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PICCOLO Giornale di Cremona
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Anno X • n° 4 • VENERDI’ 23 GENNAIO 2009
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«CONTI DORMIENTI» A CREMONA
CHI HA DIMENTICATO I SOLDI IN BANCA: I NOMI I quattrini sono stati sottratti ai risparmiatori e sono finiti in un Fondo del ministero delle Finanze. Niente panico: ecco come possono essere recuperati. Prima mossa: visitare il sito del ministero. Se siete citati, allora fate così...
Contro la crisi, Barack Obama e l'economia della speranza
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ra chi aveva lo sguardo rivolto a Washington ed alla elezione del presidente Obama netta era la maggioranza di appartenenti alla classe media, di coloro che erano stati pesantemente colpiti dalla crisi economico finanziaria degli scorsi mesi, gente che aveva visto erodere il proprio livello di vita e messe a repentaglio le proprie case, i propri posti di lavoro, le proprie pensioni ed i propri risparmi. Obama sembra voler mettere fine ad una dissennata politica economica americana tesa ad alimentare un deficit pubblico impressionante, utile a sostenere la potenza militare ma non a puntellare un’economia in crisi, una politica economica in cui erano venute a mancare regole certe per lasciare spazio a speculazioni ed arricchimenti irresponsabili, alimentando nel contempo un non sostenibile indebitamento dei privati. In una economia globalizzata il comportamento degli USA ha contagiato tutti gli altri paesi. I risultati di questa politica economica sono stati dirompenti per gli appartenenti alla classe media, ma non solo negli
USA: l’OCSE afferma che l'Italia è tra i paesi dove la differenza di reddito tra ricchi e poveri è più ampia, e considerando i paesi del G7, l'Italia è seconda solo agli Stati Uniti. L'Ocse definisce l'Italia come un paese in cui le differenze di reddito sono particolarmente ampie: i salari di livello basso sono estremamente ridotti mentre i ricchi hanno standard di vita più elevato rispetto a paesi, come la Germania, dove le differenze di reddito sono più limitate ed i salari minimi sono più alti. Secondo l’OCSE «l'unica via sostenibile per ridurre le disuguaglianze» è assicurarsi che le persone siano in grado di trovare e mantenere un'occupazione. Questo significa che «i paesi sviluppati devono sforzarsi molto di più per inserire i cittadini nel mercato del lavoro piuttosto che sostenerli con indennità di disoccupazione o pensioni anticipate». Dunque la strada è stata indicata: investimenti pubblici, aumento degli stipendi più bassi, sostegno all’occupazione, moratoria nei pignoramenti di case, regole chiare per i mercati e, una norma per tutti: meno avidità ed irresponsabilità. Enrico Tupone tuponee@alice.it
IN ARRIVO LA NUOVA TELEVISIONE DI ARVEDI Dopo avere annunciato il progetto ai suoi dipendenti, il Cavaliere ora sta passando ai fatti. Secondo alcune indiscrezioni, l'emittente dovrebbe sorgere nella zona del porto canale. L'investimento si aggira intorno ai 40 milioni. Sarà una Tv non soltanto locale.
Bus gratis in città?
ALTRI CONSENSI ALLA PROPOSTA
Due donne aggredite in centro città da maniaci. E' caccia ai malviventi. La polizia ha il loro identikit - A Pagina 8
Cronaca
Venerdì 23 Gennaio 2009
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L'emittente dovrebbe sorgere nell'area del porto canale. Un investimento intorno ai 40 milioni di euro
Detto e fatto: in arrivo una nuova televisione Arvedi, dopo aver annunciato il progetto ai dipendenti, si sta già muovendo per metterlo in atto
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aveva detto, e ora lo sta facendo: sul territorio cremonese è in arrivo una nuova tv locale, che andrà a far concorrenza non solo alle attuali televisioni presenti sul territorio, Telecolor e Tele Solregina. Una televisione multiregionale targata Giovanni Arvedi. Si è avviata quindi la grande macchina griffata Arvedi, pronta a portare in porto un progetto di notevole livello. Il Cavaliere aveva già preannunciato la sua intenzione di realizzare un nuovo canale di informazione, «stufo di una certa informazione che travisa le mie parole e quelle dei miei manager, screditando l'azienda, la sua attività e il suo lavoro» aveva sottolineato Arvedi nel corso dell'assemblea con i dipendenti, lo scorso 19 dicembre. «Ho deciso di dare vita a una televisione nuova, capace di trasmette-
re alla comunità un'informazione trasparente e pulita». Una semplice dichiarazione di intenti, che avrebbe anche potuto non aver seguito. Ma per un personaggio del calibro dell'industriale, nessuna parola è pronun-
ciata a vuoto. Così tanto ha detto che tanto ha fatto: sembra che infatti siano già in corso le trattative per cercare una sede idonea. Insistenti voci di corridoio riferiscono che sarebbe già stata individuata la futura
Nuova linea per l'acciaio inox
E mentre pensa alla tv, Arvedi procede a pieno ritmo con l'espansione della sua azienda. Proprio nei giorni scorsi, infatti, ha inaugurato ufficialmente, alla presenza del ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, le nuove linee di produzione per la laminazione di acciaio inox dello stabilimento Arinox di Sestri Levante. Arinox SpA, costituita nel 1990, è l’azienda italiana leader mondiale nella produzione e commercializzazione di nastro di precisione in acciaio inox. Le nuove linee, che prevedono un laminatoio di precisione, un forno di ricottura con spianatura in linea e due Slitter di precisione, permetteranno il perfe-
zionamento del ciclo di produzione con una capacità produttiva complessiva triplicata pari a 50mila tonnellate all’anno che contribuirà al consolidamento della presenza dei prodotti dell’Arinox sia nel mercato interno, sia nei principali mercati siderurgici internazionali. Il nastro di precisione in acciaio inox prodotto negli stabilimenti Arinox è caratterizzato da un contenuto tecnologico avanzato, ha applicazioni nel settore automobilistico, petrolchimico, civile, elettronico, aerospaziale e biomedicale. Il nuovo impianto permette la produzione di un nastro ultrasottile con spessori che raggiungono la misura di 0,05 mm e larghezze di 1270 m (tale dimensione rappresenta un primato mondiale). L’importante investimento, del valore complessivo di 60 milioni di euro, rientra nel più ampio piano di rilancio dell’area industriale sestrese fortemente voluto e sostenuto dal Gruppo Arvedi e finalizzato alla realizzazione del primo polo italiano di laminazione di acciaio inox. Il nuovo impianto è certificato ISO 9001, e risponde ai più moderni ed esigenti standard in materia di sostenibilità e tutela dell’ambiente.
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Numero chiuso in tipografia: Giovedì 23 Gennaio ore 24,00
sede in un capannone nella zona del porto canale. Mentre sembra essere a buon punto la trattativa per l'acquisto di alcune frequenze da una tv privata lombarda. La gestione di questo progetto sarà affidata a Maurizio Calcinoni, il genero del Cavalier Arvedi, senza escludere una possibile "consulenza" da parte dei tecnici di Mediaset. Il progetto prevede di impiantare a Cremona tutta la produzione della nuova tv. Ufficialmente l'obiettivo è quello dichiarato durante il discorso ai dipendenti: il desiderio di un'informazione chiara e pulita, non viziata da interessi e sensazionalismi forzati. Secondo molti, però, vi sarebbe anche un obiettivo non dichiarato: quello di prendersi una rivincita sull'emittente locale Telecolor, contro cui il Cavaliere è in contenzioso; una diatriba che dura da tempo. L’investimento per il progetto dovrebbe aggirarsi intorno ai 40 milioni di euro: una somma ingente che dà la misura di quanto il magnate dell'acciaio creda in questo progetto. Così, dopo l'acquisto della Cremonese, il peso di Arvedi nella realtà economica e sociale cittadina si intensificherà, così come la sua influenza.
POLIZIA MUNICIPALE
Diminuiscono le multe, ma anche gli incidenti Sono stati resi noti i dati relativi all'attività della polizia municipale di Cremona. All'incontro, svoltosi in Comune, hanno partecipato il sindaco Gian Carlo Corada, l'assessore alla Sicurezza Ciriaco Sorrentino. Dalla relazione del comandante dei vigili urbani Franco Chiari è emerso che nel 2008 sono stati rilevati 677 incidenti, 110 in meno rispetto al 2007, gli incidenti mortali sono diminuiti da 5 a 1 e i feriti in prognosi riservata da 14 a 5, rappresentando così il miglior risultato degli ultimi anni. Via Mantova si conferma da sempre la strada con il maggior numero di incidenti, mentre si è registrato un notevole decremento per via Milano, via Persico, via Ghisleri e via Bergamo. Piazza Libertà, con l'apertura del cantiere e la modifica alla circolazione su viale Trento e Trieste e via Dante, è la zona della città che ha richiesto più interventi: 1.952. Seguono via Palestro, piazza Roma, via Milano e via Dante. Sono diminuite anche le multe, che nell'anno appena trascorso sono state 14mila in meno
del 2007. Risultano aumentate, invece, le contravvenzioni elevate per il mancato rispetto dei limiti di velocità, così come sono incrementati i controlli stradali per la guida in stato di ebbrezza, da 400 del 2007 agli oltre 900 del 2008. Sono diminuite, invece, le multe per i divieti di sosta, passate da 11.310 a 8.202. Questo perché, hanno tenuto a precisare sia il sindaco che l'assessore Sorrentino, «si è preferito puntare su aspetti della circolazione stradale che creano maggiore pericolo. Non si vuole fare cassa, e così sarà in futuro, con grande attenzione alle periferie e ai quartieri, e più vicinanza alla gente». Velocissimo il tempo trascorso tra le chiamate e gli interventi: soli cinque minuti. Per quanto riguarda le attività di polizia giudiziaria, è stato segnalato l'aumento della denunce presentate (+49), l'aumento di circa quattro volte del numero di clandestini rintracciati ed espulsi (+10), e la netta diminuzione delle notizie di reato comunicate all'autorità giudiziaria (-154).
L'Inchiesta
Cronaca
Saradini: «Mezzi pubblici gratuiti? Una buona idea. Ma va ponderata»
Bus in città: presto la rivoluzione del metano
E
di Laura Bosio
voluzione e rinnovamento: queste le parole d'ordine del mondo del trasporto pubblico cremonese che si sta per lanciare in una nuova avventura, quello dei bus a metano. Una nuova mentalità ecologica, infatti, si sta sviluppando sotto il Torrazzo, e parte proprio da uno dei segmenti fondamentali del servizio pubblico: quello del trasporto. «C'è un programma di rinnovamento in fase di approntamento» spiega il presidente di Km, Lorenzo Saradini. «La cosa certa è che entreranno in funzione cinque nuovi autobus a metano, verso la fine del 2009. Intanto, fra alcuni mesi, sarà pronta la stazione di erogazione di metano che Aem ha messo a punto. Così potremo partire con questi mezzi che lanceranno l'era del metano nel nostro trasporto cittadino». E' stato previsto un periodo di prova? «Naturalmente. Non appena entreranno in funzione, partiremo a valutare come si comportano e qual è il loro effettivo impatto ambientale». Il rilancio del trasporto pubblico urbano, però, non passa solo dagli autobus. «E' allo studio, infatti, l'installazione di nuove paline, di quelle intelligenti, che permettono di consultare gli orari e le linee direttamente presso le fermate. Vorremmo arrivare, inoltre, alla possibilità di acquistare il biglietto direttamente sull'automezzo. Installeremo, inoltre, nuove pensiline per l'attesa dei
Lorenzo Saradini, presidente di Km
bus, completamente tecnologiche e dotate di pannelli informativi». E gli orari? «Dovrà iniziare, in collaborazione con il Comune, uno studio apposito che valuterà gli orari e come eventualmente modificarli, anche alla luce di un nuovo studio sull'implementazione di Prenotabus». Qual è la vostra intenzione? «Pensiamo di estendere il servizio di Prenotabus, ma vogliamo prima capire se i cittadini ne percepiscono l'utilità. Dobbiamo anche valutare come funziona Studiobus. Insomma, vogliamo trasformare l'assetto del trasporto pubblico urbano in modo che ci porti a migliorare il servizio». Nelle scorse settimane Il Piccolo ha lanciato l'idea di rendere gratuito il trasporto pubblico urbano. Qual è la sua valutazione? «E' un'idea molto interessan-
te. La prima volta che si è pensato ad una simile eventualità, era tra il 1985 e l'86: già allora, infatti, si erano individuate diverse difficoltà nel trasporto pubblico, e soprattutto sull'incentivare i cittadini a salire sugli
autobus. Si era, quindi, immaginato di poter fare a meno del prezzo del biglietto. In realtà, però, si tratta di un discorso lungo. Tocca alle istituzioni realizzarlo. Potrebbe essere un'iniziativa molto bella se si riuscisse a metterlo in piedi. Darebbe un valore aggiunto a Cremona. Ma c'è un rischio». Quale? «Quello di incrementare ulteriormente la già asfissiante fiscalità generale, e quindi di aumentare le tasse ai cittadini. Insomma, è una scelta che ha delle controindicazioni. D'altro canto, c'è sempre stata la tendenza, che continua da oltre 20 anni, per cui i servizi a domanda individuale vengono coperti per il 30% dai soldi dei cittadini che li utilizzano. La scelta dei bus gratuiti andrebbe controcorrente. Certo, la valutazione dell'importanza di questo servizio potrebbe indirizzarci verso questa decisione».
Tecnologia
Carburante alternativo e paline: quali sono i vantaggi
Autobus a metano. Sono mezzi di trasporto alimentati con gas metano, che garantiscono una netta diminuzione delle emissioni inquinanti, oltre a un 30 per cento in meno di anidride carbonica. Vantano maggiore silenziosità e minori costi di combustibile. Paline intelligenti. Sono dispositivi elettronici dotati di display a led collocati in prossimità delle fermate degli autobus o dei tram per comunicare all’utenza, tramite scritte e/o disegni grafici, informazioni
in tempo reale relative ai mezzi pubblici in arrivo. I display a led della palina possono essere monocromatici (colore giallo ambra) oppure ful color (migliaia di tonalità di colore). Le informazioni tipicamente visualizzate si riferiscono al numero di linea, alla destinazione e ai tempi di attesa del mezzo pubblico. Quest'ultimo dato evidenzia pienamente la funzione delle paline elettroniche, particolarmente utili in caso di incidenti o altri eventi imprevedibili, grazie alla loro capacità di essere aggiornate in
tempo reale. Le palina elettronica, infatti, è un sistema altamente sofisticato che comunica tramite sistemi wireless gsm/ gprs con ogni mezzo pubblico, dotato opportunamente di un dispositivo di localizzazione satellitare (Gps). Grazie a questo dispositivo è possibile conoscere con precisione la posizione del veicolo in ogni momento e trasmetterla alla palina, che dopo un preciso calcolo rispetto al tragitto prestabilito del mezzo, ne visualizza sul display a led i tempi di attesa.
Successo per Studiobus: già 55 i fruitori
Buona partenza per il nuovo servizio sperimentale denominato «Studiobus», che già conta 55 iscritti. «Siamo molto soddisfatti» spiega l'assessore comunale all'Istruzione, Daniela Polenghi. «Gli studenti che fruiscono del servizio provengono da diverse aree della città. Abbiamo scelto le scuole situate in centro per perseguire l'obiettivo di far entrare meno auto possibili nel centro storico, promuovendo così una mobilità sostenibile». La sperimentazione riguarda, al momento, quattro scuole, due pubbliche e due private: Sacra Famiglia, Capra Plasio, Beata Vergine, Vida. Dopo la prima fase sperimentale, il servizio sarà esteso anche ad altre scuole del centro cittadino. «Stiamo valutando di ampliare il servizio anche alla Realdo Colombo, il cui bacino di utenza corrisponde a quello della Sacra Famiglia». Il servizio è stato pensato prima di tutto per le persone che arrivano da fuori città. Il servizio funziona, più o meno, come il tradizionale scuolabus. I bambini sono accompagnati dalle famiglie presso i punti di raccolta prestabiliti, e vengono, quindi, accompagnati a scuola dagli appositi autobus sui quali è costante la presenza di un accompagnatore.
Daniela Polenghi, assessore all'Istruzione
«Vi sono due grandi punti di raccolta: il parcheggio della Coop per la Capra Plasio e la Beata Vergine, mentre per le altre due scuole il ritrovo è nel piazzale antistante il comando dei vigili urbani» spiega Daniela Polenghi. «Inoltre, lungo il percorso vi sono una serie di punti di raccolta in base alle richieste delle famiglie». Si tratta di un servizio a chiamata che può essere prenotato (entro le 18 del giorno prima) per un solo giorno, per un determinato periodo di tempo o per tutto l'anno scolastico. «Abbiamo ottenuto un
finanziamento dal ministero dell'Ambiente per oltre 400mila euro da dividere in due anni» continua l'assessore. «Siamo stati uno dei tre comuni lombardi finanziati. Organizzare un servizio di questo tipo non è stato semplice. Si è dovuto tener conto di diverse situazioni per riuscire a garantirne la puntualità. Specialmente in determinate scuole private dove l'orario di uscita è diversificato. Raccomandiamo, quindi, alle famiglie di essere molto puntuali e di avere tanta pazienza».
Venerdì 23 Gennaio 2009
SÌ, MA CORSE PIÙ FREQUENTI
BUS GRATIS? Altre lettere dai lettori. L'idea appassiona la Città e il dibattito continua GIÀ IN POCHI PAGANO IL BIGLIETTO Spettabile Il Piccolo, credo che la vostra iniziativa per portare avanti il discorso Autobus gratis sia bellissima e mi auguro che possa avere successo. Ma temo l’inverso perché non sempre la logica abita la politica. E se qualcuno del Co-
mune volesse fare un’esperienza sui mezzi pubblici, vedrebbe che quasi nessuno paga il biglietto anche se qualche volta fanno finta, e gli autobus viaggiano sempre vuoti o al massimo con poche persone. Questa è la pura verità. C. Mori
DA SPERIMENTARE NEI BLOCCHI DEL TRAFFICO Caro direttore Non penso, e non mi illudo, che concretamente si possa arrivare ad avere i bus gratuiti a Cremona. La volontà politica, oltre alle casse del Comune, lo consentiranno mai. Certo sarebbe un aiuto per la città nella lotta all’inquinamento. Una cosa, caro Sindaco, potresti farla, che potrebbe servire a sperimentare e allenare i cremonesi: bus gratuiti per tutti in occasione delle giornate di blocco del traffico, estendendo il blocco a tutti i veicoli, esclusi ovviamente i mezzi di soccorso e la polizia, e a tutta la Città, dalla via Giuseppina a via Milano; da via Postumia a Porta Po. L.F. COSÌ USEREMO MENO LA MACCHINA Egregio direttore, sono totalmente d’accordo con la proposta lanciata dal Piccolo: niente ticket sui bus. Non certo per favorire i soliti “portoghesi” che, comunque, nessuno ha mai scoperto e punito. Ma proprio per abituare i cremonesi a lasciare l’auto in garage e prendere i mezzi pubblici. Una proposta che, a mio parere, è di grande civiltà perché va a incidere sulla cultura dei nostri cittadini che salirebbero in macchina anche per andare a prendere un caffè o comprare la sigaretta al bar e alla tabaccheria che dista pochi meri da casa. E’ evidente che con questa proposta ci sarà un minore introito da parte di chi gestisce il servizio o del comune (e vi prego, sui prossimi numeri, di chiarire chi rimarrà danneggiato perché se è il comune, bisognerà poi spiegare come andrà a recuperare i soldi persi: nuove tasse?). Per questo, ritengo che questo esperimento non possa essere considerato all’infinito, ma deve
avere un inizio e un termine e, soprattutto, alla fine, bisogna anche valutare il bilancio di questa iniziativa. Capire, cioè, se si è riusciti a far diminuire il numero di macchine che circolano in città. I polmoni della gente, infatti, non sono meno importanti degli affari. Ho letto che l’aria della nostra città è sempre malata,ma non siamo un caso unico in Lombardia. Anzi, il governatore Formigoni sarebbe pronto a un altro giro di vite. Quindi, a mali estremi, estremi rimedi. Perdiamoci pure qualche soldo (inteso come noi cittadini che paghiamo le tasse), ma almeno possiamo respirare aria migliore e recuperare questi quattrini che, in caso contrario, saremmo costretti a versare in medicine e ricoveri ospedalieri. Quindi, sono d’accordo: tutti sui bus gratis. E speriamo che i cremonesi, dopo aver assaporato questo vantaggio, siano pronti a risalire sui mezzi pubblici pagando anche un obolo. Maria Venturi
Benvenuta la questione Ztl che vedo riesce a dare un guizzo di vitalità alla cittadanza. Siccome sto anch'io riemergendo a fatica da un brutto letargo influenzale vorrei contribuire, nel mio piccolo, a rendere visibile l'occasione che offre questo saggio provvedimento comunale, di cui non sto ad elencare i benefici che inaugura sia sul versante ambientale che quello di maggior godimento della polis e di cui tutti hanno già ampiamente parlato. Invece vorrei sugggerire, oltre a rendere gratuito il mezzo pubblico dimezzandone però i tempi di attesa alle fermate, anche quello di incentivare l'uso delle biciclette private e inaugurare l'uso delle biciclette a noleggio (bike-sharing) per favorire i collegamenti tra i parcheggi limitrofi, la Stazione ferroviaria e quella del pullman ed il centro storico. Credo che il progetto-bici faccia già parte di un progetto comunale. La qualità della vita migliorerebbe moltissimo.La gente finalmente potrà allacciare nuove relazioni con sconosciuti e più sorrisi circolerebbero tra le vie cittadine oscurando il ricordo di troppe facce incarognite dalla ricerca di parcheggi introvabili. che contribuivano a rendere invivibile la città. Ornella Bolzani
E' IL MOMENTO GIUSTO: LA GENTE HA MENO SOLDI In riferimento all’articolo de Il Piccolo del 9 gennaio scorso «Ancora ZTL. E se i bus fossero gratuiti» e al successivo dibattito che il giornale ha favorito, volevo esprime anche la mia idea. Certo, teoricamente sembra una ottima idea, perfino scontata e banale tanto che verrebbe da domandarsi : «Cosa aspetta il comune a realizzarla?». E’ una proposta sicuramente da condividere e da sottoscrivere. Immagino però le perplessità del comune: «E se la gente, l'autobus, seppur gratuito, non lo prende lo stesso?». Non è facile cambiare le abitudini e i comportamenti e la mentalità soprattutto dei cremonesi. Conosco gente che non rinuncia al mezzo
privato per niente al mondo, è una questione di maggiore libertà dicono. Il rischio quindi esiste. Ma forse questo è il momento più proprizio perché siamo di fronte ad una crisi economica forse terribile e a una sempre maggiore sensibilità all’ecologia. Possono essere questi dei buoni stimoli. Il servizio dovrebbe però essere ottimo e i bus dovrebbero passare con una alta frequenza perché 25-30 minuti di attesa per molti sono considerati insopportabili. Spero che il comune comunque prenda in considerazione questa ipotesi e magari si pronunci in merito. Grazie per l’ospitalità. G. Corbari
BRAVI, STATE DANDO UNA SCOSSA ALLA CITTÀ
Sig Direttore, vedo e leggo anche sugli altri giornali che l’iniziativa intrapresa dal suo per mettere in discussione tutto quello che sta avvenendo in Cremona quanto a viabilità, eccetera (ZTL o no) sta dan-
do una scossa all’ambiente, ed è probabile che le prossime elezioni amministrative influiscano su ciò. Resta sempre in forse il discorso pendolari, e da ex capotreno, come sono, non posso che dare ragione a queste
PROPOSTA DA SOSTENERE
Egregio direttore, la prego concedermi ancora uno spazio, per dare risalto all’esempio di efficienza dell’avvio del nuovo servizio di trasporto gratuito «Studiobus» e alla positiva novità che viene dall’ipotizzato accordo con la società «Arriva», già detentrice del 49% delle azioni KM Spa. Un accordo che permetterà l’acquisto di nuovi mezzi a metano e l’ottimizzazione del servizio grazie a quelle che sono state chiamate paline «intelligenti». Una operazione lungimirante, nella speranza che non si impantani nelle paludi burocratiche e politiche, perfettamente in linea con la proposta che il suo giornale ha avanzato qualche settimana fa sulla gratuità dei bus in città a fronte di una Ztl che finalmente sarebbe poco ind u l g e n t e n e i c o n f ro n t i dell’abusivo utilizzo dei mezzi privati. Anche se il timore che venga strettamente legata ai tempi di costruzione del parcheggio di piazza Marconi che, visti i precedenti, potrebbero essere biblici, cova in me minaccioso. Ma bando ai sospetti. Pare proprio che si stia aprendo una stagione migliore per la mobilità di Cremona, e quindi, seppure di poco, per l’aria che respiriamo.
persone costrette a viaggiare non come ai tempi dell’olocausto, ma neanche con i tempi di oggi. Continuerò a seguirla con attenzione, e grazie se vorrà ospitarmi anche oggi. Fiorenzo Agosti
FACCIAMO, NON LAMENTIAMOCI
Una navetta in Stazione a Cremona
Mi permetta per concludere di riportare un significativo passaggio del «Libro verde» dall’emblematico titolo «Verso una nuova cultura della mobilità urbana» adottato dalla Commissione europea nell’autunno del 2007: «Ripensare la mobilità urbana significa ottimizzare l’uso di tutte le modalità di trasporto e organizzare la “comodalità” tra i diversi modi di trasporto collettivo (treno, tram, metropolitana, autobus, taxi) e individuale (automobile, motocicletta, bicicletta, a piedi). Significa anche realizzare gli obiettivi comuni di prosperità economica, rispetto del diritto alla mobilità mediante un’oculata gestione della domanda di trasporto,
SAREBBE UN VALIDO AIUTO PER GLI ANZIANI Caro direttore, ritengo che: a) Sia elemento di elementare buon senso rimandare l'avvio della Ztl almeno sino a quando non sarà operativo il parcheggio di Piazza Marconi...Ed in ogni caso in periodo estivo, allorchè si esce in bicicletta, non certamente in questi giorni! b) Giustamente è stato ricordato che altri parcheggi sarebbero opportunamente realizzabili in via XX settembre (nel terrapieno del Vida) e sotto Piazza Lodi, Piazza Roma, Largo Paolo Sarpi ed altri luoghi in quanto si è dimenticato che il consumatore vuole usare l'auto anche e sopratutto per portare a casa quel che acquista... Come appunto può fare nei supermarckets! Senza contare che esistono molti anzia-
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ni ed invalidi per i quali la "scalata" al bus è sempre un'avventura...E taccio la "caccia al tesoro" per procurarsi il biglietto, per cui ed a maggior ragione - sarebbe il caso di rendere gratuite per gli anziani le "corse" dei bus, visto che verosimilmente i pochi biglietti venduti (escluse cioè le tessere e gli abbonamenti per studenti...) difficilmente coprono la spesa della contabilizzazione aziendale con annessi e connessi. c) Oltre alle piste ciclabili (carenti in ogni senso...) sarebbero utili anche alcuni parcheggi custoditi (ospedale, cimitero, stazione etc.) perchè chi ha una bici decente non è poi tanto disposto a farsela rubare, lasciandola incustodita... Luigi Bellini Unione Consumatori
qualità di vita e tutela dell’ambiente. Significa, infine, conciliare gli interessi del trasporto di merci e del trasporto di persone, qualunque sia il modo di trasporto utilizzato». In questo spirito, a me sembra un coerente punto di incontro proprio quanto immaginato dal suo giornale per la mobilità di Cremona: un ordinato programma giornaliero per il carico e scarico delle merci, un evidente permesso di utilizzo dei mezzi privati per i residenti (magari muniti di un ben evidente contrassegno) e il divieto dell’uso del mezzo privato per chi la macchina la usa anche per andare a prendere le sigarette. Benito Fiori
Caro direttore, benché stia diventando un tormentone, come nella migliore tradizione cremonese, mi permetto di intervenire ancora sulla questione della Ztl, prendendo spunto dalle riflessioni di Benito Fiori sulla prima pagina dello scorso numero del settimanale, riflessioni che mi sento pienamente di condividere. Con tutte le opportune gradualità, bisognerà arrivare all'adozione "ferrea" della Ztl: ne va della nostra qualità della vita, al di là delle esigenze dei commercianti e degli artigiani, al di là delle proteste di quelli che fanno shopping o delle mamme dei bambini della Beata Vergine che (parole testuali della sig.a Scaglia sul «Il Piccolo» della scorsa settimana) chiedono «la deroga per passare in auto in ztl a prendere/portare i nostri bambini, i quali hanno diritto di essere accompagnati dai loro genitori, come accade per tutti i bambini della città»; peccato che questo diritto, peraltro incontestabile, non è detto che debba esercitarsi per forza in auto. Voglio dire: abbiamo dimenticato che cosa era Cremona all'inizio degli anni Ottanta, all'epoca dei primi provvedimenti di pedonalizzazione del centro (prima giunta Zaffanella)? Macchine e autobus che circolavano, con relativi gas di scarico, in c.so Campi; doppi sensi di marcia in c.so Garibaldi, macchine in sosta sotto il Battistero e in circolazione lungo p.za S. M. Zaccaria per proseguire sotto il voltone del Duomo oppure, per tornare ancora più indietro, auto in v. Solferino, etc.. E' questo che si vuole? Bene, ma poi non ci si lamenti che il centro è invivibile, perché, in questo caso, confermeremmo che siamo tra i primi solo nell'arte del mugugno. Vincenzo Montuori
DA FARE SUBITO PER LA SALUTE DEI NOSTRI POLMONI Caro Piccolo, la vostra proposta dei bus gratis mi ha davvero colpito molto. E’ un’idea talmente rivoluzionaria che non so quale risposta potrebbero dare i politici che ci governano e stanno all’opposizione. E’ rivoluzionaria perché sarebbe la prima volta che verrebbe applicata in Italia. Ho letto sul vostro gior nale che un’esperienza simile è già stata adottata all’estero. Io penso che i cremonesi sarebbero contenti di questa iniziativa. L’obiettivo è certamente nobile: convincere la gente a lasciare l’auto per salire sui mezzi pubblici con grande beneficio per
l’aria ammorbata in città. Se fosse un consigliere comunale farei mia questa battaglia e la porterei avanti fino a realizzarla al più presto. E sarebbe utile concretizzarla subito dal momento che è proprio nel periodo invernale che le polveri sottili, causate dallo smog, penetrano nei nostri polmoni. E arriviamo all’altro problema: chi paga? Già le pubbliche amministrazioni sprecano tanti di quei soldi che la metà basta. Bisognerebbe eliminare nel bilancio quelle voci che davvero non servono e recuperare, quindi, i mancati introiti. Ogni assessorato, se va a fondo delle proprie
cifre, troverà senza alcun dubbio quelle che potrebbero essere essere eliminate. Non venitemi a dire che tutto è necessario. Non ci crederei. Ben vengano idee come queste che ci permetteranno di vivere in una città con meno macchine e smog in circolazione. E reputo che questo non debba essere un esperimento, ma un’iniziativa che debba rimanere per sempre. Se poi dovessimo scoprire che nonostante i bus gratis, la gente preferisce ancora l’auto perché è sicuramente più comoda, allora significherebbe che noi cremonesi non siamo all’altezza. Angelo Torrazzi
L'Inchiesta
Cronaca Tutti i nomi sul sito del ministero. Ben 155 in tutta la provincia, e 45 quelli dei nati in città
Conti dormienti anche a Cremona: quanti sono e chi sono i titolari
A
di Laura Bosio
nche se il tempo è scaduto, e chi era in possesso dei cosiddetti «conti dormienti», ossia conti correnti, bancari o postali nei quali non sono state eseguite operazioni da almeno dieci anni se li è visti sfilare dalle tasche, niente panico: chi si è visto sottrarre la somma di denaro può sempre richiederla indietro. Anche Cremona e la sua provincia hanno il loro bel numero di conti dormienti: 155 su tutta la provincia, mentre nella sola Cremona sono 44. Dunque è bene che anche i cremonesi si affrettino nell'andare a verificare le somme che per anni hanno in giacenza, magari su qualche deposito dimenticato. Ma facciamo un passo indietro, e vediamo cosa sono questi «conti dormienti». Rientrano in tale categoria i rapporti contrattuali (depositi di somme di denaro o depositi di strumenti finanziari) in relazione ai quali non sia stata effettuata alcuna operazione o movimentazione ad iniziativa del titolare del rapporto, o di terzi da questo delegati per il periodo di tempo di 10 anni decorrenti dalla data di loro libera disponibilità.
Sono considerati solo i depositi oltre i 100 euro
Uno sportello Bancario
In particolare rientrano nel campo di applicazione del presente regolamento i seguenti rapporti contrattuali: deposito di somme di denaro (effettuato presso l’intermediario con l’obbligo di rimborso), deposito di strumenti finanziari in custodia e amministrazione, contratto di assicurazione di cui all’articolo 2, comma 1, del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, in tutti i casi in cui l’assicuratore si impegna al pagamento di una rendita o di un capitale al beneficiario ad una data prefissata. L’applicazione del regolamento è esclusa nei casi in cui il valore dei beni non su-
peri i cento euro. Pertanto, in base al regolamento, se il titolare di questi depositi dormienti, che dovrebbe essere avvisato con lettera raccomandata, non si attiva effettuando almeno un’operazione o movimentazione entro il termine di 180 giorni dalla data della ricezione della stessa, il rapporto verrà estinto e le somme e i valori relativi a ciascun rapporto verranno devoluti a un apposito fondo statale. Si prevede che la gestione del Fondo sia affidata ad apposita Commissione nominata con decreto del ministro dell’Economia e delle finanze, Giulio Tremonti - compo-
sta da un presidente di sezione del Consiglio di Stato, che la presiede, un consigliere della Corte dei Conti, un dirigente del Dipartimento del Tesoro, un dirigente della Banca d’Italia, un dirigente della Consob, un dirigente dell’Isvap e un rappresentante dei risparmiatori, designato dal Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti presso il ministero dello Sviluppo economico - che ne disciplina il funzionamento. Secondo quanto stabilito dal ministero, entro la fine dello scorso anno questi conti dovevano essere conferiti a un apposito fondo del ministero dell’Economia delle somme giacenti, fondo che verrà poi utilizzato per risarcire le vittime di frodi finanziarie. Dal 16 dicembre 2008 coloro che scoprissero di avere soldi depositati su un conto dormiente il cui saldo è stato conferito al fondo del Ministero devono rivolgersi direttamente al fondo stesso per la restituzione delle somme.
Tra il primo gennaio e il 31 marzo 2009, e così di seguito negli anni a venire, le banche devono comunicare al ministero e pubblicare su un quotidiano a tiratura nazionale l’elenco dei conti dormienti. Dal 31 marzo al 31 maggio il saldo dei conti dormienti non reclamati viene conferito al Fondo del ministero.
Se non vengono movimentati per 10 anni vanno al ministero
Venerdì 23 Gennaio 2009
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Pubblichiamo un estratto dell’elenco dei depositi dormienti, il filtro è il luogo di nascita che in questo caso è Cremona città.
Fonte: Ministero dell'Economia e delle Finanze
E' possibile recuperare i propri soldi Ed ecco il problema che molti si pongono: una volta che il conto addormentato è stato estinto, perché i soldi vengano trasferiti al fondo ministeriale, il cittadino ha perso ogni speranza di avere indietro il proprio denaro? Fortunatamente la risposta è no: lo spiega l'avvocato Alessio Romanelli. «Il titolare del conto può chiedere di tornare in possesso dei propri beni, a meno che il diritto non si sia
prescritto». Il termine di prescrizione è di dieci anni, quindi teoricamente non dovrebbero esserci problemi. Tuttavia la cosa non è semplice come appare: «Secondo la maggior parte dei giuristi, finché i soldi restano in banca non si calcola il termine di prescrizione» spiega l'avvocato. «Secondo altri, invece, esso andrebbe fatto partire dal ricevimento della raccomandata con cui l'istituto di credito o da quello che rappresenta il depositario del conto». Dun-
que la normativa non è molto chiara, in questo caso. Resta il fatto che si può richiedere indietro i propri soldi. In che modo bisogna agire? «Bisogna fare una raccomandata di diffida» continua il legale. «Se però la banca o il ministero si rifiutano di restituire l'importo, a questo punto ci si può rivolgere ad un legale, ed avviare un ricorso, per riaverlo indietro».
Ad avvertire di questo, è stato anche Beppe Grillo, che dal suo blog, proprio nei giorni scorsi, ha lanciato un monito agli italiani. «In teoria per dieci anni dall'esproprio si possono richiedere i soldi indietro al Tesoro» ha scritto. «Capite, potete richiedere i vostri soldi indietro...Dovrebbe esistere una procedura per recuperare i soldi, ho telefonato a una banca e mi hanno detto che aspettano ancora istruzioni dal ministero per sapere qual è...».
cognome
nome
Alberti
Luciana
Ampollini
Emilia
Azzini
Barbara
Baronio
Micol
Beati
data di nascita
Luogo di nascita
intermediario
Cremona
06175
Cremona
BG SGR SPA
Cremona
3069 - INTESA SANPAOLO S.P.A.
07/08/1979
Cremona
05156-BANCA DI PIACENZA SOC.
Aristide Giovanni
02/06/1972
Cremona
3069 - INTESA SANPAOLO S.P.A.
Betti
Alessandro
20/04/1938
Cremona
UniCredit Banca S.p.A. (02008)
Bolzani
Ornella
28/08/1946
Cremona
BG SGR SPA
Cerani
Angelo
20/09/1901
Cremona
05040/BANCA ANTONVENETA
Cirillo
Annalisa
Cremona
3069 - INTESA SANPAOLO S.P.A.
Curtarelli
Adele Virgi- 04/10/1929 nia
Cremona
01015 - BANCO DI SARDEGNA
Ferrari
Gina
06/02/1904
Cremona
UniCredit Banca S.p.A. (02008)
Ferrari
Gina
06/02/1904
Cremona
UniCredit Banca S.p.A. (02008)
Ferrari
Jole
Cremona
UniCredit Banca S.p.A. (02008)
Ferrari
Jole
Cremona
UniCredit Banca S.p.A. (02008)
Firetti
Guido
19/05/1970
Cremona
UniCredit Banca S.p.A. (02008)
Gambini
M Ines
05/09/1953
Cremona
3032/CREDITO EMILIANO SPA
Ghiggi
Rita
Cremona
06175
Giovanni
Sivelli
25/01/1908
Cremona
UniCredit Banca S.p.A. (02008)
Grasselli
Fabio
23/02/1955
Cremona
6930 BANCA MONTE PARMA SPA
Grassi
Giordano
05/04/1906
Cremona
3069 - INTESA SANPAOLO S.P.A.
Guaragni
Elisa
11/02/1916
Cremona
5428 - BANCA POPOLARE DI BG
Guarneri
Bianca
Cremona
BANCA FIDEURAM
Livreri
Maria Luisa
07/03/1942
Cremona
06175
Mancinelli
Lina
26/08/1907
Cremona
5308 - BANCA POPOLARE DI ANCONA
Marini
Chiara
09/03/1974
Cremona
01030/BANCA MONTE DEI PASCHI SIENA
Merli
Maria Luigia
18/01/1929
Cremona
UniCredit Banca S.p.A.
Monteverdi
Barbara
Cremona
BANCA FIDEURAM
Monti
Angiola Maria
Cremona
INTESA SANPAOLO
Normandia
Maria
Cremona
INTESA SANPAOLO
Pea
Ilaria
Cremona
INTESASANPAOLO
Pedrazzani
Giuseppe
Cremona
ALLIANZ BANK EX D
Per
Luigia
Cremona
INTESA SANPAOLO
Perotti
Enzo
05/10/1908
Cremona
INTESA SANPAOLO
Priori
Alessandra
21/03/1985
Cremona
BANCA POPOLARE DI BERGAMO
Pucci
Giampaolo
25/04/1945
Cremona
06110
Quarini
Massimo
08/01/1956
Cremona
BANCA MONTE PARMA
Rinaldi
Colomba
Cremona
BANCA ANTONVENETA
Rizzi
Maria Luisa
Cremona
BANCA FIDEURAM
Romani
Cornelia
Cremona
5424
Russo
Giuseppe
Cremona
06175
Sacchi
Roberto
Cremona
6930 BANCA MONTE PARMA
Salomoni
Gianmario
Cremona
BANCA FIDEURAM
Viola
Antonino
20/09/1920
Cremona
UniCredit Banca S.p.A. (02008)
Zampolli
Gionata
06/12/1985
Cremona
INTESA SANPAOLO
28/07/1952
05/11/1903 01/04/1950
21/02/1916 27/12/1954
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Venerdì 23 Gennaio 2009
In Breve
tre incontri per gli installatori La Cna di Cremona ha organizzato 3 incontri territoriali gratuiti riservati alle imprese del settore installazione e impianti della provincia di Cremona. Gli incontri, medesimi nei contenuti e aperti per tutte le imprese del territorio, sono stati organizzati per illustrare le importanti novità che coinvolgono il settore. «Durante questi appuntamenti» afferma Marco Cavalli, responsabile provinciale Cna della categoria «verranno trattati temi di attualità che coinvolgono tutte le oltre 1000 imprese del territorio. Sono una serie di appuntamenti importanti per confrontarsi e per cercare di trovare soluzioni a problemi comuni. Sarà l’occasione inoltre per presentare il progetto “Progea System” un network d’imprese per l’ecosostenibilità delle costruzioni che la Cna ha recentemente costituito». Il primo incontro si è svolto nei giorni scorsi a Crema. Gli altri due incontri in calendario si svolgeranno a Casalmaggiore presso la nuova sede della Cna (in via Marcheselli 72) giovedì 29 gennaio alle ore 21 e a Cremona mercoledì 4 febbraio sempre alle ore 21 presso la sede Cna (via Lucchini 105). Inoltre, nel corso degli incontri sarà possibile prenotare i manuali relativi alla nuova UNI 7129: «Impianti a gas per uso domestico alimentati da rete di distribuzione. Progettazione, installazione e manutenzione». La partecipazione è gratuita
nuova direzione per la banda anelli
L’Assemblea straordinaria del Corpo Bandistico «Giuseppe Anelli» di Trigolo ha provveduto a rinnovare i propri organi sociali per il triennio 2009-2011. Dopo venti anni di presidenza, Alfonso Biaggi ha manifestato il desiderio di non fare parte del direttivo della Banda per incoraggiare un avvicendamento. Alla prima riunione il nuovo consiglio direttivo ha provveduto a nominare alla presidenza Antonio Pini. Alla vice presidenza è stato confermato Lucio Paglioli, segretario è stato nominato Nereo Scarinzi, mentre Tesoriere sarà Emilio Amici. Gli altri consiglieri sono Alice Baldocchi, Matteo Bodoni, Marianna Rigamonti e Lorenzo Zanibell. Marco Valcarenghi è stato confermato alla Presidenza del Collegio dei Revisori dei Conti.
no all'irap per le aziende speciali Il sindaco Gian Carlo Corada, nella sua veste di presidente della Conferenza autonomie della Regione Lombardia, ha inviato una lettera al presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, all'assessore alla Famiglia e Solidarietà Sociale della Regione, Giulio Boscagli, e a Romano Colozzi, assessore regionale alle Finanze, nella quale avanza la richiesta di esenzione dell'Irap per le aziende speciali. «Il Consiglio regionale della Lombardia» ha detto Corada «ha esteso l'esenzione del pagamento dell'Irap, dopo averlo concesso alle Onlus e cooperative sociali, anche alle aziende servizi alla persona (ex Ipab). Le Aziende Speciali comunali/consortili, di fatto, hanno natura giuridica simile alle Asp, intervengono nello stesso campo d'azione e si rivolgono agli stessi utenti con le medesime finalità. Quindi si chiede anche per esse l'esenzione dall'Irap».
Scuola aperta al liceo Vida: appuntamento il 7 febbraio
Appuntamento il 7 febbraio alle 15, al liceo Vida, istituto pubblico paritario, con una giornata di scuola aperta. «Un momento che si aggiunge ai tre già realizzati tra dicembre e gennaio» spiega la dirigente, Roberta Balzarini. «Verranno presentate le caratteristiche della scuola. Inoltre c'è un momento in cui gli aspiranti futuri iscritti potranno incontrare i nostri studenti e iniziare a prendere i contatti con quella realtà». La scuola rimarca con forza i propri pilastri fondanti. «L'istruzione non può disgiungersi dall'edu-
cazione» spiega la preside. «I ragazzi vanno accompagnate nella loro crescita. E anche il metodo di studio va insegnato. Molto importante, per noi, è anche insegnare la cittadinanza. Gli studenti vanno aiutati a gestire il sapere in modo critico e costruttivo». La scuola comprende due licei, quello scientifico e quello classico. Corsi di studi complessi che sottintendono una grande voglia di studiare. «Tuttavia non deve diventare un incubo per gli studenti» continua Balzarini. «Lo studio deve essere portato avanti serenamente».
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Cronaca
Due donne aggredite: paura in città
D
Tentativi di violenza sessuale in una sola giornata, perpetrati da due diverse persone ue distinti episodi di violenza sessuale sono stati denunciati in queste ore da due donne cremonesi, entrambe sulla trentina, aggredite e palpeggiate per strada in pieno centro da due sconosciuti. Il secondo caso, quello più grave, in quanto più spinto e morboso, è andato in scena giovedì pomeriggio verso le 17 in corso Matteotti. Una donna è stata presa di mira da un italiano, tra i 20 e i 30 anni, che improvvisamente le è saltato addosso, palpeggiandola più volte nelle parti intime. Inutili sono stati i tentativi della vittima di urlare e divincolarsi, in quanto l'aggressore non era affatto intenzionato a mollare la presa. Fortunatamente un passante ha fatto sì che la situazione non degenerasse. Alla vista dell'uomo, infatti, il giovane ha lasciato andare la sua vittima ed è
fuggito a gambe levate. Immediatamente sul posto sono intervenuti gli agenti della squadra Mobile della Questura di Cremona ai quali la donna, ancora sotto shock, ha raccontato l'accaduto e fornito una descrizione del suo aggressore. Un episodio simile, ma dai contorni meno pesanti, è accaduto nella tarda mattinata di giovedì in corso Garibaldi. In questo caso la vittima di turno è stata presa di mira da un extracomunitario, probabilmente un senegalese, che si è avvicinato alla donna per palpeggiarla. Ma quando la cremonese ha reagito, lo straniero ha subito desistito e si è allontanato. Anche in questo caso la giovane ha avvertito la polizia ed ha sporto denuncia presso gli uffici della Questura. Sergio Lo Presti, dirigente della squadra Mobile, ha tenuto a precisare che si tratta di due episodi isolati messi in atto da due perso-
ne diverse. Nessun allarmismo, dunque, da parte della polizia, che ha immediatamente attivato le ricerche dei due uomini. Se saranno individuati, rischiano una pesantissima accusa, quella di violenza sessuale. Il solo palpeggiamento è considerato come un atto di violenza carnale, così come tutti quegli atti «indirizzati verso zone erogene che sia-
no idonei a compromettere la libera determinazione della sessualità del soggetto passivo e ad entrare nella sua sfera sessuale con modalità connotate dalla costrizione». Tra questi, come recita una sentenza della Corte di Cassazione, «sono compresi toccamenti, palpeggiamenti e sfregamenti sulle parti intime della vittima».
Trasporto fluviale sul Po, inaugurata la nuova linea Finalmente il trasporto fluviale diventa una realtà concreta anche a Cremona, che diventerà il capolinea interno del trasporto merci via acqua, una sorta di “antiporto” di Venezia. E dall'altra parte il porto di Venezia sarà capolinea di riferimento per il traffico fluvio-marittimo di collegamento della pianura padana con l’Adriatico. E’ arrivata puntualissima, nel porto di Cremona, la chiatta Jacopo, mossa dallo spintore Mantova, con un carico di 1200 tonnellate di sfarinati destinati dl mangimificio Veronesi di Acquanegra Cremonese e partiti da Marghera, equivalenti a 40 Tir. Il viaggio ha inaugurato una linea di collegamento via fiume fra le due città, che consentirà un servizio di trasporto merci eco sostenibile. Ciascuna delle cinque chiatte armate dalla Fluviomar, infatti, può trasportare fino a 2060 tonnellate di merci, equivalenti a 70 camion. Un collegamento che consentirà, a regime, di eliminare dalla strada circa 16mila Tir all’anno. Il passo successivo sarà quello di attivare una linea di trasporto container, fino a 60 per chiatta, corrispondenti a un treno e mezzo. Dopo l’arrivo, salutato dal classico colpo di sirena, si è svolto un incontro al Centro servizi del porto tra tutti gli intervenuti. Nel suo intervento di saluto il presidente della Provincia di Cremona ha sottolineato come la nostra provincia abbia meritato il titolo di capitale del Po proprio grazie al trasporto fluviale di merci, sviluppato fin dall’antichità. Tuttavia l’andamento carsico del fiume e i finanziamenti discontinui del Governo hanno amplificato la criticità del Po, rallentando la corsa per una sua valorizzazione economica e turistica relativamente alla navigazione interna. Occorre dunque stabilire una continuità tra Venezia e Cremona. L’incremento dei dati delle merci trasportate lo sta a dimostrare, anche se rispetto ad alcuni prodotti si è assistito in questi anni a un fermo. L’intermodalità del nostro territorio è testimoniata dal flusso di merci nell’area portuale di Cremona, passate dalle 600mila tonnellate del 2005 a quasi 1.400.000 del 2008, anche se la crescita è principalmente legata all’incremento dei trasporti su ferro e su gomma. «Ora Venezia chiama Cremona - ha concluso il presidente «e noi prontamente abbiamo risposto, sia attraverso la rete ferroviaria di collegamento con l’area portuale sia con i servizi, anche in previsione della grande area industriale e logistica di Tencara di Pizzighettone, dove si attesta verso Milano il Canale navigabile, sia del
L'arrivo della chiatta.
terzo ponte sul Po cui è indispensabile far seguire adeguate strutture logistiche, per togliere traffico dalle strade sempre più congestionate». Il rafforzamento dell’area portuale viene sostenuto dalla realizzazione del nuovo scalo merci ferroviario di Cavatigozzi, che al porto sarà collegato, dai collegamenti dedicati per le aziende Oleificio Zucchi e Acciaieria Arvedi, dal terminal ferroviario già realizzato dalla Tamoil. Bonomelli, della Fagioli Group, ha ribadito di essere fra le aziende che credono, da molto tempo, al trasporto fluviale, perché il porto di Cremona potrebbe essere lo sbocco naturale non solo per il trasporto delle merci da utilizzare in loco, ma per tutta l’impiantistica lombarda, ad esempio. Occorre però che vengano date le necessarie garanzie agli imprenditori che investono in questo trasporto, e ai clienti che ne usufruiscono, sulla continuità e la convenienza del servizio, a partire dalla navigabilità del fiume, la cui criticità maggiore oggi è fra Cremona e foce Mincio. Anche , Veronesi, dell’omonimo gruppo, ha detto che la sua azienda è stata fra i pionieri del trasporto fluviale, che però su Cremona ha dovuto abbandonare a causa della navigabilità non garantita, ed ha sollecitato interventi affinché le imprese italiane possano mantenere la loro competitività, basata anche su un sistema di trasporto efficace, efficiente ed economico. L’assessore regionale Davide Boni ha esordito affermando che troppo a lungo il nostro paese è stato il paese dei no e dei tempi eterni. «Stiamo lavorando» ha detto «su progetti che hanno 40 anni. Oggi però c’è l’esigenza di realizzarli, per ragioni ambientali, economiche, perché questo paese dobbiamo rilanciarlo, e dobbiamo rilanciare quest’area, dove si concentra il 56% del prodotto interno lordo e il 72% delle
esportazioni nazionali. Oggi quello che avviene a Cremona è un punto d’inizio. Ma, o noi pensiamo in grande o non andiamo lontano. Dobbiamo mettere istituzioni e forze politiche a ragionare intorno a grandi idee. L’idea di Regione Lombardia è quella di arrivare via acqua a Milano. Abbiamo incaricato una nostra società di progettare la regimazione del Po, che attraverso lo sfruttamento idroelettrico può finanziare fino al 75% l’opera. Pensiamo a un collegamento turistico con il sistema dei Navigli milanesi attraverso il quale si potrebbe arrivare fino a Locarno. Ma se facciamo investimenti su Cremona è per ottenere che il Po sia navigabile 365 giorni all’anno» ha concluso Boni «noi in alternativa riteniamo indispensabile per lo sviluppo del paese la realizzazione dell’autostrada fluviale al Nord». L’incontro è stato concluso da Paolo Costa, presidente del Porto di Venezia. «Oggi è un incontro molto diverso da quelli che si potevano tenere in passato. Oggi c’è la concretezza dell’avvio di un servizio, l’inizio di quella realizzazione di punti di riferimento interni per il porto di Venezia. Occorre però dare al servizio stabilità, continuità, certezza”. Già oggi vi sono operatori che organizzano il trasporto fluviale. Qual è allora la novità? «Che ogg» ha detto Costa «si inaugura un servizio generalizzato, non su richiesta per trasporti specifici, ma a disposizione di tutti, del mercato, cui seguirà a breve una linea di trasporto di container. Oggi il trasporto fluviale toglie dalla strada una quota simbolica di traffico. Ma è bastato il solo annuncio di questo nuovo servizio che si è creata una certa domanda. Dal punto di vista del mercato, dunque, è possibile che questo servizio possa svilupparsi per passare dal simbolico al significativo».
Cronaca
Venerdì 23 Gennaio 2009
Il Comune prenderà una decisione definitiva la prossima settimana
La Ztl (forse) slitta ancora S embra prendere sempre più conistenza l'ipotesi di un'ulteriore rinvio dell'ampliamento della Ztl. Questo sembra essere l'orientamento dell'amministrazione comunale dopo le ultime consultazioni con commercianti e artigiani. Nei giorni scorsi, infatti, è spuntata una nuova proposta di Confesercenti. Più precisamente, mercoledì, durante l'incontro fiume che si è svolto tra commercianti e amministratori, l'associazione ha consegnato al sindaco una lettera sigillata con la sua proposta. Una proposta, a quanto pare, che vuole trovare un accordo con l'amministrazione comunale. E che prevede l'apertura al traffico per corso Garibaldi dalle 8 alle 20, e non una
Daniele Soregaroli
Gian Carlo Corada
doppia fascia oraria come prevede il comune, e la chiusura di notte per permettere ai residenti di trovare un parcheggio. Sempre nella proposta avanzata da Confesercenti, si chie-
de anche che si opti per la Ztl o addirittura per la pedonalizzazione del corso nei giorni di sabato e la domenica. Ben diversa la proposta dell’Ascom che, da tempo,
Garibaldi: sì alla nuova illuminazione Dopo il via libera della Sovrintendenza per il progetto che ridisegna la superficie di piazza Marconi, arriva un'altra autorizzazione, anche se parziale, da parte del sovrintendente Luca Rinaldi per il progetto di restyling di corso Garibaldi. «La Sovrintendenza» ha dichiarato l'assessore Daniele Soregaroli, «ha autorizzato la nuova illuminazione. Per il resto del progetto, bisogna ancora trovare il punto di condivisione. Il sovrintendente sta discutendo con il progettista David Palterer. Si tratta di un progetto di grande qualità, e stanno trovando un equilibrio su dettagli e geometrie, ma non è in discussione l'impianto del progetto. Luca Rinaldi ha chiesto un approfondimento sul
materiale e sui colori della pavimentazione». Il progetto definitivo del corso era stato approvato nella seduta di giunta lo scorso novembre. «La scenografia luminosa» era descritto nel progetto, «sarà caratterizzata dalla forte illuminazione dell'interno del portico di palazzo Cittanova e del sagrato di Sant'Agata, in contrapposizione alle ore diurne durante le quali il portico e il sagrato sono luoghi ombreggiati, rendendoli così luoghi sicuri anche di notte. Due fasce luminose sono indirizzate verso la meridiana e l'orologio per farli emergere dall'oscurità. Nell'ambito del progetto è stato sviluppato un sistema ad hoc di oggetti di illuminazione battezzato "Emblema"».
chiede di far slittare la partenza dell'ampliamento della Ztl, a quando sarà pronto il parcheggio di piazza Marconi, lasciando libero accesso a piazza Vida e via Capra Plasio. I commercianti di Palazzo Vidoni, a loro volta, chiedono che sia possibile l’attraversamento serale, dopo le 20, delle vecchie vie anche in pieno regime di Ztl; tanto per intenderci via Manzoni, via Verdi, via galleria XXV Aprile in modo da salvaguardare tutte le attività che si trovano in piazza della Pace. I commercianti dell’Ascom sostengono che la Ztl crea grandi problemi e che la miglior cosa sarebbe quella di pedonalizzare corso Garibaldi, permettendo alle auto di entrare da via dei Mille. Chiedono, infine, che il comune trovi un altro parcheggio durante i lavori in Piazza Marconi. L’assessore Daniele Soregaroli e il sindaco Gian Carlo Corada, durante la riunione di mercoledì, hanno preso atto delle proposte e rinviato la discussione a una seconda riunione, indetta per mercoledì prossimo alle 18.30, per prendere una decisione definitiva. Nel frattempo, la giunta sarebbe intenzionata a rinviare la partenza dell’ampliamento della Ztl di corso Garibaldi: la proposta che potrebbe essereb resa nota il prossimo mercoledì è quella di riservare tutti i parcheggi del corso solo ai residenti e di lasciare libero il passaggio al traffico.
9
In Breve
NOMINA DEI REVISORI DEI CONTI Sul sito internet della Provincia di Cremona (www.provincia. cremona.it) è pubblicato - e scaricabile - l’avviso pubblico per la nomina dei Revisori dei conti presso la Provincia di Cremona, insieme al fac simile della domanda. La scadenza per la presentazione delle candidature è giovedì 29 gennaio alle ore 12. Le domande, in carta semplice e corredate dalla fotocopia di un documento di identità del candidato, dovranno essere recapitate direttamente o a mezzo posta all’Ufficio Relazioni con il pubblico della Provincia (corso Vittorio Emanuele 17). Il Collegio dei Revisori è composto da tre membri: uno scelto fra gli iscritti al Registro dei Revisori Contabili, che assumerà la funzione di presidente del Collegio; uno scelto tra gli iscritti all’Albo dei Dottori Commercialisti; uno scelto tra gli iscritti all’Albo dei Ragionieri. La nomina compete al Consiglio provinciale. L’attuale Collegio dei Revisori, nominato il 15 febbraio 2006, resterà in carica fino al 15 febbraio 2009. L’avviso pubblico contiene tutte le informazioni che dovranno essere fornite nella domanda in merito ai titoli e ai requisiti posseduti, all’insussistenza di cause ostative alla nomina, il consenso al trattamento dei dati personali, al curriculum professionale da allegare. La durata dell’incarico del Collegio, le modalità di funzionamento, il compenso ai suoi membri sono regolati dal Dlgs n. 267/2000.
APPUNTAMENTO CON IL TELEFISCO Torna il 28 gennaio 2009 presso la Sala Maffei l’appuntamento con Telefisco, convegno organizzato dalla Camera di Commercio di Cremona in collaborazione con il «Sole 24 Ore» dedicato alle novità della Legge Finanziaria 2009. Dopo i saluti di apertura, dalle 9 alle 17, in teleconferenza con la sede del quotidiano economico milanese, si susseguiranno gli interventi degli esperti sulle ultime manovre e le altre novità come il riallineamento dei valori, gli obblighi dei sostituti d'imposta, le nuove regole per i crediti di imposta e le modifiche più recenti su Irap ed Iva. I tecnici dell’Agenzia delle Entrate risponderanno inoltre ai quesiti principali legati alla Finanziaria che possono essere inviati al sito del «Sole 24 Ore» sino al 1° febbraio. La partecipazione, libera e gratuita, sarà considerata dall’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Cremona e di Crema e dall’Ordine Consulenti del Lavoro Consiglio provinciale di Cremona come credito formativo riconosciuto per la formazione permanente.
L'ARTE STRUMENTALE IN PROVINCIA Domenica 25 gennaio, alle 11, nella Sala San Domenico del Museo Civico «Ala Ponzone» (via Ugolani, 4), secondo appuntamento della rassegna musicale «Ricerca d'ascolto». In programma è il concerto «L'arte strumentale in provincia», musica di tre celebrati compositori italiani del primo Settecento, Carlo Zuccari, Giuseppe Carcani, Andrea Zani.
Piazza Marconi, finalmente via libera ai lavori per il parcheggio
Riprenderanno a breve i lavori in piazza Marconi. E' solo questione di pochi gironi, il tempo per firmare il contratto tra Saba e Sea. Via libera, dunque, alla costruzione del parking sotterraneo dopo che il Consiglio di stato ha accolto i ricorsi presentati da Saba Italia, concessionaria dell’autosilo, e Sea, impresa di costruzione umbra che aveva vinto la gara d’appalto per i lavori. La ditta Beltrami, infatti, classificatasi seconda nella gara d'appalto, chiedeva al Tar di sospendere la sentenza. Il Tar di Brescia aveva accolto il ricorso della Beltrami, ma la sentenza inappellabile del Consiglio di stato ha rovesciato il pronunciamento del tribunale ammini-
strativo, dando ragione a Saba. Grande la soddisfazione dell’assessore Daniele Soregaroli che ha più volte dichiarato: «Finisce una vicenda che mi ha fatto soffrire a livello personale. A noi non è mai importato chi fosse il vincitore, ma che il cantiere fosse riaperto il più presto possibile. Ora è questione di pochi giorni. I lavori saranno avviati e in poco più di un anno il parcheggio verrà costruito». Dopo gli interventi pesanti del centrodestra sul rinvio, causato dal contenzioso legale, della costruzione del parking, interviene per la prima volta Mauro Fanti segretario provinciale del Pd: «Questo centrodestra» tuona, «è inadeguato a guidare la città perché non è in grado
di valutare le posizioni politiche assunte. Si sono appoggiati alla sentenza del Tar per una battaglia politica sguaiata e nei fatti sbagliata.
Quindi vanno restituiti la dignità e il sostegno, che non è mai mancato da parte del Pd, all’assessore Soregaroli e al sindaco Corada. Ricordo che sulla vicenda del ricorso della Cremona-Mantova dove la Regione perse, mai nessuno del Pd si sognò di chiedere le dimissioni di Formigoni. Il centrodestra in tutta questa vicenda ha avuto un atteggiamento irresponsabile nei confronti della città». «Per primi noi» continua Fanti, «siamo preoccupati della situazione che si è venuta a creare a svantaggio dei commercianti e dei residenti di quella zona, ma questi quattro mesi di ritardo non sono imputabili all’amministrazione comunale. C’è un’impresa che ha fat-
to ricorso. Forse questa azienda dovrebbe farsi un esame di coscienza e chiedersi come risarcire i danni provocati da un ulteriore rallentamento dei lavori del parking. All’assessore Soregaroli e al sindaco dico di continuare a lavorare con determinazione affinché chiudano in temi rapidi la partita, ricordando che questa è un’opera richiesta dalla città. E poi chiudo dicendo che l’intervento di Quinzani (Circoli della Libertà, n.d.r.), la dice lunga sull’atteggiamento da tenere. Ricordo che Zaffanella (Lega, n.d.r.) e Malvezzi (Forza Italia, n.d.r.) attaccarono sindaco e assessore sulla partita del ricorso al Tar; ora dovrebbero fare un mea culpa sulle dichiarazioni fatte».
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Cronaca
Venerdì 23 Gennaio 2009
Raffica di colpi messi a segno anche in abitazioni del Cremonese e del Casalasco
Truffe e furti: anziani nel mirino
U
di Sara Pizzorni
n furto odioso è stato messo a segno nel tardo pomeriggio di mercoledì in un appartamento di via Manini ai danni di un'anziana di 88 anni in precarie condizioni di salute. La donna, che non riesce a deambulare, pensando di aprire il portone di casa alla figlia, ha facilitato l'accesso nella sua abitazione a due donne italiane, una sulla trentina e l'altra sulla cinquantina, che le hanno proposto di acquistare alcuni accessori di abbigliamento. L'anziana, che in quel momento si trovava in salotto, ha detto di non avere intenzione di comprare nulla, ed ha chiesto alle due donne di andarsene. Ma mentre una delle ladre si è avvicinata alla porta, uscendo dalla visuale dell'anziana, la complice, rimasta in salotto, ha continuato a parlare alla padrona di casa, di-
La questura di Cremona
straendola e facendo in modo che l'amica potesse girare indisturbata per l'abitazione in cerca di preziosi. Alla fine, le due donne si sono allontanate con un bottino di monili in oro e denaro. Quando la donna si è accorta di essere stata derubata, ha chiamato la polizia che ha effettuato un sopralluogo nell'appartamento e sentito la derubata che ha raccontato i fatti e fornito una descrizione delle due donne. Un'altra cremonese di 88 anni è stata vittima mercoledì
mattina verso le 10 di una truffa da parte di due persone. Mentre l'anziana stava rientrando nella sua abitazione di via Genala dopo aver fatto la spesa, ha trovato sul pianerottolo un uomo con indosso una divisa non meglio precisata che le ha detto che doveva controllare l'impianto del gas. Pochi minuti dopo è entrato in azione il complice che, spacciandosi per un rappresentante delle forze dell'ordine, ha messo in guardia la signora, sottolineando
Rubò in un bar di Olmeneta, denunciato
E' stato individuato e denunciato dai carabinieri di Cremona, D.A., 20 anni, albanese, ritenuto responsabile di un furto messo a segno nel giugno del 2007 al bar Vapore di Olmeneta. Era stato un vicino, che aveva sentito dei rumori sospetti, ad allertare i carabinieri che, appena arrivati, avevano intercettato una Bmw Serie 3 allontanarsi con a bordo tre persone. Ne era nato un inseguimento al cardiopalma con i militari del Nucleo Radiomobile di Cremona per tutta via Dante Alighieri. Giunti ad una curva a gomito, la Bmw, risultata rubata il 19 maggio dell'anno scorso a Castelvisconti, dopo aver sbandato più volte, era riuscita a man-
tenersi in strada, mentre la 156 dei carabinieri, meno potente, era uscita dalla carreggiata andando a finire in un campo. Macchina fuori uso e militari feriti lievemente. I carabinieri di Robecco, più tardi, a Pozzaglio, avevano notato la Bmw. Era scattato quindi un altro inseguimento al termine del quale i ladri avevano deciso di abbandonare l'auto e di fuggire a piedi. I carabinieri li avevano inseguiti, ma il terzetto, approfittando anche del buio, era riuscito a far perdere le tracce. A bordo della macchina era stata trovata tutta la refurtiva che è stata restituita alla titolare del locale. L'albanese per gli investigatori era uno dei tre malviventi.
Consumatori: istruzioni per l'uso UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI Comitato di Cremona Piazza San Michele, 2 Tel. e Fax: 0372/28370
In occasione delle recenti vacanze di fine anno, molti turisti hanno lasciato i propri effetti personali - e talvolta anche oggetti di un certo valore - nelle stanze dell'albergo in cui hanno soggiornato. Purtroppo alcuni hanno poi avuta la sgradita sorpresa di... restare derubati. La cosa invero ha però risvolti non sempre semplicissimi: infatti se di primo acchito potrebbesi dire che l'albergatore, nel momento stesso in cui accetta la consegna della chiave della stanza, s'assume la responsabilità della "custodia" di quanto in essa stanza contenuto (e quindi dovrebbe rispondere degli eventuali ammanchi subiti dall'ospite), appare subito evidente che la maggior difficoltà starà proprio nel dimostrare che in "quella" stanza ed in "quel preciso giorno ed orario" era stato lasciato "quel particolare oggetto" che aveva "quel particolare valore". Non per nulla in moltissimi alberghi si trova una piccola
cassa-forte, dotata di una sua chiave che non viene solitamente consegnata al portiere! Quando però il guaio s'è verificato, val sempre la pena avvisare subito l'albergatore e chiedere subito il risarcimento del danno sofferto. Questo perché solitamente ogni albergo è coperto da polizza assicurativa contro furti e molto spesso si ottiene comunque un rimborso. Ovviamente la denunciarichiesta dovrà essere inoltrata immediatamente ed a mezzo raccomandata a/r, spedita in busto con finestra o plico con quantificazione del danno subìto e termine per il risarcimento. Sempre su quest'argomento spiacevolissimo, val la pena ricordare che anche i vettori aerei e navali, le linee automobilistiche ed i treni, prevedono spesso tali coperture assicurative anche se - ahimè! - però di entità tanto scarsa, che poi c'è spesso da mangiarsi il fegato dalla rabbia.
che in zona c'erano stati dei furti e che era meglio che controllasse i suoi averi. Una volta visto dove la donna teneva i preziosi, uno dei due malviventi l'ha distratta e l'altro ha arraffato 450 euro in contanti, un cofanetto d'argento contenente due collane in oro, altri gioielli e il portafoglio. Sempre gli agenti della Questura si stanno occupando di un altro furto messo a segno sempre mercoledì tra le 17 e le 19 in via dei Pioppi. Approfittando dell'assenza dei padroni di casa, i ladri sono entrati dalla porta finestra della sala da pranzo appropriandosi di effetti personali, gioielli, un computer e un orologio. In queste ore numerosi furti in abitazioni sono avvenuti anche nel Cremonese e nel Casalasco: ignoti, durante l'assenza dei proprietari, sono entrati dalla finestra al piano terra di una casa di via Falcone e Borsellino a Soresina, portandosi via monili in oro del valore di 5.000 euro e un computer portatile. Razziata anche un'abitazione di Spinadesco. I malviventi sono stati visti fuggire subito dopo il colpo a bordo di una Bmw scura. Bottino: denaro e gioielli. Ladri anche in piazza Gallerani a San Giovanni in Croce. Nel mirino dei predoni è finita un'abitazione già presa di mira varie volte. La casa era vuota e i ladri sono entrati dalla finestra. Scattato l'allarme, hanno fatto in tempo ad aprire alcuni cassetti, ma non hanno trovato niente, così hanno preferito fuggire. Di questi ultimi casi si stanno occupando i carabinieri.
DALLA PARTE DEI CITTADINI
di Damiano Talamazzini
Responsabile Provinciale Patronato Epaca
Questa rubrica rappresenta un luogo d'incontro a disposizione dei nostri lettori, nato per rispondere a dubbi e quesiti in materia di diritti previdenziali e assistenziali. Le lettere rivolte al Patronato Epaca possono essere indirizzate alla nostra redazione, per posta o via e-mail, oppure direttamente al Patronato Epaca (epaca.cr@coldiretti.it). Egregio responsabile del Patronato Epaca, desidererei mi fornisse alcuni chiarimenti in materia di “prosecuzione volontaria”. Lettera frmata La legge prevede espressamente che la contribuzione obbligatoria non possa essere proseguita volontariamente nei periodi durante i quali l’assicurato sia iscritto a forme di previdenza sostitutive, o che hanno dato titolo alla esclusione, o all’esonero dall’assicurazione predetta. Di conseguenza, l’Inps precisa che l’iscrizione all’Enasarco non costituisce causa ostativa al rilascio dell’autorizzazione alla prosecuzione volontaria nell’Ago, in quanto tale Ente gestisce una forma di previdenza integrativa rispetto a quella obbligatoria gestita dall’Inps. Con riguardo all’incompatibilità tra prosecuzione volontaria ed iscrizione alle Casse dei liberi professionisti, introdotta dall’art. 3 L. 47/83, l’Inps precisa che, tra gli enti individuati dalla citata norma, è da ricomprendere anche l’Enpap (psicologi), in quanto esso, anche se istituito nel 1996, successivamente cioè all’entrata in vigore di tale norma, gesti-
LA PAROLA ALL'AVVOCATO A cura dell’ Avv. Alessio Romanelli Inviate i vostri quesiti a: ilpiccolocremona@fastpiu.it La presente rubrica non offre pareri legali ai lettori, ma affronta con spirito divulgativo tematiche di natura giuridica di interesse generale. Per pareri legali su pratiche determinate o casi concreti è necessario rivolgersi ad un avvocato iscritto all'Albo tenuto dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati con sede presso il Palazzo di Giustizia, via dei Tribunali 13, Cremona
"Caro avvocato, come molti altri leggo il Piccolo sia perché gratuito sia perché riporta sempre in una pagina i punti di vista di molti partiti . Con l’idea poi degli autobus gratis non si riesce più a trovarne una copia, ho girato tre espositori per darne uno a un mio amico. Leggo anche le pagine dello sport, calcio, basket pallavolo nuoto e bocce. ho sentito che a Napoli il processo per Calciopoli è stato rimandato perché su 24 “notifiche” di avvocati 18 presentavano "difetti di notifica". Questo come è possibile che avvocati importanti sbagliano il loro mestiere?". D.P., da Lodi. Non hanno sbagliato gli avvocati. Premetto che "calciopoli" mi appassiona poco e che quindi non ho seguito il processo sui giornali, ma può capitare, in un processo con molti imputati, che nella fase iniziale si riscontrino problemi di questo genere. In ogni processo è fondamentale che l'imputato - che ha il diritto (e per me che sono un avvocato, anche il dovere) di difendersi - sia tempestivamente e correttamente informato attraverso la notificazione di determinati atti (avviso di conclusione indagini, citazione diretta a giudizio, ecc.) dell'incardinarsi del procedimento prima e del processo poi. Questi atti devono essere notificati in determinati luoghi (residenza o domicilio eletto, per solito) ed entro determinati tempi. Ecco allora che qualora ciò sia avvenuto, ma in luogo errato (ex luogo di lavoro, per fare un esempio) o fuori termine o comunque senza l'osservanza di determinate forme prescritte dalla legge, la notifica sia irregolare, nulla o addirittura inesistente e debba essere rinnovata. Si capisce bene quanto sia importante che il processo non
solo nasca, ma nasca bene: ché altrimenti si corre il rischio che certi vizi genetici vengano alla luce solo alla fine e si sia costretti a ricominciare il processo dall'inizio, col pericolo che la prescrizione vanifichi tutto. "Quanto tempo ho per chiedere il risarcimento per un incidente stradale?" Ai sensi dell'art. 2947, comma 2, cod. civ., il diritto al risarcimento del danno derivante da incidente stradale si prescrive in due anni. Se però il fatto è considerato dalla legge come reato e per il reato è stabilita una prescrizione più lunga, questa si applica anche all'azione civile. "Mio figlio vuole acquistare una casa sulla carta. Io ho paura che il costruttore possa fallire e che quindi mio figlio perda caparra e anticipi. C'è modo per tutelarsi?" Sì. La tutela c'è e da qualche anno è assicurata dalla legge ed obbligatoria a pena di nullità del contratto. Ai sensi del Decreto Legislativo 20 giugno 2005, n. 122, art. 2, all'atto della stipula di un contratto che abbia come finalità il trasferimento non immediato della proprietà o di altro diritto reale di godimento su un immobile da costruire o di un atto avente le medesime finalità, ovvero in un momento precedente, il costruttore è obbligato, a pena di nullità del contratto che può essere fatta valere unicamente dall'acquirente, a procurare il rilascio ed a consegnare all'acquirente una fideiussione di importo corrispondente alle somme e al valore di ogni altro eventuale corrispettivo che il costruttore ha riscosso e, secondo i termini e le modalità stabilite nel contratto, deve ancora riscuotere dall'acquirente.
Prosecuzione volontaria: come funziona e quando si può fare
sce comunque una forma di previdenza per i liberi professionisti. Gli iscritti all’Enpam (medici), l’Enpaf (farmacisti), l’Enpacl (consulenti del lavoro) e l’Enpaia (impiegati agricoli) possono proseguire volontariamente la contribuzione obbligatoria, esclusivamente se autorizzati prima del 25 febbraio 1983, data di entrata in vigore della citata Legge. Quando la sola contribuzione versata in Italia non sia sufficiente ad ottenere l’autorizzazione ai versamenti volontari ed il richiedente possa vantare contribuzione versata in Paesi legati all’Italia da convenzioni di sicurezza sociale, la contribuzione estera può essere utilizzata per la maturazione del requisito richiesto, a condizione che si possa far valere in Italia almeno un contributo settimanale versato. Sarà invece necessario far valere almeno 52 contributi settimanali in Italia per poter totalizzare la contribuzione versata in Argentina, Australia, Tunisia e Venezuela. L’autorizzazione può decorrere dal 1° sabato successivo alla relativa domanda, i contributi volontari possono essere versati soltanto per i periodi precedenti o successivi a quelli coperti dalla disoccupazione o dalla mobilità indennizzata. Infatti, in base alle indicazioni fornite dall’Istituto, la decorrenza giuridica dell’autorizzazione può collocarsi in un periodo coperto da contribuzione figurativa, mentre i pagamenti devono necessariamente coprire periodi non coperti da contribuzione. Per i soggetti che richiedono il riscatto laurea in virtù dell’innovazione apportata dalla L.
247/07, pur non essendo mai stati iscritti ad alcuna forma di previdenza obbligatoria, inclusa la gestione separata, la contribuzione riscattata è accreditata in apposita evidenza contabile separata del Fondo Lavoratori Dipendenti. Come noto, dal 1/6/70 i lavoratori chiamati a svolgere funzioni pubbliche elettive, o a ricoprire cariche sindacali nazionali o provinciali, possono essere collocati in aspettativa non retribuita: tali periodi sono utili ai fini del diritto e della misura delle pensioni, nonché per il conseguimento dei requisiti contributivi per l’autorizzazione alla prosecuzione volontaria. L’Inps, al riguardo, chiarisce che per determinare l’importo del contributo volontario non si deve tener conto delle retribuzioni figurative accreditate in tali periodi, ma dell’importo medio settimanale della retribuzione imponibile percepita nell’ultimo anno di contribuzione effettiva precedente la data della domanda.
Sempre disponibili per tutti i Cittadini interessati, per fornire un'adeguata informazione, consulenza e chiarimenti, i nostri uffici Epaca in Cremona e Provincia, si trovano: • CREMONA Via D. Ruffini, 28 (adiacente Hotel IBIS) Tel. 0372/435620 • CREMA Via Macello, 34 Tel. 0373/256501 • CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 Tel. 0375/42132 • SORESINA Via Matteotti, 12 Tel. 0374/342329 • CREMONA Via Ala Ponzone, 8 Tel. 0372/499811
Salute
Venerdì 23 Gennaio 2009
GLI ORARI
PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle 18.00 in orario continuato, il sabato dalle ore 8.00 alle ore 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a vnerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Orario: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. FISIOTERAPIA Esclusa la visita specialistica che si prenota presso il CUP-Cassa, le prenotazioni vanno effettuate di persona. Dove: piano 1, corpo C (ala sinistra), monoblocco ospedaliero. Orario: lunedì dalle 08.00 alle 14.00; da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00. Tel: 0372 405346 per informazioni. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario:da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Dove: Medicina del Lavoro, padiglione 10 Impegnativa del medico curante. Allergologia per sospetti professionali Tel. 0372 408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 13.00; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia dalle 09.00 alle 13.00 da lunedì a venerdì. Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Spe-
cialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. SERVIZIO DIETETICO valutazioni e controlli nutrizionali La prima visita si prenota al CUP. Dove: piano 4, ala sinistra. Orario: da lunedì a venerdì dalle 09.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 16.00. Telefono: le prenotazioni per il controllo nutrizionale può essere effettuata telefonicamente da lunedì a venerdì dalle 09.30 alle 15.30 ai numeri 0372 405732, 0372 405634, 0372 405631. centro prelievi LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.00 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452
Due nuovi sistemi, Ris e Pacs, permettono di visionare tutta la storia radiologica dei pazienti in ogni momento
La radiologia viaggia in rete
D
di Laura Bosio
ue sistemi informatici, che lavorano in simbiosi, semplificando il lavoro dell'unità operativa di ragiologia dell'ospedale Maggiore di Cremona, diretto da Lucio Olivetti. Il primo si chiama Ris, ed è il sistema informatico radiologico, che contiene tutti i dati che portano alla realizzazione dell'esame iconografico. Esso assiste il personale in tutto il percorso che va dalla prenotazione, alla visita, alla realizzazione dell'esame, fino alla refertazione. La vera novità è però il Pacs (Picture archiving and communication system), un nuovo sistema per la digitalizzazione delle immagini radiologiche. Il sistema ha debuttato nei mesi scorsi sia a Cremona che all'Oglio Po di Casalmaggiore.
CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle ore 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Dove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10 Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante. Le prenotazioni vengono effettuate telefonando al 0372 408178 da lunedì a venerdì dalle ore 10.30 alle ore 13.00; oppure personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, - Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle ore 13.00 alle ore 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: piano Rialzato, ala sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248 TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione pu essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.
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Il dottor Lucio Olivetti
Come funziona questo sistema? «Il sistema gestisce tutto il percorso che va dalla prenotazione all'accettazione, fino alla refertazione. Esso si integra con il Pacs permettendo di vedere a monitor gli esami dei pazienti: sia quelli appena fatti, che quelli effettuati in precedenza. Si può così
Il nuovo sistema Pacs con la dottoressa Angela Tira
avere sempre a disposizione tutta la storia radiologica del paziente. Inoltre una volta che è stato scritto il referto, non appena le immagini sono disponibili, esso viene messo in un archivio online, che è accessibile anche al medico di base, previa autorizzazione del paziente, in modo che i risultati possano essere consultati in tempi brevissimi. Il sistema inoltre indica quando il referto è già stato consegnato al paziente». Come si presenta ora il referto che viene consegnato al paziente? «Viene consegnato il referto cartaceo, assieme ad un cd contenente le immagini radiologiche. Per ora la consegna viene ancora effettuata manualmente, in quanto serve la firma, ma più avanti verrà attivata la firma digitale forte, che garantisce la sicurezza del processo anche online. Per i pazienti dei reparti funziona invece in modo un po' diverso. I medici, infatti, hanno a disposizione gli appositi monitor, che permettono di
visualizzare le immagini che gli interessano, ancora prima che arrivi il referto scritto». Quali vantaggi apporta il Pacs al sistema ospedaliero? «Sicuramente la rapida disponibilità di tutte le immagini radiografiche, ecografiche, TC o RM è un grande punto di forza. Una volta refertate, esse sono immediatamente consultabili dai clinici sui personal computer di cui sono dotate le varie unità operative dell’Azienda ospedaliera. Questo è senza dubbio utile nella routine clinica ma diventa essenziale nelle situazioni di “urgenza”, nelle quali l’immediata disponibilità delle immagini garantisce la successiva rapida decisione terapeutica. Un altro vantaggio è rappresentato dalla possibilità di inviare le immagini a distanza con finalità di condivisione dell’informazione, diagnosi e consulto. E’ migliorata quindi la comunicazione tra i diversi ospedali. Le immagini del Pacs sono costantemente in linea e possono essere richiamate su monitor per confronto esami eseguiti negli anni precedenti, in ogni momento, annullando i tempi di ricerca e recupero dell’iconografia deposita nell’archivio storico. D’altra parte, l’annullamento delle pellicole comporta risparmio in termini di spa-
zio di archivio, materiale e manodopera». Quali sono invece i vantaggi per il paziente? «Uno dei principali vantaggi è dovuto al fatto che il paziente ambulatoriale riceverà la documentazione iconografica su supporto informatico (cd), che avrà quindi una qualità migliore di quanto non sia ora su pellicola. Il cd contiene anche un programma per la visualizzazione delle immagini su qualsiasi personal computer. E' interessante anche il fatto che il paziente, nel caso tornasse a fare altri esami, non avrebbe più bisogno di portare i precedenti referti, perché essi sono sempre consultabili nel Pacs. Grande vantaggio c'è invece per il paziente ricoverato, che vede l'iter diagnostico molto semplificato. E' importante anche la messa in rete con l'ospedale Oglio Po. E sarebbe bello riuscire a realizzare una rete con altri ospedali della zona, in modo che, ovunque il paziente vada, i dati sono sempre disponibili. Speriamo anche di riuscire a far partire entro quest'anno un servizio di guardia attiva radiologica, ossia un medico ragiologo costantemente presente, qui a Cremona, che possa fare i referti per i pazienti del pronto soccorso, sia nostri che dell'Oglio Po».
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Agricoltura
Venerdì 23 Gennaio 2009
Successo per il convegno dedicato al futuro della cerealicoltura. Zampini: «Importante il progetto Assocap»
«Serve una rete per rilanciare l'agricoltura»
A
ttenzione puntata sul mercato mondiale dei cereali, oggetto del convegno promosso da Coldiretti, e svoltosi nei giorni scorsi. L’incontro è stato aperto dal Presidente dei cerealicoltori
Arnaldo Freri, che ha ribadito le ragioni di questa ‘tavola rotonda’ rivolta agli imprenditori agricoli, e con loro ai rappresentanti del territorio e di tutti i settori produttivi, voluta per fare il punto sulla situazione a livello nazionale e mondiale, evidenziando le problematiche
ed indicando le azioni in risposta a questa fase certamente molto dura per chi produce cereali. L’assessore all’agricoltura Giorgio Toscani ha sottolineato le difficoltà del comparto: «Abbiamo assistito ad un’altalena dei prezzi quasi incredibile» ha esordito. «E’ naturale
MERCATI - SETTIMANA DAL 16/1/2009 AL 22/1/2009 UNITà DI MISURA
CREMONA
MILANO
MANTOVA
MODENA
Tonn.
129,00137,00
140,00145,00
145,00148,00
148,00151,00
Tonn.
119,00120,00
129,50130,50
127,00129,00
140,00142,00
Tonn.
N.q.
340,00342,00
285,00290,00
--
Tonn.
118,0-123,0 N.q.
alla rinfusa
Tonn.
92,0094,00
107,50109,00
126.00129,00
117,00118,00
FIENO maggengo agostano
Tonn.
160,00179,00
80,00-130,00 100,00-140,00
--
--
Tonn.
55,0-59,5
44,00-55,00
--
--
lattonzoli locali
15 kg.
3,570
3,580
3,600
3,750
SUINI lattonzoli locali
25 kg.
2,630
2,610
2,630
2,500
SUINI lattonzoli locali
30 kg.
2,480
2,450
2,450
2,470
SUINI lattonzoli locali
40 kg.
2,030
2,000
2,030
2,050
Suini da macello
156 kg.
1,260
1,265
N.q.
1,230
Suini da macello
176 kg.
1,260
1,650
N.q.
1,265
Suini da macello
Oltre 176
1,260
1,190
N.q.
1,230
Vacche Frisone 1ª qualità (p.v)
Kg.
2,10-2,45 p. morto
Montichiari peso vivo 0,95-1,20
0,950-1,050
--
Vacche fris. 2ª qualità (p.v)
Kg.
1,80-1,95 p. morto
0,70-0,83
0,630-0,730
--
Manze scottone 24 mesi
Kg.
2,20-2,58 p. morto
0,95-1,15
1,040-1,210
--
Kg.
0,70-1,00
0,80-1,00
0,850-1,150
--
(50-60Kg) pie blue belga
Kg.
3,00-4,95
4,50-5,00
4,200-4,600
--
BURRO pastoriz.
Kg.
1,50-1,55
1,30
1,300
--
PROVOLONE VALPADANA
Kg.
5,05-5,20
4,95-5,05
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PROVOLONE VALPADANA
Kg.
5,30-5,50
5,15-5,35
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Kg.
5,55-5,85
5,60-6,00
5,80-6,00
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Kg.
5,85-6,00
6,05-6,55
6,20-6,45
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PRODOTTO FRUMENTO
tenero buono mercantile
GRANOTURCO
ibrido naz. 14% um.
SEMI DI SOIA nazionale
ORZO NAZ.
peso spec. 55-60 peso spec. 66-68
CRUSCA
PAGLIA
press.rotoballe
SUINI
Vitelli Baliotti (50-60 kg) fris.
Vitelli Baliotti
127,0-134,0- 151,0-156,0 N.q. 140,0-145,0 134,0-139,0 158,0-160,0
fino a tre mesi
oltre tre mesi
GRANA Scelto stag. 9 mesi
GRANA Scelto stag. 12-15 mesi
Latte naz. Crudo (16-30 giugno)
N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Non è escluso che in futuro venga ripristinato il mercato settimanale. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì.
chiedersi, con preoccupazione, quali siano le prospettive». Approfondita ed articolata si è dimostrata la relazione del dott. Stefano Serra, esperto del mercato internazionale dei cereali. Dalla produzione alle esportazioni, dalle scorte all’analisi di chi realmente controlla gli scambi commerciali in materia di grano duro, grano tenero, mais, passando per i punti in cui «davvero si gioca la partita» Serra, dati alla mano, ha offerto un’attenta lettura della situazione di mercato e delle prospettive che si aprono per il 2009. Il dott. Pietro Sandali, Responsabile economico Coldiretti Nazionale, ha offerto un’ampia disamina in merito ai nuovi scenari della Pac dopo l’Health Check. Dapprima ha illustrato alcuni passaggi introdotti con l’Health Check che ha cercato di portare una semplificazione nei meccanismi, sia politica che tecnica (da 21 regolamenti che organizzavano i settori, si è passati ad un unico regolamento). «Un aspetto importante dell’Health Check» ha spiegato Sandali «è il fatto che gli Stati membri possono decidere, in modo obiettivo e non discriminatorio, di non assegnare i pagamenti diretti alle aziende o alle società se l’oggetto principale dell’azienda non consiste nell’esercizio dell’attività agricola». Affrontati i temi della regionalizzazione, della modulazione, Sandali è passato a considerare la grave crisi finanziaria in atto. «Ci sono alcuni segnali positivi: l’agricoltura è tornata ad essere un settore strategico»ha rimarcato. «Se è vero che tutti rivalutano l’eco-
Un momento del convegno
nomia reale, il settore agricolo, è altrettanto vero che diventa importante ‘blindare’ il nostro settore». Si è parlato anche di borse merci. «Una borsa finanziaria quando qualcosa non funziona, blocca le quotazioni. Nelle borse merci vengono definiti i prezzi, e sempre al ribasso, guarda caso» ha detto il responsabile economico di Coldiretti. «Anche quella è una macchina che va ridefinita, dacché oggi le condizioni sono completamente diverse». Giacomo Galli, Presidente del Consorzio Agrario di Cremona, ha esordito evidenziando che i contributi comunitari rivolti all’agricoltura non sono ‘aiuti’. «Sono una perequazione dei costi. I nostri costi non sono quelli cinesi, argentini, internazionali». Marco Pancaldi, Presidente Assocap, parlando di gestione dei cereali e dei mezzi tecnici e dell’azione di Assocap, che riunisce 53 Consorzi Agrari, ha rimarcato che «è il momento, con ambizione e con realismo, di riprendere la costruzione di una rete che possa dare miglio-
ri risposte alle imprese agricole». Dopo il dibattito, è stato Assuero Zampini, direttore di Coldiretti Cremona, a chiudere l’incontro. «Conoscere è fondamentale per poter progettare: ecco le ragioni di questo convegno» ha detto. «Coldiretti ritiene che troppo spesso si siano delegati a terzi dei compiti e dei ruoli che l’agricoltura ora intende assumersi e svolgere fino in fondo. Consorzi agrari, Cooperative, Unione seminativi sono momenti fondamentali del progetto che Coldiretti ha elaborato, con l’obiettivo di mettere mano alla filiera, per il rilancio della nostra agricoltura e dell’economia del Paese. Costruire una rete, gestita dall’agricoltura e che si ponga come fondamentale obiettivo quello di promuovere il reddito delle imprese agricole, oggi è essenziale. Il progetto Assocap è importante perché costituisce una rete di collaborazioni operative, superando di fatto la necessità di ‘creare dimensioni’ tramite processi di aggregazione».
Ambiente
A cura del Circolo culturale «Ambientescienze»
Riscrivere l’Economia di Edward Goldsmith (fondatore della più importante rivista europea di ecologia, The Ecologist.)
G
li economisti identificano la loro disciplina con lo studio della sua materia piuttosto che con quello che devono essere i suoi obiettivi. Come osserva il rispettabilissimo economista Kenneth Boulding, essa studia solo “i prezzi, le quantità dei beni di consumo scambiati, prodotti e consumati, i tassi di interesse, le tasse e le tariffe, ecc…” Ne deriva che solo studiando le interrelazioni tra queste variabili si può determinare come raggiungere l’obiettivo economico che si è posto la società moderna – la creazione di “ricchezza” (ricchezza materiale), e da qui la crescita del Prodotto Interno Lordo (PIL) nei termini in cui esso si misura. Per gli economisti il comportamento che contribuisce al raggiungimento di questo obiettivo viene giudicato “economico” e perciò “razionale” mentre quello che riduce leggermente la crescita economica nell’interesse di imperativi sociali, ecologici e morali viene giudicato come “non economico” e quindi “irrazionale”. Sfortunatamente, come cercherò di mostrare in questo breve articolo, le cose più importanti che dobbiamo fare oggi se avremo mai un qualche futuro su questo pianeta sono “non economiche” e quindi “irrazionali”. Vediamo perché l’economia moderna produce una visione così distorta del nostro rapporto con il mondo reale in cui viviamo. La ragione principale è che l’economia moderna si è svilup-
pata in un totale isolamento dalla discipline che cercano di capire il mondo vivente. Il Professor Nicholas Georgescu-Roegen, un economista dissidente dell’Università di Vanderbilt, mostra come “il processo economico viene rappresentato come un diagramma circolare, il movimento di un pendolo tra produzione e consumo all’interno di un sistema completamente chiuso”, escludendo perciò la natura e la gamma delle sue variabili. Da qui, Georgescu-Roegen osserva che esiste “una continua reciproca influenza tra il processo economico e il mondo naturale che non è importante per gli economisti standard. Anche nel famoso diagramma di Marx della produzione il processo economico viene rappresentato come una questione tutta circolare e che si autosostiene”. Se consideriamo “la continua e reciproca influenza tra il processo economico ed il nostro fisico e il nostro ambiente” siamo costretti ad affrontare seriamente gli effetti negativi del “processo economico”. In effetti lo possiamo vedere quando prende solo in considerazione un nuovo mondo materiale: la tecnosfera, o il mondo degli artefatti umani, o il mondo surrogato che sta sostituendo rapidamente l’ecosfera, il mondo delle cose viventi e il mondo reale da cui in definitiva dipendiamo per il nostro benessere e per la nostra sopravvivenza. Sfortunatamente in termini di economia moderna, l’annientamento sistematico del mondo reale non si qualifica come costo.
Per il Professor Samuelson, autore della conosciutissimo testo universitario sull’economia, la ragione è che per acquistare valore, le cose devono “scarseggiare”. D’altra parte “maggiori sono i beni di consumo, minore è il desiderio relativo che ne deriva, anche se aumenta l’utilità del bene quando abbiamo a disposizione più beni di consumo. Ecco perché una grande quantità d’acqua ha un prezzo basso, o perché l’aria è un bene gratuito nonostante abbia una grande utilità. Molte unità abbassano il valore di mercato di tutte le unità”. In altre parole né il nostro suolo, né le nostre terre, i nostri fiumi, i nostri mari o le nostre scogliere, hanno alcun valore finché il processo economico non li abbia talmente degradati e distrutti da diventare abbastanza scarsi da acquistare valore economico. Ma anche se ciò avviene non significa che quello che resta ancora del mondo naturale viene protetto dalla distruzione della crescita economica. Così l’agricoltura statunitense è la più distruttiva al mondo e le terre agricole negli Stati Uniti si sono compattate, erose, desertificate e salinizzate ad un ritmo incredibile. Però non è economico e perciò è “irrazionale” tornare indietro a pratiche agricole più ecologiche. Come ci è stato detto dagli economisti Earl R Swanson e Earl O Heady, il piano di “un’adeguata conservazione del suolo” che soddisferebbe “i livelli di tolleranza per la perdita del suolo nei prossimi 20 anni” aumenterebbe” l’introito
agricolo annuale solo dell’1%. E’ troppo poco poiché ci sono “investimenti più proficui che si possono fare nelle imprese agricole”. Così in termini puramente economici questo è solo quello che conta per gli economisti che studiano il processo economico e per i governi ed in particolare le società che, all’interno di un contesto dell’economia globale sono sempre più sotto controllo, la conservazione del suolo non è economica, viene perciò considerata totalmente “irrazionale”. Lester Brown, fondatore del Worldwatch Institute indica i problemi minacciosi che affronta l’Africa oggi. Ma secondo lui c’è poco da fare finché non smettiamo di trovare delle soluzioni basate su “criteri economici ristretti quali il tasso di ritorno sugli investimenti”. Continuare a fare così, dice Brown, “ significa cancellare via l’Africa”. Naturalmente gli economisti ci diranno che i costi sociali ed ecologici possono essere interiorizzati. Secondo il Prof. Hernam Daly, padre dell’Economia Ecologica, questa può essere una procedura ragionevole solo “quando le esteriorità coinvolte sono di natura minore” ma una volta che “tutta la capacità della Terra a sostenere la vita che deve essere interiorizzata, è ora di ristrutturare i concetti basilari e iniziare con diverse astrazioni che possono abbracciare quello che era precedentemente esterno”. Ciò naturalmente significa riscrivere l’economia alla luce di una teoria unificata del mondo vivente.
MOBILITÀ E TRASPORTI SOSTENIBILI
Intervista a Maurizio Romanazzo, responsabile Enea della Sezione “Usi finali dell’Energia” “Si parla tanto di mobilità e trasporti sostenibili, ma che cosa significa in concreto? I requisiti fondamentali da soddisfare dovrebbero essere almeno 3: potersi muovere con tempi e costi ragionevoli; avere impatti limitati sull’ambiente urbano e sulla qualità dell’aria ed evitare i danni alla salute; limitare i consumi di fonti energetiche non rinnovabili. Si parla molto di interventi per una mobilità sostenibile, ma chi vive nelle aree metropolitane sperimenta quotidianamente un acuirsi dei problemi: aumento della congestione, inquinamento elevato, consumi di combustibile e costi crescenti che pesano sulle tasche dei cittadini. Credo che gli aspetti più critici della mobilità urbana siano sicuramente migliorabili ma non risolvibili in tempi brevi e questo non solo in Italia.” A parlare è il Dott. Maurizio Romanazzo responsabile in Casaccia della Sezione “Usi finali dell’Energia” all’interno del Dipartimento Tecnologie per l’Energia dell’ENEA, che si occupa principalmente della tematica dei trasporti. Un settore, quello dei trasporti,
i cui consumi energetici hanno un’incidenza di oltre il 30% dei consumi complessivi; su questa percentuale un terzo riguarda l’ambito urbano. In sostanza si può dire che l’uso dell’autovettura privata nel solo ambito urbano è responsabile di almeno del 10% di tutti i consumi energetici nazionali. Il traffico medio attuale è oltre il 30% maggiore di quello del 1990, i consumi energetici e le emissioni di gas serra sono cresciuti con un tasso medio annuo del 3%. Pessimismo? No, semplicemente realismo visto che, come afferma Romanazzo, non è possibile risolvere il problema senza modificare l’attuale modello strutturale ed organizzativo delle nostre città: insomma non è solo un problema di disporre di infrastrutture più adeguate ed efficienti, di tariffe o della diffusione di veicoli a basso impatto. È anche e soprattutto un problema di una ridefinizione delle funzioni urbane e dell’affermasi di una “nuova cultura” del vivere nella città. In sostanza il male viene da lontano ed oggi si scontano errori accumula-
tisi negli anni. Un’unica ricetta alla soluzione del problema non c’è. Da un lato ci possono venire in aiuto le tecnologie (veicoli a basso impatto, sistemi telematici per la gestione del traffico e l’infomobilità) ma il primato è della politica. In particolare per invertire la tendenza (per passare da quello che per gli esperti è il circolo vizioso della mobilità all’auspicato circolo virtuoso) occorre mettere in atto interventi strutturali, quali: • un’efficace pianificazione della domanda di mobilità e dell’uso del territorio • politiche integrate per l’effettiva riduzione dell’utilizzazione del veicolo privato (sistemi logistici, teleservizi, riorganizzazione degli orari ecc.) • investimenti importanti per la realizzazione di infrastrutture di trasporto collettivo su ferro e di parcheggi di scambio • decisa incentivazione dell’uso, almeno in ambito urbano, di veicoli a bassissimo consumo e a emissioni quasi zero.
Venerdì 23 Gennaio 2009
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Rifiuti gettati sul ghiacciaio della Marmolada
Sentenza da 100mila euro a carico della società Tofane che gestisce la funivia ... Fonte: Montagna.it
Centomila euro. Questo il risarcimento che la società Tofane Marmolada, che gestisce la funivia da Malga Ciapéla a Punta Rocca, dovrà corrispondere alla Provincia di Belluno per i rifiuti gettati sul ghiacciaio della Marmolada tra il 1989 e il 1990: lamiere, corde metalliche, bidoni, oli della funivia e perfino polistirolo espanso, gettato nei crepacci per riempirli e garantire lo sci estivo. La sentenza è stata pronunciata nei giorni scorsi dal magistrato Gabriella Zanon della Corte di Cassazione. Il procedimento civile contro la società funiviaria era stato intentato da Mountain Wilderness dopo aver rilevato lo scempio ambientale compiuto sul ghiacciaio ai piedi della parete Sud della Marmolada. L'associazione ambientalista, oltre a denunciare i responsabili dei danni, aveva promosso una serie di campi di pulizia sul ghiacciaio, tra Rocca Pietore e le valli di Franzedas e Val Ombretta, presso il rifugio Falier, con i
quali centinaia di volontari avevano portato a valle tonnellate di rifiuti. Alpinisti come Reinhold Messner, Alessandro Gogna e Maurizio Giordani erano scesi nei crepacci del canalone del Gigio, nel vallone di Antermoia, trovando enormi quantità di rifiuti e polistirolo. Nel processo del 1991, il pretore condannò i gestori dell'impianto per l’inquinamento provocato. In appello, nel 1994, la condanna fu prescritta, ma i giudici di Venezia confermarono la responsabilità civile degli imputati e così si procedette in Cassazione: con la sentenza di questi giorni, che obbliga la società al risarcimento di 100mila euro e al pagamento delle spese legali di circa 16mila euro, la questione viene definitivamente chiusa. "È una vittoria di tenacia e convinzione - commentano i responsabili di Mountain Wilderness - la nostra associazione, assieme al Cai locale, alla società stessa, alla Provincia Autonoma di Trento ha lavorato fra il 2001 e il 2007 alla pulizia integrale del ghiacciaio della Marmolada".
Ogm. Il Vaticano ora è più prudente La posizione del Vaticano sugli organismi geneticamente modificati appare molto più cauta del passato. La soluzione per affrontare il problema della fame del mondo, ha affermato il cardinale Martino, è una distribuzione più equa e non nella produzione di ogm. Il Presidente del Pontificio Consiglio Justitia et Pax, il cardinale Renato Raffaele Martino, in un'intervista dell'Osservatore Romano ripresa dalla Stampa, ha sostenuto che "la carestia e la mancanza di nutrimento devono essere attribuiti alle carenze di distribuzione di cibo abbondante, e non alla sovrappopolazione. La responsabilità della crisi alimentare "è nelle mani di persone senza scrupoli che si focalizzano solo sul profitto e certamente non sul benessere di tutte le persone". Il cardinale ha indicato in un sistema di distribuzione più equo e non nella produzione di cibi geneticamente modificati la chiave per affrontare il problema. Se si vuole seguire la via degli ogm, ha aggiunto,
non si può "nascondersi che è un modo di fare più profitto". E l'utilizzazione di organismi geneticamente modificati richiede "prudenza", diceva Martino, perché gli ogm possono in qualche caso aumentare la produzione ma bisogna non abusare del potere di manipolare la natura. Si tratta sostanzialmente di un ripensamento rispetto a quelle parole pronunciate dallo stesso Martino nel 2002 durante una conferenza stampa, in cui diceva che aveva vissuto negli Stati Uniti per sedici anni, mangiando anche sostanze geneticamente modificate e che fino ad allora "non c'erano stati effetti indesiderati" aveva concluso ridendo. Martino ha ricordato che durante la guerra doveva camminare a lungo per ottenere un po' di pane, in cui c'era di tutto, anche polvere di marmo. "Così, quando uno ha fame, si adatta e mangia ogni genere di cose. Naturalmente questo tema deve essere valutato, ma io penso che l'intera controversia sia basata più sulla politica che sulla scienza".
In Europa non passa la clonazione da Mipaaf Confermato il divieto alla clonazione degli animali per fini alimentari. La Commissione europea ritiene che in Europa si debba ''mantenere lo status quo, ossia la situazione attuale'', che vieta la clonazione degli animali a fini alimentari. Lo ha annunciato un portavoce dell'esecutivo ricordando che nell'Ue la clonazione non viene utilizzata come tecnica di produzione e quindi gli alimenti di origine clonata (prodotti da animali clonati e dalla loro progenie) ''non sono disponibili e non lo saranno in un prossimo futuro''. Se sarà necessaria qualche altra misura per mantenere lo status quo, ha aggiunto, ''prenderemo in considerazione le informazioni scientifiche esistenti e il collegio se ne occuperà nei prossimi mesi''. Questo è quanto emerso dal dibattito di orientamento della Commissione europea sulla clonazione a fini alimentari, compresa ''la necessità'' di estendere la discussione ad altri partner: dagli Usa (che stanno applicando una moratoria volontaria) al Canada e al Giappone. Da Bruxelles viene la garanzia che, fintanto che non saranno chiariti tutti gli aspetti della questione, compresi quelli che la responsabile Ue alla sanità Androulla Vassiliou sottoporrà all'Efsa, sui mercati e supermercati comunitari non esisterà la possibilità di trovare carne clonata.
Lettere & Opinioni La Lettera Della Settimana
Cara Moratti, complimenti per i tuoi interventi su Malpensa
La lettera che il sindaco di Cremona Gian Carlo Corada ha inviato al sindaco di Milano Letizia Moratti. Cara collega, ho molto apprezzato i Tuoi interventi a sostegno e difesa della centralità di Malpensa, interventi
malpensa
Spetta ai lavoratori difendere gli interessi del nostro paese Egregio direttore, In otto mesi di Governo, Lega e Destre hanno ordito uno dei più grandi malaffari che si ricordi in Italia. I debiti sono stati scaricati sui cittadini contribuenti ed i vantaggi sono andati ad una cordata di amici privati che dopo aver comprato con il solo scopo di lucrare sulla prossima vendita, stanno dimostrando oltretutto che non sono in grado di far decollare la nuova compagnia. Avevano detto di voler affossare il piano Prodi per salvare Malpensa. Non era vero. Altro che interessi del Nord. I Formigoni, i Reguzzoni, i Bonomi hanno sacrificato Malpensa a favore dei centri di potere collegati al governo della Destra a Roma come a Milano. Per Malpensa è un disastro. Si annunciano migliaia di posti di lavo-
che denotano autonomia di giudizio e di azione nella presenza politica ed istituzionale. E' un'ulteriore dimostrazione di come sia possibile, oltre che necessario, far sempre prevalere la funzione di rappresentatività degli interessi dei nostri territori rispetto alla appartenenza politica e partitica di ciascuno di noi, soprattutto laddove queste esigenze collimano con l'interesse più complessivo del Paese. Come hai ben presente, si apre ora quella che potremmo definire "Vertenza Linate": la questione, cioè, di quale destino dovrà essere assegnato a questo importante scalo che, come City Airport, può ben essere considerato non solo importante servizio alla città di Milano, ma anche al suo più largo
ro in pericolo, un declassamento complessivo e l'impoverimento delle attività terziarie connesse all'aeroporto. Chi ha gonfiato le aspettative, chi ha operato in modo affaristico e speculativo sui lavoratori e sul territorio deve essere chiamato a risponderne. Tutto il centrosinistra deve essere compatto, anche lo stesso PD che sembra avere creduto a questa operazione deve uscire dall’ambiguità e prendere una posizione decisa a difesa dei lavoratori coinvolti in questa sciagurata avventura. I Comunisti Italiani sono con i lavoratori aeroportuali in lotta e indicano nella unità la forza del movimento: per far passare il loro disegno e gli interessi di alcuni, Lega e Governo, in piena confusione, faranno ancora il gioco delle tre carte, cercheranno di dividere lavoratori SEA da quelli delle cooperative e dai precari, cercheranno di utilizzare il micidiale sistema di deregolamentazione che è stato messo in piedi all'Aeroporto.
hinterland, che non può non comprendere anche l'area di Cremona. L'aeroporto di Linate importante per il nostro territorio e non può essere ridimensionato a solo terminal per la tratta Milano/Roma. Ritengo sia decisivo ridare la parola al mercato, e far sì che siano i cittadini e le loro esigenze a far premio sulle decisioni da assumere. Considero decisivo giungere alla liberalizzazione delle rotte ed al rilancio del ruolo e delle potenzialità dello scalo milanese. Considerami a disposizione per le azioni che possano risultare necessarie. Con vive cordialità Gian Carlo Corada
L'unità e la lotta sono essenziali per la difesa del posto del lavoro e dei diritti; ancora una volta spetta ai lavoratori difendere gli interessi generali del nostro paese e del territorio e porre lo sviluppo di Malpensa in relazione al territorio e come questione nazionale. Comunisti italiani Cremona * politica
Centrodestra: dove sono i veri riformisti e liberali? Caro direttore, nella Lega gli ex segretari (Arrigoni non é che l'ultimo esempio in ordine di tempo), fatti fuori non si sa come, né perché, né da chi, inveiscono dando degli squadristi ai dirigenti che rimangono. I candidati Sindaco o Presidente di Provincia del centro destra non si sa chi li decide. Dalle notizie che sembrano trapelare dal mondo dell'al di là, si capisce ben poco.
Il Cavaliere rampante, Il Bossi dimezzato, il Fini inesistente Le stime di Bruxelles sui nostri conti pubblici 2009 mostrano un nuovo sforamento dei parametri di Maastricht, una crescita della disoccupazione del 8,2%, e una previsione di crescita del paese nel 2009 fortemente negativa (-2%). Eppure, col suo solito sorriso di plastica, il Cavaliere ci fa sapere che “la crisi non è così drammatica come tutti pensano. Il -2% che l’Europa indica per l’Italia nel 2009 significa che torniamo indietro di due anni e due anni fa non mi sembra che stavamo così male.” Poco importa se dietro quel -2% ci sarà la disperazione di milioni di disoccupati e delle loro famiglie. Un Cavaliere rampante e sorridente, col suo decreto anticrisi all’acqua fresca, come Mariantonietta e le brioche. Intanto la Lega di lotta e di governo non raddoppia: vorrebbe botte piena e moglie ubriaca, ma resta dimezzata nelle numerose contraddizioni e ambiguità difficili da spiegare ai suoi elettori. La grande paladina del Nord, strepita contro Roma ladrona, e mobilita i suoi sindaci contro provvedimenti, che lei stessa ha approvato, per gli stanziamenti straordi-
nari a comuni non virtuosi come Catania e Roma. Nel frattempo mantiene un fragoroso silenzio di fronte ai mancati finanziamenti alle infrastrutture lombarde e ingoia rospi enormi come le vicende di Malpensa ed Expo. Tutto per portare a casa l’agognato Federalismo da buttare in pasto ai suoi sostenitori, e giustificare in qualche modo la sua presenza sulla scena politica italiana, al di là delle sue pittoresche riproposizioni razziste e xenofobe. Ma quando il Federalismo va “finalmente” in aula, si scopre che non è altro che una scatola vuota, da riempire in corso d’opera con decreti attuativi di cui non è dato sapere al momento i contenuti, né i costi, probabilmente alquanto elevati, che, infatti, il commercialista Tremonti si rifiuta di rivelare, consapevole del pesante impatto finanziario di un tale provvedimento strutturale in un momento di grave crisi economica e finanziaria del Paese. Ma almeno a Calderoli, esperto in materia, è lecito chiedere che, ancora una volta, “dia i numeri”. Ma lui non dà nessun numero, nessun dato, nessuna valutazione di impatto sui costi .
Ma sul Bossi dimezzato grava un altro macigno: i tre referendum elettorali ammessi un anno fa dalla corte costituzionale: se approvati, porterebbero ad un sistema con due soli "listoni" e un bipartitismo in piena regola, praticamente la "morte" per il Carroccio, che infatti ha già cominciato ad alzare le barricate e a chiedere la solidarietà dei partner di maggioranza. E il Fini inesistente? Per ora non si sbilancia. Il presidente della Camera, appoggiato da da tutta AN aveva firmato e sostenuto l'iniziativa referendaria ed era stato molto netto: "Dalle urne può uscire una buona legge". Ma ne è passata di acqua sotto i ponti. Ora come userà questo “grimaldello” nella scaramuccia Nord/Sud scoppiata nella sua coalizione? Quanto peserà il suo dietrofront referendario sul piatto della bilancia percentuale FI/AN? Sotto la cenere cova un vulcano nel centro destra e qualcosa si fiuta già nell’aria, non è un caso che calano i consensi per il Governo e la fiducia dei cittadini tocca questo mese il minimo dal giorno dell'insediamento. Annamaria Abbate Segretario cittadino PD Cremona
Certamente la cosa che resta più nascosta é la verità vera: e cioé che a Cremona non decideranno nulla di ciò che conta. Le decisioni saranno prese a Roma o, al massimo, a Milano. Dove utilizzeranno il bilancino del farmacista per dire: a Varese questo candidato spetta a me, a Bergamo quest'altro a te, a Pavia a lui.... ed a Cremona quello che risulterà dal gioco dei bussolotti. Il Politburò della destra lombarda assumerà le sue decisioni, poi forse spetterà al Politburò cremonese. Ma chi lo compone, questo Politburò, se i partiti che lo formano non hanno mai fatto un vero congresso politico aperto, democratico, trasparente, alla luce del sole? Mentre le riunioni del Pd cremonese sono addirittura ufficialmente aperte alla stampa locale, ed i giornalisti possono essere presenti, prendere appunti e riferire l'intervento di questo o di quello... le riunioni della destra sono fantasmatiche: chi partecipa? cosa si dicono? chi decide cosa? Si richiamano in pompa magna alla libertà ed alla democrazia, ma poi fanno tutto nel segreto di stanze segrete, in segreterie elette da non si sa chi. E addirittura composte - a detta di chi a suo tempo le ha frequentate - da squadristi o capibastone. Ma i veri liberal del centrodestra, i veri democratici del centrodestra, i veri riformisti del centrodestra: dove sono, che fine hanno fatto, possibile che gli vada tutto bene così?! Sono diventati come gli struzzi, che digeriscono anche i sassi? Annamaria Somenzi Cremona * ztl
Traffico limitato? Prima o poi "s'ha da fare" Egregio direttore, poiché è notizia di questi giorni che gli oppositori della Ztl stanno scendendo sul piede di guerra, riproponendo la raccolta di firme,
che contesta l'entrata in vigore del provvedimento, vorrei ribadire, come ho già avuto occasione ed essendo stato uno dei primi a sollevare il problema, che girare in centro storico con l'auto o accompagnare i figli a scuola in macchina non può essere un diritto "girudicamente protetto", come forse pensano colro che hanno intenzione di ricorerre al Tar contro il provevdimento stesso. Io non so come l'Amministrazione comunale intenderà affrontare tale fronte di opposizione, ma una bella mossa sarebbe, a mio avviso, quella di offrire agli utenti la gratuità dei mezzi pubblici in centro in cambio della realizzazione della Ztl. Credo che, rispetto ai disagi che alcune persone lamentano, questo sarebbe un onorevole scambio che porterebbe benefici a tutta la cittadinanza. Ma questa Ztl, per parafrasare il buon Manzoni, prima o poi, s'ha da fare. Vincenzo Montuori Cremona * ztl/1
Dobbiamo cambiare il modo di muoverci nella città Caro direttore, fa bene il sindaco di Cremona Corada appena ne ha la possibiltà a ricordare a tutti che dopo il tantissimo tempo burocratico, per arrivare all'esecuzione di un progetto di una certa rilevanza, bisogna rinviare come qualcuno suggerisce, perchè siamo sotto elezioni e quindi i cittadini elettori non vanno disturbati. Altro punto che sottolinea sempre, il nostro sindaco, è il volano che questi lavori pubblici hanno sull'economia locale nel distribuire il lavoro, visti i tempi attuali, e la migliore vivibilità del territorio e dei servizi offerti. In merito all'allargamento della Ztl, tutti concordano, ma ci si divide sulla tempistica. Alcuni numeri. Cremona ha 71mila abitanti con 45mila auto di proprietà più altre 15mila auto che arrivano in città
Agenda 21: una delusione l'ultima riunione. I cittadini sono inviperiti Molti cittadini avevano intenzione di partecipare al miglioramento della propria città, aderendo attivamente al processo di Agenda 21 locale, con proposte per aumentare la vivibilità di Cremona. All'inizio erano molti - più di 400 - con molte speranze - illusioni - che ben presto hanno visto il processo partecipativo come un modo per raccogliere idee, consensi ma dilazionare a tempi indefiniti la realizzazione di ciò che ci manca per essere una città che rispetta il clima, il pianeta, l'aria, la salute delle persone. Mercoledì 21 gennaio, dopo cira un anno di stop agli incontri ed alle riunioni, abbiamo partecipato alla commissione conclusiva, che ha preso atto solamente delle proposte avanzate dai cittadini, già peraltro conosciute da tempo ed addirittura contenute in parte nel programma elettorale del sindaco Corada, senza che le proposte venissero affrontate da un punto di vista pratico, senza passare ai progetti con dipendenti della amministrazione, per studiarne la fattibilità. Senza un coordinatore che potesse far continuare gli incontri sui vari temi: territorio, rifiuti, mobilità, inquinamento acustico, energia, acqua, aria, verde,consumi sostenibili. Tutto questo modo di fare e di utilizzare le risorse pubbliche ai cittadini, inviperiti per lo smog soffocante, sembra una grande presa in giro per ritardare ciò che da tempo si conosce ma manca la volontà di realizzare. I cittadini ci chiedono se veramente crediamo a quello che diciamo e lo vogliamo effettivamente realizzare, senza continui rinvii e rimandi da un sindaco al successivo . I cittadini apprezzano i fatti più che la dia-
lettica e la retorica demagogica e se ottengono delusioni dai cosiddetti processi partecipativi,... semplicemente non partecipano più, si ritirano, si intorpidiscono ma covano dentro frustrazione e rabbia. Questo non serve a nessuno che voglia governare Cremona nell'interesse di tutti. Ultimamente un sondaggio del sole24ore - quotidiano economico della confindustria - ha premiato Cremona per tenore di vita depositi bancari, reddito, posti di lavoro, ed altri indicatori pressocchè economici - ma emergeva il fatto che nonostante buoni valori - pressocchè solo economici- il tenore di Felicità era ultimo in Italia. Forse si dovevano guardare anche i livelli di inquinamento e delle malattie, tumorali e altre, per capire che la felicità si può costruire solo sulla salute. Quando nelle famiglie ci sono persone ammalate o morte per gravi patologie evitabili si diffonde l'infelicità e dilagano comportamenti anche autodistruttivi - droghe, alcool, devianza giovanile - generati da disagi e tensioni di vario tipo. Anche la Natura che è stata distrutta, sia in città che in campagna ci porta infelicità per non essere più circondati dalla bellezza, non dimentichiamolo. Come Obama, chiediamo a tutti i democratici locali di allontanarsi dagli interessi particolari e dai poteri forti, aumentando il rispetto e la considerazione per gli interessi diffusi dei cittadini alla salute ed al lavoro sano senza ottocenteschi ricatti occupazionali in cambio di non si sa che cosa.... o forse sì.... Matteo Lodi
Venerdì 23 Gennaio 2009
www.aclicremona.it I risultati di un recente sondaggio promosso dalle Acli bresciane, presentati nel corso del convegno “Scegliere di essere famiglia oggi tra tempi lavorativi ed impegni educativi”, ci permettono di leggere un aspetto della contemporaneità e di porci alcuni interrogativi sull’efficacia delle politiche di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Dai dati raccolti intervistando un campione di genitori con figli che frequentano gli asili nido emerge che molto spesso “la scelta di
Scegliere di essere famiglia
dare concretezza al progetto familiare si scontra con l’inconciliabilità dei tempi e dei ritmi”. “Si ha l’impressione” affermano gli intervistati “che i tempi lavorativi precludano gli spazi non soltanto per la progettualità di vita, ma anche e soprattutto per coltivare il rapporto di coppia”. Il tempo del lavoro sembra quindi invadere il tempo privato e questo avviene soprattutto quando entrambi i membri della coppia hanno lavori precari, determinando a quella che
ogni giorno lavorativo.Sono dati ricavati da indagini fatte dal comune di Cremona negli anni scorsi. SI, aspettiamo ulteriori pargheggi corona. SI aspettiamo piazza marconi. Il problema per cui tanto ci appossioniamo, discutiamo, e anche miglioreremo rimarra comunque se questi sono i numeri a cui bisogna rispondere. Bisogna cambiare tutti, il nostro modo di muoverci all'interno della città. Il confronto tra Comune, Associazioni Imprenditoriali e residenti deve continuare nell'interesse generale della città e della nostra salute di cui l'aria che respiriamo ne è un bene primario anche per le nostre tasche e della Stato stesso. Goffredo Iacchetti consigliere comunale Pd Cremona * ztl/2
Piazza Marconi, già trent'anni fa... Caro Direttore, se mi permetti questa volta non scrivo di sport ma di Piazza Marconi Il TAR, che non è il padreterno dell’umana giustizia, è stato bocciato dal Consiglio di Stato. Sono due organismi pubblici, in questo caso in contrasto fra loro, ma anche questa non è una novità per questa smandrippata era dell’apparire più che dell’essere. Soregaroli, Zanibelli, Malvezzi, Zaffanella e Borsella. Spiccia e lucida come sempre Irene Nicoletta De Bona, che lascio per ultima ma, co-
è stata definita una “vulnerabilità relazionale potenziata”. Quella che sembra emergere è un’equazione sulla quale vale la pena riflettere: lavori precari = famiglie fragili. Queste osservazioni mostrano come il mercato del lavoro abbia un influenza diretta non solo sulla vulnerabilità dei giovani ma soprattutto delle giovani coppie, e mettono in evidenza la necessità di politiche familiari integrate che non si limitino a semplici misure fiscali, come di recente vie-
me si dice, non ultima. Trovo un po’ sopra le righe i complimenti di Corada all’avv. Boccalini “…che ha sostenuto gli interessi del Comune“. Conosco Edoardo da anni , e senza meno, lo annovero fra i pochi cui non fa difetto buon senso e cervello. Mi sembra lavori in Comune, non credo abbia mai pensato di difendere interessi diversi da quelli della “Casa Madre“, cioè di Cremona. Almeno di lui possiamo essere tutti sicuri. Quanto alla Piazza ho in biblioteca un libretto pubblicato trent’anni fa circa a spese del Comune (quindi nostre) che dava per risolto il problema... Allora mio figlio Luca aveva le braghe corte: oggi la sa quasi più lunga di me e forse anche di qualcuno del Tar di Brescia. Ci sentiamo E.Grignani Cremona * ztl/3
Non ha senso forzare una situazione difficile Egregio direttore, Leggo che nella riunione di mercoledì pomeriggio il sindaco Corada ha espressa una possibile disponibilità a rimandare l'assurda precipitosa Ztl a tempi migliori (anche dal punto di vista metereologico): come infatti tu stesso hai convenuto l'altro giorno, non ha senso forzare oggi una situazione che - domani e comunque allorchè esisteranno le condizioni corrette (parcheggi, piste ciclabili etc.) saranno accettate
ne ripetuto continuamente. Purtroppo il nostro sistema di welfare fa sempre più ricorso a trasferimenti monetari diretti. La ricerca, infine, mette in evidenza il ruolo delle donne. “Il carico pesante della gestione famigliare grava sulla donna, e non si tratta solo di mansioni pratiche, ma piuttosto di un ruolo di regia”. L’auspicio è quello di rendere i diversi attori corresponsabili nella ricerca di una effettiva armonizzazione tra i tempi di vita e i tempi di lavoro.
senza difficoltà...Ribadisco infatti il concetto che il consumatore va a far la spesa con l'automobile sopratutto per poter portarsi a casa la detta spesa, evitando sia la sfacchinata di portarsela a mano che il costo supplementare di farsi portare a casa la merce acquistata!Il grande successo dei supermercati è sopratutto dovuto infatti alla possibilità di utilizzare un carrello e portarsi la merce acquistata sin davanti alla vettura. Chissà perchè un concetto tanto elementare non vuol venir recepito dall'attuale amministrazione... Forse per favorire Cremona Po e altri supermercati? Concordo comunque anche su quanto ai evidenziato per la salubrità dell'aria, grato che ti sia fatto interprete del grido di dolore del nostro Segretario Zerbini che m'aveva chiesto di scrivere una lettera proprio su quest'argomento per via Palestro/viale Trento Tieste!... Luigi Bellini Cremona *
Per dire la vostra, scrivete a:
ilpiccolocremona@fastpiu.it Siate contenuti in 20, al massimo 30 righe. Le lettere più lunghe verranno tagliate. Le lettere senza nome, indirizzo e numero telefonico verranno cestinate. Le lettere giunte il giovedì potrebbero essere pubblicate non il giorno dopo, bensì la settimana successiva.
cambiano i simboli, ma non le teste delle persone Temevo anche oggi di scrivere per l'ennesima volta di come i nostri a mministratori stanno inesorabilmente riducendo la nostra Città andando ad analizzare le ultimissime vicende relative ai cantieri ed affini, ed invece un guizzo di primavera ha squarciato l'inverno. Ecco all'improvviso pubblicato una bozza di programma del Partito democratico per le prossime amministrative. Ammetto di aver letto velocemente, ma sono già convinto della mera bellezza estetica del tutto. Sembra un copione da città delle fiabe, dalla tecnologia alla mondializzazione, dallo sviluppo al benessere globale. Drammaticamente però di concreto nulla si legge. Due concetti però hanno catalizzato la mia attenzione come una irresistibile calamita. In primo luogo delle quattro aree tematiche che i democratici hanno voluto individuare spicca quella che pone la giusta attenzione verso giovani. Credo di ricordare che abbiano parlato di Cremona città dei giovani. Mi chiedo però a quali giovani si riferiscano!? Tanti, troppo sono fuggiti da una
città governata da decenni da loro. A cremona non si studia e non si lavora, non si fa cultura e l'associazionismo è ad un solo senso. La libera impresa non trova sbocchi e oggi crollano anche i miti della città tranquilla vivibile e sicura, non inquinata e a misura d'uomo. Non credo infatti che l'ennesimo cambio di simbolo e nome al partito abbia cambiato le teste, i modi di fare politica e di conseguenza di governare. Quindi fatico molto a immaginare che chi ha portato Cremona a quello che oggi è, possa farla risorgere. Al contempo plaudi che si siano accorti che qualche cosa di sbagliato nel loro "modus operandi" c'è. Veniamo infatti alla seconda perla che mi ha colpito. Si legge e nemmeno troppo tra le righe di una chiara volontà di instaurare un patto tra politica e società, registrando quindi e finalmente una inversione rispetto a quanto fatto da loro stessi negli ultimi anni. Nessuno scorda che nella loro opera di Governo hanno infatti imposto scelte alla città ed ai cittadini arroccando soli contro tutti nel palazzo, sordi alle proteste e cechi davanti allo
scempio. La pensilina di piazza Stradivari ha aperto la strada, il giardino di piazza Roma l'ha proseguita, la ZTL e i sensi unici sono stati il loro capolavoro, ciliegina sulla torta il parcheggio di piazza Marconi. In tutto questo i cittadini hanno solo subito. Non mi dimentico che da sinistra si parla di partecipazione solo quando si deve chiedere il voto. Forse è per questo che stanno sempre più parlando di rinviare per l'ennesima volta la ZTL. Mi domando se credano veramente di convincere qualcuno, perché tutto questo apparire democratici è solo dettato dal timore delle urne e del giudizio dei cremonesi che hanno per anni subito scelte che di partecipato e condiviso avevano ben poco. Mi permetto di rinnovare un appello. Che scrivano quanto hanno fatto, che si presentino al giudizio degli elettori per la loro opera prestata. Che attivino la ZTL e le telecamere. Anche perché in un modo o nell'altro saranno gli elettori a decidere il prossimo a maggio. Ugo Carminati An verso PDL
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La nostra cultura non è del Medioevo Nei giorni scorsi anche a Cremona, come in molte altre città, si è tenuta una manifestazione dei movimenti islamici presenti nel nostro Paese, con l'appoggio nel caso di Cremona del Partito di alternativa comunista. Il corteo era composto da persone di lingua araba che inneggiavano slogan alternandone alcuni in lingua araba, tra i quali il famoso «Allah è grande», ad altri in lingua italiana carichi di odio verso America e Israele, facendoli urlare anche ai bambini presenti nelle prime file del corteo. Sono stati distribuiti anche volantini in lingua araba e sul retro un testo in italiano che non ne rappresenta la traduzione, lo si capisce da alcuni numeri riportati solo su un lato, da firme differenti e altri particolari. Il testo in italiano riporta frasi cariche di odio ideologico e antisemitismo quali «siamo a fianco della resistenza armata palestinese», «Israele è uno stato artificiale, confessionale e reazionario sostenuto
dall'imperialismo Usa ed europeo». Il corteo quindi non invocava la pace in quella zona del mondo così tormentata, ma tifava chiaramente per quella parte di palestinesi che vorrebbero vedere Israele cancellata dalle carte geografiche. Non si manifestava per la convivenza dei due Stati, ma per la formazione di uno «stato palestinese con riconoscimento dei diritti di minoranza agli israeliani». Non si chiedeva un cessate il fuoco israeliano e dei razzi di Hamas che dai confini vengono sparati sui villaggi israeliani, no, quelli sono pienamente "appoggiati" dai manifestanti. Cori e volantini incomprensibili per noi, bambini usati per diffondere messaggi di odio. Questa è l'Italia, un Paese libero dove chiunque può esprimere le proprie posizioni e le proprie religioni, ma per favore, a tutto c'è un limite, gli ospiti dovrebbero avere il buon gusto di capirlo, la nostra cultura non si è fermata al medioevo!. Giacomo Zaffanella
Il piano dell'Udc per famiglie e imprese L’approvazione del decreto anti-crisi con il voto di fiducia non ha consentito di discutere in Parlamento delle misure necessarie al Paese per contrastare la pesante crisi economica in atto. Il provvedimento del governo migliora i saldi di contabilità nazionale sottraendo alle famiglie e alle imprese più soldi di quanti ne restituisce. Alle famiglie si destina solo spiccioli. La proposta dell’UDC vuole aggredire la crisi per non subirla. Occorrono 15 miliardi di euro: alle famiglie 6 miliardi; alle aziende 2, anche tramite ammortizzatori sociali; a un grande piano per le infrastrutture 7. Insomma: serve lavorare di più per creare posti di lavoro. Alle famiglie con un tetto di reddito famigliare di 50.000 euro: 100 euro al mese per il primo figlio e 50 per ogni altro figlio. Per le aziende: revisione degli studi settore, detassazione degli utili reinvestiti in ricerca, sviluppo, sostenibilità ambientale e riammodernamento produttivo. Un grande piano di opere pubbliche. Per l’UDC occorre approfittare della crisi per investire sul futuro, dando la possibilità agli imprenditori di rendere più competitive le proprie imprese, di avere macchinari nuovi per produrre di più e meglio. Allo Stato chiediamo di fare nuove scuole, di rimettere a posto i ponti e le strade, di fare nuovi edifici pubblici per rendere miglio-
ri, più sicure e anche più belle le nostre città. Rimettiamo in moto il ciclo virtuoso dell’economia indispensabile per combattere veramente la crisi. Come facciamo con il nostro debito pubblico a sostenere un piano di sviluppo così ambizioso senza compromettere definitivamente la nostra stabilità finanziaria? I mercati finanziari e anche le autorità monetarie europee valutano la politica economica di un Governo nel medio-lungo periodo. Noi possiamo investire risorse anche in deficit se mettiamo in atto riforme che negli anni a venire creeranno risparmi duraturi di spesa pubblica. Quali riforme? La prima riguarda la pubblica amministrazione: non si risolve il problema della sua inefficienza con la lotta ai cosiddetti fannulloni ma applicando al pubblico standard di efficienza e di efficacia pari a quelli in uso nel settore privato e riportando lo Stato e i Comuni a fare il proprio mestiere cioè non gli erogatori dei servizi ma i regolatori e i controllori. La seconda riguarda i servizi pubblici locali: i veti della Lega hanno finora impedito qualsiasi accenno di riforma. Se realizzata non solo verrebbe un beneficio alle famiglie in termini di riduzione dei costi ma si libererebbero centinaia di milioni di euro che potrebbero essere impegnati proprio per quelle infrastrutture indispensabili ai nostri territori. Giuseppe Trespidi
Libere Opinioni ztl/4
Venerdì 23 Gennaio 2009
animali
Limitare l'uso dell'auto: diversa percezione della città
Volantinaggio del circo: ma non era proibito?
Egregio direttore, presiedo a Cremona l’associazione ambientalista Fiab “Biciclettando Cremona” che incoraggia l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto e promuove ciclo escursioni per valorizzare il territorio cremonese. Siamo convinti che la nostra città può essere vissuta e valorizzata meglio dai propri cittadini con un veicolo semplice ,ecologico e compatibile con l’ambiente e il territorio come è appunto la bicicletta. La nostra è una categoria che non ha mire personalistiche, ma sostiene la necessità di ridurre l’eccessivo uso dei veicoli privati a motore, considerato una delle prime cause dell’inquinamento delle città. La zona a traffico limitato è da tempo consolidata nei centri storici di parecchie altre città, sostenuta da Giunte di diversa appartenenza politica. A Cremona i parcheggi attorno al centro storico sono stati potenziati e sono più di 4000 (dato rilevato da sito ufficiale del Comune di Cremona “Piano della sosta”). La nostra associazione è favorevole all’ampliamento delle Ztl come iniziativa per limitare il traffico automobilistico e per rivalutare il tessuto urbano, rendendolo più vivibile con una migliore qualità dell'aria e nel rispetto dell’ambiente. Siamo pienamente convinti che si può ridare bellezza a Cremona attraverso una riorganizzazione del trasporto pubblico tenendo conto dei cittadini anziani, dei disabili, dell’ infanzia e dei giovani, attraverso il miglioramento delle fonti energetiche, del commercio a km zero delle botteghe sottocasa, delle attività culturali e sportive, dei divertimenti, della sicurezza stradale, delle aree verdi urbane e del rapporto con la periferia e la campagna. Siamo sicuri che l’acquisizione di questa consapevolezza possa trasformare in opportunità ciò che attualmente ci appare come un disagio. Limitare l’uso dell’automobile modifica la percezione collettiva della città. Andando a piedi o usando la bicicletta migliora infatti la nostra relazione con gli altri e con l’ambiente che ci circonda. Secondo un’indagine promossa dal “Il sole 24 ore”, Cremona, pur essendo 25a nella classifica annuale della qualità della vita ,è tuttavia nelle ultime posizioni (101sima su 107) nella graduatoria della felicità personale. Ripensiamo quindi a questo dato impegnandoci a migliorarlo. Egea Gianna Caserini Presidente Fiab “Biciclettando Cremona” *
Caro direttore, ancora una volta c’è un circo in città. Non so se sia un circo che sfrutta animali o sia finalmente uno dei tanti circhi senza animali, che non hanno bisogno di violenza fisica e psicologica su altri esseri viventi per i loro spettacoli. Comunque sia, altra sera all’incrocio di via del Sale con via del Giordano un lavorante del circo distribuiva biglietti omaggio o volantini agli automobilisti fermi in coda e ai passanti. Mi chiedo: questo è possibile secondo la recente modifica del regolamento comunale sulla pubblicità (in vigore dal 1° gennaio scorso), che vieta la distribuzione di volantini in piazze e strade e sui veicoli in sosta? Se questo è valido anche per la pubblicità del circo a sé stesso, l’amministrazione non dovrebbe, nel momento in cui concede lo spazio pubblico al circo, informare anche su questa norma? Spero che i miei quesiti trovino risposta e che il circo abbia successo, ma solo se non sfrutta animali, e nemmeno lavoranti extracomunitari, che spesso nei circhi sono mal trattati... il che conferma che chi non rispetta gli animali non rispetta nemmeno gli umani! Una Cremona * patto di stabilità
Alla città di Roma un trattamento di favore Alla Camera dei Deputati, premesso che: il provvedimento in esame, all'articolo 18, commi 4-quater e 4-quinquies, esclude l'applicazione del Patto di stabilità interno per gli anni 2009 e 2010 nei confronti del Comune di Roma, ponendo a carico del piano di rientro dall'indebitamento pregresso il concorso al raggiungimento degli obiettivi di risparmio che avrebbero dovuto derivare dall'applicazione delle regole del Patto negli anni 2009 e 2010. Si prevede, altresì, che la tempistica per le entrate e le spese del piano di rientro sia rimodulata con apposito accordo tra il Ministero dell'economia e delle finanze e il Commissario straordinario del Governo in modo da garantire la neutralità finanziaria in termini di saldi di finanza pubblica. Il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, ha determinato una manovra di riequilibrio particolarmente onerosa per il comparto degli enti locali, prevedendo un concorso dei Comuni e delle Province alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica pari a 1.650 milioni di euro per l'anno 2009, 2.900 per il 2010 e 5.140 per il 2011. L'esclusione del Comune di Roma dalle regole del Patto di stabilità interno rischia di configurare un impro-
prio regime di favore, particolarmente inopportuno in una fase in cui agli altri comuni italiani è richiesto uno sforzo assai rilevante di riequilibrio dei conti. La garanzia della neutralità finanziaria dell'esclusione del Comune di Roma dal Patto attraverso la rimodulazione della tempistica del piano di rientro appare una soluzione piuttosto discutibile. A fronte di ciò, appare quanto mai indispensabile una verifica accurata, anche in sede delle competenti commissioni parlamentari, della proposta di piano di rientro presentata dall'ufficio commissariale di Roma, impegna il Governo: a valutare gli effetti applicativi della disposizione citata in premessa, al fine di adottare tutti gli atti normativi necessari per ripristinare per il comune di Roma, così come avviene per l'insieme dei comuni italiani con popolazione superiore a 5.000 abitanti, l'applicazione delle regole del Patto di stabilità interno per gli anni 2009 e 2010; a procedere ad una valutazione attenta e rigorosa della proposta di piano di rientro del Comune di Roma, così come è avvenuto e avviene per esempio nel caso dei piani di rientro sanitari di alcune Regioni, chiedendo all'ufficio commissariale e al Comune di Roma una proiezione nel tempo di quali siano gli equilibri fra le spese e le entrate comunali necessari per garantire i servizi essenziali e gli investimenti prioritari per la città Capitale della Repubblica, oltre che per assicurare la sostenibilità del debito, ancorando così a questa previsione strutturale ogni eventuale apporto aggiuntivo di risorse per il Comune di Roma. Luciano Pizzetti, deputato del Partito Democratico
Robin Hood di Maurizio Guerrini segretario Rifondazione Comunista
La solidarietà, quando è concreta, è diversa dalla politica Dopo aver appreso che Kakà non sarà più ceduto al Manchester City e che, quindi, rimarrà al Milan, ci sentiamo tutti sollevati. I tumulti e le sommosse sono cessati e siamo costretti a occuparci di cose molto meno importanti quali le condizioni di vita di milioni di persone, ad esempio il problema delle tasse nel nostro Paese. Durante la campagna elettorale delle ultime politiche il venditore ridens di Arcore aveva promesso sostanziose diminuzioni delle tasse stesse; a quelle promesse avevano dato credito i polli e le persone in malafede. Tutti gli altri, comunque una minoranza purtroppo, non si erano illusi. Infatti ben presto il ministro Tremonti aveva tolto ogni speranza dichiarando che non c'erano le condizione per operare in tal senso e , a questo proposito, pochi giorni fa fonti non sospette hanno comunicato che il giorno dal quale i contribuenti , dopo aver pagato le tasse , iniziano a guadagnare si è spostato in avanti di ben 12 giorni rispetto allo scorso anno. Complimenti! Ancora una volta il centro destra ha vinto le elezioni gabbando e promettendo cose che sapeva di non poter mantenere , ma che andavano a sollecitare la pancia di molte persone. Detto questo la vera emergenza di questo nostro paese è la drammatica condizione di larghissimi strati di popolazione a cui non bastano lo stipen-
In politica bisogna proporre un programma ai cittadini In questi mesi, si stanno mettendo a fuoco le candidature dei vari schieramenti in vista delle elezioni amministrative del 6-7 giugno: mancano quindi circa cinque mesi. Dobbiamo constatare che finora il Pdl non é riuscito a esprimere un nome espressione di uno schieramento compatto, nonostante che il presupposto di fondo fosse che, per vincere, bisognava presentarsi all’elettorato in un unico blocco con un unico candidato. Ebbene proprio il nome è stato il motivo di divisione. Per la gente le dinamiche che portano alla scelta dei candidati rimangono un mistero, per fortuna. Se qualcuno sentisse i ragionamenti che si tengono nelle segreterie dei partiti perderebbe la residuale fiducia nelle istituzioni democratiche. I candidati vengono scelti in base alle scelte milanesi, all’appoggio di gruppi di potere più o meno identificati, di associazioni, di enti, di movimen-
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ti , di strumenti di pressione e di persuasione, di mezzi di comunicazione……; mi è persino capitato di sentire : - perché ha un bel sorriso - ! .Non mi è mai capitato di sentire proporre una candidatura perché il soggetto fosse portatore di idee, di un programma o perché ritenuto capace di affrontare e risolvere qualche problema della città o del territorio. Ovviamente le stesse motivazioni, moltiplicate, valgono per la scelta della squadra che sta dietro. Allora mi chiedo: questi signori che verranno eletti a giugno cosa sapranno fare? Che autonomia avranno? Con quali criteri o secondo quali interessi sceglieranno le priorità d’intervento? sapranno o potranno ottemperare al compito per il quale sono stati eletti? Mi chiedo: ma i partiti conoscono le dinamiche secondo le quali i cittadini elettori fanno le loro scelte? Siamo proprio sicuri che a loro interessi molto sapere
dio (quando c'è) o la pensione troppo bassa e ai quali si aggiungono i numerosi lavoratori che , travolti dalla crisi attuale , perdono il posto di lavoro, Nonostante questo Berlusconi continua ad essere ottimista e a minimizzare la portata della stessa crisi. Rimangono, per fortuna, in campo le meritorie iniziative delle associazioni di solidarietà, prime tra tutte la Caritas, che con azioni concrete intervengono nelle aree di disagio e alle quali dovrebbe guardare la sinistra, e Rifondazione in particolare, in Italia, non per fare loro concorrenza, ma per incidere realmente sui problemi. Quello sarebbe l'unico modo per la sinistra di tornare ad un mutualismo che le è stato proprio per lungo tempo e di converso recuperare consensi e credibilità in quelle fasce di popolazione che non si sentono più rappresentate dalla sinistra italiana. La politica quando si limita alle parole diventa sterile esercizio teorico e retorico; la solidarietà concreta, non quella propagandistica della social card, è qualche cosa di diverso. Ps: una delle conseguenze più esilaranti della social card, per altro sconosciuta a molti, è che ad usufruirne, oltre a pochi cittadini italiani laici, saranno diverse decine di migliaia di anziani preti e suore che per lo Stato risultano nullatenenti.
che un certo gruppo “è stufo e vuole entrare a tutti i costi nella stanza dei bottoni” o che il tale candidato rappresenta una manovra per far fuori un gruppo dirigente cremonese? E altre amenità di questo tipo. Forse mettere sul tavolo un programma e chiedere ai cittadini di appoggiarlo e riconoscersi in esso è un’operazione che non usa più? Forse questo è giudicato un puro esercizio accademico che non interessa ai cittadini? Stanno perdendo giorni, mesi, risorse e forze; più che altro si sta perdendo l’occasione per differenziarsi da questo solito sistema d’agire veterodemocristiano. Penso che sarebbe molto più producente (se ne rimane il tempo) occuparsi dei problemi e dei programmi per poter proporsi alla cittadinanza dicendo: gli altri si occupano delle facce, noi dei programmi, quindi, siamo diversi. Forse questo sarebbe lo slogan migliore per la campagna elettorale. Anselmo Gusperti Cremona per la Libertà
Cucina
Venerdì 23 Gennaio 2009
Gastronomia italiana
Luis Meléndez Natura Morta Con Pane E Fichi, Particolare, 1760
Le ricette gustose alla portata di tutti
Il menù della settimana
Antipasto: Crostini toscani
di facile preparazione • PER 4 PERSONE Ingredienti: • pane toscano (500 gr) • milza (200 gr) • fegatini di pollo (1) • sale • pepe • brodo buono di carne (1/2 bicchiere) • vino bianco (1/2 bicchiere) • capperi • sedano (1) • porri (2)
preparazione • Per prima cosa privare la milza della pelle e il fegatino della bile. • Tagliare finemente il bianco dei porri e del sedano e farne un leggero soffritto nell'olio extravergine d'oliva. • Quando le verdure sono dorate unire il fegatino e la milza tagliati precedentemente a pezzetti.
• Far cuocere lentamente poi versare il vino bianco e lasciare che evapori. • Aggiungere i capperi tagliuzzati e poco dopo il brodo. • Quando la salsa è ben tirata togliere dal fuoco e tritare ancora più finemente carne e verdure. • Spalmare il composto ottenuto su fettine di pane baguette • Servire i crostini caldi.
Ingredienti: • ceci (200 gr) • tagliolini (200 gr) • aglio (1 spicchio) • rosmarino (un rametto) • pomodori maturi (conserva) • olio extravergine d'oliva • sale • pepe
di facile preparazione - Tempo 40 minuti – Per 4 persone
Ingredienti: • cime di rapa (4 o 5 mazzetti) • olio extravergine d'oliva (4 cucchiai) • aglio (4 spicchi) • bistecche di maiale (4 ) • vino rosso (1 bicchiere) • sale • pepe scuro
di facile preparazione • PER 4 PERSONE
Dolce: Latte Dolce Fritto Ingredienti: • 1 lt di latte • 150 gr di farina • 150 gr di zucchero • 4 uova sbattute • 2 tuorli di uova • 1 scorza di limone 100 gr di pane grattato • olio di oliva extravergine
Secondo piatto: Bistecche di maiale con le rape
Primo piatto: Minestra di Ceci
preparazione • Versare i ceci in una ciotola, coprirli con acqua tiepida e lasciarli ammorbidire per 24 ore. Poi scolarli e cuocerli in un litro d'acqua non molto salata. • Quando saranno cotti mettere in un tegamino un po' d'olio extravergine, il rametto di rosmarino e lo spicchio d'aglio. • Appena l'aglio avrà pre-
so colore, unire un cucchiaio di conserva di pomodoro sciolta in mezzo bicchiere d'acqua calda. • Passare al passatutto circa la metà dei ceci e rimetterli nella pentola, aggiungere il sughetto preparato, assaggiare e aggiustare di sale e pepare. • Portare a bollore, unire i tagliolini e cuocerli per pochi minuti. • Servire subito.
preparazione • Pulite le foglie delle rape. Dopo averle ben lavate, lessatele in acqua bollente e salata per circa 20 minuti. • Scolatele, strizzatele aiutandovi con un canovaccio, quindi tritatele con la mezzaluna o con il coltello, niente robot.. • In una teglia che possa contenere tutte e quattro le bistecchine, mettete l’olio extravergine e gli spicchi d aglio tritati. • Fate scaldare senza far bruciare l’aglio. Aggiungete le bistecchine e fatele rosolare da ambedue i lati, unite il vino rosso, coprite e fate cuocere per circa quindici minuti a fuoco basso. • Togliete la carne dal fuoco e nel sughetto fate insaporire le rape rigirandole ben bene, rimettete sul fuoco aggiungendo di nuovo le bistecchine, fate insaporire il tutto per altri cinque minuti.
Preparazione abbastanza semplice • per 4 pesone preparazione • Portare ad ebollizione il latte dopo avervi stemperato, a poco a poco, la farina. • Aggiungere lo zucchero, la scorza di limone (cheinseguito andrà tolta) e le 4 uova sbattute. • Continuiamo la cottura mescolando a fuoco molto lento fino ad ottenere
una consistente crema. Stendere la crema ottenuta in un piatto largo unto d'olio e lasciate freddare. • Una volta che il composto è freddo e solido, tagliatelo a rombi e passate nei tuorli d'uovo sbattuti, nel pane grattuggiato ed infine friggete in olio caldo. • Sploverate con un po' di zucchero a velo e servite.
La ricetta firmata: Involtino di radicchio trevigiano con salsa di porro Secondo Gianluca Tomasi • chef della Nazionale Italiana Cuochi
Ingredienti per 4 persone: • 4 radicchi spadoni di Treviso • 8 fettine sottili di speck • 150 g di emmenthal • 1 spicchio d’aglio • rosmarino • sale • pepe • ¼ dl di olio extra vergine d’oliva
preparazione • Pulite il radicchio e tagliatelo in quattro parti verticalmente. Posizionatelo in una padella capiente con olio, l’aglio schiacciato, il rosmarino, insaporite con sale e pepe e cuocere a fuoco lento con il coperchio per 10 minuti. • Togliete il radicchio dalla padella, mettete al centro di ogni ciuffo, in modo ordinato un pezzo di emmenthal, piegatelo a metà e avvolgetelo con lo speck. • Mettete poi ciascun involtino su una pirofila,
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cospargete con parmigiano e burro fuso e infornate a 160° per 10 minuti. • In una casseruola a fondo largo rosolate delicatamente il porro con il burro, toglietene un terzo e tenetelo da parte, aggiungete la farina, poi il latte e la panna bollenti, mescolate bene e lasciate bollire qualche minuto. • Togliete dal fuoco e incorporate il parmigiano, il tuorlo e frullate con il mixer ad immersione, unite poi il prezzemolo tritato ed il porro rimasto e servite la salsa, come base per il radicchio.
La Bottiglia Ciacci Piccolomini d’Aragona "Brunello di montalcino" Pianrosso 100% Sangiovese Grosso Colore: rosso rubino tendente al granato Un vino di corpo con lunga persistenza gusto olfattiva che potrà ancora evolversi con un lungo invecchiamento in bottiglia. Servire a 18°C, stappare un’ora prima della mescita e servire in calice di cristallo a forma “ballon”. Le bottiglie vanno conservate al buio, distese, al fresco e senza sbalzi di temperatura. Adatto ad accompagnare principalmente secondi piatti di carni in salmì, arrosti e selvaggina da pelo. Appropriato con formaggi molto stagionati.
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Venerdì 23 Gennaio 2009
A cura di Laura Bosio Tempi di crisi per tutti i settori, e l'artigianato non ne è certo indenne. Un settore che peraltro occupa una grande fetta dell'economia cremonese, e che rispecchia pienamente la situazione di tutta l'economia del territorio. «Indubbiamente l’onda lun-
«L'artigianato ha la flessibilità necessaria per affrontare la crisi»
Giandomenico Auricchio, presidente della Camera di Commercio
ga della crisi investe anche le imprese del settore artigiano, con un peggioramento degli indicatori fondamentali, produzione, domanda e fatturato» spiega Giandomenico Auricchio, presidente della Camera di Commercio di Cremona. «Non abbiamo ancora i dati del 4° trimestre 2008, ma già nel trimestre precedente quasi un’impresa su due (il 48%) dichiarava di avere contratto il proprio livello produttivo nel corso dell’ultimo anno». Il 2009 si prospetta un anno difficile: qual è lo scenario del mondo artigiano? «In questo scenario certamente non favorevole, in cui a soffrire in modo particolare sono i settori più strettamente legati alla subfornitura, va sottolineato che il comparto
Artigianato
dell’artigianato - proprio perché composto per lo più da piccole imprese - è in grado di esprimere quella flessibilità indispensabile per affrontare e superare momenti difficili. L’eccellenza delle produzioni e dunque la qualità rappresentano gli obiettivi su cui puntare per continuare a mantenere una fetta di mercato. Anche l’aggregazione fra imprese rappresenta un’opportunità significativa che ha già dato risultati incoraggianti». La nostra città offre diverse eccellenze a livello di artigianato: quali sono? «Innanzitutto la liuteria, che attira operatori, musicisti ed appassionati da tutto il mondo, e l’agroalimentare, contraddistinto da una produzione di qualità che si impone sui
mercati internazionali per le sue caratteristiche intrinseche e per il forte legame con il territorio. Sono questi i nostri biglietti da visita. Ma anche altri settori, come la meccanica di precisione, il settore della cosmesi, l’industria del legno presentano punte di eccellenza». Come vengono valorizzati i punti forti della nostra produzione artigiana? «Voglio sottolineare che le imprese stanno dando il massimo per superare questo difficile momento. Ma non basta. Servono misure concrete, immediate ed efficaci nel breve termine per accompagnare le nostre aziende in questa fase e sostenerle sui mercati globali. Sono convinto che le nostre produzioni di qualità, l’alta manifattura e il grande patrimonio di piccole imprese che rappresentano l’ossatura del nostro sistema produttivo riusciranno a superare la situazione attuale». Quali sono i meccanismi che la Camera di Commercio mette in atto per sostenere la produzione artigiana? «La Camera di Commercio è sempre presente accanto alle imprese, supportandole, soprattutto in questa fase difficile della nostra economia, attraverso interventi ancora più incisivi a supporto dello sviluppo. Come? Prima di tutto garantendo l’accesso al credito. Sul progetto Confidu-
cia, realizzato dal sistema camerale lombardo, insieme alla Regione, sull’Accordo di programma, la Camera di Commercio di Cremona ha stanziato un fondo iniziale pari ad 500mila euro, finalizzato ad aumentare le controgaranzie del sistema dei Confidi e ad incrementare così ulteriori flussi di credito alle imprese. Altre misure vengono messe a disposizione per supportare i processi di internazionalizzazione. Su questo fronte, in aggiunta alle consuete agevolazioni previste dal Regolamento camerale volte ad incentivare la partecipazione collettiva delle imprese del territorio a fiere e missioni in Italia e all’estero, per il 2009 ha stanziato un fondo di 25mila euro per la concessione di contributi a fondo perduto destinati a favorire la partecipazione individuale a fiere all’estero delle imprese di tutti i comparti merceologici, ad esclusione dei settori dell’agroalimentare, della liuteria e della cosmesi che già beneficiano di altre iniziative. Allo stesso modo la Camera punta sull’innovazione e sulla formazione come leve competitive per lo sviluppo. Oggi anche le piccole e medie imprese stanno scoprendo quanto sia necessario investire non solo nel processo produttivo, ma anche in ricerca e innovazione. In questo ambito, è in atto una nuova edizione del Bando Innovazione che, a
Auricchio (Camera di Commercio): «Garantire l'accesso al credito»
La Camera di Commercio di Cremona
livello locale, mette a disposizione 375mila euro per interventi nel campo della sicurezza sul lavoro, dell’energia e dell’ambiente. Anche per quanto riguarda
la formazione, tema anche questo strettamente correlato alla competitività d’impresa, la Camera di Commercio è in prima linea con l’azienda speciale Servimpresa».
Artigianato
Cavagnoli (Cna): «Ora bisogna stringere i denti»
Il 2008 si è chiuso sotto il segno della crisi, e il 2009 non si apre certo sotto le più rosee prospettive, come conferma anche il direttore della Cna di Cremona, Bruno Cavagnoli. «Alla fine del 2008 si è registrato un significativo aumento di richiesta per la cassa integrazione in deroga».
metalmeccanico, specialmente per quanto riguarda il segmento dell'industria automobilistica. Ma un altro fattore che ci preoccupa, anche se ancora non è evidenziato come preoccupante, è il settore delle costruzioni, che attualmente vive una fase discendente. C'è un forte squilibrio, nel
plicano gli immobili che restano invenduti. E anche il settore delle infrastrutture, che nelle costruzioni rappresentano un punto di forza, ora tengono il passo. Se non vengono posti in essere dal Governo alcune misure di sostegno, il futuro sarà tutt'altro che roseo». Quali misure?
La sede della Cna di Cremona
Quali sono i settori che maggiormente risentono della crisi? «I segnali più forti di questo problema arrivano dal settore tessile e delle confezioni, ma anche dal settore
mercato immobiliare, tra domanda e offerta, anche nella nostra provincia. Non si sente ancora una vera crisi in questo segmento di mercato, ma il futuro ci preoccupa fortemente. Intanto si molti-
«Sostegni ad interventi di ristrutturazione, innovazione tecnologica e riqualificazione energetica. Quest'ultimo è un campo che stava prendendo piede, ed ha bisogno di nuova linfa».
Vi sono settori che ancora tengono? «Certi settori di nicchia, ma anche aziende di vari settori che ancora riescono a sfondare sul mercato. Il vero problema è il clima di incertezza generale che permane». Cosa ci si aspetta da questo 2009? «Ormai ci si interroga sulla durata della crisi. Gli imprenditori dicono che stringeranno i denti. Pur essendo ottimisti, devono fare i conti con quello che sta succedendo a livello internazionale». In che modo dovrebbe agire il Governo per tamponare la crisi? «Innanzitutto servirebbe una spinta ai consumi interni, e quindi dare potere di acquisto ai salari. Inoltre bisogna mettere in atto una serie di ammortizzatori sociali, che servano a contenere la crisi. Ci sono anche misure di intervento sul credito. Queste però ormai hanno un'efficacia relativa, perché gli imprenditori non chiedono neppure più i soldi alle banche: c'è troppa paura ad investire. Ci sono poi tante cose che dovrebbero essere sistemate, nel sistema fiscale italiano. A partire da una minore burocrazia per le aziende, in quanto essa potrebbe ridurre sia i costi che i tempi di attuazione. Così come sarebbe
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Bruno Cavagnoli, direttore della Cna di Cremona
importante il provvedimento dell'Iva all'incasso, ossia il pagamento dell'imposta solo dopo che si sono incassati i soldi». Quali sono le misure
sono poi in campo una serie di interventi sulla formazione professionale e sugli approfondimenti: è importante che le nostre aziende cerchino di essere sempre più competi-
L'associazione mette in campo misure a sostegno del credito messe in campo da cna? «Abbiamo fatto una serie di azioni che riguardano il credito, attraverso delle convenzioni con le banche, per far si che la liquidità non manchi. Questo perché esistono diverse aziende che ne hanno bisogno non solo per gli investimenti, ma anche solo per la gestione ordinaria. Ci
tive, e pronte a cogliere eventuale nuove opportunità. Per questo l'aggiornamento continuo è fondamentale. Infine ci sono una serie di interventi a livello nazionale, con il Governo, perché vengano poste in essere le misure di cui parlavamo prima. C'è bisogno di tutto il sostegno possibile, in un periodo come questo».
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I dati evidenziano, purtroppo, una sempre più marcata tendenza alla recessione, nel settore artigiano. Basti pensare che gli ultimi dati evidenziano il triste passaggio, per le aziende, dalla necessità di inserire personale specializzato, a quella di adottare la cassa integrazione. Lo sottolinea Giuseppe Ferrari, presidente dell'Associazione artigiani (Confartigianato) di Cremona. «Le nostra aziende si stanno dando da fare per cercare soluzioni. Purtroppo però si incontrano diverse difficoltà, in quanto la crisi è dovuta ad una congiuntura negativa che non colpisce solo l'Italia, ma l'economia mondiale» spiega Ferrari. «Crediamo
Artigianato
«La situazione è difficile, ma il nostro settore può resistere»
mettendo in campo oggi? «Stiamo facendo tutto quanto sia possibile. Si cercano sbocchi su nuovi mercati attraverso fiere e missioni estere. Ma anche su fiere interne, come quelle dedicate alla liuteria e alla gastronomia, fiori all'occhiello del nostro territorio. Si lavora molto
campo dalle istituzioni presenti sul territorio. Dal punto di vista associativo mettiamo in campo gli strumenti per reperire fondi per le aziende. Sfruttiamo molto l'attività dei consorzi. Come ad esempio il Cenpi, che vende energia elettrica a prezzi più bassi di quelli che ci sono sul merca-
alle aziende di mettersi in regola». La formazione ha una sua importanza fondamentale nella competitività... «Infatti uno dei nostri punti di forza è la formazione professionalizzante. Abbiamo un ente di formazione accreditato, che si occupa
Ferrari (Associazione artigiani): «Bisogna sburocratizzare le aziende» Giuseppe Ferrari, presidente dell'Associazione Artigiani Cremona
però che per la sua vivacità, la dimensione, la capacità di reagire e la dinamicità, il noastro settore sarà in grado di superare questo periodo». Quali azioni si stanno
anche su settori fidi e garanzie, attraverso i nostri consorzi, che lavorano per il credito alle imprese. A questo proposito sfruttiamo anche quello che viene messo in
to, cosa che torna molto utile alle aziende. Come facciamo da ormai due anni, promuoviamo il made in Italy, che va valorizzato, e se sostenuto può far da volano all'economia italiana». Importanti sono anche gli accordi bilaterali... «Ne stiamo definendo uno attualmente con Asl, ufficio provinciale del lavoro ed altri enti preposti al controllo. Ad esempio con l'Asl si è deciso di mettere in campo, un sistema di consulenza, che entri in gioco prima della repressione, per permettere
della formazione di professionalità specializzate, sia per i dipendenti che per i titolari». Non si può poi trascurare il problema dei dipendenti... «Infatti stiamo portando avanti, dal confronto con i sindacati, gli accordi Elba, che riguardano la cassa integrazione delle aziende. Funziona con la messa a disposizione di una serie di previdenze per lavoratori dipendenti». Sono già molte le richieste di cassa integrazione? «Molte no, ma di certo so-
no in aumento rispetto ai mesi precedenti, purtroppo. E' invece sorprendentemente positivo il dato del numero delle imprese artigiane, che non è diminuito, anzi, è in continua crescita. Basta pensare che a fine 2007 erano 10.237, mentre a novembre 2008 erano 10.402. Si tratta di 170 imprese in più. Sono meno numerose le cessazioni di attività rispetto allo scorso anno, mentre crescono le nuove iscrizioni. Si tratta per lo più di imprese edili, e questo ci fa pensare che anche questa
crescita finirà con l'arrestarsi, visto l'andamento del mercato edile, che ora ha subito una battuta d'arresto». Quali sono le battaglie da portare avanti a livello nazionale? «Stiamo lavorando per arrivare ad una sburocratizzazione del sistema aziendale, una battaglia fondamentale, perché la burocrazia ammazza le attività, e ha costi davvero proibitivi. Si vuole inoltre portare avanti il provvedimento dell'Iva all'incasso, che permette di pagare l'Iva solo quando si incassano i proventi».
Artigianato In un periodo in cui la crisi è sempre in agguato per tutti, assume una valenza fondamentale il discorso dell'accesso al credito, per le imprese. Un settore che ha visto da poco l'erogazione di nuove Sono le nuove regole regionali per il credito alle imprese, frutto della legge regionale 1/2007. I nuovi strumenti creditizi regionali sono pienamente operativi, e questo è importante, in quanto rende il sistema dell’accesso al credito agevolato per le imprese artigiane più efficiente, moderno e funzionale. Le misure sono sostanzialmente tre. La misura denominata A riguarda il microcredito, ed è un contributo in conto garanzia. La finalità è di sostenere all’accesso al credito per finanziamenti di microcredito per concessione di contributi in conto garanzia. In questo caso l'agevolazione prevista è un contributo in conto garanzia (max 0,8% annuo dell’importo garantito per la durata del finanziamento). E' ammesso un investimento minimo di 10mila euro, e massimo di 15mila euro, fino al 100% dell’investimento ammesso. Le spese che riguardano tale misura sono: attrezzature e macchinari, costi di manutenzione ordinaria e straordinaria, scorte. Il finanziamento è gevolabile e la sua durata è liberamente concordata, tenendo conto che ha una durata minima di 2 anni e massima di 5 anni. Per i finanziamenti è prevista la garanzia collettiva rilasciata dai Confidi associati ad Artigiancredit Lombardia che copre fino all’80% del finanziamento. Non è prevista la
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Credito alle imprese: le misure regionali
garanzia sulle operazioni di leasing. La misura B riguarda invece gli investimenti, ed è un contributo in conto interessi/ canoni. Scopo della misura è il sostegno all’accesso al credito per finanziamenti a medio termine mediante la concessione di contributi in conto interessi/canoni. Le agevolazioni previste sono: finanziamento, leasing agevolato, contributo in conto interessi, canoni. L'investimento ammesso va dai 15mila euro ai 350mila. Le spese ammesse sono le seguenti: attrezzature, macchinari e automezzi nuovi; impianto, ampliamento e all’ammodernamento dell’unità produttiva (laboratori, capannoni, ecc.). Il finanziamento è agevolabile. Le condizioni di finanziamento sono stipulate al tasso d’interesse pari, euroribor 3/6 mesi pro-tempore maggiorato di uno spread massimo di 1,5 punti per operazioni a tasso variabile. Irs vigente, in funzione della durata del finanziamento maggiorato di uno spread massimo di 1,5 punti per operazioni a tasso fisso, possono prevedere un periodo d’utilizzo e/o di preammortamento della durata massima di 1 anno, qualora il finanziamento sia assistito da garanzia di Confidi a valere
sui fondi pubblici, lo spread applicato sarà ridotto di 25 punti base. La durata è liberamente concordato, e va da un minimo di 3 a un massimo di 10 anni. La misura C riguarda infine lo sviluppo aziendale, e prevede alcune sottomisure. La prima è inerente all'avviamento di nuove imprese. Si vuole dare un sostegno per l'accesso al credito per finanziamenti a medio termine per la concessione di finanziamenti a tasso agevolato. Il finanziamento/leasing è agevolato: 40% è a carico del Fondo regionale, mentre le banche e le società di leasing convenzionate con la Regione coprono il 60%. L'importo di investimento ammesso va da un minimo 20mila euro a un massimo 250mila. Il finanziamento concesso è fino al 100% dell’investimento ammesso. Sono ammesse: le spese di costituzione, i canoni d’affitto (max un anno), il costo lordo (massimo un anno) di un dipendente, i macchinari, le attrezzature, le scorte (massimo euro 5.164,57). l'impiantistica, gli interventi di tutela ambientale, di sicurezza sul lavoro, le consulenze tecniche, gli studi, le ricerche, i costi ristrutturazione (max 50% dell’investimento totale), altre spese coerenti con l’investi-
Agevolazioni e finanziamenti anche fino al 100% dell'investimento ammesso
Un artigiano al lavoro
mento dichiarato. Le attrezzature ed i macchinari devono essere nuovi. Sono ammessi attrezzature e macchinari usati, se solo se sono in regola con le norme. L’impresa non potrà cedere i beni oggetto dell’agevolazione per tutta la durata del finanziamento. Sono ammis-
sibili le spese sostenute non oltre l’anno precedente la data di richiesta dell’agevolazione. Le domande possono essere presentate anche a preventivo entro l’anno dalla data d’iscrizione agli albi provinciali e, l’erogazione del finanziamento, è condizionata alla
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realizzazione del 50% dell’investimento. La durata va da un minimo di 2 anni a un massimo 6 anni. Per il leasing la durata massima è di 5 anni. La Sottomisura 2 riguarda «Innovazione tecnologica, sviluppo produttivo e commerciale, ambiente e sicurezza», e mira a sostenere l'accesso al credito per finanziamenti a medio termine mediante erogazione finanziamenti a tasso agevolato. Il 40% è a carico del Fondo regionale, le banche e le società di leasing convenzionate con la Regione coprono il 60%. L'investimento ammesso va da un minimo di 50mila euro a un massimo di 500mila. Il finanziamento concesso va fino al 100% dell’investimento ammesso. Sono ammesse le seguenti spese: licenze, brevetti, consulenze tecniche, attrezzature e immobilizzazioni, formazione dipendenti, studi, ricerche, certificazioni prodotto, qualità sviluppo e controllo qualità, incremento occupazionale (costo lordo biennale dei nuovi assunti nell’anno precedente la data della domanda, ammodernamento/ampliamento del ciclo produttivo, sviluppo commerciale/produttivo in Italia e all’estero, accordi commerciali, fiere/mostre, pubblicità, ampliamento/ristrutturazione sede produttiva (max 50% dell’investimento totale), attrezzature, dispositivi e macchinari (spese di installazione incluse), adeguamenti alla normativa legislativa/contrattuale in materia di salvaguardia ambientale e sicurezza sul lavoro, scorte e lavorazioni esterne (max 20% del totale investimento e comunque non superiore a 25.822,85 euro).
Artigianato
Un Patto per lo Sviluppo per rilanciare l'economia
Si chiama Patto per lo Sviluppo e raccoglie una serie di progetti messi a punto dalla Provincia di Cremona in campo economico, produttivo, agricolo e turistico. In tutto 1.028.000 euro di investimenti. Gli interventi riusciranno a rimettere in moto l’economia del territorio con un giro di 152 milioni di euro. L’effetto volano è destinato ad incidere in ogni settore. Una strategia che, ci spiega Agostino Alloni, vice presidente della Provincia di Cremona: «Il Patto per lo Sviluppo avrà effetto su ogni area. Gli interventi sulle infrastrutture, la fabbrica della bioenergia saranno fondamentali e di supporto allo sviluppo di parecchie altre attività. Per esempio il finanziamento per la fabbrica della bioenergia mobiliterà circa 5 milioni di euro in tre anni per le spese che prevedono investimenti, personale, ricerca e formazione. E circa 1 milione di euro per le entrate annue. Saranno coinvolti nel progetto il Politecnico di Milano, la Provincia di Cremona, ERSAF, Consorzio Agrario di Cremona, AEM Cremona, Scs. Ma hanno manifestato interesse anche Libera Associazione Agricoltori, Coldiretti, Confcooperative, Casalasca Rifiuti e ASPM. In totale insomma verranno mobilitati in tre anni circa 8 milioni di euro». Un’altra novità
La Provincia investe un milione di euro. Ma l'effetto volano sarà di 152 milioni di euro
Agostino Alloni, vice presidente dell'amministrazione provinciale
prevista nel Patto per lo Sviluppo è certamente la creazione di un’agenzia per la certificazione energetica degli edifici: «Lo sportello si prevede possa generare ricavi per 4 milioni di euro all’anno con la vendita dei cosiddetti certificati bianchi. Anche questo è un ottimo progetto che fa in-
travedere buone prospettive. La forza del Patto sta nel fatto che un unico Ufficio porterà avanti progetti fino ad oggi distribuiti nei vari settori». L'obiettivo è rilanciare l'economia sul territorio provinciale, in tutti i settori portanti. Ecco gli interventi previsti: formazione di un’agenzia
per l’integrazione sociale; lo sportello per la certificazione energetica e lo sviluppo di un distretto agro energetico «Fabbrica della Bioenergia»; tetti fotovoltaici (previsti al Torriani di Cremona e al Galilei di Crema); innovazione per la competitività delle micro e piccole e medie imprese tramite uno specifico bando; costituzione di un polo formativo dell’agroalimentare; integrazione scolastica e lavorativa degli immigrati; sviluppo di poli produttivi; realizzazione di strutture per la navigazione assistita sul fiume Po; Polo di Tencara; nodo di interscambio passeggeri a Ponte d’Adda in Pizzighettone; raddoppio del tratto ferroviario CremonaOlmeneta e completamento del progetto di raddoppio della CR-Cava e scalo ferroviario; governance del turismo con suo distretto; sviluppo della filiera del frumento per pastificazione; realizzazione di un portale web per la promozione della distribuzione turistica di Cremona e provincia; riqualificazione ambientale campo gara di pesca provinciale sul Canale Navigabile; comunicazione ed educazione alimentare nelle scuole del territorio; sviluppo di una biosicurezza degli allevamenti bovini e suini. Nella tabella a destra, sono riportati le denominazioni dei progetti e gli importi finanziati per ognuno.
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DENOMINAZIONE DEL PROGETTO
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IMPORTO FINANZIATO CON FONDO PATTO SVILUPPO 2008
Agenzia per l'inclusione sociale
70.000 euro
Sportello per la certificazione energetica degli edifici in provincia di Cremona
40.000 euro
Sviluppo di un distretto agroenergetico in Provincia di Cremona “Fabbrica della Bioenergia”
40.000 euro
Tetti fotovoltaici
348.000 euro
Innovazione per la competitività delle micro e PMI
75.000 euro
Polo formativo dell'agroalimentare
10.000 euro
Integrazione scolastica e lavorativa degli immigrati
45.000 euro
Sviluppo di poli produttivi
20.000 euro
Realizzazione di strutture per la navigazione assistita del fiume Po
20.000 euro
Polo di Tencara
30.000 euro
Nodo di interscambio passeggeri a Ponte Adda in Pizzighettone
20.000 euro
Raddoppio tratto ferroviario CR-Olmeneta e completamento del progetto di raddoppio della CR-Cava e scalo ferroviario
70.000 euro
Governance del turismo: distretto del turismo
30.000 euro
Destination Management
50.000 euro
Sviluppo della filiera del frumento per pastificazione
25.000 euro
Riqualificazione ambientale campo gara di pesca provinciale sul Canale Navigabile (Spinadesco)
30.000 euro
Comunicazione ed educazione alimentare
25.000 euro
Biosicurezza degli allevamenti bovini e suini
10.000 euro
Distretto del pomodoro
20.000 euro
Progetto integrato Greenway (candidatura ASSE IV FESR)
40.000 euro
Assistenza tecnica al patto per lo sviluppo
10.000 euro
TOTALE
1.028.000 euro
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Uno degli strumenti per affrontare la crisi è senza dubbio l'innovazione, che pernette di essere competitivi sul mercato. La Lombardia, con le sue 27.607 imprese, costituisce un quinto del totale nazionale delle imprese innovative e ad alto contenuto tecnologico (21,9%). Nella classifica
Bando innovazione per la sicurezza sul lavoro, per energia e l'ambiente
La Lombardia possiede un quinto del totale nazionale delle imprese innovative
nazionale Milano è prima concentrando il 12,1% delle aziende high tech. Ma anche le altre lombarde si piazzano bene: Brescia al quinto posto con il 2,4% italiano, Bergamo all’undicesimo con l’1,8% e Varese al quattordicesimo con l’1,5%. Varese è la città più specializzata nello spazio con 18 aziende, 0,9% delle imprese innovative varesine.
Artigianato
Brescia più specializzata nelle telecomunicazioni, 9,5% del high tech bresciano, Sondrio negli strumenti di precisione, 29,9% del proprio high tech e Lodi nella ricerca e sviluppo (2,7%) mentre la Milano tecnologica si dedica per il 65,8% all’informatica. Nell’interscambio con il mondo di prodotti high-tech la Lombardia con oltre 17 mi-
liardi di euro rappresenta la metà del totale italiano, con un export lombardo che supera i 5 miliardi di euro e un import che sfiora i 12 miliardi nel 2007. E tra tutte le province lombarde è ancora Milano a imporsi nel commercio estero con l’81% del totale regionale e il 40,5% nazionale, seguono Varese e Pavia. Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano sui dati del registro delle imprese e Istat al 2007. «Milano e la Lombardia»ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano «si pongono da sempre come avanguardia a livello nazionale ed europeo, a partire proprio dall’innovazione. Sull’innovazione il nostro territorio vanta infatti posizioni importanti: dal numero di imprese che si riferiscono a questo settore, all’occupazione nei settori ad alta tecnologia e conoscenza. In un mondo tuttavia sempre più interconnesso, e quindi più concorrenziale, occorre fare di più, soprattutto con i rischi di crisi. Servono in particolare iniziative per favorire la nascita delle idee innovative, per ampliare l’apertura verso nuove tecnologie, per investire nella ricerca e nello sviluppo. Una strategia di “fare sistema” che deve coinvol-
gere anche le istituzioni e che trova uno strumento importante proprio nella Agenzia dell’innovazione che presentiamo oggi». Intanto, per stimolare nelle imprese lo spirito innovativo, nell'ambito dell'accordo di
sul lavoro, energia e sviluppo ambientale. Le risorse disponibili sono pari a 15 milioni di euro. I progetti ammessi saranno finanziati nella misura del 50% delle spese ammissibili entro il limite massimo previsto dal re-
Un bando lombardo per promuovere l'innovazione
programma, Regione Lombardia e Sistema camerale lombardo promuovono un bando per favorire processi di innovazione nei settori della sicurezza
golamento de minimis. Le domande di ammissione al bando, solo online, dovranno essere inviate entro 27 gennaio 2009.
Il bando si articola in due Misure: la misura 1 riguarda i progetti di ricerca e sperimentazione per l'innovazione di prodotto e processo nel campo della sicurezza sul lavoro. La misura 2 riguarda i progetti di innovazione per la ricerca e sperimentazione nel campo dell'energia e dell'ambiente. Beneficiarie sono le Pmi con sede o unità locale iscritta presso una delle Camere di Commercio lombarde, che al momento della presentazione della domanda siano attive ed in regola con il pagamento del diritto camerale annuale. Ogni impresa può presentare un solo progetto su una sola delle due misure previste dal bando. L'agevolazione concessa consiste in un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammesse. L'importo minimo del progetto deve essere di 20mila euro per le micro imprese e di 100mila euro per le piccole e medie imprese. I progetti devono essere avviati dopo il 27 ottobre 2008 ed ultimati non prima di 6 mesi dalla concessione ed entro i successivi 12 mesi. Le risorse disponibili, ripartite su base provinciale, sono pari a: 5 milioni di euro per la misura 1 e 10 milioni di euro sulla misura 2. Alle micro imprese sono riservate il 30% delle risorse.
Artigianato
L'artigianato edile è sempre molto richiesto, nonostante il calo del settore. E soprattutto sempre più ricercate sono le professionalità ad esso legate. A questo proposito cadono i corsi promossi dalla scuola edile, rivolti a tutti coloro che vogliono accostarsi alla professione di operatore edile. Si tratta di un corso gratuito e di durata triennale, rivolto a giovani tra i 14 e i 18 anni. Esso si svolgerà sia a Cremona sia a Crema. La Scuola Edile cremonese, presente da oltre 20 anni a Cremona e da alcuni anni sul territorio cremasco, rappresenta un’ importante occasione in grado di offrire ai ragazzi una formazione improntata alla crescita personale ed alla realizzazione professionale. I corsi promossi, infatti, risultano essere particolarmente dedicati a tutti quei ragazzi che hanno la necessità di trovare un efficace sostegno educativo all’interno di un percorso professio-
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Professione: operatore edile E' al via la scuola triennale
nalizzante attraverso il quale assolvere l’obbligo scolastico e formativo, ed anche vedere realizzate le loro aspirazioni professionali nel campo dell’edilizia. La Scuola Edile cremonese si rivolge a quei giovani che possono scegliere un percorso lavorativo. Da sempre fondamentale è l’organizzazione di corsi ad hoc, capaci di garantire ai ragazzi sia la necessaria preparazione lavorativa sia di sostenere la loro crescita personale ed il loro successo formativo. La scuola è inoltre pronta ad accogliere anche coloro che, per motivi diversi, hanno interrotto il corso di studi o hanno deciso di indirizzarlo diversamente e che si trovano ora nella condizione di riprendere un percorso di formazione. Ogni anno la Scuola Edile organizza corsi di recupero linguistico per rispondere alle esigenze di quei ragazzi stranieri che necessitino di una facilitazione in lingua italiana.
Al terzo anno di corso, la scuola organizza tirocini formativi presso le imprese edili iscritte alla Cassa Edile della Provincia di Cremona con l’intento di avvicinare gli studenti al mondo del lavoro e di facilitare la collocazione lavorativa nel campo dell’edilizia dopo il percorso formativo. L’iscrizione al triennio è completamente gratuita e prevede importanti agevolazioni e servizi per gli allievi: bus gratuito dalla stazione al cantiere scuola di via Cappuccini, rimborso delle spese di viaggio extraurbane, visite formative gratuite, dotazione didattica, corredo antinfortunistico e attrezzi da lavoro. Ogni anno, inoltre, per gli allievi più meritevoli vengono erogate borse di studio ed in collaborazione con la Cassa Edile si organizza un soggiorno estivo completamente gratuito. La Scuola Edile Cremonese è l’ente paritetico di emanazione contrattuale del settore edile (organizzazione delle imprese Ance Cremona e organizzazioni sindacali FeNeal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil) con compiti di interesse pubblico i cui obiettivi sono: offrire al settore edile azioni di orientamento, formazione ed aggiornamento professionale; favorire l’approccio fra domanda e offerta di lavoro in edilizia.
Altra novità degli ultimi giorni è che è stato avviato il primo corso in provincia di Cremona per i neo assunti di primo ingresso nel settore edile Il corso, completamente gratuito per imprese e futuri lavoratori, è previsto dai contratti collettivi nazionali di lavoro (edili industria, edili artigiani, edili Pmi, edili cooperative) sottoscritti nel periodo giugno-luglio 2008. L’innovazione contrattuale prevede che, con decorrenza dal primo gennaio 2009, ciascun lavoratore al primo ingresso nel settore riceva, prima dell’assunzione in impresa, una formazione professionale e alla sicurezza di 16 ore presso la locale scuola, nella nostra provincia presso Scuola Edile Cremonese. L’innovazione contrattuale, positivamente implementata in provincia di Cremona con l’avvio del primo corso 16 ore, offre al sistema delle costruzioni interessanti opportunità. Innanzitutto la formazione d’ingresso (16 ore in due giornate a tempo pieno) è collocata prima dell’inizio del rapporto di lavoro e pertanto non grava né economicamente, né organizzativamente sull’impresa. Impartisce inoltre un “minimo etico” di formazione al “sapersi muovere in cantiere in modo razionale e sicuro” a tutti i nuovi ingressi prima del
In partenza anche i corsi per i neo assunti di primo ingresso
L'importanza di imparare un mestiere
primo minuto di lavoro. L’impresa è in grado di dimostrare in modo inequivocabile che ha assolto all’obbligo della formazione d’ingresso prevista di legge (dall’articolo 37, comma 4, lettera A del Testo Unico sulla Sicurezza Dlgs 81/2008),e alla norma contrattuale. Essa prevede una formazione che è prima di tutto “formazione professionale”, ovvero formazione finalizzata a mettere in grado il nuovo
lavoratore di svolgere in modo professionalmente produttivo e corretto (e di conseguenza sicuro) le mansioni che normalmente vengono assegnate ad un nuovo entrato e che costituiscono l’abc del mestiere. Questo aspetto diventa particolarmente interessante nel caso di lavoratori stranieri. La Scuola Edile Cremonese ha in calendario un corso alla settimana che verrà attivato in base alle iscrizioni.
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Si vende libera villa su due piani composta da soggiorno con camino, cucina abitabile, tre stanze da letto di cui due matrimoniali, cabina armadio, doppi servizi con lavanderia, ripostiglio, portico, garage e giardino.
Via Flaminia
Al 2° piano si vende libero appartamento così composto: soggiorno, cucina, due letto, bagno, ripostiglio, due balconi, cantina, garage.
Si vende nuovo ampio “Monolocale” con bagno, ripostiglio, balcone, cantina e garage. Anche uso studio e/o ufficio.
€ 89.000
Costa S. Abramo
Località Bagnara
Si vende nuova villa d’angolo disposta su due piani così composta: soggiorno, cucina, tre stanze da letto, doppi servizi, terrazzino, portico, balcone, ripostiglio, due garage e giardino.
Si vende libera villa bifamigliare così composta: soggiorno, ampia cucina, tre stanze da letto, guardaroba, ripostiglio, doppi servizi con lavanderia, balcone, portico, garage e ampia area verde.
Casanova del Morbasco
Zona P.zza Castello
Si vende villa d’angolo composta da soggiorno, cucina, tre stanze da letto delle quali una con cabina armadi, doppi servizi con lavanderia, due balconi, ripostigli, portico, doppio garage e ampia area verde. La villa è dotata di accumulatore di acqua sanitaria, canna fumaria per camino ed è già predisposta per gli impianti di aria condizionata, allarme e cancello passo carraio elettrico.
€ 220.000
Si vende appartamento “in villa “ con ingresso indipendente, così composto: soggiorno, cucina, due letto, terrazza, bagno, ripostiglio e garage
Su lotto di terreno di 450 mq. si vende libera villa di 200 mq. così composta: salone con camino, cucina di 18 mq., tre stanze da letto delle quali una con ampio guardaroba, studio, doppi servizi, lavanderia, balcone, doppia autorimessa e ampia area verde circostante.
Bosco ex Parmigiano
Al 1° e ultimo piano si vende nuovo “Appartamento in VILLA” con ingresso indipendente così composto: ingresso, soggiorno, cucina, due stanze da letto, doppi servizi, due balconi, giardino e garage.
Persichello
Bosco ex Parmigiano
In P.zza Antonella si
AFFITTA
locale di 60 mq. con due vetrine fronte piazza ad uso negozio-ufficio -studio-laboratorio. Canone affitto:
€ 300.00 mensili
Costa S. Abramo
In nuovo piccolo complesso residenziale si vende al piano terra appartamento così composto: soggiorno con cucinotto, due stanze da letto, bagno, portico, ripostiglio, giardinetto e garage.
Cavatigozzi
In palazzina formata solamente da quattro unità immobiliari si vende al piano rialzato libero appartamento così composto: soggiorno, cucina abitabile, due letto, bagno, balcone, ripostiglio, cantina e garage.
Sesto Cremonese
Si vende libera “Villa Bifamigliare” così composta: soggiorno, cucina, tre tranze da letto, doppi servizi, ripostiglio, balconi, garage e giardino.
Località Bagnara
Si vende libero appartamento così composto: soggiorno, cucina, due letto, bagno, ripostiglio, balcone e garage.
Castelverde
Al piano terra si vende libero appartamento così composto: soggiorno con angolo cottura, due stanze da letto, bagno, ripostiglio, giardino di 50 mq. e garage.
Bosco ex Parmigiano
Si vende nuova villa d’angolo disposta su due piani. Piano terra: soggiorno, cucina, due portici, bagno/lavanderia e ripostiglio; 1° piano: tre stanze da letto, bagno e balcone. Doppio garage e 300 mq. di area verde.
Casanova del Morbasco
Si vende nuova villa d’angolo disposta su due piani così composta: soggiorno, cucina, doppi servizi/lavanderia, tre letto, ripostiglio, balcone, terrazzino, ampio garage e area verde circostante.
AFFITTIAMO: appartamenti arredati, vuoti – studi - uffici – negozi – magazzini – capannoni, eccetera... ampia disponibilità
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A.P.T.
piazza del Comune, 5
Cultura &Spettacoli
Rassegna di compagnie cremonesi al Filo, percorso teatrale al Monteverdi
Appuntamento con il teatro dilettantistico: corsi e spettacoli
I
di Silvia Galli
l teatro amatoriale e vissuto torna protagonista sotto il Torrazzo. Una rassegna e un corso di formazione, rispettivamente al teatro Filodrammatici e al Montever-di. Dopo l’inaugurazione dello scorso giovedì con «Miles Gloriosus», prosegue la seconda edizione del «Il Filo ritrovato» al teatro Filodrammatici, la stagione di prosa dedicata ai gruppi teatrali cremonesi. La rassegna, di cui balza all'occhio la scelta delle compagnie locali di dedicarsi alla drammaturgia contemporanea, con testi anche impegnati e complessi, si compone, in questa seconda edizione di 10 spettacoli con ingresso alle ore 21, al costo di 5 euro. Giovedì 29 gennaio sarà la volta di «Mani In Alto», spettacolo scritto diretto interpretato dalla compagnia Intrecci, che presenterà la sesta replica del suo secondo spettacolo. «Mani in Alto!» è un viaggio che solca i mari della fantasia. Dove l’intreccio tra comicità, stupore, gioco, dolcezza e parole che si sentono ma non vengono pronunciate, scende dal palco per colorare le emozioni di tutti gli spettatori. La magia del Teatro si rivela attraverso il nostro corpo. Piedi che battono, corrono, strisciano, inciampano e camminano tremanti su un Filo a decine di metri d’altezza. Occhi attentamente distratti, che osservano con fatica, che si incontrano, che guardano il mare… Mani che danzano su note leggere, che scrivono, che sfiorano i sentimenti, mani che con un solo tocco sanno rialzare dopo una caduta. Mani, piedi e occhi diventano Porta per entrare e uscire da se stessi. Gli estremi dell’uomo vengono riportati al centro, anzi… in alto. Molto interessanti anche gli spettacoli che seguiranno: giovedì 5 febbraio «Attenti alle donne» (di Aldo Nicolaj e Dino Buzzati - Compagnia delle Muse), giovedì 12 febbraio «Molto lavoro per nulla» (scritto diretto interpretato dalla Compagnia dei Miei Amici), lunedì 16 febbraio «Le cognate» (di Michel Tremblay - Compagnia Quarta Parete), giovedì 26 febbraio «Una vita (di Cesare Ferri Compagnia Il Canovaccio), giovedì 5 marzo «Un cadavere troppo ingombrante (di Giorgio Casini - Compagnia Primadonne), giovedì 12 marzo «C.e.c.h.o.v.» (Certi esseri circensi hanno osato volare - Atti unici di Anton Cechov - Compagnia Teatrodanza), giovedì 19 marzo «La contessa Julie» (di August Strindberg - Compagnia El Parahurto), giovedì 26 marzo «Andy & Norman (di Neil Simon - Compagnia Crt). Veniamo quindi al Monteverdi, che venerdì 23 Gennaio dalle 21 alle 23.30 e sabato 24 gennaio dalle 15 alle 18.30
Il cineteatro Filo
ospiterà il primo laboratorio di «Frammenti teatrali», percorso articolato in una serie di fine settimana formativi sui linguaggi del teatro. L’iniziativa è realizzata nell’ambito del progetto «Con i piedi sul palco» in collaborazione tra il servizio politiche giovanili del Comune di Cremona e alcune realtà teatrali coinvolte nel progetto stesso e si inserisce nell’ambito della progettualità di attraversarte. Questo primo laboratorio, denominato «Percorso sulle discipline del corpo e della creatività», sarà curato da Alberto Ghisoni e consentirà di sperimentare alcuni fondamenti di danza/movimentoterapia, di movimento creativo e di movimento autentico. Il movimento creativo è una disciplina che mira al recupero dell’ascolto profondo del corpo e allo sviluppo delle sue potenzialità espressive e creative. Il corpo, fonte della nostra vita affettiva è visto
come l’asse centrale di ogni processo creativo, qualsiasi sia il linguaggio artistico in cui si concretizzi. Anche nella danza/ movimentoterapia è fondamentale promuovere, sostenere e rafforzare le componenti creative necessarie al vivere umano. Il processo creativo è qui visto come mezzo attraverso il quale stimolare una salutare regressione al servizio dello sviluppo egoico. Alberto Ghisoni è drammaterapeuta, danzamovimentoterapeuta, animatore, clown. Svolge attività di formazione rivolta ad educatori, insegnanti e animatori. Conduce corsi di teatro presso vari centri diurni per disabili ed è regista in compagnie teatrali integrate. La serie di incontri proseguirà secondo il seguente calendario: venerdì 6 e sabato 7 febbraio sarà la volta di Sonia Rosset con «Giù la maschera! Un approccio al teatro attraverso due grandi maschere», il 13 e 14 febbraio toccherà a Maurizio Corniani con «Un mestiere antico, l'arte del burattinaio». il 20 e 21 febbraio Ezio Grassi con «Drammaterapia - inventare, raccontare e mettere in scena storie», il 27 e 28 febbraio Pino L'Abbadessa tratterà di «Personaggi in cerca di autore esercizi di ricerca teatrale», Il 6 e 7 marzo Massimiliano Bozzoni con «Double», Il 20 e 21 marzo toccherà a Mirta Salvoldi Muovoinkanto con uno stage di teatro e musicoterapia, Il 3 e 4 aprile Lorenzo Sperzaga parlerà di «Mimica ed espressione del corpo», il 17 e 18 aprile Spazio Mythos C.r.t. farà un «Training fisico/ vocale e dizione».
Elio (Storie Tese) al Ponchielli in «Meditazioni sulla Shoah» Il teatro Ponchielli ricorda la giornata della Memoria, domenica 25 gennaio alle 20.30, con un appuntamento eccentrico e stimolante, «Meditazioni sulla Shoah». A tre eccellenti prime parti del Teatro alla Scala si uniscono il pianoforte di Roberto Prosseda e la voce recitante di Elio (delle Storie Tese). I solisti della Scala saranno: Fabrizio Meloni, clarinetto Klaidi Sahatci, violino - Alfredo Persichilli, violoncello. Luca Lombardi ha così spiegato la prima parte: «Vari anni fa credo fosse il 1999 - Luciano Violante scrisse per me un testo che, partendo dall’Ecclesiaste, è una riflessione sulla storia e sul male nella storia. Su questo testo cominciai a comporre un lavoro per soli, coro e orchestra dal titolo “Un tempo per distruggere – Un tempo per costruire”. Preso però da altri impegni, il lavoro - di cui avevo completato circa 3/5 - rimase allo stato di frammento. Ne ricavai in seguito Quattro Melologhi per voce recitante e pianoforte (“Hur-
binek”, “Parola di Dio”, “Parola degli uomini”, “Anna Achmatova”). Questi quattro melologhi sono confluiti ora in Memoria, per cui Luciano Violante mi ha scritto tre nuovi testi: “Occidente 1”, “Occidente 2”, “Vivranno”. Mentre i quattro melologhi sono rimasti nella versione originale per voce recitante e pianoforte, questi nuovi brani utilizzano, oltre al pianoforte, anche il clarinetto, il violino e il violoncello. Tra i quattro pezzi originali ho inserito tre brevi intermezzi, rispettivamente per violino, violoncello e clarinetto». La seconda parte invece «Quatuor pour la Fin du Temps» per violino, clarinetto, violoncello e pianoforte, con musica di Olivier Messiaen, è senza dubbio uno dei brani più ispirati ed originali del grande compositore francese. Fu ultimato nel 1939 durante la sua prigionia nel lager nazista “Stalag VIII A” di Goerlitz, dove fu eseguito per la prima volta insieme agli altri strumentisti prigionieri. sg
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TEATRO PONCHIELLI
Scuole a teatro: «La fattoria degli animali»
Il Teatro Ponchielli
Appuntamento al Ponchielli per le scuole primarie e le secondarie giovedì 29 gennaio alle 10 con «La Fattoria Degli Animali» di Gigi Bertoni dal romanzo di George Orwell. «In questi anni» ha spiegato Alberto Grilli, regista «in questo inizio di secolo, il tempo ci attraversa con la velocità di uno zapping televisivo; le notizie si rovesciano sui nostri tavoli, e non riusciamo a impossessarcene, a verificarle, a confrontarle, che subito ne arrivano altre contrastanti. Anche il passato ha cambiato aspetto: spesso non è altro che "quello che ci dicono sia stato". Così vacillano le certezze per gli adulti, e questo è male, ma... dove sono i punti di riferimento per i bambini, per gli adolescenti, in un mondo che non riesce a fermarsi mai un momento a riflettere? È per questo che è così importante fermarsi e ricordare, non come puro esercizio di nostalgie, ma perché la nostra vita è fatta dalla somma delle nostre esperienze di uomini. Solo se teniamo bene a mente i pericoli, i rischi, le nefandezze della storia (lo sfruttamento dell'uomo, il disequilibrio alimentare ed ecologico...) possiamo sperare di superarle, un giorno. Possiamo sperare di educare uomini che ne abbiano la voglia e - magari - anche la forza. Fin dal titolo di questo spettacolo è esplicito il richiamo al romanzo omonimo di George Orwell,
che narra della rivolta degli animali di una fattoria contro il padrone. Dopo la vittoria, gli animali si riorganizzano secondo i principi di fratellanza e egualitarismo, ma ben presto i maiali prendono il sopravvento e diventano poi in tutto e per tutto uguali al padrone uomo. Imparano a camminare su due zampe, a dormire in un letto, a cambiare le regole del gioco durante il gioco. Fino al giorno in cui - agli occhi degli altri animali perfino i loro musi si confondono con i volti degli uomini. In scena operano sei attori che si muovono nello spazio totale del teatro per raccontare cercando di divertire e di dare stimoli. Dire "nello spazio totale del teatro" significa esattamente che non ci si limita a raccontare dal palco, ma anche la platea viene utilizzata in funzione narrativa. Alberto Grilli ha scelto di evocare (e non di descrivere) la natura di questi uomini-animali, facendo muovere attori che mostrano piccole riproduzioni in cartapesta di animali e che ne richiamano fisicamente e vocalmente la natura. La musica è - ancora una volta negli spettacoli del Teatro Due Mondi - suonata dal vivo. Un cenno particolare va all'uso delle canzoni, che hanno grande spazio, e che portano in scena dieci anni di lavoro in cui la compagnia è stata impegnata in uno studio sulle tecniche del canto popolare».
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Cultura
Venerdì 23 Gennaio 2009
SFOGLIANDO a cura di Edizione Nuovi Autori
«L'ultimo poeta»
L’autore, Michelangelo Laganà, calabrese che vive a Cologno Monzese, intende manifestare il suo amore per la natura e la propria fede cristiana che sono i valori più alti e importanti per l’esistenza di un uomo. Perdendo questi valori nessuna società potrà mai dirsi civile e avanzata. La bellezza e l’integrità della natura inoltre sono fondamentali per la serenità d’animo di ciascun essere umano. L’ultimo poeta e l’era contemporanea è la libera espressione in prosa di un uomo che, dall’alto della sua esperienza di vita vissuta, sente l’esigenza personale di rendere il lettore partecipe delle proprie considerazioni sulle “cose del mondo”: la Pace, l’Amore, la Guerra, la Natura. Lo stile è semplice, corre spesso sul filo del parlato, e utilizza volutamente il linguaggio aulico per dare maggiore enfasi ai pensieri. L’opera potrebbe essere l’ispirazione per una libera traduzione teatrale.
I giovani e la musica in un percorso integrato Prende il via il progetto regionale che vede il Comune di Cremona capofila
I giovani tornano protagonisti a Cremona. Nell'ambito dell'Accordo di programma quadro tra Regione Lombardia e dipartimento della gioventù della presidenza del consiglio dei ministri, si vuole sviluppare, attraverso una regia forte, un sistema di politiche giovanili tematiche e territoriali. Da questo nasce il progetto «Pianeta giovani Creatività e opportunità», di cui il Comune di Cremona sarà capofila. Il progetto è risultato il nono progetto finanziato. Si tratta di un progetto integrato che assume come strategia principe quella di empowerment territoriale, di promozione dell’interdisciplinarietà e di valorizzazione dell’intersettorialità. Di conseguenza si vanno ad evidenziare su due filoni principali: musica e orientamento. Il primo filone utilizza il linguaggio della musica come codice comunicativo privilegiato e come risorsa della popolazione giovanile. In particolare intende operare nel quadro della musica indipendente e del suo rafforzamento come occasione per una nuova fase di sviluppo della cultura musicale italiana. Ci sono diversi punti, lungo cui si sviluppa il progetto. Musica, giovani e territorio. Questo focus analizzerà l’importanza e i significati che i giovani danno alla musica, come la vivono e come la praticano, i significati, i legami con le culture giovanili. Si realizzeranno laboratori creativi, performance musicali, so-
stegno alle competenze del tempo libero ed eventi due esempi su tutti. Il primo è «Pim, pum, pam, meeting di musica indipendente». Il meeting si costruisce attraverso l’individuazione di zone della città capaci di ospitare sia la dimensione espositiva che quella performativa. Pertanto l’area dell’evento verrà suddivisa tra espo - stand, laboratori, seminari e conferenze - location performativa spettacoli serali. Verranno individuate una decina di realtà (etichette discografiche, siti web, tv, registi e progetti artistici) particolarmente meritevoli di attenzione per il lavoro svolto nel contesto indie. «Happyhending – ogni fine è un nuovo inizio: evento conclusivo». Il sistema delle azioni del progetto troverà una sintesi significativa in termini di performance, di contenuti veicolati e di impatto territoriale, nella costruzione di un importante evento finale, una festa dalla notevole attrattiva da proporre ad ampio raggio ai giovani dei Comuni coinvolti nel progetto. Musica, giovani e partecipazione. Lo strumento partecipativo, di networking, di innovativo trasferimento dei saperi e di apprendimento non-formale, finalizzato al raggiungimento degli obiettivi sopra citati, è stato individuato nel «Forum Musica» dei giovani del Sud-Lombardia. Musica, giovani e formazione. Questo focus analizzerà le leggi, gli spazi e i mo-
menti di realizzazione della musica. Attivare un raccordo tra gl’insegnanti di musica degli istituti superiori del Nord Italia attraverso un meeting, nel quale confrontare le best practice, in grado di attivare apprendimenti non formali. Laboratori e percorsi formativi realizzati con musicisti del circuito indie che leghino gli aspetti formali curriculari con quelli pomeridiani extra scolastici. Musica, impresa e accesso al lavoro. La musica come strumento di realizzazione imprenditoriale per i giovani. Questo focus analizzerà le possibilità, le leggi e i finanziamenti che aiutano i giovani nella realizzazione delle proprie idee imprenditoriali. Musica, giovani e arte contemporanea. La musica viene assunta come forma di dialogo, confronto e scambio culturale ed interdisciplinare, come sostegno, valorizzazione e visibilità dei giovani artisti del territorio. Si realizzeranno percorsi ed esperienze di giovani artisti che, attraverso i diversi linguaggi, dialogano con la musica, ed in particolare un evento che sappia creare un legame tra il ricco e prestigioso patrimonio artistico delle città e la creatività delle generazioni emergenti nel campo dell’arte contemporanea. L’obiettivo è di organizzare e gestire un percorso per i giovani artisti, con il sostegno di giovani critici, istituzioni e figure culturali di riferimento, al fine di realizzare delle opere contemporanee ad hoc.
L'Angolo dell'Arte
Le dimore del territorio in un calendario solidale
E'
dal 1998 che il consolidato trio formato da Studio Art Photo (di Mino Boiocchi e Giorgio Carboni), Fantigrafica (con Palmiro, Mauro e Massimo Fanti), e Service Lytho (con Doriano e Marcello Del Miglio), realizzano vere e proprie opere d’arte, che si concretizzano con un calendario. Quest’anno il calendario avrà come tema le «Terre e Dimore della provincia di Cremona». Per ogni mese dell’anno sono stati immortalati i gioielli architettonici, tra ville, cascine, dimore, sparse su tutto il territorio provinciale. Da Pandino con il suo castello, l’obbiettivo della macchina fotografica di Mino Boiocchi si è spostato a Crema con le foto di Palazzo Terni, a Castelleone, per poi passare a Santa Maria in Bressanoro, a Crotta D’Adda con Villa
Stanga, ad Acqualunga Badona con le immagini della Cascina Abbadia, a Bordolano dove impera Villa Zaccaria, per poi spostarsi verso il casalasco con le immagini di Casalmaggiore in particolare della Beata Vergine della Fontana, o quelle del castello di San Lorenzo a Torre Dè Picenardi. «Ci è stata suggerita una lista di siti dall’assessore provinciale alla cultura Denis Spingardi» ha spiegato il fotografo Mino Boiocchi «da cui poi sono stati estrapolati ben 17 dimore». Infatti oltre ai 12 mesi dell’anno, ci sarà una pagina dedicata a tutta una serie di fotografie, che immortalano altri luoghi. Il calendario sarà presentato a teatro Ponchielli sabato 24 gennaio alle 21 con una serata ad inviti. Madrina dell'evento sarà Claudia Scaravonati. Ci saranno i consueti interventi del sindaco Gian Carlo Corada e del presidente della Provincia Giu-
Un'immagine del calendario
seppe Torchio, a cui seguiranno le note del coro del Bel Canto, diretto dal maestro Giorgio Scolari, che presenterà un revival delle «Canzoni alla radio». Verrà poi trasmesso un audiovisivo con tutti gli scatti realizzati da Mino Baiocchi. Sul palcoscenico saliranno poi gli artefici dell’opera. «Il calendario» ha spiegato il fotografo «quest’anno ha una peculiarità: è double-face.
Il futurismo approda a Cremona
I
l futurismo approda anche a Cremona, con una manifestazione appositamente pensata. Teatro dell'organizzazione sarà il Caffè letterario «Bohèmien» di via Palestro, a Cremona. L'avvenimento, ancora in fase di preparazione, prevede una due giorni dedicata al movimento artistico fondato nel 1909 a Parigi. Secondo le prime indiscrezioni, si tratterà di una manifestazione che occuperà un intero fine settimana, il 28 e 29 marzo, durante il quale si succederanno mostre, conferenze, concerti e rappresentazioni teatrali. La manifestazione ospiterà per l'occasione esperti di livello nazionale,
teatranti, futuristi contemporanei, e musicisti che cantano il futurismo, nonché sarà coinvolta una nota gallerista cremonese. Il tutto con il patrocinio del comune di Cremona (assessorato alle poliche giovanili) e con il sostegno di numerosi sponsor di prestigio. Al più presto, assicurano gli organizzatori, sarà presentato il programma completo della manifestazione, consultabile anche attraverso il sito www.cantierefuturista.splinder.com, ora in allestimento. Nel frattempo, per chi volesse maggiori informazioni sull'evento, è possibile prendere contatti tramite l’indirizzo di posta elettronica cantierefuturista.cr@alice.it.
Da una parte c’è la fotografia a colori, dall’altra invece c’è la stessa immagine in bianco e nero. Il colore rappresenta la realtà, il bianco e nero la fantasia». Con il 2009 sono stati realizzati ben 12 calendari. 1998: «Cremona MCMXCVIII»; 1999: «Arte e vedute di Cremona»; 2000: «Platea Major e Platea Parva»; 2001: «Cremona alla maniera di»; 2002 «Dettagli immaginifici di una città d’arte»; 2003: «Campanili
di città»; 2004: «una città per sognare»; 2005: «Serate memorabili» (dedicato a teatro Ponchielli); 2006: «Cremona 1206-2006» (dedicato agli 800 anni di palazzo comunale); 2007 «Natura in posa»; 2008 «La casa dei Cremonesi» (dedicato ai 900 anni della Cattedrale). C’è una curiosità che caratterizza questi calendari: sono stati stampati in tiratura limitata e non essendo più in commercio, hanno
raggiunto un’ottima quotazione di mercato. Tra l’altro Fantigrafica è stata tra i vincitori del Sappi European Printers of Year 2006 a testimoniare la qualità della stampa “made in Italy”. con il calendario «Cremona 1206-2006» che celebrava l’800mo anniversario del municipio. Realizzato in orizzontale, il calendario di quest’anno misura un metro per 50 centimetri, ed è come tutti gli anni un calendario “solidale”. Il ricavato infatti verrà suddiviso tra l’associazione Giorgio Conti e l’Anffas che sarà sabato a teatro con un proprio banchetto, per chi volesse già fare un’offerta in loco. Il calendario, stampato in 1400 copie, dopo sabato 24 gennaio potrà essere poi ritirato ad offerta libera presso la sede della «Giorgio Conti» (Aiuto alle famiglie di bambini colpiti da tumori dell’infanzia ed emopatie, via Mantova 40; tel. 0372/451929).
Ballerini cremonesi con la Laurito: un successo
Sono la punta di diamante della scuola di ballo di Ezio e Mariangela: Gabriele Miglio ed Elisa Taccia, lui cremonese, parrucchiere con la passione del ballo da quando era bambino, lei piacentina studentessa universitaria a Parma. I due ballerini, che stanno ottenendo ottimi risultati a livello nazionale nelle danze latino americane, sono terzi nella classifica del Nord Italia, hanno partecipato giovedì sera allo spettacolo «A me me piace o Sciò» con Marisa Laurito. «Ezio e Mariangela hanno saputo del casting» ha spiegato Gabriele Miglio. «Così siamo andati al Ponchielli e ci hanno subito scelti e inseriti nel balletto che c’è stato all’inizio e alla fine dello spettacolo. Un’esperienza significativa e divertente, ma anche impegnativa». Gabriele frequenta la scuola da circa quattro anni con ottimi risultati. Balla
in coppia con Elisa Taccia da metà settembre. I due hanno saputo in questi mesi mettere a frutto i preziosi insegnamenti della scuola di Ezio e Mraingela. «Grazie ai nostri insegnanti» continua Gabriele «nonostante facciamo coppia solo da settembre, siamo in un’ottima posizione a livello di classifica nazionale. In una delle ultime gare a Piacenza ci siamo piazzati primi, terzi in una gara che serve per accumulare punti per la classifica nazionale. Il 14 febbraio parteciperemo ad un’altra gara di circuito per il campionato italiano e la settimana dopo andremo a Prato per una prova di Coppa Italia. Ezio e Mariangela hanno come obiettivo di farci passare in classe A (ora sono in B, ndr). Stiamo studiando e ci alleniamo praticamente quasi tutti i gironi presso la loro scuola per raggiungere questo risultato».
Appuntamenti
Venerdì 23 Gennaio 2009
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Appuntamenti a Cremona e dintorni... ARTE & CULTURA
Fino al 31 gennaio 08 cremona Mostra Cremona Caritativa e Previdente Storia della Carità Cremonese dal Consorzio della Donna alla Fondazione Città di Cremona. Orario: dal Lunedì al venerdì dalle 9 alle 12,30 e dalle 15 alle 19. Sabato dalle 17 alle 19. Fondazione Città di Cremona (piazza Giovanni XXIII, 1). Fino al 31 gennaio 08 cremona Mostra Alfonso Martini / Gran Gourmet Inaugurazione della mostra d'arte sabato 25 Ottobre alle ore 17,30. Osteria Garibaldi Caffè (c.so Garibaldi, 38). Fino al 1 febbraio 09 CREMONA MOSTRA Mario Toffetti, lo scultore dei Papi Mostra dedicata al famoso scultore nativo di Mozzanica Orario: dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13,00 e dalle 15 alle 18, domenica e festivi dalle 10 alle 13,00 e dalle 15 alle 19 Sale nobili di Palazzo Stanga, via Palestro, 36. Fino al 1 febbraio 09 Casalmaggiore MOSTRA Ri...cordai il lavoro degli artigiani cordai nella tradizione del nostro territorio. Orario: sabato, domenica e Festivi dalle 15,00 alle 19, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12.30, martedì dalle 9 alle 16, giovedì dalle 9 alle 12,30 e dalle 14,00 alle 16 Casalmaggiore, Museo Diotti. Fino al 1 febbraio 09 CREMONA MOSTRA Italo Coccorese. Gesto e apertura del tempo Mostra personale dell'Artista presso le Sale Espositive Adafa. Orario: feriali dalle 17 alle 19,30; festivi dalle ore 16 alle ore 19 - Adafa di Casa Sperlari (via Palestro, 32).
ALTRO
Fino al 31 gennaio 09 crema Presepe della civiltà contadina Diciannovesima edizione del presepe a statue grandezza naturale che rievoca un piccolo borgo lombardo di fine ottocento. Orario: tutti i giorni dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 23 - Area tra Via Rossi Martini e Via Caprotti. Fino al 15 febbraio 09 CREMA
Fino al 1 febbraio 09 soresinA MOSTRA In Viaggio Opere d'Arte di Giuseppe Zumbolo - Excursus sui vari " momenti " artistici del noto pittore campano. Orario: feriali dalle 17 alle 19 festivi dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 Sale del Podestà di Via Matteotti. Fino al 1 febbraio 09 CREMONA MOSTRA Shoah - 3500. Un' Azione positiva dell'Esercito Italiano nella ex Iugoslavia. La memoria degli Ebrei della ex Iugoslavia sottratti all'Olocausto. Orario: dal martedì alla domenica dalle ore 9 alle ore 18 - Salone dei Quadri (Palazzo Comunale). Fino all'8 febbraio 09 CREMONA MOSTRA Il Testamento di Liebig Installazione e Progetto visuale di Ettore Favini, artista cremonese. Orario: dal lunedì al sabato dalle 9 alle 16,30 Liceo Bruno Munari (via XI Febbraio, 80). Fino al 1 marzo 09 gabbioneta binanuova MOSTRA Soli Deo Gloria Mostra di strumenti e reperti organari raccolti per celebrare i 100 anni della "Casa Organaria Pedrini" di Binanuova. Centro Civico di Binanuova. Fino al 15 marzo 09 soresinA MOSTRA Il Mondo di Giacomo Bergomi Mostra d'Arte del famoso pittore bresciano. Orario:dal lunedì alla domenica dalle ore 11 alle ore 22 - Hotel Dellearti (via Bonomelli, 8).
Fino al 10 giugno 09 PIADENA ARCHAEO@TRADE ANTICHI COMMERCI IN LOMBARDIA ORIENTALE Panorama dei contatti tra antiche culture e degli spostamenti di materie prime e manufatti dalla preistoria al medioevo. Rete dei Musei Archeologici. Piazza Garibaldi, 4 (Biblioteca) Orari: da lunedì a venerdì ore 8.30/13.30. 23 gennaio 09 cremona incontro
LA MAIALATA 2009 Menù degustazione con ricette del territorio interpretate dai cuochi delle Tavole Cremasche. Ristoranti delle Tavole Cremasche. 24 gennaio 09 pizzighettone Sagra Stornelli della Merla Tradizionale festa con cori musicali, degustazione di prodotti tipici, e falo' conclusivo per ricordare il passaggio dei giorni piu' freddi dell'anno. Orario: ore 21 - Piazza Mercato, Torrione Storico e Rive del fiume Adda libero e gratuito. 24-25 gennaio 09 pieve san giacomo Sagra di San Babila Tradizionale week-end di festa con appuntamenti gastronomici e musicali.
La Violenza nella relazione familiarE Iniziativa formativa proposta dall'Ordine degliAvvocati di Cremona avente per tema le violenze palesate all'interno delle dinamiche familiari. Orario: dallle ore 14,30 sala Maffei / Camera di Commercio (via Lanaioli, 7). 23 gennaio 09 cremona incontro Morire per Amore: il sacrificio di Alcesti dal mito al dramma euripideo Conferenza del Prof. Cesare Marelli docente al Liceo Classico «D.Manin» di Cremona. Orario: ore 17 - sala Puerari - Museo Civico Ala Ponzone (via U. Dati, 4). 23 gennaio 09 cremona incontro Terre e Dimore Presentazione del Calendario 2009 realizzato da Studio Art Photo, Fantigrafica, Servicelito raffigurante scorci fotografici suggestivi della Provincia di Cremona. Il ricavato delle offerte sarà devoluto all'Associazione Giorgio Conti e ad Anffas. Orario: ore 21 - Teatro Ponchielli. 26 gennaio 09 crema incontro La mia vita a fianco di Padre Pio da Pietralcina Conversazione con Enzo Bertani, amministratore per 30 anni di Casa Sollievo, ospedale di San Giovanni Rotondo fatto costruire dal Santo di Pietralcina all'interno degli incontri di Caffè Letterario. Orario: ore 20,45 - sala Alessandrini (via Matilde di Canossa).
musica
SPETTACOLI
Fino al 25 gennaio 09 cremona Circus Festival Al Circo con artisti internazionali e attrazzioni inedite. Orario: alle ore 17 e alle ore 21,15 - Piazzale Azzurri d'Italia. 23 e 24 gennaio 09 cremona Teatro Percorso sulle discipline del corpo e della creatività Laboratorio teatrale nell'ambito del progetto " Frammenti Teatrali / Con i piedi sul Palco " organizzato in due sessioni e coordinato da Alberto Ghisoni. Orari: venerdì 23 dalle ore 21 alle ore 23,30; sabato 24 dalle ore 15 alle ore 18,30 - Teatro Monteverdi (via Dante 149). Costo: 50 euro (prenotazione obbligatoria). 23 gennaio 09 SORESINA teatro «RICCARDO III» di William Shakespeare. Progetto Urt - Compagnia Juri Ferrini. Teatro Sociale - via Verdi, 23 Orari: ore 21. 23 gennaio 09 SORESINA CASALMAGGIORE L'INTERVISTA Teatro Stabile di Firenze - Teatro Eliseo di Roma. Con Natalia Ginzburg - Teatro Comunale (via Cairoli, 53) - Orari: ore 21. 24 gennaio 09 romanengo - Teatro
"SHOA LE MEMORIE" con Valerio Maffioletti e Vania Bortot. Auditorium GalileiOrari: ore 21.15 25 gennaio 09 romanengo teatro «PELUCHE OVVERO DI ORSI, SCIMMIE, BIANCANEVE...» Un grande gioco con 50 grandi e morbidi peluches in scena. Con Pandemonium Teatro. Auditorium GalileiOrari: ore 15.30 25 gennaio 09 cremona teatro Meditazione sulla Shoah In occasione della Giornata della memoria evento teatrale musicale con omaggio a Olivier Messianen. Con Elio e i solisti della Scala. Orario: ore 20,30 Teatro Ponchielli. 25 gennaio 09 cremona spettacolo Troppo odio per Madame Serata gastronomico-teatrale a cura di AnubiSquaw. Orario: ore 21 - Tacabanda, Hosteria della Musica (via Marmolada). 28 gennaio 09 crema teatro Viaggi fra Danza e Teatro: Gabbiano/il Volo Piece teatrale scritta e diretta da Leo Muscato. Orario: ore 21 - Teatro San Domenico (piazza Trento e Trieste). 29 gennaio 09 casalbuttano teatro Anne Frank In occasione della Giornata della Memoria lettura con immagini e musica ideata da Laura Mantovi. Orario: ore 21 Teatro V.Bellini (via Jacini, 23).
BREVI DAL SECOLO BREVE
25 gennaio 09 cremona concerto L'arte strumentale in Provincia Concerto mattutino con le musiche di Carlo Zuccari, Giuseppe Carcani, Andrea Zani nell'ambito del progetto "Ricerca d'ascolto". Orario: ore 11 - sala San Domenico Museo Civico Ala Ponzone (via U.Dati, 4).
Orario: dalle ore 19 di sabato 24 sale Scuola Materna (via Patrioti, 25). 25 gennaio 09 MOTTA BALUFFI GNOCCATA DI SANT'ANTONIO Tradizionale degustazione di gnocchi e tombola. Salone Parrocchiale Solarolo Monasterolo. Dal 25 al 30 gennaio 09 crotta d'adda Sagra Merla di Crotta e di Meleti Crotta d'Adda, Strade, Piazze del borgo e rive del fiume Adda. Tradizionale rievocazione dei Giorni della Merla, gli ultimi giorni del mese di Gennaio, ( 29--30--31 )considerati i piu' freddi dell'anno con musica, danze, bancarelle e degustazione di prodotti tipici.
di Giuseppe Azzoni
ANCHE VALORI NELLA VITA RURALE Dalle cascine in genere i bambini dovevano percorrere lunghi tratti, anche chilometri, a piedi coi loro zoccoletti per andare a scuola. Pochi arrivavano alla quinta elementare, già la terza era un buon traguardo. Scuola o non scuola a otto anni i bambini cominciavano ad aiutare. Il S. Martino col trasloco era a volte motivo per non andare più a scuola nella nuova località. I ragazzi spesso dovevano sostituire i fratelli maggiori per il lunghissimo duro periodo di ferma militare, inesorabile per i poveracci e con frequenti guerre. La famiglia media della cascina era numerosa, coi genitori molti figli con età anche assai distanziate, quindi i vecchi, che si davano da fare come potevano fino alla fine e costituivano la memoria ed una autorevole saggezza nella famiglia stessa. Non molti i momenti per lo svago e la propria cultura. Le lunghe serate nella stalla d’inverno a fare filòs, qualche ora di osteria per gli uomini, qualche ricorrenza come la fiera, un matrimonio, il carnevale per ballare con la musica. Assai importanti, naturalmente, i momenti collegati ai riti religiosi, le domeniche prima di tutto. I grandi raccolti del frumento e del granoturco, con le operazioni sull’aia, portavano, col lavoro, notevoli oc-
casioni per stare insieme con allegria, canti, facezie... Qualche novità o trattenimento venivano portati dall’esterno della cascina, dal burattinaio, dal “mercantino” e da altre figure che battevano le campagne. Nella vita di cascina c’erano queste cose, c’era il rapporto con la natura, c’era socialità, rapporto umano, valori, tradizioni importanti, c’era solidarietà e solidità di aggregati umani, pur con tutte le contraddizioni dell’umana natura... Ma in un bilancio impietoso non pare esservi molto spazio per la nostalgia. Lavoro faticoso e poco remunerato dall’alba al tramonto, mangiare poco e male, miseri i panni e penose le abitazioni, quasi indifesi di fronte alla malattia, scuola presto troncata, rabbia soffocata dentro per ingiustizie e prepotenze subite: tutti aspetti che accompagnavano dalla nascita alla morte il vivere in cascina del “paisàn”. Del resto libertà e diritti erano limitatissimi. Scarsa la possibilità di poter dire la propria o di protestare (“se non ti va bene quello è il cancello”), sempiterna la minaccia della disdetta. La vita di ogni giorno condizionata e giudicata da chi sta sopra, persino il portello della cascina, di cui non si possiede la chiave, veniva chiuso la sera per tutti.
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Pesca melba
I
nsomma, Paola non ce l’aveva con il marito, il noto commercialista parmigiano Antonio Mazza, per la sua ultima relazione con quella traduttrice russa, quella tale Ylenia, che lui aveva assunto qualche mese prima: una sgallettata, sufficientemente scema e disponibile, nei suoi vestitini tutta curve; quello che ci voleva per il marito, incallito seduttore, per il quale Ylenia non sarebbe stata né la prima né l’ultima preda. Del resto, anche lei, Paola, si era concessa degli “svaghi” con qualche ex. Ciò che le dava fastidio erano le chiacchiere che lui diffondeva, le sue tirate melodrammatiche: che Ylenia lo comprendeva come mai la moglie aveva fatto; che fra loro c’era il “feeling” di due adolescenti; che si sentiva ringiovanito attraverso le sensazioni che sperimentava con lei; insomma tutte le sciocchezze che un uomo, non più giovane, va proclamando quando sente il bisogno o la voglia di carne fresca. Per qualche mese, lo aveva lasciato fare; ma non ci aveva visto più quando aveva saputo, tramite amici, che lui aveva intestato a quella smorfiosa una villetta a Collecchio. Eh, no! Perdere l’amore, il rispetto e la gratitudine di un marito, poteva pure andare; ma i soldi e i benefici che le spettavano come unica erede, non essendoci figli o parenti stretti, quello poi no! Gliel’avrebbe fatta vedere! Lo raggiunse con una telefonata:-Antonio, so-
Zibaldone
A cura del Circolo Culturale "Arcangelo Ghisleri"
Venerdì 23 Gennaio 2009
no io, Paola. Mi hanno detto che vuoi chiedere il divorzio; io non sono contraria ma ci sarebbe da definire alcune questioni. Puoi venirmi a trovare a casa, domani sera, per cena?- -Ma sì…- lui aveva risposto, perplesso per questa proposta non “belligerante” della moglie. La trovò tutta ingioiellata, davanti ad una tavola elegante, per una cenetta a due:- Ho mandato via la cameriera, per poter parlare con tutta tranquillità tra noi.- esordì lei, accompagnandolo verso la sedia con un braccio amichevolmente passato sotto il suo. -Che cos’è? Una rentrée?- s’informò scherzosamente Antonio. -Dai, non crederai che ti voglia sedurre davanti a un piatto di tortellini, come una sartina! - e gli sfoderò una risata solare a gola spiegata con tutti i denti in mostra. - Ah, no, certo!- ribatté Antonio, che però non era tanto sicuro delle intenzioni della moglie. In fondo, era ancora una bella donna, un po’ ingrassata, ma in grado di far girare ancora la testa agli uomini; magari, con qualche aggiustamento, avrebbe potuto tenere i piedi in due scarpe, si diceva, mentre assaggiava con voluttà i tortellini. - Come li sai fare tu, non li fa nessuno- bofonchiava Antonio con la bocca piena di tortellini, mentre Paola portava in tavola un piatto di prosciutto crudo arrotolato sui grissini, infiocchettati con riccioli di burro. - Ah! quello che piace a meesclamò Antonio mentre l’atmosfera rilassata e vagamente familiare della cena ammorbidiva
Lentamente muore … Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce. Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle “i” piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all’errore e ai sentimenti. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio, chi non si lascia aiutare, chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante. Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare. Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.
Racconto di Vincenzo Montuori le sue intenzioni e lo spingeva a trovare qualche accomodamento in modo da tenersi la moglie e pure l’amante, secondo il suo impulso di vecchio bambino viziato che non voleva decidere mai. Arrivati al dessert, Paola annunciò con voce flautata:- Ti ho preparato la pèsca melba, con la panna e un po’ di sciroppo…- Mhhh!... buona la melba- gorgogliò lui, vittima del troppo cibo e dei fumi del lambrusco che aveva tracannato. In cucina, Paola preparò le pèsche, guarnendole con la panna e mettendo una capsula bianca nella coppetta destinata al marito.- Ecco la tua melba!- fece Paola ripresentandosi raggiante -Ti voglio proprio dare un bel bacio- rispose lui, con la bocca impastata e lo sguardo languido. - Certo caro, certo, ma prima mangia la tua melba!- ribatté lei, ficcandogli in bocca uno spicchio gigantesco di pèsca con panna. - Uh! che bontà…Ahi! Il dente…mi si è rotto un dente!- sbottò lui. Lei lo guardò sorpresa ma non troppo, finché Antonio cominciò a con-
torcersi, invocando aria con gli occhi e con la bocca, per accasciarsi, infine, sul piatto, con un filo di bava lungo il mento.La capsula al cianuro aveva fatto rapidamente il suo effetto. Lo scrutò da vicino per accertarsi che fosse veramente morto; poi caricò tranquillamente i bagagli sulla macchina e partì per l’aereoporto di Bologna: alle due di notte partiva un charter per Santo Domingo, dove aveva provveduto a trasferire, nei giorni precedenti, il conto corrente di Antonio (avevano la firma cointestata e quello sciocco aveva dimenticato di farla annullare!) Mescolata anonimamente agli atri passeggeri, nel silenzio assopito dell’aereo in alta quota, fantasticava sulla nuova vita che l’attendeva sotto il nome di Consuelo Bandini (la nuova identità che si era costruita), ex funzionaria e pensionata-baby della “Farmaceutica Menarini”. Un’eterna vacanza, in un paese da favola, lontana da mariti e da amanti, lontana dagli uomini, finalmente sola!
Orgoglio delle radici
Giampaolo Dossena «il PICCOLO zibaldone» con l’obiettivo di recuperare negli abitanti di questa città un orgoglio delle proprie radici, senza scomodare ampolle e letture un po’ personalizzate della storia, inaugura una rubrica fissa dedicata ai grandi cremonesi che hanno segnato la Storia nei vari campi del sapere e della cultura. Giampaolo Dossena (Cremona, 1930) è un giornalista ed enigmista italiano, considerato il massimo esperto di giochi, soprattutto con le parole. Laureato in lettere a Pavia, gli esordi della sua carriera pubblicistica, che risalgono agli anni cinquanta, avvennero in qualità di studioso di letteratura, italiana e dialettale. Esordì nel 1949 con un saggio sui diari di Vittorio Alfieri, cui "dedicò benevola attenzione Benedetto Croce" e scoprì e pubblicò, ad esempio, il diario del concittadino Giambattista Biffi, letterato settecentesco. Studioso della letteratura italiana, dopo un’intensa attività editoriale per numerose case editrici, ha pubblicato numerose opere, tra cui ricordiamo Storia confidenziale della letteratura italiana e, più di recente, l’imponente Enciclopedia
dei giochi. Definito da Franco Fortini “scrittore vivacissimo”, firma anche questa guida letteraria con il suo stile colto e rigoroso, e al tempo stesso ironico e brillante. Molto attivo nell'editoria presso le maggiori case editrici (Sansoni, Feltrinelli, Rizzoli, Mondadori, Bompiani), ha collaborato con numerosi periodici (Linus, L'Espresso, L'Europeo, La Stampa, La Repubblica, Il Sole 24 Ore, ecc.). Il suo interesse per i giochi è iniziato collaborando con i Wutki sulle pagine di Linus, e con il Caffè letterario e ha la sua massima espressione nella rubrica che tenne su Tuttolibri dal 1980 al 1987. Nel 2005 ha donato alla Biblioteca Statale di Cremona 2000 volumi della sua immensa biblioteca, raccolti in oltre cinquant'anni di studi di letteratura e di gioco.
Martha Medeiros
Procedi con calma tra il frastuono e la fretta e ricorda quale pace possa esservi nel silenzio. Per quanto puoi, senza cedimenti, mantieniti in buoni rapporti con tutti. Esponi la tua opinione con tranquilla chiarezza e ascolta gli altri: pur se noiosi ed incolti, hanno anch'essi una loro storia. Evita le persone volgari e prepotenti: costituiscono un tormento per lo spirito. Se insisti nel confrontarti con gli altri rischi di diventare borioso ed
Desiderata amaro, perché sempre esisteranno individui migliori e peggiori di te. Godi dei tuoi successi e anche dei tuoi progetti. Mantieni interesse per la tua professione, per quanto umile: essa costituisce un vero patrimonio nella mutevole fortuna del tempo. Usa prudenza nei tuoi affari, perché il mondo è pieno d'inganno. Ma questo non ti renda cieco a quanto
Che cosa e’ mai la poesia? (Poeti allo specchio)
di Vincenzo Montuori
DAVID MARIA TUROLDO Forse il più significativo poeta italiano di fede che abbia attraversato il secondo Novecento, capace di coniugare l’assertività delle proprie credenze con l’apertura al dubbio, al diverso e al distante da sé: tutto questo è stato DAVID MARIA TUROLDO, nato in provincia di Udine nel 1916 David Maria TYuroldo e morto a Milano nel 1992. Sacerdote, durante la seconda guerra mondiale fu partigiano e fondò la rivista antifascista “L’Uomo”. Collaboratore di don Zeno Saltini nella fondazione della libera “Città di Nomadelfia”, negli anni Cinquanta, fondò a Milano, con padre De Piaz, la “Corsia dei Servi” e predicò -dal 1943 al 1953- in Duomo, promuovendo, insieme al cardinal Martini, l’esperimento della “Cattedra dei Non Credenti”. A Sotto il Monte (BG) ha diretto il Centro studi ecumenici Giovanni XXIII. Turoldo ha vissuto la sua fede sempre in modo problematico, cercando di affrontare, attraverso di essa, le sfide del mondo contemporaneo e il rapporto, da lui concepito agonisticamente ma drammaticamente, verso il male, che pure fa parte, attimo per attimo, della nostra vita. La sua poesia, a volte ricalcata su orizzonti leopardiani, riesce mirabilmente a fondere i modelli della poesia laica contemporanea con risonanze ed echi biblici. Saggista e scrittore di testi teatrali, Turoldo è stato soprattutto un poeta: dall’esordio di Io non ho mani (1948), attraverso Se tu non riappari (1963), Il sesto Angelo (1976), ed altre raccolte, egli ha selezionato le sue prove in O sensi miei. Poesie 1948-1988 (1990) a cui sono seguiti i versi faticosi ma bellissimi dei Canti ultimi (1991) e di Qohelet (1992), scritti in limine mortis, in margine ad un’estrema riflessione sul libro biblico dell’”Ecclesiaste”. La versificazione del sacerdote poeta è, spesso, provocatoria, spigolosa, caratterizzata da un ritmo a volte affranto, libero nelle sue articolazioni, o disteso in una dimensione solenne, quasi salmistica (si ricordi la sua perizia nel campo dell’omelia). I temi della sua poesia non variano molto nel tempo e si coagulano intorno alla battaglia, tutta derivata dalla filosofia novecentesca, tra Essere e Nulla, nella quale, però, Turoldo, al pari di altri grandi sacerdoti-poeti del Novecento (un Rebora o un Tartaglia) non si rassegna, ma sposta sempre più avanti la propria indagine. In questa ottica, la poesia sarà lo strumento che vede aldilà delle apparenze, la voce della natura; essa avrà la funzione di parlarci oltre le parole, di farci comprendere ciò che è inesprimibile; sarà, insomma, la voce di Dio: si legga,, al riguardo, questa Ballata della disperazione, tratta da un volumetto del 1984, Lo scandalo della speranza. Poesie prima e dopo il 1968: Poesia, tu non morirai per queste matematiche ora unico nostro cibo e bevanda. Tu sarai come il fuoco in seno alla terra e la voce del mare. Tua casa è ove nessuno può vivere dentro la folgore, e in quell’attimo vedi ciò che nessuno riesce a vedere senza che le pupille diventino cenere. Tu sai quanto nessuno può dire, la gioia e la tristezza che non hanno ragioni.
(Manoscritto del 1692 trovato a Baltimora nell'antica chiesa di San Paolo) vi è di virtù: molti sono coloro che perseguono alti ideali e dovunque la vita è colma di eroismo. Sii te stesso. Soprattutto non fingere negli affetti. Non ostentare cinismo verso l'amore, perché, pur di fronte a qualsiasi delusione e aridità, esso resta perenne come il sempreverde. Accetta docile la saggezza
dell'età, lasciando con serenità le cose della giovinezza. Coltiva la forza d'animo, per difenderti nelle calamità improvvise. Ma non tormentarti con delle fantasie: molte paure nascono da stanchezza e solitudine. Al di là d'una sana disciplina, sii tollerante con te stesso. Tu sei figlio dell'universo non meno degli alberi e delle stelle, ed hai pieno diritto
d'esistere. E, convinto o non convinto che tu ne sia, non v'è dubbio che l'universo si stia evolvendo a dovere. Perciò sta in pace con Dio, qualunque sia il concetto che hai di Lui. E quali che siano i tuoi affanni e aspirazioni, nella chiassosa confusione dell'esistenza, mantieniti in pace col tuo spirito. Nonostante i suoi inganni, travagli e sogni infranti, questo è pur sempre un mondo meraviglioso. Sii prudente. Sforzati d'essere felice.
Taccuino
Venerdì 23 Gennaio 2009
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VIABILITA’ Zona Borgo Loreto (via Ceccopieri) Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Gennaio
Via Montello Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 28 Febbraio
Zona Incrociatello (Via Valtoce) Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Durata alcuni mesi
Via Acquaviva Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Gennaio
Viale Trento e Trieste Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Gennaio Via Villa Glori Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 28 Gennaio
Via Serio Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Gennaio
Zona piazza Somenzi (via Alieri) Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Gennaio
Via Barezzi Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Gennaio
• Borgo Loreto: (via Ceccopieri): cantiere per il rifacimento dei sottoservizi e della sede stradale nell'ambito della riqualificazione di Borgo Loreto (Fine lavori: 30 gennaio 2009). • Zona Incrociatello (via Valtoce): Ristrutturazione della rete di distribuzione di energia elettrica e illuminazione pubblica (Durata lavori: diversi mesi). • Via Acquaviva: cantiere per la posa della nuova tubazione del gas metano (Fine lavori: 30 marzo 2009). • Via Montello: ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine lavori: 28 febbraio 2009). • Via Serio: cantiere per l'allaccio alla rete del teleriscaldamento (Fine lavori: 30 gennaio 2009). • Via Villa Glori (tra V.Divizioli e V.Trecchi): cantiere per l'allaccio alla tubazione del gas metano (Fine lavori: 23 gennaio 2009). • Viale Trento e Trieste (tra V.Belfiore e V. P.ta del Tempio): ristrutturazione della rete semaforica (Fine lavori: 30 gennaio 2009). • Zona piazza Somenzi (via Alieri): ristrutturazione degli allacci alla rete del gas e dell'acquedotto, rifacimento marciapiedi (Fine lavori: 30 gennaio 2009). • Via Barezzi: cantiere per gli allacci alla rete del teleriscaldamento e della fognatura (Fine lavori: 30 gennaio 2009).
L’Oroscopo Della Settimana
di Romeo
Oggi forse vi sentirete dubbiosi per qualcosa. Chiedete il supporto di validi consulenti per evitare passi azzardati. Attenzione soprattutto ai beni in comune.
Oggi avete lo spirito giocherellone e nessuna regola vi impedirà di giocare, anche a giochi di seduzione con il vostro partner. Tutto è concesso.
Mantenete la calma per andare oltre qualche divergenza del quotidiano. Gli altri a volte esagerano se vi vedono duri. Voi in realtà avete il cuore tenero.
Chiedete aiuto ad un legale. Tramite questo supporto ricevuto potreste scoprire qualcosa che non vi era chiaro. Sarà bene per evitare errori di percorso.
E' arrivata la giornata adatta per osare. Oggi direte di sì alle novità. Prendete al volo le occasioni giuste e volate verso ulteriori posti di grande soddisfazione.
Arriveranno buone nuove. Oppure delle conferme che le cose vanno per la giusta strada. Ciò che avrete intrapreso vi porterà bene. E non dimenticatevi dell'amore.
Oggi potrebbe essere la giornata giusta per recarvi in posti legati al passato. Potrete scoprire qualcosa di veramente importante per la vostra vita.
Nel settore sentimentale state attraversando un momento sereno grazie soprattutto al vostro spirito. La vita di coppia gode di una fase positiva.
La Luna renderà più armonici i vostri discorsi con figli, se ne avete, o con qualche persona che percepite più indifeso e che sentite di proteggere.
Oggi è il giorno giusto per riposare. E per dedicarsi al vostro fisico. Vi sentirete non proprio in forma ed è meglio andare a fare qualche visita accurata.
Sarete soddisfatti di quello che arriverà da questo settore. Finanze che vi faranno ricredere in positivo, con la speranza di un futuro migliore.
Le occasioni buone arrivano dal vostro ambito professionale, ma è anche merito delle vostre capacità. Frequentate ambienti nuovi e occasioni sociali per avere fortuna.
Farmacie di turno Dal 23 al 30 Gennaio 2009 ANNICCO MACULOTTI ENRICO Via Marconi, 24 26021 Annicco Tel. 0374-79407
MALAGNINO GAMBA CARLO In appoggio fino alle ore 24.00 Via S. Ambrogio, 20 26030 Malagnino Tel. 0372-58348
CREMONA GUARNERI s.n.c. Corso Garibaldi, 191 In appoggio fino alle ore 24.00 26100 Cremona Tel. 0372-21335
ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
ORARI DI APERTURA Mattino: 08:00 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:30
Giorno di chiusura settimanale: LUNEDÌ MATTINA
Giorno di chiusura settimanale: NO
SESTO CREMONESE PORTESANI ANNA Viale Matteotti, 12 26028 Sesto Cremonese Tel. 0372-76013
ROBECCO D´OGLIO PALERMO EMILIA Via Sguazzi, 18 26010 Robecco d´Oglio Tel. 0372-921122
CREMONA - FARMACIA 11 A.F.M. DI CREMONA s.p.a. Via Giuseppina, 27 26100 Cremona Tel. 0372-434784
ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00
ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30
Giorno di chiusura settimanale: GIOVEDÌ
Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO
Giorno di chiusura settimanale: LUNEDÌ
ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO
METEO WEEK-END
TEMPERATURE MASSIME PREVISTE IN LOMBARDIA Città Venerdì Sabato Domenica Bergamo 5 5 9 Brescia 5 6 7 Como 5 6 10 CREMONA 5 5 8 Lecco 6 7 11 Lodi 5 6 7 Mantova 4 6 7 Milano 5 6 9 Pavia 4 5 8 Sondrio 4 4 10 Varese 4 5 9
sabato 24 gennaio 2009
domenica 25 gennaio 2009
trovi
anche da:
Bar Supermoka
corso Corso Campi, 39
Televisione &Cinema
trovi
anche da:
Tabacchi Persico
piazza Cadorna, 1
Programmi televisivi da Sabato 24 a Venerdì 30 Gennaio 2009
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opo le performance tanto apprezzate a Markette su La7, Piero Chiambretti (foto a destra) è sbarcato a Mediaset portando con sé una buona scorta di ironia. Ironia che non risparmia nessuno, nemmeno il patron di Mediaset. Del resto “Striscia la notizia” autorizza questo tipo di televisione. IL PROGRAMMA E’ partito martedì scorso, rigorosamente in fascia notturna, il programma “Chiambretti Night”, che per settimane ha fatto parlare l’opinione pubblica. E come nella tradizione, anche i promo hanno annunciato qualcosa di in-
L’ironia di Chiambretti invade la notte di Italia 1
novativo per la rete giovane diretta da Luca Tiraboschi. Dopo il primo video che mostrava dei giovani Fedele Confalonieri, Silvio Berlusconi e Piero Chiambretti quando si guadagnavano da vivere cantando e suonando sulle navi da crociera, il secondo della trilogia riprende la battuta del presidente del Consiglio su Barack Obama che ha fatto il giro del mon-
La scorsa settimana ha preso il via il nuovo programma dell’ex conduttore di Markette
Il promo del programma con Berlusconi e Confalonieri giovani
tv
raiuno
raidue
raitre
la 7
sabato 24
do, la definizione di “abbronzato”. Come si può vedere sulla rete, il nuovo annuncio comincia dalle immagini sbiadite e celeberrime del cult cinematografico Casablanca con l’addio tra Humphrey Bogart e Ingrid
domenica 25 Lunedi’ 26
Bergman e sullo sfondo l’aereo pronto alla partenza. Per Chiambretti una nuova sfida, da vincere come è accaduto per alcune stagioni a La7. Italia 1, martedì e giovedì ore 23.55
Martedi’ 27
MIAMI VICE
La serie culto diventa un film In due parole Miami Vice, pellicola diretta da Michael Mann e ispirata alla serie che ottenne un grande successo in tutto il mondo tra il 1984 e il 1994, si permette oggi ciò che la televisione di allora non poteva proporre al proprio pubblico.
vano Don Johnson e Philip Michael Thomas. Sullo sfondo una città con i toni marcati sul rosso della notte (come in Collateral) e una magistrale sequenza (in apertura) girata in una discoteca in cui divertimento e violenza sembrano non vedersi reciproca-
LA TRAMA A differenza del telefilm, nella vicenda di Sonny e Tubbs, i due poliziotti abilissimi a infiltrarsi in un grosso giro di droga, il regista inserisce violenza ad alta intensità di decibel e una storia di passione al calor bianco. Del resto, Michael Mann è un maestro accreditato del genere. Colin Farrell e Jamie Foxx (nella foto) rile-
mente e sparatorie in cui i colpi delle pistole esplodono come cannonate. In più c’è la variante esotica rappresentata da Gong Li, attrice resa famosa dai film di Zhang Yimou che offre la sua bellezza al complesso personaggio di Isabella, donna del boss e business woman combattuta per amore. Italia 1, lunedì ore 21.10
mercoledi’ 28
giovedi’ 29
venerdi’ 30
11.30 12.00 13.30 14.00 14.30 17.00 17.15 17.40 17.45 18.50 20.00 20.30 21.30 23.50 00.50
occhio alla spesa la prova del cuoco Tg 1 easy driver. Attualita' effetto sabato. Attualita' tg1 - che tempo fa a sua immagine Attualita' tg1 l.i.s passaggio a nordovest l'eredita'. Quiz Tg1 - tg1 sport affari tuoi. Quiz ballando con le stelle tg1 - applausi tg1 notte
10.00 10.30 10.55 13.10 14.00 15.15 16.20 16.35 18.00 20.00 20.40 21.30 23.35 00.30
linea verde orizzonti a sua immagine ss messa - angelus Tg1 - benjamin domenica in - l'arena domenica in... sieme tg1 - che tempo fa domenica in - 110 e lode domenica in - 7 giorni Tg1 - Rai Tg Sport affari tuoi. Quiz tutti pazzi per amore. Film TV - 7a puntata. tg1 - speciale tg1 oltremoda. Attualita'
10.00 11.00 11.25 12.00 13.30 14.10 16.15 18.50 20.00 20.30 21.20 23.15 23.20
verdetto finale. Attualita' occhio alla spesa che tempo fa/Tg 1 la prova del cuoco Tg 1 / tg1 economia festa italiana. Varieta' la vita in diretta. Att. (16.50 - tg parlamento 17.00- che tempo fa/tg 1) l'eredita'. Quiz Tg1 affari tuoi. Quiz il bene e il male. Fiction tg1 telegiornale porta a porta. Attualita'
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verdetto finale. Attualita' occhio alla spesa che tempo fa/Tg 1 la prova del cuoco Tg 1 / tg1 economia festa italiana. Varieta' la vita in diretta. Att. (16.50 - tg parlamento 17.00- che tempo fa/tg 1) l'eredita'. Quiz Tg1 affari tuoi. Quiz ciak... si canta! Varieta' tg1 - tv7 l'appuntamento. Attualita'
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Venerdì 23 Gennaio 2009
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ITALIANS
Di Giovanni Veronesi Carlo Verdone e Sergio Castellitto sono i protagonisti del nuovo film di Giovanni Veronesi. Un’inedita coppia che promette gradi cose. LA TRAMA Fortunato è un camionista che da molti anni trasporta Ferrari rubate negli Emirati Arabi per conto di una ditta romana. Ma quello che sta per compiere sarà il suo ultimo viaggio. E’ ora di passare il testimone al giovane Marcello, da pochi mesi in prova nella stessa società. Per due giorni e due notti attraversano il deserto dell’Arabia Saudita alla guida di una bisarca stipata di lussuosissime automobili. E tra esilaranti avventure e surreali posti di blocco, tra loro nasce una vera e propria amicizia. Arrivati a Dubai, decidono di concedersi una serata all’insegna del divertimento. Ma a causa di un incontro inatteso, finiscono per passare la notte in prigione e per ritrovarsi coinvolti in una folle gara di velocità tra Ferrari…
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CINEMA – La pellicola drammatica si intitola “Il respiro del diavolo”
Storia di un rapimento nel film di Hendler
Arriva sul grande schermo la pellicola drammatica diretta da Stewart Hendler. Un cast formato da bravi attori, anche se manca la star di prima grandezza. Ma non è detto che sia un difetto. LA STORIA Un banale malvivente di nome Max sta cercando con tutte le sue forze di comportarsi in modo onesto, dopo un’esistenza passata a sfidare la legge. Ma tutti i suoi sforzi vengono vanificati quando la banca rifiuta di concedergli il prestito che gli avrebbe permesso di iniziare una nuova vita, as-
sieme alla sua fidanzata Roxanne. Poco dopo, Max riceve una telefonata da parte di un suo vecchio amico, un ex carcerato di nome Sidney, che gli offre un ultimo, facile lavoro. Si tratta di rapire una persona per poi chiedere il riscatto alla famiglia: non sembrerebbe tanto complicato. Max è tentato all’idea di guadagnare un po’ di soldi facili; il denaro gli permetterebbero di realizzare il sogno della sua vita: aprire un ristorante. Certo è rischioso, ma in questo modo otterrà i soldi di cui ha bisogno per lasciarsi definitivamente il passato alle spalle. In fondo, che problemi potrebbe mai causare un ragazzino di dieci anni? David Sandborn è l’unico figlio di un benestante uomo dell’alta società del Vermont. Sembra proprio un bambino innocente, che vive una vita tranquilla e privilegiata; per lo meno fino al giorno del suo decimo compleanno, quando un uomo vestito da babbo natale bussa alla porta della sua casa. E’ il giorno
sabato 24
canale 5
italia 1
rete 4
SOL REGINA po
Genere: Drammatico
di Stewart Hendler
Cast: Josh Holloway, Sarah Wayne Callies, Blake Woodruff, Joel Edgerton, John Kapelos, Dulé Hill, Michael Rooker, Jennifer Shirley. Durata: 95 minuti Produzione: Eagle Pictures, Usa 2007
Josh Holloway in una sequenza del film
domenica 25 Lunedi’ 26
Martedi’ 27
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della festa di compleanno di David, Max si sta occupando di intrattenere i bambini. Max distrae l’attenzione dei bambini e dei loro genitori mostrando loro un grande sacco colmo di giocattoli, poi, improvvisamente, fugge via dalla casa trascinandosi dietro David. Max porta David da Sidney, con lui c’è Vince, uno dei suoi scagnozzi. Questi, assieme alla fedele Roxanne, portano David nel bosco, in un rifugio lugubre e isolato. Roxanne appare decisamente in disaccordo in merito al rapimento, ma è preoccupata per l’incolumità del bambino, perciò decide di prendersene cura, almeno fino a quando resterà nelle loro mani.
Giovanni Biondi
Dentro le notizie...
Nell'ambito della trasmissione «Dentro le notizie», in onda su Telesolregina, l'assessore provinciale all'ambiente e allo sport Giovanni Biondi farà il punto sui principali eventi accaduti sul nostro territorio. • Cremona: Si della Provincia alla riconversione Tamoil; • Cremona: Sei Giorni, successo per il Gala di presentazione; • Lettera di Protesta di Luciano Pizzetti; • Casalmaggiore: L'assessore dona 5mila euro al Comune; • Linate rischia la chiusura Cremona non stia a guardare. La trasmissione va in onda sono il venerdì alle ore 23.10, replicata il sabato alle ore 12 e la domenica alle ore 17.30.
mercoledi’ 28 giovedi’ 29
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tg5 mattina LE FRONTIERE DELLO SPIRITO. attualita' finalmente soli. Telefilm Tg 5 - meteo 5 grande fratello amici. Reality questa domenica chi vuol essere milionario edizione straordinaria Tg 5 - meteo 5 paperissima sprint dr. house. Telefilm maurizio costanzo show tg5 notte/meteo5
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Coffee Break
Venerdì 23 Gennaio 2009
LA STORIA La Granbassi fa la giornalista e la Vezzali balla su Raiuno
Valentina & Margherita duellano a distanza in tv D ue donne così diverse non potevano che finire in programmi tanto distanti tra loro. Valentina Vezzal i e M a rg h e r i t a Granbassi hanno in comune solo il fioretto che le ha fatte diventare due grandi campionesse dello sport. Più vincente la prima, non
gonabile a quella del dorato mondo dello spettacolo, che attrae tutti come una calamita. Eccole allora pronte a sfidare pregiudizi e critiche pur di cimentarsi su un altro palcoscenico. SFIDA A DISTANZA Diverse in tutto Valentina e Margherita. Non stupisce quindi che la loro presenza in tv sia agli antipodi. Scar-
Sopra Valentina Vezzali e a lato Margherita Granbassi
tanto però da impedire alla sua rivale di ritagliarsi un ruolo importante nella scherma mondiale. Ma la fama sportiva non è certo para-
tati i reality da entrambe, la Granbassi ha spiazzato tutti accettando la proposta di spalleggiare Santoro ad “AnnoZero”. Un ruolo
da aspirante giornalista difeso con forza tanto da congedarsi dai carabinieri. La parata e risposta (azione della scherma…) della Vezzali è arrivata a passo di danza. Il rigore del dibattito politico contro la frivolezza del ballo. Vestiti e trucco accattivante con tanto di bacio al partner durante la seconda puntata di “Ballando con
le stelle” su Raiuno. Valentina ha voluto dimostrare a tutti di essere anche femminile e la sua popolarità le ha permesso di sopperire a evidenti carenze tecniche nella danza. Probabilmente entrambe torneranno a sfidarsi sulla pedana con il fioretto. Di certo la contesa sarà ancora più accesa.
CURIOSITÀ Sarà l’inviata in Brasile per la quarta edizione della Fattoria
Dopo i lamenti la Venier torna a Mediaset
Mara Venier e a lato una precedente edizione della Fattoria
Lo sfogo di qualche settimana fa ha prodotto i suoi effetti. Mara Venier rientra a Mediaset dopo 9 anni. La conduttrice veneta aveva più volte lamentato che nessuno le offriva più un ruolo da protagonista in tv, ma l’amarezza è durata poco visto che la Venier è stata ingaggiata per il ruolo di inviata in Brasile nel reality la Fattoria 4. Un bel colpo, se si pensa che l’ex signora della domenica avrebbe soffiato il posto nientemeno che alla giovane Melissa Satta. TUFFO NEL PASSATO Per la Venier si tratta di un grande ritorno a Mediaset, che aveva lasciato nel 2000 dopo un paio di flop. Pare però che la scelta sia
stata presa solo dopo molte perplessità, legate principalmente alla necessità di restare in Sudamerica per almeno due mesi. Ma la prospettiva di avere per una volta dopo tanto tempo un ruolo diverso da quello di semplice ospite, avrà fatta cadere ogni tabù.
sportcafè
Due squadroni offuscati dai soldi di Kakà
La Pro Recco in azione
Non è purtroppo un luogo comune che il calcio offusca il resto dello sport. Concesso che il football, malgrado un netto calo di interesse, resta la disciplina più seguita dagli italiani, ciò non autorizza il mondo dell’informazione a tralasciare le imprese che arrivano da altri sport. Questa nuova rubrica vuole quindi premiare quei campioni che lasciano il segno, anche se molti non se ne accorgono perché troppo presi dal destino di Kakà. In copertina meritano di esserci due squadre che dall’inizio della stagione hanno solo vinto, impresa notevole nello sport italiano, competitivo in tutte le discipline. Le corazzate in questione sono la Montepaschi di Siena e la Pro Recco. I toscani giocano a basket e hanno conquistato trenta punti in quindici giornate. Ma quello che rende ancor più clamorosa l’impresa Shaun Stonerook della è la facilità Montepaschi Siena con cui la squadra batte gli avversari, spesso distanziati di 20-30 punti. Roba d’altri tempi. Il sogno di Siena è fare filotto in campionato, Coppa Italia ed Eurolega (la Champions League del basket) e l’impresa non è affatto impossibile. Ma sul trono dei dominatori siedono anche i liguri della Pro Recco, da anni assoluti padroni della pallanuoto. Campioni d’Italia e d’Europa in carica, hanno vinto dodici partite in altrettanti turni e come i colleghi della pallacanestro, lasciano agli avversari solo le briciole. Eppure tutti insieme non guadagnano quanto Kakà. Per carità, sarà la legge di mercato, ma lo sport a volte va oltre l’aspetto economico…
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Il mondo tira la cinghia, Dubai apre lo Shopping Festival ... ma anche “La festa della Spesa” è in saldo
I
l mercato dei piedi d’oro o di bronzo ha rubato a queste pagine ancora una volta la collaborazione di GianLuca Tizi che si occupa di procure per calciatori e gente di sport.. Pazienza, mi riposerò per Pasqua. Vengo ai titoli e ai fatti che li hanno suggeriti. Parto dallo sci. Nelle ultime gare niente da fare, né uomini né donne:più che saldo è fallimento, spero momentaneo, ma il presidente della Federsci e quello del Tennis, in lotta fra loro, urlano contro quello del CONI. Lui si sforza di apparire serio, ma se la ride come un matto. L’amore per lo sport c’entra come i cavoli a merenda. Il Milan salda 1 a 0 la Fiorentina,si porta a meno 6, ma il suo pubblico ricorda 60mila diavoletti alla vista dell’acqua santa.I soliti ultras sparerebbero razzi ,dove non dico, a Beckham , Braida e Galliani («…il mondo intero vale
Adriano Galliani
trumbè: deposta la chiave inglese, va al suo bar, cambia le patatine in bella vista e controlla l’incasso. Al giocatore Kakà invidia solo i quasi 500mila euro di introiti/settimana e al quasi compratore il nome lungo come un treno, Al Shaik Mansour Bin Zayed Al Nayan of Kings of Abu Dhabi.Suo papà il Re gli telefona «Ciao Bin, stai calmo un giorno o due, ieri ho perso in borsa 484 mil.ni di euro,non siamo alla fame, ma insomma... Ho 100mila appartamentini vuoti e sfitti, ho abbassato il prezzo, 250mila per 50 metri, più saldo di così, ma gli europei nisba». (Forse si gratta la testa sotto il lenzuolo di lino irlandese, ndr). L’offerta del City c’è stata, la rinuncia (per ora) è rimandaRicardo Izecson dos Santos Leite, conosciuto come Kakà ta. la metà di prima» - Sky) e maledice Interista ma bergamasco (3 a 1) perfino il Berlusca che, secondo Gevedo Mourinho quasi in saldo anche ne Gnocchi, pare abbia convocato il nelle sue comparsate in Tv. La Juve giocatore per chiedergli un prestito. perde il colpo dell’inciampo, malgraUnico rossonero impassibile il quasi do Mughini, il suo bianco casco di
capelli, le pappagorgie sopra le ridicole giacche variopinte forse consigliate da Luxuria. Dunque è a -3, ma l’anno scorso in pari data era a -12. Dopo il Milan 3° e di nuovo quieto dopo il no di Berlusconi, ecco il Genoa, 2-0 a Lecce: salta Fiorentina e Napoli, partito per Verona a suonare il Chievo, e suonato per 2 a 1.Varriale con cravatta nera e piedino sempre impennato di tacco sotto braghe troppo lunghe ciancia a sostenere De Laurentis che proprio sabato (scorso) parlava di scudetto. Oggi è a -10 dalla cima, due tacche in meno delle 12 tonnellate di cibi scaduti e marci scovate dalla GdF in una delle quotidiane puttannate cittadine. Il Vesuvio ha scordato saldo e dovere, forse in attesa dei saldi di Donna Rosa e Bassolino.Guai a chi dice che sono razzista. Il resto classifica è nella norma, ma l’Atalanta ha superato i Catania. Va bene così, come si legge nell’Intermezzo.
Classifica lega pro 1 • divisione A •
Pro Patria Reggiana Spal Novara Cesena Padova Verona Cremonese Lumezzane Pro Sesto Portogruaro Monza Pergocrema Ravenna Lecco Legnano Sambenedettese Venezia
INTERMEZZO
16 Gennaio 2008. Ci sono anniversari belli, altri meno. Ivan Ruggeri presidente dell’Atalanta, entra in coma a seguito di aneurisma. E’ noto in Lega e FIGC per il sua carattere schietto. Alessandro Dell’Orto, bergamasco, e responsabile sport di Libero, mi concede di pubblicare qualche stralcio della sua intervista al figlio Alessandro, 21 anni, presidente dell’Atalanta, il più giovane responsabile della serie A. Io ho frequentato suo papà. L’intervista, Titolo e occhiello.
«Io aspetto papà, gli faccio ascoltare le partite e sogno di farmi da parte». Cosa ricorda di quel 16 gennaio? «Nulla, solo immagini confuse, credo che la mente tenda a cancellare le esperienze negative». Cosa le manca di lui ? «Tutto, come padre e come compagno di lavoro. Mi portava con sè fin da bambino, e quando potevo lo seguivo anche a Zingonia, al campo di allenamento». L’insegnamento più prezioso che ha ricevuto?
Alessandro Ruggeri
«La lealtà (me lo riferiva anni fa anche Aurelio Locati, caporedattore di Record-nda). Mi ha sempre detto che essere corretti con tutti alla lunga paga». Il suo carattere è simile o di-
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il calcio
1-1 a Sant’Elena
Eugenio Grignani
Botulini per il Penzo
M
ezza partita, mezza cronaca, il conto personale non fa una piega. Il vecchio Gogio di Cae de la Mandoa, spinge la sua barca sbilenca verso la cuginetta della Sant’Elena vera, quella in mezzo all’Atlantico, dove il 5 maggio 1821 Napoleone smise di essere Imperatore. Luca Pedroni,allibito,non parla e non fotografa, la macchinetta fai da te congelata dalla galaverna salmastra. Approdiamo con qualche ritardo allo sportello accrediti chiuso. Gogio, ex capitano da mar, fa un giro e torna con un tipo sbilenco anche lui: «…ti mòna, xè amici che vién de Cremona, mòvete». Un grigio sbiadito aleggia sul vecchio stadio, ridotto a 7500 posti per evitare i tornelli. E bravo Cacciari, come racconta Casagrande, A.S. della società. Per domenica scorsa sono 5ooo più del necessario. Oggi capisco come mai l’ex Presidente abbia preferito il Palermo. Noi due abbiamo già perso il gol di Pesaresi e dal quarto d’ora al 40° perderemo altri tre gol, nel senso che non vengono realizzati.Vago col binocolo sulla tribuna semideserta e le espressioni del Cav del Lav sono alterne, e se ho imparato in qualche modo a interpretarle la cosa non mi piace Tra speranze e delusioni raggiungo il 41°. Momentè, con la gamba sostituisce il braccio ideale al quale l’arbitro Gallione (AL) e il mounsciatt guardiola Tremolada da Monza, attaccano l’ombrello. Spiazzato Paoloni e realizzato il rigore, i cremonisti hanno ancora un
verso da quello di suo papà? «Non so, sicuramente ho i suoi stessi obiettivi, lo stesso modo di vedere il calcio, non mi piace parlare troppo». Suo papà ha portato avanti battaglie dure e determinate contro il sistema e in certi momenti anche contro il tifo organizzato (Gli Ultras,nda)Lei è così deciso? «Non mi sono ancora capitate situazioni così delicate: In questo momento le cose vanno bene, sia a livello di bilancio sia di risultati sul campo» (27 punti in classifica, 22 conquistati in casa, nda). Presidente a 21 anni, è stres-
po’ di fiato e due occasioni perse. Dal 10° del secondo tempo vagano sempre più sul vecchio campo:ci vorrebbero quintali di botulini per aggiustargli alla meglio le rughe centenarie. Fallisce la ricerca di un’improbabile successo finale di una delle due squadre. Per definizione e per scelta sto sempre con l’allenatore, so bene che oltre agli ultras mi legge anche qualcuno dello spogliatoio. Certo preoccupano le camere d’aria dei ragazzi, mica tutti sono Carotti settepolmoni, 24 anni e una grinta de la madò. Per l’ossigeno ai muscoli (e al cervello) forse è meglio guardare altrove, non certo a Mondonico Emiliano da Rivolta. Finalino. Ho sentito un ragazzo, uscito dalla stiva del barcotto senza oriundi, dire che gli arbitri non c’entrano. Ti mette giù il problemino di 3° media,che è il suo forte. Dopo il solito 4,3,1,2, che muta in 5,2,2,1 o 3,3,1, 2 e mezzo, passa ai rigori. Contro la Cremo 5, di cui 2 al Venezia, 1 all’andata, 1 al ritorno. Domenica 64 falli, 9 ammoniti, mancano i dati dell’andata. Non ho sentito di 10 angoli a 3 per la Cremo. Mi pare che i due guardialinee fossero di Monza. Nell’assemblea della Lega Pro, Presidente Macalli di Crema - il Pergo a 3 punti da noi come il Monzahanno approvato all’unanimità il bilancio. Speriamo risparmino anche sui viaggi di arbitri e & Co. Alessandria e Monza sono dalle nostre parti, più vicini di Foggia, Napoli.,Roma e Provincia: ricorreranno al fondo extra. Intanto iI ragazzo della stiva non viene promosso alle superiori. Tiè.
sante? «No, se lo fai con amore e passione e se segui l’esempio ricevuto». Che regalo vorrebbe fare al
Ivan Ruggeri
papà per fine stagione? «Non faccio proclami ma sono sicuro che lui apprezzerà il fatto che ci metto tutto l’impegno possibile. Se l’Atalanta sta andando bene non è merito mio, ma suo. Proprio per questo ho riconfermato tutto lo staff al completo, e sono stato ricambiato». Alessandro, ha un sogno? «Sì, tornare dietro le quinte. Significherebbe che papà ha ripreso a lavorare e sta finalmente bene». Fine della mio riassunto e grazie a Dell’Orto. Bravo figlio. Nel frattempo il 3 a 1 all’Inter è un regalino mica da poco, vero Ivan?
Sport
Venerdì 23 Gennaio 2009
Pallacanestro: Dopo una vittoria per il rotto della cuffia
Vanoli in campo a Roseto degli Abruzzi
L
di Giovanni Zagni
La Vanoli soffre ma vince. Probabilmente coach Cioppi è un amante del brivido ed anche un "predicatore" del basket spettacolo, emozioni e suspence compresi. Vinceva 15-1 la Vanoli dopo 4 minuti ed ai nostri tempi, anche se lontani li ricordiamo con piacere, la partita poteva considerarsi chiusa, oggi no, specie se chi vince lascia spazi al coraggio dei perdenti, con le sue scelleratezze.
Si perchè come non mai le decisioni tattiche dell'allenatore cremonese hanno permesso ai labronici di rimettersi in corsa, per poi, sulle ali dell'entusiasmo, provare a vincere la partita. Fortunatamente le grandi prestazioni offensive dei vari Bell,Terry e Cusin, han chiuso la porta in faccia a Livorno, quando tutte le circostanze (vantaggio ospite di 6 punti a 3' dalla sirena) pareva avessero spalancato la porta «all'assassino, che fosse Boyette o Kemp l'avrebbe trovato l'investigatore». Resta la consolazione dell'ennesimo successo
Classifica legadue Cimberio Varese Trenkwalder RE Vanoli Soresina Prima Veroli Fastweb Casale M. Fileni Jesi Harem Scafati Basket Livorno Pallacanestro Roseto Basket Rimini Crabs B. Sardegna Sassari Edimes Pavia Umana Venezia Aget Imola Enel Brindisi Carmatic Pistoia
22 20 20 20 20 20 16 14 14 14 14 14 14 12 12 10
sul filo di lana. Ma sino a quando "lo stellone del basket" coprirà le malefatte difensive dei cremonesi? Ora si va a Roseto degli
Abruzzi, campo caldo, sul quale per vincere sarà necessario non concedere più di 70 punti o giù di lì ad avversari tosti, quanto modesti tecnicamente. Ma che garanzie ci può dare questa squadra "stellare" in attacco quanto morbida in difesa? Speriamo che Cioppi rinfrancato dallo scampato pericolo, riesca a convincere i suoi a miglior applicazione perchè lo stipendio si giustifica facendo canestro, ma anche cercando di impedire agli altri di farlo. Che tra le due non è certo la cosa più difficile. Pensiamo che possano riuscirci anche coloro che madre natura non ha dotato di "mano delicata" Per andare lontano non si prescinde da questi concetti.
Play off, strada impervia per la Juvi Una stoica JuVi Witor's, menomata da assenze per infortunio e malattia (Paolo Conti e Degli Agosti) ha resistito sin che ne ha avuto alla capolista Vemsistemi Forlì, cedendo al Palasomenzi per 66-76. Una bella partita su sponda JuVi ben giocata e ben gestita, al cospetto di un avversario capace solo di mostrare i suoi grandi mezzi negli ultimi 4' di gara, quando approfittando anche del calo inevitabile dei cremonesi, ha avuto semaforo verde e s'è preso i due punti
che lo lanciano in vetta al gruppo, approfittando del passo falso di Treviglio sul campo del Gira Ozzano. Peccato per i grigiorossi, cui certamente i finali "in volata" sono indigesti, perchè una vittoria juvina non avrebbe destato scandalo, anzi, ai più sarebbe parsa meritata, stante la prestazione ospite, parsa quanto mai rivedibile. Ora la via dei play off si fa quanto mai in salita perchè alle viste c'è la trasferta di Omegna, terza forza del campiona-
judo
Marta Frittoli, neo 4° dan del Kodokan
Pugilato
Chiamata in azzurro per Massimo Avosani
Massimo Avosani sul ring
Bell va a canestro per la Vanoli Basket
Valenti in elevazione. A lato Bell va a canestro
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to, sul cui terreno la Witor's deve andare con l'animo sgombro e la voglia di farcela, poichè psicologicamente ha grandi vantaggi, su una contendente che va gonfiando il petto per dirsi : guardate come sono brava ! E proprio in queste circostanze (la partita con Forlì deve pur aver insegnato qualcosa) il "poverello di turno" può insinuarsi e mettere in crisi le certezze del del più forte, per coglierlo in fallo. Chissà che non vada proprio così. Sarebbe un
Prima grossa soddisfazione per l'Accademia Boxe Cremona in questa annata che ancora non ha visto alcun pugile del sodalizio sul ring. E' arrivata l'attesa chiamata in nazionale per Massimo Avosani, il 17enne casalasco che cercherà di dare continuità alle presenze cremonesi in nazionale dopo le apparizioni, nelle ultime stagioni, dei vari Cristian Marchetti, Simona Locatelli, e Lodovico Orsini. La chiamata di Avosani è arrivata per la squadra nazionale juniores che quest'anno dovrà disputare sia i Mondiali che gli Europei di categoria. Massimo dovrebbe ottenere presto la qualifica di titolare della squadra, almeno dopo il primo collegiale che durerà una decina di giorni e che è iniziato martedì scorso a S. Maria degli Angeli (Assisi) sotto la guida del direttore tecnico della squadra nazionale youth, l'ex campione europeo dei pesi gallo
Valerio Nati. Avosani, che nel dicembre scorso ha conquistato la medaglia di bronzo nella categoria pesi welter non ha ora più rivali in quanto i due che lo avevano preceduto sono passati, per età, alla categoria superiore. L'attività della squadra nazionale juniores dovrebbe iniziare a marzo con alcuni tornei internazionali. Avosani si presenta con un bagaglio di 34 incontri disputati nella sua carriera iniziata il 14 ottobre ad Alfianello, nei quali ha ottenuto 17 vittorie, 7 pareggi e 10 sconfitte, queste ultime quasi tutte maturate contro avversari di categoria superiore, quando, da cadetto, affrontava gli appartenenti alla categoria juniores. Ha vinto il Torneo di Siena nella categoria Cadetti nel 2007 e quello di Pinerolo, sempre tra i cadetti, nel 2008, ed il campionato interregionale juniores di Riccione.
Classifica serie a/dil. Fulgor Forlì 24 Intertrasporti Treviglio 20 Paffoni Omegna 20 Assigeco Casalpustrerl. 18 Finance Vigevano 18 Gira Ozzano 16 Siram Fidenza 16 Jesolosandonà 14 Basket Lumezzane 14 L.Maggiore-Castelletto 14 JuVi Witor's 12 Tirreno Power Vado 12 RB Montecatini 10 Russo Cagliari 2
passo importante, non solo per i due punti, ma per la tranquillità del prosieguo. GZ
Bucci della Juvi Witor's
Kodokan : Marta Frittoli 4° Dan
Un nuovo successo del Kodokan il riconoscimento ottenuto da Marta Frittoli che, grazie alla medaglia d’argento nella Coppa del Mondo di Ju-no-kata in coppia con Ilaria Sozzi, è stata insignita dalla Fijlkam del grado di 4° dan nella cintura nera. Dopo una lunga pratica amatoriale approdò alla cintura nera 1° dan nel 2003 e, , successivamente, al 2° dan raggiunto sempre per esami federali. Poi l’inizio delle competizioni di Kata dove, in coppia con Ilaria Sozzi, sbaragliato il campo regionale sia nel Ju-no-kata come nel Kime-no-kata, non ci mise molto a scalare le vette nazionali. Nella primavera del 2006 conquistò il bronzo agli “italiani” nel
Ju-no-kata e, in ottobre, arrivò l’oro europeo a Torino e la Fijlkam la premiò con il 3° dan. Ormai la coppia cremonese era lanciata : altro oro europeo a Wuppertal nel 2007 seguìto, in autunno, dal sesto posto mondiale a Tokyo 2007 : Nello scorso 2008 arrivarono l’argento europeo di Malta, l’oro all’internazionale di Lignano e, infine, l’argento mondiale a Parigi. Promozione a 4° dan, dunque per Marta, al grado di 4° dan ma non concessa alla sua partner, Ilaria Sozzi, in quanto quest’ultima, ha già raggiunto il 5° dan, il massimo grado previsto dalla Federazione – non più di un passaggio all’anno - solo per gli atleti che sono saliti sul podio in un campionato d’Europa o del
mondo. Questa promozione ha ridisegnato la gerarchia dei gradi nel judo femminile cremonese: Ilaria Sozzi, 5° dan, Marta Frittoli, 4° dan, Monia Castelli 3°dan, tutte del Kodokan e, a seguire, circa una ventina di cinture nere 1° dan, a partire dal 1977, quando Daniela Zucchi fu la prima atleta della quarantennale storia del judo femminile cremonese a raggiungere l’ambito traguardo. Prossima alla laurea in medicina presso il San Raffaele di Milano, Marta sta ricaricando le batterie, unitamente a Ilaria, per una nuova stagione nella quale dovranno dare il massimo per conservare la posizione di assoluto prestigio mondiale che hanno conquistato.
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Sport
Venerdì 23 Gennaio 2009
ciclismo: Sei giorni di Cremona
In città il ciclismo di livello mondiale
M
di Cesare Castellani
ancano non più di un paio di settimane a quello che dovrebbe diventare il più grande avvenimento agonistico del 2009 per Cremona, avvenimento che segue immediatamente la disputa dei mondiali di pesca sportiva e quelli di tennis in carrozzella che hanno caratterizzato la stagione che ci siamo messi alle spalle: la sei Giorni Internazionale di Ciclismo. Sei giorni nei quali, dal 6 all'11 febbraio, Cremona diventerà, pur non possedendo
La pista della gara
ha voluto porgere un omaggio a Mina. personaggio sicuramente legato al ciclismo nostrano se è vero che il papà
parlare di una Sei Giorni, ne hanno avuto sicuramente un'idea convincente: sport e spettacolo, sport e musica,
Vera Carrara e Stefano Bertolotti
un velodromo stabile, la capitale mondiale del ciclismo su pista. Una vera scommessa quella che ha voluto intraprendere l'organizzatore Claudio Santi con la collaborazione del CCC 1891 Arvedi, ma una scommessa già vinta se si
Mino Mazzini fu presidente del Club Ciclistico Cremonese proprio negli anni in cui Alfo Ferrari vinceva il titolo mondiale a Reims. I cremonesi, anche quelli più scettici, anche quelli che non hanno mai visto o sentito
ciclismo e gastronomia. Questi gli ingredienti una Sei Giorni che si ripropone sulla falsa riga di quelle che in Olanda, Danimarca e Germania soprattutto incantano decine di migliaia di persone ormai da oltre un secolo. L'Italia ha avu-
Le 12 coppie invitate alla Sei Giorni 1. Walter Perez-Sebastian Donadio (Argentina) 2. Franco Marvulli-Alexander Aeschbach (Svizzera) 3. Petr Lazar-Alois-KankowskY (Repubblica Ceka) 4. Elia Viviani-Thomas Alberio (Italia) 5. Mikhailov Radionov-Sergey Lagkuti (Ukraina) 6. Andreas Graf-Georg Tazreiter (Austria) 7. Fabio Masotti-Angelo Ciccone (Italia) 8. Milan Kadlek-Joseph Zabka (Rep. Ceka-Slovacchia) 9. Alex Buttazzoni-Alessandro De Marchi (Italia) 10 Samuele Marzoli-Martin Blaha (Italia-Slovacchia) 11. Marcello Bertolo-Benjamin Edmueller (Italia-Germania) Silvia Mezzanotte
guarda a quanto è accaduto sinora e ad al successo, in quanto partecipazione di pubblico, registrato dalla presentazione ufficiale ella manifestazione avvenuta al teatro Ponchielli, gremito per l'occasione come mai ci si sarebbe potuti aspettare nonostante il cattivo tempo che ha sicuramente trattenuto a casa più d'un possibile spettatore. E' stata una presentazione, quella voluta da Claudio Santi, che ha toccato veramente le, corde dei cremonesi, a partire dall'esibizione dello Stradivari 1715 che, suonato dal Maestro De Lorenzi e accompagnato da Silvia Mezzanotte,
Il teatro Ponchielli gremito
to una discreta tradizione in anni lontani, ma la mancanza di una pista al coperto l'avrebbe relegata nel dimenticatoio, non fosse per l'intraprendenza di Claudio Santi che ne ha tenuto vivo il ricordo allestendo l'unica Sei Giorni che si svolge in un velodromo scoperto, il Pavesi di Fiorenzuola. Cremona entra nel novero delle 16 Sei Giorni internazionali che si svolgono annualmente e vi entra a passi da gigante, con pieno diritto. Oltretutto avrebbe dovuto chiuderne il ciclo se non fosse stata posticipata quella di Hasselt, in Belgio. Cremona, dunque, arriva dopo Fiorenzuola, Amsterdam, Dortmund, Monaco, Gand, Zuidlaren, Zurigo, Rotterdam, Brema, Berlino (che parte proprio oggi e festeggia il secolo di vita), Copenaghen, dove si correrà dal 29 gennaio al 3 febbraio. Personaggi illustri in pista e nel parterre, visto che correranno atleti del calibro di Francio Marvulli (tre volte iridato della pista, considerato il più forte seigiornista del momento, erede della famosissima coppia svizzera Risi-Betshart), del campione olimpico dell'americana, l'argentino Walter Perez, di Aeshbach, Zabca, Ciccone, Donadio e Colla. Arriveranno corridori ed ex di grande nome, come Silvio Martinello, Paolo Bettini e tanti altri che la sera dell'8 febbraio inforcheranno ancora una volta la bici per accompagnare Marco Villa nel suo ultimo giro di pista in quella che sarà la notte del suo compleanno, ma anche dell'abbandono ufficiale dell'attività agonistica. E, ancora, ci sarà colui che per mezzo secolo ha dominato il mondo delle Sei Giorni, prima come atleta (ne ha vinte 88 e disputate 223) poi come deus ex machina di tutto quanto accade nel mondo delle piste di legno, vale a dire Patrick Sercu e gli artisti che daranno spettacolo negli intervalli delle corse, a partire dai tanghisti argentini Veronica Palacios e Guillermo Berzins, all'orchestra di Ringo Story sino alla tre volte campionessa del mondo Vera Carrara che sarà la madrina della manifestazione. E non dimentichiamo i due ristoranti che, al centro della pista, saranno in grado di preparare il pranzo per 250 ospiti ogni sera.
pallavolo
Trasferta milanese per la Magic Pack
Vasileva dellla Magic Pack in schiacciata
Magic Pack tutta ancora da decifrare: fortissima in casa, rinunciataria in trasferta. E’ questa la considerazione che si trae da quanto visto nelle ultime partite disputate dalle ragazze di Simoncelli che saranno chiamate domenica al Palasomenzi alla prova forse più impegnativa della stagione una prova che le ragazze affrontano col morale giusto per puntare a una vittoria da incorniciare e con cui dare inizio ad una perentoria scalata verso le prime posizioni. La stessa squadra che in casa ha superato Villa Cortese quand’era prima in classifica, ha poi lasciato le penne, quasi senza lottare a Nocera e tre giorni dopo in Coppa Italia, ad Offanengo, ha letteralmente stracciato la Rebecchi Piacenza che pur si trova in uno splendido momento di forma e che ha appena raggiunto, alla pari con l’Europe 92 di Milano, la vetta della classifica spodestando Villa Cortese. E’ stata una partita che ha messo in mostra una Magic pack forte in ogni reparto, con una Vasileva che potrà essere il jolly da giocare nella parte finale del torneo, puntuale in attacco cion percentuali di realizzazioni altissime, attenta e precisa in difesa; con Shopova che è stata sinora la sorpresa più accattivante dell’anno per la squadra cremonese che ha trovato una realizzatrice eccellente; e, finalmente con Dumler caricata e capace di mostrarsi a quei livelli che le si conoscevano lo scorso anno quando giocava con l’Edilkamin e con le giovani campionesse d’Europa Signorile e Gentili che sono ormai qualcosa in più di promesse, po-
tendosi sostituire comodamente a ragazze esperte come Nardini e Fanzini senza che il rendimento della squadra ne risenta. Oggi, però, bisogna dimenticare quanto di buono ottenuto sul campo di Offanengo e prendere di petto la squadra milanese che a sua volta, in Coppa, è reduce da un secco 3-0 inflitto a San Vito. Se è vero che non c’è Classifica Rebecchi Piacenza Europea 92 Milano Cariparma Parma Carnaghi Villa Cortese Brunelli Nocera Umbra Volta Mantovana Sea Urbino Volley S. Vito Magic Pack Acqua&Sapone Aprilia MGM Roma Infotel Forlì Acc Volley Benevento Pallavolo Donoratico
33 33 29 29 29 27 25 21 20 19 18 15 9 8
due senza tre, ebbene, c’è la possibilità di battere la terza capolista nel giro di un paio di settimane. Ci si deve provare e sicuramente questo è l’intento di Dumler e compagne che devono prendere coscienza della propria forza. Poi il campionato potrebbe essere anche in discesa e portare ai play off con una squadra in crescendo di forma. Milano schiera giocatrici di primo piano come Del Rio e l’esperta serbocroata Marinkovic o come Beccaria che calca i campi di volley dal 1989, ma la Magic di oggi è in grado di compiere qualsiasi impresa. Non sarà certamente facile, ma la squadra che si è vista a Offanengo, è in grado di compiere qualsiasi impresa.
Sport
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Venerdì 23 Gennaio 2009
Nella Categoria C/D successo di Angelo Lussignoli e Giuseppe Mammoliti del DLF
Nella Targa Signorini in evidenza Piazza - Ellani
T
di Massimo Malfatto
re bocciofile in grande spolvero nella “Targa Signorini”: canottieri Bissolati, Ferroviario e CASC. Le prime due ricavano la ricetta giusta per conquistare la vittoria, la terza sorride e continua ad attrarre consensi piazzando ben cinque formazioni nelle prime otto della categoria maggiore. Questo in sintesi il responso della gara, a categorie separate e con due finali, organizzata dalla bocciofila di via Castelleone e che ha visto una discreta partecipazione di pubblico. Nella categoria A/B meritata vittoria di Ettore Piazza e Fabio Ellani che sembrava avessero un conto in sospeso con i bocciofili nel Cral Aziende Sanitarie. Dopo aver superato nei quarti Amigoni-Visioli (12-7), i bissolatini eliminavano in semifinale Tessadri-Furregoni con il punteggio di 12-5. In finale approdavano anche Alfredo Bellini e Pierluigi Rossi che in semifinale avevano la meglio su RotaScazza per 12-6. Il match di finale vedeva sempre avanti i piacentini Piazza-Ellani che
Piazza ed Ellani della Canottieri Bissolati, vincitori nella categoria A/B
alla fine s’imponevano sui pur bravi Bellini-Rossi con il punteggio di 12-9. Nella categoria C/D è arrivato il quarto successo stagionale del Ferroviario grazie alla sorprendente performance di Angelo Lussignoli e Giuseppe Mammoliti, al termine di una finale incerta e con qualche polemica di troppo. I “ferrovieri” superavano nei quarti i soresinesi Bolzoni-Mizzotti (12-6) ed in semifinale si “sbarazzavano” degli esausti MaffezzoniCapellini con un perentorio 12-3. In finale approdavano anche Stefano Guzzoni e
Francesco Ferrari che nei quarti s’imponevano su Anelli e Bragalini (12-11) ed in semifinale avevano la meglio su Nicoli-Biazzi per 127. Finale molto equilibrata e vittoria di Lussignoli e Mammoliti sul filo di lana (12-11), ma molte proteste ed imprecazioni degli sconfitti per una decisione arbitrale (boccia all’asse laterale?), a loro dire, decisiva nel contesto del match. Precisa la direzione di gara di Livio Scaratti coadiuvato dagli arbitri Franco Bassetti e Stefano De Stefani mentre il comitato era rap-
Bassetti, Squerti, Mammoliti, Piccioni e Lussignoli.
CLASSIFICA GENERALE “Targa Signorini”
CATEGORIA A/B 1° Piazza-Ellani (Can.Bissolati) 2° Bellini-Rossi (C.A.S.C.) 3° Furregoni-Tessadri (C.A.S.C.) 4° Rota-Scazza (Can.Bissolati) 5° Amigoni-Visioli (C.A.S.C.) 6° Bassotti-Lodigiani (C.A.S.C.) 7° Trombini-Zambelli (Can.Baldesio) 8° Dolara-Assirati (C.A.S.C.) CATEGORIA C/D 1° Lussignoli-Mammoliti (Ferroviario) 2° Guzzoni-Ferrari (Fadigati) 3° Maffezzoni-Capellini (Can.Baldesio) 4° Nicoli-Biazzi (Ferroviario) 5° Bolzoni-Mizzotti (Bonizzoni) 6° Anelli-Bragalini (Ferroviario) 7° Borlenghi-Franzini (Le Querce) 8° Scanacapra-Santini (Fadigati)
presentato da Giovanni Piccioni, al suo esordio in veste di Presidente, e da Roberto Miglioli. Un elegante ed abbondante rinfresco preparato da Eliana e Luigi, gestori del circolo Signorini, ha concluso la serata.
CAMPIONATO ITALIANO DI SOCIETÀ
Sabato 24 Flora - Possaccio al Comunale
Torna il campionato italiano di società di serie C dopo le lunghe, troppo lunghe, vacanze natalizie. Sarà il campo, con i suoi inappellabili verdetti a certificare se il riposo ha fatto bene alla canottieri Flora impegnata sabato 24 sulle corsie del bocciodromo comunale. In programma il match contro la “Possaccio” dove i tre punti sono (quasi) obbligatori alla formazione cremonese per continuare a sperare nella qualificazione alla fase finale. Obiettivo vincere quindi per la formazione di Primo Massarini per non complicarsi la classifica, cancellare l’opaca prestazione di Reggio Emilia prima della pausa ed anche vendicare l’inopinata sconfitta subita nell’incontro d’andata in terra verbana. Non ci sono problemi di formazione in casa
monese in questo difficile e decisivo incontro di campionato.
La formazione della Canottieri Flora impegnata nel Campionato Italiano
rivierasca dove è previsto anche l’impiego di Paolo Guglieri che affiancherà Massimo Campanini, Alberto Caccialanza, Pierangelo
Scandelli e Pierino Zinetti. Si inizierà alle ore 14.30 e si spera in una buona affluenza di pubblico per sostenere la formazione cre-
LE ALTRE CREMONESI – Nella categoria A passa il turno, come previsto, la canottieri Bissolati mentre viene eliminato il “Fadigati” che non è riuscito a ribaltare lo 0-2 dell’andata. Nella categoria B, dove si sono disputati gli incontri di andata. bene la Baldesio (4-0 sulla Bustese) e la Bissolati (3-0 su Casciago), mentre è da rivedere l’Astra sconfitta tra le mura amiche (0-1 da Lodi). Infine vittoria di stretta misura del CASC (2-1), ma qualificazione incerta per la formazione del presidente Ferrari impegnata domani a Lodi in un retour-match molto insidioso. In categoria C note positive per la Baldesio corsara a Malnate (1-
L’attività boccistica prosegue con il trofeo “Franco Moroni”, una gara individuale organizzata dalla Puntoraffavolo e le cui finali sono previste per domani, sabato 24, sulle corsie del bocciodromo comunale.
PROGRAMMA (24/01) Canottieri Flora-Possaccio Città del Tricolore-Buco Magico
CLASSIFICA
Buco Magico Canottieri Flora Città del Tricolore Possaccio
punti 7 6 6 4
PROSSIMO TURNO (31/01)
Buco Magico-Canottieri Flora Possaccio-Città del Tricolore
0), mentre gioca male il Flora che viene sconfitto (0-3 a Cuvio) e compromette la qualificazione. Infine nella categoria D il derby di ritorno ha visto la vittoria dell’Azzurra (1-0), ma sono “Le Querce”a passare il turno dopo il successo dell’andata per 2-0. MM
Acqua di Laura Bosio Un territorio ricco d'acqua, attraversato da miriadi di torrenti e fossati: questa la geografia del territorio cremonese. Un territorio che fa dell'acqua un elemento essenziale. A valorizzarla pensa l'Ato, Autorità di ambito territoriale. «Oggi ci troviamo in una fase di transizione. Si sta vivendo il passaggio dalla precedente suddivisione in cui c'erano tante società e comuni preposti all'erogazione dell'acqua a una fase in cui ci saranno due soli soggetti, uno per la gestione e l'altro per l'erogazione»
Venerdì 23 Gennaio 2009
Verso la gestione unica. Sono previsti ingenti investimenti nei prossimi anni spiega Pieremilio Bergonzi, presidente dell'Ato. «Attualmente stiamo gestendo un percorso difficile. Se dal lato degli indirizzi, essi sono già stati dati dai sindaci, bisogna definire il contratto di servizio, ossia quel documento
Una serie di interventi nei paesi che sono ancora privi del depuratore
Pieremilo Bergonzi, presidente dell'ATO
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che legherà il gestore all'Ato. Si tratta di un impegno notevole in quanto si tratta di utilizzare normative molto articolate». A che punto sono i lavori di trasformazione? «Sotto questo profilo siamo a buon punto. C'è un tavolo di lavoro, partito in ottobre, dedicato a questo, per mettere a confronto le varie realtà in gioco. Dovrà essere un percorso trentennale e dunque si tratta di un lavoro particolarmente complesso. Ora attendiamo che le società finiscano di effettuare i propri conferimenti nell'unico soggetto, che sarà Cremona Acque. Entro febbraio dovrebbe chiudersi il percorso almeno per quanto riguarda gli investimenti. L'intenzione mia e dell'Ato è che entro aprile, mese ultimo per completare l'operazione, si giunga a mettere la parola fine». E sul fronte dell'erogazione? «Sotto questo punto di vista è in discussione, presso l'apposita commissione regionale, una modifica della legge di riferimento a cui l'Ato deve attenersi, ossia quella che riguarda la suddivisione del servizio tra erogazione e gestione. Quindi, attualmente, dobbiamo rimanere in attesa». Qual è stata l'attività dell'Ato in questi anni?
«A livello di territorio, tramite la raccolta di fondi, non è mai venuto meno il sostegno a numerosi progetti. Proprio in questi mesi, infatti, stiamo iniziando tutta una serie di interventi che riguardano i depuratori nei paesi che ne erano ancora privi. Alltri interventi si riferiscono ad alcuni rami di acquedotto che sono necessari al Cremasco e al Soncinese. Da quando l'Ato ha iniziato ad operare, solo per il segmento acquedotti e fognature c'è stato un forte incremento del numero degli abitanti serviti». Questo per quanto ri-
guarda il presente, ma cosa si prevede in fututo? «Per i prossimi 30 anni sono previsti investimenti per 560 milioni di euro, con un'incidenza di circa 7-8 milioni ogni anno. Una somma notevole che permetterà di effettuare notevoli interventi. Entro il 2011 abbiamo in calendario di completare il collegamento acquedottistico e fognario su tutto il territorioin modo da avere una rete omogenea. Il lavoro è immane perché si interviene in una situazione in cui c'erano diverse realtà frammentarie e parziali. L'importante ora è non lasciare indietro nessu-
no, e portare tutto il territorio allo stesso livello di qualità. Un livello ottimo, peraltro». L'acqua, un bene sempre più prezioso... «E' infatti importante che cambi la mentalità in questo settore. Bisogna che nasca la coscienza di utilizzare l'acqua potabilizzata in modo oculato, e senza sprechi. Tanto per fare un'esempio, non va usata per irrigare i campi, nè sprecata quando la si usa per lavare l'auto, e non bisogna tenere aperto il rubinetto quando non serve. Gli sprechi non sono mai opportuni, senza contare che portano a costi eccessivi».
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Acqua
Venerdì 23 Gennaio 2009
La città di Cremona può vantare di essere ai primi posti per la qualità della sua acqua potabile. «In questi ultimi anni l’Azienda, che gestisce l’intero ciclo dell’acqua, ha investito particolarmente in questo servizio, avviando un complesso programma di riqualificazione dell’acquedotto di Cremona, che distribuisce acqua potabile nell’intero comune di Cremona a circa 73.000 abitanti su un’area di 70,4 Kmq oltre ai Comuni di Castelverde, Bonemerse e Gerre de’ Caprioli» spiega il presidente Franco Albertoni. «Il progetto del nuovo acquedotto cittadino ha previsto l'eliminazione dei pozzi esistenti e la creazione di due
nuovi e moderni campi (che contano 10 pozzi in via Postumia e 8 in zona Cambonino), dotati di impianti di trattamento e potabilizzazione, in grado di abbattere tutte le sostanze indesiderate e di immettere nella rete acqua potabile di qualità. L’installazione di questi nuovi impianti, infatti, ha permesso di affrontare e risolvere il problema arsenico. Questo
L'acqua erogata dall'acquedotto è di assoluta qualità
Cremona: acqua buona da bere
Franco Albertoni (Aem): «E ora andiamo verso la società unica» elemento a Cremona è stato fino ad oggi molto al di sotto dei limiti consentiti (circa 20 microgrammi per litro contro i 50 consentiti dalla legge), ma Aem Cremona ha inteso recepire con anticipo le più stringenti normative europee, che prevedono per la sostanza una soglia di 10 microgrammi
per litro, ma che possono essere ulteriormente ridotte Si è provveduto anche alla posa di nuove condotte, che dai campi pozzi raggiungono gli attuali punti di smistamento della rete cittadina. Parallelamente prosegue l'azione intrapresa da un decennio per la sostituzione delle vecchie tubature, soprattutto nel centro storico cittadino. Da segnalare che il pro-
getto è stato realizzato partendo dalla positiva esperienza maturata da Aem con la Fonte Persico. L'acqua potabile di Cremona erogata con il nuovo acquedotto, come attestano le analisi compiute, presenta caratteristiche di assoluta qualità: alcuni parametri come l’ammoniaca, l’arsenico, il fosforo, il ferro e il manganese, sono migliorati drasticamente. L’acqua che esce dai rubinetti può essere bevuta con tranquillità, grazie ai controlli quotidiani effettuati dal laboratorio analisi di Aem (accreditato Sinal e certificato secondo la Norma Uni En Iso 9001:2000). Le analisi sono pubblicate periodicamente sul sito: www.aemcremona.it. Insomma l’acqua di Cremona è buona da bere». Ripercorriamo brevemente la storia del nostro acquedotto, che è stato recentemente rimesso a nuovo… «Ecco le principali tappe: • 2000: Inizio degli studi e valutazioni per l’esecuzione del nuovo sistema acquedottistico e degli impianti di potabilizzazione. • 2005: Avviamento degli impianti di potabilizzazione (nuovo acquedotto). • 2006: Immissione di acqua potabile trattata nella rete dell’acquedotto di Cremona,
Bonemerse, Gerre de’ Caprioli, avviamento degli impianti di filtrazione finale e disinfezione mediante raggi ultravioletti presso l’impianto di depurazione. • 2007: Completamento del sistema di adduzione con il collegamento a Castelverde. Come funziona il ciclo idrico gestito da Aem? «Il ciclo idrico delle acque che Aem Cremona gestisce consiste nell’ottimizzazione della gestione nelle fasi di: prelievo delle acque in falda profonda, trattamento di potabilizzazione, distribuzione nelle case, raccolta e depurazione come acque di scarico e restituzione finale della risorsa dell’ambiente, ovvero al sistema di irrigazione agricola circostante della città. Tutto questo come se l’utilizzo delle acque fosse un semplice passaggio intermedio prima della loro restituzione quasi totale all’ambiente che le ha generate come risorsa. Cremona quindi restituisce al riutilizzo tutta l’acqua utilizzata dai suoi cittadini. La razionalizzazione della gestione delle risorse vuole garantire uno sviluppo sostenibile in termini di miglioramento delle qualità dei servizi e degli impatti ambientali». Quali sono le azioni previste per il futuro? Le azioni dal punto di vista
tecnico previste per il futuro sono: la prosecuzione del programma di sostituzione delle tubazioni della rete di distribuzione dell’acquedotto; il monitoraggio permanente delle falde in modo da prevenire i fenomeni di inquinamento, il monitoraggio dell’impianto di potabilizzazione per garantire nel tempo la qualità dell’acqua, assicurando piena affidabilità del sistema. Dal punto di vista organizzativo e societario invece è
Piano d’ambito approvato dall’Ato cremonese. Il Piano d’Ambito ha anche previsto un progressivo adeguamento delle tariffe del servizio idrico ed in merito va rimarcato come tutti i recenti interventi effettuati sia nella parte acquedotto che depurazione sono stati finanziati direttamente da Aem che ha impegnato circa sedici milioni di euro, pur in presenza di un blocco della tariffa dal 2003. La scelta però in merito è sta-
Franco Albertoni, presidente di AEM Cremona
previsto che i beni di proprietà inerenti il ramo idrico di Aem Cremona vengano conferiti nella Società unica patrimoniale della Provincia di Cremona, come previsto dal
ta chiara: innanzitutto dobbiamo garantire un’acqua buona da bere ai cittadini cremonesi indipendentemente da tutto e da tutti, e così è stato fatto».
Acqua Una rete che copre tutto il territorio, per 107 comuni: questo il lavoro che Padania Acque Gestioni, braccio operativo di Padania Acque Patrimonio, ha portato avanti in questi anni. Ed è questa la situazione che si è trovato in mano il neo eletto presidente della Società, Agostino Savoldi. «Tutti i comuni della provincia di Cremona,
Venerdì 23 Gennaio 2009
Un'acqua di ottima qualità per tutto il territorio cremonese
Agostino Savoldi: «Entro il 2010 acqua al 100% conforme ai limiti di legge»
Il presidente di Padania Acque, Agostino Savoldi
in questi anni, sono stati dotati di un acquedotto, per un totale di circa 80mila utenti. L'ultimo intervento è stato fatto a Ricengo, nel 2002». Qual'è il servizio che Padania Acque eroga? «Sicuramente la distribuzione dell'acqua è l'attività predominante, ma non si riduce a questo. L'acqua deve rispettare le caratteristiche di
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potabilità. Inoltre tutti gli impianti hanno un sistema di trattamento che non solo è rispettoso dei parametri imposti dall'Asl, ma anche un'acqua di qualità». Cosa si intende con "acqua di qualità"? «Sicuramente è considerata di qualità quando rispetta i parametri dell'Asl, ma anche quando ha una parti-
colare purezza e trasparenza. E infatti così si presenta l'acqua del nostro acquedotto. Fondamentale a questo traguardo è la presenza dei potabilizzatori, che depurano l'acqua alla perfezione. Inoltre nel corso degli anni sono stati adeguati una decina di vecchi impianti, potenziando il processo di trattamento, per poter rimuovere l'arsenico fino al nuovo limite di 10 mg/l. Il trattamento dell'acqua, a causa delle non buone caratteristiche organolettiche dell'acqua di falda, è esteso all'82% dell'acqua distribuita. Entro il 2010, con gli interventi che verranno realizzati, verrà resa conforme ai limiti di legge il 100% dell'acqua erogata». Quanti sono i potabilizzatori sul territorio? «Ne abbiamo a servizio 51, per un totale di 88 comuni. Alcuni potabilizzatori, infatti, possono coprire più di un comune. L'ultimo, la cui realizzazione è in partenza, è a Montodine, e sarà collegato agli impianti di Credera Rubbiano, Moscazzano, Ripalta Guerina e Ripalta Arpinia».
Quali sono le cose ancora da sistemare? «Quello a cui puntiamo è riuscire a migliorare sempre di più la qualità dell'acqua. A questo proposito sono allo studio alcuni interventi in acquedotti che, pur rispettando il limite di legge, presentano problemi qualitativi dovuti ai parametri ferro e manganese. Si tratta, nello specifico, di Campagnola Cremasca, Pieranica, Quintano e Ricengo. Ci sono impianti che vanno rimodernati, perché ini-
Nimerosi i controlli per garantire la qualità dell'acqua
ziano ad avere una certa età. Un altro degli obiettivi che teniamo monitorati, è quello della riduzione della percentuale di dispersione di acqua. Come obiettivo del 2007 si erano posti la riduzione della dispersione d'acqua da 28,6% a 27%, e sono riusciti a raggiungere il 26,2%, su-
perando le aspettative. Per quest'anno l'obiettivo è scendere al 25%». In che modo si interviene? «Se si calcola che operiamo su 1500 chilometri di rete, il lavoro ci vedrà impegnati in modo molto preminente, e va seguito con molta cura. Bisogna andare a verificare le perdite impianto per impianto, andando a vedere l'acquedotto da monte a valle. Le perdite dipendono da falle nella rete, ma anche
dalle fontanelle pubbliche e dagli spurghi». Quali saranno i progetti di investimento per il 2009? «Sono in programma alcuni interventi: l'impianto di trattamento di Dovera, la ristrutturazione dell'impianto di trattamento di Gussola e i collegamenti idrici degli abitati di Credera Rubbiano, Moscazzano, Ripalta Guerina e Ripalta Arpinia al costruendo potabilizzatore di Montodine.
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