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PICCOLO Giornale di Cremona
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Anno X • n° 9 • VENERDI’ 27 FEBBRAIO 2009
Settimanale • € 0,02 Copia Omaggio
PER 7 GIORNI CONSECUTIVI SUPERATA LA SOGLIA D'ALLARME
S.O.S. SMOG: TUTTI A PIEDI O IN BICI? Corada adotta la linea dura contro l'inquinamento e scrive al governatore della Regione, Roberto Formigoni E per le prossime domeniche scattano i primi blocchi per le auto pre-Euro 1 e per i diesel Euro 0 ed Euro 1
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Quel brindisi di Corada è un bicchiere mezzo pieno
Convegno AemCom
La Cremona digitale, un modello per l'Italia ▲
a pagina 3
Sentenza
Ergastolo per l'indiano che uccise il fratello ▲
Le reazioni dei dirigenti in città
Il Partito Democratico dopo Walter Veltroni alle pagine 4-5
a pagina 7
Intervista a Sorrentino
«Le ronde? Sono inutili. Meglio altri interventi» ▲
Che andavano a demolire quanto si stava cercando di costruire. Quel brindisi deve, quindi, essere di buon augurio per tutti i cremonesi. Il malocchio sul cantiere, forse, è stato sconfitto del tutto. E per sempre. Chiunque sarà il prossimo sindaco della città, si ritroverà una piazza Marconi messa a nuovo. Al servizio di tutti i cremonesi. Che hanno dovuto pazientare per alcuni anni, ma ora vedono il traguardo vicino. Nella vita, anche la fortuna o la sfortuna contano. E alla fine i conti si pareggiano. Per Gian Carlo Corada, quel cantiere ha rappresentato la parte meno piacevole del suo mestiere di sindaco. Quella che gli ha provocato i maggiori mal di pancia. Così, quando ha potuto brindare all’apertura dei lavori, si è sentito come liberato di un peso. Anzi di un macigno. E ha tirato un sospiro di sollievo. Quel calice alzato era anche il suo calcio alla sfortuna, al malocchio, alla iella. Perché rovinargli, e rovinarci, la festa? Brindiamo, almeno oggi. La crisi economica e finanziaria che si sta abbattendo anche su Cremona e il suo territorio, è peggio di un milione di piazze Marconi. s.c.
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apparsa su tutti i giornali locali la fotografia del sindaco Gian Carlo Corada che brinda nel cantiere di piazza Marconi, insieme ad alcuni dirigenti comunali e ai vertici di Sea, l’azienda che si è aggiudicata il secondo lotto dei lavori. Si è fatta dell’ironia su quel brindisi. Legittima. Così come i dirigenti del centrodestra hanno usato il sarcasmo guardando quell’immagine. Legittimo pure questo. Ironia e sarcasmo sono il sale della democrazia. Questa fotografia che dalla cronaca passerà alla storia è come il bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto. Noi l’abbiamo visto mezzo pieno. Non per partito preso dal momento che questo giornale non parteggia per alcuno. Ma perché faceva tenerezza vedere il sindaco brindare, soddisfatto, come se avesse sconfitto una maledizione che gravava su quel cantiere. Siamo sinceri: ognuno di noi si porta le sue croci e le sue colpe, ma non possiamo negare che in piazza Marconi, in questi anni, è successo davvero di tutto: ritrovamenti di siti archeologici, ricorsi e controricorsi, sentenze del Tar.
a pagina 10
Atlantide: un'antropologa cremonese avanza l'ipotesi che la città mitologica sorgesse a Pizzighettone, in riva all'Adda - A pag. 9
Cronaca
Venerdì 27 Febbraio 2009
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Tavola rotonda sul tema: «Oltre la rete, i servizi - Cogliere le opportunità dell'Itc per lo sviluppo del territorio»
Banda Larga: Cremona, modello per l'Italia
Appuntamento al teatro Ponchielli. All'incontro seguirà il concerto dell'orchestra Esagramma
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remona come modello per l'Italia, dal punto di vista delle infrastrutture. Questa la scommessa della nostra provincia che negli ultimi anni è cambiata sino a diventare una delle realtà italiane più infrastrutturate. Un obiettivo ambizioso e importante, ora raggiunto. Se in questo territorio nel 2006, 85 comuni su 115 soffrivano dell’isolamento da digital divide, oggi 40mila famiglie e 7mila imprese prima escluse dai vantaggi della banda larga possono usufruire di servizi legati a un web veloce. Ma questo non basta, anzi, è solo un punto di partenza per qualcosa di molto più grande. Come mettere a frutto questo valore, questa unicità connotata anche dalla rete di ampissima portata Ngn (Next generation network)? «Affinchè le
La sede di AemCom di via Persico
L'orchestra Esagramma
Ict diventino un fattore di sviluppo economico e sociale diffuso è necessario creare una cultura condivisa sull’importanza ricoperta dalle nuove tecnologie» dichiarano da Aemcom. «Gli attori locali devono accompagnare il cambia-
mento e non attendere passivamente proposte dall’esterno. Cremona si muove all’unisono verso una reale economia di città digitale». Il sistema Cremona si propone come incubatore di servizi avanzati, modello nel quale sperimentare un sistema imprenditoriale e sociale nuovo dove ciascun attore integra la tecnologia nel proprio saper fare e nel servizio a cittadini e clienti. Da questa sfida, che è già cominciata, nasce un tavolo di lavoro che Aemcom, in collaborazione con Comune e Provincia di Cremona, presenta alla propria cittadinanza e alla comunità nazionale: «Oltre la rete i servizi - Cogliere le opportunità dell’Ict per lo sviluppo del territorio»: questo il titolo della tavola rotonda di livello nazionale, che avrà luogo il prossimo 6 marzo a partire dal-
le 17.30, nella sede del Teatro Amilcare Ponchielli. Alla serata interverranno, con il loro saluto, il sindaco di Cremona, Gian Carlo Corada, il sindaco di Casalmaggiore, Luciano Toscani, il sindaco di Crema, Bruno Bruttomesso, e il presidente Camera di Commercio di Cremona, Gian Domenico Auricchio. Tra i relatori vi saranno Giuseppe Torchio (presidente della Provincia), Franco Albertoni (presidente Aem Cremona SpA), Martino De Marco (docente del Politecnico di Milano), Paolo Nuti (presidente dell’Associazione Italiana Internet Provider), Massimo Buscemi (assessore regionale Reti e servizi di pubblica utilità). Le conclusioni spetteranno a Nicola D’Angelo (commissario per le infrastrutture e le Reti dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni). Coordina Gerardo Paloschi, amministratore unico Aemcom. Ma la serata riserverà altre sorprese: alle 21, grazie al contributo di Aemcom, il Teatro Ponchielli darà accesso gratuito ai cittadini per ascoltare il concerto dell’Orchestra Sinfonica Esagramma, ensemble di musicisti portatori di handicap o portatori di problemi sul fronte del linguaggio, della gestione delle emozioni e di sé. La scelta di questi artisti vuole essere simbolica: così come la musica può abbattere ogni barriera anche fisica e psicologica, così una rete veloce contribuisce ad eliminare i confini in termini di distanza e diffusione di contenuti.
Un ensemble di disabili
Esagramma è una Cooperativa Sociale a.r.l. (Onlus). Fondata nel 1999, nasce dall’esperienza riabilitativa e formativa del Laboratorio di Musicologia Applicata, Associazione di Volontariato sorta nel 1985. Gli utenti di Esagramma sono bambini, ragazzi e adulti con problemi psichici e mentali (autismo, ritardo cognitivo, psicosi infantile, sindromi genetiche), pazienti psichiatrici adulti, ragazzi e giovani con disagio sociale e familiare, giovani con disturbi post traumatici, genitori in difficoltà. In vent’anni di attività, Esagramma ha messo a punto itinerari terapeutici e formativi unici in Europa, fondati su una metodologia originale, la Musicoterapia Orchestrale: nel gruppo, attraverso la musica, s’impara a raccontare se stessi e a mettersi in relazione con gli altri. L’esperienza di Esagramma dice che la musica suonata in orchestra, incoraggia ad ascoltarsi, ascoltare
ed esporsi. L’Orchestra Sinfonica Esagramma è composta da 25 musicisti con disagio psichico e mentale e 20 musicisti professionisti. L’Orchestra ha in repertorio rielaborazioni orchestrali di opere di Stravinskij, Dvòrak, Mahler, Gershwin, Bartòk, Musorgskij, Beethoven, Bizet, Rimskij-Korsakov e altri. L’Orchestra Sinfonica Esagramma ha dato vita a molti concerti in diversi teatri italiani ed europei e - su invito della CommissioneLiturgica della Conferenza Episcopale Italiana - ha suonato nel 2000 come unica orchestra in occasione del Giubileo dei disabili e nel 2007 all’Agorà dei Giovani. Su invito del Parlamento Europeo è stata invitata ad esibirsi a Bruxelles nel Novembre 2003 durante la chiusura ufficiale dell’Anno Europeo del Disabile. L’Orchestra Sinfonica Esagramma è stata protagonista di molte dirette televisive sulle principali reti nazionali e in mondovisione.
L'Inchiesta
Cronaca
Dopo i primi dubbi iniziali, tutti d'accordo con la decisione presa. E ora bisogna guardare avanti
Il Partito democratico dopo Veltroni
Politici cremonesi del Pd all'assemblea per la votazione di Dario Franceschini
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l Partito Democratico, il più forte partito di opposizione al governo di centrodestra, dopo il voto negativo nelle regionali in Sardegna, con la sconfitta del presidente uscente Soru, ha vissuto un momento drammatico con le dimissioni del segretario Walter Veltroni eletto solo un anno e mezzo fa con il «La scelta di eleggere Franceschini è stata positiva» ha commentato Luciano Pizzetti. «Franceschini ha colto come muoversi su temi importanti come la crisi e altre questioni. Pur essendo credente, ha saputo esprimere una posizione di laicità su tematiche delicate come il testamento biologico». Insomma, ora non rimane che attendere le elezioni, e le decisioni degli elettori. «Dopo il trauma causato dalle dimissioni di Veltroni, dovremo ricostruire un rapporto positivo con l'elettorato» continua Pizzetti. «E per far questo è necessario un rinnovamento della classe dirigente, cosa che Franceschini ha ben recepito. Le carovane antipolitiche non sono credibili. Oggi le forze della politica devono concentrarsi sulla soluzione di problemi concreti. Servono meno teatrini e più sostanza». «Il tutto sempre partendo dal progetto del Pd. Veltroni, dal canto suo, ha compiuto un gesto coraggioso. In un
plebiscito delle “primarie”. Fra la volontà di un nuovo congresso nazionale, il desiderio di riprendere il discorso delle “primarie” e la necessità di far presto (e bene) con la investitura a segretario del “vice” Dario Franceschini, è stata quest’ultima la soluzione preferita dall’Assemblea nazionale che – è bene ricordarlo – è costituita dagli eletti
Luciano Pizzetti
Pizzetti: «Bisogna saper rinnovare la classe dirigente» mondo in cui tutti sono incollati alla poltrona, è da apprezzare una persona che abbia la forza di tirarsi indietro, nel momento in cui si accorge di aver già dato tutto quello che poteva. E' un gesto di re-
alla “costituente” attraverso “le primarie” dell’ottobre 2007, le stesse del mandato a Walter Veltroni. Ma se alla fine l’elezione di Franceschini è avvenuta in modo quasi plebiscitario (l’antagonista Arturo Parisi ha avuto pochissimi consensi), non tutti erano all’inizio convinti che questa sarebbe stata la soluzione migliore. Anche fra gli stessi rappre-
sponsabilità, e la responsabilità è fondamentale per un buon agire politico». Non è mancata tuttavia un po' di preoccupazione per la situazione che si era creata, come conferma Annamaria Abbate, segretaria cittadina. «Sono andata a Roma con uno stato d'animo di incertezza e preoccupazione perché le dimissioni di Veltroni ci avevano disorientato: avere un partito senza guida è un fatto grave. E a caldo, la cosa più giusta e logica sarebbe stata andare subito a congresso in modo che i nodi che hanno messo in crisi il partito venissero sciolti. Questo però non era possibile, in quanto ci troviamo a ridosso delle elezioni». A questo punto le alternative erano due: o fare un'elezione diretta o trovare una soluzione mediata dall'assemblea nazionale. «Alla fine questa si è rivelata la soluzione migliore» continua Abbate. E le è piaciuto, come a tutti, il discorso che il politico ha fatto. «Ha ribadito la laicità
sentanti della Federazione cremonese del Partito Democratico presenti all’assise romana – Annamaria Abbate, Luciano Pizzetti, Cinzia Fontana, Franco Verdi, Denis Spingardi, Serenella Taraschi, Gerardo Paloschi, Maura Ruggeri, Cesare Mainardi Valentina Gritti e Graziella Della Giovanna – all’inizio i dubbi erano tanti. Ma poi, invece...
Annamaria Abbate
della politica e ha fatto un discorso netto e convincente. Insomma, mi ha dato l'idea di una ripartenza, che è quello di cui avevamo bisogno». E Veltroni? «Con il suo passo indietro ha dato una scossa al partito perché potesse ripartire. E ora, con la territorialità voluta da Franceschini, noi dirigenti territoriali ci sentiamo più forti». La preoccupazione è stata forte anche per Maura Ruggeri (assessore comunale), che è andata all'assemblea «sicura che la cosa importan-
te fosse la tenuta di un progetto da cui non si può tornare indietro» spiega. «Nel momento in cui sono entrata in assemblea non avevo la sicurezza che Franceschini fosse la persona giusta. Però il suo discorso mi ha convinto. Ha risposto a quei punti su cui tutti volevano delle risposte. La sua umanità e la sua determinazione mi hanno convinta che sia lui la persona più appropriata a gestire questa situazione. E non credo affatto che sia una scelta di ripiego, anzi. E' un'ottima scelta». Anche Maura Ruggeri conviene sul fatto che per il congresso non era ancora tempo: «Andrà fatto con calma, dopo le elezioni. Ora faremo quanto Franceschini ha annunciato». Nessuna critica al leader uscente: «Credo che l'atto di Veltroni sia stato di grande generosità, oltre che assunzione di responsabilità, rispetto a una situazione che vedeva ormai senza possibilità di sbocco. Certo, all'inizio, sapendo delle sue dimis-
Maura Ruggeri
sioni, non ho reagito positivamente. Ma dopo ho capito che era la cosa più giusta da fare. Veltroni non ha avuto la solidarietà che avrebbe dovuto avere, e si sono create situazioni difficili. Ora spero che da que-
Venerdì 27 Febbraio 2009
gretario o chi ha espresso perplessità. Tra questi Deo Fogliazza, che addirittura in una nota su Facebook aveva esortato i membri del Pd a votare Franceschini e auspicava che in segreteria vi fossero dirigenti legati al territorio. «Sembra che io abbia previsto come sarebbe finita» scherza Fogliazza. «Sono soddisfatto di come si è svolto il tutto. Siamo riusciti ad evitare un iceberg. Questo però non vuol dire che la situazione sia risolta. Dob-
Deo Fogliazza
sta crisi nasca una nuova via d'uscita». Anche Gerardo Paloschi era presente alla votazione. E anch'egli ha dato la propria preferenza a Franceschini.
Gerardo Paloschi
«Ero stato io a proporre di votare lui, durante l'assemblea provinciale del Pd cremonese. Mi convince per due ragioni. La prima è che con il suo intervento ha trattato una serie di punti che finora erano rimasti incerti, dal rinnovamento del Pd, al
suo inserirsi in un contesto europeo, alle tematiche legate all'etica. Inoltre è una persona determinata, che sa quello che vuole. Ha composto la sua segreteria di persone giovani e rappresentative del territorio, e questo è fondamentale. Inoltre si sta schierando apertamente sui temi della laicità dello Stato, pur essendo un credente». E Paloschi fa anche una riflessione politica: «Se il Pd perde le amministrative, si sgretola un radicamento territoriale che è alla base dello stesso progetto di partito. Dunque è venuto il momento di lavorare unitariamente, lasciando da parte le divisioni fittizie». Tra quelli che erano a Roma, anche Cesare Mainardi si trova concorde sulle decisioni prese: «In questa fase bisogna fare delle scelte precise su questioni come il testamento biologico e la crisi sociale. Concordo, quindi, sull'elezione di Franceschini, persona concreta e capace. Il prossimo passo, però, sarà
Associazione per la sinistra, una miscellanea di culture Ecco chi ha dato la sua adesione: i nomi che contano Tutti insieme per dar vita all''Associazione per la sinistra: ex vendoliani, ex di Rifondazione comunista, ex comunisti italiani. Tutti ex, alcuni, però, senza alcuna esperienza politica, provenienti da svariate esperienze, anche dal mondo dell'associazionismo, dal mondo sindacale. Già molte le adesioni, con nomi importanti, tra cui Anna Rozza, Giuseppe Azzoni, Luigi Bonaglia, medico e vicesindaco di Stagno Lombardo, Monia Castelli, Michele De Crecchio, archi-
tetto, Alex Corlazzoli, Attilio Galmozzi, Sante Gerelli, Zanella Kramer. Un'associazione che, come è stato ribadito da parte di Franco Bordo, Evelino Abeni, Gianni Gaboardi e Rosita Viola, «deve saper mescolare i segni e i semi di più culture politiche per guardare in modo diverso le cose di questo tempo e di questo mondo, serve una sinistra dei diritti civili, delle libertà, delle uguaglianze e delle differenze. L'obiettivo è quello di lavorare a un nuovo soggetto politico della sinistra italiana attraverso un processo che deve avere concreti elementi di novità». In previsione delle prossime elezioni stanno lavorando per diventare una lista unitaria che «allargherà il confronto con Rifondazione, i Verdi, i Comunisti Italiani e lo stesso Pd», ma senza unirsi a loro.
andare a congresso per discutere dell'anima di questo partito». Ma anche tra chi non era a Roma, non è mancato chi ha parteggiato per il nuovo se-
Paloschi: «E' una persona che sa quello che vuole»
Cesare Mainardi
biamo ancora lavorare molto, partendo dal nuovo gruppo dirigente, e dal progetto del Pd, che non è fallito, ed è tutto contenuto nelle carte che ci siamo dati fin dall'inizio». E il futuro? «Ora dobbiamo andare avanti lungo la strada che era stata tracciata fin dall'inizio, e recuperare la radicalità del riformismo praticato in maniera seria. Con questo non dico che Veltroni non abbia fatto niente. Ma poiché il Pd ha un obiettivo di durata secolare, come tutti i grandi partiti storici, il lavoro da fare è molto complesso. Il nostro progetto, da tutto questo, esce più sano e più forte di prima». «Do atto a Franceschini di essersi preso la responsabilità della guida di un partito in una situazione così difficile, per portarlo fino alle elezioni» ha detto Leone Lisè. «Del resto il Pd, nella situazione in cui si trovava, non aveva molte alternative. Certo, non credo che l'una-
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Mainardi: «Franceschini, concreto e capace» nimità dei consensi ottenuta dal nuovo leader sia reale rispetto alle preferenze. Si può dire, però, che le prime mosse di Franceschini sono state positive sul fronte dell'apertura territoriale». E naturalmente non si può non parlare delle sorti del partito, ancora in bilico: «Credo che mai come oggi vi sia stato il rischio di una scissione interna. Qualcuno dice che quando i partiti erano separati si prendevano più voti di quanti non se ne prendano ora, che siamo un partito unitario. Io non sono di questo avviso, e mi schiero con coloro che non vogliono tornare indietro. Del resto credo che oggi la cosa importante sia creare una sintesi tra le diverse anime del partito, un lavoro complesso che ancora non è stato fatto. Dopo la realizzazione del nostro Statuto, che era stata la base di partenza
Roberto Mariani
gresso sarebbe stato devastante» sottolinea. «Condivido fortemente la scelta fatta da Franceschini di rinnovare la dirigenza del partito. Una scelta coraggiosa che lancia un segnale importante alla politica e ai militanti del Pd. Era palpabile lo scollamento che correva tra la precedente dirigenza nazionale e le dirigenze locali, molto più avanti».
Paolo Bodini
Leone Lisè
per una politica unitaria, non si era più toccato l'argomento. Sicuramente dovremo lavorare ancora molto». Roberto Mariani (presidente del consiglio provinciale di Cremona) ha seguito con attenzione tutta la vicenda, ed è convinto che il tutto si sia svolto nel modo migliore. «Andare ora al con-
Anche l'ex sindaco ed ex senatore Paolo Bodini, politico e storico cremonese, condivide la scelta fatta, e guarda avanti, alle prossime elezioni. «E' il segnale di una svolta positiva per questo partito. Ora però ci vuole un lavoro complesso per recuperare. Bisogna lavorare tra la gente e tra le persone, togliendole dallo stato di ipnosi indotto dall'attuale maggioranza, e da quanto diffuso dalla stampa e dalle tv berlusconiane. Basti pensare alle giravolte che ha fatto il ministro Tremonti che ci ha messo dieci anni a capire cose che noi avevamo già detto da tempo, e ora le fa passare come sue». interviste di Laura Bosio
Continua l'alleanza con l'Unione: al ballottaggio appoggeranno Torchio e Corada
I Verdi alle elezioni con la propria lista Alle elezioni di giugno i Verdi si presenteranno con proprie liste e con il proprio simbolo. La decisione è stata presa dal direttivo provinciale del Sole che ride (invitati anche tutti i consiglieri comunali). I Verdi propongono di «continuare l'alleanza dell'Unione» (Giuseppe Torchio in Provincia e Gian Carlo Corada a Cremona), appoggiandola al ballottaggio. Per quanto riguarda le elezioni europee, «è in corso una trattativa» dice il portavoce provinciale dei Verdi, Andrea Ladina «con altre forze politiche per il problema dello sbarramento del 4 per cento. Il nostro direttivo ha caldeggiato, sempre per le europee, la costituzione di una lista antinucleare fortemente combattiva e connotata in senso ambientalista». In tema di nucleare, lo stesso Ladina, che dei Verdi è capoguppo in Consiglio provinciale, ha presentato una mozione. «La notizia data da Berlusconi durante il vertice italo-francese con Sarkozy di un accordo quadro sul nucleare merita una immediata riflessione e ri-
Andrea Ladina
chiede una tempestiva risposta politica da parte degli Enti Locali che sono destinati inevitabilmente ad essere coinvolti per l'eventuale individuazione dei siti». Continua Ladina: «La diffusione del nucleare sta incontrando rallentamenti ovunque nel mondo e stupisce che l'Italia, che ha bocciato 22 anni fa
la politica nucleare con un referendum dagli esiti inequivocabili, debba oggi, in spregio alla volontà popolare, riaprire questo capitolo recependo non gli interessi italiani di approvvigionamento energetico da fonti pulite, ma le esigenze del governo francese che oggi proprio sul nucleare sta incontrando grosse difficoltà». Ladina propone al Consiglio provinciale «di esprimere netta contrarietà alla decisione del governo di realizzare 4 centrali nucleari in Italia» e «di chiamare a raccolta tutte le province italiane, a partire da quelle della pianura padana, affinché si oppongano alla costruzione sul proprio territorio di centrali nucleari affermando il principio del rispetto, nella programmazione energetica, del ruolo degli Enti Locali che non possono subire imposizioni dall'alto». I Verdi propongono «a tutte le province della pianura padana una grande mobilitazione istituzionale il 26 aprile prossimo, in occasione del 23° anniversario dall'esplosione del reattore nucleare di Chernobil».
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Cronaca
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La città esce da una settimana di superamento della soglia di allarme. Il sindaco chiede di ridurre l'uso dei mezzi privati
Linea dura contro lo smog: «Tutti in bici» Corada scrive a Formigoni, chiedendo interventi d'urgenza: «Servono le domeniche di austerity in tutta la Regione»
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Dal 2 marzo si accendono i sette varchi elettronici
di Silvia Galli
sindaco Corada lancia la sua proposta antiquinamento: «Tornare alle domeniche di austerity, chiudendo non solo i centri delle città, come accade ora, ma chiudendo le strade, tutta la zona della Pianura e concordando anche la chiusura con la Regione dell'Emilia-Romagna. Provvedimenti come quelli attuali della sola chiusura del centro città non sono adeguati e non servono a risolvere il problema dell'inquinamento. Quello che si sta facendo è solo un palliativo» sostiene il sindaco. La sola città di Cremona per una settimana di fila ha superato la soglia di allarme delle Pm10. Il sindaco ha preso carta e penna e ha scritto al governatore Formigoni chiedendo «Il Vostro tempestivo intervento per l'adozione di provvedimenti adeguati ed efficaci in considerazione degli attuali episodi di inquinamento da polveri sottili e che eventuali interventi d'urgenza vengano adottati ad un livello territoriale più vasto rispetto ai
Il traffico nel centro storico di Cremona. Sotto, Gian Carlo Corada
provvedimenti di esclusione per certe categorie o per chi lavora». Cremona negli ultimi anni ha registrato dalle 130 alle 150 giornate di superamento delle pm10. «Nel 2008 le cose sono migliorate» ha continuato Corada, «e abbiamo raggiunto 80 giornate. Certo, le indicazioni prevedono che siano al massi-
60mila euro per le piste ciclabili cittadine Messa in sicurezza delle piste ciclabili per un importo di 60mila euro. Il progetto è nato sia accogliendo le segnalazioni esterne, come previsto dal forum di Agenda 21, che applicando una metodologia d’analisi ipotizzata nel Piano della sicurezza nazionale. Per meglio operare e per garantire una maggiore sicurezza agli utenti deboli, è stata data la priorità d’intervento ai percorsi ciclabili potenzialmente più pericolosi ed a quelli con più elevata incidentalità, e l’esecuzione delle opere di segnaletica e sulla pavimentazione saranno realizzati da Aem, come previsto dal vigente contratto di servizio. Un modo per tenere monitorata la situazione delle piste ciclabili di Cremona che dai circa 26 chilometri del 2003 sono passate ai 57 chilometri attuali, e richiedono una particolare attenzione affinché rimangano sempre il più sicure possibile, consi-
confini delle singole città, affinchè gli stessi permettano di registrare risultati soddisfacenti». Traduzione: chiudere al traffico, se non tutta la Regione, almeno le
derata la particolare debolezza dell’utenza. Le piste ciclabili interessate da questo intervento si trovano nelle seguenti vie: Palestro, Vacchelli, dei Navaroli, Po, del Porto, Cappuccini, Mantova, Persico, Vecchia Dogana, Milano, Buoso da Bovara, San Rocco, Seminario, Acerbi, Gorra, Cambonino, Eridano, Riglio, Lungo Po Europa.
zone maggiormente coinvolte. Dunque tutti in bici. «Naturalmente» precisa Corada «il tutto va fatto all'insegna dell'equilibrio e del buon senso, Ci saranno poi dei
Giro di vite su sosta e permessi anche se sarà la prossima amministrazione a doversene occupare. Intanto l’assessore alla mobilità del Comune di Cremona, Daniele Soregaroli, ha portato in giunta mercoledì scorso la razionalizzazione e la sua proposta di cambiamento della tipologia dei permessi. «Bisogna trovare giusti equilibri nel rispetto e nell’uso della sosta. La mia proposta è quella di unificare tutte le tipologie e permettere a chi non possiede un permesso, di poter parcheggiare nelle aree blu, quelle a pagamento, garantendo quindi una rotazione».
mo 36 le giornate di allarme, quindi di strada ne dobbiamo ancora fare. La diminuzione riscontrata è dovuta anche alla sincronizzazione dei semafori, che con la sua
entrata in vigore ha ridotto le emissioni del 15%. Ad oggi abbiamo acquistato 5 nuovi bus a metano, e se la Regione concorresse ad aiutarci, elargendo qualche finanziamento in più per i mezzi a metano, potremmo acquistarne altri». Solo giovedì 26 febbraio, dopo circa una settimana di soglia di allarme, si è rientrati sotto il limite di legge per il parametro PM10. Il valore misurato in quelle 24 ore alla capannina di Via Fatebenefratelli è stato di 33 microgrammi/metro cubo. Ma l’amministrazione invita tuttavia la cittadinanza «a limitare l'uso dei mezzi privati (sia auto che moto), soprattutto se diesel, a favore dei mezzi pubblici e della bicicletta. Si invita inoltre ad utilizzare in modo condiviso l'automobile; mantenere una velocità costante (sotto i 40 km/h in città e 90 km/h in ambito extraurbano e autostradale); tenere una guida non aggressiva limitando brusche accelerazioni e frenate; non riscaldare il motore da fermo e verificare periodicamente gli scarichi dei veicoli soprattutto per quelli non catalizzati e diesel; limitare le temperature nelle abitazioni e negli uffici a 20° C e revisionare periodicamente gli impianti termici». Inoltre fino al 15 aprile 2009, in tutta la Zona A1 che comprende il territorio del
Da lunedì 2 marzo entreranno in funzione i sette varchi posti all'ingresso delle zone a traffico limitato esistenti per un periodo di informazione ai cittadini, mentre si è deciso di rinviare quelli relativi a corso Garibaldi e via Jacini a seguito dell'accordo raggiunto tra il Comune di Cremona Ascom, Confesercenti, Associazione Botteghe del Centro, Cna, Confartiginato, Comitato di Corso Garibaldi e Federconsumatori. La zona a traffico limitato di completamento di corso Garibaldi e via Jacini entrerà in funzione successivamente per consentire la prosecuzione del confronto tra le parti. In questa zona, che rimane quindi a libera circolazione, Entra a regime la sosta riservata a residenti e autorizzati. I sette varchi sono stati accesi per l'avvio della sperimentazione e per consentire alla polizia municipale di informare gli automobilisti della novità del "vigile elettronico" che andrà a regime successivamente. Nel corso della fase sperimentale, che durerà fino al 10 maggio, agli automobilisti che varcheranno la Ztl senza la necessaria autorizzazione sarà inviata a domicilio non la sanzione, ma un'informativa sul funzionamento dei varchi elettronici a tutela
settcomune di Cremona e i comuni confinanti, vige la limitazione della circolazione per i mezzi a benzina preEuro 1 e gli autoveicoli diesel Euro 0 ed Euro 1. Le limitazioni sono in vigore tutti i
Giro di vite sui permessi per la Ztl: nel centro storico si parcheggerà soltanto nelle aree blu Traduzione: chi al momento è in possesso di un permesso B3, secondo la proposta dell’assessore, vedrà trasformare il suo permesso in B4. I possessori del B3, che permette di accedere alla zona storica, e che ad oggi può sfruttare il parcheggio delimitato dalle strisce “blu”, quello a pagamento, potrà
parcheggiare solo nei parcheggi delimitati dalle strisce gialle. Tra le categorie rientrano anche i permessi rilasciati a questura e carabinieri, che «potranno comunque parcheggiare in nuove aree, quelle con le strisce gialle, che stiamo creando anche per i residenti» ha continuato l’assessore. «Per i permessi in corso di validità
non cambia nulla, cambieranno le norme con lo scadere del permesso. Ma si tratta di trasferire la proposta alla prossima amministrazione». Intanto una razionalizzazione sui permessi è già stata portata avanti, i permessi della questura ad esempio sono stati limitati: quelli della questura sono stati ridotti da 138 a
della Ztl. Finita la fase sperimentale, scatteranno le sanzioni. I varchi elettronici accesi a protezione delle zone a traffico limitato sono collocati nelle seguenti posizioni: via Verdi (intersezione piazza Stradivari), piaz-
za Roma (intersezione via San Filippo), via Cesare Battisti (intersezione via Manzoni), corso Mazzini (intersezione via Santa Barbara), largo Boccaccino (intersezione corso XX Settembre), via Sicardo (intersezione via Platina), via Beltrami (intersezione via Platina). Il funzionamento dei varchi elettronici sarà dalle 0.00 alle 24.00. L'Amministrazione comunale potrà prevedere delle variazioni alle fasce di funzionamento del controllo elettronico e al periodo di sperimentazione, in funzioni di eventi e/o manifestazioni situazioni straordinarie.
giorni, con esclusione del sabato, domenica e festività infrasettimanali dalle ore 7.30 alle 19.30. Sono raggiungibili i parcheggi di interscambio attraverso alcune vie derogate.
un’ottantina, ai carabinieri ne sono stati concessi una trentina. In tutto i permessi rilasciati dall’amministrazione comunale, compresi i disabili superano i 7.000. «Nella zona E» ha spiegato Daniele Ferrari settore mobilità e permessi «abbiamo rilasciato quest’anno 265 permessi transito e sosta 0-24; 87 per il transito e la sosta di 30 minuti: 377 di solo transito per un totale di 729. 250 erano già stati rilasciati in passato. Questi 1.000 vanno ad aggiungersi ai 1.700 rilasciati nel corso degli anni ai disabili e ai 4.500 ereditati dal passato».
Cronaca
Venerdì 27 Febbraio 2009
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L'uomo, in passato, aveva preso di mira altre vittime, passando dalle molestie telefoniche al tentativo di violenza
Arrestato il maniaco di corso Matteotti
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di Sara Pizzorni
ll'inizio di febbraio era stato identificato e denunciato a piede libero per violenza sessuale per aver aggredito e ripetutamente palpeggiato una donna alle 17 del 21 gennaio in un vicolo di corso Matteotti. In queste ore, nei confronti di R.G., 20enne siciliano residente a Cremona proprio nelle vicinanze del corso, il pubblico ministero Francesco Messina ha chiesto al gip Marco Cucchetto l'emissione della misura cautelare, in quanto il giovane è stato ritenuto responsabile anche di altri episodi, anche se meno gravi, a suo tempo mai denunciati, ma che ora sono stati segnalati agli uomini della squadra Mobile della Questura. Stessa zona e stessa persona. Durante le indagini, inoltre, è emerso che il 20enne, quando era ancora un mino-
La questura di Cremona
re, era stato l'autore di alcune molestie telefoniche. In sostanza quella del siciliano, fino a poco tempo fa sconosciuto alle forze dell'ordine, è stata una vera e propria escalation, cominciata dalle molestie telefoniche, fino ad arrivare a pesanti complimenti per strada, e addirittura all'aggressione e al tentativo di violenza del gennaio scorso. La descrizione della vittima, una donna di 35 anni
che quel giorno stava tornando a casa dal lavoro, era stata molto dettagliata: l'uomo che l'aveva palpeggiata e cercato di usarle violenza, era di bassa statura e con occhiali molto spessi. Il 20enne, sprovvisto di documenti, era stato fermato agli inizi di febbraio dagli uomini del vice questore aggiunto Sergio Lo Presti. Condotto negli uffici di via dei Tribunali, R.G. era stato riconosciuto senza ombra di
dubbio dalla sua vittima e nei giorni successivi anche da altre donne che in precedenza erano state disturbate o che avevano subito molestie, anche solo verbali, da parte del giovane, che attualmente si trova agli arresti domiciliari. Quelli del 21 gennaio scorso, per la 35enne cremonese, erano stati dieci lunghissimi minuti da incubo: in un primo momento lo sconosciuto le aveva fatto apprezzamenti verbali, poi le aveva chiesto l'ora e poi l'aveva seguita in un vicolo, fino a quando le era saltato addosso, palpeggiandola più volte nelle parti intime. Inutili erano stati i tentativi della vittima di urlare e divincolarsi, in quanto l'aggressore non era affatto intenzionato a mollare la presa. Anzi, si era già abbassato i pantaloni per usarle violenza. Fortunatamente proprio in quel momento l'intervento di un passante lo aveva fatto desistere e fuggire. Ma la
sua speranza di averla comunque fatta franca è sparita nel giro di poco tempo. E' invece ancora ricercato
pesanti di quello che ha visto protagonista il 20enne arrestato. Lo straniero, infatti, appena la sua vittima ave-
Sergio Lo Presti, Vice Questore aggiunto
l'extracomunitario, probabilmente un senegalese, che sempre il 21 gennaio, ma nella tarda mattinata e in corso Garibaldi, si era avvicinato a una cremonese con l'intento di palpeggiarla. Un episodio, quest'ultimo, dai contorni sicuramente meno
va reagito, urlando e nello stesso tempo cercando di divincolarsi, aveva subito desistito e si era allontanato. Sulle sue tracce ci sono i poliziotti che su di lui stanno ancora indagando per cercare di dargli un volto ed un nome.
Ergastolo per l'indiano fratricida. Movente: la vendetta
Ha reagito con urla di rabbia e disperazione alla sentenza, Balwinder Singh, 40 anni, l'indiano condannato all'ergastolo per aver assassinato e fatto a pezzi il fratello Sukhwinder, 29 anni, i cui resti furono trovati il 18 luglio del 2006 nell'ex casello ferroviario di Olmeneta. «Questa non è giustizia», ha tuonato l'imputato in lingua indiana, attorniato dalla moglie Kaur e da alcuni parenti. La sentenza di condanna, decisa dal presidente Carlo Maria Grillo, dal giudice a latere Massimo Vacchiano e dai giudici popolari, è arrivata dopo quasi otto ore di Camera di consiglio. L'imputato, scortato dagli agenti della polizia penitenziaria di Cremona, ha ascoltato impassibile la lettura della sentenza, dopodiché, quando i giudici si sono ritirati, ha cominciato ad urlare e ad inveire in italiano contro i giudici della Corte d'assise. Disperazione e lacrime anche da parte dei familiari dell'imputato, soprattutto della moglie, sor-
Un momento del processo
retta, all'uscita dal palazzo di giustizia, da alcuni parenti e amici. Per il pm Cinzia Piccioni, che aveva chiesto l'ergastolo, la vendetta è il movente del delitto, perpetrato a causa della relazione sentimentale tra la vittima e la moglie dell'imputato. Tre, in sostanza le prove che hanno inchiodato Balwinder: la macchia di sangue del fratello uc-
ciso ritrovata nel bagagliaio della sua auto, il fatto che l'imputato si fosse recato dal carrozziere per far cambiare tappezzeria del bagagliaio e le dichiarazioni di Bruno Bosetti, datore di lavoro della vittima, l'unico ad aver ricevuto le confidenze della vittima che gli aveva rivelato di essere stato malmenato dal fratello a causa della sua relazione sentimentale
con la cognata. Fu proprio il titolare dell'azienda agricola a sporgere denuncia di scomparsa quando il 12 settembre del 2005 la vittima, che faceva il bergamino e viveva in una cascina di Gallarano, a circa un chilometro da Olmeneta, non si presentò al lavoro. Dopo due giorni di ricerche fu trovata la sua bicicletta abbandonata vicino ad un canale. Il 18 luglio del 2006 ci fu la svolta con il ritrovamento dei resti della vittima, accoltellata 24 volte, nell'ex casello ferroviario. Balwinder Singh, incensurato, operaio in un'azienda metallurgica di Dello, nel Bresciano, fu arrestato per la seconda volta nel gennaio del 2008 dopo che in ottobre il gip Pierpalo Beluzzi non ne aveva convalidato il fermo, ritenendo inconsistente il pericolo di fuga e insufficienti le prove. L'indagine dei carabinieri di Cremona e dei Ris di Parma, partita praticamente da zero, aveva permesso di acquisire nuovi elementi nei confronti dell'indiano
Crisi anche al Cimitero: le cappelle mortuarie si pagano a rate Anche i “ricchi piangono” quando devono fare i conti in tasca per un posticino nell’al di là. La crisi non risparmia neppure loro: ed ecco che il Comune, quando le tariffe risultano elevate, come nel caso di concessione di tombe multiple di famiglia e i concessionari chiedono il pagamento rateizzato, ha deciso di andare incontro a questa richiesta. Le cappelle si possono dunque acquistare a rate. In particolare la Giunta ha ritenuto di concedere tali dilazioni alle seguenti condizioni: per le tariffe di concessione di importo inferiore o uguale a 30mila euro pagamento di almeno il 30% della tariffa di concessione, della Tassa di Registro e degli eventuali oneri di legge, al momento della stipula del contratto. La rimanenza, incrementata dagli interessi legali, entro dodici mesi. Per le tariffe di concessione di importo superiore
a 30mila euro, pagamento di almeno il 30% della tariffe di concessione, della Tassa di Registro e degli eventuali oneri di legge, al momento della stipula del contratto; la rimanenza, incrementata dagli interessi legali, entro ventiquattro mesi. Inoltre, a garanzia che i pagamenti avvengano con le modalità sopra esposte, si richiederà una fide-
iussione bancaria pari al saldo ancora da versare. Un altro segnale che la crisi bussa anche al camposanto è l’incremento delle cremazioni. Se nel 2007 sono stati 120 i cremonesi che si sono fatti cremare, si è passati a 190 nel 2008, e nel 2009 nel mese di gennaio le cremazioni sono state 31. Il forno in funzione è unico e le prenotazioni arrivano già a metà marzo. Fenomeno si culturale che si allinea però bene con la crisi. Le famiglie cremonesi, già alle prese con il carovita che investe tutti i settori, preferiscono la cremazione. E mettendo a confronto i costi, conviene: se un loculo costa 2142 euro, per farsi cremare ci vogliono 347 euro, morire è davvero diventato quasi diventato un lusso… e il “caro… estinto” diventa caro in tutti i sensi. Silvia Galli
che fu nuovamente arrestato e condotto in carcere. Sukhwinder Singh, secondo la ricostruzione dell'accusa, fu bloccato dal fratello mentre in bicicletta si stava recando al lavoro a Olmeneta nell'azienda di Bosetti. Nel bagagliaio della Brava grigio scura di Balwinder, che ha sempre negato ogni responsabilità, furono rinvenute tracce di sangue del fratello riconducibili all'omicidio. C'è inoltre la prova, e sono state sentite testimonianze, che l'imputato si rivolse ad un carrozziere e fece cambiare la tappezzeria del bagagliaio. L'arma del delitto, invece, non fu mai trovata. Balwinder è difeso dagli avvocati Simona Bracchi e Marco Gamba che nel processo hanno puntato sulla mancanza di movente, di prove certe e di gravi lacune nelle indagini. La difesa, molto probabilmente, ricorrerà in appello. Le motivazioni della sentenza di primo grado saranno invece depositate tra 90 giorni.
Cremonesi smemorati: boom di oggetti smarriti
C'è proprio di tutto nell'ufficio oggetti smarriti del Comune di Cremona, dai cellulari alle biciclette, a borse, portafogli, documenti, non mancano gli oggetti preziosi e, tra le curiosità, una pipa indiana in vetro e un violino in legno con tanto di custodi. In aumento gli smemorati cremonesi, che per rientrare in possesso dei propri oggetti, hanno tempo un anno. L'amministrazione mette poi tutto all'asta. Per organizzare meglio l'ufficio, coordinato dalla dirigente Tania Secchi, è stato stipulato un protocol-
lo, presentato in giunta merceoldì scorso dall'assessore competente Celestina Villa. «Si tratta di alcune regole fondamentali» ha spiegato Secchi. «Per esempio, i borsoni con beni deperibili o indumenti sporchi o bagnati vengono distrutti; per chi ha perso la bicicletta o il ciclomotore suggeriamo di fare denuncia». Capitolo a parte per i cellulari: «Abbiamo attivato una collaborazione con la polizia postale. Solo se verrà ritrovato l'intestatario restituiremo il cellulare che altrimenti sarà distrutto».
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Cronaca
Venerdì 27 Febbraio 2009
L'approfondita indagine sulla popolazione anziana cremonese. Gli over 65 sono il 21,7%
In Breve
sviluppo, democrazia e libertà: il corso Venerdì 27 febbraio - alle 12, a Palazzo Cittanova - si terrà il quarto e ultimo incontro del nuovo corso di discipline sociali su «Modelli di sviluppo e aspetti culturali», organizzato dal Centro di studi aziendali e amministrativi di Cremona. La lezione dal titolo «Sviluppo, democrazia, libertà» sarà tenuta da Angelo Scivoletto, già preside della Facoltà di lettere e filosofia e direttore dell'istituto di sociolgia dell'Università di Parma. Al termine della lezione interverranno due studenti, Lorenzo Decastri dell'istituto tecnico commerciale «Beltrami» e Alessadro Zani del Liceo scientifico tecnologico «Torriani» con una breve relazione per esprimere le proprie visuali in merito all'argomento. Mercoledì 18 marzo, nel'aula magna del «Beltrami», si terrà invece il primo dei quattro incontri del corso di economia aziendale con la lezione della docente Annamaria Fellegara su «I principi contabili internazionali: prospettive di convergenza».
nuovi bandi per l'accademia della gdf Sono stati pubblicati i bandi di concorso per l'accademia del corpo della Guardia di Finanza. Si prevede l'ammissione di 50 allievi ufficiali di «ruolo normale» e 10 allievi ufficiali di «ruolo aereonavale». Ai concorsi possono partecipare cittadini italianiche abbiano conseguito diploma di scuola superiore. La domanda andrà presentata al comando provinciale, a mano o con invio a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno.
la persecuzione dei cristiani nel mondo «La persecuzione ai cristiani nel mondo continua»: questo il tema che tratterà don Mario Aldighieri, per 20 anni missionario in Brasile, e responsabile, per la Diocesi cremonese, del settore «migranti», nel corso di un incontro promosso dal circolo Zaccaria di Cremona. L'appuntamento è per il 6 marzo alle 17.30 presso la sede del Circolo (piazzetta S. Lucia),
Anziani: migliora la salute, ma peggiorano le finanze
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on è un paese per vecchi», titola un recente film di Ethan Coen. Una frase che di certo non si adatta a Cremona, dove la popolazione anziana è in continuo aumento, tanto che gli over 65 sono il 21,7% del totale dei residenti nella provincia di Cremona (complessivamente 350.368 persone). E' pur vero che ormai a 65 anni non ci si può certo considerare anziani: l'ago della bilancia degli anni si sposta sempre più inesorabilmente verso l'alto, e per essere considerati anziani bisogna raggiungere la soglia dei 74 anni. E su questi verte la ri-
za, che ammonta ad oltre 250.000 euro messi a bilancio nel 2008 per la sola area anziani. Il fronte su cui stiamo intervenendo è quello
quota di soggetti in stato di non autonomia totale viventi al domicilio che passa dai 2.489 individui (13,8%) del 1995, ai 1.678 (6,8%) del
cerca denominata «Nuove criticità nella condizione anziana - social survey sulla popolazione over 74 della provincia di Cremona», che ha per tema la ricognizione della condizione degli over 74 nel nostro territorio. «La ricerca che presentiamo è uno strumento non un mero contenitore di dati, che sono serviti e servono per declinare interventi e servizi a sostengo delle anziani le cui condizioni variano anche da comunità a comunità» ha precisato l’assessore provinciale Anna Rozza. «L’emergenza “Paese” si sta facendo sentire in tutta la sua drammaticità ed il welfare è il primo settore a subirne le pesanti ripercussioni: dai servizi agli anziani alla spesa di fine mese; dal crollo del potere di acquisto dei pensionati all’occupazione» ha
economico, dall’occupazione alla cassa integrazione, precariato, integrazione, con un 1 milione di euro in sinergia con la Cariplo. Tra questi sono cantierati specifiche azioni per gli anziani, come lo scaffale sociale, gli interventi per la “terza e quarta settimana”, risorse per la residenzialità, per i sistemi di servizi con un convinto sostegno alla rete delle Rsa, sia sul fronte socioassistenziale e sociosanitario, anche per il fronte occupazionale». Dalla ricerca viene fotografata una popolazione anziana in provincia, over 75 e fino agli 84 anni, su un campione di 468 intervistati, che si muove all’interno di un contesto a tinte chiare e scure: «Emerge chiaramente dai dati raccolti» scrive nella sintesi Luigi Mauri, sociologo e chief executive di Sinergia
2002, fino alle 1.193 unita (4,3%) stimate nel 2008. Nonostante un incremento media annuo nel periodo considerato di circa 120 unita di individui parzialmente autonomi la percentuale suI totale degli stessi diminuisce dal 24,4% del 1995 al 21 j 7% del 2008. In un quadro di sostanziale contenimento del decadimento funzionale e di miglioramento delle condizioni di salute dell'anziano, dovuti principalmente al fenomeno della «compressione della mobilità», risultano meno urgenti le manife-
evidenziato il presidente della Provincia Giuseppe Torchio. Da qui la risposta della Provincia: «Sulla base dei dati economici in nostro possesso per quanto riguarda la recessione, abbiamo varato una proposta di fondo “anti-crisi” che si unisce a quanto investito dal settore guidato dall’assessore Roz-
(società di ricerca sociale). «un generalizzato miglioramento delle condizioni di salute della popolazione anziana cremonese 75-84enne: pur a fronte di un incremento in termini assoluti di più di 9.000 individui nell'arco di 13 anni relativamente alla fascia di età considerata si è registrata una costante diminuzione del numero e della
stazioni di bisogno socioassistenziale, anche se non meno importanti sano le necessità di prossimità relazionale parentale e amicale. Tiene ancora il modello di welfare mediterraneo incentrato sulla famiglia come agenzia di temperamento delle situazioni di marginalità e deriva: la prossimità abitativa genitore-figlio e ancor
pista ciclabile in largo moreni Hanno preso il via nei giorni scorsi i lavori per la realizzazione del percorso ciclabile che da largo Moreni congiunge la passerella ciclabile sul ponte del Po. E' il tratto mancante che consente di dare continuità alla rete ciclabile esistente, collegare il centro storico attraverso l'asse costituito dal viale Po, per raggiungere dal parco al Po attraverso via al Porto. Il costo complessivo dei lavori ammonta a 120mila euro. Il progetto prevede la separazione tra ciclabile e carreggiata stradale mediante la realizzazione di un separatore di corsia nel tratto compreso tra via Bortini e il passaggio pedonale posto in prossimità della rotatoria Largo Moreni. Tale separatore, con larghezza di 0,50 metri, è costituito da una doppia cordolatura in cemento e pavimentazione in calcestruzzo lisciata. Il tratto successivo, in direzione largo Moreni e ciclabile di via al Porto, è invece delimitato da un delineatore di corsia riservato ai veicoli omologati dal Ministero dei Trasporti.
ottimi risultati negli studi
Premiati quattro giovani con disabilità sensoriali
«Oggi riconosciamo un premio alla volontà, dedicato ai meritevoli che, disabili sensoriali, hanno intrapreso, con ottimi risultati un percorso di studi professionali ed accademici»: con queste parole il presidente della Provincia, Giuseppe Torchio e l’assessore alle politiche sociali Anna Rozza con il collega Agostino Savoldi, hanno premiato quattro ragazzi (tre dei quali non vedenti e un non udente) con una borsa di studio. Il consiglio provinciale aveva, infatti approvato specifico regolamento per l’erogazione di contributi economici destinati alla prosecuzione degli studi dopo il conseguimento del diploma di scuola media superiore per soggetti portatori di handicap visivo e/o uditivo. «Siete un onore per tutta la nostra comunità» ha sottolineato l’assessore Rozza. «Il nostro è un piccolo gesto, ma significativo, volto a dare il giusto riconoscimento a quanti si distinguono negli
studi, superando le difficoltà connesse al proprio deficit. Esempi da prendere a modello proprio per l’impegno profondo che hanno da sempre dimostrato nell’applicazione alle varie discipline». Un futuro scolastico che però non può essere incerto proprio per chi si dedica totalmente agli studi: è il caso dei corsi di formazione per il restauro avviati a Cremona con l’Azienda Cr. Forma e che, causa il taglio dei fondi da parte della Regione Lombardia, vedono un rallentamento di alcune attività. «Stiamo lavorando con il Cda dell’Azienda e con le Istituzioni perché Cremona torni ad avere il proprio Centro di eccellenza del restauro» ha precisato il presidente Torchio . «Sottrarlo al nostro territorio e portarlo a Botticino è una scelta che non condividiamo, cancellando con un colpo di spugna decenni di tradizione scolastica e attività».
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oggi regola dei taciti accordi intergenerazionali ed elevata e la frequenza dei contatti (più del 70% degli anziani inchiestati dichiara di ricever visita tutti i giorni da almeno uno dei propri figli). Il lato dolente è quello innanzitutto economico: «Elemento di novità rispetto al passato risulta essere invece un consistente indebolimento reale della capacità di risparmio della popolazione anziana cremonese: se fino a 6 anni or sono almeno due 75-84enni su cinque riuscivano a risparmiare qualcosa a fine mese tale quota oggi è
Anna Rozza
calata al 25% del totale della popolazione di riferimento». continua Mauri «Nuove criticità nella condizione anzian. E' più che raddoppiata la percentuale di coloro che faticano ad arrivare a fine mese (dal 9,2% del 1995 al 20,4% del 2008). Se tali dati possono con ogni probabilità essere parzialmente soggetti ad effetti distorsivi indotti da variabili di contesto quali il clima di sfiducia economica dei consumatori, essi rivelano tuttavia un preoccupante trend di erosione dei redditi reali da pensione e del potere di acquisto/capacità di risparmio della popolazione anziana cremonese. Il ciclo economico negativo e le recenti spinte inflazionistiche minano con più rapidità e facilita i portafogli dei soggetti sociali economicamente più fragili, aventi fonti di reddito meno differenziate, relativamente meno ela-stiche e protette da shock esogeni».
Cronaca
Venerdì 27 Febbraio 2009
Un'antropologa cremonese sostiene che la città mitologica sorgeva sulle rive dell'Adda
Sotto di noi la mitica Atlantide
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rincorrere il mito di Atlantide, la leggendaria isola dalla collocazione ancora ignota, citata da Platone nei suoi «Dialoghi di Timeo e Crizia», sono stati studiosi in tutte le epoche. Anche se la storia ufficiale ha relegato la misteriosa terra sommersa a una leggenda, sono ancora in molti a credere alla possibilità che un continente sommerso vi sia stato davvero. Forse proprio sotto i nostri piedi. Questa è l'ipotesi avanzata da un'antropologa cremonese, Antonia Bertocchi, che sta svolgendo una serie di studi sulla possibilità che quella terra sommersa, secondo Platone sede di una grande ed evoluta civiltà, si sia trovata nell'area in cui oggi sorge Pizzighettone. La studiosa ha scritto sull'argomento un articolo sulla rivista «Hera» dal titolo «Inferni e paradisi della Padania Atlantidea», che costituisce la versione divulgativa di un saggio ancora in corso di realizzazione. Ma da dove arriva la convinzione di questa antica presenza mitologica sul nostro territorio? Antonia Bertocchi è partita dall'analisi di due miti, quello degli Argonauti e quello di Fetonte, che convergerebbero entrambi proprio sulla pianura padana. «Aristotele parlò di un lago di acqua calda, poco lontano dal Po, che emanava effluvi pestilenziali, dove sarebbe caduto il mitologico Fetonte con il suo carro. Una palude che potrebbe essere identificabile con il lago Gerundo, che nei tempi antichi si estendeva dal Bergama-
Una suggestiva incisione di Pizzighettone
sco, al Cremonese al Lodigiano, fino alla zona in cui il fiume Po vi confluiva. E questo sembra essere lo stesso lago che descrsse Apollonio Rodio nelle Argonautiche: a quanto pare il percorso degli Argonauti li portò anche nella nostra zona. Venivano a cercare l'oro, che lungo il fiume Po era fortemente presente e dove c'è tutt'ora. Parlavano di un lago infernale e puzzolente che si incendiava facilmente. Questo è spiegabile con il fatto che il nostro sottosuolo è da sempre ricco di gas metano. E questa potrebbe essere l'origine della leggenda legata al drago Tarantasio, di cui una costola sarebbe conservata appesa al soffitto della chiesa di San Bassano. Si tratta in realtà dei resti di grossi animali preistorici, e questo ci fa fare un altro passo avanti, avvallando l'ipotesi che un grosso meteorite sia caduto su queste zone, danneggiando l'idrografia originale, e creando appunto il lago Gerundo. Questo fatto spiegherebbe anche le esalazioni mia-
Consumatori: istruzioni per l'uso Unione Nazionale Consumatori Comitato di Cremona Piazza San Michele, 2 Tel. e Fax: 0372/28370
Molto spesso i consumatori - allorchè restano "buggerati" da un venditore poco scrupoloso..- perdono tempo e denaro preziosi soltano perché hanno dimenticato ciò che già i Romani sapevano, ossia che "verba volant, scripta manent"; e che parte da un presupposto fondamentale di diritto, ossia che le così dette "comunicazioni ricettizie" ( come appunto è la segnalazione di un difetto nell'oggetto acquistato) comportano la necessità di dare la "prova" di tale comunicazione…. Vuole infatti la legge che siano idonee a tal fine soltanto a) la vecchia e cara raccomandata a.r. - meglio se spedita in busta con finestra e/o "plico"; oppure b) un'e-mail inviata da un utente che abbia esperita tutta la pratica specifica presso un ufficio postale autorizzato alle specifiche registrazioni! Infatti ogni altro mezzo di comunicazione non dà tale "garanzia". Ovviamente di tale "comunicazione" si deve sempre tenere la copia ed è altresì opportuno che una copia risulti
inviata anche all'Unione Nazionale Consumatori ed alla ditta produttrice. Non meno importante è che - nella citata raccomandata venga sempre indicato un "termine" regionevole per avere una risposta. Sarà bene ricordare che il consumatore acquirente ha diritto a ricevere merce corrispondente - per qualità e caratteristiche - a quella offerta; ma non è obbligato alla sostituzione, essendo in sua facoltà la scelta tra la sostituzione o la riparazione. Altra opportuna cautela del Consumatore sarà ancora quella di non pagare mai tutto e subito perché, così come siamo combinati in questo nostro meraviglioso Paese, risulta poi sempre difficilissimo ed oneroso costringere la controparte, mediante ricorso all'Autorità Giudiziaria, al rispetto della legge. Quando invece si ha versato soltanto un acconto è possibile ricorrere alle Commissioni di Conciliazione della Camera di Commercio: costa poco, i tempi sono rapidissimi ed in genere poi la soddisfazione è reciproca!
smiche che lo caratterizzavano». Del resto la caduta di corpi celesti non è un fatto raro nel Cremonese, secondo quanto ricordano gli annali storici. E prima della caduta del meteorite, il nostro territorio sarebbe stato proprio sede della mitologica Atlantide, secondo la studiosa cremonese. «Non si trattava di una civiltà di 9mila anni fa, come affermano alcuni, ma del periodo dell'età del bronzo. In quegli anni nel nostro territorio c'erano grandi centri di potere e un'elite guerriera. E nella storia ufficiale non si dice che fine abbia fatto questa civiltà. I Romani, con i loro piani di conquista, hanno cancellato tutta la memoria storiografica delle nostre zone, distruggendo tutto». E finora nessuno si sarebbe preso la briga di scavare a fondo per cercare eventuali tracce. «Sono anni che studio i miti che convergono sul nostro territorio, e mi sono chiesta perché quella immensa palude quale era il lago Gerundo si trovasse lì. E
da tempo mi sono convinta di una provabile localizzazione di Atlantide in pianura Padana. Le impronte etimologiche ne costituiscono un aspetto rilevante. Basta, ad esempio, confrontare i toponimi Acherum (acerra) e Gerundo, che si somigliano e coincidono, perché richiamano da vicino l'Acher egizzio, costituito dall'immagine di un duplice leone che personifica le porte della terra, attraverso cui il dio sole deve passare ogni mattina. Esso regge al centro il sole, che sorge all'orizzonte. Infatti Acher è presente anche in Acheronte, con il significato di un fiume che, come l'Eridano, sprofonda sotto terra. Ora, secondo un filosofo storico, l'idronimo Acheron deriva dalla parola accadica ha-herum, ossia "riva scavata da herum". Dunque la parola scavare incrociata con l'accadico herrum. Harru (sprodondamento). Gerru invece costituisce la base del mostro a tre teste Gerione, e Girum in accadico è il dio del fuoco». Anche la strana disposizione di Pizzighettone e Gera (la riva occidentale), tagliati in due dall'acqua, lascia qualche dubbio alla studiosa. «Questa collocazione fa pensare all'antico uso egizio di dividere la città dei vivi da quella dei morti». Insomma, sono tanti gli elementi che portano Bertocchi a porsi delle domande. «Voglio dimostrare che lo studio delle culture popolari e dei miti portano a risultati concreti». Ma la ricerca non è ancora conclusa. «Sto scrivendo nuovi capitoli, e presto rivelerò tutti gli indizi in mio possesso» conclude la studiosa.
DALLA PARTE DEI CITTADINI
di Damiano Talamazzini
Responsabile Provinciale Patronato Epaca
Questa rubrica rappresenta un luogo d'incontro a disposizione dei nostri lettori, nato per rispondere a dubbi e quesiti in materia di diritti previdenziali e assistenziali. Le lettere rivolte al Patronato Epaca possono essere indirizzate alla nostra redazione, per posta o via e-mail, oppure direttamente al Patronato Epaca (epaca.cr@coldiretti.it). Egregio responsabile del Patronato Epaca, a proposito di invalidi civili, l’indennità di frequenza concessa ai minori di 18 anni, cui siano riconosciute difficoltà a svolgere funzioni della propria età, per quante mensilità viene corrisposta? Lettera frmata L’indennità di frequenza è una prestazione economica che spetta agli invalidi civili minori di anni 18 cui siano state riconosciute dalle competenti Commissioni Sanitarie difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni della propria età. L’indennità di frequenza era stata originariamente prevista dall’art. 17 L. 30/3/71, come assegno di accompagnamento “ai mutilati ed invalidi civili di età inferiore ai 18 anni, riconosciuti non deambulanti e che frequentino la scuola dell’obbligo o corsi di addestramento o centri ambulatoriali”. Successivamente tale articolo venne abrogato e l’indennità di frequenza fu reintrodotta nella forma attuale dalla L. 289/90, che dispose che “Ai mutilati ed invalidi civili minori di anni 18, cui siano state riconosciute difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le
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La Parola all'Avvocato A cura dell’ Avv. Alessio Romanelli
Inviate i vostri quesiti a: ilpiccolocremona@fastpiu.it La presente rubrica non offre pareri legali ai lettori, ma affronta con spirito divulgativo tematiche di natura giuridica di interesse generale. Per pareri legali su pratiche determinate o casi concreti è necessario rivolgersi ad un avvocato iscritto all'Albo tenuto dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati con sede presso il Palazzo di Giustizia, via dei Tribunali 13, Cremona
«Ho subito un piccolo incidente automobilistico con la mia macchina che ha visto coinvolto tre vetture: eravamo fermi al semaforo quando un veicolo mi ha tamponato e io a mia volta ho tamponato il veicolo che mi precedeva. Ho diritto al risarcimento di tutti i danni o solo di quelli della parte posteriore? A chi devo rivolgermi per avere il risarcimento?» Ha diritto al risarcimento integrale di tutti i danni patiti. Ciò perché il sinistro è avvenuto con macchine ferme in colonna e nessuna responsabilità può esserle addebitata. Diverso il discorso sarebbe stato se lei fosse stato in movimento, poiché in quel caso avrebbe potuto essere ritenuto responsabile dei danni alla vettura che la precedeva per non aver osservato la distanza di sicurezza. Trattandosi di sinistro che coinvolge più di due vetture, alla procedura di risarcimento non si applica la disciplina dell'indennizzo diretto. Dovrà quindi rivolgersi, personalmente o tramite legale di fiducia, direttamente alla compagnia assicurativa del veicolo che l'ha tamponata. «Mi sono informato sulle modalità per fare testamento e mi hanno detto che il sistema più economico perché posso fare tutto da solo è il testamento olografo, ma in cosa consiste esattamente? E poi, è sicuro? Vale come il testamento fatto dal notaio?»
Il testamento olografo consiste in un testamento scritto per intero, datato e sottoscritto di pugno dal testatore. La sottoscrizione deve essere posta alla fine delle disposizioni testamentarie e la data deve contenere l'indicazione del giorno, mese ed anno (art. 602 cod. civ.). Dopo la morte del testatore il testamento olografo deve essere presentato ad un notaio per la pubblicazione (art. 620 cod. civ.). Il consiglio è sicuramente quello di rivolgersi ad un professionista, avvocato o notaio, per essere seguiti in merito alla redazione del testamento, per avere la certezza che le disposizioni di ultima volontà rispecchino in pieno la propria e per evitare di incorrere in nullità di carattere formale. Eviterei il "fai da te": non per fare humor nero, ma per il de cuius è impossibile correggere eventuali errori. «Da oltre venti anni occupo senza titolo un piccolo appezzamento di terreno che una volta era di alcuni fratelli che credo siano tutti morti e non so hanno lasciato eredi. Credo quindi che il terreno sia diventato mio per usucapione. Per venderlo devo fare qualcosa di particolare?» Deve promuovere un giudizio in Tribunale per chiedere che venga accertato e dichiarato con sentenza che lei ha acquistato la proprietà del bene per usucapione, al fine di trascrivere il suo acquisto nei Registri Immobiliari e poter poi vendere il bene.
Invalidità civile e indennita di frequenza agli under 18
funzioni della propria età, nonché ai minori ipoacusici, è concessa, per il ricorso continuo o anche periodico a trattamenti riabilitativi o terapeutici a seguito della loro minorazione, una indennità mensile di frequenza. L’importo è pari a quello della pensione degli invalidi civili. Ai fini del diritto a tale prestazione, costituisce, quindi, requisito fondamentale il ricorso continuo o anche periodico a trattamenti riabilitativi o terapeutici a seguito della minorazione e frequenza di centri ambulatoriali, di centri diurni, anche di tipo semiresidenziale, pubblici o privati, purché operanti in regime convenzionale, specializzati nel trattamento terapeutico o nella riabilitazione e nel recupero di persone portatrici di handicap; l’indennità spetta inoltre ai frequentanti scuole pubbliche o private, di ogni ordine e grado, a partire dalla scuola materna, nonché centri di formazione o di addestramento professionale finalizzati al reinserimento sociale dei soggetti stessi. L’indennità di frequenza viene erogata per i soli periodi di effettiva frequenza del centro e della scuola, L. 289/90: “La concessione dell'indennità mensile di frequenza è limitata alla reale durata del trattamento o del corso e decorre dal primo giorno del mese successivo a quello di effettivo inizio della frequenza al corso o al trattamento stesso ed ha termine con il mese successivo a quello di cessazione della frequenza”, e soggiace alle medesime condizioni reddituali dell’assegno mensile agli invalidi civili. Con una sentenza, la Cassazione ha ritenu-
to che si riferisca anche al pagamento della tredicesima mensilità ed ha pertanto sancito il diritto alla percezione dei ratei della tredicesima mensilità dell’indennità di frequenza, analogamente all’assegno mensile di invalidità. La Corte ha stabilito infatti che “l'indennità di frequenza, concessa ai minori di anni 18 che si trovino nelle condizioni stabilite dall'art. 1, è di importo pari all'assegno di invalidità civile e quindi va corrisposta per tredici mensilità. Il fatto che tale indennità sia limitata alla reale durata del trattamento e del corso comporta che la stessa, nel caso di trattamenti o corsi di durata inferiore a 12 mesi, vada corrisposta per tanti ratei quanti sono i mesi del trattamento o del corso scolastico o di formazione”. Segnalo che, per coloro che ritenessero di poter avere diritto alla tredicesima mensilità, la domanda potrà essere inoltrata tramite il nostro Patronato.
Sempre disponibili per tutti i Cittadini interessati, per fornire un'adeguata informazione, consulenza e chiarimenti, i nostri uffici Epaca in Cremona e Provincia, si trovano: • CREMONA Via D. Ruffini, 28 (adiacente Hotel IBIS) Tel. 0372/435620 • CREMA Via Macello, 34 Tel. 0373/256501 • CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 Tel. 0375/42132 • SORESINA Via Matteotti, 12 Tel. 0374/342329 • CREMONA Via Ala Ponzone, 8 Tel. 0372/499811
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Cronaca
Venerdì 27 Febbraio 2009
Le ronde? Inutili. Meglio interventi a 360 gradi
La sicurezza a Cremona secondo Sorrentino: presìdi, comunicazione e sorveglianza
M
di Laura Bosio
entre a livello nazionale il ministro Roberto Maroni ha riportato in auge la proposta delle ronde di cittadini, specificando che dovranno essere gestite da un rigoroso controllo delle forze dell'ordine, a Cremona permane una linea di azione ben diversa. «Non condivido affatto
l'idea delle ronde» dichiara l'assessore comunale alla Sicurezza, Ciriaco Sorrentino. «Non credo in una misura sulla quale ho seri dubbi per quanto riguarda l'efficacia pratica. Credo di più nella collaborazione fattiva dei cittadini con le forze dell'ordine 24 ore su 24, che nei gruppi organizzati di volontari i quali di tanto in tanto pattugliano una zona». Qual è stata allora la risposta del Comune al problema della sicurezza?
«Abbiamo messo in atto il pacchetto sicurezza che era stato predisposto dal sindaco, e stiamo già vedendo risultati positivi. A partire dalla videosorveglianza, possibile grazie alle telecamere installate, che assicura un controllo delle zone più a rischio. Altro importante strumento è l'illuminazione, che in alcune zone è stata potenziata. Stiamo, poi, portando avanti il discorso relativo ai documenti di zona che contengono le criticità
che si presentano nei vari quartieri e che ci sono pervenute attraverso l'incontro con i cittadini stessi». Tra i vari problemi, molti si lamentano delle minoranze etniche. «A questo proposito stiamo portando avanti un discorso legato all'inclusione di queste minoranze, attraverso alcuni soggetti che fungono da rappresentanti delle varie comunità straniere. Questi rappresentanti, collaborando con i vigili di
l'intervento
Ronde e controllo del corpo La guerra di George W. Bush contro l’Afghanistan scoppiò nel 2001. Uno dei motivi ricorrenti per giustificarla era: dobbiamo liberare le donne afghane dall’oppressione talebana. Non si sono ancora concluse, la guerra e l’oppressione. La guerra di Troia portò a dieci anni di combattimenti e tutti lo sappiamo: scintilla fu il rapimento di una donna. Da sempre sul corpo femminile si giocano vicende pubbliche, nella storia, nella memoria e nel racconto. Adesso, con l’intento dichiarato di difendere – ancora una volta – le donne arriva un decreto liberticida e con notevoli profili di anticostituzionalità: quello che dà il via libera alle cosiddette "ronde". Privati cittadini volontari che affian-
cano le forze dell’ordine per il presidio del territorio. Dopo avere declinato per anni la parola “sicurezza” in ogni possibile salsa autoritaria ed esclusivamente repressiva - e non solo da destra - siamo giunti ad un ulteriore sviluppo, simbolicamente connesso ad una strategia pubblica tutta dentro il sorvegliare e punire, dove la parola “prevenzione” non esiste proprio più, dove si è capaci solo di aumentare gli apparati di controllo, con risultati, tra l’altro, sempre più dubbi. Ma è la motivazione esplicita ad essere interessante: il decreto è nato sull’onda dell’emergenza stupri. D’altronde, il presidente del Consiglio l’aveva detto, qualche tempo fa: bisognerebbe affiancare a ogni bella
donna un militare, perché questa potesse essere davvero al sicuro. Si sa, l’uomo è uomo, l’occasione fa l’uomo ladro … il livello di elaborazione è questo. Controllo e repressione, da una parte, apparati linguistici degni del peggior paternalismo dall’altra: nel discorso pubblico di oggi le forme del patriarcato non appaiono neppure più in modo subdolo e velato, ma vengono espresse e rivendicate. Perché parliamo di patriarcato? Perché parliamo di una forma di dominio sociale che cozza violentemente contro i livelli di autonomia che le donne, ma non solo, hanno raggiunto, e che, sforzandosi pervicacemente di negare la libertà, di scelta, di pensiero, di autorappresentazione, intende imporre modelli di controllo e di chiusura. Cercando di impedirci di decidere in libertà come vogliamo essere trattati alla
fine della vita, o pensando di affiancare un tutore – non a caso si parla di “angeli custodi”, di City angels - a ciascuna/ciascuno di noi quando si muove nello spazio della città, o cercando di impedire il libero desiderio di essere madri/padri. Un controllo ossessivo del corpo, dei corpi. Ecco cosa stiamo vivendo. Il Grande fratello non è più neppure quello tragicamente grande di George Orwell, è il guardone che vuole seguirti anche in bagno e in camera da letto. Qualche giorno fa ho spedito una lettera ad un amico, sensibile ed intelligente, che si era chiesto che cosa spingesse un uomo allo stupro. Gli ho raccontato che essere una donna significa che ti viene inculcato, fin dalla più tenera età, il timore che uno stupro ti possa accadere. Attenta ai luoghi solitari, alla notte, era quello che mi sentivo dire io da piccola. Oggi non è più vero
neppure questo, si violenta di giorno, in luoghi frequentati, la gente volta le spalle. Io penso che nello stupro siano in questione i meccanismi del potere, il modo in cui gli uomini declinano il potere ed il dominio. In certi uomini - non voglio dire molti uomini - questo meccanismo di dominio diventa sopraffazione, violenza bestiale, rifiuto del rifiuto, perché questo mette in discussione, probabilmente, la propria identità profonda, costruita con una educazione – che ancora permane – alla predazione come modo per soddisfare un desiderio. E mi pare chiaro che le forme di questa “educazione”, di questa strutturazione del sentimento di come si sta al mondo, di questa percezione del rapporto uomo/ donna accomunino connazionali e stranieri, migranti e italiani. Sono queste le domande che dobbiamo porci. Paola Meneganti
Arena Giardino: per la Sovintendenza non ci devono essere più di 2.000 posti
Arena Giardino: altra riunione per valutarne la capienza, dopo lo stop del primo progetto da parte della sovrintendenza di Brescia. Sembra infatti che oltre i 2.000 posti, compresa la platea, non si possa andare. A questo proposito è in corso un confronto tra il sovrintendente ai beni architettonici, Luca Rinaldi, e l'architetto Stefano Corbari, che si è occupato di disegnare il progetto dell'Arena. La riunione si è svolta in Comune lunedì scorso con i tre assessori Luigi Baldani,
Stefano Campagnolo e Daniele Soregaroli, il segretario generale Vincenzo Filippini, il presidente del consiglio Pierluigi Rotelli, gli architetti Ruggero Carletti e Edmundo Trivella, oltre a Elio Conzadori e Daniela Zerbini, organizzatori del Festival di Mezza Estate. «Si tratta di un ipotesi di progetto» ha spiegato Baldani. «Ci sarà un passaggio in sovrintendenza, se andrà bene procederemo. Per quest'estate intanto acquisteremo il palco dotato di copertura, un enorme schermo per le proiezioni ci-
nematografiche, poltroncine fisse in platea, mentre dovremo accontentarci di gradinate provvisorie. Poi verranno curati tutti i servizi ubicati nel vecchio forno Hoffmann. Questi lavori sono propedeutici al progetto finale». «Il sovrintendente aveva fatto osservazioni sui 2.400 posti, mentre ora stiamo ragionando sui 2.000 posti» ha detto Rotelli alla fine dell'incontro. «Proponiamo questo progetto per soddisfare le nostre esigenze e quelle del sovrintendente». «La sovrintendenza» ha aggiunto l'as-
sessore Campagnolo «ha posto come questione fondamentale la visibilità del manufatto; quindi non ci deve essere una cortina che copra la costruzione dell'antica fornace. Il numero dei posti deve essere limitato a 2000. I lavori su palco, platea, servizi, saranno terminati entro giugno, quindi prima dell'inizio del Festival di Mezza Estate. Ancora per quest'anno l'ampliamento delle gradinate dovrà essere temporaneo, finchè non si troverà l'accordo con il sovrintendente».
quartiere, facilitano la comu- zioni che rappresentano un nicazione con le comunità di semplice degrado e vengono stranieri. Se si riesce a far ca- percepite come motivi di inpire loro le nostre usanze, e sicurezza. Ad esempio, la case noi riusciamo a capire le renza di illuminazione pubbliloro, sarà più facile qualsiasi ca, le panchine divelte, i daninterazione. Molto importan- neggiamenti, le scritte sui te è anche l'educazione alla legalità su cui stiamo lavorando molto, specialmente con i più giovani. Fondamentale anche il servizio dei vigili di quartiere che ci tengono in contatto con i problemi della città». Insomma, un lavoro a 360 gradi. «La nostra risposta è arCiriaco Sorrentino, assessore alla Sicurezza ticolata e si sviluppa su più fronti. Infatti il problema a muri, o la presenza di bande Cremona non è la presenza di ragazzi che disturbano». In questi casi come agite? di pericoli specifici, ma di «Se veniamo a sapere di tante piccoli motivi di insicurezza che richiedono un ap- gruppi che non si comportano bene, ci approciamo a loproccio globale». Prima ha parlato delle ro cercando di comunicare, criticità nei quartieri: quali ma anche di ricorrere a interventi sanzionatori, quando è sono? «Spesso si tratta di situa- il caso».
In Breve L'ACCD RICERCA NUOVI VOLONTARI L’Associazione cremonese per la cura del dolore ricerca, per un corso che si terrà a breve, nuovi volontari per l’assistenza ai pazienti affetti da malattie croniche evolutive e irreversibili, sia a domicilio che presso l’Hospice degli Istituti Ospitalieri di Cremona. Per informazioni rivolgersi alla sede dell’Associazione in Via Palestro, 1 dalle ore 9 alle ore 12 dal lunedì al venerdì.
BANDI PER PICCOLE E MEDIE IMPRESE
La Regione Lombardia, la Camera di Commercio di Cremona e Unioncamere Lombardia promuovono il Progetto «Sostes innovazione e sostegno al capitale umano prioritariamente nel settore tessile-abbigliamento». Il progetto prevede la pubblicazione a breve di bandi per l’assegnazione di contributi a sportello aperto a favore di: piccole e medie imprese del sistema manifatturiero, micro e piccole imprese del sistema distributivo al dettaglio del tessile-abbigliamento, operatori della filiera tessile - abbigliamento. I bandi saranno presentati in un incontro pubblico che si terrà il 26 febbraio alle 10 presso la sala Mercanti della Camera di Commercio. Per confermare la partecipazione all’incontro, contattare Servimpresa (0372/490276 – 278).
EMOZIONI E POESIE SUL SOCIALE Il Cisvol organizza un nuovo percorso intitolato «Letture fra emozioni e poesia sul sociale che viviamo», un'opportunità gratuita per riflettere sul sociale attraverso la psicologia, la sociologia e la poesia. Un modo nuovo e non scontato di affrontare il quotidiano solidale. Il corso è rivolto ai volontari di organizzazioni di volontariato, ma vengono valutate anche le richieste di partecipazione di assistenti sociali e docenti interessati. I 5 incontri si terranno di martedì a partire dal 3 marzo alle 17. Per informazioni ed iscrizioni contattare il Cisvol al 0372 26585 entro il 28 febbraio.
CONFERENZA PROVINCIALE DELL'ANPI Nella mattinata di sabato 28 febbraio, a partire dalle 9, si terrà presso il salone della Cgil (via Mantova, 25), la Conferenza provinciale di organizzazione dell’Anpi cremonese. Tema della conferenza sarà: «Una nuova stagione per l’Anpi: generazioni diverse insieme per la memoria della Resistenza, per la Democrazia e la Costituzione». Terrà la relazione introduttiva il presidente Enrico Fogliazza. Seguiranno i saluti degli ospiti e gli interventi che riguarderanno sia le questioni più generali che le proposte di attività della Associazione nella provincia. Concluderà i lavori il presidente dell’Anpi regionale, Antonio Pizzinato.
Salute
Venerdì 27 Febbraio 2009
GLI ORARI
PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle 18.00 in orario continuato, il sabato dalle ore 8.00 alle ore 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a vnerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Orario: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. FISIOTERAPIA Esclusa la visita specialistica che si prenota presso il CUP-Cassa, le prenotazioni vanno effettuate di persona. Dove: piano 1, corpo C (ala sinistra), monoblocco ospedaliero. Orario: lunedì dalle 08.00 alle 14.00; da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00. Tel: 0372 405346 per informazioni. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario:da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Dove: Medicina del Lavoro, padiglione 10 Impegnativa del medico curante. Allergologia per sospetti professionali Tel. 0372 408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 13.00; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia dalle 09.00 alle 13.00 da lunedì a venerdì. Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Spe-
cialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. SERVIZIO DIETETICO valutazioni e controlli nutrizionali La prima visita si prenota al CUP. Dove: piano 4, ala sinistra. Orario: da lunedì a venerdì dalle 09.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 16.00. Telefono: le prenotazioni per il controllo nutrizionale può essere effettuata telefonicamente da lunedì a venerdì dalle 09.30 alle 15.30 ai numeri 0372 405732, 0372 405634, 0372 405631. centro prelievi LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.00 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle ore 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Dove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10 Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante. Le prenotazioni vengono effettuate telefonando al 0372 408178 da lunedì a venerdì dalle ore 10.30 alle ore 13.00; oppure personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, - Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle ore 13.00 alle ore 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: piano Rialzato, ala sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248 TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione pu essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.
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In arrivo una nuova macchina in grado di valutare, in breve, se un linfonodo è malato, e studiare le cellule tumorali circolanti
Scoprire il tumore in 20 minuti
I
di Silvia Galli
l reparto della Breast Unit, il cui responsabile è il dottor Alberto Bottini, acquisirà a breve un altro macchinario, un’assoluta novità che permetterà di essere ancora più precisi nel combattere il tumore al seno: «Si chiama Veridex» ha annunciato lo stesso Bottini «è un’apparecchiatura che valuterà in pochi minuti, circa una ventina, se un linfonodo sentinella è “pulito” o interessato da malattia. La risposta è dunque immediata, quando prima ci volevano giorni per ottenerla. Inoltre ci dà anche la possibilità di studiare le cellule tumorali circolanti; è una tecnica che sta acquisendo anche Torino, ed è importantissima perché ha un duplice ruolo: oltre all’esame sul linfonodo, ci darà anche la possibilità di valutare come risponde la malattia alle cure. L’apparecchiatura è usata nel tumore alla mammella, ma anche per il tumore alla prostata e al colon. Attraverso questo esame riusciamo a capire l’efficacia delle terapie, valutata sulle cellule tumorali circolanti». Il reparto, come annunciato dallo stesso Bottini, visto l’aumento dei casi di tumore al seno, con donne che giungono ormai da tutta Italia, ma anche dall’estero, ha aumentato anche il personale. «Dal punto di vista chirurgico, internistico e medico abbiamo raggiunto il
Il dottor Alberto Bottini
top: abbiamo una nuova caposala, Marzia Alberio e una nuova dottoressa esperta in ecografia, Gina Boni che viene da Lodi. Grazie alla sua esperienza sfruttiamo al massimo l’ecografo donato da Apom, e lo usiamo anche in sala operatoria. Un organico completo con l’arrivo della dottoressa Carla Strina da Verona, che si occupa di chemioterapia. Inoltre speriamo presto di poter riavere tra noi il dottor Bonardi, che attualmente lavora all’Oglio Po: lui è l’esperto di elettromagnetoterapia. Proprio di recente abbiamo avuto l’autorizzazione dal comitato etico di procedere con lo studio di queste tecniche». Ma le novità riguardano anche la facilità di accesso all'unità. «Stiamo anche cercando di migliora-
re i tempi di attesa e per questo abbiamo stretto rapporti con Oglio Po e abbiamo avviato un discorso con l’azienda di Crema» continua Bottini. «Avremo un punto di visite e presto un mammografo anche presso il Luigi Mazza di Pizzighettone, zona strategica, di ampia utenza. In questo modo, insieme alla dottoressa Caffaro andremo ad accrescere la prevenzione sul territorio». Già la Breast Unit, interessata alla salute delle donne e alla prevenzione del tumore alla mammella si sta organizzando per la festa dell’8 marzo. «Anticipiamo di un giorno» ha continuato il dottor Bottini. «Il 7 marzo faremo un open day dedicato alla donna, a Cremona, Oglio Po e Pizzighettone. Qui alla Breast si potranno fare visite gratuite dalle 9
alle 17 con la possibilità in caso di urgenza di sottoporsi ad un’ecografia o mammografia, all’Oglio Po e a Pizzighettone le visite potranno essere effettuate dalle 9 alle 13. Inoltre alle 18,30 a Palazzo Pallavicino ci sarà un happy hour, che organizziamo con Apom, gratuito, per far conoscere l’associazione e il nostro reparto. Seguirà inoltre una presentazione da parte del direttore generale Piergiorgio Spaggiari, Ernesto Laterza, direttore della chirurgia dell’Oglio Po e il sottoscritto, dove spiegheremo quali sono le opportunità che offre il mammoprint». Si tratta di un test genetico, esattamente su 70 geni, in grado di stabilire se una donna che ha già avuto un tumore al seno, è a rischio di ammalarsi di nuovo entro dieci anni. Un test per predire il rischio di recidive nel tempo e per meglio curare la malattia. «Un approccio innovativo, le cui finalità è quella di stabilire il grado di rischio di una paziente per potere decidere la terapia per lei più efficace» ha spiegato Bottini. Insomma un esame che apre una nuova era della diagnostica. Ma c'é un problema: se in Usa i test sono approvati e rimborsati, in Europa non sono riconosciuti e sono quindi a carico del paziente. In cosa consiste il test? Viene prelevato un campione del tumore, spedito in Olanda e là viene effettuato il test dall’esperta, dottoressa Laura Von Vier.
Ecco i nuovi direttori di dipartimento Ecco i nuovi diretori di dipartimento, nominati nei giorni scorsi all'ospedale di Cremona dal direttore generale Piergiorgio Spaggiari. Medicina internistica: Paolo Bodini (vice Clemente Attolini); medicina specialistica: Giuseppe Carnevale (vice Giancarlo Bosio); chirurgia generale: Mario Martinotti (vice Er-
nesto Laterza); chirurgia specialistica: Giuseppe Galli (vice Aldo Riccardi), oncologico: Rodolfo Passalacqua (vice Roberto Giardini), area critica: Fulvio Albertario (vice Salvatore Pirelli); laboratori, diagnostica per immagini e alte tecnologie: Lucio Olivetti (vice: Sofie Testa - area laboratori, Cinzia Marenzi - area dia-
gnostica e alte tecnogie); salute mentale: Antonino Minervino (vice Emilia Agrimi); materno Infantile: Carlo Poggiani (vice Aldo Riccardi); emergenza accettazione: Luigi Borghesi (vice Luigi Bettoni); medicina trasfusionale ed ematologia: Umberto Bodini, oncologico (Dipo): Ines Cafaro.
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Agricoltura
Venerdì 27 Febbraio 2009
Un Consorzio che raggruppa oltre cento aziende florovivaistiche del territorio novarese, con 20 milioni di fatturato annui
Giovani e donne alla scoperta della floricoltura
U
na preziosa occasione per conoscere più a fondo la floricoltura made in Italy, dialogando con imprenditori agricoli che hanno saputo coniugare tradizione e innovazione, passione
per la bellezza e grande tenacia, spirito imprenditoriale ed elevata professionalità: questo ha rappresentato, per tutti i partecipanti, la visita tecnica al Polo Floricolo di Verbania, sul Lago Maggiore, organizzata da Giovani impresa e Donne impresa Coldiretti Cremona. L’intenso programma della
giornata ha previsto una serie di tappe presso le aziende florovivaistiche del Distretto floricolo del Lago Maggiore, ove ammirare un paradiso di colori in cui, nel regno delle acidofile (fra azalee, pieris, rododendri, leucotoe), il ruolo di regina spetta senza dubbio alla camelia, fiore che oggi gode, co-
MERCATI - SETTIMANA DAL 20/2/2009 AL 26/2/2009 UNITà DI MISURA
CREMONA
MILANO
MANTOVA
MODENA
Tonn.
131,00139,00
144,00149,00
142,00145,00
155,00158,00
Tonn.
122,00123,00
131,00132,00
124,00126,00
135,00136,00
Tonn.
N.q.
330,00356,00
312,00317,00
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Tonn.
N.q. N.q.
alla rinfusa
Tonn.
76,0078,00
87,5089,00
92,0093,00
92,0093,00
FIENO maggengo agostano
Tonn.
N.q.
80,00-130,00 100,00-140,00
--
--
Tonn.
N.q.
44,00-55,00
--
--
lattonzoli locali
15 kg.
3,640
3,630
3,610
3,780
SUINI lattonzoli locali
25 kg.
2,660
2,650
2,640
2,780
SUINI lattonzoli locali
30 kg.
2,500
2,490
2,460
2,560
SUINI lattonzoli locali
40 kg.
2,050
2,020
2,040
2,090
Suini da macello
156 kg.
1,090
1,090
1,050
1,090
Suini da macello
176 kg.
1,090
1,090
1,080
1,125
Suini da macello
Oltre 176
1,090
1,010
1,080
1,090
Vacche Frisone 1ª qualità (p.v)
Kg.
2,00-2,35 p. morto
Montichiari peso vivo 0,90-1,15
0,890-0,990
--
Vacche fris. 2ª qualità (p.v)
Kg.
1,70-1,85 p. morto
0,65-0,73
0,580-0,680
--
Manze scottone 24 mesi
Kg.
2,10-2,45 p. morto
1,00-1,18
0,970-1,140
--
Kg.
0,70-1,00
0,80-1,00
0,900-1,120
--
(50-60Kg) pie blue belga
Kg.
3,00-4,95
4,50-5,00
4,250-4,650
--
BURRO pastoriz.
Kg.
1,50-1,55
1,30
1,300
--
PROVOLONE VALPADANA
Kg.
5,05-5,20
4,95-5,05
--
--
PROVOLONE VALPADANA
Kg.
5,30-5,50
5,15-5,35
--
--
Kg.
5,55-5,85
5,00-6,00
5,80-6,00
--
Kg.
5,85-6,00
6,05-6,55
6,20-6,45
--
Kg.
--
--
--
--
PRODOTTO FRUMENTO
tenero buono mercantile
GRANOTURCO
ibrido naz. 14% um.
SEMI DI SOIA nazionale
ORZO NAZ.
peso spec. 55-60 peso spec. 66-68
CRUSCA
PAGLIA
press.rotoballe
SUINI
Vitelli Baliotti (50-60 kg) fris.
Vitelli Baliotti
124,0-131,0- 150,0-155,0 N.q. 137,0-136,0 139,0-144,0 155,0-157,0
fino a tre mesi
oltre tre mesi
GRANA Scelto stag. 9 mesi
GRANA Scelto stag. 12-15 mesi
Latte naz. Crudo (16-30 giugno)
N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Non è escluso che in futuro venga ripristinato il mercato settimanale. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì.
me confermato dai floricoltori incontrati, di crescente interesse e grandissima richiesta. Nella mattinata dedicata all’incontro con un territorio che ha raggiunto indiscussi esempi d’eccellenza nella produzione di fiori unici, si è passati dalla visita ad una grande realtà, come l’azienda Tecnoverde di Verbania (dove, guidati dal direttore tecnico Morandi, gli imprenditori agricoli cremonesi hanno percorso un itinerario tra immense serre, organizzate nel segno dell’efficienza e della modernità), alle tappe presso alcune imprese frutto della dedizione e tradizione familiare, come la Floricoltura «Ratti Luigi e Alfredo», a Ghiffa (dove, accolti dai fratelli Ratti, si è ammirato un complesso di serre sorte lungo il pendio, valorizzando ogni centimetro utile di terra, per trasformarlo in giardino) e la Floricoltura Lotto, ad Unchio (un’azienda fondata nel 1974, condotta dai fratelli Lotto, divenuta leader nella produzione di acidofile a livello nazionale ed internazionale). La giornata ha incluso l’incontro con Elio Savioli, vice-
Il gruppo in visita a Verbania
presidente di Coldiretti Novara VCO, tra i fondatori del Consorzio dei fiori tipici del Lago Maggiore. Favorita dal direttore Coldiretti Assuero Zampini, questa conoscenza ha offerto la preziosa occasione per parlare del Consorzio, una “scommessa” lanciata nel 2000, con l’obiettivo di legare i floricoltori del territorio: oggi sono più di un centinaio le aziende florovivistiche e di manutenzione del verde collocate nell’area del Distretto floricolo del Lago Maggiore (le province di Ver-
bania Cusio Ossola, Novara e Biella) unite dal marchio «Fiori tipici del Lago Maggiore», che contraddistingue una produzione d’eccellenza di camelie, azalee, rododendri, pieris, skimmie, kalmie e vari arbusti. Come spiegato dal vicepresidente Savioli, il Consorzio, con un fatturato di circa 20 milioni di euro, una produzione di circa 2.500.000 piante acidofile vendute l’anno ed una forte propensione all’export (30% del fatturato) è leader nazionale nel proprio settore.
Un premio per gli imprenditori innovativi Un premio per gli imprenditori che hanno saputo cambiare e innovare la propria impresa e l'agricoltura italiana, offrendo sicurezza e qualità ai cittadini-consumatori, tutela dell’ambiente e promozione del territorio, assicurando un fattivo contributo alla creazione di una filiera tutta agricola e tutta italiana. Questo è “Oscar Green”, il concorso promosso da Giovani impresa Coldiretti, rivolto a tutti gli imprenditori agricoli e agroalimentari, singoli o associati, operanti sul territorio nazionale e di qualsiasi età che, all'interno del proprio percorso imprenditoriale, abbiano sviluppato un’idea innovativa, in grado di
testimoniare l’apporto offerto dall'agricoltura alla società in termini di valore, sicurezza, fiducia e qualità della vita. Le iscrizioni alla terza edizione del premio sono ufficialmente aperte, con sei categorie: «Stile e cultura d'impresa», «Sviluppo locale», «Energia per il futuro», «Esportare il territorio», «Oltre la filiera», «Campagna Amica». Per partecipare a Oscar Green 2009 è possibile rivolgersi alla Segreteria Provinciale Coldiretti Giovani Impresa (tel. 0372.499814, e.mail: movgiovani.cr@coldiretti.it). Le domande di partecipazione potranno essere presentate fino al 31 marzo 2009.
Ambiente
A cura del Circolo culturale «Ambientescienze»
Decreto anticrisi. Tremonti ha preferito i soldi piuttosto che i prodotti innovativi ed ecologici
I
fonte: www.e-gazette.it
l decreto anticrisi ha messo (quasi) tutti d’accordo: incentivi per l’ambiente, bonus per rimettere in moto l’economia e soddisfazione dei produttori di veicoli. Questa, la copertina ricamata. Ma a voler sfogliare bene il “libro” della storia del decreto legge si trovano anche pagine “indiscrete” sui retroscena delle trattative. e-gazette ha sfogliato quel libro per voi. Scoprendo che, in prima bozza, le misure del Governo contro la crisi economica avrebbero dovuto puntare con più forza nella direzione dell’innovazione tecnologica. Innovazione che, con un’oculata assegnazione degli incentivi a prodotti davvero nuovi ed ecologici, avrebbe spinto a un cambio di passo il sistema industriale italiano. Così, passata la crisi, le aziende più innovative sarebbero diventate il perno della nostra industria. Questa linea è stata sostenuta principalmente dal ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, e dal ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo. Tra gli altri punti, Scajola e Prestigiacomo hanno premuto per assegnare i bonus soprattutto alle auto su-
per ecologiche (quelle che producono meno di 120 grammi di CO2 al chilometro). Ma così non è avvenuto: le maglie degli incentivi si sono allargate e i bonus “verdi” sono caduti a pioggia, in modo non molto diverso rispetto a manovre economiche già viste. La stessa fine hanno fatto i bonus che dovevano essere destinati, per esempio, solo agli elettrodomestici super efficienti dal punto di vista dei consumi energetici. Perché? Sembra che alle proposte di Scajola e Prestigiacomo abbia detto “no” il ministero dell’Economia. Giulio Tremonti, fatti i conti, ha infatti stabilito che per quelle misure non c’era sufficiente copertura finanziaria. Picche, insomma. Sviluppo economico e Ambiente non l’hanno presa bene: finanziare l’innovazione sarebbe costato zero allo Stato - sostengono Scajola e Prestigiacomo - grazie al gettito Iva dettato dall’aumento dei consumi, alle minori emissioni di CO2 e a un inferiore ricorso alla cassa integrazione per le aziende automobilistiche che avrebbero aumentato la produzione dei veicoli più innovativi. Il “tira-e-molla” tra i ministeri si è dunque concluso con la
vittoria della linea Tremonti. Linea miope per gli ambientalisti (“Nel nostro Paese si procede ancora una volta alla donazione per l’acquisto di nuove auto, senza standard adeguati né obiettivi precisi”, protesta il Wwf) ma anche per i sostenitori della tecnologia che accusano gli incentivi del Governo italiano di essere meno efficaci di quelli messi in campo da Francia e Spagna, per esempio. Alla fine i nostri bonus-auto toglieranno l’invenduto dai magazzini, ma non incentiveranno la nuova produzione e la ricerca tecnologica. E tra gli scontenti, sotto-sotto, c’è anche la Fiat. Gli incentivi verdi elargiti “random” premieranno in effetti
tutte le fasce di auto, sia le grandi sia le piccole cilindrate. Alla Fiat speravano invece di vedere maggiormente sostenuta la causa delle utilitarie a basse emissioni (Punto & co.), il core della produzione torinese. E pensare che qualcuno aveva già ribattezzato il decreto anticrisi “decreto Marchionne”. Il testo finale, che attende di concludere il suo iter parlamentare, prevede in definitiva misure per circa 2 miliardi di euro. Auto, veicoli commerciali leggeri, motocicli, arredamento ed elettrodomestici sono i settori incentivati. Il testo della futura legge è disponibile all’indirizzo : www.governo.it
IL CIRCOLO CULTURALE “AMBIENTESCIENZE” www.worldwewant.org, cerca collaboratori a titolo di volontariato per: • Tenere aggiornato il Sito • Incrementare il numero degli aderenti • Diffondere l'informazione • promuovere progetti ecologici. Chi fosse interessato alla cosa può scrivere a ambientescienze@worldwewant.org
Un seminario dal Museo Smithsoniano di storia naturale ha presentato dati inquietanti Fonte: Osservatorio sulle Foreste Primarie Washington, 30 gennaio 2009 - Sopravvivranno le foreste tropicali? Una domanda inquietante ha riunito nella capitale statunitense scienziati provenienti da tutto il mondo per discutere sul futuro di uno dei più preziosi e vitali ecosistemi del pianeta: le foreste tropicali. Organizzato dal Museo Smithsoniano di storia naturale, il seminario ha presentato dati inquietanti. Nel giro di una manciata di decenni, il 60 per cento delle foreste pluviali è scomparso, dopo 50 milioni di anni di vita. Si stima che le foreste pluviali tropicali contengano l'80 per cento della biodiversità terrestre del pianeta. Producono inoltre il 20, 30 per cento dell'ossigeno mondiale, e fanno parte del sistema di regolazione del clima planetario. Le insidie alle foreste sono a volte nascoste, e difficili da rilevare perfino con le sofisticate tecnologie satellitari. "Il taglio selettivo è più difficile da individuare e quantificare, rispetto alla deforestazione più evidente, e il suo impatto è stato meno analizzato, ma abbiamo rilevato come circa un 28 per cento delle foreste tropicali umide so-
no sottoposte a un certo livello di prelievo legnoso" ha spiegato Greg Asner, del Carnegie Institute di Washington. "L'impatto generale del taglio selettivo sulla biodiverstà è meno drammatico rispetto alla perdita all'ingrosso provocata dalla deforestazione, ma può comunque alterare in profondità l'habitat forestale" All'attuale tasso di deforestazione, le foreste tropicali rischiano di scomparire nel giro di 20 anni. Secondi gli scienziati non tutte le speranze sono perdute. Le immagini satellitari mostrano ampi tratti di terreno agricolo abbandonato e in via di ricrescita, quasi 350.000 chlilometri quadrati. Insomma, per dirla con le parole di Joseph Wright, dello Smithsonian Tropical Research Institute, "in futuro ci saranno ancora molte foreste tropicali, ma saranno di tipo diverso". Ma le foreste più recenti non offrano la stessa ricchezza, in termini di biodiversità e di servizi ambientali, delle foreste centenarie. "Nelle foreste primarie ci sono molti alberi hanno tra i 500 e 1.500 anni di età" e una biodiversità ricchissima. Le foreste secondarie, così come quelle degradate, ospitano invece solo
una piccola parte delle specie animali che vivono nelle foreste primarie. Piantare una nuova foresta per compensare la distruzione di una foresta primaria, è come chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati. Se le foreste in via di ricrescita saranno collegate a foreste primarie intatte, allora le specie potrebbero tornarvi di nuovo, anche se questo processo richiede tempo. Se invece prevarrà la frammentazione, questo riavvio della biodiversità sarà molto più difficile. Purtroppo gli scienziati ritengono improbabile che i responsabili della deforestazione - industria del legno, industria mineraria, agricoltura industriale e biocarburanti - lasceranno ricrescere neppure le foreste più recenti. La deforestazione delle foreste primarie si sta completando a un ritmo più veloce che mai nella storia. L'Indonesia sta perdendo più di due milioni di ettari di foresta all'anno, la seconda foresta pluviale più grande del mondo, nella Repubblica Democratica del Congo, viene svenduta alle multinazionali cinesi, il risultato è che ogni minuto scompaiono 50 campi di calcio di foreste primarie.
L’ambiente è un’emergenza per un adolescente su due, ma poi... edizioni e realizzata da Linkom Research su un campione di seicento ragazzi tra 14 e 17 anni nell’ambito di una iniziativa con la regione Piemonte. Secondo l’indagine, la maggior parte dei giovani (74%) ritiene che ambiente ed energia questioni che influenzano la vita. In cima alle preoccupazioni spiccano inquinamento atmosferico ed effetto serra (37%), seguiti da rifiuti (32%) ed esaurimento delle fonti
energetiche (28%). Solo il 37% degli intervistati conosce e distingue fonti rinnovabili e non, mentre il 30% conosce cause e possibili soluzioni per l’effetto serra e solo il 15% sa in cosa consiste il Protocollo di Kyoto. Nella pratica, poi, i teenager non si danno tanto da fare, a eccezione della raccolta differenziata. Se il 52% dichiara di praticarla, solo il 27% degli intervistati preferisce la bicicletta o i pattini al motorino e appena il 19% fa
attenzione ai consumi elettrici. Il 68% si dice comunque disposto a mettere in atto comportamenti responsabili nei confronti dell’ambiente e il 34% seguirebbe corsi di informazione in materia ambientale. Infine, otto su dieci chiedono che questi temi siano al centro di campagne d’informazione, prevenzione, oltre a iniziative concrete da parte di scuola (43%), politica e istituzioni (26%), mass media (16%) e famiglia (14%).
13
La Germania affronta la questione Ogm www.greenplanet.net
DUBBI SULLA SOPRAVVIVENZA DELLE FORESTE TROPICALI
Fonte: E-gazette Per il 56% dei ragazzi fra i 14 e i 17 anni temi come riscaldamento globale, problemi ambientali ed energetici vengono prima di qualsiasi altro allarme sociale. Sorpassano disoccupazione (20%), violenza e criminalità (13%), alcol e droga (11%). Però i teen-ager si dicono poco informati e non si danno molto da fare con ecocomportamenti. Questo il quadro emerso da una ricerca commissionata da Adnav
Venerdì 27 Febbraio 2009
Sarebbe troppo facile scrivere: oh, come ci siamo divertiti ad osservare a Norimberga, nelle giornate del Biofach, come il settore dei prodotti biologici ed ecocompatibili abbia tenuta e veleggi in buona salute verso il futuro. Certo, l'impressione generale ricavata al Biofach, è stata positiva ma sappiamo benissimo che troppe importanti partite sono in corso e saranno queste a decidere se il futuro sarà bio, se sarà ogm, se sarà un mix più o meno accettabile tra il primo e il secondo scenario. A Norimberga lo staff editoriale di Greenplanet ha lavorato sodo. E di una cosa ci siamo resi conto: i protagonisti del settore sono sempre più numerosi (ce li troveremo con le loro interviste sul sito in questi giorni), provenienti da un numero sempre più alto di Paesi e questo è un segnale di buona salute e un ottimo auspicio per il futuro. L'Italia ha fatto la sua bella figura e il ministro Zaia, nella sua visita a Norimberga, sabato, ha potuto sciorinare i dati del primato italiano in Europa. Dalle autorità, tuttavia, ci si aspetterebbero
iniziative più che statistiche. Ma i tempi, sappiamo, sono quelli che sono. Venerdì, invece, il ministro dell'Ambiente tedesco Sigmar Gabriel (Spd), ha appoggiato la decisione del ministero dell'Agricoltura di valutare un possibile divieto del mais Ogm Monsanto 'Mon810', l'unico ad essere autorizzato in Europa. Qualche giorno prima il ministro dell'Agricoltura, Ilse Aigner, aveva rivelato al quotidiano Berliner di voler far riesaminare il 'Mon810' per stabilire se è in linea con gli standard ambientali tedeschi. "L'ingegneria genetica non ha portato ai cittadini benefici quantificabili", ha detto la ministra al giornale. La Germania torna sui propri passi? I sostenitori degli Ogm presso la Commissione europea stanno dando segni di nervosismo, specie dopo che l'Indipendet ha accusato il presidente Barroso di sudditanza alle multinazionali svelando un suo incontro riservato con i lobbisti pro-Ogm. Se la Germania bloccasse il "Mon810" per la lobby delle multinazionali della genetica la partita si farebbe molto dura in tutta Europa. Antonio Felice
CONTINUIAMO AD INTOSSICARCI PUR POTENDOLO EVITARE
In Italia si utilizzano meno fitofarmaci (- 8%) ma più nocivi Fonte: La Nuova Ecologia Nel decennio 1997-2007 i prodotti fitosanitari distribuiti per uso agricolo diminuiscono complessivamente di 13,7 mila tonnellate (-8,2%), passando da 167,1 a 153,4 mila tonnellate. I formulati nocivi risultano in aumento di 6.300 tonnellate, pari a +28,9% Nel decennio 1997-2007 i prodotti fitosanitari distribuiti per uso agricolo diminuiscono complessivamente di 13,7 mila tonnellate (-8,2%), passando da 167,1 a 153,4 mila tonnellate. Lo rileva l'Istat sottolineando che, in particolare, calano i fungicidi (-7,7%), gli insetticidi e acaricidi (-30,3%) e gli erbicidi (-4,8%), mentre i vari aumentano del 39,3%. I prodotti molto tossici e tossici si riducono a meno della metà (-9,7 mila tonnellate, pari a -54,1%), mentre quelli non classificabili subiscono un calo di 10,3 mila tonnellate (-8,0%) ma i formulati nocivi risultano in aumento (+6,3 mila tonnellate, pari a +28,9%). Riguardo al 2007 - prosegue l'Istat - la quantità dei prodotti fitosanitari distribuiti per uso agricolo, pari a 153,4 mila tonnellate, è aumentata del 3,0% rispetto al 2006. I
principi attivi contenuti nei preparati immessi al consumo registrano invece una diminuzione, seppure lieve, scendendo dalle 81,5 mila tonnellate del 2006 alle 81,0 mila del 2007 (-0,6%). L'aumento delle quantità distribuite riguarda solo i prodotti nocivi che nel 2007 registrano un incremento del 20,6% rispetto al 2006. Risultano invece in calo (-2,9%) i prodotti tossici e molto tossici e sostanzialmente stazionari (-0,1%) quelli non classificabili. Nel periodo 1999-2007 i prodotti di origine biologica registrano una notevole crescita passando da 68,9 a 335,5 tonnellate, mentre le trappole salgono da 601 a 920 mila unità. I prodotti fitosanitari - conclude l'Istat - si confermano comunque come il principale mezzo tecnico utilizzato nella difesa delle coltivazioni. Il calo della quantità dei fitosanitari, specialmente di quelli molto tossici e tossici, e dei principi attivi in essi contenuti, è determinato principalmente dall'utilizzo di pratiche agronomiche, incentivate dalle politiche agro-ambientali comunitarie e nazionali, tendenti alla riduzione dei mezzi tecnici chimici impiegati nelle coltivazioni agricole.
Lettere & Opinioni ne i suoi uomini più fidati, come Aldo Protti, ad aiutare SS e nazisti nei rastrellamenti contro partigiani e contadini. Cosa c'é da rivalutare in costui, se non la riconferma della condanna dei cremonesi e della storia? Maria Denti Cremona *
Lettera della settimana
Le contraddizioni della politica italiana
Egregio direttore, a volte mi viene il dubbio se sono matto io o se viviamo in un mondo di matti. 1) Oggi pomeriggio ho seguito su Radio Radicale il dibattito per l'elezione del nuovo segretario del PD. Un partito allo sfascio che sta cercando in tutti i modi di sopravvivere a se stesso. Ho apprezzato le dimissioni di Veltroni in seguito alla sconfitta subita in Sardegna e ai problemi interni della stessa classe dirigente del partito. Allora l'assemblea dei delegati cosa fa? Elegge Franceschini (vice di Veltroni) per dare un tocco di novità! Sono implicati in inchieste giudiziarie molto pesanti due
finanza
Grazie al direttore della banca abbiamo salvato i risparmi Signor Direttore, con la presente vorremmo ringraziare il direttore della filiale della nostra Banca, che dal 1° Gennaio 2009, si gode la meritata pensione. Vorremmo ringraziarlo per la professionalità con la quale ci ha consigliato in tempi non sospetti, anticipando la crisi economica, di non investire soldi in nessun titolo o prodotto bancario. Presentandosi direttamente alle nostre abitazioni alle 9,30 di mattina, ci ha consigliato, con prove evidenti, la necessità di vendere tutti i titoli presenti nel nostro deposito titoli e accantonare tutto il contante ricavato sui conti correnti.
esponenti dello stesso PD in Campania, Bassolino e Iervolino, nessuno, ripeto nessuno, in ore di dibattito ha tirato fuori il problema ed ha proposto uno straccio di soluzione. Espulsione, sospensione, ammonimento? Niente di tutto questo si è sentito nel dibattito. 2) C'è una crisi mondiale che coinvolge pesantemente l'industria dell'automobile. Cosa fanno i politici nazionali e internazionali? Spendono vagonate di euro e dollari per sostenere l'industria dell'automobile. Ma non sono gli stessi che ci tritano in ogni occasione per usare il meno possibile l'automobile, non inquinare, utilizzare i mezzi pubblici ecc.? Non sarebbe stata, questa crisi, una ottima opportunità per ridurre ancora di più la produzione di automobili e passare finalmente al mezzo pubblico? Se gli stessi soldi fossero stati spesi per costruire ferrovie, pullman, tram, magari assumendo gli stessi operai delle case automobilistiche nei nuovi posti di lavoro così creati, non ne avremmo avuto tutti un bel guadagno?
A distanza di 12 mesi possiamo tranquillamente affermare che il suo consiglio di non investire nei prossimi 3-4 anni ha salvato i nostri risparmi frutto di una vita di lavoro. Grazie sig. Direttore, e Le promettiamo che sapremo resistere ad ogni telefonata nella quale la banca ci chiederà, di investire in nuovi prodotti bancari. Buonissima pensione. Seguono cinque firme Cremona * cultura
Il premio Cremona non rivaluta Farinacci Egregio direttore, recuperare il Premio Cremona é azione meritoria che si situa tra arte e storia. Ma equivale forse alla rivalutazione di Roberto Farinacci? Non
3) Tempo fa ho sentito che l'Unione Europea voleva togliere gli incentivi ai produttori italiani di tabacco. Si, ha letto bene, gentile direttore, i produttori italiani hanno degli incentivi dalla comunità europea per produrre tabacco. Ebbene questi produttori si sono lamentati perché così rimarrebbero disoccupati e gli incentivi sono rimasti. Ma noi non siamo quelli che abbiamo abolito il fumo nei luoghi pubblici? Facciamo campagne pubblicitarie, costose, per convincere la gente a smettere di fumare? E ai produttori di tabacco diamo gli incentivi? 4) E le campagne per il risparmio dell'acqua? Ha notato per caso a Cremona una sola fontanella pubblica con un rubinetto? Perdono ettolitri di acqua all'anno solo perché, mandare un operaio a mettere il rubinetto e ripararlo quando è guasto, costa più dell'acqua che si perde e non è conveniente per il bilancio comunale... Da persona razionale, quale credo di essere, devo concludere che sono io il matto. Mi scusi lo sfogo. Giuseppe Veca
Il trionfalismo nucleare del Premier dovrà fare i conti con tempi lunghissimi e una gran quantità di problemi, a partire dalla difficoltà di reperire siti compatibili che abbiano molta acqua a disposizione e poca popolazione intorno, passando per il consenso delle cittadinanze coinvolte, fino alla questione dello smaltimento delle scorie; ma per il momento è sulla scena mediatica e per lui questo conta. Lo show-premier ha nelle sue mani sia il potere politico che quello mediatico, e non gli è difficile mascherare agli occhi dell’opinione pubblica le politiche dannose che questa destra sforna a getto continuo, dalla legge sulle intercettazioni, che riduce all’impotenza la magistratura inquirente mentre imbavaglia la stampa, a quella sulle cosiddette ronde, che legalizzano l’illegalità. Per gli stranieri siamo diventati un caso di studio: la scorsa settimana sulla stampa internazionale si è levato un coro un’anime di incredulità a fronte del comportamento anomalo del nostro sistema mediatico che, incredibilmente, ha pressoché oscurato una notizia che in qualsiasi altro paese civile avrebbe fatto tremare dalle fondamenta il governo: l'avvocato Mills, accusato di essersi fatto corrompere da Berlusconi, è stato condannato a quat-
Nessuna questione politica sulla polizza furti del Comune
capisco perché si dovrebbe verificare questa schematica assimilazione! Non capisco perché già si tenda a presentarla in questo modo, distorto e scorretto. Il Premio Cremona riguarda la cultura, la pittura, le arti figurative. Ed in quel pur importante ambito si situa e rimane. Farinacci fu un capo fascista tra i più violenti, che grazie all'uso scientifico della violenza e dell'assassinio politico divenne negli anni '20 il ras del regime a Cremona, che seppe mantenere per tutto il ventennio nero il proprio potere personale con la violenza ed il controllo dittatoriale. Il fascistissimo che schierò i suoi fedelissimi al fianco delle truppe naziste fino all'ultimo minuto, che contribuì alla caccia dei partigiani cremonesi in Piemonte ed in Valle di Susa, inviando in quelle terre lonta-
The show must go on La politica spettacolo del Premier si arricchisce ogni giorno di nuovi effetti speciali: mentre la crisi economica si aggrava e acquista contorni sempre più preoccupanti, il nostro moltiplica i suoi sforzi per metterla in sordina anziché affrontarla con misure adeguate. L’ultima sua trovata, un vero sgarbo istituzionale nei confronti del Senato che aveva cominciato a esaminare un provvedimento in merito al nucleare, è l’intesa con Sarkozy per costruire in Italia quattro centrali basate sulla tecnologia francese Epr, di cui sappiamo per certo che è già vecchia e inaffidabile, tant’è vero che i due impianti in costruzione in Finlandia e Francia non sono ancora terminati dopo anni di lavoro anche se i costi si sono già moltiplicati. Il Premier vuole farci credere che col nucleare un po’ di affari riprenderanno, ma c’è da scommettere che l’unico “guadagno” sarà quello derivante dall'alleanza Enel-Electricité de France: Enel potrà comprare a prezzo stracciato l'energia elettrica che avanza a EdF nei mesi di scarso consumo per rivenderla poi a prezzo maggiorato ai cittadini italiani. Niente male per le loro tasche, soprattutto dopo la vagonata di milioni di euro degli italiani regalata ai francesi con l’affare Alitalia.
chiarimento
tro anni e sei mesi, ma il suo corruttore non subirà alcuna conseguenza, grazie all’appositamente studiato Lodo Alfano, che lo ha praticamente messo al di sopra delle leggi dello Stato. Siamo ora curiosi di sapere come il nostro showman riuscirà a far trangugiare agli italiani una delle ultime furbate a cui si appresta. Sotto il ricatto della Lega, che sente il prossimo referendum elettorale come una mannaia sul collo, il Governo è intenzionato, contro ogni buon senso, a tenere in data separata dalle amministrative e dalle europee il voto referendario, pur di far fallire la consultazione. Stupefacenti, direi spettacolari, le dichiarazioni di Italo Bocchino che, dimenticando di essere stato tra i promotori del referendum, ora con una rapida inversione a U si pone tra i suoi più accaniti avversari. Votare in un giorno apposito comporterà un costo per la collettività di circa 400 milioni di euro, il doppio di quanto fin qui impegnato per la social card. Uno sperpero di denaro pubblico che in tempi difficili come questi sarà molto arduo giustificare persino per il più grande tele-imbonitore. Annamaria Abbate Segretario cittadino PD Cremona
Caro direttore, sull’argomento “Polizza furti” stipulata dall’Amministrazione Comunale di Cremona a favore dei cittadini desidero precisare che non avevo intenzione di entrare nel merito della questione politica, cosa che è stata ben evidenziata da altri che mi hanno preceduto. In effetti sottolineavo “sic et simpliciter” e segnalavo come il furto della borsetta (per puro caso subito da mia moglie) non fosse compreso nella categoria “furti, scippi e rapine” della polizza in questione. Ho apprezzato, quindi, la risposta dell’Assessore Celestina Villa, la quale ha preso atto della segnalazione avendola ritenuta utile per un’eventuale estensione della copertura assicurativa. Pertanto il punto sul quale ponevo l’accento era esclusivamente di natura pratica e cioè che “a mio avviso” sarebbe stato più utile ed efficace agevolare economicamente e burocraticamente le vittime del reato a tornare in possesso del duplicato della carta d’identità. Come per altro già avviene per la patente. Cordialmente. Roberto Vitali Cremona * telefonia
Aumenti delle tariffe, un vero e proprio inganno Caro direttore, come scrissi la settimana scorsa, che Tim e Vodafone avevano aumentato le tariffe di circa il 43%. L’Agcom ha sanzionato altri tre operatori telefonici per aumento senza la dovuta autorizzazione.
Dunque sono cinque operatori di telefonia (Vodafone, Telecom Italia, Opitel, Bt Italia, Eutelia), a cui sono state sanzionate multe per un totale di circa 2,8 milioni di euro. Lo rende noto l’Autorità garante delle comunicazioni, spiegando che, «nell’ambito della sua attività a tutela dei consumatori, ha concluso negli ultimi mesi una serie di procedimenti diretti a verificare la corretta osservanza, da parte di alcuni operatori telefonici, delle norme in tema di portabilità del numero, servizi non richiesti, indici di qualità, applicando sanzioni per complessivi 2.804.000 euro». In particolare sottolinea l’Authority, le multe sono di 1,680 milioni di euro per Vodafone, 536.000 euro per Telecom Italia, 348.000 euro per Opitel, 120.000 euro per Bt Italia e 120.000 euro per Eutelia. La multa a Vodafone, spiega l’Agcom, è di 1,680 milioni di euro per «violazione delle norme relative alla mobile number portability». In particolare, la sanzione è composta da 1,440 milioni «per aver illegittimamente ostacolato le richieste di trasferimento di utenti verso operatori concorrenti» e di 240.000 euro «per aver utilizzato in modo improprio i dati dei clienti che avevano chiesto la portabilità del numero verso un altro operatore». Risultato : "Senza nessuna miglioria e garanzia verso l'utenza". Si è trattato di un vero e proprio inganno. Andrea Delindati Cremona * scienza
Trapianto dai maiali, una scelta discutibile Egregio direttore, vorrei replicare, da animalista, all'articolo apparso lo scorso 20 febbraio a proposito delle scoperte e dei progetti del professor Galli. Per quanto riguarda l'inserimento di geni umani in organi di maiali da trapiantare in scimmie, nella prospettiva di comprendere come poterlo fare sull'uomo, mi sembra che sia una scelta discutibile da più punti di vista: il perpetuarsi della vivisezione
Ambiente: servono misure incisive. E' ora di pensare alla salute pubblica Possiamo chiederci perchè ci piace così tanto farci del male con le nostre mani.... ammorbando l'aria riversandoci di tutto per poi respirarcelo: dagli alveoli polmonari al flusso sanguigno. L'Organizzazione Mondiale della Sanità prescrive il limite di 20 microgrammi al metro cubo come media oraria nelle 24 ore per non subire conseguenze alla salute. I limiti della Comunità Europea sono già fissati, anche se non ancora in vigore, a 30, abbiamo invece in vigore il limite di osservazione ed allarme a 50 e 75. Ebbene da giorni a Cremona in quartieri residenziali, siamo sopra i 100, toccando anche i 135 come media nelle 24 ore. Nessuno ci dice, quanto respiriamo nelle ore di punta nel traffico dei viali o piazze, o in zone vicino ad aree industriali, ci allarmeremmo troppo. Sappiamo che le pm10, e quelle inferiori 2, 5 e 1 e micro, vengono generate da 3 fonti :industrie pesanti, traffico e riscaldamenti. D'inverno senza pioggia o venti tutto ristagna per giorni attorno alle nostre narici, inoltre non abbiamo vegetazione che possa trattenerle o fermarle e darci ossigeno. Abbiamo invece i riscaldamenti, il traffico più intenso dei mezzi privati e la produzione industriale più alta. Inevitabile che quindi col bel tempo, l'aria, ogni inverno diventi una pattumiera velenosa che ci soffoca predisponendoci a gravi patologie. Il presidente della Lombardia Formigoni ed il sindaco Corada non prendono deci-
sioni, rimpallandosi l'onere, anzi aspettando di coinvolgere anche altre Regioni... in realtà danzando per la pioggia, unica salvezza. Ai verdi sembra un po' poco e servono misure, anche tampone, in casi così gravi. Ci sono precise responsabilità verso la Salute pubblica e le malattie che avremo tra qualche anno, non potremo provare che derivano da esposizioni ad alti livelli di pm10, saremo mazziati due volte. Queste emergenze annunciate e ripetute dimostrano le scadenti politiche per l'ambiente ai vari livelli. Sia per il traffico - si fa poco per bus, metano, bici, pedoni, parkeggi esterni, zone pedonali,- che per le industrie - proibito parlare di riconversioni o delocalizzazioni ma anche solo di migliori tecnologie disponibili, controlli indipendenti, riduzioni di impatto, contenimento delle produzioni nocive, riduzione dell'incenerimento dei rifiuti,...- , che per i riscaldamenti - edilizia coibentata per meno dispersioni, classe A di risparmi energetici anche per edifici pubblici, controlli negli uffici... Chissà quanti anni dovremo aspettare prima di poter respirare bene e senza pericoli a Cremona... nel frattempo come cittadini, sollecitiamo una vera tutela della nostra salute e difendiamoci con mascherine - con filtro presso i colorifici - o utilizzando biciclette, bus o treni,.verso le colline senza smog. Buona aria a tutti... aspettando primavera. Matteo Lodi
Venerdì 27 Febbraio 2009
www.aclicremona.it Il parlamento s’appresta ad approvare il disegno di legge 733 parte integrante di quel “pacchetto sicurezza” che, l’attuale governo, è impegnato a varare sin dalla seconda metà dell’anno scorso. Le ACLI, insieme ad altre associazioni, hanno rivolto un appello ai parlamentari affinché si modifichino radicalmente gran parte delle norme contenute in questo disegno di legge, che riguardano anche cittadini stranieri sia regolarmente che non regolarmente soggiornanti sul nostro territorio. L’atteggiamento che complessivamente caratterizza questi interventi, infatti, denota scarsa tolleranza, non solo nei confronti dei secondi ma anche dei primi. Dopo i provedimenti che nello scorso novembre hanno modificato i requisiti per i ricongiungimenti familiari, rendendo più ardua, per gli immigrati comunitari e non, la possibilità
Permesso di soggiorno a punti?
di ricostituire la propria famiglia e con essa di trovare serenità propedeutica a una più completa integrazione nel tessuto sociale italiano, tra le novità che si stanno introducendo c’è, a esempio, il cosiddetto permesso di soggiorno a punti, che, quasi avessimo a che fare con una gara o un concorso a premi e non con la dignità di esseri umani, subordina il permanere del cittadino straniero all’acquisto, al mantenimento o alla perdita di crediti conseguentemente a un non meglio precisato patto di integrazione. Sembra superfluo, a chi scrive, ricordare che il permesso di soggiorno sancisce un diritto, spesso conquistato con fatica e a costo di sacrifici enormi. Il legislatore ha, inoltre, già previsto, per quegli individui che si macchiassero di crimini tali da farli considerare socialmente pericolosi, sistemi sanzionatori che compren-
come metodo di studiare l'uomo, quando da parecchi decenni moltissimi scienziati sostengono che non sia un metodo scientifico, quando esistono metodi sostitutivi senza animali riconosciuti a livello internazionale e anche vincitori di premi; il ricorso a "modelli animali" quando è parimenti noto e assodato che nessun animale può essere modello per l'uomo e infatti si inseriscono geni umani per creare un animale più simile all'uomo, senza che si sappia esattamente quale potrà essere il risultato, con la possibilità della chimerizzazione, cioè dello sviluppo di esseri con caratteristiche di più specie animali (una vera mostruosità!); il non riconoscimento di diritti agli animali, che vengono messi al servizio dell'uomo e della ricerca, violandone i diritti alla vita, alla non sofferenza e sottoponendoli a esperimenti invasivi, che portano loro sofferenza e morte; la messa a rischio della salute animale e umana, dato che non ci sono certezze che mescolando geni e cellule/ organi di specie diverse non ci siano conseguenze, mentre ci sono certezze sulla trasmissibilità di virus che possono mutare e provocare nuove malattie sconosciute. Per quanto riguarda la creazione di un centro nel cremonese per curare
dono anche la revoca del permesso stesso. Ulteriori criteri, tra l’altro demandati all’emanazione di un successivo decreto ministeriale, finirebbero con l’appesantire la già complessa mole burocratica che presiede al fattore immigrazione nel nostro Stato. Commento a parte comporterebbe la prevista cancellazione dal testo unico sull’immigrazione dell’articolo 35, che impedisce ai medici di denunciare la presenza di clandestini bisognosi di cure, salvo quando ci si trova in presenza di reato, ma, per ovvie ragioni di sintesi e spazio, ci limiteremo a osservare che ove questa norma diventasse effettiva ci troveremo di fronte al rischio del realizzarsi di una singolare eterogenesi dei fini: da ricerca di sicurezza a procurata insicurezza, in quanto spingerà persone malate a non sotto-
l'uomo inducendo artificialmente malattie negli animali, mi auguro che i soldi della collettività vengano impiegati per qualcosa di meglio che un simile errore metodologico e scientifico, sperare che da sintomi (e non malattie!) indotti in animali che non hanno le malattie umane si possano ricavare informazioni per l'uomo. E non dimentichiamo che la vivisezione è solo il primo passo, quello successivo è la sperimentazione sull'uomo: visto che non è un metodo scientifico (a differenza di quelli con cellule umane), la vera cavia è l'uomo! Giulia Lodigiani Cremona * crisi
Serve un piano europeo per il credito agevolato alle PMI Le piccole e medie imprese che sono il 96% delle imprese europee, devono necessariamente riorganizzarsi a fronte della diminuzione della produzione e degli scambi commerciali e non possono affrontare le lunghezze ed i costi attualmente in essere per l’apertura di mobilità. Ho chiesto alla Commissione del Consiglio di affrontare questo proble-
porsi alle cure per non rischiare di trovarsi denunciati. Ciò potrebbe condurre a un grave nocumento per il malato ma anche per la società determinando gravi e difficilmente controllabili rischi sanitari. Giova poi ricordare che l’articolo 32 della nostra Costituzione nel prescrivere la tutela della salute la individua e circoscrive come diritto fondamentale e inalienabile dell’individuo (dell’individuo si badi bene e non del cittadino come invece affermato per altri diritti) nonché interesse della collettività. Positivo, a questo punto e opportuno l’atteggiamento di molti operatori della sanità che dichiarano che, attuando una sorta di obiezione di coscienza, non denunceranno in ogni caso chi si avvarrà delle loro cure, scongiurando in tal modo anche il possibile prosperare di una sanità parallela e illegale. Gianbattista Ziletti
ma in accordo con le organizzazioni sindacali e di varare norme urgenti e transitorie, fino alla durata della crisi, affinché le PMI abbiano una libertà di scelta per almeno il 10% del personale da inserire nelle liste di mobilità onde soddisfare le reali esigenze dell’azienda rispetto alla nuova organizzazione della catena di produzione. Troppe PMI stanno chiudendo pur essendo sane, è urgente predisporre un piano per il ricorso ad un credito agevolato per il periodo della crisi anche se ad oggi in alcuni Paesi membri quali soprattutto l’Italia, il sistema bancario chiede ingiustificati rientri e rifiuta ogni forma di finanziamento. Solo un piano europeo per il credito e uno snellimento delle procedure dei costi per la mobilità possono dare una speranza immediata alla ripresa. Gli sgravi fiscali arriveranno troppo tardi per salvare decine di migliaia di imprese se non si provvederà prima a salvare l’esistenza stessa del sistema produttivo”. Cristiana Muscardini Vicepresidente della Commissione Commercio Internazionale del Parlamento Europeo
Le ronde di berlusconi (e di corada) Come si crea ad arte il "problema sicurezza"? Si amplificano con i Tg alcuni drammatici episodi di cronaca nera; si sottolinea ogni caso in cui a delinquere è un immigrato. I dati reali descrivono una situazione diversa: non vi è una esplosione della microcriminalità (cresce invece la criminalità della borghesia mafiosa); e la violenza sulle donne continua ad avvenire in casa, ad opera di italiani nativi. Le statistiche della nostra provincia sono simili a quelle nazionali: il 70% degli stupri avviene in famiglia. A chi serve allora la montatura? Intanto al governo: l'attenzione è stornata dai problemi sociali (la crisi del capitalismo, i licenziamenti) che già creano mobilitazione dei lavoratori (come il gigantesco sciopero del 13 febbraio). Al contempo si alimentano pulsioni razziste, lasciando intendere che i romeni o i neri sono pericolosi e legittimando così il doppio sfruttamento a cui sono sottoposti gli immigrati, una parte dei quali è definita "clandestina" in modo che sui cantieri e nei campi il padrone possa pagare in nero. La "emergenza sicurezza" non è un'invenzione di Berlusconi. Il primo a reintrodurre delle "leggi raziali" (dopo quelle mussoliniane) è stato il governo Prodi (con il sostegno del ministro di Rifondazione Ferrero). Fu Prodi a sostenere norme specifiche contro etnie che sarebbero inclini alla delinquenza (i romeni). Ennesima conferma della convergenza tra centrodestra e centrosinistra, i cui governi si alternano per gestire gli interessi di un pugno di famiglie di miliardari.
Ora Berlusconi rilancia con la costituzione delle ronde. E i primi a rispondere sono sindaci di centrosinistra, come Corada che ha battuto sul tempo tutti dichiarando che la sua giunta è già in linea. Una giunta che si vanta di avere un assessore-sceriffo e che organizza periodiche retate per rincorrere immigrati che vendono povere mercanzie su un marciapiede. Chi conosca un po' la storia d'Italia può immaginare che uso verrebbe fatto delle "ronde". Di fronte a una crescita delle lotte dei lavoratori il vero "problema sicurezza" per i padroni diventerà quello degli scioperi. A quel punto potranno disporre oltre che dei manganelli d'ordinanza (già impiegati contro gli operai della Fiat in queste settimane), anche di quelli che il sindaco Corada preferisce definire "ausiliari alla sicurezza". Noi pensiamo allora che la sinistra vera (di quella che sta comoda e silente nelle poltrone della giunta cremonese non si hanno più notizie dopo il crollo dell'Arcobaleno), i lavoratori e i giovani debbano opporsi a questa deriva reazionaria. Difendere gli immigrati dalle ronde razziste, tutelare le manifestazioni e le lotte operaie per la vera sicurezza (quella dei salari rapinati dai governi per aiutare i banchieri), impedire il ritorno delle squadracce: ecco un compito che non può essere delegato e per cui dobbiamo tornare in piazza. Francesco Ricci (portavoce nazionale Pdac)
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Scontare le pene nel proprio paese Non è una novità che i delinquenti stranieri abbiano una sensazione di impunità nel nostro Paese, a confronto con la severità riscontrabile nei loro Stati d'origine. Basti considerare l'esempio della Romania, europea e cristiana, da cui provengono molti degli stupratori che negli ultimi mesi hanno riempito le cronache. Non sbagliava l'ex premier rumeno Tariceanu quando qualche mese fa osservava sui crimini dei rumeni in Italia: «in Romania questo non accadrebbe. Vi sono leggi più dure, il carcere per chi delinque e la certezza della pena. I criminali non hanno nazionalità, delinquono in Romania ma anche in ogni altro Paese in cui si spostano, ed è più incoraggiante per loro sapere che non dappertutto vengono puniti». La differenza della pena infatti è rilevante.
Mentre il nostro codice penale può punire lo stupro con una detenzione solitamente compresa fra i 5 e i 10 anni, in Romania le aggravanti spostano la pena fino a 18-25 anni. Anche la rapina, punita da noi con pene tra 3 e 10 anni, può arrivare a 20 anni, addirittura 25 se muore una vittima. In Romania la giustizia è anche più rapida, infatti è stata valutata positivamente dall'Unione Europea. In tale contesto è importante che il ministro degli interni rumeno Nica abbia annunciato un programma di rimpatrio dei rumeni arrestati all'estero per far loro scontare la pena nelle galere di casa. Si tratta di un passo dal notevole effetto deterrente. La Lega Nord ed il ministro Maroni lavorano in questo senso, proponendo nel pacchetto sicurezza pene severe e miglioramento delle sinergie con Romania e altri stati.
Quote latte: non si penalizzi chi è stato dentro le regole
L’Udc condivide le prese di posizione delle associazioni di categoria e auspica che si trovi il modo di realizzare un fronte unito. Il decreto sulle quote latte ora in discussione al Senato per la definitiva conversione in legge agisce su diversi aspetti fondamentali e incide profondamente sul sistema delle regole in materia di prelievo supplementare e sullo stesso funzionamento del settore. Il provvedimento mira a superare la divisione che ha caratterizzato il settore negli ultimi quindici anni, tra gli osservanti delle regole (la maggioranza dei produttori) e chi ha prodotto costantemente oltre i limiti delle quantità di riferimento a loro disposizione. Per la prima volta dalla fine degli anni Ottanta a oggi ci sono le condizioni per raggiungere tale risultato, ma il sentiero è stretto e pieno di vincoli e condizionamenti. Da un lato c’è la Commissione europea che, oltre alle generose quote latte assegnate negli ultimi tempi a tutti i 27 Paesi membri, ma con la non trascurabile deroga dell’immediatezza per l’Italia, non intende assecondare nessun’altra concessione. In particolare, l’Esecutivo comunitario è vigile affinché la dilazione del pagamento del debito dei produttori non si traduca in un aiuto di Stato e cioè senza interessi o con oneri finanziari inferiori rispetto a
quelli di riferimento, con i quali normalmente le imprese accedono ai finanziamenti. Molto sensibili sono i produttori, che da tempo hanno attuato la piena applicazione del regime delle quote di produzione sottoponendosi a procedure, sacrifici e oneri piuttosto pesanti. La loro vigilanza tende a far sì che non ci siano "regali" nei confronti di poche imprese che hanno accumulato debiti esorbitanti e che producono ben al di sopra della quota aziendale. Problema di legalità. Ma qual è il punto dolente? Detto in parole povere, i produttori che hanno sempre rispettato le regole o che hanno pagato per mettersi in regola temono che venga premiato chi invece ha continuato negli anni a produrre latte a rotta di collo senza mai pagare. L’incrociarsi di tanti contrapposti interessi e condizionamenti fa in modo che la possibilità di risolvere in via definitiva la questione delle quote latte in Italia sia scarsa. La mobilitazione delle Associazioni di categoria, che condividiamo, significa che il provvedimento così com’è congegnato non coglie affatto le aspettative di tutti coloro che con sacrifici hanno fatto di tutto per essere in regola. Giuseppe Trespidi
domenica il congresso provinciale di an Domenica sarà il primo di marzo e questo che potrebbe apparire come un dato ovvio e scontato di per se diventa una considerazione politicamente fondamentale se si tiene in considerazione che appunto marzo vedrà nei giorni di sabato 27 e domenica 28 la nascita ufficiale del Popolo della Liberta. Anche Alleanza Nazionale celebrando i suoi congressi provinciali ed a seguire quello nazionale il sabato 21 e domenica 22 deciderà di confluire in questo nuovo grande e vincente soggetto politico. Certamente non un Partito secondo un criterio ed un concetto classico, altrettanto certamente un soggetto simile a quanto avviene negli Stati Uniti, ma decisamente lo strumento giusto perché tute le forze, le
idee e gli uomini che a vario titolo sono coalizzati nel centrodestra, possano proseguire sulla scia di vittorie elettorali iniziate lo scorso anno con le politiche e proseguite attraverso le regionali prima in Abruzzo poi in Sardegna. Anche noi di An Cremona questa domenica primo marzo celebreremo il nostro congresso provinciale, presso la Cascina Convento a Persico Dosimo con inizio alle ore 10, nel corso del quale verranno indicati 3 delegati, che unitamente a quelli già di diritto, parteciperanno a Roma ai Congressi Nazionali. Marzo quindi dovrà essere il volano politico del centro destra verso le amministrative 2009, un mese attraverso il quale dare una accelerazione alla attività politica sul territorio e convogliare
tutte le nostre forze verso il voto di ben 94 comuni con l'aggiunta dell'amministrazione provinciale. Solo arrivando a cambiare il colore di chi governa anche in queste realtà si potrà infatti dare definitiva efficacia all'opera che già il Governo della nazione e regione Lombardina stanno portando avanti in un'ottica di cambiamento della nazione, di suo rilancio e ammodernamento nonché di rinascita identitaria. Benché domenica al congresso provinciale avranno diritto di voto solo gli iscritti ad Alleanza Nazionale, tutti gli amici ed alleati sono graditi ospiti volendo essere anche un momento di apertura a tutti coloro che si sentono già Popolo della Libertà. Ugo Carminati An verso PDL
Libere Opinioni treni
Venerdì 27 Febbraio 2009
smog
guido miglioli
Condizioni assurde per i pendolari lombarsi
Il circolo Ghisleri si scusa con i lettori per l'inesattezza
Cremona più inquinata della grandi capitali europee
Caro direttore, Treni in ritardo 5 volte su 10 e pendolari che arrivano a Milano ben oltre l'ora prevista. Si tratta di una indagine realizzata in un tempo molto breve, con la netta sensazione che se avessimo continuato ad appuntare dati al taccuino la media dei ritardi sarebbe solo peggiorata. Nulla di nuovo quindi, purtroppo, come sempre. Riprendendo anche i recenti dati di Legambiente il dato si fa sempre più sconsolante al punto che su 444 treni monitorati dall’associazione, anche in questo caso in un piccolo lasso di tempo, ben 173 portavano un ritardo fino all'ora e mezza! Ricordiamo che sono 250.000 i pendolari che ogni giorno affollano i treni della Lombardia, tra i quali si annoverano decine di migliaia di cremonesi, un numero considerevole che ogni giorno si trova ad affrontare una realtà fatta di ritardi, disagi e disservizi e misteri… del tipo: non so quando parto, non so quando arrivo. E i problemi sono legati non solo alla mancanza di manutenzione sulla rete ferroviaria e sui treni che hanno un'età media di quasi trent’anni anni e un’usura difficilmente riscontrabile in convogli di altri paesi europei, ma anche al forte senso che avvertono tutti quelli che come noi sono dentro al problema, ovvero che non ci sia affatto il desiderio politico di far andare bene le cose; non si spiegherebbe diversamente un comportamento che perdura da decenni e che vede la classe dirigente al vertice investire i denari pubblici per le autostrade dei privati. Va da se che tutte le assicurazioni fornite, in questi anni, da Trenitalia e da Rfi, Rete Ferroviaria Italiana, e tese a garantire un miglioramento del trasporto su ferrovia vengono puntualmente smentite, mentre i rincari non si sono mai fermati. Poi potremmo parlare di igiene sulle carrozze, ma la pelle d’oca a questo punto è già troppo alta. A fronte di uno scenario già ampiamente e tristemente conosciuto intendiamo sostenere il nostro sforzo affinché una soluzione alternativa a chi oggi ha in gestione i treni che ci portano ogni giorno al lavoro o a scuola e ci vede solo come una scocciatura, un insostenibile costo (e quell’abbonamento salato per cosa lo paghiamo allora?) anziché la ragione della propria professione, si adotti e presto, perché se non è oggi domani sarà colpevolmente tardi se non impossibile. Se Trenitalia è stata definita scandalosa perché lontana dalla propria utenza si localizzi la gestione, con Regione e Province al tavolo di una nuova azienda, assieme al comparto positivo delle società di trasporto su rotaia, perché la soluzione sia pensata con la testa qui e non a Roma, perché quando le cose non funzionano è bene voltare pagina prima che la corda si spezzi irrimediabilmente e il disagio divenga, come sempre in Italia quando processi, cause e istanze saranno in archivio, una routine da sopportare silenziosamente come se fosse quasi la normalità. Francesco Bozzi Portavoce Politico Lista Gerundo Cremona *
Caro direttore, Il Circolo culturale “A. Ghisleri” ringrazia il prof. Giuseppe Pelli per la precisazione segnalata circa le note biografiche sul sindacalista cremonese Guido Miglioli pubblicate sul n° 7 del 13 u.s. nella pagina “il Piccolo - Zibaldone”. Conseguentemente, il Circolo “Ghisleri”, curatore della pagina, chiede scusa anche ai lettori di questo settimanale per l’inesattezza commessa. Sia consentito però aggiungere che la biografia del Miglioli è stata tratta dall’enciclopedia virtuale più diffusa ed apprezzata della Rete: Wikipedia.it, cosa che non è subito emersa per un banale refuso, ma che è facilmente controllabile. Con questo ci sembra anche di rispondere alla piccata citazione fatta dal prof. Pelli, che salutiamo con amicizia, “senza scomodare letture personalizzate della storia”. La strumentalizzazione delle letture cui si allude sono altre. Infatti, il “Ghisleri”, per cultura sua, mai si permetterebbe di distorcere intenzionalmente delle verità storiche. Una piccola chiosa: la rubrica “Orgoglio delle radici”, è solo una piccola rubrica che ambisce ricordare ai cremonesi le personalità che hanno dato lustro alla loro città e niente altro. La redazione, non avendo i mezzi per procedere a costose ricerche di testimonianze dirette e di documentazioni, si affida allora a fonti ritenute affidabili e di facile reperimento. Una proposta conclusiva al gentile interlocutore: conoscendone la cultura e la storia personale, gli si chiede di redigere una storiadel sindacalismo cattolico cremonese, che sappiamo ricca, per poterla rendere meglio conosciuta attraverso questo giornale. Benito Fiori per il Circolo culturale “A. Ghisleri” Cremona *
Caro direttore, Da InfoSmog del 24/2/2009 del Comune di Cremona: è stato superato il limite di legge per il Pm10. Il valore misurato nelle ultime 24 ore alla capannina di Via Fatebenefratelli è stato di 134 microgrammi/metro cubo. «Per la salvaguardia della salute, si sconsigliano prolungate esposizioni e attività all'aperto specie per anziani, bambini e soggetti in precarie condizioni di salute nelle giornate ad alto inquinamento. Inoltre, evitare di tenere i bambini ad un'altezza tra i 30-50 cm dal suolo (livello a cui si propagano le emissioni); in auto azionare gli impianti di ricircolo dell'aria durante il transito nelle aree urbane inquinate». InfoSmog del Comune di Cremona del 24 febbraio 2009 ci informa che nell'unica capannina di rilevamento del PM10 di Cremona, in via Fatebenefratelli, il limite di legge (50 microgrammi per metro cubo d'aria) è stato "superato". Siamo arrivati a 134 microgrammi/metro cubo il dato più alto dall'inizio dell'anno. Ben oltre il doppio del limite di legge. I giorni fuori limite dal primo gennaio sono già stati ben 24. 35 giorni fuorilegge è il bonus concesso dall'UE per lo sforamento dei limiti per le polveri sottili. Il Corriere della Sera Lombardia del 24/2/2009 a pagina 2 ci fornisce una tabella per confrontare il dato di Cremona con quello delle principali città europee. Ad oggi una cittadina di provincia in un territorio a vocazione agricola risulta più inquinata di Berlino, Londra, Amsterdam, Bruxelles e Barcellona. Forse sarebbe il caso di chiedere ai nostri amministratori qualcosa in più della semplice informazione rispetto alla qualità dell'aria che respiriamo. O anche in questo caso è tutto normale? Ugo Di Felice Cremona
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Robin Hood di Maurizio Guerrini segretario Rifondazione Comunista
Le violenze sessuali sono opera anche di italiani
I reati di violenza sessuale in Italia hanno una valenza e gravità diverse a seconda del passaporto dell’autore delle violenze stesse. Basta infatti constatare la diversità della reazione popolare di fronte ad odiosi episodi di violenza sulle donne quando i colpevoli sono italiani o stranieri. Nel primo caso, stupratori italiani, cala un silenzio imbarazzato alternato a manifestazioni di solidarietà al “bravo ragazzo” così diverso dal ritratto ostile della televisione. Il branco di stirpe italica nella comune accezione deve essere riabilitato soprattutto se minorenne , gli stranieri si possono linciare. Quando il crimine odioso ha per vittima una italiana scatta la rabbia collettiva spesso seguita da spedizioni punitive; viceversa non si riscontra nessuna reazione quando le vittime sono straniere. L’enfasi che viene posta sulla natura etnica degli stupri e quindi sulla nazionalità dello stupratore, è la spia della inciviltà e della xenofobia strisciante che si stanno diffondendo nella nostra società, il tutto acuito dalla cri-
si economica in atto. Assistiamo da tempo ad uno scivolamento, più o meno inconsapevole ,nel razzismo, alimentato da una cattiva gestione dei fenomeni migratori e dalla irresponsabilità di forze politiche come la Lega che fanno della cattiveria nei confronti degli stranieri il loro cavallo di battaglia. Il governo Berlusconi sta pagando un dazio esagerato al sostegno governativo del partito di Bossi, trincerandosi spesso dietro il presunto e strumentale rispetto delle normative europee. I reati di violenza sessuale sono crimini tra i più odiosi, discettare sulla nazionalità degli autori serve solo a scaricare sullo straniero i problemi, sdoppiando una giurisprudenza in materia di diritti e doveri non a secondo dei comportamenti ma in funzione della nazionalità. L’equazione straniero uguale criminale è una degenerazione della convivenza civile che deve essere a tutti i costi evitata per impedire una reale deriva illegale dell’immigrazione; anche alla destra converrebbe riflettere su questo.
Cremona per la liberta' pronta a correre per le elezioni Cremona per la libertà è una lista nata per dare risposta alla civica esigenza di rappresentare quei cittadini liberi e moderati interessati al rinnovamento della politica locale. La lista si ispira infatti a criteri di democrazia, partecipazione, meritocrazia, ricambio generazionale, apertura verso la società civile. Constatato il disinteresse di una parte del centrodestra locale a questa esperienza di apertura ed allargamento della propria base elettorale, abbiamo intrapreso un percorso di autonomia rispetto ai partiti, con l'obiettivo di presentarci alle prossime elezioni amministrative. Cremona per la libertà ha terminato la fase laboriosa della stesura del programma amministrativo ed è giunta alla defini-
zione dei 30 candidati alla carica di consigliere provinciale. La lista dei 40 candidati alla carica di consigliere comunale di Cremona è sostanzialmente definita, ma aperta a quelle variazioni che potrebbero rendersi eventualmente necessarie. Entrambe le liste saranno rese note non appena apparirà definitivo il quadro delle alleanze elettorali. Cremona per la libertà ha individuato i propri candidati di bandiera alla carica di Presidente della Provincia nella persona di Pierantonio Ventura, già sindaco di Pizzighettone, e per la carica di Sindaco di Cremona nella persona di Ferdinando Quinzani, consigliere comunale in carica: entrambe sono perfettamente in grado di interpretare i principi sopra citati, coniugando rinnovamento, esperienza
nell'amministrazione della cosa pubblica, competenze di tipo privatistico. Poiché il documento politico fondante la lista è stato sottoscritto a latere dal Partito dei Pensionati e dalla Democrazia Cristiana per le Autonomie per giungere ad un'alleanza elettorale mediante apparentamento delle liste, nei prossimi giorni si attiverà con questi ultimi un tavolo di confronto volto alla valutazione delle sopracitate candidature al fine di condividerle appieno o confrontarle con altre che ci verranno eventualmente sottoposte. Cremona per la libertà prende atto infine delle numerose ed autorevoli sollecitazioni ricevute (ed intensificatesi negli ultimi giorni) ad esprimersi circa l'ipotesi di candidatura di Oreste Perri alla carica di Sindaco di
Cremona. La figura di Oreste Perri, di certo estranea alle solite logiche di partito, ci sembra potenzialmente idonea a guidare un progetto di rinnovamento e rilancio per Cremona. Poiché però nessun progetto politico può basarsi unicamente su un nome per apprezzabile che sia, restiamo in attesa di poter valutare, entro tempi ragionevoli, se esistano quelle indispensabili condizioni chiare ed estranee ad ogni logica di mercanteggio, idonee a valorizzare appieno il ruolo che Cremona per la libertà' potrebbe assumere nei confronti del candidato Oreste Perri. In mancanza di queste condizioni proseguiremo senza indugio sul percorso di autonomia già definito. Il direttivo provinciale di Cremona per la Libertà
Terza età E' sempre la stessa storia per i pensionati: le questioni sul tavolo delle contrattazioni si trascinano avanti da anni e sono sempre le stesse. A spiegarle è Franco Squerti, segretario dello Spi Cgil. «In parte queste questioni sono già state affrontate con il precedente governo, nel luglio 2007. Si era raggiunto un accordo secondo cui si assegnava una sorta di quattordicesima ai pensionati che percepiscono meno di 654 euro (la minima pensionistica) e hanno almeno 65 anni. A fronte della crisi, però, sarebbe opportuno ridiscutere del valore delle pensioni rispetto al costo della vita. A tal proposito con il prece-
Venerdì 27 Febbraio 2009
Sul tavolo sindacale la rivalutazione del potere d'acquisto delle pensioni
convocati per discutere della questione. Il governo in corso però non ha mantenuto l'impegno». Quindi cosa farete? «Ribadiamo l'importanza del valore della pensione che negli ultimi anni è diminuito parecchio. Dunque chiediamo che la 14esima venga
nuovo meccanismo di adeguamento della pensione al costo della vita. Altra cosa importante è l'aumento delle detrazioni fiscali, cosìcché anche chi ha un reddito minimo ne possa usufruire». C'è poi la questione della legge sulla non autosufficienza.
«Purtroppo la crisi non ha fatto che aumentare i problemi, soprattutto con un governo che non ha agito cercando di dare risposta alla maggioranza dei più deboli. Prendiamo ad esempio la carta acquisti: ha dimostrato di essere più che altro uno strumento di propaganda.
Squerti: «La crisi rende tutto più difficile e le misure del governo non bastano»
dente governo si era arrivati a un protocollo di intesa in base al quale ogni anno i pensionati sarebbero stati
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estesa anche a chi ha una pensione superiore ai 700 euro (e fino ai 1.200). E' inoltre fondamentale creare un
«Su quel punto siamo ancora arenati: la legge è ferma in Parlamento. Chiediamo che siano messe a disposizione risorse certe. E chiediamo anche un aumento dei servizi sul territorio. A questo proposito si dovrebbero destinare maggiori risorse ai comuni e alle province, aumentando la contrattazione sul territorio. Invece accade il contrario sia a livello di governo nazionale che regionale. Gli enti locali vengono messi in discussione nonostante abbiano un ruolo fondamentale». C'è poi il grosso problema della crisi.
Abbiamo visto decine di persone venire qui a lamentarsi perché la carta già ottenuta non è stata abilitata. Senza considerare poi le complicanze burocratiche per ottenerla. Se si paragona questa misura, della quale godono 600mila persone, all'accordo del 23 luglio 2007, del quale hanno beneficiato milioni di persone, si nota perfettamente il divario. La carta discrimina, e viene vista come una concessione e non come il diritto a vivere decorosamente. Altra misura discutible è il bonus per le famiglie. Prevede troppa burocrazie
Denominazione
Indirizzo
Localita’
Amicizia e Solidarietà
Via De Gasperi, 1
CORTE DE’ FRATI
Arcobaleno
Via L. Da Vinci, 12/14
PIZZIGHETTONE
Associazione Amici di Gianni e Massimiliano
P.za del Comune, 6
GERRE DE’ CAPRIOLI
Associazione di Volontariato “Luisa e Lidia Cavalli”
Via Dante, 3 c/o Municipio
OLMENETA
Associazione di volontariato Antonella Carboni
Via Valcarenghi, 7
AZZANELLO
Associazione di Volontariato Solidarietà e Assistenza Onlus
Via Mazzini, 2
SPINADESCO
Associazione Volontari Assistenza Anziani
via Garibaldi 2/A
CORTE DE’ CORTESI
Associazione Volontari Robecco d’Oglio
Via Martiri della Libertà, 60
ROBECCO D’OGLIO
Comunità di Volontariato di Pieve d’Olmi
P.zza XXV Aprile, 8
PIEVE D’OLMI
Comunità San Daniele
Via Antonio Faverzani, 56
SAN DANIELE PO
Corpo Volontari del Soccorso Distretto di Casalbuttano
Via Jacini, 25
CASALBUTTANO
Familia in re publica FA-RE
via Goffredo Mameli 12
CASALMORANO
Gruppo del volontariato di Ostiano
Via Vittorio Veneto, 10
CASTENEDOLO
Gruppo Volontari di Acquanegra e di Fengo
via Monteverdi 9
ACQUANEGRA CREMONESE
Gruppo Volontari San Bassano
Via Roma, 90
SAN BASSANO
Presenza e Servizio
P.zza Roma, 47
VESCOVATO
Solidarietà
P.zza Roma, 16
GRONTARDO
Volontari a Pozzaglio
Via Roma, 41
POZZAGLIO ED UNITI
Volontari Amilcare Ponchielli
Via Zanibelli, 1
PADERNO PONCHIELLI
volontari@sansiro.it
volontari@sansiro.it
volontari@sansiro.it
volontari@sansiro.it
AIMA
Via Gioconda, 3
CREMONA
aima.cremona@virgilio.it
Amici della Terza Età
Via Brescia, 207
CREMONA
Associazione delle Famiglie Antidroga (A.F.A.)
Via Asiago, 2
CREMONA
ANTEAS
Via Dante, 121
CREMONA
fnpcremona@libero.it
ADA
Viale Trento e Trieste, 27/B
CREMONA
adacremona@tiscali.it
CREMONA
gima@sitisolidali.it asvcarboni@gmail.com
AUP
Via XI Febbraio, 31
AVAL Provinciale
Via S. Antonio del Fuoco, 9/A
CREMONA
Associazione Volontariato La Città dell’Uomo
Via L. Ceccopieri, 21/23
CREMONA
AVULSS
Via Massarotti, 49
CREMONA
Cadash Viscontea Onlus
Via Volturno, 62
CREMONA
cadash@libero.it
Conferenza S.Vincenzo de’ Paoli - Consiglio Centrale
V.le Trento e Trieste, 37
CREMONA
cremona@sanvincenzoitalia.it info@corpovolontaricremona.191.it
Corpo Volontari Pubblica Assistenza Città di Cremona
Via Mantova, 8
CREMONA
Telefono Amico di Cremona
C.P. 151 (Posta Centrale)
CREMONA
UNITRE
Via F. Cavallotti, 2 c/o Liceo Classico Manin
CREMONA
cremona@acli.it
Franco Squerti, segretario dello SPI CGIL di Cremona
nella richiesta e rimane sempre come qualcosa di precario e provvisorio». Come pensate di agire, a livello sindacale? «Il 5 marzo si svolgerà una manifestazione, a Roma di tutti i pensionati della Cgl. Da Cremona partirà un pullman per partecipare. A questo proposito il prossimo 2 marzo vi sarà un'assemblea in sala Zanoni (via del Vecchio Passeggio) per spiegare i motivi della manifestazione. Prenderemo parte anche alla manifestazione del 4 aprileinsieme a tutta la Cgil». E il lavoro a livello locale? «A livello territoriale stiamo
facendo, unitariamente alle altre confederazioni sindacali, la contrattazione territoriale con gli enti locali. Stiamo promuovendo incontri con tutti i sindaci del territorio, e vi sono già alcune bozze di accordo. Per esempio, con il Comune di Cremona abbiamo già ottenuto alcuni riconoscimenti, oltre all'impegno di organizzare incontri specifici sui problemi degli anziani. Nei limiti delle possibilità si sta facendo qualcosa, e gli enti locali si dimostrano molto sensibili ai problemi dei cittadini giovani o pensionati che siano».
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Venerdì 27 Febbraio 2009
In un mondo in continuo cambiamento, l'Auser cremonese vuole stare al passo con i tempi, e nel recente congresso provinciale ha delineato una propria strategia. «La società italiana è segnata da un disagio diffuso che si esprime in termini di reazione emotiva a processi consistenti di cambiamento»
Nuovi anziani: il terzo settore in prima linea
Giuseppe Strepparola, presidente dell'Auser Cremona
spiega il presidente Giuseppe Strepparola, da qualche mese rinconfermato alla guida dell'associazione. «I temi che abbiamo discusso al Congresso sono assolutamente attuali e al tempo
stesso strategici per il futuro della nostra associazione. Tutto ciò succede in una fase della vita economica e sociale del Paese, nella quale il ruolo del volontariato avrà un peso rilevante sulle politiche
sociali nazionale e sul welfare locale». Anche il mondo dell’associazionismo e del volontariato non resterà immune dagli effetti della crisi, quindi. «Sono evidenti i segnali di una scarsa attenzione del governo alle esigenze del volontariato e del Terzo Settore» continia Strepparola. Mentre aumenteranno, per le associazioni di volontariato, le richieste di aiuto, collegate al disagio crescente delle fasce più deboli della popolazione a cui i nostri volontari saranno chiamati, comunque, a dare risposte». La terza età e i “nuovi anziani”: come gestite la situazione? «Auser sottolinea la necessità di promuovere, presso tutte le fasce di età, una diversa idea di vecchiaia, modificando atteggiamenti, ormai superati dalla realtà, ma ancora fortemente radicati nella cittadinanza. La “cultura della vecchiaia” deve divenire formazione continua delle persone, indipendentemente dall’età e dalla posizione sociale. La politica e l’economia continuano a vedere, invece, questi fenomeni solo in termini di costi economici e sociali. Bisogna rovesciare tale impostazione che affronta la questione solo in termini di emergenza e
Strepparola (Auser): «Con la crisi aumentano le richieste di aiuto»
non si misura con il diritto ad un progetto di vita personale e civilmente riconosciuto di oltre il 22% della popolazione italiana. Occorre, tra l’altro, attivare le nostre attività anche nel settore del turismo, socializzazione, corsi università popolare delle libertà». Quali proposte di azione porta avanti Auser? «Si lavora su più fronti. A partire dalle politiche di sostegno alla non autosufficienza e di contrasto alla solitudine e all’esclusione sociale, attraverso l'attuazione della legge 328/2000 e delle leggi regionali di recepimento. Importanti anche le politiche di sostegno al volontariato organizzato degli anziani come strumento per realizzare opportunità di rela-
zioni contrastare i rischi dell’esclusione sociale». Qual è il ruolo dell'associazionismo? «Il terzo settore e l’Auser si sono conquistati, in questi anni, un ruolo di primo piano, diventando soggetti protagonisti del welfare locale. La nostra attività deve sempre confrontarsi con i cittadini delle nostre comunità. Nel corso delle prossime elezioni Comunali e provinciali, l’Auser e il terzo settore dovranno avere capacità di sotto-
Terza Età porre alle forze politiche, impegnate nella competizione elettorale, le proprie proposte di welfare locale». Parliamo del lavoro di Auser. «I volontari sono la grande ricchezza, il cuore e il motore delle nostra associazione. La natura propria del volontariato non è solo servizio, ma relazione di incontro con la persona portatrice del disagio. Contano quindi non solo le quantità dei servizi erogati, ma la loro qualità. Tale scelta passa attraverso la messa a disposizione del proprio tempo per gli altri, attraverso un soggetto associativo organizzato, in una logica di reciprocità, animata dalla responsabilità per l’altro». E i rapporti con le istituzioni? «La convenzione come strumento di relazione con le istituzioni locali, deve corrispondere pienamente al principio di sussidiarietà. I soggetti del terzo settore non intervengono in sostituzione del pubblico, ne arricchiscono i compiti in termini di flessibilità e personalizzazione delle prestazioni, di innovazione e creatività, gestendo servizi integrati. Non ci si può limitare le proprie attività a effettuare servizi richiesti solo dagli enti pubblici perché non siamo soggetti passivo dell’offerta. Abbiamo il dovere e il diritto di una lettura e proposta dei bisogni dei cittadini delle nostre comunità. Dobbiamo contrastare l’idea di ricorso al volontariato solo perché non costa o costa meno. Il ricorso al volontariato deve valorizzare il volontariato stesso, come portatore di un valore aggiunto di qualità».
Terza età Sono le Rsa (Residenze sanitario-assistenziali) la risposta che il territorio dà alle problematiche della terza età. Sono 28 le strutture presenti nella nostra provincia. Un servizio importantissimo, che però negli ultimi anni arranca, e non riesce a chiudere i bilanci in pareggio. Lo spiega il presidente dell'Arsac (Associazione Rsa Cremonesi), Walter Donzelli. «Dalle ultime rilevazioni che abbiamo fatto si evince che la fatica a chiudere i bilanci in pareggio è comune, nono-
Rsa: costi troppo alti, e il bilancio non pareggia
redigere i bilanci di previsione del 2009, in quanto i costi del lavoro sono tali da non essere coperti dall'aumento
Walter Donzelli, presidente Arsac
stante gli ultimi tentativi di aumento delle rette, che comunque si è cercato di contenere nel tasso di inflazione. Tanto che nel comitato di presidenza, riunitosi di recente, abbiamo riscontrato la difficoltà di molte Rsa di
delle rette e dai contributi regionali». Quali sono le cause di questa situazione? «Innanzitutto un problema non indifferente è che l'aumento dei costi supera quello dei ricavi. Ciò aggrava la
situazione di una realtà che ci chiede di essere sempre più competitivi. Un'altra causa deriva dal fatto che i livelli di assistenza che le nostre Rsa offrono sono superiori agli standard regionali. Quest'ultimi prevedono infatti 901 minuti a settimana per ogni ospite, mentre noi ne assicuriamo mille. Il tutto, naturalmente, si traduce in costi». Quali sono le possibili soluzioni? «Innanzitutto occorrerà, trascorso il periodo elettorale, incontarsi con le forze politiche del territorio, per fare una riflessione sulla situazione. Bisogna che le fondazioni affrontino il problema con determinazione e volontà di uscirne. Anche perché l'equilibrio economico è fondamentale per portare avanti l'attività, in quanto le fondazioni sono società di diritto privato, e non hanno quindi finanziamenti pubblici. Questo discorso si inserisce nell'esigenza di mantenere il livello di assistenza erogato, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. Sicuramente - anche se attualmente il numero dei posti letto supera la richiesta del territorio - la progressione della popolazione anziana che si sta verificando, renderà entro il 2020 il numero di queste
Venerdì 27 Febbraio 2009
Donzelli (Arsac): «Mantenere un'elevata qualità dei servizi»
strutture sufficiente a contenere le esigenze territoriali. In relazione a questo abbiamo in programma un convegno, per il prossimo 20 marzo, basandoci su un lavoro che Arsac ha commissionato sul tema «Evoluzione del mercato dei servizi per anziani in provincia di Cremona». Quali sono le mosse ne-
cessarie per il futuro? «Una aspetto fondamentale che rileviamo, è la necessità di realizzare un'integrazione tra i vari servizi che vengono offerti agli anziani: riabilitazione, badanti, alloggi protetti, assistenza domiciliare, ecc. Questo perché la residenzialità non venga ad essere l'unica alternativa
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possibile. Tutte le offerte che sono disponibili, dovrebbero essere gestite dagli uffici di piano. A questo proposito abbiamo chiesto di partecipare alla elaborazione dei piani di zona in modo da arrivare a una integrazione dei vari servizi. Altra cosa che chiedo, è il coinvolgimento dei medici di base, i quali fanno da ponte tra i pazienti e i servizi a cui hanno accesso. Soprattutto nell'ambito delle cure domiciliari. Dunque è importante che i medici conoscano le varie possibilità a cui hanno accesso. Altra cosa che dovremo affrontare è il problema del costo del lavoro: tra le 28 Rsa presenti sul territorio vengono applicate differenti forme contrattuali, da quella della sanità pubblica, a quella degli enti locali, a quella della sanità privata. C'è poi un diffuso fenomeno di esternalizzazione del core business a cooperative di servizio. Tutte queste cose determinano oggettive differenze di costi che poi si riverberano sulle rette che spesso sono molto diverse tra loro. Questo è un problema che la politica provinciale si deve porre. Bisogna uniformare i costi, trovare un equilibrio che consenta alle Rsa di contenerli. Accanto a questo c'è il problema di servizi troppo dispersivi: ogni Rsa esternalizza un certo numero di servizi ma sarebbe utile che essi fossero in comune a più strutture in modo da abbatterne i costi. Ad ogni modo, voglio fare un elogio agli amministratori di queste strutture che, nonostante le difficoltà continuano ad andare avanti e offrirono un servizio ad alto livello, che ci viene invidiato da molti».
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Terza Età
Venerdì 27 Febbraio 2009
Gran fermento all'Azienda Cremona Solidale, che in questi giorni sta trasferendo 120 ospiti della struttura storica alla terminata terza palazzina. «Si tratta di un momento molto importante» dichiara il direttore generale del Soldi, Giuseppe Carbo-
«Le istituzioni pubbliche ci aiutino»
Giuseppe Carbone (Cremona Solidale) lancia un appello per sanare i bilanci delle Rsa RETTE RSA SENZA CONTRIBUTO FSR IMPORTO A CARICO OSPITI
RSA - RESIDENZA STORICA SOLDI
importo 2007
importo 2008
RSA - RESIDENZA STORICA SOLDI gennaio - Giugno 2009
RSA - RESIDENZA STORICA SOLDI Luglio - Dicembre 2009
STANZE RSA 1 PL
€ 45,26
€ 46,39
€ 46,40
€ 47,55
STANZE RSA 2 PL
€ 44,74
€ 45,86
€ 46,40
€ 46,40
STANZE RSA 4 PL da giugno solo a 3 PL
€ 44,12
€ 45,22
€ 46,40
€ 46,40
RSA 4 PL MULTIPLEX
€ 43,90
€ 45,00
--
--
STANZA RSA 5 PL
€ 43,90
€ 45,00
--
--
importo 2007
importo 2008
importo 2009
NUCLEI ORDINARI RSA
€ 47,02
€ 48,20
€ 49,40
NUCLEO AD ALTA INTENSIVITA'
€ 47,02
€ 48,20
€ 49,40
NUCLEO ALZHEIMER ACCREDITATO
€ 48,90
€ 50,12
€ 51,40
NUCLEO ALZHEIMER NON ACCREDITATO
€ 48,90
€ 50,12
€ 51,40
importo 2007
importo 2008
importo 2009
€ 47,02
€ 48,20
49,40
RSA - RESIDENZA SOMENZI
RSA - RESIDENZA MAINARDI NUCLEI ORDINARI RSA RSA - RESIDENZA AZZOLINI
«Attualmente abbiamo 325 ospiti in Rsa e 78 in riabilitazione. Si tratta di due percorsio differenti perché la riab ilitazione è un'attività sanitaria, mentre la Rsa è di tipo sociale. I dipendenti a stipendio sono 390 nell'ambito della residenzialità. Ci sono poi attività sociali che vengono esternalizzate». Quali sono i servizi che offre la fondazione? «Oltre alle strutture di via Brescia, abbiamo comunità
semplice che comprende anche i pasti a domicilio». Le Rsa negli ultimi anni hanno sempre più difficoltà a coprire i costi. «La retta della Rsa è composta da una parte sanitaria il cui costo è coperto dall'Asl, e da una parte sociale che è la retta a carico dei pazienti (quest'anno la retta è sui 45 euro al giorno). Cerchiamo di gravare il meno possibile sul paziente. E accade che i costi superino i ricavi».
importo 2009
NUCLEI ORDINARI RSA gennaio - marzo
€ 46,40
NUCLEI ORDINARI RSA aprile - giugno
€ 47,40
NUCLEI ORDINARI RSA luglio - settembre
€ 48,40
NUCLEI ORDINARI RSA ottobre - dicembre
€ 49,40 La vecchia palazzina del Soldi
ne. «E la cosa migliore è che tutto si svolge in perfetta efficienza. La novità è grande: la vecchia palazzina non è più adatta ad assicurare un'eccellente qualità di ricovero, mentre la nuova struttura ci permetterà di umanizzare la degenza. Nella palazzina storica resteranno solo s pazienti al primo piano. 45
Anche questi ultimi verranno trasferiti, l'anno prossimo, non appena sarà terminata la quarta palazzina». Ha parlato di umanizzare la degenza: cosa intende? «La terza palazzina è l'esempio più moderno di umanizzazione della degenza. Vi sono strutture e arredi di grande qualità, le indica-
zioni sono molto chiare, e hanno differenti colori per ogni nucleo. Anche la logistica è molto curata. I locali sono molto ariosi e aperti, vi sono attrezzature che consentono agli operatori di lavorare in modo ergonomico, specialmente nel sollevamento dei pazienti. Nonostante i pasti vengano prepa-
rati nella cucina principale del complesso, vi sono piccole cucine adatte a organizzare una merendao per fare da tisaneria. Insomma, una struttura che permette di fare una vera e propria vita comunitaria, come una parafamiglia». Parliamo dei numeri relativi all'azienda.
alloggio per minori, comunità per disabili, centri di prima accoglienza, comunità per anziani autosufficienti. La nostra gamma di servizi comprende tutto l'arco delle prestazioni alle categorie deboli. Ci sono poi i servizi domiciliari che vanno dall'assistenza domiciliare integrata all'assistenza domiciliare
Come si supera il problema? «E' indispensabile che la collettività si faccia carico dei costi visto che quello delle Rsa è un servizio pubblico. A questo proposito presenterò il bilancio di previsione del 2009 e dirò chiaramente che le istituzioni pubbliche devono aiutare a coprire i costi».
Taccuino
Venerdì 27 Febbraio 2009
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VIABILITA’ Zona Borgo Loreto (via Ceccopieri) Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 28 Febbraio
Via Montello, via Montenero Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 28 Febbraio
Zona Incrociatello (Via Valsabbia) Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Durata alcuni mesi
Via Acquaviva Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Marzo
Zona piazza Somenzi (via Alieri) Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 13 Marzo
Viale Amidani Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Marzo
Via Barezzi Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Marzo
• Borgo Loreto: (via Ceccopieri): cantiere per il rifacimento dei sottoservizi e della sede stradale nell'ambito della riqualificazione di Borgo Loreto (Fine lavori: 28 febbraio). • Via Amidani: cantiere per il rifacimento della tubazione dell'acqua potabile e del gas metano con relativi allacci (Fine lavori: 31 marzo). • Zona Incrociatello (via Valsabbia): Ristrutturazione della rete di distribuzione di energia elettrica e illuminazione pubblica (Durata lavori: diversi mesi). • Via Acquaviva: cantiere per la posa della nuova tubazione del gas metano (Fine lavori: 30 marzo). • Via Montello, via Cav Vittorio Veneto e via Montenero: ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine lavori: 28 febbraio). • Zona piazza Somenzi (via Alieri): ristrutturazione degli allacci alla rete del gas e dell'acquedotto, rifacimento marciapiedi (Fine lavori: 13 marzo). • Via Barezzi: cantiere per gli allacci alla rete del teleriscaldamento e della fognatura (Fine lavori: 31 marzo).
L’Oroscopo Della Settimana
di Romeo
Le cattive notizie che in questa giornata sembreranno arrivare, in realtà non sono poi così malvage, perché avete le capacità di rendere migliore quello che non va.
In questa giornata avrete tutte le ragioni per prendervela con le persone che non considerate sincere e dalle quali in realtà vorreste allontanarvi.
Questo non è il periodo giusto per rintanarsi in se stessi, senza condividere con le persone che vi sono affianco i vostri timori e le incertezze.
I vostri sogni stanno prendendo forma, per cui dovreste curarli in modo più convinto e meno superficiale. Quando sarete ad un passo dalla meta, non molate.
Anche se in questo periodo siete abbastanza stressati dal lavoro, potreste anche accettare un invito carino per andare fuori a divertirvi. Vi farà bene.
La vostra ambizione vi ha portato spesso a raggiungere traguardi considerevoli, tuttavia in questo periodo vi sentite un pochino sotto tono. Non deprimetevi.
Nei prossimi giorni i vostri amici vi aiuteranno a prendere delle decisioni che potrebbero rivelarsi importanti per il vostro futuro, sia professionale che sentimentale.
In questa giornata potrete fortunatamente concentrare la vostra attenzione su poche persone, in modo tale da soddisfare i loro bisogni come si deve.
Tutto quello che credevate essere oro, non sarà propriamente così poiché le cose che in apparenza vi sembreranno vantaggiose, potrebbero rivelare il loro lato oscuro.
Sarà indispensabile pensare a come poter preservare lo stato di grazia in cui vi trovate, senza dover fare sforzi eccessivi. Molte persone puntano su di voi.
In questa giornata potreste fare molto per il vostro lavoro. Basterà trovare un giusto equilibrio, senza pretendere di risolvere completamente le situazioni.
In questa giornata potrete dedicarvi alle cose che vi piacciono di più, sempre che la stanchezza di questi tempi non vi lasci nient’altro che il tempo per riposare.
FARMACIE DI TURNO Dal 27 Febbraio al 6 Marzo 2009 VESCOVATO BANDERA S.N.C. Via Bissolati, 1 26039 Vescovato Tel. 0372-81122 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00 Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO SPINADESCO CAMOZZI PAOLA Via Mazzini, 18 26020 Spinadesco Tel. 0372-446095 ORARI DI APERTURA Mattino: 09:00 - 13:00 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
Giorno di chiusura settimanale: GIOVEDÌ POMERIGGIO PADERNO PONCHIELLI GUARNERI ANDREA In appoggio fino alle ore 24.00 Piazza Libertà, 3 26024 Paderno Ponchielli Tel. 0374-67780 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale: MERCOLEDÌ MATTINA SABATO POMERIGGIO CREMONA ZAMBONI FEDERICO VIA OGLIO, 5 26100 Cremona
METEO WEEK-END
TEMPERATURE MASSIME PREVISTE IN LOMBARDIA Città Venerdì Sabato Domenica Bergamo 14 14 12 Brescia 13 13 12 Como 14 14 11 CREMONA 14 14 11 Lecco 17 16 12 Lodi 13 13 12 Mantova 12 13 12 Milano 15 15 11 Pavia 14 13 11 Sondrio 15 14 11 Varese 15 14 10
SABATO 28 GENNAIO 2009
DOMENICA 1 MARZO 2009
Settimanale di informazione direttore responsabile: Sergio Cuti ilpiccolocremona@fastpiu.it Società editrice: Promedia Società Cooperativa Via del Sale, 19 - Cremona Amministrazione e diffusione Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona Tel. 0372 43.54.74 Fax 0372 59.78.60 Direzione, redazione e prestampa Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona Tel. 0372 45.49.31 - 45.13.14 Fax 0372 59.78.74
Tel. 0372-25347 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:00 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale: NESSUNO CREMONA A.F.M. FARMACIA 6 PIAZZA IV NOVEMBRE, 2 In appoggio fino alle ore 24.00 26100 Cremona Tel. 0372-433017 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO
Pubblicità Tel. 0372 43.54.74 Fax 0372 59.78.60 www.immaginapubblicita.it Stampa: SEL - Società Editrice Lombarda 26100 Cremona Autorizz. del Tribunale di Cremona n° 357 del 16/05/2000
Pubblicazione associata all’Uspi (Unione Stampa Periodica Italiana) Progetto Grafico: Gianluca Galli Numero chiuso in tipografia: Giovedì 27 Febbraio ore 24,00
Per la Pubblicità su telefona allo 0372.43 54 74 • 45 39 67
Cultura &Spettacoli
Ecco i primi nomi dei protagonisti della Kermesse, giunta alla sua IV edizione
Pacifico e Morgan in anteprima al Festival di mezza estate
P
di Silvia Galli
acifico e Morgan: due nomi che saranno presenti in anteprima al Festival di mezza estate. Si tratta di due artisti molto conosciuti nell’ambito musicale italiano. Il primo - in coppia con Gianna Nannini - ha raggiunto la “Top Five” dei brani più trasmessi dalle emittenti radiofoniche italiane con il singolo «Tu che sei parte di me», mentre il secondo, appena qualche giorno fa ospite dell’Istituto Superiore «Sofonisba Anguissola» di Cremona per l’ambizioso progetto “Back To School”, è volto televisivo di straordinaria notorietà, grazie al programma «X Factor», in onda su Rai Due. Il «Festival di mezza estate» di Cremona, giunto ormai alla quarta edizione è organizzato dal Comune e dalla Provincia di Cremona con la
Morgan al pianoforte
direzione artistica di Beppe Arena ed Elio Conzadori. Si ripresenta, così, dopo la fortunata esperienza del 2008, una kermesse che sarà costituita da serate di prosa con spettacoli interamente di nuova produzione, di danza oltre che di musica, declinata in ogni sua sfaccettatura. Gli organizza-
«Primo toccare», la danza è di scena
Matteo Levaggi e il Balletto Teatro di Torino, presentano, in prima italiana al Teatro Ponchielli, il nuovo lavoro, «Primo toccare» il prossimo 3 marzo alle 20,30. Unica coreografia italiana commissionata dalla Biennale di Lione 2008, questa nuova creazione nasce dall’incontro tra Levaggi e il duo artistico Corpicrudi che firma le architetture scenografiche. Una bella conferma per Loredana Furno che ha scelto di affidare a Levaggi il suo Balletto Teatro di Torino, che s’impone oggi come importante realtà di una nuova danza italiana di respiro internazionale e per il festival TorinoDanza, che appare come co-produttore dello spettacolo a fianco della Biennale lionese.
«Il sole di chi è?», teatro per bambini Prima assoluta de «Il sole, di chi è?», il prossimo giovedì 5 marzo al Teatro Ponchielli di Cremona. L’opera è commissionata e prodotta dal Cidim - Comitato Nazionale Italiano Musica, per la regia di Francesco Frongia su testi di Roberto Piumini. La parte strumentale è affidata al Polimnia Ensemble, gruppo che da sempre si è imposto per la grande motivazione culturale. Il testo, tratto dalla fiaba di Roberto Piumini Lucertole al sole, narra la storia di tre lucertole cui viene impedito di prendere il sole da un lucertolone arrogante che ha la pretesa di averlo tutto per sé. Le lucertole protestano e soffrono per il sopruso consapevoli della loro debolezza e chiedono aiuto ad altri animali fino a quando, dopo varie peripezie, riusciranno a raggiungere la gazza saggia che risolverà tutto con un trucco astuto.
tori della manifestazione, in programma presso l’Arena Giardino di Cremona, hanno già stabilito l’arco temporale entro cui la rassegna si svilupperà: si parte lunedì 11 maggio - alle 21 - con un’anteprima, per arrivare fino a settembre. Pacifico, presso il teatro “Filodrammatici” di Cremona, avrà il compito di dare il via alla serie di eventi, con un concerto che già si anticipa carico d’interesse. Chiunque volesse prendere parte all’avvenimento può rivolgersi, a cominciare dal prossimo 4 aprile, presso il Club 33 - sede di Cremona e di Piacenza dove sarà possibile recuperare biglietti per la tanto attesa esibizione. Già resi noti anche i prezzi dei ticket: 12 euro (con l’aggiunta di 1,50 a titolo di prevendita). Differente è il discorso legato a Morgan, la data della cui performance non è ancora stata ufficialmente comunicata. L’ex leader dei Bluvertigo sarà ospite dell’Arena Giardino (in collaborazione con l’assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Cremona) nell’ambito di un progetto dal titolo «Morgan & Band Tour 2009», che vedrà il cantante impegnato in una serie di esibizioni in tutt’Italia. Il concerto verrà realizzato in prima nazionale proprio in occasione del Festival, rappresentando,
TEATRO PONCHIELLI
Vinicio Capossela
Giganti, coriandoli, maghi, ballerine e fenomeni da baraccone di vario tipo. Benvenuti al «Solo Show» targato Vinicio Capossela, ispirato alle atmosfere del Circo Barnum. Il primo marzo alle 21 Capossela sbarcherà al Ponchielli con un concerto, ma anche uno spettacolo surreale. Vinicio si alterna al piano a coda, a un originale modello di Mighty Wurlitzer (un organo da teatro della prima metà del '900), al piano Farfisa e alla chitarra. Lo accompagna una band, con divisa in stile Salvation
così, una sorta di naturale “epilogo” del progetto «Back To School», cominciato a Cremona giusto qualche giorno fa. L’Arena Giardino - interessata da un’operazione di ulteriore miglioramento, voluta dall’Amministrazione Comunale proprio per creare il maggior comfort per i presenti - si offrirà al pubblico, una volta ancora, come un immaginario “teatro sotto le stelle”, in cui si esibiranno artisti di grande fama, dei più differenti generi di spettacolo dal vivo. Forte degli oltre ventimila spettatori chiamati a raccolta nella stagione passata, il “Festival di Mezza Estate” trova, pure nell’anno in corso, un nutrito pool di
Pacifico
soggetti sostenitori - tra pubblici e privati - del tutto disposti ad affiancarsi, nel ruolo di collaboratori, per la realizzazione di un evento che, com’è stato dimostrato nel corso delle precedenti edizioni, ha sempre incontrato il favore della platea più eterogenea. La “macchina organizzativa” del festival è, dunque, già attiva per la messa in atto di un progetto che si prefigge, oltre tutto, il preciso obiettivo di favorire anche il turismo. In questo modo lo spettacolo e le eccellenze cremonesi (la liuteria, in primis, ovviamente) possono tovare una produttiva convergenza, incoraggiando anche le attività commerciali cittadine.
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TEATRO DEL VIALE
«Il medico per forza», spazio alla commedia Appuntamento al Teatro del Viale di Castelleone il prossimo 3 marzo alle 21, con Carlo Croccolo, che presenterà lo spettacolo «‘Il Medico Per Forza» di Molière, con Marco Paoli, Cristina Caldani e un grande cast. Regia Maurizio Annesi. «Rappresentata per la prima volta nel 1666» spiega il regista, «Le medicin malgré lui, ovvero Il medico per forza è, dopo Tartufo, la commedia di Moliére più rappresentata nel mondo, da oltre 350 anni. Questo perché è forse la macchina comica per eccellenza fatta di battute, di recitazione; fatta di regia, di movimenti, di costumi, di gesti, di abilità mimica, di tempismo. E di bastonate. Sì, tante bastonate, che sono parte integrante, quasi protagonista, di questo splendido pezzo teatrale, uno tra i più spassosi, nel suo genere, che siano mai stati scritti. Ma Molière era anche uomo di grande e raffinata cultura. La comicità di Medico per forza non ci appare mai chiassosa e grossolana. È strepitosa, immediata e pungente, fatta anche di fine ironia, di garbato umorismo, di satira sociale e persino di acuta penetrazione psicologica. Per Moliére l’umanità si divide in due schieramenti che si affrontano da sempre e danno luogo al tragicomico spettacolo della vita: da una parte i grandi ingannatori e la loro sete di potere e denaro; sono i falsi guaritori, i medici, i politici, i falsi religiosi, i tartufi. Tutti invincibili, maestosi, imparruccati, intoccabili. Dall’altra lo sciagurato gregge dei perdenti; sono i babbei, i creduloni, i sognatori, le vittime degli incantatori: Alceste, Argan, Monsieur Jourdan, Monsieur de Pourceaugnac, tutti cornuti e mazziati.
Carlo Croccolo in due momenti della commedia
Quanta attualità in questa visione del mondo! In mezzo a questa fauna, tra gli ipocriti e i babbei, si agita un diavolo imprendibile che si beffa di tutti e si fa da tutti beffare, che sconvolge questo insaziabile circo di prede e
predatori. E’ Sganarello, lui, il Medico per forza, che si traveste, che balla, ride, canta, che riscatta con lo scherzo e la follia di un clown tutta l’incongruenza del mondo. E il clown/ Sganarello/Carlo Croccolo, prima taglialegna, poi medico, incendia la scena di un riso purificatore, di un eroismo teatrale che cancella ogni sopruso, e dona quel riscatto col mondo reale che Molière ci ha abituato a cercare e a trovare nelle sue opere. Accanto a Carlo Croccolo, altri nove attori di provata bravura, fanno vivere la commedia con ritmi rapidi che mai lasciano cadere l’attenzione; le scene e i costumi con la loro contaminazione naif danno allo spettacolo una freschezza peraltro mai persa in quasi quattro secoli di rappresentazioni».
Vinicio Capossela tra musica, ballo e circo
Army, in cui spicca Vincenzo Vasi, polistrumentista e virtuoso del Theremin (il più antico strumento musicale elettronico conosciuto). Le scenografie sono ispirate ai Side show di Phineas Taylor Barnum (geniale circense americano dell'800). A ogni pezzo vari fenomeni da baraccone fanno la loro comparsa sul palco. Come il mago Christopher Wonder e la sua valletta, la tatuatissima Jessica Love. La prima parte dello spettacolo è tutta dedicata alla presentazione del nuovo album «Da Solo».
La seconda verterà invece sui successi più conosciuti. E’ previsto anche che il cantante racconti storielle tra un pezzo e l'altro, e parli direttamente con il pubblico. Nato in Germania, da genitori di origine irpina (il padre, Vito, è di Calitri, la madre di Andretta) torna poco dopo in Italia con la famiglia. Cresce artisticamente nei circuiti underground dell'Emilia-Romagna, fino ad essere notato e lanciato da uno dei massimi esponenti contemporanei della musica d'autore, Francesco
Guccini. Vive da quasi 20 anni a Milano. Il nuovo millennio lo avvicina molto alla sua terra d'origine, l'Irpinia, e questo amore reciproco con la gente del luogo si concretizza con la cittadinanza onoraria concessagli dal comune di Calitri per onorare la sua grande genialità e creatività. Debitore nella sua visionarietà poetica verso gran parte della letteratura del Novecento, Capossela ha scritto anche un libro, "Non si muore tutte le mattine", uscito nel marzo 2004. sg
Cultura
Venerdì 27 Febbraio 2009
SFOGLIANDO a cura di Edizione Nuovi Autori
«L'oro di Saddam»
Poco prima di essere catturato dalle forze speciali statunitensi, Saddam Hussein tenta di mettere al sicuro il suo oro, incaricando il colonnello Ibrahim Barzan di approntare un manipolo di uomini fidati che raggiunga la miniera di Gonogo, in Uganda, luogo designato per occultare il tesoro. La missione denominata El-iksìr è un fallimento in termini umani, ma la giovane Guardia Repubblicana Saahud-Qadir, cui è affidato il comando della spedizione, è disposta a tutto pur di non deludere il Raìs. E' il dicembre 2003. Cinque anni più tardi presso il Palazzo di Vetro dell'Onu si tiene una conferenza in merito alla ricostruzione post-bellica dell'Iraq e la giornalista Irina O'Brian solleva la questione dell'oro di Saddam... L'argomento dell'oro resta in bilico tra leggenda e realtà finche nel 2013, Roho, figlio di uno degli uomini coinvolti nella missione, attraverso la rete informatica globale incrocia inconsapevolmente il destino di Oliver, Greta ed Erik, tre universitari di Ginevra, con quello di Nathan Doyle, un reporter free-lance svedese da anni sulle tracce del tesoro.
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«Il radicale ignoto»: ecco il libro di Ravelli Da 30 anni nel partito di Marco Pannella, il politico cremonese presenta il suo primo sforzo letterario
«Il radicale ignoto» è lui, Sergio Ravelli, che con passione da più di 30 anni è “servitore” del partito radicale. Ed è anche il titolo del libro che ha scritto, per raccontare la sua esperienza politica. Una dedizione che gli è valsa la dedica, insieme ad altri iscritti da oltre 20 anni, da parte del leader Pannella, che per loro fece fare un tesserino congressuale con l’effige delle impronte di due mani, diventata poi la copertina del libro. «Radicali ignoti» scrive Pannella nella sua presentazione «perché hanno costituito la prova che le idee, la compattezza delle idee degli eventi riuscivano a tenere insieme, azionisti del partito, persone che non si manifestavano, che non sentivano nemmeno il bisogno, ma alcune volte nemmeno la possibilità di manifestarsi…». Ed ecco il libro, con un finale però diverso. Ravelli cambia nel capitolo finale la tesi di Pannella e spiega che il radicale ignoto è lui «ormai tutti i radicali sono stati espulsi dall’informazione di regime, sono stati tagliati fuori da tutte le informazioni, la gente non viene più informata delle sue battaglie» continua. «La metafora di una storia radicale ignota, di un partito radicale che non c’è, di innumerevoli battaglie radicali non conosciute, di un leader politico Pannella che non esiste e non deve esistere». Non è un libro qualsiasi, nè un’autobiografia celebrativa, che non è proprio nello stile dell’autore. Si tratta invece di un pezzo di storia politica radicale cremonese, arricchiata di
storie, fatti, aneddoti, ricordi e delle tante battaglie portate avanti in piazza, tra la gente. Ravelli, alla sua prima esperienza di scrittore, decide di buttare giù “una cosetta”, la scorsa primavera. E ne nasce questo appassionato volume, «grazie alla mia monumentale documentazione, fatta dei giornali locali, che un giorno vorrei regalare alla mediateca» sottolinea. E ripercorre tutto: la militanza, le battaglie su divorzio, aborto, le grandi manifestazioni popolari, i digiuni, la sua esperienza di candidato sindaco a Cremona nel 1995, a competere con Zelioli-Lanzini, Lodi Rizzino, Bodini e Bergonzi, fino alle più recenti battaglie. E qui giunge a parlare del segreto della straor-
dinaria durata del partito radicale, un partito che nonostante le flebili forze, «sa organizzarsi, si basa sulla qualità, porta avanti la cultura politica». «Nessun radicale in oltre 50 anni di attività politica mai è stato inquisito, processato o condannato per corruzione politica o reati contro la Pubblica amministrazione» continua Ravelli. «La ragione va ricercata nel modo di essere radicali, nel modo di organizzarsi, nel modo di far politica, nelle finalità della nostra politica. Un modello organizzativo unico basato sull’autofinanziamento». Ma con questi continui cambiamenti, che futuro avranno i radicali? «Saremo la vera alternativa al regime che naufragherà. I partiti politici che dominavano la scena politica nel 1973 oggi non ci sono più. Non è così per il partito radicale che è diventato il più antico d’Italia. La sua durata è dovuta al fatto che il nostro partito è un partito di obiettivi e non di potere, è un partito d’idee e non un partito ideologico». Ravelli non parla solo di idee ma di fatti concreti, annedoti, anche curiosi e divertenti, ricordando Agostino Viviani, Strik Lievers - che gli ha scritto la prefazione -, e poi Tortora a Crema, le direttrici del carcere di Cremona - Pignanelli e Miserere -, ma soprattutto le battaglie portate avanti dalla base, dei radicali ignoti. Il volume sarà presentato a metà marzo a Milano e a fine marzo a Cremona alla presenza del leader dei radicali Pannella. sg
Tra arte e storia. Fa discutere la mostra che Comune e Provincia intendono allestire
Il recupero del “Premio Cremona” istituito da Farinacci nel 1938
T
di Silvia Galli
ra i personaggi più scomodi del regime fascista, ricordato come quello dell’olio di ricino o per la violenza dello squadrismo, spicca la figura del ras Roberto Farinacci, talvolta così violento che anche dalla sua città, Cremona, è stato dimenticato, con un silenzio durato anni, proprio perché incarnava il fascista più ortodosso del regime. Ma la città vuole ora rivalutare la manifestazione artistica «Premio Cremona» che lo stesso Farinacci istituì, con l’intento di favorire l’arte di tematica fascista, di propaganda politica e di stile vagamente novecentista, in contrapposizione a quell’altro premio più importante quello di Bergamo. Grazie ad una collaborazione tra Comune, Provincia e l'Associazione per le arti contemporanea, diretta da Daniela Rallo, oggi si torna a parlare di Farinacci. Il premio doveva contribuire ad orientare la pittura italiana verso "una concezione politico-fascista", affermando la necessità di un'arte figurativa di
immediata comprensione e di elevazione sociale; caratteristico era l'anonimato dei concorrenti. La prima edizione sui temi «Ascoltando alla radio un discorso del Duce» e «Stati d'animo creati dal fascismo», fu inaugurata nel 1939, con giuria presieduta da Farinacci e composta dagli accademici d'Italia Ugo Ojetti, critico d'arte, Ardengo Soffici e Felice Carena, affermati pittori, ed infine lo studioso e critico d'arte Giulio Carlo Argan. Mussolini dettò i temi delle edizioni: «La battaglia del grano, 1940, «La gioventù italiana del Littorio», 1941, ma la quarta con il tema «Dal sangue la nuova Europa» non ebbe luogo. Scorrendo la lista dei partecipanti troviamo il nome di Leonardo Dudreville, uno dei sette pittori fondatori nel '22 a Milano de "gruppo del Novecento", il parmigiano Latino Barilli ed un gruppo di futuristi ed aerofuturisti del gruppo padovano Gerardo Dottori, Renato Di Bosso, Corrado Forlin e Leonida Zen. Alla proclamazione dei vincitori della seconda rassegna il primo premio fu assegnato a Pietro Gaudenzi con il trittico ad affresco
Il Ras di Cremona Roberto Farinacci
"Il grano", il secondo a Cesare Maggi, il terzo a Biagio Mercadante. Cremona riporterà in voga il “suo Farinacci”. Già due le riunioni, una venerdì scorso e una lunedì per accelerare i tempi. Il progetto prevede un percorso spalmato su due anni. Forse già in primavera potrebbe essere allestita la mostra con i quadri che parteciparono alle tre edizioni del premio, difficili da recuperare perché
alcuni dispersi, altri bruciati viste le tematiche di regime e date le enormi dimensioni alcuni sparpagliati in alcuni musei d’Italia, tra cui quello di Cremona e alla Ricci Oddi di Piacenza o in enti quali la Prefettura o la Camera di Commercio. Ma già sarebbe stata fatta una catalogazione. La sede ospitante della manifestazione è stata individuata in Santa Maria della Pietà. La ricerca è a buon punto visto che sono già stati individuati i premi partecipanti e i vincitori. L’idea poi sarebbe quella di creare un percorso più ampio con la riscoperta e lo studio dell’epoca in cui visse Farinacci che, come ha spiegato il sindaco Corada, «Nessun ambiente culturale può essere contestato. Si tratta di un'iniziativa fuori da qualsiasi strumentalizzazione, sia per quanto riguarda la mostra che il percorso e il progetto che sta per essere studiato. Già anni fa avevo lanciato la proposta di ripristinarlo. Farinacci, il fascismo, il Premio Cremona sono un pezzo di storia del nostro paese». Si starebbe pensando dunque ad un percorso culturale sociologi-
Dalla Spagna in arrivo una mostra su Picasso Il presidente di Bancaja (istituto di credito spagnolo), Josè Luis Olivas, il sindaco di Alaquàs, Jorge Alarte e il vice sindaco del Comune di Cremona, Luigi Baldani, hanno firmato un accordo di partnership con il quale l'istituto finanziario presterà temporaneamente la raccolta di stampe di Picasso denominata «Suite 347» per l'esposizione che si terrà a Cremona, dal 4 aprile al 28 giugno 2009. Alaquàs, cittadina spagnola, situata nella regione Valenciana e Cremona quest'anno celebrano il quinto anniversario del loro gemellaggio, per valorizzare il significato di questo evento si è deciso di organizzare varie iniziative culturali come ulteriore testimonianza di fattiva collaborazione e di scambio tra entrambe le città. La cooperazione tra Cremona e Alaquàs è
L'incontro tra i promotori
stata avviata sin dal 1999, e nel 2004 è stato sottoscritto il patto di gemellaggio. La «Suite 347» è la più corposa collezione grafica realizzata dall'artista che l'ha eseguita all'età di 86 anni. In sei mesi di frenetico lavoro, Picasso ha inciso 347
opere. La collezione è articolata in quattro temi principali: «Picasso, la sua opera e il suo pubblico» (49 incisioni), «La Celestina» (66 incisioni), Mitologie e circhi (126 incisioni), «Il pittore e le sue modell»e (106 incisioni). Bancaja possiede la più grande collezione di opere grafiche di Picasso. Bancaja è diventata leader mondiale nel settore della grafica di Picasso, possiede la metà di tutte le incisioni prodotte dall'artista. Il suo fondo è costituito da sette collezioni, fondamentali nell'ambito dell'opera grafica di Picasso: Suite Vollard, Suite 347, Suite 156, Caja de remordimientos, Los fumadores, Retratos de familia e Suite 60. Inoltre Bancaja possiede sei linografie e più di sessanta libri illustrati dall'artista di Malaga.
co della Cremona di quegli anni, che partirebbe con l’evento artistico cioè la mostra e continuerebbe poi con una serie di convegni e studi sull’epoca fascista e sulla persona di Farinacci. «Negli ultimi tempi alcune città italiane hanno resuscitato l'orgoglio che fu il vanto della polis greca, la coscienza culturale di una comunità» ha commentato il presidente della Provincia Giuseppe Torchio. «Un percorso che non può escludere per intero dei periodi, comunque importanti, della storia recente. Ormai da anni, in città, si parla di una grande esposizione dedicata al Premio Cremona. Nessuna apologia del fascismo, e nemmeno di Farinacci, ma semplicemente il desiderio di valorizzare quanto di più notevole nel campo dell'arte figurativa potesse incorniciare quel periodo a Cremona. E di riscoprire come la città è cambiata. Proprio il periodo elettorale e la mia stessa appartenenza ad una coalizione di centrosinistra fugano ogni dubbio sulle nostre intenzioni. Si vuole, anche in questo modo, riaffermare l’indipendenza della cultura».
Cremonesi espongono a Brescia Vi sono anche dei cremonesi tra i partecipanti alla mostra «Artisti lombardi», aperta nei giorni scorsi a Brescia, nella Sala Ss Filippo e Giacomo. Intraprendendo un percorso quasi istintivo, si incontrano le dolci ed incantate visioni fluviali di Ariberto Ariberti, accese dall'ovattata e quasi impalpabile luce evocatrice di prodigi iridiscenti. Appaiono d'impronta chiarista, invece, le seducenti immaginii di Giusy Asnicar, dalle quali affiora una mediata purezza. Volutamente geometriche ma quasi eteree si presentano le oniriche visioni di Ulisse Gualtieri. Sono invece fortemente evocative le opere di Francangelo Papetti. In esposizione anche le opere di Marina sissa, Beppe Verani, Oliviero dall'Asta, Mario Inverardi e Antonio De Santis. La mostra resterà aperta fino a sabato 8 marzo, ogni giorno dalle 15.30 alle 19.30 (chiuso il lunedì).
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Appuntamenti
Venerdì 27 Febbraio 2009
Appuntamenti a Cremona e dintorni... ARTE & CULTURA
Fino al 1 marzo 09 gabbioneta binanuova MOSTRA Soli Deo Gloria Mostra di strumenti e reperti organari raccolti per celebrare i 100 anni della "Casa Organaria Pedrini" di Binanuova. Centro Civico di Binanuova. Fino al 2 marzo 09 cremona MOSTRA Sulla Strada di Ghiaia Mostra d'arte dedicata all'artista cremonese Valco Gerevini. Dal lunedì al Sabato dalle 9 alle 18; domenica dalle 10 alle 18 - Sala Decurioni (Palazzo Comunale). Fino all'8 marzo 09 cremona MOSTRA Dante...Maestro di umanità Percorso espositivo con dipinti, sculture e opere librarie dedicate al Sommo Poeta. Orario: feriali dalle ore 9,30 alle 13 e dalle 15 alle 19; festivi dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 e dalle 19 - Centro Espositivo San Vitale (via Altobello Melone). Fino al 15 marzo 09 soresinA MOSTRA Il Mondo di Giacomo Bergomi Mostra d'Arte del famoso pittore bresciano. Orario:dal lunedì alla domenica dalle ore 11 alle ore 22 - Hotel Dellearti (via Bonomelli, 8). Fino al 22 marzo 09 casalmaggiore MOSTRA Dipinti e Disegni di Danilo Aroldi Martedì dalle 9 alle 16; mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12,30; giovedì dalle 9 alle 12,30 e dalle 14 alle 16: sabato e festivi dalle 15 alle 19 - Museo Diotti (via Formis, 17). Costo: 3 euro. Fino al 28 marzo 09 cremona Mostra Transavanguardia, Citazionismo e altre esperienze negli anni 80 in Italia Orario: dal Lunedì al Venerdì dalle 9 alle
musica
SPETTACOLI
12,30 e dalle 15 alle 19; sabato e festivi dalle 17 alle 19 - CrFondazione Città di Cremona (piazza Giovanni XXIII, 1). Fino al 10 giugno 09 PIADENA ARCHAEO@TRADE ANTICHI COMMERCI IN LOMBARDIA ORIENTALE Panorama dei contatti tra antiche culture e degli spostamenti di materie prime e manufatti dalla preistoria al medioevo. Rete dei Musei Archeologici Piazza Garibaldi, 4 (Biblioteca). Orari: da lunedì a venerdì ore 8.30/13.30. Fino al 10 giugno 09 cremona Mostra L a Via delle Anfore. Il commercio di derrate alimentari a Cremona Orario: feriali : dalle 9 alle ore 18; festivi: dalle 10 alle 18; lunedì chiuso sale del Museo Civico Ala Ponzone (Palazzo Affaitati - via U. Dati, 4). Fino al 14 giugno 09 cremona MOSTRA Darwin 1809/2009 Mostra scentifica per ricordare il bicentenario della nascita del grande scienziato. Orario: dalle ore 9 alle ore 13 dal martedì alla domenica Museo di Storia Naturale. 27 febbraio 09 cremona incontro Difendiamo la Costituzione Diritti costituzionali, bioetica, poteri dello Stato: cosa sta dietro una legge sul testamento biologico? Sarà presente il professor Maurizio Mori - Docente di Bioetica all'Università di Torino e Presidente della Consulta di Bioetica. Ore 18 - "SpazioComune" - Palazzo Comunale. 27 febbraio 09 cremona incontro La Vita dietro le Mura La Fondazione Sospiro invita la Cittadinanza alla presentazione del volume di R. Cea dedicato alla vita all'interno dell'Istituto Ospedaliero di Sospiro dal Secondo dopoguerra agli anni '70. Ore 17 - sala Quadri di Palazzo Comunale.
27 febbraio 09 cremona incontro Cremona 2014 - Laboratori per la costruzione del programma La città della conoscenza - coordina MariaRosa Zanacchi. Dalle 18 alle 23 - sala Zanoni. 27 febbraio 09 cremona incontro Acli : Conferenze sul lavoro Le Acli promuovono iniziative per dare risposte ai problemi quotidiani del lavoro. Interviene Adriano Poletti. Ore 21 - c/o Parrocchia S. Giuseppe (piazza Aldo Moro, 10).
Dal 28 febbraio al 15 marzo 09 cremona mostra Gli Illustratori di Tapirulan Mostra collettiva di Illustratori contemporanei. Tutti i giorni escluso il Lunedì dalle ore 10 alle ore 18 - Salone degli Alabardieri (Palazzo Comunale). Dal 28 febbraio all'8 marzo 09 cremona mostra fotografica Antologica di Pepi Merisio 1 marzo 09 pizzighettone incontro POESIE E NEBBIA Rassegna di poesie. Lettura di due composizioni per ogni autore e proiezioni di immagini a tema. Ex Scuola Elementare - Regona - ore 21. 4 marzo 09 cremona incontro Eros e Kronos in Saffo Conferenza del Prof. Fausto Montana docente dell'Università degli studi di Pavia. Ore 17 - Sala Puerari (Museo Civico Ala Ponzone).
27 febbraio 09 cremona incontro Ricordo di Amelia Earhart Lo Zonta Club sede Cremona organizza un incontro per presentare la figura del-
5 marzo 09 cremona incontro Imposte e tributi comunali: tutto quello che c'è da sapere Il Settore Gestione Entrata del Comune di Cremona organizza un incontro aperto a tutti, cittadini e addetti ai lavori, per presentare la nuova Carta dei Servizi e la Manovra Fiscale del Comune per il 2009. Ore 10 - SpazioComune.
28 febbraio 09 crema Concerto Treves Blues Band in Concerto Concerto della storica Band Blues made in Italy. Ore 21 - Teatro San Domenico (Piazza Trento e Trieste).
3 marzo 09 cremona Concerto Ludovico Einaudi in Concerto Concerto di Ludovico Einaudi famoso compositore e pianista. Ore 21 - Teatro San Domenico (piazza Trento e Trieste).
1 marzo 09 cremona Concerto Vinicio Capossela Ore 20,30 - Teatro Ponchielli.
3 marzo 09 casalmaggiore Concerto THE PUPPINI SISTERS IN CONCERTO Teatro Comunale- Ore 21.
Ore 21 - Teatro Comunale.
spettacolo: «Primo Toccare». Ore 20,30 - Teatro Ponchielli.
1 marzo 09 SAN GIOVANNI IN CROCE teatro La compagnia Gank presenta "ANFITRIONE" di Moliére Teatro Gallerani - Ore 21.
27 febbraio 09 casalmaggiore Danza, spettacolo con i Muvs Spettacolo di danza: in scena i Muvs con "The Box".
la leggendaria pilota A. Earhart, prima donna a conseguire il brevetto di pilota. Ore 17 - Sala Puerari (Museo Civico Ala Ponzone).
3 marzo 09 cremona Danza Matteo Laveggi / Balletto Teatro di Torino Il giovane coreografo italiano presenta lo
3 marzo 09 CASTELLEONE teatro IL MEDICO PER FORZA di Moliére. Con Carlo Croccolo. Cineteatro Giovanni Paolo II - Ore 21. 3 marzo 09 derovere teatro COMMEDIA DIALETTALE Teatro Parrocchiale - Ore 21.
a bonemerse
Arte in rosa: le donne diventano protagoniste
Appuntamento con l'arte in rosa, il prossimo giovedì 5 marzo, presso la sala consiliare di Bonemerse (via Roma 25), si terrà una serata dedicata alle “donne nell’arte”. La Biblioteca e l’amministrazione comunale intendono infatti proporre alla cittadinanza un momento dedicato all’arte in rosa. Ad aprire questo momento culturale sarà la cremonese Giorgia Cipelli, autrice della raccolta di liriche “Esodo”, che reciterà componimenti propri e alcuni testi di diverse, importanti poetesse. A seguire, Giuseppe Zumbolo interpreterà alcuni suoi brani, tra cui la celebre ballata “Vincent”, dedicata a Van Gogh, e alcune altre canzoni ispirate al tema della serata. Artista eclettico, pittore, grafico, poeta, musicista e animatore della vita culturale soresinese, Zumbolo ha recentemente tenuto un’antologica accompagnata da un catalogo ragionato della sua produzione dagli anni Settanta a oggi. Dopodiché sarà la volta della conferenza «Donne d’Arte. Pittrici italiane dal Cinquecento a oggi», dello studioso Simone Fappanni. Il critico, curatore del volume «Nel sentiero di Artemisia», spiegherà come, sino in epoca abbastanza recente, le artiste, per ragioni sto-
riche e culturali, hanno generalmente faticato ad affermarsi, vivendo spesso all’ombra di padri o mariti che ne “garantivano”, cosa alquanto curiosa, la qualità. Parecchie donne hanno sofferto per questa loro scelta: il caso più eclatante è senza dubbio quello di Artemisia Gentileschi, la cui vita è stata argomento di libri e film. Fra l’altro, una delle maggiori artiste di ogni epoca è stata una cremonese: Sofonisba Anguissola, ricordata, diversi anni fa, con una memorabile esposizione. Eccellente ritrattista di re, principi e potenti, questa eclettica pittrice è stata ricordata da Fappanni non solo per gli inimitabili autoritratti, ma anche per il capolavoro «La partita a scacchi», metafora della vita, grazie al quale sarà possibile animare, fra i presenti, un acceso dibattito intorno ai significati di questo dipinto. Una menzione speciale è sarà fatta anche per le artiste del Settecento e dell’Ottocento, per poi passare, non senza un’adeguata introduzione su tecniche e stili, sulle pittrici del Novecento e su alcune delle più significative autrici contemporanee. A tutte le donne presenti sarà offerto un “omaggio” poetico. L’ingresso è libero.
BREVI DAL SECOLO BREVE
di Giuseppe Azzoni
LOTTE 1948-49 E L’ESODO DALLE CASCINE [segue...] Il padronato rispose che non intendeva assolutamente condividere le proprie prerogative di proprietà e di impresa con i Consigli di cascina, e si affermò il suo volere. Egli contrattaccò effettuando proprio nella nostra provincia una massa di disdette senza precedenti, ben 11.000 nel S. Martino 1948, mirate peraltro a colpire e ad estromettere tutti i quadri organizzativi del sindacato. Respinta la rivendicazione della “giusta causa per le disdette”, con il sostanziale affiancamento delle forze di governo, si operò per un ridimensionamento fino allo smantellamento anche dell’imponibile di manodopera. Vi furono scioperi senza precedenti, nel 1949 il più prolungato durò ininterrotto per 40 giorni. Nel corso di queste lotte vi furono anche occupazioni di cascine mentre i conduttori facevano venire da altre zone numerosi lavoratori in funzione antisciopero (i famosi “crumiri”). Il contrasto da parte degli scioperanti a che questi lavorassero al loro posto avveniva in un clima esasperato, col quotidiano massiccio e duro intervento di polizia (inviata appositamente nel cremonese da altre province) e carabinieri. Circa 700 furono gli arresti: le carceri si riempirono di lavoratori, molti dei quali vi rimasero a lungo in attesa di processo. Così le loro famiglie andavano in miseria, pur se vi fu
generosa solidarietà. Vi furono persino tre uccisi tra i salariati. E’ un periodo che è rimasto indelebile nella memoria di quei lavoratori delle nostre cascine che l’hanno vissuto da protagonisti. Un periodo al quale seguirono negli anni ’50 e ’60 alcune conquiste anche importanti riguardanti un contratto moderno (finalmente comprendente le donne), con un drastico ridimensionamento degli istituti più antichi ed ormai obsoleti (come la parte di salario corrisposta in generi in natura) e con l’introduzione di diritti simili a quelli dell’industria. Vi fu un certo riconoscimento delle professionalità, nel frattempo assai cambiate con l’avvento del trattore e di tante nuove macchine, comprese quelle per la stalla. Anzi, al prezioso personale di stalla il conduttore offriva contratti individuali non disprezzabili dal punto di vista monetario in cambio di rinunce a diritti normativi e sindacali. Nel 1949 il periodo di lavoro contrattuale passa da annuo a biennale ma bisognerà attendere il 1971 per l’assunzione a tempo indeterminato per i non avventizi o stagionali. Intanto però, già alla fine degli anni ’50 e poi sempre più celermente, le cascine avevano cominciato a svuotarsi per essere alla fine lasciate in gran numero all’abbandono ed al decadimento che oggi constatiamo con amarezza.
Zibaldone
A cura del Circolo Culturale "Arcangelo Ghisleri"
C’è Regina e Regina… - 1
S
guardo blu marino che fulminava di sotto in su l’avversario, un mozzicone mezzo spento all’angolo delle labbra, che facevano sognare più di una crocerista sull’”Eugenio Costa”, in navigazione verso Cipro, il tenente di vascello De Bisogno analizzava le mosse della partita a scacchi contro quel ragazzo smilzo, dagli occhi slavati e sfuggenti, che si rosicchiava le unghie in continuazione, quell’ Enrico “vattelapesca” , inserviente del ristorante turistico di prima classe. “Ne aveva di talento, quel ragazzo!” ruminava l’ufficiale con il broncio sulla scacchiera. Lui aveva aperto da vecchia volpe, facendosi strada con i pedoni, a cui faceva seguire gli affondi e le ritirate rapide degli
alfieri e l’avanzata obliqua dei cavalli. In genere, quelle aperture movimentate disorientavano gli avversari, che mandavano allo sbaraglio i pedoni, cercando di fare quadrato con gli altri pezzi sul re e sulla regina. Così lui li tallonava fino al catenaccio, bloccandoli nella loro metà campo; al primo passo falso di smarcamento delle difese, gli dichiarava scacco matto. Ma, con quello lì, non funzionava: il ragazzo era uscito subito con la regina , reagendo sempre in tempo alle insidie che lui gli tendeva con i pedoni; gli teneva testa da un pezzo, manovrando solo con la regina, con pochi pedoni e con i cavalli, limitandosi ad arroccare il re e la torre in modo da difendere meglio il primo. Il tenente aveva già sacrificato i
due cavalli e una torre, senza nemmeno dichiarare il primo scacco. Innervosito, con alcune mosse diversive, costrinse la regina dell’avversario ad allontanarsi dalla difesa del proprio re. Il ragazzo si rosicchiava le pellicine dei polpastrelli: era bravo, ma il tenente avrebbe fatto perdere la pazienza anche a Karpov! Dopo un po’ di schermaglie con i pedoni superstiti, De Bisogno avanzò con la sua regina sulla linea della torre posta a protezione del re e la mangiò senza che l’altro potesse farci niente; intanto aveva posto un alfiere sulla linea obliqua contigua a quella che portava al re. A questo punto, con l’alfiere in quella posizione e con la regina a due caselle di distanza dal re, il tenente gli aveva dato la matta. Si alzò soddisfatto
Storia di Cremona - 3 A “il Piccolo – Zibaldone” sembra interessante riproporre a puntate la ricca storia della città di Cremona ricorrendo all’opera scritta dal prof. Giancarlo Corada, noto storico cremonese, presentata il 17 dicembre del 2006 Per Cremona, il Duecento sarà soprattutto il secolo di Federico II, l'"onor di Svevia", "stupor mundi", il "sultano battezzato" secondo i nemici. Cremona fu a lui sempre "fidelissima"e l'Imperatore alla città molto legato, fors'anche perché, all'inizio della sua straordinaria avventura, nel viaggio che lo portò, a diciotto anni, da Roma in Germania per rivendicare la corona imperiale, furono proprio i Cremonesi a salvarlo dalle mani dei Milanesi che stavano per catturarlo. "Federico bagnò il fondo delle braghe nel fiume" scrisse con disprezzo un cronista di parte avversa. I Cremonesi, comunque, lo portarono in salvo al di là del Po, evitandogli forse la morte, certo la prigionia. Con lui Cremona visse momenti di gloria, come quando, dopo la battaglia di Cortenuova (1237), il Carroccio dei Milanesi sconfitti venne fatto sfilare per la città, con i prigionieri incatenati al seguito, trainato da un elefante sormontato da una torre con le sfavillanti insegne imperiali. Con Federico II, Cremona sarà ad un passo dal tornare ad essere quella che era stata col nonno, Federico I, dopo la distruzione di Milano (1162): la città più potente della Lombardia. All'epoca della costruzione del Palazzo comunale, però, la distruzione di Milano é lontana e Federico II ha solo 12 anni!
«il PICCOLO zibaldone» con l’obiettivo di recuperare negli abitanti di questa città un orgoglio delle proprie radici, senza scomodare ampolle e letture un po’ personalizzate della storia, inaugura una rubrica fissa dedicata ai grandi cremonesi che hanno segnato la Storia nei vari campi del sapere e della cultura. Guido Grandi (Cremona 1/10/1671- Pisa 4/7/1742) fu educato prima al Collegio Gesuitico di Cremona. Divenne membro dell'Ordine dei Camaldolesi nel 1687. Quest'ordine, una linea laterale dell'Ordine Benedettino, fu fondato circa il 1012 a Camaldoli vicino ad Arezzo, Italia. Il monastero e l'eremitaggio erano uniti in quest'ordine e Grandi studio' ad una di quelle unita' a Ferrara. Poi, nel 1693, passo' ad un altro monastero dell'Ordine Camaldolese a Roma. L'anno successivo Grandi
Racconto in due puntate di Vincenzo Montuori
(segue al prossimo numero)
di Giancarlo Corada
Certo Cremona era, comunque, al momento della costruzione del Palazzo, città potente e ricca. Il Po favoriva i commerci e Cremona, con la sua posizione strategica, ne godeva i frutti. Anche la produzione era fiorente: a lungo Cremona mantenne un primato indiscusso nell'industria dei panni di fustagno e nella lavorazione del lino. La potenza economica si traduce quasi sempre, nella storia, in potenza politica e militare. L'alleanza con Federico Barbarossa e la distruzione di Crema e di Milano l'aveva portata ad essere la città più potente della Lombardia. Ancora oggi gli storici si interrogano sul perché, nel giro di un trentennio, con la ricostruzione di Milano, abbia perso questo primato, rimanendo comunque, potremmo dire, una "media potenza" del tempo, in grado ancora di rivaleggiare con Milano per la supremazia in Lombardia e Nord Italia.
mentre il ragazzo, reprimendo una mezza smorfia di stizza , gli tese debolmente la mano che lui anchilosò fraternamente ( o almeno in modo apparentemente fraterno), rispondendo: -Complimenti, è stata più dura di quanto prevedessi!-Pegno, pegno! Paga il pegno!- schiamazzarono i compagni della cucina, che si erano assiepati dietro le loro spalle per assistere alla partita. Alla occhiata interrogativa del ragazzo, il tenente tossicchiò: -Caro Enrico, lei è nuovo di questo imbarco e non conosce le regole: c’è l’usanza, nei confronti di uno di noi che perda al gioco, di far pagare un pegno corrispondente al tipo di carattere manifestato…-
* * *
Il Palazzo comunale viene dunque edificato, si é praticamente sicuri, nel 1206. Lo attesta chiaramente Alberto de Bezanis nella sua "Cronica", riferendo che in quell'anno "palatium comunis Cremonae fuit inceptum", lo ribadiscono gli "Annales Cremonenses" ed é scritto sulla lapide che ancor oggi si può vedere sulla facciata. Traduco: "Al tempo del signor Giacomo De Bernardo, cittadino bolognese, Podestà di Cremona, si costruì questo edificio". E la
data: anno domini 1206. Il Comune a Cremona, come istituzione, esisteva già da più di cent'anni. Il più antico documento che attesta, secondo gli storici, l'inizio della prima età comunale, quella dei Consoli e dei Consigli che li eleggevano, é del 1097, quando il "Comunem civitatis" di Cremona viene investito dell'Insula Fulcheria. Le riunioni dei Consigli, il “maggiore” ed il “minore”, e dei Consoli si tenevano prevalentemente in Cattedrale. Si discute ancora, tra gli storici, sulle caratteristiche dell'associazione che diede origine, tra l'XI ed il XII secolo, ai Comuni, intesi come risultato di un patto giurato ("conjuratio") fra abitanti di un centro urbano, patto che non riguardava, sul piano degli impegni contratti e dei relativi poteri decisionali, tutti gli abitanti di quei centri, bensì solo alcuni: di solito le famiglie più ricche e potenti, che si stringevano attorno al Vescovo-Signore. (segue al prossimo numero)
Orgoglio delle radici
Luigi Guido Grandi divento' professore di filosofia e teologia al monastero camaldolese di Firenze. Fino allora aveva mostrato poco interesse in matematica, ma ora la sua mente si giro' in quella direzione. Pero' continuo' ad insegnare filosofia, della cui materia venne nominato professore a Roma, e poi a Pisa. La prima nomina matematica di Grandi avvenne nel 1707 quando divento' matematico del Granduca di Toscana, Cosimo III de' Medici. Nel 1709 visito' l'Inghilterra e dovette ben impressionare gli scienziati inglesi perche' fu eletto Fellow della Royal Society. Nel 1714 Grandi fu nominato Professore di Matematica all'Universita' di Pisa. Grandi fu l'autore di un certo numero di lavori di geometria, in cui studio' le analogie del cerchio e dell'iperbole equilatera. Egli studio' anche
le curve di doppia curvatura sulla sfera e la quadratura di parti di una superficie sferica. Nel 1701 Grandi discusse la lossodroma solida, che e' la curva che taglia le generatrice di un cono di rivoluzione ad angolo costante. Studio' la curva chiamata la Strega di Agnesi nel 1703. Il suo lavoro del 1703 e' importante per aver introdotto in Italia il calcolo integrale di Leibniz. Nel 1728 Grandi pubblico' Flores geometrici, un lavoro che definisce la curva clelia. Diede quel nome alla curva in onore della Contessa Clelia Borromeo, a cui dedico' il suo libro. Se la longitudine e la colatitudine di un punto P su una sfera e' denotato da 8 e OI e se P si muove cosicche' 8 = m OI , quando m e' costante, allora il locus di P e' una clelia. Grandi applico' anche il termine "clelie" alle curve determi-
Venerdì 27 Febbraio 2009
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Che cosa e’ mai la poesia? (Poeti allo specchio)
di Vincenzo Montuori
ALESSANDRO PARRONCHI
Il più significativo rappresentane della scuola dell’Ermetismo fiorentino nel Novecento, insieme a Luzi e a Bigongiari, ma più defilato in una propria dimensione privata gelosamente difesa, è certamente ALESSANDRO PARRONCHI. Nato a FirenAlessandro Parronchi ze nel 1914, da una ricca famiglia di notai, Parronchi si è laureato in Storia dell’Arte e ha insegnato parecchi anni alla facoltà di Magistero della sua città, dove è morto, ultranovantenne, nel 2007. Specializzatosi in critica d’arte, ha pubblicato delle monografie su Rosai, Van Gogh, Degas e ha tradotto testi da lirici francesi come de Nerval, Rimbaud, Mallarmé. Formatosi nell’ambiente delle riviste fiorentine tra le due guerre, quali “Campo di Marte” e “Frontespizio”, P. esordisce con I giorni sensibili (1941) e compila una prima sintesi della propria produzione tra il 1937 e il 1948 con Un’attesa (1949). Le varie raccolte che si susseguono negli anni Cinquanta vengono compendiate in Coraggio di vivere (1960), che comprende le poesie del decennio 1950-1960 mentre la raccolta pubblicata nel 1970, Pietà dell’atmosfera, comprende i versi degli anni Sessanta. Più recentemente, lo scrittore ha pubblicato un’ autoantologia dal titolo Diadema, 1998, che comprende testi selezionati tra il 1934 e il 1997. L’opera omnia che comprende tutte le sue pubblicazioni è quella intitolata semplicemente Le Poesie, 2000. Come si vede, l’autore si è sempre speso sui versanti della poesia, della critica letteraria e di quella d’arte con un eclettismo da vero principe delle lettere e con una misura di sobrietà e di trasparenza lirica che impronta il suo iter poetico, nella ricerca di un dialogo costante con la Natura e con l’autenticità del vivere: ne nasce una pronuncia poetica che, nella veste classica, nasconde improvvisi scorci discorsivi pregni di una antica saggezza. In questo orizzonte, la poesia viene a trovare l’individuo come una vecchia amica che avevamo dimenticato: si leggano queste due quartine costruite sul ritmo degli endecasillabi, chiuse da un settenario musicale, nel gioco della rima “fiore-cuore”: Le parole del poeta non pesano galleggiano sulle brume dell’alba, le scacci con la mano come una tela di ragno appesa a un ramo di vitalba. Ma quando te ne sei dimenticato e vaghi incerto per un prato in fiore che non sai dove in fondo si scoscende te le ritrovi in cuore.
La poesia è, per il poeta, il tramite che ci collega ad un futuro ultraterreno, nell’ottica di una fede che è vissuta in una linea di pudica e silenziosa convinzione: La poesia, il cielo: sono queste le realtà vere dell’uomo. Non importa se non capiamo. Se per capirlo dovremo attraversare il sonno della morte. Per accettare questa realtà della morte che verrà per una vita che incominci basta questa luna che si sfalda nel chiarore dell’alba nel sorriso di un Apollo giovinetto.
Un po’ di Esopo oggi ci vuole...
L’aquila e lo scarabeo nate da certe equazioni trigonometriche che richiedono la funzione di seno: a sin 8= b sin mOI ; a sin 8= a - b sin m OI Grandi si occupo' anche di idraulica e fu coinvolto in un numero di progetti quali quelli del prosciugamento di Valle di Chiana e delle Paludi Pontine. Egli pubblico' anche parecchi lavori di meccanica ed astronomia. Il suo lavoro pratico di meccanica includeva esperimenti su un motore a vapore. Egli lavoro' anche sulle Curve Rodenee Guido Grandi fu eletto alla Royal Society di Londra nel 1709. Fonte: geocities.com
Un’aquila inseguiva una lepre, la quale, in mancanza d’altri protettori rivolse le sue suppliche al solo essere che il caso le pose sott'occhio: uno scarabeo. Questo le fece animo e, quando vide avvicinarsi l’aquila, cominciò a pregarla di non portargli via la sua protetta. Ma quella, piena di disprezzo per il minuscolo insetto, si divorò la lepre sotto i suoi occhi. Da allora lo scarabeo, tenace nel suo rancore, non perdette più di vista i nidi dell’aquila: appena essa deponeva le uova, saliva su a volo, le faceva rotolare e le rompeva; fino al giorno in cui, cacciata da ogni parte, l’aquila, che era l’uccello sacro a Zeus, si rifugiò presso dì lui e lo scongiurò di trovarle un luogo sicuro per covare. Zeus le concedette di deporre le uova nel suo proprio grembo. Ma quando lo scarabeo se ne avvide, fece una pallottola di sterco, si levò a volo e, giunto sopra il grembo del dio, ve la lasciò cadere. Zeus, per scuotersi di dosso lo sterco, si alzò e, senz’avvedersene, gettò a terra le uova. Da allora, dicono, nella stagione in cui compaiono gli scarabei, le aquile non covano. Questa favola insegna a non disprezzare nessuno, perché nessuno è tanto debole che, offeso, non sia in grado giorno di vendicarsi.
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Programmi televisivi da Sabato 28 Febbraio a Venerdì 6 Marzo 2009
L
a fiction “Butta la luna 2” entra nel vivo. Partita in sordina a dicembre 2006, è andata in crescendo ottenendo il consenso del pubblico: il primo episodio è stato seguito da 6.606.000 spettatori (share del 25,66%), l'ottavo ed ultimo addirittura da 8.412.000 (32,48%). Ed ora la miniserie di RaiUno ispirata all'omonimo best seller di Maria Farnesi presenta la seconda serie, composta da 13 episodi. LE NOVITA’ Tra le new entry troviamo Vanessa Gravina, alias Sandra, stilista inacidita
“Butta la luna”, la fiction raddoppia con tante novità che si scaglia contro tutto e tutti perché il marito la trascura. Renderà la vita particolarmente difficile ad Alyssa Calangida (l’ex campionessa di atletica leggera Fiona May) e a sua figlia Cosima (Chiara Conti), che già nella prima serie avevano dovuto affrontare una serie di problemi.
Tra i protagonisti della serie anche l’ex campionessa Fiona May
Sopra Roberto Farnesi e a lato l'ex campionessa di salto in lungo Fiona May
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la 7
sabato 28
La Gravina ha ritrovato sul set alcuni vecchi amici, tra i quali Vittorio Sindoni, con cui, a 12 anni, girò il suo primo sceneggiato televisivo (“Voglia di vincere”) assieme a Gianni Morandi. Per proseguire con Roberto Farnesi, incrociato sul set di Centovetrine e che interpreterà il magistrato troppo attento alle pandette e poco
domenica 1 Lunedi’ 2
alla moglie Sandra. Nino Frassica tornerà a vestire i panni del portiere “caratterista” Mario, mentre Lola Ponce, vincitrice del Festival di Sanremo 2008, farà una breve apparizione nel ruolo di se stessa. Non ci sarà più, invece, Giampaolo Morelli, che è stato impegnato nella serie dell’Ispettore Coliandro. RaiUno, giovedì ore 21.10
Martedi’ 3
IL SARTO DI PANAMA
Film di spionaggio con Brosnan Appuntamento con lo spionaggio grazie al film di John Boorman intitolato “Il sarto di Panama”. Tra i protagonisti Jamie Lee Curtis e Pierce Brosnan. LA TRAMA Harry Pendel è un inglese che vive a Panama, dove ha aperto una sartoria che garantisce la confezione su misura di abiti di alta classe. Siamo nel 1999 e il Canale di Panama è stato da poco riconsegnato al governo locale, ma non tutti sono favorevoli a questa decisione. Un agente britannico, Andy Osnard, viene inviato sul posto per tenere sotto controllo la situazione. Avendo bisogno di informazioni, l'agente si cerca un partner desideroso di raccontare uno che è ricattabile per il modo in cui ha avviato la propria attività in loco. Harry comincia a raccontare e s’inventa una “opposizione silenziosa” pronta ad innescare una ribellione e aggiunge che il
mercoledi’ 4
Canale sta per essere venduto. Andy passa le informazioni e s’innesca un meccanismo che induce gli americani a intervenire in forze. Sarà possibile arre-
stare l'operazione? IL REGISTA John Boorman si lascia alle spalle Excalibur e Rangoon e realizza un film sul genere spionistico in cui tutti gli elementi, grazie all'intervento di uno che se ne intende come Le Carré, vengono proposti e ribaltati ironicamente. Rete 4, martedì ore 23.45
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occhio alla spesa la prova del cuoco Tg 1 easy driver. Attualita' effetto sabato. Attualita' tg1 - che tempo fa a sua immagine Attualita' tg1 l.i.s passaggio a nordovest l'eredita'. Quiz Tg1 - tg1 sport affari tuoi. Quiz ballando con le stelle tg1 telegiornale applausi. Attualita'
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linea verde orizzonti a sua immagine ss messa - angelus Tg1 - benjamin domenica in - l'arena domenica in... sieme tg1 - che tempo fa domenica in - 110 e lode domenica in - 7 giorni Tg1 - Rai Tg Sport affari tuoi. Quiz puccini. Film TV - 1a pt tg1 - speciale tg1 oltremoda. Attualita' tg1 notte / benjamin
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verdetto finale. Attualita' occhio alla spesa che tempo fa/Tg 1 la prova del cuoco Tg 1 / tg1 economia festa italiana. Varieta' la vita in diretta. Att. (16.50 - tg parlamento 17.00- che tempo fa/tg 1) l'eredita'. Quiz Tg1 calcio: coppa italia sampdoria - inter tg1 telegiornale porta a porta. Attualita'
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verdetto finale. Attualita' occhio alla spesa che tempo fa/Tg 1 la prova del cuoco Tg 1 / tg1 economia festa italiana. Varieta' la vita in diretta. Att. (16.50 - tg parlamento 17.00- che tempo fa/tg 1) l'eredita'. Quiz Tg1 affari tuoi. Quiz butta al luna 2. Fiction tg1 telegiornale sottovoce. Attualita'
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verdetto finale. Attualita' occhio alla spesa che tempo fa/Tg 1 la prova del cuoco Tg 1 / tg1 economia festa italiana. Varieta' la vita in diretta. Att. (16.50 - tg parlamento 17.00- che tempo fa/tg 1) l'eredita'. Quiz Tg1 affari tuoi. Quiz i raccomandati. Varieta' tg1 telegiornale tv7 - l'appuntamento
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Venerdì 27 Febbraio 2009
cinema programmazione settimanale cremona Megacine CremonaPo (199.404.406) www.cremona.megacine.it • La Mia Migliore Nemica • Ex • I Love Shopping • Benjamin Button • Il Mai Nato • Impy Superstar • Inkheart • Underworld: La Ribellione Dei Lycans Tognazzi (0372 458892) • Iago • I Love Shopping
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spino d’adda Vittoria (0373 980106) • Benjamin Button • Changeling
ostiano Cinema Don Rosa (0372 840405) • Viaggio al centro della Terra crema Porta Nova (0373 218411) www.multisalaportanova.it • I Love Shopping • La Mia Migliore Nemica • Benjamin Button • La Leggenda Di Cuore D'inchiostro - Inkheart • The Reader • Il Mai Nato Rassegne settimanali "Ora o mai più" The Horsemen (lunedì)
"Cineforum" Ti Amerò Sempre (martedì) "Over 60" The Reader (mercoledì) "Cineforum" Vuoti a Rendere (giovedì)
I LOVE SHOPPING
Un film di P.J. Hogan Dal best seller di Sophie Kinsella, ecco il ritorno del regista de “Il matrimonio del mio migliore amico”. LA TRAMA Nel mondo glamour di New York City, Robecca Bloomwood, amante dei divertimenti, è bravissima nel fare shopping, sogna di lavorare per il suo magazine preferito, fino a quando al colmo dell’ironia, riesce a strappare un lavoro come articolista di una rubrica per un magazine finanziario pubblicato dalla stessa compagnia. Ora che i sogni stanno finalmente per realizzarsi, cercherà strenuamente, e spesso in maniera molto divertente, di evitare che il suo passato non rovini il promettente futuro.
pieve fissiraga Cinelandia (0371 237012) www.cine landia.it • La Siciliana Ribelle • I Love Shopping • In The Name Of The King • Iago • Giulia Non Esce La Sera • Il Mai Nato • L'Onda • Impy Superstar - Missione Luna Park • Non Lo So
CINEMA - David S. Goyer dirige “Il mai nato” con l’affascinante Odette Yustman
Un film horror firmato dal maestro della paura
“Il mai nato”, diretto da David S. Goyer, è un film horror dalla trama intricata, che apre innumerevoli spiragli e sparge indecifrabili simboli cabalistici. LA TRAMA Casey è tormentata da un incubo premonitore di infausti eventi. Quando le visioni cominciano a manifestarsi anche di giorno, temendo per la sua incolumità, la giovane inizia ad indagare sul suo passato e sulla morte
della madre finendo per scoprire una terribile verità che la riguarda. La giovane, infatti, odia sua madre per averla abbandonata da bambina. Ma quando cominciano a verificarsi alcuni eventi inesplicabili, Casey inizia a capire il perché di quell’abbandono Affascinato dai meccanismi genetici e dai misteri della gemellologia, Goyer (diventato famoso per la regia de “Il corvo 2”) confeziona uno script che sfugge la scienza per focalizzare l’occulto. L’attrice californiana Odette Yustman dà alla sua Casey il giusto sguardo spaventato e un corpo tonico pronto ad affrontare il male. E poi, il concetto del demone che si nutre della paura della sua vittima non può non far venire in mente il flagello del post-11 settembre e i tempi che stiamo vivendo. Forse però questa lettura tra le righe è un po’ troppo sgangherata per riuscire a fare de “Il mai nato” un horror da raccomandare.
sabato 28
canale 5
italia 1
rete 4
SOL REGINA po
Genere: Horror
di David S. Goyer
Cast: Odette Yustman, Gary Oldman, Jane Alexander (I), Meagan Good, Idris Elba, Cam Gigandet, James Remar, Carla Gugino, Rhys Coiro Durata: 87 minuti Produzione: Universal Pictures - Usa 2009
Sopra una scena di "Il mai nato" e a lato la locandina del film diretto da David S. Goyer
domenica 1 Lunedi’ 2
27
Martedi’ 3
Giovanni Biondi
Dentro le notizie...
Nell'ambito della trasmissione «Dentro le notizie», in onda su Telesolregina, l'assessore provinciale con delega all'ambiente e allo sport Giovanni Biondi farà il punto sui principali eventi accaduti sul nostro territorio negli ultimi tempi. •Piano Cave della Provincia di Cremona; • Cingia de' Botti: Amianto, sessanta sindaci al Pirellone; • Laurea in scienze motorie di un ragazzo tetraplegico; • "La Gelmini taglia 180 maestri"; • I politici cremonesi? Tutti su "Facebook"; • Basket Legadue: Final Four di Coppa Cremona"Capitale". La trasmissione va in onda sono il venerdì alle ore 23.10, replicata il sabato alle ore 12 e la domenica alle ore 17.30.
mercoledi’ 4 giovedi’ 5
venerdi’ 6
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tg5 mattina LE FRONTIERE DELLO SPIRITO. attualita' verissimo. Attualita' Tg 5 - meteo 5 grande fratello amici. Reality questa domenica chi vuol essere milionario edizione straordinaria Tg 5 - meteo 5 paperissima sprint dr. house. Telefilm maurizio costanzo show tg5 notte/meteo5
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tg4 - vie d'italia ricomincio da me. ficton Tg 4 - meteo 4 pomeriggio con rete4 il tribunale di forum poirot «Corpi al sole» detective monk. Telefilm le barriere coralline Tg 4 - meteo 4 walker texas ranger law & order: unita' speciale. Telefilm guida al campionato Phase IV. Film tg4 rassegna stampa
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Santa Messa Pianeta mare Tg 4 - notizie traffico Melaverde / Tg 4 - meteo donnavventura. Att. helen of troy: il destino di un amore. Film tg4 - meteo 4 colombo. Telefilm «Assassinio a Bordo» siska. Telefilm controcampo fuoricampo tg4 rassegna stampa hedwig. Film
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Coffee Break
Venerdì 27 Febbraio 2009
LA STORIA La relazione con una ragazza di Genova ha cambiato il calciatore barese
I
l gioco era chiaro. Esaltare le bravate di un ragazzo nato povero e arrivato presto alla fama (calcistica) e al successo. Mai una riga sulle cose positive fatte da Antonio Cassano, mentre i suoi eccessi venivano sparati in prima pagina. Come un paio di mesi fa, quando la sua biografia (scelta mal consigliata da qualche presunto amico…), che ha gettato ancora il talento di Bari Vecchia nel fango. NUOVO CORSO Ma ora il vento è cambiato, Cassano è diventato un atleta modello e un ragazzo come tanti altri fuori dal cam-
ANTONIO CASSANO Rinato grazie all’amore
sportcafè
SCI NORDICO La fatica va in paradiso
po. Quindi non fa più notizia sulle pagine dei quotidiani sportivi, che delusi aspettano (invano) da settimane una nuova caduta di stile. In campo fa mirabilie, eppure Lippi lo snobba non convocandolo in Nazionale, ma a Genova è un ido-
Arianna Follis, oro mondiale
Cassano con la maglia della Samp e a lato con la fidanzata Carolina Marcialis
lo e molte grandi società lo corteggiano. Eppure i servizi su Cassano sono scarni, almeno sui quotidiano, mentre le trasmissioni non sportive sono più generose a dargli spazio. Come è accaduto alla trasmissione di Fabio Fazio qualche mese fa. IL SEGRETO A fargli cambiare rotta è stata sicuramente Carolina Marcialis, diciassettenne pallanuotista genovese con la quale il barese fa coppia fissa da almeno un anno e che sarebbe pronto a portare all’altare.
«Tra un po’ mi sposerò. Nemmeno tra molto, credo. Succederà a Genova, penso. E’ giusto farlo nella città della sposa, è una tradizione che rispetterò», ha rivelato un Cassano così diverso da quello di Roma oppure di Madrid, dove spopolava nelle pagine di gossip. Insomma, a meno di clamorosi inciampi, l’Italia calcistica ha ritrovato un grande talento e la vita un ragazzo “normale”, che forse è cresciuto troppo in fretta. Per evitare tentazioni, speriamo resti a Genova…
IL CASO La presentatrice non accetta l’etichetta di raccomandata
CATERINA BALIVO L’ex valletta e ora miss RaiUno
Due immagini di Marco Balestri, conduttore radiofonico
Due immagini di Carolina Balivo, presentatrice di RaiUno
Con il suo programma serale (“Dimmi la verità”) ha superato lo share del litigiosissimo “Amici" della De Filippi. Un risultato che ha sorpreso tutta RaiUno e che rilancia le quotazioni di Caterina Balivo, una delle conduttrici lanciate da Del Noce. Eppure qualcuno l'ha definita una raccomandata, definizione che la Balivo non accetta e rispedisce al mittente: «Sono luoghi comuni, ho iniziato con Miss Italia e non conoscevo nessuno. Poi ho fatto la valletta, l'inviata... Oggi la gavetta quasi non esiste più. Sono forse l’unica conduttrice che ha fatto la valletta. Sono fiera di aver sgambettato a Miss Italia e di aver indossato improbabili mise aspettando tre ore per dire una battuta», ha rivelato al Corriere della Sera. LA VITA PRIVATA Vista l’avvenenza, i corteggiatori non le mancano, eppure l’interessata si dichiara single. Ma il suo goffo tentativo di nascondere un pranzetto romantico con un
nuovo accompagnatore le è costato un’accesa discussione con i vigili, in pieno centro storico a Roma: ovvero una multa salata e una passerella involontaria fino all’auto, sotto i flash dei paparazzi. E’ il prezzo della fama e del successo.
L’Italia che fatica non tradisce mai. Agli appuntamenti che contano, il medagliere si gonfia e porta lustro a tutto il movimento sportivo italico, malgrado risorse sempre più scarse e un’attenzione dei media limitata ai grandi avvenimenti. L’ultima eroina della lunga serie dello sci di fondo si chiama Arianna Follis (valdostana di 31 anni) poco nota solo al grande pubblico. Sì, perché Arianna, prima del titolo mondiale nella gara sprint di Liberec conquistato martedì, aveva ottenuto un bronzo olimpico a Torino nella staffetta e due bronzi mondiali a Obersdorf 2005 e Sapporo 2007. Trionfo che si aggiunge all’argento di Marianna Longa nella 10 km (poi terza in staffetta con la Follis) e al bronzo di Giorgio Di Centa, fratello d’arte della mitica Manuela e capace di conquistare due ori alle Olimpiadi di Torino (nella 50 km e in staffetta). Ma è da Seefeld 1985 che gli azzurri del fondo mietono successi. Un movimento di successi creato quasi dal nulla, visto che solo nel 1968 a Grenoble Franco Nones stupì il mondo vincendo le Olimpiadi nella 30 km. Poi più nulla, fino agli eroi capitanati da Maurilio De Zolt, che nel 1994 a Lillehammer batterono i favoritissimi padroni di casa nella staffetta. Vanzetta, Albarello, Fauner, Piller Cottrer, Giorgio Di Centa e Cristian Zorzi sono i grandi medagliati in campo maschile, spalleggiati alla grande da Manuela Di Centa, Stefania Belmondo ed ora da Arianna Follis e Marianna Longa. Una lunga scia azzurra che non sembra esaurirsi, come accade nel canottaggio. L’Italia sa anche soffrire e vincere. Un esempio per la nazione intera.
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Champions da mal di pèe, sci fondo due donne E a San Siro arriva il rugby, ciao prato
P
arto proprio dal prato,già mal messo di suo. La curva sulla destra della tribuna presidenziale, e della tribuna stampa, era detta “la curva del freddo”, a nord-est: gelo e brina d’inverno, erba verde solo da aprile a settembre, quando il terzo anello non esisteva ancora, e nemmeno l’orrenda struttura in acciaio, voluta dai “mangioni“ comunali di Italia ’90. Niente sole e aria scarsa hanno decretato una ben misera vita al manto verde,al cui capezzale si sono alternati inutilmente battaglioni di giardinieri. L’unica parte di prato che soffre di meno è proprio la curva del freddo, nessuno mi ha spiegato il perché. Oltre alle tonnellate di acciaio dipinto di minio rosso antiruggine, contro il prato si scatenano di tanto in tanto i concertoni rock, con la gazzarra che segue. Adesso arriva anche il rugby che come tutti sappiamo non è uno sport da signorine. C’era già stato un preambolo nell’aprile dell’88 Italia-Romania, 3 a 18. Sugli spalti per 75000 c’erano circa 10000 pellegrini, una pena. Oggi Giancarlo Dondi, niente a che vedere con mostarde e caranelle, ma presidente della Federugby, spera nel rilancio. Per il 14 nov. p.v. dovrebbero arrivare gli All Blacks, mitici campioni au-
Cremo vs Lecco
F
Marianna Longa
straliani. Immaginate le scarpe a tacchetti di 14 disperati alla ricerca della palle ovale, crape e spalle «l’un contro l’altro armate», i piedoni incastrati nel prato già flebile di suo, come una svangata. Non è ancora certo, ma la data coincide con l’assenza di Milan-Inter in riposo per la disputa degli ottavi di finale del mondiale 2010. Dopo la vittoria sicura dei Tutti Neri, sarà tempo di Haka, la danza maori dei nativi d’Australia,e sarà il de-profundis per il prato. Il Comune incasserà giusto i soldi per pagare il suo ripristino. Se basteranno. * * *
Qualcun altro vorrebbe aprire lo spogliatoio alle telecamere, non si capisce a far che cosa: “ Per ascoltare il sermoncino …di un allenatore a giocatori attentissimi a come parlano o a dove si grattano? O perché si abbia una fuggevole visione di una coscia…? G. Mura). Meglio di no, pensano signore e signorine, ci bastano le Luigine esistenti. Anzi ce n’è che avanza.
Due Donne sono le campionesse di sci di fondo, Arianna Follis e Marianna Longa, non sudtirolesi, con tutto il rispetto. Queste emule della Di Centa e del fratello hanno organizzato privatamente la medaglia di bronzo nello sprint mondiale di Liberec. Non ci credeva nessuno, non ci credevano loro stesse e insieme alla Confortola e alla Valbusa hanno ottenuto un dignitoso e sofferto quinto posto nella staffetta 4x5 Km. * * * Passo alla sberla presa dal Grande Football Nostrano, quindi un finalino per niente dolce neanche per Lippi che dovrà riflettere, non dico per Murinho, Spalletti e Ranieri. Il Signor Mou è riuscito a strappare un pareggio al Manchester, benché giocasse a Milano, mentre la Roma ha chiuso sotto di un gol con l’Arsenal, e la Juventus idem con il Chelsea: ma le due squadre giocavano proprio nella tana del Leone, a suo tempo inventore del gioco più seguito al mondo. Non per infierire, ma mi sorge spontaneo un dubbio: vuoi vedere che queste tre grandi sono andate in prestito alle ultime esperienze di via Persico?
vanoli: Ritrovare subito la concentrazione
Adesso pensiamo alla Coppa
L
di Giovanni Zagni
a Vanoli Gruppo Triboldi si appresta ad affrontare le finali di Coppa di Legadue, reduce dall'ennesima sconfitta esterna (7161 a Pistoia), contro la penultima della classifica. Stavolta, nei dati numerici, la battuta d'arresto è più contenuta del solito, ma ciò, almeno ai nostri occhi, giustifica poco il passo falso. Ma qual'è il male oscuro che affligge la squadra di Cioppi, capace di prove di gran spessore al Palasomenzi, cui fanno da contrasto i rovesci esterni? A nostro parere Lollis e compagni, davanti al loro pubblico sono portati a far bene, dando una mano,come gruppo, a quei giocatori che attraversano, (purtroppo da un po') uno stato precario di forma fisica o psicologi-
il calcio
...niente di serio
INTERMEZZO Qualcuno cerca di lanciare l’idea del cartellino arancione, cioè l’espulsione momentanea di un giocatore (due/tre minuti) per non incorrere nel giallo o peggio nel cartellino rosso. Questo avviene già in altri sport (basket/ pallanuoto/volley) ma anche nel calcio per finta “autoespulsione”, cioè un colpo inventato tanto per stare fuori un pò e prendere fiato o perdere tempo.
Eugrigna
Classifica legadue Cimberio Varese Prima Veroli Fastweb Casale M. Vanoli Soresina B. Sardegna Sassari Fileni Jesi Basket Rimini Crabs Harem Scafati Enel Brindisi Trenkwalder R. Emilia Edimes Pavia Basket Livorno Pallacanestro Roseto Umana Venezia Carmatic Pistoia Aget Imola
Cusin a canestro per la Vanoli
ca, mentre, in trasferta, ognuno è lasciato al proprio destino ed anzi l'errore dei singoli, non fa altro che accentuarne pesi e responsabilità individuali. Il gioco di quadra vorrebbe altre interferenze, che non ci sono, soprattutto dal punto di vista mentale. Così l'allenatore si tro-
va a lavorare con rotazioni ridotte e magari non rischia di mettere in campo le seconde linee al posto dei "graduati". Sbagliando, perchè talvolta è meglio ....un "asino vivo" che un "dottore morto". Ma rallegriamoci con le finali di Coppa. Al campionato penseremo venerdì prossimo.
30 26 26 26 24 22 22 20 20 22 22 22 18 18 18 16
Le semifinali vedono in lizza Varese contro Veroli e Reggio Emilia contro Vanoli. Vietato fare pronostici, ma a noi non dispiacerebbe una finalissima VeroliVanoli che oltre tutto garantirebbe un super-esaurito al Palasomenzi. Chissà che una volta tanto non indoviniamo l'accoppiamento. In bocca al lupo a tutti, comunque, perchè chi è qui vuol dire che l'ha meritato.
antacalcio, è stato solo fantacalcio. Ma vera presa per i fondelli, come si dice tra gente educata, anche se un po’ incazzè.Devo tenere a freno cervello e polpastrelli, diversamente si inquietano tutti, anche più di me. Non riesco a capire cosa abbiano in testa questi ragassuoli, che mi ricordano da vicino quel nostro campione di ciclismo olimpico, (Sidney, non ricordo l’anno).In Australia era asciutto e scattante, passato al professionismo, e ricco di buoni contratti, ha fatto qualcosa per un paio d’anni. Poi le sue chiappe cominciarono a debordare dalla stretta sella, e si mise a dieta. fino ad essere troppo magro. I contratti pluriennali lo salvarono per qualche tempo, poi il fondo schiena riprese a gonfiare, e i fotografi di turno non riuscirono a ritrarre altro che il suo schienone curvo in improbabili inseguimenti. Caro Mr.Osvaldo, il suo poketcoffe mi addolcisce la memoria di domenica 22, ma non cancella l’ignavia dei pedatori senza rosso, persino più grigi della trasferta di Portogruaro. Chi mi legge si ricorda certo gli sproloqui d’antan per aver battuto il Sassuolo: si sono ripetuti quest’anno dopo la partita di Verona, che sembra essere stato un ovino fuori dal cavagneò. Le dichiarazioni di qualche eroe del put sciorinate nel registratore e ripetute da chi, ormai avanti con
Eugenio Grignani
Classifica lega pro 1 • divisione A •
Pro Patria Cesena Reggiana Spal Novara Ravenna Pergocrema Padova Cremonese Verona Lumezzane Pro Sesto Monza Portogruaro Lecco Legnano Sambenedettese Venezia (-4)
due paesi insieme con le rispettive frazioni, sono una realtà «… unica nella storia del nostro calcio». (C.Cannavò,grazie per le dediche dei tuoi libri, riposa in pace). Alla Cremo non servono pelandroni “…messi qui nella vigna a far da pali “. O forse vanno messi in riga, o nò? Meglio si svuoti l’infermeria, d’accordo, ma non campiamo scuse, eh Dottori? Spero che in infermeria finisca anche quel guardialinee (pardon, assistente dell’arbitro), che se di nome fa Marengo non è d'oro, se fa Speranza non é di Mortara. Anche loro dovrebbero portare nome e numero sulla schiena. Il nostro vibrava la sua bandiera gialla (brut-
Le due squadre al termine dell'incontro
gli anni, ha intrapreso la carriera di aspirante scrivano, suonano oggi come miseri gargarismi. Le foto regalate ai ragazzi dello spogliatoio di via Persico dovrebbero compensarsi con quelle della sconfitta di Portogruaro o del pareggio di domenica scorsa. Scrivo a nuora perché suocera intenda. La coppia Turotti/Mondonico non si discute. Cinque anni in serie B alla guida dell’AlbinoLeffe, 12.000 anime per
41 41 40 37 33 32 32 31 30 30 29 28 27 27 24 23 21 16
(Foto Pedroni)
to colore), come fosse assalito da delirium tremens... Ho contato cinque fuorigioco inesistenti. Peggio nel 2° tempo, invertita la posizione dei “ragazzi grigi” ha sventolato due volte la bandiera alla nostra difesa: aveva preso i due terzini per attaccanti. Il 15 marzo, che è il mio compleanno, arriva a Cremona il Pergo. Non passerà, se no io girerò un’ora per piazza del Duomo tutto nudo, e con una maglietta grigia in testa.
juvi witor's: Domenica contro Fidenza
Mentalità vincente cercasi La JuVi Witor's è incappata in un brutto scivolone casalingo con la Nobili Castelletto ed ora, con un calendario durissimo nel divenire, rischia di non salvarsi da subito, ma attraverso i pericolosissimi play-out. Con Castelletto, ancora assente purtroppo l'infortunato Ryan Bucci, abbiamo visto una squadra difendere male, ma soprattutto attaccare malissimo una difesa ben organizzata come quella degli avversari. Roba da non credere l'impaccio offensivo che ha portato a troppe palle perse e qualche
forzatura inevitabile se non c'è in campo un'idea comune di attacco. Ci è parso insomma che i nostri, molti dei nostri, non sapessero che iniziative prendere, sorpresi ed annichiliti dalla perfezione difensiva di Castelletto che ha tolto rifornimenti a Paolo Conti ed ha tenuto i nostri tiratori sempre in soggezione lontano dal canestro. Nel dopo gara si è recriminato sulla mancanza di "attributi" del gruppo, ma a noi piace di più dar merito agli avversari che demerito ai grigiorossi. Ora si va a Fidenza
Classifica serie a /dil. Fulgor Forlì 30 Intertrasporti Treviglio 30 Assigeco Casalpusterl. 28 Finance Vigevano 26 Paffoni Omegna 24 Siram Fidenza 22 Gira Ozzano 22 L.Maggiore-Castelletto 20 Basket Lumezzane 18 JuVi Witor's 16 Tirreno Power Vado 16 Jesolosandonà 14 RB Montecatini 10 Russo Cagliari 2
che domenica ha perso con onore (86-84) sul terreno della capolista Forlì. Sarà durissima, ma quale gara non lo sarà da qui alla fine campionato? Forza JuVi
Sport
Venerdì 27 Febbraio 2009
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final four di legadue: Sabato e Domenica al Palasomenzi
Cremona capitale del basket
Q
di Elisa Milani
uattro squadre, le più forti del campionato, pronte a sfidarsi all’ultimo canestro, nella cornice di Palasomenzi. Approda così a Cremona la Final Four 2009, la celebre coppa, che approda nella nostra Città per la prima volta. L’evento è previsto per il week end (28 febbraio e primo marzo), è stata presentato nei giorni scorsi in Provincia.
«Sembrava una sfida impossibile riuscire a portare qui un appuntamento che è uno dei più importanti della storia del basket cremonese. Ringrazio il presidente Triboldi ed il main sponsor Aldo Vanoli per la promozione del basket nell’intera provincia. Un evento come questo è il giusto riconoscimento per un territorio che ha sostenuto, e sta sostenendo, con grande entusiasmo la Vanoli. Del resto poggiamo su una tradizione di grandi eccellenze sportive, e in questi anni si sono
Baldani, Biondi, Meneghin e Buonamico
due partite, si affronteranno nella finale il giorno successivo, domenica 1 marzo, alle 18.15. Ma la Final Four non è solo incontri in campo. «Con un’attenzione a 360 gradi, il gruppo Triboli ha presentato diversi appuntamenti collaterali» ha spiegato Marco
Prima Veroli
Buonamico, neoeletto presidente della Lega Due. «I nostri palazzetti devono diventare posti dove la gente si diverte e passa il tempo insieme, in modo sicuro». Così tutti i ragazzi iscritti ai centri minibasket e ai settori giovanili sono invitati ad uno spettacolo di freestyle e
giocoleria, sabato alle 9 presso il Palazzetto, con i «Damove» e con la «Gymnica Cremona». E spazio anche alla riflessione: sabato alle 10.30, presso il Cremona Palace Hotel (Costa S. Abramo) è organizzata una tavola rotonda sul tema «La riforma
mette Cremona al centro dell’interesse nazionale e confermo la partecipazione del Comune nel supportare lo sforzo organizzativo della Società e nell’adeguamento del PalaSomenzi, così come fatto recentemente per la storica Palestra Spettacolo. Crediamo che l’im-
Cimberio Varese
Vanoli Soresina
Due giornate di basket di altissima caratura, a cui prenderanno parte, oltre alla formazione padrona di casa, la Vanoli, le squadre: Trenkwalder Re, Cimberio Varese, Prima Veroli. «Si tratta di un appuntamento davvero importante» ha sottolineato l’assessore provinciale allo sport, Giovanni Biondi, che ha fortemente sostenuto l’iniziativa.
costituite le condizioni ideali per stimolare la partecipazione dei giovani allo sport». L’evento prende il via, come abbiamo detto, sabato 28 febbraio, alle 18. Le prime due squadre a confrontarsi saranno la Cimberio Varese e la Prima Veroli. Seguirà, alle 20.45, l’incontro tra Vaioli e Trenkwalder Re. Le squadre vincitrici delle
Trenkwalder Reggio Emilia
dei campionati. Quali prospettive». «Dobbiamo capire quale sarà il futuro della pallacanestro» ha continuato Buonamico. «E come nuovo presidente lavorerò per lasciare a quelli che verranno dopo di me una pallacanestro migliore e confermo l’impegno della Lega nel mantenere pulito uno sport come il basket». Infine, non mancherà un momento “formativo” dedicato a tutti gli allenatori, con il coach della Vanoli, Stefano Cioppi, e Andrea Trinchieri (allenatore della Prima Veroli), che tratteranno le tematiche dell’attacco e della difesa. L’appuntamento è per sabato alle 9 presso la palestra Cà de’ Mari. «Oggi diamo il via a questa competizione straordinaria» ha sottolineato il vice sindaco Luigi Balani, «che
piantistica sportiva sia fondamentale per la promozione dello sport a livello locale». A sottolineare il lavoro fatto, è stato Dino Meneghin, presidente della Fip (Federazione italiana pallacanestro): «Le squadre in gara rappresentano un’eccellenza nella pallacanestro italiana. Si sono guadagnate in campo la partecipazione a questo trofeo. Cremona ha sempre dimostrato di credere nel basket ed oggi raccoglie i frutti del lavoro fatto in tutti questi anni. Mi procura un enorme piacere il sapere che a Cremona si investe nello sport, perché l’amore verso lo sport fa sì che la gente riempia i palazzetti. I tempi dei discorsi sono finiti: ora la gente aspetta da noi fatti concreti.
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Sport
Venerdì 20 Febbraio 2009
pallavolo: Per continuare a scalare la classifica
Magic Pack, domenica a Offanengo
M
di Cesare Castellani
agic Pack in double face. A san Vito dei Normanni, contro una formazione che è avversaria diretta per la partecipazione ai playoff e che la precedeva di ben tre punti in classifica, sfodera una prestazione
d'alto livello confermando d'essere, al momento, una delle squadre più in forma della Legadue, senza dubbio quella che ha ancora i maggiori margini di crescita. Tre giorni, dopo, se pure in amichevole, presenta il lato meno buono lasciandosi sconfiggere in casa, senza quasi lottare da una formazione, il Gaiga Verona, che gioca nella serie inferiore e che viene a Cremona per un'amichevole nella quale getta però tutto il suo animo finendo per prevalere nettamente. Da San Vito sono arrivate notizie estremamente positive. S'è parlato di una squadra non completamente in salute, ma capace di sopperire a qualche guaio fisico (Shopova, Murri, Sacconi) portando in campo una solidità inattesa, con le seconde linee che non fanno assolutamente rimpiangere quelle schierate nel sestetto iniziale. Questa è proprio la forza di questa squadra, forse meno dotata nei singoli componenti, rispetto a quella della scorso anno, ma sicuramente in possesso di dieci giocatrici interscambiabili e di quasi pari valore, il che permette al coach rotazioni
maggiori e sostituzioni senza che la squadra perda in ritmo, gioco e risultati. La formazione di Simoncelli è in netta crescita, soprattutto rispetto al girone di andata e, soprattutto, ha davanti un calendario che pare in discesa rispetto a quello delle squadre concorrenti. Il prossimo impegno sarà domenica prossima a Offanengo contro Roma (il Palaso-
Quindi un finale scoppiettante: Volta Mantovana e Cariparma verranno al Palasomenzi e in mezzo ci sarà la trasferta a Villa Cortese, tre incontri nei quali si dovrebbero comunque racimolare punti in considerazione del fatto che Villa Cortese e Volta Mantovana non appaiono più quelle squadre schiacciasassi che sembravano essere all'inizio del campionato e che la Cariparma in trasferta non è invulnerabile. Già a questo punto del campionato i posti nei play off paiono essere assicurati. La Magic Pack ha cinque punti di vantaggio su Acqua&Sapone, la prima delle escluse e dieci su MGM Roma che affronta domenica ad Offanengo. pare estremamente difficile che le due squadre romane possano recuperare. Importante sarà comun-
Classifica Rebecchi Piacenza 48 Cariparma Parma 41 Europea 92 Milano 40 Carnaghi Villa Cortese 40 Brunelli Nocera Umbra 38 Volta Mantovana 34 Magic Pack 31 Sea Urbino 31 Volley S. Vito 27 Acqua&Sapone Aprilia 25 MGM Roma 21 Infotel Forlì 18 Pallavolo Donoratico 16 Acc Volley Benevento 10
di case in un solo set, il secondo, cui seguì però un crollo nettissimo nel terzo. Da quel 30 novembre, però. molta acqua è passata sotto i ponti del Tevere e, soprattutto del Po. La Magic è diventata più squadra, ha migliorato nettamente in tutti i reparti ed affrontato alla pari
tennis: Circuito Challenger
Si disputerà allo Stradivari il 13° Trofeo Paolo Corazzi Si giocherà sui campi del Circolo Stradivari, dal 18 al 24 maggio la 13ª edizione del Trofeo Paolo Corazzi di tennis, torneo internazionale del Circuito Challenger con 30.000$ di monte premi. Il presidente del circolo Mariano Marchelli ha illustrato le caratteristiche e soprattutto le novità della prossima edizione che si presenta come il più importante avvenimento tennistico in provincia per l’anno 2009. Presentazione ufficiale, innanzittutto il 23 aprile presso la sede del circolo, quindi l’acquisizione di altri sponsor importanti quali Nestlé e Zurich di Via Capitano del Popolo. Buona la data scelta dalla federazione internazionale che dovrebbe permettere la
partecipazione di alcuni atleti di primo piano, come del resto è avvenuto anche in passato, quando dal circolo di Via Milano sono transitati giocatori del calibro di Andy Murray, attualmente al quarto posto nelle graduatorie mondiali APT, di Eduardo Schwank, Garda Lopez, e tanti altri che poi si sono fatti notare in campo internazionale e che attualmente sono entrati nei primi cento delle graduatorie internazionali. Molte le iniziative che si stanno studiando da parte del Comitato organizzatore composto da Claudio Chiappa, Vanni Ugaglia, Gianni Bocelli, Claudio Mazzolari e che dovrebbero ottenere anche la collaborazione dei circoli cittadini.
ciclismo
Solo piazzamenti per il CCC Arvedi nel primo weekend su due ruote
Due fasi di gioco dell'amichevole tra Magic Pack e Verona
menzi è occupato dalle Final Four di basket), poi in trasferta a Benevento e a Forlì. Tre partite che sulla carta non dovrebbero creare problemi e dalle quali si potrebbe ipotizzare di uscire a punteggio pieno (sempre che non si giochi come contro Verona, ma questo non è francamente accettabile).
canottaggio E’ iniziata, a Siviglia, la stagione internazionale del remo con gare che non si sono disputate sulla distanze classiche dei 2000 metri, ma su percorsi ridotti di 500 e 1000. Per l’Italia hanno preso parte alla manifestazione i vogatori appartenenti al gruppo delle Fiamme Gialle tra cui i cremonesi Simone Raineri e Marco Resemini. Raineri ha lasciato per una volta il quattro di coppia, la barca che ha condotto per tre volte alle finale olimpica vincendo un oro ed un argento ed è salito sul singolo. Ha faticato un poco nella prima giornata giungendo quinto al traguardo dei 1000 metri alle spalle del greco Johannis Christou, dei due ceki e del lituano Grisconis, ma si è rifatto quasi completamente il giorno seguente lasciandosi battere solo dalle specialista ltuano Grisconis, ma arrivando davanti a tutti gli altri.
que vincere, e in modo netto e inequivocabile per scacciare i fantasmi della sconfitta con Verona, già domenica contro Roma. Non dimentichiamo che nella partita del girone di andata la formazione romana impose un secco 3-0 alla Magic Pack, con la squadra di Simoncelli capace di tener testa alle padrone
tutte le migliori squadre del torneo. Roma, per contro, ha perduto lo smalto e l'incisività di un tempo. Anche domenica scorsa, in casa, è stata annientata da Volta Mantovana. Le posizioni, dunque, dovrebbero essere invertite e stavolta il pronostico è nettamente a favore della Magic Pack.
Buon inizio per i cremonesi
Il gruppo delle Fiamme Gialle
Più sostanzioso il bottino di Resemini imbarcato sull’otto. Insieme ai compagni ha vinto nella prima giornata di gare, mentre ha dovuto inchi-
narsi alla Spagna sulla distanza dei 500 m. Gli spagnoli hanno comunque vinto proprio d’un soffio, quattro centesimi di secondo. CC
Buon inizio di stagione per lo squadrone del CCC Arvedi Unidelta Lucchini nella categoria Under 23, anche se, per un soffio, è venuta a mancare la vittoria in due delle classiche disputate nello scorso weekend, la Coppa San Geo e la Firenze Empoli. Lungo le strade bresciane del Lago di Garda (la conclusione a Salò), la 85ª edizione della Coppa san Geo ha visto tra i protagonisti Salvatore Mancuso. Il corridore siciliano, che già lo scorso anno si era distinto all’inizio di stagione, ha colto la terza piazza in un finale strepitoso in cui ha probabilmente peccato solo di tempismo. Fosse partito con decisione almeno un chilometro prima, avrebbe probabilmente tagliato il traguardo davanti a tutti. A due chilometri dal traguardo, posto in salita, erano infatti in fuga ben tre corridori della Marchiol Famila (l’ex squadra di Jacopo Guarnieri) vale a dire Cimolai, Vaccher e Paterski insieme a Mirko Boschi. e al bergamasco Paolo Locatelli che aveva dato il là alla fuga. A quel punto Mancuso è uscito dal gruppo e, tutto solo, ha tentato di agganciare i cinque fuggitivi. C’è riuscito solo in parte perché Cimolai e Paterski, con un’azione ben combinata, son riusciti a conservare una decina di metri di vantaggio e tagliare il traguardo davanti a lui. In Toscana, invece, ottimo secondo posto di Fabio Fadini in una corsa però sfortunata per la pattiuglia biancorossa. Luca Benedetti, in fuga insieme con Davide Apollonio (Hopplà Seano
Mancuso del CCC Arvedi
Bellissima) si stava già preparando alla volata finale quando una foratura lo ha messo fuori causa lasciando via libera ad Apollonio che è così riuscito a presentarsi solo sul traguardo. A rimediare in parte alla sfortuna è arrivata la volatona di Fabio Fadini che ha preceduto il gruppo forte di ben 176 unità sfoderando doti di gran velocista. Al velocista principe della squadra, Edo Costanzi, non è riuscito il piazzamento di prestigio nella corsa di Castello Raganzuolo svoltasi nella giornata di domenica. Volata finale con tutto il gruppo a contendersi il primato e Costanzi è rimasto imbottiglaito nel finale insieme a molti altri finendo così al nono posto. Comunque volata principesca con Filippo Baggio, che è probabilmente la ruota più veloce del momento, davanti a quel Paterski che aveva già colto la seconda piazza il giorno prima alla San Geo, a Bernardini, Modolo, Cimolai, Buttazzoni.
Sport
Venerdì 27 Febbraio 2009
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Campanini, Tosi, Azzali e Bonvicini campioni cremonesi delle categorie A, B, C e D
Al Comunale assegnati i titoli provinciali individuale
L
di Massimo Malfatto
e corsie del bocciodromo comunale hanno ospitato la fase finale del campionato provinciale specialità individuale. Discreto il livello del gioco, piuttosto scarso il pubblico presente a questa manifestazione dove non sono mancate le sorprese. Nella categoria A in evidenza la canottieri Flora (ben tre giocatori in finale!) e sugli scudi Massimo Campanini. Il portacolori della bocciofila rivierasca si faceva largo in semifinale superando il compagno di società (e di coppia) Paolo Guglieri per 12-4 ed in finale s’imponeva su Odoardo Ghisleri con il punteggio di 12-5. Quarto posto per Maurizio Daguati “strapazzato” in semifinale da Ghisleri per 1-12. Nella categoria B serata da incorniciare per Giancarlo Tosi. Il portacolori dell’Astra eliminava nei quarti il “ferroviere” Aldo Boccali (12-6), in semifinale batteva Bruno Cavagnoli (12-7) ed in finale aveva la meglio sul bissolatino Claudio Vitali con il punteggio di 12-
gara nazionale
Filippo Celardo secondo a Cortona
Massimo Campanini campione provinciale di categoria A
10. Buono il quarto posto di Maurizio Pedretti. Nella categoria C sofferto ed inatteso successo di Rinaldo Azzali e, come i vincitori delle altre categorie, meritato
weekend boccistico Archiviato il campionato provinciale l’attività boccistica è proseguita con il trofeo “Acquarone” (alla memoria), gara a coppie organizzata dal Cral Aziende Sanitarie. A questa serale provinciale, giunta alla sua ventesima edizione sono iscritte 171 formazioni che per una settimana si sono date battaglia sotto la direzione di gara di Ennio Clementi. L’epilogo di questa tradizionale gara è
in programma sabato 28 alle ore 18 con recuperi e semifinali sulle corsie del Signorini, comunale e Ferroviario dove si concluderà la competizione. Sempre domani, sabato, sono in programma gli incontri di ritorno del campionato per società che vede impegnate le due formazioni della Bissolati, mentre il CASC giocherà domenica 1° marzo.
pass per i campionati regionali. Il giocatore della ASD Puntoraffavolo superava Angelo Miini per 12-11 al termine di una rocambolesca semifinale (era in svantaggio 3-11!) mentre in finale aveva la meglio nettamente su Cesare Manfredini con il punteggio di 12-4. Quarto posto dell’inossidabile Romano Zanoni eliminato in semifinale dal giocatore della Baldesio per 11-12. Infine nella categoria D bella performance di Carlo Bonvicini. Lo “stradivariano” superava nei quarti Massimo Grazioli, in semifinale il bissolatino Adriano Ferri ed in finale aveva la meglio sul piacentino Pierino Pincolini con il punteggio di 12-4. Precisa, come sempre, la direzione di gara di Gabriele Ceriati che è stato coadiuvato dagli arbitri di finale Barbisotti M, Bassetti, De Stefani e Panzi mentre il comitato FIB ha curato l’organizzazione.
Una splendida prima fase di stagione contrassegnata da due primi posti, altrettanti secondi, diversi piazzamenti e l’impiego nella formazione cremonese che ha conquistato la fase finale di Coppa Italia juniores. Stiamo parlando del quindicenne Filippo Celardo, unico lombardo presente, che ha sfiorato il successo nel trofeo “Avis”, prestigiosa gara nazionale svoltasi a Cortona. Filippo Celardo della bocciofila Tranquillo Sulle corsie toFinale palpitante, bella, scane c’è stata l’ennesima incerta fino all’ultimo e vitdimostrazione del valore di toria del perugino Michele questo giovane, da Scapicchi per 12-9, ma quest’anno in forza alla “Celardino” usciva con tanbocciofila Tranquillo. Dopo ti premi, ma soprattutto tra essersi sbarazzato di Gagli applausi ed i consensi briel Gneroni, beniamino di del numeroso pubblico precasa, Celardo si sbarazzava sente nel bocciodromo aredel ternano Luca Guarneri tino. (12-2) ed in semifinale di MM Federico Peroli per 12-4.
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Venerdì 27 Febbraio 2009
Gastronomia italiana
Cucina PiErre - auguste Renoir Frutta dal Midi Particolare, 1881
Le ricette gustose alla portata di tutti
Il menù della settimana
Antipasto: Strudel taleggio e verdura
Primo piatto: Pisarèi e fasò
Preparazione elaborata Tempo 50 minuti - Per 4 persone Ingredienti: • 1 porro • pasta sfoglia • 4 zucchine • 2 carote • 400 gr. di spinaci • 250 gr. di taleggio • 1 uovo • 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva • sale e pepe
preparazione • Pulite il porro, affettatelo e fatelo soffriggere nell’olio in una padella molto grande.. • Tagliate a pezzettini le carote e le zucchine e gli spinaci. • Aggiungete le carote e dopo 5 minuti le zucchine e dopo altri 2 minuti gli spinaci. • Proseguite la cottura per altri 3 minuti, salate e pepate e lasciate raffreddare.
• Tagliate a pezzetti il taleggio, unitelo alle verdure e mescolate. • Prendete la pasta sfoglia, srotolatela e unitevi le verdure; arrotolate e chiudete bene. • Mescolate il tuorlo d’uovo a un cucchiaino d’acqua e spennellate tutta la superficie dello strudel. • Infornate a forno già caldo a 200 gradi per 25 minuti, finchè risulterà dorato. • Servitelo tiepido.
Curiosità e astuzie in cucina • Pulire gli oggetti di argento. Per pulire l'argento basta immergerlo nell'acqua della cottura delle patate
Ingredienti: Per la pasta • 500 g di farina, • 150 g di pangrattato • sale, acqua ingredienti per il condimento: •burro, • olio extravergine, • lardo pestato • cipolla • fagioli borlotti • pepe • salsa di pomodoro, • formaggio grana padano.
di facile preparazione Tempo 20 minuti – Per 4 persone preparazione • Il pane grattugiato va scottato in acqua bollente. Mettete a lessare quattro etti di borlotti in acqua non salata, condita con un cucchiaio di olio extravergine e una fetta di cipolla fresca. • Togliete i fagioli dopo tre quarti di cottura. Lavorare bene l’impasto di farina, pane grattugiato e acqua, fino a che sia morbido e elastico, per ottenere delle strisce di pasta. Tagliate le strisce a pezzetti di pochi centimetri e schiacciate lievemente con il pollice. • Lasciate riposare i pisarèi così ottenuti. In un
tegame di cotto fate soffriggere il burro con olio, cipolla e prezzemolo tritato e un pezzo di lardo che andrà tolto a fine cottura. Chi lo gradisce può aggiungere uno spicchio d’aglio. • Unite i fagioli con aggiunta di sale e pepe e insaporite a fuoco lento aggiungendo la salsa di pomodoro (diluita con un po’ di acqua tipida). Fate ora cuocere i pisarèi in abbondante acqua salata. • Una volta saliti a galla nella pentola, scolateli e versateli in una zuppiera con il sugo e i fagioli. Scompargete con abbondante grana grattugiato.
Dolce: Ciambelle di Carnevale di facile preparazione Tempo 20 minuti Per 4 persone
Ingredienti: • 2 bicchieri d'acqua, • 2 cucchiai di olio d'oliva, • 3 cucchiai di zucchero, • 250 g di farina, • 2 uova, •1 bustina di vaniglia, • 1 pizzico di sale, • scorza grattugiata di un limone
preparazione • Mettete in una pentola i due bicchieri d’acqua, lo zucchero, il sale, l’olio e la scorza del limone. • Portate ad ebollizione, togliete dal fuoco e aggiungete la farina. Mescolate bene, evitandola formazione di grumi, lasciate raffreddare. • Aggiungete le uova, mescolate fino a rendere l'impasto omogeneo. Senza smettere di mescolare aggiungete una bustina di vaniglia. • Scaldate l'olio, quando l’olio è caldo aggiungete l’impasto in modo da formare delle ciambelle. • Una volta pronte, prendete le vostre ciambelle, aggiungete tanto zucchero e servitele calde.
Secondo piatto: Tacchino agli aromi di facile preparazione - Tempo 25 minuti – Per 4 persone
Ingredienti: • 700 g di cosciotto di tacchino • 1 bicchiere di vino rosato • 1 dado vegetale • un rametto di salvia • un rametto di rosmarino • qualche bacca di ginepro • 1 spicchio d'aglio • 1 foglia d'alloro • sale e pepe. preparazione • il tacchino deve essere disossato e senza pelle. Tritate gli aromi e impastarli con il dado, pepe e un pò di vino. • Bagnate il cosciotto con il vino e cospargetelo con il tritato di aromi. • Lasciate marinare per mezza giornata in frigorifero. • Rivestite una teglia con la carta da forno; aggiungetei il tacchino e gli aromi. Sigillate il tutto con carta d'alluminio. • Fate cuocere per un'ora in forno a 200°. • Togliete il coperchio e fate restringre il sugo per circa 5 minuti. • Taglaite il tacchino a fette e servite.
La Bottiglia Acciaiolo Castello D’Albola
La proprietà di Castello d’Albola si estende nel comune di Radda in Chianti, ed è compreso nella docg del Chianti Classico. Il vino è di colore Rosso rubino dai luminosi riflessi granata. Il profumo ampio, di piacevole complessità, in cui si colgono ricordi di viola, marasca e piccoli frutti di bosco armoniosamente esaltati da un leggero fondo vanigliato. Sapore asciutto, sapido, di singolare finezza e nobile stoffa vellutata, ripropone al palato le sensazioni avvertite dal naso. Temperature di servizio 17°-18° Gradazione alcolica 13,5%.