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PICCOLO Giornale di Cremona
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Anno IX • n° 47 • VENERDI’ 5 DICEMBRE 2008
Settimanale • € 0,02 Copia Omaggio
CREMONA, DIMEZZATE LE ASSENZE PER MALATTIA
La cura Brunetta si è fatta sentire in città. In comune c'è stato un calo anche del 53,44%. In Provincia del 45,47%. In ospedale del 46,82%. In Camera di commercio del 64,44%. Come leggere queste percentuali? In alcuni casi, le risposte ci sono, offerte dagli assessori interessati. Non sarà tutto merito del ministro, però...
E'
L’età e la visione del futuro
Lutto in città
E' morto l'avvocato Alessandro Bocchi a pagina 10
Per progetto ampliamento
All'arena Giardino cartellone bloccato a pagina 9
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SOCIAL CARD, CHI E' CONTRO E CHI A FAVORE Quanti ne hanno diritto nel nostro comune? Nessuno lo sa. Ma le opinioni sono tante. La bocciano Maura Ruggeri, assessore alle Politiche sociali. E gli esponenti del Pd e sindacali. La promuove il centrodestra. E la Caritas? «Dare di più a chi ne ha più bisogno» avverte don Pezzetti.
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sta della leadership economica mondiale. Così come ieri, quando la locomotiva alimentata a carbone prima e il motore a scoppio alimentato a petrolio poi, favorirono la crescita e lo sviluppo imponendo la realizzazione delle infrastrutture necessarie, lo stesso accadrà, secondo Obama, investendo nell’energia alternativa: sole, vento, maree, biomasse, motori elettrici, pannelli solari e altro. Così la riconversione all’economia verde, in America, creerà 5 milioni di nuovi posti di lavoro,150 miliardi di dollari saranno investiti nei prossimi cinque anni, circoleranno un milione di auto tra ibride e totalmente elettriche, un quarto dell’energia elettrica sarà prodotta da tecnologia pulita, forti gli investimenti previsti nell’edilizia pubblica per edifici ad alta efficienza energetica con sconti e agevolazioni per quella privata. Soldi, tanti soldi alla ricerca. L'obiettivo? Entro il 2018 azzeramento delle importazioni di petrolio dal Medio Oriente. Sembra un bel futuro. E in Italia? Da noi, per adesso, è tutta un’altra storia. d.e.
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piuttosto difficile affrontare il tema del futuro con 1800 battute. Il futuro oggi non esiste, va immaginato. Ognuno di noi deve immaginarselo. Di questi tempi difficoltà e paura del presente rendono difficile prevedere un futuro se non con orizzonti foschi e pieni d’incognite. La mia immagine del futuro è influenzata dalla mia condizione attuale, dalla mia esperienza, dalle mie prospettive ed è anche limitata dalla mia età. Mio figlio Niccolò che ha diciotto anni ed è prossimo alla maturità, intravede altro: è ovvio. In America anche il presidente eletto Barack Obama, 47 anni, immagina il futuro del suo paese. Immagina di affrontare la crisi e la recessione dando inizio alla terza rivoluzione: dopo l’era del carbone, dopo l’era del petrolio, prevede e scommette sull’era delle energie rinnovabili. Non si tratta solo di ecologia e di difesa dell’ambiente, c’è molto di più. C’è la prospettiva concreta di rilancio dell’economia degli Stati Uniti e probabilmente la riconqui-
Inserto centrale
Boom dei prodotti locali e del biologico. Tutti pazzi per i mercatini «dal produttore al consumatore» - A pag. 8
Cronaca
Venerdì 5 Dicembre 2008
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Il sindaco ha detto: «In tutta questa vicenda, il comune non ha proprio responsabilità»
Piazza Marconi, un clima rovente Il centrodestra, invece, ha accusato l'amministrazione comunale di «superficialità»
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di Silvia Galli
iazza Marconi: nuovo capitolo in consiglio comunale lunedì pomeriggio, con il sindaco Gian Carlo Corada che ha parlato del parcheggio “maledetto” facendone una breve cronistoria, giungendo poi alle vicende più recenti con la battaglia legale in corso, e sottolineando che «Il Comune in tutta questa vicenda non ha proprio responsabilità». Ed ecco che dai banchi del centrodestra si scatena un breve parapiglia. In particolare il presidente del consiglio Rotelli ha avuto un duro faccia a faccia con il capogruppo di Forza Italia, Carlo Malvezzi, su una discussione che la minoranza chiede e vuole. Atmosfera caldissima. Infine, il colpo di scena: riunione dei capigruppo con il presidente del consiglio, e alla fine, gli animi si sono placati: 2 minuti per parlare a ogni capogruppo. Ma risentiamo la cronistoria fatta dal sindaco. «Il 25 marzo 2002 veniva stipulata con Saba Italia S.p.A. di Roma la convenzione per la progettazione, realizzazione e gestione di un parcheggio sotterraneo da realizzarsi sotto Piazza Marconi. La ditta Sa-
Giacomo Zafanella, Lega Nord
ba ha avviato il 18 aprile 2002 la campagna di indagini e scavi archeologi che si è conclusa soltanto nel mese di giugno 2008. A causa del protrarsi della campagna di scavi archeologici e degli oneri finanziari ad essa connessi, il 30 ottobre 2006 con la ditta Saba si sono rideterminati tempi e costi per la
Piazza Marconi
realizzazione e gestione dell’opera. L' 11 gennaio 2007 è stato approvato il progetto esecutivo del 1° lotto dei lavori. Il 26 aprile 2007 Saba Italia, a seguito di procedura di evidenza pubblica, ha aggiudicato all’A.T.I. Locatelli i lavori che sono stati realizzati e si sono conclusi il 30 ottobrte 2008. Il 31 ottobre 2008 è stato emesso il certificato di collaudo statico delle strutture. Dopo il parere definitivo della Soprintendenza Archeologica, il 31 gennaio 2008 è stato approvato il progetto esecutivo del 2° lotto per l’esecuzione della struttura interrata del parcheggio per un importo a base d’asta di euro 8.316.962. Il 30 settembre 2008, Saba Italia, a seguito di procedura di evidenza pubblica, aggiudicava alla ditta Sea Soc. Edile Appalti spa di Masciano (PG) i lavori». Il primo cittadino ha poi ripercorso le ultime tappe del cantiere e con il ricorso del 6 novembre presentato dall’impresa Paolo Beltrami S.p.a., seconda ditta in graduatoria con il 33,66% di ribasso rispetto al 36,72% offerto dall’impresa Sea, prima aggiudicataria. Il presidente del Tar di Brescia ha accolto l’istanza cautelare, ordinando alle parti di sospendere la procedura di gara e inibendo alle stesse di procedere sia alla stipula del contratto e alla consegna dei lavori, fissando per la trattazione collegiale la
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Camera di Consiglio per il 27 novembre 2008. Saba, Sea e il Comune di Cremona hanno presentato le loro memorie difensive nei termini previsti dalla procedura. «Il comune di Cremona, nella sua memoria» ha spiegato il sindaco, «ha evidenziato le proprie osservazioni... e ha presentato al Tribunale amministrativo, con particolare riguardo all’istanza cautelare, la necessità di procedere ad una pronuncia che non ponesse in essere un ulteriore stallo nell’esecuzione e nel completamento dei lavori stante la situazione insostenibile della zona in cui dovrebbe sorgere il parcheggio. Il Comune, a suffragio della propria tesi, rappresentava le fortissime preoccupazioni dei residenti ed esercenti gravitanti sulla zona, nonché le gravi ripercussioni sull’assetto viabilistico del comparto ed anche all’esterno di esso. Sottolineava altresì il perdurante degrado ambientale, il grave disagio e la forte sofferenza palesate nella cittadinanza. L’eventualità di un ulteriore e prolungato fermo del cantiere avrebbe prodotto gravissimi ed irreparabili pregiudizi, pertanto il comune di Cremona auspicava una decisione, poi accolta dal Tar, che consentisse di poter dare immediatamente corso ai lavori appaltati o attraverso il rigetto dell’istanza di sospensiva o nell’emanazione di una decisione di merito in tempi eccezionalmente rapidi». «Il Tar, ritenendo fondato uno dei due motivi eccepiti dalla Beltrami S.p.A.» ha
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continuato il primo cittadino, «accoglieva il ricorso della stessa annullando il provvedimento impugnato, vale a dire l’atto con il quale la società Saba Italia Spa, nella sua qualità di concessionaria del Comune di Cremona, aveva aggiudicato alla Sea Spa i lavori di realizzazione del 2° stralcio per la costruzione del parcheggio interrato di Piazza Marconi. La procedura utilizzata dal Tar, al di là del merito del contendere, ha di fatto accolto la richiesta del comune di procedere ad un immediato giudizio di merito che potrà essere eccepito immediatamente al Consiglio di Stato attraverso richiesta di immediata sospensione il cui esito potrebbe essere discusso e pertanto giungere ad una definitiva soluzione in un tempo presunto di un mese o poco più». Il primo a intervenire è stato Malvezzi a nome del Pdl: «Va rimarcato che vi è stata una certa superficialità da parte dell’amministrazione, è mancato un “governo” da parte del comune. In ogni caso, stante la situazione, chiediamo di sospendere l’ampliamento della Ztl e di riaprire le strade circostanti Piazza Marconi Giacomo Zaffanella : «Chiediamo una moratoria per la Ztl». Contrario alla moratoria, Matteo Lodi dei Verdi: «Tra un pò le auto arrivano in piazza del Duomo, la
Ztl non va fermata. Noi non abbiamo mai sostenuto Piazza Marconi, è come la farina del diavolo che non è mai buona da mangiare. E' stato insensato progettare un parcheggio lì, sopra un luogo archeologico, in mezzo ai palazzi, con notevoli disagi, per non parlar poi delle vibrazioni". Cinzia Zampini, di Rifon-
Cinzia Zampini, Rifondazione
dazione, si è limitata a dire un «no alla moratoria, auspico invece la gradualità. Non vogliamo che sia piazza Marconi a impedire la Ztl perchè oltre al danno ci sarebbe la beffa». Andrea Virgilio, Pd: «Non è corretto cavalcare per ragioni politiche quanto avvenuto sino ad ora. La verità è che nel nostro paese vi sono troppi intralci burocratici e ora più che mai serve una condivi-
sione del percorso da fare, non una divisione. Il parcheggio è comunque una scelta dell’amministrazione Corada che, per i capelli, è riuscita a fare in modo che il progetto andasse avanti». Piergiorgio Bergonzi, dei Comunisti Italiani, ha detto che «la Ztl e piazza Marconi sono due cose scollegate». Ha chiesto poi al centrodestra di «non strumentalizzare la vicenda». Infine Ferdinando Quinzani, Circoli della Libertà: "Siamo convinti che l'opera avrà una sua funzionalità e ripagherà dei disagi subiti. E poi dobbiamo essere prudenti su come si pronuncia il Tribunale. Il cantiere sicuramente non è nato bene; ora bisogna ragionare su come raggiungere il traguardo». L’assessore Daniele Soregaroli ha sottolineato che «per quanto riguarda l’ampliamento della ZTL, il termine sempre usato è quello di gradualità e così si sta procedendo. Per quanto riguarda invece il parcheggio di piazza Marconi è troppo facile scaricare tutto sull’amministrazione, mentre è più difficile approfondire quali sono i fatti reali. In ogni caso l’amministrazione è sempre stata attenta ad andare incontro alle esigenze dei residenti».
L'Inchiesta
Cronaca
Social card? «Per far fronte alla povertà serve ben altro» Sale la preoccupazione del Comune per le condizioni delle famiglie cremonesi
N
di Laura Bosio
on mancheranno neppure tra i cremonesi coloro che usufruiranno della Social card, misura promossa dal ministero dell'Economia e delle Finanze, anche se per ora rimane un mistero quale sia l'esatto numero dei beneficiari, visto che nessuno sembra avere il dato. L'unica cosa certa è che questa misura desta una certa preoccupazione negli amministratori locali. «Si tratta di una misura che non è efficace per contrastare un fenomeno che sembra sempre più preoccupante» dichiara l'assessore alle politiche sociali del comune di Cremona, Maura Ruggeri. «Secondo il nostro punto di vista ora l'imperativo è evitare che scendano nella fascie della povertà alcuni ceti che attualmente sono in difficoltà, anche se, per ora, non hanno bisogno di assistenza. Persone che ancora tirano avanti, a fatica, ma che si trovano sull'orlo del baratro». Chi sono queste persone? «Si parla di pensionati con pensioni modeste, famiglie monoreddito, lavoratori precari. Insomma, gente che tira la cinghia».
Maura Ruggeri, assessore comunale alle politiche sociali
«Servono misure più strutturali, non palliativi» E la social card non potrà avere effetti benefici su di loro? «Per queste persone servono misure strutturali. Un bonus di 40 euro al mese è
solo un palliativo. Sarebbe stato molto più efficace aumentare le pensioni, in modo di dare a molti anziani la possibilità di avere un po' più di respiro. C'è poi la fascia di persone che appartiene alla povertà conclamata, e per queste i 40 euro della card non sono affatto sufficienti. Già bastano a malapena i buoni sociali che eroghiamo come amministrazione locale. Anche se purtroppo le risorse disponibili sono sempre meno: i continui tagli da una parte, e i ridotti introiti
dall'altra, non contribuiscono certo a permetterci di fornire l'assistenza adeguata». Quanto viene erogato alle persone indigenti? «Il buono sociale fornito dall'amministrazione varia dai 2mila ai 3mila euro all'anno, e ancora sono pochi. Dunque una card da 40 euro al mese si rivela davvero una misura scarna». Cosa dovrebbe fare il governo? «Deve adottare misure diverse. Che, però, lo obbligano a un ripensamento complessivo di quanto sta facendo per contrastare la povertà, che è sempre più incalzante. Sicuramente continuare a tagliare i fondi alle amministrazioni locali non è la soluzione. E le misure messe in campo finora sono insufficienti». A cosa rischiamo di andare incontro, nel tempo? «La nostra paura è che i problemi che ora sono solo in fase embrionale divengano più grandi di noi. Che si allunghino le file di coloro che vengono a bussare alle porte dell'amministrazione comunale perché non ce la fanno più. Ora riusciamo a malapena a far fronte alle richieste; non riusciremmo, quindi, a soddisfare un eventuale incremento». Per l'anno prossimo il bilancio comunale cosa potrà garantire?
«Se dovessimo valutare la situazione dal punto di vista delle nostre disponibilità finanziarie, ci troveremmo a dover tagliare. Invece non lo faremo. Ci impegneremo a mantenere l'attuale standard di assistenza cercando di mettere in atto programmi specifici di sostegno alla po-
vertà. Tuttavia, come dicevo prima, se inizieranno ad allungarsi le file dei bisognosi, faremmo davvero fatica a far fronte alle richieste. Insomma, ci vogliono misure più ampie. I palliativi non bastano più. Sarebbe come usare l'aspirina per combattere il cancro».
Venerdì 5 Dicembre 2008
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Chi ne beneficia e come funziona
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E' destinata ad anziani di età superiore ai 65 anni e bambini sotto i 3
pparentemente sembrerà una normale carta di pagamento elettronico. Ma la principale differenza è che le spese effettuate con la Social card, invece di essere addebitate al titolare della carta, sono addebitate e saldate direttamente dallo Stato. La Carta acquisti vale 40 euro al mese, e per ottenerla bisogna richiederla in un ufficio postale abilitato a partire dal mese di dicembre. Per le domande fatte prima del 31 dicembre, la Carta sarà inizialmente caricata dal ministero dell'Economia e delle finanze con 120 euro, relativi ai mesi di ottobre, novembre e dicembre 2008. Successivamente, nel corso del 2009, la Carta sarà caricata ogni due mesi con 80 euro sulla base degli stanziamenti
via via disponibili. La Carta potrà essere utilizzata per effettuare i propri acquisti in tutti i negozi alimentari abilitati (riconosciuti in base alle categorie merceologiche). Con la carta, poi, si potranno anche avere sconti nei negozi convenzionati che sostengono il programma Carta acquisti. Si potrà accedere direttamente alla tariffa elettrica agevolata e si potranno ottenere via via altri benefici e agevolazioni che sono in corso di studio. La Carta acquisti viene concessa agli anziani di età superiore o uguale ai 65 anni o ai bambini di età inferiore ai 3 anni (in questo caso il titolare della Carta è il genitore) che siano in possesso di particolari requisiti. Gli interessati saranno complessivamente 1,3 milioni. In particolare, anziani e famiglie numerose e con basso reddito con cittadinanza e resi-
La Social Card
denza in Italia. Potranno beneficiare della carta gli anziani con un età compresa tra i 65 e i 69 anni e trattamenti pensionistici fino a 6mila euro l'anno. Oppure quelli con un'età pari o superiore a 70 anni e trattamenti pensionistici fino a 8mila euro l'anno. Ma anche i pensionati che hanno redditi tali da non comportare il pagamento di alcuna imposta. Inoltre gli anziani e le famiglie numerose potranno avere la card se titolari di una sola utenza
elettrica o del gas o possessori di un solo autoveicolo. E che hanno meno di 15mila euro di risparmi in banca. Attenzione, quindi: per ottenere la carta bisogna recarsi, a partire da questo mese, in un ufficio postale. Si tratta di circa 9mila uffici in Italia. Il modulo di richiesta può essere scaricato direttamente dal sito internet del ministero dell'Economia (www.mef.gov.it/ carta_acquisti) e deve essere compilato in tutte le sue parti.
Le reazioni La Caritas di Cremona
«Dare di più a chi ha più bisogno» «Quaranta euro al mese non sono sufficienti, ma è sempre meglio di niente». Una posizione abbastanza equilibrata quella del direttore della Caritas cremonese don Antonio Pezzetti. «Sicuramente sarebbe meglio che vi fossero differenziazioni tra le persone, e che ricevesse di più chi ha maggiori difficoltà. Anche perché nessuno viene mai a chiedermi 40 euro: chi ha difficoltà si presenta da noi per aiuti che hanno importi decisamente maggiori». Insomma, le file dei poveri davanti agli sportelli della Caritas chiedono ben altro di qualche decina di euro. Chiedono aiu-
ti per pagare bollette, o affitti, con importi decisamente superiori. «Ho in mente alcune situazioni per le quali non saranno certo quei 40 euro a cambiare la loro situazione. In sostanza, servono misure strutturali e più incisive, con la realizzazione di Don Antonio Pezzetti fasce protette di popolazione. Speriamo quindi che questa Social card sia solo l'inizio, e che poi si possano valutare meglio le varie esigenze. E' tutto il sistema welfare che deve essere rivisto. E la Social card deve diventare uno strumento da cui partire per aiutare la gente».
Annamaria Abbate (Pd): «La Social card è un aiuto minimo, ma non sufficiente ad alleviare le esigenze di chi è in difficoltà. E' anche una questione di mancato stileperché mette le persone disagiate nella condizione di dover rendere pubbliche le proprie difficoltà. Mi ricorda molto la tessera del pane di fascista memoria. Il tutto senza portare nessun beneficio, se non quello di umiliare le persone. Del resto le misure prese da questo governo si sono rivelate insufficienti, e a volte addirittura pericolose». Francesco Zanibelli (FI): «E' un aiuto alle fasce più deboli della popolazione, e non va disdegnato. Certo, non arricchisce nessuo, ma non è questa la funzione dell'iniziativa. Bisogna mettersi in testa che gli Stati al giorno d'oggi possono fallire, e che quindi non possono fare debiti in maniera illimitata. Si fa quel che si può. Intanto, comunque, il governo sta mettendo in campo alcune misure contro la crisi, e non sta certo con le mani in mano».
Mimmo Dolci (Cgil): «Come Cgil diamo un giudizio complessivamente molto negativo rispetto alle misure anti-crisi varate dal governo, che sono del tutto inadeguate all'emergenza di questa fase. La Social card, nello specifico, è una misura da “capitalismo compassionevole” che riguarderà una marginalità di pensionati, e che non risponde all'esigenza della redistribuzione del reddito. Questo vale anche per il lavoro dipendente, dove sarebbe importante agire con la leva fiscale. A questo proposito è stato indetto lo sciopero del 12 dicembre nel quale porteremo avanti le nostre proposte contro la crisi». Nicoletta De Bona (An): «A me sembra una bella iniziativa. E' un segnale di attenzione verso determinate categorie. Certo, se la Social card fosse fine a se stessa potrebbe essere considerata inutile, ma inserita in un contesto più ampio di interventi nel sociale, ha una sua valenza».
L'INCHIESTA
Cronaca Ecco il confronto dei dati, tra i giorni di malattia del 2007 e quelli del 2008
Decreto Brunetta: crollano le assenze negli enti pubblici Il decreto Brunetta colpisce anche a Cremona. La paura di quanto promesso dal ministro agli assenteisti delle pubbliche amministrazioni, controlli ri-
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gidissimi e punizioni esemplari, ha avuto i suoi effetti anche nei nostri enti: dal 2007 al 2008 le assenze sono calate parecchio, anche oltre il 50% in meno, in
alcuni mesi. Tutti gli enti, chi più chi meno, è colpito da questo fenomeno. Sarà davvero l'effetto Brunetta la causa? Ai dirigenti degli enti la sentenza.
di Laura Bosio
nche oltre il 50 per cento di assenze in meno tra l'estate-autunno 2007 e lo stesso periodo del 2008. Questi i dati che emergono da un'analisi delle assenze per malattia dei principali enti cremonesi, i cui dipendenti, a quanto pare, hanno risentito dell'effetto Brunetta. Siamo andati a vedere le assenze nei mesi di giugno, luglio, agosto, settembre e ottobre di quest'anno, e le rispettive assenze negli stessi mesi del 2007, quando ancora il decreto Brunetta non era nell'aria. Alcuni casi emblematici: in Camera di Commercio la variazione percentuale delle assenze maggiori si riscontra in settembre, mese in cui, rispetto al 2007, sono calate molto. Anche in ospedale le assenze per malattia sono diminuite drasticamente, con un picco del -46% in settembre. In Provincia, il mese che ha visto il maggior calo è luglio,
Gli assessori Carlo Dal Conte e Giorgio Toscani
con un -45%, mentre ad ottobre il calo risulta molto inferiore, con un -27%. Altro caso da sottolineare è quello del Comune di Cremona dove se inizialmente nulla sembra cambiato (anzi, le assenze erano aumentate fino al 41% rispetto all'anno prima) si assiste poi a una graduale diminuzione che arriva al -53,44% nel mese di ottobre. Ma vediamo di capire me-
glio i motivi di queste variazioni nelle assenze che, forse, non sempre sono dovute al decreto Brunetta. Per esempio, dalla Camera di Commercio fanno sapere che nel 2007 un dipendente aveva sofferto di una malattia piuttosto grave, che l'aveva costretto a prolungate assenze, e questo potrebbe spiegare la differenza così consistente nelle cifre. In Comune sicuramente
qualche effetto c'è stato, ma dal canto suo l'assessore alle risorse umane Carlo Dal Conte rassicura: «Per quanto ci riguarda, noi mettevamo già in atto anche prima le misure previste dal decreto. La visita fiscale è sempre arrivata ai dipendenti dal primo giorno di malattia, in modo da controllare immediatamente le motivazioni dell'assenza». I dati parlano chiaro, ma per capire bene come stanno le cose si dovrebbe andare a vedere nel dettaglio caso per caso. «Certo, il problema in questi casi è riuscire ad individuare dove si annidano i casi di assenteismo che, come è noto, sono presenti da sempre, sia nel pubblico che nel privato» continua l'assessore. «In ogni caso, in Comune
Stop ai malati: variazioni anche oltre il 50% posso dire di aver trovato livelli di eccellenza, sotto questo punto di vista, molto più che in molte delle aziende private». Anche dalla Provincia arriva una spiegazione in merito ai dati. «Effettivamente ho notato anch'io una diminuzione delle assenze per malattia da un anno all'altro» spiega l'assessore provinciale alle risorse umane Giorgio Toscani. «Bisogna valutare che tale differenza, almeno in parte, può essere dovuta al fatto che lo scorso anno abbiamo avuto dipendenti che hanno avuto malattie gravi e che, quindi, hanno avuto lunghi periodi di assenza. Per capire meglio le dinamiche bisognerebbe andare a vedere qual è il dato delle variazio-
Ecco il Decreto che
Art. 71 Assenze per malattia e per permesso retribuito dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni 1. Per i periodi di assenza per malattia, di qualunque durata, ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, nei primi dieci giorni di assenza e’ corrisposto il trattamento economico fondamentale con esclusione di ogni indennita’ o emolumento, comunque denominati, aventi carattere fisso e continuativo, nonche’ di ogni altro trattamento accessorio. Resta fermo il trattamento piu’ favorevole eventualmente previsto dai contratti collettivi o dalle specifiche normative di settore per le assenze per malattia dovute ad infortunio sul lavoro o a causa di servizio, oppure a ricovero ospedaliero o a day hospital, nonche’ per le assenze relative a patologie gravi che richiedano terapie salvavita. I risparmi derivanti dall’applicazione del presente comma costituiscono economie di bilancio per le amministrazioni dello Stato e concorrono per gli enti diversi dalle amministrazioni statali al miglioramento dei saldi di bilancio. Tali somme non possono essere utilizzate per incrementare i fondi per la contrattazione integrativa. 2. Nell’ipotesi di assenza per malattia protratta per un periodo superiore a dieci giorni, e, in ogni caso, dopo il secondo evento di malattia nell’anno solare l’assenza viene giustificata esclusivamente mediante presentazione di certificazione medica rilasciata da struttura sanitaria pubblica. 3. L’Amministrazione dispone il controllo in ordine alla sussistenza della malattia del dipendente anche nel caso di as-
ni di assenze nelle malattie brevi. In ogni caso questa non è l'unica spiegazione, e l'effetto del decreto ha avuto senza dubbio il suo peso». La provincia di Cremona è considerata tra le più virtuose
per la solerzia dei dipendenti. «Il nostro non è un ente che ha la "malattia" dell'abuso delle assenze. Abbiamo una percentuale molto positiva, sotto questo punto di vista».
Venerdì 5 Dicembre 2008
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I DATI "NUDI & CRUDI"
Provincia di Cremona Giorni Assenza
Numero Media Dipendenti Assenze
Giugno 2007
346
518
0,668
Giugno 2008
250
518
0,483
Luglio 2007
294
515
0,571
Luglio 2008
160
519
0,308
Agosto 2007
175
514
0,34
Agosto 2008
138
516
0,267
Settembre 2007
380
516
0,736
Settembre 2008
230
518
0,444
Ottobre 2007
468
521
0,898
Ottobre 2008
341
516
0,661
Comune di Cremona -27,75 -45,57 -21,14 -39,47 -27,13
Ospedale di Cremona Giorni Assenza
sta facendo discutere
senza di un solo giorno, tenuto conto delle esigenze funzionali e organizzative. Le fasce orarie di reperibilita’ del lavoratore, entro le quali devono essere effettuate le visite mediche di controllo, e’ dalle ore 8.00 alle ore 13.00 e dalle ore 14 alle ore 20.00 di tutti i giorni, compresi i non lavorativi e i festivi. 4. La contrattazione collettiva ovvero le specifiche normative di settore, fermi restando i limiti massimi delle assenze per permesso retribuito previsti dalla normativa vigente, definiscono i termini e le modalita’ di fruizione delle stesse, con l’obbligo di stabilire una quantificazione esclusivamente ad ore delle tipologie di permesso retribuito, per le quali la legge, i regolamenti, i contratti collettivi o gli accordi sindacali prevedano una fruizione alternativa in ore o in giorni. Nel caso di fruizione dell’intera giornata lavorativa, l’incidenza dell’assenza sul monte ore a disposizione del dipendente, per ciascuna tipologia, viene computata con riferimento all’orario di lavoro che il medesimo avrebbe dovuto osservare nella giornata di assenza. 5. Le assenze dal servizio dei dipendenti di cui al comma 1 non sono equiparate alla presenza in servizio ai fini della distribuzione delle somme dei fondi per la contrattazione integrativa. Fanno eccezione le assenze per congedo di maternita’, compresa l’interdizione anticipata dal lavoro, e per congedo di paternita’, le assenze dovute alla fruizione di permessi per lutto, per citazione a testimoniare e per l’espletamento delle funzioni di giudice popolare, nonche’ le assenze previste dall’articolo 4, comma 1, della legge 8 marzo 2000, n. 53, e per i soli dipendenti portatori di handicap grave, i permessi di cui all’articolo 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104. 6. Le disposizioni del presente articolo costituiscono norme non derogabili dai contratti o accordi collettivi.
Numero Media Dipendenti Assenze
Agosto 2007
1.607
2.339
0,7
Agosto 2008
1.438
2.345
0,6
Settembre 2007
2.392
2.333
1,0
Settembre 2008
1.272
2.342
0,5
Ottobre 2007
2.193
2.331
0,9
Ottobre 2008
1,209
2.349
0,5
Numero Media Dipendenti Assenze
Giugno 2007
349
627
0,6
Giugno 2008
493
666
0,7
Luglio 2007
283
624
0,5
Luglio 2008
314
665
0,5
Agosto 2007
277
669
0,4
Agosto 2008
274
666
0,4
Settembre 2007
449
672
0,7
Settembre 2008
283
667
0,4
Ottobre 2007
625
669
0,9
Ottobre 2008
291
662
0,4
% + 41,26 +10,95 -1,08 -36,97 -53,44
Ecco com'era e com'è il quadro delle assenze prima e dopo il decreto Brunetta nei principali enti pubblici della nostra città. Non sarà tutto merito del ministro, però... % -10,51 -46,82 -44,87
Asl di Cremona Giorni Assenza
Giorni Assenza
%
Camera di Commercio
Numero Media Dipendenti Assenze
Giorni Assenza
%
Numero Media Dipendenti Assenze
Giugno 2007
1,0
Giugno 2007
18
64
0,08
Giugno 2008
1,2
Giugno 2008
5
61
0,28
Luglio 2007
1,0
Luglio 2007
25
63
0,40
Luglio 2008
1,1
Luglio 2008
15
61
0,25
Agosto 2007
1,1
Agosto 2007
29
63
0,46
Agosto 2008
1,0
Agosto 2008
15
61
0,24
Settembre 2007
1,0
Settembre 2007
50
64
0,78
Settembre 2008
1,2
Settembre 2008
11
61
0,18
Ottobre 2007
1,2
Ottobre 2007
45
63
0,71
Ottobre 2008
1,2
Ottobre 2008
16
61
0,26
% -72,22 -40,00 -48,27 -78,00 -64,44
8
Venerdì 5 Dicembre 2008
In Breve CREMONESI NEL MONDO, NUOVE TAPPE L’associazione «Cremonesi nel mondo» è ai nastri di partenza. Dopo l’approvazione unanime in Consiglio provinciale dello Statuto, con un medesimo iter in via di attuazione nei comuni di Cremona e di Casalmaggiore, si stanno definendo le prossime tappe di azione, con possibilità di allargamento e convenzione anche a tutti gli altri Comuni della provincia. A gennaio 2009 vi sarà la stesura ufficiale dell’atto notarile, che in questa fase Costituente, prevede anche la prossima definizione dei componenti del Cda, ad iniziare dai suoi soci fondatori. «Stiamo pensando a redigere entro l’anno un primo programma di iniziative da promuovere con grandi eventi già nel 2009» ha precisato il presidente della Provincia, Giuseppe Torchio. «L’associazione dovrà prendere contatti diretti con ambasciate e con la Farnesina per attivare canali informativi e di collaborazione per i cremonesi nel mondo, sia sotto il profilo culturale che previdenziale, per la difesa dei diritti umani, per il lavoro, la casa, il welfare».
CAMBIO DI ORARI IN ALCUNI ENTI PUBBLICI Nei giorni mercoledì 24 e 31 dicembre gli uffici della direzione provinciale del lavoro di via Cavallotti e del Servizio ispezione lavoro di via Boldori rimarranno aperti al pubblico dalle 9 alle 12,30. L’apertura pomeridiana della giornata del cittadino verrà anticipata ai giorni di martedì 23 e 30 dicembre nei quali gli uffici saranno aperti al pubblico dalle 9 alle 14 e dalle 14,30 alle 16,30. L’ispettore di turno sarà presente presso il Servizio ispezione lavoro di via Boldori nei giorni di martedì 23 e 30 dicembre dalle 9 alle 14 e dalle 14,30 alle 16,30.
PAROLA D'ORDINE: SEMPLIFICARE Snellire e semplificare, queste le parole chiave al convegno di venerdì 5 dicembre prossimo, organizzato dalla Piccola Industria dell'Associazione industriali di Cremona. Nel convegno, con illustri ospiti della politica e non solo, verranno toccati i temi di come intervenire per migliorare la nostra pubblica amministrazione dal punto di vista dell’efficienza, ma anche dei costi. Il convegno, dopo l’apertura del presidente di Piccola industria Cremona, Valter Galbignani, proseguirà con un tavola rotonda moderata da Sebastiano Barisoni di Radio 24. Alla quale parteciperanno il senatore Tiziano Treu, l’onorevole Massimo Corsaro, il giornalista Gian Antonio Stella e l’ex Ministro Franco Bassanini. Al termine il presidente nazionale di Piccola Industria di Confindustria, Giuseppe Morandini, intervisterà il ministro per la Funzione pubblica, Renato Brunetta.
Furto sventato dall'Ivri in un'azienda di Fiesco
Sventare un furto non è impresa di tutti i giorni. Eppure rientra nella normalità per i membri degli istituti di vigilanza privata, che silenziosi e discreti sorvegliano città e paesi. Così come l'Ivri, che proprio nei giorni scorsi ha sventato un furto presso una ditta di Fiesco, la Nulli Project,
in località Gerola. Trattasi di un'azienda che si occupa di legname da costruzione. «Intorno alle due e mezza della notte è scattato l'allarme» raccontano dalla centrale operativa dell'Ivri. «Così abbiamo mandato due pattuglie. Nel frattempo, dalle telecamere collocate attorno all'azienda, abbiamo visto tre persone che scavalcavano e scappavano, all'arrivo delle auto, disperdendosi per la campagna. Visto il genere di materiale trattato dall'azienda, probabilmente da qualche parte stava celato un camion, per portar via il legname». Successivamente sono intervenuti i carabinieri di Crema, che indagano sulla vicenda.
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Cronaca
E' il boom dei prodotti locali Preferiti i mercatini «dal produttore al consumatore» o i Gas (Gruppi di acquisto solidale)
S
di Laura Bosio
tanno diventando una vera e propria "mania" fra i cremonesi che fuggono dalla logica della distribuzione tradizionale per rifugiarsi nella sicurezza dei piccoli produttori locali e delle colture biologiche. Per questo i Gas - Gruppi di acquisto solidale - diventano sempre più numerosi sotto il Torrazzo, e contano ormai un centinaio di famiglie. Infatti, a guardare bene, il numero di persone che preferisce ricorrere alle produzioni locali è ampio. Lo dimostrano la presenza, sul territorio, di due “mercatini”, uno appena nato (al Cascinetto) e l'altro già consolidato nel tempo (in via dell'Annona) in cui si possono incontrare i produttori e acquistare da loro. «Non è del tutto giusto chiamarli mercatini: in realtà sono veri e propri punti di incontro con chi produce, spazi per socializzare e rifornirsi di prodotti genuini» spiega Guido Vaudetto, membro dei Gas, tra i promotori di uno dei due mercatini, quello del Cascinetto, che è partito da un mese circa. «C'era l'esigenza di un luogo in cui incontrare i produttori del nostro territorio, conoscerli, e quindi potersi anche fidare di loro». Si tratta di inizative che riscuotono un indubbio successo nella cittadinanza. Come dimostrano le presenze sempre consistenti ai mercatini, specialmente quello di via dell'Annona, dove almeno un centinaio di persone si reca ad ogni appuntamento. Quali sono i vantaggi di questo tipo di acquisti? «Innanzitutto il contatto diretto» spiega Vaudetto. «Ma anche il fatto di poter vedere da vicino i prodotti, conoscendo anche la loro provenienza e come vengono coltivati. Senza contare che si hanno comunque costi ridotti non essendoci di mezzo intermediari. La cosa da cui però non vogliamo prescindere è che i prodotti debbano essere realizzati nel rispetto dell'ambiente, degli animali e soprattutto delle persone che vi lavorano. Non deve esserci regime di sfruttamento, e questo è un parametro che per noi conta molto nella scelta dei produttori da contattare». Insomma, un vero e proprio meccanismo che si muove nelle viscere della città, segno della vitalità di molti cremonesi. «L'obiettivo a lungo termine è di riuscire a realizzare uno di questi punti di incontro ogni mille abitanti» spiega ancora Vaudetto. «In questo modo sarà possibile
Sempre più in voga gli acquisti ecologici e solidali
raggiungerli in bicicletta, e questo porterà benefici all'ambiente». Così il prossimo appuntamento è per venerdì 5 dicembre quando, come ogni venerdì, al Cascinetto, a partire dalle 16.30, sarà presente un produttore. Quella di venerdì sarà una giornata dedicata in modo particolare alle confetture (oltre ai prodotti ortofrutticoli, che non mancano mai), con l'azienda agricola Pesei, che proporrà grande varietà di miele, marmellate, salse e succhi. Ma i Gas propongono anche, insieme ad altri gruppi, il mercatino di via dell'Annona. Ma che cosa sono esattamente i Gas? Lo spiega un membro attivo del gruppo, Virginio Biazzi. «La filosofia dei gruppi di acquisto solidale si basa sul fare acquisti di gruppo, seguendo alcuni fondamentali criteri: quello della ricerca di alimenti rigorosamenti biologici e che vengano prodotti in modo etico. Per quanto riguarda i prodotti freschi, come formaggi, carni e verdure, scegliamo produttori locali. Ogni azienda, prima di venire scelta, viene accuratamente visitata. L'idea è quella di favorire il più possibile le economie locali e i produttori che garantiscano il rispetto dell'ambiente e delle condizioni di lavoro, praticando un modo diverso di fare la spesa: economico, etico, rispettoso dell'uomo e del territorio». Così gli aderenti si trovano una volta al mese per fare gli ordini di acquisto, e alcuni si prendono l'incarico di effettuare materialmente gli acquisti. Attualmente sono circa una cinquantina le famiglie che partecipano continuativamente agli incontri e agli ordini, ma contando quelle che sono presenti più raramente, il nu-
mero supera le 120 famiglie. Un numero notevole e in continua crescita, testimone del forte interesse della cittadinanza per questa realtà. «Negli ultimi tempi stiamo sviluppando interessi per tematiche ambientali di va-
Listino dei prodotti ortofrutta di questa settimana: Rape 1,0 Verze 0,5 Spinaci (Lavati E Puliti) 1,5 Erbette 1,3 Catalogna 1,0 Chioggia 1,2 Pan Di Zucchero 1,0 Cavolfiori 1,0 Broccoletti 1,5 Zucchine (Finché Non Gela)1,4-1,5 Zucche 0,8 Cornetti 2,5 Gentilina Da Taglio 1,2-1,3 Mele 0,8-1,0 (Secondo La Grandezze Ed Il Tipo) Kiwi 1,5 Cachi 1,4 Trevigiano 1,5 Castelfranco 1,5 Radici Di Soncino 1,0 Finocchi 1,5 rio tipo» continua Biazzi. Anche perché non esiste biologico senza un ambiente pulito. Fondamentale, poi, lo spazio del mercatino, che apre alla città la possibilità di conoscere i produttori. «Tutto si basa sul volontariato, sull'amore per la natura e sul rispetto per il lavoro degli altri» conclude Biazzi.
Per l'Autorità per l'energia, Cremona è al vertice nella classifica nazionale
Aem prima in Italia per la continuità del servizio elettrico
La sede di AEM Cremona
Il primato italiano come migliore azienda di distribuzione dell'energia elettrica nell'analisi dei tempi di interruzione del servizio va ad un'azienda cremonese, Aem Gestioni - Gruppo Lgh. Il minore disagio per i momentanei disservizi di rete si è registrato a Cremona dove tempestività e qualità dell’intervento di ripristino hanno fatto la differenza. In
un anno ci sono stati blackout localizzati per solo 5,7 minuti nelle aree a grande concentrazione urbana e 15,3 in quelle a bassa. Gli elementi di questo successo sono molti. Il presidente Franco Albertoni esprime la sua soddisfazione ed elenca i plus aziendali: «L’efficienza organizzativa, la tempestività e professionalità di intervento, la qualità
degli impianti ed i continui investimenti di Aem Cremona hanno portato la società al vertice degli interventi qualitativi del settore nazionale. Siamo molto contenti di questo risultato che esprime una grande qualità di servizio per i nostri cittadini». Secondo il direttore, Libero Zini, «Le valutazioni dell’Autorità per l'energia elettrica e il gas mettono la nostra capacità gestionale al primo posto sul podio nazionale. A questo risultato, già di per sé lusinghiero, si deve aggiungere un altro elemento particolarmente positivo cioè la capacità di conquistare così incentivi per 237mila euro». Anche i cittadini hanno confermato un’ottima valutazione dei servizi come emerge nella recente inda-
gine di Customer satisfaction commissionata da Lgh e condotta da Customer Asset Improvement. Ecco alcuni dati rilevanti: soddisfazione complessiva sul servizio di erogazione energia elettrica 96,2% a fronte di una media lombarda del 90,6%; sul dato specifico, la continuità di servizio di fornitura senza interruzione o disservizi gravi il gradimento è del 99,2% e tutti (100%) gli intervistati apprezzano la rapidità di disattivazione ed attivazione del servizio a seguito di una variazione contrattuale; il 98% degli intervistati valutano positivamente l’efficacia degli interventi di emergenza in caso di guasti ed imprevisti ed il 99,5% stima la professionalità e competenza del personale tecnico e di pronto intervento.
Cronaca
Venerdì 5 Dicembre 2008
Lo stop è legato ai futuri lavori di ampliamento, di cui resta incerta la data di inizio
Arena Giardino, programmazione ferma
A
di Silvia Galli
rena Giardino in affanno, con grossi rallentamenti soprattutto sulla programmazione per la stagione estiva 2009, che al momento è ferma. Lo stop all’impostazione della nuova stagione è collegato inevitabilmente ai futuri e “ipotetici” lavori di ampliamento dell’arena. Si è in attesa di capire quali siano le intenzioni dell’amministrazione comunale che lo scorso giugno, visti i successi e il numeri di spettatori delle stagioni precedenti, è rientrata in possesso, riacquistandola, della struttura, con l’intenzione di farla diventare un teatro estivo. Oltre le aspettative anche la stagione estiva 2008 con 20 spettacoli e oltre ventimila spettatori, presenze di stranieri, per un bilancio intorno ai 600 mila euro, coperto con oltre 300mila euro di incassi, circa 200 mila euro di sponsorizzazione, e un contributo di 20mila euro della Provincia di Cremona (dati presentati nella giunta di mercoledì 3 dicembre, n.d.r.). Sul tavolo del consiglio comunale c'è un ordine del giorno che verrà discusso il 14 dicembre, a firma dei consiglieri comunali del Pd Gino Carnesella ed Enrico Manfredini proprio per capire quali siano le intenzioni dell’amministrazione. I due consiglieri chiedono di «individuare, nel prossimo bilancio di previsione, una postazione fissa indicante risorse certe e congrue perché l’attività del festival, la sua preparazione e la sua conduzione possano essere per tempo definite e non abbiano più a dover vi-
L'arena Giardino
vere momenti di incertezza». Insomma si impegna l’amministrazione a mettere un piede sull’acceleratore affinché i lavori per l’ampliamento inizino. Uno sforzo per un’arena che ha dato così tante soddisfazioni, al punto che lo stesso sindaco Corada aveva annunciato a suo tempo: «La inseriremo all’interno dell’Expo 2015». Dopo la stagione estiva però, di arena non si è più parlato. Solo circa un mese fa si è riunito un gruppo di lavoro che ha visto coordinatore il vicesindaco Luigi Baldani, con l’assessore al Bilancio Celestina Villa, l’assessore al Patrimonio culturale Stefano Campagnolo, l’assessore all’Urbanistica Daniele Soregaroli, il presidente del consiglio Pierluigi Rotelli, il direttore generale Vincenzo Filippini, Marco Paglierini, direttore del settore lavori pubblici, l’architetto Ruggero Carletti, direttore del settore progettazione, Maurizia Quaglia, direttore del settore affari generale, Iva-
Consumatori: istruzioni per l'uso Unione Nazionale Consumatori Comitato di Cremona Piazza San Michele, 2 Tel. e Fax: 0372/28370
Ogni tanto riceviamo telefonate in cui ci viene chiesto «che cosa facciamo per la tutela dei consumatori». E come mai possano esistere situazioni giuridiche che li penalizzano, come appunto il provvedimento di carattere fiscale con cui da pochi giorni ha reso il "bonus" del 55% ( detraibile in 3 anni…) subordinato ad una ben specifica "autorizzazione" già a partire dal 2008 - e quindi retroattivamente! per quelle spese relative al risparmio energetico di cui sino ad ieri tutti ( noi compresi!) si riteneva consigliabile l'esecuzione. L'aspetto più antipatico della questione è che non pochi consumatori e condominii ed imprese avevano fatta la spesa contando su detto "bonus" ed ora si ritrovano certamente a poter fruire della detrazione del 36%, ma con tempi (in genere 10 anni) ben diversi. Che cosa facciamo in simili casi? Certamente non
possiamo "dichiarare la guerra" allo Stato, né promuovere azioni eversive di qualsiasi tipo… Ci limitiamo a protestare in ogni sede ed a qualsiasi livello, come appunto stiamo facendo anche con questa stessa nostra! Ma, soprattutto, mettiamo a disposizione dei consumatori nostri iscritti consulenti preparati nella specifica materia, così come su ogni altra problematica che possa direttamente o meno interessare il consumatore come controparte debole dello Stato, degli Enti Locali e/o di aziende commerciali e/o industriali nazionali ed estere. Ed in particolare sulle vertenze in cui viene trasgredito il Codice del Consumo, diamo ai consumatori anche la copertura assicurativa per le spese giudiziarie, con una polizza collettiva Europ Assistance, assai spesso e purtroppo molte volte sottovalutata…
na Iotta direttore del settore affari mussali, Elio Conzadori e Daniela Zerbini, istruttore direttivo dell’ufficio per le attività istituzionali e promozionali della presidenza del consiglio. Assente perché non invitato il direttore artistico Beppe Arena. «Ho seguito la partita fin dall’inizio, dò un giudizio positivo sull’Arena» ha spiegato il sindaco Corada. «Abbiamo stanziato 500mila euro nel piano delle opere pubbliche per ampliare i posti portando la struttura a una capienza maggiore. Lo scorso anno per le sole gradinate abbiamo speso 30mila euro. Vorremmo dunque giungere a una struttura permanente. Ora tutto dipende dall’architetto e dalla sovrintendenza. Difficile arrivare con l’ampliamento per questa nuova stagione, comunque vedremo». L’assessore che segue la questione è Campagnolo: «L’architetto Corbari sta valutando insieme alla sovrinten-
denza diverse ipotesi progettuali. Si tratta di progetti che incidono sulla struttura esistente, con un ampliamento permanente delle gradinate. Dopo la riunione allargata, ora si è costituito un gruppo ristretto che sta valutando il tutto. Cosa si riuscirà a fare per il 2009? Ancora non si sa». Il comune vorrebbe giungere a un’arena che accolga 2.500 persone; il palcoscenico attuale, dal disegno dell’architetto Corbari verrebbe allargato, la gradinata attuale verrebbe totalmente ricostruita con una struttura permanente a semicerchio e negli spazi vuoti sottostanti verrebbero posizionati bar e foyer. Delle opportunità che procura l’arena Giardino alla città ne è fermamente convinto Claudio Pugnoli, presidente Ascom: «L’ipotesi abbracciata dal comune è quella di rendere la struttura meno precaria. Viste le ultime edizioni, è un successo anche per il comparto del commercio e del turismo, è una risorsa alla quale dispiacerebbe rinunciare. So che è in forse anche un finanziamento da parte dell’amministrazione. Speriamo che i problemi si risolvano e che si trovino i soldi per la stagione per renderla più interessante e di maggior appeal. Con i giovedì d’estate e gli spettacoli dell’arena si è riusciti a rafforzare l’immagine della nostra città». Tra i promotori dell’arena Giardino, con Elio Conzadori e Beppe Arena, l’allora presidente del consiglio comunale Mauro Fanti, attuale segretario provinciale del Pd: «Auspico che tutti stiano lavorando alla realizzazione di un cartellone e si pongano le condizioni per ampliare l’arena in tempi utili per il cartellone 2009».
DALLA PARTE DEI CITTADINI
di Damiano Talamazzini
Responsabile Provinciale Patronato Epaca
Questa rubrica rappresenta un luogo d'incontro a disposizione dei nostri lettori, nato per rispondere a dubbi e quesiti in materia di diritti previdenziali e assistenziali. Le lettere rivolte al Patronato Epaca possono essere indirizzate alla nostra redazione, per posta o via e-mail, oppure direttamente al Patronato (epaca.cr@coldiretti.it). Egregio responsabile del Patronato Epaca, desidererei chiarimenti in merito alla recente normativa sugli assegni al nucleo familiare. Lettera frmata Con apposita circolare del 2008, l’Inps risolve in maniera estensiva la problematica relativa al riconoscimento del diritto all’assegno per il nucleo familiare nel caso di figli riconosciuti da entrambi i genitori, nell’ipotesi in cui il genitore naturale con il quale essi convivono non abbia una propria posizione protetta. Il diritto all’assegno per il nucleo familiare, nell’ipotesi di figli naturali riconosciuti da entrambi i genitori, era riconosciuto finora solamente al genitore convivente con i figli, titolare di una propria posizione tutelata. A seguito di approfondimenti con il Ministero del lavoro e della Previdenza Sociale, in linea con l’ordinamento esistente, è stata ricercata una soluzione atta a fornire tutela a quei nuclei che a tutt’oggi ne risultano privi, perché il genitore naturale convivente con i figli non è titolare di una propria posizione.
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In Breve combattere il mal di schiena Una proposta per combattere il mal di schiena, dovuto nella maggior parte dei casi a posture sbagliate, arriva da Fulvia Roda, insegnante specializzata nel metodo Feldenkrais. Si tratta di un sistema di apprendimendo del movimento. Fulvia Roda tiene lezioni di gruppo. «Nel corso della vita si acquisiscono sbagliate abitudini di movimento« spiega. «In questo modo rriviamo a limitare la nostra capacità di muoverci in maniera sciolta, e anche la colonna vertebrale ne risente. E' un problema che riguarda il rapporto tra lo scheletro e la muscolatura. Più si è contratti e più si fatica a fare movimenti ampi». Dunque, reimparare a muoversi. E questo è quello che Fulvia Roda insegna nei suoi corsi di gruppo, che vengono svolti in via Litta 44. I gruppi sono diversificati in base alle difficoltà delle singole persone. Ma oltre al lavoro in gruppo, si fa anche integrazione funzionale, ossia lezioni individuali in cui l'insegnante interviene direttamente, adducendo i movimenti della persona quando non riesce a farli da sola, magari per un blocco o in seguito a qualche trauma. Per informazioni relative ai corsi contattare Fulvia Roda al 340/0909648.
un contributo per la ricerca Il gruppo giovani della Confartigianato offre un assegno di 3mila euro per finanziare la borsa di studio per un giovane ricercatore straniero presso l’Arce (Area di ricerca clinica ed epidemiologica) dell’oncologia di Cremona. La borsa di quest’anno è un International followship in medical oncology research, bandita in collaborazione con l’Università di Parma. Vincitore è risultato essere Rodrigo Kraft Rovere, medico oncologo di origine brasiliana che si è specializzato presso l’Istituto Jules Bordet di Bruxell. Il medico dal prossimo mese di dicembre, non appena ottenuto il permesso di soggiorno, si dedicherà alla ricerca presso l’Arce.
borse di studio a liuteria Come ogni anno l'Istituto professionale per l'artigianato liutario e del legno assegna le borse di studio «Ferraroni‚ e «GrandiTaglietti» ai migliori diplomati e qualificati del precedente anno scolastico. La manifestazione si terrà l’11 dicembre alle 17 a Palazzo Cittanova. Per il premio Grandi-Taglietti sono stati premiati Giacinta Anzini e Theresa Falkner. Per il premio Ferraroni la borsa di studio è stata invece assegnata a Jonathan Hai.
ultima lezione sull'economia
Sabato 6 dicembre si terrà l'ottavo e ultimo incontro del corso interdisciplinare di studi su «Le vie dello sviluppo economico e sociale: realtà e bisogni a confronto», organizzato dal Centro di studi aziendali e amministrativi. La lezione, dal titolo «Cultura e religioni per uno sviluppo come benessere e felicità» sarà tenuta da Luigino Bruni, docente di economia politica nell'università statale di Milano-Bicocca. Seguirà una relazione di monsignor Vincenzo Rini, direttore del giornale «La Vita Cattolica», su «Strumenti della promozione umana quali presupposti di sviluppo». A chiusura interverrà Giuseppe Torchio, presidente della Provincia di Cremona. Il corso si tiene presso il Palazzo Cittanova, alle 17.
Assegni nucleo familiare: cosa dice la nuova normativa
Si forniscono pertanto istruzioni relative alle modalità di corresponsione dell’assegno per il nucleo familiare nell’ipotesi di cui trattasi. E’ stato riconosciuto, alla stregua di provvedimenti giudiziari in tal senso, che il diritto all’assegno per il nucleo familiare ha un radicamento nel soggetto lavoratore dipendente a prescindere dall’esistenza o meno di un rapporto coniugale tra i genitori. Ciò non di meno appare in linea con l’ordinamento esistente consentire che, in caso di figli naturali riconosciuti da entrambi i genitori, il genitore naturale convivente con la prole possa usufruire dell’assegno per il nucleo familiare in relazione al rapporto di lavoro dell’altro genitore non convivente, fermo restando che il reddito da prendere in considerazione per l’erogazione della prestazione è quello di detto genitore convivente. Ne consegue che il genitore naturale lavoratore dipendente o titolare di posizione tutelata, non convivente con i figli, ha titolo a presentare la richiesta di assegno per il nucleo familiare con le modalità previste dalle disposizioni vigenti, e, tuttavia, la prestazione sarà erogata direttamente al genitore convivente. In sede di richiesta della prestazione, il genitore richiedente non dovrà indicare l’ammontare e la natura dei propri redditi, bensì allegare una dichiarazione del genitore naturale convivente con i figli. Poiché la prestazione dovrà essere determinata in base ai redditi di tale genitore convivente con l’applicazione delle disposizioni vigenti in materia, il medesimo dovrà dichia-
rare l’ammontare e la natura dei redditi facenti capo al nucleo da lui formato con i figli del lavoratore richiedente e dovrà inoltre fornire i dati necessari al pagamento della prestazione. A decorrere dal 1.1.08: sono rideterminati i livelli di reddito e gli importi dell’assegno ai nuclei familiari con entrambi i genitori ed almeno un figlio minore in cui sia presente almeno un componente inabile e ai nuclei familiari con entrambi i genitori, senza figli minori e con almeno un figlio maggiorenne inabile; sono rideterminati i livelli di reddito e gli importi dell’assegno relativi ai nuclei familiari con un solo genitore ed almeno un figlio minore in cui sia presente almeno un componente inabile ed ai nuclei familiari con un solo genitore, senza figli minori e con almeno un figlio maggiorenne inabile; è previsto un aumento dell’importo dell’assegno del 10% per i nuclei orfanili e per i nuclei senza figli e con componente inabile. Sempre disponibili per tutti i Cittadini interessati, per fornire un'adeguata informazione, consulenza e chiarimenti, i nostri uffici Epaca in Cremona e Provincia, si trovano: • CREMONA Via D. Ruffini, 28 (adiacente Hotel IBIS) Tel. 0372/435620 • CREMA Via Macello, 34 Tel. 0373/256501 • CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 Tel. 0375/42132 • SORESINA Via Matteotti, 12 Tel. 0374/342329 • CREMONA Via Ala Ponzone, 8 Tel. 0372/499811
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Cronaca
Venerdì 5 Dicembre 2008
Lo sfogo di Italo Bracchi e del suo avvocato dopo la sentenza che lo condanna a una pena di 5 anni
«Per i Bracchi a Cremona non ci sono spazi»
P
di Sara Pizzorni
er i Bracchi a Cremona non ci sono spazi». Questo lo sfogo dell'avvocato Cesare Gualazzini all'indomani della sentenza che ha visto il suo assistito condannato ad una pena di cinque anni per peculato e falso. Gualazzini, che insieme all'avvocato milanese Francesco Arata e al collega Claudio Schiaffino difende il 69enne commercialista cremonese, non nasconde la delusione per la sentenza pronunciata dopo quasi sette ore di camera di consiglio dal presidente bresciano Francesco Rigato e dai giudici Serena Nicotra e Cristina Ferrari. Vicino a Gualazzini c'è Italo Bracchi, ma l'imputato non può rilasciare dichiarazioni alla stampa. Per lui parla il suo legale: «Per i Bracchi non c'è spazio. Il mio è un commento amaro, ma è così che la penso. Non siamo comunque disperati, abbiamo perso il primo tempo, non la partita. Siamo stupiti dei risultati, ma siamo sempre fiduciosi». Ora l'avvocato Gualazzini deve aspettare di leggere le motivazioni della sentenza, che saranno depositate tra 90 giorni. Intanto ha definito la sentenza un «rebus». «E' la solita soluzione di compromesso perché i giudici hanno assolto Bracchi per le condotte di peculato curate da Lazzarinetti e lo hanno condannato solo per i prelievi illeciti effettuati dalle sue pro-
cedure fallimentari. Quindi o si parla di un sodalizio criminale, come denunciato da Lazzarinetti, o ci si convince che Bracchi non sapeva proprio nulla di quanto accadeva in studio. Comunque il mio assistito seguita a proclamarsi innocente e lo dimostreremo, prima o poi». Tre dei cinque anni a cui Bracchi è stato condannato
stato nominato curatore. Maestro e allievo, insomma, erano accusati di aver sottratto dal 1995 al 2005, 2,5 milioni di euro da 20 procedure fallimentari, più un concordato preventivo e due liquidazioni coatte amministrative, confezionando falsi atti giudiziari. Per l'accusa di peculato aggravato in concorso, Lazzarinetti aveva già patteggiato
Italo Bracchi. Per lui una pesante sentenza
sono cancellati dal beneficio dell'indulto. Per l'imputato i giudici hanno anche deciso l'interdizione perpetua dai pubblici uffici. Il pm Francesco Messina, che aveva chiesto una pena di sette anni, si è detto soddisfatto dalla sentenza di colpevolezza. L'ipotesi di accusa di peculato riguardava le sottrazioni di denaro, già ammesse dall'ex socio Adriano Lazzarinetti, dai libretti dei fallimenti di cui quest'ultimo era
una pena di 4 anni e 8 mesi, di cui 3 anni condonati dall'indulto. La ex società BracchiLazzarinetti fu fatta saltare in aria nel maggio 2005 dalla bomba ammanchi, quando Bracchi andò in Procura a denunciare Lazzarinetti che finì in carcere e poi ai domiciliari. Ma ai domiciliari ci finì per due mesi anche Bracchi, arrestato il 3 gennaio 2006. Se Lazzarinetti era reo confesso, l'ex socio, al contrario, si è
sempre proclamato innocente. Questo per quanto riguarda il caso ammanchi. L'iter giudiziario per i due ex soci, infatti, non è ancora finito. Davanti al giudice Clementina Forleo, sono sul banco degli imputati per il caso tasse, i circa 500mila euro, tra imposte e cassa forense, che l'avvocato Simona Bracchi, la figlia del professore, a partire dal 1999 non ha versato, risultando per il fisco evasore totale. Lazzarinetti è accusato di essersi appropriato indebitamente di parte del denaro che la Bracchi dice di avergli consegnato sia con assegni sia in contanti. Lazzarinetti giura di non aver mai ricevuto un soldo e ha già ottenuto dal gup Cristina Amalia Ardenghi la condanna per calunnia, con il rito abbreviato, di Simona Bracchi a due anni e 8 mesi di reclusione e della madre Vanna Lazzarini a due anni. Italo Bracchi è a sua volta accusato di aver calunniato Lazzarinetti.Nell'ultima udienza ha testimoniato il maggiore della guardia di finanza Alessandro Ferri. Secondo le indagini, circa 360 mila euro non finirono mai nelle mani di Lazzarinetti, ma vennero bruciati al Lotto dalla Lazzarini. «La signora Vanna era la nostra migliore cliente», aveva detto in aula una delle tabaccaie. «Giocava dagli 800 ai 1.500 euro a puntata, spesso con assegni, in larga parte firmati da lei e qualcuno firmato dalla figlia».
Tentò di stuprare connazionale, rumeno a giudizio
Un romeno 30enne è stato rinviato a giudizio con l'accusa di aver stuprato nella casa di un amico una connazionale di 27 anni, assistita dall'avvocato Massimiliano Cortellazzi, che in udienza preliminare si è costituito parte civile. Non solo: il giovane, difeso dall'avvocato Vito Castelli, deve rispondere anche di sequestro di persona in concorso con l'amico proprietario della casa dove, per l'accusa, sarebbe successo il fatto, un'abitazione in zona Porta Milano. Il processo si aprirà il 6 luglio prossimo. La vicenda: una sera di fine settembre dell'anno scorso la ragazza accetta l'invi-
Furto all'Oglio Po, via la cassaforte
Furto, mercoledì sera, all'ospedale Oglio Po di Casalmaggiore. I ladri hanno preso di mira gli sportelli del Cup, dove è possibile effettuate le prenotazioni per le varie attività e prestazioni ambulatoriali, posti al piano terra del nosocomio casalasco, subito dopo il bar. I predoni hanno agito verso le 22,30 dopo aver sollevato una tapparella in plastica leggera di una delle finestre del Cup casse. La loro attenzione si è subito concentrata sulla cassaforte che non era né ancorata al pavimento né al muro. E' stato quindi facile per i malviventi portarsela via di peso e fuggire, facendo perdere le tracce e senza che nessuno abbia sentito o notato movimenti strani. Sul fatto indagano i carabinieri di Casalmaggiore.
to di un suo amico - con cui ha condiviso una breve storia in passato - a bere un caffè in compagnia a casa di un loro connazionale. Lei accetta. Nell'appartamento ci sono anche altri due ragazzi romeni che dormivano sul divano. Quando i due "ex" rimangono da soli in cucina, lui le chiede di andare in camera da letto. Lei rifiuta, ma alla fine, a forza di schiaffi, si vede costretta ad assecondarlo. Una volta in camera si consuma lo stupro. «Non vestirti perché adesso tocca ai miei amici», le dice lui al termine del rapporto sessuale. Lei comincia ad urlare, si aggrappa ad una finestra, riesce ad ag-
guantare il suo cellulare con il quale compone il 112, ma lui glielo strappa dalle mani. Dopo qualche minuto sul telefono della ragazza arriva una chiamata della polizia alla quale risponde il romeno che rassicura gli agenti: "è tutto a posto, non preoccupatevi". Ma gli i poliziotti, evidentemente, si insospettiscono e in zona arriva una Volante. Il romeno se la prende con la vittima, insieme all'amico padrone di casa le mette le mani sulla bocca, la minaccia, le dice di non raccontare niente, poi la lascia andare. Il referto medico stilato all'ospedale di Cremona parlerà di violenza e percosse.
Espulsione per l'ex imam Trabelsi
Il ministro dell'interno Roberto Maroni ha firmato il decreto di espulsione nei confronti di Mourad Trabelsi, l'ex imam di Cremona condannato a sette anni per terrorismo internazionale di matrice islamica con sentenza passata in giudicato. Il tunisino, che ha finito da poco di scontare la sua pena nel carcere di Voghera, ora è libero e attualmente si trova nel centro di permanenza temporanea di via Corelli a Milano. Avrebbe dovuto essere espulso, rimandato in Tunisia, ma aveva chiesto protezione al governo italiano perché temeva per la sua vita. Ad annunciare la firma del decreto è stato lo stesso Maroni nel corso di un'informativa alla Camera dei deputati riguardante i due marocchini recentemente arrestati a Milano e accusati di aver progettato attentati in Italia. A nulla è valso il tentativo del legale di Trabelsi, l'avvocato Giuseppe De Carlo, di
non farlo tornare in Tunisia, dove il suo assistito è già stato condannato a vent'anni per terrorismo e dove, a detta dello stesso tunisino, rischierebbe di essere torturato. La Corte europea di Strasburgo, dal canto suo, aveva sospeso l'espulsione, e pur negando a Trabelsi lo status di protezione sussidiaria richiesto da De Carlo, in quanto non si può concedere ai condannati per terrorismo, aveva raccomandato alla Questura di Pavia il rilascio di un permesso di soggiorno temporaneo per motivi umanitari. Ma Trabelsi, giudicato in queste ore dal magistrato di sorveglianza di Pavia, è stato considerato ancora socialmente pericoloso. L'ex imam di Cremona, arrestato il primo aprile 2003 nella sua casa di via Geromini, era stato condannato a Cremona in primo grado a dieci anni e sei mesi per terrorismo internazionale di matrice islamica.
lutto in citta'
Infarto: muore l'avvocato Alessandro Bocchi Grave lutto nel foro cremonese. Giovedì mattina, alle 8, è improvvisamente mancato all'affetto dei suoi cari l'avvocato cremonese Alessandro Bocchi, 56 anni, che lascia la moglie, la collega Cristiana Speroni, e due figli di 7 e 6 anni. La notizia della morte di Bocchi, figura molto nota a Cremona, ha fatto il giro della città, lasciando sgomenti e increduli familiari, parenti, amici, conoscenti e colleghi. In Tribunale non si parlava d'altro. Bocchi, residente con la famiglia in piazza Marconi, giovedì mattina si è alzato, ha fatto una doccia, colazione con i suoi bambini, ma poi, quando è stato il momento di uscire per andare al lavoro, si è sentito male. Il tempo di stendersi sul divano e poi la morte, fulminea, lo ha preso con sè. I medici del 118, chiamati immediatamente dalla moglie, non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. La notizia della morte di Bocchi si è diffusa subito in città. La sera prima il legale si trovava ad una cena organizzata dal Rotary dove ha tenuto anche un discorso. I funerali saranno celebrati sabato alle 10 in Cattedrale. Il presidente della Camera Penale di Cremona, avvocato Marcello Lattari, anche a nome dei colleghi, ha parlato di Bocchi. «Ricordare Alessandro» ha detto Lattari, «è, nel contempo, facile e difficile. Facile perché è sufficiente dire "amico" e "grande avvocato" per far quanto meno intendere quello che lui significava per noi, penalisti cremonesi. Difficile perché innumerevoli sono gli aneddoti, i ricordi, gli episodi, i pensieri, le riflessioni che legano - e legheranno sempre - ciascuno di noi a Sandro. Davvero pochi
sono gli avvocati, e non solo tra quelli che esercitano all'ombra del Torrazzo, che non devono essere grati a Sandro per un consiglio prezioso o per un parere illuminante, dati sempre con una semplicità inversamente proporzionale al loro pregio. Uomo di ampia cultura, era un grande avvocato, un insigne penalista, non solo per la profonda conoscenza del diritto e per l'assoluta padronanza dei meccanismi processuali, ma anche per la straordinaria capacità di cogliere le ragioni e le dinamiche sottese alle norme giuridiche. Sandro non ha imbrigliato la sua curiosità intellettuale nelle anguste maglie della professione, pure mirabilmente svolta, ma ha avuto la capacità ed il coraggio di esplorare, con la sua consueta eleganza, diversi ambiti del sapere. Indimenticabili rimangono i suoi racconti, concessi quasi con pudore alle persone a lui più vicine, che costituiscono il paradigma della sua vivacità intellettuale, fuori e dentro le aule di giustizia. Lo ricordiamo come il fondatore della Camera Penale di Cremona, di cui è stato per molti anni presidente, anima ed ispiratore, anche quando è stato eletto presidente della Camera Penale della Lombardia Orientale; ma ancor più lo ricordiamo, e già lo rimpiangiamo, come sincero amico e prezioso consigliere. Chi, come noi, ha avuto il privilegio di sedere accanto a lui nei banchi della difesa serberà sempre gelosamente memoria tanto delle sue dotte argomentazioni giuridiche, quanto dei suoi sagaci motti di spirito. Le parole, però, non riescono a descrivere le molte qualità e dei poliedrici talenti di Sandro: solo la sensibilità di ciascuno di noi potrà plasmarne il ricordo».
Salute
Venerdì 5 Dicembre 2008
GLI ORARI
PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle 18.00 in orario continuato, il sabato dalle ore 8.00 alle ore 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati Dove: piano Rialzato, padiglione 5 Orario: da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 16.00 Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. • ANATOMIA PATOLOGICA: consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Dove: piano 1, corpo H (ala destra), monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Fax: 0372 405742. • RADIOLOGIA: Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Dove: piano 1, corpo H (ala destra), monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-70 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoled dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. • SENOLOGIA: prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M, monoblocco ospedaliero (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso). Orario: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. FISIOTERAPIA Esclusa la visita specialistica che si prenota presso il CUP-Cassa, le prenotazioni vanno effettuate di persona. Dove: piano 1, corpo C (ala sinistra), monoblocco ospedaliero. Orario: lunedì dalle 08.00 alle 14.00; da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00. Tel: 0372 405346 per informazioni. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario:da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO Allergologia per sospetti professionali Dove: piano Terra, padiglione 10 Da lunedì a venerdì, da 9.30 alle 13.00. Negli stessi orari è possibile prenotare al numero 0372 408178. • MEDICINA DEL LAVORO: visite specialistiche di medicina del lavoro Dove: piano Terra, padiglione 10 Da lunedì a venerdì, dalle 8.00 alle 17.00. Negli stessi orari è possibile prenotare al numero 0372 405777. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero.
Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche) Telefono: 0372 405715. Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. SERVIZIO DIETETICO valutazioni e controlli nutrizionali La prima visita si prenota al CUP. Dove: piano 4, ala sinistra monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 09.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 16.00. Telefono: le prenotazioni per il controllo nutrizionale può essere effettuata telefonicamente da lunedì a venerdì dalle 09.30 alle 15.30 ai numeri 0372 405732, 0372 405634, 0372 405631. LABORATORIO ANALISI previsto per il prelievo l'accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.00 alle 09.00. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio della terapia anticoagulante orale. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: dalle ore 07.00 alle 14.00 da lunedì a venerdì (prelievi e visite specialistiche). CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Dove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10 Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante. Le prenotazioni vengono effettuate telefonando al 0372 408178 da lunedì a venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00; oppure personalmente presso la Medicina del Lavoro dalle 7.30 alle 13.00 da lunedì a sabato e il martedì pomeriggio dalle 14.00 alle 16.30. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: emotrasfusioni, autotrasfusioni, salassi, terapia marziale endovenosa Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì Rivolgersi alla segreteria del servizio negli orari sopra indicati, muniti della relativa impegnativa al fine di stabilire un appuntamento, in base alle necessità del paziente. GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle ore 13.00 alle ore 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: piano Rialzato, ala sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. MEDICINA GENERALE E ONCOLOGIA MEDICA Dove: piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248 TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione pu essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.
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L'Ospedale apre le porte a metodi di medicina non tradizionale. Spaggiari: «Bisogna tener conto anche della biofisica del corpo umano
Verso la medicina non convenzionale
L'
di Laura Bosio
ospedale di Cremona apre alla medicina non convenzionale. Questo il messaggio che emerge forte e chiaro dal convegno svoltosi nei giorni scorsi proprio presso il locale nosocomio, dove ci si è voluti interrogare sulla domanda «L'ospedale può essere luogo di integrazione?». La risposta è «Sì», secondo il direttore generale Piergiorgio Spaggiari, che ha presieduto il convegno. «Abbiamo invitato i più grandi fisici italiani che si occupano della fisica del corpo umano». spiega Spaggiari. Cosa c'entra la fisica? «La medicina classica basa solo sulla biochimica, ma non è tutto qui. Rita Levi Montalcini ha preso un Nobel per aver scoperto che le cellule si scambiano informazioni di tipo biofisico. Rubia ha preso il Nobel per aver scoperto che ogni organo è composto da una massa concentrata e da energia, che ne forma la maggior parte. Dunque la malattia può essere vista come un cattivo rapporto tra la massa concentrata e la sua energia (che ha un valore un miliardo di volte superiore). Quindi se la medicina valuta la massa ma non l'energia di un organo, perde molte informazioni utili. Del resto mancano ancora le strumentazioni per misurarla. Cosa è emerso dal convegno?
Il direttore generale dell'Ospedale Maggiore, Piergiorgio Spaggiari
«Sono emerse valutazioni davvero scientifiche, che potrebbero allargare l'orizzonte delle nostre conoscenze nell'ambito dl corpo umano. Questo sarà oggetto di convegno che si terrà a Milano in primavera». Quali sono gli elementi che fanno pensare alla bontà di queste ipotesi? «La mia convinzione deriva dal fatto che la medicina convenzionale utilizza comunemente una tecnica come la risonanza magnetica, che permette di vedere la struttura interna, e che funziona solo per gli esseri viventi, in quanto essi reagiscono a solleticazioni biofisiche, al contrario della materia inanimata. Riuscendo a captare l'energia degli organi con strumenti molto più sensibili, si potrà capire se un organo ha qualche patologia o meno, in base al fatto che il rapporto tra energia e massa sia costante oppure no. Ed è proprio
sull'energia che si basa la medicina non convenzionale». Facciamo qualche esempio di queste terapie... «Intanto precisiamo che noi italiani arriviamo sempre in ritardo, in quanto l'Oms ha già valutato la medicina non convenzionale, riconoscendone la validità. Un'esempio ne è l'agopuntura, che oggi è già diventata una scienza medica. Essa serve per fornire o sottrarre energia attraverso determinati punti del corpo, che rappresentano i terminali nervosi di un organo. Un'intuizione che in cina si era già fatta da secoli, ossia che noi esseri umani siamo percorsi da linee energetiche. Altri esempi di medicine non convenzionali sono la fitoterapia, la digitopressione, lo shatzu, la musicoterapia (che peraltro viene già utilizzata in medicina), la medicina ayurvedica e via di
seguito. Come mai la medicina classica spesso rifiuta quella non convenzionale? «La paura della medicina classica è di allargare le sue conoscenze ad un settore che è a loro ignoto. La scienza deve invece aprirsi al confronto. Eppure alcune pratiche, come la musicoterapia, vengono riconosciute. Allora perché non pensare che anche altre conoscenze possano essere esatte? Perché chiudersi? Non ha senso che una scienza non apra le porte ad altre scienze o pseudo scienze. Bisogna capire che la biofisica non va in constrasto con la biochimica. Semplicemente i fenomeni biofisici anticipano le sbagliate reazioni biochimiche che avvengono nellìorganismo, e che sono poi le malattie. Quindi la giusta reazione potrebbe tornare semplicemente modificando gli aspetti biofisici o bioenergetici. Si tratta di lavorare con le vibrazioni, che possono arrivare attraverso le più diverse modalità». Il nostro ospedale introdurrà quindi elementi di medicina non convenzionale? «In realtà abbiamo già iniziato. Facciamo applicaqzioni con campi elettromagnetici, di differente intensità in base al tipo di patologia da curare. Ad esempio con campi elettromagnetici molto deboli, e quindi pari al campo magnetico terrestre, è possibile recuperare energia».
mostra
La qualità della vita è al centro
«Misurare il desiderio infinito? La qualità della vita»: questo il titolo della mostra promossa dall'azienda "Istituti ospitalieri" di Cremona insieme all'Associazione cremonese cura del dolore. Un'esposizione itinerante, curata dall'Associazione medicina e persona, che resterà aperta nell'atrio dell'ospedale fino al 14 dicembre. La mostra è costituita da 50 pannelli e il percorso è suddiviso in “stanze”. Si inizia entrando in una stanza medica
nella quale si vede in breve la storia dello studio della qualità della vita in medicina. Alla stanza medica segue la seconda stanza “della conoscenza”, dove ci si interroga sul fenomeno, appunto, della conoscenza. La terza stanza si apre sul “racconto” di alcuni testimoni: Pierre Mertens ci racconta l’esperienza vissuta con sua figlia Liesje, nata con la spina bifida , altre testimonianze vengono dagli Hospices, o da altre situazioni durissime: aids, prigioni, gulag e ci rive-
lano non un modo di sopravvivere ma vite piene e compiute. La mostra ci fa proseguire in questo viaggio offrendoci l’aiuto dello sguardo di una artista, Marie Michèle Poncet, che ha fissato le osservazioni fatte durante un suo ricovero in disegni e acquarelli, nel suo “carnet de voyage” in ospedale. Si ritorna alla fine sul tema medico interrogandosi se veramente i questionari in uso non siano molto insufficienti a evidenziare una vita di qualità.
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Agricoltura
Venerdì 5 Dicembre 2008
Rinnovo delle cariche per Donne impresa di Coldiretti Cremona. Rieletta Barbara Manzoni
Azienda agricola anche al femminile
N
ei giorni scorsi le imprenditrici agricole di Donne impresa Coldiretti Cremona hanno proceduto al rinnovo delle cariche per il quadriennio 2009-2012. All’unanimità è stata riconfer-
mata la responsabile provinciale uscente, l’imprenditrice Barbara Manzoni, 33 anni, coadiuvante dell’azienda agricola «Mirandola» di Agnadello. Barbara Manzoni avrà al suo fianco due “vice”: Anna Bianchi, imprenditrice pizzighettonese operante nel comparto
latte, ed Emanuela Dilda, titolare dell’agriturismo «Il Campagnino» di Pessina Cremonese. Le altre imprenditrici elette nel coordinamento provinciale sono: Gian Piera Badiini, Emanuela Banderini, Silvana Cè, Lucia Delfanti, Anna Gaimarri. «Accanto al forum provincia-
MERCATI - SETTIMANA DALl 28/11/2008 AL 4/12/2008 PRODOTTO
UNITà DI MISURA
CREMONA
MILANO
MANTOVA
MODENA
Tonn.
123,00127,00
135,00140,00
139,00142,00
156,00159,00
Tonn.
113,50114,50
124,00125,00
118,00120,00
134,00136,00
295,00297,00
290,00295,00
--
FRUMENTO
tenero buono mercantile
GRANOTURCO
ibrido naz. 14% um.
SEMI DI SOIA
Tonn.
N.q.
Tonn.
125,0-130,0 N.q.
alla rinfusa
Tonn.
103,00105,00
115,50117,00
128,00131,0
117,00118,00
FIENO maggengo agostano
Tonn.
160,00179,00
80,00-130,00 100,00-140,00
“”
--
Tonn.
55,0-59,5
44,00-55,00 28,00-33,00
lattonzoli locali
15 kg.
3,270
3,270
3,280
3,360
SUINI lattonzoli locali
25 kg.
2,390
2,360
2,370
2,430
SUINI lattonzoli locali
30 kg.
2,240
2,230
2,240
2,260
SUINI lattonzoli locali
40 kg.
1,970
1,930
1,960
1,990
Suini da macello
156 kg.
1,330
1,330
N.q.
1,300
Suini da macello
176 kg.
1,330
1,330
N.q.
1,330
Suini da macello
Oltre 176
1,330
1,265
N.q.
1,295
Vacche Frisone 1ª qualità (p.v)
Kg.
0,97-1,18
Montichiari peso vivo 0,95-1,10
0,950-1,050
--
Vacche fris. 2ª qualità (p.v)
Kg.
0,76-0,86
0,65-0,78
0,630-0,730
--
Manze scottone 24 mesi
Kg.
2,20-2,58
0,95-1,12
0,940-1,110
--
Kg.
0,70-0,90
0,80-1,00
0,800-1,100
--
(50-60Kg) pie blue belga
Kg.
3,00-4,95
4,50-5,00
4,000-4,400
--
BURRO pastoriz.
Kg.
1,60-1,65
1,45
1,40
--
PROVOLONE VALPADANA
Kg.
5,05-5,20
5,05-5,15
--
--
PROVOLONE VALPADANA
Kg.
5,30-5,50
5,25-5,45
--
--
Kg.
5,55-5,85
5,70-6,10
5,80-6,00
--
Kg.
6,85-6,00
6,15-6,65
6,20-6,45
--
Kg.
N.q.
--
--
--
nazionale
ORZO NAZ.
peso spec. 55-60 peso spec. 66-68
CRUSCA
PAGLIA
press.rotoballe
SUINI
Vitelli Baliotti (50-60 kg) fris.
Vitelli Baliotti
149,0-154,0 123,0-128,0 128,0-138,0 159,0-161,0 143,0-148,0
--
fino a tre mesi
oltre tre mesi
GRANA Scelto stag. 9 mesi
GRANA Scelto stag. 12-15 mesi
Latte naz. Crudo
(16-30 giugno)
N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Non è escluso che in futuro venga ripristinato il mercato settimanale. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì.
le, che raccoglie le venticinque imprenditrici agricole elette nei consigli di sezione, abbiamo dato vita a questo coordinamento, che nasce come un “gruppo di lavoro”, che si riunirà nei prossimi giorni, dandosi degli obiettivi concreti e cercando di metterli in atto coinvolgendo le componenti del forum e tutte le imprenditrici interessate» spiega Barbara Manzoni. «Ringrazio le imprenditrici della Coldiretti che mi hanno voluta rieleggere. A tutte chiedo di sostenere l’azione che, con le due vice, metteremo in campo: abbiamo bisogno di tutta la collaborazione possibile, per far sì che ogni proposta sia condivisa, portata avanti e sostenuta, a vantaggio della nostra agricoltura e del nostro territorio». Il Forum delle imprenditrici agricole di Coldiretti Cremona ha designato anche le cinque rappresentanti del nostro territorio all’interno del Coordinamento regionale: sono Barbara Manzoni, Anna Bianchi, Emanuela Dilda, Gian Piera Badiini e Silvana Cè.
Il Forum, attualmente risulta così costituito. Zona di Soresina: Laura Poli (Casalbuttano), Ernestina Sbalzarini (Casalbuttano), Adele Corbani (Castelleone), Lucia Delfanti (S. Bassano), Luisella Della Fiore (Cappella Cantone), Anna Bianchi (Pizzighettone), Silvana Cè (Pizzighettone), Gianpiera Badiini (Pizzighettone), Margherita Cipelletti (Pizzighettone), Sonia Mainardi (Casalmorano), Enrichetta Scabeni (Soresina), Francesca Zuccotti (Soncino). Zona di Crema: Barbara Manzoni (Agnadello), Maria Rosa Festini (Camisano), Agnese Bicetti Bettinoni (Vailate), Rosa Oprandi (Crema). Zona di Cremona: Stefania Sbaruffati (Grumello Cremonese),
La presidente Barbara Manzoni
Esterina Mariotti (Pescarolo), Paola Paietta (Stagno Lombardo), Alessandra Lazzari (Malagnino), Emanuela Dilda (Pessina Cremonese), Carolina Barbera (Ostiano), Annamaria Lupi (Pozzaglio), Anna Gaimarri (Sospiro). Zona di Casalmaggiore: Emanuela Banderini (Rivarolo Del Re).
I pensionati in visita ai mercatini di Natale L’Associazione provinciale pensionati Coldiretti organizza, per venerdì 12 dicembre, la «Festa Provinciale del Pensionato». Gli iscritti all’Associazione, provenienti da tutta la provincia di Cremona, condivideranno una giornata d’incontro e di divertimento a Trento e Rovereto. Due pullmann partiranno alle 5.45 da Crema (in via del Macello 34), facendo sosta a Pizzighettone (alle 6.20, nel piazzale davanti al cimitero) ed a Cremona (alle 7, in piazza Libertà, davanti al Comando dei vigili urbani), dirigendosi poi alla volta di Rovereto. Qui, intorno alle 9.30, si terrà la visita
al Sacrario dedicato ai Caduti della Prima Guerra Mondiale. Intorno alle 10.30 arrivo a Mezzocorona, dove i partecipanti potranno visitare le cantine. Seguiranno i saluti di benvenuto e il pranzo. Nel pomeriggio, intorno alle 15, è previsto l’arrivo a Trento dove si terrà la visita ai Mercatini di Natale e al Mercato degli Agricoltori Trentini. La giornata si concluderà intorno alle 18 con il rientro dei partecipanti. Le prenotazioni possono essere effettuati entro il 10 dicembre presso la segreteria provinciale di via Ala Ponzone (tel. 0372 499811) oppure presso gli uffici zona.
Ambiente
A cura del Circolo culturale «Ambientescienze»
Un governo nemico dell’ambiente
I
di Benito Fiori
n Europa l’Italia è la capofila dei paesi che non vogliono impegnarsi per abbattere i gas serra! Da vergognarsi. Il 30 ottobre era arrivata da Bruxelles una nuova bacchettata dall’Ue al governo italiano: «Pagherete di più perché siete in ritardo sulle rinnovabili»! Ed il conto da pagare al 31 dicembre per avere disatteso quanto prescrive il Protocollo di Kyoto sarà questo: 1.571 miliardi di euro (lo 0,1% del Pil)! Il nostro governo invece che cosa fa? Neppure tiene conto dei risultati economici ed ambientali ottenuti con gli incentivi avviati dal governo Prodi per l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili e per il risparmio energetico nelle abitazioni: utilizzati da 230 mila famiglie, hanno procurato un giro di affari di 3 miliardi di euro (+56% nel settore della caldaie a condensazione e +42% nei metri quadri di solare termico), ripagando il beneficio fiscale costato circa 0,63 miliardi di euro. Leggendo la manovra di questo governo, viene da dire che si può essere scrupolosi fustigatori del bilancio dello Stato, ma, parafrasando un celebre aforisma di Enzo Biagi, «non anche del buon senso». Anche perché, ragionando secondo il sempre valido motto “cui prodest?” (a chi conviene?), qualche brutto
una somma non superiore ai 48 mila euro nel 2008, con l’arrogante clausola del “silenzio dissenso”. Se l’Agenzia delle Entrate non risponde alla richiesta di autorizzazione alla detrazione sulle dichiarazioni dei redditi, "l'assenso si intende non fornito" e il cittadino “se la prende in saccoccia”. E a proposito di economia, sarebbe interessante sapere dall’impreparato Tremonti come risponde a Eugenio Scalfari quando questi afferma: « Il deficit lasciato dal precedente governo Prodi era al di sotto del 2 per cento. A metà novembre, cioè prima della manovra approvata venerdì scorso ma
pensiero allora viene alla mente. Il “fantasioso” Tremonti, per esempio, è stato forse obbligato alla restituzione di favori a chi ha dato una mano alla Pdl in campagna elettorale (petrolieri, trasportatori, ecc.)? Oppure, oltre a sapere come non fare pagare le tasse ai suoi clienti da affermato fiscalista, Tremonti non sa fare altro. Come non pensare, a giudicare dalla retroattività del provvedimento, ad una ottusità culturale, economica e politica, o ad una tragica miopia ideologica? Possibile che egli ed il suo “principe Silvio” non si rendano conto che, di questo passo, con questo riscaldamento globale e con questo tasso di inquinamento, questa generazione sta compro-
LA RICERCA VISCOLUBE/ISPO -
Il 76% degli italiani apprezza le aziende attente all’ambiente, un valore aggiunto per l’attività aziendale Fonte: E-gazette Italiani ambientalisti? Non tutti, certo. Ma una buona maggioranza è convinta che le azioni quotidiane possano fare una reale differenza per migliorare le condizioni ambientali. È quanto emerge dallo studio promosso da Viscolube, azienda italiana con clienti in tutta Europa attiva nella rigenerazione di oli usati, e realizzato dall’Ispo, l’Istituto per gli studi sulla pubblica opinione di Renato Mannheimer. La ricerca è stata condotta su un campione di mille cittadini rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne. L’indagine è stata presentata a Ecomondo, la fiera dello sviluppo sostenibile che si è da poco chiusa a Rimini. Emerge così un’immagine dell’atteggiamento degli italiani verso l’ambiente riassumibile in quattro differenti tipologie: gli ambientalisti motivati, la maggioranza (59%), tra i quali troviamo moltissimi giovani, studenti, persone con formazione scolastica di alto livello e residenti nei comuni di piccole dimensioni; gli ambientalisti disillusi (18%), per la maggior parte maschi e pensionati; gli ambientalisti dubbiosi (13%) e, infine, i non ambientalisti (10%). L’80% degli intervistati dice di impegnarsi regolarmente perché le proprie azioni siano “rispettose dell’ambiente”. Un altro aspetto che emerge dall’analisi Ispo riguarda il consenso che la popolazione manifesta nei confronti delle aziende attente alle questioni sociali e ambientali. Un comportamento eticamente corretto sembra essere un valore aggiunto per l’attività aziendale, premiato dal 76% degli italiani. In sostanza gli intervistati affidano un giudizio migliore e sembrano fidarsi di più proprio di quelle aziende sensibili alla sostenibilità ambientale. Non solo in termini sociali e caritatevoli, ma proprio come fattore industriale competitivo in un’economia sempre più attenta al contesto in cui opera. Italiani, infine, consapevoli anche dell’alto fattore inquinante dell’olio esausto (53%) e informati dell’esistenza in commercio di olio rigenerato (56%). Percentuali confortanti, se si considera che il 77% afferma di considerare l’olio rigenerato un prodotto ecosostenibile e che il 47% è favorevole ad acquistare, a parità di prezzo, un olio rigenerato rispetto ad uno nuovo.
Il ministro dell'economia Giulio Tremonti
mettendo il futuro di quelle prossime? Sono consapevoli che allo sforzo per fermare il precipizio verso il quale il pianeta sta andando, sono chiamati a farlo tutti i paesi più sviluppati? Nessuno escluso? Sanno che ci sarà una particolare attenzione da parte di tutti che i soliti paesi “furbetti” all’italiana non scarichino su gli altri il peso del titanico sforzo da compiere per dare ancora un futuro al pianeta? Sanno che è divenuto fuori dalla realtà barattare il futuro per una immediata e miope crescita di un sempre più astruso Pil? Che tristezza confrontare la manovra finanziaria con i programmi che stanno elaborando sulla riduzione dei gas serra tutti i paesi più avanzati! Ecco qualche esempio di ciò che si va dicendo. È stato cancellato l'obbligo di certificazione energetica nella compravendita degli immobili, ha moltiplicato i demotivanti passaggi burocratici per la verifica della spesa sostenuta, è stato ridotto al 36% le spese sostenute per il risparmio energetico per
dopo la Finanziaria 2009, il deficit viaggiava attorno al 3 per cento. Scontava infatti i tre miliardi dovuti all'abolizione dell'Ici, i tre miliardi derivanti dall'operazione Alitalia, l'aumento del fabbisogno derivante dai minori incassi tributari. …. Se non fosse stata abolita l'Ici (che non ha prodotto nulla di positivo sul rilancio della domanda), se non fosse stata creata la nuova Alitalia “tricolore” e non si fosse abbassata la guardia sull'evasione fiscale, avremmo avuto oggi un punto di Pil, cioè 15 miliardi, da spendere per rivitalizzare i consumi e un altro mezzo punto di sforamento consentito da Bruxelles per chi ha i conti in sicurezza.». Ambientalisti che avete votato per questa maggioranza, meditate, meditate…. Ci giunge ora notizia di un segnale di dignità della Ministra all’Ambiente Stefania Prestigiacomo contro i miopi tagli del suo collega Giulio Tremonti. Domanda: riuscirà la bella Stefania a respingere la pericolosità stupidità politica del Lupo Tremonti?
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PROTOCOLLO DI KYOTO
Costo per l’Italia dell’anidride carbonica (CO2): € 47,6/sec; € 4.112.640/giorno; € 123.379.200/mese Dal 1° gennaio 2008 al 4 Dicembre: € 1.427.080.000
Gran Bretagna: con la prima legge sul clima, CO2 meno 80% entro 2050 LETTERA DEL MINISTRO PER L'AMBIENTE BRITANNICO ED MILIBAND INVIATA AL QUOTIDIANO LA REPUBBLICA www.greenplanet.net Sappiamo di dover agire sui cambiamenti climatici, ma come? Con il chiarirsi delle informazioni scientifiche, mentre assistiamo agli effetti dei cambiamenti non nel futuro, ma proprio qui e ora, con le emissioni mondiali in continua crescita, i paesi del mondo sono alla ricerca di nuove strategie. Ognuno di noi può imparare dagli altri. Nel Regno Unito ci siamo impegnati a costruire di un futuro a basso tenore di carbonio. Una legge sui Cambiamenti Climatici, la prima nel suo genere, significa che le emissioni di gas serra devono essere ridotte per legge dell'80% entro la metà di questo secolo. L'impegno riconosce la necessità immediata di un'azione per affrontare un cambiamento di questa portata. Quindi, avviandoci verso il 2050, ci saranno "budget del carbonio" per ogni quinquennio che, come la scadenza del 2050, saranno vincolanti per legge. C'è chi ha già obiettato che, in tempi duri per l'economia, dovremmo fare marcia indietro sui nostri obiettivi in fatto di cambiamenti climatici. In realtà, pur se sono naturalmente possibili dei compromessi, esistono anche soluzioni comuni ad entrambi i problemi: misure di risparmio energetico per le famiglie che riducono consumi ed emissioni, nonché investimenti in nuove industrie ambientali che migliorano la sicurezza energetica mentre riducono la nostra dipendenza dai combustibili inquinanti. D'altra parte, un ritardo in questa direzione non farebbe che rendere più costoso intervenire e, nel lungo periodo, sappiamo che i costi dell'inazione sui cambiamenti climatici superano i costi dell'azione.
Dato che continueranno sempre a gravare pressioni urgenti sui politici del momento, nella legge adottata nel Regno Unito è stato inserito lo specifico impegno a farsi guidare dalle situazioni reali. Una Commissione indipendente sui cambiamenti Climatici ci ha consigliato l'obiettivo dell'80% in base agli ultimi dati scientifici, ai rapporti ONU ed alle consultazioni con esperti nazionali. Continuerà ad offrire la propria consulenza su ciascun budget del carbonio negli anni che ci dividono dal 2050, e farà ciò pubblicamente, in modo che i futuri governi saranno tenuti a spiegare le ragioni di un'eventuale mancata applicazione delle raccomandazioni. Siamo orgogliosi della nostra legge sui Cambiamenti Climatici. Stiamo esaminando in che modo il Regno Unito possa fare la sua parte "in casa". Siamo inoltre pienamente coinvolti nel più ampio ed ambizioso sforzo europeo. Diamo il nostro deciso sostegno all'obiettivo della Presidenza francese di concludere un accordo definitivo sul pacchetto Clima ed Energia del 2020 nel mese di dicembre. Attuando gli impegni politici assunti dagli Stati Membri nel 2007, l'Europa deve dimostrare una forte leadership mentre i negoziati internazionali sul clima entrano in una fase cruciale. Sappiamo però che i governi da soli non sono in grado di operare questo cambiamento. Per le aziende, la riduzione delle emissioni di carbonio deve diventare una parte necessaria della propria attività con paesi che condividono idee ed ispirazioni, con governi e collettività che si stimolano a vicenda, sono convinto che potremo arrivare ad un accordo nel 2009 e che potremo porre le basi necessarie per creare un mondo a basso tenore di carbonio.
EFSA: RIDURRE QUANTITÀ DI PRINCIPIO ATTIVO NEI PESTICIDI Fonte: www.greenplanet.net Anche l'agenzia concorda con le preoccupazioni della Commissione e raccomanda di abbassare la concentrazione di principio attivo per quei pesticidi il cui utilizzo è correlato a rischi per la salute umana. La valutazione dei rischi condotta da EFSA, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare, conferma l'opinione diffusa avvalora le tesi di chi vorrebbe ridurre la presenza di pesticidi nell'agricoltura europea; intanto grazie a questo parere il primo passo porterà ad una diminuzione del LMR ( livello massimo di sicurezza) dei residui commercializzati in Europa al fine di tutelare la salute umana. L'EFSA ha inoltre proposto di ridurre le quantità massime di residui di sicurezza in via precauzionale anche per quei prodotti di cui non sono stati resi disponibili dati sufficienti a comprovare
la sicurezza degli attuali LMR. Inoltre, per le sostanze attive non autorizzati nell'Unione europea, ma di cui si possono trovare residui, per esempio, nei prodotti alimentari importati e nei mangimi, l'EFSA ha raccomandato che le quantità massime di residui venga fissata alla soglia misurabile più bassa, riscontrabile tramite analisi a campionatura in conformità con l'usuale prassi comunitaria. La Commissione europea ha chiesto inoltre il parere dell'EFSA sulla sicurezza degli attuali limiti massimi di residui in ben 15 sostanze attive contenute nei pesticidi e, tenendo conto della valutazione, modificare o rimuovere le LMR. "L'EFSA sta coordinando la revisione delle quantità massime di residui di più di 300 sostanze attive," spiega Hubert Deluyker responsabile Scientific Cooperation and Assistance dell'Agenzia europea. "Abbiamo iniziato nel 2008 e
puntiamo a completare entro la fine del 2010". L'EFSA a partire dal 2009 fornirà annualmente una relazione sullo stato dell'esposizione reale del consumatore agli antiparassitari. L'unità Efsa che segue i pesticidi, e che è responsabile per la revisione dei limiti di principio attivo consentito, propone gli standard in base ad una serie di valutazioni che passano dall'esposizione ai potenziali effetti derivanti dall'assunzione dei residui attraverso i cibi o nei mangimi per gli animali d'allevamento. L'agenzia verifica che i livelli di esposizione siano sicuri per tutti i gruppi di consumatori potenziali, compresi gruppi vulnerabili come i bambini, gli anziani e vegetariani. L'effettiva esposizione dei consumatori ai pesticidi saranno valutate nella EFSA's Annual Report on Pesticide Residues, la relazione annuale sui residui di antiparassitari.
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Lettere
Venerdì 5 Dicembre 2008
viabilita'
Manutenzione dell'Asolana, i lavori sono ancora in corso Gentile Direttore, in risposta alla lettere e articoli relativi alla manutenzione dell’Asolana, si ribadisce nuovamente che i lavori sono ancora in corso. Il fermo che si è verificato è dovuto a condizioni meteo, pioggia e neve, peggiorate e proibitive, con proiezioni non ottimali. Per quanto riguarda in particolare anche il tratto di abitato in Casalmaggiore, evidenziato dalla Signora Paola Olandese, si segnala che non appena le condizioni meteo lo consentiranno, dovrà essere posto un tappeto impermeabilizzante già previsto, che garantirà maggior tenuta del manto depositato e linearità del medesimo. Amministrazione provinciale di Cremona * alitalia
Occorre una nuova politica del trasposto aereo Egregio direttore, la comunicazione del Ministro delle Infrastrutture che la nuova Alitalia non sarà attiva nel mese di dicembre assomiglia a un atto di resa. Contravviene agli accordi sottoscritti. Altro che rilancio, manca un minimo di idea e impegno per la ripresa. Se la Compagnia non sarà attiva in un periodo importante come le feste di Natale e Capodanno per il traffico aereo e per il turismo, nuove perdite verrannno ad aggiungersi a quelle spaventose già accumulate. Lor signori hanno voluto affossare il piano di rilancio, trasparente e corretto, avviato dal Governo Prodi per il rilancio internazionale di Alitalia e questo è il risultato. Soprattutto la Lega porta una grande responsabilità: ha venduto patacche per nascondere un’operazione tutta affaristica che poi si è rivelata fallimentare. Nessun salvataggio della Compagnia di bandiera è stato ad oggi attuato: in realtà Alitalia è stata praticamente svenduta, le perdite
www.aclicremona.it Sabato 6 dicembre alle ore 9,45 presso il Centro Pastorale Diocesano di Cremona via S. Antonio del fuoco 9/a Padre Bartolomeo Sorge, invitato dalle Acli provinciali terrà un incontro sul tema: “Per una cittadinanza responsabile. La società civile per il cambiamento della Politica” Il momento attuale è profondamente segnato dalla sfiducia dei cittadini verso i partiti e verso la politica visti per lo più autocentranti su interessi corporativi, anche personali, e lontani dai veri bisogni della gente comune. Ad accrescere questa percezione ha inciso il crollo della finanza “creativa e disonesta” che ha finito col penalizzare anche l’economia reale: l’occupazione diminuisce, la precarietà lavorativa si trasforma sempre più in precarietà di vita mentre la povertà cresce.
le pagheranno i lavoratori e pensionati che sono la gran parte dei contribuenti (ad oggi 200 euro a testa). Pesantissimo è il numero dei posti di lavoro (Alitalia, AirOne, aeroporto, precari, servizi indotti) che si perdono (ad oggi 12000). L’aeroporto di Malpensa paga le scelte industriali dei due hub compiute da manager incapaci che, a capo di Alitalia, hanno assistito al dissesto della società, lo stesso vale per la Regione di Formigoni e della Provincia di Varese. La linea della deregolamentazione del territorio e del lavoro, di rifiuto del dialogo con i Comuni, è all’origine dell’attuale declassamento. Hanno lucrato allora su Alitalia e continuano ancora oggi imperterriti nonostante la crisi drammatica dell’aviazione civile italiana. La loro propaganda e la loro incapacità totale non puo’ essere pagata da Malpensa. Le attività aeroportuali interne e quelle indotte sul territorio, a cominciare da quelle immobiliari, alimentate da promesse spropositate, vivono uno stato di totale depressione. I responsabili di tale situazione, per lo piu’ silenti o in fuga, devono essere chiamati a rispondere per aver creato tale condizione. Ma soprattutto occorre che il Governo e il Parlamento cambino registro; non affidino esclusivamente ai privati, che fanno il loro mestiere di comprare per vendere, il futuro dell’aviazione civile in Italia. Occorre una nuova politica industriale del trasporto aereo e in questo quadro la definizione del ruolo di Malpensa e il suo equilibrato rapporto con il territorio in funzione di sviluppo.Assisteremo quindi alla fine alla svendita di Alitalia ad un patner straniero come era necessario fare già la scorsa primavera. Oltre il danno la beffa. Partito dei comunisti italiani federazione di Cremona * welfare/1
Social card, una misura debole e non incisiva Caro direttore, Il governo riesuma la tessera. Cosa di altri tempi. Qualcuno pur-
troppo, nella confusione anglofona, ha prontamrente paragonato il provvedimento della Social card alla Family card, ma per doveroso chiarimento si specifica che non è così. Perchè la family card che proponiamo noi, è una carta che promuove la famiglia, e in Italia sarebbe una novità, soprattutto come la abbiamo pensata; la social card è una tessera dei poveri, e si rifà invece a vecchi schemi. Infatti la tessera ideata dall'esecutivo non ha nulla di innovativo, ma ricalca quanto adoperato nel secolo scorso. Infatti, già in passato, ai Comuni spettava il compito di stilare 'l'elenco dei poveri' cioè le persone che avevano diritto all'assistenza sanitaria gratuita. Ora si ricorre a una parola nuova per fare quello che si è cancellato quaranta anni fa, perché giudicato atto discriminatorio. Allora serviva per l'assistenza sanitaria e oggi, purtroppo, per mangiare. L'amara constatazione è che non è sufficiente una parola inglese, per determinare delle politiche a favore delle famiglie. Soprattutto la family card perché così come la proponiamo noi dell'Udc provinciale è uno strumento di promozione. Concludendo si ritiene che la misura adottata sia debole e non incida positivamente sul morale delle persone catalogate. Sarebbe stato senz'altro molto più dignitoso aumentare di 40 euro al mese le pensioni minime e gli assegni famigliari. Roberto Vitali Cremona * welfare/2
Una delusione le iniziative adottate da questo governo Egregio direttore, non voglio infierire politicamente sul Presidente Del Consiglio Silvio Berlusconi ritenendomi al di sopra delle parti politiche in campo. Ma è inverosimile credere che questo Governo sia convinto che basta un bonus e una social card per sconfiggere la povertà nel nostro paese. Io invece sono rimasto deluso da Silvio-imprenditore in quanto, invece di affrontare la problematica alla radice, cerca (come i suoi prede-
Società civile per cambiare la politica
Ci ha portato a questa situazione un liberismo selvaggio senza regole e un ruolo ancillare della politica nei suoi confronti che non ha arginato nel tempo la sua avanzata, nella pura illusione che favorire i liberi profitti di pochi portasse un arricchimento per tutti, secondo la ben nota teoria della mano invisibile. La metafora “della libera volpe in un libero pollaio” fotografa bene la prassi di decenni di mercato senza controlli. E ancora una volta, adesso più di prima, la gente comune ci rimette le penne. Ora, se la politica fosse davvero per il bene comune, dovrebbe difendere a spada tratta i diritti alle pari opportunità di vita per tutti i cittadini, diritti riconosciuti come fondamentali della nostra Carta costituzionale. Invece, è proprio il caso di chiederci se siamo ancora una repubbli-
ca fondata sul lavoro; che fine ha fatto il diritto allo studio dopo i recenti tagli; quali misure serie di redistribuzione della ricchezza vengono adottate, visto che, secondo l’Eurispes da noi le disuguaglianze sono più forti che nel resto d’Europa; se verso le fasce deboli si pensa solo a interventi da elemosina…e via dicendo. Una fetta di società civile non ancora piegata da un imbonimento mediatico (che sollecita ad aumentare i consumi per far ripartire l’economia) si rende ben conto che il principio di solidarietà tra i cittadini e i loro corpi sociali, che sta alle radici della Costituzione, è venuto meno e che è in atto una deriva dello stato democratico. Non tutto è perso però, se esistono realtà civiche e popolari non omologate, che nutrono ancora il senso dell’etica, il desiderio di una
politica fondata sul bene comune e nutrita di ideali forti, incarnati in una prassi di servizio onesto alla città e al paese. Energie civili che si pongono fortemente in sintonia con le attese dei cittadini e vicine ai problemi della gente comune; presenze concrete e operose sul territorio, in grado di far partire una politica diversa, dal basso, nutrita dalla voce della gente e dalla sua partecipazione. A tutte queste forze vigili e impegnate, le Acli rivolgono l’invito a riflettere insieme a padre Sorge su una politica costruita sulla cittadinanza responsabile di tutti, nella consapevolezza di comuni affinità etiche e civiche, per far crescere l’equità e la giustizia, riportando al centro della politica, il bene delle persone, specialmente di quelle più deboli e delle comunità. Carla Bellani
cessori hanno sempre fatto) di metterci una pezza tra l’altro usando ancora soldi pubblici cioè soldi nostri. Certamente quella manciata di euro può far comodo ai soliti furbi pseudo poveri, ma tutti coloro i quali hanno un vero tenore di vita dignitosamente basso probabilmente si indigneranno nel richiedere l’ obolo statale. Caro Silvio mi permetta, ma non sarebbe stato più logico aumentare le pensioni minime, le pensioni sociali invece di sprecare per l’ennesima volta una montagna di soldi pubblici? Così facendo ha dimostrato di non essere un bravo amministratore, di non essere un rinnovatore della cosa pubblica. Se continuerà così signor Presidente, darà un impulso non tanto alla crescita del paese, ma alla sua decrescita. Io penso che il futuro sia per i progetti a costo zero. A tal proposito vorrei ringraziare il presidente della Provincia Giuseppe Torchio che il 10 novembre mi ha cortesemente ricevuto (alla presenza di due assessori) nella sede dell’Amministrazione provinciale, al quale ho spiegato il progetto sociale (denominato scaffale sociale) a costo zero rivolto a soggetti economicamente deboli del nostro territorio. L’amministrazione Provinciale, pur non avendo i mezzi burocratici per poter attuare tale progetto, mi ha assicurato il patrocinio. Tale progetto-pilota è stato inviato per conoscenza al sindaco di Cremona, Corrada, che ha gli uffici preposti per vagliare tale proposta. Non avendo la povertà un colore politico, ho espresso l’auspicio di poter coinvolgere nella discussione anche l’opposizione. Gabriele Cervi Cremona * difesa
Basta agli psicofarmaci in uso ai soldati Caro direttore, più di un soldato su dieci fa uso regolare di psicofarmaci. Per essere esatti: il 12 per cento in Iraq e il 17 per cento in Afghanistan. E' quanto rivela un rapporto del Mhat V (il quinto Consiglio di salute mentale) dell'esercito degli Stati Uniti, il doppio di quanto accadeva nel 2001. Il sospetto è che ci sia un legame col crescente numero di suicidi, dato che l'Fda già nel 2004 avvertiva del rischio di comportamenti suicidi connessi all'uso di antidepressivi. Lo scorso autunno i soldati sotto psicofarmaci erano ventimila e gli psichiatri 200 circa. Nello stesso anno 115 soldati si suicidarono e il 40 per cento di loro faceva uso di psicofarmaci come Prozac e Zoloft. Dalle prime cifre ufficiali risalenti al 1980, questo è di gran lunga il più allarmante tasso di suicidi. E' la prima volta che un esercito viene tenuto sul campo con mezzi chimici, per tempi estenuanti e in condizioni disumane. Si stanno creando soldati psico-programmati, che se da un lato fanno risparmiare molto denaro, dall'altro vengono ridotti ad automi privi di emozioni. Una vita distrutta anche quando tornano in patria, tanto che tra i 300 mila veterani sotto psicofarmaci, i casi di figli e mogli ammazzate sta diventando un problema di vaste proporzioni. La scusante per tutto questo è il cosiddetto Disturbo post traumatico da stress, una presunta sindrome inserita dagli psichiatri nel DsmIII già nel 1980, consistente in intense sofferenze psicologiche conseguenti a cataclismi o a eventi traumatici, come appunto la guerra. Ma secondo quale criterio scientifico una sofferenza mentale di tipo diverso non dovrebbe essere classi-
ficata secondo gli stessi criteri? E soprattutto: quale esame scientifico permetterebbe di stabilire senza alcun dubbio di quale malattia stiamo parlando? Esami di questo tipo non cercateli, perché non ne esistono. E come spiega lo psichiatra Thomas Szasz: «La maggioranza dei trattamenti psichiatrici sono in definitiva di gran lunga più dannosi che di aiuto per i pazienti». Perché allora tenere un intero esercito sotto sonno farmacologico, con sostanze i cui pericolosi effetti collaterali sono noti da tempo? Davis Fiore Cremona * media
Provvedimento su Sky: nuova tassa sugli italiani Egregio direttore, piano piano, quatto quatto, il nostro Governo c'è arrivato: «Fa pagare L'Iva ai possessori di Sky». Continua lo scontro sulle televisioni a pagamento. L'emittente di Murdoch torna all'attacco contro Palazzo Chigi: «Il provvedimento colpirà 4.7 milioni di famiglie che hanno liberamente scelto di abbonarsi ai nostri prodotti». «Si tratta» precisa il comunicato «di un aumento delle imposte per gli abbonati e dunque, come qualsiasi aumento dell’Iva, è integralmente a carico del consumatore. Ciò significa che qualora questo provvedimento fosse confermato dal Parlamento, a partire dal primo gennaio ogni cliente di Sky avrà un aumento delle imposte sul suo abbonamento pari al 10%». Va in onda su Sky uno spot di informazione agli abbonati sul tema del raddoppio dell’Iva. Immagini di una conferenza stampa della Presidenza del Consiglio con Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti si succedono ad altre, tratte da programmi Sky, con il testo che recita: «In una fase di crisi economica i Governi lavorano per trovare una soluzione che aumenti la capacità di spesa dei cittadini e sostenga la crescita delle imprese. Il governo italiano ha annunciato invece una misura che va nella direzione opposta: il raddoppio delle tasse sul vostro abbonamento a Sky che va dal 10 al 20%». Non è finita. Il testo dello spot prosegue: «Un aumento delle tasse per 4 milioni e 600 mila famiglie. Questo, anche se durante la scorsa campagna elettorale il governo aveva promesso di non aumentare le tasse alle famiglie italiane. Dal 2003 Sky ha costantemente investito in Italia trainando la crescita dell’intero settore televisivo, senza utilizzare sussidi da parte del governo creando migliaia di nuovi posti di lavoro ma soprattutto offrendo a tutti gli italiani la possibilità di scegliere i programmi televisivi che preferiscono in piena libertà». «Se il Parlamento non lo bloccherà conclude lo spot questo aumento delle tasse sul vostro abbonamento Sky entrerà in vigore il prossimo 1 gennaio». E poi siamo sempre da capo a dodici: il Governo prende una misura che è un aumento delle tasse perchè non stiamo parlando di famiglie ricche ma dei tifosi di calcio che si sono abbonati a Sky, ora si troveranno il prezzo raddoppiato. Andrea Delindati Cremona Per dire la vostra, scrivete a redazione@ilpiccologiornale.it Siate contenuti in 20, al massimo 30 righe. Le lettere giunte il giovedì potrebbero essere pubblicate non il giorno dopo, bensì la settimana successiva.
Libere Opinioni
Venerdì 5 Dicembre 2008
Questa pagina è aperta a tutti coloro che - rappresentando un'associazione di cittadini di varia natura ed estrazione - vogliano dire la loro in totale autonomia, nel rispetto della legge e della civile convivenza. Per questo "Libere Opinioni" non necessariamente rappresenta la linea editoriale de Il Piccolo Giornale.
Robin Hood di Maurizio Guerrini segretario Rifondazione Comunista
Il Vaticano ha superato ogni limite La chiesa vaticana ha annunciato opposizione contro la richiesta francese presentata alle Nazioni Unite di depenalizzare l’omosessualità nel mondo. La richiesta in oggetto dice esplicitamente della necessità che negli oltre novanta paesi dove l’omosessualità è ritenuta un reato sia cancella una tale vergogna. Infatti in moltissimi stati per il reato di omosessualità sono previsti lavori forzati, carcere, tortura ed anche esecuzioni capitali. Bene di fronte a tutto ciò la chiesa vaticana del papa integralista ha compiuto un atto che di cristiano e di evangelico non ha proprio nulla. E con quella dichiarazione ha fatto il salto nel buio logicamente conseguente alla elezione di Benedetto XVI. Da oggi il vaticano ha superato il limite della decenza e lo spartiacque è nettamente delimitato. La gerarchia che ha compiuto questo atto vergognoso è la stessa che piange (giustamente) quando i suoi preti e missionari vengono uccisi e i cattolici subiscono violenza nel mondo, ma è anche la stessa che, subito dopo la presa di po-
sizione del governo francese, ha rincarato la dose rifiutandosi di sottoscrivere la convenzione Onu sui diritti delle persone disabili perché la stessa non contiene un esplicito divieto all’aborto. Il tutto avviene anche alla luce del fatto che noi italiani viviamo in un paese che da più di venti anni non ha una classe politica che, nella sua stragrande maggioranza, sia adeguata a difendere la laicità dello stato e che ha permesso da sempre alla gerarchia vaticana di spadroneggiare in tutti gli ambiti con pesantissime ingerenze nello stato stesso. La sensazione è che l’escalation vaticana, arrivata con quei pronunciamenti a livello di integralismo senza precedenti, possa ritorcersi prima di tutto contro la stessa chiesa; e che sarà un compito difficile spiegarne le motivazioni ai credenti, quelli stessi credenti già provati da decisioni incomprensibili se non alla luce della proterva esigenza di conservare, a qualunque prezzo, un potere temporale sempre più traballante.
Dobbiamo risanare l'aria della città A Cremona i problemi ambientali sono diffusi un po' dappertutto. Quando le matrici naturali sono sporcate da inquinamenti profondi - acqua, aria, suolo - poi tutto ciò che ingeriamo, inaliamo, respiriamo è contaminato. Ultimamente abbiamo seguito la battaglia della confusione sui dati delle leucemie dei bambini. I giovani inalano più aria degli adulti e sono più esposti alle polveri sottili Pm1, Pm2,5, Pm10, che ne provocano maggiori ricoveri e crisi respiratorie ed asmatiche. Oltre a ciò, la Società autostrade, nel progetto della nuova striscia d'asfalto Cr-Mn tra le campagne, ha dovuto commissionare uno studio sulle malattie più gravi della provincia di Cremona. E' risultato che a Cremona ci sono valori alti per tumori di vario tipo e le leucemie infantili devono essere ancora sondate perchè le fonti danno valori discordanti . Nel dubbio noi dobbiamo essere prudenti e vorremmo evitare ogni fattore di rischio. Sarebbe importante conoscere esattamente le cause ambientali delle più gravi malattie, ma colposamente - o dolosamente – qualcuno ha
interesse a non studiare, divulgare, le fonti di intossicazione delle persone e lasciarci in una nebbia di confusione per continuare a svolgere i propri interessi. Se noi tutti fossimo resi consapevoli di quante persone muoiono o si ammalano a Cremona ogni anno per malattie evitabili in un ambiente più sano: senza le emissioni che quotidianamente ci dobbiamo respirare, saremmo pronti a fare quei necessari sacrifici per la salute nostra e dei bambini. Dobbiamo passare a produzioni meno inquinanti e dal trasporto su gomma alla ferrovia, mezzi pubblici, biciclette. Dobbiamo risanare l'aria in primo luogo. Una buona amministrazione porterebbe lo sviluppo del territorio innanzi tutto verso la salute ed il benessere , anche rinunciando a ricchezza contaminanti. Possiamo farcela, se tutti insieme ci facciamo carico dei costi di trasformazione industriale e di riconversione dei posti di lavoro, per avere tutti un futuro possibile e sano in questa città. Certo i progetti faraonici o solo a favore dei trasporti su gomma vanno accantonati. Matteo Lodi
marconi: chi ha sbagliato paghi
cimitero di san savino: manca il parcheggio Circa un anno fa è stato ultimato ed inaugurato l'ampliamento del cimitero di San Savino, che da anni attendeva di essere realizzato. Sempre più spesso però le opere rimangono incompiute ed i cittadini dopo aver atteso decenni l'ampliamento del cimitero ora rischiano di attendere altrettanto per veder completare il parcheggio e la messa in sicurezza della strada. Il primo non esiste affatto creando situazioni di notevole disagio non tanto nella quotidianità quanto invece in occasione dei funerali: spesso accade che vengano chiamati i parenti del defunto a spostare i veicoli per consentire al carro funebre di andarsene! Per questo abbiamo deciso di portare i caso in Consiglio Comunale affinchè il Sindaco si affretti a risolvere il problema. Infatti l'area circostante che dovrebbe essere adibita a parcheggio si trova invece ancora in stato di impraticabilità, con buche, terra smossa e rovi e la pochis-
sima l'area antistante l'ingresso ora utilizzabile è insufficiente a contenere anche poche autovetture. Tra l'altro, come se ciò non bastasse, la strada Via Cimitero ha un calibro strettissimo per il quale non transitano due veicoli in senso opposto di marcia e a lato della strada c'è una roggia ampia e profonda non protetta da guardrail, anche in nella parte più prospiciente l'ingresso del cimitero. Chiediamo pertanto che il consiglio comunale impegni la giunta ed il sindaco: a sistemare in tempi brevissimi l'area a destra dell'ingresso del cimitero e a posizionare da subito dei guardrail a protezione della roggia, a realizzare il parcheggio sull'area a sinistra del cimitero laddove previsto dal progetto, a studiare la possibilità di allargamento della via Cimitero o quantomeno la realizzazione di un paio di piazzole a lato strada per consentire l'incrocio degli automezzi. Ferdinando Quinzani
Voler dire qualche cosa su di una vicenda come quella di Piazza Marconi e del parcheggio sotterraneo è certamente compito arduo. Ormai da anni la vicenda è sotto gli occhi di tutti e credo sia condiviso da ogni cremonese lo scandalo per come è stata gestita sin ora una operazione importante, per non dire cruciale, per il rilancio della città, ovviamente ad eccezione della Giunta comunale. Sinceramente sarebbe opportuno il silenzio, un pietoso velo sopra una vicenda che ferisce a morte il centro, il commercio e tutto quanto a Cremona potrebbe essere teoricamente essere fatto, peccato che manchi una infrastruttura che tutte le altre città hanno ormai da anni. Tacere però sarebbe sbagliato. Decido quindi di ripetermi e ripetere a tutti quanto credo già sanno, valutando che sia giusto continuare ad urlare allo scandalo finché chi fino ad oggi non ha voluto sentire, decida finalmente di ascoltare. Certamente il luogo dove realizzare l'opera è sbagliato, tutti anche i sassi sapevo che li sotto avrebbero trovato i famosi reperti romani. Certamente ci dovranno spiegare come la già difficile viabilità della zona potrà, aggiungendoci la sciagurata Ztl, sostenere il transito dei tanti che si recheranno ad un parcheggio da oltre 500 posti. Certamente infine chi vive e lavora li attorno sta ingiustamente pagando sulla propria pelle e sulle proprie tasche errori e sottovalutazioni che chi governa la cosa pubblica non dovrebbe commettere. Detto questo, che tutti già sanno, come non restare di stucco dinnanzi a come è sta-
to possibile che i lavori di realizzazione dell'opera, attesi da mesi ed annunciati più e più volte, siano stati assegnati in un modo quantomeno superficiale. Al punto che in pochi giorni il Tar di Brescia ho tutto bloccato, assegnandoli ad altra azienda. Sinceramente non sono interessato a chi realizzerà l'opera, ormai altre due sono le mie preoccupazioni. La prima è un forte dubbio su chi governa Cremona, questo perché siamo ormai la città dove i pali spuntano da soli, vedasi piazza della Pace per la famosa telecamera, dove nessuno vuole la Ztl e altrettanto orribili telecamere stanno spuntando ovunque, dove il non governo fa fuggire la Tamoil e lascerà a casa centinaia e centinaia di lavoratori, e dove realizzare un parcheggio interrato, opera riuscita in ogni città del mondo, a Cremona è diventata una impresa faraonica e costosissima. La seconda è che l'opera venga realizzata e velocemente e senza costi aggiuntivi, ma soprattutto che chi ha sbagliato paghi e di tasca sua, diversamente tutto andrà ad aumentare il costo orario del posteggio e quindi aggraverà sulla tasche dei cittadini. Non nascondo che mi duole dover constatare che lontana è per questa vicenda la parola fine poiché non contenti di quanto ha deciso il Tar, e per il bene di Cremona sarebbe il caso di adeguarsi, la parola tornerà nuovamente ai magistrati essendo ormai annunciato il ricorso al Consiglio di Stato. Auspico solo che per il bene di Cremona Roma sia celere tanto quanto lo è stata Brescia. Ugo Carminati
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La Lega di Cremona cambia la sua sede Dopo tanti anni al primo piano dello stabile di via Palestro, angolo via Dante, proprio di fronte alla stazione, la Lega cambia sede. Ora siamo in via Araldi Erizzo n°14, più nota come la via del cinema Filo. Una posizione centrale, una sede meno dispersiva, più moderna e funzionale, in un palazzo di prestigio, ma con lo spirito di sempre, della Lega tra la gente e per la gente. In questa sede prepareremo ancora numerose battaglie, a partire da quella che ci dovrà vedere vitto-
riosi nella conquista di Comune e Provincia. E in questa sede aspettiamo ancora una volta numerosi tutti i cittadini, simpatizzanti e non, che vorranno esporre i propri problemi, le segnalazioni ed i suggerimenti, stando tranquilli sul fatto che la Lega cambia ubicazione fisica ma resta sempre al fianco dei cremonesi. L'inaugurazione, alla quale sono tutti invitati, sarà sabato 20 dicembre alle ore 17:30, ma siamo già operativi e il numero di telefono e fax è il solito: 0372/460327
I comuni e le famiglie: proposte per il territorio Il tema dell’incontro del Vescovo Lafranconi con i rappresentanti del mondo politico ed istituzionale di domenica 30 novembre era: famiglia come problema o come risorsa? Il Vescovo ha messo al centro della riflessione i vari aspetti della famiglia: da chi è composta, come si forma, cosa c’è alla base di una scelta di vita così importante. Il mondo politico è stato interrogato sulle scelte da fare e come farle. Per l’Udc della provincia di Cremona non c’è solo il governo centrale che può intervenire o dotarsi di una politica familiare. Il Comune appare sempre più un luogo strategico per reinventare nuove politiche che possono cogliere adeguatamente la diversificazione dei bisogni familiari soprattutto in funzione del ciclo di vita della famiglia. Politiche che non possono essere legate al reddito ma devono sempre considerare la famiglia in quanto tale tenendo conto dei carichi familiari. Politiche che non devono riguardare solo il welfare ma anche gli sgravi fiscali. Politiche che possono seguire i seguenti ambiti di interesse: sostegno alla genitorialità, politiche tariffarie, casa e spazi urbani, tempi sociali e tempi per la famiglia, servizi di cura, infanzia, educazione e istruzione, permanenza anziani in famiglia Soggetto dell’intervento dovrà essere la famiglia e non l’individuo. Per raggiungere tale obiettivo occorre rinnovare la filosofia traducendo la politica da “per la comunità” a “fatta dalla comunità”. Per fare ciò bisogna sfatare alcuni tabù quali: la mancanza di risorse, le politiche familiari devono essere legate al reddito, le politiche familiari devono essere assistenziali. Bisogna uscire dall’emergenza, dal caso pietoso o da un’ottica riparatoria: bisogna cercare di essere lungimiranti. La famiglia va vista non come soggetto debole, da assistere ma risorsa su cui investire. Investire sulla famiglia in quanto tale e sulla natalità. In Provincia di Cremona le nascite nel periodo 1996 – 2005 sono abbastanza stabilizzate sulle 3.000 unità. Le nascite degli immigrati sono passate da 91 del 1995 a 537 del 2005. Da questi dati emerge che le nascite delle coppie italiane sono in continua diminuzione e che il trend generale rimane invariato
grazie alle nascite degli stranieri. I residenti in provincia dal 1996 al 2005 sono passati da 331.000 a 348.000. I residenti stranieri dal 1996 al 2005 sono passati da 4.000 a 22.750. Da questi dati emerge che la popolazione italiana è in diminuzione e che complessivamente aumentiamo solo perché sono incrementati i residenti stranieri. Cremona pur avendo più di 5.000 residenti stranieri in ogni caso continua a diminuire, Crema con più di 1.800 residenti stranieri aumenta di circa 200 unità. Casalmaggiore aumenta tanto quanto la sua popolazione straniera. In questa situazione riteniamo che se vogliamo tentare di invertire il trend negativo delle nascite e della popolazione italiana si debba investire sulla genitorialità con: sostegno alle mamme che non usufruiscono di trattamenti economici di maternità ed il cui reddito famigliare non supera un determinato importo Isee; sostegno economico alle mamme che decidono di stare col proprio figlio fino ad un anno di età. Per quanto riguarda le nuove famiglie bisogna dar vita ai seguenti provvedimenti; Tassa Rifiuti: esclusione del pagamento per i primi tre anni solo per le famiglie che non possiedono una abitazione propria; valutare la possibilità di istituire un fondo provinciale per dare una risposta al caro casa; Tassa rifiuti: prevedere riduzioni per le famiglie con figli minorenni; Tariffa rifiuti: esclusione dei minori dalle persone facenti parte del nucleo familiare Per quanto riguarda la permanenza anziani in famiglia, l’obiettivo è quello di creare le condizioni di vita migliori alla persona anziana che, a causa del naturale decadimento psicofisico, o per gravi compromissioni della sua salute, ha bisogno di assistenza. Per rispondere a questo bisogno occorre: prevedere un contributo economico alle famiglie che decidono di tenere in casa i loro anziani bisognosi di assistenza (certificata dal medico e dall’assistente sociale), anziché collocarli in un istituto di ricovero; in caso di indigenza degli obbligati per legge o di fronte alla impossibilità pratica della permanenza in famiglia, il contributo è concesso direttamente all’anziano. Tale contributo, integrato con i redditi di cui la persona già dispone, sarà tale da coprire la retta dell’istituto di ricovero.
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Speciale Sposi
Organizzare il giorno del «sì» evitando lo stress
Venerdì 5 Dicembre 2008
Una serata romantica, un anello... basta poco per un sì che unisce indissolubilmente. Dunque, dopo che la fatidica scelta è stata presa, la data fissata, bisogna passare al momento clou: quello organizzativo. Dovrete organizzare anche i piùpiccoli dettagli, perché le nozze siano perfette.
Una guida che indica, passo dopo passo, come organizzare tutto nel modo migliore
E' bene fare le cose con calma,. per evitare stress e ansia
Il primo consiglio è di fare in modo che i preparativi non comportino stess e ansia. In primo luogo, per organizzare un matrimonio, bisogna scegliere la data. Anche se all'inizio può essere solo indicativa, iniziate ad individuare il mese e due o tre possibili date. Questo vi aiuterà per scegliere e prenotare contemporaneamente il luo-
go della cerimonia e la chiesa. Far conciliare le due cose può non essere affatto semplice: potrebbe capitare che la chiesa oppure il locale per il rinfresco non siano entrambi disponibili nello stesso giorno. Perciò, sarebbe preferibile iniziare i vostri preparativi almeno un anno prima. Sembra molto, ma col tempo scoprirete che è necessario.
Bisogna, infatti, parlare con il parroco, anche per il corso prematrimoniale, oppure con il sindaco ed allo stesso tempo confrontare la disponibilità della chiesa con la disponibilità del luogo per il rinfresco, per poi prenotarli entrambi. Nello scegliere la data delle nozze, fate attenzione a non creare coincidenze con altri eventi, magari con altri matrimoni di amici o parenti. Il luogo del ricevimento dipende molto dalle vostre possibilità economiche, ci sono ville, castelli, case in campagna ed alberghi, ma l’importante è scegliere un luogo che renda il matrimonio indimenticabile per voi e per i vostri familiari. Per la scelta sarà utile anche valutare i pro ed i contro delle varie tipologie di strutture per ricevimenti, soprattutto in relazione alle proprie esigenze. Nel momento in cui avete trovato il locale più adatto alle vostre esigenze, concordate il tipo di rinfresco. Potrete allestire un buffet in piedi, indubbiamente più veloce e probabilmente meno costoso, ma sicuramente più stancante. Il buffet è, generalmente, più economico perchè i camerieri non devo servire ai tavoli, ma rimangono dietro il tavolo del buffet a preparare le portate. In alternativa al buffet, po-
tete organizzare un pranzo o una cena, con tutte le portate che si convengono, ma con il rischio di prolungare eccessivamente i tempi del matrimonio. Per la scelta più consona, sarebbe meglio tenere presenti anche i gusti dei vostri familiari e comunque potrete farvi consigliare anche dal ristoratore. Questi ha organizzato molti più matrimoni di voi, però, ricordatevi sempre che siete voi a pagare e lui ad intascare i vostri soldi. Infine, solo quando avrete definito tutto, mettendo nero
propongono molteplici modelli dalle diverse tonalità, che vanno dal tradizionale bianco al color oro, oppure al più eccentrinco abito da sposa in rosso. Proprio per questo motivo, non entrate nel primo atelier che vi capita a tiro ad indossare tutti gli abiti da sposa del negozio, perché non farete altro che confondervi le idee oppure vi ritroverete con un vestito da sposa che altri (mamma o suocera) hanno scelto per voi. Cosa fare? Iniziate a farvi un’idea dei
Con i giusti preparativi, la cerimonia sarà perfetta
su bianco, gli verserete una caparra. Adesso passiamo al momento più divertente nell'organizzazione del matrimonio: l’abito da sposa. Gli stilisti
modelli, sfogliando le riviste o magari su internet e, così, potrete confrontarli e capire lo stile che vi piace. Ma attenzione: non sempre il modello che più vi piace
è quello che calza meglio. Dovrete considerare molti aspetti del vostro fisico, che, in base alla necessità, dovrete mettere in risalto oppure camuffare. La comodità è importante, perché quel giorno avrete molte cose da fare. Una volta scelto l’abito da sposa, fissate almeno tre appuntamenti per le prove, di cui, una, almeno qualche giorno prima delle nozze e se proprio volete stare tranquille, controllate tutto proprio il giorno prima. Gli accessori (scarpe, intimo e gioielli) da indossare potete sceglierli nello stesso atelier dove avete preso l’abito da sposa, così risparmiate tempo. Ma per risparmiare anche soldi, è meglio scegliere delle scarpe non eccessivamente particolari, ad esempio bianche o con rifiniture adatte esclusivamente per l’abito da sposa, in modo che potete utilizzarle anche per altre occasioni. Invece, per quanto riguarda il gioiello, il galateo lo vieterebbe, ma la moda è cambiata, perciò via libera. Tuttavia, il consiglio è di non prendere qualcosa di vistoso, perchè distoglierebbe l’attenzione da voi; con il punto luce andate sul classico e se siete superstiziose, ricordate che ogni perla equivale ad un lacrima da versare. L'ideale sarebbe un gioiello adeguato allo stile dell'abito.
Speciale Sposi
Quando l'abito fa la sposa: la scelta dipende dal fisico
Se è vero che l'abito non fa il monaco, è pur vero che il vestito da sposa ha un ruolo fondamentale nella cerimonia nunziale: è la prima cosa che tutti osservano da quando inizia la cerimonia, e durante tutta la festa. Dunque la scelta dell'abito è una parte importante del
matrimonio, e per alcune donne la scelta può addirittura mettere in crisi. Esistono molti modelli di abito da sposa, in modo da soddisfare tutti i gusti, ma
per evitare di sceglierne uno per niente adatto al proprio corpo, sarà necessario chiarirsi le idee sullo stile e sui colori proposti dalla moda, ma soprattutto sui modelli e sui colori che più vi piacciono e che vi stanno meglio. Infatti, non sempre il modello di abito da sposa che
più gradite è quello che si adatta meglio alle vostre forme oppure al colore della vostra carnagione. Dunque nell'operare la scelta dovrete considerare
molti aspetti del vostro fisico, alcuni da risaltare oppure camuffare: per chi ha un seno prosperoso non è indicato un abito composto da un corpetto a balconcino, che ne aumenterebbe il volume, facendovi apparire inadeguata per il matrimonio in chiesa. Diversamente, chi ha un seno poco pronunciato, potrà "aumentarlo", con un reggiseno push-up ed un corpetto che ne segue la forma, altrimenti rischiate di avere, nel corpetto, delle "parti vuote". Sì allo strascico per la sposa alta, da evitare, invece, per la sposa di piccola statura, alla quale potrebbe calzare meglio un abito tubolare, sotto il quale, per slanciare la figura, vanno indossati tacchi alti in modo tale che non si notano. Una gonna che fascia stretta sulla vita è sconsigliata sia per la sposa con qualche chilo di troppo, sia per la sposa eccesivamente magra. Per chi ha dei fianchi larghi è consigliato un abito "stile impero", cioè un abito da sposa che ha il taglio sotto il seno invece che in vita. In questo modo, infatti, la figura è più slanciata e i fianchi sono nascosti. In ogni caso, gli eccessi, come spacchi esagerati e scollature eccessive, lasciateli ai vip. Per quanto riguarda il tessuto, se sposate nei mesi caldi, il consiglio è di
preferire un abito da sposa in seta, perchè è una stoffa molto raffinata ma anche leggera, che non solo non vi darà problemi nei movimenti, ma vi aiuterà a sopportare meglio il caldo della giornata. Per quanto riguarda i colori, poi, il bianco è quello tradizionale, ma oramai ne esistono molte tonalità, dal bianco ghiaccio al bianco avorio. Ulteriori colorazioni proposte dagli stilisti per gli abiti da sposa vanno dal color oro, allo champagne, al nocciola e addirittura al blu elettrico e al rosso. La scelta dipende da voi e anche dall'ambientazione che avete scelto per la celebrazione della cerimonia. Iniziate le ricerche almeno nove mesi prima e quando avete trovato l' abito da sposa che fa per voi, fissate almeno tre appuntamenti per le prove, di cui, una, almeno qualche giorno prima delle nozze e per stare tranquille, controllate tutto proprio il giorno prima. Solo dopo aver scelto l'abito da sposa potrete scegliere senza problemi tutti gli accessori, in modo da fare gli abbinamenti giusti. L'intimo dipende, infatti, dal modello scelto. Se sono necessarie le calze, preferite le autoreggenti, sono molto più pratiche di quelle con il corpetto. Quando avrete
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Il bianco resta sempre il colore della tradizione
comprato anche le scarpe, sarà meglio fare un'altra prova del vestito, in modo che l'orlo sia perfettamente adattato alla lunghezza di quel tacco.
non potete andare in giro per i negozi e scopiazzare i vestiti come se niente fosse. Perciò, sarà meglio portare con sè la sarta e farla passare per una vostra zia, in modo che
Bisogna iniziare le ricerche molti mesi prima Ricordate che spesso sono proprio i negozi degli abiti da sposa a fornirvi tutto il necessario. Inoltre per i gioielli, alcuni atelier li includono nel prezzo, altri li prestano, con l'obbligo di restituirli dopo la cerimonia. Se invece di acquistarlo, avete deciso di far confezionare il vostro abito da sposa da una sarta, ricordate che
lei stessa veda il vestito e possa ricordarlo. Poi, appena avete la possibilità, utilizzite la fotocamera del cellulare, anche per fotografare un solo particolare dell'abito che vi ha colpito. Una volta prese le misure dell' abito da sposa, dovrete tenere sotto controllo il vostro peso, che non dovrà nè aumentare nè diminuire.
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Speciale Sposi
Venerdì 5 Dicembre 2008
I fiori sono un'appendice fondamentale, per ogni matrimonio che si rispetti. A partire dal bouquet alle composizioni di fiori presenti sia nel luogo in cui si svolgerà la cerimonia sia al ricevimento. Addobbare la chiesa non è facile, perché dovrete abbinare i vostri gusti personali e, ovviamente, il budget che avete deciso di spendere, ma sappiate che potrete ottenere un bellissimo effetto anche con pochi soldi Per contenere i costi degli addobbi in chiesa, è preferibile scegliere fiori di stagione, che hanno un costo indubbiamente inferiore a quelli
Addobbi floreali per ogni stagione, la giusta cornice dei festeggiamenti
i tulipani e le mimose (particolarmente indicate perché riempiono i fasci con pochi ramoscelli e profumano molto). In estate, invece, le vostre composizioni floreali potranno essere composte dalle
necessaria per abbellire la chiesa dipende molto dalla grandezza del locale che dovete addobbare, ma anche nell’ipotesi in cui la chiesa sia molto grande potrete concentrare le composizioni migliori nelle zone che verranno
ottenendo ugualmente una composizione floreale piena e ricca, è quella di inserire nei mazzetti e nelle composizioni anche dei ramoscelli di erbe, foglie larghe, fiori di arancio oppure spighe e di legare il tutto con la rafia.
Bisogna scegliere quelli più adatti per la chiesa e per il ricevimento
I fiori fanno da cornice alle nozze
che vengono coltivati al di fuori del loro periodo naturale. In primavera potete trovare facilmente le camelie, le azalee, le orchidee, le primule, la erica, le fresie, i garofani (molto raffinati ma introvabili quelli verdi), i gelsomini, i gigli, le ginestre, i gladioli, i lilla,
calendule, gardenie, gigli tigrati, le margherite di campo, i mughetti, le peonie, i rododendro, e le roselline. In autunno, utilizzate la dalia, le ortensie e le rose. Infine, per i mesi invernali abbondano gli agrifogli, i bucaneve, la genziana, e le stelle di Natale. La quantità di fiori
riprese nelle fotografie o nel filmino, cioè l’ingresso, l’altare e la zona dove è posizionato il registro per le firme; per gli altri angoli della chiesa potete prendere in affitto dal fioraio delle piante dal fogliame ampio, che arricchisce l’ambiente. Se i posti a sedere nella chiesa sono composti dalle panche potete adagiare sul bordo esterno di ognuna una piccola composizione che gli invitati potranno anche portare via per ricordo, mentre se vi sono le sedie, la composizione dovrà essere legata ad ogni seduta per non cadere. Un piccolo trucco per risparmiare, impiegando una quantità minore di fiori ma
In ogni caso, prima di contattare un fioraio, è meglio parlare con il prete per sapere se avete la libertà di scegliere e di fare ciò che volete oppure se ci sono delle regole da rispettare. Se, nella stessa giornata ci sono più matrimoni, potete organizzarvi con le altre coppie e dividere i costi del fioraio almeno per quanto riguarda le composizioni principali, che possono essere riutilizzate. Se la cerimonia si svolge in Comune, dovete necessariamente chiedere prima di prendere qualsiasi iniziativa, ma in ogni caso, non dovete impiegare la stessa quantità di addobbi floreali come in chiesa.
Un bouquet degno di nota Il bouquet viene regalato, solitamente, dalla mamma del fidanzato alla sposa. Per quanto riguarda la forma, generalmente si tende ad associare un bouquet dalla forma rotonda e con i fiori legati stretti tra loro, o magari un unico fiore grande, ad un abito da sposa corto o tubolare, mentre ad un abito da sposa lungo o con lo strascico viene abbinato un bouquet aperto ed a casca-
ta. Per quanto riguarda i fiori, il consiglio per risparmiare soldi è quello di scegliere i fiori della stagione in cui ci sarà il matrimonio. Il resto dipende molto anche dal vostro stile, dallo stile dell'abito che indosserete, potete, infatti, far confezionare i fiori con un nastro dello stesso tessuto utilizzato per il vestito. Fatevi aiutare anche dalle fotografie scattate dai fiorai per i precedenti matrimoni.
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GEMINE MUSE: dialoghi
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ialogo. Questa parola che rappresenta il dna di Gemine Muse si è concretizzata il 2 dicembre a Cremona in forma di discorso. Il rapporto - dialogo tra patrimonio storico artistico ed esperienze ed espressioni dell'arte contemporanea, trova nella rassegna percorsi concreti di sperimentazione attraverso la realizzazione delle opere nelle varie
città d'Italia, ma anche - da quest'anno - uno discorso di approfondimento teorico. Particolarmente significativo il ruolo che la nostra città svolge in questo processo: come ha ricordato L. Ratclif (Segretario GAI) "Cremona può aprire nuove strade per Gemine Muse, che qui da semplice evento espositivo si è trasformato in un vero e proprio festival".
Da sinistra: Francesco Pagliari, Giacinto Di Pietrantonio, Ledo Prato, Enrica Pagella, Luigi Ratclif
di Francesca Rizzardi e Silvia Scaravaggi La tavola rotonda Gemine Muse Dialoghi è stata introdotta dall’Assessore all’Urbanistica ed Edilizia privata del Comune di Cremona Daniele Soregaroli e da Luigi Ratclif Segretario Generale del GAI. L’incontro è stato preceduto da un seminario nazionale dei curatori dei progetti Gemine Muse 08/09, che ha visto la partecipazione dei rappresentanti di quindici città italiane su ventidue partecipanti. Questa prima fase ha prodotto una serie di considerazioni e di prospettive future di lavoro per le nuove edizioni della rassegna, tra cui la costruzione di una rete permanente per i curatori e la possibilità che i musei d’arte antica in Italia ospitino il contemporaneo aprendosi così ad un nuovo pubblico, rinnovando i modelli di allestimento e creando nuove occasioni di confronto con il territorio. I relatori della tavola rotonda, coordinati da Ledo Prato Segretario Generale del CIDAC, hanno tenuto conto del seminario ed hanno approfondito la tematica delle relazioni tra il patrimonio culturale e l’arte contemporanea. In modo particolare Enrica Pagella, Direttrice del Museo Civico d’Arte Antica di Torino a Palazzo Madama, ha articolato il proprio intervento partendo dalla progettualità di Gemine Muse facendo poi emergere i problemi dei musei d’arte antica in Italia: la votazione alla pura conservazione, l’autoreferenzialità e la difficoltà di dialogare con i nuovi pubblici. È stato posto il problema della socialità all’inter-
no delle strutture museali e la volontà di trovare delle nuove vie d’accesso alle opere. Giacinto Di Pietrantonio, Direttore del GAMeC di Bergamo ha affrontato il problema dei musei territoriali, sottolineando la differenza molto grande tra arte antica, che aveva scuole di riferimento a cui rimandare uno stile e l’arte contemporanea che è sempre mobile, non vincolabile ad un luogo. Francesco Pagliari, architetto e critico cremonese, ha sottolineato come il punto d’incontro delle arti con il privato potrebbe essere rappresentato dal design industriale, una confluenza di saperi tra il processo creativo ed il processo tecnico. Trasformare la creatività in un oggetto. Anche il museo deve diventare luogo di confluenza di progetti, opere, sapere, per diventare spazio vivo. Per fare questo è fondamentale la trasformazione del modello espositivo. Infine l’intervento di Ledo Prato, chiusura e stimolo per nuovi incontri. Per il Segretario Generale del CIDAC la ricchezza delle posizioni espresse dimostra che ci troviamo in una fase stimolante di transizione, una fase fertile. Dobbiamo avere il coraggio di sperimentare strade nuove, dobbiamo tentare, in questo lavoro di ricerca, di invertire la tendenza mettendo al centro il bene comune, l’interesse delle città, il futuro delle generazioni. Se non vogliamo diventare marginali, dobbiamo cambiare ottica e capire come poter essere utili e funzionali all’idea di una città armonica che guarda ad uno sviluppo futuro.
ARCHIVIO DI STATO DI CREMONA
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la parete desnuda - vivere la citta' tra storia e oggi
Franco ed il Dotto’
Torino in taxi
di Carmine Caletti
di Carmine Caletti
Il Dotto’ viaggiava molto. Viveva a Roma, ma aveva la valigia sempre pronta: il lavoro lo portava qua e là per la penisola, e spesso anche all’estero. Nel palazzo in cui abitava i garage erano sorvegliati da un uomo, il signor Franco. Per molto tempo Franco, cinquant’anni e la quinta elementare, si tenne dentro una cosa da dire al Dotto’. Poi, un giorno come un altro, trovò il coraggio di andare oltre ai consueti scambi di cortesie. «Dotto’», disse, «io non ho mai preso un treno in vita mia». Il Dotto’ rimase sorpreso da quella dichiarazione, ma seguitò ad ascoltare le sincere parole di Franco. «Anzi, Dotto’, la verità è che io non sono mai uscito da Roma. Le volevo chiedere un consiglio: che cosa possiamo visitare, mia moglie ed io, in treno, senza allontanarci troppo?». Il Dotto’ non ebbe dubbi: «Caro Franco, tu devi andare alla Reggia di Caserta». Così il Dotto’ telefonò alla direzione della Reggia, chiese che Franco e la moglie fossero seguiti con attenzione, raccomandando che la loro guida si esprimesse con parole semplici. All’incontro successivo, gli occhi di Franco luccicavano. «Dotto’, io non so come ringraziarla! Come ci hanno trattati! E la Reggia! Quelle sale! Dotto’, prima di morire mi ricorderò delle meraviglie che lei mi ha mandato a vedere!». Franco aveva abbattuto un muro, era uscito dalla sua città, aveva visitato un altro luogo. Il Dotto’ era contento per Franco, ma rimase ancor più sorpreso dalla domanda successiva. «Dotto’, adesso che cosa posso visitare a Roma?».
Sono stanca, ma la fatica è ricompensata dalla soddisfazione. Palazzo Madama è risorto. Il Museo Civico d’Arte Antica è l’ultima veste di un luogo che ne ha indossate tante. E anche Torino, città che amo, sembra diversa. Dalle Olimpiadi in poi, forse. Ma di certo non solo per un motivo. Mi piaceva l’idea di prendere un taxi sotto il cielo plumbeo e la pioggia battente, andare a riposarmi dopo dodici ore di lavoro filate. Adesso le strade sono le stesse, ma esplodono di colori. C’è il sole, e anche se fa freddo la luce è avvolgente, un manto dorato. Un tempo i taxisti avevano sempre un’aria mogia, indisponente. Adesso il colore di Torino sembra averli contagiati. Quello che guida adesso, per esempio, è tutto sorridente, canticchia, mi rivolge la parola. Mi ridesto dal pensiero di dove sia meglio collocare un’opera, e gli presto attenzione. «Le piace Torino, signora?». «Sì, mi è sempre piaciuta». «A me no». «Scusi?». «Ma no, m’intendo… Prima no. Era tutto grigio! Adesso è bella, adesso sono felice che vivo a Torino e che porto in giro le persone, magari passiamo davanti a un bel palazzo… Adesso poi, sa, c’è Palazzo Madama tutto nuovo, c’han fatto un museo, vada a vederlo!». Potrei spiegargli, ma non lo faccio. La parete invisibile che soffocava l’orgoglio degli abitanti di questa splendida città si sta finalmente sgretolando. «Guardi, ci andrò senz’altro!», rispondo, ricambiando il sorriso.
(Liberamente ispirato ad un aneddoto di Ledo Prato)
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Per informazioni: Comune di Cremona - Servizio Politiche Giovanili C/o Teatro Monteverdi - Via Dante 149 tel. 0372407785 - fax. 0372407320 attraversarte@comune.cremona.it
Giovani curatori a confronto di David C. Fragale Impossibile riassumere in poche righe quanto detto dai numerosi partecipanti a questo Gemine Muse Dialoghi; il profluvio di commenti fatti da Giacinto Di Pietrantonio, coordinatore assieme a Luigi Ratclif, si è sommato alle testimonianze dei vari curatori e artisti invitati a questo meeting; tutti hanno detto la propria, anche se non proprio tutto quello che si poteva dire - prendete il sottoscritto, che parlerebbe per ore e ore senza mai riuscire a fare un nesso logico, o altri che si abbandonano volentieri all'autoreferenzialità e chi, purtroppo, non ha mai superato l'imbarazzo dei banchi di scuola. Ovviamente il filo conduttore, che è quello dell'interscambio tra comuni e realtà artistiche, fra associazioni e gruppi di creativi, è stato rispettato pienamente, ma naturalmente si è spaziato su vari campi: dal bisogno di un sistema museale più rispettoso delle esigenze di queste iniziative artistiche alla situazione culturale italiana in genere (ovviamente non rosea, ma qui piove sul bagnato). Mi restano di sicuro alcune puntualizzazioni per cui non grido al miracolo, ma che ad ogni modo sortiscono sempre
il loro effetto su menti fragili come la mia: anzitutto, l'ammonimento di Celestina Villa, Assessore alle Politiche Giovanili di Cremona, a non considerare i giovani artisti un fattore sminuente di questa o quella iniziativa culturale - anzi, sfruttare al meglio questa possibilità per "educare" artista e cittadino e favorire una maturazione culturale su entrambi i fronti; poi, dalle parole di Giacinto Di Pietrantonio, il bisogno di dare una maggiore importanza alla figura del curatore - naturalmente dopo averlo depurato dalle mille definizioni che lo affliggono - e trovare un sistema per "premiare" questa personalità dall'identità ancora incerta (almeno se parliamo di curatore indipendente). Altro? Ah, sì, come non rispondere con accorata veemenza alle parole di un curatore di quest'anno dell'edizione di Gemine Muse, quando lamenta l'ostracismo e l'ignoranza incontrati lungo il tragitto progettuale? Soprattutto quando, dicendo di detestare quell'immagine parassitica che spesso e malvolentieri l'artista si porta addosso, mi fa tornare indietro negli anni, a quando i giornali mi/ci definivano animali, bestie da fiera. Qualcosa è cambiato? Non lo so. L'importante è parlarne.
(Liberamente ispirato ad un aneddoto di Enrica Pagella)
SPONSOR TECNICO:
Da sinistra: Pierfrancesco Pisani, Silvia Scaravaggi, Giacinto Di Pietrantonio, Francesca Rizzardi, David C. Fragale, Luigi Ratclif
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gemine muse
Venerdì 5 Dicembre 2008
RESTITUZIONE INTERVENTI
Forget
di Francesca Rizzardi e Silvia Scaravaggi
Filippo Minelli è uno dei maggiori esponenti del movimento writers del panorama nazionale ed internazionale. Un writer concettuale anomalo neo-dada, che ha trasformato il viaggio in un linguaggio visivo. La sua ricerca l’ha indotto a interrogarsi sul ruolo della città contemporanea e sulle relazioni fra il nuovo ecosistema
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urbano e l’individuo. L’opera ideata da Filippo Minelli per l’Archivio di Stato di Cremona è un intervento urbano site-specific, formato dalla scritta Forget, applicata alla parete esterna dell’edificio. Il verbo “dimenticare”, in inglese Forget, è applicato in senso contrario, rivoltato su se stesso, e invece di scomparire resta inchiodato alla memoria pubblica per eccellenza, la strada, con la sua struttura pe-
di Raffaele Ariano
na luna pallida era ancora visibile nel cielo, quando un ululato lontano ridestò il pastore dal suo sonno. Le membra torpide faticarono sotto il peso del suo corpo stanco, mentre un passo lento dopo l’altro risaliva l’antro della grotta che gli aveva dato riparo. Respirò l’aria aperta pungente dell’alba, odorosa dei muschi umidi e delle colline invernali, mute e riecheggianti come sempre lo erano state. Il verde dei prati e il cinereo delle rocce, luoghi esteriori del senso profondo della sua stirpe: suo padre era stato pastore, e prima di lui il padre di suo padre, e il padre di questi ancora, e così di seguito, di generazione in generazione, su fino a quella notte antica nella quale la terra bruna non si distingueva ancora dal cielo, né l’acqua aveva un colore diverso da quello del sangue. Tutti costoro, per tempo immemorabile, avevano condotto le loro greggi in quelle stesse lande che ora gli stavano dinnanzi, a monumento imperituro del ripetersi eterno delle cose. Aveva mai pensato di lasciare la via dei padri? Non lo aveva mai fatto, così come l’acqua delle cascate non ha pensato mai di fluire dalle valli verso le sorgenti. Eppure, ogni giornata, con il giogo della sua logica implacabile, tornava a ricordargli ciò che egli sapeva bene: che quelle fatiche stavano anno dopo anno consumando le sue forze, il suo corpo, la sua stessa vita; che la sua esistenza sarebbe finita là dove era cominciata, così come era cominciata. Aveva lasciato il gregge in una gola ben protetta, con il suo cane a fare da guardia all’imboccatura affinché nessuna bestia andasse dispersa. Dall’alto poteva dominare l’intera valle: non una pecora mancava alla conta. Il cane però aveva abbandonato il suo posto, comportamento inusuale per un compagno anziano e fidato come lui. Il pastore si inerpicò su un sentiero che conduceva in alto sulla collina: da lì, avrebbe potuto scandagliare con lo sguardo oltre la valle. Sentiva la terra digrignargli sotto i piedi, mentre percorreva un sentiero sassoso, immerso tra le spine e i cardi, quando dalle rocce ai suoi piedi sgusciò fuori un serpente nero. Il serpente gli si fece incontro e parlò così: «Santo pastore dalle spalle larghe e la schiena dura, ecco a te il mio ottimo consiglio del mattino. È oggi un’alba tersa e chiara, di quelle a cui si addicono le scelte più alte, e cioè le più fredde e le più solitarie». «Chi sei tu e perché vieni a me?». «Chi io sia è innanzitutto questione di interpretazione e di onomastica: taluni mi chiamano Iddio, altri mi chiamano Satana. Qualcuno mi ha dato il nome del fuoco, padre e distruttore di tutte le
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di Raffaele Ariano
adre Nostro e Signore di tutte le creature, a Te mi rivolgo in questa mattina giovane di primavera per confessarti il cuore mio, giacché in esso vedo germogliare i semi per lungo tempo attesi di una serenità nuova. Sei Tu che li hai seminati nel giardino di questo tuo umile servitore, al tempo arduo del più rigido degli inverni dell’anima, così che ne potessero sbocciare i floridi virgulti al sorgere del sole nuovo e della bella stagione. Mi dirigo verso il mio dovere quest’oggi con animo finalmente saldo, dopo aver durato a lungo la gogna del dubbio e il supplizio della colpa, esaminando in me senza requie e ogni volta d’accapo pensieri, parole ed opere. Percorro a passi lenti le vie di questa città, a me nuova eppur così familiare, ove severi uffici mi hanno chiamato, distogliendomi dai giorni in cui mi pascevo della più inetta ignavia tra le braccia della capitale della Cristianità. Calpesto la terra e l’acciottolato bagnati dal sole, mentre scruto i volti indaffarati di mercanti e lavandaie e schivo le piroette scanzonate di piccoli bambini, che corrono festanti, godendosi il primo calore dell’anno. Eppure io so, Signore, che dietro il sipario di questo spettacolo gioioso stanno in agguato le insidie del peccato e dell’insurrezione. La città, da tempo oramai, è infettata dai miasmi delle religioni proibite. Tempi duri sono i nostri. Poco passò, da che quel monaco di Wittenberg ebbe affisso le sue tesi, perché un rinnovato fremito di falsità ed eresia infestasse l’Europa intera. Questi santi, questi teologi,
sante e ingombrante, ossidata dal tempo ma ben decifrabile negli stessi lineamenti a volte dolci e a volte spigolosi di sempre. Ecco che l’opera si rivela co-
me un controsenso sull’importanza della memoria e sulla sua continua negazione o deformazione. In questo caso Forget diviene un elemento di sollecitazione
urbana, concentra in sé, in modo chiaro ed univoco, le linee guida che spingono e sottendono il percorso creativo di Minelli. L’autore ha tra i suoi obiettivi quello di spingere lo spettatore alla riflessione e alla libera interpretazione e qui lo fa in modo discreto e pacato grazie anche alle scelte tecniche e stilistiche. La speranza è che il cittadino, incuriosito dalla comparsa di questa scritta tridimensionale, non se ne dimentichi (questo il significato letterale di Forget). Forget deve lasciare una traccia nella coscienza di ognuno di noi, per spingerci a porci una serie di quesiti e per dare il via ad un percorso creativo
Il più solitario tra gli uomini cose, qualcun altro della terra, ritenendomi invece loro madre e tomba. Ciò ch’io feci, e lo feci per certo, è creare tutto quanto circonda questa landa, e questa landa stessa, e tutte le cose. Tutto ciò che è viene da me e dalla volontà mia, libera e rotolante come il tiro dei dadi nel gioco dei bambini. Ciò ch’io feci in principio, avrei potuto non farlo affatto e, ancora, farlo in cento e mille modi diversi. Tra sette giorni e settanta volte sette, tra questo mondo e nessuno, non vi sarebbe stata differenza alcuna per me, che sono, e avrei potuto non essere: io stesso esisto per un semplice gioco del caso. Un mattino come questo mi accadde di aprire gli occhi, e luce fu. Notti di buio eterno prima, notti di buio eterno poi. Ma ogni verità è ricurva, questo tu lo devi sapere: il caso è lo stesso che la necessità. Anche ciò che è nato libero può giacere ovunque in catene, costretto a vivere la propria esistenza sotto la costrizione di una legge ferrea che non fa mai eccezione a se stessa. Anche queste leggi avrei potuto non farle: eppure le ho fatte. Per quale motivo vengo a te, mi chiedi? Vengo a porti dinnanzi il ramo da spezzare di una decisione che a te soltanto, sulla faccia di questa terra, spetta di prendere». «Se fosse a me che spettano le decisioni che contano, non sarei certo vestito di queste pelli rozze, e nella mano stringerei uno scettro regale anziché questo vecchio bastone di frassino. Me lo regalò mio padre: è da generazioni che appartiene alla mia stirpe, così come il gregge che mi aspetta a valle. Non posso fermarmi oltre, o le fiere lo assaliranno». «Non mi ascolti forse? Il tuo gregge e il tuo bastone, la tua stirpe e le tue montagne non valgono più della scintilla che schizza fuori da un fuoco acceso, sta per aria un breve istante e va subito a spegnersi sulle sterpaglie umide. Questo è ciò che prima ignoravi e adesso sai: non dimenticarlo. Che poi la scelta che ti pongo non ti spetti, non temerlo. Dinnanzi a certe cose, sono nudi tanto i re quanto i pastori». «Parla allora: io ti ascolto». «Ciò che ti concedo oggi – non chiedermi quindi perché proprio a te, o perché non domani – è di spezzare la ferrea catena che unisce ogni cosa ad ogni altra, dalla notte dei tempi fino alle infinitamente monotone eternità avvenire. Sei tu solo un anellino di questa catena, eppure, ad un semplice tuo gesto, essa si dissolverà come un filo di paglia secca gettato alle fiamme». «Cosa vuoi dire? Forse che tutto quello che è verrà sospinto nel nulla da un cenno del mio capo?».
simile e parallelo a quello dell’artista. Un percorso all’inverso rispetto a quello fatto da Filippo, partito dallo studio storico artistico del luogo, per poi arrivare all’elaborazione di Forget. Un percorso inverso, in cui, partendo dall’osservazione dell’opera finita, si arrivi alla scoperta delle destinazioni d’uso e della storia di questo palazzo, un tempo luogo di ricovero per bambini problematici ed orfani. Questo, inutile dirlo, anche uno degli scopi di Gemine Muse, ovvero la scoperta o la riscoperta di luoghi dimenticati o in alcuni casi digeriti nelle loro forme contemporanee.
I due racconti si riferiscono a P.za Roma. In quarta pagina il profilo dello scrittore
«No di certo, mio caro pastore. Tutto resterà così com’è, identico. Eppure, se accetterai la mia proposta, nulla di ciò che è, è stato o sarà saprà più imporre alle tue giornate altro ritmo che quello del battito dei tuoi polsi. Le greggi non saranno più il tuo padrone: sciameranno libere su tutta la terra, crescendo e moltiplicandosi come bianche cavallette di spuma. Ai tuoi figli, se ne avrai, non passerai il bastone di frassino che da secoli trascorre di mano in mano senza che ad alcuno sia mai stato chiesto se desiderava davvero riceverlo in dono. Non temerai più la fame e la sete: esse stanno solo nella tua testa, non nella tua pancia, giacché le terre che ho disposto per te sono fertili e grasse, e di certo non ti faranno patire mancanza. Oggi credi di lavorare per necessità: il tuo pensiero liberato sarà la consapevolezza di lavorare per gioco. Sappi però, pastore, che se sceglierai di spezzare la tua catena, essa andrà perduta per sempre: non una delle parole che vi erano incise ti sarà più comprensibile. Dimenticherai tutto, e dimenticherai persino l’aver dimenticato: la lingua dei padri si confonderà con il fruscio del vento, il ruggito delle bestie, il brontolio dello stomaco. Niente avrà più il senso che aveva, poiché niente avrà più un senso. Ti faccio dono di tutto questo, a patto soltanto che tu dica tre volte di sì: la prima perché accetti, la seconda perché stai saldo nella tua decisione, la terza perché non vi è pentimento nella tua anima». Cosa scelse il pastore? C’è chi racconta che abbia rifiutato la proposta del serpente e fatto ritorno al suo gregge: ancora oggi, dicono, durante la stagione della transumanza, i suoi discendenti conducono le loro pecore in quella valle, guidandole con l’aiuto di un cane fidato e di un bastone di frassino. Tra quelli che raccontano che abbia accettato, alcuni sostengono che il serpente, appena udita la sua risposta, gli sia balzato in bocca con un gesto rapido e feroce, e lì si sia abbarbicato, mordendo con tutta la sua forza. Altri, infine, raccontano che, avendo accettato, il pastore abbia trascorso in quella valle il resto dei suoi giorni, ignaro di sé e del mondo, discorrendo coi fili d’erba, saggiando con l’orecchio la consistenza delle rocce e ululando alla luna come un tempo aveva fatto il suo cane. Gironzolava in lungo e in largo come fosse una delle sue pecore, finalmente libero come loro di esplorare una zolla di terra dopo l’altra, senza bisogno di sapere sempre cosa mai debba venire dopo.
La rosa bianca (La Croce, l’olivo e la spada) questi pii uomini del nord si vantano tronfi d’essersi sfilati di sotto al giogo del potere terreno della Chiesa, eppure già li si vede accorrere l’uno dopo l’altro, in lunghe file, a deporre le loro tesi, i loro trattati e le loro Bibbie tradotte ai piedi di principi ed imperatori. Questi folli credono che ci si possa levare dal letto un bel mattino e proclamare, come se niente fosse, che al giorno non segue la notte, e alla notte il giorno, come avviene invece da sempre e per sempre avverrà fino alla fine dei tempi, secondo la Legge eterna che Tu hai deposto nel cuore delle cose. Costoro credono che basti chiudere gli occhi e desiderarlo intensamente perché il mondo, un volta riaperti, appaia loro diverso da come lo avevano lasciato. Ma così non è. Riaprano gli occhi, e vedranno che gli uomini continuano a sanguinare quando vengono feriti, le madri a piangere e disperarsi quando la peste ammala i loro figli, i fratelli e i padri a morire quando vengono spediti in guerre insensate, ordite al solo scopo di soddisfare la brama di potere di qualche principe e dei suoi generali. Così è, giacché al tempo di Adamo l’uomo si macchiò del peccato, e da quel momento in poi la morte, la concupiscenza e il disordine hanno fatto ingresso nel verde giardino che avevi predisposto per noi. Nel Genesi è scritto che in principio la terra era informe e vuota. Tu fosti a porre in essa un ordine, a dare ad essa un senso, ad instillarvi un principio di bellezza. Noi,
tuoi umili ed imperfetti servitori, siamo chiamati nient’altro che a difendere l’opera tua. Ne portiamo avanti l’onore, e il fardello. Senza di Te, e senza di noi che siamo il tuo braccio, ad imperversare sarebbero solo il tradimento, la promiscuità, la violenza del più forte. Senza di noi le lingue degli uomini tornerebbero a confondersi, le cose del mondo a farsi oscure, i fratelli ad uccidere i fratelli. A queste terre servono il tuo Amore e la nostra legge, la tua Legge e il nostro amore. Amare significa gioire insieme al tuo prossimo e patire con lui. Spezzare con lui il tuo pane, oppure digiunare insieme. L’Amore è l’unisono di due cuori, che agiscono insieme e per il medesimo motivo. Amore è Ordine. Queste genti hanno bisogno dell’ordine che noi soltanto possiamo dare loro. Senza di esso, le loro sofferenze sarebbero insopportabili. A che scopo l’immane mattatoio della storia terrena, Padre Nostro, fatta di guerre, pesti e carestie, se non quello di far giungere infine agli uomini la tua parola d’Amore e Misericordia? Per anni ho viaggiato in lungo e in largo per la Cristianità, cercando di essere sempre, in me stesso, la tua Legge, la tua Parola, il tuo Amore. Altri di noi, lo riconosco, lo hanno fatto nient’altro che per sete di gloria e di dominio: per ottenere un posto rispettato nelle gerarchie ecclesiastiche, per farsi belli dinnanzi al popolo, per poter sedere al fianco dei principi, vestiti delle loro stesse porpore e del loro stesso fasto. Ma
non io. Io sono stato sincero. Una sola cosa mi ha perseguitato, in questi lunghi anni: d’esser dovuto entrare in contrasto, per svolgere questo mio compito, con molti uomini. D’aver provato disprezzo nei loro confronti, d’aver dovuto recare loro danno e sofferenza. Quei contrasti, quel disprezzo e quella sofferenza mi hanno vessato a lungo, togliendomi il sonno. Ma ora non più, Signore. Ora capisco che tutto questo era necessario. Era necessario che io vivessi la mia vita così come l’ho vissuta. E come la continuerò a vivere. È questo il mio posto nell’ordine morale delle cose. Questo è stato il mio compito, questo sarà il mio amore: assistere la Cristianità come un infermo, inciderne le piaghe, sanarne le ferite, lenirne le sofferenze. Eccomi arrivato. Attenderò al mio dovere con mano ferma, poiché il mio cuore è finalmente sereno. Entro nel palazzo e subito, quando inizio a scendere la lunga scalinata, l’odore delle segrete mi colpisce allo stomaco come un tonfo sordo. Man mano che mi avvicino, si fa più forte il mugolio lamentoso di una voce che non capisco se è di uomo o di donna: certe cose finiscono per confondersi. La pesante porta di ferro stride quando la apro: sono tutti pronti, aspettavano soltanto me per cominciare. Il volto digrignante di una guardia si rivolge verso di me: «Gli eretici non hanno confessato, sua Eccellenza. Cosa dobbiamo fare?». «Si incominci con la tortura».
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gemine muse
Il fumetto di Vera Lazzarin ispirato a P.za Roma
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gemine muse
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LUOGHI DEGLI INTERVENTI
P.za Roma
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di Enrico Platè
agli anni ’60 del XIX le città italiane mutano progressivamente aspetto: nascono viali alberati per il passeggio e nuove aree verdi, quali parchi e giardini pubblici. A Cremona il Pubblico Passeggio, un lungo percorso alberato realizzato sopra gli spalti delle mura da porta San Luca a porta Ognissanti (nei pressi di porta Venezia), fu inaugurato già nel 1787. Fra il 1867 e il 1868 fu riqualificato e dotato di lampioni e padiglioni per la vendita delle bevande. Il Pubblico Passeggio fu a lungo luogo di svago per eccellenza, ma dal 1879 le passeggiate dei cremonesi furono dirottate su un altro luogo: i giardini pubblici di Piazza Roma. A quella data i giardini non si presentavano nella loro fisionomia attuale: la superficie era leggermente inferiore (la casa del custode e la monta-
epigrafe ricorda la demolizione della chiesa e del convento di San Domenico che aveva occupato l’intero isolato. Quando l’intero complesso fu abbattuta, nel 1869, non era ancor chiara la destinazione dell’area: nel decennio che precedette l’inaugurazione dei giardini pubblici di Piazza Roma, le proposte furono molteplici: dalla costruzione di una scuola a quella della realizzazione di una piazza. Nell’ultimo quarto dell’Ottocento i consigli comunali sono sede di ampi dibattiti legati alla pianificazione urbanistica: esempi di altri interventi di riqualificazione sono l’abbattimento delle mura e delle porte, e l’isolamento del duomo dalle costruzioni adiacenti (in Largo Boccaccino, sull’abside del duomo sono ancora visibili i segni delle case). A metà dell’XIX secolo il complesso di San Domenico si trovava in precarie condizioni e i venti anticlericali spiravano molto più forti di adesso: nel
La demolizione di S.Domenico (foto di Aurelio Betri, scattata il 9 settembre 1869). Tratta da Rumi, Mezzanotte, Cova, Cremona e il suo territorio, Milano, Cariplo, 1998
gnola vennero sistemate successivamente), era presente già un padiglione per la musica, nella medesima posizione di quello odierno, e l’intero giardino era circondato da una cancellata in ferro con cinque ingressi. La pagoda non era quella attuale: quella ottocentesca venne prima sostituita nel 1927 e poi, nel 1937, rimossa, insieme con la cancellata. Questo avvenne per recuperare il metallo a fini bellici. Alla data di inaugurazione vi erano inoltre lampioni a gas, panche e sedili e, fino agli inizi del XX secolo, vi erano anche gabbie e voliere con animali. In piazza sono ancora visibili tre vasi ornamentali: sul piedistallo del vaso che si trova sul lato orientale della piazza (verso via Manzoni), l’occhio attento può leggere un’epigrafe che dice: DOVE FURONO / CONVENTO E TEMPIO / DELLA / INQUISIZIONE DOMENICANA / VOLLE AMENITA’ / DI PIANTE E FIORI / IL MUNICIPALE CONSIGLIO / 1878. Composta dall’allora direttore della biblioteca Stefano Bissolati per l’inaugurazione dei giardini pubblici, questa
1868 ne fu decretata dunque la demolizione. La chiesa era sorta agli inizi del XIV secolo, aveva tre navate ed era costruita a croce latina. Il convento, già sede dell’Inquisizione, era vasto e grandioso: con le soppressioni napoleoniche, dal 1798, venne riutilizzato come caserma.Nonostante la distruzione dell’edificio, il patrimonio artistico si è conservato in buona parte: nelle sale dedicate al Seicento lombardo del Museo Civico è possibile vedere parte delle opere del complesso di San Domenico. Diversa sorte ha avuto invece l’archivio del complesso conventuale che è andato al macero agli inizi del XX secolo: una perdita incolmabile per la conoscenza della storia della Inquisizione e del suo operato sul nostro territorio. Per approfondimenti: Carla Bertinelli Spotti e Maria Teresa Mantovani, Cremona: momenti di storia cittadina, Cremona, Turris, 1996; Marida Brignani e Luciano Roncai, Giardini cremonesi, Persico Dosimo, Delmiglio, 2004.
INTERVISTA - FUMETTO
Vera Lazzarini
ITALIA CREATIVA
SOSTEGNO E PROMOZIONE DELLA GIOVANE CREATIVITÀ ITALIANA
"my darling Clementine"
IN COLLABORAZIONE CON:
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di David C. Fragale Ciao Vera. Raccontaci un po' di te. Nasco nel 1986 a Bagno a Ripoli (FI) dove passo il primo anno di vita abitando in un frantoio. Vengo a Stagno Lombardo, dove abito in una cascina e faccio amicizia con galline, conigli e due simpatici tacchini. Elementari in paese e le medie invece le faccio nella “grande città”, esperienza traumatica che mi ha lasciato degli strascichi negativi. Belle però le domeniche pomeriggio a trovare le nonne e i pomeriggi a leggere. Le superiori, in una meno ostile Cremona dove conosco persone diverse per me molto importanti (tra cui alcuni toccari, cioè amici della fanzine Toc) che mi fanno conoscere tantissime cose. In questo periodo: evviva la prima fila al cinema; canoa sul Po; i più bei viaggi sulle colline toscane; post-maturità, scelta casuale e incosciente a Venezia che si scopre essere la giusta; accademia di incisione+ illustrazione; Centro Fumetto A. Pazienza e poi Toc. Amiche: barchette di carta nei canali, bolle di sapone dalla finestra sui turisti e bambini che giocano e scritte e disegni coi gessetti colorati in campo sotto le finestre di casa. Sempre apprezzati i sabati sera con il ritrovo sugli scalini sotto il Torrazzo. Laurea con tesi su Folon, persona meravigliosa, sognatrice, delicata e che ama far volare gli aquiloni nei campi. Iscrizione alla specialistica in Animazione e fumetto. Confidando che i nostri lettori abbiano capito qualcosa, passiamo ad altro. Dato il carattere a metà fra la storia e la leggenda del tuo fumetto, te la senti di dire come sei pervenuta all’idea definitiva e cosa in particolare ti ha spinto a realizzare questa insolita storia di stregoneria (o forse solo superstizione popolare)? Mi dispiace avvertire tutti che la storia (anche se molto verosimile) è inventata! Nella mia storia ho cercato di collegare il Giardino di Piazza Roma con le storie e i misteri legati al luogo che vi sorgeva in precedenza, ovvero la chiesa di S. Domenico, dove vi fu anche per un certo periodo il tribunale dell’inquisizione. So anche di cremonesi che, accusati, riuscirono a scappare e a rifugiarsi a Ginevra… perché dunque non far fuggire anche Clementine? Soddisfatta di questa esperienza? Cosa pensi di questa edizione di Gemine Muse? Soddisfatta! Devo ancora vedere molti lavori, ma quelli che ho visto per ora mi sono sembrati molto interessanti e tutti hanno saputo affrontare in modo non banale il “difficile” tema… Quali sono i tuoi modelli per quanto riguarda il fumetto? C’è qualcuno in particolare che ha ispirato il tuo stile? In campo “fumettistico” mi piace molto il tratto preciso di Vittorio Giardino (che purtoppo non ho), quello più tremolante ma molto personale di Vanna Vinci, mi piace il mondo magico e delicato presente in tutte le illustrazioni di Folon, poi adoro leggere di tutto (non per ultimi i vecchi libri per bambini che
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Un'opera di Vera Lazzarini
mi stupiscono sempre). I tuoi disegni mi rimandano a un mondo di favole. Pensi che ce ne sia ancora bisogno, oggi? Io ne ho bisognissimo! Non le vedo solo come uno strumento d’evasione, ma penso che spesso riescano ad arricchirci anche più della realtà. E chi vuole volare attaccato ad una nuvola o viaggiare nelle profondità marine, nelle favole può farlo. Chi è quel personaggio ricorrente delle tue storie, che in questo fumetto fa da voce narrante? Il “famoso” personaggio è Clementine che io conosco da quasi due anni (grazie a tutte le persone piacevolmente Clementine, ma anche ai Gian Burrasca, alle Pippi Calzelunghe….) e che invidio tantissimo perché riesce a fare tutte le cose che ho già detto prima (volare appesa a una nuvola, per esempio) oltre a tantissime altre, io per adesso non ci riesco ancora ma mi continuo a esercitare… Di cosa ti stai occupando ultimamente? Ho un bel trascorso alle spalle (mica trascorso del tutto, però!) con gli amici di Toc e la fanzine Toczine. Mi sono iscritta alla laurea specialistica all’Accademia di Belle Arti di Venezia, in Nuove Tecnologie per le Arti indirizzo Fumetto e Animazione; sono in partenza con l’Erasmus alla volta di Bruxelless, dove dovrei (dico “dovrei” per scaramanzia) frequentare corsi bellissimi e dove spero di riuscire a incontrare Tin Tin. Sogno nel cassetto? Per adesso mi basta questo viaggio, ma non nego che mi piacerebbe anche avere qualche asino e uno o due cavalli. Allora ti auguro che tu possa arrivare dove vuoi al galoppo, e che la tua amica Clementine possa farti compagnia nei lunghi viaggi che farai e nei posti che vedrai. A presto, Clementine…oops, Vera.
GLI ARTISTI
RAFFAELE ARIANO
Un'opera di Vera Lazzarini
2008/09
IN COLLABORAZIONE CON:
Raffaele Ariano è nato a Cremona il 22 dicembre del 1985. Ha frequentato il Liceo Scientifico “Gaspare Aselli”, diplomandosi con un discreto 89, ma rimediando all'ultimo anno un sonante 4 in matematica, che lo ha ragionevolmente convinto ad indirizzarsi verso un corso di studi umanistici. Detto fatto, si è iscritto alla Facoltà di Filosofia dell'Università Vita-Salute
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ARCHIVIO DI STATO DI CREMONA
“San Raffaele”, dove ha potuto seguire, tra i vari, i corsi di Emanuele Severino, Massimo Cacciari e Salvatore Natoli. Ha conseguito quindi la laurea triennale sotto la guida del prof. Andrea Tagliapietra, con una tesi in Ermeneutica filosofica sul pensiero di Nietzsche e la questione dello stile in filosofia, ottenendo 110 e lode e una Menzione speciale d'eccellenza. Attualmente sta seguendo, nello stesso ateneo, il curriculum specialistico di Filosofia della storia. Ha collaborato alla pagina culturale de “Il Pic-
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colo”, Giornale di Cremona. I suoi interessi spaziano dalla politica alla letteratura, passando per tutte le altre forme di “bella menzogna” che la specie umana ha saputo escogitare (cinema, scienza, calcio...). Tuttora, come molti, aspetta Godot.
Speciale Sposi
Tutta la documentazione che serve per sposarsi Nella preparazione di un matrimonio, occorre adempiere anche ad alcune formalità, la prima è quella di fare la richiesta di pubblicazioni presso il Comune di residenza degli sposi. In seguito a tale richiesta il Comune rilascerà la famosa pubblicazione. La pubblicazione è un atto che contiene le generalità complete dei futuri sposi (data e luogo di nascita, residenza …) e la loro volontà di contrarre matrimonio nonché il giorno e il luogo scelto per la celebrazione del matrimonio. Questo atto resterà affisso presso l’albo della casa comunale, oppure anche in Chiesa (se il matrimonio è concordatario), per otto giorni consecutivi e non festivi, in modo tale da rendere pubblica la vostra volontà di sposarsi. Questa forma di pubblicità è necessaria per dare la possibilità a chi sia a conoscenza di cause che possano impedire il matrimonio di comunicarle all’ufficiale di stato civile. Trascorsi gli otto giorni consecutivi non festivi, se non vi sono comunicazioni di questo genere, l’Ufficiale di Stato Civile rilascerà agli sposi un certificato che attesti la mancata notifica di impedimenti, autorizzando, in pratica, le nozze. Se il matrimonio è concordatario, la promessa di matrimonio va fatta anche in Chiesa, dove il parrocco
Dalle pubblicazioni in Comune alla lettura del codice civile
Il matrimonio è anche burocrazia
terrà il cosiddetto "processetto", cioè una serie di domanda a cui dovranno rispondere gli sposi separatamente. Dopo potrete sposarvi senza problemi. Per fare le pubblicazioni, occorrono almeno otto giorni consecutivi non festivi, prima del giorno del matrimonio.
Tuttavia, poichè nei comuni potrebbero esserci delle liste di attesa, sarebbe meglio prenotarsi molto prima. Questa fase è identica sia se avete scelto il matrimonio in chiesa o con altro rito religioso, sia se volete sposarvi soltanto in Comune.
Se avete deciso di sposarvi in Chiesa, vi occorreranno anche il certificato di battesimo e il certificato di cresima. Inoltre, se gli sposi appartengono a due Diocesi diverse oppure, se il matrimonio sarà celebrato in una Diocesi diversa da quella di appartenenza degli sposi, occorrerà il nulla osta della Diocesi di appartenenza e quella della Chiesa in cui sarà celebrato il matrimonio. Dopo la celebrazione della cerimonia religiosa, il prete vi dovrà leggere gli articoli del codice civile che riguardano il matrimonio, cioè il 143, il 144 e il 147. Dopo compilerà l’atto di matrimonio, che voi e i vostri testimoni firmerete e il prete, entro 5 giorni dalla celebrazione, dovrà trasmetterlo all’ufficiale di stato civile perché venga trascritto negli appositi registri. Solo con la trascrizione dell'atto di matrimonio sarete ufficialmente sposati. Ricordatevi che se volete adottare la separazione dei beni, come regime patrimoniale coniugale, vi converrà comunicarlo al prete, in modo da farlo risultare sul certificato di matrimonio. In questo modo risparmierete soldi, perchè se decidete di adottare la separazione dei beni dopo la celebrazione del matrimonio, dovrete affrontare le spese del notaio, perchè occorre un atto pubblico, che poi va trascritto.
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Sposarsi in chiesa: dove e come scegliere Fino a qualche tempo fa era possibile scegliere con molta libertà la chiesa dove sposarsi. Spesso veniva scelta una chiesa particolarmente suggestiva o artisticamente importante per ovvi motivi estetici. Oggi quasi tutte le diocesi italiane sono propense a non concedere l'utilizzo di chiese per celebrazioni matrimoniali quando non ci sia un legame con la chiesa dove si intende celebrare il matrimonio. In altre parole, il criterio che viene perseguito è che gli sposi debbano celebrare il matrimonio nella chiesa della comunità dove risiedono o dove risiederanno. Questo per far si che la comunità cristiana veda che ci sono degli sposi, cosa che oltre che bella in sè, è anche motivo di conforto per l'intera comunità. In alcuni casi, per motivi particolari (come ad esempio la devozione particolare ad un Santo oppure il fatto di aver frequentato un'università alla quale è annessa una chiesa) vengono concesse anche chiese diverse da quelle sopracitate. Quindi le chiese che di norma si possono scegliere sono: la chiesa dove risiede la futura moglie o il futuro marito, la chiesa dove gli sposi intendono andare a vivere. Se vi sposate in chiesa
è richiesta un'offerta, che è libera. L'offerta serve a coprire le spese per la cerimonia (luci, addobbi, riscaldamento, etc..) con l'esclusione dei fiori che sono a carico degli sposi. Il galateo impone regole ben precise sull’ordine di comparizione e di ingresso di quelli che a ragione possiamo definire gli attori della giornata. In particolare, lo sposo deve entrare per primo accompagnato a braccetto dalla madre, posizionata alla sua sinistra. Arrivato innanzi all’altare, prende
posto di fronte alla sedia di destra. Qui rimane in attesa della futura sposa, che arriva stretta al braccio sinistro dal padre. Arrivata all’altare, di fronte alla sedia di sinistra, il padre, dopo averla baciata sulla guancia, la consegna al futuro marito. In assenza di uno dei due genitori, può compiere lo stesso rituale una sorella, nel caso dello sposo, e un fratello in quello della sposa.
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Una cosa fondamentale, nell'ambito dell'organizzazione dei festeggiamenti di matrimonio, è pensare ad un menù adeguato. Molti ristoranti dispongono di un'ampia offerta di menù, differenziati dal prezzo. Nessuno però vieta agli sposi di decidere autonomamente quali piatti servire, o come organizzare le portate, specialmente se ci si rivolge ad un catering. Tanto per cominciare, potete servire un aperitivo. L’usanza di aspettare gli sposi per aprire il buffet è stata superata da un po’ di tempo, soprattutto perché, tra le fotografie, le riprese e tutti i convenevoli, gli invitati non sono contenti di aspettare ore intere. Perciò, fate servire tranquillamente gli aperitivi prima dell’arrivo degli sposi, che potranno aprire il rinfresco al momento degli antipasti. Altra regola da ricordare è quella di servire più varietà della stessa portata per dare agli invitati la possibilità di scegliere cosa mangiare, soprattutto nell’eventualità che una portata non
Il buffet
Speciale Sposi
Un banchetto perfettamente allestito per un matrimonio a tutto sapore
piaccia. In questo modo, inoltre, diminuisce il rischio di critiche, perché ognuno avrà avuto la cosa che gradisce. Potete servire due o più cocktail a base di frutta, meglio se analcolici o comunque poco alcolici, perché sono rinfrescanti e non appesantiscono. In alternativa ai cocktail, vanno bene anche i succhi di frutta esotica ed agli agrumi. I cocktail possono essere serviti in calici oppure in bicchieri bassi e larghi, tutti decorati con gli appositi accessori o, più semplicemente, con una fettina di frutta appoggiata sul bordo del bicchiere. Ma non fate mancare neppure, in sede di aperitivo, del buon vino bianco, sempre apprezzato.
I cocktail possono essere accompagnati da gustosi stuzzichini come antipasti: tocchetti di parmigiano e/o di altri tipi di formaggio, tartine, olive snocciolate, piccole frittelle miste (mozzarelline panate, fagottini ripieni di formaggio e pomodoro), panzarotti mignon, zucchine e melanzane grigliate, condite con sale, olio, aceto balsamico e menta. Ogni portata può essere servita in una pirofila ovale, decorata con foglie di verdura o con carta da cucina colorata a tinta unita, in alternativa ci sono i piatti adagiati in cesti di paglia, larghi e bassi. Dopo l’aperitivo e gli antipasti, bisognerà attendere l’arrivo degli sposi per poter proseguire. Aperto il banchetto, si possono servire due assaggi di primi piatti, uno a base di carne. Per i secondi piatti si può ripetere il doppio assaggio a base di carne e di pesce, oppure servire un’unica portata, dando magari agli invitati la possibilità di scegliere. Il contorno
del secodo piatto potrebbe essere ad esempio un’insalata mista, che accompagna il secondo con un piatto diverso. L'insalata potrebbe essere servita, magari, in ciotoline fatte di pasta brisè, che possono essere tranquillamente mangiate. A questo punto, se avete organizzare un pranzo sia a abase di carne che di pesce, il pasto va spezzato con un sorbetto al limone, che potete servire in un calice, il classico flute, unitamente ad un cucchiaino dal manico allungato, con una fettina di limone sul bordo: Poi, si passa alla frutta: si può preparare frutta di stagione tagliata a fette in tanti vassoi e poi comporre i piatti per gli invitati, oppure, in caso di buffet, lasciare a loro la possibilità di scegliere cosa gradiscono. In alternativa, preparate ciotole di macedonie ed a parte lo zucchero e piccole bottigline di limoncello dolce, che gli ospiti verseranno secondo i loro gusti. Il momento del dolce è occupato dalla torta nuziale. Se avete deciso di allestire da soli il matrimonio, sappiate
Per una festa formidabile è importante la scelta del menù
che è piuttosto complicato realizzare la tradizionale torta a più ripiani, perché è sorretta da una sorta di impalcatura di alluminio utilizzata dai pasticcieri. In ogni caso, potrete trovare magnifiche idee nei negozi che vendono materiale per dolci e feste, o semplicemente scaricando fotografie di torte nuziali da internet. Per l’impasto potete utilizzare una gustosa crema di limone, e la glassa di zucchero per la copertura, sulla quale potete applicare le decorazioni e magari anche dei fiori: un unico fiore senza il gambo posto al centro o lateralmente, oppure una piccola composizione. La torta nuziale va portata su un carrello davanti agli sposi; lo sposo inserisce la punta del coltello ed accom-
pagnato dalla mano della sposa, tagliano insieme la prima fetta, che viene servita prima allo sposo, poi a sua madre, alla madre della sposa e poi agli altri parenti stretti. Oltre alla torta nuziale, potete allestire un tavolo, dove viene servita la pasticceria mignon e cioccolatini, magari insieme ad altra pasticceria, composta da diversi tipi di torte, ad esempio, la torta caprese, crostate di frutta, torta allo yogurt (chiedente ad amici e parenti di aiutarvi). Accanto al tavolo del dolce, fate allestire anche un tavolo, dove viene servito il caffè ed un altro dove vengono serviti liquore al melone, limoncello, nocillo, amari e mandarinetto, tutti serviti in bicchierini di cioccolato.
Speciale Sposi
Venerdì 5 Dicembre 2008
La colonna sonora delle nozze: come scegliere la musica
Scegliete la musica secondo i vostri gusti
Una cosa che non deve assolutamente mancare per ogni festa che si rispetti, è la musica: serve a rendere solenne la cerimonia ed allegri i festeggiamenti al ricevimento. E soprattutto a far da colonna sonora a uno dei mo-
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menti più belli della vostra vita. In questo caso avete un’ampia scelta, proprio per tutte le tasche. Cominciamo dalla musica da suonare in chiesa. Qui la scelta non riguarda tanto le
La musica è un elemento fondamentale durante la cerimonia
canzoni da suonare, perché il luogo è solenne e non potete discostarvi tanto dai classici motivi sacri, tra cui non devono mancare la Ave Maria di Schubert e la marcia nuziale. L’arrangiamento, invece, può variare molto: potete scegliere tra un solista accompagnato da un solo strumento (l’organo, il violino o l’arpa) ed un complesso, che non sarà maggiore di un quartetto, altrimenti si rischia di strafare. Una bella idea può essere anche l'intervento di un coro, che ravvivi l'atmosfera. La musica può essere eseguita anche prima che arrivi la sposa in chiesa, purché sia soft. Basterà, ad esempio, un sonoro solo suonato in sottofondo. Una bella idea può essere anche l'intervento di un coro, che ravvivi l'atmosfera. Per quanto riguarda, invece, la musica da suonare al ricevimento, potete dare via libera alla vostra fantasia e scegliere il tipo di musica che più si avvicina allo stile che volete imprimere al vostro matrimonio. Però, prima di contattare qualche ditta, sarebbe meglio chiedere al ristoratore se potete fare da soli; molte strutture per cerimonie, infatti, non consentono l’ingresso a personale esterno o che non sia stato indicato direttamente da loro. In tal caso, non potete fare altro che af-
fidarvi a loro o alla società scelta da loro, ferma restando la possibilità di scegliere voi il tipo di musica che vi più vi piace. Per la musica per il vostro matrimonio avete diverse possibilità a disposizione, ad esempio, un Dj oppure un complesso che suona musica live. La scelta dipende molto dai vostri gusti, ma soprattutto dai costi che avete deciso di sostenere. Infatti, è ovvio che i costi di un Dj, che non suona dal vivo e utilizza soprattutto una strumentazione elettronica, possono essere più contenuti di un complesso che è composto da cantanti e suonatori di professione (senza offesa per i Dj), che cantano e suonano in diretta. Per fare la vostra scelta tenete presente che se avete optato per un matrimonio dallo stile elegante e ricercato, un complesso musicale contribuirà a rendere raffinata l’atmosfera della cerimonia, soprattutto se verrà celebrato di sera. Inoltre, le vostre opzioni possono spaziare dal semplice solista, che canta e suona (di solito il pianoforte) al quartetto che, se è davvero bravo, può suonare qualsiasi tipo di musica vogliate. Inoltre, è consigliabile concordare in anticipo se accettano esibizioni su richiesta degli invitati, in modo tale da evitare spiacevoli rifiuti. Inol-
Dalla cerimonia al ricevimento: le melodie più indicate
E' sempre piacevole accompagnare i festeggiamenti con buona musica
tre, tenendo presente che il complesso avrà comunque bisogno di fare una pausa, ogni tanto, per riposarsi, se non vi piacciono i silenzi, chiedete di inserire un cd, in sottofondo, che copra le loro interruzioni. Infine, se la vostra preferenza ricade sul complesso musicale, assicuratevi che nel locale del ricevimento vi sia uno spazio adeguato per la loro esibizione. Diversamente, un Dj velo-
cizza molto i tempi della cerimonia rendendola meno sontuosa, ma più dinamica ed adatta agli inviati giovani o giovanili, che magari desiderano ballare e divertirsi un po’ di più. Inoltre, potete richiedere espressamente i brani musicali che preferite, non potrà di certo mancare la vostra canzone. Assicuratevi, però, che abbia un minimo di esperienza, altrimenti potrà riservarvi qualche brutta sorpresa.
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VIABILITA’ Zona Borgo Loreto (via Ceccopieri) Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 20 Dicembre Zona Incrociatello (Via Valtoce) Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Durata alcuni mesi
Via Montello, via Pasubio Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 23 Dicembre
Via Acquaviva Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 20 Dicembre
Viale Trento e Trieste Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 20 Dicembre
Vicolo Ferrario Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 6 Dicembre
Zona piazza Somenzi Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 20 Dicembre Via Amidani, via Bissolati Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 20 Dicembre
• Borgo Loreto: (via Ceccopieri): cantiere per il rifacimento dei sottoservizi e della sede stradale nell'ambito della riqualificazione di Borgo Loreto (Fine lavori: 20 dicembre). • Zona Incrociatello (via Valtoce): Ristrutturazione della rete di distribuzione di energia elettrica e illuminazione pubblica (Durata lavori: diversi mesi). • Via Acquaviva: cantiere per la posa della nuova tubazione del gas metano (Fine lavori: 20 dicembre). • Via Montello, via Pasubio: ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine lavori: 23 dicembre). • Viale Trento e Trieste (tra V.Belfiore e V. P.ta del Tempio): ristrutturazione della rete semaforica (Fine lavori: 20 dicembre). • Via Amidani, Via Bissolati: ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine lavori: 20 dicembre). • Vicolo Ferrario: cantiere per gli allacci alla rete del teleriscaldamento, del gas e dell'acqua potabile (Fine lavori: 6 dicembre). • Zona piazza Somenzi (via Boccoli): ristrutturazione degli allacci alla rete del gas e dell'acquedotto, rifacimento marciapiedi (Fine lavori: 20 dicembre).
L’Oroscopo Della Settimana
di Romeo
Nel lavoro, cercate di impegnarvi molto per ottenere piccoli risultati perché è proprio dal piccolo che otterrete il massimo; agite nel dettaglio ma pensate in grande.
Attingete alla vostra attitudine sociale ed estroversa, in questo periodo decisamente potenziata: tutto serve a consolidare la vostra posizione nel mondo.
Cercate di staccare dalle fatiche del mese trascorso dedicandovi a voi stessi e al vostro mondo interiore. Avete bisogno di ritrovare intimità più profonda con gli altri.
In questo periodo i pianeti consigliano tempismo e coraggio, buttarsi in certe situazioni a volte è rigenerante. Siate d’umore generoso e compiacente.
Aspettate qualche giorno prima di lasciarvi andare a qualche nuovo sentimento che ha già fatto capolino nella vostra vita. Le cose arrivino da sé.
Approfittate per andare di corsa incontro agli altri con nuovi piacevoli rapporti, felici collaborazioni, unioni proficue sotto tutti i punti di vista.
Nella vita affettiva vi è un vago senso d’inquietudine e insoddisfazione che dovrete cercare di gestire al meglio. Passerà presto e quindi non preoccupatevi.
La cosa migliore è badare al lavoro, ma nello stesso tempo un certo rapporto può darvi da pensare, quindi cercate di valutare bene chi avete davanti.
Concentratevi nelle piccole cose di ogni giorno, date il meglio di voi negli impegni che dovete portare a termine. Non fatevi distrarre troppo.
Se avete in mente di andare a chiedere aumenti o passaggi di ruolo, fatelo pure. Quello che vi frena è solo una fiducia non perfetta nelle vostre possibilità.
Giornata altalenante, un po' apatica e un po' malinconica, siete voi che non siete dell'umore giusto per dialogare serenamente con le altre persone.
Periodo che crea facilità di rapporti nel mondo del lavoro e possibilità di nuovi, entusiasmanti contatti sociali, sempre attinenti alla vostra professione.
Farmacie di turno Dal 5 al 12 Dicembre 2008 SAN BASSANO VENTURELLI PIERANGELO Via Roma, 45 26020 San Bassano Tel. 0374-373212 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:10 Giorno di chiusura settimanale: GIOVEDÌ POMERIGGIO
Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO
ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:20 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO
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ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00
ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO
Giorno di chiusura settimanale: GIOVEDÌ
Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO
TEMPERATURE MASSIME PREVISTE IN LOMBARDIA sabato 6 dicembre 2008
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domenica 7 dicembre 2008
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Giampy's Angel
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Cultura &Spettacoli
Appuntamento con i ContaMINAti al teatro del Viale di Castelleone
Cinquant'anni di Mina nella voce di Elena Ravelli
T
di Silvia Galli
orna ancora, sul nostro territorio, l'appuntamento con Mina, splendidamente interpretata da Elena Ravelli e la sua band (i ContaMINAti), che in questi mesi porta in giro il suo spettatolo «50 volte Mina». Così venerdì prossimo 5 dicembre al teatro Del Viale di Castelleone, alle 21, si ricorderà la celebre cantante. Insieme ad Elena (voce), si esibiscono: Francesco Lazzari (piano), Massimo Ardoli (chitarra acustica), Alan Zeli (percussioni), Alfonso Alpi (attore). La direzione artistica è invece affidata a Simone Borsi. Lo spettacolo «50 volte Mina» è un doveroso omaggio alla splendida carriera ed alla inimitabile voce della “Tigre di Cremona”, che proprio nel 2008 raggiunge il suo cinquantesimo anno d i
Elena Ravelli in concerto
attività. Il gruppo dei «ContaMINAti» vuole regalare i un viaggio nel tempo attraverso la musica e le belle canzoni che Mina ha reso celebri in Italia e nel mondo. Il repertorio, eseguito con arrangiamenti originali e personali, quindi nessuna sconveniente e banale imitazione, segue scrupolosamente la cronologia e racchiude alcuni dei migliori brani
Il Misantropo di Moliere il 6 dicembre al Teatro Sociale di Soresina
della storia musicale. Nello spettacolo, della durata di circa 120 minuti, troveranno spazio le parti recitate dell'attore Alfonso Alpi. Elena Ravelli professionista da diversi anni, ha all'attivo numerosi concerti, circa 700 in tutto il nord d'Italia ed esperienza in vari generi musicali. Nel 2000 ha frequentato l'Accademia di Sanremo. Nello scorso mese di luglio ha aperto in mondovisione il «Soong Ching Ling festival» dallo stadio della Pallacorda (foro italico) di Roma e da Piazza San Marco a Venezia. Francesco Lazzari si è diplomato in pianoforte nel 2004 presso l'istituto di musica “C. Monteverdi” di Cremona. Massimo Ardoli, dopo essersi diplomato alla Scuola Internazionale di Liuteria di Cremona, esercita dal 1989 la professione di liutaio e dal 1996 è insegnante di Laboratorio presso la scuola stessa. Giovanissimo, inizia a suonare la chitarra e fre-
Un capolavoro del teatro di tutti i tempi «Il misantropo» di Moliere, messo in scena da una compagnia interamente composta da attori della Compagnia Gank sarà presentato sabato 6 dicembre alle 21 al Sociale di Soresina. L’azione si svolge nella casa di Célimène, giovane vedova attesa dal tollerante Filinte e da Alceste. Costui è un misantropo, in perpetua lite con l’umanità. Eppure, Alceste è innamorato suo malgrado della bella Célimène, che pur non cessa mai di rimproverare a causa della sua civetteria e per i corteggiatori che le ronzano intorno, magari con mal ri-
quenta vari corsi con insegnanti di fama, come Andrea Braido. Alan Zeli, dopo studi di pianoforte, ha optato per la batteria e le percussioni, che rispecchiano maggiormente la sua natura musicale. Si perfeziona con il batterista Alfredo Golino, che ha realizzato vari dischi di Mina. Alfonso Alpi attore e regista cremonese, da oltre 30 anni opera a Cremona e zone limitrofe soprattutto con spettacoli di propria produzione. Autore di spettacoli per bambini è impegnato in diverse scuole della Lombardia e dell'Emilia Romagna per promuovere il Teatro come fonte di cultura e strumento per l'educazione personale della persona. Presidente della Coop. Teatro Altana ha all'attivo la costituzione di 2 compagnie teatrali (Cremona e Casalmaggiore) e di 2 Associazioni Teatrali (Fidenza e Crema) con giovani attori. E’ possibile effettuare prenotazioni di abbonamenti e biglietti al sito www.teatrodelviale.it, o ai numeri telefonici 0374/350944 oppure 348/6566386. Se si prenota attraverso posta elettronica all’indirizzo biglietteria@teatrodelviale.it specificare i dati del richiedente con recapito telefonico e la tipologia di posto desiderato per lo spettacolo. Attendere quindi l’email di conferma che sarà inviata nella stessa giornata dell’inoltro. Ogni prenotazione resterà valida non oltre i 7 giorni dalla data in cui è stata effettuata.
poste velleità poetiche. Magnifica pittura della società mondana, leggera del suo tempo, Il misantropo è uno dei grandi capolavori di Molière, il quale lo mise in scena nel 1666 con il sottotitolo «L’atrabiliare innamorato», che ben concorre a portare subito in primo piano la tragicomica condizione di Alceste, inevitabilmente condannato alla "bile nera", cioè al fallimento e alla malinconia, a causa dello spietato capriccio della sorte che lo ha fatto individualmente innamorare proprio di una rappresentante di quella società frivola e incostante che egli detesta.
trovi
anche da:
Pasticceria Betti
via Giuseppina, 11/b
TEATRO PONCHIELLI
La lirica chiude con il «Falstaff»
Una scena del Falstaff
Ultimo titolo della stagione lirica a Teatro Ponchielli è Falstaff, in scena venerdì 5 dicembre alle 20,30, con replica lunedì 8 dicembre alle 15,30, è l’ultima opera di Giuseppe Verdi. Il libretto di Arrigo Boito fu tratto da «Le allegre comari di Windsor» di Shakespeare, ma alcuni passi furono ricavati anche da «Enrico IV», il dramma storico nel quale per la prima volta era apparsa la figura di Sir John Falstaff. La prima ebbe luogo il 9 febbraio 1893 al Teatro alla Scala di Milano. L’azione si svolge a Windsor durante il regno di Enrico IV, all'inizio del XV secolo. L’anziano e corpulento Sir John Falstaff vuole conquistare due belle e ricche dame: Alice Ford e Meg Page. A questo scopo invia alle due comari altrettante lettere d’amore perfettamente identiche. Ciò scatena lo sdegno e l’ilarità delle due che progettano una burla ai danni dell’improbabile amante. Dal canto loro, Mastro Ford e il Dottor Cajus, informati delle intenzioni di Falstaff, preparano a loro volta uno scherzo all’insaputa delle donne. Frattanto Falstaff ha ricevuto un messaggio: Alice lo attende a casa dalle due alle tre, ora nella quale il marito è assente. Poi si presenta Ford, marito di Alice sotto il falso nome di signor Fontana, supplicando Falstaff di ricorrere alle sue rinomate arti amatorie per conquistare Alice, affinché la bella decida finalmente di con-
cedersi anche a lui. Il vecchio libertino naturalmente accetta e rivela al falso signor Fontana che fra una mezz'ora, non appena «quel tanghero di suo marito» sarà uscito, Alice cadrà fra le sue braccia. Il gelosissimo Ford prima si dispera, poi decide di irrompere in casa per sorprendere gli adulteri. Ma le donne nascondono Falstaff, recatosi pimpante all’appuntamento, dentro la cesta del bucato. Al suo posto Ford scopre la figlia Nannetta, intenta a scambiare tenerezze con Fenton, suo amante. Infine Falstaff viene gettato nel fossato tra le risate generali. Alla fine tutti, per giocare a Falstaff un’altra burla mandano la comare Quickly a convincerlo di recarsi ad un secondo appuntamento con Alice e Meg, a mezzanotte, nel parco, travestito da Cacciatore Nero. Tutti si travestono da fate e folletti e a Nannetta tocca la Regina delle fate. Mascherati da creature fantastiche, gli abitanti di Windsor circondano il panciuto seduttore, mentre una schiera di folletti (i bambini di Windsor) lo tormenta e lo costringe a confessare i suoi peccati. Finalmente il vecchio comprende di essere stato gabbato e Ford acconsente al matrimonio di Nannetta e Fenton invitando tutti a cena. Falstaff, ritrovata in breve la baldanza, detta la morale della storia: «Tutto nel mondo è burla».
Cochi e Renato, «Una coppia infedele» sul palco del Bellini
Cochi e Renato in scena
Una nuova giovinezza artistica per Cochi e Renato, che presentano un nuovo spettacolo che ripropone la ricetta del loro successo. La coppia evergreen è tornata con lo spettacolo, «Una coppia infedele», partita lo scorso 7 ottobre al Teatro Nuovo di Milano e poi in tournée in tutta Italia. I due comici si esibiranno venerdì 5 dicembre al Bellini di Casalbuttano. Un duo multigenerazionale, come spesso viene definito, capace di portare a teatro persone di tutte le età: dai ragazzi agli adulti, dai giovani a quelli un po’ più anziani. Proprio questa è la forza di Cochi e Renato, essere riusciti a trasportare la loro straordinaria comicità e le loro gag surreali fino ai giorni nostri, rendendole attuali e conquistando così anche le nuove generazioni. Inizio molto suggestivo quando il sipario si apre sulle note de «La Gallina»: sullo sfondo appare un
telo semi-trasparente con disegnata una grandissima chioccia colorata. Lo spettacolo della durata di circa due ore alternerà successi di sempre (tra le tante «La canzone intelligente» e «Nebbia in Valpadana») a canzoni del nuovo repertorio (tra cui «Il barbiere del Corso», l’attesa e discussa «L'aeroporto di Malpensa» e «Nuotando tra le lacrime agli occhi»). Non solo musica però per questo spettacolo, ma anche molto cabaret, le canzoni vengono infatti intramezzate da dialoghi e sketch divertenti e satirici (come «Appello scolastico») che non risparmia personaggi famosi e soprattutto politici. E poi il finale degno delle grandi occasioni con successi indimenticabili come «E la vita, la vita» e «L’uselin de la comare». Canzoni demenziali, gag surreali, riflessioni
insensate, battute fulminanti per una coppia che non smette di stupire e colpire pubblico e pubblici di ogni tipo. Impossibile definire la loro comicità. Un po' nonsense, ma il loro modo di essere teatro comico è arduo da classificare, perché sarebbe come sforzarsi di definire il «Big Bang», o la materia di cui sono fatti i sogni, o il panettone. Loro sono Cochi e Renato e basta. Un cabaret che sovverte sensi e significati, mescolando linguaggi e raccontando storie. C’è l’intenzione (riuscita) di graffiare, di andare oltre il revival: Cochi e Renato cambiarono il cabaret degli anni ’60, mettendosi sulla scia di Fo, Iannacci e Gaber. Con loro in scena vedremo anche I Goodfellas, sette straordinari musicisti che accompagneranno il duo nell’interpretazione di canzoni culto vecchie e nuove.
Cultura
Venerdì 5 Dicembre 2008
SFOGLIANDO a cura di Edizione Nuovi Autori
«L'uomo in ascolto» L’intreccio, la narrazione pura, sono l’escamotage utilizzato dall’autore, Emilio Biagini, per comunicare al lettore un messaggio ben più profondo di fede e di visione del mondo. E’ interessante quindi notare nel libro «L'uomo in ascolto», tra le righe, l’intreccio fra pensiero e scrittura, che dà origine a riflessioni profonde attraverso le quali Biagini esprime la propria filosofia di vita. La scrittura è intensa, ben definita nei suoi scopi argomentativi, raffinata nella distinzione delle parti che la compongono, dinamica nella resa della struttura narrativa, espressiva in ogni parte e magistralmente statica – come in Il biglietto e Il serpente - nella capacità di restare nella mente e nella sensibilità del lettore.
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Samarcanda, il barboncino gigante campione dei cani Successo per la mostra internazionale canina. Presenti quasi 1300 animali di 200 razze
Cremona ha incoronato re dei cani un barbone bianco gigante: Samarcanda Italians do it better. Multicampione, 3 anni di età, di proprietà di un allevamento di Genova. Il suo handler è Sonia Merati. Il barbone gigante bianco, davvero difficile non cedere al suo fascino e alla sua eleganza, ha vinto il titolo di re dei cani, battendo quasi 1300 cani all’Expo canina di Cà dè Somenzi. Una manifestazione ben riuscita quella di sabato e domenica con folto pubblico, diventata ormai una tradizione e organizzata dalla delegazione di Cremona dell’Enci. Giunta quest’anno alla sua 5°edizione, «l’internazionale è diventata ormai una permanente, un appuntamento fisso», ha sottolineato Carlo Marzoli, vice presidente del Gruppo Cinofilo Cremonese. Quasi 1300 cani a catalogo ed espositori provenienti non solo dall’Italia, ma anche da Francia, Svizzera e Austria
Samarcanda, il barboncino vincente
proprio per sottolineare l’importanza che ha raggiunto questa manifestazione. Quest’anno, tra le tante chicche, ha sfilato anche la razza
Papillon, chiamato anche Cane Farfalla. «E’ un cane da compagnia di piccola taglia, molto amato dagli sportivi», ha spiegato Carlo Marzoli, «in-
fatti negli ultimi anni il Papillon si è trasformato in una piccola stella del cane nell’agility». Anche quest’anno si sono sfiorate le 200 le razze con una serie di speciali. Le speciali valgono doppio e quest’anno è il turno dei Rottweiler e dei Bassetown. E poi per la prima volta a Cremona c'è stato il raduno degli Yorkshire, mentre la razza più numerosa presente all’esposizione è stata quella dei terrier, con più di 100 esemplari. «Erano rappresentati tutti e 10 i gruppi» ha continuato Marzoli «anche quest’anno abbiamo avuto davvero un consistente numero di razze. Tra l’altro erano presenti le razze da seguita con il gruppo dei segugi». Gran finale domenica pomeriggio con la proclamazione del Best In Show, vinto da Samarcanda, l ’ardito compito di proclamare il cane più bello è stato affidato al giudice Franco Ferrari. sg
LO SPAZIO DELL’ARTE
«Cremona e le sue torri», una mostra di Roberto Caccialanza
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di Silvia Galli
a domenica 7 a domenica 28 dicembre le sale espositive al piano terra del Museo civico di via Ugolani Dati ospiteranno le fotografie di Roberto Caccialanza che presenterà la prima e più completa mostra fotografica dedicata a «Cremona e le sue torri»: mai, prima d’ora, era stata prodotta una ricerca così minuziosa e dettagliata su «un argomento tanto importante quanto evidente: le torri rappresentano buona parte del passato - anche recente - di Cremona. Sono davanti ai nostri occhi ogni giorno e caratterizzano lo skyline della città…» spiegano gli organizzatori. Le immagini sono state scattate nell’arco di tempo di oltre 14 anni: tanto tempo è servito all’autore per “beneficiare di situazioni ed occasioni straordinarie o irripetibili come, ad esempio, i lavori di restauro del Torrazzo oppure del ripristino della cupola del ‘Foppone’, la demolizione della cisterna della ex Feltrinelli di via Castelleone (area attualmente occupata dall’ipermercato Cremona Po), gli sventramenti di edifici nelle vie Tofane e Larga, così come di un viaggio in mongolfiera oppure la salita sulle torri stesse (S. Michele, S. Pietro, del Comu-
Clara Matelli e le sue opere «Partiture» in Comune
ne), terrazze (‘Minareto’, ‘Ala-Ponzone-Cimino’, ‘Manin’) e altri punti panoramici esclusivi e privilegiati (ponteggi di S. Girolamo in via Sicardo e S. Carlo in via Bissolati). Il lungo lavoro di ricerca e di ripresa ha portato ad accumulare centinaia di fotografie sia analogiche (negativi bianco-nero e colore, diapositive) sia digitali fra le quali sono stati selezionati i 137 scatti che compongono la mostra. Ovviamente buona parte delle immagini originali è a colori, tuttavia Caccialanza ha scelto di proposito di esporre tutte le fotografie in bianco-nero «che si lega con straordinaria efficacia all’argomento oggetto dell’esposizione». L’indagine riguarda tutto il territorio comunale, frazioni comprese. Non solo torri campanarie, ma anche torri e torrette dei palazzi storici del centro cittadino, ciminiere e camini di vecchie fabbriche (laterizie, tessili e vetraie) o nuove industrie, cascine. Un argomento tanto rilevante, così legato alla città e alla sua storia politica, religiosa, architettonica e sociale non poteva non
Inaugurata nella Sala Alabardieri del Palazzo Comunale di Cremona, la mostra della pittrice Clara Matelli, che continuerà fino al 14 dicembre. Il titolo della mostra «Partiture», allusivo al linguaggio musicale, contiene un omaggio alla tradizione musicale di Cremona (la Sala degli Stradivari è contigua) ma implica anche qualcosa di più intimo e attinente alla sua pittura e al suo processo creativo. I dipinti di Clara Matelli nascono attraverso
L'arte del “fatto a mano” esposta in via Solferino
Una delle immagini in mostra
essere supportato da una monografia, intitolata Cremona e le sue torri. Sarà un volume a fruizione double-face, ovvero fotografie a catalogo - di grande formato - da una parte, mentre dall’altra si svilupperanno gli interventi di due illustri personalità cremonesi, gli architetti Luciano Roncai e Massimo Terzi. Seguono i testi che riguardano le ricerche svolte da Mariella Morandi. Il tutto corredato da ulteriori scatti di Caccialanza e da immagini storiche di Cremona.
un processo lento di sedimentazione del pensiero e della pittura, foglio dopo foglio, opera dopo opera, in sequenze concepite per dialogare e rispondersi le une con le altre, secondo un ritmo visivo riconnotato di volta in volta nelle sue mostre. Del resto, il titolo proprio a ciascuno di questi dipinti è Risonanza ( Risonanza in ocra gialla e azzurro, Risonanza in ocra e violetto...dove la specificazione è data dalla dominante cromatica).
Fino al 24 dicembre sarà aperta in via Solferino 29, presso la sala dell'ex-borsino, l'esposizione dell’associazione «Fatto a mano Cremona». L’allestimento è un’iniziativa promossa dai soci alla scopo di presentare il proprio lavoro e, nel contempo, contribuire alla divulgazione dell’artigianato artistico nel territorio cremonese. La mostra sarà aperta tutti i giorni, ad esclusione di lunedì 1 e15 dicembre, dalle 9.45 alle 12.45 e dalle 15.30 alle 19.30. I manufatti esposti sono pezzi unici o prodotti in serie limitata. I membri dell'associazione (Arte in fiera Associazione degli artigiani artisti, Emmeci associazione culturale, Luca Canavicchio, Vanni Donzelli, Elena Mazzolari e Francesca Petronici per la ceramica, Nelly Bonati nel settore complementi d’arredo, Filippo Lottici nel campo della fotografia, Patrizia Bonati, art box e Michele Zanin nel settore gioielli, Greta Penacca in pittura, Giovanna Besostri per gli smalti, Maria Scarognina col vetro, Giorgio Piacentini e Omar Foliata nel campo di antichi mestieri) seguono personalmente ed esclusivamente l’intero processo creativo, dalla progettazione alla realizzazione dell’oggetto, sperimentando tecniche e materiali di-
versi. Si possono trovare eleganti specchiere, cornici e altri complementi d’arredo, sapientemente intagliati nel legno, accanto a originali oggetti e decorazioni per la casa, ottenute dal recupero di materiali, attraverso un attento processo di ri-progettazione e una rielaborazione artigianale. Ceramiche e porcellane prodotte con le varie tecniche (tornio, lastra, colombino…) e decorate con procedimenti decorativi che spaziano da quelli più tradizionali a quelli di più libera ispirazione, quali la decorazione ad acquerello su
Alcuni degli oggetti in esposizione
fondo opaco ruvido oppure la decorazione effetto gessetto su fondo in sabbia. Decori per la casa ma anche per la persona: monili dalle forme originali e mutabili in gioielli diversi, da collana a bracciale o da orecchino a spilla. E per i piccoli: pupazzi, burattini, scenografie, oggetti di scena e travestimenti per l’allestimento di spettacoli di teatro di figura.
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Appuntamenti
Venerdì 5 Dicembre 2008
Appuntamenti a Cremona e dintorni... ARTE & CULTURA
Fino al 5 dicembre 08 cremona Mostra AnticoVecchioModerno Incontro nel Museo di Storia Naturale di oggetti di epoche diverse. Orario: da martedì alla domenica dalle 9 alle 13 Museo Civico di Storia Naturale (parco del Vecchio Passeggio). Fino all'8 dicembre 08 cremona Mostra Rita Calzavia e Elena Bocchi: Opere Pittoriche Orario: giorni feriali dalle 17 alle 19, festivi dalle16 alle19-Adafa, Casa Sperlari (Via Palestro, 32). Fino all'11 dicembre 08 crema Mostra Viola en Plain Air Personale di pittura del''artista cremasco Gil Macchi. Orario: feriali dalle ore 15 alle ore 19 - Fe-
musica
5 dicembre 08 crema concerto Rappiers / Fabolous Ottomans in concert Rock & Roll a pieno ritmo. Orario: ore 21,30 - Fillmore (via Matteotti, 2). Orario: 15 euro.
SPETTACOLI
5 dicembre 08 crema - Teatro Natura morta in un fosso Piece teatrale diretta da Serena Sinigaglia. Orario: ore 21 - Teatro San Domenico (piazza Trento e Trieste).
ALTRO
7 dicembre 08 crema - Bancarelle di Natale sotto il Torrazzo Musica, animazione, gastronomia locale e... Tante luci. Orario: dalle 9 alle 19 Piazza Duomo e Vie del Centro Storico. Dal 6 all'8 dicembre 08 TORRE DE' PICENARDI
stivi dalle ore 10 alle 12 e dalle 15 alle 22. Crema, Sala Santa Maria di Porta Ripalta Via Matteotti, 47. Fino al 14 dicembre 08 cremona Mostra Enrico Della Torre «Prove» Orario: da mercoledì al sabato: 10,30-12,30 / 16,30-19,30; domenica: 16,30-19,30 - Galleria Daniela Rallo (piazza Sant' Abbondio, 1). Presentazione dei lavori del famoso pittore nativo di Pizzighettone. Fino al 14 dicembre 08 cremona mostra «Partiture» Pitture di Clara Matelli - Mostra pittorica della nota artista-architetto. Orario: dal lLunedì al sabato dalle 9 alle 18; domenica e festivi dalle 10 alle 18 - Sala Alabardieri di Palazzo Comunale. Fino al 30 dicembre 08 cremona Mostra L'Arte Italiana dal 1945 / Transavanguardia e Citazionismo Tradizionale appuntamento artistico dedicato all'arte italiana post bellica. Fondazione Città di Cremona piazza Giovanni XXIII, 1. Fino al 31 gennaio 08 cremona Mostra
5 e 8 dicembre 08 cremona Stagione Lirica Falstaff di Giuseppe Verdi Orari: ore 20.30 e 15 Teatro Ponchielli. 5 dicembre 08 crema concerto Natura morta in basso di F. Paradivino. Teatro San Domenico.
Alfonso Martini / Gran Gourmet Inaugurazione della mostra d'arte sabato 25 Ottobre alle ore 17,30. Osteria Garibaldi Caffè (corso G. Garibaldi, 38). 5 dicembre 08 cremona Incontro Crisi del Capitalismo e necessità della trasformazione sociale Convegno organizzato dalla rivista politico-culturale «l'Ernesto». Orario: ore 21 - Sala Bonfatti, sede Cgil (via Mantova, 25). Dal 6 al 28 dicembre 08 cremona mostra Cremona e le sue Torri Mostra fotografica dedicata a Cremona e al paesaggio urbano contraddistinto da decine di famose torri. Orario: dal martedì al venerdì dalle 9 alle 18. Sabato e festivi dalle 10 alle 18, lunedì chiuso- Sala per le esposizioni temporanee del Museo Civico (Via U. Dati, 4) Dal 6 al 28 dicembre 08 crema mostra IL VIAGGIO NELLE ALPI TRA OTTOCENTO E NOVECENTO Mostra fotografica Via Dante Museo Civico di Crema - Orario feriali 15.30-17.30 sabato e festivi 10-12 e 16-19.
Con I Contaminati e Alfonso Alpi Cinetratro Giovanni Paolo II- Orario: ore 21. 6 dicembre 08 CREMONA «APOCALYPSIS CUM FIGURIS» Gruppo Musica Insieme Francois Kahn, voce recitante Musiche di Messiaen Letture dall'Apocalisse di Giovanni. Teatro Monteverdi - Orario: ore 21.
5 dicembre 08 castelleone concerto «ELENA RAVELLI 50 VOLTE MINA»
6 dicembre 08 CREMONA PRELUDIO D' ORGANO IN SAN LUCA Meditazioni musicali ante missam - Michele Bosio all' organo Rotelli (1901). Ang. Corso Garibaldi/Viale Trento Trieste Chiesa di San Luca- Orario: ore 17.30.
5 dicembre 08 casalbuttano Teatro Una Coppia Infedele Appuntamento con la storica coppia Cochi Ponzoni e Renato Pozzetto. Orario: ore 21 Teatro V. Bellini (via Jacini, 25).
6 e 7 dicembre 08 cremona IL....FILO DEI BURATTINI «GIACOMINO E IL FAGIOLO CHE CREBBE FINO AL CIELO» Con la Compagnia Marco Lucci Teatro FilodrammaticiOrario: ore 16.30 e 15.30.
11 dicembre 08 crema Cabaret Spettacolo a richiesta Spettacolo brillante di e con Teo Teocoli. Orario: ore 21 Teatro San Domenico (piazza Trento e Trieste).
6 dicembre 08 ROMANENGO SEERAUBERGRETA Greta Giavedoni canta Brecht Al pianoforte Giuseppe Olivini Testi di Bertold Brecht. Auditorium Galilei Orario: ore 21.15.
SAGRA DI SANT'AMBROGIO Mercatini di Natale, animazione.
MARATONINA DI SANTA LUCIA Manifestazione podistica.
7 dicembre 08 OSTIANO - MERCATINO DI NATALE Oggettistica, artigianato, gastronomia Piazza Garibaldi - Orario: dalle 8 alle 20.
8 dicembre 08 SORESINA - MERCATINO STRAORDINARIO DI SANTA LUCIA Tradizionale mercatino di giocattoli, dolciumi e prodotti artigianali, in occasione di Santa Lucia. Spettacolo pirotecnico (ore 18.30). - Piazza Garibaldi.
7 dicembre 08 SAN BASSANO MERCATINO DI NATALE Mercatino di prodotti natalizi ed artigianali. Istituto Vismara. 7 dicembre 08 TORRE DE' PICENARDI MERCATINO DI NATALE Oggettistica, artigianato, gastronomia Orario: ore 9-19. 7 dicembre 08 CASALMAGGIORE
8 dicembre 08 MONTODINE LA NOTTE DI SANTA LUCIA Arrivo di Santa Lucia con l' asinello e distribuzione di dolci ai bambini. Piazza XXV Aprile - Orario: ore 17. 11 e 12 dicembre 08 CREMA - FIERA DI SANTA LUCIA Tradizionale mercatino in occasione della festa dei bambini Piazza Duomo.
Apocalypsis cum figuris al teatro Monteverdi
Appuntamento il prossimo 6 dicembre alle 21 presso il teatro Monteverdi, con l'esibizione del gruppo Musica insieme, nel concerto «Apocalypsis cum figuris». Voce recitante sarà François Kahn, attore teatrale e regista. Il Gruppo Musica Insieme di Cremona debutta nel 1973 con un concerto al Palazzo Cittanova di Cremona dando vita a una delle iniziative più significative musicali italiane degli ultimi anni. Un’esperienza in continua evoluzione attraverso un percorso lungo oltre 600 concerti nei quali è stato affrontato il repertorio cameristico da Monteverdi ai rappresentanti del “dopo le avanguardie”. Il Gruppo
è organizzatore della Rassegna Spazionovecento che quest’anno giunge alla XXVIII edizione e che da sempre è dedicata ampiamente alla musica del Novecento e a quella più recente. Prestigiosi solisti hanno collaborato con il Gruppo Musica Insieme: Cathy Berberian, Antony Pay, Antonio Ballista, Pierre Pierlot, Alide Maria Salvetta, Will Humburg, Anner Bijlsma, Massimiliano Damerini ecc. Il Gruppo ha tenuto concerti nelle più prestigiose sedi nazionali e internazionali, ha partecipato a numerose trasmissioni televisive e radiofoniche e ha inciso diversi dischi, fra i quali due cd monografici.
BREVI DAL SECOLO BREVE di Giuseppe Azzoni
STRUTTURA FUNZIONI DELLA CASCINA
[segue...] Dunque i vari edifici si differenziavano e si collocavano a seconda delle specifiche destinazioni di uso. Immaginando una cascina – tipo come un grande rettangolo, generalmente i due lati lunghi erano posti in modo che l’aia fosse esposta al sole per il maggior tempo possibile e senza ombra nelle ore attorno a mezzogiorno. La salubrità delle stalle, inoltre, era garantita dalla loro esposizione a sud e dalla presenza di porticati che fornivano l’ombra necessaria alle stesse. La casa padronale o del conduttore fittabile, di qualità assai migliore delle altre, si collocava sul lato corto nord, con la facciata al sole. Spesso le era prossima la casa del maggiore responsabile operativo, il fattore, a meno che essa fosse posta a fianco della entrata della cascina. Vi era sempre una campanella sopra il tetto per richiami di vario tipo, udibili anche da chi era nei campi. Lungo un lato si collocava la schiera delle abitazioni dei contadini: poverissime, tre o quattro stanze su due piani magari col pianterreno in terra battuta e quelle superiori, se non sovrastate dal granaio, con le tegole a vista... La casa del responsabile di stalla aveva spesso, con una semplice porta, diretta comunicazione tra abitazione e stalla. Ampi spazi con caratteristiche architetture, con pilastri, soffitto a
vela oppure a sesto acuto, ecc., erano occupati per le varie esigenze. Stalle di diverso tipo e sovrastanti fienili (con caratteristiche aperture a “gelosia” nei muri, lunghi ed ampi porticati o barchessali. Quindi porcili e pollai, rimesse, caseificio (man mano eliminato e sostituito dai caseifici esterni cooperativi), legnaia, forno per il pane, lavanderia, tinaia e cantina. Qualche volta c’era il mulino e poi laboratori per il carradore, il fabbro – maniscalco, il sellaio ecc. Le esigenze relative agli acquisti famigliari in genere invece erano soddisfatte da ambulanti che giravano le cascine con carretti pieni di ogni mercanzia e dai negozi del paese. Spazi interni o, più spesso, limitrofi erano utilizzati per la concimaia e per gli orti coltivati dai contadini. Frequente anche la presenza di una vera e propria cappella o di una cappelletta votiva. Solitamente le entrate erano due (con l’andare del tempo se ne sono praticate anche altre). La principale comunicava con la strada, in genere era posta sul lato corto a sud, si presentava con una certa imponenza e nel suo grande portone, quando lo stesso rimaneva chiuso, c’era un basso portello per il passaggio delle persone. L’altra apertura serviva per il passaggio diretto tra i campi e la cascina, quindi per i carri, animali, strumenti di lavoro, prodotti ecc.
Zibaldone
A cura del Circolo Culturale "Arcangelo Ghisleri"
Un pensiero gentile – 1
O
rmai era un rito: nei giorni precedenti la sagra di settembre, quando si svolgeva il circuito automobilistico per macchine d’epoca, denominato dei “Sette ponti”, al bar lungo la nazionale, stazionavano, tutti i pomeriggi, l’Agostoni e il Bandinelli. Si trattava dei due primi meccanici d’auto del paese, ormai “d’epoca” anche loro, come le macchine delle quali si infervoravano a discutere ore ed ore. Meccanico di fino e lattoniere, l’Agostoni, che s’intendeva di ingranaggi, di differenziali, di sospensioni, nonché preparatore e collaudatore di macchine da corsa, che vestiva con la pretensione un po’ antiquata dei pensionati benestanti di paese: cappello duro con falda e fascia nera fino a primavera inoltrata. Il Bandinelli, invece, era stato carburatorista e benzinaio, con un passato da macchinista di caldaie sulle navi mercantili; più “casual” nel portamento e nell’abbigliamento: una tuta azzurra, lunga fino ai
piedi, che portava anche di domenica, un basco calcato sulla fronte e le mani brunite dall’olio dei motori che avevano trattato per decenni. Erano due vecchie beghe che magari litigavano tutto l’anno, ricordando screzi antichi di quando erano soci d’affari e di officina; ma, per il resto, in quei giorni del circuito, tutti culo e camicia. I rispettivi figli, in quelle occasioni, li accompagnavano al bar per venire a prenderli a sera inoltrata, perché quei due bastian contrari di vecchiacci non ci vedevano quasi più a causa di una cataratta bilaterale molto avanzata che li aveva colpiti entrambi; eppure, non volevano farsi operare perché dicevano di essere affezionati ai loro acciacchi come un automobilista è in sintonia con la sua vecchia macchina scassata. Tutto il pomeriggio, tra una spuma e un caffé corretto a discutere di motori, intanto che le auto d’epoca facevano le prove del circuito: -Questa è una Cisitalia; lo senti dallo scalare delle marce!- sentenziava l’Agostoni, che, pur essendo
Racconto di Vincenzo Montuori
quasi cieco, aveva ancora un fra loro. -Questa, per me, è una udito finissimo. -E questa, se il Lancia Fulvia Zagato!- iniziava il tono rotondo e basso del motoBandinelli; e l’altro: Sei proprio re non m’inganna, è una di sicuro? Io penserei piuttosto a quelle Alfone nere anni Cinuna Lamborghini Miura; gran quanta col musone – continuabella macchina, ma non ho pova il Bandinelli che, un po’ duro tuto provarla perché ero già d’orecchi, percepiva solo i suotroppo vecchio- -Senti una ni più profondi. -Ma vuoi metteFord Mustang del 1964-riattacre questi suoni tutto sommato cava il Bandinelli; al che l’Agoarmonici con il graffio acuto, stoni si spazientiva: -Ma va’: quasi isterico, del motore di una questa è una Skoda 105 Rapid vecchia inglese incollata Marathon, motore posteriore e sull’asfalto, che so io, una trazione posteriore, piuttosto Triumph o una MG?- ribatteva dura, con un forte sculettamenl’altro che, a parlare delle sue to; per il resto, un gioiello di esperienze di collaudatore, dimacchina, forse la più bella coventava un poeta. Poi facevano struita da una casa automobilia gara a chi indovinava per pristica di un paese comunista!mo di quale macchina si tratE giù trinciare ipotesi, a getasse a sentirla dal motore, sticolare tra la sghignazzamenchiedendo di verificare agli altri to dei presenti che li stuzzicavaclienti del bar l’esattezza delle no per vederli litigare. loro supposizioni quando le macchine fossero passate; e (Segue al prossimo numero) quelli li smentivano sempre, anche quando erano di Edoardo Bennato nel giusto, per il gusto perfiSeconda stella a destra, questo è il cammino do di vederli e poi dritto, fino al mattino far cagnara poi la strada la trovi da te
L'isola che non c'è
porta all' isola che non c'è.
Il Qatar stupisce con le meraviglie dell'arte islamica di Jacaranda Falk È stato inaugurato a Doha, la capitale dell'Emirato, il nuovo Museum of Islamic Art progettato dall'archistar I.M. Pei: è il simbolo di un grande progetto per rendere il piccolo stato arabo il centro culturale del Medio Oriente. Cinque anni fa, quando lo sceicco Hamad bin Khalifa Al Thani gli chiese di disegnare il primo di cinque musei che, negli anni a seguire, avrebbero trasformato Doha, la capitale del Qatar, nell'indiscusso centro culturale del Medio Oriente, l'architetto cinese I.M. Pei decise di mettersi in viaggio. Per mesi e mesi, prima di iniziare a buttare giù il progetto per il Mia, il nuovo Museum of Islamic Art che ha aperto i battenti al pubblico l'1 dicembre (ed è stato inaugurato una settimana prima con una grande festa per mille selezionatissimi ospiti), Pei - 91 anni - ha dunque esplorato in lungo e in largo quasi tutto il Medio oriente. Alla ricerca di una fonte di ispirazione. Trovata, alla fine, nelle sobrie linee della moschea di Ahmad ibn Tulun al Cairo. Il risultato? Il nuovo museo dell'Emirato, un'imponente composizione cubista di blocchi quadrati e ottagonali, in
pietra bianca, sovrapposti l'uno all'altro e costruiti su un'isola artificiale circondata da grandi palme. "Il Mia è stato uno dei più difficili lavori sui quali mi sono mai cimentato" ha raccontato poche settimane fa l'autore della celebre piramide del Louvre di Parigi "mi sembrava di dover catturare l'essenza dell'architettura islamica". E in un certo senso aveva ragione. Il Mia, infatti, è destinato a diventare il simbolo di un nuovo Qatar. Da ormai dieci anni, infatti, lo sceicco Al Thani è diventato il maggior acquirente del mercato mondiale dell'arte. Ha speso cifre da capogiro per acquisire mobili e fotografie, dipinti e sculture, argenti e terracotte di epoche e culture diverse, radunando un patrimonio unico al mondo da esporre nei suoi nuovi musei. firmati dai più grandi nomi dell'architettura contemporanea. Le acquisizioni più importanti di Al Thani sono però quelle legate all'universo dell'arte islamica: migliaia di pezzi che raccontano l'evoluzione di questo universo artistico dal VII secolo ad oggi. Costati, secondo alcune stime non ufficiali, all'incirca un miliardo di dollari. Troveranno posto nei 41 mila metri quadri dello spazio espositivo ideato da I.M. Pei (info: www.mia.org.qa).
Leonida Bissolati
«il PICCOLO zibaldone» con l’obiettivo di recuperare negli abitanti di questa città un orgoglio delle proprie radici, senza scomodare ampolle e letture un po’ personalizzate della storia, inaugura una rubrica fissa dedicata ai grandi cremonesi che hanno segnato la Storia nei vari campi del sapere e della cultura. Leonida Bissolati (Cremona, 20 febbraio 1857 – Roma, 6 marzo 1920) è stato un politico italiano. Fu uno dei più importanti esponenti del movimento socialista italiano a cavallo tra il XIX e il XX secolo. Era figlio naturale, con il nome di Leonida Bergamaschi, e poi figlio adottivo dall'età di 18 anni, di Stefano Bissolati (nato nel 1823 a Rivarolo Fuori oggi Rivarolo Mantovano), che era divenuto prete in giovane età, rinunciando poi alla veste talare a 37
Forse questo ti sembrerà strano, ma la ragione ti ha un po' preso la mano ed ora sei quasi convinto che non può esistere un'isola che non c'è.
anni e divenendo successivamente direttore della biblioteca comunale di Cremona. Leonida Bissolati si laureò in legge a 20 anni a Bologna, aderì ai movimenti socialisti e fu consigliere comunale a Cremona inizialmente nelle file dei radicali per poi avvicinarsi al movimento socialista. Fu eletto per 18 anni, a partire dal 1880 con incarichi all'Assessorato all'istruzione. Nella sua città natale esercitò la professione di avvocato pubblicando numerosi articoli su riviste e quotidiani. Nel 1885 sposò Ginevra Coggi, morta di tisi nel 1894. In seguito, ebbe come compagna Carolina Cassola, in libera unione fino alle nozze avvenute nel 1913. Tra il 1889 e il 1895 organizzò le agitazioni contadine e le lotte sociali per una migliore condizione di vita nelle campagne. Nel 1889 fondò «L'eco del popolo», che successiva-
E a pensarci, che pazzia, è una favola, è solo fantasia, e chi è saggio, chi è maturo lo sa non può esistere nella realtà. Son d'accordo con voi, non esiste una terra dove non ci son santi né eroi e se non ci son ladri, se non c'è mai la guerra forse è proprio l'isola che non c'è... che non c'è... E non è un'invenzione e neanche un gioco di parole se ci credi ti basta perché poi la strada la trovi da te... Son d'accordo con voi: niente ladri e gendarmi, ma che razza di isola è? Niente odio e violenza, né soldati né armi forse è proprio l'isola che non c'è... che non c'è...
Venerdì 5 Dicembre 2008
Che cosa e’ mai la poesia? (Poeti allo specchio) di Vincenzo Montuori
KOSTAS KARIOTAKIS E’ merito dei poeti neogreci, tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, aver introdotto le correnti e le strutture formali della poesia del Decadentismo nel loro glorioso, ma culturalmente arretrato Paese, la Grecia. Si tratta di funzionari statali e diplomatici come Kavafis o Seferis o, più semplicemente, di impiegati o di attivisti, che avevano avuto modo di viaggiare per il resto dell’Europa e di conoscere le novità che stavano emergendo nelle grandi capitali del Continente. E’ questo anche il caso di KOSTAS KARIOTAKIS, nato a Tripoli del Peloponneso nel 1896 e morto nel 1928 a Prèveza in Epiro. Dopo aver passato l’adolescenza a Creta, Kariotakis si trasferisce ad Atene, dove si laurea nel 1917. Avviatosi alla carriera prefettizia, nel 1919 a Salonicco, approda ad Atene al Ministero della Previdenza, nel 1923. Purtroppo, sia la tormentata relazione con la poetessa Maria Poliduri che l’ostilità dei suoi superiori che lo osteggiavano per la sua attività sindacale, afflissero gli ultimi anni della sua vita, che si concluse tragicamente con il suicidio. Nel 1912, appaiono i suoi primi componimenti sulle riviste “Parnassòs” ed “Ellàs”. Nel 1919, K. pubblica la raccolta Il dolore dell’uomo e delle cose e, con il Leventis, fonda la rivista satirica “Gamba”, che viene ben presto soppressa dalla censura. Dopo aver collaborato con varie riviste, nel 1921 dà alle stampe la raccolta Nepenti e,nel 1927, Elegie e satire. Kariotakis si rivolge, spesso, nelle sue composizioni, alla poesia, facendo dei suoi versi degli interlocutori, o dei portavoce un po’ sbandati. Egli impronta la sua pronuncia poetica ad un tono satirico che esalta la dissonanza, la discrepanza tra l’ispirazione e la sua resa sulla pagina. In questa prospettiva, la poesia è solo un’approssimazione difettiva alla descrizione di uno stato d’animo altrimenti non rappresentabile, che non ci consegna, comunque, una parola definitiva ma costituisce solo un rifugio precario dal male del vivere; in tal senso, le analisi di K. sembrano collimare con quelle che negli stessi anni, presso di noi, andava svolgendo Montale nei suoi Ossi di seppia. Leggiamo un testo dall’ultimo volume pubblicato da K., testo che riproduce, nell’originale greco, la struttura rimica di un sonetto a schema ABBA, ABBA, CDC, DCD di endecasillabi. Il testo si intitola Noi siamo cetre:
Seconda stella a destra, questo è il cammino e poi dritto fino al mattino non ti puoi sbagliare perché quella è l' isola che non c'è...
Noi siamo cetre un poco sgangherate. Il vento, quando passa sulle corde, come catene sospese, risveglia dei versi, dei rumori dissonanti.
E ti prendono in giro se continui a cercarla ma non darti per vinto perché chi ci ha già rinunciato e ti ride alle spalle forse è ancora più pazzo di te...
Noi siamo antenne un poco singolari. Come dita s’innalzano nel caos, in cima ad esse echeggia l’infinito, ma ben presto cadranno giù, spezzate.
Orgoglio delle radici mente divenne l'organo locale del Partito Socialista Italiano e pubblicò una parziale traduzione del Manifesto di Marx e Engels. Nel 1896 divenne direttore de "L'Avanti!", organo ufficiale del Partito Socialista Italiano, lasciandolo nel 1903 per poi riprenderlo tra il 1908 e il 1910. Nel 1897 fu eletto al parlamento italiano come deputato nel collegio di Cremona. La sua mancata opposizione alla Guerra di Libia provocò le sue dimissioni da parlamentare socialista nel febbraio del 1912 e cinque mesi più tardi fu espulso dal Partito Socialista Italiano. Bissolati non rinunciò tuttavia all'attività politica, concorrendo alla fondazione del Partito Socialista Riformista Italiano insieme a Bonomi e Cabrini e diventando ministro dell'Assistenza nel 1916, nel governo Boselli e in quello successivo di Orlando; in tale
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Noi siamo sensazioni un po’ disperse senza speranza di concentrazione. Nei nostri nervi tutto si confonde. Ci duole il corpo, duole la memoria. Ci scacciano le cose, e la poesia è il rifugio che sempre più invidiamo.
È stato detto... «In tutti i paesi i giovani rappresentano una forza che ha le proporzioni di un uragano, e il mondo di domani recherà l'impronta dei loro ideali e dei loro propositi. Ecco perché dobbiamo occuparci di loro. » (Robert F. Kennedy, Filadelfia 1964)
ruolo aveva contatti diretti con i generali italiani impegnati sul fronte della Prima Guerra Mondiale. Alla fine del conflitto avallò la delimitazione delle frontiere in accordo coi principi della Società delle Nazioni, ma i contrasti che ne derivarono lo spinsero a dimettersi dal governo e a ritirarsi dalla scena politica alla fine del 1918. Morì a Roma nel 1920 per un'infezione post-operatoria.
«A che punto siamo? Si può rispondere col grido della sentinella: «Viene il giorno; viene la notte», a seconda dell’animo. Oggi siamo in una di queste ore della notte: può venire più buio, come può venire l’alba. Dipende da noi, dal nostro occhio: se il tuo occhio è puro, tutto è puro.» (don Primo Mazzolari, 1954) «Una menzogna ripetuta all'infinito diventa verità» (Joseph Goebbels Ministro della Propaganda del Terzo Reich) «Tutte le buone massime ci sono già: resta solo da applicarle.» (Blaise Pascal) «Dio preferisce le persone di aspetto comune: perciò ne fa tante.» (Abraham Lincoln) «L’unico fondamento della verità è la possibilità di negarla.» (Luigi Einaudi)
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Televisione &Cinema
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Programmi televisivi da Sabato 6 a Venerdì 12 Dicembre
I
l successo di “Friends” non sembra scemare. La sit-com statunitense, creata da Marta Kauffman, David Crane e Kevin Bright e prodotta dalla Warner Bros, continua ad affascinare il pubblico italiano. Malgrado vengano mandate in onda le puntate delle ultime stagioni, lo share continua a premiare la scelta di Raidue. Il telefilm è stato trasmesso per la prima volta nel settembre del 1994 e l’ultimo il 6 maggio 2004. La trama Ross (David Schwimmer) e Monica (Courteney Cox) sono fratelli e conoscono Chandler (Matthew Perry) dai tempi del college, poiché quest’ultimo era
“Friends” ha ancora tantissimi… amici
e le due all’epoca erano molto legate; con il passare degli anni, però, Rachel e Monica si erano perse di vista, anche a causa della loro differente condizione sociale. Ross si sposa con Carol; Monica, ancora single, va a vivere nel vecchio appartamento della nonna e conosce Phoebe (Lisa Kudrow), che diventa la sua coinquilina.
il compagno di stanza di Ross. I due conoscono anche Rachel (Jennifer Aniston, apprezzata attrice in molti film), compagna di liceo di Monica,
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Nell'appartamento di fronte vivono Chandler e il suo coinquilino, un ragazzo ebreo. Quest'ultimo però, decide di cambiare casa e dunque
sabato 6
“Mamma ho preso il morbillo” è un film del 1997 di Raja Gosnell, terzo capitolo della saga di “Home Alone”. La trama vede all’opera una banda composta da quattro criminali internazionali, che ha portato a termine un colpo, cerca di rivendere un preziosissimo microchip contenente un
Scarlett Johansson
La sit-com americana ottiene buoni ascolti anche con le puntate delle ultime stagioni
I sei protagonisti della serie televisiva “Friends”
MAMMA HO PRESO IL MORBILLO Criminali sconfitti da un bambino
Chandler è alla ricerca di qualcuno con cui dividere l'affitto: è a questo punto che arriva Joey (Matt Le Blanc), un aspirante attore di origini italiane. Allo stesso tempo Phoebe, che trova difficile la convivenza con Monica, sta decidendo di tornare a vivere da sua nonna, ma non ha il coraggio di dirglielo: alla fine le due ragaz-
domenica 7 Lunedi’ 8
ze si separano, ma restano amiche, in quanto Phoebe lavora al Central Perk, un bar dove i ragazzi si riuniscono spesso. Da allora i sei ragazzi sono protagonisti di numerose situazioni comiche, condite da litigi e pettegolezzi. Raidue, sabato-domenicamartedì ore 19.30
Martedi’ 9
segreto militare dell’aviazione statunitense per milioni di dollari. Per passare inosservati, nascondono questo microchip in una macchinina telecomandata giocattolo. I pacco che la contiene, viene scambiato però con un sacchetto simile, regalato ad Alex Pruitt, un bambino di otto
mercoledi’ 10
anni, che si ammala di morbillo. Alex, bloccato a casa, ne approfitta per guardare che cosa succede nel suo quartiere e nota per due volte un ladro in due case diverse. I quattro ladri, stanno cercando la macchina telecomandata e scoprono che ce l’ha il bambino: decidono allora di entrare in casa sua per riprendersela, ma scopriranno presto che la missione è più dura del previsto. Nel cast troviamo una giovanissima Scarlett Johansson. Italia 1, sabato ore 21.10
giovedi’ 11
venerdi’ 12
11.30 12.30 13.30 14.00 14.30 16.15 17.00 17.15 17.40 20.00 20.35 21.30 23.50 23.55 00.35
occhio alla spesa la prova del cuoco Tg 1 easy driver. Attualita' lineablu. Attualita' dreams road. Doc. tg1 - che tempo fa a sua immagine tg1 l.i.s Tg1 - tg1 sport affari tuoi. Quiz serata d'onore lirica tg1 telegiornale applausi. Attualita' tg1 notte
10.30 10.55 12.20 13.10 14.00 15.15 16.20 16.35 18.00 20.00 20.40 21.30 23.35 00.30
a sua immagine ss messa - angelus linea verde diretta Tg1 - benjamin domenica in - l'arena domenica in... sieme tg1 - che tempo fa domenica in - 110 e lode domenica in - 7 giorni Tg1 - Rai Tg Sport affari tuoi. Quiz tutti pazzi per amore. Film TV - 1a puntata. tg1 - speciale tg1 oltremoda. Attualita'
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ss. messa da roma a sua immagine speciale che tempo fa/Tg 1 recita dell'angelus la prova del cuoco Tg 1 / tg1 economia festa italiana. Varieta' omaggio del papa alla statua dell'immacolata tg parlamento - tg 1 l'eredita' . Quiz Tg1 affari tuoi. Quiz lourdes. Film TV tg1 telegiornale
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verdetto finale. Attualita' occhio alla spesa che tempo fa/Tg 1 la prova del cuoco Tg 1 / tg1 economia festa italiana. Varieta' la vita in diretta. Att. (16.50 - tg parlamento 17.00- che tempo fa/tg 1) l'eredita'. Quiz Tg1 affari tuoi. Quiz cinderella man. Film tg1 telegiornale porta a porta. Attualita'
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verdetto finale. Attualita' occhio alla spesa che tempo fa/Tg 1 la prova del cuoco Tg 1 / tg1 economia festa italiana. Varieta' la vita in diretta. Att. (16.50 - tg parlamento 17.00- che tempo fa/tg 1) l'eredita'. Quiz Tg1 affari tuoi. Quiz carramba che fortuna tg1 - porta a porta tg1 notte/turbo
11.00 11.25 12.00 13.30 14.10 16.15 18.50 20.00 20.30 21.10 23.05 23.15 00.55
occhio alla spesa che tempo fa/Tg 1 la prova del cuoco Tg 1 / tg1 economia festa italiana. Varieta' la vita in diretta. Att. (16.50 - tg parlamento 17.00- che tempo fa/tg 1) l'eredita'. Quiz Tg1 affari tuoi. Quiz genitori in trappola. tg1 telegiornale porta a porta. Attualita' tg2 notte - le idee
11.00 11.25 12.00 13.30 14.10 16.15 18.50 20.00 23.15
occhio alla spesa che tempo fa/Tg 1 la prova del cuoco speciale telethon Tg 1 / tg1 economia festa italiana. Varieta' speciale telethon la vita in diretta. Att. speciale telethon (16.50 - tg parlamento 17.00- che tempo fa/tg 1) l'eredita'. Quiz Tg1 affari tuoi. Quiz speciale telethon tg1 - tv7
11.35 13.00 13.25 14.00 17.00 18. 00 18.15 19.10 19.30 20.00 20.25 21.05 22.40 23.20 23.30
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11.30 13.00 13.25 13.45 15.40 17.10 18.05 18.10 19.25 19.50 20.30 21.05 21.50 22.45 01.00
mezzogiorno in famiglia Tg 2 Giorno tg2 motori - eat parade quelli che... aspettano quelli che il calcio e... stadio sprint. Sportivo tg2 notizie - dossier 90° minuto friends. Telefilm piloti. Sit Com Tg 2 notizie N.c.i.s. Telefilm criminal minds. Telefilm la domenica sportiva tg 2 notte
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tg3 sport - meteo tgr settimanale tgr speciale bellitalia tgr mediterraneo Tg Regione - meteo - tg3 tgr ambiente italia magazine champions pallanuoto: campionato Tufano Posillipo- Pro Recco calcio a 5: campionato 90° minuto serie b Tg Regione - tg3 - meteo blob - che tempo che fa speciale ballaro' Tg Regione - tg3
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terra nostra. Telenovela Tg Regione - tg 3 tgr leonardo tgr neapolis tg3 flash L.I.S. trebisonda. Varieta' cose dell'altro geo geo & geo. Documentario - tg3 - tg regione Blob. Varieta' agrodolce. Soap Un posto al sole. Soap chi l'ha visto? Attualita' replay. Sportivo tg3 - tg regione
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terra nostra. Telenovela Tg Regione - tg 3 tgr leonardo tgr neapolis tg3 flash L.I.S. trebisonda. Varieta' cose dell'altro geo geo & geo. Documentario - tg3 - tg regione Blob. Varieta' agrodolce. Soap Un posto al sole. Soap mi manda raitre. Attualita' parla con me. Varieta' Tg3 - tg3 regione
09.20 09.50 10.30 12.30 13.00 14.00 16.00 18.00 20.00 20.30 21.10 23.20 00.05 01.05
l'intervista. Attualita' i segreti della archeologia. Doc. il riposo del guerriero tg la7 - sport 7 mai dire si. Telefilm jack frost soldato sotto la pioggia operazione crossbow tg la7 crozza italia exclusive il sorpasso. Film la valigia dei sogni hustle. Telefilm tg la7/m.o.d.a.
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la settimana . Attualita' segreti della archeologia. Doc. hollywood hollywood 3 tg la7 - sport 7 mai dire si. Telefilm l'ispettore barnaby intermezzo. Film scusi dov'e' il west? Film Tg La7 sport 7 chef per un giorno. Att. crozza italia live. Var. reality. Attualita' sport 7/tg la7
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punto tg due minuti un libro il tocco di un angelo matlock. Telefilm Tg La7 - sport 7 cuore e batticuore l'appartamento. Film mac gyver. Telefilm atlantide. Documentario stargate sg-1. Telefilm Tg La7 l'infedele. Attualita' LA FABBRIca dei tedeschi two twisted. Telefilm TG LA7 - l'intervista
09.15 10.10 10.15 10.30 11.30 12.30 13.00 14.00 16.00 16.15 19.00 20.00 20.30 21.30 23.15
OMNIBUS LIFE. Attualita' punto tg due minuti un libro il tocco di un angelo matlock. Telefilm Tg La7 - sport 7 cuore e batticuore pianura rossa. Film mac gyver. Telefilm atlantide. Documentario stargate sg-1. Telefilm Tg La7 otto e mezzo. Attualita' impero. Attualita' sex & the city. Telefilm
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due minuti un libro il tocco di un angelo matlock. Telefilm Tg La7 - sport 7 cuore e batticuore marlowe, il poliziotto privato. Film mac gyver. Telefilm atlantide. Documentario stargate sg-1. Telefilm Tg La7 otto e mezzo. Attualita' exit. Attualita' murder call. Telefilm two twisted. Telefilm
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due minuti un libro il tocco di un angelo matlock. Telefilm Tg La7 - sport 7 cuore e batticuore la bandera - marcia o muori. Film mac gyver. Telefilm atlantide. Documentario stargate sg-1. Telefilm tg la7 otto e mezzo. Attualita' gli ammutinati del bounty. Film tg la7
10.10 10.15 10.30 11.30 12.30 13.00 14.00 16.00 17.00 19.00 20.00 20.30 21.10 23.55 00.55
punto tg due minuti un libro il tocco di un angelo matlock. Telefilm Tg La7 - sport 7 cuore e batticuore weekend con il morto mac gyver. Telefilm atlantide. Documentario stargate sg-1. Telefilm tg la7 otto e mezzo. Attualita' le invasioni barbariche victory. Sport tg la7 - la 25^ ora
Venerdì 5 Dicembre 2008
cinema programmazione settimanale cremona Megacine CremonaPo (199.404.406) www.cremona.megacine.it • Saw V • La Fidanzata Di Papà • Bolt • Never Back Down • Max Payne • Nessuna Verità • Solo Un Padre • Twilight • Changeling Tognazzi (0372 458892) • Bolt • Twilight • Torno A Vivere Da Solo
crema Porta Nova (0373 218411) www.multisalaportanova.it • Bolt • Saw V • Twilight • La Fidanzata Di Papà • Nessuna Verità • Changeling
Filo (0372 411252) • Racconto di Natale • Giovedì 4: Teatro Multi Starplex Gadesco (0372 838295) • Saw V • Torno A Vivere Da Solo • Bolt • Never Back Down • Passengers • Max Payne • Nessuna Verità • Solo Un Padre • Twilight castelleone Cineteatro Giovanni Paolo II (0374 56052) • Miracolo a Sant'Anna
"Ora o mai più" • Sospeso festività (lunedì) "Circolo Culturale" • The Orphanage (martedi') "Over 60" • Amore Che Vieni Amore Che Vai (mercoledi') "Cineforum" • Amore Che Vieni Amore Che Vai (giovedi')
pieve fissiraga Cinelandia (0371 237012) www.cinelandia.it • Saw V • Io Non Ci Casco • Torno A Vivere Da Solo • L'ospite Inatteso • Stella • La Coniglietta Di Casa • Diari • La Felicità Porta Fortuna • Stare Fuori • Passengers • The Millionaire • Racconto Di Natale • Un Attimo Sospesi
ostiano Cinema Don Rosa (0372 840405) • La Fidanzata Di Papà
LA CONIGLIETTA DI CASA Di Fred Wolf
Le avventure di una ragazza di Playboy nella commedia “La coniglietta di casa”. Shelly sta vivendo una vita spensierata quando viene cacciata dalla Playboy Mansion a causa dell’arrivo di una rivale. Senza un posto dove andare, il destino la porta tra le ragazze della confraternita femminile “Zeta Alpha Zeta”. Le impopolari ragazze stanno per perdere la propria casa che finirà alle intriganti ragazze della “Phi Lota Mu”, se non riescono a far iscrivere delle nuove consorelle. Per raggiungere il loro obiettivo, avranno bisogno che Shelley gli insegni a truccarsi e come comportarsi con gli uomini; allo stesso tempo, Shelley avrà bisogno di qualcosa che possiedono le sorelle Zetas – lo spirito di identità. La combinazione porterà tutte le ragazze ad imparare a badare meno all’apparenza e ad essere sé stesse.
CINEMA – Il film commedia di Danny Boyle è ambientato in India
“The Millionaire”, ovvero il fascino del quiz
Il fascino dei quiz televisivi contagia anche il grande schermo ed è al centro del film dal titolo “The Millionaire”. La commedia brillante è ambientata in India, negli studi dello show televisivo di “Chi vuol esser milionario?”
(condotto in Italia da Gerry Scotti). Davanti ad un pubblico sbalordito, e sotto le abbaglianti luci dello studio, il giovane Jamal Malik affronta l’ultima domanda, quella che potrebbe fargli vincere la somma di 20 milioni di rupie. Il conduttore dello show, Prem Kumar, non ha molta simpatia per questo concorrente venuto dal nulla. Avendo faticosamente risalito la scala sociale, provenendo lui stesso dalla strada, Prem non ama l’idea di dover dividere la ribalta del “Milionario” con qualcuno come lui, e rifiuta di credere che un ragazzo dei quartieri poveri possa sapere tutte le risposte. Arrestato perché sospettato di imbrogliare, Jamal viene interrogato dalla polizia. Mentre ripassa le domande una per una, inizia ad emergere la storia straordinaria della sua vita vissuta per le strade, e della ragazza che ama e che ha perduto.
sabato 6
canale 5
italia 1
rete 4
SOL REGINA po
31
Genere: Commedia
di Danny Boyle
Cast: Dev Patel, Anil Kapoor, Freida Pinto, Madhur Mittal, Irfan Khan, Mia Drake, Imran Hasnee, Faezeh Jalali, Shruti Seth, Anand Tiwari. Durata: 120 minuti Produzione: Lucky Red, Gran Bretagna-Usa 2008.
Giovanni Biondi
Dentro le notizie...
Nell'ambito della trasmissione «Dentro le notizie», in onda su Telesolregina, l'assessore provinciale Giovanni Biondi parlerà dei principali eventi del territorio. • Cappella Cantone: Discarica, l'ira di Biondi;• Cremona: sentenza depurazione - il presidente dell'Ato: «Premiato chi inquina»; • Soresina: Robbiani, il 70% dei soresinesi vuole che venga ristrutturato; • Cremona: "Quei dati choc non sono veri" - Leucemia, Asl e ospedale diffondono i numeri ufficiali; • Soresina: Successo per l'apertura della mostra del pittore Verani; • Soresina: Bocciodromo, crisi e timori. La trasmissione va in onda sono il venerdì alle ore 23.10, replicata il sabato alle ore 12 e la domenica alle ore 17.30.
Dev Patel, protagonista del film diretto da Danny Boyle
domenica 7 Lunedi’ 8
Martedi’ 9
mercoledi’ 10 giovedi’ 11
venerdi’ 12
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tg5 mattina loggione. Musicale amici libri. Attualita' maurizio costanzo show tg5 - meteo 5 il supermercato. Sit-com AMICI. Reality verissimo. attualita' chi vuol essere milionario Tg 5 - meteo 5 STRISCIA LA NOTIZIA titanic. Film nonsolomoda: globish news. attualita' tg5 notte/meteo5
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tg5 mattina LE FRONTIERE DELLO SPIRITO. attualita' tgcom verissimo . attualita' - r Tg 5 - meteo 5 belli dentro. Telefilm AMICI. Reality questa domenica. Varieta' chi vuol essere milionario Tg 5 - meteo 5 paperissima sprint amiche mie. Fiction la neve nel cuore tg5 notte/meteo5
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sorellina e il principe del sogno. Film forum. attualita' Tg5 - meteo beautiful. soap centovetrine. soap il miracolo di natale di jonathan toomey tg5 minuti - meteo chi vuol essere milionario Tg 5 - meteo 5 striscia la notizia zelig. Varieta' matrix. attualita' tg5 notte - meteo 5
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mattino cinque. attualita' forum. attualita' Tg5 - meteo beautiful. soap centovetrine. soap uomini e donne. attualita' AMICI. Reality pomeriggio cinque tg5 minuti - meteo chi vuol essere milionario Tg 5 - meteo 5 striscia la notizia l'amore e' eterno finche' dura. Film mari del sud. Film
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cartoni animati una pupa in libreria v.i.p. Telefilm studio aperto - meteo studio sport - tg.com la vita secondo jim last acton hero. Film hannah montana miley cyrus: best of... Film la tata. Telefilm studio aperto - meteo i flintstones. Film mamma, ho preso il morbillo. Film rewind. Varieta'
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Coffee Break
Venerdì 5 Dicembre 2008
La cantante canadese rivela di aver subito uno stupro
U
n atto di grande coraggio o soltanto una scelta d'effetto per rilanciare la propria carriera? Soltanto la protagonista della vicenda può sapere la verità. Il soggetto è la cantante canadese Alanis Morisette (34 anni), che in un’intervista rilasciata al “Daily Mirror” ha rivelato di aver scritto un’autobiografia nella quale confessa di essere stata vittima di uno stupro. Una vicenda tragica, che forse avrebbe meritato maggior di-
Autobiografia choc di Alanis Morisette screzione, ma nel mondo dello spettacolo dei giorni nostri il sensazionalismo ha travolto qualsiasi tipo di privacy. La Morisette, per anni la star della musica più apprezzata dai giovanissimi, ammette nel suo libro di essere stata violentata a 14 anni e ha aggiunto che «divulgarlo mi aiuterà a liberarmi dalla vergogna». Per giustificare la scelta, dettata solo da motivi morali, la cantautrice di Ottawa rivela che il disagio e la rabbia per quanto accaduto sono ancora forti tanto
Alcune immagini della cantante canadese Alanis Morisette
Alba Parietti litiga allo stadio con un ultrà
Caduta di stile per Alba Parietti. Al termine della partita Inter-Juve, la tifosa bianconera è stata insultata all’uscita dallo stadio di San Siro, da un ultrà che poco educatamente le ha urlato pesanti offese sulla sua moralità. La showgirl torinese, invece di snobbare il cafone di turno, avrebbe risposto con altrettanta volgarità, mostrando certamente poca classe. La professione di ospite a tutte le trasmissioni tv non sembra averle giovato…
da condizionare molti testi delle sue canzoni, nei quali si colgono riferimenti ai sensi di colpa e alla disperazione da lei sofferti. In particolare, la Morisette avrebbe cercato di scaricare la sua sofferenza mentre componeva il suo primo album dal titolo
“Jagged little pill”, che ha venduto più di 30 milioni di copie in tutto il mondo. Vedremo come reagiranno i tanti fans di Alanis, che certamente non avranno colto il suo dolore nelle canzoni che tanto hanno amato.
La Badescu attaccata dai rumeni
IL CASO - La partecipazione alla trasmissione ha favorito la cantante palermitana
Giusy Ferreri, il fattore X del successo
Giusy Ferreri è il fenomeno musicale del momento
Giusy Ferreri è la cantante italiana del momento. Ma avrebbe ottenuto tutto questo successo senza la partecipazione a “X Factor”? Difficile dirlo, ma il battage pubblicitario condotta dalla Rai e dai produttori della trasmissione con la Ventura ha sicuramente influenzato il mondo della musica. La canzone “Non ti scordar di me”, scritta da Roberto Casalino e Tiziano Ferro, è diventata un autentico tormentone estivo, grazie
alla tambureggiante messa in onda su tutte le radio private. Così facendo, ottenere il successo è certamente più agevole. La stessa cosa è avvenuta per il nuovo singolo “Novembre”, che assomiglia forse troppo al primo brano della Ferreri, che è comunque spinta da tutte le trasmissioni musicali. Se la cantante palermitana ha la stoffa, durerà a lungo, altrimenti anche con tanta pubblicità diventerà una delle tante meteore.
I rumeni d’Italia contestano la connazionale Ramona Badescu. Scelta dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno, in qualità di consigliere sulla questione degli immigrati dalla Romania, è stata definita dai suoi stessi compatrioti «una donna priva di competenze oltre a quella di essere stata miss Romania». La soubrette non si è scomposta e ha ribattuto: «Le critiche sono ben accette, sto cercando di imparare». La Badescu ha già imparato l’arte della politica.
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Bar dal Toscano
via Lucchini, 105/c
Sport&Sport
Per il grande sport qualche novità La coperta è sulla testa, i piedi al freddo
B
um! Non di solo calcio vive lo sport. Ho finito di gironzolare, sono stato abbandonato, per questa volta, da qualche amico che collabora, uno addirittura si è sposato: gli scadeva il viaggio premio nelle isole del caldo, previsto per due, alla mamma belle cartoline. Il mio è un ritorno fortunato perché sul piano degli altri sport siamo bene assistiti. ll basket della Vanoli è nelle mani di Cioppi con l’immancabile soffio di Triboldi, ed è affidato per i resoconti al computer di Giovanni Zagni, padre di Andrea, attento sacripante di vecchia amicizia Juvi, oggi Witor’s è un po’ sbarazzina ma con il volley speriamo che ce la caviamo. Canoe e remi dai lucidatori che trafficano anche con la palestra, motori e biciclette dai meccanici, mentre le bocce rotolano su sabbie lievi come polveri celesti. Mi sembra di scrivere poesie: non sono Pedroni, quindi torno cui pèe per tera. Passo a informazioni “fai da te”. Calcio. In vetta alla classifica di A niente di eclatante,
considerando l’affanno del Milan camuffato in qualche modo dal pragmatismo di Ancellotti. I quasi trumbèe sperano che dopo Natale - affitto Beckham per due/tre mesi - i rossoneri si rimettano in fase: intanto auguri a Ronaldinho che non ha incontrato il Berlusca dopo il rigore fallito, cosi si è salvato i dentoni. La Juventus e il suo doppio Raineri/Del Piero, con l’aiuto di Camoranesi, non sono più una novità alle spalle dell’Inter che ha sconvolto i piani del Napoli, già in braghe di tela per le scalmane della ex DC Signora Iervolino: devono rifarsi il trucco. Galleggiano in 3 punti Lazio, Fiorentina, Genoa, Catania: Ho sbagliato di grosso con l’Udinese, ma è stato per amicizia con Pizzul: la vittoria del Chievo è simbolica perché resta al freddo (vedi titolo) con Bologna Reggina e Torino. In serie B mi limito al Sassuolo battuto dalla Cremonese l’anno scorso, (che fremito a rileggere certi articoli) primo con Empoli e Grosseto, Parma Livorno e AlbinoLeffe subito sotto con il Bari. Altro. Parto con gli sci di Hermann Maier, colosso zop-
po dopo l’incidente in moto, che nel SuperG canadese di Lago Luisa (in italiano), ha rifilato quasi un minuto a Kucera campione di casa. Chi può leggere i giornali da Vienna a Innsbruck (Tv a parte) capisce come lo sport cancelli uno scandalo politico. Una gamba più corta dell’altra, e in quella più lunga una stecca di titanio a sostituire la tibia. Il braccio destro buono solo a tenere il bastoncino d’appoggio, e con i suoi 36 anni irrompe nella categoria di chi pratica uno sport per tutta la vita. Torno in Italia e allo sport amore fasullo di un esercito di fanta-allenatori, primo amore vero di ragazzini poi diventati grandi campioni. Identica emozione, in serie A come ancor più giù della 2° divisione (ex C2), promozione e dilettanti. I nomi? Eccone alcuni, e brevi dichiarazioni a bocca sorridente. «Macchè sentirmi giovane, il profumo dell’erba macinata dai tacchetti, il piacere di inseguire quel coso lì, di rubarlo a un avversario per passarlo al compagno e magari mandarlo in rete. Soldi? Per favore non scherziamo». Più o meno tutti così. Chiesa, 38 anni, Samp, Parma, Fiorenti-
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anche da:
Pasticceria Sanremo
via Mantova, 1
il calcio
eugrigna
na, nell’elenco dei marcatori di livello. Oggi al Figline, prov. FI, 2° Div:. Delvecchio, Inter, Roma, Parma, Nazionale, oggi in Eccellenza Pescatori Ostia a 36 anni, due più di Del Piero che vuol ripetere il sogno della nazionale Cappioli, anni 40, maglia bianca e rigone vede/blu verticale. Lentini 39, e Fuser 40, Torino, Milan, Lazio, Roma e Parma, giocano nella Saviglianese in Promozione: “Sei vecchio per il calcio di serie A, ma non per la passione e per la vita.
CreMonza
Eugenio Grignani
Due è bello
S
crivo di tutto, a richiesta, e per le cose che credo di sapere. Scrivo di sport e di calcio: un miracolo per me che non sono “inviato sportivo” categoria di invenzione tutta locale, non prevista nell’albo dei giornalisti. Gli “inviati sportivi” si distinguono dagli altri perché generosi, e per casco, zainetto e borraccia: hanno un rapporto tutto personale con la lingua italiana. Devono anche saper nuotare nel caso che le acque non solo di Po diventino infide. Scrivo della Cremonese, mi piace farlo e cerco di farlo al meglio. Tutti noi la chiamiamo Cremo, quando vince con un modulo di voce più soffice. Qualcuno aggiunge “la mia Cremo “, e sono gli over cinquanta, gli amici di Domenico Luzzara, oggi richiamati nei posti a disposizione da Giovanni Arvedi.Il suo sogno è un regalo alla città, con logica preferenza a chi gli ha dato e continua a dargli fiducia, minimo 2.700 abbonati, ma son quasi 4mila. Qualche volta la Cremo, organizzata (anche troppo!?) negli uffici e nello stadio a sua immagine e somiglianza, in campo gli combina qualche birichinata. Questo il limite del calcio e di chi lo gioca. I ragazzi non sono automi sempre al top. Magari un calzerotto si è ingrippato, un parastinchi si è messo di traverso in un contatto, un ciuffo d’erba è sfuggito alla tosatura e il 9 o il 10 o il 3 che ha galoppato 50 metri con quel coso davanti viene preso per i fondelli: «…quel gol l’avrei fatto anch’io», recita il ragioniere che ha passato tutta la vita in banca a contare i soldi. Nel mio Piccolo cerco di rispettare chi pratica lo sport scelto da bambino e al quale ha sacrificato gli anni più innocenti della sua giovinezza. Brambilla che guardi, perdona qualcosa almeno quando si vince, e anche tu schiacciatasti che non hai mai messo un piedino sul prato se non (forse) in camporella. Oltre agli occhi usate le orecchie ad ascoltare ordini, insulti, lamentele e spiegazioni che vengono urlate. Non si gioca in sa-
Pallacanestro: Ecco il nuovo acquisto Reyshawn Terry
Vanoli, dall'America arrivano i rinforzi di Giovanni Zagni
Una Vanoli non in perfetta condizione, oltre tutto con Lollis in panchina per grave infortunio sin dal terzo minuto, è riuscita a mettere a tacere le velleità dei Crabs di Rimini, dopo un tempo supplementare (96-92). Così, dopo 9 giornate di campionato gli uomini di Cioppi si assestano al terzo posto in classifica, con 12 punti, appaiati a Reggio Emilia e Casale Monferrato, dietro alla super-potente Varese ed all'Aurora Jesi. Un gran bel procedere, non c'è dubbio. Purtroppo l'infortunio del capitano (distrazione al gemello mediale sinistro) ne consentirà il rientro soltanto, se tutto procederà al meglio, tra sette od otto settimane. Una tegola imprevista alla quale la società ha rimediato celermente ed in maniera appropriata, almeno si spera, con l’ingaggio, a gettone, della ventottenne ala statunitense Reyshawn Terry, con un passato in Nba ed esperienza europea, anche in Eurolega con l’Aris di Salonicco. Non è dato sapere, al momento se le pratiche burocratiche da evadere consentiranno di schierarlo già domenica. A tempo di record la Vanoli ha provveduto a trovare un momentaneo sostituto del capitano. Un problema in più per il coach, proprio ora che la squadra aveva prodot-
to il massimo sforzo per arrivare a giocarsi ogni partita con lo spirito giusto e l'intensità necessaria per il raggiungimento della vittoria. Ma bisogna stringere i denti, favorire in ogni modo l'inserimento del nuovo arrivato e guardare avanti con fiducia. Lollis era e rimane una certezza, un uomo di sicura affidabilità sia dal punto di vista tecnico che caratteriale.Ma per un po' sarà ai box. Domenica la Vanoli sarà impegnata a Frosinone sul campo della Prima Veroli che è guidata in panchina dal ex allenatore di Soresina Andrea Trinchieri. I ciociari contano 8 punIl Nuovo acquisto della Vanoli Terry Foto Castellani ti in classifica e diremmo che il loro cammino sin qui è stato in linea glio nonostante la sfortuna che l'ha colpicon le attese, ma sono reduci da una ta togliendole in punto di riferimento imbrutta sconfitta casalinga per mano portantissimo nei suoi equilibri. Chissà dell'Edimes Pavia, inaspettata quanto che Mbemba continui a fare canestri debruciante. cisivi al momento giusto com'è capitato Davanti al loro pubblico vorranno ricon Pistoia prima e con Rimini poi. Ma se scattarsi e perciò per i nostri sarà battanon sarà lui l'uomo vittoria, molti altri han glia dura, ma abbiamo la convinzione che palesato di poterne prendere le orme, la Vanoli sia in grado di esprimersi al memagari lo stesso Terry.
Un'azione di gioco di Cremonese Monza allo Zini
Foto Pedroni
crestia. Uno ascolta e sente l’arbitro ammonire Guidetti. «Ti ho perdonato due volte, adesso te lo meriti…» e tira fuori il giallo per simulazione (altro che rigore non dato). A un brianzolo (Torri?) che lamenta una gomitata, l’arbitro spiega: «E’ stato il tuo compagno Samb e non Saverino, gli eravate addosso in due». A Davide Sav. che spesso gioca palloni eccellenti, io umilmente ricordo ciò che di sicuro gli raccomanda l’allenatore: “ Quando ricevi palla, spediscila a un compagno senza aspettare uno o due avversari per il dribbling: sei bravo ma se sono in due ti intortano, rallenti l’azione e forse si perdono opportunità. Chi è Corletto? E’ un arbitro di Castelfranco, che si è fatto assistere da De Bortoli di Este e Secco di Bassano. Mi permetto, viva il Nord Est, senza leghe di sorta. Dopo il fischio di chiusura, a chi mi ha parlato di arbitro favorevole ho risposto quasi duro che finalmente avevamo avuto un arbitro sempre vicino all’azione, con gli occhi in ordine e il buonsenso in testa. Tutti particolari dimenticati da tempo per chi frequenta lo Zini e le trasferte della Cremonese. Mi auguro solo che non sia un regalo prenatalizio. Federazioni. Placata quella del Basket, esplode quella della scherma: si affilano spade e fioretti, e si mugugna alla faccia delle medaglie olimpiche. I Presidenti fanno la conta per vedere se qualcuno riesce a togliere la poltrona del Coni sotto il fondoschiena di Petrucci. Il Capo della FIG Golf ) ha fatto preparare un mazza speciale( peso circa 50…): cercheranno di usarla, senza guanti, in 10 o 12: Auguri Presidentissimo, secondo me ne ha bisogno.
Grande attesa per lo scontro tra la Juvi Witor's e il Casalpusterlengo
La JuVi Witor's ha consolidato la sua brillante classifica andando, domenica scorsa, ad espugnare il sempre caldo campo di Montecatini (71-75) Una bella battaglia, vinta nel terzo quarto di gara, quando Conti e compagni son riusciti a prendere 5 lunghezze di
vantaggio (43-48) per poi respingere le reiterate iniziative dei toscani in un finale drammatico. Ma proprio in quel finale punto a punto, gli uomini di Adami han dato la dimostrazione di quanto siano consci delle loro potenzialità e capaci di uscire a braccia
alte da una situazione ricca di insidie. Tutti importanti e determinanti i grigiorossi dai giovani Mancin e Negri ai superesperti come Paolo Conti, al rientrante Andrea, a Filattiera e Quaroni ed al sempre più match-winner Ryan Bucci.
Una squadra vera insomma che lunedì 8 dicembre, inizio alle 18 al Palasomenzi dovrà fare i conti con Casalpusterlengo, una della favorite del girone, che ha in panchina coach Simone Lottici. L'organico a disposizione dell'allenatore di Torre Pice-
nardi è di certo di ottimo spessore con due ex-Vanoli come Perego e Cazzaniga, atleti di grande concretezza che contribuiscono alle fortune dei lodigiani in modo perentorio. Ci attendiamo un Palasomenzi colmo di spettatori
perchè l'entusiasmo è crescente in città e perchè l'Assigeco sarà certamente seguita da numerosi tifosi. Un derby che sia una festa per la pallacanestro tutta e magari ci dia ulteriori motivi di soddisfazione al di là dell'esito numerico della contesa. (G.Z.)
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Sport
Venerdì 5 Dicembre 2008
Pallavolo: Si spera in un'inversione di rotta
Magic Pack attende Benevento
M
di Cesare Castellani
agic PackBenevento. E’ la gara che potrebbe invertire la rotta per la Magic reduce da una brutta sconfitta in quel di Roma contro una squadra che proprio non era parsa trascen-
dre più ostiche, c'era quasi la certezza che, a partire dalla scontro San Vito, il cammino potesse essere in discesa. E’ vero, contro la formazione pugliese si è vinto (3-2) con una bella prova di carattere da parte delle più giovani nel finale, ma poi c’è stato il crollo di Roma. Un 3-0 per la squadra laziale che ha visto solo qualche sprazzo da par-
Vasileva della Magic Pack in schiacciata
dentale, ma contro la quale si sono infrante tutte le speranze della squadra gialloblu di riprendere saldamente le redini di un torneo che sicuramente non soddisfa e non da i risultati che si erano sperati. Dopo un inizio balbettante, ma che anche il calendario aveva reso difficile proponendo alla formazione di Simoncelli quasi tutte le squa-
te della Magic nel secondo set, poi il buio assoluto. La squadra non si è più battuta, ha lasciato una vittoria tranquilla nelle mani delle avversarie che hanno ringraziato e si son portate a casa tre punti preziosi per rimettersi in carreggiata nella loro corsa verso i play off, una corsa dalla quale potrebbero escludere proprio la formazione del presidente Sassano.
Canottieri
Dumler che risalga ai livelli ai quali l’avevamo vista lo scorso anno con l’Edilkamin, deve recuperare una Daniela Nardini che ha avuto uno sbandamento quale mai le era capitato nei tre anni trascorsi a Cremona e che deve tornare ad essere una colonna della squadra, così come Fanzini che qualche battuta a vuoto ha accusato sia contro San Vito che contro la MGM Roma, ma deve ritrovare soprattutto quello spirito di squadra e quella continuità che purtroppo vanno e vengono, che offrono momenti di bel gioco, ma li alternano a pause inaccettabili. Le note positive arrivano dalle più giovani, da Signorile e Gentili, ma anche da una Vasileva forse troppo poco utilizzata sinora, ma che è cresciuta enormemente rispetto allo scorso anno e che, come le due giovani compagne, potrebbe risultare decisiva nelle prossime partite se si riuscisse a sfruttare a pieno la sua devastante potenza sotto rete. In casa Esperia, sicuramente, non si fanno drammi per gli scarsi risultati delle scorse settimane. Il campionato è solo ad un quarto del suo cammino e c’è ancora tempo per recuperare, ma è proprio da domenica prossima che bisogna ricominciare non solo a vincere, ma a convincere.
Grande premiazione alla Dogana
Si sono riunite per il terzo anno, stavolta presso il Ristorante «Dogana» le società canottieri delle province di Piacenza, Cremona e Mantova riunite in associazione sotto la presidenza di Mario Ferraroni, presidente anche della Canottieri Baldesio, per premiare i loro atleti migliori nella stagione ancora in corso. Ha fatto naturalmente la parte del leone Cremona che ha visto sul palco le punte di diamante del suo movimento sportivo per quanto concerne remi e pagaie grazie a Daniele Signore (Flora, campione paralimpico nel quattro con), Simone Raineri (Eridanea, argento nel quattro di coppia) e Franco Benedini (Bissolati, quarto nel K4 m. 1000), ma anche altre individualità di spicco come il giovane canottiere Gabriele Cagna nel quale Simone Raineri ha indi-
Festa dell’Atleta Da oltre vent’anni la Canottieri Bissolati celebra nel suo Palazzetto dello Sport la Festa dell'Atleta assegnando un riconoscimento all'Atleta cremonese dell'anno. Da quando, nella prima occasione venne assegnato ad Ariano Civa, sull'ideale podio della Bissolati si sono alternati atleti del calibro di Ivan Quaranta, Marco Villa, Gianluca Farina, Simone Raineri, Germana Cantarini, Vanessa Ferrari e tanti altri. Quest'anno il riconoscimento della giuria è andato, per la terza volta (dopo il 1995 e il 2000), a Simone Raineri. medaglia d'argento
Ora arriva a Cremona Benevento, fino a domenica scorsa squadra materasso del campionato che però ha cancellato lo zero che la caratterizzava nel computo delle vittorie andando a vincere a Volta Mantovana (2-3). Vittoria non facile, ma che ha dato sicuramente morale, colta meritatamente e contro una delle formazioni di media classifica. E’ vero che Volta in Coppa Italia è stata letteralmente stracciata dalla Magic (cinque set a uno nei due incontri disputati), ma oggi viaggia in campionato con 14 punti in classifica, bel al di sopra della squadra di Simoncelli che, in campionato, non ha mai trovato la giusta cadenza. La partita con Benevento arriva a puntino anche perché subito dopo, ancora in casa, arriverà Forlì. Sono due partite casalinghe contro le ultime due della classifica. Ipotizzare sei punti da mettere in carniere non è utopia e sono sei punti che potrebbero rilanciare la classifica e riportare ad una posizione sicuramente più consona al valore, sulla carta almeno, della squadra. In settimana coach Simoncelli ha avuto certamente il suo bel daffare per rimettere in sesto soprattutto il morale di una squadra dalle buon potenzialità ma dallo scarso rendimento. Ha bisogno di trovare una
cato il suo sicuro erede, come le quattro giovani canoiste della Baldesio guidate dalle già affermate Viola e Giulia Pagliari. Ha fatto naturalmente gli onori di casa il presidente Ferraroni, ma sono intervenuti, l sindaco di Cremona Corada, il Presidente della Provincia Torchio e all’Assessore allo Sport del Comune di Casalmaggiore Pasotto. Si sono ricordate le enormi difficoltà in cui si sono dibattute alcune società rivierasche cremonesi a causa dei problemi dell’inquinamento prodotto dalla raffineria Tamoil, ma anche i successi riportati dalla organizzazione, nelle stesse, dei campionati del mondo di tennis in carrozzella e del torneo internazionale femminile di tennis che hanno dato la misura dell’efficienza delle società e soprattutto della collaborazione tra di
Franco Bendini premiato dal presidente della Bissolati Francesco Masseroni
esse in momenti particolarmente difficili. Soprattutto il presidente Torchio, nel suo intervento, ha voluto esprimere tutta la sua solidarietà e soprattutto l’impegno suo e dell’Amministrazione per risolvere il grave problema che ancora grava sulle società di Via Riglio.
ciclismo
Anche Sebastian Donadio alla sei giorni
Sebastian Donadio
Dopo l’ingaggio di Franco Marvulli, perferzionato da ormai qualche settimana e che porta alla sei Giorni di Cremona un corridore che ha vestito più volte in carriera la maglia iridata delle specialità su pista e che è considerato oggi uno tra i più forti, se non il più forte seigiornista in assoluto, Claudio Santi, general manager della Sei Giorni di Cremona, ha raggiunto l’accordo, nei giorni scorsi a Buenos Aires, con Sebastian Donadio che, se non è il più forte in pista (pur essendo sicuramente tra i primi dieci specialisti al mondo), sicuramente è il n.1 del Circo degli Anelli per quanto concerne la capacità di essere personaggio anche quando scende dalla bicicletta. Sebastian Donadio è uno degli idoli del velodromo di Fiorenzuola, ma soprattutto di quelli tedeschi ove eè sempre ricercatissimo per la sua verve e la capacità di dare spettacolo in pista e sul palco. Classe 1972, una laurea in legge nel cassetto (il padre fa l’avvocato a Buenos Aires), Sebastian ha preso la via della bicicletta specializzandosi in pista (ricordiamo che l’Argentina ha vinto alle recenti Olimpiadi la medagli d’oro proprio nell’americana con la coppia Curuchet-Perez), ma non trascurando altre attività, come quella di cantante e musicista. Spesso lo abbiamo visto scendere di bicicletta dopo un’americana di 100 Km tirata ad oltre 50 di media, e senza nemmeno accusare il fiatone, salire sul palco e intonare una canzone tra gli applausi del pubblico che proprio per questo
ne ha fatto un idolo. Sebastian fu terzo lo scorso anno a Fiorenzuola correndo con Colla, ma è probabile che abbia un altro compagno a Cremona, probabilmente di gran nome. «Mi auguro che la Sei Giorni di Cremona» ha confermato a Claudio Santi al momento dell’ingaggio «possa regalare ai tanti appassionati italiani un grande spettacolo. Sicuramente la formula è azzeccata, un giusto ed equilibrato mix tra ciclismo, musica, arte, danza e... ottimo cibo. Insomma, questo avvenimento ha tutte le carte in regola per diventare un appuntamento classico. Non so ancora chi sarà il mio compagno di coppia, sicuramente un argentino e la scelta degli organizzatori potrebbe ricadere o su Dario Colla, con il quale ho corso quest’anno a Fiorenzuola, o sul campione olimpico dell’americana Walter Perez, mio compagno alle sei giorni di Grenoble e Milano, quest’ultima conclusa al terzo posto. Gareggiare con atleti di quel calibro è per me un onore e una grande responsabilità, mi allenerò duramente per presentarmi all’appuntamento di Cremona al massimo della condizione». Un’altra curiosità: Sebastian sta lavorando alla realizzazione del suo primo Cd intitolato «lo que quieras de mi». Dovrebbe uscire a primavera, ma non è escluso di poterlo terminare in anticipo e, in tal caso, la presentazione potrebbe avvenire proprio alla Sei Giorni di Cremona.
Riconoscimento della giuria a Simone Raineri
alle Olimpiadi di Pechino dopo aver conquistato l'oro otto anni prima a Sidney. Altri riconoscimenti di prestigio caratterizzano l'annuale festa della Bisslati: il Pre-
mio Ziglioli e il Premio Salvadori che vanno a premiare personaggi cremonesi che si siano distinti per l'amore al fiume, allo sport del remo e alla società stessa. Prescelti
Simone Raineri alla Bissolati
quest'anno Cesare Beltrami e Franco Benedini. l Presidente Francesco Masseroni ha aperto la mattinata ricordando brevemente come questa sia stata una stagione eccezionale per la Bissolati sotto tutti i punti di vista, anche quelli negativi dovuti ai problemi recati dall'inquinamento come la chiusura della società per alcuni giorni, ma ha anche sottolineato come la stessa sia praticamente "risorta" riuscendo ad organizzare dopo soli pochi giorni il campionato mondiale ditennis in carrozzella il quindi il torneo internazionale femminile di
Franco Benedini
tennis e ha ringraziato le società consorelle per l'aiuto prestato in queste circostanze anche ai suoi atleti che hanno potuto allenarsi adeguatamente presso le loro
strutture. La parola per i complimenti di rito anche al Vice Sindaco Baldani e al Presidente del Coni Provinciale Rodolfo Verga.
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Sport
Venerdì 5 Dicembre 2008
Conferme e sorprese hanno caratterizzato la gara regionale della Bocciofila Tranquillo
A Massarini e Paroli il Memorial «Berlonghi»
L
CLASSIFICA GENERALE
di Massimo Malfatto
e corsie del bocciodromo comunale di Soresina hanno ospitato il tradizionale memorial “Gianpietro Berlonghi”, gara regionale individuale (con due finali) organizzata dalla bocciofila Tranquillo. A questa manifestazione, giunta alla sua tredicesima edizione, hanno partecipato 320 giocatori, buono il livello del gioco e abbastanza numeroso il pubblico attorno alle corsie dell’impianto soresinese. Nella categoria A/B (148 iscritti) splendida performance di Edoardo Massarini e tanti rimpianti per la canottieri Flora. Dopo aver superato il cremasco Gianbattista Bodini (12-4), Massarini approdava in finale sbarazzandosi di un irriconoscibile Paolo Guglieri per 12-2. Nella parte bassa del tabellone in evidenza Vanni Capelli che nei quarti s’imponeva sul bresciano Mario Carrera (12-9) ed in se-
13° Memorial “G. Berlonghi”
CATEGORIA A/B 1° Massarini Edoardo (Can.Bissolati) 2° Capelli Vanni (ASD Astra) 3° Guglieri Paolo (Can.Flora) 4° Ghisolfi Cesare (ASD Astra) 5° Bodini Gianbattista (MCL Capergnanica) 6° Carrera Mario (Verola Bocce BS) 7° Campanini Massimo (Can.Flora) 8° Ricini Carlo (Fadigati) Edardo Massarini ha trionfato nella cat. A/B
mifinale aveva la meglio sul compagno di società Cesare Ghisolfi con il punteggio di 12-5. Finale a senso unico con netto successo di Massarini su Capelli per 12-3 e primo successo stagionale della canottieri Bissolati. Nella categoria C/D (172 giocatori) gioisce giustamente Noris Paroli; inattivo per parecchi anni il neo-Casc ha ripreso a giocare da pochi mesi e subito è stato capace d’impor-
Noris Paroli, vincitore della cat. C/D
re il suo gioco. Dopo aver superato nei quarti il compagno di squadra Angelo Pagliari (12-5), Paroli approdava in finale superando lo “stradivariano” Francesco Manfredi per 12-6. Conquistava la finale anche Luigi Dalmiani che in semifinale aveva la meglio sull’amico Rinaldo Azzali per 12-8. Match di finale senza storia e netto successo di Paroli su Dalmiani per 12-4. Precisa la direzione di gara di
Annibale Barbisotti, il comitato era rappresentato dal presidente Giancarlo Soldi e dal vice Giovanni Piccioni. Conclusa la manifestazione il bocciodromo soresinese ha chiuso i battenti e da domenica scorsa la struttura è chiusa al pubblico in attesa che la diatriba tra Asd Milly One e amministrazione comunale si concluda. La chiusura dell’impianto sta provocando gravi difficoltà alla attività agonistica,
CATEGORIA C/D 1° Paroli Noris 2° Dalmiani Luigi 3° Manfredi Francesco 4° Azzali Rinaldo 5° Pagliari Angelo 6° Dilda Alfredo 7° Quadrini Luigi 8° Capelli Alessandro
alle società bocciofile soresinesi affiliate, ma soprattutto non va dimenticata la funzione sociale e di ritrovo del
CAMPIONATO ITALIANO DI SOCIETÀ
Sabato 6 Flora - Città del Tricolore
Dopo tre settimane di pausa riprende il campionato italiano di società di serie C dove nel girone 2 è impegnata la canottieri Flora che sabato 6 sulle accoglienti corsie del bocciodromo comunale ospiterà la bocciofila «Città del Tricolore». Siamo solo alla terza giornata di questo campionato, ma la bocciofila rivierasca è già al bivio: dopo l’altalenante avvio (una vittoria ed una sconfitta) per la formazione cremonese è arrivato il momento di chiarire quale sarà il vero ruolo di questa squadra in questa manifestazione. Dopo aver vinto alla grande il primo match, la formazione di Primo Massarini è reduce dalla brutta ed imprevista sconfitta di Verbania ed ora è alle porte lo scontro-verità contro una formazione reggiana decisamente delusa che salirà a Cremona con il dente avvelenato per la sconfitta nel derby contro il «Buco Magico». Per uscire indenne da questo delicato ed ostico match la canottieri Flora dovrà crescere
PROGRAMMA DEL 6-12 Can.Flora – Città del Tricolore Buco Magico – Possaccio
CLASSIFICA
Can. Flora Città del Tricolore Buco Magico Possaccio
punti 3 3 3 3
PROSSIMO TURNO (6/12)
Città del Tricolore – Can.Flora Possaccio – Buco Magico
La formazione della Canottieri Flora impegnata nel campionato italiano di società
tecnicamente, giocare con raziocinio e con cognizione di causa ed a questo proposito molto importante sarà il rientro di Paolo Guglieri, assente sulle corsie del verbano per motivi di lavoro. Giocatore contradditorio, spesso discusso, ma di
grandi qualità ed in grado di fare la differenza, il cremasco è la classica ciliegina su una torta che era già di buona qualità. Toccherà soprattutto a lui (ma non solo!) far tornare sui binari giusti il Flora tra le mura amiche, dopo
aver arrancato e subito un’inopinata sconfitta con il «Possaccio». Per l’incontro di domani al comunale (inizio ore 14.30), assente Caccialanza, il c.t. Massarini ha convocato Massimo Campanini, Paolo Guglieri, Giovanni Minoia, Pierangelo Scandelli e Pierino Zinetti. Si spera in una buona affluenza di pubblico a sostenere la formazione cremonese in questo delicato e decisivo match del campionato italiano. MM
(CASC) (Puntoraffavolo) (Stradivari) (Puntoraffavolo) (CASC) (Fadigati) (Tratt.Mulino) (Pizzighettone)
bocciodromo per i molti anziani che trascorrevano qualche ora di svago e distrazione.
DOMENICA 7 PREMIAZIONI A SAN ZENO Domenica 7 dicembre alle ore 10 presso il Centro Sportivo San Zeno si svolgerà la tradizionale cerimonia di premiazione degli atleti e delle Società classificatesi ai primi posti nella stagione agonistica 2007/2008. A seguire ci saranno i riconoscimenti relativi al quadriennio 2004/2008. La cerimonia è aperta a tutti coloro che vorranno far da cornice a questa simpatica manifestazione e si spera in una presenza numerosa di presidenti (o delegati) delle società bocciofile e simpatizzanti di questo sport.
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Venerdì 5 Dicembre 2008
Arrivano le feste, è tempo di fare e ricevere regali... Di Barbara Milanesi
E' capitato a tutti di trovarci in prossimità di feste, compleanni o anniversari con un regalo da fare e senza rassegnarci all'idea di mettere un pensiero qualunque in un pacchetto col fiocco. Fare un dono dovrebbe essere un
rio, per regali economici o ricercati. Un bel passo avanti lo si è già fatto se si trova almeno l'idea regalo che non è proprio un oggetto specifico, ma piuttosto un consiglio per un dono, scelto in base alle esigenze. Troppo spesso il regalare è un dare qualcosa a qualcuno. Dare è un freddo
to un elemento di coesione tra individui in un semplice esercizio di consumo. Il significato che è alla base del donare è un dare senza ricevere nulla in cambio. Sembrerebbe un gesto fine a se stesso, assolutamente personale. In realtà qualcosa in cambio la si ottiene: oltre all'usanza di scam-
Natale: lo scambio di regali è uno dei momenti più belli dell'anno
piacere reale, anche fuori dalle solite occasioni. Avvicinandosi il Natale, la caccia al regalo diventa una delle attività a cui è necessario dedicare del tempo. Se non solo fisico, per lo meno mentale per trovare regali adatti al destinata-
passaggio di proprietà, donare significa che oltre a quello c'è un interesse verso una persona. Lo scambio di regali è una usanza che appartiene da lungo tempo alle nostre società, ma il nostro vivere sociale spesso ha trasforma-
biarsi dei doni, in primo luogo chi fa un regalo riceve attenzione , gratitudine e in generale tutto ciò che rientra nel campo degli affetti e che un atto di “altruismo” suscita nel destinatario. Tuttavia il nostro ambiente sociale mette in ri-
salto spesso solo l'aspetto consumistico del regalo, l'acquisto. Nella vita quotidiana il dono è quasi sempre associato ad una occasione, un evento particolare. Il regalo così diventa come un rito , un qualcosa da ripetere più per dovere che per iniziativa personale. Ecco che accade di ridursi “all'ultimo momento” e di non sapere cosa regalare, perché il tutto non nasce da un sentimento individuale. Più che il desiderio di donare qualcosa a qualcuno permane semmai il sentimento verso il rito, verso la tradizione. Pensiamo al Natale: se non fosse un evento particolare non ci troveremmo tutti a scambiarci dei doni; tuttavia c'è l'atmosfera, la forza evocativa della festa ci fa entrare nello spirito dello scambio, e sarebbe triste non ricevere o non regalare nulla. Nei fatti il dono natalizio non nasce dall'esigenza di esprimere una forma di affetto destinata all'altro, a chi ci circonda, ma da un sentimento che ha origine nella festa stessa, che è di tutti coloro che condividono il nostro ambiente culturale. Ma il senso di un regalo va al di là dell'occasione, è prima di tutto un elemento di relazione fra individui, un modo per sentirsi più uniti, un modo per suggellare il proprio affetto o dimostrare la propria stima verso l'altro.
Speciale Regali
I più adatti? Sono quelli scelti su misura per il destinatario E' un mezzo di comunicazione , e può essere usato laddove con altri mezzi si è poco capaci o preparati: è un gesto che può sostituire le parole e può davvero aiutare a colmare alcune incomunicabilità, purchè venga fatto nel modo giusto. E' questo un aspetto fondamentale del donare: in quanto mezzo di comunicazione il dono deve avere cura del destinatario. In questo senso noi vogliamo che ciò che regaliamo piaccia, sia utile, sia adatto a chi lo riceverà. Perché più il dono sarà “azzeccato”, più sarà apprezzato colui che lo ha portato, e in questo modo il regalo sarà oggetto di gratificazione sia per il ricevente, sia per il donatore. Presupposto fondamentale per questo è che, in principio, venga focalizzata l'attenzione sulle persone (e non sull'oggetto da acquista-
re): è così che va cercato un regalo. Innanzitutto bisogna sapere cosa è gradito al destinatario, e quindi richiamare alla memoria la nostra conoscenza di quella persona, come la valutiamo, cosa abbiamo in comune e cosa non condividiamo, cosa egli vorrebbe. Ma dobbiamo anche riflettere su di noi, e in particolare su cosa vogliamo comunicare con quel dono: si tratta di stima? Amicizia? Amore? Interesse?Quindi donare è anche un modo per conoscersi e per riconoscersi , è un momento di introspezione e allo stesso tempo di indagine verso qualcun altro. Questa riflessione è un invito a riconsiderare alcuni gesti che spesso rientrano in una sorta di automatismo, ma che nascondono un valore profondo per la qualità dei rapporti umani.