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PICCOLO Giornale di Cremona
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Anno X • n° 7 • VENERDI’ 13 FEBBRAIO 2009
LA NUOVA LEGGE SUI CLANDESTINI MALATI
Settimanale • € 0,02 Copia Omaggio
NESSUNA DENUNCIA DAI MEDICI DI CREMONA
Lo dice Andrea Bianchi, presidente dell'Ordine. D'accordo con lui Pier Giorgio Spaggiari, direttore generale dell'ospedale Maggiore e Paolo Bodini, ex sindaco. A favore della legge, Walter Locatelli, il direttore dell'Asl Eluana è morta Facciamo tutti silenzio Pietà e rispettoso Silenzio...
Comune, provincia, categorie
Occupazione per i giovani: ecco come trovare lavoro ▲
TESTAMENTO BIOLOGICO. CITTA' DIVISA
I dipendenti si interrogano
Quale sarà il futuro della Popolare? a pagina 6
Tamoil: dove sono le aree più inquinate a pagina 9
Fatture false
Scoperta dalla Finanza frode fiscale per sei milioni ▲
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d.t.
Raffineria
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Dopo il caso di Eluana, oggi ci si interroga su una legge che deve regolare le ultime volontà dei pazienti. E Cremona si confronta. Interviste a Paolo Emiliani, presidente del «Movimento per la vita» e a Mario Riccio, l'anestesista di Piergiorgio Welby.
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Il pubblico ministero Cinzia Piccioni ha chiesto l'ergastolo per l'indiano che ha ucciso il fratello a Olmeneta - A pag. 7
Cronaca
Venerdì 13 Febbraio 2009
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Gli interventi di Andrea Bianchi (Ordine dei medici), Paolo Emiliani (Movimento per la vita) e Mario Riccio
Testamento biologico, Cremona è divisa La legge è in fase di approvazione. Ma come dovrebbe essere? Ecco tutti i pareri
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di Laura Bosio
luana non c’è più, ma le polemiche restano. E resta anche la questione del testamento biologico la cui legge è in discussione proprio in questi giorni. La vicenda di Eluana ha riportato in auge una diatriba che già con il caso Welby aveva diviso il mondo politico e sociale: quella sull’eutanasia e sul testamento biologico. «Vorrei continuare a mantenere un rigoroso silenzio sulla vicenda» dichiara il presidente provinciale dell’Ordine dei medici, Andrea Bianchi, «per rispetto a una persona che ha sofferto molto e che ora è morta». Ma Bianchi non risparmia un attacco alla politica «In questa vicenda, la politica è stata la grande assente, per anni. Solo negli ultimi giorni si è messa a sbraitare, peraltro usando toni inaccettabili. Si sono preoccupati di normare qualcosa solo all’ultimo minuto, nonostante se ne parlasse da tempo. Questo quando invece negli altri ambiti della società civile la questione era già stato ampliamente affrontata». Di tutt'altro parere è, invece, il presidente del Movimento per la vita, Paolo Emiliani: «La legge sul testamento biologico è ritenu-
Mario Riccio
La norma deve essere chiara e comprensibile ta necessaria da tutti. E lo è, ma a patto che quando verrà stesa nella sua forma definitiva sia chiara e comprensibile a tutti. Perché di fatto le leggi ci sono, e il diritto alla vita è costituzionalmente protetto. Quello che manca è una soggettiva interpretazione delle leggi. E quanto accaduto nel caso Englaro è la prova che vi è una sbagliato modo di interpretare la normativa da parte dei giudici».
Come dovrebbe essere il testamento biologico? «E’ importante che venga arginata la discrezionalità. Esso deve definire chiaramente cosa il paziente può o non può chiedere. Se la legge, però, non va a chiarire quali sono gli aspetti irrinunciabili e quelli opzionali, crea solo del caos. Anche perché basterebbe l’applicazione delle leggi già esistenti per capire che il principio del diritto alla morte non esiste. In un caso come quello di Eluana, è stata stravolta la professione medica. E questo è grave, perché si passa sopra a quanto è contenuto nel codice deontologico del medico che, all’articolo 17, dice che il medico, anche su richiesta del paziente, non può mettere in atto un trat-
Grossi: «Riprovevole l'uso che si è fatto della vicenda Eluana»
Mino Grossi
E’ moralmente riprorevole l’uso che si è fatto della vicenda umana di Eluana Englaro così come costituiscono un segno di degrado civile le offese rivolte alla sua famiglia il cui dolore oggi va rispettato in silenzio. E’ il momento di abbassare i toni e di porre fine al cinismo e alle strumentalizzazioni di una vicenda drammatica che rischia di scavare un solco profondo nei rapporti civili del nostro Paese che ha sempre trovato un equilibrio tra laicità dello Stato e rispetto dei sentimenti individuali siano essi ispirati ai valori religiosi o ad altri convincimenti etici. Una volta ritrovata la necessaria serenità il Parlamento ha il dovere di discutere ed approvare, abbandonando ogni ipocrisia, una legge sul testamento biologico che rispetti la volontà liberamen-
te manifestata della persona nelle situazioni di coma permanente. Nello stesso tempo occorre una misura di legge che si faccia carico dell’assistenza di tutte quelle patologie di gravissima irreversibilità che ricadono oggi esclusivamente sulle famiglie colpite. E’ doveroso esprimere anche solidarietà al Capo dello Stato di cui è fuori discussione la funzione di garante dell’unità nazionale. La rivisitazione della Costituzione è del tutto legittima ma è impensabile possa essere indotta politicamente da questa vicenda. E’ necessario anche sottolineare come l’autorevolezza del nostro Stato laico e democratico e la sua sovranità in materia di politica estera, di immigrazione, di scuola pubblica, di diritti civili soffre gravemente per l’assenza di una leale e aperta dialettica nel corpo sociale e tra le Istituzioni secondo le regole costituzionali. Gli interventi che travalicano i confini del rispetto reciproco di tutte le opinioni e si trasferiscono sul terreno ideologico o etico-religioso rischiano di lacerare profondamente un tessuto politico e sociale che ha bisogno, soprattutto in questi momenti, di ritrovare un equilibrio che, pur in presenza di naturali differenze, garantisca una forte coesione fondata sulla convergenza di valori e sulla reciproca comprensione. Mino Grossi segretario provinciale Uil Cremona
tamento che ne porti alla morte». Cosa pensa di quanto accaduto a Eluana? «E’ stato un caso emblematico. Con una sentenza, è stato introdotto dai giudici il diritto alla morte, che nel nostro sistema giuridico non esiste. Del resto è un diritto drammaticalmente paradossale, in quanto la morte pone fine ad ogni diritto. Sinceramente pensavo che l’iniziativa del ministro Saccone non consentisse a nessuna struttura sanitaria il ricovero di una paziente disabile perché venisse uccisa. Quanto accaduto è un sovvertimento pazzesco delle regole civili della società. Mi impressiona sapere come si è arrivati a dare la morte ad una paziente. Una cosa che all’epoca di Terry Schiavo si diceva che in Italia non sarebbe mai accaduta». Sull'argomento interviene anche Mario Riccio, il medico anestesita che aveva "staccato la spina" a Piergiorgio Welby, e che era stato assolto dalle accuse che gli erano piovute addosso. «Il testamento biologico che verrà votato è uno strumento che impedisce la libertà del paziente. Sarà un documento di difficile compilazione, e soprattutto inutile, in quanto impedirà al medico di interrompere le terapie di sostegno vitale. E in ogni
caso il medico potrà non tener conto di quanto chiede il paziente, quindi sarà qualcosa di puramente orientativo. Insomma, non è questa la legge di cui si aveva bisogno». Come dovrebbe essere, invece? «Dovrebbe essere un testo semplice, in cui un soggetto indica quali sono le terapie a cui non vuole essere sottoposto. Inoltre andrebbe indicato un fiduciario che, nel momento in cui il paziente non sia più in grado di esprimere il suo parere, lo
questo creerà non pochi problemi». Come definisce il caso di Eluana? «La vicenda si è conclusa in modo triste perché è stato fatto un pesante attacco politico dell’attuale maggioranza che evidentemente non aveva a cuore la vicenda Englaro. Essa è stata oggetto di compravendita di voti delle posizioni di centro». Lei conosce Peppino Englaro: come sta, ora, secondo lei? «L’ho sentito il giorno prima della morte di Eluana.
Paolo Emiliani
possa fare in sua vece. La legge che verrà votata è incostituzionale, e obbliga il medico a pratiche che vanno contro la volontà del paziente. Sono convinto che
Era molto combattivo, ed indifferente ai numerosi attacchi che gli sono piovuti addosso. Peppino Englaro ha saputo portare avanti la sua battaglia a testa alta».
Cronaca
No alla denuncia dei clandestini ammalati
Medici pronti a denunciare i clandestini che chiederanno di farsi curare? Questo è quanto chiede una norma inserita nel pacchetto sicurezza che è stato approvato nei giorni scorsi dal consiglio dei Ministri. Ma non sono dello stesso parere i medici cre-
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monesi che si stanno interrogando su come agire in questi casi. Nei prossimi giorni i direttori generali dei te presidi (ospedale di Cremona, ospedale di Crema e Asl provinciale) si incontreranno per delineare un documento che espri-
ma un punto di vista condiviso sulla questione. Intanto i primi pareri raccolti fra i «camici bianchi» fanno pensare a una posizione che richiama quella del giuramento ippocratico. Siamo agli inizi di una discussione che diventerà incandescente.
a cura di Laura Bosio
ndrea Bianchi, presidente provinciale dell'Ordine dei medici, è uno dei primi ad intervenire sul provvedimento approvato dal Consiglio dei ministri. «All'interno del nostro consiglio si è già ampliamente discusso della questione, e dal confronto con altri presidenti degli Ordini, nonché con altri colleghi, ci si augura che tale norma venga rivista» spiega. «Senza contare che da parte dei medici il giudizio è praticamente unanime nel dire che quasi nessuno è disposto a denunciare la clandestinità». Come mai questa norma viene considerata in modo negativo? Secondo Bianchi, i motivi sono molteplici. «Innanzitutto si rischia di andare contro alcuni fondamentali principi della deontologia medica, secondo cui il medico deve curare la persona bisognosa, senza discriminazioni. La norma di legge vorrebbe imporci il contrario, e questo non lo possiamo accettare, anche perché ci troveremmo di fronte a un paradosso: il
Andrea Bianchi, presidente provinciale dell'Ordine dei medici
medico che denuncia il clandestino va contro il proprio codice e quindi rischia di diventare passibile di provvedimenti disciplinari». Insomma, come trovarsi tra l'incudine e il martello. Ma il problema potrebbe diventare anche più esteso, se si guarda anche alla salute dei cittadini: basti pensare quello che è successo a Torino, dove in pochi giorni l'afflusso di ricoveri tra gli stranieri si è ridotto del 20%. Insomma, si rischia una fuga di massa degli extracomunitari dagli ospedali.
«Da medico che ha a cuore la sanità pubblica, faccio una considerazione» continua Bianchi. «Il sistema sanitario ha sempre voluto diagnosticare il prima possibile eventuali malattie infettive, al fine di ridurre al minimo il rischio di contagio. Per fare questo la tendenza è sempre stata quella di facilitare il più possibile l'accesso alle strutture ospedaliere e ai servizi. Questa norma, però, sortisce l'effetto diametralmente opposto. Dunque rischiamo che un immigrato affetto da una malattia infettiva scelga di non
farsi curare per paura di venire denunciato. In questo modo si ritarderebbe una diagnosi e aumenterebbero le possibilità di contagio della malattia». Un'altra possibile conseguenza negativa della legge potrebbe essere una divisione all'interno della categoria nel momento in cui medici che operano nella stessa struttura sanitaria possano assumere comportamenti opposti. Il che comporterebbe di fatto una spaccatura negli orientamenti del personale medico e nelle procedure operative. «Il problema risiede, a mio parere nell’arbitrio della scelta. Essendo la denuncia una possibilità, si verrebbe a creare una disparità tra i punti di soccorso» continua sempre il presidente provinciale dell'Ordine. «In un ospedale o in un ambulatorio si praticherebbe la denuncia, in un altro no. Insomma, la difformità degli atteggiamenti andrebbe a discapito dell’intero servizio nazionale». Infine, alcuni medici cremonesi hanno manifestato la preoccupazione dell'eventuale diffondersi di una sanità clandestina.
L'Inchiesta
Il presidente dell'Ordine dei medici, Andrea Bianchi, spiega perché è sbagliata la legge del governo
Venerdì 13 Febbraio 2009
«I rischi che si corrono sono molti: quello di andare contro la deontologia professionale e che venga a mancare la sicurezza sanitaria»
«Nessun obbligo, solo una possibilità» Walter Locatelli (direttore dell'Asl) spezza una lancia in favore della legge
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spezzare una lancia in favore della legge in questione è il direttore dell'Asl di Cremona, Walter Locatelli. «Prima di fare commenti, bisognerebbe conoscere a fondo il senso della proposta» dichiara. «Basti pensare che fino al 1998 la situazione era esattamente quella che verrebbe ripristinata con questo decreto, e all'epoca non c'erano mai stati problemi né situazioni critiche». Dunque, secondo il direttore dell'Asl, l'atteggiamento migliore è quello della calma. «Tra l'altro con questa legge non viene introdotto nessun obbligo, per i medici, bensì ne viene eliminato uno: quello di non segnalare i clandestini. Dunque non riesco a capire perché questa proposta non venga valutata per quello che è». Locatelli, per spiegare la situazione, fa riferimento al resto dell'Europa. «Il divieto a denunciare i clandestini non esiste in tutto il resto d'Europa. E in Germania la denuncia è addirittura un obbligo». Dunque, quale deve essere l'atteggiamento dei medici? «Credo che i medici siano persone di buon senso, e siano quindi in grado di valutare autonomamente come agire. Come del resto succede anche per gli italiani. Se una persona si reca all'ospedale e presenta delle lesioni riconducibili a un reato, il
Le istituzioni
Anna Rozza «E adesso si rischia il mercato clandestino della cura»
«Un atto selettivo, e di grande ignoranza delle politiche sociali». Così Anna Rozza, assessore provinciale, commenta la norma approvata dal consiglio dei Ministri. «Si vuole discriminare, andando ad indebolire un tessuto sociale già debole di suo. Senza contare che potrebbe portare rischi per la salute di tutti, oltre che essere una grande lesione del diritto». «Si va a togliere ai cittadini la garanzia alla salute» continua Rozza. «Mentre si insiste su garanzie non legate alla vita, come è accaduto per la vicenda di Eluana, Tutto ciò rappresenta un esempio di schizofrenia istituzionale: da una parte si consente la non cura di persone che hanno una vita di relazione, dall'altra si vuole far vivere a tutti i costi chi non ha più un livello di dignità adeguato». L'assessore Rozza spera in una società in cui ci siano degli strumenti che le persone possano utilizzare in base alla propria discrezionalità. Da non dimenticare, poi, l'annosa questione della salute pubblica. «Ci sono malattie che si stanno diffondendo di nuovo dopo anni che sembravano scomparse. E un elemento che può essere preso in considerazione, tra le cause, è proprio quello di una difficoltà di cura per i migranti. A questo proposito abbiamo sempre cercato di facilitare l'accesso alle strutture mediche. Mentre ora, con una legge che porterà al rischio di denuncia, chi è malato si farà ancora più problemi a curarsi. E questo è sbagliato,
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Anna Rozza, assessore provinciale
in quanto il diritto alla cura è inalienabile e non negoziabile. E non mi interessa sapere che negli altri Stati tale diritto è assoggettato a vincoli economici. Qui non è mai stato così, e dobbiamo fare di tutto perché la situazione rimanga quello che è. Al contrario assisteremmo ad una grave caduta di democrazia, in Italia». Infine, l'assessore provinciale alle Politiche sociali fa riferimento ad un altro rischio, di cui già in molti hanno parlato. «Una misura di legge come questa, potrebbe far aprire un mercato clandestino della cura». Un rischio che molti altri hanno sottolineato.
«Si ripristina quello che c'era prima del 1998» medico deve allertare le forze dell'ordine». Qualcuno obietta che una misura di questo tipo potrebbe portare a dei contrasti tra i medici... «Questi contrasti, in realtà, ci sono da sempre, e per le più differenti problematiche. Non sarà certo questa norma a cambiare le cose». E per quanto riguarda la salute pubblica? «Il discorso della profilassi relativa alle malattie infettive
Walter Locatelli, direttore dell'Asl Cremona
è più complesso, e non dipende solo da quanti stranieri si recano al pronto soccorso. Peraltro i dati che parlano di calo dell'afflusso, secondo me, vanno ponderati bene. A
Cremona, peraltro, non si è verificato nulla di simile. Anche perché un fenomeno di questo tipo porterebbe alla luce un altro problema: quello di una massiccia presenza di clandestini sul territorio».
Bodini: «I medici facciano obiezione di coscienza»
Paolo Bodini
«Non posso che essere decisamente contrario a questo decreto». E' lapidario Paolo Bodini, ex senatore del Pd ed ex sindaco di Cremona. «Dal punto di vista
umanitario, è un fatto storico che gli ospedali devono essere luoghi di accoglienza, in cui non si fa discriminazione. Dunque è assurdo che i medici possano denunciare il paziente quando è clandestino». Ma anche Bodini ritorna sulla questione sanitaria. «Questa situazione ha portato al calo del numero dei ricorsi al pronto soccorso da parte di immigrati, e questo è un errore grave perché si rischia di incorrere in epidemie non controllate». E da buon politico parla anche della legge dal punto di vista della politica: «E' l'ennesima espressione xenofoba della Lega, ed è inaccettabile. I medici sono chiamati a fare obiezione di coscienza e a non cadere in queste dinamiche».
«Il lavoro di un medico non è quello di scovare chi è in regola e chi no»
«Credo sia importante sottolineare il fatto che la legge in questione non apporta alcun obbligo, ma semplicemente una possibilità». Il direttore dell'Ospedale Maggiore, Pier Giorgio Spaggiari, usa toni piuttosto cauti, commentando il provvedimento. «Da una parte non credo che si arrivi a una diserzione da parte degli stranieri del pronto soccorso: se uno sta male la prima cosa a cui pensa è curarsi. Dall'altra parte il medico ha fatto un giuramento, ed è tenuto a rispettarlo». C'è poi un'altra questione: quello di denunciare non è certo il mestiere di un medico. «Ritengo quindi difficile che un dottore denunci un paziente perché clandestino. Il nostro lavoro non è quello di scovare chi sia in regola o meno, ma quello di curare il paziente». Dunque probabilmente il rischio che si verifichino situazioni di questo tipo è minimo, secondo il direttore generale del nosocomio cremonese. «La mia cultura, che è quella di medico cattolico, mi fa dire che è mio dovere visitare chiunque abbia bisogno, indipendentemente dalla razza,
Pier Giorgio Spaggiari, direttore dell'Ospedale Maggiore di Cremona
Il nostro dovere è curare chi ha bisogno dal colore, dall'appartenenza». Ma il dovere istituzionale non sempre collima con le idee personali. «Dunque, a dispetto delle mie idee, come
istituzione dovremo rispettare la legge, qualunque essa sia. Per come si pone adesso, non dovrebbero esserci grandi scossoni, in quanto, appunto, non si tratta di un'imposizione». Intanto i tre direttori generali dei presidi sanitari cremonesi (Asl, Ospedale di Crema e Ospedale di Cremona) si riuniranno per trovare un denominatore comune ed una posizione condivisa sull'argomento.
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Cronaca
Venerdì 13 Febbraio 2009
Due mesi e mezzo fa, all'inizio di dicembre, era stata annunciata la fusione della Popolare di Cremona con quella di Lodi
«Vogliamo sapere qual è il futuro della banca» I sindacati dei dipendenti si interrogano sul futuro dei lavoratori, mentre l'istituto di credito mantiene il silenzio
Cosa sta succedendo alla Banca Popolare di Cremona? Si era parlato di una fusione con la Popolare di Lodi, ancora mesi fa. Ma da allora non si è
S
iamo sconcertati». A esprimere le proprie perplessità è il segretario della Fisac Cgil, Claudio Sghia. La notizia della fusione della Popolare di Cremona con quella di Lodi, era stata trasmessa ai dipendenti
più saputo nulla. Sia i dipendenti che i clienti navigano nell'incertezza, per non parlare delle associazioni di categoria che, nei giorni scorsi, hanno
clima di attesa in merito a un progetto che era condivisibile, ma di cui non conoscevamo i dettagli». Insomma, sembrava che la macchina organizzativa si fosse messa in moto. Eppure, dopo due mesi e mezzo, si brancola ancora nel buio. «Ci troviamo in una situazione di stal-
espresso qualche perplessità. Un assordante silenzio circonda le vicende dell'istituto di credito, il cui destino per ora resta avvolto dal mistero.
"da grande". Nel 2007 era stato presentato un piano industriale, mentre ora ci troviamo in una situazione differente. Vogliamo capire cosa sta succedendo, e anche tutti gli ambienti economici della provincia stanno discutendo di questa questione, ma la banca si cela
La Banca Popolare di Cremona
all'inizio di dicembre. «Dal punto di vista industriale era una scelta condivisibile e l'azienda ci aveva dato delle rassicurazioni» spiega Sghia. «Noi dipendenti eravamo quindi rimasti in un
lo, e questo non è un bene, in un periodo di crisi finanziaria come quello che il mondo economico sta attraversando. Abbiamo bisogno di dinamicità e di sapere cosa vuole fare questo gruppo
dietro un fragoroso silenzio». Il problema della Popolare riguarda da vicino anche i dipendenti: «Il personale è insufficiente» spiega ancora Sghia, «e avremmo bisogno
di nuove assunzioni nelle filiali. Però anche queste sono bloccate fino a quando non si conoscerà quale sarà il destino della banca. Insomma, una situazione già di per se complessa, che si va ad inserire in un contesto economico tutt'altro che roseo. Una banca ferma e di cui non si conosce il futuro non è certamente di aiuto all'economia del territorio». Dal canto loro, anche le associazioni di categoria stanno discutendo. In particolare l'Associazione industriali che, nei giorni scorsi, ha messo all'ordine del giorno proprio un dibattito al suo interno su questa questione. «Si vuole capire qual'è il futuro di questa banca» spiega Massimiliano Falanga, funzionario di Assoindustria cremonese. «E' importante saperlo in un momento in cui l'economia deve fare attenzione all'aspetto creditizio che in questo periodo per le imprese è molto importante. A maggior ragione per una banca come la Popolare che è il più radicato istituto del territorio». Anche le altre associazioni di categoria, tra cui commercianti, agricoltori e artigiani, si stanno interrogando sulla vicenda, in attesa che cada il muro di silenzio.
La sede della Banca Popolare di Lodi
La Provincia vicina ai pendolari La Provincia è al fianco dei pendolari che utilizzano il servizio ferroviario regionale. Lo ha ribadito l’assessore provinciale ai Trasporti Agostino Alloni nell’incontro con i pendolari stessi organizzato da Federconsumatori. E lo è, ha detto Alloni, in due modi: da un lato attraverso un’azione continua verso la Regione e Trenitalia volto a trovare soluzioni concrete ai problemi che il trasporto ferroviario evidenzia ogni giorno. Alcune assicurazioni sono state ottenute, così come è stata ottenuta la costituzione di Tavoli tecnici suddivisi per quadrante, aperti ai rappresentanti dei pendolari oltre che alle istituzioni locali, per analizzare
le problematiche e individuare le soluzioni possibili per ciascuna linea. Nel Tavolo regionale del Trasporto pubblico locale, Alloni aveva proposto, poiché fra l’altro non sembra possibile erogare i “bonus” a parziale risarcimento per i ritardi a causa della mancanza del Contratto di servizio fra Regione e Trenitalia, che venissero erogati gratuitamente gli abbonamenti del mese di febbraio. L’altro modo di essere vicini ai pendolari è l’appoggio concreto alle azioni anche giudiziarie che i viaggiatori, assistiti dalle organizzazioni di tutela dei consumatori, vorranno intraprendere nei confronti di Trenitalia.
DISPOSIZIONI PER LA ZTL
Dal 2 marzo partiranno le telecamere Telecamere al via: verranno accese lunedì 2 marzo. La decisione è stata presa nel corso dell'ultima seduta di giunta. Passeranno poi altri due mesi perché il sistema dei varchi elettronici entri a regime e scattino le multe per gli automobilisti che varcano i confini del centro storico senza permesso. E’ già da tempo che le telecamere a protezione della Ztl sono state installate. Mancava solo una data per il via libera vero e proprio: dal 2 marzo partiranno le apparecchiatture installate in via Cesare Battisti, piazza Roma, corso Mazzini, largo Boccaccino, via Sicardo, via Beltrami, via Verdi. «Ci sarà una fase di sperimentazione» dice l'assessore al Traffico e Mobilità, Daniele Soregaroli. «Le disposizioni ministeriali stabiliscono un periodo minimo di 30 giorni. Noi lo estenderemo. Le associazioni dei commercianti e degli artigiani ci hanno chiesto almeno il doppio». Si parla di un paio di mesi «durante i quali» continua l'assessore, «faremo un'adeguata campagna di
informazione». Discorso diverso invece per gli "occhi elettronici" di corso Garibaldi la cui entrata in funzione, come noto, è stata rinviata. Sempre in tema di Ztl, per ridurre i disagi ai disabili non residenti a Cremona (i titolari di permessi di Cremona sono stati contattati direttamente) gli uffici hanno predisposto un numero verde a cui dovranno essere comunicati gli estremi del permesso, il comune di rilascio e la targa. A questo scopo ci sono stati incontri con le associazioni di categoria ed è stata inviata una nota a tutti i comuni che informa del prossimo avvio dei varchi elettronici e le modalità per i disabili per accedere alla Ztl. Sulla Ztl pende il ricorso collettivo presentato dal personale del Centro medico sant'Agostino, dai titolari di un locale pubblico e di uno studio fotografico, da un negoziante, un medico, un commercialista e un folto gruppo di mamme di studenti della Beata Vergine. Quel provvedimento, sostengono, «si risolve in un elenco di vie e piazze ri-
comprese nella istituenda zona a traffico limitato, senza alcuna motivazione». Nel ricorso si insiste sull'assenza di giustificazioni da parte del Comune. «La deliberazione impugnata non dà assolutamente conto delle esigenze che dovrebbero stare alla base dell'istituzione della Ztl». E il provvedimento, «come risulta dalla semplice lettura, non è assolutamente motivato. Esso si risolve in una elencazione di vie e piazze ricomprese nelle istituenda Ztl, senza alcuna motivazione in relazione ai presupposti per l'istituzione delle aree pedonali e delle Ztl (effetto del traffico sulla sicurezza della circolazione, sulla salute, sull'ordine pubblico, sul patrimonio ambientale e culturale, sul territorio)». Concetto ribadito: «Il Comune non ha assolutamente spiegato le ragioni per le quali ha ricompreso alcune strade, escludendone altre, né ha spiegato le ragioni per le quali ha scelto di sviluppare la Ztl attorno alla direttrice di corso Garibaldi anziché alle direttrici di corso Matteotti o di corso Vittorio Emanuele».
Cronaca
Venerdì 13 Febbraio 2009
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Protocollo d'intesa fra Comune, Provincia e associazioni di categoria: incrociare domanda e offerta
Occupazione giovani: come trovare lavoro
E'
di Elisa Milani
l'incubo più diffuso, oggi, tra i giovani: trovare un lavoro. Un'impresa spesso disperata in un'epoca nella quale la disoccupazione cresce in maniera esponenziale. E soprattutto in una realtà in cui troppo spesso le professionalità presenti non sono quelle richieste dalle aziende. Dunque quello di sostenere l'ingresso dei giovani al mondo del lavoro è uno dei punti su cui l'amministrazione comunale sta ragionando. A questo proposito è stato stilato nei giorni scorsi
Il Comune di Cremona
un protocollo d'intesa tra il Comune, le associazioni di categoria aderenti al tavolo «Giovani a confronto», altre associazioni del territorio e Centri di formazione profes-
sionale. Scopo dell'iniziativa è la promozione e pianificazione di un sistema integrato di azioni per la facilitazione all'accesso lavorativo dei giovani.
Il Servizio politiche giovanili del Comune di Cremona ha elaborato un modello di intervento fondato sulla sinergia dei servizi, con l'obiettivo di promuovere l'inclusione sociale dei soggetti più deboli ed il protagonismo e la partecipazione attiva delle nuove generazioni per facilitare l'accesso al mondo lavorativo. Il traguardo da raggiungere è, quindi, di far incontrare la domanda di forza lavoro con l'offerta di professionalità. Questo permetterebbe di migliorare la possibilità di accesso al mondo del lavoro da parte dei giovani. In particolare, il modello di lavoro dell'intesa prevede l'analisi dei profili formativi -
OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE
Troppi operatori estetici: servono più meccanici La Provincia ha recentemente approvato le indicazioni programmatiche per l'offerta formativa triennale per le classi prime dell’anno 2009/2010. Le indicazioni provinciali riguardano i percorsi formativi che si concludono con il conseguimento di una qualifica professionale e attualmente coinvolgono nella nostra provincia circa mille ragazzi. «L’offerta formativa triennale non appare bilanciata e conforme alle esigenze del territorio» spiega l’assessore all’Economia, Agostino Savoldi «in particolare, negli ultimi cinque anni, la qualifica di Operatore delle cure estetiche, differenziata nei due indirizzi di acconciatore ed estetista, è passata da 2 a 7 corsi di prima annualità, i quali, per l’attuale anno formativo, assorbono ben il 44% dell’intero finanziamento, lasciando il rimanente 56% suddiviso nelle altre 5 qualifiche attualmente avviate. Credo che, quantitativamente, vi sia un eccesso di risorse verso questa figura professionale, importante ma non tale da assorbire una quantità così elevata di un finanziamento che diventa sempre più ridotto. Anche perché gli sbocchi professionali non sono tali da assorbire le decine e decine di ragazzi che ogni anno escono con
questa qualifica». Lo sbilanciamento non riguarda solo il tipo di offerta formativa, ma anche la ripartizione territoriale del finanziamento. Di fronte a questa situazione, la Provincia ha espresso le proprie indicazioni introducendo forme di riequilibrio dell’offerta formativa. Si è, quindi, cercato di avviare un processo di razionalizzazione ponendo innanzi tutto un limite all’espansione del settore delle cure estetiche riducendo la quota di finanziamenti ad esso dedicata. Ciò ha liberato risorse per il potenziamento della qualifica di Operatore meccanico, da realizzarsi nell’area casalasca e particolarmente richiesto
dalle aziende del settore e dell’area. E' stato, inoltre, possibile introdurre una nuova qualifica legata al settore dei Servizi d’impresa, ad oggi completamente assente nel panorama dell’offerta formativa, da realizzarsi nell’area cremasca. Anche questa scelta è supportata da evidenze statistiche e da richieste del mondo aziendale. Naturalmente altre figure sarebbero opportune, tuttavia il finanziamento riconosciuto dalla Regione (1.241.000 euro con il 5% in meno rispetto allo scorso anno non consente altri interventi. «Il problema maggiore» prosegue Savoldi, «è causato dal “sistema dote” utilizzato dalla regione Lombardia, che ha determinato una situazione in cui l’offerta di corsi è totalmente dipendente dalla scelta degli utenti. Oppure dalle scelte del Centro che propone i corsi all’utente: Centro che, naturalmente, proporrà i corsi che gli convengono i quali non è detto corrispondano alle necessità del sistema produttivo del territorio. Questo sistema può andare bene per alcuni segmenti della formazione (per esempio quella destinata ai lavoratori di una azienda), non credo che sia valida per la formazione triennale rivolta ai nostri ragazzi».
occupazionali e percorsi di accompagnamento educativo al processo di orientamento lavorativo, in modo da analizzare domanda ed offerta del mercato occupazionale, per potenziare il livello generale di occupabilità dei giovani del territorio. Dunque l'intesa racchiude diverse finalità: la formazione e definizione dei profili occupazionali e professionali, e il potenziamento del livello di occupabilità dei giovani, da realizzarsi in un sistema condiviso con le altre agenzie del territorio che già se ne occupano. Il piano d'azione è molto articolato, e prevede azioni che vanno dall'accompagnamento educativo al processo di orientamento in uscita verso il mondo lavorativo mediante l’analisi dei profili formativi ed occupazionali e la personalizzazione dei tirocini curriculari ed extra-curriculari. Il passo successivo sarà quindi l'inserimento lavorativo tramite l’analisi della domanda e dell’offerta del mercato occupazionale locale ed il potenziamento del livello di occupabilità generale dei giovani. «Il protocollo ha l'obiettivo di definire i profili occupazionali dei giovani» spiegano i coordinatori. «Le associazioni di categoria devono strutturare percorsi condivisi, e fare in modo che i giovani arrivino sul mercato del lavoro con dei profili utilizzabili nelle aziende del territorio». Fondamentale sarà mettere in campo dei tavoli di lavoro, per definire gli strumenti con cui agire. «Ci stiamo attivando, da una parte per capire quali sono le professionalità oggi disponibili, e dall'altra per capire cosa chiedono le aziende. Dunque ogni parte del protocollo dovrà prendersi degli impegni ben precisi. Il Comune di Cremona dovrà costituire il Tavolo di lavoro, e mettere a disposizione la figura di un
tutor, che si faccia garante del lavoro integrato tra i vari soggetti coinvolti. I centri di formazione professionale, dal canto loro,
L'assessore alle politiche giovanili Celestina Villa
dovranno trasmettere i verbali degli incontri con i referenti delle associazioni di categoria mediante puntuali relazioni di monitoraggio, e individuare i profili degli studenti, o a costruirli ad hoc, ove necessario. Infine le associazioni di categoria dovranno dare corso e continuità alle azioni programmate dal piano operativo che verrà stilato nei Tavoli di lavoro. Al riguardo la Provincia ha gia da tempo attivato numerose iniziative, come il recente lavoro sui poli formativi della liuteria e della cosmesi condotto con la Camera di commercio, le associazioni di categoria, le aziende, le scuole, i centri di formazione, il lavoro per incrementare i tirocini formativi dei giovani presso le aziende: ogni anno vengono avviati dai centri per l’impiego più di 300 tirocini formativi. Inoltre, nel programma di lavoro del Sies 2009 è previsto uno studio sulle necessità formative delle aziende metalmeccaniche del territorio, settore indicato come strategico dal Comitato di coordinamento del Sies dove sono presenti le categorie economiche, i sindacati oltre agli enti territoriali.
Indiano ucciso, chiesto l'ergastolo per il fratello, accusato dell'omicidio Omicidio di Olmeneta: chiesta la condanna all'ergastolo per Balwinder Singh, 38 anni, accusato di aver assassinato e fatto a pezzi il fratello Sukhwinder, 29 anni, i cui resti furono trovati il 18 luglio del 2006 nell'ex casello ferroviario di Olmeneta. Per l'accusa, rappresentata dal pm Cinzia Piccioni, la presunta relazione sentimentale tra la vittima e la moglie dell'imputato avrebbe scatenato l'odio del fratello maggiore, culminato in un desiderio di vendetta. Il pm, durante le sue conclusioni, al termine delle quali ha chiesto la massima condanna e due mesi di isolamento, ha ripercorso tutte le tappe della vicenda, sottolineando i principali fattori del castello accusatorio: le tracce ematiche riconducibili alla vittima trovate nel bagagliaio della Brava del fratello, la certezza che il corpo fosse stato messo proprio nel bagagliaio e le dichiarazioni del testimone chiave, Bruno Bosetti, al quale la vittima confidò di essere stata malmenata dal fratello per gelosia. «L'imputato», ha
proseguito la Piccioni, «non è meritevole della concessione delle attenuanti generiche per la brutalità nei confronti della vittima e per il comportamento processuale, non avendo mai fornito alcun tipo di collaborazione, chiudendosi nel silenzio sia durante le indagini che durante il processo». La difesa, rappresentata dagli avvocati Marco Gamba e Simona Bracchi, ha invece puntato sulla mancanza di prove certe nei confronti dell'indiano: «si deve raggiungere la certezza morale che Balwinder abbia ucciso», ha detto Gamba, «non è sufficiente avere un alto grado di probabilità». La difesa ha parlato di «lacune nelle indagini dei carabinieri», accusati dai due legali di avere anche violato i diritti di difesa dell'imputato, danneggiato anche dal fatto di non conoscere la lingua italiana, «di inquinamento della scena e di pettegolezzi riguardanti la presunta relazione sentimentale tra la vittima e la moglie dell'imputato».
Il pubblico ministero Cinzia Piccioni
«In questo processo si è fatta apparire la moglie di Balwinder come una prostituta», ha rincarato la dose la Bracchi, «ma allora perché il marito non l'ha ripudiata, come vorrebbe la sua cultura, essendo egli anche os-
servante, o peggio, perché se l'è tenuta e non ha fatto fuori anche lei?». Per la difesa, insomma, non c'è movente e «non una prova degna di essere definita tale». «Tutto», ha sottolineato ancora Gamba, «si basa sulle dichiarazioni di Bruno Bosetti, proprietario dell'azienda agricola di Olmeneta dove la vittima lavorava, ma non ci si può accontentare di una dichiarazione, bisogna scavare più a fondo, e i carabinieri non l'hanno fatto. Com'è possibile che in soli tre mesi tra Bosetti e Sukhwinder, che oltretutto non parlava l'italiano, ci fosse stata così tanta confidenza da portare il bergamino a parlare dei suoi problemi con il fratello e della relazione avuta con la moglie?». Anche sull'altra prova definita "schiacciante" dal pm, la traccia di sangue nell'auto, la difesa contrattacca, chiedendosi come sia stato possibile che dopo aver ucciso la sua vittima e averla caricata nel bagagliaio, l'assassino, salendo a bordo, non avesse sporcato di sangue anche al-
tre parti dell'abitacolo. «E in più», ha detto Gamba, «l'imputato, che lavorava in una fabbrica di Dello, nel bresciano, non poteva conoscere l'ubicazione del casello, in quanto era praticamente invisibile dalla strada principale». La Bracchi, da parte sua, è tornata a parlare di «scena del crimine inquinata, compromessa dal taglio dell'erba da parte dei pompieri, e della superficialità degli inquirenti cremonesi». La Bracchi ha contestato anche le testimonianze dei consulenti: «con analisi e studi anche sulle larve, bisognava stabilire con esattezza il momento della morte». E infine ha parlato delle 23 coltellate inferte alla vittima e del fatto, molto probabile, viste le direzioni dei colpi, che l'assassino possa essere mancino, e non destrorso come l'imputato. Il presidente della Corte d'assise, Carlo Maria Grillo, dal giudice Massimo Vacchiano e dai giudici popolari, che emetteranno la sentenza il prossimo 26 febbraio. sp
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Cronaca
Venerdì 13 Febbraio 2009
Ora verrà affiancato dai colleghi Agostino Savoldi e Pietro Morini
In Breve
UN INCONTRO SULL'OSTEOPOROSI Il progetto: «Molla le ossa», promosso dal Ministero e realizzato dall'Us Acli sarà presentato venerdì 13 febbraio alle 17 a Cavatigozzi presso l’Oratorio. L'incontro sarà sul tema «Osteoporosi: come difendersi?». Dall’Us Acli sono stati invitati a parlarne due relatori qualificati: Francesco Berti (responsabile medicina sportiva dell’Asl di Cremona) e Pierangelo Tenca (responsabile unità operativa di medicina presso Figlie S. Camillo di Cremona). L’incontro è aperto a tutti. Sono 5 milioni i malati di osteoporosi in Italia e con l’invecchiamento della popolazione la fragilità ossea diventa un pericolo, una vera e propria emergenza sanitaria. Proprio in questi giorni grazie all’Unione sportiva Acli di Cremona è partito un corso di ginnastica fisioterapica per una ventina di partecipanti presso la palestra di Cavatigozzi.
SCUOLA APERTA/1: APC Sabato 14 febbraio si svolgerà la terza giornata di scuola aperta presso l'istituto Ala Ponzone Cimino, dalle 15 alle 18. Le domande d'iscrizione per il prossimo anno scolastico devono essere presentate per le prime classi presso le scuole medie di origine, mentre per le classi successive si devono presentare in segreteria entro il 28 febbraio. Continua nel frattempo, senza interruzione, l’attività di orientamento per le classi terze medie, svolta presso i laboratori dell'istituto, attività che comunque continuerà anche dopo il 28 febbraio.
SCUOLA APERTA/2: IPIALL STRADIVARI Appuntamento con la scuola aperta anche all'Ipiall Stradivari. In particolare sabato, 14 febbraio, dalle 9.30 alle 12 e dalle 14.30 alle 17, le sedi di via Santa Maria in Bethlem 7/A (dezione moda e design di interni), e di Palazzo Raimondi, in corso Garibaldi 178 (sezione liuteria), saranno aperte per presentare la proposta educativa dell’Istituto, i corsi, le iniziative, le esperienze in atto. I genitori e gli studenti verranno accompagnati nella visita agli ambienti ed ai laboratori della scuola, e verrà loro offerta la possibilità di incontrare i docenti e gli alunni. Per informazioni rivolgersi alla segreteria: tel. 0372/38689.
UN INCONTRO CON IL PARTITO DEMOCRATICO Il secondo appuntamento del progetto Cremona2014, il laboratorio di idee promosso dal Partito Democratico per definire un’agenda politica condivisa tra tutti gli attori sociali in vista delle prossime elezioni amministrative, indaga il tema «La citta’ della qualità». L’incontro, venerdi’ 13 febbraio, dalle 18 alle 23, nella sala Cgil in via Mantova 25, sarà coordinato da Paolo Paroni.
LEGA NORD
Corsi di cultura padana nelle scuole cremonesi
«Giovani di Padania, i leghisti pensano anche alla vostra cultura...». Potrebbe suonare cosi' lo slogan, per l'ultima iniziativa prodotta dall'intellighentsia dei seguaci di Bossi. Corsi di cultura padana nelle scuole, è questo quello che propone il leghista Claudio De Micheli che siede tra i banchi comunali, «Scriverò anche al nostro concittadino e vicepresidente della Regione Gianni Rossoni, che detiene la delega dell’istruzione, affinché questa mia proposta venga istituita nelle scuole elementari di tutta la Lombardia. 3 ore alla settimana dove ai bambini venga insegnata quella che è la loro storia, le loro tradizioni, dove si approfondiscano i mestieri, l’economia del nostro territorio. E’ giusto che ogni città della Lombardia, a seconda della caratteristiche, adotti un suo programma specifico». Ma c’è un’altra novità che andrebbe a caratterizzare questa iniziativa «quella di coinvolgere gli anziani» ha spiegato De Micheli. «Chi meglio di loro conosce la cultura lombarda? Grazie alle
loro testimonianze, alle loro esperienze di vita, possono essere perfetti insegnanti per educare alla cultura lombarda. Le tematiche? Arti e mestieri, tradizioni, canzoni, filastrocche, poesie, dialetto. In questo modo verrà ad essere colmato un grande vuoto di cultura che ad oggi non esiste nelle scuole. E’ intollerabile che nelle scuole primarie non venga approfondita una materia del genere, quelle che sono le proprie origini, con una particolare attenzione alla propria realtà locale. Cultura padana significa anche l’alimentazione della tradizione padana. E all’interno di queste lezioni si potrebbero anche inserire quelle che sono le produzioni agricole del nostro territorio, essendo Cremona fiore all’occhiello dal punto di vista agroalimentare non solo d’Italia, ma anche d’Europa. Tutto questo potrebbe essere utile ai bambini in fase di crescita a non perdere di vista le proprie tradizioni, la propria cultura e la cucina padana». De Micheli sull’argomento ha scritto una mozione che presenterà in consiglio comunale.
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Torchio-Toscani: pace fatta L'assessore al personale racconta i retroscena della sua lite con il presidente
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di Silvia Galli
iovedì i tre assessori provinciale al personale Giorgio Toscani, al bilancio Agostino Savoldi e all’istruzione Pietro Morini si sono incontrati per affrontare il piano lavoro riguardante il personale. Prima riunione, in mattina a tre e nel pomeriggio con il presidente Giuseppe Torchio, dopo la bufera che ha tenuto l’amministrazione in scacco per due settimane, con remissione nelle mani del presidente della delega al personale da parte dell’assessore Toscani. La prossima settimana l’assessore al personale poi si incontrerà con gli uffici per il famoso piano di razionalizzazione che verrà attuato in provincia per limitare i costi del personale, seguirà poi un confronto-incontro con i sindacati. E’ dunque rientrato l’affaire Torchio-Toscani. Quest'ultimo si sentiva "spossato" per la delega relativa a CrForma, che esattamente un anno fa aveva ereditato dopo 4 anni di gestione del presidente Torchio. E lì sono iniziati tutta una serie di problemi che l’assessore aveva poi descritto nella sua lettera riservatissima di dimissioni, consegnata nelle scorse settimane al presidente Torchio. Martedì 10 si era svolta una giunta sul caso Toscani durante la quale tutti gli assessori avevano chiesto al collega di rivedere la posizione. Toscani aveva spiegato le problematiche che ha incontrato durante quest'anno da assessore al personale, e aveva così chiesto "la collegialità" di giunta e del presidente sui temi del personale. Collegiali-
tà concretizzata con la richiesta di avere al suo fianco due assessori, Savoldi e Morini, per poter iniziare il piano riorganizzativo del personale della provincia di Cremona. Accordo accettato, ma quasi al termine della giunta erano scoppiati i “fuochi” d’artificio, con toni surriscaldati e sempre più accesi. Ad un certo punto più che mai infuriato l'assessore Giorgio Toscani era uscito dalla giunta per imboccare le scale, semza tornare indietro. Nel pomeriggio di martedì, però, un nuovo colpo di scena ha riportato sulla giunta provinciale. Mentre il presidente Torchio non ha mai risposto al telefono, Toscani ci ha invece rila-
Giorgio Toscani
sciato un’intervista, nella quale ha precisato che il presidente Torchio durante la seduta di giunta "ha ritirato il decreto che nominava direttore il segretario Lovili". Toscani, recuperato l'aplomb di sempre, gentile e sorridente ha spiegato la ragione dello scontro. «Una visione diversa tra me e il presidente su alcune questioni specifiche di riconoscimento delle progres-
sioni di carriera del personale». Si spieghi... «Il metodo di avanzamento deve essere uguale per tutti». Ma lei resta assessore al personale? «La delega resta in capo a me. Ho chiesto di affrontare i temi da me posti e di avere l'appoggio da parte della giunta e del presidente con in più la collegialità di due assessori, Morini e Savoldi». Racconti com'è andata la mattinata «Si è discusso in modo approfondito dei motivi per cui avevo rimesso la delega. Ho tenuto conto anche dell'aspetto politico, visto che siamo a tre mesi dal voto e vorrei ancora una volta ribadire che non ho mai utilizzato questa partita per mettere in discussione la candidatura del mio presidente. Ma stando alle questioni di merit,o l'interpretazione che viene data va al di là del merito stesso, quindi la proposta che viene fatta tiene conto di questi aspetti e della convinzione, da parte della giunta, che sia necessario affrontare in modo collegiale questi temi, senza interventi che possano mettere in discussione l'avvio delle tematiche riguardanti il personale. Ho già fissato per giovedì la riunione tra me, Savoldi e Morini per stabilire un'agenda di lavoro che ha al suo interno
Giuseppe Torchio
tematiche relative al personale, a partire dalla dirigenza, dal progetto di revisione dell'architettura organizzativa, chiamato piano Renzi, la questione delle posizioni organizzative, la definizioni di quelle che sono le aree di direzione che hanno come obiettivo una maggiore efficienza dell'ente, una razionalizzazione nell'organizzazione, e una riduzione dei costi del personale e un'efficace risposta alle esigenza della cittadinanza». Ritorniamo alla questione del direttore, ne nominerete uno prima di fine mandato? «Non avremo alcun direttore generale a tre mesi dalla scadenza di questa amministrazione». Ma direttore e segretario secondo lei devono essere la stessa persona, come accade ad esempio in Comune? «Ci sono due scuole di pensiero: c'è chi li vuole separati, chi li vuole insieme. A mio parere devono essere separati: il direttore è l'uomo di fiducia, viene nominato da presidente e giunta, ed ha un rapporto politico, mentre il segretario ha una funzione amministrativa».
Si fingono poliziotti e tentano la truffa. Identificato uno dei due Un 34enne bresciano, M.O., è stato denunciato dagli uomini della terza sezione della squadra Mobile della Questura di Cremona con le accuse di tentata estorsione e di sostituzione di persona. Nel periodo a ridosso del Natale l'uomo, insieme ad un complice che non è ancora stato identificato, si era presentato al padrone di casa di un appartamento in provincia di Cremona come poliziotto in borghese. «Siamo a conoscenza dei gravissimi reati che hai commesso», hanno detto i due finti
agenti di polizia al residente, un ragazzo di 29 anni. «possiamo tenere la bocca chiusa, ma tu ci devi dare 500 euro». Pronta la risposta del giovane, che ha capito subito che si trattava di un tentativo di raggiro: «aspettate, chiamo il 113 e verifico». Sentite queste parole, i due malviventi se la sono immediatamente data a gambe, sperando di far perdere le loro tracce fuggendo a bordo di un'auto. Ma il 29enne è riuscito a trascrivere parte della targa della macchina che ha consegnato nelle mani
dei veri poliziotti della Mobile diretti dal vice questore aggiunto Sergio Lo Presti. Sono scattate le indagini, e, anche grazie ad una descrizione somatica accurata, gli agenti sono riusciti a rintracciare uno dei due responsabili, il 34enne bresciano, che è risultato essere un incensurato. L'uomo, che è accusato di tentata estorsione e di sostituzione di persona in concorso, non è stato collaborativo con gli inquirenti nel fornire indicazioni sull'identità del complice che è attualmente ricercato. sp
Mense scolastiche: grande aumento dei vegani
La dieta è multipensiero non solo multietnica. E così i piatti che vengono serviti nelle mense delle scuole cremonese seguono stili di vita e filosofie di pensiero. Nelle scuole elementari di Cremona aumenta la richiesta della dieta vegana, «Piccole nicchie» ha spiegato Silvia Bardelli, nutrizionista del Comune di Cremona «ma abbiamo alcuni genitori che ci hanno chiesto che i loro figli seguissero la dieta vegana. Loro seguono una filosofia di vita, sono diventati più sensibili all’ambiente e dunque ri-
spetto a qualche anno fa, le richieste dell’alimentazione vegana sono incrementate». Tanto che la dottoressa del Comune seguirà un corso a Milano sull’alimentazione vegetariana e vegana. La cucina vegana prevede la preparazione di piatti conformi alle regole della dieta vegana, pertanto esclude totalmente l'uso di prodotti animali e loro derivati (carne, pesce, latticini, uova, miele e pappa reale). La cucina vegana si pone come obiettivo la formulazione di un insieme di piatti che contribuiscano
all'osservanza di un comportamento alimentare consono a quello che nella filosofia vegana è considerato l'istinto naturale dell'Uomo, vale a dire il cibarsi tendenzialmente di frutta, semi oleaginosi (noci, mandorle, nocciole, ecc.) e vegetali, così come è caratteristico di molti primati, che nella scala evolutiva sono da considerare i più vicini all'Uomo. «Le diete più richieste sono quelle dei musulmani» ha spiegato Bardelli «che escludono la carne di maiale, anche se i più integralisti escludono tutta la
carne, perché non viene macellata secondo i loro criteri di macellazione. Qualche anno fa ci era stata anche chiesto la dieta dei gruppi sanguigni, la rivoluzionaria proposta del naturopata statunitense Peter D'Adamo. Il cui studio decennale sulla compatibilità degli alimenti con riferimento ai gruppi sanguigni del sistema ABO, fece emergere che i gruppi sanguigni sarebbero lo specchio in cui è possibile leggere il passato alimentare dei nostri antenati». Silvia Galli
Cronaca
Venerdì 13 Febbraio 2009
Andrea Ladina: «Resta il dubbio: ci sono ancora fuoriuscite di idrocarburi?»
Tamoil, ecco dov'è inquinato
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ove si propraga l'inquinamento causato della raffineria Tamoil? Le prime risposte del piano di caratterizzazione sembrano confermare le ipotesi già avanzate. Nell’area interna alla raffineria è la parte più vecchia dell’insediamento produttivo a essere più inquinata, mentre all’esterno l’inquinamento si è accumulato nell’ex alveo del Riglio e nelle ex lanche, nella zona dove l’antico corso d’acqua sboccava in Po. La conferma arriva dal direttore dell’Arpa di Cremona, Paolo Beati, intervenuto alla commissione provinciale
La raffineria Tamoil
certezza, in questo senso» spiega il responsabile della commissione ambiente, Andrea Ladina. «E c'è anche
l’impegno notevolissimo» ha detto Beati. «Siamo però a buon punto. Sono infatti completati i prelievi di terre-
Biondi: «La bonifica prima di tutto» A proposito del piano di investimenti della Tamoil, l’assessore all’Ambiente Giovanni Biondi in apertura di seduta aveva affermato che la giunta provinciale ha redatto una delibera per condividere il percorso individuato dall’azienda per riammodernare la struttura produttiva, sottolineando Giovanni Biondi come ciò evidenzi la volontà di Tamoil di continuare a produrre sul territorio mettendo in campo, al termine delle analisi del piano di caratterizzazione, investimenti notevoli e che offrono garanzie ambientali.
ambiente nell’incontro di aggiornamento sulla vicenda Tamoil. La domanda che però tutti ora si fanno è se at-
Andrea Ladina
tualmente vi sia ancora in atto o meno una fuoriuscita di idrocarburi. Domanda a cui ancora il direttore dell'Arpa non è riuscito a rispondere. «Non c'è ancora nessuna
«Credo che questo sia molto positivo» dichiara. «Inoltre, nel parere che la Provincia ha espresso in merito al riammodernamento, sono contenute delle clausole, la prima delle quali che l'amodernamento sia subordinato alla caratterizzazione e alla bonifica. Senza contare che chiediamo anche interventi di mitigazione ambientale tra la Tamoil e la città. E infine, è fondamentale il fatto che la centralina per produtte energia che Tamoil vuole costruire dovrà produrre anche calore per un certo numero di case cremonesi».
un'altra cosa che chiederemo la settimana prossima con un'interrogazione: i 900 milioni di investimenti promessi dalla Tamoil, quando arriveranno? E cosa ne verrà fatto? Intando il piano di caratterizzazione va avanti, tanto che, come tengono a sottolineare gli amministratori locali, questi sono dati ancora parziali. Solo verso fine marzo, al termine del piano di caratterizzazione, sia avrà una versione definitiva della situazione. «Sondaggi e prelievi di terreno e di acqua in diversi punti e a diverse profondità, per un totale di circa 900, come era prevedibile non sono terminati entro lo scorso dicembre, nonostante
no, ora passati alla fase di verifica, e sono all’80% del totale i prelievi di acqua dalle falde. L’obiettivo è di con-
cludere i prelievi entro febbraio e di completare le analisi entro marzo». Le tappe successive saranno un tavolo tecnico di confronto sui risultati e infine la Conferenza di servizio che dovrà validare il piano di caratterizzazione, l’analisi di rischio e approvare il progetto di bonifica. E’ prevedibile che la Conferenza di servizio potrà svolgersi nel mese di luglio, in quanto dovrà essere effettuato un nuovo rilevamento di verifica dei gas interstiziali verso la fine di maggio. Naturalmente, al di là della prima ipotesi, Beati ha invitato a non giungere a conclusioni affrettate: serviranno ancora indagini e molte verifiche, ha detto, soprattutto per capire da dove è venuto l’inquinamento e se ancora vi siano fonti attive. In particolre ha parlato di alcuni dati che Tamoil non ha ancora fornito riguardo a una verifica per così dire dinamica dei serbatoi (cioè non solo il risultato finale della verifica, ma gli eventuali problemi riscontrati e gli interventi effettuati) e delle reti dei sottoservizi (fognature). Rispondendo alle domande dei consiglieri, Beati ha poi affermato che la barriera idraulica, con i 15 pozzi messi in attività, sembra funzionare: all’esterno, infatti, l’inquinamento non è aumentato e alcuni piezometri indicano una sua leggera diminuzione. In merito ai possibili scenari futuri, il direttore dell’Arpa ha diviso la questione in due parti. Riguardo l’area interna alla raffineria, saranno
In Breve UN CORSO PER VENDITORI E' ancora possibile iscriversi ai corsi abilitanti all’esercizio dell’attività di vendita del settore alimentare e di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande promosso da Servimpresa. I corsi (che per Cremona si svolgeranno presso la Camera di Commercio, e per Crema presso la sede distaccata di via IV Novembre) sono della durata di 120 ore, e prenderanno il via il 17 febbraio nei giorni di lunedì, martedì e mercoledì (dalle 14.30 alle 18.30). L'edizione di Crema, invece, partirà il 26 febbraio nei giorni di lunedì, martedì e giovedì dalle 14.30 alle 18.30.
CESVIN, CERTIFICAZIONE ENERGETICA Cesvin, in collaborazione con Servimpresa, promuove due corsi in materia di certificazione dell'efficienza energetica degli edifici. A partire da martedì 17 febbraio parte, infatti, il corso diurno per l'accreditamento all'albo Cened di certificatori dell'efficienza energetica degli edifici. Si svolgerà nella sede di Cremona del Politecnico di Milano, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18, ogni martedì fino al 7 aprile. Lo stesso tipo di corso, nella versione serale, partirà, invece, lunedì 16 marzo. Si svolgerà nella sede di Crema di CR.Forma dalle 19 alle 23 ogni lunedì e mercoledì fino al 6 maggio. Il costo è di 650 euro (+Iva 20%) comprensivo del materiale didattico.
FATTURAZIONE ELETTRONICA AL POLITECNICO Fatturazione elettronica e conservazione sostitutiva: questo il tema di un corso organizzato da Cesvin il 5 marzo prossimo, dalle 9 alle 18 presso la sede di Cremona del Politecnico, e rivolto ai dottori commercialisti, agli esperti contabili e alle figure aziendali responsabili della gestione amministrativa. Il corso è in fase di accreditamento per l'assegnazione dei crediti formativi agli iscritti agli ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (8 ore di corso, 8 crediti formativi). Il costo del corso è di 350 euro + Iva 20%.
CASALMAGGIORE, CORSO PER DECORATORI
La collaborazione fra il comune di Casalmaggiore e la Scuola edile cremonese ha consentito anche per l’anno 2009 di inaugurare una nuova edizione del corso professionale per decoratori (edizione competenze di base) presso la Scuola di Disegno Bottoli di Casalmaggiore. Il corso rivolto ad operatori del settore si propone di fornire le competenze necessarie alla decorazioni di interni, alla realizzazione di finti marmi, di finti legni e all’imitazione delle pietre preziose utilizzate nell’arredamento. Di seguito a questa edizione, ne verrà inaugurata un'altra che fornirà ai partecipanti competenze avanzate in tema di decorazione. Il corso è condotto da Mara Magni, esperta decoratrice e restauratrice formatasi alla Scuola Santa Paola di Mantova.
possibili interventi di bonifica, o di messa in sicurezza permanente, delle zone interessate al piano di investi-
Dal Conte: «Bisogna avere delle certezze» «Attendiamo che ci siano i dati definitivi, per convocare l'Osservatorio Tamoil» spiega l'assessore comunale Carlo Dal Conte. «Una volta terminata la caratterizzazione, intorno alla fine di marzo, si potrà partire con il piano di bonifica. Dovrà essere fatto un lavoro molto dettagliato. Dovrà essere convocata anche la Conferenza dei servizi, in cui si discuterà il da farsi.
Carlo Dal Conte
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Gli studi hanno confermato i dati iniziali, cioè che c'è un inquinamento più rilevante nell'area interna allo stabilimento dove si trovano gli impianti più vecchi, e esternamente lungo il corso del Riglio. Un dato positivo è che la barriera idraulica sembra tenere. Ora però bisogna procedere con calma, per avere delle certezze, prima di iniziare con la bonifica».
menti che Tamoil ha previsto per ammodernare gli impianti. Per esempio nell’area dove verrà realizzata la nuova centrale a gas al posto di quella attuale a olio combustibile. Sull’area esterna, invece, una volta completate le indagini, si potrà parlare di progetto di bonifica. Ma non è abbastanza per Andrea Ladina: «La settimana prossima mi recherò in regione Lombardia per rinnovare l'invito, già fatto tempo fa tramite una mozione, all'assessore regionale Stefano Maullo, che si occupa appunto delle industrie a rischio di incidente rilevante. Vogliamo che venga a Cremona a verificare di persona qual è la situazione della Tamoil».
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Cronaca
Venerdì 13 Febbraio 2009
Un giro di fatture false, manodopera irregolare e imponibili truccati. Nei guai due società
Frode fiscale per sei milioni di euro
S
di Sara Pizzorni
coperta dalla guardia di finanza di Cremona una consistente frode fiscale per più di 6 milioni di euro commessa da parte di due società della provincia. Le indagini hanno portato a ispezioni che hanno consentito di accertare un giro di fatture false, l'utilizzo di manodopera irregolare e in nero, e materia imponibile sottratta a tassazione per entità particolarmente consistenti. La prima delle due società controllate aveva organizzato un consolidato meccanismo di frode all'erario attraverso l'interposizione,
nelle singole operazioni di approvvigionamento, di soggetti preposti unicamente all'emissione di fatture false e all'accollo del
debito Iva senza che questo, tuttavia, fosse mai stato realmente assolto. Si tratta in definitiva del noto fenomeno del ricorso a società cartiere, entità il più delle volte sprovviste di reali strutture aziendali e/o commerciali, la cui rappresentanza e amministrazione, per ovvie ragioni, viene affidata ad un soggetto “nullatenente”. In questo contesto, le cartiere utilizzate nel complesso circuito fraudolento non versavano l'imposta sul valore aggiunto, mentre l'imposta evidenziata nelle certificazioni fiscali simulate, utilizzate dal cessionario reale controllato, venivano detratte nelle proprie liquidazioni periodiche. L'effetto finale
della frode era duplice: da un lato, l'artefice del sistema così congegnato lucrava indebitamente sull'Iva abbattendo il proprio debi-
Consumatori: istruzioni per l'uso Unione Nazionale Consumatori Comitato di Cremona Piazza San Michele, 2 Tel. e Fax: 0372/28370
L'argomento "latte" - in questi giorni ed in particolare qui a Cremona - è piuttosto indigesto! Non è tuttavia nostra intenzione entrare nel merito della questione "quotelatte", quanto piuttosto della "storia infinita del latte crudo"! Stiamo parlando solo del "latte bovino" e siamo nettamente favorevoli al recentssimo provvedimento governativo del Ministero della Salute pubblicato sulla G.U. del 14 Gennaio 2009 in merito alla vendita con macchine distributrici. E cioè: 1) tanto sulle macchinette erogatrici che sulle bottiglie è obbligatoria l'indicazione che il latte deve essere consumato previa bollitura; b) dovrà risultare, come data massima di scadenza, il 3° giorno dalla data di messa a disposizione del prodotto; c) l'obbligo di sospensione della commercializzazione di latte crudo attraverso macchine erogatrici qualora queste non rispondano completamente ai requisiti di legge; d) il divieto di somministrazione di latte crudo nell'ambito della ristorazione
collettiva; e) l'obbligo per il responsabile della macchina erogatrice di escludere tassativamente ogni disponibilità di contenitori destinati al consumo in loco del prodotto. In verità la "storia infinita" del latte crudo era iniziata con il Regio Decreto 994 del 1929; e le condizioni ebbero un'altalena incredibile nel tempo: si passò dal "divieto di vendita di latte sudicio, inacidito ed annaquato" all'obbligo di consegna - anche a domicilio…nelle "bottiglie di vetro incolore a fondo piatto". Si era giunti così alla legge n°169 che aveva vietato l'immissione al consumo del latte crudo "salvo che mediante vendita diretta dal produttore al consumatore nella stessa azienda agricola di produzione". Siamo convinti che una certa prudenza sanitaria, sia decisamente opportuna…Per cui, pur comprendendo le ragioni commerciali dei produttori ed economiche dei consumatori stessi, restiamo fermamente convinti che una bollitura non fa mai male…
La sede della Guardia di Finanza di Cremona
to fiscale, dall'altro conseguiva un illecito vantaggio competitivo potendo rivendere i beni oggetto dell'attività commerciale a prezzi significativamente più vantaggiosi rispetto a quelli mediamente praticati da altri operatori del settore. Nei confronti della seconda delle aziende ispezionate, i militari della Compagnia hanno appurato che faceva sistematicamente ricorso a manodopera, irregolare o in nero, proveniente da paesi extracomunitari. I lavoratori, infatti, erano tutti sprovvisti del permesso di soggiorno. L'azienda, in sostanza, simulava, di fatto, l'effettuazione di attività imprenditoriali ricorrendo all'interposizione di soggetti che, attraverso l'emissione di fatture false, consentivano alla prima di evadere l'Iva e gonfiare i costi, consentendole di costituire veri e propri
“fondi neri” poi impiegati per retribuire la manodopera in nero. Al termine delle indagini è stato constatato l'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per circa 6 milioni di euro, l'indebita deduzione di costi per lo stesso importo, l'omessa documentazione e dichiarazione di elementi positivi di reddito per 1.360.000, euro la sottrazione all'erario di Imposta sulle attività produttive (Irap) per 313.700 euro. L'imposta sul valore aggiunto non versata ammonta, invece, ad 1.342.000 euro. Due le persone denunciate alla Procura della repubblica di Cremona per i reati di utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e presentazione di dichiarazione infedele. All'autorità giudiziaria sono state anche segnalate alcune posizioni inerenti le violazioni delle norme in materia di immigrazione.
DALLA PARTE DEI CITTADINI
di Damiano Talamazzini
Responsabile Provinciale Patronato Epaca
Questa rubrica rappresenta un luogo d'incontro a disposizione dei nostri lettori, nato per rispondere a dubbi e quesiti in materia di diritti previdenziali e assistenziali. Le lettere rivolte al Patronato Epaca possono essere indirizzate alla nostra redazione, per posta o via e-mail, oppure direttamente al Patronato Epaca (epaca.cr@coldiretti.it). Egregio responsabile del Patronato Epaca, avrei un quesito da sottoporLe. Sono un lavoratore, assunto a tempo determinato e tra pochi giorni diventerò padre; pertanto, desideravo sapere se esiste una normativa che preveda di concedere ai padri qualche giorno di ''paternità Lettera frmata La materia inerente i congedi per maternità e paternità è normata da apposita legge n. 53 dell'8 marzo del 2000. Le disposizioni in essa contenute, relative a permessi, congedi e astensioni facoltative, sono state riprese dal più recente Decreto Legislativo del 26 marzo 2001 n. 151 "Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità “a norma dell’articolo 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53". L’articolo 15 ha previsto l'approvazione di un Testo Unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità. Il Testo Unico è stato approvato con il Decreto Legislativo 26 marzo 2001 ed ha introdotto o rese più esplicite alcune indicazioni.
La Parola all'Avvocato A cura dell’ Avv. Alessio Romanelli Inviate i vostri quesiti a: ilpiccolocremona@fastpiu.it La presente rubrica non offre pareri legali ai lettori, ma affronta con spirito divulgativo tematiche di natura giuridica di interesse generale. Per pareri legali su pratiche determinate o casi concreti è necessario rivolgersi ad un avvocato iscritto all'Albo tenuto dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati con sede presso il Palazzo di Giustizia, via dei Tribunali 13, Cremona
"Gentile avvocato sento sempre parlare della Cassazione come giudice di "legittimità", ma non capisco bene cosa vuol dire, dal momento che anche tutti gli altri giudici sono sicuramente "legittimi". Mi può spigare la cosa in poche parole" Volumi - altro che poche parole! - sono stati scritti sull'argomento, vale a dire sulla funzione della Suprema Corte di Cassazione. Cercherò in ogni modo di offrirle una brevissima e spero chiara esplicazione. il Giudice, non importa se civile o penale, nel momento in cui deve emettere la sentenza, deve in primo luogo valutare i fatti storici risultanti dalle prove (Tizio si è impossessato di una cosa mobile altrui al fine di trarne profitto; Caio non ha adempiuto l'obbligazione nascente dal contratto), quindi deve inquadrare - sussumere - il fatto storico specifico all'interno delle norme generali e astratte che regolano quella materia (rubare è vietato, il furto è punito dall'art. 624 cod. pen.; le obbligazioni devono essere adempiute, chi non le adempie deve risarcire il danno), infine deve emettere la propria decisione creando la norma particolare e concreta da applicarsi al caso particolare e concreto (Tizio verrà condannato per furto, Caio verrà condannato ad eseguire la propria prestazione forzatamente e a risarcire il danno). L'esperienza insegna che il Giudice può sbagliare, quindi l'ordinamento attribuisce alla parte processuale il potere di impugnare. Nel nostro ordinamento, in linea generale, la parte ha due impugnazioni: l'appello e - infine - il ricorso per Cassazione. In grado di appello il Giudice, se richiesto, rivaluta tutto il ragionamento seguito dal primo giudice, quindi ricostruisce nuovamente il fatto in base alle
prove, individua la norma generale e concreta ed emette la sentenza. Nel grado di cassazione, invece, il Giudice non valuta più il fatto storico, ma solo le la legge è stata individuata e quindi applicata correttamente. Per tale motivo si parla di giudizio di sola legittimità. "Sono un piccolo imprenditore, mi è arrivata una cartella esattoriale dove si dice che devo pagare entro 60 giorni, ma qui c'è la crisi, altro che storie (...) è possibile chiedere una dilazione?" Sì. Negli ultimi tempi è anche diventato molto più semplice di prima. Il consiglio è quello di incaricare un professionista - commercialista o avvocato - ma la pratica può essere condotta anche autonomamente. L'istanza di rateazione va presentata all'Agente della Riscossione (EQUITALIA ESATRI) unitamente alla documentazione richiesta e può arrivate sino a 72 mesi. "Mi sono separato parecchi anni fa e i figli, che sono ancora minorenni, sono stati affidati alla madre. Adesso che è cambiata la legge posso chiedere l'affido condiviso?" Sì. In base all'art. 4 della Legge 8 febbraio 2006, n. 54, nei casi in cui il decreto di omologa dei patti di separazione consensuale, la sentenza di separazione giudiziale, di scioglimento, di annullamento o di cessazione degli effetti civile del matrimonio sia già stata emessa alla data di entrata in vigore della legge che ha innovato la materia, ciascuno dei genitori può richiedere, nei modi previsti dall'articolo 710 cod. proc. civ. o della legge sul divorzio l'applicazione delle disposizioni in tema di affido condiviso.
Esistono i congedi di paternità? Qual'è la normativa in merito?
Il ruolo del padre ne è uscito in questo modo rafforzato; anch’egli diviene titolare del diritto al congedo parentale per i figli. Il congedo di paternità Il Testo Unico, (articolo 38), prevede che il padre lavoratore abbia diritto di astenersi dal lavoro per tutta la durata del congedo di maternità, oppure per la parte residua che sarebbe spettata alla lavoratrice, in caso di morte, o di grave infermità della madre, ovvero di abbandono, nonché in caso di affidamento esclusivo del bambino al padre. Il padre lavoratore che intenda avvalersi di questo residuo deve presentare al datore di lavoro la certificazione relativa alle condizioni di morte o grave infermità. In caso di abbandono, il padre lavoratore ne deve rendere dichiarazione sostitutiva di notorietà. Altra cosa sono invece i congedi per malattia del figlio Il Testo Unico riprende le disposizioni relative ai congedi per malattia del figlio. E' prevista la possibilità per entrambi i genitori, alternativamente, di astenersi dal lavoro durante le malattie del bambino di età inferiore a otto anni. Se il bambino è di età compresa fra i tre e gli otto anni, l'astensione è limitata a cinque giorni l'anno per ciascun genitore. Per fruire di questa agevolazione è necessario presentare un certificato rilasciato da un medico specialista del Servizio Sanitario Nazionale o con esso convenzionato, oltre ad un'autocertificazione in cui si dichiari che l'altro genitore non si è assentato dal lavoro negli stessi giorni per il medesimo motivo. Se la malattia del bambino dovesse dar luo-
go ad un ricovero ospedaliero, si interrompe il decorso del periodo di ferie in godimento da parte del genitore. Fino ai tre anni di età del bambino, i permessi sono coperti da contribuzione figurativa, cioè sono computati nell'anzianità di servizio. Dopo i tre anni di età del bambino, i permessi sono coperti solo parzialmente a seconda del reddito dei richiedenti. Il congedo spetta al genitore richiedente, anche qualora l'altro genitore non ne abbia diritto. Le disposizioni che permettono i congedi per cura, educazione, assistenza, malattia e allattamento, sono estese anche ai genitori adottivi o agli affidatari. Il limite di età del bambino in questo caso è più elastico. Nello specifico, per quanto riguarda la domanda che Lei mi ha posto, tre giorni di astensione dal lavoro sono previsti e riconosciuti da alcuni contratti. Dovrà quindi fare riferimento all’eventuale contratto di lavoro della categoria cui Lei appartiene.
Sempre disponibili per tutti i Cittadini interessati, per fornire un'adeguata informazione, consulenza e chiarimenti, i nostri uffici Epaca in Cremona e Provincia, si trovano: • CREMONA Via D. Ruffini, 28 (adiacente Hotel IBIS) Tel. 0372/435620 • CREMA Via Macello, 34 Tel. 0373/256501 • CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 Tel. 0375/42132 • SORESINA Via Matteotti, 12 Tel. 0374/342329 • CREMONA Via Ala Ponzone, 8 Tel. 0372/499811
Salute
Venerdì 13 Febbraio 2009
GLI ORARI
PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle 18.00 in orario continuato, il sabato dalle ore 8.00 alle ore 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a vnerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Orario: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. FISIOTERAPIA Esclusa la visita specialistica che si prenota presso il CUP-Cassa, le prenotazioni vanno effettuate di persona. Dove: piano 1, corpo C (ala sinistra), monoblocco ospedaliero. Orario: lunedì dalle 08.00 alle 14.00; da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00. Tel: 0372 405346 per informazioni. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario:da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Dove: Medicina del Lavoro, padiglione 10 Impegnativa del medico curante. Allergologia per sospetti professionali Tel. 0372 408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 13.00; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia dalle 09.00 alle 13.00 da lunedì a venerdì. Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Spe-
cialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. SERVIZIO DIETETICO valutazioni e controlli nutrizionali La prima visita si prenota al CUP. Dove: piano 4, ala sinistra. Orario: da lunedì a venerdì dalle 09.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 16.00. Telefono: le prenotazioni per il controllo nutrizionale può essere effettuata telefonicamente da lunedì a venerdì dalle 09.30 alle 15.30 ai numeri 0372 405732, 0372 405634, 0372 405631. centro prelievi LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.00 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle ore 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì.
Sabato 14 appuntamento con Cardiologie aperte: incontro con bambini e genitori. Parola d'ordine: prevenzione
Cuore, ricerche innovative
L
di Laura Bosio
a prevenzione è sempre al centro nella cura delle patologie cardiovascolari. E sottolineare l'importanza di un cuore sano è lo scopo dell'iniziativa posta in essere dall'Ospedale di Cremona, in occasione, della settimana del cuore, che si concluderà domenica 15. «All'ospedale di Cremona, il 14 febbraio si terrà l'iniziativa denominata “Cardiologie aperte”, inviteremo i cittadini a vedere cosa siamo in condizioni di fare» spiega il direttore dell'unità operativa di cardiologia, Salvatore Pirelli. «Vogliamo inoltre sensibilizzare le persone all'importanza di controllare i fattori di rischio, e a prevenire il rischio cardiovascolare. Sarà un’anticipazione del progetto “A scuola con un nuovo ami-
Il Dottor Salvatore Pirelli, direttore dell'unità operativa di Cardiologia
venzione. Ai bambini verrà illustrato il cuore con le sue funzionalità, la corretta alimentazione e la giusta attività fisica, principi basilari per la previsione delle malattie cardiovascolari. Ai genitori, grazie alla collaborazione offerta dagli operatori del 118 di
CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Dove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10 Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante. Le prenotazioni vengono effettuate telefonando al 0372 408178 da lunedì a venerdì dalle ore 10.30 alle ore 13.00; oppure personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, - Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle ore 13.00 alle ore 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: piano Rialzato, ala sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248 TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione pu essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.
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La locandina dell'iniziativa
co, il cuore”: l’unità operativa di cardiologia ospiterà, nel giorno dedicato a San Valentino, i piccoli partecipanti al progetto con i loro genitori. Nella giornata sono stati pensati due percorsi differenti - uno per i bambini, l’altro per i loro genitori - entrambi dedicati alla pre-
Cremona, verranno illustrate le manovre di primo soccorso e con il cardiologo si tratteranno argomenti di educazione sanitaria. Grande protagonista anche per quest’anno la prevenzione, vista la rilevanza delle patologie cardiovascolari, che, in Italia, come nella nostra
realtà, rappresentano la prima causa di morte». Il tutto rientra in un progetto più ampio... «Esatto. A marzo inizierà un progetto dell’unità operativa di cardiologia, in collaborazione con l’Anmco (Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri) e “Per il tuo cuore” (Fondazione italiana per la lotta alle malattie cardiovascolari) e l'Ipercoop Cremona Po, che coinvolgerà i bambini di quinta elementare di alcune scuole elementari cremonesi». In cosa consiste l'iniziativa? «Con il progetto “A scuola con un nuovo amico, il cuore” i medici ed infermieri della nostra struttura cardiologica incontreranno i bambini di quinta elementare delle scuole Monteverdi, Stradivari, Manzoni e Cavatigozzi. Vogliamo istruire i bambini sin dalla tenera età ad un corretto e sano stile di vita: no al fumo, si ad una adeguata attività fisica ed ad una alimentazione equilibrata». A livello nazionale come viene portata avanti l'iniziativa? «Si vuole promuovere la ricerca clinica innovativa, a cui si può contribuire mandando un sms al numero 48458». Di che tipo di ricerca si tratta?
«Facciamo un passo indietro. Già dai primi anni ottanta si era dimostrato che con determinati farmaci era possibile dimezzare la mortalità per infarto, se si arrivava per tempo. E questo è ormai un risultato assodato. Ora si vuole intraprendere una nuova strada. L'idea è quella di capire come mai accade che certi soggetti, pur avendo parecchi fattori di rischio (come fumo, colesterolo, ecc) riescano a non aver problemi cardiocircolatori fino a tarda età, mentre invece altri con uno stile di vita morigerato vengano comunque colpiti da infarto». Parliamo della nostra realtà... «La nostra cardiologia vede circa un migliaio di coronografie all'anno, oltre a 500 angioplastiche. Di queste, 150 sono state fatte con pazienti con infarto acuto in corso, e che necessitavano la riapertura dell'arteria occlusa». Come funziona? «L'angioplastica consente, gonfiando un palloncino, di eliminare l'occlusione dell'arteria e il suo restringimento. E' importante essere sempre pronti a trattare il paziente, a qualsiasi ora. La celerità e molto importante, e permette di avere più alte possibilità di sopravvivenza».
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Agricoltura
Venerdì 13 Febbraio 2009
I vertici locali di Coldiretti pronti a realizzare un documento che contenga richieste di modifica da sottoporre al ministro
«Niente zone d'ombra nel decreto sulle quote latte»
S
i sono svolti mercoledì a Cremona e giovedì a Crema e a Soresina, gli incontri con gli allevatori di bovini da latte organizzati da Coldiretti Cremona, con l’obiettivo di analizzare il decreto “quote latte” approva-
to dal consiglio dei ministri, evidenziando gli aspetti che necessitano di modifica, così da condividere una serie di richieste di correttivi da proporre in sede di conversione parlamentare del testo. E proprio da questa fitta serie di appuntamenti sta na-
scendo un documento di sintesi, che conterrà tutte le richieste di modifiche ritenute necessarie da Coldiretti, da sottoporre al Ministro e a tutte le forze politiche, perché tali correzioni siano sostenute ed attuate in sede di conversione parlamentare.
MERCATI - SETTIMANA DAL 6/2/2009 AL 12/2/2009 UNITà DI MISURA
CREMONA
Tonn.
136,00144,00
150,00155,00
151,00154,00
158,00161,00
Tonn.
125,00126,00
134,00135,00
128,00130,00
145,00148,00
Tonn.
N.q.
355,00357,00
335,00340,00
--
Tonn.
120,0-125,0 N.q.
alla rinfusa
Tonn.
65,0067,00
79,5081,00
91,0094,00
94,0095,00
FIENO maggengo agostano
Tonn.
N.q.
80,00-130,00 100,00-140,00
--
--
Tonn.
N.q.
44,00-55,00
--
--
lattonzoli locali
15 kg.
3,640
3,630
3,620
3,790
SUINI lattonzoli locali
25 kg.
2,660
2,650
2,650
2,790
SUINI lattonzoli locali
30 kg.
2,500
2,490
2,460
2,560
SUINI lattonzoli locali
40 kg.
2,050
2,020
2,040
2,075
Suini da macello
156 kg.
1,140
N.q.
1,095
1,140
Suini da macello
176 kg.
1,140
N.q.
1,125
1,175
Suini da macello
Oltre 176
1,140
N.q.
1,125
1,140
Vacche Frisone 1ª qualità (p.v)
Kg.
2,10-2,45 p. morto
Montichiari peso vivo 0,95-1,20
0,910-1,010
--
Vacche fris. 2ª qualità (p.v)
Kg.
1,80-1,95 p. morto
0,70-0,83
0,660-0,700
--
Manze scottone 24 mesi
Kg.
2,20-2,58 p. morto
0,95-1,15
1,020-1,190
--
Kg.
0,70-1,00
0,80-1,00
0,900-1,120
--
(50-60Kg) pie blue belga
Kg.
3,00-4,95
4,50-5,00
4,250-4,650
--
BURRO pastoriz.
Kg.
1,50-1,55
1,30
1,300
--
PROVOLONE VALPADANA
Kg.
5,05-5,20
4,95-5,05
--
--
PROVOLONE VALPADANA
Kg.
5,30-5,50
5,15-5,35
--
--
Kg.
5,55-5,85
5,00-6,00
5,80-6,00
--
Kg.
5,85-6,00
6,05-6,55
6,20-6,45
--
Kg.
--
--
--
--
PRODOTTO FRUMENTO
tenero buono mercantile
GRANOTURCO
ibrido naz. 14% um.
SEMI DI SOIA nazionale
ORZO NAZ.
peso spec. 55-60 peso spec. 66-68
CRUSCA
PAGLIA
press.rotoballe
SUINI
Vitelli Baliotti (50-60 kg) fris.
Vitelli Baliotti
MILANO
MANTOVA
MODENA
129,0-136,0- 154,0-159,0 N.q. 142,0-147,0 144,0-149,0 161,0-163,0
fino a tre mesi
oltre tre mesi
GRANA Scelto stag. 9 mesi
GRANA Scelto stag. 12-15 mesi
Latte naz. Crudo (16-30 giugno)
N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Non è escluso che in futuro venga ripristinato il mercato settimanale. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì.
«Per Coldiretti ci sono stati, e continuano ad esserci, dei punti fermi» evidenzia Roberto De Angeli, presidente di Coldiretti Cremona. «In primo luogo, in materia di assegnazione delle quote, era essenziale che si andasse non ad incrementare la produzione, bensì a sistemare la vicenda Italia, sanando quella produzione che sistematicamente veniva fatta dagli splafonatori. Al tempo stesso, si doveva evitare il rischio che l’aumento delle quote ottenute in sede comunitaria confluisse nella riserva nazionale, mentre per noi era essenziale che le stesse fossero distribuite a ciascuno produttore, a partire dalla prossima campagna». «Oggi, con l’esame del decreto, entriamo in una fase in cui, se da un lato possiamo dire recepiti alcuni dei nostri input, d’altro canto non possiamo non evidenziare la necessità di apportare dei correttivi al decreto, laddove ci sembra non vi siano sufficienti garanzie per il produttori che hanno finora rispettato la legge» evidenzia Assuero Zampini, direttore di Coldiretti Cremona. «Da qui il nostro impegno di avanzare proposte che ci aspettiamo vengano recepite in sede di discussione parlamentare del decreto. Da qui gli incontri con gli allevatori, che hanno lo scopo di assicurare una corretta informazione ai soci, rispetto alla ridda di interpretazioni circolate nelle scorse settimane, presentando agli allevatori le proposte di emendamento elaborate a livello locale e regionale, verificandole con loro e raccogliendo ogni suggerimento utile a migliorarle. Il lavoro che stiamo compiendo in que-
Assuero Zampini, direttore di Coldiretti Cremona
sti giorni va anche nella direzione di incontrare tutti i parlamentari del territorio». «Venendo ai correttivi proposti oggi ci aspettiamo, in primo luogo, il ripristino della quota B detenuta da ciascuna azienda, anziché, come previsto dal decreto, per la sola quota B prodotta» ha spiegato Pietro Scolari, responsabile dell’ufficio economico Coldiretti, nell’incontro con gli allevatori. «Ci aspettiamo inoltre un differente criterio di ripartizione delle quote da assegnare, seguendo con priorità il reintegro, appunto, della quota B detenuta da ciascuna azienda e in seconda battuta l’assegnazione a coloro che hanno preso in affitto le quote nella scorsa campagna 2007-2008 e successivamente agli splafonatori. Altra misura che riteniamo fondamentale per tutelare le imprese che fino ad oggi hanno investito nell’acquisto delle quote, è la quantificazione di una somma cospicua e certa che confluisca nel fondo previsto dal decreto all’art. 6, fondo la cui dotazione dovrà
essere finalizzata all’abbattimento degli interessi dei mutui contratti dalle imprese rispettose della legge per l’acquisto di quota latte. Altro aspetto che necessita una modifica consiste nell’eliminazione della franchigia proposta all’art. 1 del decreto del 5%: ci aspettiamo pertanto che le imprese ubicate in pianura e in zona svantaggiata, e che abbiano coperto con affitti di quota nel periodo 2007-2008 anche in misura non superiore al 5% della quota posseduta, si vedano assegnare in toto quanto preso nella scorsa campagna. Inoltre sono stati individuati ulteriori vincoli da inserire nella procedura di regolarizzazione delle multe pregresse con l’obiettivo di prevenire comportamenti tesi ad aggirare o eludere le disposizioni del provvedimento ricorrendo a vecchie e nuove furbizie». L’obiettivo di Coldiretti è evitare interpretazioni del decreto o zone d’ombra, affinché quanto contenuto nel decreto stesso venga esposto con la massima chiarezza e trasparenza.
Ambiente
A cura del Circolo culturale «Ambientescienze»
Venerdì 13 Febbraio 2009
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Sanguinosa rivolta dei contadini e degli M'illumino di meno... ambientalisti nel Madagascar. I veri motivi tutto l'anno!
A
Fonte: Osservatorio sulle Foreste Primarie http://www.salvaleforeste.it
ntananarivo, 27 Novembre 2008 - L'acquisizione da parte della Daewoo di 1,3 milioni di ettari di terreno, pari a oltre la metà della terra coltivabile del Madagascar, ha scatenato la rivolta nel paese. Enormi manifestazioni sono sfociate in scontri di piazza, con decine di vittime. Il ministro dell'Interno, Gervais Rakotonirina, ha annunciato la rimozione del sindaco di Antananarivo, leader dell'opposizione. In base all'accordo siglato col governo malgascio, la multinazionale coreana avrà pieno diritto sui terreni per 99 anni. La Corea del Sud ha fame di terra, e l'ha trovata in Madagascar. In questo paese però, i diritti di proprietà sulla terra sono incerti, e i contadini temono di perdere i propri campi. Ma in pericolo sono soprat-
tutto le foreste, in quanto, secondo il manager della Daewoo Hong, "si tratta di terra totalmente non sviluppata, incontaminata. E noi daremo lavoro rendendola coltivabile, e questo è buono per il Madagascar". Quello che il signor Kong omette è che la maggiore ricchezza del Madagascar consiste in un patrimonio biologico unico al mondo. Il Madagascar infatti ospita da solo il 5% delle specie animali e vegetali del mondo, l'80% delle quali sono specie endemiche, ossia si trovano solo sull'isola e in nessuna altra parte del mondo. Fra gli esempi più noti di questa eccezionale biodiversità ci sono la famiglia dei lemuri, tre famiglie endemiche di uccelli, le numerose specie di camaleonti e i tipici baobab. L'impresa automobilistica coreana non si interessa all'agricoltura a caso: le terre
del Madagascar non dovranno fornire cibo per i malgasci, né per i coreani, ma mais e olio di palma, per il biodiesel, l'oro liquido che dovrà sostituire il petrolio, ormai agli sgoccioli. L'accordo è contestato anche dai contadini coreani, che vedono sempre più terreni ceduti all'industria. Intanto, a 80km dalla capitale, la canadese Sherritt Inter-
national ha avviato la costruzione di una delle più grandi miniere di nichel e cobalto del pianeta. L'impianto sorgerà in un'area che ospita 1.400 specie di piante da fiore, 14 specie di lemuri e oltre 100 di rane, la maggior parte delle quali endemiche. E non è stato avviato alcuno studio indipendente d'impatto ambientale.
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USA, IL DECLINO DEL FIUME COLORADO E I PERICOLI PER IL GRAND CANYON
L'amministrazione Bush ha ignorato o falsato i responsi delle ricerche sulle risorse idriche Usa. A farne le spese, l'ecosistema di uno dei parchi più famosi del mondo di Cristina Nadotti www.repubblica.it
risparmiare, vogliono chiudere alcune dighe durante le ore notturne, quando c'è bisogno di meno potenza.
RAPPORTI scientifici falsificati per aggirare il parere degli esperti sui rischi ambientali. È solo l'ultimo di uno dei tanti misfatti dell'amministrazione Bush in fatto di tutela ambientale, e a farne le spese è stato questa volta un monumento naturale, il Grand Canyon. Il quotidiano americano Washington Post ha svelato che il ministero dell'Interno ha voluto ignorare, e in alcuni casi modificare, i responsi di ricerche scientifiche sulla corretta gestione delle risorse idriche del fiume Colorado. Così facendo, la fauna e l'ecosistema in generale del Grand Canyon, secondo il gruppo ambientalista Grand Canyon Trust, sono stati fortemente danneggiati. Una disputa annosa. Le dighe su invasi che afferiscono al Colorado sono al centro di una disputa annosa. Le acque che alimentano il fiume forniscono energia idrica e il loro fluire viene regolamentato a seconda del fabbisogno di energia elettrica della zona. Se però l'apertura o chiusura delle dighe è utile per le centrali idroelettriche, non è detto lo sia altrettanto per l'ecosistema del Grand Canyon. Gli ambientalisti sostengono infatti che una regolazione dei flussi non sia naturale visto che, per sua natura, il Colorado è caratterizzato da periodi di piene e di siccità. Al contrario, le centrali elettriche richiedono un flusso quasi costante e, per
Il piano quinquennale. Lo scorso febbraio il ministero degli Interni, che si occupa anche di gestione dell'ambiente, ha approvato un programma che prevede soltanto una piena all'anno, avvenuta nel marzo 2008, dopo la quale il Colorado avrebbe avuto un flusso regolato fino al 2012. Ogni decisione su come gestire le acque è stata quindi rimandata, sulla base dei risultati di studi costati al governo federale oltre 100 milioni di dollari. Ma questi studi, sostengono le associazioni ambientaliste, dicono chiaramente che il Colorado starebbe molto meglio con più piene occasionali e il governo ha voluto ignorarli. Al loro posto, secondo quanto sarebbe sfuggito alla dirigenza del Grand Canyon National Park, sono stati prodotti studi falsificati o incompleti, emendati delle parti contrarie agli interessi delle grandi aziende che possiedono gli impianti idroelettrici. Gli animali vittime di Bush. Tra le vittime della politica senza scrupoli dell'amministrazione Bush ci sono dunque ora anche i Gila cypha, pesci d'acqua dolce tipici di alcuni fiumi statunitensi, oltre alle spiagge del Colorado, minacciate dall'erosione a causa della politica di gestione delle dighe. In particolare la popolazione dei pesci è oggetto di una dispu-
ta nella disputa perché il governo ha sostenuto, nel varare il piano quinquennale, che la popolazione di Gila cypha non è a rischio, mentre gli ambientalisti sostengono che i pesci dovrebbero essere inseriti negli elenchi delle specie a rischio. La fauna del Grand Canyon è solo l'ultima a essere messa in pericolo dalle scelte dell'amministrazione Bush: i salmoni furono tra le prime, specie già a rischio falcidiata dalle politiche repubblicane per la pesca e la costruzione di dighe. Inoltre, il presidente aveva tagliato i fondi alle ricerche pubbliche sulle specie in via di estinzione, ricerche che, anche quando venivano fatte, sono state spesso ignorate. La sfida del ministro Salazar. Ken Salazar, il segretario di Stato agli Interni nominato da Barack Obama non ha voluto fare dichiarazioni sul caso specifico del Grand Canyon. Tuttavia i suoi intenti, in accordo con il programma del nuovo presidente, sono di invertire la rotta dell'amministrazione Bush e di mettere almeno sullo stesso piano gli interessi economici e quelli ambientali. "Non ci saranno più le sviste del passato", ha avuto modo di dire il ministro nei giorni scorsi, e gli ambientalisti gli hanno subito lanciato un appello: "Se vuole davvero cambiare, cominci dal suo ministero", sfidandolo a liberarsi degli impiegati e funzionari abituati a tenere in maggiore conto le ragioni degli industriali rispetto a quelle dei rapporti scientifici.
L’Europa è al freddo, ma in Australia sono a + 48° Continua l'ondata di gelo nel nord Europa, con il centronord di Finlandia, Norvegia, Svezia e il nord della Russia alle prese con temperature abbondantemente sotto lo zero. Domenica mattina, registrati -35,5°C a Karasjok, nel Finnmark norvegese, 14°C sotto media. La marittima e relativamente mite Tromso, che ha un record storico di -18,4°C, è scesa fino a -13,7°C. In Norvegia, notevoli anche le massime di sabato inferiori a -20°C a Karasjok, Kirkenes e Kautokeino, rispettivamente fermatesi a -29,7°, -24,1°, -23,8°C. In Finlandia, domenica minime
-36,6°C a Kevo e -35,2°C a Ivalo, valori circa 20°C inferiori a quelli medi del periodo. A Kevo la massima di sabato è stata -33,5°C. …. Tra le molte temperature record registrate sabato 7 febbraio in Australia meridionale, soprattutto nel Victoria, da segnalare i 47,9°C di massima di Avalon, nuovo record assoluto dello stato di Victoria. E'arrivato a 100 morti il bilancio provvisorio degli incendi fuori controllo che hanno accompagnato l'ondata di caldo. Secondo le notizie diffuse dalla polizia, nei villaggi e nelle fattorie a
nord di Melbourne i soccorritori continuano a trovare cadaveri carbonizzati e con ogni probabilità il numero delle vittime aumenterà ancora. Si calcola siano 750 le case distrutte dal fuoco che, alimentato dalle altissime temperature e dal vento, ha devastato le zone rurali intorno a Melbourne. Un portavoce della polizia ha detto che spesso, quando si riesce a raggiungere le rovine fumanti di abitazioni isolate tra la boscaglia, dove ormai il fuoco ha incenerito tutto, si scoprono dei cadaveri. Con la cessazione dei venti caldi e secchi provenienti da nord,
sostituiti da correnti fresche e umide da SW, nettissimo è stato il calo termico domenica. L'aeroporto di Melbourne ha toccato domenica i 46,4°C alle 15.14 locali, mentre domenica la temperatura non è andata oltre i 20,5°C. La citata Avalon domenica ha registrato 21,7°C di massima. Intanto, circa 1 milione di chilometri quadrati di territorio del Queensland sono allagati dopo le piogge torrenziali di questi primi giorni di febbraio. Molti infatti i fiumi straripati. .… Giovanni Staiano www.mtgforum.it
Il 13 febbraio si rinnova la giornata dedicata al Risparmio Energetico indetta da Caterpillar, un'importante mobilitazione internazionale per razionalizzare i consumi d’energia e di risorse, dai piccoli gesti quotidiani agli accorgimenti tecnici che ognuno può declinare a proprio modo per tagliare gli sprechi. La campagna di M’illumino di meno 2009, che ha ottenuto il patrocinio del Parlamento europeo per il secondo anno consecutivo, darà voce al racconto delle idee più interessanti e innovative in Italia e all’estero. Da parte nostra, che ci impegniamo ogni giorno di queste tematiche come "pane quotidiano", ci auguriamo che non rimanga un'iniziativa isolata e che non diventi solo l'occasione, una volta all'anno, per "travestirsi di verde". Sul sito è possibile aderire all’iniziativa. Info: www.caterpillar.rai.it
IL SOLE PER TUTTI
Calano i prezzi per il fotovoltaico Fonte: Oekonews.de L'energia solare diventa sempre più a buon mercato. Secondo le associazioni di settore tedesche 15 anni fa un kWh prodotto con il fotovoltaico aveva un costo approssimativo di 1 euro. Mentre oggi sarebbe intorno ai 40 centesimi. E già nel 2015, potrebbe essere la più economica tra tutte le fonti per la produzione di energia elettrica. In Germania prezzi per i moduli fotovoltaici, in seguito anche all'abbassamento
del costo del silicio, sono calati intorno al 12-15%. Jesse Pichel, analista presso la US-Investmentbank Piper-Jaffray sostiene che nel 2009 il fotovoltaico diventerà ancora più economico del 15 - 20 %. Nel frattempo, in Italia, nel 2008 si è registrata una crescita nella potenza installata del 370% e del numero di impianti del 280% . Dai 6364 impianti in esercizio al 9 gennaio 2008 si è saliti oggi a 24367; da 63 MW installati alla stessa data si sfiorano oggi i 300 MW.
Il conto energia per le biomasse e il biogas Partono gli incentivi per la produzione di energia elettrica da parte di piccoli impianti, installati in aziende agricole e stalle, alimentati a biomassa agricola come le colture energetiche, i residui di potature o letame proveniente dagli allevamenti. E’ stato infatti pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero dello sviluppo economico che introduce una tariffa omnicomprensiva di 0,22 euro/kW in “conto energia”. L'incentivo riguarda l'energia prodotta da impianti di potenza inferiore ad 1 MW alimentate a biomasse e biogas. Per gli impianti di proprietà di aziende agricole l'accesso alla tariffa è cumulabile con altri incentivi pubblici di natura nazionale, regionale e locale. Per ulteriori informazioni: Ecomotion
ARIA PULITA PER UNA CASA PIÙ SANA E RISPARMIOSA
La ventilazione controllata ci aiuta a risparmiare energia e mantenerci in salute Se una casa non respira prima o poi sono guai per tutti, per la nostra salute e per quella dell’immobile. L’aria pulita deve poter entrare nell’edificio e l’aria viziata, appesantita da gas e micropolveri, deve poter essere restituita all'ambiente esterno. Spesso la rincorsa verso il contenimento energetico ha portato ad una maggiore ermeticità dell'edificio e l'utilizzo di materiali poco ecologici e scarsamente traspiranti ci può dare qualche grattacapo per la formazione di muffe e condense. La ventilazione attraverso le finestre è sicuramente poco efficace e causa di grosse dispersioni termiche. Meglio
optare per i sistemi di ventilazione controllata e filtrata, con recupero di calore, che permettono di avere aria pulita in casa e ambienti più salubri. Il risparmio energetico per il riscaldamento è garantito: l'aria fredda proveniente dall'esterno viene riscaldata dall'aria calda in uscita. Oggi è possibile ricorrere ad impianti di areazione controllata anche su edifici vecchi, senza dover intervenire in modo massiccio sull’edificio, attraverso ristrutturazioni impegnative e costose. I sistemi di ventilazione controllata sono presenti all’interno della Mostra della Casa Ecologica realizzata da Paea.
Lettere & Opinioni con la difesa dei valori cristiani? Io sarò pure laica, ma in quei valori di amore e di disponibilità verso il prossimo ci ho sempre creduto. A maggior ragione nei confronti di chi é malato. Loro, i sepolcri imbiancati, lo sbandierano da ogni parte, e poi concretamente si comportano mossi solo da una profonda cattiveria d'animo. Si vergognino! Maura Gaffrini Cremona *
La Lettera Della Settimana
La comunità cristiana deve stare vicino a chi si trova in situazioni difficili
Caro direttore, Questi tempi sono segnati da una crisi finanziaria ed economica che – secondo gli esperti – non ha ancora manifestato pienamente i suoi effetti destabilizzanti, soprattutto non ha ancora avuto sul nostro territorio le pesanti ricadute sulle famiglie. Crisi di portata mondiale, caratterizzata – a quanto sembra - da una particolare gravità e durata nel tempo. Il pensiero che famiglie della nostra Diocesi si possano trovare a vivere con il timore di perdere il proprio posto di lavoro non può non interrogare ciascuno di noi. Non possiamo limitarsi a sentire preoccupazione, ma siamo chiamati a riflettere e ad agire.
immigrati e sicurezza/1
Potrebbe essere a rischio la salute di tutti i cittadini Caro direttore, non so se i suoi lettori conoscono il Cipolla? Il Cipolla ha scritto un trattatello sui cretini che calza a pennello con le decisioni assunte dal Parlamento su sollecitazione dei leghisti. D'ora in avanti i medici potranno denunciare un clandestino che si presenti per farsi curare! Ma che bella idea! Splendido! Splendidamente cretino! Il massimo del cretino, infatti, secondo il Cipolla, é colui che - facendo male agli altri - fa male anche a se stesso. Cosa succederà, infatti? Accadrà che una persona presente in Italia in forma irregolare che si ammala, sicuramente non andrà a farsi cu-
C’è uno stile di vita costruito sul consumismo che tutti siamo invitati a cambiare per riscoprire una sana sobrietà. C’è una solidarietà umana da coltivare nei nostri paesi perché chi vive momenti di difficoltà non si senta abbandonato. C’è una nuova primavera sociale fatta di volontariato, mutuo soccorso, cooperazione da far fiorire perché solo insieme è possibile affrontare e superare le difficoltà che sperimentiamo e che si prospettano. Certo, la nostra Chiesa Cremonese - nelle sue istituzioni, parrocchie, associazioni - è da sempre accanto alle persone che soffrono forme di antica e nuova povertà. Ma ora è urgente anche prepararsi all’aiuto alle famiglie di chi dovesse perdere l’occupazione. In realtà per la soluzione dei problemi della perdita di posti di lavoro sono necessarie e decisive le iniziative di politica sociale delle istituzioni nazionali e locali finalizzate a rilanciare lo sviluppo economico fondato sulla economia reale, sul lavoro d’impresa, che prevedano anche alleggerimento delle tariffe degli asili, delle case di riposo e dei servizi alla
rare in un ospedale sotto la minaccia di poter essere denunciato. Dunque si rivolgerà ad una struttura sanitaria parallela, clandestina, che probabilmente prenderà forma per soddisfare quella esigenza nelle condizioni sanitarie che possiamo ben immaginare! La cosa può anche preoccupare poco in caso di raffreddori, tonsilliti o emicranie. Ma la cosa deve preoccupare molto in caso di malattie che possano comportare rischi di contagio. Cosa potrebbe succedere, infatti, in casi di morbillo, scarlattina o altre malattie consimili? Prima chiunque poteva recarsi all'ospedale ed essere sicuro della cura. Ora? E "noi" non clandestini, noi "regolari" come potremo difenderci dai pericoli di contagio?! Come vede non ho voluto dare un giudizio "morale", che comunque per me é pessimo. Ho voluto mantenermi
persona in generale, e iniziative politiche per il lavoro, che sappiano evitare i drammi dei licenziamenti facendo ricorso anche a forme di solidarietà. La sola elargizione di contributi economici, infatti, per quanto importante, non porta a nessun cambiamento strutturale. Da parte nostra, come comunità cristiane, non possiamo permettere che chi perde il lavoro si senta solo. Il nostro obiettivo più immediato é creare le condizioni perché la rete di solidarietà delle comunità parrocchiali sia in grado di intercettare e raggiungere le persone che si dovessero trovare in situazioni di emergenza a causa della perdita del lavoro o della drastica riduzione dello stipendio. Sarà fondamentale che nelle parrocchie, all’interno dei momenti formativi e dentro le commissioni Caritas e i gruppi dei Centri di Ascolto locali, si rifletta sulle cause della crisi economica e sui problemi che essa provoca; sull’importanza dell’etica in ogni ambito della vita umana, anche nell’economia; infine sul come individuare e sostenere quelle povertà nascoste che stentano, per
su una valutazione di merito. E, nel merito, chiedo ai tanti elettori che hanno votato Lega e centrodestra: vogliamo tenerceli al governo ancora per molto questi incapaci? Annamaria Somenzi Cremona * immigrati e sicurezza/2
L'amore per il prossimo vale anche per i clandestini Egregio direttore, sono scandalizzata. Al peggio non c'è limite! Io sono laica, non sono stata baciata dalla fede. Ma ho visto nella mia vita quanto bene possa venire da persone che credono, e credono in maniera profonda e convinta. Ma sto vedendo anche, purtroppo, quanto inaccettabili siano coloro che il Vange-
Una sana e robusta Costituzione contro l’insostenibile leggerezza del Premier.
"Mai attaccato né il Capo dello Stato né la Costituzione"-"Non c'è niente di più falso, ho una cordialità di rapporti con Napolitano”- "Io non ho mai attaccato la legge fondamentale dello Stato, anzi semmai l'ho difesa". Così il Presidente del Consiglio, servendosi ancora una volta di una delle sue televisioni come megafono, smentisce con leggerezza senza ritegno l’evidenza di una condotta politico-istituzionale portata negli ultimi giorni oltre ogni limite di decenza. Essendo essenzialmente e primigeniamente uomo di spettacolo, egli confida nel potere della suggestione mediatica secondo l’insegnamento di Goebbels, ministro della propaganda nazista: “Una bugia ripetuta cento volte diventa verità”. Ma questa volta l’operazione mediatico-truffaldina gli sarà più difficile. Il nostro tele-imbonitore, dalla scarsa e rabberciata cultura democratico-istituzionale, è convinto che chi vince le elezioni conquisti automaticamente il potere assoluto di decidere su tutto e non accetta che in regime di democrazia sussista la reciproca autonomia del potere esecutivo, del potere legislativo, del potere giudiziario, ciascuno nella sua sfera. Non si capacita che nelle
democrazie liberali, parlamentari o presidenziali che siano, a nessuna maggioranza parlamentare e governativa è consentito sovrastare gli altri poteri ai quali è attribuito e riconosciuto il ruolo di freni e di contrappesi. Nel suo povero e rudimentale ragionare, la sola questione che gli preme è “Chi comanda in Italia?”. Smaniando di verificare l’effettivo peso del suo governo, che vorrebbe sovraordinato ad ogni altro potere, e assolutamente libero da vincoli e controlli, ha preso a pretesto la dolorosa vicenda di Eluana Englaro, per ingaggiare una sfida senza precedenti tra governo e presidenza della Repubblica, minacciando di tornare “al popolo” per cambiare la Costituzione, da lui ritenuta di matrice sovietica. Incassato il fermo diniego di Napolitano, ha rivolto poi la sua furia al Parlamento, che considera sua propaggine proprietaria, annunciando di volerlo impegnare ad horas per l’approvazione in tre giorni di una norma che avrebbe polverizzato ogni traccia di divisione dei poteri e umiliato la Magistratura. Infine, neanche la morte della povera Eluana lo ha fermato e così l’ indegna bagarre che i suoi yesman hanno scatenato in Senato all’indirizzo del Presidente Napolitano, documen-
tata e filmata, è entrata nelle case degli italiani. L’effetto, inaspettato e sgradito per il nostro leggerissimo premier, è stato di un salutare shock per la democrazia, se il presidente della Camera Fini ha condannato senza mezzi termini gli attacchi al capo dello Stato e alla Costituzione, e persino Bossi ha dovuto prendere, forse opportunisticamente, le distanze dall’agguerrito Premier, a sostegno di Napolitano, irrinunciabile”figura di garanzia”. La petizione “Rompiamo il silenzio” in difesa della democrazia, promossa da Libertà e Giustizia, primo firmatario Gustavo Zagrebelsky, ha raccolto in tre giorni 170.000 firme e in ogni parte del paese stanno sorgendo movimenti spontanei in difesa della Costituzione. Per questo ieri il Partito Democratico è sceso in piazza Santi Apostoli con una vibrata manifestazione in cui ha preso la parola il Presidente emerito Oscar Luigi Scalfaro. Intanto i sondaggi, tanto cari al tele-imbonitore, segnano un’impennata della fiducia nel Capo dello Stato da parte degli italiani. Annamaria Abbate Segretario cittadino PD Cremona
dignità, a emergere. Sarà perciò determinante l’impegno di attivarci localmente per conoscere al meglio le situazioni di bisogno per realizzare iniziative di sostegno familiare con la partecipazione corresponsabile anche delle stesse persone assistite. Là dove la parrocchia, attraverso la rete di solidarietà, si troverà a farsi carico di situazioni familiari che superano le proprie possibilità oggettive, è invitata a far riferimento alla Caritas diocesana; insieme si potranno cercare risposte sostenibili ai bisogni emergenti, facendo riferimento a criteri oggettivi, garantendo continuità di attenzione e accompagnamento per il tempo necessario, sollecitando anche i Comuni a politiche sociali conseguenti. I Sacerdoti si sentano investiti del compito di sensibilizzare le comunità al dovere della solidarietà e si facciano interpreti direttamente, o attraverso laici incaricati, dei bisogni locali presso i Responsabili della Caritas diocesana, qualora fosse necessario. Commissione di Pastorale sociale e Caritas Cremonese
immigrati e sicurezza/3
Un provvedimento incurante della deontologia medica
lo definisce "sepolcri imbiancati". Me la sto prendendo con i dirigenti della Lega e della destra italiana, che si presentano sempre di più come i paladini del cattolicesimo e della chiesa, soprattutto delle posizioni della gerarchia. E che si vede lontano un miglio quanto a loro interessi, soprattutto, il "portafoglio elettorale" di queste posizioni, non il merito o l'amore per il fratello. Guardi quello che hanno fatto in Parlamento. Prima il diritto alla cura ed alla salute non "guardava in faccia a nessuno" ed era dovuto alla persona in quanto tale. Da oggi, invece, la persona clandestina in Italia non è più persona e dunque non ha più diritto ad alcuna cura. E se si presenta in ospedale per farsi curare, rischia di essere denunciata. Cosa c'entra tutto questo con l'amore per il prossimo? Cosa c'entra
Caro direttore, L'emendamento che cancella il divieto da parte dei medici di denunciare gli immigrati senza permesso di soggiorno è vergognoso e barbaro perché umilia e spinge ai margini persone che invece dovrebbero essere accolte. E' un provvedimento totalmente demagogico, incurante del principio ippocratico e della deontologia professionale di tutti gli operatori sanitari (che non sono spie...), ma è soprattutto una misura che rischia di essere controproducente per la sicurezza e la tutela sanitaria di tutti i cittadini, lombardi e italiani, non solo degli immigrati. Indurre un immigrato che necessita di cure a non ricorrere ai medici per paura di essere denunciato viola l'articolo 32 della Costituzione che contempla il diritto individuale in quanto diritto umano di base (a prescindere dallo status giuridico) e l'interesse della collettività. Inoltre si rompe il rapporto fiduciario tra i pazienti che devono ricorrere alle cure sanitarie e le strutture ospedaliere. In questo modo c'è il pericolo che nascano percorsi sanitari paralleli che sfuggono al controllo del Servizio Sanitario Nazionale, con il rischio che si diffondano malattie infettive a scapito della salute pubblica. Non è certo con leggi intolleranti come queste che si governano i flussi migratori. Per questo come democratici ci chiediamo come gli esponenti della maggioranza, laici ma anche cattolici, possano aver votato una simile bruttura legislativa, che lede la dignità della persona umana. Maurizio Martina coordinatore regionale Pd *
Tempi difficili: si sta perdendo la centralità della persona Stiamo vivendo tempi molto difficili e la crisi coinvolge valori e stili di vita ormai consolidati e sono necessari un consistente cambiamento e fiducia nel futuro e in scelte coraggiose, consapevoli e competenti, legate ai valori fondamentali della vita. Ma sappiamo che in generale in Italia è difficile cambiare per le molte lobbies e gruppi e caste e corporazioni e poteri che vogliono difendere i poteri acquisiti, in più a Cremona abbiamo la secolare prudenza e torpore e riluttanza a provare soluzioni nuove a vecchi problemi , che fa scegliere troppo spesso le strade vecchie, anche quando ci stanno portando in luoghi un po' desolanti o depauperati.Serve nuova energia e propensione al cambiamento ed al rischio per affrontare le forti difficoltà attuali. Ultimamente siamo stati tutti scossi dalla offensiva campagna di sciacallaggio politico sulla questione di Eluana. Campioni di ipocrisia in nome di scelte di vita da imporre agli altri. Probabilmente stiamo andando verso un mondo dell'accanimento terapeutico dove la vita nostra è in mano al sistema. Non possiamo nemmeno decidere di morire rifiutando cure eccessive e senza speranza per anni, non rispettose della dignità umana, dispendiose di risorse necessarie per l'assistenza necessaria a chi può e vuole guarire, ma spesso non viene curato a dovere. Forse con questa vicenda veniamo a comprendere che il nostro legame col sistema economico, per qualcuno, deve essere indissolubile. Anzi, per evitare il rallentamento del pil, dobbiamo anche consumare il più
possibile, possibilmente al di là delle nostre capacità economiche, se no addio ai posti di lavoro. Quindi: cercare di vivere per sempre, consumare al massimo, se no... disoccupazione e drammi. Un fantastico mondo costruito da moderni faraoni che al posto delle catene egiziane hanno le attrattive pubblicitarie ed addirittura gli obblighi morali al consumo, che poi obbliga ad onorare continui debiti o mutui o rate per un tenore di vita sempre più insostenibile. Continuare a rincorrere con lo stipendio le crescenti uscite del bilancio famigliare. Dove è finita la centralità della Persona, prima che consumatore di beni e servizi, libera di scegliere il proprio destino senza essere accalappiata nelle reti della schiavitù psicoeconomica? Tutti i maestri e filosofi della storia hanno sempre promosso la sobrietà, l'autosufficienza e la riduzione dei consumi per ottenere la libertà : materiale e spirituale (sono molto collegate). Finisco su Cremona, dove il ricatto occupazionale e del cosiddetto sviluppo ci avviluppa invece sempre più a settori di produzione obsoleti ed inquinanti. Possibile che la fame di posti di lavoro non ci faccia distinguere da un lavoro che non ci ruba la salute da un lavoro che ci toglie il futuro? Perchè non si riconvertono i settori nocivi? Non si applicano restrizioni e controlli seri? Basta allargare le aziende e la produzione di tutto ciò che ci inquina irreversibilmente l'aria ed i polmoni. Basta polveri e pm10 . Matteo Lodi
Venerdì 13 Febbraio 2009
www.aclicremona.it [...segue] Ma la strada per il governo pubblico dell’acqua resta in salita anche per un altro verso: le aziende ex-municipalizzate che hanno gestito finora il ciclo dell’acqua hanno acquisito, a seguito delle leggi che si sono succedute dal 1994, sempre maggiore autonomia dai loro controllori, diventando SpA (addirittura spesso confluendo in holding) e puntando a una totale indipendenza dagli enti pubblici loro proprietari. Si pensi alla romana ACEA, ormai quotata in borsa, che partecipa a gare per la gestione dell’ac-
Finalmente l'acqua torna dei cittadini
qua fino in Sud America. Anche in provincia cremonese non si possono sottovalutare le pressioni che i sindaci dovranno fronteggiare da parte degli attuali gestori locali. Ma una stretta connessione tra le aspettative dei cittadini e il servizio ricevuto è meglio garantita da un gestore privatistico (anche se di proprietà pubblica) o da un Comune che ha la responsabilità diretta dell’erogazione del servizio (gestione “inhouse”)? Anche nel settore idrico le gestioni privatistiche di ex-monopoli pubblici hanno portato mediamente a un peggio-
amministrazione
“carta della sicurezza": davvero un ottimo servizio Signor Direttore, in questi giorni sta arrivando nelle case delle famiglie cremonesi la "carta della sicurezza" inviata dal Comune. Anche a casa mia é arrivato il depliant Polizza di assistenza - Sicurezza per il cittadino in seguito a furti in appartamento, scassi, scippi e rapine. Dopo averlo letto ed aver verificato che la polizza sembra davvero molto positiva, e dato che sono un po' come S. Tommaso, ho chiamato il n. verde 800212480 per fare una verifica "sul campo". Intanto devo dire che la risposta é stata celere: una trentina di secondi. Poi la signorina dall'altra parte del filo era gentile, mi ha chiesto nome e cognome ed ha verificato sul suo computer la mia data di nascita. Dopodiché, verificato che ero davvero un cittadino cremonese, mi ha spiegato i diversi servizi: il tentativo di furto, lo scippo, la rapina ecc. Addirittura, oltre ai servizi previsti, mi ha detto che posso avere anche un consulto telefonico con un medico, in caso di necessità.
ramento dell’efficienza: servizi peggiori e/o ad un costo maggiore. Inoltre, a una gara pubblica per l’affidamento dell’acqua, potrebbero partecipare anche soggetti quali la già citata ACEA, o colossi multinazionali come le francesi Véolia e Suez (già attive in Italia), o A2A (Milano+Brescia), la toscana Hera (privatizzata al 40%) ed altre ancora: non pare il modo più diretto per controllare le risorse del proprio territorio. La questione acqua è dirimente nel definire in quale democrazia intendiamo vivere e su quali modelli costruiremo il no-
Insomma, proprio un bel servizio. E dato che sono del parere che l'Amministrazione, quando va criticata va criticata, dico anche che é giusto invece farle i complimenti quando se li merita. In questo caso se li merita tutti e io glieli faccio volentieri. Mario Galletti Cremona * costituzione
La nostra è ancora tra le leggi migliori che esistano Caro Direttore, in questi giorni ricorre il 160° anniversario della Repubblica Romana (9 febbraio 1849) che, sotto le cannonate francesi, si diede la prima Costituzione italiana. Oggi la nostra Legge delle Leggi é figlia naturale, legittima e riconosciuta di quella Costituzione. Allora la migliore gioventù italiana diede la vita per difenderla: G. Mameli, L. Manara, E. Dandolo, E. Morosini, ecc li abbiamo letti sui libri di storia o sulle targhe stradali, ma erano semplicemente giovani, per lo più studenti, che combatterono per difendere una Costituzione che,
stro futuro: in un periodo in cui si va elaborando un modello federale per il nostro paese, si vanno definendo, anche a partire dalle vertenze locali, i compiti delle amministrazioni pubbliche. La regione Lombardia ha aperto una strada per l’acqua pubblica. E’ arrivato il momento in cui Comuni e cittadini devono far sentire la loro voce a sostegno e difesa dei diritti di cittadinanza, della piena presa di responsabilità nella gestione di uno dei pochi beni comuni essenziali per la sopravvivenza di tutti, l’acqua! Diego Antonioli
per la prima volta, un popolo sovrano si era dato, non ricevuto come graziosa elargizione di un sovrano. Dopo quasi cent'anni (99 per la precisione - 1948) venne ripresa, integrata e sviluppata da una seconda schiera di uomini valenti che stavolta non combatterono (la gran parte aveva appena finito la Resistenza) ma diedero fondo al loro sapere giuridico e umano per offrire all'Italia quella che poi fu unanimemente riconosciuta come una delle migliori Costituzioni del mondo. Sempre ispirandosi ai valori espressi nella progenitrice di Mazzini, Armellini e Saffi ha garantito a tutti gli italiani , anche a quelli che la avversa(va)no, libertà e dignità di cittadini. Oggi sono passati rispettivamente centosessanta e sessantuno anni. La nostra Costituzione é ancora tra le migliori ed attualissima, modernissima: non vedo (ma sono sicuro che ci sono in giro, basta dargli il verso) gli emuli di Mameli, Manara, Dandolo, Morosini...., mentre si sente distintamente il rombo dei cannoni (che, ahimé, non sono francesi). Buon anniversario ai Cremonesi ed a tutti gli italiani.
la mobilita' cittadina e' un tema centrale Dopo lunga riflessione ho deciso di affrontare oggi un argomento apparentemente banale e già ampiamente discusso come quello del trasporto pubblico urbano, ma in realtà complesso e decisamente non privo di convinzioni aprioristiche e sbagliate. Innanzi tutto e tanto per catalizzare le antipatie di qualcuno mi sento di affermare che non è solo colpa delle automobili se le nostre città sono inquinate, non dobbiamo dimenticare infatti il riscaldamento le attività produttive e le condizioni climatiche. Aggiungo inoltre che in realtà piccole come Cremona avere il centro chiuso alle auto e via Giordano bloccata da un serpentone che procede a passo d'uomo fa un pochino ridere ed accontenta solo gli ambientalisti di facciata che credono che il PM10 rispetti i divieti di accesso. Vado oltre, il cremonese medio sarà pigro però spesso il mezzo privato è indi-
spensabile per esigenze di velocità e comodità. Detto questo se sbaglia chi assimila il trasporto pubblico alla lotta all'inquinamento "sic et simpliciter", ben fa invece chi individua in un buon servizio pubblico la strada per rendere più e meglio vivibile a 360 gradi la città. Premesso questo, banalmente ma doverosamente, a Cremona questi sono concetti lontani dall'essere realizzati. In primo luogo perché rispetto a 10 o 15 anni fa il cambio dei percorsi e la diminuzione delle frequenza delle corse ha decisamente peggiorato il servizio. Non parlo solo di come vengono servite le frazioni, ma anche di quanto accade da e per l'Ospedale, della possibilità di accedere all'Ospizio Soldi, per non parlare di zona Po. Quanto erogato da KM ormai è un vero e proprio disservizio pubblico che danneggia tutti, chi vive male la città perché è trafficata oltre il limite, chi deve usare l'auto
perché non ha la mobilità necessaria, gli anziani che solo del mezzo pubblico specialmente d'inverno possono avvalersi. Giuste o sbagliate che siano operazioni come la ZTL e i sensi unici, perché tutto questo ribaltare la città a costi proibitivi se forse, anzi certamente, partire da un servizio pubblico più efficiente avrebbe già cambiato il volto di Cremona. Invece il traffico ed il disservizio sono solo aumentati causa cantieri e allo scandalo dei mezzi mai in orario si è arrivati all'assenza di orari. Poiché difficilmente gli autisti, cui plaudo per le difficili condizioni nella quali devono lavorare, possono dare un servizio decente e, malgrado tutto, il loro impegno non manca. Sono certo che anche questo deve e dovrà essere uno degli impegni della prossima amministrazione, che in cuor mio spero e auspico sia di centro destra. Ugo Carminati An verso PDL
Anselmo Gusperti P.R.I. Cremona
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Famiglia Cristiana, un attacco ingiusto A furia di gonfiarsi la rana scoppiò. A furia di urlare, strepitare, affannarsi senza senno, motivo nè costrutto, Famiglia Cristiana rischia solo di stancare parecchio e perdere quel po'di credibilità che le è rimasta. Per paura che nessuno la degni di attenzione, questa volta alza di un ulteriore decibel il proprio schiamazzo costante. In un editoriale, come al solito lucido e moderato, parla di "soffio ringhioso di una politica miope e xenofoba che spira nelle osterie padane", argomenta pacatamente spiegando che l'Italia precipita, unico paese occidentale, verso il baratro delle leggi razziali e che il ricatto della Lega mette a rischio lo stato di diritto. Spiace persino dover commentare tali deliri, spiace infierire. Roberto Maroni si limita a dire: «Sono profondamente indi-
gnato e offeso dalle deliranti dichiarazioni di Famiglia Cristiana che accusa me, il Governo e il Parlamento di approvare vere e proprie leggi razziali, è un attacco di violenza inaudita, tanto più inaccettabile in quanto si fonda su presupposti palesemente falsi: le norme del pacchetto sicurezza sono già in vigore in molti paesi europei senza che i governi siano mai stati insultati con tanta violenza». Maroni ha annunciato, dopo tanta pazienza, di presentare querela. Così facendo, Famiglia Cristiana si sta mettendo da sola in un angolo, ai margini del pensiero cattolico. La linea di rigore del Parlamento in materia di sicurezza si muove nel solco di quanto viene fatto in altri Paesi europei, chi parla qui di leggi razziali lo fa, evidentemente, sapendo di mentire.. Giacomo Zaffanella
Dove sono oggi i liberi e forti?
Il manifesto dell’Unione di Centro per un nuovo tempo della Repubblica sarà al centro dell’incontro che si svolgerà a Todi la settimana prossima. Prosegue, in tal modo, il processo costituente iniziato con le elezioni politiche di aprile 2008. Quando, negli anni Novanta, crollò il vecchio sistema, quattro erano le grandi questioni che giustificavano la transizione verso un nuovo tempo della Repubblica: 1) La questione istituzionale. 2) La questione giudiziaria. 3) La questione dell’unità nazionale e del sistema delle autonomie. 4) La questione della modernizzazione economica. Ebbene, tutte queste questioni sono ancora davanti a noi, irrisolte; anzi, incancrenite dal tempo perduto. Abbiamo ormai alle spalle quasi un ventennio sprecato. La crisi economica rende ancora più drammatica questa fase storica e denuncia l’inadeguatezza del quadro politico. La cosiddetta Seconda Repubblica è fallita. Fingendo di costruire una “democrazia degli elettori” ha, in realtà, dato vita ad una soffocante “democrazia delle oligarchie”. Il finto bipartitismo non ha fatto che aggravare questo processo.
È corretta questa analisi dalla quale parte il nuovo manifesto-appello dell’Unione di Centro? Si può dar vita ad una nuova casa politica che unisca quei popolari, liberali, moderati e riformisti che, sia nel Pdl che nel Pd, avvertono con preoccupazione il vuoto etico-politico e il deficit di governabilità su cui si basa l’attuale sistema dei partiti? Per essere chiari è la domanda sulla necessità del nuovo Centro politico. E quando uso questi termini, non penso al trascinamento del vecchio duello tra l'Udc e Bossi, che ha accompagnato questa stagione. Penso a un conto alla rovescia che può iniziare per prevenire i possibili e devastanti effetti di questa nuova fase della crisi italiana, per non ripetere più gli errori compiuti tra il 1992 e il 1994 o, più recentemente, tra il 2006 e il 2008. Un conto alla rovescia per arrivare a quella nuova riaggregazione centrista - punto d'incontro di valori e di interessi - capace di interpretare le potenzialità liberatesi negli ultimi vent'anni (dopo il 1989) e di dar loro un nuovo senso di fronte al logoramento del Pdl e del Pd e di arginare le spinte egemoniche della Lega. Giuseppe Trespidi
un'economia al servizio delle masse Caduta tendenziale del saggio di profitto. Sembra uno scioglilingua, in una società in cui cercano di convincerci che l'economia è cosa da lasciare a sedicenti esperti (come Tremonti e Bersani). Con quella frase Marx ha spiegato la legge infernale che rende le crisi ineliminabili nel capitalismo. Quelle crisi che colpiscono i salari, moltiplicano i disoccupati, riducono 2 famiglie su 3 a indebitarsi per fare la spesa. Le crisi che paghiamo per salvare i padroni che ci rapinano tre volte: prima con lo sfruttamento del lavoro, poi pretendendo miliardi dalle casse pubbliche per risanare le loro fortune, infine facendoci pagare il deficit pubblico con tagli a Sanità, Pensioni, Scuola. In un circolo vizioso che si stringe sempre più al collo di chi lavora. Quante volte avete sentito nelle trasmissioni tv che spiegano (nascondono) la crisi questa espressione dell'economia scientifica, cioè del marxismo? Marx ha spiegato che l’unica cosa che crea valore è il lavoro umano, e che il profitto del padrone proviene dal "plusvalore" creato dal lavoratore con la parte di lavoro che eccede quella necessaria per il suo sostentamento (l'unica parte, quest'ultima, che gli viene pagata col salario). Per accumulare ricchezza, i capitalisti competono tra loro e cercano di produrre di più a meno. Aumentano il capitale costante (macchinari, ecc.) a scapito del capitale variabile (investito in salari). In un primo momento ciò fa crescere i profitti ma ciclicamente si determina una sovrabbondanza di merci invendute.
Il rapporto tra il plusvalore (rubato al lavoratore) e l'insieme del capitale impiegato inizia a diminuire, diminuisce così il saggio di profitto. Per recuperare profitto i padroni speculano, la speculazione crea "bolle" (come quella immobiliare) che poi esplodono in nuove crisi. Per uscirne i capitalisti devono bruciare capitale: chiudendo fabbriche, provocando guerre. Ecco perché il capitalismo e la sua economia folle basata sul profitto di pochi deve essere rimpiazzato da una economia pianificata al servizio delle necessità delle masse. In questa nuova società (il socialismo) il progresso garantirebbe la produzione mondiale con sole 2 ore lavorative. Il resto della giornata potremmo dedicarlo a lettura, sport, arte, ozio. Ma questa sostituzione non avverrà spontaneamente: il capitalismo in crisi non morirà da solo. I lavoratori devono dargli il colpo di grazia. Il comunismo è lo strumento per farlo. Per questo la borghesia, che da decenni ripete il mantra "il comunismo è morto", continua a temerlo. Per questo "lusinga" i dirigenti dei partiti di sinistra perché accettino di governare il capitalismo (riformismo) e si adoperino per convincere i lavoratori a non fare opposizione ai suoi governi (v. il Prc con Prodi, v. le giunte cremonesi) assicurando che questo sistema (basato sul furto) può essere governato onestamente. Una bugia svelata dalla crisi che ora vogliono farci pagare. Francesco Ricci (portavoce nazionale Pdac)
Libere Opinioni piazza stradivari
La pensilina starebbe bene all'Ospedale di Cremona Caro direttore, c'ero anch'io al Duemiglia in occasione dell'episodio - ricordato da Agostino Melega alcuni giorni or sono - in cui il Prof.Paolo Bodini, allora Sindaco di Cremona, diede le risposte piuttosto impertinenti... Aggiunsi allora che la famigerata pensilina avrebbe trovato - e tutt'ora troverebbe - una collocazione ottimale all'ingresso dell'Ospedale per riparare un po' dalle intemperie - e dal solleone in estate - coloro che debbono recarvisi (e non sempre sono giovani e baldi atleti, come aveva invece evidentemente pensato chi realizzò quella struttura ospedaliera, indubbiamente migliore della precedente, ma forse adatta all'accesso soltanto di persone sane e/o autolettighe). Luigi Bellini Unione Consumatori Cremona * costituzione
Berlusconi vuole demolire la Costituzione italiana Caro direttore, il Presidente Napolitano, dopo essersi consultato con il suo staff di esperti, a proposito del decreto legge di Berlusconi per fermare l’ultimo tragico viaggio di Eluana Englaro, dice: «Sono rammaricato, è incostituzionale». Il premier gli risponde prima con «Non voglio la responsabilità della morte di Eluana», poi con «Pronto a cambiare la Costituzione sui decreti d'urgenza. Convocherò il Parlamento per approvare entro tre giorni una legge che contenga la norma sull'idratazione e l'alimentazione prevista dal decreto» ed infine: «Se non posso usare i decreti legge ricorro al popolo». Ci siamo. Questo capopolo da avanspettacolo aspettava solo l’occasione buona per cominciare a scatenare una guerra con la Presidenza della Repubblica (forse nella segreta speranza di occuparla quanto prima) e a demolire l’odiata Costituzione. A prescindere dalle proprie convinzioni personali, peraltro ben lontane dall’etica civile che anche la Chiesa raccomanda, egli con ha colto l’opportunità di allearsi con il Vaticano per buttare all’aria tutto per rifarlo a suo piacimento. Qualcosa che apre addirittura la strada ad un decisivo avvio verso il primo stato integralista occidentale. Lo strano, ma in fondo non lo è più di tanto, è che il Cavaliere non è un fondamentalista come Savonarola o Oliver Cromwell, ma un personaggio che ha due famiglie, che ha divorziato, che ha procacciato ragazze per vecchi “potenti” ai tempi di “Drive In”, che è stato condannato per reati fiscali. Io, laico in forte sofferenza personale nei confronti del dolorosissimo caso della povera Eluana, mi ribello ad un futuro governato da leggi dettate da qualsivoglia confessione religiosa, pur dichiarandomi pronto a battermi per-
Venerdì 13 Febbraio 2009
ché esse abbiano la libertà di esprimere sempre le loro valutazioni. Un’altra brutta pagina per questo mio povero paese. Benito Fiori Cremona * giornata del ricordo/1
Foibe: un massacro che non va dimenticato Quella che segna il massacro delle foibe e la perdita di migliaia di vite italiane resta una delle più grandi stragi tra quelle consumate durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale. La Destra Cremona, nel volgere il suo pensiero al quartiere Istriano-Dalmata, agli italiani infoibati, vittime innocenti dei comunisti titini, vuole ricordare la pulizia etnica operata sugli italiani di Istria e Dalmazia, pagata con una morte orribile non sempre immediata. Una giornata che richiama un sincero raccoglimento, una commozione che deve essere di tutti, patrimonio indelebile della nostra Patria, sentimento comune per ricordare chi nelle foibe, in quelle fosse, in quelle voragini rocciose profonde anche duecento metri fu martirizzato dall’armata jugoslava. il 10 febbraio è per non dimenticare. Oggi è il “Giorno del ricordo”, istituito con la legge n. 92 del 30 marzo 2004. Lo scopo è quello di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, dei fiumani e dei dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. Simone Defendi Coord. provinciale La destra * giornata del ricordo/2
Una festa che serve solo a riabilitare il Fascismo Caro direttore, La "Giornata del Ricordo" del 10 febbraio, istituita con una legge del 2004, costituisce ogni anno l’occasione per una campagna mediatica, politica ed ideologica basata sulla superficialità, sulla manipolazione, sulla falsificazione e sulla decontestualizzazione dei fatti storici e della realtà di quanto accaduto sul confine orientale italiano. Questa scadenza costituisce spesso l’occasione per riabilitare il regime fascista, nascondendo le sue responsabilità nella guerra di aggressione alla Jugoslavia nel 1941 e il suo ruolo di repressione e snazionalizzazione antislava svolto dal 1919 al 1941 nei territori annessi dopo la prima guerra mondiale sul confine orientale italiano. In questi anni il revisionismo (da destra a "sinistra") ha fatto carte false pur di deformare, falsificare e cancellare la storia. Nel nome della "pacificazione" e della costruzione di un’artificiosa "memoria condivisa" viene condotta una campagna di stravolgimento della
verità storica, tesa alla sistematica assoluzione del fascismo e alla denigrazione di chi lo ha realmente combattuto, arrivando alla vergogna di mettere sullo stesso piano nazi-fascisti ed antifascisti, repubblichini e partigiani, combattenti per la libertà ed oppressori o, peggio ancora, presentando i carnefici come vittime e martiri e i perseguitati come aggressori. Con l’istituzione della "Giornata del Ricordo" del 10 febbraio, questa campagna ha avuto anche il suo appuntamento ufficiale in cui i cosiddetti "infoibati" vengono presentati come martiri "solo perché italiani". [...] Questa ri-scrittura della storia è funzionale allo sdoganamento politico e ideologico delle attuali organizzazioni fasciste e della destra radicale, che sono considerate ormai, da parte del centro-destra e non solo, come partner politici ed elettorali del tutto legittimi. Queste formazioni sono facili strumenti da utilizzare contro i movimenti politici e sociali non omologati e non compatibili con l’attuale sistema politico, come dimostra il crescendo di azioni squadristiche sempre più gravi. Giorgio Riboldi ex docente di cultura sociale Cremona * quote latte
La magistratura deve fare chiarezza sulla situazione Caro direttore, con riferimento alle notizie pubblicate circa l’indagine della Procura della Repubblica di Milano su presunti illeciti penali relativi al mancato versamento del prelievo sulle “quote latte”, Coldiretti Lombardia auspica che l’indagine della magistratura possa fare chiarezza su una situazione che vede da molti anni diffuse irregolarità, distorsione del mercato nonché pregiudizio per i consumatori e la grande maggioranza delle imprese produttrici. Coldiretti Lombardia, che rappresenta imprenditori ed aziende che hanno sopportato per anni l’onerosa disciplina del prelievo, in quanto legge dello Stato, seguirà con attenzione, nell’interesse degli associati, gli sviluppi dell’indagine, auspicando che tutti gli operatori siano posti finalmente in un regime di eguaglianza e siano risarciti i danni allo Stato e a chi è stato leso dagli illeciti al vaglio della Magistratura. Coldiretti Lombardia
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Robin Hood di Maurizio Guerrini segretario Rifondazione Comunista
Riforma della contrattazione: un grave attacco ai salari
Il governo Berlusconi, Confindustria, Cisl, Uil e Ugl, con la firma della riforma della contrattazione, come nel 2002, hanno sferrato un altro gravissimo e vergognoso attacco ai salari, ai diritti e agli interessi di tutti i lavoratori. La Cgil ha fatto bene a non firmare e a sottrarsi a pressioni arriva tele da più parti, compreso il segretario del Pd Veltroni, il quale ha anche proposto il taglio delle pensioni e dell’articolo 18. L’accordo separato è grave perché il contratto collettivo viene svuotato di ogni valore e perché programma ulteriori riduzioni di stipendi e salari. L’accordo infatti lega eventuali aumenti salariali ad un indice di inflazione da cui vengono esclusi gli aumenti della energia importata ed in più porta a tre anni la durata del contratto stesso. Gli aumenti salariali poi dovrebbero avvenire a livello aziendale, ma la contrattazione decentrata riguarda meno del 205 delle imprese e saranno possibili solo in relazione alla produttività e redditività delle imprese e in ultima analisi all’aumento dello sfruttamento dei lavo-
ratori. Altri aspetti peggiorativi sono che il contratto nazionale potrà essere derogato solo in peggio e cioè in situazioni di crisi, ma anche per favorire lo sviluppo economico delle imprese, in pratica sempre. Verranno poi definite modalità per garantire la tregua sindacale durante la contrattazione, cioè per sanzionare e rendere impossibile l’esercizio del diritto di sciopero. L’accordo separato vuole cancellare il sindacato e trasformarlo da organizzatore degli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori in un sindacato non conflittuale con le imprese. Quell’accordo infine peggiorerà la gravissima crisi economica in atto perché questa stessa crisi è causata dalla precarietà e dal basso potere d’acquisto di salari, pensioni e stipendi. Lo sciopero del 13 febbraio indetto dalla Fiom e dalla Cgil è sostenuto in pieno da Rifondazione Comunista e diventa più che mai necessario che tutti i lavoratori si possano esprimere sull’accordo attraverso un referendum.
Fabrizio Carotti espone ad ArteCremona
Per dire la vostra, scrivete a:
ilpiccolocremona@fastpiu.it Siate contenuti in 20, al massimo 30 righe. Le lettere più lunghe verranno tagliate. Le lettere senza nome, indirizzo e numero telefonico verranno cestinate. Le lettere giunte il giovedì potrebbero essere pubblicate non il giorno dopo, bensì la settimana successiva.
Nell'ambito di ArteCremona, dal 13 al 16 febbraio nel quartiere fieristico di Cremona, saranno esposte le opere di Fabrizio Carotti nato il 20/11/1980, fotografo e artista digitale che si laurerà a Marzo in Filosofia all'Università di Bologna. Da un anno collabora con la galleria d'arte Arte Sgarro a Lonigo (Vi), con la quale ha tenuto una personale a Peschiera del Garda e diverse collettive, curate da Matteo Vanzan. Sempre Con ArteSgarro ha già partecipato alla Fiera d'arte di Padova e a quella di Bergamo e adesso parteciperà alla prima edizione di ArteCremona.
Edilizia Un insediamento residenziale di qualità: questa la grande sfida lanciata da LoCap a Cingia de Botti, in via Giuseppina. Il piano di lottizzazione mette in risalto alcune specificità quali: area verde e spazio relax ad interazione con le singole unità abitative; progettazione architettonica su misura per le famiglie e in sincronia con le proprie esigenze; pista ciclabi-
Venerdì 13 Febbraio 2009
Villaggio Locap: da maggio
pronti appartamenti e villa
Insediamento residenziale di qualità a Cingia de Botti: da maggio il primo lotto finito
Uno scorcio virtuale di come sorgerà la nuova costruzione
le ed attraversamenti pedonali protetti; possibilità di sviluppo del comparto con pluralità di servizi; di uffici e spazi commerciali. Il complesso residenziale; denominato «Villaggio Locap»; è in corso di realizzazione; suddiviso in lotti di intervento. Dal 2007 e in costruzione del primo lotto; con la costruzione di una villa singola; 10 ville a
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schiera e 20 appartamenti di cui 4 attici. Particolare attenzione è stata dedicata ad alcuni elementi. Innanzitutto assicurare la salubrità delle abitazioni; privilegiando l’utilizzo di tecniche e di materiali naturali e/o comunque traspiranti nelle strutture murarie principali. Si sono volute assicurare alle stesse comfort e privacy con l’utilizzo
di materiali coibenti e fonoassorbenti tra le strutture orizzontali e verticali comuni alle diverse unità immobiliari. Importante anche assicurare e soddisfare le esigenze abitative degli acquirenti; attraverso una progettazione dotata di flessibilità funzionale con la possibilità di personalizzazione degli spazi interni. Gli edifici saranno realizzati applicando sistemi e accorgimenti energetici sia per quanto riguarda gli Impianti ma soprattutto l'isolamento termico; elemento indispensabile ad ottenere un microclima adeguato secondo le diverse stagioni. Saranno accuratamente isolate anche tutte quelle strutture interne riscaldate verso locali freddi e soprattutto verso altri locali abitati (pareti divisorie fra diverse proprietà). Il forte isolamento termico permetterà un notevole comfort ambientale e soprattutto una drastica riduzione dei costi di gestione. La ricerca dei materiali sarà accurata e specifica per questo tipo di intervento utilizzando prodotti naturali e traspiranti che nel tempo non perderanno la loro capacità meccanica e soprattutto termica. Fibre di legno; mattoni porizzati termoisolanti; caldane alleggerite termoisolanti di riempimento impianti saranno i principali elementi che caratterizzeranno l'involucro edilizio.
Bilocali da € 64.000,00 Trilocali da € 79.000,00 Ville schiera da € 148.000,00 VANTAGGI • Consegna maggio 2009 • Possibilità di locazione a canone di mercato • Possibilità di locazione a canone moderato per 2 anni con riscatto • immobile a prezzo fissato Ville: Le caratteristiche costruttive principali sono le seguenti: vespaio areato; struttura in C.A.; isolamento termico ed acustico in ottemperanza alle vigenti normative in materia di risparmio energetico; predisposizione impianto A/C; predisposizione impianto antifurto; ceramica in monocottura di prima scelta e gres porcellanato per pavimenti e rivestimenti al piano terra; parquet al piano primo; sanitari Ideal Standard; caldaia a condensazione; impianto elettrico con frutti marca Vimar; serramenti in pino lamellare FJ mordenzati noce da mm 56/81; griglia oscurante in pino lamellare FJ spessore 46/81. Appartamenti: Le caratteristiche costruttive principali sono le seguenti: vespaio areato; struttura in C.A.; isolamento termico ed acustico in ottemperanza alle vigenti normative in materia di rispar-
mio energetico; predisposizione impianto A/C; predisposizione impianto antifurto; ceramica in monocottura di prima scelta e gres porcellanato per pavimenti e rivestimenti; sanitari Ideal Standard; innovativo impianto ”parzializzato“ alimentato da centrale termica condominiale con la piena autonomia di gestione del calore interna e nella contabilizzazione dei cosumi delle singole unità immobiliari. Impianto di riscaldamento per la distribuzione dell’acqua calda individuale; completo di conta calorie e contalitri separati per ogni singolo alloggio; impianto elettrico con frutti marca Vimar; serramenti in pino lamellare FJ mordenzati noce da mm 56/81; griglia oscurante in pino lamellare FJ spessore 46/81. Una delle strategie più interessanti studiate dal Gruppo Locap è quella dell’affitto con diritto d’acquisto. Con questa
formula gli inquilini di un immobile possono trasformare la somma destinata al pagamento dell’affitto in una quota mensile per il pagamento dell’acquisto della propria casa. L'affitto con patto di futura vendita è un accordo o contratto stipulato fra l’inquilino ed un proprietario; con il quale l’inquilino acquisisce il diritto di comprare l’immobile dopo aver vissuto nello stesso regime d’affitto durante un periodo di tempo variabile precedentemente stabilito (2 anni); in cui una percentuale dell’affitto pagato verrà detratto dal prezzo di vendita. Quest’opzione di frazionamento misto è destinata principalmente alle persone che non possono o non vogliono temporaneamente accedere ad un immobile perché non dispongono del denaro sufficiente per pagare la quota iniziale o non vogliono accedere ai canali tradizionali di finanziamento bancario. E’ particolarmente interessante nei periodi di incertezza finanziaria ed immobiliare una situazione dalle quale possono trarre vantaggi gli interessati a comprare una casa a mediolungo termine. Il vantaggio principale risiede nel fatto che dal prezzo complessivo della casa si sconterà parte della somma pagata dall’inquilino durante il periodo trascorso in regime d’affitto.
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Ristrutturazioni
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di Giulia Sapelli Rifare la propria abitazione in base alle proprie esigenze: capita a tutti, presto o tardi, di doversi cimentare in un lavoro di ristrutturazione e, perché no, di rinnovamento della propria casa. Ma per farlo bisogna partire da valutazioni precise ed oculate. La realizzazione di un buon progetto comporta la necessità di avere idee chiare, e individuare le decisioni fondamentali per porre le basi di una buona riuscita. Innanzitutto bisogna conoscere la propria casa in modo approfondito, e questo è possibile osservandola
Ristrutturare la propria casa, tra scelte mirate e burocrazia
base ai propri gusti. Nulla vieta, infatti, di pensare anche a scelte estetiche successive come la tinta delle pareti o il disegno dei tessuti, o ancora eventuali decorazioni particolari. E´ indubbio che, anche quando si tratta
Per una migliore e diversificata distribuzione degli spazi è importante conoscere la composizione del nucleo familiare che abiterà la casa da ristrutturare o se l´uso di quest´ultima è destinato ad ufficio o rappresen-
operare nell´ambito interno si può valutare l´ipotesi di ampliamenti verso l´esterno aggiungendo una piccola costruzione o rendendo abitabili un solaio o un garage (si tenga per presente che per simili interventi occorre ri-
Sono moltissime le variabili di cui tener conto Prima di cominciare meglio chiedere diversi preventivi
Per ristrutturare è necessario valutare le esigenze della famiglia
con attenzione per riuscire a metterne a fuoco le sue caratteristiche, le potenzialità e anche i difetti. Dopo averla analizzata a fondo, risulterà più semplice immaginare come sfruttare al massimo e nel migliore dei modi lo spazio esistente, adattando la casa alle proprie esigenze ed in
di ristrutturare un solo ambiente, ci sono sempre lavori di aggiustamento cui dare la precedenza: spostare una presa elettrica o un interruttore, rifare un pezzo di intonaco, spostare un termosifone e così via. La regola regina è unica: evitare di fare le cose in fretta.
tanza. Naturalmente bisogna tener presente che la presenza di bambini comporterà la realizzazione di una o più camerette. Se la casa, invece, sarà abitata da sole due persone anziane il tutto si concentrerà sull´essenziale e così via. Quando la ristrutturazione da fare è interna, si può scegliere di portare a termine un intervento più limitato, diretto alle sole pareti divisorie tra i vari locali. Questo consente di riorganizzare gli spazi senza spendere troppo. Villette o case unifamiliari hanno possibilità più ampie d´intervento. Infatti oltre ad
chiedere l´autorizzazione presso gli uffici competenti). Anche in questo caso è bene programmare le cose con un certo anticipo: se effettivamente esiste la possibilità di operare degli ampliamenti, è importante tenerne già conto nel progetto iniziale, per evitare ulteriori lavori con costi onerosi. Il semplice rinnovo di un locale, comporta sempre una particolare attenzione sia sulla disposizione dei mobili che sull´illuminazione. Molto spesso, infatti, intervenire semplicemente su questi due elementi può risolvere la situazione con grande efficacia. Bisogna, inoltre, valutare
l'effettiva funzionalità dei mobili e la loro giusta collocazione. Spesso una semplice variazione della disposizione dei mobili risolve problemi che sembravano insormontabili. Un certo tono a tutto l´arredamento può derivare anche da una buona illuminazione: si possono ottenere cambiamenti radicali semplicemente eliminando il tradizionale lampadario centrale a favore di lampade a stelo poste negli angoli della stanza o dietro le piante, oppure regolando l´intensità luminosa delle principali fonti di luce. C'è poi da valutare l'aspetto economico, che è tutt'al-
tro che secondario quando si decide di mettere sottosopra la casa. Stabiliti i lavori da eseguire è possibile affrontare la scelta più importante: quella della ditta a cui affidare i lavori progettati. A tale scopo è opportuno richiedere preventivi dettagliati per valutare i costi da sostenere, tenendo presente alcune cose fondamentali. Le limitazioni di spesa, in certi casi, possono avere conseguenze positive, costringendo a pianificare tutto con la massima cura ed inventiva. Affidarsi a personale esperto è la garanzia migliore per un risultato soddisfacente.
Ristrutturazioni Una vecchia casa di famiglia, un appartamento appena acquistato, o ancora un vecchio rustico: tutto può avere bisogno di una rinfrescata, o anche di un intervento più radicale. La ristrutturazione è quel procedimento che serve per "ridare una struttura" ad un edificio, a dargli un nuovo
Rimettere a nuovo la casa: una spesa da valutare bene
Se il lavori sono molto consistenti, si può anche richiedere un mutuo
Esistono diversi tipi di ristrutturazione
volto, più fresco e accattivante. Esistono diversi tipi di ristrutturazioni, e ognuno comprende determinati compiti. Chi decide di ristrutturare casa, lo fa per abbellire l'interno o l'esterno della stessa. Un lavoro che comporta sempre una certa spesa. Quando si acquista una casa interamente da risanare, è possibi-
le anche chiedere un tipo particolare di mutuo: il cosidetto mutuo per ristrutturazione. Quando la ristrutturazione riguarda l'interno della casa, si parla del risanamento di stanze, di rivedere gli impianti , i muri e la sicurezza in generale. Quando riguarda l'esterno, invece, si interviene sulla facciata, i balconi o
le coperture. Così, a seconda dei lavori che si andranno a fare, gli interventi possono essere divisi tra quelli di ristrutturazione ordinaria, denominata anche "ristrutturazione di piccole opere", e ristrutturazione con manutenzione straordinaria che comprende invece le grandi opere. Una divisione obbligatoria, perchè le differenze tra i due procedimenti sono notevoli, anche dal punto di vista normativo. Per alcuni lavori, infatti è necessario far pervenire domanda con richiesta di permesso al Comune di appartenenza. Successivamente il Comune rilascerà il "nulla osta" tramite la concessione edilizia, che previo versamento di oneri in base alla metratura interessata dai lavori, permetterà di iniziare la ristrutturazione a manutenzione straordinaria. Se si decide di ristrutturare un immobile appena acquisto, il consiglio è quello di iniziare quanto prima i lavori, in modo che entro un periodo di tempo ragionevole tutto sia terminato, e si possa procedere al trasloco. Se invece, si vuole ristrutturare un immobile che in seguito andrà venduto, i lavori andranno fatti in ogni caso "a regola d'arte". Ai fini del valore finale dell'appartamento, sono da tenere conto anche le rifi-
niture, i pavimenti , gli impianti e gli optional come le zanzariere o l'aria condizionata. E' sempre bene tenere un occhio al portafoglio, nel momento in cui si decide di procedere ad un lavoro di notevole entità. Bisogna quindi sapere di poter contare su delle risorse economiche. Può quindi essere utile farsi un planning di quello che si desidera ristrutturare, informarsi se i lavori rientrano nella manutenzione ordinaria o straordinaria e muoversi di conseguenza. Ovviamente, una ristrutturazione può costare tanto da chiedere perfi-
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no un mutuo. In questo caso, come bisogna agire? Innanzitutto ci si può rivolgere alla propria banca di fiducia e chiedete informazioni. Esistono infatti determinati mutui stipulati proprio per questo tipo di interventi. La documentazione necessaria è costituita dalle stesse "carte" che vanno presentate per acquistare una casa e quindi i documenti di identità, sottoforma di copia della carta d'identità o della patente e copia del codice fiscale. Presso l'anagrafe occorre fare richiesta del certificato di residenza, lo stato di famiglia, il certificato di nascita, il
I lavori eseguiti ad opera d'arte ripagano sempre
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certificato di stato civile (alcuni istituti richiedono anche l'estratto di matrimonio), e il certificato di cittadinanza. Per quanto concerne la situazione reddituale di chi richiede il mutuo, bisogna presentare le ultime due buste paghe, il modello unico o il modello 730 e il cud. Per quanto riguarda invece l'immobile da acquistare, occorre presentare una copia del contratto preliminare, ovvero il compromesso, il contratto di compravendita e l'ultimo atto di proprietà con annesso il certificato di abitabilità. Se l'immobile per cui si richiede il mutuo è già costruito, occorre presentare anche la planimetria catastale e l'estratto di mappa. Se, al contrario, l'immobile è in costruzione, bisogna obbligatoriamente presentare la copia di concessione edilizia e il disegno del progetto vistato dal Comune. A seconda poi del tipo di manutenzione che si dovrà porre in essere, le cose possono variare. Se si tratta infatti di manutenzione ordinaria, è sufficiente presentare alla banca un preventivo di spesa effettuato dalla ditta cui vi affiderete per i lavori. Se, al contrario si tratta di manutenzione straordinaria, è necessario presentare il preventivo e il progetto edilizio con allegata la domanda di autorizzazione edilizia presso il Comune di appartenenza dell'immobile. Se, infine, si tratta di manutenzione straordinaria che riguarda la ristrutturazione di grandi opere, oltre ai documenti appena elencati (preventivo e concessione), occorre presentare la ricevuta che conferma l'avvenuto pagamento delle relative tasse dovute.
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Caldaie
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Sono circa 10 milioni le famiglie che hanno scelto di passare al riscaldamento individuale, e si tratta di un numero in continuo aumento. Sostanzialmente vi sono tre tipi di caldaie: a camera aperta, a camera stagna e a condensazione. Caldaia a camera aperta. Chiamata anche a “tiraggio naturale”, questo tipo di caldaia preleva dall’ambiente, attraverso una piccola apertura frontale, l’aria che serve per bruciare il gas. I fumi della combustione, caldi e leggeri, vengono scaricati con tiraggio naturale attraverso una canna fumaria ver-
Sempre più famiglie scelgono il riscaldamento individuale
armadietti o nicchie. E’ possibile istallare questo tipo di caldaia all’interno di un’abitazione solo per sostituirne una dello stesso tipo, già istallata in precedenza. Di solito, viene istallata in cucina. E’ vietato collocarla
gio forzato”. In questo tipo la fiamma è completamente isolata dall’ambiente e l’aria viene prelevata dall’esterno attraverso un doppio tubo che serve a espellere l’aria inquinata interna. In questo caso, il tiraggio è forzato da
caldissimo è, infatti, condensato e riutilizzato nel processo di riscaldamento. Le caldaie a condensazione consentono un notevole risparmio energetico e producono un minore inquinamento. Il loro costo è superiore del 30-
Le caldaie a condensazione permettono un maggiore risparmio energetico
La caldaia è fondamentale per il comfort della casa
ticale, che li convoglia in un camino posto sul tetto, o con un condotto che li porta all’esterno. Nei nuovi impianti questo tipo di caldaia deve essere collocato all’esterno della casa o in appositi locali areati. Particolari modelli dotati di sistemi di protezione dagli agenti atmosferici, possono essere collocati sui balconi, anche al di fuori di
in bagno e in camera da letto. Oltre al collegamento dell’apparecchio alla canna fumaria, è obbligatoria per legge un’apertura di ventilazione del locale per ripristinare nell’ambiente il corretto livello di ossigeno ed espellere l’aria viziata. Caldaia a camera stagna. Chiamata anche “a tirag-
un piccolo ventilatore inserito nel circuito di combustione. Le caldaie a camera stagna possono essere istallate in qualsiasi locale, compreso il bagno e la camera da letto, in quanto il prelievo e l’espulsione dell’aria avvengono all’esterno. Il loro costo è maggiore rispetto ai modelli a camera aperta, ma hanno il vantaggio di essere isolate dall’ambiente in cui vengono inserite. Caldaia a condensazione. Qui il calore dei gas combustibili, che nei modelli tradizionali è espulso con i fumi di scarico, viene, invece, recuperato. Questo vapore
40 per cento rispetto alle caldaie tradizionali, ma viene ammortizzato in un arco di tempo ridotto in quanto il loro rendimento è superiore, in media, del 10-15 per cento. Essendo totalmente a tenuta stagna, possono essere inserite in qualsiasi ambiente domestico, previa installazione di un tubo di scarico dell’acqua di condensa. Comunque nella scelta della caldaia la prima cosa da chiedersi è se deve servire solo al riscaldamento oppure anche per produrre acqua calda. In quest’ultimo caso, si deve ricorrere ad apparecchi di tipo combinato che presentano, a loro volta, due
diversi tipi di soluzioni: la produzione istantanea e quella ad accumulo. Nel primo caso, aprendo il rubinetto, la caldaia si accende e inizia a riscaldare l’acqua. Nel secondo caso, viene riscaldata l’acqua di un serbatoio (boiler) che contiene, mediamente, da 60 a 200 litri. Per andare a regime, è sufficiente circa un quarto d’ora. Nelle abitazioni dove le necessità sono elevate (vari bagni che funzionano contemporaneamente, vasca idromassaggio, ecc.), sono consigliabili le caldaie ad accumulo, che garantiscono un flusso d’acqua abbondante, seppur limitato
alla capacità del serbatoio. Per quanto concerne l’installazione, le caldaie possono essere di due tipi: quelle normali possono essere istallate ovunque in quanto si montano sulla parete allo stesso modo dei mobili pensili e rappresentano la scelta migliore per un appartamento di pochi locali; quelle a basamento si installano invece sul pavimento, hanno una potenza più elevata della media e consentono una maggior produzione di acqua. Sono indicate per abitazioni medio-grandi o per villette. I modelli più recenti sono dotati di particolari dispositivi di grande utilità.
Caldaie La normativa vigente obbliga i cittadini ad effettuare la manutenzione degli impianti termici (caldaie) e presentare ogni due anni la dichiarazione di avvenuta manutenzione. Il Comune di Cremona è quindi obbligato a verificare che le operazioni di manutenzione vengano svolte. Vi sono però delle eccezioni. Lo scaldabagno (ossia la caldaia che serve solo l'acqua sanitaria e non il riscaldamento), le stufette ed i generatori di calore di potenza inferiore ai 4 KW non sono soggetti ai controlli e quindi alla dichiarazione. Chi ha il teleriscaldamento non deve fare la dichiarazione, compito che compete al responsabile dell'Impianto.
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I controlli necessari per l'efficienza enrgetica
Nel caso in cui sussistano motivi per cui il cittadino ritiene che l'unità immobiliare non richieda il controllo della caldaia (appartamento vuoto, riscaldamento mediante stufette e generatori di calore di potenza inferiore ai 4 KW), è necessario inoltrare l'autodichiarazione utilizzando un ap-
L'efficienza dell'impianto termico deve essere al primo posto
Le caldaie nuove, se viene consegnata all'Ente Locale la scheda identificativa dell'impianto entro trenta giorni dall'installazione/prima accensione, unitamente al rapporto di manutenzione, saranno esenti dai controlli per 2 anni.
posito modulo. Devono provvedere alla manutenzione della caldaia: il proprietario dell'immobile nel caso in cui sia anche occupante dello stesso, gli occupanti dell'immobile, l'amministratore del condominio, nel caso di impianto centralizza-
to, terzo responsabile, se nominato. La dichiarazione deve invece essere presentata al Comune (attraverso il CAIT o Centro Abilitato): dal manutentore per gli impianti di potenza inferiore ai 35 KW, dal responsabile dell'esercizio e della manutenzione degli impianti termici o suo delegato negli altri casi. La dichiarazione ha validità biennale. Chi si è avvalso in passato della possibilità dell'autodichiarazione rispetterà la sua normale scadenza biennale. Veniamo dunque alla manutenzione vera e propria. Essa permette di avere una caldaia sempre perfettamente efficiente, che consumi il meno possibile, renda il meglio e inquini meno. Una corretta manutenzione deve essere svolta da un manutentore abilitato ovvero in possesso dei requisiti previsti dalle norme di sicurezza degli impianti. La manutenzione prevede almeno le seguenti operazioni: la verifica visiva delle aperture di ventilazione, dell'evacuazione dei fumi e della linea di alimentazione del combustibile; il controllo strumentale della tenuta della caldaia e dell'impianto a gas; la pulizia e la verifica del bruciatore, dello scambiatore, dei componenti della caldaia e dei
Ogni due anni bisogna fare una dichiarazione di avvenuta manutenzione
La manutenzione va fatta periodicamente
materiali isolanti; il controllo del funzionamento dei dispositivi di comando e di sicurezza. E' necessario ricordare che la frequenza delle manutenzioni è specificata sul libretto di istruzioni dell'impianto termico, oppure dall'installatore dell'impianto, o ancora dal costruttore dei componenti. In assenza di queste infor-
mazioni deve essere effettuata almeno ogni due anni. Per verificare il grado di efficienza della caldaia, oltre alla manutenzione è necessario effettuare anche il rendimento di combustione detto anche prova dei fumi. Per le caldaie con potenza fino ai 35 KW alimentati a gas (impianti autonomi domestici) la prova dei fumi deve essere
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effettuata ogni due anni, mentre per quelli alimentati con combustibile solido o liquido deve essere effettuati ogni anno. Per le caldaie con potenza compresa tra 35KW e 116 KW alimentate a gas, deve essere fatta una volta all'anno; per caldaie con potenza compresa tra 35KW e 350 KW e quelle di potenza superiore ai 350KW, due volte all'anno. Tutte le operazioni relative alla manutenzione e alla verifica del rendimento di combustione vengono inserite (a cura del manutentore) nel rapporto di manutenzione (allegati F o G) e sul libretto d'impianto o di centrale. La dichiarazione di avvenuta manutenzione deve essere effettuata con gli appositi moduli denominati "F" e "G" (redatti da manutentore abilitato). Per essere valida a tutti gli effetti oltre ad essere compilata in ogni sua parte e convalidata con l'appropriato bollino comunale (vedi sezione "costo del servizio" di questa scheda), dovrà essere consegnata al Comune entro 30 giorni dall'avvenuta manutenzione. I comuni sopra i 40mila abitanti (la Provincia per la restante parte del territorio) sono obbligati a verificare che le operazioni di manutenzione vengano svolte. Nella città di Cremona tale verifica viene effettuata dall'amministrazione comunale. Gli ispettori sono professionisti abilitati dall'Enea (Ente per le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente). Per tutti gli impianti termici la legge prevede che lo stato di manutenzione ed il rispetto delle norme riguardanti il risparmio energetico venga accertato dall'ente di controllo.
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Gli infissi sono gli elementi che occupano lo spazio lasciato libero in una parete interna o esterna di una costruzione. Essi sono formati, principalmente e usualmente, da una parte fissa (telaio) ed una parte mobile unite da apposite cerniere. Possono contenere o meno superfici vetrate ed hanno, quando sono apribili, una maniglia. Per quanto riguarda i materiali usati esistono infissi in legno, in metallo, in Pvc (o simili), in materiali compositi.
Dal legno, al metallo, al Pvc: ampia scelta per gli infissi
Infissi in legno Il legno è il più indicato per i centri storici, le ville, le abitazioni in genere. Ha lo svan-
Ad ogni materiale corrispondono caratteristiche ben specifiche
La qualità dei materiali prima di tutto
Infissi e serramenti
taggio che necessita di una manutenzione costante, annuale o biennale, ma conferisce una indubbia qualità all'immobile in cui ne è fatto uso. La protezione va cercata in una vernice di tipo trasparente, per evitare di nascondere la bellezza naturale del materiale, motivo principale della scelta del legno. E' possibile adoperare anche l'impregnante che non si farina, nè di scrosta e rende comunque le superfici impermeabili e resistenti ai raggi solari. Infissi in metallo Sono principalmente quelli in alluminio preverniciato e colorato (i tipi in ferro o lamiere zincate sono riservati, quasi esclusivamente, ad aperture di servizio) utilizzati spesso anche per finestre e balconi di case a ragione della maggiore resistenza, rispetto al legno, agli agenti atmosferici. Hanno il difetto di essere molto meno isolanti termicamente anche se forniti di guarnizioni a taglio termico e doppi vetri. Non consentono di usare maniglie scelte tra innumerevoli tipologie come per il legno. Sono maggiormente indicati per edifici destinati ad uffici, industrie, negozi e questo per il fatto che, rifacendosi figurativamente al principio geometri-
co, non si adattano a piccole costruzioni, come le case, che sono progettate con la logica del principio materico. Infissi in Pvc Per queste tipologie vale lo stesso discorso fatto per gli infissi in alluminio, anche se presentano un maggior grado di isolamento termico. I colori potrebbero resistere di meno però, in questo caso, ai raggi del sole. Vanno utilizzati soprattutto quando si sceglie di progettare mettendo in forte risalto forme e colori, scomponendo gli elementi plastici dell'architettura e ricomponendoli secondo aggregazioni "inusuali". Infissi in materiale composito Sono utilizzati anche nelle abitazioni ed hanno i pregi, o i difetti, dell'uno e dell'altro materiale, ma certamente un costo maggiore. In genere il legno, internamente, è accoppiato all'alluminio rivolto verso l'esterno. Non sono comuni per questo motivo, ma anche per la scarsa possibilità di avere assistenza artigianale vicino: difatti sono prodotti quasi esclusivamente di piccole industrie che lavorano in serie. Le maniglie Tra tutti i tipi in commercio
le più eleganti sono quelle in ottone che si sposano bene, specie per il colore e la lucentezza, con il legno, preferibilmente scuro. Anche le viti di fissaggio debbono essere dello stesso materiale per evitare che col tempo si possano ossidare e annerire. L'ottone delle maniglie è verniciato, con procedimenti più o meno sofisticati che incidono molto incide sul prezzo, e non ha bisogno di esse-
re lucidato abitualmente. Come scegliere un tipo di materiale dipende dall'importanza che ognuno vuol dare all'una o all'altra qualità, oppure come possano risultare fastidiosi i difetti di ciascuno e, non ultimo, dai costi. Questi variano in ogni zona anche sensibilmente: si consiglia di documentarsi prima di procedere, fornendosi anche lontano se possibile.
Infissi e Serramenti E' una barriera tra interno ed esterno, aggiunge luce, aria fresca ed energia a una stanza e anche alla mente. Questo è il compito di ogni finestra che si rispetti. Essa deve garantire il massimo comfort abitativo: questo significa valorizzare lo spazio, assicurare un buon isolamento termo-acustico e so-
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Isolamento termico e acustico: i principali requisiti delle finestre
Sono i componenti di un serramento a renderlo un prodotto di qualità
prattutto, proteggere gli ambienti interni dalle variazioni climatiche; un insieme di prestazioni che permette di mantenere condizioni abitative ottimali. E' l’insieme dei componenti di un serramento che permette di ottenere un prodotto di ottima qualità durevole nel tempo. Se anche solo uno di questi elementi risulta difettoso, o di limitata durata, si compromette il risultato finale. Vediamo quali sono questi elementi: falso telaio: (truttura in legno o in metallo che
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viene immessa nel varco predisposto nella muratura (imbotte9 ed ha la funzione di accogliere la struttura del serramento), telaio fisso (l'insieme degli elementi che compongono la struttura non mobile, cioè fissata alla parete. Sul telaio fisso sono montate le ante), anta (elemento apribile composto da telaio mobile e vetro), coprifili (elementi di copertura della giunzione tra la parete o il controtelaio e il telaio fisso), battuta (conformazione ricavata nell’anta e/o sul telaio
fisso atta a ridurre la perdita di tenuta e permettere il montaggio delle guarnizioni), gocciolatoio (elemento applicato al traverso inferiore o a quello di base dell’anta con lo scopo di consentire all’acqua di defluire), fermavetro (elemento che connette il vetro al telaio dell’anta, fissandolo), accessori (tapparelle, persiane, cerniere, maniglie, guarnizioni di tenuta, metratura). Un serramento di qualità deve assolvere alcuni compiti. Ad esempio la resistenza al vento e agli urti. Il telaio, le cerniere e il sistema di chiusura devono costituire un corpo solido e duraturo. Importante è la tenuta all'aria e all'acqua. La finestra deve essere dotata di guarnizioni
La personalizzazione è soggettiva, ma senza rinunciare alla qualità
I serramenti devono proteggere dagli agenti esterni
che assicurano una perfetta sigillatura contro gli spifferi e le infiltrazioni di pioggia. Fondamentali poi sono l'solamento termico e quello acustico. Sia il telaio che il
vetro devono avere un buon valore fonoisolante (compreso tra 30 e 40 decibel); è infatti inutile montare un vetro perfettamente isolante su un telaio poco affidabile.
Taccuino
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VIABILITA’ Zona Borgo Loreto (via Ceccopieri) Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 28 Febbraio
Via Montello, via Montenero Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 28 Febbraio
Zona Incrociatello (Via Valtoce) Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Durata alcuni mesi
Via Acquaviva Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Marzo
Viale Trento e Trieste Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 28 Febbraio
Zona piazza Somenzi (via Alieri) Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 28 Febbraio
Viale Amidani Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 28 Febbraio
Via Barezzi Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 28 Febbraio
• Borgo Loreto: (via Ceccopieri): cantiere per il rifacimento dei sottoservizi e della sede stradale nell'ambito della riqualificazione di Borgo Loreto (Fine lavori: 28 febbraio). • Via Amidani: cantiere per il rifacimento della tubazione dell'acqua potabile e del gas metano con relativi allacci (Fine lavori: 28 febbraio). • Zona Incrociatello (via Valtoce e via Valsabbia): Ristrutturazione della rete di distribuzione di energia elettrica e illuminazione pubblica (Durata lavori: diversi mesi). • Via Acquaviva: cantiere per la posa della nuova tubazione del gas metano (Fine lavori: 30 marzo). • Via Montello e via Montenero: ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine lavori: 28 febbraio). • Viale Trento e Trieste (tra V. P.ta del Tempio e via Aselli): ristrutturazione della rete semaforica (Fine lavori: 28 febbraio). • Zona piazza Somenzi (via Alieri): ristrutturazione degli allacci alla rete del gas e dell'acquedotto, rifacimento marciapiedi (Fine lavori: 28 febbraio). • Via Barezzi: cantiere per gli allacci alla rete del teleriscaldamento e della fognatura (Fine lavori: 28 febbraio).
L’Oroscopo Della Settimana
di Romeo
Potreste non essere così perfezionisti da lasciar correre qualche piccolo dettaglio che alle persone che vi sono vicino potrebbe sfuggire.
Qualche volta seguire troppo le regole vi impedisce di fare ciò che vorreste davvero, per questo fareste bene ad infrangerne qualcuna, per vedere cosa succede.
Se vi piace condividere con le persone che vi sono vicino i vostri pensieri, cercate di farlo, mettendo da parte la presunzione che vi fa credere di avere sempre ragione.
Sarebbe meglio vuotare il sacco e a non nascondere nulla alle persone che contano su di voi e che si devono fidare di voi.
Le persone che vi sono vicine non hanno memoria corta, per cui se avete fatto una promessa, loro si ricorderanno perfettamente e non avrete vie di fuga.
Il vostro attaccamento al lavoro potrebbe influire negativamente nel campo privato e sentimentale, per cui non esagerate nel parlare di lavoro con il partner.
Potreste essere particolarmente interessati ad una persona che conoscete poco, ma che catturerà la vostra attenzione per il suo modo di parlare.
Dovrete darvi da fare se volete che il vostro obbiettivo odierno veda, almeno parzialmente la luce. Non basta la volontà di fare e le belle parole per incitare gli altri.
In questo periodo fareste meglio a mettere un freno alle vostre ambizioni. Va bene puntare in alto, ma non potete mica credere di poter realizzare l’impossibile.
Vi siete allenati abbastanza ricoprendo un ruolo che non vi competeva, per questo dovrete avere il coraggio di affrontare l'argomento con chi di dovere.
Le vostre abilità potreste metterle a disposizione di qualcuno che ne ha più bisogno di voi, anche se non vi chiederà di fare qualcosa per lei.
Trovare una sintonia con il partner o con un membro della famiglia, potrebbe essere complicato, in quanto la scarsa comunicazione ha minato il vostro rapporto.
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ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:20 - 19:30
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ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
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METEO WEEK-END
TEMPERATURE MASSIME PREVISTE IN LOMBARDIA Città Venerdì Sabato Domenica Bergamo 6 5 6 Brescia 6 6 5 Como 6 6 5 CREMONA 6 5 5 Lecco 7 7 7 Lodi 6 6 5 Mantova 6 5 6 Milano 7 6 6 Pavia 6 5 5 Sondrio 5 5 4 Varese 5 5 4
SABATO 14 GENNAIO 2009
DOMENICA 15 FEBBRAIO 2009
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Pubblicazione associata all’Uspi (Unione Stampa Periodica Italiana) Progetto Grafico: Gianluca Galli Numero chiuso in tipografia: Giovedì 12 Febbraio ore 24,00
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Cultura &Spettacoli
Approderanno a Cremona in concerto rispettivamente il 15 e il 19 febbraio
Battiato e Antonacci al Ponchielli grande attesa per i due artisti
D
di Silvia Galli
ue concerti di musica leggera in arrivo sul palco del Ponchielli: Franco Battiato domenica prossima, 15 febbraio, e Biagio Antonacci il 19 febbraio. Battiato dopo un anno sabbatico di lontananza dalle scene, è tornato offrendo al pubblico il nuovo repertorio del secondo capitolo, che ancora mancava, dei suoi Fleurs. «Fleurs II» è dunque il capitolo conclusivo della trilogia iniziata nel 1999 con il primo storico e rivoluzionario Fleurs, che inaugurava in Italia, ma anche nel mondo, un modo originale di affrontare la rilettura di grandi canzoni del passato, sfuggendo alla logica banale della “cover” e avvicinandosi allo spirito innovativo delle avanguardie letterarie del ‘900, da Borges in avanti. E ognuno dei capitoli di Fleurs ha sempre stupito e stregato il pubblico per il garbo, l’eleganza, la passione dominata da un gusto sottile e aristocratico che, nonostante l’estrema finezza del pensiero musicale, riesce sempre a mantenere un fortissimo appeal popolare: dono prezioso a cui Battiato non ha mai rinunciato del tutto. Questo capitolo finale rispetta pienamente le aspet-
Franco Battiato
collaborazione con Antony, talentuosa rivelazione degli ultimi anni, il grande passato della musica italiana e internazionale domina il concerto nella nuova originale veste elaborata da Battiato, sapiente “interprete orchestratore”, come egli stesso si definisce: Sitting on the Dock of the Bay di Otis Redding, Il Carmelo di Echt di Juri Camisasca, uno degli autori con cui Battiato aveva brillantemente collaborato nella sua giovane carriera milanese. Poi il «Venait d’avoir 18 ans» di Dalida, simbolo della magnifica stagione dei chansonnier dei primi anni ’60,
Biagio Antonacci
tative e si presenta live in Italia dopo i successi di Parigi e Londra nell’autunno 2008, dove ha pienamente convinto due fra le platee più esigenti d’Europa. Oltre all’inedito «Tutto l’universo obbedisce all’amore» e alla splendida
come Alain Barriére e Gilbert Bécaud, e l’immancabile Sergio Endrigo, la cui capacità di scrivere canzoni così perfette da resistere alle intemperie del tempo ha sempre affascinato Battiato.
Nell’album Fleurs II, ma non nel live, salvo sorprese dell’ultimo minuto, molte delle canzoni vedono Battiato affiancato per la prima volta da alcune fra le voci più interessanti del panorama musicale internazionale: oltre ai già citati Antony e Camisasca, che duettano nei brani da loro composti, Fleurs II regala una splendida Carmen Consoli nell’unico inedito «Tutto l’universo obbedisce all’amore», Anne Ducros nella canzone di Redding, e Sepideh Raissadat, meravigliosa cantante iraniana che in qualche modo evoca l’origine orientale dell’esotica Dalida. Accompagnato sui migliori palchi d’Italia dalla sua più rodata formazione, garanzia di assoluta armonia, Battiato ricreerà in teatro la magia di canzoni splendide in un contesto semplice e raccolto, perfetto per questo repertorio prezioso sia nei testi sia nelle musiche. In apertura di alcuni concerti di Franco Battiato, Roberto Cacciapaglia eseguirà - per pianoforte solo - i pezzi più significativi dell’album «Quarto tempo» e alcuni brani tratti dal suo nuovo cd «Canone degli spazi», in uscita il 23 gennaio 2009. Sarà l’occasione per ascoltare, per la prima volta dal vivo, questo nuovo lavoro, formato da 12 composizioni inedite realizzate con la Royal Philharmonic Orchestra, che va ad arricchire il percorso artistico di studio sul potere del suono che il compositore e pianista milanese da anni realizza. Il senso del nuovo album »Canone degli spazi» è
TEATRO PONCHIELLI
Rosalina Neri
(Foto Federico Riva)
Venerdi 20 febbraio alle 15, al Ponchielli, il Teatro Franco Parenti presenterà lo spettacolo «Si fa ma non si dice». Anche quest’anno il Ponchielli ospita Rosalina Neri in un recital di canzoni che, come lo scorso anno, trasformeranno la platea in un coro. «Si fa ma non si dice» è uno spettacolo che Rosalina ha costruito “su misura” per il pubblico Ponchielli: è una
quello del “suono che tutto oltrepassa” e che si riassume nelle parole dello stesso compositore che dichiara: «Il suono può aiutare a scoprire che lo spazio dentro di noi è ugualmente sconfinato come quello fuori di noi e in realtà fra i due non vi è alcuna differenza. Il suono passa attraverso i muri, anche quelli della mente, e oltrepassa lo spazio e il tempo». Sold out anche per Biagio Antonacci, che sarà al teatro Ponchielli il 19 febbraio. Il cantautore ritorna a fare la tourneè nei teatri da dove manca da 10 anni. Proporrà brani mai interpretati durante gli ultimi spettacoli ambientati in spazi più grandi e suonerà tutti gli strumenti: chitarra, basso, batteria, pianoforte, tastiere vintage, djembe e batteria. Sul palco, infatti, si presenterà con un solo musicista, Saverio Lanza alla chitarra. Il Ponchielli dà dunque una nuova occasione di ascoltarlo live in spazi intimi e ristretti. Il tour segue la pubblicazione dell’album «Il cielo ha una porta sola», che da oltre un mese staziona ai vertici delle classifiche di vendita nostrane. E’ un Biagio a 360 gradi quello che si ascolta nelle 16 tracce del suo nuovo album che presenterà al Ponchielli: «Il cielo ha una porta sola», «Aprila», «Tra te e il mare» (Rolling Version), «Vivimi», «Pazzo di lei», «Sognami», «Quanto tempo e ancora», «Iris (tra le tue poesie)», «Sappi amore mio», «Convivendo», «Se è vero che ci sei», «Angela», «Mio padre è un re», «Fiore», «Quell’uomo lì», «Lo conosco poco». Un interprete più maturo e intenso che può permettersi versioni originali e quindi uniche dei propri maggiori successi, un artista più riflessivo ma anche più libero di “giocare” con i testi e la musica che può creare esclusive collaborazioni nonché brani inediti musicalmente complessi e articolati. «Il Cielo Ha Una Porta Sola»il brano inedito, che dà il titolo all’album, in radio dal 10 ottobre, è un’emozionante ballata pop-rock, caratterizzata da un crescendo emotivo e musicale che parte da un’emozionante intro pianovoce, fino al climax finale di chitarre e archi. E, ancora, «Aprila», il secondo inedito è un pezzo intenso con energiche sfuma-
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TEATRO E SCUOLA
«Scarpette rosse», la favola va in scena
Martedì 17 febbraio sarà presentata invece alle scuole lo spettacolo «Scarpette rosse», ispirato all'omonima favola di Andersen, nella versione della psicanalista Clarissa Pinkola Estès nel suo «Donne che corrono coi lupi». «L’interpretazione che la Estès dà nel suo libro offre parecchi stimoli di riflessione da proporre ad un pubblico di ragazzi, giovani ed educatori» spiega Marina Allegri, curatrice del testo. «Nei boschi della psiche molte sono le trappole di ferro arrugginito nascoste sotto un leggero strato di foglie. A parecchie esche siamo sensibili: persone, avventure, relazioni, che tuttavia hanno qualcosa di pericoloso per noi. L’importante è imparare a virare in tempo, evitando ciò che non alimenta ma avvelena, fermarsi prima. Non come Karen, l’orfana protagonista della storia, che accetta, per disperazione e solitudine, che una vecchia signora la porti nella sua casa e le bruci le scarpette
ture rock, una sentita richiesta d’aiuto, un grido di esortazione ad aprirsi all’amore. Due inoltre, i brani che Biagio riprende come autore e compositore originale: «Tra Te e il Mare (Rolling Version)», nuova versione del brano portato al successo da Laura Pausini nel 2000 (rivisto in un’inedita veste rock, che contiene il campionamento originale ed elementi musicali del brano «Start me up», di Mick Jagger e Keith Richards, dei Rolling Stones) e «Vivimi», altra hit di Biagio cantata dalla stessa Pausini nel 2004 e che ora acquista con la voce del cantautore milanese una nuova anima poetica e roman-
rosse che si è costruita con le sue mani, generando così una temibile ossessione: quella di tornare a possedere a tutti i costi un paio di scarpe rosse. Ossessione che porterà Karen ad una terribile fine: il taglio dei piedi. E' un’esistenza dolorosa quella della giovane Karen, che tanto ricorda altre esistenze di questi tempi». Il regista Maurizio Bercini così commenta il testo: «Oggi assistiamo alla fiera dell’io voglio, dell’apparire a tutti i costi, fino alla distruzione, all’aberrazione. Mi hanno molto colpito le riflessioni della Estès sulle trappole ed ho voluto riportarle sulla scena, per capire cosa spinga una ragazza a rinunciare alla sua bellezza, ai suoi piedi, per la brama di possesso. Ho concepito lo spettacolo sfruttando diverse tecniche sceniche, lontano da ogni possibile categorizzazione teatrale, accostando ai giovani attori burattini, oggetti, un impianto scenico elaborato, com’è nello stile della nostra compagnia».
tica. In questo nuovo progetto discografico, inoltre, pezzi storici vengono riproposti dando maggior risalto alla musica e agli strumenti, in modo particolare a chitarre ed archi, riuscendo così a creare atmosfere più calde in cui i suoni risultano più avvolgenti e morbidi, quasi sussurrati. Una rivisitazione che raggiunge l’apice nella nuova versione di «Sognami» (ove spicca la magistrale fisarmonica di Richard Galliano). A marzo l'autore sarà protagonista di una seconda serie di concerti, stavolta nei palazzetti, con una matrice più rock sulla scia del tour 2008.
«Si fa ma non si dice», con Rosalina Neri
sintesi artistica di canzoni che dall’avanspettacolo degli anni ’30 («Sono tre parole», «Vipera», «Si fa ma non si dice»…) alle più recenti «Portami tante rose», «Non dimenticar le mie parole», «Sola me ne vò per la città…» e una sorpresa…tutta cremonese! Rosalinda Neri fu definita da Dino Buzzati «quel bel pagliaccio biondo concepito in passerella e tirato su non col biberon ma con
le guepière della Bella Gigogin». Ma qualcuno la ricorda anche come «la Venere del Varesotto che fece ombra a Marilyn Monroe». Dopo aver conseguito il diploma magistrale inizia a prendere lezioni di canto (ha come insegnante la soprano Toti Dal Monte) e debutta in televisione con Marcello Marchesi in Invito al sorriso.
Grazie alla straordinaria somiglianza con Marilyn Monroe arriva subito il grande successo popolare ma in Rai è giudicata troppo provocante e viene estromessa dai palinsesti. La sua brillante attività artistica si è estesa negli ultimi anni dal teatro e dal cabaret al cinema e al successo televisivo come nella fortunata fiction con Gerry Scotti Finalmente soli.
Cultura
Venerdì 13 Febbraio 2009
SFOGLIANDO a cura di Edizione Nuovi Autori
«Politica a brani»
«Politica a brani» è il percorso della vita di un uomo che ha attraversato le fasi più salienti della politica del nostro Paese; in modo specifico Giuricin si concentra sulla questione istriana: il territorio fu assegnato all’ex Jugoslavia nel 1947, escluso il territorio libero di Trieste, che venne poi diviso tra Italia e ex Jugoslavia nelle famose zona A e zona B. Nel 1975, con il Trattato di Osimo, i due governi hanno riconosciuto definitivamente la rispettiva sovranità sulle due zone. La prima parte dell’opera è interamente dedicata alla questione istriana e alla delusione di quanta poca risonanza politica abbia ottenuto il problema, che ha profondamente colpito l’animo e la vita di molti esuli; la seconda parte invece è un libero esercizio di stile dell’Autore, che si diletta in epigrammi ed aforismi i cui argomenti spaziano dalla vita politica alla vita quotidiana: testi pungenti, arguti e ironici che evidenziano sempre lo spirito ottimista che guida la mente di Gianni Giuricin.
L'inverno nei classici di poesia Il 15 febbraio Appuntamento al Cafè letterario «Bohemien»
Dopo il significativo omaggio a Pier Paolo Pasolini, tenutosi davanti ad un numeroso pubblico in palazzo Cittanova il 18 gennaio, gli «Stagionali- poeti in Cremona» tornano, per un secondo appuntamento, al caffè letterario “Bohemien” di v. Palestro, sul tema, già inaugurato in novembre, delle “stagioni in poesia”. Appuntamento per domenica 15 febbraio, alle ore 18,30. Dopo le proposte liriche di grandi poeti del passato e del presente dedicate all’autunno, è ora la volta di testi dedicati all’inverno. Si spazierà dai sonetti piacevolmente descrittivi di situazioni di conforto e di agio, quali ce
le presenta uno dei poeti più leggeri ed affascinanti del Duecento toscano, e cioè Folgòre da San Gimignano, a testi più malinconici e sognanti nei quali la neve, emblema dell’inverno, colora di atmosfere magiche tutto il paesaggio, come accade nei testi di alcuni classici italiani, quali Pascoli e Saba, fino ai quadri nitidi e aderenti ad una poetica del quotidiano di certe proposte del mondo anglosassone (si pensi ai testi del premio Nobel S. Heaney sulla brughiera irlandese d’inverno) o a quelli un po’ surreali, accesi di colori sgargianti, dei poeti russi, grandi cantori dell’inverno, come Mandelstam ed Evtusenko. Come di consuetudine, gli “Stagionali”, dopo aver proposto i testi dei “grandi”, chiuderanno la serata con alcune poesie degli appartenenti al gruppo: Ilde Bottoli, Athos Montuori, Carla Paolini, Anna ed Igor Paulinich, e G. Uggeri. Gli Stagionali saranno accompagnati alla chitarra da Alexis Paulinich ed ospiteranno due giovani promesse della poesia cremonese, Pamela Amighini e Massimiliano Pegorini, che leggeranno loro testi. Saranno presenti come lettrici anche Yesenia de la Rosa e Francesca Montuori. L’ingresso è libero.
Cantiere Sonoro: musica e orientamento
T
orna anche quest'anno l'appuntamento con la musica e la creatività targata Cremona. Cantiere Sonoro, che celebra quest’anno il suo decennale, s’inserisce, con una edizione estremamente preziosa, nell’importante progetto regionale «Pianeta giovani - creatività ed opportunità». La rassegna è già partita con "dialoghi sonori", una serie di concerti, che si svolgono al teatro Monteverdi. Si tratta di un progetto integrato che assume come strategia principe quella di empowerment territoriale, di promozione dell’interdisciplinarietà e di valorizzazione dell’intersettorialità. Di conseguenza si vanno ad evidenziare su due filoni principali: musica e orientamento. Il filone della musica utilizza il linguaggio della musica come codice comunicativo privilegiato e come risorsa della popolazione giovanile. In particolare intende operare nel quadro della musica indipendente e del suo rafforzamento come occasione per una nuova fase di sviluppo della cultura musicale italiana. Ci si propone quindi di re-
alizzare un raccordo tra gl’insegnanti di musica degli istituti superiori del Nord Italia attraverso un meeting, nel quale confrontare le best practice, in grado di attivare apprendimenti non formali. La musica viene presen-
tata come strumento di realizzazione imprenditoriale per i giovani, si analizzeranno le possibilità, le leggi e i finanziamenti che aiutano i giovani nella realizzazione delle proprie idee imprenditoriali.
L’obiettivo è di organizzare e gestire un percorso per i giovani artisti, con il sostegno di giovani critici, istituzioni e figure culturali di riferimento, al fine di realizzare delle opere contemporanee ad hoc. In questo contesto Cantiere Sonoro 2009 si caratterizza come percorso che va a scegliere quelle esperienze delle passate edizioni che hanno maggiormente incontrato e soddisfatto i bisogni dei giovani cremonesi, fornendo una serie di proposte di indiscutibile qualità, oltre che a molteplici opportunità di protagonismo. Con l’intenzionalità di promuovere per i giovani della città uno strumento di prezioso accrescimento culturale Cantiere Sonoro 2009 prosegue quindi con l’obiettivo di dare ai giovani artisti che gravitano attorno all’attività del Centro Musica «Il Cascinetto» sempre maggiori occasioni d’espressione. La prima parte di calendario di eventi 2009 prevede la ri-proposizione dei seguenti percorsi: dialoghi sonori, cantiere on web, back to school.Ad essi è quindi affidata l’inaugurazione di un’edizione decennale mai così significativa ed attesa dall’ intera cittadinanza.
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Follini e Bertorelli alla Biennale giovani artisti
Sono due le opere cremonesi che sono state selezionate per partecipare alla «Biennale dei giovani artisti dell’Europa e del Mediterraneo», che si terrà a Skopje dal 3 al 12 settembre 2009. Gli artisti che hanno vinto il bando promosso dal Comune di Cremona sono Francesco Follini e Siria Bertorelli. La Biennale presenta artisti in età compresa tra i 18 e i 30 anni che si esprimono in sette discipline tra cui: arti plastiche, architettura, fumetto e illustrazione, cinema e video, grafica di comunicazione, design, moda, fotografia, letteratura, gastronomia, musica, teatro e danza, interventi metropolitani d’arte.La selezione delle opere presentate si è svolta il 2 febbraio scorso, a cura di un’apposita commissione composta da: Andrea Del Guercio (critico e storico dell'arte), Michele Ginevra (Centro Fumetto), Michele Bozzetti (Attraversarte), Silvia Scaravaggi (critico), Francesca Rizzardi (critico), che ha giudicato le opere pervenute sulla base della loro qualità, ricerca artistica, innovatività, oltrechè della loro attinenza al tema della biennale, «Le sette porte». L'opera di Follini si intitola «Il morbo», e rientra nella categoria del fumetto. E' stata scelta per il soggetto, lo sviluppo della narrazione e lo stile grafico proposto. L'opera di Bertorelli si intitola «Sette porte», e rientra nella categoria delle arti visive. La giuria ha ritenuto che il punto di forza sia rappresentato dalla capacità dell’artista di coniugare storia, leggenda, poesia e simbolismo attraverso un linguaggio visivo estremamente personale.
Paris Cutini espone nelle sale del Podestà Le Sale del Podestà di Soresina ospitano la mostra antologica «La realtà sognata» del maestro Paris Cutini, fra i maggiori realisti italiani contemporanei. Nato a Pistoia il 27 luglio 1931, il maestro Paris Cutini vive dal 1933 a Scandiano, splendida cittadina in provincia di Reggio Emilia in cui sono nati il grande poeta Matteo Maria Boiardo, autore dell’Orlando Innamorato e lo scienziato Lazzaro Spallanzani, dove la sua famiglia si è trasferita. Dal padre Giovanni ha imparato ad essere un buon figurinista e un abile restauratore; da solo ha portato a maturazione un proprio stile compositivo che oggi lo rende un pittore e uno scultore di notevole rilievo. Ha tenuto la prima personale nel 1962 a Reggio Emilia, presso la Famiglia degli Artisti Reggiani. Ha esposto a Cremona, Venezia, Scandiano, Rezzato, Pavone Mella, Bozzolo. Suoi lavori, molti dei quali premiati, figurano in collezioni private, luoghi pubblici e di culto, fra cui la Chiesa di Santa
Teresa in Scandiano. L’opera «Martirio di Padre Kolbe» è stata donata a Sua Santità Papa Giovanni Paolo II. In questa rassegna vengono presentati tutti i principali nuclei tematici dell’arte cutiniana. Dagli scorci di Scandiano, dominata dalla Rocca dei Boiardo e caratterizzata da tante suggestive strade e piazze, ove curiosamente si affacciano numerosi balconi, ai quadri ispirati alla musica, sino a quelli a tema sacro, immersi in un realismo davvero poetico. Paris Cutini è un artista che sa stupire e appassionare. Nei suoi quadri, dove la figura svolge un ruolo centrale, si intuisce facilmente tutto l’impegno che egli profonde per cercare di rendere sulla tela le sue emozioni. Tanti quadri, tante immagini sono quelle del pittore di Scandiano; tante ma tutte uniche, originali, nel loro essere il riflesso di una umanità “vera”, quella delle persone che affrontano, giorno per giorno, ciò che comunemente chiamiamo quotidianità.
Una mostra in memoria del celebre naturalista Charles Darwin Il Sistema museale della città di Cremona organizza, in occasione del bicentenario dalla nascita del celebre naturalista inglese Charles Darwin e dai centocinquanta anni dalla pubblicazione dell'«Origine delle specie», una mostra presso il Museo civico di storia naturale. L'iniziativa - che si svolge in contemporanea con le numerosissime proposte di molti musei scientifici in Italia e nel mondo ed anche la mostra cremonese «Darwin
1809-2009» - ha aperto il 12 febbraio 2009. L'esposizione vuole da un lato ripercorrere il cammino avventuroso del giovane Darwin, il suo rapporto con la famiglia, poi gli studi, fino al celebre viaggio attorno al mondo che accompagna la nascita di un'idea rivoluzionaria con tutti i dubbi ed i timori che precedono la pubblicazione di «On the origin of species», nel 1859 all'età di cinquant'anni.
Dall'altro sottolineare l'applicazione dell'idea di evoluzione al nostro territorio che riserverà molte sorprese. Hanno collaborato alla sua realizzazione l'Università degli Studi di Pavia, la Biblioteca Statale e Libreria civica di Cremona e, per quanto riguarda il percorso storico, l'Istituto Charles Darwin International ha reso disponibile questa sezione, frutto del lavoro di un gruppo di ricerca internazionale specializzato da anni sulla sua storia.
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Appuntamenti
Venerdì 13 Febbraio 2009
Appuntamenti a Cremona e dintorni... ARTE & CULTURA
Fino al 14 febbraio 09 PIZZIGHETTONE POESIA E NEBBIA Rassegna di poesie di autori pizzighettonesi. Orario: ore 21. Fino al 14 febbraio 09 cremona - Mostra Kiyoto Hiray, mostra di ritratti Le opere dell' Autrice nipponica, ritratti di uomini e animali. Orario: dal martedì al venerdì : dalle 16, 30 alle 19,30; sabato dalle 10,30 alle 19,30; domenica dalle 16,30 alle 19,30 Galleria "Immagini, Spazio, Arte" (via Beltrami, 9). Fino al 22 febbraio 09 cremona - Mostra Le "Donne" di Igino Sartori I Volti e i Corpi femminili nella preziosa retrospettiva dedicata ad Igino Sartori, indimenticato pittore cremonese, morto nel 1980.
musica
14 febbraio 09 cremona concerto Lacerhate e Big Fish Rassegna di concerti rock per tutto il mese di febbraio. Orario: ore 21,30 centro Arci Sole
SPETTACOLI
13 febbraio 09 cremona - Teatro Casa di Bambola, l'altra Nora Spettacolo di Leo Muscato tratto dalla famosa opera di H.Ibsen. Orario: ore 20,30 Cremona, Teatro Ponchielli. 13 febbraio 09 crema - Teatro Niente Sesso, siamo Inglesi Appuntamento della stagione di Prosa del Teatro San Domenico tratto dal lavo-
ALTRO
Fino al 15 febbraio 09 CREMA LA MAIALATA 2009 Menù degustazione con ricette del territorio interpretate dai cuochi delle Tavole Cremasche. Ristoranti delle Tavole Cremasche.
Orario: feriali dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19; festivi dalle 17 alle 19; lunedì chiuso Galleria D'arte "La Saletta" (corso Mazzini, 55). Fino al 22 febbraio 09 cremona - Mostra Dal Lago Turkana al vulcano degli Dei, un safari Mostra fotografica dedicata alle Etnie e agli Spazi dei Paesi Africani. Opere di Ezio Medagliani. Orario: feriali dalle 17 alle 19,30; festivi dalle 16,30 alle 19,30 Adafa (via Palestro, 32). Fino al 22 febbraio 09 cremona - Mostra Il Colore... trent'anni dopo Opere dell'Autore ligure Aldo Lanciano. Orario: dal martedì al sabato dalle 9 alle 19; domenica dalle 10 alle 18 sala Alabardieri di Palazzo Comunale. Fino al 22 febbraio 09 crema - Mostra Presepi d'autore a lla Pro loco Mostra Presepi d'autore. Orario: tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 - Chiuso il lunedì cia dei Racchetti, 8. Fino al 1 marzo 09 gabbioneta binanuova MOSTRA
Soli Deo Gloria Mostra di strumenti e reperti organari raccolti per celebrare i 100 anni della "Casa Organaria Pedrini" di Binanuova. Centro Civico di Binanuova. Fino al 15 marzo 09 soresinA - MOSTRA Il Mondo di Giacomo Bergomi Mostra d'Arte del famoso pittore bresciano. Orario:dal lunedì alla domenica dalle ore 11 alle ore 22 - Hotel Dellearti (via Bonomelli, 8).
Fino al 10 giugno 09 PIADENA ARCHAEO@TRADE ANTICHI COMMERCI IN LOMBARDIA ORIENTALE Panorama dei contatti tra antiche culture e degli spostamenti di materie prime e manufatti dalla preistoria al medioevo. Rete dei Musei Archeologici. Piazza Garibaldi, 4 (Biblioteca) Orari: da lunedì a venerdì ore 8.30/13.30. Fino al 10 giugno 09 cremona - Mostra L a Via delle Anfore. Il commercio di derrate alimentari a Cremona Orario: feriali : dalle 9 alle ore 18;
19 febbraio 09 cremona Dialoghi Sonori Il Genio e Jenny's Joke Ingresso e buffet gratuito. Orario: ore 21,30 - Teatro Monteverdi 14 febbraio 09 soresina- concerto I Queenmania in concerto La cover band del mitico complesso inglese dei Queen si esibirà sul palco del teatro Sociale. Ore 21 - Teatro Sociale (via Verdi 23). 14 febbraio 09 CREMONA MESSA D'ORGANO IN SANT'AGOSTINO
ro di A. Marriot e A. Foot. Adattamento di Gianfelice Imparato e Regia di Renato Giordano. Orario: ore 21 - Teatro San Domenico (piazza Trento e Trieste). 13-14 febbraio 09 cremona corso teatro Un mestiere antico. L'arte del Burattinaio Insegnante: Maurizio Corniani Teatro Monteverdi (Via Dante, 149). 14 febbraio 09 cremona - teatro Aldo Moro - Una tragedia italiana Spettacolo di Corrado Augias Vladimiro Polchi. Con Paolo Bonacelli e Lorenzo Amato. Regia Giorgio Fenara. Orario: ore 21 - Teatro Filodrammatici (p.zza dei Filodrammatici, 1). Costo: 12 euro.
14 febbraio 09 cremona Festa benefica con i Lions Grande festa di carnevale in costume per raccogliere fondia favore dell'Avis di Cremona. Orario: ore 21 - Palazzo Trecchi. 15 febbraio 09 CREMA MERCATINO DI CARNEVALE Arti e artigiani in piazza, mercatino dei sapori, mercatino Bio Vivi Natura. Piazza Duomo - Orari: ore 10-19. 15 febbraio 09 CREMONA - CURIOSITA' IN PIAZZA Mobili, stampe, libri, curiosità, dipinti, collezionismo, cornici, oggettistica.
festivi: dalle 10 alle 18; lunedì chiuso sale del Museo Civico Ala Ponzone (Palazzo Affaitati - via U. Dati, 4). 13 febbraio 09 castelleone - incontro Infanzia e diritti negati Organizzato da " Movimento per la vita" sede di Castelleone conversazione all'interno del progetto «Febbraio per la vita» con i medici: Michele Giannuso, Lino Rossi e Lendro Aletti. Orario: ore 21 - s ala Teatro Leone di Via Garibaldi. 13 febbraio 09 cremona - incontro Le origini dell'Uomo. Come, Quando, Perchè? Conversazione con i Prof. Don Romeo Cavedo direttore Studi di Teologia del Seminario Vescovile di Cremona e il Prof. Carlo Cirotto docente all'Università di Perugia. Orario: ore 17 - sala Puerari / Museo Civico Ala Ponzone (via U.Dati, 4). 13 febbraio 09 cremona - incontro M' illumino di meno Convegno per sensibilizzare la cittadinanza in occasione della Giornata Internazionale del Risparmio Energetico. Orario: ore 17.30 - sale di SpazioComune (Palazzo Comunale).
Paolo Bottini suona il prestigioso organo "Tezani/Bossi ( sec. XVI-XIX). Piazza Sant' Agostino - Chiesa di Sant' Agostino- Orario: ore 18.30. 15 febbraio 09 cremona- concerto Franco Battiato Concerto del famoso Cantautore affiancato dalla propria band. Orario: ore 20,30 Teatro Ponchielli. Costo: Dai 45 ai 20 euro. 19 febbraio 09 cremona - concerto Biagio Antonacci Orario: ore 21 - Teatro Ponchielli.
15 febbraio 09 SCANDOLARA RAVARA A TEATRO CON... «LA CENA DEI CRETINI» Commedia brillante di Francis Weber. Gruppo Teatro Tempo, Sala Polivalente - ex Cinema ItaliaOrari: ore 16. 15 febbraio 09 CASTELLEONE «VIAGGIANDO SI IMPARA» Con Teatrodaccapo Cineteatro Giovanni Paolo II Orari: ore 16. 19 febbraio 09 SAN GIOVANNI IN CROCE «Lampedusa è uno spiffero» Monologo tragicomico di Fabio Monti e Norma Angelici. Teatro Gallerani Orari: ore 21.
Piazza Stradivari-Via Baldesio-Cortile Federico II - Orari: ore 9-19. 15 febbraio 09 PESCAROLO CARNEVALE PESCAROLESE 2009 Tradizionale sfilata di maschere e carri allegorici, animazione, mercatino tipico. Piazza Garibaldi- Orari: ore 14. 15 febbraio 09 CREMA - GRAN CARNEVALE CREMASCO 2009 Sfilata di grandi carri allegorici, mascherate, gruppi folkloristici, bande. Pacchetti turistici per gruppi, famiglie e singolicomprendneti pranzo,visite guidate, pranzo. Centro storico- Orari: ore 14.30.
14 febbraio 09 cremona - incontro Si parla di Parkinson Incontro aperto a tutti intitolato: "La malattia di Parkinson: nuove terapie". Orario: ore 10 - sede Cisvol (via S. Bernardo). Dal 14 al 16 febbraio 09 cremona - Mostra ArteCremona Mostra mercato d'arte moderna e contemporanea dedicata a tutte le forme di espressione artistica dal Novecento ad oggi. Orario: sabato 14 e domenica 15 dalle 10 alle 20; lunedì 16 dalle 10 alle 14 - Quartiere Fieristico di Cremona (piazza Zelioli Lanzini, 1). Costo: intero 8 euro, ridotto 5 euro. 18 febbraio 09 cremona - incontro Restauro timido. Architettura, affetto, gioco. Conversazione con Marco Ermentini e presentazione del libro dell'Autore nell'ambito del ciclo di incontri «Cultura per Cremona». Orario: ore 17 - Biblioteca Statale (via U.Dati, 4). 16 febbraio 09 cremona - incontro Odelli in biblioteca L'autrice Teresa Odelli presenterà il romanzo thriller "Il trifoglio di velluto blu". Biblioteca Statale (c/o sala Ragazzi).
BREVI DAL SECOLO BREVE
di Giuseppe Azzoni
RAPPORTI DI LAVORO E SCONTRO SOCIALE [segue...] Per tutti questi elementi, nonostante significativi miglioramenti conseguiti dall’inizio del secolo, “le condizioni di esistenza e di lavoro dei salariati e delle loro famiglie continuavano a costituire un vissuto di privazioni, di fatica spossante, di umiliazioni”, scrive Ercole Ongaro. Il medesimo ricorda come anche gli “obbligati” pagassero il relativo vantaggio della stabilità almeno annuale del lavoro e della disponibilità di prodotti in natura (fino ad una certa epoca utili alla sussistenza più del denaro) “con una quasi totale subordinazione all’autorità del proprietario o del fittabile” non solo sul lavoro. Chi non manifestava pieno ossequio era colpito a S. Martino dalla disdetta che d’un colpo toglieva il lavoro e l’abitazione. “...Ciò contribuisce a spiegare la combattività dei lavoratori della cascina e la durezza delle loro lotte...” conclude Ongaro. Non si può rievocare il mondo della cascina cremonese senza almeno accennare alle più forti ed essenziali lotte sociali di cui esso è stato teatro. Se i conduttori delle aziende a cascina possono vantare i progressi tecnico – economici della produzione agricola, le lotte dei lavoratori hanno contribuito a conquiste storiche di progresso sociale e civile. E’ noto come nel 1882 nell’area di Pieve d’Olmi si registrino i primi scioperi contadini della storia cremonese, tra i primi della storia italiana. Si avvia un’azione che ha continuità, si propaga, crea l’organizzazione solidaristica e poi sindacale, mette radici con le proprie
“leghe” nelle cascine e nei paesi. Un’azione che finalmente consegue il diritto a contrattare condizioni e remunerazione del lavoro, elaborando il primo “patto colonico” nello stesso anno e poi nel 1893 contemporaneamente alla nascita della Camera del Lavoro di Cremona. Quindi con duri scontri (frequenti le manette e il carcere per i salariati essendo lo Stato dalla parte della proprietà) si conseguirono fondamentali conquiste salariali e quella storica delle otto ore, particolarmente significativa laddove per secoli si era lavorato dal sorgere al calare del sole... La prima guerra mondiale compromette molte di queste conquiste. Tornati (quelli che tornarono) dal fronte decimati e “vittoriosi”, nel 1918 i contadini trovarono una situazione di estremo disagio. Molti erano quelli – non solo i menomati ed ammalati per causa di guerra – che non trovavano più lavoro. Il costo della vita era molto aumentato ma non le remunerazioni. Le solenni promesse delle Autorità ai contadini (“Vi daremo la terra da lavorare...”) fatte dopo Caporetto si rivelavano brucianti delusioni. Nel clima di tensioni rivoluzionarie che percorreva l’Europa e l’Italia anche nelle nostre campagne si ebbero straordinari momenti di lotta. Accanto alla forte azione dei socialisti e della Camera del lavoro emerse nell’area soresinese – castelleonese la straordinaria novità del movimento delle “leghe bianche” di Guido Miglioli. Ci si poneva l’obiettivo di una diretta partecipazione dei contadini alla conduzione ed agli utili della azienda.
Zibaldone
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A cura del Circolo Culturale "Arcangelo Ghisleri"
I Mollica in vacanza – 1
L
a vecchia 131 stava affrontando, piegata sul lato destro, la rampa d’accesso al cavalcavia dell’autostrada: la famiglia Mollica partiva finalmente per la sospirata vacanza, con gli sci sul tetto e il materassino piegato nel baule, il corredo delle pinne e degli occhiali da sub. Bisognava soddisfare le aspettative del papà che voleva andare in montagna e quelle dei figli che pensavano solo alla spiaggia; e, quindi, si sarebbe fatta una settimana al mare e una in montagna, secondo la formula delle “vacanze virtuali” nella quale la famiglia, a corto di liquidi, era specializzata. Dopo un centinaio di chilometri sui 100 orari con la macchina che sibilava come un rinoceronte rabbioso, il papà sentenziò: -
Ragazzi, ci fermiamo per una sosta rinfrescante e proviamo a sognare la montagna!- - Allora, Gennaro- aggiunse la mogliefermati all’ombra di quegli alberi in modo che apriamo i finestrini.-Non ti preoccupare, Filomena, ché sono un maestro della cattura dell’ombra- replicò Gennaro Mollica, parcheggiando dolcemente, per quanto la macchina glielo consentisse, nella piazzola della stazione di servizio. - Adesso Salvatore ci farà sognare la montagna. Forza, Salvato’, applicati!E Salvatore, inforcati gli occhiali da sole, chiese: - Mettete in funzione il ventilatore portatile che mi concentro meglio. - Così, sistematosi, cominciò con la sua descrizione affabulante da vero esperto dei paesaggi montani: Dunque, amici, state percorren-
Racconto di Vincenzo Montuori
do un sentiero in costa, sui duemila metri: l’aria frizzante vi sferza le reni e sulla vostra destra si staglia il fronte di un ghiacciaio che scintilla sotto il sole…- - Iiiih, come sei poetico, Salvatore!soffiò la mamma che, come gli altri, si stava godendo l’eloquio del ragazzo, con la faccia incollata al ventilatore - mica come tuo fratello Samuele che, quando ci parla del mare, sembra il
Storia di Cremona – 1 A “il Piccolo – Zibaldone” sembra interessante riproporre a puntate la ricca storia della città di Cremona ricorrendo all’opera scritta dal prof. Giancarlo Corada, noto storico cremonese, presentata il 17 dicembre del 2006 Il Duecento, scrive Franco Cardini, "fu uno dei più grandi secoli della storia europea, fondamentale nella costruzione dell'identità del continente". E' il secolo di Federico II, del confronto (dialogo e scontro) con il mondo arabo, del consolidarsi degli studi scientifici e filosofici, grazie soprattutto ai libri degli antichi sapienti greci ed a nuovi studi, che erano pervenuti nel secolo precedente e continuavano a pervenire dal mondo islamico. La gente si muoveva più di quanto oggi comunemente immaginiamo. Nonostante pericoli e difficoltà d’ogni genere, pellegrini e mercanti percorrevano in lungo ed in largo le strade d’Europa, per recarsi a Roma e a Gerusalemme gli uni, per scambiare merci anche a grandi distanze gli altri. Missionari, diplomatici ed ancora mercanti (pensate a Marco Polo, certo il più famoso) si spingevano ovunque. E' un secolo di grandi sconvolgimenti, in Italia e nel mondo. Proprio nel 1206 Francesco d'Assisi rinuncia ai beni terreni e si dedica interamente a Dio. Ed ognuno sa cosa hanno rappresentato Francesco ed il francescanesimo per l'Italia e la cristianità. Ma é anche l'anno in cui nasce l'Ordine dei domenicani e si prepara la feroce crociata contro gli albigesi, per reprimere l'eresia catara. L'Europa é diversa da come ce
bollettino della capitaneria di porto.- In basso, sotto di voi -continuava, gasato, Salvatore- si vede un ruscello che scende, frangendosi, tra le rocce; vi sembra quasi di sentire il suo mormorio e di assaporare la freschezza delle sue acque gelide…- - Uh, che bello - mugolò Samuelequasi quasi sento freddo!Il “ruscello”, purtroppo, si materializzò dai finestrini aperti in una megaspruzzata d’acqua sporca sollevata da un Tir che aveva attraversato, accelerando, una pozzanghera lì vicino, formata dalla pioggia del mattino mista a residui di olio-motore. Va be’, ragazzi, pazienza- concluse Filomena, asciugandosi la gonna -trasferiamoci in quella parte della piazzola al sole.(Segue al prossimo numero)
di Giancarlo Corada
l'immaginiamo quando pensiamo al Medioevo. La Prussia, ad esempio, é ancora pressoché interamente pagana, e proprio ai primi anni del '200 partono dalla Polonia i primi missionari evangelizzatori. La Russia é un pulviscolo di Principati. L'Impero di occidente instabile e dilaniato da conflitti interni. L'Impero di Bisanzio, autocratico ed oppressivo, subisce, proprio all'inizio del '200, un trauma dalle gravi conseguenze. Proprio due anni prima della fondazione del Palazzo comunale, nell'aprile 1204, i partecipanti alla Quarta Crociata, spinti da
Venezia, avevano occupato e saccheggiato Costantinopoli, approfondendo il solco tra cristianità d'oriente e d'occidente e dando impulso ad uno straordinario commercio di reliquie e di oggetti preziosi in tutta Europa. L'effimero Impero latino di Costantinopoli avrà vita travagliata e breve, ma contribuirà a far conoscere di più da noi l'arte e la
cultura greca ed orientale. Nell'estremo oriente intanto, in Mongolia, proprio nel 1206 Temüjin viene proclamato Khan ed assume il nome di Gengis Khan. Sotto la sua guida le tribù mongole si uniranno e fonderanno uno dei più grandi e fragili Imperi della storia, col quale cercherà, assai vanamente peraltro, di colloquiare l'Occidente per contenere la spinta araba e poi, soprattutto, turca. Il Duecento é anche il grande secolo d'inizio della letteratura in lingua italiana, con le "laudi" (canti di carattere popolare, il cui 'corpus' dugentesco costituisce uno dei più antichi monumenti della letteratura e della musica in Italia), la poesia siciliana e toscana, i canti popolari e giullareschi. E' il secolo in cui, nonostante la poesia cortese idealizzasse la figura femminile, la condizione reale delle donne non migliora molto rispetto ai secoli precedenti. Sempre sottomessa al maritopadrone, anche nelle classi elevate, dove pure le condizioni di vita e dignità per le donne erano migliori. E' stato calcolato che nei ceti medio-alti la coabitazione fosse impossibile da un terzo alla metà, in media, dell'intero periodo matrimoniale, a causa di lontananze del marito per guerre, missioni diplomatiche o affari. Nei ceti bassi il problema era semplicemente quello della sopravvivenza, della fatica, della sottomissione. (segue al prossimo numero)
Orgoglio delle radici
«il PICCOLO zibaldone» con l’obiettivo di recuperare negli abitanti di questa città un orgoglio delle proprie radici, senza scomodare ampolle e letture un po’ personalizzate della storia, inaugura una rubrica fissa dedicata ai grandi cremonesi che hanno segnato la Storia nei vari campi del sapere e della cultura. Guido Miglioli (Casalsigone, 1879 – Milano, 24 ottobre 1954) è stato un politico e sindacalista italiano. Nato da una famiglia contadina e cattolica, laureato in legge, si interessò presto dei problemi dei piccoli proprietari agricoli e dei braccianti, organizzando i sindacati degli agricoltori cattolici, le Leghe
Guido Miglioli bianche: candidato alle elezioni del 1913, fu eletto deputato. Fondò a Cremona il quotidiano «L'Azione», aderì al Partito popolare nel 1919 e fu ancora eletto al Parlamento. Si batté contro i grandi proprietari terrieri durante le lotte sindacali del dopoguerra; fu inviso ai fascisti ma anche allo stesso Partito popolare, che non ne condivise gli avanzati programmi sociali e le sue simpatie nei confronti dei partiti di sinistra, espellendolo nel 1924. Abbandonata l’Italia alla fine del 1926, si stabilì in Svizzera e poi in Francia. Nel 1929 partecipò a Berlino al I Congresso internazionale antifa-
scista e soggiornò anche in Unione Sovietica, lodando l’esperienza della collettivizzazione delle campagne. Arrestato nel 1940 in Francia dai tedeschi, fu consegnato alla polizia italiana che lo condannò al confino. Liberato alla caduta del fascismo, nel 1944 fu sequestrato dai fascisti legati a Roberto Farinacci che lo tennero in stato di ostaggio fino al 25 aprile del 1945. Nell’immediato dopoguerra, il nuovo partito cattolico della Democrazia Cristiana rifiutò la sua iscrizione: nelle elezioni del 18 aprile 1948 fondò un piccolo movimento del-
Che cosa e’ mai la poesia? (Poeti allo specchio)
di Vincenzo Montuori
ANDREJ VOZNESENSKIJ
Uno dei poeti più significativi della generazione russa degli anni Sessanta, quella che, sull’onda dell’apertura kruscioviana, vede muovere i primi passi personaggi che domineranno la seconda metà del Novecento, da Evtusenko alla Achamdulina, ancora viventi, fino a Brodskij, prematuramente scomparso, è ANDREJ VOZNESENSKIJ. Andrej Voznesenskij Nato a Mosca nel 1935, si è laureato in architettura ed è oggi uno dei pochi superstiti di quella generazione. Segnalato già da Pasternak per alcuni versi nel 1954, V. pubblica i primi volumi di poesie nel 1960 (Mosaici e Parabola), soggiorna negli Stati Uniti, esperienza che gli ispira La pera triangolare( 1962), definito da Evtusenko, suo amico e sodale, “un attentato alla poesia russa tradizionale”. Nei libri successivi, V. consolida la sua fama di sperimentatore (Antimondi – 1963, L’ombra del suono – 1970 fino alle Poesie e poemi del 1972) ottenendo un notevole successo e divenendo un autore “coccolato” dall’establishment brezneviano, differentemente da quanto accadde a Brodskij. Attraverso l’arditezza delle metafore, i pastiches verbali, attraverso la sistematica “deregulation” della sintassi e l’uso di un linguaggio basso, ovvio, il poeta capovolge le premesse della linea melodica russa che adatta alle nuove esigenze della quotidianità e ci presenta una scrittura apparentemente “infantile”, basata sul montaggio veloce delle immagini, smascherando, nello stesso momento in cui sembra assecondarli, i dettami del realismo socialista ufficiale. In questo modo, V. rinverdisce le esperienze del cubofuturismo russo (Majakovskij) e rinnova la lezione dei padri (Pasternak e la Achmatova). Mescolando lirismo ed ironia in una dimensione decisamente anticonformistica, il poeta ha unito la sperimentazione poetica (O. del 1983) alla produzione di litografie e di opere plastiche fino a realizzare una vera e propria opera”interdisciplinare”, e cioè Assioma della ricerca del sé (1990) che mescola testi poetici, prosa e fotografie. Per V. è necessario rivendicare la singolarità del ruolo del poeta che è colui che incarna l’eterna lotta della poesia, e cioè superare la palude delle convenzioni e della forzata omologazione. Osserva il poeta in un breve testo del libro del 1990, Risposta a un appunto: Tutti scrivono, io smetto. Di Stalin, di Visotskij, del Bajkal, di Grebenscikov, e Chagall scrivevo, quando non era permesso. Non voglio “finire nel calderone” Nella visione fortemente libertaria di V., l’esercizio poetico non può essere limitato o regolato da un ‘”arte” o da una tecnica ma è qualcosa che si impone aldilà delle nostre intenzioni come un essere più che un fare; e quindi non si fa il poeta ma si è poeta. Si legga questa quartina dal citato volume del 1990: I versi non si scrivono - capitano, come i sentimenti o il tramonto. L’anima – una complice cieca. Non hai scritto – è capitato così.
In limine
(per Eluana Englaro) Nella penombra sèguimi, nell’ombra dove non riecheggiano più passi, ed il silenzio assorda i cuori, spegnendo sulle labbra le parole la sinistra cristiana denominato Movimento Cristiano per la Pace che confluì nelle liste del Fronte Democratico Popolare socialcomunista, si candidò ma non venne eletto. Continuò a occuparsi di politica e di problemi sindacali, anche insieme all’amico don Primo Mazzolari, entrambi isolati e guardati con sospetto dalle gerarchie cattoliche. E' sepolto nel cimitero di Soresina.
«Agisci in modo da considerare l’altro sempre come scopo e mai come semplice mezzo.»
(Immanuel Kant)
Sèguimi piano sull’ambiguo limite dell’ancòra-vita, della non morte-ancòra, lì dove il corpo è appena un guscio disabitato di echi e una forma più non l’àbita E senza fare più domande sèguimi, ché tu non puoi domande formulare su questa soglia gravida di nulla, dove non giunge aura di vita alcuna, eppure dalla terra non sei sciolta E della morte non aver paura; ché, se oltrepassi quella soglia, infine sarai libera dal buio che ti imprigiona inerte in questa vita. Athos Montuori
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Televisione &Cinema
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Programmi televisivi da Sabato 14 a Venerdì 20 Febbraio 2009
E'
tutto pronto per il 59° festival della canzone italiana. Anche se non ha più il fascino di qualche decennio fa, Sanremo resta un appuntamento fisso per l’Italia canora. Al Teatro Ariston, dal 17 al 21 febbraio, Paolo Bonolis cercherà di rilanciare una manifestazione diventata più un fenomeno di costume che una parata di canzoni. Al suo fianco sul palco il fido Luca Laurenti e Alessia Piovan. E’ il secondo festival con al timone Bonolis, che è anche direttore artistico. Il direttore musicale è, invece, Gianmarco Mazzi, che aveva già ricoperto questo ruolo nel 2005 e 2006. IL RITORNO L’appunta-
Il Festival di Sanremo 2009 punta sul ritorno di Mina
mento più atteso dell’edizione 2009 è il ritorno in tv di Mina, che canterà “Nessun Dorma”, aria della Turandot di Puccini legata indissolubilmente all’immagine e alla voce di Luciano Pavarotti. Il “Nessun Dorma” di Mina farà parte del suo ultimo disco, in uscita il 20 febbraio, un omaggio al melodramma italiano. LA FORMULA Il Festival è diviso in cinque serate, trasmesse in diretta su Raiuno. A differenza delle edizioni precedenti, non è prevista alcuna
Mina in un'immagine recente e a lato il conduttore Paolo Bonolis
tv
raiuno
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raitre
la 7
sabato 14
Bonolis è riuscito a coinvolgere la “trigre di Cremona”
trasmissione conclusiva in seguito alla serata (il cosiddetto Dopofestival) e ciascuna serata non durerà più di 3 ore. I cantanti partecipanti sono suddivisi in tre categorie: artisti, proposte e giovani. Una curiosità: tra i partecipanti al Festival ci sono i quattro vincitori delle edizioni
domenica 15 Lunedi’ 16
2003-2004-2005-2006, Alexia, Marco Masini, Francesco Renga e Povia. Inoltre, nella serata conclusiva, ci sarà Maria De Filippi, conduttrice della trasmissione “Amici” che ha lanciato proprio uno dei partecipanti al festival, Marco Carta. Raiuno, martedì-sabato ore 21.10
Martedi’ 17
IL RITORNO DEL RE
chiude la trilogia di Tolkien “Il ritorno del re” è l’apglia finale e per correre in puntamento cinematograaiuto della città di Minas fico di Italia 1 in programTirith, dove il regno di Gonmazione alternativa al Fedor è minacciato dal postival di Sanremo. tentissimo esercito di SauE’ un film del 2003 diretto da Peter Jackson, tratto dall'omonima terza e ultima parte del romanzo di John Ronald Reuel Tolkien “Il Signore degli Anelli”. Nel cast troviamo Elijah Wood, Cate Blanchett, Ian Holm, Ian McKellen e Orlando Bloom. LA TRAMA Frodo e Sam, La locandina del film diretto da Peter Jackson accompagnati dall’infido Gollum, si avviron. L’impeto delle truppe cinano tra mille pericoli al del malvagio sembra inMonte Fato, dove devono contenibile, e lo stesso Re riuscire nell'impresa di diDenethor perde la ragione struggere l’Anello. Il resto nel momento più duro, ma della disciolta Compagnia resistere è fondamentale dell'Anello si ritrova, insieper distogliere l'attenzione me a uomini, elfi e all'eserdel Grande Occhio dai due cito di fantasmi richiamati piccoli hobbit. da Aragorn in virtù di un Italia 1, martedì antico patto, per la battaore 21.10
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l'intervista. Attualita' alla conquista del west tg la7 sport 7 big game. documentario jack frost. Telefilm rugby: 6 nazioni Francia - Scozia Rugby: Galles - Inghilterra tg la7 jag - avvocati in divisa l'ispettore barnaby "Fantasmi di natale". Tf la chiave. Film tg la7
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alla conquista del west. Telefilm tg la7 - sport 7 gli straordinari viaggi di tippi. Documentario new tricks. Telefilm rugby: 6 nazioni Italia - Irlanda ormai non c'e' piu' scampo. Film Tg La7 - sport 7 discovery. Documentario mission. Film reality. Attualita' sport7 / tg la7
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il tocco di un angelo matlock. Telefilm Tg La7 - sport 7 l'ispettore tibbs. Tf buio oltre il sole. Film mac gyver. Telefilm atlantide. Documentario jag. Telefilm Tg La7 otto e mezzo. Attualita' quinto potere. Film sex & the city. Telefilm the l world. Telefilm tg la7 due minuti un libro
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Venerdì 13 Febbraio 2009
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Filo (0372 411252) • Ex • Rassegna a 5 euro “Giramondo Film” Sotto le Bombe • Giovedi 19: Teatro Multi Starplex Gadesco (0372 838295) • Benjamin Button • Operazione Valchiria • Ex • Beverly Hills Chihuahua • The Horseman • Space Chimps • Venerdì 13
spino d’adda Vittoria (0373 980106)
crema Porta Nova (0373 218411) www.multisalaportanova.it • Benjamin Button • Ex • Operazione Valchiria • Italians • Il Dubbio • Questo piccolo Grande Amore • Venerdì 13 Rassegne settimanali "Ora o mai più" Il respiro del diavolo (lunedì)
"Cineforum" • Un altro Pianeta (martedì) "Over 60" • Benjamin Button (mercoledi') "Cineforum" • Tony Manero (giovedi')
QUESTO PICCOLO GRANDE AMORE di Riccardo Donna E’ ambientato nel 1972 il film sentimentale di Riccardo Donna. L'Italia è preda dei movimenti giovanili. Proprio durante una manifestazione studentesca, Andrea, un universitario, e Giulia, una liceale, si conoscono. Tra i due scatterà subito la scintilla che, ben presto, sulle note delle canzoni di Baglioni li farà perdutamente innamorare. Il primo vero amore importante, fatto di varie fasi, sconvolgerà le loro vite. La loro storia sarà l’ultima avventura dell’adolescenza prima di diventare adulti. Nel cast ci sono Emanuele Bosi, Mary Petruolo, Mariella Valentini, Daniela Giordano e Federico Galante.
pieve fissiraga Cinelandia (0371 237012) www.cine landia.it • Il Curioso Caso Di Benjamin Button • Religiolus Vedere Per Credere • Il Primo Respiro • Nick & Norah: Tutto Accadde In Una Notte • Katyn - Il Mistero Di Un Crimine Mai Raccontato • Venerdì 13
CINEMA – Marcus Nispel ripropone “Venerdì 13” del 1980
Il film horror diventa un remake
Sbarca nelle sale cinematografiche il semirifacimento del film Venerdì 13 (1980), scritto e diretto da Sean S. Cunningham, e costituisce il reboot dell’omonima saga cinematografica. LA TRAMA E’ venerdì 13 giugno ed un gruppo di adolescenti va a lavorare in un campeggio, Camp Crystal Lake, che sta per riaprire. Alcuni anni prima,
nello stesso campeggio, un ragazzino di nome Jason Voorhees era annegato a causa della negligenza dei giovani responsabili, e gli stessi due responsabili dell'accaduto erano stati uccisi mentre si erano nuovamente appartati di nascosto. L’orrore inizia prima dell’arrivo al campo quando una ragazza, la futura cuoca del campeggio, accetta un passaggio dall’assassino e viene uccisa dopo un breve inseguimento in mezzo al bosco. Scende la sera e si avvicina un temporale, i ragazzi del campo sono sparsi nei vari capanni e l’assassino ne approfitta per ucciderli uno ad uno. Al momento di rientrare al campeggio dopo un giro in paese a fare provviste, anche il proprietario del campo viene ucciso, ma prima di morire sembra riconoscere il killer. L’ultima ragazza rimasta in vita incontra casualmente l’assassino e quando lo trova scopre che l’omicida è in realtà la madre di Jason Voorhees, Pamela Voorhees, la
sabato 14
canale 5
italia 1
rete 4
SOL REGINA po
Genere: Horror
di Marcus Nispel
Cast: Jared Padalecki, Danielle Panabaker, Amanda Righetti, Travis Van Winkle, Derek Mears, Aaron Yoo, Arlen Escarpeta Durata: 99 minuti Produzione: Universal Pictures, Usa 2009
Sopra una scena del film e a lato la locandina della pellicola diretta da Marcus Nispel
domenica 15 Lunedi’ 16
31
Martedi’ 17
quale all’epoca lavorava come cuoca al campeggio. Pamela le racconta la storia di suo figlio, ma improvvisamente inizia a sentire la voce del bambino che la incita a vendicarlo e la aggredisce. Dopo una lunga lotta la ragazza riesce a liberarsi e armatasi di un machete decapita la signora Voorhees. Poi prende una barca e va in mezzo al lago pensando che sia il posto più sicuro per riposare. La mattina seguente un ragazzo emerge dall’acqua e la trascina con lui negli abissi del lago. Si risveglia in ospedale scoprendo che il ragazzo era solo un sogno.
Giovanni Biondi
Dentro le notizie...
Nell'ambito della trasmissione «Dentro le notizie», in onda su Telesolregina, l'assessore provinciale con delega all'ambiente e allo sport Giovanni Biondi farà il punto sui principali eventi accaduti sul nostro territorio. • Amministrazione provinciale: problema precari; • Cremona: Sbaruffati: a gennaio cassa integrazione record; • L'amaro e duro sfogo di Torchio; • Cappella Cantone: Amianto, legge da cambiare; • Eluana, è scontro istituzionale; • Soresina: E' morta l'artista Federica Galli. La trasmissione va in onda sono il venerdì alle ore 23.10, replicata il sabato alle ore 12 e la domenica alle ore 17.30.
mercoledi’ 18 giovedi’ 19
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tg5 mattina LE FRONTIERE DELLO SPIRITO. attualita' finalmente soli. Telefilm Tg 5 - meteo 5 grande fratello amici. Reality questa domenica chi vuol essere milionario edizione straordinaria Tg 5 - meteo 5 paperissima sprint scrivimi una canzone maurizio costanzo show tg5 notte/meteo5
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mattinocinque (tg5) forum. attualita' Tg5 - meteo beautiful. soap centovetrine. Soap uomini e donne. Reality amici. Reality tg5 minuti pomeriggio cinque chi vuol essere milionario edizione straordinaria Tg 5 - meteo 5 striscia la notizia i cesaroni. Telefilm matrix. Attualita'
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tg4 - vie d'italia ricomincio da me. ficton Tg 4 - meteo 4 pomeriggio con rete4 il tribunale di forum poirot: la parola alla difesa. Film detective monk. Telefilm pianeta mare Tg 4 - meteo 4 walker texas ranger accerchiato. Film guida al campionato caccia ad aquila 1. Film tg4 rassegna stampa
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piemonte: dalle langhe al lago maggiore Santa Messa Pianeta mare Tg 4 - notizie traffico Melaverde / Tg 4 - meteo donnavventura. Att. peacemakers - un detective nel west. Tf giovanna d'arco. Film tg4 - meteo 4 colombo «L'ultimo saluto al commkodoro» siska. Telefilm controcampo
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tg4 notizie traffico my life 2. Telefilm un detective in corsia Tg 4 - meteo 4 il tribunale di forum wolff. Telefilm sentieri. Soap la tigre. Film tempesta d’amore. Soap (all’interno 18.55 tg4) walker texas ranger passwor*d: il mondo in casa. Attualita' il partigiano moulin tg4 rassegna stampa
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bianca. Soap opera tg4 notizie traffico my life 2. Telefilm un detective in corsia Tg 4 - meteo 4 il tribunale di forum wolff. Telefilm sentieri. Soap si puo' fare... amigo. Film tempesta d’amore. Soap (all’interno 18.55 tg4) walker texas ranger betty love. Film il delitto fitzgerald tg4 rassegna stampa
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08.30 redazionali vendite 12.00 Obiettivo Notizie - TG 12.45 Cucinoone 13.30 Obiettivo Notizie - TG 14.30 Videoone 16.00 Obiettivo Notizie - TG 17.45 Viaggioone 18.00 Cinemaone 19.00 Obiettivo Notizie - TG 19.15 Truccoone 20.30 Obiettivo Notizie - TG 21.00 Dentro le notizie 22.30 Obiettivo Notizie - TG
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Coffee Break
Venerdì 13 Febbraio 2009
CURIOSITÀ RaiUno punta sulle donne e sogna la De Filippi
A
RaiUno non esiste il problema delle quote rosa. Anzi, il direttore Fabrizio Del Noce ha una predilezione per le presentatrici e non smette di lanciarle in prima serata. Ora, prima di lasciare l’incarico, pare abbia un sogno proibito: strappare Maria De Filippi a Mediaset per completare la personale “scuderia” di conduttrici. Al momento appare un’impresa impossibile, ma quando si parla di televisione, mai dire mai… PIGMALIONE Sono tante le conduttrici in erba lanciate senza paura da Del Noce, scelta in controtendenza con altre emittenti tv. Basti pensare alle “quattro grazie” Caterina Balivo, Eleonora Daniele, Elisa
Del Noce, il direttore delle quote rosa
sportcafè
La favola non casuale del Sassuolo
Isoardi, Veronica Maya, che troviamo al timone di più programmi. LA NOVITA’ De Filippi a parte, l’ex inviato del Tg1 ha in serbo già un nome nuovo su cui puntare: «Ho messo gli occhi sulla Miss Italia in carica, Miriam Leone. Ha carattere, può funzionare. Forse potrò lasciarla in eredità al mio successore».
Sopra le quattro conduttrici lanciate da Fabrizio Del Noce (a lato)
Chissà le sue ragazze come reagiranno. «Mi chiamano il Sultano? – ha rivelato al settimanale “Chi” -. Magari lo fossi davvero. Dietro quest’immagine c’è tutt’altro: un duro lavoro e quattro ragazze che tutto sono fuorché geishe. Hanno molta voglia di arrivare, non fanno gruppo».
LE REGOLE Del Noce rivela di essere un direttore intransigente: «Sanno che devono lavorare molto e divertirsi poco. Non devono trasgredire. Poca vita mondana, look adeguato, riservatezza, tanto studio». Per gli amanti del gossip si tratta di un vero smacco.
LA STORIA La nuova valletta di Chiambretti ha conquistato il pubblico
Danah ha fatto già dimenticare la Gomes
Due immagini di Danah Matthews a "Chiambreatti Night"
Piero Chiambretti non fa mai mancare la bellezza al femminile nei suoi programmi. Dopo aver lanciato e fatto apprezzare Magda Gomes a Markette, ora fa girare la testa persino a telespettatori e agli ospiti della sua nuova trasmissione su Italia 1 con la valletta Danah Matthews. ballerina di origini neozelandesi. Chiunque passi dallo studio dello show ne resta incantato: è successo a Gennaro Gattuso, Marco Melandri e Fabio Capello. Persino l’atleta Andrew Howe - nonostante la presenza in studio della mamma e coach Renee - non è rimasto impassibile al fascino della bella Danah. DALLA TANA PARIGINA La ragazza è stata scovata nel tempio indiscusso della sensualità, il mitico Mouline Rouge di Parigi. Non è una bomba sexy e forse per questo piace. «Al Moulin Rouge mi esibivo senza veli – ha rivelato Danah - ma con splendide coreografie e senza volgarità. Al “Chiambretti Night” voglio divertire senza spogliarmi e spero di farvi sognare». Visti i commenti, pa-
re che ci sia già riuscita. E sul conduttore? «Chiambretti è un uomo che mi ha divertito dal primo momento in cui l’ho visto». Ha già capito come funziona in tv…
Altro che super league. La salvezza del calcio è rappresentata dalle belle favole, costruite da piccole realtà che arrivano ai vertici con entusiasmo e organizzazione. Lezioni di gestione societaria ai grandi club che pensano di vincere solo grazie ai soldi. Ma, stante la crisi che ha travolto anche il calcio, è meglio aguzzare l’ingegno e prendere esempio da società come il Sassuolo, o addirittura l’Hoffenheim che è in vetta alla Bundesliga, la serie A tedesca. Ma torniamo al calcio nostrano, o meglio al football tortellini e lambrusco come è stato definito il fenomeno Sassuolo. Fenomeno solo per chi si avvicina al calcio distrattamente, mentre per gli appassionati di sport l’ascesa della società modenese è solo la conferma della capacità gestionale di dirigenti che sanno investire bene il proprio denaro. Sì, perché il creatore della favola neroverde è Giorgio Squinzi (nella foto), patron della Mapei, che qualche anno fa dominò il ciclismo mondiale con l’omonimo team. Direttore di quella squadra era Carlo Rossi, che casualmente è ora presidente del Sassuolo. Insomma, il denaro e l’acume di Squinzi uniti alla capacità manageriale di Rossi. Ed ecco il Sassuolo terzo in classifica in serie B da neopromossa, con l’obiettivo dichiarato di provare a salire in serie A. Un nuovo Chievo, che porta ossigeno a un mondo pallonaro malaticcio. I cugini del blasonato Modena, ultimi tra i cadetti, avranno imparato la lezione?
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A Schumacher fa benissimo, a Lippi no
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roblema: “Una vecchietta cammina su un marciapiede gruviera, alla velocità stimata in 5’’ al passo, cioè 10’’ al metro. Si domanda: quanti secondi impiegherà per percorrere 100 metri? “. Gli alunni di una 3° C sudano tranne il solito secchione che risponde in un fiato; “Mille secondi, signora Maestra “. “ Bravo Daniele: quanti minuti ci sono in 1000 secondi ? “ Daniele conta con le dita sulla punta del naso,
L'
escluso traumi gravi. Dopo poco ha lasciato l’ospedale con un collarino rigido, perché non si sa mai. Però che fortuna, come si dice: ma in un italiano approssimativo si può usare un’altra espressione. * * * La nuova “quasi nazionale“ di Lippi, il Paul Newuman nostrano, ha disputato un’amichevole di lusso nel nuovo Emirates Stadium di Londra ( ex Wimbledon ) giocando, male, contro il Brasile di Dunga, in gergo portoghese bambolotto. Come sappiamo è finita 2 a 0 per i canarini con risvolti verdi. Un primo tempo da incubi, dopo un apparente partenza sprint e una rete annullata per fuorigioco, vero o dubbio non si sa. Si è visto correre come un matto anche Adrianone, probabilmente sobrio suo malgrado. Robinho ha ciuso la partita per il 2 a 0 finale. Ronalfinho è sempre sfuggito alla nostra difesa come alle cure de dentista. Gli altri “ Rompiballinhi “ se la ridevano alla grande, quando Luca Toni si è visto negare una soddisfa da Julio Cesar(inho). Mentre guardavo la partita mangiando spaghetti a vongole cucina-
INTERMEZZO Le Cartine d’Italia ospitano 39 Porto qualche cosa; Porto Torres, Porto Recanati, Porto Garibaldi, anche Porto Azzurro. Pasquale Morlino è il Seg. Gen. del Portogruaro Calcio. In un breve scambio telefonico mi ricorda di aver inseguito qualche citazione promessa da Gioanbrerafucarlo, quando capitava in quella ricca pianura tra Tagliamento e Livenza. Dice che si andava a mandu-
Eugenio Grignani
ritorno in 4ª
In pista con la Honda n° 77 c'è Michael Schumacher nel campionato tedesco di superbike. Sotto il cremonese Jacopo Guarneri in forza alla Liquigas
e dice “poco meno di 17 minuti “. La vecchietta impiegherebbe un quarto d’ora per percorrere 100 metri., ma ha inciampato in una buca, è caduta battendo la testa, è in coma all’ospedale. Michael Schumacher è caduto mentre provava una moto Honda 1000 CBR Fireblade (Lamadifuoco): velocità 240 Km/ora, (2 ‘’ più o meno per fare 100 m.), ha battuto la testa ( col casco, si capisce ) riportando trauma cranico. Trasportato all’ospedale Virgen de Arrixaca di Cartagena ( Spagna ) una Tac ha
Verona, i suoi 3 k.o. il calcio
care dai Pessotto, oggi non più, o al ristorante della Stazione. Dice che la Cremo è forte e mi informa con umiltà di non nutrire eccessive speranze, viste le assenze in squadra per turni di squalifica o infermeria. Forse lo pensa davvero, forse è solo normale scaramanzia. Civilmente ci siamo scambiati reciproci auguri, gesto che non porta mai male a nessuno. A presto.
ti nel suo antro, Luca P. mi ha chiesto in quale squadra giocasse quel portiere.Ho dovuto mentire da quell’interista che sono. Ma ha mentito anche Cannavaro, capitano coraggioso, quando ha dichiarato che “siamo sulla retta via “.Su quella via di sicuro c’è Trapattoni CT della nazionale irlandese che ha vinto con la Georgia agganciando i nostri al primo posto del Gruppo 8.: quindi scrivo Trappattonhi, tàant per dì la verità. * * * Ciclo, basket, volley. Nosotti, ciclista ex Madignanese e Cremasca, presto andrà Grosseto per il Giro di quella Provincia. Inizia così la sua terza stagione prof con una nuova maglia (Flaminia-Bossini), per competere con grandi squadre - Lampre, Liquigas, Quick,altre-. Jacopo Guarneri lascia la Sei Giorni di Cà Somenzi per andare in California all’Amgen Tour. Questi nostri si contrappongono idealmente al tanto celebrato spagnolo ”Valv-Piti“ nomignolo che nasconde Alejandro Valverde, controllato sette mesi fa nella tappa italiana del Tour, a Prato Nevoso. Oggi è deferito al Tribunale Antidoping con segnalazione all’Uci e alla Wada, l’Autorità Mondiale Antidoping. Se positivo rischia due anni di squalifica, un surrogato dell’esclusione dal professionismo degli “arrotini del pedale “ ( G. Brera ).Come sarebbe giusto. Sui parquets di Cremona e Provincia le nostre squadre maschili e femminili alternano buoni risultati a qualche stop. E’ la legge dello sport. Anche se i tempi sono cambiati vale sempre il motto di De Coubertain “ Importante è partecipare “. Ma il Barone non l’ha spiegato bene a Sponsor e Presidenti.
ho scritto molte volte e qui mi ripeto: credo di essere osservatore delle cose di calcio, indipendente, in buona fede, e libero nelle mie idee. Quando sbaglio non ho nessuna difficoltà a riconoscerlo. Per abitudine non tiro mai contro gli allenatori perché mi mancano gli argomenti di base per discutere le loro scelte. Scrivo di Cremonese o di altre squadre ma non vivo le vibrazioni dello spogliatoio: sotto le docce ci vanno baldi giovanotti, ognuno con le proprie forze e i propri limiti. Anche i campioni non sono perfetti, proprio come chi descrive le loro vicende settimanali. Mondonico, dopo il suo ritorno, ha il merito di aver pazientato per ricostruire al meglio la comitiva che da mandare in campo. Ha riportato punto dopo punto i suoi a meno cinque dai play off: per la verità li aveva trovati a meno quattro, ma le altre squadre si erano già amalgamate per tempo. Determinanti l’aiuto presidenziale e le scelte collegiali dei rinforzi, pur con qualche astensione. Oggi la Cremo è in giusto equilibrio tra fantasia, esperienza e irruenza giovani-
Classifica lega pro 1 • divisione A •
Pro Patria Cesena Reggiana Spal Novara Padova Cremonese Lumezzane Ravenna Verona Pro Sesto Pergocrema Lecco Monza Portogruaro Legnano Sambenedettese Venezia (-4)
38 37 37 33 32 30 29 28 28 27 27 26 23 23 23 19 19 16
volta ha goduto poco e l’anno prossimo godrà ancor meno. Non tornerò più sull’argomento, se non per ricordare il tifo peggiore che qualsiasi capo-ultras possa mai immaginare. Dopodomani si ripercorre l’autostrada per Venezia in direzione Portogruaro. Ci attende uno stadiolo dimesso (3mila posti) e una compagine col fiatone, ma nessun presagio perché è a tutti noto
Il primo dei gol grigiorosso di Coda, a segno col Verona
le, e il risultato si è vissuto a Verona, la vera rivincita morale e materiale di Emiliano. Sotto di un gol (occasionale) al 7°, i ragazzi hanno rimediato alla grande dopo 4’ dominando tutto l’arco dell’incontro, salvo quando sono rimasti in nove. Emiliano neanche una piega, dico per dire, ma è un nuovo Emiliano con il sorriso anche se incombono 15mila bocche urlanti e fischianti come le vaporiere di una volta. L’informazione dell’addetto recita di un incasso di quasi 100mila euro, che resterà unico nell’arco del nostro campionato, a vantaggio del neo presidente Martinelli, anche se lo stadio Bentegodi. Questa
che ogni partita è una nuova storia. L’unica rappresentazione quasi sempre uguale a se stessa ha come capocomico un Tasso qualsiasi, arbitro da ritiro immediato della patente per manifesto alcoolismo, perdonato dagli scriba votanti -distributori di voti- solo in virtù della vittoria raggiunta anche con due espulsi (più un terzo ). L’abitudine al tasso alto è destinata a sopravvivere “…fin che il sol risplenderà sulle sciagure umane “ e fin che alla presidenza della 1° Pro siederà Mario Macalli da Crema, che non vivrà mai il sogno di vedere i suoi battere le nostre “ onorevoli bragherosse “.
Sport
Venerdì 13 Febbraio 2009
Pallacanestro: Domenica con l'Enel Brindisi
Vanoli, subito un pronto riscatto
E'
vanti al pubblico amico e poi fornisca prestazioni al limite dell'indecenza quando è in trasferta. Molti dei "supertecnici nostrani" si vanno arrovellando il cervello per individuare le cause di questi alti e bassi. Noi aspettiamo di saperne le conclusioni, nel contempo speriamo che il vento contrario cambi direzione. E l'occasione dovrebbe non tardare a venire. Intanto, domenica con l'arrivo a Cremona dell'Enel Brindisi sarà indispensabile mantenere l'imbattibilità casalinga, compito non facile, stante le recenti ottime prove dei pugliesi di Perdichizzi, reduci da una serie importante di successi che li ha riportati a pieno titolo in zona play-off. Già, questo Brindisi, partito in sordina, ha cambiato molto nel roster ed ha trovato la formula giusta, quella che l'ha rilanciato verso le posizioni di vertice in un campionato dai tanti equilibri e dalla classifica molto compressa. Che si rifacciano "belli" capitan Lollis e compagni perchè domenica potrebbe essere estremamente compli-
di Giovanni Zagni
vero che ci siamo ormai tristemente assuefatti ai "disastri" lontano dal Palasomenzi, ciò non toglie che ci si rimanga sempre male, soprattutto per le proporzioni numeriche dei verdetti. Francamente stentiamo a capire il perchè la squadra di Cioppi faccia bene, ultimamente anche in difesa, daClassifica legadue Cimberio Varese Vanoli Soresina Fastweb Casale M. Prima Veroli Fileni Jesi Enel Brindisi Basket Rimini Crabs Harem Scafati B. Sardegna Sassari Trenkwalder R. Emilia Pallacanestro Roseto Basket Livorno Edimes Pavia Umana Venezia Aget Imola Carmatic Pistoia
26 24 24 24 22 20 20 20 20 20 18 18 18 18 14 14
La JuVi Witor's nel giorno in cui ha avuto percentuali negative al tiro dai suoi "perforatori esterni", ha trovato due
punti d'oro per la classifica battendo di una lunghezza la Sil Lumezzane. Partita estremamente in-
ciclismo:
Jacopo Guarnieri alla 6 giorni
Pallavolo
Magic Pack-Piacenza: adesso il derby
Signorile, Vasileva e Fanzini
Calabria in palleggio
cato prendersi i due punti. Si avvicina a lunghe falcate l'appuntamento con le finali di Coppa (28 febbraio e 1 marzo) e chissà che non sia il
momento per la Vanoli di acquisire ulteriori certezze che diano coraggio e morale anche in funzione delle gare esterne. Speriamo.
La JuVi a Ozzano con tanta grinta
Bucci vola verso il canestro
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tensa e dagli equilibri persistenti, rotti da qualche decisione contraria agli ospiti nel finale, ma punti meritati dai grigiorossi per l'abnegazione e la voglia di difendere profusa a piene mani. Ci si conceda di far cenno di merito particolare per Paolo Conti, un monumento di tecnica nel corpo di un quasi quarantenne che ha l'entusiasmo di un ragazzo e la signorilità di un campione. Che vengano i giovani a vederlo al Palasomenzi e si innamoreranno sempre di più del nostro meraviglioso sport. Domani, sabato, la JuVi sarà in campo ad Ozzano Emilia, contro la squadra di Vincenzino Esposito, che domenica scorsa ha vinto a Montecatini e precedentemente aveva fermato addirittura la capolista Forlì. Sarà una gara in cui gli uo-
Classifica serie a/dil. Fulgor Forlì 26 Intertrasporti Treviglio 26 Finance Vigevano 24 Assigeco Casalpusterl. 24 Paffoni Omegna 22 Siram Fidenza 22 Gira Ozzano 20 L.Maggiore-Castelletto 16 Basket Lumezzane 16 JuVi Witor's 16 Jesolosandonà 14 Tirreno Power Vado 14 RB Montecatini 10 Russo Cagliari 2
mini di Furlani avendo poco da perdere, perchè il pronostico li vede sfavoriti, potrebbero tentare di fare un gran colpo e riagguantare quelle posizioni di classifica che indubbiamente meritano, per bontà dell'organico e qualità tecnica di gruppo. GZ
Jacopo Guarnieri: dall'Australia alla California passando per Donoratico Jacopo Guarnieri ormai sulla cresta dell'onda nonostante corra da professionista da 15 giorni soltanto. Dopo il positivo debutto all'Under Down Tour in Australia, ove ha colto un paio di significativi piazzamenti in volata, il ventunenne atleta della Liquigas, ex CCC 1891, è rientrato per una settimana in Italia, giusto in tempo per piazzare una bella botta nella corsa di apertura, il G.P. degli Etruschi di Donoratico e prendere le misure nientemeno che a Petacchi il quale ha dovuto faticare per batterlo sul traguardo. Un passaggio il giorno seguente a Cremona per una visita alla sei Giorni
a prendersi gli applausi del pubblico cremonese e salutare l'addio di di Marco Villa al ciclismo attivo, poi subito in aereo, destinazione gli Stati Uniti ove da sabato correrà il Giro della California (Amgen Tour) una gara in sei tappe con due prove pianeggiati che gli si addicono in modo particolare. Guarnieri sta facendo progressi notevoli e alla Liquigas fanno molto conto su di lui. Basti pensare che al G.P, Donoratico lo stesso Basso, prima della partenza, aveva dichiarato davanti alle telecamere della Rai di essere alla partenza solo per aiutare Guarnieri
Soffia aria di derby per il volley cremonese: sabato sera l’Esperia Magic Pack affronta infatti al Palasomenzi la Rebecchi Piacenza in un match attesissimo. La Magic Pack viene da tre vittorie consecutive che l’hanno rilanciata verso la metà classifica, mentre la fortissima formazione emiliana veleggia sicura in testa alla classifica e punta alla promozione diretta in Serie A. Rivalità apertissima tra le due formazioni, e
troppo, in casa Esperia. La squadra potrebbe affrontare Piacenza senza l’apporto di una palleggiatrice. Se Muri, si sapeva, non avrebbe preso parte al match perché in attesa di un intervento chirurgico al polso, Nomei Signorile, punto di forza nelle ultime importanti partite, si è bloccata martedì sera improvvisamente, a causa di un guaio muscolare alla schiena che non pare di facilissima risoluzione.
Gentili in schiacciata
gara forse più equilibrata di quanto possa dire il pronostico, naturalmente favorevole alla squadra piacentina. A parte il risultato dell’andata, infatti, nettamente favorevole alla Rebecchi contro una Magic Pack che ancora non riusciva ad esprimere il suo potenziale, Magic e Rebecchi si sono affrontare meno di un mese fa in Coppa Italia e sela squadra cremonese ha vinto la prima partita per 3-1, le piacentino si sono ampiamente vendicate con un 3-0 che la ha qualificate per la semifinale di Coppa, il che significa che una Esperia particolarmente attenta e in giornata potrebbe anche fare il colpo grosso. Del resto le è già riuscito di vincere sia con Milano che con Villa Cortese quando queste due squadre erano a loro volta in testa alla classifica e se Piacenza le ha raggiunte e superate, è anche un poco merito della squadra cremonese che ne ha frenato il cammino. Qualche guaio, pur-
La società è anche stata costretta a rinviare l’incontro che avrebbe dovuto sostenere al Palasomenzi mercoledì scorso in amichevole con il Chieri sperando che Signorile, col riposo quasi assoluto d’un paio di giorni ancora possa rimettersi in sesto per sabato sera e affrontare le prossime partite in attesa che Muri possa rientrare dopo l’operazione (dovrebbe restar fuori un mese soltanto). Coach Simoncelli ha fatto lavorare parecchio la squadra in questi giorni ben consapevole di come la partita con la Rebecchi sia estremamente importante non solo per portare a casa qualche punto contro una formazione che viaggia a pieno ritmo, ma anche perché deve servire a dare morale ad una squadra che avrà da affrontare il momento più difficile del campionato nelle prossime partite, quando dovrà vedersela con le concorrenti dirette e quando per questo i punti conquistati varranno il doppio.
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Sport
Venerdì 13 Febbraio 2009
Una festa di gente, una festa di sport S Sei Giorni: Agli argentini Perez-Donadio la prima edizione
di Cesare Castellani
ulla Sei Giorni di Cremona, evento sportivo dell’anno per la città, soffia il vento dell’Olimpiade di Pechino e sventola la bandiera biancazzurra dell’Argentina. Tutto merito della coppia che ha vinto, con un attacco tremendo portato a quindici giri dal termine dell’ultima madison la prima edizione della gara: Walter Perez e Sebastian Donadio, partiti con il n.1 sulle spalle e col favore del pronostico. Si sono difesi contro l’attacco degli svizzeri Marvulli-Aeshbach sono stati i n. 1 anche alla fine infrangendo la supremazia degli svizzeri che hanno tenuto le insegne del comando dalla terza giornata sino a poco più di una decina di giri dalla conclusione. L’ultima americana, come spesso avviene nelle Sei Giorni, è stata decisiva ed emozionante. Quaranta minuti più sessanta giri (con
Il podio della 6 giorni: Aeshbach, Marvulli, Donadio, Perez, Ciccone ed Hester
giro di vantaggio costringendo all’inseguimento gli argentini che rientravano appena prima di Viviani-Alberio aiutati nell’inseguimento dalla coppia Buttazzoni-DeMarchi cui si erano probabilmente alleati. Poco dopo era ancora Ciccone ad accendere le
Donadio e Perez i vincitori della 6 giorni
traguardi volanti a punteggio ogni dieci) era la distanza prevista dall’ultima gara della manifestazione. Al colpo di pistola, quattro formazioni avevano il successo a portata di mano, divise, la prima dalla quarta, da una dozzina di punti soltanto. Tutte a pieni giri. Gli svizzeri Marvulli-Aeschbach, leader di poco avanti agli argentini Perez-Donadio. In terza posizione la coppia italodanese formata da Ciccone ed Hester, quindi i due ragazzini in maglia rosa Alberio e Viviani che avevano dato pettacolo nella giornata di domenica quando, per festeggiare il compleanno di Viviani, avevano scatenato una battaglia incredibile che li aveva portati a spodestare i due argentini dalla prima posizione in classifica. Subito fuochi artificiali grazie a Ciccone-Hester cui rispondeva Marvulli e le due coppie guadagnavano un
polveri e ad andare all’arrembagio insieme a Perez. Rientravano gli svizzeri insieme ad altre coppie mentre Viviani-Alberio erano costretti a far tutto da soli e a
Torta di compleanno per Elia Viviani
consumare un monte di energie preziose. All’inizio dei sessanta giri finali, tutti ancora a pieni giri, ma con Marvulli-Aeschbach che subito si avvantaggiavano vincendo il primo traguardo e pottenendo la seconda piazza alle spalle dei veronesi. A 17 giri, con sedici punti di distacco ormai irrecuperabili, il campione olimpico della specialità giocava il tutto per tutto. Donadio lo assecondava con una efficacia straordinaria mentre alle loro spalle le altre coppie lasciavano tutto il peso dell'inseguimento sulle spalle degli svizzeri che perdevano metro su metro e, a sette giri dalla fine, si arrendevano al rientro della coppia argentina che andava a vincere tra gli applausi del pubblico. Questo l'epilogo, ma così tutte le sei serate di gara hanno offerto emozioni forti agli appassionati di ciclismo ed anche ai molti neofiti attratti dalla novità dell'avvenimento e anche dalle esibizioni degli artisti che si sono avvicendati sul palco, dai danzatori argentini di tango Guillermo e Silvina, all'orchestra di Ringo Story. Hanno vinto i due argentini che, oltre che bravissimi in pista ( e del resto Perez è, insieme a Marvulli il miglior americanista del momento) si sono dimostrati eccellenti anche al di fuori dell'anello
di legno. Donadio con le sue esibizioni al microfono e alle tastiere da musicista consumato (ha nel cassetto un diploma del conservatorio, oltre ad una laurea in legge). Perez con i suoi numeri da Showman che hanno trascinato il pubblico all'entusiasmo. Tra i momenti da ricordare l'addio di Marco Villa al ci-
sta organizzata per i vent'anni di Elia Viviani attorno al quale si sono stretti, con una megatorta, oltre un centinaio di compaesani. Le Sei Giorni vivono anche di questi momenti che da sempre ne sono il succo e l'attrattiva. Dal punto di vista tecnico, scontate le prestazioni delle due coppie arrivate ai primi due posti, tra le più forti del mondo, bene Ciccone-Hester che avevano intravisto la possibilità di aggiudicarsi la loro prima Sei Giorni e benissimo Viviani-Alberio: i due campioni d'Europa dell'americana hanno confermato d'essere il futuro ella pista italiana. Poi Edo Costanzi: doveva imparare e qualcosa ha appreso dall'esperto Colla con cui ha fatto coppia. Balbettante all'inizio di fronte alle difficoltà che presentava una pista mai affrontata in carriera, ha pian piano migliorato il suo rendimento e nelle ultime due giornate ha pure tentato di aggiudicarsi qualche volata. Certo, se in futuro vorrà ancora cimentarsi in pista,
messa e realizzata nel giro di qualche mese dalla vulcanica attività dell’organizzatore piacentino, non solo è stata un enorme successo di piubblico, ma ha dimostrato di poter avere un futuro, oltretutto importante. Bisognerà apportare, naturalmente, qualche modifica, migliorare qualcosa, inventare qualche novità e, magari trovare qualche sponsor in più, ma è chiaro che la si potrà ripetere, magari facendo leva anche sul pubblico delle province vicine visto che, oltre a Piacenza e Cremona, ha risposto bene la provincia di verona che aveva in gara i due giovanissimi Alberio e Viviani, le speranze della pista italiana cresciute nel velodromo di Pescantina. Claudio Santi, alla fine, era raggiante. Ottimista fino al parossismo, mai avrebbe pensato ad una tale risposta da parte del pubblico cremonese. “Ero sicuro, - ha confermato - della bontà di questa iniziativa. Mi aspettavo un successo di pubblico, ma non in questi termini. Lo spettacolo offerto dai
dovrà lavorare parecchio, ma le premesse ci sono. E bisogna considerare che probabilmente non si è ancora messo alle spalle il ricordo del brutto incidente dell'aprile scorso. Il velodromo di Cremona, dopo sei giornate intensissime e che hanno richiamato almeno 10.000 spettatori sulle tribune e nel parterre, ha chiuso i battenti mercoledì notte e subito una troupe di operai proveniente dall’Olanda ha provveduto a smontare la pista che una ventina di Tir stanno portando in Belgio, ad Hasselt ove si concluderà la stagione seigiornistica 2008-9. Una stagione, che dopo oltre un secolo di attività sulle piste principali di tutto il mondo, ha incredibilmente toccato anche Cremona suscitando una curiosità ed un successo che non erano assolutamente preventivabili neppure dal più ottimista degli organizzatori, Claudio Santi in testa a tutti. Così la sei Giorni di Cremona, nata quasi per scom-
corridori e dagli artisti impegnati è stato degno della cornice di pubblico che abbiamo avuto. Posso senz’altro affermare che ci saremo anche il prossimo anno. Fiorenzuola e Cremona, la prima d’estate, la seconda d’inverno, saranno due appuntamenti fissi nel carnet delle Sei Giorni europee.” Ugualmente soddisfatto il presidente del CCC Arvedi Fulvio Feraboli la cui collaborazione all’organizzazione dell’evento è stata fondamentale, così come quella del Vice sindaco ed assessore allo Sport Gigi Baldani che ha seguito ogni sera la manifestazione: “Quando si lavora con serietà e passione i risultati arrivano sempre. Avevamo già capito al momento della presentazione al Ponchielli che sarebbe stato un grande successo di pubblico e al velodromo ne abbiamo avuto conferma. Continueremo sicuramente su questa strada perché ormai ci siamo inseriti a pieno diritto nel novero elle Sei Giorni europee».
Tunnel di bici per l'addio di Marco Villa
clismo attivo, con la sfilata in pista accanto a lui dei grandi campioni che lo hanno avuto come amico e avversario in oltre vent'anni di attività, da Martinello a Baffi, da Chiappa a Ciccone, Serina, Quaranta, Cerioli, Guarnieri e tanti altri e la fe-
Sport
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Nel campionato italiano per società bene Bissolati (cat. A) e CASC. Eliminata Le Querce
Sabato 14 al comunale in campo Bissolati (B) e Baldesio
C
di Massimo Malfatto
onclusasi malamente l’avventura della canottieri Flora (retrocessione!) entra nel vivo il campionato italiano per società che, dopo l’eliminazione delle Querce, vede Cremona ancora ben rappresentata nelle varie categorie con ben cinque formazioni. I° CATEGORIA – Unica formazione rimasta la canottieri Bissolati che era opposta alla bocciofila Rossi di Vigevano nell’incontro di ritorno (and.2-0 per i cremonesi). Equilibrio iniziale dove la terna formata da MassariniGhisolfi-Clementi perdeva il primo set e vinceva il secondo; in parità anche il match di Minerva. Male Ghisolfi, che poi veniva sostituito da Oscar Miglioli che perdevano entrambi i set e diventava decisivo l’incontro di coppia dove De Stefani-Minerva andavano sotto nel primo set (2-8), ma vincevano alla grande il secondo per 8-1 ed evitavano la rischiosa roulette del “tiro ai pallini”. Risultato finale 1-0 per i lomellini, ma Bissolati qualificata.
La bocciofila "Le Querce" impegnata nel campionato di IV Categoria
II° CATEGORIA – Girandola di piacevoli emozioni per il Cral Aziende Sanitarie che supera la Cagiva di Sondrio per 1-0 (and.2-2) e si qualifica per i quarti di finale. La terna Bellini-AmarossiRossi perdeva il primo set (38), ma vinceva il secondo per 8-0 mentre Graziano Boselli sostituiva degnamente Cantarelli pareggiando il suo match. Maurizio Amarossi s’imponeva alla grande in entrambi i set (8-2 e 8-3), mentre la coppia Bellini-Rossi conquistava il primo set ed a quel punto era inutile proseguire l’incontro. Nei quarti di finale la formazione di Vanni Bassotti affronterà la vincen-
te tra Presezzo e canottieri Baldesio. Non riesce il “colpaccio” della Bissolati impegnata a Carpendolo contro la “Magri
Gomme”, un cliente per niente facile. Il punto bissolatino lo ha conquistato la coppia formata da Ronda-Scazza, mentre il pareggio per i locali è arrivato grazie alla doppia sconfitta di Maurizio Pedretti. In equilibrio si sono conclusi gli incontri della terna e dell’individuale, ma ci sono molte recriminazioni per Lanfredi che, vinto il primo set perdeva il secondo dopo essersi trovato in vantaggio 6-3. Risultato finale 1-1 e tutto è rimandato all’incontro di ritorno in programma sabato 14 sulle accoglienti corsie del bocciodromo comunale. Piove a Presezzo e piove sul bagnato per la canottieri Baldesio che è andata in tilt
La formazione della Canottieri Baldesio di III Categoria
contro la formazione orobica ed ha subito una severa lezione. Un 0-3 che diventa molto difficile da recuperare per Casalini e compagni nell’incontro di ritorno in programma sabato 14 al bocciodromo comunale. III° CATEGORIA – Molto equilibrio e parità (0-0) nel derby giocato sulle corsie del bocciodromo Ferroviario tra la canottieri Baldesio e la Sergnanese . Tutti ed otto gli incontri hanno visto una vittoria per parte ed ora c’è molta attesa e curiosità per il match di ritorno in programma domani, sabato14 con inizio alle ore 14.30, sulle corsie del bocciodromo comunale di Crema. IV° CATEGORIA – Sulle corsie del bocciodromo di Verbania termina l’avventura della bocciofila Le Querce. Dopo aver chiuso in parità l’incontro di andata, la squadra guidata da Vanni Bellardi è stata sconfitta dalla bocciofila Cannobbiese per 1-0. La terna Franzini-Betti-Bastoni vinceva il primo set, ma perdeva il secondo, mentre nella specialità individuale per Roberto Soana disco rosso in entrambi gli incontri.
COPPA ITALIA JUNIORES Ci sono stati bei momenti di boccismo giovanile a Vigevano nella fase eliminatoria che ha visto Cremona/Crema superare Monza con un doppio 1-0. Una vittoria importante per la formazione grigiorossa che accede quindi alla fase finale della Coppa Italia, in programma a Perugia nei giorni 25-26 aprile. La nostra rappresentativa, guidata da Luigi Comolli, era formata da Matteo Bibiani, Filippo Celardo, Daniele Guerini, Matteo Visconti e Andrea Zagheno. Ampiamente soddisfatto il vicepresidente del comitato (e dirigente accompagnatore) Franco Motti per il gioco espresso dai nostri baby, in particolare Visconti e Zagheno. Un plauso lo merita anche “Celardino” che ha giocato (bene) pur in precarie condizioni fisiche e con la febbre.
In parità terminavano i match della coppia Vago-Soana e dell’individualista Franzini: con il sorriso e senza recriminazioni la bocciofila di Pieve d’Olmi esce di scena.
AL BOCCIODROMO COMUNALE CLASSIFICA GENERALE
Ad Odoardo Ghisleri e Giovanni Ferrari il Memorial Salvini e “Fufi” Fanfoni
Sulle corsie del bocciodromo comunale, al cospetto di un discreto pubblico, si è svolta la fase finale del 26° trofeo Salvini e memorial “Fufi” Fanfoni, tradizionale serale a coppie organizzata dalla bocciofila Bissolati per ricordare due soci e amici prematuramente scomparsi. Sorride la canottieri Baldesio grazie al successo di Odoardo Ghisleri e Giovanni Ferrari, escono “scornati” i bocciofili dell’Astra (due formazioni tra i primi quattro!) per aver sciupato la grande occasione di iscrivere il loro nome nell’albo d’oro di questa classica manifestazione.
Ghisleri e "Butta" Ferrari vincitore della gara della Bissolati
Marcia irresistibile di Ghisleri e “Butta” che nei quarti infliggevano un “cappotto” a Bellini-Rossi ed in semifinale “strapazzavano” i bissolatini Passeri-Zanetti con un perentorio 12-1. Nella parte alta del tabellone in evidenza Silvano Maccagnola ed Angelo Codazzi. I portacolori della bocciofila di Pozzaglio s’imponevano nei quarti sui “ferrovieri” Pozzali-Zorza (12-10) ed in semifinale avevano la meglio nettamente sui compagni di società Capelli-Salvaderi per 12-6. Avvio di finale tutto di marca “Baldesio” che si portava avanti 9-3, ma subiva la reazione “Astra
“Memorial Salvini-Fanfoni”
1° Ghisleri-Ferrari 2° Maccagnola-Codazzi 3° Passeri-Zanetti 4° Capelli-Salvaderi 5° Bellini-Rossi 6° Pozzali-Zorza 7° Bozzetti-Ferrari A. 8° Seghizzi-Ferrari E.
(9-9). Tre bocciate consecutive sbagliate di Codazzi decretavano il punteggio finale di 12-9 ed il primo successo stagionale di GhisleriFerrari. Alla manifestazione hanno partecipato 170 formazioni, precisa la direzione di gara di Livio Scaratti che è stato coadiuvato dagli arbitri di finale Stefano De
(Can.Baldesio) (Astra) (Can.Bissolati) (Astra) (CASC) (Ferroviario) (Arr.Bonizzoni) (Can.Bissolati)
Stefani e Primo Massarini. Il calendario boccistico propone ora il campionato provinciale specialità individuale che vede la partecipazione di 284 giocatori. Iniziatosi lunedì 9 sotto la direzione di Gabriele Ceriati si concluderà sabato 21 sulle corsie del bocciodromo comunale. MM
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Cucina
Venerdì 13 Febbraio 2009
Gastronomia italiana
Paul Cézanne Natura morta con fruttiera Particolare, 1890
Le ricette gustose alla portata di tutti
Il menù della settimana
Secondo piatto: Costolette alla parmigiana
Antipasto: Bocconcini Primo piatto: alla rucola ZUPPA ALL’UOVO
Ingredienti: • 1 lt di brodo di carne • 4 fette di pane a cassetta • 4 uova • 4 cucchiai abbondanti di • grano grattuigiato • 80 g di burro • sale • pepe
di facile preparazione Tempo 15 minuti Per 4 persone
Ingredienti: • pane toscano: 4 fette • 300 gr formaggio caprino fresco • 1 mazzetto di rucola • pepe preparazione •Lavate la rucola, asciugatel e tritatea. Mettete in una ciotola la rucola, il formaggio caprino e un pizzico di pepe.
• Mescolate in modo da ottenere una crema e poi spalmatea sulle fette di pane. • Tagliare il pane in rettangoli e servire.
Ingredienti: • 4 costolette di vitello • 1 uovo • Burro • Pangrattato • 4 fette di prosciutto crudo • 4 fette di fontina • Sale
preparazione elaborata Tempo 20 minuti – Per 4 persone preparazione sciogliete 40 g di burro in una padella, adagiate le fette di pane e fatele friggere da entrambi i lati, diposnete in 4 profile di coccio ben unte con il burro rimasto. • Sgusciate le uova uno per terrina facndolo scivola-
Dolce: Zuppa Di Panettone Ingredienti:
re sulla fetta di pane, salate e pepate. Cospargete ogni uovo con un cucchiaio abbonadante di grana. • Versate il brodo bollente, in parti uguali, nelle pirofile e infornate a forno caldo a 200° per 5 minuti. • Servite subito.
preparazione • Impanate le costolette, passandole nell’uovo sbattuto e poi nel pangrattato, fatele dorare e cuocere nel burro. • Una volata ben rosolate disponete sopra ad ognuna una fetta di prosciutto e una fetta di fontina e passate in forno fino a che il formaggio non sia diventato fuso e cremoso. • Al momento di servire cospargetele con fettine di tartufo.
di facile preparazione Tempo 40 minuti – Per 4 persone
preparazione • Preparate uno zabaione con i tuorli, lo zucchero e il vino dolce. Montate tutto. Lavorate bene fino a quando non sarà gonfio e spumoso, trasferite subito lo zabaione in una ciotola in modo da raffreddarlo. • Tagliare il panettone a fette, ponete in uno stampo con le pareti alte
• 600 gr di panettone • 12 tuorli di uovo • 12 cucchiai di zucchero • 12 cucchiai di vino dolce • cannella • zucchero a velo • 2 bicchieri di vino dolce
La ricetta firmata:
di facile preparazione - Tempo 20 minuti – Per 4 persone
le fette di panettone, spennellate leggermente con po’ vino dolce, alternate con lo zabaione e la cannella in polvere. Proseguite alternando il panettone e la crema, e terminate con una fetta di panettone spolverata di zucchero a velo. Decorate con cilegine rosse candite. Lasciar riposare prima di servire in tavola.
Secondo Fabio Tacchella • chef della Nazionale Italiana Cuochi e cuoco dell’Antica Pesa a Stallavena Verona
Fagottino di vitello con porcini Ingredienti per 4 persone: • 1,2 kg Lombo di vitello • 300 g Porcini trifolati • 400 g Fontina a dadini • 150 g Grana reggiano • 500 g Rucola fresca • 2,0 dl Olio d'oliva extra vergine • 1,5 kg Carote • 50 g Porro • 1,0 dl Olio d'oliva • 5 g Sale pepe • 400 g Verza In foglie sbianchita • 2,0 kg Polenta di mais già fatta
preparazione • Tagliate il lombo in 10 fettine da 120g l’una, batterle finemente con l'aiuto di due fogli di nailon. • Unite i funghi porcini con la fontina e la rucola. Cchiudete bene a fagottino e porre in frigorifero. • Tagliate la carota a tagliatella e spadellarla al dente con il porro e l'olio, tagliate a fette la polenta e disponete le foglie di verza sbiancate sopra una placca da forno imburrata. • Disponete sopra a ventaglio le fette di polenta, ponete al centro un nido di carote e nel nido ponete il fagottino.
• Spolverare con il grana e un poco di burro. Gratinate per 10\12 minuti a 160° con 20% di umidità. • Servite appena cotto
La Bottiglia ROSSO DI MONTALCINO D.O.C. "FASCIA ROSSA" Franco Biondi Santi Tenuta Il Greppio Unno splendido Rosso di Montalcino. Maturato 12 mesi nel rovere di Slavonia. Con colore Rosso Rubin ocupo e profumo intenso di frutta di bosco In bocca è morbido con tannino maturo e dolce. Dopo 12 ore il vino si compatta con retrogusto fruttato di mora piacevolissimo. Un grande Rosso da gustare su preparazioni a base di carne arrosto o alla griglia.
Curiosità e astuzie in cucina Succo di limone sempre fresco Spremere dieci, dodici limoni, versa il succo negli stampini del ghiaccio e metterli in frezeer. Il limone sarà sempre pronto per ogni evenienza
di Fornasari Pier Luigi
Via Ghinaglia, 75 - CREMONA - Cell. 329 69.486.69
ABITARE IN CITTA': Vicinanze Centro Commerciale Cremona Po
Centro Storico
Si vende libero appartamento al piano rialzato composto da : ingresso, sala, cucina abitabile, due letto, doppi servizi, cantina, doppio garage e giardino.
Al 1° piano si vende nuovo appartamento di 120 mq. così composto: soggiorno, cucina, due letto, doppi servizi, ripostiglio, balcone, cantina e garage.
P.zza Castello
P.ta Venezia
Si vende libera casa indipendente su tre piani composta da: cucina, veranda, cortiletto, soggiorno, letto, studio, bagno e taverna. Già predisposta per il secondo bagno in taverna.
Si vende libera casa indipendente con abitazione su unico piano così composta: soggiorno, cucina, due stanze da letto, doppi servizi e ripostiglio e al piano terra da garage e magazzino di 150 mq. con cortile.
C.so Garibaldi
Laterale Via Giordano
Al 1° piano si vende libero bilocale così composto: soggiorno con angolo cottura, stanza da letto, bagno, balcone, cantina e altra stanza con entrata indipendente.
Al piano terra si vende libero appartamento di 70 mq. così composto: soggiorno con angolo cottura, stanza da letto, bagno, giardinetto e cantina. Possibilità garage.
Via dei Classici
Laterale Via Giordano
Al 2° e ultimo piano con ascensore si vende libero appartamento così composto: ingresso, soggiorno, cucina, due stanze da letto, doppi servizi, ripostigli, balconi, cantina e garage.
Si vende libero appartamento cosi composto: ingresso, soggiorno, cucina, due letto, doppi servizi, ripostiglio, terrazza, cantina e garage.
Zona piazza Marconi
Al 2° e ultimo piano si vende libero appartamento ristrutturato composto da: ingresso, ampio soggiorno, cucina abitabile, due stanze da letto matrimoniali, doppi servizi, ampia soffitta sovrastante e comunicante con l’appartamento, cantina e garage.
Zona S. Ambrogio
Si vende libera villa indipendente con abitazione di 150 mq. così composta: soggiorno, cucina, tripli servizi, lavanderia, tre letto, ripostiglio, portico, balcone, oltre100 mq. di cortile e ampio garage. Possibilità acquisto allo stato rustico
Immediate vicinanze stazione F.S.
Al piano rialzato si vende libero appartamento di mq. 70 così composto: soggiorno, cucina, stanza da letto, bagno, ripostiglio, due terrazzini, piccolo giardinetto, cantina e garage.
Porta “Po”
Al 1° piano si vende libero appartamento così composto: ingresso, soggiorno, cucina, sala pranzo, due stanze da letto, stanza armadi, bagno, ripostiglio, due balconi, cantina e garage
Laterale Via Giordano Si vende al 2° e ultimo piano con ascensore, libero appartamento cosi composto: ingresso, soggiorno, cucina, tre letto, doppi servizi, ripostiglio, terrazza, cantina e garage.
Vicinanze casa di cura “S.Camillo” Si vende al 1° piano nuovo appartamento di 75 mq. così composto: ingresso, soggiorno, cucina, stanza da letto, bagno, ripostiglio, ampio balcone, cantina e garage.
Laterale Via Flaminia
Al 2° piano si vende libero appartamento così composto: soggiorno, cucina, due letto, bagno, ripostiglio, due balconi, cantina e garage.
Si vende nuovo “Attico” di 120 mq. cosi composto: ingresso, soggiorno, cucina, due stanze da letto, doppi servizi, ripostiglio, terrazza, cantina e garage.
Vicinanze stazione F.S.
Laterale Via Giuseppina
Al piano rialzato si vende libero appartamento cosi composto: soggiorno, ampia cucina con terrazza, tre stanze da letto, doppi servizi, ripostiglio, balcone, cantina, garage e oltre 150 mq. giardino.
Corso Campi Al 3° piano e ultimo piano si vende libero bilocale con terrazza così composto: soggiorno con zona cottura, stanza da letto, bagno, terrazza, balcone e cantina.
Piazza Roma C.so Garibaldi Zona Duomo Si vende libero appartamento al 1° piano,composto da: ingresso, soggiorno, due letto, cucina abitabile, bagno, balcone, cantina e soffitta.
Vicinanze Chiesa di S. Agata al 1° piano si vende libero appartamento composto da: soggiorno, cucina, due letto, doppi servizi, ripostiglio, soffitta ed uso terrazza in comune.
Centro storico
Al piano rialzato si vende libero appartamento così composto: soggiorno, tinello, cucina , tre stanze da letto, studio, doppi servizi, balcone, ripostiglio, taverna, cantina, giardino e doppia autorimessa.
Immediate vicinanze Porta Mosa
in palazzina di nuova costruzione formata solamente da tre unità immobiliari si vendono al 2° e ultimo piano due bilocali composti da: soggiorno con angolo cottura, stanza da letto, bagno, ripostiglio, cantina e garage.
Zona “Po”
Si vende libero appartamento ristrutturato posto al 1° piano composto da: soggiorno- cucina- due stanze da letto doppi servizioripostiglio – balcone terrazzino e cantina.
Al 2° e ultimo piano si vende libero appartamento, recentemente ristrutturato, così composto: ingresso, soggiorno, cucina, due stanze da letto, bagno, ripostiglio, balcone, cantina e garage.
Località Migliaro
Città
ABITARE ... FUORI PORTA: Bosco ex Parmigiano
Su lotto di terreno di 450 mq. si vende libera villa di 200 mq. così composta: salone con camino, cucina di 18 mq., tre stanze da letto delle quali una con ampio guardaroba, studio, doppi servizi, lavanderia, balcone, doppia autorimessa e ampia area verde circostante.
Bosco ex Parmigiano
Si vende libera villa a schiera su due piani composta da soggiorno con camino, cucina abitabile, tre stanze da letto di cui due matrimoniali, cabina armadio, doppi servizi con lavanderia, ripostiglio, portico, garage e giardino.
Castelverde
In palazzina formata solamente da due unità immobiliari al 1° piano e ultimo piano si vende libero appartamento composto da: ingresso, sala, tre stanze da letto, bagno, due balconi, doppio garage, lavanderia e cantina.
Località Bagnara
Si vende libero appartamento così composto: ingresso, soggiorno, cucina, due letto, studio, bagno, balcone, ripostiglio, cantina e garage.
Affacciati su ampia area cortilizia e comunicanti fra loro, si vendono le seguenti unità immobiliari da ristrutturare: -Capannone di mq. 200 (libero) -Appartamento di 90 mq (libero) -Appartamento di 180 mq. attualmente affittato.
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