Il PIccolo Giornale n° 5 del 30 gennaio 2009

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PICCOLO Giornale di Cremona

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Anno X • n° 5 • VENERDI’ 30 GENNAIO 2009

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CROLLA L'OCCUPAZIONE A CREMONA

MENO ASSUNTI, PIÙ LICENZIATI E CASSINTEGRATI

E aumenta anche l'esercito dei precari: nel 2008 erano il 70% della forza lavoro. La durata media dei contratti di assunzione è stata brevissima: solo quattro mesi. Il tempo indeterminato premia solo i lavoratori meno qualificati.

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Linate, Malpensa, Formula 1: la tensione sta crescendo

Viabilità

Parte la Ztl, tranne che in corso Garibaldi ▲

EDICOLANTE: OMICIDIO VOLONTARIO? Incredibile svolta per la morte di Napoleone Borroni, ucciso con un colpo di pistola da Fabio Montagna. Il giudice Marco Cucchetto ha rinviato gli atti del processo al pm. Il magistrato ha chiesto ulteriori accertamenti. Ritenendo che si possa trattare di un reato più grave Dibattito promosso dal Piccolo

Bus gratis? Lettera del sindaco Corada

«No all'Udc» A forte rischio la coalizione di centrodestra a pagina 5

Lutto a Cremona

Carutti, addio Si è spento il grande benefattore ▲

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Dopo il diktat di Bossi

lombardi. Poi Linate: Cai, la nuova società che ha inglobato Alitalia, vuole che i voli da questo scalo interessino solo le “navette” Roma-Milano delle quali ha il monopolio. Se un imprenditore deve andare a Monaco, quindi, dovrebbe recarsi a Malpensa: anche in questo caso, altre risorse perse e tempo sprecato in più. E ancora: per l’Expo 2015, a Milano, dal governo forse non arriveranno tutti i soldi che servono, mentre si sa che quest’Esposizione mondiale potrebbe dare lavoro (e fiato) alle piccole e medie imprese lombarde. Ora il gran premio di Formula 1. Se ne riparlerà, forse, nel 2011. Sarà davvero un evento mediatico che richiamerà sponsor e quattrini. Mentre, quasi sicuramente, il Gran premio d’Italia continuerà a svolgersi sul circuito di Monza, un monumento nazionale. Ma, ormai, basta una notizia che potrebbe danneggiare chi abita nella regione fra le più virtuose d’Italia per toccare nervi da sempre scoperti. La morale? E’ sempre meglio tenere gli occhi aperti. E a pensar male, qualche volta si indovina. Diceva uno che se ne intende: il senatore Andreotti. s.c.

n questo momento di crisi economica, non è una notizia che fa scalpore. Più interessante sarà vedere nei prossimi giorni quanti soldi metterà sul piatto della bilancia il governo per le rottamazioni di vetture vecchie e inquinanti (un provvedimento che ci interessa più da vicino come possessori di auto). Ma è una notizia che fa riflettere e va a toccare ormai un nervo scoperto: Maurizio Flammini, campione di Formula 2, vuole organizzare una corsa di Formula 1 a Roma. Immediata è stata la reazione di alcuni leghisti: «Monza non si tocca. Il Gran premio d’Italia si deve correre qui. I romani facciano le gare con le bighe». Al di là del folklore, in Lombardia, colpita pure lei dalla crisi, ormai si guarda con sospetto a tutto. Anche perché sono troppi e costanti gli accadimenti che stanno aumentando la tensione. Il primo: l’hub di Alitalia sarà a Roma e non più a Malpensa. E se si pensa che il 19% delle piccole imprese manda i suoi prodotti per aereo, si capisce la perdita di tempo (e di denaro) che dovranno sopportare d’ora in poi molti imprenditori

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Cooperative e Associazionismo: intervengono i rappresentanti delle realtà economiche, sociali e sindacali - Alle pagine 18-23



Cronaca

Venerdì 30 Gennaio 2009

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Parte la Ztl, tranne che in corso Garibaldi E' stato raggiunto un accordo tra istituzioni, artigiani, commercianti e consumatori Verranno attivati, dalla fine di febbraio, i 7 varchi elettronici a guardia della zona già esistente

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esta aperto al t r a ff i c o c o r s o Garibaldi. Questa la decisione presa mercoledì durante il secondo tavolo tecnico sulla Ztl, al quale hanno partecipato l'assessore alla Viabilità, Daniele Soregaroli, il sindaco Gian Carlo Corada, i commercianti dell'Ascom, la Confesercenti, la Cna, Confartigianato e l'unico rappresentante dei consumatori, Francesco Zilioli. Entro la fine di febbraio, entreranno in funzione i sette varchi posti all'ingresso della zona pedonale e della zona a traffico limitato già esistente, per intederci quella storica. Rinvio, invece, per l’ampliamento della Ztl a corso Garibaldi. Che sarà attivata successivamente quando il parcheggio di Piazza Marconi sarà pronto. In questa zona, che rimane quindi a libera circolazione, entra a regime la sosta riservata a residenti e autorizzati. «Sono molto soddisfatto

automobilisti che varcheranno la Ztl senza la necessaria autorizzazione sarà inviata a domicilio non la sanzione, ma un'informativa sul funzionamento dei varchi elettronici a tutela della Ztl. Mauro Fanti (Pd): «Alla fine hanno vinto il dialogo e la cit-

Mauro Fanti, Pd

dell'accordo» ha commentato il sindaco Corada al termine della riunione. «Ora proseguiremo, con la disponibilità e la gradualità necessaria, nella realizzazione del progetto destinato a riformare la mobilità e migliorare la vivibilità di una parte significativa del centro storico» ha aggiunto Soregaroli. I sette varchi saranno accesi per l'avvio della sperimentazione e per consentire alla polizia municipale di informare gli automobilisti della novità che andrà a regime successivamente. Nel corso della fase sperimentale, agli

tà. L'accordo consente a Cremona di varare la prima fase di un progetto il cui obiettivo è quello di rendere il centro storico di Cremona più vivibile e attraente. I partecipanti al tavolo di confronto hanno dimostrato come sia possibile, partendo da posizioni divergenti, giungere a una visione comune, capace di coniugare le esigenze e le aspettative di tutti gli attori in campo. Questo approccio dovrà rappresentare sempre di più il metodo per affrontare le sfide dei prossimi decenni. Fare sistema vuol dire trovare forme stabili e riconosciute di

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Rinviato il carosello in centro

E' stata rinviata l'iniziativa «Carosello in centro - Per una mobilità intelligente», promosso da un gruppo di commercianti del centro, per rispetto alla morte del filantropo Gianfranco Carutti. «La manifestazione si annuncia a causa della sua tipologia, di sicuro impatto acustico, e non crediamo che possa essere compatibile con il silenzio e il rammarico dovuto alle persone che gli renderanno omaggio» scrivono Marco Mantovani, Luca Nicoletto ed Edoardo Fugazza. «Siamo felicissimi degli sviluppi della tarttativa tra amministrazione e associazioni, ma il rinvio non ha nulla a che vedere con gli accordi intercosri mercoledì, in quanto molti punti da noi trattati non sono stati affrontati con la dovuta attenzione» Dunque l'appuntamento sarà rimandato a sabato 7 febbraio. Il percorso della manifestazione si snoderà tra le vie del centro cittadino, che verranno percorse dai manifestanti a bordo delle proprie autovetture e dei propri mezzi a due ruote. La durata stimata è di circa 45 minuti. «Questa non è un’iniziativa politica e non è volta a tutelare gli interessi di alcuna categoria economica» hanno detto i promotori. «Protestiamo contro l'ampliamento della Ztl a Cremona, contro la mancanza di parcheggi, contro il divieto di accesso in centro ai mezzi elettrici nonché a due ruote; manifestiamo il nostro disappunto per le interminabili code che ogni giorno siamo costretti ad affrontare sulle dorsali cittadine, con il conseguente peggioramento della qualità dell'aria delle zone interessate».

medesima direzione, avanzate in Consiglio comunale nei mesi scorsi, sono sempre state respinte da una maggioranza arrogante e irridente. A far retrocedere la giunta Corada dal suo progetto ideologico e irrazionale non è stata la convinzione dell'inopportunità della scelta, ma il

luogo e soprattutto fuori tempo rilasciate dal sindaco Corada» continua Malvezzi, «al termine dell'incontro con le categorie economiche. Esaltare il “dialogo” con i cittadini dopo aver imposto alla città soluzioni viabilistiche che hanno avuto il solo effetto di complicare enormemente la

Giacomo Zaffanella, Lega Nord

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confronto nelle quali attori pubblici e privati della città selezionino gli obiettivi strategici e poi li realizzino insieme. Sistema dei parcheggi, viabilità, mobilità, tutela ambientale e tanti altri temi nodali per il nostro sviluppo andranno affrontati in modo partecipato,

dialogo, ma lo ha cercato solo dopo essere andato dritto per la sua strada e aver creato tutti quei malumori che si potevano evitare se da subito si fosse cercata la via della concertazione. Ci sono voluti i comitati, le proteste e la voce grossa per far capire che questa Ztl, in assenza di parcheggi e con la viabilità caotica che è stata creata, era un grave errore. Dopo che si è capito che si potevano perdere le prossime elezioni, allora da lupi si è diventati agnellini, ma intanto i soldi sono stati spesi, il tira e molla ha creato grande confusione e ci vorranno altre risorse per informare correttamente i cittadini. E la parte di maggioranza che invocava una Ztl ancora più ampia e subito? Tutti zitti e attaccati alle poltrone?». Nicoletta de Bona (An): «Una decisione di buon senso che va nell’ordine di quello che noi avevamo richiesto. Di fronte alle lamentele dei cittadini, attraverso la delibera con le firme raccolte e depositate sulla "rivalutazione dell’estensione della Ztl", di fronte al riconoscimento di grande disagio, non potevano che giungere a questa decisione. E proprio sui disagi relativi alla viabilità oggi (ieri n.d.r.) ho presentato un’interrogazione sul doppio senso di via Dante e viale Trento e Trieste, sulle code con otto corriere che girano per via Palestro,

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partendo dall’ascolto, dal basso, per poi giungere a selezionare le scelte migliori e più efficaci per la vita della città. L’accordo di ieri (mercoledì, n.d.r.) raggiunto grazie ai lodevoli sforzi del Comune, e in particolare dell’assessore Soregaroli, e all’impegno dei vertici delle associazioni, non è stato certo un percorso agevole, ma ha consentito di mettere nell’angolo tutti coloro che in questi giorni hanno tentato di strumentalizzare, anche elettoralmente, l’intera vicenda». Giacomo Zaffanella (Lega Nord): «Il sindaco plaude al

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Numero chiuso in tipografia: Giovedì 30 Gennaio ore 24,00

Nicoletta De Bona, An

creando colonne di auto e relativo inquinamento, oltre a far presente la non utilità del varco posto alla fine di corso Matteotti-inizio corso Mazzini, che obbliga le auto a svoltare in via Santa Barbara. Chiedo nella mia interrogazione che utilità possa avere questo varco: gli automobilisti cercano parcheggio in piazza Lodi, un contenitore che può ospitare al massimo 50 auto. Mi sembrano più provvedimenti puntivi invece di essere adottati per migliorare la vita dei cremonesi». Carlo Malvezzi (Fi): «Prendiamo atto con soddisfazione della scelta, non certo spontanea, della giunta Corada, di rinviare l'estensione della Ztl. Lo facciamo ricordando che le nostre innumerevoli richieste, che andavano nella

Carlo Malvezzi, Fi

solo il terrore di perdere ulteriori consensi. La contrarietà che si è registrata in città è stata trasversale e ampissima e il merito di questo risultato è di tutti: oltre 1.500 firme raccolte e depositate a sostegno della proposta di deliberazione con oggetto “rivalutazione estensione della Ztl”, la straordinaria mobilitazione su Facebook, la concreta prospettiva della presentazione di ricorsi al Tar da parte di cittadini e imprese, le proteste di residenti e operatori economici, l'originale sondaggio del quotidiano “La Provincia”, l'opposizione ferma e convinta condotta dalla minoranza consigliare, hanno costretto la giunta a riprendere i contatti con il mondo reale». «Fanno sinceramente sorridere le dichiarazioni fuori

circolazione e di peggiorare la vita di tutti, suona come una provocazione. Se si crede veramente nel dialogo, lo si deve cercare prima di assumere le scelte. Ora la giunta Corada si attivi per fare ordine nel caos di comunicazioni, cartelli stradali, notizie, smentite che stanno disorientando i cremonesi». «Chiediamo» conclude, infine, Malvezzi, «che venga fornita un'indicazione chiara ai cittadini e agli operatori economici in merito ai tempi del rinvio della Ztl e alle modalità di utilizzo dei varchi elettronici, che è giusto ricordarlo, sono costati al comune di Cremona oltre un milione di euro. Che il sindaco Corada e la sua giunta navighino a vista e siano ostaggi delle contraddizioni interne è ormai un'evidenza assoluta».


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Cronaca

Venerdì 30 Gennaio 2009

Il sindaco di Cremona, Gian Carlo Corada , interviene sul dibattito promosso dal Piccolo

Bus gratis? Interessante. Due ostacoli. Da superare

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o seguito con attenzione i servizi che da qualche tempo "Il Piccolo" sta dedicando all'importante tema del trasporto pubblico locale, ai problemi che comporta, alle sue potenzialità ed alle possibili misure volte a rilanciarlo e potenziarlo. Una delle ipotesi che state proponendo, anche attraverso diversi interventi di cittadini e lettori, è quella di ragionare oltre che su un suo potenziamento nei mezzi, negli orari e nei tragitti - sulla possibilità di rendere il servizio gratuito, in modo tale che ragionevolmente possa aumentare il suo utilizzo da parte degli utenti. Sarebbe evidentemente qualcosa di più, molto di più rispetto alle misure di facilitazione che già oggi coinvolgono, ad esempio, alcune categorie come quella degli studenti o degli anziani over 70.

Il sindaco di Cremona Gian Carlo Corada

Il fatto che la questione torni a richiamare una certa attenzione, dimostra quanto il tema del trasporto pubblico mantenga non solo la propria centralità problematica, bensì risulti ancora, in linea generale e non solo a Cremona ma in tutte le comunità locali, uno dei pro-

La lettera

Mobilità fondamentale per la qualità della vita

blemi più gravi e di più difficile soluzione. La proposta di fare a meno dell'introito del biglietto nel servizio del trasporto urbano a Cremona è interessante. Ed a dire la verità è stata oggetto di valutazioni e di discussioni già in diversi passaggi della vita amministrativa cittadina. Lo stesso Presidente di KM Lorenzo Saradini ricordava, sulle vostre colonne, la discussione che animò gli amministratori locali a metà degli anni '80. Ed anch'io ho esaminato la questione all'inizio del mio mandato di Sindaco. L'idea è interessante, soprattutto se risultasse possibile affiancarla alle misure già programmate: l'ammodernamento della flotta (a fine anno entreranno in funzione i nuovi autobus a metano), il potenziamento delle paline e dei punti di fermata con pensiline attrezzate ed il rilancio dei servizi Prenotabus e Studiobus, opportunamente verificati e poi, se necessario, rivisitati e ristrutturati. Vanno però affrontati, senza infingimenti, due ostacoli che a tutta prima appaiono di arduo superamento. Il primo riguarda la norma di legge che, per i servizi a domanda individuale,

prevede la copertura minima del 30% dei costi attraverso il contributo degli utenti che ne fruiscono. Il secondo riguarda il mancato introito da biglietti, che non potrebbe che ricadere sul Bilancio del Comune e che, di conseguenza, non potrebbe che modificare la politica fiscale condotta dal Comune. Dal 2004 ad oggi, infatti, la mia amministrazione ha deciso di non aumentare nessuna tassa né alcuna tariffa locale. Non si potrebbe proseguire in questa scelta. Il costo del trasporto pubblico verrebbe "spalmato" sull'intera platea dei cittadini residenti a Cremona. Come é evidente, si tratta di due ostacoli di notevole spessore, che però non possono impedirci un ragionamento serio ed approfondito sulla questione. Si tratta di affrontarla senza pregiudizi e con disponibilità a valutare ogni possibile innovazione. In una discussione che non deve rimanere riservata ai soli ambienti amministrativi e politici, ma che potrà coinvolgere complessivamente l'intera città. Gian Carlo Corada sindaco di Cremona

bike sharing (bici a noleggio)

Il debutto anche a Cremona. A breve Avremo, a breve, anche a Cremona il servizio di bikesharing, cioè di noleggio bici. Sono stati richiesti finanziamenti in tre diversi bandi: alla Cariplo è stato presentato un progetto per un importo di 30mila euro; al Fondo europeo di sviluppo regionale un doppio progetto per un importo totale di 120mila euro e infine ai distretti urbani del commercio è stato inoltrato un proget-

che si concluderanno con l’installazione delle biciclette a noleggio. «L'uso della bicicletta è sensibilmente aumentata in questi ultimi anni» spiega l’assessore Caterina Ruggeri. «e noi, attraverso il bike sharing, intendiamo offrire un servizio alla collettività. Sono molte le persone che vengono in treno a lavorare a Cremona. Quindi, andremo a creare acuni punti di noleggio bici in

Un deposito di biciclette in affitto, esperienza tipicamente europea

to per un importo di 70mila euro. Il comune, in particolare l’assessorato alle Periferie e Quartieri, retto da Caterina Ruggeri, sta lavorando da qualche anno a una mobilità sostenibile tutelando quelle che sono le politiche ambientali. Tanto che è stata promossa tutta una serie di progetti

stazione. Ma il bike sharing sarà anche un modo per agevolare il turismo quando vengono organizzati particolari eventi durante l’anno». A uno dei bandi per accedere ai finanziamenti hanno partecipato il Comune e la Provincia di Cremona, e i Comuni di Crema e Casalmaggiore «per-

ché vorremmo diffondere l'affitto delle biciclette in tutta la provincia, creando così una rete» dice l'assessore. Ed è per questo un adeguato parco bici, con tutta una serie di rastrelliere dove lasciare la due ruore. «Al momento, a Cremona, abbiamo individuato tre siti: la stazione, il centro storico e il Foro Boario. Il servizio potrebbe, in seguito, essere esteso nelle vicinanze di scuole e fermate di bus, con abbonamenti giornalieri e settimanali da pagare con bancomat o carte di credito». Nel frattempo, partirà a marzo «Ciclofficina», in collaborazione con la Fiab (Federazione italiana amici della bicicletta). «Sarà posizionata vicino alla stazione. Abbiamo chiesto anche a Rfi se hanno uno spazio a disposizione. Altrimenti verrà affittato un prefabbricato con il quale fare partire questa attività. Il Comune ha già stanziato dei finanziamenti per l’iniziativa». Ma che cosa è «Ciclofficina»? E' uno spazio-officina a disposizione di chi ha bisogno di riparare la propria bicicletta, o vuole noleggiarla in attesa che entri in funzione il bike-sharing, o ancora la affitta nel caso in cui la propria sia inservibile, o vuole farsela custodire. Cremonesi, popolo di ciclisti.

Egregio Direttore, seguiamo con interesse la discussione che ha generato la sua provocazione: autobus gratis per la città di Cremona. 
 E’ chiaro che la questione ben si collega alla viabilità e nel suo insieme ad una nuova visione urbanistica di Cremona. Ed è anche logico che Ztl ed isola pedonale debbano essere pensate e valutate con le parti sociali che vivono la città e non improvvisate dall’alto. Pertanto riteniamo pienamente condivisibile l’intervento di Paolo Mantovani delle “Botteghe del centro” e molto pratico il breve esposto di Luigi Bellini dell’Unione consumatori. Ma condividiamo, altresì, anche quanto afferma Benito Fiori, rispetto alla necessità di fare scelte per un futuro migliore. E allora?
Dal punto di vista mobilità, viabilità e urbanistica questa Giunta si è dimostrata insufficiente, non all’altezza della situazione. Rimane la speranza che le cose vadano meglio … e da questo punto di vista l’annuncio dell’ex asses-

sore Saradini, promosso a Dirigente di KM, fanno ben sperare. Infatti, seppure con un ritardo di qualche anno, sembra che nei prossimi mesi potremo vedere una ripresa del trasporto urbano. In effetti le misure annunciate sull’ultimo numero del Piccolo, dal Presidente di KM, sono proposte che già abbiamo suggerito due anni fa.
Risulta evidente, dalla partecipazione dei cittadini, che la mobilità è una parte fondamentale della qualità della vita, pertanto come Udc ci impegneremo a realizzare fino in fondo tutte le buone pratiche per far sì che gli autobus siano funzionali alla gente e non il contrario. 

 Roberto Vitali
 Politiche familiari Udc


Cronaca

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Centrodestra a rischio di rottura P

Carpani (Lega): «Fuori noi o loro». Trespidi (Udc): «Potremmo interessarci a posizioni centriste»

di Laura Bosio

roprio nel momento di tirare le fila delle candidature, un nuovo sconvolgimento è dietro l'angolo per il centrodestra cremonese. Le dichiarazioni che il leader nazionale della Lega, Umberto Bossi, ha pronunciato alcuni giorni fa, dicendo che la Lega non sarà alleata di chi ha votato contro il federalismo (l'Udc, nella fattispecie), infatti, potrebbero rompere i già delicati equilibri della coalizione. «Fuori noi, o fuori loro». Perentorio il segretario provinciale della Lega Alessandro Carpani, in linea con il direttivo nazionale. «Seguiamo le indicazioni che ci sono state fornite. E che peraltro corrispondono a quanto già avevo detto nei giorni scorsi. E' difficile pensare di fare un'alleanza con chi ha votato no al federalismo che è la nostra prima battaglia. I nostri alleati sono An e Forza Italia, nessun altro». Carpani è categorico anche sull'ipotesi che la coalizione scelga di tenere l'Udc: «Se li preferiranno a noi, non avremo nessun problema ad abbandonare

Alessandro Carpani, Lega Nord

la coalizione, e a correre da soli». Dal canto loro, i rappresentanti dell'Udc non si scompongono. «Attendiamo che qualcuno ci comunichi che l'accordo fatto a livello locale non sussiste più» dichiara il leader Giuseppe Trespidi. «Finché non ci viene comunicato nulla, per noi le cose non cambiano. Se poi dovremo

Ferdinando Quinzani, Cremona per la libertà

Giuseppe Trespidi, Udc

andarcene, ce ne andremo, e decideremo il da farsi. Bisogna però dire che non avrebbe senso annullare un accordo sottoscritto da tempo solo a causa di un comunicato stampa proveniente da un direttivo nazionale». Del resto l'Udc non nasconde l'eventuale interesse verso posizioni più moderate e centriste. «Non escludiamo di correre da soli, collocandoci al centro» continua Trespidi. «Ma potremmo anche decidere di aggregarci a qualche altra coalizione che risponda alle nostre idee e si riconosca in un centro moderato, come ad esempio la lista Cremona per la Libertà». E volendo rincorrere una posizione moderata e centrista, anche la figura di Giuseppe Torchio, probabilmente, potrebbe rispondere a quanto auspica l'Udc.

Insomma, la partita è ancora tutta da giocare. «Vorremmo però che anche il Pdl dicesse qual è la propria posizione. Anche se alla fine saranno i cittadini, con il loro voto, ad avere l'ultima parola» conclude il segretario Udc. Cremona per la Libertà osserva silenziosamente le mosse degli avversari. Secondo voci di corridoio sarebbero anche già definiti i nomi che andranno alla corsa elettorale: Ferdinando Quinzani per il Comune e Pierantonio Ventura per la Provincia. Nomi pronti ad essere ufficializzati, anche se le prossime mosse del Pdl potrebbe tornare a stravolgere i delicati equilibri. Un interessamento dell'Udc, infatti, potrebbe essere senza dubbio ben visto dai membri della lista, che raccoglie differenti coalizioni. «Stiamo osservando l'evolversi della situazione» spiega il coordinatore della lista, Quinzani. «Il nostro progetto intanto non si ferma. Abbiamo già dei nominativi che ufficializzeremo nelle prossime settimane, e stiamo limando le liste». Starà ora al Pdl esaminare pro e contro nel caso in cui i futuribili alleati siano i leghisti, il cui elet-

torato solo su Cremona città sfiora il 17% mentre sulla provincia supera ampiamente il 20%, oppure l’Udc che raggiunge invece il 5%. Francesco Zanibelli, coordinatore cittadino di Forza Italia esprime una grande preoccupazione per la situazione che si è venuta a creare. «Noi restiamo fedeli all'accordo che si è stipulato localmente fintanto che non ci verrà detto che non vale più. Ci rammarichiamo della situaziione perché per noi sarebbe meglio restare compatti. Siamo tra i pochi in Lombardia ad aver stipulato un accordo come questo, e quindi siamo quelli che ci perdono di più». Dunque non resta che attendere le decisioni che si prenderanno ai "piani alti" della politica. «Nel frattempo continuiamo a

Francesco Zanibelli, Forza Italia

dialogare con i rappresentanti di partito locali» spiega Francesco Zanibelli, «sperando che qualcosa cambi». Intanto sembra che salterà l'incontro dei quattro segretari regionali, in programma per lunedì. E' infatti in calendario un incontro tra Berlusconi e Bossi, che dovranno cercare di chiarire le rispettive posizioni.

Piero Fassino a Cremona

Da uno stesso presente può scaturire più di un futuro. Il Partito Democratico analizzerà, lunedì 2 febbraio, alle 21, in palazzo Cittanova, gli scenari economici e sociali, presenti e futuri, per la città e la provincia di Cremona. Interverranno l’onorevole Piero Fassino, i parlamentari Cinzia Fontana e Luciano Pizzetti, il sindaco di Cremona Gian Carlo Corada, e il presidente Provincia Giuseppe Torchio. Coordinerà l’assemblea il segretario provinciale Pd Mauro Fanti. Grazie ad una solida base imprenditoriale e a scelte attente e lungimiranti degli amministratori, la provincia vive «una situazione economica “in salute", in cui» si legge in una nota della Camera di Commercio «la crescita del Prodotto interno lordo si riflette positivamente sulla ricchezza pro-capite aumentata, nel triennio 2003-2005, del 9,5% a fronte di una media regionale del 3,1% e nazionale del 4,2%». «Aiutare il sistema produttivo ed il terziario ad innovarsi ed essere più competitivi nei nuovi scenari della globalizzazione» osserva Fanti «è da sempre una priorità nella nostra agenda politica, come dimostra la costanza dei segni

positivi nei maggiori indicatori economici. Il dibattito “Obiettivo Sviluppo” è il nostro contributo per tenere vivo uno sforzo comune per permettere all’economia locale di continuare a crescere. Le nostre imprese stanno vivendo e saranno chiamate ad affrontare un passaggio cruciale. Dobbiamo più che mai sostenere i processi di innovazione produttiva e organizzativa». Proprio per questo il Pd della Provincia di Cremona, di fronte alla profondità e ampiezza della crisi economica attuale, ha istituito un proprio specifico strumento di conoscenza, analisi, proposta: l’«Osservatorio economico e sociale», un forum di confronto tra quelle personalità e competenze impegnate nei sindacati, nelle aziende, nelle associazioni imprenditoriali, nel credito, nelle istituzioni, nel volontariato e nei movimenti di difesa dei consumatori in grado di offrire un quadro evolutivo della nostra situazione territoriale. «L’Osservatorio» conclude Fanti «esprime l’esigenza da parte del nostro partito di interpretare i processi profondi che segnano il nostro territorio e di spendersi come parte solidale per favorire occupazione e nuova qualità dello sviluppo».

Avanti col federalismo, parola dei parlamentari Torazzi e Fontana di Tiziano Guerini

L'approvazione della proposta di riforma “federalista” in Senato è solo l’inizio di un percorso che sarà molto lungo. Sia dal punto di vista strettamente amministrativo, sia anche dal punto di vista della sua entrata in funzione “a regime” dal momento che si prevede una sua attuazione in modo molto graduale. L’astensione con cui al riguardo si è espressa la minoranza più importante rappresentata dal Partito Democratico (voto contrario invece dall’UDC), ha però segnato favorevolmente il giudizio dei commentatori politici, tanto da far immaginare (se l’atteggiamento rimarrà tale anche nel voto alla Camera) una strada in discesa per la riforma proposta. Ma cosa cambierà, a livello locale, dal punto di vista istituzionale, cioè dei compiti e degli atteggiamenti di Regioni, Province e Comuni, se e quando la legge di riforma federale entrerà in funzione ? L’abbiamo chiesto ai nostri due parlamentari locali: Alberto Torazzi della Lega Nord e la senatrice Cinzia Fontana del Partito Democratico. La parola all’On. Alberto Torazzi. «Il federalismo fiscale che sarà federalismo istituzionale è un poco la sintesi fra la “devolution” da sempre bandiera della Lega e la cosiddetta “proposta o bozza Violante” ed ha

Alberto Torazzi, Lega Nord

come obiettivo primario quello di gestire la perequazione delle spese sociali, cioè il loro contenimento in parametri precisi, in modo da impedire contemporaneamente sia gli sprechi, sia la carenza di disponibilità economiche da parte dei soggetti attuatori, in primis le Regioni. Basta bilanci sforati; e se dovesse capitare i responsabili saranno esclusi dalle loro cariche. Questo permetterà di ridurre le spese e conseguentemente una riduzione delle tasse. A livello istituzionale il cambiamento più significativo riguarderà la nascita del Senato federale, il cosiddetto Senato delle Regioni: sarà proprio questo organismo semplificato e rinnovato a gestire la perequazione».

E per gli altri livelli di potere locale? «Basta trasferimenti dello Stato sulla base di una spesa storica che premia gli sprechi: Comuni, Province Città metropolitane e Regioni avranno entrate proprie commisurate al lavoro ed al profitto esistente rispettivamente nei propri territori: così finalmente si potranno affrontare spese per realizzazioni oggi impossibili. Obiettivi e risorse adeguate». Come avverrà, in concreto, questo nuovo modo di impostare costi e servizi? «Coi “decreti attuativi” si definiranno costi standard per ogni opera pubblica o per ogni servizio pubblico; gradualmente si arriverà a definire uno stesso costo per lo stesso servizio o la stessa opera pubblica in tutto il Paese. Oggi sappiamo che il Nord copre con risorse proprie l’80% della spesa pubblica, mentre il Sud copre il 25 – 30%: la perequazione porterà quindi un giusto beneficio al Nord del Paese, anche nel caso in cui i risparmi ottenuti andassero distribuiti in parte anche al Sud per un principio di solidarietà che non vogliamo contestare». Ora sentiamo cosa ne pensa la senatrice Cinzia Fontana che ha affrontato direttamente discussione e voto in aula. «Bisogna subito dire che siamo solo ai primi passi verso una riforma

complessa e che verrà applicata con gradualità. E’ per ora solo “un pezzo” di una riforma che intende ripartire al meglio le risorse e accentuare la responsabilità delle spese, ma anche ridefinire le funzioni degli Enti Locali. Bisognerà introdurre il Senato Federale, ridurre il numero dei Parlamentari, istituire le Città Metropolitane (anche sotto il milione di abitanti), dare competenze meno frammentate e generiche a Province e Comuni. Per questo è giusto par-

L'Onorevole Cinzia Fontana, PD

lare anche di una riforma istituzionale, e per questo il Partito Democratico non poteva chiamarsi fuori, dal momento che è stato proprio il Centrosinistra ad avviare la modifica del titolo 5° della Costituzione».

Si tratta quindi di un testo del tutto incompleto? «Certamente, almeno per due motivi: anche rispetto alla sola proposta di diversa ripartizione delle risorse, manca del tutto un calcolo dei costi e il pericolo di aumentare invece che di contenere la spesa pubblica è reale se non si governa correttamente tutto il processo. In secondo luogo non c’è ancora la proposta di una Carta delle Autonomie Locali che il Governo si è impegnato a presentare». Per quale motivo, allora, il Partito Democratico si è espresso in Aula con una astensione costruttiva? «Il Partito Democratico ha fatto delle proposte migliorative che in parte sono state accolte: una più ampia definizione delle “funzioni fondamentali” (edilizia scolastica, trasporto pubblico locale…) per gli Enti Locali; il superamento della cosiddetta “spesa storica” con un patto di convergenza per i livelli dei servizi essenziali di base da attuare attraverso un principio di solidarietà fra le Regioni senza del quale andremmo verso una inaccettabile e controproducente spaccatura del Paese. E’ importante capire che il federalismo non sarà un avvenimento che parte all’improvviso con un voto del Parlamento, ma un percorso virtuoso da avviare e da perseguire con intelligenza e pazienza».


L'Inchiesta

Cronaca

L'occupazione a picco: le nuove assunzioni sono calate del 16% Peggioramento anche per gli ammortizzatori sociali: le richieste aumentano del 143%

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di Laura Bosio

a scure della crisi cala pesantemente sul mercato del lavoro cremonese che nel quarto trimestre del 2008 ha assistito ad un rapido e grave peggioramento. Situazione che, comunque, già si era individuata nei precedenti trimestri, se rapportati al 2007. E’ questa la novità più importante che si ricava dal rapporto del Sies (Servizio informativo economico sociale) dell'università Cattiolica sul mercato del lavoro 2008 nella provincia di Cremona. E questo dato dimostra che «l’isola felice» cremonese non esiste più. Anche il nostro territorio si sta misurando con una crisi di ingenti dimensioni e di durata incerta.

I dati sono stati rilevati dal Centro Per l'Impiego di Cremona

raltro, sono state messe in campo. Per contrastare la difficoltà di accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese, infatti, la Provincia ha raddoppiato lo

livello governativo è necessaria la riforma degli ammortizzatori sociali e forme di integrazione al reddito. A livello regionale dovranno essere resi più efficienti i servizi per

Ancora troppi sono i lavoratori non qualificati

Agostino Savoldi, assessore provinciale al Lavoro e all'Economia

«Le difficoltà nel mercato del lavoro» ha detto Agostino Savoldi, assessore provinciale al Lavoro e all'Economia, «erano state segnalate dalle forze sociali e produttive. Già alcune misure, pe-

stanziamento a sostegno dei Confidi, in una strategia congiunta con la Camera di commercio. Ci sono misure che devono essere prese a livello governativo e altre di cui devono farsi carico le Regioni. A

l’impiego». Gli avviamenti al lavoro nel 2008 sono diminuiti del 16% rispetto all’anno precedente. Nel solo ultimo trimestre il calo è stato del 38%. Il saldo fra avviamenti e cessazioni per la prima volta da molti anni è stato negativo per 437 contratti. Il record negativo spetta al Centro per l’impiego di Crema, con -43% nel quarto trimestre. Passando alla tipologia dei contratti, il 75% è a tempo determinato: uno su quattro. La percentuale si abbassa al 69% se si considerano le trasformazioni dei contratti: significa che alcuni di questi, nel corso dell'anno, si sono trasformati da tempo determinati a indeterminato. La durata media ponderata dei contratti di lavoro è stata, co-

munque, di quattro mesi. Un tempo davvero breve. Per quanto riguarda i settori, l’agricoltura ha una quota dell’8% dei contratti avviati, mentre il manifatturiero ha raggiunto quota 21%, rimarcando il fatto che la nostra provincia mantiene una forte vocazione manifatturiera. Un punto relativamente dolente si riferisce alla qualifica dei lavoratori: il 29% dei contratti avviati a tempo indeterminato e il 18% di quelli a tempo determinato riguardano lavoratori non qualificati. Un dato compensato però, almeno in parte, dal 20% di contratti a tempo indeterminato e dal 15% di contratti a tempo determinato per gli operai specializzati. Un peggioramento repentino si registra anche nell’utilizzo degli ammortizzatori sociali: cioè, la cassa integrazione ordinaria, quella straordinaria e quella straordinaria in deroga. Complessivamente la richiesta di queste Casse integrazione è aumentata

del 143% e ha colpito soprattutto i settori metalmeccanico (65%) e tessile (11%). La Cassa ordinaria è passata da 300mila ore a 800mila, quella straordinaria da 410mila a un milione. «Ora bisogna pensare alle misure di contrasto» ha commentato il presidente della Provincia di Cremona, Giuseppe Torchio. «La Provincia ha già tagliato fondi in alcuni settori per destinare quante più risorse possibili al sistema delle imprese e alle politiche attive del lavoro. Le prime misure riguardano il sostegno all’innovazione delle piccole e medie aziende, il sostegno ai Confidi, la sollecitazione al sistema bancario che sta rispondendo positivamente sia per l’anticipazione della cassa integrazione sia per la costituzione di un fondo che possa servire per coprire, a certe condizioni, la differenza di reddito fra la cassa integrazione e il sala-

rio. Le sfide da affrontare sono numerose. C'è il problema del ricollocamento dei lavoratori, colpiti da crisi aziendali, delle piccole aziende e dei lavoratori che non usufrui-

scono degli ammortizzatori sociali, della crescente difficoltà di collocamento dei disabili e dei giovani, il problema dei lavoratori immigrati sui quali si rischia un conflitto sociale ma che in certi settori sono fondamentali».

C'è poi l’obiettivo di sostenere l’export soprattutto nei settori, come l’agroalimentare, il manifatturiero, in cui si mantiene forza. «Dobbiamo pensare a un pacchetto cremonese di misure che stabilisca, a partire dall’Aqst, specifiche misure territoriali che devono essere di sistema» continua Torchio. «Ma dobbiamo affrontare il dramma del patto di stabilità che di fatto ingessa l’attività degli enti locali anche laddove essi potrebbero intervenire» «Nessuno può pensare di farcela da solo» ha affermato il segretario della Cisl, Giuseppe De Maria. Occorre una grande concertazione fra tutti gli attori. L’obiettivo principale che occorre porsi è quello di mantenere il più possibile i lavoratori all’interno delle loro aziende, perché non abbiamo più, come in passato, possibilità di ricollocazione. E' giusto il sostegno ai redditi, ma occorre intervenire anche sul fronte delle politiche attive del lavoro, per essere pronti quando l’economia riprenderà a marciare».


Venerdì 30 Gennaio 2009

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L'esercito dei precari: sono il 70%

Stefano Zurpa, coordinatore di Nidil-Cgil: «E aumentano le fila dei disoccupati»

S

di Laura Bosio

ituazione più che mai preoccupante è quella del precariato che nel 2008 è arrivato ad essere, dal punto di vista delle nuove assunzioni, addirittura il 70% del totale. «A fronte di 43mila avviamenti, le collaborazioni sono circa 5mila» spiega Stefano Zurpa, coordinatore del Nidil Cgil. «Poi altre 4mila sono lavoro in somministrazione (ossia iniziato attraverso le agenzie di lavoro interinale). Solo questi rappresentano il 20% del totale. Se poi aggiungiamo il lavoro a tempo determinato, che nel 2008 è arrivato a 21mila assunzioni (il 49%), a fronte del 23% rappresentato da quello indeterminato, il totale è di 70% di precari». Un vero e proprio esercito, che definisce una situazione ormai allarmante. «La situazione del lavoro va peggiorando» continua Zurpa. «Senza contare i licenziamenti e le casse inte-

«La situazione peggiora continuamente» grazioni. Sono molti gli ex lavoratori che si rivolgono a noi chiedendo la disoccupazione o gli ammortizzatori sociali. A questo punto credo sia importante valorizzare il manifatturiero che è il settore attorno al quale si concentra il nostro tessuto economico». E uno sguardo va al futuro. Come se lo immagina NidilCgil? «Sarò interessante» risponde Zurpa, vedere, nel prossimo anno, quanti posti di lavoro saranno guadagnati e quanti saranno, invece, andati persi. E soprattutto quanti posti che ora sono fissi saranno trasformati a tempo determinato».

La vicenda

La Provincia reperisce fondi per ridurre la pressione tributaria sui cremonesi

Al fine di ridurre la pressione tributaria sui cittadini (va da sè che il rapporto tributo/popolazione è un dato mutevole in quanto pur mantenendo costante i tributi la percentuale cambia se si modifica il numero rilevato nel denominatore), la Provincia sta cercando di reperire ulteriori risorse con la vendita dei reliquati stradali, dell’ex allevamento selvaggina di Brancere, delle rimanenti case cantoniere dismesse, del complesso di Maderno oggetto di investimento da parte dell’Istituto ospedaliero di Sospiro, oltre che nuove risorse dai stoccaggi energetici, dislocati sul territorio provinciale o entrate compensative dallo Stato collegate alla presenza della centrale nucleare di Corso. Nuovo impulso verrà dato anche ad una implementazione del servizio

della pubblicità commerciale sulle nostre strade, favorendo la sponsorizzazione dei privati per la manutenzione di alcuni tratti e/o intersezioni stradali. «Le entrate sono state finalizzate non al semplice mantenimento del proprio apparato burocratico, che ha prodotto comunque servizi diretti» spiega il presidente della Provincia Giuseppe Torchio. Tra questi: manutenzione ordinaria e straordinaria; vigilanza della polizia locale sui mille km di strade; funzionamento delle 33 strutture scolastiche con circa 15.000 studenti frequentanti; garantito sulla superficie di oltre 1.770 kmq la vigilanza ambientale; il controllo del territorio; organizzato e ripianificato il trasporto su gomma; riorganizzato il servizio di collocamento prima statale ora con i 4 centri per l’impiego (Cre-

mona-Crema-Soresina-Casalmaggiore); intensificato l’offerta formativa sul territorio con la creazione e il potenziamento dell’azienda speciale Cr_forma; mantenimento della gestione diretta di diversi servizi nel campo agricolo che altre province non svolgono; interventi diretti nel campo del turismo con l’incentivo alla costruzione di attracchi ai fiumi; la riscoperta dell’utilizzo del trasporto merci per via d’acqua; la gestione diretta delle funzioni dell’ex azienda regionale del porto e di trasporto; il sostegno in merito alle problematiche della sicurezza sul territorio provinciale, con il Patto sottoscritto con le realtà dello Stato e locali; la gestione attiva delle politiche di welfare e di assistenza alla maternità responsabile. «Le nostre entrate hanno generato

notevoli investimenti in questi ultimi anni (2005/2008) impegnando risorse per circa 200 milioni di euro relativamente alle opere stradali e di edilizia scolastica, con particolare riferimento alla sicurezza e alla messa a norma con contributi dello Stato ridotto solo a qualche punto percentuale» ha aggiunto Torchio. «Il Budget per il patto per lo sviluppo di euro 1.400.000 degli anni 2007/2008 è stato volano per stanare e mettere in gioco altre risorse da parte di associazioni, enti territoriali, Stato e Unione europea, attivando al riguardo un apposito servizio progetti speciali, creando una cabina di regia internati a livello provinciale. I

frutti si vedranno a breve anche con l’acquisizione di ulteriori finanziamenti dai fondi europei». Notevoli sono le sfide che attendono la province in particolar modo in questo periodo di crisi finanziaria e economica in quanto Cremona è riuscita a mettere a disposizione provvedimenti per l’innovazione tecnologica con la Camera di Commercio per un milione di euro; provvedimenti comuni con la Camera di Commercio per un milione di euro complessivi dedicati al sostegno consorzio fidi; sostengo occupazione in collaborazione con Cariplo, Camera di Commercio per un altro milione di euro.


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Venerdì 30 Gennaio 2009

In Breve

“ALUNNI DEL FISCO”: UN INCONTRO Si terrà un incontro pubblico, venerdì 30 gennaio, alle 9.30, presso SpazioComune, dal titolo «Una rete di enti al servizio del cittadino, per un fisco più semplice e comprensibile a tutti». Partecipano l'Agenzia delle entrate, il Comune di Cremona, la Guardia di finanza di Cremona e studenti del Centro di Formazione Professionale della Provincia di Cremona. L'Agenzia delle entrate di Cremona è impegnata nel progetto «Alunni del Fisco», ammesso dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento della Funzione Pubblica, al concorso «Premiamo i risultati». La finalità del progetto è di ottenere «una rete locale di enti più efficace nel raggiungimento di mission istituzionali, diretta a stimolare rapporti più costruttivi con un nuovo cittadino".

CAMERA COMMERCIO E IL CONSUMO

La Camera di Commercio di Cremona e Agrimercati organizzano, nell'ambito di Vegetalia, venerdì 30 gennaio, alle 16 il convegno «Consumare meno, consumare meglio. Il risparmio energetico nell'agricoltura e nell'agroindustria». L’iniziativa vuole aprire un dibattito utile sul tema dell'efficienza energetica e del risparmio lungo la filiera alimentare, dalla produzione agricola alla trasformazione dei prodotti alimentari. Il convegno è inserito nelle iniziative del progetto Change «Chambers Promoting Intelligent Energy for SMEs» di cui la Camera di Commercio di Cremona è partner assieme ai sistemi camerali di Italia, Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Germania, Spagna, Francia, Ungheria, Malta, Polonia, Svezia, ed è realizzato con il supporto di Intelligent Energy Europe. L’obiettivo del progetto è sensibilizzare il sistema economico-produttivo sui temi dell’uso razionale dell’energia e delle fonti rinnovabili.

AMMINISTRATIVE, ISCRIZIONI ALLE LISTE Scade il 9 marzo il termine per presentare domanda di iscrizione nella lista del comune di residenza per il voto alle amministrative. I moduli sono disponibili sul sito della Prefettura che chiarisce le modalità. I cittadini dell’Unione europea residenti in Italia, compresi i cittadini dei Paesi di recente adesione, possono votare nel nostro Paese in occasione delle elezioni dei membri del Parlamento europeo spettanti all'Italia, che si svolgeranno tra il 4 e il 7 giugno 2009, pur non avendo la cittadinanza italiana. «Grazie a una direttiva comunitaria e in un’ottica di integrazione europea,» chiarisce la Prefettura, «i cittadini che risiedono in Italia e che rientrano nell’elettorato attivo e passivo alle elezioni del Parlamento europeo, possono esercitare il loro diritto di voto presentando domanda al sindaco della città di residenza. I cittadini dell’Unione già iscritti in occasione delle precedenti elezioni europee possono esercitare il diritto di voto nello stesso comune senza presentare una nuova istanza».

Laura Secchi, nuovo presidente dell'Ance

Il consiglio direttivo di Ance Cremona, ha nominato il nuovo direttore della Associazione costruttori, per altro già individuato nel corso dello scorso anno: è Laura Maria Secchi, cremonese. La scelta di un direttore donna in un settore come quello edile, composto da centinaia di aziende che gestiscono quelle che, gli storici dell’arte chiamano “fabbriche” e che tutti di consuetudine chiamano “cantieri”, non deve stupire. Ebbene se pensiamo ai cantieri, a questo universo così composito, troveremo la

presenza delle donne, peraltro accentuata negli ultimi vent’anni, nell’ambito di figure tecniche e professionali (geometri, architetti, ingegneri) e operatori della sicurezza. Se poi passiamo alla gestione amministrativa degli stessi cantieri e quindi nella realtà degli uffici, la presenza femminile è predominante. Hanno loro in mano “l’officina” dell’impresa. Tra gli importanti obiettivi che Ance con la nuova direzione si pone, vi è certamente l’edificazione della nuova sede associativa. Un progetto ambizioso che vedrà decentrare gli uffici e la sala conferenze (200 posti) lungo la direttrice Paullese. Il cantiere, iniziato già da alcune settimane, sta procedendo alacremente per portare a compimento una struttura tecnologicamente avanzata in termini di risparmio energetico sia per i materiali impiegati che per gli impianti installati.

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Cronaca

Depurazione, macigno per la Provincia

U

La sentenza della Corte Costituzionale comporterà un aumento dei costi per 1 milione n pesante macigno è caduto sul sistema idrico provinciale. La sentenza della Corte costituzionale ha dichiarato illegittima una parte della legge Galli e stabilisce che il canone di depurazione delle acque non deve essere pagato dalle utenze che non godono di questo servizio. Una decisione che costerà alla Provincia, nella migliore delle ipotesi, un milione di euro. L'evento ha provocato due interrogazioni e un ordine del giorno, discussi in consiglio provinciale. L’interrogazione del consigliere Attilio Galmozzi (Rifondazione) chiedeva se dovranno essere approntati rimborsi delle somme indebitamente percepite, quale sia l’importo stimato di tali eventuali rimborsi e chi pagherà. Chiedeva inoltre se la sentenza potrebbe provocare un rialzo delle tariffe dell’acqua per far fronte ai rimborsi. Il consigliere Andrea Ladina (Verdi) ha chiesto invece quanti investimenti sono stati fatti in provincia di Cremona per la depurazione e quando si raggiungerà l’obiettivo di depurare il 100% dell’acqua. «Una vicenda che potrebbe essere dirompente». Parole forti quelle con cui ha risposto l'assessore all'Ambiente, Giovanni Biondi. «Dobbiamo perciò affrontarla con buon senso ed equilibrio». Commentando la sentenza della Corte, Biondi ha affermato che è «una brutta sentenza. Ma va applicata, facendoci carico di una responsabilità collettiva e comprendendo le posizioni dei cittadini e di comitati che magari cavalcano posizioni semplicistiche e populiste. In questi anni si è assistito a un cambiamento radicale nell’organizzazione e nella gestione del servizio idrico, una vera e propria rivoluzione copernicana che ha visto passare il servizio dalla competenza comunale - del tutto autonoma nella forma nell’affidamento della gestione, alla gestione da parte degli Ato (istituiti con legge del 1993 e attuati con legge regionale del 2001) attraverso i quali vengono individuati ambiti, cioè territori omogenei, cui erogare il servizio in condizioni uguali». Si è instaurato dunque un sistema di solidarietà provinciale che doveva puntare a condizioni di fornitura e tariffe omogenee sull’intero territorio: una sfida che ha impegnato moltissimo la Provincia e l’Ato. Cremona è fra le prime province che dà acqua di qualità a tutti i comuni del suo territorio. «Quanto alla depurazione, è stata individuata come priorità per tutti gli agglomerati con più di 300 abitanti» ha continuato Biondi. «A questo proposito è stato elaborato e finanziato un piano. Oggi le utenze non ancora

raggiunte dal servizio di depurazione sono circa l’810% del totale, ma sono in corso ulteriori lavori e nel giro di alcuni mesi la percentuale dovrebbe ridursi drasticamente». Il problema sollevato dalla sentenza della Corte Costituzionale, dunque, esiste, ma è abbastanza circoscritto perché su questo tema si è spinto molto. L’Ato in questi ultimi 5 anni ha investito 41 milioni di euro con uno sforzo straordinario nella raccolta di risorse extraprovinciali. Quali sono le prossime mosse? «Intanto occorre ribadire che la sentenza della Corte costituzionale è ingiusta perché mette in condizione chi inquina, scaricando acqua non depurata, di non pagare. Un principio fatto proprio dall’Unione Europea dice che chi inquina paga: se non c’è il servizio di depurazione, dunque, dovrebbe esserci

interrotta la richiesta di pagamento del canone di depurazione alle utenze non servite». Quali sono le conseguenza? «Il peso dell’incidenza della sentenza sul sistema provinciale dipenderà dall’interpretazione della sentenza stessa: se verrà applicata il giorno in cui è stata emessa,

una tassa per l’inquinamento provocato. Al di là di questo, noi non dobbiamo penalizzare i Comuni che hanno fatto gli interventi per la depurazione e i loro cittadini. La nostra logica è sempre stata quella, invece, di premiare chi fa gli interventi». Qual è stata la reazione della Provincia? «Dopo la sentenza, è stato

si avrà un minore introito di circa un milione di euro. Se invece dovesse essere retroattiva, dovremo rimborsare fino a 10 milioni di euro, a seconda del periodo di retroattività, e ciò porterebbe le tariffe a livelli altissimi. Per questo il Parlamento si sta occupando della questione: starebbe elaborando un provvedimento per sanare il

Giovanni Biondi, assessore all'ambiente

pregresso. Serve senso di responsabilità. Bisogna cercare di gestire bene questo periodo di transizione, legato fra l’altro anche a proposte di abolizione degli Ato. Nel frattempo il piano per completare la depurazione va avanti. In questo modo possiamo gestire la situazione di emergenza limitando al massimo i traumi sia sul sistema di gestione del servizio che sui cittadini». Quanto all’ordine del giorno, i presentatori (i consiglieri della Lega Cesare Giovinetti, Walter Longhino e Franco Mazzocco) hanno accettato la proposta di rinviarlo in Commissione per verificare la possibilità di elaborare un documento condiviso dall’intero consiglio. Il consigliere Attilio Superti (Pd) ha affermato che la sentenza della Corte costituzionale è una bomba nascosta nei bilanci di tutti gli enti locali. «Restituire i soldi alle famiglie è una posizione facile e populista» ha aggiunto il consigliere Pierluigi Tamagni (Pd). «Nella legge istitutiva, la tassa sulla depurazione è diventata canone solo per ragioni di Iva (l’una non la paga, l’altro sì): lo Stato si è mostrato una volta di più esoso nei confronti dei cittadini».

Cremona Acque, varata la legge regionale Un passo avanti nella costituzione della nuova società «Cremona Acque» è stato fatto grazie all'approvazione, da parte del consiglio regionale, della modifica sulla legge lombarda sulla gestione delle acque pubbliche. «Dal punto di vista della gestione patrimoniale, abbiamo visto che stiamo andando nella direzione giusta» spiega il presidente dell'Ato, Pieremilio Bergonzi, «mentre per quando riguarda l'erogazione del servizio dovremo studiare la nuova modifica, e valutare quale strada seguire, e come modificare il nostro percorso». La legge risponde anche alle richieste dei 144 Comuni che si erano fatti promotori di un referendum abrogativo della legge vigente (la 18 del 2006). In particolare vengono meno alcuni obblighi fortemente contestati dai Comuni: quello di mantenere separate la gestione delle reti e degli impianti dall’attività di erogazione del servizio idrico e il vincolo di affidamento della gestione dei servizi esclusivamente tramite gara. Nel nuovo testo, inoltre, non si prevede l’ingresso di soggetti diversi dagli enti locali nelle società patrimoniali costituite dai Comuni. «Si ripristina la libertà di autodeterminazione dei Comuni» ha spiegato il relatore Giovanni Bordoni (FI) «all’interno naturalmente delle regole comunitarie, risolvendo anche il

Pieremilio Bergonzi

problema normativo che era stato oggetto di un ricorso della Corte Costituzionale». Bordoni ha fatto riferimento alle criticità negli affidamenti dei servizi di erogazione rilevate dall’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici dei lavori: in Italia, su 61 affidamenti senza gara) esaminati, solo 6 sono stati ritenuti a norma di legge. Il relatore ha ricordato le regole da rispettare dai Comuni nella costituzione degli Ato e nella scelta dei modelli di affidamento. «Due cose i Comuni non devono fare: andare avanti senza regole e agire come se la giurisprudenza nazionale ed europea non esistesse».


Cronaca

Venerdì 30 Gennaio 2009

Si è spento uno dei più grandi filantropi che Cremona abbia mai avuto

Addio all'ingegner Carutti

S

e n’e andato un campione di generosità, un gentleman di altri tempi. E’ scomparso l’ingegner Gianfranco Carutti, Gianni per gli amici. E’ morto alla straordinaria età di 94 anni, pochi giorni fa, nella sua casa di via Boldori. Con lui scompare una figura di primissimo piano dell'imprenditoria italiana: Carutti ha dato vita ad un’azienda, la «Wonder», diventata leader mondiale nella produzione di valvole. Ma scompare anche un mecenate e una persona dotata di straordinaria integrità morale, eccezionale interprete della carità. Di animo generosissimo ha sempre aiutato i più sfortunati. Mi piace ripetere una delle frasi che l'ingegnere usava spesso: «il miglior

investimento è in amore e in solidarietà». Onesto, generoso, sincero, ha realizzato la «Casa Elisa Maria» per ospitare persone indigenti autosufficienti; il so-

L'ingegner Gianfranco Carutti

dalizio «Amici dell’Ospedale», tramite il quale sono state fatte donazioni miliardarie per l’acquisto di importanti apparecchiature per l’Azienda Ospedale di Cremona. Al compimento del suo 91esimo compleanno ha acquistato

mille letti attrezzati per i degenti, facendosi inoltre carico di far rimettere in ordine i letti dimessi ancora utilizzabili e di spedirli in un ospedale del Paraguay. Era esperto viaggiato-

E' stato presentato nei giorni scorsi il nuovo Report di sostenibilità di Lgh, relativamente alle attività riferite al 2007. Il documento raccoglie informazioni sulle principali prestazioni ambientali, economiche e sociali riferite all’anno 2007 delle società appartenenti a Lgh. Attraverso l’individuazione di indicatori monitorati, esso consente di comunicare agli stakeholder, cioè azionisti, finanziatori, dipendenti, fornitori, clienti, istituzioni associazioni, comunità locali, le proprie iniziative e i programmi futuri, coinvolgendoli nei processi di sviluppo sostenibile. Il Presidente Giuseppe Tiranti sintetizza il cammino della Holding: «Nell’ultimo biennio Lgh è diventato un player rilevante e riconosciuto a livello nazionale nel settore dei ser-

re, fin dai tempi dell'università. Ha percorso il mondo in lungo e in largo, meta privilegiata l’Africa dove, a partire dagli anni Sessanta, ha iniziato a sostenere il gruppo «Amici dei Lebbrosi», operando in vari Paesi africani e realizzando, in Costa d’Avorio, un villaggio che ha preso il nome di Cremona e che ora conta 1.500 abitanti. Si è anche occupato di un orfanotrofio con sede in Etiopia e dei rifugiati cattolici sudanesi nella zona meridionale dello Stato africano. Per queste migliaia di persone ha creato il sodalizio umanitario «Jambo Africa» al fine di fornire loro un sostentamento. Innumerevoli sono i container spediti in Africa in aiuto dei bisognosi. Nato a Milano il 14 ottobre del 1914, è approdato a Cremona nel 1947 e qui, grazie all’amicizia del padre con i Pirelli, ha impiantato la Wonder, ditta specializzata e leader mondiale nella produzione di

valvole per pneumatici, che annovera tra i suoi clienti più prestigiosi la Ferrari e la Maserati. Nonostante nelle sue vene scorresse sangue piemontese e milanese, la sua città d’azione, Cremona, è diventata a tutti gli effetti la sua città. Per Cremona ha fatto tantissimo anche dal punto di vista culturale: ha sostenuto la «Camerata di Cremona», prestigiosa istituzione musicale che tiene concerti in Italia e all’estero; ha presieduto la «Società Concerti», è stato socio fondatore dell’associazione «Amici del Museo» che ha sempre sostenuto con grande generosità; ha donato alla Pinacoteca di Cremona numerose opere pittoriche di notevole pregio. Lavoratore infaticabile, e dotato di grandissima vitalità non mancava mai al lavoro: ogni mattina, nonostante i 94 anni andava nella sua azienda: in fabbrica fino alla sera, in un ufficio semplicissimo, ricavato al piano terra in mezzo ai suoi operai. Queste sue doti gli hanno permesso di essere amato e stimato da tutti. Dipendenti in testa. La morte di Gianni Carutti priva Cremona di uno dei suoi più illustri figli, da sempre orgoglioso di essere cremonese, uomo raffinato, colto, innamorato del suo lavoro e della sua famiglia. Cremona perde un protagonista, un vero campione, il suo ricordo resterà indelebile, in chi l'ha conosciuto e in tutte le persone sensibili e di cultura. Silvia Galli

In Breve

la provincia per rufisque La delegazione senegalese del Centro di Salute di Rufisque ha incontrato il presidente della Provincia, Giuseppe Torchio, con l’assessore Anna Rozza, per presentare il progetto di gemellaggio sanitario con l'Azienda ospedaliera di Crema. La Provincia di Cremona, attraverso l'Ufficio Cooperazione Internazionale (Settore Politiche Sociali), ha avuto un ruolo determinante nell'attivazione del processo. L'Ufficio, recepite le sollecitazioni provenienti dalla comunità senegalese residente nel territorio cremasco, dal 2007 ha preso contatti con la regione Lombardia (ente co-finanziatore del progetto) e ha mantenuto e tessuto le relazioni tra i partner coinvolti, con una funzione di intermediazione. Inoltre ha elaborato la proposta di gemellaggio (già approvata dalla regione Lombardia) coinvolgendo i comuni di Crema e Romanengo che, se il progetto partirà, daranno un contributo finanziario. L'Ufficio ha avuto in definitiva una funzione di raccordo tra i partner, di assistenza tecnica e organizzativa.

«fai la cosa giusta»: i premiati Saranno premiati al Cisvol di via S. Bernardo, a Cremona, i vincitori del concorso «Fai la cosa giusta», per tesi di laurea sul Terzo settore e per le scuole superiori della provincia indetto dal Cisvol stesso. La consegna dei premi si terrà sabato 31 gennaio alle 10. La commissione ha scelto di assegnare, per la sezione riservata alle scuole superiori, il primo posto a pari merito all'Istituto Einaudi e al liceo scientifico Aselli: l'Einaudi, con la classe 2°A e il liceo scientifico, con la 3°A. Il secondo posto va invece a due classi dell'Itis: la classe 4°A Chimici e la classe 2°C Lst. Il terzo posto ancora a due classi dell'Itis: la classe 3°A Lst e la classe 3°A a indirizzo meccanico. Per la sezione riservata alle testi di laurea: la commissione ha deciso premiare tre tesi: «Il Terzo Settore nella trasformazione del Welfare: la sfida dell'adultità», «Enti locali e Terzo Settore nei Piani di Zona: il Distretto di Crema» e «Problemi e prospettive del welfare state»

adeguare il sistema qualita' A seguito della pubblicazione della nuova edizione della norma sui sistemi di gestione per la qualità, Servimpresa propone per martedì 24 febbraio, un seminario sull'adeguamento del sistema qualità alla norma Uni En Iso 9001:2008. Il seminario, che durerà dalle ore 9.30 alle ore 17.30, si pone l'obiettivo di mettere in grado i partecipanti di adeguare il proprio sistema qualità.

Numeri da record per Linea Group: rapporto di sostenibilità da dieci e lode

vizi pubblici locali, dell’energia, del ciclo idrico integrato e del ciclo dei rifiuti, servendo un bacino potenziale di più di un milione di abitanti grazie al lavoro degli oltre mille nostri dipendenti. Sintetizzando in un motto, operiamo “a partire dal territorio e per il territorio”. Questo è il nostro impegno e il nostro orizzonte di lavoro di breve e lungo periodo». Ma quali sono i numeri? 464 milioni sono i ricavi prodotti da Lgh nel 2007. 5,5 milioni sono il margine

operativo lordo. Gli abitanti dei Comuni serviti sono oltre un milione, e i dipendenti oltre mille. Ogni anno vengono gestiti 500 milioni di metri cubi di gas, distribuiti 470 GWh di energia elettrica, smantellati un milione di tonnellate di rifiuti, generato calore con il teleriscaldamento per 180 GWh, gestiti 14 milioni di metri cubi di acqua. L’impegno di LGH è riconosciuto anche dai cittadini - 6mila interviste a residenti nelle zone di Cremona, Franciacorta, Crema, Lodi e Pavia -

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che promuovono con voti di eccellenza i servizi erogati dalla Holding. Il Gruppo presenta performance di Customer Satisfation superiori agli standard nazionali. Per quanto riguarda i servizi di igiene ambientale il 93,1% degli intervistati ha risposto positivamente: l’indicatore di soddisfazione è superiore allo standard nazionale (77,8%) e a quello dei comuni con oltre 250 mila abitanti (72,3%). La soddisfazione degli utenti destinatari del servizio idrico integrato

è pari a 93,8%. Anch’esso superiore allo standard nazionale (86%) e in linea con quello della Lombardia (91,6%) e dei comuni di analoghe dimensioni. Migliori anche le performance offerte sul servizio di energia elettrica: soddisfatti il 92,2% degli utenti. Infine, i dati sul servizio gas sono in linea col mercato. Per concludere, considerati i servizi offerti, in tutti i loro aspetti, per ogni settore, nessun utente si è detto deluso: i servizi erogati sono sempre in linea con le attese o addirittura le superano. Agli utenti piace dunque, come LGH opera sul territorio anche se rimane da perfezionare il livello di conoscenza della Holding e delle società operative, perché non tutti sanno come operano, in che ambiti e con che modalità.


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Cronaca

Venerdì 30 Gennaio 2009

Amianto, 700 mila tonnellate? La Provincia dice no, ma rischia di essere commissariata dalla regione Lombardia

S

di Giulia Sapelli

ettecentomila tonnellate di amianto potrebbero approdare nella nostra provincia. A tanto ammonterebbe il quantitativo della sostanza cancerogena se venisse approvata la realizzazione delle due discariche previste sul nostro territorio, una a Cappella Cantone e l'altra a Cingia de Botti. «Sarebbe esattamente uno spazio 50 volte superiore a quelle che sono le nostre necessità di smaltimento, che in realtà ammontano a sole 15mila tonnellate» spiega l'assessore all'Ambiente, Giovanni Biondi. La situazione dei rifiuti è stata discussa nei giorni scorsi in consiglio provinciale quando sono state presentate le osservazioni della regione Lombardia relativamente al piano rifiuti locale. Osservazioni che sono

Tonnellate di amianto da smaltire

state accettate nella quasi totalità, «tranne che per quanto riguarda le distanze tra una discarica e l'altra» spiega Biondi. Di fatto la Regione vorrebbe annullare i limiti di distanza tra le discariche già presenti e quelle ancora da costruire. Una prescrizione che non è piaciuta alla maggioranza del consiglio provinciale che ha votato a favore di una presa di posizione (voti favorevoli da centro-

sinistra e Circoli, astensione della Lega e voti contrari dal Pdl). Ora un documento con le osservazioni prodotte durante il consiglio verrà portato in Regione che, se non le approvasse, potrebbe anche decidere di commissariare la Provincia. «Ma se lo farà, vedremo se ricorrere alle vie legali» sottolinea Biondi. D'altro canto, se la linea del consiglio provinciale

passasse, verrebbe a decadere lo spauracchio della discarica di Cappella Cantone nel cui progetto i limiti delle distanze non vengono rispettati. Sempre nel corso del consiglio provinciale, è stata approvata la mozione presentata contro l'ipotesi di realizzare una discarica di amianto anche a Cingia de Botti. Una struttura che, secondo il progetto, dovrebbe contenere circa 400 tonnellate del velenoso materiale. A questo proposito, martedì prossimo si terrà un'assemblea, per approfondire l'argomento della discarica di Cingia. «Chiederemo ai consigli comunali della zona di prendere una posizione condivisa» spiega Biondi. Ulteriore passo: l'organizzazione, il prossimo 7 febbraio, di un consiglio provinciale aperto a Cappella Cantone, con la partecipazione dei trenta comuni interessati.

Falso in atto pubblico: assolto ex poliziotto della questura

E' stato assolto, perché il fatto non sussiste, Andrea C., ex poliziotto della Questura, ora in pensione, accusato di falso in atto pubblico e abuso d'ufficio per aver «attestato falsamente in un verbale sommarie informazioni rese dal gestore del distributore Fina di via Milano e per aver confezionato ad arte un verbale nel quale accusò gli agenti della polstrada di aver eseguito una perquisizione arbitraria delle due auto». Il fatto risale all'11 settembre 2003, quando la polizia giudiziaria della stradale eseguì un controllo amministrativo presso il distributore in questione. Qui il gestore aveva esposto due

auto col cartello «vendesi» senza autorizzazione. Una delle vetture era di proprietà dell'imputato. Il gestore fu sanzionato, mentre l'agente finì sul banco degli imputati. Dopo la sentenza, il suo legale, l'avvocato Spiezia di Napoli, ha espresso tutta la sua soddisfazione. «Alla Questura di Cremona ho passato le pene dell'inferno», aveva detto l'imputato in una delle scorse udienze, «e le cose si erano ulteriormente aggravate da quando ero diventato segretario di un sindacato. Ero al centro di una guerra politica sindacale che c'era all'interno della Questura. Mi hanno perquisito la macchina senza

Consumatori: istruzioni per l'uso UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI Comitato di Cremona Piazza San Michele, 2 Tel. e Fax: 0372/28370

Sul discorso dell'abbonamento Rai, c'è stata nei giorni scorsi una quantità di chiamate telefoniche perché altre associazioni di consumatori hanno diffusa la notizia che per le persone di età superiore ad anni 75 ci sarebbe uno sconto sull'abbonamento Rai tv. Ovviamente in posta ed in altri uffici deputati all'argomento abbonamenti, c'è nebbia fitta! Ci siamo pertanto rivolti alla nostra sede nazionale ed abbiamo saputo che in effetti la Legge 244/07 - ossia la Finanziaria 2007 all'art.1 comma 132 aveva disposto in tal senso… Ma poi non è stato promulgato il decreto d'attuazione per cui, visto che "per Carnevale ogni scherzo vale", prima hanno scherzato in Parlamento; e adesso stanno scherzando le altre associazioni consumeristiche. L'episodio ci dà tuttavia l'occasione per ricordare agli utenti: a) che, purtroppo, non è ancora stato

eliminata l'odiosa ed antistorica non meno che illogica gabella con cui si estorcono denari solo per il fatto che si possiede un televisore; b) che tra questì apparecchi sono compresi i computer attuali, nonchè telefoni cellulari ed altri apparechi informatici anche tascabili; c) che pertanto bisogna stare molto accorti a non firmare dichiarazioni utilizzabili poi come possibili "certificazioni sostitutive d'atto notorio" perché s'incorrerebbe inevitabilmente nelle pesanti sanzioni previste per tali fattispecie di reato; d) che la cosa più importante è ricordarsi che in fondo al libretto tv esistono speciali cartoline, unico strumento certo e funzionale per comunicare con l'Urar in ogni caso; e) Che ad ogni altro fine è possibile - previo appuntamento al 0372.567611 (=Ascom) incontrare una volta al mese un ispettore dell'Urar con cui dipanare le matesse che el frattempo si fossero aggrovigliate.

fare alcuna contestazione scritta, tanto che pensavo si trattasse di due truffatori. Non solo: durante il periodo che ho passato a Cremona ho avuto un trasferimento d'ufficio senza alcuna motivazione e hanno mandato i Nas ad effettuare controlli nel ristorante gestito da mia moglie, comportandosi diversamente dalle direttive impartite dal Ministero. Insomma, mi sento un perseguitato». Per quanto riguarda la compilazione del verbale, l'ex poliziotto aveva detto di aver chiesto ai suoi superiori come doveva comportarsi, e di aver seguito le direttive alla lettera.

DALLA PARTE DEI CITTADINI

di Damiano Talamazzini

Responsabile Provinciale Patronato Epaca

Questa rubrica rappresenta un luogo d'incontro a disposizione dei nostri lettori, nato per rispondere a dubbi e quesiti in materia di diritti previdenziali e assistenziali. Le lettere rivolte al Patronato Epaca possono essere indirizzate alla nostra redazione, per posta o via e-mail, oppure direttamente al Patronato Epaca (epaca.cr@coldiretti.it). Egregio responsabile del Patronato Epaca, sono una docente a tempo indeterminato nella scuola secondaria. Mi potrebbe fornire qualche elemento normativo utile, in materia di domande di collocamento a riposo, in relazione al Decreto del Ministero della Pubblica Istruzione emanato recentemente? Lettera frmata Il Ministero della Pubblica Istruzione, in data 9 gennaio 2009, ha emanato un Decreto con cui stabilisce il termine entro il quale come ogni anno il personale della scuola può presentare o ritirare le domande di collocamento a riposo o di trattenimento in servizio. Il Decreto ha fissato al 26 gennaio 2009 il termine ultimo per la presentazione, da parte di tutto il personale del comparto scuola, delle domande di collocamento a riposo per compimento del 40° anno di servizio, di dimissioni volontarie dal servizio, di trattenimento in servizio oltre il raggiungimento del 65° anno di età ai fini del raggiungimento dell’anzianità minima o massima. Il medesimo termine del 26/01/09 vale anche per coloro che manifestino la volontà di cessare prima della data finale prevista da un

LA PAROLA ALL'AVVOCATO A cura dell’ Avv. Alessio Romanelli

Inviate i vostri quesiti a: ilpiccolocremona@fastpiu.it La presente rubrica non offre pareri legali ai lettori, ma affronta con spirito divulgativo tematiche di natura giuridica di interesse generale. Per pareri legali su pratiche determinate o casi concreti è necessario rivolgersi ad un avvocato iscritto all'Albo tenuto dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati con sede presso il Palazzo di Giustizia, via dei Tribunali 13, Cremona

"Sono separato da mia moglie da diversi anni, ma non abbiamo ancora fatto le pratiche per il divorzio. Volevo sapere se è vero che in caso di decesso di uno dei due l'altro è erede come se si fosse ancora sposati?" Sì, nella gran parte dei casi. Premesso che solo il divorzio scioglie il matrimonio civile ovvero pone fine agli effetti civili del matrimonio religioso, per cui in pendenza di separazione si è sempre marito e moglie, ai sensi dell'art. 585 cod. civ. il coniuge cui non è stata addebitata la separazione ha gli stessi diritti successori del coniuge non separato. La disposizione è ripetuta in modo pressoché identico dall'art. 548 cod. civ., in tema di diritti riservati ai legittimari. Pertanto, salvo il caso di addebito della separazione, i coniugi rimangono reciprocamente eredi l'uno dell'altro e detto diritto non può essere limitato per testamento in misura tale da ledere la quota che la legge riserva ai legittimari, la cosiddetta legittima. "Ho una mia ditta individuale. Di recente ho fatto un mutuo con una banca per avere un po' di liquidità e ho dovuto concedere l'ipoteca su un mio immobile di proprietà. Abbiamo fatto il contratto davanti al notaio, ma prima di avere i soldi ho dovuto aspettare parecchi giorni. La mia banca dice che è normale, volevo sapere perché?" Effettivamente è un caso che nella pratica si riscontra. La banca e il cliente stipulano il contratto di mutuo ipotecario un dato giorno, ma la erogazione del denaro avviene anche settimane dopo. La spiegazione consiste in questo: la Banca vuole essere sicura, non solo che la ipoteca a proprio favore sia stata correttamente iscritta nei Registri Immobiliari, ma anche e soprattutto che nessun altro, nelle more tra l'atto e l'iscrizione ipotecaria, abbia a

sua volta iscritto ipoteca (o peggio: trascritto un pignoramento, o una domanda giudiziale o addirittura una compravendita o un qualsiasi altro atto pregiudizievole) contro il soggetto a favore del quale erogherà il mutuo. Le ipoteche prendono infatti grado in base alla data di iscrizione, non in base alla data dell'atto, pertanto se un qualsiasi creditore del mutuatario iscrive ipoteca prima della Banca, quest'ultima si ritrova con una garanzia di gran lunga minore, poiché in caso di inadempimento o insolvenza del debitore verrà soddisfatta sul ricavato della vendita dell'immobile solo dopo e solo se sarà stato soddisfatto il creditore ipotecario che la precede come grado di iscrizione. Se poi l'ipoteca risulta trascritta dopo un pignoramento, nella distribuzione del ricavato non se ne tiene conto (art. 2916 cod. civ.). "Sono un inquilino in affitto da qualche mese, prima di entrare in casa io e il proprietario siamo rimasti d'accordo che potevo rifare i bagni, che pure funzionano anche se sono un po' vecchi, a mie spese e ho avuto un piccolo sconto sul canone ma nel contratto non abbiamo scritto nulla. Visto che pago io e che il proprietario mi ha autorizzato davanti a testimoni ho bisogno comunque di una dichiarazione scritta?" Sì, richieda il permesso per iscritto e si faccia autorizzare espressamente per iscritto a modificare lo stato dell'immobile concesso in locazione. I ragionamenti giuridici in tema di riparazioni (necessarie o no, urgenti o no) manutenzione (piccola o no, ordinaria o straordinaria), miglioramenti e addizioni possono essere molteplici, a seconda dei casi e delle situazioni concrete. Ma il consiglio è sempre quello di farsi autorizzare espressamente per iscritto, evitando così sin dall'inizio qualsiasi contestazione futura.

Pensionati del comparto scuola: cosa dice il nuovo decreto?

precedente provvedimento di permanenza in servizio. Entro la medesima data gli interessati hanno facoltà di revocare le suddette istanze. Tutte le predette domande hanno effetto dal 1/9/09. Nella Circolare Ministeriale si ricorda preliminarmente che, in base a quanto disposto dalla L..243/04 come modificato dalla L.247/07, per tutto il 2009 per il personale della scuola i requisiti per l’accesso al trattamento pensionistico restano 58 anni di età e 35 di contribuzione, ancorché i requisiti prescritti vengano maturati entro il 31 dicembre del medesimo anno. Il termine del 26 gennaio deve essere osservato anche da coloro che chiedono la trasformazione del rapporto di lavoro in rapporto a tempo parziale con contestuale attribuzione del trattamento pensionistico; ai sensi del decreto del Ministro per la Funzione Pubblica può essere richiesto da chi abbia maturato il diritto a pensione di anzianità. Tale richiesta va formulata con un’unica istanza, nella quale gli interessati devono anche esprimere l’opzione per la cessazione dal servizio, oppure per la permanenza a tempo pieno, nel caso fossero accertate circostanze che impediscono la concessione del parttime. Il personale docente, educativo ed Ata deve indirizzare tutte le istanze sopra indicate, compresa l’eventuale revoca delle stesse, alla Scuola di titolarità. Dopo il 26/1/09 le istanze saranno rimesse agli uffici scolastici provinciali e alle sedi provinciali dell’Inpdap. Le amministrazioni competenti devono comunicare agli interessati,

entro 30 giorni dalla scadenza prevista (entro il 25/2/09), l’eventuale rifiuto o ritardo nell’accoglimento della domanda di dimissioni per provvedimento disciplinare in corso. In questi casi verrà emesso un provvedimento formale dall’Amministrazione. Gli Uffici scolastici provinciali devono accertare il diritto del personale dimissionario alla pensione e devono comunicare l’eventuale mancato conseguimento del diritto alla pensione entro e non oltre il 9/3/09 agli interessati, i quali hanno la facoltà di ritirare la domanda di dimissioni volontarie entro 5 giorni dal ricevimento della comunicazione. Nella circolare ministeriale si ricorda altresì che la cessazione rispetto ai dirigenti scolastici è disciplinata dal C.C.N.L. che stabilisce anche i tempi di preavviso entro i quali presentare le domande, ma si precisa che è altresì opportuno che anche il personale dirigente osservi il termine del 26/1/09 per la presentazione delle istanze di cessazione.

Sempre disponibili per tutti i Cittadini interessati, per fornire un'adeguata informazione, consulenza e chiarimenti, i nostri uffici Epaca in Cremona e Provincia, si trovano: • CREMONA Via D. Ruffini, 28 (adiacente Hotel IBIS) Tel. 0372/435620 • CREMA Via Macello, 34 Tel. 0373/256501 • CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 Tel. 0375/42132 • SORESINA Via Matteotti, 12 Tel. 0374/342329 • CREMONA Via Ala Ponzone, 8 Tel. 0372/499811


Cronaca

Venerdì 30 Gennaio 2009

11

Colpo di scena nel processo per la morte di Borroni. Il giudice Cucchetto ha rinviato gli atti al pm

Edicolante, per il giudice è omicidio volontario

P

di Sara Pizzorni

er l'edicolante Fabio Montagna si profila l'ipotesi di omicidio volontario, almeno secondo il giudice Marco Cucchetto. Nel giorno in cui era prevista la sentenza nei confronti dell'edicolante di via Ghinaglia, 50 anni, accusato di omicidio colposo aggravato dall'uso di un'arma che deteneva illegalmente, ecco un colpo di scena inaspettato: gli atti del processo tornano al pm per ulteriori accertamenti sul caso. Lo ha decretato, con un'ordinanza, il giudice Cucchetto, dopo che il pm Cristina Gava, al termine delle sue conclusioni, aveva chiesto 6 anni di pena. Secondo il giudice non sarebbe stata fatta sufficientemente luce sulla vicenda, sia sulla dinamica dell'accaduto, sia sui rapporti tra l'edicolante e la vittima, ritenendo, in sostanza, la possibilità che si possa profilare il reato più grave di omicidio volontario con dolo eventuale. Nel processo celebrato con il rito abbreviato, Montagna è accusato di aver ucciso accidentalmente il suo

L'arrivo dell'ambulanza

15 febbraio dell'anno scorso. Borroni, residente in via Ghinaglia 37, come tutte le mattine, dopo una sosta al bar, aveva raggiunto il suo edicolante per fare quattro chiacchiere. I due - uno di fronte all'altro, l'edicolante nel chiosco e il cliente all'esterno - avevano cominciato a parlare fino a quando Montagna aveva mostrato all'amico la sua pistola. Improvvisamente era partito il colpo che aveva prima ferito e poi ucciso il 70enne. Soccorso per primo dallo stesso Montagna, Borroni era stato condotto d'urgenza all'ospedale dove era rimasto in coma per quattro giorni.

L'edicola di via Ghinaglia che è stata teatro dell'omicidio

cliente, Napoleone Borroni, 70 anni. Il colpo di pistola, una 357 Magnum, era stato esploso la mattina del

L'edicolante aveva la detenzione regolare dell'arma circoscritta solo all'interno della propria abitazione, non

poteva quindi portarla in edicola o altrove. «Il giudice ha parlato di un'elevatissima accentuazione del rischio», hanno detto gli avvocati Andrea Guizzardi e Claudia Maretti, legali della moglie e della figlia della vittima, soddisfatti del contenuto dell'ordinanza. Nella memoria presentata al giudice, i due avvocati parlano anche di «un evidente stato di alterazione psico fisica di Montagna, determinato dall'abuso di sostanze alcoliche, essendo stato accertato, ad oltre tre ore dal fatto, un tasso alcolemico pari a 0,82 mg./1». Andrea Guizzardi e Claudia Maretti proseguono dicendo che l'edicolante, come da lui stesso ammesso in uno degli interrogatori ai quali era stato sottoposto, «già in più occasioni aveva scherzato con Borroni e con altri avventori, simulando la reazione ad una rapina in cui la parte del rapinatore era ricoperta dall'avventore». «Leggeremo l'ordinanza con attenzione», ha fatto sapere invece l'avvocato Luca Curatti, difensore di Montagna. «L'ipotesi di omicidio volontario, comunque, dimostra come sia assolutamente fragile la ricostruzione dei fatti operata dall'accusa». Il legale ha anticipato che «qualora il pm dovesse notificare un rinvio a giudizio per l'edicolante con l'accusa di omicidio volontario, si andrà a dibattimento e final-

mente tutti gli elementi che qui non sono emersi verranno alla luce. Il quadro delle indagini è inesistente. Nel dibattimento si farà chiarezza». Per il difensore, comunque, che tra l'altro si è detto in totale disaccordo con la richiesta del pm di 6 anni, considerandola eccessiva per un omicidio volontario aggravato, si sarebbe trattato di un terribile incidente, mentre la tesi dell'accusa è quella della “roulette russa”, e cioè che quel giorno Montagna avrebbe estratto un solo proiettile dall'arma, carica di sei colpi, certo che il colpo che avrebbe sparato sarebbe andato a vuoto. Montagna, quindi, avrebbe fatto un clamoroso errore di calcolo, tesi suffragata anche dal fatto che l'edicolante non fosse un grande esperto di armi, dato che non frequentava più il poligono da ben 25 anni. Durante l'ultima udienza, l'agente di polizia che era intervenuto per primo sulla scena, aveva raccontato di aver messo in sicurezza l'arma e di averla scaricata. Il poliziotto, con in mano la pistola di Montagna, aveva mostrato in aula il funzionamento della Magnum, suscitando perplessità nella difesa: «Abbiamo preso atto delle dichiarazioni del testimone», aveva commentato Curatti, «ma, a parte questo, in mano non abbiamo altri riscontri. Ci è stata negata dal giudice la richiesta di effettuare una perizia balistica e ancora non si è capito la presenza di quel famoso proiettile ritrovato all'esterno dell'edicola». La moglie e la figlia della vittima, presenti in tribunale, si sono costituite parte civile. Per loro le richieste di risarcimento sono state di 236mila euro per la moglie e di 190mila euro per la figlia. Ora l'edicolante sta usufruendo della misura dell'obbligo di dimora. «Durante il giorno», ha detto l'avvocato Curatti, «lavora in edicola ed aiuta la moglie, la sera, invece ha un vincolo di orario per cui deve rimanere in casa».

Agricoltori: sì alla Fabbrica della bioenergia Il 10 febbraio si riunirà alla Camera di commercio il Comitato promotore della «Fabbrica della bioenergia» per definirne il progetto, il piano industriale e la forma guiridica della società. Si tratta di un progetto industriale e di ricerca nato dalla richiesta del territorio cremonese di costituire un distretto agroenergetico elaborato nell'ambito del «Patto per lo sviluppo» e raccolto nel Aqst (Accordo quadro di sviluppo territoriale) con la regione Lombardia. Una grande opportunità per Cremona e per Crema, dal momento che l'attività di ricerca verrà applicata, concretamente, al depuratore Aem (con il digestore anaerobico) e a quello dell'Scs (con il gassificatore). Un'opportunità per le aziende agricole che hanno già i loro impianti per fab-

bricare energia, ma anche per il mondo industriale (che potrebbe investire nel settore) e per l'occupazione: la «Fabbrica della bioenergia ha la possibilità di diffondere la necessità di nuove figure professionali per gestire gli impianti.

Il mondo agricolo è interessato a questo progetto. Avverte, infatti, Ildebrando Bonaccini, vice direttore della Libera agricoltori: «Siamo stati coinvolti fin dall'inizio in questa iniziativa che può essere un utile complemento all'attività agricola, ne siamo contenti e abbiamo dato il nostro appoggio perché ci possono essere degli sbocchi economici interessanti per il reddito degli agricoltori. Il supporto scientifico del Politecnico è un'altra garanzia. La «Fabbrica della bionergia» può diventare un punto di riferimento. Se sarà istituzionalizzato, a noi sta bene». Un forte interesse è stato espresso anche dalla Coldiretti.

l'odissea dei pendolari

In Regione si farà il punto sul trasporto ferroviario

Tiene banco una settimana dopo l'altra l'odissea infinita dei pendolari cremonesi che escono da un'altra settimana di "passione" per sentirsi dire che da inizio febbraio aumenteranno del 10% le tariffe sovraregionali. Quindi, ad esempio l'abbonamento CastelvetroMilano passa da 67,10 a 73,20 euro. Intanto per martedì prossimo, 3 febbraio, sono stati convocati dalla Regione i «Tavoli tecnici» sul trasporto ferroviario chiesti dall’assessore provinciale Agostino Alloni e accettati dall’assessore regionale Raffaele Cattaneo nell’ultima seduta del Tavolo regionale. I Tavoli, cui sono invitati, oltre alle Ferrovie e alle Province, anche i rappresentanti dei pendolari, si riuniranno per “quadranti” e non per singole linee come era stato richiesto. Tuttavia, secondo Alloni, è un passo positivo perché martedì si potranno analizzare puntualmente i problemi che si sono verificati da quando, il 14 dicembre scorso, è partito il nuovo orario e che si sono aggravati nel mese di gennaio, complici la neve e il freddo. «Ci aspettiamo delle risposte concrete» dice Alloni «da Trenitalia e dalla Regione. I problemi forse più gravi riguardano le linee sulle quali è stato introdotto l’orario cadenzato: oltre a ritardi e soppressioni al di là di ogni limite accettabile, ci sono problemi per le coincidenze non garantite, oltre a quelli eterni riguardanti il servizio, dalle carrozze fredde o chiuse ai bus sostitutivi insufficienti o del tutto assenti, alla mancanza di informazione. Ma anche la linea MilanoCremona-Mantova ha vissuto veri e propri incubi. Per essa va inoltre ripristinata la coincidenza del treno delle 8,20 per Codogno. In questi giorni la situazione sembra un po’ migliore almeno per quanto riguarda le soppressioni, ma vi è ancora troppa incertezza. Occorrono misure efficaci e immediate». I «Tavoli» sono convocati alle ore 12,30 per il quadrante Sud, che riguarda fra le altre la linea Milano-Cremona-Manto-

va, e alle ore 16 per il quadrante Est, che per il nostro territorio interessa le linee Cremona-Treviglio, Cremona-Bergamo e Cremona-Brescia. Del resto a Cremona non si è stati con le mani in mano, in questi giorni. Sabato 24 scorso si è svolto un incontro nella sede di Crema della Provincia, con i comitati dei pendolari. Si è fatto il punto sulla drammatica situazione della linea Cremona-Treviglio, dove spesso capita che un treno nemmeno si muova da Treviglio verso Crema. L’assemblea numerosa non ha impedito che si svolgesse un confronto serio e documentato, e che alla fine si giungesse a una qualche prima conclusione. Ad esempio è stato chiesta da alcuni sindaci (Montagnini di Casalbuttano, Tomasetti di Castelleone) di riattivare la Consulta dei sindaci della tratta ferroviaria Cremona-Treviglio, sorta nel 2001 e da qualche anno non più convocata. Fra gli altri interventi, significativo quello del parlamentare locale Alberto Torazzi, molto duro con Trenitalia, che ha preannunciato una interrogazione al Ministro dei Trasporti; il consigliere comunale Udc di Crema Martino Boschiroli che ha chiesto che l’ufficio tecnico provinciale elabori progetti precisi di miglioramento della linea; il consigliere comunale di Crema Gianni Risari che ha chiesto che qualsiasi sia la soluzione che Crema intenderà proporre per il superamento della linea ferroviaria sul viale di S. Maria, in nessun modo si preveda l’interruzione del servizio. Alloni ha sottolineato la necessità di giungere al più presto alla firma di un nuovo «contratto di servizio» fra Regione Lombardia e Trenitalia, scaduto il 31 dicembre 2007 e a tutt’oggi ancora non sottoscritto; ha anticipato che col prossimo mese Trenitalia verrà dotata di due nuovi treni al mese dalla Ansaldo, cosa che permetterà gradualmente dei miglioramenti, e ha riportato la promessa delle ferrovie che da giugno ci sarà un treno ogni 15 minuti in partenza da Treviglio per Milano.


12

Agricoltura

Venerdì 30 Gennaio 2009

Un'associazione nata sulla scia del grande successo che sta riscuotendo la vendita diretta

Mercati degli agricoltori, nasce Agrimercato

I

mercati di Campagna Amica, e cioè quei mercati gestiti direttamente dagli agricoltori di Coldiretti, stanno diventando una consuetudine in molti centri italiani. A Cremona, partiti negli anni scorsi con il nome di «Mercato

degli agricoltori», hanno riscosso un notevole successo, dovuto alla qualità, alla freschezza, la sicurezza e l’origine garantita dei prodotti proposti. Chiunque, nelle mattinate dei mercati di Cremona, Crema e Casalmaggiore, può ve-

rificare l’interesse dei cittadini per i banchi che espongono frutta, verdura, salumi, formaggi, farine, miele e altre specialità del territorio rigorosamente prodotte dalle nostre aziende agricole. Tanto successo e tanto interesse inevitabilmente richie-

MERCATI - SETTIMANA DAL 23/1/2009 AL 29/1/2009 UNITà DI MISURA

CREMONA

MILANO

MANTOVA

MODENA

Tonn.

133,00141,00

145,00150,00

153,00156,00

153,00156,00

Tonn.

123,00124,00

133,00134,00

132,00134,00

137,00138,00

Tonn.

N.q.

348,00350,00

330,00335,00

--

Tonn.

120,0-125,0 N.q.

alla rinfusa

Tonn.

82,0084,00

97,5099,00

92,0094,00

107,00108,00

FIENO maggengo agostano

Tonn.

N.q.

80,00-130,00 100,00-140,00

--

--

Tonn.

N.q.

44,00-55,00

--

--

lattonzoli locali

15 kg.

3,620

3,600

3,620

3,850

SUINI lattonzoli locali

25 kg.

2,650

2,630

2,650

2,770

PRODOTTO FRUMENTO

tenero buono mercantile

GRANOTURCO

ibrido naz. 14% um.

SEMI DI SOIA nazionale

ORZO NAZ.

peso spec. 55-60 peso spec. 66-68

CRUSCA

PAGLIA

press.rotoballe

SUINI

131,0-138,0- 151,0-156,0 N.q. 143,0-148,0 138,0-143,0 158,0-160,0

SUINI lattonzoli locali

30 kg.

2,500

2,470

2,460

2,530

SUINI lattonzoli locali

40 kg.

2,050

2,020

2,040

2,060

Suini da macello

156 kg.

1,225

N.q.

1,163

1,195

Suini da macello

176 kg.

1,225

N.q.

1,193

1,195

Suini da macello

Oltre 176

1,260

N.q.

1,093

1,650

Vacche Frisone 1ª qualità (p.v)

Kg.

2,10-2,45 p. morto

Montichiari peso vivo 0,95-1,20

0,950-1,050

--

Vacche fris. 2ª qualità (p.v)

Kg.

1,80-1,95 p. morto

0,70-0,83

0,630-0,730

--

Manze scottone 24 mesi

Kg.

2,20-2,58 p. morto

0,95-1,15

1,040-1,210

--

Kg.

0,70-1,00

0,80-1,00

0,900-1,120

--

(50-60Kg) pie blue belga

Kg.

3,00-4,95

4,50-5,00

4,250-4,650

--

BURRO pastoriz.

Kg.

1,50-1,55

1,30

1,300

--

PROVOLONE VALPADANA

Kg.

5,05-5,20

4,95-5,05

--

--

PROVOLONE VALPADANA

Kg.

5,30-5,50

5,15-5,35

--

--

Kg.

5,55-5,85

5,00-6,00

5,80-6,00

--

Kg.

5,85-6,00

6,05-6,55

6,20-6,45

--

Kg.

--

--

--

--

Vitelli Baliotti (50-60 kg) fris.

Vitelli Baliotti

fino a tre mesi

oltre tre mesi

GRANA Scelto stag. 9 mesi

GRANA Scelto stag. 12-15 mesi

Latte naz. Crudo (16-30 giugno)

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Non è escluso che in futuro venga ripristinato il mercato settimanale. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì.

devano che questi mercati, in continua diffusione su tutto il territorio nazionale, fossero strutturati e organizzati. A tale scopo la Coldiretti ha promosso, tra le imprese che effettuano la vendita diretta, la nascita di una associazione denominata «“Agrimercato della provincia di Cremona”, che ha visto la luce, grazie all’adesione dei primi soci fondatori, tra le prime in Italia, lo scorso 15 dicembre». A parlare è Francesco Cazzamali, responsabile del settore vendite dirette per Coldiretti Cremona, all’indomani dell’incontro con i soci che, in settimana, ha definito obiettivi e future tappe del percorso intrapreso. «L’associazione non eserciterà il commercio in proprio, lasciando il compito alle singole imprese associate» chiarisce Cazzamali. «Scopo di “Agrimercato” è la promozione e organizzazione della vendita diretta e del mercato gestito in prima persona dall’agricoltore, proponendosi come interlocutore di quelle Amministrazioni sensibili alla nostra proposta». «Con la costituzione dell’Agrimercato ci si è voluti strutturare in modo adeguato

I prodotti del nostro territorio

per definire regole comuni di comportamento e fare in modo che i requisiti di trasparenza e qualità siano garantiti. Coldiretti è convinta che l’attività di vendita diretta sia un’opportunità, oltre che per i consumatori e le aziende direttamente coinvolte, anche per tutta l’agricoltura, in quanto può essere un modo per dimostrare la qualità e la correttezza dei nostri prodotti e promuovere lo sviluppo del nostro territorio» sottolinea Assuero Zampini, direttore di Coldiretti Cremona. «L’obiettivo è dar vita ad un progetto in cui tutte le filiere agricole del nostro Paese, in tutte le possi-

bili articolazioni, dalla vendita diretta alla distribuzione organizzata, dall’export alle nuove forme di vendita, possano accrescersi a vantaggio di tutto il settore». Ricordiamo che il mercato di Campagna Amica viene proposto in piazza Stradivari a Cremona la seconda e, quando ricorre, la quinta domenica del mese. Il mercato è di scena anche a Crema, in via Terni, ogni prima e terza domenica del mese. A Casalmaggiore l’appuntamento è il sabato mattina, in piazza Turati. L’obiettivo, per l’anno 2009, è condurre l’iniziativa in varie altre piazze del nostro territorio.

Pensionati Coldiretti in viaggio a Roma L’associazione provinciale pensionati Coldiretti Cremona, per celebrare l’Anno Paolino (nel bimillenario della nascita di San Paolo), organizza un viaggio a Roma, Viterbo, Spello e Assisi nei giorni 5-6-7-8 marzo 2009. La quota di partecipazione è di 490 euro (supplemento camera singola: 90 euro). Per consen-

tire la partecipazione è stato organizzato un servizio pullman Gran Turismo. Ogni ulteriore informazione e il programma dettagliato dell’iniziativa possono essere richiesti rivolgendosi alla Segreteria Provinciale dell’Associazione Pensionati Coldiretti (tel. 0372.499808) o presso gli Uffici di Zona.


Salute

Venerdì 30 Gennaio 2009

GLI ORARI

PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle 18.00 in orario continuato, il sabato dalle ore 8.00 alle ore 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a vnerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Orario: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. FISIOTERAPIA Esclusa la visita specialistica che si prenota presso il CUP-Cassa, le prenotazioni vanno effettuate di persona. Dove: piano 1, corpo C (ala sinistra), monoblocco ospedaliero. Orario: lunedì dalle 08.00 alle 14.00; da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00. Tel: 0372 405346 per informazioni. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario:da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Dove: Medicina del Lavoro, padiglione 10 Impegnativa del medico curante. Allergologia per sospetti professionali Tel. 0372 408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 13.00; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia dalle 09.00 alle 13.00 da lunedì a venerdì. Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Spe-

cialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. SERVIZIO DIETETICO valutazioni e controlli nutrizionali La prima visita si prenota al CUP. Dove: piano 4, ala sinistra. Orario: da lunedì a venerdì dalle 09.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 16.00. Telefono: le prenotazioni per il controllo nutrizionale può essere effettuata telefonicamente da lunedì a venerdì dalle 09.30 alle 15.30 ai numeri 0372 405732, 0372 405634, 0372 405631. centro prelievi LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.00 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle ore 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì.

Donate da famiglie di pazienti e da un bar, serviranno per migliorare il comfort di chi si sottopone alla terapia

Nuove poltrone per la chemio

N

di Laura Bosio

ella cura delle malattie, è fondamentale anche il comfort del paziente. E sarà questa la funzione delle quattro poltrone che sono state donate nei giorni scorsi al reparto di day hospital oncologico. Si tratta di poltrone per i prelievi, che verranno però dedicate alle chemioterapie. «Verranno utilizzate per i pazienti con chemioterapie brevi, di circa due ore» spiegano gli infermieri del reparto. «Si tratta di poltrone elettriche regolabili, che permettono al paziente di arrivare fino in posizione quasi orizzontale. In questo modo si può attendere che finisca la terapia senza stare scomodi». Naturalmente i pazienti con terapie più lunghe (possono arrivare fino a tutta una giornata)

L'ospedale Maggiore di Cremona

torno ai 2mila euro. Le chemioterapie eseguite sono circa 25 ogni giorno, per un totale di 500 al mese per 250 pazienti. A questi si aggiungono coloro che hanno terminato la terapia, e vanno in reparto per i controlli.

CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Dove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10 Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante. Le prenotazioni vengono effettuate telefonando al 0372 408178 da lunedì a venerdì dalle ore 10.30 alle ore 13.00; oppure personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, - Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle ore 13.00 alle ore 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: piano Rialzato, ala sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248 TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione pu essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.

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Il modello delle poltrone che verranno donate all'ospedale

vengono posizionati sui letti. Tre delle poltrone sono state offerte da tre cittadini privati con familiari che hanno fatto la terapia presso l'ospedale, e da un bar, che ha ricavato i fondi attraverso un torneo di calcetto. Il costo di ogni poltrona si aggira in-

La durata giornaliera della terapia è condizionata dal fatto che spesso è necessario somministrare al paziente dei farmaci per evitare che non vi siano reazioni a quelli dedicati alla chemio. Dunque il paziente va tenuto sotto controllo costantemente.

approfondimento

Come funziona la cura La parola "chemioterapia" significa letteralmente "trattamento mediante composti chimici". Affinché una terapia antitumorale sia efficace, essa deve soddisfare alcuni requisiti: il farmaco deve raggiungere le cellule tumorali, una quantità sufficiente di farmaco (o dei suoi metabolici attivi) deve entrare e persistere all'interno della cellula per un tempo adeguato, la cellula tumorale deve essere sensibile all'azione del farmaco, e tutto questo deve avvenire prima che insorga resistenza dal farmaco. Inoltre, il paziente deve essere in grado di tollerare gli effetti indesiderati della terapia (effetti collaterali). La dose e la quantità di farmaco sono variabili importanti nel determinare l'efficacia della terapia di alcuni tumori. Ad esempio, per i tumori che sono più sensibili al trattamento chemioterapico (come il carcinoma del testicolo) è importante che vengano sommini-

strate dosi piene" di chemioterapia ai "tempi prestabiliti" per un breve periodo di tempo. Viceversa, basse dosi di chemioterapici somministrate in un lungo intervallo di tempo favoriscono l'insorgenza della resistenza cellulare al farmaco, rendendolo inellicace. E' compito dell'oncologo stabilire se praticare la chemioterapia e quali farmaci somministrare, in considerazione di vari fattori che determinano il buon esito della terapia applicata. Il protocollo di cura scelto dall'oncologo può basarsi su un solo principio attivo (monochemioterapia) o sull'associazione di più farmaci antitumorali (chemioterapia di combinazione o polichemioterapia). Normalmente, quest'ultima si dimostra più efficace. Infine, oltre che somministrare cicli ripetuti della stessa associazione farmacologia, è possibile effettuare una "polichemioterapia alternanta o sequenziale".


Lettere & Opinioni La Lettera Della Settimana

Tagliati gli alberi tra lo Stanga e la Tamoil: ora nulla ci separa dalla raffineria

Caro direttore, siamo un gruppo di insegnanti e personale tecnico-amministrativo dell’Istituto Tecnico Agrario “Stanga”. Il nostro istituto, che condivide lo stabile dell’ex sanatorio G. Aselli di via Milano 24 con l’Università di Economia Agroalimentare, era separato dall’area Tamoil da un bosco di grandi piante che svolgevano una duplice funzione: arricchivano

navigazione

Tirata d'orecchi a chi prima osteggiava il progetto Egregio direttore, leggo dagli organi di stampa locali (quelli nazionali hanno altre beghe di cui occuparsi) la notizia che una nave fluviale ha portato in porto a Cremona, risalendo il Po, 1200 ton. di sfarinati. Leggendo questa notizia mi viene di provare soddisfazione, rammarico e la voglia di tirare le orecchie a qualcuno. Per ordine. Provo grande soddisfazione nel veder prendere concretezza un progetto che il P.R.I. cremonese ha propugnato, dibattuto, promosso e proposto da almeno trent’anni in sede locale, regionale e nazionale facendone una propria bandiera. Forse l’idea non veniva dalla “parrocchia” giusta o eravamo troppo

l’ampio parco della struttura e filtravano, per quanto possibile, le emissioni della raffineria. Dalla nostra scuola ammiravamo una meravigliosa barriera verde che ci impediva di vedere le cisterne e le altre strutture della Tamoil di cui siamo confinanti. Dalle vacanze di Natale sono iniziati i tagli: gli alti alberi sono caduti, qualcuno in effetti è rimasto, ma ora possiamo vedere benissimo la raffineria. Il consigliere Ladina ha presentato in Provincia un’interrogazione per sapere il perché di questa decisione: gli alberi erano malati? Di quale malattia soffrivano? Non era possibile potarli e curarli nel corso del tempo come avviene negli altri paesi europei? Immaginiamo che, come già successo per l’interrogazione sul taglio dell’albero di via Rosario, fra tre mesi il Presidente della Provincia

moderni. Provo due rammarichi: uno che, come detto, abbiamo perso trenta anni per incultura, preconcetti, incomprensioni, interessi contrastanti( più o meno confessabili) - Forse l’idea non veniva dalla “parrocchia” giusta o eravamo troppo moderni; l’altro è che l’iniziativa ha preso corpo grazie a imprenditori privati coraggiosi e lungimiranti che hanno operato, oserei dire, quasi sfidando (sicuramente mettendo a nudo) l’ottusità e l’ignavia di chi invece, istituzionalmente, doveva prendere l’iniziativa, sia a livello milanese che romano. Le tre tirate di orecchi le riservo per: chi (parti politiche ma anche persone fisiche) oggi si fa bello con le penne del pavone dopo aver contrastato per anni l’idea (vedi sopra); i silenzi imbarazzati degli pseudoambientalisti, ciechi e inconvertibili immobilisti che hanno offerto le

scriverà una lettera al consigliere interessato. Per il maestoso pioppo di via Rosario (vedi risposta allegata prot. 1908 del 13/1/2009 all’interrogazione del 17/10/2009), abbiamo con gran soddisfazione saputo che: c'era un bosco, la Commissione paesaggio provinciale ha detto "trasformatelo, ma salvate il pioppo". Raso al suolo il bosco (si chiama in codice "trasformazione area boscata") e rimasto, il solo pioppo, la zona non era più in "area vincolata paesisticamente" e quindi soggetta a provvedimenti urbanisticoedilizi comunali. In Comune qualcuno molto sensibile all’ambiente ha dato il nulla osta all'abbattimento. Inoltre il pioppo per sua sfortuna non era censito come albero monumentale e, anche se lo fosse stato, non si poteva tutelare perchè la Legge regionale n. 10 del 31/3/2008

rimanda la definizione di "albero monumentale" a successiva delibera che, ad oggi, non è stata emanata. Ora solo un muro ci divide dalla raffineria e naturalmente nessuno ci ridarà le piante abbattute. Anche noi, come gli abitanti di via Rosario, aspettiamo senza fretta la delibera regionale per sapere quando un albero debba essere considerato “monumentale” (così, da incompetenti, ci sembravano i nostri). Nel frattempo godremo quotidianamente di una splendida vista e d’aria più salubre e pulita. Grazie. Docenti e personale tecnico amministrativo dell’Istituto tecnico agrario “Stanga” (seguono 52 firme) Cremona *

sponde (del Po?) ai conservatori anti-navigazione; per chi, ancora oggi, non vuol capire cosa possano rappresentare termini come “fluviomarittimo” e “bacinizzazione” per Cremona e per l’Italia intera. Nonostante l’evidenza. Ma intanto la nave va, e noi siamo soddisfatti. A. Gusperti Pri Cremona *

hanno avuto. Occorre ora adottare la Carta delle autonomie e attivare la riforma costituzionale dando vita al Senato federale. Astenendoci abbiamo espresso in Senato un voto utile. Rappresenta una sfida al Governo e alla maggioranza, in particolare alla Lega, per far si che il Federalismo fiscale non si riduca ad una mera finzione propagandistica. Come parlamentare del nord non posso infatti non rilevare che sin qui la maggioranza e il Governo hanno penalizzato le Autonomie Locali e le aree più avanzate e produttive dell’Italia. La Lega al governo per ora non ha portato utili al nord. Vedremo se alla Camera vi saranno le auspicabili condizioni per migliorare ulteriormente il testo licenziato dal Senato. In proposito dovremo incalzare ulteriormente la maggioranza e il

federalismo

Muore la Devolution, comincia il Federalismo Caro direttore, Il voto di giovedi 22 gennaio in Senato ha decretato la morte definitiva della Devolution e l’avvio del Federalismo fiscale come condizione per cambiare lo Stato e assicurare a tutti i cittadini italiani quelle eguali opportunità che sin qui non

Essere donne ai tempi del Cavaliere Non c’è bisogno di scomodare Freud per interpretare l’ennesima sciatta esternazione del premier rivolta all’universo femminile: “Dovremmo mettere un soldato a guardia di tutte le belle ragazze italiane”: lo stupro come estremo omaggio alla bellezza femminile, la donna come oggetto di predazione e/o tutela, ma pur sempre oggetto. Motto di spirito rivelatore di una mentalità discriminatoria, anacronistica e retrograda che al bar ci strapperebbe solo un moto di disprezzo, ma che invece ci impone una seria riflessione politica, dal momento che è la medesima mentalità che informa le scelte di questo governo, operate nonostante e a dispetto della presenza decorativa ancorché evanescente, di numerose “ministre”. Cosa dire del taglio deciso dal ministero delle Pari Opportunità alle risorse del fondo antiviolenza che sono state dirottate per coprire il buco provocato dall'eliminazione dell'Ici? E come mai il ministro Carfagna non ha mosso un dito contro la cancellazione, fortemente voluta dal ministro Sacconi in nome di un falso principio di semplificazione che in realtà vuole solo diminuire le tutele del lavoro, della

norma sulle cosiddette “dimissioni in bianco”? L’attuale gravissima crisi economica minaccia di peggiorare innanzitutto la condizione delle donne, sempre le ultime ad essere assunte, e le prime ad essere licenziate, eppure il Ministro delle Pari opportunità non ha sentito il dovere di levare la sua voce a difesa del lavoro femminile e del diritto delle giovani donne a procreare e a farsi una famiglia, senza dover subire l’umiliazione della firma, contra legem, delle dimissioni in bianco. Questo sarebbe il momento di investire sulle donne lavoratrici con opportune misure per il superamento delle disparità salariali e invece il governo minaccia l’innalzamento dell’età pensionabile, prima ancora di aver creato un welfare più amico delle donne, con più servizi alla persona e più asili nido. E dopo gli ultimi tragici fatti di cronaca, un’ulteriore beffa contro le donne, la strumentalizzazione e la sovrapposizione creata ad arte di tre temi che invece vanno tenuti ben distinti: la violenza sulle donne, la sicurezza, e l’immigrazione. Il Governo fa il gioco delle tre carte per nascondere il suo totale fallimento su tutti e tre questi fronti, causato da politi-

che illusorie, disorganiche, inconcludenti e perennemente sul filo dello spot. Un esempio per tutti la schizofrenia di fare campagna sulla sicurezza e poi tagliare le risorse proprio a chi la deve garantire. A fronte, i deputati del Partito Democratico hanno presentato una mozione alla Camera dove si chiede tra l’altro: il finanziamento di un Piano d'azione contro molestie e violenze di genere; l’ aumento dei numeri telefonici di pubblica utilità uniti a campagne informative tradotte nelle lingue più diffuse; istituzione presso i pronto soccorso medici di sportelli per l'accoglienza delle donne maltrattate; corsi formativi per operatori della giustizia, delle forze dell'ordine, dei servizi sociosanitari e campagne di educazione al rispetto della donna e della persona, a partire dalla scuola. Il PD ha inoltre lanciato un appello (per sottoscrizioni http://www.partitodemocratico. it) dal titolo “Contro la violenza sulle donne promuovere la cultura del rispetto”. Esattamente il contrario di quello che ha fatto il Cavaliere pronunciando quelle frasi indecenti. Annamaria Abbate Segretario cittadino PD Cremona

Governo, di certo non dovremo fare passi indietro rispetto al voto espresso in Senato. Con convinzione e determinazione affronteremo questa sfida per una democrazia e uno Stato moderni. Luciano Pizzetti Capogruppo PD Commissione Bicamerale per gli Affari Regionali * buoni famiglia

Avrebbero dovuto coinvolgere i Comuni Caro direttore, le famiglie a basso reddito con tre o più figli sono tra le fasce di popolazione più esposte al rischio povertà. Occorre effettivamente una politica di sostegno verso queste famiglie che, tra l'altro, in una situazione di calo della natalità e di diminuzione della popolazione giovanile assolvono un importante ruolo sociale. Non possiamo che accogliere con favore interventi mirati al supporto delle famiglie numerose, ma francamente desta qualche perplessità la misura recentemente adottata dalla Regione Lombardia. La Regione ha infatti deciso di stanziare 20 milioni di euro in buoni sociali per le famiglie numerose con almeno tre figli minori: peccato che possano accedere al buono solo le famiglie numerose che hanno un figlio sotto i 6 anni, il che riduce fortemente la platea dei possibili aventi diritto, per cui il buono rischia di essere un beneficio per pochi. Trattandosi di una misura sociale, sarebbe stato opportuno che questa fosse concordata con i Comuni, che degli interventi sociali sono titolari. I Comuni, tra l'altro, sono tenuti ad erogare altri buoni alle famiglie numerose, secondo criteri diversi, ma sempre stabiliti dalla Regione. Non sarebbe stato meglio allora coinvolgerli per integrare gli interventi? Ma la Regione ha deciso di procedere per conto proprio, in compenso, ha coinvolto le Asl, che non

Ztl rinviata alle calende greche, e intanto respiriamo le Pm10 Purtroppo ieri abbiamo avuto la conferma che la nuova Ztl è stata ancora rinviata, alle calende greche... cioè addirittura all'inaugurazione del futuribile nuovo autosilo Marconi. Come dire che un centro con meno inquinamento e smog, meno rumore e confusione, meno infrazioni e pericoli per tutti... è ancora molto in là da venire. Purtroppo nel frattempo i cremonesi che vogliono respirare meglio fanno altre scelte. Escono dalla città e dalle zone troppo inquinate, si spostano a volte anche cambiando regione - anche solo oltre il ponte sul Po - e la città muore di asfissia, soprattutto dei giovani e delle categorie che hanno scelte a disposizione. Purtroppo in Italia ed anche a Cremona la cultura della difesa dell'ambiente non è mai stata molto forte, influenzate le ns pianure dall'idea che la Natura dovesse essere nelle nostre mani - o meglio dell'agricoltura chimica - per poter disboscare, allevare, concimare e diserbare o irrorare senza intralci . Ecco fatto: come in campagna così nei paesi e nel capoluogo. Da anni anche in città massima libertà per la produzione comunqua fatta. Benvenute le industrie che altri territori temono e via libera al profitto - e posti di lavoro promessi a piene mani - con attività che ci impoveriscono la salute, l'ambiente e la stessa aria che respiriamo. Ecco dilagare l'idea che moderno è chi usa ed abusa a proprio limite di ogni co-

sa: se ho l'auto più grossa di tutti posso occupare più spazio di tutti, visto che ho i soldi per comprarmi il mezzo per dominare. Ecco che i limiti nell'interesse di tutti, e soprattutto i più deboli, sono visti come vincoli alla libertà di scorribandare con auto e moto. Vedremo addirittura sabato, in giorno di mercato, con inquinamento e rumore annessi, una manifestazione rigorosamente motorizzata in centro per dimostrare che non serve la Ztl. Assurdo, si inquina per dimostrare che è bello il centro con i gas di scarico, senza limitazioni per chi vuole andare a piedi o in bicicletta. E la scusa del momento è ancora la mancanza di parcheggi. Magari parcheggi in piazza Duomo, dopo l'autosilo Marconi,... A Cremona i parcheggi ci sono e camminare fa risparmiare anche sulla palestra o il dietologo. Tutta la città si percorre in 15 minuti a piedi ed è solo pigrizia - mentale soprattutto - e abitudini snob volersi spostare solo con l'auto privata ovunque abusando dei propri mezzi. Concludo con il richiamo ai Bus - a metano - gratuiti ed a fermata variabile, aggiungo. La proposta del Piccolo è un grande rilancio di un grande progetto dei Verdi per una città sana e sicura. I costi dei biglietti mancati sono da recuperarsi dai parcometri già installati per i parcheggi centrali, mentre nei parcheggi corona la sosta deve restare, anzi aumentare, gratuitamente, fuori dal centro. Un saluto al pm10...purtroppo. Matteo Lodi


Venerdì 30 Gennaio 2009

www.aclicremona.it L'attuale crisi mondiale è frutto di un modello di sviluppo basato sulla crescita illimitata, sulla centralità del mercato e del profitto rispetto ad ogni altro valore umano e sociale. Il crollo della finanza ha segnato l'inizio di una crisi che investe tutto il sistema e si ripercuote sulla vita di tutti. Cercare soluzioni dentro il sistema che l'ha prodotta o affidarsi alle persone che hanno contribuito a crearla è come mettersi in un vicolo cieco. La via d'uscita è invece il recupero di una forte presa di coscienza e di iniziativa di quelle forze

Risolvere problemi insieme è politica

che hanno saputo sviluppare pensiero critico e pratiche alternative al modo di produrre, consumare e di rapportarsi al sociale e all'ambiente la natura durante gli ultimi decenni di liberismo. Da tanto tempo le Acli Provinciali di Cremona promuovono dal basso pensiero e iniziative per dare risposte comuni ai problemi quotidiani del lavoro, del consumo, dei diritti di cittadinanza Problemi sì di singole persone, ma che sono la diretta conseguenza di quelle politiche globali che non hanno mai puntato sul bene comune e sulla solida-

sono titolari degli interventi di natura sociale, per la valutazione dei casi e l'erogazione dei buoni. Così viene messo in pista un altro soggetto e ancora una volta saranno le famiglie in stato di bisogno a dover girare da un Ente all'altro per cercare di capire se e come possono avere degli aiuti! Maura Ruggeri assessore alle politiche sociali del Comune di Cremona * Barack obama

Alcuni dubbi sulle prime mosse del presidente Egregio direttore, possiamo tutti concordare che nella settimana appena trascorsa si sia celebrato un evento storico. Vedere un giovane di colore insediarsi alla Casa Bianca ci dà la conferma che in America tutto è possibile, yes we can, I have a dream, e via dicendo. Condividiamo pure le teorie di politologi e sociologi vari, i quali, visti i tempi, spiegano come il popolo americano abbia, mai come oggi, bisogno di fiducia e di sognare. E che Barack questo 
sogno lo incarni si è capito. E poi non dimentichiamoci che gli americani amano queste adunate oceaniche, con il contorno di palloncini colorati, tazze e 
bicchieri con il faccione di Obama, t-shirt e così via. 
Quello che invece mi lascia parecchi dubbi e mi ha condotto ad rendere pubblica questa riflessione sono le prime mosse che ha fatto questo Presidente:

rietà sociale. Ora che c'è la crisi, si fa più pressante la necessità di cambiamento, di non limitarsi a delegare ad altri le scelte importanti e di rimettere la politica nelle mani della società civile. Per questo le Acli intendono rilanciare i laboratori di ricerca e azione sociale che sono nati al suo interno e che hanno tra gli scopi anche quello di comunicare progetti possibili di cambiamento a quella politica che dice ancora di volersi rinnovare e di voler tornare a servire i veri bisogni delle comunità. Diceva don Milani "Cercare

nella grande manifestazione di insediamento si è fatto ben vedere al fianco di un vescovo - putroppo non cattolico - sposato con due figli, separato e convivente con un gay ed il giorno dopo ha annunciato la revisione della legge sull’aborto… Se il buon giorno di vede dal mattino, auguri America. Roberto Vitali Resp politiche familiari Udc Cremona * bombardamenti a gaza

E' strumentale la posizione di alcuni partiti Caro Direttore, vorrei esprimere alcune considerazioni in merito all'intervento del consigliere Giacomo Zaffanella sul vostro giornale rispetto alla manifestazione, tenutasi a Cremona il 17 gennaio 2009, contro l'attacco di Israele alla striscia di Gaza. Il consigliere Zaffanella si è adoperato con "grande impegno filologico" nella traduzione dei volantini in lingua araba, esprimendo sdegno per gli slogan utilizzati e per l'uso strumentale dei bambini in manifestazione. Con minima onestà intellettuale avrebbe dovuto, però, esprimere altrettanto sdegno per i 1330 palestinesi morti sotto i bombardamenti, tra cui 410 bambini, per gli ospedali, le scuole, i campi profughi e le sedi Onu rasi al suolo, per l'uso da parte di Israele di armi al fosforo contro la popolazione. Il consigliere

di uscire dai problemi da soli è egoismo; uscirne insieme è la politica". Con questo spirito le Acli di Cremona stanno organizzando dei momenti pubblici per far conoscere i laboratori socio-politici che negli anni si sono sviluppati. I primi di questi incontri si svolgeranno al Cambi Cambonino nel mese di febbraio sul tema della partecipazione. In programma anche un incontro sul tema della sostenibilità ambientale e sull’impegno giovanile. Per avere informazioni scrivere a cremona@acli.it

della Lega Nord avrebbe dovuto specificare che essere contrari ad azioni militari di rappresaglia non significa essere antisemiti, ma reagire ad un orrore che non trova giustificazione come risposta agli attacchi terroristici portati da alcune fazioni palestinesi. La sinistra italiana si è sempre identificata compatta nel pieno riconoscimento della Giornata della Memoria e dei relativi significati che rimangono più che mai attuali. Appare invece strumentale la posizione di partiti, come quello del Consigliere Zaffanella, che da una parte sbandierano vaghi ideali di pace e, dall'altra, suddividono la popolazione italiana su basi etniche definendo "ospiti" cittadini che soggiornano in Italia regolarmente, popolano un paese altrimenti in crisi demografica, lavorano, pagano le tasse e alcuni di questi risultano cittadini italiani a tutti gli effetti. Paola Trombini Consigliere Prc Cremona * Per dire la vostra, scrivete a:

ilpiccolocremona@fastpiu.it Siate contenuti in 20, al massimo 30 righe. Le lettere più lunghe verranno tagliate. Le lettere senza nome, indirizzo e numero telefonico verranno cestinate. Le lettere giunte il giovedì potrebbero essere pubblicate non il giorno dopo, bensì la settimana successiva.

10 febbraio – Ricordo delle vittime delle Foibe Il 10 febbraio è il giorno che l’Italia dedica alla memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle Foibe e dell’Esodo dalle loro terre degli Istriani, Fiumani e Dalmati. Una tragedia troppo a lungo ignorata che solo negli ultimi anni sta cominciando a riaffiorare dalla coltre di oblio sotto la quale era stata sepolta. Nelle Foibe, cavità carsiche naturali, furono sotterrati, spesso vivi, tra i 10 e 20 mila italiani, vittime della pulizia etnica e del tentativo di nazionalizzazione forzata operato dai partigiani del Maresciallo Tito che alla fine del secondo conflitto mondiale occuparono i territori italiani in Istria e in Dalmazia. Molti altri connazionali furono invece costretti ad abbondare la propria terra e i propri beni per sfuggire alle violenze dei partigiani titini. Una fuga tra la paura dei rastrellamenti improvvisi, delle vendette e delle notizie degli infoi-

bamenti, una fuga disperata per continuare ad essere italiani. Le città si svuotarono: da Fiume fuggirono in 54 mila su 60 mila, 32 mila da Pola, da Zara 20 mila su 21 mila, da Capodistria 14 mila su 15 mila. In tutto furono 350 gli italiani costretti alla fuga. L’Istria, Fiume e la Dalmazia furono improvvisamente oscurate dall’ombra livida di un destino incerto e rosso di sangue innocente. All’arrivo in Italia i profughi, che avevano come unica colpa quella di essere italiani, furono spesso accolti malamente ed oggetto di ostilità ed insulti, complice le false voci su di loro sparse soprattutto dalla propaganda comunista. Per fare un esempio, ecco cosa scriveva l’Unità il 30 novembre 1946: “Non riusciremo mai a considerare aventi diritto ad asilo coloro che si sono riversati nelle nostre grandi città. Non sotto la spinta del nemico incalzante, ma

impauriti dall'alito di libertà che precedeva o coincideva con l'avanzata degli eserciti liberatori. I gerarchi, i briganti neri, i profittatori che hanno trovato rifugio nelle città e vi sperperano le ricchezze rapinate e forniscono reclute alla delinquenza comune, non meritano davvero la nostra solidarietà né hanno diritto a rubarci pane e spazio che sono già così scarsi.” Parole che illustrano bene il clima nel quale si svolse l’Esodo di questi connazionali e il successiva cancellazione di questa tragedia dalla storia nazionale. Per ricordare il 10febbraio, vi segnalo il convegno organizzato dal Comitato 10febbraio di Cremona, «Foibe ed esodo: una tragedia a lungo dimenticata» che si terrà sabato 7 febbraio dalle 18 presso la sala piccola del palazzo Cittanova a Cremona. Giuseppe Esposito An verso PDL

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Stupri: servono condanne pesanti Che sia Roma, Brescia o in altre parti del Paese, il risultato non cambia. Le ferocia con la quale viene compiuta una violenza nei confronti di un essere umano è la stessa e diventa l'unico triste comune denominatore di storie terribili che in questi giorni stanno imperversando sui media. La violenza sulle donne non può passare in secondo piano e lasciata cadere, pensando che tutto prima o poi sarà dimenticato. E fa ancora peggio vedere come molte lacune del sistema giudiziario sembra che lascino una finestra di salvezza per i carnefici: l'ultimo episodio, gli arresti domiciliari allo stupratore della notte di capodanno a Roma, sembra un pugno nello stomaco. Un pentimento tardivo ed inutile gli consente di tornare tra le mura di casa in attesa del processo, come se il pentimento potesse alleviare le sofferenze della giovane. Come biasimare allora una persona che dalle pagine di un giornale esprime il desiderio di farsi giustizia da sola? Il Ministro della giustizia ha inviato gli ispettori, benissimo, ma queste indagini non devono restare circoscritte e archiviate, perchè i casi di malagiustizia di questo tipo sono in aumento e passerebbe un concetto sbagliato:pentirsi per ri-

durre di molto la pena. Facciamo i controlli, ma poi si devono trovare le falle nel sistema e capire come non ripetere gli stessi errori. Perchè se ogni volta gridiamo alla "malagiustizia" ma poi torniamo al punto di partenza diventa impossibile cambiare qualcosa. Per questo occorre individuare le responsabilità. Certamente è utile rafforzare la presenza delle forze dell'ordine nelle città ma è altrettanto importante mettere dei paletti per punire in modo esemplare chi viola la dignità delle donne. Qualche anno fa, dinnanzi alla proposta di castrazione chimica, qualche illuminato della sinistra si indignò, definendo tecniche barbare ed incivili. Penso solo che alla violenza più bassa, quella che mina fisico ed anima, occorre rispondere in modo forte. Lo Stato ha il dovere di difenderci ed evitare che episodi come questi entrino a far parte dell'ordinaria amministrazione. La nostra cultura, il senso di civiltà e giustizia che abbiamo, devono impedirci di fare scelte sbagliate, credendo a pentimenti di chi non ci ha messo un secondo a decidere se quanto stava facendo era giusto o sbagliato. Occorre mano pesante e giustizia dalla parte dei deboli. Giacomo Zaffanella

Testamento biologico: va approvato trasversalmente Dieci disegni di legge presentati al Senato, sette alla Camera. Mesi di discussioni che dividono non solo maggioranza e opposizione, ma anche il centrodestra e il centrosinistra. Da mesi alcuni stanno lavorando per arrivare ad una proposta condivisa da un'ampia maggioranza che va da An, Forza Italia, alla Lega, all'Udc, ai teodem e a molti altri del Pd. Su questo argomento i teodem hanno espresso chiaramente il loro dissenso all'interno del Pd: «Sulla questione dell'alimentazione e dell'idratazione forzata si è registrato un dissenso, ma c'è comunque una larga condivisione. Sarà l'Aula a decidere, al di là dei partiti. Nel Pd c'è accordo al 90%, ma sulla sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione le posizioni sono diverse». Concetto ribadito anche da Emma Bonino: «La maggioranza e parte dei teodem ritengono non si tratti di interventi sanitari e quindi non rinunciabili e per questo non devono fare parte del testamento biologico e invece tutt'altra parte ritiene che si tratti di cure sanitarie e quindi rinunciabili». Nel Pdl si registra la posizione critica di Benedetto Della Vedova che ha più volte ribadito il suo pensiero: «Sulla necessità di un intervento legislativo in materia vi è una

condivisione pressoché unanime, ma la legge dovrebbe prefiggersi di dare pieno compimento al principio della libertà terapeutica, non di limitarlo. Insomma, serve una legge "per" non "contro" il testamento biologico, altrimenti meglio lasciare le cose come stanno». Ma la posizione di Della Vedova non è isolata nel centrodestra. Tra questi sicuramente Chiara Moroni, vicepresidente della Camera che, in occasione delle dichiarazioni polemiche del governatore del Piemonte, Mercedes Bresso, ha detto: «Resto convinta del fatto che una persona dispone della propria vita e ha il diritto di decidere come vivere e anche come morire». L'Udc ha giocato un ruolo fondamentale e Rocco Buttiglione ha presentato un disegno di legge alla Camera che è stato firmato anche da Paola Binetti. «Ci aspettiamo un dibattito in Parlamento che sblocchi l'impasse che in questo momento esiste per le troppe interferenze di chi ha solo l'obiettivo di violare il tabù della sacralità della vita rispetto al diritto tutelato dalla Costituzione di rifiutare terapie non volute, principio che deve essere coniugato con l'indisponibilità della vita». Le volontà ci sono, ma non sono uniche. Giuseppe Trespidi


Libere Opinioni addio a carutti/1

Un uomo che non fu mai avaro di sentimenti Caro direttore Ho conosciuto ormai tanti anni fa l'ingegner Carutti, e sono state poi innumerevoli le occasioni di incontro, mai comunque banali, sempre di grande interesse sia quando erano legate alle sue opere caritatevoli sia quando ci si incontrava per ascoltare musica o guardare un'opera d'arte. Conversatore amabile e non privo di una sottile ironia, l'ingegner Carutti ha illustrato la nostra città e bene abbiamo fatto a volerlo insignire, nel 2004, della Medaglia d'Oro di Cremona. Quando ci si incontrava al rientro dai suoi numerosi viaggi in Africa, dove andava a rinsaldare legami di amicizia e di aiuto in poveri villaggi, si sentiva quanto forte fosse il legame, l'impegno e la sensibilità che lo portavano a realizzare vere e proprie imprese di salvezza nei confronti delle povere popolazioni di quelle terre lontane. Oppure quando decideva sostanziose donazioni che, attraverso l'Associazione "Amici dell'Ospedale", giungevano a lenire le tante sofferenze degli ospiti del nostro nosocomio. Indimenticabile anche la sua azione come mecenate, nell'arte e nella musica, che ebbe mille occasioni di concretizzarsi, anche attraverso ricche e prestigiose donazioni al Museo Civico di Cremona. Non dimenticheremo Gianfranco Carutti" termina il Sindaco "non lo dimenticheremo come imprenditore capace ed affermato, non lo dimenticheremo come benefattore, né come amante delle belle arti. Ricorderemo, in lui, l'uomo che seppe vivere appieno i suoi tempi e che mai fu avaro di sentimenti, essendo invece generoso ed ospitale soprattutto verso chi davvero ne avesse bisogno. Con lui ho perso un amico. Un caro, vecchio amico che lascerà un vuoto difficilmente colmabile. Mi unisco alla città nel rivolgere i sensi della partecipazione commossa nei confronti dei famigliari. Gian Carlo Corada sindaco di Cremona * addio a carutti/2

Resterà un esempio per le generazioni future Caro direttore, scompare, con Gianfranco Carutti, uno dei protagonisti della storia della nostra provincia, una figura carismatica che ha segnato il nostro tempo. La sua morte lascia un grande vuoto in tutta la comunità, perchè al successo nell’imprenditoria l’ingegnere ha unito lo spirito di un grande mecenate e filantropo, impegnandosi nell’assistenza, nell’arte e nella cultura. Rimarrà un punto di riferimento per tante generazioni, un esempio per il suo inconfondibile stile ed il suo modo discreto ed attento di rapportarsi alla società. Coltivavo con lui una sincera amicizia tra persone che pure avevano valori comuni ma identità diverse. Non si poteva che rimanere affascinati di fronte al tratto autenticamente generoso di un grande uomo innamorato dell’arte e del proprio territorio e guidato dai valori cristiani più profondi. Ma la sua generosità ha superato i nostri

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confini, fino a costruire il villaggio Cremona in Costa d’Avorio, per accogliere coloro che venivano dimessi dal lebbrosario ma ancora necessitavano di cure e assistenza, o a sostenere i rifugiati cattolici nel Sudan. Era persona di straordinaria intelligenza e di non minore dolcezza e sensibilità. Ricordarlo, in questo triste momento della scomparsa, è un atto di omaggio sentito e affettuoso verso un grande filantropo che ha assommato in sé tutte le migliori qualità di uomo eccezionale, di grande iniziativa, votato ad una nobilissima missione quale è quella di assistere chi soffre e di offrire, soprattutto ai giovani, l’occasione per avvicinarsi all’arte, alla pittura e alla musica, in particolare. Sono le caratteristiche che, solitamente, caratterizzano gli uomini migliori, come era, appunto, Carutti. Aveva una non comune ricchezza interiore, una straordinaria forza di volontà, una tenacia indomabile. Se lo frequentavi quasi respiravi a pieni polmoni quella linfa vitale, quei valori morali essenziali, quello spirito acuto di iniziativa che lo hanno sempre accompagnato. Anche quando aveva affrontato la sfida dell’imprenditoria, facendo muovere i primi passi ad una azienda cresciuta fino ad assumere una importanza internazionale. Con la percezione del tecnico che ha una visione chiara delle esigenze dei tempi, Carutti aveva saputo infondere tutto il suo entusiasmo, organizzando una impresa moderna. E non aveva mai disgiunto questo impegno da una squisita sensibilità verso il prossimo. In tutta la sua azione di industriale accorto ha avvertito che il profitto dell’azienda non è un bene di carattere solo personale, ma ha una sua funzione sociale. Con questi sentimenti mi unisco al cordoglio dei suoi familiari, degli amici e di tutta la città. Giuseppe Torchio presidente della Provincia di Cremona * censure tv

Alla Rai dominano inganno, e menzogna di "Regime" Egregio direttore, perché grido convinto "viva l'abominevole Santoro, e il suo insopportato Anno Zero" . Le censure, le deprecazioni contro "Anno Zero" e Michele Santoro, quando vengono dal potere in nome di una informazione corretta, democratica, leale, libera e indipendente, non sono altro che dimostrazioni di assoluta cecità o miserabile inganno di Regime. Nello stile di "Anno Zero" e di Santoro v'è qualcosa di una impagabile, insuperabile dinamica democratica (consapevole o no che sia). Uno stile che include profondamente i propri stessi anticorpi contro i rischi di automatici riflessi anti-democratici e intolleranti. Uno stile e dei contenuti - quelli di Santoro - che mettono in difficoltà il monopartitismo anti-democratico e anti-costituzionale che ormai distrugge lo Stato di diritto e l'unità civile della società italiana. Al contrario, nella Rai-Tv domina l'ideologia di un Transpartito, ormai antropologico che produce menzogna e inganno di Regime ancor "meglio" che negli anni Trenta nei paesi fascisti, comunisti, violenti allora imperanti. Non a caso, a co-

minciare dall'ammiraglia Rete-Tg1, lo stile non è quello spiacevole e disturbante di Santoro, ma quello Italo-Vaticano, sintesi collotortista ormai quasi perfetta, del combinato disposto fra l'ultimo Stato Assoluto esistente oggi al mondo e il "nuovo" Stato-Regime partitocratico, oligarchico, corrotto e corruttore che salda al disastro "ideologico" perfino quello idrogeologico, quello civile e quello istituzionale. Regime oggi mirabilmente descritto in "Finanza&Mercati" da Marco Saverio Bobbio in occasione della miserabile vicenda "Commissione di Vigilanza". Con una differenza: quell'Italia fascista, razzista, clericale, violenta era perfettamente in linea con la sua propria legalità. L'Italia di oggi, semmai, lo è con quella lì, contro quella descritta nella Costituzione e nella legalità "vigenti" (e negate!). Marco Pannella * crisi

Notte fonda senza un piano per le famiglie Caro direttore, i consumatori hanno bisogno di riacquistare fiducia senza la quale prevale il disorientamento e lo sconforto. Ci vogliono misure incisive ed efficaci che devono poter essere applicabili con facilità: serve un piano straordinario e robusto per le famiglie senza provvedimenti tampone o sussidi farraginosi. Le famiglie devono avere la possibilità di fruire da quest’anno di sgravi fiscali più elevati in relazione al proprio reddito ed al proprio coefficiente familiare. In caso contrario, non occorre essere delle Cassandre per prevedere che il Paese, ormai nel pieno di una recessione economica, avrà serie difficoltà a rimettersi in piedi e a guardare con qualche timida speranza al futuro. Unione Nazionale Consumatori Cremona

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Robin Hood di Maurizio Guerrini segretario Rifondazione Comunista

Alcuni sindacati hanno firmato un accordo vergognoso

Venerdì 23 gennaio il governo aveva convocato le parti sociali e le regioni per discutere le misure anticrisi. Questo e soltanto questo era l’ordine del giorno. La discussione è durata pochi minuti; dopo di che il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, ritenuta la riunione conclusa, si è alzato, ma ha constatato stupito che tutti gli altri rappresentanti delle parti sociali (sindacati, commercianti, banchieri, coop e Confindustria) rimanevano seduti. Ha quindi chiesto se c’erano altre questioni da esaminare. Il rappresentante del Governo ha risposto «Visto che siamo tutti qui possiamo utilizzare l’incontro per discutere di riforma contrattuale». Emma Marcegaglia ha distribuito un documento sulla contrattazione privata e il ministro Brunetta ha fatto altrettanto per la parte pubblica. Epifani ha chiesto 24 ore di tempo per esaminare i documenti, ma gli è stato risposto che i testi non erano emendabili. A quel punto lo stesso Epifani si è alzato ed è andato via. Questo è accaduto venerdì 23 gennaio. L’accordo che ne è scaturito, senza la firma della Cgil, di fatto snatura il livello

nazionale della contrattazione e ne enfatizza quello di secondo livello (i contratti locali) agganciandolo alla produttività in un momento di grave recessione. Inoltre viene stabilito il valore del “punto” retributivo al quale applicare il tasso di inflazione Eurostat per determinare l’ammontare dei contratti di categoria. Ebbene il valore di quel punto è inferiore a quello attualmente in vigore: inferiore del 15 per cento nella migliore delle ipotesi. In sostanza l’operazione prevede una piattaforma al ribasso dei contratti nazionali, da recuperare - e qui siamo al paradosso - nei contratti di secondo livello che saranno stipulati azienda per azienda. Poiché il 95 per cento delle imprese in Italia sono di piccolissime dimensioni, ciò significa che per la stragrande maggioranza dei lavoratori, il contratto di secondo livello non ci sarà mentre il contratto nazionale partirà con una decurtazione notevole di salari e stipendi. Questa è la verità, non le favole che vende il governo o Confindustria. I lavoratori dovranno chiederne conto alle organizzazioni sindacali che hanno firmato quell’accordo vergognoso.

No alle cifre erogate a chi non ne avrebbe diritto Leggiamo ogni giorno dell'incertezza sui nomi alle cariche pubbliche cittadine o provinciali, oggi avanza la probabilità di uno ora quella indietreggia dell'altro. Ma davanti a questa incertezza, rimane l'inderogabile certezza della quotidianità. Della necessità che si materializza nel disagio: dell'ineluttabile ed implacabile rullo che schiaccia prima, o poi, tutti noi sotto i problemi sanitari, geriatrici o di disabilità. Ed è un rullo tanto più odioso perché colpisce la persona nel suo momento di debolezza sociale e fisica: momento che può durare una vita intera. La spesa sanitaria e sociale è in crescita, l'età media di ciascuno di noi cresce e di conseguenza il tempo del bisogno si allunga. La sanità finalmente ora è in grado di salvare soggetti una volta condannati: ma spesso richiedono interventi di lungo termine sia riabilitativo che medico o fisiatrico; di degenze lunghe o di day-hospital, di soggiorni in strutture geriatriche protette che sono inevitabilmente onerose sia nella quota sanitaria che in quella alberghiera. Ma ben vengano queste spese mirate al trattamento della persona ed al suo finale benessere. Ma

“mal vengano” spese non controllate ed erogate, pur anche in buona fede, a soggetti non aventi diritto. Dovranno essere effettuati controlli serrati sul rilascio di assegni di accompagnamento e sull'effettiva continuazione del diritto, sull'accertamento di disabilità che comporta, praticamente in automatico, l'erogazione di beni e servizi o sull'assegnazione di alloggi popolari. Facile è criticare chi opera quotidianamente nel sociale con volontà e professionalità, sempre condizionato da leggi regionali o nazionali che legano le mani o chiudono le risorse economiche. Non è volontà di “Cremona per la Libertà” fare critica in un settore così delicato ma è nostra intenzione chiedere una lotta serrata agli sprechi e la verifica costante dei diritti e delle condizioni. E' nostra intenzione utilizzare le risorse del volontariato, riorganizzandolo e meglio utilizzandolo, coordinandolo in una seria centrale pubblica di smistamento dei servizi che possa evitare sovrapposizioni inutili di prestazioni. E' fondamentale poi il potenziamento del referente unico dei Servizi Sociali così da evitare il peregrinare da uno sportello all'altro del cittadino in difficoltà, magari anche deambulatoria o fisica. Non possia-

mo poi dimenticare una fascia sociale che ha dato la radice del nostro essere e che ci ha fatto crescere: quella degli anziani; alla minima non bisogna perdere nulla di quello che ora essi godono (centri diurni, pasti a domicilio, assistenze domiciliari.. ecc.) prediligendo, ove possibile, la domiciliazione dei servizi piuttosto che un ricovero non gradito. Aprire il capitolo dell'handicap è complesso e, anche qui, delicato. La sinergia con i servizi sanitari deve essere a corda doppia: garantire l'accesso, anche fisico, alle scuole con il mantenimento e potenziamento dell'assistenza in classe. Seguire, garantire e favorire l'inserimento al lavoro è un dovere. Non vogliamo qui andare oltre. Ma ci andremo di sicuro nelle sedi giuste, a testa bassa ed a tutto campo. Cremona per la libertà non dimentica nessuno, non vuole criticare alcuno per ideologia ma è fermamente intenzionata a continuare e migliorare ove possibile un servizio così articolato e complesso. Insieme a tutti i soggetti sul campo, cercheremo di organizzare un servizio prima di tutto di ascolto. Di tutti. Roberto Soffientini Cremona per la Libertà



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Sostegno e servizi alle industrie cremonesi per battere la crisi L'associazionismo, una forma sociale

Nell'ordinamento giuridico italiano, l'associazione è una delle forme aggregative riconosciute dalla legge, che ne tutela la libertà costitutiva e le forme di attività. Le associazioni, riconosciute o non riconosciute come persone giuridiche, sono gruppi di persone liberamente costituiti, che svolgono la loro attività prevalentemente attraverso prestazioni personali o patrimoniali, volontarie o meno, degli aderenti (associati). L'associazione è quindi la risultante di un contratto tra due o più soggetti con cui le parti si obbligano, attraverso una organizzazione stabile, a perseguire uno scopo comune diverso da quello per cui la legge stabilisce una forma particolare (come ad esempio avviene per le società che perseguono lo scopo lucrativo e le cooperative che perseguono uno scopo mutualistico).

Le associazioni possono avere caratteristiche e finalità di tipo culturale, assistenziale, ricreativo, sociale, sportivo etc. In generale, si parla di associazione definendo un organismo unitario, formato da almeno 2 o più soggetti, che viene considerato dall'ordinamento soggetto di diritto, dotato di propria capacità e distinto dagli stessi individui che lo compongono. In particolare, i circoli culturali tendono alla diffusione della cultura, delle scienze o delle arti, della religione nei suoi vari aspetti, dell'educazione, o di elementi specifici di queste od altre discipline. Vi sono poi le associazioni di categoria, che riuniscono gruppi di persone o aziende, in base alla categoria a cui esse appartengono: industriali, artigiani, lavoratori, imprenditori, e via dicendo. Infine vi sono le associazioni che raggruppano le cooperative.

Un grande sostegno all'industria arriva dall'Associazione degli industrali, che offre una serie di servizi importanti per la vita d'impresa, coprendo fino all'80% delle necessità. «I servizi sono di svariato tipo» spiega il direttore, Ernesto Cabrini. «Vi sono quelli classici e consolidati, che spaziano dal campo fiscale e tributario, a quello sindacale. Vi sono poi i servizi legati all'ambiente: sia quello interno, ossia quanto concerne la sicurezza sul lavoro, sia quello esterno, legato all'emissione di inquinanti. Inoltre c'è un consolidato servizio che si occupa dei rapporti con gli enti previdenziali, seguendo per le aziende tutto l'iter burocratico. Per le aziende associate, 480 in tutto, diamo a disposizione, gratuitamente, un servizio di meeting point, con la possibilità di utilizzare gratuitamente le sale dell'associazione». Grande attenzione va all'aspetto economico e finanziario delle aziende... «Infatti quello sui finanziamenti è un servizio che viene molto utilizzato. Informiamo gli imprenditori su tutte le possibilità di finanziamento, sia regionale che nazionale, e seguiamo le aziende nell'accesso al finanziamen-

Cabrini (Industriali): «Come si può salvaguardare l'occupazione e resistere»

Ernesto Cabrini, direttore dell'Associazione Industriali Cremona

to stesso. Esiste inoltre un consorzio, quello dei Confidi, che permette alle aziende di avere credito in banca, con una copertura assicurativa. Sempre a sostegno dell'azienda, facciamo accordi di vario genere con società di servizi, in modo da garantire alle nostre aziende

i migliori servizi possibili. Infine abbiamo un consorzio energia, che gestisce la fornitura dell'energia elettrica». Anche la formazione è un settore molto importante... «E' un servizio su cui puntiamo molto, infatti. Ogni anno formiamo circa 1200 per-

sone, su un totale di un centinaio di corsi. Altre mille sono le persone che partecipano ai nostri seminari. A questo proposito il 14 febbraio verrà un consulente per spiegare la nuova Finanziaria. Ci sono progetti in cantiere? «Abiamo messo a punto una banca dati per la ricerca di personale (lavorare a cremona), dove è possibile inserire il proprio curriculum, che potrà essere consultato dalle aziende interessate. Inoltre abbiamo in corso accordi con gli istituti professionai di Cremona e Crema, in modo da incentivare lo sviluppo di determinate professionalità. Le aziende per essere competitive hanno bisogno di personale altamente qualificato, e formato in modo mirato». Le urgenze di oggi quali sono? «Ora dobbiamo pensare ad aiutare le aziende dal punto di vista della crisi. A partire dal rapporto con le banche, agli ammortizzatori sociali, alla cassa integrazione, e via così. Il 30 gennaio è previsto una riunione in associazione, nel corso della quale spiegheremo alle aziende come agire per salvaguardare l'occupazione, e allo stesso tempo restare a galla.


Associazionismo e Cooperazione

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Formazione, credito d'impresa ed energia: tutti i servizi per poter restare sul mercato Baldrighi (Api): «Oggi è importante essere competitivi» L'asociazionismo in ambito imprenditoriale e aziendale passa da organizzazioni dedicate, come ad esempio l'Api (Associazione piccole e medie imprese). Un'associazione che ha compiuto nel 2008 i suoi primi 45 anni di vita. «Siamo nati nel 1963, per offrire una serie di servizi, che oggi sono diventati una tradizione» spiega Sante Maria Baldrighi, presidente dell'Api di Cremona. «Siamo nati come associazione sindacale al servizio delle aziende. Da sempre ci occupiamo di vertenze collettive, applicazione dei contratti, relazioni sindacali e industriali. Accanto a questo si è ampliata la gamma delle nostre offerte. Oggi l'Api offre anche un servizio previdenziale, assistenza fiscale e tributaria, assistenza dal punto di vista di credito e finanza. Quest'ultima si concretizza con il consorzio fidi Confapi». Come funziona? «Si fa assistenza alle aziende, per l'ottenimento del credito e di finanziamenti agevolati, attraverso uno sportello specifico. Il servizio finanzia-

rio è tra quelli più utilizzati dai soci. Soprattutto al giorno d'oggi, con la crisi che colpisce l'economia, e mette le aziende nella condizione di dover chiedere assistenza». Oggi è importante anche la formazione... «E' uno dei nostri servizi innovativi. Essa viene svolta

attraverso la nostra Api servizi. Aiutiamo le aziende nella formazione continua dei propri dipendenti. Facciamo aggiornamento, con corsi di vario genere, e spesso la formazione è finanziata dal Fondo sociale europeo e da Regione Lombardia, oppure dal nostro fondo formazione, Fapi. E' sempre più frequente l'attività di formazione direttamente presso le aziende stesse, che ne fanno richiesta». Un servizio importante è quello legato al comparto dell'energia... «A questo proposito abbiamo degli accordi, che stipuliamo per le aziende associate, per la fornitura di energia a

Il presidente dell'Api di Cremona, Sante Maria Baldrighi

costi inferiori. Il Consorzio energia Api invece, è rivolto alle aziende particolarmente energivore, che possono fruire di notevoli sconti, rispetto al mercato. Le aziende con minore consumo di energia, invece, si raggruppano in gruppi di acquisto, in modo da risparmiare. Infine c'è un accordo con l'Aem per quanto riguarda la fornitura del gas metano. Molto importante, poi, è il comparto della sicurezza e dell'igiene negli ambienti di lavoro. A questo proposito facciamo un servizio di consulenza alle aziende, in modo che siano in regola con le normative, e pronte ad eventuali controlli. Stessa cosa vale per l'impatto ambientale: abbiamo collaborazioni con professionisti che assicurano un ottimo servizio di consulenza». Parliamo dei progetti che verranno messi in cantiere nel prossimo futuro... «Ci sono progetti nell'area del consorzio fidi, che oggi è un servizio fondamentale, in quanto permette di aiutare le aziende che hanno difficoltà con la liquidità, e il credito. Stiamo quindi spingendo perché esse lo utilizzino il più possibile. Anche dal punto di vista della formazione è un cantiere sempre aperto: si vanno a cercare professionalità sempre più qualificate, perché sono il modo migliore di essere competitivi sul mercato».

Quando il sapere viaggia in rete

La sede dell'Api di Cremona

La sfida per le aziende che vogliono valorizzare le proprie risorse umane, è rendere l’apprendimento parte della vita e del lavoro di tutti i giorni, integrando la formazione tradizionale con quella elettronica a distanza. Questo è uno dei nuovi servizi promossi dall'Api di Cremona. Il sistema che Api servizi ha progettato, consente di far svolgere on line a distanza al proprio apprendista (o ad un diverso addetto aziendale), un percorso formativo direttamente dal luogo di lavoro, in orari e periodi a scelta individuale, purché in orario di lavoro, mirato al profilo formativo previsto per la qualifica relativa e tale da coprire gli obblighi formativi annui.

Il percorso formativo sarà intervallato da test di verifica dell’apprendimento, il superamento dei quali consentirà di proseguire il corso. Il vantaggio di tale formula consiste nella possibilità di assolvere agli obblighi formativi di legge usufruendo di una strumento estremamente flessibile in tempi e modalità. Permette inoltre: di esercitare un controllo diretto sulla effettiva partecipazione all’attività formativa a costi vantaggiosi rispetto al mercato e di poter verificare direttamente i contenuti dei corsi e il grado di apprendimento dell’apprendista. Il tutto senza che l’apprendista debba allontanarsi dalla propria azienda.


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Associazionismo e Cooperazione

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L'unione fa la forza: il vecchio detto popolare diventa ancora più realistico quando si parla di aziende. A questo proposito il servizio al mondo della cooperazione passa anche da Confcooperative, che offre alle aziende un'ampia gamma di servizi. «Una delle principali nostre attività è quella della rappresentanza, che va dalla tutela, alla promozione, alla vigilanza» spiega il presidente di Confcooperative, Renzo Nolli. «La vigilanza, nella fattispecie, è uno strumento di controllo: si verifica che le coorperative siano in regola con le normative, ed eventual-

Confcooperative, l'unione fa la forza: l'importanza di servizi comuni

mente le si consiglia su come regolarizzarsi. E' un livello di controllo che da la sicurezza sull'essere impresa. Questi servizi rientrano nella quota associativa». E quali sono invece i servizi a pagamento? «C'è una gamma di inter-

Nolli (Confcooperative): «Offriamo una gamma di interventi molto ampia»

Renzo Nolli, presidente di Confcooperative

venti che viene realizzata dalla Coop Servizi, e prevede una tariffa. Si tratta dei servici che riguardano la contabilità e il bilancio, paghe e giuslavoro, finanziamento e credito, servizi legati alla consulenza nel settore agroalimentare, assistenza sugli assetti societari e regolamentari relativi alla vita della cooperativa. Abbiamo inoltre un'attività che riguardano il settore contrattuale, ossia ci occupiamo di preparare la base dei contratti per i dipendenti, per il confronto con le organizzazioni sindacali». Parlava della promozione al cooperativismo: come avviene? «Tra le varie cose, affianchiamo le cooperative nell'ambito dello sviluppo e della crescita. O ancora, si assiste la nascita di nuove cooperative, seguendole passo passo». In che modo? «Chiunque abbia l'idea di aprire una cooperativa può venire qui per avere tutte le informazioni di cui ha bisogno: conoscere lo strumento, gli adempimenti e i costi. Inoltre, su incarico, possiamo occuparci anche della predisposizione dello statuto. Facciamo inoltre attività di marketing per le cooperative del territorio». La formazione ha un suo peso? «L'attività formativa passa

dall'IreCoop, organismo regionale, ma anche attraverso una rete con altre organizzazioni locali, con cui si organizzano attività formative». Qual'è la situazione delle cooperative a Cremona? «Negli ultimi anni c'è stato un grande aumento numerico. Ora, in tutta la provincia, abbiamo circa 30mila soci,

4.500 occupati, e un fatturato aggregato che supera i 700 milioni di euro. Chiaramente si rileva un aumento della criticità, in questo periodo di crisi, ma per ora il sistema sembra reggere bene». Gli ultimi progetti che avete messo in campo? «Vi sono molti progetti, tutti legati ai vari settori delle

cooperative: abitativo, sociale, di promozione del lavoro, agroalimentare, addette alla ricreazione e al turismo, altre categorie. Ad esempio nel servizio paghe abbiamo implementato un nuovo software innovativo. O ancora, nel bilancio abbiamo inserito lo strumento del controllo contabile.

Le cooperative La cooperativa è un'impresa - in forma di società - nella quale il fine e il fondamento dell'agire economico è il soddisfacimento dei bisogni della persona (il socio): alla base della cooperativa c'è dunque la comune volontà dei suoi membri di tutelare i propri interessi di consumatori, lavoratori, agricoltori, operatori culturali, e via di seguito. L'elemento distintivo e unificante di ogni tipo di cooperativa - a prescindere da ogni altra distinzione settoriale - si riassume nel fatto che, mentre il fine ultimo delle società di capitali diverse dalle coop è la realizzazione del lucro e si concretizza nel riparto degli utili patrimoniali, le cooperative hanno invece uno scopo mutualistico, che consiste – a seconda del tipo di cooperativa - nell'assicurare ai soci il lavoro, o beni di consumo, o servizi, a condizioni migliori di quelle che otterrebbero dal libero mercato. Fondamentale è la distinzione tra: cooperative a mutualità prevalente e cooperative non a mutualità prevalente, dette "cooperative diverse". In base al Codice Civile sono società

cooperative a mutualità prevalente, in ragione del tipo di scambio mutualistico, quelle che (art. 2512): svolgono la loro attività prevalentemente in favore dei soci, consumatori o utenti di beni o servizi; si avvalgono prevalentemente, nello svolgimento della loro attività, delle prestazioni lavorative dei soci; si avvalgono prevalentemente, nello svolgimento della loro attività, degli apporti di beni o servizi da parte dei soci. Le cooperative sociali sono considerate di diritto a mutualità prevalente.


Associazionismo e Cooperazione Anche il mondo delle cooperative necessita di una tutela. Da ciò nacque l'idea di associarsi in una lega, che permettesse loro di fruire di numerosi servizi. «La nostra associazione è strutturata a livello regionale» spiega il coordinatore della sezione di Cremona, Cesare Mainardi. «Essa è

Venerdì 30 Gennaio 2009

LegaCoop, la cooperativa una scelta sociale LegaCoop offre un'ampia gamma di servizi

Cesare Mainardi, coordinatore di LegaCoop Cremona

rinata, nel 1948, dopo la guerra, dalla volontà delle cooperative di associarsi. A Cremona sono circa una sessantina, con un totale di dipendenti che oscilla tra i 1800 e i 1900. Le cooperative sono di diverso tipo. Vi sono quelle in cui i soci sono gli stessi dipendenti, altre in cui i soci sono esterni (ad esempio i consumatori)». Quali servizi offrite? «Innanzitutto abbiamo alcune cooperative, che lavorano appunto per fornire un servizio. E' il caso, ad esempio, della Coopservizi, che offre un lavoro di realizzazione di contratti, paghe e tutto quanto riguarda la gestione

amministrativa dell'azienda. Dal punto di vista formativo, invece, c'è il Cesvip, Centro sviluppo piccola e media impresa. Si tratta di una società cooperativa che opera dal 1996 nell'ambito della formazione e dei servizi al lavoro, attraverso sedi territoriali accreditate presso la Regione Lombardia. Ogni sede Cesvip Lombardia eroga un servizio completo, dalle prime informazioni, alla formazione, all'accompagnamento postcorso, all’inserimento lavorativo; le strutture collaborano, inoltre, nelle attività di incrocio domanda-offerta di lavoro, selezione, ricollocazione

e outplacement». Chi si occupa dell'attività prettamente sindacale? «Quello è compito della Lega di servizi vera e propria. Legacoop Lombardia ha come finalità generale la tutela, la promozione e lo sviluppo delle imprese aderenti, verso le quali esercita la funzione di rappresentanza politica e sindacale delle proprie associate, in particolare nei confronti degli enti pubblici e degli attori economico-sociali della regione. La nostra associazione assume iniziative verso le istituzioni nazionali e locali per sollecitare misure idonee a favorire una sempre maggiore partecipa-

zione allo sviluppo economico e sociale del paese ed elabora, promuove e sostiene riforme legislative a favore delle cooperative. Abbiamo inoltre una struttura appositamente realizzata per agevolare la creazione di nuove cooperative. Si chiama Coop Fond. Nel momento in cui qualcuno ci un progetto che

noi riteniamo valido, forniamo un contributo per agevolare la nascita di una nuova attività. Molto importante, poi, è la solidarietà tra cooperative: nel momento in cui una nostra cooperativa mostra segni di difficoltà, ci attiviamo per sostenerla. Nell'ambito dei programmi di intervento, si realizzano inol-

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tre progetti e iniziative e di comunicazione finalizzati a valorizzare il sistema delle imprese aderenti e a rafforzare l'immagine del movimento cooperativo, organizza convegni e seminari, commissiona studi e ricerche sulle problematiche dei settori. Attraverso le associazioni di settore, si promuove infine l'aggregazione tra cooperative in funzione dell'attività svolta e ne favorisce lo sviluppo, anche offrendo, attraverso strutture specializzate, un'articolata rete di servizi alle imprese in tutti in campi della gestione aziendale». Parliamo dei servizi più nuovi... «Essi riguardano per lo più le novità che apporta la società di oggi, come l'informatizzazione e i centri studi, che servono per definire la situazione interna. A livello lombardo si è anche fatto recentemente un convegno sull'importanza della cooperazione in Italia». E quanto è importante? «Basti pensare che in Italia le cooperative contano l'11,7% degli addetti. In tutto sono 11.800, pari al 2% della totalità delle imprese». Cosa differenzia una cooperativa da un'altra azienda? «La cooperativa innanzitutto non è fatta per arricchirsi, ma per coprire un impegno di lavoro. Si offre un servizio, ma senza l'obiettivo del profitto a tutti i costi. La cooperativa deve innanzitutto corrispondere le esigenze dei soci , ma anche costruire una struttura che si rigeneri generazione dopo generazione. Essa deve inoltre rispondere ai bisogno occupazionali.


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L'assistenza per eccellanza arriva dal mondo sindacale: un servizio rivolto non alle aziende, ma ai lavoratori, che hanno così un punto di riferimento a cui riferirsi. A Cremona vi sono tre sindacati principali, Cgil, Cisl e Uil, oltre ai Cobas. «I servizi sindacali vanno nelle più diverse direzioni» spiega Emilio Dioli, segretario amministrativo della Cgil di Cremona. «Il patronato Inca è uno di quelli principali. Esso cura gli aspetti assistenziali e previdenziali per lavoratori e pensionati. Dall'assistenza al pensionamento alla salute sul luogo di lavoro.

Associazionismo e Cooperazione

Sindacati in prima linea contro la crisi dell'economia

cuni anni è in funzione il servizio immigrati». In cosa consiste? «Esso fornisce assistenza agli extracomunitari nel disbrigare alcune pratiche. Dalla compilazione di documenti e domande, alla ge-

riguarda l'inserimento nel mercato del lavoro». Ma la Cgil amplia i suoi servizi anche oltre la semplice assistenza ai lavoratori... «Abbiamo infatti diversi servizi collaterali. Ad esem-

C'è poi l'attività classica sindacale... «L'ufficio vertenze è sempre molto attivo, e segue le procedure concorsuali dei lavoratori. Si tratta di questioni che riguardano il salario, le casse integrazioni e i licenzia-

Dioli (Cgil): «I servizi che offriamo alla gente spaziano in ogni ambito» Cgil in campo per i lavoratori

Si tratta di uno dei servizi più tradizionali, tra quelli offerti dal sindacato. Collegato a questo, da al-

stione di alcune pratiche, come permessi di soggiorno, flussi e ricongiungimenti familiari. Senza contare quanto

pio per i consumatori: da diversi anni c'è Federconsumatori, che si occupa della tutela della gente dal punto di vista dei consumi. Dal crack delle banche, ai più piccoli aspetti che riguardano la vita di tutti i giorni. C'è poi il Caf, che si occupa dell'assistenza fiscale: dalle denunce dei redditi, ma anche calcolo dell'Isee e altri documenti. Sempre tra i servizi collaterali, c'è il Sunia, un ufficio che si occupa di tutte le problematiche relative alla casa, sia per gli inquilini che per i piccoli proprietari, specialmente per quanto riguarda le questioni relative agli affitti».

menti. Problemi sempre più sentiti, specialmente in questo periodo di crisi». Molto importante è anche l'aspetto formativo... «Abbiamo l'università popolare, che promuove tantissimi corsi, nei più svariati settori. Da quelli di interesse culturale, relativi a storia e cultura, ma anche informatica e lingue, a quelli pratici, come danza, creatività e arte. Insomma, una gamma di offerte a 360 gradi. Parliamo dei progetti su cui il sindacato sta lavorando... «Siamo inseriti da anni in progetti a livello internazionale, insieme ad altre associa-

zioni. Ad esempio seguiamo un progetto ormai consolidato di intervento e sostegno nella ex Jugoslavia. Inoltre abbiamo in atto progetti legati alla giornata della memoria: è importante mantenere vivi alcuni aspetti del ricordo di quanto accaduto nella seconda guerra mondiale e nei campi di concentramento. A questo proposito partirà un treno per Auschwitz, rivolto soprattutto agli studenti». Parliamo delle attività che tengono impegnato il sindacato... «In questa fase abbiamo grande attenzione alle crisi delle nostre aziende. Ci sono problemi legati ai contratti e

ad accordi di vario genere. Le ricadute di questa crisi a livello provinciale sono numerose. Tanto più che è proprio in questi giorni, dal dopo feste, che si inizia a verificare l'esatto impatto della crisi sulla nostra economia. Le aziende iniziano ad essere davvero in difficoltà, e partono le casse integrazioni. Un'altra cosa su cui inizieremo a lavorare riguarderà la partita della burocratizzazione che sta avanzando sempre di più nella pubblica amministrazione. Mi riferisco a cose come la social card, o i bonus famiglia, che sostanzialmente non servono a nulla, se non a creare disagi».


Associazionismo e Cooperazione

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Promuovere lavoro e famiglia: impegno di sempre per le Acli

I lavoratori, al di là del mondo sindacale propriamente detto, possono contare sulle Acli. Si tratta di un'associazione di promozione sociale, nata come organizzazione che si occupa della formazione dei lavoratori. «Le Acli sono nate nel dopoguerra, per volontà della Chiesa, ma indipendenti da essa» spiega il presidente Giambattista Brunati. «Dunque la promozione di lavor e famiglia è da sempre la nostra mission principale». Facciamo una carrellata dei principali servizi...

«Uno tra i più significativi è quello del patronato, che affianca le persone quando devono espletare delle pratiche con le istituzioni, come pensioni, invalidità e via di seguito. C'è poi l'attività formativa, promossa attraverso l'Enaip. Si realizzano corsi di formazione professionale per i giovani che finiscono la scuola media, ma accanto a questo vi è anche un'attività di formazione dei lavoratori dedicata agli adulti. Per anni si è fatta formazione specifica nel settore socio sanitario. Altra attività importante è la cooperazione edilizia. Ci so-

no cooperative che raccolgono gruppi di soci che cercano casa, e trattano per ottenere abitaizoni di pregio a costi che sono dal 10 al 15 per cento inferiori ai prezzi di mercato». Anche lo sport e l'aggregazione sono attività molto seguite... «Infatti abiamo numerosi circoli, che hanno finalità perlopiù sportiva, come le bocce. Sono in tutto 32 in provincia di Cremona, e sono luoghi di intrattenimento, soprattutto per gli anziani. In alcuni è anche possibile anche consumare bevande. Il turismo è un'altra branchia molto importante della nostra attività. Abbiamo un Circolo turistico che propone dei viaggi agli associati, con

Oltre 60 anni di attività in tutta italia

Le Acli, Associazioni cristiane lavoratori italiani, sono un'associazione di laici cristiani che, attraverso una rete di circoli, servizi, imprese, progetti ed associazioni specifiche, contribuisce da più di 60 anni a tessere i legami della società, favorendo forme di partecipazione e di democrazia. Giuridicamente, le Acli si presentano come una “associazione di promozione sociale”: un sistema diffuso e organizzato sul territorio che promuove il lavoro e i lavoratori, educa ed incoraggia alla cittadinanza attiva, difende, aiuta e sostiene i

cittadini, in particolare quanti si trovano in condizione di emarginazione o a rischio di esclusione sociale. Come soggetto autorevole della società civile organizzata, le Acli sono protagoniste nel mondo del cosiddetto “terzo settore”: il volontariato, il non profit, l’impresa sociale. L’Associazione conta oggi in Italia oltre 980.000 iscritti e 8000 strutture territoriali, tra cui 4000 circoli, 105 sedi provinciali e 21 regionali. Gli utenti raggiunti dai diversi servizi sono ogni anno circa 3 milioni e mezzo.

anche gite culturali. A questo proposito spesso proponiamo agli associati dei corsi appositi, in preparazione a determinate gite, in modo da partire con una certa base. Infine, l'ultimo servizio, in ordine di tempo, è quello che negli ultimi dieci anni si è messo in campo per i servizi alla famiglia e all'assistenza fiscale. Si tratta del Caf, che si occupa di dichiarazioni dei redditi, modello Unico e tutte le altre pratiche relative». A livello progettuale cosa c'è in cantiere? «Intanto ci sono dei progetti sul territorio, portati avanti con i Comuni, denominati «Vita attiva». Essi riguardano la terza età, e offrono la possibilità di una formazione e pratica relativamente alla salute e all'assistenza. Ad esempio, si è recentemente fatta una campagna per prevenire le truffe. Per i giovani, invece, da qualche tempo si realizza la scuola di pace. Vengono inoltre messe in campo una serie di iniziative sul territorio, per aiutare i giovani a decidere cosa fare della propria vita, sia dal punto di vista professionale che da quello della cittadinanza attiva. Ma il progetto più grosso, dal punto di vista strutturale, sarà la realizzazione della nostra nuova sede. Sarà una vera e propria cittadella, in cui raccogliere tutte le nostre attività che attualmente sono

Brunati: «Molte attività, dalla ricreazione alla professione»

Gianbattista Brunati, presidente delle Acli Cremona

sparse per la provincia di Cremona. Vogliamo recuperare l'area dismessa che si trova presso l'ex Gasometro, tra lo Stadio e via Brescia. Vogliamo realizzare un intervento di recupero architettonico, oltre che funzionale. Vi

saranno quindi spazi dedicati ad attività commerciali o uffici, e una zona dedicata alla residenza, con una decina di appartamenti. Dovrà rappresentare il nostro biglietto da visita nei confronti della città».


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Venerdì 30 Gennaio 2009

E' tradizione del nostro territorio, quella di festeggiare i giorni della Merla, noti per essere tra i giorni più freddi dell'anno. Anche Soresina, come ogni anno, propone la tradizionale sagra dedicata a questo evento. Così da venerdì 30 gennaio a domenica 1 febbraio, l'appuntamento con la Merla

La Merla a Soresina

Tra canti e tradizione popolare, tre giorni di festa per la Merla Tutti i cantori della Merla

A Soresina torna la celebrazione dei giorni più freddi dell'anno

Due momenti di una scorsa edizione in piazza San Francesco a Soresina

è per le vie e le piazze di Soresina, con cortei storici e canti. Si parte venerdì 30, alle 21, in via Caldara (angolo via Martiri), per poi continuare sabato 31, alle 21, nella frazione di Olzano, presso il circolo «La Baracca». Infine, domenica 1 febbraio, appuntamento alle 17 con il tradizionale corteo storico lungo le vie cittadine, per raggiungere poi

piazza San Francesco, dove si svolgerà la cerimonia vera e propria. Saranno i cantori della Merla ad animare le giornate, con i canti tipici di questa festa. Brani che raccontano la leggenda della merla, ma anche della campagna e della vita che in essa si svolge, o degli animali che la popolano. «Per tradizione, un tempo la Merla era cantata nelle ca-

Ecco l'elenco dei cantori che prenderanno parte alla festa.

scine» spiega il presidente della Pro Loco, Paolo Bolzoni. «Poi, verso la fine degli anni '70, questa festa è stata riscoperta dal Gruppo teatro e canto popolare di Soresina, sotto la guida del maestro Domenico Baronio. Sono stati recuperati i vecchi canti della tradizione popolare contadina, con la riscrittura e la messa in musica. Successivamente, negli anni ottanta, con il Carneval Club di Soresina, si è iniziato ad organizzare delle serate di canti, nel centro di Soresina, in occasione dei giorni della Merla. Il tutto è andato avanti fino alla fine degli anni '80, quando il Club si è sciolto, e la festa è stata presa in mano dalla Pro Loco, che ha scelto di spostare parte della festa nei quartieri e nelle frazioni, in modo da ampliare il coinvolgimento». Così l'appuntamento si suddivide in tre serate. La prima, il venerdì, verrà fatta in un quartiere periferico, il sabato

addirittura in una frazione, mentre il gran finale, come da tradizione, sarà in centro, in piazza San Francesco. «Nella serata di domenica, essendo in area di campagna, sarà possibile realizzare un grande falò» spiega Bolzoni. «Il falò verrà fatto, anche se in versione più piccola, anche in piazza San Francesco, la domenica, durante i canti. Verrà bruciata la vecchia, come tradizione propiziatoria per l'inizio della stagione agricola». Ma la Merla è passata anche da scuola: nei giorni scorsi i cantori si sono recati nelle scuole elementari, dove le maestre avevano opportunamente preparato i bambini, insegnando loro la storia della tradizione popolare e i canti. La giornata di domenica partirà alle 17, quando i cantori si recheranno presso la casa di riposo Zucchi Falcina, per allietare gli ospiti con qualche canto. Quindi, a partire dalle 17, un corteo in costume (con abiti e accessori

Massini Federica Fasoli Luisa Polloni Costanza Tronini Nadia Galli Anna Lazzari Milli Merlo Alessia Bolzoni Chiara Bono Giulia Bonfanti Alessia Ziglioli Gloria Gatti Laura Maestroni Franca Moroni Clara Tonsi Gina Bignatelli Barbara Bigini Luigi Galelli Adriano Valiati Silvestro Gaspari Giancarlo Polloni Stefano Polloni Gino Cabri Paolo Galli Luciano Donati Carlo Aliprandi Angelo della tradizione contadina) lungo le vie del centro, fino a raggiungere la piazza, dove si darà via libera ai canti. «I canti della Merla, quelli della tradizione, sono cinque. Ad essi abbiamo aggiunto alcuni canti della tradizione popolare

Cavagnoli Francesco Manuelli Matteo Manfredini Bruna Checchini Rosanna Spinetta Ilaria Brocchieri Francesca Aliprandi Marisol Galelli Alma Galelli Angela Aniceto Teresa Gatti Letizia Pantaleoni Luisa Bono Antonella Boni Federica Magistri Amneris Maiocchi Pierina Rossi Vittoria Guindani Giuseppina Abbiati Francesca Visigalli Sabrina Massaro Giuseppina Luccherini Ramona Bignami Enrica Ghinaglia Ernesto Previtera Salvatore Calza Renato Armelloni Giorgio Taino Paolo Tronini Rino Caffi Angelo contadina» conclude il presidente della Pro Loco. «A fine serata, poi, verrà offerto vin brulè ai partecipanti, accompagnato da un buffet dei prodotti tipici delle nostre terre: dai ciccioli, al salame, ad altre specialità».


Taccuino

Venerdì 30 Gennaio 2009

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VIABILITA’ Zona Borgo Loreto (via Ceccopieri) Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 15 Febbraio

Via Montello, via Montenero Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 28 Febbraio

Zona Incrociatello (Via Valtoce) Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Durata alcuni mesi

Via Acquaviva Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Marzo

Viale Trento e Trieste Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 28 Febbraio

Zona piazza Somenzi (via Alieri) Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 28 Febbraio

Via Barezzi Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 6 Febbraio

• Borgo Loreto: (via Ceccopieri): cantiere per il rifacimento dei sottoservizi e della sede stradale nell'ambito della riqualificazione di Borgo Loreto (Fine lavori: 15 febbraio 2009). • Zona Incrociatello (via Valtoce): Ristrutturazione della rete di distribuzione di energia elettrica e illuminazione pubblica (Durata lavori: diversi mesi). • Via Acquaviva: cantiere per la posa della nuova tubazione del gas metano (Fine lavori: 30 marzo 2009). • Via Montello e via Montenero: ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine lavori: 28 febbraio 2009). • Viale Trento e Trieste (tra V. P.ta del Tempio e via Aselli): ristrutturazione della rete semaforica (Fine lavori: 28 febbraio 2009). • Zona piazza Somenzi (via Alieri): ristrutturazione degli allacci alla rete del gas e dell'acquedotto, rifacimento marciapiedi (Fine lavori: 28 febbraio 2009). • Via Barezzi: cantiere per gli allacci alla rete del teleriscaldamento e della fognatura (Fine lavori: 6 febbraio 2009).

L’Oroscopo Della Settimana

di Romeo

Risparmiate le vostre energie per qualcosa di più costruttivo, che possa realizzarvi e che non riguardi nessun altro che voi stessi ed i vostri progetti.

In questa giornata il denaro potrebbe non essere così importante come lo reputate voi, infatti qualcuno non mancherà di farvelo notare.

Non abbiate paura in questa giornata di buttarvi in una situazione che richiede coraggio, poiché a voi certo il coraggio non manca.

Forse è giunto proprio il momento di fare nuove esperienze e di buttarvi a capofitto in qualcosa in cui credete. Con la prudenza riuscirete a ovviare a tanti inconvenienti.

Un amico che vi vuole molto bene cercherà di darvi alcuni consigli, poiché sta notando in voi alcune difficoltà nel reagire a determinate situazioni e notizie.

Se avete speranze lontane dalla realtà, non potete davvero credere che si realizzeranno. Sarebbe un errore di valutazione troppo grossolano per persone come voi.

Il vostro istinto vi sarà molto utile per valutare alcune situazioni non chiare agli occhi di tutti, che voi riuscirete ad inquadrare sotto la giusta prospettiva.

Qualcuno intorno a voi potrebbe essere molto eccitato per un evento che avverrà a breve. E' tempo di conoscere meglio se stessi e di impegnarsi per il proprio presente.

Le persone che vi saranno intorno avranno di che divertirsi e non perderanno occasione per farvelo notare, mentre voi non sarete molto disposti a scherzare.

La vostra vita sociale potrebbe procedere per il meglio, se riusciste a prendere le distanze da una persona che vi incatena alla propria vita e non vi lascia volare liberi.

Non avrete bisogno del sostegno altrui per rendervi conto che forse avete sbagliato qualcosa e che vi sarà possibile tornare indietro soltanto con un grande sacrificio.

Date a voi stessi l'opportunità di dimostrare che sapete affrontare con sangue freddo ciò che accade a vostra insaputa e vedrete che a breve tutto migliorerà.

Farmacie di turno Dal 30 Gennaio al 6 Febbraio SORESINA SOLZI DI ANNIGONI Via Genala, 72 26015 Soresina Tel. 0374-342228 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale: * SABATO GADESCO P. DELMONA CERIALI PIERLUIGI SNC In appoggio fino alle ore 24.00 Via Berlinguer c/o Centro Commerciale “Cremona Due” 26030 Gadesco P. Delmona Tel. 0372-838429 ORARI DI APERTURA

METEO WEEK-END

TEMPERATURE MASSIME PREVISTE IN LOMBARDIA Città Venerdì Sabato Domenica Bergamo 8 6 2 Brescia 9 7 3 Como 9 7 2 CREMONA 7 6 2 Lecco 10 8 4 Lodi 9 6 3 Mantova 8 7 3 Milano 8 8 4 Pavia 6 6 2 Sondrio 7 5 1 Varese 7 6 1

sabato 31 gennaio 2009

domenica 1 febbraio 2009

Mattino: 9:00 - 12:30 lun. 15:00 - 19:40 sab. 09:00 - 19:40 Pomeriggio: 15:00 - 19:40 Giorno di chiusura settimanale: LUNEDÌ MATTINA SAN DANIELE PO CASTELLINI LOANA Via Marconi, 2 26046 San Daniele Po Tel. 0372-65545 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00

Corso Matteotti, 22 26100 Cremona Tel. 0372-22210 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO CREMONA - FARMACIA 10 A.F.M. DI CREMONA s.p.a. Via Ghinaglia, 97 In appoggio fino alle ore 24.00 26100 Cremona Tel. 0372-23534

Giorno di chiusura settimanale: GIOVEDÌ POMERIGGIO

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30

CREMONA LEGGERI ALBERTO

Giorno di chiusura settimanale: SABATO


trovi

anche da:

Teatro Monteverdi

via Dante, 149

Cultura &Spettacoli

Il concerto si terrà il prossimop lunedì 2 febbraio alle ore 21

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anche da:

Enoteca Gusto

via Decia,7

TEATRO PONCHIELLI

Ivano Fossati apre la stagione della musica leggera al Ponchielli

Franca Valeri porta in scena «Le Serve»

unedì, 2 febbraio, alle 21, Ivano Fossati apre la serie di concerti di musica leggera organizzati da teatro Ponchielli. Il cantautore genovese riparte con il suo «Musica Moderna Tour 2009», che nelle prossime settimane girerà l’Italia con la sua band e un palco completamente rinnovato. Fossati presenterà il suo ultimo album, «Musica Moderna», uscito nel 2008. Sul palco accanto al cantautore Pietro Cantarelli (pianoforte e tastiere) Fabrizio Barale, (chitarre elettriche), Riccardo Galardini (chitarre acustiche), Claudio Fossati (batteria) e Guido Guglielminetti (basso). Il primo tempo del concerto

Un momento dello spettacolo

L

di Silvia Galli

ta - e da brividi - per un totale di 23 canzoni, compresi alcuni brani di repertorio. I concerti sono aperti dal giovanissimo cantautore siciliano Gaetano Civello. Considerato uno degli autori più completi e "colti" dell'attuale scena musicale, Ivano Fossati vanta un percorso artistico articolatissimo.

Il cantautore genovese Ivano fossati

contiene alcuni pezzi del disco appena uscito più qualche classico come «Una notte in Italia» e «La costruzione di un amore». Nel secondo tempo la performance prosegue con una serie di pezzi da novan-

Ancora giovanissimo, studia pianoforte e successivamente flauto traverso. Negli anni sessanta hanno inizio le prime esperienze in complessi beat. Nel 1971 viene ingaggiato dal gruppo dei Sagittari che successi-

vamente diverranno i Delirium mettendosi in luce con un interessante repertorio di progressive rock. Con i Delirium, nel 1972 Fossati partecipa al Festival di Sanremo giungendo sesto col brano Jesahel, che fu un enorme successo. Successivamente lascia il gruppo e intensifica la collaborazione con il cantautore Oscar Prudente, che porterà alla pubblicazione di due album: «Poco prima dell'aurora» e «Infinite fortune». Contemporaneamente tenta i primi esperimenti come solista, incidendo la canzone Beati i ricchi, per la colonna sonora del film omonimo di Salvatore Samperi), scritta dallo stesso Samperi e Luis Enriquez Bacalov. Nel 1977 inizia la collaborazione con Mia Martini, nell'album «Per amarti» della stessa Martini: da questo fortunato incontro, nascerà una lunga relazione sentimentale che durerà per molti anni. Collabora (scrivendo canzoni, testi e anche producendo dischi) con numerosi altri artiste di successo: Mina, Patty Pravo, Loredana Berté (per cui scrive tra le altre «Dedicato» - di cui anche Dalida offrirà nel 1980 un'elegante quanto incisiva interpretazione in lingua francese con il testo tradotto da Pierre Delanoé - e «Non sono una signora»), Fiorella Mannoia, Anna Oxa. Nel 1990 scrive col concittadino Fabrizio De André due testi in genovese per l'album «Le nuvole»: Mégu

megùn e A çimma. La sua produzione artistica annovera anche la scrittura di racconti (Il giullare pubblicato da Stampa alternativa/ Millelire), la stesura di colonne sonore (ad esempio per i film «Il toro» e «L'estate di Davide», di Carlo Mazzacurati), musiche per teatro. Ancora con Fabrizio De André compone le musiche e collabora ai testi dell'indimenticabile album «Anime salve» (1996). È però un lavoro tribolato per le diverse vedute scaturitesi nel gruppo di lavoro circa il tipo di arrangiamento che Fossati aveva immaginato "d'atmosfera" sudamericana, non mediata dall'uso di strumenti mediterranei. Nel settembre del 2006, in concomitanza con la scadenza del contratto con l'etichetta discografica Sony Bmg ed il successivo passaggio alla Emi Italiana, esce una raccolta in un cofanetto da tre cd intitolato «Ho sognato una strada», che contiene alcuni tra i suoi più famosi brani del periodo tra il 1977 ed il 2006. Nel 2008 propone la canzone «L'amore trasparente», colonna sonora del film con Nanni Moretti, «Caos calmo», diretto da Antonello Grimaldi. La canzone, che anticipa il nuovo album Musica moderna, vince il David di Donatello per la migliore canzone originale. Anche il figlio di Ivano, Claudio, è musicista. In particolare suona batteria e percussioni, compone canzoni e collabora spesso con il padre oltre che con Luvi De André, figlia di Fabrizio. Dopo Fossati toccherà ad un altro big della musica italiana: il 15 febbraio approderà al Ponchielli Franco Battiato. Il 19 febbraio si esibirà invece Biagio Antonacci. Vinicio Capossela sarà sul palco il primo marzo, mentre concluderà la serie di concerti Fiorella Mannoia, che sarà a Cremona con il suo tour il 23 marzo.

Il prossimo 31 luglio compirà 89 anni, eppure non si ferma, perché, come ha dichiarato più volte, «con il teatro, se sei in salute, puoi andare avanti in eterno». La “signorina Cesira”, Franca Valeri, sarà a Cremona al Ponchielli giovedì prossimo, 5 febbraio (e in replica venerdì 6) con la favola noir «Le Serve», di Jean Genet. Il suo esordio teatrale risale al 1951 quando, al Teatro dei Gobbi (che ha fondato con Alberto Bonucci e Vittorio Caprioli, diventato poi suo marito), recita negli spettacoli Carnet de notes n. 1 e Carnet de notes n. 2, che proponevano senza ausilio di scene e costumi, una serie di sketch satirici sulla società contemporanea. Ha lavorato con registi come De Filippo, Monicelli, Risi, Emmer, Comencini, Zampa, Blasetti, e con gli attori che hanno scritto lo storia del cinema italiano. E tra di loro c’è anche lei, attrice ma non solo, perché la Valeri è anche sceneggiatrice, regista e autrice, con doti satiriche rare e una grande capacità di reinterpretare in chiave ironica i tic del costume contemporaneo. «Le Serve» trae spunto da una storia vera accaduta negli anni ’30, che sconvolse l’opinione pubblica francese: due domestiche a servizio di una facoltosa famiglia borghese uccisero atrocemente la loro padrona e sua figlia. I ruoli di Claire e

Solange Lemercier, sono qui affidati a due mostri sacri del nostro teatro: Franca Valeri, che fa una Solange anziana, compresa e un poco ironica; Annamaria Guarneri, una Claire a dimensione giovanile, svolazzante, ma pure crudele. Patrizia Zappa Mulas è invece la bellissima e affascinante Madame, che si crogiola nella atmosfera in cui le sue serve l'hanno posta. Il regista Giuseppe Marini sintetizza così questo straordinario cast: «Un cast che sintetizza e rivela le ragioni più profonde dello spettacolo. Les Bonnes sono, nella loro più intima essenza, attrici, "fino all'ultimo istante". Occorrevano due mostri sacri del nostro teatro a ricoprirne i ruoli. Riunire e far dialogare tra loro diverse esperienze, diversi "teatri" e dirigere questa dialettica verso Genet è forse il sottotesto principale di questa operazione. Un Genet di cui ho scelto di non accentuare i riferimenti politici e (omo)erotici della sua poetica per indagarne con meno "ingombri" le inquietudini metateatrali, nel tentativo di sdoganare un'avventura drammaturgica bersagliata da troppe canonizzazioni e di far luce sul mistero di un teatro che si dissipa nel suo farsi. Un teatro che arriva a distruggersi celebrandosi per rientrare nella culla nera del silenzio da cui è emerso, dopo una breve e sublime vacanza d'apparizione».

«Tenco a tempo di tango», uno spettacolo sulla morte del celebre cantautore

Al Bellini di Casalbuttano sabato 31 gennaio alle 21 va in scena lo spettacolo di Carlo Lucarelli, per la regia Gigi Dall’Aglio, con Adolfo Margiotta e Mascia Foschi: «Tenco a tempo di tango». Questo spettacolo di successo alla sua fortunata terza stagione, racchiude in sè i talenti di un esperto regista (Gigi Dall’Aglio), un famoso scrittore (Carlo Lucarelli), un grande attore (Adolfo Margiotta), una straordinaria voce (Mascia Foschi) e un poliedrico musicista (Alessandro Nidi) dando vita a un divertente musical. Un susseguirsi di intrecci e canzoni con al centro le bellissime e sempre attuali, canzoni di Luigi

Tenco. Tenco venne trovato morto nella sua camera d'albergo la sera stessa della sua esclusione dal Festival di San Remo del 1967. La sua morte (omicidio o suicidio) fece tanto discutere e rimane tuttora oggi un mistero, mentre la sua musica e i sui testi continuano ad attraversare indenni gli anni e, come vedremo, più che mai appaiono attuali. Quelli sono i fatti veri questa, invece, la storia teatrale: un ispettore della polizia di Sanremo (Adolfo Margiotta), subito dopo il suicidio di Luigi Tenco durante il Festival di Sanremo del 1967 viene incaricato dal commissario della Questura di San Remo d'investigare sulle attività

Il Cantautore Luigi Tenco

che il cantante fece durante un suo viaggio a Buenos Aires nel dicembre del 1965 dove rimase per circa 10 giorni di cui poco si sà. Nelle sue ricerche l'ispettore si imbatte in una locanda ("El Viejo Almacen") dove tutte le sere una piccola orchestra suona canzoni di Luigi Tenco al ritmo locale cioè il Tango. La cantante del gruppo (Mascia Foschi) sembra conoscere tanti (troppi) particolari della vita e dei lavori del cantautore. Un divertente susseguirsi di sospetti e malintesi animano la storia. Addentrandosi nei testi delle canzoni di Tenco e spinto anche dall'influenza della ragazza l'ispettore si allontana piano

piano dal filone investigativo e inizia a scoprire un mondo diverso da quello finora da lui conosciuto fatto d'uguaglianza, amore e pace sviluppando in lui lo stesso germe che mobilitò poco tempo dopo, milioni di giovani in tutto il mondo dando origine al movimento del '68. Un finale a sorpresa che interpreta a pieno i messaggi contenuti nelle opere di Luigi Tenco. Una storia intrigante e divertente che Carlo Lucarelli racconta con la sua solita bravura riuscendo a convertire un discusso fatto di cronaca in un'occasione per rivisitare la musica e la poesia dello straordinario cantautore italiano.


Cultura

Venerdì 30 Dicembre 2008

SFOGLIANDO a cura di Edizione Nuovi Autori

«I nostri figli mi chiamano» «I nostri figli mi chiamano», di Vittorio Baccari, è il racconto intenso e struggente di una giovane vita spezzata da un male incurabile e della fine di un grande amore. Vittorio Baccari narra la propria esperienza della malattia e del dolore per la perdita della persona amata senza cedere a commiserazioni e con la ferma convinzione che saper affrontare i momenti difficili della vita possa portare a una maggiore consapevolezza e forza. L’amore è una scelta di vita e va vissuto momento per momento, con il suo aiuto si può riuscire a vincere qualsiasi dolore: «L’unione di una coppia nell’amore e la loro vita insieme hanno creato un percorso che a un certo punto si è scontrato con la malattia. Non è l’organizzazione del tempo, ma la spontaneità dei protagonisti a esaltare i valori della vita».

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Le note di Beethoven con i Pomeriggi musicali Appuntamento al Ponchielli il 3 febbraio alle 20.30. Parteciperà la violinista Midori

La violinista giapponese Midori sarà al Teatro A. Ponchielli martedi 3 febbraio (ore 20.30) con il Concerto in mi minore op. 64 di Mendelssohn. Sarà accompagnata dall’Orchestra I Pomeriggi Musicali diretta da Antonello Manacorda che affronterà, nella seconda parte della serata, la Sinfonia n. 7 in la maggiore op. 92 di Beethoven. La serata avrà come titolo “Tra Classicismo e Romanticismo”. Per la prima volta nella sua straordinaria carriera, Midori sale sul palcoscenico del Teatro A. Ponchielli: accompagnata dall’Orchestra I Pomeriggi Musicali diretta da Antonello Manacorda eseguirà, martedi 3 febbraio (ore 20.30) il Concerto per violino e orchestra in mi minore op. 64 di Felix Mendelssohn-Bartholdy, una pagina assai popolare in cui lo strumento solista gode di un brillante rilievo, alternando con raro equilibrio momenti di commosso lirismo ad altri di aereo virtuosismo. Midori è contesa dalle più grandi orchestre di tutto il mondo, fin da quando, ancora bambina, strabiliò il pubblico di Osaka con l’esecuzione dei Capricci di Paganini. Ora è una violinista nel pieno della maturità, che affianca all’attività musicale l’interesse per la psicologia e un concreto impegno umanitario: laureata in psicologia nel 2000 alla New York University,. è stata designata “messaggero di

La violinista Midori

pace” dal segretario dell’ONU Ban Kimoon per essersi distinta in attività e iniziative connesse alla pace nel mondo. Con la sua organizzazione no profit “Midori & Friends” è impegnata a preparare insegnanti di musica per i bambini del terzo mondo. Nella seconda parte della serata Antonello Manacorda, direttore stabile dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali, che grazie alle sue cure è pervenuta a sorprendenti livelli di qualità, affronterà una delle più belle pagine sinfoniche di Beethoven, la Sinfonia n. 7 in la maggiore op. 92, quella che Wagner definì “apoteosi della danza” La violinista Midori ha debuttato a 11 anni, presentata nel 1982 come ospite a sorpresa dal direttore d’orchestra Zubin Mehta all’annuale Con-

certo della Vigilia dell’Anno Nuovo della Filarmonica di New York. Da quella famosa notte Midori ha raggiunto risultati incredibili che la mettono in una posizione particolare come musicista geniale, innovatrice e appassionata sostenitrice delle enormi potenzialità dei bambini. Nel 1992 Midori ha fondato Midori & Friends , un’organizzazione non-profit di New York, che fornisce programmi di educazione musicale a migliaia dei bambini meno fortunati. Altre due organizzazioni, Music Sharing (con sede in Giappone), e Partners in Performance (con sede negli Stati Uniti), portano la musica nella vita di persone che altrimenti non verrebbero mai a contatto con le arti. Il suo coinvolgimento si estende anche ai giovani violinisti, per i quali si impegna con corsi di perfezionamento in tutto il mondo, ai suoi programmi di University Residencies e Orchestra Residencies; è inoltre titolare della cattedra Jascha Heifetz e della cattedra del Dipartimento Archi alla Thornton School of Music della USC. Nel 2007 Midori è stata nominata Ambasciatrice di Pace delle Nazioni Unite da Ban Ki-moon, Segretario Generale delle UN. Midori possiede uno straordinario talento musicale, ma ugualmente importante è la sua grande generosità e disponibilità verso gli altri.

Giornata della memoria: per non dimenticare l'olocausto

I

l ricordo e la memoria passano anche da Cremona, con diverse manifestazioni che si svolgono sul territorio. Sarà palazzo Trecchi ad ospitare il convegno dedicato a «I luoghi della memoria per la valorizzazione del territorio», promosso per il 30 gennaio. Si parlerà di musei, di cultura della memoria, e via di seguito. Nello stesso giorno, un'altro appuntamento è previsto presso l'istituto Ala Ponzone Cimino.

Selma Meerbaum-Eisinger nel 1940

Nell’ambito del Progetto «L'identità europea». Si celebra la giornata della memoria con un incontro studio (ore 11) sul tema: «La vicenda degli Ebrei di Mantova durante la seconda guerra mondiale», con l’intervento di Emanuele Colorni, della Comunità Ebraica di Mantova. L’incontro si svolge nell'aula magna dell'istituto, e vi partecipano gli studenti delle classi quinte, gli insegnanti, in particolare quelli di italiano e storia.

la memoria oggi Quel che appare essenziale oggi, parlando di memoria, è sottrarre questo aspetto della vita umana, della storia, della cultura alla monumentalizzazione ed ai rituali. La memoria come cosa viva, fonte di riflessioni e di insegnamento, riserva cui attingere per ogni amore del presente e per ogni progetto sul futuro. Memoria vuol dire avere in ogni istante la consapevolezza bruciante che le vittime sono nostre, appartengono alla nostra storia. Che gli esiliati, i deportati, gli offesi, gli uccisi di ieri e di oggi fanno parte del nostro continente, perché nessun uomo è un’isola, dice il poeta

Memoria significa aver cura di ognuno, di ogni singola storia, di ogni storia collettiva, rifiutando la banalizzazione, la assimilazione, le equiparazioni volgari ed i paragoni antistorici, gridati e un po’ beceri. Rifiutando chi sostiene che le ragioni di tutti, in realtà, erano sullo stesso piano. Cito una frase di Enrico Deaglio: “[oggi] … hanno corso versioni «cordiali» del fascismo. Nuove maledizioni a sinistra del sionismo. Gravi tentativi istituzionali di parificare il «servizio» di repubblichini e resistenti. E continue ripulse del fondamento antifascista della Repubblica”. Penso ad alcune storie, scelte tra le mille possibili. Quella di Boris Pahor, autore di “Necropoli”, un libro straordinario sulla sua esperienza di deportato nel Lager di Natzweiler-Struthof, sui Vosgi. Il triestino Pahor, resistente antifascista, torna a visitare il campo e osserva un operaio che cambia alcune assi marcite di una baracca dei prigionieri. “Il mio animo si ribellava a quelle toppe bianche frammiste alle assi annerite, dilavate e consunte; non tanto per il colore, perché sapevo che quell’operaio avrebbe ridipinto le

nuove assi rendendole uguali alle vecchie; semplicemente non potevo sopportare la presenza di quei pezzi di legno grezzo piallato di recente. Era come se qualcuno cercasse di inoculare cellule fresche e viventi in un putridume morto … Ero per l’intangibilità della dannazione. Ebbene, ora non riesco più a distinguere i pezzi aggiunti; il male ha fagocitato le nuove cellule impregnandole col suo putrido succo”. Vivere a contatto con il male, con le cattive idee, con le parole dell’odio, con le azioni di chi isola, di chi emargina, di chi offende e violenta - impregna di sé tutto. Se si accetta di convivere con questo male, senza la forza della ribellione, senza rifiutare paura e conformismo, tralasciando la riflessione, l’assunzione di responsabilità, il Selbstdenken di Hannah Arendt – il pensare da sé, prendersi la responsabilità di pensare da sé – si rimane esposti alla fagocitazione del male. Senza ancorarsi nella responsabilità, l’uomo comune, il bravo padre di famiglia giunge al crimine inaudito. Il crimine che distrugge corpi e civiltà. Selma Meerbaum-Eisinger fu una poeta, morta a 18 anni di

stenti e di tifo nel campo di Michailowka. Era nata a. Czernovitz, in Bucovina: città che ospitò molti poeti e pensatori di lingua tedesca tra cui Rose Ausländer, Paul Celan, e la stessa Selma. Un luogo di incrocio di etnie , lingua, culture diverse. “Eine kleine Wien”, una piccola Vienna, diranno i pochi superstiti. Un panorama culturale ricco e vario, che fu distrutto dalla furia nazista e mai ricostituito. L’annientamento delle persone fu un annientamento di civiltà, che mai potrà essere restituita. Per questo si parla di offesa immedicabile. Risuonano le parole di Simone Weil, quando narrava la distruzione della civiltà occitanica: l’impero della forza è grande. Nel febbraio del 1941 – la Germania nazista sembrava invincibile – Selma, che aveva 17 anni, scrive un’ode alla gioia. Scrive della primavera: una gazza canta, il sole risplende, il ghiaccio si rompe .. . e tutto, dice Selma, è consumato dalla gioia. Di lì a poco, la deportazione e la morte. Per lei, e per tutti coloro che sono stati annientati, risuonino le parole della preghiera: “che le loro anime si leghino ai vivi”. Paola Meneganti

Medaglie d'onore per i cremonesi sopravvissuti ai lager nazisti In occasione della «Giornata della Memoria» il prefetto Tancredi Bruno di Clarafond ha consegnato le medaglie d’onore, concessione disposta dal Presidente della Repubblica, con decreto del 18 aprile 2008, a tutti quei cittadini deportati nei lager nazisti e sopravvissuti. Il prefetto, nella breve presentazione, ha ricordato che «La Repubblica Italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, ‘Giorno della Memoria’, al fine di ricordare la Shoah (lo sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei citta-

Gli insigniti di medaglia d'onore

dini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in

campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno sal-

vato altre vite e protetto i perseguitati. Vogliamo consegnare questo giusto riconosci-

mento a tutte quelle persone che hanno vissuto la drammatica esperienza della deportazione durante la seconda guerra mondiale". In Prefettura sono stati invitati anche i sindaci dei Comuni dove risiedono gli ex deportati, che insieme al prefetto hanno consegnato la medaglia d'onore. Una cerimonia molto semplice, ma anche molto sentita, il prefetto ha voluto che ognuno dei presenti ricordasse un momento di quella triste storia che hannno vissuto in prima persona, proprio perchè questi ricordi diventino occasione di riflessione. Questi i nomi degli insi-

gniti: Francesco Galli (1924), Castelverde; Luigi Arnaldo Molina (1924), Pizzighettone; Angelo Digiuni (1924), Cremona; Luciano Barbieri (1920), Persico Dosimo, Luigi Spinelli (1914), Soncino - deceduto, ha ritirato la medaglia d’onore in memoria del padre la sig.ra Clelia Spinelli; Scipione Baetta (1920), Isola Dovarese; Tranquillo Piana (1923), Cremosano; Antonio Olivi (1921), Isola Dovarese; Carlo Pietro Fossa (1922), Grumello Cremonese; Giacomo Belloni (1921), Pizzighettone; Luigi Maglio (1925)), Crema, Tranquillo Calvi (1921), Corte de’ Frati.


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Appuntamenti

Venerdì 30 Gennaio 2009

Appuntamenti a Cremona e dintorni... ARTE & CULTURA

Fino al 30 gennaio 09 cremona Hanno calpestato il violino zingaro Giornate di studio sulla persecuzione razziale nazi-fascista dei Rom-Sinti e musica Romanès, in occasione della "Giornata della Memoria 2009 ". Venerdì 30 Gennaio alle ore 21,00 , a conclusione del Seminario, presso il Teatro Monteverdi di Via Dante 149 , si terra ' il concerto gratuito di musica Romanès di «Alexian Group». Facoltà di Musicologia Palazzo Raimondi (Corso G.Garibaldi, 178). Fino al 31 gennaio 08 cremona Mostra Cremona Caritativa e Previdente Storia della Carità Cremonese dal Consorzio della Donna alla Fondazione Città di Cremona. Orario: dal Lunedì al venerdì dalle 9 alle 12,30 e dalle 15 alle 19. Sabato dalle 17 alle 19. Fondazione Città di Cremona (piazza Giovanni XXIII, 1). Fino al 31 gennaio 08 cremona Mostra Alfonso Martini / Gran Gourmet Inaugurazione della mostra d'arte sabato 25 Ottobre alle ore 17,30. Osteria Garibaldi Caffè (c.so Garibaldi, 38).

SPETTACOLI

musica

ALTRO

Fino al 30 gennaio 09 crotta d'adda Sagra Merla di Crotta e di Meleti Crotta d'Adda, Strade, Piazze del borgo e rive del fiume Adda. Tradizionale rievocazione dei Giorni della Merla, gli ultimi giorni del mese di Gennaio, ( 29--30--31 )considerati i piu' freddi dell'anno con musica, danze, bancarelle e degustazione di prodotti tipici. Fino al 31 gennaio 09 crema Presepe della civiltà contadina Diciannovesima edizione del presepe a

Fino al 1 febbraio 09 CREMONA MOSTRA Mario Toffetti, lo scultore dei Papi Mostra dedicata al famoso scultore nativo di Mozzanica Orario: dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13,00 e dalle 15 alle 18, domenica e festivi dalle 10 alle 13,00 e dalle 15 alle 19 Sale nobili di Palazzo Stanga, via Palestro, 36. Fino al 1 febbraio 09 Casalmaggiore MOSTRA Ri...cordai il lavoro degli artigiani cordai nella tradizione del nostro territorio. Orario: sabato, domenica e Festivi dalle 15,00 alle 19, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12.30, martedì dalle 9 alle 16, giovedì dalle 9 alle 12,30 e dalle 14,00 alle 16 Casalmaggiore, Museo Diotti. Fino al 1 febbraio 09 CREMONA MOSTRA Shoah - 3500. Un' Azione positiva dell'Esercito Italiano nella ex Iugoslavia. La memoria degli Ebrei della ex Iugoslavia sottratti all'Olocausto. Orario: dal martedì alla domenica dalle ore 9 alle ore 18 Salone dei Quadri (Palazzo Comunale). Fino al 1 febbraio 09 soresinA MOSTRA In Viaggio Opere d'Arte di Giuseppe Zumbolo - Excursus sui vari " momenti " artistici del noto pittore campano. Orario: feriali dalle 17 alle 19 festivi dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 Sale del Podestà, Via Matteotti.

30 gennaio 09 cremona- Teatro Babar Spettacolo ispirato alla favola di Jean de Brunhoff. Orario: ore 10 (e replica alle ore 14,30) - Teatro Ponchielli - Costo: 5 euro.

Fino al 1 febbraio 09 CREMONA MOSTRA Italo Coccorese. Gesto e apertura del tempo Mostra personale dell'Artista presso le Sale Espositive Adafa. Orario: feriali dalle 17 alle 19,30; festivi dalle ore 16 alle ore 19 - Adafa di Casa Sperlari (via Palestro, 32). Fino all'8 febbraio 09 CREMONA MOSTRA Il Testamento di Liebig Installazione e Progetto visuale di Ettore Favini, artista cremonese. Orario: dal lunedì al sabato dalle 9 alle 16,30 - Liceo Bruno Munari (via XI Febbraio, 80). Fino all'8 febbraio 09 CREMONA MOSTRA Spazi e Tempi lontani. Opere d'arte di Vittorio Ferrarini Mostra d'arte dedicata al famoso pittore originario di Parma. Orario: tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19 - Centro Espositivo San Vitale (via Altobello Melone, 1). Fino al 22 febbraio 09 CREMONA MOSTRA Le "Donne" di Igino Sartori I Volti e i Corpi femminili nella preziosa retrospettiva dedicata ad Igino Sartori, indimenticato pittore cremonese, morto nel 1980. Orario: feriali dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19; festivi dalle 17 alle 19; lunedì chiuso - Galleria D'arte "La Saletta" (corso Mazzini, 55). Fino al 1 marzo 09 gabbioneta binanuova MOSTRA Soli Deo Gloria Mostra di strumenti e reperti organari raccolti per celebrare i 100 anni della "Casa Organaria Pedrini"

di Binanuova. Centro Civico di Binanuova. Fino al 15 marzo 09 soresinA MOSTRA Il Mondo di Giacomo Bergomi Mostra d'Arte del famoso pittore bresciano. Orario:dal lunedì alla domenica dalle ore 11 alle ore 22 - Hotel Dellearti (via Bonomelli, 8).

Fino al 10 giugno 09 PIADENA ARCHAEO@TRADE ANTICHI COMMERCI IN LOMBARDIA ORIENTALE Panorama dei contatti tra antiche culture e degli spostamenti di materie prime e manufatti dalla preistoria al medioevo. Rete dei Musei Archeologici. Piazza Garibaldi, 4 (Biblioteca) Orari: da lunedì a venerdì ore 8.30/13.30. Fino al 10 giugno 09 cremona Mostra L a Via delle Anfore. Il commercio di derrate alimentari a Cremona Orario: feriali : dalle 9 alle ore 18; festivi : dalle 10 alle 18; lunedì chiuso - sale del Museo Civico Ala Ponzone (Palazzo Affaitati - via U. Dati, 4). 30 gennaio 09 cremona incontro Antonio Palladio, nel quinto centenario della morte La Società Italiana Dante Alighieri organizza una Conversazione con il Dott.P. Carpeggiani, docente di Storia dell'Architettura al Politecnico di Milano intorno alla figura del magnifico architetto vicentino. Orario: ore 16,30 - Sala Puerari (Plazzo Affaitati - via U. Dati, 4).

Tenco a tempo di tango Spettacolo a cura di Carlo Lucarelli. Con Adolfo Margiotta e Mascia Foschi. Regia Gigi Dall'Aglio. Orario: ore 21 - Teatro V.Bellini.

31 gennaio 09 casalbuttano - Teatro

5 e 6 febbraio 09 cremona - Teatro Le Serve di J. Genet Orario: ore 20,30 - Teatro Ponchielli.

1 febbraio 09 cremona concerto I Canti della Merla Il Coro di Cantori di Sesto Cremonese come accompagnamento musicale alla Festa della Merla organizzata in Corso Garibaldi. Orario: dalle 17 davanti la chiesa di Sant'Agata e davanti Palazzo Cittanova.

3 febbraio 09 cremona concerto Tra Classicismo e Romanticismo L'Orchestra de " I Pomeriggi Musicali "propone una serata dedicata ai compositori F.Mendelssohn e L.van Beethoven. Orario: ore 20,30 - Teatro Ponchielli.

statue grandezza naturale che rievoca un piccolo borgo lombardo di fine ottocento. Orario: tutti i giorni dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 23 - Area tra Via Rossi Martini e Via Caprotti.

Vegetalia Sesta Edizione della Fiera internazionale dedicata alle tecnologie e alle macchine per l'agroenergia e la filiera vegetale. Orario: dalle 9 alle 18 - Quartiere Fieristico di Cremona. Costo: 5 euro.

Fino al 15 febbraio 09 CREMA LA MAIALATA 2009 Menù degustazione con ricette del territorio interpretate dai cuochi delle Tavole Cremasche. Ristoranti delle Tavole Cremasche. Dal 30 gennaio al 1 febbraio 09 soresina Sagra Canti della Merla Tradizionale appuntamento di musica, festa, degustazione prodotti gastronomici locali nei giorni piu' freddi dell'anno. Orario: dalle 20.30 - strade e piazze del Borgo. Serata conclusiva in Piazza San Francesco. Dal 30 gennaio al 1 febbraio 09 cremona

31 gennaio 09 castelverde Canti della Merla Tradizionale appuntamento canoro per festeggiare i giorni piu' freddi dell'anno. Conclusione della serata con brindisi e assaggi di prodotti tipici. Orario: ore 21,15 - Piazza Volontari del Sangue. 31 gennaio 09 sesto ed uniti Festa della Merla Orario: ore 21 - strade e Quartieri del Borgo. 1 febbraio 09 acquanegra cremonese Festa della Merla Orario: ore 21 - piazzale della Chiesa Parrocchiale.

30 gennaio 09 cremona - incontro Gli Alunni del Fisco / La Tribù dei Tributi Rete di Enti al servizio dei Cittadini per un fisco più semplice e comprensibile, per tutti. Orario: ore 9,30 - SpazioComune di Palazzo Comunale. 30 gennaio 09 cremona - incontro I Luoghi della Memoria per la valorizzazione del Territorio Convegno dedicato alla valorizzazione dei Musei e di tutte le forme di raccolta, conservazione, tutele, esposizione, e fruizione del Patrimonio Culturale. Orario: dalle 9 alle 18 Palazzo Trecchi (via Trecchi, 20). 30 gennaio 09 cremona - incontro Montagne di Lombardia La Guida alpina Rossano Libera presenta il dvd "Montagne di Lombardia " a cura della sezione cremonese del CAI. Orario: ore 21 - Palazzo Cittanova. 31 gennaio 09 cremona- incontro L'Essere o il Fare Volontariato nella relazione d'aiuto L' Associazione Amare e Donare organizza un incontro per presentare il significato del volontariato fra gli ammalati e i familiari di ammalati. Orario: dalle ore 9,30 - Casa di Cura San Camillo.

3 febbraio 09 crema - incontro Antonio Cabrini. Il ricatto perfetto Antonio Cabrini, storico difensore della Nazionale di Calcio, intervistato dal giornalista sportivo Giorgio Barbieri, presenta il suo romanzo "Ricatto Perfetto". Orario: ore 20,45 - sala ricevimenti del Comune di Crema.

BREVI DAL SECOLO BREVE

di Giuseppe Azzoni

DAGLI OBBLIGATI AGLI AVVENTIZI Sotto l’aspetto del rapporto di lavoro e contrattuale i lavoratori agricoli cremonesi si dividevano, ad inizio secolo (ma sostanzialmente tutto rimane così per i decenni successivi), in cinque grandi categorie. Gli obbligati (o “spesati”), con contratto annuale più che per giornate per incarico e carico (la “spesa”) di lavoro, diritto alla casa e all’orto, remunerazione parte in denaro e parte in natura (compartecipazione o “diritto di zappa”). Categorie analoghe ma meno remunerate, soprattutto per la compartecipazione, sono quelle dei “trecentati” e dei braccianti fissi, per questi valgono le giornate e non prendono paga nei giorni in cui non lavorano (quasi cento in un anno e devono essere autorizzati dal padrone per lavorare altrove, per questo sono “ obbligati”). Se abitano in cascina, per l’abitazione pagano un affitto. Comunque siamo sempre, più o meno, a livelli di grama sopravvivenza. Ancora più misere le condizioni delle ultime due categorie: i braccianti e gli avventizi. In genere essi non vivevano in cascina, lavoravano solo quando venivano chiamati, restando disoccupati per molte giornate nelle quali si impegnavano con qualche altra attività o espediente. Gli avventizi in particolare dovevano adattarsi a tutto: erano chiamati a lavori saltuari a cottimo e a misura, a scavare o spurgare fossi, a sterrare e

livellare terreni ecc. con badili e carriole, a mietere e falciare nei periodi di punta. Va anche ricordato che alcune attività, il baco da seta soprattutto ma anche il granturco e momenti di punta dei raccolti, venivano dal conduttore della cascina spesso affidati, a compartecipazione, a persone che abitavano nel paese vicino. Solitamente si trattava di piccoli artigiani o di persone con un altro lavoro che integravano così, impegnandovi tutta la famiglia, i loro magri redditi. Il riparto del frutto di questo lavoro era in genere ancora più favorevole al padrone rispetto a quello effettuato con il salariato della cascina (quando quest’ultimo aveva diritto ad un terzo del raccolto al “bavelìn” si dava invece un quarto). Da qui lo scarso entusiasmo con cui i lavoratori di cascina guardavano questi “affidatari” esterni, li chiamavano “bavelìn”, termine derivato dai cascami della lavorazione dei bozzoli della seta. Si chiamava “patto colonico” il contratto per i dipendenti agricoli. In generale quanto in esso stabilito aveva valore triennale. Con esso si fissavano orari di lavoro, condizioni, remunerazione salariale per le varie categorie, dai capi agli obbligati agli avventizi, in denaro o in natura (nel patto del 1914 si citano: frumento, legna verde, farina, melicotto).


Zibaldone

A cura del Circolo Culturale "Arcangelo Ghisleri"

Percorso alternativo - parte Iª

H

ai visto cosa mi hai combinato, tu, e la tua mania delle partenze intelligenti!- cominciò a recriminare verso la moglie, senza staccare gli occhi dalla fila di macchine che lo precedevano. Si andava avanti a malapena in seconda, prima di Chiusi, sulla corsia in direzione di Roma: già da mezzora era così. Erano partiti da Firenze alle tre di notte –per evitare il traffico del primo mattino- aveva raccomandato la moglie, la quale taceva imbronciata, fissando il parabrezza dietro l’impassibilità degli occhiali da sole. -Dico a te, ehi!- continuò lui- e che bisogno c’è di mettersi gli occhiali scuri, che sono le cinque di mattina?-Perché te la prendi con me?ribatté lei, guardandolo da sotto gli occhiali- Potevo immaginare che tutti avrebbero avuto la nostra stessa idea?-Già –concluse filosoficamente il marito- Partenze intelligenti per automobilisti deficienti.-Guarda, guarda in fondo- lo

interruppe la donna- c’è un avviso luminoso: percorso alternativo per Roma, via Città della Pieve. Usciamo?-E usciamo-… accettò Antonio, prendendo lo svincolo di Chiusi e cominciando a salire verso la cittadina le cui mura cominciavano a illuminarsi al sole incipiente. Proseguivano da un po’ di tempo in modo scorrevole. -Che belle queste strade secondarie, dimenticate da quelli che preferiscono abbrutirsi nell’inferno delle autostrade. Stupidi!- rifletteva ad alta voce Sabrina, un po’ più sollevata. -Già…- stava assentendo Antonio quando vide in lontananza sulla carreggiata un assembramento di persone che issavano dei cartelli. Dopo aver rallentato, lesse sullo striscione di fronte a lui: “COMITATO BACCHIATORI DELL’ULIVO UMBRO”. -E che cos’è?- balbettò l’uomo rivolgendosi verso la moglie che, con aria da saccente, rispose: -Saranno i raccoglitori di olive che protestano per i salari bassi;

Venerdì 30 Gennaio 2009

Racconto di Vincenzo Montuori

è un lavoro faticoso, quello…-Lo so, lo so; ma comincio a stancarmi anch’io se per fare quaranta chilometri ci debbo mettere un’ora.Tra avanzate e frenate, dopo tre quarti d’ora, si riuscì a passare il blocco e ci si lasciò dietro il corteo. Antonio era ora concentrato alla guida e si affrettava verso Orvieto dove ci si poteva immettere di nuovo in autostra-

da; la moglie era tornata silenziosa dietro gli occhiali. Appena si trovò nelle vicinanze del casello, Antonio si accorse che qualcosa non andava per il verso giusto: un tabellone avvisava:”Casello di Orvieto

chiuso per incidente: traffico per Roma deviato sulla via Cassia”. -E ora?- si rivolse stralunato alla moglie, che cominciò a compitare:-La Cassia è la vecchia strada consolare romana che portava da Firenze a Roma prima che ci fosse l’Autosole; strada lenta, un po’ difficoltosa ma “ chi va piano, va sano e va lontano”.-Va bene; però sono le otto e siamo ancora qui e io ho il sedere quadrato a furia di stare seduto!-Eh, caro mio, o passiamo di qui o ce ne torniamo indietroconcluse seraficamente Sabrina, con un sorriso di sufficienza dietro gli occhiali. -Eh, già, intanto che si balla, balliamo- ricapitolò Antonio, mettendosi a velocità moderata per la vecchia strada consolare, più tortuosa delle budella di un serpente ed un’aria patetica con le sue vecchie pietre miliari corrose dalla polvere e dal tempo con le case cantoniere chiuse, diroccate e invase dalle erbacce. (Segue al prossimo numero)

La coerenza è la forza di una minoranza di Manuel Antonini e«Una delle declinazioni dello studio sull'influenza sociale in psicologia sociale è stata l'analisi del conformismo. In questi termini l'influenza sociale è definita come il cambiamento negli atteggiamenti, nelle opinioni o nei comportamenti di una persona indotta dal fatto che la maggior parte del suo gruppo di appartenenza si comporta o pensa in quel determinato modo. Lo stato dell'arte attorno alla questione ha portato solitamente a credere che il potere della maggioranza, il conformismo, traesse forza dalla necessità individuale di appartenere ad un gruppo: bisogno ereditato dai primordi della specie, in quanto l'appartenenza ad una unità sociale assicurava ai nostri antenati una maggiore sopravvivenza. L'adattamento del singolo alla maggioranza, tuttavia, non assicurava solo una possibilità più elevata di vivere e riprodursi, ma, rendendo più coeso ed efficiente il gruppo, si prefigurava anche come una risposta adattiva dei gruppi all'ambiente, presentandosi come una risorsa funzionale. Tuttavia, non tutti gli studi hanno condiviso questa visione. Come visto all'inizio, già a fine XIX secolo Ringelmann aveva sottolineato la possibilità che l'effetto dell'influenza sociale non migliorasse la prestazione del gruppo, ma viceversa risultasse in certe condizioni meno efficiente di quelle individuali. Poco anni dopo Le Bon, parlando della psicologia delle folle, coniò il termine contagio sociale in riferimento agli effetti negativi sul comportamento individuale che venivano trasmessi da persona a persona nella folla. Gli studi di Festinger, Pipitone e Newcombe cercarono di fare luce proprio su questo

«il PICCOLO zibaldone» con l’obiettivo di recuperare negli abitanti di questa città un orgoglio delle proprie radici, senza scomodare ampolle e letture un po’ personalizzate della storia, inaugura una rubrica fissa dedicata ai grandi cremonesi che hanno segnato la Storia nei vari campi del sapere e della cultura.

Francesco Novati (Cremona, 10 gennaio 1859 – Sanremo, 27 dicembre 1915) è stato un filologo italiano. Laureatosi presso l'Università di Pisa con Alessandro D'Ancona, insegnò successivamente

aspetto: l'influenza della maggioranza, credevano gli autori, non si traduce necessariamente in un miglioramento delle prestazioni o in una maggiore funzionalità ed efficacia, piuttosto può generare anche processi di de-individualizzazione, per i quali gli individui perdono i propri freni inibitori e le responsabilità individuali vengono sostituite con gli scopi e le azioni del gruppo. Attraverso questa perdita di responsabilità, i tre autori cercavano di dare una risposta anche a quei fenomeni osservati da Ringelmann alla fine del secolo precedente: in compiti comuni dove il contributo del singolo non è identificabile (compiti addittivi) si alimenta una diffusione di responsabilità che porta ad un minore impegno del singolo nello sforzo comune, spiegando così gli effetti di indolenza sociale osservati nella perdita di efficienza del gruppo rispetto alle prestazioni individuali. L'insieme degli studi sul conformismo (l'influenza della maggioranza), sebbene impegnati nel cercare di spiegare le ragioni, le modalità e gli effetti positivi e negativi dell'influenza sociale, non mettevano in discussione però il segno dell'influenza sociale. A lungo, infatti, si è creduto che un tale tipo di influenza ed i suoi effetti fossero unidirezionali: dagli studi di Triplett (1897) a quelli di Zajonc, di Cotrell a quelli di Pepitone, Festinger e Newcombe, di Sherif (1985) a quelli di Solomon Asch, tutte le analisi erano intente a scoprire quali fossero le dinamiche, le ragioni e la portata dell'influenza della maggioranza sui singoli membri. La premessa era che solo una maggioranza potesse influenzare un singolo o una minoranza, non viceversa. Gli studi del conformismo, così, si sovrapponevano con gli studi sull'influenza sociale, finendo per

somigliare e identificarsi. Tuttavia, l'influenza non ha sempre e solo il segno della maggioranza. E questo perché se il conformismo fosse l'unica forza a plasmare le opinioni o gli atteggiamenti di un gruppo, allora le organizzazioni sociali risulterebbero statiche ed omogenee, senza possibilità di cambiamenti, se non marginali. Il primo studioso a sollevare tale argomento critico fu Serge Moscovici, per il quale le innovazioni nei vari campi del sapere e della società erano spesso da ricondursi all'opera di singoli o minoranze che sfidavano le opinioni tradizionali. In altre parole, per Moscovici, in presenza di specifiche condizioni, l'influenza sociale può avere il segno opposto: anche le minoranze hanno la possibilità e il potere di cambiare le posizioni della maggioranza. Secondo lo studioso francese il principale fattore della forza persuasiva della minoranza risiede in uno stile di comportamento fondato sulla coerenza. Quanto più coerente ad un livello intra-individuale (ossia mantiene stabili le posizioni nel tempo; coerenza diacronica) e inter-individuale (ossia si mantiene coerente tra i membri stessi; coerenza sincronica) è la minoranza, più alta sarà la possibilità di influenzare la maggioranza di un gruppo. Secondo Moscovici, se si verificano queste condizioni, allora si può avere la conversione, termine opposto a conformismo per sottolineare un cambiamento di opinioni che ha segno divergente rispetto ad esso. La coerenza, infatti, conduce la maggioranza a ritenere la minoranza sicura delle proprie posizioni, competente ed onesta, e trasferisce così tali qualità alle sue opinioni, valutando le innovazioni che essa propone.»

Francesco Novati nelle Università di Palermo e Genova; poi, dal 1890, storia comparata delle letterature neolatine nella Regia Accademia Scientifico-Letteraria di Milano. Nel 1883 aveva fondato con Rodolfo Renier e Arturo Graf il Giornale storico della letteratura italiana, principale organo della cosiddetta "scuola storica". Pubblicò un buon numero di monografie, specie sul periodo medievale, e curò l'edizione di raccolte quali il Repertorio diplomatico Visconteo, e il carteggio di Pietro e

Alessandro Verri. Collaborò inoltre a numerose riviste e quotidiani: "La Perseveranza", "Il Libro e la stampa", "La lettura", il "Corriere della Sera" e l’"Archivio Storico Lombardo", periodico della Società storica lombarda di cui Novati fu socio dal 1879, poi consigliere, vicepresidente e dal 1899 presidente. Nel 1904 fondò, ancora con Renier, la rivista “Studi Medievali”. La tutela dell’intero patrimonio, costituito da libri, da alcuni manoscritti e dal car-

teggio privato del Novati, deceduto nel 1915, fu fortemente sentita dal fratello Uberto, suo unico erede, che s’interessò dell’atto di donazione. Nel 1916 egli decise di destinare alla Biblioteca Nazionale Braidense la biblioteca (costituita da circa 3500 volumi, 8000 opuscoli e stampe popolari) e il carteggio comprensivo di 13.832 pezzi. Uberto conservò per sé solo i manoscritti, ossia il materiale letterario del Novati del quale inizialmente non voleva assolutamente privarsi. La Società Storica Lom-

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Che cosa e’ mai la poesia? (Poeti allo specchio)

di Vincenzo Montuori

AMY LOWELL

Fra le voci più significative della poesia femminile statunitense che annovera, tra l’Ottocento ed oggi, grandi protagoniste quali la Dickinson, A. Sexton, Marianne Moore fino a S. Plath, un posto sicuro spetta a colei che conferì alla poesia il tono e la dimensione di una confessione volutamente spoglia ed aderente al quotidiano: Amy Lowell mi riferisco ad AMY LOWELL. Nata a Boston nel 1874 da una ricca famiglia di antico ceppo puritano, nel 1900, la Lowell, alla morte del padre, eredita, con i fratelli, una notevole fortuna che le permetterà di viaggiare privatamente e di visitare più volte l’Europa. Nel 1913 incontra in Inghilterra il grande poeta americano Ezra Pound che la incoraggia ad assecondare la sua ispirazione. Da allora in poi, fino al 1925, anno della morte, la poetessa fonderà riviste, dirigerà circoli poetici, pubblicherà libri e terrà conferenze presso importanti università come Harvard, Yale e Columbia. Dopo l’esordio nel 1912 con A Dome of ManyColoured Glass(Una cupola di vetro multicolore), la Lowell fondò, con l’amico Pound, l”imagismo” , un movimento che teorizzava una scrittura poetica oggettiva, stilizzata, che rifuggisse dalle fumosità della lirica simbolista europea e che si rifacesse piuttosto all’essenzialità della poesia classica cinese e giapponese. Al primo libro seguì Sword Blades and Poppy Seeds(Lame di spada e semi di papavero) del 1914. Con Men, Women and Ghosts (Uomini, Donne e Fantasmi) del 1916 e Pictures of the Floating World (Quadri di un mondo galleggiante) del 1919, L. adotta in pieno il verso libero e si avvicina ad esperienze culturali esotiche come quelle degli haiku giapponesi, che caratterizzano la sua ultima produzione. Tre volumi,infatti,usciranno postumi: What ‘s ‘O clock? (Che ore sono?) del 1925, East Wind (Vento dell’Est) del 1926 e Ballads for sale (Ballate in vendita) del 1927. Secondo la Lowell, l’ispirazione poetica attinge linfa dalla vita , e va espressa attraverso paragoni concreti: la scrittura poetica ha bisogno di una sorta di collaborazione da parte del lettore e la sua fioritura fa parte di un progetto di speranza condivisa. Vediamo come la poetessa ci trasmette con immagini precise, quotidiane, eppure tenerissime, questa sua convinzione nel testo intitolato Poem (Poesia): E’ solo un rametto Con un germoglio verde in cima; Ma se lo pianti, E lo bagni, E lo metti dove il sole gli arrivi dall’alto, Diventerà un grande cespuglio Con molti fiori, E foglie che spingono da ogni parte Scintillanti. Dalle sue radici arriverà freschezza, E sotto di lui i fili d’erba Si piegheranno e risolleveranno, E si urteranno nel vento che soffia. Ma se prendi il mio rametto E lo getti in uno stanzino Con trappole per topi e attrezzi consumati, Si disseccherà e andrà sprecato. E un giorno, quando aprirai la porta, Lo prenderai per un vecchio chiodo contorto, E lo spazzerai via Con altro pattume.

Orgoglio delle radici Questa è la sua produzione letteraria: • La giovinezza di Coluccio Salutati, Torino, Loescher, 1888. • Saggi critici e letterari, Torino, Loescher, 1889. • L’influsso del pensiero latino sopra la civiltà italiana del medio evo, Milano, Hoepli,1897. • Indagini e postille dantesche, Bologna, Zanichelli, 1899. • Le origini, Milano, Vallardi, 1900. • Attraverso il Medio Evo. Studi e ricerche, Bari, Laterza, 1905. • A ricolta. Studi e profili, Bergamo, Istituto Italiano Arti Grafiche, 1907. • Freschi e minii del Dugento, Milano, Cogliati, 1908. • Stendhal e l’anima italiana, Milano, Cogliati, 1915.

barda nel 1920 venne in possesso delle carte del compianto suo presidente Francesco Novati, preziose per il

loro valore intrinseco e come documenti della vita intellettuale dell’uomo illustre e venerato.


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Programmi televisivi da Sabato 31 Gennaio a Venerdì 6 Febbraio 2009

U

n poliziotto tanto da risultare simpatico. Un personaggio diverso rispetto ai tanti colleghi bravi e fin troppo seri. Ecco l’ispettore Coliandro, titolo di una miniserie televisiva (quattro episodi) per la regia dei Manetti Bros. e partorito dal famoso giallista Carlo Lucarelli. STORIE&PERSONAGGI Protagonista della serie è il giovane attore Giampaolo Morelli, affiancato da un cast fisso e in ogni singolo episodi da una diversa protagonista femminile. Gloria Bellicchi è presente per "Sesso e segreti", Gilda Lapardaja per

L’ispettore Coliandro piace perché fa sorridere

"La Pistola", Valentina Lodovini per "Mai rubare a casa dei ladri" ad eccezione dell'ultimo episodio, "Doppia rapina" in cui rientra in scena Cecilia Dazzi nel ruolo di Alessia che avevamo incontrato nell'episodio "In trappola" della prima serie. Al centro di questi gialli urbani c’è un investigatore con tratti molto diversi dai

Giampaolo Morelli è protagonista della miniserie poliziesca su Rai 2

Due immagini della fiction con protagonista Giampaolo Morelli, a lato il cast

tv

raiuno

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la 7

sabato 31

tradizionali poliziotti della fiction: solitario nel suo lavoro e schivo, ma anche molto ironico ed autoironico, si trova spesso nei guai ma va sempre in fondo alle sue indagini. IL CAST Oltre a Giampaolo Morelli, troviamo Enrico Silvestrin nel ruolo di Trom-

domenica 1 Lunedi’ 2

betti, braccio destro di Coliandro, Veronica Logan, che interpreta la dottoressa Longhi, sostituto procuratore alla Questura di Bologna, e Giuseppe Soleri nel ruolo di Gargiulo, l’amico fidato di Coliandro. Raidue, martedì ore 21.05

Martedi’ 3

I CESARONI

Parte la terza serie su Canale 5 La Garbatella torna ad essere il polo di attrazione di tutti gli amanti dei Cesaroni. La famiglia più buffa e simpatica della televisione italia-

colpi di scena è bebè in arrivo. In particolare fa sensazione la gravidanza di Eva, la figlia maggiore di Lucia (Elena Sofia Ricci), soprattutto

Il cast dei Cesaroni nella locandina della fiction

na torna nella terza serie con i soliti problemi e le incomprensioni tra i componenti di un nucleo allargato. La bottiglieria dei Cesaroni è il luogo preferito dai protagonisti, così diversi tra loro, ma legati da un affetto sincero. COLPI DI SCENA Ma la serie sarà ancora più movimentate del passato, con

mercoledi’ 4

perché non si sa chi sia il padre tra Marco e Alex. E poi Walter, lo strampalato figlio di Ezio Masetti (Max Tortora) si sposerà con Carlotta. Insomma, tante storie raccontate con una buona dose di umorismo, l’ingrediente che ha permesso alla fiction di ottenere ascolti da record. Canale 5, venerdì ore 21.15

giovedi’ 5

venerdi’ 6

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09.20 09.50 10.30 12.30 13.00 14.00 16.00 18.00 20.00 20.30 21.10 23.00

l'intervista. Attualita' tempo della politica alla conquista del west tg la7 - sport 7 animal face off. Doc. jack frost. Telefilm per amore di lassie il bianco, il giallo, il nero. Film tg la7 doctorology. Sit-Com l'ispettore barnaby "cose che colpiscono di notte". Telefilm una bionda tutta d'oro

10.15 12.30 13.00 14.05 16.00 17.05 20.00 20.35 21.30 23.40

alla conquista del west. Telefilm tg la7 - sport 7 gli straordinari viaggi di tippi. Documentario new tricks. Telefilm mac gyver. Telefilm i quattro cavalieri dell'apocalisse. Film Tg La7 - sport 7 jag - avvocati in divisa bello,onesto,emigrato australia sposerebbe compaesana illibata reality. Attualita'

10.10 10.30 11.30 12.30 13.00 14.00 16.20 17.20 19.00 20.00 20.30 21.10 23.25 00.40

due minuti un libro il tocco di un angelo matlock. Telefilm Tg La7 - sport 7 l'ispettore tibbs. Tf napoletani a milano mac gyver. Telefilm atlantide. Documentario cold squad. Telefilm Tg La7 otto e mezzo. Attualita' l'infedele. Attualita' storia proibita del 900 italiano. Documentario tg la7

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Venerdì 30 Gennaio 2009

cinema programmazione settimanale cremona Megacine CremonaPo (199.404.406) www.cremona.megacine.it • Australia • Operazione Valchiria • Italians • Beverly Hills Chihuahua • Revolutionary Road • Sette Anime • Viaggio al Centro della Terra • Yes Man Tognazzi (0372 458892) • Revolutionary Road • Italians

Filo (0372 411252) • Milk • Rassegna a 5 euro “Born into Brothels” Ti Amero’ Per Sempre • Giovedi 5 Febbraio: Teatro Multi Starplex Gadesco (0372 838295) • Australia • Operazione Valchiria • Italians • il respiro del diavolo • Beverly Hills Chihuahua • Defiance • Viaggio al Centro della Terra • Sette Anime

crema Porta Nova (0373 218411) www.multisalaportanova.it • Sette Anime • Operazione Valchiria • Revolutionary Road • The Millionaire • Italians • Beverly Hills Chihuahua • Viaggio al Centro della Terra • Australia Rassegne settimanali "Ora o mai più" Lasciami Entrare (lunedì) "Cineforum" • Il Giardino dei Limoni (martedì)

"Over 60" • Milk "Cineforum" • Appaloosa

IL DUBBIO

di John Patrick Shanley

(mercoledi')

Meryl Streep è protagonista del film “Il dubbio”, ambientato nel 1964 a St. Nicholas nel Bronx. LA TRAMA Un carismatico prete, Padre Flynn, sta cercando di allentare i rigidi costumi della scuola, imposti da Sorella Aloysius Beauvier, la preside con il pugno di ferro che crede nel potere della paura e della disciplina. I venti del cambiamento politico stanno soffiando all’interno della comunità e in effetti la scuola ha accettato il suo primo studente di colore, Donald Miller. Ma quando Sorella James, un’innocente piena di speranza, condivide con Sorella Aloysius il suo sospetto che Padre Flynn stia prestando troppa attenzione a Donald, Sorella Aloysius è felice di iniziare una crociata sia per svelare la verità che allontanare Flynn dalla scuola.

(giovedi')

pieve fissiraga Cinelandia (0371 237012) www.cinelandia.it • Home - Casa Dolce Casa? • Quarantena • Il Dubbio • Operazione Valchiria • Mar Nero • Revolutionary Road

ostiano Cinema Don Rosa (0372 840405) • Lissy

CINEMA – L’attore è protagonista del film “Operazione Valchiria”

Tom Cruise nella Germania nazista

“Operazione Valchiria” è il titolo del film thriller firmato da Bryan Singer. Star del cast è Tom Cruise, impegnato in una pellicola ambientata nella Germania nazista. LA TRAMA 1944: tornato in Germania dalla campagna d’Africa, dove è stato ferito gravemente, il colonnello Claus Von Stauffenberg si unisce alla Resistenza ed entra a far parte dell'operazione Valkyrie. Orgoglioso della divisa

che indossa, il colonnello Stauffenberg è un ufficiale leale che ama il suo paese, ma che è stato costretto ad assistere con orrore all’ascesa di Hitler e alla Seconda Guerra Mondiale. Ha continuato a servire nell’esercito, sempre con la speranza che qualcuno trovasse il modo per fermare Hitler prima che l’Europa e la Germania fossero distrutte. Quando si rende conto che il tempo stringe, Stauffenberg decide di entrare in azione e nel 1942 cerca di persuadere i comandanti del fronte orientale a rovesciare Hitler. Poi, nel 1943, mentre si sta riprendendo dalle ferite subite in combattimento, si unisce a un gruppo di uomini inseriti nei ranghi del potere che cospirano contro il tiranno. La loro strategia prevede di usare lo stesso piano di emergenza di Hitler per consolidare il paese nell’eventualità della sua morte – l’Operazione Valchiria – per assassinare il dittatore e rovesciare il governo nazista.

sabato 31

canale 5

italia 1

rete 4

SOL REGINA po

Genere: Thriller

di Bryan Singer

Cast: Tom Cruise, Kenneth Branagh, Bill Nighy, Tom Wilkinson, Carice van Houten, Thomas Kretschmann, Terence Stamp, Eddie Izzard. Durata: 120 minuti Produzione: 01 Distribution – Usa e Germania 2008

Sopra Tom Cruise in una sequenza del film e a lato la locandina

domenica 1 Lunedi’ 2

31

Martedi’ 3

Giovanni Biondi

Dentro le notizie...

Nell'ambito della trasmissione «Dentro le notizie», in onda su Telesolregina, l'assessore provinciale con delega all'ambiente e allo sport Giovanni Biondi farà il punto sui principali eventi accaduti sul nostro territorio. • Discariche di Amianto di Cingia de' Botti e Cappella Cantone; • Cremona: Pendolari, fronte risarcimenti; • Premio Ferri; • Giornata della Memoria: "Noi testimoni dell'orrore"; • Basket "Final Four a Cremona". La trasmissione va in onda sono il venerdì alle ore 23.10, replicata il sabato alle ore 12 e la domenica alle ore 17.30.

mercoledi’ 4 giovedi’ 5

venerdi’ 6

08.00 08.50 09.30 10.00 13.00 13.45 14.10 15.30 18.50 20.00 20.30 21.10 23.55 01.30

tg5 mattina loggione. musicale amici libri. Attualita' maurizio costanzo show tg5 - meteo 5 grande fratello amici. Reality verissimo. Attualita' chi vuol essere milionario edizione straordinaria Tg 5 - meteo 5 STRISCIA LA NOTIZIA la corrida. Varieta' maurizio costanzo show tg5 notte/meteo5

08.00 08.50 09.45 13.00 13.35 14.10 16.30 18.50 20.00 20.40 21.30 23.30 01.30

tg5 mattina LE FRONTIERE DELLO SPIRITO. attualita' finalmente soli. Telefilm Tg 5 - meteo 5 grande fratello amici. Reality questa domenica chi vuol essere milionario edizione straordinaria Tg 5 - meteo 5 paperissima sprint dr. house. Telefilm maurizio costanzo show tg5 notte/meteo5

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mattinocinque (tg5) forum. attualita' Tg5 - meteo beautiful. soap centovetrine. Soap uomini e donne. Reality amici. Reality tg5 minuti pomeriggio cinque chi vuol essere milionario edizione straordinaria Tg 5 - meteo 5 striscia la notizia scherzi a parte.Varieta' terra! attualita'

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tg4 - vie d'italia le ali della vita Tg 4 - meteo 4 pomeriggio con rete4 il tribunale di forum poirot: sul nilo. Film detective monk. Telefilm pianeta mare Tg 4 - meteo 4 walker texas ranger maximum risk. Film guida al campionato ww3 - la terza guerra mondiale. Film tg4 rassegna stampa

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assisi del silenzio. Doc. Santa Messa Pianeta mare Tg 4 - notizie traffico Melaverde / Tg 4 - meteo donnavventura. Att. peacemakers - un detective nel west. Tf addio alle armi. Film tg4 - meteo 4 colombo «Una mossa sbagliata». Telefilm siska. Telefilm controcampo tg4 rassegna stampa

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08.30 redazionali vendite 12.00 Obiettivo Notizie - TG 12.45 Cucinoone 13.30 Obiettivo Notizie - TG 14.30 Videoone 16.00 Obiettivo Notizie - TG 17.45 Viaggioone 18.00 Cinemaone 19.00 Obiettivo Notizie - TG 19.15 Truccoone 20.30 Obiettivo Notizie - TG 21.00 Dentro le notizie 22.30 Obiettivo Notizie - TG

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10.00 Dentro le Notizie 11.00 Santa messa 12.00 Obiettivo Notizie - TG 12.30 Il vangelo alla prova 13.30 Obiettivo Notizie - TG 14.00 Film 16.00 Obiettivo Notizie - TG 17.30 Obiettivo Judo 19.00 Obiettivo Notizie - TG 19.25 Obiettivo Show 20.30 Obiettivo Notizie - TG 21.00 Obiettivo territorio 22.30 Obiettivo Notizie - TG

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06.55 oroscopo settimanale 11.00 Millevoci 12.00 Obiettivo Notizie - TG 13.00 Cucinoone 13.30 Obiettivo Notizie - TG 14.00 Videoone 16.00 Obiettivo Notizie - TG 17.45 Viaggioone 18.00 Cinemaoone 19.00 Obiettivo Notizie - TG 19.15 Truccoone 20.30 Obiettivo Notizie - TG 21.00 Super tombolone 22.30 Obiettivo Notizie - TG


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Coffee Break

Venerdì 30 Gennaio 2009

LA CURIOSITA’ Sarah Jessica Parker imita Carrie di “Sex and the city”

N

ella vita come sul set. Protagonista è Sarah Jessica Parker, 44enne eroina di “Sex and The City”. Nella famosissima serie tv l’attrice interpreta il ruolo di Carrie, una giornalista alle prese con una perenne crisi sentimentale ed ironia della sorte questi guai di cuore li vive anche nella vita privata. TURBOLENZE AMOROSE Nonostante le voci insistenti di un tradimento con una giovanissima ragazza dai capelli rossi, Sarah Jessica Parker un anno fa sembrava aver perdonato il marito, Matthew Broderick. Ora, però, pare sia arrivato il momento dell’addio. Negli ultimi cinque mesi l’attrice americana ha fatto di tutto per salvare il suo matrimonio con l’attore 46enne, anche per il figlio James Wilke, di soli quattro anni. Le buone intenzioni, però, non

Tormenti d’amore proprio come sul set

sono bastate: la Parker sembra che stia cercando una nuova casa in cui andare ad abitare. Un addio doloroso come sul set con Mr. Big, ma purtroppo stavolta non è per finta. LA CARRIERA Dopo aver interpretato ruoli secondari in varie pellicole, Sarah Jessica Parker ha dato una svolta alla sua carriera nel 1998, quando il network americano Hbo le ha affidato la parte di Carrie Bradshaw nel serial “Sex and the City”, ruolo che ha interpretato per sei stagioni e che le ha

Martedì torna il magazine “Omnibus”

Martedì 3 febbraio torna “Omnibus”, il magazine di attualità e costume, giunto al terzo numero. Come è ormai consuetudine, il mensile propone storie accattivanti e personaggi che hanno fatto parlare di sé nelle ultime settimane. Appuntamento nei dispenser e buona lettura…

sportcafè

L’orgoglio silenzioso di mister Ranieri

Sarah Jessica Parker sul set di "Sex and the city"

fatto vincere svariati premi. Conclusasi la serie televisiva nel 2004, della quale nel frattempo era divenuta anche produttrice, ha firmato un contratto con i

magazzini Gap e ha continuato a recitare al cinema. Ma come Carrie, alle soddisfazioni professionali non si sono aggiunte quelle amorose.

LA STORIA L’attore Massimo Bulla è stato costretto a cambiare vita

L’ex star delle soap lavora come facchino

Massimo Bulla

Dalle stelle alle stalle. Non sempre è solo un modo di dire. A volte rispecchia la dura realtà dell’attore, che passa in un battito di ciglia dalla notorietà al dimenticatoio. E per non affondare, deve cambiare vita, anche se non è facile. Il protagonista della storia è Massimo Bulla, 37 anni, diventato in pochi anni uno degli attori di soap più amati della tv italiana ed ora costretto a lavorare come scaricatore di bagagli a Malpensa. L’APICE E IL DECLINO Protagonista di “Incantesimo”, “Centovetrine” e della serie “La Squadra”, Bulla s’è ritrovato di punto in bianco senza lavoro. Nessuno l’ha più chiamato per proporgli un provino. Ha raccontato la sua storia al Maurizio Costanzo Show, con umiltà e senza tracce di divismo: «Lo scorso mese di

maggio ci sono state delle difficoltà nelle produzioni televisive e sono iniziati i problemi nel trovare nuovi ingaggi. Mi sono ritrovato in una situazione in cui ho dovuto rimboccarmi le maniche e l’ho fatto con piacere». Morale, nel mondo dello spettacolo non tutto luccica come appare al pubblico.

Il riscatto silenzioso che fa più rumore delle parole. Il protagonista è Claudio Ranieri, di professione allenatore della Juve. A differenza di Mourinho, arrivato in Italia come il messia del calcio, Ranieri è giunto alla Juventus in punta di piedi e ha dovuto ingoiare molti bocconi amari malgrado buoni risultati. Sulla scia di questo diverso trattamento della critica, il portoghese non ha certo avuto parole d’elogio nei confronti del collega, che ha però incassato sempre con signorilità. Questa sua apparente remissione ha dato spazio a una critica durissima sul suo operato quando la squadra ha avuto una piccola crisi e lui, Claudio da Roma, ha ancora incassato senza vacillare. Ma nell’animo deve aver covato una rabbia sportiva che gli ha permesso di rimettere in sesto la squadra, che si è avvicinata a piccoli passi all’Inter di Mourinho. E poco importa che i bianconeri siano inciampati ad Udine (può capitare). Come nelle favole di Esopo, il più debole si rafforza e mette in ansia il più forte o presunto tale. Anche questo è il bello dello sport.



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Palloni, dispetti, discussioni, discese e slittino … e un cazzotto per tre turni

M

ercoledì di recuperi. Il diritto dei forti e della fortuna premia l’Inter che aggiunge tre punti ai tre che già aveva sulla Juve. Murinho al Massimino mangia arancini, protetto nella cabina di una TV privata. Gli scambi di parole tra Mou e Lo Monaco avevano suggerito la prudenza. Il presidente siculo: «Chi parla come lui è da prendere a bastonate nei denti». Risposta «Conosco il Bayern Monaco, Il Gran Prix, il Principato di Monaco, e il Monaco Tibetano, altri no». L’arbitro Rocchi, a sua volta prudente (a Catania è meglio…) manda Muntari nello spogliatoio per un fallo ridicolo, ma Stankovich aveva già segnato il primo dei due gol nerazzurri: il secondo è di Ibra che pur subisce un fallo da dietro: ma Roc-

Armin Zöggeler

chi «non vede». Scontato il turno obbligato, non aveva fatto rimpiangere l’assenza di Adriano, passato dal calcio al pugilato in campo, per tre giornate senza partita. Prima, a Udine, la Juve assente Del Piero - così impara a ribellarsi

il calcio

Cremo - Spal 0 a 0 Un bel pareggio

S

Zlatan Ibrahimović

a una sostituzione- aveva subito due reti friulane, che hanno rincuorato Marino e la sua panchina. A San Siro il Milan era in rete con Beckham - presente Capello per vedere - e il Genoa irritato a difendersi: ci saranno sette gialli. Al 41° del 2° tempo il pareggio beffa e il Milan a meno 8. Palermo e Napoli perdono con la Roma, due gol su deviazione, e con la Fiorentina, stesso risultato. De Laurentis manda tutta la squadra al cinema, paga il portiere. Anche la Lazio subisce l’improvviso risveglio della Samp, Lotito pare annichilito, e adesso la crisi c’è e si vede. Il Chievo fa pari con il Lecce, ma e uno zuccherino per affamati. Sui monti del Tirolo e della bassa Baviera si comincia a fare il conto., ma le nostre punte perdono terre-

no: Blardone, Manfred Moelegg e la Karbon hanno perso fiducia: ma Fill, Innerhofer, Manuela Moelegg, possono essere temuti su qualsiasi pista, come la bresciana Nadia Franchini e l’azzurro Patrick Thaler terzo nello slalom di Kitzbuehel - la Mecca dello Sci - come è stata ribattezzata al Kitz(buehell) Race Party ai piedi della pista più pista del mondo bianco. Patrick, carabiniere di 31 anni, senza sponsor tranne i suoi occhi azzurrissimi, nel ’99 (21 anni) è finito contro gli alberi di un bosco a 80 Km all’ora. Comprensibili i suoi ritmi del “dopo“. Sul casco porta la scritta «Val Sarentino» il suo paese a 30 Km da Bolzano. «Lo faccio per riconoscenza verso amici che mi hanno sempre aiutato. Questo podio per me e per loro vale doppio, è stato il sogno di una vita». Armin Zoeggeler col suo slittino trionfa anche a Altenberg, e guida la coppa del mondo con 76 punti su Moeller. «A notte prima di dormire faccio una passeggiata nei boschi. Là c’è silenzio e solo silenzio».

INTERMEZZO

Emiliano Mondonico

Non mi ricordo di aver visto e sentito Emiliano Mondonico così loquace, quasi garrulo, sorridente e partecipe nel rapporto che ha con chi, qualche volta, pretende di dargli suggerimenti e consigli, in pura teoria quasi affiancandolo sulla panchina. Secondo me è un buon segnale che si evidenzia anche nelle fotografie colte in gara.” Mi servono ricambi, ci

penserà chi sta sopra di me “. E’ una dichiarazione impegnativa, visto che non ha alzato gli occhi al cielo. I colleghi col taccuino in mano si sono affettati a proporre cessioni, scambi, arrivi e nomi: tutto di fantasia. Purtroppo nessuna partenza certa, per andar giù piatto le partenze…aiutano,vero Presidente. Le certezze si avranno settimana prossima

ono curioso e fiducioso di vedere all’opera Morfeo. Il prepartita si annuncia dolce come il dono di mr. Ivano del pocketcoffee. Sorride, ne offre due, e scende nei suoi distinti. Fotografi e sguardi non trovano il presidente nei posti riservati ai dirigenti (e ai suoi nipotini). Cadregari lì a scrutare la Spal prossima avversaria del Lecco scosta il suo 1,90 per lasciare il proscenio ad Arvedi. Mi alzo a stringergli la mano e sorridente mi dice che «…ne arrivano altri due o tre». Nessun nome, né io ne chiedo. Prego il collega mio vicino di tenere la cosa ferma almeno fino a sera: cerco Gramigna all’ANSA, non c’è, ma alle 2,40 lancio la novità a un sostituto: non è uno scoop ma una notizia di buon interesse generale che verrà ripresa da molti giornali. Tutti gli occhi sono intenti a seguire sul campo, attaccato dal gelo, solo Morfeo dei sogni, i suoi guizzi improvvisi e i passaggi di chi sa dominare la palla. Certo che mi piace, e certo migliorerà, ma la sua prestazione non mi sorprende, ero stato informato da chi,

Eugenio Grignani

Classifica lega pro 1 • divisione A •

Reggiana Pro Patria Cesena Spal Novara Padova Verona Cremonese Lumezzane Ravenna Pro Sesto Pergocrema Monza Portogruaro Lecco Legnano Sambenedettese Venezia (-4)

36 34 34 33 31 30 27 26 25 25 24 23 23 23 21 19 19 15

a me pare abbia solo il cognome. Il commento del nostro allenatore invece mi sembra preciso. Riconosce l’attuale superiorità della Spal, comunica ai presenti in sala stampa motivi di equilibrate speranze forse anche in considerazione degli annunciati arrivi. Nei dintorni dello spogliatoio si spera che alla ripresa delle

Morfeo ha tirato quasi tutta la partita, ma “…la sosta farà bene a lui e a tutta la squadra” Foto Luca Pedroni

all’Atalanta, l’aveva seguito per anni, e l’avevo visto nell’ultima partita giocata dalla Cremo a Bergamo. L’attenzione per lui non mi ha distratto da quella dedicata a tutta la squadra, che finalmente ha tenuto un buon ritmo per tutta la partita: è la prima volta dall’inizio campionato. Dolcetti, controparte di Mondonico, dichiarerà alla fine di essere soddisfatto, ma a qualche domanda di giornalisti romagnoli darà risposte evasive, come quella su Rivaldo jr, che del grande zio

gare chi entra in campo dedichi alle partite in casa e fuori tutta la giovane volontà che questo sport esige. Finalino d’obbligo sull’arbitraggio: per essere bravo dico il meno peggio degli ultimi dieci, considerando che per il prossimo turno, quasi quasi, preferirei Crema a Verona :mi interesserebbe assistere a Pergo/Monza, più che una partita uno spareggio. Mi piacerebbe un sacco scrutare la fronte di Macalli grande capo, e verificare eventuali mutamenti nel suo giovanile scalpo.


Sport

Venerdì 30 Gennaio 2009

Pallacanestro: Sabato contro la Trenkwalder

Umiltà, determinazione e...

A

di Giovanni Zagni

ltra "Caporetto" in trasferta per la Vanoli Gruppo Triboldi, in quel di Roseto degli Abruzzi (83-67). Dopo 20' discreti e con il risultato in bilico, pur dovendo rinunciare a Terry dopo 5' (terzo fallo) gli uomini di Cioppi si son sciolti nella ripresa , dando ai teramani l'opportunità di vincere senza soffrire. Purtroppo questo esito non fa notizia perchè la Vanoli, in trasferta, proprio non riesce a far risultato. Il momento era foverevole, tutte le concorrenti ai vertici della classifica avevano Classifica legadue Cimberio Varese Trenkwalder R. Emilia Vanoli Soresina Prima Veroli Fastweb Casale M. Fileni Jesi Harem Scafati Edimes Pavia Basket Livorno Basket Rimini Crabs B. Sardegna Sassari Pallacanestro Roseto Umana Venezia Enel Brindisi Aget Imola Carmatic Pistoia

22 20 20 20 20 20 18 16 16 16 16 16 14 14 12 12

alle viste incontri difficili, ma la band di Secondo Triboldi non ha saputo approfittarne, come capita ormai da troppo tempo, lontano dal Palasomenzi. Per la prima volta coach Cioppi ha avuto parole dure

Lollis va a canestro

per i suoi a fine partita. Brutto segnale questo ,perchè se l'allenatore giustamente ha da rimproverare i suoi giocatori lo può e lo deve fare nel segreto dello spogliatoio, mai in sala stampa. Non vorremmo si stesse rompendo il feeling con la squadra. Ma per scacciare funesti fantasmi occorre che il team tutto, dagli atleti ai tecnici, si dia una mossa decisiva perchè stante la classifica corta e gli scivoloni anche di chi

gode di molto credito, ci pare consentano di guardare avanti con ragionevole fiducia. Quale miglior occasione per ritrovare due punti imoportanti che non sia quella di sabato quando sarà a Cremona, col favore delle telecamere di Rai sport, la Trenkwalder di Reggio Emilia ? Auspichiamo grande concentrazione specie in difesa, perchè non sempre si potrà far benissimo in attacco com'è stato quasi sem-

pre sinora grazie a percentuali di realizzazione di ottimo livello. Siamo convinti che con l'equilibrio esistente in campionato, il sogno di una promozione non debba considerarsi una irraggiungibile meta, purchè si vada in campo con molta umiltà dimenticando sufficienza e presunzione. Di norma la vetta si raggiunge con molte sofferenze, ma per farlo occorre avere determinazione, coraggio ed attributi.

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Pallanuoto

Ottima partenza per la Bissolati Reale Mutua E’ iniziata nel migliore dei modi l’avventura della Bissolati Reale Mutua nel campionato di pallanuoto di serie C Il calendario ha voluto opporre al primo turno due fra le favorite del campionato, proprio la Bissolati contro la temutissima formazione del Novara che si diceva decisa a puntare alla promozione. In acqua, invece, si è vista in pratica solo la formazione biancazzurra che, soprattutto nei primi due quarti (alla pausa la Bissolati conduceva per 7-2) ha letteralmente strapazzato i piemontesi. Solo nel terzo tempo i biancazzurri hanno rallentato il ritmo lasciando ai novaresi la possibilità di recuperare parzialmente, ma poi hanno ripreso a giocare e Novara è stata nuovamente affondata. A porre le basi di un successo sostanzioso è stato Costantino che, allo scadere del primo minuto, ha messo a segno un bellissimo gol da lontano. Ha pareggiato il bravo Campanini nell'azione successiva, ma poi Zatti e Falcone hanno chiuso il tempo sul 3-1. In crisi Novara nella seconda frazione quando subisce ben quattro reti (Falcone, Piazzi e due volte Costantino) e va al riposo in svantaggio di cinque (7-2). Terzo tempo con un gol su rigore del Novara, mentre Falcone se ne fa parare uno, il gioco scade un poco, la Reale Mutua rallenta e Maggioni, sul finire del terzo tempo e all'inizio del quarto, accorcia le distanze fino all'8-5. Novara sembra crederci e ora spinge a fondo, ma Pantaleo fa buona guardia e para tutto. Poi la

Bissolati ormai lanciatissima chiude la partita sul 10-5. Meno fortunate le ragazze che stanno disputando il campionato di serie B, ancora a secco di vittorie dopo le prime due giornate di campionato anche se, tutto sommato, la loro ultima prestazione, contro il Lerici, uscito vittorioso per 8-6 dalla Comunale, non è stata affatto trascurabile. Alla fine del terzo tempo le ragazze di Tabelli conducevano con il punteggio di 6-5 una partita piacevole di cui avevano fino a quel momento dettato i tempi. Nell’ultima frazione di gioco un assai dubbio ha dato la possibilità al Lerici di pareggiare le sorti della partita e di qui ripartire verso il successo approfittando del nervosismo che ha improvvisamente tarpato le ali, soprattutto in difesa, alla squadra di casa. La gara era iniziata molto bene, con due reti in rapida sequenza di Stefania Masseroni, ma poi c'era stata la perentoria rimonta della formazione ligure nel secondo quarto che terminava in vantaggio di 5-4. Tornava avanti la Bissolati nel terzo tempo, ma poi il disastroso finale con il quarto tempo chiuso subendo ben tre reti in rapida sequenza. Nel prossimo turno, sabato 31 gennaio, le ragazze vanno in trasferta ad affrontare Blue Shark Cagliari, mentre i maschi giocano, pure in trasferta, il derby cremonese contro Crema che nella prima giornata di campionato ha osservato un turno di riposo. In acqua le due formazioni nella piscina comunale di Crema alle ore 21. CC

JuVi: Adriano Furlani è il nuovo coach

Costa Furlani e Bertoglio alla presentazione

Con due comunicati ufficiali, mercoledì, la JuVi Witor's ha annunciato dapprima l'esonero di Dario Ada-

mi, da allenatore della prima squadra e successivamente di aver affidato l'incarico ad Adriano Furlani.

Era un po' che voci e smentite si succedevano al proposito, ma evidentemente la società ha deciso così, a nostro parere, senza addebitare particolari colpe ad Adami, ma per cercare di dare una svolta ed una sferzata di energia a tutto l'ambiente. Furlani, che è un grande conoscitore della categoria, un esperto del settore, avrà modo di esordire con una vittoria, perchè domenica la JuVi troverà a contenderle i

judo

Elena Solari, impegnata nei “Bianchi e Rossi “ San Donato

due punti al Palasomenzi, il fanalino di coda Cagliari. Questi eventi "sportivamente drammatici" non consentono a nessuno di esserne lieti, ma forse fanno il bene di una società e di una squadra che ha certamente necessità di un cambiamento poichè la classifica comincia a diventare troppo misera, per punti conquistati, mentre, sempre personalmente riteniamo che per gioco espresso, poco debbano rammaricarsi il

presidente Bonetti ed i suoi collaboratori. Ogni ulteriore commento ci pare superfluo. Auspichiamo che presto la classifica torni a premiare il lavoro di tutti e la JuVi riesca ad uscire da una situazione difficile con grande dignità ed orgoglio. Gli sforzi della dirigenza e la qualità del roster meritano vetrine di grande rilievo in questa categoria, che con la volontà dei protagonisti in campo, paiono del tutto alla portata. GZ

Classifica serie a/dil. Fulgor Forlì 26 Paffoni Omegna 22 Intertrasporti Treviglio 22 Assigeco Casalpusterl. 20 Finance Vigevano 20 Siram Fidenza 18 Gira Ozzano 16 L.Maggiore-Castelletto 16 Basket Lumezzane 14 Jesolosandonà 14 JuVi Witor's 12 Tirreno Power Vado 12 RB Montecatini 10 Russo Cagliari 2

Kodokan Cremona in medaglia a Modena

Buon test per cadetti (under 17) e juniores (under 20) del Kodokan, il Trofeo interregionale di Fiorano modenese in previsione delle imminenti selezioni regionali per i Campionati Italiani di classe, selezioni che avranno luogo il 1° febbraio. Negli under 20, solida la prestazione di Elena Solari (-63 kg.), forte di due sicure vittorie ed una sconfitta immeritata che le negava la medaglia d’oro relegandola al bronzo (il filmato della gara dimostra che veniva assegnato un punteggio inesistente all'avversaria mentre nel contempo era ignorata una spettacolare azione della cre-

monese). Esperienza positiva per Marco Caramatti, junior che da poco è nel circuito agonistico, e quindi deve inseguire da lontano atleti più esperti. Tra gli under 17, Alessandro Conti ha guadagnato un argento nei 46 kg., seppure col rammarico di un oro perduto in modo rocambolesco; Shannon Ruggeri (44 kg), sebbene combattesse al di sopra del suo peso, per assenza di avversarie, è riuscita ugualmente a raggiungere il bronzo. Gianluca Giust (60 kg) è uscito vittorioso dal primo incontro ma poi ha perso fiducia uscendo dal torneo.

Sconfitta anche per Silvano Lucini nei 50 kg., seppure con un avversario di tutto rispetto. Infine, si segnala che Elena Solari ha partecipato, come prestito, al torneo “bianchi e rossi”, gara a squadre promozionale organizzata nello scorso weekend a Milano da Cesare Barioli ed Alfredo Vismara con l’idea di ripercorrere le orme della tradizione nipponica. La gara, senza limiti di età né cintura, presentava alcuni dei migliori nomi del judo regionale e del Nord Italia e, nonostante le difficoltà Elena è riuscita a mettersi in mostra confermando il momento positivo.


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Sport

Venerdì 30 Gennaio 2009

pallavolo: Magic Pack a Pomezia contro Acqua & Sapone

Sfatare il mal di trasferta

L

di Cesare Castellani

a solita Magic pack da trasferta, dopo aver illuso con l’eccezionale prestazione fornita nella gara di andata di Coppa Italia giocata ad Offanengo, è andata ad inchinarsi alla capolista di campionato Rebecchi Piacenza cedendole il diritto di partecipare alla Final Four di Coppa Italia . Quando pensava di aver già in tasca la qualificazione grazie al 3-1 dell’andata, c’è stato il crollo, in trasferta, contro una squadra che non era certo

Classifica Rebecchi PC Europea 92 MI Cariparma Villa Cortese Nocera Umbra Urbino Volta Mantovana San Vito Magic Pack Aprilia MGM Roma Infotel Forlì Benevento Donoratico

Ricezione della Vasileva

Cornelia Dumler in schiacciata

rassegnata e che, più della Magic Pack, ha gettato in campo tutta la sua determinazione e volontà di vincere alla quale la formazione di Simon-

celli non ha mai saputo reagire. Un vero peccato perché la partecipazione alle finali avrebbe dato un certo lustro a

questa stagione di transizione che ha dato soddisfazioni alla dirigenza ed al pubblico, ma anche qualche cocente delusione vista la differenza di rendimento della squadra in trasferta e in casa ove le ragazze hanno dimostrato d’essere quasi imbattibili. Domenica, intanto, si va a Pomezia per affrontarvi l’Acqua e Sapone Aprilia, che segue in classifica la Magic Pack e vorrà certamente approfittare dell’occasione che il calendario le offre per agganciare in classifica la formazione di Simoncelli. La stessa Acqua e Sapone è reduce dalla eliminazione in Coppa subita con due 3-1 da Nocera. Nella partita di andata finì con un 3-1 a favore della Magic che riuscì, dopo aver perduto il primo set, a limitare i danni solitamente provocati da Kenny Moreno Pino, la giocatrice senza dubbio più potente e temibile del campionato con gli oltre quattrocento punti messi a segno finora.

36 34 32 32 32 28 27 24 21 19 18 15 9 8

Quella era però una Magic Pack che giocava ancora con una Dumler a mezzo servizio che stentava a ritrovare una condizione di forma decente, che teneva ancora stabilmente in panchina Gentili e Signorile affidandosi solo alle puntate di Nardini e Fanzini, con Shopova in crescendo, ma non ancora nella forma attuale. In due mesi (si giocò al Palasomenzi il 2 novembre) la Magic Pack (a parte i problemi che incontra ogni volta in trasferta, anche contro formazioni non di primissimo piano) pare notevolmente cresciuta, senza dubbio più della formazione di Aprilia che si è forse troppo basata sulle prestazioni della sua miglior giocatrice. Bisognerà comunque far molta attenzione perché giocatrici come Palazzina, come Carvalho e soprattutto Gianneschi possono sempre trovare la giornata buona e mettere in difficoltà chiunque. C’è solo da sperare che la lezione di Piacenza sia servita e che finalmente si possa tornare da una trasferta con qualche punto in tasca.

ciclismo: Sei giorni di Cremona

Fervono i preparativi per la kermesse

E’ iniziato il conto alla rovescia per la Sei Giorni di Cremona che inizierà il 6 febbraio e che costituira il principale avvenimento sportivo dell’annata per la città di Cremona che si prepara ad accogliere con grande entusiasmo questa kermesse che vedrà scendere in pista alcuni dei migliori specialisti del mondo, ma che sarà anche un avvenimento importante dal punto di vista artistico e gastronomico. Sei serate ricche di appuntamenti che senza dubbio costituiranno una attrattiva notevole per il pubblico non solo degli sportivi. A dimostrazione di quanto si stata azzeccata l’idea di organizzare la manifestazione, già stanno arrivando da molte città vicine le prenotazioni di biglietti per tutte le serate e c’è da star sicuri che gli organizzatori riusciranno a fare il tutto esaurito sin dalla prima serata. In pista alcuni dei migliori specialisti del mondo, a partire dal pluricampione iridato Franco Marvulli al campione di Pechino Walter Perez, ma anche il cremonese Edo Costanzi, debuttante in questa specialità in cui, però, potrebbe in futuro ambire a prestigiosi traguardi dal momento che si tratta di un velocista che possiede anche indub-

Franco Marvulli

bie doti di fondo e resistenza. Il preambolo al Teatro Ponchielli ha ampiamente dimostrato come gli organizzatori non abbiano trascurato alcun particolare nell’allestimento del-

la manifestazione anche sul piano della partecipazione di alcuni artisti di fama internazionali. Dal prossimo lunedì inizieranno i lavori per montare la pista che arriverà dall’Olanda su una ventina di Tir. Poi, da giovedì, tutti in pista. Come assistere alla Sei giorni In vista della prima edizione della 6 Giorni di Cremona Internazionale, in programma dal 6 all’11 febbraio a CremonaFiere, l’organizzazione dell’avvenimento rende noto che per ogni serata di gare i posti per il pubblico in vendita saranno mille, 250 per il ristorante a centro pista (al costo di 50 euro), 250 per la “Tribuna Stradivari” per la quale è garantito il posto ai titolari di abbonamento e 500 per il parterre a centro pista nel quale sarà in funzione servizio bar. Il costo dell'ingresso all'impianto per poter accedere alla tribuna e a centro pista è di 15 euro comprensivo di una consumazione, mentre l'abbonamento alle sei serate di gare è in vendita a 50 euro.
Per assistere dunque a 6 giorni di grande sport e spettacolo è necessario affrettarsi prenotando i posti tramite mail all’indirizzo info@6giornidicremona.com o al numero di telefono 328 4760303.

atletica

Provinciali indoor: questi i campioni

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Pieno successo, alla palestra Polivalente di Cavatigozzi, della manifestazione di atletica leggera dedicata alla disputa dei campionati provin-

ciali di alcune specialità allestita dalla AtleticaArvedi. Buoni alcuni risultati ottenuti dai giovani ingara. Questi nuovi campioni provinciali indoor.

Ragazzi 35 m. Piani: 1. Simone Rosani (Arvedi) 5'90 35 m. ostacoli: 1. Federico De Gennaro (Arvedi) 6'96. Salto in alto: 1. Francesco Asta (Arvedi) 1'25. Ragazze 35 m. : 1. Sara Tacchinardi (A. Castelleone) 5"70. 35 ostacoli: 1. Sara Tacchinardi (A. Castelleone) 6"40. Cadetti 35 m.: 1. Luca Cacopardo (Virtus Crema) 5"32. 35 ostacoli: 1. Luca Cacopardo (Virtus Crema) 5"82. Salto in alto: Paolo vailati (Virtus Crema) 1,40.
Cadette: 35 m.: 1. Irene Lisè (Castelleone) 5"66. 35 ostacoli: 1. Lara Lanzani (Arvedi) 6"98. Esordienti Femminili A 35 m.: 1. Giulia Galli (Arvedi) 6"24 35 ostacoli: 1. Emma De Gennaro (Arvedi) 6"98 Salto in alto: Sara Mascheroni (Arvedi) 0'90. Esordienti maschili A 35 m.: 1. Alessandro Roda (Arvedi) 5"92 35 ostacoli: 1. Luca Zerbini (Arvedi) 7"14 salto in alto: 1. Alessandro Roda (Arvedi) 1'25
 Esordienti femminili B 35 m.: 1. Sara Mascheroni (Virtus Crema) 7"20 35 ostacoli: Oumaima Janati Idrissi 9"10 Salto in alto: 1. Sara Mascheroni (Virtus Crema) 0'90 Esordienti maschili B 35 m.: 1. Dario Dester (Arvedi) 6"70 35 ostacoli: 1. Fabio Aldovini (Arvedi) 7"98 Salto in alto: 1. Dario Dester (Arvedi) 0'90 Esordienti C 35 m. 1. Nicolas Baroni (Castelleone) 9"20.

La Palestra Sprettacolo dopo la ristrutturazione

Giovedì 12 febbraio vi sarà l'inaugurazione ufficiale della Palestra Spettacolo dopo la ristrutturazione. per l'occasione, alle ore 18, scenderanno in campo le due principali formazioni di basket della provincia, la Vanoli Soresina e la Basket Cre-

mona JuVI a ranghi misti Ugualmente, il 16 febbraio, vi sarà l'inaugurazione della palestra Cambonino. Sarà una partita di pallavolo femminile a tener banco nell'occasione. In campo Magic Pack e Reima Crema


Sport

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Venerdì 30 Gennaio 2009

Sabato 31 sulle corsie del Comunale di Soresina finale dei Campionati Provinciali a Terne

Campanini e Fanfoni esultano nel Trofeo Moroni

T

di Massimo Malfatto

E’ andata oltre ogni più ottimistica previsione il trofeo “Franco Moroni”, una gara individuale (con due finali) organizzata dal settore bocce MartiriAmerica A.S.D. Puntoraffavolo. Discreta partecipazione di pubblico e giocatori, buon livello di gioco, unico lato negativo che la manifestazione si sia conclusa a tarda ora. Nella categoria A/B, dopo un pomeriggio molto amaro, può sorridere la canottieri Flora grazie alla splendida performance di Massimo Campanini. Il portacolori del Flora superava nei quarti Silvano Maccagnola (12-6) ed in semifinale s’imponeva su Giuseppe Ghisolfi sul filo di lana, al termine di un incontro rocambolesco. Nella parte alta del tabellone in evidenza “Butta” Ferrari che in semifinale si sbarazzava di Paolo Guglieri con un perentorio 12-5. Finale intensa, ben giocata da entrambi i giocatori, ma svoltasi, purtroppo, davanti a pochi intimi: la spuntava un Campanini molto ispirato (non quello visto solo poche ore prima nel campio-

Mauro Fanfoni (Can. Bissolati) vincitore della cat. C/D

nato italiano!) sul pur bravo Ferrari per 12-4 con una vittoria da big. Nella categoria C/D torna a ruggire come ai vecchi tempi il leone. Stiamo parlando di Mauro Fanfoni: 73 anni (molto ben portati!) protagonista tra gli anni ’70 ed ’80 di prestigiosi successi a livello nazionale, al suo secondo successo stagionale. Il bissolatino si sbarazzava nei quarti del compagno di società Maurilio Segalini (12-3) ed in semifinale aveva la meglio su un altro bissolatino, Paolo Cristofoletti per 12-8. In finale approdava anche Stefano

Guzzoni che in semifinale s’imponeva su Danio Bastoni con il punteggio di 12-6. Finale ben gestita da Fanfoni, opponeva una buona resistenza il pur bravo Guzzoni, ma veniva battuto con il punteggio di 12-8. Precisa la direzione di gara di Gabriele Ceriati coadiuvato dagli arbitri Barozzi, De Stefani e Poli, il comitato era presente con il suo presidente Giovanni Piccioni, gradite le presenze dei figli dello scomparso Moroni, mentre gli onori di casa sono stati fatti da Gennaro Giarrusso, presidente della A.S.D. Puntoraffavolo.

CLASSIFICA GENERALE “Trofeo Franco Moroni”

CATEGORIA A/B 1° Campanini Massimo 2° Ferrari Giovanni 3° Ghisolfi Giuseppe 4° Guglieri Paolo 5° Maccagnola Silvano 6° Ellani Fabio 7° De Stefani Gilberto 8° Capelli Vanni

(Can.Flora) (Can.Baldesio) (Can.Bissolati) (Can.Flora) (Astra) (Can.Bissolati) (Can.Bissolati) (Astra)

CATEGORIA C/D 1° Fanfoni Mauro 2° Guzzoni Stefano 3° Cristofoletti Paolo 4° Bastoni Danio 5° Segalini Maurilio 6° Manfredini Cesare 7° Celardo Filippo 8° Boccali Silvano

(Can.Bissolati) (Fadigati) (Can.Bissolati) (Le Querce) (Can.Bissolati) (Can.Baldesio) (Tranquillo) (Can.Flora)

CAMPIONATO PROVINCIALE A TERNE

Massinmo Campanini (Can. Flora) vincitore della cat. A/B

C’è stata una buona adesione a questa manifestazione (20 iscritti in più dello scorso anno!) organizzata dal comitato provinciale. Iniziato lunedì 26 sotto la direzione di Annibale Barbisotti il campionato si concluderà sabato 31 sulle corsie del bocciodromo comunale di Soresina.

CAMPIONATO ITALIANO DI SOCIETÀ

Ultima spiaggia per la Canottieri Flora

Una bocciofila “Possaccio” corsara sbanca il bocciodromo comunale e infligge una pesante sconfitta alla canottieri Flora nella penultima giornata del campionato italiano per società di serie C. Il risultato finale (0-2), che punisce giustamente la bocciofila rivierasca, non ammette discussioni ed ora i cremonesi si ritrovano all’ultimo posto della classifica generale, a forte rischio di retrocessione. Una prova annebbiata, deficitaria e tanta confusione tra i giocatori del Flora, alcuni dei quali sembravano veri fantasmi ed ecco arrivare questa meritata ed inaspettata batosta che dovrà far riflettere i bravi e solerti dirigenti della bocciofila di via Riglio ed interrogarsi sulla competitività dei nostri giocatori in campo nazionale. La terna Zinetti-Campanini-Scandelli

Caccialanza era smanioso di imitare il suo compagno perdendo il primo set (0-8), ma rimediava vincendo il secondo per 8-5. L’ultima delusione arrivava dalla coppia Campanini-Guglieri che giocava male e perdeva entrambi i set con gli identici punteggi di 5-8. Domani, sabato 31, ultimo incontro del girone con la canottieri Flora impegnata a Reggio Emilia contro il “Buco Magico”: una sfida molto difficile, ma la formazione di Primo Massarini ha il dovere di provarci ad evitare una sconfitta che potrebbe significare retrocessione.

La formazione della Canottieri Flora impegnata nel Campionato

perdeva nettamente il primo set (4-8) e malamente il secondo sul filo di lana, dopo essersi trovata in vantaggio per 7-2! Sull’altra corsia

Paolo Guglieri infliggeva un “cappotto” nel primo set, ma ne subiva uno nel secondo. Visto che siamo nel periodo giusto anche Alberto

LE ALTRE FORMAZIONI – Bene canottieri Baldesio e Bissolati nel campionato italiano di società: tutte e quattro le formazioni iscritte hanno superato il turno. La società di Via Al Porto prosegue il

RISULTATI Canottieri Flora-Possaccio 0-2 Città del Tricolore-Buco Magico 2-1

CLASSIFICA

Città del Tricolore Buco Magico Possaccio Canottieri Flora

Punti 9 7 7 6

PROSSIMO TURNO (31/01)

Buco Magico-Canottieri Flora Possaccio-Città del Tricolore

cammino nella categoria B e C e quella di via Riglio la imita in prima e seconda categoria. Prova di carattere anche del CASC (cat.B), splendido corsaro a Lodi mentre hanno trovato disco rosso e si sono dovuto arrendere la bocciofila Astra (2° categoria) e la canottieri Flora in categoria C.


30

Cucina

Venerdì 30 Gennaio 2009

Gastronomia italiana

Pierre-Auguste Renoir Frutta dal Midi Particolare, 1861

Le ricette gustose alla portata di tutti

Il menù della settimana

Antipasto: Crostini di polenta di facile preparazione - Tempo 25 minuti – Per 4 persone

Primo piatto: Minestra mariconda

Ingredienti: • gr. 150 di mollica di pane • un quarto di litro di latte • gr. 50 di burro • noce moscata • 2 uova • grana grattugiato • un litro di brodo • sale • pepe

Ingredienti: • 300 gr. di farina per polenta • 100 gr. di ricotta fresca • 100 gr. di emmenthal • Salsa di tartufo (anche in pasta ) • Sale • Olio extravergine d’oliva • 1 uovo

preparazione • Preparate una polenta piuttosto consistente con un litro scarso di acqua salata e stendetela in una teglia dandole lo spessore di almeno un centimetro. • Quando si sarà raffreddata tagliate la polenta a piccoli rettangoli lunghi 6 cm e larghi 4cm., in una zuppiera preparate un composto con la ricotta, una parte di emmenthal

tagliato a fiammifero, il sale, olio , il tuorlo di un uovo e qualche scaglia di tartufo o, in mancanza, un paio di cucchiaini di salsa di tartufo, amalgamate il tutto. • Friggete la polenta, preferibilmente in olio d’oliva e poi stendetevi sopra l’impasto che avete preparato, guarnite il tutto cospargendo di emmenthal grattugiato e servite caldo!

Secondo piatto: Involtini di speck e fontina di facile preparazione - Tempo 40 minuti – Per 4 persone

Ingredienti: • 8 fette sottili di fesa di tacchino • 60 gr di fontina valdostana a cubetti • 80 gr speck • 8 foglie di salvia • 3 cucchiai di olio extravergine d'oliva •1 bicchiere di birra • sale • pepe

preparazione elaborata Tempo 90 minuti – Per 4 persone preparazione • Sbriciolare la mollica di pane in una terrina, coprirla con il latte e lasciarla riposare per circa 30 minuti. In un piccolo tegame fondere il burro, aggiungere il pane scolato dal latte e ben strizzato e cuocere, a fuoco lento, finché il tutto si sarà asciugato. • Versare in una terrina, aggiungere le uova intere, 2 cucchiai di grana grattugiato,

Dolce: Barbajada Ingredienti: • 1 lt di latte • 154 cucchiai di cacao amaro • zucchero • mezzo litro di latte freddo • 3 tazzine di caffè appena fatto

sale, pepe e noce moscata. • Mescolare bene, e lasciare riposare per un'ora. • Scaldare il brodo. • Con un cucchiaino prendere, di volta in volta, un po' di composto e, staccandolo con l'aiuto di una punta di coltello, farlo cadere nel brodo giunto a bollore. • Cuocere per qualche minuto a fuoco moderato e servire aggiungendo, grana grattugiato.

preparazione • Battete le fettine di tacchino, salate e pepate, aggiungete su ogni fetta di tacchino una fetta di speck e qualche cubetto di fontina valdostana. Arrotolate le fette legandole con del filo da cucito o dello spago da cucina infilando all'interno del filo una foglia di salvia. • Scaldate un poco d’olio extravergine e adagiate gli involtini facendoli cuocere per 5 minuti in modo che si colorino. • Abbassate la fiamma sotto la pentola e aggiungete la birra, un po' di pepe e sale. Coprite con un coperchio e cuocete per 20 minuti. Girateli ogni tanto delicatamente. Mettete gli involtini su di un piatto da portata e fate restringere il fondo di cottura e versatelo caldo sugli involtini.

preparazione elaborata Tempo 20 minuti – Per 4 persone

preparazione • Mettete in un pentolino il cacao, passato al colino e lo zucchero, fate sciogliere il tutto, aggiungendo, prima un bicchiere di acqua fredda, poi aggiungete il latte e da ultimo il caffè.

• Mettete a cuocere a fuoco moderato e sbattete con un frullatore a immersione quando si sarà formata in superficie un’abbondante schiuma versate in tazzee servite molto caldo.

La ricetta firmata: STRACOTTO D’ASINO Secondo Matteo Serafini • chef trattoria «Al Beccofino» in Cremona

Ingredienti per 4 persone: • 1 kg di muscoletto tagliato a cubetti (2x2 cm) • 1 cipolla piccola • 2 stecche di sedano • 3 carote • 1 stecca di cannella • 6 bacche di ginepro • noce moscata • 1 lt di vino rosso leggermente invecchiato (Dolcetto o Nebbiolo) • sale e pepe

preparazione • Lasciate in infusione la carne ben coperta dal vino che avete scelto, per almeno 24 ore, aggiungendo anche le verdure ben lavate e tagliate a pezzi, e le spezie; così facendo l’asino assorbirà tutte le essenze rilasciate ed acquisterà in questo modo una tenerezza che la sola cottura non riuscirebbe a dargli. • Al momento della preparazione scolate bene la polpa d’asino. • A parte tritate finemente le verdure e rosolatele in una pentola

capiente, con un filo d’olio. • Aggiungete quindi l’asino, lasciate colorire e bagnate con il vino usato per l’infusione. La cottura dovrà avvenire in maniera molto lenta, facendo attenzione che la carne sia sempre immersa nel proprio sugo di cottura. • Se il vostro asino in vita non ha percorso centinaia di km, trasportando kg di legname e fieno, allora siete fortunati: il vostro piatto sarà pronto dopo 3 ore di attenta cottura. Servite con polenta fumante e… ah già, non vi ho detto una cosa importante: ci

vogliono molta pazienza e amore, ingredienti indispensabili! Se non ne siete dotati, venite a gustarlo alla trattoria «Al Beccofino» in Cremona.

La Bottiglia Barbera d'Asti DOC Vinchio di Oddero Vitigno: Barbera 100% Affinamento in botti di rovere francese da 50 Hl per un 60%, per un 40% in piccoli fusti da 225 l. La durata dell’invecchiamento è di 18 mesi, assemblaggio in primavera, imbottigliamento in estate. Colore rosso rubino intenso, assume con il passare del tempo eleganti riflessi granati; profumo vinoso intenso, caratteristico che si fa selvatico con l’invecchiamento. Il sapore è asciutto, ha un bel corpo, messo in rilievo da nerbo e stoffa fitta, pieno di carattere. Periodo di raccolta è la terza decade di settembre e la selezione delle uve avviene in vigneto tramite raccolta manuale; fermentazione e macerazione per circa 15 giorni in contenitori di acciaio inox, segue la fermentazione malolattica nel mese di novembre. abbinamento: carni a lunga cottura, brasati, arrosti e formaggi stagionati.


Via Ghinaglia, 75 - CREMONA - Cell. 329 69.486.69 ABITARE IN CITTA': C.so Garibaldi

Al 1° piano si vende libero bilocale così composto: soggiorno con angolo cottura, stanza da letto, bagno, balcone, cantina e altra stanza con entrata indipendente.

Via dei Classici

Zona Po Al 1° piano si vende libero appartamento così composto: soggiorno, cucinotto, stanza da letto, bagno, balcone e cantina.

Immediate vicinanze stazione F.S.

Al piano rialzato si vende libero appartamento di mq. 70 così composto: soggiorno, cucina, stanza da letto, bagno, ripostiglio, due terrazzini, piccolo giardinetto, cantina e garage.

Laterale Via Giordano

Si vende libero appartamento cosi composto: ingresso, soggiorno, cucina, due letto, doppi servizi, ripostiglio, terrazza, cantina e garage.

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Centro Storico

Si vende libera casa indipendente su tre piani composta da: cucina, veranda, cortiletto, soggiorno, letto, studio, bagno e taverna. Già predisposta per il secondo bagno in taverna.

Si vende al 1° piano nuovo appartamento di 75 mq. così composto: ingresso, soggiorno, cucina, stanza da letto, bagno, ripostiglio, ampio balcone, cantina e garage.

Corso Campi Al 3° piano e ultimo piano si vende libero bilocale con terrazza così composto: soggiorno con zona cottura, stanza da letto, bagno, terrazza, balcone e cantina.

Al 1° piano si vende nuovo appartamento di 120 mq. così composto: soggiorno, cucina, due letto, doppi servizi, ripostiglio, balcone, cantina e garage.

Piazza Roma C.so Garibaldi Zona Duomo

Si vende libero appartamento al 1° piano,composto da: ingresso, soggiorno, due letto, cucina abitabile, bagno, balcone, cantina e soffitta.

Vicinanze Chiesa di S. Agata al 1° piano si vende libero appartamento composto da: soggiorno, cucina, due letto, doppi servizi, ripostiglio, soffitta ed uso terrazza in comune.

Si vende libero appartamento ristrutturato posto al 1° piano composto da: soggiorno- cucina- due stanze da letto doppi servizioripostiglio – balcone terrazzino e cantina.

Zona piazza Marconi

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Al 2° e ultimo piano si vende libero appartamento ristrutturato composto da: ingresso, ampio soggiorno, cucina abitabile, due stanze da letto matrimoniali, doppi servizi, ampia soffitta sovrastante e comunicante con l’appartamento, cantina e garage.

CASE INDIPENDENTI P.zza Castello

Vicinanze casa di cura “S.Camillo”

APPARTAMENTI CON DUE STANZE DA LETTO

Al 2° e ultimo piano con ascensore si vende libero appartamento così composto: ingresso, soggiorno, cucina, due stanze da letto, doppi servizi, ripostigli, balconi, cantina e garage.

Si vende libero appartamento al piano rialzato composto da : ingresso, sala, cucina abitabile, due letto, doppi servizi, cantina, doppio garage e giardino.

BILOCALI

P.ta Venezia

Si vende libera casa indipendente con abitazione su unico piano così composta: soggiorno, cucina, due stanze da letto, doppi servizi e ripostiglio e al piano terra da garage e magazzino di 150 mq. con cortile.

Zona S. Ambrogio

Si vende libera villa indipendente con abitazione di 150 mq. così composta: soggiorno, cucina, tripli servizi, lavanderia, tre letto, ripostiglio, portico, balcone, oltre100 mq. di cortile e ampio garage. Possibilità acquisto allo stato rustico

Si vende libero appartamento al 1° piano, composto da: Ingresso, soggiorno, due letto, cucina, bagno, balcone, ampia soffitta, cantina e garage.

€ 94.000

Al 2° piano si vende libero appartamento dotato di aria condizionata e riscaldamento autonomo così composto: soggiorno, cucina, due letto, bagno, ripostiglio, due balconi, cantina e garage.

Si vende libero appartamento così composto: ingresso, soggiorno, cucina, due letto, studio, bagno, balcone, ripostiglio, cantina e garage.

Località Picenengo

Al 1° piano se vende libero appartamento così composto: soggiorno, cucina, tre stanze da letto, doppi servizi, ripostiglio e posto auto. Possibilità garage

Castelverde

In palazzina formata solamente da due unità immobiliari al 1° piano e ultimo piano si vende libero appartamento composto da: ingresso, sala, tre stanze da letto, bagno, due balconi, doppio garage, lavanderia e cantina.

in palazzina di nuova costruzione formata solamente da tre unità immobiliari si vendono al 2° e ultimo piano due bilocali composti da: soggiorno con angolo cottura, stanza da letto, bagno, ripostiglio, cantina e garage.

Zona “Po”

Al 2° e ultimo piano si vende libero appartamento, recentemente ristrutturato, così composto: ingresso, soggiorno, cucina, due stanze da letto, bagno, ripostiglio, balcone, cantina e garage.

€ 135.000

Laterale Via Giuseppina

In piccola palazzina al piano rialzato si vende libero appartamento così composto: soggiorno, tinello, cucina , tre stanze da letto, studio, doppi servizi, balcone, ripostiglio, taverna, cantina, giardino e doppia autorimessa.

APPARTAMENTI CON TRE STANZE DA LETTO Laterale Via Giordano Si vende al 2° e ultimo piano con ascensore, libero appartamento cosi composto: ingresso, soggiorno, cucina, tre letto, doppi servizi, ripostiglio, terrazza, cantina e garage.

Vicinanze stazione F.S.

Al piano rialzato si vende libero appartamento cosi composto: soggiorno, ampia cucina con terrazza, tre stanze da letto, doppi servizi, ripostiglio, balcone, cantina, garage e oltre 150 mq. giardino.

ABITARE ... FUORI PORTA: Località Bagnara

Immediate vicinanze Porta Mosa

Bosco ex Parmigiano

Su lotto di terreno di 450 mq. si vende libera villa di 200 mq. così composta: salone con camino, cucina di 18 mq., tre stanze da letto delle quali una con ampio guardaroba, studio, doppi servizi, lavanderia, balcone, doppia autorimessa e ampia area verde circostante.

Località Bagnara

Si vende libera villa singola così composta: soggiorno di 35 mq., cucina di 20 mq., due stanze da letto matrimoniali, una singola, ripostiglio, doppi servizi con lavanderia, portico, balconi, doppia autorimessa e 200 mq. di area verde.

Centro Storico

Si vende nuovo “ATTICO” di 150 mq. cosi composto: soggiorno, cucina, tre letto, doppi servizi, ripostiglio, terrazza, cantina e garage.

Bosco ex Parmigiano

Si vende libera villa a schiera su due piani composta da soggiorno con camino, cucina abitabile, tre stanze da letto di cui due matrimoniali, cabina armadio, doppi servizi con lavanderia, ripostiglio, portico, garage e giardino.

AFFITTIAMO: appartamenti arredati, vuoti – studi - uffici – negozi – magazzini – capannoni, eccetera... ampia disponibilità



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