazie anche ad una presenza scenica

fortemente espressiva, fu amatissimo dal pubblico che conosceva ed apprezzava la sua generosità, artistica ed umana. Lontano dagli schemi divistici tradizionali, dimostrò di non piegarsi alle convenzioni e all’opportunismo, rinunciando anche a prestigiose collaborazioni per difendere la sua integrità personale. Fu partner d’elezione del soprano Maria Callas fin dal 1952; con lei e con il baritono Ettore Bastianini, fu protagonista della storica edizione de «La Traviata» diretta da Luchino Visconti nel 1955. L’ultima opera che lo stesso terzetto eseguì alla Scala fu un’altra storica edizione de «Un ballo in maschera» nel 1957. Di Stefano fu vicino a Maria Callas anche nel 1973, quando insieme furono in tournée. Gravemente ferito nel dicembre 2004 in Kenia durante una rapina, non si è mai ripreso ed è scomparso il 3 marzo 2008. Il video ripercorre le tappe fondamentali della carriera attraverso i brani più rappresentativi della sua arte.

segnata dalla guerra, attraverso Battersela Park, quartiere ricco di memorie e di storia. Seguono l’affettuoso ricordo Per Elda Fezzi, di Tiziana Cordani, e quello di Gianfranco Taglietti per Anna Bignami. Infine, Sergio Tarquinio pubblica, con le sue brevi note, i ritratti di scrittori molto amati (Pound, Beckett, Eliot) e dei pittori cremonesi che egli aveva considerato suoi maestri (Sartori, Piazzi, Botti). Dulcis in fundo la sezione dedicata alla mostre personali di artisti e fotografi, con le accuratissime schede di Giuliano Petracco per gli artisti e di Giorgio Scotti per i fotografi. Concludono il volume le notizie dedicate alla Vita dell’Adafa, e i ricordi per gli amici scomparsi. Silvia Galli

Al Cascinetto parte un corso di fotografia

Il gruppo fotografico «Il Cascinetto» organizza un corso di fotografia con inizio il 4 febbraio. Saranno 14 le lezioni, con frequenza di una lezione di teoria alla settimana dalle ore 21 alle 22,30 circa, più alcune uscite fotografiche da concordare durante il corso. Si accettano al massimo 25 iscrizioni. Ai partecipanti verrà consegnato gratuitamente il manuale «Corso di fotografia per principianti» edito dalla Fiaf (Federazione italiana associazioni fotografiche). Il costo è di 60 euro, e vale anche per l'iscrizione an-

nua al gruppo fotografico. Le lezioni si terranno presso la sede del gruppo, nella cascina Cascinetto (in via maffi 2/a Cremona - quartiere Giuseppina). Le lezioni sono tenute da un fotografo professionista. Gli argomenti trattati vanno dalle nozioni di base - valide sia per l'analogico che per il digitale - a lezioni specifiche sul digitale, e via così. I soci del gruppo sono a disposizione tutti i giovedì sera dopo le 21. Per informazioni e iscrizioni: Tizioano (3479335967 o 0523824597 ore 13/15 e dopo le 20).


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Appuntamenti

Venerdì 16 Gennaio 2009

Appuntamenti a Cremona e dintorni... ARTE & CULTURA

Fino al 19 gennaio crema Mostra Io Clandestino Mostra di pittura a china dell'artista Robero Balzano dedicata al tema dell'immigrazione clandestina. Orario: feriali dalle 15 alle 18 festivi dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 Sala Esposizioni / Cittadella della Cultura (via Dante 45). al 24 gennaio 08 cremona Mostra Cremona Caritativa e Previdente Storia della Carità Cremonese dal Consorzio della Donna alla Fondazione Città di Cremona. Orario: dal Lunedì al venerdì dalle 9 alle 12,30 e dalle 15 alle 19. Sabato dalle 17 alle 19. Fondazione Città di Cremona (piazza Giovanni XXIII, 1). Fino al 31 gennaio 08 cremona Mostra Alfonso Martini / Gran Gourmet

SPETTACOLI

16 gennaio 09 crema Teatro Cabaret: Outlet Spettacolo brillante con l'attrice Cinzia Leone. Orario: ore 21 Teatro San Domenico (piazza Trento e Trieste). 17 gennaio 09 casalbuttano Teatro Formidabili quegli anni Spettacolo di Mario Capanna. Con Giulio Casale. Orario: ore 21 Teatro V.Bellini (via Jacini, 25).

ALTRO

Fino al 31 gennaio 09 crema Presepe della civiltà contadina Diciannovesima edizione del presepe a statue grandezza naturale che rievoca un piccolo borgo lombardo di fine ottocento. Orario: tutti i giorni dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 23 - Area tra Via Rossi Martini e Via Caprotti.

Inaugurazione della mostra d'arte sabato 25 Ottobre alle ore 17,30. Osteria Garibaldi Caffè (c.so Garibaldi, 38). Fino al 1 febbraio 09 CREMONA MOSTRA Mario Toffetti, lo scultore dei Papi Mostra dedicata al famoso scultore nativo di Mozzanica Orario: dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13,00 e dalle 15 alle 18, domenica e festivi dalle 10 alle 13,00 e dalle 15 alle 19 Sale nobili di Palazzo Stanga, via Palestro, 36. Fino al 1 febbraio 09 Casalmaggiore MOSTRA Ri...cordai il lavoro degli artigiani cordai nella tradizione del nostro territorio. Orario: sabato, domenica e Festivi dalle 15,00 alle 19, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12.30, martedì dalle 9 alle 16, giovedì dalle 9 alle 12,30 e dalle 14,00 alle 16 Casalmaggiore, Museo Diotti. Fino al 1 febbraio 09 soresinA MOSTRA In Viaggio Opere d'Arte di Giuseppe Zumbolo - Excursus sui vari " momenti " artistici del noto pittore campano. Orario: feriali dalle 17 alle 19 festivi dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 Sale del Podestà di Via Matteotti.

Prezzi: platea 15 euro; galleria 12,50 euro. 16 gennaio 09 cremona Teatro Macbeth La Compagnia Teatrale di Gabriele Lavia presenta la famosa opera di Shakespeare. ore 20,30 Teatro Fondazione Ponchielli (corso Vittorio Emanuele II, 52). 16 gennaio 09 CASTELLEONE teatro «SOGNI D'ORO MOGLIETTINA» di Feydau Compagnia I Guitti di Travagliato. Cinetratro Giovanni Paolo II ore 21. 17 gennaio 09 SORESINA sonlar Teatro Nacional De Cuba - Compagnia di Danza e Teatro dell' Havana Teatro Sociale (via Verdi, 23) ore 21.

Fino al 15 febbraio 09 CREMA LA MAIALATA 2009 Menù degustazione con ricette del territorio interpretate dai cuochi delle Tavole Cremasche. Ristoranti delle Tavole Cremasche. 17 gennaio 09 falò di sant'antonio Tradizionale falò in onore di S. Antonio Abate, protettore degli animali da cortile e da stalla, canti popolari. • VOLONGO Ore 20.30 • OSTIANO Via San Martino - Orari: ore 20.30. • CALVATONE (con distribuzione gratuita di ceci, dolci locali e vinbrulé) Alla Bassa ore 20.30

Fino all'8 febbraio 09 CREMONA MOSTRA Il Testamento di Liebig Installazione e Progetto visuale di Ettore Favini, artista cremonese. Orario: dal lunedì al sabato dalle 9 alle 16,30 Liceo Bruno Munari (via XI Febbraio, 80).

Fino al 10 giugno 09 PIADENA ARCHAEO@TRADE ANTICHI COMMERCI IN LOMBARDIA ORIENTALE Panorama dei contatti tra antiche culture e degli spostamenti di materie prime e manufatti dalla preistoria al medioevo. Rete dei Musei Archeologici. Piazza Garibaldi, 4 (Biblioteca) Orari: da lunedì a venerdì ore 8.30/13.30. 16 gennaio 09 Cremona Incontro Bonus Famiglia e Carta Acquisti: Cosa sono e chi ne ha diritto. I Responsabili dell'Agenzia delle Entrate presentano i nuovi aiuti economici per le famiglie. Orario: ore 14,30 sala Eventi di SpazioComune (Palazzo Comunale - Piazza Stradivari ,7). 16 gennaio 09 Cremona Incontro L'Etica d'Impresa. Non una palla al piede, ma nuova opportunità

18 gennaio 09 ROMANENGO teatro «I NANI DELLA MONTAGNA» Con il Teatro del Vento Spettacolo di teatro e ombre cinesi La magia della luce e il gioco del teatro. Auditorium Galilei - ore 15.30 20 gennaio 09 cremona Danza Ballet Biarritz Thierry Mandalian Orario: ore 20,30 Teatro Ponchielli. Presentazione di due coreografie: «La seduzione: Don Giovanni» e «Carmen». 22 gennaio 09 crema Teatro L'intervista Spettacolo tratto dall'opera di Natalia Ginzburg e diretto da Valerio Binasco. Orario: ore 21 - Teatro San Domenico (piazza Trento e Trieste).

18 gennaio 09 TORRICELLA DEL PIZZO FESTA DAL PIPEN Degustazione di piatti a base di suino, spettacoli, bancarelle, iniziative volte al recupero delle tradizioni locali. Convegno sulla lavorazione delle carni suine nel Casalasco. Palatenda. 18 gennaio 09 CREMONA CURIOSITA' IN PIAZZA Mobili, stampe, libri, curiosità, dipinti, collezionismo, cornici, oggettistica. Piazza Stradivari, via Baldesio, cortile Federico II Orari: ore 9-19.

per le Aziende Incontro organizzato dal Circolo Culturale Ambiente e Scienze. Orario: ore 18 Palazzo Cattaneo di Via Oscasali, 3. 16 gennaio 09 Cremona Incontro Svelare il valore del tempo: Culture Orientali e Occidentali a confronto Conferenza del Dottor. Marco Croci, docente all'Università Statale di Milano. Orario: ore 17 - sala Puerari Museo Civico Ala Ponzone (via Ugolani Dati, 4). Dal 16 gennaio al 15 marzo 09 CREMONA MOSTRA Il Mondo di Giacomo Bergomi Mostra d'Arte del famoso pittore bresciano. Orario: dal lunedì alla domenica dalle 11 alle 22 Hotel Dellearti (via Bonomelli, 8). 17 gennaio 09 CREMONA incontro La Domus di Piazza Marconi Presentazione del Calendario 2009 realizzato da "Studio Grafico Pi Tre" e " Arti Grafiche Persico " e dedicato ai ritrovamenti archeologici

degli scavi di Piazza Marconi. Orario: ore 20,45 Palazzo Cittanova (corso Garibaldi, 120). Dal 17 gennaio al 1 marzo 09 gabbioneta binanuova MOSTRA Soli Deo Gloria Mostra di strumenti e reperti organari raccolti per celebrare i 100 anni della "Casa Organaria Pedrini" di Binanuova. Centro Civico di Binanuova.

musica

18 gennaio 09 castelleone concerto The Missisipi Kings in Concert Concerto della famosa Band Canadese che presenterà il proprio album «Long Time Coming». Orario: ore 18 - via Cappi, 26 (presso la sede dell'Associazione "Alice nella città”)

Corsi di canto gregoriano

Si terrà a Cremona, sabato 17 gennaio (ore 15/18), presso la chiesa parrocchiale di S. Abbondio, il secondo appuntamento con il corso di canto gregoriano tenuto da Fulvio Rampi. Si tratta di un corso per conoscere il canto gregoriano, le sue radici, il suo pensiero, la sua perenne attualità, le sue prospettive. Un percorso di impostazione non professionale, dunque rivolto a tutti.

I rimanenti previsti tre appuntamenti, si terranno nei seguenti sabati e nel medesimo orario: 21 febbraio, 4 aprile, 18 aprile. La partecipazione è libera ed è subordinata al versamento della quota unica di 10 euro, da versare sul conto corrente postale n. 10485423 intestato ad «Associazione Italiana Organisti di Chiesa», o in contanti presso la sede del corso.

BREVI DAL SECOLO BREVE

di Giuseppe Azzoni

La vita grama della gente di cascina [...segue] Nella “camera” trovava spesso posto, in mancanza di pollaio, la gabbia dove riparare i polli la notte. Una ripida scala di legno conduceva al piano superiore, alla camera da letto. Pavimento di mattoni, spesso non troppo contigui per cui “si vedeva di sotto”. Spesso sopra la testa tegole a vista, a meno che ci fosse la soffitta, deposito di cereali (coi topolini di campagna relativi). Finestre piccole, con le ante, non di rado senza vetri. Anche se vicino alla camera da letto del capofamiglia e moglie poteva esserci un’altra stanza, le famiglie erano numerose e lo spazio molto scarso. Spesso con più letti, i ragazzi dormivano in due in un letto piccolo, uno “di testa” e uno “da piedi”. Materassi scrocchianti di cartocci del granturco. Un armadio, una cassapanca, un comò contenevano i pochi capi di abbigliamento e la biancheria. Erano mobili poco ingombranti e leggeri, anche perchè avrebbero dovuto passare dalla finestra per il S. Martino. Un baracchino di legno vicino al letamaio fungeva da gabinetto. Già abbiamo accennato che in maggio e giugno parte dell’abitazione era adibita all’allevamento dei bachi da seta, i “cavalèr”: le famiglie si adattavano nei modi più vari, persino dormendo nel fienile e mangiando sotto il portico. Disagi, freddo e caldo, insetti e parassiti

caratterizzavano la vita in queste abitazioni. Il vestiario consisteva in poche paia di rustiche calzature, con ampio uso di zoccoli e...piedi nudi, un “vestito della festa”, qualche pantalone rattoppato, qualche larga camicia, un ampio tabarro per l’inverno... Del tutto inadeguata l’alimentazione, il “mangiare” era bisogno eternamente insoddisfatto quindi un permanente oggetto del desiderio ed argomento principe di ogni conversazione. Moltissima polenta, poco il pane, verdura dell’orto, qualche pezzo di formaggio (anche di scarto), latte, molto rara la carne bovina, un poco più frequente quella di pollo o del maiale allevato in cascina. Non bisogna pensare che i prodotti provenienti dalla cascina stessa fossero a disposizione in abbondanza. Ogni cosa era limitata, aveva un costo o una contropartita, doveva esserci il permesso del padrone... Le pessime condizioni igieniche, la dubbia purezza dell’acqua, lavoro in certe condizioni ed ambienti ecc. favorivano parecchie malattie, da quelle infettive alla TBC derivante dalla stalla. Assai carenti i servizi sanitari, scarsi ed arretrati i medicinali. La vita media (ma non solo nelle cascine, ovviamente) era molto inferiore – di una ventina d’anni e più – rispetto all’attuale. Altissima la mortalità neonatale ed infantile.


Zibaldone

A cura del Circolo Culturale "Arcangelo Ghisleri"

Consigli di viaggio - parte IIª

S

Altre volte, quelle indicazioni erano vagamente irritanti come quando si leggeva: ”Divieto di sorpasso tra autocarri” mentre uno si trovava incolonnato tra una sequela di Tir che procedevano affiancati in doppia fila. O ancora la scritta: ”Scusate il disagio; stiamo lavorando per voi” che si accendeva su una fila di auto ferme sotto il sole da un’ora di domenica, quando nessuno lavorava lungo i cantieri dell’autostrada. O ancora, la segnalazione di “fondo sdrucciolevole, che palpitava sotto una pioggia battente tanto che l’autostrada, con la scia di acqua sollevata dagli autotreni, sembrava la succursale dell’Idroscalo. Ma il tragico erano le indicazioni sulla temperatura: cosa poteva pensare il poveraccio sulla sua Uno rovente prima serie a legger l’indicazione dei 38° gradi sul tabellone, intanto che si vedeva sfrecciare accanto nelle macchine con il climatizzatore – belli freschi - gli altri automobilisti? Insomma, lo Zanardi decise che bisognava escogitare qualcosa per movimentare quelle giornate noiose, facendo divertire anche il pubblico degli automobilisti. “Accidenti, alle cinture, che le dimenticava sempre!” si diceva

Luca mentre, entrato in autostrada, armeggiava con la destra per inserire la presa della cintura nell’apposito alloggiamento, così come consigliava il tabellone all’entrata di Modena sud. Dopo qualche chilometro in direzione di Reggio, scorse in lontananza una luce analoga nella sera che scendeva: «Va bene, ho capito, non sono mica deficiente, “allacciate le cinture”»; ma, nell’avvicinarsi, si accorse che nella parte inferiore del tabellone era aggiunto a caratteri più piccoli: ” altrimenti l’assicurazione non paga”. «Geniale! - si disse - indovinato! Indurre ad allacciare le cinture facendo leva sull’interesse degli utenti! L’avevano pensata bene i responsabili dei tabelloni!». Poco prima di Reggio Emilia, nella sera ormai incipiente, con le macchine incolonnate che andavano sui cento, notò un altro cartello che aveva provocato qualche frenata: «Slacciate le cinture!». «Come?! - si chiese – che cosa vuol dire “slacciate”? Forse c’era un errore al posto di controllo autostradale di Reggio?» proseguì più cautamente finché fu costretto a frenare bruscamente perché chi lo precedeva aveva fatto altrettanto: le macchine passavano piano sot-

Venerdì 16 Gennaio 2009

Racconto di Vincenzo Montuori

to un altro cartello che consigliava: “Calàtevi le mutande… e fate l’amore”. «Non era possibile! Erano impazziti i controllori dei tabelloni luminosi? Così si metteva in pericolo la circolazione!sobbalzò tra sé e sé, guidando stralunato, attento solo a non finire nel baule delle auto davanti finché, prima dell’uscita di Reg-

gio, senza che apparisse nessun preavviso per lavori in corso, si accese una scritta sul tabellone nello scuro della notte: ” Uscita obbligatoria a Parma, per lavori in direzione di Piacenza”. Qualcuno proseguì per forza di inerzia, fermandosi più avanti lungo la corsia di emergenza; altri sterzarono con decisione verso lo svincolo; altri ancora frenarono di colpo, provocando una serie di tamponamenti a catena.

Allo Zanardi si illuminava lo sguardo: quello stupido gregge di auto tutte ai suoi ordini, come su un’immensa pista di modellini! Godendosi lui lo spettacolo al monitor, non si accorse di quattro manacce pelose che gli si posarono sulle spalle. «Sì?» fece, voltandosi ancora in estasi nel suo delirio di onnipotenza. «Zanardi Prospero?» fece un poliziotto motociclista con il casco calcato in testa, nonostante il caldo. «S-s-s-sìì?...» balbettò lui. «Lei è in arresto - concluse il secondo poliziotto, mettendogli sotto il muso le manette - per turbativa di traffico autostradale. Ci segua.» Prima di uscire dall’aula del processo, lo Zanardi si voltò indietro verso il giudice, che l’accompagnava –disgustato- con lo sguardo. «Signor giudice …» attaccò e, al sopracciglio interrogativo di quello, riprese: «Signor giudice, le chiedo un ultimo favore: in cella potrei avere una pista automobilistica di modellini telecomandati, magari anche piccola…sa, tanto per svagarmi un po’…». «Buttàtelo fuori, quel cialtrone, fuori but-ta-te-lo!» sbraitò quello dal fondo dell’aula. (Fine)

Ritorno a casa. Alla prossima uscita - 2 Racconto di Vincenzo Montuori U., senza nemmeno ribattere, riavviò la macchina, con un moto d’impazienza e si diresse velocemente verso Dolcedorme. Pensò a quel punto di chiamare lui stesso D. per dirle di non aspettarlo a cena. «Sì? - la voce allarmata di D. «Ascolta, farfallina - attaccò U. (e la moglie già sapeva che quando lui esordiva così c’era qualche guaio in vista) - c’è un problema; è chiusa anche l’uscita di Belsito; non aspettarmi che farò molto tardi.». «Va bene, però, mi dispiace; ti avevo preparato la pasta e fagioli; ’notte» si spense la voce di lei sul display del telefonino. «Al diavolo la pasta e fagioli – borbottò mentalmente U. che doveva risolvere quel problema ed uscire da quella maledetta autostrada che cominciava a stargli stretta come un cappio al collo. Eppure, tutti guidavano assorti in un moto armonioso e regolare senza nessuno che sgomitasse per passare, come se tutti obbedissero ad un richiamo remoto ma irrevocabile. Ecco l’uscita di Dolcedorme ben segnalata senza nessuna interruzione. Finalmente! Per poco, prendendo la curva, non finì contro due moto della polizia ferme l’una di traverso contro l’altra con i lampeggianti accesi. «Per la miseria; ma siete pazzi?» cominciò ad urlare U., uscendo dalla macchina e correndo aggressivamente verso due poliziotti voltati di schiena. Uno si girò; era vestito di tutto punto, con la paletta nello stivale e un incongruo paio di occhiali «il PICCOLO zibaldone» con l’obiettivo di recuperare negli abitanti di questa città un orgoglio delle proprie radici, senza scomodare ampolle e letture un po’ personalizzate della storia, inaugura una rubrica fissa dedicata ai grandi cremonesi che hanno segnato la Storia nei vari campi del sapere e della cultura. Tullio Visioli è un flautista "dolce", cantante, compositore e direttore di coro, nato a Cremona nel 1957. Si è formato musicalmente presso il Conservatorio "A. Boito" di Parma, approfondendo le problematiche relative

da sole che luccicavano sinistramente nel buio, su un viso affilato come quello di un cadavere «Non si scaldi signore; per cause di forza maggiore, di qui non si può uscire. Se è stanco, può proseguire fino all’area di servizio della Madonna del Riposo che è a pochi chilometri da qui. Vada, vada a riposarsi!» e lo congedò con un ghigno appena percettibile. U. avrebbe voluto protestare, dire qualcosa, ma, seguendo macchinalmente il braccio teso dell’automa che gli indicava l’orizzonte, vide una fantasmagoria di luci ed insegne brulicanti. La “Madonna del Riposo”? Non ricordava di aver mai sentito parlare di un’area di servizio del genere ma quella era una zona che frequentava poco. La curiosità prese il sopravvento sull’arrabbiatura e sulla stanchezza e si diresse verso quel golfo di luci. Notava, con stupefazione, che tutti gli altri automobilisti puntavano lì con una totale disciplina; che fossero tutti ipnotizzati,

e lui con loro? Che cosa stava succedendo su quella dannata autostrada? Perso in quelle elucubrazioni, fu scosso dalla preghiera di D. che piagnucolava attraverso il display vibrante e fioco del telefonino. «Dove sei, dove sei finito, U.? Sono le undici passate, dove ti sei cacciato? Sono preoccupata, ho paura….» U. fissò bieco l’apparecchio e urlò: «Maledizione! Non senti che sono impegnato? Non chiamarmi più!» e strappò il collegamento del telefono, scagliandolo sotto il sedile. Il bello era che le file di auto procedevano silenziose: nessuno suonava o sorpassava; sembrava, pensò U., con un barlume di consapevolezza, la discesa dei lemming in mare quando vanno a suicidarsi negli oceani artici. A un certo punto, un tabellone luminoso annunciava: ”Deviazione obbligata per Madonna del Riposo”. Gli automobilisti assorti frenavano ed ordinatamente si immettevano nelle corsie di accesso alla stazione di servizio. In fondo alle rampe campeggiava un’ enorme targa fluorescente: “Benvenuti alla Madonna del Riposo. Il riposo vi renderà liberi.” “Il riposo vi renderà liberi?” rimuginò U. con la sensazione di aver letto qualcosa di simile da qualche altra parte. Ma presto sprofondò nella beatitudine terminale proveniente dal silenzio generale delle auto che, spento il motore, attendevano il loro turno per passare sotto l’arco luminoso e sparire nella nebbia aldilà di esso. (Fine)

Tullio Visioli alla didattica musicale con C. Delfrati e la composizione con G. Branchi Paganini. È docente di Metodologia dell'educazione musicale e responsabile per i laboratori di Area della musica e della comunicazione sonora presso l'Università Lumsa di Roma. Da oltre vent'anni si occupa di sperimentazione e progettazione didattica, partecipando a convegni, svolgendo corsi di aggiornamento per gli insegnanti Provveditorato agli studi di Cremona, Parma, Mantova,

Roma, Ministero della Pubblica Istruzione e Comune di Roma - e operando come esperto alla progettazione e al coordinamento d'iniziative didattiche - formazione musicale di base, corsi di orientamento musicale, concerti per le scuole, corsi di strumento e canto corale, corsi di aggiornamento per gli insegnanti - dirette alla scuola dell'obbligo, alla scuola materna e alla scuola media superiore. Attivo nella composizione di nuovi repertori musicali per l'infanzia, ha ricevuto di-

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Che cosa e’ mai la poesia? (Poeti allo specchio)

di Vincenzo Montuori

Publio Ovidio Nasone Anche i poeti classici, greci e latini, hanno riflettuto, sebbene in modo meno articolato di noi, sulla funzione e sul destino della poesia, spesso ribadendo l’immortalità di essa rispetto alle vicende contingenti della vita dei poeti e individuando nella potenza dell’ispirazione un elemento di furia irrazionale. Uno dei poeti che Busto marmoreo di Ovidio più spesso ci riferisce su tali questioni, data anche la vastità della sua produzione, o almeno di quella che ci è pervenuta, è il latino Publio Ovidio Nasone. Provinciale, nato nel 43 a. C. a Sulmona, municipio romano, fu indirizzato, insieme al fratello, dal padre alla carriera politica ma, a parte qualche piccola carica pubblica, gli studi di retorica e di arte della declamazione lo spinsero ad inserirsi nel circolo dei poeti che si raccoglievano intorno all’imperatore Augusto, divenendone uno dei più brillanti esponenti. Ma la fortuna personale durò fino a un certo punto perché, o per uno scandalo di corte o per una certa sua estraneità al programma di nobilitazione culturale del principe (Ovidio era piuttosto un poeta sentimentale molto attento alle sfumature della psicologia femminile, mondano e disincantato), gli fu imposto, nell’8 d.C., l’esilio a Tomi, piccola colonia romana sulle rive del mar Nero, presso la foce del Danubio, dove egli morirà nel 17 d.C., dopo che l’esilio fu confermato dal successore di Augusto, Tiberio. Avendo esordito con un canzoniere amoroso, i cinque libri degli Amores, nel 20 a.C., Ovidio proseguì la sua attività con le epistole in versi delle Heroides, le “Eroine”, lettere fittizie d’amore scritte dalle eroine della mitologia ai loro amanti e con il ciclo erotico dell’Ars amandi e dei Remedia amoris. La maturità del poeta vede l’elaborazione del grande affresco mitologico delle Metamorfosi e dei Fasti ma interessanti sono, per noi, le opere composte durante l’esilio, e cioè i cinque libri delle Tristia (le “Tristezze”) e le Epistulae ex Ponto (le “Lettere dal mar Nero”). Soprattutto nella prima opera, in cui si mettono nostalgicamente a confronto le dolcezze della vita nell’Urbe con la solitudine nel piccolo avamposto di Tomi, ci sono alcune dichiarazioni sulla forza devastante dell’ispirazione che viene paragonata ad una Baccante, cioè a una sacerdotessa di Bacco, una furia che fa dimenticare al poeta le ristrettezze della sua condizione: E come la Baccante, ferendosi, neppure percepisce i tagli, quand’è nell’ossessione, che ulula sui ritmi d’Ida, così, quando il cuor s’incendia, commosso da tirso che verdeggia, il mio anelito si libra, vola più alto del vivere sconnesso. E non sente nemmeno l’esilio, costiere del nordico mare, e non sente che ha contro, accaniti, i Celesti. Così, la poesia potrà assicurare al poeta, nell’ottica di una aspirazione tutta classica, fama eterna, quand’anche egli sarà privato della casa e della patria, della vita stessa. Questa la profezia che si autoavvererà poiché Ovidio è, insieme a Virigilio, uno dei poeti più conosciuti dell’antichità: ...Di non mortale, noi, nulla conserviamo: solo i tesori del cuore e del talento. Io, per esempio, non ho più patria: non ho voi, non ho casa; m’hanno tolto tutto, tutto quanto si poteva. Ebbene, ho il mio talento, qui con me. Un caro appoggio. Non esercita nessun dominio su questa sfera, Augusto. Metta fine alla mia vita chi vuole con la spada. Io sarò spento. Ma durerà la mia fama, sempreviva, e fin quando dai suoi colli la guerresca Roma vedrà tutto il pianeta ai suoi piedi, sarò letto, io.

Orgoglio delle radici versi premi e riconoscimenti pubblicando con La Cartellina, Peek-A-Boo, Pizzicato, Lapis e Anicia. Autore di saggi, articoli e di ricerche sui rapporti tra musica e pensiero etico-filosofico, ha pubblicato nel 2004 per Anicia il testo di studio: VariAzioni, Elementi per la didattica musicale. Il suo contributo artistico viene espletato, inoltre, rendendo accessibile a tutto il pubblico, anche di non professionisti, l'arte del canto. Lui stesso, in diverse occasioni, ha dichiarato che il

futuro della musica è amatoriale. L'impegno che mette nel dirigere e nel comporre va al di là della professione che svolge; il suo è un impegno anche "spirituale" che ha come fine quello di tentare di far emergere da ogni persona che si trova a collaborare con lui l'anima, la profondità dell'essere. Ha fondato nel 1991 l'ensemble vocale e strumentale Laudanova col quale ha partecipato a concerti e rassegne di prestigio, esibendosi a Roma, Milano, Bologna, Strasburgo, Parigi - Au-

ditorium della Tour Eiffel Nizza e nel 2002 a New York presso l'Auditorium del Metropolitan Museum. Ha registrato per la RAI, Radio Vaticana, France 2, per World New York City Radio e incide per l'etichetta Al Sur. (Fonte: wikipedia. Org)


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L

a quinta edizione di “Ballando con le Stelle” è partita con il passo giusto. La prima puntata ha vinto nettamente la sfida dello share con “La Corrida”. Il programma, condotto come sempre da Milly Carlucci, incuriosisce il pubblico che con un po’ di sadismo vuole veder ballare dilettanti allo sbaraglio, oltretutto stelle (anche se cadenti) della televisione. I PROTAGONISTI A cimentarsi nei duetti di danza non in questa edizione Stefano Bettarini, il principe Emanuele Filiberto di Savoia, Valentina Vezzali, Andrea Roncato, Maurizio Aiello, Alessio

Ballando con le Stelle mata La Corrida di Clemente, Andrea Montovoli, Carol Alt, Licia Nunez, Emanuela Aureli, Metis Di Meo e Corinne Clery, che è però stata subito eliminata. MAESTRI DOC Molto interessante il gruppo dei maestri di ballo formato dal pluricampione di “Ballando con le Stelle” Raimondo Todaro, da Samanta Togni, che torna dopo un anno di assenza,

NATALE In iNDIA Risate in salsa esotica

Una serata tutta da ridere con la coppia De Sica-Boldi, ancora uniti nel film “Natale in India” di Neri Parenti. Al fianco dei due mattatori della comicità troviamo Enzo Salvi, Biagio Izzo e Max Cavallari. LA TRAMA Il giudice Enrico Paci e l’ingegner Fabio De Tassis si conoscono alla nursery nel 1987 dove sembra evidente che, a causa di un black out, i rispettivi figli maschi sono andati scambiati. Nel 2003 i due si rincontrano casualmente, famiglie al seguito, durante un viaggio in India: Fabio, da sempre un trafficone, sta in

prono lo scambio dei figli. Rispetto ai precedenti “filmpanettone” il regista mostra una maggiore attenzione ad un intreccio che abbia una

realtà sfuggendo ad un’indagine della procura sui suoi loschi affari. Al termine delle solite peripezie, i due sco-

sua sostenibilità. Il resto lo fanno De Sica e Boldi, con l’appoggio dei Fichi d’India. Italia 1, giovedì ore 21.10

Lo show danzante di Raidue vince la battaglia dell’audience

La conduttrice Milly Carlucci e sopra Corinne Clery, prima eliminata

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sabato 17

Simone Di Pasquale, vincitore della prima edizione, l’immancabile Natalia Titova, Samuel Peron, Ola Karieva, Vicky Martin, Roberto Imperatori, il russo Dima Pakhomov, le due novità Sara Di Vaira e Alessandra Mason, oltre a Chuck Danza che va in pan-

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china insieme a Corinne Clery. Agguerrita la giuria, composta dai giornalisti Ivan Zazzaroni e Lamberto Sposini, da Fabio Canino e dai cattivissimi Carolyn Smith e Guilliermo Mariotto. Raiuno, sabato ore 21.30

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Venerdì 16 Gennaio 2009

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BEVERLY HILLS CHIHUAHUA Di Raja Gosnell

I nuovi film della Disney per bambini ci ricordano quanto i tempi siano cambiati dai “maggiolini tutti matti” d’epoche passate. La vicenda qui ripercorre quelle già sperimentate dalla major hollywoodiana anche nel campo dell’animazione. LA STORIA Chloe è una cagnetta chihuahua decisamente viziata. I gadget a sua disposizione si sprecano, compreso un collare tempestato di diamanti. Quello che invece è per lei inatteso è un viaggio denso di rischi. Perché la sua impegnata padrona, Viv, la affida alla nipote Rachel la quale, non appena riceve un invito per una vacanza in Messico, non ci pensa due volte e parte con cagnetta al seguito. Così Chloe finisce nelle mani di loschi figuri che prima la vogliono impegnare nei combattimenti canini e poi la fanno inseguire da un dobermann perché si sono accorti del prezioso collare.

CINEMA – Il film di Baz Luhrmann dà molta importanza alla musica

Nicole Kidman recita nella “sua” Australia

Nicole Kidman torna a casa. L’attrice australiana è la protagonista del film drammatico intitolato proprio come la nazione dove è cresciuta, lasciata tanti anni fa per cercare e trovare fortuna cinematografica negli Stati Uniti. LA TRAMA Australia, 1939. Sarah Ashley, un’aristocratica inglese, lascia Londra alla volta di Darwin, decisa a ricondurre a casa e al talamo coniugale il proprio consorte. Scortata da un mandriano brusco e attaccabrighe alla tenuta di Faraway Downs, Sarah scopre con sgomento la morte di Lord Ashley e la crisi in cui versa il ranch.

L’incontro con una terra orgogliosa e selvaggia e l’affetto per Nullah, un orfano nato da madre aborigena e padre inglese, la convincono a restare e a risollevare le sorti della proprietà. Con l’aiuto di un mandriano innamorato (e ricambiato), di un contabile ubriaco, di un misterioso stregone e di un piccolo meticcio, Sarah condurrà la propria mandria a destinazione attraverso un territorio impervio, vincerà una concorrenza sleale, sopravvivrà a un attacco aereo giapponese e vivrà una spettacolare favola d’amore. LA MUSICA Tutti i film di Baz Luhrmann sono dei musical: anche in “Australia” i personaggi parlano con una canzone. “Over the Rainbow” è intonata Sarah Ashley (Nicole Kidman), sussurrata da Nullah e suona nell’armonica di un contabile. esplode nel cuore del mandriano di Jackman. L’aria più celebre del Mago di Oz è il fil rouge di un film in cui nulla è ritenuto più importante dell’amore.

sabato 17

canale 5

italia 1

rete 4

SOL REGINA po

Genere: Drammatico

di Baz Luhrmann

Cast: Nicole Kidman, Hugh Jackman, David Wenham, Bryan Brown, Bruce Spence, Jack Thompson, John Jarratt, Ben Mendelsohn, Bill Hunter. Durata: 165 minuti Produzione: 20th Century Fox, Usa e Australia 2008

Sopra una scena del film con Nicole Kidman e a lato la locandina

domenica 18 Lunedi’ 19

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Martedi’ 20

Giovanni Biondi

Dentro le notizie...

Nell'ambito della trasmissione «Dentro le notizie», in onda su Telesolregina, l'assessore provinciale all'ambiente e allo sport Giovanni Biondi farà il punto sui principali eventi accaduti sul nostro territorio. • Cremona: I cattolici del Pd e le sirene dell'Udc; • Soresina: Nuovi strumenti per la Junior Band grazie al Rotary Club di Soresina; • Cacciatori (Cna): Malpensa cruciale per il nostro sviluppo economico; • Cremona: Alloni: "Si al coordinamento"; • Cremona: Agriturismi, crescia boom - A Cremona aumento del 6,5%. La trasmissione va in onda sono il venerdì alle ore 23.10, replicata il sabato alle ore 12 e la domenica alle ore 17.30.

mercoledi’ 21 giovedi’ 22

venerdi’ 23

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Coffee Break

Venerdì 16 Gennaio 2009

LA STORIA Il musicista rivela di rilassarsi in un modo davvero particolare

S

pavaldo, eccentrico e soprattutto sicuro di sé. E’ questa l’immagine che si è costruito Morgan, vero mattatore di “X Factor” e spauracchio dei concorrenti dello show musicale della Rai. Eppure il 36enne ex leader dei Bluvertigo svela, in un’intervista, un lato sentimentale e inaspettato del suo carattere: «Ho un animo femminile perché sono cresciuto in una famiglia con tante donne, per questo le so capire bene». IL SEGRETO Ma la vera sorpresa è il suo hobby: «Per rilassarmi faccio l’uncinetto». L’uncinetto? Francamente è dura vederlo sferruzzare dopo aver tuonato con la Ventura e la Maionchi, eppure pare sia così: «Ho imparato da piccolo. A forza

Morgan, l’uncinetto è il suo fattore X

Alex Del Piero punisce chi lo critica

di vedere mia zia che lavorava ai ferri un giorno ho voluto imparare anche io. Me lo ricordo ancora perfettamente: mentre mia zia mi faceva un maglione io ho iniziato a sferruzzare per confezionarmi un cappellino coordinato». IL PERSONAGGIO Per smentire che non si tratti di una burla, attendiamo una prova della su ar-

Alex Del Piero, bandiera della Juve

Sopra i conduttori di "X Factor" e a lato un primo piano di Morgan

te con l’uncinetto, magari in diretta su Raidue. In ogni caso Morgan (vero nome Marco Castoldi) si è dipinto addosso un personaggio

che piace e che è capace di oscurare addirittura la vulcanica Ventura. Niente male per chi sa anche fare il musicista…

CURIOSITÀ Noel Gallagher degli Oasis deve guidare solo nel suo parco

Compra un’auto d’epoca, ma non ha la patente

La band degli Oasis al completo e a lato Noel Gallagher

Gli artisti inglesi confermano di essere davvero strani. Lo conferma Noel Gallagher, chitarrista degli Oasis che possiede una splendida Jaguar Mark II, ma non la può guidare e la utilizza solo all’interno del proprio parco. Il motivo è molto semplice: non ha la patente. «Non l’ho mai conseguita, uso la macchina solo per andare avanti e indietro fino al cancello. Avrà percorso più o meno nove miglia», ha rivelato candidamente al Daily Mirror. Tra l’altro, l’auto è un pezzo da collezione, acquistata per la modica somma di 110mila sterline (circa 122mila euro),

ma non si è mai mossa dalla proprietà che Noel Gallagher possiede a Chalfont St. Giles nel Buckinghamshire. Non sarebbe un buon motivo per conseguire finalmente la patente?

Una punizione come marchio di fabbrica, per far volare la Juve ma anche per punire tutti i detrattori, che un paio di anni fa lo ritenevano un ferro vecchio. Come sempre accade in Italia, il carro dei vincitori è stracolmo, ma la vita calcistica di Alex Del Piero non è stata facile. Come Baggio e Rivera, è sempre stato messo in discussione malgrado i successi e i tanti gol d’autore. Ma i posteri ricorderanno a lungo il numero 10 venuto dal Veneto.

La pubblicità occulta va… di moda

L’ultima moda della tv italiana è la pubblicità occulta. Tutti giurano che non lo sapevano, che credevano fosse lecito indossare un capo con il marchio in bella vista durante un’ospitata in televisione. Ancora una volta a smascherare il trucco è stata “Striscia la notizia” e la lista dei coinvolti si allunga ogni giorno, così come quella delle trasmissioni-vetrina. Difficile credere alla buona fede…



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Neve anche a Cortina, ma la nuova Ferrari risparmia Il solito slittino di Zoeggeler. E negli stadi Inter e Juve…

E

sercitiamoci come sempre in una breve cronaca sul calcio. La Juventus in casa batte il Siena ma non lo umilia. Del Piero, punizione e pallone nel solito angolino alto dove tutti si aspettano che finisca e dove di solito finisce, dichiara che «… non abbiamo giocato benissimo»: oltre alle caratteristiche che conosciamo - corsa, geometria, balistica di precisione - aggiunge caparbia dignità, e trasforma il gol in tre punti. L’Inter, la più quotata per lo scudettino finale, sabato le ha regalato due tacche in classifica, ma è sempre in credito di quattro. Le altre aspiranti ormai si allontanano, nell’ordine a scalare Milan, Napoli, Fiorenti-

gol di Rossi a raggiungere Adriano rinato, rimorto, rigore regalato e parato, poi in gol “con il crapone (eugrigna). Il 3 a 1 finale è opera di Cambiasso e Ibra: fiato alle trombe di bisteccone Galeazzi che invita Mourinho a regalare almeno uno dei suoi 11 mil.ni agli allenatori italiani (90° Minuto , Rai 2). I bambini di Gaza si arrangino, lui il pancione l’ha sempre pieno. Per stare allegri parliamo di Scherma. Matteo Tagliariol, campione di spada a Pechino, ha dichiarato alla Gazzetta di non essere mai stato con una donna bruttina: «Non ci riesco, quindi è difficile che ne trovi una anche intelligente». Sci. L’inchiostro da stampa non è bianco come la neve o trasparente come il ghiaccio

la nuova Ferrari F60. Al centro Massa e Raikkonen

na, il “nuovo” Genoa, da 34 a 30. Per loro sarà dura, per non usare il superlativo, anche se la strada è ancora lunga. Coppa Italia, Genoa/Inter si decide solo nei supplementari: alla fine dei 90 il Genoa in dieci era sul pareggio, con un

delle piste da slittino, sulle quali risulta spesso imbattibile A. Zoeggeler, promosso vicebrigadiere dell’arma. Cosa significa A.? Antonio, Armando, Augusto, Amleto? Macchè, suona Armin, Erminio. L’altro azzurro di sci,

INTERMEZZO ESP, Raddoppio dell’Acciaieria Arvedi, ISP. Questione di sigle, ma non cambia la sostanza. Leggo che le varie dispute finite sui massicci tavoli del Tar pare abbiano imboccato un viale se non in discesa per lo meno non più in salita. Noi italiani, e io mi vanto come ho sempre fatto anche all’estero

Giampiero Galeazzi

Moelegg, nello slalom di Abelboden si è fermato a sei 100* dal podio, dopo il 2° posto di Bilardone e Karbon nel gigante di sabato: Così è se vi pare (Pirandello). La Ferrari. Forse in omaggio alla crisi dell’auto, forse il risparmio (?) in Formula Uno, più probabili altri motivi, come quello di non svelare troppo da vicino qualche particolare importante, la F 60 non è stata portata a Cortina, come sempre. Al Mugello, per le telecamere, hanno tolto il solito drappo rosso, più del nuovo colore che è stato “ammorbidito per risparmiare un Kg di peso alla macchina”. Il che può significare che Kimi non potrà più bere troppi wiskey la sera prima della corsa, e Massa potrà mangiar gli adorati “fetuccini” solo la sera dopo. Sin d’ora raddoppio degli esercizi antipeso a favore dell’assegno di fine mese, che resterà inalterato. Tutto nuovo è il kers. La sua funzione non è stata spiegata bene nemmeno agli inviati di grido. Grosso modo significa “recuperatore

di energia in frenata”. Il termine tecnico è kers&slick, dove slick significa gomme lisce come la pelle di uno bimbo. Con le gomme così la perdita di velocità in curva è notevole, con l’aggeggio viene compensata molto in rettilineo. Il coso pesa 30Kg circa, uguale per tutte le variopinte. Allora dov’è il segreto visto che tutte devono pesare 620 Kg? E’ nella distribuzione delle zavorre, che possono far vincere o perdere un traguardo. Qui si rinuncia a spiegare i cambiamenti del volante, sappiamo che avrà molti bottoni in più, tolti dalle giacche sportive di Massa e Raikkonnen. E questo sembra essere il nuovo ordine dei piloti rossi. Mentre stiamo chiudendo giunge il risultato di Juventus Catania in lizza mercoledì per per il passaggio di turno in Coppa Italia: tre a zero per la Signora, Ranieri calmo, Zenga deluso. Il Presidente del Napoli, noto produttore e distributore cinematografico De Laurentis dichiara a Sky che va abolita la coppa Italia e rivisti i calendari del calcio nazionale. Riposo estivo ridotto, allungamento dello stop invernale, dal 20 dicembre al 10 gennaio riservato solo agli allenamenti, tranne i giorni dal 24 al 28 dicembre, strettamente in famiglia. Così magari possono andare al cinema: con moglie e figli e qualche tifoso.

egri

di esserlo, siamo conosciuti come intelligenti e spesso vittime proprio di questa straordinaria caratteristica. Lo pensano molti esteri (stranieri) e qualche volta se ne approfittano. L’hanno scritto anche Machiavelli e super omnes Guicciardini, affrontando il tema delle dispute tra i vari Comuni: «Ognuno difen-

de lo particolare suo». Ecco il viale in pianura, il forse è d’obbligo. Regione, Provincia, Comuni Cremona, Spinadesco, Sesto e mi pare Uniti - pare si siano finalmente uniti con l’Azienda e con i suoi legali e consulenti, Studio Guareschi e Proff. Giorgio Cugurra. Vuoi vedere che gli innimici la smettono di… si è spento il mio Pc.

il calcio

Cremo Sesto 1 a 1 Dante l’aveva detto

S

ono stato trascinato sabato sera da un amico nottambulo la sua parte: ho fatto anch’io la mia. Alle 21,30 il cell. mi ha avvertito che la signora era preoccupata forse per il testamento incompiuto. Una scaramanzia. Dopo 10 minuti le ho spiegato che era colpa di Dante. Non mi ha detto tàss de lè perché non usa l’idioma riservato ai giorni di festa. Il Dante di oggi non è il sommo, ma un facsimile di ambasciatore tuttofare del circolo Acli di via San Francesco, più Acli di così Beppe ed Elsa che lo gestiscono non potevano. Al circolo chi vuole può imparare canti di montagna, bere un rosso o un bianco, una spuma, chi vuole può ascoltare pensieri e previsioni sulla Cremo. Dante parla e dice: «Sono contento che è tornato Mondonico, vedremo Morfeo, ma il fischietto?» Non si tratta di tifo, ma anche lui sa che arbitraggi così ripetuti “contro” la Cremonese son come il male oscuro del calcio. Bolano di Livorno domenica 11 aveva freddo, come lui i due assistenti:

Eugenio Grignani

Classifica lega pro 1 • divisione A •

Pro Patria Spal Novara Reggiana Cesena Padova Verona Cremonese Pro Sesto Lumezzane Portogruaro Ravenna Monza Pergocrema Legnano Venezia Sambenedettese Lecco

33 32 31 30 28 27 24 24 23 22 22 22 19 19 18 16 16 15

rica e il relativo stipendio che non è da pensionato. Il suo comportamento non aiuta il Pergo e non confonde più di tanto la Grigiorossa, però rompe. Eccome se rompe. Mondonico nell’incontro del dopogara è stato onestamente eloquente. Buona volontà da parte dei giocatori, padronanza del gioco fin quando si è giocato a pari numero, squadra chiaramente in ripresa, non sono state poche le occasioni per andare in vantaggio. E’ verissimo, tanto che allo scoccare del gol (inizio del 2° tempo) il taccuino mi recita quattro angoli a uno. L’errore del primo portiere è costato la sostituzione di Guidetti, e il conseguente pareggio anche se in dieci i ragazzi hanno resiOffredi para il tiro di Saverino ma dentro la porta ( 50/70 cm ?) Luca Pedroni ha appena allontanato il pallone dal petto. stito per quasi 20 minuti. Questo non non confondiamoci, sempre guardialiè il momento per affrontare un problenee, come la colf è la cameriera, e ma che pure esiste e che certamente l’operatore ecologico è il netturbino. Emiliano conosce. Come conosce l’afBolano e il guardia Poles (Portogruaro, fare arbitraggi, anche se a una doman60 Km.da Cittadella) domenica non da diretta dello scriba (io) evita una rihanno fatto rimpiangere Vuoto dell’ansposta precisa con saggia diplomazia: no scorso anche lui livornese: un nome, «Non ho visto niente di assurdo, e se una garanzia. Questi arbitri non li sopl’avessi visto non lo direi». porta più Dusi da Castelleone presidenNon si sa nulla su chi parte, ma siamo te del club grigiorosso: si inquieta anavvertiti del ritorno di Colucci: sono due che con arbitri quasi normali: figurarsi con Morfeo, omonimo dell’antico dio gli ultras, altro che storie. Arbitraggi dei sogni. Parafrasando in fatto di calmanifestamente fasulli incitano gli anicio Quevedo, drammi e poesie del ‘600 mi dei più giovani (in genere), già sprovspagnolo, chiudo questo capitolino: «Il veduti di suo. Forse non lo sa solo il rag. campionato è un sogno, quando si reMacalli di Crema, gran capo della Lega alizza è una bella realtà». Come quella Prima Divisione (C1). Insiste nel non indi Mr. Ivano che mi addolcisce sempre tervenire - e potrebbe lecitamente farlo l’inizio partita col pocket coffe, dono - se davvero volesse onorare la sua cagradito e gentile: meglio incentivarlo.


Sport

Venerdì 16 Gennaio 2009

Pallacanestro: Vanoli, domenica arriva il Livorno

Ora il match è anche contro l'influenza

L

di Giovanni Zagni

a Vanoli Soresina ha centrato il suo primo traguardo stagionale, dopo aver battuto Casale Monferrato, non senza patemi, qualificandosi per le finali di Coppa. Al termine del girone di andata, la società di Patron Tri-

to 7 delle 8 partite in calendario, sul suo campo, le si deve riconoscere che il proprio dovere l'ha fatto per intero. Che poi si possa storcere il naso davanti a prove assolutamente da dimenticare come quelle di Pavia, o più recenti, come a Varese, ci pare lecito da parte di tutti, presidente compreso. Resta poi misterioso come

Cusin in una schiacciata. A lato Bell va in stoppata sotto canestro

boldi, è assestata in seconda piazza della classifica, in coabitazione, ma considerando che sin qui ha giocato soltan-

una squadra in piena salute possa segnare 49 punti, sempre per citare l'indecorosa prestazione a Varese e la stes-

sa squadra con almeno 5 giocatori colpiti da virus influenzale in settimana ne abbia potuti mettere a referto 81 (con Casale Monferrato) soltanto 7 giorni più tardi. Ma questi sono i (finti misteri) del basket, sport di squadra dove "la testa" conta più delle gambe e delle mani, giustamente, diciamo noi. Fatto sta che nonostante Mbemba si reggesse a malapena in piedi, Terry sembrasse la fotocopia del giocatore che conosciamo, Valenti stesse comodamente seduto in panchina senza poter prendere parte alla gara e molti compagni fossero debilitati dal virus, Stefano Cioppi poteva tornare a sorridere a fine partita, dopo aver sofferto ogni pena per 40'. Grazie ad una "bomba" di Terry, non di tecnica, ma di pura voglia e con un briciolo di buona sorte. Ma ormai è andata e guardiamo a domenica pomeriggio alle 18,15 quando al Palasomenzi arriverà Livorno A noi il termine vendetta nello sport, non è mai piaciuto, ma qui c'è da vendicare la battuta d'arrresto iniziale in riva al Tirreno (87-76), all'apparenza sorprendente, invece in linea con le altre prove opache della squadra lontano dal Torrazzo. Quindi forza Vanoli e che il virus vi abbandoni alla svelta!

Classifica legadue

Cimberio Varese Trenkwalder RE Vanoli Soresina Prima Veroli Fastweb Casale M. Fileni Jesi Harem Scafati Basket Livorno Pallacanestro Roseto Basket Rimini Crabs B. Sardegna Sassari Aget Imola Umana Venezia Edimes Pavia Enel Brindisi Carmatic Pistoia

20 20 18 18 18 18 14 14 14 14 12 12 12 12 12 10

Juvi in campo contro la capolista Fulgor Forlì E' tornata scornata la JuVi Witor's dalla trasferta in Veneto, battuta da JesoloSandonà, dopo un tempo supplementare. Una partita gettata al vento, quando la compagine grigiorossa conduceva con largo margine a poco meno di 2 minuti dalla sirena finale. Poi, nervosismo, palle gestite con precipitazione e l'abituale calo fisico che sta diventando una costante nelle battute finali, han fatto svanire un bel sogno con un risveglio brusco. Non è bastato, come si auspicava, che coach Adami lavorasse di fino in panchina coinvolgendo l'intera rosa a disposizione per trova-

Classifica serie a/dil. Fulgor Forlì 22 Assigeco Casalpustrerl. 18 Intertrasport Treviglio 18 Pall. Vigevano 18 Paffoni Omegna 18 Siram Fidenza 14 Basket Lumezzane 14 Jesolosandonà 14 Gira Ozzano 14 L.Maggiore-Castelletto 12 JuVi Witor's 12 Tirreno Power Vado 10 RB Montecatini 10 Russo Cagliari 2

re freschezza di complesso nel magic moment finale. Così al momento la JuVi è uscita dalla zona play off, ma non ha nessuna intenzione di restarci. Riprendere il cammi-

Filattiera della Juvi Witor's

ciclismo

Jacopo Guarnieri in forza alla Liquigas

no da subito, non sarà comunque impresa agevole che l'avversarioche ora dovrà affrontare al Palasomenzi, sarà la capolista Vemsistemi Forlì. Occorre una prestazione sopra le righe da parte dei cremonesi che si troveranno di fronte fisicità, classe ed esperienza, che han portato i romagnoli al vertice della graduatoria, con chiari propositi di mantenimento della posizione. Forse l'animo sgombro, avendo poco o nulla da perdere nell'occasione, sarà alleato di Conti e compagni e permetterà loro di fare quanto di meglio siano capaci di fare.

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ciclismo: sei giorni

«Abbinamento tra sport e spettacolo» Baldani Corada e Santi alla presentazione dell'iniziativa

Sta salendo alle stelle l’entusiasmo, anche fuori Cremona, per la Sei Giorni che venerdì sera sarà presentata ufficialmente al pubblico e alla stampa al Teatro Ponchielli (ore 20,45) La manifestazione che si svolgerà dal 6 all’11 febbraio nel moderno impianto di CremonaFiere sarà curata sotto l’aspetto organizzativo dall’Associazione Sportiva Florentia, che vanta un collaudato staff, già organizzatore di undici edizioni della Sei Giorni delle Rose internazionale di Fiorenzuola d'Arda con la collaborazione del Club Ciclistico Cremonese 1891-Arvedi presieduto da Fulvio Feraboli; un’unità rafforzata dal patrocinio e dalla collaborazione dell’Amministrazione Comunale di Cremona con l'Assessore allo sport e Vice Sindaco, Luigi Baldani convinto sostenitore dell'evento. E’ lo stesso Baldani a fare un salto indietro ricordando come l’Amministrazione Comunale abbia creduto da subito al progetto di organizzare una manifestazione di ciclismo su pista a Cremona. «Abbiamo ritenuto che l’iniziativa andasse appoggiata» spiega «per una serie di buoni motivi; primo tra tutti quello di dare al ciclismo un momento di rappresentanza durante la stagione invernale, proprio quando i riflettori su questo sport sono spenti. Il territorio della provincia di Cremona da sempre sente in modo particolare una passione radicata per lo sport delle due ruote. Gli appassionati cremonesi si meritano un avvenimento di primo piano qual è la Sei Giorni di Cremona. Un altro motivo che ci ha spinto ad appoggiare e favorire la manifestazione è dato dal fatto che l’impianto fieristico di Cremona offre grandi possibilità per una manifestazione di tale portata. CremoneFiere è la

seconda struttura fieristica in Lombardia per quanto riguarda le superfici coperte, un impianto di alta qualità che rappresenta uno dei fiori all’occhiello della Città». La Sei Giorni di Cremona sarà anche l’occasione di far conoscere le diverse realtà cittadine. «Grazie all’abbinamento tra sport e spettacolo, in accordo con l’organizzazione tecnica della manifestazione, abbiamo avviato un programma particolarmente accattivante per quanto riguarda le iniziative collaterali» continua Baldani. «Il pubblico che per quattro ore sarà all’interno dell’impianto potrà godere di un’animazione che vedrà alternarsi alcune tra le realtà cremonesi legate allo spettacolo. Mi riferisco a gruppi musicali o scuole di danza che oltre ad allietare i momenti di spettacolo tra una gara e l’altra avranno anche l’opportunità di farsi conoscere da un pubblico molto vasto». L’amministrazione comunale si attende molto dalla Sei Giorni. “Inevitabile dire che ci attendiamo che il pubblico risponda in modo positivo a questa prima edizione. Sei giorni rappresentano un lasso di tempo importante per una manifestazione sportiva ma sono certo che la partecipazione della gente ci darà grandi soddisfazioni ma soprattutto ci consentirà di gettare le basi per le edizioni future» spiegano gli amministratori. «La nostra ambizione è quella di far diventare questa parte di Pianura Padana una sorta di capitale del ciclismo su pista; d’estate a Fiorenzuola, a pochi chilometri di distanza da Cremona, si corre la Sei Giorni delle Rose, gara con la quale abbiamo stretto una sorta di gemellaggio così come ci sono diversi punti di contatto tra le due città pur essendo in due regioni diverse».

Il cremonese Guarneri al Tour Down

E’ cominciata da qualche giorno la grande avventura di Jacopo Guarnieri nel mondo dei ciclisti di mestiere. L’ex corridore del CCC 1891 si trova in Australia ormai da qualche giorno. Dopo un paio di settimane di allenamento collegiale sulle strade del Garda il neoprofessionista della Liquigas è partito con parte della sua squadra il 9 gennaio per partecipare al Tour Down, la corsa a tappe australiana che apre la stagione. Per Guarnieri un'occasione per fare esperienza in una formazione che avrà come velocista di punta l'ex campione del mondo dei dilettanti Chicchi. A Guarnieri spetterà il compito in que-

sto suo debutto a livello professionistico, di aprirgli strada nelle volate. Inserito in uno squadrone tra i più forti del momento (non dimentichiamo che ne fanno parte atleti del calibro di Basso, Pellizzotti, Nibali, Stangelj. Wegelius e Frederik Willems, Jacopo avrà la possibilità di maturare in fretta e di fare esprienza ad altissimo livello. Proprio quest'ultimo, compagno di stanza di Jacopo e con ormai parecchi anni di esperienza professionistica sulle spalle, sarà quello più vicino a Jacopo durante la stagione che si preannuncia fndamentale per il prosieguo della sua carriera.

Dalle ultime notizie è certa la presenza di Lance Armstrong che torna così ufficialmente alle corse, mentre non ci srà Contador. Pure assiurata la presenza di Stuart O' Grady che fu il primo vincitore della gara australiana nel 1999 e che rivinse poi nel 2001: Così la formazione della Liquigas: 151 BODNAR Maciek, Polonia 152 CORIONI Claudio Italia 153 DA ROS Gianni Italia 154 GUARNIERI Jacopo Italia 155 KUSCHYNSKI Aleksandr Bielorussia 156 CHICCHI Francesco Italia 157 WILLEMS Frederik Belgio


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Sport

Venerdì 16 Gennaio 2009

Pallavolo: Finalmente una squadra in ottima forma

La Magic Pack è pronta per Nocera

M

di Cesare Castellani

agic Pack in trasferta in occasione della seconda giornata del girone di ritorno, un girone che meglio non poteva iniziare, visto il franco successo ottenuto dalla formazione gialloblu sabato scorso al Palasomenzi su Donoratico. Una formazione in lotta per la salvezza, cui non è bastata l'ex Garcia Marquez per strappare qualche prezioso punto. La Magic ha accusato qualche battuta a vuoto solo nel secondo set, ma risolto il piccolo problema sul 26-24, ha

Classifica Rebecchi Piacenza Europea 92 Milano Cariparma Parma Carnaghi Villa Cortese Brunelli Nocera Umbra Volta Mantovana Sea Urbino Magic Pack Volley S. Vito Acqua&Sapone Aprilia MGM Roma Infotel Forlì Acc Volley Benevento Pallavolo Donoratico

Kodokan in gran spolvero a Solferino

Nadia Shopova schiaccia oltre il muro di Nocera nella gara d'andata

tenuto nella prima giornata del girone di andata, nonostante la squadra emiliana fosse priva di una delle atlete di mag-

spetto ad ora. Dall'altra parte non aveva neppure giocato Soraya Dos Santos, capace di mettere a

La pericolosissima belga Vindevoghel inutilmente ostacolata dal muro della Magic Pack

poi infilato un terzo set senza intoppi che l'ha portata a dominare, con un punteggio piuttosto largo, un match che poteva riservare qualche pericoloso se fosse stato affrontato con sufficienza. I tre punti rimediati contro la squadra toscana hanno permesso un salto in classifica d'un paio di posizioni, ma ora arriva uno degli impegni terribili del campionato: la trasferta a Nocera Umbra. Squadra tosta e senza fronzoli, la Brunelli è una di quelle che hanno cominciato a spron battuto il campionato prendendo subito la testa della classifica, e solo nelle ultime settimane ha ceduto il bastone del comando. E' stata soprattutto la prima giornata del girone di ritorno a far precipitare la posizione di Nocera, che a Parma ha subito un terribile 3-0, vedendosi restituito in tal modo il risultato che aveva ot-

30 30 29 29 26 25 24 20 18 18 15 13 9 7

judo

gior spicco del suo schieramento, Cibele Lucindo. Per la Magic Pack ribaltare il risultato dell'andata sarà ben più difficile di quanto sia stato per Parma, visto che si giocherà in trasferta, ma chissà che si possa approfittare di questo momento un po' difficile della squadra umbra che al Palaraschi ha potuto contare solo una bravissima Vindevoghel, confermatasi ancora una volta tra le migliori giocatrici del campionato, ma non sufficientemente assistita dal blocco italiano con le pur brave Stacchiotti e Ravetta, Di Iulo che, invece, a Cremona, avevano dato un contributo notevolissimo La Magic Pack di allora era perà una squadra ancora in formazione, con Gentile, Dumler e Signorile appena entrate a far parte del gruppo e soprattutto una Shopova che era si e no al trenta per cento ri-

terra ben sedici palloni domenica scorsa a Parma, il che significa che si tratta di due squadre molto diverse rispetto

a tre mesi fa. Proprio per questo il pronostico ci appare meno ostico. La squadra di Simoncelli ha dimostrato nelle ultime partite di poter dire la sua contro ogni avversaria. Lo ha fatto però, solo tra le mura di casa e manca la prova esterna per suggellare la convinzione di poter prepotentemente rimontare l classifica ed entrare nel gruppo dei playoff. Potrebbe essere, quella di Nocera, la prova definitiva. La squadra è in salute, e anche Dumler, dopo qualche delusione, sembra sulla via del completo recupero: almeno in ricezione, la si è vista giocare con molta grinta e convinzione contro Donoratico per cui da un momento all'altro potrebbe riesplodere ai suoi valori. Comunque, c'è sempre in panchina una Vasileva che la può sostituire senza farla troppo rimpiangere. Insomma, le premesse per far bene a Nocera ci son tutte. Stiamo a vedere.

pallanuoto

I judoisti del Kodokan con Cesare Barioli, allo stage di Solferino

Se il 2008 si è concluso a Gressoney, il 2009 si è aperto a Solferino dove, presso l’Agriturismo «Le Sorgive», si è svolto uno stage tecnico/agonistico indetto dall’Aise - Associazione italiana sport educazione - diretto da Cesare Barioli, già atleta nazionale, creatore del mitico Bu-sen, società che tra la fine degli ’60 e l’inizio degli anni ’70 mise in riga tutti - gruppi sportivi militari compresi - producendo atleti di valore internazionale e di livello olimpico. Teoria, tecnica e tanto “randori”, cioè combattimenti liberi, dove i giovani

agonisti del Kodokan, maschi e femmine, hanno saputo farsi rispettare, seguendo l’esempio del loro leader, Andrea Sozzi, che si è fatto ammirare per il bel judo espresso anche contro judoisti di stazza notevolmente superiore: la classe non è acqua! Alla fine dello stage, dopo i complimenti di Cesare Barioli per lo spirito e la tecnica mostrata dai judoisti del Kodokan, è arrivata la convocazione per Elena Solari, chiamata a far parte della squadra dell’Aise per la gara femminile in programma a fine mese a San Donato Milanese.

Bissolati: esordio il 17 gennaio

Ecco finalmente il calendario della Serie C di pallanuoto per il campionato cui risulta iscritta la Canottieri Bissolati. Partenza il 17 gennaio in trasferta a Osio e debutto casalingo il 24 contro Novara. Al campionato risultano iscritte 11 formazioni tra le quali, oltre alla Bissolati, la Punto Sma Crema Nuoto. Il girone formato da squadre piemontesi e lombarde vede alla partenza tre formazioni torinesi (Acquatica, Trifoglio, Dinamica) e il Novara per quanto concerne le formazioni del Piemonte, mentre la Lombardia schiera, oltre alle due formazioni cremonesi, la bergamasca Osio, il Fanfulla e Metanopoli. Bissolati e Crema si troveranno di

La squadra della Canottieri Bissolati pronta per affrontare il campionato di serie C

fronte per il derby il 31 gennaio a Crema e il 25 aprile alla Comunale di Cremona. Il girone appare molto equilibrato con quattro squadre che, per esperienza almeno, partono con un leggero vantag-

giuo sulle altre: Osio, Novara, metanopoli e Quadrifoglio Torino. Alla Bissolati il ruolo di outsider, mentre la neopromossa squadra cremasca punterà sicuramente ad una salvezza tranquilla.


Sport

Venerdì 16 Gennaio 2009

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Due vittorie (Bissolati e Le Querce) e due sconfitte (Fadigati e Azzurra) negli Italiani di società

Discreta prestazione delle nostre bocciofile

D

CATEGORIA D – Due le formazioni cremonesi iscritte nella 4° categoria che si sono affrontate sulle corsie del comunale. Il derby è andato alla bocciofila Le Querce che ha superato l’Azzurra 2000 per 2-0. Ce l’ha messa tutta la formazione sospirese per rendere difficile la vita alla bocciofila del pre-

di Massimo Malfatto

ue vittorie e due sconfitte: questo il bilancio delle nostre quattro formazioni impegnate negli incontri di andata del campionato italiano di società. CATEGORIA A – Amara trasferta in terra lodigiana per il “Fadigati” che è stato sconfitto dalla bocciofila Wasken Boys per 2-0. Per la bocciofila cremonese guidata da Gilberto Ripari il panettone delle feste ha tolto un po’ di brillantezza a qualche giocatore che ha faticato parecchio. La terna Cesena-Ghidetti-Cornacchia perdeva entrambi i set per 5-8 e 3-8 mentre Ferrari, dopo aver vinto nettamente il primo set (82), veniva strapazzato nel secondo dal lodigiano per 1-8. Poco brillante Cesena sconfitto per 5-8 ed 1-8 mentre la coppia GualazziGhidetti perdeva male il primo set (2-8), ma si riabilitava vincendo il secondo per 8-4. Sabato 17 sulle corsie del bocciodromo comunale match di ritorno

Matteo Spotti, vinceva il primo set (8-6), ma perdeva il secondo per 4-8. Parità anche negli incontri di coppia: Bastoni-Vago s’imponevano nel primo incontro (8-5) ma venivano poi battuti da Spotti-Mariani per 8-3. Infine senza storia l’ultimo individuale dove Ivano Franzini di “sbarazzava” di

La formazione della Canottieri Bissolati di Prima Categoria

dove i cicognolesi dovranno giocare con un’altra intensità per conquistare il passaggio al turno successivo. Qualificazione che invece è già in cassaforte alla canottieri Bissolati che ha battuto il Cral Dalmine per 3-0, risultato ineccepibile ma forse un po’ troppo pesante per gli orobici. La squadra di Paolo Guazzi ha avuto un buonissimo approccio al match lasciando poco spazio agli avversari: la terna Miglioli-GhisolfiClementi s’imponeva in en-

trambi i set per 8-1 ed 8-3 mentre sull’altra corsia Antonio Minerva vinceva i set per 8-5 ed 8-6. Nella seconda parte dell’incontro una “passeggiata” della coppia bissolatina De Stefani-Minerva (8-0 ed 8-3 i punteggi!) mentre Giuseppe Ghisolfi, dopo aver vinto il primo set (8-6) cedeva nel secondo per 5-8. Sabato 17 sulle corsie bergamasche per la bocciofila rivierasca sarà solo una breve scampagnata in attesa di avversari più competitivi.

La Bocciofila Fadigati, schierata a Lodi nel Campionato Italiano

sidente Righetti, ma tutto inutile. Equlibrati gli incontri di terna che vedevano il successo di Betti-BastoniFranzini su Oppici-Benazzi-Mariani per 8-7 ed 8-6. Nella specialità individuale Roberto Soana, opposto a

Vittorio Benazzi con gli eloquenti punteggi di 8-2 ed 8-1. Match di ritorno in programma lunedì 19 sulle corsie del Signorini: per la formazione di Vanni Bellardi i sogni di gloria possono continuare?

comitato provinciale FIB

Piccioni assegna gli incarichi ai suoi consiglieri

Si è svolta lunedì la prima riunione del nuovo comitato provinciale Fib. Come aveva anticipato il neopresidente Piccioni nella suo discorso d’introduzione non è stata costituita alcuna commissione, ma sono stati assegnati i compiti ai vari consiglieri. Confermato Franco Motti vicepresidente e responsabile attività giovanile, Ennio Clementi guiderà il settore arbitrale, Roberto Miglioli si occuperà del calendario gare e selezione giocatori, Eleonora Marchesini garante dell’attività femminile, Annibale Barbisotti coordinatore arbitri e Segreteria di Soresina. Maurizio Amarossi è il responsabile dei punteggi, Gabriele Ronda è il nuovo segretario del Comitato e Claudio Bizzarri responsabile del progetto “Junior Bocce”. Completano l’organico il

Il Presidente del Comitato Provinciale FIB di Cremona, Giovanni Piccioni

supplente dei Tecnici Gianfranco Ghirardi e degli Atleti Franco Pedretti. Giovanni Piccioni, 62 anni, con-

sigliere del settore-bocce della canottieri Bissolati e vice-presidente sportivo, ha imparato molto nei quattro anni di vice-presidenza ed ha deciso di fare il grande salto:”Ho sempre avuto una enorme passione per questo sport sbocciata da ragazzo quando sui campi dell’oratorio di S.Michele mi dedicavo, oltre che al gioco, anche alla preparazione dei campi. Ahimè, per diversi anni non ho potuto praticare questo sport, ma ho mantenuto la passione. In questo ambiente ho fatto molte amicizie, ma soprattutto ho scoperto che fare una “partitina” ogni tanto è un ottimo strumento per scaricare la tensione del lavoro”. Un impegno severo il tuo che ti appresti a cominciare? ”Sicuramente, ma ho accettato soprattutto perché sapevo di trovare validi

ed esperti collaboratori che hanno accettato di mantenere il loro posto nel nuovo comitato. Senza quest’ultimo presupposto non mi sarei candidato. Sarà mia premura coinvolgere maggiormente i presidenti di società per mettere il comitato nelle condizioni di operare al meglio, cosa che non sempre è accaduta ed inoltre lascerò molta libertà e responsabilità ai miei consiglieri, effettuerò riunioni periodiche per confrontare idee e fare il consuntivo dell’attività svolta. Accetterò volentieri consigli da chiunque me ne voglia dare anche perché sono consapevole di avere parecchie carenze soprattutto sull’aspetto tecnico, ma senza abdicare al ruolo di responsabile delle decisioni”. Buon lavoro Giovanni! MM

weekend boccistico

Sabato 17 sulle nuove corsie del bocciodromo Signorini sono in programma le finali (A/B-C/D) della gara organizzata dalla omonima bocciofila di via Castelleone. Nei gironi eliminatori, tra gli altri, in evidenza TrombiniZambelli, Assirati-Dolara, PiazziEllani, Bassotti-Lodigiani, Furregoni-Tessadri e Bellini-Rossi. Nelle altre categorie note positive per Capellini-Maffezzoni, Lussignoli-Mammoliti, FerrariGuzzoni e Borlenghi-Franzini. Le finali della “Targa Signorini” inizieranno alle ore 18.30, si giocherà sulle corsie del Comunale e Signorini dove si concluderà la manifestazione sotto la direzione d gara dii Livio Scaratti. CATEGORIA A – Dopo il netto successo dell’andata (3-0) la canottieri Bissolati sarà impegnata a Dalmine (BG): soltanto una pura formalità? Al contrario molto arduo si presenta il ritorno della bocciofila Fadigati che sulle corsie del bocciodromo comunale (inizio ore 14.30) cercherà di trovare quella continuità che è mancata nel corso dell’incontro di andata di Lodi dove la formazione di Ripari è stata sconfitta per 2-0. CATEGORIA B – Sempre sulle corsie del bocciodromo comunale è in programma il match di andata tra la Baldesio e la Bustese, mentre la Bissolati, campione d’Italia lo scorso anno, ha posticipato a domenica 18, bocciodromo comunale ore 14.30, il suo incontro con la bocciofila Casciago (VA). Sulle corsie del DLF l’Astra se la vedrà con la Wasken Boys di Lodi mentre sulle corsie del bocciodromo di Bosco ex Parmigiano il Cral Aziende Sanitarie Cremonesi ospiterà la “Garbiello”. CATEGORIA C – Entrambe le nostre due formazioni giocheranno in trasferta: la canottieri Baldesio guidata da Giuseppe Mosconi sarà di scena a Malnate mentre il Flora di Enrico Carotti giocherà contro la Cuviese di Varese. CATEGORIA D – Il derby di ritorno tra Le Querce-Azzurra è stato posticipato a lunedì 19, si disputerà sulle corsie del circolo Signorini di via Castelleone e vede favorita la formazione di Vanni Bellardi.


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Cucina

Venerdì 16 Gennaio 2009

Gastronomia italiana

Le ricette gustose alla portata di tutti

Il menù della settimana

Antipasto: CAROTE MARINATE

di facile preparazione • Tempo 30 minuti Ingredienti: • 500 g di carote • 300 g di passata di pomodori • 1-2 peperoncini • 5 spicchi d’aglio • rosmarino • olio extravergine • 1 bicchiere d’aceto • sale

preparazione • Fate bollire per 15 minuti in acqua salata mezzo chilo di carote, scolatele e lasciatele raffreddare. Quando sono fredde, tagliatele a rondelle o se preferite a striscioline. • A parte, preparate una tritura di due peperoncini, 5 spicchi d'aglio, due manciate di foglie di rosmarino e mettete a rosolare in padella con abbondante olio extravergine d'oliva.

• Aggiungete al soffritto un bicchierino d'aceto ed attendete che l'aceto sia un po' evaporato, quindi aggiungete 300 gr di passata di pomodoro, aggiungete il sale, riducete il fuoco e fate consumare per qualche minuto, poi versate nel sugo le carote, mescolate ben bene e continuate a far consumare il sugo ancora per 5 minuti. Lasciate raffreddare e servite.

Dolce: STRUDEL TRENTINO

Ingredienti: • 150 g di burro • 100 g di zucchero • 1 uovo • 250 g di farina • 2 Kg di mele • scorza di un limone • un pizzico di cannella • 50 g di uvetta e 50 g di pinoli • 150 g di pane grattato

Preparazione impegnativa • Tempo 50 minuti

Pieter Bruegel Il matrimonio contadino dettaglio,1568

Primo piatto: PENNE MELANZANA E SALSICCIA

di facile preparazione - Tempo 20 minuti – Per 4 persone

Ingredienti: • 300 g di penne • 1 melanzana media • 1 cipolla tritata finemente • 2 cucchiai di olio extra-vergine d'oliva • 100 g di salsiccia (senza pelle e sbriciolata) • 1/2 bicchiere di vino bianco secco • 1 peperone rosso a dadini • 1 pezzetto di peperoncino piccante • 400 g si pomodori San marzano (pelati e tritati) • 1 pizzico di origano • 1 mazzetto di prezzemolo tritato • 1 spicchio d'aglio • 4 cucchiai di parmigiano grattuggiato • sale e pepe

preparazione • Pulite e lavate la melanzana, tagliatela a dadini e mettetela in uno scolapasta con sale, affinchè perda l'acqua di vegetazione. Lavate poi i dadini sotto l’acqua corrente ed asciugateli con un canovaccio. • Versate nel tegame l'olio, fate appassire la cipolla unendo la salsiccia, fate rosolare per circa 2-3 minuti. Versate del vino bianco e fate evaporare a fuoco vivace.

preparazione • Impastate la farina con l'uovo, una presa di sale e due cucchiai d'olio extravergine d'oliva e aggiungete poco alla volta l'acqua necessaria a ottenere l’impasto di giusta consistenza. • Lavorate la pasta sino a renderla liscia ed elastica. Raccoglietela in una palla, spennellatela di olio e lasciatela riposare per circa mezz'ora. • Sbucciate le mele e tagliatele a fette sottili. Rosolate il pangrattato nel burro. • Tirate la pasta sino a farla diventa-

Aggiungete i dadini di melanzana, il peperone, il peperoncino e fate rosolare. Dopo 5 minuti aggiungete i pomodori, l'origano, sale e pepe. • Coprite e fate cuocere per 20 minuti. Aggiungete poi il prezzemolo e l'aglio tritati e intanto fate cuocere le penne per il tempo di cottura indicato sulla confezione. Scolatele al dente, togliete il peperoncino e conditele con la salsa. Servitele calde con parmigiano gratuggiato.

re sottile come un foglio di carta e spennellatela con del burro fuso tiepido. • Cospargete di pangrattato due terzi della pasta e aggiungete le mele, lo zucchero, la cannella, una scorza di limone, uvetta e pinoli a piacere. Pareggiate i bordi della pasta e arrotolatela ben stretta su se stessa. • Spennellate lo strudel con burro fuso e cuocere in forno a 220° per mezz'ora. • Spolverate con zucchero a velo e servite tiepido.

La ricetta firmata: SCALOGNI GLASSATI ALL’ACETO BALSAMICO Secondo ALESSANDRO MARINO • junior chef della Nazionale Italiana Cuochi • Cuoco dell’Hotel della Città a Forlì Ingredienti: • 4 piccoli scalogni • 20g di zucchero di canna • 60g di aceto balsamico • sale • pepe

preparazione Pulire togliendo la pelle dagli scalogni e sbollentarli in acqua bollentecon poco sale. Far caramellare, in una padella, lo zucchero di canna e sfumare con aceto balsamico. Aggiungere gli scalogni e lasciar ridurre il tutto fino a glassatura.

Curiosità e astuzie in cucina • Aglio e cipolla Per eliminare l'odore dalle mani di aglio e cipolla aggiungere un cucchiaino di polvere di caffè al sapone di marsiglia liquido e lavarle abbondantemente.

Secondo piatto: BORLOTTI AL VINO di facile preparazione - Tempo 10 minuti – Per 4 persone Ingredienti: • 500 gr. di fagioli rossi • 250 gr. di pancetta affumicata tagliata a fette • 1/2 litro di vino rosso • 50 gr. di burro • erbe aromatiche • sale e pepe

preparazione Mettete a bagno per una intera notte i fagioli. Il giorno dopo cuoceteli nel vino rosso aggiungendo 1/2 litro di acqua fredda e le erbe aromatiche; lasciate cuocere per 1 ora e mezzo. Fate dorare nel burro per 10 minuti i fagioli e le fette di pancetta.

La Bottiglia Castelli del Duca "Alessandro" Gutturnio superiore Vino rosso rubino intenso, secco, dal profumo fresco e fruttato e dal gusto rotondo, corposo e leggermente tannico. Particolarmente indicato per accompagnare arrosti e cacciagione. Servire alla temperatura di 18°C.




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