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PICCOLO Giornale di Cremona
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Anno IX • n° 48 • VENERDI’ 12 DICEMBRE 2008
Settimanale • € 0,02 Copia Omaggio
CREMONA, GIÀ DUEMILA CASSAINTEGRATI
La crisi picchia forte anche nella nostra provincia. I dati in mano all'assessore all'Economia, Agostino Savoldi, sono allarmanti. E il 2009 potrebbe essere anche peggio. Tra le misure richieste l'estensione degli ammortizzatori sociali anche a chi non ha diritto alla cassa integrazione. Intanto la Cgil ha dichiarato lo sciopero generale.
Così non si salva, ma si uccide l'economia
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on ci voleva. Cittadini e aziende del settore masticano amaro: il giro di vite imposto dal governo alle detrazioni del 55% sugli interventi del risparmio energetico (serramenti, solare termico, caldaie) nel 2009 e 2010 è un danno al portafogli di molti italiani e di questo settore produttivo. Inizialmente, l’obiettivo era anche quello di contenere gli interventi per il 2008 con effetti retroattivi. Poi la retromarcia del ministro Giulio Tremonti ha salvato le tasche dei cittadini (50mila circa solo in Lombardia) che avevano già realizzato gli interventi. Non ci voleva. Perché il prossimo anno, come ci dice Enrico Ferla, imprenditore, profondo conoscitore del settore, se non ci sarà un arresto, sicuramente ci sarà una flessione di questo comparto. Non potendo, infatti, più contare sul bonus del risparmio energetico, molti lasceranno perdere. O cercheranno di spendere il meno possibile posizionandosi su interventi di fascia bassa. O, ancora, saranno nuovamente tentati da comportamenti opachi, per risparmiare. Invece, è proprio in questo momento di crisi che il
Lettera del sindaco al prefetto governo deve incentivare cittadini e aziende a investire. Soprattutto in un settore come quello del risparmio energetico nelle costruzioni. Uno dei pochi comparti che, in una fase economica d’emergenza, sta tenendo. Oggi, invece, il pericolo è che anche questo mercato si impoverisca. Con il rischio di rendere addirittura controproducenti gli investimenti già fatti da molte aziende attive nel settore. E’ l’ennesima dimostrazione che il governo, nei confronti della crisi, non abbia le idee molto chiare sulle armi per fronteggiarla. Spara spesso nel mucchio cercando di raschiare il barile. E la doccia gelata lanciata sul risparmio energetico in edilizia è preoccupante. Già le case non si vendono. Se ora si abbatte la scure anche su chi vuole risanare e riqualificare la propria abitazione, il colpo per il settore edile sarà ancora più duro. Così non si salva, ma si uccide l’economia. s.c.
I UNA MOSCHEA? LA CITTÀ SI DIVIDE Dopo il via libera del Vaticano, gruppi di musulmani potrebbero chiedere l'apertura di una vera e propria moschea anche a Cremona. Di fronte a questa eventualità, il mondo politico è diviso. Contraria la Lega Nord. Possibiliste An e Forza Italia. Favorevoli invece sacerdoti, l'Udc e Rifondazione comunista
Comune senza soldi per pagare le aziende
llustrissimo Signor Prefetto, la rendo edotta della situazione in cui si è venuto a trovare il nostro Ente, affinchè possa intercedere presso i competenti Ministeri, inoltrando la presente nota. Come ormai da alcune settimane appare sulla stampa nazionale, la crisi della finanza locale sta investendo anche un Ente locale, solido e “virtuoso”, come il Comune di Cremona (indebitamento fra i più bassi d’Italia, modesta pressione tributaria sul cittadino, costante rispetto del Patto di stabilità, rapporto più che positivo tra costi x servizi generali e servizi welfare resi, rispetto costante dei termini contrattuali dei pagamenti, ecc.), rendendo assai problematico chiudere il bilancio dell’esercizio in corso e soprattutto approvare il nuovo bilancio 2009. Brevemente ecco le difficoltà più rilevanti con cui dovrà fare i conti questo Ente a partire dai prossimi giorni. Per l’anno 2008 la necessità di rispettare il Patto di stabilità, anche in considerazione delle sanzioni previste dalla legge, a fronte di importanti investimenti (strade, scuole, cimiteri, alloggi Erp, ecc.) avviati negli scorsi anni e per i quali si vanno perfezionando oggi parte dei pagamenti a contratto, impone al Comune di Cremona il blocco degli stessi pagamenti in conto capitale per un valore, ad oggi, di € 5.138.597,51, con notevolissimo disagio per le imprese appaltatrici già colpite dalla crisi del settore e dalla recente grave crisi del credito bancario, a fronte di una disponibilità sul conto corrente di Tesoreria comunale di € 47.770.660,97 accumulata negli anni passati grazie ad un oculata gestione delle risorse.
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Il Tar di Brescia stoppa Arvedi: bloccati i lavori per l'ampliamento dello stabilimento di Spinadesco - A pag. 7
Cronaca
Venerdì 12 Dicembre 2008
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Aumentano le pattuglie nei quartieri Positivo il bilancio: in un anno verificate 400 persone, di cui 15 arrestate e 40 indagate
I poliziotti passano da 6 a 10, i carabinieri da 4 a 8, raddoppiano le zone controllate
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di Silvia Galli
ncrementato il numero dei poliziotti e dei carabinieri di q u a r t i e re . A n c h e Cremona si allinea, dunque, con le disposizioni del ministero dell'Interno. Il loro numero è stato aumentato da 6 a 10 per la polizia e da 4 a 8 per i carabinieri per un totale di 18 unità che pattuglieranno la città dalle 8 alle 20. Il nuovo servizio è stato presentato in prefettura dal prefetto Tancredi Bruno di Clarafond, dal colonnello dei carabinieri Michele Arcangelo Cozzolini, dal questore Massimo Castore e dai loro stretti collaboratori. Presente anche il sindaco Gian Carlo Corada, il presidente della Provincia Giuseppe Torchio, il comandante della polizia municipale Franco Chiari e il comandante della polizia provinciale Mauro Barborini. «Un servizio importante» ha sottolineato il prefetto «svolto nell'esclusivo interesse della collettività. Da evidenziare come, dal suo esordio e avvio (avvenuto alla fine del 2003, n.d.r), il servizio del poliziotto e carabiniere di quartiere ha guadagnato la massima approvazione della gente in quanto ritenuto un segno tangibile di quel concetto di "pros-
L'incontro in prefettura sulla sicurezza nei quartieri
simità" e vicinanza sempre più reale alle molteplici esigenze della collettività e, contestualmente, una risposta positiva alla sempre più pressante richiesta di sicurezza. Lo scopo principale di questa attività è quello di avvicinare la gente per intuirne e valutarne necessità e bisogni, offrendo così soluzioni immediate e, soprattutto, infondere quel giusto senso di sicurezza e tranquillità, essenziali ed imprescindibili nella società odierna». Estese anche le zone dove i poliziotti e carabinieri di quartiere saranno chiamate a pattugliare. Ad annunciarlo è il questore Castore: «Le due zone originarie sono state ampliate e sono diventate 4». Gli agenti e i carabinieri sorveglieranno - come già succede adesso - scuole, parchi, uffici postali, ban-
che, esercizi commerciali, farmacie. «Invitiamo i cittadini» ha continuato il questore «ad avvicinarli e a parlare di quelle che sono le loro esigenze». Ad oggi questa attività ha dato i suoi frutti: quest’anno,
Zona A1: Piazza Stradivari – via Baldesio, piazza del Comune, via Bonomelli, via Gaspare Pedone, via Ottolini, via Fontana, via Brenti, via Giuseppina, via Cavo Coperto, via Pipia, via Mantova, Piazza della Libertà, Corso mattetotti, Corso Mazzini, Corso Cavour, via Verdi, Piazza Stradivari. Zona A2: Corso Vittorio Emanuele, Piazza Cdaorna, Viale Po, via Navaroli, via del Sale, via Giordano, via Novati, via Ottolini, via Gaspare Pedone, via Bonomelli, Piazza Del Comune, via Baldesio, Piazza Stradivari Corso Vittorio Emanuele Zona B1: Piazza Risorgimento, corso Garibaldi, corso Campi, corso Cavour, corso Mazzini, corso Matteotti, Piazza della Libertà, via Dante, piazza Risorgimento
formulare a loro ed alle loro famiglie gli auguri per le prossime festività natalizie. Dopo l’introduzione del comandante in capo Giuseppe Poccia, che ha manifestato il forte attaccamento del Reggimento alla città di Cremona e al territorio, Torchio ha ricordato alcuni dei momenti che più lo hanno legato al reggimento ed in particolare il suo viaggio a Nassiryah dove ha potuto ammirare i Genieri cremonesi all’opera, con la realizzazione di infrastrutture a servizio delle popolazioni locali. Accolto con grande gioia da tutto il personale del Reggimento, il presidente della Provincia ha inoltre ringraziato i Guastatori dell’Ariete per il loro operato sia in Italia che all’estero, esprimendo, ancora una volta, la vicinanza delle istituzioni al 10° reggimento Genio Guastatori del colonnello Giuseppe Poccia.
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garantito anche dai presidi fissi e dalle pattuglie - da parte dei due amministratori. Il sindaco Corada, a proposito di sicurezza, ha voluto ricordare che proprio il 29 dicembre «saranno assunti nel corpo della polizia municipale 24 nuovi agenti, la polizia di prossimità è già partita con i nostri vigili di quartiere. Al momento abbiamo 3 unità composte da 6 agenti e un ufficiale». Per la sicurezza sta lavorando anche la provincia e il presidente Giuseppe Torchio ha voluto ricordare «il patto per la sicurezza e i due milioni di euro messi a disposizione per questo importante accordo provinciale», oltre all’investimento su nuovi mezzi.
LE ZONE INTERESSATE
Torchio in visita alla Col di Lana
Il presidente della provincia Giuseppe Torchio si è recato, nei giorni scorsi, in visita alla Caserma Col di Lana dove ha potuto incontrare, insieme al comandante della polizia locale Mauro Barborini, ufficiali, sottufficiali, volontari e dipendenti civili del 10° Reggimento Genio Guastatori per
grazie a 600 pattugliamenti, sono state controllate 400 persone, di cui 15 arrestate, 40 indagate, mentre sono state eseguite 42 sanzioni. Facciamo sia attività di prevenzione che di repressione. «I nostri 8 carabinieri di quar-
tiere» ha continuato il colonnello dei carabinieri Cozzolino «entreranno a regime nelle 4 zone dove sono stati creati dei percorsi. Ormai sono diventati dei punti di riferimento, dei veri e propri “angeli custodi”. L’aumento del numero di nuovi agenti e carabinieri non prevede uno spostamento di forze da altri servizi». Nel caso della polizia, saranno in servizio 3 nuovi poliziotti che andranno a integrarsi con il nuovo organico. Nel caso dei carabinieri, in caserma erano già 8 le unità specializzate in questo incarico, le quali, però, erano adibite ad altre mansioni. Plauso per questa operazione che va a rafforzare il livello di sicurezza in città -
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L'Inchiesta
Cronaca
Duemila cassaintegrati in provincia di Cremona
E cala anche il saldo, peraltro ancora positivo, tra chi entra e chi esce dal mercato del lavoro
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di Laura Bosio
uemila cassaintegrati in provincia di Cremona: questo l'inquietante bilancio di fine anno, specchio di una crisi che si fa sempre più pesante, e che colpisce il mondo del lavoro anche nel nostro territorio. «Le richieste di cassa integrazione sono aumentate molto, arrivando fino a raddoppiare, nell'ultimo trimestre» spiega l'assessore provinciale al Lavoro Agostino Savoldi. «Sicuramente è una situazione a rischio. Bisogna vedere se questi dipendenti che vengo-
«Bisogne estendere gli ammortizzatori sociali ad altri»
Agostino Savoldi, assessore provinciale all'Economia e Lavoro
no messi in cassa integrazione verranno poi riassorbi dalle aziende, o se entrano in gioco i meccanismi della mobilità». D'altro canto la preoccupazione arriva da tutto il mondo economico. Gli esponenti delle associazioni di categoria si sono già ampiamente espressi in tal senso, ed ora la grande sfida, per tutti, è cercare di reggere la situazione finché la bufera non sarà passata. Dal canto suo la provincia di Cremona, dal punto di vista occupazionale, ha ancora un saldo in positivo rispetto ad altre realtà. Numeri che però stanno diminuendo rapidamente. «Un anno fa il saldo tra
persone immesse nel mondo del lavoro e quante ne erano uscite era di +6mila, mentre quest'anno si è ridotto a +3mila. Un dato ancora positivo, ma che si è molto livellato» continua Savoldi. Dunque c'è preoccupazione? «Sicuramente bisogna avere coscienza di quanto sta accadendo, e dei rischi che stiamo correndo, pur senza cadere in allarmismi che recherebbero più danni. Sicuramente però non bisogna dormire, ma è necessario mettere in campo tutte le risorse possibili». Il 2009 fa paura? «Sarà un anno particolare sotto molti punti di vista. La nostra provincia soffre meno di altre, per la sua connotazione industriale che vede una prevalenza di piccole aziende». Quali sono le misure che si dovranno mettere in campo? «Abbiamo incontrato nei giorni scorsi il mondo sindacale per fare il punto della si-
tuazione, e ci siamo dati appuntamento a dopo le feste per concretizzare una strategia. Noi chiediamo che gli ammortizzatori sociali in deroga siano allargati ai dipendenti che non hanno diritto alla cassa integrazione normale. Chiediamo anche che i vari comuni del territorio intervengano se-
condo la loro pertinenza. E' importante fare in modo che il mondo del lavoro abbia tutto il sostegno possibile dal mondo istituzionale. Anche se Cremona ha ancora dati positivi, dobbiamo mettere in atto una strategia che possa affrontare quest'onda, che prima o poi arriverà anche da noi».
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Un sostegno al lavoro femminile
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Innovativi servizi nelle imprese per favorire la conciliazione dei tempi
Sciopero: la carica dei cinquecento
Mimmo Dolci, Cgil
Una condizione che è oggettivamente pesante. Lo dicono a chiare lettere anche i sindacati, che si preparano allo sciopero generale del 12 dicembre: ben dieci pullman sono pronti a partire per Crema. «Oltre cinquecento persone hanno già prenotato, ma potremmo anche arrivare a mille» spiega il segretario provinciale della Cgil, Mimmo Dolci. «E' una mobilitazione grandissima,
che spiega chiaramente quanto sia difficile la situazione». «Seguiremo passo passo, insieme all'amministrazione pubblica, tutto quello che verrà messo in atto, dalle ricollocazioni ai corsi professionalizzandi, agli ammortizzatori in deroga. Il tutto nella consapevolezza che non possiamo fare più di tanto». Dunque i sindacati portano avanti le loro proposte, prima fa tutte che vengano posti in essere provvedimenti di sostegno al reddito. «Vanno benissimo gli interventi per salvare le banche, che sono necessari, ma non si può non tenere conto di chi ha una redditualità inesistente» spiega Dolci. «Bisogna dunque estendere gli ammortizzatori sociali. E’ inoltre importante rilanciare gli investimenti pubblici in politica industriale, a sostegno di innovazione e ricerca, che sono le carte per essere competitivi. Serve poi un forte sostegno del reddito, a partire dalla destituzione del fiscal drag, con la restituzione di 500 euro in busta paga, a partire dalla 13esima mensilità».
d occuparsi delle problematiche legate alla crisi, è anche l'Accordo quadro di sviluppo territoriale per la promozione di politiche di parità, che preveve appunto nuove politiche del lavoro, con particolare attenzione alla occupazione femminile. Sono previsti innovativi servizi nelle imprese volti a favorire la conciliazione dei tempi, e concrete sinergie tra enti ed imprese, con un aumento del Pil e una maggiore natalità. Questi i temi contenuti all’interno dell’Accordo, al fine di promuovere politiche di parità. L’accordo è stato sottoscritto da: Provincia di Cremona, Camera di commercio di Cremona, comune di Cremona, comune di Crema, comune di Casalmaggiore, segreteria provinciale CgilCisl-Uil, Confartigianato di Cremona, Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media Impresa della Provincia di Cremona, Libera associazione agricoltori di Cremona. Esso permetterà di avviare progetti, attivare servizi e formulare percorsi lavorativi con un differente approccio, quello appunto delle politiche di parità, a servizio della conciliazione dei tempi, famiglia, casa , lavoro, società. «L’iniziativa nata con la Consigliera di parità provinciale, Uliana Garoli, si muove nello scenario dell’occupazione femminile in Lombardia e, in particolare, del territorio cremonese, che presenta alcune criticità: un tasso di disoccupazione femminile che nella nostra provincia è sempre stabile al 4,6%» ha spiegato il presidente della Provincia Giuseppe Torchio. «Dall’analisi territoriale realizzata dal Patto per lo sviluppo relativamente alla situazione sociale, è emerso, con chiarezza, tra i punti di debolezza la scarsa partecipazione al mercato del lavoro da parte della componente femminile e, tra le opportunità, la disponibilità alla creazione di servizi che facilitino l’occupazione femminile e l’ampliamento della stessa, come abbiamo sperimentato anche nella crisi del tessile, grazie alla forte collaborazione con l’imprenditoria locale». Così la Provincia, insieme alle associazioni di categoria, sindacati, comuni del territorio, ha intrapreso una via sinergica di corealizzazione dello sviluppo del territorio, come ha sancito il Pat-
La firma del protocollo
to dello Sviluppo. In esso sono contenenti gli interventi da realizzarsi nel breve e medio periodo, sia sul fronte economico, sociale, infrastrutturale, ambientale e del welfare. «Attivare politiche e progetti per la conciliazione dei tempi lavoro, casa, famiglia e società deve essere uno degli obiettivi prioritari che la task force prevista dall’Accordo dovrà raggiungere» continua il presidente. «Un modello di best praticies deriva dal comune di Cremona che ha attivato la banca del tempo per una parità concreta sui luoghi di lavoro e non». «La linea di azione, nonostante un calo della disoccupazione femminile nel 2008 dal 4,6% al 3%, dovuta per lo più al lavoro atipico e non stabile, dovrà interessare servizi, progetti e finanziamenti» spiega la consigliera di parità Uliana Garoli. Il tutto per riorganizzare, in fase contrattuale, anche la tipologia del lavoro nelle aziende. «Nuove politiche del lavoro, significa fortificare la relazione donne-lavoro-“culle piene”, con relativo aumento del Pil. Vi sono fondi nazionali inutilizzati a livello locale, anche con residui, a disposizione di aziende che affrontino, mediante progetti concreti, il tema della conciliazione dei tempi, con nuovi servizi e riorganizzazione dei modelli lavorativi. Occorre puntare su formule di lavoro stabile e formazione continua» conclude la consigliera. Secondo l’assessore Caterina Ruggeri è fondamentale il ruolo attivo della rete interistituzionale che si interfaccia con il privato e le parti sociali: «Ogni azienda, a ogni livello, può con piccoli gesti, conciliare gli ambiti lavorativi con quelli familiari». Di ugual parere Mino Grossi (segretario della Uil) che ha evidenziato come siano già nati, in al-
cuni casi, percorsi lavorativi innovativi che colgono la normativa di settore, proprio per la riorganizzazione lavorativa, con interventi e progetti soprattutto sulla formazione professionale. Secondo Bruno Cavagnoli, direttore della Cna di Cremona, l’autoimprenditorialità è un modello funzionale alla conciliazione dei tempi, con ricadute positive e dirette sulla società. Entrando nello specifico del protocollo, esso prevede un certo numero di azioni. Innanzitutto favorire l’inserimento occupazionale delle giovani donne e la stabilizzazione dei contratti di lavoro atipici. Si vuole quindi favorire la riqualificazione e formazione continua delle donne poiché il titolo di studio incide sulle potenzialità occupazionali femminili. Bisogna potenziare i servizi pubblici territoriali di assistenza e supporto alla famiglia allo scopo di ridimensionare il fenomeno della doppia presenza femminile. E' importante consentire un investimento nel capitale umano femminile e di consentire alle donne mature di permanere o tornare nel mercato del lavoro. Infine bisogna innovare e migliorare l’organizzazione dei tempi di lavoro all’interno dell’azienda investendo nelle risorse umane attraverso l’attuazione di misure di conciliazione tra i tempi di vita e di lavoro. Verrà quindi definito un ulteriore momento operativo con la creazione di uno specifico tavolo di lavoro politico istituzionale, e l'istituzione di una task-force per il monitoraggio dei bandi di finanziamento, per la progettazione e il reperimento di risorse finanziarie e costituzione dell’assemblea dei firmatari che prevede incontri periodici di aggiornamento di tutti i firmatari del protocollo.
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Cronaca
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Fovorevoli il mondo della chiesa e Rifondazione. Contraria la Lega. An e Fi: «Sì, ma solo se controllate»
Nuove moschee: la politica cremonese si divide
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uove moschee: sì o no? Secondo il Papa è legittimo. Secondo la Lega, che ha proposto una moratoria sull'apertura di nuovi centri di culto islamici, è da evitare, almeno finché il Parlamento non approverà una legge che regolamenti l’edificazione di luoghi di culto che non abbiano sottoscritto intese con lo Stato. Ma la diatriba che sta contrapponendo la politica a livello nazionale, arriva anche sotto il Torrazzo: chi sarebbe favorevole alla costruzione di nuovi centri di culto musulmani? «La libertà di culto è prevista dalla Costituzione italiana» dichiara don Mario Aldighieri, coordinatore del tavolo interreligioso di Cremona. «Certo, il governo deve verificare che si tratti di associazioni di culto corrette, regolari e non fasulle. Un gruppo religioso settario va perseguito, ma solo se ci sono le prove che compia atti contrari alla legge italiana. Dunque si deve tener conto sia dei diritti che della pubblica sicurezza». Don Mario, sempre aperto alle culture religiose, mira a convocare il tavolo interreligioso subito dopo le feste, per realizzare un momento di comunione con canti che hanno per tema il creato e il rispetto per la natura. Nel mondo politico locale,
le opinioni risultano abbastanza contrastanti. «Sono assolutamente contrario all'apertura di nuove moschee, specialmente alla luce degli ultimi fatti» dichiara il segretario provinciale della Lega, Alessandro Carpani. «Senza contare che di moschee ve ne sono già a sufficienza, rispetto al numero dei fedeli. Le vicende di Milano ci hanno dimostrato che non è possibile fidarsi, neppure di semplici associazioni culturali. Bisogna bloccare la costruzione di ulteriori centri islamici sul territorio, e dare ai sindaci la legittimità di concedere o meno l'apertura di moschee. Non devono essere Stato o Regioni a decidere».
Don Mario Aldighieri
Carlo Malvezzi (FI)
mo vissuti sulla nostra pelle, qualche anno fa. Se il Papa vuole che si costruiscano nuove moschee, che le faccia edificare in Vaticano» conclude Carpani. Sul fatto di controllare le strutture islamiche, peraltro, sono tutti d'accordo. «Il fat-
Alessandro Carpani (Lega)
Nicoletta de Bona (An)
Ma oltre che a non approvare nuove aperture, fondamentale per la Lega è il controllo di quelle già esistenti. «Gli islamici tendono a rispettare prima la loro legge della Costituzione italiana. Noi questi problemi li abbia-
to che molte moschee sono diventati luoghi in cui si predica violenza, non va bene» dichiara Nicoletta De Bona, capogruppo di An in consiglio comunale. «Per quanto mi riguarda, credo nella libertà di culto, ma essa deve
andare di pari passo con il rispetto della cultura dominante del nostro Paese. E credo anche nella reciprocità: che costruiscano pure moschee sul territorio italiano, ma allo stesso tempo permettano ai cattolici di costruire chiese nel loro territorio. Infine sarebbe importante, ai fini di un miglior controllo della situazione, che anche nelle moschee si parlasse italiano». Posizione molto moderata quella di Carlo Malvezzi (capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale), secondo cui la libertà di culto è sacra, ma anche la sicurezza del nostro paese lo è. «Purtroppo, spesso, le moschee vengono utilizzate per luoghi diversi dalla preghiera, e formano persone con una cultura spiccatamente anti-occidentale. Questo è un dato oggettivo, ampiamente comprovato dagli arresti fatti a Milano». Dunque, sì al difendere la libertà religiosa, ma tenendo conto che la deviazione del
Il Comune illustra il bilancio ai sindacati Nei giorni scorsi il sindaco Gian Carlo Corada e l'assessore al bilancio Celestina Villa hanno incontrato una delegazione in rappresentanza dei sindacati confederali cremonesi per illustrare le linee di fondo del bilancio 2009. Una delle misure principali è il blocco delle tariffe dei servizi a domanda individuale (non saranno dunque aumentate, per esempio, le rette delle mense scolastiche, le tariffe per l'utilizzo degli impianti sportivi e dei servizi cimiteriali o i biglietti d'ingresso ai musei). Verranno bloccate anche le imposte e le tasse comunali, come è successo nei quattro anni precedenti. E' previsto, inoltre, il mantenimento pieno del budget relativo ai servizi sociali e alle politiche educative che, nonostante la grave crisi che stiamo attraversando, non subirà alcuna decurtazione. Anzi, in alcuni casi ci sarà un incremento della spesa di carattere sociale. «Ad esempio, per meglio venire incontro alle esigenze delle famiglie, per l'anno scolastico 2008-2009 il comune erogherà un buono libri di 200 euro ai ragazzi che frequentano la prima media inferiore e la prima media superiore le cui famiglie ab-
biano un reddito Isee che, magari, le escludono dai contributi regionali, ma che comunque le rendono meritevoli di contributo pubblico per alleviare la pesantezza dei costi scolastici» spiegano gli amministratori. E' stato poi illustrato il piano delle opere pubbliche per il 2009, visto all'interno dei rilevantissimi investimenti effettuati nel periodo 2004-2008 dal Comune. Sono state, inoltre, evidenziate le criticità che scaturiscono dalla riduzione dei trasferimenti da parte dello Stato verso le casse comu-
L'assessore Celestina villa
nali, che giungono a coprire solo parzialmente i mancati introiti dovuti alla soppressione completa dell'Ici sulla prima casa. E sono stati presentati gli effetti negativi che derivano dall'applicazione del patto di stabilità,
Il sindaco Gian Carlo Corada
che inducono situazioni di grande difficoltà, i cui effetti rischiano di avere pesanti ricadute sul tessuto produttivo locale. Il sindacato ha inoltre annunciato di avere richiesto all'amministrazione provinciale la convocazione di un tavolo di concertazione che coinvolga tutti i protagonisti della vita del territorio per esaminare, approfondire e proporre le misure che di volta in volta si rendessero necessarie nella lotta contro la crisi e i suoi effetti nella vita concreta del territorio. La riunione si è conclusa con l'impegno a ritrovarsi la mattina di venerdì 19 dicembre in un nuovo incontro nel quale, tra il comune di Cremona e le organizzazioni sindacali, verrà siglato un accordo sui temi inerenti le imposte, le tasse e le tariffe locali.
Secondo € 12
corretto utilizzo dei luoghi di culto sta creando un sospetto che è diventato di tanti. «Sarebbe importante porre in essere un patto di cittadinanza con questa realtà religiosa. La cosa però risulta difficoltosa, per il fatto che l'Islam non ha un'autorità riconosciuta, come invece accade per altre religioni. Servirebbe, quindi, un controllo diffuso verso i centri di culto islamici, e una chiara presa di posizione dei frequentanti contro le cellule eversive». Restando a destra, una posizione affine a quella del Papa la dimostra Giuseppe Trespidi (segretario provinciale Udc), secondo cui «se noi siamo per l'accoglienza, dobbiamo rispettare chi ha un diverso credo. Questo non vuol dire che noi dobbiamo costruire per loro nuove moschee, ma che loro hanno diritto di professare la loro fede come tutti gli
Giuseppe Trespidi (Udc)
Cinzia Zampini (RC)
altri cittadini. Comprendo le ragioni di chi non vuole nuove moschee, ma serve comprensione e apertura rispetto alle culture differenti daklla nostra. Il rispetto reciproco viene per primo. Certo, è sottinteso che nel realizzare nuove moschee si debba seguire la prassi prevista dalla legge italiana». Da sinistra c'è forte condivisione per le parole del Papa. «Ritengo positivo che il pontefice abbia fatto questo genere di affermazione; è un segnale di distensione dalle diatribe che troppo spesso scaturiscono propro dalla questione religiosa» dichiara Cinzia Zampini (Rifondazione comunista). «Purtroppo in italia c'è una sovra-esposizione della religione cattolica, rispetto alle altre, ma noi siamo in uno stato laico, che prevede un'assoluta libertà di culto e non culto per tutte le religioni, che devono trovare la maniera di convivere serenamente».
Cronaca
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Il Tar di Brescia accoglie parte del ricorso delle associazioni ambientaliste e richiede la Via
Ampliamento Arvedi: documenti da rifare
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occia fredda per l'Acciaieria Arvedi, dopo lo stop del Tar di Brescia che ha accolto parte del ricorso contro la decisione della Regione di escludere il raddoppio della acciaieria dalla Valutazione di impatto ambientale (la cosiddetta Via). Una decisione che suscita clamore a Cremona. Ma la reazione della Società è ferma e tranquilla: impugnerà la
comitati ambientalisti annullando così i decreti n.5155/2006 e 14.12.2007 n.15880 della Regione Lombardia sotto il profilo della carenza o insufficienza della motivazione là ove hanno escluso la necessità di Verifica dell’Impatto Ambientale (Via) per il progetto di ampliamento di un impianto per la produzione e la lavorazione dell’acciaio nei Comuni di Cremona e Spinadesco» fa sapere lo studio legale di Arvedi.
L'acciaieria Arvedi
sentenza e chiederà alla Regione di rimediare alla carenza istruttoria. «Abbiamo avuto notizia che il Tar di Brescia ha accolto parzialmente, decidendo sui ricorsi riuniti di cui la stampa ha dato a suo tempo notizia, il ricorso n.1425/06 dei
«Al di là che la società si riserva di effettuare una immediata impugnazione della sentenza, si tratta comunque di una carenza di istruttoria al quale la Regione Lombardia rimedierà confidiamo al più presto. Il Tar ha respinto invece tutti gli altri numerosi mo-
tivi su cui si fondavano i ricorsi riuniti». Il raddoppio dell'acciaieria coinvolge in parte il territorio di Cremona e in parte il comune di Spinadesco. L'intervento prevede la costruzione di nuovi fabbricati adiacenti agli esistenti, la demolizione di un altro vecchio fabbricato, l'installazione di un nuovo forno fusorio, l'installazione di due forni per leghe di ferro, la realizzazione di un nuovo laminatorio, l'installazione di un nuovo impianto di abbattimento polveri per i nuovi forni, il miglioramento dell'impianto abbattimento fumi già esistente e l'integrazione con il nuovo, il rifacimento dell'impianto di trattamento delle acque di processo, la realizzazione di una vasca di raccolta acque (con impianto di trattamento delle stesse), la riorganizzazione della viabilità si stabilimento, la realizzazione di un deposito temporaneo di rifiuti e la realizzazione di un bosco filtro verso Spinadesco. In questo modo la capacità produttiva dell'azienda passerebbe da 900mila a 2 milioni e 400mila tonnellate annue. Un lavoro notevole, per il quale la Regione ha deciso di escludere la necessità del Via. Ed è su questo che è partito il primo ricorso, a cui ne sono seguiti altri, tra cui quello relativo ai permessi di costruire rilasciati dal comune di Cremona. Ciò perché tali per-
messi sarebbero stati illegittimi per derivazione, mancando appunto il Via. Ed è questo un altro dei punti che infatti il Tar ha accolto. Secondo il Tar: «Il cittadino residente nelle vicinanze del luogo nel quale deve sorgere una data opera ha interesse, in quanto titolare di una posizione giuridica differenziata rispetto alla collettività di appartenenza, ad impugnare la delibera di approvazione del relativo progetto». Per quanto riguarda la questione della Via, secondo il Tar è necessaria perché le documentazioni prodotte non sono sufficienti, e «non si dice cosa accadrà dei livelli di emissioni e di consumi attuali, dato che la tecnologia meno inquinante è utilizzata sì, ma per aumentare la produzione complessiva». Il Tar si chiede inoltre quale impatto avrebbe questo intervento sull'area del Parco del PoMorbasco e al reticolo delle acque. Altra cosa che non viene specificata, secondo il Tar, è l'impatto sul traffico automobilistico delle zone di residenza adiacenti l'acciaieria. Infine il Tar si chiede perché l'ampliamento di uno stabilimento che sorge in una zona di elevato rischio di incidente industriale, a causa della presenza di determinati impianti «non comporterebbe alcun significativo aumento del rischio ambientale derivato da tali impianti».
Omicidio all'edicola, ancora un rinvio per la sentenza
Avrebbe dovuto essere pronunciata giovedì la sentenza nei confronti di Fabio Montagna, 50 anni, l'edicolante di via Ghinaglia accusato di omicidio colposo, ma dopo aver sentito un testimone, il giudice per l'udienza preliminare Marco Cucchetto ha rinviato le conclusioni del processo, celebrato con il rito abbreviato, al 29 gennaio prossimo. Il teste sentito era uno dei poliziotti della Questura intervenuto immediatamente dopo i fatti, l'unico ad aver maneggiato l'arma dopo che aveva sparato. Montagna è accusato di aver ucciso accidentalmente il suo clienteamico Napoleone Borroni, 70 anni. Il colpo di pistola era stato esploso la mattina di venerdì 15 febbraio. Borroni, residente in via Ghinaglia 37, come tutte le mattine, dopo una sosta al bar, aveva raggiunto il suo amico edicolante per fare quattro chiacchiere. Montagna aveva mostrato all'amico la sua pistola. Improvvisamente era partito il colpo che aveva prima ferito e poi ucciso il 70enne alla testa. L'edicolante aveva la detenzione regolare dell'arma circoscritta solo all'interno
della propria abitazione, non poteva quindi portarla in edicola o altrove. Il poliziotto, con in mano il 357 Magnum di Montagna, ha mostrato in aula il funzionamento della pistola, suscitando perplessità nella difesa, rappresentata dall'avvocato Luca Curatti. «Abbiamo preso atto delle dichiarazioni del testimone, ma, a parte questo, in mano non abbiamo altri riscontri, ci è stata negata dal giudice la richiesta di effettuare una perizia balistica e ancora non si è capito la presenza di quel famoso proiettile ritrovato all'esterno del'edicola». La moglie e la figlia della vittima, presenti in Tribunale, si sono costituite parte civile. Anche Montagna era presente, ma non ha reso dichiarazioni spontanee. «Non era il giorno giusto», ha detto Curatti. «Il mio cliente era molto provato, soprattutto dopo aver rivisto la sua pistola e aver rivissuto quei momenti terribili». Ora Montagna sta usufruendo della misura dell'obbligo di dimora. «Durante il giorno», ha concluso l'avvocato, «lavora in edicola ed aiuta la moglie; la sera, invece ha un vincolo di orario per cui deve rimanere in casa». sp
Indiano ucciso, parla la moglie dell'imputato: «Non avevo una relazione con la vittima» Ha negato fermamente di avere avuto una relazione sentimentale con la vittima, dicendosi anche seccata per le falsità dette su di lei. E' quanto affermato in aula di tribunale da Kaur, moglie dell'imputato e testimone chiave del processo sul delitto di Olmeneta celebrato nell'aula della corte d'assise del Tribunale di Cremona. Balwinder Singh, 38 anni, è accusato di aver assassinato e fatto a pezzi il fratello Sukhwinder, 29 anni, i cui resti furono trovati il 18 luglio del 2006 nell'ex casello ferroviario di Olmeneta. Davanti alla corte, presieduta da Carlo Grillo, tra i testimoni, c'era anche lei, la moglie di Balwinder, che, aiutata dall'interprete indiano, ha risposto alle domande dell'accusa, rappresentata dal pm Cinzia Piccioni, e degli avvocati
della difesa Simona Bracchi e Marco Gamba. Kaur ha detto di essersi sposata in India nel 1997 e di aver conosciuto solo in quell'occasione il cognato. Nel 1998, poi, l'arrivo in Italia e la nascita dei suoi due figli. «Non ho mai avuto una relazione con Sukhwinder», ha spiegato la donna. «Lui voleva sposarsi con mia sorella, ma io non volevo perché era sempre ubriaco». Per un periodo la vittima aveva vissuto in casa con il fratello e la cognata, poi aveva deciso di andare a vivere da solo. Per l'accusa, invece, la presunta relazione sentimentale tra i due indiani avrebbe scatenato l'odio del'imputato verso il fratello e il desiderio di vendetta culminato con la sua uccisione. Sia l'accusa che la difesa hanno anche
cercato di far luce sulle usanze indiane in fatto di adulterio, ma tra i testimoni è emersa una certa tolleranza. Giovedì è stato sentito come teste anche uno dei tre ragazzi che scoprirono i resti. «Abbiamo visto un cunicolo con l'erba alta e con un tratto di erba abbassata, come se ci fosse stato qualcuno», ha detto il giovane, 22 anni, di Olmeneta. «Le ossa erano tutte ammucchiate all'interno del casolare, nel sottoscala. Il mio amico si è tolto la canottiera e ha spostato i cocci, mentre noi facevamo luce con il cellulare. Eravamo molto spaventati». Furono i ragazzi a chiamare i carabinieri. A domanda, il testimone ha negato di avere fatto delle fotografie ai resti. L'indagine dei carabinieri di Cremona e dei Ris di Parma aveva permesso
L'imputato viene portato in aula
di acquisire nuovi elementi nei confronti dell'indiano che fu nuovamente arrestato e condotto in carcere dove si trova attualmente rinchiuso. Nel baga-
gliaio della Brava grigio scura di Balwinder, che ha sempre negato ogni responsabilità, furono rinvenute tracce di sangue del fratello riconducibili all'omicidio. Ma l'arma del delitto non fu mai trovata. Per gli avvocati Simona Bracchi e Marco Gamba, difensori dell'imputato, sempre presente in aula, si sarebbe invece trattato di un regolamento di conti all'interno della comunità indiana. «Può anche darsi che la macchina sia stata veramente usata per il trasporto del cadavere» ha detto la Bracchi, «ma bisogna anche tenere presente che Balwinder era solito lasciare le chiavi all'interno. E' quindi possibile che qualcun altro possa averla utilizzata». La prossima udienza è stata fissata a giovedì prossimo. sp
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Venerdì 12 Dicembre 2008
In Breve dono ai pensionati della provincia Nei giorni scorsi, il presidente della Provincia, Giuseppe Torchio, ha voluto ringraziare tutti i dipendenti andati in pensione dal 2004 al 2008, consegnando un piccolo regalo, per il l’attività svolta, a servizio dell’ente e della cittadinanza. Nel premiare i dipendenti in pensione della ragioneria, un grande applauso è andato al ragioniere capo in servizio Franco Sanasi. «La giornata di oggi vuole essere un alto riconoscimento alla vostra carriera lavorativa e il ringraziamento per tutto ciò che avete fatto per questo ente e per il territorio» ha sottolineato Giuseppe Torchio. «Prima di entrare nel vivo della cerimonia, vorrei fare una pausa di silenzio per coloro che non sono più tra noi e rivolgere un caro ricordo a Mario Mantovani, Francesco Morandi, Corrado Sambusida, Maurizio Pederzani, Natale Meanti».
nasce l'associazione micologica Spazio agli appassionati dei funghi: si costituirà prima della fine anno l'associazione micologica naturalistica cremonese, che avrà sede a Castelverde, presso il palazzo Comunale. Nelle attività future dell'associazione ci saranno occasioni per tutti i livelli, compresi momenti educativi per i più piccoli. Il gruppo è composto da persone che si conoscono da tempo e che da tempo si applicano nello studio della botanica e soprattutto della micologia: Fabrizio Bonali esperto botanico, gli ispettori micologi dell Asl di Cremona Riccardo Porro, Cristiano Adorni e Stefano Pedrazzani, gli esperti micologi Carlo Zovadelli e Paolo Stefanoni, e Gianluigi Albanesi, neomicologo. Insieme a loro un nutrito numero di persone accomunate dalla stessa passione per la natura.
pranzo di natale per agropolis Martedì 16 dicembre alle 12.30, i “ragazzi” di Agropolis daranno vita al tradizionale pranzo degli auguri di Natale. La sera dello stesso giorno, alle 21, presso il teatro Filodrammatici di Cremona, si terrà lo spettacolo «Il Re degli Ignoranti» allestito e interpretato dalla coverband City Kaos. Questo spettacolo va a sostegno di una nuova importante iniziativa assistenziale di Agropolis: il progetto di «Housing sociale per il dopo di noi». Finalità del progetto è di offrire a persone disabili con un grado di autonomia personale sufficiente da non dipendere direttamente dalla presenza assidua dei famigliari una soluzione abitativa consona alla loro situazione recuperando le ex case coloniche della Cascina Marasco per realizzare una struttura abitativa composta da minialloggi autonomi.
Due cremonesi da podio con il latino-americano
Sono due cremonesi, allievi della scuola di ballo Ezio e Mariangela, ad essersi aggiudicati il podio italiano di ballo latino-americano: Elisa Tacqua (di Podenzano) e Gabriele Miglio (di Bonemerse). Si tratta di una coppia di fresca formazione, che balla insieme da soli tre
mesi, ma che ha saputo mettere a frutto i preziosi insegnamenti acquisiti nella scuola danzarte di Ezio e Mariangela. La competizione nazionale di danze standard e latinoamericane si è svolta domenica 7 presso il Palasport di Piacenza, con uno spettacolo degno di nota, ricco di volteggi, spaccate e lift. I ballerini erano avvolti in sfarzosi costumi ricamati con paillettes e strass. Elisa e Gabriele hanno disputato la loro gara con ottima tecnica e disinvoltura, tanto da guadagnarsi il primo posto vincendo a pieni voti ogni ballo previsto dalla competizione.
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Cronaca
Sventato maxi traffico di droga Sequestrati dalla finanza e dai carabinieri oltre duecento chili di hashish
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di Sara Pizzorni
ue maxi sequestri di droga sono stati effettuati in queste ultime ore dai militari della Guardia di finanza e dai carabinieri di Cremona che, in due operazioni distinte, hanno sequestrato complessivamente più di 200 chili di haschish. Il quintale di “fumo» recuperato dai finanzieri avrebbe fruttato al dettaglio oltre 300mila euro. L'operazione è stata organizzata nell'ambito di un più vasto piano d'intervento previsto per il periodo delle festività natalizie e di Capodanno, voluto dal comandante provinciale, colonnello Giampiero Ianni, per intensificare il dispositivo di sicurezza a contrasto del traffico illegale di stupefacenti, dell'immigrazione clandestina, della contraffazione di marchi e dell'abusivismo commerciale, con particolare attenzione alle novità legislative introdotte dal «Pacchetto sicurezza» predisposto dal governo. Risalendo da un canale di rifornimento cittadino di hashish per giungere all'individuazione del fornitore dello stupefacente, i militari sono arrivati nei pressi di Firenze. Qui hanno notato un cittadino marocchino, già noto per precedenti specifici, in compagnia di un italiano, M.M. di Fucecchio. I controlli sui due hanno condotto i finanzieri a seguire i movimenti del cittadino italiano che, imboccata l'autostrada, si è diretto verso Nord: Lucca, La Spezia, Genova ed infine Ventimiglia, per poi varcare il confine nazionale. A questo punto era chiaro che il viaggio all'estero fino, presumibilmente, alla vicina Marsiglia, era certa-
La droga sequestrata
mente finalizzato all'acquisto di un'importante partita di sostanza stupefacente da smerciare sul territorio italiano. Le fiamme gialle hanno, quindi, atteso M.M. sulla strada del ritorno. L'auto condotta del trafficante è rientrata in Italia senza mai sfuggire all'occhio attento dei finanzieri appostati in prossimità della barriera di Ventimiglia. All'altezza di Genova, l'uomo ha effettuato una manovra pericolosa in autostrada e gli uomini del maggiore Alessandro Ferri hanno capito che era il momento di entrare in azione: l'autovettura, un Suv giapponese di grossa cilindrata, e il suo conducente sono stati immediatamente fermati; nel bagagliaio sono state trovate due valigie troppo pesanti per contenere abiti: in ognuna, infatti, c'erano ben 50 chili di hashish in tavolette da 100 grammi. M.M. è stato arrestato per traffico di stupefacenti e condotto nel carcere Marassi di Genova. Il maxi sequestro di sabato notte si aggiunge agli oltre 440 chili di hashish che i militari della sezione mobile del Nucleo di polizia tributaria di
Cremona hanno sottratto al mercato del narcotraffico in altre quattro analoghe operazioni, tutte legate da un unico comune denominatore: la ricostruzione delle filiere del traffico al dettaglio di stupefacente sulle piazze di Cremona e provincia e la loro repressione attraverso l'individuazione e il fermo del “grossista” di riferimento. Panetti di haschish di 120 chili, per un valore sul mercato di circa 360mila euro, è invece il quantitativo sequestrato la stessa notte dai carabinieri di Cremona. L'indagine è partita dal controllo del territorio provinciale e dalla ricostruzione della fitta trama di piccoli pusher locali. Gli accertamenti hanno permesso di ricostruire la catena di introduzione nella provincia della droga maggiormente consumata dai giovani e dai giovanissimi di Cremona. Seguendo gli spostamenti di alcuni extracomunitari, la maggior parte di origine marocchina, i militari hanno individuato il canale di provenienza della droga - in particolare il basso bresciano e il territorio bergamasco - che confluiva successivamente a Milano, essendo il capoluogo
lombardo la zona di stoccaggio della maggior parte della droga che arriva nel nord Italia. L'operazione ha preso avvio dall'individuazione di un carico partito dal Marocco, proseguito attraverso la Spagna, la Francia e poi introdotto nel nostro paese. Il coordinamento dell'attività di indagine dei carabinieri del Nucleo con la Procura di Cremona ha permesso di assestare un duro colpo al mercato della droga, intercettando il carico diretto a Cremona alla barriera autostradale di Milano. L'operazione è stata condotta anche con l'aiuto dei militari di Abbiategrasso e Corsico. All'interno dell'auto, una Mercedes Berlina condotta dall'arrestato, Z.R., 30enne marocchino senza fissa dimora, pregiudicato per reati specifici, sono stati trovati e sequestrati quattro borsoni contenenti complessivamente 120 kg di haschish di ottima qualità. Soddisfazione per il successo dell'operazione è stata espressa dal comandante provinciale Michele Cozzolino che ha presentato l'operazione insieme al luogotenente Angelo Foglia.
Avrà un'estensione di oltre 5 chilometri. Fondi stanziati dalla Provincia
2,6 milioni di euro per la riqualificazione della Postumia
La mappa della riqualificazione della storica via Postumia
Era attesa da anni, e finalmente vedrà la sua realizzazione. La riqualificazione della storica strada Postumia nel tratto che va dal Comune di Derovere a quello di Cà d’Andrea, per un’estensione di oltre cinque chilometri, prenderà il via presto. L’intervento, avrà un costo complessivo di 2,6 milioni di euro a carico della provincia di Cremona. Un intervento che si va ad aggiungere ad altri previsti nei triennio 2009-2011, da San Giovanni in Croce al completamento della Gronda per padana, al Ponte di Calvatone-Ac-
quanegra, alla viabilità tra Spineda e Cividale, alle opere a Casalmaggiore. «Dopo averla progettata, stiamo avviando le procedure di gara» ha evidenziato il presidente Torchio con soddisfazione. «La riqualificazione della “Postumia” S.P. 27 punta soprattutto a migliorare le condizioni di sicurezza per la circolazione e gli attuali standard di transitabilità, con la forte percorrenza di rotabili e di cantieri per la raccolta dei prodotti agricoli, anche in relazione alla prossima apertura del casello dell’autostrada “Cremona-
Mantova” nel comune di Pieve S. Giacomo. Non dimentichiamo gli insediamenti produttivi a livello agroalimentare quale il Consorzio Agrario Provinciale, che concentra la palettatura dell’erba medica in tutto il territorio». Come ha illustrato l’assessore Fiorella Lazzari, la strada attuale, infatti, a unica carreggiata, è costituita da una corsia (stretta), del tutto priva di banchine, anche per la presenza della Delmona che la fiancheggia, fianchi laterali e con frequenti intersezioni a raso. La stessa risulta, oltre ad essere notevolmente sottodimensionata, soprattutto pericolosa, costituendo un serio problema di sicurezza, specie per l'assenza di corsie di immissione in corrispondenza degli accessi alle frazioni. Da qui l’allargamento che prevede banchine e mitigazioni ambientali lungo tutta l’opera con rotatorie per agevolare e rallentare il traffico. Un’opera che richiede 400 giorni di cantiere, partendo dall’apertura delle buste in febbraio 2009, ma che sarà realizzato evitando di dare disagi agli automobilisti e permettendo, comunque, la circolazione sul tratto interessato. Prevista nel medio termine anche una ciclabile che si va ad intersecare la rete delle piste provinciali.
Cronaca
Venerdì 12 Dicembre 2008
Ora interviene anche l'azienda terza classificata. Corada: «Non si allungheranno i tempi»
Marconi: la battaglia dei ricorsi
S
di Silvia Galli
punta il terzo ricorso su Piazza Marconi. A chiedere l’annullamento della gara d'appalto per il 2° lotto (oltre 8 milioni) del futuro parcheggio sotterraneo, e in subordine la sospensiva dei lavori, anche la terza arrivata, l’azienda veneta Guerrino Pivato. Un ulteriore ricorso, dicevamo, dopo quello vinto dalla Paolo Beltrami (impresa di costruzioni di Paderno Ponchielli) al Tar di Brescia e quello depositato mercoledì dalla perugina Sea al Consiglio di Stato. Si tratta di una quindicina di pagine in cui gli avvocati della Guerrino Pivato spiegano che le schede della Beltrami sono largamente carenti e sulla Sea fanno riferimento alla recente sentenza del Tar di Brescia. Ma dal Comune assicurano che questo ennesimo colpo di scena non allungherà i tempi dell'apertura del cantiere, previsto per fine gennaio. E’ lo stesso sindaco, Gian Carlo Corada, a confermarlo: «La preoccupazione sicuramente resta, ma questo ricorso non dovrebbe influire sulla decisione del Consiglio di Stato e non dovrebbe comportare cambiamenti sull’inizio dei lavori». Non è d’accordo la minoranza. Carlo Malvezzi, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, ribat-
Piazza Marconi
te: «Quando vedo ostentare ottimismo di fronte al terzo ricorso, ho l’impressione di aver davanti persone che vivono nella quarta dimensione, in una realtà parallela, in un film di fantascienza. Appaiono sempre più patetici i tentativi di rassicurare i cittadini circa i tempi di completamento dell’opera che, anche in considerazione di questo nuovo atto, potrebbe subire uno slittamento». Intanto, nella riunione di maggioranza che si è tenuta martedì sera proprio su piazza Marconi e sulle Ztl volute dal sindaco Corada, lo stesso primo cittadino ha spiegato che si è trattato di «un incontro informativo. Abbiamo di nuovo spiegato e ricostruito la storia di piazza Marconi, Si è trattato di un incontro
Consumatori: istruzioni per l'uso Unione Nazionale Consumatori Comitato di Cremona Piazza San Michele, 2 Tel. e Fax: 0372/28370
In attesa che sia fatta chiarezza sull’allarme diossina, il consumatore che vuole stare tranquillo dovrebbe comprare salumi italiani Dop e carni magre. E’ quanto consiglia l’Unione nazionale consumatori osservando che i salumi a “denominazione d’origine protetta” (Dop) sono garantiti da un disciplinare approvato dalla Ue che prevede l’obbligo di impiegare soltanto suini italiani, sotto il controllo di un organismo riconosciuto dal Ministero delle politiche agricole. L’indicazione Dop o denominazione d’origine protetta figura in etichetta, spesso accompagnata da un simbolo costituito da un sole stilizzato con all’interno 12 stelle, ma poiché in massima parte i salumi sono venduti a taglio occorre accertarsi
tranquillo. Alle 23 tutto era già finito. Si è dato mandato all’assessore Daniele Soregaroli di vedere se c’è la possibilità, in questo mese, di riaprire la piazza alle biciclette e ai pedoni. Invece, per motivi legati alla sicurezza, e visto che esiste un buco di 9 metri, questa parte di Cremona non verrà riaperta al traffico alle auto. Inoltre ci sono quei cavi che costano 150mila euro e che servono per monitorare la stabilità degli edifici». Per quanto riguarda la Ztl, il sindaco ha ricordato che «l’estensione minima della Ztl è stata concordata con i residenti e con le associazioni di categoria, che gradiscono. Ma anche in questo caso si procederà con gradualità, anche se il previsto allargamento della Zona a
traffico limitato verrà attuato». Sul discorso delle telecamere, Gian Carlo Corada ha spiegato che «in corso Garibaldi, al momento non verranno accese. E anche per quanto riguarda le altre parti della città, ci vorranno alcune settimane prima che le telecamere funzionino a regime. Quindi, fino a febbraio niente multe». Sulla Ztl c'è la replica di Malvezzi: «Considero irresponsabile la decisione della maggioranza di non rinviarla. La situazione viabilistica della città, il blocco di piazza Marconi e la crisi economica che ha colpito anche l’attività commerciale cremonese, avrebbe indotto a una pausa di riflessione. In realtà, anche in questa occasione hanno prevalso l’ostinazione e l’irrazionalità. Convocherò la commissione di vigilanza in cui chiederò al dirigente degli affari legali di presentare una relazione scritta sui ricorsi». Ieri intanto c’è stata la riunione dell’ufficio della presidenza per il prossimo consiglio comunale. «Ho chiesto» ha continuato Malvezzi «che la nostra mozione su piazza Marconi venga discussa il giorno 15. Non vogliamo essere i corresponsabili del colpo al cuore che la sinistra si sta preparando a dare alla città attraverso l’operazione delle Ztl. Confidiamo che prevalga il buon senso rispetto all’ideologia cieca e ottusa».
DALLA PARTE DEI CITTADINI
di Damiano Talamazzini
Responsabile Provinciale Patronato Epaca
Questa rubrica rappresenta un luogo d'incontro a disposizione dei nostri lettori, nato per rispondere a dubbi e quesiti in materia di diritti previdenziali e assistenziali. Le lettere rivolte al Patronato Epaca possono essere indirizzate alla nostra redazione, per posta o via e-mail, oppure direttamente al Patronato (epaca.cr@coldiretti.it). Egregio responsabile del Patronato Epaca, ho sentito in questi giorni parlare della Social Card. Di che si tratta e a chi spetta? Grazie per la risposta che vorrà darmi. Lettera frmata
della presenza dell’etichetta. Per quanto riguarda le carni fresche, continua l’Unione Consumatori, sono preferibili i tagli molto magri, dal momento che la diossina si accumula nei tessuti grassi e, comunque, nell’etichetta delle carni bovine figura obbligatoriamente il Paese di nascita e di ingrasso dell’animale.
La carta acquisti, o Social Card, è uno strumento approntato dal Governo per venire incontro ai bisogni di alcune categorie di cittadini. La carta permette di acquistare generi alimentari in determinati centri convenzionati e di pagare le bollette dei pubblici servizi, come energia elettrica, acqua e gas. La semplice ricezione della lettera informativa che sta arrivando in questi giorni ai potenziali beneficiari non costituisce titolo all’utilizzo, ma essi dovranno verificare i requisiti e presentare domanda. La Social Card è distribuita negli uffici postali ai cittadini che ne fanno richiesta e che hanno i requisiti di legge. Il cittadino che intende richiederla deve presentarsi in Posta con il modulo di richiesta compilato (ci sono due differenti moduli uno per gli over sessantacinquenni e uno per il genitore dei bambini inferiori a tre anni), documento
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La Parola all'Avvocato A cura dell’ Avv. Alessio Romanelli Studio Legale Romanelli
Inviate i vostri quesiti a: ilpiccolocremona@fastpiu.it La presente rubrica non offre pareri legali ai lettori, ma affronta con spirito divulgativo tematiche di natura giuridica di interesse generale. Per pareri legali su pratiche determinate o casi concreti è necessario rivolgersi ad un avvocato iscritto all'Albo tenuto dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati con sede presso il Palazzo di Giustizia, via dei Tribunali 13, Cremona
"Caro Avvocato, mi hanno ritirato la patente per guida in stato di ebbrezza (...) ma avevo bevuto solo due birre (...)." Le cronache dei giornali riportano purtroppo sempre più spesso notizie di incidenti, anche mortali, causati da conducenti in stato di ebbrezza. Negli ultimi anni il Legislatore è più volte intervenuto sulla norma che punisce la guida in stato di ebbrezza (art. 186 Codice della Strada) allo scopo di sanzionare molto severamente questo comportamento criminale. Oggi i limiti di consumo di alcol sono ridottissimi, di molto inferiori alla percezione di ebbrezza diffusa nel contesto sociale, tanto che in alcuni locali pubblici sono comparse delle "tabelle" che coniugando sesso, peso, altezza e tipo di alcolico "indicano" la quantità massima di bevanda ingeribile senza incorrere in sanzioni. Si deve sottolineare che quelle indicate nelle tabelle sono misure puramente indicative e non invocabili quali esimenti per una eventuale ebbrezza accertata. In altri termini non sarà possibile evitare la sanzione affermando di avere "rispettato la tabella". Quindi il consiglio non può che essere uno solo: se dovete guidare siate più rigorosi del legislatore e fissate il vostro tasso alcolemico a zero (0,0%), cioè non bevete alcolici. Il precetto è fissato in modo assai chiaro dalla norma: "È vietato guidare in stato di ebbrezza in conseguenza dell'uso di bevande alcoliche. Per l'irrogazione della pena è competente il tribunale" (art. 186 c.d.s., co. 1). L'entità della sanzione dipende in concreto dalla gravità dello stato di ebbrezza: più si è ubriachi , più si è puniti. Con la diffusione delle moderne tecnologie di accerta-
mento la pena è oggi ancorata alla quantità di alcol nel sangue (tasso alcolemico), ma è bene ricordare che si viene puniti - e con la sanzione più grave - anche in caso di rifiuto di sottoporsi all'alcoltest (art. 186, co. 7, c.d.s.). E anche in caso di ebbrezza non riscontrata mediante l'etilometro, bensì attraverso le sole circostanze sintomatiche riferite dagli agenti accertatori (ma in tal caso con applicazioen della fattispecie punitiva meno grave meno gravi: Cass. , sez. IV pen., n.43313/08). Queste, dopo le modifiche dell'estate 2007, le sanzioni: - tasso alcolemico da 0,5 a 0,8 grammi per litro (g/l): ammenda da 500 a 2000 euro, sospensione da 3 a 6 mesi (si tratta di ipotesi "oblazionabile", vedremo nei prossimi numeri cosa ciò significhi); - tasso alcolemico da 0,8 a 1,5 g/l: ammenda da euro 800 a euro 3200 e arresto fino a 6 mesi; sospensione della patente da 6 mesi ad 1 anno; - tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l: ammenda da euro 1500 a euro 6000 e arresto da 3 mesi ad un anno, sospensione della patente 1 a 2 anni; in determinate ipotesi si può arrivare anche alla confisca dell'automobile. La sospensione della patente di guida, da molti percepita come la pena in concreto più grave, è in realtà solo una sanzione amministrativa accessoria, la cui efficacia deterrente è però dovuta al fatto che segue immediatamente l'illecito (la patente viene ritirata subito e il provvedimento prefettizio di sospensione viene emanato in tempi brevi), mentre la sanzione penale (la pena vera e propria), per solito emessa tramite decreto penale di condanna, giunge al destinatario mesi o addirittura anni dopo. [segue]
Social card: come funziona e a chi è destinata
d’identità in originale e copia, eventuale delega, attestazione ISEE in corso di validità. La Social Card sarà simile ad una carta di credito prepagata dallo Stato per un valore pari a 80 € a bimestre. Chi ne farà richiesta nel 2009 riceverà, a partire dal mese di richiesta, 40 €, mentre chi ne farà richiesta entro il 31/12/2008 si vedrà accreditati inizialmente 120 euro per i mesi di ottobre, novembre e dicembre 2008, poi dal 2009 riceverà come gli altri 80 euro a bimestre. Controlli e verifiche saranno effettuati dagli Enti preposti, circa la veridicità della richiesta non solo in fase di consegna ma anche durante il periodo di ricarica delle tessere. La carta sarà consegnata immediatamente dall’Ufficio Postale o spedita a casa; successivamente verrà spedito anche il pin per utilizzarla. Avrà diritto alla carta, chi dimostrerà i seguenti requisiti: età non inferiore a 65 anni, cittadinanza italiana, imposta netta ai fini Irpef pari a zero (cosidetti incapienti), di non godere di trattamenti pensionistici o comunque di importo inferiore a 6mila euro; se over settantenne inferiore a 8mila euro. Nei trattamenti vengono compresi non solo le pensioni imponibili ai fini Irpef ma anche tutti quei trattamenti non imponibili (Inail, quattordicesima Inps, indennità di accompagnamento, invalidità civile, assegno sociale, ecc.). Ovviamente se il richiedente ha altri redditi propri il complessivo non deve superare la soglia; Indicatore Isee relativo all’intero nucleo familiare, in corso di validità, inferiore a 6mila euro. Il richiedente da solo, o, se coniugato
con il coniuge, non deve essere intestatario di: più di un’utenza elettrica domestica, non deve essere intestatario di utenze elettriche non domestiche, intestatario di più di un’utenza del gas, proprietario di più di un autoveicolo, proprietario anche per quote di più di un immobile ad uso abitativo, proprietario anche per quota di almeno un immobile ad uso non abitativo, titolare di un patrimonio mobiliare superiore a 15mila euro, non fruire di vitto assicurato dallo Stato. Meno rigorosi sono i requisiti per i genitori del bambino inferiore ai tre anni, a differenza di quelli sopradescritti in questo caso non c’è alcun limite reddituale, c’è solo il limite del valore Isee pari a 6mila euro; i genitori possono essere proprietari non di una macchina ma di due complessivamente. Il Patronato Epaca è come sempre disponibile per la consulenza, la compilazione degli attestati Isee e la compilazione della richiesta. Sempre disponibili per tutti i Cittadini interessati, per fornire un'adeguata informazione, consulenza e chiarimenti, i nostri uffici Epaca in Cremona e Provincia, si trovano: • CREMONA Via D. Ruffini, 28 (adiacente Hotel IBIS) Tel. 0372/435620 • CREMA Via Macello, 34 Tel. 0373/256501 • CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 Tel. 0375/42132 • SORESINA Via Matteotti, 12 Tel. 0374/342329 • CREMONA Via Ala Ponzone, 8 Tel. 0372/499811
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Cronaca
Venerdì 12 Dicembre 2008
Biondi: «Ci presenteremo alla conferenza di servizi in Regione preparati a sostenere la nostra posizione»
Sull'amianto un consiglio provinciale aperto
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resto un consiglio provinciale aperto sulla discarica di amianto a Cappella Cantone. E' una delle misure che metterà in campo l'amministrazione provinciale per arrivare al confronto con la Regione con le giuste "armi", per vincere la battaglia. La vicenda si è fatta più spinosa dopo che il consiglio regionale della Lombardia ha approvato il piano rifiuti della provincia cremonese apportandovi delle prescrizioni, tra cui l'annullamento della distanza limite tra discarica e abitato. Una prescrizione che ha scandalizzato il territorio perché, di fatto, apre le strade alla discarica di amianto. E se è vero che, come aveva detto l'assessore regionale Gianni Rossoni, «ancora nulla è deciso», è pur vero che la preoccupazione nel territorio cremonese resta elevata. Ad occuparsi della questione è l'assessore provinciale all'Ambiente, Giovanni Biondi. «Siamo impegnati su tre fronti, attualmente» spiega. «Innanzitutto l'analisi delle prescrizioni che la Regione ha fatto al nostro piano rifiuti, rispetto alle quali dovremo decidere quale atteggiamento tenere, ossia se portare critiche o accettarle. La valutazione andrà fatta tenendo conto che è sempre emerso il ruolo di pianificazione della provincia anche sui rifiuti speciali, anche se la Regione
non ce lo riconosce». Quali saranno le azioni dal punto di vista tecnico? «La pratica ora è in fase di valutazione di due uffici della Regione: quello di valutazione di impatto ambientale e quello di autorizzazione integrata ambientale. Essi convocheranno una conferenza di servizi in cui verran-
lismo. Altro che autonomia: in questo caso siamo stati completamente tagliati fuori. Senza contare la non conformità al Piano cave della Regione stessa che prevede, nell'area in cui vorrebbero mettere la discarica di amianto, un recupero ambientale con materiali inerti. E l'amianto non rientra certo in questa categoria».
L'assessore provinciale Giovanni Biondi
no invitati tutti i soggetti coinvolti. A questo proposito stiamo preparando una task force che possa approfondire la pratica in questione per andare all'appuntamento con degli argomenti forti. Alcuni dei quali già li abbiamo individuati. Di che cosa si tratta? «Per esempio, il fatto della non compatibilità dell'operazione complessiva con le nuove norme regionali sulle autonomie locali e il federa-
Un discorso va avanti anche a livello politico... «C'è una grande mobilitazione con una serie di iniziative forti. Prima tra tutte, la realizzazione di un consiglio aperto tra la Provincia e i 30 comuni coinvolti nella vicenda. Un momento di confronto per ribadire le rispettive posizioni e la nostra compattezza sulla questione. Faremo in modo di mandare una comunicazione relativa a questo problema diretta-
mente nelle case, attraverso le pubblicazioni natalizie dei vari comuni. Infine organizzeremo altri due momenti pubblici forti, dedicati al tema dell'amianto, nei teatri di Soresina e Romanengo». Crede che ci saranno ancora speranze di vincere questa battaglia? «Non riesco a capacitarmi del fatto che questa cosa possa andare in porto. Quindi mi sento abbastanza ottimista, e mi auguro che alla fine il buon senso prevalga. Mi sento molto deluso da certi errori grossolani fatti dalla Regione. Di fronte a una provincia compatta come la nostra, con 30 comuni uniti nella stessa battaglia, e di fronte al fatto che noi abbiamo solo 15mila tonnellate di amianto da smaltire (mentre la discarica prevederebbe una capienza per 260mila tonnellate), non si possono chiudere gli occhi. Senza contare che si tratta di opere talmente grosse che devono passare da un confronto democratico. Sono in gioco milioni di euro. Un'opera come questa non può essere imposta a un territorio. Detto questo, contesto la normativa regionale: è assurdo e folle lasciare al libero mercato la gestione dell'amianto. Se essa venisse affidata alle municipalizzate, se ne potrebbero ricavare risorse economiche per il territorio, che così avrebbe il suo tornaconto, e si eviterebbe di cadere in situazioni spiacevoli come quella attuale».
24 nuovi vigili per la città: concluso il concorso
I 24 vigili, di cui 9 avevano già un contratto a tempo determinato con il comune, entreranno in servizio subito dopo Natale. I nuovi assunti prenderanno servizio infatti il 29 dicembre. Ad annunciarlo il capo del personale, Maurilio Segalini che, insieme al comandante dei vigili, Franco Chiari, e al vice Pierluigi Sforza, assistiti da Antonella Rossi, ha seguito le varie fasi del concorso che, organizzato dalla stessa amministrazione, «ha fatto risparmiare poco più di 64mila euro» ha spiegato il dirigente. Se i 9 che sono stati confermati provengono tutti da Cremona e provincia, sul totale dei partecipanti sono pochi i
cremonesi che hanno richiesto di fare il concorso. «Dispiace» ha spiegato Segalini «che i giovani abbiano disdegnato un’opportunità di lavoro. Forse dipende dal fatto che il concorso era effettivamente impegnativo e quindi bisognava studiare oppure» e si riferisce alle polemiche anche recenti che sono scoppiate sul corpo «fare il vigile non attira più come un tempo». Il dirigente si sta preoccupando che tutti i vincitori, anche quelli che vengono più da lontano, prendano servizio subito il 29 dicembre, data appositamente scelta «perché non sapendo cosa prevederanno le normative annunciate dal mi-
nistro Brunetta, c’è la necessità che prendano servizio subito senza proroga». Dei 19, 11 sono donne e 13 sono uomini, 5 dei quali hanno un passato militare. I nuovi agenti sono: Michele Bambaci, Marika Signore Marika, Tiziano Brambilla, Sara Bonini, Alessandro Guarneri, Federica Ascari, Luca Bandera, Alessandro Maccagnola, Emilia Pace, Edelia Illiano, Giulia Maifredi, Luca Boccabella, Mara Bodini, Marialetizia Mastrorosa, Marzia Annamaria, Francesca Colle, Silvio Brignani, Maria Valleri, Francesco Savini, Andrea Guereschi, Alessandro D'amico, Antonio La Rosa, Giacomo Bonciani, Giuseppe Illustre.
Museo e sala cinematografica all'Arena Giardino
Spuntano un museo e una sala cinematografica da costruire sull’antica fornace. Sono queste le due novità che riguardano la tanto discussa Arena Giardino in affanno con grossi rallentamenti soprattutto sulla programmazione per la stagione estiva 2009, che al momento resta sempre bloccata. Si tratta di un vecchio progetto, quello della sala cinematografica proposta ancora dall’ex proprietario Giorgio Brugnoli, che sembra sia piaciuto all’amministrazione, tanto che lo avrebbe adottato. Sul museo, voci ipotizzano che possa essere proprio sulla
vecchia fornace, di cui resta molto poco. Al momento si sta vagliando anche come impiegare quei 500 mila euro messi a bilancio per l’Arena Giardino. E' sicuro che verranno apportate modifiche al fondo, verranno dunque eseguiti dei lavori di miglioramento, seguendo il progetto definitivo, ma non sono previsti, almeno fino ad oggi lavori sulle tribune. Stando così le cose, i posti a sedere non verranno toccati e questo ha bloccato la programmazione. Nessun contatto è stato preso con le compagnie visto che il calendario degli spettacoli verrà organizzato in fun-
zione della capienza. Sembra comunque che non ci sia la minima intenzione da parte dell’amministrazione di apportare nuove modifiche alle tribune rendendole permanenti e portando la capienza dagli attuali 1200 a 2500 posti. I tempi, dunque, si allungano e il teatro estivo sembra essere destinato a restare tale. «Ho fatto richiesta per avere accesso agli atti riguardanti costi, spese, sponsor, entrate ed uscite» ha dichiarato Nicoletta De Bona, capogruppo di An in consiglio comunale. «Mi sembra che la stagione vada nella direzione giusta e un ampliamento porterebbe di
sicuro a un ritorno indiretto sull’andamento economico della città. Si potrebbe creare una stagione estiva parallela a quella del Ponchielli, attirando a Cremona personaggi di maggiore spicco e mi sembra anche che la gestione odierna abbia dato i suoi frutti». Oltre le aspettative è andata anche la stagione estiva 2008 con 20 spettacoli e oltre ventimila spettatori, presenze di stranieri, per un bilancio intorno ai 600 mila euro, coperto con oltre 300mila euro di incassi, circa 200 mila euro di sponsorizzazione, e un contributo di 20mila euro della Provincia di Cremona. sg
[segue dalla prima]
Alle severe regole sul Patto di stabilità si aggiungono, sempre nel 2008, i tagli dei trasferimenti dallo Stato relativi a: • P a r z i a l e r i s t o ro dell’abolizione ICI prima casa, con una perdita per il Comune di Cremona oggi quantificabile in € 400.000,00; • Norme per il taglio dei “costi della politica”, solo in minima parte efficaci per il Comune di Cremona, con una perdita di circa € 320.000,00; • Ristoro della minore ICI fabbricati ex rurali, con un’ipotesi di accertamento “virtuale” non coperto dal bilancio dello Stato per circa € 700.000,00; • Rimborso IVA per l’esternalizzazione del servizio di trasporto pubblico locale, non finanziato per esaurimento del fondo sul bilancio dello Stato, stimabile in € 200.000,00. Questa pesante contrazione dell’entrata corrente ha costretto il Comune di Cremona, già in sede di assestamento generale al bilancio di previsione 2008 a una serie di tagli importanti in vari settori. Per il bilancio 2009 la situazione si presenta, se possibile ancor più difficile. Il Patto di stabilità, riguardando ancora la spesa per investimenti, vedrà esaurirsi già nei primi mesi dell’anno la disponibilità finanziaria utile per i pagamenti alle imprese, anche per effetto del blocco 2008 che “slitta” al 2009. Il Comune di Cremona si vedrà dunque costretto a fermare nuovamente i pagamenti alle imprese per i contratti già avviati, nonché a bloccare la stipula di nuovi contratti d’appalto per il completamento di importanti opere pubbliche, con un grave danno per gli interventi sulla città in corso di realizzazione (specialmente su viabilità, alloggi ERP, cimiteri), proprio quando occorrerebbe accrescere gli investimenti pubblici locali, visto che ci troviamo in un contesto di dichiarata recessione economica generale (si pensi in particolare alle piccole imprese artigianali sub-appal-
tatrici sempre più in difficoltà nei rapporti con le banche creditrici). Tutto ciò, sempre a fronte di una rilevante disponibilità sul conto corrente di Tesoreria comunale prevista per il 2009. Ad aggravare la crisi finanziaria per il 2009, alle regole sul Patto di stabilità si aggiunge il taglio dei trasferimenti dallo Stato, così come recentemente stimati da “Il Sole 24Ore” (24/11/2008), relativi a: • Riduzione del trasferimento ordinario, con una perdita stimata per il Comune di Cremona di € 261.000,00 • P a r z i a l e r i s t o ro dell’operazione di abolizione ICI prima casa, con una perdita di € 912.000,00; • Taglio dei “costi della politica”, con una perdita di € 314.000,00; • Ristoro della minore ICI fabbricati ex rurali, con un’ipotesi di accertamento “virtuale” non coperto dal bilancio dello Stato per € 977.000,00. Tutto ciò in una situaione diil blocco delle aliquote e delle tariffe dei tributi locali in attesa dell’entrata in vigore del federalismo fiscale. Il “combinato disposto” di questi vari provvedimenti, costringe il Comune di Cremona, gravemente colpito nella sua autonomia costituzionale, in sede di predisposizione del bilancio 2009, ad importanti tagli in vari settori per un valore complessivo non inferiore a circa € 3.000.000,00 (l’8,3% della spesa corrente 2008 escluso il personale). Questi tagli, che ovviamente si sommano a quelli già praticati nel 2008, rischiano di alterare, nonostante i nostri sforzi, le modalità ed il livello di erogazione dei servizi comunali, anche strettamente istituzionali, nel corso dei prossimi anni, peggiorando la capacità del territorio di reagire ad una crisi finanziaria, economica e sociale di rilevanti dimensioni ancora oggi non del tutto conosciute. IL SINDACO (Prof. Gian Carlo Corada)
Salute
Venerdì 12 Dicembre 2008
GLI ORARI
PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle 18.00 in orario continuato, il sabato dalle ore 8.00 alle ore 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati Dove: piano Rialzato, padiglione 5 Orario: da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 16.00 Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. • ANATOMIA PATOLOGICA: consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Dove: piano 1, corpo H (ala destra), monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Fax: 0372 405742. • RADIOLOGIA: Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Dove: piano 1, corpo H (ala destra), monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-70 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoled dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. • SENOLOGIA: prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M, monoblocco ospedaliero (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso). Orario: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. FISIOTERAPIA Esclusa la visita specialistica che si prenota presso il CUP-Cassa, le prenotazioni vanno effettuate di persona. Dove: piano 1, corpo C (ala sinistra), monoblocco ospedaliero. Orario: lunedì dalle 08.00 alle 14.00; da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00. Tel: 0372 405346 per informazioni. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario:da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO Allergologia per sospetti professionali Dove: piano Terra, padiglione 10 Da lunedì a venerdì, da 9.30 alle 13.00. Negli stessi orari è possibile prenotare al numero 0372 408178. • MEDICINA DEL LAVORO: visite specialistiche di medicina del lavoro Dove: piano Terra, padiglione 10 Da lunedì a venerdì, dalle 8.00 alle 17.00. Negli stessi orari è possibile prenotare al numero 0372 405777. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero.
Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche) Telefono: 0372 405715. Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. SERVIZIO DIETETICO valutazioni e controlli nutrizionali La prima visita si prenota al CUP. Dove: piano 4, ala sinistra monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 09.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 16.00. Telefono: le prenotazioni per il controllo nutrizionale può essere effettuata telefonicamente da lunedì a venerdì dalle 09.30 alle 15.30 ai numeri 0372 405732, 0372 405634, 0372 405631. LABORATORIO ANALISI previsto per il prelievo l'accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.00 alle 09.00. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio della terapia anticoagulante orale. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: dalle ore 07.00 alle 14.00 da lunedì a venerdì (prelievi e visite specialistiche). CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Dove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10 Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante. Le prenotazioni vengono effettuate telefonando al 0372 408178 da lunedì a venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00; oppure personalmente presso la Medicina del Lavoro dalle 7.30 alle 13.00 da lunedì a sabato e il martedì pomeriggio dalle 14.00 alle 16.30. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: emotrasfusioni, autotrasfusioni, salassi, terapia marziale endovenosa Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì Rivolgersi alla segreteria del servizio negli orari sopra indicati, muniti della relativa impegnativa al fine di stabilire un appuntamento, in base alle necessità del paziente. GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle ore 13.00 alle ore 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: piano Rialzato, ala sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. MEDICINA GENERALE E ONCOLOGIA MEDICA Dove: piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248 TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione pu essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.
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Cremona partecipa ad un progetto, denominato Mosar, per lo studio delle resistenze di alcuni germi agli antibiotici, un problema in crescita
Lotta serrata contro i batteri recidivi
E'
di Laura Bosio
un problema in aumento, quello delle resistenze di alcuni batteri e germi agli antibiotici. Tanto che ha portato l'Unione Europea a mettere in piedi un progetto ampio, a cui prende parte anche l'Ospedale Maggiore di Cremona, uno degli unici due nosocomi italiani (insieme al Gemelli). Il progetto si chiama Mosar, e si propone di far progredire le conoscenze nel campo dei batteri resistenti agli antimicrobici e responsabili di infezioni "ospedaliere" (che possono propagarsi anche nelle Comunità). «Si tratta di un progetto piuttosto ampio, che viene condotto per tre motivi, sostanzialmente» spiega Angelo Pan, medico dell'unità operativa di malattie infettive dell'ospedale Maggiore di Cremona. «Innanzitutto il fatto che negli ultimi tempi si osserva un progressivo aumento della resistenza di determinati germi agli antibiotici, in luoghi di cura come ospedali e comunità. C'è poi il fatto che sono pochi gli antibiotici nuovi, e quindi quando si instaurano delle resistenze vengono a mancare armi innovative per contrastarle. Infine c'è da considerare che gli antibiotici nuovi hanno costi molto elevati, e questo ne frena la possibilità di utilizzo. Quindi capire la diffuzione delle resistenze ha molteplici vantaggi: quello epidemiologico e quello economico». Come viene realizzato lo studio Mosar? «Esso è costituito su differenti livelli. Vi partecipano cinquanta centri europei, e il gruppo di lavoro è coordinato da un centro di ricerca di Parigi. Sono tre le direzioni in cui si lavoera: terapia intensiva, chirurgia e medicine riabilitative».
Il dottor Angelo Pan
E Cremona per quale di questi ambiti interviene? «Noi ci occupiamo della parte chirurgica. Essa vede il lavoro di dieci ospedali europei, suddivisi in due gruppi da cinque, che attuano altrettanti tipi di interventi differenti: da una parte una campagna sull'igiene delle mani, dall'altra la valutazione di un sistema rapido per l'individuazione di un particolare germe, lo staffilococco aureo meticillino resistente. Si tratta di uno dei più comuni germi causa delle infezioni ospedaliere. A Cremona seguiremo quest'ultima cosa. Allo studio partecipano i seguenti reparti: malattie infettive, microbiologia (laboratorio analisi), ortopedia, chirurgia generale, chirugia Vascolare, neurochirurgia». Come si sviluppa lo studio? «Per un anno faremo un tampone sui pazienti per verificare l'eventuale presenza di questo germe. I pazienti che presentano tale germe vengono messi in stanze singole e trattati topicamente con delle pomate, per evitare che il germe si diffonda. In questo modo vedremo se le infezioni ospeda-
liere vengono ridotte. A questo proposito dopo un anno, tempo per cui durerà la sperimentazione, faremo sei mesi senza tale accorgimento, per vedere se torneranno ad aumentare le infezioni. Il nostro progetto coinvolgerà circa 3.500 pazienti, e prevede un finanziamento da parte della comunità europea, di 50mila euro, con cui abbiamo assunto un biologo che si occuperà della gestione dei tamponi, e una dottoressa che provvederà a gestire i dati». Qual'è il motivo della formazione delle infezioni, soprattutto negli ospedali? «L'uso stesso di antibiotici comporta la selezione delle resistenze, soprattutto in strutture come l'ospedale, dove gli antibiotici vengono maggiormente utilizzati. La diffusione di tali resistenze può avvenire anche attraverso le mani del personale sanitario, e questa è l'altra parte dello studio. Noi, a questo proposito, stiamo invece portando avanti un altro progetto a livello nazionale, che è iniziato in alcuni reparti, ma pian piano verrà diffuso in tutti, e mira a sensibilizzare in merito all'igiene delle mani». Quale valenza ha l'individuazione dello staffilococco aureo? «Il fatto di prevenire un tipo di infezione, può permettere poi di prevenirne anche altre, perché mette in campo dei comportamenti virtuosi. Altro aspetto iumportante del progetto è la parte microbiologica: i campioni microbiologici vengono analizzati da un laboratorio di Anversa, con una tecnica molto sofisticata, che permetterà di tracciare una mappatura dei germi più diffusi sul territorio. A mio modo di vedere questo è uno dei migliori progetti che sono attivi a questo proposito, in ambito ospedaliero. E la nostra possibilità di parteciparvi è molto qualificante».
fisioterapia
Assegnato il premio di studio «Roberto Telli» Presso l’Aula Magna Magda Carutti dell’Ospedale di Cremona è stato assegnato il premio di studio «Roberto Telli», in memoria del giovane scomparso quasi un anno fa. Silvia Bozzetti è stata premiata come miglior fisioterapista laureatosi nell'anno 2008 (per votazione 110 e lode e difficoltà del tema trattato - Riabilitazione Geriatria) grazie al contributo offerto della Cassa Padana, rappresentata dal dr. Tambani Fabio, direttore dell’istituto. L'assegnazione è avvenuta in coda al seminario “Riabilitazio-
ne geriatrica: un approccio globale” rivolto agli studenti del Corso di Laurea in Fisioterapia delle sedi di Brescia e Mantova alla presenza del Presidente del Corso di Laurea in Fisioterapia, Prof. Alessandro Padovani. Inoltre, in tale occasione, in memoria di Roberto Telli, grazie al contributo della Ditta Sanimed S.r.l e della Banca Popolare di Cremona, sarà allestita un'aula a lui titolata presso la palazzina dei Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie presso l’Azienda Ospedaliera di Cremona.
12
Agricoltura
Venerdì 12 Dicembre 2008
Riconfermato alla guida del comitato il presidente uscente Antonio Borghesi. Resta anche il vice Salini
Rinnovo delle cariche per il Cupla
«
Con soddisfazione, insieme al vicepresidente uscente, ho accolto l’invito del consiglio a restare in carica anche per i prossimi due anni. E’ stata la conferma, da
parte di tutte le associazioni che compongono il Cupla, dell’apprezzamento per il lavoro che abbiamo svolto ed è un chiaro stimolo a proseguire sulla stessa strada, a tutela dei pensionati e di tutti gli anziani del nostro terri-
torio». Antonio Borghesi, imprenditore agricolo in pensione, commenta così la sua recente rielezione alla guida del Comitato unitario che raccoglie le associazioni dei pensionati del lavoro autonomo della provincia di Cre-
MERCATI - SETTIMANA DAL 5/12/2008 AL 11/12/2008 PRODOTTO
UNITà DI MISURA
CREMONA
MILANO
MANTOVA
MODENA
Tonn.
128,00136,00
133,00140,00
135,00138,00
151,00154,00
Tonn.
111,00112,00
121,50122,50
117,00119,00
132,00134,00
Tonn.
N.q.
285,00287,00
280,00285,00
--
FRUMENTO
tenero buono mercantile
GRANOTURCO
ibrido naz. 14% um.
SEMI DI SOIA nazionale
ORZO NAZ.
peso spec. 55-60 peso spec. 66-68
Tonn.
115,0-120,0 113,0-118,0- 120,0-130,0 147,0-152,0 N.q. 133,0-138,0 138,0-143,0 154,0-156,0
alla rinfusa
Tonn.
109,00111,00
120,50122,00
131,00134,00
122,00123,00
FIENO maggengo agostano
Tonn.
N.q.
80,00-130,00 100,00-140,00
“”
--
Tonn.
N.q.
44,00-55,00 28,00-33,00
lattonzoli locali
15 kg.
3,300
3,310
3,330
3,420
SUINI lattonzoli locali
25 kg.
2,410
2,390
2,400
2,480
SUINI lattonzoli locali
30 kg.
2,260
2,260
2,260
2,290
SUINI lattonzoli locali
40 kg.
1,970
1,930
1,960
1,990
Suini da macello
156 kg.
1,270
1,270
N.q.
1,242
Suini da macello
176 kg.
1,270
1,270
N.q.
1,272
Suini da macello
Oltre 176
1,270
1,200
N.q.
1,237
Vacche Frisone 1ª qualità (p.v)
Kg.
0,97-1,18
Montichiari peso vivo 0,95-1,10
0,950-1,050
--
Vacche fris. 2ª qualità (p.v)
Kg.
0,76-0,86
0,65-0,78
0,630-0,730
--
Manze scottone 24 mesi
Kg.
2,20-2,58
0,95-1,12
0,940-1,110
--
Kg.
0,70-0,90
0,80-1,00
0,900-1,200
--
(50-60Kg) pie blue belga
Kg.
3,00-4,95
4,50-5,00
4,100-4,500
--
BURRO pastoriz.
Kg.
1,60-1,65
N.q.
1,400
--
PROVOLONE VALPADANA
Kg.
5,05-5,20
N.q.
--
--
PROVOLONE VALPADANA
Kg.
5,30-5,50
N.q.
--
--
Kg.
5,55-5,85
N.q.
5,80-6,00
--
Kg.
6,85-6,00
6,15-6,65
6,20-6,45
--
Kg.
N.q.
--
--
--
CRUSCA
PAGLIA
press. (rotoballe)
SUINI
Vitelli Baliotti (50-60 kg) fris.
Vitelli Baliotti
--
fino a tre mesi
oltre tre mesi
GRANA Scelto stag. 9 mesi
GRANA Scelto stag. 12-15 mesi
Latte naz. Crudo
(16-30 giugno)
N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Non è escluso che in futuro venga ripristinato il mercato settimanale. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì.
mona (Anap Confartigianato, Epaca Coldiretti, Cgai Confagricoltura, Anp Cia, Cna Pensionati, Associazione autonoma artigiani cremaschi, Libera associazione artigiani cremaschi, 50&Più Confcommercio e Fipac Confesercenti). «Abbiamo condiviso un biennio di importanti progetti e di intensa attività: abbiamo cercato di conoscerci, di sviscerare i problemi che riguardano la categoria che rappresentiamo, incontrando le Istituzioni e le altre sigle sindacali, avanzando proposte tese a migliorare la quotidianità delle persone anziane» sottolinea Borghesi. «Ringrazio il consiglio che, recentemente riunito, mi ha riconfermato alla presidenza, insieme al vicepresidente Alessandro Salini. Ringrazio anche il segretario Maria Luisa Parmigiani, operatrice del Patronato Epaca, che per tutti noi è un punto di riferimento. Ci aspettano altri due anni di impegno. Posso anticipare che due appuntamenti sono già in calendario: un incontro conviviale, fissato per il 15 dicembre a Ripalta Arpina, e un convegno, che si terrà il 16 gennaio a Cremona, con l’intento di aprire un tavolo di confronto in merito al ruolo dei pensionati nella nostra società». Il 15 dicembre si terrà la prima riunione del rinnovato consiglio provinciale del Cupla, che comprende Antonio Borghesi e Giovanni Rota
Antonio Borghesi
(Epaca Coldiretti), Gian Franco Boschetti e Luciano Zapparoli (Cna Pensionati), Vincenzo Bruschieri (Libera associazione artigiani cremaschi), Antonio Lupo Pasini (Anp Cia), Giampaolo Moroni (Associazione autonoma artigiani cremaschi), Giovanni Rossi (Fipac Confesercenti), Romano Ruggeri e Alessandro Salini (Anap Confartigianato), Cesare Pasquali e Giuseppe Sozzi (Cgai Confagricoltura), Luisa Torresani (50&Più Confcommercio). «Alla riunione del Consiglio seguirà un pranzo presso il ristorante ‘Il Bersagliere’ di Ripalta Arpina, cui sono inviati anche mogli e mariti» spiega Borghesi. «Credo sia un bel mo-
do per chiudere questo anno di lavoro, in un clima di amicizia: per il Cupla il convivio di fine dicembre è ormai una tradizione alla quale non vogliamo rinunciare». Da gennaio l’attività riprenderà a pieno ritmo: «Organizzeremo un convegno che contribuisca a presentare il pensionato come una risorsa, anziché come un problema» conclude il presidente del Cupla. «Inviteremo i rappresentati delle Istituzioni e, naturalmente, tutti i cittadini interessati al tema, con i quali vogliamo incontrarci e dialogare, condividendo un obiettivo comune: garantire una qualità della vita sempre migliore alle persone anziane del nostro territorio».
Ambiente
A cura del Circolo culturale «Ambientescienze»
Salute, ambiente, sicurezza sul lavoro, emergenze da affrontare
M
di Benito Fiori
ercoledì scorso, 10 dicembre, è stato ricordato il 60° anniversario della approvazione alla Assemblea Generale dell’Onu della “Dichiarazione Universale dei Diritti Umani” che all’art. 3 recita: «Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona.». A suo insulto è suonata l’ennesima, inquietante e disperante notizia dei giorni scorsi delle carni irlandesi “alla diossina”. Si tratta di rischi gravissimi per la salute umana, se non addirittura per la vita, per ben 12 paesi dell’Ue, Italia compresa. Questo fatto ha richiamato alla mente la vecchia vicenda degli allevatori inglesi quando ci avevano “regalato” la “mucca pazza” e, ancora più addietro, di quei produttori di vino italiano che, per farlo costare di meno, ce lo facevano bere con l’etanolo. Senza dimenticare che l’anno scorso, proprio qui a casa nostra, la delinquenza di qualche imprenditore e di qualche funzionario pubblico aveva “servito” sulle nostre tavole formaggi riciclati da quelli putrefatti. Ma che cosa è per la vita dell’uomo l’alimentazione, se non la sua stessa vita? Quale risposta allora dare a chi chiedes-
se quale sia la differenza morale tra chi commercia (importa ed esporta) prodotti alimentari destinati alla vita umana adulterati e chi produce e commercia in armi di distruzione di massa, in nome delle quali, come ben sappiamo, sono state scatenate, terribili guerre? Cosa dire se venisse chiesto se non sia stupido intervenire a danno avvenuto, anziché cercare la strada della prevenzione? Questo vale per il cibo, per l’aria che respiriamo, per la sicurezza nei posti di lavoro. È giunto quindi il momento di limitare il più possibile i rischi dovuti alla cupidigia umana. È l’ora di ingabbiare la umana debolezza di fronte al denaro, rendendo non solo più accresciuto il rigore nei controlli, ma facendo qualcosa di più per raggiungere un minimo di garanzia per le tutele dell’ambiente, della salute per i cittadini, della sicurezza sul lavoro e dei diritti per i lavoratori. Da qualche settimana da Cremona sta partendo una iniziativa che sembra avere suscitato l’interesse anche presso le istituzioni locali. Ad avanzarla è il Circolo culturale “AmbienteScienze” con una proposta basata sulla idea di coinvolgere l’imprenditoria nella battaglia che ormai si impone alle istituzioni pubbliche per la difesa dell’ambiente e della dignità dell’uomo. La proposta pun-
ta alla certificazione agli standard internazionali riguardanti la “responsabilità sociale d’impresa”, trasformando il costo per le imprese in investimento. Infatti, lo sforzo economico diverrebbe un valore aggiunto, se la P.A., ed in primis gli EE.LL., decidesse di favorire chi lo compie, applicando sistemi di punteggio premianti, rispetto a chi non è disposto a certificarsi, nelle gare d’appalto. Come Jeremy Rifkin da qualche tempo suggerisce e
Barack Obama
come il nuovo Presidente degli Usa Obama promette di fare, l’occasione propizia per avviare il mondo su strade più virtuose rispetto alle attuali è data proprio dalla difficilissima congiuntura economica che è di fronte alle economie di tutto il mondo. Infatti, seguendo il pensiero keynesiano, per rilan-
11 dicembre, Icea lancia l’834 Day Fonte: www.greenplanet.net Il nuovo regolamento europeo entra in vigore il primo gennaio 2009. La normativa cambia, i dubbi vanno chiariti. E l’Istituto Certificazione Etica e Ambientale, il maggior ente di controllo del bio in Italia, vara una giornata di in-formazione in diretta web - con chat, email, telefonate e SMS - con esperti del settore, in contemporanea su tutto il territorio nazionale. Su www. icea.info un forum per cominciare a raccogliere domande. In collaborazione con Ecoradio, che si collegherà alle sedi Icea di Roma, Bologna e Bari. Manca ormai poco al traguardo: il primo gennaio 2009 il mondo bio metterà nel cassetto lo storico Regolamento Cee 2092/91 e inizierà a lavorare nel quadro decisamente rinnovato sancito dal regolamento CE 834/07. Cosa cambia effettivamente? Molto, dall’etichettatura al sistema di controllo, passando per le norme di produzione. Ma il biologico manterrà la sua integrità? Dobbiamo aspettarci nuove disposizioni applicative nazionali? Tante, senza dubbio, sono le domande che interessano i produttori, i consumatori, gli stessi enti di certificazione. Per questo motivo Icea - il maggior ente di controllo del bio in Italia - organizza l’834 Day, una giornata di formazione, informazione e aggiornamento in contemporanea sull’intero territorio nazionale dedicata a tutti, inclusi tecnici ispettori, consulenti aziendali, operatori certificati Icea e no. Giovedì 11 dicembre, così, alcuni tra i più autorevoli esperti del settore ospitati nelle sedi Icea di Roma, Bologna e Bari, collegate tra loro in videoconferenza con segnale live rilanciato - attraverso ustream.tv - su www.icea.info, risponderanno dalle 10 fino alle 13 alle domande di tec-
ciare le economie grandi risorse pubbliche verranno “pompate” nei sistemi produttivi per la realizzazione di infrastrutture. In Italia la Pubblica Amministrazione (P.A.) già oggi spende per permettere il suo funzionamento e la erogazione istituzionale di beni e servizi una cifra mastodontica: circa 260 miliardi di euro, il 17% del suo Pil, cui si aggiungeranno quelli per la ripresa economica. A differenza del passato, lo sforzo da fare sarà però quello di investirle in tecno-
nici e aziende adunati in ognuna delle altre 14 sedi regionali di Icea. Ma non solo. Sul sito www.icea.info, infatti, è in funzione un Forum aperto a tutti, che punta anche a raccogliere le prime domande da girare agli esperti durante l’evento, quando sarà in funzione anche una chat annessa. L’iniziativa vede come mediapartner Greenplanet ed EcoRadio; quest’ultima rilancerà l’evento nei giorni precedenti e durante la programmazione aprirà in diretta varie finestre informative sull’evento collegandosi con le tre sedi Icea (nel pomeriggio si terrà poi un aggiornamento per i soli tecnici). Insomma chiunque, o collegandosi alla chat del forum, o telefonando o inviando sms al 345 2956852 o scrivendo all’email icealive@icea.info, potrà intervenire per porre domande o esporre le proprie opinioni. Quanto agli esperti, nella sede di Roma è prevista la partecipazione di Francesco Ruzzi (Resp. Sist. Bio Icea), Alberto Manzo e Giovanni Paesano (MiPAF), Marco Lamonica (EcoRadio), Sandra Di Ferdinando (ARSIAL), Maria Fonte (Univ. Federico II di Napoli), Pina Eramo (Cia), Raffaella Flammia (Studio legale Forte); a Bologna Alessandro Pulga (Direttore Tecnico Icea), Paolo Carnemolla (Federbio), Roberto Pinton (Assobio), Roberto Violini e Matilde Fossati (Regione Emilia Romagna), Paola Michelini (Coop Italia), Paola Bigliani (Ecor-NaturaSì); a Bari Gaetano Paparella (Presidente Icea), Antonio Guario (Regione Puglia), Maurizio Raeli (IAMB), Gaetano Colella (ass. EcoBioEquo), Marilù Perrone (produttore). Nell’occasione sarà presentato e diffuso - anche attraverso il web - un numero monografico di EcoBioEquo, la newsletter cartacea di Icea, dedicato proprio al nuovo regolamento Ce.
logie e logiche innovatrici rispettose dell’ambiente. A questo proposito, il Circolo “AmbienteScienze”, consapevole, per una malintesa “necessità”, del rischio di vedere spese queste risorse trascurando la sicurezza ambientale e sociale, si augura che venga colta l’urgenza di scelte avvedute da chi dovrà istituzionalmente farle. Al tempo stesso, il Circolo, convinto della necessità anche di una legge-quadro nazionale, informa di avere provveduto alla produzione del materiale necessario e di averlo affidato all’unico parlamentare di Cremona, l’on. Luciano Pizzetti, perché lo traduca in un disegno di legge, trovando in lui la piena disponibilità. Tutti questi temi saranno presentati in un convegno previsto per la metà del mese di gennaio da personalità provenienti da Padova, Bologna, Milano.
Venerdì 12 Dicembre 2008
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PROTOCOLLO DI KYOTO
Costo per l’Italia dell’anidride carbonica (CO2): € 47,6/sec; € 4.112.640/giorno; € 123.379.200/mese Dal 1° gennaio 2008 all' 11 Dicembre: € 1.455.874.000
Lo smog minaccia la virilità. Adesso il potere è femmina UNA RICERCA INGLESE RIVELA: IN DIMINUZIONE IL LATO MASCHILE DI ANIMALI E UOMINI Enrico Franceschini www.repubblica.it Londra - Ciao maschio, stai diventando una maschia. Non è una battuta di spirito. È la conclusione del più ampio studio mai condotto sul cambiamento di genere sessuale, da cui risulta che l'esposizione a una serie di agenti chimici ha "femminizzato" gli esemplari maschili di ogni classe di vertebrati, dai pesci ai mammiferi, compreso l'uomo. Gli studiosi hanno compilato un elenco di daini senza testicoli, pesci maschi che ovulano, orsi ermafroditi, alligatori con il pene sempre più piccolo, orche e balene a corto di spermatozoi. La ricerca afferma che il fenomeno minaccia di mutare precipitosamente il corso dell'evoluzione, rischia di provocare la scomparsa di numerose specie animali e fa suonare un campanello d'allarme anche per gli esseri umani. "Se vediamo problemi di questo tipo negli animali selvatici, dobbiamo preoccuparci seriamente che qualcosa di simile stia accadendo a una rilevante proporzione di uomini", dice il professor Lou Gillette della Florida University, uno degli scienziati coinvolti nello studio. Commissionato dalla ChemTrust, un'associazione britannica che si batte per denunciare gli effetti nefasti dell'inquinamento chimico, e anticipato ieri dal quotidiano Independent di Londra, il rapporto riunisce i risultati di oltre 250 studi accademici sull'argomento condotti in tutto il mondo. Si concentra principalmente sugli animali che vivono in libertà, ma cita anche casi specifici riguardanti l'uomo, come una ricerca della University of Rochester che ha dimostrato come i bambini nati da madri con un aumentato
livello di ftalato, un acido chimico, hanno maggiori probabilità di avere il pene più piccolo e i testicoli che non scendono. Altre ricerche di questo tipo hanno evidenziato che i maschi di madri esposte a certi agenti chimici crescono col desiderio di giocare con le bambole e col servizio da tè invece che con giocattoli "maschili". Inoltre varie comunità inquinate con fattori chimici ritenuti fonte di cambiamento di genere sessuale, in Canada, in Russia e in Italia, hanno dato nascita a un numero di femmine doppio della norma. Per tacere del fatto che il numero di spermatozoi sta scendendo su tutta la linea. "Sommando tutti questi dati", commenta il professor Nil Basu della Michigan University, "abbiamo prove piuttosto evidenti degli effetti che esistono anche sull'uomo". Ma i dati sugli animali sono ancora più impressionanti. Il rapporto parla di coccodrilli maschi, esposti a pesticidi nelle paludi delle Everglades in Florida, con un minore livello di testosterone, un maggiore livello di estrogeni, anomalie nei testicoli, pene più corto del normale e problemi di riproduzione. Parla di maschi di tartaruga nella regione dei Grandi Laghi con caratteristiche genitali femminili. Rivela che a due terzi dei daini dell'Alaska non scendono i testicoli, che al Polo sono stati trovati orsi ermafroditi, e quelli che restano maschi hanno uno sperma ridotto e il pene più piccolo. Metà dei pesci di sesso maschile nei fiumi britannici hanno un'ovulazione nei testicoli. Per tutto questo, il rapporto accusa più di 100 mila agenti chimici, presenti nel cibo, nei prodotti elettronici, nei cosmetici, nei pesticidi, che "indeboliscono" il genere maschile, femminizzandolo.
SOTTO IL BOMBARDAMENTO DEGLI ALLARMI Antonio Felice - www.greenplanet.net Viviamo sotto una specie di diuturno bombardamento mediatico. In questi ultimi giorni il fenomeno è stato pesante. Facile uscirne frastornati. Già è qualcosa esserne usciti vivi, soprattutto a sentire e a leggere ciò che si ascolta e si legge. Ovvero che il latte crudo può trasmettere batteri infetti che colpiscono l'organismo fino a bloccare i reni; che la carne di maiale di provenienza irlandese può contenere un livello di diossina da 70 a 200 volte i limiti consentiti per cui è vitale evitarla se già non è stata bloccata alla frontiera. Due allarmi alimentari in pochi giorni, alla portata di tutti. Ma se qualcuno avesse avuto il tempo di leggere, di approfondire, uscendo dall'onda travolgente della più stretta attualità televisiva ecco che sarebbe potuto incappare nell'inchiesta sul "bio low cost" del supplemento "D" della Repubblica, dove è vero che si leggeva che nelle falde degli acquedotti italiani sono stati rilevati 119 tipi diversi di fitofarmaci, ma anche si sollevano interrogativi su quanto possa essere ecologica una mela bio prodotta dall'altra parte del mondo. E a proposito di fitofarmaci, sabato Agrofarma faceva sapere che senza il loro utilizzo
l'agricoltura europea rischia di perdere il 25 per cento della sua produzione diventando succube delle produzioni asiatiche e in generale di Paesi in cui la sensibilità per la sicurezza alimentare è ancora molto bassa. Se un lettore non ha un suo orientamento di fondo che gli permette di filtrare le notizie, di sicuro comincia a non capire più nulla o meglio capisce solo che non si può più fidare di nessuno. Il fatto è che il valore prezioso dell'informazione perde il suo significato se l'informazione non è preceduta da una formazione, da una preparazione, da una cultura adeguate. Sono un giornalista che si è specializzato nel tempo in alcuni argomenti e da quel momento ha scoperto l'imbarazzante qualunquismo con cui gli stessi argomenti vengono affrontati e descritti dalla maggior parte dei suoi colleghi. Che a volte seguono pedissequamente mode e tendenze, il che è ancora peggio della pura e semplice banalità. Poveri lettori davanti a certa informazione. Tutta questa divagazione per dire alla fine che bisogna davvero puntare sulla scuola, portare nella scuola gli argomenti che ci stanno a cuore così che, fin da bambini, i nostri cari concittadini sappiano distinguere tra allarmi e allarmismi, tra informatori e ciarlatani.
Lettere & Opinioni regali
Un animale non è merce giocattolo, nè un capriccio Gentile Direttore, si avvicina il periodo natalizio, che porta con se dei problemi etici legati ai desideri da esaudire e ai regali da fare. Ho cominciato a vedere pubblicità di animali in vendita proposti come regali, addirittura con promozioni e sconti!! Un animale non dovrebbe mai essere considerato merce, giocattolo, capriccio, ma sempre un essere vivente capace di provare sentimenti ed emozioni, da adottare (e non comprare!) soltanto se si è sicuri di potersene prendere cura per tutta la vita e in ogni situazione, di aver educato i bambini ad un giusto rapporto con l'animale, basato sul rispetto. Il problema non si pone soltanto per i cuccioli provenienti dall'Est Europa, che subiscono lo stress del lungo viaggio senza soste e senza acqua e cibo adeguati, la debolezza dell'esposizione alle malattie, ma anche per tutti gli animali, di ogni specie, venduti nei negozi. Ho anche visto manifesti del ritorno di un circo, ancora una volta uno di quelli che si ostinano a sfruttare animali per produrre numeri dal divertimento discutibile, visto che gli animali al circo non si divertono... e d’altronde, come potrebbero? Vivono reclusi in gabbie o incatenati e sono quindi costretti a movimenti ripetitivi dato il poco spazio a disposizione, con la forza e le minacce, anche fisiche, vengono costretti a comportamenti contrari o estranei alla loro natura. L’alternativa c’è ed è il circo fatto di uomini e donne che non hanno bisogno di sfruttare un altro essere vivente, perché hanno appreso arti straordinarie che esercitano loro in piena libertà. Un altro rischio di questo periodo natalizio è quello di finanziare la vivisezione donando soldi per la ricerca ad alcune associazioni. Così facendo, non si aiutano i malati, perché la soluzione non può venire da ricerche fatte con un metodo, la vivisezione, che usa e sfrutta gli animali per cercare una risposta per l’uomo; non si aiuta la vera ricerca, quella senza animali, che esiste e dà frutti, ma è meno conosciuta dall’opinione pubblica; si contribuisce alla sofferenza di milioni di animali, sottoposti a esperimenti crudeli e inutili e poi uccisi. Mi auguro che questo Natale sia davvero diverso, con più rispetto per tutti i viventi. Giulia Lodigiani di Cremona *
www.aclicremona.it Sabato scorso Padre Bartolomeo Sorge, gesuita, teologo e politologo italiano è stato ospite presso le Acli di Cremona in occasione di un dibattito pubblico sulla responsabilità di cittadini nei confronti della comunità. Il messaggio del noto gesuita è stato forte e deciso e rivolgendosi alla numerosa platea ha esortato a reagire alla crisi di fiducia ed ha invitato a scorgere nella stessa delusione nei confronti del momento politico, sentita in modo cosi acceso oggi dagli eredi del cattolicesimo democratico, il momento opportuno, “ l’occasione propizia” per tentare nuove strade. Nonostante le Acli “costatino il venir meno di alcuni diritti di cittadinanza che sono riconosciuti fondamentali dalla nostra carta costituzionale”, come ha evidenziato Carla Bellani, vice presidente delle Acli, nell’introdurre l’incontro, “non tutto è perduto perché esistono ancora realtà civiche non omologate al pensiero
per affrontare la rete Serve piu' informazione
frodi alimentari
Si danneggiano anche le aziende in regola Egregio direttore, posso dire, senza ahimè essere confutato che siamo per quanto riguarda la frode alimentare in una situazione di emergenza mondiale. Purtroppo, il business della contraffazione alimentare ha preso piede in tutte le parti del globo. Non passa giorno che casi di contraffazione scoppiano. Oggi tocca al maiale irlandese alla diossina, ieri era toccato al latte, alla carne, al vino, ai polli ecc. Oltre a noi che come consumatori ne siamo vittime (a volte inconsapevoli in quanto molte volte la frode alimentare non viene scoperta e ingurgitiamo tumori su tumori), questi criminali senza scrupoli danneggiano tutte quelle aziende (e qui parlo delle nostre aziende), che pur essendo in regola con le normative riguardanti la sicurezza alimentare pagano questo status corruttivo in prima persona. Il nostro paese, è ovvio, soffre di inadempienza politica per quanto riguarda alcune emergenze (sicurezza sul lavoro, giustizia lenta, pochi controlli ecc) e tutto quanto ne fa un paese senza diritti. Tornando alle frode alimentari basterebbe che i comuni, le province e le regioni si dotassero di un assessorato contro le frodi alimentari con delega ai Nas e alla Guardia di Finanza e con questi signori (non politicizzati) certamente le cose cambierebbero. Ma forse i politici per arrivare a mettere persone incorruttibili a loro fianco.. dovranno presumo vedere altri morti. Così le cose vanno nel nostro paese, trasversalmente occupato da incapaci. E e sempre più ingordi personaggi che di politico non hanno nulla se non la loro faccia tosta… Gabriele Cervi Cremona * cittadinanza
Una città vivibile e a misura d'uomo Caro direttore, nei giorni scorsi é stata pubblicata la classifica della vivibilità delle città italiane. Certo, queste classifiche vanno prese ovviamente con le pinze. Ma per quel che valgono, valgono per tutti. Vorrei dunque sinceramente ringraziare gli amministratori pubblici di Cremona che, anche in quest'ultimo anno, hanno ben lavorato se sono ri-
La recente inaugurazione dell’ennesimo punto Informagiovani anche nel comune di Pizzighettone dovrebbe far riflettere tutti sull’effettivo bisogno di questi punti di informazioni per i giovani. E’ passato oltre un quarto di secolo dal 1982, quando le reti informatiche ad uso civile erano disponibili solo per università e grandi imprese, e il comune di Torino, primo in Italia, aprì uno sportello a disposizione dell’utenza giovanile, imitando l’esperienza della vicina Francia, dove queste strutture esistevano già dalla fine degli anni sessanta. Da quella data siamo ormai distanti anni luce. Oggi, infatti, con l’arrivo dei sistemi wireless, le reti sono praticamente dappertutto e i primi ad impossessarsi delle nuove tecnologie sono proprio i più giovani, che non hanno alcuna difficoltà a trovare e a mettere in rete ogni tipo di informazioni, ben oltre quelle su “studio, lavoro, vacanze”, che rappresentano in sintesi le finalità degli sportelli Informagio-
vani. Invece i problemi del rapporto tra giovani e reti informatiche sono altri e ben più gravi, anche dal punto di vista sociale: i siti pornografici, le chat-line, la pedofilia o le immagini di bullismo messe in rete per tentare di superare la propria immaturità. Non serve offrire altre informazioni ai giovani, ma insistere sulla formazione, ai giovani e alle loro famiglie. Come per tanti altri aspetti della vita, anche per affrontare la navigazione in rete bisogna essere preparati o in altre parole, formati. Sulla formazione però le amministrazioni locali fanno poco o nulla: tutto è lasciato alla competenza o all’incompetenza dei genitori, che talvolta regalano un computer ai figli senza alcuna consapevolezza dei rischi cui li espongono. Resta quindi il dubbio che le finalità vere siano altre: creare strutture pubbliche per occupare qualche operatore o, peggio, per orientare i ragazzi in una certa direzione. Pierantonio Ventura
usciti a confermare la nostra città nella parte alta della classifica. Cremona si piazza al 28esimo posto nella classifica generale (e migliora in un solo anno di ben due posizioni. Nel 2007 infatti eravamo al 30esimo posto). Ma soprattutto la nostra città passa dal 5° posto del 2007 al 3° posto di quest'anno in Lombardia, preceduta solo da Mantova e da Sondrio. A quanto sembra, Cremona non muore. Se noi cittadini dovessimo trarre i nostri giudizi dai titoli e dalla grancassa delle opposizioni, saremmo portati a considerare Cremona agli ultimi posti della vivibilità mondiale! Per fortuna, ogni tanto vengono pubblicati dati obiettivi da organi "esterni" alla bagarre ed alla strumentalizzazione locale, che aiutano noi cittadini a renderci conto che la realtà é quella che viviamo, non quella che lor signori vorrebbero inculcarci nella mente. Non viviamo certo nel paradiso terrestre, anche noi abbiamo i nostri bei problemi. Ma abbiamo la fortuna di
Un ruolo positivo nel confronto con la politica
dominante che da decenne sono impegnate per costruire un progetto di sostenibilità economica sociale ed ambientale”. Rispondendo alla domanda centrale posta p. Sorge “Possiamo ancora sperare che la politica sia in grado di costruire un cambiamento del sistema o che sia in grado di progettare un’economia, una finanza o una società strutturalmente diverse”, il gesuita ha esortato l’intera cittadinanza a "Non rinchiudersi nel privato [...] in quanto cittadini non possiamo rinunciare ad un impegno politico; perché è attraverso questo che si costruisce un mondo nuovo". Secondo il gesuita, infatti, è possibile una nuova esperienza di cittadinanza politica, che non si esaurisca in semplice testimonianza. Per sostenere questa tesi è stato commentato il discorso di Benedetto XVI, che lo scorso settembre a Cagliari auspicava "una nuova stagione di laici impegnati e capaci di cercare solu-
zioni per sviluppo sostenibile" Se è vero che l’indebolirsi di alcuni diritti rappresenta una soppressione della democrazia sostanziale del paese e accresce il bisogno di sicurezza dei cittadini che richiedono un governo forte e decisionista, la radice della crisi della democrazia rappresentativa va cercata nell'individualismo politico e sociale. La fotografia della situazione attuale e del clima di disimpegno e di sfiducia che sembra dominare anche nella nostra provincia dovrebbe portarci a riflettere sul fatto che il “pensiero individualista” ostacola la fraternità portando smarrimento e confusione. Per superare questo momento il gesuita auspica un nuovo incontro tra laici e cristiani a partire dal territorio. Questo consentirebbe di ridare vigore e forza ai valori fondamentali della costituzione quali il principio personalista, la solidarietà e la sussidiarietà; principi a fondamento anche
della Dottrina Sociale della Chiesa. Proprio a partire da questi valori “corrosi dal tarlo dell’individualismo” è possibile un incontro virtuoso tra le diverse culture politiche a condizione che ci sia un impegno condiviso nell’evitare la riduzione della persona ad individuo, della solidarietà a puro formalismo legale (fredda osservanza delle regole) e dalla sussidiarietà a forme di “autoritarismo democratico”. In Italia, secondo Sorge, l’autoritarismo democratico si sta sostituendo come valore alla sussidiarietà, minando quindi non solo la partecipazione dei cittadini, ma anche il ruolo del parlamento, che secondo Padre Sorge “non è stato eletto, ma ratificato”, alludendo all’impossibilità di esprimere preferenze nelle liste elettorali. L'incontro è stato seguito da un animato dibattito e sul sito www.aclicremona.it è disponibile la registrazione dell'intervento di Padre Sorge. Mauro Platè
Robin Hood di Maurizio Guerrini segretario Rifondazione Comunista
Crisi, non deve pagare il mondo del lavoro Il presidente del consiglio Silvio Berlusconi ha più volte invitato gli italiani a spendere, ad essere ottimisti e a stare tranquilli per superare la crisi economica che ha colpito il nostro Paese e il mondo intero. Questa è l’ennesima dimostrazione che il primo ministro vive, pur facendo il Presidente del consiglio (purtroppo) da noi, in un altro pianeta. Non crediamo infatti che l’ottimismo e l’entusiasmo possano albergare in chi, non solo non ha i suoi soldi, ma soprattutto non riesce, con il proprio stipendio o pensione, ad arrivare alla fine del mese. La sensazione poi è che questo governo e, per certi versi anche Confindustria, faccia finta che questa crisi gravissima dell’economia non ci sia o sia molto meno grave. Lo dimostrano i provvedimenti assolutamente inadatti e ininfluenti adottati per affrontare le emergenze e che riguardano una platea esigua di persone, vedi appunto social card e in misura ancora più bassa, le detrazioni fiscali. In compenso, oltre a non essere mantenuti gli impe-
abitare in una città che é a misura d'uomo, bella, ben governata, e che, nonostante la crisi, cerca di guardare al futuro con serenità e voglia di fare. Continuare così dipende solo da noi. Dario Antoniazzi Cremona * salute e ambiente
Il problema leucemie a Cremona non esiste Egregio direttore, «il problema leucemie a Cremona non esiste». Così si é chiusa, con soddisfazione di tutti, la riunione congiunta delle Commissioni ambiente di Comune e Provincia. L'Asl e l'Arpa hanno di nuovo chiarito che: 1- i casi di leucemia infantile registrati nella provincia di Cremona fra il 1998 ed il 2006 sono 32 e non 73 (con un tasso annuo per 10mila persone dello 0,84 contro, ad esempio, l'1,15 di Pavia, l'1,10 di Milano ed una media regionale del'1); 2- a Cremona città il rapporto tra casi di
gni presi in campagna elettorale sulla detassazione delle tredicesime, gli unici soldi stanziati riguardano le banche e, ancora una volta, le imprese. Siamo al solito film già visto: soldi a chi ne ha e cioè banche e industriali e niente ai lavoratori. Secondo la Cisl, che ha ancora una volta scelto una linea moderata, nei prossimi mesi potrebbero perdere il lavoro circa 900mila lavoratori e contemporaneamente in molte provincie stanno anche finendo i fondi per la cassa integrazione in deroga, cioè per quelle aziende che, in base alla normativa vigente, non ne avrebbero pienamente titolo. Lo sciopero indetto dalla Cgil per il 12 dicembre è un primo momento di protesta e di solidarietà con tutti i lavoratori che sono minacciati nel loro posto di lavoro e a difesa del contratto collettivo nazionale di lavoro che Confindustria e Governo vogliono smantellare per ridurre ancora di più i diritti di chi lavora. E’ molto importante dare il segnale che il mondo del lavoro non vuole pagare, ancora una volta, la crisi del capitale.
leucemia e bambini residenti é inferiore alla media provinciale; 3- in nessun Comune della provincia, comunque, sono stati registrati più di due casi in dieci anni di osservazione; 4- il benzene (ritenuto responsabile del fenomeno, la cui presenza anomala era attribuita, seppure con qualche formale interrogativo, alla Tamoil) é a Cremona inferiore che altrove. Asl ed Arpa hanno inoltre ulteriormente ribadito, in relazione alle emissioni derivanti da attività produttive, che «le rilevazioni effettuate dagli organismi istituzionalmente competenti dimostrano che le stesse possono considerarsi scarsamente significative rispetto al totale delle emissioni prodotte nell'intera Regione Lombardia. In particolare le concentrazioni di benzene, misurate come media annuale, si attestano intorno ad 1 microgrammo al metro cubo, ben al di sotto della soglia prevista dalla normativa attuale (7 microgrammi/metro cubo) e dei dati rilevati nei principali capoluoghi lombardi». I dirigenti dell'Arpa e dell'Asl hanno infine assicurato che é continua l'attività di monitoraggio sulla
La crisi ci rende tutti più consapevoli La crisi economica ci sta imponendo scelte che solo pochissimi mesi fa ci sarebbero sembrate assurde. Ad esempio stiamo consumando meno carburante e stiamo acquistando molte meno automobili. Siamo diventati tutti ecologisti? Rispettosi della salute nostra e dei nostri figli? Semplicemente la mancanza di liquidità ci sta facendo pensare che abbiamo sempre delle alternative per spostarci, abbiamo le gambe per camminare, abbiamo varie biciclette nella cantina che possiamo gonfiare ed utilizzare anche se è inverno - con i guanti e la berretta - oppure possiamo cominciare a condividere l'uso dell'auto, nostra o di amici -senza vergognarcene - e chiedere un passaggio per il lavoro, per la città, per la scuola. Car pooling si chiama, con parola inglese, e fa certamente più figo e non dà l'idea di essere poveri. Già, per non dare l'idea di essere poveri, per ostentare ricchezza, quanti beni inutili ci siamo comprati, quante mode ci hanno dominato le scelte. Guai avere
un'auto, un vestito, un oralogio, status simbol, sei out. Oggi finalmente possiamo non dipendere più dal dover sembrare ciò che non siamo, tutti siamo un pò di più nella stessa barca, abbiamo meno soldi tutti e possiamo ostentare di meno. Una bella liberazione . Abbiamo anche i mezzi pubblici per spostarci: bus e treni, così ci rendiamo conto in che stato li hanno ridotti, e cominciamo a richiedere un servizio più degno. Non mezzi ad alta velocità e costo ma qualcosa di decoroso a prezzi per tutte le tasche. I cittadini cominceranno a richiedere servizi pubblici essenziali a portata di tasca svuotata e sarà un vantaggio per tutti. Compreso l'ambiente e l'aria che respiriamo che sarà automaticamente più pulita e salubre, meno intasata dai mefitici scappamenti di Suv e mega auto. Certo le industrie si devono comunque ammodernare ed investire per inquinare di meno, se non si vuole approfittare della crisi per scaricare su tutti i costi ambientali e della salute. Matteo Lodi
Venerdì 12 Dicembre 2008
qualità dell'aria e sullo stato di salute della popolazione, «necessaria per elaborare dati scientificamente attendibili ed evitare la divulgazione di notizie infondate che possano determinare ingiustificati allarmismi nella collettività». Tutto é bene quel che finisce bene, dunque? Per certi aspetti sì. Le rassicurazioni emerse in dommissione ambiente confermano quanto già il dott. Locatelli mi aveva gentilmente anticipato nei giorni scorsi dissipando l'allarme creato dalla diffusione di dati sbagliati o mal interpretati, che avevano procurato angoscia nella popolazione e strumentalizzazioni politiche. Resta però l'amaro in bocca. Ora ripeto la domanda formulata pochi giorni fa: possibile che nessuno senta l'obbligo di scusarsi con i cremonesi, soprattutto con i genitori, per la paura diffusa? Oltretutto, simili comportamenti, discreditando chi lancia allarmi fasulli, portano a sottovalutare i problemi veri. Ho sentito diverse persone che, prima preoccupate fuor di misura, ora negano l'esistenza stessa di problemi derivanti dall'inquinamento. Così non va! Occorre invece vigilare ed operare concretamente affinché i problemi vengano risolti, senza assurde drammatizzazioni. E' quanto mi sforzo quotidianamente di fare. Gian Carlo Corada sindaco di Cremona * societa'
Bisogna intervenire per ridare forza alla famiglia Caro direttore, la famiglia come crocevia degli ambienti di vita; con questa definizione in una sua lettera pastorale di alcuni anni fa - il card.Tettamanzi evidenziò in modo efficace l'estrema importanza che la famiglia ricopre all'interno della società. Un “luogo” di sintesi, di incontro, un crocevia dove confluiscono le diverse dimensioni della vita di una persona; luogo dove si realizza l'interazione con altri ambienti di vita e dove la persona si sperimenta come essere in relazione. Risulta, quindi, un “bene” strategico da tutelare e sostenere ponendolo al centro dell'azione politica, sia a livello nazionale che locale. Parlare di famiglia e della sua difesa, però, non significa solamente affermare un valore, un principio o un concetto astratto, ma vuol dire richiamare con forza l'esigenza di interventi che siano concreti e garantiscano un effettivo sostegno al nucleo familiare. Riconoscere il valore e l'importanza della famiglia è comunque condizione preliminare perché poi scaturiscano idonei interventi a supporto della stessa. Le azioni di sostegno possono avvenire su due livelli: uno orizzontale, riferito ad esempio alla cura, all’assi-
stenza, al lavoro, al tempo libero, all’educazione; ed un altro a livello verticale, legato alle varie fasi temporali della famiglia. Vi sono, quindi, diverse fasi ed ogni fase presenta delle fragilità che, attente e lungimiranti politiche familiari, possono in qualche modo sostenere. Si parte dalla fase in cui una coppia si costituisce, sino a giungere alla fase in cui la famiglia si trova ad essere composta da più figli con le più variegate esigenze. Già la prima fase dovrebbe essere sostenuta con importanti interventi. E' evidente come sempre meno coppie si sposino; ci sono probabilmente ragioni di ordine culturale dietro tale scelta, ma spesso vi è il timore e l'incertezza per il futuro; un pervasivo senso di precarietà che scoraggia dall'effettuare scelte impegnative e durature. Per contrastare queste problematiche servono complesse politiche sociali e familiari che non si possono rinviare ulteriormente, infatti è quanto mai urgente che la coppia possa contare sulla certezza e stabilità di un lavoro ed abbia la possibilità di accedere ad alloggi a costo contenuto (sia che si tratti di affitto, che di acquisto). Un altro momento difficile si presenta quando nasce il primo figlio; in questa fase bisogna intervenire sulla conciliazione tra i tempi della famiglia ed i tempi di lavoro, attraverso servizi comodi, adeguati ed accessibili che diano un aiuto concreto alla famiglia nella gestione del tempo, consentendo peraltro alla donna di non dover necessariamente rinunciare alla carriera per allevare i propri figli. La terza fase, è quella in cui il numero dei figli aumenta: allora, oltre agli interventi precedentemente descritti, diventa necessario intervenire con dei sostegni di carattere economico, quali appunto esenzioni o tariffe agevolate. Agire per ridare fiducia e forza alla famiglia richiede indubbiamente un significativo impegno ed investimento. E' giusto attendersi che il Governo promuova dei provvedimenti specifici, tuttavia possono fare molto anche le Amministrazioni locali; diverse città hanno già avviato interventi che, alla prova dei fatti, hanno dimostrato una buona efficacia. Si pensi ad esempio alla “family card”, un'iniziativa che, in molti Comuni, ha consentito alle famiglie la possibilità di ottenere agevolazioni sia nel settore pubblico che privato. E' possibile intervenire, ed è certamente possibile farlo in tempi brevi. Ciò che conta, però, è la reale volontà di andare oltre i semplici discorsi e dare attuazione a progetti che mostrino fattivamente l'importanza e la priorità che vengono attribuite alla famiglia. «La ricchezza del Paese - come ha detto recentemente l'on. Mazzocchi - è anche una conseguenza naturale del
benessere delle famiglie»; affinchè il nostro Paese torni a crescere, è quindi importante sostenerle con più convinzione e con più forza. Flavio Rozza coord. prov.le Cristiano-Riformisti Cremona * bonus famiglia
A Cremona convenzionate solo alcune librerie Egregio direttore, In molti ci hanno contattato per avere maggiori informazioni sulla Social card e sul Bonus famiglia. Purtroppo nella gran parte dei casi si sono dovuti rassegnare. Infatti i nuclei con figli sono quelli che meno potranno usufruire del bonus previsto dal Governo. Solo tre famiglie su 10, tra quelle che hanno presentato la dichiarazione Isee nel 2008, rientrano nei parametri previsti dal decreto: 17mila euro di reddito complessivo per i nuclei familiari composti da 3 componenti; 20mila per i nuclei da 4. Va nettamente meglio alle persone sole o alle copie. In sostanza risulta che solo tre famiglie su 10, tra quelle che hanno presentato la dichiarazione Isee nel 2008, rientrano nei parametri previsti dal decreto: 17mila euro di reddito complessivo per i nuclei familiari composti da 3 componenti; 20mila per i nuclei da 4. Va nettamente meglio ai nuclei con 1 o 2 componenti. Tra questi la gran parte è sotto la soglia di reddito di 15mila euro e potrà quindi ottenere l'assegno. Invece una famiglia composta da sei persone con un imponibile Irpef di 22.500 euro è fuori dal provvedimento. Altra nota che desideriamo evidanziare è relativa ai buoni libri della Regione Lombardia. Quest'anno in Lombardia restituiscono i soldi che si sono spesi per acquistare i libri e matiriale scolastico con dei buoni che si devono spendere solo nei negozi convenzionati per acquistare libri, materiale scolastico materiale elettronico ecc... A Cremona eccetto alcune librerie non ci sono altri negozi convenzionati: niente supermercati, nessuna catena o negozio informatico ecc. Perchè? Dalle informazioni raccolte sembrerebbe che per i commercianti sia poco economico farsi accreditare, perchè riceveranno il rimborso dopo 90 giorni e gli viene trattenuta, dalla Regione, una percentuale sull'importo speso. Insomma un affare! Molte famiglie, gli anni passati, acquistavano il materiale scolastico avvalendosi di scontistiche che variavano dal 15 al 20%.. Concludendo e se si ha un figlio che ha finito le superiori e non farà l'università che cosa comprerà? Associazione nazionale famiglie numerose Cremona
un'amministrazione immobile Con dicembre ormai maturo l'arrivo di Santa Lucia e delle festività natalizie dovrebbero giustamente distogliere l'attenzione dalle scaramucce politiche per potersi dedicare a impegni più nobili, ma si sa la politica non va mai in ferie. Lo dimostrano i prossimi due fine settimana (tempo atmosferico permettendo) che vedranno Alleanza Nazionale in piazza per far votare dai cittadini una parte, ben 300, dei delegati che andranno al congresso nazionale del prossimo Marzo. Questo sarà un evento epocale per la storia del nostro Partito che, compiuto un percorso di oltre 13 anni da Fiuggi, sta per confluire nel Popolo delle Libertà. Verranno organizzati infatti un congruo numero di postazioni nelle quali i cittadini residenti ed aventi una età maggiore di anni 16 potranno esprimere il loro parere su una ampia lista di delegati che andranno a votare per la nascita di questo nuovo grande soggetto politico. Del resto e volendo cercare chiaramente la polemica, penso sia meglio distrarci almeno qualche giorno dalla politica locale cremonese, la quale or-
mai è perfettamente definibile con una famosa parafrasi "nulla di nuovo sul fronte cremonese". Pare agghiacciante che le settimane scorrano e nulla riesca a smuovere l'amministrazione comunale che ci governa. Hanno la stesso atteggiamento di chi era al timone del Titanic. Certi e sicuri delle proprie capacità e dei propri mezzi, invece di navigare a vista e con prudenza, hanno messo a tutto vapore le caldaie e procedono con la Ztl, vero colpo di grazia alla città. Nulla li smuove, benché il buco di piazza Marconi riservi loro figuracce quotidiane, e di ricorso in ricorso gli unici a festeggiare sono gli studi legali, nel frattempo parcheggiare a Cremona è ormai possibile solo al Foro Boario ed al piazzale delle piscine. Non si sono nemmeno accorti che la tangenziale scoppia e le code ormai si formano a tutte le ore del giorno, soprattutto all'Ipercoop, dove avevano promesso un sottopasso, ma le promesse si sa a volte sono di marinaio. Che dire poi dei sensi unici, amplificatori di traffico e code, oppure di tutti que lavori che in quattro anni tutti chiedevano e che ora, che casualmente arrivano
le elezioni, hanno persino visto la fontana di porta Po riattivata. La cultura intanto, bandierone della sinistra, resta con il Palazzo dell'Arte a tutt'oggi a se abbandonato, una biblioteca moscia ed un museo che negli anni ogni tanto da cenni di se per poi sopirsi. Tutto ovviamente accendendo mutui che i posteri pagheranno. Temo che quando avremo centrato l'iceberg non avranno ancora capito cosa sarà successo. Ammetto che il pensiero di dover mettere mano alla pesante eredità che questa giunta si accinge a lasciare è sconfortante. Questo inoltre è reso ancora più difficile dal fatto che pian piano stanno emergendo sbagli del passato sui quale spesso l'opposizione di centro destra ha lanciato grida di allarme, ma si sa che nessuno è profeta in patria. Tanto vale e solo per questa volta pensare alla politica nazione, goderci un parco Natale e dal prossimo gennaio rituffarci a capo fitto nella lunga campagna elettorale che ci separa dalle amministrative di maggio 2009. Ugo Carminati
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Bisogna regolamentare le moschee
Il Cardinale Tettamanzi, Arcivescovo di Milano, durante le celebrazioni di Sant'Ambrogio, ha affermato: «C'è bisogno di luoghi di preghiera in tutti i quartieri della città, in particolare per i fedeli dell'Islam». E proprio nel giorno di Sant'Ambrogio, considerato da tutti, per la sua autorità, quasi un secondo Papa, uno che piegò gli eretici ariani aprendo la strada all'affermazione definitiva del Cristianesimo. Un tempo sotto la Madonnina il Vescovo lottava contro l'eresia, oggi apre le porte all'Islam, nel periodo dell'arresto di due presunti terroristi in Brianza, pronti a quanto pare a farsi saltare in aria nel Duomo di Milano. Uno di loro era il predicatore della moschea di Macherio, di quei luoghi di culto che oggi so vorrebbero far moltiplicare in ogni quartiere. Il rischio c'è, forse non capiterà mai, ma anche Cremona ha avuto le sue dimostrazioni. La Lega invece propone che le moschee esistenti siano regolamentate, ad esempio con l'uso della lingua italiana per poter comprendere ogni parola onde evitare il rischio di
prediche fondamentaliste, la moratoria sulla costruzione di nuovi luoghi di culto fino a quando non vi sarà la massima trasparenza in quelle esistenti, e la chiusura di quelle non in regola. L'integrazione passa anche da questo, il rispetto delle regole del paese ospitante, la piena disponibilità ad essere coinvolti nella vita italiana, il non volersi creare spazi che sfuggono al controllo e alla legalità. Il Presidente emerito della Repubblica Cossiga in una lettera a Tettamanzi propone: «in nome del dialogo costruttivo e del confronto che Lei invoca, perchè non raccoglie fondi per la costruzione di moschee? Qualora non si reperiscano i fondi, sempre in nome di un dialogo, la diocesi di Milano potrebbe cedere alcune chiese costruite da Mons. Montini ai musulmani, e magari concedere per alcuni giorni alla settimana lo stesso Duomo, dare al capo degli Imam uno spazio nel palazzo arcivescovile, far recitare le preghiere dal muezzin con un impianto di diffusione da una delle guglie del Duomo...». Giacomo Zaffanella
Sempre più poveri, ma col cellulare Poveri ma con il cellulare. E' questo il primo dato che si rileva scorrendo le pagine del rapporto dell’Istat 2008 che fotografa la situazione italiana prendendo in esame diversi fattori: dal costume alla giustizia, dal lavoro all’ambiente. Più bambini ma anche più over 80, più auto e telefonini, più divorzi e più suicidi. Italiani sfiduciati, insoddisfatti della propria situazione economica e scontenti del proprio lavoro. Ma guai a toccare la macchina, in barba ai prezzi della benzina e al traffico, o il cellulare, vera mania per la stragrande maggioranza. La casa di proprietà è un obiettivo raggiunto da quasi il 74% delle famiglie. Il 53,7% degli abitanti si sente poco soddisfatto della propria situazione economica, anche se questo non frena l’utilizzo massiccio dell’automobile, l’acquisto di una casa o dell’ultimo modello di cellulare. Nel 2008 il mezzo di trasporto più utilizzato è sempre la propria vettura, sia per gli occupati, come conducenti, che la usano negli spostamenti per recarsi al lavoro (69,7%) sia per gli studenti, come passeggero (36,3%). Si ha dunque la percezione di camminare sempre più vicino all’orlo di un precipizio. E bisogna pensare che il rapporto è stato compilato ancor prima che esplodesse la bolla dei mercati finanziari, prima del crollo delle borse e del crac di colossi dell’industria internazionale. Un Paese che è quindi ben cosciente della difficoltà in cui si trova e si protegge rincorrendo le chimere dell’edonismo: automobili e cellulari. Un’Italia che crede molto meno del passato nella capacità di riscatto insita nel lavoro. Se questo è accaduto, forse, è anche colpa della politica, che ha bistrattato chi lavora. Lo dimostrano i dati sulle morti bianche in aumento costante a cui - purtroppo - ci si è abituati come si fa con quelle cicatrici dovute alle cadute tipiche dell’infanzia. E' grave perché non è la stessa cosa. Ecco quindi spiegato perché si va alla ricerca di facili scorciatoie in cerca del riscatto: le slot machines oppure la televisione. Tutti, infatti, vogliono fare i “tronisti” nella trasmissione di Maria De Filippi o concorrere per un posto nella casa del Grande Fratello. Sono realtà che assicurano il massimo risultato con il minimo sforzo e lasciano sempre l’amaro in bocca. Come quelle diete, pubblicizzate e poi bandite (perché chiaramente ingannevoli) che promettono di perdere 7 chili in sette giorni magari mangiando anche la pasta e una bella porzione di torta. Ecco l’Italia dei reality show, di chi diventa qualcuno perché ha accettato di vestire i panni di un personaggio (quasi sempre ridicolo) che però si vende bene su piazza. È un’Italia che insegue il successo facile, in cui la speranza viene barattata con un più comodo (e banale) lieto fine: vincere il montepremi dell’Isola dei Famosi ed essere ospitati ogni settimana negli ambiti salotti dei talk-show.
Lavorare non paga più: in tutti i sensi. Così si scommette molto di meno sul lavoro, ci si accontenta di portare a casa lo stipendio. Senza infamia né lode. E pensare che fino a pochi anni fa pur di sbarcare il lunario si facevano gli straordinari oppure si andava a lavorare lontano: in America, in Australia. Si partiva con la nave, si facevano debiti per comprare il biglietto. Ma almeno si coltivava un sogno e si era disposti a sudare per raggiungerlo. Ora, invece, si inseguono illusioni, che vengono vendute a colpi di spot: una pelle più liscia, qualche ruga in meno. È la società della finzione nella quale paradossalmente conta di più indossare le scarpe firmate e ostentare il cellulare rispetto al fatto di dover fare la spesa a rate. È questa infatti l’ultima trovata simbolo della gravità in cui ci ++troviamo. Il sociologo francese Émile Durkhem nel suo celebre studio affermava che più le società si arricchiscono, più aumenta il tasso dell’individualismo. Per Durkheim era logico pensare che l’arricchimento generasse anonimia, perdita di riferimenti, angoscia esistenziale. Durkheim poteva affermare che ”la miseria protegge” riferendosi alla ”povertà integrata” del suo tempo, quella dei paesi poveri dove tutti sono vicini e solidali con la propria comunità. La miseria odierna consiste invece nel diventare povero in un paese ricco, eventualità molto più sofferta che essere povero in un paese povero. Inoltre, contrariamente a quello a cui siamo abituati a pensare delle nostre grandi città, anonime e isolanti, l’urbanizzazione sembra generare forme nuove e protettive di socialità. Le classi medie e cittadine appaiono più integrate in reti di rapporti e di relazioni, dunque più protette, rispetto agli ambienti svantaggiati della provincia. Uomini o donne? La concezione femminile dell’esistenza, della famiglia, del prendersi cura, è ancora un atteggiamento saldo nel mondo odierno e le donne sono ancora coinvolte in diffuse e protettive reti di rapporti familiari. Le donne sembrano inoltre meno sensibili alle crisi economiche e risentono meno della messa in discussione della propria identità quando non trovano lavoro. Preoccupa, quindi, in particolare il modello di società che viene fuori da questo studio. Una società in cui ai dati quantitativi corrispondono abitudini, ma anche nevrosi. Il rapporto Istat, infatti, rileva che i problemi maggiormente sentiti dalle famiglie sono: il traffico (45,6 per cento), l’inquinamento dell’aria (41,4 per cento), la difficoltà di parcheggio. E solo al quarto posto il rischio criminalità (36,8 per cento). Poi arriva il rumore (36 per cento), il non fidarsi a bere acqua dal rubinetto (32,8 per cento), la sporcizia nelle strade e la difficoltà di collegamento dei mezzi pubblici (entrambe 24 per cento). Alla fine, gravi o meno gravi che siano, non importa. Tanto c’è il cellulare. Giuseppe Trespidi
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Speciale Edilizia
Quando ristrutturare casa conviene: le agevolazioni
Venerdì 12 Dicembre 2008
Ogni tanto la propria abitazione ha bisogno di una "rinfrescatina". Certo, decidere di mettere in piedi dei lavori di ristrutturazione è impegnativo, e bisogna valutare bene ogni cosa. La legge finanziaria 2008 ha prorogato fino al 31 dicembre 2010 il termine per fruire della detrazione del 36 per cento delle spese soste-
Prorogato fino al dicembre 2010 il termine per fruire della detrazione fiscale del 36%
Detrazione del 36% delle spese di ristrutturazione, fino al 2010
nute per i lavori di recupero del patrimonio edilizio, e questo sicuramente è un incentivo per chi vuole restaurare casa. La stessa legge finanziaria 2008 ha introdotto nuovamente anche la detrazione d’imposta sull’acquisto di immobili ristrutturati da imprese di costruzione o ristrutturazione o da cooperative. L’agevolazione è applica-
bile alle abitazioni facenti parte di edifici interamente ristrutturati dal primo gennaio 2008 al 31 dicembre 2010 e acquistati entro il 30 giugno 2011. E' stata prorogata, inoltre, l’applicazione dell’aliquota Iva agevolata del 10 per cento, per le prestazioni di servizi e le forniture di beni relative agli interventi di recupero edilizio di manutenzione ordi-
naria e straordinaria, di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione, realizzati sugli immobili a prevalente destinazione abitativa privata. Non ha scadenze, invece, la possibilità di fruire: della detrazione Irpef del 19 per cento sugli interessi passivi pagati per mutui stipulati per la costruzione (e la ristrutturazione) dell’abitazione principale, dell’applicazione dell’aliquota Iva al 4 per cento sui beni finiti acquistati per la costruzione di abitazioni non di lusso (a prescindere che siano prima casa o meno) ed edifici assimilati. I contribuenti hanno la possibilità di detrarre dall’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) le spese sostenute fino al 31 dicembre 2010 per la ristrutturazione di case di abitazione e delle parti comuni di edifici residenziali situati nel territorio dello Stato. Il beneficio sul quale calcolare la detrazione spetta fino al limite massimo di spesa di 48mila euro da suddividere in dieci anni. Dal primo ottobre 2006, l’importo massimo di spesa (48mila euro), per cui è possibile fruire dell’agevolazione Irpef, va riferito alla singola unità immobiliare e non più ad ogni persona fisica che abbia sostenuto le spese. Di
conseguenza, tale ammontare va suddiviso fra tutti i soggetti aventi diritto alla detrazione (ad esempio marito e moglie cointestatari di un’abitazione possono calcolare la detrazione spettante sull’ammontare complessivo di spesa di 48mila euro). Nel caso in cui gli interventi consistano nella prosecuzione di lavori iniziati negli anni precedenti, sulla singola unità immobiliare, ai fini della determinazione del limite massimo delle spese detraibili occorre tenere conto del-
all’agevolazione solo se la spesa per la quale si è già fruito della relativa detrazione non ha superato il limite complessivo di 48.000 euro. I contribuenti di età non inferiore a 75 e 80 anni possono ripartire la detrazione rispettivamente in cinque o tre rate annuali di pari importo. Possono optare per questa diversa ripartizione della detrazione anche per le spese sostenute in anni precedenti. La citata ripartizione della detrazione in tre o cinque an-
le spese sostenute negli anni pregressi. Per esempio, per le spese sostenute nel corso del 2007 per lavori iniziati in anni precedenti, si avrà diritto
ni si applica solo ai contribuenti che siano proprietari o titolari di altro diritto reale sull’unità abitativa oggetto di intervento. Non possono be-
neficiare di tale disposizione per esempio l’inquilino o il comodatario. Ciascun contribuente ha perciò diritto a detrarre annualmente la quota spettante nei limiti dell’imposta dovuta per l’anno in questione. Possono beneficiare dell’agevolazione non solo i proprietari degli immobili ma anche tutti coloro che sono titolari di diritti reali sugli immobili oggetto degli interventi e che ne sostengono le relative spese; in sostanza i soggetti di seguito indicati: il proprietario o il nudo proprietario, il titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie), chi occupa l’immobile a titolo di locazione o comodato, i soci di cooperative divise e indivise, i soci delle società semplici, gli imprenditori individuali, limitatamente agli immobili che non rientrano fra quelli strumentali o merce. Ha diritto alla detrazione anche il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento, purché sostenga le spese, le fatture e i bonifici siano a lui intestati e purché la condizione di convivente o comodatario sussista al momento dell’invio della comunicazione di inizio lavori. Ha diritto alla detrazione anche chi esegue in proprio i lavori sull’immobile, per le sole spese di acquisto dei materiali utilizzati.
Speciale Edilizia
Un tetto sopra la testa: come realizzarlo al meglio
Componente fondamentale di un'abitazione è la copertura, meglio nota come tetto. Una struttura che protegge la casa dagli agenti atmosferici e dalle intemperie. Lo scopo essenziale delle coperture è impedire l’insorgere di umidità. Il manto di copertura, che è lo strato esterno delle coperture, garantisce la tenuta dell’acqua, mentre la struttura portante ha il compito di sostenere il manto. Il manto può essere realizzato con svariati materiali che, grazie al modo in cui sono collegati e alla loro pendenza, assicurano la tenuta dell’acqua. Le coperture discontinue sono a loro volta ripartite in: coperture di tegole in laterizio, coperture di tegole in cemento, coperture di lastre in fibrocemento, coperture di lastre in pietra, coperture di lastre di materie plastiche, coperture di tegole bituminose, coperture di pannelli metallici coibentanti, coperture di rame, coperture di lamiere grecate di acciaio zincato, rame, alluminio, ecc, coperture di paglia, coperture di canna lacustre. Per realizzare il manto di copertura vengono congiunti insieme diversi elementi, durante la posa in opera, in modo da assicurare la tenuta per qualsiasi pendenza. Le coperture continue sono di-
vise in: coperture impermeabilizzate a freddo, coperture impermeabilizzate a caldo, coperture impermeabilizzate con membrane sintetiche, coperture impermeabilizzate con membrane bituminose. In base alla pendenza le coperture possono essere di differente tipo. Ci sono i tetti a falde, costituiti da una o più falde con pendenza diversa a seconda dei materiali usati per il manto. Oppure ci sono i tetti pia-
ne determinate da una o più facce piane inclinate, dette falde o pioventi. Il tetto a falde piane è caratterizzato da alcuni elementi: la linea di colmo (indica, in generale, una retta orizzontale di massima quota, che si ottiene come intersezione tra due falde inclinate del tetto), la linea di gronda (ndica, in genere, una retta orizzontale di minima quota che si ottiene come intersezione tra le falde inclinate
Importante la forma geometrica del tetto
ni, realizzati da pendenza minime ma commisurati per smaltire le acque. La forma geometrica di un tetto, ossia della superficie di copertura di un edificio, vie-
con un stesso piano orizzontale, detto piano d'imposta del tetto), la linea di displuvio (l’intersezione inclinata di due falde ad angolo convesso), la linea di compluvio,
(l’intersezione inclinata di due falde ad angolo concavo). La struttura portante dei tetti a falde può essere realizzata mediante varie soluzioni. E' possibile realizzare un'orditura in legno strutturale, oppure una capriata e profilati in acciaio. O ancora una capriata e pannelli di calcestruzzo armati precompresso, o solai di calcestruzzo armato. Le capriate in legno, ognuna di esse formate da due travi (puntoni) disposte secondo l’inclinazione delle falde, riunite in sommità ad un travetto verticale (monaco o ometto), e inferiormente collegate ad una trave orizzontale (catena o tirante). Le unioni o connessioni dei vari elementi si ottengono mediante intagli, opportunamente rinforzati con ferri piatti. Questo tipo di incavallatura, chiamato capriata semplice, può essere usato fino ad una portata di 6-7 metri. Per coprire luci maggiori si ricorre ad altri tipi di capriate come ad esempio la capriata formato da due puntoni, da un ometto e da una catena, disposti come nelle capriate semplici ed inoltre da due contraffissi o saettoni interposti fra l’ometto ed i puntoni. Le capriate di questo tipo si impiegano per coprire luci che vanno da 8 a 15 metri.
Venerdì 12 Dicembre 2008
Questo tipo di capriata era comunemente detta capriata all'italiana o capriata con saette fino agli anni '40 del Novecento, quando iniziò ad essere definita capriata palladiana, espressione che precedentemente indicava le capriate a tre monaci con controcatena. Altra componente delle strutture portanti dei tetti a
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li, a loro volta, appoggiano superiormente sulla trave di colmo e inferiormente su una banchina o dormiente, costituita da una trave fissata ai muri perimetrali. L’orditura alla lombarda è caratterizzata dalla presenza di arcarecci o terzere che sono travi disposte parallelamente alle linee di gronda ed appoggiate su capriate o su
Molti gli elementi che costituiscono la copertura falde è la grossa orditura che a seconda della sua disposizione distingue i tetti nei due tipi: orditura alla piemontese e orditura alla lombarda. L’orditura alla piemontese è costituita da una trave di colmo, appoggiata su capriate o direttamente sui muri, e da cosiddetti falsi puntoni o travi disposti secondo la pendenza delle falde, le qua-
muri trasversali. Terza ed ultima componete delle strutture portanti dei tetti a falde è la piccola orditura. Costituita da correntini o listelli orizzontali, paralleli alle linee di gronda, nei tetti alla piemontese; e da travicelli o correntini o murali, inclinati secondo la pendenza del tetto, nei tetti alla lombarda.
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Oggigiorno l'imperativo è risparmio energetico. Meno consumi significano, oltre che un notevole risparmio in bolletta, anche un modo per inquinare meno l'ambiente. Uno dei modi, dunque, per risparmiare energia, è evitare di disperderla. Le dispersioni di calore si verificano in diversi punti della casa, tetti muri, finestre, porte e persino pavimenti e soffitti. A questo proposito diventa particolarmente importante l'isolamento dei pavimenti e dei soffitti, che hanno un'influenza notevole sui costi del riscaldamento e anche sul confort e sull'insonorizzazione della casa.
Speciale Edilizia
Risparmiare non inquinando: l'isolamento termoacustico
Un parquet coperto di moquet per esempio ripara dal freddo meglio di una lastra di cemento o di un pavimento in ceramica o di marmo. Tuttavia anche per il parquet bisogna fare attenzione a tappare tutti gli interstizi che devono essere chiusi
Questi pannelli si agganciano tra loro ad incastro ottenendo così una superficie livellata su cui può essere appoggiata la pavimentazione. Altri prodotti come la vermiculite espansa rivestita di bitume o il cemento con ver-
nello stesso tempo. Passando al tetto, può essere utile realizzare una controsoffittatura in cartongesso. Si costruisce una intelaiatura di legno indipendente dal soffitto originale, appoggiando la stessa a travetti fissati
Pavimenti e soffitti a prova di freddo e rumore: un investimento utile Dettaglio di un controsoffitto metallico per l'isolamento acustico
L'isolamento di pareti perimetrali in sezione
I costi di investimento iniziali per isolare tutta la casa, sono molto alti e quindi è bene iniziare con le misure relativamente meno costose. Per l'isolamento a soffitto il lavoro può risultare molto semplice perché può essere realizzato anche a posteriori, mentre per quello a pavimento la posa dell'isolante presuppone la sua rimozione.
con una pasta di legno o con piccoli listelli tagliati a misura che andranno incastrati nelle spazi tra le doghe. Basterà infine piallare la zona interessata e terminare con la levigatura. Per le solette in cemento, l'uso di pannelli in polistirolo o polistirene possono risultare molto vantaggiose, a patto che il solaio sia asciutto e livellato.
miculite, vengono posati come il comune calcestruzzo. La sistemazione invece di un foglio di polietilene prima che venga colata la malta, assicura una barriera stagna contro le risalite di umidità. Se non è possibile avere accesso al pavimento del piano superiore, si può insonorizzarlo installando invece un controsoffitto. Una soluzione relativamente semplice viene realizzata con un reticolo sospeso con all'interno dei pannelli isolanti. Sul reticolo vengono appoggiati dei materassini isolanti leggeri, che possono essere rivestiti su un lato in modo da fungere da controsoffitto e materiale isolante
a ganci o assicelle avvitate alle pareti. Si fissano i materassini isolanti tra i travetti e si chiude tutto con dei pannelli di cartongesso inserendo al di sopra una barriera la vapore in politene graffato. Alla fine si sigillano i giunti del cartongesso ed ecco la nostra con-
trosoffitta insonorizzata. Ma vediamo come realizzare il controsoffitto. Si posizionano i listelli di legno tenero avvitandoli al soffitto esistente, iniziando da un'estremità del locale e posizionando il primo listello contro la parete e perpendicolare ai travetti.
Non disperdere calore ed evitare i rumori esterni per una vita più confortevole
Si accosta quindi il pannello di isolante al primo listello, incollandolo al soffitto con una speciale colla polistirenica. Si prosegue nello stesso modo, alternado prima i listelli e poi i successivi pannelli di isolante fino a completare lo spazio da controsoffittare. Si graffa il foglio di barriera la vapore in politene ai listelli, con giunti a doppia piega. Infine si fissano i pannelli del controsoffitto ai listelli con chiodi zincati adatti per il cartongesso. Basterà stuccare i giunti e applicare due mani di vernice che costituiscono di per se già una barriera al vapore.
XXIX LUOGHI DEGLI INTERVENTI
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Dietro quelle porte di ferro
I
di Enrico Platè
l carcere di via Ca’del Ferro fu iniziato nel 1986 ed inaugurato sei anni dopo, nel 1992. Il 12 febbraio di quell’anno, sulle pagine del Corriere della Sera, si poteva leggere dell’apertura del nuovo carcere. All’entusiasmo per la nuova struttura si contrapponeva il biasimo generale per il penitenziario di via Jacini che, nell’articolo, è definito quale “medievale”, “casa ghetto”, “carcere della vergogna”. Le condizioni di vita nella prigione, sita nella struttura che fu già casa dei Preti Missionari nel XVIII e prigione dal 1866, non devono essere state delle migliori. Le cronache ci parlano di stanze umide e di precarie condizioni igieniche: nonostante ciò, i carcerati (una settantina al momento della chiusura) vi erano affezionati. Sempre il Corriere della Sera [12 marzo 1992] ci parla di uno sciopero della fame portato avanti dai ristretti trasferiti in via Ca’del Ferro: manca “la socialità”, rivendi-
galera, si continua a morire: il tasso di suicidi in cella è cento volte superiore a quello fra gli uomini liberi). Non sarà certo questa manciata di righe dattiloscritte a far cambiare l’aria nei penitenziari, ma è giusto cominciare a farsi un’idea sul carcere in Italia: la bibliografia in ambito è vasta, oltre al già citato Dietro quelle porte di ferro (Cremona, Monotipia, 1992), di Katia Bianchi e Ilaria Catterini, si vedano Stefano Anastasia e Patrizio Gonnella, Patrie Galere, Roma, Carocci, 2005 (utile la bibliografia ragionata presente nel volume). L’inchiesta Così si muore in galera è disponibile sul sito <http://www.ristretti.it/ areestudio/disagio/ricerca/suicidi/index.htm>. A Cremona opera l’associazione Zona Franca <www.zonafrancacremona.it/>; si veda anche l’associazione Antigone <www.associazioneantigone. it/>. Altre risorse utili sono reperibili sui siti <www.ristretti. it/> , <http://www.altrodiritto. unifi.it/>, il magazine di San Vittore <www.ildue.it/> e il sito dell’associazione romana Pa-
Foto tratta da: Katia Bianchi, Ilaria Catterini, Dietro quelle porte di ferro, Cremona, monotipia,1992
cano i detenuti. Un documento che parla di come si vivesse in via Jacini è Dietro quelle porte di ferro, frutto di un prezioso lavoro di indagine, condotto con la partecipazione di una classe superiore dell’ITIS (5B automazione a.s.1990/91). Oltre ad essere un vivido affresco delle condizioni di vita, è soprattutto la testimonianza di un lavoro di rete che oggi, purtroppo, non è neanche più pensabile: pochi i concittadini che sanno dove sia via Ca’ del Ferro, sempre più ristette le possibilità di varcarne la soglia se non nelle vesti di “guardie o ladri”. Insomma, anche a Cremona, il carcere basti a se stesso e di carcere non se ne parli (anche se in Italia, di
pillion <www.papillonrebibbia. org/>. In ultimo, tre consigli per battere i sentieri (ve ne sono moltissimi) delle parole “evase” dalle carceri: Luigi Settembrini, Ricordanze della mia vita; Antonio Gramsci, Lettere dal carcere; Dietrich Bonhoeffer, Resistenza e resa. MAIN SPONSOR:
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ARCHIVIO DI STATO DI CREMONA
la parete desnuda - vivere la citta' tra storia e oggi INTERVISTA - FUMETTO
Roberta Sacchi
di David C. Fragale Ok, Roberta, il tuo lavoro è di sicuro uno dei più criptici fra quelli visti sul giornale. Non perché non sia di facile interpretazione quanto perché, inaspettatamente per un fumetto che dovrebbe parlare di pareti desnude e di Cremona, nel tuo lavoro (che si può ammirare nella seconda pagina dell'inserto) non c’è nessuna delle due cose. Tu hai comunque descritto, a modo tuo, una visione dell’ex-carcere di via Jacini. Secondo il mio parere, ogni singolo monumento storico ha un passato fatto di date, avvenimenti, nomi importanti e così via, ma cosa davvero conta di tutto questo? Credo che per comprendere davvero la storia di un luogo bisogna soprattutto conoscere l’atmosfera generale che si respira. Colta quella, che è in fondo l’essenza vera e pura, il resto è solo qualcosa di più, qualcosa che comunque non sta in piedi da solo. Credo inoltre che a volte parlare di avvenimenti o luoghi storici troppo lontani da noi, o comunque da me, sia assurdo se non si ha la piena consapevolezza e una documentazione davvero esasperata, che ci fa dire cose certe, e non solo idee messe giù male e campate in aria. Io ho tentato di raccontare l’essenza di quel carcere, in cui erano relegate persone di altre città, che vivevano quella lontanza dalla propria città con amarezza. Che cosa rappresenta il gabbiano, se posso chiederlo? Il gabbiano è l’essenza della libertà. Non è un uccello di città, obbligato al caos cittadino. Il gabbiano è il simbolo dell’aspirazione massima dell’uomo libero. In questo caso ho voluto raccontare un momento di massima crudeltà che è, appunto, la cattura dei gabbiani da parte degli uomini relegati sull’isola - momento che sfocia in violenze e accanimenti vari. Leggendo alcuni documenti riguardanti il carcere di Cremona, ho notato che molte delle persone che vi erano imprigionate non erano cremonesi; essi soffrivano, oltre che per la prigionia, anche per la lontananza dalla propria città, che li aveva cacciati per sempre. Ho immaginato l’odio di queste persone nel vedere gli altri camminare liberi per strada. Sguardi di invidia. Così mi è apparsa quest’immagine di
Per informazioni: Comune di Cremona - Servizio Politiche Giovanili C/o Teatro Monteverdi - Via Dante 149 tel. 0372407785 - fax. 0372407320 attraversarte@comune.cremona.it
uomini prigionieri che si accaniscono su esseri puri e liberi come i gabbiani. Dimmi chi sono gli autori di fumetti o comunque gli artisti che preferisci e ai quali senti di ispirarti. Senz’altro il fumettista che per primo mi ha avvicinato davvero al mondo dei fumetti e che ha dato forza alla mia passione per il racconto a vignette è l’italiano Gipi. Da lì, ho cominciato a leggere un po’ di tutto. I miei autori preferiti oggi sono anche Igort, Crepax, Mattotti, Alberto Breccia, Manara, Pazienza, Kubert, Alessandro Rak, Mazzucchelli, Ortolani, Craig Thompson e Sergio Badino. Comunque, nella mia vita non ci sono solo i fumetti. Amo anche pittori come Phil Hale e i coloristi francesi, e gli autori del passato, soprattutto i rappresentanti dello stile liberty. L’altra mia passione immensa è il cinema, che mi suggerisce molti spunti su come raccontare al meglio le mie storie. A questo punto, visto che l’ho chiesto anche alle tue “colleghe”, parlami di Toczine. Però ricordati che hanno già detto tutte che è fighissimo, alternativo, stratosfericamente bello; ci si aspetta da te un parere più critico. Penso che Toc sia stata una trovata ideale per un gruppo di persone come noi che hanno questa voglia esagerata di raccontare e raccontarsi. Inizialmente siamo partiti "in quarta", ma poi, almeno secondo il mio punto di vista, ci siamo resi conti che non è affatto semplice organizzarsi per creare una fanzine di buon livello. Credo che i primi numeri, però, abbiano tutte le carte in regola per dimostrare la serietà con cui ci vogliamo proporre. Ci sono molte cose che vanno migliorate, ma dobbiamo dare tempo al tempo. Senz’altro, man mano che ognuno di noi crescerà come artista, anche la fanzine diverrà migliore. I lavori pubblicati saranno via via di livello sempre più alto. Già l’ultimo numero, rispetto a quelli scorsi, a me piace di più. L’importante è farsi conoscere, per poter ricevere sempre un numero maggiore di critiche e consigli. Ti ha soddisfatto lavorare per questa edizione di Gemine Muse? Certo. Anche perchè mi fa sempre molto piacere partecipare a queste iniziative – mi fanno crescere, diventare un’artista più completa. Poi, è sempre curioso vedere come, da un tema proposto, la tua idea prenda forma sulla carta e prenda una via tutta sua. Di cosa ti stai occupando adesso in campo creativo? Ora come ora sto frequentando il secondo anno della Scuola Internaziona-
le di Comics, a Firenze, nel corso Fumetto. In parallelo sto realizzando una storia lunga scritta da un’amica, e delle locandine per dei musicisti. Sto anche preparandomi psicologicamente per partecipare al Concorso di Lanciano di quest’anno e altri contest. Al Lucca Comics di quest’anno ho partecipato con due tavole alla raccolta “5ANNI” della SelfArea. Ci sono dei sogni nel cassetto che puoi condividere con i lettori (sperando che un qualche “zio d’America” ti legga e decida di avverarli)? Il mio sogno più grande è che questa passione non termini mai e mi porti lontano. Ora non ho sogni troppo materiali. So che ho ancora molto da imparare. Quando saprò controllare bene la mia mano e i segni che traccia, allora potrò sognare. Per ora mi devo impegnare al massimo per studiare la tecnica e diventare una disegnatrice affidabile. Se dio vorrà, acqua ci sarà, come ha detto qualcuno. Grazie Roberta, per le tue parole preziose e per averci ricordato quanto è bello essere gabbiani. Forse non così puri, ma almeno liberi, si spera.
XXX
Venerdì 12 Dicembre 2008
gemine muse gli artisti
ROBERTA SACCHI Sono nata il 26/08/88. Ho sempre avuto passione per il disegno fin da quando ero piccola. Il mio primo fumetto l'ho realizzato all'età di 6 anni appena ho imparato a scrivere. Questa passione ha preso maggior concretezza quando ho scelto il Liceo Artistico con indirizzo Grafico-Visivo. Durante i cinque anni di liceo, ho partecipato a diverse iniziative legate al mondo dell'illustrazione e del fumetto. Per esempio, ho partecipato a due edizioni del "Concorso per Esordienti" di Cremona vincendo il premio under 18 per due anni consecutivi, e ho seguito diversi corsi di fumetto all'interno del Centro Fumetto Andrea Pazienza. Tra le altre cose, ho realizzato delle tavole per una raccolta distribuita all'interno del CROCK Festival. Finito il liceo, ho deciso di tentare di spingermi più in là, partecipando a concorsi a livello nazionale. Nel 2007, ho ricevuto il primo premio in occasione dell'iniziativa "Matite per la Pace", che mi ha consentito di accedere a una borsa di studio per frequentare un anno alla Scuola Comics di Firenze. Quindi mi ci sono trasferita (non nella scuola, a Firenze!), ed ora proseguo i miei studi, partecipando nel frattempo a diverse iniziative: a esposizioni come il BLOW UP #01 di Treviglio, SALERNOINVITA, PornoErotica al CSA Dordoni di Cremona; e a diversi concorsi: Lanciano e Fuori dal Coro e via dicendo. Inoltre, ho realizzato due cover per cd musicali per il gruppo Your Garbage e per il solista Mario Sudati. Realizzo tavole e illustrazioni per il gruppo Toc di Cremona. Parallelamente, mi interesso di fotografia e di poesia, sperimentando personalmente come autodidatta. In cantiere ho una storia lunga sceneggiata e disegnata da me, ma scritta e ideata da un'amica, e varie collaborazioni per locandine e siti web di vari gruppi musicali e artisti di diverso genere. Potete trovare le mie cose a questi links: http://aife.deviantart.com h t t p : / / w w w. m y s p a c e . com/sakkash http://it.netlog.com/ssSakkinAaa_Ero1aPersonaMeglio
XXXI
R
Venerdì 12 Dicembre 2008
di Andrea Strazzoni
incasato a notte fonda e incapace di prendere sonno, incominciai a passare in rassegna la mia biblioteca. Cercavo uno di quei libri per i quali, da bambini, fantasticavamo sul prossimo momento in cui li avremmo di nuovo presi in mano, costruendo senza saperlo tutte le immagini che ci accompagnano oggi, e riuscendo con la nostra verginità a trasfigurarci completamente in esse, come se stessimo giocando a qualche avventura immaginaria. Non esistono più volumi, in tutte le biblioteche della terra, che possano dirci qualcosa di nuovo, che non siano strumenti di lavoro, o che non siano semplicemente lo specchio delle nostre vite (i libri di dolore o d’amore). Oggi, leggiamo per mestiere, o cerchiamo di rileggere cose che sappiamo già. Cercando invece un libro che per fama fosse ritenuto capace di impregnarsi nella memoria di generazioni intere, e che mi promettesse un’immedesimazione puerile nelle sue vicende, mi fermai di fronte ai Promessi Sposi, nell’edizione curata da un famoso critico letterario. Preso dall’insofferenza per la mia incapacità di concentrarmi sul testo, incominciai subito saltare di pagina in pagina, accontentandomi di iniziare la lettura laddove si perdeva la mia memoria scolastica sulla vicenda, appena dopo il primo capitolo, come se ciò che veniva prima fosse già stato abbastanza digerito, o per impedire che quella lettura mi togliesse la voglia. Mi soffermai su queste frasi: Renzo era un giovine pacifico e alieno dal sangue; ma, in que’ momenti, il suo cuore non batteva che per l’omicidio, la sua mente non era occupata che a fantasticare un tradimento. Si figurava allora di prendere il suo schioppo, d’appiattarsi dietro una siepe, aspettando se mai, se mai colui venisse a passar solo; e, internandosi, con feroce compiacenza, in quell’immaginazione, si figurava di sentire una pedata, quella pedata, d’alzar chetamente la testa; riconosceva lo scellerato, spianava lo schioppo, prendeva la mira, sparava. Il carattere impaziente e nervoso della mia lettura mi porta spesso a saltare parole e righe in ciò che leggo. È un vizio che imputo al mio amore per i libri più che per la lettura. Dovendo così collegare frasi slegate fra loro, la mia mente riempie i vuoti attingendo a contenuti propri, oppure ripromettendosi una comprensione successiva di certi passi, o accontentandosi di una certa comprensione analogica. Nel momento della lettura di quel passo, una lettura vergognosa, svolta sopra pensiero, credetti che il Manzoni avesse voluto porre nel passo una delle sue famose riflessioni psicologiche. Pensai che avesse considerato Renzo, proprio in quanto giovane mite e timorato, un soggetto facilmente eccitabile alle fantasie di sangue, qualora gli si fosse paventata la possibilità di un torto subito o di una vendetta da compiere. Credetti insomma che in quel passo avesse tratteggiato la differenza tra il delinquente reale, che non si abbandona mai a fantasie di strage, e che ancor meno raramente pensa ai gesti da compiere, e il cosiddetto uomo mite, che considera la violenza un evento eccezionale, conosciuto nelle sue rappresentazioni cinematografiche, e che di fronte ad un possibile torto ama crogiolarsi in fantasie grandguignolesche, (salvo poi abbandonarle una volta posto nella condizione di poter esigere una vendetta). Qualsiasi rapinatore o malavitoso non pensa mai al male da compiere. Un uomo che percuote un altro uomo per derubarlo non pensa a come picchiare, né alle conseguenze che può arrecare ad altri, né al dolore che gli altri patiscono, né ad eventuali reazioni, né alle conseguenze immediate che lui stesso può patire. Si muove nel mondo della violenza quotidiana come un padre in casa propria, e gli schiaffi al piccoletto, al passante, al ragazzino di strada sono un vocabolario con cui comunicare all’interno della propria sfera sociale, con il quale attingere alle risorse necessarie al sostentamento, o per rispettare il proprio codice morale. Lo schiaffo e la botta non sono che strumenti analoghi alle parole e non avrebbe senso discuterne la validità
di Carmine Caletti I tuoi racconti richiedono una spiegazione esplicita. La rosa bianca (La Croce, l’olivo e la spada) è ambientato ai tempi dell’Inquisizione. In che modo si lega a Piazza Roma, luogo di riferimento? Lo spunto narrativo è stata in questo caso la scoperta che il luogo dove oggi sorge Piazza Roma ospitava fino al 1869 un antico convento domenicano, dove in secoli passati era stato attivo un tribunale della Santa Inquisizione. Ho perciò pensato di mettere in scena il monologo interiore di un inquisitore, o meglio una sua preghiera rivolta a Dio mentre cammina per strada, dirigendosi verso la prigione dove di lì a poco dovrà “interrogare” degli eretici. Un fil rouge tematico unisce La rosa bianca al tuo secondo racconto, Il più solitario tra gli uomini. Il pastore, figura già di per sé
solitaria, è qui ulteriormente isolato, nel momento in cui può fare una scelta. Quale legame c’è tra i due testi? Nel primo racconto ho cercato di rappresentare la relazione, perturbante e talvolta difficilmente confessabile, tra il sentimento dell’autentica devozione nei confronti del divino, dell’amore, del giusto, del vero, di ciò che insomma sa dare in qualche modo un senso all’esistenza umana sulla terra, e la sopraffazione, la violenza, la privazione della libertà; affinché questo non apparisse però come un tema soltanto politico, come nel primo racconto, ho pensato di rappresentarlo specularmente anche in un’esperienza di totale solitudine, assolutamente individuale, come quella del pastore, che si trova a scegliere, per la propria vita e nessun’altra, tra la libertà e il senso. Direi, se devo riassumere tutto in breve, che mi sono rifatto alla metafora del più famoso romanzo di
gemine muse
Il crimine della ragione o le premesse, così come non discutiamo quelle di un discorso quotidiano. L’uomo mite, invece, si immagina o pianifica la violenza, ma non ne parla il linguaggio, e il pensiero di un pugno richiama in lui quello della legge o della rappresentazione del dolore. Eccede in elaborate fantasie di vendetta e di sangue per compensare epicamente una vita passata a piegare la testa anche davanti a chi ci supera nella fila della posta. Le fantasie del mite bastano da sole ad esaurire la rabbia e lo sconforto: i cattivi propositi durano lo spazio di un mattino, o precedono immediatamente il torto reale, che le spegne presentando le più urgenti ragioni della sopravvivenza e della fuga. Pensai che il Manzoni avesse spinto sino a questo punto la sua riflessione: invece, s’era limitato a descrivere il cattivo proposito di Renzo, per poi riportarlo nei binari del semplice orrore per la violenza. Ritornato sulle pagine del libro, mi stupii di non ritrovare queste conclusioni nel testo, e neppure nell’apparato critico. Ero stato io, nel dormiveglia e nella disattenzione, a porre fra una riga e l’altra questi pensieri, come interpretazione di un testo che stavo leggendo malamente, per potermi tenere a galla nella lettura. L’ipotetica riflessione psicologica del Manzoni mi fece tuttavia capire come essa, in realtà, ne potesse contenere un’altra: mi venne in mente come ad ogni persona mite sia capitato, almeno una volta, di fantasticare di uccidere un uomo, o su come commettere il delitto perfetto. Volendo ragionare su quest’idea, è necessario partire dal presupposto che oggi non è possibile uccidere senza lasciare prove e senza che queste prove, opportunamente analizzate nei laboratori della polizia scientifica, conducano all’assassino. La letteratura poliziesca è molto accurata al riguardo, e sebbene sia convinto che i metodi scientifici impiegati dalla polizia siano utilizzati al massimo delle loro potenzialità un numero di volte molto inferiore a quello che ci si aspetterebbe, e che anzi nelle indagini viga ancora un certo grado di arbitrio e di sbadataggine, resto dell’opinione che un assassino debba aspettarsi, come regola di metodo, il massimo dell’attenzione da parte della polizia. Partendo da questo presupposto ho formulato la prima regola dell’assassinio: non è possibile uccidere senza venire scoperti. Questa regola può essere facilmente dimostrata pensando a come l’ingegno umano, riunito in più persone, supportato dalla tecnica moderna e costruito in molti anni di ricerche sul crimine, sia senz’altro più sviluppato nell’apparato poliziesco piuttosto che nel singolo criminale. Sarebbe possibile, per il singolo, sfuggire alla legge corrompendola, impedendole di dispiegare il suo apparato tecnico: ma volendo ragionare sull’ipotesi di un omicidio perfetto, è chiaro che chi si accinge a compierlo debba aspettarsi dalla polizia il massimo impegno e sagacia, così come negli esperimenti mentali l’ambiente di prova è neutro. È allora possibile per l’assassino sfuggire alla pena (pur palesando la propria responsabilità) spostando l’assassinio in un ambiente in cui la morte è considerata un evento accidentale: il campo degli incidenti automobilistici. È impossibile dimostrare la volontarietà dell’investimento di un pedone (e ce ne sono tanti che attraversano praticamente senza guardare). Un incidente in macchina è casuale o non è determinato dalla volontà del guidatore, ma dalla sua sbadataggine, dall’ubriachezza, dalla velocità e da altri concetti astratti. Il problema principale riguarda la casualità dell’uccisione, che non può essere mai ricostruita a posteriori. Basarsi sulla sola casualità
il racconto si riferisce all'ex carcere dell’atto implica, ovviamente, che non si possa uccidere – se non, appunto, casualmente – colui che vorremmo morto. La casualità non può essere ricostruita, si sottrae ad ogni possibile investigazione. Uccidere casualmente significa restare impuniti: ma nessuno ha mai motivi per uccidere casualmente, a meno che la casualità stessa non costituisca il motivo del suo gesto. Questa idea mi riportò alla mente la mia esperienza di prigioniero politico. Erano quelli i tempi della guerra, e mi ritrovavo in cella assieme ad altri militanti, custoditi nel carcere di via J. a seguito di una retata della polizia. Fummo tutti rilasciati la mattina seguente, ma allora non sapevamo ancora se ci attendesse il capestro, la prigionia o la deportazione in R. La lunga notte di attesa si prestava così alla confidenza, al pianto e alla speranza. Fu proprio l’incertezza sul nostro destino a farmi avvicinare al signor P., distinto gentiluomo di campagna e vecchio amico di famiglia. Era visibilmente estraneo al genere di crimini per il quale eravamo imputati noialtri, e la sua presenza mi incuriosì a tal punto che non potei fare altro che mettermi a parlare con lui, vedendolo come l’unica persona estranea al nostro ancora incerto destino. Rimasi molto sorpreso (e in un certo senso risollevato dalla mia preoccupazione) quando mi rivelò il motivo del suo arresto. Mi disse di essere stato trovato sul luogo di una tragedia, con le mani imbrattate di sangue e con un quadrello di porfido in mano: ai suoi piedi giaceva un ragazzo con la testa spaccata. Le urla del ragazzo avevano immediatamente attirato un poliziotto di ronda in un vicolo attiguo, e P. era stato condotto in questura e da lì in carcere. Proclamatosi innocente, affermava di avere sentito delle urla e di essere accorso appena prima del poliziotto, raccogliendo il quadrello da terra e sporcandosi le mani nel tentativo di soccorrere il giovane. Nessun investigatore avrebbe potuto dimostrare che P. non avesse detto la verità. Nessun legame di conoscenza lo legava al morto, e nessuna ragione più forte di quelle addotte dallo stesso P. avrebbe potuto spiegare il concorrere delle prove che ne avrebbero dimostrato la colpevolezza. La volontà di soccorrere un moribondo è certamente un motivo più forte per sporcarsi di sangue che quella di uccidere uno sconosciuto per strada. P. aveva agito casualmente, e solo un detective più che raffinato avrebbe potuto capire che il motivo che aveva portato il vecchio alla violenza era l’assenza di ogni motivo calcolabile, era il principio di tutti i motivi, il principio della ragione. Il vecchio aveva ucciso perché spinto dalla pura idea di uccidere senza ragione, ovvero dalla ragione più grande di tutte: l’idea del motivo, la più semplice ed immediata e al tempo stesso la più lontana ed immaginabile. Perché poi avesse scelto di uccidere anziché far cadere una foglia dalla propria mano, come gesto immotivato, ancora non mi è chiaro. In questa domanda può essere celata la risposta che non è possibile uccidere grazie alla pura ragione, e che esiste sempre un motivo più abietto (il piacere della violenza, la malattia mentale, l’istinto della specie) che ci porta a uccidere che tentare di farlo ispirandosi ai teorici della causalità. Oppure, P. voleva dare un esempio a se stesso, portando la ragione più alta, il principio della ragione, al livello di un gesto che per sua natura si presta più di ogni altro all’indagine sul movente e la responsabilità, cercando di mostrare quanto sia grande la distanza tra l’idea del movente e il movente effettivo, e al tempo stesso di farli coincidere sotto gli occhi di chi cerca la fonte dei crimini. Fu senz’altro scarcerato e giustamente rimesso in libertà.
INTERVISTA - SCRITTURA
Raffaele Ariano
il presente attraverso i secoli Kundera, nel quale era posta l’alternativa tra la «pesantezza» e la «insostenibile leggerezza» dell’essere. Vista la tua tesi di laurea su Nietzsche, è utile un raccordo con la sua opera Così parlò Zarathustra. Quale influenza quel testo ha esercitato sul tuo? Mi hai smascherato… A parte gli scherzi, con il racconto del pastore volevo in effetti interpretare a modo mio la vicenda biblica del frutto proibito e insieme quella narrata in un passo celebre di Così parlò Zarathustra, quello che porta il titolo «La visione e l’enig-
ma», nel quale si riferisce appunto della «visione del più solitario tra gli uomini», un pastore «cui un greve serpente nero penzolava dalla bocca»; che poi è un passo dedicato in qualche modo alla famosa figura dell’eterno ritorno dell’uguale. Le continuità mi precedevano: Kundera è, ne L’insostenibile leggerezza dell’essere e non solo, un attento lettore di Nietzsche; questi a sua volta si rifaceva alla Bibbia nello Zarathustra che, come è stato notato da alcuni commentatori, è una sorta di «Vangelo secondo Nietzsche». Di certo, è questo il filosofo che più ha influi-
to finora sulla mia visione delle cose. Circa lo stile posso dire di essermi ispirato, nel mio piccolo, alle Confessioni di Agostino per il primo racconto e ai dialoghi dello Zarathustra per il secondo. Vorrei un tuo parere sul percorso della Sezione Scrittura. Ritengo che il lavoro di voi scrittori sia andato oltre le più rosee, già alte, aspettative, e penso che vi siate influenzati a vicenda. In tempo di brunettismi e caccia ai raccomandati dovrei forse vergognarmene, ma gli altri autori erano miei amici da molto tempo, e di sicuro ci
siamo influenzati a livello personale e anche “intellettuale”, se possiamo usare questo parolone, ben prima di partecipare a Gemine Muse. Poi, chiaramente, dato che ci siamo scambiati le bozze dei racconti man mano che li scrivevamo, l’influenza è stata anche diretta. Al di là della valutazione dei miei pezzi, che non spetta certo a me, penso che i risultati di questa iniziativa siano stati molto positivi. E poi, tralasciando la “riuscita artistica”, credo che il solo fatto di partecipare ci abbia dato una scusa per esercitarci con un po’ di serietà alla scrittura letteraria, e già questa non è una cosa da poco: è ben difficile trovare spazi simili in tempi come questi, nei quali, se la cultura non dimostra in carta bollata di saper contribuire alla magnifiche sorti e progressive del Prodotto Interno Lordo, è invitata cordialmente a farsi da parte e tacere.
XXXII
Walls As Open Doors
gemine muse
Venerdì 12 Dicembre 2008
di Marco Verdi Undici mesi dalle prime idee di progetto all’opera finale. E’ un percorso articolato quello che ci condurrà la sera del 20 dicembre nella sala maggiore del Palazzo Cittanova. Timori ed entusiasmi si sono susseguiti senza sosta durante le infinite fasi di creazione, composizione e rifinitura di una performance che da subito non si è voluta limitare alla sfera musicale, proponendo una lettura esaustiva dei temi affrontati attraverso i linguaggi multimediali. Musica, dunque, con il supporto imprescindibile di elementi grafici ricorrenti organizzati in una video-installazione di forte impatto e caratterizzazione emotiva. Contrapposizione, compenetrazione, scontro, reciprocità: sono le dicotomie stravolte su cui si reggono i concetti stessi di arte e musica. Rumore e melodia, antico e moderno, acustico ed elettronico, ovvero le suggestioni di un dialogo tra elementi che abbiamo voluto approfondire inserendoci nel contesto artistico di Gemine:Muse. Pretesto inevitabile, la parete calata nella città: il fascino medievale di Cremona e il suo binomio vecchio/nuovo, il simbolico p alazzo Cittanova con la sua storia di indipendenza alternativa al potere convenzionale. “La Parete Desnuda” è stata da subito spogliata del suo significato meramente fi-
20 dicembre - Palazzo Cittanova sico e trasposta nella dimensione impalpabile e sottile dell’interiorità. Una parete divisoria; l’intuizione e la visione moderna del concetto di città come luogo confinato da molti accessi senza nessuna uscita, l’idea plasmata sulla limitazione mentale dell’auto-confinamento (protezione o differenziazione?). Tre atti, distinti ed equa-
mente distribuiti in un’ora e trenta di durata complessiva. Tre letture differenti identificate dal titolo, emblematico, dell’opera: Walls As Open Doors. Tre approcci stilistici che guerreggiano in quello scontro tra opposti capace di far scaturire le emozioni più
profonde. La materia è fornita dai linguaggi artistici marginali e d’avanguardia dell’ultimo mezzo secolo: la musica elettronica, il concretismo, l’arte digitale; e poi, gli spartiti classici e l’estetica jazz, rivisitati alla luce dell’eredità penetrante dell’ultimo post-rock. Contaminazioni reciproche attraversate da variazioni e crescendo circolari, mediante un linguaggio fortemente ibrido ed eterogeneo, diviso nell’utilizzo di elementi classici (pianoforte, contrabbasso, archi, chitarra acustica) e strumenti più tipicamente rock (batteria, basso e chitarra elettrica), ma inaspettatamente sostenuto dal minimalismo elettronico d’avanguardia. Tappeti di glitch corrotti da oscure fascinazioni post-industriali, forme pure alterate da inserti ambientali e rumoristici, fantasie immerse in arpeggi liquidi e remoti, rincorsi da trame avant-jazz o armonizzati da un pianoforte etereo. L’orchestra è in realtà un’ensemble atipica costituita da una formazione fissa di quattro musicisti con interventi di supporto. Ma la per-
formance non vuole essere a tutti i costi inaccessibile, difficile o limitante: confidiamo bensì che qualunque orecchio amante della (buona) musica possa trovare elementi di riflessione e vivo interesse.
La performance musica è a cura di Marco Verdi ed è prevista il 20 dicembre alle ore 21.45 presso Palazzo Cittanova. Gli autori dello spettacolo sono Zero Wait enSemble composto da Zero Wait State + Xu(e) + Big Eyes Trance. I musicisti sono: Omar Martani (chitarra elettrica e acustica, tastiere, effetti); Giuseppe Toninelli (laptop/elettronica); Nicola Fornasari (laptop/ elettronica); Andrea Poli (laptop/ elettronica); Giovanni Prarolo (contrabbasso e basso elettrico); Roberto Polledri (chitarra elettrica); Stefano Uggeri (batteria); Matteo Nodari (pianoforte); Alberto Napoli (violino); Benedetta Zucconi (viola).
ITALIA CREATIVA
SOSTEGNO E PROMOZIONE DELLA GIOVANE CREATIVITÀ ITALIANA
IN COLLABORAZIONE CON:
E REALIZZATO A CREMONA DA:
CON IL CONTRIBUTO DI:
I CURATORI - MUSICA
MARCO VERDI
Nasco a Pavia il 22 marzo 1987. Mi trasferisco a Cremona all’età di dodici anni, e qui vivo fino all’estate dopo il diploma (2006, Liceo Scientifico Aselli). La crescente passione per sonorità inusuali e una (in)sana attitudine alla sperimentazione mi conducono al Politecnico di Milano, dove frequento il corso di Ingegneria Elettronica. Intanto ascolto, suono e scrivo di musica. Dal 2005 svolgo attività di redazione con Cantiere Sonoro, pubblicando una quarantina di articoli (tra recensioni, interviste e reportage) seguendo le principali rassegne e manifestazioni locali e partecipando attivamente all’organizzazione di altri eventi minori. Dal 2007 sono collaboratore di Rockit, e approfondisco la conoscenza di linguaggi artistici sperimentali e d’avanguardia; recensisco, intervisto e ascolto; ogni tanto incontro qualche artista. Suono ad alto volume la chitarra ed altro materiale elettronico con Tundra. Ricerco perennemente il Suono Puro.
I PROSSIMI ARTISTI SU IL PICCOLO: 19/12 Patrizia Sacchi (fumetto) Sezione performance
26/12 Alice Seghetti (fumetto) Sezione musica Sezione performance
GEMINE MUSE
2008/09
IN COLLABORAZIONE CON:
MAIN SPONSOR:
SPONSOR TECNICO:
MEDIA PARTNER: GEMINE MUSE CREMONA LA PARETE DESNUDA PARTNER:
SPONSOR LOCALI:
ARCHIVIO DI STATO DI CREMONA
Speciale Edilizia
Caldaia a condensazione per un calore ecologico
Fondamentale, in questo periodo, il dolce e confortevole calore casalingo. A questo proposito al giorno d'oggi una delle caldaie più consigliabili è quella a condenzazione: è tra le più moderne ed ecologiche oggi esistenti. Tali caldaie riescono ad ottenere rendimenti molto elevati e riduzioni delle emissioni di ossidi di azoto e monossido di carbonio fino al 70% rispetto agli impianti tradizionali. Le normali caldaie, anche quelle definite "ad alto rendimento", riescono infatti ad utilizzare solo una parte del calore sensibile: il loro rendimento è infatti nell'ordine del 91-93% riferito al potere calorifico inferiore. Il vapore acqueo generato dal processo di combustione (circa 1,6 kg per m3 di gas) viene invece disperso in atmosfera attra-
verso il camino: la quantità di calore in esso contenuta, definito calore latente, rappresenta ben l'11% dell'energia liberata dalla combustione. La caldaia a condensazione, a differenza della caldaia tradizionale, può invece recuperare una gran parte del calore contenuto nei fumi espulsi attraverso il camino. La particolare tecnologia della condensazione consente infatti di raffreddare i fumi che si trasformano tornando allo stato di liquido saturo (o in taluni casi a vapore saturo umido), con un recupero di calore utilizzato per preriscaldare l'acqua di ritorno dall'impianto. In questo modo la temperatura dei fumi di uscita (fino a 40°C) mantiene sempre lo stesso valore della temperatura di mandata dell'acqua, ben inferiore quindi ai 140-160°C dei ge-
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Caldaia in perfetta efficienza per un calore a tutta economia
neratori ad alto rendimento ed ai 200-250°C dei generatori di tipo tradizionale. Le caldaie a condensazione utilizzano tubi di scarico in acciaio inox o addirittura in plastica: solo da questo elemento si capisce quanto sfruttino il calore che altrimenti andrebbe disperso nei fumi. Necessitano anche di un tubo per lo scarico dell'acqua di condensa che si forma toccando le pareti fredde del camino. Con le caldaie a condensazione si raggiungono risparmi nell'ordine del 15-20% sulla fornitura di acqua calda a 80 °C, a 60 °C del 20-30%. Le prestazioni migliori sono quelle a carico parziale, ovvero il riscaldamento di un edificio, dove con radianti tradizionali consentono risparmi del 2530%. Esse infine esprimono il massimo delle prestazioni (risparmi del 40% e oltre) quando vengono utilizzate con impianti che funzionano a bassa temperatura (30-50°C), come ad esempio con impianti radianti (pannelli a soffitto, serpentino a pavimento o serpentino a parete). Grazie alle caratteristiche costruttive della caldaia a condensazione, quando si sostituisce una caldaia tradizionale con una a condensazione è possibile sceglierne una di potenza minore. Se completiamo il sistema con l'integrazione di pannelli solari, ed aggiungiamo il risparmio che proviene
dall'utilizzo dell'energia solare (25-30% medio), notiamo che dalla combinazione di pannelli solari + caldaia a condensazione è possibile ottenere risparmi del 50-60%. Ma oltre alla caldaia, fondamentale sono i mezzi che erogano direttamente il calore: i termosifoni. Rappresentano un sistema molto diffuso e possono essere in ghisa, in alluminio o acciaio se più nuovi. I termosifoni in ghisa si riscaldano e si raffreddano più lentamente degli altri. In linea di massima l’ideale è optare per quelli in ghisa per gli appartamenti o per le stanze in cui si soggiorna a lungo, mentre è utile scegliere quelli in allumi-
nio o acciaio per le seconde case in cui ci si reca ogni tanto e in cui appena arrivati vorremmo sentirci già a nostro agio. I termosifoni raggiungono la massima potenza con tempe-
Attenzione a scegliere l'apparecchio migliore e i termosifoni giusti
rature dell’acqua calda molto alte, di comprese tra 70 e 80 °C; anche il loro colore e il tipo di vernice possono influire sul loro rendimento: dipingerli con vernici che non ostacolino il passaggio di calore, pulirli regolarmente e utilizzare pannelli di materiale riflettente da posizionare tra il muro e il termosifone stesso, sono accorgimenti per migliorarne il rendimento. Al contrario, coprendo i termosifoni con mensole, davanzali e copertine se ne diminuisce notevolmente il rendimento che è già penalizzato per il fatto che, normalmente, concentrandosi il caldo in alto, abbiamo bisogno di “surriscaldare” gli ambienti per stare bene seduti in poltrona o sdraiati sul letto. In alcuni casi, quando la ri-
cerca di un particolare “sapore” lo consente, il riutilizzo di vecchi radiatori in ghisa, magari dotati di sportello scaldavivande e di piedini, è un esperimento che dà buoni risultati. Certamente, in fase di ristrutturazione occorrerà verificare, attraverso accurate prove di soffiatura, che il metallo non sia usurato o corroso dall’interno, al punto da perdere acqua durante il funzionamento. In caso occorresse, anche grazie alla modularità degli elementi, è possibile calibrare le dimensioni dei vecchi termosifoni adattandoli alle di-s mensioni dei nuovi ambienti con delicati ma diffuse procedimenti di saldatura e di riverniciatura. Optando per nuovi modelli, l’imbarazzo della scelta deriva anche da gamme di colori pressoché infinite. In ogni caso, un metodo casalingo e “spannometrico” per calcolare il numero di elementi standard per un determinato ambiente consiste nel moltiplicare il volume del locale per il fattore 35 e trovare il numero di Kilocalorie necessarie.
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Speciale Edilizia
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Romantici e un po' sognatori, amanti del focolare domestico: ecco coloro che, ancora oggi, scelgono di dotarti di un camino, magari in salotto, attorno al quale riunirsi nelle fredde serata invernali. Fin dall'antichità, quando gli impianti di riscaldamento e le moderne caldaie di oggi ancora non esistevano, la famiglia usava riunirsi intorno al focolare, espressione di unità e nucleo della casa. Il caminetto ha sempre avuto un potere unificante e riveste molta importanza per la sua forza di tenere unita la famiglia. Ancora oggi il caminetto è utilizzato soprattutto in campagna e continua a mantenere un certo fascino anche nelle case moderne, dove spesso lo troviamo quale elemento architettonico e decorativo. Il fuoco e la legna che brucia nel caminetto danno una nota di poesia e magia alla casa, la possibilità di essere in confidenza con la fiamma e di godere di quel calore avvolgente e unico rappresentato dal fuoco vivo richiama in noi la nostalgia del tempo passato e la voglia di vivere. Questi caminetti possono funzionare sia a legna che a gas in modo combinato oppure soltanto a legna. Internamente il focolare è formato da un monoblocco in acciaio o ghisa coibentato con materassini di lana di roccia o vetro ed esternamente sono rivestiti con mantello in lamiera zincata. Si possono collegare in parallelo all'impianto di riscaldamento a termosifoni abbinandoli a caldaie a gasolio o a gas oppure possono funzionare anche da soli quale unica fonte di calore.
Quel sapore di passato e famiglia nel calore di un caminetto acceso
Alcuni modelli possono anche disporre di uno scambiatore di calore per la produzione di acqua calda sanitaria e possono avere il gruppo idraulico come optional. E' possibile montare il vaso di espansione sia chiuso che aperto e possono avere dispositivi di sicurezza avanzati, progettati in modo da impedire un eventuale scoppio prevedendo dei punti di rottura o strappo facilmente riparabili. Dispongono di serranda fumi regolabile dall'esterno, cassetto cenere estraibile con regolazione dell'aria
Irrinunciabile la magia del caminetto
comburente primaria e post combustione, centralina elettronica. La chiusura del focolare può essere fatta con vetri a porte o con saliscendi secondo i modelli e le preferen-
ze. Hanno potenze che variano da 25 Kw (22.000 kcal/h) a 35 Kw (29.000 kcal/h) con superfici riscaldabili da 100 a 200 mq. rendimento che oscilla da 65% a 80%, contenuto acqua calda da 40 a 70 litri. I consumi della legna variano a seconda della dimensione del locale da riscaldare. In base al grafico di destra si può dire che per riscaldare un locale di 80 mq occorrono circa 5 kg di legna all'ora, mentre per riscaldare 200 mq occorrono circa 11 kg di legna all'ora ipotizzando un rendimento del focolare all'80%. Il risparmio ottenibile rispetto ai tradizionali sistemi di riscaldamento a gas o gasolio varia dal 50 al 60%. Si ottiene inoltre un vantaggio ecologico, essendo la legna molto meno inquinante del gas o del gasolio. Vi sono i cosiddetti "caminetti ad aria calda, vere e proprie stufe a sè stanti, inserite in una struttura che ha la funzione di abbellimento. Dispogono di uno o più ventilatori con la funzione di
diffondere l'aria calda calda nell'ambiente. Se si vuole riscaldare tutte le stanze di una casa, occorre predisporre le canalizzazioni per poter portare l'aria calda in tutti i locali. Per fare questo sono disponibili dei tubi flessibili da collegare alle apposite uscite del caminetto. Occorre tenere presente la potenza del caminetto per poter adeguatamente stabilire quanti volumi poter riscaldare. Alcuni modelli incorporano sistemi per umidificare l'aria. Infatti l'inconveniente principale di questi caminetti è quello di rendere secca l'aria che resperiamo con conseguenze negative sulle nostre vie respiratorie. Per cui è bene dotarsi anche di apparecchi umidificatori nel caso non siano previsti nel caminetto.
Questi modelli possono venire usati anche d'estate per aerare i locali a camino spento.Da apprezzare anche la versatilità di alcuni modelli che possono funzionare sia a legna che a gas. l vantaggio di questi caminetti è che non hanno bisogno dell'impianto a termosifoni rendendo minime le spese per l'installazione. A seconda dei modelli, le potenze si aggirano dai 15 ai 30 Kw, con superfici riscaldabili che variano dai 70 ai 150 mq, hanno bisogno di una canna fumaria con un diametro tra i
In commercio modelli sempre più all'avanguardia
20 e i 25 cm, la portata dell'aria calda si aggira intorno ai 450 m3 all'ora. Si possono installare abbastanza facilmente, non hanno bisogno di un locale caldaia apposito e sono molto adatti per quegli ambienti dove lo spazio è un problema prioritario e quindi vanno bene per la casa in montagna, la taverna, o il rustico ristrutturato. Il consumo di legna può variare da due a otto chili l'ora a seconda degli ambienti da riscaldare. Facendo i conti occorrono circa 70-80 quintali di legna per una stagione di riscaldamento. Vi sono poi i caminetti combinati a legna e gas. In questo caso il caminetto è un monoblocco costituito da
uno scambiatore di calore in acciaio a doppia parete sagomata e trattata internamente, fra la quale, con un ventilatore, viene immessa aria che riscaldata e umidificata, viene distribuita ai vari locali attraverso le apposite canalizzazioni. Il caminetto è coibentato con un materassino di lana di roccia di 5 cm. e un mantello di lamiera zincata che evita la dispersione e ne facilita l'installazione evitando opere murarie. Dispone di un ventilatore con una portata d'aria di 620 m3/h, regolabile a tre velocità. E' provvisto di un bruciatore a gas che, comandato dal termostato ambiente, permette il funzionamento automatico del camino (come una caldaia).
Speciale Edilizia
Quando l'arredamento punta sull'ecologia Nell'arredamento di una casa, la cucina rivesta un ruolo importantissimo. E' il luogo in cui la famiglia si raduna per mangiare, e in cui si passa la maggior parte del proprio tempo. In una prospettiva futura, vuoi per l'attenzione alla spesa, vuoi per una sempre maggiore sensibilità nei confronti dell'ecologia, ii consumatori adotteranno un comportamento sempre più accorto, che li porterà in maniera più concreta a modificare le loro abitudini di consumo. La principale sfida sarà quella di progettare elettrodomestici capaci di offrire funzioni ecologiche e nel contempo, soddisfare la domanda dei consumatori di prodotti di design, innovativi, semplici e intuitivi nell'uso. Oggi quindi la sostenibilità è in prima linea anche nelle cucine. E' la tecnologia ecointegrata che è alla base del concept che la differenzia consentendo di recuperare fino al 60% di acqua e calore prodotti dagli elettrodomestici per alimentarne altri e permettendo di risparmiare e riutilizzare una maggiore quantità di energia. Una cucina di questo tipo permette di recuperare il calore prodotto dal compressore del frigorifero per produrre acqua calda per la la-
La scelta degli elettrodomestici deve essere rivolta al risparmio energetico
Sostenibilità anche nell'arredare casa
vastoviglie. I sensori di torbidità dell'acqua rilevano il livello di sporco nel lavello per evitare di sprecare acqua. Quando si fa scorrere l'acqua in attesa che si scaldi, l'acqua fredda pulita viene recuperata in uno speciale
serbatoio per poterla riutilizzare, dopo trattamento antibatterico, per annaffiare le piante, per le pulizie di casa o nel ciclo di lavaggio della lavastoviglie. Un impegno continuo sul fronte della riduzione dei
consumi ha portato, negli ultimi anni, ad una vera rivoluzione dei costi di funzionamento, sia per il consumatore che per l'ambiente. Dopo il balzo in avanti cui abbiamo assistito nel corso degli anni '90, i margini di miglioramento si sono sensibilmente ridotti, lavorando solo sull'efficienza energetica o la riduzione dei consumi. E' arrivato il momento di ricominciare ad inventare e produrre elettrodomestici pensati per soddisfare le nuove esigenze di un consumatore sempre più attento, sensibile e consapevole. Sostituendo gli elettrodomestici che hanno ormai una diecina d'anni con quelli in Classe A o superiore, usandoli si recupera completamente la poca spesa in più. E riducendo i consumi di elettricità, diminuisce la CO2 emessa dalle centrali elettriche, che provoca il riscaldamento globale. Gli elettrodomestici (frigorifero, congelatore, lavabiancheria, lavastoviglie, forno, piano di cottura, microonde, cappe aspiranti) sono "giusti" quando fanno bene il loro servizio, aiutano a vivere meglio in casa, consumano poca energia elettrica. In natura le sostanze circolano, vengono trasformate e tutto alla fine viene riassorbito e riutilizzato.
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Nuova linea di cucine in esposizione da Pedroni
Modello Barrique design di Rodolfo Dordoni
In esposizione le cucine della nuova linea di Ernesto Meda, presso Arredamenti Pedroni di Persico Dosimo. Una linea di cucine design, ultramoderne e funzionali, dotate di tutti i confort più innovativi. «Sono gli ultimi tre modelli usciti» spiega la titolare Lorenza Pedroni. «Una delle cose più importanti è che queste cucine possono essere composte a piacimento, in base allo spazio a disposizione e alle esigenze del cliente. Sono disponibili in laccato lucido, ma anche in laccato opaco o laminato, alcuni modelli hanno delle parti in rovere». Una peculiarità di queste cucine sono i pensili, che si aprono con un particolare meccanismo, con aperture a portafoglio o estraibili. «Queste cucine
sono state presentate all'Eurocucine 2008» spiega la titolare. «Noi ci occupiamo di fare preventivi e progettazioni personalizzate, sulla base degli spazi disponibili. Le misure possono variare in altezza e in larghezza. Si tratta di una marca di un certo livello e di ottima qualità, ma che allo stesso tempo offre
Design R&D (Ernesto Meda) One
prezzi non eccessivi, e si colloca im una fascia medio alta». Importante anche l'aspetto degli elettrodomestici. C'è un'ampia gamma di scelta, tra le migliori marche, tutte di ottima qualità.
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Centro Storico
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Comune di Corte de Cortesi al piano terra si vende libero appartamento cosi composto: soggiorno, cucina, due stanze da letto, studio, locale sgombero, bagno, ripostiglio, cantina e garage; e rustico adiacente da ristrutturare composto da tre vani.
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Taccuino
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VIABILITA’ Zona Borgo Loreto (via Ceccopieri) Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 20 Dicembre Zona Incrociatello (Via Valtoce) Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Durata alcuni mesi
Via Montello, via Pasubio Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 23 Dicembre
Via Acquaviva Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 20 Dicembre
Viale Trento e Trieste Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 20 Dicembre
Vicolo Ferrario Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 20 Dicembre
Zona piazza Somenzi Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 20 Dicembre Via Amidani, via Bissolati Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 20 Dicembre
• Borgo Loreto: (via Ceccopieri): cantiere per il rifacimento dei sottoservizi e della sede stradale nell'ambito della riqualificazione di Borgo Loreto (Fine lavori: 20 dicembre). • Zona Incrociatello (via Valtoce): Ristrutturazione della rete di distribuzione di energia elettrica e illuminazione pubblica (Durata lavori: diversi mesi). • Via Acquaviva: cantiere per la posa della nuova tubazione del gas metano (Fine lavori: 20 dicembre). • Via Montello, via Pasubio: ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine lavori: 23 dicembre). • Viale Trento e Trieste (tra V.Belfiore e V. P.ta del Tempio): ristrutturazione della rete semaforica (Fine lavori: 20 dicembre). • Via Amidani, Via Bissolati: ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine lavori: 20 dicembre). • Vicolo Ferrario: cantiere per gli allacci alla rete del teleriscaldamento, del gas e dell'acqua potabile (Fine lavori: 20 dicembre). • Zona piazza Somenzi (via Boccoli): ristrutturazione degli allacci alla rete del gas e dell'acquedotto, rifacimento marciapiedi (Fine lavori: 20 dicembre).
L’Oroscopo Della Settimana
di Romeo
Cercate di non dare troppo peso ai vostri di problemi e comportatevi come se nulla fosse fino a quanto continueranno a tenervi il broncio, poi si stancheranno finalmente.
In questa giornata riuscirete ad essere molto calmi e questo sarà un bene, perché potrebbero provocarvi proprio per avere una reazione.
Siete ormai pronti per affrontare alcuni scogli che prima non riuscivate a controllare e nemmeno a pensarci! Vi siete esposti fin troppo poco per il momento.
In questa giornata potreste sentire molta passione e questo sarà un bene per le persone che vi sono vicine e che beneficeranno certamente di questa vostra condizione.
Avrete pazienza in quantità e questo sarà davvero lodevole poiché non vi riesce spesso di mantenere la calma quando siete sovraccarichi di impegni.
In questa giornata sarà meglio essere calcolatori e speculativi, soprattutto nei riguardi delle persone che vi piacciono meno e che non vi produrranno rimorsi di coscienza.
A volte coloro che vi sono intorno cercano di farvi capire che sarebbe meglio guardare a certe cose piuttosto che altre, ma voi sembrate essere di… marmo.
Abbiate un po' di compassione per chi deve continuamente provvedere a mettere in ordine le vostre cose o i vostri appuntamenti e perfino le vostre idee.
In questo periodo siete molto acclamati e siete sulla bocca di tutti in modo positivo, poiché dimostrate di essere sempre brillanti e spigliati.
Oggi penserete intensamente ad una proposta che vi è stata fatta e che non siete in grado di valutare pienamente, fino a quando qualcuno non vi darà la dritta giusta.
Cercate di organizzarsi nel modo migliore possibile e se c'è n'è bisogno, anche chiedere aiuto e collaborazione alla vostra famiglia.
Non fatevi prendere in giro da chi cerca di affibbiarvi per forza un’etichetta, perché vuol dire che questa persona non è poi così intelligente come credevate.
Farmacie di turno Dal 12 al 19 Dicembre 2008 SORESINA LOMBARDINI GHEZZI Via Genala, 16 26015 Soresina Tel. 0374-342483 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale: SABATO PIEVE SAN GIACOMO CAUZZI EMANUELE Via Mazzini, 2 26035 Pieve San Giacomo Tel. 0372-64323 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00
METEO WEEK-END
TEMPERATURE MASSIME PREVISTE IN LOMBARDIA Città Venerdì Sabato Domenica Bergamo 5 6 6 Brescia 5 6 5 Como 5 5 5 CREMONA 5 5 4 Lecco 5 6 4 Lodi 5 6 5 Mantova 5 5 5 Milano 5 6 6 Pavia 5 5 6 Sondrio 5 4 3 Varese 5 4 4
sabato 13 dicembre 2008
domenica 14 dicembre 2008
Giorno di chiusura settimanale: GIOVEDÌ POMERIGGIO FORMIGARA CACCIAPUOTI FABIO In appoggio fino alle ore 24.00 Via Roma, 28 26020 Formigara Tel. 0374-78028 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale: SABATO CREMONA A.F.M. DI CREMONA s.p.a. FARMACIA 12 Via Giordano, 125 26100 Cremona Tel. 0372-29724
ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale: LUNEDÌ CREMONA A.F.M. DI CREMONA s.p.a. FARMACIA 7 Via Dante, 104 In appoggio fino alle ore 24.00 Via Dante, 104 26100 Cremona Tel. 0372-460135 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 13:00 Pomeriggio: 15:00 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale: NESSUNO
trovi
anche da:
Bar Mincio
Via Mincio, 2
Cultura &Spettacoli
La Stagione concertistica 2008/2009 prende il via venerdì 12
Omaggio a Giacomo Puccini inaugura i concerti al Ponchielli
A
di Silvia Galli
pertura della Stagione concertistica 200809 al Ponchielli, che vuole rendere omaggio a Giacomo Puccini nel 150° anniversario della nascita. Sarà il coro Polifonico Cremonese, accompagnato dall’orchestra «I Pomeriggi musicali», venerdì 12 dicembre alle 20.30, a omaggiare uno dei massimi operisti della storia. Dirigerà Federico Mantovani. Allievo di Amilcare Ponchielli al Conservatorio di Milano, Giacomo Puccini (18581924) ha legato la sua fama alla brillante carriera d’operista, avviata nel 1883 con Le Villi e mai conclusa: alla sua morte, nel 1924, la composizione di Turandot, cui aveva messo mano quattro anni prima, non era ancora conclusa. Toscanini la eseguì in “prima” alla Scala nel ’26 nella versione ultimata da Alfano. La stagione lirica del Ponchielli ha reso omaggio al compositore toscano con una nuova produzione di Gianni Schicchi, proposta in inedito dittico con «La Medium» di Gian Carlo Menotti, e con la messa in scena del capolavoro estremo. Per questa serata celebrativa fuori abbonamento, invece, si sono scelte due opere corali appartenenti al periodo giovanile: il mottetto è del 1877, la Messa del
Federico Mantovani
1878-80: entrambi i brani sono stati composti da un giovane Puccini ancora radicato nella sua Lucca, prima che avesse inizio l’esperienza didattica con Ponchielli. Già in queste pagine, che potremo ascoltare nell’esecuzione di due validi solisti e di un nobile complesso corale amatoriale della nostra città, il coro Polifonico cremonese, si avverte comunque chiaramente la genialità del loro autore. Il coro Polifonico cremonese, che quest’anno celebra i suoi primi 40 anni, si è costituito nel 1968, sotto la direzione di don Dante Caifa (organista e maestro di cappella della Cattedrale di Cremona) con lo scopo di studiare e diffondere la polifonia sacra, soprattutto rinascimentale e barocca. Particolare attenzione ha dedicato, in quest’ambito, agli autori cremonesi o legati alla città di Cremona, quali
Marc’Antonio Ingegneri e Claudio Monteverdi. Nella sua lunga attività, ha dato vita a due appuntamenti annuali, i concerti di Natale e di Pasqua in Cattedrale, molto apprezzati dal pubblico, nei quali, accanto al repertorio propriamente liturgico (Messe, Mottetti e Responsori) figurano pezzi di ispirazione religiosa quali Stabat Mater e Magnificat di G.B. Pergolesi, Gloria di A. Vivaldi, Stabat Mater di G. Rossini, Magnificat dal Vespro della Beata Vergine di Claudio Monteverdi, Magnificat di J. S. Bach. A queste esecuzioni hanno partecipato, in qualità di solisti, Adriana Anelli, Leo Nucci, Myriam Gauci, Mario Bolognesi, Giusy Devinu, Carlo Zardo, Gastone Sarti, Orazio Mori, Marilyn Turner, Laura Groppi, Masako Tanaka Protti, Natascia Sevastianova, Ilaria Geroldi, Marina Morelli. Numerosissime le esecuzioni musicali, alcune in occasioni prestigiose: il concerto polifonico nella Basilica dei SS. Cosma e Damiano in Roma, nel 1982; quello inaugurale del Festival di musica sacra a Caen, in Normandia, nel 1985, il concerto monteverdiano tenuto a Cremona, in S. Marcellino, lo stesso anno; i concerti eseguiti nel 1986 nella Basilica di S. Marco a Milano e nella Chiesa della Pace a Brescia e la partecipazione alla stagione concertistica ad Alba,
nel 1992. Con la scuola di Paleografia Musicale di Cremona e la Fondazione «W. Stauffer» ha realizzato nel novembre del 1992 un’importante manifestazione musicale e culturale per celebrare Marc’Antonio Ingegneri nel quarto centenario della morte. Con una giornata di studi condotta da musicologi di altissimo livello, e con due momenti musicali si è consegnata alla città di Cremona la memoria di un autore insigne, che ebbe anche il merito di avviare la formazione di Claudio Monteverdi. Nei quasi quarant'anni di attività, il Polifonico ha visto tra le sue fila oltre duecento cantori: oggi può contare sulla presenza di una sessantina di componenti, dei quali un nucleo consistente è presente da oltre vent'anni, mentre un piccolo gruppo - il vero "zoccolo duro" - ha vissuto i momenti della nascita e della prima crescita. Il Coro si qualifica come amatoriale, ciò significa che tutti gli associati offrono gratuitamente la propria opera, sia in campo musicale, che organizzativo e amministrativo. Dal gennaio 1993, in seguito alla rinuncia di Mons. Dante Caifa, e fino al settembre 2003, la direzione è stata affidata a Raúl Domínguez, le cui scelte artistiche hanno aperto al Coro nuove prospettive, con l’accostamento ad autori dell’Ottocento e del Novecento.
«Hair» torna con una veste tutta nuova
Sarà inaugurata con il musical «Hair The Tribal love Rock Musical», la stagione di prosa del teatro Ponchielli martedì 16 dicembre con replica mercoledì 17 dicembre alle 20,30. Il musical Hair, in Tour per la stagione teatrale 2008-2009, percorre l’Italia riscuotendo notevole successo. Si tratta di una grande produzione di Officine Smeraldo, Teatro Colosseo e Politeama Genovese. A 40 anni esatti dal suo debutto a Broadway, ma soprattutto nel quarantennale delle contestazioni del ’68, lo spettacolo viene ripreso e riproposto in una nuova e
colossale versione che si avvale del talento di quattro grandi firme dello spettacolo: Elisa alla direzione musicale, David Parsons per le coreografie, Giampiero Solari alla regia insieme a Luca Tommassini. I brani indimenticabili della colonna sonora, entrati nella storia della musica come Aquarious, Ain't Got No, I Got Life, Hair, Let The Sunshine In, sono rigorosamente in lingua originale e sono stati
riadattati da Elisa. La musica dal vivo è realizzata dal trio: Giuseppe Saracini al basso, Alessandro De Crescenzo alla chitarra e Roberto Segala alla batteria.
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via Oglio, 1
TEATRO CASALMAGGIORE
Il volo del Gabbiano: Ceckov va in scena
Una scena de "Il volo"
Sabato 14 dicembre alle 21 il Teatro Comunale di Casalmaggiore ospita lo spettacolo di Leo Muscato «Il Volo», da Anton Cechov. Il Gabbiano di Cechov è una delle opere più rappresentate al mondo. Lo sfondo è la provincia russa, dove tutto agonizza e naufraga, dove la vita impigrisce e gli uomini istupidiscono. In questa provincia, immobile e tetra, c’è chi ha accettato supinamente una condizione quasi vegetale, e altri che lottano ancora contro l’appiattimento, l’azzeramento delle loro esistenze. Ogni tanto provano ad uscire dal pantano in cui si trovano cercando rifugio nella memoria di un tempo in cui sono stati migliori. Ma quando il ricordo svanisce, a loro non resta altro che la coscienza più o meno acuta del fallimento e l’amara certezza di una condizione senza via d’uscita. Il fallimento separa, isola ciascun personaggio nel proprio disperato universo; difficilmente trovano un modo per comunicare fra loro senza ferirsi, senza aggredirsi; ascoltano di preferenza se stessi, frantumando la propria angoscia in frasi o monologhi che mancano di un vero destinatario. Anche l’amore, in questa situazione, diventa impossibile. I personaggi cechoviani amano sempre le persone sbagliate, le persone che non possono rispondere, che non possono accettare. Medvedenko ama Maša, che ama Kostja, che ama Nina, che ama Trigorin, che è amato dall’Arkadina.
C’è poi il disperato amore filiale di Kostja e Arkadina; quello geloso fra Polina e Dorn; e l’amore sconfinato di tutti verso l’Arte, il Teatro. Lo spettacolo si sofferma su quest’ultimo aspetto. Il Teatro - per ciascuno di loro - rappresenta la possibilità ultima di evasione. Ognuno vive il teatro in modo diverso: chi come auto-celebrazione, chi come possibilità per diventare “famoso”; chi come mestiere logorante, chi come illusione di cambiare il mondo con le nuove forme; chi come ricerca dell’intima verità delle cose, chi come ricordo dei bei tempi che furono; chi come possibilità di evasione dalla sfiducia in se stessi, chi come sogno mancato; altri ancora come perdita di tempo. Il lavoro drammaturgico è consistito in una ri-scrittura scenica dell’opera di Cechov. Il testo è epurato da ogni riferimento spazio temporale e, a parte i tre giovani: Nina, Kostja e Mascia; gli altri personaggi non hanno nome e sono identificati per categorie. Non vivono nella provincia russa, ma sono comunque isolati in un luogo astratto: ricordo di un teatro in bilico fra il cielo e il mare. La ri-scrittura scenica mira ad esasperare il duello fra generazioni che si disputano il dominio della politica culturale; la parabola della lotta fra coloro che detengono il potere (i vecchi mestieranti Arkadina e Trigorin) e quelli che non l’hanno e vorrebbero strapparglielo (i giovani Nina e Kostja).
Amore e tradimento sul palco a Castelleone con il comico Lello Arena
Lello Arena in Scena
Al teatro di Castelleone arriva mercoledì 17 dicembre alle 21 il comico Lello Arena che presenterà insieme ad Angela Baggi e Sebastiano Tringali, la commedia in due atti di Diego Fabbri «Lascio alle mie donne» con Tiziana Bagatella, Luciana Negrini e Emanuela Trovato, per la regia di Nanni Fabbri. «Lascio alle mie donne» è il seguito ideale de «Il seduttore». I personaggi sono gli stessi: la moglie, l’amante e la giovane, manca il seduttore, che è morto improvvisamente in un incidente d’auto. Renato Severini, personaggio di spicco di una grossa città di provincia, era un famoso avvocato e divideva lo
studio legale con l’amico Enrico, notaio, uomo timido e schivo a cui lo stile di vita di Renato creava non poco imbarazzo. Spesso infatti, Renato lo metteva a parte della sua vita, facendo di Enrico un suo complice, ma lui quella complicità non la cercava, anzi non la voleva, visto che la sua vita di scapolo si svolgeva serena e senza scosse. Alla morte di Renato è Enrico che dà lettura del testamento a Virginia, la moglie, e ad Olga l’amante, della cui esistenza Virginia è ignara. Ma c’è un’altra sorpresa, anche per Olga: è Isabella, una ragazza molto giovane, a sua volta stupita del lascito, anche se solo simbolico, di Renato.
Tutto il patrimonio va alle due donne, a patto che si frequentino per un anno, almeno per un’ora al giorno, tutti i giorni anche quando sono malate e cerchino di diventare amiche. Non ci sono possibilità di repliche, altrimenti tutto andrà nelle casse del prestigioso, ma da loro odiato, Circolo della caccia. Il povero Enrico, nelle vesti di curatore testamentario, dovrà controllare e vigilare che ogni cosa si svolga correttamente per poter così, alla fine dell’anno, assegnare loro l’eredità. Le due donne, all’inizio recalcitranti, non vorrebbero, poi convinte da Enrico, accettano la sfida. Virginia e Olga cominciano a vedersi, e, spinte
dalla curiosità e dal desiderio di scoprire aspetti inediti dell’amato Renato, anche a parlarsi. Ma insieme agli incontri iniziano anche i controlli da parte di Enrico che le sorveglia a distanza, coadiuvato da Gaetano, il giovane di studio, che giovane non è più da tempo. Enrico, senza rendersene conto, comincia ad immedesimarsi nella vita di Renato fino a volerlo sostituire nel cuore delle due donne. Anche Enrico infatti sarà cambiato dalla forza straordinaria dell’amore. Anche per lui, inaspettatamente, sarà vita nuova. Messaggio d’amore, dunque, come in tutto il teatro fabbriano, e ancora una volta in chiave brillante.
Cultura
Venerdì 12 Dicembre 2008
SFOGLIANDO a cura di Edizione Nuovi Autori
«Banalità»
«Banalità», di Silvia Mulone, potrebbe far pensare a questioni comuni, a frasi dette per convenzione, prive di significato particolare: ma esiste davvero la banalità? o siamo noi che camuffiamo con frasi stereotipate una verità che non vogliamo dire apertamente; noi, che con banali parole, comunichiamo un messaggio illudendoci che gli altri possano percepirne le recondite sfumature? Il giudizio rientra nella normalità, la comprensione richiede riflessione e la gente oggi non ha tempo neppure per la propria. Ogni frase ha un senso ed è fondamentale che le persone imparino ad ascoltare e a soppesare le parole. E’ necessario che l’individuo attivi un processo cognitivo mirato ad analizzare ogni singolo vocabolo per dare risposte almeno ai propri quesiti. Silvia Muloné invita il lettore a considerare che dietro ogni parola c’è un vissuto che non può essere banale e lo sfida in questa prova acuta che pretende di andare oltre il significato apparente delle parole.
«
La Oggero agli Aperitivi in Provincia Appuntamento con l'ultimo libro della nota scrittrice-insegnante Prossima protagonista degli Aperitivi in Provincia sarà Margherita Oggero. Una donna che professoressa lo è stata davvero, per una intera vita. Si è dedicata alla scrittura solo dopo essere andata in pensione. E, quasi a rinsaldare un legame con il passato, ha fatto di una insegnante la protagonista dei suoi gialli. Divenuta famosissima perché dai suoi libri è stata tratta la fiction «Provaci ancora Prof.», che nei mesi scorsi ha chiuso la terza serie, arriva agli “Aperitivi in Provincia” venerdì 12 dicembre alle ore 18 presso la sede di Crema dell’Amministrazione Provinciale per presentare la sua ultima fatica: «Il rosso attira lo sguardo. Quattro stagioni di relazioni perciolose». Una romantica notte di Capodanno a due che si trasforma in una pericolosissima sfida. Una irresistibile lolita che esige dal suo uomo una complicità sempre più ardita. Una donna vestita in un magnifico abito da sera rosso fuoco, sulla riva del mare. Le conseguenze di un folle amore giovanile che stendono la loro ombra molto, troppo lontano. Inverno, primavera, estate e autunno: le stagioni dell’anno fanno da sfondo alle vicende di quattro donne che attraverso il brivido del pericolo, dell’inganno, del crimine sono disposte a perdere tutto per trovare se stesse. Come se solo in queste situazioni estreme, che ci conducono
Margherita Oggero
fino al sottilissimo confine fra il bene e il male, fosse possibile conoscersi e riconoscersi, capire che cosa si desidera; come se anche l’amore avesse bisogno di trovarsi di fronte al limite ultimo per dimostrare la propria verità. Nelle pagine di questo libro, di queste quattro storie che sono ciascuna un piccolo romanzo, l’ironia torna come il controcanto necessario a sollevarci dalle pene della vita, come la generosità e, in fondo, l’indulgenza che si deve a chi vive con audacia. A chi, per amore, perde per sempre la propria innocenza. L’incontro, introdotto dal presidente della Provincia, Giuseppe Torchio, è aperto alla cittadinanza.
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Tecora Rogers a Soresina
La straordinaria voce di Tecora Rogers si esibirà venerdì 12 dicembre alle 21 al teatro Sociale di Soresina con uno speciale e coinvolgente concerto gospel prenatalizio. Ritorna in Italia il gruppo ufficiale dell’acclamatissimo spettacolo Spirit of Chicago. Tecora Rogers è considerata una diva nel gospel grazie ad una voce che riesce ad entrare subito nel cuore, potente, vibrante. Una delle più grandi interpreti del gospel mondiale. Un viaggio a Chicago, la città dove la musica Gospel è nata e si è sviluppata fino a diventare ciò che oggi tutti noi conosciamo ed apprezziamo. Artista riconosciuta a livello internazionale, Tecora Rogers è apprezzata dal grande pubblico per il calore e per la capacità comunicativa della sua voce. Artista ad ampio spettro, legata soprattutto al Gospel ed al Jazz, vanta prestigiose collaborazioni con importanti artisti. Nel corso della propria carriera artistica ha avuto modo di esibirsi, oltre che negli States, in Svizzera, Francia, Italia, Spagna, Slovenia, Belgio, Germania, Cina, Tailandia e in Giappone.
LO SPAZIO DELL’ARTE
L'armadio del Platina ritorna alla luce dopo un lungo restauro di Silvia Galli
Un sogno che si è realizzato, è come se fosse un figlio», così il cremonese Vincenzo Canuti, uno dei maggiori e più importanti specialisti del legno, ha definito il preziosissimo recupero dell’armadio del Platina, in cui venivano custoditi gli antichi codici miniati del Duomo, terminato dopo 4 anni di intenso lavoro. A lui si deve un’importante scoperta: «Nel 1983» racconta «un custode mi chiamò per farmi notare il degrado della fiancata destra, cadevano i pezzi, mi accorsi che si trattava delle tessere di tarsie. Fui il primo a vedere che queste tarsie nascondevano un importante capolavoro. Ed ora che la fiancata è stata ripulita, è venuto alla luce un edificio che ricorda Palazzo Comunale, oltre si vede un paesaggio collinare. La fiancata sinistra purtroppo è giunta a noi grezza e tale l’abbiamo lasciata». Il restauro sarà presentato venerdì 12 dicembre alle 17,30 presso il museo civico alla presenza del Vescovo Monsignor Dante Lafranconi, del sindaco di Cremona Gian Carlo Corada con gli interventi di Monsignor Achille Bonazzi delegato regionale ai beni culturali ecclesiastici, Mauro Lucco, docente di storia dell’arte all’uni-
Un immagine del celebre mobile
versità di Bologna e Vincenzo Canuti. Lungo 8 metri, alto 3 e con una profondità di un metro, caratterizzato da 30 antelle, l’armadio è di proprietà della Chiesa Cremonese, ma da anni è custodito presso il museo civico. E proprio lì in locali opportunamente climatizzati, grazie al Comune di Cremona e a un contributo regionale, l’armadio è stato restaurato. «Lo scopo» ha spiegato Canuti «è stato quello di riportare l’armadio alla sua connotazione originale, visto che aveva subito pesanti manomissioni, dovute anche alle mode dei tempi, ma sempre nel rispetto del tempo di alcuni elementi tipo le tracce di bruciature delle candele, che non abbiamo volutamente cancellato. Non aveva poi più una sua struttu-
ra autonoma: poggiava su mattoni, le antelle cadevano e non si chiudevano più, le serrature e le cerniere erano state sostituite con elementi di gusto ottocentesco. Oppure, secondo il gusto del 600, alcune cornici avevano subito una colorazione ebanizzata». Restauro e conservazione, studio, precisione, un’operazione assai delicata, considerando le migliaia di pezzi di legno che compongono le tarsie, con legni diversi l’uno dall'altro: oltre alla ben riconoscibile rovere affogata, usata per quegli sfondi neri che fanno pensare all’ebano, c’è la fusaggine, che ormai non si trova più, così come il pioppo costruttivo ora scomparso, e poi il noce indigeno, il cipresso, il castagno, la rovere, l’ontano, il carpine, la corniola, il susino, il pero. «La conferma dei vari tipi di essenze proviene dalle indagini scientifiche svolte dall’Istituto per la valorizzazione delle specie arboree del Cnr di Sesto Fiorentino, che ci ha supportato in due campagne di indagini, indivi-
«Quattrocento a Cremona nel ducato di Milano» Sesto volume della storia di Cremona sul «Quattrocento a Cremona nel Ducato di Milano». Il volume segue come di conseuto ad un anno di distanza quello sul Trecento, venendo così a concludere il trittico dedicato al Medioevo avviato nel 2004. In questo volume, che vede ben 12 saggi di studiosi, nella
stragrande maggioranza cremonesi, vengono approfonditi gli aspetto storici, culturali, gli aspetti politico istituzionali, le dominazioni, e le due figure di Bianca Maria Visconti e Francesco Sforza. Non si tralasciano poi gli approfondimenti sulla storia economica e sociale, sulle istituzioni
ecclesiastiche e la vita religiosa, ma anche l'architettura e le arti figurative. Un'equipe sta dietro al lavoro svolto, coordinato dalla dirigente Ivana Iotta. Il volume è stato curato da Giorgio Chittolini. Il volume sarà presentato sabato alle 18 a Teatro Ponchielli, sarà presente Philippe Daverio.
duando quelle che sono le essenze più difficili». 30 antelle diverse l’una dall’altra. non mancano le vedute urbanistiche: «Alcune sono riconoscibili» spiega Canuti «anche grazie a quel volume che scrisse Puerari sulle tarsie del Platina». Ed ecco che spunta per ben due volte Mantova con Piazza delle Erbe e Piazza Sordello, Padova con la Basilica del Santo, Cremona con la Torre del Capitano, le carceri, il Castello di Santa Croce, Sant’Agata, e poi «ce ne sono alcune generiche, non riconoscibili» continua Canuti. Ci sono poi i trompe l’oeil, le nature morte con la delicatissima e famosa gabbia con l’uccellino, i cesti di frutta, gli attrezzi di falegnameria, i messali, in una tarsia c’è un messale aperto con un’ iscrizione in latino che si legge a occhio nudo. E poi ci sono le quattro antelle con le figure umane, una dispersa ma ricostruita dallo stesso Canuti, che rappresentano San Gerolamo, l’Arcangelo Gabriele e la Madonna. L’antella che manca, in accordo con la direzione dei lavori e la sovrintendenza dei lavori, è volutamente stata rifatta. «La lacuna di un elemento così importante» così ha spiegato la ricostruzione dell’antella il restauratore «poteva essere fastidiosa e interrompere l’elemento decorativo». E’ stata così ricostruita l’antella mancante in modo virtuale. Canu-
ti continua: «Ho dato vita a quella che avrebbe potuto essere la tarsia originale. E visto che San Gerolamo è spesso rappresentato insieme a Sant’Omobono, ho ipotizzato che questa potesse essere la figura mancante. Sono andato a vedere il coro della Cattedrale, intarsiato dallo stesso Platina, e ho copiato la figura del nostro patrono. L’antella è reversibile, quindi può essere tolta in qualsiasi momento. La mia è una pura ipotesi alla quale sono giunto dopo un’attenta valutazione». Le figure, le vedute urbanistiche, le nature morte non sono accostamenti casuali, una sua logica c’è. «Il Platina sicuramente seguiva un filo logico. Le antelle si muovono e seguono uno schema particolare che si basa sulla sezione aurea o la divina proportione, considerata la chiave mistica dell'armonia nelle arti e nelle scienze. Addirittura le antelle sono intarsiate internamento con motivi geometrici, tutti diversi l’uno dall’altro che hanno sicuramente significati simbolici e liturgici, può darsi che ad ogni codice corrispondesse un motivo, o che il Platina volesse fare un discorso molto più complesso». Ne nascerà una pubblicazione da questo restauro? «Me lo auguro», risponde il restauratore. L’armadio resterà nella sala del 400 della pinacoteca.
All'Adafa si proietta il Sud America Ultimo appuntamento prima della pausa natalizia con la quarta edizione di “100 scatti”, del gruppo fotografico BFI dell’Adafa presieduto da Giorgio Scotti. Venerdì 12 dicembre alle 21,15 l’emiliano Pier Gatti presenterà una serie di diapositive incentrate sui suoi viaggi. Prima di noi con fotografie scattate in Cile, Bolivia e Ande Peruviane, Luce radente che
mostrerà le bellezze della costa scandinava e Sinfonia grigio verde che invece mostrerà i colori e gli scenari della Scozia. Pier Gatti ha alle sue spalle diverse mostre fotografiche, diplomato in grafica a Parma nel 75 la passione per la fotografia nasce nei momenti di pausa in occasione delle sue passioni: l’alpinismo e l’esplorazione. L’ingresso è libero.
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Appuntamenti
Venerdì 12 Dicembre 2008
Appuntamenti a Cremona e dintorni... ARTE & CULTURA
Fino al 14 dicembre 08 cremona Mostra Enrico Della Torre «Prove» Orario: da mercoledì al sabato: 10,30-12,30 / 16,30-19,30; domenica: 16,30-19,30 Galleria Daniela Rallo (piazza Sant' Abbondio, 1). Presentazione dei lavori del famoso pittore nativo di Pizzighettone. Fino al 14 dicembre 08 cremona mostra «Partiture» Pitture di Clara Matelli - Mostra pittorica della nota artista-architetto. Orario: dal Lunedì al sabato dalle 9 alle 18; domenica e festivi dalle 10 alle 18 Sala Alabardieri di Palazzo Comunale. Fino al 28 dicembre 08 cremona mostra
musica
12 dicembre 08 cremona concerto Messa a quattro voci con orchestra Il Coro Polifonico Cremonese nel 150 ° anniversario della nascita di Giacomo Puccini presenta l'opera per Coro e Orchestra. Orario: ore 20,30 - Teatro Ponchielli.
SPETTACOLI
Cremona e le sue Torri Mostra fotografica dedicata a Cremona e al paesaggio urbano contraddistinto da decine di famose torri. Orario: dal martedì al venerdì dalle 9 alle 18. Sabato e festivi dalle 10 alle 18, lunedì chiuso- Sala per le esposizioni temporanee del Museo Civico (Via U. Dati, 4) Fino al 28 dicembre 08 crema mostra IL VIAGGIO NELLE ALPI TRA OTTOCENTO E NOVECENTO Mostra fotografica Via Dante Museo Civico di Crema Orario feriali 15.30-17.30 sabato e festivi 10-12 e 16-19. Fino al 30 dicembre 08 cremona Mostra L'Arte Italiana dal 1945/ Transavanguardia e Citazionismo Tradizionale appuntamento artistico dedicato all'arte italiana post bellica. Fondazione Città di Cremona piazza Giovanni XXIII, 1. Fino al 31 dicembre 08 crema Mostra Personale di Giorgio Rastelli Mostra di sculture lignee del noto intagliatore.
12 dicembre 08 soresina teatro Sound of Gospel Con Tecora Rogers. Orario: ore 21 Teatro Sociale di Via Verdi, 23.
ALTRO
12 dicembre 08 cremona Festa di Santa Lucia
12 dicembre 08 cremona Incontro Assemblea Generale Api-Cremona Convegno per la ricorrenza del 45° anno di fondazione dell'Associazione Piccole e Medie Industrie. Orario: ore 15 - sala Zelioli Lanzini (Cremona Fiere / C'à de Somenzi). 12 dicembre 08 cremona convegno Navigare nella Tempesta Convegno organizzato dal Cersi. Riflessione sulle cause e conseguenze della grande crisi economica internazionale attualmente in atto Lezione del Prof. G.Vaciago editorialista de «Il Sole 24 ore». Orario: ore 17 universita' Cattolica del Sacro Cuore (Via Milano, 24).
14 dicembre 08 CREMA COLLEGIUM VOCALE Concerto con coro e orchestra musiche di Mozart e Rosetti. Chiesa San Benedetto- Orario: ore 21. 14 dicembre 08 soresina APERITIVO IN MUSICA Recital pianistico - Musiche di Bach, Schumann, Ravel, Berg. Alessandro Manara, pianoforte. Oraroi: ore 18 - Via Verdi, 23.
14 dicembre 08 soresina Hair - Tribal, love, rock Musical L'Indimenticabile Musical americano. Orario: ore 20.30 - Teatro Ponchielli.
14 dicembre 08 cremona concerto gospel Con il coro «Il Cantiere» Chiesa di S. Pietro - orario: ore 21.
Appuntamento Teatrale con la Compagnia "Teatrino della Marigliana". Orario: ore 16,30 - Teatro Filodrammatici.
Orario: ore 16 - Teatro San Domenico.
14 dicembre 08 crema A Pancia in Sù Appuntamento teatrale per famiglie con la regia di S.Gambaro e F.Traverso.
Tradizionale appuntamento di festa e doni per i bambini. Orario: dalle 15 - piazza Roma. 14 dicembre 08 Casalmaggiore Maratonina di Santa Lucia Settima edizione della corsa cittadina. Partenza alle ore 10,30 da Piazza Garibaldi Casalmaggiore, Vie del Centro e Frazioni casalesi.
Fino al 12 dicembre 08 CREMA FIERA DI SANTA LUCIA Tradizionale mercatino in occasione della festa dei bambini Piazza Duomo.
Fino al 31 gennaio 08 cremona Mostra Alfonso Martini / Gran Gourmet Inaugurazione della mostra d'arte sabato 25 Ottobre alle ore 17,30. Osteria Garibaldi Caffè (corso G. Garibaldi, 38).
14 dicembre 08 soresina Tradizionale Concerto di Natale Concerto della Cappella Musicale di Cremona diretta dal M° Fulvio Rampi. Orario: ore 21 - Cattedrale di Cremona.
13 dicembre 08 casalmaggiore Il Volo Dal Gabbiano di A. Cechov. Orario: ore 21 Teatro Comunale di Via Cairoli, 53. 12 dicembre 08 cremona teatro - il filo dei burattini Big Five
Orario: dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18; sabato chiuso - Chiostri della Fondazione San Domenico (piazza Trento e Trieste).
14 dicembre 08 CASTELLEONE MOSTRA-MERCATO DEL PICCOLO ANTIQUARIATO Mercatino di antiquariato, oggettistica d'epoca, collezionismo, dipinti e artigianato artistico. Centro Storico Orario: dalle 9 fino al tramonto.
14 dicembre 08 cremona teatro - il filo dei burattini I Giocattoli di Santa Lucia Appuntamento Teatrale con il Gruppo " Gli Improponibili "e M. Cauzzi. Orari: 15,30 e 17,30 - Museo Cambonino. 17 dicembre 08 CASTELLEONE LASCIO ALLE MIE DONNE di Diego Fabbri, con Lello Arena. Cinetratro Giovanni Paolo II Orario: ore 21.
14 dicembre 08 RIVOLTA D'ADDA MOSTRA-MERCATO DELL'USATO E PICCOLO ANTIQUARIATO Piccolo antiquariato,mobili, oggettistica, dipinti. Piazza Vittorio Emanuele II° Orari: ore 8.30/19. 14 dicembre 08 PANDINO COSE D'ALTRI TEMPI Tradizionale mercatino di antiquariato. Castello Visconteo Orario: dalle 9 alle 19. 15 dicembre 08 cremona Sport, Spettacolo, Solidarietà Manifestazione a scopo benefico con sfide di calcetto e basket fra atleti locali. Orario: dalle ore 20,30 - PalaSomenzi.
Orchestra di Trigolo, appuntamenti natalizi
In occasione delle prossime festività i “fiati” di Trigolo, diretti dal maestro Vittorio Zanibelli, si preparano per gli ultimi due concerti del 2008 ed il primo concerto del 2009. Il primo appuntamento è per domenica 14 alle 17 presso la palestra comunale di Trigolo, dove la formazione diretta da Zanibelli ritorna, ospite del Corpo Bandistico «Giuseppe Anelli», per chiudere le manifestazioni indette per celebrare il 160° di fondazione della formazione trigolese. Nell’occasione sarà presentato il nuovo cd «Note sotto l’albero», il quinto realizzato dai “fiati”, che vede la formazione eseguire brani della
tradizione natalizia, alcuni dei quali con accompagnamento del Soprano Barbara Di Rosa. Il secondo appuntamento è previsto a San Bassano sabato 20 alle 21 nella Chiesa Parrocchiale. L’ultimo appuntamento è programmato per domenica 4 gennaio 2009 alle 17 presso il Teatro Sociale di Soresina, dove la formazione ha inciso il nuovo cd, i cui brani rappresentano il programma dei tre concerti e non mancheranno, a conclusione, i tradizionali pezzi che, da sempre, caratterizzano i concerti di Natale di questa formazione e che tanto entusiasmo suscitano nel pubblico che assiste numeroso a questi appuntamenti.
BREVI DAL SECOLO BREVE di Giuseppe Azzoni
UOMINI, DONNE, LAVORI IN CASCINA
La cascina era dunque il luogo dove si organizzava e svolgeva l’ampia e differenziata gamma di lavori direttamente connessi alla produzione agricola o ad essa collaterali. Ancora per i primi decenni del ‘900, epoca cui intendiamo riferirci, tutto si basava sulle braccia dell’uomo e sull’ausilio di animali come i buoi o robusti cavalli. Per parlare del lavoro non possiamo che limitarci a pochi significativi esempi, consapevoli che siamo ben lontani dal rappresentarne la realtà complessiva. La concimazione e la preparazione del terreno alla semina comportavano il prelievo dalla concimaia, il trasporto e lo spandimento con la forca del letame. Quindi l’aratura. Scrive Adolfo Ghinzelli nel bel fascicolo “Vecchia Padania”: “L’aratura d’agosto è una grossa fatica; il terreno è durissimo e sono necessari molti animali fra i quali almeno due buoi giovani che, dopo questo lavoro, saranno venduti come carne da macello. Si inizia a notte fonda, all’una il contadino si alza ad alimentare il bestiame per essere alle due sul campo. Il bifolco ha pulito accuratamente i buoi... per alcune ore gli insetti molesti non pregiudicheranno il rendimento del loro lavoro. Si entra nel campo e a tentoni si cerca il segno del solco lasciato durante l’ultima aratura; in esso si conduce un animale per ogni coppia in modo che abbia la traccia obbligata da se-
guire. Fuochi sparsi per la campagna illuminano la notte, accesi dai contadini ai lati opposti del campo danno la direzione da seguire per il primo tratto. All’attacco dell’aratro c’è la coppia dei buoi giovani” sui quali grava il massimo sforzo, li possono supportare due buoi più vecchi o asini collocati davanti, guidati e stimolati da un contadino mentre un altro governa l’aratro, attento al ”lavoro che si ripete in una serie di solchi paralleli ai lati del campo. I richiami agli animali e qualche canto ravvivano il lavoro monotono che continua fino alle undici con una breve interruzione per una frugale colazione. La terra dura e secca come sasso ferisce i piedi nudi che bruciano quando al ritorno affondano nella polvere soffice e rovente della carraia.” Quindi si lavorava con l’erpice per frantumare le grosse zolle superficiali preparando così il terreno dove a tempo opportuno verrà gettato il seme, passando poi col rullo per compattare e spianare il seminato. Con la falce si tagliava l’erba. La falce andava continuamente affilata battendola con la martellina su un “piantone” e passandoci con la pietra cote. L’erba tagliata veniva sparsa ordinatamente e poi rivoltata per asciugare, quindi raccolta coi rastrelli e caricata sul carro con le forche: tutte operazioni basate sul lavoro delle braccia. [continua]
Zibaldone
A cura del Circolo Culturale "Arcangelo Ghisleri"
Un pensiero gentile – 2
Racconto di Vincenzo Montuori
A
(segue dal numero precedente)
rrivato il giorno della gara, l’Agostoni e il Bandinelli, alle tre del pomeriggio, erano lì; fattisi servire la spuma e un doppio caffé corretto, nonostante il caldo che faceva sciogliere le bielle, si misero in ascolto delle macchine che dovevano arrivare per indovinare, dal rumore del motore, di quale modello si trattasse. Non c’era tempo per le discussioni o per le ipotesi, né tantomeno per le divagazioni: bisognava solo stare in silenzio ed ascoltare. L’Agostoni era più tirato del solito, la camicia col colletto inamidato e il cravattino a farfalla, le scarpe più lucide del solito; il Bandinelli così teso che aveva il viso livido, dello stesso colore della tuta. Il barista e i clienti commentavano le solite notizie sportive e si affacciavano alle vetrate del bar per controllare se si stesse avvicinando qualche macchina: i primi passaggi, infatti, erano previsti per le quattro del pomeriggio. Le quattro, le quattro e un quarto, le quattro e mezza, le cinque quasi, niente in vista. Il Bandinelli chiese l’ora ad Alfredo, il barista, e, sentitala, si rabbuiò ancora di più in volto. Finalmente, passate le cinque, bussò alle vetrate il cognato del barista che faceva parte del cor-
po dei volontari della protezione civile e avvisò: -Non perdete tempo; le macchine non passeranno di qui: dovranno deviare dalla strada bassa perché si è rovesciata una cisterna piena d’olio sulla nazionale e ci vorranno parecchie ore per ripulire l’asfalto.Il barista girò la notizia agli altri che borbottarono un po’ e poi si chetarono; ma il problema era riferirlo ai due amici. Alfredo preferì parlarne con l’Agostoni che, nel complesso, era il più sveglio dei due. Il vecchio collaudatore, alla notizia, sbiancò in volto, mentre gli cominciava a tremare il mento sopra il colletto inamidato, non solo per la delusione personale ma
perché avrebbe dovuto trovare il modo di dirlo al Bandinelli; un’idea geniale gli attraversò il cervello per evitare una cocente delusione all’amico che, tra l’altro, era pure cardiopatico e non poteva sostenere emozioni troppo forti. Fattosi vicino a quello, si fece megafono delle mani e gli urlò nell’orecchio: -Non hai sentito niente?--No- rispose l’altro, desolato. -Ho sentito un rumore particolare: una Giulietta Spider che ha frenato a un centinaio di metri e ha fatto retromarcia -Ah, sì?- interruppe l’altro –e allora?- -Sarà il caso- riprese l’Agostoni- di andar via perché ci potrebbe essere un ritardo molto pesante, tale che verranno qui i nostri figli a prenderci prima che siano passate tutte le macchine- -Mi dispiace tanto, ma tanto…ma se è così, sarà per un’altra volta… -sospirò il compagno scostandosi dalla vetrata. -Sì, facciamo così ché è meglioconcluse l’Agostoni, trionfante, complimentandosi con se stesso per aver trovato il modo di evitare una cocente delusione a quel povero vecchio malato del Bandinelli. E quest’ultimo, con un sorriso stinto sulle labbra avvizzite, rifiatò in un empito di gratitudine: -Comunque, te, sei proprio un mago dei motori; il tuo orecchio è meglio di quello di un indiano! Intanto Alfredo ghignava sotto i baffi, mentre sciacquava i bicchieri nel lavabo. (Fine)
La ricerca della felicità Gran tema quello di questa settimana, tale da “far tremare le vene e i polsi”, come direbbe il sommo Poeta, un tema che, per il solo fatto di essere evocato, sembra già dare ad ognuno di noi ildirittoalsuo conseguimento, secondo quanto promette, nel suo splendido preambolo, la Costituzione degli Stati Uniti d’America (“Gli uomini hanno diritto alla vita, alla libertà, alla ricerca della felicità”, in inglese “The pursuit of happiness”). Ora, una ricerca di due studiosi dell’università di San Diego e di quella di Harvard, J. Fowler e N. Christakis, ha cercato di dimostrare, con buoni fondamenti, quello che tutti intuitivamente sappiamo, e cioè che la felicità si può trasmettere, è, in qualche misura, contagiosa, a patto che il mezzo di trasmissione sia il contatto fisico e visivo, essendo la vista il senso più sviluppato dell’uomo, almeno da quando smise di andare a quattro zampe e assunse la posizione eretta. Questo fa giustizia dei vari mezzi di comunicazione virtuale, oggi diffusi, dalla posta elettronica a Messenger, fino all’ultima invenzione di “Facebook”, che promette amicizie on-line, tanto numerose quanto labili. Naturalmente ciò non ci obbliga ad essere felici e
Giacomo Leopardi
bisogna, pure, ricordare che grandi epoche di malinconia di massa hanno prodotto rivoluzioni epocali nella cultura e nell’atteggiamento della gente (basti pensare al Romanticismo inglese e tedesco di fine Settecento – inizio Ottocento, quando era invalsa la moda di passeggiare sulle tombe o nei cimiteri per ricavarne ispirazione poetica). Forse una tale contabilità della felicità ci può apparire futile o rappresentare il classico prodotto di una certa mentalità americana ma è utile, comunque, tenere una contabilità per verificare come si sviluppa
Francesco Genala
«il PICCOLO zibaldone» con l’obiettivo di recuperare negli abitanti di questa città un orgoglio delle proprie radici, senza scomodare ampolle e letture un po’ personalizzate della storia, inaugura una rubrica fissa dedicata ai grandi cremonesi che hanno segnato la Storia nei vari campi del sapere e della cultura. Francesco Genala (Soresina 1843 - Roma 1893), patriota garibaldino, avvocato, docente universitario, uomo politico, Ministro dei Lavori Pubblici nei governi Depretis (1883-1887) e Giolitti
(18911893), eletto deputato di Soresina nel 1874, riconfermandosi poi per sette legislature è stato uno dei protagonisti della storia politica amministrativa dell’Italia Risorgimentale e del Regno unitario. Passaggi cruciali del suo impegno di Ministro furono le questioni legate al riordino delle Ferrovie nello sviluppo industriale nascente del Paese e all’intervento in occasione dei terremoti di Ischia (1883), quello che distrusse quasi per intero Casamicciola nell'isola d'Ischia, e quello della Liguria (1887) che colpì in particolare Diano Marina e Bussana,. In
l’alfabeto emozionale di questa o quella società. E non è detto nemmeno che un individuo, per dirsi felice, debba per forza vivere in una società avanzata o senza problemi: ricerche condotte in Paesi del Terzo Mondo hanno dimostrato che la felicità non è legata soltanto al conseguimento del benessere materiale tanto che uno dei Paesi più avanzati in tutti i sensi, e cioè la Finlandia, ha uno dei più alti tassi di suicidi al mondo. Quello che conta non è tanto la felicità materiale (e poi in che cosa consiste?) ma la presenza o meno di un orizzonte positivo di attesa; e qui veniamo alle questioni di casa nostra. E’ inutile che il nostro presidente del consiglio si ostini a raccomandare di “essere ottimisti” e di spendere, quando non solo il portafogli è magro ma soprattutto l’orizzonte delle aspettative di massa è sempre più compresso sul presente, senza nessun progetto per il futuro; è questo che difetta all’Italia e che ne fa oggi, a
dispetto di tanto facile folclore sulla creatività e sulla fantasia nostrane, uno degli stati più “pessimisti” e, quindi, uno di quelli dove è più difficile trasmettere un’idea di “felicità”. E se la felicità consiste, come dicevo, nella costruzione di un orizzonte positivo di attesa più che nel godimento di un benessere attuale (l’aveva capito anche il buon Leopardi), dove questo orizzonte è precluso perché la precarietà è stata innalzata a sistema, come volete che questa idea si trasmetta e contagi i vari strati sociali? Gli Italiani stanno al mondo guardando alla finestra, allo stesso modo nel quale stanno a teatro, non seguendo la vicenda ma approfittando dell’occasione per spettegolare tra loro (sono sempre parole del divino conte Giacomo in quella denuncia feroce che è il “Discorso sopra lo stato presente del costume degli Italiani”); tutto ciò ovviamente non produce felicità ma rinvia solo momentaneamente l’incontro con la realtà, come i ricchi crocieristi del Titanic che, mentre il transatlantico andava a picco, seguivano rapiti le orchestrine che suonavano nei saloni della nave, fingendo di non accorgersi di nulla. Aristarco
Orgoglio delle radici
Venerdì 12 Dicembre 2008
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Che cosa e’ mai la poesia? (Poeti allo specchio) di Vincenzo Montuori
NELO RISI
Una delle figure più versatili della cultura italiana del Novecento, capace di coniugare l’attività di giornalista, di regista, di traduttore, di autore di teatro, il tutto accompagnato da una costante pratica poetica che spazia dai toni della denuncia civile a quelli della lirica privata e d’amore, è quella di NELO RISI. Nato a Milano nel 1920, fratello del più noto regista Dino, si è laureato in medicina ma non ha mai esercitato. Dopo aver partecipato alla seconda guerra mondiale, dal fronte russo all’internamento in Svizzera, Risi ha collaborato al “Politecnico” e all’”Avanti!”. Dopo vari trasferimenti, tra cui a Parigi, si è stabilito a Roma. R. è stato un notevole documentarista al servizio della Rai di Milano, regista di film (si ricordano Diario di una schizofrenica del 1968, Una stagione all’inferno del 1971 sulla vita di Rimbaud fino a Un amore di donna del 1987). Ha svolto un’intensa attività di traduttore, soprattutto da autori francesi come Supervielle, Jouve, Laforgue, che ha raccolto in un quaderno di traduzioni, Compito di francese e d’altre lingue (1943-1993) del 1994 ed ha al suo attivo anche un’opera teatrale, Lo studente di lingue del 1978. Come si diceva, la pratica poetica ha accompagnato Risi fin dalla giovinezza, se i testi di esordio, le prose poetiche di Le opere e i giorni sono del 1941 e la plaquette L’esperienza è del 1948. Ma già dal 1952, il poeta si trova inserito nell’antologia Linea lombarda di L. Anceschi e, quindi, proiettato su un orizzonte di “poesia civile” che i due successivi volumi Polso teso (1956) e Pensieri elementari (1961) confermeranno. La riflessione sui compiti della poesia si fa cruciale con il volume del 1965, Dentro la sostanza, preceduto da questa dichiarazione:”Sono per una poesia civile fatta da un uomo pubblico in un tempo reale, sono per un linguaggio tutto teso che sia di per sé azione; voglio parlare di quello che ci offende, scrivere di quello che ci indigna”. Con Di certe cose del 1970 e con Amica mia nemica del 1976 si approfondisce l’impegno etico dell’autore che riflette sulle storture della nostra quotidianità. Dopo una prima raccolta antologica, le Poesie scelte del 1977, Risi torna alle pubblicazioni singole con I fabbricanti del “bello” (1981), Le risonanze (1987), Mutazioni (1991) fino ai più recenti Altro da dire (2000) e Ruggine del 2004, che è una accorata riflessione sul tema del tempo. Recentemente (2007) Garzanti ha pubblicato l’edizione di Tutte le poesie di Risi. Proprio nel volumetto del 2004, Ruggine, si trova una composizione che ci illumina su quale possa essere la fonte dell’ispirazione per il poeta: secondo R., essa non consiste tanto in una sorta di dipendenza dai sensi che ci mettono in contatto con il mondo ma si concreta in uno “sguardo” dal di dentro sul mondo, in una modalità della percezione, più che della visione del mondo; in tal modo, per il poeta la poesia non è al servizio della realtà ma è essa stessa che modella quest’ultima , assumendo una funzione conoscitiva non passiva ma attivamente costruttiva. Leggiamo Il poeta fa poesia: La povera foglia frale l’abbaio alla luna la primavera che ogni anno si rinnova la prima volta che hai visto il Partenone una facile attrazione ninna-nanna imparo a amare una vita minacciata un orgoglio una passione in cerca di chiarezza insomma un qualcosa che mi tenti non ciò che vedo ma ciò che so di dover vedere … Cos’ha da offrire il mondo se lo guardo da fuori e non dentro me stesso?
È stato detto... (Aforismi di Oscar Wilde)
entrambe le tristi situazione egli meritò la stima e la gratitudine dei cittadini di quei luoghi rappresentata dalla dedica di vie e Opere Pie. Un particolare merito, peraltro poco ricordato, va al Genala per aver colto l’opportunità con il decreto reale pubblicato il 10 agosto 1893, nonostante alle tante pressioni contrarie, di una immediata riforma per l’adozione del sistema dei fusi orari per il computo del tempo in Italia ponendola fra le prime nazioni nel mondo ad adottare il meridiano di Greenwich come meridiano di riferimento per lo Standard time. Il ricordo di Ge-
nala e le testimonianze degli eventi e delle fasi importanti della storia italiana sono raccolte nella collezione museale della sua città natale.
• In ogni istante della nostra vita siamo ciò che saremo non meno di ciò che siamo stati. • Amo molto parlare di niente. É l'unico argomento di cui so tutto. • La donna che non riesce a rendere affascinanti i suoi errori, è solo una femmina. • Bisogna sempre giocare onestamente quando si hanno le carte vincenti. • Il non fare nulla è la cosa più difficile del mondo. • A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio. • L'esperienza è il tipo di insegnante più difficile. Prima ti fa l'esame, poi ti spiega la lezione. • Posso resistere a tutto tranne che alle tentazioni. • La vita imita l'arte più di quanto l'arte non imiti la vita. • L'esperienza non ha alcun valore etico: è semplicemente il nome che gli uomini danno ai propri errori. • Che sciocchezza parlare di matrimoni felici; un uomo può essere felice con qualsiasi donna, purché non la ami veramente.
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Programmi televisivi da Sabato 13 a Venerdì 19 Dicembre
H
o preso tanti pugni nella mia vita, veramente tanti... ma lo rif a re i . P e rc h é tutti i pugni che ho preso sono serviti a far studiare i miei figli«. In questa frase è racchiusa tutta la bontà d’animo di un gigante dal cuore tenero, ovvero Primo Carnera. Nato nel 1906 e morto nel 1967, fu campione del mondo di pugilato nei pesi massimi dal 29 giugno 1933 al 14 giugno 1934. Qualche mese fa è uscita la pellicola sulla sua vita e ora Canale 5 cinque propone due puntate del film tv sul mitico pugile friulano, sempre
Carnera, il gigante dal cuore tenero
con la regia di Renzo Martinelli, da titolo “Carnera – Il campione più grande” Carnera era una forza della natura. Alto più di due metri, pesava 120 chili. Questa è la sua storia, la storia di un gigante dall’anima delicata. Attraverso il racconto della sua vita scopriremo la sua origine
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raitre
la 7
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Il telefilm dei sentimenti su RaiUno
Stefania Rocca ed Emilio Solfrizzi in una scena del telefilm
La vita del mitico pugile raccontata dal regista Renzo Martinelli in un film tv in onda su Canale 5
Sopra (a destra) Primo Carnera sul ring e in alto una scena del film
TUTTI PAZZI PER AMORE
povera, il suo debutto nel mondo sportivo, la sua carriera fulminante ma anche la sua ingenuità, la sua sensibilità, le difficoltà che ebbe nelle relazioni e nei rapporti umani, le sue storie d’amore e ciò che di pubblico e privato caratterizzò la sua esistenza. Il regista Renzo Martinelli racconta quindi non solo le im-
domenica 14 Lunedi’ 15
prese, ma anche le pieghe nascoste della vita di Carnera, che lasciò la scuola in quarta elementare per emigrare in Francia e con un circo girò per tre anni le fiere di paese. Nel cast ci sono il giovane esordiente Andrea Iaia, Anna Valle e Paolo Seganti. Canale 5, lunedì e martedì ore 21.10
Martedi’ 16
Un telefilm sui sentimenti, divertente e un po’ frivolo. Ecco “Tutti pazzi per amore”, una scommessa di RaiUno, è una commedia che il regista Riccardo Milani ha realizzato da un soggetto di Ivan Cotroneo. Tutti i protagonisti sono sorpresi e travolti dalle imprevedibili conseguenze di un sentimento a cui nessuno può resistere, litigano e si amano, discutono e si fraintendono, ma non possono fare a meno di cercarsi. La serie, proposta in tredici prime serate, vede al centro della vicenda un uomo e una donna, alla soglia dei quarant’anni: Laura (Stefania Rocca) e
mercoledi’ 17
Paolo (Emilio Solfrizzi). Paolo Giorgi è vedovo con una figlia a carico di sedici anni: Cristina. Va a vivere nell’appartamento adiacente a quello di Laura Del Fiore, separata e con due figli: Emanuele di sedici anni e Nina di sette. Laura e Paolo, come vicini di casa, pur non incontrandosi mai, si detestano cordialmente; il volume della musica troppo alta, l’antenna parabolica su uno dei terrazzini confinanti, sono queste le futili ragioni per le quali litigano scambiandosi bigliettini e minacce tramite persiana. Ma alla fine… RaiUno, domenica ore 21.30
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occhio alla spesa speciale telethon la prova del cuoco Tg 1 easy driver PER TELETHON. Attualita' effetto sabato. Attualita' tg1 - che tempo fa a sua immagine tg1 l.i.s passaggio a nordovest Tg1 - tg1 sport affari tuoi. Quiz serata d'onore 2008 tg1 telegiornale
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a sua immagine ss messa - angelus linea verde diretta Tg1 - benjamin domenica in - l'arena domenica in... sieme tg1 - che tempo fa domenica in - 110 e lode domenica in - 7 giorni Tg1 - Rai Tg Sport affari tuoi. Quiz tutti pazzi per amore. Film TV - 2a puntata. tg1 - speciale tg1 oltremoda. Attualita'
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verdetto finale. Attualita' occhio alla spesa che tempo fa/Tg 1 la prova del cuoco Tg 1 / tg1 economia festa italiana. Varieta' la vita in diretta. Att. (16.50 - tg parlamento 17.00- che tempo fa/tg 1) l'eredita'. Quiz Tg1 affari tuoi. Quiz artemisia sanchez. Tf tg1 telegiornale porta a porta. Attualita'
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occhio alla spesa che tempo fa/Tg 1 la prova del cuoco Tg 1 / tg1 economia festa italiana. Varieta' la vita in diretta. Att. (16.50 - tg parlamento 17.00- che tempo fa/tg 1) l'eredita'. Quiz Tg1 affari tuoi. Quiz ali' baba' e i 40 ladroni tg1 telegiornale porta a porta. Attualita' tg2 notte - le idee
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occhio alla spesa che tempo fa/Tg 1 la prova del cuoco Tg 1 / tg1 economia festa italiana. Varieta' la vita in diretta. Att. (16.50 - tg parlamento 17.00- che tempo fa/tg 1) l'eredita'. Quiz Tg1 affari tuoi. Quiz ali' baba' e i 40 ladroni 2a ed ultima Puntata tg1 - tv7 l'appuntamento. Attualita'
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quello che. Attualita' aprirai. Attualita' mezzogiorno in famiglia tg 2 Giorno dribbling sci: coppa del mondo telethon tg2 notizie - meteo 2 estrazioni del LOTTO Tg 2 notizie cold case. Telefilm sabato sprint tg2 notte tg2 dossier tg2 storie
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mezzogiorno in famiglia Tg 2 Giorno sci: coppa del mondo slalom speciale masch. quelli che... aspettano quelli che il calcio e... stadio sprint. Sportivo tg2 notizie - dossier 90° minuto friends. Telefilm piloti. Sit Com Tg 2 notizie N.c.i.s. Telefilm criminal minds. Telefilm la domenica sportiva
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tg3 sport - meteo sci: coppa del mondo slalom femminile passepartout. Attualita' Tg 3 - tgr - meteo in 1/2 h. Attualita' alle falde del kilimangiaro. Doc per un pugno di libri Tg Regione - tg3 - meteo blob. Varieta' che tempo che fa elisir. Attualita' tg3 regione - tg3 glob. Varieta'
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sci: coppa del mondo super g maschile Tg Regione - tg 3 tgr leonardo tgr neapolis tg3 flash L.I.S. trebisonda. Varieta' cose dell'altro geo geo & geo. Documentario - tg3 - tg regione Blob. Varieta' agrodolce. Soap Un posto al sole. Soap mi manda raitre. Attualita' parla con me. Varieta'
09.20 09.50 10.30 12.30 13.00 14.00 16.00 18.00 20.00 20.30 21.10 23.20 00.05 01.05
l'intervista. Attualita' i segreti della archeologia. Doc. la miliardaria. Film tg la7 - sport 7 mai dire si. Telefilm jack frost. Telefilm i gemelli del texas la battaglia dell aquile tg la7 crozza italia exclusive febbre da cavallo. Film la valigia dei sogni hustle. Telefilm tg la7/m.o.d.a.
09.20 09.35 10.20 12.30 13.00 14.05 16.00 17.45 20.00 20.30 20.35 21.30 23.40 00.30
la settimana . Attualita' animal treasure. Doc. cronaca di un amore tg la7 - sport 7 mai dire si. Telefilm l'ispettore barnaby la grande stanza azzurra. Film marlowe indaga. Film Tg La7 sport 7 chef per un giorno. Att. crozza italia remix. Var. reality. Attualita' sport 7/tg la7
10.15 10.30 11.30 12.30 13.00 14.00 16.00 17.00 19.00 20.00 20.30 21.10 23.30 00.30
due minuti un libro il tocco di un angelo matlock. Telefilm Tg La7 - sport 7 cuore e batticuore international hotel mac gyver. Telefilm atlantide. Documentario stargate sg-1. Telefilm Tg La7 otto e mezzo. Attualita' L'infedele. Attualita' la storia proibita "la guerra nera". Doc. TG LA7 - l'intervista
09.15 10.10 10.15 10.30 11.30 12.30 13.00 14.00 16.00 16.15 19.00 20.00 20.30 21.30 23.15
OMNIBUS LIFE. Attualita' punto tg due minuti un libro il tocco di un angelo matlock. Telefilm Tg La7 - sport 7 cuore e batticuore il mattatore. Film mac gyver. Telefilm atlantide. Documentario stargate sg-1. Telefilm Tg La7 otto e mezzo. Attualita' impero. Attualita' sex & the city. Telefilm
10.15 10.30 11.30 12.30 13.00 14.00 16.00 17.00 19.00 20.00 20.30 21.10 23.30 00.30 10.15
due minuti un libro il tocco di un angelo matlock. Telefilm Tg La7 - sport 7 cuore e batticuore l'aquila solitaria. Film mac gyver. Telefilm atlantide. Documentario stargate sg-1. Telefilm Tg La7 otto e mezzo. Attualita' sindrome cinese. Film murder call. Telefilm two twisted. Telefilm due minuti un libro
10.15 due minuti un libro 10.30 il tocco di un angelo 11.30 matlock. Telefilm 12.30 Tg La7 - sport 7 13.00 cuore e batticuore 14.00 i ragazzi irresistibili 16.00 mac gyver. Telefilm 17.00 atlantide. Documentario 19.00 stargate sg-1. Telefilm 20.00 tg la7 20.30 calcio: coppa uefa sampdoria - siviglia 00.55 tg la7 02.00 star trek deep dpace nine. Telefilm
10.10 10.15 10.30 11.30 12.30 13.00 14.00 16.00 17.00 19.00 20.00 20.30 21.10 23.55 00.55
punto tg due minuti un libro il tocco di un angelo matlock. Telefilm Tg La7 - sport 7 cuore e batticuore la battaglia di algeri mac gyver. Telefilm atlantide. Documentario stargate sg-1. Telefilm tg la7 otto e mezzo. Attualita' le invasioni barbariche v-ictory. Sport tg la7 - la 25^ ora
Venerdì 12 Dicembre 2008
cinema programmazione settimanale cremona Megacine CremonaPo (199.404.406) www.cremona.megacine.it • Saw V • La Fidanzata Di Papà • Bolt • Changeling • Come Dio Comanda • Max Payne • Nessuna Verità • Solo Un Padre • Twilight Tognazzi (0372 458892) • Ultimatum Alla Terra • L'ospite Inatteso Mercoledi 17 Ore 17.00 Ingresso Gratuito • Alla Ricerca Dell’isola Di Nim
Filo (0372 411252) • La Felicita’ Porta Fortuna • Martedì 16: Serata Musicale Multi Starplex Gadesco (0372 838295) • Saw V • Torno A Vivere Da Solo • Bolt • Passengers • Max Payne • Solo Un Padre • Come Dio Comanda • Twilight • Ultimatum Alla Terra
crema Porta Nova (0373 218411) www.multisalaportanova.it • Solo Un Padre • Ultimatum Alla Terra • Come Dio Comanda • Saw V • Twilight • La Fidanzata Di Papà • Bolt "Ora o mai più" • Deathrace (lunedì) "Circolo Culturale" • Palermo Shooting (martedi') "Over 60" •Solo un Padre (mercoledi') "Cineforum" • Ti Stramo (giovedi')
pieve fissiraga Cinelandia (0371 237012) www.cinelandia.it • Stare Fuori • Il Giardino Di Limoni Lemon Tree • Come Dio Comanda • Padiglione 22 • Ultimatum Alla Terra
ostiano Cinema Don Rosa (0372 840405) • Bolt castelleone Cineteatro Giovanni Paolo II (0374 56052) • La Classe
IL GIARDINO DI LIMONI Di Eran Riklis
“Il giardino di limoni” è una pellicola drammatica ambientata in Cisgiordania. Salma Zidane ha 45 anni ed è rimasta sola da quando suo marito è morto e i suoi figli se ne sono andati. Quando il ministro della difesa israeliano si trasferi sce in una casa vicina a quella di Salma, la donna ingaggia una battaglia legale con gli avvocati del ministro che, per motivi di sicurezza, vogliono abbattere i secolari alberi di limoni che sono nel suo giardino. Ma Salma non lotterà da sola. Infatti, oltre al supporto del suo avvocato - un trentenne divorziato con cui nasce un profondo sentimento amoroso - Salma troverà inaspettatamente anche quello della moglie del ministro che, stanca della sua vita solitaria per gli impegni del marito, prende a cuore il caso della sua vicina di casa palestinese.
CINEMA – Il regista Scott Derrickson propone il remake del film di fantascienza
“Ultimatum alla terra” torna dopo 57 anni
A quasi sessant’anni di distanza, ecco il rifacimento contemporaneo del celebre classico di fantascienza del 1951 dal titolo “Ultimatum alla terra”. LA TRAMA La celebre scienziata Helen Benson si ritrova faccia a faccia con un alieno chiamato Klaatu, che ha viaggiato nell’universo per avvertire l’umanità di un’imminente crisi globale. Quando delle forze che sfuggono al
controllo di Helen ritengono ostile l’extraterrestre e gli negano la possibilità di parlare ai leader del mondo come aveva richiesto, lei e il figliastro Jacob, con cui è in cattivi rapporti, scoprono rapidamente le conseguenze mortali della frase di Klaatu, che si reputa “un amico della Terra”. Ora Helen deve trovare un modo di convincere questa entità che è stata inviata per distruggerci che l’umanità in realtà merita di essere salvata. Ma potrebbe essere troppo tardi. Il processo ha avuto inizio. CURIOSITA’ Nel teaser trailer doppiato in italiano del film c’è un errore di traduzione di you che in inglese può significare sia tu che voi; infatti Keanu Reeves che interpreta l’alieno Klaatu, riferito a Jennifer Connelly (che interpreta Helen Benson), dice: “Se la terra muore tu muori, se tu muori la terra sopravvive”. Successivamente corretto negli spot televisivi in: “Se voi morite la terra sopravvive”.
sabato 13
canale 5
italia 1
rete 4
SOL REGINA po
Genere: Fantascienza
di Scott Derrickson
Cast: Keanu Reeves, Jennifer Connelly, Jaden Smith, John Cleese, Jon Hamm, Kathy Bates, Brandon Jackson, James Hong, Aaron Douglas. Durata: 103 minuti Produzione: 20th Century Fox, Usa 2008.
Una scena di "Ultimatum alla terra", remake del film di fantascienza del 1951
domenica 14 Lunedi’ 15
31
Martedi’ 16
Giovanni Biondi
Dentro le notizie...
Nell'ambito della trasmissione «Dentro le notizie», in onda su Telesolregina, l'assessore provinciale Giovanni Biondi parlerà dei principali eventi del territorio. • Cremona: Corada attacca Legambiente "Dovrebbe chiedere scusa"; • Cremona: Azienda unica per l'acqua, sindacati in fibrillazione; • Cremona: Jotta: mai chiamato Pirondini; • Il Mercatino dell'Antiquariato di Castelleone; • Cremona: Calendario dell'Ecomuseo della Provincia di Cremona; • Problema antenna Telecom di Soresina. La trasmissione va in onda sono il venerdì alle ore 23.10, replicata il sabato alle ore 12 e la domenica alle ore 17.30.
mercoledi’ 17 giovedi’ 18
venerdi’ 19
08.50 09.50 09.20 13.00 13.45 14.10 15.30 18.50 20.00 20.30 21.10 23.10 00.50 01.30
loggione. Musicale amici libri. Attualita' maurizio costanzo show tg5 - meteo 5 il supermercato. Sit-com AMICI. Reality verissimo. attualita' chi vuol essere milionario Tg 5 - meteo 5 STRISCIA LA NOTIZIA crociera vianello. Film inganni. Film nonsolomoda: globish news. attualita' tg5 notte/meteo5
08.00 08.50 09.40 09.45 13.00 13.35 14.35 16.30 18.50 20.00 20.40 21.30 23.45 01.40
tg5 mattina LE FRONTIERE DELLO SPIRITO. attualita' tgcom verissimo . attualita' - r Tg 5 - meteo 5 belli dentro. Telefilm AMICI. Reality questa domenica. Varieta' chi vuol essere milionario Tg 5 - meteo 5 paperissima sprint un ottima annata. Film scintille d'amore. Film tg5 notte/meteo5
08.50 11.00 13.00 13.40 14.10 14.45 16.15 16.55 17.55 18.50 20.00 20.30 21.10 23.30
mattino cinque. attualita' forum. attualita' Tg5 - meteo beautiful. soap centovetrine. soap uomini e donne. attualita' AMICI. Reality pomeriggio cinque tg5 minuti - meteo chi vuol essere milionario Tg 5 - meteo 5 striscia la notizia carnera - il campione piu' grande. Film tv1a pt. matrix. Attualita'
08.50 11.00 13.00 13.40 14.10 14.45 16.15 16.55 17.55 18.50 20.00 20.30 21.10 23.30
mattino cinque. attualita' forum. attualita' Tg5 - meteo beautiful. soap centovetrine. soap uomini e donne. attualita' AMICI. Reality pomeriggio cinque tg5 minuti - meteo chi vuol essere milionario Tg 5 - meteo 5 striscia la notizia carnera - il campione piu' grande. Film tv1a pt. angel eyes. Film
08.50 11.00 13.00 13.40 14.10 14.45 16.15 16.55 17.55 18.50 20.00 20.30 21.10 24.55 01.30
mattino cinque. attualita' forum. attualita' Tg5 - meteo beautiful. soap centovetrine. soap uomini e donne. attualita' AMICI. Reality pomeriggio cinque tg5 minuti - meteo chi vuol essere milionario Tg 5 - meteo 5 striscia la notizia oliver twist. Film matrix. Attualita' tg5 notte - meteo 5
08.50 11.00 13.00 13.40 14.10 14.45 16.15 16.55 17.55 18.50 20.00 20.30 21.10 23.20 01.20
mattino cinque. attualita' forum. attualita' Tg5 - meteo beautiful. soap centovetrine. soap uomini e donne. attualita' AMICI. Reality pomeriggio cinque tg5 minuti - meteo chi vuol essere milionario Tg 5 - meteo 5 striscia la notizia il capo dei capi. Film 3a pt terra! attualita' tg5 notte - meteo 5
08.50 11.00 13.00 13.40 14.10 14.45 16.15 16.55 17.55 18.50 20.00 20.30 21.10 23.30 01.30
mattino cinque. attualita' forum. attualita' Tg5 - meteo beautiful. soap centovetrine. soap uomini e donne. attualita' AMICI. Reality pomeriggio cinque tg5 minuti - meteo chi vuol essere milionario Tg 5 - meteo 5 striscia la notizia paperissima. Varieta' matrix. attualita' tg5 notte - meteo 5
06.55 10.45 11.15 12.25 13.00 13.40 14.15 16.30 18.05 18.30 19.05 21.10 23.10 00.40
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11.00 12.40 13.30 14.00 15.00 17.00 18.00 18.55 19.35 21.30 23.30 00.15 01.30
cuochi senza frontiere (Tg 4 - notizie traffico) pianeta mare. Doc. Tg 4 - meteo 4 il tribunale di forum poirot. Film detective monk. Telefilm documentario Tg 4 - meteo 4 walker texas ranger wallander - fratello gemello. Film guida al campionato sipario notte. attualita' tg4 rassegna stampa
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storie di confine. Doc. Santa Messa Pianeta mare Tg 4 - notizie traffico Melaverde / Tg 4 - meteo always, per sempre. Film panico nello stadio tg4 - meteo 4 colombo «I Cospiratori». Telefilm siska. Telefilm controcampo sipario notte. attualita' tg4 rassegna stampa cosi' parlo' bellavista
10.30 11.30 11.40 12.40 13.30 14.00 15.00 15.50 16.15 18.40 20.20 21.10 23.20
bianca. Soap opera tg4 notizie traffico my life 2. Telefilm un detective in corsia Tg 4 - meteo 4 il tribunale di forum hamburg distretto 21 sentieri. Soap tre soldi nella fontana. Film tempesta d’amore. Soap (all’interno 18.55 tg4) walker texas ranger presunto inncente. Film nel nome del padre
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08.30 redazionali vendite 12.00 Obiettivo Notizie - TG 12.45 Cucinoone 13.30 Obiettivo Notizie - TG 14.30 Videoone 16.00 Obiettivo Notizie - TG 17.45 Viaggioone 18.00 Cinemaone 19.00 Obiettivo Notizie - TG 19.15 Truccoone 20.30 Obiettivo Notizie - TG 21.00 Dentro le notizie 22.30 Obiettivo Notizie - TG
08.30 Redazionali - Vendite 12.00 Obiettivo Notizie - TG 12.30 Obiettivo territorio 13.30 Obiettivo Notizie - TG 15.00 obiettivo show 16.00 Obiettivo Notizie - TG 18.00 Sport 19.00 Obiettivo Notizie - TG 19.25 Dentro le notizie 20.30 Obiettivo Notizie - TG 20.50 Domani e' un altro giorno 21.00 Obiettivo territorio 22.30 Obiettivo Notizie - TG
10.00 Dentro le Notizie 11.00 Santa messa 12.00 Obiettivo Notizie - TG 12.30 Il vangelo alla prova 13.30 Obiettivo Notizie - TG 14.00 Film 16.00 Obiettivo Notizie - TG 17.30 Obiettivo Judo 19.00 Obiettivo Notizie - TG 19.25 Obiettivo Show 20.30 Obiettivo Notizie - TG 21.00 Obiettivo territorio 22.30 Obiettivo Notizie - TG
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06.55 oroscopo settimanale 11.00 Millevoci 12.00 Obiettivo Notizie - TG 13.00 Cucinoone 13.30 Obiettivo Notizie - TG 14.00 Videoone 16.00 Obiettivo Notizie - TG 17.45 Viaggioone 18.00 Cinemaoone 19.00 Obiettivo Notizie - TG 19.15 Truccoone 20.30 Obiettivo Notizie - TG 21.00 Super tombolone 22.30 Obiettivo Notizie - TG
32
Coffee Break
Venerdì 12 Dicembre 2008
LA STORIA - Non solo bellezze, ma anche servizi giornalistici
T
roppe immagini di donne senza veli stanno annoiando anche i più accaniti cultori di questo genere. Se ne è accorta anche la rivista Playboy, che è tornata in Italia. La rivista di Hafner, di nuovo in edicola dal 5 dicembre (al prezzo di 5 euro), ha scelto una linea più “morbida”, visto che non ci saranno più nudi integrali. Per la
Playboy torna in Italia e diventa più… casto
Troppi litigi ai reality: da copione
copertina del primo numero è stata scelta l’ex bond girl Caterina Murino. “Playboy è per noi una grande sfida – ha spiegato l’editore Alessandro Ferri di Playmedia Company, il gruppo che si occupa della versione italiana -, sarà un magazine che non è fatto solo di bellezze, ma ha un’accezione marcata verso un giornalismo intelligente, ironico e tagliente.”
Un primo piano di Karina Cascella
Un reality che si rispetti deve terminare con una lite per fare audience. Il copione è ormai un po’ scontato, speriamo solo che i telespettatori comincino a ribellarsi a questa consuetudine, premiando altri programmi. La serata finale de “La talpa” ha, infatti, proposto un violento litigio tra Giada De Miceli, Sasà e Karina Cascella. Quest’ultima è di professione attaccabrighe in televisione, quindi ha fatto solo il suo… mestiere. Ma piace davvero?
Sopra la copertina di Playboy Italia e a lato una foto di Caterina Murino
Il magazine in versione italiana vorrebbe emulare quanto fatto negli “States”, grazie agli interventi giornalistici di penne importanti e a servizi editoriali senza dubbio originali e, a volte controcorrente.
La rivista, diretta da Gian Maria Madella, propone quindi anche contenuti giornalistici ed editoriali innovativi, dallo stile un po' “liberal”. Vedremo se la scelta sarà premiata dai lettori.
Divorziare dalle star è un business
IL CASO - Chiuderanno tutti i “coffee shop” situati vicino alle scuole
Anche Amsterdam si ribella alla droga
Sopra e a lato due Coffee Shop di Amsterdam
Anche la capitale della tolleranza ha deciso di stoppare il dilagante consumo di droga, La notizia per certi tratti sorprendente arriva da Amsterdam, dove più di un quinto dei famosissimi “coffee shop” dovrà chiudere i battenti. Motivo della clamorosa scelta degli amministratori olandesi? Troppi turisti della droga hanno reso quello della marijuana un mercato fiorente e redditizio, sul quale ha di fatto messo le mani la criminalità. “Tutti i coffe shop che si trovano a meno di 250 metri da una scuola se-
condaria non saranno più autorizzati all’esercizio entro la fine del 2011”, sentenzia una direttiva comunale Un quinto, ovvero 43 dei 228 locali distribuiti nel
centro della città dovranno dunque chiudere. Una svolta impensabile fino a poco tempo fa per lo spirito "liberale e libertino"dell'Olanda, patria della free cannabis
Divorziare dalle star dello spettacolo o dello sport è diventato un vero business. L’ultimo aspirante milionario è il marito di Amy Winehouse (nella foto), che avrebbe chiesto circa 1,2 milioni di euro per divorziare. Vedremo cosa risponderà l’eccentrica cantante inglese, famosa per i suoi numerosi eccessi più che per le canzoni. Visti i numerosi precedenti, il rischio è che il marito possa già fregarsi le mani.
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Seedorf, bambini, vecchi, responsabilità sociale
N
on havvi genio senza ibridazione». Non ricordo il nome dell’autore, ma in un italiano aattuale più comprensibile la frase, grosso modo, significa che mescolando le razze si rafforza il Dna degli esseri viventi. Il metodo più antico e interessante è «andate e moltiplicatevi». Incontro tra un noto giornalista quasi tutto sportivo, e Seedorf, campione del Milan di razza e pelle nera: uomo di gran cuore e di intelligenza sociale. L’uno e l’altra non hanno colore. Alla domanda «Calcio e responsabilità, vogliamo parlarne?», il campione risponde «Volentieri, partiamo da un dato innegabile, il calcio dà una visibilità enorme e consente di lanciare segnali molto forti. C’è chi sfrutta questa possibilità e chi no, chi vorrebbe ma non sa co-
gesti dei campioni» (Gianni Mura, La Repubblica, 11 dic). Io suppongo che a spingerlo nelle intenzioni della sua fondazione Champions for Children (Campioni per i bambini, n.d.r.) ci siano anche ricordi di famiglia, raccontati con umiltà, un atteggiamento raro nei grandi campioni. «…mio nonno figlio di uno schiavo, forse dell’Est Africa…» Bambini e Vecchi. «I miei Playground funzionano. Ne ho aperti in tutto il mondo, li farò anche a Milano, coinvolgendo l’Inter»: e forse proprio in questo consiste il ritardo dell’azione per la città nella quale vive. «L’Italia è bellissima, non razzista: ma c’è una forma di stupidità culturale che porta a prendersela con i più deboli. «Veggi» un nuovo acronimo mio, significa Vecchie E Giovani Guardie Imparate. Imparate ad accettare i risultati delle partite
Clarence Seedorf del Milan
me. Io credo che dobbiamo dare l’esempio e comportarci bene in campo pensando che ci guardano i bambini, che per natura sono portati ad imitare i
e gli errori dei vostri beniamini. Non siamo perfetti noi che ve li raccontiamo a modo nostro, non siete perfetti voi che vivete le partite a modo vostro: lascia-
eugrigna
Fanta-allenatori. Una parola che non c’è sui dizionari, è una mia invenzione con la quale battezzo i guardoni delle gare sportive. I più incalliti si allineano quelli che le descrivono. Io mi escludo, sono quasi sempre d’accordo con l’allenatore perché lui sa quello che noi ignoriamo. Non è certo colpa sua se per due volte due attaccanti non la mettono dentro da buonissima posizione, come è successo allo stadio Giglio di Reggio. Altro che burro! Si avvicinano i giorni degli auguri, e in questo periodo ci sono molte premiazioni. Sindaci, Presidenti, Direttori esultano: i premiati…dipende. Difficile l’elenco completo in questa rubrichetta. Ho scelto la 3° parte di “Vota i Campioni“. Leggo 10.667 voti per Andrea Lorenzini, ct della prima squadra della Sported Maris. Lo vado a trovare nella sua mansarda dove prepara la stanzetta di Viola che nascerà sotto Natale. Raccoglie piante e fiori, buoni libri, croccantini e altro per i suoi gatti. Vende soldi per qualche banca o giù di lì, è vivo e libero quindi si comporta bene. Trova il tempo per allenare i fanciulli della Sported Maris. Lui non è un FantaAllenatore. E’ un allenatore vero. Un difetto? Non è interista.
Champions i sorteggi sono stati duri con l’Inter di Mourinho, un po’ meno con la Roma, quasi clementi con la Juve. Vedremo gli accoppiamenti settimana prossima a Nyon. * * * Formula Uno. Il ritiro dalle gare della Honda non ha sconvolto più di tanto il circuito. Migliaia di miliardi per una vittoria in un solo gran premio, inoltre causata da guasti e incidenti vari alle macchine che precedevano il costosissimo giocattolone, hanno spinto gli omini del Sol Levante a cire basta. Anche Mosley, presidente del Circuito, ha dovuto ritirare la proposta del motore unico per tutte le macchine in gara: Montezemolo, il vero generale del grande circo gli aveva subito fatto cenno con l’indice destro a picchiettare la tempia.
La Vanoli a Pavia, una battaglia aperta di Giovanni Zagni
Una Vanoli non brillantissima è tornata da Frosinone, campo di gara della Prima Veroli, con una sconfitta che fa male ma forse evitabile senza il black out degli ultimi minuti. Peccato perchè dopo un inizio incerto, la squadra aveva reagito bene all'assenza di capitan Lollis, portandosi addirittura in vantaggio nell'ultimo quarto. Se si vuole trovare una nota positiva, sicuramente è quella della conferma che il nuovo americanoTerry, è certamente giocatore di gran talento e sicura affidabilità. Ieri sera s'è giocato un turno infrasettimanale, ospite al Palasomenzi
il Banco di Sardegna Sassari, ma mentre le squadre erano in campo, la tipografia stampava il nostro settimanale. Quel di cui possiamo scrivere è per il prossimo impegno, dopodomani a Pavia, contro una squadra rigenerata con l'arrivo in panchina del livornese De Raffaele che ha colto subito due successi pesantissimi, il primo in trasferta con Veroli e l'altro in casa con Venezia, riuscendo a rientrare nel gruppo di fondo classifica, a quota 6, con Brindisi, Rimini e la stessa Venezia. I pavesi, costituzionalmente piccoli ma velocissimi vantano un organico di tutto rispetto che, a nostro avviso non si specchia nell'attuale situazione di clas-
sifica, per cui prevediamo una contesa aperta ad ogni risultato e gran battaglia in campo. Fortunatamente l'edizione attuale della squadra allenata da Cioppi, non pare possa soffrire di climi particolarmente caldi nè di cali di tensione nei momenti decisivi, perchè certamente per passare in riva al Ticino occorreranno molte delle virtù su cui si fonda, di solito, una avventura sportiva a lieto fine. E la Vanoli ci tiene ad arrivare in fondo con il massimo del profitto acquisibile. Pavia è una tappa importante, ma soltanto una tappa. Vediamo di far nostri anche i traguardi parziali.
JuVi Witor's: altro scontro importante
Aveva colto quattro successi consecutivi la JuVi, prima di inciampare nell'Assigeco Casalpusterlengo (7074), lunedì scorso, nel posticipo del Palasomenzi. Bella la partita comunque, con qualche forzatura di troppo degli ospiti nei primi 20' in attacco e "colabrodo" la difesa, ma maglie strette e fiato sul collo nella seconda parte di match. Così la JuVi che aveva segnato 54 punti in
due quarti, negli ultimi due ne ha messi a referto soltanto sedici. Troppi i primi, incredibilmente pochi i restanti. Da ciò una meritata sconfitta evitabile se ci fosse stata più calma e maggior lucidità in campo, ma nulla di drammatico. In fin dei conti Casalpusterlengo gode di grande credibilità in chiave promozione. La classifica trova la Witor's in quarta piazza in ab-
bondante compagnia e soltanto due punti più sù è assestato l'avversario di dopodomani alle 18 al Palasomenzi: la Miro Radici di Vigevano. I lomellini di coach Garelli son considerati tra gli "eleggibili" per il salto di categoria, ma per ora non hanno incantato ed anche domenica scorsa han battuto l'ultima della classe, il Cagliari per 60-59. L'occasione ci pare molto
anche da:
Coffee Time
via Solferino,9
il calcio
INTERMEZZO
te in pace chi sostiene la propria squadra, con o senza la legge che… ha detto no ai tifosi della Roma per Catania, mentre quelli della Juve potranno andare a Bergamo solo se muniti di biglietto. * * * Le classifiche di serie A e B in sostanza non sono mutate molto rispetto all’ultima settimana. Non fa più notizia l’allontanamento di due allenatori, uno in Italia, a Torino e uno in Spagna, Real Madrid. Vedremo cosa faranno i nuovi, e quello di casa, nella capitale de «Ij vin ‘d Gianduia» si scrive proprio così) si chiama Novellino. In Europa la Juve pareggia, ma anche se Giovinco ha fallito un rigore madama resta davanti al Real. La Fiorentina con Gilardino batte lo Steaua Bucarest e va in UEFA. Per gli ottavi di
trovi
ghiotta per la JuVi e da non lasciar sfuggire poichè la salute fisica e mentale c'è e la voglia di riscatto immediato pure, oltre tutto al cospetto di avversari importanti. Motivo di richiamo sarà il vedere all'opera nelle file ospiti Ihedioha, ragazzo di colore, cresciuto cestisticamente a Casalmaggiore e che a Vigevano si va facendo molto onore. G.Z.
Eugenio Grignani
Reggio E., 1 a 0 Un giglio con spina
D
omenica scorsa sono tornato inquieto dall’Emilia, che non è il nome della prima morosina dell’Università: ero imbufalito per due motivi. Primo: allo stadio graziosamernte intitolato al burro non avevano tenuto conto della richiesta di accredito per me e Luca Pedroni, ma ho scoperto che non era stata accreditata nemmeno Cristina Coppola, AS Cremonese, entrata come me per interessamento di Massimo Varini, D.G. di Reggio. Secondo: per aver assistito a un gol incassato da una cubia di polli dissennati, che non avevano interpretato a dovere gli imput loro suggeriti dall’allenatore. Iaconi aveva impostato la squadra in modo corretto, secondo me. Tanto è vero che diverse volte nel primo tempo i ragazzi - per questa trasferta di bianco vestiti - avevano minacciato la porta ospite. In un’ occasione potevano aprire la via ai tre punti grigiorossi, e poco dopo asfaltarla o, come si dice, chiudere la partita. Ma le gare di football non sono mai chiuse fino al triplice fischio. E questa volta nello zufolo di ferro soffiava un arbitro di Torre Annunziata, provincia di NA: fischiava male, peggio aiutato da due vicini di Frattamaggiore (NA) ed Ercole (dizione esatta), provincia di Caserta. Il Vesuvio, in fatto di arbitri di serie C, è in coma profondo. Costoro, che qualche nesci continua a metterci alle costole, hanno distrutto il sogno da me appena accennato nell’ultimo scritto, un arbitraggio onesto. A Reggio Emilia, come altrove, si poteva vincere, pareggiare o perdere. Sta di fatto che leggendo al rallentatore la partita, la prima rete della Cremonese è stata annullata per un fuorigioco “napoletano”: già nell’intervallo l’avevo confermato a una domanda di Cesare Fogliazza. Poi i due nostri garzoni d’attacco hanno fallito due mosse preziose: la frittata cotta a puntino è stata servita nel secondo tempo.
Il gol che ha dato la vittoria agli emiliani
Foto Pedroni
Torno a CR inquieto con me stesso anche per un’altra ragione. Ho il dubbio di essere lento a capire. Gli altri sanno tutto: nome cognome altezza peso girovita, anca i numer di pèè.Io non so niente e a mala pena riesco a decifrare il nome e il numero dei nostri ragazzi. Tutto per me è avvolto in una nube aerea e sfilacciata. Il dubbio può anche diventare in me certezza di incompetenza calcistica. Al ritorno Luca guida da par suo, un rosso a pranzo e molta prudenza, e dà segni di insofferenza per il mio silenzio. E’ che fra me e me rumino a lungo, come si dice facciano i cremonesi da decenni. Forse sono un incompetente completo. E’ quello che mi sussurra con insistenza una vocina proprio sopra l’orecchio destro, a volte gira dietro e si sposta sopra l’altro orecchio. Non vedo gli errori dell’allenatore, non sento le dispute dello spogliatoio, ignoro il perché il n° 9 continui a cadere appena lo sfiorano, o il 10 urla per avere la bala e poi cicca pietosamente a portiere battuto e porta vuota, un rettangolo di 7 metri e passa per due e passa. Se sono io fuori di senno, lo sono anche l’allenatore, il medico, i fisioterapisti, il DG, il…. Tutti tranne quelli che giocano, il magazziniere e, spero proprio, gli autisti dei pulmann nelle trasferte brevi. I competenti scrivono , correggono l’allenatore, lo consigliano a volte lo scorticherebbero vivo. Mai che sussurrino: «… dai ragazzo che hai passato i trenta, tra un po’ diventerai allenatore di te stesso: dacci sotto…che è meglio». Mercoledì, partita di Coppa Italia, la Cremonese ha battuto il Padova 3 a 2. A quindici minuti dalla fine vinceva 3.a 0. In porta non c’era Giorgio Bianchi che riceverà un premio il giorno di Santo Stefano, sostituendosi a Lorenzo Carotti indisponibile a rientrare a Cremona per riceverlo, sia per la distanza che per gli affanni al flessore della coscia sinistra. Auguri a lui e complimenti a tutti e due. Daniele Tamburini pretenderebbe da me, il venerdì di ogni settimana, le previsioni per le partite della domenica successiva. Ho chiesto ed ottenuto il rinvio a dopo Natale per potermi allenare con la boccia del mago che gli ha suggerito l’idea.
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Sport
Venerdì 12 Dicembre 2008
Pallavolo: Grande successo contro il Benevento
La Magic Pack sfida il Forlì
M
di Cesare Castellani
agic Pack finalmente agli onori delle cronache dopo il rotondo successo strappato domenica scorsa di fronte a Benevento. Ma saranno nuovamente al Palasomenzi per un’altra sfida importante, quella che
dell’ottima occasione che porta il calendari: quella delle due sfide consecutive in casa. Completare il bottino di sei punti vorrebbe dire fare un bel passo avanti in classifica anche perché si tratta di due concorrenti dirette. Benevento è stato lasciato al palo con discreta autorità e con un gioco finalmente da Serie A. Eppure si trattava di una squadra che veniva
Fanzini e Nardini della Magic Pack sotto rete
la vede affrontare Forlì in una partita apertissima, ma che le ragazze di Simoncelli devono far loro per approfittare
Judo
dall’aver vinto a Volta Mantovana una partita estremamente importante e che stava dimostrando di essere in
crescita e che era salita a Cremona con l’intento di far punti perfettamente conscia di aver raggiunto un ottimo standard di rendimento. Forlì arriva in un momento altrettanto positivo: domenica scorsa ha letteralmente stracciato (3-0) quella MGM Roma che veniva da un successo altrettanto franco proprio sulla Magic Pack. Attenzione, quindi, alla squadra emiliana che vale probabilmente molto più di quanto dica l’attuale sua classifica. E’ chiaro che Forlì tenterà l’aggancio alla posizione in classifica della squadra di Simoncelli che ha, per contro, l’occasione per raddoppiarlo e mettersi al sicuro dalle emiliane. La Magic Pack si arriva al match con molte buone prospettive: ha recuperato in pieno Daniela Nardini le cui soluzioni a rete sono state molte provvidenziali contro Benevento, ha trovato una Shopova in continuo progresso che ha bombardato in continuazione il campo avverso risultando alla fine determinante e soprattutto
Classifica Europea 92 Milano 22 Brunelli Nocera Umbra 22 Carnaghi Villa Cortese 19 Cariparma 18 Rebecchi Piacenza 15 Volta Mantovana 15 Acqua&Sapone Aprilia 13 MGM Roma 12 Sea Urbino 12 Magic Pack 12 Volley S. Vito 10 Infotel Forlì 9 Pallavolo Donoratico 7 Acc Volley Benevento 3
ha trovato, forse in anticipo sul previsto, un apporto di grande impatto da parte delle giovanissime Vasileva e Signorile. La prima ha saputo sostituirsi ad una sfocata Dumler (l’unico problema che attualmente assilla Simoncelli) quando il tecnico l’ha gettata nella mischia, mentre la seconda è subito entrata in partita giocando col cipiglio di una veterana. Ottimismo, quindi, in tutta la squadra, soprattutto nel tecnico che proprio a Forlì ha mosso i suoi primi passi.
Le Fiamme Oro al Kodokan Cremona
Presenti al Salone dello Studente, dove non hanno mancato di farsi ammirare, i judoisti del Gruppo Sportivo della Polizia di Stato, le prestigiose Fiamme Oro, tra un’esibizione e l’altra, hanno fatto visita al Kodokan e
Pugilato
Cristian Marchetti: arrivederci al 2009
Colpo di sfortuna per Cristian Marchetti che proprio in questi giorni si toglie l’etichetta di Campione Italiano in carica dato che a Milano sono in corso i Campionati Assoluti per il 2008 (tra l’altro non c’è Sinacore, il suo acerrimo avversario degli scorsi anni). Marchetti avrebbe dovuto sostenere il suo settimo incontro il 13 dicembre a Maclodio affrontando finalmente un avversario italiano, il bravo romano Gianluca Tamburrini, ma ha dovuto dichiarare forfait. Lo ha fermato, infatti, un infortunio al metacarpo della mano destra registrato qualche giorno fa in allenamento, a Pisa, con l’ex campione italiano che stava preparando la sfida a Brancalion per il titolo della Comunità Europea. Marchetti, nel corso di un corpo a corpo, ha toccato un gomito dell’avversario avvertendo un forte dolore alla mano che si è immediatamente gonfiata. Niente di particolarmente grave, ma si sono rese necessarie alcune cure e, soprattutto una decina di gior-
Cristian Marchetti
ni di stop per cui Cristian, seppure a malincuore, ha deciso di rimandare tutto al prossimo anno. A sostituire Marchetti è stato chiamato Maurizio Lovaglio che, ricordiamo, solo un mese fa a conteso il titolo italiano a Francesco Versaci risultando superato da un ignobile verdetto sul ring di Reggio Calabria. Fra Lovaglio e Tamburrini c’è un grosso contro in sospeso dato che i due si sono già affrontati due volte con una vittoria ciascuno avanti il limite e la speranza, per il vincitore, di affrontare al più presto il calabrese Versaci con in palio il titolo.
Avosani si aggiudica il torneo di Carrara e la maglia azzurra
Il gruppo del Kodokan Cremona con le Fiamme Oro
Marco Maddaloni al Kodokan
malgrado il ristretto tempo a disposizione, sono stati festeggiati da un gran numero di giovani e giovanissimi che hanno fatto a gara per combattere con i prestidiosi ospiti. Il più gettonato, già ospite a Cre-
mona, è stato Marco Maddaloni, fratello minore di Pino, l’indimenticabile oro olimpico a Sydney 2000, campione assoluto d’Italia 2006/2007 e campione d’Europa “Under 23” 2005/2006 Marco Maddaloni che ha perso per un soffio la qualificazione olimpica per Pechino a Lisbona, dopo un combattimento rocambolesco contro l’ungherese Braun, campione del mondo 2005 al Cairo. Ma anche Giancarlo Caiazzo, Luca
Caracciolo e Marco D’Auria, tutti atleti di interesse nazionale, hanno mostrato, al di là della loro abilità tecnica, una grande disponibilità a combattere con tutti, bravi e meno bravi, sempre con il sorriso e disposti a farsi lanciare anche dai più piccoli o dai meno abili. Poi, ressa per le foto e autografi e, la promessa, per bocca del loro allenatore nazionale, Dario Romano, di venire nuovamente al Kodokan .
Dicembre, mese delle premiazioni sportive
Dicembre è il mese dei bilanci e, per quanto concerne il mondo dello sport, soprattutto delle premiazioni e dei riconoscimenti, un po’ per tutti, società ed atleti. Già si sono svolte le manifestazioni di Bissolati, Associazioni delle canottieri e canottieri Flora, oltre che di quasi tutte le società diclistiche, soprattutto del Cremasco, ma molte sono quelle in programma nelle prossime settimane, sino a Natale. Martedì 16 il Panathlon, che da oltre 50 anni assegna il suo Premio Panathlon a quello che i soci giudicano il miglior atleta dell’anno, festeggerà per la seconda volta Franco Benedini che goà ebbe questo onore nel lontano 1998 e che, col quarto posto ottenuto alle Olimpiadi
di Pechino ha anche confermato una quasi eccezionale longevità atletica. Insieme a Benedini otterranno il riconoscimento della Coppe Alquati riservate agli Under 21 meritevoli oltre che nello sport anche a scuola, le campionesse italiane dell’Atletica Arvedi Maria Chiara Rizzi e Roberta Molardi. La manifestazione si terrà in occasione della Cena degli Auguri presso il Ristorante Cattaneo Venerdì 19 sarà la volta dell’Associazione nazionale atleti olimpici e Azzurri d’Italia. Cena di galla presso la Mac e moltissimi i premiati per il 2008. Nuovi soci: Laura Bianzani (nuoto) e Luca Manzoli (canottaggio). Neo Azzurri: Daria Albergoni (nuoto), Andrea Lupi (canottaggio), Marius Rugine-
scu (canoa). Speranze: Roberta Molardi (atletica leggera: lanciod el giovellotto), Maria Chiara Rizzi (atletica leggera: lancio del martello), Eleonora Carotti (canottaggio, quattro di coppia), Nicole Franceschini (canottaggio, quattro di coppia), Claudi Frosi (canottaggio, quattro di coppia), Selene Gigliobianco (canottaggio, quattro di coppia). Premi Speciali: Franco benedini (canoa), Gabriele Cagna (canottaggio), Simone Raineri (canottaggio), Daniele Signore (canottaggio). Premio alla carriera: Oreste Perri (canoa). Poi il 21 il,Salone dei Quadri di Palazzo Comunale ospiterà l’Assoiazione ciclisti Cremonesi che premierà tre personaggi del ciclismo cremonese, il dirigente Italo Carotti, il giornalista
Paolo Capelli e il presidente uscente del Comitato Provinciale della FCI Angelo Oneta. Poi il 26 dicembre, giorno di S. Stefano, sarà la volta del Club Attilio e Domenico Luzzara che premierà alcuni atleti e sportivi distintisi durante l’annata: Giorgio Bianchi (Unione Sportiva Cremonese), Stefano Razzetti (Pizzighettone Calcio), Daniele Signore (Canottieri Flora, medaglia d'oro canottaggio Paraolimpiade Pechino), Marcello Filattiera (Basket JuVi Basket Cremona Witor’s), Romina Bonadeo (campionessa europea 2008 twirling), Silvia Robustelli (campionessa europea 2008 twirling), Gruppo Sportivo Migliaro La Cometa. La manifestazione si terrà presso la sede del Coni provinciale in Via Filzi alle ore 10.
Massimo Avosani
Un po’ deluso dalla medaglia di bronzo dei Campionati Italiani di Crotone, Massimo Avosani ha affrontato, a Carrara, il Trofeo Lunezia riservato ai migliori della categoria. Nessun problema per il ragazzino dell’ABC che ormai, col passaggio alla categoria superiore dei ragazzi nati nel ‘90 si ritrova ad essere sicuramente il migliore tra gli «youth». quelli che sino allo scorso anno venivano chiamati «juniores». L’avversario era probabilmente il migliore dei suoi possibili avversari, il piacentino-croatodanese Martin Velkov che, forte dell’aver pareggiato due volte lo scorso anno con Avosani, ha fatto tutto quanto poteva per ribattere, con la sua notevole aggressività, la miglior tecnica di Avosani che, però lo aveva già battuto in
febbraio a Cicognara. E’ stato un match eccellente le cui fasi il pubblico ha più volte sottolineato con applausi a scena aperta, senza dubbio il migliore fra tutti quelli disputati nelle finali di categoria. Prima ripresa in pareggio, poi la miglior tecnica del cremonese ha chiaramente avuto la meglio perché quasi tutti gli attacchi di Velkov si sono esauriti sui suoi guantoni e le sue repliche non hanno mai lasciato scampo. Subito dopo il match, la soddisfazione per i complimenti del tecnico della nazionale Maurizio Stecca che lo ha ufficialmente convocato in nazionale. La chiamata per gennaio importantissima perché dovrebbe aprirgli la strada verso i Campionati Europei in programma in aprile.
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Sport
Venerdì 12 Dicembre 2008
Sono ben 5 i direttori di gara per il 2009. Previsti 3 nuovi inserimenti ai 23 già in organico
Arbitri in festa: un 2008 senza problemi
C
menti- anche perché in settembre abbiamo fatto uno specifico corso di aggiornamento dove devo dire, con grande soddisfazione, che tutti i partecipanti hanno assimilato con disinvoltura
di Massimo Malfatto
ome da tradizione nel giorno della Immacolata il Gruppo Arbitri di Cremona si è ritrovato per la consueta festa di Fine Anno. Tra una bocciata, un buon pranzo e una simpatica lotteria c’è stata l’occasione per fare un breve consuntivo 2008 ed il punto su questo delicato e fondamentale settore del boccismo. In generale è stata un’annata abbastanza tranquilla, come sempre non è mancata qualche polemica ben ricomposta dal responsabile GAP Ennio Clementi. L’organigramma provinciale cremonese, per il prossimo anno comprenderà 23 arbitri di cui due regionali (Barbisotti e Ceriati) e due benemeriti (Marcheselli e Zanibelli). Saranno cinque gli arbitri che potranno essere utilizzati come direttori di gara: Barbisotti, Ceriati, Clementi, Mosconi e
discreti giocatori e lo hanno dimostrato nella loro gara sociale che ha visto il successo di Vanni Capelli e Giancarlo Tosi che in finale si sono imposti su Eugenio Molardi ed un sorprendente
Gli arbitri Capelli e Tosi vincitori della gara sociale premiati dal presidente Soldi
Scaratti:”Un numero sufficiente per affrontare gli impegni della annata –sottolinea Clementi- anche in considerazione che il numero delle gare è in leggera flessione e questo ci garantisce adeguati intervalli tra un impegno e l’altro”. Nel 2008 il GAP ha perso tre arbitri: Bonetti e Mineri che hanno rassegnato le dimissioni per motivi familiari,
mentre il soresinese Francesco Somenzi è prematuramente scomparso. Nei prossimi giorni è previsto l’inserimento di tre nuovi arbitri che, dopo un breve corso teorico e pratico, saranno pronti in primavera per scendere sulle corsie di gioco. Da quest’anno sono in vigore nuove regole?” E noi siamo pronti a farle applicare –precisa Cle-
Un gruppo di arbitri col vice presidente Piccioni ed il segretario Scazzoli
questi nuovi regolamenti. Siamo veramente un bel gruppo, molto uniti, con grande dedizione all’incarico e sempre disponibili anche in situazioni dell’ultimo momento”. Oltre che un bel gruppo questi arbitri sono anche dei
Annibale Barbisotti. Il pranzo ed un simpatico (e meritato) riconoscimento a tutti gli arbitri ha concluso questa bella giornata di festa dove non potevano mancare il presidente del comitato FIB Giancarlo Soldi ed il suo vice Giovanni Piccioni.
campionato italiano di società
Il Flora strapazza Città del Tricolore Tre a zero e tutti a casa. La canottieri Flora travolge il “Città del Tricolore” nella terza giornata del campionato italiano per società di serie C e conferma la propria leadership, anche se in coabitazione con il “Buco Magico”. Oltre al morale di tutto l’ambiente il successo sui reggiani regala visibilità e consensi e mostra un “Flora” concentrato e determinato. Alzi la mano chi si aspettava una squadra così tonica e spietata: dopo l’inopinata sconfitta di Verbania ecco la vittoria che ti fa star bene. La formazione rivierasca parte subito all’attacco con Zinetti-CampaniniScandelli, sempre al posto giusto in ogni frangente. I tre, interpreti preziosi in quel bene che si chiama collettività, s’impongono sugli emiliani con un perentorio 8-0 ed 8-4. Sull’altra corsia Paolo Guglieri ha di fronte il blasonato Fausto Spaggiari: perde il primo set per 4-8, ma con l’identico punteggio s’aggiudica il secondo. La fase successiva dell’incontro
risultati Can.Flora – Città del Tricolore 3-0 Buco Magico – Possaccio 1-0
CLASSIFICA
Can. Flora Buco Magico Città del Tricolore Possaccio
punti 6 6 3 3
PROSSIMO TURNO (20/12)
Città del Tricolore – Can.Flora Possaccio – Buco Magico
La formazione della Canottieri Flora impegnata nel campionato italiano di società
è tutto di marca “Flora”e si apre con lo show di Pierangelo Scandelli che vince con disinvoltura il set per 8-5, mentre Campanini-Guglieri, giocando una partita esemplare e si sbarazzano degli avversari con un secco 8-2. A risultato scontato c’è gloria anche per Giovanni Minoia che sosti-
tuisce Scandelli e s’impone per 8-7 e per Zinetti, a cui lascia spazio Guglieri, ma la musica non cambia ed il Flora vince impietosamente anche la coppia per 8-3. Grande soddisfazione al termine nel clan Flora guidato da Primo Massarini sotto la regia di Guido Zanotti. Giusto il tempo di archivia-
re questa importante vittoria, ma già si pensa al prossimo match di sabato 20 piuttosto insidioso, non tanto per la forza degli avversari, quanto che a Reggio Emilia non ci sarà (motivi di lavoro) Guglieri e scusate se è poco! Nell’altro incontro del girone il “Buco Magico” ha superato, ma con molta fatica, la bocciofila Possaccio per 1-0 e mantiene la camminata della canottieri Flora in attesa dello scontro diretto previsto a gennaio in casa degli emiliani. MM
sabato 13 finale dei provinciali
Sarà il bocciodromo comunale di Cremona il campo centrale e l’unico impianto impegnato in questo sabato boccistico : in programma ben due incontri di andata del campionato italiano di società e la finale del campionato provinciale a coppie (ma non era meglio sfruttare anche qualche altro bocciodromo cremonese?). Valle a capire certe società? La lunga maratona boccistica inizierà alle ore 14.30 sulle corsie 1-2 dell’impianto Piazzale Azzurri d’Italia dove la bocciofila Fadigati affronterà la “Malvestiti” di Legnano, mentre in contemporanea (!) sulla corsia 3-4 la canottieri Baldesio sarà impegnata contro la bocciofila Chiusano di Voghera. Una breve pausa per sistemare le corsie di gioco ed alle ore 18.30 scatterà la finale del memorial Umberto Villani, gara valida per il campionato provinciale a coppie. Nella prima settimana, tra gli altri, da segnalare in categoria A i successi di Bassotti-Lodigiani e Zinetti-Scandelli, in categoria B MilanesiRonda, Capelli-Salvaderi e Passeri-Delfanti, in categoria C BonaliBidoni, Azzali-Motti e Belli-Schiavi ed infine in categoria D note positive per BonviciniManfredi e BottiniMazzini.
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Speciale Regali
Venerdì 12 Dicembre 2008
Il Natale si avicina e con esso cresce anche "l'ansia da regalo". Con i tempi che corrono imfatti è sempre più un'impresa aurdua scegliere doni che siano al contempo soddisfacenti ed economici, ricordarsi di tutti, dimenticandosi del conto in banca e dar
Corsa ai regali di Natale: novità e rincari sotto l'albero
La situazione economica rallenta ma non ferma lo shopping natalizio
Le idee per i regali non mancano
sfogo ad ogni idea accativante. Le idee regalo infatti non mancano, ne nelle sfavillanti vetrine dei negozi già addobbati a festa, ne nella mente degli aquirenti, ciò che sembra frenare la pazza corsa agli acquisti è piuttosto il caro vita che, quest'anno più
che in passato, sta gravando sulle tasche degli italiani e sulla slitta di Babbo Natale. Analizzando i risultati di un'indagine compiuta da Contribuenti.it, scopriamo che il calo dei consumi si attesterà sul 18.5% rispetto all'anno precente e che, pur acquistando meno i consu-
matori spenderanno di piu' a causa del forte incremento dei prezzi. Ma la situazione non è così nera come la si dipinge, almeno non per tutti, consumi tecnologici aumenteranno infatti del 9,2%, grazie al calo sensibile dei prezzi dovuto allecontinue innovazioni lanciate sul mercato. Sorprende la resistenza alla crisi dei prodotti alimentari, nonostante gli aumenti indiscriminati che hanno colpito il settore, gli italiani non rinunciano ne al tradizionale cenone, ne a regalare i sempre graditi cesti colmi di "dolci tentazioni" e leccornie di ogni genere. Crisi economica a parte, questo Natale segna anche una piccola rivoluzione nei gusti degli italiani. Insieme ai classici intramontabili, come profumi, maglioni, apparecchiature hi-tech e piccoli elettrodomestici, appaiono nella lista dei desideri degli italiani i massaggi, le lezioni di sci, i corsi di cucina a le sedute dall'estetista. Restano molto in voga le degustazioni gastronomiche, vino e formaggi in primis, tanto golose quanto difficili da smaltire, proprio per questo entano di diritto nell'hitparade dei regali più desiderati gli abbonamenti in palestra e le sedute nei centri
estetici. Non meno graditi dalle signore gli abiti e i gioielli, sempre affiancati dalle "sempre verdi"borsette e da accessori di ogni genere. I libri, almeno sotto l'albero, sembrano tenere il passo anche nell'era di internet, mentre le vendite di Cd sembrano subire un calo dovuto proprio alle possibilità di fruizione musicale offerte dalla rete. Nella lista dei presenti al maschile restano in auge la cravatta, tanto obsoleta quanto frequentemente scelta, i profumi e i set di prodot-
cappuccio in pelo in vernice lucida colorata, passando per l'intimo,meglio se rosso in previsione di capodanno. Per far fronte agli aumenti dei prezzi o per chi preferisce puntare sulla magia e sulla spiriutualità del natale senza lasciarsi trascinare nel consumismo sfrenato ecco pronti i "regali simbolici", doni realizzati personalmente come dipinti, magliette o composizioni floreali. Per i pochi fortunati che possono permettersi di non badare a spese, quale idea migliore di donare alla pro-
Tutti pronti per la corsa agli acquisti
ti per l'igiene personale. Sempre di moda i capi di vestiario, sia tradizionali che di tendenza, si va dalla sempre elegante e apprezzata camicia, fino ai piumini con
pria metà un piccolo appezzamento di terreno di Marte? Se si vuole viaggiare rimanendo sulla terra ecco pronti pacchetti vacanza di ogni
genere, dalla settimana bianca, costoso presente dal facino senza tempo, alle mete esotiche magari per brindare al nuovo anno all'ombra di una palma. Tra i regali molto meno pretenziosi ma sempre graditi restano di grande attualità i lettori mp3, gli impianti hi-fi e le autoradio meglio se corredati delle ultime novità tecnologiche. Idee per tutti i gusti insomma, ma soprattutto per tutte le tasche perchè non va dimenticato che il Natale è e deve restare una festa di tutti e per tutti, un momento da condividere con i propri cari e non necessariamente per aquistare articoli cari. Non disperate dunque, anche in questo 2008 Babbo Natale passerà a fare visita a tutte le famiglie italiane con il suo carico di doni tanto diversi quanto speciali, tanto fortunatamente il suo leggendario carro non è alimentato a benzina ma trainato da renne, qindi non temete per i consueti rincari.