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SETTIMANALE
PICCOLO www.ilpiccologiornale.it
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Anno III • n. 12 • SABATO 26 MARZO 2016
Periodico • € 0,02 copia omaggio
Non riceve alcun finanziamento pubblico
Dopo la doppia tragedia, intervista al segretario Atc Piero Olzi e ad un cremonese autotrasportatore a Valencia
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a pagina 5
AFLATOSSINE NEL LATTE NUOVO CASO ALIMENTARE
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ANTONIO NAPOLIONI
Il messaggio del Vescovo per la Pasqua
REFERENDUM STOP ALLE TRIVELLE BALZANI: «PERICOLO PER I MARI. MEGLIO LE RINNOVABILI»
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GITE IN BUS, LE REGOLE DA RISPETTARE a pagina 3
ORA LEGALE: Sabato notte ricordatevi di portare gli orologi avanti di un’ora
a pagina 6
TONINELLI (M5S)
«Coi soldi ai politici noi apriamo imprese»
a pagina 7
Fatemi capire...
di Vanni
ilpiccologiornale.ita.newsmemory.com
CULTURA
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a pagina 21
“Passi di stelle” a teatro
BASKET A
a pagina 23
Vanoli a Bologna per difendere il terzo posto
te e siamo un obiettivo di questo nuovo terrorismo di matrice islamista, continua Gabrielli, ma mettere un militare a ogni angolo di strada non solo non è realistico, ma nemmeno funzionale a garantire la sicurezza. “Questo tipo di terrorismo lo si combatte in prevenzione”. Ma qual è la prevenzione possibile? Qualcuno ha la ricetta pronta: non far entrare più e, anzi, cacciare via chi è di religione islamica. Ora, oltre alle ragioni umane ed economiche che rendono questa ipotesi a dir poco fantascientifica, c’è da dire che mai, mai, i muri hanno funzionato: si sfondano, si scalano, si aggirano, anche sotto il fuoco e le bombe. E allora? A parere mio solo l'Islam può sconfiggere questa degenerazione. E allora, dovremmo essere capaci di creare un sogno civile, un sogno di dialogo, di giustizia sociale, di convivenza, una convivenza che per tanti anni è stata possibile, termini che non sono vuote parole ma che, se concretizzati, sarebbero la chiave della prevenzione di cui parla Gabrielli. Sono un visionario? Forse. Ma la Pasqua è fatta anche di questo messaggio. Auguri a tutti
CALCIO LEGA PRO
a pagina 22
VOLLEY A1
a pagina 23
a pagina 8
Guareschi e Guido Miglioli
GUSSOLA
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il Piccolo è gratis... Anche online!
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ifficile fare gli auguri di buona Pasqua in giorni come questi. Il mistero della morte e della resurrezione di Cristo, che è atto di fede per i credenti, ma che affascina, con i suoi significati così vicini al cuore della vita, pure gli agnostici ed i laici, potrebbe farci meditare anche sul dolore, sull’ira e sulla paura di questi giorni. I venti di guerra soffiano forti. Purtroppo, è storia: quando si parla tanto di stato di guerra, di guerra di fatto eccetera, non si tarda mai troppo, poi, a dichiararla apertamente. Dobbiamo confidare nella prudenza, nella lungimiranza di chi ci governa in Italia, in Europa, nel mondo? Come possiamo, quando sappiamo bene che la mano destra si alza a ammonire fieramente contro il terrorismo, mentre la mano sinistra stringe quella dei potentati che, come dire, potrebbero avere in loro potere il destino di Isis, Is, Daesh, o che dir si voglia. Il prefetto di Roma Franco Gabrielli, con un ragionamento molto condivisibile, ha detto che dopo gli attentati di Bruxelles, per Roma e per l’Italia è cambiato poco: c'è solo la consapevolezza del fatto che i timori dell'essere dentro una minaccia sono reali. La minaccia, è incomben-
STORIA
di Daniele Tamburini
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In questa crisi economica globale in cui siamo immersi da quasi un decennio, ci sono settori che promettono sviluppi con incrementi sensibili di produzione attesi nei prossimi anni. Al primo posto pare ci sia la richiesta di metal detector.
La mano destra e la sinistra dovrebbero unirsi, non solo per pregare
a pagina 13
CICLISMO
Il cancello “in arabo” fa discutere a pagina 26
Lunedì si corre Cremo: non resta Pomì in Toscana la classicissima che difendere per dimenticare l’onore della maglia l’amara Coppa Italia Coppa Dondeo
CREMONA Da domani
Cimitero Civico I nuovi orari
Dal 27 marzo entrano in vigore i nuovi orari per l'accesso al Cimitero Civico di Cremona. Fino al 31 maggio 2016 gli orari di apertura saranno i seguenti: nei giorni feriali dalle ore 8,00 alle ore 18,00; nei festivi
dalle ore 8,00 alle ore 12,00 e dalle ore 14,00 alle ore 18,00. Da segnalare che domani, domenica 27 marzo (giorno di Pasqua) l'apertura sarà dalle ore 8,00 alle ore 12,45; pomeriggio chiuso.
Gite in bus, non guardate solo al prezzo
Il segretario provinciale di Atc Piero Olzi fa il punto del settore dopo la doppia tragedia, in una settimana, in Spagna e in Francia
B
di Vanni Raineri
us che si schiantano nella notte, con la perdita di giovani vite e turisti che vedono trasformarsi un momento di piacere in una tragedia. Due i casi che hanno sconvolto l’Europa solo nell’ultima settimana. Prima di tutto il bus che è uscito di strada a Tarragona, in Catalogna, mentre riportava a Barcellona alcune studentesse Erasmus in gita a Valencia, per assistere alle celebri Fallas. Tredici le vittime, di cui sette italiane. Ieri mattina altre dodici vite strappate in un incidente accaduto in Francia. Tutti i 12 turisti che hanno perso la vita sono di nazionalità portoghese, mentre due italiani a bordo di un camion sono rimasti feriti. Nel primo caso l’autista dell'autobus, un 63enne spagnolo, avrebbe ammesso poco dopo il sinistro di essersi addormentato, in Francia pare che il minibus abbia invaso la corsia opposta. L’autista era sobrio, ma anche lui ha avuto un momento di sonno? Il fatto che entrambi gli incidenti siano avvenuti nella notte rende ancor più preoccupante la situazione. Senza parlare di emergenza, è evidente che sia necessario prestare particolare attenzione alle gite a lunga percorrenza, specie in un momento come questo di inizio primavera, ideale per effettuare gite sia scolastiche che non. Ne abbiamo parlato con Piero Olzi, segretario territoriale dell’Atc (Associazione Autotrasportatori Cremona), presieduta da Daniele
Parla un cremonese autotrasportatore a Valencia Caffi, noto e storico trasportatore cremonese nonché rappresentante di categoria per lunghi anni a livello nazionale, nata due anni fa ma da poco operativa e unica in città ad occuparsi solo di trasportatori. «La nostra velleità - afferma Olzi - nasce dalla volontà di creare qualcosa di nuovo rispetto a quel che già c’è, anche se nessuno vuol porsi come primo della classe rispetto alle tante associazioni che hanno sin qui lavorato. Ci chiediamo come essere in linea con le attese su sicurezza e redditività delle imprese, oggi messa in repentaglio dalla concorrenza sleale di trasportatori che vengono dall’estero diminuendo tariffe e margini di ricavo. La sicurezza delle persone è messa a repentaglio dalla diminuzione di risorse per le aziende. Senza reddito non c’è qualità, in quanto le aziende sono obbligate a soccombere o a infrangere le regole. Noi abbiamo la necessità di rispettare le ore di guida per garantire la sicurezza, ma se poi il servizio non è pagato adeguatamente e le tariffe prendono per il collo le imprese, si può essere tentati di fare più ore. Il cronotachigrafo digitale segna tutto, ore, pause eccetera, ma qualcuno per alterare i dati usa il cosiddetto dispositivo calamita, che blocca il dispositivo. Se ne trovano sempre di più: è un mezzo sleale, non lo giustifichiamo, ma va da sé che quando le imprese sono così vessate qualcuno è tentato di ricorrere a questi strumenti, frutto di un mer-
cato che viene drogato. Non ci si preoccupa delle infrastrutture, per percorrere un tratto di strada si presuppone che questa sia libera, ma non sempre è così. Le code obbligano spesso alla fermata e il tempo può non essere utile per consegna della merce, il che comporta un danno economico per l’azienda. Le aziende non hanno tutela, questo il motivo per cui cerchiamo di starle vicino. Rivendichiamo strutture adeguate, tempi di pagamento e costi di trasporto rispettati e che cessi la concorrenza sleale, specie dall’Est Europa». L’autista di Tarragona era probabilmente stanco, non c’era un secondo autista, ma la distanza tra Valencia e Barcellona è ridotta. «Come ha fatto ad addormentarsi? Quante ore di guida aveva fatto nella giornata? Lui ha detto che si è addormentato, ma da quante ore era in piedi? Quanto hanno pagato il viaggio i committenti? Non ho elementi per giudicare nella fattispecie, ma non si oltrepassano le 9 ore di guida, e si è costretti a riposare per 11 ore consecutive. Se accade che a causa di una coda il termine scade e non c’è un secondo autista, ci si dovrebbe fermare, con quali conseguenze?». Mandiamo un messaggio: non è solo sul prezzo che si deve basare la contrattazione con l’azienda che garantisce il servizio: «E’ come pranzare a 11 euro e pretendere il cibo di un grande ristorante. Se si mangia a 11 euro si sa a cosa si va incontro, sennò si è
sprovveduti. Oltre al prezzo, si deve verificare che l’azienda abbia i requisiti necessari di solidità economica, le assicurazioni in regola, autisti regolarmente assunti di cui si pagano i contributi (oggi è possibile verificarlo consultando l’albo dei trasportatori), anche se poi c’è l'escamotage dei voucher. Va sempre considerato il rapporto qualità/prezzo». Di cosa si occupa la vostra associazione? «Di formazione, di tutela sindacale (contratti e confronto coi sindacati dei lavoratori), soprattutto di formazione professionale non solo dei conducenti: stiamo creando una classe di imprenditori dell’autotrasporto. Siamo la prima associazione che ha creato un Master universitario per
la formazione degli imprenditori dell’autotrasporto. Facciamo parte di Conftrasporto, che si occupa anche di trasporti via mare, ferroviari e altro». Anche di taxi. Che mi dice del caso Uber? «Abbiamo sostenuto gli interessi dei tassisti su Uber, ma non si può pretendere di mantenere inalterata la situazione a vita. Le novità si possono gestire ma non contrastare a priori, tanto che grandi gruppi come Amazon hanno sviluppato una piattaforma logistica e sono in grado di portare al cliente la spesa del supermercato in un’ora. Dobbiamo aiutare gli imprenditori a esprimere al meglio la loro attività. Che significa occuparsi di trasporto e anche di logistica».
Un settore, il vostro, sovente criminalizzato: «Troppo spesso è trascurato dall’informazione, salvo casi di sciagure stradali che vedono coinvolti mezzi pesanti». Sul tema abbiamo sentito anche Libero Passera, cremonese trapiantato proprio a Valencia e dipendente di un’azienda che si occupa di autotrasporto: «Organizziamo gite scolastiche, gite di fabbrica e viaggi organizzati in generale. Ci sono ovviamente regole precise da rispettare, ma sono le stesse che vigono in Italia, sono europee, quindi uguali per tutti gli stati membri. Nel caso tragico sembra fosse tutto in regola, se poi eventualmente l’autista non ha utilizzato il tempo di sosta per riposarsi, non so».
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Cronaca
Sabato 26 Marzo 2016
SMARTWORKING VIA LIBERA DALLA REGIONE
Via libera da parte dell’Ufficio di Presidenza all’introduzione del telelavoro in Consiglio regionale. E’ stato infatti approvato all’unanimità il documento che prevede una sperimentazione riservata a sette dipendenti, coinvolti sulla base dei progetti vagliati dai rispettivi dirigenti. Il piano iniziale prevedeva cinque postazioni, ma il numero è stato ampliato in considerazione delle domande presentate e del monitoraggio interno sulla tipologia di attività idonee. L’obiettivo è quello, nell’arco di tre anni, di arrivare a coinvolgere il 10% del personale nei progetti di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, in linea con le direttive assunte a livello nazionale. Secondo l’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano, nel 2015 il 17% delle grandi aziende ha già avviato progetti ad hoc, cui va aggiunto un 14% che si appresta a ultimare l’iter. Secondo i responsabili dell’osservatorio, lo smartworking nella PA, oltre a coniugare le esigenze del lavoro con quelle della vita di ciascuno, potrebbe portare un risparmio per i conti dello Stato stimabile tra 1 e 3 miliardi.
Aflatossine nel latte, l’ultima emergenza Parte un’interrogazione al Parlamento. Intanto le indagini si allargano a Cremona N
Un nuovo fronte si apre in campo alimentare. La Procura di Brescia indaga 30 allevatori e sequestra 7.000 forme di grana
di Vanni Raineri
on ha avuto grande rilievo sulla stampa nazionale, ma il caso aflatossine esploso a Brescia rischia di pregiudicare una volta di più il made in Italy in campo alimentare, danneggiando soprattutto i produttori attenti alla qualità e al rispetto delle regole. L’inchiesta, che ha portato la Procura di Brescia a iscrivere più di 30 allevatori nel registro degli indagati, ha portato al maxi sequestro di migliaia di forme di formaggio contenenti valori di aflatossine oltre la norma consentita. Da qui l’accusa, per gli indagati, di adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari. La contaminazione sarebbe dovuta al fatto che le mucche sono state nutrite con mais reso tossico appunto dalla presenza di queste sostanze considerate altamente tossiche. Le vacche da latte avrebbero mangiato il mais contaminato nel periodo tra settembre e dicembre. I dati sarebbero emersi dall’autocontrollo degli allevatori, i quali però non avrebbero comunicato alle autorità sanitarie il risultato effettuato da tre laboratori privati e dall’Istituto zooprofilattico. Le indagini sono in corso, e si estendono dalla provincia di Brescia a quelle di Cremona e Mantova. Sono i carabinieri del Nas che stanno esaminando i passaggi della filiera nelle indagini, che al momento hanno provocato il sequestro di 7.000 forme di formaggio stoccate in caseifici bresciani, dei quali uno sul lago di Garda e ben 4 nella Bassa, ai confini proprio con Cremona e Mantova. Caseifici associati al consorzio Grana Padano. Il che ha portato il Direttore
del Consorzio Grana Padano, Stefano Berni, a chiarire pubblicamente la situazione allontanando i sospetti dal marchio. «Non ci risulta - ha affermato Berni - che Grana Padano prodotto con latte contaminato sia arrivato sulle tavole dei consumatori perché è stato bloccato in magazzino, per cui i consumatori possono stare assolutamente tranquilli. Da questa vicenda il Consorzio Grana Padano è il primo a essere danneggiato. Un danno provocato da pochi soggetti che avrebbero voluto fare i furbi. Chiaro che nei loro confronti agiremo con rigore e fermezza. Noi abbiamo come principale mission la tutela del consumatore e da sempre ci battiamo per raggiungere questa finalità. In tal senso abbiamo sempre collaborato con le autorità sanitarie preposte alla sicurezza degli alimenti, e con tutti gli organismi deputati ai control-
li, a cominciare dai Carabinieri dei Nas. Il consumatore e la sua tutela sono e resteranno sempre il faro-guida delle azioni del Consorzio e anche questa solerte, tempestiva e lodevole iniziativa conferma che l’Italia è tra i primi Paesi al mondo, se non addirittura il primo, nella sicurezza alimentare. Il Consorzio ringrazia la Procura di Brescia, il Magistrato incaricato dottor Cassiani e i Nas per l’operazione di pulizia che stanno svolgendo e manifesta ogni disponibilità per colpire chi, consapevolmente, si è reso responsabile di questo reato». L'argomento intanto è stato portato all’attenzione del Parlamento, attraverso un’interrogazione del Movimento 5 Stelle. “Anche se sembra che l’Asl di Brescia tenda per ora a minimizzare le ricadute di quanto avvenuto sulla salute dei consumatori coinvolti - afferma il testo
dell’interrogazione -, la tossicità del latte è accertata, e i rischi reali per i cittadini si registreranno solo a lungo termine. Inoltre la presenza delle aflatossine, è un fattore di tossicità particolarmente insidioso per l’infanzia”. Secondo l’interrogazione, il mais contaminato avrebbe dovuto essere utilizzato per la produzione di biogas e non destinato all’alimentazione bovina per la produzione di formaggio. Pochi caseifici avrebbero rifiutato il latte contaminato, tra cui Centrale del Latte di Brescia e caseificio Ambrosi, i quali hanno inviato comunicazione all’Asl dei valori eccessivi di aflatossine. Dubbi vengono espressi sul ruolo dell’Istituto zooprofilattico di Lombardia ed Emilia Romagna, che ha scoperto le contaminazioni senza segnalarle appunto all’Asl. Si aggiunge che la Regione Lombardia ha annunciato un piano di 6.000 controlli
straordinari nelle aziende in cui si produce latte. Un comparto già in grave difficoltà dunque, a causa del prezzo stracciato con cui viene pagato il latte, che rischia di pagare dazio all’ennesimo scandalo, che tocca il latte ma anche i tanti prodotti dop di eccellenza della Lombardia. Si chiede quindi al Governo di attivarsi per un maggiore controllo e limitazione dei rischi, oltre all’adeguata informazione nei confronti dei cittadini. Oltre al Consorzio Grana Padano, anche le associazioni agricole assicurano che il latte utilizzato per produrre formaggi presenti sul mercato era a norma. Poi, precisano, il prodotto di tante stalle unito porta automaticamente alla riduzione del rischio, inoltre nel corso della lavorazione per la produzione del grana la metà delle aflatossine si disperde nel siero.
Cronaca
Sabato 26 Marzo 2016
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Il messaggio del Vescovo: «Una Pasqua per cambiare»
«Papa Francesco ci invita a trovare in Cristo morto e risorto la nostra vera speranza... Possiamo vincere la paura che ci impedisce di cercare nuove strade»
Il riferimento ai tragici eventi di Spagna e Belgio
C
+ di Antonio Napolioni
arissimi fratelli e amici, immagino che il titolo dato a questo messaggio possa suscitare immediatamente una reazione: “Ma il nuovo Vescovo non diceva di voler essere in continuità col cammino di questa Chiesa locale? Perché parla già di cambiamento?”. Non ho certo dimenticato quella intenzione, ma la Pasqua viene e ci chiama tutti alla novità di Dio. Cantiamo l’Alleluia per la gioia della Risurrezione di Gesù; ed anche la primavera ci aiuta a scrollarci di dosso le pesantezze dell’inverno, soprattutto quello interiore. Tuttavia facciamo sempre i conti con gravi problemi e difficoltà, con l’esperienza del limite e del male, soprattutto con l’indifferenza, il peccato e la corruzione. Questa settimana santa, in particolare, è iniziata con la morte di tante splendide ragazze nell’incidente in Spagna, con nuovi gravi attentati a Bruxelles. Verrebbe da scoraggiarsi o da urlare di dolore. Avvertiamo un grande bisogno di pace e giustizia, ma sembra che le vie percorse dagli uomini ne abbiano spesso smarrito l’indirizzo. Quindi, cosa fare? Questa è la Pasqua del Giubileo della Misericordia. Papa Francesco ci invita a trovare in Cristo morto e risorto la nostra vera speranza: “Lasciarsi riconciliare con Dio è possibile attraverso il mistero pasquale e la mediazione della Chiesa” (MV 22). Dentro tutte le contraddizioni umane, Dio manifesta la sua superiore giustizia con “la misericordia concessa a tutti come grazia in forza della morte e risurrezione di Gesù Cristo. La Croce di Cristo, dunque, è il giudizio di Dio su tutti noi e sul mondo, perché ci offre la certezza dell’amore e della vita nuova” (MV 21). Certi di essere amati gratuitamente e per sempre, possiamo vincere la paura che ci impedisce di cercare nuove strade, di cambiare vita e mentalità, per uscire da quel vicolo cieco in cui spesso sembra di essere imprigionati. Infatti, non diciamo spesso: “Così non si può andare avanti”?
Pasqua è passaggio: dalla schiavitù alla liberazione, dalla morte alla vita. Senza nasconderci il tremendo rischio che, invece, Egli passi, sì, ma come “acqua passata”, lasciandoci tali e quali, come prima, senza alcun frutto di novità. Ma questa non sarebbe la fede! E noi non lo vogliamo, vero? Per cambiare vita Ci raggiunge attraverso il Papa un grande annuncio: “Questo è il momento favorevole per cambiare vita! Questo è il tempo di lasciarsi toccare il cuore”. Egli rivolge questa chiamata soprattutto a quelle persone che più sono nell’ombra del male, “lontane dalla grazia di Dio per la loro condotta di vita”. Anche al più irrecuperabile dei criminali, egli ripete: “Per il vostro bene, vi chiedo di cambiare vita” (MV 19). Ripetiamolo anche a chi semina terrore, e a chi è tentato dalla vendetta. Ho scelto di fare mie queste parole come il più bell’augurio pasquale da rivolgere anche alla tanta brava gente di Cremona, dei nostri tranquilli paesi e belle comunità. Ma perché? Forse perché, in così poco tempo dalla mia venuta tra voi, io posso permettermi di giudicare e magari criticare qualcosa? Certamente no. E’ come se negli occhi di tanti, nel calore dell’accoglienza, nella delicatezza o nell’imbarazzo di certi tratti, ci fossimo scambiata una implicita richiesta: “Aiutiamoci a cambiare”, a guardare avanti con più speranza e forza. Abbiamo lavorato sempre per questo, ma non basta! La cronaca archivia in fretta storie di disagio e violenza, alle quali facciamo tristemente l’abitudine: bisogna cambiare! I numeri di una società che invecchia e si chiude su se stessa ci preoccupano, ma non ci cambiano! Oppure, ci sembra che basti “cambiare vita”, fuggendo dalle responsabilità e sconvolgendo affetti e relazioni, per ricominciare. Ma non funziona! Ognuno sa - se la sua coscienza è sveglia - cosa dovrebbe cambiare, ma da soli è più dura. Anche per me. Facciamo Pasqua insieme per imparare a cambiare, dietro Gesù.
Cambiare mentalità La Pasqua del Signore è un fatto sconvolgente, che sempre deve poter rivoluzionare le nostre idee su Dio e su tutto. Quel Crocifisso, che misteriosamente ancora ci attira il Venerdì santo, non è soltanto “un povero cristo” da compatire, ma il volto della Misericordia, il volto di Dio, la verità sulla vita umana. Scrive papa Francesco: “Gesù rivela la natura di Dio come quella di un Padre che non si dà mai per vinto fino a quando non ha dissolto il peccato e vinto il rifiuto, con la compassione e la misericordia” (MV 9). Chi incontra così Gesù, vede ribaltata la sua visione delle cose, come avvenne all’apostolo Paolo (cfr. MV 20). Prima puntava tutto sulla forza e sull’osservanza della legge, poi riesce a dar senso alla sua debolezza, perché in essa scopre che la grazia di Dio gli basta. E lo libera davvero. Celebrare la Risurrezione del Signore Gesù non è facile, perché all’evidenza fisica di Lui che soffre e muore in croce segue il mistero della tomba vuota. Ma è bene che sia così, che nessuno possa “mettere le mani sul Risorto” e farne un altro oggetto di consumismo, religioso o pagano. Abbiamo già fatto abbastanza male al Natale, “consumato dai consumi”; almeno custodiamo la sfida spiritua-
le della Pasqua, cercando la vera sorpresa nascosta nell’uovo della Vita che risorge. L’impegno della conversione, cambiamento di mentalità, non finisce con la Quaresima, ma dura finché non impariamo a vivere, non come un inesorabile conto alla rovescia, ma lasciandoci la morte alle spalle, attenti alla vita nuova davanti a noi: vita fraterna, di carità e lode, come quella che ci testimonia la comunità dei primi discepoli, e che - anche oggi - possiamo imparare dai piccoli del mondo. In una Chiesa che cambia E’ troppo facile dire che occorre cambiare, se pretendiamo, in genere, che a farlo comincino gli altri. Diceva il nostro don Primo Mazzolari: “ci impegniamo noi e non gli altri…”. Il Papa ha voluto questo Giubileo anche per farci riscoprire le potenti intuizioni del Concilio Vaticano II, che ha iniziato a cambiare nel profondo la nostra idea ed esperienza di Chiesa, e il suo sguardo sul mondo: “Abbattute le muraglie che per troppo tempo avevano rinchiuso la Chiesa in una cittadella privilegiata, era giunto il tempo di annunciare il Vangelo in modo nuovo. Una nuova tappa dell’evangelizzazione di sempre. Un nuovo impegno per tutti i cristiani per testimoniare con più entusiasmo e convinzio-
ne la loro fede. La Chiesa sentiva la responsabilità di essere nel mondo il segno vivo dell’amore del Padre. Invece di deprimenti diagnosi, incoraggianti rimedi; invece di funesti presagi, messaggi di fiducia sono partiti dal Concilio verso il mondo contemporaneo” (MV 4). Celebriamo la Pasqua nello splendore dei riti cristiani, ma anche col cuore gonfio di commozione per quanto Dio è all’opera per il nostro futuro, nonostante ogni possibile apparenza contraria. Vuole solo che la Sposa del Figlio, Chiesa universale e Chiesa di Cremona, sia lì dove Lui apre nuove vie, le sue vie sempre diverse e migliori delle nostre (cf. Is 55,8). La Pasqua inizia sempre, di nuovo, la riforma della Chiesa perché, specchiandosi in Gesù, diventi Madre accogliente verso ogni miseria umana. Lo sa bene il Papa, quando ci confida: “Come desidero che gli anni a venire siano intrisi di misericordia per andare incontro ad ogni persona portando la bontà e la tenerezza di Dio!” (MV 5). Faccio mio questo suo desiderio, con l’augurio di incontrarci ovunque, con tutti, per trasformarlo in coerente impegno quotidiano. Con il dolore e l’Alleluia che convivono nell’anima, vi benedico nel nome del Signore. + Vescovo di Cremona
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Cronaca
Sabato 26 Marzo 2016
carlo vezzini: autostrada cremona-mantova, opera strategica «Noto con piacere che, come avevo auspicato, il dibattito sulle Aree Vaste è entrato nel pieno del dibattito e mi auguro, al contempo, che mantenga un livello di dialogo costruttivo-tecnico e non ideologico, riconoscendo pari dignità a tutti i territori e non subalternità, dove tutti gli attori locali, come anche evidenziato dal Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, potranno dire la loro». Lo afferma il presidente dell’Area Vasta Carlo Vezzini, che prosegue: «Proprio in tale positivo spirito costruttivo di partecipazione e condivisione di scelte che andranno ad avere ricadute in termini diretti sui cittadini, il tema delle infrastrutture è centrale e quindi strategico. Come si sono investiti circa 80 milioni di euro per il raddoppio della Paullese, con nuove opere e riqualificazioni, in attesa del completamento in parte Milanese, parimenti si investa nel Casalasco in connessione con il Mantovano, dall’autostrada Cremona-Mantova alla riqualificazione fluviale e ferroviaria; sono, peraltro, sotto agli occhi di tutti i gap infrastrutturali viari che separano questo territorio dal resto della provincia. Proprio per questo non si può escludere la popolazione del sud Lombardia da una efficace e funzionale mobilità che sviluppi i segmenti acqua, ferro e gomma. Non solo: come peraltro evidenziato dalla responsabile ambiente della segreteria provinciale del Pd, Francesca Pontiggia, il piano regionale Trasporti e Mobilità proposto dalla Giunta Maroni inserisce la Cremona-Mantova tra le infrastrutture strategiche. Certamente andranno fatti piani, analisi e condivisioni dei processi, ma non si può prescindere da un’opera che va ad interagire con il “corridoio” Tirreno-Brennero, peraltro opera ritenuta strategica dallo stesso Governo. La vera questione è investire in queste comunità locali sud lombarde. La nostra è, per natura, una provincia stretta e lunga e, al di là di ogni sano e giusto dibattito, anche campanilistico, il nostro territorio, dal Cremasco al Soresinese, dal Cremonese al Casalasco, non può essere escluso da logiche di sviluppo strategico regionale, il più possibile integrate».
Parlamentari? C’è reddito e reddito Resi noti gli stipendi del 2015. Sono attorno ai 100mila euro lordi, ma i 5 Stelle ne restituiscono una parte, e non al partito
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di Vanni Raineri
ei giorni scorsi sono stati pubblicati gli stipendi dei parlamentari riferiti al 2015. Non sono sensibili le variazioni rispetto al 2014, piuttosto spesso non viene indicato un elemento importante: a prescindere da come la si pensi politicamente, va dato atto agli esponenti del Movimento 5 Stelle di non trattenere l’intero importo, ma di “restituirne” una parte sostanziosa allo Stato. Non, si badi bene, al proprio partito di riferimento, come abitudine anche storica (come fu per il Pci e oggi per i partiti di sinistra e pure per i leghisti), ma ai cittadini. Questo per un preciso patto preso coi cittadini stessi da parte dei politici del M5S. E così anche in provincia di Cremona i vari parlamentari si attestano poco distante dai 100mila euro lordi. Complessivamente, si è calcolato che per ogni ora di lavoro ogni parlamentare percepisce 122 euro, anche se sarebbe giusto conteggiare i lavori di commissione e gli impegni sul territorio. Ne parliamo con l’onorevole cremonese Danilo Toninelli. Il suo reddito del 2015 risulta di 98mila euro lordi, con le restituzioni previste dal Movimento quanto scende? «Da inizio legislatura ad oggi ho restituito 114.000 euro netti che sono andati al Fondo per il Microcredito delle piccole e medie imprese italiane. Per il 2015 ho restituito 30.291 euro. Abbiamo fatto ciò che avevamo promesso e continueremo a farlo anche quando saremo al Governo dove taglieremo corruzione e sprechi e useremo queste immense quantità di denaro per diminuire le tasse e dare maggiori servizi pubblici ai cittadini». Può stimare l’ammontare della somma raccolta dal M5S in un anno tra trattenute dei parlamentari, parlamentari europei e amministratori locali? «Ho i dati totali dal 2013 che ammontano all’astronomica cifra di 72 milioni di euro. Soldi che ci spettavano sotto forma di finanziamento pubblico e
Dal 2013 il M5S ha rifiutato 72 milioni. Ci compravamo una tv che abbiamo rifiutato. Soldi che avrebbero potuto arricchirci, permettendoci di aprire un canale televisivo, una radio o un giornale per fare propaganda. Ma come avevamo promesso abbiamo detto di no perché siamo convinti che il dio denaro si sia impossessato della politica e l’abbia rovinata. Il tutto a discapito dei cittadini. Secondo noi, invece, servono cittadini prestati alle istituzioni, non politici di professione con le tasche piene di soldi che perseguono solo i propri interessi. Ovviamente tutte le altre forze politiche si sono intascate i finanziamenti pubblici». Come viene utilizzata questa somma? «La versiamo al Fondo per il Microcredito delle piccole e medie imprese. Da quando lo facciamo sono state già state avviate 1000 nuove imprese con ben 2500 nuovi posti di lavoro. Questo ci riempie di orgoglio e ci spinge a fare ancora di più». Visto che il Parlamento è assai restio a limitare stipendi e vitalizi dei propri componenti, qual è il vostro indirizzo qualora foste chiamati a governare? «Abolizione dei vitalizi per
tutti e taglio netto dei privilegi per i parlamentari e per i dipendenti della Camera. Non è più accettabile che siano solo i cittadini a stringere la cinghia. La politica deve tornare ad essere un lavoro nobile e fatto per l’interesse collettivo e per poterlo fare dobbiamo togliere i soldi dalla politica stessa». Uno sguardo dovuto a Roma, dove pare nessuno faccia carte false per vincere e avete ottime chance per prevalere (anche perché gli altri candidati si sono espressi a favore del vostro nell’eventuale ballottaggio). Considerata la situazione allarmante più volte denunciata, non temete che il raggio di azione di un sindaco nella Capitale sia limitato e che debba fare i conti con poteri consolidati difficili da abbattere? Insomma, partire da Roma nella gestione delle ammini-
strazioni locali è rischioso. «A Roma vogliamo vincere e siamo convinti di potercela fare. I romani onesti sono dalla nostra parte perché hanno ormai capito che vent’anni di amministrazioni di destra e sinistra hanno portato ad una sola cosa: Mafia Capitale. Siamo convinti che i primi mesi saranno difficili perché avremo contro tutti coloro che si alimentano da questo sistema malato di clientele e corruzione. C’è di tutto: la criminalità, la politica corrotta, gli imprenditori collusi, i fannulloni, gli abusivi e ovviamente il Governo a metterci i bastoni tra le ruote. Ma ci saranno anche i romani onesti a difenderci, proprio coloro che per anni sono stati danneggiati ed umiliati da questo sistema. Sono convinto che ne usciremo ancora più forti e che dopo Roma potremo andare al governo del Paese».
Cronaca
Sabato 26 Marzo 2016
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Le trivelle un pericolo per l’ecosistema
Intervista al professor Vincenzo Balzani sul referendum del 17 aprile contro le attività di estrazione marine entro le 12 miglia
«Il Governo, schierandosi per l’astensione, mostra di avere lo sguardo rivolto al passato. Il nostro futuro è nelle rinnovabili»
I
di Daniele Tamburini
l prossimo 17 aprile le elettrici e gli elettori del nostro Paese saranno chiamati ad esprimersi su un quesito referendario circa il mantenimento o meno degli impianti di trivellazione dei nostri mari: trivelle che cercano petrolio o gas. Alcune osservazioni: il referendum non è stato promosso da cittadini ma addirittura da dieci Regioni (poi ridottesi a nove, per l’abbandono dell’Abruzzo), i cui Presidenti e le cui Giunte sono preoccupati per l’impatto sull’ambiente marino di tali perforazioni; sul referendum, il silenzio è piuttosto assordante (tanto che in molti non sanno neppure che si tratta di un referendum nazionale); i comitati sorti per il “Sì” al referendum - cioè contro le trivelle - si stanno muovendo per dare informazione e per convincere sulle ragioni contro tali estrazioni; un grande partito, il Pd, dice, per bocca di alcuni importanti esponenti, di non partecipare al voto, per non far scattare il quorum, ma la scelta non è unanime, e altri esponenti si stanno esprimendo addirittura per il “Sì”. Per fare un po’ di chiarezza, abbiamo rivolto alcune domande al professor Vincenzo Balzani, chimico italiano, professore emerito presso l’Università di Bologna, coordinatore del gruppo Energiaperlitalia, che già nel 2014 fu promotore di un appello, firmato da molti docenti e ricercatori, rivolto al Governo per esprimere la loro contrarietà al Decreto “Sblocca Italia” che favoriva le attività estrattive di petrolio e gas nel Paese. Professor Balzani, su cosa verte, precisamente, il referendum del 17 aprile? Ci vuole illustrare le ragioni del “Sì” e le ragioni del “No”? «Come avviene spesso, i referendum abrogativi appaiono (e sono) difficili da capire e da apprezzare nel loro effettivo significato. Questo referendum del 17 aprile, comunemente detto “NoTriv”, non fa eccezione. Si è giunti al referendum perché il Governo non ha ascoltato i consigli degli scienziati e neppure le forti e giustificate proteste di regioni, comuni, comitati locali e associazioni che vedono nell’ambiente, nel paesaggio e nei nostri mari la vera fonte di ricchezza da salvaguar-
Il professor Vincenzo Balzani
dare. Originariamente i quesiti proposti da alcune regioni erano otto. Solo uno di questi è stato ammesso dalla Corte Costituzionale. Il quesito superstite: «Volete voi che sia abrogato l’art. 6, comma 17, terzo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, “Norme in materia ambientale”, come sostituito dal comma 239 dell’art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di Stabilità 2016)”, limitatamente alle seguenti parole: “per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale”?», è difficilmente comprensibile. E’ chiaro che si tratta di una legge sui giacimenti e che si chiede se si vuole abrogare una sua parte. Nella sostanza, il quesito riguarda le trivellazioni entro le 12 miglia dalla costa, che la legge permette alle società che avevano già avuto l’autorizzazione; col referendum si chiede se vogliamo che non vengano rinnovate le concessioni quando queste scadranno». Dal punto di vista pratico si tratta di una cosa di relativa importanza poiché riguarda 21 piattaforme di estrazione, mentre 39, sempre entro le 12 miglia, potranno in ogni caso continuare ad operare.
«Il significato del referendum va ben al di là del contenuto del quesito»
«Il significato del referendum però va ben al di là del contenuto del quesito su cui siamo chiamati a votare. Votando Sì contribuiremo non solo a bloccare parte delle trivellazioni entro le 12 miglia dalla costa, ma soprattutto manifesteremo la nostra volontà di dare un senso al futuro per quanto riguarda clima, ambiente ed energia al fine di custodire il pianeta su cui viviamo». E’ vero che le quantità di petrolio e di gas potenzialmente estraibili sono di consistenza assai scarsa? «Prima di tutto bisogna sapere che non è vero, come dicono alcuni, che l’Italia galleggia su un mare di petrolio e metano. Si tratta di quantità molto piccole rispetto ai nostri consumi. Secondo la BP Statistical Review del giugno 2015 e in accordo con i dati pubblicati dal Mise, le riserve totali di petrolio in Italia ammontano a 100 milioni di tonnellate. Considerato che il consumo annuale di petrolio è di 56,6 milioni di tonnellate, è chiaro che queste riserve coprono meno di due anni di consumo. Per quanto riguarda il gas naturale, le riserve totali ammontano a circa 50 miliardi di metri cubi, insufficienti a coprire il consumo di 1 anno che è di 56,8 miliardi di metri cubi. E’ chiaro quindi che lo sfruttamento delle nostre esigue riserve di combustibili fossili non può assolutamente
renderci indipendenti da altri paesi. Le quantità di gas e petrolio alle quali rinunceremmo se il referendum fosse approvato sono poi estremamente piccole: il 2,3% del gas e lo 0.8% del petrolio che consumiamo in un anno. E’ chiaro che la sicurezza energetica in un paese come l’Italia si può raggiungere solo con una rapida transizione, d’altro canto già iniziata, dai combustibili fossili alle abbondanti energie rinnovabili di cui disponiamo, in un quadro di aumento dell’efficienza energetica e riduzione dei consumi, esattamente come richiesto dalla EU». Secondo lei, parlando in modo chiaro, il gioco vale la candela? «E’ bene chiarire che i benefici economici (royalties) derivanti dall’estrazione dei combustibili fossili sono ben poca cosa, come si evince dal sito del Ministero dello Sviluppo Economico. Complessivamente, nel 2014 lo Stato ha incassato 70 M€ e le regioni 182 M€, 159 dei quali sono andati alla Basilicata che li “paga” con inquinamento dell’aria e delle falde acquifere, effetti devastanti sull’agricoltura e diminuzione del Pil. A fronte di un simile introito del tutto marginale, si deve contrapporre il fatto che le attività di trivellazione ed estrazione, particolarmente entro le 12 miglia
«L’Italia ha scarse quantità di petrolio e metano. Puntiamo sulle rinnovabili»
dalla costa, hanno un forte impatto ambientale (inquinamento, subsidenza, rischi per il sistema marino) e, soprattutto, riducono (in caso di incidente, potrebbero addirittura compromettere) un’enorme fonte di ricchezza certa: quella derivante dalla consolidata economia turistica». Una delle argomentazioni forti di chi sostiene il “Sì” è la necessità ormai improrogabile di sganciarsi dalle fonti di energia di origine fossile: che ne pensa? «Alla conferenza Cop21 di Parigi, le delegazioni di 189 nazioni, cioè praticamente di tutti i paesi del mondo, si sono trovate d’accordo nell’affermare che, come sostenuto dalla grande maggioranza degli scienziati, l’aumento della temperatura del pianeta e i conseguenti cambiamenti climatici sono causati dall’anidride carbonica generata dall’uso dei combustibili fossili. Poi bisogna ricordare che la combustione di carbone, petrolio e gas produce, oltre all’anidride carbonica, anche sostanze molto pericolose per la salute: idrocarburi, ossidi di azoto e di zolfo, ozono e il pericolosissimo particolato fine. Secondo l’Agenzia Europea dell’Ambiente, l’inquinamento da combustibili fossili nel 2012 ha causato 491.000 morti premature in Europa, 84.400 delle quali in Italia. Infine, il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) ha stimato che i danni causati ad ambiente, clima e salute dall’uso dei combustibili fossili ammontano a 5.300 miliardi di dollari all’anno. Le principali energie rinnovabili - eolico, fotovoltaico e idroelettrico - non generano anidride
«Assurdo che un partito dal nome Democratico inviti all’astensione»
L’Ance e gli Angeli Anti Burocrazia promossi da Regione Lombardia Lunedì 21 marzo 2016 presso la sede di Ance Cremona in via delle Vigne 182 il Gruppo Giovani Ance Cremona ha incontrato la dottoressa Cecilia Somaschi, Referente per il territorio di Cremona del Progetto Angeli Antiburocrazia, promosso da Regione Lombardia in collaborazione con il sistema camerale lombardo nel 2015, con l’obiettivo di individuare i nodi critici che le imprese affrontano nel rapporto con le Pubbliche Amministrazioni. Il Progetto è stato attivato per offrire alle imprese del territorio un supporto concreto nel semplificare e sburocratizzare i rapporti con la Pubblica Amministrazione. Gli Angeli Anti Burocrazia operano in collaborazione con le Ster e le Camere di commercio locali, formulando possibili proposte di semplificazione nei seguenti ambiti di intervento: Funzionamento degli Sportelli Unici per le Attività Produttive; Procedimenti amministrativi per
l’esercizio dell’attività d’impresa; Servizi per le imprese. Nel mese di settembre 2015 il Gruppo Giovani Ance
Cremona ha consegnato agli Angeli Anti Burocrazia di Cremona un documento di proposte, che rappresenta le
carbonica e neppure sostanze inquinanti.Il Governo dovrebbe rendersi conto che la transizione dai combustibili fossili alle energie rinnovabili è già in atto ed è un processo necessario e inarrestabile, come è chiaramente emerso dalla conferenza Cop21 di Parigi e come indica anche l’enciclica “Laudato sì” di papa Francesco». Che pensa degli appelli all’astensione? «Come è noto, se non si raggiunge il quorum (50% dei votanti) il referendum non è valido. Che il Governo e un partito che porta nel nome l’aggettivo “democratico” incitino all’astensione è una cosa assurda: significa boicottare la democrazia proprio in un periodo in cui le persone già si sentono poco rapp re s e n t a t e d a l l a classe politica. In seguito a questa grave e desolante decisione del Governo e del Pd, il referendum, indetto per correggere e migliorare la Strategia Energetica Nazionale, assume un valore politico molto grande perché indebitamente mette in gioco la democrazia. Nella sostanza, il Governo, schierandosi per l’astensione, mostra anche di avere lo sguardo rivolto al passato. Non si rende conto che il nostro Paese potrebbe trarre molti benefici accelerando la transizione dai combustibili fossili alle energie r i n n o v a b i l i p e rc h é s i a m o all’avanguardia nel manifatturiero, un settore particolarmente rilevante per lo sviluppo delle energie rinnovabili. Si tratta di un vantaggio che, assieme alle abbondanti fonti rinnovabili di cui disponiamo e alle ottime prospettive di mercato in campo internazionale, ci permette di guardare al futuro con serenità».
richieste delle imprese edili associate per migliorare l’efficienza dell’attività amministrativa nei confronti delle PMI lombarde. Nel corso dell’incontro la dottoressa Cecilia Somaschi, dopo aver presentato i risultati conseguiti nel 2015 e le attività previste nel 2016, ha quindi richiesto il rinnovo della collaborazione ad Ance Cremona per questa nuova fase del Progetto; il Presidente del Gruppo Giovani Ance Cremona, Ingegner Fabio Bettoni, unitamente al Vice Presidente Paolo Beltrami, a tutti i membri del Gruppo e alla dottoressa Marcella Bordi di Ance Cremona, ha aderito alla richiesta, con l’auspicio di estendere la collaborazione agli Ordini Professionali e alle Associazioni di Categoria del territorio, al fine di poter implementare le azioni di intervento a livello centrale e locale, a supporto delle imprese e della Pubblica Amministrazione.
Il Comitato unanime
Corada il nuovo presidente Anpi Si è riunito il nuovo Comitato provinciale dell’Anpi uscito dal congresso. All’ordine del giorno l’elezione del nuovo presidente, dopo che la uscente Mariella Laudadio aveva confermato di non voler ricandidarsi. Al Comitato, presente pressochè al completo, la stessa Laudadio ha proposto il nome di Giancarlo Corada. Dal dibattito che è seguito sono venuti ringraziamenti per il buon lavoro svolto dalla presidenza uscente e motivate espressioni di condivisione sul nome di Corada. Con apprezzamenti sulle sue doti di cultura, di equilibrio, di attività civile e politica coerentemente democratica ed antifascista, e al termine l’approvazione all’unanimità.
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Rubrica
Sabato 26 Marzo 2016
Giannini, un Uomo Qualunque mezzo britannico e mezzo napoletano Come abbiamo visto la settimana scorsa, nel 1947 Guareschi su “Candido” dà molto spazio a UQ di Guglielmo Giannini. Nell’autunno del 1945 il bersaglio favorito di Giannini è l’azionista Ferruccio Parri, ritenuto espressione di quei partiti che si scatenano in risse, in trasformismo, in branchi in caccia di cariche pubbliche e di vendette personali, mostrando lo spettacolo indecoroso di un antifascismo incapace di essere
migliore del fascismo ormai defunto. Giannini era un uomo fisicamente imponente, mezzo britannico e mezzo napoletano, dall’aspetto fisico nordico e dal carattere molto mediterraneo. Lo storico Lucio Villari lo definisce “commediografo e giornalista, uomo dalla verve straordinaria e dal grande calore umano”. Quasi del tutto a digiuno di politica, Giannini amava parlare popolarescamente, in dialetto napoletano, con un tono un po’ teatrale, tra l’insolente e il tono di sfida. Amava indossa-
re il monocolo e vestire come un vecchio notabile meridionale, “perché io guappo son nato e guappo aggi’ a murì”. Giannini interpretava anche l’insofferenza del sud per il cosiddetto “vento del nord”, cioè il movimento partigiano. L’estroso e pittoresco commediografo aveva saputo interpretare gli umori e le irritazioni (che personalmente condivideva) del popolino napoletano verso la nuova mitologia partigiana e verso la sua retorica, che in quel periodo monopolizzavano la scena.
Guareschi contro Guido Miglioli Giovanni Guareschi il “Candido” e il Cremonese . 3ª puntata
di Paolo A. Dossena
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uesto fatto, unito ai suoi attacchi a Palmiro Togliatti e a Pietro Nenni (ovvero i capi comunisti e socialisti) fece pensare alle sinistre che egli fosse “un fascista mascherato”. Ma nelle interviste rilasciate a Enzo Biagi e Indro Montanelli, Giannini, dopo la fine della sua breve avventura politica, avrebbe detto: “Io non lo sono mai stato, ma mi credevano tale. C’era gente che acquistava il giornale che costava 40 lire ma non le valeva tutte, e quasi mi vergogno di quel successo, ma la folla per quello che dicevo e scrivevo mi applaudiva”. In realtà Giannini riteneva di essersi fatto interprete della diffidenza e del dissenso della gente che aveva subito il fascismo, e che temeva di veder ripetere le stesse prepotenze dei professionisti della politica sotto altre bandiere. Non era un fascista, bensì un commediografo molto meridionale, che aveva abilmente inserito un certo linguaggio teatrale e satirico del sud nell’arena del giornalismo e della politica. Questo linguaggio era a metà tra il loggione e l’osteria: irriverente, insolente, ironico, caricaturale, pronto allo sberleffo, e a tratti villano e volgare. L’atteggiamento conflittuale di Giannini con il “vento del nord” aveva anche questo aspetto “etnico” meridionale. Anche a Cremona l’irriverenza di Giannini verso il “vento del nord” ebbe fortuna: in questa provincia il suo periodico (che in Italia tirava circa 850.000 copie) vendeva bene. E quando il settimanale diventò un partito (19 febbraio 1946) anche Cremona omaggiò Giannini con l’apertura di una sede dell’UQ, quella sede di cui parla Guareschi. Intanto, sul “Candido” numero 49 del 7-12-1947, Cremona guadagna nuovamente la prima posizione nell’attenzione di “Cronachetta rosa”: “A Gussola di Cremona l’azienda agricola Donzelli viene occupata dalle masse e l’occupazione ‘delle terre incolte coltivate’ viene estesa alle capaci botti di vino delle cantine. Mentre a Cremona città si svolge il convegno dei terrazzieri. E il pensiero dei terrazzieri, come dice l’Unità, “è tutto nell’ingenua e commovente espressione di uno di essi il quale, dopo aver parlato della lunga attesa e dei molti sacrifici, nel suo dialetto, ha detto: «Vedere il Consiglio di Cascina un solo giorno e poi ma-
I Consigli di Cascina portarono a fine 1947 all’occupazione della “Cartiera” di Gussola
In alto Guglielmo Giannini legge una copia di Uomo Qualunque A sinistra la grande cascina “Cartiera” di Gussola, che tra il 1947 e il 1948 fu occupata dai lavoratori agrari Sotto da sinistra Guido Miglioli, Palmiro Togliatti e Giovanni Guareschi
gari morire!». Si capisce: Consiglio di cascina con cellula siepale, fienilale, stallale, carrarecciale e altre provvidenze del regime. E poi magari morire (assieme all’agricoltura)”. Di cosa sta parlando Guareschi? Cosa accadde a Gussola? Cosa erano i Consigli di Cascina? I Consigli di Cascina cremonesi del 1947-48 erano organismi attraverso cui i salariati intendevano contare ed esercitare un certo controllo sulla gestione delle cascine in analogia ai consigli di gestione delle fabbriche. I Consigli di
Cascina potevano contare su un precedente storico: organismi con lo stesso nome fondati e diretti nel cremonese, nel 1920, da Guido Miglioli. Tra il 22 e il 23 novembre del 1947 si svolse a Cremona il convegno interregionale dei Consigli di cascina, al quale prese parte anche Miglioli. Poco dopo esplode il caso della grande azienda agricola “La Cartiera” di Gussola. Qui il locale Consiglio di Cascina si scontra con il latifondista senatore Beniamino Donzelli, gestendo direttamente l’azienda per diversi mesi.
A seguito della sua precisa presa di posizione su temi come questo, Guareschi subisce proprio in quel periodo ripetute minacce di morte. Già su “Candido” numero 29 del 20 luglio 1946, nella rubrica delle lettere annota: “Ci interessano particolarmente le lettere di chi non è del nostro parere. Naturalmente non quelle contenenti insulti e minacce gratuiti quanto anonimi: l’Italia detiene purtroppo il campionato mondiale delle lettere anonime, come ebbe del resto modo di riscontrare pure il governatore tedesco Stahel. Ci interessano le lettere di chi si
sforza di dimostrarci che noi siamo in errore o ciechi o in malafede. Facendo una statistica delle ultime lettere concludiamo che i nostri oppositori sono concordi tutti nell’accusarci di «non voler capire che la Repubblica rappresenta l’Italia»”. Sul numero 41 dello stesso anno Guareschi invece annota: “Una compagna del Psiup di Torino mi ha scritto una lettera molto vibrante per comunicarmi perentoriamente che sono uno spregevole individuo. «Voglio dirti francamente, da buona socialista, ciò che penso della vostra condotta verso la Patria... Che scoppi o no una tremenda guerra civile dipende solo da voi monarchici, ma se la vorrete non potremo che approvare la giusta punizione che vi sarete meritata, quella dei traditori. Per quanto ti riguarda mi spiacerebbe per Albertino e Carlottina, ma l’avrai voluto tu»”. Sul numero 22 del 1947 invece Guareschi scrive: “Fatto personale. Un fervente comunista, titolare di un chiosco di giornali a Milano, riconosciuto nel bambino di anni sette che gli chiedeva un albo di Topolini mio figlio Albertino, gli ha affidato un delicato messaggio: «Di’ a tuo padre di andare adagio con l’anticomunismo. Perché anche Mussolini faceva l’anticomunista ed è finito a piazzale Loreto»... E mentre affidava l’odioso messaggio al figlio di un presunto avversario politico, aveva in braccio un figlio suo di pochi mesi”. (Fine della terza puntata, la quarta sarà pubblicata sabato 2 aprile)
Cronaca
U
di Giuseppe Martelli
na “passerella” di “sapori culinari” della tradizione italiana, tra cibo da strada e antichi sapori, che va da dal panino al Lampredotto toscano a fritto di pesce e focaccia genovesi, dagli arancini e cannoli siciliani agli arrosticini abruzzesi. Ma si potranno provare anche il burritos messicano o la pita (e i souvlaki) greci, magari con un po’ di birra ceca. «Vogliamo che questo sia un suggerimento di speranza, un confronto con l’eccellenza di quello che si presenta come il futuro della ristorazione – commenta il presidente di Confesercenti, Francesco Aletti Montano –; lo street food, tanto noto all’estero, può essere un modo piacevole e divertente per raggiungere i clienti lì dove sono. E così, come in quel weekend accoglieremo colleghi da tutta Italia e oltre, qualcuno potrebbe cogliere l’occasione di pensare ad “esportare” le specialità che arrivano da qui». Ed è da qui che parte con il primo anno di appuntamenti vincenti Platea Cibis. Tommaso Lunghi, l'organizzatore, e “l'uomo elettrico alias Flash” Angelo Genova, comprovato ed incredibile “aggiustatutto”, sono gli artefici di questa carovana dei sapori che si aggiunge all’altra più titolata del Mercato Europeo sempre in movimento sul
Sabato 26 Marzo 2016
I sapori e i colori dello street food
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Il calendario provvisorio dei Mercati Europei (a Cremona dal 5 all’8 maggio) e di Platea Cibis, novità del 2016
La sezione Ail Oglio Po a favore di Ematologia
Nel corso dell’anno 2016 la sezione Ail Oglio Po della Provincia di Cremona ha finanziato due borse di studio a favore di biologi del laboratorio specialistico di ematologia, ed ha contribuito al finanziamento di un contratto di ricerca assistenziale per un medico ematologo, per lo svolgimento di attività di studio e ricerca per la gestione e conduzione degli studi clinici sperimentali attivati presso la UO di Ematologia del presidio ospitaliero. Queste risorse economiche risultano essenziali per il mantenimento dei livelli assistenziali della UO Ematologia a favore dei cittadini di Cremona e dei comuni adiacenti a Cremona. Il presidente Ail Oglio Po Ines Bodini, soddisfatta della campagna “Uova di Pasqua” passata da poco, ringrazia tutti i soci Ail, i volontari ed gli amici che credono nell’associazione e nel grande lavoro svolto; è a loro che va la promessa di continuare ad investire al meglio i fondi raccolti affinché i malati ematologici abbiano le cure migliori.
territorio Italiano gestita dall’onnipresente Riccardo Roselli. Qui a fianco vi indichiamo le date (ancora non complete) di tutte le città dove le due carovane passano per deliziare i palati e sollazzare gli animi nonché animare i centri storici delle amministrazioni comunali che aspettano con una insolita ansia, i “desaparecidos” dello Street Food.
Sopra Angelo Genova, sotto da sinistra Riccardo Roselli e Tommaso Lunghi. A fianco le date provvisorie dei Mercati Europei e di Platea Cibis
Nella Giornata Cremona e Torino nel segno del fiume Non vogliodell’Acqua che la mia città ritorni al ventennio da Germania Est che ha vissuto prima dell’attuale amministrazione
Cremona protagonista a Torino nell’evento “Po, Mississippi e Tago: dialogo tra fiumi”, organizzato martedì 22 aprile in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, nella prestigiosa cornice della Mole Antonelliana da Città di Torino, Comune di Cremona e Gruppo Smat, in collegamento diretto con l’iniziativa concomitante di Padania Acque a palazzo Trecchi a Cremona. Hanno partecipato il Sindaco del Comune di Torino Piero Fassino e il Sindaco del Comune di Cremona Gianluca Galimberti. «C’è molto che collega Smat a Padania Acque, c’è molto che collega Torino a Cremona - ha detto Galimberti -. Prendiamoci cura dei beni comuni, del bene comune che è l’acqua, facendolo in modo efficiente ed efficace, anche così si risponde alla paura e all’odio insensato. La nostra città e Torino sono legate dall’acqua del nostro fiume Po che unisce, non divide,
ovest ed est, nord e sud, che deve essere sempre più valorizzato anche nell’ottica dello sviluppo. Ci uniscono la cultura e l’innovazione, come quelle del nostro genio Jannello Torriani che a Cremona da settembre valorizziamo all’interno di una grande mostra internazionale, e quelle dei grandi maestri liutai che hanno fatto grande il nostro saper fare liutario che oggi vive e si rinnova attraverso il Museo del Violino e i suoi laboratori di ricerca e tutto il Si-
stema Cremona, unico al mondo per il trinomio violini, musica e suono». Cristiano Zanetti, in qualità di curatore, ha presentato la mostra Jannello Torriani - Genio del Rinascimento, in programma da settembre al Museo del Violino e organizzata da Comune di Cremona, Unomedia, Fondazione Arvedi Buschini e Fundacion Juanelo Turriano, mostrando ‘L’Artificio di Toledo’, il complesso sistema meccanico inventato da Torriani che sollevava con regolarità l’acqua del fiume Tago fino alla fortezza dell’Alcázar. La direttrice del Museo del Violino Virginia Villa, il presidente di Friends of Stradivari Paolo Bodini e il conservatore delle collezioni Fausto Cacciatori hanno presentato il Museo del Violino con lo splendido auditorium Giovanni Arvedi, introducendo il concerto di ‘violini storici’ del duo Edoardo Zosi e Liu Pellicciai che ha incantato il pubblico.
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Territorio
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Consumo di suolo, Cremonese isola felice Solo il 9,9% del territorio è urbanizzato I di Simona Raboni
l territorio cremonese vanta una delle percentuali più basse di urbanizzazione della Lombardia, con un dato pari al 9,9%. Meglio di lei solo Pavia (9,6) e Sondrio (3,1). Insomma, una piccola isola felice, molto lontana da territori come Monza e Brianza, dove l’indice di urbanizzazione supera il 50%. Una situazione, la nostra, che va preservata: se ne è parlato nel corso dell’incontro svoltosi a Cremona sul tema “Integrazioni al Piano territoriale regionale in attuazione della Legge Regionale 31/2014 sulla riduzione del consumo di suolo nel nostro territorio”, convocato dal presidente della Provincia di Cremona, Carlo Vezzini, presso l’aula Magna del Politecnico di Milano, Polo di Cremona. Una conferenza dei sindaci ad hoc, per presentare le novità tecniche e normative oltre ad avviare un percorso di confronto con tutti i sindaci. Il presidente Vezzini ha chiarito il percorso che discende d a l l a n o r m a t i v a e u ro p e a : «L’obiettivo dell’azzeramento del consumo di suolo (consumo di suolo uguale a zero entro il 2015) è stato definito a livello europeo già con la strategia tematica per la protezione del suolo del 2006, che ha sottolineato la necessità di porre in essere
buone pratiche per ridurre gli effetti negativi del consumo di suolo e, in particolare, della sua forma più evidente e irreversibile: l’impermeabilizzazione». A questo fa seguito la normativa regionale n. 31 relativa a “Disposizioni per la riduzione del consumo di suolo e per la riqualificazione del suolo degradato”, nonché le modifiche ed integrazioni al Pianto Territoriale Regionale. «Si tratta di condividere insieme a tutti gli amministratori, nell’ottica di una strategia comune, quanto previsto dalla normativa rispetto alla riduzione del suolo ed agli obiettivi regionali che sono stati fissati in relazioni ai diversi contesti territoriali», ha
chiarito Vezzini. Tutto ciò tenendo quindi conto dei dati regionali relativi anche a elementi identitari del sistema paesistico-ambientale, elementi identitari del sistema insediativo e infrastrutturale, caratteristiche qualitative dei suoli e suolo urbanizzato e consumo di suolo. Nel progetto del Piano regionale, che individua 40 “Ambiti territoriali omogenei”, di cui 7 interprovinciali (gli Ambiti sono gli elementi base per differenziare le soglie di riduzione del consumo di suolo e per l’articolazione del Ptr), si tiene conto, quindi, di più fattori incidenti tra cui le aree edificabili (AT) su suolo libero Pgt vigenti dal 2/1/2015, fabbisogno di fun-
zioni residenziali, produttive e servizi (dati Istat), la soglia di riduzione, il suolo residuale, aree da recuperare e rigenerare. Nello specifico, la metodologia individuata per mettere a punto la soglia regionale di riduzione del consumo di suolo riferita alle funzioni residenziali, viene successivamente calibrata per definire le soglie di riduzione provinciali in rapporto alle superfici urbanizzate e alle potenzialità di rigenerazione dei singoli territori, tali per cui alle Province di Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Pavia, Mantova, Sondrio e Varese viene assegnata una soglia compresa tra il 20 e il 25% al 2020, mentre alle Province di, Monza e Brianza e alla Città Metropolitana di Milano viene assegnata una soglia compresa tra valori maggiori di 25 e il 30%. Rispetto alla soglia di riduzione del consumo di suolo riferita alle funzioni produttive di beni e servizi, il progetto di integrazione del Ptr propone una soglia di riduzione del 20% al 2020, in considerazione sia dell’impossibilità attuale di conoscere i dati relativi allo stock di immobili invenduti, sottoutilizzati e abbandonati, sia della rapida evoluzione dei settori produttivi in termini di processi e di tipologie produttive insediate nel territorio lombardo, sia, infine della crisi del sistema economico in
generale, e industriale in particolare, tali per cui non sembra opportuno definire un trend di crescita/decrescita che possa orientare le trasformazioni future. Dunque l’integrazione del Ptr individua la soglia regionale del consumo di suolo ripartendola per Provincia/Città Metropolitana sulla base degli stessi criteri. A loro volta le Province e la Città Metropolitana, devono individuare, sulla base delle specificità locali (qualità dei suoli, qualità ambientali, ruoli territoriali dei Comuni, gradi di infrastrutturazione) la soglia d’Ato, anche attraverso la definizione di soglie comunali (per singoli Comuni o gruppi di Comuni). Il carattere innovativo della politica introdotta dalla Legge Regionale 31/2014 comporta, un periodo iniziale di sperimentazione e condivisione delle scelte pianificatorie, necessario a verificarne il grado di attuazione e le ricadute sul sistema economico-sociale e insediativo regionale, anche attraverso l’acquisizione di dati aggiornati e verificati a un livello di dettaglio maggiore rispetto a quello regionale. Le soglie provinciali individuate dal Ptr, così come l’articolazione delle soglie che verranno indicate agli Ato, devono essere sottoposte ad una prima fase di verifica da attivare all’avvio del processo di adeguamento dei Ptcp.
Problema nutrie. Malvezzi: «Bene la collaborazione tra Comuni e volontari»
Continua anche nel Cremonese la lotta senza quartiere per l’eradicazione della nutria, resa possibile grazie alla recente legge di Regione Lombardia. Il consigliere regionale Carlo Malvezzi, presente a Castelverde in un recente incontro, ha evidenziato l’importanza della collaborazione tra amministrazione comunale e volontari,
«nel dare via all’azione di contrasto alla nutria che mi auguro porti in fretta all’eradicazione di questo animale dal territorio lombardo. Una collaborazione possibile anche grazie alla legge regionale 32/2014, la cui approvazione ha risolto il vuoto normativo creatosi dopo la modifica alla legge sulla caccia (157/92) voluta a Roma. In
base alla normativa regionale sono stati predisposti i Piani di eradicazione regionale e provinciali, validati di recente, e si è quindi pronti affinché i volontari autorizzati dalle amministrazioni provinciali comincino l’abbattimento dell’animale, consentito tutto l’anno, attraverso l’utilizzo di armi da fuoco e del trappolaggio».
Campagna per i negozi di vicinato
Ascom Soresina lancia una campagna di sensibilizzazione all’acquisto nei negozi di vicinato. “Faccio acquisti sotto casa” è lo slogan dell’iniziativa, con cui, come evidenzia Tonio Toni, presidente dell’associazione, si vuole «valorizzare e sostenere i negozi di vicinato, punti di riferimento ed elementi di attrattività per il nostro paese. Essi rappresentano un’identità e un modo di fare attività economica in grado di durare nel tempo, nonostante i morsi delle crisi e i rapidi cambiamenti imposti dal mercato». Le motivazioni che dovrebbero spingere i cittadini ad acquistare nei negozi locali, «sono molteplici» continua il presidente. «Dal servizio personalizzato e di qualità, al rapporto di fiducia, al sostegno del territorio. E’ inoltre dimostrato che nei negozi di vicinato si risparmia perché si acquista senza sprechi. “Crediamo fermamente in questa iniziativa e ci auguriamo che la popolazione ci sostenga nel raggiungimento del nostro obiettivo. Quanti centri storici sono ormai deserti, con vetrine vuote e negozi abbandonati! Noi vogliamo far vivere la nostra città».
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Lettere & Opinioni
Sabato 26 Marzo 2016
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punto di vista
Gli attentati in Belgio rivelano una situazione di debolezza Egregio direttore, la mancata integrazione, il degrado sociale e la radicalizzazione dei giovani. Il Belgio è diventato quindi il centro dell’attività dei terroristi islamici, ma non solo per il numero degli attentati subìti, ma anche per l’ingente contingente di foreign fighters di origine belga che hanno raggiunto la Siria e le postazioni degli uomini di Al Baghdadi negli ultimi anni. Non dimentichiamo Bruxelles il 21 agosto 2015 un attentato venne sventato da alcuni giovani americani. Si stima che siano tra i 300 e i 500 i jihadisti giunti nei territori controllati dall’Isis dal Belgio, che è diventata la nazione europea dalla quale proviene il maggior numero di terroristi occidentali. Assieme alla Francia, il Paese sembra essere quello dove molti giovani musulmani hanno intrapreso il percorso che li ha portati ad una radicalizzazione violenta. Bruxelles non è stata “scelta” solo perché è il centro dell’attività politica dell’Unione Europea e probabilmente nemmeno per punire il governo dopo l’arresto di Salah Abdeslam. Si tratta quindi di capire il motivo di questa radicalizzazione, in Belgio solo il 6% della popolazione è musulmana e secondo alcuni analisti i giovani di seconda generazione si sarebbero avvicinati agli estremisti islamici a causa del fallimento delle politiche di immigrazione (la disoccupazione è al 45%), fomentando l’odio nei confronti degli europei. Non dobbiamo stupirci e scandalizzarci delle reazioni degli abitanti di Molenbeek durante l’arresto di Salah, in Italia abbiamo molti esempi di quartieri degradati dove la popolazione si erge a difesa dei boss malavitosi che pure sono causa di quel degrado. Oggi si parla delle mancanze e degli errori dei servizi di intelligence, ma questo processo di infiltrazione criminale va avanti da più di dieci anni. Vedi Bataclan. Non possono, infine, non essere tenute in considerazione le responsabilità del governo belga che per anni ha deciso di ignorare la situazione. Oggi si invocano leggi speciali contro il terrorismo e c’è chi ne invoca la necessità di “fare pulizia in casa nostra”; quello che stava succedendo in Belgio era sotto gli occhi di tutti, non solo dell’intelligence belga, ma anche delle agenzie di sicurezza di altri Paesi europei. Da quello che emerge dalla storia dei movimenti jihadisti belgi, sembra di capire che per anni i terroristi hanno utilizzato il Belgio come postazione logistica, di reclutamento dove la variegata popolazione musulmana veniva utilizzata dai terroristi per mimetizzarsi. Da qualche anno la situazione è cambiata e in pochi probabilmente sarebbero stati in grado di leggerla: tentare di spiegarla a posteriori è senza dubbio più facile. Gli attacchi in Belgio rivelano quindi una situazione di intrinseca debolezza che si è andata a generare nel corso di diversi anni e della quale l’Isis, essendo entrata sulla scena solo di recente, opportunisticamente approfitta per dimostrare di essere in grado di colpire ovunque e quando vuole! andrea delindati Cremona ***
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repliCa
in alcune circostanze il fine giustifica i mezzi Egregio direttore, non intendevo dare lezione di italiano a nessuno, ma per quanto riguarda le atomiche sganciate sul Giappone, nessuno ha chiuso gli occhi su questi eventi e nessuno li nega, tantomeno gli americani. Leggi razziali e genocidi non appartengono alla democrazia ed è per que-
FOCUS
Servono leggi sul terrorismo più adeguate
Signor direttore, noi siamo l'Europa, siamo la pace, siamo la libertà. Si dirà tutto e il contrario di tutto, si passerà dalla cronaca all’analisi, alla polemica, alle chiacchiere, all’indifferenza e poi alla diffidenza. Io so solo che siamo fortunati ad essere cittadini europei, con tutti i limiti di questo strumento ancora imperfetto e sicuramente migliorabile. So che sono felice di poter volare in tutto un continente per andare a trovare amici, parenti, ai loro matrimoni, alle lauree, per festeggiare i loro compleanni, visitare mostre, musei, poter studiare e lavorare liberamente, come a casa mia. Casa mia è l’Europa e oggi ci sentiamo violati. Ma non vincerà la paura, non vinceranno i violenti, non sarà la chiusura a salvarci dal pericolo. Serve avere certezza di chi entra e passa sul territorio europeo. Servono delle leggi sul terrorismo adeguate ed omogenee, protocolli di sicurezza e intervento uniformi. Non servono più armi, serve più testa. L’Europa è messa in pericolo dall’idea per cui con una protezione dei confini e un ritorno alle sovranità nazionali si possa pensare di essere ancora competitivi nel mondo e “sicuri” in casa nostra: Mitterrand, nell’ultimo discorso al Parlamento europeo disse che quel che conta è l’Europa delle culture, non delle nazioni chiuse in se stesse. Guai se si ritorna al passato. «E il nazionali-
sto che la esalto. Il negazionismo è espressione di regimi totalitari come quelli generati da Hitler, Stalin, Mussolini. Desidero però porre un quesito ai nostalgici che continuano ad esaltare un passato che ha generato la più grande catastrofe che l’umanità abbia mai conosciuto: se Hitler avesse avuto per primo la bomba atomica, quali sarebbero state le conseguenze per il genere umano?. Le trecentomila vittime causate dagli ordigni nucleari sganciati sul Giappone fu certamente una catastrofe di immani proporzioni che servì, probabilmente, ad evitare un più grande spargimento di sangue. Il fine giustifica i mezzi. Questo lo disse secoli fa un certo Nicolò Macchiavelli. Non me ne voglia no per i miei “agganci" altolocati”! Massimo pelizzoni Gussola ***
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Monito
si veste di ridicolo chi indossa indegnamente una divisa Egregio direttore, quando una persona, esso sia un prete, sia un tutore della legge, oppure sia qual si voglia, indossa una divisa degnamente, la stessa lo veste di onorato rispetto e ammirazione. Ma se la indossa indegnamente, lo veste di ridicolo davanti agli occhi della gente. pietro Ferrari Coordinatore regionale del Partito Pensionati Invalidi Giovani Insieme ***
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CritiCa al nostro paese
per fortuna i giovani hanno il coraggio di lasciare l’italia
Egregio direttore, molti avanzano critiche e lanciano sempre e solo strali sui giovani, non è così nel modo più assoluto e la dimostrazione la danno cercando spazi ed opportunità di lavoro ed esperienze culturali al'estero, anche perché, in questa loro miserrima Patria, vengono loro di continuo negate, dal quoziente intellettivo
L’attentato all’aeroporto di Zaventem
smo è la guerra!», gridò. Noi oggi siamo di fronte proprio a rigurgiti nazionalistici. L’illusione folle di poter conservare, tenendo in vita e rilanciando le sovranità nazionali, tutto quello che si è acquisito in benessere e perfino opulenza. Non è così. Si tratta di gestire in comune più sovranità condivisa, come ci indica anche l’articolo 11 della nostra Costituzione. Vinceremo tutti se saremo in grado di creare vera integrazione con chi vede nel nostro continente un sogno di pace e realizzazione personale, vinceremo se saremo in grado di
vicino allo zero dei vari personaggi che ci governano. La dimostrazione? Semplicissima: le parole di “baffetto” D’Alema, sobillatore delle vicende politiche interne e dalla “pasionaria” Bodrini, che insistono nel dire che da noi ci vogliono molti più migranti. Vero verissimo, visto che il numero di giovani che si sono rivolti all’estero ha raggiunto la cifra di 300mila! Quale significato ha tutto ciò? Oramai la nostra gioventù ha mille modi per leggere ed acculturarsi, ha anche modo di verificare i brogli elettorali, i dipendenti pubblici assenteisti, i mafiosi dentro la Commissione Antimafia, il vino alterato al metanolo, le terre dei fuochi, le lauree in vendita, le banche che rovinano i risparmiatori, i brogli nella Sanità, Regioni dai mille sprechi e chi più ne ha più ne metta. A questo punto, gli italiani si chiedono (non se lo chiede certamente il signor Renzi): ma i giovani credono nella politica? Orbene, tra i 18 ed i 25 anni, i giovani non ne vogliono nemmeno sapere della politica. C’è da rilevare un’altro fatto importante ed anche il più grave in assoluto, mai menzionato da nessuno, nemmeno dalla Chiesa: il tasso demografico è in continua e costante diminuzione. Tra non molti anni non vi saranno nemmeno gli italiani, troppi fattori remano contro: il caro vita, le troppe tasse, i miseri stipendi, i troppi ricchi politici e dirigenti pubblici, la carenza di lavoro. Se tutto ciò vi pare poco... I giovani hanno dovuto forzatamente imparare a vivere alla giornata e a voi cari politici, come si suol direp “vi va di c...”, perché se mai dovessero soffermarsi a pensare cosa li spetta per futuro qui in Italia, beh credetemi, inizierebbero a temere un’altra bella “presa della Bastigli”. Ciò che spinge questo nuovo fermento giovanile, non è nemmeno lo scetticismo, è che per fortuna i giovani non sono come gli anziani, non aspettano, non vogliono aspettare il giorno che verrà, ma vogliono guadagnarsi il futuro senza tanti se e senza ma e poi hanno perfettamente compreso che dalla nostra politica e dai nostri finanzieri (banche incluse) non c’è da aspettarsi nulla di buono.Ragazzi, buona e tanta fortuna! ivan loris davò spinadesco
isolare, controllare e condannare efficacemente e severamente solo chi è pericoloso per il nostro modo di vivere, solo chi non rispetta la nostra civiltà. Noi siamo l'Europa, siamo la pace, siamo la libertà e dobbiamo continuare ad esserlo. Ho nel mio cuore la profondità umana e spirituale missionario del Beato Paolo VI che ha rinnovato il dialogo della Chiesa con il mondo: fratelli, figli, amici, uomini di tutta la terra, buona Pasqua! Celso vassalini Brescia
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ConsiGlio
Comprate l’uovo di pasqua da oggi perché costa meno Egregio direttore, bello, sfavillante, irresistibile: l’uovo di Pasqua fa bella mostra di sé nelle vetrine e sugli scaffali dei negozi. Ma quanto ci costa? L’anomalia dell’uovo di Pasqua è che la materia prima, cioé i componenti mangiabili, rappresenta solo il 10% del prezzo finale, mentre il 90% del costo è dato dalla confezione, dalla sorpresa, dal trasporto, dai guadagni e dalle tasse. Insomma, un bell’affare. Consigli? Aspettare sabato per gli acquisti. I prezzi sono in discesa e il giorno prima di Pasqua precipiteranno. primo Mastrantoni Segretario Aduc ***
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denunCia
Cedolare secca: un pasticcio che va avanti da due anni Signor direttore, ci sono tasse che sono state tagliate, come quella sulla prima casa. Ce ne sono altre che il Governo si è impegnato a ridurre, come l’Irpef. Ce ne sono altre ancora che la sforbiciata se la sognano, tipo l’Iva. E poi c’è una tassa che è stata tagliata, ma solo in teoria. Perché tutto è rimasto sulla carta, perché un granello di sabbia blocca l’intero meccanismo. E’ la cedolare secca, l’imposta che i proprietari di casa pagano sugli affitti versati dagli inquilini. La legge c’è. Manca il passo successivo, cioè l’elenco ufficiale dei Comuni dove lo sconto dovrebbe essere applicato. Un pasticcio che va avanti da due anni. La legge. Tutto comincia il 28 marzo del 2014, poco dopo la nascita del Governo Renzi. Il Consiglio dei ministri approva il pacchetto casa, un decreto legge con tante misure per il settore, dal ritocco del bonus fiscale sui mobili agli aiuti per chi ha perso il lavoro e non riesce a pagare il mutuo. Nel testo c’è anche lo sconto rimasto sulla carta: il taglio dal 20% al 10% della cedolare secca, la tassa contro gli affitti in nero. Con la ce-
dolare, il proprietario versa al fisco una quota fissa dell’affitto che gli paga l’inquilino, il 20%. Così i soldi che incassa non si sommano più al suo reddito, lui paga meno tasse e ha tutto l’interesse a registrare un regolare contratto. Il “pacchetto casa” potenzia questo strumento, rende la cedolare secca ancora più secca: la fa scendere dal 20% al 10% in tutti i grandi Comuni e fin qui tutto liscio. E anche in quelli dove, negli ultimi cinque anni, è stato dichiarato lo «stato di emergenza a seguito del verificarsi di eventi calamitosi». Quanti sono? Non si sa. Non ufficialmente, almeno. Ed è proprio questo il problema. L’elenco ufficiale doveva essere pronto entro 30 giorni dalla conversione in legge del decreto. Ne sono passati quasi 700 e non si è ancora visto nulla. Il compito spetta alla cosiddetta conferenza unificata, dove siedono i rappresentati di Governo, Regioni e Comuni. Ma nemmeno l’ultima riunione, la settimana scorsa, ha sbloccato la situazione. Qualche settimana fa l’Uppi (Unione dei piccoli proprietari immobiliari), ha scritto una lettera di “messa in mora” al governo. Secondo le loro stime, lo sconto si dovrebbe applicare almeno nel 30% dei Comuni italiani. A spanne sono 2.500, fra paesini e città. Tutti i 92 Comuni dell’Umbria, ad esempio, dove lo stato d’emergenza è stato deciso per la mancanza d’acqua. Buona parte di quelli toscani, tutti i 50 della provincia di Pordenone. Ma, senza l’elenco ufficiale, è tutto scritto sulla sabbia. «Per una volta che sulle tasse arriva una buona notizia - dice l’avvocato Ladislao Kowalski, del Centro studi giuridici dell’Uppi - è un vero peccato che resti lettera morta». In alcuni casi i proprietari hanno comunque applicato l’aliquota ridotta del 10%, perché sanno che nel loro Comune sono stati dichiarati eventi calamitosi ma non che manca l’elenco ufficiale. Adesso sono proprio loro a rischiare l’evento calamitoso: il Fisco che bussa alla porta. rossella Bazzi Segretario provinciale Uppi Cremona ***
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proposta
una sala di palazzo pirelli intitolata ad alda Merini Egregio direttore, una sala di Palazzo Pirelli intitolata ad Alda Merini, l’immortale poetessa dei Navigli che nei giorni scorsi avrebbe compiuto 85 anni ed è stata ricordata, tra l’altro, con un suggestivo musical al Teatro Manzoni di Milano, patrocinato dal Consiglio regionale della Lombardia. Con una iniziativa congiunta, abbiamo presentato una richiesta formale all’Ufficio di presidenza per dedicare ad Alda Merini una delle sale di lavoro. Il parlamento lombardo, è l’obiettivo della proposta, vuole rendere più stretto il rapporto e il ricordo della scrittrice milanese. sara valmaggi e Fabrizio Cecchetti Vice presidenti Consiglio regionale ***
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CreMa
Chiedo di nuovo di stoppare il Centro culturale arabo Cortese direttore, Parigi ieri, Bruxelles oggi. Dicono che è fallita un’idea di accoglienza, di convivenza pacifica, di integrazione, di multiculturalismo: di cos’altro hanno bisogno Bonaldi e il centrosinistra cremasco per comprendere ciò che, drammaticamente, è sotto gli occhi di tutti coloro che vogliano guardare in faccia la realtà? Ancora una volta chiedo loro di fermarsi: stop al Centro culturale arabo, su area pubblica, in via Milano a Crema! antonio agazzi Capo Gruppo di “Servire il cittadino” in Comune a Crema
previsioni meteo a cura di dominique Citrigno per spaZioMeteo.com e Meteowebcam.it
saBato 26 MarZo
doMeniCa 27 MarZo
lunedi’ 28 MarZo
Martedi’ 29 MarZo
MerColedi’ 30 MarZo
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Sabato 26 Marzo 2016
CASALMAGGIORE
Prepasquali nei Rotary Club
Masterchef Barbieri ospite a Colorno
COLORNO - Gira i mercati per trovare i sapori veri, incontra la gente e ne scova sempre i pregi, da vero emiliano. Il pluristellato chef Bruno Barbieri è stato ospite, martedì, del Rotary Club Casalmaggiore Viadana Sabbioneta presieduto da Massimo Mori, nella conviviale degli auguri pasquali che si è tenuta presso l’Antica Grancia Benedettina a Corte di Sanguigna. Giudice di MasterChef ma soprattutto grande cultore della cucina e dei prodotti italiani, Barbieri ha condiviso l’attenzione dei quasi 200 ospiti con Elena Ferrari e Alessandro Maroli, insigniti di uno speciale premio (la “Paul Harris”), e con la significativa presenza dei delegati rotariani Anna Spalla e Maurizio Mantovani. A chiusura di serata, il gustoso omaggio a chef Barbieri: un ricchissimo cesto di salumi “Tagliere Italia” da parte di Ermes Galli, che, insieme a Enzo Rosa e Maurizio Urban, ha collaborato alla ottima riuscita della serata.
Suor Maria, Pasqua di solidarietà
casalmaggiore@ilpiccologiornale.it
Fabbricadigitale alla Scala
L’azienda di Casalmaggiore protagonista a Milano alla presentazione di Mantova Capitale Italiana della Cultura
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di Vanni Raineri
abbricadigitale ancora agli onori della cronaca. Il teatro stavolta è stato un teatro vero, e che teatro: la Scala di Milano. Lì giovedì, presso il Foyer Toscanini, l’azienda di Casalmaggiore ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione ufficiale del programma dell’iniziativa “Capitale Italiana della Cultura 2016” della città di Mantova. Il sindaco di Mantova Mattia Palazzi ha presentato alla stampa il calendario degli eventi della città Capitale Italiana della Cultura 2016 e ha dato l’avvio ufficiale alle iniziative per l’anno corrente, dinnanzi a ospiti illustri e rappresentanti istituzionali. In questa importante occasione è stata ufficializzata la partecipazione di fabbricadigitale come sponsor tecnologico. Per Mantova Capitale Italiana della Cultura 2016, infatti, fabbricadigitale applica per la prima volta l’innovativa piattaforma Phygital City che consente a cittadini e turisti di vivere la città in modo nuovo ed intelligente. Grazie a questa innovativa piattaforma, i cittadini e i turisti potranno
Un momento dell’incontro alla Scala di Milano
usufruire di un supporto interattivo che fornirà servizi utili, informazioni su misura, ricchi contenuti multimediali nonché itinerari personalizzati a seconda della tipologia di utente, suggeriti da una guida virtuale basata su algoritmi di intelligenza artificiale. Questo modo nuovo e intelligente di interagire con la città è reso possibile utilizzando app per smartphone, totem, Smart TV e device wearable che sfruttano la mappatura digitale dei luoghi artistici, degli eventi, delle opere d’arte ma anche dell’arredo urbano,
dei servizi al cittadino e degli edifici pubblici. Grazie a questo progetto tutti gli utenti potranno essere assistiti in base alle proprie esigenze e al contesto in cui si trovano mentre vengono accompagnati alla scoperta della città e di tutti i suoi tesori. Il sindaco Palazzi ha presentato le bellezze di Mantova e di Sabbioneta, patrimonio mondiale dell’umanità e l’unicità del suo territorio, oltre che la varietà della sua cucina. Come Capitale Italiana della Cultura, Mantova sa-
rà un laboratorio, un polo aperto e sostenibile di innovazione e coinvolgimento di cittadini e visitatori. E in questo il ruolo dell’azienda di Casalmaggiore è fondamentale: consentirà loro di essere protagonisti della vita della città grazie all’app “Mantova”. Gli investimenti a 360 gradi in campo hitech, ha detto il sindaco virgiliano, hanno fatto avanzare Mantova fino alla quarta posizione nello Smart City Index 2016, classifica delle città italiane più tecnologiche realizzata da Ernst & Young. Senza dimenticare l’eredità del passato, Mantova dunque si rinnova proponendosi come centro di idee per accogliere la creatività contemporanea. Palazzi ha poi presentato alcune delle tante iniziative culturali programmate, compreso il ventennale di Festivaletteratura, quindi le escursioni nel Parco del Mincio. Tanti i personaggi illustri in arrivo, da Luis Sepulveda a Brian Eno. Alla Scala era presente anche il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, il quale ha garantito un forte sostegno economico, grazie al contributo di 500mila euro per fare di Mantova non solo la capitale culturale ma anche del turismo.
Tre casalesi nel videoclip di Zucchero “Partigiano reggiano” con Giuseppe Boles, Davide Beranti ed Emiliano La Braca
I soci del Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po si sono scambiati gli auguri di Pasqua presso il RistoBifi di Casalmaggiore in una serata dai forti contenuti rotariani. Maurizio Mantovani ha portato gli auguri del Governatore Omar Bortoletti, di cui è assistente, poi il presidente del Club Francesco Meneghetti ha presentato l’ospite della serata, suor Maria Buongiorno, della comunità socio sanitaria Casa Giardino di Casalmaggiore, che ha invitato i presenti a riflettere sui contenuti del messaggio pasquale. «Nella nostra casa – ha detto suor Maria – c’è una grande forza che è data dagli amici disabili. Noi vorremmo fare più di quanto riusciamo a fare ora». La religiosa ha poi ricordato la sua precedente visita al Club 15 anni prima, durante la presidenza di Mario Gardini. «Gesù – ha proseguito - ci ha insegnato ad amare in tenerezza, senza distinzioni. Quel che ci ha donato lo ha fatto nella forma di libertà». Suor Maria ha poi annunciato l’apertura presso la Casa Giardino della struttura La Corte: villette di 64 mq per ospitare due persone, un grande parco e una sala per pranzi e feste. Alla fine Meneghetti ha promesso, oltre a un contributo economico alla struttura, anche 50 ore di lavoro prestato dai soci. Dopo un rapido giro per la raccolta delle adesioni, le ore garantite dai soci sono salite a 100.
Un nuovo singolo per Zucchero e un videoclip dal forte accento casalese. Non solo per la presenza di Giuseppe Boles, che già ha collaborato in passato con artisti del calibro di Adriano Celentano (con “Rock Economy” all’Arena di Verona) e di Tiziano Ferro. Stavolta assieme al 43enne eclettico scrittore di Casalmaggiore si trovano anche Davide Beranti ed Emiliano La Braca. Il videoclip del singolo “Partigiano Reggiano”, come si può notare, ricalca da vicino lo stile e la trama del penultimo film di Quentin Tarantino “Django Unchained”, girato in un ranch ricostruito (la location è però top secret), e Boles, che ha il ruolo principale tra i tre casalesi, interpreta quella che
fu la parte di Christoph Waltz, peraltro premiato con l’Oscar per quella performance. Il nuovo video di Zucchero è stato realizzato da Run Multimedia, che cura l’immagine di quasi tutti i principali cantanti italiani e ha effettuato pure il casting, coinvolgendo i tre ragazzi di Casalmaggiore, tutti in costume western rigorosamente riprodotto, mentre la regia è di Gaetano Morbioli, uno dei più famosi videomaker italiani. In particolare, dopo essere stato contattato per primo, Boles ha poi coinvolto Beranti e La Braca, che hanno passato il provino “visivo” e sono stati giudicati idonei per la parte, rendendo ancora più forte l’accento casalese in una storia musicale dal sapore emiliano.
La River Run regala 5 tv e un otoscopio al reparto di Pediatria Coloratissima, ma soprattutto solidale. I frutti della River Run 2015, la corsa organizzata dal gruppo informale Forever Young Staff la scorsa estate, dà nuovi buoni frutti. Il ricavato ottenuto dall'organizzazione dell'evento è stato infatti destinato all'acquisto di 5 televisori a led 42” in HD con relative staffe di supporto ed un otoscopio, donati al reparto di Pediatria dell’Ospedale Oglio Po di Casalmaggiore. Il progetto è frutto dello sforzo congiunto di Forever Young Staff, un gruppo informale di studenti dell'istituto Romani, promotori e organizzatori dell’iniziativa, da Bobo Rivieri, dalla Baia di Casalmaggiore che ha offerto supporto logistico, organizzativo e ha fatto da sponsor, e del Cisvol - CSV di Cremona presieduto da
Giorgio Reali, che tramite la sua delegazione casalasca ha offerto accompagnamento del gruppo informale con l'operatrice Sara Ferrari. Al buon esito dell’evento hanno contribuito con la loro presenza in loco anche diversi volontari di associazioni del casalasco e le Gev. La River Run è un’idea nata infatti da un gruppo di studenti e studentesse dell’istituto Romani: i ragazzi hanno partecipato al progetto promosso e organizzato da Cisvol seguendo, in prima battuta, una serie di incontri aventi come tema principale l’organizzazione di eventi nel rispetto della normativa vigente. Il programma prevedeva approfondimenti sulla normativa da rispettare, sulle regole previste dall’Haccp e in materia di sicurezza, ma anche momenti di for-
mazione per una migliore promozione degli eventi. Dalla teoria alla pratica il passo è stato molto breve: i volontari di Forever Young Staff hanno deciso di organizzare la River Run, venissero spruzzati con colori realizzati con amido di mais. Un grande fiume colorato, unito dalla voglia di fare sport, di stare insieme per un comune intento solidale. Alla River Run ha par-
tecipato anche una rappresentanza del personale della pediatria che fin da subito ha accolto favorevolmente l'iniziativa. Il progetto si concluderà quest’anno con due nuovi incontri, affrontando le tematiche della predisposizione budget e della rendicontazione. Alla consegna della donazione era presente anche il dottor Rosario Canino, direttore medico del presidio.
Casalmaggiore
Un cancello, mille polemiche Un cittadino di Gussola ha realizzato una cancellata in ferro con la scritta “Allahu Akbar”
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di Vanni Raineri
uando una semplice frase scritta su un cancello può provocare il putiferio. Una frase di per se’ innocente, come è “Allahu Akbar”, Dio è grande per i musulmani, ma che in questo triste periodo non pochi cittadini collegano con le frasi urlate dai terroristi prima di farsi esplodere. Il cittadino di Gussola che ha realizzato il cancello nero con la scritta in arabo lo ha fatto su una sua proprietà, e molto probabilmente senza alcuna intenzione di provocare la suscettibilità dei tanti che si sentono emotivamente coinvolti dalla strage di Bruxelles (tanto più che l’opera è stata fatta prima dell'attentato) . Come se un italiano scrivesse all’ingresso di casa sua “Dio c’è”. Chi avrebbe qualcosa da ridire? Il problema ovviamente è il momento delicato in cui questo accade, fatto sta che la situazione è degenerata. Alcuni commenti di italiani hanno oltrepassato ogni limite di decenza, con offese gratuite e minacce. Citta-
La cancellata situata nella centrale via Roma a Gussola
dini arabi hanno risposto difendendo colui che ha posato la cancellata nella sua nuova casa, nella centralissima via Roma a Gussola, al fianco di Villa Ferrari. Un manufatto nero realizzato da un fabbro locale. Non sono mancati ovviamente coloro che hanno accusato i giornalisti di fare il loro mestiere, rei di ave-
re segnalato la situazione in un momento di già forte tensione alimentando l’odio. Il problema non è far finta di non vedere, ma piuttosto cercare di avvicinare, di accorciare le distanze stimolando confronti fra persone che spesso faticano a comprendersi. Chiaro che ognuno nella sua proprietà è libero di fare quel
che vuole, anche se va considerato che il messaggio è rivolto al passaggio pubblico sulla strada. I commenti improntati all’intolleranza sono inaccettabili, ma forse anche chi ha posato la cancellata avrebbe potuto pensare alla delicatezza del momento storico. Parte di quella determinazione mostrata per difendere la libertà di quel cittadino di scrivere quel che vuole a casa propria la si vorrebbe vedere per condannare pubblicamente gli atti di terrorismo, il che non sempre accade, lasciando spazio ad intolleranza e razzismo. Tra le posizioni critiche troviamo quella di un avvocato di Gussola, Mauro Nicoli, che afferma: «E’ vero che di per sé la frase non è oltraggiosa, ma cosa direbbero se a casa mia scrivessi sul cancello “arbeit macht frei”? Anche quella è una frase che di per sé è condivisibile, ma è chiaro il riferimento storico». Che ovviamente riporta ai campi di concentramento nazista, quando la frase (in italiano “Il lavoro rende liberi”) campeggiava all’ingresso di diversi di questi teatri di morte.
Teatro Mania e Avis Teatro re della risata dialettale Si è conclusa con uno spettacolo la rassegna “Da sganasas dal rider”
SCANDOLARA RAVARA – Con l’ultimo atto si è conclusa, a Scandolara, la rassegna/concorso “Da sganasas dal rider”, organizzata da ArciBassa col patrocinio dei Comuni di Scandolara e di Gussola e col contributo di UnipolSai di Casalmaggiore. Le sei compagnie in lizza si sono classificate molto vicino tra loro, ma solo a due è toccato l’onore della vittoria. Dopo l’introduzione del Professor Prandini che ha parlato per conto di ArciBassa sulla qualità indubbia dei lavori proposti in questa rassegna ed in genere sulle moltepici attività dell'Associazione in campo ricreativo e cuturale di alto livello, ha fatto seguito un breve intervento di Pierfranco Sarzi per illustrare la prossima attività, e cioè il viaggio di conoscenza di 3 giorni a Dachau, Monaco di Baviera e Mauthausen del 23/24/25 aprile (si legga breve articolo a parte). Franco Ramella ha preso in mano le redini per condurre tutto lo spettacolo
alternando le varie performance delle sei compagnie con poesie di Trilussa molto gradite. Dopo più di un'ora di puro e sano divertimento, la premiazione con una targa di partecipazione a tutte le Compagnie ed infine, consegnate dal Sindaco di Scandolara Velleda Rivaroli e dalla rappresentante del comune di Gussola (al posto del Sindaco assente per impegni) Giancarla Bosoni, sono stati premiati i vincitori di questa terza edizione. Hanno vinto il premio per il gradimento del pubblico i “Teatro Mania” di Buscoldo (Mn) che hanno presentato “L’usel in gabia” di Gianpietro Vicini. Il premio della giuria di qualità è andato alla Compagnia “Avis Teatro” di Casalmaggiore con “Casa di bambola? Mei costa!!” di Giancarlo Loffarelli. Anche quest’anno un’edizione molto interessante che mette in evidenza la grande vivacità e la professionalità del territorio ad esprimere gruppi e
Il gruppo dell’Avis Teatro di Casalmaggiore
compagnie teatrali a salvaguardia delle nostre tradizioni come la lingua dialettale che va scomparendo. ArciBassa, ha affermato Pierfranco Sarzi, finché potrà cercherà in tutti i modi di dare spazio a questo che, erroneamente, viene considerato teatro di serie B.
L’incontro nell’Aula-Palestra del Centro di Medicina dello Sport Interflumina
forza culturale e di trascinamento umano che Courchinoux sa trasmettere in occasione dei propri trattamenti è incomprensibile per chi non si ferma ad ascoltare, ad ascoltarsi, a riflettere sulla ricchez-
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CANNETO, CONCORSO DI MUSICA DA CAMERA CANNETO SULL’OGLIO - l Sindaco del Comune di Canneto sull’Oglio Raffaella Zecchina e l’Assessore alla Cultura Barbara Alberini, sotto il Patrocinio della Regione Lombardia, della Provincia di Mantova e del Conservatorio di Musica “Lucio Campiani” di Mantova, allo scopo di offrire un’opportunità di rilievo per musicisti contribuendo alla loro affermazione nel panorama musicale e promuovere a livello nazionale ed internazionale lo splendido Teatro Comunale “Mauro Pagano”, indice il 4° Concorso Internazionale di Musica da Camera. La direzione artistica e musicale è affidata al M° Andrea Di Giovanni, fondatore del Concorso, con il coordinamento del M° Chiara Daniela Calvino. Le audizioni avverranno nei giorni 22, 23 e 24 aprile 2016 presso il Teatro Comunale all’Italiana edificato nel 1827 ed attualmente dedicato allo scenografo e costumista cannetese di fama internazionale, Mauro Pagano, prematuramente scomparso nel 1987. Il concorso è aperto a musicisti di ambo i sessi, di nazionalità italiana e straniera ed è articolato in un’unica sezione da 2 a 9 elementi, divisa in due categorie e senza limiti d'età. Riconoscimenti previsti: premi in denaro, premio speciale Mauro Pagano dedicato all’esecuzione della composizione “Notturno trio op.13” del M° Andrea Di Giovanni, e concerti nella stagione concertistica del Conservatorio “L. Campiani’ di Mantova. La scadenza delle iscrizioni è prevista per giorno 8 aprile 2016. Gli interessati potranno iscriversi collegandosi al sito istituzionale del Concorso (www.associazionemusicalestanzedellarte.com). Per informazioni: concorso@associazionemusicalestanzedellarte.com.
STROFE D’AMORE E DI PACE AL “GERMANI” CINGIA DE’ BOTTI – Martedì 29 marzo alle 15,30, la Veranda della Fondazione Germani di Cingia de’ Botti ospiterà “Santa Pasqua. Strofe d’Amore e musiche di Pace intorno a noi”. Si tratta di letture sceniche con la voce di Jim Graziano Maglia accompagnato dalle note ed atmosfere originali con la fisarmonica di Pierpaolo Vigolini, e con la partecipazione di A.A.A. (formazione Avviamento all’Arte Attoriale di San Giovanni in Croce). L’ingresso è libero per tutti, ospiti, parenti, amiche e amici.
CON ARCIBASSA A DACHAU E MAUTHAUSEN
Interflumina, dal Clinic alla pratica con Georges Courchinoux A seguito del riuscitissimo Clinic di gennaio “Integrazione posturale nella pratica sportiva: approcci diversi per un obiettivo comune” che aveva visto fisiatri, docenti di Scienze Motorie, posturologi e fisioterapisti-sofrologi impegnati in relazioni teoriche, lunedì c’è stato il passaggio alle esercitazioni con l’incontro dal titolo “Dalla Teoria... alla Pratica” tenuto da Georges Courchinoux, noto fisioterapista, sofrologo, formatore. «Quando accoglienza, cultura, voglia di crescere, di apprendere ed amicizia si identificano nello sport – afferma il professor Carlo Stassano - cresce la persona. La
Sabato 26 Marzo 2016
za del proprio corpo quale motore energetico dell'intera persona». E lunedì trenta fra tecnici e ateti lombardi, emiliani e veneti hanno accolto la sfida di aprirsi a nuovi messaggi, a nuove metodologie di
approccio alla prevenzione, vivendo su loro stessi sensazioni nuove, riequilibratrici, di sicuro aiuto e rinforzo all’autocontrollo, alla gestione del ritmo, al controllo di sé. Il Centro di Sviluppo Tecnico Fidal di Casalmaggiore offre continue opportunità al mondo dell'Atletica Italiana del Nord Italia. E l’Interflumina è lieta di essere parte essenziale di questo progetto che valorizza la persona per condurla, attraverso percorsi ragionati e vissuti, a traguardi possibili che escludano inutili traumi, sofferenze organiche e muscolari, sempre nei limiti della fisiologia umana.
GUSSOLA – Ci sono ancora alcuni posti liberi per poter partecipare al viaggio in Baviera e Austria organizzato da ArciBassa dal 23 al 25 aprile prossimi. L’obiettivo è la conoscenza dei campi di concentramento di Dachau e Mauthausen, ma il viaggio consentirà anche di visitare Monaco di Baviera e il celebre castello di Nymphemburg e la città di Linz. La quota di partecipazione di 300 euro comprende il viaggio in autobus, pernottamenti in camera doppia con pensione completa e ingressi con visite guidate. Partenze da Scandolara Ravara, Gussola e Casalmaggiore. Per informazioni e iscrizioni telefonare a Franco (0375/350201) o Giuseppe (0375/260259).
ISCRIZIONI PER IL 7° MERCATO DI PRIMAVERA CANNETO SULL’OGLIO – Sono ancora aperte le iscrizioni per il 7° Mercatino di Primavera – Hobbistica & co., che si svolgerà domenica 10 aprile in piazza Matteotti e via Garibaldi a Canneto. Ci sarà spazio per chi coltiva l’hobbistica nei più svariati campi, ammirando diversi tipi di lavorazione e acquistando oggetti creati con le più svariate tecniche. Ci saranno anche bancarelle di solidarietà, punti di ristori e degustazione di prodotti tipici, animazione e mostre temporanee al Museo Civico. Per informazioni: Ufficio Cultura (0376/717021 o 349/262399).
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Le radici della Santa Pasqua
La ricorrenza, che celebra la Resurrezione di Cristo, è la più importante festa cristiana
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a Pasqua è una festività del calendario liturgico cristiano. Essa celebra la resurrezione di Gesù che, secondo le Sacre Scritture, è avvenuta il terzo giorno successivo alla sua morte in croce. La Pasqua deriva, e per certi aspetti dipende, dalla Pasqua ebraica (Pesach). Essa celebra essenzialmente la liberazione degli Ebrei dall’Egitto grazie a Mosè. La parola ebraica Pesach significa “passare oltre, tralasciare”, e deriva dal racconto della decima piaga in cui l’angelo sterminatore, o angelo della Morte, vide il sangue dell’agnello del Pesach sulle porte delle case del popolo d’Israele e “passò oltre”, uccidendo solo i primogeniti maschi degli egiziani, compreso il figlio primogenito del Faraone. Con il Cristianesimo ha perduto il suo significato originario, venendo a connotare un “passaggio”, ovvero: passaggio da morte a vita per Gesù Cristo; passaggio a vita nuova per i cristiani (in particolare per quelli che nella veglia pasquale ricevono il battesimo. Perciò, la Pasqua cristiana è detta Pasqua di Resurrezione, mentre quella ebraica è Pasqua di Liberazione (dalla schiavitù d'Egitto). Come detto, la Pasqua è la più importante festa cristiana e ricorda la resurrezione di Cristo. Dal punto di vista teologico, la Pasqua odierna racchiude in sè tutto il mistero cristiano: con la Passione, Cristo si è immolato per l'uomo, liberandolo dal Peccato Originale e riscattando la sua natura ormai corrotta, permettendogli quindi di passare dai vizi alla virtù; con la Resurrezione ha vinto sul mondo e sulla morte, mostrando all’uomo il proprio destino, cioè la resurrezione nel giorno finale, ma anche il risveglio alla vera vita; infine, vi è l'attesa della seconda venuta, che porterà a compimento le Scritture. I cristiani hanno trasferito i significati della Pasqua ebraica nella nuova Pasqua cristiana, seppur con significativi cambiamenti, che le hanno dato un volto nuovo. Questo è facilmente visibile, mentre è più complicato determinare quando ciò è avvenuto e le sue modalità, considerando che hanno influito numerosi fattori. Il primo di questi è sicuramente il fatto storico: Gesù è morto in croce il giorno di Pasqua, come ci dicono i Vangeli. Inoltre, questo
ALCUNI SIMBOLI PASQUALI
La tradizione cristiana è ricca di simboli che ricordano la Resurrezione di Gesù. I simboli di Pasqua sono: l’ulivo, la colomba, l’uovo o il pulcino, l’agnello, le campane, il coniglietto, la luce. UOVO E PULCINO - Entrambi i simboli rappresentano la nascita di una nuova vita. Infatti, per i Cristiani, la Pasqua è la festa di una vita nuova, una rinascita.
evento era visto come la realizzazione di quanto era stato profetizzato sul Messia. L’accento si pone dunque sull’adempimento delle Scritture, per cui i giudeo-cristiani, seppur continuando a festeggiare la Pasqua ebraica, dovettero immediatamente spogliarla del significato di “attesa messianica”, per poi superare anche il ricordo dell’Esodo, per rivestirla di nuovo significato, cioè la seconda venuta di Cristo ed il ricordo della Passione e Resurrezione. Alla Pasqua settimanale, la domenica, si aggiunse quindi anche la Pasqua annuale, il giorno più importante dell’anno, celebrato dai discepoli con la consapevolezza sempre più forte di aver istituito una festa nuova con nuovi significati. La festa della Pasqua cristiana è mobile, viene fissata di anno
in anno nella domenica successiva alla prima luna piena che segue l’equinozio di primavera (il 21 marzo). Questo sistema venne fissato definitivamente nel IV secolo. Nei secoli precedenti potevano esistere diversi usi locali sulla data da seguire, tutti comunque legati al calcolo della Pasqua ebraica. In particolare alcune chiese dell’Asia seguivano la tradizione di celebrare la Pasqua nello stesso giorno degli ebrei, senza tenere conto della domenica, e furono pertanto detti quartodecimani. Ciò diede luogo ad una disputa, detta Pasqua quartodecimana, fra la Chiesa di Roma e quelle asiatiche. Dunque, nella Chiesa cattolica, la data della Pasqua è compresa tra il 22 marzo ed il 25 aprile.
COLOMBA - Questo simbolo rappresenta la Pace. Gesù, con il suo sacrificio sulla Croce, ci aiuta a costruire un regno di pace e di amore. CAMPANE - Il giorno di Pasqua le campane di tutte le Chiese suonano a festa per annunciare la Resurrezione di Gesù con i loro rintocchi festosi. ULIVO - Oltre ad essere simbolo di pace, ricorda l’ingresso di Gesù a Gerusalemme quando la folla lo accolse festosamente. AGNELLO - Questo simbolo viene associato a Gesù, che è stato sempre paragonato ad un mite agnello: ha dato la vita per noi. LUCE - Il cero pasquale simboleggia la Resurrezione. La luce della candela rischiara le tenebre; per questo, il cero è simbolo di Gesù che è la luce del mondo: con la sua morte e la sua Resurrezione ha sconfitto il buio presente nel cuore degli uomini. CONIGLIETTO - Il coniglietto si richiama alla lepre che sin dai primi tempi del Cristianesimo era presa a simbolo di Cristo. Inoltre, la lepre, con la caratteristica del suo manto che cambia colore secondo la stagione, venne indicata da sant’Ambrogio come simbolo della Resurrezione.
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La Pasqua, festività cristiana con cui si celebra la Resurrezione di Gesù, è una delle tradizioni religiose più importanti dell’anno, durante la quale le famiglie si riuniscono intorno a tavole riccamente imbandite. In effetti, oltre a essere un momento eminentemente religioso, la Pasqua vanta anche una lunga tradizione gastronomica costituita da ricette particolari, piatti caratteristici e dolciumi tipici i cui ingredienti vengono tramandati da secoli. Vediamo allora i due più caratteristici.
i dolci piu’ caratteristici: la colomba e l’uovo di cioccolato molto antiche, la cui veridicità oggi si perde però nella leggenda. Si narra, infatti, che questo tipico dolciume risalga all’epoca medioevale quando i Longobardi, capitanati dal re Alboino, scesero in Italia al fine di conquistare Pavia. Un assedio che durò tre anni e che terminò con la resa della città lombarda proprio il giorno di Pasqua dell’anno 572. Quando re Alboino entrò in città, ad andargli incontro fu un artigiano che recava in dono quattro particolari pani a forma di colomba: essi furono talmente apprezzati dal re che promise di rispettare la città e i suoi abitanti.
LA COLOMBA - Simbolo di pace e fratellanza nell’iconografia cristiana, la Colomba Pasquale sembra vantare origini
L’UOVO DI CIOCCOLATO Il vero e proprio dolce simbolo della Pasqua odierna è senza dubbio l’uovo di cioccolato, apprezzato in ogni dove e capace di mettere d’accordo grandi e piccini. La tradizione del cioccolato, tuttavia, è subentrata in epoca piuttosto recente, poiché in origine ad essere donate ad amici e parenti erano uova vere, decorate o dorate. Ma perché proprio l’uovo? L’atto di donare le uova non è proprio solamente della tradizione cristiana: lo ritroviamo addirittura prima della nascita del sopracitato culto. In effetti col
sopraggiungere della primavera erano molte le popolazioni antiche che si scambiavano tale alimento in regalo: troviamo i greci, gli egizi, i persiani e addirittura gli abitanti della Cina antica. Figura marcatamente simbolica già in molte credenze antecedenti al culto cristiano, le uova rappresentavano una sorta di rinascita della natura nel passaggio dall’inverno alla primavera. Sopraggiunta la fede cristiana e rielaborate le tradizioni pagane, l’uovo divenne simbolo della rinascita dell’Uomo per eccellenza, ovvero Gesù.
Le tradizioni del nostro territorio
Pubblico e privato, sacro e profano, mistico e festaiolo si intrecciano da sempre nel periodo pasquale dando vita a molteplici usanze
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l ciclo di tradizioni, usanze, manifestazioni legate alla Pasqua è sicuramente il più complicato di tutto l’anno, perché in esso si intrecciano strettamente il pubblico e il privato, il sacro ed il profano, il mistico ed il festaiolo.
torio provinciale c’era l’usanza di bere al mattino, a digiuno, vino rosso del migliore che ci fosse in casa. A questo rito dovevano partecipare anche i bambini, perché si diceva che questa bevuta era destinata a “fare buon sangue”.In seguito si recitava l’Ave Maria. Per essere ligi al precetto del “magro”, poi, c’era un piatto speciale, semplice ma assai gustoso: era una minestra-intingolo che si mangiava con il pane biscotto. Il fulcro del venerdì Santo era costituito dalla processione che si fa ancora oggi. Le case venivano addobbate e illuminate lungo il percorso della processione, allora come oggi, con ceri e vasi di fiori.
LA DOMENICA DELLE PALME - In tutte le chiese parrocchiali si benedicevano i ramoscelli d’ulivo, simbolo di pace, e si distribuivano ai fedeli. In alcune zone della provincia l’ulivo benedetto veniva piantato agli angoli dei campi per evitare le saette e la grandine. IL LUNEDI’ ED IL MARTEDI’ SANTO - In questi due giorni i contadini si affrettavano a terminare tutte le semine eventualmente ancora in sospeso, perché diversamente le pianticelle che avrebbero dovuto nascere sarebbero state seccate dal malefico influsso di Barabba. Inoltre i ragazzi preparavano, lisciandole ed incidendole, delle pertiche di legno che sarebbero servite i giorni successivi per “battere i mattutini” davanti alla chiesa.
erano sei in fila sull’altare, ed altri quindici posti a triangolo. Questi ultimi, nella tradizione popolare, rappresentavano i dodici apostoli e le tre Marie doloranti davanti alla croce.
IL MERCOLEDI’ SANTO - Alla sera di questo giorno terminavano i “preparativi” e si entrava nel vivo dei riti. Ogni chiesa iniziava il “mattutino delle tenebre”, chiamato in questo modo perché terminava con tutti i ceri spenti; i ceri
IL GIOVEDI’ SANTO - Era, ed è, una giornata particolarmente solenne per l’addobbo del Santo Sepolcro nelle chiese. Dopo il “gloria” si legano le campane in segno di lutto e per tre giorni è vietato anche l’uso dei campanelli. Si
rinnova inoltre la lavanda dei piedi. Il giovedì Santo aveva anche l’usanza della preparazione di dolci speciali che avevano come base le uova raccolte nel periodo di Quaresima e conservate “annegate” nello strutto perché si mantenessero fresche. Questi dolci venivanoconservati per il lunedì dell’Angelo. IL VENERDI’ SANTO - Nel giorno della morte del Signore, vigeva l’obbligo di “mangiare di magro”. In tutto il terri-
IL SABATO SANTO - Al mattino in chiesa il sacerdote rinnovava l’acqua benedetta: a questo appuntamento erano presenti i bambini con bottigliette e piccole brocche per prelevare l’acqua santa e portarla a casa. Sempre al mattino, il sacerdote accendeva appena fuori dalla porta della chiesa il fuoco sacro:anche qui erano presenti i bambini, ansiosi di impadronirsi di qualche tizzone e di portarlo a casa come talismano. Un momento di particolare in-
tensità emotiva, sempre in mattinata, era quello in cui si slegavano le campane. Dopo il pranzo di mezzogiorno, dai camini venivano staccate le catene e consegnate ai ragazzi per la cosiddetta “sguura”. I ragazzi legavano una corda alla catena e poi andavano su strade polverose con le biciclette trascinandosi dietro le catene che poco per volta perdevano la fuliggine e tornavano lucenti. Quando i ragazzi tornavano a casa, trovavano come premio delle uova di gallina colorate. PASQUA - Il giorno della Resurrezione trascorreva nella più completa pace domestica e partecipando alle cerimonie religiose. Il menù pasquale per le famiglie cremonesi era costituito da marubini, agnello o capretto arrosto, uova sode sbucciate, tagliate e metà con, piantata nel mezzo, una fogliolina di ulivo benedetto, ed infine la torta di marzapane. IL LUNEDI’ DELL’ANGELO - Questa giornata era per tradizione contrassegnata da gite in campagna, per merende a base di uova cotte e insalata.
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Come si festeggia nel resto dell’Europa
In molti Paesi esistono credenze, riti e manifestazioni uniche nel loro genere che rendono speciale questo momento dell’anno
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gni Paese ha delle tradizioni tipiche che accompagnano la Pasqua. Ecco alcuni esempi di quelle in Europa.
DANIMARCA - A Pasqua, in Danimarca, tradizione vuole che tutto sia colorato di giallo, dalle candele alla tovaglia, mentre le case vengono decorate con rami fioriti e uova dipinte. FINLANDIA - La Pasqua in Finlandia ha gli stessi riti e tradizioni della vicina Svezia. Durante il pranzo pasquale, si mangiano il “Pasha” a base di formaggio e il “Mammi“, il tradizionale budino pasquale di segale. SVEZIA - In Svezia durante il giorno delle Palme vengono benedetti i gattici (rami del pioppo bianco con le gemme che assomigliano alla coda di gatto), mentre nei giorni che precedono la Pasqua, i bimbi si travestono da streghe e vanno in giro per la città. Queste usanze risalgono al medioevo, quando si aveva il terrore delle streghe. Durante il pranzo pasquale si mangiano uova sode con il guscio colorato. FRANCIA - Le campane della chiesa sono silenziose dal venerdì fino a Pasqua, un segno di dolore per il Cristo crocifisso. Ai bambini francesi si dice che le campane sono volate a Roma. La mattina di Pasqua i bambini corrono veloci all’esterno per guardare le campane che volano nuovamente verso casa. Intanto che i piccoli sono occupati a guardare il cielo per scoprire se riescono a vedere le campane, i genitori nascondono le uova di cioccolato, affinché i bambini le trovino più tardi. SPAGNA - La tradizione pasquale a Barcellona è sentita soprattutto durante la domenica delle Palme, in cui si ricorda l’ingresso di Gesù nella città di Gerusalemme, dove fu accolto con palme e rami d’ulivo. Una volta i rami di palma venivano tagliati, le foglie intrecciate e conservate lontano dalla luce, quindi veniva mantenuto il loro originale colore bianco con lo zolfo, l’oscurità e l’umidità. Ma ci sono anche i “palmons” cioè i rami interi. Questi vengono portati dai bambini in chiesa perché siano benedetti. Le palme vengono decorate con un rosario di zucchero e dolci. E’ usanza appendere alle porte e alle finestre palme e “palmons”
per proteggere la casa da streghe e spiriti maligni. In Catalogna è tradizione mangiare una torta pasquale, chiamata “Mona“, decorata con uova di cioccolato, piume e una piccola figura di cioccolato che rappresenti o un personaggio noto ai bambini o uno proveniente dal mondo delle fiabe. Questo dolce viene tradizionalmente dato al proprio figlioccio dal padrino. GERMANIA - Per i bambini il simbolo della Pasqua è rappresentato da un “coniglietto“. Le finestre vengono abbellite con disegni di coniglietti, uova e altri motivi. Nei vasi si mettono alcuni rami che vengono poi addobbati. La domenica di Pasqua è il giorno in cui i bambini vanno alla ricerca delle uova (I genitori nascondono nel giardino o in casa delle uova di cioccolato). Altra tradizione sono i fuochi di Pasqua, il cui costume vive ancora specialmente nella Germania settentrionale, e che offrono uno spettacolo notturno veramente affascinante. Particolare curioso è che il fuoco di Pasqua deve essere acceso con mezzi naturali, cioè con la silice o strofinando due pezzi di legno, o con una grossa lente; qualche volta i lumi delle chiese vengono spenti e poi riaccesi con la fiamma di questo “fuoco sacro”. Anche alle ceneri vengono attri-
buite proprietà soprannaturali: esse vengono sparse dai contadini per i campi per propiziare il buon raccolto e simboleggiano la fine dell’inverno e la venuta della primavera. Il pranzo pasquale è quasi sempre a base di agnello e anche il dolce tradizionale ha la forma di un agnello. INGHILTERRA - Nel Regno Unito, una delle cerimonie più vive è quella del Giovedì Santo, giorno dedicato all’attività caritativa, e si svolge secondo un rituale tradizionale. A Londra l’uso del Royal Maundy gifts è ricordato nell’abbazia di Westminster dove vengono donate ai poveri borse di denaro. Le borse vengono distribuite dal sovrano su di un vassoio d’argento, dopo la cerimonia religiosa. Il Venerdì Santo vive ancora l’usanza dei dolci, di antichissima tradizione, che un tempo si usava mangiare come protezione contro il fuoco. Nel pub di Londra chiamato “Il Figlio della Vedova” si conservano quasi duecento esemplari di questi dolci, secondo quanto descritto da una leggenda: “Una vedova che attendeva il figlio marinaio disperso in mare non volle mai disperare e continuò ogni anno a cuocergli gli hot-cross buns”. Questi dolcetti sono delle brioches fatte con cannella e uvetta. Sopra a questi dolci vi è una croce di glassa di zucchero per ricordare la pas-
sione di Cristo. Un’usanza curiosa è quella di far rotolare le uova colorate su di un prato o lungo una strada, fino a quando tutti i gusci non siano stati spezzati; questo avviene a Preston, dove le uova rotolano su un pendio erboso. Un’altra tradizione divertente è quella di contendersi le uova e le torte con battaglie, combattute principalmente da ragazzi. OLANDA - Durante la Pasqua i genitori nascondono in giardino le uova per il divertimento dei bambini che devono cercarle. La maggior parte della gente appende una corona decorata alla porta di casa. Si pitturano le uova che poi vengono appese ad un albero nel giardino. Una delle specialità culinarie di questo periodo è il “Paasbrod“, un buonissimo pane dolce pieno di uvetta. GRECIA - In Grecia nella notte di Pasqua vengono suonate le campane. I fedeli si recano in chiesa, che è tenuta al buio, ed accendono la candela che recano con sé e che poi porteranno a casa. Dopo giorni di rigoroso digiuno, si pranza con la “soupa mayeritsa” accompagnata da riso alla greca, con le uova colorate di rosso, con il pane pasquale e la tipica “Maghiritsa“, una zuppa fatta con le interiora dell’agnello.
PAESI DELL’EST - In Polonia, Ungheria e in quella che una volta era la Cecoslovacchia, durante la Pasqua i giovani, mediante un antico rito di fertilità, spruzzano le ragazze con l’acqua di sorgente. BULGARIA - Nei giorni precedenti la Pasqua si fanno grandi pulizie nelle case, si cucinano i “kozunaks” e si colorano uova: il primo uovo deve essere colorato di rosso, perché possa portare la salute. A mezzanotte del Sabato Santo la gente si scambia gli auguri e le uova di Pasqua. RUSSIA - A Pasqua, in Russia, tutti gli occhi sono puntati sulla cittadina di Sagorsk, dove risiede il patriarca di Mosca e di tutta la Russia. Il rito pasquale incomincia a mezzanotte di sabato con una processione attorno alla cattedrale. La mattina del giorno di Pasqua la famiglia russa si reca sulla tomba di un parente e lì consuma un picnic. Alla sera si fa un banchetto con diversi tipi di carne, pesce e funghi, dove non manca il “Pabcha”, un piatto sostanzioso a base di quark e il panettone pasquale chiamato “Kulitch” accompagnato dalla ricotta dolce. In Russia le uova sode vengono colorate di rosso, simbolo di nuova vita ottenuta mediante il sacrificio di Cristo.
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La Bassa Reggiana: una terra di piccoli borghi abbracciati ai campanili, portici, piazze, chiese e bar; terra del “mondo piccolo” di Giovannino Guareschi e dei mitici film di Don Camillo e Peppone; terra di pedalate e bicicletta lungo gli argini del Po. Una terra tutta da scoprire a bordo della Motonave Stradivari per navigare il Grande Fiume con il battello fluviale più grande d'Italia, un’imbarcazione lunga 62 metri e larga 10, recentemente restaurata. Domenica 27 e lunedì 28 marzo, nelle giornate di Pasqua e di Pasquetta, potrete salpare e ammirare la terra di Guareschi da un punto di vista inusuale, quello dell’acqua.
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un viaggio nella bassa reggiana sulla motonave stradivari Ci si imbarca a Boretto alle ore 12.30 e si naviga sino all’Isola degli Internati, un’oasi naturale bagnata dal Po, che costeggia tutto l’argine di Gualtieri. Questo luogo sospeso tra passato e presente, sorvegliato dalle sagome dei pioppi che si specchiano nell’acqua tra barche solitarie e pochi pescatori pazienti, è stato per molte persone una fonte di sostentamento. Qui si coltivavano “le stroppie”, piante elastiche che crescono lungo le rive, con cui si producevano le robuste ceste di Boretto. La navigazione in battello dura un paio d’ore ed è completata dal pranzo in motonave.
I sapori qui la fanno da padroni: dal Parmigiano Reggiano al prosciutto, dall’aceto balsamico ai tortellini e al Lambrusco. Il pranzo in battello propone i sapori genuini del territorio; si apre con il buffet dove gustare erbazzone reggiano, scaglie di Parmigiano Reggiano con ciccioli frolli, spalla cotta di San Secondo e frittatine dello chef. Comodamente serviti al tavolo vi attendono il risotto mantecato al pesto di salame e i quadrotti ripieni di chianina con ragù di brasato al barolo seguiti dal classico arrosto di vitello alle erbe e funghi o cosciotto di maialino al forno con patate. Il
pranzo si conclude con la colomba pasquale e la torta sbrisolona mantovana (prosecco e analcolico, lambrusco reggiano e spumante inclusi). Alle ore 16.30 si rientra sbarcando al porto di partenza. La navigazione con Motonave Stradivari, completa di pranzo di Pasqua o di Pasquetta, in battello, costa 60 euro per gli adulti e 30 euro per i bambini dai 4 ai 10 anni, mentre è gratis per i bimbi più piccoli con possibilità di menù a la carte. Per maggiori informazioni Tel. 3339043511 - 3339043539; E-mail: info@ilnuovoviaggiatore. it; www.navigazionelungoilpo.it
Pasquetta, alla scoperta del Lago di Garda
Che si visiti la sponda lombarda, quella veneta o si arrivi a nord nella parte trentina, sono tanti i Paesi e gli scorci incantevoli che il Benaco offre
civolare sulla superficie dell’acqua a bordo di un battello è un ottimo modo per scoprire le sponde del Benaco. Si parte dalla sponda lombarda facendo due passi a Desenzano. In Piazza Malvezzi, cuore storico del borgo, ci sono i lussuosi palazzi rinascimentali; poco distante c’è il Duomo, dove è possibile ammirare una preziosa Ultima Cena del Tiepolo mentre, verso il lago, si trova il Porto Vecchio, angolo pittoresco e molto romantico con il faro sul molo. Lasciata Desenzano a bordo del battello, non prima di aver osservato la fortezza cittadina, all’orizzonte opposto si profila la lunga e sottile penisola di Sirmione, dominata dalla massiccia rocca. D’obbligo un giro in Piazza Castello ai piedi della duecentesca Rocca Scaligera, tutta da scoprire per salire e percorrerne il camminamento di ronda che regala grandi scorci panoramici sul lago e la darsena sottostante. Tornati tra le viuzze del borgo, sulle quali si affacciano negozietti e deliziosi ristorantini, si può proseguire fino all'area archeologica delle Grotte di Catullo, immersa tra gli ulivi sulla punta della penisola. Qui sorgono i resti della villa romana di età imperiale (I secolo a.C.-I secolo d.C.) in cui avrebbe soggiornato il famoso poeta latino. Via verso la tappa successiva: Lazise, sulla sponda veneta, per scegliere un bel posticino dove gustare qualche
specialità: magari pesce di lago accompagnato ai vini e all’eccellente olio extra vergine d’oliva DOP. Il Porto Vecchio, antica dogana veneta, è vicinissimo al Castello Scaligero che cinge con le sue mura tutto il centro storico di cui fanno parte Villa Bernini e Villa Pergolana, antico monastero francescano. Ripresa la navigazione, si arriva a Bardolino, dove è possibile visitare il Museo del Vino, che illustra le tecniche di vinificazione antiche e moderne, e offre la possibilità di degustare i “nettari” del luogo. Di nuovo in battello, la gita prosegue lungo la sponda veneta dove il lago si stringe e svela un piccolo angolo di pa-
radiso, Punta San Vigilio, in cui ulivi e limoni si protendono sul blu a formare la Baia delle Sirene, scorcio quasi caraibico con le sue piccole insenature e l’acqua cristallina. Al di là del porticciolo si trova la chiesetta con la villa dei conti Guarienti di Brenzone, antichi proprietari della penisola, e la storica locanda un tempo frequentata dagli illustri personaggi che passarono di qui, da Winston Churchill al principe Carlo d'Inghilterra, tanto per fare qualche nome. Si naviga verso Torri del Benaco, che si presenta con il Castello Scaligero e le sue torri merlate riflesse nell'acqua. Qui potrete visitare un’antica limonaia e il museo del castello dedicato alla pesca
e alle tradizioni locali. Da qui è possibile navigare verso la sponda occidentale del lago puntando Gardone Riviera, stazione climatica e balneare che, insieme alle eleganti ville, è famosa per il Vittoriale degli Italiani, la monumentale cittadella creata dal poeta Gabriele d’Annunzio, oggi sede di un prestigioso museo. Il battello attracca poi a Gargnano, il “paese tra due laghi” con il centro e le frazioni di Villa e Bogliaco lambite dal lago, e l’entroterra che risale la collina fino al Lago di Valvestino, incastonato tra le vette del Parco dell'Alto Garda Bresciano. A Gargnano si respirano storia e arte tra palazzi e ville storiche cir-
condate da lussureggianti giardini: una su tutte è Villa Feltrinelli che, tra l’ottobre 1943 e l’aprile 1945, fu residenza di Benito Mussolini. Di nuovo tra i riflessi delle onde si torna sulla riva orientale a Malcesine, borgo di origine medievale raccolto ai piedi del Castello Scaligero. Se volete cambiare decisamente punto di vista, in una manciata di minuti, la funivia porta ai 1.800 metri del Monte Baldo, il cosiddetto “Orto botanico d'Italia” per la sua ricchezza floristica, di ambienti e specie. La prossima tappa è Limone del Garda, sulla sponda occidentale. Antico paese di pescatori, è oggi diventato un’ambita meta turistica grazie alla fama degli agrumeti e dei suoi profumi intensi; non perdetevi un giro nelle botteghe tra i vicoli e il molo. Giusto il tempo di un giretto e il viaggio prosegue verso l’ultima meta, Riva del Garda, dove il lago finisce per cedere il posto alle prime propaggini delle Dolomiti di Brenta. Un giro in centro non può escludere la duecentesca Torre Apponale in Piazza III Novembre e una passeggiata fino alla rocca eretta nel 1124 a difesa del litorale, oggi adibita a Museo Civico.
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Salute
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GLI ORARI
PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante. Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.
A
di Giulia Sapelli
tre mesi dall'entrata in vigore della riforma della Sanità lombarda, che ha visto l'accorpamento dell'Asl di Cremona e Mantova (diventata Ats della Val Padana) e la trasformazione degli ospedali in Asst (Azienda socio-sanitaria territoriale), si è fatto il punto della situazione cremonese, in un convegno svoltosi la scorsa settimana, a cui ha preso parte anche il governatore Roberto Maroni. Alla luce della legge 23 l’Asst di Cremona è caratterizzata dal polo ospedaliero - presidi di Cremona e Oglio Po e dalla Rete Territoriale. «L’aspetto innovativo del nuovo assetto aziendale - spiega il direttore generale Camillo Rossi - è quello di organizzare la presa in cura per processi: cioè intervenire quando e dove serve, con professionalità adeguate in percorsi di cura appropriati, attraverso la continuità assistenziale e terapeutica». «L’Asst di Cremona è baricentrica rispetto al territorio della Ats della Val padana, fattore che la rende interlocutore privilegiato per alleanze con Asst di Crema e Asst di Mantova in funzione di precise progettualità» continua Rossi. «Ossia costruire e condividere setting assistenziali entro i quali i professionisti si spostano verso il paziente ponendolo realmente al centro, raggiungendo gli standard di qualità e accesso alle diverse specialità». «Le principali aree di sviluppo sulle quali intendiamo puntare - continua Rossi – sono la realizzazione del Centro Oncologico Cremonese, il potenziamento del settore Cerebrovascolare (Neurochirurgia e Neurologia) e la Valorizzazione dell’Ambito distrettuale casalasco-viadanese (Casalmaggiore, Viadana, Bozzolo). Tali obiettivi strategici rappresentano la sintesi dei contributi professionali di tutta la comunità dell’Asst di Cremona per la cura delle patologie tra le più diffuse e invalidanti, su cui da anni si concentra l’attenzione del mondo scientifico». La ricerca resta dunque un baluardo fondamentale per l'ospedale cremonese: negli ultimi due anni, solo in campo
Molti i progetti in cantiere per la nuova Asst di Cremona. La ricerca sempre in primo piano
Verso il Centro Oncologico e l’Area Cerebrovascolare
oncologico ed ematologico, sono più di 100 gli studi avviati. Molte sono le collaborazioni già in corso con istituzioni italiane (Università di Trieste, FRRB/ NMS, INT, Univ. Brescia, Pavia, UCSC di Roma,IEO) e straniere (Oxford Univ., MDAnderson, Melbourne Univ., Royal Marsden). In questo contesto il mondo del no profit, con l’attività dei volontari alimenta, sostiene e rinnova le ragioni che hanno generato l’istituzione della presa in cura della persona. LO SVILUPPO DEL CENTRO ONCOLOGICO CREMONESE Il Centro Oncologico Cremonese, di cui Maroni ha promesso il finanziamento entro l'anno, è una nuova modalità di presa in cura multidisciplinare tesa a dare rilievo e potenziare le opportunità diagnostico terapeutiche già presenti con certezza di tempi, metodi e approcci terapeutici. Il Centro Oncologico si inserisce nella logica di ripensare
a cura della dottoressa Annalisa Subacchi Nutrizionista albo Sez. A n° 061604 Master Nutrizione Fitness e Sport, Diete personalizzate, test intolleranze alimentari, celiachia, breath test al lattosio
LA DIETA DUKAN. GIUSTO O SBAGLIATO?
Volevo porle un quesito gentilmente: ho 30 anni peso 60 kg e sono altra 1.65, sono abbastanza normale , ossia ho delle belle forme e non mi lamento, nn sono mai stata grassa sempre normale, volevo sottopormi al regime dukan, credo lei ne abbia sentito parlare, ma ho paura quando sarà finito di ingrassare vertiginosamente, siccome non ho mai avuto bisogno di diete, volevo sapere il suo parere a riguardo. C'è la possibilità che poi mi ingrasserò spropositatamente? Lei riferisce di avere un corpo normale, perfino con delle belle forme, e in più, le aggiungo io, perfettamente normopeso (IMC 22!). Non ha assolutamente bisogno di sottoporsi a regimi alimentari o, addirittura, a diete specifiche così dettagliate a cui deve rendicontare giornalmente! Il rischio di questo tipo di diete è che, abbassando considerevolmente l'introito di carboidrati, per i primi tempi si può determinare una diminuzione del metabolismo di base e dunque una ripresa del peso perduto in un secondo tempo. Credo che la chiave vincente sia ancora una volta quello di adottare un regime alimentare equilibrato come riportato sulle Linee Guida per una sana Alimentazione (INRAN) e puntare piuttosto su uno stile di vita attivo quotidiano e quando possibile una attività fisica strutturata almeno 2-3 volte la settimana. La dottoressa Subacchi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@nutrizionistabiologo.it • oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it www.nutrizionistabiologo.it • Facebook: Lisa Nutrizionista • Cell. 366-4759134 La dottoressa Annalisa Subacchi riceve a: CREMONA: poliambulatorio MEDICENTER Cremona 0372-434988 GADESCO PIEVE DELMONA: Poliambulatorio MED c/o Ipercremona2 0372-803801 CREMA SPAZIO BENESSERE VIA CASTELLO 12. Cel 366-4759134 MANERBIO Poliambulatorio Minervium Via Verdi 64 - Manerbio 366-4759134
l’ospedale per aree assistenziali omogenee e contigue a garanzia di maggior efficienza nell’organizzazione di spazi e risorse a favore del paziente. La prima fase dei lavori riguarda la ristrutturazione dell’Area dedicata alla “salute della donna” (UO di Patologia Mammaria – Breast Unit). Il progetto di ristrutturazione è stato presentato da Rotary del territorio lombardo (Rotary Club Pandino Visconteo, il Rotaract Club Terre Cremasche, il Rotary Soncino unitamente ad altri Clubs rotariani del cremasco, cremonese, casalasco e bresciano) è oggetto di Global Grant e patrocinato dalla Rotary Fondation e prevede un finanziamento del 10% del costo complessivo. L’AREA CEREBROVASCOLARE L’Asst di Cremona è centro per la Centro Traumi di Zona con neurochirurgia (CTZ) per l’area di Mantova, Cremona e Lodi. Grazie al progetto di sperimenta-
zione interaziendale “La gestione delle patologie neurochirurgiche nel territorio mantovano” – approvato da Regione Lombardia con DGR n X/3767 del 3.07.2015 - dal novembre 2015 è operativo un accordo con l’ASST di Mantova per garantire le cure neurochirurgiche da parte dei neurochirurghi di Cremona, presso il presidio Carlo Poma, per le situazioni di emergenza urgenza neurochirurgiche. Questa realtà, che caratterizza il territorio della Val padana, è un’esperienza che avvicina la cura al paziente, riduce i rischi nell’emergenza e aumenta l’expertise dei professionisti neurologi, neurochirurgi, neuroradiologi in modo integrato (ASST Cremona e ASST Mantova). E’ intensione delle due Aziende proseguire su questa strada estendo questo modello ad altre patologie neuro - vascolari come metodo stabile di collaborazione interaziendale fra professionisti.
Successo per le iniziative dell’Unione Italiana Ciechi sul territorio cremonese Quest’anno, la IX Giornata Nazionale del Braille, la cui data era il 21 Febbraio, è stata celebrata in tutta Italia con manifestazioni e spettacoli perlopiù musicali, a Firenze, Cagliari e Mantova, nei quali si sono esibiti artisti non vedenti, come la nostra violoncellista Gemma Pedrini, studente presso la facoltà di musicologia a Cremona. L'artista si è esibita a Firenze il 20 febbraio, eseguendo brani da film nell’ambito di un convegno sul Braille. Anche l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Cremona ha realizzato, il 5 Marzo al Teatro Monteverdi, con la collaborazione e il patrocinio del Comune di Cremona, del club Italiano del Braille, del Forum cremonese e del CoDis, nonché il prezioso contributo di alcuni sponsor, uno straordinario concerto di musica rock e pop, che stavolta però non prevedeva esecuzioni da parte di musicisti ciechi, ma di un lettore non vedente. Infatti, i brani musicali erano intervallati da puntini (testi in Braille), letti con le dita,, che narravano in prima persona la vita di un musicista che aveva perso la vista in un incidente stradale, le sue esperienze, le sue sensazioni, le sue emozioni, le sue gioie, le sue sofferenze e le sue speranze per il futuro. I musicisti del gruppo "ContraBbando" e il coro dei "Free Voices" di Lodivecchio hanno saputo trascinare il pubblico nella rievocazione di pezzi musicali noti e indi-
menticabili di un periodo che va dagli anni 70 fino ai giorni nostri, mentre il lettore, Luciano, lo incantava con le sue parole che, a tratti, sapevano toccare fino in fondo al cuore e commuovere gli spettatori. La madrina della serata è stata l’impeccabile Eleonora Busi. Molto apprezzati sono stati gli interventi della dr.ssa Rosita Viola Assessore alla Trasparenza e Vivibilità Sociale del Comune di Cremona e del Presidente Nazionale del Club Italiano del Braille Nicola Stilla che per l’occasione ha ricordato l’importanza che ha, per i non vedenti nel mondo, il metodo di scrittura e di lettura Braille. Inoltre, l'Uici di Cremona ha organizzato, domenica 13 marzo, un pranzo presso il ristorante “Dal Capitano” a Cremosano. Nel pomeriggio, si sono esibiti gli allievi non vedenti della scuola di ballo “Ballo Anch’io” con i loro insegnanti. Questa singolare scuola di danza, unica in Italia nel suo genere, oltre ad insegnare a ballare, ha la finalità di favorire l’aggregazione tra persone con problemi visivi e non, per contribuire all’autonomia e mobilità di ciechi e ipovedenti. Anna, Mara, Davide, Antonio e Alessandro sono stati calorosamente applauditi e davvero eccezionale è stato il risultato da loro raggiunto nei quattro mesi di lezioni, grazie allo splendido lavoro fatto dagli insegnanti Valentina e Pino, coadiuvati da Michela e Kevin.
Cultura&Spettacoli L’esposizione di Bargoni a Villa Medici
Stamattina, alle ore 11 in Villa Medici del Vascello a San Giovanni in Croce, verrà presentata l’esposizione dal titolo “Grandi formati” di Giancarlo Bargoni, con testo critico a cura del professor Vittorio Sgarbi. Giancarlo Bargoni,
genovese classe 1936, uno dei i pochi artisti italiani protagonista dell’arte informale consacrato anche all’estero, esporrà a Villa Medici del Vascello le proprie opere dal 30 aprile al 19 giugno 2016.
Silvia Azzoni si esibirà domenica 3 aprile (alle ore 21) al fianco di alcuni ballerini di fama mondiale
“Passi di stelle” sul palco del Ponchielli
U
dalla redazione
no spettacolo ideato in esclusiva per la Danza 2016 del Teatro Ponchielli, quello in programma domenica 3 aprile alle ore 21. S’intitola “Passi di stelle” e vede protagonisti Silvia Azzoni & Friends (Anjara Ballestreros, Stephan Bourgond, Claudio Cangialosi, Katherina Markowskaja, Oleksandr Ryabko, Adam Zvonar. Le coreografie sono di Thiago Bordin, Jean Christophe Maillot, Jiri Bubenicek, John Neumeier, Yuka Oishi, Marius Petipa, Jiri Bubenicek, Roland Petit, con musiche di Philip Glass, Piotr Ilitch Tchaikovski, Otto Bubenicek, Gustav Mahler, Arvo Pärt, Alexander Glazunov, Claude Debussy, Sergueï Prokofiev e Georges Bizet. Tra le più emozionanti e sensibili ballerine del panorama internazionale, considerata la vera erede di Alessandra Ferri per intensità interpretativa, vincitrice del prestigioso Prix Benois (l’Oscar del balletto mondiale) per la sua Sirenetta, Silvia Azzoni, prima ballerina dell’Hamburg Ballett John Neumeier, guida un prestigioso gruppo di stelle e solisti di importanti compagnie di danza in una serata che mette in luce la versatilità, le qualità tecniche e soprattutto l’unicità della personalità che rendono speciale e leggendarie queste compagnie:
“Volpone” in scena a Soresina
Uno momento dello spettacolo
Hamburg Ballett John Neumeier, Bayerisches StaatsBallett, Dresden SemperOper Ballett, Les Ballets de Monte-Carlo. Accanto a lei, fuoriclasse di fama mondiale, per un programma che affianca gioielli della produzione di John Neumeier, Roland Petit, J.C. Maillot a coreografie di giovani autori già impostisi all’attenzione della critica tra questi Jiri Bubenicek.
A chiusura, il capolavoro dei Roland Petit Arlesienne per la celebrazione dell’arte della danza con un comune denominatore: il cuore. Nata a Torino, Silvia Azzoni studia alla scuola dell’Hamburg Ballet, entrando a far parte del corpo di ballo nel 1993 e nominata Principal nel 2001. E’ considerata tra le più sensibili ballerine del panorama inter-
Dopo il rinvio a causa dell’influenza che ha colpito il protagonista, la rassegna “Sifasera” propone mercoledì 30 marzo alle 21 al Teatro Sociale di Soresina, “Volpone”,di Ben Jonson, con Corrado Tedeschi e con Massimo Boncompagni, Jacopo Costantini, Mauro Eusti, Mimmo Padrone, Valentina Cardinali. “Volpone” è certamente un classico moderno. Anche Ben Jonson, come Shakespeare, nella scrittura delle sue commedie impiega la strut-
Musica e danza a Casalmaggiore
“Invenzioni a tre voci” è il titolo di uno spettacolo nato da un’idea di Nello Calabrò e Roberto Zappalà, in programma sabato 2 aprile alle ore 21 al Teatro di Casalmaggiore. Le “invenzioni” e le “voci” sono rispettivamente quelle di J. S. Bach eseguite dal vivo al pianoforte da Luca Ballerini, alla viola da Adriano Murania e dalle tre danzatrici protagoniste della creazione (nella foto). L’immobilità del corpo femminile, il suo essere punto di riferimento di buona parte dell’arte pittorica occidentale, si trasforma e trasfigura nel corpo (nei corpi), in movimento, plasmati dal coreografo. Per Zappalà mettere a nudo il corpo della donna, ovviamente non solo nel senso letterale, equivale a mettere a nudo il cuore umano; vuol dire rivelare le illusioni e gli inganni che, quasi sempre, lo sguardo maschile ha messo in campo quando l’oggetto della visione è stato la donna e il corpo femminile. E’ a partire dal corpo, in questo caso della donnadanzatrice, che tutto incomincia e nel quale tutto si consuma ed esaurisce. Appropriandosi delle riflessioni di John Berger e dei versi di Wislawa Szymborska, Zappalà propone una riflessione non sulla condizione femminile ma sull’immaginario. Immaginario prodotto dalla bellezza femminile e dal suo corpo, al contempo protagonista e vittima. Naturalmente lo fa attraverso la danza, una danza che ha la sua grammatica e la sua sintassi nei nervi e nelle giunture, nei fremiti e nei sussulti del corpo delle tre danzatrici-invenzioni.
nazionale per la sua intensità interpretativa. Importante interprete del repertorio di John Neumeier, che crea per lei ruoli in numerosi balletti Images from Bartok, Messiah, Winterreise, Préludes CV, Morte a Venezia, Songs of the Night e La Sirenetta, è altresì interprete del repertorio classico Giselle, Sylvia, Romeo e Giulietta ecc…
tura dell’intreccio plautino degli equivoci e dei vizi della società del tempo. Che sono quelli della società odierna, come se il drammaturgo avesse una sfera di vetro o come se col passare del tempo nulla sia mai mutato. La storia si svolge a Venezia dove Volpone resta vittima della sua avidità e della sua dabbenaggine. Peculiarità che lo portano a prendersi gioco dei futuri eredi, a restare irretito da una giovane che cerca di avere a tutti i costi.
La West Windsor a Sant’Agostino
Venerdì 1° aprile, alle ore 21 presso la Chiesa di Sant’Agostino a Cremona, è in programma il concerto della West Windsor-Plainsboro High School con l’ensemble di fiati, l’orchestra filarmonica e corale di fiati della prestigiosa scuola pubblica americana situata a nord del New Jersey. Protagonisti del concerto saranno anche gli archi dell’Istituto superiore di studi musicali “Claudio Monteverdi” e il coro della facoltà di Musicologia, sede di Cremona. L’ingresso è libero e gratuito fino ad esaurimento posti. Gli studenti americani, a Cremona per circa tre giorni, visiteranno la città e i musei. L’iniziativa è realizzata nell’ambito del progetto Masterclass, promosso dalla Camera di Commercio e dal Comune di Cremona, in collaborazione con Regione Lombardia e Unioncamere, tutti gli enti che hanno partecipato all’Ats per Expo, Distretto culturale e Distretto della Musica, Consorzio Liutai “Antonio Stradivari” Cremona, Istituto Superiore di Studi Musicali “Claudio Monteverdi”, Fondazione Museo del Violino Antonio Stradivari, Scuola internazionale di Liuteria e Facoltà di Musicologia con la collaborazione di Target Turismo e il Tour Operator Fireboard Fine Arts Tour. La West WindsorPlainsboro High School, fondata nel 1997, è una scuola pubblica situata a Plainsboro, nel nord del New Jersey, negli Stati Uniti d’America. La scuola riflette lo stile di vita di una comunità che è orgogliosa della sua tradizione basata sulla diversità accademica e culturale. La missione del Distretto Scolastico di Windsor-Plainsboro, oltre a valorizzare la propria tradizione di eccellenza, è quella di sviluppare in tutti gli studenti una passione e una fiducia nella vita, cercando di migliorarne la competenza e la forza di carattere per realizzare le proprie aspirazioni e contribuire ad un pensiero diverso e a cambiare il mondo. Il Dipartimento di Musica ha ricevuto numerosi riconoscimenti per le sue prestazioni sia negli Stati Uniti sia in Europa. Negli ultimi dieci anni l'orchestra, la band e il coro hanno svolto concerti a New York, Chicago e Montreal così come a Praga e a Kutna Hora nella Repubblica Ceca, a Madrid e a Saragoza in Spagna.
Le opere di Capetti protagoniste a Pompiano
L’eclettico pittore di Soncino è celebre perché ama ritrarre soprattutto la Pianura Padana C’era il pubblico delle grandi occasioni, per l’inaugurazione a Pompiano della mostra del maestro Agostino Capetti, eclettico pittore di Soncino. Nel suo curriculum spiccano mostre sia in Italia che all’estero e numerosi premi e riconoscimenti. Del suo iter compositivo si sono occupati diversi giornali e riviste, oltre a importanti libri d’arte contemporanea. Lo studioso Simone Fappanni si è soffermato sui temi della poetica creativa di Capetti che ama ritrarre la Pianura Padana, cremonese e bresciana in modo particolare, soffermandosi sui cambiamenti stagionali. E proprio al paese che ospita la rassegna sono dedicati i quadri che aprono la rassegna, che vedono il paese sotto una fitta quanto suggestiva nevicata. Scorrendo la mostra si osservano però tante altre vedute, da quelle di Soncino a Crema, da Romanengo a Soresina, dalle cinque terre a Jesolo. Non bisogna però dimenticare il fatto che Agostino Capetti è un profondo “cantore” della terra padana e come tale la sua tavo-
Opere sulla luce in mostra a Italart
Un’opera di Capetti
lozza si ispira ai colori che provengono direttamente da queste zone, che egli riprende con luci spesso aurorali, anche se non mancano accentazioni timbriche riferite a diverse ore del giorno, che risuonano apertamente nelle sue tele. Una pittura tonale, la sua, che riesce a descrivere, con un tocco deciso ed estremamente sensibile, la natura che ammanta la campagna, sia quella che variamente si perde a vista d’occhio attorno alle cascine, sia quella che
contorna i paesi, specie quelli molto piccoli, che conservano un fascino tutto particolare. Alquanto piacevoli sono anche le figure che richiamano il mondo d’un tempo: come un’opere, veramente significativa, che ricorda la tosatura. Infine, non meno rilevante è la produzione di composizioni floreali e nature morte. L’esposizione è visitabile sino al 3 aprile anche nei giorni di Pasqua e Pasquetta, dalle ore 9.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30.
L’associazione culturale Italart (via Beltrami 9 a Cremona) ha organizzato un’iniziativa del tutto innovativa, invitando dal 2015 gli artisti, sensibili alla tematica della tematica, ad una grande collettiva internazionale con un opera formato cartolina (10x15), creata utilizzando qualsiasi tecnica esecutiva. Il tema di questa rassegna d’arte postale è “La luce, le acque e le terre del mondo”. Oltre 350 opere sono arrivate da tutte le parti del pianeta, interpretando la tematica con grande fantasia cromatica e figurativa, generando un augurale idilliaco abbraccio in nome della pace fra i popoli e il rispetto della Natura. L’esposizione è aperta fino all 2 aprile.
Alla scoperta dell’acquerello a Quinzano
Riccardo Bozuffi (a sinistra) e Simone Fappanni
Si aprirà venerdì 1º aprile, alle ore 21 presso l’Ex Teatro di Quinzano d’Oglio, la rassegna “Acquerellando a Quinzano”. «L’esposizione - spiega il curatore, Simone Fappanni - vuole mettere in luce l’affascinante complessità e raffinatezza dell’acquerello, tecnica per troppo tempo considerata una tecnica tutto sommato facile e sbrigativa. A dimostrare il contrario basta visitare questo colorato allestimento, che si compone di una cinquantina di pezzi unici e non potrebbe essere altrimenti vista la tecnica esecutiva impiegata, eseguiti per l’occasione da artisti provenienti da diverse province italiane: Milano, Brescia, Cremona, Lodi, Verona, Sassari, Reggio Emilia, Mantova, tutti accumunati dall’amore per quella che un tempo fu definita “l’arte inglese” in quanto sublimata da maestri britannici del calibro di Turner, Blake e Constable». Si tratta di Nadia Tognazzo, Liana
Morgese, Giovanni Marco Sassu, Nicoletta Reinach Astori, Luigi Onofri, Isa Scaccabarozzi, Miki Canzi, Anna Piva, Marisa Foresti, Mariangela Carnevali, Antonietta Giannetta, Giorgio Armelloni, Stefano Cozzaglio, Mario Tambalotti, Federica Ungari, Evelina Mazzucco, Angelo Gilardoni, Lucia Frappa, Roberto Prina, Annunciata Cusumano, Elena Bonassi, Mariagrazia Lazzaroni, Fiorella Ferioli, Giovanni Conti, Franco Mattanza, Paolo Marchetti, Mariangela Fonzeca, Luigi Zucchero, Isabella Ditaranto. Durante il vernissage il pittore Riccardo Bozuffi realizzerà un acquerello dal vivo, mentre il maestro Fabrizio Palermo eseguirà un preludio musicale al pianoforte. L’esposizione sarà aperta sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19 (a ingresso libero). Per gruppi e scolaresche è possibile effettuare una visita in altri orari e giorni contattando la biblioteca (030-9923885).
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Taccuino
Sabato 26 Marzo 2016
Riccioli di sogliola colorati in giallo
LE RICETTE - Secondi di mare
NUMERI UTILI
INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 800 g di totani • 500 g di patat a pasta gialla • 300 g di pomodori maturi • Uno scalogno • 6 cucchiai di olio extravergine di oliva • Un bicchiere di vino bianco • Un rametto di salvia • Un rametto di rosmarino • Un cucchiaio di origano • Un cucchiaio di pangrattato • Un peperoncino piccante • Sale
COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291
Cremona
Totani agli aromi con patate
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 PREFETTURA Centralino: 0372-4881 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307 GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968
PREPARAZIONE INGREDIENTI • PER 4 PERSONE • Una bustina di zafferano • Succo di limone • 2 spicchi d'aglio • Uno scalogno • Olio • Sale
• 600 g di filetti di sogliola • Latte scremato • Un bicchiere di vino bianco • Un cucchiaio scarso di fecola
PREPARAZIONE • In una pentola mettete aglio e maggiorana, coprite con il vino, unite mezzo litro d'acqua e portate a ebollizione. • Arrotolate i filetti di sogliola in modo da ottenere dei riccioli, ungeteli d'olio e profumateli con un cucchiaino di succo di limone, poi cuoceteli per 10 minuti nel cestello per la cottura a vapore posto nella pentola con il brodo vegetale preparato. • Scaldate in padella con un filo d'olio lo scalogno tagliato a metà, unite 2 mestoli di brodo e lasciatelo leggermente evaporare. • Sciogliete la fecola con qualche cucchiaio di latte. • Unite lo zafferano e mescolate. • Filtrate, aggiungetelo mescolando al brodo ristretto e cuocete per 2-3 minuti finché la salsa avrà la giusta consistenza. • Eliminate lo scalogno, versate la salsa sul piatto da portata, disponete i riccioli di sogliola e servite.
• Lavate bene le patate, quindi lessatele per 15 minuti in acqua bollente. • Scolate, pelatele e tagliatele a fette sottili. • Pelate i pomodori, togliete i semi e tagliateli a dadini. • Pulite i totani e svuotate le sacche, poi eliminate gli occhi e i beccucci. • Staccate i tentacoli e lasciateli interi. • Tagliate le sacche a piccoli anelli. • Tritate lo scalogno e lasciatelo appassire in 4 cucchiai di olio extravergine di oliva, poi unite i totani e fateli rosolare.
• Bagnate con il vino, profumate con l'origano, versate i pomodori e fate cuocere per 15 minuti, poi salate. • Ungete una teglia con l'olio extravergine di oliva rimasto. • Disponetevi uno strato di patate e rosmarino tritato, coprite con una parte di totani, formate un altro strato di patate e distribuitevi i totani rimasti. • Chiudete con un ultimo strato di patate, spolverizzate con la salvia e il peperoncino tritati e il pangrattato, poi fate cuocere in forno a 180 °C per 40 minuti e servite.
POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427 POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511 QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881
Fagottini di lattuga al salmone
INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 4 grosse foglie di lattuga romana 200 g di salmone affumicato 80 g di mostarda di Cremona un cucchiaio di succo di limone 4 cucchiai di olio 30 g di aneto 8 steli di erba cipollina sale, pepe
VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511
PREPARAZIONE
PROCURA Centralino: 0372-548233
• Scottate le foglie di lattuga e scottatele in acqua bollente salata e asciugatele. • Scottate per un istante anche l'erba cipollina. • Tritate l’aneto, sminuzzate il salmone e conditelo con la mostarda e metà dell'aneto. • Mescolate, regolate di sale e pepate, quindi distribuite il composto sulle foglie di lattuga, coprendone solo un terzo. • Arrotolate le foglie e chiudetele, quindi legate i fagottini ottenuti con l’erba cipollina. • Mescolate l'olio con il succo di limone, l'aneto rimasto e un pizzico di sale. • Sistemate i fagottini su un piatto da portata, versate sopra la vinaigrette preparata e servite.
OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215
NUMERI UTILI Casalmaggiore
COMUNE DI CASALMAGGIORE www.comune.casalmaggiore.cr.it Centralino: 0375 42668 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Centralino: 0375-42233 CENTRO PER L’IMPIEGO Centralino: 0375-42213 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0375-284500 POLIZIA MUNICIPALE Centralino: 0375-40540
Via G. Verdi Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 29 Aprile
Via Del Macello Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Marzo
POLIZIA STRADALE Centralino: 0375-42288 GIUDICE DI PACE Centralino: 0375-42273 OSPEDALE Centralino: 0375-2811 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 MUSEO DIOTTI www.museodiotti.it Centralino: 0375-200416 MUSEO DEL BIJOU Centralino: 0375-284423 TEATRO COMUNALE www.teatrocasalmaggiore.it Centralino: 0375-284434 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO Direzione: 0375-284020 Distretto Veterinario: 0375-284029
Via Cà del Vescovo Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Giugno
• Via Cà del Vescovo (tratto da via Aleni a via Postumia) - Cantiere per la ristrutturazione della condotta del gas metano, della condotta dell'acqua potabile (Fine lavori: 30/06/2016). • Via del Macello (tratto da via Lucchini a via del Chiesotto) - Opere di urbanizzazione cantiere City Hub. (Fine lavori: 31/03/2016). • Via Giuseppe Verdi (tratto da via Boldori a C.so V.Emanuele) - Cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica. (Fine lavori: 29/04/2016).
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Neroverdi in grande difficoltà RUGBY
SPORT
lo
Pesante ed immeritata sconfitta del Crema Rugby, che contro un non irresistibile Ospitaletto, ha ceduto di misura e a tempo abbondantemente scaduto per 17-19, una partita che era ampiamente alla portata dei neroverdi e che ne complica oltremodo il cammi-
Responsabile FABIO VARESI
no salvezza. Decisive saranno le ultime cinque partite in un girone molto equilibrato e incerto. CLASSIFICA (5ª giornata) Vicenza Cadetta 21; Altovicentino 15; Selvazzano 11; Cus Brescia, Ospitaletto 10; Crema 9.
Vanoli a Bologna per stupire ancora Con i playoff praticamente certi la squadra di Pancotto prova a migliorare ulteriormente una classifica da sogno
BASKET SERIE A Dopo aver battuto anche Pesaro i biancoblu difendono stasera il terzo posto con la Virtus
C
di Giovanni Zagni
ontro la Consultinvest Pesaro, i biancoblu hanno incrementato ancora il dato numerico delle vittorie in campionato e si è aggiunto un altro mattoncino alla splendida stagione della Vanoli 2015-2016. Mai si era andati così in alto in serie A ed è giusto rimarcarlo, ma la gara con i marchigiani ha pure mostrato che soprattutto per qualità offensiva mostriamo preoccupante imprecisione e le statistiche lo evidenziano. Se si vuole sperare di andare avanti nei playoff (praticamente certi) bisognerà raddrizzare la mira, mentre in difesa non si dovrebbero concedere all’avversario tante opportunità di far male, poiché non sempre troveremo avversari cui tre-ma la mano, com’è stato per i pesaresi nell’ultimo minuto del match di domenica scorsa. Diciamo comunque che la Vanoli ha sfornato piacevolmente protagonisti non abituali (come quelle di Biligha, Gaspardo e di un super Dragovic) e ciò non può che essere una considerazione positiva in vista dell'avvincente finale che ci aspetta. Veniamo ora all’impegno di stasera, quando a Bologna troveremo pane duro da rodere, poiché i felsinei stanno provandole tutte per lasciare la scomoda posizione di classifica che malinconicamente occupano a tutt’oggi (comunque a +4 dal-l’ultimo posto). E’ pur vero che la squadra ha forse subìto un po’ le vicissitudini societarie, ma pensare ad una galoppata in scioltezza ci pare esagera-
SERIE B
Tardito a canestro
24ª GIORNATA
Avellino-Bologna Caserta-Venezia Cremona-Pesaro Milano-Cantù Reggio Emilia-Pistoia Sassari-Capo d’Orlando Torino-Trento Varese-Brindisi
82-74 73-80 77-72 72-65 94-71 92-63 71-69 80-69
25ª GIORNATA (26-03 h 18.15) Avellino-Varese Bologna-Cremona Brindisi-Capo d’Orlando Cantù-Venezia Milano-Reggio Emilia Pesaro-Caserta Pistoia-Torino Trento-Sassari
Milano 38 Reggio Emilia 36 Cremona 34 Avellino 32 Pistoia 26 Venezia 24 Sassari 24 Trento 22 Brindisi 22 Varese 20 Cantù 20 Caserta 18 Capo d’Orlando 18 Pesaro 18 Bologna 18 Torino 14
to. Del resto, da qui alla fine di scontri facili non ce ne saranno più, per cui “benediremo” i tanti successi, anche sofferti, ottenuti sinora da questa splendida Vanoli, che non dimentichiamolo
Azzurre già certe del secondo posto SERIE A2
Gaspardo a canestro contro Pesaro (foto Mario F. Rossi)
CLASSIFICA
Due successi in cinque giorni per il Basket Team Crema, matematicamente secondo a due giornate dal termine della regular season. Sabato scorso le azzurre hanno piegato 76-48 il Bolzano (Veinberga 19 punti), mentre giovedì sera è stato il Sanga Milano a cedere 66-53 alle cremasche (Rizzi 24). CLASSIFICA (24ª giornata) Broni 48; Crema 40; Vicenza 34; Milano 32; Marghera, Alpo 24; Costa Masnaga, Albino, Pordenone 22; Selargius 20; Carugate 16; Castelnuovo Scrivia 12; Virtus Cagliari, Bolzano 10.
mai ha fatto a meno sinora del miglior Vitali, il quale ha concluso il ciclo di terapie al piede destro. Dopo la visita specialistica di controllo effettuata a Belgrado, il capitano proseguirà il per-
corso riabilitativo con lo staff medico biancoblu, con l’obiettivo di tornare all’attività agonistica il prima possibile. Le sue condizioni saranno rivalutate nei primi giorni del mese di aprile.
COSI’ ALL’ANDATA
Cusin in azione all’andata
VANOLI CREMONA-OBIETTIVO LAVORO BOLOGNA 73-63 (14-15, 35-30; 54-52) VANOLI CREMONA: Southerland 2 (1/3, 0/2), Luca Vitali 12 (2/2, 2/5), Mian (0/2, 0/1), Gaspardo 3 (0/1, 0/3), Cusin 18 (6/7 da due), Cazzolato (0/1, 0/1), Washington 13 (5/8, 0/2), Biligha 3 (0/2 da due), McGee 20 (6/10, 2/6), Turner 2 (1/5, 0/6). Coach: Cesare Pancotto. OBIETTIVO LAVORO BOLOGNA: Pittman 6 (2/4 da due), Fabiani ne, Michele Vitali 2 (1/2, 0/1), Cuccarolo 2 (1/2 da due), Gaddy 23 (7/10, 2/2), Williams 2 (1/3, 0/3), Fontecchio 7 (2/6 da tre), Mazzola 10 (1/6, 2/3), Oxilia ne, Fells 4 (1/4, 0/7), Odom 7 (1/2, 1/1). Coach: Giorgio Valli.
Serie C: Piadena raggiunta in vetta
Perdendo di misura (63-61) contro Milanotre, la Mg.K Vis Piadena è stata raggiunta in vetta da Iseo, che oltretutto deve recuperare un partita. Netta vittoria per Pizzighettone, mentre la Sansebasket ha perso con Vigevano. CLASSIFICA (24ª giornata) Piadena, Iseo* 42; Pizzighettone 34; Vigevano* 32; Omnia Pavia, Milano 1958 30; Voghera, Milanotre 26; Lumezzane, Manerbio 26; Opera 22; Robbio 20; Sarezzo 16; Sansebasket Cremona 12; Ebro Milano 8, Viadana 2.
L’Erogasmet ha ritrovato il quarto posto in classifica
Battendo un combattiva Mortara per 78-63, l’Erogasmet Crem tiene il passo di Lecco e riagguanta l’Urania Milano, restando in piena corsa per la quarta posizione della griglia playoff. Il match contro l’ultima della graduatoria si presentava solo apparentemente facile, alla luce delle ovvie motivazioni degli avversari, che chiudevano il primo quarto avanti per 24-15 e mantenevano il vantaggio anche nella seconda frazione. La difesa dell’Erogasmet non era impenetrabile e la percentuale al tiro non permetteva di rimontare. Un po’ meglio andava sotto i tabelloni, dove un ottimo Tardito prendeva quattro rimbalzi offensivi consecutivi, tenendo a galla i suoi e minimizzando l’assenza di Bozzetto. Si andava al riposo sul punteggio di 43-34 per Mortara e la sensazione era
che serviva un’altra Erogasmet per vincere il match. Il PalaCremonesi vedeva le streghe dopo pochi minuti del secondo tempo, quando Mortara allungava fino al +14 in 1’30”. I leoni biancorossi infilavano un parziale di 7-0 che dimezzava il vantaggio ospite, grazie soprattutto a Zanella e Tardito, ma Mortara riesciva a resistere al tentativo di rimonta cremasca. La partita procedeva a strappi, senza che nessuna delle due formazioni riuscisse a piazzare il break decisivo. A metà frazione finalmente arrivava la scossa per l’Erogasmet, che chiudeva i varchi nel proprio pitturato e trovava soddisfazione nel tiro da tre punti, rimontando fino al 56-57. L'’ultima frazione si apriva con una tripla di Liberati, che faceva capire quanto la musica fosse cambiata. Mortara resisteva
in parità per quasi tre minuti, ma poi cedeva sotto i colpi di Liberati, Cissé, Zanella e Montanari. Era una tripla di Tagliaferri ad aprire il parziale decisivo, con la gara che diventava totalmente in discesa per l'Erogasmet. Il match si chiudeva sul 78-63, con i leoni biancorossi che hanno concesso solamente 20 punti negli ultimi 20’ di gara. Ora è in programma la sosta per la Pasqua, con la speranza di recuperare, oltre a Bozzetto, anche Tardito, uscito acciaccato dal match. CLASSIFICA (26ª giornata) Udine 46; Orzinuovi 44; Bergamo 42; Urania Milano, Crema, Lecco 34; Vicenza 30; Padova 24; Desio 22; Robur et Fides Varese 20; Firenze, Costa Volpino 18; Pavia16; Sangiorgese 14; Moncalieri 12; Mortara 8.
Giulia Verona protagonista nel Trofeo Città di Milano La Bissolati non può steccare contro l’Osio
NUOTO
Parte alla grande la stagione di Giulia Verona, protagonista al Trofeo Città di Milano. L’atleta del Team Nuoto Sport Management, cresciuta nella Canottoeri Flora, è giunta terza nei 200 rana con il crono di 02’29”66 e 5ª nei 100 rana (in 01’09”96). «Complessivamente è andata be-
PALLANUOTO
ne - ha affermato il tecnico Roberto Verona - siamo soddisfatti, anche tenendo conto del fatto che Giulia lavora quotidianamente cercando di far coincidere allenamenti e impegni scolastici. Quanto alle gare, da un punto di vista cronometrico meglio i 100 dei 200».
Come era prevedibile, la Bissolati ha ceduto (8-3) con il Metanopoli, ma oggi alla Comunale (ore 19.30) con lo Sport Time Osio deve vincere per sperare nella salvezza. CLASSIFICA (11ª giornata) Locarelli Genova
28; Varese 26; Canottieri Milano 24; Metanopoli San Donato 22; Aquatica Torino 21; Treviglio 18; Busto Nuoto 14; Vigevano 12; Bocconi Sport 9; Gam Team Brescia, Sport Time Osio 7; Bissolati 4; Milano 2 1.
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Sport
Sabato 26 Marzo 2016
Cremo sempre sulle montagne russe
Sfumato definitivamente il sogno dei playoff ai grigiorossi non resta che onorare la maglia in questo finale di stagione
CALCIO LEGA PRO Al successo con il Pro Piacenza ha fatto seguito la sconfitta all’Euganeo con il Padova
N
di Matteo Volpi
LEGA PRO GIRONE A
iente sorpresa in un uovo di cioccolato talmente amaro che rischia persino di essere avariato. La Cremonese esce con le ossa rotte dall’Euganeo di Padova, confermando i propri non sensi. Sotto di due gol (a segno Sbraga e Baldassin), viziati da distrazioni ed errori evidenti, la formazione grigiorossa ha clamorosamente peccato di coraggio, arrendendosi troppo presto ad un verdetto che sul campo era ancora tutto da scrivere. Tra i primi imputati, stavolta, mettiamo l’allenatore. Mister Rossitto ha infatti sofferto un po’ troppo di “Peite”, rintanando la squadra in un 5-3-2 rivelatosi ben presto troppo guardingo e operaio che ha riportato alla mente in fantasmi del suo predecessore. Da profani e umili appassionati ci chiediamo questo: a giochi ormai sostanzialmente fatti, perché non affrontare quest’ultima fetta di stagione giocando a viso aperto su ogni campo, riproponendo magari quel 4-3-3 adattabile che tanto bene aveva fatto fino a qualche settimana fa? Nelle ultime sei giornate di campionato il calendario prevede tutte sfide alla portata: Renate (sabato prossimo allo “Zini”), Südtirol, Giana Erminio, Pro Patria, Cittadella e Cuneo. Tra queste l’unica squadra sulla carta decisamente più forte, rimane il Cittadella di mister Venturato, che tuttavia se continua di questo passo, alla penultima di campionato sarà già matematicamente promosso in serie B e potrebbe avere meno bava alla bocca
27ª GIORNATA
Cittadella-Lumezzane Cremonese-Pro Piacenza Cuneo-Reggiana FeralpiSalò-AlbinoLeffe Mantova-Bassano Pavia-Renate Pordenone-Padova Pro Patria-Alessandria Südtirol-Giana Erminio
1-0 1-0 1-2 3-1 0-2 1-2 2-1 0-1 0-1
Alessandria-Pordenone Bassano-Pavia Giana Erminio-AlbinoLeffe Lumezzane-FeralpiSalò Mantova-Cittadella Padova-Cremonese Pro Piacenza-Cuneo Reggiana-Pro Patria Renate-Südtirol
1-0 1-4 0-0 1-1 0-1 2-1 1-1 1-0 0-0
28ª GIORNATA
CLASSIFICA
Cittadella 65 Bassano 52 Pordenone 50 Alessandria 49 FeralpiSalò 46 Pavia 45 Reggiana 44 Padova 44 Cremonese 40 Südtirol 39 Renate 32 Giana Erminio 32 Lumezzane 31 Cuneo 29 Pro Piacenza 28 Mantova 23 AlbinoLeffe 19 Pro Patria (-3) 7
del solito. I punti in palio possono essere ancora molti, ma bisogna volerli conquistare con coraggio e senza freni. Il rischio, dato che numeri alla mano, la retroguardia grigiorossa risulta essere una delle migliori del girone, contando gli stessi gol al passivo del Cittadella capoclassifica. Il problema è la costanza della fase realizzativa e soprattutto la cattiveria nel chiudere le partite. Sansovini e
Un attacco della Cremo all’Euganeo di Padova (foto © Ivano Frittoli)
Brighenti (a segno con il Padova e decisivo contro il Pro Piacenza sabato scorso), là davanti non possono essere lasciati da soli, anche perché risultano facili riferimenti da marcare per le retroguardie avversarie. In definitiva, da qui fino a fine stagione, incontrando numerose squadre interessate alla salvezza, le alternative saranno due: vivere alla giornata adeguandosi ai “pareggini” a cui
tante delle prossime avversarie punteranno, oppure cercare di vincere più partite possibili, giocando all’attacco. Staremo a vedere, nel frattempo buona Pasqua a tutti gli appassionati grigiorossi. ANTICIPO Cremonese-Sudtirol, valevole per la 30ª giornata del Girone A di Lega Pro, verrà disputata sabato 9 aprile con inizio alle ore 17.30 allo stadio Zini di Cremona.
SERIE D Con la sconfitta di Sesto San Giovanni la squadra di Tacchinardi ha detto addio all’obiettivo dei playoff di Tiziano Guerini Dopo la sconfitta contro il Pro Sesto (2-0), sopratutto per il modo quasi rassegnato con cui la Pergolettese ha giocato, nessuno chiede più miracoli a questo campionato. Perché si tratterebbe a questo punto di un miracolo se i gialloblu raggiungessero, con il quinto posto, i playoff. Piuttosto è del tutto possibile che si raggiungano presto i quattro o cinque punti necessari per una salvezza matematica, per poi giocare in scioltezza, senza troppi patemi d’animo, le ultime partite. Non è ancora il momento di tirare le somme di questo campionato, che certamente non si potrà più definire brillante per la squadra cremasca. A Sesto più che al campionato, si è abdicato alla decisa volontà di contrastare quanto le circostanze sfortunate delle ultime partite sembravano aver già scritto. Quattro squalificati (compreso mister Tacchinardi) del calibro di Boschetti, Cesca, Donida, con capitan Scietti ancora fermo per infortunio e la rinuncia a Simonato all'ultimo momento sempre per guai fisici, erano la prova evidente che solo uno scatto d’orgoglio avrebbe potuto rimettere in
La Pergolettese è senza più ambizioni
Una fase di gioco della partita (foto www.acprosesto.it)
piedi la squadra. Così non è stato e forse era troppo pretenderlo. Una traversa colpita già al 10’ da Brognoli su cross di Erba, faceva capire il diverso approccio alla gare dei milanesi, che al 27’ andavano in gol su azione personale con Fumagalli. Dopo una breve reazione gialloblu, la Pro Sesto mostrava grande determinazione anche
nella ripresa: al 47’ Lazzaro sfiorava il palo e al 48’ un tiro di Colonetti veniva messo in angolo da Donnarumma. Era la prova generale del secondo gol che giungeva al 49’ con un bel diagonale di Colonetti, che batte l’incolpevole portiere cremasco. Bisognava aspettare fino al 56’, perché una spenta Pergolettese si rendesse pericolosa con
Valente (l’unico che in attacco abbia tentato qualcosa) con un bel colpo di testa su passaggio di Brunetti, che però il portiere Permiola parava in bello stile. Ultimi sprazzi di gioco del Pergo con una triangolazione al 70’ Rossi-Compaore-Rossi senza esito e al 72° con Conti che per due volte impegna vada fuori area Pernicola. Ora ancora una sosta del campionato per rispettare le vacanze pasquali, ma per i gialloblu non c’è molto da festeggiare. Alla ripresa del campionato, domenica 3 aprile, ci si ritroverà al Voltini dove la squadra di casa non vince da mesi: l’avversario sarà il pericolante Fiorenzuola. Si può sperare di guadagnare i tre punti per una classifica più tranquilla? CLASSIFICA (32ª giornata) Piacenza 83; Lecco 64; Seregno 56; Ciliverghe 52; Pontisola 50; Ciserano 47; Inveruno 46; Olginatese 45; Pergolettese 44; Varesina 42; Monza 40; Folgore Caratese, Pro Sesto 39; Grumellese 38; Bustese 37; Virtus Bergamo 35; Fiorenzuola 30; Caravaggio 28; MapelloBonate 26; Sondrio 21.
Crema, a Oggiono serve solo la vittoria ECCELLENZA
Grazie al gol decisivo di Piccolo e alle parate di Barbieri, il Crema ha piegato il coriaceo Verdello, conservando così il quinto posto, che vale i playoff. Il vantaggio sulla sesta (il Casateserogoredo, sconfitto a sorpresa nell’anticipo dal Brembate) è di un solo punto, quindi ci vorrà grande determinazione per centrare l’obiettivo. A partire dalla trasferta di lunedì pomeriggio (ore 15.30) a Oggiono, contro la terzultima del girone. Un avversario alla portata dei nerobianchi. CLASSIFICA (28ª giornata) Cavenago Fanfulla, Villa D’Alme 58; Scanzorosciate 56; Nibionno 51; Crema 49; Casateserogoredo 48; Luciano Manara 45; Caprino 41; Verdello 39; Cisanese 35; Gessate 31; Sandonatese, Brugherio 26; Sancolombano 25; Oggiono 19; Real Milano 18; Brembate 10.
SERIE A Ottima prestazione della squadra di Conte contro una Spagna deludente. In campionato è lotta a due per il titolo
Nella pausa ha brillato l’azzurro
Settimana triste per il calcio, che ha perso un mito come Johan Cruijff, il profeta del gol (come lo aveva definito Sandro Ciotti), ma soprattutto profeta dal calcio totale olandese, che ha cambiato radicalmente questo sport. Cruijff era già una leggenda da vivo, figuriamoci ora... Bello che in Olanda, durante l'amichevole tra gli orange e la Francia, il gioco si sia fermato per commemorarlo, al minuto 14 del primo tempo, numero che ha contraddistinto gran parte della carriera di Cruijff. Tornando al calcio giocato, il campionato si è fermato per i due impegni della Nazionale. Malgrado le preoccupazioni della vigilia, soprattutto per le assenze, gli azzurri hanno ben figurato contro una Spagna sottotono, venendo recuperati da un gol in palese fuorigioco. Un risultato che comunque aumenta l’autostima del gruppo, che non si presenta con i favori del
SERIE B
Insigne in gol con la Spagna
pronostico al prossimo Europeo. Segnali positivi che dovranno essere confermati martedì contro la Germania, sulla carta più forte degli spagnoli. Il campionato è
La 32ª giornata potrebbe risultare decisiva per la promozione diretta, visto che Crotone e Cagliari (entrambe vincenti) hanno sfruttato il ko del Novara (con il Bari), allungando in modo quasi decisivo verso la promozione. Alla spalle del due di testa non resta che lottare per le posizioni migliori in ottica playoff, dove continua a stazionare la sorpresa Virtus Entella. Attenzione anche al Trapani di Cosmi, in grande ascesa e a
arrivato alla sosta con il duo di testa sempre più lanciato. Juve e Napoli, staccate di tre punti, si giocheranno lo scudetto, visto che la Roma, pareggiando con l’Inter, non può più ambire al primo posto. Per quanto riguarda i preliminari di Champions, gli stessi giallorossi sono decisamente favoriti su Inter e Fiorentina, che possono solo sperare nei passi falsi della squadra di Spalletti. Tempi duri per il Milan (due punti nelle ultime tre partite) costretto a difendere il sesto posto e a giocare tutte le proprie fiches sulla finale di Coppa Italia contro la Juventus, che mette in palio l’accesso diretto alla prossima Europa League. In coda, spicca il recupero del Carpi, che battendo Frosinone e Verona ha agguantato il Palermo e al momento sarebbe salvo. Merito di Castori, che dal suo ritorno ha cambiato la stagione degli emiliani. Fabio Varesi
RISULTATI 30ª GIORNATA
Atalanta-Bologna Empoli-Palermo Frosinone-Fiorentina Hellas Verona-Carpi Milan-Lazi Napoli-Genoa Roma-Inter Sampdoria-Chievo Sassuolo-Udinese Torino-Juventus
31ª GIORNATA (03-04 h 15)
Atalanta-Milan Bologna-Verona (04-04 h 20.45) Carpi-Sassuolo (02-04 h 18) Chievo-Palermo Genoa-Frosinone Fiorentina-Sampdoria Inter-Torino (h 20.45) Juventus-Empoli (02-04 h 20.45) Lazio-Roma Udinese-Napoli (h 12.30)
Il duo di testa ora vede la promozione diretta
solo due punti dall’ottavo posto. Nel turno prepasquale di oggi, le sfide più interessanti sono Brescia-Novara e Spezia-Trapani. 32ª GIORNATA Avellino-Ternana 0-2, CrotonePescara 4-2, Latina-Brescia 2-2, Modena-Como 1-2, Novara-Bari 1-2, Perugia-Salernitana 1-1, Pro
2-0 0-0 0-0 1-2 1-1 3-1 1-1 0-1 1-1 1-4
Vercelli-Ascoli 1-1, Trapani-Livorno 1-0, VicenzaCagliari 0-2, Virtus Entella-Spezia 2-2, Virtus Lanciano-Cesena 2-0. 33ª GIORNATA (26-03 h 15) Ascoli-Vicenza, Avellino-Crotone, Brescia-Novara (h 18), CesenaLatina, Como-Virtus Entella, Livorno-Pro Vercelli,
CLASSIFICA
Juventus Napoli Roma Fiorentina Inter Milan Sassuolo Lazio Chievo Bologna Empoli Genoa Atalanta Torino Sampdoria Udinese Carpi Palermo Frosinone Hellas Verona
70 67 60 55 55 49 45 42 38 36 36 34 33 33 32 31 28 28 27 19
Modena-Cagliari, Salernitana-Bari (h 20.30), Spezia-Trapani, Ternana-Pescara, Virtus LancianoPerugia. CLASSIFICA Crotone 66; Cagliari 65; Novara (-2) 52; Spezia 51; Cesena, Bari 50; Virtus Entella, Pescara, Brescia 49; Trapani 47; Perugia 44; Avellino 43; Ternana 40; Virtus Lanciano (-2) 39; Latina, Ascoli 36; Modena 35; Pro Vercelli 34; Livorno 33; Salernitana, Vicenza 31; Como26.
Sport
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Sabato 26 Marzo 2016
La Foppa è andata di traverso alla Pomì
Oggi torna il campionato con la trasferta di Firenze. Poi ci sarà la Champions: in semifinale le rosa sfideranno la Dinamo Kazan
VOLLEY A1 Inatteso ko in semifinale della Final Four di Coppa Italia contro Bergamo, che ha poi alzato il trofeo
A
di Vanni Raineri
maro in bocca, avversaria da non sottovalutare e russe nel mirino. E’ densa di contenuti la parte calda della stagione della Pomì. L’amaro in bocca è quello che resta dopo la Final Four di Coppa Italia. Solite alle rimonte clamorose, le rosa casalesi hanno stavolta fatto la parte della fuggitrice, poi raggiunte e beffate sul filo di lana. Vinto senza discussioni il primo set, la Pomì ha stracciato la Foppapedretti con un clamoroso 25-11 nel secondo set. Chi a questo punto avrebbe scommesso su una débâcle? Soprattutto quando il terzo set era sul 17-14 per le rosa. Che poi hanno subìto il ritorno delle bergamasche spinte dalla ex Alessia Gennari. Stessa musica nel quarto set, con la Pomì avanti 20-17 e poi rimontata. Quindi il tie break e anche in questo caso la Pomì ha sprecato 3 punti di vantaggio, essendo andata al cambio campo sull’8-5 in favore. A riprova di una gara al contrario, le due palle decisive nel finale sono state come al solito servite a Francesca Piccinini, che però stavolta ha sbattuto sul muro, prima di mettere out il 13-15 finale. Visto poi l’andamento della finale, con Bergamo che ha stracciato Piacenza oltre ogni previsione, l’amaro in bocca non fa che aumentare. L’avversaria da non sottovalutare è Firenze, da sfidare oggi (ore 18, diretta Rai Sport)
24ª GIORNATA
Club Italia-Vicenza 3-2 Modena-Bolzano 3-1 Montichiari-Firenze 3-0 Novara-Bergamo 3-2 Piacenza-Casalmaggiore 3-1 Scandicci-Conegliano 1-3 Ha riposato: Busto Arsizio
25ª GIORNATA (26-3 h 20.30) Bolzano-Montichiari Club Italia-Busto Arsizio Firenze-Casalmaggiore (h 18) Modena-Bergamo Piacenza-Novara Vicenza-Scandicci Riposa: Conegliano
CLASSIFICA
Conegliano 57 Piacenza* 51 Casalmaggiore* 49 Novara* 44 Modena* 43 Scandicci* 36 Bergamo* 36 Montichiari 28 Busto Arsizio* 27 Vicenza* 21 Club Italia* 20 Firenze* 10 Bolzano* 10
in campionato, che torna dopo la pausa di Coppa Italia. Il difficile impegno di Piacenza contro Novara, legittima le aspirazioni della squadra di Barbolini di riagganciare il secondo posto. Quel che conta è espugnare il campo del Bisonte, che condivide l’ultima posizione con Bolzano: tre punti riporterebbero la Pomì a -5 da Conegliano, che riposa. Le russe nel mirino sono quelle della Dinamo Kazan, che sarà avversaria di Casalmaggiore nella semifinale di
Le ragazze della Pomì deluse dopo il ko in Coppa Italia (foto Rubin/Lvf)
Champions League. In settimana, infatti, si sono disputate le gare di ritorno dei quarti di finale. La Dinamo, dopo aver stracciato la Nordmeccanica Piacenza all’andata in Russia, mercoledì sera ha replicato il 3-0 sul campo emiliano. Peccato, prima di tutto perché una semifinale tutta italiana (come avviene in campo maschile con Trento e Civitanova di fronte in Polonia) avrebbe avuto un sapore particolare, poi perché la Dinamo Kazan si è confermata
CANOTTAGGIO Tre argenti e 5 bronzi nel primo meeting nazionale. Soddisfatto Luca Manzoli
Buon bottino di medaglie a Piediluco
primo meeting nazionale disputato a Piediluco. Soddisfazioni anche per i colori provinciali, che hanno conquistato tre argenti (due del Flora e uno della Baldesio) e cinque bronzi. Ecco il commento sulle regate di Luca Manzoli, tecnico della Baldesio: «Nel complesso sono abbastanza soddisfatto, considerando il nostro ritardo di condizione dovuto al difficile inverno (poca barca). Molto bene il 4 di coppia Ragazzi (5º in finale B a soli 6 secondi dalla finale) e il doppio Ragazze (5º in finale A a un soffio dalla medaglia), considerando che sono tutti al primo anno di cate-
goria. Da segnalare anche Mazzolini, quarto in quattro di coppia Junior (barca assemblata direttamente sul campo di gara e giunta a soli 3 secondi dal vincitore) ed Elisa Cabrini quinta nel doppio PL con Francesca Fava (Bissolati). Caldonazzo, invece, veniva da due settimane di stop per un principio di broncopolmonite, ma si è difeso ottimamente in singolo centrando il terzo posto, mentre è stato sfortunato per l’incidente occorso prima della finale del doppio con Giarri (erano i favoriti per la vittoria) causato dall equipaggio del Padova. Un’altra medaglia è arrivata da Lorenzo Cortesi, secondo nell’otto
Senior con l’Elpis: un risultato che dà entusiasmo, considerando i suoi impegni lavorativi. Insomma, risultati che vanno letti in ottica futura: se con l’attuale livello di preparazione centrino le finali, nei prossimi mesi dovremmo crescere molto ed essere sicuramente più competitivi. Caldonazzo sarà in gara nel Memorial d’Aloja nel prossimo week end, dove tenteremo di riscattare la brutta esperienza di domenica scorsa riproponendo il doppio con Giarri (che punta al Mondiale Junior). In società c’è un clima di entusiasmo e spero che con il lavoro quotidiano, ci si possa togliere grandi soddisfazioni».
avversario davvero di primissimo piano. Ma a questo livello della competizione era difficile sperare di meglio. La griglia di semifinale è già composta. Pomì-Dinamo Kazan si giocherà sabato 9 aprile alle ore 18.30. La prima semifinale (ore 15.30) opporrà il Fenerbahce di Kasja Skorupa (dopo il 3-1 alla Dinamo Mosca, vittoria in Russia per 3-2) alla VakifBank, pure di Istanbul, che dopo aver vinto 3-2 l’andata, ha espugnato per 3-1 il campo della Volero Zurigo.
Exploit di Verena Steinhauser campionessa italiana Under 23 DUATHLON SPRINT
Verena Steinhauser (nella foto) sul trobo tricolore Under 23 di duathlon Sprint. Ed è subito festa allo Stradivari Triathlon Team per questa prestigiosa vittoria. L’atleta del team cremonese ha indossato la maglia tricolore nell’appuntamento di Firenze, il primo di quest’anno in cui sono stati assegnati i titoli nazionali. Non poteva esserci modo migliore per iniziare la stagione per la giovane brissinese, che ha centrato anche il terzo posto assoluto. la Steinhauser ha concluso la prova in 1h01’56” alle spalle della campionessa italiana Giorgia Priarone (TD Rimini) e di Alice Capone (Canottieri Napoli). Positive anche le prove di Veronica Signorini (11ª) e Giulia Sforza (13ª).
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Sport
Sabato 26 marzo 2016
Pasquetta con la Coppa Dondeo
CICLISMO Lunedì mattina (alle 9.30) si corre la classicissima di primavera, riservata agli Juniores
M
di Fortunato Chiodo
entre leggete questo articolo, molti dei pretendenti al trono staranno facendo l’ultima sgambata. Poi i massaggi e l’abbuffata a cena per mettere nel serbatoio il carburante che serva a coprire 100 chilometri di gara. E’ la vigilia più importante, la notte prima dell’esame, chiamato 69ª Coppa Dondeo, classicissima monumento di apertura del calendario che scatta lunedì di Pasquetta, da via Dante a Cremona, riservata alla categoria Juniores, organizzata dal Triathlon Stradivari Team Cremona, presieduto da Massimo Grezzi e dal nocchiere che non conosce dubbi né trepidazioni, ovvero Fulvio Feraboli, per alcuni aspetti geniale per il versatile ingegno. Ritrovo al bar pasticceria alle ore 7.30, incolonnamento alle 9.30 per la sfilata cittadina di trasferimento fino a Castelvetro Piacentino. Partenza ufficiale alle 9.30 e arrivo intorno alle 12.30. Non è una corsa come le altre, è l’icona del ciclismo italiano, la corsa del cuore, la più bella, che conta più di un Mondiale di categoria. Non è facile decretare il leader: conosco la passione che
Il podio nel 2015
anima il popolo del ciclismo, che ama seguire l’attesa della corsa sulle colline del Piacentino, del Bacedasco e dei quattro gran premi della montagna. Dove non arrivano le gambe, ci penserà la motivazione, la freschezza della gioventù e il fascino della classica in linea di primavera. E’ una corsa di un giorno, il primo test impegnativo, che richiede una tattica attendista, quella di nascondersi nella pancia del gruppo: dall’ultima discesa mancheranno una trentina
di chilometri a Cremona, completamente piatti, poi gli atleti si butteranno a capofitto in picchiata, velocissimi e potrebbero rimescolare le carte e rendere la corsa più aperta e indecifrabile e sovvertire il pronostico, giocando d’anticipo sulle ruote veloci del gruppo. Il migliore lo scorso anno è stato Enrico Zanoncelli della Cipollini Assali OLDANI SUL PODIO A SAN PAOLO D’ARGON Stefano Oldani, atleta del Gb Junior Team Arvedi di Cremona (ex CC
La Sanremo parla francese. Bravo Guarnieri
Che dire sulla Sanremo numero 107? Per l’undicesima volta andiamo in bianco (ultimo successo di Filippo Pozzato nel 2006) e tra l’altro è sempre più difficile immaginare che in un futuro abbastanza prossimo possa interrompere la serie nera del digiuno. Continuo a pensare e a dire che chiedere a Nibali di risolvere le nostre questioni patriottiche, è una vero carognata, perché alla resa dei conti il nostro campione d’Italia, che tutti ci invidiano, può fare al massimo quello che ha fatto anche stavolta: rischiare le vertebre giù dal Poggio nella speranza di guadagnare un pugno di secondi. Ma è una richiesta inverosimile, come comprare un solo biglietto alla lotteria e pretendere sia quello del primo
Astra e Capergnanica la spuntano nell’andata
Soddisfazione a metà per la bocciofila Astra che torna dalla trasferta di Sommo Lombardo con una sconfitta (1-2) e buone prospettive di qualificazione al terzo turno del campionato italiano per società girone Lombardia-Piemonte. Sulle corsie del bocciodromo varesino (in terra) inizio rovinoso per la formazione astrale: Alessandro Clementi opposto a Macchi perde entrambi i set e la stessa sorte tocca a CelardoTrombini-Lodigiani. Ritrova certezze la bocciofila di Pozzaglio nella seconda fase grazie al successo della coppia CelardoClementi mentre “Butta” Ferrari-Lodigiani opposti a Secco e Barbara Guzzetti, chiudono in parità. Sabato 9 aprile match di ritorno sulle corsie del bocciodromo comunale: poco spazio a tatticismi e tecnicismi ma servirà tanta determinazione alla formazione guidata da Giovanni Rossi per aver ragione dei “Fratelli d’ Italia” che al primo turno del campionato avevano eliminato i cremaschi della Vis Trescore. CAPERGNANICA Vittoria di stretta misura (1-0) della bocciofila cremasca opposta alla “Raumini Alta Valle” grazie al successo della coppia Pezzetti-Venturelli. Perfetto l’ equilibrio in tutti gli altri incontri. Sabato 9 a Tirano (So) match di ritorno. M.M.
Cremonese 1891) comincia a carburare che è un piacere. Ha cominciato la stagione su pista salendo sul podio nella Tre Sere di Montechiari, in coppia con Stefano Baffi. Il suo stato di forma continua, completato salendo sul podio anche al “Memorial amici del ciclismo” a San Paolo d’Argon (Bg), nella corsa di apertura della stagione su strada Juniores, vinta per distacco da Alberto Zanoni (Contri Autozai), anticipando di pochi secondi la volata degli inseguitori, regolata dal compagno Filippo Zana e appunto da Oldani. Il danese Johan Tiedemann Langballe (Team Herning) ha vinto a Montechiari il 4° Trofeo Agrifood Abruzzo sul bresciano Flabio Peli (Aspiratori Otelli) e su Samuele Battistella (Vc Breganze). Volata vincente e doppietta del team Work Service a Castel d’Azzano (Verona), gara per Juniores, con Moreno Marchetti che ha superato il compagno di squadra Matteo Zecchini e Alberto Dainesen (SC Padovani). GIOVANISSIMI A SALVIROLA Domenica 3 aprile si correrà il Trofeo Avis-AidoTrofeo Sipe programmato a Salvirola, prime emozioni di stagione dei Giovanissimi, che giocheranno sulla bici nella corsa organizzata dalla Unione Ciclistica Cremasca. Partenza della prima delle sei gare alle ore 14.
Il podio della Milano-Sanremo
premio. Può succedere. A qualcuno succede. Ma hai voglia di sperare. Si fa prima a morire di vecchiaia… Stavolta la faccenda è stata tutta francese, con il derby della marsigliese tra Demare e Bouhanni, risolto dopo la caduta del 21enne colombiano Fernando Gavaria, fresco campione del mondo su pista nell’omnium, causa una manovra sbagliata ai 400 metri. Arnaud Demare, già campione del mondo Under 23 a Copenaghen e argento nella categoria Juniores, ha colto l’attimo ed ha trionfato di prepotenza. Bravo Jacopo Guarnieri, che ha superato con brillantezza la Cipressa e il Poggio, ma la leggerezza di Gaviria ha cancellato i sogni suoi e del suo capitano Kristoff.
A San Bassano una domenica al femminile
Il bello del Trofeo Ernesto Cavalli è saper regalare al mondo intero già a aprile l’emozione di una grande “giornata rosa”. Non manca nulla: un percorso completo, un cast eccezionale di primissimo livello, schierato nella grande boucle femminile con tante superdecorate al via. Per chi ama il ciclismo, la primavera dà il suo primo colpo di pedale, è un Viaggio. Con la V maiuscola. Un’avventura sul piano tecnico spettacolare. A San Bassano, ovviamente, ci sono le azzurre Marta Cavalli, Junior di San Bassano, campionessa europea inseguimento a squadre su pista ad Atene con record del mondo, portacolori del team orobico Valcar Pbm, Elena Bissolati di San Giovanni in Croce, campionessa europee e italiana con un poker su pista nel keirin, nella velocità, nella velocità a squadre e nell’omnium Junior, accasata tra le donne Under alla Bepink La Classica di Walter Zini, Miriam Vece di Romanengo, campionessa italiana nei 500 metri da fermo, e argento ad Atene riconfermata tra le Under della Valcar Pbm e la Junior cremonese Anna Pedroni (Eutoraget Still Bike). Show stellare, insomma, con tutti i team italiani impegnati domenica 3 aprile a San Bassano. Il programma prevede le corse di Esordienti, Allieve e Open, che regaleranno tante emozioni.
La bocciofila Flora vince il campionato a squadre BOCCE
di Massimo Malfatto
La bocciofila Flora ha vinto il campionato provinciale a squadre al termine di un incontro interminabile (oltre tre ore) dalle mille emozioni. Ad un passo dal sogno la Bissolati accarezza il successo ma come lo scorso anno viene sconfitta. Inizio da incubo per la formazione bissolatina con il Flora che passa avanti 2-0 dando l’impressione di dominare il match. Nella specialità individuale Maurizio Salvaderi impartisce una dura lezione ad Angelo Politi (8-0 e 8-3) mentre sull’ altra corsia la terna “Flora” formata da Stringhini-DomaneschiBernuzzi s’ impone su Tessadri-CantariniFerrari per 8-3 nel primo set e 8-7 nel secondo, con i bissolatini che si erano trovati avanti 7-2! Pausa del match deleteria al Flora che va in confusione e piano piano perde le sue cer-
tezze mentre la Bissolati comincia a macinare gioco e succede l’ incredibile. La coppia PolitiPerini s’ impone su Strin-ghini-Domaneschi per 8-7 e 8-4, identico punteggio con cui Cantarini-Ferrari hanno la meglio su SalvaderiBernuzzi, quest’ ultimo sostituito nel finale da Daniela Bodini. Si va alla roulette del tiro ai pallini. Inizia bene Politi (2/3), Salvaderi ne colpisce uno; torna l’ equilibrio grazie a Beppe Domaneschi (2/3) a differenza di Ferrari che si ferma ad uno. Decisivo il pallino finale dalla lunga distanza colpito da Bernuzzi mentre Perini li fallisce tutti e tre. Esulta la formazione di Massimo Campanini recrimina la squadra bissolatina che ancora una volta vede sfumare il successo, guarda caso negli ultimi tre pallini come lo scorso anno contro la Coop Castelvetro. Ha diretto l’ incontro Gabriele Ceriati.
La formazione della bocciofila Flora
Mattia Visconti detta legge nel trofeo “Bagnolese”
(M.M.) La famiglia Visconti sempre più attratta dalla targa “Bagnolese”, gara individuale organizzata dalla omonima bocciofila di Bagnolo Cremasco: lo scorso anno la conquistò papà Roberto questa volta è toccato al figlio Mattia salire sul gradino più alto del
podio. Dopo aver eliminato l’ offanenghese Guido Patrini (12-4), Visconti jr. superava il capergnanichese Luigi Severgnini in semifinale (12-8) mentre in finale aveva la meglio sul beniamino di casa Mario Lupo Pasinetti per 12-6. Quarto posto per l’ orobico
Battista Belloni. Ha diretto la gara Francesco Lanzi. TROFEO S. ZENO Questa sera epilogo della gara provinciale giunta alla ottava edizione. Semifinali in programma alle ore 18.30 sulle corsie del bocciodromo comunale e San Zeno dove si concluderà la gara.
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